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The New York Pizza Project è un progetto di cinque trentenni newyorkesi che dal 2010 hanno girato più di cento pizzerie di New York per raccontarne le storie: delle pizzerie, delle persone che le frequentano e dei quartieri in cui si trovano, a volte anche da decenni. Gabe Zimmer, Nick Johnson, Ian Mannheimer, Corey Minto e Tim Reitzes erano interessati a un particolare tipo di pizzerie, quelle che vendono tranci di pizza al taglio, a fette triangolari: uno dei cibi più famosi della città e a cui i newyorkesi sono più affezionati. Hanno iniziato a cercare in tutti i cinque distretti di New York – Bronx, Queens, Brooklyn, Staten Island e Manhattan – le pizzerie che la vendevano, intervistando pizzaioli e clienti e scattando molto fotografie (più alle persone e agli ambienti, che alla pizza in sé). Le immagini dicono qualcosa di un pezzo di città che gli autori sperano riesca a sopravvivere agli affitti sempre più alti e alle mode del momento (oggi va molto di moda la “pizza napoletana”, a New York). I cinque amici hanno poi raccolto queste storie sul loro sito e in un coffee table book, cioè uno di quei bei libri da arredamento che si tengono in salotto, finanziandolo grazie a una raccolta fondi su Kickstarter, una grande piattaforma di crowdfunding, con la quale hanno messo insieme quasi 30mila dollari (il loro obiettivo era 15mila). | La pizza di New York. Quelli che la mangiano, quelli che la cucinano e quelli che la vendono, fotografati nel "The New York Pizza Project". |
La Corte Suprema indiana ha rinviato al 24 febbraio l’udienza per decidere le accuse contro Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i fucilieri di marina italiani arrestati in India il 15 febbraio 2012. Si tratta dell’ennesimo rinvio: il ministro degli Esteri, Emma Bonino, lo ha definito “inaccettabile” e ha detto che dimostra che l’India è “incapace di gestire la situazione”. L’Italia ha richiamato il suo ambasciatore a Delhi. La decisione della Corte Suprema è molto attesa perché è quella che stabilirà se avallare i capi d’accusa e le normative con cui gli imputati dovranno essere processati secondo la Procura, che ha presentato un’ipotesi di accusa che si basa sulla legge anti-pirateria (SUA Act), senza fare richiesta specifica di pena di morte ma utilizzando un articolo contenuto nella legge che prevede fino a 10 anni di carcere. Lunedì 10 febbraio la Corte Suprema indiana di Nuova Delhi aveva ascoltato le richieste dell’accusa e della difesa di Latorre e Girone. Dopo che l’avvocato della difesa italiana, Mukul Roahtgi, si era opposto nettamente alla richiesta della Procura, il giudice della Corte Suprema aveva rinviato l’udienza al 18 febbraio. L’avvocato Roahtgi aveva aggiunto che per quel giorno la difesa avrebbe presentato una specifica memoria di opposizione all’applicazione del SUA Act, ma c’è stato un nuovo rinvio. | Le novità sui marinai italiani in India. Cosa vuol dire il nuovo rinvio della Corte Suprema indiana che ha fatto infuriare il ministro Bonino: la questione della pena di morte c'entra fino a un certo punto. |
La compagnia petrolifera saudita Saudi Aramco il prossimo 11 dicembre si quoterà a Tadawul, la borsa nazionale, e la sua offerta pubblica iniziale (IPO) sarà la più grande di sempre. Il titolo di Saudi Aramco dovrebbe debuttare al prezzo di 32 riyal per azione (circa 8,53 dollari), che permetterebbe alla società di ottenere 25,6 miliardi di dollari dalle azioni messe sul mercato, superando quindi il record della quotazione azionaria della società cinese Alibaba alla Borsa di New York nel 2014, quando raccolse 25 miliardi di dollari. L’ingresso in borsa della società è uno dei punti principali del programma “Vision 2030” promosso dal potente principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, che punta a diversificare l’economia del Paese, oggi dipendente principalmente dallo sfruttamento degli idrocarburi. L’IPO, sull’1,5 per cento delle azioni, conferirà a Saudi Aramco una valutazione di mercato pari a 1.700 miliardi di dollari, al di sotto dell’iniziale obiettivo di 2mila miliardi di dollari ipotizzato da Mohammad Bin Salman. Saudi Aramco fu creata nel 1933 grazie a un accordo raggiunto tra il governo saudita e la Standard Oil Company californiana, oggi Chevron, che prevedeva che la nuova società avrebbe dovuto analizzare a trivellare diverse zone del territorio saudita in cerca di petrolio. Tra il 1973 e il 1980, l’Arabia Saudita acquistò l’intera compagnia. David Hunter, direttore degli studi di marketing Schneider Electric, specialista nella gestione dell’energia e nell’automazione, ha detto a BBC che Saudi Aramco «è di fatto la più grande società al mondo non quotata in borsa». Saudi Aramco è la seconda compagnia al mondo per riserve di petrolio, dopo la compagnia statale venezuelana PDVSA, e la seconda per produzione giornaliera di greggio, dopo la russa Rosneft. | La quotazione in borsa di Saudi Aramco sarà la più grande di sempre. |
Seamus Molloy, collezionista di Halifax, nella contea del West Yorkshire, Regno Unito, ha acquistato per 15 sterline su eBay una fotografia in cui ritiene che siano ritratte le tre sorelle Brontë, scrittrici della prima metà dell’Ottocento. Se così fosse, si tratterebbe dell’unica foto conosciuta in cui compaiono Charlotte, autrice di Jane Eyre, Anne, la minore, autrice di Agnes Grey, e Emily autrice di Cime Tempestose. Delle sorelle Brontë esistono pochissimi ritratti, il più famoso dei quali fu dipinto dal fratello Branwell. | C’è una foto delle sorelle Brontë? probabilmente no, secondo gli esperti, e chissà chi sono queste signore: ma l'ipotesi è buona per riscoprire le tormentate vite dello straordinario trio di scrittrici. |
Will Coldwell, giornalista del Guardian, ha scritto una breve guida ai musei più belli e al tempo stesso meno noti e visitati d’Europa. Nella maggior parte dei casi si tratta di luoghi appartati, parzialmente sconosciuti e per questo lontani dai percorsi delle grandi folle di turisti e dei viaggi organizzati. Ci sono gallerie d’arte moderna o contemporanea, vecchie case diventate musei, collezioni strambe e surreali: e uno di questi è in Italia, a Roma. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | 10 musei molto belli e poco conosciuti. Li ha scelti il Guardian tra quelli di tutta Europa, fuori dai posti più battuti dai turisti: e uno è a Roma. |
La Camera ha approvato con 375 voti a favore e 215 contrari la nuova legge elettorale, il cosiddetto “Rosatellum”, su cui si sono accordati PD, Lega Nord, Forza Italia e i loro alleati minori. L’approvazione è arrivata con un voto segreto dopo che tra ieri e oggi erano stati approvati con tre voti di fiducia i primi tre articoli. La legge – qui trovate il testo approvato – ora passerà all’esame del Senato, dove i numeri della maggioranza sono molto più risicati e il passaggio della legge non è scontata. L’ultimo voto, che si è svolto a scrutinio segreto, era quello in cui si temeva potesse esserci qualche sorpresa. A giugno infatti un altro tentativo di approvare una nuova legge elettorale era fallito durante un voto segreto a causa del voto contrario del Movimento 5 Stelle (che aveva detto di essere favorevole alla legge elettorale che si voleva introdurre all’epoca) e di numerosi “franchi tiratori” (deputati che votano diversamente dal resto del partito) di PD e Forza Italia. | La Camera ha approvato il “Rosatellum”. La legge ha passato l'ultimo voto segreto con 375 voti a favore e 215 contrari, ora dovrà essere approvata anche dal Senato. |
Aggiornamento: Nel pomeriggio del 1 luglio la casa editrice Grove Atlantic ha diffuso un comunicato in cui Gay Talese spiega di aver avuto una reazione esagerata a quanto scoperto dal Washington Post e per questa ragione alla fine promuoverà The Voyeur’s Motel: «Ero arrabbiato e probabilmente ho detto alcune cose che non pensavo e non penso». Talese ha anche detto che gli errori presenti nel libro saranno corretti nel corso delle edizioni successive. *** | Il guaio attorno al nuovo libro di Gay Talese. Racconta una storia eccezionale – la vita di un voyeur proprietario di un motel – ma il Washington Post ha scoperto che è falsa: lui prima ha sconfessato il libro, poi ci ha ripensato. |
Non serve essere grandi esperti di videogiochi per sapere cos’è Fortnite: anche se non vi è mai capitato di giocarci, basta essere a contatto col mondo dei bambini e degli adolescenti o essere attenti alle tendenze del momento, visto che Fortnite ha avuto un grandissimo successo anche tra i calciatori e in generale tra i giovani adulti. Se invece siete arrivati fino al 2019 non sapendo cosa sia: Fortnite è un videogioco per console, smartphone e computer la cui principale modalità si chiama “battle royale”. Vuol dire che cento giocatori si scontrano su un terreno che si rimpicciolisce sempre di più, finché non ne rimane uno solo. – Leggi anche: “Fortnite” per principianti | Perché Fortnite non passa di moda? il videogioco che sta avendo da tempo un successo mondiale non si può più considerare una moda del momento, scrive Forbes. |
Dopo la grande vittoria della Lega alle elezioni europee di domenica, lo scrutinio delle amministrative ha portato qualche buona notizia anche al centrosinistra, che ha vinto al primo turno a Firenze, Bergamo, Bari e Modena. Il centrodestra però ha vinto in Piemonte, dove si è votato per le elezioni regionali e dove governava il centrosinistra, e in generale ha guadagnato voti praticamente dappertutto. Lo scrutinio è iniziato alle 14, e riguarda oltre 3.700 comuni. Oltre a quelli già citati, si è votato anche a Campobasso, Reggio Emilia, Perugia, Pescara, Ferrara e Modena. – Leggi anche: I risultati delle elezioni europee in Italia | Alle amministrative il centrosinistra è andato un po’ meglio. Ha vinto al primo turno a Firenze, Bergamo, Bari e Modena, ma in un'elezione dove la Lega comunque va forte e si prende il Piemonte: tutti gli aggiornamenti. |
La presentazione di Urus, il nuovo SSUV (Super Sport Utility Vehicle) di Lamborghini, è in corso oggi allo stabilimento Lamborghini di Sant’Agata Bolognese. L’evento – la Urus World Premiere – si può seguire in diretta sul Post o sul sito di Lamborghini. | La prima mondiale di Urus, in diretta. La presentazione del nuovo SSUV di Lamborghini, dallo stabilimento di Sant’Agata Bolognese: segui l'evento in streaming. |
È morto a 89 anni Robert Evans, produttore cinematografico e dirigente della Paramount Pictures. Come produttore e capo della produzione Evans si occupò di film come Rosemary’s Baby, Chinatown e Il padrino, oltre che di almeno un’altra ventina di film piuttosto noti. Evans, che prima di diventare produttore era stato attore, disse una volta: «Quello del produttore è il lavoro più importante di un film. [Il produttore] Se ne occupa per quattro o cinque anni, anche se alla fine se lo ricordano in pochi». Evans è noto anche per essere stato un personaggio notevole, di cui il New York Times ha scritto: «Se uno sceneggiatore si fosse inventato un personaggio come Robert Evans, la sceneggiatura sarebbe stata scartata perché troppo esagerata. Ma Evans è stata la prova che la verità a volte supera la finzione». | È morto a 89 anni il produttore cinematografico Robert Evans. |
Franke Knuckles era conosciuto come “il padrino della House”. Nel mondo della musica i soprannomi vengono assegnati con un certo trasporto, forse mai così frequentemente come quando si mettono a parlare dei loro eroi gli appassionati di nightclub: DJ che che mixano, doppiano, tagliano e incollano facendo ballare la gente per ore e ore, senza fine. Frankie Knuckles, che è morto lunedì a 59 anni, era conosciuto come “il padrino della House”, quell’inimitabile genere musicale che è stato la colonna sonora delle discoteche di mezzo mondo per buona parte degli ultimi trent’anni. La musica House è un mostro tentacolare, le sue ramificazioni includono: tra le altre cose, la progressive, l’acid, la happy e la deep house, e si può dire che abbia cambiato la musica pop in modo più robusto di quanto non lo abbia fatto la sua più vicina rivale, la discomusic, che venne fatalmente colpita dalla controreazione che la rispedì nei seminterrati dove era nata. La House – che Knuckles diceva di aver creato con i suoi compari, a Chicago, nei primi anni Ottanta per colmare il vuoto lasciato dalla repentina scomparsa della disco music – non ha mai subito una simile rappresaglia. Il suo caratteristico tempo in 4/4, la linea di basso fatta con il sintetizzatore, i ritmi delle percussioni e gli allegri ricami come le note di pianoforte e l’uso del charleston suonano ancora perfetti, che le si senta in discoteca, a un’elegante festa in piscina, in un after party a casa di amici o da Urban Outfitters. La musica house può essere sexy, soave, sentimentale o riflessiva. A volte tutte queste cose allo stesso tempo. | Frankie Knuckles per principianti. 10 pezzi fondamentali per capire come mai la morte del "Padrino della House Music" ha generato tanta commozione. |
Da oggi, 21 gennaio, al 28 febbraio la galleria ONO Arte contemporanea di Bologna ospita la mostra Shepard Fairey: OBEY, che raccoglie 15 opere del celebre street artist contemporaneo statunitense. Fairey è famoso soprattutto per aver disegnato nel 2008 il poster HOPE, diventato il simbolo della campagna presidenziale di Barack Obama: si tratta di un ritratto stilizzato di Obama in rosso, blu e beige, accompagnato dalla parola HOPE, “speranza”. Fairey vendette le prime 350 copie in strada subito dopo averle stampate; in breve tempo il ritratto divenne l’immagine più riconoscibile e simbolica della campagna di Obama e fu poi acquistato dalla National Portrait Gallery di Washington DC. Soprattutto negli Stati Uniti Fairey – nato a Charleston, in South Carolina, nel 1970 – era già conosciuto per la sua street art. Nel 1989 infatti aveva lanciato la campagna “André the Giant Has a Posse”, poi diventata “Obey Giant”, in cui invitava le persone ad attaccare nella loro città gli adesivi che aveva realizzato e che ritraevano appunto André the Giant, un famoso wrestler. Fairey fu arrestato quindici volte ma la campagna ebbe successo, divenne un simbolo di protesta contro la cultura dominante, e lo fece diventare piuttosto famoso. Nel 2001 ha anche fondato il marchio di abbigliamento OBEY, diffuso soprattutto tra gli skater, la sottocultura in cui Fairey è cresciuto. | La street art di Shepard Fairey a Bologna. È famoso soprattutto per aver realizzato il ritratto simbolo della campagna presidenziale di Obama nel 2008: le sue opere saranno in mostra fino al 28 febbraio. |
Un’inchiesta di Bloomberg sostiene che Facebook abbia pagato centinaia di collaboratori esterni per trascrivere i file audio degli utenti che hanno usato i suoi servizi: alle persone assunte per questo specifico lavoro non veniva detto da dove i file provenissero né quale fosse lo scopo della trascrizione. Facebook ha confermato la pratica dicendo però che è stata interrotta «più di una settimana fa» e che non verrà ripresa. Bloomberg ha scritto che tra le società pagate da Facebook per esaminare i messaggi c’è TaskUs Inc, con sede a Santa Monica, in California, la quale ha confermato di aver sospeso il proprio lavoro. | Facebook ha pagato delle persone per trascrivere i messaggi audio degli utenti. Più o meno come facevano Google e Apple, al fine di migliorare gli algoritmi che analizzano i comandi vocali: ora però dice di aver sospeso la pratica. |
Aggiornamento di sabato 8 luglio: i Vigili del Fuoco hanno recuperato otto corpi fra le macerie del palazzo. Gli otto morti sono i membri della famiglia – il tecnico del Comune Giacomo Cuccurullo, sua moglie Eddy Laiola e il loro figlio 25enne – e quelli della famiglia Guida, compresi due ragazzi di 8 e 11 anni. Nel crollo del palazzo è morta anche una donna di 65 anni. La Procura di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di crollo colposo. (8lug-8:15) #TorreAnnunziata, squadre #usar #vigilidelfuoco hanno individuato il corpo senza vita dell'ottavo disperso segnalato pic.twitter.com/UsMsKhRYfa | Otto morti nel crollo della palazzina a Torre Annunziata. I soccorritori hanno lavorato tutta la notte, sono stati trovati i corpi di tutte le persone considerate disperse. |
L’Italia ha molte ragioni per essere preoccupata dalla sua situazione economica, che compongono un elenco che in questi giorni viene ripetuto fino allo sfinimento: la crescita dei rendimenti dei titoli di Stato che rende più difficile finanziare il debito pubblico, l’evasione fiscale, l’eccessiva burocratizzazione, il peso della spesa pubblica, le disuguaglianze sociali, la scarsa crescita complessiva dell’economia negli ultimi anni. Secondo i dati del Fondo Monetario Internazionale, il PIL pro capite italiano (la quota della ricchezza complessiva della nazione per ogni abitante) è calato negli ultimi dieci anni dello 0,3 per cento, uno dei dati peggiori del mondo. In tutto questo gran casino, l’Economist questa settimana ha deciso di fare un’operazione controcorrente, elencando le quattro ragioni per cui gli italiani possono comunque stare tranquilli. 1. Un grande mercato Per quanto possa sembrare paradossale, l’enormità del nostro debito pubblico è in parte la nostra salvezza. Il debito pubblico italiano è il terzo più grande del mondo. Non è formato interamente dai titoli di Stato, ma questi pesavano, a fine 2010, per 1.548 miliardi di euro su 1843. Ci sono pochi altri mercati nel mondo così grandi: quello tedesco è più piccolo, per esempio, e quindi una lunga fila di compratori per i Bund tedeschi causa un abbassamento dei rendimenti nei titoli di Stato tedeschi, che stanno raggiungendo dei minimi storici. In altre parole, ci sono soltanto pochi paesi che non hanno ancora seri problemi a pagare e garantiscono rendimenti relativamente alti. | Quattro motivi per stare tranquilli. "L'Italia non è la Grecia" è diventato un luogo comune, ma è vero. |
Il “ritorno del vinile” non è più solo un tic giornalistico, e i numeri lo confermano da un po’ di tempo: dopo l’articolo del New York Times che dava un po’ di dati sulle vendite di Random Access Memories, l’ultimo disco dei Daft Punk (che ha venduto 19.000 dischi in vinile nella prima settimana di uscita, il 6 per cento degli acquisti complessivi dell’album), anche Amazon ha fornito qualche numero sulla vendita di vinili, spiegando come questo sia il supporto in maggiore crescita percentuale, con un aumento delle vendite del 745% dal 2008. A influire sulle vendite è stato anche AutoRip, il servizio gratuito attivato negli Stati Uniti a gennaio scorso (e in Italia a giugno) che rende disponibile al momento dell’acquisto una copia digitale in mp3 del cd o del vinile comprato, e che è retroattivo, ovvero vale per tutti i dischi (compatibili col servizio) comprati su Amazon dalla sua apertura due anni fa. I dischi del catalogo di Amazon compatibili con AutoRip si vendono a un volume del 62 per cento in più rispetto a quelli “normali” e dal lancio del servizio la vendita di vinili è aumentata del 66 per cento, anche se costituisce solo il 2 per cento del mercato globale secondo la Recording Industry Association of America. | I vinili più venduti su Amazon. Primo è quello dei Daft Punk (pensa), ma in generale la vendita di 33 giri è aumentata del 745 per cento dal 2008. |
Martedì 3 dicembre alle 17:41 (le 23:41 in Italia) da Cape Canaveral in Florida è regolarmente partito il razzo Falcon 9 della società spaziale privata SpaceX, per collocare un nuovo satellite in orbita geostazionaria (il periodo di rivoluzione di un satellite che la percorre coincide con il periodo di rotazione della Terra). La missione è stata un successo ed è stata la prima per SpaceX legata al lancio di un satellite geostazionario : fino a ora si era occupata per lo più del lancio di capsule da trasporto automatiche verso la Stazione Spaziale Internazionale. Il razzo sarebbe dovuto partire diversi giorni fa, ma a causa di alcuni problemi tecnici la partenza è stata rinviata per due volte. A 27 minuti dal lancio, i razzi del secondo stadio del Falcon 9 si sono riattivati parcheggiando nella giusta orbita il satellite. Si è trattato di una manovra molto delicata, osservata con grande apprensione dei tecnici di SpaceX: a settembre i test con un volo di prova non erano andati come previsto a causa del mancato isolamento termico di un componente del razzo. | Il satellite messo in orbita da SpaceX. La società spaziale privata di Elon Musk ce l'ha fatta dopo due lanci rinviati per problemi tecnici: è il suo primo satellite in orbita geostazionaria. |
Uscirà il 9 aprile in Italia il film di fantascienza Humandroid, scritto e diretto da Neil Blomkamp, regista già di District 9 ed Elysium. Nel cast del film ci sono Hugh Jackman, Sigourney Weaver e Dev Patel (cioè il protagonista di The Milionaire, nonché il Neal di The Newsroom). Il film parla di un futuro in cui le forze della polizia sono equipaggiate con robot con intelligenze artificiali avanzate (i droidi) per mantenere la sicurezza sul pianeta. Uno di questi droidi però viene rubato e riprogrammato per essere più “umano”: nasce così Chappie, il primo robot che può pensare e imparare. In questa scena del film, diffusa in anteprima da Sony, Hugh Jackman mette in guardia due poliziotti sul fatto che Chappie – Chappie è anche il titolo originale del film – non è come gli altri droidi: a giudicare dalla trama del film, sembra una cosa a metà tra Robocop e Corto Circuito. | Una scena di “Humandroid”. È il nuovo film di fantascienza del regista di "Elysium" e "District 9", uscirà il 9 aprile e sembra una cosa a metà tra "Robocop" e "Corto Circuito". |
Il disegno di legge Zan contro discriminazioni e violenze per orientamento sessuale, genere, identità di genere e abilismo, che riguarda la discriminazione nei confronti delle persone con disabilità, è stato ostacolato fin dai primi momenti della sua presentazione. Già approvato alla Camera nel novembre del 2020 si trova ora alla Commissione Giustizia del Senato, dove Andrea Ostellari, presidente leghista della Commissione fortemente contrario alla proposta, ha deciso di tenere per sé la delega di relatore, ricevendo molte critiche dai sostenitori della legge. Oltre alla destra, alla conferenza dei vescovi cattolici italiani (CEI), ai movimenti anti-abortisti e a quelli cattolici integralisti, contro il ddl si sono schierati anche un pezzo del femminismo italiano e un’unica associazione lesbica, Arcilesbica. | Cosa c’è e cosa non c’è nel ddl Zan. Una guida alla proposta di legge contro l'omotransfobia, per chi è disorientato dalle critiche secondo cui minaccia la libertà di espressione oppure “esiste già”. |
Repubblica.it ha dato molto spazio giovedì sera a questo video, così presentato: Mercoledì 14 novembre, via Arenula, Roma. Nel filmato, realizzato con un videofonino da un piano alto da un lettore di Repubblica.it, si vedono i ragazzi in corteo correre lungo la strada, dopo aver forzato il blocco della polizia all’altezza del Lungotevere dei Vallati. All’improvviso, dalle finestre del palazzo del ministero della Giustizia piovono lacrimogeni sulla folla in fuga. A giudicare dalla traiettoria, si tratterebbe di lacrimogeni a strappo: due sembrerebbero partire dal secondo piano sopra le stanze occupate dal ministro Paola Severino, il terzo dal tetto dell’edificio | I lacrimogeni lanciati dal ministero della Giustizia. Il sito di Repubblica ha pubblicato un video che mostra esplosioni fumogene partire dalle finestre del ministero in via Arenula, durante le manifestazioni di mercoledì. |
Negli anni, non pochi scrittori hanno collaborato a campagne pubblicitarie di prodotti di largo consumo. Gabriel Garcia Marquez, il premio Nobel per la letteratura di Cent’anni di solitudine, lavorò per diversi anni come copywriter per una delle più famose agenzie pubblicitarie del mondo, l’americana J.Walter Thompson. In tempi più recenti ha ottenuto un discreto successo lo spot scritto e “recitato” da Paulo Coelho per Hewlett-Packard. Una delle storie meno note che lega grandi scrittori a marchi commerciali è quella di Fernando Pessoa e della Coca-Cola, raccontata in un lungo articolo della rivista peruviana Etiqueta Negra. La Coca-Cola iniziò a essere diffusa internazionalmente alla fine degli anni Venti, dopo che venne quotata in borsa nel 1919. In Italia arrivò a partire dal 1927. Quando arrivò in Portogallo, Coca-Cola si rivolse a una ditta di Lisbona che deteneva l’esclusiva per i prodotti provenienti dagli Stati Uniti, la Moitinho de Almeida, nella quale lavorava come impiegato il futuro poeta e scrittore Fernando Pessoa, che si occupava della traduzione delle lettere commerciali. Cresciuto a Durban, nel Sudafrica, Pessoa parlava e scriveva in inglese senza problemi, tanto che prima di fare definitivamente lo scrittore sfruttò la conoscenza della lingua per lavorare nel campo del commercio, nella pubblicità e come traduttore. Pessoa stesso si presentò così, in una nota biografica scritta nel 1935 come introduzione al suo libro À memória do Presidente-Rei Sidónio Pais: “la designazione più corretta sarebbe traduttore, la più esatta corrispondente straniero in imprese commerciali. Essere poeta e scrittore non costituisce professione, ma vocazione”. | Lo slogan che Fernando Pessoa scrisse per la Coca-Cola. E altre storie di scrittori famosi che lavorarono alla promozione di marchi e prodotti commerciali. |
La suola rossa associata alle scarpe Louboutin può essere un’esclusiva dello stilista Christian Louboutin? Cioè: un colore associato a una forma può essere di proprietà di qualcuno? Se ne è parlato nelle ultime settimane, dopo una controversia tra Louboutin e una società olandese e che è arrivata davanti alla Corte di giustizia europea. Quando si vede una scarpa con suola rossa e tacchi a spillo si capisce subito che è una Louboutin, uno dei più famosi marchi di scarpe di lusso al mondo. Nel 2012 società Van Haren, che nei Paesi Bassi vende calzature al dettaglio, aveva messo in commercio scarpe da donna con il tacco alto e con la suola verniciata di rosso. Christian Louboutin e la sua società avevano allora fatto causa alla Van Haren per dimostrare che era colpevole di contraffazione. Secondo la società olandese, però, la direttiva dell’Unione Europea sui marchi prevede diversi motivi per l’impedimento di quella registrazione e in particolare per quanto riguardava «i segni costituiti esclusivamente dalla forma che dà un valore sostanziale al prodotto». Un tribunale dell’Aia aveva deciso di rivolgersi alla Corte di giustizia europea, che non ha ancora emesso una sentenza. | Qualcuno può fare suole rosse oltre a Louboutin? c'è una causa in corso con una società olandese che ci ha provato, ma in passato ce ne sono state altre: c'è chi ha dato ragione a Louboutin e chi no. |
La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina in un’intervista pubblicata il 21 agosto da Repubblica, tra le altre cose, ha parlato dei nuovi banchi con le ruote che verranno utilizzati in classe dal prossimo anno scolastico per garantire il distanziamento fisico necessario per contrastare il contagio da coronavirus (e intorno a cui nelle ultime settimane ci sono state molte polemiche). Alla domanda se questo nuovo tipo di banchi sia indispensabile per la riapertura delle scuole la ministra ha risposto: No, non sono indispensabili. Sono molto migliorativi, però: sono più piccoli, funzionali, moderni. Favoriscono la didattica di gruppo, non frontale. Non ci trovi sotto il chewingum di tuo nonno. Arredi nuovi inducono a prendersene cura, come sempre si dovrebbe. | La ministra Azzolina ha detto che i nuovi banchi con le ruote non sono indispensabili, ma servono. «Sono molto migliorativi. Favoriscono la didattica di gruppo. Non ci trovi sotto il chewingum di tuo nonno», ha spiegato a Repubblica. |
È stata inaugurata il 18 marzo alle Scuderie del Quirinale, a Roma, la prima retrospettiva in Italia dedicata all’artista messicana Frida Kahlo, con 160 dipinti e disegni e a cura di Helga Prignitz-Poda. La mostra raccoglie le opere dell’intera carriera artistica di Frida Kahlo, tra collezioni pubbliche e private provenienti da Messico, Eurpa e Stati Uniti. Alcuni quadri non erano mai stati esposti in Italia prima d’ora: ritratti e autoritratti, tra cui il famoso Autoritratto con collana di spine del 1940 e Autoritratto con vestito di velluto del 1926, il primo che dipinse, a diciannove anni, per cercare di riconquistare l’amore di Alejandro Gòmez Arias. In mostra c’è anche il busto ortopedico che Frida Kahlo indossò a letto per un lungo periodo, dopo un grave incidente. | I quadri di Frida Kahlo in Italia. Le opere e la storia della più famosa artista e pittrice messicana, in mostra a Roma e Genova. |
Tra quelli che valeva la pena fotografare questa settimana, una manciata erano al Gran Premio di Gran Bretagna di Formula 1: le Spice Girls Geri Halliwell-Horner e Mel B, l’attore Daniel Craig e anche Michael Douglas con Catherine Zeta-Jones e il figlio Dylan. Grandi attenzioni sono andate alla prima del Re Leone a Londra – di cui potete vedere una raccolta di foto più estesa qui – con Meghan Markle e Beyoncé, mentre a Milano c’erano gli attori della Casa di carta a farsi fotografare in piazza Affari, vicino all’installazione pensata per l’arrivo della terza stagione. Poi il presidente francese Emmanuel Macron che esce da un sottomarino, Tom Cruise che non si vedeva da un po’ e Matteo Salvini a un gattile. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Celebripost. Emmanuel Macron che esce da un sottomarino, Tom Cruise che non si vedeva da un po' e poi Beyoncé, Meghan Markle e due Spice Girls, tra quelli che valeva la pena fotografare questa settimana. |
Il 6 aprile sono stati ammessi i primi due pazienti nell’ospedale in costruzione alla Fiera di Milano, messo in piedi in poche settimane per fronteggiare meglio l’emergenza legata al coronavirus. Dell’ospedale in Fiera si è parlato moltissimo: sia perché una struttura del genere non era mai stata costruita – a regime dovrebbe ospitare il reparto di terapia intensiva più grande in Italia – sia perché la sua costruzione è stata una delle misure più visibili prese dal governo regionale della Lombardia, molto criticato per diversi altri aspetti nella gestione del contagio. Dopo i primi giorni di attività, però, le critiche verso il governo regionale si sono estese anche all’ospedale in Fiera. «Mi chiedo se non sarebbe stato meglio potenziare una singola struttura già esistente», ha detto per esempio a Business Insider Giuseppe Bruschi, cardiochirurgo e dirigente medico dell’ospedale Niguarda. Altre critiche si sono concentrate sull’utilizzo dei soldi spesi – 21 milioni di euro, secondo il governo regionale, tutti coperti dai privati – e soprattutto sui numeri esigui dei pazienti ricoverati: al momento sono 10. | L’ospedale alla Fiera di Milano serve o no? ha aperto una settimana fa, è costato 21 milioni di euro e per ora accoglie solo dieci pazienti: abbiamo provato a capire quali critiche siano fondate e quali no. |
Nella serata di mercoledì 21 novembre, le “parti sociali” hanno firmato l’accordo con il governo che stabilisce le “Linee programmatiche per la crescita della produttività e della competitività in Italia”. Il provvedimento è stato sottoscritto da Associazione Bancaria Italiana (ABI), Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici (ANIA), Confindustria, Lega Cooperative, Rete Imprese Italia, CISL, UIL e UGL, ma non dalla CGIL, che ne aveva criticato i contenuti già a partire da settembre, quando erano iniziati i primi confronti del governo con le parti in causa. Nel documento, tra molte affermazioni generiche e valutazioni sul recente passato, si chiede al Parlamento di rendere stabile la detassazione del salario di produttività per chi ha un reddito fino a 40mila euro lordi, con imposta al 10 per cento. Viene poi richiesta la possibilità di avere sgravi contributivi sulla contrattazione di secondo livello (quella che integra il contratto collettivo nazionale di lavoro con ulteriori acquisizioni). Nelle linee programmatiche si parla anche della necessità di rendere più equo il fisco, alleggerendo la pressione fiscale nei confronti di imprese e lavoro “del tutto sproporzionata e tale da disincentivare investimenti e occupazione”. | Cosa c’è nell’accordo sulla produttività. Molta fuffa e qualche linea guida su lavoro e formazione concordate da governo, imprese e sindacati (con il rifiuto della CGIL). |
Il primo negozio italiano di Starbucks, la famosa catena internazionale di caffetterie, sarà inaugurato oggi 6 settembre a Milano in piazza Cordusio, e da domani sarà aperto al pubblico. Sarà di un tipo speciale, chiamato “roastery”: cioè una specie di torrefazione, più grande e arredato in modo più elegante degli Starbucks tradizionali, nel quale verrà prodotto il caffè in modo che i clienti possano vedere le varie fasi della sua lavorazione. Per il momento Starbucks, che gestisce 29.000 caffetterie in tutto il mondo, ha aperto negozi di questo tipo solo a Seattle e Shanghai, e prossimamente lo farà a New York. La caffetteria di piazza Cordusio si trova in un grande palazzo – in precedenza sede di uffici delle Poste – e occupa una superficie di 2.300 metri quadrati. Avrà anche un bar che servirà cocktail e aperitivi. Un caffè espresso, scrive Reuters, costerà 1,80 euro. | Le prime foto del nuovo Starbucks a Milano. Il primo negozio italiano della catena di caffetterie sarà inaugurato oggi e aperto al pubblico domani: è più grande ed elegante degli Starbucks che avete in mente. |
Martedì 16 luglio l’astronauta italiano Luca Parmitano è stato costretto a interrompere la sua passeggiata spaziale (più tecnicamente attività extraveicolare, EVA) all’esterno della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) a causa di una perdita d’acqua. Parmitano era al lavoro in orbita da circa un’ora e mezza insieme con l’astronauta statunitense Chris Cassidy quando ha notato la presenza di acqua nel proprio casco: quello che stava succedendo è stato seguito in diretta su internet in tutto il mondo. Dopo una prima serie di controlli a vista da parte di Cassidy, il centro di controllo sulla Terra della NASA che seguiva le operazioni ha deciso di fermare l’EVA e di fare rientrare immediatamente i due nella ISS per precauzione. Durante una conferenza stampa, uno dei responsabili delle missioni sulla ISS, Kenneth Todd, ha spiegato che per ora “abbiamo chiaramente un problema che non riusciamo a capire bene”. I tecnici della NASA sono al lavoro per capire quali possano essere state le cause della perdita e da dove sia venuta tutta quell’acqua, circa un litro, che ha inzuppato parte della tuta di Parmitano, sezione posteriore del casco compresa. Inizialmente si era pensato che l’acqua fosse quella potabile che gli astronauti hanno a disposizione per bere e idratarsi durante l’EVA, ma ora questa possibilità sembra essere esclusa. La causa potrebbe essere stata una perdita nel sistema di raffreddamento della tuta, fondamentale quando gli astronauti si trovano esposti alla luce del Sole. | Cosa è successo ieri a Luca Parmitano. L'astronauta italiano stava lavorando all'esterno della Stazione Spaziale Internazionale quando è dovuto rientrare per la presenza di acqua nel suo casco. |
Massimo Adriatici, che la sera di martedì 20 luglio aveva ucciso con un colpo di pistola Youns El Boussettaoui, si è dimesso da assessore alla Sicurezza di Voghera (Pavia), carica da cui si era già autosospeso. Adriatici è ancora agli arresti domiciliari, anche se il suo avvocato, Gabriele Pipicelli, ha detto che si rivolgerà al Tribunale del Riesame perché vengano revocati. Negli ultimi giorni sono emerse nuove testimonianze e video che hanno aggiunto informazioni sull’omicidio di El Boussettaoui, per cui Adriatici è ad oggi accusato di eccesso colposo di legittima difesa. | Le indagini su Massimo Adriatici. L'assessore di Voghera che ha ucciso Youns El Boussettaoui si è dimesso, mentre nuovi video e testimonianze aggiungono dettagli sui momenti dello sparo e quelli successivi. |
È morto a 89 anni l’attore franco-britannico Michael Lonsdale, noto per aver interpretato il ruolo del cattivo Hugo Drax in Moonraker – Operazione spazio, film della saga di James Bond del 1979. Lonsdale era nato nel 1931, sua madre era franco-irlandese e suo padre era un ufficiale dell’esercito britannico. Lonsdale, che era bilingue, passò con la sua famiglia gli anni della Seconda guerra mondiale nel Marocco controllato dalla Francia, prima di trasferirsi a Parigi nel 1947. Lonsdale ha recitato anche a teatro e in diversi film d’autore con registi come Orson Welles, François Truffaut, Jacques Rivette, Louis Malle, Luis Buñuel e Ermanno Olmi. Nel 1986 era stato l’Abate Abbone da Fossanova nel film Il nome della rosa di Jean-Jacques Annaud tratto dall’omonimo romanzo di Umberto Eco, e nel 2005 aveva recitato in Munich di Steven Spielberg. | È morto a 89 anni l’attore Michael Lonsdale. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 13.452 nuovi casi positivi da coronavirus e 232 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 19.898 (110 in più di ieri), di cui 2.094 nei reparti di terapia intensiva (31 in più di ieri) e 17.804 negli altri reparti (79 in più di ieri). Sono stati analizzati 146.097 tamponi molecolari e 104.889 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata dell’8,6 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,9 per cento. Nella giornata di sabato i contagi registrati erano stati 14.931 e i morti 251. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (2.514), Emilia-Romagna (1.852), Campania (1.658) e Lazio (1.048). | I dati del coronavirus di oggi, domenica 21 febbraio. |
Arnaldo Greco ha raccontato sull’Ultimo Uomo la sua esperienza di giocatore di Hattrick, Football Manager, Fanta NBA, Fantasy Football e cose del genere: giochi sportivi manageriali, nei quali è possibile gestire ogni singolo aspetto di una squadra – di calcio, di basket, eccetera – e seguirla partita dopo partita scegliendo chi comprare, chi vendere, chi far giocare, eccetera. Col tempo si finisce per sviluppare una specie di affetto verso i propri giocatori: anche quelli che in realtà sono soltanto dei nomi fittizi per descrivere personaggi che non esistono. Quando qualche settimana fa un noto giocatore di football americano ha annunciato il suo abbandono allo sport adducendo, tra le cause del prematuro ritiro, lo strapotere del fantasy football mi sono chiesto cosa ci fosse di così orribile in quel passatempo. E se dovessi sentirmi—pur non avendo mai provato il fanta-football—in qualche misura responsabile, essendo un fan assoluto di qualsiasi fantasport. Parlando con qualche amico, ho scoperto che per loro la chiave del successo dei fantasport o dei giochi manageriali, risiede tutta nel controllo. Ciò che adoriamo è la sensazione di poter controllare quell’assist in più, quel tiro da tre sbagliato di troppo, o il terzo decimale della media battuta. In un’epoca di control freak, ciò che ci tiene, dunque, attaccati al più semplice fantacalcio (il fantasport col minor numero di variabili al mondo) o al manageriale più complesso è quella sensazione di poter incidere su un risultato analizzando e agendo sui minimi particolari, che sia l’allenamento infrasettimanale dei propri atleti o impostare l’atteggiamento più o meno offensivo di un’ala destra. Di conseguenza quel giocatore di football lì non doveva sentirsi vittima dei giochi, era una posizione semplicemente illogica: i numeri che realizzava non gli appartenevano più. Lui credeva che senza quei numeri sarebbe stato considerato un giocatore più forte, ma era una pretesa assurda: dal momento in cui lui realizza quei numeri, lui è quei numeri. Sono sanciti e non c’è niente oltre quelli se non la possibilità di migliorarli o peggiorarli. | Tifare giocatori che non esistono. Arnaldo Greco sui giochi sportivi manageriali – Fantacalcio, Fanta NBA, Hattrick, Football Manager – e i bizzarri legami sentimentali che producono in chi li frequenta. |
Il sito HighSnobiety, uno dei più seguiti magazine online di “lifestyle”, ha scelto le migliori 30 sneaker uscite nel 2015: i lettori del sito possono votare le loro preferite e prima di Natale verranno annunciate quelle che hanno vinto. Il mercato delle sneaker, cioè le scarpe da ginnastica, negli ultimi anni si è allargato notevolmente soprattutto negli Stati Uniti. Le principali marche – Nike, Adidas, Puma, Reebok, New Balance e Diadora – ogni anno producono nuovi modelli o riedizioni di vecchi classici, e spesso l’uscita di un nuovo modello genera grandi attese tra i molti appassionati: la letteratura sul tema negli Stati Uniti è molto prolifica, e ci sono diversi siti specializzati in recensioni e notizie sulle nuove sneaker in commercio. Recentemente Francesco Pacifico ha raccontato su IL, il magazine del Sole 24 Ore, cosa significa essere “ossessionati” da questa moda e cosa vuol dire collezionare scarpe da ginnastica. Alcuni modelli nella classifica fanno parte di edizioni limitate, create in collaborazione con stilisti, designer o personaggi dello spettacolo, e il prezzo di alcuni modelli può arrivare fino a diverse centinaia di dollari. | Le migliori sneaker del 2015. Le ha scelte il sito HighSnobiety, ci sono le nuove All Star, quelle di Kanye West e alcune da migliaia di euro. |
Secondo il Corriere della Sera Netflix, la più importante piattaforma di streaming al mondo, è indagata a Milano per “omessa dichiarazione dei redditi”. L’indagine, che secondo il Corriere è guidata dal sostituto procuratore Gaetano Ruta, è partita dalla constatazione che Netflix, pur distribuendo contenuti attraverso le reti Internet italiane, non ha una sede legale né un rappresentante in Italia e quindi non presenta qui nessun tipo di dichiarazione dei redditi. La legge prevede che le società che hanno una presenza fissa in un certo paese (una sede, per esempio) debbano anche pagare le tasse in quel paese: l’indagine, dice il Corriere, servirà quindi a stabilire se l’uso di server e di reti Internet in Italia da parte di Netflix possa essere abbastanza per dover presentare anche in Italia una dichiarazione dei redditi. La sede europea di Netflix è in Olanda. Netflix ha comunicato che «sta lavorando a stretto contatto con le autorità fiscali italiane» e ha aggiunto: «Paghiamo tutte le imposte dovute in Italia e in altri paesi del mondo. Inoltre, Netflix investe milioni di euro in produzioni italiane, contribuendo così a creare posti di lavoro e a sostenere la comunità creativa locale». | Secondo il Corriere della Sera, Netflix è indagata a Milano per “omessa dichiarazione dei redditi”. |
La società polacca Solaris ha vinto la gara dell’ATM, l’ente dei trasporti di Milano, per l’acquisto e la manutenzione di 85 nuovi autobus. E non perché i suoi costi fossero straordinariamente bassi, come si potrebbe pensare e come racconta Dario Di Vico sul Corriere della Sera. La notizia è di quelle che muovono l’applauso di liberalizzatori ed europeisti: a Milano l’ATM ha indetto una gara per l’acquisto e la manutenzione di 85 nuovi autobus e hanno prevalso, a sorpresa, i polacchi della Solaris. Poco conosciuti dal grande pubblico, i vincitori sono un competitor continentale di tutto rispetto che si sono aggiudicati già altre piccole gare in Italia (in Emilia e in Sardegna) e hanno prevalso in sfide più impegnative in Germania (Berlino, Stoccarda e Amburgo). | Gli autobus di Milano. Un'azienda polacca ha vinto la gara per l'acquisto di 85 nuovi mezzi – e non perché i suoi costi fossero più bassi di quelli della concorrenza italiana, come racconta Dario Di Vico. |
Cosa sarà è la serie di incontri online sull’”autunno che ci aspetta” organizzata dal festival Pensavo Peccioli, che avrebbe dovuto tenersi lo scorso marzo ed è stato rinviato a causa del coronavirus. Il Post è partner del progetto e ospiterà le dirette delle conversazioni in streaming ogni giorno: venerdì alle 18,30 Chiara Alessi intervista Pippo Civati. | Cosa sarà, con Pippo Civati. Un appuntamento del festival online di cui il Post è partner, che durerà per tutto maggio con un ospite al giorno. |
Le borse a mano sono spesso il cuore delle vendite delle aziende di lusso di tutto il mondo, che poggiano il 70-90 per cento del loro fatturato sulla vendita di articoli di pelle. Secondo una recente ricerca dell’analista Mario Ortelli del centro Stanford C. Bernstein, riportata dalla rivista Business of Fashion (BoF), la pelletteria copre anche fino al 90 per cento delle vendite dei grandi marchi: l’88 per cento a Bottega Veneta, famosa soprattutto per borse e accessori in pelle di lusso, con una linea di abbigliamento donna dal 2005 e uomo dal 2006; l’80 per cento a Louis Vuitton, che nasce come bottega di valigie di lusso ma che da tempo vende anche occhiali, profumi, gioielli e abbigliamento; il 68 per cento di Prada, nata come negozio di cuoio, borse e accessori da viaggio; e il 57 per cento di Gucci. | La guerra delle borsette di lusso. Sono il cuore del fatturato dei marchi del lusso, in particolare di Louis Vuitton, Gucci e Prada: queste sono le loro strategie per vendere più dei rivali. |
Dopo trentuno votazioni andate a vuoto, la sera di mercoledì 16 dicembre il Parlamento in seduta comune è riuscito a raggiungere il quorum e ad eleggere i tre giudici mancanti della Corte Costituzionale, quelli di nomina parlamentare: Augusto Barbera, giurista e candidato del PD, ha ottenuto 581 voti; Franco Modugno, docente di diritto costituzionale e candidato del Movimento Cinque Stelle, 609 e Giulio Prosperetti, giurista, indicato da Area Popolare, 585. Alla 32esima votazione si è raggiunto il numero di voti sufficiente in Parlamento grazie a un accordo tra Partito democratico, Area Popolare e Movimento Cinque Stelle che nei giorni scorsi aveva espresso delle critiche sul nome di Augusto Barbera (anche attraverso un post sul blog di Beppe Grillo) ma che oggi, dopo un’assemblea, ha accettato di sostenere la candidatura. Il Pd, in cambio dei voti del M5S a Barbera, ha sostenuto la candidatura di Modugno. La ricerca di un accordo tra PD e Forza Italia sulle nomine dei giudici è saltata dopo una lite tra il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il capogruppo di FI Renato Brunetta in aula: questa mattina Brunetta ha attaccato Renzi definendo una «mancia» il bonus di 80 euro mensili concesso alle forze dell’ordine, Renzi ha replicato dicendo: «Brunetta torni in sé, offende l’intelligenza degli italiani». Silvio Berlusconi ha commentato l’accordo dicendo: «È molto grave che la Corte Costituzionale non abbia neppure un giudice al suo interno che appartenga al centrodestra». | Il Parlamento ha eletto i giudici della Corte costituzionale. Alla 32esima votazione si è raggiunto il numero di voti sufficiente grazie a un accordo tra Partito democratico, Movimento Cinque Stelle e Area Popolare. |
L’ISTAT dice che nel quarto trimestre del 2018 il PIL si è contratto dello 0,1 per cento, e non dello 0,2 per cento come stimato in precedenza. Questa revisione significa che è confermato che l’Italia sia tecnicamente in recessione, per aver avuto due trimestri consecutivi di contrazione del PIL. Prima della contrazione dell’estate 2018, il PIL dell’Italia cresceva ininterrottamente dal 2014, cioè da quattordici trimestri consecutivi. | L’ISTAT dice che nel quarto trimestre del 2018 il PIL italiano si è contratto dello 0,1 per cento (e non dello 0,2 per cento). |
Il New Musical Express – NME, come è noto da decenni in Gran Bretagna – è uno storico settimanale britannico di musica, che ha sempre avuto grande popolarità e un ruolo importante in un paese in cui la musica pop e rock ha un contesto unico. È nato nel 1952 – presentando per primo una classifica dei singoli venduti – e ha trattato periodi leggendari della musica britannica, in particolare nel periodo della new wave degli anni Ottanta, raccontando gruppi come i Joy Division, gli Smiths e i New Order: e sempre con un’attenzione prevalente al rock e ai generi meno “leggeri”. Dal 1953 furono anche istituiti gli NME Awards, un evento annuale che premia diversi musicisti in varie categorie. Il sito di NME è stato lanciato nel 1996 ed è stato il più grande sito di musica al mondo. Attraverso piattaforme digitali, social media, sito online e edizione cartacea, NME raggiunge 3,9 milioni di persone a settimana. Ma lo scorso 6 luglio NME ha annunciato che a partire dal 18 settembre lo stesso giornale di carta verrà distribuito gratuitamente. La decisione è stata presa per cercare di risolvere un problema di vendite: se negli anni ’60 NME vendeva 300mila copie (al prezzo di 2,5 sterline, equivalente di 3,40 euro), ora ne vende ufficialmente un totale di 15.384, di cui 1.389 grazie agli abbonamenti digitali. | NME diventa gratis. Il famoso settimanale musicale britannico si trasforma in "free press" dopo sessant'anni, per vedere se trova un modello di business in tempi di crisi dei giornali. |
Nei giorni scorsi i giornali britannici hanno parlato delle tariffe ferroviarie europee, dopo che il prezzo dei biglietti dei treni nel paese è stato aumentato: il Regno Unito è il paese europeo in cui i pendolari spendono di più per andare a lavorare nelle grandi città in treno, e dove in generale viaggiare da stazione a stazione costa di più. Le tariffe però non sono l’unico metro da usare per giudicare i servizi ferroviari: bisogna tenere conto anche della sicurezza e della qualità del servizio, in particolare della disponibilità di tratte e treni e della loro puntualità. Il Post ha messo insieme un po’ di dati europei da cui si vede che i treni in Italia costano meno e sono anche più sicuri rispetto a molti paesi europei, anche se ce ne sono meno e sono meno puntuali. I più recenti dati dell’Unione Europea sul prezzo dei biglietti ferroviari nei diversi paesi membri sono quelli dello Study on the prices and quality of rail passenger services pubblicato nell’aprile del 2016. I treni italiani sono molto più economici non solo di quelli britannici, ma anche di molti altri paesi europei: e questo vale non solo per i treni a breve percorrenza ma anche per quelli a lunga percorrenza e ad alta velocità. Per esempio, i treni italiani sono più economici dei treni degli altri paesi europei più grandi – per dimensione e popolazione – cioè Germania, Francia, Spagna e Regno Unito. Inoltre in Italia è possibile avere degli sconti sui treni ad alta velocità, cosa che non è possibile nel Regno Unito. | Un po’ di dati sui treni in Italia. I nostri biglietti costano meno che nella maggior parte dei paesi europei e viaggiare è molto sicuro, ma ci sono meno servizi e molti più ritardi. |
Leggendo l’articolo del Wall Street Journal che con toni tra il pittoresco e l’assurdo descriveva ieri i costi vari e accessori del lavoro del nostro parlamento, quella tipica diffidenza che investe chi legga gli spesso superficiali e macchiettistici report dall’Italia della stampa straniera veniva infine battuta da due considerazioni schiaccianti. La prima è che ormai, a quella macchietta lì, somigliamo ogni giorno di più. Ogni giorno che passa il nostro PresdelCons si avvicina all’impresentabile e misteriosa figura di pagliaccio che è stata spesso rappresentata sbrigativamente in spregio a ogni approfondimento sulla complessità dei problemi italiani e a come ci si è arrivati. Ogni giorno che passa diventa più difficile spiegare a noi stessi – prima ancora che agli stranieri – come ci siamo cacciati in questa situazione di mediocrità tanto estesa delle nostre classi dirigenti e perché sia così difficile uscirne. Ogni giorno che passa la distanza tra quello che l’Italia mostra di sé, il suo impoverimento economico e culturale, i rischi che corre da una parte, e l’allegro e rassegnato disincanto con cui tira avanti dall’altra, suona più difficile da leggere obiettivamente. Ogni giorno che passa ci sentiamo meno italiani che vengono guardati e giudicati, e più stranieri che guardano e giudicano una cosa che non riescono più a riconoscere. | Così non si va avanti. La questione dei costi della politica ha superato la soglia dell'ingiustizia: è diventata una grossa parte del problema. |
È morto in una clinica romana l’ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Aveva 95 anni, era stato presidente dal 1999 al 2006, e presidente del Consiglio tra il 1993 e il 1994. Ciampi era nato a Livorno nel 1920, ma sua madre era nata a Pisa e la sua famiglia era originaria di Cuneo. Durante la Resistenza militò nel Partito d’Azione e dopo la guerra – nonostante due lauree e l’abilitazione per l’insegnamento – entrò con un concorso nella Banca d’Italia. Benché oggi Ciampi sia ricordato soprattutto per i suoi incarichi politici e istituzionali, il grosso della sua vita professionale lo trascorse nella Banca d’Italia: 47 anni, di cui 14 da governatore, dal 1979 al 1993. Ciampi diventò governatore della Banca d’Italia in un momento complicato per la finanza italiana: il precedente governatore era stato incriminato – e poi assolto – per il cosiddetto “caso Sindona”, e Ciampi fu scelto perché si pensava potesse portare credibilità, affidabilità e trasparenza. | È morto Carlo Azeglio Ciampi. Aveva 95 anni, era stato presidente della Repubblica dal 1999 al 2006 e molte altre apprezzate cose prima. |
Oggi, giovedì 13 ottobre 2011, Paul Simon compie settant’anni. È stato da poco invitato a cantare The sound of silence alla cerimonia ufficiale per i dieci anni dagli attentati di New York, e nel celebrare il suo compleanno il giornale online Salon ha chiesto che lo si ritenga uno dei grandi della canzone americana al pari di Bob Dylan, Lou Reed e Neil Young, e non un gradino sotto. Il Post aderisce alla mozione e pubblica la rituale playlist del peraltro direttore Luca Sofri (che sottovaluta molto la parte terzomondista del repertorio di Simon), tratta dal suo omonimo libro. The sound of silence (Wednesday morning, 3 AM, 1964) Magari ve la rovino, ma pare che “hello darkness, my old friend” traesse la sua ispirazione dal fatto che Paul Simon – l’ha raccontato lui – amava comporre al buio in bagno, per via dell’eco creato dalle piastrelle. In una versione acustica “The sound of silence” era uscita nel primo disco del duo, che era andato malino. Loro si erano separati e si stavano facendo i fatti loro – Paul Simon era in tour con un suo disco in Inghilterra – quando qualche radio americana cominciò a passarla e il produttore Tom Wilson (che aveva appena finito di lavorare a “Like a rolling stone” di Dylan) decise di riarrangiarla più rock senza nemmeno avvertirli. Quando seppe che era entrata in classifica, Simon stava suonando a Copenhagen. Rientrò in America, e con Garfunkel si precipitarono a registrare un nuovo disco, mentre “The sound of silence” arrivava al numero uno. | 15 canzoni di Paul Simon. Tanti auguri - che è il più bravo di tutti (più di Bob Dylan?) - e le sue canzoni migliori da sentire qui. |
Il confronto tra i dati dell’ultima settimana e quelli del passato è piuttosto incoraggiante: non si vedeva una situazione così sotto controllo da molti mesi e tutti i principali indicatori che servono a monitorare l’epidemia sono stati in calo negli ultimi sette giorni. Il numero di nuovi contagi e di morti non era mai stato così basso dallo scorso ottobre e anche i nuovi ricoveri nei reparti di terapia intensiva hanno registrato una sensibile diminuzione. In molte regioni l’incidenza non ha superato la soglia di 50 casi ogni 100mila abitanti nonostante sia passato un mese dalla riapertura di molte attività. Come sperato, il ritorno graduale alla normalità è stato favorito dagli effetti ormai chiari della campagna vaccinale: gli studi condotti in molti paesi, tra cui anche l’Italia, dicono che il vaccino ha una certa efficacia anche contro la trasmissione del virus, e non solo contro le forme gravi della COVID-19. Il calo di casi, ricoveri e morti sembra confermare i risultati delle prime ricerche. | I dati della settimana su coronavirus e vaccinazioni in Italia. Il numero di nuovi contagi e di morti è stato il più basso dallo scorso ottobre: la situazione epidemiologica è sotto controllo ovunque. |
La scorsa settimana il rapper americano Tekashi 6ix9ine – da leggersi six nine – ha testimoniato in un tribunale di Manhattan per ore, raccontando come la sua breve carriera, che lo ha portato in pochi anni a diventare uno dei più popolari cantanti di musica trap al mondo, si sia intrecciata alla gang criminale dei Nine Trey Gangsta Bloods, attiva nella East Coast statunitense. Se la storia dell’hip hop è storicamente legata a quella delle gang criminali statunitensi, è la prima volta che un artista di così alto profilo collabora con la giustizia facendo nomi e attribuendo colpe: che, nella retorica dell’hip hop e della criminalità organizzata americana, ha fatto cioè lo “snitch”, la spia, come si dice in slang. Tekashi 6ix9ine rischia molti anni di carcere, ma con la sua collaborazione potrebbe addirittura entrare nel programma di protezione testimoni. Il suo comportamento è stato criticato da diversi altri rapper, e in generale la vicenda è stata assai commentata perché c’è chi crede che possa contribuire a cambiare il modo in cui vengono percepiti – e considerati dalla giustizia – i comportamenti “da gangster” tipici di alcuni artisti hip hop. | Il rapper che potrebbe finire nel programma di protezione testimoni. Dopo aver testimoniato contro i membri di una gang criminale, il famoso cantante di trap Tekashi 6ix9ine potrebbe dover scomparire. |
Martedì il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi ha detto che «a partire dalla seconda metà di maggio» il governo introdurrà un «pass verde nazionale» per poter viaggiare tra le regioni d’Italia. L’annuncio è avvenuto durante la conferenza stampa tenuta a conclusione della riunione dei ministri del Turismo del G20, presieduta dall’Italia. Draghi ha detto che a partire dalla seconda metà di giugno sarà pronto il cosiddetto “Green pass” per viaggiare tra i paesi dell’Unione Europea, a cui le autorità europee stanno lavorando da alcuni mesi, ma che nell’attesa l’Italia introdurrà il proprio “pass” nazionale un mese prima. | Dalla seconda metà di maggio il governo introdurrà un “pass” per viaggiare tra le regioni italiane. |
Il prossimo 5 giugno in 1.368 comuni italiani si voterà per eleggere il nuovo sindaco e rinnovare la composizione dei consigli comunali. Si voterà in quasi tutti i principali comuni italiani – Roma, Milano, Torino, Napoli – e in diverse città medio-grandi come Bologna, Latina, Novara, Rimini, Salerno, Trieste, Cosenza e Cagliari. Di seguito trovate tutte le informazioni pratiche per arrivare preparati al voto: – Quando si vota? – Dove si vota? – Chi può votare? – Come si rinnova la tessera elettorale? – Come sarà fatta la scheda elettorale? – Come si esprime il voto? – Come funzionano le preferenze? Quando si vota? Per il primo turno delle elezioni amministrative si voterà domenica 5 giugno e i seggi saranno aperti dalle 7 alle 23 (tranne nei comuni del Friuli-Venezia Giulia, dove i seggi saranno aperti dalle 8 alle 22). Per gli eventuali ballottaggi si voterà invece il 19 giugno: i ballottaggi sono previsti solo per i comuni con più di 15.000 abitanti e nel caso nessuno dei candidati sindaco raggiunga al primo turno il 50 per cento più uno dei voti. | Dove, come e quando si vota per le amministrative. Guida pratica al voto del 5 giugno, con informazioni concrete su schede, orari e voto disgiunto, per arrivare preparati. |
Sul Corriere della Sera Luigi Ferrarella ha commentato i dati di uno studio di due professori dell’università Bicocca di Milano sulla relazione tra la severità delle pene e il numero di omicidi in un certo paese. Secondo lo studio, a pene più severe, e quindi a più alti tassi di incarcerazione, non corrispondono riduzioni nel numero di omicidi; che anzi a volte invece aumentano. A cosa in concreto servano dosi massicce di carcere, d’ergastoli e pene di morte non é ben chiaro, ma a cosa non servano é statisticamente chiarissimo: non servono a far diminuire gli omicidi, anzi vanno di pari passo con il loro aumento. Adolfo Ceretti e Roberto Cornelli, professori di criminologia all’Universitá Bicocca di Milano, incrociando per la Rivista italiana di diritto penale uno studio sugli omicidi nel mondo con le ricerche ad esempio di Tapio Lappi-Seppala e Martii Lehti in 235 Paesi tra il 1950 e il 2010, mostrano come gli alti tassi di incarcerazione e il livello di severità delle punizioni siano o quasi irrilevanti o addirittura associati a tassi di violenza letale alti e per giunta in aumento. | Le “pene più severe” non servono a niente. Lo sostiene uno studio di due professori italiani, che mette in relazione la gravità delle pene col numero di omicidi, commentato da Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera. |
Ieri sera, a chiusura della puntata di “Ballarò”, è andata in onda la sesta puntata del “Candidato”, una nuova serie tv con Filippo Timi, diretta da Ludovico Bessegato (regista e ideatore di Kubrick – Una Storia Porno). Nella serie, Timi interpreta Piero Zucca, un ex-postino che vince un po’ per caso le primarie di un grande partito e si trova ad essere candidato premier in campagna elettorale, affiancato da uno staff di esperti della comunicazione. Nella puntata di ieri sera si parlava di tutte le tecniche per sopravvivere a un talk show politico, dall’importanza dell’insulto, alla finestra dei 2 secondi e mezzo, al bluff con i “dati”. | La sesta puntata del “Candidato”, con Filippo Timi. Teoria e tecniche della partecipazione a un talk show politico, a cominciare da: "nei talk show il passato non esiste". |
Da oggi è possibile fare la registrazione online per le iscrizioni alle classi prime della scuola primaria e della scuola secondaria (di primo e secondo grado), secondo quanto stabilito dalla legge n.135 del 2012 che ha abolito la procedura cartacea. Ci sarà tempo fino alle ore 20 di martedì 6 febbraio. Soltanto per la scuola dell’infanzia la procedura d’iscrizione è rimasta quella classica, cartacea, degli anni passati. Sul portale del ministero dell’Istruzione si potrà fare domanda anche per i corsi dei Centri di formazione professionale regionali nelle regioni che hanno aderito, che sono Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Sicilia, Toscana e Veneto. È possibile l’iscrizione online anche in alcune scuole paritarie: prima di fare l’accesso sul sito del ministero, però, bisogna chiedere alla scuola dove ci si vuole iscrivere se ha aderito al programma oppure se è rimasta alla vecchia registrazione. | Ora si può fare domanda per l’iscrizione online alle scuole. Ci sarà tempo fino al 6 febbraio: come funziona l'iscrizione online e le altre cose da sapere. |
In La grande scommessa – il film tratto dal saggio The Big Short – Il grande scoperto, scritto nel 2010 dal saggista statunitense Michael Lewis – c’è una scena, più o meno a 45 minuti dall’inizio del film (PICCOLO SPOILER) in cui uno dei protagonisti si gira verso lo schermo e dice: «Ok, questa parte non è del tutto accurata». Il personaggio è Jamie Shipley (interpretato dall’attore Finn Wittrock), che girandosi verso lo schermo “rompe” la quarta parete (lo schermo), ammettendo che il film di cui lui è un personaggio è per l’appunto un film, e quindi una storia non del tutto vera: che si sono prese delle libertà, delle licenze, modificando e riadattando a seconda delle esigenze narrative la storia su cui il film è basato. Ai film basati su (o tratti da, o ispirati a) una storia vera, il New York Times ha dedicato un articolo in cui ha spiegato che non sempre le premesse di verità sono rispettate. Oltre a La grande scommessa, ci sono per esempio Il caso Spotlight (basato sulla storia di una vera inchiesta giornalistica), Joy (ispirato alla storia di Joy Mangano), Redivivo – The Revenant (in cui DiCaprio interpreta Hugh Glass, un personaggio realmente esistito) e Zona d’ombra (il film con Will Smith sull’NFL). | Quanto sono veri i film tratti da storie vere? non troppo, ha scritto il New York Times citando per esempio il caso di "Zona d'ombra" con Will Smith: raccontano cose non sempre accurate ma necessarie per esigenze narrative. |
In un’intervista a Repubblica il ministro degli Esteri Angelino Alfano ha annunciato che l’ambasciatore della Corea del Nord dovrà lasciare l’Italia a seguito dell’ennesimo test missilistico effettuato poche settimane fa. «Noi abbiamo preso una decisione forte – ha detto Alfano – e cioè di interrompere la procedura di accreditamento dell’ambasciatore della Repubblica Popolare Democratica di Corea. L’ambasciatore dovrà lasciare l’Italia». In realtà al momento la Corea del Nord non ha un ambasciatore vero e proprio in Italia. L’ultimo è stato Kim Chun Guk, che è morto il 22 febbraio del 2016. Da quel giorno le sue funzioni sono state prese dal vice, Paek Chol Song. | Alfano dice che l’ambasciatore della Corea del Nord in Italia verrà espulso. |
Dopo anni di tentativi Google sta provando nuovamente a costruire un suo social network, questa volta con un’app sconclusionata che si chiama Spaces. In sostanza, Spaces dovrebbe permettere ai suoi utenti di creare chat di gruppo in modo nuovo: nelle sue stanze si possono programmare viaggi, discutere di interessi comuni e, ovviamente, linkare video di YouTube e risultati delle ricerche su Google. Probabilmente, però, Spaces si rivelerà un flop: nonostante metta insieme una serie di funzioni che prese singolarmente sono innovative, il suo problema più grosso è che nessuno sembra aver capito a cosa serve davvero. Su Hacker News – un sito che si occupa tra le altre cose di informatica e che dovrebbe essere aperto nei confronti dei nuovi esperimenti – le prime reazioni sono state nella stragrande maggioranza dei casi di perplessità, se non di aperto scetticismo. Il punto è che Spaces può essere usato per praticamente qualsiasi cosa, dalle liste di cose da fare, alle discussioni sugli spoiler di Game of Thrones: una specie di coltellino svizzero delle app, uno strumento buono per tutte le occasioni e qualsiasi tipo di progetto; Spaces è quello che se ne fa. In un mondo in cui le app sono diventate sempre più specializzate, è esattamente questo il difetto di Spaces. Instagram e Snapchat sono stati creati intorno alla condivisione delle foto e dei video realizzati dagli utenti; Whatsapp è diventata la piattaforma più diffusa al mondo per la messaggistica; la stessa cosa che fa Slack, ma nel mondo del lavoro. Oggi le app social più popolari sono organizzate intorno a un unico scopo specifico. Spaces, invece, è diversa: è un’app social alla ricerca di uno scopo. Non è chiaro però se gli utenti di Internet saranno disposti a dargliene uno. | Google ha fatto un nuovo social network. Si chiama Spaces, nessuno ha ancora capito benissimo a cosa servirà, e il Washington Post la stronca. |
La più incisiva e discussa misura della manovra di emergenza approvata venerdì sera dal Governo è quella che istituisce il cosiddetto “contributo di solidarietà”, e già si pone la prima questione: come chiamarla. “Contributo di solidarietà” è la formula scelta dal Governo, tutt’ora utilizzata dalla maggior parte dei quotidiani. Oggi però il titolo di apertura del Corriere della Sera la definisce “superprelievo” mentre quello del Sole 24 Ore la definisce “super IRPEF”. E ha ragione. Che cosa è L’IRPEF è l’imposta sul reddito delle persone fisiche, con cui lo Stato guadagna abitualmente circa un terzo delle sue entrate. Il “contributo di solidarietà” è, di fatto, un aumento straordinario dell’IRPEF per la durata di tre anni. Fino al 2013, insomma, quando il Governo conta di raggiungere il pareggio di bilancio. | Tutto sul “contributo di solidarietà”. Che cos'è, chi non lo pagherà, chi lo pagherà, da quando e per quanto. E come chiamarlo: oggi il Sole 24 Ore lo definisce "super IRPEF". |
Il Foglio condivide oggi in un editoriale le ragioni di Sergio Marchionne nella scelta di produrre la nuova monovolume Fiat in Serbia, e così le spiega. Non si tratta del minore costo del lavoro serbo. Le multinazionali spesso investono in stati con alti costi della manodopera – Svezia, Germania, Svizzera – perché essi sono compensati da altri vantaggi. Ma l’Italia viene scartata. Non c’entra solo il precedente di Pomigliano d’Arco e la conflittualità sindacale. Nella graduatoria Doing Business della Banca mondiale, la Serbia è solo dieci posti indietro rispetto all’Italia, che si trova già nella parte bassa del- la classifica, al 78esimo posto. Ma quanto a “certezza dei contratti” Belgrado (97esima) fa meglio di noi che siamo al 156esimo posto, anche perché il nostro sistema giudiziario civile funziona malissimo. Senza contare poi il peso del fisco e della burocrazia. È così sorprendente che la multinazionale Fiat abbia scelto la Serbia? | Perché la Fiat va in Serbia. I giornali ricostruiscono le ragioni dell'annuncio che ha agitato la politica di ieri. |
Martedì mattina il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha annunciato che nei prossimi giorni cambieranno alcuni assessori del governo regionale lombardo, sostenuto dal centrodestra e guidato da Attilio Fontana, della Lega. I giornali danno per certo che la figura più nota che verrà sostituita sarà Giulio Gallera, assessore al Welfare, divenuto molto conosciuto durante l’epidemia da coronavirus. Gallera, espresso da Forza Italia, da mesi è al centro di critiche e controversie riguardo alla gestione dell’emergenza, che in Lombardia ha colpito più che altrove. Il nome che circola con maggiore insistenza per sostituire Gallera è quello di Letizia Moratti, ex ministra dell’Istruzione e sindaca di Milano dal 2006 al 2011,: di Moratti, peraltro, si era riparlato di recente per via del suo massiccio sostegno alla controversa comunità di San Patrignano raccontata nel documentario di Netflix Sanpa. Fonti della Lega hanno fatto sapere che Moratti ha dato la sua disponibilità e che una decisione definitiva verrà presa nei prossimi giorni, dato che si sta ancora discutendo di alcune modifiche nel programma e di altri politici che dovrebbero entrare nella giunta. | In Lombardia sta per cambiare il governo regionale. Lo ha detto Salvini dopo l'ennesima polemica sull'assessore al Welfare, Giulio Gallera: per il suo incarico si parla di Letizia Moratti. |
Le torte fatte coi preparati, quelle che si comprano in scatola e si preparano aggiungendo ingredienti freschi come latte, burro o uova, non sono esattamente succulente: spesso sono preparate all’ultimo momento per occasioni semplici e da cuochi non molto esperti. C’è chi però le considera una vera prelibatezza: nei paesini isolati dell’Alaska, dove le temperature toccano i meno 30 gradi, una torta in scatola è un lusso che richiede maestria per essere cucinata. Per raggiungere la città di Gambell, sull’isola di Saint Lawrence, ci vogliono 90 minuti di volo da Anchorage, la città più grande dell’Alaska, e poi un’altra ora di volo sul mare di Bering. La città si può raggiungere solo via mare e via aria, non ci sono impianti idraulici né acqua potabile, e trasportare beni a breve scadenza è complicato e inutile. I negozi sono poco guarniti, vendono soprattutto cibo sottovuoto, in latte o barattoli, che le persone comprano soprattutto nei momenti di magra, negli anni poco floridi in cui non sono riusciti a cacciare, pescare e conservare abbastanza carne di renna, caribù, salmone e mammiferi marini, e non hanno raccolto abbastanza bacche. Nonostante questo, racconta Julia O’Malley sul New York Times, «troverete sempre ovunque un preparato per torta». | Le deliziose torte in scatola dell’Alaska. Nei paesini isolati è difficile fare arrivare ingredienti freschi, quindi sono diventati bravissimi con quelle da supermercato. |
Un buon cavetto per collegare gli iPhone a caricabatterie e computer deve avere soprattutto una qualità: non rompersi. Nonostante i grandi progressi fatti per darci cavetti più resistenti – come questi – a tutti capita prima o poi di trovarsi con un cellulare che non si carica più e un cavetto rotto proprio sotto il connettore, dove inizia il cavo vero e proprio. Si rompono quasi sempre lì, i cavetti, nel punto in cui il cavo si piega “a L” per adattarsi alle posizioni in cui teniamo il cellulare mentre siamo alla scrivania o a letto. Si rompono e noi ci riduciamo ad aggiustare sprecando rotoli di nastro isolante. Secondo Steven John di The Strategist, la sezione dedicata alle recensioni di acquisti sul New York Magazine, il problema è che abbiamo sempre affrontato il problema nel modo sbagliato: invece che concentrarci su cavetti che resistano quando vengono piegati, avremmo dovuto pensare da subito a cavetti che non hanno bisogno di essere piegati “a L”: cavetti che sono già “a L”. Quello di Aukey ha il cavo che è orientato di 90 gradi rispetto alla direzione del connettore. Cioè fatto così: | Un cavo caricabatteria per l’iPhone diverso. I cavetti si rompono sempre nel punto in cui si piegano, giusto? Forse la soluzione è un cavetto che non ha bisogno di piegarsi. |
Samsung ha pubblicato i risultati del suo ultimo trimestre, confermando le previsioni al ribasso che aveva diffuso nelle settimane scorse. I ricavi sono stati del 10 per cento inferiori rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e pari a 53,3 miliardi di dollari. Il reddito operativo aziendale è stato di 9,7 miliardi di dollari, con una riduzione del 29 per cento rispetto all’anno precedente. Samsung ha attribuito il calo delle vendite a una domanda ridotta per quanto riguarda le memorie per dispositivi di vario tipo, solitamente la sua principale fonte di ricavo. Anche le consegne di nuovi smartphone sono diminuite, a causa della concorrenza sempre più alta da parte dei produttori cinesi come Huawei e Xiaomi e una minore domanda. Tra pochi giorni Samsung presenterà i suoi nuovi smartphone Galaxy S10, con i quali confida di ravvivare le vendite. | Nell’ultimo trimestre Samsung ha prodotto il 10 per cento in meno di ricavi rispetto all’anno precedente. |
Il 2018 è iniziato con il lancio di un gigantesco razzo spaziale, il Falcon Heavy di SpaceX, ed è finito con il perfetto atterraggio su Marte del lander InSight della NASA a dicembre. Nel mezzo ci sono stati innumerevoli altri lanci, l’arrivo su un asteroide e una dettagliatissima mappa della nostra galassia, la Via Lattea, che trasformerà l’astronomia. Gli astronauti hanno continuato ad avvicendarsi sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), realizzando esperimenti, passeggiate spaziali e spettacolari fotografie del nostro pianeta dagli oblò del loro avamposto in orbita. Dalla Terra abbiamo osservato un’eclissi lunare molto particolare, visto a occhio nudo Marte mai così vicino a noi da 15 anni, mentre i più fortunati hanno di recente visto una cometa in cielo. Le immagini di quest’anno ci mostrano mondi vicini e già esplorati, come la Luna, e altri ancora distanti e per ora popolati solamente da robot, come Marte. Ci mostrano anche posti ancora più lontani, dove la luce prodotta impiega centinaia di anni prima di arrivare al nostro pianeta, posti variopinti e turbolenti, dove stanno nascendo enormi quantità di nuove stelle. Dalla fotografia scattata con una reflex da un astronauta sulla ISS alle immagini di posti lontanissimi osservati con il telescopio spaziale Hubble, manteniamo il nostro sguardo sull’Universo, in attesa delle prossime imprese e di dimostrare a noi stessi di cosa siamo capaci. | Le migliori foto di Spazio del 2018. Cioè un viaggio di miliardi di chilometri, dalle forme riconoscibili della Terra a mondi lontanissimi e irraggiungibili: partiamo?. |
Qatar Airways è stata premiata come migliore compagnia aerea del mondo ai World Airline Awards da Skytrax, una società di consulenza britannica che gestisce uno dei sistemi più completi di valutazione e classificazione delle compagnie aeree. L’annuncio è stato effettuato nel corso del Paris Air Show, tra le più importanti fiere dell’aviazione del mondo, che viene organizzata ogni due anni all’Aeroporto di Parigi-Le Bourget, in Francia. Qatar Airways aveva già vinto il premio come migliore compagnia aerea del mondo nel 2011 e nel 2012; lo scorso anno aveva invece vinto Cathay Pacific Airways, che quest’anno è arrivata terza. Alitalia è arrivata 74esima su 100, mentre Etihad Airways che ne detiene il controllo da qualche mese ha ottenuto il sesto posto. La classifica viene realizzata ogni anno sulla base di sondaggi e indagini di mercato che coinvolgono diversi milioni di passeggeri appartenenti a oltre 160 paesi. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | La migliore compagnia aerea del mondo. Non è europea e nemmeno americana, ed esiste da meno di venti anni (e Alitalia?). |
È quasi l’ora di pranzo. Sto sciando insieme alla mia fidanzata, in realtà la precedo perche è troppo lenta. È quasi l’ora di pranzo. Ho la faccia immersa nella neve. Non sento più niente, come fossi dentro un batuffolo d’ovatta. Non riesco a respirare. Qualcuno mi prende la testa tra le mani e la gira: respiro. Ora sono in un garage, sembra l’officina di un meccanico. Ho la sensazione di avere una persona davanti girata di spalle e una dietro che mi tocca la testa, ma non le distinguo chiaramente. Ho sete. Qualcuno mi fa bere. Sento il liquido fresco scendere giù fino allo stomaco e oltre; lo sento nella vescica e non posso trattenerlo dentro; lo sento fluire in mezzo alle gambe: è bellissimo, paragonabile a un orgasmo. | La storia di “Apnea”. Il primo capitolo del libro di Lorenzo Amurri, sul suo grave incidente e tutto quello che è venuto dopo. |
Sui ricchissimi commenti giornalistici a proposito dell’intervento del presidente della Repubblica in ricordo del senatore del PCI Gerardo Chiaromonte, mercoledì sera lo stesso Napolitano ha fatto conoscere con un comunicato il suo fastidio per le presunte associazioni con l’attualità che gli sono state attribuite. A proposito di commenti impropri all’intervento su Chiaromonte Sono del tutto impropri certi commenti all’intervento con cui il Presidente della Repubblica ha ricordato la nobile figura del sen. Chiaromonte al convegno dell’altro giorno al Senato. Era e resta del tutto evidente come il richiamo alla “testimonianza della sua moralità di uomo politico”, che non avrebbe niente a che vedere con certe campagne “negatrici e distruttive della politica”, fosse rivolto non a un singolo, preesistente o nuovo movimento o raggruppamento, bensì a una corrente di opinione che da tempo si esprime attraverso molteplici canali. Ne consegue che identificare sbrigativamente come “bersaglio” delle parole del Presidente Napolitano il Movimento 5 Stelle è palesemente arbitrario e strumentale, chiunque compia questa operazione. E ancor più lo è mettere schematicamente in relazione una riflessione personale di carattere storico e ideale con il contesto attuale dell’elezione del nuovo Capo dello Stato, cui il Presidente Napolitano intervenendo in Senato non ha fatto cenno alcuno. | Napolitano sui “commenti impropri” dei giornali. Tutte le allusioni a pretesi riferimenti alla politica attuale nel discorso su Gerardo Chiaromonte erano campate in aria, fa sapere seccato il presidente della Repubblica. |
Prima del nuovo Sin City, nei cinema degli Stati Uniti sarà proiettato il primo teaser trailer di The Hateful Eight, il nuovo film di Quentin Tarantino, che uscirà nel 2015. Tutto quello che c’è da sapere sul film lo trovate qui. | Il primo teaser del nuovo film di Tarantino. Si intitola "The Hateful Eight" e uscirà nel 2015. |
Aggiornamento 19.05. È stata annunciata tra mezz’ora la lettura della sentenza. ***** | Non è successo ancora niente. Ma la Cassazione ha annunciato per le 19,30 circa la lettura della sentenza su Silvio Berlusconi e il processo per i diritti Mediaset. |
31 persone legate al clan malavitoso Casamonica sono state arrestate questa mattina dai carabinieri nelle province di Roma, Cosenza e Reggio Calabria. Altre 6 persone sono ancora ricercate dai carabinieri. Gli arresti sono stati ordinati dal gip di Roma su richiesta della direzione distrettuale antimafia: le persone arrestate, scrive Repubblica, sono accusate «di aver costituito un’organizzazione dedita al traffico di droga, estorsione, usura, commessi con l’aggravante del metodo mafioso». Altri dettagli sull’operazione verranno resi noti in una conferenza stampa martedì alle 11. | 31 persone legate al clan malavitoso Casamonica sono state arrestate a Roma, Cosenza e Reggio Calabria. |
Lo scorso 5 luglio la Corea del Sud ha reso pubblico un video che mostra, per la prima volta, alcune delle cosiddette “schiave del sesso”: le donne costrette a prostituirsi nei bordelli militari giapponesi prima e durante la Seconda guerra mondiale provenienti dai paesi vicini, soprattutto Corea del Sud e Cina, ma anche Indonesia e Filippine. Finora c’erano solo delle fotografie che mostravano queste donne; il video, che dura 18 secondi, sarebbe stato girato nel 1944 da un soldato americano nello Yunnan, provincia della Cina che si trova nell’estremo sud-ovest del paese, occupata dall’esercito giapponese e poi liberata dalla Cina e dagli Stati Uniti. È stato scoperto da un gruppo di ricerca della Seoul National University finanziato dal governo che ha trascorso due anni a lavorare negli archivi nazionali degli Stati Uniti. | Il primo video che mostra le “schiave del sesso” della Seconda guerra mondiale. Cioè le donne costrette a prostituirsi nei bordelli militari giapponesi, per anni al centro di un caso diplomatico tra Corea del Sud e Giappone. |
Quando si prenota un volo di una qualsiasi compagnia aerea non si ha la certezza di trovare uno schermo di fronte al proprio sedile. In alcuni casi gli schermi ci sono, ma nella maggior parte dei casi no: e finiranno con lo scomparire del tutto. La proliferazione di iPhone, iPad e dispositivi Android – insieme ai sempre più affidabili servizi wi-fi sui voli – hanno spinto molte compagnie aeree a cambiare: oggi considerano il wireless come la migliore soluzione per l’intrattenimento sui voli brevi, perché non comportano le spese o le seccature legate invece agli schermi. Come per ogni cosa su un aereo, anche in questo caso il fattore determinante è il peso. Montare uno schermo su ogni sedile rende l’aereo più pesante e questo a sua volta porta a consumare più carburante e, quindi, spendere più soldi. Inoltre gli schermi hanno la tendenza a rompersi perché le persone ci picchiettano sopra o li colpiscono, spesso disturbando anche il passeggero di fronte a loro. | Gli schermi sui sedili degli aerei potrebbero sparire. La maggior parte dei viaggiatori preferisce usare smartphone e tablet per passare il tempo in volo e le compagnie aeree si adeguano. |
Cosa sarà è la serie di incontri online sull’”autunno che ci aspetta” organizzata dal festival Pensavo Peccioli, che avrebbe dovuto tenersi lo scorso marzo ed è stato rinviato a causa del coronavirus. Il Post è partner del progetto e ospiterà le dirette delle conversazioni in streaming ogni giorno: lunedì alle 18,30 Riccardo Luna intervista Carlo De Benedetti. | Cosa sarà, con Carlo De Benedetti. Un appuntamento del festival online di cui il Post è partner, con un ospite al giorno. |
Quattro persone, tra cui un uomo sospettato di essere un boss di un clan mafioso locale, sono state uccise a San Marco in Lamis, in provincia di Foggia. Secondo gli investigatori l’obiettivo era Mario Luciano Romito, ritenuto uno dei leader della famiglia Romito, che da anni si scontra con la famiglia Libergolis in quella che è stata soprannominata la “faida del Gargano”. Romito è stato ucciso mentre si trovava in macchina insieme a suo cognato, Matteo De Palma. Romito e De Palma sono morti sul colpo, mentre si trovavano ancora a bordo della loro automobile, colpiti con un fucile AK-47 e con un fucile da caccia. Secondo gli investigatori le altre due persone uccise sono testimoni dell’omicidio che si trovavano per caso a passare di lì: sono Luigi e Aurelio Luciani, due contadini del posto. Dopo l’agguato hanno provato ad allontanarsi a bordo della loro automobile, ma sono stati raggiunti e bloccati. Uno dei due ha tentato di fuggire per i campi, ma è stato ucciso poco lontano. | Quattro persone sono state uccise in un agguato di mafia in provincia di Foggia. È stato ucciso un uomo ritenuto il boss di un clan locale, il suo autista e due testimoni che, secondo i Carabinieri, si trovavano lì per caso. |
Nel celebre film fantascientifico Blade Runner ci sono molte cose che attirano l’attenzione: le musiche di Vangelis, i neon della Los Angeles del 2019 con la sua atmosfera fumosa e distopica, il fatto che sia sempre buio e che piova continuamente. Ma fin dai primi minuti c’è una cosa che è impossibile non notare: la frequente ostentazione di marchi famosi, Coca-Cola su tutti. È una pratica che viene chiamata “product placement”, che si è sviluppata molto negli ultimi decenni ma che esiste sotto varie forme da quando esiste il cinema e che riguarda moltissimi film: pensiamo alla scena in cui Forrest Gump si beve 15 bottiglie di Dr. Pepper, oppure alle innumerevoli auto guidate da James Bond, o ancora ai riconoscibilissimi occhiali Ray-Ban usati da Tom Cruise in Top Gun. Con gli anni e con lo sviluppo dell’industria cinematografica, il “product placement” è diventato un mezzo per incrementare significativamente il budget di un film, e una forma di pubblicità integrata che si usa non solo nel cinema, ma anche nelle serie tv e nei programmi di intrattenimento. | Come funziona il “product placement” nei film. È una pratica che nel cinema esiste da sempre: quanto costa alle aziende? E cosa dice la legge?. |
Lunedì sera il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha criticato duramente e per l’ennesima volta il presidente del Consiglio Giuseppe Conte – del cui governo Italia Viva fa parte – sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, cioè il piano messo in piedi per gestire il Recovery Fund, il principale strumento dell’Unione Europea per bilanciare la crisi economica provocata dalla pandemia da coronavirus e che consisterà in oltre 200 miliardi di euro, che arriveranno nei prossimi anni sotto forma di prestiti e sussidi. Lo scontro tra Italia Viva e Conte sulla questione va avanti da settimane, e ha fatto parlare più volte di crisi di governo, ma la conferenza stampa di Renzi al Senato di stasera sembra rappresentare uno sviluppo più concreto dei precedenti perché ha presentato una proposta formale alternativa. Renzi ha detto: Noi pensiamo che questo piano, il piano che il presidente del Consiglio ha predisposto, manchi di ambizione, sia un piano, come io ho scritto, senz’anima. Sia un piano in cui si vede chiaramente che non c’è un’unica mano che scrive, ma è un collage talvolta raffazzonato di pezzi diversi di diversi ministeri. Si vede la mano burocratica di chi mette insieme pezzi diversi, (…) se vuoi essere credibile in Europa devi avere un documento che abbia una sua capacità di scorrimento. | Il piano alternativo di Renzi sul Recovery Fund. Si chiama “Ciao” e verrà proposto mercoledì per modificare quello attuale del governo, definito “raffazzonato” e “senz'anima”. |
Il tribunale di Venezia ha accolto il ricorso di un uomo del Mali a cui era stata negata la protezione internazionale, pur ammettendo che non ne avrebbe i requisiti: pur non correndo pericoli verosimili in Mali, dice il tribunale, la sua espulsione arrecherebbe «un danno sproporzionato alla sua vita privata». Il tribunale ha infatti motivato la decisione citando i riusciti sforzi di integrarsi dell’uomo: «ha dato prova di una perfetta padronanza della lingua italiana e per ciò stesso quindi di una seria capacità d’inserimento» dice la sentenza. Contemporaneamente, il tribunale ha escluso che l’uomo «possa considerarsi un “rifugiato”, cioè sia oggetto di persecuzione per razza, religione o appartenenza a un determinato gruppo sociale» aggiungendo che «né in altro modo le circostanze fanno emergere la sussistenza di un danno grave in caso di rientro in Mali, cioè un rischio verosimile di essere sottoposto a pena capitale o a trattamenti inumani o degradanti». Il tribunale ha comunque accolto il ricorso dell’uomo, che nel 2017 si era appellato contro la decisione della Commissione territoriale di Verona che gli aveva negato la protezione. Nella sentenza, il tribunale ha scritto che l’uomo ha dimostrato «di essere occupato a tempo pieno in molteplici attività lavorative, dalla vigilanza al lavoro in ristorazione e in agricoltura, di aver frequentato e concluso la scuola secondaria, oltre allo svolgimento di volontariato, nonché di essere in procinto di acquisire la patente». | Il tribunale di Venezia ha accolto il ricorso di un uomo del Mali a cui era stata negata la protezione internazionale, pur ammettendo che non ne avrebbe i requisiti. |
Sabato 31 maggio sul quotidiano La Stampa, Elena Cattaneo, senatrice a vita, scienziata e docente all’Università di Milano, Gilberto Corbellini, storico e filosofo della medicina all’Università la Sapienza e Michele De Luca, professore di biochimica all’Università di Modena e Reggio Emilia, hanno scritto un durissimo articolo in cui criticano l’atteggiamento della trasmissione televisiva Le Iene nei confronti della medicina. Le Iene si sono occupate a lungo del “caso stamina” e sono state criticate per il loro atteggiamento poco severo nei confronti dell’inventore della “cura”, Davide Vannoni. Più recentemente la trasmissione si è occupata di cure alternative contro il cancro e di correlazioni tra autismo e vaccini (una nota bufala). Siamo cittadini italiani di una generazione che ha epigeneticamente introiettato la tolleranza, ma non troviamo un argomento etico valido per giustificare coloro che gettano benzina sul fuoco della sofferenza causata da gravissime malattie, per generare conflitti tra malati, scienziati, medici e politici. In sostanza, tra scienza e società. Stiamo parlano degli autori e realizzatori del programma «Le Iene». Dopo aver «pubblicizzato e dato luce» all’imbroglio di Stamina, coinvolgendo pazienti con gravi patologie neurodegenerative, il programma di Davide Parenti si è lanciato nell’esplorazione di tutte le possibili operazioni di disinformazione ai danni dei malati che fossero mediaticamente appetibili. Occorre una buona dose di malvagità, malevolenza, narcisismo, assenza di vergogna, etc. per perseguire così insistentemente nell’opera di aggravare le sofferenze altrui. E’ per questo, anche, che non troviamo argomenti validi per evitare di sollevare un problema che Davide Parenti e i suoi hanno già provato a far passare, cosa che non è, come la richiesta di un bavaglio alla loro libertà di espressione. Infatti, vediamo cosa stanno facendo, ancora, costoro. Con Stamina, fatti e informazioni rilevanti erano stati omessi o rappresentati in modo distorto, e di questo abbiamo già scritto lo scorso gennaio su questo quotidiano. La possibilità di spremere audience usando Stamina, dando una serie di giustificazioni arroganti e ulteriormente fuorvianti alle richieste di spiegazioni per aver fatto da megafono a un procedimento che è oggetto di un dibattimento processuale per una serie di gravi reati, si è chiusa. Ma «Le Iene» ha subito individuato utili «vittime» nei malati di cancro, decidendo di farsi portavoce in Italia delle infondate tesi di T. Colin Campbell degli effetti millantati «terapeutici» di una dieta alimentare esclusivamente vegetariana, spacciata per «cura» dei tumori. E’ stato un ulteriore pericolosissimo messaggio che può indurre malati ad abbandonare trattamenti scientificamente provati per inseguire delle mortali illusioni di pseudo-cure. | Le Iene da stamina ai vaccini. Elena Cattaneo, Gilberto Corbellini e Michel De Luca criticano sulla Stampa il modo con cui Le Iene parlano di medicina. |
Al termine del colloquio di oggi pomeriggio con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani ha ricevuto – nelle parole del presidente – l'”incarico di verificare l’esistenza di un consenso parlamentare certo sul governo”. Napolitano, che ha introdotto la sua decisione con un breve intervento, ha detto che questa mossa è un «primo passo» in una «fase decisiva» per il paese. Il colloquio tra Bersani e Napolitano è iniziato alle 17 ed è durato circa mezz’ora. | Bersani ha avuto l’incarico, più o meno. Il presidente della Repubblica ha affidato al segretario PD non un mandato pieno ma "l'incarico di verificare l'esistenza di un sostegno parlamentare certo". |
Il telescopio spaziale Hubble ha fornito nuovi dati sulla prima luna fuori dal nostro sistema solare (“esoluna”), la cui esistenza era stata ipotizzata per la prima volta nel luglio 2017 da un gruppo di ricercatori della Columbia University. Secondo i primi dati orbiterebbe attorno al pianeta Kepler-1625b, che è grande più o meno quanto Giove e si trova 8mila anni luce da noi. I ricercatori ne avevano ipotizzato l’esistenza osservando i dati forniti da Kepler, il telescopio spaziale della NASA che negli ultimi anni ha permesso di scoprire migliaia di esopianeti in orbita intorno a stelle lontanissime da noi nella galassia. Kepler non osserva direttamente i pianeti, troppo distanti e piccoli (astronomicamente parlando) per potere essere identificati, ma rileva le variazioni nella luminosità delle stelle dovute al passaggio dei pianeti davanti a loro (transito); in questo modo è possibile anche calcolare approssimativamente la grandezza e alcune caratteristiche dei pianeti. La scoperta dello scorso anno doveva essere confermata da nuove prove e i ricercatori avevano ottenuto di poter usare a ottobre Hubble, molto più potente di Kepler. Per 40 ore hanno usato Hubble per studiare il pianeta Kepler-1625b e il suo transito di 19 ore davanti alla stella Kepler-1625, ottenendo dati più precisi. Circa tre ore e mezza dopo il passaggio del pianeta sulla superficie della stella, Hubble ha rilevato un’altra diminuzione, meno intensa, della lucentezza della stella, che potrebbe confermare l’esistenza dell’esoluna. Il tempo di osservazione concesso ai ricercatori è però terminato prima del transito completo della possibile luna, che non è stata quindi misurata e la cui esistenza non è stata confermata. Hubble ha anche rilevato che il transito del pianeta è avvenuto un’ora prima di quanto previsto dagli studiosi, cosa che confermerebbe ulteriormente l’esistenza di un pianeta e di una luna in orbita attorno a un centro di gravità comune. | Siamo più vicini a confermare che esiste l’esoluna. Nuovi dati forniti dal telescopio Hubble sembrano validare l'esistenza della prima luna mai osservata fuori dal nostro sistema solare. |
In seguito all’annuncio di Facebook di aver avviato le procedure per quotarsi in borsa, analisti ed esperti si sono dati da fare per calcolare l’effettivo valore dell’operazione alla luce delle dimensioni del social network. All’interno della domanda presentata alla Security Exchange Commission (SEC), l’ente governativo che si occupa del mercato azionario negli Stati Uniti, i responsabili di Facebook hanno diffuso alcune informazioni sul social network, che ha superato gli 845 milioni di iscritti. L’Economist ha messo a confronto i dati su Facebook con quelli di altre nazioni e società. Per numero di utenti, il social network è sostanzialmente la terza “nazione” più popolosa al mondo: al primo posto c’è la Cina con 1,34 miliardi di persone, seguita a stretto giro dall’India con 1,22 miliardi. In termini di capitalizzazione, cioè del valore di mercato delle azioni, Facebook si stima potrà arrivare a una valutazione intorno ai 90 miliardi di dollari, più di Amazon che ne vale 82. La società difficilmente supererà i 101 miliardi di capitalizzazione di McDonald’s. In proporzione, però, la società ha un numero di impiegati enormemente inferiore rispetto alla catena di fast food: 3.200 dipendenti contro 1,7 milioni di McDonald’s. Google ha circa dieci volte il numero di impiegati di Facebook. | Facebook contro tutti. I numeri del social network messi a confronto con le nazioni più popolose e le società più grandi, in un grafico dell'Economist. |
Tra le fotografie di animali più popolari in Internet ci sono quelle dei macachi a mollo nelle piscine d’acqua calda di Nagano, la località montuosa del Giappone dove nel 1998 ci furono le Olimpiadi invernali. Solo di recente, però, un gruppo di scienziati dell’Università di Kyoto è riuscito a capire per quale motivo i macachi finiscano spesso per fare il bagno nell’acqua termale. Le conclusioni dello studio sono state pubblicate sulla rivista scientifica Primates. È venuto fuori che la risposta più immediata, “perché fa freddo”, è anche la più giusta, ma non completamente esaustiva: per approfondire la questione è stato necessario analizzare la cacca dei macachi. Forse non tutti sanno che le abitudini termali dei macachi – per la precisione, dei macachi giapponesi, Macaca fuscata secondo la classificazione scientifica – risalgono solo al 1963. In quell’anno per la prima volta fu osservata una giovane femmina di macaco mentre faceva il bagno in una piscina termale fatta costruire da un albergo per sfruttare le naturali sorgenti d’acqua calda della zona. Attorno a Nagano, infatti, esistono numerose sorgenti d’acqua calda la cui temperatura però non le rende ospitali, né per le persone né per altri primati: solitamente è maggiore di 60°C. L’acqua delle piscine costruite negli impianti termali per i turisti viene raffreddata: ha una temperatura di circa 40°C. | Perché i macachi giapponesi fanno il bagno nelle piscine termali. Per riscaldarsi e liberarsi dallo stress, ha concluso una ricerca dell'Università di Kyoto. |
È morto Aharon Appelfeld, scrittore israeliano sopravvissuto all’Olocausto e diventato dopo la Seconda guerra mondiale uno dei più importanti scrittori israeliani: aveva 85 anni. Nei suoi romanzi affrontò i temi legati alla Shoah, alla guerra e alle condizioni dell’Europa dopo il secondo conflitto mondiale. Tra i suoi libri più famosi La novella d’Israele, Storia di una vita e Paesaggio con bambina. | È morto lo scrittore israeliano Aharon Appelfeld, aveva 85 anni. |
La casa automobilistica italo-statunitense Fiat Chrysler Automobiles (FCA) si è impegnata a pagare 110 milioni di dollari (97 milioni di euro) di patteggiamento per chiudere una causa intentata da alcuni suoi azionisti, che avevano accusato la società di aver dato informazioni fuorvianti agli investitori sui motori diesel e sul mancato rispetto delle norme federali. Come scrive Reuters, la società ha detto in un comunicato che «continua a negare con forza le accuse di illeciti». | Fiat Chrysler pagherà 110 milioni di dollari per chiudere una causa intentata dai suoi azionisti. |
Anche questa settimana si è discusso parecchio di IMU e di IVA, temi che continuano a causare discussioni all’interno della maggioranza. Nei giorni scorsi, inoltre, il Fondo Monetario Internazionale ha inviato un rapporto che ha causato diverse reazioni nel mondo politico. Venerdì 5 luglio Letta ha ripetuto che l’obbiettivo del governo è «superare l’IMU». La questione dell’IMU Giovedì 4 luglio il governo ha incontrato i rappresentanti della maggioranza (PD, PdL e Scelta Civica) e Letta ha definito la riunione «molto positiva», ma ha sottolineato che trovare una copertura per abolire l’IMU sulla prima casa e impedire l’aumento dell’IVA «non è semplice». Nel pomeriggio del 4 luglio, il Fondo Monetario Internazionale ha inviato il rapporto conclusivo della sua missione annuale in Italia: tra le altre cose, suggeriva di mantenere l’IMU sulla prima casa, una frase che ha causato reazioni molto dure da parte del PdL. | Il punto su IMU e IVA. Il PdL vuole cancellare l'imposta sulla prima casa, Letta parla di «superarla», il FMI dice di tenerla (e intanto bisogno trovare 2 miliardi per evitare che aumenti l'IVA). |
Come in molte zone d’Italia oggi è arrivata la prima neve anche a Torino, dove nevica sempre più intensamente da questa mattina. Le immagine diffuse dalle agenzie fotografiche in queste ore mostrano piazza Castello e il lungo Po imbiancati, con le persone che continuano comunque a passeggiare, andare a correre, e anche in canoa. A Vinovo, non lontano da Torino, la Juventus si è allenata nello stadio all’aperto mentre nevicava, ma la situazione più difficoltosa è a Cuneo e in provincia: in città sono caduti circa 25 centimetri di neve, e fino a 60 in collina. Molti treni sono stati cancellati o hanno subìto ritardi, mentre domani le scuole rimarranno regolarmente aperte. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le foto della prima neve a Torino. Con Piazza Castello e il lungo Po tutti imbiancati (e ci sono stati molti ritardi con i treni). |
In un’intervista al Corriere della Sera pubblicata oggi, il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha ripetuto i dati sul calo dei reati nei primi mesi del 2019 diffusi pochi giorni fa dal suo ministero. Il totale dei delitti denunciati è in calo del 15 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quello degli omicidi del 12,2 per cento, mentre i tentati omicidi sono scesi del 16,2 per cento. Un dato particolarmente impressionante è quello delle violenze sessuali denunciate, che calano di un terzo, mentre le rapine denunciate sono scese del 20 per cento, i furti del 15 per cento e quelli in abitazione del 18 per cento. Sono cali rilevanti, anche se non del tutto inaspettati. Il numero di reati denunciati in Italia è in forte diminuzione da tempo, anche se alcuni tipi di delitti (per esempio i furti in appartamento) sono aumentati molto negli anni della crisi. Ma quelli diffusi da Salvini sono anche dati da prendere con cautela. Non sono sul sito del ministero, né in altri database ufficiali e pubblici, ma sono stati presentati personalmente dallo stesso ministro in una conferenza stampa lo scorso 5 maggio, quando ha parlato degli “ultimi dati aggiornati” sul numero di delitti denunciati, e sono stati poi distribuiti informalmente alla stampa. Sono insomma dati grezzi e non consolidati, destinati probabilmente a cambiare in futuro. | Salvini si è accorto che i reati sono in calo. In un'intervista al Corriere ha celebrato gli ultimi dati diffusi dal suo ministero, in continuità con quelli dei suoi predecessori (quando lui però parlava di "situazione fuori controllo"). |
Domenica 14 giugno si è votato in 65 comuni italiani per il ballottaggio delle elezioni amministrative; e tra questi in 11 capoluoghi di provincia. Il risultato più eclatante e significativo è quello di Venezia, dove il candidato di centrodestra Luigi Brugnaro ha battuto il candidato del PD Felice Casson, che al primo turno aveva ottenuto 10 punti in più del suo avversario; il centrosinistra governava Venezia dal 1993. Il centrosinistra ha perso anche ad Arezzo, dove il candidato di centrodestra Alessandro Ghinelli al primo turno aveva ottenuto 8 punti in meno del suo avversario. A Enna, invece, si è votato anche oggi. I risultati dei ballottaggi nei comuni non capoluogo si possono leggere qui. Luigi Brugnaro, che sarà il nuovo sindaco di Venezia, ha 53 anni ed è un imprenditore, fondatore della società Umana che ha interessi in vari settori, tra cui l’edilizia e l’agricoltura. Fino a due anni fa era il presidente di Confindustria in Veneto e il delegato per il Veneto a Expo 2015; ed è anche il proprietario della società sportiva di basket Reyer Venezia Mestre. Era sostenuto alle elezioni da Forza Italia, NdC e da varie liste civiche, una di queste promossa dal sindaco di Verona Flavio Tosi. Felice Casson, che ha perso il ballottaggio, è un ex magistrato e senatore dal 2008: si era candidato a sindaco di Venezia nel 2005, di nuovo prendendo più voti al primo turno ma venendo sconfitto al ballottaggio da Massimo Cacciari. Nel PD fa parte dell’area che fa riferimento a Pippo Civati, alle elezioni era sostenuto – oltre che dal PD – anche da SEL, Verdi, PSI e Rifondazione. | I risultati dei ballottaggi, a Venezia e altrove. Tutti i risultati dei comuni finiti al ballottaggio delle elezioni comunali 2015. |
Il 12 e 13 giugno 2011 26 milioni di italiani hanno votato Sì a due referendum a favore di quello che i promotori hanno definito “l’acqua come bene comune”. Il primo referendum chiedeva della possibile privatizzazione della gestione dell’acqua o, per meglio dire, dei servizi idrici. Il secondo referendum chiedeva se abrogare la remunerazione del capitale investito dal gestore del servizio idrico, prevista fino a un massimo del 7 per cento e senza obbligo di reinvestire denaro nel miglioramento della qualità del servizio. Come si era già spiegato in quei giorni, in realtà l’acqua era già un bene comune non alienabile, non vendibile né privatizzabile: lo era prima del referendum e lo è rimasta anche dopo, in seguito a quanto stabilito dagli artt. 822 e 823 del Codice Civile e ribadito dall’art. 144 del DLgs. 152/06. Lo stesso vale per gli acquedotti: erano pubblici e rimangono pubblici. Il primo quesito referendario, abrogando l’art. 23 bis del cosiddetto decreto Ronchi, ha stabilito che l’affidamento della gestione del servizio idrico – la riparazione dei tubi, la manutenzione delle fogne, la riscossione della tariffa di consumo, eccetera – non deve avvenire più tramite gara pubblica, evitabile solo con la cessione di una quota dell’azienda affidataria a un soggetto privato, ma può avvenire anche direttamente a una azienda pubblica, il cosiddetto affidamento in-house. | Acqua pubblica, a che punto siamo. Perché sette mesi dopo i referendum non è (ancora) cambiato niente. |
Dario Di Vico racconta oggi sul Corriere che l’industria europea degli elettrodomestici si sta spostando anno dopo anno in Polonia, in “una sorta di specializzazione territoriale”, chiudendo diversi stabilimenti in tutta Europa. Il cambiamento nella produzione di frigoriferi e lavatrici è particolarmente sensibile per l’Italia, dove si trovano molte fabbriche del settore: bisogna quindi, scrive Di Vico, “inventare qualcosa di nuovo” per sfruttare i vantaggi di competenze che rimangono ancora all’industria italiana degli elettrodomestici. Alla fine del 2013 i dati certificheranno che l’industria polacca degli elettrodomestici avrà superato l’Italia in volumi di produzione attorno a quota 8-8,5 milioni di pezzi. Il distacco dovrebbe aumentare se, come annunciato, sia l’Indesit sia la Whirlpool sposteranno altre produzioni dal centro e del nord dell’Italia e le porteranno nel Paese di Lech Walesa. Entrambe le aziende seguono un preciso indirizzo di politica industriale, operano infatti una sorta di specializzazione territoriale. Lasceranno da noi i prodotti da incasso e in generale quelli a maggior valore aggiunto, trasferiranno nel Baltico il mero assemblaggio di lavatrici e frigoriferi. Su questa linea venerdì scorso la Whirlpool ha annunciato che chiuderà un intero impianto, quello di Spini in Trentino (poco meno di 500 addetti) in favore del distretto di Wroclaw. In Polonia l’Indesit e gli americani sono già presenti e con loro un lungo elenco di produttori con differente passaporto. | Cosa succede all’industria degli elettrodomestici. Che da tutto il mondo si sta spostando in Polonia, spiega Dario Di Vico, e anche dall'Italia. |
Questa notte i migranti a bordo della barca a vela Alex sono stati fatti sbarcare a Lampedusa dopo che per alcune ore le autorità italiane li avevano costretti a rimanere a bordo dell’imbarcazione. La Alex, gestita dall’associazione italiana Mediterranea, era arrivata in porto sabato pomeriggio, violando il divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane: a bordo c’erano 41 persone (o 46, non c’è stata totale chiarezza su questo punto) che erano state salvate in mare giovedì a largo della Libia. Mediterranea ha fatto sapere che dopo lo sbarco dei migranti la Guardia di Finanza ha notificato al capitano della nave il sequestro dell’imbarcazione e l’apertura nei suoi confronti di un’indagine per “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina” (non sembrano esserci invece indagini sul resto dell’equipaggio). I giornali scrivono che il comandante Tommaso Stella riceverà anche una multa di 16.600 euro come previsto dal “decreto sicurezza bis” per essere entrato senza permesso nelle acque italiane. | I migranti a bordo della Alex sono sbarcati. Sono stati autorizzati a scendere nella notte, dopo ore di attesa in porto: la barca è stata sequestrata e il suo capitano è indagato. |
Per la prima volta dal 2007 c’è uno sciopero dei lavoratori dell’azienda automobilistica statunitense General Motors. Lo sciopero, iniziato alla mezzanotte di lunedì 16 settembre, coinvolge circa 50mila lavoratori di General Motors iscritti al sindacato United Auto Workers (UAW). Era stato deciso dopo la scadenza del contratto nazionale, lo scorso sabato, e la mancata intesa tra le due parti su un nuovo accordo. Il sindacato aveva chiesto un aumento dei salari, in particolare per i lavoratori al primo impiego, ma le trattative non sono andate a buon fine. | I lavoratori di General Motors scioperano per la prima volta dal 2007. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati dal ministero della Salute 235 nuovi casi di contagio da coronavirus, per un totale di 241.419: è il sesto giorno consecutivo che i contagi giornalieri aumentano, non succedeva da marzo. I morti totali comunicati sono 34.854, 21 in più rispetto a ieri. Le persone attualmente ricoverate nei reparti di terapia intensiva sono 71 (ieri erano 79) e i tamponi comunicati nelle ultime 24 ore sono stati 51.011. In Lombardia sono stati registrati 95 nuovi casi di contagio, per un totale di più di 94mila casi totali, e i dati lombardi continuano a essere di gran lunga i peggiori in Italia: le altre regioni con il maggior incremento del numero dei casi confermati oggi sono Emilia-Romagna (51), Lazio (31) e Piemonte (11). Ci sono cinque regioni senza nemmeno un nuovo caso: Marche, Sardegna, Valle d’Aosta, Molise e Basilicata. Le province in cui l’aumento dei casi di contagio nelle ultime 24 ore è stato più alto sono Bergamo (31), Roma (29), Milano (19), Ravenna (18), Bologna (16), Mantova (13) e Brescia (13). | Le notizie di sabato sul coronavirus in Italia. I casi totali sono saliti a 241.419, 235 in più rispetto a ieri, e le morti nelle ultime 24 ore sono state ventuno. |
È esposta da martedì 15 settembre ai musei di Palazzo Vecchio, a Firenze, la mostra “Il Principe dei sogni. Giuseppe negli arazzi medicei di Pontormo e Bronzino”, che mette insieme gli arazzi che mostrano la storia di Giuseppe narrata nella Genesi. I 20 arazzi esposti, che raffigurano le “Storie di Giuseppe Ebreo”, furono commissionati da Cosimo I de’ Medici, realizzati tra il 1545 e il 1553 ed esposti alla Sala dei Duecento; oggi sono considerati una testimonianza molto importante dell’artigianato e dell’arte rinascimentale. La mostra – che è già stata esposta a Roma e a Milano – sarà aperta fino al 15 febbraio 2016 proprio alla Sala dei Duecento di Palazzo Vecchio; il biglietto per entrare costa 2 euro. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Gli arazzi rinascimentali esposti a Firenze. Le foto delle opere commissionate dai Medici nel Cinquecento ed esposte da martedì a Palazzo Vecchio. |
La maggior parte dei cartelloni pubblicitari di New York vengono prima stampati e poi incollati sui muri, come ormai succede un po’ dappertutto. Quelli di Colossal Media li definiscono con disprezzo “vinili”: perché loro i cartelloni li dipingono a mano uno a uno. Per vederli basta farsi un giro a Williamsburg o nel Lower East Side, e dare un’occhiata alle facciate dei palazzi più vecchi. Il Wall Street Journal racconta la storia di Colossal Media, l’azienda che dipinge per Stella Artois, H&M, Virgin Airlines (e anche il MOMA) per le strade di New York. Si dice spesso che l’arte di dipingere i cartelloni pubblicitari a mano sta morendo, ma non è vero: “stiamo dipingendo cinque muri alla settimana a New York”, ha detto il vicepresidente e cofondatore della Colossal Paul Lindahl “questo mese stiamo lavorando contemporaneamente in dieci città”. | Le vecchie affissioni di una volta, a New York. L'arte (rischiosa) di dipingere pubblicità a mano sulle facciate dei palazzi. |
Il governo italiano uscente, guidato dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, ha deciso di costituirsi parte del procedimento che si terrà davanti alla Corte Costituzionale per difendere la legge che vieta il suicidio assistito. La Corte Costituzionale si esprimerà su richiesta di entrambe le parti – accusa e difesa – di un processo in Corte d’Assise di Milano, tramite quella procedura che la Costituzione indica come “via incidentale” e che permette di chiedere alla Corte di valutare l’eventuale incostituzionalità di una legge. Il processo in questione – quello da cui è partita la richiesta di valutazione sulla costituzionalità della norma – ha per imputato Marco Cappato, dirigente dei Radicali e dell’associazione Luca Coscioni, rinviato a giudizio per avere accompagnato Fabiano Antoniani, più noto con il soprannome dj Fabo, a suicidarsi in una clinica in Svizzera, nel febbraio 2017. Leggi anche: La storia di Fabiano Antoniani, soprannominato dj Fabo | Il governo italiano prenderà parte al procedimento davanti alla Corte Costituzionale relativo alla legge che vieta il suicidio assistito. |
La sindaca di Torino, Chiara Appendino del Movimento 5 Stelle, è stata condannata in primo grado a sei mesi (con sospensione condizionale della pena) per falso ideologico in atto pubblico nel bilancio comunale del 2016. La sindaca, e il suo ex capo di gabinetto Paolo Giordana, che è stato invece condannato a otto mesi, sarebbero responsabili di non aver segnalato un debito. Appendino, dopo la notizia della condanna, ha annunciato che porterà fino alla fine il suo mandato e seguendo il codice etico dei Cinque Stelle si è autosospesa dal Movimento. Appendino è stata però assolta dalla stessa accusa relativa al bilancio del 2017 e dall’accusa di abuso di ufficio, reato che in caso di condanna avrebbe previsto la sua decadenza da sindaca in virtù degli effetti della legge Severino. Le indagini erano state avviate nel luglio del 2017 dopo un esposto presentato da una lista civica e dal Partito Democratico, cui aveva fatto seguito una denuncia del Collegio dei revisori. La vicenda giudiziaria era legata all’ex area industriale Westinghouse, poco distante dal centro della città e per la quale c’è un progetto di rinnovamento, con la costruzione di un centro congressi. Nel 2012 una partecipata di Fondazione CRT, Ream, acquisì i diritti di prelazione e versò al comune una caparra di 5 milioni di euro. Negli anni seguenti si decise di affidare il progetto ad altri, quindi il comune avrebbe dovuto restituire i 5 milioni a Ream, ma la somma non fu mai né versata né segnalata nel bilancio. | Chiara Appendino è stata condannata per falso in atto pubblico. La sindaca di Torino è accusata di non aver conteggiato un debito nel bilancio comunale del 2016. |
Le librerie per come le conosciamo oggi sono nate grazie a un libraio inglese vissuto tra il Settecento e l’Ottocento: si chiamava James Lackington e prima di vendere libri faceva il calzolaio. Il sito dedicato ai libri e all’editoria Literary Hub ha raccontato la sua storia spiegando che, molto tempo prima di Amazon e Jeff Bezos, Lackington fu il primo a vendere i libri usciti da tempo a prezzo scontato e il primo a lasciare che i clienti potessero guardare e sfogliare i libri anche senza acquistarli. Lackington nacque nel 1746 in una famiglia modesta; da ragazzino non andò a scuola e divenne l’apprendista di un calzolaio, ma fin da giovane considerava i libri importanti, e imparò a leggere da autodidatta. Nel 1774, a Londra, aprì il suo primo negozio, che vendeva sia scarpe che libri. Nella seconda metà del Settecento a Londra sempre più persone erano in grado di leggere avevano tempo per farlo, ma i libri erano ancora oggetti costosi e preziosi e le librerie dell’epoca non erano luoghi in cui vagare tra gli scaffali per osservare i volumi in vendita. Lackington cambiò questa e altre tre cose importanti. In primo luogo decise che nella sua libreria non avrebbe dato libri a credito, come al tempo si faceva molto spesso: i clienti dovevano pagarli subito in contanti. Questo cambiamento sconvolse i suoi concorrenti e offese alcuni clienti, ma permise a Lackington di comprare più libri non dovendo fare fronte alle eventuali insolvenze. La seconda innovazione fu la svendita dei libri vecchi. Fino a quel momento i librai compravano grandi quantità di volumi vecchi e poi ne distruggevano più o meno tre quarti per far salire il prezzo delle copie rimanenti, diventate rare. Lackington introdusse una strategia di vendita opposta: comprava grandi quantità di libri usati e poi li rivendeva a un prezzo molto economico. Puntava quindi a vendere un maggior numero di libri, piuttosto che venderne pochi a un prezzo molto alto. La conseguenza fu che i libri diventarono un prodotto più facile da comprare per chi aveva meno mezzi economici. | L’uomo che ha inventato le librerie moderne. Prima di James Lackington si pagava a credito, si vendeva poco ma a prezzi alti, e i clienti non potevano aggirarsi tra gli scaffali e sfogliare i libri. |
A inizio mese a Issei Kato e Ami Miyazaki, fotografo e giornalista di Reuters, è stato permesso di assistere a una giornata tipo dei lottatori di sumo nell’accademia di Tomozuna, una scuola antica a prestigiosa, e di scattare foto che ne raccontano la routine giornaliera. (Reuters/Issei Kato) | La giornata di un lottatore di sumo. Foto bellissime che ne raccontato la rigida routine: due pasti al giorno, allenamenti e lunghi sonnellini pomeridiani per non perdere peso. |
Il 15 aprile i carabinieri, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Firenze, hanno arrestato 23 persone nell’ambito di una grossa inchiesta sulle infiltrazioni della ’ndrangheta in Toscana. L’inchiesta si divide in diversi filoni che riguardano il traffico di cocaina, il controllo di lavori stradali e lo smaltimento illecito di rifiuti. Le informazioni sull’inchiesta arrivano per lo più dai giornali, che a loro volta citano intercettazioni e fonti giudiziarie, e sono quindi da prendere con cautela. Secondo gli investigatori, dietro le attività criminali contestate ci sarebbero membri della cosca Gallace di Guardavalle residenti in Toscana, e imprenditori toscani vicini ad essa. La cosca Gallace è nata negli anni Cinquanta nel comune di Guardavalle, in provincia di Catanzaro, ma a partire dagli anni Settanta si è radicata nel comune di Nettuno, nel Lazio, diventato poi uno dei punti di snodo per le proprie attività di narcotraffico. | L’inchiesta sulla ’ndrangheta e lo smaltimento illegale dei rifiuti conciari in Toscana. Coinvolge diversi imprenditori e alcuni politici locali, tra cui l'ex capo di gabinetto del presidente della Regione Eugenio Giani. |
Il 21 novembre 1976, quarant’anni fa, fu presentato a New York l’opera prima di un attore americano semi-professionista, che aveva insistito per fare la parte del protagonista in un film che voleva essere autobiografico. Il film costò pochissimo e fu girato in meno di un mese; nel cast non c’era nessun attore famoso o quantomeno riconoscibile. Parlava di un pugile italo-americano di Philadelphia che passa metà del film a borbottare battute poco comprensibili. C’erano tutti gli elementi per un risultato disastroso: invece il film in questione, Rocky, divenne il più visto dell’anno, vinse tre Oscar tra cui quello per il miglior film, e avviò una saga che in totale ha guadagnato più di un miliardo di dollari dalla sola vendita dei biglietti. Gran parte del merito del successo di Rocky va a Sylvester Stallone, che scrisse il film – diventò il terzo dopo Charlie Chaplin e Orson Welles a ricevere la nomination all’Oscar sia come sceneggiatore che come attore per lo stesso film – e oggi è celebre in tutto il mondo proprio grazie al personaggio del pugile Rocky Balboa e del reduce di guerra Rambo, ma che allora era uno sconosciuto: e che proprio come Balboa ebbe una vita piuttosto travagliata prima di ottenere riconoscimento internazionale. A quarant’anni di distanza, girano ancora molte storie su come fu realizzato Rocky e sul suo successo: abbiamo messo insieme le più notevoli. | 8 cose che forse non sapete su “Rocky”. Uscì quarant'anni fa oggi, vinse tre Oscar ed ebbe un successo pazzesco, all'altezza delle vicende del suo protagonista. |
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