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Un'ordinanza del Consiglio di Stato (ordinanza numero 4193/17) potrebbe cambiare le sorti di molti giovani esclusi dal test per Medicina per l'anno accademico 2016/2017. Una studentessa, che aveva partecipato al test l'anno scorso e non aveva superato le prove, aveva presentato ricorso al Tar del Lazio, per delle irregolarità che aveva riscontrato durante l'esame: in particolare l'anomalia riguardava la non originalità delle domande, nonostante, secondo le procedure, il Miur avrebbe dovuto garantire che i quesiti del test fossero inediti. Il Tar, in assenza dei documenti, aveva inizialmente respinto il ricorso. Ma il Consiglio di Stato, in appello, ha dato ragione alla studentessa palermitana, C.Q., assistita dallo studio legale Leone-Fell: la ragazza è stata riammessa in sovrannumero al corso di laurea in Medicina e odontoiatria. L'ordinanza è arrivata a un anno di distanza dal test. Ma nelle stesse condizioni potrebbero trovarsi almeno altri mille studenti che durante quest'anno ha presentato ricorso. La pronuncia del Consiglio di Stato non determina l'azzeramento del test, la cui legittimità andrà comunque verificata dalla terza sezione del Tar del Lazio. Il mancato annullamento è dovuto soprattutto al rischio di creare un'ingiustizia peggiore: si è preferito evitare possibili ricadute sugli altri studenti che da quest'anno stanno regolarmente frequentando i corsi. Ma potenzialmente migliaia ragazzi che non hanno superato il test di ingresso per l'anno 2016/2017 potranno seguire lo stesso iter. Adesso potrebbero fioccare ricorsi analoghi in tutta Italia. Il problema è che i 60 quesiti che sono stati somministrati per la prova selettiva, secondo lo studio legale che sta seguendo il caso, sono stati presi dal Consorzio interuniversitario Cineca da altri test già esistenti in commercio, così come hanno raccontato diversi candidati. Già dopo la pubblicazione dei primi risultati si era notato che la media del voto era più che raddoppiata rispetto ai punteggi del 2015 (la media del voto era passata da 31 a 61). Questo probabilmente si è verificato perché molti studenti erano già a conoscenza delle domande, reperibili facilmente in alcuni testi di studio per l'esame disponibili in commercio: i quesiti ministeriali coincidevano in alcuni casi con i quesiti presenti in questi testi. Il rischio a questo punto è che possa esserci stata una disparità di trattamento per i candidati. Come si legge nel documento del Miur, che contiene la procedura inviata dal ministero al Cineca, fornito solo a luglio, un anno dopo, su ordine del giudice allo studio legale, "Tutti i quesiti dovranno essere inediti, non dovranno essere tratti da banche dati standard a catalogo, dovranno essere predisposti esclusivamente per le prove in oggetto e dovranno essere supportati da adeguata motivazione scientifica". Ed è stata questa la prova che ha dimostrato la tesi di partenza degli avvocati. Inoltre, come si legge più sotto nel testo, "Dovrà essere garantita la totale riservatezza sui processi di elaborazione e conservazione dei quesiti al fine di evitarne ogni forma di divulgazione a terzi o comunque di potenziale conoscenza prima dell'espletamento delle prove". Sembra un controsenso alla luce di quanto si è appreso un anno dopo.
Una studentessa palermitana, che aveva presentato ricorso per il test di Medina dell’anno accademico 2016/2017 è stata riammessa in sovrannumero con un’ordinanza del Consiglio di Stato: i quiz sarebbero illegittimi perché non originali, copiati da testi in commercio. Mille studenti esclusi potrebbero essere riammessi. E la stessa situazione potrebbe riproporsi quest’anno: anche nel test dello scorso 5 settembre sono state evidenziate le medesime irregolarità.
Il colore dei nostri capelli ci ha stancato o ci appare grigio e spento? Nonostante i nostri parrucchieri di fiducia siano chiusi, a causa dell'emergenza da Coronavirus, una soluzione possiamo trovarla: fare la tinta casa. Tutto ciò che occorre fare è utilizzare i prodotti e gli accessori giusti e armarsi di pazienza e buona volontà. Trascorrere questo tempo in casa può essere un'occasione per provare un colore di capelli che ci ha sempre attirato ma che non abbiamo mai avuto il coraggio di sperimentare. In molti casi, però, è una questione di necessità, poiché capelli bianchi e ricrescita avanzano e proprio non vogliono aspettare che il nostro hair stylist riapra. Ecco allora alcuni consigli da seguire per fare la tinta ai capelli da sole, per non commettere errori e ottenere un risultato professionale anche a casa. Per prima cosa bisogna scegliere prodotti validi da utilizzare, prestando attenzione al marchio e soprattutto alla nuance. Occorre avere un'idea chiara del risultato che vogliamo ottenere, in questo modo sarà più semplice selezionare il prodotto che fa al caso nostro. Gli accessori che non possono proprio mancare se vogliamo tingerci da sole i capelli sono vari, dai pettini ai guanti, fino alle ciotole per miscelare. Sarebbe preferibile anche utilizzare una mantellina protettiva o un apposito asciugamano. Infine dei fermagli per capelli possono essere utili per suddividere la nostra chioma in ciocche e facilitarci nell'applicazione del colore. Per non commettere errori, sarebbe preferibile chiedere l'esatta tonalità al nostro hair stylist se abbiamo già tinto in precedenza i nostri capelli, soprattutto nel caso di colori non definiti. Possiamo optare per linee di prodotti con trattamento completo, quindi già dosati, o in alternativa comprare separatamente ossigeno e colore. Un'ulteriore suddivisone riguarda le tinture permanenti e quelle semipermanenti o temporanee. Nel primo caso, si tratta di prodotti che coprono totalmente i capelli bianchi e durano nel tempo. Nel secondo caso, invece, durano tra i quattro e gli otto lavaggi, poiché non penetrano in profondità. Per coprire la ricrescita, occorre lavorare solo sulla radice ed evitare di spennellare anche le punte. È l'ideale per chi, ad esempio, vuole limitarsi a coprire i capelli bianchi o al contrario la base scura che fuoriesce. I capelli che andiamo a trattare non devono essere puliti o appena lavati: il sebo fungerà da protezione per la nostra cute. Dopo aver indossato una mantellina protettiva o un asciugamano, si può procedere alla preparazione della tinta: nel caso di prodotti già preparati, bisogna seguire le istruzioni riportate per quanto riguarda le dosi. Come miscelare invece, la tinta con l'ossigeno per capelli quando non si acquista un preparato già pronto? Se si acquistano separatamente attivatore e crema colorante, bisogna misurare correttamente la quantità di entrambi: generalmente il rapporto è di 1:1, dunque stessa quantità sia per ossigeno che per la crema. In alternativa, il rapporto può essere di 1:2, cioè 50 ml di tinta e 100 ml di ossigeno. Per semplificarci nell'applicazione del colore, dobbiamo suddividere la nostra chioma in quattro sezioni: separando i due lati con la fila centrale e poi all'altezza delle orecchie. Per una questione di organizzazione, è preferibile lavorare su una parte per volta, isolando le altre con dei fermagli. Si può procedere con l'applicazione del prodotto, cominciando dall'attaccatura e poi spostandosi sui lati. Il segreto è creare ciocche sottili e stendere il prodotto solo sulla radice per 1 cm o 1 cm e mezzo. La riga centrale deve essere sempre la nostra guida. Una volta completate le sezioni laterali, si può applicare il prodotto anche dietro.
Con i nostri parrucchieri di fiducia chiusi, riuscire a mantenere i capelli in ordine è davvero difficile. I capelli bianchi e la ricrescita non aspettano di certo tempi migliori e hanno già iniziato a ricoprire la radice di molte di noi. Ritocco e tintura completa possono essere, però, fatti anche a a casa. Ecco allora tutti gli step da seguire per ottenere un risultato professionale.
La metropolitana di Napoli è costituita da due linee urbane, la Linea 1, detta anche “collinare”, e la Linea 6, progettata inizialmente come “linea tranviaria rapida”, entrambe gestite da Anm, Azienda Napoletana Mobilità, la società pubblica di proprietà del Comune che si occupa del trasporto pubblico di tutto il capoluogo campano. Della Linea 1 fa parte anche il circuito delle stazioni dell’arte, premiate e apprezzate in tutto il mondo per l’architettura e le installazioni presenti al loro interno. A queste si aggiunge la storica Linea 2, che collega l'area flegrea al centro di Napoli e la cui amministrazione è affidata a Trenitalia. La Linea 1 è rispetto a quest'ultima più comoda, veloce e frequente. Ecco gli orari, le fermate, i prezzi e alcuni cenni storici sulle fermate del trasporto pubblico su rotaia della città all’ombra del Vesuvio: La Linea 1 della metropolitana di Napoli è l’arteria principale dei trasporti pubblici della città. Dagli anni Novanta la sua gestione è affidata all’Anm. Si compone di 18 stazioni e ci vogliono 33 minuti per attraversare l’intera tratta che va dalla fermata di Garibaldi a quella di Piscinola, collegando il centro cittadino con i quartieri alti e con la periferia Nord. Nei giorni feriali vengono effettuate 242 corse ad una velocità di 32 chilometri orari. Di questa tratta fa parte anche il circuito delle stazioni dell’arte, in cui sono esposte opere di artisti contemporanei per favorirne la conoscenza e la diffusione. Gli orari della Linea 1 della metropolitana di Napoli si dividono in tre grandi fasce, a seconda che si viaggi durante i giorni feriali, festivi e nel weekend. Nei giorni feriali la prima corsa dalla stazione Garibaldi parte alle 06:20 e l’ultima alle 23:02. I treni passano ad intervalli di 20 minuti tra le 06:20 e le 06:40, ogni 8 minuti dalle 06:40 alle 21:44 e ogni 14 minuti dalle 21:44 fino a fine servizio. Da Piscinola il primo treno parte alle 06:00 e l’ultimo alle 22:22: ci sono corse ogni 8 minuti dalle 06:00 alle 21:04 e ogni 14 minuti dalle 21:04 alle 22.22. Nei giorni festivi l’orario di servizio da Piscinola è dalle 06:00 alle 22:22, con treni ogni 10 minuti dalle 06:00 alle 14:00, ogni 12 minuti dalle 14:00 alle 18:03, ogni 10 minuti dalle 18:03 alle 21:04 e ogni 14 minuti dalle 21:04 fino all’ultima corsa. Da Garibaldi, invece, il primo treno parte alle 06:20 e l’ultimo alle 23:03 con una frequenza di 20 minuti dalle 06:20 alle 06:40, di 10 minuti tra le 06:40 e le 14:40, di 12 minuti dalle 14:40 e le 18:43, di 10 minuti dalle 18:43 alle 21:44 e di 14 minuti fino a fine servizio. Durante il weekend, quindi tutti i sabato e domenica, vi è il prolungamento dell’orario con l’ultima corsa in partenza da Piscinola alle 00:48 e da Garibaldi alle 01:32. Fa eccezione solo il mese di agosto, in cui vige l’orario ordinario. Per ulteriori informazioni su orari ed eventuali disservizi basta consultare il sito dell'Anm. Il costo del biglietto è di 1,10 euro per circolare lungo l’intera Linea 1 della metropolitana di Napoli per una sola corsa, fino a 1,60 euro per le tratte extraurbane, in seguito all'aumento dei prezzi in vigore da giugno 2017. La Linea 2 della metropolitana di Napoli è stata inaugurata nel lontano 1925 in epoca fascista. Da allora costituisce una delle più importanti arterie ferroviarie che collega la città di Napoli con il quartiere di Fuorigrotta e la provincia Ovest fino a Pozzuoli. Gestita da Trenitalia, della linea fanno parte 12 stazioni e il tempo per percorrerle tutte da un capolinea all’altro, cioè da Pozzuoli a San Giovanni/Barra, è di 45 minuti. Nei giorni feriali la prima corsa da Pozzuoli è alle ore 05:43 e l’ultima alle 23:18. I treni partono in media ogni 10 minuti. Da San Giovanni a Teduccio, invece, il servizio comincia alle 06:20 e termina alle 22:35 con treni ogni 7 minuti.
Tutte le informazioni e i dettagli sulla Linea 1, la Linea 2 e la Linea 6 della metropolitana di Napoli.
Quando la ristrutturazione del MoMA, il celebre Museo di Arte Moderna di New York, è iniziata nel febbraio dello scorso anno, furono chiuse le gallerie di architettura e di design sollevando molti dubbi sui lavori e gli obiettivi della nuova estensione. Di redente è stata completata la prima fase di quest'espansione di uno dei musei più importanti al mondo e già in tanti si confessano soddisfatti. Il progetto curato dallo Studio Diller Scofidio + Renfro prevede la realizzazione di una nuova ala per un totale di 15.000 metri quadrati con gallerie riconfigurate, nuovi salotti, bar e tanto altro per un costo complessivo di 450 milioni di dollari. La nuova espansione aumenterà il MoMA di un terzo. Gli obiettivi del progetto di Diller Scofidio + Renfro erano tre: aumentare appunto lo spazio della galleria e consentire al Museo di esporre molto più opere; offrire ai visitatori un'esperienza più confortevole; e per collegare meglio il Museo al centro di Manhattan. Al momento è stato completata solo la prima fase dei lavori mentre l'espansione complessiva avverrà nel 2019. A restauro completato il MoMA avrà due nuove gallerie del terzo piano che permettono una maggiore flessibilità per l'installazione della raccolta e le mostre speciali; la storica scala Bauhaus è stata ampliata per migliorare l'accesso alle gallerie di secondo e terzo piano; al primo piano verrà aggiunta una nuova sala di fronte al Abby Aldrich Rockefeller Sculpture Garden. Al secondo piano verranno installati un nuovo salone e un bar che si affacciano sull'iconico giardino della scultura.
È stata completata la prima fase dei lavori di ristrutturazione del MoMA di New York che occuperà un altro isolato e si espanderà anche in altezza con una nuova ala dell’edificio, gallerie riconfigurate, un nuovo negozio di souvenir, un bar e due salotti.
Continuano senza sosta gli sbarchi a Lampedusa, dove in nottata sono arrivati circa 140 migranti. Altri tre barconi sono stati intercettati dalla Guarda Costiera nelle acque al largo dell'isola. Uno di questi, con oltre 100 nordafricani a bordo, è stato già soccorso da una motovedetta della Guardia di Finanza e guidato al porto. L'altra imbarcazione dovrebbe a momenti essere raggiunta dalla stessa motovedetta. Una terza, infine, si trova a 40 chilometri dalle coste siciliane. C'è da dire che una'altra carretta del mare con circa 350 profughi imbarcati partita due giorni fa dalla Libia, è tenuta costantemente sotto osservazioni dalla GdF. A Lampedusa l'emergenza resta grave. Sono infatti circa quattromila gli immigrati, nonostante nella notte la nave militare San Marco abbia lasciato l'isola con 500 persone per raggiungere Manduria, in provincia di Taranto, dov’è in corso in queste ore l’allestimento di una tendopoli. Domani un'altra nave passeggeri prenderà a bordo 1000 persone con l'obiettivo di assorbire la situazione di congestione sull'isola. Nel frattempo è giunta in mattinata al molo Lampedusa ha attraccato la prima nave cisterna con a bordo quasi 5.000 metri cubi di acqua potabile per opporsi alla crisi che ha portato gli immigrati in rivolta per la mancanza di viveri di prima necessità, ma anche di sigarette e di qualsiasi genere di conforto. Intanto a proposito dell'accordo per il contrasto dell'immigrazione clandestina tra Italia e Tunisia, il Ministro degli Esteri, Franco Frattini, è tornato a parlare tramite un'intervista a Quotidiano Nazionale: "L’OIM, organizzazione internazionale per le migrazioni dà una dote di 1500 dollari. Noi possiamo superare questo importo, fino a 2000 o magari 2500 dollari, dando così la possibilità di creare le condizioni per un rientro di migliaia di persone".
A Lampedusa l’emergenza resta grave. Sono infatti circa quattromila gli immigrati presentinonostante nella notte la San Marco abbia lasciato l’isola con 500 persone per raggiungere Taranto.
Green pass e certificazioni verdi sono la stessa cosa, e servono per spostarsi sul territorio nazionale (per ora). A chiarire il punto è il governo Draghi, che ha inserito i pass tra le faq di Palazzo Chigi. L'obiettivo è ripartire e tornare gradualmente alla normalità, e l'esecutivo pensa di costruire questo passaggio grazie ai certificati. Oggi servono a entrare e uscire da Regioni in zona rossa e arancione, domani potrebbero essere utilizzati per accedere agli stadi, per partecipare ai concerti, per viaggiare dentro e fuori dall'Italia, per assistere a conferenze, congressi o grandi eventi. Insomma, la certificazione sembra l'unica chiave per tornare al mondo precovid, almeno per ora, nonostante le perplessità manifestate da più parti sullo strumento, che viaggia parallelamente rispetto al green pass europeo (ancora in fase di discussione). A spiegare cosa sono le "certificazioni verdi" e il "pass" è il governo nelle faq di Palazzo Chigi: sono certificazioni che attestano la "sussistenza di condizioni personali" che consentono "gli spostamenti sul territorio nazionale". Poi viene spiegato quali condizioni servono per ottenerle: "Aver completato la vaccinazione anti-SARS-CoV-2; essere guariti da COVID-19, con cessazione dell'isolamento; aver effettuato un test antigenico rapido o molecolare con esito negativo al virus SARS-CoV-2". Insomma le strade sono tre: vaccino, guarigione dal Covid o tampone. Le tempistiche che garantiscono, però, sono molto differenti. Le tre certificazioni verdi hanno tempi di validità e modalità di rilascio differenti. La certificazione di avvenuta vaccinazione "ha una validità di sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale" ed è rilasciata, su richiesta dell'interessato, in formato cartaceo o digitale, dalla struttura sanitaria o dal sanitario che effettua la vaccinazione, al momento stesso dell'effettuazione dell'ultima dose prevista. Inoltre la certificazione "è disponibile anche nel fascicolo sanitario elettronico dell'interessato". Nel caso in cui la vaccinazione sia già stata completata prima dell'entrata in vigore dell'ultimo decreto Riaperture che inserisce il provvedimento, la certificazione si può richiedere alla struttura che ha effettuato la somministrazione. La certificazione verde "per avvenuta guarigione" ha una validità di sei mesi "dalla guarigione stessa" ed è rilasciata, sempre su richiesta dell'interessato in formato cartaceo o digitale, "dalla struttura presso la quale è avvenuto il ricovero o, per i pazienti non ricoverati, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta, ed è resa disponibile anche nel fascicolo sanitario elettronico dell'interessato".
Il governo ha spiegato nelle faq come funziona la certificazione verde o pass verde, che, al momento, è necessario per entrare e uscire dalle Regioni in zona rossa e arancione. Lo strumento può essere ottenuto in tre modi: vaccinazione, guarigione da Covid o tampone negativo. Nel frattempo il governo riflette sull’utilizzo della certificazione per l’accesso ai grandi eventi, dai concerti alle manifestazioni sportive.
A Jaspur in India sarebbe stata rinvenuta la carcassa di un Dinosauro, nei siti dediti al clickbait si parla già del cucciolo di un T-Rex, che evidentemente è il rappresentante della categoria più riconoscibile dal più ampio numero di lettori, questo evidenzia già una certa “premeditazione” nel lancio di notizie simili con fotografia suggestiva annessa. La bufala (perché chiaramente di questo si tratta) ha cominciato a circolare nel novembre scorso, ma continua a rimbalzare nei social. Il fatto che l’estate prossima dovrà uscire nelle sale l’ennesimo film della saga di Jurassic Park (Jurassic World – Il regno distrutto) non dev’essere casuale. Sulla impossibilità ad oggi di poter clonare animali estinti da lungo tempo come i dinosauri (65 milioni di anni fa) avevamo già trattato. Potrebbe risultare più fattibile la clonazione dei Mammut, mentre i corpi conservati in formalina di alcune Tigri della Tasmania molto probabilmente risulteranno inutilizzabili. Ma la speranza è sempre l’ultima a morire, anzi a estinguersi, ed esiste una lunga lista di animali che si vorrebbe tentare di riportare in vita un domani. Non sarà mai il caso dei dinosauri, anche se in un certo senso – come Jurassic Park ci ricorda in diverse scene – “loro” vivono ancora tra noi: gli uccelli sono proprio i loro più diretti discendenti. Esaminiamo l’immagine, per quanto al solito non possiamo godere di una fonte originale a risoluzione decente. Innanzitutto non si può parlare di T-Rex, visto che non ci sono proprio corrispondenze col cranio, per non parlare del resto del corpo. Ma non stiamo trattando nemmeno di un essere imparentato con rettili e uccelli, le corrispondenze invece le troviamo coi mammiferi, come fanno notare già i colleghi di Doubtfull News. Basta dare un’occhiata al bacino, soprattutto alle anche. Proprio grazie a questi particolari abbiamo capito che esisteva una forte parentela degli uccelli coi dinosauri, tanto da poterli considerare dei veri e propri sopravvissuti alla grande estinzione del Cretaceo.
La foto del presunto corpo di un T-Rex scoperto in India è diventata virale in poco tempo, nonostante l’immagine stessa mostri indizi che escludono l’esistenza di un Jurassic Park indiano.
È partita la 71esima edizione del Festival di Sanremo, quest'anno va in scena in un inedito formato "sobrio" e senza pubblico a causa della pandemia e, nonostante le restrizione e i continui controlli, fin dalla prima puntata non sono mancati gli imprevisti. Irama sarebbe dovuto essere il sesto Big a esibirsi sul palcoscenico dell'Ariston ma, dopo che un membro del suo staff è risultato positivo al Covid-19, è stato sostituito da Noemi e "rimandato" alla seconda serata, nella speranza che il risultato del tampone molecolare sia negativo come quello antigenico. La cantante ha dunque presentato in anticipo il suo inedito intitolato "Glicine", lasciando il pubblico senza parole con la sua incredibile trasformazione. Non è solo dimagrita (in pieno lockdown ha infatti perso molti chili grazie al metodo Tabata), ha anche avuto una svolta di stile glamour e fashion. Noemi è tra le protagoniste della prima serata del Festival di Sanremo, è la prima volta che si esibisce dal vivo da quando è dimagrita e, trattandosi di un'occasione tanto speciale, ha scelto qualcosa di super scintillante che difficilmente riuscirebbe a passare inosservato. Ha infatti indossato un lungo abito da sera in tulle completamente ricoperto di pavé di cristalli Swarovski e ricamato con lavorazioni crystal mesh realizzate a mano. Si tratta di un look d’archivio della sfilata Dolce&Gabbana (collezione Autunno/Inverno 2007-2008) che è stato capace di esaltare al massimo la sua silhouette da urlo. La cantante ha inoltre detto addio alle pieghe mosse e naturali, preferendo degli inediti capelli extra lisci che hanno esaltato ancora di più il suo viso "trasformato" dal dimagrimento.
Noemi è tra le Big che si sono esibite durante la prima serata del Festival di Sanremo, ha presentato “Glicine”, sostituendo “a sorpresa” Irama, un cui membro dello staff è risultato positivo al Covid qualche ora fa. La cantante è apparsa radicalmente trasformata sul palco dell’Ariston, mettendo in mostra la sua svolta di stile glamour e fashion.
Finalmente l'estate è arrivata. Ufficialmente però l'estate astronomica inizia proprio il 21 di giugno, il giorno del solstizio d'estate, quello con il maggior numero di ore di luce rispetto alla notte: in pratica il giorno più lungo dell'anno, opposto al solstizio d'inverno che cade il 21 dicembre, quello con il maggior numero di ore notturne. Il solstizio d'estate è un giorno carico di simbologie: molti sono i riti e le usanze, tra il misterioso e il pagano, che si celebrano in tutto il mondo fin dalla preistoria. Anticamente gli Inca festeggiavano la divinità Inti con l'erezione di torri molto alte per emulare la sua grandezza, i Maya e gli Atzechi, invece, organizzavano feste propiziatorie per gli imminenti raccolti, mentre gli Egiziani, popolazione al centro della cultura nord africana, associavano il solstizio al dio Sole, Horus. Ma oggi come si festeggia? In Italia si celebra il solstizio d'estate con riti per propiziare l'amore duraturo e la benevolenza della sorte: durante la notte del 21 giugno si usa esporre alla luce della luna un uovo in un bicchiere per attrarre tutte le vibrazioni positive della "congiuntura cosmica". Ma ci sono usanze ancora più particolari, come quelle legate alle leggende di Benevento, nota città di streghe. La leggenda dice che durante la sera del 21 le streghe si radunassero intorno all’albero di noce poco distante dalla città per rituali superstiziosi: gli abitanti solevano proteggere la case con rosmarino e un ramoscello di ulivo benedetto, cosa che accade ancora oggi. A Firenze, invece, sopra ai tetti delle basiliche venivano accesi dei fuochi visibili da lontano con dei contenitori pieni di grasso. Oggi si aspetta l'evento dell'anno: il passaggio del sole dallo Gnomone del Duomo, l'indicatore più antico e grande del mondo che dal 1475 indica la posizione del sole per calcolare la durata dell'anno solare. La maggior parte degli italiani però festeggia semplicemente godendosi una giornata lunghissima per fare tutto ciò che desidera in totale tranquillità e iniziare l'estate con ottimismo. Per questo StarCasinò proprio oggi dà il via allo Slot Summer Festival, una promozione che durerà fino alla fine dell'estate: partecipando gratuitamente al Festival si ricevono ogni giorno bonus e sorprese esclusive e si può partecipare a tornei speciali. Un modo per vivere al massimo una giornata lunghissima. L'Inghilterra è la patria dei riti propiziatori perché conserva il più famoso cromlech al mondo, ossia il più famoso e intatto circolo di pietre monolitiche alte 7 metri disposte in modo geometrico. Su questo circolo si è detto tanto, ma i misteri rimangono: a Stonehenge, infatti, nella contea del Wiltshire, il 21 di giugno si radunano i Druidi di tutto il mondo per salutare il tramonto del sole e il sorgere dell'alba. Una delle ipotesi più accreditate è quella che vede Stonehenge come un primitivo osservatorio astronomico dove il sole penetra in modo preciso e illumina l'altare: un tempo forse in questo luogo si effettuavano sacrifici e celebrazioni particolari. In Spagna il solstizio viene legato alla festa di San Giovanni e a un rito di purificazione: si accendono grandi falò, si bruciano vecchi mobili e vecchi libri per celebrare un nuovo inizio. In Finlandia la tradizione è quella di accendere un grande falò serale, il kokko, al quale è affidato il compito di scacciare gli spiriti avversi e maligni, di propiziare una buona stagione di raccolti e di far trovare l'amore. Certo i balli non mancano, sarà per questo che è più facile incontrare l'uomo o la donna della propria vita? Le fanciulle si divertono con l'usanza di mettere sotto il cuscino 7 fiori per poter vedere in sogno l'uomo che sposeranno: funzionerà davvero? In Bielorussia e Ucraina, roghi e fiori La notte più lunga dell'anno in Bielorussia e Ucraina si chiama Kupala Night. Anche in queste zone i balli e i canti di festa e di purificazione si fanno alla luce del fuoco. Di sera le donne lasciano galleggiare nelle acque del fiume candele accese, mentre gli uomini festeggiano con un bagno di mezzanotte nel lago (dove c'è il lago, ovviamente). In alcuni luoghi al posto delle candele si gettano ghirlande di fiori che gli spasimanti cercano di prendere per conquistare il cuore di chi le ha lanciate.
Tra tradizioni pagane e curiosità, il giorno più lungo dell’anno è un vero inno alla luce e dà il benvenuto all’estate.
Donne capaci di essere fertili più o meno per tutta la durata della propria vita, esattamente come accade agli uomini, andando oltre quel traguardo della menopausa che pone fine alla possibilità dell'organismo di procreare o, addirittura, rimediando ai problemi riproduttivi che possono sorgere in seguito alla chemioterapia anche nelle più giovani? Non un sogno irrealizzabile, certamente neanche una realtà, ma qualcosa che è oggetto di studi da parte di esperti intenti ad indagare le infinite prospettive che la scienza può offrire ai nostri occhi increduli. Un obiettivo quasi, soprattutto dopo le ultime scoperte effettuate dai ricercatori del Vincent Center for Reproductive Biology del Massachusetts General Hospital di Boston, il cui lavoro è stato pubblicato dalla rivista scientifica Nature. Una infinita riserva di cellule uovo? – La donna nasce portando all'interno del proprio corpo una quantità finita di ovociti: con l'avanzare dell'età, normalmente, tali ovociti diminuiscono numericamente, oltre a peggiorare qualitativamente, fino ad esaurirsi totalmente con il sopraggiungere della menopausa. Affinché questa scadenza temporale non costituisca più un limite per la fertilità della donna, l'idea di Jonathan Tilly, alla guida del team di ricerca, era quella di riuscire ad individuare delle cellule staminali, nel tessuto ovarico, in grado di differenziarsi in ovociti «perfettamente funzionanti» in età adulta: staminali in cui potrebbe anche celarsi la soluzione a tanti casi di sterilità, che in un futuro non troppo lontano, è auspicabile, verrebbero conservate in biobanche e utilizzate per generare cellule uovo da utilizzare per la fecondazione in vitro. Sebbene la meta sia stata effettivamente raggiunta, è indispensabile sottolineare, tuttavia, come la comunità scientifica applichi la dovuta cautela alla scoperta di Tilly e della sua equipe: le applicazioni cliniche sono ancora ben lungi dall'essere possibili al momento e, del resto, la scienza ha bisogno di ulteriori conferme attraverso indagini ed esami di laboratorio.
Una riserva potenzialmente infinita di ovociti in grado di assicurare la fertilità alla donna anche dopo il traguardo della menopausa o trattamenti terapeutici come la chemioterapia? La nuova scoperta di alcuni ricercatori statunitensi sembra andare proprio in questa direzione, immaginando un futuro in cui “l’orologio biologico” femminile potrebbe cambiare profondamente.
Da un sito di scavi nella provincia cinese dell'Anhui sono emerse le vestigia della più grande foresta fossile mai rinvenuta; gli alberi che la componevano occupavano un'area di circa 250mila metri quadrati. La foresta risale al Devoniano, la cosiddetta “Età dei Pesci”, un periodo dell'era paleozoica – compreso tra 416 e 359 milioni di anni fa – durante il quale questi animali radiarono in numerose e spettacolari forme. Alcuni di essi, come il celebre Tiktaalik rosea, iniziarono a esplorare la terraferma gettando le basi per la nascita degli anfibi e dei più evoluti rettili, uccelli e mammiferi. Ma durante il Devoniano anche le piante conobbero un notevole sviluppo, come dimostra la grande foresta scoperta in Cina. Ricerca cinese. A descrivere la foresta fossile è stato un team di ricerca cinese guidato da scienziati del Dipartimento di Geologia dell'Università Peking di Pechino e dell'Istituto di Geologia e Paleontologia dell'Università Linyi, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi dell'Università di Pechino, dell'Accademia cinese delle Scienze e di altri istituti. Gli scienziati, coordinati dai professori Deming Wang, Min Qin e Le Liu, trovarono i primi resti della foresta nel 2016 nei pressi della città di Xinhang. Dai successivi scavi emersero continuamente tronchi e altri elementi fossilizzati delle piante, che hanno permesso di caratterizzare al meglio la spettacolare foresta perduta.
Ricercatori cinesi hanno individuato nei pressi della città di Xinhang la più antica foresta fossile mai scoperta. Risale al Devoniano, un periodo compreso tra i 416 e i 359 milioni di anni fa. I curiosi alberi che la componevano, caratterizzati da un tronco sottile privo di rami, occupavano un’area di 250mila metri quadrati e alcuni superavano i 7,5 metri di altezza.
E' inutile negarlo, la cellulite è l'incubo di ogni donna e, con l'avvicinarsi dell'estate, in molte sarebbero disposte a tutto pur di eliminare l'antiestetico effetto a buccia d'arancia su cosce e glutei, così da affrontare la prova costume in forma smagliante. Spesso capita di sentire le gambe più leggere e con meno ritenzione idrica dopo aver fatto dei bagni a mare ma è difficile raggiungere gli stessi risultati con dell'acqua dolce. Lo iodio presente nel mare riesce ad avere un effetto simile poiché agisce per osmosi e drena i liquidi in eccesso. Per tutte quelle che proprio non riescono a ridurre la cellulite con creme e trattamenti arrivano delle buone notizie: è possibile beneficiare delle proprietà dello iodio anche nella propria vasca da bagno. In che modo? Basta usare del sale marino integrale, capace di riattivare la microcircolazione e di depurare le tossine, combattendo la cellulite edematosa. La pelle a buccia d'arancia non è del grasso in eccesso ma è causata da uno stato infiammatorio degli adipociti che, gonfiandosi, irrigidiscono il tessuto connettivale, favorendo la formazione della cellulite.
Volete combattere la cellulite in modo naturale? Basta fare un bagno al sale marino integrale. Il prodotto, infatti, drena i liquidi, riducendo l’antiestetico effetto a buccia d’arancia.
Le nomination della terza puntata de "L'Isola dei Famosi 2015" coinvolgono Cristina Buccino, Fanny Neguesha e Melissa P. L'ex di Mario Balotelli sarà protagonista della sua prima nomination dopo la coppia Scanu-Oliva e Scanu-Caniggia. In queste tre settimane è apparsa né carne né pesce, dovrà adesso dimostrare di essere ancora interessante ed utile nelle dinamiche di gruppo. La premierà il televoto? Qual è la stima che il pubblico ha di lei? Lo scopriremo la settimana prossima, quando vedremo chi verrà premiato al televoto tra lei, Melissa P e Cristina Buccino. Anche la "neo-naufraga" non è ben vista da tutto il resto del gruppo, accusata di aver creato un po' di malumori è stata subito messa in nomination. La giornalista e scrittrice è stato nominata direttamente da Rocco Siffredi, che del gruppo è leader. Ne ha avuto facoltà da Alessia Marcuzzi ed ha motivato così la sua scelta: Credo che abbia dato tutto, credo che si sia svuotata e spero che sia lei ad uscire.
All’Isola dei Famosi 2015 sono tre le nomination questa settimana: Fanny Neguesha, Cristina Buccino e Pierluigi Diaco potrebbero lasciare il gioco la settimana prossima.
Tutti possono vivere in una favola: si vende il più piccolo castello del Regno Unito che costa quanto una casa di medie dimensioni nel centro di città come Napoli, Roma, Milano o Londra. La proprietà in questione è il Molly Lodge, un castello Grade II (ovvero classificato come Monumento nel Regno Unito e, per intenderci, il Buckingham Palace è classificato Garde I) risalente al 1834. L'immobile in vendita si trova su un terreno di 0,61 acri di terra vicino al villaggio di Long Compton nel Warwickshire, vicino ai confini del Gloucestershire e Oxfordshire in Inghilterra, è chiunque lo acquisterà si assicurerà un pezzo di storia d'Inghilterra. Perché comprare un appartamento in città quando allo stesso prezzo si può vivere in un castello? Originariamente usato come avamposto di difesa per il Weston Park Estate sul bordo settentrionale del Cotswolds, il Molly Lodge è stato costruito dal famoso architetto britannico, Edward Blore, lo stesso incaricato di restaurare il Lambeth Palace a Buckingham Palace per la regina Vittoria. Caratterizzato da quattro torrette angolari poligonali, parapetto merlato, tetto di ardesia piramidale con bifore e pietra lavorata, il Molly Lodge all'esterno conserva tutto l'aspetto originario del castello da difesa. Gli interni invece sono tipici di una casa moderna completamente funzionante: una camera da letto, un bagno, una cucina con sala da pranzo completa di camino in ghisa e ferro vittoriano, un salotto e una scala a chiocciola decorativa, oltre ad un giardino intorno esteso e curato.
C’è tempo solo fino al 19 aprile per opzionare l’acquisto del più piccolo castello del Regno Unito che nonostante le dimensioni non manca davvero di nulla: due camere da letto, salotto, cucina, sala da pranzo, giardino e persino una dependance esterna, ad un prezzo davvero vantaggioso.
Stava attraversando sulle strisce pedonali quando è stata travolta da un'auto. Così ieri sera è morta una ragazza di 28 anni a Vittuone, nel Milanese. Stando alle prime informazioni, verso le 21.30 la 28enne ha attraversato la strada provinciale 11 e qui è stata colpita da un'auto guidata da un 47enne di Rho, alle porte di Milano. L'uomo, come riporta Milano Today, si è subito fermato a prestare soccorso alla ragazza e ha chiamato i soccorsi. Sul posto sono intervenute due ambulanze e un'auto medica del 118 che hanno trasportato d'urgenza la 28enne al pronto soccorso dell'ospedale San Carlo di Milano in codice rosso. I medici qui hanno cercato di salvare la ragazza, ma tutti i tentativi sono stati inutili. Qualche ora dopo i sanitari non hanno potuto far altro che accertare il decesso. Intanto sul luogo dell'incidente sono arrivati anche i carabinieri. Da quanto emerso successivamente il 47enne è stato sottoposto all'alcol test: il livello nel sangue era superiore ai limiti. Non solo, l'automobilista è stato portato all'ospedale di Magenta dove si è sottoposto agli esami tossicologici: le forze dell'ordine sono ancora in attesa degli esiti.
Una ragazza di 28 anni è morta poco dopo essere stata travolta da un’auto guidata da un 47enne risultato poi positivo all’alcol test. L’uomo si è fermato e ha chiamato i soccorsi: inutili però sono stati tutti i tentativi dei sanitari per salvare la vita alla ragazza. L’automobilista si è sottoposto agli esami tossicologici: le forze dell’ordine sono ancora in attesa degli esiti.
Russell Crowe è uno dei Re Mida di Hollywood. Registi e produttori fanno a gara per accaparrarselo e critica e pubblico impazziscono per lui. Ogni suo film è un evento, un successo sicuro. Ne ha girati 38 in 24 anni e, alcuni di questi, sono veri e propri capolavori. Premio Oscar nel 2001 per “Il gladiatore”, dove interpretava il generale Massimo Decimo Meridio, nella sua carriera ha avuto la fortuna di cimentarsi nei ruoli più disparati, che ne hanno esaltata le capacità istrioniche e il talento innato, facendogli vincere una caterva di premi. Più volte è stato paragonato a star del calibro di Marlon Brando e Clark Gable, per il suo carisma e magnetismo, ed è la pura verità. Russell Ira Crowe, questo il suo nome completo, è nato a il 7 aprile 1964 a Starthmore Park, sobborgo di Wellington in Nuova Zelanda. I genitori, Alex e Jocelyn, avevano un’agenzia di catering che lavorava prettamente per il cinema, quindi Russell e il fratello maggiore, Terry, erano costantemente sui set. A soli 4 anni, la famiglia Crowe si trasferisce in Australia e, proprio a Syndey, Russell inizia a lavorare in alcune serie tv, debuttando, a soli 6 anni in “Spyforce” e a 12 in “Young Doctors”. A 14 anni, la famiglia fa ritorno in Nuova Zelanda e qui Russell inizia a coltivare la sua grande passione: la musica. Con lo pseudonimo di Russ le Coq incide vari pezzi e, per mantenersi, fa anche l’animatore turistico nei villaggi. Nel 1990 arriva la prima grande offerta. Il regista Stephen Wallace lo vuole per il film “Giuramento di sangue” (“Blood Oath”) e, due anni dopo George Ogilvie lo sceglie per “The Crossing”, e sul set conosce la sua futura moglie Danielle Spencer. Il suo vero esordio cinematografico, però, è considerato il film “Skinheads”(1992), scritto e diretto da Geoffrey Wright, incentrato sul fenomeno del razzismo in Australia e di come le classi operai bianche e asiatiche trovino sfogo al loro disagio nell’intolleranza. A Crowe, per il ruolo di Hando, fu assegnato il premio come miglior attore protagonista dall’Australian Film Institute. Sharon Stone lo nota e gli propone una parte in “Pronti a morire”, un western prodotto da lei e diretto da Sam Raimi, con attori del calibro di Leonardo DiCaprio e Gene Hackman. Purtroppo, il film fu un flop, così come “Virtuality”(1995) e “Miss Magic”(1995), i suoi film successivi. A risollevare la sua carriera ci pensò il regista Curtis Hanson con “L.A. Confidential”(1997), thriller con Kevin Spacey e Kim Basinger, tratto dall’omonimo romanzo di James Ellroy, e vincitore di due Oscar. Russell Crowe è l’agente Bud White, uno dei protagonisti, che cercherà di far emergere la verità riguardo l’intreccio presente a Los Angeles tra crimine organizzato e polizia, negli anni ’50. La sua stella inizia a brillare alla grande ad Hollywood dopo questa pellicola, e la sua ascesa diventa inarrestabile. Il successo di “Insider – Dietro la verità”, di Michael Mann, con Al Pacino e Robert De Niro, è clamoroso. Crowe, nei panni del dottor Jeffrey Wigand, viene candidato al Golden Globe e all’Oscar, come miglior attore protagonista, ma è battuto da Denzel Washington (“Hurricane – Il grido dell’innocenza) e Kevin Spacey (“American Beauty”). Poco male perché, nel 2000, Russell Crowe è travolto dalla fama de “Il gladiatore”, film cult di Ridley Scott, che gli fa vincere il meritatissimo Oscar per il ruolo del generale Massimo Decimo Meridio e darà il via al proficuo sodalizio tra Scott e l’attore. Nel frattempo, Crowe coltiva sempre la sua passione per la musica e, con la sua band, si è esibito anche al Festival di Sanremo, nel 2001. Dopo il thriller “Rapimento e riscatto”(2001), Crowe gira un altro cult, “A Beautiful Mind”(2001), diretto da Ron Howard. Il ruolo è quello di John Nash, professore di matematica affetto da una grave forma di schizofrenia. L’attore vince il Golden Globe e il BAFTA come miglior attore protagonista, ma agli Oscar è battuto nuovamente da Denzel Washington, protagonista di “Training Day”. Dopo un periodo fatto di successi e gloria, l’attore decide di prendersi una pausa per poi tornar alla grande con lo storico “Master & Commander – Sfida ai confini del mare”, di Peter Weir, dove Crowe interpreta il ruolo del coraggioso capitano Jack Aubrey. A seguire gira “Cinderella Man – Una ragione per lottare”(2005), di Ron Howard, ispirato alla vera storia del campione dei pesi massimi James J. Braddock, che aveva appunto il soprannome di Cinderella Man. Per entrambi riceve la nomination ai Golden Globe. Sempre nel 2005, viene arrestato per aver scaraventato un telefono addosso al portiere di un albergo di New York, ma in seguito si è scusato, attribuendo la rabbia ad un periodo difficile della sua vita. Nel 2006 gira il leggero “Un’ottima annata”, sempre di Ridley Scott, e l’anno dopo, il remake “Quel treno per Yuma”, con Christian Bale, e il blockbuster “American Gangster”, ancora diretto da Scott, con Denzel Washington. Altri successi sono i thriller “Nessuna verità”(2008) e “State of Play”(2009), per poi conquistare il botteghino mondiale con “Robin Hood”(2010), girato ancora col suo amico Ridley Scott. Nel 2012, dopo il divorzio dalla moglie Danielle Spencer, è uno dei protagonisti di “Les Misérables”, di Tom Hooper, vincitore di tre Oscar, dove Crowe è nei panni di Javert. Nello stesso anno gira “L’uomo con i pugni di ferro” e il thriller “Broken City”, fino a quando Zack Snyder lo chiama per “L’uomo d’acciaio”(2013) per affidargli la parte di Jor-El, il padre del supereroe.
Era il 2001 quando riceveva l’Oscar per il ruolo del generale Massimo Decimo Meridio, che l’ha fatto entrare di diritto nell’Olimpo di Hollywood. Oggi compie 50 anni e festeggia col kolossal “Noah”, dove tenterà di scampare al diluvio universale con la leggendaria Arca.
Un medico dell'ospedale di Sesto San Giovanni, comune alle porte di Milano, è stata iscritta nel registro degli indagati dalla Procura di Monza: gli inquirenti hanno aperto un'inchiesta per la bambina di undici mesi morta martedì scorso dopo che si è sentita male mentre mangiava uno yogurt. A dare la notizia è il quotidiano "Il Giorno". La dottoressa sarebbe stata di turno al pronto soccorso quando i genitori, nell'arco di 24 ore, l'avevano portata lì ben due volte a causa di una febbre alta e di una scarsa capacità di reagire agli stimoli. Stando alle indagini, sembrerebbe che la piccola sarebbe stata dimessa – senza particolari accertamenti – con la prescrizione di una Tachipirina. La Procura, tra le varie ipotesi, indaga anche su quella di omissione medica. Al momento sembrerebbe essere esclusa quella dei maltrattamenti. Il pubblico ministero Rosario Ferracane, coordinato dal procuratore Claudio Gittardi, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. L'iscrizione del medico, sempre sulla base di quanto scritto da Il Giorno, sembrerebbe essere un atto dovuto così da consentirle di essere informata sull'autopsia eseguita sul corpo della piccola.
La Procura di Monza ha iscritto nel registro degli indagati un medico dell’ospedale di Sesto San Giovanni (Milano): la donna sarebbe stata di turno al pronto soccorso quando i genitori della piccola di 11 mesi, morta a causa di un malore avuto mentre mangiava uno yogurt, l’hanno portata per ben due volte in 24 ore.
In molti da bambini o ragazzi hanno preso lezione di qualche strumento musicale che col tempo hanno abbandonato. Così per casa ci si trova un vecchio strumento inutilizzato e semmai anche rotto dopo il tempo trascorso. A quello strumento però sono legati molti ricordi; c'è una certa nostalgia ogni volta che lo si guarda che liberarsene diventa impossibile. Così si finisce per tenerlo in casa a riempirsi di polvere perché non si riesce a gettarlo via e aggiustarlo è impossibile o semmai richiede troppi soldi. Ma non è detto che quello strumento non possa tornare utile, specialmente in casa. Esistono tanti modi per riciclare i vecchi strumenti musicali: basta la giusta ispirazione per riuscire a creare oggetti ed arredi utili per la casa dal riutilizzo di strumenti musicali che non si utilizzano più. Se lo strumento in questione può essere recuperato per tornare alla sua primaria funzione il nostro consiglio è sempre quello di farlo aggiustare per tornare a suonare e insegnare la musica semmai ad un prossimo figlio, nipote o qualche amico desideroso di imparare in tarda età. Ma se lo strumento è troppo vecchio o malandato allora potete riutilizzarlo in casa creando oggetti utili ed originali.
Se in casa avete alcuni strumenti musicali che non usate più o sono rotti, sono tanti i modi per riutilizzarli in modo creativo e creare oggetti utili per ogni abitazione.
I potenziali contagiati da Coronavirus in Lombardia potrebbero essere "anche il doppio". A dirlo, in un'intervista al "Corriere della sera", è Vittorio Demicheli, epidemiologo dell'Agenzia per la tutela della salute di Milano che fa parte anche dell'Unità di crisi del presidente della Regione Attilio Fontana. Demicheli ha esternato ciò che viene ripetuto da più parti. Il conteggio dei casi è sottostimato, perché con l'aumento dei contagiati il test con il tampone è stato riservato solo per i pazienti più gravi che vengono ricoverati in ospedale: "Nei conti del coronavirus non ci sono più né gli asintomatici, né di fatto chi è a casa con febbre, tosse e raffreddore ma non transita da un ospedale", ha detto il dottor Demicheli. Da qui l'ipotesi che i potenziali contagiati possano essere anche il doppio rispetto alle statistiche ufficiali, che per la Lombardia sono arrivati a 19884 casi, con 2168 morti: anche quest'ultimo dato, purtroppo, potrebbe essere sottostimato, come avevano spiegato il sindaco di Bergamo Giorgio Gori e altri primi cittadini della Bergamasca.
In Lombardia i potenziali contagiati da Coronavirus potrebbero essere “anche il doppio”, rispetto agli oltre 19mila casi accertati. A dirlo in un’intervista Vittorio Demicheli, epidemiologo dell’Agenzia per la tutela della salute di Milano che fa parte anche dell’Unità di crisi del presidente della Regione Attilio Fontana. Nelle statistiche “non ci sono più né gli asintomatici, né di fatto chi è a casa con febbre, tosse e raffreddore ma non transita da un ospedale”.
Sul red carpet degli MTV Video Music Award 2016 abbiamo visto di tutto, ma nessuno (o quasi) si aspettava di vedere una star senza un velo di trucco. In molti pensavano che fosse una trovata pubblicitaria per promuovere il nuovo album, ma sembra proprio che Alicia Keys abbia detto addio al make up. Anche in quest'occasione infatti è apparsa al naturale e senza un velo di trucco . Se solitamente le star si affidano a esperti make up artist e hair stylist, il look di Alicia Keys sul red carpet è apparso estremamente naturale. E non stiamo parlando di un nude look o di un "no-make up make up" ma proprio di un viso completamente struccato, senza neanche un velo di fondotinta impalpabile o di correttore. Sul red carpet del Madison Square Garden di New York Alicia Keys ha sfoggiato un viso acqua e sapone, luminoso anche se struccato, un sorriso brillante e capelli legati in uno chignon vaporoso che raccoglieva i suoi ricci piccoli e definiti. La scelta di apparire struccata è stata coraggiosa, soprattutto se pensiamo al look e ai make up vistosi delle altre star sul red carpet. Alicia Keys però è apparsa a proprio agio e sicura di sè, proprio come Ashley Graham che ha sfoggiato un abito completamente trasparente. Sul red carpet degli MTV VMA 2016 Alicia Keys ha indossato un maxi abito rosso in stile boho firmato Just Cavalli, lungo ed estroso che ha reso il look della cantante fresco e frizzante. L'abito si abbinava perfettamente al suo beauty look naturale. Anche senza un velo di trucco il viso di Alicia Keys è compatto e luminoso, senza imperfezioni evidenti. Se fino a poco tempo fa le star non amavano farsi vedere al naturale, sembra proprio che qualcosa stia cambiando.
Se pensavate si trattasse di un trend passeggero vi sbagliavate di grosso: Alicia Keys continua a seguire il suo mantra del “no make up”, e sul red carpet degli MTV Video Music Awards si è mostrata completamente struccata.
Si allunga sempre di più l'elenco delle celebrità che hanno ceduto alla moda della crioterapia. L'ultimo in ordine di tempo è Hugh Jackman. L'interprete di Wolverine, infatti, ha pubblicato su Instagram un video mentre balla e fa smorfie, per distrarsi dalle temperature glaciali da sopportare per 3 minuti in nome della salute e della bellezza. L'attore (48 anni), che recentemente ha dovuto affrontare per la sesta volta il cancro alla pelle, è solo l'ultimo di una lunga serie di celebrità che negli ultimi anni hanno deciso di sottoporsi a questo tipo di trattamento: l'attrice Lindsay Lohan, la cantautrice Mandy Moore, la cantante ed ex first lady francese Carla Bruni, il modello Colin Owens, il calciatore Cristiano Ronaldo e le star dell'NBA LeBron James e Shaquille O'Neal. The (disco) lights and music are there to distract you … or me … from the -211 conditions. It worked! #Cryotherapy A post shared by Hugh Jackman (@thehughjackman) on Jun 8, 2017 at 5:37am PDT Per sottoporsi alla crioterapia, detta anche criosauna, bisogna entrare all'interno di un grande cilindro d'acciaio indossando solo la biancheria intima, dei guanti e delle calze e lasciando fuori la testa. Il cilindro viene poi riempito da azoto allo stato gassoso alla temperatura di -130 °C (mai registrata in natura sul nostro pianeta), che avvolge interamente il corpo del paziente. Grazie al freddo, il flusso sanguigno lascia le estremità e si concentra sul cuore. Il trattamento dura circa 3 minuti.
Un’altra celebrità decide di sperimentare i benefici della crioterapia: Hugh Jackman ha pubblicato un video in cui balla e fa smorfie mentre si sottopone al trattamento. Prima di lui Lindsay Lohan, Mandy Moore, Carla Bruni, Colin Owens, Cristiano Ronaldo, LeBron James e Shaquille O’Neal.
Chi sono i suoi avversari e quante probabilità ha “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino di vincere l’Oscar come Miglior film straniero? Questi interrogativi si susseguono dal 16 gennaio scorso, da quando sono state annunciate le nomination. Ebbene, i quattro “nemici” da battere provengono dal Belgio, dalla Danimarca, Palestina e Cambogia. Volendosi sbilanciare, “La grande bellezza” parte assolutamente come favorito alla vittoria al 95%, considerando anche la vittoria ai Golden Globe che gli ha spianato ampiamente la strada. Incrociamo le dita e vediamo la trama, il cast e il trailer delle altre pellicole in gara. “The Broken Circle Breakdown” (Belgio) Il regista di questo film drammatico è Felix Van Groeningen. La pellicola ha ricevuto 7 candidature agli European Film Awards e ne ha vinto uno come Miglior Attrice, andato a Veerle Baetens. La trama: La bella e spigliata Elise ha un negozio di tatuaggi, suona il banjo in una band, ha tatuaggi ovunque ed è una donna molto concreta. Didier, invece, ama parlare, è ateo ed è romantico. Tra loro è amore a prima vista e la felicità è completata dall'arrivo della figlia Maybelle, che a sei anni però si ammala gravemente. Didier ed Elise reagiscono in maniera molto diversa ma la lotta per salvare la vita alla piccola si rivelerà un elemento comune per il quale combattere con tutte le forze. Il cast: Johan Heldenbergh (Didier), Veerle Baetens (Elise), Nell Cattrysse (Maybelle), Geert van Rampelberg (William), Nils de Caster (Jock), Robby Cleiren (Jimmy), Bert Huysentruyt (Jef), Jan Bijvoet (Koen), Blanka Heirman (Denise). “The Hunt” ("Il sospetto") (Danimarca) Il regista de “The Hunt" ("Il sospetto") è Thomas Vinterberg. Il film è stato presentato al Festival di Cannes 2012, dove Mads Mikkelsen ha vinto il premio per la miglior interpretazione maschile. In Italia è stato distribuito il 22 novembre 2012. E’ stato nominato a 5 European Film Awards (1 vinto per la Migliore sceneggiatura); al Festival di Cannes 2012 ha portato a casa il Premio per la Miglior interpretazione maschile (Mads Mikkelsen), Il Premio della Giuria ecumenica (Thomas Vinterberg) e il Premio Vulcain al contributo tecnico (Charlotte Bruus Christensen) nonché la Nomination alla Palma d’Oro sempre a Vinterberg. “Il sospetto” è stato nominato anche ai Golden Globe e ai BAFTA come Miglior film straniero. E’, probabilmente, l’avversario più temibile de “La grande bellezza”. La trama: Il maestro Lucas ha alle spalle un difficile divorzio, una nuova compagna, un cane che adora, e un nuovo lavoro, ed è in procinto di recuperare il rapporto col figlio adolescente, Marcus. L’uomo è amato da tutta la cittadina Ma un giorno arriva qualcosa che sconvolge definitivamente la sua vita. Durante le feste natalizie, una storia inventata, si diffonde a macchia d’olio: Klara, la figlia del suo migliore amico Theo, confessa alla direttrice di aver subìto molestie da parte del maestro. I sospetti prendono il sopravvento nella piccola comunità e inizia la caccia alle streghe in un’escalation di cattiveria che sfinirà Lucas, il quale si troverà totalmente solo a difendere la propria innocenza e dignità.
I 4 candidati all’Oscar come Miglior film straniero provengono dalla Cambogia, Palestina, Belgio e Danimarca. Vediamo nel dettaglio con chi dovrà scontrarsi il film di Sorrentino.
Diciamocela tutta, in buona parte dei casi il fenomeno musicale estivo, quel coso amorfo definito tormentone (proprio perché tormenta, mica perché piace), ha un successo e risonanza direttamente proporzionali a quanto un ascoltatore possa vergognarsene al primo passaggio in radio. Il caldo, il crollo conseguente di ogni forza per la difesa del pensiero autonomo, creano un cedimento anomalo nei confronti del gusto del brutto che pare una scienza esatta che si presenta ad ogni ricorrere annuale del sesto mese dell'anno. A dire la verità quest'anno pareva ci fossimo salvati dall'aberrante prassi, o quantomeno ci si sentiva meno colpevoli, parendo tormentone quella favolosa operazione commerciale chiamata Get Lucky, ascoltata in ogni anfratto d'occidente. Ci si sentiva assolti perché, in fin dei conti, per quanto non fosse il meglio della loro produzione, la denominazione Daft Punk tutela il consumatore, lo illude di essere al sicuro come fosse d'origine controllata. Tuttavia, all'inizio di questo mese, o chissà quanto prima, comincia a fare da sottofondo agli aperitivi, agli occhiali da sole che non servono più perché il sole è già tramontato ed ai servizi d'apertura di Studio Aperto, qualcosa che non è troppo lontano dalla definizione educata di autentica schifezza. Tutto comincia con mia madre che torna a casa dopo una serata danzante indignata, per un remix di "Torna a Surriento" che lei non trova le parole per definire lo sgomento. Degna di raccogliere l'eredità di Chihuahua e Asereje, Sexy People (The FIAT song), è una specie di canzone, un'accozzaglia di cose grottesche che è difficile riuscire a immaginarsele tutte quante insieme. Per fare il video sono bastati una yacht, una ragazza dal nome italico, un Charlie Sheen (sì, quello dei film demenziali), tante femmine e qualche smoking alla luce del sole, manco Mr. Wolfe di Pulp Fiction. A corredo una quantità indecifrabile di Fiat 500 che verrebbe voglia di fare quattro chiacchiere con Marchionne per dirgli, in parole povere, che con sponsor del genere la Fiat in Italia la rinnegano pure i cassintegrati di Pomigliano.
Ci eravamo immaginati un’estate di cui andare fieri, con un tormentone come “Get Lucky” che venisse ricordato come una mosca bianca d’alta qualità. Invece è altamente probabile che dovremo adeguarci ad Arianna e PItbull con la loro Sexy People, che è già entrata nelle nostre teste, irrimediabilmente.
Non è certo una novità che le celebrities amino mettersi in mostra, e ultimamente sembra proprio che tra i modo preferiti per farlo ci sia quello di condividere sui social scatti in cui si mostrano acqua e sapone. Sono tantissime infatti le celebrities che pubblicano selfie al naturale, appena sveglie o appena uscite dalla palestra, senza neanche un filo di trucco. E se alcune mostrano senza problemi imperfezioni e difetti, ci sono alcune star che di difetti non non ne hanno mai sentito parlare e che anche senza trucco sono belle da far invidia. È il caso per esempio di Bar Refaeli, che anche al naturale è meravigliosa: lo sguardo radioso e le labbra definite svelano che il suo volto è perfetto anche senza make up, proprio come quello di Rosie Huntington-Whiteley: sul suo profilo Instagram si alternano scatti relativi a shooting fotografici e copertine a quelli della normale vita quotidiana che la mostrano completamente al naturale e senza neanche un'imperfezione. Viso perfetto e radioso anche per Giselle Bündchen: anche senza make up la modella è stupenda.
Sì, le star sono comuni mortali e come ogni donna hanno dei difetti, ma alcune di loro sono proprio da invidiare: pelle perfetta, nessuna imperfezione e viso impeccabile anche senza trucco. Ecco i selfie al naturale più belli delle celebrities!
Lady Gaga ha annullato il concerto a Rio, in Brasile, previsto per domani. In un post pubblicato sui social, la cantante ha annunciato di essere stata ricoverata a causa di fortissimi dolori che le impediranno di esibirsi sul palco. Postando una foto scattata in ospedale, la cantante ha scritto: Brasile, sono devastata ma non sto bene a sufficienza da tenere il concerto a Rio. Vorrei poter fare qualcosa, ma adesso devo pensare a ristabilirmi. Chiedo la vostra comprensione e prometto che tornerò presto. Poco più tardi, sempre via Twitter, ha aggiunto: Sono stata portata in ospedale a causa di fortissimi dolori all’anca, dovuti agli sforzi del tour. Adesso sono in buone mani, si stanno occupando di me i medici migliori. Brazil, I'm devastated that I'm not well enough to come to Rock In Rio. I would do anything 4 u but I have to take care of my body right now. I ask for your grace and understanding, and promise that I will come back and perform for you soon. 💔🤘I'm so sorry, and I love you so much. 🙏 A post shared by Lady Gaga (@ladygaga) on Sep 14, 2017 at 11:35am PDT Lady Gaga aveva annunciato uno stop già qualche settimana fa. In occasione del Toronto Film Festival, dov’è stato presentato il documentario Gaga: Five Foot Two, la cantante è salita sul palco per annunciare che si sarebbe fermata per un periodo: Ora mi prendo una pausa. Non significa che non farò arte. Non vuol dire che non abbia già qualcosa in serbo. Intendo solo rallentare un po’, non so per quanto tempo. Ho bisogno di riprendermi. È questo che conta davvero.
Lady Gaga è stata costretta ad annullare il concerto a Rio previsto per domani a causa di forti dolori che l’hanno costretta al ricovero. In un messaggio postato sui social la cantante si scusa: “Sono devastata, ma non sto bene a sufficienza per tenere il concerto a Rio”.
Non ne può più di tutti i gossip circolati sul suo conto la bella Elisabetta Canalis che ha finalmente compreso che l’unico mezzo per combattere il pettegolezzo è l’ironia. La showgirl ormai trapiantata in America si è trovata di nuovo al centro della cronaca rosa per una presunta rissa che l’avrebbe vista contrapposta al fidanzato Mehcad Brooks. Tra loro, spintoni e parolacce che avrebbero messo in allarme i vicini di casa della bella ex fidanzata di George Clooney, pronti a raccontare alla stampa che tra loro le cose non starebbero andando per il verso giusto. La giovane, che solo recentemente si è sfogata su Twitter divertendosi a enumerare con allegria tutte le cattiverie circolate sul suo conto, si affida di nuovo al celebre social network per smentire quanto accaduto e, questa volta, lo fa grazie all’aiuto del suo nuovo fidanzato che ha deciso di darle man forte onde evitare che un pettegolezzo tanto poco elegante passasse poi per realtà. Su Twitter, i due si sono divertiti a commentare questa presunta lite, comportandosi come una coppia perfetta, al riparo da ogni indiscrezione legata al gossip. Elisabetta, ad esempio, ringrazia i vari blog senza i quali, poverina, non riuscirebbe mai a sapere che cosa accade nella sua vita privata e Mehcad rincara la dose perché, grazie all’ultimo pettegolezzo, ha improvvisamente scoperto di avere il dono dell’ubiquità che gli consente di essere in bue posti nello stesso momento: a casa, a litigare con la bella Elisabetta e lontano impegnato nel suo lavoro.
Una lite violenta con Mehcad Brooks nella quale sarebbero addirittura volati schiaffi e parolacce. E’ questo l’ultimo gossip che ha costretto Elisabetta Canalis a difendersi su Twitter, smentendo l’accaduto.
Non era difficile da immaginare, ma a quanto pare Mark Zuckerberg e il suo gruppo Facebook hanno effettivamente intenzione di realizzare un servizio concorrente a Clubhouse, il social network del momento basato solamente sulle interazioni audio in tempo reale. La notizia non è ufficiale: si tratta piuttosto di una indiscrezione riportata dal The New York Times e alimentata da due fonti che, stando al quotidiano, sono fidate e a conoscenza dei piani di Facebook. La possibilità che Mark Zuckerberg fosse interessato a un prodotto simile a Clubhouse si è affacciata nella mente degli osservatori da quando il fondatore di Facebook si è effettivamente unito alla piattaforma, nei giorni scorsi; probabilmente però il gruppo sta vagliando la possibilità da molto più tempo. Clubhouse del resto è nata ormai quasi un anno fa; la piattaforma è cresciuta stabilmente negli Stati Uniti, ma da quando è uscita dal continente americano ha conosciuto una crescita esplosiva: questo aspetto — ovvero la trasportabilità del modello di utilizzo del social su scala globale, dove le lingue parlate sono decine e non una manciata — potrebbe essere stato determinante per convincere Zuckerberg e la sua cerchia a muoversi per tentare di replicare la formula di Clubhouse. Le nuove iniziative del gruppo Facebook del resto sono frequentemente basate su acquisizioni o copie di prodotti altrui. Instagram e WhatsApp sono stati inventati da altri e comprati al prezzo di miliardi di dollari; le storie interne a Instagram si sono ispirate a Snapchat; i video brevi Reel sono una copia dei contenuti di TikTok; molte delle caratteristiche di WhatsApp hanno visto la luce prima su Telegram; i video in diretta su Facebook sono stati lanciati dopo l'esperimento dei Periscope su Twitter. Non stupisce che Zuckerberg desideri mettere le mani su un settore per lui ancora inesplorato, ovvero quello degli audio in diretta.
Stando a fonti del The New York Times, Mark Zuckerberg e il suo gruppo Facebook hanno effettivamente intenzione di realizzare un servizio concorrente a Clubhouse, il social network del momento basato solamente sulle interazioni audio in tempo reale. Lo sviluppo della nuova funzionalità è ancora agli stadi iniziali.
San Valentino è ormai alle porte e se ancora non hai organizzato un viaggio fuori, una cena al ristorante o una serata di gala, puoi sempre scegliere di stupire il tuo partner nella maniera più semplice ed economica possibile: cenetta in una casa che urla amore in ogni angolo. Ma come fare in così poco tempo a rendere la tua casa a prova d'amore? Non dovrai sborsare un patrimonio né perdere troppo tempo, basta solo un po' di fantasia e tanta voglia di fare per trasformare la tua casa nel più romantico dei nidi. Certo, può essere più semplice recarsi nel primo negozio di cineseria ed acquistare l'impossibile, ma quanto spreco di soldi e poi sono certa che nessuna decorazione è più apprezzata di quella fatta con le proprie mani: già questo è un preziosissimo regalo.
10 modi fai da te per arredare casa nel giorno di San Valentino e renderla un perfetto nido d’amore in maniera semplice ed economica.
L'artista francese Benedetto Bufalino, famoso per i suoi interventi urbani umoristici come la cabina telefonica-acquario o la Ferrari di cartone, ha inviato una roulotte verso il cielo. Con un jack go-go-gadget, lentamente il caravan viene elevato ad una altezza precaria da terra. ‘La Caravane dans le ciel', titolo dell'opera, è un rimorchio di telefonia mobile situato in cima ad una porzione di cielo che si muove lentamente verso l'alto, verso le nuvole. torreggianti su alberi e building-top, L'habitat ibrido viene gradualmente sollevato in aria e di notte la misteriosa illusione di Benedetto Bufalino, noto per distorcere la percezione delle cose, risplende nel cielo con le sue finestre e le sue luci illuminano, quasi abbagliando, tutto il paesaggio circostante.
L’artista Benedetto Bufalino spinge una roulotte ad un’altezza precaria, quasi a toccar le nuvole, in un intervento che oscilla tra poesia, gioco e derisione.
Oggi al cinema è in programmazione l'esilarante commedia diretta da Gennaro Nunziante con Checco Zalone, "Che bella giornata", in vetta alla classifica del Box Office. La pellicola che racconta le comiche vicende che capitano ad un insolito addetto alla sicurezza del duomo di Milano, affronta, dissacrandoli temi importanti come il terrorismo islamico. Di tutt'altro genere è invece la pellicola di Clint Heastwood Hereafter" oggi in proiezione al cinema. Il film drammatico intreccia le storie di 3 persone che si interrogano sull'Al di là. Per i più piccini consigliamo invece il film d'animazione ispirato ad uno dei personaggi più famosi di Anna & Barbera, "L'orso Yoghi 3d". Seguono poi la pellicola con Maria Grazia Cucinotta "Un giorno della vita", l'esilarante commedia diretta da Paolo Genovese "Immaturi" con Raoul Bova e Ambra Angiolini, il terzo capitolo della saga comica di Robert De Niro e Ben Stiller "Vi presento i nostri" e infine la commedia agrodolce "La versione di Barney" con Dustin Hoffman e Paul Giannetti, recentemente premiato ai Golden Globes.
Oggi al cinema sono in programmazione Che bella giornata di Checco Zalone, Hereafter di Clint Heastwood, La versione di Barney, Immaturi, l’Orso Yoghi, e Vi presento i nostri.
Un anziano inglese di 80 anni, dopo aver avuto un ictus, si risveglia e inizia a parlare il gallese. L'uomo non conosceva la lingua del Galles, conosceva solo poche parole imparate durante la seconda guerra mondiale, quando fu trasferito, come sfollato, in Galles. Alun Morgan, secondo quanto riportato dalla BBC, guardava un notiziario in televisione a orario di pranzo nella sua casa di Bath, nel Sommerset, quando è svenuto, colpito da un forte ictus, che gli ha provocato un'afasia, ossia una forma di alterazione del linguaggio.
Secondo i medici, l’uomo sarebbe stato colpito dopo l’ictus dalla “sindrome dell’accento straniero”, una rarissima disfunzione neurologica che induce i pazienti a parlare linguaggi sconosciuti o la propria lingua con accenti diversi.
È arrivato sul mercato l’autunno scorso e, dopo aver attraversato le classifiche europee, questa settimana è finalmente entrato nella top ten dei singoli più venduti in Italia. Il brano in questione è Fight for this love, pezzo orecchiabile della nuova stella del pop made in England, Cheryl Cole. La canzone, questa settimana, si trova alla sesta posizione della classifica FIMI; al contempo il suo videoclip sta spopolando su Facebook e oggi è protagonista del social network. Sebbene la Cole abbia pubblicato altri due singoli – 3 Words e Parachute, entrambi estratti dal suo album d’esordio 3 Words, uscito a febbraio –, nel nostro Paese il più noto resta Fight for this love. Del resto la leggerezza del brano ben si adatta alla stagione estiva, con la sua voglia di musica non troppo impegnativa. La carriera della 27enne artista britannica è iniziata con la band delle Girls Aloud, nata dal programma Popstars: The Rivals – il format, qualche anno fa, è stato importato anche in Italia, ma cancellato dai palinsesti dopo una sola edizione. Da solista, però, Cheryl sta ottenendo finalmente una vera attenzione da parte dei media e del pubblico internazionale. Finita la carriera con il gruppo al femminile, infatti, la cantante sta conquistando il mercato anche fuori dalla terra natale – anche grazie al supporto di un nome importante come quello di Will.i.am, il fondatore dei Black Eyed Peas , che ha prodotto l’album e duettato con l’artista nella traccia che dà il nome al disco. Mentre aspettiamo l’ascesa in top ten dei nuovi singoli della Cole, vi lasciamo al video di Fight for this love.
La canzone è nella top ten dei singoli più venduti in Italia e oggi il suo videoclip spopola sul social network.
Gigi D'Alessio si è raccontato al settimanale ‘Intimità'. Il 24 febbraio, l'artista ha celebrato il suo cinquantesimo compleanno. Un traguardo che però non lo spinge a fare bilanci: "I bilanci non vanno fatti. Ogni giorno è un pezzo di vita e si impara qualcosa, nel privato e nel lavoro. Bisogna però mettersi in gioco, rimboccarsi le maniche, accettare le sfide. Vivendo sempre tutto con entusiasmo e divertimento. Nel mio piccolo cerco di fare ogni cosa al meglio: il padre, il compagno, l'uomo, l'artista". Ha trascorso quella data in compagnia dei suoi figli e isolandosi da tutto il resto. La famiglia, infatti, resta la sua principale priorità: "Sempre. A cominciare dai miei quattro figli: Claudio, Ilaria, Luca e Andrea. Io stesso sono frutto di un albero, ho raccolto il testimone da mio padre e cerco di trasmettere ai miei figli gli stessi valori appresi. È la staffetta della vita. Mi piace tramandare, passare il testimone di cose fondamentali come l'importanza degli affetti familiari e di quelli veri. Io emulavo mio padre. E ora è bello scorgere un figlio che ti osserva e ti ascolta. Da papà, sono orgoglioso di questo". Quello dell'amore per la famiglia, è un valore che condivide con Anna Tatangelo: "Sì, Anna ama anche lei la famiglia, la casa, è una pantofolaia come me. Ci piace stare per conto nostro, tranquilli, lontano da tutti, con il nostro Andrea. E poi come mamma è bravissima. Segue Andrea quotidianamente, in tutto, ma non trascura il suo lavoro d'artista e ben comprende anche il mio". Infine, ha sottolineato come il loro rapporto sia solido da ormai 12 anni:
Gigi D’Alessio ha tracciato un ritratto inedito della vita di coppia con Anna Tatangelo e ha parlato del valore della famiglia, che li ha sempre accomunati.
Stefano Bettarini avrà un bel da fare quando uscirà dalla casa del Grande Fratello Vip, visto che non si placano le polemiche e relative al caso della conversazione incriminata con Clemente Russo, che è costata a quest'ultimo l'eliminazione dalla casa in virtù delle offese alle donne e che, nonostante la grazia del Gf, ha provocato una marea di critiche mosse nei confronti dell'ex calciatore. Stefano Bettarini è accusato dall'opinione pubblica per aver messo in piazza la sua vita privata e le questioni più controverse della sua storia con Simona Ventura, enumerando tradimenti reciproci e, soprattutto, i nomi delle donne con le quali avrebbe tradito la Ventura negli ultimi anni del loro matrimonio. Come è già noto, la conduttrice ha fatto sapere di voler procedere per vie legali nei confronti dell'ex marito (oltre che di Clemente Russo) e, stando alle indiscrezioni, avrebbe depositato la regolare denuncia in questura il 4 ottobre. Ma c'è di più: ad aggiungersi alla lista di donne che avrebbero deciso di procedere col pugno duro alle parole di Bettarini, c'è anche Sara Varone, inserita nella famosa lista di donne con le quali Bettarini avrebe tradito la Ventura. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, anche la showgirl avrebbe deciso di denunciare Stefano Bettarini per diffamazione. Il quotidiano romano racconta di una denuncia che sarebbe già stata registrata a Roma. Il Messaggero aggiunge inoltre il dettaglio secondo il quale "il pm Mario Ardigò ha già aperto il fascicolo con l’ipotesi di reato di diffamazione".
La conversazione con Clemente Russo al Grande Fratello Vip potrebbe costare cara al’ex calciatore: dopo Simona Ventura sarebbe stato denunciato anche dalla showgirl, con cui ha dichiarato di aver avuto una relazione.
Adele è dimagrita in modo impressionante negli ultimi mesi, ha seguito la Sirt Diet e ha perso più di 30 chili, apparendo decisamene irriconoscibile rispetto al passato. Nonostante siano passate settimane dal compleanno, giorno in cui ha pubblicato una nuova foto in cui metteva in mostra la splendida forma fisica, si continua a parlare di lei. Sono moltissimi quelli che si chiedono qual è il segreto per raggiungere risultati tanto impressionanti senza mettere a rischio la salute e, dopo l'intervento del personal trainer, che ha difeso la popstar dal body shaming, ora a soddisfare le curiosità dei fan è stata la dottoressa Dominique Fradin-Read. È lei la nutrizionista che ha seguito la cantante durante il percorso che l'ha portata alla trasformazione e sa bene che dietro quel dimagrimento da record c'è una rivoluzione dello stile di vita tra dieta ferrea e un programma di allenamento personalizzato. "Il mio lavoro si basa su più fasi e nella prima si analizzano con attenzione le funzioni metaboliche e ormonali, le abitudini, il sonno, l'umore, i livelli di cortisolo e ormoni tiroidei, lo stress e la salute mentale di ciascun paziente. Sono tutti aspetti da tenere presenti prima di elaborare un piano specifico di alimentazione ed esercizio fisico", ha spiegato la dottoressa. Ad Adele ha consigliato innanzitutto di tenere sotto controllo l'alimentazione, puntando su piatti combinati, cioè costituiti per due terzi da verdure e da un terzo di alimenti proteici, ed evitando i grassi animali, ai quali ha preferito i grassi vegetali. I carboidrati, invece, vanno dosati, anche se è importante capire che una specifica dieta non funziona allo stesso modo per tutti.
Adele ha perso più di 30 chili negli ultimi mesi, apparendo decisamente irriconoscibile rispetto al passato. A rivelare i suoi segreti è stata Dominique Fradin-Read, la nutrizionista che l’ha seguita in questo percorso di trasformazione tra allenamenti personalizzati e dieta a base di piatti combinati.
La splendida Belen sta imparano a fare la mamma, Santiago è nato da pochi giorni e tutte le attenzioni della showgirl sono dedicate a lui. Passeggiate al parco, istruzioni ricevute dai medici per imparare a fargli il bagnetto e a coccolarlo al meglio, ma adesso che è mamma Belen non vuole certo trascurare se stessa. Belen è al settimo cielo ma ha dichiarato "Ho ancora la pancia" nella sua prima intervista dopo il parto, un gonfiore fastidioso che una donna dello spettacolo affermata come lei non può certo permettersi. Ebbene la Rodriguez è corsa subito ai ripari, rifugiandosi in palestra per rimettersi in forma a pochi giorni dal parto. Probabilmente Santiago è stato affidato alle cure della dolce nonna Veronica, e intanto Belen e Cecilia Rodriguez si sono concesse un allenamento serrato. Shorts mozzafiato, scarpe da ginnastica e tanta buona volontà per la neo-mamma, determinata a eliminare la "panza" della gravidanza.
Ritrovare la forma è la parola d’ordine per Belen Rodriguez che a pochi giorni dal parto va subito in palestra per smaltire il pancione della gravidanza. La neo-mamma torna a scoprire le sue forme sexy con pantaloncini e mise piccante, mentre va ad allenarsi.
Bisognerebbe indossare una crema con protezione solare tutto l'anno, anche se vivi in città, ma con l'arrivo della bella stagione è ancora più importante proteggere la pelle dai raggi del sole. La crema solare si applica prima della crema idratante, ma in commercio esistono anche delle creme solari colorate in grado di proteggere la pelle dal sole uniformando al tempo stesso l'incarnato, unendo così l'azione di protezione a quella del fondotinta. La texture della crema solare colorata infatti è molto simile a quella del fondotinta: fluida, leggera e impalpabile, diversa rispetto alle creme solari di qualche tempo fa, che erano corpose e lasciavano sul viso una patina bianca. La creme solari colorate uniscono i benefici di una protezione solare a quelli del fondotinta. Le nuove texture non sono più appiccicose e pastose ma si fondono con la pelle lasciando una sensazione di comfort e un effetto impalpabile. Esistono sia nella versione fluida, leggere e pratiche, che in quella compatta, adatte per ottenere un effetto di maggiore coprenza. L'azione principale della crema solare colorata è quella di proteggere la pelle grazie al suo SPF alto: sono poi arricchite di pigmenti colorati in grado di uniformare e illuminare l'incarnato. In commercio esistono davvero tantissime tipologie di creme solari colorate: potrai scegliere le classiche fluide oppure le versioni in crema compatta. Tra i prodotti più celebri c'è Soleil Bronzer Sun BB Cream SPF 50 di Lancôme, con un'azione protettiva ottimale contro i raggi UVA–UVB e un'azione sublimatrice grazie ai pigmenti uniformanti che rivelano un colorito omogeneo. Ginzing SPF 40 Energy-Boosting Tinted Moisturizer di Origins è un prodotto multitask che aiuta a proteggere dai raggi UV e allo stesso tempo dona un velo di colore alla pelle. Se preferisci la versione compatta il prodotto che fa per te è il Compact Solaire Minéral SPF30 di Clarins, che protegge dai raggi del sole e dai radicali liberi rendendo l'incarnato bello e luminoso. Scopri nella gallery tutte le creme solari colorate da provare!
Sapevi che le creme solari colorate proteggono la tua pelle dai raggi del sole donando all’incarnato un aspetto sano e uniforme? Un unico prodotto dalla duplice azione ideale per proteggersi e truccarsi al tempo stesso. Fluide e impalpabili, le nuove texture delle creme solari colorati sono estremamente confortevoli e facili da applicare: scopri i migliori prodotti e come utilizzare nella tua beauty routine!
Maurizio Sarri dopo aver vissuto il derby di Torino e averne disputati tanti da allenatore del Chelsea si appresta a vivere, quello della Capitale, che è da sempre uno dei più sentiti. Il tecnico toscano per smorzare la tensione nella conferenza stampa della vigilia ha detto sorridendo una frase che non è passata inosservata. La Lazio non sta attraversando un bel momento, dopo la sosta i biancocelesti non hanno mai vinto (due pareggi e due sconfitte) e hanno perso posizioni in classifica, ma soprattutto un po' di fiducia, dopo lo splendido inizio (due vittorie su due, con 9 gol fatti). Sarri alla vigilia ha detto di attendere l'incontro e soprattutto spera di dare una gioia ai tifosi laziali: "È una partita che mi intriga tantissimo, poter dare una soddisfazione al popolo laziale sarebbe qualcosa di grandioso".
Alla vigilia del suo primo derby da allenatore della Lazio, Maurizio Sarri dice che la sfida con la Roma lo intriga, ma aggiunge anche che: “La pressione mediatica non è la stessa interna di una persona. Io la partita che ho sentito di più è stata un Sangiovannese-Montevarchi di Serie C, una rivalità centenaria”.
Dal giorno stesso in cui è stata ufficializzata la separazione tra Belen Rodriguez e Stefano De Martino, la macchina del gossip si è messa in moto: tra indiscrezioni, soffiate e appostamenti dei paparazzi, la curiosità della cronaca rosa intorno alla (ex) coppia più chiacchierata d'Italia è cresciuta esponenzialmente. Belen avrà già un nuovo amore? E qualche misteriosa corteggiatrice ha batto breccia nel cuor di Stefano? L'ultimo pettegolezzo in ordine di tempo vede entrare in scena un personaggio che, fino a poco tempo fa, difficilmente avremmo associato alla Rodriguez. Si tratta di Fedez, che voci di corridoio vorrebbero ultimamente molto vicino alla showgirl argentina. Così, mentre lei si gode le vacanze alle Maldive, ecco impazzare da un sito all'altro la nuova telenovela gossipara. Tutto è nato da una foto pubblicata da Chi alcuni giorni fa, che mostrava Fedez e Belen a cena dopo una evento della Fashion Week, seduti l'uno di fianco all'altra. Nonostante insieme a loro ci fosse un folto gruppo di amici, tanto è bastato per far insinuare che tra i due ci sia qualcosa, tanto più che lui è appena tornato single dopo la rottura con Giulia Valentina. Ad avvalorare la teoria è Novella 2000, secondo cui ci sarebbero stati diversi incontri tra il rapper e la conduttrice. Scrive Mondonico sulla rubrica Mondo News: Belen Rodriguez e Fedez continuano a frequentarsi. La settimana scorsa il rapper e l'argentina si erano visti prima nel ristorante La Risacca di Milano per poi andare in un locale sui navigli e finire la serata nella discoteca The Club. Fedez e Belen si sono rivisti, qualche sera fa, nel ristorante Le Petit Bistrot, conosciuto come ‘Il quartier generale' della Rodriguez, dove Belen è solita far festa con le amiche più fidate. All'interno del locale tra loro c'è sempre stato molto feeling, ma quando poi è arrivato il momento di uscire hanno preferito stare a distanza, anche se solo di un paio di metri. Per por andare in un altro locale su due auto diverse. Come mai? Hanno qualcosa da nascondere?". Onestamente, sembra un po' presto per capire se davvero sia nata una nuova coppia. Naturalmente, il caso di Fedez è solo l'ennesimo flirt attribuito all'argentina negli ultimi mesi. Durante le vacanze di Natale, era stato il turno del suo storico ex fidanzato Marco Borriello, con cui sarebbe stata avvistata a Cortina D'Ampezzo e, nello stesso periodo, di Christian Vieri, beccato con lei a cena dagli inviati di Striscia la Notizia. In entrambi i casi, i diretti interessati hanno smentito con forza. E Stefano? Anche nel caso del ballerino, ovviamente, il mondo del gossip non ha perso tempo nel trovare (im)probabili nuove compagne di vita. Si è dapprima mormorato di un possibile legame con Elena D'Amario, amica e collega sul set di "Amici": un'indiscrezione presto smentita dalla partenza di lei per gli Stati Uniti. Poi, solo pochi giorni fa, è emersa la frequentazione tra De Martino e Katy Saunders, nota per essere stata la protagonista di "Tre metri sopra il cielo". Anche in questo caso, tuttavia, si tratterebbe di semplice amicizia, senza coinvolgimenti sentimentali.
Secondo voci diffuse da Novella 2000, ci sarebbe del “feeling” tra la showgirl argentina e il rapper, avvistati più volte a cena insieme, anche se in compagnia di amici. Si scatena così l’ennesimo gossip sulla vita privata di Belen, cui sono già stati attribuiti flirt con Borriello e Vieri (sempre negati). Le fa buona compagnia l’ex Stefano De Martino, che ha dovuto smentire la presunta relazione con Katy Saunders.
Un patto a tre tra Stati Uniti, Gran Bretagna e Australia che consentirà a quest'ultimo di poter schierare sottomarini a propulsione nucleare forniti proprio dai primi due Paesi. Una nuova e inaspettata alleanza militare, soprannominata Aukus, che ha mandato su tutte le furie la Cina che sembra esserne l'obiettivo, non specificato. L'alleanza mira infatti a rafforzare la presenza americana e occidentale in Asia e contenere le mire della Cina. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian ha affermato che i tre paesi stanno "danneggiando gravemente la pace e la stabilità regionali, intensificando la corsa agli armamenti e danneggiando gli sforzi internazionali di non proliferazione nucleare". I tre leader hanno spiegato che l'Australia non schiererà armi nucleari, ma utilizzerà sistemi di propulsione nucleare per le navi per proteggersi dalle minacce. Nell'annunciare alla stampa l'improvviso accordo, il presidente degli Usa Joe Biden, affiancato via teleconferenza dal leader britannico Boris Johnson e dal premier australiano Scott Morrison, ha sottolineato di voler preservare "una libera e aperta regione Indo-Pacifica" e fare i conti con l'attuale "clima strategico". Il riferimento è alle scelte politiche ed economiche della Cina: dalla Via della Seta in economia fino alle rivendicazioni di isole contese nel Mar Cinese Meridionale e le minacce a Taiwan.
Un patto militare tra Stati Uniti, Gran Bretagna e Australia che assicuri la fornitura da parte dei primi due paesi di sottomarini nucleari a Canberra. La nuova alleanza, denominata “Aukus”, serve a rafforzare enormemente la presenza americana e occidentale in Asia e contenere le mire della Cina che ha già espresso la sua ira.
Katy Perry prosegue senza sosta la sua scalata verso il successo. Dopo la magnifica accoglienza da parte dei suoi fan del suo ultimo album "Roar", adesso si gode il titolo di ambasciatrice di buona volontà per Unicef che le è stato consegnato in una cerimonia tenuta direttamente da Anthony Lake, direttore esecutivo dell'organizzazione. Il suo obiettivo sarà quello di coinvolgere i giovani nel lavoro di Unicef, al fine di migliorare la vita dei bambini e dei ragazzi più deboli e vulnerabili. Credo che i giovani abbiano il potere di cambiare la propria vita, con il nostro aiuto. Sono onorata di poter aiutare l'Unicef in qualità di ambasciatrice, farò tutto il possibile per aiutare i bambini e gli adolescenti che, pur provenendo da ambienti diversi, condividono tutti lo stesso desiderio, quello di cercare di ottenere un futuro radioso.
Katy Perry riceve la nomina di Ambiasciatrice di Buona Volontà per Unicef: “Sono onorata, credo che i giovani abbiano il potere di cambiare la propria vita con il nostro aiuto”. Domani la popstar è a Milano per la semifinale di X-Factor.
Il 10 marzo del 1959 il movimento di resistenza tibetano si sollevava contro il governo occupante cinese, provocando la dura e violenta reazione da parte di questo; reazione che culminò con il massacro di migliaia di uomini, donne e bambini. In seguito a questo drammatico episodio, pochi giorni dopo, il Dalai Lama lasciò Lhasa e il Tibet per andare a riparare a Dharamasala in India dove, con un seguito di 120 000 persone, costituì il governo in esilio tibetano di cui è stato leader fino ad oggi. Proprio nel messaggio comunicato in occasione del cinquantaduesimo anniversario di quella terribile strage, il Dalai Lama ha infatti annunciato la propria intenzione di dimettersi dal ruolo di guida politica e spirituale. E non solo: ha anche dichiarato che sarebbe necessario far posto ad una nuova guida eletta dal parlamento dei tibetani in esilio. Qualche mese fa, del resto, aveva già annunciato questa intenzione in una intervista rilasciata alla televisione indiana CNN – IBN il 21 novembre, definendola come realizzabile di lì a sei mesi, sebbene non fosse stata ancora discussa con il Parlamento. Dagli anni '60 il Dalai Lama Tenzin Gyatso, premio Nobel nel 1989, ha sottolineato la necessità per il proprio popolo di avere un leader eletto, come accade per le alte cariche delle altre religioni: oggi, sostiene, è giunto il momento di passare ai fatti, introducendo, in occasione della undicesima sessione del quattordicesimo parlamento tibetano in esilio del 14 marzo, gli emendamenti necessari alla modifica della Carta dei tibetani. Ricordiamo, infatti, che lo strumento di successione della massima autorità del Tibet è da sempre la reincarnazione: quando un Dalai Lama muore le sue funzioni vengono ereditate da un Reggente che tramite premonizioni, oracoli, responsi e segni divini, guida la ricerca della nuova reincarnazione della guida suprema. Una volta identificato, il successore viene sottoposto ad una serie di prove per ricordare la vita precedente. Tuttavia, il Governo Cinese ha deciso di arrogarsi il diritto di nominare le future reincarnazioni del Dalai Lama: a questo scopo già nel 1995 sequestrò Gedhun Choekyi, il bambino che fu identificato da Tenzin Gyatso come la reincarnazione del Panchen Lama, seconda maggiore carica del buddhismo tibetano. Del bambino a tutt'oggi non si hanno notizie certe.
In occasione del messaggio commemorativo della strage di 52 anni fa, il Dalai Lama ha annunciato la sua intenzione di dare le dimissioni per posto ad un leader eletto dal Parlamento tibetano in esilio.
Guendalina Tavassi delude Margherita Zanatta. Le accuse rivolte alla speaker radiofonica durante il live del Grande Fratello 11 scuotono l'opinione degli amanti del reality. L'argomento non si esaurisce però alla diretta perché l'amica tradita si sfoga e forse, per la prima volta, prende posizione, bollando la mamma come una persona cattiva anzi un mostro. Opinione condivisa anche da parte di uno spicchio di pubblico: "Guendalina è cattiva. Non si fa problemi davanti a niente e a nessuno". Andrea Cocco ascolta in silenzio lo sfogo della sua dolce metà che, in lacrime, tenta di sviscerare il dolore. Guendalina Tavassi durante la videochat era stata chiara: ora faccio il tifo per Davide Baroncini. Margherita però non riesce proprio a perdonare l'amica. Non si sente una giocatrice e tanto meno una stratega disposta a tutto pur di vincere il montepremi finale. Il modello italo-giapponese tenta di asciugarle le lacrime ma inutilmente. La delusione è troppo forte. Tutta colpa del dossier dei fans contro Margherita. L'amicizia sembra ormai essere giunta al capolinea. Guendalina Tavassi influenzata dal suo pubblico non è riuscita ad ascoltare il cuore e si è giocata l'affetto della speaker radiofonica. I telespettatori del Gf11 sono spaccati a metà. C'è infatti chi condivide l'opinione di Alfonso Signorini e biasima la mamma per le accuse rivolte all'amica e chi, invece, prende le difese di Margherita delusa non solo da Nando ma anche da una sua cara amica.
Margherita Zanatta si sfoga con Andrea Cocco, ammettendo di aver paura di Guendalina Tavassi perché incapace di fermarsi in tempo prima di commettere errori irreparabili.
Prepariamoci ad una travolgente ondata di antica Grecia. S’inizieraà con “Hercules – La leggenda ha inizio”, diretto da Renny Harlin (“Cliffhanger – L’ultima sfida”) che negli USA ha cambiato titolo in “The Legend of Hercules” per non confonderlo con “Hercules – The Tracian Wars”, diretto da Brett Ratner, con il roccioso Dwayne Johnson. In quello di Harlin vedre, invece, il muscolosissimo Kellan Lutz, tra i protagonisti della saga di “Twilight” nel ruolo del vampiro Emmett Cullen. L’attore è, attualmente, uno dei più quotati ad Hollywood e sarà protagonista di “Tarzan 3D” e del sequel “I Mercenari 3”. Il trailer di “Hercules – La leggenda ha inizio” ci porta direttamente nella Grecia dei miti, infarcita di effetti speciali e avventure che ricordano altri film di successo (vedi “Il gladiatore”, “300”, “Immortals”) ma che, comunque, vale la pena di essere visto. Lo potremo fare a partire dal 30 gennaio 2014. Siamo nella Grecia dei miti e degli eroi. La regina Alcmena cede alle avances di Zeus per avere un figlio in grado di sovvertire il regime tirannico del re Anfitrione, suo marito, e riportare così la pace in una terra ormai vessata dalle troppe guerre. Hercules, il principe semidio, non ha però alcuna conoscenza dei suo natali divini o di quello che sarà il suo destino. Il suo unico desiderio è avere l’amore della bellissima Ebe, principessa di Creta, che è stata promessa in sposa a Ificle, suo fratello, dal re che prova un profondo risentimento nei confronti del giovane Hercules. Una volta venuto a conoscenza della grandiosità del suo destino il giovane semidio dovrà però scegliere: fuggire con il suo vero amore o realizzare il suo destino e diventare il più grande eroe di tutti i tempi.
Il granitico Kellan Lutz è nei panni del leggendario Hercules, il semidio che dovrà scegliere se fuggire col suo vero amore o diventare il più grande eroe di tutti i tempi.
Giuliano Cimetti ha 36 anni e vive in provincia di Como. Giuliano è il misterioso gigolò del Grande Fratello 11 di cui si è parlato nelle anticipazioni del Grande Fratello 11. Era un operaio tessile ma purtroppo la crisi ha fatto si che la sua ditta lo mettesse in cassa integrazione. Cosicché per sbarcare il lunario si è reinventato accompagnatore per signore. Non è particolarmente contento di questa situazione e spera un giorno di poter riottenere un impiego più normale. Ha avuto in passato due operazioni agli occhi, trapianto di corneee e ne è uscito bene. È anche molto religioso, è stato a Lourdes in pellegrinaggio. È appassionato di moto fin da piccolo, e non rinuncia mai al suo look da centauro. Si definisce una persona spigolosa, non simpatica ma di buon cuore, come dimostra la sua esperienza di volontariato con i disabili.
Svelata l’identità del gigolò al Grande Fratello 11, è Giuliano Cimetti, ex operaio comasco.
Massimiliano Bruno torna dietro la macchina da presa, dopo il grande successo di “Nessuno mi può giudicare”, con la commedia “Viva l’Italia”. La pellicola tratta temi estremamente attuali, mettendo alla berlina il nostro povero paese, martoriato dalla corruzione politica, la malasanità, famiglie allo sbando e raccomandazioni in ogni campo. Bruno ha scelto un cast d’eccezione per mettere in scena questo quadro decisamente nero della nostra storia, del quale ridiamo, ma che purtroppo è disgraziatamente reale. “Viva l’Italia” è quindi un titolo altamente sarcastico e siamo sicuri che, a fine film, a molti di voi risulteranno molti familiari le persone e i fatti narrati dal bravo regista. L’uomo politico Michele Spagnolo , nella sua “onorata” carriera che va avanti da ben trent’anni, ha sempre messo al primo posto gli interessi personali, fregandosene altamente delle responsabilità del suo ruolo ed evitando di essere coinvolto in ogni tipo di scandalo. Spagnolo ha tre figli: Valerio, un buonannulla che ricopre un ruolo importante solo grazie all’intervento del padre; Susanna, attrice senza talento che ha anche problemi di pronuncia; Riccardo, medico irreprensibile e virtuoso, forse il migliore dei tre. Ma un bel giorno succede qualcosa di veramente imprevedibile: Michele, dopo essersi intrattenuto con una soubrette, viene colto da malore ma si salva. Il problema è che dopo essere stato male, il suo cervello deve aver subito un notevole shock, dato che da quel momento Spagnolo inizia a dire solo la verità, con tutte le conseguenze del caso, sia per il suo lavoro che per la famiglia.
Massimiliano Bruno torna alla regia con questa commedia dall’umorismo amaro e un cast d’eccezione che comprende Michele Placido, Raoul Bova, Alessandro Gassman e Ambra Angiolini.
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha confermato che la suddivisione dell’Italia in diverse fasce di colore – con zona gialla, arancione e rossa – verrà mantenuta anche dopo l’Epifania e la fine delle festività natalizie. Oggi il ministro della Salute, Roberto Speranza, conferma che verrà mantenuto anche il coprifuoco, previsto nelle zone gialle, arancioni e rosse dalle 22 alle 5, per contenere la diffusione del contagio da Covid-19. Resta, quindi, il divieto di uscire da casa nelle ore notturne, fatta eccezione per le motivazioni di salute, lavoro e necessità. In un’intervista al Corriere della Sera, Speranza dice chiaramente che considerando l’attuale situazione, con l’indice Rt in risalita, “dopo la Befana dovremo ripristinare il modello delle fasce di rischio e confermare le misure base delle zone gialle”. Il che vuol dire che resterà anche il coprifuoco, afferma. A una precisa domanda, infatti, il ministro della Salute conferma che il coprifuoco verrà mantenuto anche dopo l’Epifania. E, allo stesso modo, verrà mantenuta la chiusura di bar e ristoranti alle 18, così come la chiusura di “piscine, palestre, cinema, teatri, stadi”. “Siamo ancora dentro la seconda ondata”, ammonisce il ministro della Salute spiegando perché sia necessario mantenere questi divieti. “Londra torna verso misure molto dure, anche noi abbiamo ancora troppi casi e troppi morti”, avvisa Speranza.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, conferma che anche dopo le festività natalizie e dopo l’Epifania resterà in vigore, in tutto il Paese, il coprifuoco dalle 22 alle 5. In quest’orario, quindi, ci sarà il divieto di spostarsi, fatta eccezione per i motivi di lavoro, salute e necessità.
"Napoli per me non è la città di Napoli ma solo una componente dell’animo umano che so di poter trovare in tutte le persone, siano esse napoletane o no.” Questo diceva Luciano De Crescenzo della sua città natale, lui che la raccontò agli stessi napoletani, parlando di napolitudine, la sensazione di nostalgia perenne che vive anche chi non se n'è mai andato, descrivendo il vero senso del caffè sospeso, dell’ammuina delle sue strade strette e dei quartieri, della smania ‘e turna’ che sembra aver catturato anche Goethe nel Settecento. Napoli è una città che incanta pur nelle sue contraddizioni, e che ti porta a dire “vedi Napoli e poi muori!” perché quando l’hai vista e vissuta in tutti i suoi angoli non puoi più essere come prima. Sarà per questo che è diventato il set d’eccezione del docu-reality The Real Housewives, giunto alla sua seconda stagione, disponibile su Discovery+. Il format arriva da oltreoceano con una prima datata 2006 interamente dedicata a Orange County: dato il grande successo le Housewives hanno toccato altre grandi città come New York, Atlanta, DC, Miami, Dallas e Beverly Hills, raccontando la vita reale di donne intriganti e di successo come Kyle Richards, Lisa Vanderpump e Yolanda Hadid (sì, lei, la mamma delle modelle Bella e Gigi). Perché non scegliere una città come Roma o Milano o Firenze per il docu-reality italiano? La risposta è nelle parole di De Crescenzo e nella bellezza della città. A Napoli sembra che il sublime riesca a esprimersi meglio che altrove: nessun ostacolo, nessun costume edulcorato. Qui tutto è fondamentalmente reale. Perciò le protagoniste di questa nuova avventura in cinque puntate potranno essere veramente ciò che sono: innamorate, estete, amanti delle cose belle e preziose, realizzate, capricciose e anche un po’ sopra le righe. Tante sfaccettature che brillano al sole sotto il cielo azzurro: ogni cosa, infatti, è illuminata a Napoli, anche ciò che non sembra particolarmente “glam”. Il gossip fra le amiche-nemiche, il commento fuori luogo, quello pertinente, l’inganno, il capriccio o il sotterfugio. Di fronte al Vesuvio che avvolge la città di una presenza meravigliosa si tende a essere veri. Non solo tra le vie della celebre San Gregorio Armeno, ma anche nei quartieri più cool come Posillipo e a Chiaia dove il lusso troneggia tra ville sfarzose, party esclusivi e viste mozzafiato. Ma anche questa è Napoli, per chi non la conoscesse. Guardare The Real Housewives di Napoli, prodotto da Ftm Entertainment di Fatma Ruffini, è un modo per vedere Napoli a volte dall’alto, a volte dal basso, ma senza sentirsi mai esclusi dalla prospettiva, provando solo empatia e simpatia. La città di Napoli gioca, insomma, un ruolo fondamentale nella serie che ci consente di gettare uno sguardo privilegiato su tutto quello che accade dietro le quinte di una società che è poco incline a farsi vedere e raccontare. Napoli, con la sua esuberanza, la sua ironia, il suo calore e la sua allegria, si rivela così come la vera Hollywood italiana, assolvendo contemporaneamente al ruolo di set e di vera e propria protagonista della serie.
Una città capace di far innamorare tutti per i suoi paesaggi mozzafiato, il suo romantico lungomare, l’ombra del Vesuvio che si allunga, le sue architetture, la sua arte e i suoi quartieri pieni di contraddizioni, dai Quartieri Spagnoli a Posillipo. È in questo scenario unico che si muovono le protagoniste della seconda serie del docu-reality The Real Housewives di Napoli, disponibile su Discovery+.
Si preannuncia come una delle tournée più attese dell’estate, quella dei Modà: il 9 luglio la band di Kekko Silvestre darà il via al Viva i romantici Tour 2011, con la prima tappa a Bergamo. La lunga stagione live inizierà con ventuno concerti estivi, tra luglio e agosto, e proseguirà con una seconda tranche autunnale, nei palasport delle principali città italiane. I biglietti dei vari concerti sono già in vendita, a partire da oggi fino a domenica 8 maggio, su livenation.it – esclusivamente per gli iscritti a Live Nation Italia; da lunedì 9 maggio, invece, le prevendite prenderanno il via anche su TicketOne e negli altri circuiti autorizzati. La serie di concerti sta per arrivare in seguito a un periodo davvero fortunato per i Modà: dopo il Festival di Sanremo, dove hanno ottenuto il secondo posto insieme a Emma Marrone, i cinque artisti hanno portato a casa anche due vittorie ai recenti TRL Awards 2011, trionfando nelle categorie “Best New Act” e “Italians do it better”. Senza contare il successo del brano sanremese Arriverà nella classifica singoli – dove è rimasto al vertice per cinque settimane – e dell’album Viva i romantici , già Triplo Disco di Platino, con oltre 220mila copie vendute. Ed ecco le date estive del Viva i romantici Tour 2011 9 luglio – Bergamo 10 luglio – Cuneo 13 luglio – Villafranca (Verona) 15 luglio – Piazzola sul Brenta (Padova) 16 luglio – Codroipo (Udine) 19 luglio – Pontenure (Piacenza) 21 luglio – Bolgheri (Livorno) 23 luglio – Perugia 24 luglio – Pescara 26 luglio – Roma 27 luglio – Napoli 29 luglio – Lecce 30 luglio – Ostuni (Brindisi) 2 agosto – Rossano (Cosenza) 3 agosto – Catanzaro 5 agosto – Gela (Caltanissetta) 6 agosto – Palermo 9 agosto – Cagliari 10 agosto – Alghero 12 agosto – Sabaudia 13 agosto – Santo Stefano Di Magra (La Spezia)
Dopo il successo al Festival di Sanremo e ai TRL Awards, la band sta per dare il via a una lunga stagione live, con una tournée estiva e una autunnale.
La commedia cult del 1988, diretta da John Landis, con Eddie Murphy, Arsenio Hall, James Earl Jones, John Amos e Eriq La Salle non smette mai di divertirci, nonostante siano passati ben 27 anni dalla sua uscita. La storia di Akeem (Murphy), l'erede al trono di un immaginario e ricchissimo stato africano, promesso già in matrimonio ad una sottomessa fanciulla del luogo dal padre è sempre uno spasso. Quando atterra America e si finge uno studente povero, lavorando come inserviente in un fast food, allora i giochi iniziano a farsi davvero esilaranti, soprattutto quando s’innamora della bellissima figlia del proprietario. Ma siete sicuri di sapere proprio tutto? Questo è il primo film in cui Eddie Murphy recita la parte di più personaggi (Principe Akeem / Clarence / Randy Watson / Saul). In seguito, questo sarà il suo tratto distintivo a Hollywood. Il regista John Landis e Murphy non andavano per nulla d’accordo e l’attore affermò, successivamente, di non voler mai più lavorare con lui. Tuttavia, anni dopo, la situazione si affievolì e i due si riconciliarono, tanto che Murphy chiese personalmente a Landis di dirigere “Beverly Hills Cop 3”(1994). Nella fermata della metropolitana compare la locandina di un film immaginario, dal titolo “See you next Wednesday”. In realtà, questo particolare ricorre in molti film di John Landis: lo stesso film veniva trasmesso nel corso di “Un lupo mannaro americano a Londra”, in “Thriller”, il videoclip di Michael Jackson, e in “Una poltrona per due”. Il famoso fast food Mcdowell che vediamo nel film, nella realtà è un Wendy's, ora chiuso e prossimo alla demolizione. Inizialmente, la parte di Lisa McDowell fu proposta alla bellissima Vanessa Williams, ma alla fine il ruolo andò alla più “semplice” Shari Headley. Akeem (Murphy), per disfarsi dei soldi che l'amico Semmi (Arsenio Hall) si è fatto inviare da Zamunda, prende le banconote, le mette in un sacchetto di carta e le dona a due barboni. I due sono Randolph (Ralph Bellamy) e Mortimer Duke (Don Ameche), i due fratelli proprietari della "Duke & Duke" che nel film “Una poltrona per due”, per scommessa, mettono Billie Ray Valentine (Eddie Murphy) a capo della società al posto di Louis Winthorpe III (Dan Aykroyd). Samuel L. Jackson e Cuba Gooding Jr. fanno una delle loro prime apparizioni sul grande schermo: Jackson interpreta il rapinatore del fast food, mentre Gooding è il cliente che appare nella prima scena nel negozio del barbiere.
Il film di John Landis, a 27 anni dalla sua uscita, non smette mai di farci ridere e la storia del Principe Akeem (Eddie Murphy), promesso sposo in Africa, ma che sbarca in America fingendosi povero e finendo per innamorarsi della figlia del proprietario del fast food per il quale lavora, continua a magnetizzare l’attenzione di milioni di spettatori, Ma siete sicuri di sapere proprio tutto?
Ha accusato un malore mentre si trovava a passeggio con la nipotina di appena quattro anni, cadendo in una roggia adiacente alla strada che stava percorrendo e sparendo nel nulla, lasciando la piccola sul ciglio della strada impaurita e singhiozzante, finché un passante non si è fermato per verificare cosa stesse succedendo. Tragedia nella mattinata di oggi a Codogno, nel Lodigiano, dove un uomo di 75 anni è morto, rimasto intrappolato nel canale. L'anziano è un ex dipendente di un colosso olandese specializzato in vernici. Secondo quanto comunicato dall'Azienda regionale emergenza urgenza della Lombardia, l'allarme è scattato grazie al passante che, fermando la macchina sulla quale viaggiava, si è avvicinato alla piccola chiedendole cosa ci facesse da sola in mezzo alla strada. La piccola non ha saputo fare altro che indicare la roggia dove il nonno era scomparso poco prima. Così, l'uomo ha chiamato il 112 che ha immediatamente inviato sul posto i vigili del fuoco, i carabinieri e gli operatori sanitari del 118.
Tragedia nella mattinata di oggi, venerdì 6 agosto, a Codogno, nel Lodigiano, dove un uomo di 75 anni è morto a seguito di un malore e della caduta in una roggia. Con lui, la piccola nipote di quattro anni, rimasta da sola sul ciglio della strada fino a quando un passante, notandola, si è fermato per prestare soccorso. Per il nonno, però, era già troppo tardi.
"Sì, stiamo insieme! E' Lucrezia Lante Della Rovere a togliere ogni dubbio sulla sua relazione con Simone Di Pasquale, anche se era davvero difficile non accorgersene da sè. Il pubblico e i tabloid scandalistici c'erano già arrivati da tempo, ma mancava l'ufficializzazione. La puntata di ieri di Ballando con le Stelle, poi, con una clip tutta per loro e il bacio appassionato coreografico, ma vero, ha confermato la nascita di una nuova coppia nata nello show ballerino: prima di Simone Di Pasquale e Lucrezia Lante Della Rovere, però, l'amore era già sbocciato in pista tra i giovani Andres Gil e Anastasia Kuzmina, fidanzati in casa dopo poco tempo l'inizio della loro relazione. I riflettori, però, sono tutti sull'affascinante e sensuale coppia ufficializzata ieri sera al grande pubblico. Lui 34, lei 45: 11 anni di differenza non fermano un amore nato tra un tango e una valzer, misto di passione e romanticismo. Sin da quando la coppia si formò, un pò tutti avranno pensato "Questi due starebbero proprio bene insieme" e infatti ci sono affinità elettive e d'immagine che prima o poi si concretizzano in bellissime storie d'amore: sarà il caso di Lucrezia e Simone? I due sembravano da tempo in grande sintonia, dentro e fuori la pista da ballo. Il direttorissimo Sandro Mayer insinuava da tempo la nascita di questa coppia, ma solo ieri gli sguardi provocatori di lei, gli occhi di lui e il bacio appassionato mentre ballavano ne hanno dato piena conferma. La furba Milly, poi, ha rimandato in onda la scena clou dell'esibizione, chiedendo a Lucrezia Della Rovere spiegazioni e ricevendo in risposta un inequivocabile "Sì, stiamo insieme".
L’attrice e il ballerino confermano a Milly Carlucci e al pubblico la loro storia d’amore, nata a Ballando con le Stelle 2012.
Ricordate il video in cui Kylie Jenner si era travestita da Christina Aguilera per festeggiare Halloween? A quanto pare, la star non ha resistito alla tentazione di farlo ancora. Dopo aver scoperto di aver dato vita alla clip più vista su Instagram, si è trasformata di nuovo nella nota cantante, riproducendo alla perfezione il look che sfoggiava in "Dirty", che all'epoca aveva segnato la sua svolta da "bad girl". Kylie si è presentata al party organizzato dalla Aguilera per il suo 36esimo compleanno vestita proprio come lei, anche se questa volta ha optato per un outfit giallo e nero. Reggiseno a righe, pantalone in pelle con slip in mostra, capelli sciolti e bicolore: basta guardare per un secondo le foto della regina del reality per capire che la somiglianza è decisamente impressionante. A giudicare dallo sguardo orgoglioso di Christina, che non ci ha pensato su due volte a fotografarsi in compagnia di Kylie, la popstar ha decisamente apprezzato l'idea geniale, così come era successo anche ad Halloween, quando aveva condiviso sul suo profilo la foto della Jenner. Birthday Bae A post shared by Kylie (@kyliejenner) on Dec 10, 2016 at 10:56pm PST
In occasione del party organizzato da Christina Aguilera per il suo 26esimo compleanno, Kylie Jenner ha sfoggiato un look davvero particolare. Si è letteralmente trasformata nella popstar, riproducendo l’outfit da lei sfoggiato nel video “Dirty”.
"Qualunquemente", il film satira di Giulio Manfredonia e Antonio Albanese approderà domani, 21 Gennaio 2011, nelle nostre sale cinematografiche. Il film in uscita è incentrata sul personaggio di Cetto La Qualunque, interpretato magistralmente da Antonio Albanese, e sulla sua campagna politica contra la legalità. Cetto La Qualunque, dopo anni di latitanza, fa ritorno al suo paese d'origine Marina di Sopra, insieme alla sua nuova compagna, una ragazza di colore e sua figlia di cui pare non ricordare nemmeno il nome. L'uomo si troverà però minacciato da una sconosciuta e pericolosissima onda di legalità che mettono a rischio il possesso delle sue proprietà. C'è un unica soluzione: candidarsi alle elezioni politiche e diventare il sindaco del paese! Ad affiancare il bravissimo Antonio Albanese, ci saranno poi gli attori Sergio Rubini, Lorenza Indovina, Nicola Rignanese e Davide Giordano. Inoltre, straordinaria è la canzone del partito du pilu, di cui il massimo esponente è naturalmente Cetto: si tratta di "Onda calabra", il cui video youtube che vi proponiamo in alto, sta spopolando sul web. Infine, lasciatevi convincere dalla campagna elettorale di Cetto La Qualunque guardando i manifesti politici e le locandine di Qualunquemente!
Qualunquemente, il nuovo film di Antonio Albanese approderà nelle nostre sale cinematografiche domani, 21 Gennaio 2011.
Con una vista a 360 gradi sulle montagne della Sierra Nevada, Folsom Lake e lo skyline di Sacramento, la lussuosa tenuta di Eddie Murphy domina la collina di Granite Bay, in California. La proprietà comprende una casa principale di 12.600 metri quadrati e una dependence per gli ospiti di 5.200 metri quadrati. 10 camere da letto, 14 bagni, una cucina gourmet, quattro bar, una grande palestra con sauna e bagno di vapore, una sala di proiezione da 12 posti, una sala biliardo, una sala giochi, un garage con 9 posti auto: ecco la villa da mille e una notte appartenuta a Eddie Murphy. Costruito nel 1998, l'esterno del complesso offre una piscina infinita, cascate d'acqua, un centro benessere, gazebo, e un campo da basket e tennis. Nello stesso anno Eddie e sua moglie hanno acquistato la casa in Granite Bay CA per fughe del weekend e luogo di vacanze con la famiglia. Cuore della villa è il salotto: una rotonda di 38 metri di diametro con un soffitto alto 20 piedi e finestre di vetro curvato a tutta altezza. Questa rotonda presenta un soffitto dipinto a mano con stelle illuminate singolarmente da fibre ottiche, ed è affiancata da due scale curve che conducono alla zona notte del piano superiore. La tenuta da 2,5 ettari, dopo che il comico americano e la moglie hanno divorziato, è stata messa in vendita per 12 milioni di dollari. La casa viene messa sul mercato immobiliare completamente arredata. Gli arredi personalizzati furono scelti direttamente dalla famiglia Murphy, tra cui una camera da letto a tema "Shrek" (un cenno al ruolo di Mr. Murphy come "Donkey" nel film d'animazione), un pianoforte progettato da Luigi Colani, 1 dei 14 esemplari esistenti di Schimmel Pegasus: se la villa fosse venduta al prezzo di mercato, diventerebbe la casa più costosa di Sacramento.
È in vendita la mega villa di Eddie Murphy, la casa più costosa di Sacramento: il prezzo è di 12 milioni di dollari.
Di primo impulso, verrebbe da commentare la grande vittoria della bellezza (meglio non esagerare con un aggettivo così impegnativo) come farebbe Sorrentino alias Gambardella: il mio giudizio è positivo (con quelli che lo stroncano) o negativo (con quelli che lo esaltano). Però è meglio non eccedere con gli egocentrismi che hanno posato le fondamenta del successo conseguito dal film nella ‘riserva indiana’ dei migliori stranieri. Bisogna premettere, infatti, che appare sempre un po’ ridicolo aprire un match di lotta libera con le deliberazioni di un corpo votante pletorico e limaccioso come quello degli Academy Awards. Gli Oscar hanno un forte peso, talvolta centrano il bersaglio, qualche altra no e qualcun’altra ancora non fanno che proteggere il cosiddetto gusto medio delle corporazioni di Hollywood. Basta che gli attuali aedi del trionfo tricolore non si dimentichino di quando indulgevano al più vieto antiamericanismo, designando, in pratica, la distribuzione delle statuette come uno dei tanti show da cowboy. Dunque, La grande bellezza: sarebbe di cattivo gusto eccepire in nome e per conto di difetti, per così dire, indiretti (è fatto per accattivarsi gli americani, non può essere artistico perché l’ha coprodotto la Medusa di Berlusconi, ha scopiazzato Fellini, lo scrittore La Capria o addirittura il sito di Dagospia ecc.). Per noi il film è costituito, proprio come declama nel finale la voce fuori campo, da “incostanti sprazzi di bellezza”: se sul talento estrosamente cinefilo del regista napoletano, anzi vomerese (il dato ha la sua importanza) non c’è niente da discutere, è auspicabile che all’acme della soddisfazione –giustificata a dispetto del noto autolesionismo italico- sia lasciato un magnanimo spazio a chi ha sofferto l’eccessivo compiacimento, i dialoghi-sentenze, il bombardamento di citazioni e frasi a effetto, la giornalista nana e il volo roseo dei fenicotteri. Pasolini parlava dello scandalo del contraddirsi: più modestamente deve praticarlo anche chi scrive perché, al di là dell’odissea romanocentrica Sorrentino-style, gli Oscar 2014 suscitano un’indignazione non in linea con la premessa sindrome di velleitarismo. Bisognerebbe intitolarlo, infatti, “Il grande furto”, il brutto film che il verdetto ha girato su Leonardo Di Caprio, ancora una volta martoriato dall’imperscrutabile ostilità dell’Academy: non che il McConaughey di Dallas Buyers Club sia immeritevole, ma la ciclopica immedesimazione nel magma di Wall Street resta di tutt’altro spessore rispetto alla parabola dell’ex machista omofobo che diventa paladino dei malati di Aids. Ecco il punto, come dire, purulento: se un marziano planasse sul nostro pianeta nel corso della cerimonia al Dolby Theatre dovrebbe per forza dedurne che Hollywood sia il bastione terrestre di un sinistrismo consolatorio e mellifluo. 12 anni schiavo, infatti, che avrebbe sbaragliato i veri “migliori” American Hustle, The Wolf of Wall Street e Her è un mediocre centone propagandistico: il contenuto, ovviamente nobile e necessario, fa strame delle minime qualità di forma, mentre stile, ritmo e pathos risultano rimpiazzati da un elenco di orrori razzisti peraltro sospetti di compiacimento. Il mio astratto furore si è appena spento grazie ai riconoscimenti assegnati alla regia ipnotizzante di Cuaron, alla sceneggiatura del futuristico poema amoroso Her e al virtuosismo del finto-trans Leto, quando lo risento salirmi pericolosamente alla testa…
La grande vittoria della “bellezza” italiana, il grande furto del titolo ad un meritevole DiCaprio: gioie e dolori di una lunga notte degli Oscar, nella quale il cinema-cinema è stato in parte sacrificato.
24 Novembre 1991, il mondo della musica è in lutto: muore Freddie Mercury, il leader dei Queen ed uno dei frontman più carismatici di sempre, dotato di un'incredibile estensione vocale e di un estro creativo appannaggio di pochissimi artisti musicali. In occasione del 19° anniversario della sua morte, MTV ha deciso di organizzare una giornata tutta dedicata alla leggendaria band inglese, ripercorrendo la carriera di Freddie Mercury, Brian May, Roger Taylor e John Deacon sin dagli esordi, fino agli sfolgoranti successi degli anni 80′, tra esibizioni live scolpite nella storia della musica come quella del "Live Aid", ed album di successo.
In occasione del 19° anniversario della morte di Freddie Mercury, MTV propone un’intera giornata dedicata ai Queen ed al loro sfortunato frontman, morto nel 1991 a causa dell’AIDS.
C'è chi conserva le scatole di cartone per archiviare altri oggetti, chi le riutilizza per imballare, chi le butta e chi le ricicla in modo creativo. Quando arriva un pacco di Amazon, l'emozione del nuovo acquisto e sicuramente superiore a qualsiasi altro pensiero che ne riguardi la confezione. Ma una volta che si è aperta la scatola e si è goduto dell'oggetto, sono tanti i modi in cui si può riutilizzare il cartone d'imballaggio. L'artista giapponese Monomi Ohno crea delle spettacolari sculture tridimensionali con delle semplici scatole Amazon. Per Monami Ono tutto è iniziato all'Osaka University of the Arts, mentre studiava animazione 3D: i programmi necessari per il suo corso di studio erano troppo costosi, così, per esercitarsi nella modellazione tridimensionale, pensò di usare dei materiali poveri da lavorare. Si accorse che in casa aveva molti cartoni del rivenditore online Amazon: “Ho provato a fare qualcosa, ho scoperto che il cartone è un mezzo sorprendentemente divertente con cui lavorare, e da lì ho veramente iniziato a ricevere soddisfazioni nel creare con il cartone!”. Quella che doveva essere solo una pratica di modellazione 3D è diventata una vera e propria arte per Monami Ono.
Non buttate le scatole di Amazon, sono tanti i modi per riutilizzarle, come fa l’artista giapponese Monomi Ohno che le trasforma in incredibili sculture tridimensionali ma anche in scarpe, mobili e tanto altro.
Fuori dal tribunale appariva una scena campale: c'erano i suoi sostenitori con il rosario in mano, capeggiati dalla promotrice dell'iniziativa religiosa Angeli Ciconte che ci ha tenuto a dire che Salvini "prega come preghiamo noi", c'erano le sardine pronte a contestarlo, c'era uno stuolo di giornalisti tutti in fila. Matteo Salvini era a atteso in tribunale a Torino per vilipendio all'ordine giudiziario dopo la sua smargiassata con cui se la prendeva con i giudizi che avevano rinviato a giudizio alcuni ex consiglieri regionali leghisti in Piemonte tra cui il fedelissimo Edoardo Rixi: «Se so che qualcuno nella Lega sbaglia sono il primo a prenderlo a calci nel culo e a sbatterlo fuori. Ma Rixi è un fratello e lo difenderò fino all’ultimo da quella schifezza che è la magistratura italiana», aveva detto Salvini il 14 febbraio 2016 a un convegno della Lega a Collegno, prima di sfumare la sua affermazione (con il suo solito pentimento tiepido e tardivo) in un «ci sono tanti giudici che fanno benissimo il loro lavoro». Per onore di cronaca Rixi è stato condannato in primo grado a 3 anni e 5 mesi per peculato. In tribunale però l'ex ministro dell'interno, quello che prende ogni processo "come una medaglia" anche se poi fatica a farsi processare, non si è visto: la sua avvocata Claudia Eccher aveva richiesto il legittimo impedimento (sì, sì, proprio quello che usava in scioltezza il prode Silvio Berlusconi) per una presunta riunione in Senato dei capigruppo sulla legge di bilancio. Il giudice Roberto Ruscello, dopo essersi ritirato in Camera di Consiglio, è stato netto: «non è stata accertata la sussistenza di un legittimo impedimento» ha detto il giudice in Aula, spiegando che al Senato risultava in programma la seduta della commissione bilancio di cui Salvini non fa parte e proseguendo poi con l'interrogatorio di alcuni dirigenti della Digos e con la proiezione del filmato in cui Salvini pronuncia le parole incriminate. Ma c'è un aspetto curioso, in tutto questo: mentre l'avvocata di Salvini chiedeva il legittimo impedimento per improrogabili impegni politici a Roma l'ex ministro dell'interno era invece in Emilia Romagna, da dove è partito verso mezzogiorno dalla stazione di Bologna. Alle 11 e 57 sul suo account twitter ha pubblicato una foto in attesa del treno: «Qui stazione di Bologna, si riparte verso Roma (adoro il treno!) e leggo un po' di vostri commenti e messaggi, grazie di esserci sempre». A proposito di impedimenti legittimi.
Ieri in tribunale a Torino Salvini era atteso per un processo a suo carico per vilipendio dell’ordine giudiziario. La sua avvocata Eccher ha chiesto il legittimo impedimento per impegni in Senato ma il giudice non ha ritenuto di accogliere la richiesta di rinvio. In tutto questo Salvini era a Bologna.
Un rigoroso test online può calcolare l'esatta età del nostro cuore, segnalando i rischi di infarto, ictus e altre patologie cardiovascolari che stiamo correndo. Naturalmente non si tratta di uno strumento diagnostico in grado di sostituire il parere di un medico, tuttavia esso può fornire un valore di facile comprensione, che può spronarci a cambiare stile di vita per migliorare la salute del nostro cuore. A sviluppare l'Heart Age Test, dedicato a tutte le persone con un'età superiore ai 30 anni, un team di scienziati dell'agenzia governativa britannica Public Health England (PHE), che lo ha messo a punto assieme ai colleghi dello University College di Londra e della British Heart Foundation. La ragione per cui è stato sviluppato il test, composto da 16 domande per valutare lo stato di salute e le abitudini del partecipante, è molto semplice: le patologie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte nei Paesi occidentali, e a causa di obesità, vizi del fumo e dell'alcol, scarsa attività fisica e vita sempre più stressante le statistiche dei decessi sono in costante ascesa. L'età cardiaca può differire sensibilmente da quella riportata sulla carta d'identità, proprio in virtù dello stile di vita adottato. Del resto, secondo gli studiosi della Public Health England, ben l'80 percento degli eventi cardiovascolari sotto i 75 anni può essere evitato conducendo una vita più sana.
Scienziati della Public Health England (PHE) e di altri istituti britannici hanno creato l’Heart Age Test, un questionario composto da 16 domande grazie al quale possiamo scoprire l’esatta età del nostro cuore. Lo strumento, che segnala anche il rischio di infarto e altri eventi cardiovascolari, è stato messo a punto per spronare le persone ad avere uno stile di vita più salubre. Ben l’80% dei problemi cardiaci è infatti evitabile al di sotto dei 75 anni di età.
Capri, l'isola dell'incanto, è raggiungibile esclusivamente via mare. Quindi, per arrivare in questo luogo meraviglioso è necessario innanzitutto raggiungere la costa di Napoli, di Salerno o di Sorrento, dopodiché nei porti di ciascuna di queste tre zone sarà possibile imbarcarsi. Da Napoli abbiamo il Molo Beverello, Mergellina e Pozzuoli; da qui è possibile decidere se prendere un aliscafo che impiegherà circa 40 minuti per raggiungere l'isola, oppure il traghetto, in questo caso la durata del tragitto è di un ora e dieci circa. Identiche le opzioni, se ci imbarchiamo da Sorrento o da Salerno; solo, che in questo caso, la durata del tragitto diminuisce.
Capri, incantevole isola del Golfo di Napoli, è facilmente raggiungibile attraverso traghetti o aliscafi; una volta arrivati poi, spostarsi è davvero semplice grazie all’ottimo servizio dei mezzi pubblici.
L'esigenza di pianificazione del territorio Però, nel momento in cui si limita la libertà di costruire sorge l'esigenza di reprimere la violazione del divieto "e di reprimere quello che viene definito abuso edilizio" (mediante la repressione delle costruzioni compiute in sfregio ai divieti o senza autorizzazioni preventive da parte dello Stato). La prevenzione dell'abuso può essere repressiva o preventiva. La prevenzione dell'abuso è repressiva quando si interviene dopo il compimento dell'abuso e si cerca eliminare il fatto già compiuto e si tende riportare la situazione ad uno stato quo ante (prima dell'abuso), basta pensare al classico scheletro di cemento di un edificio o di altra costruzione che compare dalla notte alla mattina. La prevenzione dell'abuso può anche essere preventiva. Infatti, con la prevenzione dell'abuso si tende a colpire tutti quei comportamenti che sono propedeutici alla realizzazione di un abuso e che si verificano prima della realizzazione materiale dell'opera abusiva. In questo solco (della prevenzione) dell'abuso si innesta la lottizzazione abusiva. Se, in teoria, il discorso è lineare, il problema, semmai, è quello di codificare o individuare tutti qui comportamenti che possono essere assunti come "indicatori" che in futuro sarà realizzato un abuso edilizio. In termini più chiari, partendo dall'esempio dello scheletro di un edificio, deve essere osservato che prima della costruzione materiale occorre eseguire delle opere necessarie (di supporto) all'edificio, come ad esempio una strada di accesso allo stabile, oppure, anche prima della realizzazione o esecuzione materiale di qualche opera si eseguono alcuni passaggi “burocratici”, come ad esempio un frazionamento catastale del terreno a cui segue un atto negoziale di vendita di ogni singolo lotto sui quali saranno realizzati tanti edifici. Il reato di lottizzazione abusiva colpisce proprio tutte quelle attività che possono consistere in opere materiali (non specificando di che tipo) o in attività negoziali propedeutiche alla realizzazione abusiva vera e propria. Due sono gli elementi che caratterizzano la lottizzazione abusiva, l'oggetto (la lottizzazione ha oggetto, almeno nelle ipotesi più comuni, un terreno e non una costruzione) e l'attività sanzionata, che può essere materiale (senza specificazione del tipo di opera materiale) o negoziale (frazionamento, vendita, divisione), entrambe preventive rispetto alla trasformazione edilizia del suolo. Da quanto detto si deduce che ci si trova in una fase o zona “grigia”, poichè l'attività (materiale o negoziale) posta in essere non è detto che sia diretta (per forza) a realizzare una trasformazione edilizia del suolo. Quindi, poichè la lottizzazione abusiva rientra negli interventi diretti a prevenire l'abuso (per questo si è parlato di intervento preventivo), richiede a proprio supporto degli indici (delle prove) certe ed univoche, le quali devono confermare che l'attività che si è posta in essere è propedeutica alla realizzazione di un abuso (o alla trasformazione ai fini edificatori del suolo) del resto, il frazionamento di un terreno, in cui è prevista una la strada di accesso, ai lotti interclusi, può servire anche solo a separare un unico terreno al fine di realizzare una divisione del bene tra i comproprietari (ferma la destinazione agricola del terreno) cioè è posta in essere un'operazione diretta a realizzare una mera divisione (contratto, questo, che non è illecito). Ecco, quindi, che la lottizzazione abusiva richiede che l'attività (materiale o negoziale) posta in essere sia diretta a modificare la destinazione del fondo ai fini edificatori (Consiglio di Stato, sez. III del 10 settembre 2012 n. 4795).
La Cassazione 06.02.2013 n. 5870 analizza il reato di lottizzazione abusiva e ritiene esistente detta fattispecie criminosa anche quando si procede alla riconversione di uno stabilimento industriale, in un complesso residenziale con uffici, abitazioni e negozi, quando vendono effettuale opere dirette al cambiamento della destinazione d’uso del bene e al frazionamento dello stesso edificio, non perchè il cambio di destinazione d’uso di un immobile è una opera di lottizzazione abusiva, ma per le modifiche necessarie all’area (territorio) circostante che derivano e discendono dalla modifica della destinazione d’uso del bene.
«Aveva la schiena riempita di lividi si vedono lividi dritti, precisi, fatti con il manganello. Sembra sia passato un autotreno addosso». Gianna è la figlia di uno dei detenuti, oggi agli arresti domiciliari, che ha raccontato di essere stato picchiato il 6 aprile 2020 nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Durante quella "orribile mattanza", com'è stata definita dal gip, che ha visto i video agli atti dell'inchiesta della Procura locale. A Fanpage.it racconta la verità del padre, che all'inizio aveva paura di denunciare. «Mio padre mi ha raccontato che sono entrati 5 – 6 di loro in ogni stanza, li hanno tirati giù dal letto li hanno massacrati di botte, li hanno spogliati nudi. Hanno fatto una perquisizione completa, hanno rotto completamente le stanze con manganelli picchiato la tv, tutto ciò che avevano loro prendendo le loro magliette, strappandole. Li hanno fatti rivestire, li hanno fatti uscire dalla stanza, li hanno portati dalle scale in un corridoio dove poi si sono messi in una stanza tutti insieme, con la faccia verso il muro, gli occhi abbassati». Il racconto di Gianna è simile a quelli raccolti fino a questo momento. Quelle violenze, riprese dal sistema di videosorveglianza, sono ora al vaglio della magistratura. Così come le diverse testimonianze di chi sostiene di aver vissuto quell'inferno. Oggi all'istituto "Francesco Uccella" arrivano il premier Mario Draghi e il ministro della Giustizia Marta Cartabia.
Gianna è la figlia di uno dei detenuti che quel 6 aprile 2020 racconta di aver subito le violenze riprese dalla videosorveglianza dell’istituto “Francesco Uccella”. Quelle violenze sono oggetto di un’indagine ancora in corso della Procura di Santa Maria Capua Vetere. Oggi nella casa circondariale arrivano il premier Draghi e il ministro Cartabia.
Un fulmine a ciel sereno in casa Milan. Il club rossonero ha diramato una nota ufficiale in cui ha comunicato lo stop di Mike Maignan per infortunio. Il portiere dei rossoneri continua ad avvertire dolore al polso sinistro e domani sarà operato in artroscopia. Questo il comunicato ufficiale del Milan: "Il persistere di una sintomatologia al polso sinistro di Mike Maignan impone, dopo parere specialistico, una artroscopia che verrà eseguita domani dal Professor Loris Pegoli". Non è ancora chiaro quanto dovrà star fermo Maignan ma sicuramente almeno 10-15 giorni di stop. A partire dalla prossima sfida di campionato contro il Verona, il portiere titolare dei rossoneri sarà Tatarusanu. Il club rossonero punta comunque a riavere l'estremo difensore francese in campo prima della sosta di novembre. Da tempo il portiere francese lamentava dolore al polso e gli esami a cui si è sottoposto hanno imposto al giocatore di sottoporsi a questo intervento che sarà eseguito direttamente domani. Un bel guaio per Pioli dato che Maignan è sempre stato un valore aggiunto della squadra. Filtra comunque preoccupazione dall'ambiente rossonero anche perché il Milan dovrà rinunciare anche a Plizzari infortunato. A disposizione adesso c'è solo Tatarusanu e non è escluso che il club possa tornare sul mercato degli svincolati. Il Milan punta a recuperare il portiere per la sfida contro la Roma a fine ottobre anche se sarà importante recuperare al meglio dall'infortunio per non cadere in fastidiose ricadute. Il dolore al polso di Maignan persiste fin dal match di Liverpool in Champions League quando il portiere, che inizialmente aveva chiesto la sostituzione, ha poi deciso di rimanere in campo. Da quel momento l'ex Lille ha poi giocato altre 5 gare con l'aiuto di antidolorifici.
Il Milan ha perso Mike Maignan per infortunio. Il portiere rossonero dovrà operarsi al polso. L’estremo difensore francese avverte ancora dolore e per questo il club ha preso questa decisione immediata. Al posto del francese Pioli schiererà Tatarusanu già dalla prossima partita. Ancora da stabilire i tempi di recupero di Maignan.
Proprio come le forcine per i capelli, il trend del momento torna i voga dagli anni'90 quando le teenager non si separavano mai dall'accessorio must have dell'epoca, il choker. La collana-collarino era un vero e proprio simbolo di quegli anni, complici anche le icone di quei tempi, da Brenda di Beverly Hills a Britney Spears. La Choker Necklace però ha una storia ben più lunga, e arriva direttamente dal periodo vittoriano. Oggi ritorna in voga anche tra le star, che lo sfoggiano persino sul red carpet. Se negli anni '90 il choker era in plastica, nera o colorata, e creato con un materiale elastico, l'accessorio must have del 2016 diventa più glam: rivisitato in forme e materiali, oggi il choker è creato con metalli preziosi fino ai tessuti, pelle, velluto, ma anche strass e pietre brillanti; non più solo in nero ma anche in colori sgargianti oppure metal, la collana collarino si può portare in diversi modi, a patto che sia sempre aderente al collo. C'è chi sceglie la versione mini come Rita Ora che sfoggia un sottile catenina dorata con delle lavorazioni circolari, e chi invece preferisce le dimensioni maxi come Kim Kardashian, che indossa un choker alto e scintillante.
Direttamente dagli anni’90 ritorna il simbolo generazionale delle teenager dell’epoca, il choker. La collana collarino è passata alla storia e oggi torna nuovamente in voga, rivisitato e più trendy.
È stato il corteggiatore più amato di questa stagione di “Uomini e Donne” e, sebbene non sia stato la scelta di Ludovica Valli, i telespettatori hanno cominciato a nutrire grosso affetto per lui. Sarà perché Manuel Vallicella ha una storia difficile alle spalle o per il suo carattere introverso, o ancora per i suoi sguardi in grado di comunicare più di quanto non abbiano mai fatto le sue parole. Manuel è stato praticamente adottato dal pubblico di “Uomini e Donne”, che lo ha preferito a Fabio Ferrara, scelta della bella Ludovica. Lui, però, sta vivendo un momento difficile. Come aveva già anticipato in una delle puntate andate in onda, sua madre è malata e ricoverata in clinica. È lui stesso a scrivere sui social che i messaggi che quotidianamente riceve dai suoi fan danno a lei la forza di andare avanti.
Manuel Vallicella, ex corteggiatore di Ludovica Valli a “Uomini e Donne”, parla della madre malata: “È in clinica, i messaggi dei miei fan le danno forza”.
E’ probabilmente la competizione più interessante ed utile dell’intera era di YouTube. Stiamo parlando di “Your Film Festival”, il contest lanciato da Ridley Scott e la sua casa di produzione, Scott Free Productions, in partnership con YouTube, la Biennale di Venezia e Emirates. Si tratta di un concorso mondiale che da la possibilità a giovani registi emergenti di mostrare il loro talento e, proprio alla Scott Free Productions p toccato l’arduo compito di selezionare la rosa dei 50 semifinalisti, dopo aver visionato ben 15.000 candidature provenienti da 160 paesi diversi. I cortometraggi in questione – della durata massima di 15 minuti con tema a scelta per stile, formato e genere – potranno essere votati già da adesso su youtube.com/yourfilmfestival e i 10 più votati parteciperanno alla finale che si svolgerà a Venezia, durante la prossima Mostra del Cinema. Il vincitore finale porterà a casa, udite udite, un contratto di produzione con la Scott Free Productions del valore di 500.000 dollari. Tra i cortometraggi arrivati in semifinale ce n’è anche uno italiano. Il titolo è “Biondina” e la regista è Laura Bispuri, laureata in Lettere. Figlia d’arte, romana, la giovane artista viene selezionata da Domenico Procacci per il Laboratorio Fandango, dove ha modo di seguire i corsi dei più grandi registi italianki e internazionali – Garrone, Sorrentino, Muccino, Ken Loach – e ha all’attivo già molti cortometraggi e documentari. “Biondina” racconta la storia di una ragazzina ribelle, costantemente in fuga da tutto quello che la tiene stretta nella morsa delle regole, del rapporto di odio e amore con la madre, sul suggestivo sfondo del Gargano.E’ inutile dire che facciamo il tifo per lei. “Your Film Festival” è quindi un’occasione davvero unica, una vetrina estremamente importante che probabilmente solo la Scott Free Productions poteva organizzare, dato che nel 2011 la collaborazione con YouTube ha portato alla realizzazione del documentario collettivo “Life in a Day”, con 80.000 contributi caricati da 192 paesi, per un totale di 4500 ore video. Di seguito la lista dei 50 semifinalisti: Aisha's Song, Orlando von Einsiedel (Inghilterra) An Exclusive, Krzysztof Szot (Polonia) Biondina, Laura Bispuri (Italia) Bat Eyes, Damien Power (Australia)
La Scott Free Productions dei fratelli Ridley e Tony Scott, in collaborazione con YouTube, ha visionato ben 15.000 candidature prima di arrivare alla scelta dei 50 giovani registi semifinalisti che si contenderanno il premio di 500.000 dollari. Un concorso senza precedenti che vedrà la proclamazione del vincitore durante la 69esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia.
Più di 800 migranti provenienti da diversi paesi dell’Africa subsahariana hanno sfondato la doppia barriera di sette metri che separa il Marocco dall’enclave spagnola di Ceuta. A riferirlo è la Guardia Civil spagnola. I migranti hanno aperto varchi nelle recinzioni e hanno lanciato pietre, feci e calce viva. Si sono registrati scontri con la polizia marocchina e quella spagnola. La Croce rossa spagnola parla di 132 feriti fra i migranti, di cui 11 che hanno ricevuto cure presso l'ospedale locale. Alcuni avrebbero riportato tagli a causa del filo spinato delle recinzioni, mentre altri si sarebbero fratturati le ossa nel tentativo di scavalcare le reti. A rimanere feriti anche 22 agenti, colpiti dai bastoni e dalle altre armi rudimentali usate dai migranti per evitare l'arresto. L'assalto sarebbe avvenuto intorno alle 7 di questa mattina nell'area di confine vicino a Finca Berrocal, dove risulta più semplice raggiungere la recinzione perché in alcune aree non sono presenti telecamere di sorveglianza. Per oltre un'ora, le forze di sicurezza hanno cercato di contenere l'assalto, ma alla fine oltre 600 migranti sarebbero riusciti a entrare in territorio spagnolo. Si tratta dello sconfinamento più importante dal febbraio del 2017, quando oltre 850 migranti riuscirono ad entrare nell'enclave nel corso di assalti durati quattro giorni.
Intorno alle 7 di mattina circa 800 migranti dall’Africa subsahariana hanno superato la barriera che separa il Marocco dal territorio spagnolo di Ceuta. Circa 600 sono riusciti ad entrare, dopo scontri con le guardie di frontiera e oltre un centinaio di feriti. È il più importante sconfinamento dal febbraio 2017.
Non le basta essere tra le canzoni più suonate dalle radio italiane e, a ben guardare, a essere la canzone indipendente più suonata, come sentenzia la EarOne, ma Fiorella Mannoia ci tiene a continuare a far girare la sua "Che sia benedetta", canzone seconda classificata all'ultimo Festival di Sanremo, quando al fotofinish è stata battuta da "Occidentali's Karma di Francesco Gabbani, portandosi a casa – magra consolazione, probabilmente – critiche positive, così come qualche mese prima era avvenuta per la prima edizione del suo nuovo album "Combattente", che nella sua versione post sanremese continua a tenersi nelle posizioni alte della classifica Fimi, dove questa settimana si posiziona all'undicesimo posto, subito dietro Michele Bravi che chiude la top 10, ma guadagnando 3 posizioni rispetto alla settimana scorsa (era quattordicesima), mentre per quanto riguarda il singolo, la canzone si tiene nella Top 50. E mentre ieri sera andava in onda, su Canale 5, "Amiche in Arena", il concerto evento andato in scena il 19 settembre all'Arena di Verona contro ogni violenza sulle donne che l'ha vista protagonista assieme a Loredana Bertè e tante cantanti, il suo singolo sanremese raggiungeva i 20 milioni di views su Youtube, confermandolo come uno dei video più amati di Sanremo, dove partì col botto, prima di essere raggiunto dal vincitore (che attualmente ha oltrepassato le 70 milioni di visualizzazioni), oltre a essere di gran lunga il video della cantante romana più visto di sempre sulla piattaforma video, davanti a "Quello che le donne non dicono" che, però, non è caricato dal suo profilo ufficiale. Tra pochi giorni, inoltre, la cantante partirà in tour con la data zero da Ascoli Piceno, il 7 aprile, prima di girare l'Italia con una serie di concerti – molti dei quali sold out – che si prolungheranno anche per l'estate che accompagneranno la Mannoia fino all'Arena di Verona, dove salirà il prossimo 17 settembre a due anni di distanza dal suo live sold out del 2015 e a uno da "Amiche in Arena".
Fiorella Mannoia festeggia le 20 milioni di visualizzazioni per il video di “Che sia benedetta”, la canzone con cui si è classificata seconda all’ultimo Festival di Sanremo.
Adele è Adele, si sa, e il suo ritorno continuamente annunciato e smentito, certamente atteso da 4 anni era uno dei casi musicali dell'anno: attesa che, ovviamente, è stata ripagata sia in termini di apprezzamento del primo singolo ‘Hello' – anteprima del prossimo album '25' che uscirà in tutto il mondo il 20 novembre – che a livelli di numeri. Uscito due giorni fa, all'improvviso, e accompagnato da un video girato dal regista canadese di Mommy, Xavier Dolan, Adele ha subito conquistato classifiche iTunes, Amazon, Spotify e Youtube. ‘Ciao, puoi sentirmi?', sì, certo, possiamo e non potremmo fare altrimenti d'altra parte, visto che il video viaggia già verso i 90 milioni di visualizzazioni e in breve tempo ha battuto il record di visualizzazioni nelle 24 ore, anche se non riuscirà a battere quello del più veloce a raggiungere i 100 milioni, che oggi appartiene al rapper sudcoreano Psy e alla sua Gangnam Style (lo ha fatto in 3 giorni). Un video, quindi, divenuto assolutamente virale anche nella sua normalità, rotta solo dalla discussione attorno al telefono démodé utilizzato. ‘Hello', che ha debuttato su Vevo il 23 ottobre (a parte la clip di 30 secondi mandata in onda durante la pubblicità di X Factor Uk), ha ottenuto 27.717.681 milioni di click in 24 ore battendo il record che apparteneva a Taylor Swift che il 17 maggio aveva ottenuto 20.1 milioni di visualizzazioni con il video di “Bad Blood”. Il video è stato girato dal regista canadese nella campagna attorno a Montreal: È stato un privilegio girare il video di questa bellissima ed emozionante canzone di Adele – racconta Dolan – appena ho sentito “Hello” le immagini hanno iniziato a scorrere velocemente e in modo lucido nella mia mente e la generosità e fiducia di Adele nei miei confronti mi hanno aiutato a creare liberamente.
Con ‘Hello’, il nuovo singolo, Adele batte il record di visualizzazioni in 24h che apparteneva a ‘Bad Blood’ di Taylor Swift. Una partenza col botto dimostrata anche a tutti gli altri numeri da record della cantante che uscirà a novembre con il nuovo album ’25’
Il sonno è un momento fondamentale della nostra vita poiché quando dormiamo il nostro corpo ha modo di ‘ricaricarsi’ e di essere pronto a ripartire il giorno seguente, soffrire di disturbi del sonno infatti può essere pericoloso per la nostra salute, vediamo allora i tre falsi miti sul sonno a cui crediamo che però possono rivelarsi pericolosi per noi. Bastano 5 ore di sonno a notte. Molte persone pensano di aver bisogno di sole cinque ore, o meno, di sonno per notte, purtroppo per loro però le evidenze scientifiche dimostrano il contrario. È infatti scientificamente dimostrato che dormire poche ore a notte rappresenta un grave rischio per la salute, in particolare a lungo termine. Che fare dunque? Gli esperti consigliano di intraprendere un percorso di sonno coerente e di dormire almeno sette ore a notte. Russare non è un problema. Siamo abituati a pensare che russare sia normale o comunque che sia un comportamento fastidioso per chi dorme con noi, ma non pericoloso per la salute. Gli scienziati spiegano che in parte è vero, ma in parte il russare può anche essere il sintomo di apnea notturna, un disturbo del sonno potenzialmente pericoloso che implica l’interruzione della respirazione durante la notte. Il consiglio è dunque quello di chiedere aiuto al proprio medico per risolvere il problema ed evitare di rischiare interruzioni cardiache o altre malattie legate al russare. Un bicchiere di vino aiuta il sonno. La convinzione comune è che un bicchierino di alcol possa essere un valido aiuto per addormentarci, gli scienziati spiegano però che consumare bevande alcoliche prima di dormire è malsano per la qualità del sonno poiché riduce la capacità del corpo di raggiungere il sonno profondo, di cui abbiamo bisogno per recuperare le nostre naturali funzioni.
Troppo spesso sottovalutiamo il valore del sonno per la nostra salute, eppure si tratta di un momento fondamentale della giornata per permetterci di recuperare le nostre funzioni vitali. Gli scienziati sottolineano i tre falsi miti più diffusi e di cui siamo convinti che mettono però a rischio la salute.
Il lago Yueyaquan, noto anche come Crescent Lake, è una meraviglia naturale unica nel suo genere. Lo specchio d'acqua vanta infatti la particolarissima forma di luna crescente. Incastonata tra le dune del deserto del Gobi, nel nord della Cina, l'oasi di Yueyaquan vanta uno scenario da fiaba con un incantevole gioco di contrasti cromatici: la rigogliosa vegetazione verde smeraldo, le acque cristalline dal turchese intenso, il complesso di pagode in legno che sovrastano l'intera area. Un paesaggio da cartolina che regala attimi di pura emozione e farà la gioia dei più romantici. Tempeste di sabbia e altri fenomeni naturali non sono ancora riusciti a deturpare la bellezza del lago, che tuttavia rimane un'area a rischio. Nel corso degli ultimi decenni, la progressiva desertificazione ha provocato un calo della profondità del lago, che negli anni Novanta è arrivata a toccare 1,3 metri contro i 4-5 metri degli anni Sessanta. Fortunatamente, nel 2006 l'intervento umano ha impedito al Crescent Lake di prosciugarsi, grazie a iniziative prese dal governo locale. Oggi il lago è lungo 50 metri e profondo 5. Diventato un'attrattiva turistica dal fascino magnetico, catalizza ogni anno circa 500.000 viaggiatori che raggiungono Yueyaquan a dorso di cammello o con veicoli 4×4. La zona è circondata da suggestive e altissime dune, e sono molti i visitatori che si arrampicano sulle montagne di sabbia dorata per provare il brivido della salita e discesa, con tanto di scivolo.
In un’antica oasi nel deserto c’è un lago che somiglia a uno spicchio di luna. Il Crescent Lake è una meraviglia naturale tra le dune del Gobi, all’interno dell’oasi di Yueyaquan. Sormontato da uno splendido edificio con pagoda, il lago presenta acque turchesi e cristalline. L’effetto fiaba è garantito.
Un muro lungo 40 chilometri. Lo ha eretto la Grecia nel tratto che separa il paese dalla Turchia e che nei prossimi giorni potrebbe essere preso d'assalto da una ondata migratoria di persone in fuga dall'Afghanistan. Per questo il ministro greco della Protezione dei cittadini, Michalis Chrisochoidis ha fatto sapere, in una risposta più o meno indiretta al presidente turco Erdogan, che la Grecia non aspetterà passivamente il possibile impatto di questi flussi migratori. "I nostri confini rimarranno inviolabili", ha spiegato Chrisochoidis durante una visita nella regione di Evros. Durante una conversazione telefonica con il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, Erdogan ha affermato che "una nuova ondata di migrazione è inevitabile se le misure necessarie non vengono prese in Afghanistan e in Iran", e il forte aumento della popolazione che lascia l'Afghanistan potrebbe rappresentare "una seria sfida per tutti". Gli aventi di questi giorni hanno alimentato i timori nell'Unione Europea possa ripetersi una crisi dei migranti così come accadde nel 2015 quando quasi un milione di persone in fuga dalla guerra e dalla povertà in Medio Oriente arrivarono in Grecia dalla Turchia prima di viaggiare verso nord verso gli stati più ricchi.
La Grecia ha eretto una barriera dotata di un sistema di sorveglianza lungo un tratto di 40 chilometri del suo confine con la Turchia per fermare un’eventuale ondata di migranti dall’Afghanistan.
La processionaria, il cui vero nome è Thaumetopoea pityocampa, è un lepidottero che, al contatto con le mucose, diventa urticante e può provocare necrosi e perforazioni in caso di ingestione, così come reazioni infiammatorie in caso di contatto con gli occhi. Abbiamo parlato con la veterinaria Federica Manunta dell’Associazione Tambra per comprendere cosa fare in caso di contatto con la processionaria e come proteggere i bambini e i nostri cani e gatti. “La processionaria è un lepidottero che crea il suo nido sui pini, un nido ben visibile che sembra una ‘palla di cotone’ – spiega la veterinaria Manunta – Quando la processionaria raggiunge il suolo, si dispone in fila, e si muove come in processione, da cui appunto il nome di questo animale”. “La processionaria è ricoperta di peli altamente urticanti che sono pericolosi quando entrano in contatto con le mucose, quindi non quando li tocchiamo. La processionaria diventa dunque urticante quando, ad esempio, un bambino la tocca e poi si sfrega gli occhi o si mette le mani in bocca. Quanto ai cani, il contatto rischioso è sempre attraverso le mucose, quindi annusando l’animale, leccandolo o, nei casi più dannosi, mangiandolo – ci spiega la veterinaria – I principali sintomi variano a seconda della mucosa con cui è entrata in contatto la processionaria, per quanto riguarda gli occhi, può insorgere congiuntivite, in seguito a prurito e bruciose, per quanto riguarda la bocca e il tratto gastro-intestinale, può causare dolore, salivazione abbondante, gonfiore, febbre e conseguenti necrosi e perforazioni, in molti casi non trattabili”.
La veterinaria Federica Manunta, dell’Associazione Tambra, spiega quali sono i rischi che corriamo noi umani, ma anche gli animali, in caso di contatto con la processionaria. Vediamo cosa c’è da sapere su questo animale i cui peli sono urticanti e che possono provocare congiuntiviti e problemi respiratori negli umani, e morte, nei casi più gravi, nei cani.
Il contrasto fra i due ex pupilli dell’agente Lele Mora, la conduttrice Simona Ventura e l’ex re dei paparazzi Fabrizio Corona è cosa nota soprattutto dopo la famosa lite a Porto Cervo che finì su tutti i giornali. Quelli che molti ignorano è che fra i due ci sono anche beghe legali, infatti Simona ha querelato Corona per alcune dichiarazioni rilasciate successivamente alla suddetta lite e ieri si è tenuta la prima udienza del processo in presenza dei legali. Corona scrisse una lettera a Chi nella quale si rivolgeva a Simona con tono minatorio: “Quanti pranzi e quante cene abbiamo condiviso in dodici anni di frequentazione che entrambi abbiamo avuto con Lele Mora? Potrei scrivere un libro sulla "Simona segreta" e tu lo sai bene, molto bene.”La Ventura non ci sta e contrattacca: "Non c'è nessuna Simona segreta, io non ho mai ceduto a compromessi e ricatti e non sono una mosca bianca in questo ambiente” e ha aggiunto: “Uno come Corona rovina il mondo dello spettacolo (…)Avrei potuto querelare Corona tante volte, ma non l'ho fatto per non rispondere a provocazioni continue”. Interpellata sul suo rapporto con Lele Mora Simona dice “Lui è stato un ottimo agente, sì ma non c'è una vita segreta di Simona Ventura, mi conosce come una mamma molto presente e la numero uno nel mio campo", non pecca di modestia Simona insomma.
Si è svolta ieri la prima udienza del processo a carico di Fabrizio Corona a seguito della querela di Simona Ventura per le dichiarazioni fatte alla rivista chi dal paparazzo lo scorso Agosto.
Una madre si è ritrovata in una situazione di vero e proprio shock dopo aver ricevuto una telefonata dal figlio morto, cui un mese prima aveva addirittura fatto il funerale.
La madre e la zia avevano perfino riconosciuto il corpo del ragazzo il quale, ufficialmente, era morto in un incidente stradale. Non era così: il giovane ha richiamato la donna dopo un mese per dirle che stava bene.
Una donna in Spagna potrebbe finire per otto anni in carcere perché, secondo l’accusa, ha strappato la lingua al suo ex compagno. A riportare la vicenda che vede protagonista una donna che si chiama Adaia Lopez Esteve sono i quotidiani locali: a quanto emerso, l’episodio violento sarebbe andato in scena in un appartamento a Barcellona nel giugno del 2017. La donna ora a processo aveva conosciuto nel dicembre del 2016 il suo ex online e i due fino al momento dell’aggressione avrebbero vissuto diversi alti e bassi. Lui, a quanto emerso, in più occasioni si era allontanato dalla compagna perché stanco dei suoi continui sbalzi d’umore. Poi, quando ha deciso di interrompere definitivamente la loro relazione, Adaia avrebbe reagito in modo violento. Prima si sarebbe allontanata arrabbiata dall’appartamento e poi sarebbe tornata per scusarsi del suo comportamento. E a quel punto lei avrebbe chiesto “un ultimo bacio” all’uomo. Ma era probabilmente una scusa per aggredirlo: in quella occasione, infatti, la giovane avrebbe strappato con un morso la lingua all’ex fidanzato. Poi sarebbe andata via lasciando l’uomo sanguinante in casa. Fortunatamente, un vicino ha sentito le urla e si è precipitato per aiutare l’uomo e portarlo in ospedale, dove i medici hanno fermato l’emorragia.
Nel giugno del 2017, in un appartamento di Barcellona, Adaia Lopez Esteve avrebbe aggredito il fidanzato che la stava lasciando strappandogli con un morso la lingua. La giovane donna, secondo l’accusa, aveva chiesto un “ultimo bacio” all’uomo. Arrestata e poi rilasciata, si è difesa dicendo che lui la maltrattava.
Il porto di Mergellina è il secondo per grandezza e importanza della città di Napoli, dopo il porto di Napoli, composto dal Molo Beverello e da quello di Calata Porta di Massa. Da qui partono solo ed esclusivamente aliscafi diretti a Ischia e sono destinati quindi al solo trasporto passeggeri, rappresentando il principale collegamento con quest'isole del Golfo della città all'ombra del Vesuvio. Altri mezzi partono, ma con frequenza non giornaliera, per le isole della Sicilia. Per questo, anche se non molto grande, è presa d'assalto da turisti e cittadini. Comprende anche un'area di sosta e parcheggio di barche e yacht privati, gestita dalla società Luise & Sons (il cosiddetto Molo Luise). In particolare, all'interno del bacino portuale si trova il molo aliscafi, mentre nella parte più interna ci sono vari pontili galleggianti. Come arrivare | Contatti e destinazioni Il porto di Mergellina si trova in via Francesco Caracciolo 11, nei pressi di piazza Sannazzaro. Passeggiando sul Lungomare per raggiungerlo, è possibile ammirare sulla sinistra il Castel dell'Ovo e sulla destra la collina di Posillipo. Arrivare al molo è facile, ed è possibile farlo sia con i mezzi pubblici che con l'auto privata. Se si prediligono i primi, è possibile sia prendere la linea 2 della metropolitana di Napoli, scendere alla fermata Mergellina e da qui percorrere un piccolo tratto di strada a piedi per chi arriva dalla stazione di Piazza Garibaldi, sia la funicolare di Mergellina, per chi arriva dalla zona Vomero e camminare per qualche metro prima di raggiungere lo scalo. Se, invece, preferite la vostra macchina, potete prendere l'uscita della tangenziale di Fuorigrotta e seguire le indicazioni per Mergellina o anche per Posillipo: in genere, senza traffico, il tempo di percorrenza è di 10 minuti. Sono presenti, oltre alle strisce blu comunali da pagare all'ora, anche alcuni parcheggi dove far sostare le vetture. Tra questi, il Garage Sannazzaro, che dà la possibilità di prenotare online oppure chiamando il numero 081.681437, e il Garage Piedigrotta (Salita Piedigrotta 2) a 200 metri dal molo di Mergellina e per la tariffa giornaliera di 10 euro.
Terzo per grandezza di Napoli, dopo il Molo Beverello e Calata Porta di Massa, dal porto di Mergellina partono gli aliscafi per Ischia, mentre un’altra area è dedicata alla sosta di barche e yacht. Ecco tutte le informazioni utili per turisti e cittadini.
Fortnite sta arrivando sulla nuova generazione di console. Come annunciato già da tempo da Epic Games, il popolare battle royale sta per sbarcare che sulle console next gen che, a partire da questo novembre, faranno il loro ingresso in tutti i mercati del mondo. Nelle ultime ore lo sviluppatore ha spiegato più nel dettaglio quelle che saranno le caratteristiche di queste nuove versioni del gioco che, ovviamente, potranno sfruttare una maggiore potenza di calcolo per offrire una grafica migliore e delle risoluzioni più alte che potranno arrivare fino al 4K su alcune console. Per quanto riguarda Xbox, la Series X godrà di una risoluzione 4K a 60 frame per secondo, mentre la meno potente Series S potrà far girare la nuova versione di Fortnite a 1080p a 60 frame per secondo. Epic ha però promesso per entrambe le console "grafica e fisica dinamiche" che comprenderanno "un mondo interattivo con erba e alberi in grado di rispondere alle esplosioni, simulazioni realistiche dei fluidi e del fumo e nuovi effetti di nuvole e temporali". Inoltre, queste versioni godranno di un matchmaking più rapido e della possibilità di giocare in split screen a 60 frame per secondo.
Epic Games ha spiegato più nel dettaglio le caratteristiche delle versioni del gioco per PlayStation 5 e Xbox Series X/S che, ovviamente, potranno sfruttare una maggiore potenza di calcolo per offrire una grafica migliore e delle risoluzioni più alte che potranno arrivare fino al 4K su alcune console.
Sono trascorsi appena due mesi, ma la storia d'amore di Kanye West e Irina Shayk è già giunta al capolinea. I due avevano iniziato a frequentarsi poco dopo l'ufficializzazione del divorzio tra il rapper e Kim Kardashian. A confermare la notizia sarebbe il settimanale People, a cui una fonte vicina alla coppia ha rivelato che i due non stanno più insieme, ma che la fine della liaison non ha inficiato il loro rapporto. Stando a quanto riportato dalla testata americana, sembrerebbe che il rapper sia stato particolarmente impegnato con i suoi figli e che, al momento, non abbia intenzione di costruire una relazione seria, ma nonostante ciò questi mesi accanto ad Irina Shayk sono stati per lui importanti e, infatti, tra loro è rimasta una bella amicizia. Nessun rancore, quindi, per una storia resa nota grazie a degli scatti tra il verde della Provenza, che aveva già lasciato esterrefatti i fan della coppia West-Kardashian, disgregatasi lo scorso febbraio dopo varie avvisaglie, che in silenzio speravano in un possibile ritorno di fiamma.
È già finita la storia d’amore tra Kanye West e Irina Shayk. I due avevano iniziato a frequentarsi poco dopo il divorzio del rapper con Kim Kardashian e lo scorso giugno erano stati avvistati in Provenza. A quanto pare, però, stando a quanto riporta People il flirt si sarebbe già esaurito, ma i rapporti sono rimasti amichevoli.
In tempo di crisi il governo non fa altro che continuare a chiedere sacrifici ai cittadini che devono imparare a utilizzare al meglio le proprie risorse e spendere per ciò che più è opportuno ma, nello stesso tempo, sembra continuare a volere quei famosi 131 caccia bombardieri F35 Lockheed che già qualche tempo fa avevano scatenato delle feroci polemiche. Non sono solo i “pacifisti” a non volere che tanti soldi vengano utilizzati per delle spese militari ma chi adesso chiede al governo di fermarsi è un gruppo ben più corposo di politici di diversi schieramenti. Segno che, spendere tutti questi soldi per un motivo che non appare nemmeno così chiaro (anche gli esperti hanno dei dubbi a proposito dell’utilità di questi aerei), non sta bene a nessuno. La spesa da effettuare è, infatti, sotto gli occhi di tutti e non può dirsi certamente esigua: ogni aereo costa più di 200 milioni e ce ne sarebbero 131 nel carrello. Come al solito senza peli sulla lingua è Antonio Di Pietro che continua a parlare dello “scandalo insopportabile delle spese militari” e rivendica la paternità della protesta contro il governo che finalmente viene presa in considerazione anche da altri: Meglio tardi che mai. Alla fine anche la grande stampa e qualcun altro si sono accorti che scandalo insopportabile siano i miliardi di euro che buttiamo in spese militari. Soprattutto se si pensa che per il Servizio civile nazionale, invece, i fondi sono precipitati dai circa 170 milioni del 2010 ai 68 del 2012. Quando il ministro della Difesa ammiraglio De Paola ha detto che a tagliare le spese militari non ci pensava proprio, nessuno tranne noi aveva fiatato. “Con il solo costo di due cacciabombardieri F-35 si potrebbero trovare fondi per il sostegno dei giovani precari oppure sostenere investimenti per la ricerca e l'innovazione.” Ignazio Marino Tra questi altri che hanno denunciato il fatto c’è l’esponente di Fli Enzo Raisi che parla di “rompere un tabù o almeno di rimetterlo in discussione”: lui come altri sottolineano il fatto che la spesa da sostenere per questi caccia corrisponderebbe ad una manovra finanziaria e che in tempi di crisi non è possibile ammettere questo “sperpero di spese militari”. Inoltre Enzo Raisi ha fatto riferimento all’America dove “persino John McCain, esponente della destra repubblicana ed eroe del Vietnam, si è opposto a un analogo progetto di investimento militare”. Se i Verdi, nella figura del presidente Angelo Bonelli, parlano invece di soldi che posso essere spesi per costruire e far funzionare 83 asili nido, dal Pd si commenta semplicemente che 131 caccia sono assolutamente inutili. La senatrice Roberta Pinotti, ex responsabile nazionale Difesa ha, infatti, dichiarato che il governo potrebbe ridurre l’acquisto a 40-50 caccia mentre il suo collega Ignazio Marino ha chiesto direttamente un deciso taglio degli armamenti. Il leader di Sel Nichi Vendola affida il suo commento, come da abitudine, ai social network: un commento, anche il suo, duro nei confronti del Ministro della Difesa al quale rimprovera il proposito di tagliare da qualche parte per avere più risorse da destinare agli armamenti e alle missioni. Un rischio, secondo Vendola, che va contrastato.
La protesta già scoppiata qualche tempo fa sul progetto del governo di spendere 20 miliardi di euro per l’acquisto di 131 caccia bombardieri F35 Lockheed ingaggia altri sostenitori. Dal Pd all’IdV, dai Verdi a Fli il coro è unanime: “Costano quanto una Finanziaria”.
Immaginate un viaggio per andare a lavoro o tornare a casa emozionante e adrenalinico come un giro sulle montagne russe. È quello che potranno presto vivere gli abitanti di Chengdu, capitale della provincia di Sichuan nel sud-ovest della Cina. qui sta per aprire la prima ferrovia sospesa del mondo che funziona con batterie a litio. Sarà più ecologica ed economica rispetto ai sistemi ferroviari elettrici e a diesel ma soprattutto renderà la vita dei cittadini e pendolari di Chengdu più eccitante. La Cina è il terzo paese ad introdurre una ferrovia sospesa, dopo la Germania ed il Giappone, ma è la prima al mondo dove i treni sono alimentati con batterie a litio anziché da energia elettrica o diesel. Ogni treno del nuovo sistema metropolitano di Chengdu potrà trasportare 120 passeggeri per volta e viaggerà ad una velocità di 60 chilometri orari. Il nuovo sistema di ferrovia sospesa, che presto aprirà in Cina, consiste di una monorotaia sopraelevata a cui è sospesa una traccia fissa. I treni funzionano con batterie a lieto che hanno una durata di 4 ore e posso essere ricaricate in due minuti in una stazione apposita.
Sembrerà di viaggiare sulle montagne russe a bordo del primo treno sospeso e al litio del mondo che presto attraverserà Chengdu, nel sud-ovest della Cina.
Quando, nella tarda mattinata di ieri, è stata diffusa la notizia che Alexis Tsipras avrebbe formato il governo alleandosi con Anel, una forza conservatrice e nazionalista, non pochi hanno storto il naso: strano per un partito di sinistra, guidato da un leader comunista, trovare un accordo con uno di destra. In effetti quasi nulla accomuna Syriza ed Anel, a parte una forte avversione per le misure di rigore imposte alla Grecia da Unione Europea, Bce e Fondo Monetario Internazionale. Ed è questa la ragione per cui il nuovo premier greco ha trovato un'alleanza con il partito di destra: mancata di un soffio la maggioranza assoluta dei seggi, fissata a 151, Tsipras ha cercato di dialogare con il KKE, Partito Comunista Greco, che tuttavia ha rifiutato categoricamente ogni patto di governo, mostrando un settarismo e un'avversione rara nei confronti di un leader proveniente dalla stessa area ideologica. A quel punto le possibilità non erano molte: optare per i socialdemocratici del Pasok o per Anel. Tsipras non ha avuto dubbi nello scegliere i secondi, considerando che i primi – l'equivalente greco del PD – hanno una linea perfettamente compatibile con le indicazioni europee in materia economica. Quali sono dunque le ragioni profonde della scelta di Tsipras? Il leader greco ha bisogno di dare subito una sterzata in materia di politiche economiche, anche per non gettare al vento il grande consenso conquistato: per farlo deve mantenere la sua prima promessa elettorale, ovvero la pianificazione di un piano di emergenza nazionale che ripristini i diritti annullati dalla Troika: aiuti per casa ed energia, assistenza sanitaria universale, aumento delle pensioni e degli stipendi minimi. In questo senso l'unica forza politica che ha garantito collaborazione è stata Anel: ciò, tuttavia, non significa che la compatibilità tra i due partiti sia totale, ma è pur vero che la sproporzione di forze in Parlamento è tale da rassicurare Tsipras la tenuta su altri punti del programma. Le divergenze riguardano prevalentemente immigrazione, diritti civili e laicità dello stato, ma si tratta di temi "secondari" rispetto all'uscita dall'emergenza povertà. I ben informati, inoltre, assicurano che Panos Kamennos – leader di Anel – possa assicurare a Tsipras una "copertura" negli ambienti di polizia ed esercito.
Il leader di Syriza ha trovato l’appoggio del partito di destra Anel: una scelta che ha fatto storcere il naso, ma che testimonia la determinazione di Tsipras nell’archiviare definitivamente le politiche di austerity, dando il via immediatamente a un grande piano per uscire dall’emergenza, ripristinando sanità gratuita, stipendi più alti e aiuti su casa ed energia.
Dobbiamo ammetterlo, la crescita esponenziale di TikTok ha dato il via ad una interessante concorrenza tra il social cinese e le più tradizionali applicazioni di Facebook. Perché se da un lato sempre più persone, giovani e non, hanno deciso di dare una chance alla piattaforma di ByteDance, dall'altro gli sviluppatori di Facebook, WhatsApp e Instagram stanno lavorando duramente per introdurre novità allettanti per gli utenti, con la speranza di tenerli ben stretti alle proprie piattaforme. E nel calderone di novità in arrivo dagli sviluppatori di Menlo Park non c'è solo WhatsApp con la tanto attesa Dark Mode: stando ad alcune indiscrezioni, presto anche Instagram potrebbe introdurre nuovi filtri per la fotocamera, che potrebbero migliorare ancora di più l'esperienza delle Storie. Ad anticipare la novità è Alessandro Palluzzi, che con un tweet ha mostrato quello che potrebbe essere il menu del nuovo filtro di Instagram, chiamato in inglese Mirror, ma che in italiano potrebbe essere chiamato Caleidoscopio invece del più semplice Specchio, proprio per le caratteristiche dei suoi effetti grafici. Il filtro Caleidoscopio di Instagram, sarà una nuova sezione degli effetti integrati nella fotocamera dell'applicazione, ed includerà 6 modalità con le quali l'inquadratura verrà trasformata proprio come se si stesse utilizzando un caleidoscopio per modificare l'immagine. È un effetto decisamente artistico, che potrebbe avere risultati molto interessanti soprattuto se utilizzato con oggetti (o soggetti) molto colorati. Così come per gran parte delle novità di Instagram, è difficile ad oggi stimare una data di rilascio del nuovo filtro Caleidoscopio. La novità per ora è presente solo nella versione beta dell'applicazione e, tra le altre cose, non è disponibile per tutti gli utenti che l'hanno installata.
Nel calderone di novità in arrivo dagli sviluppatori di Menlo Park non c’è solo WhatsApp con la tanto attesa Dark Mode: stando ad alcune indiscrezioni, presto anche Instagram potrebbe introdurre nuovi filtri per la fotocamera, che potrebbero migliorare ancora di più l’esperienza delle Storie nella piattaforma.
È un Bernardo Bertolucci durissimo, quello che si è scagliato contro Ridley Scott e la censura americana per la scelta di cacciare Kevin Spacey dal film Tutti i soldi del mondo e da Hollywood, in seguito alle accuse di molestie piovute sull'attore. Il grande regista italiano è intervenuto al Bif&st, manifestazione cinematografica di Bari che ha presentato la versione restaurata del suo intramontabile Ultimo tango a Parigi. Nel corso di una masterclass al Petruzzelli, Bertolucci ha ricordato l'episodio con parole di fuoco e si è detto disponibile a fare un film con Spacey: Ho provato vergogna per Scott: malgrado il grosso potere contrattuale che ha con Hollywood, ha scelto di sottostare alla imposizione razzista su Spacey (sono scattati gli applausi del pubblico, ndr). La mia prima reazione è stata mandare un sms a Pietro Scalia, il suo montatore storico, per fagli dire a Scott che si doveva vergognare. E poi mi è venuta subito voglia di fare un film con Kevin Spacey. Chissà che Bertolucci non offra davvero all'attore la possibilità di risollevare una carriera che, nonostante i due Oscar vinti, oggi sembra chiusa. Ridley Scott ha rimosso Spacey dalla lavorazione di Tutti i soldi del mondo parlando di "comportamento inaccettabile" e sostituendolo con Christopher Plummer, rigirando gran parte delle scene a tempo di record. Sono più d'uno gli uomini che hanno accusato di molestie il divo, obbligato dalle circostanze a fare coming out per la prima volta. Tra questi, Anthony Rapp ha sostenuto di essere stato vittima quando aveva 14 anni, mentre altre accuse sono arrivate dal figlio di Richard Dreyfuss. Un caso scoppiato sull'onda dello scandalo Weinstein che ha sancito anche l'espulsione di Spacey dal cast di House of Cards.
Intervenuto al Bif&st, il regista attacca Hollywood e Scott per la scelta di emarginare Spacey dopo le accuse di molestie: “Imposizione razzista, voglio fare un film con lui”.
Diramato il bollettino Covid di venerdì 8 ottobre 2021 relativo alla Lombardia. Dal ministero della Salute informano che nelle ultime 24 ore sono stati 293 i nuovi casi su 49.782 tamponi eseguiti. Si registrano 3 ulteriori vittime: in calo rispetto a ieri quando invece ce n'erano 6. Da febbraio dello scorso anno i decessi ufficiali per Covid in Lombardia sono adesso arrivati a 34.078. I contagi sono aumentati rispetto a ieri, quando erano stati registrati 295 nuovi casi di Coronavirus a fronte di 55.852 tamponi eseguiti. Diminuiscono i ricoveri nei reparti di area medica non critica, così come quelli in terapia intensiva. Ecco la situazione negli ospedali lombardi: nei reparti di area medica, non critica, sono ricoverati 334 pazienti Covid, in diminuzione (meno 15) rispetto a ieri quando erano 349. Nelle terapie intensive degli ospedali lombardi invece sono ricoverati 60 degenti Covid, esattamente come 24 ore fa.
Sono293 i nuovi casi di Coronavirus registrati in Lombardia nelle ultime 24 ore, con 3 morti. I pazienti ricoverati nei reparti di area medica degli ospedali sono 334, mentre in terapia intensiva ci sono 60 pazienti. Ecco i dati del bollettino Coronavirus della Lombardia di venerdì 8 ottobre 2021 diramati dal ministero della Salute.
Trentuno seggi alle liste a supporto del sindaco Beppe Sala, 16 a quelle di Luca Bernardo, a sua volta eletto consigliere. Sono queste al momento le ripartizioni dei 48 seggi del prossimo Consiglio comunale a Milano dopo le ultime elezioni amministrative. L'aula di Palazzo Marino sarà perfettamente divisa in due: bipolarismo perfetto tra centrosinistra e centrodestra, senza alcun margine per altre liste. Restano fuori dal Consiglio comunale il Movimento 5 stelle e anche la lista Paragone sindaco, che sono arrivati alle spalle delle due principali coalizioni. Per quanto riguarda i nomi degli eletti, al netto di rinunce dell'ultimo minuto e di ripescaggi, ci sono diverse conferme ma anche sonore esclusioni. Tra i "bocciati" va citato Fabrizio De Pasquale, capogruppo uscente di Forza Italia che sconta il brutto risultato elettorale degli azzurri. Promosso a pieni voti, invece, l'assessore uscente Pierfrancesco Maran. Con 9166 preferenze è stato il più votato alle elezioni comunali milanesi. Oltre a lui sono altri 19 i candidati del Pd che hanno conquistato un seggio a Palazzo Marino. In ordine di preferenze, e al netto di eventuali rinunce e altri ruoli in giunta, sono: Anan Scavuzzo, la donna più votata e già riconfermata vice sindaco da Sala, Lamberto Bertolè, presidente uscente del Consiglio comunale, e la giovane Gaia Romani, terza donna più votata in assoluto a Milano con le sue 2201 preferenze. Tra gli eletti del Pd anche l'ex assessore Marco Granelli, Diana De Marchi, Federico Bottelli, Elena Buscemi, Michele Albiani, Roberta Osculati, il capogruppo uscente del Pd Filippo Barberis, Angelica Vasile, Rosario Pantaleo, Arianna Censi, Beatrice Uguccioni, Luca Costamagna, Bruno Ceccarelli, Carmine Pacente, Alessandro Giungi e Valerio Pedroni. Cinque i consiglieri che spettano alla lista Beppe Sala sindaco: i più votati sono stati Emmanuel Conte, Martina Riva, l'ex assessore Gabriele Rabaiotti, Marco Mazzei e Mauro Orso. Europa Verde porterà a Palazzo Marino tre consiglieri, che dovrebbero essere il riconfermato Carlo Monguzzi, Elena Eva Maria Grandi e Francesca Cucchiara. Due seggi per la lista dei Riformisti: andranno alla deputata di Italia Viva Lisa Noja e a Giulia Pastorella di Azione. Un seggio infine per Milano in Salute: a occuparlo sarà il medico Marco Fumagalli.
Il prossimo Consiglio comunale di Milano sarà diviso in due: 31 seggi al centrosinistra che ha vinto col sindaco Beppe Sala, 17 al centrodestra dello sconfitto Luca Bernardo. Il recordman di preferenze è stato l’assessore uscente Pierfrancesco Maran, con oltre novemila voti. Silvia Sardone la più votata della Lega. Ecco tutti gli eletti e gli esclusi.
Un’analisi sulle emissioni di gas serra dovute ai consumi ha rivelato che gli uomini inquinano in media più delle donne, nonostante spendano somme di denaro simili. La ricerca, che prende in esame di dati ufficiali della spesa dei single svedesi, fornisce una serie di ragioni per cui gli uomini sono responsabili di maggiori emissioni, indicando come la differenza più significativa sia legata alla spesa per benzina e diesel per auto. Le donne, indicano gli autori dello studio pubblicato sul Journal for Industrial Ecology, tendono a spendere maggiormente per “prodotti a basse emissioni”, come assistenza sanitaria, mobili e vestiti, mentre gli uomini spendono quasi il 70% in quelli che l’analisi indica come “articoli ad alta intensità di gas serra”, inclusi i carburanti. Quando si tratta di trasporti e vacanze, gli uomini producono più emissioni delle donne, perché usano di più l’auto, con un impatto fino a sei volte più inquinante dello stesso viaggio fatto in treno. “Gli uomini – ha detto Annika Carlsson-Kanyama, la ricercatrice principale dello studio – potrebbero davvero imparare dalle abitudini di spesa delle donne, che producono emissioni di carbonio significativamente inferiori nonostante una quantità simile di spesa”. Quello della diversità di genere in base delle emissioni di gas serra è un tema di cui, secondo i ricercatori, si dovrebbe tenere conto nei processi decisionali dei governi. “Le politiche, per esempio, nei trasporti, dovrebbero essere mirate a scoraggiare gli uomini dallo spendere in carburanti e dall’usare così tanto le automobili – ha aggiunto Carlsson-Kanyama – . È essenziale che i governi, nei loro messaggi, spieghino agli uomini quanto sono alte le emissioni che la loro stessa spesa sta causando”. Andrebbe anche considerato che il cambiamento climatico colpisce in modo diverso uomini e donne, non solo perché le donne producono meno emissioni rispetto agli uomini, ma anche perché, secondo le Nazioni Unite, sono più vulnerabili ai cambiamenti climatici. Per Carlsson-Kanyama queste considerazioni “dovrebbero riflettersi nella lotta ai disastri climatici”.
Secondo un’analisi svedese, la differenza più grande, a parità di spesa, è che gli uomini usano molto di più le auto: “Tendono a spendere di più in prodotti ad alta intensità di emissioni”.
Josep Maria Bartomeu ha deciso di rassegnare le sue dimissioni da presidente del Barcellona. Oltre al patron della società catalana, secondo le indiscrezioni provenienti dalla Spagna, anche gli altri consiglieri hanno deciso di dimettersi. Una decisione sorprendente che arriva a 24 ore di distanza dalla supersfida di Champions contro il Barcellona e che non può che far sorridere Leo Messi che in più di un'occasione aveva pubblicamente manifestato la sua divergenza di vedute con il patron. Alla fine Josep Maria Bartomeu ha dovuto cedere. Il presidente del Barcellona e i suoi consiglieri, stando a quanto riportato dai principali media spagnoli, hanno rassegnato le dimissioni. Il motivo? L'impossibilità di spostare il referendum sul voto di censura presentato nei suoi confronti da parte della Generalitat de Catalunya. Impossibile rinviare la votazione a causa anche della situazione pandemica, con i promotori della mozione di sfiducia nei confronti dell'attuale patron che anche oggi hanno ribadito di essere pronti anche a provvedimenti legati in caso di di mancati passi indietro dei vertici blaugrana. Passo indietro che è arrivato proprio a 24 ore esatte dalla delicata sfida di Champions in casa della Juventus.
A 24 ore dalla supersfida di Champions contro la Juventus, rivoluzione in casa Barcellona. il presidente Josep Maria Bartomeu e il consiglio direttivo del club hanno rassegnato le dimissioni. Una situazione sorprendente, che sicuramente non potrà che far piacere a Leo Messi che in più di un’occasione aveva pubblicamente manifestato la sua divergenza di vedute con il patron.
Il Natale si avvicina e anche i reali inglesi si stanno preparando per rendere le feste davvero speciali. Se da un lato la presenza di Meghan Markle e del principe Harry è in forse, visto che si sono presi una pausa dalla notorietà, dall'altro molto probabilmente i piccoli George e Charlotte debutteranno nella passeggiata del 25 dicembre fuori la chiesa di Sandringham. Come da tradizione, inoltre, anche quest'anno non poteva mancare la cartolina di auguri della dolce famiglia, che per l'occasione si è mostrata in un'inedita versione rock. Lo scatto è stato pubblicato su Twitter da Air Commodore Dawn McCafferty CBE RAFR, il commissario capo onorario delle forze armate, e in pochissimo tempo ha ottenuto moltissimi like, anche se nelle ultime ore è misteriosamente scomparso. A firmare il biglietto è stata Kate Middleton in persona, all'interno del biglietto c'è infatti scritto "Ti auguro un felice Natale e anno nuovo". La cartolina di Natale 2019 del Duca e della Duchessa di Cambridge con i loro figli è davvero adorabile. La foto condivisa nelle ultime ore sui social risale alla scorsa estate e mostra i Royals fianco a fianco in una versione rock. William è seduto su una moto d'epoca, per la precisione una Rickman Metisse, con Louis tra le braccia, Kate è al suo fianco e impugna un lato del manubrio, mentre su un'altra piccola moto ci sono George e Charlotte che sorridono al fotografo. Ad attirare le attenzioni del pubblico oltre ai bimbi non poteva che essere la Middleton, che ancora una volta ha sorpreso tutti con il suo look impeccabile. Indossa un abito dal sapore primaverile firmato Boden, un modello azzurro decorato con pois e margherite bianche con la gonna svasata sotto al ginocchio e un corpetto con le maniche lunghe, lo scollo a V e un laccetto tono su tono che le segnava il punto vita. Il suo prezzo? 120 sterline, ovvero poco più di 140 euro, ma attualmente è sold-out. Anche se le scarpe non sono visibili, molto probabilmente la principessa ha completato il tutto con le sue calzature preferite, le espadrillas con la zeppa che sfoggia spesso in estate. Per quanto riguarda William, questo ha rinunciato alla giacca e alla cravatta, ha preferito rimanere in camicia, portandola sbottonata sul collo.
Sui social è comparsa la cartolina di Natale 2019 della Royal Family e, oltre a essere firmata personalmente da Kate Middleton, ha mostrato i principi e le principesse in un’inedita versione rock. George, Charlotte e Louis hanno posato insieme alla mamma e al papà su delle moto d’epoca, sfoggiando dei look super trendy.
Della giornata di inaugurazione dell'EXPO 2015 resteranno soprattutto le immagini degli scontri, delle auto bruciate e dei ragazzi a volto coperto che sfasciano marciapiedi e lanciano oggetti contro i poliziotti. E della protesta, legittima, contro le storture di Expo non resterà nulla, se non l'impossibilità, nelle ore successive, di poterne difendere le ragioni. Non lascia possibilità di dialogo Renzi, quando parla, con una retorica che abbiamo imparato bene a conoscere negli anni passati, di "professionisti del non ce la farete mai", mettendo a tacere tutte le critiche documentate che alcuni media, come Fanpage.it, hanno provato a fare, non per disfattismo, ma per volontà di informazione. Non lasciano possibilità di discussione le auto bruciate. E così, mentre da una parte c'era gente che applaudiva, interessata, a un'impresa enorme con evidenti falle e dall'altra un manipolo di ragazzi che fingono di sognare una rivoluzione che non sono in grado di organizzare in maniera sistematica, nel centro c'era chi cercava di difendere le ragioni delle due parti. La polarizzazione, propria di momenti come quelli di ieri, porta inevitabilmente all'impossibilità di analizzare la situazione con una parvenza di obiettività, e chiunque provi a difendere una delle due ragioni (perché, appunto, la polarizzazione non prevede sfumature) viene attaccato e diventa automaticamente cattivo maestro. Nei giorni scorsi, rimanendo strettamente al campo musicale hanno fatto molto discutere i battibecchi su Twitter di Fedez con alcuni giornalisti e politici. Il rapper, che non ha mai nascosto le sue simpatie per il Movimento 5 stelle, aveva appoggiato quelle che erano le motivazioni dei cosiddetti No Expo, beccandosi critiche e insulti da parte di chi non era d'accordo. Fedez è improvvisamente diventato un cattivo maestro, simbolo di violenza (sic!), non un ragazzo che può sbagliare (come tutti) o talvolta scadere in un po' di populismo (e nessuna battuta sul suo ultimo album), ma un bersaglio, uno di quelli che oggi godono di popolarità mediatica. Aveva scritto di essere con loro, coi NoExpo, forse facendosi prendere la mano, visto che era noto quello che sarebbe successo a poche ore da quella affermazione. Ieri, però, il ragazzo ha precisato il suo pensiero e lo ha fatto a seguito degli scontri avvenuti nelle strade di Milano Quello che sta succedendo in queste ore a Milano trascende qualsiasi giustificazione, se ieri era protesta legittima con delle motivazioni precise oggi è violenza fine a stessa che non può che essere condannata! E' doveroso stigmatizzare e prendere le distanze dallo scempio e la distruzione inutile che sta avvenendo in questi istanti nella mia città! Oggi Milano sta sanguinando per colpa di qualche centinaio di idioti venuti da tutta Europa che aiuteranno, con la loro violenza, proprio quell'expo da contestare. prima di specificare, appunto, quello che in sostanza ha sempre ammesso, ovvero che la protesta, quella della gente normale, rimane etica, pulita e non violenta, e continuerà. La prepotenza di pochi NON PUO' limitare la libertà di critica e di dissentire/manifestare di molti. Difendere una protesta, anche quando questa diventa border line, non significa appoggiare la violenza, ovviamente. E specificare il proprio pensiero, a seguito di quanto stava raccontando la cronaca, non significa fare dietrofront. A difendere indirettamente le ragioni dell'amico, socio e collega, dal palco del Primo Maggio, è arrivato anche J-Ax che su Facebook ha scritto: (…) Oggi Milano sta sanguinando per colpa di qualche centinaio di utili idioti venuti da tutta Europa che aiuteranno, con la loro violenza, proprio quell'expo che pretendono di protestare.
Nei giorni scorsi Fedez è diventato un cattivo esempio uno che appoggia, indiscriminatamente, la violenza della protesta contro l’Expo. Ma identificare il rapper milanese come un “cattivo maestro” è il risultato più semplice, scontato e vigliacco di una discussione che da anni gira intorno a se stessa.
Lady Gaga sarà Patrizia Reggiani nel nuovo film di Ridley Scott sull'omicidio di Maurizio Gucci, stando a quanto scritto da Variety. La cantante, quindi, continua la sua carriera attoriale che lo scorso anno l'ha portata a concorrere per il Premio Oscar grazie alla sua interpretazione nel film di Bradley Cooper "A Star is born", che l'ha portata alla ribalta anche di Hollywood, vincendo la statuetta non per la recitazione ma per la miglior colonna sonora. E ancora una volta la cantante sarà protagonista di un film di cui si discuterà parecchio, sia per la regia affidata a uno dei registi più noti del Cinema mondiale, sia per il tema del film e in particolare il suo personaggio. Lady Gaga, infatti, vestirà i panni di Patrizia Reggiani, ex moglie di Maurizio Gucci, condannata a 18 anni di carcere per aver organizzato l'assassinio del suo ex marito, che l'aveva lasciata nel 1985 per una donna più giovane. La storia – scritta per il Cinema da Roberto Bentivegna -, è tratta dal libri di sara Gay Forden "The House of Gucci: A Sensational Story of Murder, Madness, Glamour, and Greed" in cui si racconta proprio la storia del rampollo di una delle famiglie che ha scritto la storia della moda mondiale, ma è anche una storia di sconfitte, debiti e nuove vite. Maurizio Gucci, infatti, si trovò re di un impero che non riuscì a gestire a dovere, vendendo il marchio per 170 miliardi e dando anche una svolta all propria vita, lasciando la moglie, appunto.
Lady Gaga sarà Patrizia Reggiani nel nuovo film di Ridley Scott sull’omicidio di Maurizio Gucci, stando a quanto scritto da Variety. La cantante, quindi, continua la sua carriera attoriale che lo scorso anno l’ha portata a concorrere per il Premio Oscar grazie alla sua interpretazione nel film di Bradley Cooper “A Star is born”
Chi apprezza Michelle Hunziker come persone prima ancora che come artista, non acquisterà di certo il libro Le verità nascoste, scritto da Roberto Simioli, ex compagno della madre della conduttrice. Michelle con l'affetto nei confronti della figlia Aurora, la sua eleganza sullo schermo e, soprattutto, l'impegno nella fondazione Doppia Difesa, ha dimostrato già ampiamente di essere una donna dai sani principi. Purtroppo, però, Simioli con la sua biografia non autorizzata punta a distruggerne l'immagine pubblica. Il libro ripercorre la vita di Michelle, puntando i riflettori sugli errori che avrebbe commesso quando era ancora giovanissima fino al matrimonio violento con Eos Ramazzotti che – ma il condizionale è d'obbligo – avrebbe addirittura avuto l'abitudine di picchiarla. Le verità nascoste racconta una Michelle inedita, una specie di meretrice, sempre perfettamente consapevole di quello che faceva, perfino a 17 anni quando avrebbe abortito. Una vera e propria invasione della privacy ai danni della fidanzata di Tomaso Trusardi che, impotente, si è trovata costretta a vedere in libreria il volume che minaccia di distruggerla e che Simioli presenta così: Perché la signora non ha mai dichiarato di aspettare un figlio, ancora minorenne e con l'aiuto della cara mamma interruppe la gravidanza. Strano che lei non ricordi questo particolare, dato che all'ospedale eravamo in quattro oltre a lei, ad accompagnarla. Anche in questo caso non fu mai detta una verità, successivamente, per completare l'opera della sua immagine,denigrò pubblicamente la persona che causò il problema. Di questo e di tante altre cose si parla sul mio libro di 400 pagine, appena terminato. Fanno parte del libro: foto inedite, scritti, documenti, si parla della setta, personaggi vari, intrallazzi , il tutto in chiave simpatica, il titolo sarà : LA VERA STORIA DI Michelle Hunziker. Siamo in due ora a cui " Scappa da Ridere" Roberto Quella di Simioli sembra una vera ossessione, tanto da averlo spinto ad aprire un vero e proprio blog ai danni di Michelle, uno spazio sul web in cui racconta quella che – a suo dire – è la scandalosa vita della Hunziker. Il suo ex patrigno non si limita a raccontare i fatti che sarebbero accaduti, ma si premura di aggiungere la sua personale condanna ai danni di una donna che, salvo un unico periodo buio, ha dimostrato di avere qualità da vendere. Sia in tv, sul bancone di Striscia la notizia, che nella vita privata. Col suo accanimento, Simioli perde di credibilità e la "lettera aperta" indirizzata proprio a Michelle ne è la dimostrazione: Ma come è possibile alla tua età raccontare tante bugie,come è possibile che giornalisti,conduttori televisivi ecc…(vedi l'ultima intervista di Domenica 6 Novembre su Raiuno nel programma L'arena di Giletti) prendano per oro colato le solite fregnacce che racconti: "……sono caduta nella rete della setta (maga Berghella tua consigliera spirituale) dopo la perdita di mio padre…stavo attraversando un periodo difficile e loro sapendo questo hanno avuto facilità nel coinvolgermi….sapevano parlare,entrare nella mia testa…" Cara Michelle, tu conoscevi la Berghella leader della setta "I GUERRIERI DELLA LUCE" parecchio tempo prima della morte di tuo padre. Fummo tua madre ed io che ricevemmo la telefonata dalla Polizia Svizzera mentre tu ti trovavi a Ibiza proprio con la maga Berghella e il tuo manager di allora Franchino, ma tutti i dettagli li potrai leggere tra breve nel mio libro. Certo è che per nascondere il tuo passato racconti tante di quelle frottole che potresti diventare un'autrice di romanzi. Rimane il fatto che è triste vedere che nessuno e mi riferisco ai giornalisti ti contraddica, nessuno si pone il problema se quello che racconti corrisponda alla verità. Naturalmente ognuno è libero di raccontare quello che vuole ma quando si diffamano le persone(come hai fatto con me e con altri) per supportare le proprie verità allora il tutto diventa un reato,ecco perché,spero quanto prima arrivi anche per te il momento della verità in un'aula del Tribunale. Saluti, Roberto Simioli
Le verità nascoste, il libro scritto da Roberto Simioli, minaccia di distruggere la vita della Hunziker. Al suo interno, infatti, l’ex compagno della madre della conduttrice italo – svizzera racconta la vita segreta di Michelle: dal rapporto violento con Eros passando da quello vissuto con Marco Predolin e col suo ex agente Rody Mirri. Una biografia che minaccia di suscitare uno scandalo.
Tragedia nel South Carolina, dove una donna è stata uccisa da un alligatore a Hilton Head. A perdere la vita una donna di quarantacinque anni del posto, Cassandra Cline, che lunedì stava passeggiando col suo cane quando improvvisamente si è ritrovata davanti il grosso rettile. Secondo la ricostruzione della polizia, la donna sarebbe rimasta uccisa nel tentativo di difendere il suo cane dall'animale. A quanto pare, infatti, l’alligatore avrebbe aggredito prima il cane della donna nei pressi di una laguna e quando lei avrebbe tentato di soccorrerlo sarebbe stata trascinata in acqua dall’alligatore, che ha lasciato il cane per prendere la donna. Cassandra non ha avuto alcuna possibilità di salvarsi. L’alligatore che l’ha trascinata sotto acqua era un esemplare lungo circa due metri e mezzo che poi è stato trovato e sottoposto a eutanasia.
Una donna è stata uccisa da un alligatore a Hilton Head, in South Carolina. Il rettile ha aggredito il cane della donna nei pressi di una laguna e lei è stata trascinata in acqua mentre cercava di soccorrerlo. Il corpo senza vita della donna è stato recuperato poco dopo.
Scelto il titolo che rappresenterà l'Italia agli Oscar 2018 nella categoria Miglior film straniero: si tratta di ‘A Ciambra' di Jonas Carpigano, film girato da un giovane regista italoamericano e prodotto, tra gli altri, nientemeno che da Martin Scorsese. Una pellicola anomala per il suo basso budget e la curiosa tematica affrontata, tra fiction e realtà: è la storia di una vera comunità rom, quella di Gioia Tauro, e gli attori sono tutti non professionisti, a partire dallo straordinario protagonista, il giovanissimo Pio Amato. Non resta ora che attendere il momento delle nomination agli Oscar previsto per il 23 gennaio, quando sapremo se "A Ciambra" sarà nella cinquina dei candidati. La cerimonia di premiazione si terrà a Los Angeles il 4 marzo 2018. Il regista del film Jonas Carpigano si è detto "sotto shock per l'emozione" ai microfoni di Repubblica: Sono andato a dormire alle dieci di stamattina e a mezzogiorno mi hanno svegliato per darmi la notizia. Ero alla festa di San Cosimo e Damiano che è la più importante: ogni anno tutti gli zingari della zona, Rosarno, Catanzaro Gioia Tauro, Reggio si riuniscono dalle otto di sera alle sette di mattina. Ho bevuto e ballato, poi sono andato a dormire. I santi hanno fatto un vero miracolo e infatti ho fatto male ad andare via, avrei dovuto restare lì e avere in diretta la notizia. 33enne italoamericano (nato da padre italiano e mamma afroamericana), Carpignano è cresciuto tra Roma e New York, ed è appena al suo secondo film, dopo "Mediterranea". "A Ciambra" è sbarcato in una manciata di sale lo scorso 31 agosto. "A Ciambra" si ambienta nella comunità rom del titolo, nei pressi di Gioia Tauro. Pio Amato è un ragazzino che, a soli 14 anni, cerca di crescere più in fretta possibile: beve, fuma ed è tra i pochi dei pochi in grado di integrarsi tra le varie realtà del luogo (italiani, immigrati africani, i membri della comunità rom). Pio segue ovunque suo fratello Cosimo, ma quando questo scompare il ragazzino dovrà capire se è veramente pronto a diventare un uomo. Il cast è formato dai componenti della famiglia Amato, composta da Pio, Iolanda e Damiano, e completato da Koudous Seihon.
Piccolissimo film ambientato nella vera comunità rom di Gioia Tauro con attori non professionisti e diretto dal giovane Jonas Carpignano, rappresenterà l’Italia ai prossimi Oscar cercando di agguantare una nomination come miglior film straniero.
Il regista Guillaume Gallienne ha scritto, diretto e interpretato questa spassosa commedia, che ha vinto il primo premio al Festival di Cannes 2013 nella sezione Quinzaine des réalisateurs e incassato 7 milioni di euro in patria, nelle sole prime due settimane di programmazione, arriva il prossimo 23 gennaio nei cinema. Gallienne ha descritto “Tutto sua madre”(“ Les Garçons et Guillaume, à table!”) con l’aggettivo “surreale”, e lo è davvero, ma il surrealismo che lo fa passare da un ruolo all’altro (e da un sesso all’altro) è usato per narrare la sua esperienza di vita, le sue debolezze sono messe in scena in maniera giocosa, i ricordi sono rivissuti con estrema ironia e sono stati proprio questi gli ingredienti del successo. In italia, lo potremo vedere a partire dal 23 gennaio. Guillaume vive una situazione alquanto paradossale e unica nel suo genere: sin dalla sua infanzia, infatti, è ritenuto da tutti, e in particolar modo da sua madre, omosessuale. La sua tragicomica battaglia dura fino al giorno in cui, a 30 anni, tra situazioni assurde, malintesi e incontri imbarazzanti, il giovane incontrerà colei che diventerà l'altra donna più importante della sua vita, dopo la madre.
La tragicomica battaglia del giovane Guillaume, ritenuto da tutti omosessuale, fin dall’infanzia, soprattutto da sua madre. Ma la realtà è ben diversa.
La natura del processo esecutivo Il processo esecutivo si presenta strutturato non già come una sequenza continua di atti ordinati ad un unico provvedimento finale – secondo lo schema proprio del processo di cognizione – bensì come una successione di sub procedimenti, cioè il processo esecutivo si presenta strutturato in una serie autonoma di atti ordinati a distinti provvedimenti successivi. Le contestazioni che possono essere sollevate nel processo esecutivo sono di due tipi: a) è possibile contestare il diritto del creditore ad iniziare e/o a proseguire l'esecuzione forzata (ad esempio il creditore è giù stato pagato oppure è inesistente il titolo esecutivo, oppure il bene pignorato non è del debitore o non si eredi del debitore ecc.), in queste ipotesi la contestazione incide sullo scopo finale dell'esecuzione forzata, impedendo la vendita dei beni pignorati e il soddisfacimento del creditore; b) è possibile contestare la regolarità (formale) di alcuni atti, senza che tali contestazioni influenzano lo scopo finale dell'esecuzione forzata: la vendita dei beni pignorati e il soddisfacimento del creditore. La diversità astratta tra le due tipologie di opposizioni si riflette anche sulla diversa disciplina processuale applicabile 615 e 617 cpc. Sui termini di decadenza è opportuno sottolineare che quando la contestazione riguarda un atto depositato mediante il sistema del pct è la parte interessata all'opposizione che deve rendersi parte diligente e reperire il testo integrale del provvedimento, sussistendo una presunzione di fatto di conoscenza del provvedimento. Risulta evidente che il primo problema è quello di riuscire a distinguere tra opposizioni all'esecuzione e opposizioni agli atti esecutivi, ma sussiste anche un ulteriore problema: quello di valutare se all'interno delle opposizioni agli atti esecutivi possono essere presenti delle contestazioni (ad esempio nullità o incompletezza della trascrizione del pignoramento o mancata identificazione del bene immobile pignorato) che, di fatto, incidono sul risultato finale dell'esecuzione, cioè impediscono di ottenere la vendita del bene.
La Cassazione del 8.5.2018 n. 10945 ha affermato che Il vizio di nullità del pignoramento (per incertezza del bene pignorato) attiene ad un atto del processo e non al diritto di azione, sicché quando si assume che il pignoramento è inidoneo a pervenire all’espropriazione del bene, il giudizio di opposizione è soggetto alla disciplina dell’opposizione agli atti esecutivi, fatta eccezione per la decorrenza del termine dell’art. 617 cpc.
D'ora in avanti, grazie anche all'approvazione dell'Ufficio federale dei trasporti e dell'Ufficio federale della stampa, i cittadini tedeschi muniti di iPhone potranno richiedere una versione digitale della loro carta d'identità e della loro patente. A rivelarlo è stato il blog tedesco iPhone Ticker. Il lasciapassare ottenuto dalle due istituzioni è arrivato dopo l'aggiornamento dell'app governativa "ID Wallet" alla versione 1.6. Per realizzare questo piccolo sogno, che permetterebbe ai cittadini tedeschi con un dispositivo made in Cupertino di non portare più nel portafogli i documenti sopra citati, è necessario avere una carta d'identità valida con la relativa funzione online attiva. Per quanto riguarda quest'ultima condizione, è possibile consultare il sito tedesco AusweisApp2: stando alle istruzioni fornite, dopo aver scannerizzato la carta d'identità, l'utente potrà salvare sull'app "ID Wallet" la propria patente di guida. L'operazione garantirà a chi ricorre a quest'espediente il vantaggio di registrare la copia digitale della propria licenza sul sito del Ministero dei trasporti.
I cittadini tedeschi in possesso di un iPhone potranno digitalizzare la patente di guida e la carta d’identità grazie all’applicazione “Wallet”. L’approvazione dell’Ufficio federale dei trasporti e dell’Ufficio federale della stampa ha permesso di ufficializzare l’operazione che consentirà ai cittadini privati di avere memorizzati i documenti nello smartphone.
Non aveva debiti e non faceva la "bella vita" Laura Ziliani. Lo rivelano gli inquirenti che indagano sull'omicidio dell'ex vigilessa di Temù avvenuto la notte tra il 7 e l'8 maggio: sono le indagini a smentire quanto detto in una chiamata intercettata da Mirto Milani, il fidanzato di una delle due figlie di Laura e anche lui finito in carcere con l'accusa di omicidio e occultamento di cadavere. Durante una conversazione con un amico Mirto Milani si chiede quanti soldi Laura Ziliani ha sul suo conto in banca. E ancora: "Ha dirottato dei soldi nel corso del tempo su un altro conto e adesso si sta facendo la bella vita da qualche parte". Poi Milani teneva a sottolineare che "la situazione è disastrosa. Lei spendeva più di quello che prendeva. Cioè non andava neanche in pari". L'arrestato alludeva al patrimonio della vittima: Ziliani aveva una serie di appartamenti in affitto, con fabbriche e terreni che le garantivano una rendita. Tutto, secondo Mirto Milani, gestiti male dalla donna. L'eredità e il denaro sarebbero infatti il movente dell'omicidio: dall'inizio delle intercettazioni, ovvero il 26 maggio, gli investigatori hanno registrato conversazioni tra Silvia Zani e Paola Zani, nonché dello stesso Mirto Milani, in cui parlavano della situazione patrimoniale della madre precisando la volontà di impossessarsi il prima possibile della locazione di alcuni appartamenti, contattando i locatari della Ziliani per aumentare immediatamente l'affitto e costringerli a saldare tutti gli arretrati. Il tutto deviando i bonifici sul conto delle sorelle Zani. A gestire tutto il business delle locazioni c'era la madre di Mirto Milani (non indagata): era stata infatti lei a trovare un legale che si occupasse del rendiconto delle rendite della consuocera subito dopo la sua scomparsa. Stando a quanto si legge dalle carte della Procura, era la madre di Milani a incitare, stimolare e spingere il figlio e le ragazze a verificare la reale situazione economica di Laura Ziliani.
Le due figlie di Laura Ziliani e il fidanzato della maggiore, secondo gli inquirenti, hanno “ucciso per i soldi dell’eredità”. Subito dopo la scomparsa della madre si erano messi e gestire il patrimonio immobiliare della vittima chiedendo agli inquilini un affitto maggiore e di saldare immediatamente gli arretrati. Ma quanto ammonta il patrimonio della Ziliani e quanto guadagnava al mese?
È l'anno di Orietta Berti. L'artista non solo è ovunque con il tormentone Mille, che canta con Fedez e Achille Lauro, ma si prepara a un'altra stagione televisiva da protagonista. Tornerà a fare parte del cast del programma Che tempo che fa, condotto da Fabio Fazio. Poi sarà tra i giudici di The Voice Senior, talent condotto da Antonella Clerici. Orietta Berti si è raccontata in un'intervista rilasciata a Confidenze. Nel corso della chiacchierata ha replicato a Umberto Tozzi, che aveva criticato il successo di Mille. Nelle scorse settimane, Umberto Tozzi ha espresso alcune perplessità sul successo della canzone Mille. L'artista ha spiegato di trovare ridicole le collaborazioni tra vecchie e nuove generazioni. Orietta Berti non si è scomposta più di tanto e ha rimandato le accuse al mittente, rimarcando il grande riscontro ottenuto dal brano che intona con Fedez e Achille Lauro: "Umberto Tozzi ha detto che insieme siamo ridicoli e che la canzone è brutta? Meglio far ridere che piangere! E poi, con un successo come questo, secondo me c'è poco da criticare. Sta per arrivare il quarto disco di platino, è il brano più scaricato e passato dalle radio, lo cantano tutti. E il 9 settembre sarà premiata ai Seat Music Award, all'Arena di Verona. Saremo io e Achille a ritirare il premio. Ornella Vanoni mi ha detto che in sessant'anni di carriera non si ricorda un tormentone che abbia fatto un tale exploit. Il segreto è il ritornello, che evoca un’atmosfera vacanziera, evoca leggerezza. Con quello che abbiamo passato, ce n'era proprio bisogno. Inoltre, è in una tonalità che può essere cantata da tutti: donne, uomini e bambini. Infatti si sente ovunque. Mio figlio Otis mi ha detto che, quando era in spiaggia con sua figlia Olivia (due anni e mezzo), la nostra canzone passava continuamente. Ogni volta Olivia gridava: “Nonna!”. Ma nessuno capiva, non sapendo che lei è la mia nipotina".
Umberto Tozzi aveva definito “ridicola” la collaborazione tra Orietta Berti, Achille Lauro e Fedez. In queste ore, l’artista che ha prestato la voce al ritornello di Mille ha deciso di replicare. In un’intervista rilasciata a Confidenze, Orietta Berti ha spiegato di ritenere che sia sempre meglio fare ridere che piangere.