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Chi pu dire?
SILVIA SETTALA, =con un accento di dolore.=
Ah, ora voi stesso non osate pi consolarmi! Dunque, cos? Non v'
riparo?
LORENZO GADDI, =prendendole le mani.=
No, no, Silvia.... Io intendeva:--chi pu dire quali mutamenti porti in
una natura come la sua una forza tanto misteriosa? Tutto annunzia in lui
l'apparizione di un nuovo bene. Guardatelo quando sorride. Dianzi, l,
prima che voi vi allontanaste per accompagnarmi fuori, quando vi ha
baciato queste care mani, non avete sentito che tutto il suo cuore si
struggeva di tenerezza e di umilt?
SILVIA SETTALA, =accesa il volto da una tenue fiamma.=
S, vero.
LORENZO GADDI, =guardandole le mani.=
Care, care mani, coraggiose e belle, sicure e belle! Sono d'una
straordinaria bellezza le vostre mani, Silvia. Se troppe volte il dolore
ve le ha congiunte, anche ve le ha sublimate, le ha rese perfette. Sono
perfette. Ricordate la donna del Verrocchio, la donna dal mazzolino,
quella dai capelli a grappoli? Ah, l!
=Egli s'accorge, dallo sguardo e dal sorriso di= SILVIA,
=che una copia del busto posata su un piccolo armario in un angolo
della stanza.=
Voi avete dunque gi riconosciuta la parentela. Quelle due mani sembrano
consanguinee delle vostre, sono della medesima essenza. Vivono, vero?,
d'una vita cos luminosa che il resto della figura n' oscurato.
SILVIA SETTALA, =sorridendo.=
Oh anima sempre giovine!
LORENZO GADDI.
Quando Lucio riprender il suo lavoro, dovr il primo giorno modellare
le vostre mani. Io ho un pezzo di marmo antico, trovato negli Orti
Oricellari. Glie lo dar, perch le scolpisca in quello e poi le
sospenda come un _ex-voto_.
SILVIA SETTALA, =a cui passa un'ombra su la fronte.=
Credete ch'egli riprender presto il suo lavoro? Lo desidera? Ve ne ha
parlato?
LORENZO GADDI.
S, dianzi, quando voi non eravate l.
SILVIA SETTALA.
Che vi diceva?
LORENZO GADDI.
Cose vaghe e deliziose, imaginazioni di convalescente. Le conosco. Sono
stato anch'io malato. Ora gli sembra d'avere smarrito l'arte sua, di
non aver pi alcuna potenza, d'essere divenuto estraneo alla bellezza.
Ora invece gli sembra che i suoi pollici abbiano assunto una virt
magica e che a un semplice tocco le forme debbano escirgli dalla creta
con la facilit dei sogni.... Ha qualche inquietudine per l'abbandono in
cui crede sia rimasto il suo studio, laggi, sul Mugnone. Mi ha pregato
d'andare a vedere.... Avete voi la chiave?
SILVIA SETTALA, =turbata.=
C' il custode.
LORENZO GADDI.
Non siete pi stata laggi, da quando?
SILVIA SETTALA.
Da quando _la cosa_ incominci.... Non ho ancora avuto il cuore di
rientrarvi. Credo che vedrei da per tutto le macchie di sangue e
troverei da per tutto le tracce di colei.... Ella ancora padrona
laggi. Quel luogo ancora il suo dominio.
LORENZO GADDI.
Il dominio di una statua.
SILVIA SETTALA.
No, no.... Non sapete che una chiave rimasta nelle sue mani? Ella
entra l, ancora come una padrona.... Ah, ve l'ho detto, ve l'ho detto:
ella vive, ed implacabile.
LORENZO GADDI.
Siete sicura ch'ella sia rientrata l, dopo quel che accaduto?