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Scoperto un potenziale bersaglio terapeutico per trattare il morbo di Alzheimer, la devastante e incurabile patologia neurodegenerativa che si stima colpirà 115 milioni di persone nel mondo entro il 2050. Si tratta di una nuova molecola antagonista dell'Apolipoproteina E (ApoE), una proteina che lega lipidi ritenuta uno dei principali fattori di rischio della diffusa forma di demenza. A individuarla un team di ricerca internazionale guidato da scienziati del College di Medicina “Morsani” dell'Università della Florida del Sud, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi dei Dipartimenti di scienze biomediche e patologia presso l'Università Medica di Saitama (Giappone) e del National Institute on Aging Intramural Research Program di Baltimora. La ricerca. Gli scienziati, coordinati dal professor Darrell Sawmiller, docente presso il Dipartimento di Psichiatria e Neuroscienze comportamentali dell'ateneo di Tampa, sapevano da tempo che colpire l'Apolipoproteina E poteva essere un approccio valido per contrastare l'Alzheimer. Così Sawmiller e colleghi sono andati a “caccia” di molecole antagoniste in grado di bloccarne l'azione; essa, infatti, favorisce l'accumulo di proteine e grovigli appiccicosi nel cervello, che rappresentano una caratteristica distintiva del morbo di Alzheimer. Tra le varie molecole esaminate hanno trovato un ottimo candidato in 6KApoE, che è in grado di bloccare l'interazione tra l'Apolipoproteina E con la proteina precursore dell'amiloide N-terminale (APP).
Interrompendo l’interazione tra due proteine attraverso una specifica molecola, un team di ricerca guidato da scienziati dell’Università della California del Sud ha dimostrato che vengono ridotti i livelli di proteine “appiccicose” nel cervello di topi con una condizione simile all’Alzheimer umano, inoltre viene migliorato l’apprendimento. Si tratta di un potenziale bersaglio terapeutico per la più diffusa forma di demenza.
L'estate si avvicina e sono moltissimi quelli che per dare una tocco di novità alla loro immagine decidono di cambiare look, così da cominciare al meglio la nuova stagione. Le star, in particolare, non perdono occasione per fare visita al parrucchiere di fiducia ogni volta che possono. L'ultima ad averlo fatto è stata Federica Pellegrini, che ha pensato bene di passare qualcosa di davvero drastico. La nuotatrice ha tinto i capelli di fucsia, attirando moltissime critiche da parte degli haters.
Federica Pellegrini ha dato una svolta drastica al suo look. Ha fatto visita al parrucchiere di fiducia, dicendo addio ai capelli biondi e passando al fucsia. L’unico piccolo inconveniente? Gli haters hanno cominciato a prenderla di mira.
Quest'anno Napoli e le bellezze della Campania sembrano essere la meta delle star mondiali, più di quanto non lo fossero già storicamente. Sappiamo infatti che per i vip, quelli veri, che durante la stagione estiva navigano le acque del Mediterraneo per godersi il meglio del sud del continente europeo, Capri, Ischia e la Costiera Amalfitana sono una tappa davvero obbligatoria di quel tragitto, tanto è suggestiva tutta la zona, da un punto di vista storico, estetico, turistico e, soprattutto, gastronomico. Nelle scorse settimane abbiamo visto lambire le coste campane da personaggi molto noti, specialmente nel contesto social, prima con la visita in Costiera Amalfitana di Dan Bilzerian, il re di Instagram che viaggia sul suo yacht con decine di ragazze mezze nude e poi con la stupenda e suadente Emily Ratajkowskij, bellissima modella divenuta una vera e propria icona dei tempi moderni. Nelle ultime ore un altro divo della musica internazionale come John Legend ha seguito più o meno lo stesso tragitto, decidendo di visitare la Campania prima passando per la Costiera, e poi passando per Napoli e fermandosi nei luoghi più noti della città. Tra questi non poteva mancare il Lungomare Liberato e l'assaggio, naturalmente, del vanto più grande di cui si fregiano i partenopei, ovvero la cosiddetta "vera" pizza. A pubblicare l'immagine del cantante alle prese con un pranzo impegnativo, è stato il proprietario del noto locale della zona Gino Sorbillo, che spesso immotala vip seduti ai suoi tavoli. Legend sembra più che sorridente e soddisfatto, anche se forse accaldato.
Napoli continua ad essere obiettivo del pellegrinaggio di star dal calibro internazionale. Dopo Dan Bilzerian e Emily Ratajkowskij, arriva nel Golfo di Napoli il noto cantante John Legend, che non può fare a meno di misurarsi con il piatto tipico partenopeo.
Camminando per il centro di Firenze, ci si accorge che la città toscana è ancora immersa in quel glorioso passato che la rende una meta di spicco per gli amanti della cultura. A tratti, girovagando tra Palazzo Vecchio e la Cupola del Brunelleschi, si ha come l'impressione di essere finiti in una dimensione parallela; sembra quasi di vedersi apparire davanti qualche illustre fiorentino dei secoli passati, sbucato direttamente dal Medioevo o dal Rinascimento. E il miraggio diviene realtà in un ristorante nel cuore di Firenze, il Fishing Lab alle Murate, dove tra una portata e l'altra è possibile ammirare il profilo di un gigante della letteratura: Dante Alighieri. Proprio così: questo ristorante-museo unico al mondo ospita un ciclo di affreschi con il più antico ritratto di Dante documentato. Situato in via del Proconsolo, nei pressi della Badia Fiorentina e del Bargello, il locale era fin dal XIII secolo la sede dell'Arte dei Giudici e dei Notai. Tuttavia, come dimostrano i resti archeologici nel seminterrato, il sito sarebbe stato occupato dai Romani già nel I secolo. La documentazione pervenuta illustra che i lavori per le decorazioni pittoriche sarebbero stati affidati a Jacopo di Cione, fratello dell'Orcagna, nel 1366, e completati entro il 1375. Il primo a notare le tracce degli affreschi dopo molti secoli, nel 1880, fu il proprietario dell'edificio che segnalò le opere alla Commissione Conservatrice di Belle Arti, ma il restauro venne terminato solo nel 2004. Fu allora che venne alla luce il prezioso ciclo di affreschi. Si tratta di un progetto davvero singolare, uno dei rari esempi di pittura profana in un edificio pubblico. Gli affreschi ricoprono le volte e le lunette del ristorante e sono accessibili sia ai clienti del ristorante che ai turisti. Al centro della volta affrescata spicca la rappresentazione di Firenze nella sua struttura istituzionale. Il giglio, l'aquila, la croce e lo scudo rosso e bianco rappresentano il Comune di Firenze: la parte guelfa, il popolo e le comunità congiunte di Fiesole e Firenze. Sono presenti anche gli stemmi dei quattro storici quartieri di Firenze – San Giovanni, Santa Maria Novella, Santa Croce e Santo Spirito – e quelli dei sedici gonfaloni, le suddivisioni territoriali e amministrative della città. Le formelle quadrilobate rappresentano i simboli del le ventuno arti. La rappresentazione è idealmente racchiusa nella cinta muraria di Firenze dove svettano le torri. Il resto della volta e delle lunette include diversi soggetti allegorici e storici, tra cui i più antichi ritratti documentati di Dante Alighieri e Giovanni Boccaccio; tra gli effigiati illustri figurano anche Francesco Petrarca e Zanobi da Strada, dei quali oggi si intravedono solo i piedi. Il profilo di Dante, però, è molto diverso da quello che ci è stato tramandato attraverso l'iconografia tradizionale. Il soggetto presenta lineamenti fini ed eleganti, restituendoci un'immagine inedita e sorprendentemente autentica, che si discosta dai ritratti in cui il Sommo Poeta sfoggia un naso aquilino piuttosto sgraziato.
Il Fishing Lab, situato a Firenze in via del Proconsolo, non è un ristorante come tutti gli altri: nelle sue antiche sale ospita un ciclo di affreschi del Trecento con il più antico ritratto documentato di Dante Alighieri. E con una sorpresa: il volto del Sommo Poeta è molto diverso da come siamo abituati a immaginarlo…
Con l'arrivo delle funzionalità multi-dispositivo su WhatsApp gli utenti possono da qualche giorno utilizzare la piattaforma di messaggistica su gadget diversi dal telefono, anche quando quest'ultimo non è collegato a Internet. La novità per il momento si può sfruttare su WhatsApp Web e sulle versioni dell'app per computer, ma non è un mistero che gli sviluppatori stessero lavorandoci per rendere finalmente possibile dare vita a una versione di WhatsApp dedicata ai tablet. Ebbene il traguardo è finalmente all'orizzonte: in queste ore sono emersi online i primi indizi concreti di una edizione di WhatsApp per iPad e per tablet Android. La notizia arriva dalla comunità di WABetaInfo, che come spesso avviene ha avuto modo di intercettare indizi rilevanti in merito mettendo le mani su una delle versioni preliminari dell'app che arriveranno presso il grande pubblico solo nelle prossime settimane. La schermata rilasciata come prova è quella che l'app utilizza come riassunto per mostrare agli utenti quali altri dispositivi sono collegati a un determinato account: nell'immagine rilasciata attraverso il proprio account Twitter, WABetaInfo mostra tra prodotti collegati proprio un iPad, segno che presto gli utenti iOS potranno scaricare una versione dell'app destinata espressamente ai tablet del gruppo Apple. Il software sarà una versione di WhatsApp pensata per trarre il massimo dallo schermo di grandi dimensioni di iPad, si troverà all'interno dell'App Store ma funzionerà in modo indipendente rispetto all'app per telefono: come sta iniziando ad avvenire su WhatsApp Web e sulla versione per computer grazie alle funzionalità multi-dispositivo, l'app per iPad funzionerà anche quando il telefono principale è spento, non raggiungibile oppure offline. Di una versione di WhatsApp per tablet Android non sono ancora emerse tracce, ma stando alle informazioni raccolte da WABetaInfo, anche quest'ultima variante della piattaforma è in arrivo; le tempistiche purtroppo non sono chiare, e per avere notizie ulteriori in merito non resta che attendere.
Gli utenti di WhatsApp aspettano queste versioni da tempo, e ora il traguardo è finalmente all’orizzonte: in queste ore sono emersi online i primi indizi di una edizione di WhatsApp per le tavolette dei sistemi operativi iOS e Android. Le nuove app si potranno utilizzare anche quando il telefono principale è offline.
Sabato 22 giugno il veicolo spaziale “Light Sail 2” equipaggiato con una rivoluzionaria vela solare verrà lanciato in orbita a bordo di un colossale razzo Falcon Heavy di SpaceX, la compagnia aerospaziale privata di Elon Musk. Ad annunciarlo l'organizzazione senza scopo di lucro Planetary Society, fondata nel 1980 dal celebre astronomo e divulgatore scientifico Carl Sagan, assieme ai colleghi Bruce Murray e Louis Friedman. Il sogno di Sagan. Da decenni gli scienziati sognano di far muovere veicoli spaziali grazie a grandi e leggere vele solari, che per muoversi sfruttano il tocco delicato dei fotoni esattamente come fanno windsurf e barche a vela col vento. Questo metodo di propulsione è così promettente che nel 2016 è stato annunciato il progetto “Breakthrough Starshot”, volto a spedire minuscole sonde equipaggiate con immense vele solari (sospinte da laser) verso Alpha Centauri, con l'obiettivo di cercare potenziali segnali di vita extraterrestre. Benedetto dal compianto astrofisico Stephen Hawking e da Mark Zuckerberg di Facebook, il progetto è stato finanziato con cento milioni di dollari dal miliardario russo Yuri Milner.
Dotato di una vela solare ampia 32 metri quadrati che si spiegherà alcuni giorni dopo il lancio, il Light Sail 2 sarà il primo veicolo spaziale spinto dalla luce del Sole (se tutto andrà come previsto). Decollerà dal Kennedy Space Center a bordo di un razzo Falcon Heavy di SpaceX il prossimo 22 giugno.
La polveriera araba rischia di esplodere e trascinare nel fuoco della rivolta tutto il Medio Oriente: dallo Yemen alla Siria, tutte le monarchie e le repubbliche traballanti a maggioranza islamica cominciano a seguire le orme di Tunisia, Egitto e Libia, rivoltandosi contro le dinastie decennali che detengono il potere. Stavolta, l'Occidente non potrà stare fermo a guardare, è dalla Penisola Araba che proviene l'oro nero: il petrolio. Mentre la guerra civile in Libia giunge a una situazione di stallo, con la proclamazione della No Fly Zone da parte dell'Onu e il “cessate il fuoco” del governo di Muammar Gheddafi, il sangue scorre per le strade dello Yemen. Nella capitale Saana, sono stati uccisi dall'esercito 41 manifestanti che da mesi protestano contro il presidente Ali Abdullah Saleh, che ha indetto lo stato di emergenza nazionale dopo aver ricevuto l'appoggio di altri paesi arabi. La folla in protesta a Saana, composta in maggioranza da giovani studenti, è stata colpita dal fuoco di esercito e polizia. Proiettili sparati ad altezza d'uomo, mirando al cuore e alla testa. In 41 sono rimasti uccisi anche dai miliziani fedeli al governo di Saleh. La protesta pacifica è stata dispersa davanti all'università della capitale. Dopo che un'auto è stata data alle fiamme, le forze dell'ordine hanno cominciato la violenta repressione. Situazione tesa anche in Siria, dove una manifestazione di poche decine di protestanti è stata dispersa a Damasco. Decine di uomini, in maggior parte giovani, si erano radunati nel piazzale della moschea Omayydadi e aveva dato via ad un sit-in di protesta. Agenti in borghese sono intervenuti per sgombrare l'area dagli oppositori al regime baatista che da cinquant'anni detiene il potere nella nazione.
Yemen, Siria, Bahrein e Arabia Saudita: le proteste del mondo arabo non si fermano. Dopo il cessato il fuoco della Libia, la penisola araba diventa il nuovo fulcro degli scontri tra manifestanti e regimi decennali.
Spesso passiamo attraverso i terminal degli aeroporti, i gate, le sale, e non ci rendiamo neppure conto di ciò che ci circonda, ma ancora per poco perché sempre più spesso si stanno realizzando aeroporti capaci di catturare l'attenzione e lo sguardo dei passeggeri per la loro incredibile bellezza. In un'epoca in cui il mondo è sempre più connesso e gli aerei sono alla portata di tutti, con tariffe low cost e pacchetti vantaggiosi, i viaggi diventano sempre più di massa, così i principali aeroporti del mondo puntano sull'offrire ai propri passeggeri un'esperienza di transito unica, una poesia del volo, puntando su design, arte, atmosfere attraenti e stimolanti per garantirsi una sorta di fidelizzazione del cliente in transito. Se si pensa che 800000 persone nel mondo sono in volo a bordo di un aereo adesso, è difficile immaginare quale sia il traffico di persone che passa attraverso un aeroporto ogni giorno, in un mese e addirittura in un anno: milioni di viaggiatori che attraversano migliaia di scali in tutto il Pianeta contemporaneamente. Ma se pensate agli aeroporti come non-luoghi ad alto tasso di stress o di noia evidentemente non siete mai atterrati in alcuni degli aeroporti più incredibili del mondo. Singapore, Monaco, Londra, Hong Kong, sono alcuni degli scali più spettacolari che siano mai stati costruiti, ambienti stimolanti ed interessanti per una clientela sempre più esigente. Preparatevi dunque ad un viaggio virtuale del mondo attraverso aeroporti così speciali che sembrano fuoriusciti dalle fantasie dei migliori scrittori: 1. AEROPORTO FRANZ JOSEF STRAUSS – MONACO DI BAVIERA. Il Franz Josef Strauss di Monaco di Baviera è stato nominato il miglior aeroporto europeo. 2. CHANGI AIRPORT – SINGAPORE. Il Changi Airport di Singapore è il miglior aeroporto del mondo per il terzo anno consecutivo. 3. INCHEON AIRPORT – SEOUL. È lo scalo più pulito del mondo. 4. AEROPORTO DI HEATHROW – LONDRA. L'aeroporto principale di Londra è il miglior scalo al mondo dove fare shopping tra 160 negozi.
Dimenticati scali anonimi e noiosi e preparatevi a piscine da surf, campi da tennis e foreste tropicali: l’ultima tendenza per gli aeroporti sono ambienti divertenti, stimolanti e stupefacenti.
Le proteste in Egitto. Inizio del Ramadan all'insegna delle tensioni in Egitto, dove ieri la polizia militare ha sgombrato da piazza Tahrir, a Il Cairo, i manifestanti che erano accampati dall'8 luglio. Si tratta dello zoccolo duro del dissenso che ha portato alla rivolta nel Paese, e che cerca di fare pressioni per un cambiamento democratico più rapido e per l'allontanamento dalle principali istituzioni nazionali degli ufficiali che avevano militato al fianco dell'ex Presidente Hosni Mubarak.
Dopo giorni di calma apparente, piazza Tahrir è tornata ad essere il centro delle manifestazioni e degli scontri dei dimostranti con la polizia, nella capitale Il Cairo.
Presto sul mercato potrebbe essere introdotta una “super patata”, geneticamente modificata, che dovrebbe essere più conveniente e migliore per l'ambiente. Il progetto di questo tubero del futuro è di un gruppo di scienziati del Sainsbury Laboratory inglese che sperano di poter sviluppare un modello unico, nato da otto geni di altrettante varietà di patate. Secondo gli studiosi, il loro prodotto potrà ridurre il rischio che si formi l'acrilammide durante la cottura: si tratta di un composto mutageno e cancerogeno che viene a crearsi quando un alimento viene trattato ad alte temperature, come ad esempio le patatine fritte. Inoltre, i geni che verranno introdotti permetteranno alle patate di essere protette dalla ruggine: attualmente gli agricoltori britannici spendono circa 60 milioni di sterline per proteggere le proprie piantagioni utilizzando fungicidi e vermicidi. Il professor Jonathan Jones, a capo del progetto e attualmente in trattativa con una società americana per la commercializzazione della patata, fa sapere che solo attraverso gli OGM sarà possibile raggiungere i risultati sopraelencati. “Possiamo creare patate delle dimensioni che vogliamo e renderle resistenti a determinate malattie incrociando le varietà e osservando i risultati – spiega Jones – Solo attraverso l'OGM possiamo selezionare le parti di DNA che ci interessano per la nostra patata”.
Una “super patata” OGM sta tentando di ottenere il consenso della regolamentazione UE per poter essere introdotta sul mercato: più sana per noi e per l’ambiente, negli USA è già in commercio.
Il termine scientifico con cui viene definito il mal di testa è cefalea, un disturbo che conta 150 diversi sottotipi e che è causato dall'alterazione dei processi fisiologici e dei meccanismi che attivano, e possono coinvolgere, tutte le zone sensibili allo stimolo del dolore che sono collocate in alcune zone della testa e del collo. È un disturbo che colpisce prevalentemente le donne: circa 2/3 volte di più rispetto agli uomini. Vediamo quali sono le principali tipologie di cefalea, i sintomi e i rimedi per curare il mal di testa. Le cefalee si distinguono principalmente in: Le cause che scatenano il mal di testa, e parliamo di cefalee primarie, possono essere tante in quanto è un disturbo che può dipendere da diversi fattori che possono anche combinarsi tra loro. I sintomi associati al mal di testa sono: nausea, sensibilità eccessiva alla luce o al buio, e spesso è accompagnato da sinusite, infiammazione dei seni paranasali. Quando il dolore si concentra sulla zona del collo parliamo di emicrania da cervicale. In questi casi il dolore parte proprio dal collo coinvolgendo soprattutto un lato (o il destro o il sinistro, fino ad arrivare alla testa, alle tempi e agli occhi. Il dolore pulsante può portare vertigini, nausea, vomito, mal di pancia, disturbi alla vista. A causare questo mal di testa possono essere: tensione muscolare, troppo ore al pc, postura scorretta, abuso di farmaci o caffeina, ansia, stress e depressione. Il mal di testa si verifica nei bambini soprattutto in età scolare, periodo in cui cominciano a cambiare stile di vita e ad avere sempre più impegni. Di solito si tratta di cefalee primarie, quelle dovute principalmente a fattori ambientali e che non sono riconducibili a malattie o patologie specifiche. Le cefalee più frequenti nei bambini sono l'emicrania e la cefalea tensiva. La cefalea frequente si riscontra soprattutto nei bambini emotivi o che conducono ritmi di vita stressanti. L'emicrania nei bambini si presenta con attacchi ricorrenti che si localizzano in una zona specifica della testa, un dolore pulsante che può durare anche più di un'ora e il bambino deve interrompere tutte le attività che sta svolgendo. Il dolore può aumentare con l'attività fisica. La cefalea tensiva nei bambini si presenta con attacchi ripetuti bilaterali, alla fronte o alle tempie o con il classico "cerchio alla testa". A differenza dell'emicrania, il dolore non impedisce le normali attività ma, se si ripete con frequenza può interferire con le normali attività.
Il mal di testa colpisce spesso all’improvviso con un dolore intenso all’interno del capo e che spesso coinvolge anche il collo. È un disturbo che può peggiorare la qualità della vita, soprattutto se si presenta spesso. Vediamo quali sono le cause e come curarlo.
Le amicizie nate all’Isola dei Famosi stanno cominciando a sgretolarsi a causa della fame e delle varie strategie di gioco. Poche ore fa, a sorpresa, c’è stata una lite tra Simona Ventura e Alessia Reato, ex velina di “Striscia la notizia” considerata una fedelissima della conduttrice fino a pochi giorni fa. Il diverbio è nato in seguito alla prova ricompensa organizzata per questa settimana. In palio quattro bistecche che sarebbero andate solo ai quattro vincitori. La prova si è svolta a squadre, capitanate dalla Reato, dalla Ventura e da Andrea Preti. I tre capisquadra hanno avuto la possibilità di scegliere i naufraghi da portare nel proprio team al fine di vincere la prova. La prima a poter scegliere è stata Alessia che ha voluto con sé Stefano Orfei, Giacobbe Fragomeni e Paola Caruso. È stato a quel punto, quando si è vista costretta a puntare sui meno forti del gruppo perché gli altri erano giù stati “presi, che è esplosa la rabbia di Simona. In confessionale, subito dopo aver attaccato l’ex velina, la conduttrice ha spiegato: “Ha preso i più forti. Ha visto che ero in difficoltà e io al suo posto, uno dei due lo avrei lasciato”. Alessia è risultata essere la vincitrice della prova ma quella vittoria è stata amara e, infatti, ha commentato dispiaciuta: “Penso che Simona ci sia rimasta male. Sicuramente il gioco è stato impari”. La Reato ha tentato di spiegare all’amica le sue ragioni ma è stata scacciata da Simona, comprensibilmente infuriata per l’esito scontato della prova.
Considerata “fedelissima” di Simona Ventura fino a qualche giorno fa, Alessia Reato ha finito per subire l’ira della conduttrice. Tra le due è scoppiata una lite furiosa e quando l’ex velina ha provato a spiegare a SuperSimo le sue ragioni è stata scacciata.
E’ un attore, produttore e anche doppiatore. Due nomination agli Oscar (“Charlot” e “Tropic Thunder”) e tre Golden Globe in bacheca (“America Oggi”, “Ally McBeal” e “Sherlock Holmes”). Da qualche anno non sbaglia un colpo quando arriva nelle sale e, infatti, è l’uomo del momento grazie al grandissimo successo planetario del suo ultimo film “Iron Man 3”, diretto da Shane Black, e recensito in anteprima da Fanpage. La pellicola, in soli due giorni dall'uscita, ha guadagnato nel nostro paese ben 3,5 milioni di euro e la cifra è destinata a raddoppiarsi nel week-end. La sua vita, però, non è stata sempre tutta rose e fiori e i momenti bui ci sono stati anche per lui, soprattutto dovuti alla dipendenza dalla droga e al difficile rapporto col padre. Oggi vi sveleremo cinque curiosità che renderanno più umano il re del box office Robert Downey Jr. 1 – Un papà molto “particolare”: l’attore è figlio del regista Robert Downey Sr., di origini irlandesi ed ebreo. I due non hanno mai avuto un bel rapporto. A causa del suo lavoro, la famiglia è stata costretta a trasferirsi svariate volte ma la cosa più sconsiderata che costui gli ha fatto fare è fumare il primo spinello all’età di otto anni perché, secondo Robert Jr, per il padre fumare insieme a lui era l’unico modo per dimostragli il proprio affetto. Anche sua madre capì che le cose non andavano per il verso giusto, così decise di divorziare, quando Robert aveva appena compiuto 11 anni. 2 – La danza, che passione: a 10 anni, quando la famiglia abitava a Londra, forse anche per reagire alle imposizioni del padre, Robert sviluppò una passione enorme per la danza. Proprio come nel film “Billy Elliott”, il piccolo decise di frequentare la Perry House School a Chelsea, una dei più rinomati istituti di danza classica del paese. Ma l’infatuazione durò poco, e dopo il divorzio dei genitori decise di smettere. 3 – L’amicizia con Moby 4 – Una vita spericolata: Tra il 1996 e il 2001 l’attore è stato arrestato parecchie volte per problemi legati al consumo di droghe, andando in rehab ma senza successo. Proprio nel 1996 fu arrestato a Los Angeles per possesso di cocaina e di una pistola non dichiarata. Solo un mese dopo entro furtivamente in casa di un vicino e si addormentò sul divano, totalmente drogato. Fu condannato a tre anni di libertà vigilata con l’obbligo di test anti-droga periodici. Robert però non si presentò ai test e fu condannato a tre anni di prigione da scontare in un penitenziario specializzato nel recupero dei tossicodipendenti. Tuttavia, uscì dopo un anno, su cauzione, iniziò a girare la serie “Ally McBeal” e vinse il Golden Globe come miglior attore protagonista. Le cattive abitudini non lo abbandonarono: nel 2000 la sua camera d’albergo fu perquisita e i poliziotti trovarono cocaina e valium, e nel 2001 fu sorpreso a Los Angeles mentre vagava a piedi nudi sotto effetto di stupefacenti. Questo continuo andirivieni dalla prigione lo portarono ad essere allontanato dal set della famosa serie tv. Dal 2003, l’attore si dichiara totalmente disintossicato grazie al Wing Chun, un’arte marziale cinese che prevede molta meditazione.
L’attore è, senza dubbio, una delle star più amate del pianeta e il suo ulltimo film “Iron Man 3” sta facendo già numeri da record. Noi vi sveliamo 5 curiosità che renderanno l’ipertecnologico Tony Stark un tantino più “umano”.
Dance o canzoni romanticissime? Musica da spiaggia o da ballare in discoteca? Ragazzi proponete le canzoni che più vi piacciono! Che dite del nuovo brano di Lady GaGa Alejandro? E' già in vetta alle chart di mezzo mondo! Se, invece, preferite toni più sentimentali c'è la squisita Starry eyed di Ellie Goulding o la romantica Hey, soul sister dei Train! e l'armonia positiva Mondo di Cesare Cremonini? Il cantante bolognese è tra i primi in classifica coi colleghi Ligabue e Gigi D'Alessio. Ma non potremo davvero dimenticarci della regina dei Mondiali: Shakira con Waka Waka, vero tormentone dell'estate 2010.
I LOVE MUSIC, il punto di riferimento del mondo della musica su Facebook, lancia RICHIEDI UNA CANZONE! CHIEDETECI QUALSIASI VIDEO MUSICALE…NOI LO PUBBLICHEREMO!!!
Dopo aver atteso tutto l'anno per le ferie estive ed aver speso i nostri risparmi per la meta di vacanza tanto desiderata, trovarsi di fronte ad una truffa non è proprio il massimo. Prima d prenotare i nostri viaggi bisogna fare molta attenzione a chi affidiamo le nostre speranze di vacanza. A protezione dei consumatori viaggiatori arriva ancora una volta Federcontribuenti che ha stilato un vademecum con quattro regole per evitare truffe e fastidi. "Diffidare di chi promette club scontatissimi e appartamenti a prezzi stracciati", è solo una delle istruzioni per avere una vacanza perfetta. Ecco le quattro regole dettate dall'esperto legale di Federcontribuenti, che sulla base di anni al fianco dell’associazione che tutela i cittadini dalle trappole del fisco e dei furbetti di multiproprietà e club vacanze, da alcuni consigli utili sulle cose da fare primo, dopo e durante il viaggio. 1. Attenti ai contratti di multiproprietà e simili In questi casi dovete stare molto attenti alle regole che questi accordi prevedono. Infatti, spesso la non conoscenza vi può far trovare in qualche situazione sgradevole. Importante è sapere che per questi contratti non bisogna elargire nessun anticipo e che si può recedere dal contratto entro i termini stabiliti dal codice del consumo, che di solito è di almeno 14 giorni. Questi contratti spesso vengono fatti sottoscrivere in vacanza, quando il cliente è rilassato, e cadere in finte promesse è molto più semplice. 2. Non spendere una fortuna navigando su Internet Quando si viaggia all'estero una delle prime cose a cui stare attenti è quella di interrompere il roaming, per evitare che navigando su internet si spendano cifre astronomiche. Un consiglio è di non aspettare la partenza per cambiare il proprio piano tariffario, ma recarsi di persona al centro dell’operatore telefonico, per farsi spiegare bene condizioni, limiti e costi, e sottoscrivere il contratto o il cambiamento di tariffa. 3. Attenti alle offerte sulle assicurazioni Con la salute non si scherza. Diffidate dalle assicurazioni sanitarie che offrono massima copertura a prezzi stracciati. Infatti, nella maggior parte dei casi, a ben vedere queste assicurazioni coprono ben poco. Fercontribuenti consiglia di leggere con attenzione la voce franchigie e consultarsi eventualmente con un assicuratore. 4. Controllate l'esistenza degli appartamenti super scontati
Per avere delle vacanze senza truffe e problemi basta seguire delle semplici regole. Federcontribuenti ne elenca quattro che sono fondamentali per non averne una vacanza rovinata.
Avere un buon sistema immunitario è certamente meglio che averne uno cattivo, ma fare affidamento sulla sua abilità nel riconoscere e combattere efficacemente alcune infezioni può rivelarsi profondamente sbagliato. Il funzionamento dello scudo che protegge il nostro corpo è molto complesso e, davanti a patogeni subdoli come Sars-Cov-2, le difese naturali potrebbero non bastare (o addirittura essere eccessive, come spiegato più avanti). Anche chi è perfettamente in salute può contrarre l’infezione e ammalarsi gravemente, rischiando di finire in ospedale e di morire. E pure chi, fortunatamente, si ritrova a fare i conti con una forma lieve o asintomatica della malattia, può andare incontro a un successivo peggioramento dello stato di salute e sperimentare una serie di disturbi che persistono nel tempo, noti come sintomi di Long Covid. I dati di analisi che, per dimensioni del campione, superano ormai i milioni di guariti, mostrano che i postumi dell’infezione possono colpire dal 10% e al 30% delle persone non ricoverate o che non hanno mostrato particolari segni clinici della malattia. Anche volendo escludere la possibilità di Long Covid, la pericolosità stessa dell’infezione dovrebbe far riflettere anche i più temerari. La cronaca di questi ultimi mesi è ormai piena di notizie di persone che (a saperlo prima) non avrebbero rifiutato il vaccino o che nel giro di qualche giorno hanno perso i familiari più cari. Spesso persone senza alcun problema di salute, tradite dal loro stesso sistema immunitario. E non perché non funzionasse bene. Anzi. Una delle caratteristiche della malattia è quella di scatenare una reazione immunitaria eccessiva, chiamata “tempesta di citochine”, un’espressione di un sistema immunitario forte e in salute, che può risultare potenzialmente fatale. La ragione precisa di questa riposta eccessiva non è completamente chiarita ma, nel caso di Sars-Cov-2, si sospetta possa essere scatenata dalla capacità del virus di mimetizzarsi, utilizzando una serie di strategie e meccanismi per evitare di essere attaccato dalle difese immunitarie. Tra questi, uno scudo di zuccheri (N-glicani) dietro cui il virus nasconde i domini responsabili del riconoscimento da parte delle cellule: una particolare caratteristica, adottata anche da altri virus, come l’HIV, che ha un ruolo essenziale nello sviluppo della malattia, in quanto permette al virus di agire senza ostacoli, infettando e replicandosi indisturbato all’interno delle cellule. D’altra parte, altre strutture molecolari (tra cui una proteina virale chiamata Nsp1) sono in grado di bloccare la sintesi proteica delle cellule infettate, inclusa la produzione di proteine “spia” che servirebbero ad avvisare le altre cellule dell’infezione in corso.
Il complesso scudo che protegge il nostro corpo tenendo alte le difese naturali dell’organismo non è infallibile, specialmente nei confronti di patogeni come Sars-Cov-2 che i ricercatori hanno scoperto essere in grado di mimetizzarsi e nascondersi al sistema immunitario.
Il rover della missione europea e russa “ExoMars” sbarcherà ad Oxia Planum, un sito posto poco più a nord dell'equatore di Marte. La decisione è stata presa da una specifica commissione di esperti, che per due giorni si è riunita al National Space Center di Leicester, nel Regno Unito. Durante il dibattito sono state prese in esame tutte le caratteristiche di due siti “finalisti”, ovvero Oxia Planum e Mawrth Vallis, e alla fine è stato premiato il primo dei due poiché ritenuto meno rischioso per la fase di discesa, atterraggio (tecnicamente un “ammartaggio”) e possibilità di movimento del rover. Del resto della missione ExoMars dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e dell'Agenzia Spaziale Russa (ROSCOMOS), che dovrebbe far sbarcare il rover nel marzo del 2021, faceva parte anche la sonda Schiapparelli, schiantatasi il 19 ottobre 2016 sul suolo marziano, proprio per testare la tecnologia di ingresso nell'atmosfera del pianeta e di atterraggio. Fu un vero fiasco e gli scienziati questa volta non vogliono e non possono sbagliare. L'Europa in fondo non ha ancora inviato un rover sul Pianeta rosso – tutti gli altri come Curiosity e Opportunity sono della NASA -, dunque ne vale anche del prestigio delle agenzie coinvolte. Quella che ha investito più di tutte in ExoMars è stata proprio l'Agenzia Spaziale Italiana, che sotto le “ali protettive” dell'ESA ha speso ben il 40 percento del costo totale della missione. Non a caso diversi strumenti del rover, che dovrebbe essere lanciato nel 2020, sono stati costruiti da aziende tricolori, come Leonardo e Thales Alenia Space. Tra quelli “critici” vi è il super trapano che perforerà la superficie di Marte per ben due metri; nessuno si è mai spinto a tanto. Oxia Planum naturalmente non è stata scelta solo per i minori rischi di accesso, ma anche per le sue caratteristiche. Come per Mawrth Vallis si tratta di un sito a bassa quota, dove l'aria risulta più densa e permette un dispiegamento del paracadute più agevole, inoltre nell'area miliardi di anni scorrevano grandi quantità d'acqua come sulla Terra. Si tratta di un luogo ideale dove cercare tracce di vita passata e perché no, anche possibili indizi di quella attuale. Il rover dovrebbe resistere su Marte per almeno sette mesi e percorrere 5 chilometri nel cuore della Oxia planum, con la speranza che la missione e i siti da controllare possano accrescersi una volta raggiunta la destinazione. Non è raro che i rover funzionanti durino molto più di quanto preventivato dagli ingegneri. La decisione della commissione su Oxia Planum sarà valutata da ESA e ROSCOMOS prima della conferma definitiva, ma l'atteso annuncio del 2019 non dovrebbe presentare sorprese.
Il rover della missione europea e russa ExoMars sbarcherà nella pianura di Oxia Planum del Pianeta rosso, dove andrà a caccia di prove di vita passata e magari presente. Il sito è stato selezionato da una commissione di scienziati che ha vagliato nel dettaglio le caratteristiche delle due regioni rimaste in lizza, entrambe a nord dell’equatore di Marte. Lancio atteso per il 2020, “ammartaggio” per il 2021.
Il leader dei Kiss, Gene Simmons, spera che gli ormai ex Oasis, i fratelli Noel e Liam Gallagher, continuino la loro faida, perché i loro continui litigi li renderebbero le stelle più “interessanti” della musica britannica. Come sappiamo, la band fu gettata nello scompiglio dopo che l’anno scorso il chitarrista Noel ruppe una chitarra del fratello Liam nel backstage di un concerto degli Oasis in Francia. Lo scioglimento è arrivato comunque dopo anni di lotte intestine, pubbliche e meno, tra i fratelli Gallagher. Simmons, tuttavia, spera che la scissione non metta fine alle angherie di Liam e Noel perché spera di continuare a sentire parlare delle loro vicende. Il bassista e cantante dei Kiss, intervistato dalla stazione radio britannica XFM, ha inoltre detto: “Dio benedica il Regno Unito per dare al mondo la musica che rende tutta la nostra vita migliore. Mi piacciono i Keane, gli Artic Monkeys e i Franz Ferdinand che scrivono ottime canzoni. Tuttavia mancano delle vere e proprie stelle. Non mi interessa quello che fanno, sono tutte str**zate. Non sono persone interessanti.” "Le persone più interessanti per me sono i fratelli Gallagher. La cosa interessante di tutto ciò è che sono tossicodipendenti e degli alcolisti e litigano tra di loro. E’ questa la realtà!”
Il leader dei Kiss spera che nonostante lo scioglimento Liam e Noel Gallagher continuino nelle loro diatribe perchè sarebbero “le persone più interessanti” della musica britannica.
A Genova arriva la settima sconfitta stagionale in Serie A per il Napoli. La squadra di Gattuso è stata sconfitta 2-1 dal Genoa nell'ultimo anticipo del sabato della 21a giornata di Serie A. Gli azzurri sono stati messi ko da una doppietta del grande ex Pandev, in una gara in cui hanno dovuto fare i conti con la sfortuna (un palo e una traversa) e con le parate di Perin. Il Napoli resta a quota 37 e sciupa l’occasione di agganciare la Roma sconfitta dalla Juventus al quarto posto, e di allungare su Lazio e Atalanta. Prosegue l’effetto Ballardini sul Genoa: 3a vittoria nelle ultime 4 e 11° posto, con sorpasso a Benevento e Fiorentina. Una buona partenza, tante conclusioni verso la porta di Perin, ma alla fine zero gol. Che non sia un momento particolarmente felice per il Napoli lo si capisce già nel primo tempo, con il Genoa che alla prima occasione sblocca il risultato. Il grande ex Pandev approfitta di un errore in disimpegno degli avversari, che pagano l’assenza di Koulibaly alle prese con il Covid, per battere Ospina. Il macedone è il mattatore assoluto della serata, come conferma la doppietta poco prima della mezz’ora al termine di una bella azione prolungata dei padroni di casa. Agli uomini di Gattuso non restano che i rimpianti per gli errori e per la traversa colpita dal generoso Petagna. Nella ripresa Gattuso aumenta il peso offensivo dei suoi, gettando nella mischia Insigne e Osimhen, e perde per infortunio Manolas (tegola in vista della Coppa Italia), sostituito da Rrahmani. Il risultato però non cambia, con la porta del Genoa che resta imbattuta anche per la serata di grazia di Mattia Perin (saranno 8 le parate complessive a fine serata) abile a dire di no a Demme e per la sfortuna, con Insigne che colpisce un clamoroso palo da distanza ravvicinata. Il fortino rossoblu però cade al 79′, quando Politano sfrutta un errore del neoentrato Portanova per accorciare le distanze. Nonostante un finale all'arrembaggio, una colossale occasione nel recupero per Elmas, e un episodio da moviola in area rossoblu (con contatto galeotto Scamacca-Mario Rui) gli azzurri però non riescono a rimettere il discorso in parità, per quella che è la settima sconfitta stagionale in Serie A.
La doppietta di Pandev, le parate di Perin e la sfortuna, hanno condannato il Napoli alla sconfitta sul campo di un Genoa sempre più rigenerato dalla cura Ballardini. Prestazione cinica dei rossoblu, che hanno sfruttato le occasioni a disposizione al contrario degli uomini di Gattuso alla settima sconfitta in campionato.
Dal 6 giugno al 10 agosto 2013 i visitatori della Fondazione Achille Castiglioni verranno guidati alla scoperta dei bozzetti e dei prototipi che hanno portato alla progettazione dell’apparecchio illuminante Gibigiana per Flos nel 1980. I materiali d’archivio di Gibigiana, fino ad oggi racchiusi nelle scatole della stanza dei prototipi, rivivono negli spazi della Fondazione e vengono proposti in una nuova chiave sperimentale proprio come avvenuto pochi mesi fa, con il progetto “l’Altra metà dell’Avanguardia”. Anche questa volta gli spazi di Piazza Castello 27 a Milano saranno teatro di questo racconto per la durata di due mesi, così come avverrà per l’appuntamento successivo dedicato al Palazzo della Permanente da novembre a dicembre 2013. Le visite guidate si svolgeranno dal martedì al venerdì nei consueti orari, a cui si aggiungerà l’appuntamento del giovedì sera dalle 18.30 alle 21.30. È prevista una serata d’incontro il 27 giugno alle ore 18.30 presso la Fondazione Achille Castiglioni con la partecipazione di Flos e dell’architetto Paolo Ferrari, collaboratore dello Studio Castiglioni tra il 1972 e il 1982. noltre è in programma, il 15 e 16 giugno, il workshop “Arduino e la luce” tenuto da Massimo Banzi: un’occasione per interagire con il mondo della luce. I partecipanti realizzeranno una lampada fabbricata digitalmente, resa interattiva tramite Arduino. Gibigiana è un apparecchio illuminante con luce riflessa concentrata e orientabile. Lo specchietto posto alla sommità dell’apparecchio serve per orientare il flusso luminoso proveniente dalla sorgente luminosa nascosta all’interno della scocca in acciaio. La luce viene così orientata soltanto dove serve, per permettere a due persone, nel medesimo ambiente buio, di svolgere contemporaneamente attività differenti con differenti condizioni di luce. L’annullamento della presenza della sorgente luminosa attraverso lo specchio più in alto è quella soluzione che fa della riflessione luminosa un’importante soluzione progettuale o come l’avrebbe chiamato Achille “il componente principale di progettazione”. Nel 1980 Achille Castiglioni disegna Gibigiana ispirandosi proprio a uno scherzo da alunni discoli, quando fra i banchi di scuola si riflette un raggio di Sole con l’orologio, sui muri dell’aula, in faccia ai compagni di classe oppure, meglio ancora, sulla schiena del professore: la gibigiana appunto.
Nell’ambito delle attività organizzate dalla Fondazione Achille Castiglioni, Flos collabora per il progetto espositivo dedicato alla lampada Gibigiana. In mostra dal 6 giugno al 10 agosto 2013, il visitatore sarà guidato alla scoperta dei bozzetti e dei prototipi che hanno portato alla progettazione di Gibigiana nel 1980, esposti in un allestimento speciale di giochi di specchi e fasci luminosi.
Victoria Beckham sarà la grande protagonista del numero di Vogue UK a ottobre, non solo come cover girl ma anche con una sorta di curiosa lettera autobiografica indirizzata a se stessa diciottenne, intitolata "Tutto ciò che avrei voluto sapere", in cui racconta come nacque il suo amore con David Beckham. E i dettagli sono decisamente succosi. L'ex Posh Spice ha sposato il celebre calciatore nel 1999: difficile trovare nel mondo dello spettacolo un'unione così solida, da cui sono nati i quattro figli Brooklyn (nel 1999), Romeo (2002), Cruz (2005) e Harper (2011). Il loro primo incontro avvenne però nel 1997, in un post partita allo stadio del Manchester United. All'epoca, lui era un calciatore in ascesa, lei una popstar di fama planetaria insieme alle Spice Girls. L'inizio del racconto rievoca ironicamente i fumi d'alcool che fecero da sfondo alla scena: Sì, credo nel colpo di fulmine. A me è successo personalmente, nella lounge del Manchester United, anche se all'epoca in quei contesti si beveva un po' troppo, dunque i dettagli sono piuttosto sfocati. Ad ogni modo, con David fu amore a prima vista. Ricordo di aver visto gli altri giocatori in piedi al bar, che bevevano con i loro amici, mentre David se ne stava in disparte con la sua famiglia (all'epoca non era che una riserva, ero io quella famosa tra i due). Ricordo che aveva questo bellissimo sorriso, ed essendo anche io molto vicina alla mia famiglia, mi sono immediatamente riconosciuta in lui. (…) Mi chiese se poteva avere il mio numero, e ancora oggi conserva il biglietto aereo, da Londra a Manchester, su cui lo scrissi. Nella lettera, Victoria ricorda anche le insicurezze vissute in età adolescenziale, rivolgendosi direttamente alla se stessa di allora: So che stai soffrendo ora. Non sei la più bella o la più magra o la più brava a ballare al Laine Theatre Arts college. Hai un serio problema di acne. Pensi che il direttore ti abbia sbattuto nelle ultime file per lo spettacolo di fine anno (in un umiliante body di Lycra viola) perché sei troppo grassa per andare di fronte al pubblico.
In una lettera a se stessa diciottenne, la ex Posh Spice ricorda le insicurezze adolescenziali (e i problemi di peso), ma soprattutto quel magico momento in cui incontrò per la prima volta il futuro marito David Beckham. Fu colpo di fulmine, anche se i ricordi sono “un po’ sfocati” per i fumi dell’alcool.
The original article is written in Italian and you can read it here. Americans. I love this wonderful people, regardless of their well known flaws. I had the chance to live and work with them throughout the years. Their character and attitude toward life has always gained my simpathy. And that is even more true when they travel abroad. What I love about them it's their enthusiasm and the eagerness to swallow any kind of experience in order to come home with a suitcase full of wonders. But, above all, I love their naivety as they cross multiple borders very little aware that the countries they're stepping into are much different then their own. As an Italian in London who works in the tourism industry I meet Americans on a daily basis. Chatting with them, sharing their experiences, listening to their expectations is always truly enjoyable. But, sometimes, I get to hear things beyond my comprehension. Their way of thinking is different. Their culture is different. Their world view is different. Then again, I can't help to be stunned and at the same time laugh in my mind when I cope with questions like the ones which follow. One day I had this American tourist who asked me where he could find a Walmart. For the record, Walmart is the largest supermarket in the world in terms of income, but it's only present with that brand in the United States, Canada and Mexico. In few other places of the world, such as in the UK, it controls other local supermarket brands. Anyway, this is the conversation how it followed: "We don't have Walmart here in UK" "You don't?" "Yes" "Really?" "Yes" (incredulous pause) "WHY?!" "I suppose they didn't want to expand in the European market" "It's the largest supermarket in the world!" "Not here in Europe" "I can't believe it. I already asked the concierge and he told me there is no Walmart here" "Are you telling me you asked the same question to someone else and you couldn't believe it, and now you're still asking this question to me and still can't believe it?" "Yes!!!" Now, unless this guy thought that repeated queries could make Walmart magically appear somewhere, there was no remedy to his frustration. This is only one of the many episodes which show how often Americans think their neighbour's garden is like their own. It must be told, however, that when abroad Americans refuse to step into places like McDonald's. They may expect to find the same commodities they have at home, but they actively seeking for new experiences, especially when we talk about food. Italian people could learn a lot from them. That's my favourite one. It's the most common question from the American tourists, who seems not to accept the fact that their currency is not valid abroad. It is actually understandable: the American dollar is accepted, if not welcome, in several Third World countries, as is value is higher than the local currency's. Just like euros (and that feeds the black market of currency).
Every year thousands of yankees come to visit the UK capital. But how do they cope with this new reality? Our London contributor shares with us his tales of wonders.
La realtà virtuale ha disertato la fiera tecnologica più importante dell'anno. Al Consumer Electronics Show di Las Vegas la VR c'è, ma non mostra nulla di nuovo rispetto all'edizione dello scorso anno. Eppure nel 2017 la realtà virtuale dovrebbe esplodere: ora che tutti i principali visori sono disponibili nei mercati di tutto il mondo, l'industria dovrebbe investire, produrre, creare, stupire. Invece, stando a ciò che i visitatori del CES stanno provando in questi giorni, nei grandi saloni degli hotel di Las Vegas la realtà virtuale è semplicemente noiosa. Non perché non ci sia, ma perché non mostra nulla di veramente nuovo. Non che la partenza sia stata delle migliori. Esattamente un anno fa Oculus ha annunciato il prezzo del suo Rift, provocando una grande ondata di polemiche per la sua fascia di prezzo (700 euro) nettamente in contrasto con le previsioni iniziali del fondatore Luckey Palmer. Elemento poi ripreso da HTC con il suo Vive, il cui prezzo era ancora superiore: 899 euro. Senza contare il PC richiesto, dal valore di circa 1.000 euro. A tornare su fasce più accettabili dalla massa ci ha pensato PlayStation VR, che richiede solo una PlayStation 4 per funzionare e ha un costo di 399 euro. Anche mettendo da parte il problema del prezzo, però, la tecnologia di realtà virtuale tanto sognata dai ragazzi degli anni '90 sta deludendo per la mancanza di esperienze vere e proprie. Le aziende che hanno scelto di portare la realtà virtuale al CES di Las Vegas lo fanno mostrando dei sensori proprietari – è il caso, per esempio, di Lenovo, Osterhout Design Group e Intel, che però ha utilizzato un Oculus Rift per le demo degli ultimi giorni – oppure proponendo applicazioni o esperienze dedicate ai visori già in commercio. Il problema è che da un lato i dispositivi presentati non propongono un costo molto più basso di quelli attualmente sul mercato – alcuni arrivano persino a 1.500 dollari – e dall'altro le esperienze sono entusiasmanti solo sulla carta. Questo perché, al netto della profondità e complessità delle stesse, falliscono nella prova della realtà: difficilmente i consumatori intesi come publico mainstream avranno la possibilità di riprodurle all'interno delle proprie case. Quest'ultimo è un elemento fondamentale: non ha senso mostrare esperienze incredibili se poi queste non sono riproducibili dalla massa e, quindi, monetizzabili a dovere rendendo il tutto sostenibile economicamente. Quella mostrata al CES, invece, sembra solo tecnologia sviluppata per far estasiare chi di tecnologia già se ne intende. In questo le tempistiche sottolineano la situazione precaria in cui si trova il neonato settore: ad un anno di distanza dal lancio delle prime versioni, quasi tutti i dispositivi sarebbero nel pieno della loro evoluzione e proporrebbero prestazioni aumentate, schermi migliori e funzioni sempre più efficienti e variegate. La VR, invece, continua a brontolare nel suo brodo primordiale. È un po' come se un'azienda additata come il prossimo grande successo non riuscisse a generare ricavi al suo secondo anno di vita. Una realtà in esplosione deve almeno raddoppiare, altrimenti c'è un problema. Le ultime giornate di CES hanno mostrato questo: tanta voglia di fare dal punto di vista di esperienze di alto profilo, ma troppi pochi contenuti sotto l'aspetto delle soluzioni destinate al pubblico mainstream. Cioè quello che, alla fine, decreta il successo o meno di una tecnologia. La realtà virtuale deve riuscire a diventare il nuovo iPhone, o almeno questo è quello che ci è sempre stato fatto credere: non una nicchia ma un device che dovrebbe stare nelle nostre case al pari di un televisore. Non un dispositivo per soli videogiochi, ma una piattaforma per esperienze di tutti i tipi. Ma se non ci sono contenuti, cosa dovremmo vederci dentro?
La realtà virtuale ha disertato la fiera tecnologica più importante dell’anno. Al Consumer Electronics Show di Las Vegas la VR c’è, ma non mostra nulla di nuovo rispetto all’edizione dello scorso anno. La tecnologia, che in questo momento dovrebbe stupire, si sta rivelando solo una mezza delusione.
Parcellizzazione o frazionamento del credito Al creditore è stato imposto l'obbligo di non frazionare il credito, si tratta del principio il principio del divieto di frazionamento del credito originariamente unitario in più parti, non si tratta di un divieto assoluto, ma di un divieto che può essere derogato quando se tale operazione non comporti un'indebita maggiorazione dell'aggravio per il debitore e non è giustificata da particolari esigenze di effettiva tutela del credito. La ratio della norma è chiara evitare il moltiplicarsi di procedimenti giudiziari (che determinano una rallentamento della macchina della giustizia processuale) ed evitare un aggravio (economico) della posizione del debitore. Il principio appare di facile applicazione quando si è in presenza di un credito unico. Resta da valutare se il medesimo principio si applica anche quando si è in presenza di crediti diversi compresi nel medesimo titolo esecutivo. Può capitare che il creditore riesca ad ottenere un unico titolo esecutivo per diversi crediti (con titoli diversi) ad esempio un unico decreto ingiuntivo per diversi crediti (oneri condominiali e pagamento di alimenti non versati). In queste situazioni ci si chiede se il creditore (dopo aver ottenuto un uncio titolo esecutivo comprensivo di crediti aventi titoli diversi) possa chiedere il pagamento separato dei diversi crediti in base ai diversi titoli. Il principio del divieto di frazionamento del credito si applica anche il creditore decide di agire esecutivamente in modo parcellizzato per il recupero di distinti crediti fondati sul medesimo titolo esecutivo, si tratta di una condotta parimenti abusiva alla luce del principio affermato da Cass. n. 8576/2013, secondo cui "ben può estendersi anche al processo esecutivo il principio del divieto di frazionamento del credito originariamente unitario in più parti, ove tanto comporti un'indebita maggiorazione dell'aggravio per il debitore, in quanto non giustificata da particolari esigenze di effettiva tutela del credito". Può capitare che il precetto non contenga tutte le voci del credito, infatti, potrebbe accadere che il creditore non inserisca nel precetto le spese di registrazione del titolo esecutivo non ancora liquidato oppure potrebbe accadere che il precetto sia stato calcolato in difetto a favore del debitore. Per poter valutare come si deve comportare il creditore occorre osservare che la quantificazione delle spese contenute nel precetto non sono una auto-limitazione del credito.
Cassazione del 23.8.2018 n. 20994 ha affermato che in tema di crediti pecuniari, il creditore ottenuto con un primo precetto il pagamento spontaneo della somma intimata, accettata senza riserve, la notifica di un nuovo precetto per il pagamento di una ulteriore somma (integrativa) calcolata sulla base del medesimo titolo giudiziale posto a fondamento del precedente, deve ritenersi espressione di una condotta concretante abuso degli strumenti processuali che l’ordinamento offre alla parte, la quale bene avrebbe potuto tutelare il suo interesse sostanziale con la notifica di un solo atto di precetto per tutte le voci di credito ritenute dovute.
Ieri sera è andata in onda su Canale 5 la seconda puntata di "Temptation Island Vip", il programma dedicato alle coppie "famose" che vogliono mettersi alla prova per capire se davvero sono fatte per stare insieme. Protagonista indiscussa del programma è la presentatrice Simona Ventura, che sta dimostrando di essere più glamour che mai anche in versione casual. Se durante il primo appuntamento con il reality aveva puntato tutto su dei sandali senza tacco, perfetti per stare in spiaggia durante i falò, questa volta ha stravolto tutti e ha indossato dei tacchi alti per passare poi ai piedi nudi quando ha indossato il lungo abito nero per consolare Nicoletta, la fidanzata del suo ex marito Stefano Bettarini.
Ieri sera è andata in onda la seconda puntata di “Temptation Island Vip” e Simona Ventura ha lasciato i fan senza parole con il suo look. La presentatrice ha detto addio alle scarpe basse per passare ai tacchi vertiginosi, passando ai piedi nudi e a un lungo abito nero con lo spacco per consolare la fidanzata di Stefano Bettarini.
E' il Financial Times a comunicare la notizia: Google sta introducendo un servizio in abbonamento per alcuni canali specializzati su You Tube. All'inizio saranno 50 i canali a pagamento ed il costo del servizio ammonterà ad appena 1,99 dollari al mese per singolo canale. La mossa è destinata a finanziare una più vasta gamma di contenuti ed incrementare le revenue attraverso un nuovo canale. Ad oggi, infatti, la pubblicità sulla piattaforma da sola non basta. Gli operatori del canale video potranno ampliare i contenuti, usufruendo di entrate extra rispetto al noleggio o al tradizionale advertising. Non è chiaro quali siano i canali che passeranno al servizio in abbonamento, ma la notizia ha stuzzicato anche canali via cavo e satellitari che pare vogliano approfittare del servizio che You Tube è in procinto di lanciare per generare maggiori entrate attraverso l'opzione "in abbonamento" per nuovi e vecchi spettacoli in programmazione.
1,99 dollari al mese per canale: questo il costo del servizio in abbonamento che Google introdurrà su You Tube per 50 canali specializzati.
Mentre si dichiarava furiosa con Leonardo Greco, reo di essersi fidanzato subito dopo la loro rottura, Diletta Pagliano stava già meditando la maniera di riprendere in mano la sua vita sentimentale affinché potesse essere lei stessa a fornire per una volta (e perchè no?) del materiale su cui discutere, sostituendosi al suo ex compagno. E alla lunga ce l'ha fatta. La bellissima ex corteggiatrice ha infatti postato sulla sua pagina Facebook alcune fotografie che la mostrano in compagnia di Giorgio Alfieri, altro ex tronista di Uomini e Donne.
Lascia intendere che tra loro stia nascendo qualcosa la bella Diletta Pagliano che sulla sua pagina Facebook posta una foto che la vede accanto all’ex tronista Giorgio Alfieri, l’uomo che le avrebbe fatto dimenticare Leonardo Greco.
Sono passati 30 anni dall'uscita di quello che alcuni definiscono come l'album più importante della storia della musica, ma, a guardare il pubblico del Forum di Assago di Milano per il concerto di Roger Waters, si direbbe che i brani di The Wall, disco capolavoro dei Pink Floyd, non sono mai stati dimenticati dai fan italiani della rock band inglese. Un grandissimo successo, in realtà, che era già nelle previsioni dell'entourage di Waters,che non a caso, ha programmato sei tappe in Italia per il Roger Waters The Wall Live Tour 2010/2011. Tuttavia, alcuni hanno storto un po' il naso nei confronti del colossale spettacolo messo in scena dalla mente dei Pink Floyd. Troppi riferimenti alla guerra e alla politica per alcuni: "Roger Waters faccia il rocker e non il predicatore", titolo l'articolo de Il Giornale firmato da Antonio Lodetti, nel quale il musicista britannico viene accusato di "pacifismo ossessivo". In realtà, come abbiamo già ricordato, The Wall è uscito nel 1980 e sin dalle prime note è stata sempre concepita come un'opera politica. In realtà è stato lo stesso Roger Waters che ha voluto chiarire alcuni passaggi del suo show e del disco. A partire dal riferimento alla Seconda Guerra Mondiale, durante la quale il bassista perse il padre ad Anzio. "Il motore di The wall fu il ricordo di mio padre morto in guerra ma ci sono ancora tanti papà impegnati nei conflitti, molte famiglie, soprattutto negli Usa, che hanno perso parenti in Medio Oriente", chiarisce Waters a Rolling Stones Italia. "Oggi chi ha alle spalle una storia come la mia non scrive The Wall ma va a raccontarla nei reality show. Si diventa famosi senza saper far nulla". The Wall, un concept-album che ha venduto oltre 50 milioni di copie e che in questa sua rivisitazione ha fatto sold-out dappertutto, forte anche di una scenografia monumentale: "non si può mettere in piedi un circo e fare vedere le pulci ammaestrate ma devi mostrare gli elefanti e i leoni", commenta Waters.
Lo scenografico spettacolo di Waters al Forum di Assago sta riscuotendo un successo incredibile, ma che c’è chi acccusa il musicista britannico di ”eccessivo pacifismo”, come Il Giornale.
Dopo un Consiglio dei Ministri fiume durato più di cinque ore il Governo ha dato il via libera alla proposta di riforma del lavoro da presentare in Parlamento. L'approvazione secondo una formula attesa è stata proclamata "salvo intese" cioè salve successive e probabili modifiche parlamentari, per evitare di essere ridiscussa in CdM. Il Governo come già annunciato ha preferito optare per il disegno di legge ordinario e non per un decreto per evitare altri strappi dopo il mancato accordo sulle modifiche dell'articolo 18. Quattro obiettivi principali – Il disegno di legge approntato dal Governo, come si legge nella nota stampa di Palazzo Chigi, "è il frutto del confronto con le parti sociali" che ha portato ad una proposta del lavoro complessa e che introdurrà cambiamenti importanti nel mercato del lavoro italiano. Sono quattro gli obiettivi da raggiungere, una "distribuzione più equa delle tutele dell’impiego", ovviamente attraverso una sistemazione dei contratti flessibili e l'introduzione dei licenziamenti individuali, una maggior efficienza degli ammortizzatori sociali, favorire contratti stabili attraversò incentivi alle imprese e, infine, un maggiore "contrasto agli usi elusivi degli obblighi contributivi e fiscali". Sette macro aree di intervento – Per raggiungere gli scopi della riforma del lavoro il Governo ha approntato sette macro-aree di intervento che vanno dai contratti alle tutele dei lavoratori, dalla flessibilità alle coperture assicurative, dai fondi di solidarietà alle politiche di equità. Per quanto riguarda i contratti "massimo valore all’apprendistato" garantiscono da Palazzo Chigi, che sarà la forma favorita per l'ingresso nel mercato del lavoro e che dovrà avere un reale valore formativo. Rito processuale abbreviato per le controversie sul lavoro – Sulla materia più controversa, quella dei licenziamenti, nuove regole per le imprese che nel caso di licenziamento illegittimo e risarcimento al lavoratore avranno un costo "svincolato dalla durata del procedimento e dalle inefficienze del sistema giudiziario". Saranno introdotte delimitazioni precise all’entità dell’indennità, ma soprattutto un rito procedurale abbreviato per le controversie in materia di licenziamenti che ha lo scopo di ridurre i costi delle lungaggini processuali. Ammortizzatori sociali e Cig – Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali ci sarà l’estensione della Cassa integrazione guadagni anche ai settori fin qui non coperti dalla Cigs e ci sarà un potenziamento e un'estensione anche ad altri lavoratori fin qui esclusi dell’istituto dell’assicurazione contro la disoccupazione. Maggiori tutele normative anche per i lavoratori anziani con possibilità di accordi sindacali a parte per l'esodo anticipato di questi lavoratori a carico delle aziende.
Dopo cinque ore di Consiglio dei Ministri il Governo ha approvato il disegno di legge sulla riforma del lavoro che sarà presentato in Parlamento.
La televisione riesce liddove le deboli volontà umane falliscono. Una richiesta di riconciliazione rigorosamente privata via sms di Szilvia Miskolczi, il rifiuto di Andrea Cocco, ed ecco pronta la ricetta ideale per la mondovisione. Il clou della puntata odierna di Verissimo si consuma così, su due premesse che rendono paradossale lo studio televisivo. In ogni caso inizialmente Szilvia è sola, Andrea la segue dai monitor dietro le quinte. La modella si dice felice della vittoria di Andrea, soddisfatta sul piano lavorativo, visto che girerà un film, ma quando si finisce inevitabilmente per parlare di Andrea, il sorriso si fa più spento. Non vuol rispondere alla domanda se sia o meno ancora innamorata di lui, e tergiversa abilmente nel suo italiano stentanto: “i miei sentimenti per lui sono ancora forti, ma è normale dopo una storia lunga e bella di due anni”. Non si vuole esprimere riguardo Margherita, perchè non la conosce, ma rassicura, tra varie iperboli, che non tenterà di riprendersi Andrea, anche perchè c'erano dei problemi di base che vuol mantenere riservati. Quando Silvia Toffanin le chiede se vuol restare in studio col vincitore del Grande Fratello 11, o uscire al suo ingresso, la sua omonima ungherese si irrigidisce non poco. La sua risposta è no, e si giustifica farfugliando che ormai non c'è più nulla da dire tra loro, che ormai lui ha un'altra ragazza, e lei stessa se n'è fatta una ragione. Nel bel mezzo del nervoso tergiversare di Szilvia, la presentatrice si alza e va a prelevare Andrea Cocco dal suo nascondiglio dietro le quinte. L'incontro è ovviamente l'apoteosi del ghiaccio: i due si tengono a distanza mentre si danno la mano, costringendosi reciprocamente ad allungare le braccia in maniera rigidamente parallela al suolo. È Szilvia ad avvicinarsi, regalando ad Andrea due baci sulla guancia poco recepiti. Poi si accomodano. Szilvia ha gli occhi lucidi; Andrea, che al ghiaccio è avvezzo, sembra più a suo agio. D'altra parte il copione non cambia, rassicurante nella sua ripetitività: "lei è il mio passato, lei ha provato qualcosa per un altro, non c'è più fiducia, Margherita è il mio presente e futuro". Ci pensa la Toffanin ad aggiungere un po' di vivacità alla vicenda, ricordando le accuse lanciate da Visto secondo cui anche Andrea avrebbe tradito Szilvia. Nell'intervista rilasciata da Szilvia proprio a Verissimo, la modella aveva negato di aver rilasciato dichiarazioni, eppure già in quell'occasione trovammo la sua smentita decisamente debole. Oggi scopriamo che era tutto vero. Andrea stesso conferma di aver tradito Szilvia per un paio di mesi, ma lo fa con una noncuranza tale da sembrare un gentleman inglese mentre si scusa per aver tossito. La ragione di tanta professata sicurezza è semplice: di tradimento s'è trattato, ma è avvenuto all'inizio della relazione, quindi l'argomento può essere accantonato in due rapide battute.
Andrea Cocco e Szilvia Miskolczi si incontrano negli studi di Verissimo, dopo il rifiuto di Andrea via sms: entrambi ribadiscono che l’addio ormai è un dato di fatto, ma spicca nella puntata l’ammissione del vincitore del Grande Fratello 11 riguardo il suo presunto tradimento a Szilvia.
Il mondo della moda è stato tra i più colpiti dagli effetti della pandemia: niente sfilate né grandi eventi. Da qualche mese ormai si comincia a tornare alla normalità, con i primi tentativi di show in presenza anche a Milano. La settimana dell'Alta Moda a Parigi potrebbe segnare il giro di boa, il punto di ripartenza del settore. Le sfilate sono partite il 5 luglio 2021 e termineranno l’8 luglio 2021: la maggior parte degli show si svolge dal vivo, e tornano anche i red carpet e le celebrità sedute in prima fila. Alle sfilate del primo giorno infatti abbiamo visto una parata di stelle: Monica Bellucci e Cara Delavigne alla sfilata di Dior, Katy Perry da Louis Vuitton. In questi mesi i designer hanno presentato le collezioni attraverso show digitali, fashion movies o sfilate dal vivo con pochissimo pubblico. Le immagini che arrivano dalle sfilate parigine di Haute Couture invece ci parlano di una situazione completamente diversa: se non fosse per le mascherine che spuntano tra la folla, potrebbero essere scattate prima della pandemia. Alla sfilata di Louis Vuitton, ad esempio, abbiamo visto Diane Kruger e Katy Perry posare per i fotografi, insieme alla super modella Amber Valletta, Joan Smalls e Bella Hadid. Alla sfilata di Dior invece, seduta tra il pubblico c'erano Monica Bellucci e l'attrice Jennifer Lawrence, che ha sfoggiato una chioma bionda lunghissima con morbide onde e un abito a pois. Sul red carpet c'erano anche le attrici Jessica Chastain e Florence Pugh e la modella Cara Delavigne, in un tailleur blu.
La settimana di Alta Moda a Parigi potrebbe essere il punto di ripartenza per il settore: dopo tanti show digitali o a porte chiuse si torna a sfilare con il pubblico e i vip sul red carpet. Alla sfilata di Louis Vuitton, per esempio, c’erano la popstar Katy Perry, Amber Valletta e Bella Hadid, mentre alla sfilata Dior hanno partecipato Jennifer Lawrence, Monica Bellucci e Cara Delavigne.
Che Coez potesse esordire primo in classifica con il suo nuovo album "È sempre bello" non c'erano molti dubbi, anche se la scelta di non fare instore e non concedersi al profluvio di interviste aveva fatto tentennare qualcuno. Invece Silvano Albanese – vero nome del cantante romano – è riuscito là dove non era mai riuscito, arrivare in testa alla classifica degli album più venduti, e l'ha fatto con il suo quinto album, arrivato dopo due anni di successi per uno dei primi fenomeni che ha sfruttato il conteggio degli stream nelle classifiche, azzeccando – va detto – anche un singolo come "La musica non c'è", arrivato dopo la title track. "È sempre bello", quindi, è riuscito a resistere al ritorno di Fiorella Mannoia e del suo "Personale" che ha esordito in seconda posizione, confermando quanto ci dicono le classifiche degli ultimi anni, con un certo tipo di musica che pian piano diventa sempre più dominante, soprattutto quella ascoltata in streaming da un pubblico più giovane. Proprio quel pubblico giovane, probabilmente, ha spinto Billie Eilish, uno dei fenomeni mondiali della musica pop di questi ultimi mesi, in terza posizione con il suo album "When We All Fall Asleep, Where Do We Go?" esordio per la cantante da oltre un miliardo di stream e di cui si parla tanto e bene ovunque. L'ex n.1 della classifica, ovvero il rapper Rkomi scende in quarta posizione con "Dove gli occhi non arrivano", davanti a "Start", ultimo album di Ligabue, la colonna sonora di "Bohemian Rhapsody" dei Queen, ancora "Playlist" di Salmo, che resiste in top 10 e a Ultimo, uscito venerdì con il suo nuovo album "Colpa delle favole", candidato a un'ottima posizione la settimana prossima. A chiudere ci sono ancora i Queen in nona posizione com la "Platinum Collection" e Lazza in decima con "Re Mida".
La classifica di questa settimana parla romano grazie a Coez e a Fiorella Mannoia che esordiscono in prima e seconda posizione nella nuova classifica FIMi degli album più venduti della settimana, per un podio completata dall’americana Bilie Eilish con il suo album d’esordio “When We All Fall Asleep, Where Do We Go?”.
Aurora Ramazzotti ha compiuto 23 anni ieri e ha pensato bene di organizzare una piccola festa per celebrare al meglio questo importante traguardo. Dopo aver condiviso sui social alcuni degli auguri più dolci ricevuti, primi tra tutti quelli di papà Eros che le ha ricordato la canzone a lei dedicata, ha chiamato "a rapporto" il fidanzato Goffredo Cerza, tornato in Italia direttamente da Londra per l'occasione, e gli amici più cari come Sara Daniele, invitandoli a cena in un ristorante milanese. Tra brindisi, abbracci e piatti deliziosi, la serata è stata piacevole e divertente. Ad attirare l'attenzione dei fan non poteva che essere il look sfoggiato dalla "Birthday Girl", che ha pensato bene di puntare su qualcosa di appariscente.
Aurora Ramazzotti ha compiuto ieri 23 anni e ha voluto festeggiare al ristorante con fidanzato, amici e mamma Michelle. Per l’occasione ha sfoggiato un mini abito di paillettes, “sfidandosi” a colpi di stile con la Hunziker.
Da qualche mese la vita di Miley Cyrus è cambiata in modo radicale, dopo 10 anni di fidanzamento e il matrimonio durato solo 7 mesi, ha deciso di separarsi definitivamente da quello che sembra essere l'uomo della sua vita, Liam Hemsworth. Oggi è tornata single, non a caso in seguito al divorzio è stata paparazzata con diverse nuove fiamme e, anche se per lei dovrebbe essere un momento difficile, sembra essere più spensierata e raggiante che mai. A dimostrarlo sono i tatuaggi che ha fatto nel giro di pochi mesi. La cantante è sempre stata appassionata di tattoo, ne ha moltissimi sparsi su ogni parte del corpo ma di recente sembra proprio non riuscire a resistere alla tentazione dell'inchiostro indelebile.
È da diversi mesi che Miley Cyrus ha divorziato da Liam Hemsworth e di recente ha voluto rendere indelebile questa esperienza. In che modo? Con un nuovo tatuaggio dal significato simbolico.
DECRETO-LEGGE 12 settembre 2014, n. 132 Misure urgenti di degiurisdizionalizzazione ed altri interventi per la definizione dell'arretrato in materia di processo civile. (14G00147) in G.U. Serie Generale n.212 del 12-9-2014 note: Entrata in vigore del provvedimento: 13/09/2014 Art. 1 Trasferimento alla sede arbitrale di procedimenti pendenti dinanzi all'autorita' giudiziaria 1. Nelle cause civili dinanzi al tribunale o in grado d'appello pendenti alla data di entrata in vigore del presente decreto, che non hanno ad oggetto diritti indisponibili e che non vertono in materia di lavoro, previdenza e assistenza sociale, nelle quali la causa non e' stata assunta in decisione, le parti, con istanza congiunta, possono richiedere di promuovere un procedimento arbitrale a norma delle disposizioni contenute nel titolo VIII del libro IV del codice di procedura civile. 2. Il giudice, rilevata la sussistenza delle condizioni di cui al comma 1, ferme restando le preclusioni e le decadenze intervenute, dispone la trasmissione del fascicolo al presidente del Consiglio dell'ordine del circondario in cui ha sede il tribunale ovvero la corte di appello per la nomina del collegio arbitrale. Gli arbitri sono individuati, concordemente dalle parti o dal presidente del Consiglio dell'ordine, tra gli avvocati iscritti da almeno tre anni all'albo dell'ordine circondariale che non hanno avuto condanne disciplinari definitive e che, prima della trasmissione del fascicolo, hanno reso una dichiarazione di disponibilita' al Consiglio stesso. 3. Il procedimento prosegue davanti agli arbitri. Restano fermi gli effetti sostanziali e processuali prodotti dalla domanda giudiziale e il lodo ha gli stessi effetti della sentenza. 4. Quando la trasmissione a norma del comma 2 e' disposta in grado d'appello e il procedimento arbitrale non si conclude con la pronuncia del lodo entro centoventi giorni dall'accettazione della nomina del collegio arbitrale, il processo deve essere riassunto entro il termine perentorio dei successivi sessanta giorni. Quando il processo e' riassunto il lodo non puo' essere piu' pronunciato. Se nessuna delle parti procede alla riassunzione nel termine, il procedimento si estingue e si applica l'articolo 338 del codice di procedura civile. Quando, a norma dell'articolo 830 del codice di procedura civile, e' stata dichiarata la nullita' del lodo pronunciato entro il termine di centoventi giorni di cui al primo periodo o, in ogni caso, entro la scadenza di quello per la riassunzione, il processo deve essere riassunto entro sessanta giorni dal passaggio in giudicato della sentenza di nullita'. 5. Nei casi di cui ai commi 1, 2, 3 e 4, con decreto regolamentare del Ministro della giustizia possono essere stabilite riduzioni dei parametri relativi ai compensi degli arbitri. Nei medesimi casi non si applica l'articolo 814, primo comma, secondo periodo, del codice di procedura civile. Volendo procedere ad un primo commento dell'articolo si può dire che il legislatore ha dato alle parti processuali di trasferire i giudizi dal giudice statale ad un giudice privato. Questo dovrebbe servire a ridurre il numero di procedimenti pendenti.
Il Decreto Legge del 12.09.2014 n. 132 art.1 prevede la possibilità di trasferimento agli arbitri dei procedimenti civili attualmente pendenti.
L'oroscopo di martedì 22 giugno 2021 vede ufficialmente il Sole transitare nel segno del Cancro. Con il solstizio d'estate il Sole entra nel secondo dei segni cardinali ovvero il Cancro. Venere, tra ieri e oggi, si trova in trigono perfetto a Nettuno ed è entrata nell'orbita dell'opposizione a Plutone. Non dimentichiamoci poi che proprio in questi giorni stiamo vivendo la nuova quadratura tra Saturno e Urano. Come dire insomma che le emozioni saranno fortissime, i sentimenti intensi ma abbiamo ancora tanto bisogno di tenere i piedi per terra e soprattutto di usare accortezza. Giove, pianeta del benessere e della felicità, perfettamente in trigono al sole prospetta davvero una nuova rinascita che avrà da una parte i grandi cambiamenti della quadratura ma anche tanto ottimismo e soprattutto una nuova visione universale della società. Siete pronti a leggere il vostro oroscopo del giorno in un momento così importante? Anche con una Venere come questa, le emozioni potrebbero palesarsi comunque e coglierti impreparato! Un po’ come l’esibizione non preventivata di Zucchero all’AmiCorti Film Festival di Peveragno! Lasciati stupire dalla Luna in movimento verso posizioni più congeniali! Poco importa se, per il momento, l’amore sembra essere lontano ed impossibile: ci sarà il momento giusto anche per far tornare a battere forte il cuore! Amore: ti guardi intorno ancora poco convinto se buttarti o no! Lavoro: il coraggio può premiarti! Non tirarti indietro di fronte a proposte inaspettate! Salute: in formissima! Il consiglio del giorno: per le vacanze, prometti di visitare un posto lontano ed esotico: regalati un viaggio dal quale puoi imparare qualcosa di nuovo ed inaspettato! Voto 7 Avresti bisogno di un amico speciale che ti protegge da ogni possibile pericolo come il bimbo di pochi mesi che è stato sorvegliato da un cucciolone e che gli ha impedito di salire le scale da solo, stazionandosi di fronte al primo gradino. Ci vorrebbe qualcuno che si prendesse cura di te nello stesso modo e ti aiutasse a sopravvivere alla brutta influenza della Luna! Chiama il tuo BFF non appena puoi: hai bisogno di supporto emotivo!Amore: non sei troppo in vena di smancerie. Ti concedi soltanto per una carezza o due. Lavoro: il tono di voce dei tuoi colleghi oggi ha lo stesso effetto sul tuo cervello di un chiodo sul vetro. Salute: poco allegro… non riesci proprio a prenderla con leggerezza… Il consiglio del giorno: smettila di piantare il muso per ogni cosa che non va come vuoi! Tieni la mente aperta e pronta a valutare nuove occasioni! Voto 5 e mezzo Evitate la scaramanzia e il color verde speranza: oggi vi servirà poco! Come per la nazionale italiana che si è vestita di verde nel 1954 contro l’Argentina, anche voi potreste non riuscire a giovare di colpi di fortuna inaspettati (anche se muniti di amuleti!). La Luna, in procinto di entrare in opposizione, potrebbe acuire il senso di noia e confusione che già Giove ha iniziato ad adombrare! Mettetevi d’impegno e non affidatevi al caso: potreste uscirne delusi! Amore: contenetevi: non inondatelo di like! Lavoro: i progetti vanno a gonfie vele… ma solo se li seguite con precisione! Salute: respirate e fate le cose con calma e attenzione: c’è il rischio di un momentaneo burnout! Il consiglio del giorno:fate di tutto per mantenere la calma. Contate, strizzate un antistress, fate finta di essere diventati sordi… ma evitate in ogni modo di perdere le staffe! Voto 6 + È ufficiale: il bacio fra Jennifer Lopez e Ben Affleck ha finalmente sancito il ritorno di fiamma della storica coppia che aveva messo uno stop momentaneo al loro amore! Tu, con questa Venere a favore, non puoi che esultare e lanciare coriandoli per la felicità! Ovviamente sogni anche per te un amore come il loro: pieno di sentimenti, ricordi e tenerezze! Non temere: sono certa che avrai ancora tante emozioni da vivere grazie al pianeta dell’amore!
Nell’oroscopo di martedì 22 giugno 2021 troviamo il Sole ufficialmente entrato nel segno del Cancro. Con il solstizio d’estate di ieri il Sole inizia appunto a transitare in un segno emotivo come il Cancro e, la sensibilità, viene amplificata dal trigono con Giove e dal trigono tra Venere e Nettuno. Come dire, insomma, che le emozioni saranno davvero incontenibili e alla base di una nuova rinascita.
Sono passati pochi mesi da quando Al Bano e Loredana Lecciso hanno annunciato le loro nozze, un matrimonio che si celebrerà in futuro e del quale non ci sono ancora dettagli certi. Del resto la stessa Lecciso, compagna di Al Bano a intermittenza tra alti e bassi, ha confermato di recente a Domenica Live che le nozze ci saranno ma non si sa quando. Nonostante la data non sia ancora certa i due futuri sposi hanno già trovato opposizioni e difficoltà dalle persone più vicine a loro. La prima ad esprimersi negativamente è stata Cristel Carrisi che ha chiesto al padre di sposare Loredana; ma secondo quanto si legge sulle pagine di "Nuovo" Cristel non sarebbe l'unica ad opporsi a un matrimonio così tanto chiacchierato, a schierarsi negativamente sulle nozze ci sarebbe anche l'ex moglie Romina Power.
A quanto sembra il matrimonio di Al Bano Carrisi con Loredana Lecciso trova sempre più ostacoli. L’ultimo in ordine di tempo è da parte dell’ex moglie Romina Power che secondo i rumors si sarebbe opposta per il bene dei figli.
Cecilia Rodriguez, sorella minore di Belen, ha infine scelto di ricorrere al chirurgo estetico. La più piccola del duo di argentine che punta a conquistare l'Italia ha ammesso di essersi rifatta il seno al fine di assomigliare di più alla sua già bellissima sorella. Checché se ne dica, la fidanzata di Stefano De Martino è oggettivamente bellissima e Cecilia non è la prima a essersene accorta. E' per questo motivo che ha deciso di contattare lo stesso esperto che già si occupò del lato a della sorella per sottoporsi a un'operazione dal risultato garantito. E' lei stessa a raccontarlo sulle pagine del settimanale Di Più, all'interno di un'intervista all'interno della quale svela: Desideravo essere perfetta, a partire dal mio seno. L'ho rifatto, ora è proprio come quello di mia sorella, Belen. Quando sono arrivata in Italia, tre anni fa, sono dimagrita cinque chili. Il mio seno si è rimpicciolito, sembrava scomparso. E pensare che da piccola, era più grosso di quello di Belen. Non mi piacevo più, non mi sentivo me stessa. Ci ho pensato tanto. Ho preso la decisione di intervenire dopo averne parlato con Belen e lei mi ha detto: "Se rifarlo pensi possa farti sentire meglio, non hai altra scelta". Così ho iniziato a mettere via i soldi e, quando ho raggiunto una cifra elevata, Belen ha chiamato il suo chirurgo, in Argentina, lo stesso che le ha rifatto il seno anni fa. Quel chirurgo è una persona di fiducia, su mia sorella ha fatto un lavoro meraviglioso. Mi piaccio, però se potessi tornare indietro me lo rifarei più piccolo. Non una terza piena, meglio una seconda. Con il seno così grosso, appena ingrasso si nota subito. Vado a periodi: a volte mi piaccio, a volte no. Per esempio, prima di scattare le foto del calendario mi ero ripromessa di andare in palestra, per perdere qualche chilo. Però, in quel momento, un po' formosa mi piacevo. Ho pensato: "È così che voglio apparire", Sembro una ragazza forte, ma posare per il calendario di For Men magazine mi ha creato molti imbarazzi. Un bel cambiamento per Cecilia che, seppur con qualche pentimento, si dice contenta del risultato ottenuto. La piccolina di casa Rodriguez approfitta dell'intervista anche per difendere la sua amata sorella dalle accuse di Fabrizio Corona che, nell'ultimo periodo, non è stato tenerissimo nei suoi confronti, furioso dopo la denuncia sporta contro di lui dalla sua ex per appropriazione indebita di un'automobile: Da quando mia sorella si è legata a Stefano De Martino, Fabrizio è cambiato. Sta dicendo in giro cose troppo brutte sul conto di Belen. Si dimentica, nel parlare di lei, che è una donna incinta e che, ora più che mai, meriterebbe solo di stare tranquilla. Per molto tempo ha continuato a usare la macchina di mia sorella; prendendo multe a ripetizione. Quando Belen ha chiesto di riaverla, lui ha risposto: "Fai quello che vuoi, tanto non te la ridò". Lei lo ha denunciato, era l'unica cosa che poteva fare per riprendersela Se fosse successo qualcosa di grave con quella macchina, Belen avrebbe rischiato di finite nei guai. Ora l'auto è tornata nel garage della casa in cui abito con Stefano e con Belen, l'incubo si è concluso.
Deve ammirare molto la sorella Belen, Cecilia Rodriguez che ha scelto di sottoporsi a un intervento di mastoplastica additiva al fine di assomigliare alla sua perfetta sorella.
Ore 18.50 – Renzi: "Nessun blocco navale nel Mediterraneo, non è attuabile". Dopo il vertice a Palazzo Chigi, breve conferenza stampa per il Premier Matteo Renzi alla presenza dei vertici militari e di polizia. "I fatti sono ancora abbastanza nebulosi nella loro ricostruzione" ha spiegato Renzi confermando che al momento "sono 28 i sopravvissuti e 24 i cadaveri rinvenuti" e che una motovedetta con i corpi delle vittime è in rotta verso Malta. "L'Italia sta facendo un grande lavoro talvolta in una condizione di quasi solitudine, talvolta in compagnia di altre realtà internazionali, un lavoro che è oggettivamente straordinario" ha spiegato poi Renzi, aggiungendo: "Chiediamo di non essere lasciati soli. Ma la nostra questione è di dignità dell'uomo oltre che di sicurezza delle nazioni, ed è quella di bloccare gli schiavisti in mare. Non sono questioni di serie B rispetto l'agenda dell'Europa". Proprio in Europa Renzi intende sollevare la questione a partire dal prossimo consiglio europeo. "Le polemiche di una piccola parte politica italiana sono inconcepibili" ha poi proseguito il Premier, spiegando: "Chi dice che con Mare Nostrum si sarebbe evitata la tragedia non sa di cosa parla: i soccorsi c'erano al momento dell'incidente". Ad ogni modo non ci sarà nessun blocco navale perché "va capito come lo si fa, se fatto in certi modi può fare un favore a scafisti, perché sei costretto a prendere i profughi, e finirebbe per essere un servizio taxi. Se invece ci si riferisce a un blocco delle partenze dalla terraferma, stante alla situazione attuale sarebbe impossibile farlo in Libia" vista la situazione di guerra civile, ha concluso Renzi. Ore 17.00 – Tra poco riunione straordinaria del Governo sul naufragio del barcone di migranti. Matteo Renzi infatti ha convocato a Palazzo Chigi alle 17 i ministri degli Esteri, Paolo Gentiloni, degli Interni, Angelino Alfano, della Difesa, Roberta Pinotti, delle Infrastrutture, Graziano Delrio, e il sottosegretario ai Servizi, Marco Minniti. Precedentemente Renzi ha avuto colloqui telefonici con gli altri leader europei nei quali avrebbe chiesto la convocazione di un vertice straordinario dell'Ue sul tema dell'immigrazione il prima possibile, al massimo entro la settimana. Intanto continua l'opera dei soccorsi in zona e non sono completamente tramontate le speranze di trovare qualcuno in vita. "L'acqua del mare in questo momento ha una temperatura di circa 17 gradi: se qualcuno è ancora in mare c'è la possibilità che possa rimanere vivo, se si aggrappa a qualcosa e se può essere individuato" ha spiegato infatti un portavoce della Guardia costiera. I 28 superstiti del naufragio fino ad ora tratti in salvo sono a bordo di quattro navi: 22 sono sulla motonave "King Jacob", il cargo che ha assistito al capovolgimento del barcone, due sono a bordo di nave Gregoretti della Guardia Costiera, due sono su un altro mercantile, mentre gli ultimi due sono su una nave militare impegnata nei soccorsi. Sono 24 invece i corpi senza vita recuperati in mare. Ore 14.45 – Hollande: "Sentito Renzi, L'Ue deve agire subito" – Anche il Presidente francese Francois Hollande è intervenuto sul terribile naufragio avvenuto nelle scorse ore nel canale di Sicilia in cui avrebbero perso la vita circa 700 migranti. "Ho chiamato Matteo Renzi per capire come possiamo agire d'urgenza" ha riferito infatti il presidente francese, parlando del naufragio come "della peggiore catastrofe degli ultimi anni nel Mediterraneo". "Il Mediterraneo un mare che ci è comune, è tra l’Africa e l’Europa. Dobbiamo agire" ha proseguito Hollande in un'intervista in diretta tv a Canal Plus, annunciando che presto parlerà del problema con "il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, e il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk". "L’Unione europea deve rafforzare il numero di navi nell’operazione Triton perché serve una lotta molto più intensa al traffico di esseri umani" ha proseguito Hollande, aggiungendo: "Chi mette le persone su queste navi sono dei trafficanti, ma anche terroristi". Dal suo canto in una nota la Commissione europea si dice "profondamente addolorata dai tragici sviluppi nel Mediterraneo di oggi, ma anche degli ultimi giorni e settimane", aggiungendo che "la realtà è dura e le nostre azioni devono di conseguenza essere coraggiose. Ci sono in gioco vite umane e l’Unione europea nel complesso ha il dovere morale e umanitario di agire". La Commissione fa sapere che si sta consultando con Stati membri, agenzie europee e organizzazioni internazionali per "preparare una nuova strategia europea sulle migrazioni, che sarà adottata dalla Commissione a metà maggio". Ore 13:50 – Polemiche intanto per le dichiarazioni di Daniela Santanché, che in una intervista a SkyTg24 dice: "Bisogna affondare i barconi. Non ci sono altre soluzioni. Meglio un atto di guerra che perdere la guerra". Ore 13:45 – Arriva anche il commenti dell’alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, Federica Mogherini: “Abbiamo il dovere di salvare vite umane, condividendo fra tutti i ventotto questo compito e questa responsabilità che per troppo tempo è stata lasciata solo ai Paesi meridionali. Domani chiederò a tutti i Paesi dell'Ue di mostrare e provare con le azioni che aderiscono ai principi fondamentali condivisi che hanno fatto propri aderendo all'Unione. Dobbiamo salvare vite umane tutti insieme”. Papa Francesco intanto lancia un appello: "Esprimo il mio sentito dolore di fronte a una tale tragedia e assicuro per gli scomparsi e le loro famiglie il ricovero della mia preghiera. E rivolgo un accorato appello affinché la comunità internazionale agisca con decisione e prontezza per evitare altre tragedie del genere". Ore 13:30 – Sono 49 le persone tratte in salvo dai soccorritori. A comunicarlo è la Guardia Costiera, spiegando che i migranti sono stati soccorsi e nelle prossime ore saranno trasportati sulla costa e, nel caso, trasferiti nei centri ospedalieri. Ore 13:05 – Nella giornata di oggi, probabilmente alle 17, è in programma un vertice straordinario a Palazzo Chigi fra il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, il ministro dell'Interno Angelino Alfano, i ministri e rappresentanti della Guardia Costiera e della Marina Militari: è quanto si apprende in questi minuti da fonti ufficiose.
Ennesima tragedia del mare a nord della Libia: ci sarebbero centinaia di vittime. Si prospetta la più grande tragedia del mare della storia.
In una America che brucia per le proteste oggi Minneapolis si è fermata per i funerali di George Floyd. Migliaia di persone, oltre ai familiari e amici, sono intervenute per rendere omaggio al 46enne afroamericano ucciso il 25 maggio scorso durante un fermo di polizia. Quella di oggi a Minneapolis è la prima cerimonia funebre di George Floyd. Nella chiesa della North Central University sono presenti anche delle celebrità. Tra gli invitati preannunciati dai media gli attori e comici Kevin Hart, Tiffany Haddish e Regina Hall; l'attore e produttore Tyler Perry; gli attivisti Martin Luther King III. Presenti il governatore del Minnesota Tim Walz, il sindaco di Minneapolis Jacob Frey e la senatrice Amy Klobuchar. Molte persone si sono presentate con mascherine con su scritto "I can't breath", non riesco a respirare, diventato lo slogan della protesta. A tenere l'elogio funebre il reverendo Al Sharpton. Musicisti e cantanti eseguono brani spiritual, alternati ai ricordi di chi lo conosceva. Sullo sfondo c'è un grande ritratto della vittima. La commemorazione funebre di George Floyd è trasmessa in diretta da tutte le principali tv americane. Dopo i funerali di oggi il feretro del 46enne andrà a Raeford, nella Carolina del Nord, per una cerimonia privata dei familiari. Poi lunedì prossimo sono in programma i funerali pubblici a Houston dove George Floyd è cresciuto è ha vissuto gran parte della sua vita. "Non è stato il coronavirus ad uccidere George Floyd ma la pandemia di razzismo e discriminazione", ha detto Benjamin Crump, uno degli avvocati dalla famiglia, ricordando la figura della vittima nella commemorazione. Dall'autopsia sul corpo del 46enne è emerso che Floyd era positivo al Covid-19.
Si svolge oggi la prima cerimonia funebre per George Floyd nella chiesa della North Central University della città del Minnesota da dove è partita la protesta per l’omicidio del 46enne afroamericano morto durante un fermo di polizia. Familiari, amici, e tanti manifestanti stanno rendendo omaggio alla salma di Floyd.
Classe 1980, Mariacarla Boscono calca le passerelle da quando di anni ne valeva 14. Di una bellezza diversa e non stereotipizzata, è entrata di diritto nell’empireo delle top model che hanno fatto la storia. In un mondo, qual è quello della moda, in cui a 30 anni si è già fuori età media, Mariacarla – che a settembre ne compie 40 – continua a essere tra le modelle più richieste e apprezzate, scelta come volto di tanti grandi marchi come Cartier e Yves Saint Laurent. Tutto merito del suo essere fuori dagli schemi, restando se stessa. Sensuale e materna al tempo stesso, eterea e magnetica. Nata a Roma, dove tuttora vive, ha trascorso l’infanzia in Kenya e poi per quindici anni si è trasferita a New York. Un po’ punk, un po’ ribelle, decisamente globtrotter, quando ha esordito sulle passerelle incuriosiva per i suoi tratti spigolosi e gli occhi distanti. È ciò che Alessandro Baricco, parlando di Kate Moss nelle sue Palladium Lectures, ha definito “lo strappo”, ovvero quel momento in cui l’essere umano inizia a spostarsi verso il cambiamento. Nell’epoca Schiffer, quella delle pose eleganti e delle espressioni studiate, le imperfezioni di Kate e Mariacarla rompevano gli schemi. Da lì è stata tutta un’ascesa e oggi, solo per citare le ultime campagne pubblicitarie, annovera nel portfolio gli scatti per Tom Ford, Armani e Givenchy. Tra le ultime passerelle solcate, invece, c’è quella di Valentino per l’Haute Couture Primavera/Estate 2020 e l’ultima di Burberry per la collezione Autunno/Inverno 20-21 della London Fashion Week. In uno degli ultimi scatti postati su Instagram è proprio all’amico Riccardo Tisci, direttore creativo della casa di moda inglese, che scrive: «Grazie amore mio». 🖤 @burberry by @riccardotisci17 GRAZIE AMORE MIO 🖤 Styling @katy_england Hair @guidopalau Beauty @patmcgrathreal Casting @italia3bis A post shared by Mariacarla Boscono (@mariacarlaboscono) on Feb 18, 2020 at 2:42am PST Da sempre molto discreta, Mariacarla lascia che a parlare siano le sue foto e il suo lavoro, più che la vita privata. È madre di Marialucas, nata nel 2012 dalla relazione con l’imprenditore Andrea Patti e da un anno compagna del rapper italo-tunisino Ghali, con cui è uscita alla scoperto a gennaio dello scorso anno. Il rapper, classe 1993, avrebbe fatto breccia nel cuore della top model per la sua sensibilità, superando così la barriera età tra i due (sono 13 gli anni di differenza).
Una vita trascorsa sulle passerelle, Mariacarla Boscono, quarant’anni a settembre, continua a incantare con il suo stile elegante e punk al tempo stesso. Volto delle più importanti campagne pubblicitarie, da Tom Ford a Cartier, in attesa di vederla alla Milano Fashion Week scopriamo chi è la top model italiana che ha conquistato Ghali.
Era il 13 febbraio quando la notizia è comparsa sul sito internet della Direzione Generale delle Scuole di Mendoza in Argentina, subito dopo la conferenza stampa tenuta da Francisco Fernandez, direttore agli affari giuridici, e da Beatriz Della Savia, direttrice del dipartimentto di istruzione privata . "A causa dei fatti di pubblico dominio avvenuti all'istituto Provolo, è stata decisa la sospensione preventiva delle attività didattiche di tale istituto". In altre parole, l'istituto Provolo per bambini sordomuti di Mendoza chiude i battenti. I "fatti di pubblico dominio" ai quali alludono i due dirigenti argentini sono gli abusi sessuali sui minori di cui sono accusati cinque uomini dell'istituto Provolo, tra cui il prete veronese don Nicola Corradi, prima arrestato tre mesi fa quindi scarcerato per motivi di salute. La vicenda ha provocato proteste e indignazioni, anche alla luce di casi simili avvenuti in Italia con protagonista sempre don Nicola Corradi e sempre il medesimo istituto. Le richieste di chiudere la struttura sono state tante e alla fine è stato direttamente il governo argentino ad intervenire, sospendendo le attività dell'istituto fino a quando la giustizia non avrà emesso una sentenza sui 5 imputati. La magistratura italiana, invece, al momento on ha ancora preso nessun provvedimento del genere, ritenendo evidentemente che non ce ne sia nessun bisogno.
La sede di Mendoza, in argentina, dell’istituto per sordomuti è stata chiusa per volontà diretta del governo in attesa che venga fatta piena luce sugli abusi ai danni degli ospiti della struttura.
Julian Assange
Il guru di Wikileaks si è consegnato a Scotland Yard al termine di una lunghissima trattativa: appello degli intellettuali e raccolta fondi per la cauzione.
Mancano poco più di 2 mesi alla prossima Milano Fashion Week ma i preparativi già fremono, tanto che cominciano a spuntare le prime indiscrezioni. La notizia che ha fatto più scalpore negli ultimi giorni riguarda Tommy Hilfiger: lo stilista statunitense arriverà sulle passerelle del capoluogo lombardo domenica 25 febbraio per presentare la collezione Primavera/Estate 2018 e chiuderà la settimana dedicata alla moda femminile.
Tommy Hilfiger chiuderà la prossima Milano Fashion Week, dove porterà in passerella la sua collezione Primavera/Estate 2018, proponendo anche in Italia la formula see-now buy-now. La location non è stata ancora svelata, l’unica cosa certa è che la sfilata andrà in scena domenica 25 febbraio alle ore 20.
Una notte di puro divertimento quella vissuta da Sara Tommasi e Nando Colelli insieme a Paolini e ai loro amici di avventure. Martedì notte la starlette del porno sembra aver dato davvero il meglio di sé: dopo aver assistito al bagno a Trevi del disturbatore Gabriele Paolini, senza rubargli la scena, la bocconiana è stata protagonista di un sensuale quanto inopportuno striptease. Verso le due e mezza, Sara Tommasi si è spogliata tuffandosi nel fontanone del Gianicolo. Sara Tommasi in versione Anita Ekberg – L'intera scena è avvenuta sotto gli occhi divertiti del suo gruppo di amici e il sensuale tuffo è stato immortalato dal re dei paparazzi Rino Barillari, che ha ripreso la starlette alle prese con la sua rievocazione personale di Anita Ekberg nel celebre film "La Dolce Vita". A portarla fuori dalla celebre fontana ci ha pensato l'amico e collega di set Nando Colelli, insieme a Flavio Koea, patron di Love Lab. I due hanno trascinato Sara fuori dal fontanone e la "vestizione" della pornostar ha generato scatti super hot del suo lato b e del seno amatissimo dai fan. Sul posto è anche intervenuta la polizia, allertata da alcune telefonate, ma la Tommasi era già rivestita.
La starlette del porno Sara Tommasi è stata protagonista di un sensuale e paparazzato striptease nel fontanone del Gianicolo. La scena è avvenuta sotto gli occhi divertiti del suo amico e collega di set Nando Colelli che l’ha aiutata a rivestirsi prima dell’arrivo della polizia.
Il 21 settembre si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale dell'Alzheimer, istituita nel 1994 dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall'Alzheimer Disease International (ADI), un'organizzazione senza scopo di lucro nata 34 anni fa. Come ogni anno, anche nel 2018 saranno organizzati meeting, convegni, spettacoli itineranti e tavole rotonde con i ricercatori in tutto il mondo dedicati al morbo. Lo scopo è sensibilizzare l'opinione pubblica su una delle patologie più invalidanti e drammatiche dei nostri tempi, caratterizzata da un impatto socioeconomico pesantissimo. Il morbo di Alzheimer rappresenta infatti la principale forma di demenza al mondo, una famiglia di disturbi legati alla neurodegenerazione che comporta deficit cognitivi di varia gravità, con possibile compromissione della memoria, del linguaggio, del pensiero astratto, dell'orientamento spazio-temporale e di altre funzioni. La malattia non è un dramma soltanto per il malati, che rischiano persino di dimenticare chi sono i propri cari, ma anche per le famiglie, sulle spalle delle quali spesso grava la quasi totalità dell'assistenza. Si stima che nel mondo ci siano ben 50 milioni di malati di Alzheimer, con una nuova diagnosi ogni 3 secondi. A causa del progressivo invecchiamento della popolazione mondiale e della mancanza di cure – è uno dei fronti sui quali la ricerca fa più fatica -, i casi continuano ad aumentare inesorabilmente e continueranno a farlo. Le statistiche per il futuro, del resto, sono tutto fuorché rosee: nel 2050 i malati di Alzheimer saranno il triplo di quelli di oggi. È proprio alla luce di questi drammatici dati che è stata istituita la Giornata Mondiale dell'Alzheimer, giunta quest'anno alla 25/ma edizione, per portare sotto i riflettori le conseguenze della patologia e sottolineare i passi avanti fatti dalla ricerca scientifica. In Italia, dove vivono 600mila malati di Alzheimer su un totale di 1,2 milioni di cittadini colpiti da demenza, il 21 settembre saranno organizzati numerosissimi eventi lungo tutto lo “stivale”. Proprio in occasione della data celebrativa sono stati presentati i risultati di 25 progetti guidati da giovani ricercatori sostenuti da Airalzh Onlus e da Coop, moltissimi dei quali puntano a diagnosi sempre più precise e precoci della patologia, caratterizzata dall'accumulo delle placche di beta-amiloide e dei grovigli di proteina tau nel tessuto cerebrale.
Venerdì 21 settembre si celebra la XXV Giornata Mondiale dell’Alzheimer, la forma di demenza più diffusa che colpisce 50 milioni di persone in tutto il mondo, 600mila delle quali in Italia. C’è una nuova diagnosi di Alzheimer ogni 3 secondi e si stima che nel 2050 i casi saranno il triplo di quelli odierni.
“Aliens – Scontro finale”, di James Cameron, usciva nelle sale canadesi e statunitensi, precisamente, il 18 luglio 1986. Il film raccolse subito grandi consensi, diventando, in breve, uno dei sequel più riusciti della storia del cinema (il primo capitolo, “Alien”, è del 1979 ed è diretto da Ridley Scott) e uno dei film di fantascienza più belli di sempre. Cameron, che ha scritto anche la sceneggiatura, racconta la storia di Ellen Ripley (Sigourney Weaver), rimasta ibernata per quasi 60 anni nel traghetto spaziale Nostromo, unica sopravvissuta alla tragedia che ne ha distrutto l'equipaggio. La donna si risveglia nel 2179 e ora è vittima di incubi popolati da creature mostruose incontrate sul pianeta Archeron, dove ora vive una colonia di pionieri dello spazio. Quando le viene affidata la missione di scoprire perchè sia stato interrotto il contatto con quel pianeta, Ellen si trova ad affrontare le spaventose proliferazioni del mostro da cui era sfuggita. Ora, infatti quegli alieni si riproducono con un ritmo incessante e vanno assolutamente fermati. La cura maniacale di ogni dettaglio, dal casting agli effetti speciali, ha reso il film di James Cameron un sequel che si distacca quasi totalmente dal film di Scott, che era più improntato sulla suspense e sulla dimensione horror. Nel sequel, invece, Cameron (reduce dal successo mondiale di “Terminator”, del 1984) spinge l’acceleratore al massimo sull’azione, con Sigourney Weaver, eroina fenomenale, lanciata come un razzo contro la “regina” e le sue uova aliene, da fermare e distruggere. Gli effetti speciali di Stan Winston sono uno spettacolo per gli occhi, colpiscono ad ogni inquadratura, supportati dalle scenografie di Peter Lamont e dalle musiche di James Horner. Naturalmente, la regia di Cameron è impeccabile, riesce a non far minimamente rimpiangere l’impronta di Ridley Scott, fino a renderlo quasi un “prodotto”nuovo, diverso, con un filo narrativo rocambolesco e in crescendo che ha catturato il cuore di milioni di fan della saga.
Il cult di James Cameron usciva nelle sale canadesi e statunitensi il 18 luglio 1986. E’, ad oggi, uno dei sequel più belli e tecnicamente perfetti della storia del cinema, riuscito a non far rimpiangere il primo capitolo, diretto da Ridley Scott, nel 1979. Il pubblico fu conquistato subito e il film incassò 183.316.455 milioni di dollari, portando a casa 2 Oscar su e 8 Saturn Award.
Per capire l’incidenza delle malattie neurologiche e neurodegenerative sulla popolazione mondiale, basta lasciare spazio ai numeri. Si stima che nel mondo le persone con demenza e con sintomi ad essa correlati siano circa 50 milioni, di cui il 60-70% è colpito da Alzheimer. Un dato destinato a raddoppiare ogni venti anni, a mano a mano che la popolazione invecchia: una vera e propria pandemia. Numeri importanti, se si considera l’impatto di questa malattia sulla vita delle persone, delle loro famiglie e sulla società tutta. Oltre all’Alzheimer ci sono altre malattie neurologiche e neurodegenerative come la Sclerosi Multipla (SM), l’Atrofia Muscolare Spinale (SMA) e la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA): anche per queste ancora non ci sono terapie risolutive, ma la ricerca costante nel campo delle neuroscienze cerca di rispondere ai bisogni ancora non soddisfatti. Ecco perché è fondamentale che la ricerca non si fermi e che si continui a percorrere nuove strade in campi sicuramente complessi ma anche bisognosi di attenzione: il cervello, la “macchina” eccezionale che governa sia il nostro corpo che le nostre emozioni e reazioni, è ancora in parte territorio oscuro. I meccanismi biologici del sistema nervoso sono in parte ancora sconosciuti. I progressi raggiunti negli ultimi anni sono stati possibili proprio grazie al coraggio e alla passione di coloro che hanno accolto questa difficile, ma non impossibile sfida. Far sì che il progresso non si fermi è un impegno da prendere in modo imperativo sia nei confronti dei malati di oggi che di quelli di domani.
Tra numeri e traguardi, gli orizzonti della scienza.
Intervistati dal settimanale Visto, Iva Zanicchi e Fausto Pinna hanno raccontato i 30 anni d'amore che hanno condiviso. Il primo incontro è avvenuto in sala di incisione: "Fausto si occupava di produzioni insieme a Roberto Danè. A un certo punto mi sono accorta che mi guardava insistentemente. Il giorno dopo è ritornato e ha fatto così tutti i giorni: sentivo il suo sguardo su di me. Lui diceva che ero io a guardarlo, ma in realtà, dal vetro della sala di incisioni, non vedevo proprio un bel niente. Poi mi ha invitato a cena. In effetti io in quel periodo ero da anni in crisi con mio marito, mi sentivo molto sola. Per questo motivo mi sono appoggiata a Fausto che mi ha fatto una corte serrata. È così che abbiamo iniziato una relazione e, oggi, dopo 30 anni, siamo ancora insieme". Entrambi hanno assicurato di essere sempre stati fedeli l'uno all'altra e hanno, poi, svelato i segreti di un'unione tanto longeva. Iva Zanicchi ha dichiarato: "Il segreto della nostra unione è l'allegria. Fausto è una persona allegra, siamo in perfetta sintonia. In una coppia non bisogna mai annoiarsi, e io e Fausto ci divertiamo molto. Inoltre è un ottimo cuoco e non mi lascia mai da sola ai fornelli. Ci tiene a fare tutto lui, e devo ammettere che prepara dei piatti deliziosi. Adora la cucina e il cinema: la sera si mette sul divano e divora quattro o cinque film. È davvero un grande uomo". Fausto Pinna, infine, ha spiegato:
Iva Zanicchi e Fausto Pinna hanno raccontato i loro 30 anni d’amore al settimanale Visto. Dal primo incontro ai segreti della loro unione.
Essere un Vip ha le sue controindicazioni. Essere tuttavia il figlio di una Star risulta a volte davvero difficile. Non solo i paparazzi sono sempre in agguato pronti a immortalare lo scoop del secolo ma la situazione si complica ulteriormente quando persino i genitori decidono di metterci lo zampino e affibbiano ai loro pargoletti dei nomi da mille e una notte. Così se a scuola la vita è complicata, i nomi scelti dalle Star potrebbe rendere ancora più difficile il rapporto con i coetanei. La parola d'ordine è essere speciali e già in tenera età ci si deve abituare all'idea dell "Io non sono come gli altri". L'ultima nata nel mondo dello showbiz internazionale è la figlia di David e Victoria Beckam e anche per lei i genitori hanno scelto un nome davvero inusuale come è di tradizione nella famiglia. Stiamo ovviamente parlando di Harper Seven. Anche in Italia però sono molte le Star che hanno preso la palla al balzo e si sono lasciati trasportare dalla fantasia. Ecco a voi una carrellata di divi e dei loro figli. Impossibile, almeno per gli amanti del gossip, perdersi queste gustose chicche. In Italia il podio d'onore per il nome spetta di diritto a Ilary Blasi e Francesco Totti. La coppia ha avuto due bambini. Ma è alla secondogenita che i genitori hanno riservato un nome che ancora oggi fa tanto discutere. Stiamo ovviamente parlando di Chanel, nata il 13 maggio del 2007. Gli appassionati della cronaca rosa e non solo pensano a un profumo quando sentono nominare la loro bambina. Meno inusuale il nome scelto per il primogenito chiamato semplicemente Cristian. Non va meglio per la coppia formata da Flavio Briatore ed Elisabetta Gregoraci. Prima della nascita di Nathan Falco, la bella calabrese non aveva nascosto le sue perplessità sul nome da dare al piccolo rampollo, scherzando sull'argomento al Chiambretti Night: "Mio marito vuole dare a nostro figlio un nome assurdo, vorrebbe chiamarlo Falco, ma che nome è?!". Anche dopo il parto Elisabetta continuò a chiamare il pargoletto Nathan che significa dono di Dio, mentre Flavio insisteva su Falco. Pace fatta, insomma. Il terzo posto spetta invece di diritto a Zucchero. Adelmo Fornaciari non ha saputo resistere al richiamo della musica e se alle sue due prime figlie ha riservato dei nomi più che normali, Alice e Irene, il "Maestro" si è lasciato beccare in flagranza di reato con il terzogenito avuto dalla sua seconda compagna. Stiamo ovviamente parlando di Francesca Mozer. Il loro pargoletto è stato battezzato Adelmo Blue, detto semplicemente Blue. Ecco come unire la passione per la musica all'amore per se stessi. Quarto posto invece per John e Lavinia Elkann che ha deciso di bissare l'esperienza. Dopo aver dato alla luce il piccolo Leone, la coppia ha battezzato il secondogenito con il nome di Oceano. Il motivo? I due si sono sposati il 4 settembre del 2004, data in cui si festeggia Sant'Oceano, un martire cristiano. Una data davvero importante per John e Lavinia se hanno scelto di chiamare così il loro bambino. Un nome, che diciamoci la verità, mancava nella dinastia degli Agnelli. Passiamo poi ad analizzare il panorama mondiale. L'attore Jason Lee batte tutti in fatto di nomi inusuali. Lui, infatti, ha scelto di battezzare il suo bambino Pilot Inspektor. Il motivo? Anche in caso caso la musica fu galeotta. Jason e la sua compagna, Beth Riesgraf rimasero piacevolmente impressionati dal brano "He's Simple, He's Dumb, He's the Pilot" della band indie Grandaddy. Insomma sembra proprio che dopo Zucchero anche i due piccioncini non siano riusciti a resistere al richiamo delle note. Geri Halliwell invece ha chiamato la sua bambina Bluebell Madonna. L'ex Spice Girl ha poi spiegato anche i motivi che l'hanno spinta a scegliere questo nome così inusuale: "Ciò che mi ha veramente convinta sono state le parole di mia mamma. La campanula è un fiore raro ed è quindi prezioso. Mi sembrava adatto per la mia piccola". La cantante si è lasciata ispirare dai fiori primaverili durante la gravidanza e ha optato per un nome dal retrogusto decisamente profumato.
I vip sono sempre sotto i riflettori anche quando si tratta di dover dare un nome ai loro bambini. Molte sono le Star che hanno deciso di affibbiare ai loro pargoletti dei “nomignoli” davvero inusuali. Ecco una carrellata di Stelle che proprio non potete perdervi.
Il carabiniere Vittorio Iacovacci tentò di salvare l’ambasciatore Luca Attanasio. È quanto emerge dalla testimonianza rilasciata al Ros da Rocco Leone, sopravvissuto all'agguato in cui hanno perso la vita il militare e l'ambasciatore in Congo. Iacovacci avrebbe provato a portare via Attanasio dalla linea del fuoco nella sparatoria. A quel punto gli assalitori avrebbero sparato contro gli italiani. Luca Attanasio e Vittorio Iacovacci sono stati dunque uccisi nel corso di un intenso conflitto a fuoco dal gruppo che voleva sequestrarli lo scorso 22 febbraio nella Repubblica Democratica del Congo. I testimoni sono stati ascoltati dai Ros su delega del procuratore di Roma Michele Prestipino e dei due pm titolari delle indagini, Sergio Colaiocco e Alberto Pioletti. Tra le persone ascoltate c’è appunto anche Rocco Leone, vice direttore del Pam in Congo, sopravvissuto all’agguato. Le versioni dei testimoni avvalorano la ricostruzione secondo cui i due italiani sono morti non in un’esecuzione ma colpiti dagli assalitori mentre il carabiniere tentava di portare l’ambasciatore fuori dalla linea di fuoco tra i sequestratori e i ranger, intervenuti immediatamente. La Procura di Roma ipotizza il reato di omicidio colposo, oltre al tentativo di sequestro con finalità di terrorismo, nell'indagine sulla morte di Luca Attanasio e di Vittorio Iacovacci. La fattispecie penale, in base a quanto si apprende, è legata alla tranche di accertamenti che punta a chiarire eventuali negligenze sul rispetto dei protocolli Onu e Pam nell'organizzazione della missione del nostro diplomatico nella zona del Parco di Virunga. Potrebbe risultare preziosa l'analisi del tablet dell'ambasciatore trovato sul fuoristrada su cui viaggiava e ora in mano agli inquirenti italiani che nei giorni scorsi hanno anche ascoltato la moglie del diplomatico. Obiettivo è verificare se ci siano state anomalie nel sistema di comunicazione tra le due strutture nel complesso sistema che regola le attività delle security. I carabinieri del Ros, nella loro missione a Kinshasa, hanno ascoltato il personale dell'ambasciata italiana sulla organizzazione della missione a Goma.
Sono stati uccisi in un conflitto a fuoco dal gruppo armato che li voleva sequestrare l’ambasciatore italiano Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci, morti in Congo il 22 febbraio. È quanto emerge dalle testimonianze, tra cui quella di Rocco Leone, sopravvissuto all’agguato: il carabiniere è intervenuto per tentare di portare via l’ambasciatore dalla linea del fuoco nella sparatoria tra i sequestratori e i Rangers e a quel punto gli assalitori gli avrebbero sparato.
Scambio elettorale politico mafioso: questa l'accusa che ha portato due persone, un noto imprenditore di Latina operante nel settore dei rifiuti e il suo collaboratore, a essere arrestati questa mattina dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri del locale Comando Provinciale, su richiesta della Procura della Repubblica di Roma – Direzione Distrettuale Antimafia. Secondo l'accusa, l'uomo avrebbe pagato 45mila euro al clan mafioso dei Di Silvio per far avere almeno 200 voti a Matteo Adinolfi, capolista candidato nella lista ‘Noi con Salvini‘ nei quartieri d'influenza criminale del gruppo. Il clan si sarebbe anche occupato dell'attacchinaggio dei manifesti per il candidato, cercando di garantire la sua elezione nel rinnovo del Consiglio comunale di Latina del 5 giugno 2016. Matteo Adinolfi, europarlamentare della Lega, risulta indagato. Secondo quanto emerso dalle indagini, il pagamento dei 45mila euro era avvenuto in tre tranche all'interno dell'azienda operante nel settore dei rifiuti. Punto di contatto tra il clan di Silvio e l'imprenditore era il collaboratore di giustizia Riccardo Agostino (indagato anche lui in concorso nello stesso procedimento degli arrestati). Le comunicazioni col clan potevano avvenire solo tramite lui, senza contare che nessuno dei Di Silvio si poteva presentare alla sede del partito, in modo da non dare a vedere che aveva rapporti con mafiosi della zona. A confermare le accuse, due collaboratori di giustizia: il già citato Riccardo Agostino e Renato Pugliese. Cosa ci guadagnava l'imprenditore dall'elezione del capolista nel consiglio comunale? Non solo prestigio: l'elezione sarebbe stata funzionale alle strategie economiche della sua società, molto probabilmente per avere il monopolio nella gestione dei rifiuti e delle bonifiche in tutto il territorio di Latina.
L’uomo arrestato è un imprenditore operante nel settore dei rifiuti molto noto a Latina: secondo chi indaga, avrebbe pagato 45mila euro al clan mafioso Di Silvio per far ottenere almeno 200 voti al capolista candidato per ‘Noi con Salvini’. Insieme a lui è stato arrestato anche il suo collaboratore.
Finalmente una speranza concreta a diramare il dubbio che qualcosa di terribile possa essere accaduto alle due gemelline scomparse Alessia e Livia Schepp, di cui non si hanno più notizie dallo scorso 28 gennaio, da quando il padre le ha prelevate da casa della moglie, per trascorrere con loro il solito week-end. Purtroppo i suoi piani erano ben diversi: Matthias Schepp si è allontanato da Losanna, superando il confine tra Svizzera e Francia domenica sera. Nello stesso giorno si è recato a Lione e poi martedì a Marsiglia, dove ha effettuato un prelievo di 7500 euro. Da Marsiglia pare che Matthias abbia preso un traghetto diretto a Napoli, ma è una traccia tutta da confermare. Di certo si sa che l'uomo, giovedì scorso, ha parcheggiato la sua Audi A6 presso la stazione di Cerignola, in provincia di Foggia. Qui il folle gesto: l'uomo si è tolto la vita gettandosi sotto l’Eurostar Milano-Bari. Matthias soffriva di una profonda depressione da tempo, da quando cioè la moglie aveva chiesto la separazione. A conferma di ciò, la cartolina che le ha inviato il 31 gennaio proprio da Marsiglia, nella quale ha ribadito il suo profondo dolore per aver dovuto accettare la fine del suo matrimonio. La notizia di oggi è che Matthias ha lasciato un testamento, che gli investigatori hanno trovato nella sua abitazione di Losanna, nel sobborgo di di Saint-Sulpice. Secondo le prime informazioni pare che l'uomo abbia indicato i beneficiari della sua eredità: la moglie, alcuni suoi parenti, ma soprattutto le due figlie. Questo potrebbe essere un segno della premeditazione del suicidio e, contemporaneamente, la concreta possibilità che le bambine siano state affidate a qualcuno durante il suo viaggio in Italia e prima di giungere a Cerignola. Si spiegherebbe così anche il prelievo di 7500 euro.
Il prelievo, effettuato a Marsiglia, lo scorso 31 gennaio e il testamento, trovato dagli investigatori nella sua abitazione di Losanna, fanno sperare che le gemelline scomparse siano ancora vive, affidate dal padre a qualcuno prima del suo suicidio.
Quest'anno Orvieto attende il giorno di San Valentino con grande trepidazione. Infatti, la città è pronta ad inaugurare un nuovo evento dal nome "Innamorati di Orvieto". La manifestazione è stata promossa dall'amministrazione comunale ed è prevista dal 14 al 16 febbraio 2020. Gli eventi centrali dell'evento hanno come protagonista una magica luna piena calata in un pozzo e serenate dai balconi del centro storico. Ma vediamo in particolare quale sarà il programma della tanto attesa manifestazione di Orvieto. Per la notte di San Valentino è prevista l'iniziativa dal titolo "La Luna nel Pozzo". Questo evento, molto suggestivo, è organizzato in collaborazione con Sistema Museo, la scuola comunale di Musica "Adriano Casasole" e il consorzio Orvieto Doc. Il Pozzo di San Patrizio si arricchirà ancor di più di un'atmosfera magica. Dalle 22 e 30 fino a mezzanotte 72 coppie di innamorati potranno partecipare ad una notte magica. Il numero delle coppie coincide con il numero delle finestre del Pozzo di San Patrizio. Le coppie scenderanno i 254 scalini accompagnati da guide e potranno assistere ad una performance teatrale e musicale. Dalle 72 finestre dell'opera ingegneristica, realizzata da Antonio Da Sangallo il Giovane, potranno ammirare una suggestiva luna piena illuminata calata nei 54 metri del Pozzo di San Patrizio. Nella visita è prevista anche una defustazione di vini. Il 15 febbraio la manifestazione prosegue nel centro storico di Orvieto con la "Serebata alla città". Dalle 17 alle 20 sono previsti una sere di cncerti dai balconi che si affacciano sul centro storico. Dalle 18 alle 20, invece, spostandosi nell'atrio del palazzo dei Sette, si potrà partecipare a "Gusto, amore e… fantasia", una degustazione gratuita che avrà come protagonista i prodotti tipici a cura dei produttori del partenariato "Terre d'Orvieto". La manfestazione si concluderà domenica 16 Febbraio con l'installazione artistica della Luna del Pozzo. L'evento di San Valentino è un'occasione per visitare la bellissima città di Orvieto, uno dei gioielli dell'Umbria. Il fascino della città è legato al bellissimo Duomo, con la sua facciata gotica e gli affreschi di Luca Signorelli. Ma Orvieto ha molto altro da vedere, come Orvieto Sotterranea, una lunga serie di cunicoli e cavità artificiali che risalgono all'epoca etrusca e furono scavate fino all'età medievale. Qui si trova anche il misterioso Pozzo di San Patrizio.
Appuntamento romantico e suggestvo ad Orvieto che festeggia il San Valentino con una magica luna piena calata nel Pozzo di San Patrizio e una serenata alla città cantata dai balconi del centro storico. Questi sono alcuni degli appuntamenti della manifestazione “Innamorati di Orvieto”, vento promosso dal Comune dal 14 al 16 febbraio.
Scattano le prime sospensioni per infermieri e operatori sanitari che hanno deciso di non sottoporsi al vaccino anti Covid. Si tratta ora di pochi casi. Come all'ospedale Sant'Anna di Como dove però nessun medico è stato coinvolto: qui alcuni operatori sanitari no vax ora sono stati allontanati dal lavoro e lo stipendio è stato bloccato. La conferma arriva dal direttore generale di Asst Lariana Fabio Banfi che precisa: "I primi atti di sospensione sono in corso di formalizzazione in queste ore, e fanno seguito agli accertamenti in osservanza degli obblighi vaccinali operati dalle Ats di competenza". Al vicino ospedale comasco Valduce invece il segretario generale Mauro Turconi fa sapere – come riporta La Provincia di Como – che non hanno avuto al momento nessuna indicazione di sospensione da parte di Ats né dagli ordini professionali. Anche se poi precisa "che potrebbero arrivare provvedimento, ma in ospedale l'adesione al vaccino è stata fin da subito molto alta".
Ci sono i primi sanitari sospesi perché non si sono sottoposti al vaccino anti Covid: le prime conferme arrivano dalle province di Como e Lodi dove però non è ancora ben chiaro se si trattino di medici o infermieri. Certo è che ora rischiano l’allontanamento dall’ospedale e la sospensione dello stipendio in attesa di avere un nuovo incarico lontano dai pazienti.
Dopo il successo, sorprendente e inaspettato, al Festival di Sanremo 2011, arriva ora il videoclip ufficiale della trascinante Yanez di Davide Van De Sfroos, la canzone che sul palco dell’Ariston ha conquistato tutti, posizionandosi al quarto posto della classifica finale. Nonostante l’incomprensibile testo in dialetto laghée – diffuso nella zona del Lago di Como -, grazie al suo ritmo travolgente il brano sta riscuotendo consensi anche dopo la kermesse – ha raggiunto, infatti, la seconda posizione della chart singoli su iTunes ed è attualmente nella top 50 dei più trasmessi dalle radio. Tradotta anche in quindici dialetti – come ha rivelato lo stesso artista in un’intervista a Tgcom – per arrivare al maggior numero possibile di persone, la canzone sembra fatta apposta per questo periodo, in cui l’Italia si appresta a festeggiare il 150esimo anniversario dell’Unità Nazionale. Yanez sarà inclusa nel nuovo, omonimo album del cantautore lombardo, in uscita a fine marzo. Intanto nuove date si aggiungono al tour di Davide Van De Sfroos nei teatri, in partenza il prossimo 26 marzo dal Palaexpo Fevi di Locarno (CH). Con i suoi concerti, l’artista toccherà numerose città da Nord a Sud della Penisola, facendo tappa anche al Teatro Donizetti di Bergamo, il 28 marzo; all’Auditorium Vanni di Perugia, il 3 aprile; al Palalevico di Levico Terme (TN), l’8; al Teatro Comunale di Belluno, il 9; al Teatro Miliotto di Spilimbergo (PN); al Teatro Ponchielli di Cremona, il 20; al Teatro Sociale di Como, il 28; al Politeama di Genova, il 3 maggio; al Palazzo di Città di Sassari, il 12; al Teatro Dante di Palermo, il 13; al Teatro ABC di Catania, il 14; al Teatro Garden di Rende (CS), il 16.
Il travolgente brano del cantautore lombardo continua a riscuotere consensi, in radio e sul web.
In base alla struttura degli edifici può portare alla creazione di cortili all'interno del singolo condominio, il cortile è sostanzialmente un'area scoperta all'interno di un edificio, la cui funzione è quella di dare luce e aria agli appartamenti (privati) o ai beni condominiali (cassa scale, casa del portiere) che affacciano su detta area scoperta. Il cortile condominiale, proprio per la sua funzione a servizio delle unità immobiliari singole (private) è considerato bene condominiale ex art. 1117 cc, questo comporta l'applicazione di due principi, il cortile condominiale può essere usato da (tutti) i singoli proprietari ex art. 1102 cc e le spese del cortile vanno ripartite tra tutti i proprietari ex. art. 1117 cc. Capita che il singolo proprietario dedica (effettui) l'apertura di nuove luci o vedute sul cortile condominiale (creando nuove finestre o nuovi balconi, oppure ampliando le finestre o i balconi esistenti. Occorre valutare se la situazione può variare se il soggetto che apre la luce o la veduta è proprietario (o meno) del cortile condominiale. Colui che apre delle luci o vedute che incidono su un cortile di proprietà aliena, di fatto, (presumendo che abbia richiesto ed ottenuto i titoli abilitativi edilizi) crea una nuova servitù di veduta e/o aggrava una servitù di veduta già esistente. occorre , quindi, il consenso dei proprietari del cortile. Se l'apertura su un cortile condominiale è effettuata da uno degli altri proprietari (do solito bucando la facciata – interna – dell'edificio, facciata che delimita l'unità immobiliare privata) occorre coordinare le norme in materia di distanze e le norme speciali in materia di condominio relative all'uso del bene comune. Come già detto l'apertura si apre mediante il perforamento di un muro (facciata condominiale) comune ex art. 1117 cc, in questa situazione occorre valutare se si applica l'art. 903 cc (il quale richiede per aprire una luce o veduta sul muro comune il consenso degli altri proprietari). Il principio da applicare per risolvere il contrasto è quello per il quale le norme sul condominio (in quanto norme speciali) derogano le norme sulle limitazioni alla proprietà come quella ex art. 903 cc, in particolare l'art. 1102 cc consente di usare la facciata condominiale (anche creando una luce o veduta) se non viene alterato il decoro architettonico, la stabilità dell'edificio ecc.).
Cassazione 19.7.2018 n. 19265 ha affermato che l’apertura di finestre ovvero la trasformazione di “luce” in “veduta” su un cortile condominiale, rientra nei poteri spettanti ai condomini ex art. 1102 cc tenuto conto che i cortili comuni, assolvono alla finalità di dare aria e luce agli immobili circostanti, per cui i condomini spetta la facoltà di praticare aperture che consentano di ricevere aria e luce dal cortile comune o di affacciarsi sullo stesso, senza incontrare le limitazioni prescritte, in tema di luci e vedute.
Yahoo! risponde alle accuse della nona sezione del Tribunale di Roma. Soltanto pochi giorni fa, infatti, al motore di ricerca é stato richiesto, con un'ordinanza giuridica, di rimuovere alcuni link pirata. Yahoo! ha, però, giustificato il suo mancato intervento, affermando che "il pretendente non ha fornito indicazione del nome o dell'URL dei siti illegali, nonostante un'ingiunzione in merito". In questo caso, il potenziale intervento di rimozione dei link pirata e il monitoraggio generale potrebbe diventare una lama a doppio taglio,poichè "non solo è in contrasto con la legge esistente e i principi riportati nella direttiva sull'e-commerce, ma può addirittura portare a gravi conseguenze restrittive sulla libera espressione in internet". L'ordinanza del Tribunale romano, come vi avevamo già annunciato, ha sopreso Yahoo! in quanto gli attribuisce delle responsabilità sui contenuti pirata offerti da terzi, solo perchè visibili fra i risultati delle ricerche del motore stesso. Secondo il giurista Fulvio Sanzana, "il ricorrente -[la Pfa]- avrebbe preteso un ruolo attivo del motore di ricerca nell'eliminare tutti i link illeciti onerando lo stesso motore di questa ricerca, il che ovviamente è del tutto impossibile oltreché pericoloso".
Il motore di ricerca Yahoo! respinge le accuse del Tribunale di Roma, in merito ai link pirata.
I fan dei Kiss dovranno rassegnarsi, purtroppo dovranno abbandonare le speranze di rivedere in Italia la loro band del cuore. I Kiss, infatti, hanno deciso di annullare l'intero tour europeo e di conseguenza anche la data italiana prevista per il prossimo 3 giugno, quando erano attesi per il Gods of Metal 2016 che si terrà presso il Parco di Monza – Autodromo Nazionale di Monza. Uno sconvolgimento nel tour, certo, ma anche nel festival che, quindi, si trasforma in una giornata singola, dedicata al metal, che si terrà il 2 giugno E’ con profondo rammarico che riceviamo la notizia della cancellazione di tutte le date del tour europeo da parte di KISS – scrive l'organizzazione in un comunicato stampa -, quindi anche la data prevista il 3 giugno sul palco di GODS OF METAL 2016. Oltre al cambio di programma per le date il Festival sarà rimodellata a cneha livelo di line up ‘con lo spostamento di Megadeth e Gamma ray al 2 giugno, oltre che dalla conferma dei Down', e sarà organizzato così 2 GIUGNO 2016 RAMMSTEIN Korn Megadeth Sixx:A.M. Gamma Ray Halestorm Down + opening act tba + opening act tba Inizio concerti ore 11.30 Apertura cancelli ore 10.30 Per quanto riguarda i biglietti, il Gods of Metal fa sapere che:
Il Gods of Metal ha annunciato che a seguito della cancellazione del tour europeo dei Kiss il festival perde uno dei suoi headliner e quest’anno si svolgerà solo il 2 giugno.
Il nuovo film di Bernardo Bertolucci uscirà nelle nostre sale il 25 ottobre, dopo esser stato presentato fuori concorso all’ultimo Festival di Cannes. “Io e te” è tratto dall’omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti e segna il ritorno di Bertolucci in cabina di regia dopo quasi dieci anni dal successo clamoroso di “The Dreamers – I sognatori”. L’assenza del regista è stata causata anche dalle sue condizioni di salute, infatti da tempo è costretto sulla sedie a rotelle, ma ciò non gli ha impedito di girare un nuovo ed emozionante film drammatico che è già un gioiellino del nostro cinema. “Io e te” è un grido d’aiuto contro la solitudine che si esprime dapprima con il rifugio in una cantina, che poi si esplica con l’unione mentale del giovane Lorenzo con la sorellastra Olivia e la liberazione finale verso la luce. Bertolucci ha dichiarato apertamente di aver cambiato il finale triste del romanzo di Ammaniti, capovolgendolo e rendendolo estremamente positivo, incontrando anche l’approvazione dello scrittore. Il protagonista principale è Lorenzo, 14enne con problemi di relazione con i proprio coetanei. Un giorno Lorenzo dice ai propri genitori di partire per la settimana bianca, invece decide di nascondersi in cantina, lontano da tutto e tutti, lasciando fuori tutte le sue ansie e paure. Ad irrompere nella sua solitudine ci pensa la sorellastra Olivia, 25enne problematica e irrequieta. La convivenza provocherà non pochi litigi, ma la loro condizione di reclusi porterà a galla le reciproche fragilità e sofferenze, unendoli in un legame indissolubile.
Bernardo Bertolucci torna alla regia torna in cabina di regia con una dramma intimistico ed emozionante, un grido d’aiuto contro la solitudine e la conseguente rinascita.
Il Peter Pan della commedia italiana oggi compie 50 anni. Leonardo Pieraccioni, nato il 17 febbraio 1965 a Firenze, ha una lunga gavetta alle spalle, tra televisione e radio, mentre il successo cinematografico (da regista) è iniziato nel 1995 con la commedia “I laureati” e proseguito con un clamore immenso con “Il ciclone”(1996) e “Fuochi d’artificio”(1997). Le sue passioni più grandi, oltre al cinema, sono la Fiorentina, di cui è un tifoso sfegatato, e le canzoni di Francesco Guccini, che ha voluto al suo fianco nelle sue pellicole “Ti amo in tutte le lingue del mondo”, “Una moglie bellissima” ed “Io & Marilyn”. A soli 16 anni, nel 1981, Pieraccioni partecipa al programma “Un ciak per artisti domani” presentato dal debuttante Carlo Conti. Proprio con Conti, nel 1986, conduce su Teleregione toscana, il varietà “Succo d'Arancia” e insieme anche a Giorgio Panariello forma il trio comico "Fratelli d'Italia". I tre collaborano poi nel 1989 alla realizzazione del programma “Vernice fresca” sul canale Cinquestelle. Nel 1988, Pieraccioni viene notato in RAI, dove debutta partecipando al programma “Il piacere dell'estate” e poi alla trasmissione radiofonica “Via Asiago Tenda”. Segue l'esperienza a DeeJay Television su Italia 1, nel 1989, col nome d'arte di Zeba. La lunga gavetta nel cabaret, fa la sua prima apparizione a teatro con lo spettacolo comico “Leonardo Pieraccioni Show” (1990). L'anno successivo Alessandro Benvenuti lo vuole nel suo film “Zitti e mosca”, che rappresenta la prima esperienza cinematografica di Leonardo. Successivamente, prende parte come concorrente al programma per nuovi talenti all'interno di “Fantastico 12”, condotto da Raffaella Carrà e Johnny Dorelli, dove arriverà secondo. Nel 1992, Pieraccioni registra un Lp, intitolato "Il tempo è un pesce che vola", insieme con Gianluca Sibaldi. L’esordio sul grande schermo avviene con “I laureati”, campione d'incassi nel 1995. Il budget fu di 2 miliardi di lire e ne incassa ben 15. Con Pieraccioni, c’è anche Massimo Ceccherini, suo amico spalla fidatissima. L’anno successivo è la volta de “Il ciclone” e, stavolta, i miliardi di lire al botteghino diventano 75. Nel 1997 esce “Fuochi d'artificio”, che conferma l’onda di successo di Pieraccioni, portando gli incassi a 70 miliardi di lire. Nel 1998, inizia a scrivere anche racconti caratterizzati da un umorismo spesso amaro e da una comicità intrisa di malinconia, pessimismo e tristezza. Ha raccolto i suoi manoscritti nei libri “Trent'anni, alta, mora” (1998), “Tre mucche in cucina” (2002) e “A un passo dal cuore” (2003). Nel 1998 è attore e sceneggiatore de "Il mio west", film diretto da Giovanni Veronesi, poi, dopo due pellicole di discreto successo come “Il pesce innamorato” (1999) e “Il principe e il pirata” (2001), che però non riescono a ripetere gli eccezionali numeri dei due precedenti film, l’esilarante toscanaccio torna alla ribalta nel 2003 con “Il paradiso all'improvviso”, nel quale fa coppia con Anna Maria Barbera, la Sconsolata di “Zelig”. Dal 2005 in poi, inizia la sua “seconda fase” cinematografica, che non riuscirà a raggiungere il successo della prima, e sarà decisamente più traballante e incerta. Pieraccioni dirige ed interpreta “Ti amo in tutte le lingue del mondo”, dove Giorgio Panariello interpreta suo fratello e Massimo Ceccherini un frate, e nel 2006 è ospite al Festival di Sanremo, condotto quell'anno proprio dal suo amico Panariello. Nel 2007, esce “Una moglie bellissima”, dove e arruola la bella Laura Torrisi, ex concorrente del reality Grande Fratello alla sua prima prova d'attrice, e Gabriel Garko. La Torrisi, diventerà, poi la sua compagna e nel 2010 i due hanno avuto anche una figlia, Martina. Due anni dopo, esce il film “Io & Marilyn”, sempre nel periodo natalizio, come “Finalmente la felicità”, del 2011, dove Pieraccioni è nei panni di un professore musicista di Lucca che partecipa a “C’è posta per te” per cercare sua sorella adottiva. In generale, nessuno di questi film arriverà ad incassare come i primi tre.
Il regista fiorentino, eterno Peter Pan del cinema italiano, oggi spegne 50 candeline ma la sua verve e la sua voglia di divertire il pubblico è del tutto uguale al primo giorno in cui ha messo piede sul set. Da “I laureati”, del 1995, all’ultimo film, “Un fantastico via vai”, il suo umorismo ha fatto ridere centinaia di migliaia di fan e siamo sicuri che per il futuro ha ancora in serbo parecchie sorprese.
Risarcimento record per la vittima di un prete pedofilo: 37 anni dopo essere stato stuprato da un prete in Australia, la vittima riceverà oltre 1 milione di dollari, pari a circa 620mila euro, dalla Chiesa Cattolica, che ha accettato responsabilità legale per gli abusi sessuali subiti nel 1982 dall'uomo, che all'epoca aveva solo 9 anni, da parte di Gerald Ridsdale, sacerdote che si macchiò di abusi di pedofilia per circa 30 anni. L'accordo è stato raggiunto giovedì scorso e la notizia ha fatto immediatamente il giro del mondo. La vicenda di Ridsdale, che si trova attualmente in prigione, è nota: in carcere dal 1994 dopo aver ammesso di aver violentato 65 minori, sia maschi che femmine, tra gli anni Sessanta e Ottanta, da sempre si ritiene che il numero dello sue vittime possa aver superato quota 100. I fatti in questione si sono svolti nell'aprile del 1982, quando Ridsale era parroco nella chiesa di St Colman nella città di Mortlake. Nel 2016, la commissione reale sugli abusi sessuali su minori ha saputo che la Chiesa cattolica di Victoria era a conoscenza dell'abuso sessuale subito dal bambino e ha cominciato a spostare il sacerdote di parrocchia in parrocchia. La vittima, che riceverà oltre 1 milione di dollari, nel 2018 aveva poi citato in giudizio per negligenza l'attuale vescovo di Ballarat Paul Bird per conto dei defunti vescovi James O'Collins e Ronald Mulkearns, allora superiori di Ridsdale. Una dei suoi legali, Judy Courtin, ha riferito che l'accordo è stato raggiunto dopo che la Chiesa aveva negato a lungo ogni conoscenza di reati commessi da Ridsdale. L'ammissione è infine arrivata lo scorso settembre.
Una delle vittime di Gerald Ridsdale, prete pedofilo attualmente in prigione per aver violentato 65 minori, riceverà un risarcimento da 1 milione di dollari, pari a 650mila euro, dalla Chiesa Cattolica che ha accettato la responsabilità legale per lo stupro da lui subito nel 1982 quando aveva solo 9 anni: “Precedente cruciale. Le vittime dei sacerdoti sono state messe a tacere per anni: ora hanno una nuova possibilità”.
Meghan Markle è entrata ufficialmente a far parte della Royal Family da poco più di un anno ma, nonostante ciò, è da mesi che non si parla altro che di lei. E' ormai risaputo che faccia fatica ad accettare il rigido protocollo reale e in più di un'occasione ha messo in mostra il suo animo rivoluzionario. Di solito viene non poco apprezzata dai sudditi per questa peculiarità ma nelle ultime ore una sua decisione ha lasciato tutti senza parole. La principessa ha infatti modificato i gioielli appartenuti alla principessa Diana, scatenando l'indignazione pubblica e finendo al centro delle polemiche: ecco cosa è accaduto alla moglie del principe Harry.
Meghan Markle ama i gioielli preziosi ma di recente ha messo in atto una scelta che ha fatto non poco discutere. La Duchessa ha deciso di modificare l’anello appartenuto alla principessa Diana, scatenando l’indignazione pubblica.
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Da contenitore merci a casa sostenibile: ecco il possibile destino di molti container in disuso di tutto il mondo, con tanto di tetto giardino.
Dopo settimane di attesa e confusione, è finalmente andato in onda a “Uomini e Donne” il tanto sospirato confronto tra Fabio Ferrara e Ludovica Valli. Dopo la notizia della loro separazione, il pubblico della trasmissione ha cercato in ogni modo possibile di scoprire se i due fossero tornati insieme o meno. Stando a quanto è stato mandato in onda oggi, però, pare che la loro relazione sia rimasta in una fase di stallo. La prima a entrare in studio è stata Ludovica che ha raccontato al pubblico la sua versione dei fatti Sono successe diverse cose questo mese, Fabio lo sa. Tra noi ci sono state delle incomprensioni e ci siamo lasciati un lunedì mattina al telefono. L’ho lasciato io. La sera stessa ho preso il biglietto per raggiungere mia madre in vacanza. Ci sono stati degli atteggiamenti che mi hanno spinto a dire basta. Me ne sono andata, ma ci siamo sentiti mentre ero in vacanza. Poi, rivolgendosi al suo ex, prosegue: È vero che sei stato tu a scrivermi ma io non riuscivo a capire le tue motivazioni. Questa settimana ti ho scritto, volevo vederti ma mi hai detto di no. All’epoca non volevo vederti. Adesso ho la consapevolezza che mi sono innamorata di te proprio perché sei così. Ma è vero che non sapevo mai dov’eri e che mi facevi sentire come se fossi di troppo. Le incomprensioni ci hanno allontanato ma ti amo e, se tu volessi, tornerei con te. Fabio, diversamente rispetto a quanto accaduto negli ultimi mesi, tergiversa: Penso che ti abbia fatto comodo non capirmi. I miei gesti venivano costantemente messi in discussione. Non ti do colpe perché penso che tanto di quello che hai fatto non sia partito da te. Penso anche che avresti dovuto impedire a chiunque di rovinare quello che abbiamo costruito insieme. Ti ho sempre cercata in questi mesi, ma vedevo che tu eri chiusa in te stessa, e che credevi a quello che dicevano le persone intorno a te e non a quello che ti dicevo io. Sei cambiata totalmente nei miei confronti. Quando mi hai cercato la scorsa settimana sono stato freddo perché non ero pronto a tornare da te. So che mi ami ed è per questo che ho fatto finta di non vedere tanti dei tuoi errori, perché sapevo che non erano frutto dei tuoi pensieri. Da parte mia adesso c’è un muro, possiamo anche parlarne fuori da soli ma per me va bene così. Il pubblico di “Uomini e Donne” ha preso per buona la versione resa da Ferrara. Dopo quanto accaduto nel corso della puntata che ha preceduto quella che sta andando in onda oggi, quando Ferrara ha spiegato i motivi della separazione, i telespettatori hanno avuto la possibilità di ascoltare la versione dei fatti di Ludovica. Purtroppo, però, le parole dell’ex tronista non hanno convinto il pubblico che sui social l’ha accusata di essere comportata con poca maturità, soprattutto quando ha deciso di scappare dalla madre a Ibiza.
A “Uomini e Donne” è finalmente andato in onda il tanto atteso incontro tra Fabio Ferrara e Ludovica Valli. Il pubblico si schiera a favore dell’ex corteggiatore e della scelta di non tornare insieme alla tronista.
È inarrestabile il successo di Ligabue che col suo "Mondovisione", uscito il 26 novembre 2013, è stato l'artista più venduto in Italia dello scorso anno, come certificato dalla classifica della Fimi (seguito da Modà e Jovanotti). Ma l'ultima notizia che regala un ulteriore sorriso al cantautore di Correggio è che il suo decimo album non si ferma e conquista il quinto disco di platino (certificazioni FIMI/GFK Retail and Technology Italia), vendendo, quindi, altre 50 mila copie del suo disco (le soglie del disco di platino sono state modificate a partire dall'1 gennaio 2014). Una soddisfazione in più per uno dei rocker più amati del paese, il quale si sta preparando per un nuovo tour negli stadi a distanza di 4 anni dall'ultimo. Il "Mondovisione Tour – Stadi 2014", infatti partirà il 30 maggio e toccherà 7 città per un totale di 10 date, così suddivise: 30 e 31 maggio allo Stadio Olimpico di Roma, 6 e 7 giugno allo Stadio San Siro di Milano, l'11 e il 12 giugno a Catania allo Stadio Massimino. Poi il tour riprenderà a luglio, il 12 allo Stadio Euganeo di Padova, il 16 a Firenze allo Stadio Artemio Franchi, il 19 a Pescara allo Stadio Adriatico e infine il 23 luglio allo Stadio Arechi di Salerno. L'ultimo singolo tratto dall'album è "Tu sei lei", che è uno dei brani più trasmessi e segue "Il sale della terra" che è stato "Disco di platino".
Quinto disco di platino per il rocker di Correggio che con “Mondovisione” è stato l’artista più venduto del 2013, in attesa del tour estivo che partirà da Roma il 30 maggio.
"Parliamo di dati. Rispetto a ieri la Lega ha 69 sindaci in più. Questo è il dato oggettivo, qualcuno avvisi Letta che di sconfitte così ne vorrei avere settimanali. In alcune grandi città dove già governava la sinistra si è riconfermata, ho fatto le congratulazioni personalmente ai primi cittadini": lo ha detto Matteo Salvini aprendo una conferenza stampa, sottolineando che bisognerà ancora aspettare il risultato del secondo turno in 50 città. "L'errore da non ricommettere è di scegliere all'ultimo il candidato in città importanti. Non il candidato, mi sembra ingeneroso, ma decidere all'ultimo. Possiamo vincere anche nelle grandi città", ha proseguito il leader della Lega. "Per errore nostro, mancanze nostre e ritardi nostri, ci è mancata l'idea di futuro", ha aggiunto, sottolineando che i nuovi consiglieri comunali della Lega sono circa 300. Salvini ha ancora sottolineato che a Torino e Roma cinque anni fa la Lega partecipava solo come spettatrice, ma il ballottaggio era tra Pd e M5s. Sui Cinque Stelle, il senatore ha rimarcato come in queste amministrative abbiano sancito la sempre maggior marginalità del Movimento. "Ovviamente analizziamo le sconfitte per quelle che sono. Centrosinistra ha confermato quello che aveva, ma ha anche perso quello che ora è passato alla Lega", ha ribadito Salvini. Per poi passare a commentare il non voto della Lega in Cdm sulla legge delega sulla riforma fiscale: "Non è possibile avere solo mezz'ora di tempo per esaminare il futuro degli italiani, quindi nel metodo non va bene. Ma nemmeno nel merito, perché nel testo c'era anche qualcosa che non è stata decisa in Parlamento, cioè la legge sul catasto", ha detto. E ancora: "Tassare la casa in questo momento sarebbe una follia, sarebbe bloccare l'edilizia. Draghi ha detto a Confindustria che non vuol togliere soldi dalle tasche degli italiani. Allora una legge delega in bianco sul catasto non ci sta. Il Parlamento non può più esprimere parere vincolante. Un documento che mi viene dato mezz'ora prima, con passaggi così importanti, che prevede cose non approvate in Parlamento e che prevede aumenti fiscali dalla Lega l'approvazione non ce l'ha". Quindi ha proseguito: "Io mi fido di Draghi, ma non va bene dare una delega in bianco a chi verrà tra sei mesi o un anno. Se tra un anno non c'è più Draghi, ma qualcuno che tassa anche l'aria che respira, una delega in bianco approvata dalla Lega non ci poteva stare". Ribadendo poi che la Lega ha deciso di non votare la legge delega sia nel merito che nel metodo. "La cosa che io avevo chiesto a Draghi era l'impegno a non aumentare a nessuno nessuna tassa. Così temo che non sia".
“Noi abbiamo dato la fiducia a Draghi per non aumentare le tasse, se qualcuno ha cambiato idea lo spieghi agli italiani. Lo strappo non l’abbiamo fatto noi. Un documento che mi viene dato mezz’ora prima, con passaggi così importanti, che prevede cose non approvate in Parlamento e che aumenti fiscali, dalla Lega l’approvazione non ce l’ha”: lo ha detto Matteo Salvini in conferenza stampa spiegando perché la Lega era assente oggi in Cdm e perché non ha votato la legge delega sulla riforma fiscale.
Dapprima pacata (Andrea non è stato sincero, si limitava a dire) e oggi più arrabbiata che mai e pronta a dare battaglia. E' Claudia D'Agostino che intervista da Witty Tv dice la sua sull'ex fidanzato Andrea Offredi, reo di averla illusa. I due hanno partecipato alla recente puntata delle coppie organizzata da Uomini e Donne, la stessa nella quale si è consumato l'ultimo show di Teresanna Pugliese con frecciate all'indirizzo di Francesco Monte e Cecilia Rodriguez. La bella corteggiatrice salernitana ha ormai congelato i sentimenti nati nei confronti dell'ex tronista. Ciò che oggi la caratterizza è una fortissima rabbia che la spinge finalmente a raccontare la sua verità su questo rapporto. A Witty Tv che l'ha intervistata, la giovane ha raccontato: Con me, Andrea è stato di una falsità disumana. Volersi significa altro. Io piangevo a casa che volevo salire ma al telefono lui rispondeva: "Che sali a fare? Ci vediamo nel fine settimana. A te non piace nemmeno stare a Bergamo". Ma che cosa significa? Se devo salire, prendo l'aereo, rimango con te un'ora e poi torno a casa. E lui mi rispondeva: "Non piangere, non fare la bambina. Hai 24 anni e sapevi già a cosa andavi incontro". Mio padre gli inviava addirittura dei messaggi, chiedendogli spiegazioni e lui mi chiamava arrabbiato per dirmi che dovevo smetterla di avere queste crisi. Dimostrava zero. Gli ho chiesto più volte se i suoi sentimenti per me fossero cambiati dal giorno della scelta. Dopo due mesi, gli ho organizzato una sorpresa visto che il sabato ci saremmo visti. Lui mi ha chiamato il venerdì per dirmi che la sua serata al sud era stata cancellata e che quindi non sarebbe sceso da me. A quel punto gli ho chiesto di sparire. La versione di Andrea – La pensa in maniera diametralmente opposta Offredi che ribatte: Claudia e io abbiamo litigato già dalla prima sera che siamo stati insieme. Eravamo completamente diversi. Siamo andati avanti lo stesso ma per il primo weekend che ho trascorso a casa sua, mi ha presentato tutta la sua famiglia. Mi sono sentito già sposato. Stavamo insieme da due settimane e mi aveva già invitato al matrimonio della sorella. Ero affezionato a lei ma ho ricevuto troppe pressioni. E purtroppo fuori mi sono accorto di vederla come un'amica.
In un’intervista a Witty Tv, Claudia D’Agostino si scaglia contro l’ex fidanzato Andrea Offredi raccontando nei dettagli com’è stata la loro relazione prima che lei decidesse di chiuderla.
“Bellas Mariposas”, Il film scritto e diretto da Salvatore Mereu, tratto dall’omonimo libro di Sergio Atzeni, ha avuto un percorso piuttosto travagliato. La pellicola è stata in concorso nella sezione “Orizzonti” al Festival di Venezia 2012 – dove ha portato a casa il premio Schermi di Qualità – ma da allora Mereu si è trasformato anche in distributore, recandosi con 6 copie del film nelle sale della Sardegna e poi nel resto d’Italia, racimolando 200 mila euro d’incasso. Purtroppo, in questa situazione di crisi, le case di distribuzione sono diventate esageratamente caute e dopo vari rifiuti, il regista ha quindi deciso di rimboccarsi le maniche e fare di tutto per far conoscere la sua opera. Un vero peccato, perché il film – una sorta di favola sarda dolceamara che s’ispira alle atmosfere di “Gomorra” di Matteo Garrone – merita davvero l’attenzione del pubblico per la maestria con cui Mereu racconta il caos e il degrado dell’ambiente che circonda la piccola Cate in contrasto con la gioia di vivere, le giornate al mare e i miti delle ragazzine protagoniste. La pellicola sarà distribuita, in poche sale, a partire dal 9 maggio. Non perdetela. La protagonista è la piccola Cate, undici anni, tanti fratelli e un padre che lascia senza parole. Vive alla periferia di Cagliari, ma, come tutte le ragazzine della sua età, vorrebbe fuggire da quella realtà e sogna di fare la cantante, non vuole finire come sua sorella Mandarina, rimasta incinta a tredici anni, o come Samantha, la ragazza oggetto del quartiere. Solo Gigi, un vicino di casa, merita il suo amore. Ma oggi, 3 agosto, la vita di Gigi è in pericolo: Tonio, uno dei fratelli di Cate, vuole ucciderlo. Intanto Cate trascorre con Luna, la sua migliore amica, il giorno più lungo della loro vita, al mare e tra le strade del centro. Quella sera, tutto sembra perduto, ma all’improvviso compare una bellissima donna: la Coga Aleni, una strega che può leggere il futuro delle persone. Quale occasione più ghiotta?
Il film di Salvatore Mereu è stato in concorso nella sezione “Orizzonti” al Festival di Venezia 2012 e solo adesso, dopo alcune diatribe, verrà distribuito in pochissime copie a partire dal 9 maggio. Assolutamente da vedere.
Quando si viaggia si vuole stare tranquilli ed ecco il motivo per cui vengono stipulate le polizze assicurative. Imprevisti, incidenti di percorso, ma anche furti e smarrimenti (come quello dei bagagli) vengono in quest modo ripagati. Ma come sempre non è tutto oro quello che luccica, infatti, ci sono delle situazioni ben precise nelle quali le assicurazioni di viaggio non prevedono alcuna copertura. Anche se le circostanze in questione sono molto rare è bene conoscere proprio tutto delle assicurazioni prima di mettersi in viaggio. Capita che i biglietti di viaggio siano messi in vendita a prezzi incredibilmente bassi.. questo fa la gioia dei viaggiatori… ma in realtà si tratta di un errore di sistema. Di recente questo è successo ad alcune compagnie, come United Airlines e Singapore Airlines. In certe situazioni, i viaggiatori che cercano di cavalcare una tariffa "sbagliata" spesso trovano i loro biglietti annullati. Se il vettore cancella i biglietti perché derivano da uno sbaglio e rimborsa i viaggiatori, l'assicurazione non ha alcuna ragione di intervenire. Purtroppo molte città son o celebri non solo per i loro monumenti e bellezza, ma anche per altri aspetti negativi. Per esempio, Pechino e New Delhi sono conosciute anche per il cielo scuro causato dall'inquinamento. Alcune spese mediche possono essere coperti a seguito di sovraesposizione ad inquinamento, i viaggiatori possono essere delusi di scoprire che l'inquinamento eccessivo non è un motivo coperto per annullamento del viaggio. Fare sport fa bene sempre, anche in vacanza. Ma attenzione alle attività che si praticano. Se si decide di correre dietro i tori in Spagna o di lanciarsi da una scogliera in Messico, la vostra assicurazione non vuole saperne nulla. Questa è una situazione comune che colpisce i viaggiatori ogni anno. Dopo aver prenotato il loro viaggio, una situazione o un fenomeno naturale ha il potenziale per rovinare la vacanza programmata. Tempeste, uragani e disastri naturali possono rovinare il viaggio tanto sognato. Una volta che una tempesta o un evento naturale viene identificato, questo diventa un "evento conosciuto". Di conseguenza, l'assicurazione di viaggio acquistato dopo l ‘ "evento conosciuto" non può offrire una copertura per i viaggi annullati o ritardati a causa della situazione.
Tariffe sbagliate, annullamenti di viaggi a causa dell’inquinamento o danni legati ad attività pericolose. Questi sono alcuni casi in cui l’assicurazione di viaggio non caccerà una lira.
Era lei la sconosciuta dell’"Ultimo tango a Parigi", la ragazza (Jeanne) che si concede all’amore di Marlon Brando e che chiude poi il rapporto nel più drammatico finale che può avere una storia d’amore. La conturbante attrice del film di Bertolucci, Maria Schneider, è morta quest’oggi dopo una lunga malattia, che ne ha stroncato la vita all’età di 59 anni. Nella biografia della Schneider contiamo diversi film, sia per la televisione che per il cinema, ma al pubblico italiano (e non solo), l’attrice è conosciuta in primo luogo come la ragazza dell’Ultimo tango a Parigi. Quella di Maria Schneider, tuttavia, non è la vita ovattata della star: dal rifiuto del padre di riconoscerla quale propria figlia, fino al successo nei panni di Jeanne, la sofferenza porta l’attrice in un ospedale psichiatrico. La stessa fortuna dell’“Ultimo tango” cambia polo e diventa per la Schneider fonte di sfortuna, segnandone il punto più alto della propria carriera ed un’immagine da sexy symbol difficile da far dimenticare. La famosa scena del burro verrà infatti ricordata dall’attrice che individuerà in essa quasi una violenza sessuale di Brando e Bertolucci: “Mi hanno quasi violentata, quella scena non era prevista nella sceneggiatura. Io mi sono rifiutata, mi sono arrabbiata. Ma poi non ho potuto dire di no. Avrei dovuto chiamare il mio agente o il mio avvocato perché non si può obbligare un attore a fare qualcosa che non è nella sceneggiatura. Ma all'epoca ero troppo giovane, non lo sapevo. Così fui costretta a sottopormi a quella che ritengo essere stata una vera violenza. Le lacrime che si vedono nel film sono vere. Sono lacrime di umiliazione”.
L’attrice francese è deceduta oggi, 3 febbraio, dopo una grave e lunga malattia. Tra i suoi film anche il capolavoro di Bertolucci.
Due passaggi indimenticabili in pochissimo tempo: il primo, avvenuto poche ore fa, il 21 marzo alle ore 14:15, ha per protagonista la cometa 252P/Linear; il secondo, alle 16,31 del 22 marzo, vedrà sfrecciare nei cieli una seconda cometa, la P/2016 BA14 PanSTARRS. Visibile soltanto nell'emisfero meridionale, la 252P/Linear transiterà alla distanza di sicurezza di circa 5,4 milioni di chilometri dalla Terra; il vero passaggio da record, però, riguarderà la P/2016 BA14 PanSTARRS che, ad "appena" 3,5 milioni di chilometri da noi, infrangerà molti primati, eccetto quello della cometa Lexell che, 246 anni fa, "sfiorò" il nostro Pianeta da 2,2 milioni di chilometri. La P/2016 BA14 PanSTARRS, a differenza della 252P/Linear che in capo ad una settimana risalirà verso l'emisfero settentrionale per giungere nella Costellazione dello Scorpione, raggiungerà il suo picco di massima luminosità già nella notte tra il 22 e il 23 marzo. Impossibile, purtroppo, osservarle ad occhio nudo. Ad ogni modo, per chi possedesse un telescopio o un cannocchiale, sappiate che la P/2016 BA14 si mostrerà dalle parti della costellazione dell'Orsa Maggiore nella notte del 24: peccato che luce lunare interverrà ad interferire con lo spettacolo. La P/2016 BA14 PanSTARRS può essere definita una "nuova arrivata" dato che la sua scoperta risale soltanto allo scorso gennaio; in un primo momento era stata classificata come un asteroide. Soltanto in seguito ci si è resi conto della sua natura, individuando anche delle immagini in cui era presente e che precedevano il momento della sua scoperta.
La P/2016 BA14 sarà la più vicina dal 1770, nonché una tra le dieci comete che maggiormente si sono avvicinate al nostro Pianeta negli ultimi 2000 anni.
Laura Lella è stata una delle protagoniste più discusse del programma pomeridiano Uomini e Donne, perchè non ha mai saputo trattare i suoi corteggiatori con trasparenza e soprattutto per essere stata la causa di divisione tra Monica Pisano ed Emiliano Vannoli. Ad ogni modo, dopo essere stata cacciata da Maria De Filippi, ha ripreso la sua vita a pieno ritmo, uscendo con il fratello Angelo e riprendendo la sua attività come vocalist in discoteca. Come spunto per un primo chiarimento con il pubblico Laura ha rilasciato un'intervista al settimanale Visto. "Quando Federico mi ha chiesto di sceglierlo, non mi sentivo pronta. Fuori da Uomini e Donne, probabilmente, non mi sarebbe piaciuto. All’interno del programma, invece, è stato l’unico in grado di farmi ridere davvero, a differenza di tutti gli altri. Arrivata a un passo dalla scelta, mi sono resa conto che il mio cuore andava verso di lui. Federico, però, è un tronista. Non sarebbe ritornato indietro" ha dichiarato la bionda bolzanina. Riguardo il brusco trattamento della padrona di casa, ha detto: "Credevo che mi avrebbe capita, visto che già un mese fa volevo andar via. Ma forse ho sbagliato a non dire che stavo male per l’assenza di Federico. Tutti hanno pensato che mi interessasse più visibilità per riuscire a lavorare. Ma piuttosto è vero il contrario: ho dovuto annullare molte serate, subendo un danno economico notevole!". Ancora convita del feeling avuto con Federico D'Aguanno , si dice disposta a cercarlo e sicura che lui non la rifiuterà.
Laura Lella ha rilasciato un’intervista al settimanale Visto e ha confessato di voler conquistare Federico D’Aguanno, nonostante lui sia ancora sul trono.
Hanno nomi esotici e sono i due siti ‘finalisti' che l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l'Agenzia Spaziale Russa (ROSCOM) hanno determinato come siti di atterraggio (o sarebbe meglio dire ammartaggio) per l'attesissima ExoMars 2020, una missione di esplorazione del pianeta rosso che culminerà con l'approdo di un lander. Dopo Oxia Planum, selezionato nel 2015, gli astronomi e gli ingegneri del team internazionale hanno aggiunto Mawrth Vallis, che ha caratteristiche chimico-fisiche simili al precedente. Il vincitore sarà decretato entro un anno dal lancio, dopo ulteriori approfondite analisi che determineranno la scelta più idonea per l'operazione. Del resto, dopo il fallimento della sonda Schiapparelli, che rappresentava la prima fase della missione ExoMars, le agenzie spaziali non possono permettersi un ulteriore fallimento, che vanificherebbe anni di studi e investimenti considerevoli. Entrambi i siti si trovano a nord dell'equatore marziano e sono a bassa quota, poiché a tale altezza l'atmosfera risulta più densa e rende meno problematico il dispiegamento del paracadute della piattaforma di sbarco. Per essere sicuri che l'operazione fili liscio i due siti devono essere il più pianeggianti possibile e soprattutto devono avere poche rocce; considerando che l'area di massima precisione è un ellisse di 170 x 19 chilometri, bisogna essere anche fortunati. Se la piattaforma di sbarco dovesse inclinarsi pericolosamente a causa del terreno sconnesso, potrebbe essere impedita l'uscita del lander, inoltre a quest'ultimo deve essere garantito uno spazio di manovra. Sono questi i dettagli che verranno valutati nei prossimi mesi, sino alla decisione definitiva. Oxia Planum e Mawrth Vallis sono stati selezionati per un'altra, fondamentale caratteristica. Si ritiene che lì, miliardi di anni fa, scorresse acqua in abbondanza, e a dimostrarlo vi sono strati di fillosilicati (materiali argillosi) e rocce con minerali modificati dall'azione del fluido. Sono dunque i siti migliori per cercare tracce di vita passata e perché no, anche se molto più improbabile, di quella presente. L'altopiano del Mawrth Vallis è più elevato rispetto ad Oxia Planum e può essere problematico per l'ammartaggio, ma risulta molto interessante per i rilievi chimico-fisici. Per conoscere quale sarà il sito definitivo non ci resta che attendere la decisione degli scienziati.
Dopo Oxia Planum le agenzie spaziali russa ed europea hanno individuato in Mawrth Vallis il secondo candidato per l’atterraggio della sonda ExoMars 2020. A un anno dal lancio verrà decretato il sito vincitore.
Ashley Graham è la modella curvy che ha avuto il merito di rivoluzionare il mondo della moda con le sue forme prorompenti, facendo capire a tutti che non bisogna portare per forza la taglia 40 per essere considerate belle. Di recente ha voluto andare incontro a tutte quelle che hanno un corpo plus-size come il suo, rivelando il trucco che lei stessa usa per evitare che il triangolo del bikini la faccia diventare protagonista di un incidente hot. Come dimostrato dalla top in una Instagram Stories, basta legare i laccetti del reggiseno non al collo ma sulla schiena per ridurre al minimo le possibilità di rivelare il seno. Ashley è apparsa infatti con un modello firmato Swimsuits for All decorato con una stampa leopardata e, nonostante fosse incredibilmente striminzito, non ha messo in mostra le sue "grazie". Questo metodo è l'ideale anche se si vuole mantenere il décolleté altissimo, quasi a "prova di gravità". Addirittura la fan della Graham chiamata Allison Kimmel è rimasta così colpita dall'idea geniale che ha creato un tutorial a lei ispirato. 👙👙👙String Bikini Hack👙👙👙 Wish you could pin posts to the top of the page! But since you can't, here's the tutorial for everyone that has come to my page trying to find it! Click the little ribbon on the bottom right if you want to save the post for later! Enjoy and drop me a 👙 in the comments if you're going to try it! Just do you babes! Xoxo Allie A post shared by ALLIE 🌸 Just Do You, Babe! (@allisonkimmey) on Jul 12, 2017 at 4:13pm PDT
Ashley Graham è una vera e propria fonte di ispirazione per le curvy. Di recente ha spiegato su Instagram cosa bisogna fare per evitare di andare incontro a un incidente hot con indosso un bikini succinto: ecco quali sono i suoi consigli.
Chissà cosa farebbe oggi Freddy Mercury se fosse ancora in vita. Chissà se sarebbe sul palco assieme ai compagni a portare avanti il nome di una delle band più amate della Storia o se, à la R.E.M., avrebbe preferito fermarsi e lasciar vivere il ricordo di tutto il buono fatto e che avrebbe ancora fatto se non fosse morto a soli 45 anni, riuscendo, però, a entrare nella leggenda. Quel che è certo è che se non abbiamo la possibilità di scoprire cosa sarebbe stato nel ‘what if', sappiamo però che i Queen continuano a portare in giro la loro musica e continueranno a farlo anche in futuro a anche in Italia, come annunciato oggi dalla Barley Arts. La band, infatti, con il supporto alla voce di Adam Lambert, torna nel nostro Paese per un'unica data estiva che si terrà il 25 giugno 2016 all'Anfiteatro Camerini di Piazzola sul Brenta, in provincia di Padova (i biglietti saranno disponibili sul circuito Ticketone a partire dalle 10 di mercoledì 25 novembre) e replica il sold out ottenuto al Mediolanum Forum di Assago (MI) lo scorso febbraio. Il finalista dell'edizione 2009 di American Idol è, oggi più che mai, ospite fisso della band, dopo un battesimo ottenuto agli Mtv Europe Music Awards, imbarcandosi, da lì, in una lunga tournée condite da varie apparizioni televisive. Una delle ultime grandi apparizioni tv li hanno visti protagonisti del concerto di fine anno trasmesso in diretta da BBC One, Queen + Adam Lambert Rock Big Ben Live, con tanto di fuochi e 12 milioni di spettatori, mentre nei primi mesi del 2015 la band è tornata sul palco con 26 concerti sold out, totalizzandone 67 in meno di un anno.
I Quuen tornano in Italia, dopo il sold out dello scorso febbraio per un concerto a febbraio che li vedrà ancora affiancati da Adam Lambert.
La città di Bologna si avvicina al voto di domenica 3 e lunedì 4 ottobre per l'elezione del suo nuovo sindaco e per il rinnovo del Consiglio comunale. Sono 8, in totale, i candidati sindaco pronti a succedere all'uscente Virginio Merola, il primo cittadino in quota PD, al suo secondo mandato nel capoluogo. Stando alle previsioni, la partita delle elezioni amministrative 2021 si giocherà tra Matteo Lepore, candidato del centrosinistra sostenuto dalla coalizione di Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, e Fabio Battistini, candidato civico appoggiato invece dalle forze di centrodestra. Secondo gli ultimi sondaggi Lepore potrebbe spuntarla già al primo turno, ottenendo il 59,5% dei voti e lasciandosi dietro lo sfidante del centrodestra Battistini che, invece, si fermerebbe al 32,1% di preferenze. Dopo il doppio mandato del sindaco Merola, il centrosinistra cerca di mantenere il comando a Bologna con un'ampia coalizione, figlia di un accordo tra PD e M5S, che sostiene il candidato sindaco Matteo Lepore, assessore con delega alla Cultura dell'uscente giunta Merola. Il centrodestra, invece, punta sulla candidatura civica dell'imprenditore Fabio Battistini che ha raccolto il supporto di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia oltre che di alcune liste civiche. Anche a Bologna, come avviene a Torino, l'area della sinistra appare divisa con più candidati sindaco come Dora Palumbo per Sinistra Unita, Marta Collot per Potere al Popolo o Federico Bacchiocchi per il Partito Comunista dei lavoratori. Il centrosinistra schiera per le amministrative a Bologna Matteo Lepore. Assessore uscente, Lepore ha vinto le primarie di coalizione di giugno sfiorando il 60% di voti contro l'avversaria renziana Isabella Conti (sindaca di San Lazzaro) che si è fermata al 40% di preferenze. La vittoria di Lepore ha aperto le porte per un'alleanza con il Movimento 5 Stelle all'interno di una coalizione sostenuta anche dalle liste Europa Verde, Psi-Volt, Anche tu Conti, Matteo Lepore sindaco e Coalizione Civica. L'imprenditore bolognese Fabio Battistini è il candidato sindaco del centrodestra. Laureato in Giurisprudenza e proprietario di un'azienda che commercia componenti per il settore dell'industria, Battistini ha all'attivo diverse esperienze di volontariato tra cui quella che lo ha visto presidente della fondazione Consulta delle associazioni familiari. Si candida con la lista civica ‘Bologna ci piace' , sostenuta come abbiamo detto dal centrodestra. Si sono espresse a favore di Battistini le liste di Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia, Popolo della famiglia. Nel bolognese è conosciuto per essere stato sindaco del Comune di Castenaso per due mandati, fino al 2019. In precedenza Stefano Sermenghi, avvocato, aveva anche ricoperto il ruolo di consigliere comunale e di assessore con delega alle Attività produttive e ai Lavori pubblici a Castenaso. Adesso però punta alla guida del capoluogo con il sostegno di Bologna Forum Civico e di Italexit, il partito di Gianluigi Paragone. Tra i candidati sindaco di Bologna nell'area politica di sinistra c'è anche Dora Palumbo. La funzionaria della Regione Emilia-Romagna nel settore ambientale, è stata eletta consigliera comunale del capoluogo nel 2016 in quota Movimento 5 Stelle, salvo poi fuoriuscirne perché contrariata dall'alleanza di governo con la Lega nel 2018. Da allora ha aderito al gruppo misto ‘Nessuno resti indietro' e oggi si candida sindaca con il sostegno di Sinistra Unita. La più giovane candidata sindaca di Bologna è Marta Collot. La 28enne è portavoce nazionale di Potere al Popolo e ha già all'attivo una candidatura per la presidenza dell'Emilia Romagna nelle elezioni regionali del 2020 oltre che un percorso nel mondo dell'associazionismo giovanile di Bologna. Originaria di Treviso, ma bolognese d'adozione, Collot si candida con il sostegno della sola lista di Potere al Popolo. Nell'area di sinistra si colloca anche Federico Bacchiocchi. Di mestiere veterinario, ha aderito al movimento Rifondazione Comunista per poi allontanarsi e partecipare alla nascita, nel 2007, del Partito Comunista dei lavoratori con cui si è candidato alla Camera l'anno successivo e al Consiglio comunale di Bologna nel 2016. A cinque anni dall'ultima esperienza elettorale, Bacchiocchi si presenta come candidato sindaco della lista del Partito Comunista dei lavoratori.
Bologna si avvicina al voto del 3 e 4 ottobre per eleggere il nuovo sindaco che prenderà il posto dell’uscente Virginio Merola dopo i suoi due mandati. A concorrere per la carica di primo cittadino sono in otto, ma stando agli ultimi sondaggi la partita si giocherà tutta tra il candidato del centrodestra Fabio Battistini e quello di centrosinistra Matteo Lepore, dato per vincitore già al primo turno.
Qualche mese fa nei meandri di una delle versioni preliminari di WhatsApp era stata avvistata la possibilità di condividere su Facebook e Instagram i contenuti generati all'interno della piattaforma di messaggistica sotto forma di status (così vengono chiamate su WhatsApp quelle che su Facebook e Instagram siamo ormai abituati a chiamare Storie). Ai tempi si trattava di una caratteristica potenzialmente in arrivo ma non ancora attivata né tantomento annunciata dagli sviluppatori; ora però la novità è ufficialmente in dirittura d'arrivo, e gli utenti delle versioni beta di WhatsApp stanno iniziando a visualizzare la funzionalità all'interno dell'app. Come anticipato inizialmente, la funzione interviene al termine della fase di creazione degli status su WhatsApp dando agli utenti la possibilità di esportare il contenuto appena creato sotto forma di Storia su Facebook, ma anche di inviarlo a Instagram o ad app esterne alla famiglia di app del gruppo di Mark Zuckerberg, come Gmail o Google Foto. Il servizio privilegiato per la condivisione resta comunque Facebook, anche se stando a quanto riporta The Verge sembra che la società non abbia intenzione di sfruttare questa funzionalità per creare collegamenti indebiti tra gli account delle due piattaforme.
La novità anticipata mesi fa è in dirittura d’arrivo: WhatsApp la sta distribuendo a partire da oggi sulle versioni beta dell’app e permetterà agli utenti di esportare su Facebook ma anche altrove i contenuti generati all’interno della sezione status della piattaforma di messaggistica istantanea.
Il prossimo 4 dicembre uscirà nelle nostre sale, con Microcinema Distribuzione, la commedia “Ambo” esordio in cabina di regia di Pierluigi Di Lallo. La pellicola narra la storia di una coppia in cui il marito (Adriano Giannini) avrà dei dubbi sulla paternità di suo figlio. Ciò, ovviamente, metterà in serio rischio il rapporto con la moglie (Serena Autieri), ma darà vita ad una serie di siparietti e gag che faranno da pilastro all’intero film. Il trailer è accompagnato da un brano di Noemi, che ha collaborato alla colonna sonora anche con altre canzoni. Oltre ai due protagonisti, nella pellicola potremo assistere anche all’esordio di Enrico Papi, sparito dalla tv da un bel po’, nel ruolo del simpatico Don Mario, e Maurizio Mattioli, tornato al cinema dopo la devastante perdita della moglie. Insomma, in “Ambo” c’è il perfetto mix tra dramma e commedia, con un cast molto variegato per passare due ore in totale spensieratezza. Giulio, Veronica e il piccolo Marzio vivono felicemente ad Atessa. La coppia desidera tanto avere un altro figlio che però stenta ad arrivare. Tutto sembra tranquillo, fino a quando Giulio inizia a dubitare che Marzio sia veramente suo figlio. Veronica non riesce a comprendere il cambiamento di umore del marito, che all'improvviso sembra un’altra persona. Per fortuna, a pensare al bambino c'è il simpatico barbiere del paese Nando, mentre Lucrezia, cerca di aiutare sua sorella Veronica ad affrontare le inspiegabili incomprensioni con il marito. Intanto Giulio, aiutato dal suo amico Cesareo inizia una ricerca concitata e comica per capire se veramente Veronica lo ha tradito e chi potrebbe essere il vero padre di suo figlio. Dopo equivoci esilaranti e sospetti infondati l'amore avrà la meglio su tutto e Giulio capirà che ciò che è veramente importante è solo la sua famiglia.
Adriano Giannini e Serena Autieri sono i genitori del piccolo Marzio. Sembra una famiglia perfetta, fino a quando il primo avrà serà dubbi che il bimbo sia veramente suo figlio. Tutto ciò scatenerà un putiferio di gag e situazioni esilaranti che vedranno la partecipazione attiva di Maurizio Mattioli e Enrico Papi, al suo esordio sul grande schermo.
Dopo i baci in barca in Italia, Miley Cyrus e Kaitlynn Carter hanno partecipato insieme agli MTV Video Music Awards 2019. L’occasione ha sancito la prima uscita di coppia pubblica per le due, già fotografate insieme qualche settimane fa, a pochi giorni dalla separazione tra la popstar e Liam Hemsworth. Miley e Kaitlynn sono arrivate ai VMA 2019 mano nella mano, sfilando sorridenti di fronte ai fotografi. La relazione tra le due non è stata ancora ufficializzata eppure le foto parlano chiaro: la Cyrus, com’è nel suo stile, ha utilizzato il palco di MTV per confermare una volta di più di essere sessualmente libera da etichettature di sorta. – @mileycyrus & kaitlyn at the #Vmas last night ✨🌌 A post shared by @ mileysboots on Aug 27, 2019 at 3:48am PDT Quella con la Carter, ex moglie di Brody Jenner, non sarebbe la prima relazione omosessuale della Cyrus. Già in passato, durante una pausa dal lungo rapporto con Hemsworth, la cantante visse una breve ma intensa parentesi con Stella Maxwell, modella che è stata anche ex compagna di Kristen Stewart. Intervistata a proposito della sua sessualità, Miley spiegò di ritenersi pansessuale (orientamento sessuale che definisce una persona che prova attrazione verso ogni genere): Per tutta la mia vita, non ho capito il mio genere e il mio orientamento sessuale. Ho sempre odiato la parola “bisessuale”, perché questo è come se mi mettesse in una scatola. Quando ero piccola la mia prima relazione è stata con una ragazza, sono cresciuta in una famiglia molto religiosa del sud i miei genitori invece non mi capivano, ma sapevo che un giorno avrebbero cambiato idea. Anche se può sembrare molto strano io mi sento neutra, pansessuale. Non mi sento gay o etero e credo che alla sigla LGBT andrebbe aggiunta una P di pansessuale. Liam Hemsworth e Miley Cyrus si sono separati recentemente. Il divo del cinema hollywoodiano e la popstar hanno annunciato il divorzio ad appena 9 mesi dal matrimonio celebrato a sorpresa alla presenza di pochissimi intimi. Fotografata con la Carter a pochi giorni dalla separazione, l’artista smentì immediatamente la presunta infedeltà ai danni dell’ex marito: Posso accettare il fatto che la vita che ho scelto di fare significa vivere in maniera completamente aperta e trasparente con i fan che amo e con il pubblico, per il 100% del mio tempo. Quello che però non posso accettare è che mi si venga a dire che ho mentito per coprire qualcosa che non ho commesso. Io non ho niente da nascondere. Non è un segreto tutto ciò che ho fatto della mia adolescenza. Non solo ho fumato e sostenuto la marijuana, ho sperimentato anche altre droghe, una delle mie più grandi canzoni e su ballare e sniffare nel bagno. Ho mandato a farsi fottere e tradito relazioni quando ero più giovane. Sono stata cacciata da "Hotel Transylvania" per aver comprato una torta a forma di pene a Liam per il suo compleanno e per averla leccata. Ho oscillato su una palla di demolizione. Ci sono probabilmente più nudi di me su internet che di qualsiasi altra donna. Ma la verità è che, una volta che Liam e io ci siamo riconciliati, l'ho compreso e mi sono impegnata. Ho imparato da ogni esperienza della mia vita. Non sono perfetta, non voglio esserlo, è noioso. Sono cresciuta di fronte a voi, ma la linea di fondo è che sono cresciuta. Posso ammettere molte cose, ma mi rifiuto di ammettere che il mio matrimonio è finito a causa dei tradimenti. Liam e io siamo insieme da un decennio. L'ho già detto e rimane vero, adoro Liam e lo farò sempre. Ma a questo punto ho dovuto prendere una sana decisione per me stessa e lasciarmi alle spalle una vita precedente. Sono nelle condizioni più sane e più felici da molto tempo. Possiamo dire che sono una che fa twerking, una fumatrice di bonghi, una maleducata ma non sono una bugiarda. E sono orgogliosa di dire semplicemente che sono in un posto diverso rispetto a quando ero più giovane.
Miley Cyrus e Kaitlynn Carter si sono presentate mano nella mano agli MTV Video Music Awards 2019. La cantante, reduce dalla separazione da Liam Hemsworth, sta continuando a coltivare l’amicizia con la blogger Kaitlynn Carter, ex moglie di Brody Jenner. Dopo i baci in barca, questa è la prima uscita pubblica per le due.
Ha tutte le intenzioni di dimostrare al mondo intero e anche ai giudici che, da sola, può continuare a crescere la piccola Suri. E' così che, in previsione della battaglia legale relativa al divorzio da Tom Cruise, la bella Katie Holmes si lascia fotografare mentre se ne va in giro insieme a sua figlia. Il viso è sereno. Non c'è traccia del disastro emotivo che certamente si cela dietro la decisione di lasciare suo marito. L'ex signora Cruise non ha alcuna intenzione di soccombere e, per vincere in tribunale, deve necessariamente dimostrare di potercela fare anche da sola. Arrabbiata con Cruise, colpevole di averla trattata come un robot, la stella di Dawson's Creeck sta cercando di distrarsi sempre tenendo accuratamente vicina la sua bambina.
Non si lascia abbattere dal divorzio con Tom Cruise l’attrice Katie Holmes che, insieme alla piccola Suri, comincia a organizzare la sua vita di mamma single in attesa della battaglia legale che la porterà in tribunale per ottenere l’affidamento esclusivo della figlia.
Nuovo tour per Simo Cristicchi, uno dei cantanti più amati d'Italia. Il Festival di Sanremo è stato l'appuntamento che ha rimesso in contatto il cantautore con il suo pubblico dopo un periodo in cui il cantautore aveva deciso di muoversi verso altre forme culturali. La sua "Abbi cura di me", però è diventata sin da subito uno dei pezzi più amati dal pubblico a casa, confermando Cristicchi come uno degli artisti in grado di entrare subito in contatto con le persone a casa, la sua canzone era una delle più cercate e viste il girono dopo, grazie alla sua delicatezza e la capacità di colpire, anche grazie agli arrangiamenti sempre l'anima delle persone. Una capacità che si lega a quella di non cercare mai una scorciatoia, anzi, il testo del cantante era uno dei più lunghi e comunque lontano dalle semplici scorciatoie che troppo spesso si ascoltano in questi ultimi anni: "Nei versi della canzone, ricorre il tema millenario dell’accettazione, della fiducia, dell’abbandonarsi all’altro da sé, che sia esso un compagno, un padre, una madre, un figlio o Dio – racconta Simone Cristicchi – Nelle mie intenzioni, questo brano vuole essere una preghiera d’Amore universale, una dichiarazione di fragilità, una disarmante richiesta d’aiuto". Dopo Sanremo, quindi, è stato naturale per il cantante pensare prima a un best of, che prende il titolo della canzone cantata sul palco dell'Ariston, e a un tour in cui portare le sue canzoni live: questa serie di concerti prenderanno il via il prossimo 19 maggio quando Cristicchi si esibirà Auditorium Parco della Musica (Sala Sinopoli) di Roma, tornando live a sei anni di distanza dall'ultima volta e dopo anni di spettacoli teatrali. Il calendario è in costante aggiornamento e per adesso quelle confermate sono quelle del 30 maggio al Politeama Rossetti di Trieste, il 20 giugno a Fiesole (Fi), al Teatro Romano Fiesole, il 16 luglio al Castello Sforzesco di Vigevano e il 6 settembre in Piazza della Loggia a Brescia. Oltre alle date l'incognita è anche sulla scaletta, che sicuramente vedrà le sue hit, ma il cantante ha dato qualche nuovo indizio sui suoi social: "Solitamente durante i miei spettacoli sono presenti tantissimi bambini e questa cosa mi onora perché non è facile arrivare al cuore dei più piccoli, quindi ho pensato di inserire nella scaletta un paio di brani che hanno a che vedere col mondo dell'infanzia: pensavo alla canzone dedicata a mio figlio Tommaso, ‘Insegnami' e ‘Cellulare e carta Sim', una favola, una sorta di piccolo cortometraggio d'amore in cui il cellulare vecchio viene riposto in un cassetto e la carta sim che sente la sua mancanza". Buongiorno! In scaletta anche i bambini! 🎫 Biglietti #abbicuradimetour TicketOne > http://bit.ly/SimoneCristicchiTickets TRIESTE 30/5 anche happyticket > http://bit.ly/2GKJEXx TUTTE LE DATE > http://bit.ly/2UTpAr4
Simone Cristicchi torna in tour a distanza di sei anni, dopo che in questo lasso di tempo il cantautore si è dedicato al teatro. Il suo ritorno è stato sul palco del Festival di Sanremo esibendosi con la canzone “Abbi cura di me”, una ‘preghiera d’amore’ che porterà in tour assieme a tutti i suoi successi.
Esce oggi in tutti i negozi di dischi il nuovo album di Christina Aguilera, Bionic. Il quarto disco in studio della popostar americana sarà distribuito in doppia versione: la standard, contente 18 brani, e la deluxe edition con 24 tracce più booklet che presenterà alcune foto molto sexy di Christina tra cui una di lei nuda con un gattino disegnato sul basso ventre. " Lavorare a questo disco con artisti e produttori che ammiro è stata un'esperienza davvero incredibile – ha rivelato la cantante- grazie al talento di ognuno di loro l'album ha raggiunto livelli sonori unici. Volevo fortemente entrare nel loro mondo e nel loro modo di lavorare per amalgamarlo con le mie idee e il mio sound. Il risultato è pura magia". Gli artisti e produttori di cui parla la cantante 29enne sono, tra gli altri, Sia, Tricky Stewart, Polow Da Don, Le Tigre, Hill & Switch e Ladytron. Oltre a Linda Perry che ha prodotto e scritto la ballad dal titolo "Lift Me Up". "Ho potuto esplorare e creare un'atmosfera effervescente e sexy grazie ad elementi elettronici e ‘umani', toccando argomenti che passano dal gioco all'introspezione. Non vedo l'ora – aggiunge la Aguilera – che i miei fan ascoltino il nuovo sound. Penso che sarà una sorpresa per tutti". Tuttavia, il singolo che ha preceduto Bionic, "Not Myself Tonight", per adesso non decolla: nella classifica americana Billboard ha raggiunto solo la 40° posizione, tanto da indurre la Aguilera a cancellare – almeno per il momento – il tour estivo. Ecco, dunque, la tracklist di Bionic:
Al suo quarto album in studio hanno collaborato Linda Perry, Sia, Tricky Stewart, Polow Da Don, Le Tigre, Hill & Switch e Ladytron.
Facebook potrebbe non essere il soggetto ideale per guidare il progetto di una criptovaluta globale come Libra. La critica per una volta non arriva dall'esterno del social network ma dal suo interno, e precisamente dal suo membro più importante: Mark Zuckerberg in persona, che nel corso di un'audizione alla commissione servizi finanziaria della Camera degli Stati Uniti ha ammesso che la reputazione che circonda il suo social network potrebbe aver arrecato un danno alla credibilità del progetto Libra, dal quale sempre più partner si stanno sfilando negli ultimi giorni. Non è difficile capire a cosa Zuckerberg alluda quando ammette che Facebook potrebbe non essere "il messaggero ideale per Libra". A parire dallo scoppio dello scandalo Cambridge Analytica i riflettori che sono stati puntati sul social dagli organi di informazione di tutto il mondo hanno rivelato problemi preoccupanti sulle pratiche interne all'azienda e sul funzionamento della piattaforma. Ai problemi di sicurezza informatica e alle violazioni della privacy degli utenti che sono stati fatti emergere in questi anni si sono intrecciati due temi altrettanto scottanti: quello dell'equilibrio tra contrasto dell'odio e tutela della libertà di espressione e quello della lotta alle fake news. La percezione che si è creata nell'opinione pubblica nei confronti del social è quella di una realtà caratterizzata da numerosi difetti e da una volontà di porvi rimedio non sufficientemente ferrea. Così, quando il gruppo ha proposto l'idea di una sua criptovaluta globale, la reputazione del gruppo ha inevitabilmente alienato le simpatie di chi avrebbe dovuto confrontarsi con i processi di regolamentazione del suo ultimo prodotto — criticato in particolare per il rischio che comprometta la privacy dei suoi utenti e che risulti troppo scoperto nei confronti del riciclaggio di denaro. Non che Zuckerberg non fosse al corrente della possibilità: per disinnescare eventuali critiche al riguardo ha previsto la fondazione di un'azienda sussidiaria — Calibra — che prendesse da subito in mano le redini del progetto per rendere chiaro al pubblico che non era Facebook a occuparsene direttamente. Evidentemente la mossa non è stata giudicata adeguatamente forte: gli enti di regolamentazione di tutto il mondo hanno comunque fatto muro all'iniziativa fino a spaventare alcuni dei principali sponsor che se ne sono defilati. Soltanto poche ore fa il numero uno di Calibra aveva avanzato l'ipotesi di trasformare Libra da criptovaluta globale a un sistema di criptovalute legate alle monete locali dei vari Paesi. Il possibile cambio di strategia — insieme alle parole pronunciate da Zuckerberg nel corso dell'audizione — annunciano ora l'inizio di una fase di contrattazione nella quale Facebook tenterà di venire incontro a eventuali richieste delle autorità statunitensi pur di riuscire a dare corpo alla sua strategia.
Nel corso di un’audizione alla commissione servizi finanziaria della Camera degli Stati Uniti il numero uno di Facebook ha ammesso che la reputazione che circonda il suo social network in fatto di privacy e sicurezza potrebbe aver danneggiato il progetto di lancio della criptovaluta globale presentata a giugno.
“Tale personale ricopre una carica politica e non è titolare di un rapporto di lavoro dipendente”. Chi è il personale in questione? A quanto scrive il quotidiano economico Italia Oggi stiamo parlando dei Ministri e dei sottosegretari del Governo. Con questa “motivazione”, che si legge in una circolare del Ministero dell’Economia (la 150 dell’11 ottobre 2011) nella quale si parla dei tagli ai supercompensi della pubblica amministrazione, coloro che prima hanno scritto la “cura” per salvare l’Italia dalla crisi ad un tratto si tirano fuori dai giochi e smettono di dare il loro "contributo" alla causa. I tagli di cui parla la circolare infatti dovevano inizialmente interessare anche quei ministri e sottosegretari che però, a quanto pare, ricoprono appunto “una carica politica e non sono titolari di un rapporto di lavoro dipendente” per cui, in poche parole, non rientrano (o forse sono riusciti a non farli rientrare?) nella categoria dei superpagati della pubblica amministrazione e non dovranno subire alcuna decurtazione dallo stipendio. Tra le varie misure anti-crisi adottate già l’anno scorso c’era infatti un decreto (78/2010) che prevedeva che dal primo gennaio 2011 al 31 dicembre 2013 chi guadagnava oltre 90mila euro lordi annui nella pubblica amministrazione avrebbe subito una riduzione del compenso del 5% per la parte oltre il tetto dei 90mila, allo stesso modo per chi percepiva oltre 150mila euro lordi e annui, la riduzione saliva al 10% per la parte oltre il tetto. In osservanza di tale decreto, dall’inizio dell’anno ad oggi, anche tali componenti dell’esecutivo avevano subito il loro taglio allo stipendio. Evidentemente però lo Stato si era sbagliato: alla luce infatti della motivazione prima riportata, ai ministri e ai sottosegretari andrebbe restituito tutto quello che il fisco gli ha tolto in questi mesi. A novembre “si darà corso al rimborso di quanto trattenuto”, insomma per loro (ma solo per loro), tutto ritornerà come prima. Mentre siamo tutti in attesa di un decreto sviluppo che dovrebbe definire la crescita di un Paese nel pieno di una crisi economica e mentre tutti cerchiamo di rispondere in ogni modo ai sacrifici che ci vengono imposti dall'alto, lo Stato si permette però di stabilire che non è giusto togliere soldi proprio a quei Ministri che, almeno da quello che avevamo capito e da quello che quantomeno speravamo, avrebbero potuto e dovuto rispondere alla crisi come tutti gli altri cittadini.
Il Governo ha deciso che ministri e sottosegretari non svolgono un lavoro dipendente e per tale motivo non possono rientrare nei tagli alla pubblica amministrazione sanciti dal decreto dello scorso anno. I “poveri” ministri ritroveranno dunque tutte le trattenute a novembre in busta paga.
Il quorum è realtà con oltre il 57 per cento di votanti. E per l'acqua, così come per gli altri quesiti referendari, trionfano i sì. Dai dati diffusi dal Viminale sulla totalità degli 8.092 comuni italiani emergono numeri impressionanti. Per il primo quesito (scheda rosa) il sì è al 95,66%, il no è al 4,34%. Per il secondo quesito (scheda gialla), il sì è 96,11%, il no al 3,89%. Un vero e proprio fiume di voti che sancisce che l'acqua, in Italia, tornerà ad essere gestita in modo pubblico e partecipato. Più precisamente optando per il sì sulla prima scheda, gli italiani hanno abrogato l’articolo 23 bis della Legge n. 133/2008, che prospettava l’affidamento ai privati della gestione del servizio idrico. In altre parole hanno sancito che l’acqua è un bene pubblico e di tutti e non può essere affidato e gestito da un privato. Barrando il sì sulla seconda scheda, invece, si è abolito il comma 1 dell’articolo 154 del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006, per quanto riguarda l’adeguata remunerazione del capitale investito. Quindi è stato deciso che sull’acqua non si devono fare profitti e che deve essere amministrata in base a criteri di equità e giustizia sociale e non subordinata alle logiche del mercato. Come del resto documentava l'inchiesta video di Fanpage.
Gli italiani hanno detto sì: l’acqua deve rimanre un bene pubblico e di tutti e sul quale non si devono fare profitti. Esultanti i comitati radunati a piazza Bocca della Verità a Roma.
Atlanterhavsveien in norvegese sta per Strada dell'Atlantico ed indica il percorso stradale di 8 chilometri che collega le città norvegesi di Kristiansund e Molde. Costruita su diversi isolotti e scogli, collegati da ponti, viadotti e strade rialzate, la Atlanterhavsveien o Atlantic Ocean Road è stata eletta nel 2005 come la costruzione norvegese del secolo e sicuramente questa è una delle strade più belle del mondo per i paesaggi che attraversa e i panorami che offre. Eppure questa strada unica al mondo per la sua particolare costruzione risulta anche uno dei percorsi più pericolosi al mondo. Realizzata tra il 1983 e il 1989, la Strada dell'Atlantico è un'opera ingegneristica senza eguali. Il suo particolare percorso attraversa isolotti e scogli norvegesi tra le città di Kristiansund e Molde. La strada alterna infatti tratti rettilinei, curvilinei, strade rialzate, viadotti e otto ponti, attraverso paesaggi naturali e panorami mozzafiato. Percorrendo la Atlanterhavsveien si può ammirare l'Oceano Atlantico da un punto di vista privilegiato. Da qui la magnifica natura norvegese lascia senza fiato, incontaminata, inusuale, sublime. E comeSchopenhauer, nel primo volume de "Il mondo come volontà e rappresentazione" elenca accosta al sentimento del Bello quello del Sublime come "il piacere che si prova osservando la potenza o la vastità di un oggetto che potrebbe distruggere chi lo osserva", così la Strada dell'Atlantico non è solo tra le strade più belle del mondo ma anche tra le più pericolose.
Costruita su diversi isolotti e scogli collegati da ponti, viadotti e strade rialzate, la Strada dell’Atlantico non è solo la costruzione norvegese del secolo ma è la strada più bella del mondo per i paesaggi che attraversa e i panorami che offre ma il suo percorso risulta anche uno dei più pericolosi al mondo.
Mirco Petrilli è riuscito nella sua grande impresa: vincere il "Grande Fratello 13". Questo il suo sogno che ieri sera si è avverato: fatta fuori Angela, a seguire sono usciti Giovanni, Samba, Modestina e Chicca. Ad avere la meglio il contadino follemente innamorato della bella ragazza siciliana che fino alla fine non l'ha mai illuso: Mirco ha provato più volte ad avvicinarsi a Modestina, senza mai sfiorarle le labbra. Niente da fare: la gieffina è fidanzata con Agatino, un ragazzo siciliano che per la prima volta è apparso in diretta tv per salutare, davanti a Mirco, la sua ragazza. Una scelta un po' imbarazzante ed irritante per il contadino che era visibilmente cotto di Modestina. Intervistato da Reality & Show, poche ore dopo la finale, Mirco ha detto di essere molto "emozionato, stanco e con l'adrenalina a mille". Questa notte non ha chiuso occhio e alle 7 si trovava già a Milano. Queste le sue parole: Ancora non ci sto capendo niente, sono spaesato e frastornato. Una percentuale altissima di telespettatori ha scelto lui come vincitore di questa edizione del Grande Fratello: "Forse è piaciuta la mia semplicità" ha dichiarato lui che di certo non poteva aspettarsi di essere così apprezzato dal pubblico italiano. "Non riuscivamo ad avere una percezione totale del pubblico, era difficile" ha aggiunto Mirco che si è portato a casa il montepremi finale di 250 mila euro. Cosa ne farà di questi soldi è forse ancora presto per saperlo: però, qualora non dovesse avere un futuro nel mondo dello spettacolo, vorrebbe investirli "in una piccola azienda agricola". Il vincitore del Gf, dunque, si è trovato bene con tutti gli altri concorrenti e ha ribadito di non aver mai recitato all'interno della casa: Mirco è sempre stato Mirco, non ho mai recitato e non ho avuto una maschera. Mirco è così. Mirco non ha mai nascosto di essere rimasto "folgorato" da Modestina al punto da corteggiarla giorno per giorno, senza avere però grandi risultati. La ragazza non voleva sbilanciarsi e soprattutto il suo cuore batteva per una persona fuori dalla casa. Non è servita nemmeno una cena romantica a bordo piscina per far innamorare la bella siciliana. Esagerato parlare d'amore anche se qualche sentimento è nato sicuramente: "A me lei piace molto, però la realtà è un'altra. Sono infatuato di lei". Modestina a parte, il suo sogno nel cassetto rimane quello di diventare un attore: E' il mio sogno. Mi piacerebbe molto fare un cinepanettone con Christian De Sica.
Queste le parole di Mirco Petrilli, vincitore del “Grande Fratello 13”, che in un’intervista a Reality & Show ha parlato del suo amore per Modestina, del suo sogno nel cassetto e infine ha tracciato un bilancio della sua esperienza al Gf.
Se c'è una cosa che è emersa con evidenza da questa pandemia globale è che l'architettura del futuro dovrà cambiare. In questa emergenza è stato chiaro che gli spazi necessitano di essere ripensati e se saremo costretti a vivere sempre meno all'aperto, allora bisogna ripensare case, uffici ed edifici. Per lo studio di architettura ODA di New York il futuro sarà caratterizzato da alte torri sostenibili e giardini interni per i residenti. Una città di alte torri dove i residenti potranno godere di giardini interni, spazi all'aria aperta e la vita urbana sarà diversa da come la conosciamo. È così che Eran Chen, fondatore dello studio ODA Architecture, immagina il futuro delle città. Ne è un esempio il suo progetto della Torre 44th Street che "combina la vita urbana nel cielo con l'idea di un cortile suburbano. Allungando il programma in verticale, vengono creati spazi vuoti di 16 piedi tra due appartamenti che formano giardini scultorei con accesso diretto da ogni appartamento. Ogni appartamento di 2800 piedi quadrati nella parte superiore dell'edificio, è un piano ed è completato da un giardino privato di 1400 piedi quadrati. L'altezza di 16 piedi dei giardini consente alla luce solare diretta di permeare i vuoti, mentre il design centrale e perimetrale riduce drasticamente il carico del vento e offre una vista a 360 gradi della città".
L’emergenza Covid-19 ha dimostrato che l’architettura del futuro dovrà cambiare. Se saremo costretti a vivere gli spazi all’aperto sempre di meno, allora anche gli spazi interni dovranno cambiare e per lo studio di architettura ODA di New York il futuro sarà caratterizzato da alte torri sostenibili e giardini interni per i residenti.
In genere siamo portati a pensare che una casa sia edificata per soddisfare le esigenze di una famiglia, per amore di un padre verso i figli, per accogliere una nuova coppia e per motivazioni simili. Ma a volte le abitazioni possono essere realizzate non per amore ma per l'odio tra persone: è il caso delle Case del Dispetto (in America sono conosciute appunto come Spite House a cui Wikipedia dedica addirittura una sua pagina descrittiva). Queste abitazioni sono famose perché la loro costruzione è legata ad un torto che un vicino ha voluto fare ad un altro, una lite tra fratelli o ad una una cattiveria di un cittadino nei confronti della città. E seppur non è mai bello sapere che esistano spazi creati per l'odio tra persone, le Case del Dispetto sono meno rare di quel che si pensi, specialmente negli Stati Uniti. Sono davvero tanti i motivi per cui si costruisce una casa, che sia per investimento, per bisogno, per amore verso la famiglia o per motivi sociali. Ma sapevate che in alcune parti del mondo delle case sono state costruite per arrecare danno al prossimo? Si chiamano Case del Dispetto proprio perché fanno torto a qualcuno, che sia un vicino, un fratello, un ex moglie o la città stessa, creando ostacoli, limitando la luce dell'abitazione vicina o l'accesso agli edifici adiacenti. Una delle Case del Dispetto più famose si trova in Massachusetts, negli USA, e si chiama Pink House perché il suo esterno è tutto dipinto di rosa. Questa casa di Plum Island è stata costruita da un ex marito che, una volta ricevuto il divorzio dalla moglie, le costruisce una casa identica a quella dove avevano vissuto in città, ma in un luogo completamente isolato e lontano da lui. La moglie infatti aveva ceduto alla richiesta di divorzio solo se l'ex marito le avesse realizzato l'abitazione dei suoi desideri. La povera donna aveva però dimenticato di precisare dove voleva venisse costruita la casa. A Boston troviamo la Skinny House, la casa più stretta della città: secondo una leggenda, Joseph Euestus e suo fratello ereditarono dal padre un appezzamento di terreno. Mentre Joseph prestava servizio militare per la guerra civile, suo fratello si costruì una grande casa su una parte del terreno, lasciando poco spazio per suo fratello. Ma quando Joseph tornò e si accorse dell'ingiustizia, decise di occupare il lotto stretto davanti alla casa di suo fratello per dispetto, per questo motivo la Skinny House è caratterizzata da dimensioni così ristrette. Le più comuni sono le Case del Dispetto sorte per liti tra vicini, come la Montlake Spite House, a Seattle, che sembra sia sorta perché i vicini del proprietario del terreno dove attualmente sorge la Montlake Spite House, pur volendo acquistare il lotto ancora non costruito, fecero una richiesta troppo bassa da offendere il proprietario che appunto, per dispetto, realizzò la casa, oggi la più stretta di Seattle. O ci sono case del dispetto sorte per far torto alla città stessa: è il caso di Charles Froling che aveva ricevuto in eredità un appezzamento di terreno ma l'amministrazione aveva costruito una strada più ampia rispetto al previsto occupando parte del suo terreno. Così per far dispetto alla città e al vicino antipatico costruì ugualmente una casa su quel lotto, anche se stretta e lunga. Ad Alexandria, in Virginia, invece, John Hollensbury costruì una casa in un vicolo della città per bloccare il traffico di pedoni e cavalli che lo tenevano sveglio nella sua abitazione adiacente.
Non sono affatto rare come si pensa le case costruite per fare una cattiveria a qualcuno, e per questo soprannominate “Case del dispetto”, poiché creano ostacoli, limitano la luce o l’accesso agli edifici vicini.
La Polonia è uno dei paesi europei con le leggi più oppressive e severe in fatto di aborto. Il 90% della popolazione è cattolica e non approva l’interruzione di gravidanza. Lo stato l'ha infatti dichiarata illegale, a meno che non avvenga entro le prime 12 settimane dal concepimento in caso di stupro, incesto o problemi del feto. Inoltre, solo di recente il governo ha autorizzato l’utilizzo della pillola del giorno dopo che fino a poco tempo fa era vietata. E’ proprio per rivendicare i diritti delle donne polacche che l’associazione no profit dei Paesi Bassi, chiamata "Women on Waves", ha lanciato con un drone delle pillole abortive nel paese. Jula Gaweda, una delle principali rappresentanti dell'organizzazione femminista polacca Feminoteka, ha affermato: “L'operazione è andata bene. Ha un valore simbolico poiché dimostra che bastano pochi chilometri di distanza per creare un divario enorme in fatto di rispetto dei diritti femminili”. Due donne sono riuscite a prendere alcune delle pillole abortive, molte altre sono finite nelle mani di alcuni manifestanti antiabortisti che le hanno distrutte.
Il drone dell’aborto è arrivato in Polonia ed ha consegnato delle pillole per l’interruzione della gravidanza alle donne polacche. Il tutto è stato organizzato dall’organizzazione “Woman on Waves” che ha dato all’operazione un valore simbolico. L’aborto è un diritto e dovrebbe essere liberalizzato anche in Polonia.
Il tocco che ne ha caratterizzato questi ultimi anni, Tommaso Paradiso non l'ha perso: la nostalgia, l'idea di viaggio in auto, i synth. Sono alcune delle caratteristiche di cui si plasma anche "Magari no", il suo ritorno da solista, dopo la fine dei TheGiornalisti e l'antipasto del suo nuovo album, "Space Cowboy" che sarà pubblicato all'inizio del 2022. Il brano, disponibile sui servizi di streaming, è stato scritto da Paradiso e prodotto da Federico Nardelli e anticipa anche il tour che il cantante romano terrò nei palazzetti il prossimo anno. La canzone è una classica – per Paradiso – ballatona singalong, un brano che, come ha detto il cantante al Corriere della Sera parla "di un uomo solo in macchina che vuole ritrovarsi, o forse perdersi. Gira per le autostrade senza meta, si ferma all’autogrill e poi sbrocca. Alla donna che gli ha preso tutto e non gli ha dato indietro nulla dice di prendersi pure questa canzone". Una dedica amara, che parte quasi tragica ("Guido piano tanto non voglio arrivare e se si stanca pure il freno capirai", ma che ha un fondo di ottimismo: "Non dirmi davvero che ti risveglierai lunedì, senza un casino nel petto, un casino nel letto" canta Paradiso che chiosa, però: "Magari è solo brutto tempo o magari no magari è solo brutto tempo tanto domani il sole arriverà tanto domani il sole arriverà". Nell'intervista che il cantante ha dato al quotidiano, Paradiso ha anche parlato delle difficoltà affrontate dopo lo scioglimento della band: "È stato un passaggio di vuoto, ma è una sensazione che mi ha sempre accompagnato. Mi sono sempre sentito perso, e per questo scrivo canzoni. La gente mi guarda, si immagina uno di successo, ma dietro ci sono quei vuoti e quelle turbe che mi fanno impugnare penna e chitarra". Guido piano tanto non voglio arrivare e se si stanca pure il freno capirai sotto il cielo di settembre quello che ti piace a te per andare via di corsa nel weekend le foglie, la strada, due moto che mi fanno i fari una casina sul fiume con gli amici in barca sulle bici ti sei presa le stelle le notti che giro e non dormo i sogni che faccio di giorno le parole che ti ho scritto e già che ci sei Allora prenditi pure sta canzone mentre bevo una coca all’Autogrill col volume a cannone per restare sveglio e un po’ di hangover per sentirmi meglio e non dirmi davvero che ti risveglierai lunedì senza un casino nel petto un casino nel letto l’ultimo pacchetto e poi magari smetto o magari no Vorrei solo distrarmi un po’ perdermi in un disco pop si perdermi senza senso in un ballo che si muove lento le foglie, la strada, tua madre che si è fatta male e ti sei presa le stelle le notti e allora tanto vale Allora prenditi pure sta canzone mentre bevo una coca all’Autogrill col volume a cannone per restare sveglio e un po’ di hangover per sentirmi meglio e non dirmi davvero che ti risveglierai lunedì senza un casino nel petto un casino nel letto l’ultimo pacchetto e poi magari smetto o magari no
Il tocco che ne ha caratterizzato questi ultimi anni, Tommaso Paradiso non l’ha perso: la nostalgia, l’idea di viaggio in auto, i synth. Sono alcune delle caratteristiche di cui si plasma anche “Magari no”, il suo ritorno da solista, dopo la fine dei TheGiornalisti e l’antipasto del suo nuovo album, “Space Cowboy”.
Quelle che per la maggior parte delle persone sono solo automobili sporche per Nikita Golubev sono tele su cui esprimere la sua arte. Piene di polvere, sporche e annerite, le auto, i camion o i furgoni sono usati dall'artista di Mosca come fogli bianchi su cui disegnare. Il risultato sono dei veri e capolavori d'arte che incantano chiunque per le strade di Mosca. Tutti i veicoli diventano i bersagli preferiti di Nikita Golubev, non importa se i proprietari sono favorevoli o meno. Per questo si parla di nuova street art. Per alcuni possono sembrare solo dei veicoli vandalizzati ma in realtà sono vere e proprie opere d'arte. Nikita Golubev trasforma le auto sporche in capolavori. L'artista moscovita mette in evidenza il pieno potenziale artistico delle automobili sporche trasformandole in incredibili opere d'arte. Nikita ha iniziato prima con la pittura, il disegno e l'arte digitale, per poi approdare a questo nuovo tipo di street art in modo casuale. E come ogni opera di street art che si rispetti ciò che rende meritevole il suo lavoro è il carattere fragile e temporaneo dei suoi sorprendenti disegni. E chissà che l'arte di Golubev non sia d'ispirazione per tanti artisti di strada e la vostra auto può diventere il prossimo bersaglio d'arte.
Nikita Golubev usa auto, camion e furgoni come tele per le proprie opere d’arte: per alcuni potrebbero essere considerati atti vandalici ma sono dei veri capolavori da togliere il fiato.
"Il sessismo è sempre negli occhi di chi lo vede, non di certo nell'espressione artistica che con tutto ha a che vedere tranne che con il sessismo". È così che Antonio Gentile, sindaco di Sapri (Salerno), raggiunto da Fanpage.it, risponde alle polemiche relative alla statua della Spigolatrice, inaugurata alla presenza, tra gli altri, del leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte. Polemiche nate dall'aspetto della statua, il cui abito, mosso da una ideale brezza marina, evidenzia forme femminili, lasciando poco spazio all'immaginazione. La prima, in ordine di tempo, a sollevare la questione è stata l'ex senatrice del Gruppo Misto Manuela Repetti. Ma numerosi tweet, post e dichiarazioni provenienti da personalità del mondo delle istituzioni, tra cui l'ex presidente della Camera Laura Boldrini, e dello spettacolo di sono succeduti in questi giorni e tutti con un comune denominatore: la statua è un'offesa alle donne. Lei ha difeso strenuamente l'opera. Si aspettava tanto clamore? Diciamo che speravo clamore, ma non di questo tipo. La lettura della chiave sessista sicuramente nessuna di noi l’aveva mai data. Speravamo sicuramente di avere una statua sul lungomare della Spigolatrice che diventasse anche un attrattore turistico. Era anche un’opera da sempre richiesta dalla cittadinanza: una nuova statua in paese e non solo la precedente che è adagiata sullo scoglio dello Scialandro che risulta essere poco accessibile. Qualcuno dice che è sessismo, come l’ex presidente della Camera Laura Boldrini. Lei cosa risponde? Ritengo che il sessismo sia sempre negli occhi di chi lo vede e non di certo nell’espressione artistica che con tutto ha a che vedere tranne che con il sessismo. Vi invito a venire a vederla di persona, forse qualche foto dà una visione distorta della realtà. La statua rappresenta una spigolatrice, che sappiamo essere un personaggio della lirica risorgimentale del Mercantini. Ed è una donna che mentre cammina verso il paese, volge lo sguardo verso il luogo dello sbarco di Carlo Pisacane. L’artista ha immaginato un’azione della brezza marina sul corpo e quindi il vestito e i capelli seguono la direzione del vento. Ma nell’opera in sé, che a me personalmente piace, non è una esaltazione del corpo femminile, non può essere classificata come sessista. È questo che mi sconvolge nel modo com’è stato presentato poi all’opinione pubblica, inizialmente da parte dell’ex senatrice Repetti poi ripreso dagli altri personaggi politici e dello spettacolo. Ma lei un bozzetto dell'opera lo aveva visto? O è stata una sorpresa? Qualche bozzetto lo avevo visto, anche se tutta la procedura è stata seguita da un assessore. Ho visto dei bozzetti iniziali sul volto, su come stava venendo la statua. Io non ero presente all’inaugurazione, mi ha sostituito un assessore donna tra l’altro, che ha preso anche lei la stessa posizione, perché davvero non c’è nessun richiamo al sessismo ed è una cosa sconvolgente.
La statua della Spigolatrice di Sapri non è un’esaltazione del corpo femminile e non può essere classificata come sessista. È quanto sostiene il sindaco del comune in provincia di Salerno, Antonio Gentile, raggiunto da Fanpage.it. Gentile ha dichiarato che la statua non verrà rimossa né modificata, specificando che l’abbattimento non è una pratica da Paese democratico.
Un marinaio ha assassinato sua moglie e ha deliberatamente affondato il catamarano sul quale viaggiavano durante il viaggio di nozze con l’obiettivo di ereditare le proprietà della donna e porre fine al loro "conflitto coniugale", hanno affermato i pubblici ministeri. Lewis Bennett, di Poole, nel Dorset, contrabbandava monete rare rubate quando è stato salvato in solitaria al largo di Cuba senza Isabella Hellmann, la madre di suo figlio. Secondo quanto ricostruito dall’FBI, che ha accusato Bennett di omicidio, la coppia stavano navigando verso la loro casa a Delray Beach, in Florida, nel maggio dello scorso anno quando l’uomo ha inviato un SOS dicendo che la 41enne, ex agente immobiliare, era scomparsa e la nave stava affondando. Il procuratore Benjamin Greenberg ha chiesto a un giudice della Florida di includere nel processo le conversazioni con i propri cari in cui la sig.ra Hellmann discuteva di una tenuta in Australia, delle loro finanze e della crescita della loro figlia. Dalle discussioni sarebbe venuto fuori che la coppia litigava "costantemente" e questo sarebbe “potenzialmente uno degli argomenti legati all'omicidio della Hellmann". "L'omicidio di Hellmann avrebbe eliminato il conflitto coniugale dalla vita dell'imputato", ha continuato Greenberg. "Avrebbe permesso all'imputato di vivere la sua vita a suo piacimento ed ereditare denaro dalla proprietà della donna, il che fornisce una prova circostanziata che l'imputato aveva un forte motivo per uccidere la moglie” ha spiegato il procuratore.
Lewis Bennett e Isabella Hellmann erano in luna di miele al largo di Cuba, quando il britannico ha inviato un SOS sostenendo che la moglie era scomparsa e la barca stava affondando. L’FBI ora lo accusa di omicidio: avrebbe ucciso la moglie (il cui corpo non è ancora stato trovato) per ereditare tutti i suoi beni.
La notorietà, si sa, espone a commenti non sempre piacevoli. Molti volti noti decidono di ignorare gli sfoghi degli hater. Altri, invece, prendono la situazione di petto e all'ennesimo insulto replicano pubblicamente. È il caso di Giulia De Lellis che, in queste ore, ha invitato una donna a farsi aiutare, anziché continuare a inviarle messaggi agghiaccianti. Ma andiamo con ordine. Giulia De Lellis, sul suo profilo Instagram seguito da 5 milioni di utenti, condivide attimi della sua quotidianità, foto romantiche in compagnia del fidanzato Carlo Gussalli Beretta, ma anche scatti che ritraggono i suoi outfit. In uno dei più recenti, ha mostrato il look sfoggiato per una gita fuori porta con Beretta. La foto era accompagnata da una considerazione: "Aveva ragione la mia ciccia Ivana Mrazova, qui le foreste sono meravigliose! Il telefono prende pochissimo, l’aria è pulita, fresca ed il cibo buonissimo. Prima di girare il centro della città ci godiamo questa libertà! Gita fuori porta per due". Il post è stato accolto dalla consueta pioggia di commenti. C'è chi si è complimentato per il look scelto e chi ha criticato degli indumenti forse troppo raffinati per una gita in campagna. Anche se c'è chi ha prontamente difeso l'influencer: "È andata in campagna per fare una passeggiata, mica per zappare la terra". Tra i commenti, uno in particolare ha attirato l'attenzione di Giulia De Lellis. Una signora le ha scritto: "È semplicemente ridicola". La risposta della venticinquenne non si è fatta attendere. Giulia De Lellis ha replicato alla signora che l'ha definita ridicola. Nella sua risposta, l'influencer ha lasciato intendere che quello non fosse il primo messaggio da parte dell'utente. Secondo quanto sostiene, infatti, avrebbe contattato più volte Giulia anche in privato con messaggi "agghiaccianti": "Ma lei che è una madre di famiglia, invece, che mi segue solo per insultarmi pubblicamente (per non parlare dei suoi messaggi privati agghiaccianti) non si sente un tantino fuori luogo? Perché solo ridicola è dir poco…Ma poi da tempo, basta!!! Si faccia aiutare per favore". Insomma, a giudicare dalle parole di Giulia, la signora in questione avrebbe l'abitudine di insultarla da tempo anche in privato. Comprensibile, dunque, che De Lellis si sia spazientita e abbia deciso di intervenire pubblicamente.
Giulia De Lellis è stufa degli hater. In queste ore, ha replicato a una donna che l’ha etichettata come “ridicola”. L’influencer ha deciso di replicare pubblicamente e ha fatto sapere di ricevere da tempo messaggi “agghiaccianti” da parte sua. Stanca di sopportare, l’ha invitata a farsi aiutare e a smetterla di contattarla.
Sharon Stone fa sua la battaglia di tante attrici hollywoodiane, che negli ultimi tempi hanno sottolineato la disparità di compensi tra uomini e donne. Intervistata dalla rivista People, la star ha raccontato ciò che ha vissuto in prima persona, subito dopo aver ottenuto il successo con il film Basic Instinct. "Dopo Basic Instinct nessuno mi voleva più pagare. Ricordo un giorno di essere scoppiata a piangere in cucina, seduta con il mio manager, perché non avevo intenzione di lavorare se non mi avessero adeguatamente pagato. Ancora oggi vengo pagata molto meno rispetto a quasi tutti i colleghi maschi". Sharon Stone, però, è convinta che questa battaglia non debba essere legata solo al mondo del cinema, ambiente che, in realtà, appartiene a quelli privilegiati ma anche a tutti gli altri settori lavorativi: "Ma il cambiamento deve coinvolgere non solo Hollywood. Bisogna iniziare da una paga regolare che non riguardi solo le stelle del cinema, ma tutte le donne che hanno un lavoro regolare". La sua riflessione scaturisce anche dal fatto di aver svolto lavori ben più umili, prima di diventare una celebrità a livello internazionale:
L’attrice si è unita alle tante star hollywoodiane che hanno denunciato il sessismo nel cinema. Ha spiegato che dopo Basic Instinct si è ritrovata a piangere, perché nessuno era più intenzionato a pagarla adeguatamente.
Manca ancora la conferma ufficiale, eppure sembrano esserci pochi dubbi: nella puntata di domani sera all'Isola dei Famosi 2017 potremmo davvero vedere Paola Barale, chiamata a trascorrere un periodo a Cayos Cochinos come Imma Battaglia e Rocco Siffredi. L'appello lanciato da Alessia Marcuzzi alla ex compagna di Raz Degan sembra aver colpito nel segno, a quanto lasciano trasparire gli indizi lanciati dalla stessa Paola con grande astuzia sulla sua pagina Instagram. Prima l'annuncio di un viaggio con tanto di foto dall'aereo, condivisa dal sito dell'Isola: "Che stia venendo qui?". Poi, ecco piovere sul profilo foto e video di spiagge tropicali e tramonti in riva al mare, con commenti criptici: "È proprio vero… ci sono isole e isole". I fan non hanno dubbi: la Barale si trova in Honduras, pronta a partecipare per una settimana al reality e, ovviamente, ritrovare Degan, che lei stessa aveva definito "il grande amore della sua vita". Peraltro, la sua venuta potrebbe scuotere un po' gli equilibri dello show, che nelle ultime settimane ha visto Raz isolato dal resto del gruppo. Tra gli indizi seminati da Paola, uno in particolare sembra confermare la teoria della sua presenza all'Isola: basta fare un confronto tra la spiaggia su cui la Barale riposa comodamente su un'amaca e un'analoga foto dell'inviato all'Isola Stefano Bettarini per notare come la location sembri effettivamente la stessa. Per sapere la verità non resta che attendere la puntata serale di martedì 14 marzo. Anche se non va dimenticato un particolare: Raz è tra i nominati della settimana. Se dovesse uscire, che senso avrebbe la presenza di Paola? Possibile che la produzione dia già per scontato che l'eliminato sarà Moreno o Simone Susinn? Il pubblico non ha dubbi: Degan, il più amato dell'edizione 2017, resterà. E chissà che tra lui e la Barale non riesploda l'amore, complici i romantici tramonti di Cayos Cochinos. e' proprio vero .. ci sono isole e isole 🏝🦎🌴😜 A post shared by Piribri (@paolabaraleofficial) on Mar 12, 2017 at 8:59am PDT #stunning #sunset I #tramonti qui non sono niente male… 💥 A post shared by Piribri (@paolabaraleofficial) on Mar 12, 2017 at 5:22pm PDT Buon #weekend a tutti.. ✨💪✨il mio è' cominciato così.. 👍 non male direi 😜#somewhere #lostinparadise
Paola Barale è partita per una location esotica, tra spiagge e tramonti tropicali. Manca la conferma ufficiale ma i dubbi sono pochi: la conduttrice potrebbe davvero essere in Honduras, per partecipare come ospite all’Isola dei Famosi e ritrovare l’ex Raz Degan.
Cameron Dallas ha 21 anni, viene dalla California e, nonostante la giovane età, è già una star. E’ infatti un famoso YouTuber, diventato famoso per caso grazie ad alcuni video in cui faceva simpatici scherzi ad amici e parenti, che hanno guadagnato milioni di like. Da allora, le ragazzine hanno perso la testa per lui, tanto che conta 4.7 milioni di followers su YouTube, 9.4 milioni di fan su Vibe e 12.3 milioni di seguaci su Instagram. Approfittando del successo, ha provato a recitare, a sfilare, a debuttare nel mondo della musica e in poco tempo è diventato un vero e proprio influencer. Per la gioia delle sue sostenitrici italiane, sabato scorso ha partecipato alla sfilata Dolce&Gabbana, tenutasi in occasione della Milano Fashion Week, ed ha mandato letteralmente in delirio le teenager della città, che hanno bloccato le strade in cui è passato anche solo per qualche minuto. Lo stesso evento ha visto il debutto nel fashion system di un altro “giovanissimo” famoso, Presley Walker Gerber, il figlio di Cindy Crawford che, a soli 16 anni, è già un modello di successo.
Si chiama Cameron Dallas, ha 21 anni ed è l’idolo delle ragazzine. Di recente, ha preso parte alla sfilata Dolce&Gabbana, tenutasi in occasione della Milano Fashion Week, mandando in delirio le fan italiane.
Finalmente iniziano le riprese dell'ultimo capitolo della saga di Twilight e, in Italia, la Eagle Pictures ha acquistato i diritti sui due episodi conclusivi della serie tratta dal romanzo di Stephanie Meyer. Il set è stato allestito in Brasile e le prime scene ad essere girate sono quelle della luna di miele tra il tenebroso vampiro, Edward Cullen e Bella, personaggi amatissimi dai fan dietro i quali si celano in nomi di Robert Pattinson e Kristen Stewart che sono una coppia sia nella vita che nel film. Le riprese continueranno fino al 22 Aprile del 2011 e verranno girate tra Brasile, la Louisiana e Vancouver. C'è molta attesa per l'epilogo di Twilight che verrà diviso in due parti seguendo l'esempio dell'altra famosissima saga "concorrente" che sta per uscire al cinema con Harry Potter e i doni della morte 7.
Sono iniziate le riprese dell’ultimo capitolo della saga di Twilight “Breaking Dawn” che vede protagonisti sul set Robert Pattinson e Kristen Stewart.