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La Domenica delle Palme, chiamata anche Domenica della Passione del Signore, è una festa della tradizione cattolica che quest’anno cade oggi, domenica 9 aprile 2017. Secondo il calendario liturgico cattolico, è la domenica che segna l’inizio della Settimana Santa – gli ultimi giorni della vita di Gesù Cristo – e precede la domenica di Pasqua. È osservata dai cattolici, dagli ortodossi e dai protestanti, e cade durante la Quaresima, che termina giovedì, primo giorno del cosiddetto “Triduo Pasquale”. Il Triduo è quel periodo che cade tra la fine della Quaresima – i 44 giorni che iniziano con il mercoledì delle ceneri – e il Tempo pasquale, che va dalla domenica di Pasqua al giorno di Pentecoste, cinquanta giorni più tardi, e celebra la discesa dello Spirito Santo e la conseguente nascita della Chiesa. La Domenica delle Palme ricorda l’ingresso a Gerusalemme di Gesù, che – come raccontato nel Vangelo secondo Giovanni – fu accolto da una folla festante, che lo salutò agitando rami di palma. | Cos’è la Domenica delle Palme e perché si festeggia oggi. La spiegazione del perché in centinaia di chiese italiane oggi ci sono rametti di ulivo: c'entra un passaggio del Vangelo di Giovanni. |
Sabato mattina intorno alle 9 ha ceduto una delle dighe costruite per proteggere il mare davanti a Genova dal petrolio che la settimana scorsa era finito per errore nel torrente Polcevera. La diga, costruita con terra e sacchi di sabbia, ha ceduto a causa delle forti piogge cadute in zona già dalla sera di venerdì. Sia il sindaco di Genova che la Guardia costiera hanno precisato che le altre dighe costruite per impedire che il petrolio raggiunga il mare sono regolarmente funzionanti. Nel pomeriggio le autorità hanno confermato che la rottura della diga non ha causato lo sversamento di altro petrolio in mare. Domenica la diga è stata ricostruita e lunedì 25 aprile, secondo quanto scrive il Secolo XIX, in mare resta solo qualche piccolo residuo. Sabato, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, aveva scritto su Twitter che a Genova la situazione è «delicata, ma sotto controllo». Anche l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure aveva detto che il fenomeno risultava in fase di ridimensionamento». Domenica si è riunito il tavolo presieduto dal prefetto Fiamma Spena e secondo i dati forniti durante la riunione è stato recuperato circa il 95 per cento del materiale inquinato sversato. Uno dei responsabili dell’azienda Iplom, che gestisce l’oleodotto che si è rotto, ha detto che «la prima fase post emergenza è di fatto finita» e che gli interventi di messa in sicurezza dovrebbero terminare «nel giro di sei settimane». Dopodiché verrà preparato un piano di bonifica «da presentare alle autorità». | Cosa succede col petrolio a Genova. Sabato mattina si è rotta una delle dighe di contenimento, ma le autorità dicono che in mare non è finito altro petrolio. |
Lo scorso 25 maggio la Corte d’Appello di Milano ha assolto l’ex sindaco di Lodi Simone Uggetti dall’accusa di turbativa d’asta, a cinque anni dal suo arresto nel maggio del 2016, con una sentenza molto chiara («il fatto non sussiste») che ha ribaltato completamente la sentenza di primo grado, a seguito della quale Uggetti era stato condannato a 10 mesi di reclusione e 300 euro di multa. Della sentenza si è parlato molto sui giornali non tanto per il ribaltamento piuttosto importante, che scagiona Uggetti dopo una lunga vicenda giudiziaria, ma soprattutto per via dell’aggressiva campagna ai suoi danni che fece all’epoca il Movimento 5 Stelle. In una lettera al Foglio, l’ex capo politico del M5S Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, si è scusato pubblicamente degli attacchi contro l’allora sindaco nei giorni successivi all’arresto, definendoli «profondamente sbagliati» e condotti con modalità «grottesche e disdicevoli». | L’assoluzione dell’ex sindaco di Lodi, dall’inizio. La storia delle accuse, della campagna mediatica e del processo contro Simone Uggetti, al centro di un gran dibattito politico. |
Riley ha 12 settimane ed è il nuovo impiegato del Museum of Fine Arts di Boston, nel Massachusetts (Stati Uniti), probabilmente il primo cane al mondo a essere assunto da un museo per collaborare alla corretta conservazione delle opere d’arte. Il suo fiuto sarà infatti utilizzato per scoprire il prima possibile tarme e altri parassiti che possano danneggiare seriamente legno e tele, rendendo necessari costosi restauri che talvolta non riescono comunque a restituire la bellezza delle opere originali. Quello di Riley è un esperimento, ma se il sistema funzionasse in futuro potrebbe essere adottato da musei e altre istituzioni per preservare i loro patrimoni artistici e culturali. Le capacità olfattive dei cani sono usate da tempo per rilevare la presenza di varie sostanze, dagli esplosivi ai corpi sepolti sotto le valanghe, passando per gli stupefacenti. Un’impiegata del museo, Nicki Luongo, esperta di addestramento dei cani, si è allora chiesta se non si potessero mettere le qualità di questi animali al servizio dell’arte e della conservazione. Da questa intuizione è nata l’idea di addestrare Riley a riconoscere l’odore degli insetti più pericolosi per quadri e mobili antichi, in modo da identificarne l’eventuale presenza nelle opere d’arte e consentire ai responsabili del museo di intervenire per tempo. | Questo cane salverà le opere d’arte a Boston. Il Museum of Fine Arts sta sperimentando un addestramento per fargli riconoscere l'odore di tarme e altri insetti infestanti che potrebbero rovinare le collezioni. |
Sabato 19 aprile lo scrittore Alessandro Baricco ha ricordato con un lungo articolo su Repubblica lo scrittore e premio Nobel Gabriel Garcia Marquez, morto giovedì 17 aprile (qui potete leggere gli stupendi incipit dei suoi undici romanzi). Si muore tutti, ma qualcuno muore di più. Ci ho messo poco a capire, giovedì sera, che la scomparsa di García Márquez non era solo una notizia, ma un piccolo slittamento dell’anima che in molti non dimenticheranno. L’ho capito dai messaggi che arrivavano, dalle sue frasi che iniziavano a piovere e rimbalzare ovunque. | Le tasche piene di frasi di Gabo. Alessandro Baricco scrive di García Márquez e del pescare leoni, altro che "realismo magico". |
A volte ritornano, ma adesso ritornano spesso. È un’epidemia di zombie, rinati, walking dead e revenants. Dopo alcuni decenni dormienti seguiti alla Notte dei morti viventi di George Romero del 1968, il genere sta infettando anche i classici. Tra qualche mese anche in Italia uscirà Orgoglio e pregiudizio zombie di Seth Grahame-Smith. Negli ultimi tempi i risorti sono così tanti che per i vivi comincia a non esserci più spazio. (Perfino io, nel mio piccolo, in un romanzo ho immaginato che ritornassero a ondate tutti gli esseri umani vissuti dalla notte dei tempi – siamo stati circa 90 miliardi – e che fossero più spaesati di noi). Il ritorno dalla morte è un tema antico, presente nel mito e nelle fiabe di ogni cultura, da molti secoli prima che intorno alla resurrezione il Cristianesimo edificasse la propria religione. La differenza tra i risorti di una volta e quelli di oggi, è che quelli di oggi fanno più paura. I rinati moderni sono più aggressivi e minacciosi. Sono loro i nemici. Un tempo i morti e le morte tornavano perché vinti dall’amore, per baciare ancora una volta quelli che amavano oppure per ammonire i vivi sulla vanità della vita o ancora perché erano eroi così grandi che neppure la morte poteva sconfiggerli. Facevano paura, ma provocavano anche meraviglia. Riportavano alla vita lo stupore che qualcosa potesse non finire. I morti del giorno d’oggi, invece, sono animati – o rianimati? – da un’unica smania: uccidere i vivi, preferibilmente mangiandoseli. | Altri risorti, oltre a Quello famoso. 16 libri su morti che ritornano: zombie, principesse avvelenate, eroici pirati e rockstar immortali. |
Ikea chiama e Catania risponde con veemenza: per il 10 ottobre, data limite per candidarsi on-line ai 240 posti disponibili nel punto vendita che aprirà a Catania a marzo 2011, sono previste più di quarantamila candidature. Grandi numeri direttamente proporzionali al livello di disoccupazione e precarietà lavorativa che caratterizza il capoluogo etneo e la Sicilia tutta. Molti dei candidati sono laureati, nonostante per le posizioni da ricoprire l’azienda svedese richieda il diploma di scuola superiore. Cosa spinge un laureato a candidarsi per un posto di commesso, cassiere, cameriere e magazziniere? Ne abbiamo parlato con Ivana, trentenne catanese, laureata con il massimo dei voti in Lingue e Letterature straniere e abilitata all’insegnamento, al momento insegnante precaria alle prese con i tagli della Gelmini. Ivana, tu sei un’insegnante con un percorso di studi brillante alle spalle, in questo momento che lavoro fai? «Qualche giorno fa ho ottenuto una supplenza di francese di due ore settimanali in una scuola media di Maniace, un paese in provincia di Catania. Per sole due ore alla settimana, non guadagnerò quasi niente considerando anche i costi per viaggiare dalla mia città a Maniace, ma almeno avrò la possibilità di ottenere i dodici punti annuali per aggiornare la graduatoria». | La laurea nel cassetto, svedese. In quarantamila hanno chiesto di lavorare alla nuova Ikea di Catania, tra cui Ivana, insegnante precaria. |
È morta, mercoledì 23 ottobre, l’attrice Roberta Fiorentini, conosciuta soprattutto per il ruolo di Itala, la segretaria di produzione nella serie tv Boris. Fiorentini, romana, aveva da poco compiuto 71 anni. La notizia è stata data oggi su Facebook dal sito dei fan di Boris e confermata sempre su Facebook dal figlio Martino Fiorentini. | È morta l’attrice Roberta Fiorentini, che interpretava Itala in “Boris”. |
Il primo ministro russo Vladimir Putin ha confermato la decisione di bloccare le esportazioni di grano fino alla fine dell’anno. La Russia sta affrontando un periodo di forte siccità, che ha anche portato a incendi molto estesi nella parte occidentale del paese e che sta compromettendo la produzione nazionale di cereali. L’annuncio di Putin ha fatto aumentare repentinamente il prezzo del grano, che ha così raggiunto il più alto picco registrato negli ultimi due anni. Secondo gli analisti, l’impennata dovrebbe essere comunque temporanea, perché gli abbondanti raccolti del 2008 e del 2009 hanno portato a un surplus di grano a livello globale. «Abbiamo la necessità di prevenire un aumento dei prezzi degli alimentari, dobbiamo preservare gli allevamenti e creare le riserve per il prossimo anno» ha spiegato Putin nel corso di una riunione di governo. Secondo l’Unione dei coltivatori di grano della Russia, a causa della siccità e degli incendi, quest’anno la quantità di grano raccolta sarà inferiore del 15% rispetto al 2009. | La grana del grano. Perché la Russia ha deciso di bloccare le esportazioni dei cereali fino al prossimo anno, e con quali conseguenze. |
Il game designer Matt Leacock, noto per aver inventato il gioco da tavolo Pandemic, ha raccontato al New York Times di essere alle prese con la realizzazione di un nuovo gioco che affronta il complesso tema dei cambiamenti climatici. Quello che Leacock sta sviluppando assieme al game designer italiano Matteo Menapace non è il primo gioco da tavolo o di carte in cui si combattono gli effetti della crisi climatica, ma a detta degli addetti ai lavori potrebbe diventare il migliore, anche se per ora c’è stata più di una difficoltà. Come Pandemic, che è diventato famosissimo grazie alla sua espansione Pandemic: Legacy, anche il nuovo gioco di Leacock, Climate Crisis, è un gioco collaborativo, in cui cioè i giocatori non devono cercare di sconfiggersi tra loro, bensì unire le loro forze per raggiungere un obiettivo comune. Se Pandemic voleva creare un senso di tensione, ha detto Leacock, il gioco che sta realizzando ha «ambizioni più alte»: Climate Crisis, infatti, è una «grande opportunità di proporre un gioco collaborativo che faccia la differenza» e che possa dare un contributo educativo più concreto rispetto ai problemi legati ai cambiamenti climatici. | Si può “giocare” a combattere la crisi climatica? ci sta provando l'inventore di "Pandemic" con un nuovo gioco da tavolo che parla dei cambiamenti climatici, con qualche difficoltà. |
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato questa mattina il decreto con cui ha nominato Ignazio Visco governatore della Banca d’Italia per un secondo mandato. La nomina di Visco era stata molto discussa nelle ultime settimane dopo che il Partito Democratico aveva votato in Parlamento una mozione di sfiducia nei suoi confronti. La nomina del governatore della Banca d’Italia dipende tuttavia dal Presidente della Repubblica e dal presidente del Consiglio. Sia Mattarella che Paolo Gentiloni hanno deciso di confermare Visco. La conferma di Visco aveva suscitato diverse polemiche. L’attuale governatore è stato spesso accusato di avere un rapporto troppo stretto con l’establishment bancario, che si sarebbe riflesso in una sua mancanza di critiche dell’attuale sistema e in un’attività di vigilanza spesso non sufficiente. Durante il mandato di Visco sono avvenute tutte le principali crisi bancarie degli ultimi anni: da Monte dei Paschi a Vento Banca e Popolare di Vicenza. Due settimane fa i deputati PD, sostenuti dal segretario Matteo Renzi, avevano approvato una mozione con cui chiedevano al governo di non confermare Visco e di nominare al suo posto «la figura più idonea a garantire nuova fiducia». | Ignazio Visco è stato confermato governatore della Banca d’Italia. Il Presidente della Repubblica ha firmato questa mattina il decreto di nomina, nonostante le discussioni delle ultime settimane. |
In questi giorni l’English National Ballet – una delle più importanti compagnie di balletto britanniche, fondata nel 1950 – rende omaggio ai Balletti Russi, la più importante compagnia di balletto fondata nel 1909 dall’impresario russo Serge Diaghilev. I Balletti Russi nacquero dalla collaborazione dei più grandi compositori, coreografi, ballerini, pittori e costumisti del tempo, tra cui Pablo Picasso, Claude Debussy, Coco Chanel, Igor Stravinskij, Vaclav Nižinskij. Dal 22 al 27 marzo il balletto britannico ha messo in scena Il preludio al pomeriggio di un fauno di Claude Debussy, l’Uccello di Fuoco di Igor Stravinskij e La sagra della primavera, sempre di Stravinskij; mentre dal 28 marzo al primo aprile saranno rappresentati Le beau Grosse tratto da Le train bleu di Darius Milhaud, Jeux di Debussy e Le Suite en blanc di Serge Lifar. L’Uccello di Fuoco ha ricevuto molti giudizi positivi dalla critica. La coreografia è stata realizzata dal giovane coreografo britannico George Williamson – che ha solo 21 anni – e i disegni da David Bamber. Williamson ha interpretato il balletto – in prima mondiale – in chiave moderna, trasformandolo in una favola ambientalista contemporanea: l’uccello, interpretato dalla ballerina russa Ksenia Ovsyanick – simboleggia la natura minacciata dall’avidità e dalla follia degli uomini. | L’English National Ballet mette in scena i Balletti Russi. Foto e video dell'Uccello di Fuoco nella coreografia di George Williamson. |
L’Oscar per la migliore canzone è stato consegnato quest’anno a Randy Newman, che ha avuto a oggi venti nomination e due premi. La sua assiduità alla premiazione degli Oscar lo ha reso un po’ più noto ma la parte più notevole della sua carriera di cantautore resta un’altra, che un dieci anni fa venne raccontata da Luca Sofri (il peraltro direttore del Post) in un articolo che riprendiamo. Il più grande fan di Randy Newman che conosco è mio zio. Guida la sua Volvo per le strade di Oslo – mio zio è di Oslo – ascoltando le canzoni di “Bad Love”, il cd uscito due anni fa. Va matto per “The world isn’t fair”, la canzone in cui il narratore spiega a Karl Marx che certo, va bene, tu hai pensato un sacco di cose buone e belle per quelli che stavano male, ma il mondo è ingiusto, Karl, hanno provato a fare come dicevi tu e non ha funzionato, saresti contento di essere morto se dovessi sapere come è andata a finire. Dovresti venire a vedere le donne che abbiamo qui, Karl, nel paese della libertà, dove i ricchi diventano ricchi e i poveri non si vedono: il mondo è ingiusto. Randy Newman somiglia a un fan di Randy Newman, hanno scritto, e infatti somiglia un po’ a mio zio. È grande e grosso, un po’ goffo e un po’ strabico. Avrà 57 anni tra qualche giorno ed uno dei più grandi cantautori americani: con Dylan, Paul Simon e Neil Young, il più longevo. Quelli che sono venuti dopo lo citano come maestro, da Elvis Costello a Elliott Smith. Ed è il protagonista del “Grande Mistero di Randy Newman”, secondo Greil Marcus, il critico che ha scritto un celebre libro sul rock americano, Mystery Train: “Perché questo genio non è famoso e conosciuto come dovrebbe?”. | Il secondo Oscar di Randy Newman. La storia di uno dei più grandi cantautori americani, di cui il mondo si ricorda una volta l'anno. |
Lunedì 24 febbraio sono stati rimossi il vagone e la locomotiva dell’Intercity 660 deragliato nei pressi di Andora, in provincia di Savona, a causa di una frana a metà gennaio. L’operazione è stata realizzata utilizzando due gru collocate su una chiatta, che si è avvicinata alla porzione di costa lungo cui corre la ferrovia. I lavori sono stati svolti da circa quaranta ferrovieri e da una trentina tra tecnici e operai della ditta Vernazza. La locomotiva e il vagone sono stati sollevati da terra, ricollocati sui binari e infine trainati verso la stazione di Andora. Sgomberata la linea, possono iniziare i lavori per rimettere a posto la sede dei binari e rimuovere le ultime parti della frana. Le Ferrovie confidano di potere riaprire completamente la linea entro il prossimo 10 marzo. I lavori per la rimozione della locomotiva e del vagone ad Andora sono costati circa 2,5 milioni di euro. Come spiega Il Secolo XIX, non è ancora del tutto chiaro chi pagherà il conto: l’amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ha comunicato al sindaco di Andora, Franco Floris, che sarà addebitato al suo comune parte del lavoro, ma Floris ha risposto dicendo che non intende pagare e che anzi chiederà i danni a RFI e Trenitalia per i disagi delle ultime settimane. | La rimozione del treno ad Andora – foto. La locomotiva e il vagone deragliati a metà gennaio sono stati raddrizzati sui binari e trainati fino alla stazione della città: ora c'è il conto da pagare. |
La diocesi della Chiesa cattolica di Milano ha deciso di sospendere tutte le messe a partire dalla serata di domenica 23 febbraio, a causa delle misure di sicurezza per fermare il contagio del nuovo coronavirus (SARS-CoV-2). Negli ultimi giorni a Milano si sono registrati due casi, mentre altre decine sono stati individuati in provincia di Lodi, una città lombarda a poca distanza. In mattinata il sindaco di Milano Beppe Sala aveva annunciato la chiusura delle scuole e delle università per tutta l’ultima settimana di febbraio. La chiesa ha fatto sapere che lunedì 24 febbraio verranno fornite «ulteriori indicazioni». | A Milano sono state sospese le messe per via del nuovo coronavirus. |
BuzzFeed News ha dedicato un lungo e approfondito articolo su una rete di siti di notizie in Italia, che secondo le indagini dei giornalisti Alberto Nardelli e Craig Silverman è riconducibile a un unico imprenditore attivo a Roma e ha legami con una strana associazione cattolica. Secondo l’inchiesta, questi siti fanno disinformazione pubblicando articoli contro i migranti, di stampo nazionalista e diffondendo notizie false o che non possono essere verificate. Questa rete di testate alternative ai classici canali di informazione, come siti di giornali, testate più note e televisioni, prospera grazie a una forte presenza sui social network e a pagine con centinaia di migliaia di iscritti, che a loro volta contribuiscono a diffondere le false informazioni. Il meccanismo è simile a quello osservato in altri casi sui social network e rientra nel fenomeno dello sfruttamento delle notizie false per ottenere più clic: e a seconda dei casi per ricavare denaro con la pubblicità online, per condizionare l’informazione o un’intera campagna elettorale, come accaduto lo scorso anno durante le presidenziali negli Stati Uniti. Nardelli e Silverman scrivono che al centro di questa rete di siti c’è Giancarlo Colono, un imprenditore che lavora a Roma e che si occupa dell’azienda Web365. Da un’analisi dei documenti fiscali della società, dei domini Internet registrati a suo nome e di altri dettagli (come ad esempio i codici univoci inseriti nelle pagine web per gestire gli annunci pubblicitari o quelli di analisi del traffico), è emerso che Web365 controlla almeno 175 diversi domini, così come alcune pagine Facebook molto frequentate e con un grande numero di iscritti. | L’inchiesta di BuzzFeed sui siti di notizie false in Italia. Una rete di siti dimostra l'intreccio tra movimenti nazionalisti e populisti, una strana organizzazione cattolica e un lavoro di disinformazione. |
WhatsApp, la popolare app di messaggistica di proprietà di Facebook, il 24 aprile ha pubblicato un aggiornamento dei Termini di servizio e dell’Informativa sulla privacy per adeguarsi al regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) introdotto dall’Unione Europea e in vigore dal prossimo 25 maggio. All’interno delle modifiche comunicate da WhatsApp circa la condivisione dei dati degli utenti e il rispetto della privacy, ce n’è una che riguarda l’età minima per utilizzare l’app, che ora sarà di 16 anni. Se vivi in un paese della Regione Europea devi avere almeno 16 anni per utilizzare i nostri servizi, oppure la maggiore età richiesta dal tuo paese per registrarti o usare i nostri servizi. Se vivi in un paese di un qualsiasi altro paese, eccetto quelli della Regione Europea, devi invece avere almeno 13 anni o la maggiore età richiesta dal tuo paese per usare i nostri servizi. | Ora l’età minima per usare WhatsApp è di 16 anni. Dal 25 maggio passerà da 13 a 16 anni, per adeguarsi a una nuova norma europea, ma probabilmente non ci sarà modo di farla osservare. |
Il governo della Catalogna, la comunità autonoma della Spagna che ha come capoluogo Barcellona, ha imposto il pagamento di una multa da 40mila euro alla società statunitense Airbnb, il servizio per trovare e affittare stanze o intere case online per brevi periodi di tempo. Ogni giorno centinaia di migliaia di persone in giro per il mondo usano Airbnb per trovare una sistemazione alternativa agli alberghi, cosa che nel tempo ha portato a diverse proteste da parte degli albergatori e degli enti del turismo di alcuni paesi. È la prima volta che il servizio viene multato nell’Unione Europea, e potrebbe portare all’avvio di iniziative legali simili in altri stati membri. Secondo la Catalogna, Airbnb non rispetta le leggi locali per l’affitto delle case e dovrà quindi mettersi in regola, se vuole continuare a fornire i suoi servizi nella regione. Una legge in vigore dal 2012 prevede che gli appartamenti affittati per turismo debbano essere registrati presso l’ente del turismo catalano, agenzia che dipende direttamente dal ministero del Turismo. Il registro serve per tenere sotto controllo gli affitti e per dare qualche garanzia in più agli albergatori tradizionali. La legge locale vieta inoltre di affittare singole stanze all’interno degli appartamenti. Oltre ad Airbnb, sono state multate altre sette società che gestiscono servizi simili. | La Catalogna ha multato Airbnb. La comunità autonoma spagnola vuole bloccare il popolare servizio online per affittare case e stanze per brevi periodi di tempo. |
Nuovo Trasporto Viaggiatori – o NTV, la società dei treni ad alta velocità Italo – ha ricevuto una consistente offerta di acquisto da parte del fondo di investimenti americano Global Infrastructure Partners. L’offerta complessiva è di circa 2 miliardi di euro e scadrà domani alle ore 17. NTV sta lavorando da mesi per portare la società a quotarsi in Borsa. Una maxi-offerta irrompe sulla strada che dovrebbe portare Italo allo sbarco in Borsa. Sul tavolo dei vertici della società di trasporto ferroviario, è infatti arrivata una mega-proposta del fondo americano Global Infrastructure Partners (Gip) che gestisce asset per 40 miliardi di dollari e che ha acceso un faro sull’azienda guidata da Flavio Cattaneo. Lo ha confermato in serata la società con un comunicato. | La grossa offerta per acquistare la società dei treni Italo. È arrivata da un fondo di investimenti statunitense e scadrà domani alle 17: oggi ci sarà un Cda straordinario dell'azienda per decidere cosa fare. |
Lunedì 4 novembre è uscito Unastoria, il nuovo graphic novel di Gipi. Unastoria in realtà sono due storie: quella di Silvano Landi, uno scrittore lasciato dalla moglie che viene ricoverato in un ospedale psichiatrico, e quella del suo bisnonno, Mauro, soldato della Prima guerra mondiale. Dal fronte Mauro scriveva lunghe lettere alla moglie e quelle lettere sono rimaste a Silvano, che ne è affascinato e ossessionato. Le storie dei due uomini si intrecciano, legate insieme dalle visioni ricorrenti di Silvano: una stazione di servizio e un grande albero spoglio. Unastoria esce a cinque anni da LMVDM – La mia vita disegnata male, il suo ultimo graphic novel. In mezzo Gipi ha fatto un film presentato a Venezia nel 2011, L’ultimo terrestre, tratto dal graphic novel di Giacomo Monti Nessuno mi farà male, e un “filmino” presentato a Torino lo scorso anno, Smettere di fumare fumando. | “Unastoria”, il nuovo Gipi. 10 tavole dal nuovo libro di Gipi, uscito lunedì. |
Aggiornamento. La conferenza dei capigruppo ha deciso di fissare il voto della mozione di sfiducia nei confronti del ministro Bondi per domani alle 17. *** | Domani la sfiducia su Bondi. Niente rinvio: la mozione si discute e si vota domani pomeriggio. |
È iniziata all’Area 35 di Via Vigevano a Milano – uno spazio espositivo in zona Navigli – Hungry Eyes, una rassegna fotografica organizzata da Cortona On The Move, il festival internazionale di fotografia che si tiene ogni anno dal 2011 a Cortona, in Toscana. La mostra, che cambierà per quattro volte fino alla data di chiusura del 30 ottobre esponendo fotografie legate a quattro temi diversi, è gratuita ed è aperta dalle 10 alle 22 tutti i giorni. Non saranno esposte solo fotografie: visto che la mostra è legata a Expo, ci saranno alcuni eventi sul tema del cibo, organizzati da diversi gruppi toscani. Le quattro mostre che verranno presentate sono state scelte tra le precedenti edizioni del Festival di fotografia Cortona On The Move. Dal 5 al 30 giugno ci sarà Portraits of America di William Albert Allard, un famoso fotografo americano che ha collaborato a lungo con il National Geographic come fotografo di persone. Le sue fotografie mostrano le diversità presenti in America, dalle comunità Amish, ai laghi del Minnesota, fino ai cowboy da rodeo. | Hungry Eyes, quattro mostre in una a Milano. Fino al 30 ottobre in zona Navigli verranno esposte le fotografie di William Albert Allard, Joel Meyerowitz e molti altri famosi artisti. |
Il CEO di Tesla, Elon Musk, ha annunciato il licenziamento del 9 per cento del personale che lavora all’interno della società e che si occupa della progettazione e costruzione di automobili elettriche. La decisione riguarderà circa 3mila impiegati e rientra nell’ambito di una ristrutturazione su ampia scala del personale, decisa nelle ultime settimane per migliorare diverse divisioni di Tesla, ridurre i costi di gestione e migliorare il ciclo produttivo delle automobili. Tesla sta cercando in tutti i modi di aumentare i ritmi di produzione della Model 3, la sua prima auto per il mercato di massa, ma sta faticando a mantenere le promesse e riceve costanti pressioni da parte degli investitori. L’azienda produce 3.500 Model 3 alla settimana e ha l’obiettivo di arrivare a 6.000 nuove auto prodotte alla settimana entro l’estate per ottenere maggiori profitti e coprire i costi. Musk ha annunciato che per i dipendenti licenziati ci saranno compensazioni in denaro e l’erogazione di quote azionarie della società, in base ai ruoli ricoperti in azienda. Tesla continua comunque a investire nei settori della ricerca e sviluppo, così come in quello dedicato alla produzione vera e propria delle automobili. Difficult, but necessary Tesla reorg underway. My email to the company has already leaked to media. Here it is unfiltered: pic.twitter.com/4LToWoxScx | Tesla taglierà circa 3mila posti di lavoro, il 9 per cento dei suoi dipendenti. |
Su Repubblica di sabato 14 gennaio, Antonio Dipollina ha parlato delle recenti critiche a Barbara d’Urso e più in generale al modo con cui la televisione italiana si occupa dei casi di cronaca nera. D’Urso è da giorni criticata sui social network e sui giornali per aver lasciato intendere che l’uomo abbia aggredito con la benzina la sua ex fidanzata per “troppo amore”. Dipollina scrive che da tempo il problema generale consiste nel «modo, l’insistenza, la ricerca a tutto campo dei particolari e delle scene più shock, il salto palpitante da una vicenda all’altra», ma che finora nessuno ha provato a cambiare le cose perché un circolo vizioso del genere conviene un po’ a tutti («non si fa per gli ascolti, piombare e stare attaccati ai delittacci, si fa per esserci, per rilanciare via avvocati e interessati vari una tesi o l’altra o per creare nuovi sviluppi via televisione»). Basta, parlate d’altro, dice Fiorello e si riferisce alla cronaca nera dilagante in tv. Le risposte sono improntate più o meno a “non ci pensiamo nemmeno”, più richiami a una maggiore sobrietà che si sa come andranno a finire. Negli ultimi giorni, tutti di nuovo sotto accusa, grazie allo showman reduce con ogni evidenzia dalla visione delle scene più forti. E qui si va subito a Barbara D’Urso e al pomeriggio della ragazza bruciata con la benzina, Ylenia, collegata live e a quella frase infelicissima che scappa alla conduttrice: «A volte il troppo amore… ». Social scatenati, Fiorello, polemiche finché la D’Urso reagisce: «Nessuno si permetta di pensare che io sono contro le donne. Intendevo dire che un contesto di amore eccessivo trasforma certi uomini in bestie disumane ». Ma siamo comunque lì, alla polemica inestinguibile negli anni su quanto, come, dove, la cronaca nera diventi bassissimo materiale televisivo con tutte le conseguenze del caso. | La tv della cronaca nera. È come se ne parla, il problema, spiega Antonio Dipollina dopo gli ultimi disastri. |
La sera di mercoledì 6 gennaio al Microsoft Theater di Los Angeles si è tenuta la quarantaduesima edizione dei People’s Choice Awards, premi che vengono assegnati ogni anno agli attori del cinema, a quelli della televisione e ai cantanti con un sondaggio online. Nella categoria “Cinema” ha vinto come miglior film Fast & Furious 7; come miglior attrice Sandra Bullock e come miglior attore Channing Tatum, che era assente; in compenso c’era Chris Hemsworth (premiato come miglior attore in un film d’azione). Tra gli altri premiati ci sono Johnny Depp, Vin Diesel e Dakota Johnson. Nella categoria “Musica”, Title di Meghan Trainor ha vinto il premio come miglior disco e Shawn Mendes quello per il miglior successo con la canzone “Stitches”. Nella categoria “Serie Tv”, tra gli altri, Grey’s Anatomy ha vinto come miglior serie televisiva mentre Pretty Little Liars quello per la serie drammatica. Ellen DeGeneres è stata premiata invece come miglior presentatrice televisiva. | Le foto dei People’s Choice Awards. Jack Black con degli strani occhiali e poi Ellen DeGeneres, Vin Diesel e Johnny Depp, tra chi ha vinto i premi per cinema, tv e musica. |
Guido Scarabottolo, illustratore e grafico delle copertine dei libri Guanda, ha annunciato al Corriere della Sera che la sua collaborazione con la casa editrice terminerà a dicembre. Scarabattolo è in realtà un architetto che non ha mai esercitato la sua professione, ma ha sempre preferito avere a che fare con i libri e con le parole. La sua storia da Guanda iniziò 12 anni fa, quando illustrò la copertina di Ogni cosa è illuminata, dell’allora (quasi) sconosciuto Jonathan Safran Foer. Da quel momento Scarabottolo ha iniziato a illustrare decine di copertine ogni anno. La decisione è stata presa di comune accordo con il direttore di Guanda, Luigi Brioschi, ed è dovuta principalmente dal desiderio di «rinnovare l’immagine della casa editrice». Scarabottolo ha comunque intenzione di continuare a collaborare saltuariamente con Guanda attraverso una serie di progetti più specifici, ma ancora da definire. Nella foto: l’illustrazione della mostra personale di Guido Scarabattolo | L’illustratore dei libri Guanda lascia. Guido Scarabottolo, l'autore delle famose copertine della casa editrice, ha annunciato che smetterà di disegnarle a fine anno. |
Due fratelli di 17 e 18 anni sono morti annegati nel lago d’Iseo venerdì sera. È successo a Tavernola Bergamasca, dove i tre stavano facendo il bagno: secondo le prime ricostruzioni, uno dei fratelli ha iniziato ad annaspare mentre era in acqua, ed è stato soccorso dal secondo fratello che a sua volta non è riuscito a stare a galla. Un terzo fratello, a sua volta accorso in aiuto, si è salvato grazie all’intervento di un altro bagnante. Secondo Repubblica nessuno dei fratelli sapeva nuotare e sarebbero finiti sott’acqua perché finiti in una parte del lago, non lontana dalla riva, dove il fondale diventa improvvisamente più profondo. I due ragazzi sono morti all’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo e agli Spedali Civili di Brescia, dove erano stati portati in elisoccorso dopo essere stati recuperati in condizioni gravissime sott’acqua. I ragazzi e la loro famiglia sono residenti ad Azzano San Paolo, un altro comune bergamasco, ed erano di origine pachistana. | Due fratelli di 17 e 18 anni sono annegati nel lago d’Iseo. |
Parlando ai senatori del PD, il segretario del partito e presidente del Consiglio Matteo Renzi ha descritto le due strade possibili per arrivare all’approvazione delle unioni civili: votare la legge così com’è con tutti i suoi emendamenti, senza poterli aggirare e contando sul promesso sostegno del Movimento 5 Stelle, oppure modificarla in accordo col Nuovo Centro Destra e porre la questione di fiducia. Nel corso del suo discorso, stando a quanto hanno ricostruito i giornali, Renzi ha detto che a questo punto non ci si può fidare del Movimento 5 Stelle e che «perseverare sarebbe diabolico»; e quindi ha fatto capire di preferire la seconda ipotesi – che però porterebbe probabilmente all’eliminazione dalla legge della stepchild adoption – per quanto debbano essere i senatori del PD a prendere una decisione finale. La discussione al Senato sul ddl Cirinnà ricomincerà domani, mercoledì 24 febbraio, dopo la sospensione chiesta dai senatori del Partito Democratico al termine della difficile giornata di mercoledì scorso. Quel giorno la discussione sul ddl Cirinnà era stata interrotta dopo che era saltato il patto tra Lega e PD: la Lega Nord – contraria all’approvazione del ddl Cirinnà – aveva annunciato di voler ritirare la maggioranza dei 5mila emendamenti presentati mantenendone 580 e aveva chiesto al Partito Democratico – che invece ha proposto e sosterrà la legge, almeno con la maggioranza dei suoi senatori – di ritirare come stabilito il “supercanguro” di Andrea Marcucci, un emendamento all’articolo 1 che conteneva tutti i punti principali della legge e che, se approvato, avrebbe fatto cadere in un colpo solo quasi tutte le modifiche presentate dalle opposizioni. | Le due strade possibili sulle unioni civili. Domani o si tira dritto votando tutti gli emendamenti o si riscrive la legge con un maxi-emendamento su cui porre la fiducia: Renzi ha detto che preferisce la seconda. |
Il canale YouTube della casa di produzione Indigo Film ha pubblicato il trailer di “Youth – La giovinezza”, il nuovo film di Paolo Sorrentino, vincitore del premio Oscar per il miglior film straniero nel 2014 con “La grande bellezza”. Il film, che uscirà al cinema in Italia il prossimo 21 maggio, racconta la storia di due vecchi amici ottantenni che si incontrano durante una vacanza e ricordano il loro passato. Del cast fanno parte Michael Caine, Harvey Keitel, Rachel Weisz, Jane Fonda e Paul Dano. “Youth – La giovinezza” è il secondo film girato in lingua inglese da Sorrentino dopo “This must be the place”. | Il trailer del nuovo film di Paolo Sorrentino. Si chiama "Youth – La giovinezza" e uscirà il 21 maggio: è il secondo film in inglese del regista premio Oscar. |
Da circa quindici giorni il boss della ‘ndrangheta di San Vito Francesco Pelle è nuovamente latitante, dopo aver violato il divieto di lasciare Milano che gli era stato imposto. Pelle è scappato dopo che la Cassazione aveva respinto il suo ricorso contro la condanna all’ergastolo in quanto mandante della strage del 24 dicembre 2006 in cui fu uccisa Maria Strangio, moglie del capoclan avversario Giovanni Luca Nirta. Francesco Pelle, soprannominato “Ciccio Pakistan”, che è sulla sedia a rotelle dopo essere stato ferito in un agguato il 31 luglio del 2006, era stato arrestato dai carabinieri nel settembre 2008 in una clinica di Pavia dopo un anno circa di latitanza. Era uscito dal carcere un anno fa ed era sottoposto all’obbligo di dimora a Milano in attesa della decisione della Cassazione. | Da circa quindici giorni il boss della ‘ndrangheta Francesco Pelle è nuovamente latitante. |
È online il trailer di Skyfall, il nuovo film di James Bond diretto da Sam Mendes e interpretato da Daniel Craig. Nel cast ci sono anche Helen McCrory, Javier Bardem, Ralph Fiennes, Judi Dench. Il film, che è considerato tra i più promettenti del 2012, uscirà al cinema il 31 ottobre. | Il trailer di Skyfall. Uscirà il 31 ottobre. |
Domenica si voterà per il rinnovo del consiglio regionale in Valle d’Aosta, una delle cinque regioni a statuto speciale e, con 128 mila abitanti, la più piccola regione italiana per popolazione. Alle elezioni politiche dello scorso 4 marzo il risultato era stato abbastanza equilibrato: il Movimento 5 Stelle, il PD con i suoi alleati e il centrodestra avevano raccolto ciascuno circa un quarto dei voti, con il rimanente diviso tra varie forze autonomiste. Domenica prossima parteciperanno in tutto dieci liste e sembra difficile che una forza politica da sola riesca a raggiungere la maggioranza dei seggi. Per questa ragione è considerata molto probabile la formazione di un governo regionale di coalizione. La Valle d’Aosta, infatti, ha un particolare sistema elettorale che non prevede l’elezione diretta del presidente di regione, come avviene in quasi tutte le altre regioni italiane. Domenica saranno eletti con un sistema proporzionale i 35 membri del consiglio regionale che a loro volta sceglieranno il presidente della regione. È previsto un premio di maggioranza: la lista che riesce a superare il 42 per cento dei voti ottiene un minimo di 21 seggi. Al momento, stando alle previsioni, nessuna delle principali forze politiche sembra avvicinarsi a questa soglia. I seggi rimarranno aperti dalle 7 alle 22 di domenica e lo scrutinio inizierà alle 8 di lunedì 21 maggio. | Domenica si vota in Valle d’Aosta. Movimento 5 Stelle, centrodestra e centrosinistra sono tutti piuttosto vicini ed è molto probabile che il risultato sarà un governo di coalizione (ma tra chi?). |
L’azienda PANTONE, diventata nel tempo sinonimo di una delle classificazioni di colore più conosciute e importanti al mondo, ha pubblicato il suo Fashion Color Report, in cui indica quali saranno i dieci colori dell’autunno 2016. Le nuove tinte – che portano il catalogo PANTONE a 2310 sfumature – ci sono due blu, un rosso (Rosso aurora, per la precisione), un grigio definito “pelle di squalo” e un “senape speziato”. Leatrice Eiseman direttrice del PANTONE Color Institute ha detto che i colori di questa stagione hanno un effetto «calmante», in risposta al periodo particolarmente angosciante e turbolento: le insicurezze economiche, la disoccupazione diffusa, l’incertezza delle elezioni presidenziali statunitensi e le pressioni della vita frenetica e dei social network. I nuovi colori sono ispirati a un desiderio di «desiderio di tranquillità, forza e ottimismo» e sono quelli che più influenzeranno il mondo della moda e del design nei prossimi mesi. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | I 10 colori PANTONE dell’autunno 2016. Ci sono due tonalità di blu, un grigio talpa, un senape "speziato" e una sfumatura di viola definito "bodacious". |
Lunedì è morta Raffaella Carrà, il cui vero nome era Raffaella Maria Roberta Pelloni e che aveva da poco compiuto 78 anni. Nella sua carriera, Carrà è stata tantissime cose: in televisione, nel cinema, nella musica, nel costume e nella cultura, in Italia ma anche all’estero. Dagli anni Sessanta in poi, aveva attraversato mode, cambiato stili, generi e approcci; aveva innovato i costumi ed era stata in grado, come pochissimi altri, di essere a suo modo rivoluzionaria ma anche accogliente, capace di unire e di piacere a persone tra loro assai diverse, a generazioni molto distanti. «È stata la prima icona pop», scrisse nel 2008 la giornalista Irene Maria Scalise, «ma alle casalinghe è sempre piaciuta». L’ombelico Quando nel 1970 fu conduttrice insieme a Corrado del varietà Canzonissima, Carrà si fece molto notare perché nel cantare la sigla del programma, “Ma che musica maestro!”, mostrò l’ombelico, quando ancora nessuno l’aveva fatto in tv. «Per giorni le cronache non parlarono che di quell’ombelico e le polemiche furono infinite», ha scritto Repubblica. | Raffaella Carrà ne ha fatte proprio tante. Nella musica, in televisione e un po' anche al cinema, in Italia e in Spagna, quando c'era solo il bianco e nero e fino a pochi mesi fa. |
Bruno Saetta su Valigia Blu ha spiegato bene in cosa consiste l’emendamento alla legge comunitaria presentato da Gianni Fava, deputato della Lega Nord. L’emendamento, se approvato, introdurrebbe l’obbligo per i provider di rimuovere ogni presunto contenuto illecito solo sulla base dell’accusa che quel contenuto sia illecito, senza che il giudizio sia affidato a un organismo terzo che decida sentite entrambe le parti. L’emendamento sarà discusso e votato domani alla Camera. “Imagine a world without free knowledge…”. Così titolava il 18 gennaio la pagina inglese di Wikipedia durante la serrata virtuale contro le proposte di legge gemelle SOPA e PIPA che, se approvate, limiterebbero fortemente i diritti civili di molti per la tutela dei diritti economici di poche multinazionali. Ebbene, pare che qualcuno non resistita all’idea di provare l’ebbrezza di una rete “without free knowledge”. Stiamo parlando dell’Onorevole Fava della Lega Nord che ha presentato un emendamento al disegno di legge recante “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee – Legge comunitaria 2011”, emendamento che ha già ottenuto il via libera da parte della Commissione Politiche Comunitarie. | Che cos’è il “SOPA italiano”. Un deputato leghista ha proposto una norma che introdurrebbe molte delle restrizioni alla libertà di Internet proposte (e affondate) negli Stati Uniti. |
La cantante barbadiana Rihanna lancerà un marchio di moda insieme al gruppo del lusso francese LVMH. Il marchio si chiamerà Fenty, dal cognome della cantante, il cui nome completo è Robyn Rihanna Fenty, e nella sua collezione includerà abiti, calzature, accessori, occhiali da sole e gioielli: verrà presentata il prossimo 22 maggio a Parigi. Nel 2017 Rihanna aveva già lanciato una linea di cosmetici in collaborazione con LVMH, chiamata Fenty Beauty. «Realizzare una linea come questa con LVMH è un momento incredibilmente speciale per noi», ha detto Rihanna. «Bernard Arnault [CEO di LVMH] mi ha dato un’opportunità unica di sviluppare una linea di moda nel settore del lusso, senza limiti artistici». La nuova linea di moda è la prima creata da zero dal gruppo LVMH dal 1987, quando fondò la linea di moda di Christian Lacroix. .@FentyOfficiaI pic.twitter.com/Cc9amaJUVM | Rihanna lancerà un marchio di moda insieme al gruppo del lusso LVMH. |
Sono stati premiati i vincitori del 26esimo National Geographic Traveler Photo Contest, il concorso di fotografia dedicato ai viaggi e alla natura organizzato dalla rivista Traveler del National Geographic. Le 10 immagini selezionate, divise nelle categorie ritratto di viaggio, scene in esterno, senso del luogo e momenti spontanei, sono state scelte tra più di 18.000 da una giuria composta da critici e photoeditor: la fotografia vincitrice dell’edizione 2014 è quella di una tempesta a Julesburg, in Colorado, ed è stata realizzata da Marko Korošec. È possibile vedere tutte le foto premiate e le loro storie sul sito della rivista. | Le foto vincitrici del concorso di Traveler. 10 bellissime immagini scelte dalla rivista di viaggi del National Geographic. |
Google ha aggiunto una nuova funzione al suo servizio Google News per mettere in evidenza gli articoli che fanno fact-checking su particolari argomenti, consentendo ai lettori di avere una verifica dei fatti e di ridurre la circolazione di notizie false e infondate. Alle etichette che esistono già da tempo nella pagina dei risultati di Google News – come “Editoriali”, “Approfondimenti” e “Il più citato” – Google ha aggiunto la voce “Fact-check” da mostrare prima dei titoli degli articoli in cui si verificano per esempio le dichiarazioni dei politici oppure l’autenticità di notizie particolari e strane, spesso riprese dai media senza i necessari controlli delle fonti. Il servizio è disponibile da ieri negli Stati Uniti e nel Regno Unito, ma Google ha confermato di essere al lavoro per estenderlo nei prossimi mesi in altri paesi. Gli articoli di fact-checking sono inseriti automaticamente da Google News nelle liste dei link su uno stesso argomento, preparate dagli algoritmi del servizio. L’idea è di offrire uno strumento aggiuntivo per consentire a tutti di verificare l’autenticità della notizia riportata dagli altri media, identificando più facilmente le informazioni inesatte o le bufale vere e proprie. I siti di notizie che fanno regolarmente la verifica di fatti e affermazioni potranno inserire nelle pagine dei loro articoli di fact-checking del codice aggiuntivo, che servirà a Google News per distinguere i pezzi di questo tipo dagli altri. È previsto inoltre un processo di iscrizione al servizio per i siti di notizie, per consentire a Google di avere una base fidata di fact-checker. | Google ora segnala gli articoli di fact-checking. Su Google News c'è una nuova etichetta per indicare gli articoli con verifiche di fatti e dichiarazioni, per cadere meno nelle bufale. |
Quattro persone sono morte in un incidente d’auto avvenuto stamattina alle 3.45 a Marina di Carrara. Una quinta persona è rimasta ferita in modo grave. Secondo le prime ricostruzioni, scrive SkyTG24, «sembra che l’auto, una Y10, si sia ribaltata all’altezza di una curva che immette poi su un altro viale, per poi finire contro la cancellata. Le persone a bordo sono state tutte sbalzate fuori dall’abitacolo». Le cause dell’incidente non sono ancora state chiarite. | Quattro persone sono morte in un incidente d’auto a Marina di Carrara. |
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha detto in un’intervista alla radio RTL 102.5 che il suo predecessore Marco Minniti, del Partito Democratico, ha fatto un “discreto lavoro” per quanto riguarda le politiche sui migranti. Salvini ha detto: «È stato fatto anche un discreto lavoro, dal ministro che mi ha preceduto. E quindi noi ovviamente non smonteremo nulla di quello che di positivo è stato fatto. Semplicemente lavorerò per rendere ancora più efficaci le politiche di controllo, di allontanamento, di espulsione, anche perché purtroppo i morti di ieri nel Mediterraneo davanti alla Turchia e davanti alla Tunisia ci ricordano che più disperati partono, più disperati rischiano di morire» | Salvini dice che Minniti ha fatto «un discreto lavoro». Il nuovo ministro degli Interni ha elogiato il suo predecessore per l'approccio all'immigrazione. |
Dal primo aprile la compagnia aerea irlandese low cost Ryanair eliminerà sette delle sue attuali rotte che prevedono partenze e arrivi all’aeroporto di Alghero-Fertilia, che si trova nel nord-ovest della Sardegna ed è uno dei più importanti dell’isola. Già negli ultimi mesi Ryanair ha cancellato altre sette rotte e dal primo novembre ne eliminerà altre sei. Fino a qualche mese fa c’erano voli Ryanair verso circa venti destinazioni diverse; dal primo novembre i voli saranno solo verso tre destinazioni nazionali: Bergamo, Pisa e Bologna. – Non ci saranno più dal primo aprile quelli per: Girona-Barcellona, Madrid, Dortmund, Düsseldorf, Roma-Ciampino, Cuneo e Treviso – Non ci saranno più dal primo novembre quelli per: Londra, Bratislava, Bruxelles, Eindhoven, Francoforte e Memmingen – Non ci sono più da alcuni mesi i voli per: Stoccolma, Göteborg, Parigi, Dublino, Ancona, Torino e Trieste. | Da venerdì Ryanair eliminerà altre sette rotte da Alghero. E a novembre ne taglierà altre ancora, chiudendo la sua base nell'aeroporto con conseguenti danni per tutta la zona. |
L’espulsione dall’Italia della cittadina kazaka Alma Shalabayeva ha generato una goffa dichiarazione di ignoranza da parte del ministro dell’Interno Alfano, che molti ritengono debba obbligarlo alle dimissioni; ha generato l’uso di termini come “imbarazzo e discredito” sia da parte del presidente del Consiglio Letta che del presidente della Repubblica Napolitano, che ci ha aggiunto “vicenda dolorosa” e “inaudita”; e ha generato addirittura l’annullamento del provvedimento stesso di espulsione da parte del governo. La reazione che manca a questa serie – soddisfacenti o no che siano – è più volte sembrata essere quella del ministro degli Esteri, che nei giorni scorsi è stato spesso chiamato a dare una propria versione dell’accaduto, ma che ha ritenuto invece finora di non unirsi alle indignazioni postume: scelta criticata da alcuni, apprezzata da altri, poco capita anche tra chi stima il ministro Bonino e la sua decennale attenzione alle violazioni dei diritti umani. Emma Bonino ha risposto alle richieste dei giornali di questi giorni dicendo che le sue spiegazioni un ministro le deve al Parlamento, ed è in Parlamento che le darà, nel corso dell’audizione in Commissione per i Diritti umani del Senato fissata per mercoledì 24. Ma la versione del ministero degli Esteri sul proprio coinvolgimento nelle comunicazioni e nelle scelte, e sui propri movimenti per acquisire informazioni, si può già in buona parte ricostruire a partire da una cronologia interna riservata preparata dagli uffici del ministero e dalle dichiarazioni di alcune altre fonti consultate dal Post, da cui si capisce che la maggior parte delle notizie raccolte nel primo mese dal ministro Bonino sono arrivate da suoi contatti con le organizzazioni dei diritti umani, con altre fonti non istituzionali e con gli avvocati di Alma Shalabayeva, mentre i suoi colleghi di governo sarebbero stati piuttosto reticenti. L’impressione è anche che la giovinezza dell’incarico al ministero di Emma Bonino (e la sua apparente precarietà) non le abbia permesso – in una struttura organizzata in consolidate ramificazioni e distribuzioni di potere, e passata attraverso le precedenti gestioni Frattini e Terzi – di intervenire con la forza, i mezzi e l’autorevolezza di un ministro degli Esteri. | Cosa faceva Emma Bonino, intanto. Una ricostruzione riservata del ministero degli Esteri elenca i tentativi di ottenere informazioni e risposte sul caso Shalabayeva. |
Il 99 per cento dei 10 milioni di cittadini svedesi nell’ultimo anno ha fatto almeno un pagamento con moneta elettronica, cioè con carta di debito, carta di credito o con una app per cellulare. Secondo un report della Banca centrale svedese, pubblicato l’anno scorso, soltanto il 20 per cento degli acquisti nei negozi è avvenuto tramite pagamenti in contanti. Come scrive con un certo understatement la banca «si tratta di una percentuale bassa rispetto a molti altri paesi». “Molti altri paesi” in questo caso, significa praticamente tutti: nessuno al mondo è così avanti come la Svezia nel percorso che, secondo molti economisti, presto sarà comune a tutto il mondo sviluppato: l’abbandono del contante. L’ultimo report sull’uso di contante e moneta elettronica nel mondo è stato pubblicato dalla società di analisi e consulenza Capgemini poco tempo fa e mostra che, da oggi al 2020, la quota di pagamenti elettronici crescerà in media del 10,9 per cento l’anno. A questo ritmo è facile immaginare che i paesi più sviluppati arriveranno molto presto all’eliminazione quasi completa degli scambi in contante. La Banca centrale svedese definisce questo traguardo “ancora lontano”, ma altri paesi hanno già stabilito degli obiettivi piuttosto ravvicinati. La Turchia, ad esempio, dove il 40 per cento dei pagamenti avviene tramite moneta elettronica, punta ad eliminare il contante nel 2023. La Cina vorrebbe eliminarlo nei principali centri urbani entro il 2020. | A che punto siamo con la scomparsa del contante. In Svezia il 99 per cento degli adulti ha fatto almeno un pagamento elettronico nell'ultimo anno, in Italia la percentuale è molto più bassa. |
L’account su Twitter della Polizia di Stato ha risposto con un tono insolito e piuttosto discusso a un tweet critico dello scrittore Roberto Saviano, che l’aveva accusata di essersi ridotta a fare il «servizio d’ordine per la campagna elettorale di un partito». Saviano si riferiva ai molti recenti episodi in cui agenti di polizia sono intervenuti per fermare piccole e pacifiche contestazioni al ministro dell’Interno Matteo Salvini (qualche mese fa un ragazzo fu fermato dalla polizia per aver mostrato un cartello con scritto “Ama il prossimo tuo”, addirittura; pochi giorni fa a una donna è stato sequestrato il cellulare senza motivo). Dopo aver negato di avere interessi di parte, la Polizia ha scritto: «Che pena leggere commenti affrettati e ingenerosi per dispute politiche o per regolare conti personali» | La discussa risposta della Polizia a una critica di Roberto Saviano. Su Twitter lo ha accusato di voler «regolare conti personali» e si è difesa dalle accuse di fare il «servizio d'ordine» di Salvini. |
Questa settimana la Epic Records ha diffuso Xscape, il secondo disco contenente “nuove” canzoni di Michael Jackson pubblicato dopo la sua morte, avvenuta nel 2009. Le canzoni, comprensibilmente, non sono esattamente “nuove”. A differenza del primo album – Michael, che comprendeva le canzoni scritte da Jackson negli ultimi cinque anni della sua vita – Xscape pesca i suoi pezzi lungo quasi vent’anni di registrazioni, e in particolare comprende canzoni su cui Jackson nel corso degli anni ha messo più volte mano senza mai pubblicarle. A causa di questi numerosi interventi di Jackson – e anche perché nel disco sono state rese più “contemperanee” dai produttori Timbaland (il capo), Stargate, Rodney “Darkchild” Jerkins e John McClain – può essere difficile recuperare la tortuosa storia di ciascuna canzone. Da dove viene ogni canzone? Chi l’ha resa più “contemporanea”? Quanto sono diverse dalle registrazioni originali? | Da dove vengono le “nuove” canzoni di Michael Jackson. Lo spiega Slate, canzone per canzone, raccontando quello che si sa e come la nuova produzione le ha allontanate da quelle originali. |
Il 21 marzo 2017, durante un Consiglio regionale della Liguria, l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Protezione civile Giacomo Giampedrone – della giunta del presidente Giovanni Toti – rispose a una «interrogazione a risposta immediata» che raccoglieva la preoccupazione degli abitanti delle case sotto al ponte Morandi riguardo alla tenuta del viadotto. Giampedrone rassicurò gli abitanti dell’area, citando una conversazione informale avuta con Stefano Marigliani, direttore del Tronco 1 Genova di Autostrade per l’Italia, la tratta dove si trova il ponte Morandi, crollato in parte il 14 agosto; secondo Marigliani, disse Giampedrone, «il viadotto al momento non presenta alcun problema di carattere strutturale». La risposta completa di Giampedrone, rivolta al presidente del Consiglio regionale, fu questa (PDF): «Devo anche dirle che ho sentito personalmente l’ingegner Marigliani rispetto all’interrogazione da lei posta, il quale mi ha comunicato che il viadotto al momento non presenta alcun problema di carattere strutturale, che i lavori che attualmente si stanno compiendo sul viadotto sono lavori di barriere di sicurezza in calcestruzzo e verranno terminati entro l’estate, che sono opere manutentore ordinarie per allungare la vita dell’infrastruttura in generale e per manutenerla al meglio, che ci sono in corso di progettazione per quel viadotto due interventi di carattere strutturale da realizzarsi nel 2018 che consisteranno nell’installazione di stralli e impalcati per il rafforzamento dell’infrastruttura» | «Il viadotto al momento non presenta alcun problema di carattere strutturale». Lo disse l'assessore regionale ligure alle Infrastrutture nel marzo 2017, citando il direttore del tratto di autostrada dove si trovava il ponte Morandi. |
Come ogni anno il New York Times ha pubblicato la lista dei dieci migliori libri usciti nel 2012 negli Stati Uniti: cinque saggi e cinque romanzi. Per la narrativa ci sono l’ultimo romanzo dell’americano Dave Eggers – quello di McSweeney e dell’Opera struggente di un formidabile genio – e quello della britannica Zadie Smith – che ha esordito nel 2000 con Denti Bianchi – e un innovativo fumetto di Chris Ware, vignettista e illustratore. Tra i saggi, ben due biografie (una sul padre di John Kennedy e un’altra su Lyndon Johnson) e una ricerca sulle famiglie che crescono – con difficoltà, rischio e a volte soddisfazioni – figli considerati diversi: disabili, prodigi, transessuali o nati da uno stupro. – I dieci libri del 2011, secondo il New York Times | I dieci libri del 2012, secondo il New York Times. 5 romanzi e 5 saggi scelti come i più belli dell'anno: ci sono Dave Eggers e Zadie Smith, un graphic novel, due biografie e una ricerca sui figli "diversi". |
Il 16 marzo di cinquant’anni fa a My Lai, in Vietnam, l’esercito degli Stati Uniti uccise centinaia di civili inermi, in una strage che quando fu scoperta rivelò all’opinione pubblica che gli Stati Uniti avevano commesso crimini terribili durante la guerra. I soldati americani torturarono i vecchi, stuprarono le donne, uccisero anche i bambini e i neonati e si fermarono solo quando un elicottero statunitense in ricognizione atterrò e si mise a protezione dei superstiti vietnamiti. Il pilota, sottufficiale Hugh Thompson Jr., minacciò di aprire il fuoco contro i suoi colleghi se non si fossero fermati e impedì altre uccisioni. L’unica persona che venne punita per il massacro fu il comandante del plotone, William L. Calley, che venne condannato all’ergastolo per omicidio, ma fu graziato dopo solo tre anni dal presidente Richard Nixon. All’epoca del massacro, la guerra del Vietnam era iniziata da circa otto anni: da una parte c’era l’esercito del Vietnam del Nord, guidato dalla dittatura comunista di Hồ Chí Minh e sostenuto da Cina e Unione Sovietica, dall’altra l’esercito del Vietnam del Sud, dove dopo la guerra di Indocina era stato instaurato un regime anti-comunista guidato da Ngô Đình Diệm e sostenuto dagli Stati Uniti. Nella guerra furono coinvolti anche i vicini Laos e Cambogia e diversi alleati internazionali: Cina e Unione Sovietica a sostegno di Hồ Chí Minh, Stati Uniti e alleati occidentali con Ngô Đình Diệm. La guerra durò fino al 1975 con il progressivo coinvolgimento degli Stati Uniti soprattutto a partire dal 1962, sotto l’amministrazione democratica di John Fitzgerald Kennedy e poi, dal 1968, con il suo successore Lyndon Johnson. | Il massacro di My Lai, cinquant’anni fa. Una compagnia dell'esercito statunitense uccise centinaia di civili inermi in un villaggio del Vietnam, e per molti anni la storia fu insabbiata. |
Prima di partecipare al vertice europeo di ieri a Bruxelles sulla crisi economica, pare che Silvio Berlusconi si fosse ripromesso di contestare la gestione a due di Francia e Germania dei destini dell’euro e chiedere maggiori spazi per le ragioni del nostro paese. Al termine dell’incontro, il PresdelCons ha, invece, dichiarato di voler seguire le richieste degli altri paesi europei e di voler adottare nuove misure per ridurre la spesa pubblica. A cominciare dalle pensioni. L’idea, che non piace alla Lega, è rimettere mano ancora una volta al sistema previdenziale aumentando l’età a cui è possibile accedere alle pensioni di vecchiaia. Dal 1992 a oggi ci sono state numerose modifiche che hanno reso molto complessa e varia la gestione delle pensioni in Italia. Abbiamo provato a fare un po’ d’ordine, spiegando come funzionano ora le cose in generale e come potrebbero cambiare nei prossimi giorni. | Come funzionano le pensioni in Italia. Una guida per capire il sistema italiano e le proposte di modifica che circolano. |
Da giovedì alcuni paesi europei hanno sospeso in via precauzionale la somministrazione dei vaccini contro il coronavirus di AstraZeneca, in seguito ad alcune segnalazioni da verificare su problemi circolatori (trombosi) riscontrati in alcune persone da poco vaccinate. La sospensione ha interessato anche un altro lotto di vaccini consegnati in Italia, sempre per precauzione e in attesa di compiere verifiche. L’Agenzia europea per i medicinali (EMA) e l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) hanno chiarito che al momento non «è stato stabilito alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e tali eventi». Nonostante le rassicurazioni delle agenzie di controllo, tra i cui compiti c’è proprio quello di vigilare sulla sicurezza di farmaci e vaccini, alcuni giornali italiani hanno raccontato la sospensione con toni molto più allarmanti di quelli che stanno usando gli altri giornali europei, e ci sono titoli sulle prime pagine di oggi come: «AstraZeneca, paura in Europa». In realtà, proprio come hanno spiegato EMA, AIFA e numerosi altri esperti, a oggi non ci sono elementi per ritenere che i problemi circolatori siano stati causati dal vaccino. Dall’inizio delle campagne vaccinali, solo in Europa sono state somministrate circa 16 milioni di dosi del vaccino di AstraZeneca, senza che emergessero problemi o effetti avversi imprevisti, rispetto a quelli riscontrati durante i test clinici dell’anno scorso. | Perché non c’è da agitarsi sui vaccini di AstraZeneca. La sospensione in via precauzionale dimostra che i controlli funzionano e ci ricorda di non arrivare a conclusioni affrettate. |
La cantante statunitense Lesley Gore è morta lunedì scorso a 68 anni per un tumore ai polmoni. Gore diventò famosa da adolescente nell’era dei girl group dei primi anni Sessanta, periodo in cui le classifiche erano dominate da ragazze giovani e belle che cantavano storie di pene d’amore da scuola superiore. Il successo del 1963 di Lesley Gore intitolato It’s My Party è il perfetto esempio di questo modello: produzione seducente ed emozione travolgente, tutto al servizio della storia di un dramma adolescenziale che sembra la fine del mondo quando succede, ma che suona un po’ sciocco alle orecchie degli adulti. | Lesley Gore, femminista. Slate racconta come la cantante di "It's my party" morta lunedì scorso fosse diventata negli anni un'icona femminista e un'attivista di sinistra. |
Pochi giorni fa la rivista Nature ha pubblicato un articolo che introduce alcune nuove minori scoperte relative al meccanismo che permette ai camaleonti di cambiare colore, in modo da mimetizzarsi nell’ambiente circostante. L’articolo pubblicato su Nature dice che il fenomeno della mimetizzazione dei camaleonti ha che fare con la loro capacità di disporre in vari modi delle strutture simili a cristalli all’interno di alcune cellule, che funzionano sostanzialmente come dei minuscoli specchi. Fino ad oggi si è sempre ritenuto che i camaleonti ottenessero i cambiamenti di colore disperdendo sotto l’epidermide dei pigmenti. La spiegazione precedente, in realtà, era parzialmente corretta ed è stata integrata in quella pubblicata di recente su Nature. Una parte dei cambi di colore che può compiere la pelle di un camaleonte è effettivamente dovuta al fatto che alcuni fluidi “colorati” vengono dispersi sotto la pelle, oppure tenuti concentrati in apposite cellule. Il metodo della dispersione dei fluidi “colorati” viene utilizzato anche da altri rettili e pesci, che in questo modo possono diventare più chiari o più scuri in condizioni di stress, oppure per adattarsi all’ambiente circostante. Nessun animale, però, utilizza questa tecnica con altrettanta abilità dei camaleonti, che sono in grado di cambiare radicalmente il colore della propria pelle. | Come fanno i camaleonti a cambiare colore. Molto dipende da alcune cellule della loro pelle che funzionano come minuscoli specchi, dice una ricerca pubblicata su Nature. |
Questa mattina il Giornale ha scritto che, secondo “diverse fonti dell’intelligence e del ministero dell’Interno”, un giovane italiano è morto in Siria combattendo con i ribelli contro il governo di Bashar al-Assad. Il Giornale scrive che il ragazzo aveva in tasca un passaporto italiano e racconta di avere ricevuto la notizia venerdì sera, durante un incontro non ufficiale con “un alto esponente istituzionale” (di cui non si fa il nome) e di avere chiesto conferme al ministero degli Esteri sia domenica che lunedì: il ministero avrebbe detto di non poter verificare la notizia. Il Corriere della Sera dice che la procura di Genova, dopo avere ricevuto un’informativa dalla Digos, ha aperto un’indagine, e che il ragazzo era già indagato a Genova per reclutamento ai fini di terrorismo. Repubblica, citando “fonti attendibili”, scrive che il ragazzo si chiamava Giuliano Delnevo e che dopo la conversione all’Islam, avvenuta circa quattro anni fa, aveva cambiato il suo nome in Ibrahim. | Cosa sappiamo del ragazzo italiano ucciso in Siria. Il Giornale scrive che è morto combattendo con i ribelli, Repubblica e Corriere confermano, la procura di Genova ha aperto un'inchiesta. |
Ieri Donald Trump ha incontrato il Papa in Vaticano, durante la sua breve visita in Italia. Dell’incontro sui giornali si è parlato molto: non solo perché è stato il primo incontro tra due importanti capi di Stato, ma anche perché Trump in passato aveva parlato male del Papa e delle sue posizioni sull’immigrazione e l’ambiente, e anche il Papa aveva criticato Trump. Sono circolate molte foto dell’incontro di ieri: prima quella che mostrava l’abbigliamento scelto dalla first lady Melania Trump per l’udienza in Vaticano (come abbiamo spiegato, non era così strano) e poi quelle che mostravano Trump e il Papa: con il primo che sorrideva e con il secondo serio e composto, con un’espressione quasi arrabbiata. (AP Photo/Evan Vucci) | È vero che il Papa non ha sorriso a Donald Trump? dipende dalle fotografie che guardate: quella circolata moltissimo ieri racconta solo una parte della storia. |
John Travolta, che compie 60 anni oggi, divenne noto al mondo alla fine degli anni Settanta, quando aveva tra venti e venticinque anni. Gli americani lo videro dal 1975 in una serie di telefilm comici ambientati in una scuola, “Welcome back, Kotter”: Travolta era uno degli studenti, bullo e piacione, Vinnie Barbarino. In Italia furono trasmessi qualche anno dopo con il titolo “I ragazzi del sabato sera”, che non aveva nessun senso ma pretendeva di approfittare dell’intervenuto successo di La febbre del sabato sera, il film sulla discomusic del 1977 con il quale Travolta era diventato famosissimo in tutto il mondo, dopo una piccolissima parte in un film horror del 1975 e una più rilevante in Carrie di Brian De Palma del 1976. Dal 1977 Travolta divenne due cose, strettamente legate: un divo internazionale con i suoi poster offerti dalle riviste giovanili di mezzo mondo, e un attore disprezzato da chiunque associasse un film sulla discomusic di tanto successo a una cosa frivola e da ragazzini. Lui si godette soprattutto la prima cosa, e replicò il meccanismo un anno dopo con Grease, un vero e proprio musical su un liceo americano degli anni Cinquanta, in cui cantava pure (“You’re the one that I want”, con Olivia Newton John: fece il botto in tutte le classifiche di dischi). Da lì in poi, saggiamente, Travolta cominciò a fare altro: da un bel film drammatico come Blow out, ancora di De Palma, alle commedie leggerine della serie Senti chi parla. La sua immagine di attore cambiò radicalmente grazie a Pulp Fiction di Quentin Tarantino, che nel 1994 (aveva 40 anni) lo consegnò all’attenzione dei critici e cinefili più esigenti, col meccanismo non inedito dell’attore-di-film-di-cassetta-che-si-sdogana-in-un-gran-film-d’autore. Dopo non è che abbia continuato su questa china – qualche buon film d’azione e commedia, più niente da storia del cinema – ma la sua rivalutazione era ormai avvenuta e cominciarono a invitarlo ai festival e a ritenerlo un grande e maturo attore hollywoodiano. Il risultato è che le due nomination che ha avuto per l’Oscar sono per La febbre del sabato sera e Pulp Fiction, simboli di due ere della sua carriera: e così è arrivato a sessant’anni stimato e amato, malgrado l’estesa diffidenza per la sua appartenenza alla chiesa di Scientology. | John Travolta ha 60 anni. Le foto e la storia di uno che ha fatto molti film diversi, ma solo due che conoscono tutti: per i quali ha ricevuto la nomination all'Oscar (ok, quali?). |
L’ex consigliere di Stato Francesco Bellomo è stato assolto dall’accusa di stalking nei confronti di una studentessa che aveva seguito i suoi corsi alla scuola di formazione «Diritto e Scienza». I pubblici ministeri avevano chiesto per Bellomo una condanna a 3 anni e 4 mesi. Lunedì il giudice dell’udienza preliminare di Piacenza Luca Milani ha stabilito che non sono state provate le violenze di cui era accusato Bellomo: secondo l’accusa avrebbe rivolto insulti, minacce e interrogatori sulla vita privata della studentessa che l’aveva prima denunciato, ma aveva poi ritirato la querela. Insieme a Bellomo è stato assolto anche l’ex pubblico ministero del pool reati sessuali della procura di Rovigo, Davide Nalin, che era accusato di complicità con l’ex consigliere di Stato. L’avvocato di Bellomo, Beniamino Migliucci, ha detto che «il giudice ha riconosciuto che la condotta (di Bellomo, ndr), anche se opinabile, non poteva far ravvisare il reato di stalking». | Francesco Bellomo è stato assolto dall’accusa di stalking nel processo di Piacenza. |
La nave Alan Kurdi, gestita dalla ong tedesca Sea Eye, si sta dirigendo a Malta dopo che l’Italia non le aveva permesso di sbarcare a Lampedusa i 64 migranti soccorsi nelle acque internazionali a nord-est di Zuara, in Libia, il 3 aprile. Era stato dato il permesso per lo sbarco di quattro persone, due bambini e le loro madri, per ragioni mediche, ma le donne si sono rifiutate di scendere senza i compagni. Per questo Sea Eye ha criticato il ministro dell’Interno Matteo Salvini. „Wir gehen nicht ohne unsere Ehemänner.“ Entgegen einer Vereinbarung mit Deutschland wollte Italien nur 2 Frauen und deren Kinder evakuieren. Das Recht auf Schutz der Familie ist in der UN #Menschenrechtscharta festgeschrieben. Art. 16 Abs. 3 ‼️#saveLives pic.twitter.com/U9gAAK4Qgr | La nave Alan Kurdi della ong Sea Eye si sta dirigendo verso Malta dopo che l’Italia non ne ha consentito l’attracco a Lampedusa. |
È probabile che, almeno per certi momenti, nel 2020 abbiate fatto doomscrolling: è il nome con cui da alcuni mesi sui social network e sui giornali americani viene identificato lo scorrere e consumare una dietro l’altra notizie online drammatiche, deprimenti e tristi, sullo smartphone o sul computer. Una pratica che esiste ovviamente da tempo – e che ormai caratterizza certe professioni, come quella dei giornalisti – ma che nel 2020 è diventata molto più comune e diffusa: perché la pandemia da coronavirus ha fatto traboccare brutte notizie da tutte le parti e ha ridotto drasticamente le attività che prima funzionavano da distrazioni, dallo sport alle uscite in compagnia, rendendoci tendenzialmente più incollati agli schermi. È un fenomeno ancora relativamente nuovo, ma vari esperti hanno già segnalato come – prevedibilmente – il doomscrolling sia deleterio per il benessere mentale. In inglese, doom significa qualcosa come “condanna” e “sventura”, mentre lo scrolling è il verbo – ormai usato anche in Italia – con cui si indica lo scorrere verso il basso la bacheca di un social network, o un articolo online, usando il pollice sullo smartphone. Talvolta, al posto di doomscrolling si usa doomsurfing. Il dizionario Merriam Webster l’ha inserita tra le parole che sta «tenendo d’occhio», ma che non raggiungono ancora i criteri per essere inseriti come vocaboli veri e propri. | È stato anche l’anno del “doomscrolling”. Che è quello che facciamo quando leggiamo brutte notizie online una dietro l'altra, deprimendoci, e nel 2020 ha riguardato un po' tutti. |
Il neodeputato regionale siciliano Cateno De Luca, eletto nell’assemblea regionale siciliana alle elezioni del 5 novembre, è stato arrestato per evasione fiscale. La procura di Messina lo ha accusato di avere messo in piedi un giro di fatture false finalizzato all’evasione di 1,75 milioni di euro. De Luca era appena stato eletto con l’UdC, con cui ha preso 5.418 voti, ma era da tempo indagato: per questa ragione era spesso incluso negli elenchi dei cosiddetti “impresentabili” delle elezioni siciliane. | Il neodeputato regionale siciliano Cateno De Luca è stato arrestato per evasione fiscale. |
ABC, la rete che il 24 febbraio trasmetterà la cerimonia degli Oscar, i più importanti premi di cinema al mondo, ha confermato che durante la serata non ci sarà un conduttore. Kevin Hart, il presentatore che era stato scelto a fine 2018, aveva rinunciato a condurre la cerimonia dopo le proteste provocate dai commenti omofobi che aveva fatto tra il 2009 e il 2011. Come sempre negli anni passati, i vincitori saranno comunque premiati da altre persone del mondo del cinema e dello spettacolo. | La cerimonia degli Oscar non avrà un conduttore. |
La scorsa settimana il cofondatore e CEO di Facebook, Mark Zuckerberg, ha annunciato che insieme alla moglie darà in beneficenza il 99 per cento delle sue azioni della società, che attualmente hanno un valore intorno ai 45 miliardi di dollari. Poco dopo l’annuncio sui social network moltissimi hanno scoperto di essere esperti di filantropia, e hanno litigato tra chi ha difeso la scelta di Zuckerberg e chi l’ha giudicata un’operazione opportunistica “per-pagare-meno-tasse”. All’inizio della settimana un candidato alle primarie repubblicane per le presidenziali negli Stati Uniti, Donald Trump, ha proposto di chiudere i confini per impedire ai musulmani di entrare nel paese, a suo dire l’unica soluzione per evitare altre stragi come quella di San Bernardino in California da parte di due estremisti. Su social network e blog la proposta di Trump è stata definita assurda, impraticabile o geniale a seconda dei casi, con ulteriori litigi, insulti, provocazioni e discussioni infinite e infruttuose. Gli esempi potrebbero proseguire a lungo e portano sempre alla stessa domanda: è Internet che ci rende peggiori? Sul New York Times di oggi Farhad Manjoo prova a dare una risposta, o per lo meno prova a offrire qualche riflessione sul tema: “Non sarebbe quasi un mondo da sogno, in queste recenti settimane così sovreccitate, vivere liberi dai social media?”. Manjoo non è un vecchio editorialista conservatore e trombone: è un trentottenne giornalista esperto di tecnologia e internet, appassionato di innovazioni, che si occupa di questi temi da anni e in passato ha scritto anche su Slate e sul Wall Street Journal. I toni su Internet sono quasi sempre sopra le righe, dice Manjoo, ma quest’anno lo sono stati più del solito: estremisti di ogni tipo riescono a spiccare nel rumore di fondo e ottenere più visibilità a scapito di chi ha toni più pacati e ragionevoli, rendendo di fatto Internet un posto inospitale. Susan Benesch, docente dell’università di Harvard, spiega: “È diventato così comune incappare in spazzatura e violenza online che le persone ormai hanno accettato la cosa. Ed è diventato tutto così rumoroso da obbligarti a urlare più forte, e dicendo cose più scioccanti, per farti sentire”. | Internet ci rende peggiori? secondo i suoi inventori doveva creare conversazioni più umane e amichevoli ma sta succedendo il contrario, scrive il New York Times. |
È morto a 90 anni l’ex sindaco di Milano Marco Formentini, eletto nel 1993 con la Lega Nord e rimasto in carica fino al 1997. La notizia è stata data dal Corriere della Sera. Formentini, nato a La Spezia nel 1930, era diventato noto negli anni Novanta, quando dopo anni nel Partito Socialista aveva aderito alla Lega Nord di Umberto Bossi. Con la Lega Nord, Formentini era stato eletto deputato nel 1992 e l’anno dopo era diventato sindaco di Milano battendo Nando dalla Chiesa (sostenuto dal centrosinistra) e Piero Bassetti (sostenuto dalla Democrazia Cristiana). Formentini diventò il primo sindaco di Milano dal 1945 a non appartenere al Partito Socialista e il primo eletto direttamente dai cittadini (prima i sindaci erano scelti dai consigli comunali). Nel 1997, Formentini si era ricandidato con il sostegno della Lega Nord, ma non era stato rieletto, non riuscendo nemmeno ad arrivare al ballottaggio: le elezioni quell’anno furono vinte da Gabriele Albertini, di Forza Italia. Formentini era poi stato deputato al Parlamento Europeo fino al 2004 e aveva cambiato diversi partiti. Era tornato nel centrosinistra con i Democratici (e con il Partito Democratico poi) ma dal 2009 al 2013 aveva fatto parte del Popolo delle Libertà di Silvio Berlusconi. | È morto a 90 anni l’ex sindaco di Milano Marco Formentini. |
Come conseguenza della settimana dell’alta moda a Parigi, e delle tante persone famose che la frequentano, molte delle foto di questa raccolta vengono da lì, con modelle famose come Naomi Campbell, e attrici e registi, come Mandy Moore, Katie Holmes e Roman Polanski. Uma Thurman era invece sulla passerella di Miu Miu, che presentava sempre a Parigi la sua collezione cruise. Sugli spalti di Wimbledon c’erano Pippa e James Middleton, mentre Chrissy Teigen, America Ferrera e Lin-Manuel Miranda sono stati fotografati alle manifestazioni “Families Belong Together “ di Washington D.C. e Los Angeles, contro la separazione delle famiglie degli immigrati che provano a entrare negli Stati Uniti. Poi due coppie reali britanniche fotografate in momenti complici e simili tra loro e tre presidenti francesi. | Celebripost. Mila Kunis, Maradona, il principe Harry con Meghan Markle e tanta gente a Parigi, tra quelli da fotografare in settimana. |
Qualche giorno fa ero all’aeroporto. Ho aperto il MacBook e ho cercato una rete wireless per connettermi a internet e controllare la posta. Ne è comparsa una sola: “Free Public WiFi”. La conosco bene: sono anni che trovo questa rete senza fili in aeroporti, stazioni ferroviarie, centri commerciali, hotel, caffè. Probabilmente l’avete trovata anche voi. Insieme ad altre come “hpsetup”, “linksys”, “default”, è perfettamente inutile. Non c’è nessuna connessione a Internet, nessun accesso al web o alla posta elettronica. È una specie di sfinge, invece: silenziosa, apparentemente immobile, non reagisce in nessun modo se ci si collega. | Il fantasma “Free public WiFi”. La rete wireless che crediamo di trovare in ogni angolo del mondo è figlia di un vecchio difetto di Windows. |
Amazon sta lavorando a un nuovo servizio per coinvolgere chiunque sia disposto a consegnare i suoi pacchi al posto dei corrieri tradizionali, in cambio di un compenso. La notizia non è ancora ufficiale, ma è stata anticipata dal Wall Street Journal, che di solito ha fonti bene informate sui progetti dell’azienda statunitense e tra le più grandi al mondo per quanto riguarda gli acquisti online. Il servizio dovrebbe essere disponibile attraverso un’applicazione che per ora si chiama “On My Way” (in inglese “Sto arrivando”, più o meno), ma secondo ilWall Street Journal si tratta ancora di un sistema sperimentale e non è escluso che possa arenarsi prima di essere messo a disposizione di tutti. L’idea di On My Way è rendere più rapida ed economica la consegna dei prodotti, soprattutto nelle aree urbane e sfruttando alcuni punti di raccolta fisici che Amazon potrebbe utilizzare per immagazzinare i prodotti, già ordinati o più richiesti. Chuck deve andare da A a B, imposta il suo viaggio sull’applicazione e questa a sua volta calcola la presenza di clienti Amazon cui consegnare pacchi lungo il tragitto. In questo modo Chuck può effettuare le consegne per conto dell’azienda al posto di un normale corriere e ricavare qualche dollaro, facendo il percorso che farebbe comunque. Per ora non ci sono molti altri dettagli su On My Way, ma una soluzione di questo tipo potrebbe in effetti aiutare Amazon a sveltire le consegne a domicilio. | Potremo fare tutti i corrieri di Amazon? l'azienda di e-commerce sta sperimentando un'applicazione per permettere a chiunque di guadagnare qualche soldo consegnando pacchi. |
Domenica 29 novembre la cantante irlandese Sinead O’Connor ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un lungo messaggio che molti hanno interpretato come l’annuncio del suo suicidio. Connor diceva di trovarsi in un albergo da qualche parte in Irlanda, di essersi registrata sotto falso nome e di aver preso un’overdose (di farmaci o di droga, probabilmente). Nel messaggio O’Connor diceva di essere “distrutta” e di essere stata tradita e abbandonata dalla sua famiglia e dai suoi figli. O’Connor diceva anche che senza quel messaggio probabilmente nessuno nella sua famiglia si sarebbe accorto della sua assenza e della morte. La polizia irlandese ha confermato domenica sera che O’Connor era stata trovata, che stava bene e che stava ricevendo cure mediche. There is only so much any woman can be expected to bear. What was done to me this week was appalling cruelty. By my husband, my family, by St Pats and by An Gardai Siochana, by my son, Jake and by Donal Lunny and Angela singleton, by my son’s girlfriend, his friends… after everything I’ve been put through and been forced to go through alone .. And punished for having to go through since I had the surgery on August 26th. Or since Shane became unwell in March, This week has broken me. The withholding of my babies from me without any sound reason by their fathers, Frank and Donal, and by Jake and the rest of my family, is a horrific set of betrayals. And has been going on since I had my surgery. The last two nights finished me off. I have taken an overdose. There is no other way to get respect. I am not at home, I’m at a hotel, somewhere in ireland, under another name If I wasn’t posting this, my kids and family wouldn’t even find out. Was dead for another fortnight since none of them bother their hole with me for a minute. I could have been dead here for weeks already and they’d never have known. Because apparently I’m scum and deserve to be abandoned and treated like shit just when I’ve had my womb and ovaries chopped out and my child is frighteningly sick. I’m such a rotten horrible mother and Person, that I’ve been alone. Howling crying for weeks. And been told by them all t go fuck myself. I’m invisible. I don’t matter a shred to anyone. No one has come near me. I’ve died a million times already with the pain of it. So yeah.. Strangers like me.. But my family don’t value me at all. They wouldn’t know if I was dead until weeks from now if I wasn’t fucking informing them now. well done guys, you’ve finally got rid of me. Sorry the penny didn’t drop sooner. I’m an idiot. When you planned to get me away from my babies did you plan for me losing my mind over it? It being the final straw? For how you’re gonna explain why I died? Make sure you tell the truth. BARRY.. THEY WONT. YOURE THE ONLY ONE WHO KNOWS ME OR THE TRUTH. PLEASE STAND FOR ME AND TELL IT. i can’t play twister. My children don’t care if I live r die anyway. Neither do their dads. Everyone is better off. Never ever do this to a woman again. Let this be your lesson. I survived it when John waters did it.. I can’t survive Jake doing it. | Sinead O’Connor ha provato a suicidarsi? domenica ha scritto online una specie di messaggio di addio, dicendo di aver preso "un'overdose": la polizia l'ha trovata, dice che sta bene e la stanno curando. |
Ieri la Corte d’Appello di Milano ha deciso che i criteri di assegnazione del “bonus bebè” in Lombardia sono troppo rigidi nei confronti degli stranieri. Ancora oggi, le regole prevedono che per ottenere il bonus – che è di 800 euro per il secondo figlio e 1000 per il terzo – il requisito minimo è di cinque anni di residenza in Lombardia per entrambi i genitori. L’ASGI, una nota associazione che si occupa dei diritti dei migranti che aveva presentato l’appello, sosteneva che i parametri fossero i più severi fra quelli emessi da una regione italiana, e che fossero stati studiati per escludere buona parte degli stranieri residenti in Lombardia. La Corte ha sostanzialmente dato ragione all’ASGI, e ha ordinato alla Regione – guidata da diversi anni dalla Lega – di riaprire i bandi per poter ottenere il sussidio (potranno richiederlo anche i cittadini italiani che abitano in Lombardia da meno di cinque anni). | Ieri la Corte d’Appello di Milano ha deciso che i criteri di assegnazione del “bonus bebè” in Lombardia sono troppo rigidi per gli stranieri. |
Mai come nel 2013 abbiamo riflettuto sulla quantità di dati e informazioni su ciascuno di noi che nel corso degli anni hanno immagazzinato le grandi società di Internet. Ne eravamo consapevoli anche prima, ma soprattutto in seguito alle rivelazioni sui sistemi usati dalla National Security Agency statunitense per spiare le attività di centinaia di milioni di persone in giro per il mondo abbiamo iniziato a farci qualche domanda in più su che fine facciano le email, le foto e gli aggiornamenti sui social network quando li carichiamo online. Sappiamo meglio di prima che tutte queste cose vengono consegnate alla rete “per sempre” e che continueranno a esistere su qualche server, anche se faremo clic sull’icona di un cestino o su un tasto rosso con scritto sopra “Cancella”. E forse proprio per questo motivo, in molti iniziano a provare sollievo nell’avere a disposizione servizi e applicazioni che fanno l’esatto contrario: che rendono effimera e del tutto temporanea l’esistenza di qualcosa di nostro online. Come spiega Farhad Manjoo sul Wall Street Journal, la cosa più rilevante in campo tecnologico nel 2013 è stata probabilmente Snapchat, un’applicazione basata su comunicazioni temporanee. In pochi anni ha ottenuto un successo considerevole, soprattutto negli Stati Uniti, attirando l’attenzione di alcune grandi società come Facebook e Google che si dice abbiano offerto diversi miliardi di dollari per acquisirla. Le offerte sono state fin qui rifiutate da quelli di Snapchat, che per ora sembrano essere solo interessati a migliorare e rendere ancora più diffusa la loro applicazione. | Snapchat e l’Internet “temporanea”. Come funziona – e cosa implica, per gli utenti – la popolare applicazione per mandarsi messaggi e foto che spariscono dopo pochi secondi, contesa a colpi di offerte miliardarie. |
Ridley Scott proverà a girare a un sequel del Gladiatore, il noto film che uscì nel 2000: lo scrivono i più importanti siti statunitensi di cinema, tra cui Variety e Hollywood Reporter. Secondo quanto scrivono, il film dovrebbe raccontare la storia di Lucio Vero: il figlio di Lucilla e il nipote di Commodo. Della sceneggiatura dovrebbe occuparsi Peter Craig, che ha scritto le storie alla base degli ultimi due Hunger Games e si sta ora occupando della sceneggiatura del sequel di Top Gun. | Ridley Scott vuole fare un sequel del “Gladiatore”. |
Nelle migliori foto di animali di questa settimana ci sono diversi particolari: il muso di un setter irlandese durante una mostra canina nel Regno Unito – il cui colore caldo crea un bel contrasto con il verde dello sfondo – il sudore sul dorso di un cavallo dopo aver partecipato ad una gara di corsa e la testa di un pinguino che sbuca tra i ghiacci dell’Antartide, come se stesse giocando a nascondino. Ci sono poi i soliti, immancabili e pucciosissimi cuccioli: quelli di leone bianco coccolati dalla mamma in Polonia, un cucciolo di canguro arboricolo in Australia e un piccolo gorilla allo zoo di Lipsia, in Germania. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Mettere il muso. Ma anche giocare a nascondino con un pinguino e osservare curiosi un gufo, nelle foto di animali più belle della settimana. |
Facebook ha annunciato che potrebbe bloccare la condivisione di notizie locali e internazionali in Australia, se verrà approvato il disegno di legge che prevede che le piattaforme tecnologiche paghino gli editori per i loro contenuti. Lunedì 31 agosto, in un post sul sito dell’azienda, Will Easton, amministratore delegato di Facebook per l’Australia e la Nuova Zelanda, ha scritto che «l’Australia sta elaborando un nuovo regolamento che distorce le dinamiche di Internet e danneggerà proprio gli editori che il governo sta cercando di proteggere». Lo scorso aprile il ministro del Tesoro australiano Josh Frydenberg aveva annunciato che il governo aveva ordinato all’ente che si occupa della vigilanza sulla concorrenza del paese – l’ACCC, Australian Competition & Consumer Commission– di produrre entro luglio un codice di condotta che obbligasse le piattaforme come Google e Facebook a pagare gli editori per i contenuti che prendono dai siti di notizie. «È semplicemente una cosa giusta che chi genera contenuti venga pagato», aveva detto Frydenberg. | Facebook potrebbe bloccare la condivisione di notizie in Australia. Lo ha minacciato come risposta al disegno di legge che prevede che le piattaforme tecnologiche paghino gli editori per i loro contenuti. |
C’è stato un periodo, tra la fine degli anni Novanta e i primi Duemila, in cui ogni due-tre anni Ed Harris era candidato all’Oscar. Nel 1996 per Apollo 13, nel 1999 per The Truman Show, nel 2001 per Pollock (di cui era anche regista) e nel 2003 per The Hours. Ma sarebbe molto sbagliato credere che Harris – che l’Oscar non l’ha mai vinto – non abbia avuto una carriera altrettanto interessante prima e dopo quel periodo di nomination. Harris, che oggi compie 70 anni, recita dagli anni Settanta e sta continuando a farlo con una certa intensità e generalmente con un’alta qualità: al cinema, a teatro e anche in televisione. Spesso con quei suoi ruoli da duro malinconico, che si tratti di fare il cowboy o che si tratti di fare l’astronauta. Edward Allen Harris è nato a Englewood, in New Jersey, il 28 novembre 1950, figlio di un libraio/corista e di un’agente di viaggi. Da adolescente si fece notare per le sue capacità sportive, nell’atletica leggera e nel football americano, ma poi scoprì la recitazione e si dedicò a quella. «Appena misi piede su un palco» disse lui qualche anno fa «capii che nella vita non volevo fare altro che recitare. Mi piaceva l’attenzione che gli altri avevano per me mentre facevo sport, ma la recitazione soddisfaceva quel bisogno molto meglio». | Ed Harris vorrebbe fare un musical. Ha fatto tanti ruoli da duro, ma qualche anno fa disse che avrebbe gradito fare anche altro (compreso Hannibal Lecter): oggi, intanto, compie 70 anni. |
La Horsetail Fall è una delle attrazioni più famose del parco nazionale di Yosemite, negli Stati Uniti. È una cascata stagionale che si forma sul lato orientale della montagna El Capitan, il grande monolite di granito che raggiunge i 2.300 metri ed è meta di numerosi alpinisti e scalatori. L’acqua inizia solitamente a fluire nella prima metà di febbraio e prosegue fino alla primavera, creando giochi di luce molto caratteristici, una “cascata di fuoco” che ogni anno attira migliaia di turisti, che pubblicano poi sui social network le loro foto del fenomeno. Nelle due settimane centrali di febbraio, la Horsetail Fall è illuminata dal Sole. Al tramonto, e con le giuste condizioni di umidità dell’aria e cielo sereno, si colora di giallo e rosso, come se dal Capitan stesse scendo un fiume di lava. | La cascata che vogliono fotografare tutti. A febbraio la Horsetail Fall, nel parco di Yosemite, si colora di rosso al tramonto, attirando migliaia di fotografi (forse troppi). |
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha terminato intorno alle 20 di sabato 15 febbraio le consultazioni avviate venerdì in seguito alla crisi di governo, aperta dalle dimissioni di Enrico Letta. Napolitano ha parlato dopo le consultazioni e non ha specificato quando affiderà l’incarico di provare a formare un governo, che ci si aspettava venisse conferito già stasera o al più tardi domani all’attuale segretario del Partito Democratico Matteo Renzi. Luigi Zanda, capogruppo del PD al Senato, ha comunque detto che il partito ha proposto Renzi. Dalle dichiarazioni fatte dai leader dei principali gruppi parlamentari al termine dei rispettivi incontri con Napolitano non sono emerse posizioni politiche molto diverse rispetto al previsto: la maggioranza che sosterrà il nuovo governo dovrebbe essere in larga parte la stessa che sosteneva quello precedente, e cioè PD, Nuovo Centrodestra, Per l’Italia e Scelta Civica. Nuovo Centrodestra, però, ha posto delle riserve legate sostanzialmente alla composizione della nuova coalizione e al programma politico del futuro presidente del Consiglio. Si è quindi indebolita l’ipotesi che Renzi possa presentare la lista dei ministri molto velocemente. | Tutto rinviato. Le consultazioni sono finite sabato sera: il presidente della Repubblica non ha detto quando sarà affidato l'incarico di formare il governo. |
Google presenta martedì 4 ottobre a San Francisco i suoi nuovi smartphone e le sue altre novità, tra cui l’assistente per la casa Google Home. La presentazione arriva a quasi un mese di distanza da quella degli iPhone 7 di Apple e ad alcune settimane dall’introduzione di Nougat, l’ultima versione del sistema operativo Android per smartphone e tablet. Google ha diffuso gli inviti per l’evento senza dare particolari dettagli, ma negli ultimi giorni i siti di tecnologia hanno pubblicato informazioni e indiscrezioni piuttosto attendibili sui prodotti che saranno presentati oggi. Pixel e Pixel XL Dopo quasi sei anni, Google ha deciso di abbandonare il marchio Nexus usato sui vari dispositivi realizzati in collaborazione con i più grandi produttori di smartphone e tablet Android. I nuovi smartphone utilizzeranno il marchio Pixel, già impiegato in passato da Google per la sua linea di Chromebook, i computer portatili che utilizzano il sistema operativo Chrome OS derivato dal più conosciuto e diffuso browser Chrome. I nuovi smartphone saranno prodotti da HTC, almeno stando alle notizie circolate finora, ma totalmente per conto di Google: non sarà quindi visibile il logo del produttore né tanto meno il vecchio logo Nexus. | Cosa presenta oggi Google. I due nuovi e attesi smartphone, un assistente per la casa e qualche altra sorpresa. |
Da quando l’inventore Elias Howe ne depositò il primo brevetto nel 1851, le zip sono diventate un oggetto quotidiano e onnipresente nelle nostre vite: per chiudere giacche e jeans, zainetti, portafogli, custodie per il computer. Sono talmente diffuse che forse ci facciamo poco caso, sottovalutandone la portata economica: ma pensate a quante ne avete addosso o intorno in questo momento per farvi un’idea. Per anni a produrle c’è stata un’unica azienda al mondo, la giapponese YKK, con una media di 7 miliardi di zip all’anno, ma di recente il suo predominio è stato rosicchiato dalla rivale cinese SBS, che si è aggiudicata grosse collaborazioni come North Face, Target e H&M, e marchi di lusso come Armani. Il sito Quartz ha messo insieme un po’ di cose curiose sulle cerniere e sulla battaglia in corso tra le due aziende. | Un po’ di cose curiose sulle zip. Quando furono inventate, perché si chiamano così e perché su molte c'è scritto YKK. |
In un’intervista pubblicata oggi da Repubblica l’ex segretario del PD Pier Luigi Bersani sostiene che è pronto a entrare in una nuova formazione politica creata dall’unione del PD con il movimento delle cosiddette “Sardine” e altri gruppi politici. Secondo Bersani, questa nuova formazione politica è l’unica soluzione per impedire una vittoria della destra alle prossime elezioni. Bersani, che lasciò il PD nel 2017 in protesta contro l’allora segretario Matteo Renzi per fondare LEU, sostiene che per assicurare un futuro alla sinistra non è sufficiente un semplice ritorno degli “scissionisti” all’interno del PD. | Bersani ha «un’idea»: un nuovo partito. In un'intervista a Repubblica ha spiegato anche che nel nuovo partito non ci sarebbe spazio per i «narcisi» come Renzi e Calenda. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 321 nuovi casi di contagio da coronavirus, secondo i dati diffusi mercoledì dalla Protezione Civile, e 71 morti. Le persone attualmente ricoverate in terapia intensiva sono 353, 55 in meno rispetto a ieri. I tamponi totali processati a oggi sono 3.999.591, 37.299 più di ieri. I nuovi pazienti “guariti o dimessi” sono 846, per un totale di 160.938. In Lombardia sono stati registrati 237 nuovi casi di contagio. Il bilancio lombardo continua a essere di gran lunga il peggiore d’Italia e ammonta complessivamente a 89.442 casi di contagio e 16.172 morti. Nella provincia di Milano i nuovi casi di contagio accertati oggi sono stati 37 (ieri 45), di cui 14 a Milano (ieri 12). | Le notizie di mercoledì sul coronavirus in Italia. Sono stati comunicati 321 nuovi casi positivi, di cui 237 solo in Lombardia, che continua a essere la regione più colpita. |
Aggiornamento – Lo sciopero è stato rinviato “a data da destinarsi”. *** | Lo sciopero dei mezzi di mercoledì a Roma è stato rinviato. Doveva tenersi il 14 dicembre, è stato posticipato "a data da destinarsi". |
Giovedì 1 maggio si è tenuta nello Shrine Auditorium a Los Angeles la prima cerimonia di consegna degli iHeartRadio Music Awards, i premi della radio online iHeartRadio, fondata nel 2008 e di proprietà di Clear Channel, una delle più grandi media company degli Stati Uniti. L’evento è stato trasmesso in diretta dal canale televisivo NBC. Rihanna è stata la protagonista della serata: ha vinto quattro premi, tra cui artista e canzone dell’anno, per Stay. Pharrell Williams ha ricevuto il premio per l’innovazione, e ha cantato alcuni pezzi tra cui Blurred Lines, Get Lucky e Happy. Si sono esibiti sul palco anche Jared Leto e la sua band 30 Seconds to Mars con City of Angels. | Le foto degli iHeartRadio Music Awards. Rihanna, Jared Leto, Pharrell Williams e Usher che ha ballato l'ultima canzone di Michael Jackson, che uscirà con un nuovo disco postumo. |
Tra tutte le cose che stanno andando storte in Venezuela, ora ce n’è una che è quasi difficile da credere vera: il Venezuela non ha più soldi per fare i soldi. Il Venezuela attraversa da tempo una grave crisi economica, le cui origini sono da cercare nello smodato uso dei proventi dell’esportazione di petrolio per sostenere l’economia nazionale fatto dai tempi del primo governo di Chavez, nei primi anni Duemila: ora che i prezzi del petrolio sono scesi parecchio, il Venezuela si trova senza una vera economia (quasi tutti i beni vengono importati dall’estero) e senza la sua principale fonte di guadagni. Questa situazione ha causato un circolo vizioso con l’economia sempre più debole, i prezzi dei prodotti sempre crescenti e l’inflazione sempre più alta: per fare la spesa o mangiare fuori serve ormai avere uno zaino pieno di banconote, il cui taglio più grande, quello da 100 bolivar, basta a malapena per comprare una sigaretta sfusa da una bancarella per strada. Bloomberg, sito di news che si occupa di economia e finanza, ha raccontato che l’inflazione sempre più alta e la necessità per i venezuelani di usare tantissime banconote per pagare i beni più comuni sta causando parecchi problemi alla banca centrale del Venezuela, che si è ritrovata nell’ultimo anno ad avere un disperato bisogno di banconote per sostenere l’economia del paese. In una situazione di inflazione altissima come quella del Venezuela – nel 2016 sarà circa il 500 per cento, la più alta del mondo – stampare moneta è l’unico modo che una banca centrale ha per tenere in piedi l’economia ed evitare che improvvisamente le persone si ritrovino del tutto senza soldi. Questa misura, necessaria per evitare un collasso dell’economia, è però allo stesso tempo dannosa: se viene stampata più moneta si toglie valore a quella che già c’è in circolazione, aumentando di fatto l’inflazione e facendo peggiorare la situazione iniziale che si voleva risolvere. | Il Venezuela non ha più soldi per fare i soldi. A causa dell'altissima inflazione per qualsiasi spesa servono borse piene di banconote, ma stamparle sta iniziando a costare troppo. |
Nei documentari sulla natura le scene ambientate sott’acqua sono di solito accompagnate da musiche orchestrali ed effetti sonori ovattati, e quando facciamo snorkeling sentiamo più che altro il suono del nostro respiro: per questo conosciamo poco i rumori dell’oceano. Quando sentiamo dire “suono” e “mare” pensiamo generalmente al rumore della risacca delle onde, perché il punto di vista umano è quasi sempre esterno all’acqua. In realtà i mari e gli oceani hanno un proprio paesaggio sonoro, importante per molti animali marini che usano i suoni per comunicare tra loro, orientarsi e sfuggire ai pericoli. Le attività umane però sono responsabili di varie forme di inquinamento acustico anche negli oceani, diventate sempre più rumorose, a scapito di molte specie animali, dai grandi cetacei alle meduse. Nell’acqua la luce viaggia in modo diverso e si riesce a vedere entro un raggio minore rispetto a quanto accade sulla terraferma, circondati dall’aria. Anche le tracce chimiche, quelle che si percepiscono con l’olfatto e su cui fanno affidamento molti animali terrestri, sono meno affidabili in acqua: se un animale dista più di qualche centinaio di metri da una fonte di segnali chimici, non sarà in grado di percepirli. Per quanto riguarda invece gli stimoli sonori il discorso è diverso: gli animali marini possono sentire o percepire con l’ecolocalizzazione (la versione naturale del sonar) la presenza di altri animali o ostacoli in certi casi anche a centinaia di chilometri di distanza. | Facciamo troppo rumore negli oceani. L'inquinamento acustico delle attività umane danneggia molti animali marini: sarebbe facile da ridurre, ma è più probabile che aumenterà. |
Nella legge di bilancio che il Senato ha appena iniziato a esaminare, il governo ha incluso una nuova tassa sulla plastica monouso che avrebbe il doppio scopo di raccogliere denaro e allo stesso tempo rendere meno conveniente la produzione e il consumo di uno dei principali prodotti inquinanti. Per come è stata stabilita dal governo – ma bisognerà vedere se e come il parlamento deciderà di modificarla – la tassa colpirà i produttori di imballaggi e altri oggetti di plastica monouso (dalle posate alle bottiglie) e ammonterà a un euro di imposta per ogni chilogrammo di plastica prodotta. Imposte simili sono in vigore in molti paesi e presto saranno estese a tutta l’Unione Europea: d’altra parte negli anni sono emersi studi che mostrano la loro efficacia (in particolare sembrano efficaci le tasse che colpiscono le buste di plastica). Come è già accaduto all’estero, però, anche in Italia l’introduzione dell’imposta ha suscitato reazioni molto contrastanti. La tassa piace alle associazioni ambientaliste come Greenpeace che chiedono anzi misure ancora più incisive, mentre Legambiente l’ha definita “sacrosanta”, pur chiedendo qualche modifica; viene difesa dal Partito Democratico e soprattutto dal Movimento 5 Stelle, ma non mancano i dubbiosi. Nel PD, in particolare, è molto diffuso il timore che la tassa possa avere conseguenze elettorali controproducenti: il prossimo gennaio si voterà in Emilia-Romagna, la regione dove si concentrano le imprese del settore degli imballaggi. | Tassare la plastica serve? guardandoci intorno, sembra che la risposta sia sì: lo fanno già molti paesi europei, progressisti e conservatori, e la Commissione sta provando a tassarla a livello europeo. |
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, pubblicata qui sul Post l’indomani, ci si iscrive qui. Esce un disco nuovo dei Crowded House, pop band australiana (lui è neozelandese, in realtà) di vecchissima data e grande successo laggiù e altrove, e da noi nota quasi soltanto per quella fantastica canzone che molti credono sia di Venditti. Uno si ricorda bene soprattutto le cose di decenni fa, piuttosto che quelle di ieri: io per esempio credo di ricordarmi i numeri di telefono dei cinema di Pisa negli anni Settanta, 23075, 41339, 43390. Boh, magari sono il pin del mio bancomat. Oggi per esempio era il compleanno di una mia compagna delle medie che mi piaceva, e le regalai il 45 giri della Vie en rose di Grace Jones. Era il 1977, avevo tredici anni. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Un’altra canzone dei Marillion. La sintesi di tutti i loro tentativi di essere i Genesis, stavolta. |
La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta contro ignoti per il reato di «manovre speculative su merci» a causa della vendita, soprattutto online, a prezzi superiori a quelli di mercato di prodotti come mascherine e gel disinfettanti richiesti per arginare il diffondersi del coronavirus (SARS-CoV-2) e sempre più difficili da trovare nelle farmacie. Per esempio pacchi da 50 mascherine antipolvere (che non riescono a bloccare il passaggio dei virus) e chirurgiche (quelle consigliate per ridurre i rischi di contaminazione) vengono vendute online a 50 euro e in alcuni casi anche a 100 euro, una cifra molto superiore a quella di mercato in situazioni normali. Leggi anche: Le mascherine servono a qualcosa contro il coronavirus? | La Procura di Milano ha aperto un’indagine per il sospetto di speculazioni sulla vendita di mascherine e gel disinfettanti. |
Il gruppo musicale russo Pussy Riot ha pubblicato una nuova canzone dal titolo I Can’t Breathe (“Non respiro”), ispirata alla storia di Eric Garner, l’americano nero morto per soffocamento il 17 luglio 2014 a causa dei metodi brutali usati dalla polizia di New York durante il suo arresto. Nel video di I Can’t Breathe si vedono le due cantanti vestite con l’uniforme della OMON (la polizia antiterrorismo russa) distese in una fossa che vengono lentamente sepolte vive. I Can’t Breathe è il primo pezzo cantato in inglese delle Pussy Riot, che hanno composto questa canzone dopo aver preso parte alle manifestazioni per la morte di Garner, quelle in cui lo slogan più usato dai manifestanti era appunto “I can’t breathe” – “Non respiro” – cioè le ultime parole pronunciate dall’uomo prima di morire soffocato da un poliziotto. Le Pussy Riot – che originariamente erano tre: oltre a Nadya Tolokonnikova e Masha Alyokhina faceva parte del gruppo anche Yekaterina Samutsevich – furono arrestate a Mosca a inizio marzo 2012 e condannate a 2 anni di carcere per “teppismo aggravato dall’odio religioso” perché il 21 febbraio 2012, durante una manifestazione contro il governo, erano salite sul presbiterio della Cattedrale di Cristo Salvatore e avevano cominciato a cantare una specie di preghiera punk con il ritornello “Madonna, liberaci da Putin”. Nell’ottobre 2012 Yekaterina Samutsevich fu liberata su decisione della Corte d’appello, che accolse la tesi dell’avvocato difensore secondo cui quando la polizia trascinò Samutsevich fuori dalla cattedrale in cui si stavano esibendo le Pussy Riot, la ragazza aveva ancora la chitarra nella custodia e non si sarebbe potuta quindi esibire. Maria Alyokhina e Nadezhda Tolokonnikova uscirono dal carcere il 23 dicembre 2013, grazie a un’amnistia approvata dal Parlamento russo. | Il nuovo video delle Pussy Riot. Si intitola "I Can't Breathe" ed è ispirata alla storia di Eric Garner, l'americano nero morto per soffocamento durante il suo arresto. |
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) italiana – quella che siamo abituati a chiamare “Antitrust” – ha avviato sei istruttorie nei confronti di Google, Apple e Dropbox, per presunte violazioni della Direttiva sui diritti dei consumatori e per la presenza di clausole potenzialmente vessatorie nella gestione dei loro servizi cloud, per conservare online i propri file. Per quanto riguarda i servizi Drive (Google) e iCloud (Apple), l’AGCM ha segnalato la mancanza di indicazioni chiare e adeguate sull’attività di “raccolta e utilizzo a fini commerciali dei dati forniti dall’utente”, rilevando un “possibile indebito condizionamento nei confronti dei consumatori” che non potrebbero esprimere se consentire o meno l’utilizzo di quelle informazioni. Per Dropbox ci sono presunte violazioni simili, con ulteriori carenze nella comunicazione delle pratiche per recedere dal contratto e per esercitare il diritto di ripensamento. | L’Antitrust ha avviato sei istruttorie nei confronti di Google, Apple e Dropbox per i loro servizi cloud. |
IGTV è una nuova app di Instagram per pubblicare video lunghi fino a un’ora, registrati con il cellulare in verticale. È stata presentata mercoledì nel corso di un evento a San Francisco ed è il primo vero tentativo di Instagram di fare concorrenza a YouTube e alle altre piattaforme video, tra cui anche Facebook, proprietaria di Instagram dal 2012. Il nome – IGTV – è l’accoppiamento delle sigle con cui è abbreviato il nome di Instagram (IG) e TV, in riferimento alla televisione tradizionale. IGTV si può già scaricare come app separata dalla conosciuta app di Instagram, ma sarà disponibile anche come sezione della normale app di Instagram, che fino ad ora permetteva di pubblicare solo foto o video non più lunghi di un minuto (oltre alle ormai note “storie”, che però spariscono dopo 24 ore). Chiunque la userà potrà caricare liberamente i suoi video e aprire un suo “canale”, più o meno come si fa con le foto su Instagram. Per il momento, però, solo una parte degli utenti potrà caricare video lunghi un’ora: gli altri si dovranno fermare a 10 minuti. Il limite verrà poi rimosso nel corso dei prossimi mesi. | Cos’è IGTV, la nuova app per i video di Instagram. È stata presentata ieri: farà concorrenza a YouTube con video lunghi fino a un'ora e registrati in verticale. |
Negli ultimi giorni diversi esponenti del PD hanno chiesto le dimissioni di Paola Muraro, assessore all’Ambiente del comune di Roma, amministrato dalla sindaca del Movimento 5 Stelle Virginia Raggi. La critica fatta a Muraro è di aver lavorato per conto di Ama, l’azienda che gestisce i rifiuti di Roma, su alcuni impianti per la gestione dei rifiuti che, proprio in questi giorni, sono oggetto di un’indagine dei Carabinieri che sospettano che nella loro gestione si siano verificate delle truffe. La nostra Roma invasa dai rifiuti e un'assessore che si professa estranea a tutto ma poi lavora per Ama da anni.Un film: #monnezzopoli | Come mai si parla di Paola Muraro. Il PD chiede le dimissioni dell'assessore all'Ambiente di Roma ed ex consulente di Ama per via di un'inchiesta sul sottoutilizzo di alcuni impianti per lo smaltimento dei rifiuti. |
Per la versione bis del Lodo Alfano – annunciata dal governo in sostituzione della legge bocciata dalla Corte Costituzionale – potrebbe non esserci tempo a sufficienza. La Corte Costituzionale si esprimerà infatti sulla legittimità del legittimo impedimento il prossimo 14 dicembre e per quella data difficilmente la nuova legge costituzionale per l’immunità sarà approvata dai due rami del Parlamento. Il legittimo impedimento, il provvedimento che consente al Presidente del Consiglio di non presentarsi in aula ai propri processi nel caso di impegni istituzionali importanti, è una sorta di provvedimento “ponte” concepito per dare il tempo necessario alla maggioranza per approvare una nuova versione del Lodo Alfano. La legge attualmente in vigore ha una durata di 18 mesi, è entrata in vigore lo scorso 7 aprile e scadrà nell’ottobre del 2011, ma salvo un pronunciamento contrario della Corte Costituzionale. Il prossimo 14 dicembre la Corte dovrà infatti esaminare l’eccezione di incostituzionalità formulata dai giudici del Tribunale di Milano che si occupano del processo sul caso David Mills, nel quale Silvio Berlusconi è imputato. | Il legittimo impedimento fino a dicembre. Dopo, la Corte costituzionale potrebbe bocciarlo e non c'è tempo per il nuovo lodo Alfano. |
Un gruppo di ricercatori in Cina ha ricostruito i padiglioni auricolari di cinque bambini con microtia – una malformazione dell’orecchio esterno – utilizzando le loro stesse cellule e alcune tecniche di stampa 3D. L’impianto delle nuove orecchie ha funzionato in tutti e cinque i casi e, in futuro, potrebbe diventare un sistema più pratico e affidabile per trattare malformazioni, evitando gli impianti di padiglioni auricolari sintetici in età adulta. La tecnica non è nuova ed era stata sperimentata, con soluzioni diverse, già in passato, ma è la prima volta che si ottengono risultati di questo tipo e su un numero così consistente di pazienti. I risultati della ricerca e della sperimentazione sono stati pubblicati sulla rivista scientifica EBioMedicine, da un gruppo di ricercatori guidato da Guangdong Zhou dell’Università di Shanghai. La microtia è una malformazione congenita che porta un bambino a nascere con una deformazione, o la totale assenza, del padiglione auricolare. La condizione è spesso accompagnata da problemi uditivi, compensati in parte dal fatto di essere raramente bilaterale. Mentre per la parziale sordità non c’è molto da fare, di solito s’interviene per applicare un padiglione artificiale, in modo da migliorare l’estetica del paziente. Il problema è che talvolta gli impianti di questo tipo non risultano molto naturali e possono dare qualche fastidio. Per questo motivo, da tempo i ricercatori sono al lavoro per soluzioni alternative che prevedano l’utilizzo degli stessi tessuti dei pazienti. | Queste orecchie sono state create in laboratorio. Con una stampa 3D e cellule prelevate da cinque bambini affetti da microtia, una malformazione dell'orecchio esterno. |
I casi di contagi del coronavirus (SARS-CoV-2) in Italia sono diventati 229, secondo i dati comunicati alle 18 di lunedì dalla Protezione Civile, tutti concentrati nel Nord Italia tra Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna. I morti accertati sono sette (tutti già malati e con condizioni di salute precarie). Escludendo quindi le persone morte e quella guarita – il ricercatore rimpatriato da Wuhan – gli attuali casi di persone che hanno contratto il coronavirus è 222, di cui 101 ricoverate con sintomi, 27 in terapia intensiva e 94 in isolamento domiciliare. Degli ultimi quattro decessi è stata data notizia lunedì: gli ultimi in ordine cronologico sono un uomo di 62 anni di Castiglione d’Adda, che era stato ricoverato a Como, e che era già in dialisi, e un altro uomo sempre di Castiglione d’Adda, ma di 80 anni, che era stato portato all’ospedale Sacco di Milano dopo essere stato ricoverato a Lodi per un infarto. In giornata erano poi state annunciate le morti di un uomo di 84 anni che era ricoverato all’ospedale papa Giovanni XXIII di Bergamo e di un 88enne di Caselle Landi, nel lodigiano. | Ci sono sette morti legate al coronavirus in Italia. Su oltre 200 contagiati, la grande maggioranza in Lombardia: nelle regioni del Nord Italia sono state applicate estese misure precauzionali. |
Roman Mazurenko era un ragazzo bielorusso, definito dai suoi moltissimi amici e conoscenti come brillante e divertente. Aveva fatto molti lavori, sempre occupandosi di arte e di eventi, soprattutto a Mosca, dove era considerato una delle figure più importanti del rinnovamento culturale della città. Nel 2015 si trasferì a San Francisco per portare avanti il progetto di una start up che aveva ideato. Il 28 novembre era a Mosca per sistemare alcune faccende burocratiche per ottenere un visto per gli Stati Uniti. Mentre stava facendo una passeggiata con un suo amico, fu investito da un’auto che viaggiava ad altissima velocità. Morì in ospedale. Eugenia Kuyda, la sua migliore amica, nei mesi successivi lavorò a un software che fosse in grado di tramandare la memoria di Mazurenko: un bot che rispondeva automaticamente ai messaggi imitando la sua personalità, basandosi su migliaia di messaggi di Mazurenko messi a disposizione dai suoi amici. Casey Newton ha raccontato su The Verge la storia affascinante e un po’ inquietante del progetto di Kuyda, che ricorda moltissimo – e infatti prende ispirazione da – una famosa puntata della serie Black Mirror. Mazurenko nacque nel 1981 in Bielorussia, padre ingegnere e madre architetta. Fin da bambino dimostrò un’attitudine alle questioni sociali e una predisposizione per gli sport. Da ragazzo sviluppò un forte carisma, partecipò alle sue prime proteste e cominciò a viaggiare, studiando negli Stati Uniti e in Irlanda. Si laureò in informatica, e si appassionò dell’arte, della moda, della musica e del design dell’Europa occidentale. Quando finì l’università, nel 2007, si trasferì a Mosca, che in quel periodo stava provando a diventare una città più cosmopolita ed europea. I suoi amici hanno raccontato che Mazurenko in quel periodo frequentava le feste più alla moda della città, si vestiva bene ed era molto bello: era uno che colpiva positivamente chi lo conosceva. Fu allora che Kuyda lo conobbe: lei lavorava per una rivista culturale di Mosca e doveva scrivere un articolo su un collettivo di cui faceva parte Mazurenko, che era dietro di praticamente tutti gli eventi musicali e artistici che si tenevano a Mosca. Erano famose in particolare le feste che organizzava, che attiravano moltissimi giovani, artisti importanti e che si distinguevano da quelle delle classi più ricche di Mosca, pacchiane e ispirate alla cultura russa tradizionalista promossa da Vladimir Putin. Arrivò però la crisi economica, il nazionalismo russo guadagnò consensi, e Putin tornò a essere il presidente: l’accenno di cambiamento e occidentalizzazione percepito a Mosca si spense, insieme alle feste di Mazurenko. | Un bot per parlare con i morti. The Verge racconta la storia di una ragazza che ha sviluppato un software per parlare con il suo migliore amico, morto in un incidente. |
Durante una presentazione che si è tenuta a San Francisco, in California, martedì 4 ottobre, Google – oltre a presentare i suoi nuovi smartphone, che si chiamano Pixel e Pixel XL – ha esposto i piani dell’azienda per il suo futuro più prossimo. L’idea al centro della nuova evoluzione è rendere Google un insieme di servizi sempre più personali, grazie alla loro gestione integrata da parte di Google Assistant, un’intelligenza artificiale (AI) che aiuta gli utenti a trovare informazioni, organizzarle e gestirle a prescindere dal dispositivo che stanno utilizzando. Google Assistant, già sperimentato nella nuova app per le chat Allo disponibile da qualche settimana, esiste online – non è un coso, insomma, ma un servizio – e per dare le sue risposte sfrutta gli algoritmi e l’enorme quantità di informazioni raccolte negli anni da Google: per ora non fa moltissimo, ma l’obiettivo è renderlo sempre più intelligente e in grado di sostenere conversazioni naturali, grazie ai progressi che Google sta raggiungendo nell’ambito dell’intelligenza artificiale. | I nuovi smartphone di Google, e le altre cose. I telefoni si chiamano Pixel ed erano i prodotti più attesi, ma all'evento di San Francisco sono stati presentati anche un coso intelligente per la casa e un nuovo Chromecast. |
Il ministero della Salute ha deciso che anche la prossima settimana tutte le regioni italiane rimarranno nella zona bianca, la più bassa per quanto riguarda la restrizioni per il coronavirus. In base ai dati del monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) nessuna regione ha superato le soglie che determinano il passaggio in zona gialla: eppure da giorni si parlava di una possibilità che la Sicilia da lunedì prossimo potesse non essere più in zona bianca. Nei giorni scorsi molti giornali avevano scritto che la Sicilia sarebbe passata “di sicuro” in zona gialla a causa dei dati sulla pandemia registrati martedì 17 agosto dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS) e ripresi da molti giornali. I dati di martedì infatti sono quelli su cui si basano le decisioni settimanali del Ministero della Salute sul colore delle varie regioni, che vengono prese ogni venerdì. | Perché la Sicilia non passerà in zona gialla. C'entra un dato utilizzato dall'Istituto Superiore di Sanità sulle terapie intensive, che viene aggiornato una sola volta al mese. |
Questa settimana valeva la pena fotografare la testa di Putin, un’altra trasformazione di Johnny Depp, il sorriso di Gleen Close, la faccia di Elton John e due baci: quello tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, e quello tra il principe Harry e Meghan Markle. C’è una buona dose di attori in posa, anche se a fine di luglio gli eventi mondani e le prime cominciano a scarseggiare: resistono Mila Kunis, Sharon Stone, Tom Cruise e un po’ di quelli passati al Comic-Con di San Diego. Buon ultimo weekend del mese quindi: fate un bagno o mangiate almeno un gelato. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Celebripost. Tra quelli che valeva la pena fotografare questa settimana ci sono Sharon Stone, Charlize Theron, la testa di Putin e un'altra trasformazione di Johnny Depp. |
Su Repubblica di lunedì l’avvocato Guido Scorza, esperto dei temi giuridici legati all’innovazione tecnologica e a internet, racconta e commenta un caso molto particolare e rappresentativo di una contraddizione legale con una implicazione tutta italiana. Le reti televisive Mediaset sono infatti da sempre di eccezionale rigidità nel consentire la circolazione online dei materiali video andati in onda nei propri palinsesti, e non condividono la consuetudine a permetterne l’uso neanche in piccole porzioni e per ragioni di informazione pubblica: facendo applicare questo rigore con cause legali molto bellicose che trovano frequente ascolto soprattutto presso i tribunali di Roma. Nel caso raccontato da Scorza la priorità del diritto di informazione sul diritto d’autore – di cui, è vero, spesso i siti di news approfittano molto discutibilmente per impossessarsi di contenuti non propri e guadagnarne in traffico e ricavi – è stata completamente e illogicamente annullata da una sentenza che ha vietato la pubblicazione sul sito di Repubblica di un video di Silvio Berlusconi del 2011, di indubbio valore giornalistico e informativo. “È assurdo soltanto pensare che io abbia pagato per avere rapporti con una donna. È una cosa che non mi è mai successa neanche una sola volta nella vita. È una cosa che considererei degradante per la mia dignità…”. È il gennaio del 2011, a parlare è Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio in carica. Lo fa con un video trasmesso dalle sue televisioni. Lo fa in risposta a un’inchiesta della magistratura che gli contesta, tra l’altro, di aver pagato una minorenne in cambio di sesso. Nel video le parole sono scandite una a una secondo un copione sfogliato, pagina dopo pagina, con navigata esperienza; tutti i dettagli del set, incluse le foto di famiglia sullo sfondo, sono evidentemente studiati con attenzionemaniacale. Inutile cercare di raccontare il contenuto del video a parole con la pretesa che qualcosa non vada perduto. Quelle immagini sono tessere uniche e insostituibili del mosaico della storia: il capo del governo che usa le sue televisioni contro la magistratura. Eppure quelle immagini rischiano di essere sottratte, per sempre, alla cronaca di questi anni e, quindi, alla storia. Il tribunale di Roma con una sentenza confermata, nelle scorse settimane, dalla corte d’Appello ha, infatti, accolto le domande di Rti s.p.a. e, di conseguenza, ha ordinato all’editore di questo giornale di rimuovere il video in questione – insieme a decine di altri in gran parte di analoga natura – dalle proprie pagine web, dove era stato pubblicato a corredo di un articolo di informazione, e di astenersi dal pubblicarne di ulteriori. Secondo i legali delle televisioni della famiglia Berlusconi, la pubblicazione del video violerebbe i diritti d’autore delle proprie clienti. Per mostrare quel video al mondo, per commentarlo, per parlare, anche attraverso le immagini, di Silvio Berlusconi, all’epoca dei fatti capo del governo, servirebbe il permesso di Silvio Berlusconi o, almeno, delle televisioni controllate dalla sua famiglia. | Certe notizie appartengono a Mediaset. Guido Scorza racconta su Repubblica come gli avvocati delle reti di Berlusconi impediscano ai siti di news di mostrare fatti avvenuti sulle reti di Berlusconi. |
Il 22 ottobre di duecento anni fa in una piccola città dell’Ungheria (ora entro i confini austriaci) nasceva Franz Liszt, uno dei più grandi compositori e pianisti nella storia della musica. Liszt dimostrò già da piccolo di avere notevoli doti, che riuscì a coltivare grazie all’interessamento del padre Adam. A undici anni si trasferì con la famiglia a Vienna dove ricevette lezioni da importanti compositori, compreso l’italiano Antonio Salieri. Dopo un breve periodo a Parigi, nel 1825 suonò al cospetto di re Giorgio IV a Londra ottenendo un notevole successo cui seguì una lunga tournée tra Francia e Svizzera. Nei primi anni Quaranta dell’Ottocento, dopo alcune rocambolesche avventure compresa una fuga d’amore con Marie d’Agoult che lasciò marito e figlie, Liszt conobbe Robert Schumann e Richard Wagner che influenzarono molto le sue composizioni successive. Tra la fine degli anni Quaranta e i primi anni Cinquanta, Liszt produsse molti dei suoi pezzi per pianoforte più celebri. | Franz Liszt ha 200 anni. Era nato oggi, nel 1811, e ha composto musiche straordinarie: ne ricordate una? Due? Dieci? Vi diamo un aiutino. |
Lorde, gli Alt-J, Chance the Rapper, Liam Gallagher, gli XX, i Muse, i Killers sono alcuni dei 170 musicisti che si sono esibiti al Grant Park di Chicago per il Lollapalooza, il celebre festival musicale ideato nel 1991 dal cantante dei Jane’s Addiction Perry Farrell, che quest’anno si è svolto dal 3 al 6 agosto. Il festival è stato chiuso domenica dall’esibizione degli Arcade Fire, di cui è da poco uscito il nuovo disco Everything Now, a cui hanno assistito circa 100mila persone. Come in ogni evento di massa c’è stato un po’ di tutto: quasi duecento persone sono finite in ospedale per malesseri e mancamenti; la polizia ne ha arrestate una ventina per spaccio di droga e furto (soprattutto di cellulari: una persona è stata trovata con 60 telefonini rubati). Ma c’è stata soprattutto la musica, e delle foto spettacolari che fanno venire voglia di prenotare un biglietto per il prossimo anno, dal 2 al 5 agosto. Gli Arcade Fire | Gli Arcade Fire e gli altri del Lollapalooza 2017. Foto e video del celebre festival musicale di Chicago, terminato ieri. |
Oggi intorno alle ore 17 il Tribunale di sorveglianza di Milano esaminerà la richiesta di Silvio Berlusconi di affidamento in prova ai servizi sociali. Il primo agosto del 2013 Berlusconi era stato condannato in via definitiva a 4 anni di reclusione per evasione fiscale nell’ambito del processo Mediaset: tre anni erano stati cancellati grazie all’indulto del 2006. All’ex presidente del Consiglio resta dunque da scontare solamente un anno. La legge n.251 del 5 dicembre 2005 – la “legge ex Cirielli”, chiamata anche “legge salva-Previti” – stabilisce che nel caso in cui la persona condannata abbia compiuto 70 anni al momento dell’inizio dell’esecuzione della pena – Berlusconi ne ha 77 – questa possa essere scontata nella propria abitazione o in un altro luogo pubblico di cura, assistenza e accoglienza. Oltre alla detenzione domiciliare i condannati a una pena inferiore ai tre anni possono chiedere l’affidamento ai servizi sociali, come ha fatto Berlusconi. | Cosa succede oggi a Berlusconi. Breve guida alla giornata in cui si deciderà come l'ex PresdelCons vivrà i prossimi 12 mesi. |
Subsets and Splits
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