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Un agente della Guardia di Finanza di 45 anni è a processo ad Ancona e deve rispondere delle accuse di maltrattamenti aggravati in famiglia: a farlo finire nei guai è stata una denuncia sporta tre anni fa dall'ex compagna, una donna di 48 anni, che ha riferito di aver subito ripetutamente ingiurie e percosse anche davanti ai suoi figli. Uno di loro – il più piccolo – quando aveva ancora tre anni era solito travestirsi in casa da Spiderman e dire: "Mamma ti difendo io". Quella maschera faceva sentire il bimbo più forte davanti a quel padre accusato di avere modi violenti. | Un finanziere di 45 anni è a processo ad Ancona e deve rispondere delle accuse di maltrattamenti aggravati in famiglia: a farlo finire nei guai è stata una denuncia sporta tre anni fa dall’ex compagna, una donna di 48 anni, che ha riferito di aver subito ripetutamente ingiurie e percosse anche davanti ai suoi figli. |
Intervistati da TvBlog, Alberto Baiocco e Mara Adriani hanno parlato del proprio passato nella casa del Grande Fratello 10, del proprio presente pieno di impegni e di amore, e del proprio futuro profumato (forse) di fiori d'arancio… Cominciando dal risultato ottenuto da Alberto e Mara al GF (lui è arrivato quarto, lei si è fermata alla semifinale), i due si sono detti comunque più che soddisfatti: "Il mio quarto posto in ogni caso non lo considero tale: per quello che ho fatto, per quanto ho dato nella casa, ho più che vinto" ha detto Alberto, "Pensavo di rimanere al massimo due settimane e invece ci sono restata 4 mesi" ha risposto invece Mara. Si passa subito al loro amore, un sentimento sbocciato grazie alla caparbietà di Mara, che con le sua avances avrebbe fatto capitolare chiunque. Ma Alberto non ci sta a passare per il "casto" che ha ceduto al passato, in fondo lui stesso precisa che nel suo passato ne ha fatte di cotte e di crude e che ha avuto molte ragazze. Negli ultimi 4 anni però è rimasto fermo: "Non trovavo una persona con la quale condividere delle scelte importanti anche in ambito sessuale. Mi ero posto dei limiti che ho mantenuto anche fino all’entrata nella casa del Grande Fratello. Poi ho conosciuto Mara, con la quale prima di avere una relazione vera e propria, ho approfondito una conoscenza a 360 gradi e mi sono lasciato andare" racconta il gieffino. Il motivo di questa sua "fermezza" è naturalmente una ragazza conoscita prima dell'esperienza del GF: "Una donna della quale non so se mi fossi innamorato ma sicuramente mi piaceva molto tanto da averla quasi idealizzata. Ci sono rimasto male dopo che lei mi ha mentito su questioni personali che mi hanno fatto ricredere sulla sua persona". Alberto e Mara parlano con affetto dei loro ex coinquilini. In particolare Mara, legatissima nella Casa a Carmela Gualtieri, afferma di credere fermamente nell'amore che lega l'amica al ‘Principe' George Leonard: "Credo che al di là di quello che pensano tutti, grazie a Carmela George possa aver messo la testa a posto. Me lo auguro sul serio". Quando si parla di Mauro Marin, il vincitore del Grande Fratello 10, i pareri della coppia sul suo conto sono decisamente diversi. "Gli voglio un bene dell’anima" racconta Alberto "L’altra sera l’ho chiamato e mi ha detto ‘Per favore ho bisogno di te…’. Mauro è un ragazzo che ha avuto dei problemi, come ci ha detto lui stesso. Proprio per questo, ho sempre cercato di proteggerlo, ho sempre avuto paura di ciò che gli potesse succedere. Non paura per gli altri, paura per lui che magari sotto pressione potesse arrivare star male. Il pubblico ha deciso che dovesse vincere lui, ed è stato giusto così". Mara non la pensa così: "Io sono di altro avviso. Non sono contenta della sua vittoria, non posso fingere. Non so sinceramente cosa piaccia di lui, cosa l’abbia portato alla vincita, in cosa sia divertente. A me Mauro non è mai piaciuto sin da quando ha varcato la porta rossa. Ha vinto come gran giocatore però il percorso di altre persone, vedi Carmela o Maicol, che hanno vissuto la casa è stato differente. Avrei preferito vincesse uno che avesse vissuto la casa con il cuore. Il pubblico ha deciso così anche condizionato dai filmati nei quali risultava simpatico. Ma il Mauro che abbiamo vissuto noi era ben diverso". | Alberto Baiocco e Mara Adriani si raccontano su TvBlog. |
I fan di Paul Walker, a quasi due anni dalla tragica scomparsa in quell'assurdo incidente stradale a fine 2013, hanno potuto salutarlo per l'ultima volta grazie alla sua apparizione postuma in "Fast & Furious 7", che in poche settimane ha sbancato i botteghini di tutto il mondo superando il miliardo di incassi. Difficilmente, chi ha amato la saga cinematografica a base di motori e adrenalina potrà dimenticare il film capostitpite, quel "Fast & Furious" uscito nel 2001. Interpretata da Walker e da Vin Diesel ancora giovanissimi, la pellicola (come tutta le serie) è passata alla storia anche per le splendide automobili sportive, veri e propri simboli del cinema d'azione degli ultimi anni. Quella che forse resta la vettura più celebre e maggiormente impressa nell'immaginario visivo, la Toyota Supra guidata da Walker, è appena stata venduta all'asta, per la cifra mastodontica di 185 mila dollari. | La celebre e iconica auto sportiva guidata dal compianto Paul Walker nel film capostipite della saga è stata appena venduta all’asta a Indianapolis, per la cifra astronomica di 185 mila dollari. |
Presso lo zoo di San Diego, uno dei più grandi al mondo, sono stati registrati i primi casi naturali di infezione da coronavirus SARS-CoV-2 nelle grandi scimmie. Nello specifico, sono stati contagiati almeno tre gorilla della sezione “Gorilla Troop” del giardino zoologico americano, nel quale sono ospitate oltre 800 specie differenti. Il contagio nei grandi primati non umani è fra le principali preoccupazioni per gli esperti, non solo perché nella maggior parte dei casi si tratta di specie minacciate di estinzione, come lo sono appunto i gorilla (alcuni in modo critico), ma anche perché non si sa come il patogeno possa colpire questi animali. È noto ad esempio che il semplice virus del raffreddore umano può determinare un'infezione letale negli scimpanzé, pertanto sin da quando il coronavirus ha iniziato a diffondersi nel mondo sono stati applicati rigidi controlli per tutelare la salute della fauna selvatica, e in particolar modo quella delle scimmie. La positività dei gorilla è stata rilevata l'8 gennaio in seguito all'analisi dei campioni fecali inviati al California Animal Health and Food Safety Laboratory System (CA HFS), e successivamente è stata confermata dai controlli dei National Veterinary Services Laboratories (NVSL) che fanno campo al Dipartimento dell'Agricoltura statunitense. I veterinari del San Diego Zoo Safari Park hanno deciso di procedere con i test dopo aver osservato due esemplari con i sintomi della COVID-19, ovvero un po' di tosse e congestione nasale. Un terzo esemplare sta manifestando sintomi, ma si ritiene che tutto il gruppo sia stato esposto al virus ed è probabile che vi siano altri casi di positività asintomatica. Secondo lo staff dello zoo a infettare i gorilla sarebbe stato un custode positivo e asintomatico che si occupa della sezione in cui sono ospitati. Questo nonostante i rigidi protocolli introdotti da quando è scoppiata la pandemia, che prevedono l'accesso ai recinti solo con dispositivi di protezione individuale (mascherine), tute da lavoro specifiche, frequente lavaggio delle mani e una distanza dagli animali superiore a quella che si rispetta normalmente. “ Il fatto che, nonostante questi protocolli, la trasmissione sembri avvenuta evidenzia la sfida che tutti dobbiamo affrontare insieme alla lotta contro questo virus altamente contagioso”, ha scritto lo zoo in una nota. Al momento le condizioni dei gorilla non destano alcuna preoccupazione e i veterinari sono convinti che si riprenderanno pienamente dall'infezione, ma naturalmente vengono costantemente monitorati e lo staff è pronto a intervenire in caso di necessità. Gli esperti sono in contatto anche con i medici per capire quali potrebbero essere le migliori soluzioni per trattare i gorilla, nel caso in cui le loro condizioni dovessero aggravarsi. La speranza, naturalmente, è che tutti gli animali coinvolti si riprendano al più presto. Non c'è alcun pericolo che possano trasmettere il virus ai visitatori perché il parco è chiuso dallo scorso 6 dicembre, inoltre la distanza dai gorilla e l'introduzione di nuove barriere non avrebbero fatto correre il minimo rischio. | Almeno tre gorilla del San Diego Zoo Safari Park sono stati contagiati dal coronavirus SARS-CoV-2. Si tratta dei primi casi di infezioni naturali tra i primati non umani. Le scimmie hanno tosse e congestione nasale, ma al momento le condizioni non preoccupano i veterinari. La circolazione del virus in questi animali – minacciati di estinzione – va comunque strettamente monitorata. |
Continuano le difficoltà per Marco Baldini che, attraverso il suo profilo Facebook, annuncia l’intenzione di lasciare i social network. La spalla di Fiorello sta vivendo un momento molto complesso a causa dei debiti che si porta dietro da anni e che hanno portato i suoi numerosi creditori a braccarlo al fine di costringerlo a restituire loro il maltolto. Già a dicembre lo speaker radiofonico aveva abbandonato i social network, per poi farvi ritorno dopo aver riacquistato una condizione di spirito più serena. Oggi, e ancora non è chiaro quale sia stato il motivo scatenante, Baldini annuncia l’intensione di tornare di nuovo alla sua vita privata e sparire dalla rete e lo fa con un messaggio postato sulla sua pagina Facebook: Scrivo questo messaggio per onorare la lealtà e sincerità con la quale mi sono sempre rivolto a tutti voi popolo della rete. Sparirò per un po’ di tempo. E spiego anche perché: Facebook come Twitter richiederebbero molto più impegno da parte mia perché in questo momento sono gli unici veicoli di comunicazione che ho a disposizione. Dovrei postare pensieri, componimenti, video, foto, mantenere conversazioni con voi, insomma dovrei trasformare questi veicoli in una sorta di radio-televisione virtuale per continuare a "esistere" artisticamente. Purtroppo negli ultimi tempi, a causa di un periodo ormai noto a tutti (vedi le esternazioni televisive e gli articoli dei giornali), ho trasformato questi due veicoli di comunicazione in una sorta di ricettacolo di depressione che non appartiene alla mia natura o perlomeno, adesso sì ma farei bene a tenerlo per me come mi consiglia chi mi vuole bene. Dunque per non correre il rischio di cadere nel perenne piagnisteo e mantenere un giusto grado di dignità, decido di fare come i gatti che quando si devono leccare le ferite preferiscono isolarsi. Qualcuno di voi potrà commentare : “E sticazzi non ce li metti?" O magari qualcuno potrebbe scrivere frasi scontate del tipo: " No dai, non ci abbandonare" oppure " dopo la notte arriva il giorno" e così via. Tutto giusto, la rete è bella anche per questo, perché ognuno può dire la sua. Ritornerò in rete? Boh! Chissà. Le vie del Signore sono infinite, anche se, a dire la verità io ne ho già percorse parecchie, forse troppe. Buona vita. | Marco Baldini annuncia l’intenzione di lasciare nuovamente i social network: “Voglio mantenere un giusto grado di dignità, preferisco sparire dai social”. |
Che la luce naturale sia fondamentale per tutti gli essere viventi sulla Terra è risaputo ormai. Il Sole condiziona il nostro umore, i ritmi di vita oltre a portare diversi benefici alla pelle o al sistema nervoso. Così un società con sede a Londra ha ideato il progetto Photon Space che prevede la realizzazione di case di vetro da collocare in spazi isolati o sui tetti degli edifici per garantire all'uomo ambienti pieni di luce naturale tali da migliorare il ciclo di vita dei suoi abitanti. Photon Space può essere un luogo dove fuggire dalla frenetica vita cittadina oppure la vostra casa sui tetti della città. Pareti di vetro multistrato ad alte prestazioni, rette da travi di vetro curvato completamente trasparenti caratterizzano le case di Photon Space. Il progetto prevede la realizzazione di ambienti dove sperimentare la gioia del paesaggio circostante e riscoprire i benefici salutari della luce del giorno. Pochi giorni all'interno di uno spazio Photon sono sufficienti per reimpostare il vostro orologio biologico e fornire semplici stimoli al vostro corpo che ricomincerà a rifiorire. Vivere in una casa di vetro migliora il vostro sonno, che si registra sul naturale ciclo solare, e aiuta a combattere lo stress perché il sole è in grado di produrre endorfine nel nostro sangue tali da renderci più sereni. | Da Londra gli architetti di Photon Space assicurano che le loro case piene di luce aiutano il sonno e combattono lo stress. |
Dopo il primo look con tutina dal mood disco samba e l'abito bianco aderente sfoggiato durante il duetto con Myss Keta, Elettra Lamborghini sale sul palco della quarta serata di Sanremo 2020 per intonare le note del pezzo "Musica (e il resto scompare)" con un romantico abito color cipira dalla sexy scollatura e indossato senza reggiseno firmato Dsquared2. Il modello in chiffon con ruche, balze e volant sul corpetto e con maniche a sbuffo rivelava l'assenza del reggiseno ma rivelava anche la presenza di copri capezzoli indossati da Elettra Lamborghini evidentemente per evitare di mostrare troppo. Il lungo vestito svolazzante ha una scollatura a oblò sul centro del décolleté, vita alta, maniche lunghe a sbuffo e gonna con balze a strascico. Elettra completa il look con lunghi orecchini dorati a boule e un acconciatura con capelli lisci tirati in una fila centrale con doppi fermagli gioiello. La cantante cambia dunque ancora stile, scegliendo una abito sensuale ma romantico e dicendo addio ai vestiti stretch delle puntate precedenti, in cui aveva scelto modelli super fit che mettevano in mostra le curve. Ora punta sulle trasparenze e sceglie un color pastello più romantico e femminile. | Elettra Lamborghini sale sul palco della quarta serata di Sanremo 2020 con un sensuale abito color cipria, un lungo modello romantico con balze e ruche che rivela l’assenza di intimo. Ecco tutti i dettagli e le foto del vestito di Elettra Lamborghini sul palco del Festival della canzone Italiana. |
"Porti aperti", "immigrazione", sono tra gli argomenti più trattati in Italia nell'ultimo periodo. Sicuramente il tema dei porti è caldo e va affrontato con il massimo della sensibilità. Intanto i porti di Europa crescono, si trasformano e si arricchiscono di nuovi progetti e architetture contemporanee. Da Anversa a Salerno, i cantieri aperti e i nuovi programmi di espansione dei porti d'Europa sono sempre più numerosi: "Il mondo sta subendo cambiamenti rivoluzionari. Cambiamenti climatici, digitalizzazione, crisi geopolitiche e guerre commerciali incombenti, automazione e maggiore coinvolgimento dei cittadini sono tra i gli argomenti principali… Sono aumentate le responsabilità di stare al passo con gli sviluppi imminenti e affrontare le sfide.", è stato affermato durante la conferenza ESPo tenutasi a Livorno a Maggio 2019, "I porti europei devono essere agili e resistenti. Adattarsi a un nuovo mondo è un imperativo". Proviamo dunque a fare un piccolo tour per scoprire i progetti portuali più interessanti d'Europa. I porti sono centri di trasporto, di energia, di economia e oggi sono chiamati a giocare un ruolo sempre più attivo nella società. L'emergenza immigrazione sta rendendo necessario l'espansione dei porti d'Europa e l'implementazione di nuove strutture e attrezzature. Così i porti cambiano, crescono e si trasformano da luoghi solo commerciali o industriali a nuovi e vitali centri urbani delle città, poli di attrazione per l'architettura contemporanea e di qualità. Dalla nuova stazione marittima di Zaha Hadid a Salerno all'Elbphilharmonie, avveniristica struttura progettata da Herzog & de Meuron ad Amburgo, ecco i nuovi porti più belli d'Europa. Un esempio emblematico è rappresentato dal porto di Amburgo che di recente ha vissuto un processo di trasformazione ed espansione di rilievo. Protagonista di tale nuovo impulso per la città è rappresentato dal quartiere di Hafencity, che rappresenta l'espansione verso l'Elba della città. Hafencity è un progetto urbanistico che dal 2000 sta trasformando la città di Amburgo convertendo vecchi silos, depositi ed edifici degradati del porto, da ovest a est, da nord a sud, in residenze, uffici, scuole, parchi e centri culturali. Il quartiere è diventato il nuovo polo di attrazione per Amburgo e per un turismo sempre più attento e incuriosito dall'architettura di qualità. Qui nel 2017 è stata inaugurata l ‘Elbphilharmonie, avveniristica struttura progettata da Herzog & de Meuron che con la sua forma a onda increspata è già diventata un'icona nello skyline di Amburgo. Oggi il porto della città si è affermato come cuore metropolitano di un'Europa in crescita e snodo cruciale per il Continente centrale, sottraendo anche alla città di Liverpool il ruolo di punto di partenza principale per i flussi migratori verso gli Stati Uniti d'America. Dal 2009 il porto di Anversa in Belgio è stato investito da un piano di riqualificazione che ha preso il via dall'edificio portuale di Antwerp Port House progettato da Zaha Hadid. Il progetto dell'architetto iracheno, inaugurato nel 2016, ha visto la ristrutturazione di un edificio abbandonato in mattoni che ospitava una stazione dei pompieri. L'architettura è diventata già un polo di attrazione mondiale per la sua particolare forma caratterizzata da un corpo vetrato a forma di diamante che sovrasta il preesistente edificio. Il progetto, simile all'esterno ad un diamante sfaccettato con triangoli di vetro trasparente e satinato, all'interno da la sensazione di trovarsi sulla prua di una nave svettante verso l'orizzonte. La Port House è il simbolo della rinascita della città che oggi è uno dei principali porti d'Europa: "La qualità dei collegamenti ferroviari con l'entroterra tedesco e la politica di ammassamento sistematico del trasporto merci hanno consentito ad Anversa, sul lato terra, di attirare una clientela di spedizionieri attraverso tariffe basse e, sul lato marittimo, di fissare la frequente frequenza di un numero maggiore di servizi di linea di spedizione. Questa politica coerente le ha permesso di diventare, alla svolta del 20° secolo, il principale scalo del continente per i transatlantici.", scrivono i ricercatori dell'enciclopedia digitale LabEx EHNE. Grazie alla sua posizione geografica favorevole, tra la costiera amalfitana e cilentana, le isole del Golfo di Napoli e le aree archeologiche di Paestum e Pompei, Salerno rappresenta un approdo ideale per turisti e merci in transito per l'Italia. La città campana negli ultimi anni si sta candidando a diventare la nuova “Porta del Sud” per il Mezzogiorno e la Costiera Amalfitana. Complice di questo nuovo ruolo ruolo di Salerno in Italia è il processo e di sviluppo del water-front cittadino. Simbolo di tale fase è il progetto della Stazione Marittima di Salerno di Zaha Hadid, costruito sul Molo Manfredi. Con il suo profilo sinuoso e la copertura a guscio metallico, l'edificio è già diventato un elemento iconico della città. Al suo interno elementi fluidi che sembrano guidare i passeggeri da terra ai punti d'imbarco del ponte superiore. Zaha Hadid è solo uno dei grandi nomi dell'architettura chiamati a Salerno per partecipare alla sua rinascita. Altri noti come David Chipperfield e Massimiliano Fuksas sono stati invitato in città allo scopo di occuparsi del restyling di Salerno che oggi rappresenta la prima città nel sud Italia per l'architettura contemporanea. Fino alla seconda metà dell'Ottocento, Le Havre in Normandia è stata la principale porta di accesso all'Europa continentale. Dopo un periodo di declino, la città è tornata ad un nuovo splendore grazie a vari interventi di architettura contemporanea di qualità. Nomi come Bellarmato, Thibault, Lamandé, August Perret, Niemeyer, Reichen & Robert e Jean Nouvel, hanno contribuito a rendere grande la città industriale francese, con un porto importante per il commercio di prodotti quali cotone, caffè, spezie, legni esotici e per il trasporto passeggeri sui grandi transatlantici. Oggi Le Havre è l'unica città il cui centro moderno è inserito nel Patrimonio Mondiale dell'UNESCO. Al maestro dell'architettura moderna August Perret, grande sperimentatore del cemento armato, si deve la realizzazione dei piani di ricostruzione urbana del centro di Le Havre di cui i "due vulcani" di Niemeyer sono un simbolo. I due corpi in cemento armato a forma di montagna con la cima mozzata accoglievano la prima Maison de la Culture di Francia e un teatro. Dopo anni di declino, i due vulcani sono stati interessati da un progetto di restyling che oltre a renderli più funzionali, ha portato al vecchio splendore il progetto dell'architetto brasiliano. | In un momento storico in Europa in cui si parla di “porti aperti” e l’immigrazione è uno dei temi più caldi del momento, i porti d’Europa si stanno attrezzando per accogliere nuovi flussi ma soprattutto nuove architetture contemporanee. Diamo uno sguardo ai progetti più interessanti che si stanno realizzando. |
L'amaca è da sempre una delle sedute che ci riporta ad un riposo assoluto e rigenerante, vi siete mai chiesti perchè? Forse per la sua forma primordiale di giaciglio utilizzata per dormire e riposare. È costituita di un panno o di una rete di corda o cordicella tenuta sospesa fra due ancoraggi. Ne esistono di diversi tipi e dimensioni, il mondo del design ha partorito diversi esemplari che sempre più invitano ad abbandonarsi. L'amaca può costruita con diversi materiali, alcuni tipi prevedono dei supporti di legno come distanziatori, quest'anno al Salone del Mobile di Milano erano addirittura posizionate per strada per far riposare i passanti e farsi un po' di pubblicità. Le sue origini sono da ricercarsi nell'America meridionale precolombiana o nei Caraibi. L'uso dell'amaca sulle navi fu introdotto per la prima volta da Cristoforo Colombo; eliminando così l'abitudine dei marinai di dormire per terra. “Si aspira ad avere un lavoro, per avere il diritto di riposarsi. ” Cesare Pavese | Un must pratico per dormire e riposare, inventata dagli indigeni del Sud America, l’amaca è attualmente utilizzata in alberghi e giardini per dondolarsi nel verde e non solo… |
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Dopo il successo del tour invernale – durante il quale ha toccato i teatri di Roma, Milano, Napoli, Torino e altre città italiane – Il mondo di Patty, il musical più bello andrà in scena in una delle location più suggestive del Belpaese, l’Arena di Verona.
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Stevie Wonder: il 5 luglio all'Arena di Verona
Lo spettacolo sarà protagonista di una serata d'estate nel grande anfiteatro veneto, il 19 luglio, per poi sbarcare, il 25, allo Stadio Ceravolo di Catanzaro, unica data in Calabria de Il mondo di Patty tour. In particolare, quest’ultimo evento è stato organizzato grazie al sostegno della Provincia di Catanzaro e del promoter Ruggero Pegna, ed è uno dei punti di forza dell’estate calabrese, un musical ricco di luci e allegria, dedicato a tutta la famiglia.
Insieme a Laura Natalia Esquivel, sedicenne interprete della dolce e talentuosa adolescente Patty Castro, sul palcoscenico canteranno e balleranno tutti gli altri personaggi dell’amato telefilm, tra i quali le Popolari – il gruppo delle amiche della protagonista – e le Divine – le rivali capitanate dalla frivola Antonella – nonché Matias, il ragazzo che le fa battere il cuore. Una curiosità sulla Esquivel: la giovanissima cantante e attrice argentina – è nata il 18 maggio 1994 a Buenos Aires – ha un legame speciale con il nostro Paese: sua mamma, infatti, è originaria di Avellino e per questo motivo Laura, nel 2009, ha ottenuto la cittadinanza italiana.
Paola Ciaramella
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Uno show grandioso, con un allestimento ricco di effetti speciali e i personaggi della serie tv che ha riscosso così tanto successo tra i giovanissimi. Dopo il successo del tour invernale – durante il quale ha toccato i teatri di Roma, Milano, Napoli, Torino e altre città italiane – Il mondo di Patty, il musical più bello andrà in scena in una delle location più suggestive del Belpaese, l’Arena di Verona. Lo spettacolo sarà protagonista di una serata d'estate nel grande anfiteatro veneto, il 19 luglio, per poi sbarcare, il 25, allo Stadio Ceravolo di Catanzaro, unica data in Calabria de Il mondo di Patty tour. In particolare, quest’ultimo evento è stato organizzato grazie al sostegno della Provincia di Catanzaro e del promoter Ruggero Pegna, ed è uno dei punti di forza dell’estate calabrese, un musical ricco di luci e allegria, dedicato a tutta la famiglia. Insieme a Laura Natalia Esquivel, sedicenne interprete della dolce e talentuosa adolescente Patty Castro, sul palcoscenico canteranno e balleranno tutti gli altri personaggi dell’amato telefilm, tra i quali le Popolari – il gruppo delle amiche della protagonista – e le Divine – le rivali capitanate dalla frivola Antonella – nonché Matias, il ragazzo che le fa battere il cuore. Una curiosità sulla Esquivel: la giovanissima cantante e attrice argentina – è nata il 18 maggio 1994 a Buenos Aires – ha un legame speciale con il nostro Paese: sua mamma, infatti, è originaria di Avellino e per questo motivo Laura, nel 2009, ha ottenuto la cittadinanza italiana. | Dopo il tour invernale, lo spettacolo approderà nell’anfiteatro veneto il 19 luglio e il 25 allo Stadio Ceravolo di Catanzaro. |
La 69esima edizione del Festival di Sanremo sta entrando nel vivo e ormai tutti gli artisti in gara hanno presentato i loro pezzi inediti sul palco dell'Ariston. Tra le "veterane" dell'evento c'è anche uno dei grandi nomi della musica italiana, Loredana Bertè, che fin dalla prima serata ha lasciato tutti senza parole con la sua energia e il suo stile esuberante. Per le prime due sere ha sfoggiato lo stesso minidress che lasciava le gambe in mostra, variando solo il colore del look, ma in entrambi i casi non ha rinunciato a un accessorio molto particolare, la borsetta: ecco perché non può farne a meno. Loredana Bertè è una delle grandi protagoniste della 69esima edizione del Festival di Sanremo, durante la quale ha presentato il brano inedito "Cosa ti aspetti da me". Dopo aver fatto storia nel corso della carriera con i suoi look appariscenti, provocatori e sopra le righe, quest'anno a pochi giorni dall'inizio della manifestazione canora aveva annunciato che si sarebbe lasciata alle spalle gli eccessi, facendo curare l'armadio da Gianluca Saitto. Nonostante ciò, è riuscita lo stesso a farsi notare con la sua stravaganza. Se nella prima serata aveva puntato sul total black con un minidress che lasciava le gambe in mostra, nel secondo appuntamento con lo show ha deciso di sfoggiare un abito identico ma di colore differente. Ha poi completato il tutto con il rossetto fluo e con i capelli blu portati liscissimi, a dimostrazione del fatto che ha ancora energia e stile da vendere a 68 anni. L'accessorio a cui non è riuscita a rinunciare sul palcoscenico dell'Ariston? La borsetta, portata a tracolla in entrambe le esibizioni. | Loredana Bertè è una delle grandi protagoniste della 69esima edizione del Festival di Sanremo e fin da quando è apparsa sul palcoscenico dell’Ariston tutti si sono chiesti per quale motivo non riesca proprio a rinunciare alla borsetta. A dispetto di quanto si potrebbe pensare, non si tratta di un dettaglio di stile per arricchire il look, la verità è che è semplicemente un bodypack. |
Aggredita e poi colpita sullo zigomo sinistro. Alessandra Zorzin, 21 anni, ha aperto la porta della sua abitazione di Valdimolino di Montecchio Maggiore all'amico padovano Marco Turrin. Non si sarebbe mai aspettata un'aggressione da parte sua eppure, appena lui ha iniziato a spintonarla dopo un litigio, ha subito cercato di difendersi dall'aggressione che poi si è trasformata in un omicidio. Alessandra era sola in casa: il suo compagno era andato a pranzo dai genitori e la figlia all'asilo. Turrin ha scelto un momento in cui sapeva che avrebbe trovato l'amica a casa da sola secondo gli inquirenti. L'esame autoptico ha rivelato che la guardia giurata di Vigodarzere ha picchiato la 21enne prima di ucciderla. Turrin era ossessionato dalle frequentazioni della ragazza. Il pomeriggio del delitto si era recato a casa sua con la pretesa di vedere il suo cellulare per verificare che non frequentasse "nessun altro oltre lui". I vicini, infatti, hanno raccontato di aver sentito la giovane urlare per riavere il suo telefono. Subito dopo lo sparo. | Picchiata dall’amico che era ossessionato da lei e poi uccisa con un unico colpo di pistola. Sono queste le ipotesi formulate sull’omicidio di Alessandra Zorzin, giovane mamma 21enne uccisa nella sua abitazione di Valdimolino di Montecchio. La ragazza sarebbe stata prima aggredita e poi uccisa. Secondo gli inquirenti, l’uomo avrebbe premeditato l’omicidio. |
San Valentino non è per forza la festa dei più romantici o sdolcinati, né deve essere un giorno temuto per le proprie tasche o le proprie energie in giro alla ricerca del regalo giusto per il proprio partner. Per dimostrare il proprio amore non necessita fare salti mortali o per forza spendere un patrimonio in regali, né riempire la casa, l'ufficio o la macchina di fiori. A volte per dimostrare il proprio amore basta un gesto o anche solo un pensiero e se per di più questo pensiero lo dimostrate con un piccolo lavoro fai da te il regalo sarà sicuramente ancora più apprezzato. Ci sono tanti modi per realizzare dei regali fai da te, originali ed economici, che possono valere più di mille fiori. | Per stupire il proprio partner a San Valentino non serve spendere una cifra da capogiro o comprare molte cose, a volte basta anche un piccolo regalo fai da te, economico ed originale, per dimostrare il proprio amore. |
Come perdere peso in modo sano e duraturo? Spesso si pensa che la soluzione sia quella di eliminare i carboidrati, quindi pasta, pane o patate, cioè alimenti che trattengono i liquidi: basterebbe farne a meno per tre giorni per perdere circa un paio di chili. In realtà però parliamo di chili che riprenderemo appena questi alimenti ritorneranno nella nostra alimentazione. Meglio allora una dieta normoproteica, col giusto bilanciamento di proteine, lipidi e carboidrati, per perdere fino a 10 chili senza rinunce. Seguendo quindi un'alimentazione sana con la giusta proporzione di nutrienti, quelli che ritroviamo nella dieta mediterranea considerata la più salutare ed equilibrata. Ma scopriamo di più. Il menu della dieta normoproteica è stato messo a punto dalla nutrizionista, dottoressa Carla Lertola, uno schema alimentare in cui vengono rispettate le giuste proporzioni di tutti i nutrienti che troviamo nella dieta mediterranea e cioè: In questo modo si potranno perdere fino a 10 chili in sei mesi in modo graduale e duraturo e senza pericoli per la salute. In più senza stravolgere le nostre abitudini alimentari, quindi senza stress ma mangiando in modo sano. Vediamo allora cosa mangiare a colazione, pranzo e cena e gli alimenti che non devono mai mancare. A colazione è importante consumare gli alimenti che ci forniscano la giusta energia, da spendere nell'arco della giornata (cereali) e introdurre la giusta dose di calcio con yogurt o latte. Anche tè o caffè non devono mancare per fornire al nostro organismo lo sprint giusto per affrontare la giornata. Ecco allora quali sono le dosi da rispettare: Lo schema di pranzo e cena sarà molto elastico per adattarlo alle diverse esigenze. C'è solo una regola da seguire: bisogna rispettare quantità e numero di volte a settimana. Ma ecco cosa mangiare nello specifico, con gli alimenti da scegliere ogni giorno per una dieta semplice ma variata. | Grazie alla dieta normoproteica possiamo dimagrire assumendo 1550 calorie al giorno: per perdere peso in modo sano e mangiando tutti gli alimenti presenti nella dieta mediterranea. Ma scopriamo di più su questa dieta e i menù da seguire. |
Christina Simmons ha 30 anni, viene da Seattle e da pochi mesi ha dato alla luce il suo secondo figlio. Dopo la nascita del primo bambino, si era ritrovata alle prese con la depressione post-parto, una condizione che non le ha permesso di godersi al 100% la maternità e che l’ha fatta sentire “scollegata” dal mondo. Nessuna cura a base di integratori e vitamine sembrava funzionare e per mesi non riusciva ad accettare il fatto di non avere più il feto nel suo grembo. Pur di non rivivere la stessa esperienza, questa volta ha utilizzato un metodo davvero molto particolare: ha bevuto un frullato a base di avocado, anacardio e placenta. In questo modo, è riuscita ad assumere alcuni nutrienti necessari per tenersi in salute al termine della gravidanza e si è sentita più in forma che mai. Come se non bastasse, ha anche conservato parte della sua placenta, trasformandola in capsule che ancora oggi prende. Ha dispetto di quanto si potrebbe pensare, | Christina Simmons ha 30 anni e ha trovato un modo “alternativo” per combattere la depressione post-parto. Ha bevuto un frullato preparato con la sua placenta e si è sentita subito in forma. |
I fan di Tiziano Ferro si segnino l'8 settembre, ovvero la data in cui uscirà il nuovo singolo. La scelta è caduta su "Valore assoluto", quarto estratto dal "Mestiere della vita", dopo "Dovremmo ritornare", che diede il primo assaggio dell'album quattro volte platino, seguito da "Il conforto", la canzone in coppia con Carmen Consoli e "Lento/Veloce", scelto, invece, come singolone estivo. "Valore assoluto" è pure la quarta traccia dell'album, scritta assieme a Emnanuele Dabbono è una vera e propria dichiarazione d'amore, come scrisse proprio il cantante nelle note di accompagnamento dell'album: "Se piovessero dal cielo tutti i cuori del mondo, io raccoglierei il tuo soltanto" canta Ferro in quella che si appresta a diventare un altro dei suoi inni d'amore, di quelli da scrivere sui muri. E lo sa bene il cantante di Latina che per accompagnare l'annuncio ha deciso di pubblicare un'immagine che riprende una sua frase su un muro. Sul muretto, infatti, si legge "e stavo attenta a non amare prima di incontrarti" che è una delle frasi de "Il regalo più grande", tratto dal suo quarto album in studio "Alla mia età" del 2009, ma sono tante le frase del cantante che, girando per le città italiane, si possono leggere sui muri, dedicati di volta in volta a fidanzati/e e persone a cui si vuole bene: Il fatto che qualcuno scelga una mia frase per urlare il proprio amore su un muro mi commuove sempre. Per un attimo mi sembra quasi che i social network non abbiano rovinato tutto. Detto ciò, grazie ai social network, vi comunico che tra poco uscirà un nuovo singolo ð Un pezzo di cuore. VALORE ASSOLUTO, 8 settembre 2017. Un abbraccione. Tiziano | Tiziano Ferro ha annunciato che il prossimo singolo tratto da “Il mestiere della vita” sarà pubblicato il prossimo 8 settembre. |
E' ripartito da dove si era interrotto il processo per la morte di Michael Jackson: nuove accuse per il dottor. Murray, che rendono ancora più vacillante la posizione del medico che aveva in cura il Re del Pop al momento della sua morte. Dopo le foto shock della scientifica e gli audio che dimostrerebbero in maniera inesorabile le responsabilità di Conrad Murray, ora è arrivata la testimonianza con cui si assesta il colpo decisivo al medico. A parlare è il dottor Steven Shafer che dice: «Murray ha avuto un paio di mancanze decisive. Sono stati acquistati ben 15 litri di Propofol per far fronte al tour, mi sembra una quantità a dir poco spropositata per un solo uomo!» Le parole dell'uomo hanno un peso preponderante. Shafer è uno dei maggiori conoscitori al mondo del famigerato anestetico, essendo lo specialista assunto vent'anni fa dalla società che produce il Propofol per regolarne il corretto dosaggio. Un medicinale molto forte, dunque: anche una minima quantità somministrata fa la differenza tra un sonno di pochi minuti e una vera e propria narcosi. Non è un caso che, secondo quando specificato dallo specialista dottore, la somministrazione dovrebbe essere fatta tramite un'apposita pompa per evitare overdosi, cosa che Murray non ha fatto. Per Shafer il trattamento riservato da Murray al suo famoso paziente è stato una "singolare e incosciente" mancanza di cura. Inoltre la sua assenza nel momento in cui Michael Jackson era sotto l'effetto del Propofol è stata, secondo lo specialista, come "togliere le mani dal volante". | Il medico, unico imputato per l’omicidio colposo del Re del Pop, è stato accusato da uno specialista del Propofol, che ha evidenziato tutti gli errori commessi da Murray nella somministrazione dell’anestetico che ha ucciso Michael Jackson. |
Pochi giorni fa Andrea Bocelli aveva fatto parlare di sé per aver improvvisato un piccolo spettacolo per strada da busker, voce e chitarra, a Times Square a New York. Il tenore, uno degli artisti italiani più noti all'estero, infatti, aveva improvvisato ‘Mamma son tanto felice' per raccogliere fondi a favore dei senzatetto che vivono nella città americana: il risultato, per pochi minuti d'esibizione, oltre che un po' di foto e video di spettatori divertiti, era stato di circa 500 dollari a cui il cantante aveva aggiunto una somma di tasca propria. Oggi si torna a parlare di Bocelli ancora una volta per un gesto di solidarietà suo e della sua famiglia, il fratello Alberto e la madre Edi, che hanno donato il terreno su cui è stato costruito un asilo musicale a La Sterza, sua città natale, che ospiterà 90 bambini. Il centro educativo Zerosei, come è stato chiamato, è stato dedicato al padre Alessandro e progettato dal fratello architetto: Sono almeno 50 anni che non si inaugura una scuola nel nostro Comune – ha dichiarato il Sindaco Alessio Barbafieri, come scritto dal sito Valdera.it -. Questa nuova struttura avrà un taglio particolare, quello della musica, dentro c'è una stanza dedicata e uno staff all'altezza. Inserire una nuova scuola che ospiterà bambini fino a sei anni è un progetto strategico approvato anche dall'Unione Valdera. La struttura è costata nel complesso un milione e 300 mila euro di cui 600 mila messi dalla Regione e il resto dalle casse comunali, con lo studio di Alessandro Bocelli che ha creato il progetto gratuitamente. Proprio il fratello del tenore ha spiegato come la struttura possa avere anche altre funzioni, spiegando che ‘è un edificio progettato per ospitare anche la cittadinanza in caso di calamità', mentre, parlando del padre ha detto: ‘Amava tanto questa terra come amava i bambini, penso che questo sia il miglior modo per ricordarlo'. | Andrea Bocelli e la sua famiglia hanno regalato un terreno al Comune di La Sterza, sua città natìa, su cui è stato costruito un asilo musicaòe che ospiterà 90 bambini. |
In considerazione dell’emergenza Coronavirus che dalla Cina si è estesa al resto del mondo (qui le ultime notizie e aggiornamenti sulla situazione), Infront Moto Racing, l’organizzazione del campionato del mondo di Motocross, ha comunicato una nuova data per il GP di Patagonia-Argentina che si sarebbe dovuto disputare il prossimo 21 e 22 marzo sulla pista di Neuquen. Una decisione analoga a quella che è stata presa nella giornata di domenica per la tappa di Pietramurata, in Trentino, che è stata rinviata al 18 e 19 luglio. La preoccupazione per il rischio contagi sta rapidamente stravolgendo i calendari del motorsport, in particolare quelli dei campionati a due ruote che sono stati i primi a valutare quelle che potrebbero essere le conseguenze di far spostare la carovana da un Paese all’altro. È infatti notizia di ieri quella del rinvio del GP di Austin della MotoGP dal 5 aprile al 15 novembre, con lo spostamento del GP di Valencia al 22 dello stesso mese. Un annuncio relativo alla gara del Motomondiale del Termas de Rio Hondo prevista per il 19 aprile e che dovrebbe rappresentare l’esordio stagionale della classe regina non è ancora arrivato ma alla luce della comunicazione giunta in questi ultimi minuti dal campionato del mondo di Motocross, il round in Sud America corre il serio rischio di saltare. Quanto al round dell’MXGP a Nequen, in seguito ai colloqui dell’Infront Moto Racing con il promotore dell’evento locale, così come le autorità argentine, è stato deciso che il weekend in cui verrà recuperato l’evento sarà quello del 21 e 22 novembre. “Una modifica necessaria – si legge nella nota – per preservare il più possibile il programma del campionato”. A seguire il calendario 2020 del campionato MXGP aggiornato: | L’organizzazione del campionato MXGP ha deciso di rinviare l’appuntamento di Neuquen previsto per il 21 e 22 marzo. L’evento si terrà il 21-22 novembre. Ancora nessuna comunicazione ufficiale da parte del Motomondiale ma la decisione potrebbe arrivare nelle prossime ore. |
Il ritorno di Silvia Toffanin in tv era un evento quanto mai atteso, soprattutto dal pubblico di Verissimo, che oggi 17 ottobre ha ricominciato a seguirla su Canale 5. È ripartito il programma più amato del sabato pomeriggio e, come di consueto, la conduttrice ha fatto il suo ingresso in studio. Solo che stavolta ad attenderla c'erano i suoi fedeli colleghi, Alvin e Jonathan, che con un enorme fiocco rosa hanno scandito la sua discesa dalle scale. Bellissima e già in forma perfetta dopo nemmeno un mese e mezzo dalla nascita della sua secondogenita Sofia Valentina, Silvia Toffanin ha ripreso pieno possesso della sua ‘arena' e dal sorriso smagliante che ha sfoggiato è stato subito chiaro che questa gravidanza le ha donato una nuova luce. Ed inoltre la nuova stagione di Verissimo, che quest'anno festeggia anche i vent'anni di attività e i dieci anni di conduzione di Silvia Toffanin – non poteva che cominciare con degli ospiti d'eccezione: i Take That, accompagnati da Mara Venier, Anna Tatangelo, Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti, questi ultimi in promozione per il loro ultimo film Io che amo solo te. La Toffanin ha indossato un grazioso abito a fiori, un po' anni 50, con un elegantissimo decolleté di vernice rosso. Un po' di sana emozione per il ritorno in tv dopo qualche mese reso gravoso dalla gravidanza, qualche incertezza nell'intervista con la mitica band dei Take That e tanto entusiasmo per ogni singolo ospite. La compagna di Pier Silvio Berlusconi si riconferma ‘padrona di casa' sulla rete di punta Mediaset e non presta mai attenzione alle critiche che, puntualmente, le piovono addosso durante l'ennesima stagione di Verissimo. C'è, infatti, chi crede che lei sia un vero fenomeno della natura, bella e sveglia, capace di coniugare il doppio lavoro di mamma e conduttrice, e chi invece la preferiva prima, un po' più acqua e sapone, adducendo a qualche ritocco di troppo l'origine di una trasformazione fisica alquanto inutile. | Il ritorno di Silvia Toffanin a Verissimo dopo nemmeno un mese e mezzo dal parto della sua secondogenita Sofia Valentina è stato quanto mai gradito. Grande sostegno del suo pubblico, che si è complimentato per la perfetta forma fisica dopo poco dal parto, e qualche critica di troppo, proveniente da chi contiene a sostenere che il suo fascino non sia più così ‘naturale’. |
Sempre più persone nel mondo ormai fanno una precisa scelta di vita, quella di abbandonare l'auto e spostarsi a piedi o in bicicletta. Tutti vogliamo sentirci parte del mondo e contribuire a rendere la Terra un posto migliore, ma, come dice un vecchio detto "tra dire e il fare c'è di mezzo il mare", sono poche le persone che attivamente collaborano a rendere il nostro Pianeta più pulito. Coloro che scelgono di usare la bici al posto di un altro mezzo di trasporto inquinante, nel loro piccolo, riescono a far tanto. Sono un esempio di vita sostenibile da imitare. E per i veri appassionati, la lotta contro l'inquinamento è, oltre che una scelta di salute, una vera missione. Per questo il designer tedesco Matthias Broda ha realizzato la prima bicicletta interamente in legno. Le e-bike sono diventate molto popolari in Europa, e soprattutto in Germania dove il servizio postale ha adottato la bici elettrica come unico mezzo di trasporto. Ma quella di Broda è la prima bicicletta elettrica di legno, ricavata interamente da un albero di frassino. Niente metallo tradizionale o tubi di carbonio, il telaio di questa ebike è fatto tutto di legno, ad eccezione delle ruote, motore e il cablaggio. Al suo interno è presente un motore elettrico da 250 watt che verrà ricaricato con la pedalata e permetterà al veicolo di percorrere fino a 100 chilometri. | Da un albero di frassino nasce la prima e-bike di legno che sarà lanciata sul mercato entro la primavera 2015, peccato per il prezzo, circa 5.000 dollari. |
Arrivano auguri da tutto il mondo per i 60 anni di Andrea Bocelli, uno degli artisti che porta quotidianamente l'Italia e la sua musica in tutto il mondo. Il tenore ha raggiunto questo traguardo importante regalandosi, nei giorni immediatamente precedenti, l'annuncio del suo nuovo album di inediti "Sì" che uscirà il prossimo 26 ottobre e vedrà la collaborazione di artisti internazionali del calibro di Ed Sheeran e Dua Lipa, tra gli altri. Ma l'amore e l'affetto verso il cantante italiano è ampio al punto che ieri sulla pagina del tenore è stato postato un video che ha raccolto gli auguri di star internazionali della musica, della tv, del Cinema che a modo loro hanno voluto fare gli auguri al Maestro. Da Madonna a Robert De Niro, passando per Tom Cruise, Francis Ford Coppola, giù giù fino agli U2, Elton John, Al Pacino, Michael Radford, Annie Lennox, Barbra Streisand, John Travolta, Sylvester Stallone, David Foster, Placido Domingo, Larry King, James Taylor, Billy Joel, Laura Pausini, Charles Aznavour, Aida Garifullina, Bob Ezrin, per citarne solo alcuni. Ognuno di loro ha voluto esprimere un pensiero per "l'amico Andrea", parlato, suonato o cantato (come nella sequenza Placido Domingo Annie Lennox), soprattutto in inglese, ma c'è anche chi ha voluto cimentarsi con l'italiano. | Sono stati tantissimi gli auguri arrivati ad Andrea Bocelli per i suoi 60 anni compiuti lo scorso 22 settembre. In un video postato sulle sue pagine social, il tenore italiano, nonché uno degli artisti più noti al mondo, sono stati raccolti gli auguri da parte di tantissime star internazionali che hanno voluto rinnovargli l’affetto. |
È passato un anno da quando Jovanotti portò il suo "Lorenzo negli stadi" al San Paolo di Napoli, luogo speciale in cui vent'anni prima si era esibito con Eros Ramazzotti e quello che sarebbe diventato, poi, uno dei suoi mentori: Pino Daniele. Il cantautore napoletano scomparve pochi mesi prima, ma l'occasione per poterlo comunque ricordare in uno stadio e una città speciale come Napoli non passò inosservata al cantante. Lo fece a modo suo, ovviamente, dedicando un pezzo di quelle tre ore di concerto al ricordo di Daniele e cantando coi 30 mila presenti quella sera e soprattutto con l'accompagnamento di due musicisti speciali. Con Jova, infatti, salirono sul palco Ramazzotti, che aveva condiviso con loro quel concerto storico del 1994 e che di Daniele era stato amico al punto che tutt'oggi le loro figlie, Sara e Aurora, sono amiche inseparabili, e un musicista che al fianco del Mascalzone Latino aveva passato gli ultimi giorni e una buona parte della sua vita artistica, ovvero James Senese che sul palco ha accompagnato i due col suo sax. Come annunciato da Jovanotti, da oggi è disponibile su Jova Tv lo streaming gratuito di quel momento, un vero e proprio corto in cui si racconta quella giornata, con inediti backstage delle prove in cui Lorenzo ed Eros riprovano alcune canzoni storiche di Daniele dopo lo storico concerto di 21 anni prima: "Mi raccomando a Napoli fai qualcosa per il nostro amico” , scriveva Eros nell’sms qualche sera prima dell’appuntamento al San Paolo. “Perché non vieni sul palco con me?” ha risposto subito Lorenzo. E la mattina dopo, senza nessuna esitazione Eros: “Che facciamo?”. Nasce così, l’omaggio più sentito a ventuno anni dallo storico concerto che aveva visto i tre, insieme, proprio su quel palco. E su quel palco i tre si sono esibiti, accompagnati da pubblico, in "Yes I know my way", "Chiove", "Napul’è", e una versione di "A me me piace o blues" che conteneva anche un rap scritto proprio dall'autore di "Lorenzo 2015 Cc" “Pino Daniele è stato un artista enorme, un vero gigante, il tempo non farà altro che consolidare questa sua immensa importanza per la musica e per la cultura dei nostro paese” ha dichiarato Lorenzo. Per Eros “Questo omaggio ci è venuto dal cuore, senza nessun tipo di calcolo, senza alcuna premeditazione, ma quando è stato il momento ad entrambi trovarci su quel palco è sembrata la cosa più giusta da fare”. Il racconto di quella sera Lorenzo lo condivide anche sulla sua pagina Facebook: | A un anno di distanza dal suo concerto al San Paolo, Jovanotti ha pubblicato sulla Jova Tv un video in cui ripercorre l’omaggio che assieme ad Eros Ramazzotti e James Senese fece a Pino Daniele. |
La rappresentanza e il contratto di mandato Risulta evidente che il problema consiste nell'individuare i principi, le norme o le ipotesi, in cui gli le norme in materia processuale si discostano dalle norme sulla rappresentanza sostanziale del codice civile. Una divergenza si potrebbe notare in presenza di revoca del mandato, infatti, il principio generale per il quale sussiste una revoca dell'incarico quando viene conferito un mandato ad un soggetto e, poi, il medesimo incarico viene conferito ad un diverso soggetto, potrebbe non valere o essere applicabile in sede processuale, poiché in assenza di una espressa volontà di revocare il precedente incarico, la nomina di un ulteriore difensore (avvocato) significa solo che si è aggiunto all'originario difensore un nuovo difensore creando un mandato congiuntivo. Non sembra, invece, deviare dai principi generali l'istituto della ratifica in presenza di un falso rappresentante (mancanza di procura), in questa situazione, si ritiene che la ratifica del rappresentato è possibile anche in sede processuale ed operi con effetto retroattivo. Diversi sembrano essere i principi che regolano il conflitto di interessi in sede processuale. Il conflitto di interessi si verifica quando sussiste un conflitto tra diverse esigenze (o interessi) e non è possibile perseguire (o tutelare) un interesse senza non tutelare l'altro o non perseguire l'altro, in altri termini, si è in presenza di situazioni nelle quali occorre fare delle scelte che possono incidere (anche in modo negativo) su una delle due posizioni. Anche nel processo civile è rilevante il conflitto di interessi, tanto che è già stato osservato che quando sussiste un conflitto di interessi tra le stesse parti processuali , es. padre e figlio, al figlio deve essere nominato un curatore speciale, al quale spetta il compito di nominare l'avvocato che li rappresenti in giudizio (in mancanza l'intero processo è nullo). Resta da valutare cosa accade quando sussiste un conflitto di interessi tra due parti (e non può essere nominato un curatore speciale), in queste situazioni è possibile nominare lo stesso avvocato e quali sono le conseguenze del conferimento al medesimo avvocato di una procura quando le due parti sono in conflitto di interessi (basta pensare all'ipotesi in cui due parti si dichiarano eredi universali di un soggetto – per testamento o per successione ab intestato – ed entrambe, in quanto eredi, chiedono il risarcimento del danno derivante dalla morte del cuius). | La Cassazione del 26.6.2015 n. 13218 ha stabilito che qualora tra due o più parti sussista conflitto di interessi (1394 cc e 1395 cc) – attuale o virtuale, nel senso che appaia potenzialmente insito nel rapporto tra le medesime, i cui interessi risultino, in astratto, suscettibili di contrapposizione – è inammissibile la loro costituzione in giudizio a mezzo di uno stesso procuratore, al quale sia stato conferito mandato con un unico atto, dato che il difensore non può svolgere contemporaneamente attività difensiva in favore di soggetti portatori di istanze tra loro in conflitto. |
Il Green Pass all'università può essere utilizzato solo per le attività in presenza. Lo chiarisce una circolare del ministero, sollecitato dal caso dell'Università di Trieste. L'ateneo aveva infatti imposto il green pass ai propri studenti, non solo per seguire le lezioni in presenza, ma anche per gli esami da remoto. La certificazione verde è obbligatoria per tutti, docenti, ricercatori, personale dell'ateneo e studenti. In assenza del documento che attesta l'avvenuta vaccinazione, la guarigione dal Covid o un tampone effettuato nelle ultime due 48 ore, si possono comunque Per loro valgono le stesse regole stabilite per il mondo della scuola. Anche agli studenti universitari sarà richiesto il green pass seguire le lezioni e fare gli esami a distanza. E visto che ogni ateneo può in teoria organizzarsi in autonomia, l'Università di Trieste aveva imposto il green pass anche per chi decide di sostenere gli esami da casa: "In tutti i casi, sia che gli esami siano svolti in presenza o da remoto, gli studenti sono tenuti al possesso della certificazione verde o di analogo documento previsto". La Lega aveva protestato, tramite il senatore Pittoni: "Ho interessato il ministero dell'Università, che ora si prepara ad annunciare un documento chiarificatore presumibilmente ispirato al parere tecnico che il ministero dell'Istruzione ha inviato alle scuole, nel quale al punto 4 si legge che la certificazione verde riguarda l"erogazione in presenza del servizio'". E in effetti il chiarimento è arrivato, martedì 31 agosto, con una circolare ministeriale, con alcune indicazioni operative sull'applicazione del dl 111/2021 e il Green Pass nelle università: per partecipare alle attività a distanza il green pass non è richiesto. Si legge nel testo della circolare: "Deve ritenersi che il riferito obbligo per gli studenti si estenda a tutte le attività didattiche e curriculari in presenza, quali, ad esempio, lezioni, esami, laboratori, prove, tirocini, sedute di diploma e ricevimento da parte dei docenti, nonché per le attività connesse, quali, sempre a titolo esemplificativo, l'accesso a biblioteche, aule studio, laboratori, eventi, mostre, concerti, ecc..". La circolare ribadisce anche che l’obbligo di certificazione verde per gli studenti vale non solo per le lezioni, ma anche per tutte le attività universitarie, come "mense e alloggi universitari", e "presso qualunque spazio adibito a sede universitaria". Per evitare iniziative a macchia di leopardo, ed evitare che la certificazione verde possa trovare diverse applicazioni che variano da Regione a Regione, oggi è stato stabilito che il documento può essere regolato solo da una legge dello Stato: "Oggi in commissione Affari sociali abbiamo approvato un emendamento a mia prima firma che circoscrive l'utilizzo del Green Pass: ora la norma precisa che un diverso utilizzo del Green Pass può essere disposto solo con legge dello Stato e prevede il divieto per chiunque di disporne un impiego differente da quello al momento previsto", ha spiegato Nicola Provenza, deputato del MoVimento Cinque Stelle in commissione Affari sociali. | L’iniziativa dell’Università di Trieste, che aveva imposto l’obbligo di Green Pass anche per gli studenti che sostengono gli esami a distanza, non può avere seguito: una circolare del ministero ha ribadito che l’uso della certificazione verde, per studenti e professori, è circoscritta solo alle attività in presenza. |
Il 15 marzo arriva nelle sale “Pertini – Il Combattente”, atteso documentario diretto da Graziano Diana e Giancarlo De Cataldo su Sandro Pertini, settimo Presidente della Repubblica Italiana, in carica dal 1978 al 1985. Il docufilm ripercorre le tappe più significative della vita del Presidente più amato dagli italiani, tra politica e routine quotidiana, raccontate con stili diversi, dal documentario alla fiction, fino ad ampie riflessioni storiche, interviste e materiale assolutamente inedito. I due registi forniscono un ritratto decisamente anticonvenzionale di questo grande “combattente” che ha vissuto gli eventi più importanti del ‘900 e, quindi, le due guerre mondiali, il fascismo e l’antifascismo, il boom, il terrorismo e le nuove speranze economiche e sociali della prima metà degli anni ’80. Il narratore è uno dei registi, Giancarlo De Cataldo, il quale incontrerà tanti testimoni politici eccellenti che racconteranno aneddoti esclusivi su Sandro Pertini, tra cui Giorgio Napolitano, Emma Bonino, Gad Lerner, Eugenio Scalfari, Domenico De Masi e Gherardo Colombo, ma anche tante celebrità dello sport e dello spettacolo come Antonello Venditti, Toto Cutugno, Raphael Gualazzi, Ricky Tognazzi e Dino Zoff. I registi ci faranno anche visitare i luoghi più significativi della sua vita: dalla nativa Stella al porto di Savona, protagonista della fuga di Pertini e Turati (con Ferruccio Parri e Carlo Rosselli) in Corsica; dall’Isola di Santo Stefano con la sua famigerata prigione alla Milano tumultuosa post-Liberazione. Oltre ai materiali di repertorio e alle svariate interviste, e per rendere il docufilm ancora più appealing per il pubblico più giovane – perennemente a caccia di nuovi punti di riferimento o di “eroi” da prendere come esempio – i registi hanno deciso anche di impreziosirlo con alcune animazioni basate sulla graphic novel di Manuelle Mureddu e con un divertente avatar tratto dalle vignette del fumettista e pittore Andrea Pazienza. Tra l’altro, lo stesso De Cataldo aveva già cercato di fornire lo stesso “ritratto” col suo libro “Il Combattente – Come si diventa Pertini”, uscito nel 2014 ed edito da Rizzoli, e proprio nella breve sinossi dello scritto, l’autore affermava quanto segue: Soldato. Partigiano. Giustiziere. Padre della patria. Presidente. Pertini è stato tante cose. Anche un eroe. E a volte gli eroi compiono scelte difficili, cose che potrebbero sembrare tremende. Ma dovevo raccontarle, come scrittore e come padre. | Graziano Diana e Giancarlo De Cataldo sono i registi di questo docufilm su Sandro Pertini, il Presidente della Repubblica italiana più amato di sempre, in carica dal 1978 al 1985. Il docufilm ripercorre le tappe più significative della sua vita politica e quotidiana, il tutto raccontato con uno stili diversi, dal documentario alla fiction, fino ad ampie riflessioni storiche e pedagogiche e con l’intervento di tante celebrità. |
Successione a titolo particolare inter vivos o mortis causa nel processo civile Il legislatore è cosciente che un procedimento giudiziario non dura un giorno e che tra l'apertura di un procedimento giudiziario e il suo termine naturale possono passare anche anni. In questo contesto, però, la vita dei protagonisti della vicenda giudiziaria, certo, non si ferma, ma, anzi, continua, infatti possono verificarsi degli eventi che possono influenzare il procedimento. Questi accadimento o eventi possono essere eventi naturali (come ad esempio la morte di una delle parti processuali), ma potrebbero anche verificarsi altri eventi, non prevedibili all'inizio del procedimento giudiziario, non legati alla natura, ma dipendenti dalla volontà di una delle parti processuali, che potrebbero avere influenza sul processo (basta pensare al trasferimento della res controversa, come una vendita di una casa oggetto di infiltrazioni per il risarcimento delle quali è iniziato un procedimento giudiziario c.d. successione inter vivos a titolo particolare). Quando si verificano tali vicende, occorre stabilire "se" e "quando" (o entro quali limiti) il procedimento giudiziario ne può essere influenzato. I principi che regolano la "permeabilità" del procedimento giudiziario rispetto ad alcuni eventi della vita reale sono codificati nell'art. 111 cpc L'art. 111 cpc regola In entrambe le ipotesi, questa di la sentenza pronunciata contro questi ultimi spiega sempre i suoi effetti anche contro il successore a titolo particolare ed è impugnabile anche da lui, salve le norme sull'acquisto in buona fede dei mobili e sulla trascrizione Dalla semplice lettura risulta evidente che | La Cassazione del 31.10.2016 n. 22035 ha affermato che il successore a titolo particolare per atto tra vivi di una delle parti del processo, potendo spiegare intervento volontario nel giudizio ex art. 111 comma 3 e 4 cpc, assume, nel caso di esercizio effettivo delle predette facoltà, la posizione di litisconsorte necessario, destinata a perdurare anche nelle fasi successive del procedimento. |
Lo studio di architettura Henning Larsen Architects ha realizzato un nuovo complesso residenziale a forma di onde degli edifici che si distinguono come riflesso architettonico del paesaggio circostante nelle acque del fiordo di Vejle, in Danimarca. Visibili dalla ferrovia, dalla strada e dal mare, le cinque vette dei nuovi edifici residenziali sono stati ispirati dal paesaggio collinare della regione danese e il suo patrimonio marinaro. The Wave in Vejle, progettato da Henning Larsen Architects, è un nuovo punto di riferimento per la città. Sfrutta sia la sua posizione che i panorami che offre, sfidando allo stesso tempo l'architettura esistente della zona e il suo programma come complesso residenziale. "In un paese in gran parte definito da un paesaggio prevalentemente piatto, le dolci colline che circondano Vejle danno una distinzione geografica alla città jutlandese. In questo contesto, le cinque cime degli appartamenti The Wave si distinguono come un riflesso architettonico del paesaggio ondulato e delle acque del fiordo di Vejle. Attraversando il Vejle Fjord Bridge o attraversando la città su rotaia, la sagoma distintiva di The Wave domina la vista. È la base per un lungomare rivitalizzato, ma anche un tributo architettonico al paesaggio locale, che stabilisce una nuova identità visiva per la città.", spiega Henning Larsen che ha vinto il progetto in un concorso ad inviti nel 2005 con la società immobiliare Bertel Nielsen come cliente. | Visibili dalla ferrovia, dalla strada e dal mare, le cinque vette dei nuovi edifici residenziali progettati da Henning Larsen Architects riflettono il paesaggio collinare della regione danese e il suo patrimonio marinaro. Il progetto è caratterizzato da un’iconico design forma di onde degli edifici che si distinguono come riflesso architettonico del paesaggio circostante nelle acque del fiordo di Vejle. |
Portare il vaccino ovunque, soprattutto nei paesi più in difficoltà con la campagna vaccinale. È questo l'obiettivo fissato dal Patto di Roma, approvato ieri al termine del G20 della Salute tenutosi nella capitale. Ai Musei capitolini i ministri della Salute hanno manifestato una chiara dichiarazione di intenti: vaccinare entro la fine del 2021 il 40% della popolazione mondiale per arginare la diffusione della pandemia. "Nessuno deve restare indietro", ha detto il ministro Roberto Speranza. La strada tracciata al termine della due giorni romana non è quella della sospensione dei brevetti, invocata già nei mesi scorsi da Oxfam ed Emergency. Le due organizzazioni considerano inadeguato il programma Covax, nato con l'obiettivo di garantire un equo accesso ai vaccini per tutti i paesi del mondo. Il Patto di Roma continuerà con la donazione di dosi alle nazioni più povere e si impegnerà a intensificarne la produzione portandola anche in altri paesi. Si punta così a creare le condizioni per un'autonomia produttiva anche nelle aree più fragili del mondo. "Servono soluzioni più incisive", fanno sapere le organizzazioni dopo il summit, rivolgendosi ai leader che il 30 e 31 ottobre si incontreranno per il G20, lanciando loro un appello per "recuperare nel summit finale il coraggio e l’ambizione per intraprendere un reale cambio di rotta adottando misure, come la sospensione dei monopoli sui vaccini, la condivisione della tecnologia e del know-how, che possano disinnescare la spirale di disuguaglianza nell’accesso alle cure che la pandemia ha ulteriormente esacerbato, rendendo così attuale e non solo dichiarato il principio dei vaccini come bene pubblico globale”. In Europa la campagna vaccinale procede spedita e in Italia il 72% della popolazione (over 12 anni) ha ricevuto il vaccino contro il Covid, ma non accade lo stesso in altre aree del mondo. Il continente africano è quello in cui si registra la copertura vaccinale più bassa. Sul totale mondiale di dosi inoculate, infatti, solo l'1,96% è stato somministrato in Africa. | L’impegno dei leader del G20 della Salute per vaccinare il 40% della popolazione mondiale entro la fine dell’anno portando la produzione dei vaccini anche nella aree più in difficoltà. Oxfam ed Emergency chiedono di ricorrere a soluzioni più incisive come “la sospensione dei monopoli sui vaccini”. |
Ciò che rende magica la Pasqua è senza dubbio il dolce più goloso che ci sia: l'uovo di cioccolata! Amaro e fondente per gli adulti che amano i sapori intensi, variegato alle nocciole o bianco per chi non sa dire di no alle dolci tentazioni, al latte per i più piccoli e dietetico per chi vuole concedersi uno strappo alla dieta, senza mettere a rischio la linea! Ciò che poi rende questo dolce tipico della Pasqua un gradito dono, è la sorpresa, che avvolta dal mistero sta lì dentro il nostro uovo in attesa di essere scoperta. In tutte le case il momento dell'apertura delle uova di Pasqua è davvero suggestivo, anche se spesso soprattutto i più piccoli, restano delusi dal dono che trovano all'interno del loro uovo! Per essere sicuri quest'anno di regalare un uovo originale, genuino e che contenga un regalo pensato per chi lo apre, potete preparare da voi questo dolce seguendo la nostra facilissima ricetta e i nostri spunti per decorarlo con fantasia! Partiamo allora dagli ingredienti che ci occorrono e scopriamo come realizzare gustose uova di cioccolata in pochi step! Per confezionare un uovo di medie dimensioni ci occorrono circa 450 grammi di cioccolato a pezzetti, del gusto che preferite: fondente, al latte o bianco. Prendiamo una pentola e facciamo sciogliere a bagnomaria il nostro cioccolato, mescolando con un cucchiaio di legno affinchè non si bruci. A questo punto lo facciamo raffreddare circa dieci minuti e per evitare che si formino grumi, aggiungiamo 50 grammi di scagliette di cioccolato e mescoliamo bene. Ora con un pennello per dolci ungiamo con la cioccolata fusa gli stampi in silicone o plastica a forma di uovo e aspettiamo che raffreddino qualche minuto nel freezer. A piacere si possono versare uniformemente delle noccioline tritate che andremo quindi a ricoprire con un altro strato di cioccolato fuso. Non resta a questo punto che estrarre le due metà d'uova e unirle tra loro, saldandole con l'aiuto di una lama di coltello calda o con del cioccolato fuso dentro la sacca da pasticcere. Prima però di chiudere il nostro uovo dovremo ricordarci di mettere all'interno la nostra sorpresa, proteggendola in una busta per alimenti! Una volta creato l'uovo di cioccalata possiamo passare allo step successivo, ovvero la decorazione! In commercio trovate già pronti tanti decori in zucchero che potrete semplicemente applicare, oppure basterà munirsi di una sacca da pasticcere e un pò di cioccolata o di zucchero colorato per disegnare e scrivere sul vostro uovo. Idee originali poi per le più estrose: la ghirlanda decorata con piccole e golose uova, o le uova di cioccolata ricoperte da un guscio sottile di zucchero colorato. Due spunti, tra i vari che trovate nella nostra gallery, per doni di Pasqua adatti ai più grandi, che potrete naturalmente personalizzare a vostro piacere! | Una ricetta semplice ed economica per confezionare le uova di Pasqua al cioccolato da regalare ai propri cari. |
È da circa un mese che quasi tutti i paesi del mondo sono in lockdown a causa dell'emergenza Coronavirus e giorno dopo giorno la quarantena diventa sempre più pesante. Le star non sono escluse da questi provvedimenti e stanno passando in casa questo periodo difficile, dandosi da fare tra smartworking e allenamenti tra le mura domestiche. Tra loro che anche Gwyneth Paltrow, che ne ha approfittato per immortalarsi senza trucco in compagnia dei due figli adolescenti. L'attrice ha dimostrato non solo di non avere paura di mostrarsi "al naturale" ma anche di essere una mamma social. Sono molte le famiglie che durante la quarantena si sono riunite, così da non soffrire troppo la solitudine in un momento tanto duro. Gwyneth Paltrow, ad esempio, sta passando l'isolamento in compagnia dei due figli adolescenti Apple e Moses, entrambi nati dal suo primo matrimonio con Chris Martin. Quale migliore occasione di questa per scattarsi un dolce selfie di famiglia? L'attrice è in primo piano, mentre i ragazzini sono sui lati e, anche se il loro viso è stato immortalato solo per metà, è evidente che sono bellissimi. Sulla sinistra c'è Apple con i suoi capelli biondi e indosso una canotta con i cuori, mentre sulla destra c'è Moses che somiglia sempre più al papà. Il dettaglio che ha maggiormente attirato le attenzioni del pubblico? Gwyneth non ha neppure un filo di trucco ma vanta lo stesso un aspetto raggiante, a dimostrazione del fatto che non teme affatto gli anni che passano. | Gwyneth Paltrow è in quarantena ma a farle compagnia ci sono i due figli adolescenti Apple e Moses, con i quali si è immortalata sui social. Sta passando le giornate senza trucco e, oltre a dare consigli piccanti per combattere la noia, ne approfitta per lavorare in smartworking da casa. |
Riccardo Scamarcio e Benedetta Porcaroli hanno ufficialmente una storia. A confermare il flirt, o la romantica storia d'amore ancora non è dato sapere, sono le foto e i video pubblicati in esclusiva dal sito Whoopsee, che immortalano teneri baci tra i due attori. Nella fiabesca cornice di Castel Gandolfo, Scamarcio e la star di "Baby" si scambiano tenerezze mentre si godono un pranzo sulla terrazza vista lago di uno dei ristoranti più rinomati della zona. La loro passione, della quale il gossip vociferava da tempo, sarebbe scoppiata sul set de "L'ombra del giorno", secondo lavoro che hanno condiviso dopo "La scuola cattolica", presentato insieme alla Mostra del Cinema di Venezia. Dopo la passione per le donne più mature di lui, Scamarcio inverte la rotta e perde la testa per Benedetta Porcaroli, giovane attrice di 23 anni, 18 in meno di lui. L'attore ha dunque messo un punto al matrimonio con Angharad Wood, la manager londinese di 47 anni dalla quale ha avuto la figlia Emily, dopo 12 anni di amore con Valeria Golino. Di recente Diva e Donna aveva immortalato la donna nel bel mezzo di un trasloco, aiutata dall'amica e attrice Katy Louis Saunders, mentre faceva i pacchi nella casa di Roma dove viveva con l'attore pugliese. Ad aggiungere carne al fuoco, gli scatti di Scamarcio pizzicato senza fede al dito: i due si erano sposati in gran segreto a luglio del 2020, ma la manager avrebbe deciso ben presto di tornare a Londra. | Riccardo Scamarcio e Benedetta Porcaroli stanno ufficialmente insieme. Nella fiabesca cornice di Castel Gandolfo, l’attore pugliese, 41 anni, e la star di “Baby”, 23 anni, sono stati immortalati dai paparazzi mentre si scambiano tenerezze durante un pranzo vista lago. Il flirt sarebbe esploso sul set dei due film ai quali hanno recentemente lavorato insieme. Scarmarcio avrebbe messo un punto al matrimonio con Angharad Wood, la manager londinese dalla quale ha avuto una figlia. |
Re del festival di Sanremo, re delle radio, re delle classifiche e tra i favoriti del prossimo Eurovision Song Contest, l'Italia ha improvvisamente scoperto Mahmood e il suo talento. C'è voluta un'occasione speciale e un pezzo diventato tormentone in pochissimi giorni per far sì che il ragazzo milanese trovasse l'attenzione che meritava. Un merito che è riuscito a guadagnarsi anche con un Ep prima e un album (estensione del lavoro precedente) che mostra in tutta la sua potenza le capacità di questo ragazzo che, in realtà, agli addetti ai lavori e anche a un pezzo di pubblico non era completamente sconosciuto. Non solo per la sua partecipazione al Festival di Sanremo nel 2016, quando partecipò tra le Nuove proposte ma anche e soprattutto per il suo lavoro di scrittura: Mahmood, infatti, ora è noto anche ai più, è stato uno degli autori più prolifici dell'ultimo album di Marco Mengoni, "Atlantico" per cui ha scritto, tra le altre anche l'ultimo singolo del cantante di Ronciglione, ovvero "Hola (I Say)" che il cantante ha firmato assieme a Francesco Catitti, allo stesso Mengoni e a Tom Walker che duetta con il cantante, primo duetto in un suo disco di inediti. | È stato Fiorello, nella sua trasmissione “Il Rosario della sera” a ricordare che Mahmood, ultimo vincitore del Festival di Sanremo con la canzone “Soldi”, prima di diventare il fenomeno musicale del momento è stato autore e tra le altre cose ha scritto anche “Hola (I Say)”, ultimo singolo di Marco Mengoni, facendogliela cantare in una versione nuova. |
L'ex naufraga dell'Isola dei Famosi Francesca De Andrè rilascia un'intervista in cui parla dei concorrenti dell'ottava edizione del reality di Simona Ventura. In particolare la nipote del grande cantautore Fabrizio De Andrè fa alcuni commenti negativi su Raffaella Fico: "Onestamente, dalla Fico mi aspettavo un colpo di scena del genere. Con lei ogni volta c'è qualcosa: prima mostra il lato A, poi quello B, poi la storia delle "Papi girls"… Se io mi trovassi nella sua situazione, vorrei farmi vedere in giro il meno possibile. E' una questione di dignità". Francesca De Andrè ci va giù pesante dimostrando di avere una scarsa considerazione della showgirl napoletana protagonista della Pratica Fico. Francesca parla anche del rapporto con gli altri naufraghi, in particolare ha legato molto con Matteo Materazzi: "Siamo rimasti amici, ci sentiamo spessissimo. Un giorno sull'Isola vale come un mese di vita normale: i rapporti si stringono in modo viscerale e velocemente". La figlia di Cristiano De André ammette di aver avuto qualche contrasto con Gianna Orru: "Ho cercato di andare d'accordo con tutti, ma a pelle sentivo che Gianna Orrù ce l'aveva con me. Quando ho cercato di parlare, lei ha sviato il discorso trovando una scusa. Ma da una donna che dice di essere diretta e sincera e, per di più, della sua età, mi aspettavo una spiegazione. Di lei, poi, mi ha colpito il fatto che gli eliminati abbandonano l'Isola, lei non fa una piega, rimane di ghiaccio, sembra che non le importi nulla". | Francesca De Andrè rilascia un’intervista dove attacca Raffaella Fico ancora presente sull’Isola dei Famosi 2011. |
Lo scenario è l'incantevole campagna di Anmer Hall, tanto verde e tranquillità, dove si erge il palazzo georgiano a pochi passi dalla residenza privata della Regina a Sandringham, nel Norfolk. E' qui che il principe William e la Duchessa di Cambridge, Kate Middleton, hanno deciso di vivere l'ultima fase della gravidanza di lei. Ma per farlo, però, occorre ricorrere ad una serie di lavori strategici, per fare in modo che la tranquilla abitazione nel verde sia a prova di paparazzo. Vogliono che la privacy venga mantenuta e, questa volta, non riuscirebbero a sopportare altre sorprese, come le foto rubate della luna di miele, o tragici e spiacevoli incidenti che hanno colpito la coppia, seppur indirettamente, come il caso dell'infermiera suicida. Una stanza in giardino, una pergola e tanti alberi. E dunque sotto con i lavori per modificare, rendendo a prova d'intruso, quello che sarà il loro nido d'amore da qui alla nascita del bebè. In primis c'è una nuova stanza che si estende nel giardino, poi una pergola realizzata con colonne di pietra. La strada d'ingresso che porta all'abitazione verrà modificata, dopo l'autorizzazione del Comune, e saranno piantati tanti nuovi alberi, che fungeranno da riparo ai famelici ficcanaso dei tabloid di mezzo mondo. L'abitazione, in totale, è composta da dieci stanze (undici se contiamo quella che verrà costruita in giardino) e si estende per 90 chilometri quadrati. Costruita nel 1802, fu usata anche dal principe Carlo e da Camilla, durante la loro relazione. | Una casa nel Norfolk, Est Inghilterra, in una campagna riservata, piena di alberi ed a prova di fotografo: ecco dove nascerà l’erede al Trono d’Inghilterra. |
Da qualche giorno a quesa parte, si è fatta sempre più insistente l'indiscrezione secondo la quale Diletta Leotta e Francesco Monte si starebbero frequentando. Il gossip, nato su basi fragilissime, si è gonfiato a tal punto da richiedere prima la smentita della conduttrice e poi quella della madre della Leotta, Ofelia Castorina. Ma andiamo con ordine. Secondo Dagospia, sarebbe finita la relazione tra Diletta Leotta e il dirigente Sky Matteo Mammì. In questi giorni, poi, sui social è stato diffuso un video (vedi in alto, ndr) in cui la ventisettenne saluta un ragazzo mentre è in treno. In sottofondo si sente la voce di un uomo che per alcuni sarebbe quella di Francesco Monte. Ecco qua, il gossip è servito. Intercettata da Tabloit.it, Diletta Leotta ha assicurato: "Monte? Siamo amici". La sua smentita, tuttavia, non sembra essere bastata a mettere fine al chiacchiericcio. Ci ha pensato Ofelia Castorina, madre di Diletta Leotta, a precisare per l'ennesima volta che tra la figlia e Francesco Monte non c'è nessuna relazione. A chi le chiedeva informazioni a riguardo, infatti, ha replicato senza mezzi termini. Ha smentito il flirt e ha anche speso parole di solidarietà per Giulia Salemi, ex di Francesco Monte: "Tutto inventato, non si sognerebbe mai. Non credete a queste persone inutili che inventano storie inesistenti solo per passare il loro tempo inutile su Instagram. Non c'è niente di vero in questa storia, tra poco ve ne renderete conto tutti. Mi dispiace per Giulia, persone cattive non pensano al male che le hanno procurato alimentando queste bugie. La cosa grave è che ad alimentare questa storia sono state proprio quelle che si dichiarano vicine a Giulia. Questa storia è venuta fuori da chi è interessato a farsi pubblicità. Commentando la cosa, anche chi è vicina a Giulia non ha fatto altro che ingigantire questa storia fondata sul nulla. Così, la voce si sparge e chi ha inventato questo gossip ha ottenuto quello che voleva. La storia è talmente meschina che non vale nemmeno la pena parlarne. Tra qualche giorno non se ne parlerà più". LOVE❤️Ti proteggerò sempre❤️ | Ofelia Castorina è intervenuta su Instagram per smentire con fermezza l’indiscrezione sul presunto flirt tra la figlia e l’ex tronista di ‘Uomini e Donne’ Francesco Monte. La donna ha chiarito che la notizia è totalmente infondata e ha invitato tutti a pensare al male che stanno facendo a Giulia Salemi alimentando tali bugie. |
La sindrome di Moebius o Möbius è una rarissima malattia neurologica congenita (presente sin dalla nascita) che rende il volto di chi ne è colpito totalmente inespressivo. Ciò è dovuto sia alla completa paralisi facciale che all'impossibilità di muovere gli occhi lateralmente e chiuderli. Si conoscono in tutto poche centinaia di casi in tutto il mondo. La sindrome può essere accompagnata da malformazioni, perdita dell'udito, difficoltà nella respirazione e da un leggero deficit cognitivo. Le cause non sono ancora ben comprese, anche se nella grande maggioranza dei casi la malattia insorge in modo sporadico e non è associata alla storia familiare (genetica). Non esiste una cura e i trattamenti sono rivolti solo ai sintomi. La sindrome di Moebius è un patologia congenita estremamente rara caratterizzata da paralisi oculare e facciale. Ciò rende il volto di chi ne è colpito totalmente inespressivo (amimia facciale); i pazienti non possono infatti sorridere, ammiccare o lasciar trasparire qualsivoglia emozione dal proprio viso. Sono noti circa 300 casi in tutto il mondo. La malattia prende il nome da quello del famoso neurologo tedesco Paul Julius Möbius che per primo la descrisse alla fine del XIX secolo. Oltre alla paralisi facciale e oculare, la sindrome di Moebius è caratterizzata da altri segni e sintomi che compaiono in base alla gravità della stessa e al numero di nervi cranici coinvolti. Fra essi vi sono strabismo; difficoltà nella suzione; eccessiva produzione di saliva (scialorrea); malformazioni della lingua che rendono difficoltoso il linguaggio; dita deformi e/o assenti; piedi torti; anomalie della parete toracica (sindrome di Poland); riduzione del tono muscolare che rallenta lo sviluppo e leggero deficit cognitivo in circa il 10 percento dei pazienti. La totale assenza di espressione talvolta confonde gli interlocutori dei pazienti, che credono di avere innanzi una persona meno intelligente della media. La sindrome di Moebius è causata da un'anomalia nello sviluppo del VII nervo cranico, il facciale, che può essere completamente assente. Nel 75 percento dei casi è coinvolto il nervo cranico VI (abducente), mentre più raramente l'anomalia coinvolge uno o più fra i nervi cranici III, IV, V, IX, X e XII. Maggiore è il numero di nervi cranici coinvolti e più sono i segni e i sintomi che sperimenta il paziente. I ricercatori associano l'ipotrofia o il mancato sviluppo dei nervi a varie condizioni: fra esse la rottura di un vaso sanguigno nella testa del feto; traumi subiti dalla madre; uso di farmaci in gravidanza come misoprostolo o talidomide; uso di cocaina e altro ancora. In alcuni casi sono stati determinati legami genetici, con un'ereditarietà di tipo autosomico dominante. | La rarissima sindrome di Moebius è una patologia caratterizzata da paralisi facciale e oculare, legata all’ipotrofia o all’assenza del nervo cranico VII. Spesso è coinvolto anche il nervo VI, mentre occasionalmente sono coinvolti anche altri. Maggiore è il numero di nervi e più sono i sintomi e i segni sperimentati dai pazienti; fra essi vi sono malformazioni, difficoltà nel linguaggio e un leggero deficit cognitivo (solo nel 10% dei casi). |
Un farmaco comunemente utilizzato per curare l'osteoporosi può ridurre il rischio recidiva di cancro al seno se abbinato al blocco della riduzione degli estrogeni, questo è quanto hanno scoperto all'Istituto dei Tumori di Napoli, dopo 14 anni di studio portati avanti dal direttore dell'Unità Sperimentazioni Cliniche del Pascale, Francesco Perrone. La notizia è stata divulgata in occasione del XX Congresso Europeo di Oncologia di Monaco, ma vediamo insieme i dettagli. Un trattamento specifico. Va detto innanzitutto che il farmaco utilizzato per curare l'osteoporosi, e che si chiama Hoboe va abbinato al blocco della produzione di estrogeni e questo permette di aumentare le probabilità di sopravvivenza libera d malattia. Attenzione però, questi vantaggi riguardano le donne in pre-menopausa, colpite da carcinoma mammario. “Il trattamento adiuvante con l'acido zoledronico più la terapia ormonale con letrozolo aumenta significativamente la sopravvivenza libera da malattia rispetto al tamoxifene, finora usato, in donne che al momento della diagnosi hanno ancora una normale attività mestruale”, spiega Francesco Perrone che prosegue “E proprio la combinazione dei due farmaci produce i risultati migliori in termini di efficacia, portando dal 15 per cento al 7 la percentuale di donne che a 5 anni dall'inizio della terapia hanno una recidiva della malattia”. | Contro le recidive di cancro al seno arriva un farmaco anti osteoporosi che, combinato con il blocco degli estrogeni, sta dando risultati positivi. La scoperta arriva dai ricercatori dell’Istituto dei Tumori di Napoli ed è stata presentata a Monaco in occasione del XX Congresso Europeo di Oncologia. Vediamo cos’è Hoboe. |
Ce la farà Paulo Dybala a essere in campo per il ritorno degli ottavi di Champions con il Lione? Maurizio Sarri non ha sciolto la riserva. Anzi, in conferenza stampa ha lasciato intendere che le condizioni dell'argentino non sono tali da offrirgli certezze in occasione di una gara così delicata. In palio c'è tutta una stagione e servirà la classica partita perfetta per rimontare e battere i francesi. Si parte dalla sconfitta per 1-0 incassata oltre cinque mesi fa, prima che la pandemia sconvolgesse ogni cosa. La Juventus ha la strada obbligata: deve vincere e farlo con un margine di reti tale (2) che le consenta di staccare il pass per la Final Eight di Lisbona in Portogallo. Come sta Dybala? "È in mano allo staff medico", dice Sarri. Le ultime indicazioni arrivano dal campo di allenamento: la Joya sta facendo il possibile per recuperare dall’infortunio all’adduttore della coscia sinistra rimediato contro la Sampdoria. Normalmente servono due settimane per guarire ma la voglia di esserci e le terapie possono anche fare miracoli. Le prossime ore saranno quelle decisive. In caso di forfait forzato, l'alternativa consiste nell’inserimento di Higuain in attacco al fianco di Cristiano Ronaldo. Altrimenti, se tutto andrà bene, verrà schierato nel tridente assieme a CR7 e Cuadrado. Ecco perché il tecnico ha ammesso che ancora non sa se il colombiano (oppure Bernardeschi) "giocherà più alto o più basso". Dipende dall'ex Palermo. Dybala oggi ha svolto allenamento differenziato lavorando a parte. | Venerdì sera, ore 21, la Juventus gioca il ritorno degli ottavi di finale contro il Lione. Le condizioni della Joya non offrono certezze a causa dell’infortunio all’adduttore della coscia sinistra subito contro la Samp. La sensazione è che la Joya sarà convocata, poi toccherà all’allenatore l’ultima parola: se ci sono le condizioni per farlo giocare dall’inizio senza correre alcun rischio ulteriore o è meglio tenerlo panchina. Anche oggi Dybala ha lavorato a parte. |
È stato un arresto cardiocircolatorio a strappare a questo mondo un uomo che nell'immaginario collettivo era quasi più una divinità. Mezzo mondo lo ha idolatrato ed eletto a migliore giocatore di tutti i tempi. Ma nono sono bastati il suo talento sovrumano né l'amore dei tifosi né quello di Napoli e dell'Argentina a salvarlo: dopo gli anni d'oro abbiamo visto El Pibe de Oro ritirarsi a causa dei problemi di tossicodipendenza a cui si sono sommati gli eccessi col cibo e l'alcol. L'obesità, gli interventi chirurgici, le diatribe legali, le amicizie con i camorristi: forse Maradona era davvero molto più umano di quanto si volesse ammettere. Una delle vicissitudini legali che lo ha visto protagonista è stata quella contro Dolce&Gabbana. Un mito della sua portata ha attirato l'attenzione di ogni media: è stato celebrato con film, libri, documentari e anche la moda a volte ha voluto rendergli omaggio. Ma non sempre è stato gradito. La diatriba risale al 2016, quando durante una sfilata di Stefano Dolce e Domenico Gabbana a Napoli gli stilisti portarono in passerella il nome di Maradona senza che lui ne fosse a conoscenza. Una modella aveva sfilato con una maglia azzurra recante il numero 10 e il nome del calciatore sulla schiena, senza che la casa di moda chiedesse però il permesso al diretto interessato. Non furono sufficienti le scuse, si andò per le vie legali. E il giudice del Tribunale di Milano condannò la Maison per utilizzo abusivo del nome e dell'immagine di Diego Armando Maradona: ben 70 mila euro la cifra del risarcimento. Madrina e ospite d'onore dell'evento era stata Sofia Loren e la sfilata presentava diversi omaggi allo spirito partenopeo: ricami, pizzo, abiti tradizionali, stampe col Vesuvio e oltre alla maglia di Maradona di seta aveva fatto la sua comparsa anche la fascia di Miss Eleganza vinta proprio dalla Loren nel 1950. Quelle quattro giornate di eventi avevano portato all'attenzione del mondo e dell'alta moda la ricchezza della cultura partenopea e il calore del suo centro storico, in particolare le vie di San Gregorio Armeno, il quartiere dei presepi. Ma tutto questo non aveva comunque attenuato l'ira de La mano de Dios. | Con la morte di Diego Armando Maradona se ne va un pezzo di storia del calcio, una leggenda. La sua maglietta del Napoli col numero 10 resterà per sempre iconica ed è una delle più gettonate tra i tifosi, omaggiata anche da Dolce&Gabbana, anche se quel gesto si rivelò controproducente per la Maison. Il calciatore ha anche preso parte a una campagna di Louis Vuitton, insieme ad altri due fuoriclasse. |
Alcuni hotel stanno assumendo personale specificamente addestrato per venire incontro alle stravaganti richieste dei clienti più ricchi e altolocati. Il Daily Mail online ha scoperto i servizi di concierge più bizzarri offerti a chi soggiorna in hotel. | Dalle arrampicate sugli alberi ai tour paranormali, ecco i servizi di concierge più insoliti che renderanno il soggiorno in hotel un’avventura sorprendente. |
Dopo Giulia e Alessio innamorati su Visto, è il turno di Teresanna Pugliese e Antonio Passarelli. I due piccioncini concedono al settimanale di gossip un'intervista tutta da gustare per comprende meglio come procede tra loro a qualche settimana dalla scelta, effettuata alla corte di Maria De Filippi. Le critiche non hanno intaccato i loro sentimenti, anzi. Antonio Passarelli ha dedicato alla sua dolce metà una canzone che ormai sembra essere diventata la colonna sonora del loro amore. La scelta di Teresanna Pugliese è stata solo l'inizio della loro avventura. La coppia è ormai a tre metri sopra il cielo e non ha alcuna intenzione di toccare terra. Eppure non è stato semplice per il corteggiatore vincere la reticenza della tronista e soprattutto sbaragliare il suo diretto rivale in amore. Stiamo ovviamente parlando di Francesco Monte. Antonio però non si è arreso, ha puntato il traguardo senza più distogliere lo sguardo: Ho partecipato al programma per gioco. Sono sceso dalle scale più di un anno fa come corteggiatore, quando sul trono c'era Ramona Amodeo, ma sono rimasto per una sola puntata. Quando la redazione mi ha richiamato, a gennaio, sono tornato con entusiamo perchè immaginavo ci fosse Teresanna, che avevo seguito quando era corteggiatrice di Samuele Nardi lo scorso anno. Lei mi piaceva e dopo l'appuntamento al buio non ho avuto dubbi se rimanere o meno. E, soprattutto, su quale delle due troniste puntare. Il corteggiamento di Antonio Passarelli non ha subito incontrato l'approvazione di Teresanna che, per lasciarsi andare, ha dovuto affidarsi ai consigli della redazione di Uomini e Donne che avevano già intravisto nei due piccioncini una possibile coppia. Eppure il comportamento della napoletana nei confronti di Francesco Monte aveva lasciato intendere che la tronista, alla fine, lo avrebbe preferito al suo rivale in amore. Così non è stato, come spiega la stessa Pugliese a Visto: "La verità è che temevo il giudizio degli altri, anche se dentro di me avevo già delle certezze. Poi, quando lui ha provato a cercarmi fuori, per stare con me al di là delle telecamere, e quindi rischiando di lasciare il programma, ho iniziato a capire che era davvero interessato. E anche io mi sono scoperta molto coinvolta". “Io penso direttamente al matrimonio” Teresanna Pugliese Questo non è bastato a salvarla dalla critiche, perchè il popolo di Facebook, appassionato al programma per cuori solitari, ha fatto sentire chiaro e forte il suo dissenso: Teresanna Pugliese è una falsa. Questo è il commento che campeggiava sulle fanpage dedicate a Uomini e Donne. La napoletana sapeva di correre questo pericolo, tanto da mettere in dubbio la sua stessa scelta per evitarsi simili lamentele: Era una delle opzioni che avevo messo in conto alla vigilia, ma mentre ero in gioco non ci ho più pensato. Sono stata accusata di aver fatto una scelta di comodo dettata dall'interesse economico perchè lui è di famiglia benestante, ma non è vero. Se non mi fossi sentita pronta, sarei tornata alla mia vita senza problemi, ma da Antonio ero presa. Per quanto mi riguarda Uomini e Donne è servito ad alimentare il desiderio di vivere Antonio fuori da quel contesto. Mentre gli internauti chiedono Francesco Monte sul trono, la tronista, incalzata dal settimanale di gossip Visto, spende due parole per il bel tarantino e, molto probabilmente, le sue dichiarazioni alimenteranno la polemica che non accenna a volersi placare: | Teresanna Pugliese e Antonio Passarelli si raccontano dopo la scelta sul settimanale di gossip Visto. I due piccioncini riservano molte sorprese e colpi di scena. |
Brian Percival dirige il film drammatico “Storia di una ladra di libri”, tratto dall’acclamato best-seller “La bambina che salvava i libri”, scritto dall’australiano Markus Zusak, nel 2005, e che ha venduto 8 milioni di copie in tutto il mondo. La pellicola pone al centro della storia la vita della piccola Liesel che, attraverso il potere dei libri e della sua fantasia, riesce ad evadere dal periodo storico difficilissimo e tumultuoso che la circonda e, durante il quale, Hitler fa bruciare milioni di libri per limitare la libertà d’espressione. Le cose, però, si complicano quando stringe amicizia con un rifugiato ebreo in fuga dai nazisti che le cambierà la vita. Nel film, troviamo anche i formidabili Geoffrey Rush ed Emily Watson. La pellicola arriverà nelle nostre sale a partire dal 30 gennaio 2014. La giovanissima Liesel, adottata all'età di nove anni, vive con i genitori Hans e Rosa in un quartiere tedesco di operai molto modesto. Testimone degli orrori del nazismo, Liesel trova conforto nei libri da quando, dopo averne rubato uno, comincia a collezionare volumi e impara a leggere mentre i suoi genitori nascondono sotto le scale della loro abitazione un rifugiato ebreo, un certo Max, in fuga dai nazisti. La bimba sarà testimone degli orrori della Germania nazista, ma la sua fantasia e forza interiore, le faranno trovare il “bello” anche quando intorno c’è solo miseria umana. | Il best-seller di Markus Zusak diventa un commovente film drammatico che toccherà le corde più profonde del vostro cuore. |
Un feto è stato trovato all’interno di un bagno di un aereo commerciale della American Airlines che era atterrato in città lunedì notte all’aeroporto LaGuardia di New York, proveniente da Charlotte, Carolina del Nord. È il secondo caso in pochi giorni: il 25 luglio, su un volo della compagnia Air Asia diretto in India, l’equipaggio aveva ritrovato un feto morto sempre nel bagno dell’aereo. Il corpicino è stato rinvenuto mentre il velivolo veniva preparato per l’atterraggio a Delhi, in India. In quest’ultimo caso, la raccapricciante scoperta è stata fatta da un addetto alle pulizie. L’uomo ha riferito di aver visto “molta carta igienica nella sezione del water”, come riferito da un portavoce della compagnia aerea. Da una nota della American Airlines il volo 1942, proveniente dalla città di Charlotte alle ore 8.56 pm è atterrato a LaGuardia’s Terminal B alle 22.44 di lunedì. Sul volo, viaggiavano diverse donne che sono state identificate dalla FBI. È stata aperta un’inchiesta su quanto accaduto. Nel frattempo un portavoce dell’Ufficio medico capo della città di New York ha rivelato a BuzzFeed News un dettaglio sicuramente inquietante: pare che l’età gestazionale del feto ritrovato nel bagno dell’aereo era stimata di cinque mesi. | Il velivolo della American Airlines era atterrato la sera prima all’aeroporto LaGuardia di New York. Secondo il medico legale, l’età gestazione del feto era di cinque mesi. |
Secondo la bozza settimanale del monitoraggio Iss-ministero della Salute sull'andamento dell'epidemia di Covid in Italia, scende, anche se di poco, l'indice di trasmissibilità, il parametro che misura la potenziale trasmissibilità della malattia infettiva: il valore Rt passa da 1,1 della scorsa settimana a 1.01 di quest'ultima. L'ulteriore ribasso conferma una tendenza che si osserva già da alcune settimane. Lieve aumento, secondo quanto si apprende, invece per l'incidenza nazionale, con 77 casi ogni 100 mila abitanti per il periodo 20-26 agosto, rispetto ai 74 casi di 7 giorni prima. È questo il dato riportato negli indicatori decisionali, basati su numeri ministero della Salute e Protezione civile, che fotografa la situazione in tempo reale. L'aumento si registra anche nei dati della bozza del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute, in cui si prende in considerazione un periodo diverso, cioè dal 16 al 22 agosto: in questo arco temporale di riferimento l'incidenza risulta in aumento da 69 a 71 per 100mila abitanti. Secondo il rapporto la circolazione della variante delta è ormai largamente prevalente in Italia. Questa variante è dominante nell'Unione Europea ed è associata ad un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in altri paesi con alta copertura vaccinale. Una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità. Pertanto, sottolinea l'Istituto superiore di sanità, "è opportuno realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l'attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l'ulteriore aumento della circolazione virale". A quanto risulta dalla bozza del documento ci sono 10 Regioni a rischio moderato: si tratta di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Piemonte, Pa Trento, Puglia, Sicilia, Valle d'Aosta. Le altre 11 Regioni sono invece classificate a rischio basso. Nessuna Regione italiana risulta al momento a rischio alto. | Secondo la bozza del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute si registra un lieve aumento per l’incidenza nazionale, con 77 casi ogni 100 mila abitanti per il periodo 20-26 agosto, rispetto ai 74 casi di 7 giorni prima. In calo, anche se di poco, l’indice di trasmissibilità: il valore Rt passa da 1,1 della scorsa settimana a 1.01 di quest’ultima. |
Oleg Drachev, un padre di quaranta anni malato terminale, è stato arrestato con l’accusa di aver ucciso il figlio di tredici anni Ilya perché sentiva “che la moglie non avrebbe potuto crescerlo da sola”. La drammatica storia arriva da Mosca, Russia: come riportato dal tabloid britannico Mirror, l’uomo avrebbe ucciso il figlio mentre dormiva e avrebbe anche provato a pugnalare la moglie appunto perché secondo lui non sarebbe stata in grado di farcela da genitore single. All’uomo è stato diagnosticato un tumore al cervello in fase terminale. Secondo quanto riportato dal tabloid, la famiglia del quarantenne è stata descritta come “felice” e “devota”, con tutti addolorati dalla recente diagnosi del tumore incurabile. Drachev, un ingegnere che in passato aveva prestato servizio nell’esercito, secondo i suoi familiari trascorreva tutto il suo tempo libero col figlio adolescente. “Non puoi neppure immaginare quando amasse suo figlio”, le parole della madre dell’omicida ai media locali. Ma dopo la terribile diagnosi sarebbe però "impazzito". | La tragedia a Mosca, in Russia. Un uomo di 40 anni con un tumore al cervello incurabile avrebbe ammesso di aver ucciso il figlio adolescente perché convinto che, dopo la sua morte, nessuno avrebbe potuto allevarlo al posto suo. L’uomo avrebbe tentato di uccidere anche la moglie, che però è riuscita a salvarsi e dare l’allarme. |
Quando alcuni beni sono in comune tra più soggetti può capitare (anzi capita molto spesso) che solo qualcuno dei comproprietari (o anche solo uno di questi) abbia la disponibilità dei beni. In altri termini, capita che alcuni dei beni in comune sono "usati" (o sono "in godimento") solo da alcuni dei comproprietari. I motivi che possono portare alla creazione di questa situazione di godimento "esclusivo" possono essere i più vari, si pensi all'ipotesi in cui si apre una successione mortis causa e nell'asse ereditario è compresa solo la casa familiare abitata da uno dei figli del de cuius (di solito il più piccolo dei figli) il quale continua ad abitare la casa anche dopo la morte dei genitori, con l'assenso degli altri fratelli, i quali si erano, precedentemente, trasferiti in altre abitazioni di loro proprietà esclusiva. Oppure, si pensi al terreno ad uso agricolo lasciato da genitori in eredità a più fratelli, ma coltivato solo da uno di questi. Indipendentemente dal motivo per il quale si è creata questa sorte di godimento esclusivo del bene in comune, è opportuno chiarire che per uso esclusivo si intende non solo la mera abitazione della casa da uno degli eredi, ma anche la gestione dell'immobile (es. locazione) dello stesso. In queste ipotesi gli altri eredi hanno diritto ad avere da colui che abita l'immobile un "risarcimento" per il mancato godimento della propria quota ereditaria o hanno diritto ad avere la propria quota dei frutti prodotti dall'immobile (si pensi ai frutti civili come ad esempio il canone di locazione o ai frutti naturali derivanti dalla coltivazione diretta del fondo). In queste situazioni, di solito, la questione della "quantificazione" del godimento esclusivo sorge al momento della divisione del bene comune, poichè i soggetti che non hanno goduto del bene, di fatto, anche se ottengono il valore della loro quota, non ottengono nessun "contro" valore per non aver goduto della loro quota di immobile, mentre, colui che ha goduto della sua quota e della quota degli altri, di fatto, è avvantaggiato. E' opportuno specificare che per far "quantificare" il mancato godimento dell'immobile o la quantificazione dei frutti tratti dal godimento dell'immobile la questione deve essere espressamente posta al momento della divisione. Cassazione, civ. sez. II del 27 agosto 2012 n. 14652 Le enunciate censure, da esaminare contestualmente per ragioni di connessione, sono infondate. La sentenza impugnata ha affermato che si era formato il giudicato sulle questioni relative alla ricognizione dei beni caduti in successione, alla individuazione degli eredi, alla determinazione delle quote di spettanza ed alle assegnazioni dei beni con i relativi conguagli (e quindi anche all'incidenza dell'usufrutto in favore della C. nonché alla appartenenza dei beni alle comunioni ereditarie), ed ha aggiunto che soltanto nelle memorie conclusionali gli appellanti avevano contestato il fatto incontroverso del godimento dei cespiti cui era correlata l'obbligazione restitutoria dei frutti, fatto anzi ammesso sia in occasione delle operazioni peritali sia all'udienza del 19-4-1996, in cui i convenuti avevano dedotto e riconosciuto che la "cura e la gestione dell'intero compendio" era rimasta affidata agli eredi di Italo Pavone, ai quali gli altri eredi non avevano mai rivolto alcuna richiesta; da tali circostanze quindi la Corte territoriale ha ritenuto la sussistenza dell'obbligo di rendiconto della gestione dei beni e, previa detrazione delle spese, di quello alla restituzione dei frutti agli altri coeredi nei limiti delle quote di spettanza. | Il mancato godimento dell’intero bene in comunione (anche solo della propria quota) consente l’esercizio del diritto a percepire la propria quota di frutti prodotti dal bene. |
Se esistesse un giornale sopra le parti, ma non le minuscole parti della politica, proprio sopra le parti del mondo, se esistesse, mettiamo, un giornale della galassia, il caporedattore del pianeta Terra potrebbe decidere di mettere in pagina due notizie gemelle e parallele. La prima riguarda gli esseri umani, riuniti in stati, ove tra i governi di una dozzina di essi si è stesa una letterina per richiedere l’impiego di finanze ed energie alla costruzione di muri. La motivazione “difesa dell’Europa”. Al lettore galattico la notizia parrebbe alquanto ingenua: chiunque alzi un muro sa che a un certo punto starà da un solo lato di esso. Tra i paesi comunitari firmatari ci sono stati che i muri li hanno conosciuti da vicino, e sanno, o dovrebbero sapere, che trovarsi da una parte o dall’altra di esso è un capriccio della Storia, è un caso. Dovrebbero cioè sapere che con i muri non si scherza, nessuno può pensare di dividere terre da terre e uomini da uomini: è una cosa così ingenua e tracotante che finisce di diritto in una tragedia greca. Se il caposervizio Terra aggiungesse una cartina di corredo alla pagina, potrebbe scegliere una porzione che va dal 22 esimo parallelo sud (quello del Sud Africa) al 70 esimo nord (Finlandia) e dal meridiano di Greenwich a quello di Mosca. A guardare così sulla cartina, oltre i confini, si notano tanti zig zag: in Lettonia, Lituania, Polonia, in Slovenia, Estonia, Ucraina, in Ungheria, e poi in Grecia, in Francia, a Ceuta e Melilla. | Dodici Paesi hanno firmato una lettera per chiedere la costruzione di muri per “difendere” l’Europa dai migranti in movimento. Ma questi Paesi non sanno che è tutto inutile perché gli esseri umani li valicano, li scavalcano, li superano per garantirsi la sopravvivenza perché le persone vanno finché c’è da andare. |
L'asteroide 2012 TC4 transiterà ad ‘appena' 44mila chilometri dalla Terra il prossimo giovedì 12 ottobre, poco prima delle 8:00 ora italiana. Si tratta di una distanza decisamente ridotta in termini astronomici; essa è infatti molto inferiore rispetto a quella che ci separa dalla Luna (384mila chilometri) ed è paragonabile a circa tre volte la lunghezza del diametro terrestre. Nonostante il ‘saluto' ravvicinato, l'asteroide non rappresenta comunque alcun pericolo per la Terra. Il margine d'errore calcolato dagli scienziati dell'Osservatorio Astronomico di Sormano (OAS), sito in provincia di Como, è infatti di soli 30 chilometri nel suo piano orbitale, quindi è impossibile che ci colpisca. L'asteroide 2012 TC4 è un piccolo NEO (near-Earth Object, oggetto vicino alla Terra) del cosiddetto gruppo Apollo, il cui diametro stimato è compreso tra i 13 e i 30 metri. Nulla rispetto ai 650 metri di 2014 JO25, transitato lo scorso 19 aprile a 1,8 milioni di chilometri dal nostro pianeta, o al famigerato chicxulub di 12 chilometri che 66 milioni di anni fa determinò l'estinzione dei dinosauri, ma sufficientemente grande per creare potenziali disastri. Le dimensioni sono simili a quelle della “meteora di Čeljabinsk” (in realtà un meteorite), che nel 2013 esplose nei cieli della Russia – tra i 30 e i 50 chilometri d'altezza – provocando il ferimento di mille persone. L'oggetto celeste fu scoperto nel 2012 dall'Osservatorio Haleakala alle Hawaii in seno alla missione Pan-STARRS, e dopo essere scomparso dai “radar” a causa del suo moto è riapparso sul finire dell'estate di quest'anno, permettendo agli astronomi di classificarlo con maggiore accuratezza. Il suo transito ravvicinato desta particolare interesse perché la NASA lo sfrutterà per testare il cosiddetto “Sistema di Difesa Planetario”, una serie di iniziative e procedure di monitoraggio che possono risultare utilissime in presenza di corpi celesti realmente pericolosi. L'Agenzia spaziale americana coordinerà dodici distinti enti ed istituti sparsi per tutto il mondo grazie al Planetary Defence Coordination Office recentemente istituito. Nonostante il passaggio ravvicinato, a causa delle piccole dimensioni 2012 TC4 non potrà essere osservato a occhio nudo, e nemmeno con binocoli o telescopi amatoriali; sarà infatti necessario un dispositivo professionale, come indicato nella nota dell'Osservatorio Astronomico di Sormano. | Tutto pronto per il ‘saluto’ ravvicinato di 2012 TC4: l’asteroide transiterà ad appena 44mila chilometri di distanza dalla Terra il prossimo giovedì 12 ottobre, poco prima delle 8 del mattino. La NASA testerà il ‘Sistema di difesa planetario’. |
Per chi ha voglia di sentirsi un contemporaneo Tarzan nei boschi del Regno Unito può soggiornare nella casa sull'albero più lussuosa di sempre per l'ultima esperienza glamping. Nella casa sull'albero di Woodsman c'è infatti la vasca idromassaggio, la sauna, un doccia esterna, un caminetto girevole e persino il forno a legna all'aperto per offrire ogni tipo di comodità ai propri ospiti. Si trova a dieci metri di altezza sopra i boschi del Dorset e vi si accede solo tramite una scala di legno a spirale ed un ponte di corda. La Treehouse del Woodsman (Casa sull'albero del Boscaiolo) offre un'esperienza esclusiva: disposta su due piani tra i rami di un albero di quercia, la dimora unisce l'arte del legno sostenibile con interni moderni. La casa è particolare perché ha una serie di facciate diverse rivestite con legni differenti. L'edificio in legno si basa su diversi riferimenti architettonici e culturali. Inaugurato nell'estate del 2016, offre viste ininterrotte del paesaggio circostante. Si accede alla struttura attraverso una grande passerella; oltrepassato il ponte gli ospiti sono accolti in uno spazio che comprende un letto king-size, un bagno doppio con vasca di rame e un camino girevole che può essere puntato verso il letto, il divano o in cucina. Una caratteristica particolarmente interessante è una finestra nel pavimento che permette di guardare verso il torrente sottostante. Le pareti isolanti sono dotate di finestre panoramiche che offrono una vista del bosco unica; mentre sul letto è posizionata una finestra nel soffitto che guarda in alto verso il cielo. | Si trova immersa nei boschi del Dorset, in Inghilterra, questa casa sull’albero contemporanea che offre l’ultima frontiera dell’esperienza glamping nel mondo. |
È una magra consolazione, ma almeno nessuno prende in giro il Milan: l'UEFA dà ragione ai rossoneri nel giudicare l'episodio chiave che ha deciso il match del secondo turno dei gironi di Champions League, perso a San Siro contro l'Atletico Madrid per 2-1. Il calcio di rigore realizzato da Luis Suarez al 97′ della sfida del Meazza non doveva essere concesso, visto che nella circostanza è chiaramente Lemar a toccare la palla con la mano prima di Kalulu. Chiaramente, quindi in maniera evidente, ovvero il principio ispiratore, la stella polare che deve guidare l'intervento del VAR in presenza di errori acclarati dell'arbitro sul campo. Ed il penalty concesso ai Colchoneros in pieno recupero è la madre di tutti gli errori ‘evidenti'. Cakir ha visto male nella concitazione dell'azione dal campo, ma perché poi il VAR non è intervenuto alla luce dei replay che mostravano senza margine di dubbio cosa era realmente accaduto nell'area del Milan? C'erano gli estremi per annullare direttamente la decisione via auricolare, ma se anche – per eccesso di sicurezza nel proprio fischio – l'arbitro turco non si fosse voluto fidare della chiamata dalla sala VAR, perché non è andato a rivedere l'azione al monitor a bordo campo? Agli occhi dell'UEFA, la mancanza dell'on-field review è davvero grave: per questo – svela il Corriere della Sera – Cakir con ogni probabilità sarà fermato per un po' di tempo. Stessa decisione, per colpe ritenute ancora più gravi, anche per il varista Abdulkadir Bitigen, suo connazionale. | Non ci sono dubbi che il Milan abbia subìto un grave torto nel finale del match del girone di Champions League perso per 2-1 a San Siro contro l’Atletico Madrid: il calcio di rigore concesso in pieno recupero ai Colchoneros e poi realizzato da Suarez non doveva essere assegnato. Anche l’UEFA è d’accordo e prenderà provvedimenti. |
Sfera Ebbasta è l'artista italiano, in questo momento, sulla bocca di tutti. Dopo aver annunciato il suo ritorno nella scena con l'album "Famoso", disponibile dal prossimo 20 novembre, ha voluto regalare ai suoi fan la possibilità di conoscere com'è stato concepito il progetto. Una produzione cinematografica che verrà pubblicato in esclusiva su Amazon Prime Video il prossimo 27 ottobre, e che racconterà tutte le fasi del progetto del nuovo album di Sfera Ebbasta. Sfera Ebbasta non si ferma, anzi. Dopo aver trattenuto a lungo l'uscita del suo quarto disco "Famoso", annunciato negli scorsi giorni e che sarà disponibile solo il prossimo 20 novembre, regala ai fan un contenuto che racconta tutto il processo di realizzazione del disco. Un film diretto dal noto regista Pepsy Romanoff, che in passato ha collaborato anche con molti artisti della scena rap, come Guè Pequeno, che racconterà la storia dell'artista, da Cinisello, zona periferica di Milano, a star riconosciuta in tutto il mondo. Il film diventa l'occasione per i fan di assistere a tutte le fasi del progetto, dallo studio di registrazione all'incontro con i vari protagonisti, come il produttore del disco Charlie Charles. In uscita il prossimo 27 ottobre, il film vedrà protagonisti alcune dei personaggi all'interno del mercato musicale, che per primi hanno creduto nel talento di Sfera Ebbasta: da una parte Shablo, uno dei produttori più affermati nella scena italiana, dall'altra parte Marracash, il primo artista a farlo firmare per Roccia Music. | Dopo l’annuncio del quarto album in studio per Sfera Ebbasta “Famoso”, il rapper di Cinisello non si ferma e il prossimo 27 ottobre uscirà il primo docu-film sulla sua carriera e sul nuovo progetto in uscita il prossimo 20 novembre. Nel frattempo l’artista milanese è comparso nell’album del rapper parigino Lacrim, nel singolo “Dracula”. |
Ilary Blasi è pronta per tornare in tv dopo la pausa che si era presa qualche anno fa per passare più tempo con la famiglia: di recente è stato annunciato infatti che sarà lei a condurre L'Isola dei Famosi 2021. Il noto reality dovrebbe andare in onda a partire dal prossimo febbraio, anche se per il momento tutto è ancora in forse a causa della pandemia. Nonostante gli ostacoli, la conduttrice romana non si è arresa e, per evitare che i fan sentissero troppo la sua mancanza, ha pensato bene di lanciare un nuovo format "fai da te". Si chiama "Fashion or Trashion", va in onda su Instagram ed è un programma web che tratta di moda in modo ironico e divertente. Avete sentito parlare di "Fashion or Trashion"? È il nuovo programma a tema moda arrivato sul web. A condurlo c'è Ilary Blasi che, affiancata da un gruppo di agguerritissimi opinionisti, commenta i look più originali sfoggiati dai vip. A dire la loro sulle scelte di stile "fashion o trashion" dei personaggi famosi non solo i volti noti del mondo dello spettacolo ma anche degli esperti, dalla beauty coach Brigitte Valesh al make-up artist Claudio Noto, fino ad arrivare all'hair stylist Alessia Sodani. La "special guest" è Melory Blasi, la sorella di Ilary, alla quale è stato assegnato il ruolo di appassionata di moda. Il format ha debuttato il 3 dicembre su Instagram, fino ad ora sono state trasmesse tre puntate di circa 5 minuti l'una ma per il momento non si tratta di un appuntamento regolare in un preciso giorno della settimana. Ilary, però, posta tutto direttamente sul suo profilo personale. Chi e cosa sono stati al centro del dibattito fino ad ora? Gli outfit di Chiara Ferragni, di Alfonso Signorini (paragonato a Enzo Miccio), di Barbara D'Urso, di Maria De Filippi e di alcune concorrenti eliminate del GF Vip, da Myriam Catania a Matilde Brandi. | Ilary Blasi tornerà presto in tv con L’Isola dei Famosi 2021 ma nell’attesa ha pensato bene di fare una sorpresa ai fan. Ha debuttato nella moda, lanciando sul web un nuovo programma intitolato “Fashion or Trashion”, nel quale insieme a un gruppo di agguerritissimi opinionisti commenta i look più originali dei vip in modo ironico e divertente. |
Sono bastati solo 10 mesi a Baby Gang, rapper milanese di origini marocchine per incontrare uno dei massimi esponenti del rap francese, Sofiane, dopo che lo stesso aveva pubblicamente apprezzato il primo episodio di "Blitz", pubblicando un messaggio sui social per fargli i complimenti. Una testimonianza così forte, che i due si sono concessi la possibilità di collaborare, di connettere ancora una volta Sofiane con la penisola, dopo il remix di "Fashion Week" con Tedua. Il nuovo episodio di "Blitz 2" è anche la possibilità di celebrare le origini nordafricane dei due artisti, che hanno trovato connotazioni e codici diversi, linguaggi e immaginari per raccontare la redenzione attraverso la loro musica. Ci sono due elementi che sembrano raccontare meglio di altri, dove nasce la collaborazione tra Baby Gang e il rapper francese Sophiane per il brano "Blitz 2", che ha esordito in top 3 su Youtube Italia ed è ancora nella top 5 in tendenza. Se il racconto sembra non spostarsi molto dagli episodi precedenti, con una narrazione che gioca sul passato malavitoso dell'artista, due elementi sembrano spiccare su tutti: la connessione europea Francia-Italia, che sta togliendo molto spazio a quella oltreoceano con gli artisti statunitensi, testimoniato da "Italia e Francia, fan*ulo America, le banlieue, la mafia, Europa carica", ma soprattutto l'origine nordafricana dei due artisti, celebrata in varie strofe del testo. Se il brano, un esercizio di stile per entrambi i rapper, non presenta un contesto diverso dal solito, sorprendono i riferimenti e l'immaginario mafioso di Sofiane, che fa riferimento nel brano a Licio Gelli, personaggio della cronaca italiana, investito del titolo di Gran Maestro venerabile della loggia massonica P2. Ma non solo, perché non manca il riferimento a Cosa Nostra, con la strofa: "Provenzano, capo al Sosa, frate e khoya non è la stessa cosa". C’est la rue, la vraie La vraie, vraie, vraie, vraie, vraie Yah, yah Yah Quindi click, pow-pow, tocchi uno della fa’, fa’ Parte la ga’, chi non chiede scusa paga Nikomok (Puh), cacca, scendi sono sotto casa Porta fa’, fa’, se vieni contro Baby Ganga (Pow-pow-pow-pow) Quindi click, pow-pow, tocchi uno della fa’, fa’ Parte la ga’, chi non chiede scusa paga Nique o mok (Puh), cacca, scendi sono sotto casa Porta fa’, fa’, se vieni contro Baby Ganga (Pow-pow-pow-pow) Sono ritornato figli di pu**ana Sono ritornato, sì, peggio di prima Qualcuno ha problemi, non sporco le mani Ora sono un rapper, ci pensa my nigga My nigga, my nigga, ho dietro una clicca Italia e Francia, fan*ulo America Le banlieue, la mafia, Europa carica La scena scopata da tutta l’Africa Gang, Scooby-Doo, pow-pow Tu bla, bla, troppo frà Abracadabra, tuta, fra’ rubata Ah Pow-pow Baby Ganga Check, ah Tu vas t’faire secouer, dans l’93, si t’es vivant, c’est qu’t’es doué (Pow-pow-pow-pow) Tous les cerveaux infectés dans la, j’suis Licio Gelli loggia P2 (Ouh) Paname bre-som, région PACA, c’est nous les arabes, arabaca ? Provenzano, capo al Sosa Frate e khoya non è la stessa cosa Y a des traces dans la rue pour traquer ta piste (Ouh) J’arrive tout à gauche, j’ai fait craquer l’assist’ (Pow-pow-pow-pow) J’ai pas besoin d’pote-ca pour claquer la miss J’ai deux boîtes dans un RS planqué à Nice (Ouais, ouais) Les visages sont bres-som, bres-som Akha, les loups là, va falloir faire vite (Ouais, ouais) On fera pas l’million en tapant les mi-temps Fallait pas faire l’mytho d’vant les Palermitains, Fianso (Pow-pow-pow-pow) Click, pow-pow, tocchi uno della fa’, fa’ Parte la ga’ (Uh), chi non chiede scusa paga Nikomok (Puh), cacca, scendi sono sotto casa Porta (Pow) fa’, fa’ (Ouais), se vieni contro Baby Ganga Quindi (Pow-pow-pow-pow) | Dopo il successo di “Blitz” di Baby Gang, apprezzato sui social dal rapper francese Sofiane, è nata nelle scorse settimane la collaborazione tra i due artisti, che ha dato vita lo scorso 20 aprile al brano “Blitz 2”. Il singolo celebra la connessione Italia – Francia, ma soprattutto le origini nordafricane dei due artisti. |
La moda, si sa, si evolve con una certa rapidità, soprattutto quando si parla di capelli e acconciature, e per rimanere sempre trendy è necessario aggiornarsi regolarmente. La mania che sta spopolando sui social nelle ultime settimane è però davvero sopra le righe, si chiama "Mullet Bang" ed è una pettinatura con un'originale frangia che va a creare un doppio taglio in stile anni '80. L'unico piccolo inconveniente? Non dona praticamente a nessuno. Non è un caso che sia stato definito il taglio più brutto non solo dell'estate ma anche del 2019. | Si chiama Mullet Bang e, nonostante sia il taglio più brutto del 2019, sta diventando virale sui social. E’ caratterizzato da una frangia a elmetto che non sta bene proprio a nessuno e ricorda i doppi tagli in pieno stile anni ’80. |
Sapete cos'è l'effetto moiré? È la figura di interferenza che si viene a creare tra due griglie sovrapposte a diversa angolatura, o parallele ma con maglie distanziate in modo leggermente diverso. Ancora non vi dice nulla? Non vi preoccupate perché il video proposto nell'articolo vi chiarirà le idee su questo effetto ottico esistente. Come la seta francese moiré ricorda, a prima vista, le onde o l'acqua, per il suo effetto cangiante, così Moiré Seconds, l'orologio ideato dal designer Zoltan Kecskemeti B., crea un effetto illusionistico davvero sorprendente. | All’apparenza può sembrare un banale orologio da parete ma “Moiré Seconds” nasconde un segreto che vi stupirà. |
Laura Pausini sta vivendo uno dei periodi più emozionanti della sua vita: dopo una carriera ventennale costellata di successi nel mondo della musica, di recente ha raggiunto un altro importante traguardo, ha partecipato agli Oscar 2021, esibendosi al pre-show, dove ha spopolato con un tailleur dorato sulle note di "Io sì/Seen". Ora ha deciso di godersi un po' di meritato riposo e, in occasione dei suoi 47 anni, ha pensato bene di organizzare una festa di compleanno "casalinga". L'avevamo lasciata super sofisticata in total black ai David di Donatello e oggi la ritroviamo in tuta mentre spegne le candeline al fianco di marito e figlia. Il dettaglio che non è passato inosservato? Nonostante sia rimasta tra le mura domestiche per il compleanno, non ha rinunciato al lusso. Laura ha infatti indossato una t-shirt bianca con dei dettagli in pizzo, abbinandola a dei pantaloni da jogging firmati Louis Vuitton. Per la precisione si tratta di un modello a fondo nero decorato con l'iconica stampa Monogram in bianco, ha degli elastici in vita e sulle caviglie e sul sito ufficiale della Maison viene venduto a 1.300 euro. Per completare il tutto ha deciso di lasciare nell'armadio i tacchi alti, preferendo dei più comodi anfibi raso terra in total black. La cantante non è forse super sofisticata anche in questa versione casalinga? Per il suo compleanno Laura Pausini ha ricevuto una sorpresa meravigliosa: la visita dei suoi genitori. A casa del Coronavirus e dei suoi impegni professionali, era stata costretta a rimanere spesso lontana dalla mamma e dal papà ma, nel momento in cui ha potuto riabbracciarli, si è sentita felice come una bambina. Al suo fianco, anche la figlia e il marito Paolo Carta, che non hanno esitato a immortalarsi con lei davanti a una splendida torta ricoperta da una glassa azzurra e con una maxi scritta gold "Laura". Insomma, nonostante per i 47 anni non abbia organizzato nulla di particolare, la Pausini difficilmente ricorderà questa giornata, a prova del fatto che l'amore per la famiglia continua a essere la sua priorità. | Laura Pausini ha compiuto 47 anni e, dopo aver girato il mondo a causa dei suoi impegni professionali, ha deciso di festeggiare in casa con la famiglia al completo. Non ha rinunciato al lusso e ha pensato bene di indossare un pantalone della tuta griffato da oltre mille euro. |
Sabato 25 gennaio l'astronauta italiano Luca Parmitano sarà protagonista della quarta – e probabilmente ultima – passeggiata spaziale dedicata all'aggiornamento del rilevatore di particelle AMS-02 (Alpha Magnetic Spectrometer – Spettrometro Magnetico Alfa), il cacciatore di materia oscura e antimateria installato all'esterno della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Assieme al collega della NASA Andrew “Drew” Morgan, AstroLuca nelle uscite del 15 novembre, del 22 novembre e del 2 dicembre 2019 ha provveduto alla delicatissima sostituzione del sistema di raffreddamento del prezioso strumento scientifico; nell'ultima uscita, col supporto degli ingegneri a Terra, i due astronauti verificheranno che tutto sia stato installato correttamente e verranno effettuati cruciali test di collaudo. La sostituzione del sistema di raffreddamento, aggiornato col nuovo apparato chiamato Upgraded Tracker Thermal Pump System (UTTPS), si è reso necessario per prolungare la vita operativa dell'AMS-02, che doveva essere molto più breve. Non era infatti progettato per interventi “fra le stelle”, e Parmitano e il suo collega si sono addestrati per oltre un anno in Germania per lavorare su una replica dello spettrometro, utilizzando strumenti progettati solo ed esclusivamente a questo scopo. La ragione dell'aggiornamento eccezionale risiede nel fatto che i dati raccolti sulle particelle sono risultati preziosissimi per gli scienziati, dunque si è deciso di mantenere operativo lo strumento fino al termine della “vita” della Stazione Spaziale Internazionale, che potrebbe essere dismessa nel 2028. L'AMS-02 fu portato nello spazio nel 2011 durante la missione STS-134, a bordo dello Space Shuttle Endeavour. A causa della prolungata esposizione al vuoto spaziale il sistema di raffreddamento si è deteriorato, rendendo necessaria la sua sostituzione. | La prima passeggiata spaziale del 2020 per Luca Parmitano è prevista per sabato 25 gennaio, quando assieme al collega della NASA Andrew “Drew” Morgan uscirà dalla Stazione Spaziale Internazionale per concludere il lavoro sul cacciatore di antimateria e materia oscura AMS-02. I due astronauti collauderanno lo strumento scientifico, al quale hanno sostituito il sistema di raffreddamento durante le tre precedenti EVA. |
Mutare fa parte della vita di ciascuno: la routine, le certezze, ciò che scorre sempre uguale per certi versi è confortante, è una culla dove dormire sonni tranquilli. Ma benché l'essere umano provi una certa attrattiva verso l'abitudine, la spinta al cambiamento è altrettanto radicata. Ha un solo grande difetto: richiede impegno. Un conto è lasciarsi trasportare dal flusso di ciò che gli altri hanno scelto per te, da ciò che per anni è stato fisso e uguale e un altro è stravolgere tutto, mettere un punto e andare a capo con le tue sole forze. Noemi ha fatto esattamente questo e non a caso il suo album di inediti di prossima uscita si intitola proprio Metamorfosi. Una parola che è tutto un programma e che ben descrive questo periodo della sua vita. La cantante è alle prese con nuove sfide musicali e ha stravolto la propria immagine tagliando i ponti col passato: un passato di cui non c'è più traccia neppure tra le foto del suo profilo Instagram. Quando Adele è riapparsa sui social, magra e in abiti aderenti, il pubblico ha strabuzzato gli occhi stentando quasi a riconoscere in quella figura esile la cantante che per anni avevano chiamato cicciona. Ma si sa: "Sei bello e ti tirano le pietre, sei brutto e ti tirano le pietre". Difatti così come a mutare era stata la sua immagine anche i giudizi, i commenti, le critiche e le polemiche hanno preso una nuova forma: hanno cominciato a dirle di essere troppo magra, di non essere più lei, di aver rinnegato se stessa. La storia è sempre la stessa, per tutte le celebrities che dopo essersi sentite dire di tutto sul loro aspetto fisico lo hanno migliorato. Ma per chi? Per se stesse o per gli altri? «Vai bene solo se vai bene a te», ha dichiarato Noemi in un'intervista a Vanity Fair in cui ha reclamato il diritto a essere come si vuole e ha spiegato le ragioni del suo notevole dimagrimento. Ma quando sei una donna del mondo dello spettacolo, continuamente esposta a un certo tipo di osservazioni e per forza di cose sotto gli occhi di tutti, si può davvero essere come si vuole? Il bisogno di cambiamento dove nasce? | Noemi è in una fase della sua vita fatta di sfide musicali e con se stessa. Presto la vedremo in gara a Sanremo, ha un album di inediti in uscita e ha intrapreso un percorso di dimagrimento con cui ha stravolto la propria immagine. La trasformazione arriva dopo anni in cui il suo aspetto fisico è stato oggetto di commenti sgradevoli. Quindi sì, sacrosanto il suo diritto di cambiare per stare bene con se stessa, ma l’input da chi arriva? |
A giudicare dalle etichette degli abiti più belli apparsi sui red carpet del 2012 si ha la conferma, nel caso ce ne fosse ancora bisogno, che l'eleganza è sinonimo di Italia. La moda italiana nel 2012 ha trionfato ancora una volta sulle passerelle, tra le copertine dei magazine e sui tappeti rossi, dalla A di Armani alla V di Versace è stato un trionfo per l'intero almanacco del Made in Italy. Ecco i look più belli del 2012, tra note romentiche e sexy, fascino retrò e sperimentazione. Anne Hathaway – smessi i panni dell'adolescente principessa Disney in cerca del suo cavaliere, ed indossati quelli assai più modaioli dell'indimenticabile protagonista del cult "Il diavolo veste Prada", Anne Hathaway è diventata una regina del red carpet. Per anni legata alla stylist numero uno di Los Angeles (la boccolosa Rachel Zoe), l'attrice è nel frattempo diventata amica di Valentino Garavani che, oltra a metterle a disposizione i suoi abiti del prezioso archivio, le ha disegnato un abito da sposa da favola. In questa stagione la bella Anne è apparsa con un taglio di capelli cortissimo a causa del ruolo interpretato nel kolossal "I miserabili" alle cui prime in giro per il mondo è apparsa raggiante, specie in un abito di Givenchy decisamente retrò ed impegnativo. Un 2012 al'insegna della perfezione. Dive del cinema – Una sirena borchiata è l'immagine sempre sofisticata e sensuale proposta da Donatella Versace per l'estate 2012 e mai ci saremmo aspettati di vedere come prima testimonial di quella riuscitissima collezione l'eterea Nicole Kidman che è apparsa in questa inedita immagine sexy ai Golden Globe. Stesso appuntamento e stessa maison per Angelina Jolie, fedelissima di Versace, che sempre con le sue forme valorizza la silhouette degli abiti. Una particolare nota di merito tra le attrici va a Diane Kruger che per oltre 10 giorni è stata l'impeccabile madrina del Festival del Cinema di Cannes, con continui cambi d'abito tra i quali è difficile scegliere il più bello, allora meglio applicare il criterio cronologico ed affidarsi allo svolazzante Giambattista Valli della prima serata. La donna col mantello – è più di un capospalla, meglio definirlo un accessorio: il mantello è stato una delle tendenze sui red carpet del 2012. Apripista ne è stata la principessina dello stile Gwyneth Paltrow in total white di Tom Ford agli Oscar, poi è stata la volta del Met Gala in cui a colpi di mantello si sono sfidate la modella Bianca Brandolini D'Adda in uno scintillante Dolce&Gabbana e la cantante, e già acclamata icona di stile, Lana Del Ray in Joseph Altazzurra. Lo scontro è stato indolore, ciascuno decreterà la propria vincitrice. V come Venere (e Valentino) – i nuovi direttori creativi hanno segnato l'inizio di una seconda, e non meno gloriosa, vita per il marchio Valentino che, in una moda sempre più dozzinale, si conferma una roccaforte dell'eleganza. Lo sanno bene anche le giovani esperte di stile che hanno rinfrescato anche l'immagine della maison: la socialite Olivia Palermo in un look che unisce il nude e il più stucchevole dei rosa durante le giornate dell'alta moda a Parigi, Kasia Smutniak alla Mostra del Cinema di Venezia di cui è stata madrina, l'attrice Keira Knightley alla prima del film "Seeking friend for the end of the world". Se Botticelli dovesse ridipingere la nascita di Venere sarebbe costretto a farle indossare gli abiti di Valentino e a ritrarre una di queste tre fanciulle. Sexy con stile – il dibattito sulla presenza o meno della biancheria intima di Belen Rodriguez ha un po' offuscato la bellezza dell'abito del giovane, ma già affermato, Fausto Puglisi indossato dalla showgirl durante l'ultimo Festival di Sanremo. Quale che sia la personale opinione su Belen bisogna ammettere che non solo si trattava di un abito dai tagli perfetti e di bellissimi colori, ma le stava addosso divinamente. Sexy anche il sottile e aderente abito di Rihanna indossato agli Mtv Video Music Awards che stimolava non poco l'immaginazione, proprio come la spalla nuda del sofisticatissimo look di Alberta Ferretti indossato dall'attrice Tea Falco per l'apertura della Scala di Milano: splendida come un cigno, del resto andava in scena il "Lohengrin". | Scintillio o total white, col mantello o con scollature mozzafiato, immagine eterea o aria sexy: da Anne Hathaway a Rihanna ecco i look più belli del 2012. |
Sono tanti i messaggi che Sara Daniele, figlia dell’indimenticabile Pino, pubblica su Instagram, tutti indirizzati al padre scomparso. La giovane figlia dell’artista sta lentamente elaborando il lutto ma l’ultimo messaggio pubblicato indirizzato al suo papà ha il sapore della rivendicazione di una verità che la ragazza sostiene di conoscere. Nei giorni in cui la madre Fabiola Sciabbarrasi viene fotografata accanto a un uomo che è stato identificato come il suo nuovo amore, la ragazza sembrerebbe scagliarsi contro una persona in particolare della quale non fa il nome ma verso cui è indirizzata parte della sua rabbia: È da più di un mese che mi trattengo nell'esprimere il mio parere, e adesso parlo. Vorrei proporre un brindisi a coloro che ci vogliono male, a coloro che sfruttano il nome di mio padre per farsi notare, a coloro che pur di parlare male pubblicano stronzate, in speranza che vengano notate. Per alcuni era Pino Daniele, per altri era Pino, e per me era papà. Dopo la sua morte si sono dette cose che non mi sono piaciute, atteggiamenti che potevano essere evitati. Riguardo al fatto che poteva essere salvato, sicuramente la maniera in cui la situazione è stata gestita poteva essere diversa. Brindo soprattutto a coloro che ci hanno sostenuto e dimostrato affetto, brindo a Napoli. E in conclusione, brindo a coloro che infangano l'amore che c’è stato tra i miei genitori. Ripeto: per noi era, lo è, e rimarrà un amore senza fine. E soprattutto brindo a mio padre, a cui non sarebbe piaciuto il modo in cui il suo lutto è stato affrontato, e che adesso sa la verità. E' da piu' di un mese che mi trattengo nell'esprimere il mio parere, e adesso parlo: Vorrei proporre un brindisi a coloro che ci vogliono male, a coloro che sfruttano il nome di mio padre per farsi notare, a coloro che pur di parlare male pubblicano stronzate, in speranza che vengano notate. Per alcuni era Pino Daniele, per altri era Pino, e per me era papá. Dopo la sua morte si sono dette cose che non mi sono piaciute, atteggiamenti che potevano essere evitati. Riguardo al fatto che poteva essere salvato, sicuramente la maniera in cui la situazione e' stata gestita poteva essere diversa. Brindo soprattutto a coloro che ci hanno sostenuto e dimostrato affetto, brindo a Napoli. Ed in conclusione, brindo a coloro che infangano l'amore che c'e' stato tra i miei genitori. Ripeto: per noi era, lo e', e rimarrá un amoresenzafine. E soprattutto brindo a mio padre, a cui non sarebbe piaciuto il modo in cui il suo lutto e' stato affrontato, e che adesso sa la veritá. ❤️ A post shared by Sara Daniele (@saradanielee) on Feb 14, 2015 at 11:10am PST Sara, giovane amica di Aurora Ramazzotti, non fa nomi ma il suo messaggio rimane comunque chiaro. Lei che ha scelto di rimanere lontana dalle polemiche circa la possibilità che la morte di suo padre potesse essere evitata, sembra dar ragione a quanto sua madre ha sempre sostenuto. E il nome di Amanda Bonini, ultima compagna di Pino, aleggia come un fantasma sopra questa sua ultima dichiarazione. Solo qualche giorno fa, in un’intervista rilasciata a Il Messaggero, la Sciabbarrasi aveva dichiarato: | Sara, figlia di Pino Daniele, si scaglia contro chi avrebbe utilizzato la storia della morte di suo padre solo per farsi notare. “Adesso il mio papà conosce la verità” scrive su Instagram. |
Nel corso della giornata di oggi i responsabili di Microsoft hanno annunciato un nuovo importante traguardo per il sistema operativo Windows 10 che ancora una volta si conferma il software dell'azienda di Redmond con il più alto tasso d’adozione di sempre. Il nuovo Windows 10, infatti, ha superato il traguardo di oltre 350 milioni di installazioni, un sistema operativo che ad oggi è stato utilizzato per più di 135 miliardi di ore da parte degli utenti. L'ottimo risultato ottenuto dal team di Microsoft evidenzia l'ottimo lavoro del CEO Satya Nadella che ha voluto realizzare un sistema operativo in grado di adattarsi alle esigenze dei consumatori e soprattutto compatibile con ogni tipologia di hardware: dai computer agli smartphone, passando per i dispositivi indossabili e le console di gioco come l'Xbox One. Inoltre Windows 10, come spiegato fin dalla sua prima presentazione dal team di sviluppatori, è in costante aggiornamento e proprio di recente è stata annunciata la data di uscita del nuovo Windows 10 Anniversary Update che sarà disponibile per il download gratuito a partire dal prossimo 2 agosto. Sull'argomento è intervenuto anche il vice presidente esecutivo Windows e dispositivi, Terry Myerson, che ha dichiarato: "Con l'introduzione di Windows 10 abbiamo voluto fornire la più avanzata e sicura versione del sistema operativo, ma anche creare un'esperienza in continuo miglioramento nel tempo. Windows 10 Anniversary Update è l'emblema di questa visione e siamo impazienti di migliorarlo ulteriormente in futuro". | I responsabili di Microsoft hanno annunciato un nuovo traguardo per il sistema operativo Windows 10 che ancora una volta si conferma il software dell’azienda di Redmond con il più alto tasso d’adozione di sempre. |
Daniele Bossari e Filippa Lagerback si sono sposati, coronando finalmente il loro sogno d'amore dopo ben 17 anni di fidanzamento. A fargli compagnia in un giorno tanto importante, moltissimi ospiti famosi che non si sono voluti perdere un evento tanto atteso. Ad attirare i riflettori su di sé, però, è un'invitata in particolare, Stella Bossari, la figlia 15enne della coppia scelta come damigella d'onore. Per l'occasione ha sfoggiato un look impeccabile ed elegante: ecco cosa ha indossato per festeggiare al fianco dei genitori. Dopo la proposta di nozze arrivata al GF Vip, il matrimonio di Filippa Lagerback e Daniele Bossari è diventato uno degli eventi più attesi dell'anno in Italia, non a caso i due sposi hanno curato nei minimi particolari ogni dettaglio della cerimonia. Filippa ha fatto confezionare il suo abito da sposa a Enzo Miccio, la location è stata allestita con delle decorazioni floreali e naturali e sono stati molti gli ospiti "vip" invitati. Oltre a Luciana Littizzetto, Lorenzo Flaherty e Ivana Mrazova, non poteva mancare la figlia della coppia, Stella Bossari, scelta come damigella d'onore. | Stella Bossari è la damigella d’onore al matrimonio di Daniele e Filippa Lagerback e per l’occasione ha sfoggiato un look elegantissimo. La figlia 15enne della coppia ha infatti indossato un lungo abito lilla a maniche corte e ha tenuto i lunghi capelli ondulati. |
Ormai da qualche mese è in atto una guerra commerciale che vede contrapposti Usa e Cina a colpi di dazi e di divieti, che ha finito per coinvolgere anche il mondo tecnologico e quindi anche quello degli smartphone. In consguenza a questo scontro Google potrebbe decidere di abbandonare la Cina e di spostare la produzione dei suoi telefoni Pixel in Vietnam, presso una vecchia fabbrica — usata un tempo da Nokia — nella provincia settentrionale di Bac Ninh. In questa zona Nokia ha costruito i prodotti che le hanno permesso di diventare uno dei leader mondiali del mercato, mentre Google potrebbe aver deciso di spostare la produzione del suo hardware per evitare che i prodotti come Pixel 3a e 3a XL e i Pixel 4 (che saranno annunciati ad ottobre) finiscano nella spirale di dazi tra Cina e Usa. Il segmento hardware del resto è diventato ormai fondamentale per Google e contribuisce alla diffusione del suo software, il vero core business del colosso di Mountain View — tanto che la società mira a vendere quest'anno 8-10 milioni di smartphone, il doppio rispetto a un anno fa. Mai come in questo periodo del resto Google ha bisogno di garantire ad Android una buona tenuta. Presto la società potrebbe non essere più in condizioni di fare affari con il secondo produttore mondiale di smartphone, ovvero Huawei: in questo sempre più plausibile scenario la casa cinese risponderà con un suo sistema operativo al quale occorrerà contrapporre un ecosistema più in forze che mai; inoltre, eventuali smartphone Huawei senza Play Store venderanno meno di quanto non abbiano fatto finora, e Google potrebbe voler approfittare della situazione riempendo con i propri dispositivi il vuoto che si verrebbe a creare. | La guerra commerciale tra Usa e Cina potrebbe spingere Google a spostare la produzione degli smartphone Pixel dalla Cina al Vietnam, nella provincia settentrionale di Bac Ninh, in un fabbricato un tempo utilizzato anche da Nokia. Dietro alla possibile decisione, la volontà di continuare a offrire prodotti a prezzi competitivi come Pixel 3A. |
Un’avventura estiva o poco più la storia d’amore tra Giorgio Alfieri e Mara Adriani. I due, dopo essere stati travolti da una bollente passione verso la metà di luglio, si sono ritrovati separati nello spazio di due mesi, probabilmente perché impegnati a seguire due sogni diversi. Per la bella Mara, la volontà di trovare il suo uomo ideale. Per Giorgio, di continuare a coltivare la sua carriera, limitandosi a divertirsi per quanto concerne la sfera sentimentale. La notizia della rottura tra Alfieri e la Adriani, avvenuta qualche settimana fa, non ha colto di sorpresa il pubblico, abituato ai colpi di testa dell’ex pupillo di Maria De Filippi. Da allora, nessuno dei due aveva voluto rilasciare dichiarazioni in merito, limitandosi a confermare di essersi separati. Oggi, quando ormai è circolata la notizia secondo cui sarebbe stato proprio un tradimento di Giorgio a mettere in ginocchio il loro rapporto, è l’ex tronista di Uomini e Donne a voler dire la sua e in un’intervista resa a Visto, si decide finalmente a vuotare il sacco. Giorgio, che nei due mesi in cui è durata la relazione con Mara, non ha dato particolare peso al gossip, lasciandosi scivolare addosso anche la delusione di Alberto Baiocco, ci tiene a mettere i puntini sulle “i” e, confermando di essere stato proprio lui a mettere la parola fine al loro rapporto, dice: Con Mara mi sono trovato subito molto bene. Abbiamo trascorso un agosto bollente ed è stato bello passare tanti momenti insieme. La colpa è mia anche se abbiamo deciso entrambi che era meglio separarci. Però mi assumo le mie responsabilità perché il distacco è stato voluto da me. Ho ripreso il mio lavoro da secondo regista a “lo canto” e quindi mi sono trasferito a Milano. Sui due, fotografati durante una romantica vacanza a Capri, le dicerie sono andate sprecato. A un certo punto del loro rapporto si credeva addirittura che avessero già deciso di convivere, data la presenza sempre più frequente dell’ex gieffina a casa di Giorgio: | Dopo aver messo fine alla storia d’amore con Mara Adriani, Giorgio Alfieri ha deciso di spiegare quali sono i motivi celati dietro la rottura e, senza mai accennare a un tradimento da parte sua, confessa di non aver avuto abbastanza tempi da dedicare all’ex gieffina. |
Con il concerto allo Stadio Franchi di Firenze si è chiuso il "Tiziano Ferro tour 2017", il tour che il cantante di Latina ha cominciato con la data zero allo Stadio Teghil di Lignano l'11 giugno e proseguito per 12 date, in cui ha toccato 9 città, facendo il pieno di pubblico. "Grazie agli oltre 460 mila spettatori che hanno partecipato a ‘Il mestiere della vita tour 2017′" ha scritto il cantante sui suoi social, ringraziando tutte le persone che lo hanno raggiunto, per cantare e ballare con lui in quello che è uno spettacolo dai tanti effetti e che si è chiuso in festa e con un po' di commozione a Firenze, dove il cantante, ripercorrendo le sue hit e facendo assaggiare le canzoni del suo ultimo lavoro, si è congedato, per adesso, da centinaia di migliaia di persone, a cui ieri sera, se ne sono aggiunte circa 40 mila. | Dopo più di un mese in tour, Tiziano Ferro ha chiuso il suo giro d’Italia live con il concerto allo Stadio Franchi di Firenze dove ha ringraziato il pubblico, commovendosi un po’. |
Ilary Blasi è la conduttrice della nuova edizione de L'Isola dei Famosi, si tratta della sua prima esperienza al timone del reality ambientato in Honduras ma, nonostante ciò, non potrebbe essere più eccitata. Lo scorso sabato è stata tra gli ospiti speciali di Verissimo e, intervistata dalla padrona di casa Silvia Toffanin, ha rivelato qualche piccola indiscrezione sul programma, dalla presenza di Tommaso Zorzi nelle vesti di opinionista a quella dell'inviato Massimiliano Rosolino, che sarebbe entusiasta della sua nuova "vita selvaggia" tra i mari dei Caraibi. La conduttrice si è presentata in studio in versione casual, incantando tutti con un look pink&denim che si rivelerà perfetto per la primavera. A poche ore dall'inizio de L'Isola dei Famosi, Ilary Blasi è stata intervistata da Silvia Toffanin a Verissimo, dando prova di essere prontissima per questa esperienza inedita. Ad attirare le attenzioni del pubblico non poteva che essere il suo look. La conduttrice è apparsa sul palco di Canale 5 in versione casual ma allo stesso tempo sofisticata, sfoggiando un total outfit della collezione Autunno/Inverno 2021-22 di MVP Wardrobe. Ha indossato dei jeans a vita alta a maxi zampa d'elefante, li ha abbinati a un body rosa pallido con delle appariscenti maniche lunghe e a sbuffo. Per completare il tutto ha scelto dei décolleté pink con il tacco a spillo e una cintura coordinata che le ha segnato il punto vita. | Ilary Blasi sta per dare il via a una nuova esperienza, a partire da questa sera sarà al timone de L’Isola dei Famosi. Ha dato qualche piccola anticipazione sul programma a Verissimo, dove si è presentata super trendy con un look casual che si rivelerà perfetto per la primavera. |
Un documento emesso dal Tribunale Civile di La Plata e firmato dal giudice, Susana Tedesco del Rivero, ha stabilito chi sono gli unici figli che hanno diritto alla successione nel patrimonio di Maradona. Cinque gli eredi universali, legalmente riconosciuti e sanciti ufficialmente, a distanza di 3 mesi dalla morte dell'ex Pibe de Oro: Dalma (32 anni) e Gianinna (30 anni), figlie del matrimonio con Claudia Villafañe; Diego Junior (34 anni), nato dalla relazione con Cristiana Sinagra ai tempi del Napoli; Jana (23 anni), figlia di Valeria Sabalain; e Diego Fernando, il figlio più giovane di 7 anni di Verónica Ojeda. È stata proprio quest'ultima a condividere l'atto sui social network con un messaggio a corredo: "Questa dichiarazione dà il diritto a Dieguito di avere ciò che gli è stato rubato". È solo il primo passo verso la ripartizione dei beni che non potrà avvenire fino a quando l'intero asse non sarà rendicontato e registrato. Ma è già un elemento di chiarezza rispetto al timore che, un eventuale battaglia giudiziaria, aprisse un contenzioso lungo e sfiancante per stabilire chi – secondo la legge – potesse rientrare nella lista dei legittimi successori. Due le questioni ancora irrisolte che hanno spinto il Tribunale ad aggiungere una postilla importante: se in futuro il Tribunale riconoscerà che D10s aveva altri figli allora gli attuali eredi dovranno corrispondere ai diretti interessati una percentuale del patrimonio. Santiago Lara (19 anni), che sarebbe il frutto del rapporto con la modella Natalia Garat, e Magali Gil (25 anni), sono i ragazzi che hanno fatto causa per vedere riconosciuta la paternità del Diez. Nel novero dei presunti figli dell'ex campione argentino ce ne sarebbero altri tre: Joana e i gemelli Lu e Javielito, tutti riconducibili al periodo trascorso a Cuba. | A distanza di 3 mesi dalla morte di Maradona, il Tribunale Civile di La Plata ha riconosciuto con un documento ufficiale chi sono i cinque figli legalmente riconosciuti come eredi universali dell’ex Pibe de Oro. È solo il primo passo verso la ripartizione dei beni che non potrà avvenire fino a quando l’intero asse patrimoniale non sarà rendicontato e registrato. |
Il calcio femminile si sta ribellando alle violenze e ai soprusi che ha subito fino a questo momento. In ogni parte del mondo si stanno moltiplicando le accuse e le denunce da parte delle giocatrici che avrebbero subito ogni tipo di vessazione, soprattutto a fini sessuali. In Australia, come negli Stati Uniti fino al Sud America dove un'intera Nazionale, quella venezuelana è stata messa sotto accusa denunciando l'oramai ex ct Kenneth Zseremeta, di origini panamensi ma che ha lavorato a lungo nella selezione femminile. L'accusa più infamante è arrivata con un lunghissimo post pubblicato sui propri profili social da parte di Deyna Castellanos, calciatrice nazionale venezuelana e dell'Atletico di Madrid. Una denuncia a proprio nome ma anche di tutte le altre giocatrici, in totale 23, della nazionale del Venezuela femminile che hanno incolpato Kenneth Zseremeta di aver ripetutamente abusato, anche nelle selezioni giovanili, numerose giocatrici, a partire dal 2008 fino al suo esonero avvenuto nel 2017. Una delle nostre compagne ci ha rivelato di essere stata abusata sessualmente fino da quando aveva 14 anni, dall'allenatore Kenneth Zseremeta: è stata dura accettare questa notizia perché molte di noi si sono sentite in colpa per non essersi accorte di nulla, di una cosa così grave L'ex selezionatore del Venezuela, insieme a colui che nel lungo scritto è stato definito senza mezzi termini il suo complice Williams Pino si è reso colpevole negli anni di abusi psicologici e fisici nei confronti delle calciatrici, soprattutto verso coloro che avevano dichiarato di aver aderito al movimento LGBT. Deyna Castellanos, anche a nome delle compagne, si è rivolta alla FIFA perché gli organismi mondiali del calcio si muovano perchè l'allenatore non possa più esercitare la professione e in particolar modo venga escluso dal mondo del calcio femminile. A post shared by Deyna Castellanos (@deynacastellanos) | Il calcio femminile ha iniziato a denunciare senza paura tutte le vessazioni che ha dovuto subire in questi anni. Dal Venezuela all’Australia, casi di abuso, maltrattamenti psicologici e violenze sessuali sono stati resi pubblici dalle giocatrici contro allenatori e club. Una piaga che ha coinvolto anche diverse nazionali femminili. |
Si sono celebrati il 5 novembre a Londra gli Stonewall Awards, per celebrare coloro che nel 2009 hanno avuto un impatto, sia esso positivo ma anche negativo, sulla comunità glbt (gay, lesbiche, bisessuali e transgender) a livello artistico e non solo. La cerimonia, presentata da Gok Wan, si è tenuta al Victoria and Albert Museum nella capitale inglese e ha visto la partecipazione di oltre 400 persone, fra le quali molte celebrità, scrittori, politici e atleti. Il premio al Best Entertainer dell'anno è andato alla boyband irlandese dei Boyzone, ancora sotto shock per la prematura scomparsa di uno dei suoi membri principali, il cantante e attore Stephen Gately. Il premio è stato assegnato a loro per il grande esempio dato da Stephen nel mondo della musica e soprattutto delle boyband. Gately era stato il primo membro di una boyband a fare coming out rivelando la propria omosessualità pubblicamente nel 1999, e successivamente nel 2006 aveva sposato il suo compagno Andrew Cowles. E' stato proprio Cowles a ritirare il premio a nome dello scomparso Stephen e dei rimanenti Boyzone che non hanno potuto presenziare all'evento ma che considerano da sempre il marito di Stephen come uno di loro. Il premio è stato loro attribuito grazie al video del singolo Better, dove Stephen compare in compagnia di un uomo al contrario degli altri membri della band che sono accompagnati da delle modelle che interpretano le loro fidanzate. Cowles ha confermato come questa scelta non fosse una mossa pubblicitaria ma qualcosa di naturale dal momento che alla band sembrava ingiusto nei confronti di Stephen obbligarlo a recitare una parte non sua. Il premio per il bigotto dell'anno invece è andato alla giornalista Jan Moir che a poche ore dalla morte di Stephen qualche settimana fa non aveva trovato di meglio da fare che insinuare meschinità al riguardo della morte del giovane e dei matrimoni tra omosessuali. Il suo intervento è stato seguito da ben 22 mila lettere di proteste al Daily Mail, il giornale per cui la Moir scrive: un numero da record che ha portato la giornalista a scusarsi pubblicamente con la famiglia e gli amici del cantante. | I Boyzone ricevono il premio come Best Entertainment del 2009 ai recenti Stonewall Awards tenutisi a Londra. |
Leah de Jager ha solo 4 mesi ma già lotta per la vita. La bimba, originaria di Uitenhage, in Sud Africa, è affetta da una rara malattia immunitaria. Ora si trova nell'unità di terapia intensiva dell'ospedale Dora Nginza di Port Elizabeth dopo che le è stata diagnosticata una grave immunodeficienza combinata (SCID). Una patologia rara e pericolosa per la vita che si verifica ogni 100.000 nascite. I suoi genitori hanno cominciato a preoccuparsi perché Leah appariva sempre più “silenziosa”. “Mia moglie Lezaan e io abbiamo cercato su Google i suoi sintomi e ho scoperto che molti bambini reagiscono allo stesso modo durante lo sviluppo” racconta Gerrit de Jager, 32 anni, a news24.com. La situazione però è precipitata lo scorso 6 ottobre. “Aveva la febbre, non andava. L'abbiamo portata da un pediatra che le ha dato un'occhiata e l'ha ricoverata al Netcare Cuyler Hospital di Uitenhag ". Leah è stata inizialmente curata per una polmonite, ma “quando non ha risposto al trattamento, il medico ha capito che qualcosa non andava". Dopo aver fatto gli esami del sangue, a Leah è stata diagnosticata la SCID e trasferita in terapia intensiva. Quindi è stata trasferita al Dora Nginza Hospital, dove, inizialmente, le sue condizioni sono peggiorate notevolmente. Secondo il padre, ciò è dovuto al fatto che Leah inizialmente era stata curata per la malattia sbagliata. “Sta combattendo contro un'infezione virale. Non ha il sistema immunitario per combatterla e gli antibiotici non le saranno d'aiuto". | La bimba sudafricana è affetta da una grave immunodeficienza combinata, una patologia che colpisce un bimbo su 10mila. “Non ha il sistema immunitario adatto per combatterla e gli antibiotici non le saranno d’aiuto”, ha spiegato il padre. |
Le voci su una presunta omosessualità di John Travolta non sono certo una novità. È da quando l'attore americano ha salutato un uomo baciandolo sulla bocca prima di salire su un aereo che i gossippari di tutto il mondo vogliono vederci chiaro. Dopo il bacio incriminato Travolta protagonista di From Paris with love ci ha scherzato su bissando il bacio in diretta tv, questa volta cogliendo del tutto impreparato il suo collega Kirk Douglas. Ma chissà se anche stavolta riuscirà a sdrammatizzare e a giocarci su, ora che le accuse sono ben più gravi. A parlare stavolta è un amico del 56enne il quale si è sottoposto alla macchina della verità per un'ulteriore conferma della veridicità delle sue esternazioni. I primi sospetti di Randolph sull'omosessualità di John Travolta erano emersi anni fa nel suo libro "You’ll Never Spa in This Town Again" in cui spiegava anche che il matrimonio del protagonista di Grease con la bella moglie sia stato solo una finzione. Il tono e le parole dell'ultima intervista dello scrittore sono inequivocabili: “A John piacciono i ragazzi sono anni che fa sesso con loro alle spalle della povera moglie. E’ venuto da me diverse volte, ma io ho sempre rifiutato". Nell'ambiente di Hollywood tutti sarebbero a conoscenza delle preferenze sessuali dell'attore, moglie compresa: "Anche lei, non può non sapere", ha tuonato infine Randolph. A qualcuno suonerà molta strana questa notizia: John Travolta è sempre stato uno dei sex symbol del cinema mondiale, agli occhi di tutti un latin lover come pochi: anche nello spot tv Telecom con Michelle Hunziker John Travoltagioca a fare il cascamorto con la showgirl svizzera per conquistarla. Tutta una finzione? Anche se fosse i fans continuerebbero ad amarlo. | Clamorose rivelazioni di uno scrittore al “National Enquirer” sull’attore sono già uno scandalo. |
Nonostante le vendite diano ragione ad Annalisa, sembra essere Virginio Simonelli il favorito assoluto per la vittoria finale di Amici 10, che da quest'anno, vedrà ben due vincitori, uno per la categoria del canto, un altro per quella del ballo. E proprio per quanto riguarda la finale tra cantanti, si preannuncia un'accesissima sfida tra due artisti che tanto hanno emozionato gli spettatori durante quest'edizione del programma condotto da Maria De Filippi. Come molti concorrenti di tali reality, anche Virginio ha dovuto attraversare una dura e tortuosa strada che tutti gli artisti dovranno percorrere: tale strada va identificata come quella che, comunemente, viene definita "gavetta". Nato a Fondi, in provincia di Latina, il 31 gennaio 1985, il cantante mostra le sue attitudini verso la musica sin da piccolo. La sua passione culmina nell'adolescenza, accomunando la sua passione per il canto a quello della recitazione. Il trasferimento a Milano rappresenta una grande occasione per lui, visto che s'iscrive all'accademia delle Belle Arti e si fa subito apprezzare dalla Massive Arts, che gli concede la grande occasione di firmare un contratto discografico. Poi, arriva il Festival di Sanremo: nel 2006, infatti, Virginio partecipa alla categoria "giovani" della kermesse sanremese, ottenendo ottimi riscontri mediatici. | Scopriamo insieme, alla vigilia della finale di Amici 10, Virginio Simonelli, approdato al reality dopo una fugace apparizione al Festival di Sanremo. |
Pochi giorni fa c'era stata la conferma ufficiale di Francesca Del Taglia che su Instagram aveva svelato il sesso di "fagiolino", il figlio che avrà da Eugenio Colombo. Felici della notizia ricevuta, i due si erano affrettati a pubblicare l'annuncio su Instagram, il social network attraverso il quale condividono con i fan tutti i momenti più importanti della loro vita di coppia. Con fiocco rosa e neonata sullo sfondo, avevano annunciato che il bambino sarebbe stato, in realtà, una femminuccia. E invece così non è stato. A comunicarlo è sempre la Del Taglia attraverso il suo profilo Instagram. Dopo aver pubblicato la foto che mostra un neonato avvolto in un cappellino azzurro, Francesca ha aggiunto: Hanno deciso bene di farci uno scherzetto… Aspettiamo un COLOMBINO. Noi lo amiamo comunque. | Sarà un maschietto, e non una femminuccia come inizialmente dichiarato, il figlio di Francesca Del Taglia ed Eugenio Colombo. Lo annuncia l’ex corteggiatrice di Uomini e Donne che chiarisce l’equivoco. |
Osservando il pianeta Terra dallo spazio il dettaglio più spettacolare è indubbiamente il meraviglioso colore blu delle masse d'acqua, oceani e mari che occupano ben il 71 percento della superficie del globo. Sebbene in realtà gli oceani siano un unico, enorme bacino d'acqua che abbraccia isole e continenti, per convenzione l'Organizzazione idrografica internazionale (precedentemente nota come Ufficio idrografico internazionale) ne riconosce ufficialmente quattro, sulla base delle “divisioni” operate dalle terre emerse continentali: l'Oceano Pacifico; l'Oceano Atlantico; l'Oceano Indiano; e l'Oceano Artico. A questi quattro, in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani tenutasi lo scorso 8 giugno, i cartografi della National Geographic Society hanno annunciato di averne classificato ufficialmente un altro: l'Oceano Meridionale. Noto anche come Oceano Antartico, Oceano glaciale antartico od Oceano australe, l'Oceano Meridionale è riconosciuto da decenni come entità a sé stante dagli scienziati che lo studiano, tuttavia non c'è mai stata un'intesa per portarlo sulle cartine geografiche e sulle carte nautiche ufficiali. Fondamentalmente fino ad oggi l'Oceano Meridionale è stato considerato come una propaggine “gelida” degli oceani Atlantico, Indiano e Pacifico. Del resto non c'è alcuna massa continentale a definirne i confini, dunque come hanno fatto i cartografi della National Geographic Society – impegnata sin dal 1915 nell'elaborazione di autorevoli mappe – a classificare il nuovo oceano? Innanzitutto va sottolineato che l'Oceano Meridionale è la massa d'acqua che abbraccia l'Antartide fino al 60° parallelo Sud, ad esclusione del canale di Drake e del Mare di Scotia; i suoi confini non sono stabiliti dalla presenza di terre emerse, ma da una corrente oceanica, la Corrente Circumpolare Antartica, responsabile delle caratteristiche uniche degli ecosistemi presenti, ricchissimi di biodiversità e sorretti da delicati equilibri ecologici. Proprio per tutelare l'unicità di questo bacino d'acqua gli esperti dell'istituzione naturalistica hanno deciso di riconoscere ufficialmente il quinto oceano della Terra. “Da molto tempo l’Oceano Meridionale è riconosciuto come oceano a sé dagli scienziati ma, non essendoci mai stato un accordo a livello internazionale, non l’avevamo ancora identificato ufficialmente”, ha dichiarato il dottor Alex Tait, geografo che dal 2016 è il responsabile della cartografia presso la National Geographic Society. “L’abbiamo sempre riconosciuta e identificata come regione peculiare e a se stante. Questo passo della designazione ufficiale rappresenta l’ultima fase di un processo di riconoscimento della sua specificità ecologica”, ha aggiunto Tait. “Anche se l’oceano in effetti è una massa d’acqua unica e interconnessa, mi congratulo con National Geographic per aver riconosciuto ufficialmente quest’area che circonda l’Antartide con il nome di Oceano Meridionale”, ha commentato la celebre biologa marina Sylvia Earle in una mail inviata all'istituzione naturalistica. “Delimitato dalla potente corrente circumpolare antartica, è l’unico oceano a toccarne altri tre e ad abbracciare completamente un continente invece che esserne abbracciato”, ha aggiunto la scienziata. | I cartografi della National Geographic Society, che si occupa di mappe sin dal 1915, hanno riconosciuto ufficialmente il quinto oceano della Terra, l’Oceano Meridionale. A differenza degli altri oceani, i cui “confini” sono legati alle masse continentali, l’Oceano Meridionale è definito dallo scorrere della Corrente Circumpolare Antartica. |
Il Festival di Sanremo 2011 è ormai alle porte e ora dopo ora su forum e social network aumenta il numero dei gruppi e le discussioni legate alla manifestazione. Chi vincerà? Chi saranno gli ospiti internazionali? Gianni Morandi riuscirà ad emulare il successo (in termini di audience) dello scorso anno con Antonella Clerici? Altri tre giorni d'attesa e queste domande cominceranno ad avere risposta. Il 15 febbraio, dunque, è la serata d'apertura. Quattordici gli artisti in gara: Patty Pravo con Il Vento e Le Rose,Luca Madonia insieme a Franco Battiato con L'Alieno, Nathalie Giannitrapani con Vivo Sospesa, Roberto Vecchioni con Chiamami ancora amore, Max Pezzali con Il Mio Secondo Tempo, Giusy Ferreri con Il Mare Immenso, Emma Marrone e i Modà con Arriverà, Anna Oxa con La Mia Anima D'Uomo, La Crus con Io Confesso, Anna Tatangelo con Bastardo, Tricarico con Tre Colori, Al Bano con Amanda è Libera, Davide Van De Sfroos con Yanez, Luca Barbarossa e Raquel del Rosario con Fino in Fondo. La serata del 17 febbraio sarà dedicata ai 150 anni dell'Unità d'Italia nella quale dovrebbe esibirsi anche lo stesso Morandi: "Sto cercando di trovare un inedito a tema: dopo le musiche del passato, una del futuro. E se non la trovo, canterò l’inno nazionale,” ha detto il conduttore. Questi i brani della serata: Patty Pravo “Mille lire al mese”, Luca Madonia con Franco Battiato “La notte dell’addio”, Nathalie “Il mio canto libero”, Roberto Vecchioni “‘O surdato ‘nnammurato”, Max Pezzali “Mamma mia dammi cento lire”, Giusy Ferreri “Il cielo in una stanza”, Emma ei Moda “Here’s to you – La ballata di Sacco e Vanzetti”, Anna Oxa “O’ sole mio”, La Crus “Parlami d’amore Mariù”, Anna Tatangelo “Mamma”,Tricarico “L’italiano”, Al Bano “Va’ pensiero”, Davide Van De Sfroos “Viva l’Italia” e Luca Barbarossa e Raquel Del Rosario “Addio mio bella addio”. Grande attesa per il 18 febbraio quando sul palco dell'Ariston i big saranno accompagnati da altri artisti. Quella sera gli occhi del pubblico saranno in gran parte per Morgan che canterà con Patty Pravo ad un anno esatto dall'esclusione dal Festival del suo brano La Sera, a seguito delle polverone innalzatesi dopo le sue dichiarazioni sull'uso di droga come antidepressivo. Da non perdere l'esibizione che Carmen Consoli regalerà al fianco di Luca Madonia e di Franco Battiato, così come quella tra Roberto Vecchioni e la PFM. Buone aspettative anche dall'accoppiata Anna Oxa – Marta Sui Tubi e da Emma Marrone – Modà con Francesco Renga. Curiosi gli abbinamento Al Bano – Michele Placido, Luca Barbarossa e Raquel Del Rosario con Neri Marcoré e Max Pezzali – Lillo & Greg. Nina Zilli canterà insieme ai La Cruz, mentre Tricarico il voci bianche Si La So…l. Le X-Factor Anna Tantangelo, Nathalie Giannitrapani e Giusy Ferreri canteranno rispettivamente con Loredana Errore, L'Aura e Francesco Sarcina de Le Vibrazioni. Davide Van de Sfroos sarà accompagnato da Irene Fornaciari. Ricapitolando: Patty Pravo Brano in gara: IL VENTO E LE ROSE Brano Storico: Mille Lire Al Mese duetto con MORGAN Nathalie | Ci siamo quasi. La manifestazione musicale più importante in Italia è alle porte. Scopri tutte le canzoni in gara. |
Dopo il caso di Catello Vitiello, l’avvocato candidato nel collegio di Castellammare di Stabia, diventano tre i ‘massoni’ tra le fila del MoVimento 5 Stelle nelle liste delle prossime elezioni politiche. E il M5s decide di sospenderli tutti e tre. Oltre a Vitiello si tratta di Bruno Azzerboni e Piero Landi. “Al momento della sottoscrizione della candidatura non hanno detto la verità e non ci hanno informato di far parte di una loggia massonica. Per questa ragione non possono stare nel Movimento 5 Stelle e sempre per questo motivo gli sarà richiesto di rinunciare al seggio. Li inibiamo dall'utilizzo del simbolo e ci riserviamo di agire nelle opportune sedi al fine di risarcire eventuali danni di immagine cagionati al MoVimento 5 Stelle”. Il M5s chiede anche un risarcimento ai tre, in quanto la misura di sospensione riguarda anche Vitiello, non incluso nel comunicato pubblicato oggi essendo stato il suo caso discusso già negli scorsi giorni. Vitiello è candidato nel collegio uninominale di Castellammare di Stabia, Bruno Azzerboni nel collegio del Senato di Reggio Calabria e Piero Landi nel collegio uninominale di Lucca alla Camera. I tre rimangono comunque candidati del M5s nei rispettivi collegi uninominali essendo ormai impossibile ritirare la candidatura. I tre potrebbero quindi essere eletti nonostante la sospensione e, una volta entrati in Parlamento, non è detto che decidano di lasciare la poltrona né che riescano a far approvare dalle Camere le loro eventuali dimissioni. A questo punto in caso di elezione loro tre, così come gli altri candidati messi alle porte dal M5s per il caso rimborsopoli o come avverrà per Emanuele Dessì, potrebbero ritrovarsi sin da subito nel gruppo Misto. | Spuntano altri due candidati ‘massoni’ nelle liste del MoVimento 5 Stelle. M5s decide di sospendere tutti e tre i candidati massoni, ma rimangono comunque in lizza per un seggio in Parlamento. |
"Ho fatto un film e non me sono accorto". Enzo Avitabile ha ragione: la spontaneità e l'autenticità sono gli ingredienti principali di "Music Life", il docufilm di Jonathan Demme, dedicato alla sua "vita-musica-pensiero", presentato ieri durante la serata conclusiva della XIV edizione del Napoli Film Festival (e già accolto con successo di critica e di pubblico alla 69esima Mostra del Cinema di Venezia) a Castel Sant'Elmo. In pochi minuti si passa dalle risate per le scene girate nel quartiere di Marianella ("Nella vita avevo due possibilità – dice Avitabile mentre ricorda gli anni in cui si esercitava al sassofono in uno scantinato – diventare musicista o aggiustare i tubi dei cessi: per fortuna sono diventato un musicista") alle lacrime per l'interpretazione di "Canta Palestina" in memoria di Vittorio Arrigoni. | Serata d’eccezione, al Napoli Film Festival, per la prima di “Music Life”, il docufilm del regista premio Oscar Jonathan Demme dedicato alla vita e alla world music di Enzo Avitabile. Fanpage ha intervistato il protagonista della pellicola, premiato ieri a Castel Sant’Elmo dal sindaco Luigi De Magistris. |
Mamma di Luna e compagna di Raoul Bova, Rocìo Munoz Morales non ha null’altro da chiedere alla vita in questo momento. Intervistata da Vanity Fair, confessa che la nascita della sua bambina l’ha completata, più che modificarla. L’ultima arrivata in casa Bova sarebbe un angelo, tanto che l’attrice spagnola nega di aver avuto un parto difficile, come aveva dichiarato poco tempo fa. Tutto sarebbe andato per il verso giusto: Luna più che cambiato, mi ha completato. Sono la stessa di prima: credo negli stessi valori, voglio le stesse cose, sento solo una maggiore responsabilità e sono grata per la vita che ho. Un po’ mi avevano spaventato, invece ho avuto una gravidanza e un parto fantastici. E nessun problema durante l’allattamento. E oggi mia figlia è un angelo: dorme tanto. La natura tende ad autogenerarsi, ma penso di avere avuto anche un “gran bel c**o. Posso contare su mia mamma e le mie due sorelle, siamo un bel clan di sole donne. Mi confronto tantissimo con loro. Sono i miei grandi esempi. Mia sorella maggiore che ha due gemelle mi dice sempre: “Io uso qualsiasi tecnica per sopravvivere”. Finora me la sto cavando bene, certo in alcuni giorni sembro un fantasma perché non dormo, ma guardare mia figlia è un privilegio. Rocìo è una mamma moderna e confessa che, a breve, tornerà a lavoro: Vorrei essere una mamma moderna. Tengo meno alle regole e molto più all’affetto. Voglio che mia figlia cresca circondata dall’amore, per questo i suoi genitori devono essere felici e realizzati. Com’è stato in casa mia. Tornerò quindi sul set di “A un passo dal cielo” e ho già degli impegni cinematografici. E Luna verrà sempre con me. Voglio che metta nella vita la stessa mia curiosità. | Rocío Muñoz Morales condivide le gioie della maternità. La piccola Luna sarebbe un angelo, sotto ogni punto di vista. A renderla serena il fatto di avere due genitori felici e realizzati. |
Un compleanno senza troppe feste, con i download a rilento e un numero di notifiche inviate, inchiodate sotto quota 100mila. L’applicazione Immuni celebra il primo anniversario dal suo lancio, sancendo un bilancio deficitario. Era l’1 giugno 2020, infatti, quando il governo comunicava la possibilità di scaricare l’app dagli appositi store online. L’obiettivo era ambizioso: dotare il Paese di un sistema di tracciamento digitale in grado di circoscrivere i focolai di Covid-19. Superati i dubbi sulla privacy, il meccanismo è stato lanciato con tanto di campagne di comunicazione. Per mesi l’ex presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, chiedeva agli italiani di installare sugli smartphone l’applicazione. Dopo dodici mesi, i numeri sono tutt’altro che lusinghieri: i download sono stati, in totale, quasi 10 milioni e 500mila, il 19,6% della popolazione, secondo le cifre ufficiali. E non è certo questo l’unico problema: in un Paese, dove ci sono stati oltre 4 milioni di contagi accertati, quelli segnalati su Immuni si fermano sotto la soglia dei 19mila. Un dato che fa riferimento a chi ha caricato le proprie chiavi nel sistema. Ancora più significativo il fatto che siano state meno di 100mila, esattamente 98.569, le notifiche inviate sugli smartphone per esposizioni sospette. Nemmeno la pubblicità di Immuni ha spinto la diffusione dell’app. A novembre 2020, il governo Conte bis – attraverso il Dipartimento per l’informazione e l’editoria – ha stanziato oltre 34mila euro per stimolare l'utilizzo dell'app. Ci sono stati anche spot con testimonial, che hanno lanciato messaggi a favore del download. L’allora commissario all’emergenza, Domenico Arcuri, ha cercato in tutti i modi per potenziare lo strumento. Salvo poi ammettere: “Non ha sortito gli effetti sperati”. Ma tra dubbi e vari malfunzionamenti, la sfiducia popolare non è mai diminuita. Anzi. A dicembre scorso veniva celebrato il traguardo dei 10 milioni di download. Sei mesi dopo, a giugno, il ritmo è stato inferiore a 100mila al mese, visto che non è stato raggiunto il target dei 10 milioni e mezzo. Senza dimenticare un aspetto: tanti utenti hanno deciso di rinunciare all’applicazione, disinstallandola dai propri dispositivi. Basta fare un giro tra la recensioni sugli store online per capire la delusione dei cittadini, che in molti casi etichettano l’app come inutile. Così, settimana dopo settimana, anche i ministri più interessati alla questione hanno lasciato cadere lo strumento nel dimenticatoio. Così si spiegano i dati sulle notifiche delle ultime settimane, sempre più orientate verso il basso. È pur vero che la curva del contagio rallenta, ma d’altra parte le notifiche inviate per esposizioni sospette sono sotto le 50 giornaliere. Davvero poche: si parla di un Paese, in cui, nonostante la flessione, ci sono almeno 3mila casi al giorno. Viene dunque da chiedersi che fine abbia fatto l’app. “È una buona domanda, alla quale dovrebbe rispondere il ministro dell’Innovazione tecnologica, Vittorio Colao, che ha preso il posto di Paola Pisano”, dice a Fanpage.it Leda Volpi, ex 5 Stelle, e ora deputata di L’Alternativa c’è, che si era già interessata della questione. “Più in generale – ragiona la parlamentare – possiamo dire che come esperienza si è trattata sicuramente di un’occasione persa. In particolare le Regioni non hanno investito in maniera adeguata nell’assunzione di personale che si occupasse del tracciamento, né hanno voluto formare adeguatamente il personale medico”. Uno dei problemi, infatti, è che “molto spesso gli operatori delle Asl o non chiedevano niente sull’app Immuni ai pazienti o non sapevano caricare il codice sulle piattaforme informatiche”. Una questione per cui è stata individuata una soluzione: da aprile “è possibile segnalare la positività in autonomia”, riferisce la pagina Facebook di Immuni. In come modo? Basta aggiornare “l’app all'ultima versione e utilizza il Cun (Codice univoco nazionale, ndr), associato all’esito positivo del tampone molecolare”. Un ulteriore tentativo di rilanciare lo strumento. Volpi ricorda anche che, rispondendo a una sua interrogazione alla Camera, il ministro della Salute, Roberto Speranza, annunciò la creazione di un call center. Ed effettivamente il decreto Ristori ha messo a disposizione 4 milioni di euro per il contact center: uno per il 2020 e i restanti 3 per il 2021. Così, a marzo 2021, sul sito del governo è stato pubblicato un bando, dal valore di 234mila euro per l’assegnazione dei “servizi di assistenza utenti App Immuni mediante adesione alla Convenzione Consip per servizi di contact center in outsourcing”. Di fronte a questa situazione non proprio soddisfacente, si parla ora di una sorta di restyling di Immuni. Sull’app sarà inviato, salvo problemi, il certificato per viaggiare, attestando l’avvenuta vaccinazione o la negatività a un tampone 48 ore prima del viaggio. Una prospettiva che viene accolta con soddisfazione da un altro deputato, il dem Gian Mario Fragomeli, molto attivo sulla questione: “Spero che Immuni venga utilizzata per la green card”. La novità, tuttavia, non cancella le criticità passate e presenti: “Abbiamo usato autocertificazioni cartacee – osserva il parlamentare del Pd – da mandare al macero ogni volta che uscivamo di casa. L’app sarebbe stata utile per portare con sé le autocertificazioni, in formato digitale, ma avrebbe potuto fungere anche da collettore per ricevere informazioni sui decreti. Non aver digitalizzato le procedure non ci consente di avere una banca dati digitale, che sarebbe stata utile per attivare adeguate politiche di contenimento”. | L’applicazione, lanciata a inizio giugno 2020, era stata annunciata come uno straordinario strumento per circoscrivere i focolai di contagi. Dopo dodici mesi il bilancio è deficitario: 10 milioni e mezzo di italiani l’hanno installata sul proprio smartphone. Ma i messaggi sulle esposizioni sospette sono troppo pochi. |
Il Tribunale di Tel Aviv ha anticipato l'udienza per l'affido di Eitan a giovedì 23 settembre. L'appuntamento davanti ai giudici era fissato in calendario per il mercoledì successivo 29 settembre. Il bambino, unico sopravvissuto della strage del Mottarone, a seguito del crollo della funivia dove sono morti, tra le altre vittime, anche i suoi genitori, è stato rapito dal nonno materno lo scorso 11 settembre, che lo ha preso e portato via da Pavia con un aereo privato decollato dalla Svizzera e diretto in Israele. Il processo servirà a stabilire se Eitan dovrà tornare o no in Italia. Sul rapimento del piccolo oltre ai coniugi genitori della madre, sarebbe coinvolta una terza persona, che risulta indagata per sequestro aggravato: è l'autista cinquantaseienne israeliano che ha accompagnato nonno e nipote Oltralpe. Il tribunale di Tel Aviv dovrà stabilire se attivare la Convenzione dell'Aja sulla sottrazione dei minori e ordinare che il bambino rientri in Italia insieme a sua zia. | L’udienza per l’affido di Eitan che stabilirà se il bambino, unico sopravvissuto della strage del Mottarone, potrà tornare in Italia, è stata anticipata al 23 settembre dal tribunale di Tel Aviv. La zia paterna è in Israele in isolamento, spunta un terzo indagato: sarebbe l’autista che ha accompagnato nonno e nipote in Svizzera. |
Chi non conosce "La Creazione di Adamo" di Michelangelo o il Self Portrait 1889″ di Vincent van Gogh?! Ma come sarebbero questi grandi classici dell'arte se fossero nell'età contemporanea?Tutto è iniziato quando booooom.com, in partnership con Adobe, ha creato il progetto Remake, che ha invitato gli studenti di tutto il Regno Unito a rifare i dipinti classici attraverso la fotografia. Secondo i requisiti del concorso, nessuna delle immagini doveva essere Photoshoppata: "Tutto il lavoro deve accadere prima di scattare la foto, piuttosto che dopo". | 20 grandi esempi di dipinti classici sono stati riprodotti con macchine fotografiche in modo ironico e creativo. |
Tra i sintomi più diffusi della COVID-19, l'infezione scatenata dal coronavirus SARS-CoV-2, oltre a febbre, tosse e difficoltà respiratorie figurano anche la perdita dell'olfatto (tecnicamente anosmia) e l'alterazione/perdita del senso del gusto (chiamata disgeusia). Inizialmente non era chiaro se vi fosse una reale associazione tra il patogeno emerso in Cina e questa peculiare sintomatologia, ma col diffondersi della pandemia nel mondo è stato rilevato un numero sempre maggiore di casi. In Italia tra i primi a descrivere l'insorgenza dell'anosmia e della disgeusia è stato il professor Massimo Galli, docente di Malattie infettive presso l’Università degli Studi di Milano e primario del reparto di Malattie infettive III dell’Ospedale Luigi Sacco. Ora gli scienziati hanno compreso come può verificarsi l'anosmia nei pazienti contagiati dal coronavirus. A spiegare il meccanismo sono stati il professor Simon Gane, rinologo e chirurgo dell'Università di Londra, e la professoressa Jane Parker, docente di Chimica dei sapori presso l'Università di Reading. I due scienziati, in un articolo pubblicato sulla rivista The Conversation, hanno ricordato che la perdita dell'olfatto può verificarsi anche per patologie comuni come raffreddori ed influenza, tuttavia per la COVID-19 è coinvolto un processo differente. Se infatti chi non riesce a sentire odori e sapori durante un forte raffreddore ha tipicamente il “naso chiuso”, molti pazienti contagiati dal coronavirus con anosmia hanno dichiarato di avere il naso perfettamente libero (anche se in alcuni casi possono svilupparsi rinorrea e simili). Nei pazienti con COVID-19, inoltre, l'olfatto può sparire e tornare improvvisamente, mentre in altri casi non è stato recuperato a mesi dalla guarigione: com'è possibile? I due scienziati hanno sottolineato che, attraverso tomografie computerizzate (TC) del naso e del seno nasale dei pazienti con COVID-19, è stato osservato che la fessura olfattiva (dove si trovano i recettori che permettono di annusare gli odori) può essere bloccata da tessuto gonfio e muco, una condizione medica chiamata “sindrome della schisi”. Si pensava che il virus potesse aggredire direttamente i neuroni olfattivi, tuttavia su di essi non sono stati trovati i recettori ACE2, quelli cui si lega la proteina S o Spike del coronavirus SARS-CoV-2, permettendogli di disgregare la parete cellulare, riversarsi all'interno e avviare il processo di replicazione, alla base dell'infezione. Un team di ricerca internazionale guidato da scienziati della prestigiosa Scuola Medica dell'Università di Harvard li ha invece trovati in cellule che supportano i neuroni olfattivi, chiamate “cellule sustentacolari”. | Il coronavirus SARS-CoV-2 può aggredire cellule che supportano i neuroni olfattivi chiamate cellule sustentacolari, provocando gonfiore che impedisce alle particelle aromatiche di raggiungere i recettori del nervo olfattivo e dunque di far percepire gli odori a una parte dei pazienti con COVID-19. L’olfatto può tornare rapidamente o sparire per lungo tempo. |
Continuano gli scontri in tutta la Libia occidentale, a Tripoli si spara ancora nei pressi della cittadella bunker di Bab al-Aziziya, mentre scambi di artiglieria si registrano nei pressi della città di Zuwara. I ribelli dopo aver conquistato buona parte della Capitale e l’importante porto petrolifero di Ras Lanuf, marciano ora verso Sirte, città natale del colonnello Gheddafi e ultimo bastione dei lealisti del governo libico. Nonostante tutti si affrettino a dire che non è importante dove sia il Rais, è lui il ricercato numero uno. “Lo uccideremo come un ratto” ha detto Muktar al-Akhda comandante dei ribelli, mentre il Consiglio Nazionale Transitorio ha offerto una taglia di 1,6 milioni di dollari sulla testa Muammar Gheddafi, vivo o morto. Inoltre come ha dichiarato il presidente dello stesso consiglio, Mustafa Abdel Jalil, a chiunque consegnerà il rais sarà concessa l'amnistia. Per il momento notizie certe sulla sua posizione non ve ne sono, le possibili vie di fuga sono molte anche se in tanti credono che in realtà sia ancora sul suolo libico, lo stesso Gheddafi in un comunicato radiofonico ha assicurato di volere resister fino alla fine. Secondo alcuni si troverebbe ancora nei dintorni di Tripoli, in qualche fattoria a sud della capitale. Molte forze lealiste, infatti, sono ancora asserragliate in alcune zone della capitale e colpi di artiglieria e missili stanno piovendo sull’aeroporto e sulla stessa Bab al Aziziya in mano ai ribelli. Liberi invece i giornalisti che erano prigionieri all’interno dell’hotel Rixos, i lealisti che controllavano l’edificio e i cecchini sembrano si siano spostati, forse per raggiungere le altre forze che si battono nei sobborghi a sud della capitale. In aiuto dei ribelli molto probabilmente ci sono delle forze speciali di alcuni Paesi della Nato, anche se il comando dell’alleanza atlantica ha precisato che nessuna forza di terra è prevista dall’attuale missione in Libia. | Mentre continuano gli scontri in alcune zone di Tripoli, il consiglio di Bengasi mette una taglia sulla testa del dittatore, vivo o morto e annuncia un’amnistia per chiunque consegnerà il Rais. Dopo la conquista di Ras lanuf i ribelli marciano verso Sirte, città natale di Gheddafi. |
Anche Madonna ha voluto dire la sua sull'uccisione di George Floyd, afroamericano morto soffocato da un poliziotto. La cantante ha postato su Instagram tutto il video in cui si vede l'uomo sdraiato a terra con un poliziotto che lo tiene bloccato con un ginocchio sul collo. Si sente chiaramente l'uomo supplicare il poliziotto: "Per favore, non riesco a respirare" mentre era a terra, ammanettato. Quattro poliziotti, che sono stati licenziati in seguito alla morte dell'uomo, avevano ricevuto la segnalazione di una persona sospetta all'interno dell'auto: quando l'uomo ha opposto resistenza alla richiesta di scendere dall'auto, i poliziotti lo hanno immobilizzato, soffocandolo, nonostante il capannello di persone intorno che facevano notare che l'uomo stava perdendo i sensi. Madonna ha pubblicato il video integrale entrando nella polemica che vede un altro afroamericano ucciso da un poliziotto: "Guardare questo poliziotto soffocare George Floyd con il suo ginocchio sul collo, ammanettato e senza aiuto, piangendo per la propria vita con la sua faccia sulla strada è la cosa più triste e straziante che ho visto da tanto tempo a questa parte" ha scritto la cantante, che ha postato tutti i 10 minuti di video che, effettivamente, è molto difficile da sopportare. In America questa morte è diventata un caso, col sindaco di Minneapolis che ha accolto con favore il licenziamento dei poliziotti. with his knee on his neck, handcuffed and helpless, crying for his life with his face in the street is the most sickening, heartbreaking thing ive seen in a long time. This Officer knew he was being filmed and murdered him with arrogance and Pride. This has to stop!! Until we can over come Racism in America— no one should be allowed to carry a gun. Most of all cops. God Bless you George Floyd Im so sorry for you and your family. And all the senseless killings that have gone before you. Will it ever end? 🙏🏼 I pray to GOD it does one day. Until then—Fuck The Police! Yea I said it. Im not interested in being PC. Im interested in Justice. @shaunking #georgefloyd #justice #guncontrol A post shared by Madonna (@madonna) on May 26, 2020 at 12:49pm PDT "Questo poliziotto sapeva di essere filmato e lo ha ucciso con arroganza e orgoglio. Questa cosa deve finireFinché non supereremo il razzismo in America nessuno deve poter portare con sé un'arma, soprattutto i poliziotti" ha scritto la cantante, che ha acceso un ulteriore faro su un tema che in questi ultimi anni ha portato tanti artisti a prendere posizione, dalla collega Beyoncé a scrittori come Ta-Nehisi Coates. "Dio ti benedica George Floyd, mi spiace così tanto per te e la tua famiglia e per tutti quelli uccisi senza motivo che sono venuti prima di te. Finirà mai questa cosa?Prego Dio affinché questa cosa avvenga e nel frattempo "Fanculo la Polizia. Sì, l'ho detto. Non mi frega di essere politicamente corretta, mi interessa la Giustizia". | Anche Madonna ha voluto dire la sua sull’uccisione di George Floyd, afroamericano morto soffocato da un poliziotto. La cantante ha postato su Instagram tutto il video in cui si vede la morte dell’uomo e ha commentato parlando del video più straziante visto da molto tempo a questa parte e chiudendo con un “Fanculo la Polizia”. |
Continuano ad aumentare le voci di corridoio ormai certe che quello che fino alla presentazione si pensava fosse il Galaxy S5 in alluminio, possa arrivare entro la fine di settembre, in modo da contrastare la commercializzazione dell'iPhone 6. Caratterizzato da un display da 5,25" QHD e animato da un processore Qualcomm Snapdragon 805, il nuovo top di gamma di Samsung si potrebbe chiamare Galaxy F e oltre alle componentistiche hardware da puro flaghship per l'azienda sudcoreana, sarebbe il primo dispositivo della serie Galaxy ad essere realizzato totalmente in alluminio. Una novità importante Samsung, che potrebbe finalmente accontentare tutti gli appassionati che fino alla fine hanno sperato di vedere abbandonato il policarbonato che da anni caratterizza gli smartphone del colosso capitanato da Jong-Kyun Shin e – nello stesso tempo – potrebbe RUBARE parte della scena mediatica che nei mesi di settembre e ottobre dedicherà tutti i riflettori ai nuovi dispositivi di Apple. Ecco le caratteristiche tecniche non ufficiali del Samsung Galaxy F: | Il colosso sudcoreano sarebbe ormai pronto a presentare il suo nuovo top di gamma: si chiamerà Galaxy F, sarà realizzato con una scocca totalmente in alluminio con un display QHD, e avrà lo scopo di rubare la scena ad Apple e i suoi iPhone 6 e iPhone Air. |
La prima maratona Tv fu ideata negli Stati Uniti nel 1966 grazie al contributo di Jerry Lewis. Lo scopo era quello di raccogliere fondi a favore della distrofia muscolare. In Italia l'iniziativa ha aperto i battenti solo nel 1990 e da allora, ogni anno, i vip del jet set nostrano si danno appuntamento per aiutare la ricerca scientifica. L'undicesima edizione di Telethon può vantare una serie di presentatori che hanno reso grande il piccolo schermo. Stiamo parlando di Fabrizio Frizzi, Maurizio Costanzo, Bruno Vespa, Pippo Baudo e Enrico Mentana. Ma all'iniziativa a scopo benefico hanno aderito molti vip sia del panorama musicale italiano sia della televisione. E così ci saranno tra gli ospiti Marco Mengoni e i Voca People, ma non mancheranno neanche altri musicisti famosi come Giovanni Allevi, Cesare Cremonini, Pupo e i Nomadi. Ovviamente interveranno anche Belen Rodriguez, Christian De Sica, Milly Carlucci, Maria Grazia Cucinotta e tanti altri Vip del Belpaese. | Molti vip del mondo dello spettacolo parteciperanno a Telethon, la maratona tv ideata per raccogliere fondi a favore della ricerca sulle malattie genetiche. |
Un'altra star ha cambiato look di capelli passando da mora a bionda: Jessica Alba ha rivelato sul suo account Instagram tramite un video realizzato durante il cambiamento proprio mentre è dal parrucchiere in un celebre salone di Beverly Hills. Il risultato finale è delicato e molto elegante: l'attrice americana ha abbandonato il suo ormai celebebre castano caldo per una tonalità più chiara color miele. La radice è rimasta di una nuance più scura e il colore è sfumato fino alle punte, dove le ciocche sono chiarissime. Tantissimi i giochi di luce tra i capelli, che rendono la chioma estremamente luminosa. Nel video si vede il prima e dopo e il notevole cambiamento: da capelli scuri con un leggerissimo accenno di shatush, Jessica Alba è passata ad un biondo luminoso dopo che le sapienti mani dell'hair styling hanno cotonato i suoi capelli inserendo dei colpi di luce. | Jessica Alba cambia ancora colore di capelli e questa volta sceglie il biondo con sfumature delicati e giochi di luce. Ecco il suo nuovo look e tutti i suoi cambiamenti in fatto di capelli! |
Pierluigi Barbieri ha confessato l'omicidio di Ilaria Fabbri, la 46enne di Faenza sgozzata nella sua abitazione all'alba del 6 febbraio scorso in via Corbara. La donna è stata uccisa nella sua abitazione mentre in casa vi erano solo lei e la fidanzata della figlia, rimasta a dormire a casa della 46enne mentre la compagna era in viaggio con il padre per andare a comprare un'auto. L'uomo avrebbe confessato in tribunale a Ravenna per l'interrogatorio di garanzia. Ha risposto a tutte le domande, ammettendo completamente i fatti. Alle 14 Claudio Nanni sarà ascoltato nell'aula del tribunale di Ravenna per l'interrogatorio di garanzia. L'accusa per Nanni e Barbieri è la stessa: omicidio volontario in concorso. Le aggravanti sono invece diverse: per entrambi le indagini hanno confermato la premeditazioni, ma sul resto Nanni dovrà rispondere dei motivi abbietti per l'omicidio commissionato. Barbieri è stato indicato come esecutore materiale, mentre a Nanni si imputa il ruolo di mandante-basista e cooperatore materiali. La confessione di Barbieri potrebbe fargli sperare in un'attenuante per il comportamento processuale. La posizione peggiore davanti alla giustizia, al momento, è quella di Nanni. Nel corso della telefonata che Arianna avrebbe fatto alla fidanzata in viaggio verso Milano, poco dopo l'omicidio di Ilenia, la ragazza avrebbe chiesto al padre di invertire la rotta e di raggiungere Faenza il prima possibile. L'uomo si è mostrato visibilmente preoccupato, mentre Arianna avrebbe mantenuto la lucidità. Nanni non sapeva della presenza della ragazza in casa con Ilenia e ha continuato a guidare a velocità sostenuta secondo gli inquirenti. La figlia lo avrebbe incitato più volte ad andare più veloce, ma lui avrebbe continuato a ripetere di essere spaventato. Quando la 20enne ha consigliato alla fidanzata di salire al piano di sopra per vedere cosa stesse accadendo, Nanni avrebbe invece intimato alla giovane di restare nella sua stanza. "Cosa devo dirle? Di andare al piano di sopra e farsi ammazzare pure lei?" avrebbe detto. La giovane non ha pensato (giustamente in quella circostanza secondo gli inquirenti) che la vita della madre e della fidanzata fossero in pericolo. Secondo gli inquirenti, Nanni doveva dare il tempo all'aggressore di completare il lavoro e uscire senza essere visto. Soprattutto, doveva evitare la stessa sorte alla fidanzata di sua figlia. | Pierluigi Barbieri ha confessato l’omicidio di Ilenia Fabbri. L’uomo è considerato l’esecutore materiale del delitto per denaro. Ha risposto a tutte le domande durante l’interrogatorio. Per la 14 è atteso l’interrogatorio dell’ex marito della 46enne Claudio Nanni, arrestato come mandante e programmatore dell’omicidio. |
Il futuro del Governo è sempre più ad un bivio. Tra compromettenti inchieste giudiziarie, sterili manovre correttive, malauguranti giudizi di agenzie di rating, sono stati i motivi per cui l'esecutivo potrà cadere nei prossimi giorni. A Montecitorio le definizioni sono delle più impervie. C'è chi la definisce "settimana di passione" o "corsa ad ostacoli". Domani invece è il "giorno del giudizio". Non solo per Marco Milanese – consigliere politico di Giulio Tremonti, per il quale la procura di Napoli ha chiesto il via libera all'arresto alla Camera dei Deputati nell’ambito dell’inchiesta sulla P4 – ma anche per lo stesso Governo. Quello che scatterà alle ore 12, rischia di essere l'appuntamento più pericoloso della settimana per la stabilità della maggioranza. "E’ un voto che può accelerare la crisi, ma ci sono già milioni di ragioni per mandare a casa il governo", afferma il segretario del Pd, Bersani. A distendere i nervi ci ha provato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa affermando che anche non si riuscisse a salvare l’uomo più legato al ministro dell’Economia, non ci sarebbero contraccolpi per il Governo. Lo stesso dicasi per Tremonti. Ma la sensazione è che la situazione sia tutt'altro che serena e che l’arresto di Milanese sarebbe un colpo durissimo per l'immagine già smorta della maggioranza, ieri battuta ripetutamente alla Camera su un provvedimento sullo sviluppo degli spazi verdi urbani. In tal senso a tenere sulle spine in centrodestra in toto è, ancora una volta, la Lega che, spaccata tra gli uomini di Maroni, pare in gran parte favorevoli all’arresto, e fedeli al Senatùr che preferirebbero la libertà di voto, solo stasera scioglierà il nodo sul comportarsi. Non è un caso se il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto ha tentato di porre al presidente della Camera, Gianfranco Fini la questione della "regolarità del quorum". In pratica l'assenza del deputato della maggioranza Alfonso Papa, ora detenuto a Poggioreale a seguito della stessa inchiesta P4, renderebbe impossibile la votazione non essendoci il quorum necessario per sostenere una votazione alla Camera. "La questione del quorum che vuole porre Cicchitto è una sciocchezza. La verità è che il Pdl ha paura di questo voto perché ha una forte valenza politica", afferma il deputato Idv Federico Palomba. | Domani alla Camera il voto “segreto” sulla richiesta di arresto per l’ex braccio destro di Tremonti può decidere le sorti dell’esecutivo. Sul voto resta l’incognita della Lega che deciderà solo stanotte. |
Fabrizio Corona diventa un caso attraverso le parole del giornalista Marco Travaglio, che su Il Fatto Quotidiano lancia un appello per fargli ricevere la grazia, cogliendo l'occasione per riagganciarsi con palese dissenso alla notizia della recente assoluzione di Silvio Berlusconi: Ora che le telefonate di un premier alla Questura di Milano per far rilasciare una minorenne fermata per furto non sono più reato, una domanda sorge spontanea: che ci fa Fabrizio Corona nel carcere milanese di massima sicurezza di Opera per scontarvi un cumulo di condanne a 13 anni e 8 mesi, poi ridotte con la continuazione a 9 anni? È normale che un quarantenne che non ha mai torto un capello a nessuno marcisca in prigione accanto ai boss mafiosi al 41bis, per giunta col divieto di curarsi e rieducarsi, fino al 50° compleanno? Travaglio delimita bene le sue responsabilità e calibra le colpe, ma sostiene che la condanna a 5 anni avuta a seguito del processo Trezeguet sia davvero eccessiva: "Nessuno sostiene, per carità, che sia uno stinco di santo. Ma neppure un demonio che meriti tutti quegli anni di galera: ne ha già scontati quasi due fra custodia cautelare ed espiazione pena. Ed è bene che resti al fresco un altro po’ a meditare sui suoi errori, come ha iniziato a fare fondando un giornale per i detenuti, Liberamente, e rivedendo criticamente il suo passato nel libro Mea culpa scritto dietro le sbarre. E a curare la sua evidente patologia di superomismo: ma questo gli è impedito dalla condanna “ostativa” subìta al processo Trezeguet". Da qui l'appello per fargli ricevere la grazia, che possa riabilitare lui come uomo e il senso più profondo di giustizia italiana: "Proprio a questo serve, secondo la Consulta, la grazia: non a ribaltare le sentenze, ma ad “attenuare l’applicazione della legge penale” quando “confligge con il più alto sentimento della giustizia sostanziale…garantendo il senso di umanità” e il fine “di rieducazione della pena”. Una grazia almeno parziale, che rimuova il macigno dei 5 anni “ostativi”, sarebbe il minimo di “umanità” per ridare speranza a un ragazzo che ne ha combinate di tutti i colori, ma senza mai far male a nessuno. Se non a se stesso". L'appello di Travaglio ha generato una timida reazione in rete attraverso l'hashtag #graziapercorona, usato da chi crede fermamente che efferati assassini abbiano ricevuto in passato più clemenza di quella che ad oggi sia stata riservata a Fabrizio Corona. Tra loro anche volti noti come Fiorello, Antonella Clerici e Filippo Facci, che hanno commentato con un solenne "sì alla grazia" o semplicemente con un retweet ciò che è stato assunto come manifesto dal folto coro di sostenitori capitanati dal fratello di Fabrizio, Federico Corona. | L’appello lanciato su Il Fatto Quotidiano da Marco Travaglio è stato accolto da Rosario Fiorello e Antonella Clerici, oltre che dal web con l’hashtag #graziapercorona. Al grido di “gli assassini dentro e Fabrizio fuori”, il coro di sostenitori non ha tardato a farsi sentire e con loro anche i primi volti noti dello spettacolo. |
I dietrologismi sono facili a farsi, specialmente se al centro dell'attenzione c'è Belen Rodriguez con tutto lo storico recente e non relativo alla sua separazione da Stefano De Martino annunciata la settimana scorsa. La showgirl argentina, come sappiamo, non ha reso note le motivazione della spaccatura dal futuro ex marito, limitandosi a perseverare nel racconto della sua vita quotidiana negli ultimi giorni, semplicemente dettata da abitudini diverse, un po' più di solitudine e, per forza di cose, l'assenza di Stefano. Si è parlato della presenza di altre persone che avrebbero causato la definitiva spaccatura, in particolare di una donna, Elena D'Amario così come allo stesso tempo qualcuno ha sottolineato potesse trattarsi di una scelta già esistente da tempo, mai attuata per la convenienza economica che Belen e Stefano potevano trarre in qualità di coppia. Ma mentre i gossip impazzano, tra ritorni di fiamma presunti per lei con l'incontro a Cortina con Marco Borriello, Belen (che ha prontamente smentito di aver passato il capodanno con lui) ha mostrato anche alcuni scatti del suo capodanno appena passato insieme alle sue amiche. Scatti nei quali non sembra essere esattamente il ritratto della felicità. La foto pubblicata su Instagram dalla showgirl potrebbe rischiare di essere la cartina tornasole del primo capodanno da sola dopo la separazione da Stefano De Martino, che nel frattempo ha fatto letteralmente perdere le sue tracce, non dando segni di vita sui social negli ultimi giorni. | Il primo capodanno da separata Belen lo passa con le amiche. Dai suoi post su Instagram non sembra esattamente entusiasta e poi su Facebook pubblica una dedica con un cuore, senza destinatario preciso, che potrebbe far pensare a una nuova fiamma o al rimpianto per Stefano. |
Addio a Robby Steinhart: si è spento a Tampa, il 17 luglio, il violinista, cantante e compositore statunitense, famoso soprattutto per essere stato una delle due voci dei Kansas, insieme a Steve Walsh. L'artista è morto all'età di 70 anni (era nato il 7 ottobre 1950) per le conseguenze di una pancreatite che lo aveva costretto al ricovero in ospedale due mesi prima. "È con il cuore spezzato che devo annunciare al mondo che abbiamo perso una delle persone più incredibili del nostro tempo… Robby Steinhardt è morto", ha scritto la moglie Cindy, annunciandone il decesso, su Facebook. Lascia purtroppo un disco postumo appena inciso e il progetto di un tour che era previsto ad agosto. Nato a a Chicago ma cresciuto a Lawrence (Kansas), figlio adottivo di Ilse e Milton Steinhard, iniziò a studiare violino a otto anni. Ha militato nei Kansas, gruppo rock formatosi a Topeka nel 1973 (e che ha visto negli anni un complicato avvicendarsi di musicisti), dall'anno di fondazione al 1982, e nuovamente dal 1997 al 2006. Nel periodo di lontananza dal gruppo, causato da dissidi con i colleghi, ha collaborato brevemente con i Jethro Tull, nel 1995. Steinhart è stato anche membro della band christian rock Proto-Kaw e dei This Was. Inoltre, nel 1999 ha pubblicato il suo primo album solista, Thoughtscape Sounds. Dal 2008, è tornato a suonare intensamente dal vivo per anni, nonostante un infarto subito nel 2013. Il suo nome resta comunque legato principalmente ai Kansas, band di brani celebri come Dust in the Wind, Point of Know Return e Carry On Wayward Son, quest'ultimo pezzo chiave della colonna sonora della serie tv Supernatural (in parte ambientata proprio a Lawrence). Questo il lungo post in cui la moglie ha spiegato l'odissea di Steinhard, dal ricovero alla sua scomparsa, avvenuta quando la guarigione sembrava ormai in atto. | Fu una delle voci e il violinista della band rock americana, quella di canzoni celebri come Dust in the Wind e Carry On Wayward Son (tra l’altro colonna sonora di Supernatural). Robby Steinhardt è deceduto all’età di 70 anni, a due mesi dal ricovero, per le conseguenze di una pancreatite acuta. |
“Fondazione Q” è il nuovo progetto realizzato da Red Canzian dei Pooh. La fondazione si occupa di ricercare giovani talenti musicali e di produrre i loro primi lavori discografici. “Fondazione Q” è diverso da tutti gli altri talent show, infatti, successivamente si amplierà nella ricerca di giovani talenti non solo nell’ambito della musica, ma anche nell’ambito della fotografia, della grafica e della scenografia offrendo loro la possibilità di prendere parte a numerosi stage accanto a dei professionisti del settore. Ecco cosa ha detto Canzian riguardo al suo nuovo progetto: Se un cantante viene da noi entra nudo ed esce vestito". Un team di esperti aiuterà i giovani musicisti e artisti prescelti a realizzare il proprio lavoro a 360 gradi, dall'aspetto prettamente musicale a quello psicologico dello stare sul palco. Non è contro i talent show, ma va loro in aiuto, occupandosi di certi aspetti che vengono a volte lasciati fuori. Questi ragazzi non devono avere un'età precisa o una bravura ineguagliabile, ma devono crederci veramente perché vogliamo fare delle cose speciali e originali. Ho scelto la lettera Q perché ho immaginato il suo cerchio come se fosse il mondo dello spettacolo e della musica, dentro al quale vorrei portare chi merita. La gambetta della Q sarà il ponte che useremo per entrare in quel… cerchio “magico”. Per il primo anno la fondazione ha l’obiettivo di dare vita ad un nuovo progetto discografico e di inserire almeno 2-3 talenti nel mondo del lavoro. | Red Canzian dei Pooh ha presentato il suo nuovo progetto “Fondazione Q” che andrà alla ricerca di nuovi talenti nel mondo della musica. |
Augusto Airoldi si avvia a diventare il nuovo sindaco di Saronno, in provincia di Varese. Si sono chiuse alle 15 le operazioni di voto per il ballottaggio per le elezioni comunali e il centrosinistra è in vantaggio con il 60,25 per cento delle preferenze, contro il 39,75 per cento del suo avversario Alessandro Fagioli, quando sono state scrutinate 29 sezioni su 38. Il sindaco uscente di centrodestra, sostenuto Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia e lista ‘Saronno al centro', al primo turno aveva ottenuto il 36,61 per cento dei consensi. Lo sfidante dem Augusto Airoldi, supportato da Pd, ‘Tua Saronno', lista ‘Airoldi sindaco', al secondo turno è riuscito a ribaltare il risultato del primo turno, anche grazie all'appoggio della lista civica ‘Obiettivo Saronno' e dalla lista a sostegno dell'ex sindaco Pierluigi Gilli, rimasto fuori dal ballottaggio. Non è riuscito a trovare la riconferma il sindaco uscente, Alessandro Fagioli. Classe 1972, esponente leghista di lungo corso, è stato assessore provinciale a Varese. Tra i temi che avevano caratterizzato la campagna elettorale c'erano i timori per la possibile chiusura dell'ospedale. "Sono stati dati messaggi sbagliati che hanno spaventato la popolazione. Sono cinque anni che rassicuriamo spiegando che l'ospedale non sarà chiuso. Al contrario, saranno fatti investimenti importanti da parte della Regione", ha assicurato Fagioli a Fanpage.it. Nella sua agenda per un secondo mandato c'erano anche la sicurezza, la manutenzione su cui, spiega il sindaco, "la mia amministrazione ha fatto sforzi importanti pur potendo contare su meno risorse rispetto a quelle precedenti" e il rinnovamento dei servizi digitali. "Noi rappresentiamo una destra concreta e moderata", aveva detto prima del secondo turno. Non è riuscito però a convincere gli elettori, che hanno votato con larga maggioranza per un cambio in municipio. | Il dem Augusto Airoldi si avvia a diventare il nuovo sindaco di Saronno. Dopo la chiusura delle operazioni di voto per il ballottaggio delle elezioni amministrative, il candidato del centrosinistra è dato in vantaggio con il 60,25 delle preferenze, contro il 39,75 del suo sindaco uscente, il leghista Alessandro Fagioli, quando sono state scrutinate 29 sezioni su 38. |
Tuoni e fulmini, oggi, alla corte di Maria De Filippi. A scatenare il temporale ci pensa Rita, una delle corteggiatrici scelte da Gianfranco Apicerni per le prime esterne. Il loro appuntamento procede a gonfie vele, fino a quando il tronista decide di citare Giorgio Alfieri. All'improvviso il volto della ragazza si scurisce. I suoi occhi non riescono a trattenere la sorpresa e, purtroppo, Gianfranco non si avvede di nulla. Dopo la visione dell'Rvm, è la "sanguinaria" a svelare il mistero. Il pubblico di Uomini e Donne è con le orecchie tese. Maria De Filippi domanda al tronista se non ha trovato strana la reazione della corteggiatrice, quando è spuntato fuori il nome del suo migliore amico. Gianfranco sorride ma qualcosa già bolle nel calderone di Uomini e Donne. Rita è costretta, infatti, ad ammettere di aver avuto una breve liason ( durata, peraltro, solo due giorni ) con Alfieri. Apicerni assiste impotente alla caduta del suo sogno d'amore. La corteggiatrice aveva tutte le carte in regola per conquistare il suo cuore. Il gossip frena l'interesse del tronista che decide, però, di non eliminare la ragazza e di parlare a quattrocchi anche con il suo migliore amico per essere messo a corrente dei dettagli. | Gianfranco Apicerni viene a conoscenza della relazione tra Rita e Giorgio Alfieri, uno dei suoi migliore amici, ma decide ugualmente di non eliminare la corteggiatrice. |
Gli MTV Europe Music Awards tenutisi domenica a Madrid hanno detto, innanzitutto, che la regina della musica pop nel vecchio continente è Lady GaGa. La cantante americana è stata l'artista presente (in realtà non fisicamente) alla manifestazione più premiata, portandosi a casa ben tre statuette (Best Female, Best Song e Best Pop). Grande soddisfazione per noi italiani per Marco Mengoni vincitore del "Best European Act", premio che mai nessun artista nostrano era riuscito ad aggiudicarsi. | Vediamo nel dettaglio i nomi di tutti i trionfatori dell’edizione 2010 tenutasi a Madrid. |
Adesso che la scelta di Tommaso si è conclusa ed è finalmente andata in onda nella puntata di ieri di Uomini e Donne, Scala e la sua nuova fidanzata possono finalmente godersi un po’ di serenità. L’unica coppia a non aver fatto il viaggio post scelta tra i troni di quest’anno – l’ha reso noto proprio Raffaella Mennoia – ha deciso di concedersi comunque del tempo da trascorrere insieme, giorni nei quali Tommaso ha voluto che la bela Flavia conoscesse meglio la sua realtà. E’ per questo motivo che l’ha finalmente portata a Torre Del Greco, la sua città natale alla quale è parecchio affezionato. Divisi tra fan adoranti, selfie da pubblicare su Instagram e serate in discoteca, i due si stanno vivendo con serenità questo momento post scelta. | In barba a chi non crede nella sincerità del loro rapporto, Flavia Fiadone e Tommaso Scala continuano la loro conoscenza lontani da Uomini e Donne. |
Dopo il bacio tra Federica Pellegrini e Filippi Magnini, la coppia d'oro di questa torrida estate gossipara decide di uscire allo scoperto, lasciandosi pizzicare in "flagranza di reato" a Jesolo. I due piccioncini non si sono regalati il classico diamante ma hanno preferito optare per un tatuaggio che, si sa, è per sempre. Così, archiviata definitivamente la storia con Luca Marin, la pluripremiata medaglia d'oro si concede l'ottavo tatoo: un teschio che simboleggia una svolta, un cambiamento radicale. Ed è proprio Federica Pellegrini a spiegare sul suo blog ufficiale questa scelta: "Il teschio messicano è un teschio decorato con fiori colorati, simboleggia la morte (teschio) e la vita (fiori), in Messico simboleggia la vita dopo a morte…di solito chi si tatua il teschio messicano è per simboleggiare la fine di un brutto periodo e una nuova svolta della propria vita…per me è questo il significato del tatuaggio che ho voluto fare", mentre Filippo Magnini si è fatto tatuare dal maestro Lorenzo Nepitello un tenerissimo calimero. TUTTI I TATUAGGI DI FEDERICA PELLEGRINI: La passione di Federica per i tatoo è forte, molto probabilmente, quanto il suo amore per il nuoto. La campionessa, infatti, ha raggiunto quota otto quest'estate in quel di Jesolo. Ma, in quest'occasione, non ci sono stati "effetti collaterali", come invece accadde per il settimo tatuaggio dedicato al suo allenatore Alberto Castagnetti. L'anno scorso, infatti, Federica Pellegrini svenne ma al suo fianco c'era il fratello Alessandro. Nei giorni scorsi, invece, la nuotatrice ha potuto contare sul supporto di Filippo Magnini, il suo attuale compagno, attenzione però a non considerarlo il suo fidanzato. I due hanno ammesso, sì, di frequentarsi ma, allo stesso tempo, ci hanno tenuto a sottolineare la non ufficialità della relazione. Per ora, infatti, si tratta solo di semplice conoscenza. Ma quali sono gli otto tatuaggi che la Pellegrini ha inciso a fuoco sulla sua pelle? La campionessa ha due scritte, una dedicata al fratello Alessandro "Nient'altro che noi" e un'altra incisa per Luca Marin ( "Balù" ) sul piede destro. Seguono poi un tribale sul fondoschiena, un'araba fenice sul collo, le piume della fenice sul piede sinistro per finire con tre rose, le onde e una libellula sul fianco. | Mentre Luca Marin bacia ad Ibiza Stefania Montoneri, Federica Pellegrini e Filippo Magnini sono stati pizzicati in quel di Jesolo, dove hanno deciso di suggellare il loro amore con due nuovi tatuagggi: un teschio per lei e un dolcissimo calimero per lui. |
A Bruxelles si discute della questione migranti. Per la giornata di oggi, è in programma il Consiglio europeo dedicato alla risoluzione delle problematiche connesse all'accoglienza dei migranti sul territorio europeo. Tutti i rappresentanti degli Stati Membri dell'Unione Europea si trovano al tavolo per discutere della riforma del regolamento di Dublino e analizzare la proposta avanzata dall'Italia di Giuseppe Conte. A margine del Consiglio Europeo, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha incontrato il premier Conte per un mini-vertice bilaterale sui migranti. "Non possiamo lasciare soli i Paesi in cui si verifica la maggior parte degli arrivi. Questo è il nodo centrale del regolamento di Dublino 3. Chi chiede asilo non può scegliersi il Paese in cui chiederlo. Fino a quando su tutto questo non ci sarà un consenso a 28 andremo avanti con una coalizione dei volonterosi", ha dichiarato Merkel prima di incontrare Conte. Che cosa propone l'Italia? Sostanzialmente, nuove regole in tema di migranti: l’istituzione dei centri di protezione internazionale in Nord Africa, per esempio, il superamento dell'attuale regolamento di Dublino e la sottoscrizione di nuovi accordi bilaterali con i Paesi origine dei flussi migratori per permettere il rimpatrio degli irregolari. I Paesi Europei, però, rispetto alla questione migranti sono estremamente divisi e difficilmente le richieste dell'Italia verranno accolte in toto e un eventuale veto sulla revisione del regolamento di Dublino potrebbe creare fortissimi problemi anche di natura diplomatica. Al vertice Ue odierno si dovrà dunque cercare un'intesa a 28 sul principio di responsabilità condivisa per lo sbarco dei migranti come richiesto dall'Italia, e un accordo sui movimenti secondari come vuole la Germania. La posta in gioco sarà la partecipazione a Schengen. Senza unità, chi non partecipa alla responsabilità condivisa sarà estromesso dall'area di libera circolazione, con la chiusura delle frontiere interne, prevista dal codice Schengen, hanno dichiarato fonti europee all'agenzia di stampa Ansa. | Al Consiglio Europeo di oggi, i 28 Stati Membri dell’Ue discuteranno della questione migranti e della revisione del regolamento di Dublino. L’intesa appare molto lontana e fonti Ue hanno fatto sapere che “senza unità, chi non partecipa alla responsabilità condivisa sarà estromesso dall’area di libera circolazione, con la chiusura delle frontiere interne, prevista dal codice Schengen”. |
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