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Serata impegnativa per l'arbitro Pasqua in Inter-Benevento. Sin dai primi minuti di gioco. In apertura di partita, grandi proteste da parte della squadra sannita per un contatto tra Ranocchia e Lapadula: all'ingresso dell'area di rigore, il difensore nerazzurro entra in maniera scomposta e travolge l'avversario, che cade all'interno dell'area di rigore. Il direttore di gara non ha dubbi e si sbraccia per fare cenno che non c'è nulla, lasciando proseguire il gioco. Dai primi replay è evidente l'irregolarità da parte di Ranocchia: il contatto c'è e finisce per sbilanciare Lapadula, che stava per controllare il pallone quasi a tu per tu con Handanovic. I dubbi, semmai, sono sulla posizione dei giocatori al momento del contatto. Mistero che nel giro di pochi secondi è stato risolto da Calvarese al VAR. Il fallo c'è, ma avviene fuori area, motivo per cui – da protocollo VAR – la decisione di Pasqua non può essere modificata. All'intervallo della gara lo stesso Ranocchia ha minimizzato la situazione dello scontro con Lapadula: "Una mezza mischia, ha perso il tempo ed è caduto". In realtà, dalle immagini, è evidente l'irregolarità commessa dal difensore dell'Inter sul centravanti della nazionale peruviana. Un contatto punibile con il calcio di punizione, ma non con il rigore, visto il momento della collisione tra i due calciatori. Resta l'errore di Pasqua, che avrebbe dovuto assegnare un calcio piazzato a favore del Benevento, ma non c'era il rigore reclamato dal Benevento. | Gli episodi da moviola di Inter-Benevento. Proteste della squadra ospite in avvio di partita per un contatto tra Ranocchia e Lapadula: il difensore nerazzurro entra scomposto sull’avversario, che cade in area di rigore. L’arbitro Pasqua lascia correre, al VAR controllano l’azione e non intervengono perché il fallo era avvenuto fuori area. |
All'Isola dei famosi 2017, Raz Degan è in vena di confidenze. Il naufrago ha raccontato la sua storia a Giulio Base. Il suo vissuto, decisamente affascinante, è stato riproposto nel corso della semifinale del reality, trasmessa martedì 4 aprile. Degan ha spiegato di essere nato in una minuscola clinica che era poco più di una baracca: "Mia madre mi ha partorito nel kibbutz, non c'era neanche un ospedale. È andata in una baracca, una clinica piccolissima". A Giulio Base, che gli chiedeva di spiegare cosa fosse un kibbutz, ha raccontato: "Ai miei tempi il kibbutz era diverso da come è oggi. Il modo più diretto, comodo e facile per spiegare cosa sia, è paragonarlo a un campeggio, dove tutto era di tutti. C'era una grande mensa dove potevi mangiare senza pagare. C'erano le macchine…potevi prendere le chiavi, scrivere il tuo nome e guidare. C'era una scuola dove andavano tutti a studiare. Le persone lavoravano nei campi o in fabbrica". Quindi ha spiegato che al posto del denaro si usavano dei punti: "All'inizio dell'anno ti davano dei punti, in base al numero di membri della famiglia. Quando andavo al negozio e prendevo ciò che mi serviva, non davo mai contanti, davo i punti. C'era grande armonia. Ad esempio dicevamo: ‘Hai il latte?' oppure ‘Mi manca il riso'. E poi sono morti con il capitalismo, quando hanno iniziato a dire ‘No, io voglio un televisore più grande, io voglio la mia macchina, io voglio un'altra stanza'. Io ho dei ricordi bellissimi, camminavo scalzo, andavo sul fiume a pescare, dormivo con amici sotto le stelle. I ragazzi si divertivano ma sempre dentro quel sistema protetto. Non c'era la polizia. Le nostre cose le sistemavamo sempre internamente". Raz Degan ha anche parlato degli anni del militare, che è stato costretto a fare. Subito dopo, ha lasciato Israele e non è mai più tornato. "Ho fatto tre anni di militare. Sono stati duri e poi a quell'età non passano mai. Io non voglio fare la guerra con nessuno. Purtroppo non avevo la possibilità di non fare il militare. Dovevo farlo. Ho finito il militare giovedì e ho lasciato Israele domenica. Pensa te, solo due giorni dopo il militare. Non sono più tornato. Casa mia è la Puglia, Cisternino e il trullo. Quello per me è tornare a casa". Quando negli anni '90 lascia Israele, il clima nei kibbutz era profondamente cambiato. La proprietà all'interno era stata divisa e alcuni non parlavano più nemmeno al proprio vicino. Raz Degan, però, ricorda con piacere la sua vita in quel clima di armonia: "La mia voglia di avventura nasce da lì. Mia madre è americana. Ci riportò in America e così mi permise di avere una doppia vita. Da bambino vedevo New York e poi andavo nel kibbutz. Da un lato percorrevo Broadway e sognavo di recitare e dall'altro vivevo quella voglia di avventura, scalzo, sotto alle stelle". | All’Isola dei famosi 2017, Raz Degan ha raccontato la sua affascinante storia. Il naufrago ha parlato degli anni vissuti nel clima di armonia e serenità del kibbutz. Le notti passate a dormire con gli amici sotto le stelle, le giornate di pesca e le corse a piedi scalzi lungo il fiume. Poi i tre anni in cui è stato costretto a fare il militare. Infine, la scelta di lasciare Israele e non tornare mai più: “La mia casa è il trullo a Cisternino, in Puglia”. |
E’ uno dei più grandi divi di Hollywood viventi. Attore, cantante, ballerino, pilota di aerei, John Travolta ci ha regalato successi che sono incastonati come diamanti nella storia del cinema mondiale, anche se – clamorosamente – non è mai stato premiato con l’Oscar. John Joseph Travolta è nato ad Englewood, nel New Jersey, da Salvatore, un giocatore di football italo-americano, e da Helen, attrice di origini irlandesi. A 16 anni, John lasciò gli studi e due anni dopo era già a Broadway con lo spettacolo “Rain”. Sempre a teatro, riscuote un enorme successo col musical “Grease”, e nel 1975 è sul set del film “Il maligno” e nella serie tv “I ragazzi del sabato sera”, nel ruolo di Vinnie Barbarino. E’ proprio negli anni ’70 che la notorietà bussa alla sua porta. Brian De Palma lo vuole per il suo horror “Carrie – Lo sguardo di Satana”, diventato poi un cult del genere ma è John Baldham che lo consacra al successo internazionale con il ruolo di Tony Manero, il giovanotto italiano che vive a Brooklyn, ne “La febbre del sabato sera”, che gli regala una nomination agli Oscar. Il mondo intero impazzisce per quel ragazzo che balla sulle note dei Bee Gees. Nel 1977, diventa un membro di Scientology e, l’anno successivo, Randal Kleiser lo vuole come protagonista della versione cinematografica di “Grease”, nel celeberrimo ruolo di Danny Zuko, il leader dei Thunderbirds che s'innamorerà della bella australiana Sandy (Olivia Newton-John). I due film lo portarono ad essere l’icona della disco-music di quegli anni e il sex-symbol per antonomasia del cinema. Dopo quello straordinario periodo di clamore e red carpet, arrivarono anche gli insuccessi. Nel 1980 “Urban Cowboy”, “Blow Out” e “Staying Alive”, di Sylvester Stallone – seguito de “La febbre del sabato sera” (poi diventato un grande cult) – e “Due come noi”, non fecero faville al botteghino. Forse, il pubblico era stanco del personagggi di Tony Manero e voleva qualcosa di nuovo. In quegli anni, però, Travolta non riuscì ad evolversi e peggiorò la situazione, rifiutò anche i ruoli da protagonista in film cult come “American Gigolò” e “Ufficiale gentiluomo”, entrambi andati a Richard Gere. A risollevare un po’ la situazione ci pensarono le commedie “Senti chi parla”(1989) e i sequel “Senti chi parla 2” e “Senti chi parla adesso”. La rinascita per la sua carriera avviene nel 1994, quando Quentin Tarantino gli propone la parte di Vincent Vega nello straordinario “Pulp Fiction” che gli regalò nomination agli Oscar, al Festival di Cannes e a quello di Berlino. Come non ricordare la scena del ballo con Uma Thurman sulle note di "You never can tell", di Chuck Berry? Un vero trionfo. Successivamente, ha girato “Get Shorty”, per il quale ha ricevuto il Golden Globe come Miglior attore, “Phenomenon”, “Face/Off – Due facce di un assassino”, con Nicolas Cage e “La figlia del generale”, tutti con un buon successo al box office. All’inizio degli anni ‘90’ arrivò anche il matrimonio con Kelly Preston, dal quale sono nati i tre figli Jett, Elle Bleu e Benjamin. Gli anni Duemila si aprono col successo al botteghino del thriller “Codice: Swordfish”(2001) e “The Punisher” (2004) e nel musical “Hairspray – Grasso è bello” (2007), completamente trasformato per il ruolo della formosa ed esilarante Edna Turnblad. All’inizio del 2009, però, una tragedia immane si abbatte sulla sua famiglia. Jett, il figlio di 16 anni, muore mentre è in vacanza con i suoi alle Bahamas, probabilmente per un attacco epilettico. Il ragazzo, secondo quanto dichiarato dalla famiglia, soffriva della sindrome di Kawasaki, che causa gravi problemi al cuore, anche se, papà John non ha mai voluto ammettere che soffriva anche di autismo, sin da quando era piccolissimo, e in molti lo hanno accusato di non voler guardare in faccia la realtà. | Attore, ballerino, cantante, pilota di aerei. John Travolta è una leggenda vivente e, oggi, a 60 anni ha ancora un altro sogno: essere il cattivo di 007 per dare filo da torcere a James Bond. |
All’indomani della vittoria assoluta ai Grammy Awards 2012, che l’hanno vista trionfare con ben 6 statuette, la pop star britannica Adele da una notizia che raggela i suoi fan in giro per il mondo: “Mi ritiro dalla musica per qualche anno.” La bionda dalla voce d’oro ritorna sui suoi passi dopo uno stop imposto dal problema di salute che le è costato un’operazione alle corde vocali, e un ritiro dalle scene per qualche mese. Questa volta però i motivi sono di tutt’altra natura, la bella Adele non fa mistero di essere innamorata di Simon Konecki, tanto da volersi dedicare anima e corpo alla sua relazione, il che purtroppo esclude la musica. La carriera può aspettare per lei, che racconta di aver fallito troppe volte in amore per dedicarsi al lavoro: “Voglio riposare per quattro o cinque anni. Se sono costantemente al lavoro le mie relazioni vanno in malora.” Ha dichiarato a Vogue America, che a marzo le dedica la copertina. “Potrò avere il tempo sufficiente per scrivere un disco felice, perché la prima ad essere innamorata e felice sarò io." | Pluripremiata agli ultimi Grammy Awards, Adele da una notizia inaspettata ai suoi sostenitori in tutto il mondo: si ritira dalle scene per qualche anno per godersi la vita e l’amore. |
Nulla è lasciato al caso al Grande Fratello 12, dove, com’era prevedibile, Ferdinando ha ripensato a Angelica ed ha innescato un meccanismo di ricordi a ritroso più o meno condivisibili. Il concorrente della scorsa edizione rivive ancora a caldo le emozioni di poco meno di un anno fa, non certo tiepide per lui ed ancora forti per il pubblico che lo ha seguito. Gli applausi si fanno sentire, e quando parla di Angelica dallo studio le reazioni di chi ha vissuto il pathos di quella relazione sono più che partecipi. C’era molta titubanza sulla reazione attesa o meno di Angelica, che è arrivata con un messaggio vocale, una scelta tutt’altro che casuuale. La risposta della Livraghi è diretta “In cinque mesi non ho mai avuto tue notizie, è strano averle ora che stai vivendo il tuo Grande Fratello, non il mio, non il nostro.” | La bella ex fidanzata del concorrente ripescato dalla scorsa edizione mette in chiaro che se c’è ancora qualcosa di irrisolto tra loro, lo faranno a telecamere spente. La Livraghi lascia da parte il gioco, mentre Ferdinando fa di tutto per far diventare il loro amore parte di esso. |
Lo sciopero dei dipendenti della Torre Eiffel aveva gettato nello sconforto le migliaia di turisti che quotidianamente visitano Parigi. La protesta è rientrata questa mattina, dopo l'annuncio nella serata di ieri da parte della società che gestisce l'attrazione turistica più nota della capitale francese. Fino a ieri i vetri della biglietteria mostravano annunciavano mestamente la chiusura delle visite in diverse lingue, tra cui anche l'italiano. Del resto, gli italiani che ogni giorno salgono sulla torre di ferro sono 2000-2500 dei 25-30mila complessivi. Inoltre Parigi, grazie all'elevato numero di vettori low cost che raggiunge la capitale francese, conta molti turisti in visita per pochi giorni, per i quali la chiusura di 48 ore della Torre Eiffel può vanificare un viaggio. | Il monumento simbolo della capitale francese è stato chiuso per due giorni per lo sciopero dei suoi dipendenti. Hanno dovuto rinunciare alla visita circa 4000-5000 turisti italiani. |
La storia d’amore tra Mario Serpa e Claudio Sona è finita. L’annuncio dei due ha gettato nel panico le fan della coppia che si sono riversate sui social network alla ricerca di informazioni. Chi chiede che su questa storia cali momentaneamente il sipario è Francesco, fratello di Mario. L’uomo è preoccupato per le notizie che circolano in rete, alcune delle quali giudicate non corrispondenti al vero. Ha pubblicato, quindi, un post su Facebook in cui invita tutti a ridimensionare la curiosità e, in qualche caso, i giudizi feroci: Una cosa ve la devo dire: la storia tra Mario e Claudio è una cosa che riguarda solo loro quindi vi chiedo, per favore, di non fare girare sui social voci non vere e che non sono uscite dalla mia bocca, né dalla bocca degli amici di Mario. La loro storia l’hanno vissuta loro e quello che è successo lo sanno solo loro. Non sono né i primi né gli ultimi a lasciarsi. Il fratello di Mario spera così di mettere a tacere determinate dicerie. Nel frattempo, Serpa si è chiuso nel silenzio. Fanpage.it ha provato a contattarlo, ma non intende rilasciare alcuna dichiarazione su quello che sta accadendo nelle ultime ore. | Francesco Serpa chiede che sia rispettato il silenzio del fratello Mario sulla fine dell’amore con Claudio Sona: “Solo loro sanno che cosa è successo”. |
La validità del testamento olografo Può capitare che l'originale del testamento olografo vada perso (furto) o sia distrutto (es. alluvione), in queste situazioni il codice civile non è "rigido, ma ammette la possibilità di usare dei documenti alternativi (copie) oppure ammette di provare l'esistenza del documento (ed il contenuto dello stesso) mediate i testimoni. Basta pensare all'art. 2724 c.c. che prevede che "La prova per testimoni è ammessa in ogni caso: […] 2) quando il contraente è stato nell'impossibilità morale o materiale di procurarsi una prova scritta; 3) quando il contraente ha senza sua colpa perduto il documento che gli forniva la prova". Il legislatore restringe il campo di manovra solo quando il documento (perso o distrutto) deve avere una forma scritta ai fini probatori o per la validità dello stesso, in questa ipotesi l'art. 2725 c.c. prevede che "Quando, secondo la legge o la volontà delle parti, un contratto deve essere provato per iscritto, la prova per testimoni è ammessa soltanto nel caso indicato dal n. 3 dell'articolo 2724 c.c. La stessa regola si applica nei casi in cui la forma scritta è richiesta sotto pena di nullità". La perdita dei documenti può verificarsi anche in sede processuale (con giudizio iniziato) e segue altre regole. Ecco, quindi, che la parte che non ha l'originale del testamento olografo, potrebbe chiedere di provare l'esistenza del testamento (e, di fatto, del contenuto dello stesso testamento olografo) con testimoni solo se ha perso, incolpevolmente, il documento testamento olografo ex art. 2724 n. 3 c.c., Quindi, avrebbe l'onere di dimostrare che c'è stata una perdita incolpevole del documento. Questa è l'ipotesi in cui manca completamente il documento testamento olografo, può capitare, però, che venga perso l'originale del documento, ma dello stesso sussistono delle copie. In generale l'uso delle copie di un documento (fotocopie, copie carbone ecc.) è possibile e le copie dei documenti si intendono equiparate agli originali se non sono disconosciute ex art. 214 e 215 cpc. Dal combinato disposto degli art. 214 e 214 cpc è necessario che il documento sia una copia (oppure che possa essere considerato una copia del documento originale), risulta evidente che occorre comprendere cosa si intende per copia di un documento, ed è facile intuire che il concetto di copia varia anche con l'evoluzione dei mezzi tecnici a disposizione delle parti [basta pensare alla copia "carbone2 di un documento o alla fotocopia oppure basta pensare che proprio l'introduzione del processo civile telematico, ha fatto comprendere che le stampe dei file (notifiche per email) non corrispondono a copia del file]. | La Cassazione del 18.5.2015 n. 10171 ha stabilito che la validità del testamento olografo esige ex art. 602 cc, l’autografia della sottoscrizione, della data e del testo del documento, al fine di avere la certezza della riferibilità al testatore del testamento. Qualora non venga prodotto l’originale del testamento, ma una copia di esso, è giustificata la presunzione che il “de cuius” lo abbia revocato distruggendolo deliberatamente, con la conseguenza che la parte che intenda ricostruire mediante prove testimoniali, ex art. 2724 n. 3 cc e 2725 cc, un testamento di cui si assuma la perdita incolpevole per smarrimento o per distruzione, deve fornire la prova dell’esistenza del documento al momento dell’apertura della successione (e, quindi, della mancanza della revoca ad opera del testatore) |
Credevate che la Royal Family con tutte le sue rigorose regole dell'etichetta fosse rimasta un tantino arretrata in fatto di nuove tecnologie? Vi sbagliavate, gli eredi al trono britannico sono delle persone assolutamente "normali" che si servono dello smartphone per comunicare e farsi foto proprio come fanno tutti. Secondo alcune indiscrezioni, utilizzerebbero regolarmente WhatsApp, addirittura avrebbero una chat di gruppo sulla quale Meghan Markle e Kate Middleton si sentebbero ogni giorno. | Come comunicano tra loro i rappresentanti della Royal Family inglese? Attraverso WhatsApp, proprio come i “comuni mortali”. Meghan Markle, Kate Middleton e i loro marito Harry e Meghan avrebbero addirittura una chat di gruppo. |
La notizia secondo la quale Stefano De Martino avrebbe dovuto partecipare all’Isola in qualità di inviato è stata confermata proprio dal diretto interessato. Il marito di Belén Rodriguez si è raccontato in un’intervista rilasciata al settimanale Vip al quale ha confermato quella che fino a oggi sembrava essere solo un’indiscrezione mai verificatasi: Io sono nella schiera dei candidati di un sacco di cose, poi resto nella schiera. In realtà ero lì lì per fare l'inviato all'Isola. La scelta era tra me e Alvin, poi è ricaduta su di lui, che è un grande professionista. Non è vero che l’accordo è saltato a causa della gelosia di Belén. Semplicemente, la scelta è ricaduta su Alvin che fa questo lavoro da anni. Credo che sia stato giusto così. Nessuna recriminazione per De Martino, attualmente impegnato nella gestione del suo primo store a Milano. L’ex ballerino di Amici ne ha fatta di strada ed è riuscito a imporsi quale personaggio del momento, accanto alla sua splendida moglie. In merito alla presenza di Cecilia Rodriguez su Playa Desnuda, Stefano ha aggiunto: La mia cognatina sta reagendo molto bene, devo dire la verità! Siccome non l'avevamo vista ancora alle prese con una situazione del genere, mi ha sorpreso molto. In positivo, ovviamente. •AMATEVI• #buonsanvalentino A post shared by Stefano De Martino (@stefanodemartino) on Feb 14, 2015 at 4:38am PST Giovanissimo papà del piccolo Santiago, Stefano sta vivendo un momento d’oro. Le voci relative alla presunta crisi con Belén sono state smentite proprio dalla showgirl e i due continuano a godersi la loro splendida famiglia e il loro bambino. De Martino confessa inoltre di essere un padre molto permissivo; il ruolo della “dura” lo lascia volentieri a Belén: Sono un papà giovane e giovanile. Sono molto complice di mio figlio: io sono quello che fa la parte meno dura. Il ruolo del genitore che rimprovera lo lascio a lei. Belén è una mamma bravissima e attenta, lo segue tanto. Appena possiamo, poi, partiamo insieme a Santiago, per stare con lui il più tempo possibile. Tra me e Belén va sempre benissimo. | A un mese dall’inizio dell’Isola dei Famosi, Stefano De Martino conferma di essere stato a un passo dal diventare l’inviato del reality. Alla fine, però, la produzione gli ha preferito Alvin. |
La Lidl ha annunciato l’immediato richiamo dagli scaffali dei suoi supermercati di due lotti di Croccante con sesamo per un possibile rischio chimico per i consumatori. Nel dettaglio si tratta del croccante son sesamo prodotto per Lidl Italia Srl dalla ditta Industria Dolciaria Quaranta Srl nel proprio stabilimento di Caravaggio, in Provincia di Bergamo, e venduto con marchio Crownfield Limited Edition. Nel dettaglio, ad essere richiamati sono le confezioni da 50 grammi ciascuna con i lotti numero L201019 e L201021e data di scadenza fissata al dicembre 2021. Come recita l’avviso pubblicato sul sito del Ministero della salute, il richiamo del prodotto è dovuto alla potenziale contaminazione con ossido di etilene dell’ingrediente semi di sesamo. I Lidl invita i consumatori che avessero acquistato il prodotto, a non consumarlo ed a riportarlo al punto vendita per il rimborso, anche senza lo scontrino. Si tratta dello stesso problema che già ha portato ad altri numerosi richiami nelle settimane scorse. Il problema è causato da un ingrediente comune, i semi di sesamo, sul quale è stata riscontrata la presenza di un pesticida, l'ossido di etilene, in quantità oltre i limiti di legge consentiti. Per lo stesso motivo nelle scorse ore lo stesso Ministero della salute ha annunciato una nuova serie di richiami di prodotti alimentari dagli scaffali dei negozi. Tra gli ultimi prodotti interessati da una possibile presenza di l'ossido di etilene anche i due lotti di Mini Grissini ai 7 Cereali prodotti e venduti dalla ditta Aligrà Srl con proprio marchio. Si tratta di grissini prodotti nello stabilimento to della società a Ferrara e venduti in vaschette da 500 grami ciascuna. I lotti interessati in questo caso son i numeri L.2047 e L.2048 con data di scadenza o termine minimo di conservazione fissati rispettivamente al 18-04-2021 e al 26-04-2021. Anche in questo caso l0invito è ano consumare il prodotto e a restituirlo al punto vendita dov'è stato acquistato. | Continuano i richiami di prodotti alimentari causati dalla presenza di sesamo con ossido di etilene oltre i limiti. Questa volta coinvolti anche prodotti venduti da Lidl e Carrefour. Da ottobre i semi di sesamo con ossido di etilene oltre i limiti hanno causato il richiamo e il ritiro di quasi 130 prodotti nel nostro Paese. |
Sui dolci pendii del colli nei dintorni di Roma sorgono dei borghi che fanno innamorare. Luoghi privilegiati per fuggire dal caos della città e rifugiarsi tra la bellezza dei paesaggi e la bontà della cucina. Un borgo meravigioso, che quest'anno ha conquistato anche il podio nella sfida del borgo dei borghi, è Subiaco, situato nella Valle dell'Aniene, famoso per i suoi monasteri meta di pellegrinaggi da tutt'Italia. Subiaco è adagiato su un colle roccioso ed è famoso soprattutto per il suo monastero che richiama pellegrini da tutto il mondo. Il centro storico è conosciuto anche come Borgo degli Opifici e si estende tra vicoli caratteristici e graziose piazze. Il nome del centro deriva dalla presenza, fino a qualche anno fa, delle botteghe artigiane del paese. Girando per il cuore di Subiaco si possono ammirare la Rocca Abbaziale, di origine medievale ma trasformata sotto la proprietà della famiglia Borgia. Uscendo dal borgo non può sfuggirci la Chiesa di San Francesco, che risale al 1327, con altari lignei e pregevoli pitture. Altri edifici religiosi degni di nota sono la basilica di Sant’Andrea e la chiesa di Santa Maria della Valle. A Subiaco è presente il più antico monastero al mondo dell'ordine benedettino. Si tratta del monastero di Santa Scolastica, l'unico rimasto in piedi dei tredici fondati da Benedetto da Norcia nella valle dell'Aniene. Il monastero si estende intorno a tre chioschi: quello cosmatesco, quello gotico e quello rinascimentale. La torre campanaria è in stile romanico, mentre l'atrio gotico è abbellito da un giardino interno e da un arco monumentale. All'interno dell'edificio religioso si possono ammirare bellissimi affreschi che risalgono al XIII e XIV secolo. Altri spazi visitabili del monastero sono la Biblioteca Nazionale che custodisce manoscritti, pergamene e i primi incunaboli ritrovati in Italia. Dal Monastero di Santa Scolastica parte una piacevole passeggiata che raggiunge il laghetto di San Benedetto. Questo luogo suggestivo è immerso nella natura ed è il luogo giusto per una pausa di relax. L'altro monastero di Subiaco è quello di San Benedetto, detto anche Sacro Speco, nome che indica la grotta nella quale il Santo si era ritirato come eremita nel VI secolo. Il monastero è stato costruito sul monte Teleo e la struttura è composta da due chiese sovrapposte e varie cappelle che sembrano formare un tutt'uno con la roccia, tanto è che alcune pareti sono costituite proprio dalla pietra. Il monastero benedettino è sorretto da 9 arcate che si innalzano a strapiombo sulla valle creando un paesaggio mozzafiato, che può far rabbrividire chi soffre di vertigini. All'interno del monastero si ammirano decorazioni ed affreschi risalenti ad epoche diverse, ma che comprendono alcune delle opere religiose più importanti del Belpaese. Una delle opere più antiche risale al 1223 ed è costituita dalla prima fedele raffigurazione di San Francesco realizzata tre anni prima della sua morte in occasione del suo soggiorno nel monastero. All’interno del Monastero di San Bendetto è poi visibile la Croce di San Benedetto, un simbolo dalle potenti proprietà di esorcismo e di protezione contro il maligno. | Subiaco è uno dei borghi più belli della provincia laziale. Immerso nella natura e famoso per i suoi monasteri meta di pellegrinaggi da tutt’Italia, è un borgo da visitare senza fretta, perdendosi tra le sue stradine che si inerpicano fino alla Rocca Abbaziale. Ecco le meraviglie da vedere durante un giro a Subiaco. |
La vita delle star è sempre piena di impegni e soprattutto si svolge per la maggior parte in volo da un lato all'altro del pianeta fra interviste, concerti e impegni di ogni tipo. E' normale, quindi, che certe notizie possano sfuggire all'attenzione dei vip soprattutto quando si tratta di personaggi del mondo dello spettacolo richiestissimi come Lady Gaga. La star in queste ore è impegnata ad organizzare il lancio del video di Judas, il suo ultimo singolo, nonchè quello del nuovo album Born This Way, in uscita il 23 maggio. E così, domenica, impegnata a informare i fan su Twitter dell'annuncio della tracklist di Born This Way, Lady Gaga si è persa la notizia del momento, ovvero quella della presunta morte di Osama Bin Laden. Sicuramente qualcuno dello staff ha provveduto ad aggiornare la star in tempo consentendole così di esprimere anche la propria opinione in merito. Lady Gaga, infatti, sul proprio account Twitter ha comunicato ai fan di aver appena visto la CNN e la notizia del momento, da lei ritenuta un passo avanti storico nella lotta all'odio. Nei giorni scorsi abbiamo visto che anche altre star si sono servite proprio di Twitter per esprimere la propria opinione: chi come Katy Perry si è esaltato alla notizia, e chi, come Lupe Fiasco e il leader dei The Roots hanno commentato in modo più ragionato, mostrando così reazioni divise nel mondo della musica. | Anche Lady Gaga reagisce alla notizia della morte di Bin Laden ma con un leggero ritardo. |
Charli D'Amelio è la star più seguita della piattaforma di condivisione video TikTok: la giovane ballerina statunitense ha un seguito di quasi 100 milioni di follower e fino a pochi giorni fa sembrava in procinto di raggiungere il traguardo dei 100 milioni tondi. I festeggiamenti però sono al momento rimandati, e quando avverranno potrebbero comunque avere un sapore amaro: nelle ultime ore infatti la influencer è comparsa online in un video che in una reazione di indignazione a catena ha causato l'abbandono del suo profilo su TikTok da parte di 900.000 utenti. La clip incriminata è il primo episodio di una serie lanciata dalla famiglia D'Amelio su YouTube: il format si chiama Dinner with the D'Amelios, e prevede semplicemente che la famiglia accolga a cena ospiti sempre diversi discutendo con loro di attualità e altri argomenti. Il convitato designato per la prima puntata era lo youtuber James Charles, mentre di preparare la cena si è occupato lo chef privato Aaron May. L'appuntamento caricato su YouTube non è però stato particolarmente apprezzato dagli spettatori, che si sono focalizzati su alcuni aspetti della cena per lanciarsi in critiche feroci. Charli è stata criticata per aver parlato del fatto di essere sul punto di raggiungere 100 milioni di follower in appena un anno di attività su TikTok, e di averlo fatto con quella che è stata giudicata essere troppa leggerezza e noncuranza; la sorella Dixi — anche lei influencer di rilievo sulla piattaforma di condivisione video — ha reagito con avversione ad alcune delle pietanze preparate dallo chef. In generale le due ragazze sono state percepite come troppo viziate e decisamente meno alla mano di quanto non appaiano nei loro tiktok. L'alto numero di commenti negativi ha portato gli spettatori a rafforzare le opinioni già maturate su quanto visto, in un fenomeno che è sfociato poi in un abbandono di massa del profilo social di Charli D'Amelio. In mezzo alle critiche legittime non è mancato però chi ha passato il segno, arrivando a insultare pesantemente le ragazze anche su altri canali social e a inviare a Charli D'Amelio minacce di morte. Nei giorni successivi l'ospite della serata ha preso immediatamente le difese delle due ragazze, mentre Charli ha affrontato la questione in una diretta su Instagram dove in lacrime ha ammesso di non essere pronta a sostenere un livello di negatività inaccettabile per chiunque. | La prima clip di un nuovo format inaugurato dalla tiktoker su YouTube con il resto della sua famiglia non è stato particolarmente apprezzato dai fan, che hanno abbandonato in massa il suo profilo sulla piattaforma cinese. In mezzo alle critiche però sono finiti anche insulti e minacce inaccettabili. |
Non è stato il miglior Berrettini, ma alla fine è arrivata comunque una vittoria preziosa. L'azzurro numero 8 al mondo e sesta testa di serie del torneo, ha superato il secondo turno degli US Open, battendo in 4 set il francese Moutet, 88° giocatore Atp reduce dal successo con scintille su Travaglia. Ora il giocatore capitolino affronterà nel terzo turno il bielorusso Ivashka. Il primo set della sfida tra Berrettini e Moutet ha avuto un andamento altalenante. Le cose si erano messe bene per l'azzurro con il break in apertura, subito però ricambiato dal francese. Quest'ultimo ha sciupato nel finale tre occasioni per andare a servire per il primo parziale, arrendendosi poi al tie-break. Curiosamente anche nel secondo set c'è stato lo stesso scambio di "favori" tra i due con Matteo che non è riuscito a sfruttare il break iniziale. Come se non bastasse nel decimo game Moutet gli ha strappato nuovamente il servizio, facendo fruttare il quarto set-point per chiudere 6-4. | Matteo Berrettini ha superato Moutet nella sfida valida per il secondo turno degli US Open. Il tennista italiano, sesta testa di serie del seeding, si è imposto con il punteggio di 4 set contro il francese giustiziere di Travaglia nell’ultimo turno. Ora se la vedrà con il bielorusso Ivashka, avversario ostico. |
Non aveva accettato la fine della loro relazione, così un uomo di cinquantasei anni ha accoltellato la ex compagna davanti ai figli a Milano. L'autore del gesto è stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio. Vittima dell'ennesimo episodio di violenza contro le donne una trentottenne. I fatti risalgono a ieri, sabato 29 maggio, secondo le informazioni apprese l'uomo, con la scusa di andare a prendere i suoi effetti personali, si è presentato davanti alla sua abitazione in via Procaccini. La donna è scesa in strada e gli è andata in contro, ma a breve è nata una discussione animata che i due hanno continuato poi spostandosi all'interno dell'abitazione. Al culmine della lite l'uomo ha afferrato un coltello e l'ha colpita ferendola per fortuna soltanto lievemente. La scena si è svolta davanti agli occhi dei figli di diciassette e ventitré anni, il più piccolo ha cercato di difendere la madre e la lama lo ha sfiorato. Arrivata la chiamata alle forze dell'ordine, sono intervenute nell'appartamento e hanno arrestato l'aggressore. L'uomo è finito in manette, ritenuto responsabile del reato di tentato omicidio aggravato e si trova a disposizione dell'Autorità giudiziaria. La donna, soccorsa dal personale sanitario arrivato in ambulanza, è stata medicata in ospedale, le sue ferite non sono gravi. | Tragedia sfiorata in via Procaccini a Milano, dove una donna di 38 anni è stata ferita da una coltellata inferta dall’ex compagno. L’uomo non aveva accettato la fine della loro relazione e l’ha aggredita davanti ai figli. Per il suo gesto violento è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio. |
Nel 1988, Robert Zemeckis e il produttore Steven Spielberg, portavano in sala “Chi ha incastrato Roger Rabbit”, pellicola cult che combina attori in carne ed ossa e personaggi di animazione (animati da Richard Williams), offrendo l'opportunità unica di vedere insieme, in un solo film, personaggi di cartoni animati di vari studi. Le avventure del coniglio Roger, e della sexy Jessica Rabbit, sono immancabili in televisione in questi giorni di festa, ma di seguito troverete 10 curiosità che vanno assolutamente lette. Il film è ispirato da un romanzo di Gary Wolf, colui che ha ideato i protagonisti, anche se il film presenta molte differenze e la storia è molto più cupa. Tuttavia, dopo il successo della pellicola, Wolf ha scritto un secondo romanzo, dove i protagonisti sono più simili alle loro controparti cinematografiche che non al primo libro. Comunque, i libri ed il film raccontano tre storie indipendenti, di cui condividono i personaggi principali. Il New York Times, nel 2012, lo ha inserito il film nella sua lista dei 1000 migliori film di sempre. Nella pellicola, fanno la loro comparsa 27 personaggi Disney, 9 della Warner Bros., 1 della Metro-Goldwyn-Mayer, 2 della Paramount Pictures, 2 della Universal Studios e 3 della Terrytoons. La Disney, all’epoca, cercò di assumere Terry Gilliam alla regia del film, ma quest'ultimo rifiutò il ruolo poiché, secondo lui, il progetto era troppo difficile da realizzare. Il regista, tuttavia, si pentì successivamente della sua decisione. Dopo il successo al botteghino di “Ritorno al futuro” e “All'inseguimento della pietra verde”, Zemeckis convinse la Disney delle sue capacità e venne, così, assunto in cabina di regia. Durante la lavorazione fu realizzata una divertente scena, poi eliminata per questioni di durata, con protagonista Bob Hoskins: il suo personaggio tornava al locale dove lavora Jessica Rabbit, ma veniva catturato dal giudice e da Bongo, il gorilla-usciere del club, e portato a Cartoonia dalle faine. Qui gli veniva attaccata sulla testa una maschera animata a forma di maiale, che il detective avrebbe rimosso una volta tornato di corsa a casa. La scena si collocava prima dell'arrivo di Jessica nell'ufficio di Eddie. Le telecamere VistaVision vennero utilizzate per mescolare le scene live-action con quelle d'animazione. Per facilitare l'interpretazione degli attori, al posto dei cartoni animati, inseriti poi al computer, vennero utilizzati dei pupazzi e dei manichini. Per facilitare il lavoro di post produzione furono utilizzati anche dei bracci robotici che eseguivano le azioni basilari su cui poi gli animatori avrebbero costruito i personaggi animati. In moltissime scene dove i cartoni spostano o possiedono nelle loro mani degli oggetti reali, questi ultimi vengono mossi tramite l'utilizzo di fili, proprio come le marionette. Michael Eisner, allora Amministratore delegato della The Walt Disney Company, si rese conto che il film aveva troppe allusioni sessuali e tentò di convincere Zemeckis a tagliare alcune scene. Il regista, tuttavia, si rifiutò di apportare modifiche alla pellicola, perciò, su decisione dei produttori, il film, invece di essere rilasciato con il simbolo della Disney, fu distribuito sotto il logo della Touchstone Pictures. | Nel 1988, Robert Zemeckis invadeva le sale con la sgangherate avventure di Roger Rabbit, realizzate mescolando le performance di attori in carne ed ossa a personaggi animati di vari studi. Oggi è un cult del genere, ma ci sono ancora 10 curiosità che dovete sapere. |
Incidente stradale ad Asso, comune in provincia di Como: un'automobile si è ribaltata per cause ancora da accertare. Nell'incidente sono rimasti feriti una donna di 59 anni e un uomo di 67 anni. Sul posto al personale sanitario del 118 sono intervenuti anche i vigili del fuoco e le forze dell'ordine per svolgere tutti i rilievi del caso e ricostruire l'esatta dinamica della vicenda. L'allarme all'Azienda regionale emergenza urgenza della Lombardia (Areu) è arrivato intorno alle 15.56: i medici e i paramedici del 118 sono intervenuti in via Brusa. Lì hanno trovato un'auto ribaltata. Nonostante siano arrivati in codice rosso a bordo di un'ambulanza, una volta date le prime cure sul posto, gli operatori del 118 hanno fortunatamente constato che i due non avessero ferite gravi: entrambi sono stati quindi trasferiti in codice verde all'ospedale di Erba per svolgere tutti gli accertamenti. Sul posto anche i vigili del fuoco per mettere in sicurezza l'area. | Un auto si è ribaltata ad Asso, comune in provincia di Como: due persone sono state trasportate in ospedale fortunatamente con lievi ferite. Sul posto anche i vigili del fuoco per mettere in sicurezza l’area. Le forze dell’ordine hanno svolto tutti i rilievi per ricostruire la dinamica della vicenda. |
Kristen Stewart è una delle attrici più famose al mondo e, dopo il successo raggiunto nei panni della protagonista di “Twilight”, siamo sempre stati abituati a vederla come una perfetta “donna vampiro”. Ha la carnagione chiara, i lineamenti delicati, lo sguardo intenso ed ha sempre sfoggiato dei capelli scuri capaci di renderla ancora più bella e dannata. In pochi sanno, però, che in verità la sua chioma è naturalmente bionda e che l'ha dovuta scurire per recitare nella saga che l'ha resa celebre. Di recente, Kristen ha deciso di tornare alle origini e di cambiare nuovamente look. Si mostrata in pubblico con un caschetto biondo platino che si adatta alla perfezione allo stile androgino sfoggiato negli ultimi anni. L’attrice è stata infatti avvistata su un volo che l’ha portata da Parigi a Los Angeles in compagnia della sua fidanzata Soko, con la quale aveva appena trascorso una vacanza nella città dell'amore. Nonostante portasse un berretto di lana, ha lasciato intravedere la chioma bionda fresca di tintura. Per completare il look in pieno stile anni Novanta, Kristen ha indossato una t-shirt bianca, dei jeans a vita alta ed un chiodo di pelle. Forse si sarà ispira a Kurt Cobain ed è per questo che ha tinto i suoi capelli biondo platino, ma pare proprio che lo stile grunge sia fatto apposta per lei, anche se probabilmente ha scelto una tonalità davvero troppo chiara, visto che contrasta con le sopracciglia castane. In questa fase della sua vita in cui si sente più ribelle e libera che mai, Kristen Stewart non poteva che mostrare il cambiamento anche attraverso i capelli. | Kristen Stewart ha cambiato look. Tornata da una vacanza in compagnia della sua fidanzata Soko, ha sfoggiato un outfit grunge ed un nuovo colore di capelli. |
Le sostanze perfluoroalchiliche, meglio conosciute con l'acronimo di PFAS, sono composti chimici inquinanti diventati un vero e proprio incubo per oltre 300mila cittadini di una settantina di comuni del Veneto. Da diversi anni, infatti, si registrano casi con livelli insolitamente elevati di PFAS nel sangue. Talvolta essi superano anche di venti volte (35 in un caso limite del 2002) la cosiddetta soglia di sicurezza, in particolar modo negli adolescenti, un fenomeno che in passato ha spinto il governatore della Regione Veneto Luca Zaia ad accusare di disinteresse il Ministero della Salute, oltre che a prendere iniziative autonome per arginare il problema. A gennaio del 2019 è stato persino vietato di consumare pesce in 30 dei comuni coinvolti, fino alla fine di giugno. Scopriamo cosa sono le PFAS e perché rappresentano un pericolo per la salute. Utilizzate sin dagli anni '50 del secolo scorso, le PFAS sono composti chimici industriali con proprietà che li rendono adatti a molteplici utilizzi. L'impermeabilità all'acqua e ai grassi (oli), l'elevata stabilità termica, la resistenza al fuoco, le capacità lubrificanti e un coefficiente d'attrito ridotto sono tutte caratteristiche legate alle catene alchiliche fluorurate dalle quali prendono il nome. A causa di esse le ritroviamo in un'infinità di prodotti. L'utilizzo più noto al grande pubblico è quello del rivestimento di padelle e pentole antiaderenti, come il famigerato teflon finito nel mirino dei ricercatori in diverse occasioni, ma le ritroviamo anche nei tessuti di vestiti come giacche e impermeabili, nelle pelli e nei tappeti. Si trovano anche nel rivestimento di contenitori per il cibo, negli insetticidi, nelle vernici, nelle schiume antincendio e in una pletora di materiali tecnici. Le due ‘famiglie' di PFAS più diffuse sono l’acido perfluorottanoico (PFOA) e l’acido perfluorottanosulfonato (PFOS), quest'ultimo tipico delle schiume presenti negli estintori. A causa delle loro caratteristiche chimiche le PFAS si oppongono agevolmente ai naturali processi di biodegradazione, come fotolisi e idrolisi, per questa ragione persistono nell'ambiente una volta che vi sono state immesse. Il loro effetto peggiore risiede nella cosiddetta magnificazione biologica, ovvero quel passaggio da organismo a organismo che le fa accumulare salendo verso la cima della catena alimentare, dove naturalmente si trova l'essere umano. Il processo è lo stesso che provoca la contaminazione da mercurio nei cetacei. Nelle aree del Veneto interessate dall'emergenza PFAS queste sostanze tossiche vengono riversate da decenni nell'ambiente dalle industrie locali, con effetti diretti sulla popolazione che le assume principalmente per via alimentare. Del resto il passaggio dall'acqua contaminata ai terreni può coinvolgere anche frutta, verdura e animali d'allevamento che finiscono inevitabilmente sulle tavole, senza dimenticare il pericolo per le falde acquifere. | La contaminazione da PFAS, le famigerate sostanze perfluoroalchiliche, coinvolge circa 70 comuni del Veneto per un totale di oltre 300mila persone. Si tratta di composti chimici industriali utilizzati in una moltitudine di prodotti. Cosa sono, come inquinano l’ambiente e perché danneggiano la nostra salute. |
Il nuovo Gonzalo Higuain presentato da Blaise Matuidi. Un vero delirio il video pubblicato sulle stories dal centrocampista francese che ha messo in mostra l'ex attaccante della Juventus mentre canta "Despacito" in piedi sulla sedia. Nel corso del pranzo con tutta la squadra dell'Inter Miami, nella sala in cui i giocatori si accingono a mangiare, Higuain improvvisa uno show. Mix perfetto tra canto, musica e ballo che mette in evidenza l'umore alle stelle del bomber argentino. I compagni lo accompagnano con il suono delle mani mentre gli altri, compreso Matuidi, immortalano la scena. Sicuramente Higuain sembra essere rinato dopo il suo approdo negli Stati Uniti. Da rivedere, almeno all'apparenza, il look del giocatore completamente trasformato rispetto all'immagine di sé che ha lasciato in Italia tra Napoli, Juventus e Milan. Matuidi pubblica l'intero filmato per un totale di ben 4 stories a ripetizione che mostrano Higuain anche saltare dalla sedia prima di concludere la sua performance. Il video ovviamente ha fatto il giro della rete e sui social sono tanti i tifosi scatenati che hanno commentato divertiti lo spettacolo offerto dall'attaccante argentino. Nelle scorse settimane, all'inizio del ritiro dell'Inter Miami, il club aveva pubblicato sui propri canali social le foto dei calciatori che si sono allenati in campo. C'era anche Higuain, con tanto di maglia rosa, che a primo impatto, con la barba lunga e senza capelli, era quasi irriconoscibile. Nessuno l'ha convinto a cambiare il suo look, evidentemente perché a lui piace, ma sta di fatto che il Pipita ha voluto apportare un cambio radicale d'immagine. | Blaise Matuidi ha pubblicato su Instagram il video del nuovo Gonzalo Higuain in piedi sulla sedia a cantare “Despacito” durante la cena con i compagni di squadra dell’Inter Miami. Il look del giocatore negli States è totalmente diverso rispetto alle sue esperienze in Italia con Napoli, Juventus e Milan. |
Parte civile nel processo penale Nel modo del diritto può capitare che da un determinato evento conseguono responsabilità penali e civili (risarcimento del danno da illecito penale). In queste situazioni l'ordinamento permette a coloro che hanno subito un danno di costituirsi parte civile nel giudizio penale, si tratta di un modo per evitare la duplicazione del procedimenti e di rendere più veloce il risarcimento del danno. La costituzione della parte civile nel processo penale, di fatto, apre una parentesi civile nel costo del processo penale). In questo contesto occorre chiedersi quanto la domanda di risarcimento dei danni (proposta in sede penale) deve essere specifica, la stessa domanda può essere posta in modo diverso chiedendosi se le preclusioni processuali esistenti nel processo civile si possono applicare anche nel processo penale relativamente alla domanda di risarcimento presentata della parte civile. Si potrebbe sostenere che nel processo penale vige il principio per cui la costituzione di parte civile altro non è che l'instaurazione, all'interno del processo penale, di un procedimento civile, con conseguente applicazione – anche nell'ambito penale- del principio dispositivo: la domanda risarcitoria deve cioè essere stata azionata in tutti i suoi elementi costitutivi. In realtà se si legge l'art. 78 cpc si nota che le formalità per la costituzione della parte civile sono relativamente semplici infatti, sorvolando sull'indicazione della parti, l'art. 78 cpp stabilisce che devono essere indicate l'esposizione delle ragioni che giustificano la domanda. Se la costituzione della parte civile è svincolata dalle formalità di un pari atto (citazione) compiuto in sede civile, occorre valutare quanto generica può essere la costituzione della parte civile, di solito si afferma che unica condizione essenziale, dell'esercizio dell'azione civile in sede penale, è la richiesta del risarcimento, la cui entità può essere precisata in altra sede dalla stessa parte, o rimessa alla prudente valutazione del giudice. La domanda svolta con la costituzione di parte civile non richiede – ai sensi del vigente C.P.P. e, ancor di più, ai sensi di quello previgente- la specifica indicazione delle voci di danno di cui si richiede il risarcimento e l'individuazione della nesso causale esistente fra l'illecito e ciascuna posta di danno da risarcire (risultando invero sufficiente che sia dedotta -ancorché sommariamente- l'esistenza di pregiudizi riconducibili all'illecito penale) | Cassazione 14.02.2019 n 4318 passata in giudicato la sentenza penale di condanna generica al risarcimento del danno cagionato da fatto illecito a favore della parte civile, l’azione diretta alla liquidazione del quantum è assoggettata, non più alla prescrizione breve ex art. 2947 cc., ma a quella decennale ex art. 2953 cc, con decorrenza dalla data in cui la sentenza penale di condanna e divenuta irrevocabile. |
Fatima Trotta convolerà presto a nozze. Il 1 luglio sarà il giorno più bello per la conduttrice di Made in Sud che sposerà una vecchia conoscenza del programma, Luigi De Falco che con suo fratello gemello è stato protagonista del duo "Gemelli De Falco", coppia di ballerini umoristici che si esibivano nelle prime edizioni del format in onda su Comedy Central. Luigi De Falco è anche il figlio dell'attuale vicesindaco di Mercogliano. La coppia ha festeggiato la promessa di matrimonio a Boscotrecase, in provincia di Dai giornali locali arrivano numerosi dettagli sulle nozze che saranno celebrate con rito civile al Comune di Mercogliano mentre il ricevimento si terrà nella incantevole Villa Gabrya a Monteforte Irpino, provincia di Avellino. Si tratta di una location da favola, è un posto incantato, una struttura in stile liberty progettata e costruita negli anni '40. Ovviamente ci saranno tantissimi ospiti al matrimonio: atteso Flavio Briatore con la sua signora, Elisabetta Gregoraci, che condivide la conduzione con Fatima Trotta. Le due sono accomunate da una buona amicizia e, secondo indiscrezioni, dovrebbero arrivare al ricevimento direttamente dalla Sardegna in elicottero. Ci saranno ovviamente tutti i protagonisti dell'universo Made in Sud: Pasquale Palma, Gino Fastidio, gli Arteteca, Nello Iorio, Ciro Giustiniani, Alessandro Bolide, Dj Frank Carpentieri, i Sud 58 e tanti altri. Una cerimonia che cela un doppio festeggiamento. Il giorno dopo, il 2 luglio, Fatima Trotta festeggerà il suo trentesimo compleanno, si prevede doppia torta per gli invitati al matrimonio campano più atteso dell'anno. C'è riservo sul viaggio di nozze, dettagli che alla stampa e ai più informati non sono pervenuti ma il tempo per poter essere in giro c'è dato che lo show è in pausa estiva. Un moto per ricaricare le batterie nell'attesa di cominciare alla grande con una nuova stagione su Rai Due. | Il 1 luglio sarà il giorno più bello per la conduttrice di Made in Sud che sposerà Luigi De Falco, vecchia conoscenza del programma, noto per il duo di ballerini umoristici “Gemelli De Falco”. Tra gli invitati anche Briatore e la Gregoraci che potrebbero arrivare direttamente in elicottero. |
“Ringrazio Luigi per avermi dato la possibilità e l’onore di accompagnarlo in questa esperienza unica ed emozionante e spero di essere stata all’altezza. Io ce l’ho messa tutta…ma veramente tutta per non deluderlo mai. E lo ringrazio anche perché grazie a questa esperienza ho conosciuto Emanuele ed oggi siamo una splendida famiglia”. È il saluto al Comune di Napoli di Lucia Russo, cugina del sindaco uscente, Luigi De Magistris, dopo l'elezione di Gaetano Manfredi, e staffista al Municipio partenopeo fin dal primo mandato dell'ex pm nel 2011. Ribattezzata affettuosamente la “cuggigina”, Lucia si è sempre distinta in questi anni trascorsi all'assessorato allo Sport, per professionalità ed impegno, messi alla prova nel corso dei grandi eventi sportivi che hanno caratterizzato il decennio arancione: America's Cup, Giro d'Italia, Coppa Davis, Universiadi. Tantissimi i commenti degli sportivi napoletani per salutare Lucia Russo, come il campione di scherma Diego Occhiuzzi, "Non so come farò ora senza di te, ma ho altri progetti da fare insieme! Sei la n.1". Sotto il post di Lucia Russo per salutare colleghi e assessori, anche il commento di Claudio De Magistris, fratello dell'ex sindaco, suo collaboratore politico nei primi anni, nello staff a San Giacomo, e oggi direttore dell'Arena Flegrea di Fuorigrotta dal 2018. “Lucia – scrive Claudio – dobbiamo tutti ringraziare te per il lavoro straordinario che hai fatto. Sempre disponibile, sempre professionale e sempre con il sorriso sulle labbra”. Mentre l'ex assessora alla Cultura Eleonora De Majo aggiunge: "Sei stata una colonna portante di questi dieci anni Luci. Una presenza rassicurante, una lavoratrice instancabile e soprattutto competente. Ti abbraccio forte". I contratti dei 40 staffisti di De Magistris, infatti, sono scaduti con il mandato del sindaco uscente – assieme a quelli di altri 32 dirigenti esterni, come anticipato da Fanpage.it – e non tutti saranno probabilmente rinnovati. Lucia Russo, specialista in comunicazione, marketing e gestione impiantistica sportiva, era entrata a far parte dello staff dell’ex assessore allo Sport, Pina Tommasielli, nella prima giunta De Magistris nel 2011. Ed è rimasta poi nell'assessorato per 10 anni. All'epoca il primo cittadino neo-eletto rispose alle polemiche per la parentela, spiegando che “il Comune di Napoli presenta, tra uffici propri e società partecipate, circa 21mila dipendenti. Se la statistica è ancora considerata una scienza in questo paese, mi sembra altamente probabile che una mia cugina possa lavorare come staffista presso una struttura del Comune”. Ma cosa scrive Lucia Russo nel suo saluto al Comune? “Ci sarebbe tanto da scrivere ma voglio solo fare dei ringraziamenti per questa meravigliosa esperienza. Lo faccio ripercorrendo la mia quotidianità: ringrazio tutti i dipendenti del parcheggio degli spalti del Maschio Angioino che mi hanno sempre accolto con affetto e il bar Prencipe per iniziare bene la giornata; i Vigili che aprivano la porta del palazzo accogliendomi sempre con un sorriso, con affetto e tanta simpatia. Ringrazio tutti coloro che riempivano le mie giornate tra telefonate e incontri, persone importanti e meno importanti ma che sicuramente mi hanno insegnato tantissimo. Un ringraziamento speciale a tutto il mondo dello sport, Coni, federazioni e associazioni, una realtà bella, complessa e capricciosa ma che sicuramente mi ha insegnato tantissimo e ne farò tesoro. Ringrazio il mondo Lgbt, con amore ho seguito sempre le loro battaglie. Ringrazio tutto il personale di palazzo San Giacomo, dirigenti e funzionari che sono sempre stati presenti e mi hanno teso una mano in tutte le situazioni dalle più semplici alle più difficili. Ringrazio la Polizia Municipale che ci ha sempre supportato in tutti gli eventi organizzati . Ringrazio l’ufficio stampa e il cerimoniale per non avermi mai abbandonato e soprattutto per avermi insegnato tanto del loro lavoro. Un ringraziamento speciale a tutti i colleghi di staff, perché insieme ci siamo tenuti per mano affrontando non poche difficoltà. In particolare penso alle colleghe che negli anni sono diventate amiche. Ringrazio con affetto tutti gli Assessori. Un ringraziamento particolare va a quella che è stata per me la mia seconda famiglia, il mio ufficio. Ringrazio l’Assessore Ciro Borriello – oggi rieletto in consiglio comunale con il M5S – che con le sue Borriellate mi ha dato l’opportunità di imparare tanto e di affrontare tutto sempre con ottimismo. Ringrazio mio cugino Claudio de Magistris che con i suoi abbracci mi ha fatto sempre sentire in qualche modo protetta. Ringrazio la mia famiglia e mia mamma che mi ha sempre supportato e sopportato. | Il saluto al Comune di Napoli di Lucia Russo, cugina del sindaco uscente, Luigi De Magistris, dopo l’elezione di Gaetano Manfredi, e staffista al Municipio partenopeo fin dal primo mandato dell’ex pm nel 2011, ribattezzata affettuosamente la “cuggigina”: “Esperienza unica ed emozionante, qui ho trovato l’amore”. |
Un tempo dal parrucchiere, a scuola, sui treni, sugli aerei e soprattutto nelle case, c'era una sovrabbondanza di giornali cartacei, quotidiani di carta stampata o riviste, settimanali o mensili. Da anni però assistiamo ad una graduale scomparsa dagli scaffali di tutta la produzione stampata a favore di una sempre maggior digitalizzazione dell'informazione e dell'intrattenimento. Che sia da ricercare in atteggiamenti più eco-sostenibili e rispettosi dell'ambiente o che bisogna trovarne la motivazione dietro l'affermarsi degli strumenti tecnologici digitali, sta di fatto che l'editoria stampata riscontra da tempo una crisi senza eguali. Ma qualcosa nel mondo si sta muovendo su binari opposti. Chi dice che l'editoria e i giornali stampati siano in declino e prossimi all'estinzione non conosce Green Newspaper, il nuovo giornale giapponese che si pianta. | Morte dell’informazione stampata? Non in Giappone dove i giornali vengono sotterrati per far crescere piante e fiori. |
Nessun dubbio: la terza dose di vaccino anti Covid sarà inevitabile per tutti. Secondo la road map del governo la somministrazione verrà fatta in autunno, già a ottobre. Si parte con anziani e fragili, poi il richiamo toccherà anche alle altre fasce d'età. Lo ha annunciato questa mattina anche il sottosegretario alla Salute Pier Paolo Sileri: "Sarà necessaria perché gli studi dimostrano che cala l'immunità dei vaccinati e cala per prima per coloro che hanno una non completa immuno-competenza. Quindi si parte da loro, poi progressivamente gli studi che sono in corso in tutti i Paesi occidentali ci diranno quale sarà il momento opportuno per fare il richiamo", ha spiegato a Radio anch'io su Rai Radio1. "Ora – ha chiarito Sileri – quando si parla di richiamo e terza dose non significa fare tutti la terza dose a ottobre, significa che se le immunità cala dopo otto/nove/dieci mesi, ottobre sarà il punto di partenza per fare i richiami per coloro i quali non sono immuno-competenti, come i dializzati, o sono passati i dieci mesi". "Stiamo osservando che anziani e persone fragili, vaccinati a gennaio e febbraio, stanno esaurendo la loro protezione – ha confermato il consigliere del ministro Speranza Walter Ricciardi a Sky Tg24 – Queste persone si trovano nuovamente vulnerabili e vanno riprotette. Dobbiamo partire da loro, dalle persone che sono state vaccinate prime e più fragili". "Poi pian piano c'è anche il problema degli operatori sanitari, vaccinati tra gennaio e febbraio", ha aggiunto Ricciardi. La Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri chiede però di attendere per il richiamo per le altre categorie: "Terza dose? Sicuramente è un richiamo che aumenta il livello di immunità, dobbiamo capire se diventa indispensabile o meno. La Terza dose oggi è indicata principalmente per i fragili, dove il livello immunologico è più compromesso. Per gli altri aspettiamo, guardiamo gli studi", ha detto a LaPresse Filippo Anelli, presidente della Fnomceo. "Dall'andamento epidemiologico sembra che il vaccino tenga molto bene, e la risposta che attendevamo c'è stata. Dobbiamo proteggere il più possibile per evitare cresca il numero dei morti, l'invito è fare le due dosi. Ma al momento la vaccinazione tiene con una lievissima riduzione di efficacia nel tempo", ha aggiunto. Il governatore Michele Emiliano ha detto che i richiami potrebbero partire già alla fine di settembre: "La Puglia è pronta, nel senso che noi abbiamo già messo a punto il piano per cominciare la terza vaccinazione. Ovviamente, siccome siamo disciplinati e lavoriamo di concerto tra le Regioni, attendiamo che l'ordine arrivi dal ministero della Salute: faremo tutto quanto in modo ordinato e strutturato, anche perché il dato sanitario indica che dopo qualche mese, come per il vaccino sull'influenza ordinaria, il vaccino anti-covid perde di intensità, non ha la stessa capacità di copertura e quindi va rinnovato, visto che l'epidemia è in corso", ha detto a Start, su Sky TG24, | La terza dose di vaccino sarà necessaria per tutti, ma soprattutto per i soggetti fragili. Per queste persone, e per gli anziani, i richiami verranno organizzati già all’inizio dell’autunno. “Poi pian piano c’è anche il problema degli operatori sanitari, vaccinati tra gennaio e febbraio”, ha detto il consigliere del ministro Speranza Walter Ricciardi. |
Fa bene a ridere sguaiatamente la rocker Avril Lavigne, dopo il bellissimo regalo di fidanzamento ricevuto dal suo futuro sposo Chad Kroeger, leader dei Nickelback. Un prezioso del valore di 350.000 dollari, con una lavorazione particolare per ottenere il prodotto finito che consta di un diamante centrale e altri intorno, a formare il "modesto" valore di 14 carati di anello. E' il gioielliere Michael O'Connor a Us Weekly a descrivere il brillante regalato da Chad alla sua futura sposa. Come brilla! – Ha speso la modica cifra di 350.000 dollari Chad Kroeger, artista dei Nickelback in procinto di convolare a nozze con Avril Lavigne: un anello di fidanzamento con diamante a forma di pera ed elemento vintage che va incontro allo stile della cantante canadese. Matrimonio lampo – Quello cn Chad Kroeger sarà, come dicevamo, il secondo grande impegno d'amore che la cantante decide di prendere: il primo fu quello con Deryck Whibley, lasciato nel 2010 e fino a gennaio la canadese figurava al fianco di Brody Jenner, fratello di Kim Kardashian. Una relazione breve quest'ultima, terminata con l'incontro tra Chad e Avril a causa di una collaborazione tra i due che ha fatto scoccare la scintilla e la passione nella coppia. Un amore travolgente che a soli 6 mesi dalla sua nascita vede i due piccioncini decidere di convolare a nozze con tanto di "diamante per sempre"! [View the story "Un anello da 350.000 dollari per Avril Lavigne" on Storify]Un gioiello di grande valore e difficile lavorazione, che la tasche di Kroeger a quanto pare potevano permettersi di acquistare, emozionando e stupendo la giovane Lavigne, al suo secondo matrimonio. | Chad Kroeger dei Nickelback ha donato un gioiello da 14 carati complessivi alla sua futura moglie, Avril Lavigne. |
La canzone più nota della coppia formata da Enzo Gragnaniello e Mia Martini è senza dubbio "Cu' Mme" che vede anche la partecipazione di Roberto Murolo, ma il rapporto che legava il cantautore napoletano e la cantante calabrese risale a molti anni prima, a quel periodo buio della cantante che all'inizio degli anni '80 decise di scomparire dalle scene a seguito di voci infami e infamanti che la gettarono in depressione. Quel periodo buio Enzo Gragnaniello lo visse da vicino, come spiega ai microfoni di Fanpage.it, con cui ricorda il momento in cui la conobbe, la portò a Napoli cucinando per lei e soprattutto scrisse "Donna", canzone che sarebbe finita nell'album "Mia Martini" che seguì la partecipazione della cantante al Festival di Sanremo del 1989 con "Almeno tu nell'universo". Abbiamo raggiunto al telefono il cantautore che in questo periodo è in giro con il progetto "In Viaggio Coi Poeti", assieme ai Solis String Quartet, in cui rilegge classici del cantautorato mondiale, da Leonard Cohen a Lou Reed e Tom Waits e che vedrà la pubblicazione su disco entro il prossimo dicembre, subito dopo l'uscita del suo nuovo album ad aprile. Ciao Enzo, il tuo rapporto con Mia Martini è noto: hai visto "Io sono Mia"? Che ne pensi? La cosa importante è che hanno parlato di Mimì, quello che interessa è la verità, riscattarla, io lo sapevo che prima o poi la verità sarebbe venuta fuori. Il film si è ridotto a quello che hanno voluto far sapere, senza spiegare quel momento importante in cui due impresari napoletano la portarono a Napoli, quando stava veramente giù: loro presero a cuore la sua storia, mi chiamarono e mi invitarono a vedere un suo spettacolo… in un ristorante, una cosa allucinante. Quando la sentii cantare rimasi di sasso, tornai a casa subito dopo averla conosciuta meglio e scrissi "Donna", un momento importante per entrambi, fu quella canzone che le permise di avere il contratto con la Fonit Cetra che poi successivamente la mandò a Sanremo. Che anno era quando vi incontraste? Era l'85, anni in cui stava veramente giù, anche a livello fisico, espressivo, non so: il giorno dopo venne a casa mia con i due impresari, le ho cucinato pasta e fagioli con i frutti di mare e lei cominciò a ridere; quando facevamo i concerti in giro, assieme abbiamo fatto due tournée nei migliori teatri, quando mi presentava diceva ‘Adesso c'è il sole', evidentemente era quel sole che a lei è mancato per un po' di tempo, poi sai noi napoletani abbiamo quella caratteristica di sdrammatizzare tutto, di esorcizzare e lei si innamorò di tutto questo. Il potere della pasta e fagioli e dell'empatia che si creò, insomma.. Guarda, io e lei ci sentivamo artisticamente ma anche spiritualmente, c'era un feeling esagerato e credo che quegli anni siano stati tra i migliori della sua vita, tutto questo non è stato raccontato, a loro interessava la parte grigia, nera, spero che faranno un secondo tempo, almeno (sorride). Anche perché si sono fermati all'89, la rinascita sanremese… | Una pasta e fagioli nei Quartieri spagnoli napoletani sancì definitivamente l’amicizia tra Mia Martini ed Enzo Gragnaniello, per quella che sarebbe stata una collaborazione che avrebbe portato a pezzi importanti come “Donna” e “Cu ‘mme”, assieme a Roberto Murolo. Abbiamo chiesto al cantautore napoletano di raccontarci il suo rapporto con la cantante. |
Konami ha annunciato che il prossimo capitolo della sua famosa serie di simulazioni calcistiche, che quest'anno è stata rinominata "eFootball PES 2020", avrà la licenza esclusiva della Juventus FC, che in questo modo potrà apparire ufficialmente solamente all'interno del videogioco sviluppato dalla realtà giapponese. L'accordo, della durata di tre anni, consentirà a Konami di utilizzare in esclusiva nome, stemma e kit di gioco ufficiali della Juventus e ha permesso agli sviluppatori di lavorare a stretto contatto con i giocatori della squadra torinese per poterli ricreare in maniera ancora più realistica. "La nostra partnership con Juventus FC, una delle più importanti squadre del mondo, è un messaggio chiaro da parte di eFootball PES 2020, che sarà l’unico videogioco di calcio in cui si potrà giocare con i giganti italiani" ha commentato Jonas Lygaard, Senior Director Brand & Business Development di Konami. "Il claim di eFootball PES è ‘playing is believing’ e noi siamo orgogliosi che la Juventus FC creda in noi e in un futuro con noi". Oltre ai giocatori, anche l'Allianz Stadium sarà riprodotto nei minimi dettagli all'interno del prossimo capitolo della serie e, anche in questo caso, sarà esclusiva di eFootball PES 2020. Infine, i giocatori della Juventus sono stati tutti scannerizzati in tre dimensioni per consentire una riproduzione fedelissima del loro aspetto. La partnership con PES si concretizzerà anche nella presenza della squadra italiana in copertina, dove la Juve sarà rappresentata da Miralem Pjanić, centrocampista bosniaco della Juventus. | Konami ha annunciato che il prossimo capitolo della sua famosa serie di simulazioni calcistiche, che quest’anno è stata rinominata “eFootball PES 2020”, avrà la licenza esclusiva della Juventus FC, che in questo modo potrà apparire ufficialmente solamente all’interno del videogioco sviluppato dalla realtà giapponese. |
Torna a parlare Elga Profili, nota ex Dama del Trono Over di Uomini e Donne. Ai tempi della sua partecipazione frequentò Antonio Jorio, Guido Soldati e Samuel Baiocchi: ora, in una serie di video periodicamente pubblicati sulla sua pagina Facebook, svela alcuni meccanismi interni al programma di Maria De Filippi, ignoti al pubblico, spiegando che non tutto, a UeD, è vero. Se alcuni giorni fa la Profili definì la trasmissione "aggiustata" con lo scopo di "renderla più gradevole, più appetibile ed efficace", stavolta fornisce ulteriori particolari per spiegare la sua versione dei fatti. Elga tiene a precisare di non avere nulla contro la produzione dello show e di essere sempre stata libera di fare le sue scelte. Ci sarebbero casi, però, in cui le parole dei cavalieri e delle dame sarebbero censurati, dal momento che gli autori deciderebbero quali microfoni tenere aperti. Un fatto che è accaduto a lei stessa. I partecipanti sono microfonati e i i microfoni possono essere aperti o chiusi. Non possono essere aperti tutti i microfoni contemporaneamente per una esigenza tecnica, ma è chiaro che questo viene in qualche modo gestito. Si chiudono volontariamente alcuni microfoni. Questo è successo anche a me, quando non volevano che intervenissi su certi argomenti, ed è successo anche ad altri. Sono piccoli limiti che rendono un po' meno veritiera la trasmissione. Non vuol dire che la trasmissione sia falsata, ma che è un reality differito. | La ex Dama del Trono Over fornisce nuovi particolari sui meccanismi dello show di Maria De Filippi, per chiarire come non tutto ciò che vediamo in trasmissione sia vero. |
Gli Stati Uniti risponderanno in maniera commisurata all'attacco hacker della Corea del Nord avvenuto qualche settimana fa. Lo ha affermato il presidente Obama nel corso di una lunga conferenza stampa trasmessa da una località di villeggiatura alle Hawaii, dove il presidente sta passando le vacanze. "No, non credo che fosse un atto di guerra. Penso che sia stato invece un atto di cyber–vandalismo. Costoso, molto, molto costoso. Che prendiamo seriamente e al quale daremo una risposta commisurata" ha commentato Obama. Nel frattempo gli hacker, che si definiscono i "Guardiani della Pace", continuano ad inviare messaggi di scherno all'FBI, con immagini e video che recitano "You are an idiot". Anche per questo gli USA stanno considerando l'opzione di inserire nuovamente la Corea del Nord nella lista dei paesi considerati sponsor del terrorismo. Una decisione sostenuta dalle minacce giunte nei confronti dei cinema americani, i quali erano stati intimati dagli hacker di non proiettare il film The Interview, pena azioni terroristiche di rappresaglia. Il governo di Pyongyang continua a negare qualsiasi coinvolgimento nell'azione e avverte, tramite la Commissione nazionale di difesa nordcoreana, che in caso di prese di posizione drastiche "risponderemo in modo proporzionale nel momento, nel luogo e nel modo che sceglieremo". . Gli Stati Uniti si stanno comunque già muovendo per approfondire le indagini, coinvolgendo persino la Cina e chiedendo aiuto a Pechino per limitare le possibilità d'attacco della Corea del Nord. "Abbiamo discusso l'eventualità con la Cina di scambiarci informazioni e chiesto la loro collaborazione" ha dichiarato un funzionario di Washington al New York Times "Ciò che stiamo cercando è un'azione di blocco, qualcosa che possa contrastare i loro attacchi". Uno sviluppo interessante, anche perché recentemente gli USA hanno accusato diversi hacker cinesi di aver portato a termine alcuni attacchi informatici nei confronti di aziende americane, tra cui il servizio postale. La Cina, però, è anche il maggior provider di internet della Corea del Nord e per questo può limitarne le capacità informatiche. | Gli Stati Uniti sono pronti a rispondere in maniera proporzionale agli attacchi hacker della Corea del Nord. È quanto affermato durante una lunga conferenza stampa dal presidente Obama. Che precisa: “Si è trattato di un atto di cyber-vandalismo, non di un atto guerra”. |
È un'estate in musica quella di Emma: musica registrata, cantata e condivisa. La cantante, infatti, che è in vacanza, nelle scorse settimane ha postato più volte immagini che ritraevano la sua attività di scrittura e registrazione del nuovo album, che arriverà a tre anni di distanza da "Adesso" visto che uscirà, probabilmente, nel 2018, anche se non sono molte le informazioni a disposizione. Nei giorni scorsi, però, tra una foto in piscina, qualche video divertente sulla sua estate e qualche post sui Wind Music Awards, Emma sta postando di volta in volta citazioni tratte da alcune canzoni e qualcuna è anche accompagnata da qualche ispirazione in più. L'ultima, ad esempio, è tratta da "Con una rosa", una delle canzoni storiche e più amate di Vinicio Capossela ("Con una rosa hai detto/vienimi a cercare/tutta la sera io resterò da sola/ed io per te/muoio per te/con una rosa sono venuto a te…) a cui ha anche aggiunto gli hashtag #ispirazioni e #nuoverotte. Chissà cosa bolle nella pentola della cantante e in che modo la musica del cantautore irpino la sta ispirando. | Ispirata da Capossela, scrive Emma Marrone, che sta raccontando e accompagnando le sue vacanze anche con le parole di alcune canzoni. |
La Disney proprio non vuol perdere il vizio di rifare i suoi classici. Dopo "Maleficent" e proprio mentre sta per uscire in sala "Cenerentola", firmato da Kenneth Branagh e chiaramente ispirato all'immortale cartoon del 1950 (più che alla fiaba di Perrault), da oltreoceano arriva la news di un altro remake. Stavolta a subire il destino dei ormai immancabili rifacimenti è addirittura l'elefantino più famoso della storia del cinema: l'indimenticabile e tenerissimo Dumbo, protagonista di un capolavoro targato 1941 e ancora oggi molto amato dai bambini. Ne verrà realizzata una versione live action, con protagonisti in carne e ossa. Alcune voci in proposito circolarono già nell'estate 2o14. La vera notizia, però, è un'altra: come riferito dal Wall Street Journal, in cabina di regia sarebbe stato chiamato nientemeno che Tim Burton. Il visionario regista americano torna dunque a confrontarsi con la materia Disney a cinque anni da "Alice in Wonderland". Il rapporto tra Burton e la casa di Topolino è peraltro di lunga data, dal momento che l'autore di "Edward mani di forbice" mosse i primi passi proprio come animatore all'interno della maison Disney, prima di venirne allontanato ai tempi del corto "Frankenweenie" per incompatibilità di vedute. L'iconografia gotica e sottilmente inquietante del giovane Burton mal si sposava, infatti, con l'universo molto più rassicurante e colorato della casa cinematografica. A distanza di anni, però, il rapporto tra le due parti si è ricucito (già ai tempi di "Nightmare Before Christmas") e Burton sembra quindi sul punto di riadattare la favola dell'elefantino dalle orecchie giganti. | Il regista di “Big Eyes” è stato chiamato a dirigere il rifacimento del celeberrimo classico Disney. Sarà una versione con attori in carne ed ossa, incentrata sulla storia di una famiglia oltre che sulle vicende del tenero elefantino. |
Ieri, nei giardini di Palazzo Grimaldi a Montecarlo, è andata in scena la prima parte di quello che è probabilmente il matrimonio vip dell'anno. Nella romantica cornice del Principato di Monaco, Pierre Casiraghi e Beatrice Borromeo si sono sposati con rito civile. Per il più giovane tra i figli della principessa Carolina e la bella (e nobile) giornalista italiana è stato solo un "assaggio" in vista del matrimonio vero e proprio che si celebrerà con cerimonia religiosa il 1 agosto sul Lago Maggiore, a casa della sposa come vuole la tradizione (più precisamente, su un'isola di proprietà della famiglia Borromeo). La cerimonia del 25 luglio è stata blindatissima, rigorosamente a porte chiuse di fronte a circa 70 invitati: i sudditi monegaschi, abituati alle celebrazioni imponenti (come dimenticare il famoso matrimonio tra Ranieri e Grace Kelly come pure quello del principe Alberto con Charlotte Wittstock), stavolta hanno potuto ammirare solo da lontano le nozze più glamour del 2015. A officiare la cerimonia è stato Philippe Narmino, direttore dei servizi giudiziari del Principato e Ufficiale di Stato civile della famiglia Grimaldi. Dopo il fatidico sì, gli sposi hanno organizzato un picnic per ben 700 ospiti, cui è seguita una festa a base di danze al Jimmy's, noto locale di Montecarlo. Quello tra Beatrice e Pierre è un amore che dura ormai da sette anni. Se il principe, nato nel 1987 dal breve matrimonio tra Carolina di Monaco e Stefano Casiraghi (pilota motonautico italiano morto tragicamente in un incidente al campionato mondiale di offshore nel 1990) è tra gli eredi di una delle famiglie più blasonate d'Europa, la giovane Borromeo vanta discendenze non meno illustri. I genitori sono infatti il conte Carlo Ferdinando Borromeo e la contessa Paola Marzotto, figlia della celebre stilista Marta Marzotto. In realtà priva di titoli nobiliari (il padre e la madre non sono infatti sposati), Beatrice non si è accontentata di far parte del bel mondo dell'aristocrazia lombarda. Dopo una carriera di modella, è diventata una nota giornalista, lavorando tra l'altro ad AnnoZero con Michele Santoro e su Radio105. Collabora con Il Fatto Quotidiano e ha realizzato alcuni documentari d'inchiesta, tra cui "Mamma Mafia" e "Lady ‘Ndrangheta", sulle figure femminili della criminalità organizzata calabrese. | Ieri, 25 luglio, nei giardini di Palazzo Grimaldi si sono celebrate le nozze civili tra il figlio di Carolina di Monaco e la giornalista italiana figlia del conte Borromeo e nipote di Marta Marzotto. Una cerimonia semplice, celebrata a porte chiuse, in vista del matrimonio religioso che andrà in scena il 1 agosto sul Lago Maggiore. |
Catello Maresca ha iniziato da pochi giorni la sua campagna elettorale a sindaco di Napoli. Non è ancora ufficiale il sostegno del centrodestra al magistrato in aspettativa che ha dedicato 22 anni di carriera alla lotta alla camorra. Ospite nella redazione di Fanpage.it, Maresca ha iniziato a scoprire le carte sulle sue proposte per il governo della città di Napoli. Dal modello di gestione della cosa pubblica all'annoso e prioritario tema dell'enorme debito del Comune di Napoli, il magistrato ribadisce la scelta di campo assolutamente civica e garantisce in prima persona sulla trasparenza delle liste a suo sostegno. Di certo le stagioni che hanno visto i servizi pubblici dell'amministrazione comunale di Napoli nelle mani di soggetti privati grandi o piccoli, non sono proprio passate alla storia come le più trasparenti. Basta guardare agli scandali che coinvolsero la gestione dei rifiuti e delle case popolari nell'ultima amministrazione di Rosa Russo Iervolino per farsi un'idea. Ma per Catello Maresca il modello di compartecipazione pubblico-privato è la strategia da cui ripartire. "Dobbiamo espandere al massimo, nei limiti consentiti in termini normativi, la compartecipazione pubblico/privato – spiega il magistrato – noi dobbiamo coinvolgere gli imprenditori nella gestione della cosa pubblica, nella gestione del verde, nella realizzazione dell'arredo urbano. Basta con la criminalizzazione del profitto, ci vuole un coinvolgimento vero del mondo delle imprese private". Ma non solo: "Dobbiamo coinvolgerli anche nei grandi progetti, su Bagnoli, su Napoli Est, sulla Mostra d'Oltremare e sull'attenzione alle periferie", insomma una "compartecipazione" praticamente su tutto. Di certo bisognerà fare affidamento a tutte le capacità migliori della città per uscire dal disastro economico in cui versa Palazzo San Giacomo. Un tema imprescindibile per chiunque voglia fare il Sindaco di Napoli. Maresca lo sa bene: "Stiamo studiando" spiega. La proposta del magistrato per trovare un equilibrio di bilancio passa attraverso la possibilità di usare diversamente alcuni fondi europei per sanare le casse: "Il Comune di Napoli ha bisogno per l'ordinario di 1,5 – 1,6 miliardi all'anno, al momento ne incassa quando va bene 1,3 miliardi, nel 2020 addirittura 1,1 miliardi, questo crea un buco di 300 milioni all'anno – spiega – noi stiamo agendo sui fondi strutturali europei, FESR e FSN, alcuni in capo al Ministero per il Sud altri alla Regione Campania, ci sono fondi non usati per l'ultimo anno. Rimettendo in circolo questi soldi e potendo utilizzarli per la cassa possiamo aspirare ad un equilibrio di bilancio". Una ricetta che avrebbe comunque bisogno di un supporto istituzionale trasversale per poterli utilizzare in questo senso. "E' anche chiaro che il Parlamento dovrà sicuramente intervenire, anche dopo la sentenza della Corte Costituzionale, per mettere mani alla situazione economica degli Enti Locali" sottolinea Maresca. Un tema che sta accompagnando la candidatura di Maresca è quello, vista anche la storia professionale del magistrato, che riguarda la trasparenza delle liste che lo sosterranno. Ad ogni tornata elettorale, Napoli e più in generale la Regione Campania, finiscono puntualmente sotto i riflettori per candidati non proprio immacolato, se non addirittura condannati per malaffare o corruzione. "Le dico da subito che ho chiesto di conoscere i nomi dei candidati, non solo quelli della lista "Maresca Sindaco" ma di tutti i candidati alle liste che mi sosterranno, almeno un mese prima – chiarisce – mi faccio da subito garante di trasparenza, lo faccio perché non ho alcuna intenzione di infangare 22 anni di onesto lavoro in magistratura che mi ha permesso di essere conosciuto soprattutto dai giovani". Dopo una esperienza giovanile di attivismo nel mondo cattolico con le ACLI, Maresca anche da magistrato ha continuato a essere attivo nell'associazionismo, con la sua associazione "Arti e Mestieri" aiutando i ragazzi delle periferie più disagiate della città. "E' una passione civica che mi accompagna da sempre" spiega, e che è alla base della sua scelta di scendere in campo. Una scelta che travalica gli schieramenti, e lo stesso magistrato lo ha già sottolineato diverse volte. "Nè di destra nè di sinistra" insomma, ma solo al servizio della città. | Il magistrato lancia la sua ricetta per Napoli: “Basta criminalizzare il profitto, coinvolgiamo gli imprenditori nella gestione del verde, dell’arredo urbano e nei grandi progetti da Bagnoli a Napoli est”. Sul bilancio l’obiettivo è usare i fondi strutturali per ritrovare l’equilibrio di bilancio. Sulla trasparenza nelle liste a suo sostegno si impegna in prima persona: “Sarà garante per tutti i candidati di tutte le liste”. Sulle alleanze: “Ringrazio Salvini ma resto autenticamente civico”. |
Al 27 settembre sono 103638 i migranti sbarcati sulle coste italiane, per un dato che registra un calo del 21,5% rispetto allo stesso periodo del 2016. La flessione degli arrivi via mare è cominciata nel mese di luglio, ma è risultata decisamente più significativa nei mesi di agosto (meno 17mila persone sbarcate) e settembre (meno 11mila); se questo trend dovesse continuare è possibile ipotizzare che alla fine del 2017 si registrerà un calo di circa 60mila presenze, per un -30% complessivo di sbarchi sulle nostre coste. A determinare il calo degli arrivi è stato principalmente il cambio di rotta del Governo italiano, che ha sposato (con pochissime resistenze interne al Consiglio dei ministri) l’approccio del ministro dell’Interno Marco Minniti. Il Viminale ha avviato una serie di tavoli di confronto con il governo libico “riconosciuto”, con le richieste italiane riassumibili con: ampliamento delle azioni della Guardia Costiera libica, chiamata a compiti di SAR nelle more della definizione di un MRCC in Libia; controllo della frontiera con il Niger; “disponibilità” ai controlli sulle condizioni in cui vengono trattenuti i migranti. In cambio, l’Italia fornirà supporto e addestramento alla Guardia Costiera libica, si impegnerà per la stabilizzazione del paese e lavorerà su nuovi accordi commerciali. La versione ufficiale è più o meno questa. C'è tanto altro da raccontare, però, sulla Libia e sul prezzo che stiamo pagando per una diminuzione del 20 / 30 percento degli arrivi sulle nostre coste. Che fine hanno fatto queste persone “attese” sulle nostre coste? Tutto autorizza a pensare che, eccettuati eventuali cali fisiologici, la maggioranza dei migranti sia stata “trattenuta” in Libia, mentre una parte marginale sia stata respinta al confine meridionale. Cosa significa tutto ciò, concretamente? È difficile dirlo e sulle fonti delle informazioni fatte circolare in queste settimane si è discusso molto. L’Italia sta trattando ufficialmente solo con il governo di Fayez al Sarraj che però non controlla tutto il territorio libico e, soprattutto, sembra non avere alcuna influenza nella zona di Sabratha, la città dalla quale parte il maggior numero di gommoni e barconi diretti verso il nostro paese. La brusca interruzione degli sbarchi, secondo alcune inchieste condotte da media internazionali, sarebbe stata possibile solo con il placet delle milizie che controllano quella zona. Associated Press, in particolare, ha evidenziato il ruolo di due milizie, la “Martire Abu Anas al Dabbashi” e “Brigata 48”, che in passato sono state accusate di coinvolgimento nel traffico di migranti dalla Libia all’Italia. Come spiega Il Post in questo approfondimento, le inchieste accusano il Governo italiano “di aver saltato l’intermediazione di Sarraj e aver stretto accordi direttamente con gli stessi personaggi che fino a poco tempo fa erano in combutta con i trafficanti”. Le accuse sono state respinte al mittente dal Governo italiano, che tuttavia non ha mai chiarito fino in fondo i particolari del nostro “intervento” in Libia. Così come non ha chiarito i legami con una serie di soggetti operanti in Libia e accusati di avere un ruolo nel traffico di uomini, come evidenziato da una inchiesta della Reuters. Senza contare un altro aspetto, focalizzato da Raineri sul Foglio, ovvero la “riconversione” di alcuni trafficanti, ora diventati “controllori” del territorio libico: In palio ci sono finanziamenti generosi da parte dell’Unione europea, che potrebbe replicare in Libia il modello Erdogan sull’immigrazione – vale a dire denaro in cambio del blocco delle rotte di migrazione. Con la differenza che la Turchia esercita un ferreo controllo centralizzato su tutto il processo, ha costruito campi profughi che fa visitare ai giornalisti e lascia che la maggioranza dei siriani viva in Turchia fuori dai campi. In Libia invece il governo di Tripoli fa da tavolo dei negoziati di tutte le milizie e i gruppi della costa. Il premier Fayez al Serraj è debole, ma è il canale di comunicazione ufficiale e legittimo con i governi europei | Gli sbarchi sulle nostre coste sono diminuiti, ma a che prezzo? Quello di non avere la minima idea del destino di decine di migliaia di persone, rinchiuse e picchiate nelle prigioni libiche. E di aver stretto patti con un governo che non controlla il proprio territorio e deve a sua volta mediare con miliziani e trafficanti. |
Tra i successi più noti della carriera di Amedeo Minghi c'è sicuramente "1950", pezzo presentato in gara al Festival di Sanremo dal cantautore nel 1983. Divenuto nel corso degli anni molto significativo per la storia della kermesse sanremese, racconta una storia d'amore nell'Italia appena liberata nel secondo dopoguerra. Ad omaggiarla per i 70 anni del festival della canzone nella serata del giovedì c'è sul palco dell'Ariston Rita Pavone accanto proprio ad Amedeo Minghi. Il brano "1950", fu presentato da Amedeo Minghi nel corso della 33esima edizione del Festival di Sanremo nel 1983. Il posizionamento in classifica non rispecchia la notorietà del pezzo negli anni successivi, visto che la canzone non si qualificò dopo la prima serata e, stando ai dati del concorso Totip, arrivò ultimo. Il testo di "1950" racconta di una storia d'amore tra il protagonista e Serenella in una Italia, Roma in questo caso, appena liberata dai tedeschi grazie alle forze amiche americane. I segni lasciati dalla guerra sono ancora evidenti nei luoghi e, soprattutto, nell'umore della gente che però, come dimostra il protagonista dedicando questa canzone alla sua amata, ha voglia di ricominciare a vivere una vita serena lasciandosi alle spalle gli orrori delle tragedie vissute, imparando nuovamente a godere della libertà e della spensieratezza. | Tra i successi più noti della carriera di Amedeo Minghi c’è “1950”, brano su una storia d’amore nell’Italia del dopoguerra. Presentata in gara al Festival di Sanremo dal cantautore nel 1983, la canzone non valse a Minghi un ottimo posizionamento, ma è divenuta poi il suo cavallo di battaglia. Ad omaggiarla per i 70 anni del festival nella serata del giovedì c’è sul palco dell’Ariston Rita Pavone, accanto proprio ad Amedeo Minghi. |
Nell' Agosto 2014 l'Isis uccideva gli ostaggi americani cominciando dal giornalista James Foley. Da quel momento il pianeta intero ha dovuto interrogarsi sulla questione della pubblicazione o meno delle immagini di morte diffuse dallo Stato Islamico. Quello fu l'avvio della loro propaganda. All'epoca, senza alcun accordo coordinato, sui social si manifestò ampio consenso a non pubblicare il video postato dai jihadisti. La questione si ripropone oggi nella sua intensità per quanto accaduto a Saint-Etienne-di Rouvray o a Nizza. In Francia, Juliette Méadel, segretaria di Stato preposta al “sostegno alle vittime” ha annunciato la creazione di un gruppo di lavoro per "ragionare sulla copertura mediatica degli attentati". Saranno poi prese delle misure a settembre. Nel frattempo, ieri, Le Monde ha preso una posizione molto chiara: "Abbiamo deciso di non pubblicare più immagini di estratti di documenti di propaganda o rivendicazione dell'Isis. Non pubblicheremo più fotografie degli autori delle stragi, per evitare effetti di glorificazione postuma”. L'attentatore di Nizza è stato ritratto in costume da bagno su Paris Match, sulla prima pagina di Libération con la foto che sembrava di un ricercato, poi sul Nouvel Observateur mentre ballava la salsa. Gli assassini di Nizza o di Rouen andavano o no mostrati? Avevano una vita: bisognava davvero raccontarla? "Nel dispositivo di creazione di eroi dell'Isis evocare l'autore di un attentato corrisponde a fare il loro gioco" ha detto l'antropologo Abdu Gnaba. “Per seminare paura e creare caos sociale, i terroristi utilizzano tutte le armi, e specialmente quelle che gli conferisce il potere mediatico. Assetati di riconoscimento e di gloria, questi figli del consumismo provano a imporre la loro esistenza ovunque sia possibile arrivare con Internet, tv e stampa. Sperano così di passare dall'anonimato di un “io” malato a un “noi” potente e visibile in scala planetaria. Così, promuovendo l'immagine del terrorista, compiacendosi nell'analisi della sua storia, con il pretesto di cercare di capire la barbarie più velocemente degli inquirenti la nostra società dello spettacolo alimenta purtroppo la volontà di riconoscimento di questi assassini, e gli offre, post mortem, una possibilità di passare da feccia allo status di sedicente guerriero”. Anche lo psicanalista tunisino Fethi Benslama – in un intervento su France Culture- propone ai media di siglare un patto di non diffusione. | In Francia e Germania, entrambe confrontate allo choc delle stragi, ci si sta chidendo se i media debbano continuare a fornire informazioni e dettagli sulle identità degli assassini. Argomento molto vasto ma che si ridurrebbe alla sola censura dell’informazione. E quindi a un’ulteriore restrizione delle nostre libertà. Ha senso parlare di censura nell’era del web e dei social network? |
Pochi giorni fa, il 28 aprile, ha debuttato sulla ABC, uno dei più famosi canali televisivi americani, Happy Town, una nuova serie che per certi versi sembra riportare alla mente la straordinaria saga ideata nel 1990 da David Lynch con il suo indimenticabile (e insuperabile) Twin Peaks (dopo 20 anni tornato in Tv in Italia). Nel cast abbiamo tra gli altri Sam Neill, George Stulls e Steve Weber, e la storia è ambientata in una piccola cittadina del Minnesota. Dopo qualche anno di relativa pace e tranquillità, gli abitanti di Haplin, città sconvolta in passato da una serie di rapimenti irrisolti, si ritrovano nuovamente a dover combattere con un misterioso e inquietante nemico, chiamato “The Magic Man”, probabile autore delle precedenti sparizioni. Si sparge la convinzione che l'uomo sia alla ricerca di nuove vittime, e il borgo scivola nel terrore. Nel frattempo, in questa “Happy Town”, ogni abitante sembra avere qualcosa di losco da nascondere, ed è disposto a fare qualsiasi cosa per conservare intatti i propri segreti. Come si vede, i punti in comune con Twin Peaks, la morte di Laura Palmer, e gli oscuri misteri dei suoi conterranei, sembrano molti ed evidenti. Sam Neill, uno dei protagonisti, ha comunque già tenuto a precisare che rispetto alla serie-capolavoro di Lynch, basata su forte connotazioni surreali e quasi metafisiche (così come il successivo, strepitoso e unico Mulholland Drive), Happy Town è invece molto più calato nella realtà quotidiana, ed è un riuscito mix di commedia e spaventi, umorismo e tensione. Stulls invece ha dichiarato che il suo personaggio ricorda un po' il Jack Shepard di Lost (di cui è in arrivo il gran finale, che sarà trasmesso in diretta sulla Fox). Vedremo come risponderà il pubblico statunitense, e aspettiamo l'approdo della serie anche qui da noi. | In America è stata appena trasmessa la prima puntata di una nuova serie Tv che sembra in parte ricalcare la saga-capolavoro di Lynch. |
Quali colori indosseremo il prossimo autunno? Quali saranno le fantasie di moda nell'inverno 2019? Le paillettes saranno in o out? Come abbinare i colori in modo trendy? Il fashion month è quasi concluso possiamo dunque rispondere a queste domande osservando i trend proposti dagli stilisti italiani sulle passerelle di Milano. Per quanto riguarda le tonalità a regnare sono quelle metalliche come argento e oro, tornano poi di moda i colori fluo e le nuance vitaminiche, mentre gli accostamenti a blocchi di colore unico sono i più cool. Grande spazio anche per fantasie intramontabili come le righe, che il prossimo anno saranno maxi e colorate, e per il tartan, proposto da molti designer in una chiave punk moderna. Ecco i colori da avere, gli accostamenti must e le fantasie più cool per il prossimo Autunno/Inverno 2018-2019. Una cascata dorata invade le passerelle invernali dove sfilano moltissimi abiti, trench, gonne e pantaloni oro in versione "metallica". C'è chi propone look total gold e chi abbina gonne longuette e pantaloni oro a maxipull fantasia o con capi scuri per evidenziare la luce della tonalità metallica. In alcuni look spuntabo tessuti in lurex, in altri in pelle laminata. Il capo d'abbigliamento o l'accessorio in oro sarà dunque un vero e proprio must per il prossimo inverno, un trend da seguire per essere all'ultima moda. Sulla passerella di N.21, brand del designer Alessandro Dell'Acqua, sfila una moderna majorette che sfoggia un guardaroba variegato fatto di capi rock abbinati a pezzi romanici in cui spiccano gonne a matita in pelle laminata oro abbinate a maxipull dalle maniche lunghe e dalla fantasia intessuta nella lana. Oro lucente sfila anche da Philosophy di Lorenzo Serafini, dove appaiono trench con maxi frange dorati chiusi con cinture in pelle, e da Alberta Ferretti, dove dai lunghi cardigan spuntano pantaloni laminati gold. Lurex dorato appare nei completi in stile sixties di Moschino, mentre da Gucci sfilano giacche gold dalle spalle a sbuffo e da Trussardi giacche sportive in pelle color bronzo. Sono accesi e lucenti i colori fluo per il prossimo inverno. Ebbene sì, non solo in estate ma anche durante la stagione fredda indosseremo cappottini, maxipull e trench in nuance accecanti come fucsia, verde acido e giallo. Via dunque con accostamenti di colore originali e look in cui i capi fluo vengono smorzati da tonalità neutre come il beige e il marrone o con fantasie e tessuti prettamente invernali come il tartan e la lana. La passerella invernale di Marni è puntellata di una serie di capi fluo come cappotti in vernice rosa shocking, mantelle e pantaloni extra in verde acido. Le stesse tonalità le troviamo nella collezione disegnata da Jeremy Scott per Moschino, mentre da Missoni sfilano montgomery di un arancio intenso. Tonalità acide di giallo e verde appaiono tra i capi griffati Versace e persino lo stilista Lucio Vanotti, celebre per le sue collezioni in cui dominano i colori scuri o neutri, aggiunge un tocco di colore invernale proponendo maxi pull indossati come abiti in arancio neon e look in pink. Dopo l'oro, come avrebbe potuto mancare in passerella un tocco d'argento? Paillettes luminose e tessuti argentati sovrastano abiti e persino scarpe nelle collezioni Autunno/Inverno 2018-19 dei grandi stilisti. Il must sono le paillettes argentate ma in passerella appaiono anche abiti laminati, cristalli e inserti a specchio che danno luminosità all'intero outfit. Nono si tratta solo di vestiti da sera ma anche di pull e altri capi più casual che possono essere indossati anche di giorno. Una cascata di paillettes argento ricopre gli abiti con ruche e maxi fiocchi disegnati da Alessandro Michele per Gucci, mentre macro paillettes ricoprono i sontuosi abiti da sera di Moschino. Argento dalla testa ai piedi nei look invernali di Alberta Ferretti, che propone outfit in cui persino gli stivali sono coperti di paillettes metalliche. Liquid silver sulle scarpe e l'abbigliamento di Hogan, sui completi con capi in maglia di Blumarine o sui montoni di Carlos Gil, da Genny, infine, sfilano completi futuristici con applicazioni luminose in perfetto stile "Star Trek". Fino a qualche anno fa c'erano alcune regole imprescindibili sugli abbinamenti di colore: nero e marrone mai insieme, gli accostamenti tra giallo e arancio o tra nero e blu vanno evitati e, soprattuto, mai indossare il rosa con il rosso. Ultimamente queste regole sono state letteralmente sovvertite dagli stilisti che continuano a proporre abbinamenti inconsueti e creativi, come quello tra rosso acceso e rosa pallido o fucsia. Ciò che fino a qualche tempo fa era un anatema ora diventa trendy, via dunque con abiti da sera indossati con collant rosa, completi maschili in rouge abbinati a camicie rosa e piumini fragola indossati su pullover rosa Barbie. | Oro e argento in versione “metallic” o con paillettes e lurex, accecanti nuance fluo, outfit in color block, abbinamenti tra rosso e rosa, maxi righe e tartan in versione punk, ecco i colori e le fantasie di tendenza per il prossimo Autunno/Inverno 2018-2019. |
"Parlare di fortuna davanti a un disastro non si può, ma a 50 metri c'era fermata metro". Lo precisa il procuratore di Milano Tiziana Siciliano ai microfoni di Fanpage.it al termine del sopralluogo sul luogo dell'incidente. Ora si cercando tutte le informazioni utili per capire con certezza quanto accaduto all'aereo di turismo decollato da Linate direzione Sardegna e precipitato su un edificio in costruzione a San Donato Milanese: i sette passeggeri a bordo più il pilota sono morti nello schianto. Tra le vittime anche un bambino. Gli in mano degli esperti ci sono i video delle telecamere di sorveglianza della zona e la scatola nera, recuperata tra le macerie dell'edificio. Il procuratore Siciliano ha anche precisato che un'anomalia è stata segnalata dalla torre di controllo, mentre il pilota non ha lanciato nessun allarme. "Se fosse successo domani sarebbe stato un disastro": a dirlo a Fanpage.it è Giuseppe Pugliese, direttore dei lavori della struttura di San Donato Milanese sulla quale si è schiantato un aereo da turismo. All'interno dell'edificio infatti non c'era nessuno: "Stavamo realizzando la stazione degli autobus di media e lunga percorrenza. Per fortuna non c'è dentro nessuno, ma domani mattina ci sarebbero stati gli operai". Sul posto c'è anche il procuratore aggiunto di Milano, Tiziana Siciliano, che con i vigili del fuoco e le forze dell'ordine sta svolgendo tutti i rilievi del caso in vista dell'apertura dell'inchiesta. Presenti anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala e quello di San Donato Milanese, Andrea Checchi. La zona è stata chiusa per consentire tutte le operazioni di sicurezza: i pompieri sono riusciti a domare le fiamme che hanno interessato sia l'edificio che alcune auto parcheggiate lì vicino. | “Fosse successo domani sarebbe stato disastro peggiore”: a dirlo ai microfoni di Fanpage.it è Giuseppe Pugliese, il direttore dei lavori della struttura di San Donato sulla quale si è schiantato l’aereo di turismo. In totale sono morte otto persone, tra le quali anche un bambino. Sul posto c’è il pm Tiziana Siciliano per i rilievi del caso. |
Anche per questo 2015 la Pasqua è giunta al termine e, come ogni anno, l'uovo pasquale si è confermato simbolo di questa festività nel mondo (ad eccezione della Campania dove probabilmente pastiera e casatiello la fanno da padroni). Specialmente per i più piccoli, l'uovo di Pasqua rappresenta un regalo da attendere con enfasi e da scartare al termine del pranzo domenicale: con quei colori così vivaci e la sorpresa tutta da scoprire resta uno dei momenti più significativi della Pasqua. Ma che fine fanno quelle confezioni così attraenti e colorate delle uova pasquali? Inevitabilmente diventano rifiuti difficilmente riciclabili trattandosi né di sola carta né di solo alluminio per la confezione esterna e di scomoda plastica all'interno. | La Pasqua è ormai conclusa ma in casa si aggirano ancora pezzi di uova di cioccolato in carte colorate e confezioni di plastica: come riutilizzarle in modo creativo? |
Durante la puntata di ieri sera de Le Iene è stata intervistata Michelle Hunziker, che tra risate e tanta simpatia ha parlato di tutto e un pò. Ecco le parti più interessanti dell'intervista: INT: In cosa sei signora? M: Non mi sento una signora… INT: In cosa sei ragazza? M: In tutto! Mi sento solo 26 anni… INT: In questo corpo funziona ancora tutto? M: Se cominciamo con le operazioni non mi fermo più… Appendicite, ernia, mi sono segata i talloni a 13 anni perché avevo già il 41, ho due costole in più e mi hanno aperta inutilmente pensando che bisognasse toglierle, a 8 anni avevo un tunnel carpale che solitamente hanno solo i vecchi… Non mi sono mai rifatta niente ma alla fine sono tutta rifatta perché da piccola mi hanno aperto in tutti i modi! INT: C'è un uomo nella tua vita? M: No, non c'è un uomo in questo momento. INT: In base a cosa scegli il tuo maschio? M: Non sono più tanto selettiva devo dire… Non ho dei cliché. La prima cosa che guardo è il carisma e non mi interessa per esempio se è pelato! INT: Hai anche condotto Zelig, e hai dichiarato che all'epoca ti eri invaghita di Bisio… Di quale parte di Bisio? M: Della sua parte artistica, del suo charme… In quel momento ero single, lui invece era "molto sposato" quindi l'ha saputo oggi di questa cosa. Lui all'epoca non ne sapeva niente: sono sempre stata rispettosa degli uomini sposati e delle loro mogli, quindi non mi sarei mai permessa. Però mi piaceva molto all'epoca. INT: C'è mai stato niente tra voi? Neanche un bacetto? M: No, niente baci. Anche se in scena, sulla panchina, mi limonava… ma lo fa anche oggi con Vanessa! | Michelle Hunziker si racconta a Le Iene. |
E' nel segno della Disney l'edizione 2014 degli Annie Awards, la cerimonia più importante per quanto riguarda il mondo dell'animazione. "Frozen – il regno di ghiaccio" si è aggiudicato ben quattro premi, "Miglior Regia", "Miglior Musica", "Miglior Scenografia" e "Miglior Voci", consacrandosi come miglior film dell'anno. Un successo di critica che si è andato ad associare ad un successo di pubblico incredibile, con un incasso in worldwide che ha superato il tetto degli 800 milioni di dollari. | Sono stati consegnati gli Annie Awards 2014, i premi più importanti dedicati al mondo dell’animazione, ed è “Frozen – Il regno di ghiaccio” a trionfare con ben quattro statuette. |
È stata una bambina prodigio, esordendo a 3 anni in alcuni spot televisivi, per poi partecipare a 6 anni ad uno sketch del "Saturday Night Live" e a 12 ricevere la candidatura ai Golden Globe, per il ruolo di Claudia nel film "Intervista con il vampiro". Ma adesso Kirsten Dunst, che a 35 anni ha già 45 pellicole all'attivo, ha deciso di prendersi una pausa dai riflettori, per costruire una famiglia insieme al compagno Jesse Plemons (29 anni), conosciuto sul set della seconda stagione della serie televisiva "Fargo". Lo ha rivelato in una lunga intervista per il numero di luglio di "Marie Claire Uk", di cui l'attrice occupa la copertina. Non ero una di quelle persone che vogliono assolutamente avere un figlio – ha confessato alla versione inglese del mensile -, finché non è nata la bimba a cui ho fatto da madrina. La adoro. È un amore che… Non puoi capire finché non hai un bambino. Ieri sera l'ho messa a letto e stamattina si è svegliata e ha detto alla sua mamma: "Dov'è Kiki?". Amo questo tipo di amore. Ed è proprio quello che voglio. E il 2017 sembrerebbe l'anno perfetto per provare a soddisfare il suo desiderio di maternità. L’indimenticabile Mary Jane Watson dello "Spider-Man" del 2002, infatti, ha recentemente presentato a Cannes il film "L'inganno" di Sofia Coppola, e dopo aver partecipato alle riprese dell'horror "Woodshock" (che uscirà a settembre nelle sale americane), sembrerebbe non essere coinvolta in altri progetti cinematografici. La storia con Jesse Plemons è abbastanza recente, ma i due sembrano molto innamorati ed affiatati, come lascia intendere anche l'intenzione della Dunst di formare una famiglia. Dopo la collaborazione sul set di "Fargo", dove interpretavano una coppia sposata, i due hanno coltivato una profonda amicizia, che è poi sfociata in una relazione sentimentale. L'attrice, però, non ha voluto rivelare dettagli rispetto alla preparazione di eventuali nozze. Alla domanda sulla sua opinione rispetto al reboot di "Spider-Man", la Dunst ha risposto in maniera inequivocabile: Abbiamo già fatto il miglior film possibile, quindi cosa importa? Sono per il "fate come vi pare". Stanno solo continuando a mungere la mucca per soldi. È così evidente. Our July issue has landed featuring the fabulous Kirsten Dunst. Grab your copy to hear what she has to say about social media, children, Spider-Man and fashion. | L’attrice Kirsten Dunst, reduce dal Festival del Cinema di Cannes con “L’inganno” di Sofia Coppola, ha dichiarato in un’intervista a “Marie Claire Uk” di voler diventare presto mamma. |
Diventa più ingente la manovra economica allo studio del governo tecnico guidato dal professor Mario Monti. Dai 13 miliardi inizialmente previsti, passando per i 20 miliardi di euro preannunciati nei giorni scorsi, si arriva a 25 miliardi. Lo scenario generale prevede anche il peggioramento delle previsioni effettuate dall'Ocse: l'Italia in recessione a partire dal 2012 con un calo del Pil dello 0,5%. Monti detiene ad interime anche il ministero dell'Economia e propone in Europa una regola definita “aggiustamento per ciclo” sul lungo periodo, mentre in Patria si discute di tagli ai costi della politica. La presidenza della Camera e del Senato utilizzeranno da gennaio il metodo contributivo per il calcolo dei vitalizi, prevedendo anche di innalzare l'età pensionabile per deputati e senatori – che attualmente maturano il diritto alla pensione dopo appena una legislatura. Sul piatto della trattativa tra il presidente Monti ei leader dell'Eurogruppo – Angela Merkel e Nicolas Sarkozy – l'impegno di inserire il pareggio di bilancio nella Costituzione e l'istituzione di una commissione indipendente di controllo dei conti pubblici. Montecitorio e Palazzo Madama dovranno, con un iter sveltito, approvare tali modifiche alla Carta Costituzionale in attuazione del Patto Europlus sottoscritto a marzo 2011. Le modifiche all'articolo 81 della Costituzione prevederebbero l'obbligo del pareggio di bilancio e il divieto del ricorso all'indebitamento “se non al fine di considerare gli effetti del ciclo economico e previa autorizzazione delle Camere, adottata a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti, e al verificarsi di eventi eccezionali”. L'organo di controllo sui conti pubblici dovrà essere un organismo indipendente di nomina parlamentare, con i compiti di analisi e verifica della finanza pubblica, un una notevole riduzione del peso del Parlamento stesso nelle decisioni economiche. I dati delle analisi effettuate dall'istituto di controllo saranno messi a disposizione dei cittadini e dell'Unione Europea, come assicura il nuovo ministro per i rapporti con il Parlamento, Piero Giarda. Gli interventi sulla previdenza sociale rimangono segreti, ma alcune indiscrezioni parlano del blocco del recupero inflazionistico per le pensioni del 2012 – misura che garantirebbe un risparmio di 6 miliardi di euro alla finanza pubblica. Previsto anche l'innalzamento delle aliquote per i lavoratori autonomi di due punti percentuali. Misura che farà discutere e che crea frizioni con la Lega Nord, l'innalzamento dell'età per le pensioni di anzianità oltre i 40 anni rischia di far deflagrare il conflitto sociale. Per il recupero degli 11 miliardi previsti dal rapporto del commissario europeo Olli Rehn, inoltre, sarebbe allo studio un aumento della flessibilità nel lavoro con deroghe all'articolo 18. | Non sarà una manovra lacrime e sangue, ma il Governo Monti si appresta a varare una serie di misure economiche dal valore di 25 miliardi: nuove tasse, reintroduzione dell’Ici, aumento dell’Iva al consumo, riforma delle pensioni e pareggio di bilancio nella Costituzione. |
Impazienti cineasti di tutta Italia, concediamoci qualche anteprima estiva. Sebbene agosto non sia il mese migliore per chiudersi in una sala cinematografica, per gli appassionati ci sono premiere da non perdere. Uscirà nelle sale italiane il 6 agosto l’action movie “Pandorum – L’universo parallelo” che racconta la storia di due astronauti in preda all’amnesia, che man mano scopriranno perché si trovano in una nave spaziale abbandonata, fino a quando emergerà una terrificante verità. Per i romantici proponiamo il film drammatico “Qualcosa di speciale” con Jennifer Aniston e Aaron Eckhart. Lui analista di successo che ha perso la moglie da poco, lei single e dolcissima, che però incontra sempre gli uomini sbagliati. Che gli americani fossero bravi a tirar fuori la commedia dal dramma è ormai cosa nota, quasi banale il lieto fine. Grandi e piccini saranno in trepidante attesa di “Shrek e vissero felici e contenti” quarto capitolo della storia dell’orco verde e la sua famigliola. Presentato di recente al Giffoni Film Festival 2010, in quest’ultimo film d’animazione di Mitchell, l’orco buono ha dei ripensamenti sulla sua vita felice da padre di famiglia, e si lascia portare sulla “cattiva strada” di quando era un orco solitario e temuto. Ci deluderà? | Prossime uscite cinematografiche in agosto 2010: dalla commedia drammatica al film d’azione, e per i più piccoli il nuovo Shrek. |
Quando si intraprende un percorso universitario non tutti hanno la fortuna di poter restare vicino casa, altri scelgono volontariamente di allontanarsi dalla famiglia, alcuni decidono di frequentare un'università all'estero. In tutti questi casi l'unico denominatore comune è la ricerca di un alloggio in cui stare durante gli anni universitari. Perché se è fondamentale la scelta del corso di studi e dell'università in cui seguire, è altrettanto fondamentale trovare un luogo in cui stare che faccia sentire come a casa durante gli anni universitari. E se la stanza, la casa o l'alloggio che si sceglie fosse anche un dei più cool d'Europa, forse l'allontanarsi da casa non è per forza un sacrificio. Se quando si parla di alloggi universitari pensate alle case studenti fatiscenti, disordinate, piccole e sporche, siete lontani ormai dalla realtà: sempre più università nel mondo sono circondate da residenze studentesche moderne, tecnologiche e spesso anche di lusso. La vita da studente fuori sede può essere infatti difficile, lontano dalla famiglia, dalla cucina di casa, dalle proprie comodità. Ma ci sono alcuni alloggi universitari che sono molto meglio della propria casa. Alcuni sono coloratissimi, altri hanno viste panoramiche mozzafiato, altri ancora hanno strutture d'avanguardia, alcuni offrono servizi di lusso e molto altro ancora. Uniplaces, la piattaforma per trovare e prenotare alloggi studenti, ha indicato quelli che sono gli alloggi più di tendenza in giro per il mondo. Nella selezione di Uniplaces, che aiuta gli studenti di tutto il mondo a trovare sistemazione in maniera rapida e semplice, ci sono residenze universitarie che sembrano dei capsula hotel coloratissimi e con molti benefici come lo Spacebox di Utrecht, nei Paesi Bassi. | Dimenticate le case fatiscenti e le stanze dallo spazio minimo essenziale, le nuove residenze universitarie sono architetture contemporanee dove chiunque vorrebbe vivere. |
Juventus – Genoa è la partita valida per 30a giornata del campionato di Serie A. Si gioca domenica 11 aprile all'Allianz Stadium di Torino con fischio d'inizio alle 15. La squadra di Andrea Pirlo è fuori dalla lotta scudetto ma è reduce dalla vittoria nel recupero con il Napoli (2-1) ha la possibilità sfruttare ancora una volta il fattore campo per vincere un'altra gara importante ai fini del piazzamento Champions. La rete segnata da Paulo Dybala contro i partenopei interrompe il lungo digiuno dell'argentino (fuori da gennaio per infortunio) e fa di lui una delle pedine in più da inserire in formazione per lo sprint finale. Il Grifone arriva al match contro i bianconeri in una posizione di classifica abbastanza tranquilla (+10 sulla zona retrocessione) e dopo il pareggio (1-1) raccolto contro la Fiorentina nell'ultimo turno. All'andata finì con il risultato di 1-3 in favore della ‘vecchia signora'. Di seguito tutte le informazioni necessarie per vedere in diretta TV e in diretta streaming il match Juventus – Genoa. Sarà possibile seguire la partita Juventus – Genoa in diretta TV, in esclusiva e in chiaro (solo per abbonati) sui canali Sky Sport Serie A (202 del satellite, 473 e 483 del digitale terrestre), Sky Sport (251 e 254 del satellite). L'inizio del match è fissato per le 15.00. Sarà possibile assistere al match Juventus – Genoa anche in diretta streaming. Per farlo sarà necessario collegarsi alla piattaforma di Sky Go (riservata agli abbonati del network satellitare) oppure al sito Now TV utilizzando i consueti dispositivi fissi (smart tv o pc) e mobili (smartphone, tablet, notebook). Se non si è abbonati, sarà possibile assistere al match su Now Tv pagando il ticket del singolo evento. Pirlo ha a disposizione anche Demiral. Il difensore turco, tornato contro il Napoli dopo la guarigione del Covid, potrebbe dare il cambio in difesa a Chiellini accanto a de Ligt. Tra i pali ci sarà il rientro di Szczesny. A centrocampo conferme per McKennie e Bentancur. In attacco accanto a Cristiano Ronaldo ci sarà uno tra Morata e Dybala. Scamacca-Destro dovrebbe essere il tandem offensivo del Genoa. Juventus (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, de Ligt, Chiellini, Danilo; McKennie, Bentacur, Arthur, Chiesa; Ronaldo, Morata. Allenatore: Pirlo. | Juventus – Genoa di Serie A si gioca oggi, domenica 11 aprile, alle ore 15 all’Allianz Stadium di Torino. Ecco tutte le info necessarie su come e dove vedere in diretta TV e in streaming il match su Sky. La partita è di particolare importanza per i bianconeri che, fuori dalla corsa scudetto, hanno come obiettivo la qualificazione in Champions. |
Lalla Halima Najah Idrissi, 49 anni, è stata condannata a ventitré anni di carcere dalla Corte d'Assise. È accusata di omicidio volontario premeditato e tentato occultamento di cadavere. L'imputata avrebbe ucciso l'ex convivente Adil Kadmiri la notte del 31 gennaio del 2019 con un cocktail letale: nella bottiglia di whisky avrebbe aggiunto del clonazepam, un potente antidepressivo. Il delitto è avvenuto a Vigne Nuove, in via Dina Galli. A rendere nota la sentenza di primo grado è il quotidiano Il Corriere della Sera. Una vicenda giudiziaria complicata. Un giallo che, tuttavia, non sembra risolversi con la sentenza della Corte d'Assise. Il pubblico ministero Eleonora Fini aveva chiesto dodici anni e sei mesi di reclusione, proponendo come prevalente l'attenuante delle provocazioni subite dalla donna. Il partner l'avrebbe perseguitata con violenze e minacce e lei avrebbe agito per liberarsi dalla morsa: ma i giudici hanno del tutto bocciato la versione della Procura. | Il corpo di 34enne è stato trovato in un appartamento seduto su una sedia e con una busta di plastica in testa. Nessuna traccia di violenza. Due mesi dopo, la sua convivente è stata arrestata per ma poi liberata dal Tribunale del riesame. A due anni dal delitto è stata condannata a 23 anni per omicidio volontario premeditato e tentato occultamento di cadavere. |
Sarà "L'estate addosso" il nuovo singolo da cui Jovanotti trarrà il nuovo video, che avrà un regista d'eccezione: Gabriele Muccino. Lo ha annunciato lo stesso cantante sul suo profilo Facebook, postando una foto che li ritrae assieme mentre giravano il video di ‘Baciami ancora', brano principale dell'omonimo film del regista, uscito nel 2010. Il brano, che come disse il cantante voleva stare “a metà tra Franco Battiato e i Righeira”, è stato uno dei protagonisti anche della conferenza stampa del lancio, dove Jova ne spiegò la genesi e la collaborazione. ‘L'estate addosso', infatti, è stata scritta assieme a Vasco Brondi, alias Le Luci della Centrale Elettrica", considerato dal cantante “il più bravo di quelli nuovi”. Mai come adesso sento il bisogno di propormi con una musica che tocchi il cuore e faccia ballare. E' un'esigenza mia, è la cosa di cui ho bisogno. Mi serve per fantasticare, per trovare dentro di me e per tentare di trasmettere il coraggio di vivere con la luce negli occhi. Una musica adatta agli slanci, al sorriso ma anche a quella malinconia che hanno sempre le canzoni estive che amo di più Durante la presentasJova spiegò che Inizialmente ho pensato che il linguaggio fosse troppo datato e quindi chiamato ho chiamato Vasco e gli ho chiesto se poteva darmi una mano: ‘Sentilo e dimmi, gli ho detto e lui mi ha detto che non c'era niente da cambiare, ma io gli ho chiesto di cambiare, e ho fatto mash up dei due testi, prendendone un 30% suo, ma non diremo mai chi ha scritto cosa'. Il singolo nacque come colonna sonora dell'omonimo film del regista de ‘L'ultimo bacio', a Jovanotti spiegò che non era riuscito a tenerla nascosta fino all'uscita del film, inserendola così nel suo album. Del film, intanto, che uscirà nel 2016, lunedì è stato battuto il primo ciak. Qua il ‘p.s.' con cui Jova ha spiegato la collaborazione | Sarà Gabriele Muccino a girare il video de “L’estate addosso” prossimo singolo di Jovanotti scritto assieme a Vasco Bronti, alias Le Luci della centrale elettrica. |
Positivo al Covid per ben due volte ma il vaccino non lo ha fatto e molto probabilmente non lo farà. La dichiarazione di Callum Robinson, calciatore professionista di Premier League e nazionale irlandese ha riaperto la discussione in Inghilterra sui tanti giocatori che ancora non si sono sottoposti nemmeno alla prima dose, scatenando polemiche. A poco sono valse le campagne di sensibilizzazione pubblica e quanto fatto dalla Federcalcio inglese in accordo con le istituzioni. L'ex attaccante dell'Aston Villa e dello Sheffield United, oggi attaccante del West Bromwich e nazionale irlandese Callum Robinson ha contratto il virus per ben due volte e ha saltato diverse partite, ma dal ritiro dell'Irlanda – dove si è sottoposto ai controlli pre gara, risultando negativo – ha confermato di non aver pensato fino ad oggi a vaccinarsi. "No, non sono vaccinato. Mi dà fastidio aver preso il Covid due volte, è fastidioso ma al momento non penso di vaccinarmi. Forse più avanti, si vedrà". Callum Robinson ha saltato le partite in nazionale contro Galles e Finlandia lo scorso ottobre dopo essere stato a contatto con un positivo. È stato quindi escluso dagli incontri con Inghilterra, Galles e Bulgaria a novembre dopo aver contratto di nuovo il virus. Dopo averlo preso una seconda volta, ha saltato anche la trasferta in Portogallo e la partita contro l'Azerbaigian, il mese scorso prima di tornare disponibile per affrontare la Serbia. Il ct dell'Irlanda, Stephen Kenny ha affermato di aver ripetutamente chiesto ai propri giocatori di vaccinarsi, ma sa perfettamente che molti potrebbero non aver ascoltato il suo appello: "Si potrebbe obbligare i convocati a farlo, ma sarebbe una presa di posizione molto forte e radicale. Non credo che la farei". Dal canto suo, Robinson ha le idee chiare sulla propria decisione di attendere ancora, malgrado la malattia l'abbia già colpito due volte: "La prima volta non ho avuto grandi sintomi, la seconda volta invece è stato più difficile con la perdita dell'olfatto e del gusto. Ho avuto anche qualche dolore al petto e c'è voluto più tempo per riprendere la piena forma fisica e recuperare tutte le mie energie. Ci sono persone che vorrebbero che io mi vaccinassi, ma credo sia una scelta personale, ognuno è libero di scegliere cosa vuole fare. Non costringerei mai nessuno" | Callum Robinson, attaccante del West Bromwich e della nazionale irlandese, ha confessato di non volersi vaccinare malgrado abbia contratto il virus due volte: “È una scelta personale, nessuno ti deve obbligare”. Recenti studi hanno confermato che in Premier League due terzi dei giocatori non sono ancora vaccinati. |
Sapevate che il palazzo dell'Armani Hotel ha una pianta a forma di A? E vi siete mai accorti che una delle statue del Duomo è identica alla Statua della Libertà di New York? Avete mai fatto la sauna in un tram? Ecco alcune dei luoghi insoliti, delle sculture nascoste e dei simboli misteriosi di una Milano che molti ignorano e che vengono descritti nella guida "Milano insolita e segreta" di Massimo Polidoro. Il curioso volume, edito da Jonglez, racconta di luoghi inaspettati e celati agli occhi dei visitatori più frettolosi, indicando anche come si può accedere a questi tesori nascosti e come visitare atelier di artisti e designer solitamente chiusi al pubblico. Milano è una città che possiede uno dei più importanti patrimoni culturali d'Italia, ma al di là dei famosi siti turistici e dei percorsi di visita più frequentati, esistono una serie di luoghi nascosti, di piccoli e grandi tesori segreti, che solo i visitatori più curiosi o i viaggiatori che si allontanano dai sentieri più battuti possono scoprire. Questi misteri sono tutti raccolti nella guida "Milano insolita e segreta" dove, chi ha desiderio di scoperta, potrà conoscere la storia del cavallo di Leonardo Da Vinci per realizzare il quale ci sono voluti circa 500 anni. I più attenti potranno notare nella Cattedrale del Duomo di Milano, sul balcone sopra l’ingresso centrale della cattedrale, la statua di una figura femminile con il braccio alzato, la torcia in mano e la corona, che assomiglia alla Statua della Libertà: si tratta de La Legge Nuova, eseguita nel 1810 da C. Pacetti, che, secondo la leggenda, sarebbe stata presa a modello per la Statua realizzata da Bartholdi nel 1885 per New York. I più attenti potranno notare la strana forma dell'Hotel Armani: l'albergo a cinque stelle di Giorgio Armani occupa l'intero isolato, tra Via Manzoni e Via dei Giardini. Qui lo stilista è riuscito fare dell'edificio un simbolo del marchio dell'azienda, impresso nel tessuto urbano di Milano: la pianta del palazzo ha infatti la forma di una gigantesca “A”. Una statua medievale di una ragazza che si rade il pube in pubblico caratterizza un bassorilievo del XII secolo sull’antica Porta Vittoria, oggi conservato nella sala VI del Museo d’Arte Antica del Castello Sforzesco. La Porta Vittoria, infatti, in origine era nota come “Porta Tosa” (che in milanese significa “ragazza”) o “Porta Tonsa” (da “tondersi”, cioè radersi) proprio per questa effigie che, nel XVI secolo, San Carlo Borromeo fece staccare; solo dopo la cacciata degli austriaci da Milano la Porta cambiò il nome. | Lontano dai siti turistici e dalla folla di visitatori, Milano nasconde tesori segreti che si rivelano solo ai più curiosi pronti ad abbandonare i percorsi più battuti: ecco i luoghi più misteriosi descritti nella guida “Milano insolita e segreta” di Massimo Polidoro. |
La diretta delle estrazioni di Lotto, 10eLotto e SuperEnalotto di sabato 18 luglio 2020 su Fanpage.it, con i numeri vincenti, le quote e le vincite in tempo reale. Il jackpot del SuperEnalotto è di 15,1 milioni di euro, in crescita rispetto all'estrazione precedente. Ecco i numeri estratti sulle ruote del Lotto, la combinazione vincente del 10eLotto e l'estrazione del SuperEnalotto di oggi. L'estrazione dei numeri sulle ruote del Lotto di stasera è l'ultima della settimana. Il gioco del Lotto attira l'attenzione di moltissimi giocatori perchè permette di vincere diversi premi in base a quote fisse. All'estrazione del Lotto del 18 luglio sono correlate anche l'estrazione del 10eLotto e i simboli vincenti del Simbolotto. La verifica della schedina è disponibile su Lottomatica. Ecco i numeri del Lotto estratti oggi su tutte le ruote: Bari: 45 – 48 – 9 – 11 – 2 Cagliari: 23 – 85 – 29 – 5 – 34 Firenze: 60 – 34 – 84 – 66 – 70 Genova: 42 – 44 – 4 – 62 – 32 Milano: 32 – 41 – 31 – 16 – 23 Napoli: 2 – 73 – 34 – 29 – 90 Palermo: 30 – 13 – 38 – 82 – 66 Roma: 12 – 16 – 19 – 72 – 13 Torino: 63 – 90 – 45 – 21 – 64 Venezia: 45 – 50 – 80 – 43 – 55 Nazionale: 13 – 81 – 66 – 47 – 25 Il SuperEnalotto è tra i concorsi a premi che offrono il jackpot più alto al mondo. Attualmente il montepremi più elevato in circolazione è quello della lotteria americana MegaMillions, seguito dall'EuroMillions e dall'Eurojackpot. Dopo la vincita di 60 milioni di euro a Sassari, il jackpot ammonta oggi a 15,1 milioni. Sul sito di Sisal e superenalotto.com le quote del SuperEnalotto e le vincite. Combinazione vincente SuperEnalotto: 76 – 80 – 49 – 84 – 33 – 18 Numero Jolly: 12 Numero Superstar: 83 Jackpot: 15.100.000€ Come abbiamo anticipato, l'estrazione del 10eLotto di sabato 18 luglio dipende da quali numeri vengono estratti sulle ruote del Lotto oggi; ecco la combinazione vincente. | I numeri estratti per il Lotto, SuperEnalotto e 10eLotto in diretta su Fanpage.it, con le vincite e le quote dei tre concorsi a premi. Quella del Lotto di oggi è l’ultima estrazione della settimana, il jackpot del SuperEnalotto sale a 15,1 milioni di euro. Nell’estrazione precedente nessun 6 nè 5+1. |
Arrivano anche in Italia le lattine e le bottiglie Coca Cola personalizzate con il proprio nome o con messaggi d'amore. Gli amanti della celebre bibita impazziranno per l'originale packaging che ha ottenuto grande successo in Australia e Nuova Zelanda. Da oggi, fino alla fine del mese di agosto, sarà disponibile nei supermercati italiani una serie limitata di lattine e bottiglie personalizzate con 150 nomi propri e romantiche parole. | Arrivano anche in Italia le originali lattine e bottiglie Coca Cola personalizzate con il proprio nome o con messaggi d’amore. |
Indipendentemente dal pensiero di Valentina Vignali, ex corteggiatrice di Francesco, la bella Teresanna Pugliese e il suo fidanzato hanno tutte le intenzioni di resistere alla caldissima estate in corso. In lizza per aggiudicarsi il titolo di coppia più bella di Uomini e Donne, i due non hanno alcuna intenzione di cedere il primato ai colleghi conosciuti nel programma condotto da Maria De Filippi e, nonostante le ovvie tentazioni, non hanno occhi l'uno che per l'altro. Proprio come nei primissimi giorni dopo la scelta di Francesco e forse anche di più. Spariti per un po' dalle copertine dei settimanali di gossip, l'ex tronista e la Pugliese stanno trascorrendo numerose serate in giro per l'Italia, ospiti amatissimi dal pubblico che li adora. | La coppia formata da Francesco Monte e Teresanna Pugliese non manifesta ancora segni di cedimento. Ancora insieme dopo la scelta a Uomini e Donne, i due si mostrano più innamorati che mai e soprattutto, determinati a resistere alla bollente estate in corso. La prima da trascorrere insieme. |
Punizione esemplare per il pilota italiano Luca Corberi squalificato per 15 anni dalla FIA per lefollie commesse durante e dopo la gara di Lonato dello scorso Mondiale Kart. A distanza di sei mesi dalla finale del Campionato del Mondo FIA KZ Karting 2020 del 4 ottobre scorso nel quale il kartista si è reso protagonista di diversi gesti folli e di un comportamento del tutto anti-sportivo e privo di qualsivoglia etica, su quanto accaduto sul circuito South Garda Karting di Lonato (peraltro di proprietà della famiglia Corberi) è arrivata la sentenza del Tribunale Internazionale della FIA che ha utilizzato il pugno duro infliggendo una lunghissima interdizione. Nella sentenza si legge infatti: "Il Tribunale internazionale, sentite le parti ed esaminato le loro conclusioni, ha deciso di: confermare la squalifica del Sig. Luca Corberi dalla competizione di Lonato, Italia (Campionato del Mondo FIA Karting 2020-KZ); imporre al Sig. Luca Corberi una sospensione per un periodo di 15 anni a partire dalla data di entrata in vigore della decisione del Tribunale internazionale. La decisione del Tribunale Internazionale può essere impugnata entro un termine di 7 giorni dinanzi alla Corte d'Appello Internazionale della FIA". Una finale del Mondiale Karting che sembra dunque essere anche la fine della carriera di Luca Corberi che chiude dunque la sua carriera motoristica con un finale indegno: quel giorno infatti, dopo essere finito fuori pista in seguito ad un duello ruota a ruota con un altro pilota, è rimasto per diversi minuti a bordo pista con un pezzo del suo kart (il “bumper”), staccatosi durante la collisione, in mano. Il pilota ha atteso il passaggio del rivale diretto in campionato (che lo ha costretto al ritiro dopo un contatto in gara) per scagliargli contro il pezzo del kart che teneva tra le mani, per fortuna senza centrare né lui, né gli altri piloti in pista. | Punizione esemplare per Luca Corberi squalificato per 15 anni dal Tribunale Internazionale della FIA per le follie commesse durante e dopo la gara di Lonato dello scorso Mondiale Kart 2020 quando ha prima scagliato un pezzo del suo kart in pista contro l’accorrente rivale “reo” di aver terminato anticipatamente la sua gara e poi, nel parco chiuso dopo il traguardo, lo ha anche assalito scatenando una rissa. |
Tutto pronto per la 69esima edizione del Festival di Venezia 2012, al via dal 29 agosto fino all’8 settembre. Quest’anno, la madrina che aprirà e chiuderà le danze di uno degli eventi più importanti del cinema mondiale, sarà l’attrice polacca, italiana d’adozione, Kasia Smutniak. Il direttore Andrea Barbera e il presidente della Biennale Paolo Baratta hanno dichiarato che si tratterà di un’edizione indimenticabile, con film di altissima qualità e tantissimi ospiti. Tra le pellicole in concorso, tre sono italiane: “Bella addormentata”, di Marco Bellocchio (sul caso di Eluana Englaro), con Toni Servillo e Isabelle Huppert; “E’ stato il figlio”, di Daniele Ciprì, sempre con Toni Servillo; “Un giorno speciale”, di Francesca Comencini, con Filippo Scicchitano e Giulia Valentini. Anche gli Stati Uniti sono presenti con tre attesissimi film. Il primo è “To The Wonder”, di Terrence Malick, sicuramente quello che sta suscitando più curiosità e interesse. I protagonisti sono Ben Affleck, Rachel McAdams, Rachel Weisz, Javier Bardem e Olga Kurylenko. Il secondo è “Spring Breakers” con la giovane Selena Gomez, James Franco, Vanessa Hudgens e Ashley Benson, mentre il terzo è “At Any Price”, interpretato da Zac Efron, Dennis Quaid, Kim Dickens e Heather Graham. In concorso ci saranno anche Brian De Palma e il suo “Passion” e “Outrage Beyond” del regista giapponese Takeshi Kitano. Fuori concorso ci saranno comunque opere importanti come il film diretto da Robert Redford, “The company you keep” e il documentario su Michael Jackson, diretto da Spike Lee, intitolato “Bad 25”. Il primo film che sarà proiettato la sera del 29 agosto sarà “The Reclutant”, fuori concorso, diretto dalla regista indiana Mira Nair, già premiata nel 2001 con il Leone d’Oro per il film “Monsoon Wedding”, mentre l’8 settembre il Festival sarà chiuso da “L’homme qui rit”, di Jean-Piere Ameris. C’è però un piccolo mistero irrisolto che riguarda i film in concorso: questi dovrebbero essere 18 ma attualmente manca un nome alla lista. Potrebbe trattarsi di Paul Thomas Anderson e il suo atteso “The Master”, ma per ora tutta tace in laguna. Staremo a vedere. Di seguito trovare la lista completa dei film, divisi per sezione: In concorso Apres Mai di Olivier Assayas At any Price di Ramin Bahrani Bella addormentata di Marco Bellocchio | Tutto pronto in laguna per l’edizione 2012 di uno dei festival cinematografici più importanti e attesi dell’anno. Ad aprire le danze, il 29 agosto, la madrina Kasia Smutniak. |
Archiviata la sconfitta in campionato in casa del Napoli, per la Juventus è già tempo di vigilia. Almeno per l'esordio europeo contro gli svedesi del Malmoe Massimiliano Allegri può tornare a sorridere. Rientrano infatti a disposizione quasi tutti i giocatori che si erano resi indisponibili per la trasferta partenopea. In primis i sudamericani, arrivati in extremis dagli impegni oltreoceano con le nazionali e che l'allenatore toscano aveva preferito lasciare a riposo proprio per preservarli in vista del debutto in Champions League. Alex Sandro, Danilo, Dybala e Bentancur sono praticamente certi di una maglia da titolare. Da valutare solamente Cuadrado, l'unico che sarebbe potuto partire con la squadra per Napoli e che invece è stato bloccato in Colombia per un problema gastrointestinale. Nessun dubbio, invece, in merito ad una sua possibile squalifica dopo l'ammonizione rimediata da diffidato nell'ultima apparizione europea contro il Porto: per regolamento, le squalifiche per somma di gialli non si portano alla stagione successiva. Notizie positive a metà in casa bianconera arrivano invece da Chiesa, che non è stato convocato per Napoli a causa di un risentimento muscolare. Oggi si è allenato a parte. Gli esami strumentali non hanno però evidenziato lesioni al bicipite femorale della coscia sinistra e il giocatore potrebbe anche non essere rischiato in Champions e preservato per la sfida di campionato contro il Milan. Ramsey invece, che ha anticipato di una settimana la data del rientro con l'ingresso in campo di sabato, potrebbe essere una soluzione in più in panchina. Non come Arthur e Kaio Jorge, ancora infortunati e in ogni caso non inseriti in lista Champions. Si va verso la conferma di Morata al centro dell'attacco e di Szczesny tra i pali, nonostante l'estremo difensore stia vivendo forse il momento più difficile da quando è in Italia. In difesa uno tra Bonucci e Chiellini partirà dalla panchina, l’altro affiancherà De Ligt. A centrocampo Locatelli e Rabiot si candidano per la seconda maglia da titolare consecutiva. Per sciogliere ogni dubbio di formazione bisognerà però attendere la conferenza stampa della vigilia di Allegri, prevista oggi alle ore 19 in terra svedese. La Juventus proverà a centrare la prima vittoria della stagione in gare ufficiali contro il Malmoe. Gli svedesi, campioni in carica del loro Paese, sono la cenerentola del girone H ma non è da sottovalutare il fatto che siano decisamente più avanti nella preparazione. La squadra di Tomasson, ex bomber del Milan, ha già disputato 18 gare e si trova al terzo posto della classifica, a tre punti dalla vetta occupata dallo Djugarden. Anche il Malmoe, reduce da un solo successo nelle ultime cinque partite di campionato, deve fare i conti con qualche problema di formazione. Il portiere titolare Johan Dahlin è in dubbio, così come l'esperto difensore centrale Niklas Moisander e i centrocampisti Oscar Lewicki e Sergio Peña. | Alla vigilia dell’esordio in Champions League contro il Malmoe, Allegri recupera tanti giocatori. Alex Sandro e Danilo tornano in difesa, Dybala il più atteso. Tra i sudamericani l’unico in dubbio rimane solo Cuadrado. Chiesa si è allenato e resta in dubbio per la gara. Anche gli svedesi, allenati dall’ex Milan Tomasson, sono alle prese con qualche problema di formazione. |
La capogruppo pentastellata Giulia Grillo è il nuovo ministro della Salute del governo M5S-Lega. Catanese, 43 anni, Giulia Grillo è laureata in Medicina, ha una specializzazione in medicina legale e non è parente di Beppe Grillo, come molti sono portati a credere causa cognome. Grillo milita nel Movimento 5 Stelle da ormai 10 anni e nel 2008 è stata candidata alle elezioni regionali siciliane nella lista “Amici di Beppe Grillo con Sonia Alfano Presidente”, ma non venne eletta. La sua carriera politica inizia nel 2013 con l'elezione alla Camera de Deputati nella circoscrizione Sicilia 2 e da quel momento, complice la sua specializzazione universitaria, si è molto occupata di temi legati alla salute. Grillo risulta essere una delle più strette collaboratrici del capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio. Favorevole alla centralità del sistema sanitario nazionale e gratuito rispetto alle iniziative private e in intramoenia, nel corso della scorsa legislatura Grillo ha più volte sollevato il problema della mancanza di adeguato turnover del personale sanitario e dell'emergenza assunzioni e si è inoltre occupata delle problematiche relative alle lunghe liste d'attesa per l'accesso alle prestazioni sanitarie erogate dal Ssn. | Il nuovo ministro della Salute del governo M5S-Lega è Giulia Grillo, catanese, 43 anni, laureata in Medicina con una specializzazione in medicina legale e non parente di Beppe Grillo. Il nuovo ministro della Salute è stata un’accesa contestatrice dell’ex ministro Lorenzin e in più di un’occasione si è dichiarata sfavorevole alla reintroduzione dell’obbligo vaccinale. |
Statistiche mandate in onda in tv vogliono convincere chi ne ha paura che volare non è pericoloso o che, quantomeno, lo è meno di viaggiare in auto. Certamente il discorso assume toni paradossali quando si vuole affermare l'irrazionalità della paura di trovarsi in aereo, poiché – a rigore di razionalità – l'uomo non è fatto per volare. Contrariamente a quanto affermano i più, appare del tutto normale temere il volo. Restarne paralizzati all'idea, no. Specie dopo gli attacchi dell'11 settembre, alla paura di guasti ed errori umani si aggiunge anche quella di subire azioni terroristiche. Se uno su quattro ha paura di prendere l'aereo, è pur vero che i viaggi che necessitano di tale mezzo – soprattutto grazie alla diffusione dei voli low cost – sono in costante crescita. Che fare, dunque? In tal senso i suggerimenti si buttano e pare che nessuno torni utile alla bisogna: addormentarsi grazie ad un sonnifero, concentrare la propria attenzione sulla calma delle hostess, pensare "che dio ce la mandi buona" o alle statistiche positive sul raffronto con la mortalità in auto. Al più si rischia di non prendere nemmeno più la macchina… | La paura di volare è razionale, mentre non si può dire altrettanto del panico. Il suggerimento? Non esistono rimedi immediati, ma, nelle situazioni normali, solo autocontrollo. |
Negli Stati Uniti ogni sera si contano più di 600000 senzatetto per strada, senza un luogo dove ripararsi se non dei cartoni di fortuna. Ma quando il freddo inizia a calare si può rischiare la vita nel restare per strada. Così Gregory Kloehn, un artista di Oakland, in California, ha deciso di agire e prendere a cuore la situazione dei senza fissa dimore trovando una soluzione ad un problema che negli USA si sta facendo sempre più preoccupante, con un aumento del 24% solo nel 2013 della violenza contro i senzatetto. Con materiali trovati nelle discariche, oggetti di scarto, rottami metallici, parti di automobili, mobili vecchi, lavatrici, frigoriferi, tutti i rifiuti trovati da Kloehn sono serviti per costruire un villaggio di piccole case per i senzatetto. Negli USA sono tante le persone che prima avevano un lavoro, una casa, una famiglia e adesso non hanno nulla. La recessione economica è stata difficile per molti e a volte ha costretto le persone a dormire per strada, senza un luogo dove poter andare. Ma a Oakland c'è un villaggio fatto di 25 case per i senza fissa dimore, certo poche ma il progetto è destinato ad estendersi. Le dimensioni di ogni casa consentono il necessario per stendersi e sentirsi al sicuro. Case realizzate da Gregory Kloehn con materiali di scarto a cui si può accedere in via temporanea in base ad una lista di attesa che può aprire al senzatetto anche la possibilità di acquistare una delle case a 30 dollari e con 150 ore settimanali di lavoro a salario minimo ci si garantisce uno standard medio di vita nel villaggio. Le case fate di pallets, reti, doghe di letti, fogli di plastica, anche con ombrelli, alcune dipinte, sono tutte dotate di ruote, per seguire il nomadismo dei suoi abitanti. Lo stesso Kloehn le definisce "case illegali da spazzatura illegale". | Negli USA l’artista Gregory Kloehn ha realizzato un villaggio per i senzatetto fatto di case con materiali di scarto che hanno un costo di appena 30 dollari, perché tutti dovremmo avere la dignità di un rifugio. |
Dopo ore di attesa, appelli pubblici e richiami inascoltati a tutti i livelli, la nave Sea Watch nelle scorse ore è entrata nelle acque territoriali italiane. Il via libera all'ingresso dell'imbarcazione, sulla quale viaggiano 47 migranti raccolti in mare dopo un naufragio nel Mediteranno, è arrivato direttamente dalla guardia Costiera italiana. Lo ha comunicato il Comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto precisando che l'ingresso è stato consentito a causa del maltempo e per garantire la sicurezza dell'unità e delle persone a bordo. Alla stessa nave è stato assegnato un punto di fonda a largo di Siracusa, a circa un miglio dalla costa a Nord di punta Maglisi dove è attualmente ormeggiata. La nave navigava ormai da sette giorni senza meta dopo aver chiesto di sbarcare sia a Malta che all'Italia trovandosi però davanti a due secchi rifiuti. Gli appelli si erano moltiplicati nelle ultime ore a causa delle mutate condizioni meteo che rischiavano dimettere in serio pericolo sia l'imbarcazione che le persone a bordo. "È in arrivo una forte perturbazione da nord-ovest: è prevista tempesta. I nostri ospiti a bordo soffrono molto il freddo. Abbiamo bisogno di un riparo, di un porto sicuro al più presto" avevano scritto dalla nave. Nelle scorse ore infine la Sea Watch si era diretta verso l'Italia fermandosi al limite delle acque territoriali, una mossa definita dal Ministro degli interni Matteo Salvini come un provocazione. "Ennesima provocazione in vista: dopo aver sostato per giorni in acque maltesi, la nave olandese Sea Watch3 con 47 a bordo si sta dirigendo verso l'Italia. Ribadisco che la nostra linea non cambia, né cambierà. Nessuno sbarcherà in Italia. Pronti a mandare medicine, viveri e ciò che dovesse servire ma i porti italiani sono e resteranno chiusi" ha scritto il leader leghista. Nel comunicato la Guardia costiera ricorda così ha ricostruito il caso: "Nella mattinata dello scorso 19 gennaio la nave Sea Watch 3 procedeva al soccorso, in area Sar di responsabilità libica, di 47 migranti su un'unità in difficoltà. Terminate le operazioni di soccorso, senza il coordinamento dell'autorità Sar competente, l'unità, a causa delle condizioni metereologiche in peggioramento, inizialmente procedeva nella navigazione verso Lampedusa e successivamente verso la Sicilia orientale per trovare riparo". "Alla Sea Watch per riparare dalle condizioni meteo in ulteriore peggioramento, è stato assegnato un posto di fonda a 1,4 miglia dal porto di Augusta, Marina di Melilli- Siracusa", hanno dichiarato dalla nave, aggiungendo: "Un posto si Fonda assegnato invece di un porto sicuro". | La nave è ancorata a un miglio dal porto di Siracusa dove sono confluite anche motovedette della guardia costiera e della Guardi di Finanza. Lo ha comunicato il Comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto precisando che l’ingresso è stato consentito a causa del maltempo e per garantire la sicurezza dell’unità e delle persone a bordo. |
Quest'anno agli European Inventor Award, gli Oscar per l'innovazione che si terranno il 17 giugno 2014 a Berlino, parteciperà anche l'Italia con un cemento anti-smog, che mangia l'inquinamento: è questa l’incredibile invenzione dell'azienda di Bergamo Italcementi. Si chiama Millennium ed è in grado di assorbire le particelle inquinanti e di trasformarle in aria pulita. Potrebbe diventare un alleato delle città che lottano contro le polveri sottili. Il problema dell’inquinamento atmosferico in Italia non è circoscritto a poche aree del Paese, ma coinvolge ormai tutti i centri urbani, dove sono concentrati circa i 2/3 della popolazione. Le emissioni dei gas di scarico e degli impianti di riscaldamento sono solo alcune delle principali cause dell’inquinamento atmosferico e della produzione di sostanze nocive, che contribuiscono alla diffusione di gravi malattie ed alla rovina dei beni architettonici. Il meccanismo con cui funziona il rivestimento anti-inquinamento della Italcementi assomiglia a quello della fotosintesi clorofilliana: il biossido di titanio, uno tra i dieci componenti del cemento, sostanza innocua contenuta anche in alcuni prodotti alimentari come la gomma da masticare, ha proprieta' fotocatalitiche, consente cioe' di ossidare, in presenza di luce e di aria, le sostanze organiche e inorganiche come le polveri sottili, gli ossidi di azoto e il benzene presente nell'ambiente. Tutti i gas di scarico dei tubi di scappamento, le sostanze inquinanti e le particelle nocive ‘cittadine' vengono trasformate in nitrati di sodio e calcio che precipitano, e in anidride carbonica. Il professor Luigi Cassar, 76 anni, nove nipoti e quasi vent’anni di carriera nei laboratori della Italcementi, è il chimico che ha inventato il cemento antismog, destinato a cambiare l’ambiente: "Gli architetti e i costruttori – ricorda Cassar – ci chiedevano di mettere a punto un intonaco bianco in grado di resistere alle intemperie e mantenere brillantezza e candore. Partendo dal fatto che il cemento ha un superficie porosa abbiamo creato un materiale che reagisce alla luce solare". Il primo grande intervento creato con Millennium è legato alla realizzazione dei conci della Chiesa “Dives in Misericordia” progettata dall’architetto americano Richard Meier. É stato infatti dimostrato che il cemento ddi Cassar, oltre ad avere una particolare brillantezza, è in grado di auto-pulirsi poichè si attua un processo ossidativo che porta alla decomposizione delle sostanze organiche e consente di tornare al bianco iniziale. | Un cemento che mangia lo smog? Non è fantascienza bensì un prodotto Italcementi, ora candidato all’Oscar europeo per la migliore invenzione nel settore industriale. |
Il futuro dei videogiochi passa per il gaming in cloud – la possibilità di giocare a titoli avveniristici da qualunque tipologia di dispositivo a prescindere dalla sua potenza. Microsoft è una delle aziende più pronte a realizzare questo progetto e in questi giorni ha annunciato quali sono i suoi prossimi passi: tra i più importanti c'è quello di far arrivare i giochi delle sue console Xbox anche sui comuni televisori privi della macchina da gioco vera e propria. Microsoft ci lavora da tempo: battezzata inizialmente Project xCloud l'iniziativa ha portato al lancio di un servizio di cloud gaming integrato con la sua offerta di videogiochi su base mensile Xbox Game Pass. Fino ad oggi però la potenza dei server impiegati dalla casa di Redmond permetteva di giocare ai titoli di Game Pass solamente sugli smartphone, mentre dalle prossime settimane l'infrastruttura verrà potenziata e permetterà di lanciarsi nel catalogo in abbonamento da qualunque browser. Questo passaggio è fondamentale per la diffusione del servizio presso un pubblico che non sia solamente quello degli appassionati di videogiochi. Potersi collegare ai server Microsoft e ricevere un catalogo di oltre 100 giochi da una qualunque finestra di qualunque browser su qualunque dispositivo relativamente recente apre a scenari interessanti, come il gioco dalle smart TV. Non a caso il gruppo ha annunciato di essere al lavoro proprio con i produttori di televisori per includere direttamente nei dispositivi la possibilità di giocare ai giochi Xbox senza nient'altro che una connessione a Internet e un controller. Anche la stessa Microsoft a realizzare dei dispositivi pensati per accedere ai giochi Xbox tramite Internet e senza una Xbox a disposizione: questi gadget saranno ovviamente più economici e portatili delle console vere e proprie, e potranno avere l'aspetto di set top box o di dongle HDMI simili al Chromecast offerto da Google. | Microsoft ha annunciato i suoi prossimi passi nel mondo del gaming in cloud. Il suo catalogo di giochi a iscrizione mensile Xbox Game Pass permetterà di accedere ai titoli da qualunque browser, mentre i produttori di TV stanno lavorando per integrare il servizio nei loro dispositivi connessi a Internet. |
L’esperienza di Margherita Zanatta al Grande Fratello 11 si conclude senza la vittoria agognata. Eppure Margherita è riuscita ad emergere, grazie ad un percorso irto di difficoltà ed incognite, che l’ha portata a mostrare di sè multiformi doti ed indubitabile ingegno. Un’eroina tragica prestata alla commedia, o viceversa che dir si voglia. La sua permanenza all’interno del Grande Fratello 11 deve moltissimo, dalle fasi iniziali a gran parte del resto, all’amicizia di Guendalina Tavassi, grazie alla quale la varesina ha modo di esprimersi comicamente, facendosi notare per simpatia e complicità malandrine. Oltre all’amicizia sembra arrivare anche l’amore, a partire dal primo bacio tra Margherita e Nando, per culminare in progetti di vita sempre più impegnati col pometino. Ma una volta uscito, Nando lascia Margherita e si ravvede nel giro di pochi giorni, suscitando nella speaker uno stato di sconforto destinato a durare settimane. Son settimane di continui andirivieni mentali tra la necessità di dimenticarlo e l’impellenza di amarlo ancora, vissute comunque a pieno regime in casa, senza mai rinunciare al divertimento sfrenato. Comincia anche il processo di graduale emancipazione da Guendalina, culminato in frequenti liti tra le due amiche spesso nate per motivi che dire futili è riduttivo. La rottura definitiva col suo amore gieffino arriva nel momento in cui Nando confessa di aver tradito Margherita. A quel punto le avances di Andrea Cocco, tradito anch’egli dalla sua fidanzata, rendono la coincidenza un’occasione. | Margherita Zanatta, al termine di un viaggio lungo sei mesi, non riesce a spuntarla sugli altri tre candidati alla vittoria, come vi mostriamo nel nostro video: a caratterizzare il suo percorso sono la storia d’amore con Nando Colelli, la fine della stessa per un tradimento subito, l’amicizia con Guendalina Tavassi, e la seconda storia d’amore con Andrea Cocco. |
Si chiama Nilufar Addati la corteggiatrice che, almeno ai nastri di partenza di questa nuova stagione, promette di regalare scintille di divertimento al pubblico di Uomini e Donne. Arrivata in trasmissione per corteggiare Mattia Marciano, Nilufar è riuscita a farsi notare in tempi brevissimi. Il merito è della parlantina sciolta e degli interventi caustici e puntuali, tutti simpatici, che ha indirizzato alle sue rivali, soprattutto a Vittoria Deganello, e allo stesso Mattia. La Addati ha già fatto incetta di consensi in trasmissione. Gianni Sperti e Sabrina Ghio, altra tronista, non hanno nascosto di nutrire una vera e propria ammirazione nei confronti della simpatica corteggiatrice, al punto da proporsi in veste di gestori per le sue future fanpage. Per quanto riguarda la sua vita privata, Nilufar ha raccontato di avere 19anni e di essere di origini persiane. La madre è originaria dell’Iran, terra alla quale la Addati è profondamente legata. Adora la sua famiglia e vive a Napoli dove si è trasferita quando era appena una bambina. Ama mangiare il sushi, tra i suoi film preferiti troviamo Il diavolo veste Prada e ascolta soprattutto Emma Marrone e Alessandra Amoroso. Nel corso della puntata di Uomini e Donne andata in onda oggi 10 ottobre, Mattia ha raccontato di avere già incontrato Nilufar prima di cominciare il suo trono in trasmissione. L’avrebbe incrociata in palestra, la stessa che frequentano entrambi abitando a 10 minuti di distanza l’uno dall’altra. A parte qualche sguardo, tra loro non ci sarebbe stato altro. | Si chiama Nilufar Addati la corteggiatrice di Mattia Marciano finita in cima alla lista di gradimento del pubblico di Uomini e Donne. Ma chi è la 19enne di origini persiane che sta cercando di conquistare il tronista campano? |
La nuova vita americana dei duchi di Sussex li vede impegnati molto sia sul fronte umanitario che su quello dei media. Meghan Markle e Harry hanno in ballo diversi contratti (chiaramente milionari) con colossi come Spotify e Netflix, per la produzione di podcast e documentari. Ora che hanno definitivamente detto addio alla royal family, infatti, il loro sostentamento economico è del tutto autonomo: non percepiscono nulla dalla regina. Dopo l’intervista rilasciata a Oprah Winfrey, Harry è tornato a collaborare con lei per una serie targata Apple TV diretta da Dawn Porter e Asif Kapadia, di cui è stato rilasciato il trailer. Il progetto intende avviare una conversazione su un tema su cui regna ancora molta disinformazione, perché circondato da imbarazzo e vergogna, da sostituire invece con compassione, speranza e onestà: la salute mentale. La duchessa compare nel video per pochissimi secondi, quanto basta per attirare l’attenzione grazie alla sua T-shirt. Si intitola The Me You Can’t See il documentario realizzato da Harry e Oprah Winfrey, incentrato sul tema della salute mentale, che vede tra i protagonisti anche la pop star Lady Gaga, i giocatori di basket NBA DeMar DeRozan e Langston Galloway, l'attrice e produttrice Glenn Close. Sarà rilasciato in streaming il 21 maggio. Per pochi istanti nel trailer si vede anche Meghan Markle, che indossa una T-shirt bianca molto particolare, su cui campeggia in nero la scritta “Rising the future”. Si tratta di una maglietta venduta a 27 sterline (31,40 euro) dal brand Mere Soeur. Il marchio è specializzato in abbigliamento per le donne ed è interamente dedicato alla celebrazione della sorellanza e al rafforzamento di una rete tra mamme. "Comunque tu scelga di farlo, qualunque siano le tue scelte genitoriali, lo stiamo facendo. È il lavoro più grande e più difficile che tu abbia mai avuto” si legge sul sito ufficiale nella descrizione del capo, che è un vero e proprio inno alla forza delle donne, al grande e costante impegno delle madri di tutto il mondo. | È stato rilasciato il trailer del documentario “The Me You Can’t See”, realizzato da Harry e Oprah Winfrey incentrato sul tema della salute mentale. Nel video per pochi secondi compare anche Meghan Markle, che indossa una T-shirt di un brand specializzato in abbigliamento per le donne, che ha fatto della celebrazione della sorellanza e della maternità la propria mission. |
Ancora guai per Courtney Love, che dopo avere iniziato l'anno riappacificandosi con il gruppo delle Veronicas, ora si trova in mezzo a un pasticcio finanziario. Qualche mese fa l'AmEx, ovvero l'American Express una società di servizi finanziari statunitense, aveva denunciato Courtney Love in quanto la vedova Cobain era andata in rosso per una cifra non indifferente: la Love, infatti, era in possesso di una Gold Card esclusiva con l'American Express, e abusando dei propri privilegi era finita in rosso di ben 350 mila dollari. Ora, però, la cantante passa al contrattacco e denuncia a sua volta la società di servizi finanziari per la loro politica troppo negligente. Stando a Courtney Love, infatti, l'American Express avrebbe emesso ben 104 carte di credito a nome suo, senza ovviamente il suo previo consenso. La denuncia della vedova Cobain è per danni ed interessi non specificati, ma quello che vorrebbe ottenere la Love è che la sua carta possa tornare in attivo senza dover rimborsare la società di servizi finanziari verso cui ha quell'enorme debito. Chissà se riuscirà a spuntarla. In ogni caso sembra proprio che l'anno nuovo non sia cominciato nel migliore dei modi per Courtney Love, che prossimamente dovrà presentarsi in tribunale per decidere se l'ordinanza restrittiva contro di lei emessa dalla figlia dovrà avere valore permanente, soprattutto alla luce di alcune nuove scoperte da parte dei legali che si sono imbattuti in alcuni resoconti medici che lascerebbero pensare a degli abusi da parte della Love ai danni della figlia Frances Bean. | Courtney Love denuncia l’American Express per aver emesso delle carte di credito a suo nome di cui non è responsabile. |
Un piccolo aeroporto completamente distrutto, una zona agricola in cui i capannoni e le case sono state scoperchiate: sono questi i danni causati da una tromba d’aria che ha colpito la zona di Fossoli, frazione di Carpi, in provincia di Modena. Il tornado, con venti fino a 300 km/h, ha provocato danni soprattutto all’aeroporto, che è sede dell’aeroclub e viene utilizzato in prevalenza per il voto da diporto: un hangar e sette velivoli sono stati completamente distrutti, mentre fortunatamente i piloti hanno trovato rifugio nell’edificio, mettendosi in salvo. Non ci sono feriti e i soccorsi di forze dell’ordine e vigili del fuoco non sono serviti per mettere in salvo le persone presenti. “Non esiste più niente, è volato via tutto”, sono le parole pronunciate da un uomo in un video registrato dopo il passaggio della tromba d’aria. Nel filmato vengono mostrato gli aerei, completamente distrutti. In altri video si vede il fuggi fuggi di tutte le persone presenti che trovano rifugio nell’edificio, mentre il vento spazza via i velivoli, completamente distrutti. Il sindaco di Carpi, Alberto Bellelli, è arrivato subito sul posto: “Una situazione incredibile, si vedeva questo cono totalmente decontestualizzato che imperversava. Immagini che ricordano gli Stati Uniti, non mi sarei mai aspettato di vederle qui. Fortunatamente non ci sono feriti, sono stati danneggiati l’aeroporto e almeno tre abitazioni”. | Una tromba d’aria ha distrutto sette velivoli e un hangar all’aeroporto di Fossoli, frazione di Carpi (Modena). Le persone presenti all’aeroporto sono riuscite a mettersi in fuga, trovando riparo all’interno di un edificio. In alcuni filmati si vedono i danni causati dal tornado, che ha anche scoperchiato case e capannoni. |
Il Saskia dress di Stella McCartney è l'abito più indossato dell'anno dalle star di tutto il mondo che hanno scelto il modello per svariati red carpet durante il 2012. La creazione della stilista inglese fa parte della collezione pre fall ed è stata mostrata per la prima volta durante un'originale presentazione indosso a Shalom Harlow, famosa top model degli anni '90. Il grande successo dello splendido abito da sera è probabilmente dovuto al fatto che, grazie ad un gioco di stoffe cucite in un certo modo e di colori a contrasto, snellisce e allo stesso tempo "arricchisce" la figura di ogni donna, rendendo più longilinea la silhouette ed esaltando le curve nei punti giusti. L'abito più popolare del 2012 – Con il Saskia la talentuosa Stella McCartney riesce a mettere a segno un altro colpo, creando uno degli abiti più indossati dell'anno. Da tempo la designer sperimenta con le forme, proponendo vestiti estremamente eleganti pur nella loro semplicità, su cui "gioca" con tagli particolari per rendere perfetto il fit. | Il Saskia dress di Stella McCartney è l’abito più amato dalle celebrità e dalle donne di tutto il mondo. Il modello, grazie ad una serie di tagli ben studiati e di contrasti di colore, riesce ad affinare la figura femminile slanciando la silhouette e accentuando le curve nei punti giusti. |
Ogni donna dovrebbe avere sempre con se un mini beauty da inserire in borsa per ritoccare il make up durante la giornata o per cambiare look quando si esce dall'ufficio e non si ha il tempo di passare a casa prima di un'occasione speciale. Non è necessario portare con sé tutto il beauty case, ma ci sono 5 prodotti di cui davvero non si può fare a meno. 1. Yves Saint Laurent – Touche Éclat: è un vero must have che non può assolutamente mancare nel beauty case. Si tratta di un correttore illuminante in penna, comodissimo da tenere in borsa proprio grazie al suo particolare packaging, ed è essenziale per cancellare i segni di stanchezza e illuminare il viso. Dopo una giornata di lavoro applicalo nella zona delle occhiaie, sotto l'arcata sopracciliare e sugli zigomi. 2. Benefit – Benetint: un prodotto due in uno per labbra e guance. Puoi applicarlo sul viso con il suo applicatore e poi sfumarlo con le dita per ottenere un effetto estremamente naturale e fresco. Sulle labbra invece otterrai un risultato rosso e luminoso e prova di bacio. 3. Clarins – Balsamo Labbra Riparatore Multi-Hydratant: per labbra davvero perfette non può mancare un balsamo labbra che le renderà morbide e vellutate. Inoltre, la cera essenziale di rosa e il burro di karité favoriscono la riparazione delle screpolature. 4. Guerlain – Fard à paupières 4 couleurs: una mini palette di ombretti è quello che ti serve per evolvere il tuo make up da giorno a sera senza fatica. I colori ideali sono quelli scuri come il nero e l'antracite per creare uno smokey eye d'effetto o semplicemente intensificare un make up naturale e ottenere uno sguardo magnetico. | Nella tua borsa non può assolutamente mancare un mini beauty case con i prodotti essenziali per essere sempre perfetta: così dopo un ritocco al volo sarai bellissima e perfettamente truccata anche per una cena improvvisa o un party a sorpresa. Ecco i 5 must have da portare con te! |
Craig Alan è un originale artista californiano, che dipinge dei ritratti molto particolari. Le sue opere devono essere viste dall'alto, come se un aereo volasse a bassa quota su una pianura innevata e le persone. Così si possono ammirare le sue composizioni fatte di persone che come formiche, l'artista dispone per formare una figura. I quadri sembrano formati pixel umani che prima nella mente di Alan e poi nelle creazioni diventano un’immagine. Il risultato è sorprendente ed armonico, nonostante le forme quasi accennate ed imprecise. Nella foto il alto Craig ci regala la fantastica immagine di Audrey Hepburn, i soggetti che preferisce ritrarre sono infatti personaggi famosi, icone del cinema e della musiche che vengono immortalate con questa tecnica nuova e originale. Ma come si potrebbe definire questo esteta? A noi viene in mente qualcosa tipo "L'artista che dipinge con le persone!" | Craig Alan crea ritratti unici e sorprendenti di celebrità utilizzando delle comparse. Immagini di Marilyn Monroe, Audrey Hepburn e Elvis Presley, ma anche la Statua della Libertà e altri edifici. |
A guidare l'attacco dell'Austria, che affronterà gli Azzurri negli ottavi di finale degli Europei, sarà una vecchia conoscenza del nostro calcio, quel Marko Arnautovic passato per Milano e formalmente vincitore del Triplete con la maglia dell'Inter, pur non avendo totalizzato nemmeno un'ora di gioco in nerazzurro, che potrebbe tornare a breve nella nostra Serie A, dove lo aspetta il Bologna. Il club di Joe Saputo aspetta soltanto la risoluzione del suo contratto con lo Shanghai SIPG, per fargli firmare un contratto che lo legherà ai felsinei per i prossimi anni. Fino a qualche tempo fa considerato il giocatore più forte della sua nazionale, oggi ha indubbiamente perso lo scettro a favore di David Alaba e Marcel Sabitzer, ma resta il leader del gruppo, tanto che il c.t. Franco Foda lo preferisce a Sasa Kalajdzic, uno dei giocatori più promettenti della selezione, reduce dai 16 gol segnati in Bundesliga con la maglia dello Stoccarda. Arnautovic resta anche il calciatore dell'Austria più controverso in assoluto, come testimoniato dalla squalifica per un turno rimediata a seguito del match contro la Macedonia del Nord in cui, dopo aver segnato il gol del definitivo 3-1, ha insultato la madre dell'avversario Ezgjan Alioski. Quanto accaduto durante la prima partita dell'Austria a Euro 2020 è soltanto l'ultimo episodio di una carrellata lunghissima, per i quali l'attaccante ha fatto parlare di sé. Classe 1989, fin da quando è un ragazzo e si appresta a muovere i primi passi nel mondo del calcio, viene bollato come non pronto per giocare ad alti livelli perché immaturo. Trasferitosi in Olanda, al Twente riesce a mettersi in mostra non ancora ventenne per quanto fatto in campo, realizzando 12 gol in 28 partite di campionato. Le sue prestazioni lo avvicinano al Chelsea, che si dice pronto ad acquistarlo per 12 milioni di euro, ma una frattura da stress al piede fa saltare l'operazione. A quel punto, si inserisce l'Inter, che lo prende in prestito con diritto di riscatto legato al numero di presenze del ragazzo. La sua esperienza nerazzurra, però, non va come previsto. Arrivato con l'etichetta del nuovo Ibrahimovic, appena ceduto al Barcellona, Arnautovic è costretto a saltare i primi quattro mesi della stagione a causa dell'infortunio e, nello stesso tempo, scopre Milano e comincia a uscire cinque notti a settimana, decisamente troppe per un calciatore professionista: A Enschede, di fianco a casa, avevo le mucche al pascolo. A Milano c'erano la Fashion Week, i ristoranti, i club, solo belle donne. A quel tempo non avevo la fidanzata e avevo 19 anni. Ho pensato che dovessi farmi rapidamente un nome e ci sono riuscito. L'austriaco continua a non giocare e durante il ritiro invernale ad Abu Dhabi, si rende protagonista di un nuovo episodio, che lo allontana ancora di più dalle grazie di José Mourinho. È stato lo stesso Arnautovic a raccontare la vicenda: Non mi sono svegliato per la colazione, primo ritardo. Poi c'è stata una riunione con la squadra a cui non sono arrivato in tempo, secondo ritardo. È successa la stessa cosa prima del ritrovo per la partita e Mourinho mi ha messo fuori squadra per un giorno. Di ritorno a Milano ero convinto che ci fosse l'allenamento di mattina e sono arrivato puntuale, ma non c'era nemmeno una macchina. Mourinho però era lì con il suo staff e mi ha detto: "Tu sei il mio uomo. Arrivi 5 ore prima all'allenamento. Ti voglio bene. Tieni, prendi il mio orologio". L'orologio lo conservo ancora a casa. Lo Special One definisce l'austriaco un giocatore di grande talento, ma con il cervello di un bambino. Gli fa giocare solo tre spezzoni di partita e Arnautovic continua a far parlare di sé fuori dal campo, come quella volta in cui gli viene rubata una Bentley che gli aveva prestato Samuel Eto'o. A fine stagione, si laurea comunque campione di tutto, anche se ha più volte ammesso di non sentire quelle vittorie come sue. L'Inter decide di non riscattarlo e il Twente riesce a venderlo al Werder Brema. Sembrerebbe un nuovo inizio per Marko, ma le cose non si mettono bene fin da subito. Il capitano della squadra, Torsten Frings, critica immediatamente il suo atteggiamento: | Marko Arnautovic sarà il centravanti dell’Austria nella sfida contro l’Italia. L’attaccante, in procinto di passare al Bologna dallo Shanghai SIPG, ha avuto anche un passato nel nostro Paese, con la maglia dell’Inter, ma è ricordato più per quanto fatto fuori che in campo. Tra scappatelle notturne e ritardi agli allenamenti, il trend non è cambiato nemmeno al Werder Brema, dove è stato protagonista di una rissa con Papastathopoulos, prima di essere messo fuori rosa. Gli episodi controversi non sono mancati nemmeno con l’Austria, tra cui l’insulto ad Alioski. |
"Crediamo che la causa principale di questo guasto sia attribuibile a un cambiamento di configurazione difettoso". In un post pubblicato da Facebook sul proprio blog nella notte di ieri, 4 ottobre, è arrivata la risposta che milioni di italiani attendevano. Il down di Whatsapp, Instagram e Facebook, iniziato in Italia alle 17:30 (negli USA alle 11:40) e terminato alle 23:50, è stato un effetto di una modifica ai router della dorsale di rete (backbone) "che coordinano il traffico di rete tra i nostri data center": ciò ha fatto sì che insorgessero i problemi che hanno impedito agli utenti di utilizzare le piattaforme. "Questa interruzione del traffico di rete ha avuto un effetto a cascata sul modo in cui i nostri data center comunicano, portando i nostri servizi a fermarsi", aggiunge Santosh Jonardhan, autore dell'articolo. "Facebook, Instagram, Whatsapp e Messenger stanno tornando online ora. Mi dispiace per l'interruzione di oggi. So quanto vi affidate ai nostri servizi per rimanere in contatto con le persone a cui tenete". Mark Zuckerberg, presidente e amministratore delegato del social network fondato nel 2004, si affida a un brevissimo post per dare conto del disagio provocato ai suoi utenti. | La ragione dell’interruzione della connessione che ha impedito a milioni di persone di utilizzare le tre piattaforme è legata a un “cambiamento di configurazione difettoso”. In un post pubblicato sul blog di Facebook, Santosh Jonardhan spiega che una modifica ai router della dorsale di rete (backbone) ha bloccato le comunicazioni e ha generato un effetto a cascata. |
Ha commosso e fatto ridere i fan, conquistato le prime posizioni delle classifiche e preso un po' in giro, ma senza dubbio ‘Hello‘, il singolo con cui Adele ha segnato il proprio ritorno discografico, è stata la canzone della fine 2015. Ne ha parlato chiunque, grazie anche a un video, girato dal regista canadese di ‘Mommy' Xavier Dolan, che è diventato immediatamente un meme. A tredici settimane dall'uscita, tra l'altro, il singolo risulta ancora nei posti alti della classifica dei singoli più venduti d'Italia (sesto), con '25', l'album che lo contiene che pure è in top 10 dopo varie settimane al primo posto. E non ci sono mai troppi record da abbattere per la cantante che in questo mese e mezzo dall'uscita dell'album di primati ne ha fatti cadere vari e oggi continua a farlo: questa volta è ancora il video a segnare il passo diventando il video che è riuscito nel minor tempo a raggiungere il miliardo di visualizzazioni su Vevo. ‘Hello' era già stato il video più visto della Storia nelle 24 ore, battendo ‘Bad Blood' di Taylor Swift e oggi continua nella corsa. | Il video di ‘Hello’ di Adele è diventato il più veloce a superare il miliardo di visualizzazioni su Vevo, battendo il ‘Gangnam Style’ di Psy. |
I DIG Awards 2017, i premi internazionali per le migliori inchieste e reportage video della scorsa stagione, hanno visto oltre 220 concorrenti, 23 lavori finalisti e 5 premiati, tra questi spicca la premiazione tra le opere brevi, nella sezione "Short", de "Il caso Provolo", l'inchiesta realizzata da Sacha Biazzo per Fanpage.it sullo scandalo che ha scosso il mondo ecclesiastico nel 2009. L'inchiesta mostra in 12 minuti le testimonianze di alcuni dei 67 disabili che hanno denunciato gli abusi da parte dei preti dell'Istituto Provolo di Verona, struttura che accoglie i minori sordomuti provenienti da famiglie povere e in difficoltà. Molti preti sotto accusa sono oggi morti, alcuni sono stati trasferiti in Argentina e altri sono ancora in vita. Nel servizio c'è la testimonianza di Don Piccoli, che parla di almeno 10 preti coinvolti, e che confessa di aver avuto un singolo rapporto con uno dei disabili. La cerimonia di premiazione ha visto vincitori, per la categoria DIG Pitch, "Hunting the General" di Lorenzo Tondo, Saul Caia, Rosario Sardella e Vincenzo Rosa. Si tratta di un progetto che pone come obiettivo quello di rintracciare il più ricercato tra i trafficanti di esseri umani, l’eritreo Medhanie Yehdego Mered, conosciuto come “il Generale”. Per la sezione Investigative Long, che premia i lungometraggi d’inchiesta, ha vinto la regista cinese Nanfu Wang con "Hooligan Sparrow", in cui si raccontano le persecuzioni subite da una delle più agguerrite attiviste cinesi per i diritti umani. Per la sezione Investigative Medium, che premia le inchieste di media durata, hanno vinto Saada Abd Elkader e Najoua Hammami per "Upside Down", inchiesta sulle famiglie dei "martiri della rivoluzione" delle primavere arabe di Egitto e Tunisia. | Tra le opere brevi premiate ai DIG Awards 2017 ha vinto “Il caso Provolo”, l’inchiesta realizzata per Fanpage.it da Sacha Biazzo sullo scandalo dei preti pedofili dell’Istituto Provolo di Verona, accusati di aver abusato per decenni dei bambini sordomuti dell’istituto. |
Riccardo Scamarcio ha messo a segno una brutta figura per soddisfare un "prurito" intimo, atteggiamento poco prudente visto che i paparazzi sono sempre in giro a caccia di scoop. È stato proprio beccato con le mani nel sacco, intento a fare ‘gratta e vinci' durante una pausa dal suo ultimo set, "Dalila", film in cui è protagonista con Sveva Alviti. Il settimanale "Chi" è riuscito ad avere foto esclusive dell'attore mentre armeggia e traffica nei suoi pantaloncini rossi, una rovistata qui e lì, giusto per controllare che sia tutto a posto e via. Purtroppo per lui, c'era un fotografo appostato a documentare tutto. Riccardo Scamarcio è stato di recente vittima di un malore per cui si sono rese necessarie tempestive cure mediche. L'attore si è sentito male mentre stava percorrendo l'autostrada in direzione Roma, accompagnato dall'autista e dal suo maanger. Rimasto sotto osservazione per più di tre ore, l'attore avrebbe firmato le dimissioni dopo aver saputo di essere rimasto vittima di un disagio dovuto al forte stress. Di certo non hanno fatto bene le continue chiacchiere su una presunta rottura con Valeria Golino, voci negate dalla stessa attrice tempo fa. Nonostante i no comment e le smentite, le voci sulla crisi della coppia più in vista del cinema italiano continuano a campeggiare stabilmente sulle cronache del gossip. Il pretesto di un finto scoop serve a dire cose malevole, che riguardano le nostre vite, le cose successe. Sgradevole ma non ha importanza perché tutto quello che dicono non è vero. | L’attore, mentre si rilassava in una pausa dal set, è stato sorpreso dai paparazzi intento a rovistare nei suoi pantaloncini. Non ci si può distrarre un attimo nel mondo dello spettacolo. |
Dopo aver annunciato il Tour negli Stadi 2020, Ultimo ha annunciato tutte le date di quella che sarà la Tournée che ha visto un'importante anteprima a luglio quando il cantante romano si è esibito per la prima volta all'Olimpico davanti a decine di migliaia di spettatori. Saranno otto gli stadi di tutta Italia toccati da Niccolò Moriconi, cantante che in questi ultimi due anni si è preso il cantautorato pop italiano, facendo numeri importanti sia per quanto riguarda i lavori in studio (con i tre album "Pianeti", "Peter Pan" e l'ultimo "Colpa delle favole") che per quanto riguarda i live, con l'esempio dello stadio (a cui si aggiunge la tappa zero allo Stadio Teghil di Lignano Sabbiadoro) e quello dei 19 palazzetti italiani, andati sold out in pochissimo tempo. Ultimo partirà il 6 giugno 2020 dallo Stadio Artemio Franchi di Firenze e proseguirà il 13 giugno 2020 allo Stadio San Paolo di Napoli, il 19 giugno 2020 allo Stadio San Siro di Milano, il 26 giugno 2020 allo Stadio Alberto Braglia di Modena, il 4 luglio 2020 allo Stadio Adriatico di Pescara, l'11 luglio 2020 allo Stadio San Nicola di Bari, il 15 luglio 2020 allo Stadio San Filippo di Messina e il 22 luglio 2020 con il ritorno a Roma – ma questa volta al Circo Massimo – dopo il successo del 2019, per quello che senza dubbio sarà un bis di quanto avvenuto pochi giorni fa; i biglietti saranno in vendita da giovedì 11 luglio 2019 alle ore 11. Intanto sui social sono in molti quelli che stanno commentando il cambio dell'appuntamento romano, dallo Stadio Olimpico al Circo Massimo: in tanti sono contenti per il cambiamento, che proietta il cantante in una dimensione ancora diversa, ma tra loro c'è chi si lamenta del costo dei biglietti (pubblicati dal fan club del cantante) per l'appuntamento romano, ma più che di quello prato o prato gold le lamentele sono sul pacchetto Vip. Da quando ho iniziato a poter vivere della mia musica e soprattutto le cose hanno iniziato ad andare sempre meglio ho sentito la necessità di restituire qualcosa. Ho deciso di intraprendere un progetto con Unicef donando parte del ricavato dai biglietti del tour2020. Voglio dare un buon esempio ma la realtà è che è un’esigenza mia, non voglio pormi come esempio o bandiera di qualcosa, voglio farlo perché io sento che devo farlo. Ho già avuto l’occasione di fare alcune attività di solidarietà ma con un tour negli stadi, che indiscutibilmente è un’operazione molto grossa, ho pensato che posso fare qualcosa di molto importante questa volta. Cosi ho chiesto al mio team se era possibile contattare Unicef e capire se si poteva fare qualcosa insieme, li abbiamo incontrati, ci hanno descritto quali sono i paesi dove hanno le emergenze più importanti in questo periodo in Africa e ho optato per il Mali dove costruiremo due villaggi, aiuteremo Unicef nella lotta alla malnutrizione, a sostenere le vaccinazioni, costruire impianti idrici e servizi sanitari. Ad Inizio autunno andrò personalmente in Mali per vedere esattamente quali sono le condizioni in cui vivono, a cosa serve e cosa andremo a fare. Conoscerò i i bambini e poi torneremo per l’avanzamento dei lavori. Dalla parte degli ultimi per sentirmi primo. @unicefitalia @unicef A post shared by Ultimo (@ultimopeterpan) on Jul 9, 2019 at 12:10pm PDT Sui suoi social, poi, il cantante ha anche voluto annunciare che il tour negli Stadi 2020 sarà anche un modo per poter fare un'azione buona: Ultimo, infatti, collaborerà con l'Unicef per un lavoro ampio di costruzione di infrastrutture e prevenzione sanitaria in Mali. Un'esigenza, spiega, dovuta alla volontà di dare il buon esempio: "Da quando ho iniziato a poter vivere della mia musica e soprattutto le cose hanno iniziato ad andare sempre meglio ho sentito la necessità di restituire qualcosa. Ho deciso di intraprendere un progetto con Unicef donando parte del ricavato dai biglietti del tour2020. Voglio dare un buon esempio ma la realtà è che è un’esigenza mia, non voglio pormi come esempio o bandiera di qualcosa, voglio farlo perché io sento che devo farlo. Ho già avuto l’occasione di fare alcune attività di solidarietà ma con un tour negli stadi, che indiscutibilmente è un’operazione molto grossa, ho pensato che posso fare qualcosa di molto importante questa volta". Questa volta ha voluto contattare l'Unicef, appunto, chiedendo quali siano i Paesi più bisognosi: "Cosi ho chiesto al mio team se era possibile contattare Unicef e capire se si poteva fare qualcosa insieme, li abbiamo incontrati, ci hanno descritto quali sono i paesi dove hanno le emergenze più importanti in questo periodo in Africa e ho optato per il Mali dove costruiremo due villaggi, aiuteremo Unicef nella lotta alla malnutrizione, a sostenere le vaccinazioni, costruire impianti idrici e servizi sanitari. Ad Inizio autunno andrò personalmente in Mali per vedere esattamente quali sono le condizioni in cui vivono, a cosa serve e cosa andremo a fare. Conoscerò i i bambini e poi torneremo per l’avanzamento dei lavori. Dalla parte degli ultimi per sentirmi primo". | Dopo il successo del concerto allo Stadio Olimpico di Roma dello scorso luglio, Ultimo ha annunciato tutte le città che ospiteranno il Tour negli Stadi 2020. Il cantante partirà il 6 giugno dall’Artemio Franchi di Firenze e contestualmente ha annunciato una collaborazione con l’Unicef per aiutare il Mali. |
Giornata nera in Lombardia per quanto riguarda gli incidenti sul lavoro. L'Azienda regionale emergenza urgenza ha riferito di tre diversi episodi nel giro di poco più di un'ora. La drammatica serie di infortuni si è aperta attorno alle 13 a Odolo, nel Bresciano, dove un operaio di 60 anni è caduto dal cassone del suo camion riportando gravi traumi. Nel tempo in cui l'uomo veniva trasportato in elicottero agli Spedali Civili di Brescia si sono verificati altri due gravi incidenti. Il primo è avvenuto alle 14.15 a Sermide e Felonica, comune del Mantovano. Un uomo di 59 anni è precipitato da un'impalcatura in un cantiere di via Cittadella, cadendo da un'altezza di circa 5-6 metri. Nell'impatto col suolo l'operaio ha riportato traumi al torace, all'addome e al bacino. Soccorso in codice rosso, è stato trasportato in elicottero all'ospedale Maggiore di Bologna dove è ricoverato in gravi condizioni. | Tre gravi incidenti sul lavoro in Lombardia nel giro di poco più di un’ora. Dopo l’operaio rimasto ferito a Odolo, nel Bresciano, un altro lavoratore è precipitato da un’impalcatura in un cantiere a Sermide e Felonica, nel Mantovano. Pochi minuti dopo un operaio è rimasto gravemente ferito in una ditta di Cologne, nel Bresciano: ha subìto l’amputazione parziale di un braccio. |
Nonostante le foto inedite di Rajàa Afroud e Beppe in Marocco, il tormentone sentimentale di Uomini e Donne prosegue. Marcelo Fuentes ha infatti deciso di salvare la sua corteggiatrice nonostante le insistenti segnalazioni di una sua presunta love story con Beppe dal Fior. Pochi giorni fa erano infatti apparse sul profilo Facebook dell’uomo foto compromettenti del viaggio di Rajàa in Marocco, e gli scatti la ritraevano insieme al suo amico, non c’erano particolari segni di complicità o intimità tra i due. A peggiorare la situazione ci ha pensato però lo stesso Beppe, che aveva accusato la donna di averlo usato per ottenere in cambio una macchina, un appartamento e addirittura un seno nuovo. Marcelo Fuentes non si è lasciato influenzare dalle numerose accuse contro la sua corteggiatrice e ha continuato e crederle. Forse è proprio a causa di questo atteggiamento da parte del tronista, che Beppe ha deciso di pubblicare altre foto molto più esplicite circa la natura del loro rapporto. Nei nuovi scatti infatti i due, non solo sono insieme nel tanto discusso viaggio ma, sembrano essere legati da un rapporto di grande affetto, gli atteggiamenti sono infatti molto intimi, non mancano abbracci, sorrisi e sguardi languidi. Rajàa aveva negato di essere andata in Marocco con Beppe dopo le accuse lanciata da Mariana, sostenendo invece di trovarsi lì insieme alla madre. Eppure le nuove foto sembrano dar ragione alla compagna di Beppe, non fosse altro che per la complicità molto evidente. Chissà se questa nuova testimonianza farà riflettere Marcelo, o se il tronista proseguirà imperterrito il suo percorso televisivo insieme alla tanto discussa Rajàa Afroud. | Spuntano altre foto di Beppe e Rajàa insieme in Marocco, questa volta gli scatti li mostrano più intimi e complici. |
Il rap è una delle passioni che Tiziano Ferro si porta con sé da quando ha cominciato a fare musica. Anzi, fu proprio così che cominciò ad avvicinarsi alla musica, prendendo pian piano altri lidi, ma rimanendo un grande appassionato. Lo ha dichiarato spesso e la sua ultima collaborazione con Marracash non è che l'ultimo esempio. Anzi, il penultimo, se contiamo ‘Il vento', quarto singolo tratto dalla sua ultima raccolta ‘TZN – The Best Of Tiziano Ferro', di cui, da oggi, è anche disponibile il video su YouTube. Ed è proprio quel video che riprende la sua passione, sia nel ballo che nel canto. Insomma, nonostante oggi il cantante di Latina sia considerata una delle nostre maggiori star del pop, con ottimo seguito anche nei Paesi di lingua latina, ama mettersi in gioco e lasciarsi andare a qualche deriva extra. E visto il curriculum e l'amore della sua fanbase può anche permetterselo. ‘Il vento' è un pezzo scritto da Ferro qualche anno fa e che, come ha spiegato il cantante, all'epoca non entrò in ‘Rosso relativo' (album del 2001) e ha trovato la sua collocazione ideale in quello che ha raccolto successi suoi o suoi ma cantati da altri, brani inediti e rarità. Una ballata r&b nel puro stile Ferro, che ha sempre avuto una nota ‘black', nel quale non manca una parte parlata, anzi rappata. Su Facebook l'ha presentata così: IL VENTO è una ballata r’n’b che non era entrata nel primo album. La scrittura di allora, già aperta su più registri espressivi, si ricongiunge con la voce di oggi, una voce più scura, che di quei registri esplora ogni sfumatura. E la danza hip hop è anche la protagonista del video girato da Gaetano Morbioli, che ritrae lo stesso ferro ballare una coreografia rap assieme a un corpo di ballerini che lo segue per le strade di Milano, che fa da sfondo a tutto il videoclip (si notano ad esempio Piazza Gae Aulenti). | Tiziano Ferro ha presentato il video de ‘Il vento’, quarto singolo estratto da ‘TZN – The Best of Tiziano Ferro’, in cui dà prova della sua capacità di ballerino e del suo amore per l’hip hop. |
Appunti, schizzi, scarabocchi, note, liste della spesa, biglietti d'amore, post-it, direttive, comunicazioni, quante cose facciamo sulla carta prima di gettarla via. Specialmente se si lavora in ufficio la quantità di carta da cestinare è enorme e non si sente altro che parlare di riciclo. Ma vi è mai capitato, davanti ad un foglio od un post.it, nel momento in cui ricevete quella chiamata fondamentale per conoscere un'informazione, un indirizzo o un numero, di non avere mail una matita a portata di mano per prendere appunti? Beh da oggi è un inconveniente a cui non andrete più incontro grazie all'invenzione dei designers Chengzhu Ruan, Yuanyuan Liu, Xinwei Yuan & Chao Chen: si chiama P&P Office Waste Paper Processor ed è il primo dispositivo capace di trasformare la carta usata in utili matite. | Da carta a matita in un attimo: P&P Office Waste Paper Processor è il primo dispositivo che trasforma la carta usata in nuove matite pronte all’uso. |
Parlare in Italia di ponti oggi non è uno degli argomenti più facili e felici da trattare. Questa volta però non si tratta di crolli né di drammi, il nuovo Cloudraker Skybridge in Canada è il ponte sospeso più alto d'America. Realizzato utilizzando 101 moduli in acciaio e supportato da quattro cavi enormi, il Cloudraker Skybridge si trova sopra il fondovalle della Whistler Mountain, tra Whistler's Peak e West Ridge. Il vertiginoso ponte appartiene alla stazione sciistica canadese di Whistler Mountain, posta a 2000 metri di altezza in cima a West Ridge. Per chi ha il coraggio di salire sul Cloudraker Skybridge, il ponte sospeso più alto d'America, la vista delle Coast Mountains canadesi è mozzafiato. Il nuovo ponte sospeso tra tra Whistler's Peak e West Ridge è situato a 2.000 metri di altezza sul fondovalle della Whistler Mountain ed è lungo 130 metri. Per accedervi è necessario acquistare lo skipass stagionale per la stazione sciistica canadese di Whistler Mountain. Una volta in cima gli ospiti non solo possono godere di un'esperienza da brividi ma possono anche visitare la nuova piattaforma panoramica sulla stessa cima della montagna, Raven's Eye Cliff Walk, che apre ad agosto 2018. | Il nuovo ponte tra Whistler’s Peak e West Ridge in Canada non è di certo per i deboli di cuore. Posto su una stazione sciistica a 2000 metri di altezza, il Cloudraker Skybridge è già uno dei ponti più alti del mondo che offre ai suoi visitatori di godere di una vista a 360 gradi sulle Coast Mountains canadesi. |
Il 26 maggio gli italiani saranno chiamati a votare per le elezioni europee del 2019, con le urne che saranno aperte dalle 7 alle 23. Nell'ultima domenica del mese i cittadini sceglieranno chi li rappresenterà al Parlamento europeo per i prossimi 5 anni. In alcuni paesi dell'Unione si voterà nei giorni precedenti, ma lo spoglio avverrà in contemporanea in tutto il continente nella notte tra domenica 26 e lunedì 27 maggio. Per quanto riguarda il nostro Paese si voterà alle Elezioni Europee in base alla legge elettorale del 1979, leggermente modificata nel 2009, con il sistema proporzionale puro e lo sbarramento al 4%. Si potrà votare direttamente la lista di un partito politico o esprimere tre preferenze tra i candidati, ma sempre della stessa lista, non è previsto infatti il voto disgiunto. Tutti i partiti politici italiani sono pronti e hanno consegnato da tempo le loro liste con i nomi dei candidati che, alle elezioni europee, saranno divisi in cinque circoscrizioni: Nord-Est, Nord-Ovest, Centro, Sud e Isole. Fratelli d'Italia schiera la sua leader, Giorgia Meloni, come capolista in tutte le sezioni. Se dovesse superare lo sbarramento del 4%, obiettivo che al momento sembra più che raggiungibile, FdI si unirà ufficialmente al gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (Ecr), nel quale la Meloni ha annunciato l'ingresso del suo partito già un anno fa, pur non avendo eurodeputati. Giorgia Meloni, come aveva già annunciato da tempo, sarà la capolista per le prossime elezioni europee in tutte e cinque le circoscrizioni, nelle quali sarà affiancata da volti più o meno noti della politica italiana. Tra i nomi più chiacchierati dei candidati di Fratelli d'Italia c'è quello di Caio Giulio Cesare Mussolini, pronipote del Duce iscritto nella lista della circoscrizione del Sud. Dopo essere stato al centro della polemica per il suo annuncio davanti al Colosseo quadrato, Mussolini si è visto prima chiudere il profilo Facebook e poi criticare per i suoi manifesti elettorali scritti con un "font fascista". Al Sud ci sarà anche Raffaele Fitto, ex presidente della Regione Puglia ed ex ministro per gli Affari regionali dell'ultimo governo Berlusconi. Tra i candidati del Centro c'è il nome di Marco Bertolini, generale in ausiliaria, comandante della Brigata Folgore alla prima esperienza in politica. Ci sarà anche Francesco Alberoni, il sociologo e giornalista novantenne è candidato nella circoscrizione del Nord-Ovest, insieme a lui, nelle stesse regioni, correrà anche Daniela Santanché, l'ex di Alleanza Nazionale è approdata a FdI dopo aver lasciato Forza Italia nel 2017. Simile la storia di Elisabetta Gardini, che ha lasciato ad aprile il partito di Silvio Berlusconi con un post di addio pieno di risentimento. L'ex presentatrice televisiva correrà per la circoscrizione del Nord-Est. Con lei ci sarà anche Maria Cristina Sandrin, avvocato di Verona nota come "la siora Gina". Dietro alla capolista, Giorgia Meloni, troviamo le liste dei nomi dei candidati di Fratelli d'Italia. Per le prossime elezioni europee si potranno esprimere fino a tre preferenze, purché siano di sesso differente, dai nomi elencati. Ecco tutti i candidati di Fratelli d'Italia, circoscrizione per circoscrizione: Nord-Ovest Giorgia Meloni Francesco Alberoni Giovanni Berrino Fabrizio Bertot Ubaldo Emilio Borchi Marina Chiarelli Novella Ferrini Carlo Fidanza Pietro Fiocchi Daniela Garnero Santanché Agostino Ghiglia Rosaria Lombardi Stefano Maullu Nicoletta Molinari Federica Picchi Mafalda Poli Paola Renata Radaelli Giuseppe Romele Roberto Rosso Maurizia Rota Nord-Est Giorgia Meloni Sergio Antonio Berlato Cristian Bolzonella Luca Ciriani Renata Dal Fiume Isabella Dotto Michele Facci Elisabetta Gardini Francesca Gerosa Giulia Manzan Massimo Mariotti Fabio Pietrella Maria Cristina Sandrin Remo Sernagiotto Gianfranco Stella | Per le prossime elezioni europee Fratelli d’Italia punta tutto sulla sua leader, Giorgia Meloni, che sarà capolista in tutte le circoscrizioni. Con lei ci saranno il pronipote del Duce, Caio Giulio Cesare Mussolini, poi Daniela Santanché e il sociologo Francesco Alberoni, ma anche il comandante della Folgore, Marco Bertolini. |
Gianluca Zito, ex concorrente del Grande Fratello 9, ha accettato un'intervista doppia con un giovane ricercatore universitario durante lo spazio chiamato L'Arena in onda nel corso di Domenica In. Il fine dell'intervista era proprio sottolineare il divario incredibile tra preparazione e formazione scolastica in confronto alla nuova generazione di "talenti" nati senza arte nè parte. Il risultato è infatti shockante: stipendi raddoppiati senza alcun tipo di competenza, facendo semplici ospitate Gianluca guadagna la bellezza di 3.500 euro a serata (un'ora di spettacolo!) mentre il giovane laureato con 110 e lode ne prende solo 800 € al mese, con una maggiorazione a 1000€ dopo il primo anno di attività. Tutto questo e molto altro ancora, comprese le rispettive preoccupazioni per il futuro, nel video dell'intervista completa. Eleonora D'Amore | Gianluca Zito ha accettato l’intervista doppia con un giovane ricercatore universitario: il risultato è davvero sconvolgente riferito al mondo del lavoro. |
Il principino George, il primogenito di Kate Middleton e William, è uno dei più amati al mondo e, nonostante abbia solo 5 anni, viene considerato già una celebrità. Vivere nella Royal Family come un bambino "normale" non dovrà essere semplice ma i genitori stanno facendo il possibile per fargli avere un'infanzia ordinaria. A quanto pare ci stanno riuscendo, di recente infatti è stato rivela il soprannome con cui il piccolo ama farsi chiamare, a dimostrazione del fatto che si diverte con giochi semplicissimi proprio come i coetanei. | Il principe George ama i soprannomi, tanto da averne inventato uno anche per se stesso. Secondo i tabloid britannici, il figlio di William e Kate si farebbe chiamare Archie: ecco per quale motivo. |
Il 26 settembre arriverà sui nostri schermi la spassosa commedia di Graziano Salvadori, “Sarebbe stato facile”, assolutamente sopra le righe, ma con un retrogusto un po’ amaro che la rende ancora più interessante. Protagoniste sono due coppie di omosessuali che tentano in tutti i modi il loro orientamento per sfuggire al giudizio di una società assolutamente non pronta ad accettarli. Si crea così un’alleanza che porterà risvolti inaspettati e tremendamente divertenti. Una pellicola, finalmente, che non ricalca i soliti stereotipi ma che cerca di offrire qualcosa di nuovo sull’argomento, in maniera estremamente semplice e reale. Da vedere. Si sa, oggi non tutti sono pronti ad accettare l’omosessualità, così’, Antonella e Mara, due donne che si amano alla follia, per non destare sospetti nel paese in cui vivono, fingono di essere eterosessuali e felicemente impegnate con Luigi e Marco, altra coppia di amici/fidanzati gay. Benestanti e professionisti in carriera, i quattro coltivano, da sempre, il desiderio di adottare dei figli e, pur di ingannare la burocrazia, si vedono costretti a organizzare due differenti matrimoni etero, con l'aiuto di una rete sotterranea di complici. Il destino ci metterà, come al solito, lo zampino, creando delle situazioni che vi faranno morire dal ridere. | Due coppie di amici omosessuali, pur di sfuggire ai pregiudizi del loro paese, s’inventeranno uno stratagemma che darà vita a situazioni impreviste e tremendamente divertenti. |
Giuseppe Mazzitelli è l'ultimo dei tronisti uscito dalla trasmissione per cuori solitari, Uomini e donne, con una fidanzata. Infatti, la sua scelta si è riversata dopo qualche mese sulla romana Roberta Pontesilli. L'idillio d'amore però non è durato a lungo, poche settimane e Giuseppe e Roberta si sono lasciati, tra le cause della separazione quella di una mancata scintilla che non ha fatto scoppiare la passione e forse anche un nuovo amore che l'ex tronista ha incontrato in un viaggio a Miami. Solo un mese fa il ragazzo ha presentato con orgoglio al pubblico la sua nuova fiamma, la spagnola Zulema Farinos, ma alla fine dell'estate sembra che la ragazza sia sparita dalla circolazione e dalla sua vita, sostituita da un'altra donna, l'ex velina Terry Schiavo. L'incontro tra i due è avvenuto durante il reality itinerante ‘The King of the night‘, progetto ideato da Manila Gorio che porta sedici tronisti tra i più amati, come Matteo Guerra o Fernando Vitale, in giro per i locali, le spiagge, i centri commerciali della penisola. L'inviata e intervistatrice di questa trasmissione, che verrà messa in onda online, è proprio la soubrette, che è stata vista più volte in compagnia di Giuseppe. Le immagini sono inequivocabili i due si baciano dietro le quinte appassionatamente confondendo il piacere con il lavoro. Bisognerà capire se è solo un flirt estivo, immagini scattate per copione o una nuova storia d'amore. Pare che abbiano già fissato un incontro chiarificatore a Milano, per stabilire il futuro. | Giuseppe Mazzitelli dopo Roberta Pontesilli lascia anche Zulema e bacia Terry Schiavo, conduttrice di The King of the night. |
La finale tutta italiana del torneo di tennis degli US Open ha segnato un momento indimenticabile: Flavia Pennetta e Roberta Vinci hanno fatto la storia del tennis italiano. In un Paese come l'Italia dove il calcio è lo sport più seguito, per una volta il tennis ha avuto la precedenza. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, per l'occasione, ha raggiunto i campi in cemento di Flushing Meadows a New York, per assistere alla finale tutta azzurra come mai era accaduto prima. Ad aggiudicarsi la coppa come campionessa degli US Open è stata Flavia Pennetta che così annuncia anche il suo ritiro: "Vincere qui è il modo in cui mi piacerebbe dire addio a questo sport". Ma il 12 settembre il tennis italiano ha scritto un'altra pagina memorabile nello stadio più grande del mondo e stracolmo di persone giunte ad assistere ad un'incredibile finale. | Gli US Open hanno riacceso la passione per il tennis degli italiani: ecco i luoghi dove praticare questo sport può essere davvero straordinario. |
C'erano grandi aspettative nella notte degli Oscar per il film di Noah Baumbach e per le interpretazioni dei suoi protagonisti. Eppure ‘Storia di un matrimonio' non ha vinto nessuna statuetta e Scarlett Johansson e Adam Driver restano i grandi esclusi degli Oscar 2020. Nonostante il film fosse tra i favoriti, non ha convinto il racconto doloroso e implacabile del regista americano, sulla fine dell'amore tra il regista di Broadway Charlie Barber (Driver) e la moglie Nicole, attrice californiana di serie tv (Johansson). Nei 137 minuti c'è tutta la sofferenza del distacco, la presa di coscienza di un amore finito senza un vero motivo scatenante. Nel racconto, l'amore è semplicemente svanito e anche se vorrebbe tramutarsi in rabbia, rancore, non resta invece altro che affetto reciproco. La delicatezza della loro storia viene messa da parte, scalzata dall'intrigante metafora di "Parasite", Miglior film e Miglior film internazionale agli Oscar 2020. Due nomination, ma neanche una vittoria. La 35enne newyorkese Scarlett Johansson, splendente sul red carpet degli Oscar, è tornata a casa a mani vuote dal Dolby Theatre di Los Angeles, nonostante concorresse al titolo di Miglior attrice protagonista per ‘Marriage Story' e a quello di Miglior attrice non protagonista per ‘Jojo Rabbit'. Un exploit che prima di lei si era verificato solo altre 11 volte in oltre 90 anni di storia dell'Academy. Come già accadde a Cate Blanchett nel 2007 (con la nomination per ‘Elizabeth, The Golden Age' e ‘Io Non Sono Qui'), nessuna delle due nomination le ha portato la vittoria. L'attenzione è stata tutta su Renée Zellweger, Miglior Attrice in ‘Judy' e su Laura Dern, anche lei vista in ‘Storia di un matrimonio' nei panni dell'avvocato di Nicole, premiata come Miglior attrice non protagonista. Sui social i fan, anche in Italia, hanno espresso tutto il loro disappunto per la mancata vittoria della Johansson, secondo molti ingiustamente privata della statuetta. Il Joker di Joaquin Phoenix porta via la statuetta da Miglior Attore Protagonista ad Adam Driver, per il secondo anno consecutivo ad un soffio dalla vittoria. Agli Oscar 2019 infatti, Driver era candidato come Miglior attore non protagonista per ‘BlacKkKlansman' di Spike Lee, ma anche allora non andò come sperava. La denuncia sociale gridata del Joker, anti eroe degli eccessi, ha avuto la meglio sull'interpretazione minuziosa di Adam River, in un personaggio dalle mille sfaccettature. Charlie è un marito amorevole, un padre comprensivo, allo stesso tempo uomo ferito e arrabbiato. Nei panni dell'individuo qualunque Adam Driver è comunque riuscito a dare il meglio di sé in un'interpretazione che non resterà dimenticata. | Nessun Oscar per il film Netflix di Noah Baumbach, né per la coppia di attori protagonisti. “Storia di un matrimonio” è stato schiacciato dalla novità intrigante e geniale di “Parasite” e dalla potenza emotiva del Joker di Joaquin Phoenix. Non sufficientemente compreso, forse il film è solo capitato nell’anno sbagliato. Per Scarlett Johansson record di nomination ma nessuna vittoria, Adam Driver rinuncia all’Oscar per il secondo anno di seguito. Nella battaglia Netflix – Academy Awards, la piattaforma streaming porta a casa una sola vittoria su 24 nomination. |
Dopo i problemi tecnici che hanno compromesso la sua esibizione con Neffa nella serata dei duetti, Noemi torna a Sanremo 2021 per cantare "Glicine", la sua canzone in gara al Festival. Attualmente la cantante è fuori dalla top 10 nella classifica generale, e ieri si è classificata al 17esimo posto. Il voto di questa sera, affidato alla Giuria della Sala Stampa, Tv, Radio e Web, potrebbe però cambiare le carte in tavola. In attesa di rivederla sul palco dell'Ariston, vi riproponiamo il video della sua prima esibizione al Festival con "Glicine", mentre qui c'è la scheda completa della canzone con il significato del brano. | Noemi torna a Sanremo 2021 per cantare Glicine nella quarta serata del Festival, dopo essersi esibita con Neffa durante la serata dei duetti (non senza qualche problema tecnico). Al momento la cantante è fuori dalla top 10 nella classifica generale, in attesa del voto della Sala Stampa previsto questa sera. |
Amata per il suo carisma e per il carattere frizzante, Colette Baron-Reid è una veggente e scrittrice riconosciuta a livello internazionale. I suoi libri sono venduti negli Stati Uniti, in Canada e in Europa, ovviamente anche in Italia. Dice di essere nata con un dono particolare. Nonostante si trovi davanti a degli sconosciuti, nella sua mente compaiono date, nomi, ricordi e stralci di vita di quelle persone. La sua esistenza è stata piuttosto tortuosa, con cambi di direzione continui. Il più grande sogno di Colette era cantare. Sin dall’età di 14 anni suonava la chitarra e scriveva le sue canzoni. I genitori non appoggiavano il suo sogno e cercarono di farla laureare in legge, ma lei mollò tutto, decisa a riuscire nella sua aspirazione, a cui si aggrappò anche quando venne violentata da alcuni ragazzini all’età di 19 anni. Poi il suo sogno si avverò, infatti la casa discografica EMI le propose un contratto che si concretizzò nell’album Magdalene’s Garden, su cui aveva lavorato con il produttore Eric Rosse, lo stesso di Tori Amos, Lisa Marie Presley e Sara Bareilles. | La scrittrice e veggente Colette Baron-Reid, autrice del libro “la mappa dell’anima”, ci spiega in una video-intervista esclusiva, cosa significa prevedere il futuro, in cosa consiste il suo dono e come allenare il nostro intuito. |
Una nuova variante del coronavirus, segnalata per la prima volta in California nel luglio scorso, si sta rapidamente diffondendo negli Stati Uniti ed è stata registrata anche in Australia, Danimarca, Israele, Nuova Zelanda, Singapore e Regno Unito. Denominata CAL.20C e nota anche come B.1.429, la variante virale era inizialmente stata isolata in un singolo caso nella contea di Los Angeles nel luglio 2020 ed è riemersa lo scorso ottobre nella California meridionale, da dove si è diffusa rapidamente in concomitanza con l’impennata invernale di casi. Secondo quanto riportato dai ricercatori del Cedars-Sinai di Los Angeles in una lettera di ricerca pubblicata su JAMA, la nuova variante rappresenta quasi la metà degli attuali casi di coronavirus nella California meridionale, quasi il doppio rispetto a solo un mese fa. Nel frattempo, la prevalenza di questa variante è aumentata nel resto della California, dove costituisce circa un terzo dei casi totali, rilevata anche in Alaska, Arizona, Connecticut, Georgia, Hawaii, Maryland, Michigan, New Mexico, Nevada, New York, Oregon, Rhode Island, Carolina del Sud, Texas, Utah, Washington, Wisconsin, Wyoming e Washington DC. All’estero è stata trovata in Australia, Danimarca, Israele, Nuova Zelanda, Singapore e Regno Unito. Ad oggi non è ancora stato completamente chiarito se la variante CAL.20C sia effettivamente più contagiosa del virus originario ma, riporta The New York Times, un nuovo studio del gruppo di ricerca guidato dal dottor Charles Chiu, virologo dell’Università della California di San Francisco, e non ancora pubblicato su riviste peer-reviewed, ha indicato che le persone risultate positive alla questa variante avevano il doppio della carica virale rispetto a coloro che erano stati infettati da precedenti versioni del virus. I ricercatori hanno analizzato 2.172 campioni di virus tra settembre 2020 e gennaio 2021, scoprendo che nonostante la variante non fosse presente all’inizio di settembre, nel mese di gennaio era diventata la predominante in California, con casi che raddoppiavano ogni 18 giorni. Oltre a ciò, esaminando le cartelle cliniche di 308 casi di Covid-19 a San Francisco, il team del dottor Chiu ha osservato una maggiore percentuale di decessi legati alla variante californiana sebbene le limitate dimensioni del campione (solo 12 persone sono morte in totale) possano restituire un dato statisticamente non significativo. Inoltre, le analisi di laboratorio hanno rivelato che il nuovo ceppo è più efficace del 40% nell’infettare le cellule umane e potrebbe essere anche in grado di eludere la risposta immunitaria determinata da precedenti infezioni e dagli attuali vaccini anti-Covid. Tuttavia, l’effetto della variante sull’immunità sembrerebbe essere inferiore a quello della variante sudafricana (B.1.351). | La variante CAL.20C, nota anche come B.1.429, si sta rapidamente diffondendo negli Stati Uniti ed è stata segnalata anche in Australia, Danimarca, Nuova Zelanda e Regno Unito. Caratterizzata dalla mutazione L452R a livello della proteina Spike, potrebbe essere del 40% più efficace nell’infettare le cellule umane. Osservata anche una maggiore percentuale di decessi sebbene gli effetti sulla gravità della malattia rimangano ancora incerti. |
"Alla tua età avevo già due figli", "Ma sei ingrassata?", "E quando vi sposate?", "Guarda che dopo i 30 anni rimanere incinta è difficile", "Ma come alla tua età non sei fidanzata?", "Senza figli ti sentirai incompleta": la carrellata di frasi infelici che una donna si sente rivolgere nel corso della propria vita è lunghissima. E se c'è una cosa buona di questa pandemia e del conseguente lockdown che ne è scaturito è che alle cosiddette "feste comandate" tutte queste espressioni, fatte per lo più da zii mai visti e parenti sconosciuti, ce le siamo risparmiate. Sono domande e affermazioni che fanno male e a cui rispondere o controbattere diventa arduo, perché solitamente dinanzi ci si trova un muro altissimo di pregiudizi e stereotipi. Ancora viene richiesto a una donna di essere in un certo modo, di adeguarsi a certi comportamenti, di ridimensionarsi in base al "socialmente accettato". Quindi qual è la donna che vogliamo realmente celebrare l'8 marzo 2021: quella legata a doppio filo ad antichi modelli e succube delle aspettative della società o quella che ai modelli preconfezionati contrappone fieramente la propria autenticità? La maternità è un nodo delicato, troppo spesso affrontato con superficialità e insensibilità. Fermo restando che esistono problematiche di salute che determinano l'impossibilità di avere figli, bisogna accettare il fatto che non voler mettere al mondo dei bambini può essere anche una libera decisione. Sono tante le donne che rinunciano a diventare madri per le ragioni più diverse, non ultima l'instabilità economica, che fortemente incide sulla decisione di allargare la famiglia. Ma "rinunciare" non è sempre un verbo davvero pertinente. Ce lo insegna una grande donna come Rita Levi Montalcini: ha consapevolmente vissuto la sua vita dedicandola alla scienza, mostrando una devozione totale nei suoi confronti, tale da non farle mai contemplare l'ipotesi di sposarsi e fare figli. Non ne ha mai sentito né l'esigenza né la mancanza. La sua è stata una libera scelta: non cedere agli stereotipi che la volevano moglie e madre, rimanere fedele a se stessa. La domanda sulla presenza di un fidanzato è la più gettonata, soprattutto quando intorno alla diretta interessata amiche, cugine, sorelle e colleghe sono già convolate a nozze. Superati i 25 anni già diventa "strano" essere single, figuriamoci ai 30. Avere un uomo acconto è come se rendesse più "credibile", più "di valore", come se bastare a se stesse fosse impossibile. La pandemia ha certo fatto riflettere molto i single sulla loro condizione, certe mancanze si sono fatte sentire forte e chiaro e ammetterlo non dovrebbe essere un problema. Radicalizzare la contrapposizione tra vita da single e vita di coppia, infatti, rischia di portare al "gioco opposto": considerare forte e moderna la donna indipendente e sminuire quella che invece decide di dedicarsi alla famiglia, additata come antica. Il punto non è cosa si sceglie, ma rispettare una scelta di vita qualunque essa sia. È come se ci fossero unicamente due scelte possibili per una donna, due strade percorribili e una necessariamente escludesse l'altra: la carriera e la famiglia. E in ogni caso, se pure si scegliesse la prima a discapito della seconda sarebbe comunque la scelta "sbagliata", perché il binomio donna-maternità continua a essere radicatissimo nella nostra società. La donna in carriera non vale meno della casalinga, chi mette al mondo dieci figli non è una mamma migliore di chi ne mette al mondo due, chi sceglie di non averne non è meno rispettabile delle altre. Un corpo bello è un corpo in salute e una donna consapevole, che si accetta per quello che è, emana un fascino che non è inquadrabile in nessuno schema. Non è il fascino dovuto al numero che riporta la bilancia né alla taglia riportata sull'etichetta dei pantaloni: è il fascino di una donna sicura di sé. Questa sicurezza è costantemente minata alla base da chi fa notare ogni imperfezione, spingendo a una sorta di "senso di vergogna" verso il proprio corpo che non dovrebbe esistere, come se per essere accettate dalle società bisognasse necessariamente rispettare certi canoni. E questo body shaming verso le donne (verso quelle "grasse" così come verso quelle "magre") il più delle volte viene da altre donne. Liberarsi dell'equazione "magro=bello" si sta rivelando difficile, anche se l'impegno della moda, dei social e della tv si sta rivelando efficace per evitare di sentirsi "sbagliate" solo perché non si entra nella taglia 42. | Che donna vogliamo festeggiare in questo 8 marzo? Andrebbero celebrate le donne che hanno il coraggio di esprimere se stesse con autenticità e che scelgono liberamente chi vogliono essere e diventare, senza essere vittime di pregiudizi e stereotipi. Purtroppo le aspettative sociali hanno ancora un peso, nella sfera privata come in quella lavorativa. |
Possibile presenza di La listeriosi può provocare nausea, vomito e diarrea, ma anche infezioni più gravi, come la meningite. Si tratta di un’infezione che si trasmette per via alimentare e può essere pericoloso soprattutto per le persone con basse difese immunitarie come bambini ed anziani. L’avviso di richiamo del lotto è stato pubblicato sul portale del ministero della Salute. | La salsiccia richiamata è stata prodotta da Savelli Salumi e Carni Snc. A scopo precauzionale, si raccomanda di non consumare il prodotto con il numero di lotto segnalato e restituirlo al punto vendita d’acquisto. |
Kate Middleton sta passando la quarantena con la famiglia ad Anmer Hall, la residenza in campagna di proprietà della Royal Family, e, tra smartworking e giochi con i bambini in giardino, prova a rendere queste giornate difficili un tantino più piacevoli. Qualche giorno fa lei e William si erano mostrati alle prese con il telelavoro direttamente dallo studio della loro dimora e ad attirare le attenzioni, oltre al completo maschile in rosa sfoggiato dalla Duchessa, erano stati i gioielli sulla sua mano. In molti avevano notato l'assenza dell'enorme anello di fidanzamento regalatole dal marito, quello che in passato era appartenuto a Lady Diana, insinuando subito una presunta crisi di coppia. La verità, però, è ben diversa. Dietro la "scomparsa" del prezioso anello di fidanzamento non c'è nessuno screzio, Kate ha deciso di non indossarlo in questo periodo per una questione di sicurezza. In tempi di Coronavirus, infatti, tutti devono lavare con una certa frequenza le mani ed è chiaro che sarebbe risultato scomodo portare al dito un grosso gioiello in oro bianco 18 carati con un enorme zaffiro blu e i diamanti, da togliere ogni volta che si disinfettano le mani. I rischi a cui sarebbe andata incontro la principessa? Non solo perderlo con estrema facilità ma anche favorire la proliferazione di batteri. | Kate Middleton si è mostrata alle prese con lo smartworking negli ultimi giorni ma in molti hanno notato un dettaglio molto particolare: non indossa più il prezioso anello di fidanzamento, quello con l’enorme zaffiro appartenuto a Diana. Il motivo? Si tratta di una questione di sicurezza. |
Le Grafton Architects hanno vinto il Pritzker Prize 2020. Le due architette, di origini irlandesi, sono le prime donne architetto a vincere il prestigioso premio nella storia del Pritzker. Molti dei loro edifici sono stati realizzati nel loro paese d'origine in Irlanda, ma Yvonne Farrell (1951) e Shelley McNamara (1952) hanno costruito in tutto il mondo. Caratteristica della loro architettura è la comprensione del "genius loci" del luogo in cui costruscon con la conseguente valorizzazione della comunità locale. Gli edifici di Grafton Architects riescono sempre a dare valore al luogo in cui si trovano. La coppia ha fondato Grafton Architects nel 1978 a Dublino, dove oggi ancora lavorano. In poco più di quarant'anni hanno realizzato progetti in Irlanda, Regno Unito, Francia, Italia e Perù. Il loro North King Street Housing a Dublino (2000) è un simbolo del loro stile architettonico: "Il loro approccio all'architettura è sempre onesto, rivelando una comprensione dei processi di progettazione e costruzione dalle strutture su larga scala ai minimi dettagli. È spesso in questi dettagli, specialmente negli edifici con budget modesti, che si può sentire un grande impatto.", spiega la giuria del Prizkton Prize. Nell'Urban Institute of Ireland (Dublino, 2002) si può ammirare quella che le architette chiamano "pelle lavorata" in cui aperture, pieghe, ombre, nei materiali rappresentano la cifra stilistica del progetto. L'Università Luigi Bocconi (Milano, Italia 2008) "promuove la comunità tra i suoi occupanti e la vibrante città che si estende ben oltre il campus verticale attraverso il suo spazio pubblico al piano terra, che continua al chiuso, e il suo baldacchino galleggiante che si sovrappone al terreno sottostante, coinvolgendo i passanti con gli studenti". L'Université Toulouse 1 Capitole, School of Economics (Tolosa, Francia 2019) è caratterizzata da evidenti contrafforti in mattoni, rampe e cortili, che richiamano i ponti, le mura, le passeggiate e le torri di pietra che caratterizzano la città. | I Grafton Architects hanno vinto il Pritzker Price 2020. Farrell e McNamara sono il 47 ° e il 48 ° premio del Pritzker Prize e i primi due vincitori nella storia dall’Irlanda ma soprattutto sono le prime donne ad aver vinto il prestigioso premio di architettura e la ragione è da ricercare nei numerosi e stimati progetti in giro per il mondo. |
Si sono interrotte bruscamente le trattative tra il Parlamento europeo e il Consiglio, rappresentato dalla presidenza tedesca, sul Quadro finanziario pluriennale (Qfp) dell'Unione per il 2021-2027. Le discussioni sul budget a lungo termine dell'Ue non sono mai prive di difficoltà e intoppi, ma quest'anno gli Stati membri non si possono permettere rinvii. Al prossimo Qfp sono infatti legati anche i fondi del Next Generation Eu che, con i contagi da coronavirus di nuovo in crescita e lo spettro di nuove chiusure, devono arrivare il più tempestivamente possibile. Le due parti si sono accusate a vicenda. Il Consiglio europeo, dietro la rappresentanza della Germania, ha puntato il dito contro gli europarlamentari per aver bloccato i colloqui, mentre la Camera dell'Ue da parte sua ha definito la proposta avanzata dal Consiglio sul budget a lungo termine "deludente". Il Parlamento Ue ritiene che i finanziamenti, così come delineati dal Consiglio, non siano sufficienti e chiede di aumentare i soldi stanziati in merito a ben 15 capitoli di spesa. Inoltre, il Parlamento spinge perché sia rafforzato il vincolo tra il rispetto dello Stato di diritto e degli standard democratici dell'Unione e l'erogazione dei fondi europei. In una nota, il Parlamento europeo ha comunicato: "Poco dopo l'avvio del settimo round di colloqui con la presidenza del Consiglio tedesca e la Commissione, non abbiamo avuto altra scelta se non interrompere il vertice. Stiamo aspettando che il Consiglio aggiorni il suo mandato sulle negoziazioni e torni finalmente al tavolo con una proposta che tiene in considerazione le richieste principali del Parlamento per migliorare 15 programmi bandiera dell'Ue, con un genuino rafforzamento delle risorse, per il bene dei cittadini". Pur riconoscendo alcuni passi avanti rispetto a diverse questioni, "alcuni punti politici devono ancora essere risolti", hanno aggiunto gli europarlamentari. Che hanno poi lamentato come sia stato già perso molto tempo: "Nessun compromesso è possibile fintanto che il Consiglio esclude di innalzare i massimali del Qfp o di escludere dal loro calcolo alcune voci di spesa". Sottolineando poi come ci sia bisogno di "una proposta veramente sostenibile che non svenda i piccoli margini che abbiamo e che allo stesso tempo non usi in modo improprio la flessibilità necessaria per la spesa regolare del programma". Infine i parlamentari europei hanno ribadito come i cittadini si aspettino urgentemente una risposta comune e confidano che il Consiglio presenti un'alternativa nei prossimi giorni. "I colloqui sul bilancio Ue sono interrotti. Senza una valida proposta da parte della presidenza tedesca dell’Ue per aumentare i massimali, è impossibile andare avanti. I margini e la flessibilità sono per esigenze impreviste, non per trucchi di bilancio", ha commentato su Twitter il portavoce del Parlamento Ue, Jaume Duch. Subito è arrivata la replica da parte del portavoce della rappresentanza della Germania, Sebastian Fischer, che ha definito "deplorevole" che l'Europarlamento "abbia perso l'occasione di portare avanti i negoziati sul bilancio" al quale sono legati anche i fondi del Recovery Plan. "Non parlare l'uno all'altro non ci avvicina a una soluzione: ci vogliono sempre due persone per ballare il tango. E la disponibilità di compromesso è necessaria da tutte le parti. Da non dimenticare: parliamo del più grande budget europeo nella storia dell'Ue, ben oltre le originali richieste del Pe", ha aggiunto. | Ieri si sono interrotti bruscamente i colloqui tra Parlamento Ue e Consiglio europeo, guidato dalla presidenza tedesca, sul prossimo Quadro finanziario pluriennale per il 2021-2027. Le discussioni sul budget a lungo termine dell’Ue non sono mai prive di difficoltà e intoppi, ma quest’anno gli Stati membri non si possono permettere rinvii: questa volta sono infatti in gioco anche i fondi del Next Generation Eu. Ma vediamo quali sono i nodi sul tavolo e perché non si riesce a trovare un accordo. |
Ore di angoscia, e poi purtroppo il macabro ritrovamento. Alberto B., 46enne che risultava scomparso dal pomeriggio di ieri, giovedì 11 febbraio, a La Valletta Brianza, piccolo comune che si trova in provincia di Lecco, è stato trovato morto nella mattinata di oggi, venerdì 12 febbraio. A comunicare la notizia è stata la prefettura di Lecco, la stessa che ieri aveva diramato un avviso sulla sua pagina Facebook per comunicare la "scomparsa allarmante" dell'uomo: "Purtroppo il signor Alberto B. è stato ritrovato privo di vita", sono state le poche parole che hanno gettato nello sconforto il paese. Di Alberto si erano perse le tracce dal primo pomeriggio di ieri, giovedì 11 febbraio. Attorno alle ore 14 si era allontanato dalla sua abitazione, indossando pantaloni tecnici da montagna e una maglia neri, un gilet smanicato e scarponi da montagna. Non è chiaro se volesse fare un'escursione, una passeggiata o altro: di sicuro il suo cellulare aveva agganciato per l'ultima volta una cella in località Scagnello, nel comune di Calco. | Alberto B., l’uomo di 46 anni che risultava scomparso da ieri a La Valletta Brianza, in provincia di Lecco, è stato trovato morto nella mattinata di oggi, venerdì 12 febbraio. A comunicarlo la prefettura di Lecco. L’uomo si era allontanato dalla sua abitazione dal primo pomeriggio di ieri: di lui si erano perse le tracce. |
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