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La reginetta del pop-country americano in vetta a tutte le classifiche mondiali è stata la rivelazione del 2009 e il 2010 sembra prometterle molto. La prima novità, come annunciato tempo fa, sarà la sua partecipazione nel cast del film Valentines Day, una commedia di Gary Marshall che uscirà il prossimo febbraio. Oltre alla partecipazione di Taylor Swift il cast del film è ricco di star, tra cui: Jessica Alba, Jessica Biel, Julia Roberts, Bradley Cooper, Anne Hathaway, Emma Roberts, Queen Latifah, Eric Dane, Ashton Kutcher, Jamie Foxx, Patrick Dempsey, George Lopez, Taylor Lautner, Joe Jonas, Jennifer Garner e tanti altri. Taylor Swift ha anche firmato la colonna sonora del film scrivendo la canzone "Today Was A Fairytale” che verrà pubblicata il prossimo 9 febbraio negli Stati Uniti. Alla colonna sonora di Valentines Day si uniranno anche i Maroon 5, Amy Winehouse, Ben E. King, Joss Stone e Michael Franti. In alto il trailer ufficiale di Valentine' s Day.
Taylor Swift farà parte del cast del nuovo film “Valentine’s Day” in uscita il prossimo febbraio e ha firmato anche la colonna sonora della commedia con il pezzo “Today Was A Fairytale”
A Sam Mendes va certamente riconosciuto il merito di aver ridato a James Bond, il personaggio di 007 nato dalla penna di Ian Fleming, lo spolvero e il prestigio di un tempo. Complice anche il volto glaciale ma convincente di Daniel Craig, protagonista dei film da lui diretti. Due i Bond a lui affidati, visto che il successo di Skyfall nel 2012, sostenuto anche dalla roboante e bellissima colonna sonora omonima cantata da Adele, ha portato la produzione a proporgli di bissare il successo. Così, pochi mesi fa, il regista premio Oscar con "American Beauty", interpretato da un magnifico Kevin Spacey nel 1999, annunciava il cast stellare di Spectre, con Craig appunto e Eva Green e Monica Bellucci in qualità di Bond Girl, giusto per citarne alcuni. Un film girato tra Roma, Londra e Messico, Tangeri e nord del Sahara in giro per il mondo, che ha comportato un dispendio di energie importante e ha condotto Mendes ad annunciare ufficialmente che questa sarà la sua ultima esperienza alla regia di un James Bond. Il regista ha rivelato le sue intenzione in occasione di un'intervista rilasciata alla BBC, affermando: "Ho rifiutato di realizzare il prossimo". Decisione simile a quella che espresso proprio dopo "Skyfall", quando col progetto di dedicarsi al teatro fece chiaramente intendere di voler lasciare il suo ruolo di regista di uno 007.
Il regista premio Oscar per “American Beauty”, dopo “Skyfall” e il prossimo “Spectre” ha annunciato alla BBC la sua volontà di dire basta alla regia di 007.
Ci risiamo, tocca ancora una volta a Noel Gallagher recitare il ruolo del cattivo dopo le voci che in Inghilterra si susseguono già da tempo: una "superband" fatta da soli numeri uno made in Uk, della quale anche lui dovrebbe far parte. Contattato dall'AV Club, le pagine del NME riportano le sue impietose dichiarazioni che, tanto per non cambiare, virano anche sull'ennesima richiesta a furor di popolo: riunire gli Oasis. Un supergruppo? Oh cazzo, oh cazzo, non mi mischiare con nessun musicista, inglese o chissà da dove. Non li frequento e sai perché? Perché sono dei fottuti idioti! Lapidario, Noel ha così risposto anche alla fatidica domanda, ormai diventata la più stupida e banale dell'intero sistema solare (ed in questo senso facciamo i nostri complimenti al giornalista dell'Av Club), ovvero "Con gli Oasis?": Non ce la faccio più. I fan vogliono solo la reunion degli Oasis ed ho abbastanza esperienza per sapere che fino l'unico modo per impedire a tutti di chiedermelo ancora è farla davvero questa cazzo di reunion. Io sto bene così, lo ripeto ancora. Un'uscita interessante, che magari potrà dispiacere ai fan, ma del resto è in pieno stile Noel, è quella in riferimento alla sua ricca attività di blogger sull'Huffington Post e sul suo sito ufficiale, il famoso Tales From Middle of Nowhere, uno spazio dove Mr. Noel Gallagher racconta di se' e delle sue date: Tendo a dire e scrivere molto di me, quindi lo faccio. Ma non bisogna farsi troppe illusioni su questa cosa, il blog è solo un modo per attirare gente sul sito e vendergli un po' della mia merda. Questo è tutto.
Dopo le voci di una sua partecipazione ad una presunta “superband” composta dai migliori musicisti inglesi, Noel Gallagher smentisce e rincara: “Non frequento musicisti perché non li sopporto, sono dei perfetti idioti”.
Sofia Urbieta è la madre di Vanessa Bryant, ex moglie di Kobe morto un anno fa assieme ad altre 8 persone e alla figlia, Gianna, in un incidente in elicottero avvenuto a Calabasas, nella contea di Los Angeles. È lei, la nonna oggi 70enne, che blocca la successione e l'apertura dell'asse ereditario a beneficio della figlia e dei nipoti Natalia, Bianca e Capri (nato nel giugno del 2019). A quanto ammonta il patrimonio dell'ex star mondiale della NBA? Secondo una stima la cifra si avvicina ai 200 milioni di dollari ma secondo i media americani l'importo è molto più ricco. Di quella somma ne vuole una fetta anche la signora Sofia, disposta a citare in giudizio la figlia pur di ottenere quanto – a suo dire – le è dovuto. Sostiene di essere stata mandata via in malo modo da casa. Accusa Vanessa, sangue del sangue, di averla estromessa dalla vita di famiglia subito dopo la morte del marito. E soprattutto rivendica un risarcimento per il lavoro svolto come badante. "La mia salute sta peggiorando e adesso mia figlia mi sta facendo questo – le parole della donna -. Voglio solo ciò che mi spetta per il lavoro svolto e che Vanessa mi vuol negare". Qual è l'importo per l'indennizzo? Cinque milioni di dollari. Una cascata di denaro alla quale s'arriva, goccia dopo goccia, moltiplicando uno stipendio da 96 dollari all'ora per 18 anni e 12 ore quotidiane. E adesso questi soldi li pretende dalla figlia. C'è ancora un altro intoppo burocratico che ferma l'apertura della successione. Meno grave rispetto alla guerra in famiglia e alla lite tra madre e figlia: è risolvibile senza ricorrere a battaglie legali ma rallenta la procedura. In base al testamento firmato da Kobe Bryant tra i suoi eredi c'erano anche i tre figli. Un documento che risale al 2017, prima della nascita di Capri. Ecco perché la madre, Vanessa, ha dato mandato ai legali perché quell'atto fosse integrato inserendo anche il figlio più piccolo. Oltre quattro milioni di dollari è il valore della villa di famiglia a Newport Beach (Los Angeles, California) ma nel ‘paniere patrimoniale' figurano anche i ricavi per due vendite immobiliari molto ricche: una casa ceduta nella stessa zona per 6 milioni di dollari e un'altra per 2 milioni nel quartiere di Turtle Ridge. Nel pacchetto ci sono anche le azioni di un Fondo (Bryant Stibe) che attualmente ha un patrimonio di oltre 2 miliardi di dollari e finanzia aziende come Epic Games, creatore del videogioco Fortnite. Altri investimenti rilevanti fanno riferimento all'acquisto di una quota della bevanda Body Armour: nel 2013 Kobe fece suo il 10% del brand traendo profitti per 2 miliardi di dollari. Nella disponibilità dell'ex campione americano di basket c'è anche il garage di auto che annovera vetture sportive ed extra-lusso: gioielli come la Ferrari 360 Modena (220 mila dollari), la Cadillac Escalade (300 mila dollari), la Range Rover (60 mila), la Lamborghini Murcielago (220 mila), la Bentley Continental GT (2 milioni), òa Bentley Azure Mulliner (500 mila), la Jeep Wrangler (110 mila) e una Lamborghini Aventador (USD 4 milioni).
Il patrimonio di Kobe Bryant lasciato in eredità alla moglie, Vanessa, e ai figli (Natalia, Bianca e Capri) è ancora bloccato a un anno dalla morte di Black Mamba. La causa intentata dalla nonna, Sofia Urbieta (madre di Vanessa), rallenta l’apertura della successione. La donna pretende un risarcimento di 5 milioni di dollari.
Crescendo, i figli di Angelina Jolie e brad non possono che essere destinati ad essere al centro delle discussioni pubbliche, per le loro vicende personali, le loro uscite in pubblici, il rapporto con i genitori, a conti fatti una delle coppie più note del jet set internazionale. Come noto i due hanno una famiglia decisamente larga, con sei figli, tra adottati e naturali (Brad Pitt recentemente ha realizzato un tatuaggio in cui ha fatto disegnare le iniziali di ognuno dei suoi figli. Uno di questi, Maddox, venne adottato da Angelina Jolie mentre, nel 2001, girava in Cambogia parte del film che l'ha di fatto resa celebre, ovvero "Tomb Raider". Oggi ha quasi 14 anni, è il primo figlio di Angelina Jolie, che dopo l'adozione del bambino decise di creare, proprio in Cambogia, una fondazione che promuovesse lo sviluppo e l'integrazione in Cambogia. L'attrice, dopo l'impegno alla regia di "Unbroken", sta realizzando la regia di un prodotto per Netflix, in cui racconta l'olocausto del 1970 provocato dal governo comunista guidato da Khmer Rouge, che si calcola provocò circa 1,7 milioni di morti. Il film sarà tratto dal racconto "First they Killed My Father: A Daughter of Cambodia Remembers", dell'autore Loung Ung. E proprio per il legame che Maddox ha con la sua terra, la madre, in un'intervista all'Associated Press, ha fatto sapere come il ragazzo stia collaborando a stretto contatto con lei per reperire informazioni storiche relative al luogo in cui è nato. La Jolie ha rivelato: "Sento una forte connessione con la Cambogia. Pretendo rispetto per questa storia e per raccontare al mondo non solo la violenza della guerra, ma anche la dignità di un popolo che io rispetto profondamente". Poi l'attrice ha continuato: Io e Maddox, lavorando insieme, abbiamo imparato molto su questa terra. Lui sta per compiere 14 anni e questo momento è molto importante per lui, per capire chi sia. E' mio figlio ma è anche un figlio della Cambogia
L’attrice sta dirigendo per Netflix un racconto sul genocidio del 1970 in Cambogia, dove adottò il bambino nel 2001. Oggi ha quasi 14 anni e la madre lo porta sul set per conoscere meglio le sue origini.
L'intervista rilasciata al settimanale Grazia, ha generato preoccupazione tra i fan. Così, l'artista ha voluto fare delle precisazioni. Su Facebook ha scritto: "Quando ci si lascia (in generale) si sta malissimo, vero. Ma io sto benissimo! Ma oltre a non sapere a chi si riferiscano e a dirvi che sto proprio bene, sto facendo un sacco di musica nuova…[…] I vostri commenti mi fan morire dal ridere. Comunque credo di non essermi spiegata bene, non mi sono lasciata con nessuno…almeno a me risulta così. Ma sono anche un po' stanca di essere usata per dei ‘click' altrui, inventando storie, lasciamenti e turbamenti interiori. Sto da Deus! Ma grazie comunque del supporto e se mai incontraste il mio ex fidanzato invisibile, cantategliele!" Nina Zilli ha rilasciato una lunga intervista al settimanale "Grazia". La cantante ha parlato del suo privato. Sotto il profilo sentimentale, le cose non sembrano andare bene: "Malissimo. […] Confermo la mia triste situazione: sono una donna completamente sola". Ha spiegato, quindi, di aver riflettuto su questa mancata serenità in amore e di essere giunta ad una conclusione: "Sono convinta che ci sia un motivo. Ho bisogno di mettermi a fuoco meglio, di smetterla di salire su treni sbagliati". È tornata, poi a parlare della fine della relazione con Neffa: "La fine della storia con Neffa è stata dura. Poi per fortuna c’è la musica che è la mia psicoanalisi “fai-da-te”. E ho avuto una mano dagli amici. Soprattutto dalle amiche, quelle che non ti mollano mai e sono disposte a fare per te la cosa più vintage che ci sia: chiacchiere. In salotto. Con il tè e i biscottini. Parlando d’amore. E piangendo. […] Spesso sbaglio. Salto su tutti i treni che passano, senza sapere dove sto andando. Mi è capitato di dovermi buttare giù, scendere mentre ero ancora in corsa".
In un’intervista rilasciata al settimanale “Grazia”, Nina Zilli ha parlato del suo privato dichiarando che “l’amore va malissimo”. La cantante ha spiegato che non è stato facile affrontare la fine della relazione con Neffa. Oggi si definisce una donna “completamente sola”. Su Facebook, poi, ha precisato: “Sto benissimo e non ho lasciato nessuno”.
Era uscita di casa forse per una passeggiata o per una commissione un'anziana signora di Desenzano del Garda, ma ad un certo punto è stata colpita da una sorta di improvvisa amnesia e da una specie di senso di disorientamento. Non ricordava più chi fosse né dove fosse diretta e purtroppo non aveva documenti con sé che potessero aiutarla. La povera donna si è sentita perduta e così, quando ha visto il presidio della Polizia di Stato del Comune bresciano, non ci ha pensato due volte ed ha bussato alla porta in cerca di aiuto. Gli agenti del Commissariato di Desenzano non appena l'hanno vista si sono subito attivati per soccorrerla. L'hanno accolta all'interno del commissariato e le hanno chiesto con calma di raccontare cosa le fosse accaduto, alla ricerca di indizi che potessero aiutarli a risalire alla sua identità e a riaccompagnarla a casa dai suoi cari.
Un’anziana signora esce di casa senza documenti ma dimentica chi è e dove abita, salvata dai poliziotti di Desenzano sul Garda. Gli agenti l’hanno subito accolta e confortata e sono riusciti ad identificarla grazie al nome di battesimo e all’anno di nascita. La donna è stata riaccompagnata a casa dai suoi cari.
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Il nuovo spazio, progettato da William McDonough + Partners, è un luogo dove la vita non è solo lavoro ma anche gioco. var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) { document.getElementById('widget-banner-6').id = 'div-banner-3'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-3"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-6').style.display = 'none'; } var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 768) { document.getElementById('widget-banner-7').id = 'div-banner-3'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-3"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-7').style.display = 'none'; } La collaborazione è il cuore di tutti i progetti di YouTube, e il suo quartier generale promuove questo concetto con spazi aperti e collettivi. I dipendenti di tutti i livelli siedono fianco a fianco e lavorano insieme. Un grande spazio centrale, un open space, risulta essere un ambiente molto creativo in cui si condividono le idee. I 550 dipendenti che lavorano presso la sede della California possono godere di baccelli in cui fare un pisolino, poltrone massaggianti, scooter per muoversi più velocemente nella struttura e cibo cucinato dallo Chef Trent Page, dell’ottimo ristorante Quince di San Francisco. Leggi anche I nuovi uffici Twitter a San Francisco: spazi pensati per essere vissuti di giorno e di notte L’edificio è dotato di una piscina olimpionica coperta, un centro fitness, di ‘walkstations' (tapis roulant con computer in modo da poter fare sport durante il lavoro), un campo da golf, un tavolo da ping pong e i dipendenti proprietari di animali domestici sono anche autorizzati a portare i loro amici a quattro zampe sul posto di lavoro. Forse la caratteristica più notevole dell’ ufficio è il fantastico, gigantesco scivolo per tre persone che, a partire dal terzo piano, i dipendenti possono usare se sono in ritardo ad una riunione o tremendamente affamati. Anche dopo l’aquisizione di YouTube da parte di Google, i co-fondatori hanno cercato di preservare unica e indipendente l’identità della società. Huntsman Architectural Group ha curato la ristrutturazione interna trasformando l’intero edificio in un loft ampio, luminoso, che incoraggia i dipendenti ad avere uno stile di vita healthly bilanciando il lavoro con il gioco: grandi spazi comuni e abbondanti posti a sedere per facilitare l'interazione informale, creando un forte senso di comunità. Gli interni sono stati rivisitati con i tipici e rilassanti colori dell’azienda. Alcune idee sono state prese in prestito dal fratello maggiore Google: spazi aperti, snack bar in ogni angolo e una stanza piena di giocattoli e gadget. var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) { document.getElementById('widget-banner-8').id = 'div-banner-5'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-5"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-8').style.display = 'none'; } var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 768) { document.getElementById('widget-banner-9').id = 'div-banner-5'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-5"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-9').style.display = 'none'; } I fondatori di YouTube sono stati convinti sostenitori che alcune delle idee migliori sono stimolate negli spazi comuni o mentre si sorseggia una tazza di caffè. Per favorire il processo di brainstorming non convenzionale, l’edificio è stato progettato con una ricchezza di piccoli spazi di incontro intimo. Giganti lavagne decorano i corridoi, così ogni luogo fornisce spazi per appuntare le proprie idee. L'ufficio dispone di un tavolo da picnic coperto per scrivere e scarabocchiare. Inoltre, ogni sala conferenze del palazzo ha una pila di post-it e penne per un facile accesso. Gran parte dell'arte all'interno della struttura è stata creata dai dipendenti di YouTube. I campi da basket dietro l'edificio dispongono anche di un bel muro di graffiti fatto dai dipendenti. L'edificio integra molte strategie di progettazione innovative, tra cui pavimenti sopraelevati, ventilazione a dislocamento, grandi vetrate per un’ottima illuminazione naturale che evita l’utilizzo di luce artificiale. var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) { document.getElementById('widget-banner-10').id = 'div-banner-extra-1'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-extra-1"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-10').style.display = 'none'; } var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 768) { document.getElementById('widget-banner-11').id = 'div-banner-extra-1'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-extra-1"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-11').style.display = 'none'; } L’originalità non è limitata agli interni del palazzo: il tetto ondulato da 70000 piedi quadrati è ricoperto di erbe autoctone e fiori di campo, imitando il paesaggio locale. la copertura d'erba assorbe l'acqua piovana, fornisce isolamento, protegge la membrana del tetto e smorza il rumore del vicino aeroporto. La struttura è stata infatti riconosciuta come il secondo edificio per uffici degli Usa con la più alta efficienza energetica. Continua a leggere su Fanpage.it var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; document.getElementById('widget-banner-12').id = 'div-banner-6'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-6"); }); }); Architettura Social 101 CONDIVISIONI commenta condividi chiudi YouTube è una società nota per l'innovazione. Sorto da un'idea di Chad Hurley, Steve Chen e Jawed Karim, come un sacco di start-up, il sito di video-sharing ha avuto origini piuttosto umili: il primo ufficio era uno spazio sopra una pizzeria a San Mateo, tra San Francisco e la Silicon Valley. La società è poi decollata ed è stata acquisita da Google Inc. Nei primi mesi del 2008 la loro sede è stata trasferita a San Bruno, in California. Il nuovo spazio, progettato da William McDonough + Partners, è un luogo dove la vita non è solo lavoro ma anche gioco. La collaborazione è il cuore di tutti i progetti di YouTube, e il suo quartier generale promuove questo concetto con spazi aperti e collettivi. I dipendenti di tutti i livelli siedono fianco a fianco e lavorano insieme. Un grande spazio centrale, un open space, risulta essere un ambiente molto creativo in cui si condividono le idee. I 550 dipendenti che lavorano presso la sede della California possono godere di baccelli in cui fare un pisolino, poltrone massaggianti, scooter per muoversi più velocemente nella struttura e cibo cucinato dallo Chef Trent Page, dell’ottimo ristorante Quince di San Francisco. L’edificio è dotato di una piscina olimpionica coperta, un centro fitness, di ‘walkstations' (tapis roulant con computer in modo da poter fare sport durante il lavoro), un campo da golf, un tavolo da ping pong e i dipendenti proprietari di animali domestici sono anche autorizzati a portare i loro amici a quattro zampe sul posto di lavoro. Forse la caratteristica più notevole dell’ ufficio è il fantastico, gigantesco scivolo per tre persone che, a partire dal terzo piano, i dipendenti possono usare se sono in ritardo ad una riunione o tremendamente affamati. Anche dopo l’aquisizione di YouTube da parte di Google, i co-fondatori hanno cercato di preservare unica e indipendente l’identità della società. Huntsman Architectural Group ha curato la ristrutturazione interna trasformando l’intero edificio in un loft ampio, luminoso, che incoraggia i dipendenti ad avere uno stile di vita healthly bilanciando il lavoro con il gioco: grandi spazi comuni e abbondanti posti a sedere per facilitare l'interazione informale, creando un forte senso di comunità. Gli interni sono stati rivisitati con i tipici e rilassanti colori dell’azienda. Alcune idee sono state prese in prestito dal fratello maggiore Google: spazi aperti, snack bar in ogni angolo e una stanza piena di giocattoli e gadget. I fondatori di YouTube sono stati convinti sostenitori che alcune delle idee migliori sono stimolate negli spazi comuni o mentre si sorseggia una tazza di caffè. Per favorire il processo di brainstorming non convenzionale, l’edificio è stato progettato con una ricchezza di piccoli spazi di incontro intimo. Giganti lavagne decorano i corridoi, così ogni luogo fornisce spazi per appuntare le proprie idee. L'ufficio dispone di un tavolo da picnic coperto per scrivere e scarabocchiare. Inoltre, ogni sala conferenze del palazzo ha una pila di post-it e penne per un facile accesso. Gran parte dell'arte all'interno della struttura è stata creata dai dipendenti di YouTube. I campi da basket dietro l'edificio dispongono anche di un bel muro di graffiti fatto dai dipendenti. L'edificio integra molte strategie di progettazione innovative, tra cui pavimenti sopraelevati, ventilazione a dislocamento, grandi vetrate per un’ottima illuminazione naturale che evita l’utilizzo di luce artificiale.
Con abbondante luce naturale, ampi spazi comuni e uffici divertenti, il quartier generale di YouTube a San Bruno, in California, è stato progettato per essere un ottimo posto in cui lavorare.
Quella di Glee di ieri sera è stata una puntata dalle mille sorprese, alcune già conosciute e altre invece completamente inaspettate. Tra quelle che già si sapevano da tempo ricordiamo ovviamente l'arrivo del tanto discusso fidanzato di Kurt, ovviamente anche lui un cantante che riesce a stregare il più fashionista dei membri del Glee Club con la sua interpretazione di Teenage Dream di Katy Perry. La scelta della canzone è stata sicuramente sia azzeccata che, al tempo stesso, pessima: azzeccata perchè come abbiamo visto dal testo, Teenage Dream di Katy Perry parla proprio di un tipo di amore adolescenziale. Pessima perchè non poteva esserci interprete più omofoba ed ipocrita della Perry e quindi prendere una sua canzone come sfondo alla nascita di una storia d'amore gay sembra quanto di più di cattivo gusto potesse esserci. Per fortuna i giovanissimi interpreti della serie Glee sono riusciti a rendere questo brano più che ascoltabile ed apprezzabile con la loro versione corale. Insomma, sembra proprio che ormai Kurt sia cotto a puntino, nonostante gli episodi di bullismo che continua a subire a scuola. Anche Glee, infatti, ha deciso di dedicare la puntata di ieri alla piaga del bullismo, già affrontata da diverse cantanti nei giorni scorsi a partire da Taylor Swift con Mean, proseguendo con P!nk in Raise Your Glass e arrivando fino a Ke$ha con We R Who We R.
Teenage Dream di Katy Perry diventa sfondo di una storia d’amore gay a Glee.
La prelazione ereditaria ex art. 732 cc Il legislatore, per una serie di motivi, ha riconosciuto al coerede il diritto di essere preferito se uno degli altri coeredi ha intenzione di trasferire ad un soggetto non erede la sua quota di eredità o parte della stessa. Risulta evidente che per aversi prelazione ereditaria è necessario che ci sia una successione, che tale successione abbia dato vita ad una comunione ereditaria (cioè che ci siano più coeredi) e che uno dei contitolari dei beni (coerede) decide di trasferire ad estranei (non eredi) la propria quota dell'eredità. Le motivazioni alla base del diritto di prelazione e del diritto di retratto vanno individuate da un lato all'esigenza di assicurare la persistenza e l'eventuale concentrazione della titolarità dei beni comuni in capo ai primi successori e, dall'altro, a quella di facilitare tendenzialmente la divisione della comunione mediante la formazione delle porzioni grazie alla concentrazione delle quote nei condividenti. I diritti di prelazione e di riscatto previsti dall'art. 732 c.c. postulano che l'alienazione posta in essere da uno dei coeredi riguardi la quota ereditaria (o parte di essa), intesa come porzione ideale dell'universum ius defuncti, per cui i medesimi diritti di prelazione e di riscatto sono esclusi quando risulti che i contraenti non abbiano inteso sostituire il terzo all'erede nella comunione ereditarla o quando l'oggetto del contratto sia stato considerato come cosa a sé stante e non come quota del patrimonio ereditario o parametro per individuare la quota di detto patrimonio in quanto tale. Nessuna rilevanza ha l'estensione delle quote dei singoli eredi ai fini dell'esclusione della prelazione e del riscatto, tutti i coeredi sono tenuti a rispettare il diritto di prelazione, indipendentemente dall'estensione della quota sull'eredità o sul singolo bene. L'art. 732 cc riconosce la prelazione ai primi eredi, resta da chiedersi se la medesima prelazione è riconosciuta anche agli eredi degli eredi o ai successori a titolo universale dei coeredi. La risposta è negativa il diritto di prelazione tra coeredi, previsto dall'art. 732 c.c. per la durata della comunione ereditaria, integra un diritto personalissimo, contemplato in deroga al principio generale della libertà e dell'autonomia negoziale e della libera circolazione dei beni al solo fine di assicurare la persistenza e l'eventuale concentrazione della titolarità dei beni ereditari in capo ai primi successori, e, pertanto, non è trasmissibile, ne' attivamente ne' passivamente, a favore o nei confronti dei successori a titolo universale del coerede. Diversa è la situazione in cui decede colui che ha esercitato la prelazione.
La Cassazione del 3.5.2016 n. 8692 ha stabilito che se l’erede aliena ad un estraneo la quota indivisa dell’unico bene compreso nell’eredità, si presume che l’alienazione della quota del singolo bene rappresenta l’alienazione della quota dell’intera eredità, per cui tale vendita è soggetto alla prelazione ereditaria (732 cc) e il coerede può esercitare il retratto successorio (art. 732 cc), salvo la prova, in base ad elementi concreti ed instrinseci al contratto che, invece, la vendita aveva ad oggetto un bene a sé stante.
La pesante sconfitta in casa dell'Empoli potrebbe costare caro all'allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic. Il presidente rossoblu Joey Saputo ha mandato la squadra in ritiro fino a domenica e starebbe pensando al cambio in panchina. Un messaggio forte a tutto l'ambiente anche se il tecnico serbo ha ancora due anni di contratto a 3 milioni di euro netti a stagione. Sarà decisiva in un senso o nell'altro la prossima partita contro la Lazio. Intanto, come riporta Sky Sport, il nome che circola come eventuale sostituto è quello di Claudio Ranieri, che dopo la parentesi positiva con la Sampdoria ha iniziato la stagione senza una squadra. L'indiscrezione arriva a poche ore di distanza da un altro scossone in casa Bologna: le dimissioni di Walter Sabatini. Sembra passata un'eternità da quel 17 settembre, quando alla vigilia di Inter-Bologna Mihajlovic si diceva fiducioso e pronto a fare lo scherzetto alla sua ex squadra. Poi in una settimana il Bologna ha giocato tre partite in campionato, raccogliendo un solo punto e subendo 12 reti. E chi l'avrebbe mai detto che esattamente dieci giorni dopo l'umore sarebbe stato completamente diverso e lo stesso allenatore rossoblu avrebbe dovuto fare nuovamente i conti con il suo passato da calciatore. Il prossimo impegno che attende gli emiliani, infatti, è tra le mura amiche contro la Lazio, ancora galvanizzata dalla vittoria nel derby. In caso di risultato negativo anche contro i biancocelesti, il Bologna potrebbe cambiare guida tecnica e sfruttare le due settimane di sosta che seguiranno. Per la Serie A sarebbe il secondo cambio in panchina, dopo l'avvicendamento tra Di Francesco e Tudor su quella dell'Hellas Verona.
Dopo l’addio di Sabatini, il Bologna sarebbe pronto a salutare anche il suo allenatore. Sinisa Mihajlovic si gioca tutto domenica prossima contro la Lazio e intanto come possibile sostituto si fa il nome di Claudio Ranieri, rimasto senza panchina dopo l’ultima esperienza positiva alla Sampdoria. Il presidente rossoblu Saputo non ha digerito la pesante sconfitta in casa dell’Empoli e ha mandato la squadra in ritiro fino al match decisivo con i biancocelesti.
Dopo le foto shock che la ritraggono mentre si inietta dell’eroina, Lindsay Lohan decide di prendersi un periodo di riposo per riabilitarsi, in attesa dell’udienza in tribunale fissata per il 22 ottobre prossimo. Il 7 luglio scorso l’attrice americana è stata condannata per possesso illegale di sostanze stupefacenti a 90 giorni di carcere, di cui però solo tredici trascorsi "al fresco" grazie alla cauzione di 300.000 dollari, pagata per lei. Lindsay Lohan in carcere suscitò molto scalpore ma si pensava che tutto ritornasse nei ranghi e nel silenzio, e che la legge sarebbe stata clemente. Rischia invece davvero grosso Lindsay, che trovata ancora positiva all’eroina, non ha seguito il programma di riabilitazione programmatole, e la condanna potrebbe essere definitiva, anche se si tratta di una superstar di Hollywood. Pare che all’origine della dipendenza della Lohan dalle droghe ci sia un disturbo del sonno, che sta cercando di curare seguendo i consigli del dottor Matthew Edlund, autore del libro “the power of rest”, sperando che un sonno regolare la possa riportare sulla retta via. Per il momento rimarrà rinchiusa in una “rehab” nel sud della california, soprattutto per sottrarsi agli sguardi indiscreti dei paparazzi e molto probabilmente anche da cattive amicizie come Paris Hilton, la cui eccessiva affettuosità ha messo in giro la voce di una Lindsay Lohan lesbica.
Lindsay Lohan ritorna volontariamente in clinica per disintossicarsi.
Nella terza serata di Sanremo 2021, sul palco dell'Ariston tutti i cantanti in gara si sono esibiti con una serie di ospiti per i duetti e hanno intonato le note di grandi classici della musica italiana e iconici brani conosciuti dal grande pubblico. Star della serata è stata Vittoria Ceretti, meravigliosa top model italiana, giunta a Sanremo per condurre con Fiorello e Amadeus la terza puntata del Festival. Per apparire all'Ariston ha scelto splendidi abiti Haute Couture di Valentino, Atelier Versace e Armani Privè. Tra i cantanti in gara hanno brillato per eleganza Noemi, Malika Ayane e i componenti del gruppo La Rappresentante di Lista. Bocciati, invece, gli outfit di Francesca Michielin, Gio Evan e Amadeus. Ecco le pagelle di stile con i voti ai look della terza serata di Sanremo, dedicata ai duetti e alle cover. Va bene che il rosso è il colore must di questo Sanremo (tutti lo stanno indossando), va bene anche che a Sanremo un tocco glam non guasta mai, ma la giacca metallizzata in rosso meglio no. Ancor peggio il secondo modello multicolor, ancora metallizzato, ancora estremo. Bocciato il look del conduttore che sul palco brilla solo per la sua bravura (e non per i look). Amiamo lo stile di Fiorello che per la prima apparizione sul palco sceglie un abito doppiopetto oversize, in tessuto gessato, con tanto di scarpe bicolor dal mood anni '50. Originale ed elegante, trendy e divertente, praticamente perfetto. Regina di stile della terza serata è lei, la meravigliosa Vittoria Ceretti, splendida nei suoi abiti firmati Valentino Haute Couture e Giorgio Armani Privé, linea d'Alta Moda dello stilista italiano. Il primo abito di Valentino è un longdress nero con ruches e fiocco rosa pastello scollato di lato. Il secondo look è splendente, con abito a tubino bustier di Armani Privé e pump luccicanti di Aquazzura. Nero vedo non vedo per il terzo look, firmato Atelier Versace. Elegante e bellissima, Vittoria completa gli outfit con preziosi gioielli Bvlgari e vince la gara di stile della serata. Ci aveva convinto e ammaliato con il suo abito ricoperto di cristalli della prima serata. Ci piace tanto anche in questa terza serata con un outfit super trendy, composto con top che imita le linee di un bustier di lingerie in pizzo nero e pantaloni oversize. Semplice ed elegante. Non siamo certi che il look sia perfetto, però la giacca con decoro metallico sul bavero è divertente e originale, dunque il rapper supera la prova e viene promosso. Quanto ci piace Nesli? Tanto. Ci piace tantissimo anche la sua giacca con cintura morbida in vita e rever a lancia su camicia bianca. Elegante e originale. Non male il look casual, ci piacciono le linee over di giacca e pantaloni. Qualcuno potrebbe obiettare che il look del cantante sia poco adatto a un palco del genere, certo non è glamour ma è fresco e cool. Promosso.
Le pagelle di stile della terza serata di Sanremo 2021 dedicata ai duetti. Sul palco tutti i cantanti in gara ripropongono i grandi successi della musica italiana duettando con una serie di ospiti. Dai look più belli ai vestiti peggiori, ecco i promossi e i bocciati della seconda serata, con i voti agli outfit di conduttori e cantanti sul palco.
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Nel caso di cessione il locatore, se non ha liberato il cedente, puo' agire contro il medesimo qualora il cessionario non adempia le obbligazioni assunte. Le indennita' previste dall'articolo 34 sono liquidate a favore di colui che risulta conduttore al momento della cessazione effettiva della locazione". var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) { document.getElementById('widget-banner-6').id = 'div-banner-3'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-3"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-6').style.display = 'none'; } var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 768) { document.getElementById('widget-banner-7').id = 'div-banner-3'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-3"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-7').style.display = 'none'; } La cessione regolata dall'art. 36 della legge del 1978 n. 392 è una forma di cessione del contratto che trova negli art. 1406 c.c. l'istituto generale. I due istituti anche se si pongono in rapporto di genere a specie si distinguono perchè l'istituto generale (1406 c.c.) è un contratto, necessariamente, trilaterale, in quanto richiede per il perfezionarsi il consenso del ceduto, cessionario e cedente, mentre la forma speciale di cessione (regolata dall'art. 36 della legge del 1978 n. 392) può essere effettuata anche senza il consenso del proprietario, ma solo se il contratto di locazione è ceduto con l'azienda, in altri termini, la cessione dell'azienda comprende anche la cessione del contratto di locazione, indipendentemente dal consenso del locatore. Leggi altro di questo autore Paolo La legge sull'equo canone 29 luglio 1978 n. 392 con l'art. 36 regola la sublocazione e cessione del contratto di locazione. Questo articolo prevede che "Il conduttore puo' sublocare l'immobile o cedere il contratto di locazione anche senza il consenso del locatore, purche' venga insieme ceduta o locata l'azienda, dandone comunicazione al locatore mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento. Il locatore puo' opporsi, per gravi motivi, entro trenta giorni dal ricevimento della comunicazione. Nel caso di cessione il locatore, se non ha liberato il cedente, puo' agire contro il medesimo qualora il cessionario non adempia le obbligazioni assunte. Le indennita' previste dall'articolo 34 sono liquidate a favore di colui che risulta conduttore al momento della cessazione effettiva della locazione". La cessione regolata dall'art. 36 della legge del 1978 n. 392 è una forma di cessione del contratto che trova negli art. 1406 c.c. l'istituto generale. I due istituti anche se si pongono in rapporto di genere a specie si distinguono perchè l'istituto generale (1406 c.c.) è un contratto, necessariamente, trilaterale, in quanto richiede per il perfezionarsi il consenso del ceduto, cessionario e cedente, mentre la forma speciale di cessione (regolata dall'art. 36 della legge del 1978 n. 392) può essere effettuata anche senza il consenso del proprietario, ma solo se il contratto di locazione è ceduto con l'azienda, in altri termini, la cessione dell'azienda comprende anche la cessione del contratto di locazione, indipendentemente dal consenso del locatore. Naturalmente se viene effettuata la cessione del contratto di locazione tutti gli accordi (durata del contratto, canone di locazione) restano invariati, quindi, ad esempio, se il contratto ad uso non abitativo era stato stipulato 7 anni fa, restano solo altri 5 anni di contratto, identico discorso deve essere fatto per il canone di locazione. Ecco, perchè quando c'è una cessione di azienda si tende a stipulare un nuovo contratto di locazione sia per durata sia per canone, quindi, la differenza tra cessione del contratto e nuovo contratto è data proprio dal fatto che con la cessione del contratto restano invariati tutti gli accordi già intercorsi, invece, con la stipula di un nuovo contratto, è possibile modificare gli accordi precedenti. Come si è già accennato la cessione del contratto comporta che tutti gli accordi intervenuti tra locatore e conduttore restano immutati, inoltre, comporta che il nuovo conduttore deve rispettare tutti gli accordi indicati nel contratto di locazione. Da quanto detto discende che al nuovo conduttore sono pienamente "opponibili" tutte le clausole presenti nel contratto di locazione, resta, però, da valutare se sussistono degli accordi tra locatore e conduttore originario che non sono "opponibili" al nuovo conduttore. La domanda può sembrare priva di risconto pratico, ma basta pensare agli accordi tra conduttore e locatore con il quali il corrispettivo della locazione è dichiarato con per un importo minore rispetto a quello reale, in queste ipotesi, il diverso canone di locazione (di solito più alto di quello indicato nel contratto di locazione) è opponibile al nuovo conduttore ? Il nuovo conduttore deve pagare il canone come indicato nel contratto o deve pagare il canone come determinato dagli accordi tra locatore e vecchio conduttore stipulati al di fuori del contratto di locazione ? La questione può essere risolta facendo riferimento all'art. 1409 c.c. rubricato con il titolo di "Rapporti fra contraente ceduto e cessionario" il quale dispone che "Il contraente ceduto può opporre al cessionario tutte le eccezioni derivanti dal contratto, ma non quelle fondate su altri rapporti col cedente, salvo che ne abbia fatto espressa riserva al momento in cui ha consentito alla sostituzione". In sostanza, tutto quello che è presente nel contratto di locazione o tutto quello che è accettato dal terzo subentrante è anche opponibile al nuovo conduttore, tutto quello che non risulta dal contratto di locazione o che non è accettato dal nuovo conduttore non può essere opposto al subentrante. La soluzione indicata non varia se la cessione della locazione è effettuata con un atto autonomo rispetto la cessione dell'azienda oppure se è una clausola della stessa cessione di azienda.
La Cassazione del 28.02.2013 n. 4986 si occupa della cessione del contratto di locazione ad uso commerciale (ex art. 36 legge 29.07.1978 n. 392) e, in particolare, individua quali accordi intervenuti tra conduttore originario e proprietario possono essere “opposti” anche al nuovo conduttore.
Il popolo britannico è con il fiato sospeso mentre attende la nascita del secondogenito di William e Kate. US Weekly, intanto, ha svelato alcuni dettagli sull'ormai imminente parto. Come Lady Diana, anche Kate Middleton partorirà nell'ala privata Lindo del St Mary's hospital. In principio, la duchessa di Cambridge aveva espresso il desiderio di partorire in casa, allestendo una sala parto. La Regina, però, si è opposta alla luce delle tante difficoltà sperimentate dalla donna durante questa gravidanza. Così, anche stavolta tornerà nella struttura dove è nato il principino George e anche William e Harry. Il team medico sarà guidato da Alan Farthing e Guy Thorpe-Beeston. I giornalisti di US Weekly hanno intervistato Georgie McGrath, una donna che ha dato alla luce i suoi due bambini proprio nella lussuosa ala privata dell'ospedale. La McGrath ha rivelato alcuni dei comfort "inclusi nel prezzo"- si parla di circa 9200 euro a notte. Una lista di vini tra cui scegliere e quotidiani per rimanere informati nonostante il ricovero, sono solo alcuni dei servizi forniti. Ecco cosa ha raccontato la fonte. "Quando arrivi, ti sistemano subito nella tua stanza. I pavimenti sono ricoperti con un tappeto, c'è un armadio a muro, un televisore, un bagno personale, un piccolo frigorifero, le tende e un piumone sul letto. Ogni giorno ti portano un menu e non è un menu semplice, si tratta di un buon menu, di cibo delizioso preparato da uno chef. È davvero un bel posto in cui avere un bambino. È molto comodo, ma allo stesso tempo puoi godere del 100% dell'attenzione medica se ne hai bisogno". Inoltre, viene prestata grande attenzione alla sicurezza della futura mamma: "È un posto molto sicuro. Sulla porta c'è un agente della sicurezza e nessuno può entrare se il suo nome non è su una lista specifica". Ma non è tutto. La lussuosa struttura pensa anche a creare una magica atmosfera subito dopo il lieto evento. "Quando hai avuto il tuo bambino e il piccolo viene portato nella nursery, ti viene offerto un pasto con champagne e candele e tutto il resto. Non credo che andrò mai a partorire altrove, dopo aver avuto i miei bambini lì. È stata una gioia, un piacere. Ha reso la vita più semplice".
Costa circa 9200 euro a notte, la lussuosa ala privata Lindo del St Mary’s hospital dove Kate Middleton partorirà. A sua disposizione vini pregiati, uno chef, l’agente della sicurezza e una cena a lume di candela per festeggiare romanticamente il nuovo arrivato.
Non accenna a stabilizzarsi la situazione in Libia e, soprattutto dopo l'apparizione di Gheddafi alla Tv di Stato, a Tripoli ma soprattutto a Bengasi resta altissima la tensione tra manifestanti e forze dell’ordine, con centinaia di vittime e la sensazione di essere ormai in una situazione di piena guerra civile. Il quadro che si va sempre più delineando è quello di un paese ridotto alla fame, di un popolo ormai stanco di una dittatura che dura dal 1 settembre 1969, allorquando il colonnello Gheddafi rovesciò la monarchia di re Idris. La rivolta del popolo libico è solo l’ultimo atto di un fermento rivoluzionario che sta attraversando tutto il Nord Africa e che ha già visto profondamente mutati gli assetti politico-istituzionali della Tunisia e dell’Egitto dopo la cacciata, rispettivamente, di Ben Ali e di Mubarak. Gli interrogativi su quanto ciò che sta avvenendo in Nord Africa possa incidere sulla ricomposizione di un nuovo scacchiere geo-politico si moltiplicano. Non va dimenticato che per anni il regime di Mubarak ha svolto il ruolo di unico “alleato” di Israele tra i paesi arabi (non a caso nei giorni della rivolta egiziana fu il solo premier israeliano Netanyahu ad esprimere sostegno a Mubarak), per non parlare del timore che le rivolte nordafricane più che tracciare la strada della transizione democratica, possano aprire le porte al fondamentalismo islamico. A tener banco in queste ore, però, è un’altra questione, legata in special modo alla situazione libica: la possibilità che si determinino imponenti flussi migratori verso l'Europa ed in particolar modo verso il nostro paese. Le dichiarazioni del Ministro degli Esteri italiano lasciano poco spazio ai dubbi: “Sappiamo cosa ci aspetta quando verrà giù il sistema – paese Libia: un’ondata anomala di 2-300mila clandestini, un esodo biblico”. Se davvero dovesse verificarsi quanto prefigurato dal Ministro Frattini, il nostro paese si troverebbe a dover fronteggiare un’emergenza umanitaria senza precedenti e la situazione già precaria che si vive su quelli che saranno i probabili punti d’approdo dei migranti, vedi Lampedusa, rischierebbe di collassare del tutto. In questo scenario la richiesta d’aiuto formulata dal Governo Italiano nei confronti dell’Unione Europea appare, più che sensata, legittima. Il Ministro Frattini ha più volte ribadito che non si tratta di chiedere all’Unione Europea di farsi carico di una eventuale redistribuzione dei migranti sui territori nazionali ma, piuttosto, di mettere in campo un “meccanismo serio di ripartizione degli oneri economici, sociali e anche umani del flusso migratorio che uno o più Paesi membri, in particolare del Mediterraneo, potrebbero subire». Sulla risposta che l’Unione Europea sarà in grado di costruire su un tema così delicato come quello dei migranti si misurerà buona parte della consistenza e dello spessore del progetto politico europeo. Non può passare il messaggio che di fronte a processi di così vasta portata ogni membro dell’Unione venga lasciato solo a se stesso. Sarebbe una visione profondamente miope ed andrebbe a minare il presupposto stesso di un’organizzazione politica come l’Unione Europea. Certo, la sensazione è che il Governo sia arrivato ancora una volta impreparato su un tema così delicato, così come sottolineato anche da Laura Boldrini, attualmente portavoce dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), in una recente intervista a L'Unità, nella quale si faceva notare l'inadeguatezza della scelta di smantellare i centri di accoglienza "di eccellenza" certi delle rassicurazioni del colonnello Gheddafi sul "contenimento" dei flussi migratori (a che prezzo verrebbe da chiedersi…). Allo stesso tempo, fonti diplomatiche raccolte dal Corsera hanno messo in evidenza come "non possa essere un problema per un Paese di 60 milioni di abitanti accogliere poche decine di migliaia di persone, specie se si ricorda di quanto nazioni come la Germania hanno saputo mettere in campo in passato di fronte a ben più imponenti masse di profughi". Detto questo c’è anche da interrogarsi, allo stesso tempo, sul perché parecchi governi europei (tra questi spicca l’Italia) abbiano favorito negli anni il consolidarsi di relazioni economiche con la Libia, a tutto svantaggio di una seria analisi sulla mancanza di pratiche democratiche e sulla condizione materiale del popolo (che certamente ha un reddito pro capite superiore a quello dei Paesi vicini, ma in un sistema di sempre crescente divario sociale). Si possono sacrificare, sull’altare del profitto e dello “sviluppo” economico, il rispetto dei diritti umani e la negazione delle libertà fondamentali? Per quale ragione in ambito europeo (fatte salve rarissime eccezioni) nessuno ha mai denunciato la costituzione di veri e propri lager da parte del governo libico, come riportato da numerose organizzazioni umanitarie, nei quali venivano rinchiusi profughi provenienti dalla Somalia, dall’Eritrea, dall’Etiopia? In buona sostanza, oggi più che mai, non è possibile ricondurre la situazione libica ad una mera questione di flussi migratori riguardanti la tenuta dell’ordine pubblico nei nostri paesi. Né tantomeno possono ricever credito le stravaganti affermazioni di qualche ministro nostrano, notoriamente sensibile al tema dell’immigrazione. Tutto ciò rimanda ad una più generale considerazione sulla necessità di costruire una politica estera comune da parte dell’Unione Europea. Una politica estera che favorisca processi di costruzione democratica nei paesi ancora guidati da regimi illiberali, tanto più se questi paesi si affacciano sul Mediterraneo. Anche perchè la messa in campo di una politica di questo tipo si rivela non soltanto auspicabile dal punto di vista morale, ma anche interessante dal punto di vista economico: favorire processi di democratizzazione e di sviluppo in questi paesi significherebbe aprire un ventaglio di possibilità di diverso tipo e certamente contribuirebbe a stabilizzare l'intera area e ad allentare le tensioni.
Il drammatico epilogo della dittatura di Gheddafi rischia di provocare una vera e propria emergenza umanitaria: sulle nostre coste sono attesi migliaia di profughi e clandestini. Ma quali sono le responsabilità ed i compiti dell’Unione Europea?
Giuliana De Sio è la madrina ufficiale del Torino GLBT, da sempre un interprete fuori dagli schemi, protagonista del meglio della cinematografia italiana degli anni Ottanta e di lavori teatrali impegnativi, come l'indimenticabile Notturno di donna con ospiti di Annibale Ruccello, per la regia di Enrico Maria Lamanna. Particolarmente amata dal pubblico gay, lesbo, bisex e trans, proprio per la sua propensione a ruoli spregiudicati e fortemente introspettivi, l'attrice napoletana ha fatto il punto sullo stato del cinema italiano. Negli ultimi anni c'è troppo conformismo nel cinema italiano, sembra ci siano solo quattro attori e quattro attrici, sempre Servillo e Buy, Buy e Servillo. Il pubblico poi si stanca e cerca altro, manca il pluralismo. C'è la paura di uscire dal seminato, si osa poco e il nostro cinema alla fine ha poco appeal. Buona notizia per i fan de Il bello delle donne, una produzione molto amata in passato. L'attrice, vista questa stagione a L'Onore e il Rispetto 3, annuncia una nuova stagione:
Giuliana De Sio, madrina del Festival GLBT di Torino, inveisce contro il sistema del cinema italiano: “Sembra che ci siano solo Servillo e Buy, Buy e Servillo. La gente poi si stanca”.
Ha sposato Marco Bocci, è incinta di un bambino dell’attore ma Laura Chiatti non rinuncia alla sua fama da sex symbol, la stessa che ha contribuito a renderla famosa oltre, ovviamente, alla sua indiscutibile bravura. I fotografi del settimanale “Diva e Donna” sono riusciti a beccarla mentre passeggia da sola per le strade di Roma indossando un abbigliamento casual, senza alcuna pretesa. L’unico dettaglio ammiccante che l’attrice si è concessa è la t-shirt bianca, portata rigorosamente senza reggiseno. Laura non mostra solo il pancino già evidente sebbene sia solo ai primi mesi. È ben altro quello che del suo corpo riusciamo a intravedere grazie agli scatti in questione. Laura sta approfittando di questo momento per riposarsi dopo il periodo frenetico terminato solo 2 settimane fa con le nozze che sono diventate uno degli eventi più seguiti dell’anno. Il lavoro sul set dovrà attendere. La bellissima attrice ha scelto di viversi la gravidanza con tutta la calma del caso, posticipando il lavoro a quando il bambino sarà nato.
L’attrice Laura Chiatti è stata beccata mentre passeggia a Roma sfoggiando il pancino e…anche qualcos’altro. La moglie di Marco Bocci, infatti, pare aver dimenticato di indossare il reggiseno.
Nancy Coppola e il mistero del peso. Nel corso dell'ultima diretta non è passato inosservato l'appunto che Vladimir Luxuria ha fatto alla cantante partenopea, in cui le fa notare come tra tutti i naufraghi, apparsi smagriti e comunque visibilmente con qualche chilo di meno, l'unica a non avere perso neanche un centimetro di girovita sembra proprio lei, la focosa cantante neomelodica. C'è un mistero! Tu mi devi spiegare come fai a non aver perso un solo etto, l'unica di tutta l'Isola! Quale alga strana mangi che tiene così in forma? Sei bella, eh. Nancy Coppola non è mai stata una silhouette, è sempre stata molto formosa eppure ci tiene a ribattere a quanto detto da Vladimir Luxuria al momento di fare la nomination: Tutti mi dicono che sono dimagrita, poi non so cosa arriva a casa.
Vladimir Luxuria ha fatto notare come la cantante napoletana sia l’unica a “non aver perso neanche un etto” da quando è sull’Isola, lei replica: “Mi vedo più sgonfia in realtà”. Ma resta la meno dimagrita di tutto il gruppo di naufraghi.
Paolo Crivellin e Angela Caloisi sono i protagonisti del numero settiamale di "Uomini e Donne magazine". A poco più di un mese dalla scelta in televisione, ai due viene chiesto come stanno andando le cose. Angela è un fiume in piena, Paolo sembra essere più riservato ma comunque si lascia andare ad una serie di dettagli sulla loro intimità. I due, inoltre, confermano che se dovesse arrivare una proposta per Temptation Island la prenderebbero di certo in considerazione. "È come si conoscessimo da sempre". La coppia sembra molto affiatata e chiaramente sta vivendo il suo momento migliore. L'inizio di una relazione appare sempre rose e fiori Appena si sono spente le telecamere siamo rimasti qualche giorno a Roma in un appartamento. La sera ci siamo ritrovati a parlare senza alcun tipo di imbarazzo ed è stato magico. E sì…anche la prima notte è andato tutto benissimo come ogni altra cosa (ride, ndr). Tutto è accaduto in maniera molto naturale. Come se ci conoscessimo sa sempre. Bellissimo. Tra me e Paolo è nata subito una grande complicità. L’esterna determinante penso sia stata quella a Torino, quando sono andata da lui per chiarirci dopo una lite. Il fatto di essere stati così bene insieme, nonostante le incomprensioni, credo abbia fatto capire ad entrambi quanto fossimo legati. E ritrovarsi è stato bellissimo. Torino è stata la prima tappa del nostro amore, l’inizio del viaggio, il luogo dove, solo guardandoci, ci siamo detti tutto. Per Paolo Crivellin questo è un momento d'oro. Ammette che pensava ci volesse più tempo per affinare la loro complicità e per adesso vanno davvero d'amore e d'accordo. La nostra complicità mi ha stupito, credevo ci volesse più tempo. Siamo molto diretti e abbiamo impostato da subito un rapporto maturo in cui si affronta ogni problema anche se, a dire il vero, fino ad ora non ce n’è stato il bisogno. Andiamo d’amore e d’accordo. Come spesso accade, le fresche coppie di "Uomini e Donne" sono spesso testate a "Temptation Island". Se dovessero fare una proposta alla neonata coppia, i due ammettono la possibilità di tenere la proposta in considerazione. La reazione di Angela a una possibile partecipazione: È una proposta che prenderemo in considerazione. Onestamente penso che si tratti di una trasmissione molto difficile, però se dovessi continuare ad avere queste certezza e a riporre la stessa fiducia che ho oggi in Paolo, potrei anche pensare di accettare. Senza problemi o paure.
La coppia dopo la scelta sta bene e in salute e ammette che, qualora dovesse arrivare una proposta da parte degli autori, considererebbero una partecipazione a “Temptation Island”.
"Tacchi rossi e calze a rete, cravatte e abiti su misura: i mondi si scontrano all'incrocio tra la vivace Langstrasse e l'ultra moderna Europaallee. Le riunioni d'affari si svolgono durante il giorno e la sera le luci al neon tremolano sopra le sbarre", così si presenta il 25hours Hotel Langstrasse, l'hotel più di tendenza a Zurigo. L'albergo è ispirato dal contrasto tra i moderni edifici di Europaallee, il nuovo quartiere a ridosso della stazione di Zurigo con grattacieli, banche e negozi alla moda, e il vicino quartiere a luci rosse. Progettato dal designer Werner Aisslinger e il suo team, il 25hours Hotel Zurich Langstrasse è molto più di un semplice albergo: è il bar più cool di Zurigo, uno dei migliori ristoranti della città, una residenza per artisti, un luogo dove lavorare o rilassarsi. Il 25hours Hotel Langstrasse sorge in una posizione strategica a Zurigo, tra Europaallee – il progetto nascente a ridosso della stazione con grattacieli per banche, ristoranti e negozi alla moda – e la vivace Langstrasse, che ospita il "quartiere a luci rosse" con bar e boutique indipendenti. L'albergo ha una vista unica sopra le file di binari che immettono nella stazione di Zurigo, che dista 5-10 minuti a piedi, e lo skyline della città ad ovest. L'albergo si differenzia dai soliti hotel di design perché crea al suo interno un vero e proprio microcosmo autonomo. Cuore di questa città nella città è il piano terra che ospita il Cinchona Bar, frequentato da una clientela giovane e cosmopolita, e il NENI restaurant, dall'atmosfera accogliente e contemporanea, dove gustare piatti orientali per pranzo e fino a tarda ora. Le camere del 25hours Hotel Langstrasse sono arredate con gusto scandinavo impeccabile. Ogni stanza vanta arredi minimal, materiali naturali, carta da parati alla moda e soprattutto un'ampia doccia completamente vetrata da cui godere dell'atmosfera di relax dell'albergo e di una vista mozzafiato della città. Ogni camera è inoltre fornita di una polaroid con otto scatti da lasciare in albergo o portare con sé in ricordo del fantastico soggiorno. Durante la permanenza in albergo viene messo a disposizione degli ospiti l'uso di una FREITAG, l'iconica borsa di Zurigo fatta con il riciclo delle tele dei camion, e se ti è piaciuta si può comprare nello shop dell'albergo. L'hotel offre inoltre la possibilità agli ospiti dell'albergo di usufruire di una sauna e una palestra posti all'ultimo piano dell'edificio, con vista mozzafiato sulla città.
Molto più di un semplice albergo, 25hours Hotel Zurich Langstrasse è il bar più cool di Zurigo, uno dei migliori ristoranti della città, una residenza per artisti, un luogo dove lavorare o rilassarsi. Tutto questo in un unico edificio moderno tra Europaallee e la vivace Langstrasse, dove inizia il “quartiere a luci rosse” di Zurigo.
Il 23 dicembre scorso si era allontanato dalla casa dei nonni a Sant’Arcangelo (Potenza) e da allora nessuno aveva più avuto sue notizie. Giuseppe Sansanelli, ventiseienne originario della Basilicata ma da tempo residente con la famiglia a Castel San Pietro (Bologna), ai parenti aveva detto che voleva andare a correre per qualche ora, come faceva spesso la mattina, ma a casa non è più tornato. Dopo l’allarme lanciato dai familiari sono iniziate le ricerche e del caso ha parlato anche la trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?”, che l’altra sera ha annunciato il ritrovamento di un corpo in un pozzo nella contrada Sant’Elia a Sant’Arcangelo. Sarebbe proprio quello di Giuseppe. Il cadavere ritrovato in un pozzo dal proprietario del terreno – Il cadavere è stato scoperto dal titolare dell’azienda agricola proprietario dei terreni dove si trova il pozzo. L’uomo ha subito allertato i carabinieri che, con l’ausilio dei vigili del fuoco intervenuti sul posto, hanno recuperato il corpo. A “Chi l’ha visto?” il proprietario del terreno avrebbe anche detto anche che qualche giorno prima del ritrovamento del corpo aveva dato un’occhiata nel pozzo, “ma l’acqua era limpida”. Insomma non avrebbe quindi visto il corpo nei giorni precedenti la macabra scoperta. Il magistrato che coordina le indagini ha disposto l’autopsia per accertare le cause della morte.
Del giovane di 26 anni, residente a Castel San Pietro (Bologna) ma originario di Sant’Arcangelo dove si trovava per trascorrere le festività natalizie con nonni e parenti, non si avevano notizie dal 23 dicembre scorso.
La puntata di Amici di oggi si è rivelata davvero ricca di ospiti: non ci sono stati, infatti, soltanto i soliti ospiti musicali impegnati a promuovere i propri nuovi lavori discografici ma anche il cast di Natale in Sudafrica, De Sica e Belén inclusi. Oggi, però, è stato un giorno davvero speciale per Amici dal momento che è stato ospite Marco Mengoni, il celebratissimo vincitore della terza edizione di X-Factor. Maria de Filippi ha deciso di mettere da parte ancora una volta la rivalità tra le due trasmissioni e concedere l'opportunità ad un ex del talent nemico di presentare il proprio singolo durante il suo Amici. Dopo l'annuncio dell'addio ufficiale a X-Factor di Mara Maionchi per passare proprio ad Amici, l'ospitata di Marco Mengoni arriva come una sorta di tregua tra i due programmi scopritori di talenti musicali italiani. Marco Mengoni, in occasione della sua partecipazione ad Amici ha raccontato un aneddoto a Maria de Filippi in merito ad un suo passaggio alla trasmissione in qualità di pubblico: durante la settimana edizione di Amici, infatti, il vincitore di X-Factor era stato tra il pubblico per tifare Antonino.
Marco Mengoni incanta il pubblico di Amici con Un Giorno Qualunque: ecco il video.
“La città delle cinquecento cupole”, così è stata definita Napoli, perché è all'incirca questo il numero delle sue chiese. Nei vicoli e nelle piazze, tra bellissime guglie e palazzi d’epoca, le chiese di Napoli incantano turisti e partenopei; mostrano l’arte gotica e barocca e le ibridazioni nate dalla fusione di diversi stili e dalle integrazioni realizzate, per esempio, a seguito di terremoti o bombardamenti. Sotto forma di passeggiata ideale, presentiamo qui la nostra selezione delle 10 chiese più belle di Napoli: con un paio di eccezioni, si tratta di edifici situati a pochi passi l’uno dall’altro nel cuore del centro storico cittadino, per lo più lungo i decumani principali della città antica, via dei Tribunali e Spaccanapoli. Prima di addentrarci tra le antiche vie, lasciamo che ad aprire il nostro elenco sia la basilica di San Francesco di Paola, una delle immagini-simbolo più note della città partenopea. 1. San Francesco di Paola. Incornicia l’enorme piazza del Plebiscito con il maestoso e celebre colonnato, mentre evoca neoclassicamente il Pantheon di Roma sia nella facciata che nell’interno. L’imponente chiesa ottocentesca, con il timpano su colonne ioniche, le tre alte cupole e la pianta circolare, per la sua imponenza è uno dei luoghi più amati e visitati della città. 2. Gesù Nuovo. In piazza del Gesù, dietro la facciata a bugne di pietra nera del rinascimentale palazzo Sanseverino, si sviluppa la chiesa barocca che ospita il corpo di Giuseppe Moscati e moltissimi ex voto a lui dedicati. Tra ricche decorazioni marmoree, affreschi e dipinti, l’interno presenta, tra gli altri, lavori di Ribera, Fanzago, Giordano. 3. Santa Chiara. La più grande e affascinante basilica gotica di Napoli, pur rimaneggiata con interventi barocchi e danneggiata dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, presenta la sua impostazione originaria insieme a notevoli opere d’arte come un sepolcro monumentale attribuito a Tino di Camaino e resti di affreschi attribuibili a Giotto. Imperdibile inoltre lo splendido chiostro maiolicato, uno dei gioielli nascosti più preziosi della città. 4. San Domenico Maggiore. A pochi passi dalla chiesa del Gesù e da Santa Chiara, lungo la via definita Spaccanapoli, la chiesa di San Domenico si erge sulla piazza omonima con la parte absidale. Di impianto gotico con interventi barocchi ha ospitato ed ospita importanti opere d’arte: fu questa chiesa, ad esempio, la sede originaria della Flagellazione di Cristo di Caravaggio, oggi al Museo di Capodimonte.
Gotiche o barocche, imponenti o minute, le chiese della città partenopea raccontano la sua storia, l’arte e le tradizioni. In una passeggiata ideale per il centro storico, presentiamo la nostra selezione delle dieci chiese più belle di Napoli.
Si era rifugiata in una lussuosa villa Boville Ernica, in provincia di Frosinone. E lì, in quello che viene considerato uno dei borghi più belli d'Italia, continuava ad incontrare gli affiliati. Secondo gli inquirenti continuava a tenere in mano le redini del clan, al cui comando era subentrata dopo l'arresto del fratello, il superboss Michele "Capastorta". Elvira Zagaria, ritenuta figura di spicco del sodalizio camorristico dei Casalesi, è stata arrestata questa mattina, 20 agosto, in una operazione congiunta della Squadra Mobile di Frosinone e dei militari della Guardia di Finanza di Frosinone, arrivata dopo indagini coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Frosinone. La donna, gravata da numerosi precedenti penali, era stata arrestata nel 2015 insieme ad altri esponenti della fazione criminale fondata dal fratello e accusata di associazione mafiosa: era risultata coinvolta durante le indagini che avevano fatto luce sulle infiltrazioni del clan Zagaria nell'imprenditoria, compresi gli appalti ospedalieri di Caserta, culminate con l'emissione di ordinanza cautelare per 24 persone e sequestri per milioni di euro. Quando le inchieste avevano spazzato via il gotha della fazione, dopo l'arresto del fratello, di tutti gli affiliati maschi ai vertici e la morte del marito, Francesco Zagaria, Elvira Zagaria era diventata la donna boss a capo del clan. Il 28 marzo 2019 è stata condannata in secondo grado a 7 anni per associazione mafiosa. Detenuta nella casa circondariale di Messina, il 31 maggio 2019 era stata scarcerata a seguito di una specifica istanza e le erano stati concessi i domiciliari che stava scontando nella villa di Boville Ernica.
Torna in carcere Elvira Zagaria, sorella del superboss Michele “capastorta” e secondo gli inquirenti alla guida del clan: nella sua lussuosa villa di Boville Ernica, uno dei borghi medievali più belli d’Italia, nel Frusinate, riceveva visite dagli affiliati e continuava a dirigere la cosca di camorra fondata dal fratello.
Le unghie sono un'irrinunciabile arma di seduzione per ogni donna e, sfoggiare una manicure con unghie perfette, è importante per valorizzarle al meglio. Si parte dalla cura delle mani con una buona manicure, stando attente a limare le unghie in modo giusto e con delicatezza per evitare di spezzarle, e l'utilizzo di rimedi naturali per renderle più sane e forti oltre ai segreti per far durare più a lungo lo smalto. Scopriamo i segreti per avere unghie perfette e i consigli per una manicure duratura. Avere mani in ordine e unghie perfette è sempre importante se vogliamo apparire impeccabili, ci sono poi occasioni particolari che lo richiedono ancora di più, ad esempio è importante avere unghie perfette a capodanno per poter sfoggiare una manicure particolare e adatta alle festività, ma anche una manicure perfetta per il matrimonio è indispensabile, in una giornata in cui anche le mani sono in primo piano. Ecco i segreti per avere a casa unghie perfette al naturale senza ricostruzione o gel. Per prima cosa, se avete dello smalto sulle unghie, rimuovetelo con un solvente delicato, poi massaggiate bene le mani con una crema emolliente per nutrire, insistendo nella zona intorno alle unghie. Mettete le mani in acqua per almeno 2 minuti e dopo spingete le cuticole con un bastoncino d'arancio, verso l'attaccatura. Ora, per avere unghie perfette fai da te, passiamo alla limatura, anticipando che non esiste la lunghezza perfetta ma che dipende dal gusto personale, dall'occasione ma anche dalla forma della nostra mano, ad esempio se avete dita tozze non scegliete la forma quadrata che tende ad accorciarle ma preferite la forma a mandorla o con la punta allungata. Per limare le unghie alla perfezione dovete fare attenzione che siano della stessa lunghezza cercando di seguire il senso naturale dell'unghia, preferendo una lima di cartone che è meno invasiva. Cercate di ridurre l'unghia, utilizzando la lima sempre nella stessa direzione e facendo in modo che gli angoli non siano appuntiti. Per terminare, e avere unghie perfette fatte in casa, usate una lima da lucidatura per togliere tutti i residui che potrebbero essere rimasti all'interno del bordo dell'unghia. Usate anche questa lima sempre nella stessa direzione per ottenere un risultato perfetto e omogeneo. Già una buona limatura vi permetterà di avere unghie perfette siano esse lunghe o corte, inoltre è un procedimento indispensabile anche prima di applicare le unghie finte alla perfezione. E per unghie dei piedi perfette? Prima di procedere alla pedicure ammorbidite i piedi con una acqua e bicarbonato, poi limate le unghie dei piedi tenendo la lima in posizione parallela. Se volete applicare lo smalto, preoccupatevi prima di distanziare le dita e poi mettete lo smalto partendo dalla punta dell'unghia. A volte succede che appena applicato lo smalto questo si sbecchi, diventi opaco o addirittura che si sfogli, rendendo necessaria l'eliminazione. È possibile far durare più a lungo uno smalto? Innanzitutto, prima di applicare lo smalto, dovete prendervi cura delle unghie, per fare in modo che lo smalto aderisca perfettamente e che duri più a lungo. Fate uno scrub delicato alle mani e massaggialo anche sulle unghie, eliminando poi ogni residuo con dell'acqua tiepida. In questo modo la superficie dell'unghia sarà perfettamente levigata. Prima di stendere lo smalto preparate l'unghia con una base, che servirà per aumentare la durata dello smalto e per proteggere le unghie dal contatto diretto con lo smalto colorato che le potrebbe macchiare. Una volta che la base è asciutta potete procedere con lo smalto:agitate il flacone per miscelare bene il prodotto poi stendetene due strati, uno leggero per dare un velo di colore all'unghia, mentre, con il secondo strato, otterrete un colore uniforme e pieno: procedete stendendo lo smalto partendo dal centro dell'unghia e tirando una riga fino alla punta, stendete il secondo tratto in senso orizzontale lungo la cuticola e proseguite salendo sul bordo destro e sinistro. Lasciate asciugare perfettamente lo smalto tra uno strato e l'altro: in questo modo il colore sarà fissato alla perfezione e durerà più a lungo. Per rendere il colore più lucido e duraturo è indispensabile l'applicazione di un top coat: stendilo con uno strato leggero e uniforme una volta che lo smalto è asciugato per evitare che si creino delle bolle. Se volete una manicure impeccabile dovete prenderti il tempo necessario perché lo smalto asciughi completamente: se però avete poco tempo a disposizione potete provare ad immergere le mani in una ciotola con acqua ghiacciata. La reazione fredda contribuirà ad asciugare più velocemente lo smalto. É indispensabile poi proteggere l'unghia, soprattutto nei primi giorni dopo la manicure: quando fate i lavori di casa indossate sempre dei guanti di latrice in modo che l'acqua e gli agenti chimici dei detersivi non deteriorino lo smalto. Invece del bagno in vasca, preferite una doccia rigenerante, in modo da evitare che l'unghia si sfaldi a causa del troppo tempo passato in acqua. Se vogliamo uno smalto che lasci le nostre unghie perfette più a lungo possiamo scegliere quello semipermanente che è un prodotto foto indurente che può essere considerato a metà strada tra lo smalto comune e la ricostruzione in gel. È consigliabile però fare almeno la prima applicazione dall'estetista e poi provarci a casa acquistando dei kit appositi per applicare lo smalto semipermanente che contenga la lampada UV, essenziale per fissare il colore.
Per avere unghie perfette ci sono dei semplici consigli da seguire per avere una manicure impeccabile anche a casa tua. Scopri come prenderti cura delle tue unghie: come limarle, come far durare di più lo smalto e tutti i segreti per averle sempre perfette.
La proposta di matrimonio è un momento importante nella vita di ogni coppia. Tutto deve essere organizzato nei minimi dettagli per sorprendere la propria fidanzata con un'idea insolita ed originale. Ci si sposa una volta e bisogna essere creativi. Scopriamo quali sono state le idee più assurde e romantiche del 2014 per chiedere la mano alla propria partner. 1. Brian e Shenna – Brian è stato capace di fare una proposta di matrimonio davvero romantica alla sua fidanzata. Stavano organizzando insieme la mostra d'arte "Love Letters" e, mentre lei raccontava della sua storia d'amore perfetta, Brian ha scritto sul muro "Vuoi sposarmi?", lasciandola letteralmente senza parole. 2. Barbara e Luca – Luca è decisamente il perfetto principe azzurro. Per chiedere a Barbara di sposarlo ha organizzato un flash mob davanti all'Arena di Verona. La donna aveva da poco affrontato 21 interventi chirurgici per combattere una malattia mortale e la sorpresa del suo fidanzato è stato uno tra i momenti migliori della sua vita. 3. Omar e Susan – Questi due fidanzatini sono stati costretti a stare lontani per quattro mesi e a viaggiare tra Londra e Los Angeles a causa del lavoro. Omar ha avuto però un'idea sensazionale. Con la collaborazione degli amici più cari, è riuscito ad organizzare un falso colloquio di lavoro per Susan, la quale, una volta arrivata, ha scoperto la sorpresa incredibile del suo amore. Ovviamente, è impazzita dalla gioia. 4. L'uomo che inscena le finte proposte di matrimonio – La fidanzata di quest'uomo aveva scoperto che presto lui le avrebbe chiesto di sposarla. Così, lui ha deciso di sorprenderla comunque, inscenando delle finte proposte di matrimonio, fino ad arrivare a quella reale, proprio quando la ragazza aveva cominciato a perdere le speranze. 5. Olivia e Mal – Si tratta di due ragazze innamorate, che hanno viaggiato dal Canada a New York per dichiararsi amore eterno. Una volta raggiunto il ponte di Brooklyn, però, l'anello di diamanti è caduto nel fiume e non è stato più ritrovato. In compenso, la proposta di matrimonio è diventata davvero insolita. 6. 99 iPhone per chiederle la mano – Tutto questo avviene in Cina, dove un ragazzo ha chiesto alla sua donna di sposarlo regalandole 99 iPhone 6. Nonostante il capitale speso, l'uomo non è riuscito a conquistare la sua ragazza. La prossima volta che vorrà chiedere a qualcuna di sposarlo, ci penserà sicuramente due volte. 7. Tyne e Jamie – Tyne ha sorpreso la sua fidanzata Jamie con un'idea davvero insolita. Ha finto di realizzare una cartolina natalizia con una foto di famiglia, ma in realtà, con la complicità dei suoi parenti, ha chiesto alla ragazza di sposarlo.
La proposta di matrimonio deve essere romantica, sorprendente ed eccitante. Scopriamo quali sono state le idee più insolite del 2014 per chiedere la mano alla propria donna.
La maggior parte di noi ha sperimentato in prima persona che non dormire abbastanza ha conseguenze importanti sul nostro modo di affrontare la giornata successiva. Irritabilità e senso di stanchezza sono solo alcuni degli effetti della carenza di sonno e numerose ricerche si sono concentrate sulle conseguenze di un riposo notturno non adeguato. Tuttavia, solo pochi gli studi hanno focalizzato l'attenzione sulla possibilità che una variazione della durata del sonno possa influire sulla reattività affettiva delle persone e il modo in cui rispondono agli eventi positivi della vita quotidiana. In tal senso, un team di ricercatori della University of British Columbia di Vancouver, in Canada, ha voluto valutare la possibile correlazione tra la durata del sonno notturno e le fluttuazioni quotidiane dello stato d'animo in risposta agli eventi che si verificano nella giornata successiva. “Anche piccole variazioni – spiega Nancy Sin, psicologa e autrice principale della ricerca – possono avere conseguenze sul modo in cui le persone rispondono agli eventi positivi della vita quotidiana. Quando le persone sperimentano qualcosa di positivo, come ricevere un abbraccio o trascorrere del tempo a contatto con la natura, in genere si sentono più felici in quel momento. Tuttavia, abbiamo scoperto che quando una persona dorme meno del solito, non ha la stessa spinta nelle emozioni positive indotte dagli eventi positivi”. Fortunatamente, dicono i ricercatori, questo effetto va anche nella direzione opposta: dormire più a lungo fa vivere in maniera ancora migliore gli eventi positivi e protegge queste emozioni dagli effetti dello stress quotidiano. Un influsso che gli studiosi hanno scoperto essere addirittura maggiore nelle persone che soffrono di problemi di salute cronici, come il dolore cronico. “Quando il riposo notturno era durato più a lungo del solito – ha aggiunto Sin –, le persone con condizioni di salute croniche hanno riportato un maggior numero di esperienze positive nella giornata successiva”. Per arrivare a queste conclusioni, il gruppo di lavoro ha preso in esame i dati di un sondaggio condotto su quasi 2mila adulti di età compresa tra i 33 e 84 anni. Dopo aver valutato le loro condizioni di salute al basale, ai partecipanti è stato chiesto di riportare la durata del sonno notturno di otto giorni consecutivi e di riferire dello stess quotidiano e dell'esperienza di tutti gli eventi positivi e negativi. I risultati dello studio, pubblicati sulla rivista Health Psychology, hanno indicato che la mancanza di sonno è strettamente legata alla percezione degli eventi positivi della giornata seguente ma, inaspettatamente, non ha alcun legame con l'esperienza di emozioni negative.
Pubblicato su Health Psychology, il lavoro ha preso in esame i dati di un sondaggio condotto su circa 2mila adulti di età compresa tra i 33 e 84 anni: anche piccole variazioni della durata del sonno notturno posso avere conseguenze sul modo in cui le persone rispondono agli eventi positivi del giorno successivo.
Ieri sera in occasione della diretta di Extra Factor sono state annunciate le varie canzoni che i concorrenti di X-Factor si troveranno a cantare durante la terza puntata del talent-show che fa concorrenza ad Amici. Come era successo la scorsa settimana con la lista delle canzoni previste per la seconda puntata, anche in questo caso ci troviamo davanti ad un elenco davvero variegato dal momento che deve tener conto delle abilità e dei gusti canori dei vari concorrenti. E così si inizia con la cantante superstite del gruppo Anna Tatangelo, la polemica Dorina che si esibirà sulle note di un'Emozione da poco di Anna Oxa. Vedremo martedì se la ragazza ha imparato a fidarsi di Lady Tata dopo la lite avvenuta tra le due nei giorni scorsi. Per quanto riguarda il gruppo del giudice Elio troviamo Nevruz che interpreterà Lithium dei Nirvana, Nathalie alle prese con Piccolo uomo di Mia Martini e I'll never fall in love di Bart Bacharach per Manuela. Ancora una volta Enrico Ruggeri si trova al centro della polemica suo malgrado dal momento che Cristiano Malgioglio, opinionista di X-Factor, ha avuto da ridire su alcune delle sue scelte. Ruggeri, infatti, avrebbe assegnato al duo Kymera un suo brano, Polvere, mentre agli Effetto Doppler è toccato Don't stop me now dei Queen. Secondo Malgioglio i Queen sono intoccabili ed è impossibile affidare un simile brano durante un programma televisivo di questo tipo. Staremo a vedere martedì cosa avranno combinato gli Effetto Doppler per giudicare. I Borghi Bros, sempre di Enrico Ruggeri, dovranno invece interpretare Piazza Grande di Lucio Dalla.
Vi presentiamo la lista dei brani scelti dai giudici e i vocal coach per i concorrenti di X-Factor in vista della terza puntata del talent show di rai2.
Non le ha solo dato una spinta facendola cadere a terra: ha colpito più volte Chiara Ugolini con violenza per impedirle di reagire. Emanuele Impellizzeri, attualmente in carcere per l'omicidio della 27enne ritrovata morta in casa nel Veronese dal fidanzato, le ha tappato la bocca con un panno imbevuto di candeggina per stordirla, lesionandole così in diversa misura gli organi interni. I primi risultati dell'autopsia sementiscono la confessione fatta da Impellizzeri dopo che le forze dell'ordine lo hanno fermato lungo la A1, mentre fuggiva in moto. La vittima ha lottato con tutte le sue forze in una vera e propria colluttazione per evitare l'aggressione a sfondo sessuale. Il corpo della 27enne riporta segni di percosse alla nuca, all'addome e al torace. Secondo i primi rilievi, decisivo nel decesso anche il ruolo della candeggina che avrebbe definitivamente danneggiato gli organi. A definire però questo particolare saranno ulteriori esami: le autorità vogliono infatti capire se Impellizzeri abbia o meno costretto la 27enne a ingerire il liquido prima di tapparle la bocca con lo straccio. Dal cercere di Sollicciano nel quale è rinchiuso, l'uomo si è chiuso nel silenzio, avvalendosi della facoltà di non rispondere. Per adesso, quindi, le forze dell'ordine dispongono della frammentaria confessione che il 38enne ha rilasciato al momento del fermo. Il gip Angela Fantechi ha convalidato il fermo e disposto la misura cautelare in cella. Nell'ordinanza, il magistrato fiorentino gli contesta di aver "agito per motivi abbietti e con crudeltà", sottolineando poi il pericolo di fuga e la possibilità di reiterazione del reato.
Chiara Ugolini ha lottato con tutte le sue forze per evitare l’aggressione a sfondo sessuale da parte di Emanuele Impellizzeri. Il 38enne l’ha colpita con violenza e ha poi cercato di stordirla con la candeggina. Ulteriori esami chiariranno se il liquido corrosivo abbia o meno distrutto i suoi organi interni causandone il decesso.
Kylie Minogue “Kylie live in New York” è stato registrato al Hammerstein Ballroom lo scorso 13 ottobre, in occasione dell’ultimo concerto tenuto dalla cantante nell’ambito ‘For Me, For You' tour in Nord America. I fan della Minogue potranno, in aggiunta, guardare la prima metà del concerto sulla pagina ufficiale dell’artista 41enne di YouTube. “Ho sempre desiderato esibirmi in un tour in Nord America”, ha affermato la Minogue, “So che i fan hanno attesa molto per vedermi in concerto e sono contenta di esserci finalmente riuscita”. Kylie ha già rilasciato due album live in passato: nel 1998, Intimate and Live, e nel 2007 Showgirl Homecoming Live. Il suo ultimo lavoro in studio risale sempre al 2007 e si intitola X.
Il disco dal vivo è tratto dal concerto tenuto dall’artista australiana al Hammerstein Ballroom lo scorso 13 ottobre.
I ricercatori sono riusciti a creare ovaie funzionanti e stampante in 3D in grado non solo di ovulare, ma anche di dare alla luce nuove vite riuscendo di fatto a contrastare l'infertilità, per lo meno per quanto riguarda i topi. Lo studio, realizzato dalla Northwestern University of Chicago, è stato pubblicato su Nature Communications e intitolato “A bioprosthetic ovary created using 3D printed microporous scaffolds restores ovarian function in sterilized mice”. Ma come è possibile? Ovaie in 3D. I ricercatori hanno utilizzato una specie di ‘inchiostro' gel per stampare le ovaie in 3D che sono state poi inserite nelle femmine di topo dopo che le loro ovaie originali erano state rimosse. Le ovaie in 3D non solo sono riuscite ad ovulare, ma sono state anche in grado di dare alla luce cuccioli sani che sono stati allevati dalle stesse mamme. Gelatina. Il materiale con cui sono state stampate le ovaie, come dicevamo, è una gelatina, un idrogel biologico fatto di collagene, che può essere utilizzato anche nell'uomo. L'obiettivo dei ricercatori era quello di trovare un materiale organico che però fosse sufficientemente rigido da essere manipolato durante l'operazione chirurgica senza rompersi, ma poroso abbastanza da interagire naturalmente con i tessuti del corpo dei topi.
In laboratorio, i ricercatori hanno stampato ovaie in 3D che hanno impiantato nei topi e dato vita a cuccioli sani: ecco come funzionano.
Pamela Mastropietro, la ragazza di 18 anni uccisa, mutilata, poi chiusa in due trolley e gettata in una scarpata a Pollenza, in provincia di Macerara, voleva studiare criminologia, magari all'estero. L'aveva confidato a Josè, un educatore della comunità terapeutica di Corridonia dove era in cura, poche ore prima fuggire dalla struttura. Come racconta il Corriere Pamela domenica scorsa, il 28 gennaio, si era presentata in mensa e aveva pranzato insieme agli altri ospiti senza dare particolari segnali di insofferenza. Nessuno poteva pensare che di lì a poche ore avrebbe premeditato una "fuga". Lunedì però Pamela decide di andarsene: riempie la sua valigia e – uscendo dalla struttura – lascia documenti, telefono cellulare e soldi agli operatori, come prevedono le regole della comunità San Michele Arcangelo. La struttura non ha recinzioni né sbarre e per Pamela è facile allontanarsi: trascorrono pochi minuti prima che gli educatori si accorgano della sua assenza e facciano scattare le ricerche. "Ma lei non c'era già più", racconta Josè. Pamela nel frattempo si era incamminata verso Macerata, percorrendo a piedi o in autostop i tre chilometri che separano la struttura dalla strada provinciale. Oltre a Innocent Oseghale, l'uomo nigeriano accusato di omicidio, vilipendio e occultamento di cadavere, l'ultima persona che ha visto Pamela Mastropietro in vita sarebbe stato un tassista peruviano che, al "Messaggero", ha spiegato di aver trasportato la giovane fino alla stazione di Macerata. "Mi ha detto di portarla ai giardini. Ha pagato 7 euro ed è scesa davanti alla rotonda. Non c'era nessuno ad aspettarla. Stava bene, era lucida e sorridente". L'uomo l'avrebbe rivista poco dopo, sempre martedì mattina, "in via Spalato, quasi davanti alla palazzina dove è stata uccisa". Il tassista l'ha vista entrare in farmacia, dove avrebbe acquistato una siringa da 20 centesimi. "All'uscita del negozio -, ricorda ancora il tassista -, ho visto Pamela e il nigeriano andare via insieme. Lui camminava davanti. Poi sono entrati nel vialetto verso l'abitazione di via Spalato". I due"camminavano separati" quando sono entrati nella palazzina. L'indomani il peruviano avrebbe sui giornali della scomparsa di Pamela e, dopo aver visto la foto, sarebbe andato dai carabinieri per raccontare tutto. Poche ore più tardi sarebbe stato trovato il corpo della 18enne.
Pamela Mastropietro aveva raccontato a un operatore della comunità presso cui era ospite che voleva tornare a studiare per diventare criminologa.
Domenica scorsa, il tour estivo di Alessandro Mannarino ha fatto tappa nella Roma che dell'artista è la città natale: stadio del tennis gremito in ogni ordine di posti e obbligo per il management di fissare una nuova data – 11 settembre, nella stessa cornice – per accontentare chi è rimasto fuori a causa del sold out e tutti coloro che vorranno rivivere quella che è stata certamente una festa. Due ore e mezza di musica e spettacolo dove le esigenze sceniche e il trasporto emotivo legati al secondo non hanno soffocato lo spessore e la brillantezza della prima ma li hanno, anzi, esaltati. I meriti vanno suddivisi fra il protagonista, performer ormai rodatissimo, e il formidabile ensemble di undici elementi che lo affiancava: un florilegio di chitarre, fisarmonica, archi, fiati, basso e contrabbasso, batteria e percussioni, tastiere e cori (menzione d‘onore per la bravissima Simona Sciacca, cui sono stati riservati pure spazi da vedette) perfetto per rimarcare l‘impronta bandistica di ampi stralci del repertorio, ma evitando di scivolare – come capita a più d‘uno – in caciare da sagra paesana. In questo set, invece, tutto è impetuoso e trascinante ma misurato, bilanciato e suggestivo, proprio come un palco dove le luci sobrie e un allestimento giocato su pali del telefono, un ponticello da giardino giapponese e alberi scheletrici accompagnano una policroma giostra di cambi di posizioni, di strumenti e di abiti. Azzeccatissime, poi, le sporadiche e mai forzate apparizioni di personaggi mascherati, a ribadire la sintonia del Nostro con la dimensione teatrale. Per Mannarino, insomma, non vale il detto “nemo propheta in patria”. La platea dell'Urbe, nella circostanza variegata sotto il profilo anagrafico e in larga parte femminile, ha esternato con canti, salti, balli e grida di incitamento l'amore per il concittadino. Lui, a tratti commosso, l'ha ripagata dando fondo a ogni sua energia e terminando il concerto stanco e piuttosto rauco, ma felice. E, comunque, lucidissimo, anche nel rivolgere ”saluti rispettosi” alla Banda Bassotti presente nel parterre; un sincero tributo al gruppo che è un autentico monumento del rock antagonista non solo capitolino, ambito del quale il quasi trentacinquenne cantautore, benché con modalità peculiari, è indubbiamente una figura significativa. Al di là dell'indole frizzante di alcune trame sonore e di qualche atteggiamento gigionesco, infatti, il titolare di “Bar della rabbia”, “Supersantos” e “Al monte” ha molto a cuore un messaggio politico e sociale di critica – dotta, non sloganistica e imbevuta di ironia – alle deviazioni del potere, sia esso politico, culturale o religioso; non sempre “in direzione ostinata e contraria”, come il Maestro cui Alessandro proverebbe forse imbarazzo a essere accostato, ma intensa, profonda, genuina. E toccante in maniera positiva, sebbene i temi affrontati siano spesso, e non potrebbe essere altrimenti, amari. È stato coraggioso e lungimirante, Mannarino, ad assecondare in fretta la sua vena espressiva “alta”, prendendo un po' le distanze dall‘immaginario etilico e magari troppo ruspante dei brani – uno su tutti, “Me so‘mbriacato” – con i quali ha ottenuto i primi, veri consensi fuori dal GRA; considerati i pregiudizi imperanti sulla romanità, il rischio concreto era quello di non riuscire a scrollarsi di dosso un'etichetta riduttiva e fuorviante, come accad(d)e ad esempio al Piotta di “Supercafone”. Senza ripudiare la comunicazione diretta e all'occorrenza esuberante, né tantomeno la sua vocazione da menestrello folk cosmopolita, Alessandro ha saputo trovare la giusta via di mezzo tra l'erudito e il popolare, tra il rigoroso e l‘istintivo, tra il serio e il faceto; persino una sua personale “tristallegria”, per dirla con le parole di un altro maestro. Può ancora crescere e di sicuro lo farà, ma quella che intanto sta raccogliendo è già vera gloria.
Per ragioni difficili da comprendere, non si parla granché di quanto il cantautore capitolino sia un animale da palco. Eppure, il tour con il quale sta tuttora portando su e giù per la Penisola il suo terzo album “Al monte” è uno degli spettacoli più convincenti dell‘anno.
Nel giro di pochi giorni Jovanotti vola già oltre le 100 mila copie tra vendite e streaming del suo "Oh, vita!" che è stato certificato platino dalla FIMI, confermandosi come uno degli album più venduti del momento. Evidentemente il Natale ha fatto bene all'album del cantante di Cortona che dopo l'esordio in testa alla classifica FIMI di quelli più venduti è scivolato in seconda posizione, alle spalle solo di un altro tra i campioni di vendita della discografia italiana, ovvero quel Vasco Rossi che può vantare un oro a una settimana dall'uscita del suo "Vasco Modena Park", che raccoglie il concerto tenuto a Modena, appunto, lo scorso luglio. Festeggiano l'oro anche Biagio Antonacci, per il suo ultimo "Dediche e manie", mentre prima certificazione anche per "The Island Chainsaw Massacre", album d'esordio da solista di Salmo, uno dei rapper italiani più importanti e amati di questi ultimi anni. Tra i singoli, invece, sempre bene "Something just like this", la canzone che vede la collaborazione tra The Chainsmokers & Coldplay che arriva al suo sesto disco di platino. I singoli, si sa, hanno più facilità nel raggiungimento delle certificazioni, e questo è il motivo per cui sono molti più degli album: "We don't talk anymore" di Charlie Puth feat. Selena Gomez arriva al quinto platino, mentre sono 4 quelli per "Cake by the ocean" di DNCE e per il primo italiano della classifica, ovvero Coez e il suo "La musica non c'è", mentre a 3 platini si assestano "Perfect", ultimo singolo di Ed Sheeran, l'artista più ascoltato al mondo in streaming, secondo Spotify, e "More than you know" di Axwell /\ Ingrosso. Tra i certificati di questa settimana ci sono anche Enrico Nigiotti con "L'amore è", Jovanotti con il singolo "Oh, vita!", un grande classico come "Anna e Marco" di Lucio Dalla (platino), classici contemporanei come "Non me lo so spiegare" di Tiziano Ferro, "L'ombelico del mondo" ancora di Jovanotti, "Nord Sud Ovest Est" di Max Pezzali e degli 883, fino a "Pellaria" di Carl Brave e Franco 126 OH, VITA! Jovanotti Universal platino 2017 50 Richiedi targhetta VASCO MODENA PARK Vasco Rossi Universal oro 2017 50 Richiedi targhetta DEDICHE E MANIE Biagio Antonacci Iris Srl oro 2017 50 Richiedi targhetta THE ISLAND CHAINSAW MASSACRE Salmo Kick Off oro
Si confermano come tre degli artisti più amati del Paese e così Jovanotti, Vasco e Antonacci, a poche settimane dall’uscita dei loro album vanno rispettivamente platino e gli ultimi due oro.
Rinvii di partite, decisioni prese e poi modificate in corsa, un calendario di Serie A sempre più folle, le squadre sempre più scontente. Il diario del calcio italiano ai tempi del coronavirus è un cahier de doléances, un elenco di decisioni che raccontano una certa mancanza di visione d'insieme da parte delle istituzioni calcistiche. Al centro, il "caso" Juve-Inter. 21 febbraio – L'emergenza coronavirus, esplosa dopo il primo caso accertato, quello di un manager tornato dalla Cina i primi di febbraio, ferma il calcio in Lombardia dove si sono registrati i primi casi di infezione. Il comitato regionale della Lega Dilettanti cancella 42 partite sulle 502 in programma nel weekend nelle categorie dagli juniores femminili all’Ecccellenza, concentrate nei comuni del lodigiano, a Milano e Pavia. Altri club, scrive il comitato, “possono richiedere il rinvio della gara inviando entro le ore 12 di sabato 22 febbraio richiesta tramite mail o fax". La situazione si evolve, l'emergenza è palese. In Serie C, la Prefettura decide il rinvio a data da destinarsi Piacenza-Sambenedettese. A scopo precauzionale, il Piacenza sospende gli allenamenti del settore giovanile. Molti ragazzi delle varie squadre arrivano dalle zone di Casiglione d'Adda e Codogno dove è stato riscontrato il primo caso di coronavirus. Mentre si aggravano le condizioni del "paziente 1", il contagio si allarga a sua moglie, a un suo amico, al suo medico di base. La Figc, dopo un confronto con le autorità competenti, fa sapere che non ci sono elementi per rinviare Inter-Sampdoria di domenica 23 febbraio alle 20,45, ma si dice pronta a intervenire se le condizioni di sicurezza dovessero cambiare. E cambieranno, gettando il Paese e il calcio in un'emergenza che fa navigare a vista. 22 febbraio – Aumentano i contagi in Italia: sono 25, 23 in Lombardia e due in Veneto. Si contano le prime due vittime, dieci comuni nel lodigiano sono isolati, 250 persone sono messe in quarantena. Salgono a 95 i match non disputati nei campionati dilettantistici lombardi. Saltano anche Cremonese-Brescia del campionato primavera e Ascoli-Cremonese, primo incontro di Serie B non disputato per l'emergenza sanitaria. La decisione del Gruppo Operativo Sicurezza arriva a poche ore dalla partita, con le squadre già allo stadio. Il patron dell'Ascoli Massimo Pulcinelli non ci sta: “E’ ufficiale rinviata. Paese assurdo. Ridicolo! Gestito da irresponsabili” scrive su Instagram. Il governo vara un decreto ad hoc per affrontare il Coronavirus che concede la possibilità al ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, di sospendere tutte le attività sportive. "C'è la determinazione – ha spiegato il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa – a sospendere tutte le manifestazioni sportive che sono programmate per domani nell'area del Veneto e della Lombardia". Compresa Inter-Sampdoria, che dunque non si giocherà. 23 febbraio – Vengono rinviate quattro partite di Serie A: Atalanta-Sassuolo, Verona-Cagliari, Inter-Sampdoria, Torino-Parma. E quattro di Lega Pro: Arzignano Valchiampo-Padova, FeralpiSalò-Carpi, Giana Erminio-Como, Lecco Pro-Patria. Cancellate anche altre cinque gare di Lega Pro previste nel turno infrasettimanle del 26 febbraio: Albinoleffe-Monza, Como-Alessandria, Pergolettese-Carrarese, Pro Patria-Olbia, L.R. Vicenza-Piacenza. Il presidente della FIGC, Gravina, istituisce una task force e annulla lo stage della Nazionale Under 19. La Federazione convoca anche un consiglio d’urgenza per fare il punto della situazione e individuare le date dei recuperi. Uno dei nodi principali è Juve-Inter del primo marzo. Cresce l’ipotesi di giocare un paio di turni a porte chiuse (o in campo neutro).
Diario della gestione dell’emergenza. Dai primi rinvii delle gare dilettantistiche in Lombardia alle decisioni che hanno riguardato la Serie A. Il “caso” Juve-Inter è la punta che rivela una gestione dell’emergenza in cui i soggetti coinvolti hanno spesso guardato all’orizzonte ristretto, al breve periodo più che al quadro d’insieme.
Il GP d'Italia 2021 di Formula 1 deve ancora disputarsi ma fa già discutere. La polemica scatenatasi nelle ultime ore riguarda il pubblico che nel prossimo week end (dal 10 al 12 settembre) assisterà dal vivo alla tre giorni del Circus sulla pista dell'Autodromo di Monza e il caro biglietti. Le previsioni più ottimistiche infatti stimano che per domenica, giorno della gara, non saranno venduti più di 16 mila tagliandi su 25mila disponibili. Un dato che preoccupa gli organizzatori che speravano in una maggiore affluenza da parte degli appassionati italiani anche alla luce del fatto che il 30% di questi biglietti è stato acquistato dai tifosi olandesi che arriveranno in massa in Italia per sostenere Max Verstappen nell'ennesimo duello stagionale con il rivale Lewis Hamilton. "L'apertura tardiva delle vendite – ha infatti rivelato il presidente dell'Autodromo di Monza, Giuseppe Radaelli – ha portato parecchie aziende a disertare questo appuntamento. Molti tifosi stranieri si sono riversati in altri Gran Premi, con gli autodromi aperti al 100% e con 100mila spettatori. La vendita va a rilento, nelle previsioni più ottimistiche venderemo 15/16mila biglietti per domenica ma più del 30% dei tifosi sono attesi dall'Olanda per tifare Vestappen". Ci si attendeva quindi una maggiore partecipazione da parte dei sostenitori del nostro Paese. Eppure il fatto che, dopo un anno a porte chiuse a causa dell'emergenza sanitaria legata alla pandemia di Covid-19, l'impianto monzese riapra le porte agli spettatori per il Gran Premio di Formula 1 non sembra aver entusiasmato i tifosi italiani. Sono passati appena due anni ma sembrano ormai lontanissimi i tempi in cui Charles Leclerc portava la Ferrari al trionfo davanti ad un Autodromo di Monza stracolmo di supporter italiani e della Ferrari. Nel 2021 infatti sarà l'onda oranje ad essere predominante sulle tribune del circuito lombardo. Ma qual è il motivo di questa "diserzione" del GP d'Italia da parte degli appassionati di casa della Formula 1? Semplice, basta dare un'occhiata ai prezzi dei biglietti (quasi raddoppiati rispetto a quelli del 2019). Per la domenica si va infatti dai 120 euro per il prato, ai 246 euro per l'interno della Parabolica, ai 388 euro per gradinate traguardo, per poi salire gradualmente (465 €, 620 € e 775 € le altre opzioni) fino ai 1.885 euro per la tribuna centrale coperta. Prezzi elevati se si considera che anche i "ridotti" per bambini fino ad 11 anni vanno dai 65 euro del prato fino ai 200 € delle tribune.
Piovono critiche sul GP d’Italia 2021 di Formula 1. Gli organizzatori del Gran Premio di Monza rivelano che saranno venduti al massimo 16mila biglietti dei 25mila disponibili e il 30% saranno tifosi olandesi. Gli appassionati italiani criticano i prezzi elevati dei tagliandi (quasi raddoppiati rispetto all’ultimo GP d’Italia di F1 pre-Covid).
Una bambina di sette anni, Kimora Zondo, è morta in un drammatico quanto sfortunato incidente domestico: la sua felpa con cappuccio si è impigliata nella maniglia di una porta e la piccolina è rimasta strangolata nel tentativo di liberarsi. A trovarla è stato suo fratello di nove anni, che non essendo reso conto di quanto accaduto, ha semplicemente detto a sua madre che la sorellina stava "fingendo di essere assonnata". La tragedia è avvenuta lo scorso 7 marzo a Cardiff e in questi giorni è in corso il processo per attribuire le eventuali responsabilità. La mamma, Vonnie Dube, ha detto durante l'udienza di essersi addormentata mentre i suoi figli facevano i compiti per poi svegliarsi e trovare sua figlia morta, ha riferito Wales Online. Quando la donna si è resa conto di quanto accaduto, ha immediato chiamato un’ambulanza e provò ad eseguire una manovra di rianimazione, ma oramai era già tardi. Quando i paramedici hanno chiesto alla donna se volesse vedere sua figlia, Vonnie ha gridato: "No, voglio solo che si svegli!". Sul posto è poi intervenuta una squadra di polizia, con i patologi che hanno provato a capire la dinamica della tragedia.
A trovarla è stato il fratellino di 9 anni. “Mamma Kimora, finge di dormire”, ha gridato. Ma la piccola era ormai già morta. La tragedia è avvenuta lo scorso 7 marzo in Galles e in questi giorni si sta tenendo il processo per accertare le eventuali responsabilità.
Anche in Italia si festeggia il ventesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino. Mentre la capitale tedesca ha già ospitato il concerto gratuito degli U2, giovedì scorso davanti alla Porta di Brandeburgo, e in questi giorni è teatro di mostre e manifestazioni, nel nostro Paese un’interessante iniziativa ha come sfondo la Sicilia. Non una città qualunque dell’isola, ma Messina, colpita dalla terribile alluvione dell’1 ottobre, tra qualche ora farà da cornice al concerto patrocinato dal Comune e promosso dalle associazioni “Messina Giovane”, “Virgilio”, “Excursus” e “Università eclettica”. Nella Galleria “Vittorio Emanuele”, sede dell’evento, oltre all’esibizione di diversi gruppi musicali ci sarà anche l’abbattimento di un muro rappresentativo sulle note di The wall dei Pink Floyd, la storica canzone divenuta il simbolo della caduta dell’89. Educativa, oltre che celebrativa, la manifestazione di stasera, con lo scopo di far conoscere quella data ai giovani non ancora nati vent’anni fa e di raccogliere fondi per gli alluvionati di Messina. #titolo #titolo2 a {color:#000; text-decoration:none;}#titolo #titolo2 a:hover {color:#000; text-decoration: underline;}#artista #artista2 a {color:#999; text-decoration:none;}#artista #artista2 a:hover {color:#999; text-decoration: underline;} Another Brick In The Wall Pink Floyd Paola Ciaramella Continua a leggere su Fanpage.it var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; document.getElementById('widget-banner-9').id = 'div-banner-6'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-6"); }); }); Concerti Eventi 0 CONDIVISIONI commenta condividi chiudi #titolo #titolo2 a {color:#000; text-decoration:none;}#titolo #titolo2 a:hover {color:#000; text-decoration: underline;}#artista #artista2 a {color:#999; text-decoration:none;}#artista #artista2 a:hover {color:#999; text-decoration: underline;}
La città siciliana sarà protagonista, questa sera, di un evento musicale per ricordare il 9 novembre dell’89.
11 gennaio 1999-11 gennaio 2011. Sono passati esattamente dodici anni dalla morte del "più grande poeta in assoluto degli ultimi cinquant'anni in Italia", come Fernanda Pivano definì Fabrizio De André. Non esagerò certo la scrittrice scomparsa nell'agosto 2009 nell'indicare chi fosse per lei il cantautore genovese. Molte delle sue canzoni sono considerate dei veri e propri poemi e, come tali, inseriti nei libri scolastici di letteratura . Tuttavia menzionare solo alcune delle sue "opere", come si fa in questi casi, quando si ricorda un artista scomparso, sarebbe un oltraggio a tutti gli altri suoi capolavori. Una maestro, Faber, come lo chiamava affettuosamente l'amico di infanzia Paolo Villaggio. Del resto la sua era un voce che cantava solo ciò che pensava veramente. Storie così attuali, che spesso neanche Fabrizio sapeva ancora di pensare: cosa avrebbe pensato oggi colui che diceva:"Un uomo senza sogni, senza utopie, senza ideali, sarebbe un mostruoso animale, un cinghiale laureato in matematica pura" ? La maggior parte dei suo pezzi parlava di coloro che vivono ai margini della società (reclusi, dissidenti, prostitute). Ma anche per questo "Fabrizio appartiene non solo alla famiglia, ma a tutti quelli che lo hanno amato" come affermarono i suoi cari il giorno dopo quella sera dell'11 gennaio di dodici anni fa quando De André, si spense a Milano, sconfitto da un cancro ai polmoni. E da quel giorno, il vuoto tra tutti quelli che lo hanno amato è rimasto comunque grande, un distacco poetico e musicale che persiste nonostante i progetti, le vie e le piazze intitolategli in questi anni. Un pensiero sempre attuale e chiaro grazie alla voce e ai versi che continuano ad accompagnare chi lo ha sempre voluto bene.
L’11 gennaio 1999 a Milano se ne andava il cantautore genovese. Un poeta il cui pensiero è sempre attuale e chiaro grazie alla voce e ai versi che continuano ad accompagnare chi lo ha sempre voluto bene.
Fanny Neguesha si trova in Brasile, per stare al fianco di Mario Balotelli, lungo l'esperienza dei Mondiali. Sembrano ormai lontani i tempi degli alti e bassi tra loro. La coppia sembra aver ritrovato l'armonia di un tempo e sono ricominciati gli scatti social che li ritraggono insieme. Il calciatore ha pubblicato una foto con la bellissima compagna. Lei gli tappa la bocca con la mano e lo stesso fa lui. Cappellino e t-shirt per Super Mario e scollatura profonda per la modella. Anche il profillo di Fanny Neguesha si è animato di nuovi momenti insieme. La fidanzata del calciatore ha pubblicato una foto dove compare al fianco di Balotelli. Sullo sfondo, il mare e una spiaggia dorata. Lei sorride mentre Mario prova a darle un bacio. Fanny, poi, ha anche condiviso un video. Il campione è intento a scavare una buca nella sabbia, a pochi passi dall'acqua. Così, lei lo mette in guardia: "Mario guarda che se fai il buco così, viene l'acqua dentro!" Ma Balotelli, munito di pantaloni corti in fantasia militare, continua imperterrito a scavare.
Fanny Neguesha è in Brasile, al fianco di Mario Balotelli, per sostenerlo nell’avventura dei Mondiali. Da spiagge dorate, pubblicano sui social, foto romantiche e video di giochi sulla sabbia.
Il Gamma-idrossibutirrato, o anche detto GHB, è tra le droghe dello stupro più conosciute al mondo, insieme alla ketamina. Sono sempre più frequenti i casi di aggressione su ragazze sotto effetto di droghe a loro insaputa. Essendo incolore e insapore, accorgersi della presenza di droga nel proprio drink è difficile. Così tre giovani liceali della Gulliver Preparatory School di Miami, in Florida, hanno ideato un oggetto in grado di individuare la presenza di GHB e altre droghe all'interno delle bevande, che è il modo più frequente in cui gli stupratori traggono in inganno. Il geniale prodotto sembra una semplice cannuccia, ma si differenzia perché diventa blu quando viene in contatto con bevande alcoliche o analcoliche in cui vi è presente la droga dello stupro o altre sostanze pericolose. L'oggetto inventato da Victoria Roca, Susana Cappello, e Carolina Baigorri, come parte di un progetto scolastico, è stato soprannominato “smart straw”, cioè cannuccia intelligente, proprio perché assomiglia ad una comune cannuccia ma con una funzione ben più importante. La piccola cannuccia ha due strisce sull'estremità superiore che possono rilevare Rohypnol, GHB (gamma idrossibutirrico) e ketamina, che sono le droghe dello stupro più comuni utilizzate nei club del mondo.
Può sembrare una semplice cannuccia ma questo oggetto è stato ideato da tre liceali statunitensi e può salvare la vita di molte ragazze: ecco di cosa si tratta e come funziona.
Alberto di Monaco tenta di mettere a tacere il gossip. L'erede al trono convoca la stampa ed esprime tutta la sua indignazione per il chiacchiericcio che da tempo ormai imperversa sul suo conto. Il pettegolezzo ha iniziato ha volare velocemente di bocca in bocca dopo il matrimonio con Charlene Wittstock. Molte sono state le ipotesi formulate sui due sposi e molte le voci di crisi che hanno accompagnato la coppia durante il loro viaggio di nozze in Sud Africa. E' tempo finalmente di dire basta e di fornire la propria versione dei fatti. L'intervista rilasciata al "Nice-Matin" non lascia spazio ad alcun tipo di dubbio soprattutto sulla luna di miele di Alberto e Charlene. Insomma sembra proprio, stando alle dichiarazioni rilasciate dal principe, che il rapporto con l'ex nuotatrice proceda a gonfie vele. E se errore c'è stato, è stato solo frutto di troppa galanteria e con queste parole lo sposo giustifica la scelta degli alberghi separati in luna di miele: "In Sudafrica abbiamo alloggiato in alberghi separati per ragioni pratiche. Partecipavo alle riunioni del Comitato Olimpico Internazionale e mi alzavo presto ogni mattina. Non volevo rischiare di svegliare mia moglie". Tutto chiaro? Le voci sul patto segreto tra Charlene e Alberto perdono d'un tratto d'importanza. Il principe dopo aver chiarito l'equivoco si scaglia contro la stampa e lancia il suo personale monito: "Ciò che dispiace è che i media si approprino di queste voci senza prima verificarle (…). Ho sempre difeso la libertà di espressione, ma la diffusione di informazioni false è disdicevole e passibile di sanzioni penali". Insomma tutto pur di mettere definitivamente a tacere le fonti che hanno diffuso senza alcun tipo di remora le indiscrezioni: "Ci devono essere una o due persone a Monaco che cercano di nuocerci".
Il principe Alberto di Monaco convoca una conferenza stampa per dire basta al gossip. Il sovrano monegasco difende il suo matrimonio con Charlene Wittstock e giustifica la scelta degli alberghi separati in luna di miele.
Il paesaggio “alieno” di Marte in molte regioni è caratterizzato da alte dune, molto simili a quelle terrestri, tuttavia il modo in cui esse si formano, spostano e accumulano è in parte ancora un mistero, poiché sul Pianeta rosso non ci sono le stesse condizioni della Terra. Basti pensare alla flebile atmosfera marziana, la cui pressione media superficiale è appena lo 0,6 percento di quella terrestre; ciò significa che i venti sono molto più deboli rispetto ai nostri – benché capaci di tempeste colossali -, e lo spostamento dei materiali avviene in modo decisamente più lento. Le peculiari condizioni si riflettono anche sulla presenza di molecole complesse sulla superficie, essendo costantemente esposte al distruttivo bombardamento di radiazioni gamma e ultraviolette. La ricerca. Per comprendere in che modo si modifica il suolo marziano nel corso del tempo, un team di ricerca guidato da scienziati del Lunar and Planetary Laboratory dell'Università dell'Arizona ha deciso di monitorare 54 aree ricoperte da dune, per un totale di 495 “creste” con un'altezza dai 2 ai 120 metri. Grazie alle immagini ad altissima risoluzione catturate dalla fotocamera HiRISE, equipaggiata sulla sonda della NASA Mars Reconnaissance Orbiter, gli scienziati guidati dal professor Matthew Chojnacki hanno potuto misurare il volume e la velocità di spostamento delle dune, mettendo a confronto immagini scattate a tre e cinque anni di distanza.
Analizzando lo spostamento di circa 500 dune su Marte, i ricercatori del Lunar and Planetary Laboratory della NASA e del SETI hanno mostrato come il paesaggio del Pianeta rosso si modifica sotto la spinta di processi molto diversi da quelli che si verificano sulla Terra. Ecco cosa è stato scoperto.
Durante la puntata di ieri di Amici si è portata a termine l'eliminazione rinviata la scorsa settimana a causa del malore di Giulia. Con gran sorpresa di quanti si aspettavano di vedere uscire Francesca Nicolì, è stata Debora l'eliminata in questa occasione. Sicuramente questa decisione è stata dettata soprattutto dalle logiche del palinsesto che prevede ancora diverse puntata di Amici e a cui, quindi, fa comodo mantenere alta la tensione tra le due squadre ma anche tra le due categorie di concorrenti: l'eliminazione di Francesca, infatti, avrebbe portato ad avere già i due finalisti per il canto ovvero Annalisa e Virginio. Debora, nonostante la grande delusione a causa della fine della sua avventura ad Amici, ha deciso di svelare alcuni dettagli in merito alla sua storia d'amore con il collega e rivale Vito. Tra i due, infatti, sembrava essere tutto finito soprattutto a causa della rivalità dettata dall'appartenenza dei due a due squadre diverse. Debora, però, ora ci tiene a smentire tutto, dichiarando non solo di essere ancora insieme a Vito ma soprattutto che la loro storia durava da ben prima dell'inizio di Amici dal momento che i due si erano conosciuti in occasione della partecipazione di Debora a La Bella Addormentata con la compagnia del Teatro Massimo di Palermo in qualità di prima ballerina.
Niente rottura tra Debora e Vito la cui coppia sembra anzi essere più solida che mai in questo giorno di San Valentino che segue l’eliminazione della ballerina dei blu.
SI è celebrato oggi, in data 2 giugno, il matrimonio tra Pietro Titone e Ilaria Natali. I due giovani sono ben noti al pubblico del Grande Fratello, avendo partecipato all'edizione numero 11 del reality di Canale 5 nel 2010-2011 (che fu vinta da Andrea Hirai Cocco). Pietro e Ilaria si sono giurati eterno amore nella Chiesa di Santa Margherita a Montici, sull'omonima collina a Firenze. Il ricevimento di nozze si è tenuto in una villa a San Gimignano, in provincia di Siena. Pietro e Ilaria si sono sposati dopo sette anni d'amore. La coppia ha già una figlia di nome Camilla, nata 5 anni fa. La piccola è stata damigella d'onore della sposa: "Abbiamo aspettato fino a oggi proprio perché volevamo che nostra figlia potesse partecipare attivamente alla cerimonia e portare le fedi all'altare" diceva Pietro tempo fa, ricordando come lui e Ilaria hanno superato le difficoltà di coppia dopo l'arrivo della bimba.
Nozze intime per la coppia del GF11. I due, già genitori della piccola Camilla, si sono sposati in Toscana.
I fan del GF 12 attendevano con ansia conferme o smentite sull'ultimo "mistero" che ha tenuto banco nella casa: nei giorni scorsi un messaggio aereo con la scritta "Ile ho in mente solo te, Rudolf" aveva portato scompiglio tra i concorrenti e soprattutto nel cuore di Ilenia Pastorelli, destinataria del messaggio. La ragazza non era pienamente convinta che fosse stato l'amico Mernone il mittente del gesto, ma il solo pensiero l'aveva comunque riempita di dubbi e perplessità, che ha saputo comunque controllare. La scorsa notte Rudolf ha scritto sulla bacheca del suo profilo Facebook, per chiarire la questione. Il ragazzo ammette di aver partecipato al pensiero del messaggio aereo e di esser stato proprio lui a dettare ai fan la frase da far scrivere sullo striscione, quindi Ilenia è nella sua mente dall'uscita dalla casa e lo possiam dire con certezza. In che termini Rudolf la pensi è presto che chiarito dall'ex concorrente del Grande Fratello: la Pastorelli "è un'amica favolosa, unica", ma il rapporto con lei "non si può paragonare al rapporto tra me e Francesca". Francesca è la ragazza di Mernone, con la quale il giovane è in crisi dalla sua entrata nel reality e per la quale Rudolf potrebbe aver deciso di abbandonare la casa, senza contare l'evidente rottura con autori e programma. I due fidanzati, però, stanno attraversando un periodo litigioso, ma da qui a parlare di "amore finito" per Rudolf è inverosimile.
L’ex concorrente del GF 12 scrive sulla bacheca del suo profilo Facebook per chiarire il messaggio aereo arrivato ad Ilenia con la sua firma.
Eppure, per gustarsi un momento di relax basta davvero poco: è il momento di riscoprire il valore di un break durante il quale riuscire davvero a rilassarsi, da soli o in compagnia. Perché per ricaricare le batterie in modo da ripartire con più grinta e con più vigore, bisogna rallentare. Riprendersi il proprio tempo almeno durante le piccole pause quotidiane, staccando da tutto e chiudendo fuori almeno per qualche minuto stress, frenesia e pensieri, è fondamentale per ritrovare il giusto equilibrio, necessario ad affrontare con la giusta dose di energia le sfide che la vita moderna propone ogni giorno. E in questi momenti di pausa, il #momentoCiobar diventa una coccola golosa, una piccola gratifica da concedersi senza pensieri con l’antistress più goloso che c’è. Non c’è niente come fermarsi e farsi avvolgere dal gusto unico e dalla densa cremosità di Ciobar, dedicandosi un attimo tutto per sé, tuffandosi in un vortice di piacere per lasciare tutti i pensieri fuori… Semplice e amichevole, Ciobar riscalda il cuore e fa tornare il buonumore anche nelle giornate più grigie perché piace a tutti. Anche grazie alla sua varietà di gusti: dall’inconfondibile Ciobar classico all’intenso Ciobar Fondente, per arrivare al delicato Ciobar Bianco. E oggi anche nella versione “Zero”, senza zuccheri aggiunti*. Senza dimenticare il nuovo formato Ciobar fresco a portata di frigo. E oltre che aiutare a rallentare, a riprendersi il proprio tempo e a godersi le piccole pause quotidiane nel modo giusto, oggi Ciobar favorisce il momento di pausa con un concorso che mette in palio numerosi premi per provare a vincere la propria pausa ideale: ogni giorno con “take your time” si può vincere una gift card da 100 euro per godersi il proprio momento di stacco dalla routine ancor più con il sorriso sulle labbra. Partecipare è semplicissimo: basta acquistare una confezione di Ciobar, conservare lo scontrino, registrarsi sul sito e, dopo aver risposto a due semplici domande, sfidare la sorte…non resta che scoprire di più sul sito del concorso e acquistare subito il proprio Ciobar preferito!
Un break al gusto di cioccolato per ritrovare il ritmo e ripartire di slancio.
L’ultimo anno, passato guardando fuori dalla finestra, ci ha messo duramente alla prova. Ma anche la resilienza ha i suoi limiti. Ora più che mai il sole, l’aria più leggera e i cambiamenti positivi in atto, portano la mente ad un unico pensiero: voglia di riempirsi gli occhi di orizzonti sconfinati e distese di acqua cristallina. Il mare chiama come chiamava l’Ellida di Ibsen ne “La donna del mare”. Ma oggi più che mai questo richiamo ha bisogno di essere esaudito “alla grande”. La destinazione c’è ed è dietro l’angolo: basta varcare il confine per essere avvolti da un susseguirsi di distese azzurre di una bellezza quasi ineffabile. La Croazia è questa destinazione: un intero Paese con un’infinità di isolette, scogliere e spiagge da togliere il fiato. A dirlo non sono solo i croati, ma tutti coloro che ci sono stati. Chi scopre la natura incontaminata delle coste croate, non si riempie solo gli occhi di bellezza, ma anche la bocca di parole che la possano raccontare. Luca c’è stato l’anno scorso e il suo consiglio è quello di fidarsi di lui: “L’anno scorso siamo stati in vacanza in Croazia. Quest’anno ci ritorneremo sicuramente! Credetemi, sono stato lì”. Ci potrebbe raccontare della spiaggia di Zlatni rat a pochi chilometri da Bol, una lingua di sabbia dorata che penetra nel mare arricciandosi un po’ in punta e lasciando un folto e ombroso bosco alle spalle. Ogni giorno la sua punta cambia forma a seconda delle correnti e del moto delle onde. Oppure potrebbe descrivere il fascino di Kraljičina plaža (la spiaggia della Regina), l’arenile più lungo della Croazia che caratterizza Nin, una località termale che attira per i suoi trattamenti terapeutici e per questa meravigliosa distesa di sabbia circondata da habitat naturali che la rendono unica in tutta Europa.
Gli italiani sono viaggiatori, ma quando si tratta di vacanza, c’è solo “la” vacanza: quell’unico e indiscutibile momento in cui si chiudono gli occhi per riaprirli davanti a una distesa azzurra. Per avere il momento perfetto, non basta scegliere una destinazione marina, bisogna cercare la meraviglia, quell’insieme di bellezza incontaminata, acqua limpida, scorci mozzafiato, pace profonda e relax che solo la Croazia sa regalare. Fidati di chi ci è già stato.
Da qualche settimana l'uscita di Arturo Bruni, in arte Dark Side – almeno finché era nella Dark Polo Gang – dal gruppo è una certezza, ufficializzata da lui stesso e dalla DPG dopo che per giorni erano girate voci sull'allontanamento e a seguito anche di alcuni problemi di Bruni legati alle droghe. Problemi che sono diventati anche l'argomento del suo primo pezzo da solista e col suo nuovo nome, Side Baby. Anche dal nome d'arte quindi, il capitolo con la band di "Caramelle" e "Cono gelato" è chiuso e a che se non è detto mai esplicitamente, non con buona pace di tutti, come conferma anche in un'intervista a Vanity Fair in cui alla domanda se i suoi compagni gli fossero stati vicini risponde che avevano altro da fare, aggiungendo, però: "Mi hanno sopportato tante volte, riconosco di essere stato molto faticoso". Arturo è tornato anche a parlare dei problemi di droghe e medicinali che ha dovuto affrontare in questi anni: "Ho iniziato con antidolorifici e benzodiazepine. Oxycontin, Rivotril, è molto frequente. Ci sono ragazzi che partono dai farmaci per arrivare all’eroina. Altri che rimangono ai farmaci ma a dosi altissime" dice, spiegando di essere arrivato a prendere 60 Xanax al giorno, una quantità spropositata che ti porta a non essere più cosciente di quello che si fa. A quel punto ha avuto anche una crisi di coscienza: "Il successo mi ha fatto sentire una responsabilità, il rischio di mitizzare le droghe e in qualche modo condizionare le persone. Se nei testi si inneggia alla droga, la gente può pensare che sia una cosa da provare" ha spiegato.
Dark Side è uscito dal gruppo e adesso, da solista, si fa chiamare Baby Side. In un’intervista a Vanity fair il cantante ha parlato della sua dipendenza e della lotta per comprendere di avere un problema e delle cure a cui si sta sottoponendo, non senza lanciare una piccola stoccata alla Dark Polo Gang, con cui ha trovato la popolarità.
Siamo convinti che un vino caro sia più a buono di uno più conveniente solo a causa dell'effetto placebo del marketing che influenza il nostro cervello. A darci questa notizia sono i ricercatori dell'Università di Bonn che su Scientific Reports hanno pubblicato lo studio intitolato ‘How context alters value: The brain's valuation and affective regulation system link price cues to experienced taste pleasantness' all'interno del quale ci spiegano quali siano le aree del cervello che intervengono sulla nostra percezione modificandola. Lo studio. Per giungere alle loro conclusioni i ricercatori hanno chiesto la collaborazione ad un gruppo di 30 volontari, 15 uomini e 15 donne intorno ai trent'anni. Ai partecipanti sono stati somministrati diversi campioni di vino attraverso un tubicino e la loro bocca è stata risciacquata dopo ogni assaggio, per evitare contaminazioni olfattive. Mentre bevevano il loro cervello veniva osservato dagli scienziati attraverso risonanza magnetica funzionale, per monitorarne l'attività. Prima di ogni assaggio ai volontari è stato comunicato il prezzo del vino che avrebbero assaggiato, che era lo stesso sia in caso di prezzo alto sia in caso di prezzo contenuto. Parlando di costo, va sottolineato che i vini proposti erano di media e alta qualità, su quelli di qualità troppo scarsa l'effetto placebo non funziona. Risultati. Dopo gli assaggi ai partecipanti è stato chiesto di fornire una votazione da 1 a 9. Dai dati raccolti è emerso che, in ogni caso, i vini in teoria più costosi erano quelli considerati più buoni. Il cervello ci influenza. I ricercatori fanno sapere che le zone che si attivavano di più in corrispondenza di un prezzo più alto erano la corteccia prefrontale mediale e lo striato ventrale. La prima era più coinvolta nella comparazione dei prezzi e dell'aspettativa della valutazione del vino, la seconda è parte del sistema di ricompensa e motivazione del cervello. In pratica a trarci in inganno è proprio il sistema di ricompensa e motivazione che si attiva all'idea di essere in procinto di bere un vino caro e quindi, in teoria, buono.
Il sapore di ciò che mangiamo e beviamo è influenzato dal prezzo: più è costoso, più ci convinciamo che sia buono. Cos’è l’effetto placebo del marketing.
Il ponte della Befana ha allungato le vacanze di Natale a tutti noi, contribuendo non solo al nostro benessere spirituale, ma anche a quello del settore turistico: quattro giorni di vacanza sono un'occasione ghiotta colta al volo da chiunque abbia avuto voglia di concludere in bellezza il periodo delle festività con un ultimo viaggio. Circostanze così si ritrovano solo a Pasqua, e la possibilità di poter spendere qualche giorno fuori è sempre accolta con grande gioia dagli amanti delle trasferte, che preferiscono organizzare un viaggio piuttosto che rimanere tra le comode mura di casa. Ma tra questi c'è una più ridotta categoria di persone che addirittura approfitta dei week end per spostarsi: piuttosto che riposarsi dopo un'intensa settimana di lavoro, preferiscono fare armi e bagagli e andarsene in giro, tanta è la passione che li spinge nello scoprire posti nuovi. Nonostante i pochi giorni a disposizione, sono tante le soluzioni di viaggio che possono adattarsi a un fine settimana: tutto sta nel saper sfruttare bene i ristretti tempi. Insomma, prima si sceglie dove andare in vacanza, poi ci si organizza a puntino in modo da non perdere troppo tempo in spostamenti o altro. L'ideale sarebbe prenotare già tutto da casa: voli, hotel, trasporti, ristoranti, attrazioni… Certo, questo richiederebbe una conoscenza adeguata del posto che solo una ricerca approfondita può fornirci, e non tutti quelli che si concedono un week end di vacanza hanno tempo durante la settimana per fare ricerche. Ecco che ci si rivolge all'agenzia di viaggi, che ci può fornire un pacchetto bello e pronto, spesso confezionato in un city break: una vacanza di pochi giorni in una città ricca di attrazioni turistiche, che siano culturali, naturali o di semplice intrattenimento. Spesso sono le capitali europee a prestarsi bene a questo genere di viaggi, data la facilità con cui si raggiungono in poche ore grazie alle compagnie di voli low cost. Per cui sarà l'agenzia stessa a dirci, ad esempio, cosa fare a Parigi in tre giorni, indirizzandoci verso tutti i monumenti e luoghi di interesse, o cosa fare a Londra la sera, prenotando da casa nostra tutti i divertimenti. Una vacanza così condizionata è forse un po' deprimente, ma per chi visita per la prima volta una città è utile per cercare di conoscerla il meglio possibile. Per tornarci poi magari di nuovo senza l'aiuto di nessuno.
Con pochi giorni a disposizione in un fine settimana dobbiamo organizzarci il viaggio secondo tempi molto ristretti per goderci al meglio la destinazione. Che sia una capitale europea o un borgo della nostra penisola.
Kim Kardashian ha compiuto 40 anni lo scorso 21 ottobre e i fan da ogni parte del mondo non hanno esitato a farle gli auguri, celebrando la sua bellezza esplosiva, il suo stile provocante e iper femminile, le sue forme procaci. A causa della pandemia ha dovuto rinunciare al party in stile western che aveva già organizzato ma, in compenso, ha posato su una maxi torta in versione sue sexy. La mamma e le sorelle, inoltre, le hanno organizzato anche una festa a sorpresa, rendendole così la giornata davvero speciale. Nonostante siano passati giorni dal compleanno, pare proprio che i festeggiamenti non siano terminati: la moglie di Kanye West è infatti volata ai Caraibi. This is 40! A post shared by Kim Kardashian West (@kimkardashian) on Oct 26, 2020 at 7:39am PDT
Kim Kardashian ha compiuto 40 anni il 21 ottobre e per festeggiare si è concessa una vacanza ai Caraibi. Ne ha approfittato per mettere in mostra il suo corpo mozzafiato, posando sullo sfondo di una spiaggia paradisiaca in un sexy bikini sgambato.
L'autore russo ispira il nuovo album della celebre band L'uscita del nuovo album dei Red Hot Chili Peppers si è trasformata in un vero e proprio evento mediatico. In occasione del lancio del nuovo lavoro, infatti, la band ha deciso di servirsi di diversi mezzi per far promozione all'album dal titolo I'm With You. Innanzitutto, a pochi giorni dall'uscita, i Red Hot Chili Peppers avevano lanciato in streaming gratuito su iTunes l'intero album, per la gioia dei fan che avrebbero così potuto giudicare I'm With You nella sua integralità. Inoltre, la presentazione ufficiale dell'album è arrivata al cinema: la band si è esibita in un vero e proprio concerto live a Colonia trasmesso in contemporanea da novecento sale cinematografiche in tutto il mondo, alcune delle quali anche nel nostro Paese. Ora che l'album è finalmente disponibile, la band ha deciso di lasciarsi andare ad alcune dichiarazioni in merito alla genesi di I'm With You. Stando a quanto riferito dagli stessi Red Hot Chili Peppers, l'ispirazione principale per la struttura dell'album arriverebbe addirittura dal mondo della letteratura più alta. Sarebbero stati, infatti, i romanzi di Anton Checov ad ispirare l'organizzazione dei brani all'interno dell'album che secondo le indicazioni della band seguono proprio lo stesso andamento della struttura delle opere di Checov, il grande romanziere autore di alcune delle opere più importanti della letteratura mondiale.
I Red Hot Chili Peppers hanno ammesso di essersi ispirati ad un maestro della letteratura mondiale per comporre il proprio album I’m With You, uscito in questi giorni.
È in corso una delle più potenti tempeste geomagnetiche dei tempi recenti, iniziata lo scorso 14 maggio proseguirà ancora fino a domani e questo avrà diverse conseguenze: alcune più positive, altre più negative. Vediamo insieme cosa c’è da sapere sulla tempesta geomagnetica che ci sta attraversando. Spettacolari aurore boreali. Grazie all’attuale tempesta geomagnetica proveniente dal Sole, nel nord degli Stati Uniti e in quasi tutto il Canada sarà possibile assistere ad uno spettacolo per il quale bisognerebbe spostarsi ancora più a nord: stiamo parlando delle aurore boreali. Questo è quanto sostiene lo Space Weather Prediction Center che ha classificato l’attuale tempesta geomagnetica come G2, moderata. Attenzione ai satelliti. Secondo gli esperti del Lebedev Physical Institute of the Russian Academy of Sciences (LPI RAS), la tempesta solare in corso potrebbe disturbare i satelliti in orbita, creando qualche problema ai navigatori satellitare e alla comunicazioni, come ad esempio quelle radio. Cosa sta provocando la tempesta geomagnetica. Una tempesta geomagnetica, o solare, è un disturbo della magnotosfera del nostro Pianeta provocato dall’attività del Sole che, di solito, è passeggero e varia di intensità. In pratica il Sole produce emissioni di materia dalla sua corona che generano un vento solare molto forte le cui particelle si ‘scontrano’ sul campo magnetico della Terra.
Gli scienziati ci fanno sapere che in questi giorni è in corso un’eccezionale tempesta solare che sta provocando aurore boreali spettacolari più a sud rispetto al solito, quindi in Canada e nel nord America, e non solo, potrebbe disturbare i satelliti e la navigazione satellitare. Ecco cosa c’è da sapere.
Adam Lambert ha scelto il Canada per presentare in anteprima mondiale il suo nuovo singolo dal titolo Outlaws of Love, ovvero "fuorilegge dell'amore". Come è facile intuire già dal titolo, il nuovo brano scritto dal finalista di American Idol diventato ora star di livello internazionale, non è altro che un nuovo inno dedicato alla comunità omosessuale volto a promuovere l'accettazione di sè e il vivere in pace con se stessi nonostante l'opinione del mondo sia spesso contraria. Anche Adam Lambert, quindi, ha pensato di seguire la strada iniziata da Lady Gaga che con la sua Born This Way ha deciso di portare le nuove generazioni in una sorta di dimensione fatta di amore e comprensione, una dimensione purtroppo ancora molto lontana da quella che esiste nella realtà ma che sarebbe bene iniziasse a realizzarsi al più presto. Le parole del brano di Adam Lambert, però, non potrebbero essere più distanti dal testo di Born This Way: in Outlaws of Love, infatti, il cantante esprime tutta l'amarezza di quel che si prova nel sapere di non essere accettati dal mondo, dal sentirsi condannati all'inferno e alla dannazione solo per la persona che si ama.
Adam Lambert ha regalato ai fan un momento di grandi emozioni durante il Festival di Ste-Agathe quando ha deciso di interpretare in esclusiva il suo prossimo singolo Outlaws of Love.
Kristen Stewart e Robert Pattinson, i protagonisti della vampiresca saga di Twilight, sono una coppia anche nella vita reale e durante la loro permanenza in Brasile per le riprese di Breaking Dawn, hanno dato adito alle dicerie più improbabili. In base all'ultima chiacchiera, i due fidanzati sarebbero stati beccati di notte dalla polizia brasiliana su un incantevole spiaggia nei pressi di Rio de Janeiro proprio in un momento di intimità. Secondo le indiscrezioni, le autorità avrebbero redatto un verbale e condannato con una multa la focosa coppia di attori. Tuttavia questa imbarazzante notizia relativa a Kristen Stewart e Robert Pattinson sembra alquanto improbabile. Infatti la coppia "Robsten" è ben difficile che passi inosservata e per motivi di sicurezza i due ragazzi non sono mai lasciati da soli, per cui è davvero improbabile che Robert Pattinson e Kristen Stewart si siano abbandonati al fuoco della passione su un'isolata spiaggia del Brasile.
Secondo alcune indiscrezioni, Robert Pattinson e Kristen Stewart sarebbero stati sorpresi a fare sesso su una spiaggia in Brasile.
Una sfida a due per decidere chi siederà sullo scranno più alto del XIV Municipio di Roma. Il candidato del centrodestra Domenico Naso, esponente della Lega, arriva al ballottaggio del 17 e 18 ottobre con il 35,80% delle preferenze. A sfidarlo sarà il candidato del centrosinistra Marco Della Porta, ex assessore alla Cultura del municipio: ha ottenuto il 33,04%. Il Movimento 5 Stelle ha pagato la rinuncia alla candidatura del presidente uscente Alfredo Campagna: alla guida della lista pentastellata, l'assessore Michele Menna ha raggiunto il 15,51% delle preferenze. Camilla Bargione, per la lista Calenda Sindaco, si è fermata al 12,57%. Il XIV Municipio di Roma è noto per essere identificato con il quartiere Monte Mario, ma comprende, tra gli altri, anche quello di Balduina. È il municipio del Policlinico Gemelli e di numerose aree verdi, tra le quali c'è la Riserva naturale dell'Insugherata. Si estende nel quadrante nord ovest della capitale per 133 chilometri quadrati e conta una popolazione di oltre 190 mila abitanti. Domenico Naso (centrodestra) 35,80% Marco Della Porta (centrosinistra) 33,04% Michele Menna (Movimento 5 Stelle) 15,51% Camilla Bargione (lista Calenda Sindaco) 12,57% Samantha Pocaterra (REvoluzione Civica) Renato Rizzo (Roma ti riguarda Berdini sindaco)
Anche nel XIV Municipio si andrà al ballottaggio. Il centrodestra ci arriva con il 35,80% ottenuto dal suo candidato Domenico Naso. A sfidarlo, nelle giornate elettorali del 17 e 18 ottobre, sarà il candidato del centrosinistra Marco Della Porta, che ha raggiunto il 33,04%. Il Movimento 5 Stelle è terzo con il 15,51% di Michele Menna. La candidata della lista civica Calenda, Camilla Bargione, si è fermata al 12,57%.
Michele Placido è il regista di “7 minuti”, film drammatico ispirato ad una storia realmente accaduta in Francia, nel 2012. La pellicola, tratta dall'omonimo testo teatrale di Stefano Massini, col quale Placido ha curato la sceneggiatura, racconta la storia di undici donne, tra operaie ed impiegate, messe alla prova da un’ambigua offerta di rinnovo di contratto, da una multinazionale tessile, e che devono decidere in poche ore il destino delle 200 colleghe che aspettano il verdetto fuori dalla fabbrica. Il cast del film, tutto al femminile (anche se Placido si riserva il ruolo di Michele Varazzi) comprende Ambra Angiolini, Ottavia Piccolo, Cristiana Capotondi, Violante Placido, Sabine Timoteo, Maria Nazionale, Mimma Lovoi, Clémence Poésy, Fiorella Mannoia e Anne Consigny. Dopo la presentazione alla Festa del Cinema di Roma 2016, “7 minuti” sarà distribuito nelle nostre sale, da Koch Media, a partire dal prossimo 3 novembre. Placido ambienta il film in una fabbrica, raccontando la storia sui diritti del lavoro attraverso 11 lavoratrici che, nell’ambito di un consiglio di fabbrica, nel settore tessile, si assumono l’impegno di rappresentare le oltre 200 operaie, e pronte a salvarle dal licenziamento, sacrificano 7 minuti della loro pausa pranzo quotidiana. Undici caratteri, per una riflessione sulla possibilità concreta di opporre resistenza e di reagire all'incertezza del futuro, tra caos, logica e giustizia. Gli attori che compongono il cast sono: Cristiana Capotondi (Isabella), Ambra Angiolini (Greta), Michele Placido (Michele Varazzi), Fiorella Mannoia (Ornella), Violante Placido (Marianna), Ottavia Piccolo (Bianca), Clémence Poésy (Hira), Maria Nazionale (Angela), Balkissa Maiga (Kidal), Luisa Cattaneo (Sandra), Erika D'Ambrosio (Alice), Sabine Timoteo (Micaela) e Anne Consigny (M.Me Rochette). 1. Le riprese del film sono iniziate il 1 dicembre 2015 e sono interamente ambientate a Latina 2. Fiorella Mannoia (nel film, Ornella) ha già recitato in alcuni western negli anni '70, tra cui “Una colt in mano al diavolo”(1972), di Gianfranco Baldanello e, poi, nel 2003, l’abbiamo vista anche in “Prima dammi un bacio”, commedia diretta da Ambrogio Lo Giudice, con Luca Zingaretti e Stefania Rocca.
Placido porta al cinema questo film drammatico, ispirato ad una storia vera, che racconta la storia di 11 donne, tra operaie ed impiegate, messe alla prova da un’ambigua offerta di rinnovo di contratto, e che devono decidere il destino di altre 200 colleghe. Nel cast, tra le altre, Ambra Angiolini, Ottavia Piccolo, Cristiana Capotondi, Violante Placido e Fiorella Mannoia.
L'attacco al ministro Kyenge da parte dell'onorevole Calderoli non è rimasto in disparte da nessun tipo di personaggio pubblico o da qualsiasi altra categoria di essere umano. Anche Anonymous ha voluto rendere giustizia alle frasi offensive del politico andando a porre off-line il sito web della Lega Nord, partito da cui lo stesso Calderoli proviene. Ci rammarica dover constatare, per l'ennesima volta, come la maggior parte degli esponenti e dirigenti di quello scherzo della natura, che avete l'audacia di definire partito politico Leganord, siano solo degli xenofobi, razzisti e intolleranti. Un ammasso di decerebrati. L' On. Calderoli, fermamente determinato nel suo proposito di affossare ancora di più la già non esistente e sofferente immagine della squallida accozzaglia di zotici che tirano le redini in casa Leganord, come di consueto, si è lasciato sfuggire una ghiotta occasione per tacere, deliziandoci con un' altra delle sue perle di saggezza. Senza entrare nel merito, vogliamo semplicemente far notare all'On. Calderoli come molti degli esponenti dello pseudo partito citato, assomiglino più a Neandertaliani, sia nelle fattezze che nell'acume politico, sia nel volume della materia grigia presente nei loro crani. Cogliamo quindi l'occasione per esprimere il nostro disprezzo per l'infausta dichiarazione dell’ On. Calderoli, inviando un reclamo a mezzo doccia di pacchetti SYN TCP.
Un attacco denial-of-service al sito della Lega Nord volendo punire l’onorevole Calderoli per i recenti insulti apportati alla ministro Kyenge.
Dopo vari giorni di attesa, è finalmente arrivato il video di Love The Way You Lie, il duetto di Eminem e Rihanna contenuto in Recovery, l'ultimo album del rapper bianco di Detroit. Come abbiamo visto nei giorni scorsi, il testo di Love The Way You Lie affronta il difficile tema delle violenze domestiche, ragione per cui Eminem ha voluto proprio Rihanna come ospite per questo brano. Anche dalla traduzione che vi abbiamo offerto, infatti, non è difficile capire come la storia personale di Rihanna la renda adatta ad interpretare una canzone simile. Il video, che vi proponiamo in questa pagina, ha tenuto decisamente fede alle aspettative che si erano create nei giorni scorsi quando erano iniziate a circolare le prime immagini rubate dai paparazzi appostati intorno al set. La casa in fiamme che fa da sfondo al ritornello interpretato da Rihanna era già stata vista in diversi scatti, e anche la presenza di Megan Fox e Dominic Monaghan viene confermata proprio da queste immagini. I due attori, infatti, sono parte del video ed interpretano una coppia con evidenti problemi e che nonostante tutto non riesce a lasciarsi. Un po' come quella di cui parla il brano stesso e come tutte le coppie afflitte dal problema degli abusi domestici. Ora vi lasciamo al video di Love The Way You Lie, non più in versione live ma questa volta nella sua vera versione ufficiale. Fateci sapere cosa ne pensate voi.
E’ finalmente arrivato il video di Love The Way You Lie di Eminem e Rihanna e ovviamente noi di Music Fanpage siamo qui per mostrarvelo!
E' ancora caccia all'uomo a Tolosa, in Francia, dove un uomo ha aperto il fuoco, questa mattina, uccidendo 4 persone all'ingresso della scuola ebraica ‘Ozar Hatorah'. Gli inquirenti setacciano la città e l'intero Paese, mentre emergono ancora elementi che collegano la strage di questa mattina all'uccisione dei militari di Tolosa e di Montauban, avvenuta la scorsa settimana. Le munizioni e il tipo di fucile utlizzato questa mattina sarebbero dello stesso calibro, e la dinamica dell'agguato è del tutto simile, perché l'uomo si era dileguato, in entrambi i casi, con uno scooter. Proprio sul mezzo di trasporto le ultime notizie permettono di stabilire, quasi con certezza, il collegamento tra le due sparatorie. Tramite le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza della scuola, gli inquirenti hanno identificato la targa, fonti vicine all'inchiesta spiegano che si tratta dello stesso scooter usato per gli omicidi dei militari, un motorino acquistato nel maggio del 2011. Cicatrici e tatuaggi: l'identificazione del killer – Il procuratore Francois Molins, In seguito alla sparatoria, ha comunicato che il tribunale antiterrorismo di Parigi ha aperto un'inchiesta. Si indagherà, parallelamente, anche sui paracadutisti uccisi la scorsa settimana, viste le notevoli similitudini tra i casi. Un uomo "corpulento e tatuato", aveva fatto irruzione alla scuola ebraica ‘Ozar Hatorah', questa mattina, "aprendo il fuoco su qualsiasi cosa avesse di fronte", come ha affermato il Procuratore della Repubblica di Tolosa, Michel Valet. Tra i segni evidenti che potrebbero aiutare l'identificazione dell'omicida, una cicatrice sul viso. Di certo l'uomo sapeva bene come portare a termine i suoi piani agendo indisturbato: nel caso dei militari uccisi la scorsa settimana, l'uomo aveva avuto anche diversi contatti con una delle vittime tramite posta elettronica.
Proseguono le indagini per la cattura del killer di Tolosa: l’uomo che ha ucciso 4 persone all’ingresso di una scuola ebraica francese avrebbe una cicatrice sul viso. Gli inquirenti sono al lavoro sui collegamenti con un’altra sparatoria avvenuta la scorsa settimana.
Treni fermi, circolazione sospesa tra Roma, Latina e Nettuno per danni provocati dal maltempo. Il forte temporale che stanotte ha imperversato su Roma e sul territorio del Lazio con una pioggia incessante, ha provocato vari disagi, tra i quali quello ad una cabina di cavi nei pressi della stazione di Torricola sulla linea ferroviaria Roma-Formia-Napoli nel Comune di Roma. Un fulmine l'ha incendiata, provocando inevitabili conseguenze agli impianti di circolazione e lungo la linea, che dal Basso Lazio, nelle tratte Roma Casilina e Latina (Fl7) e tra Roma e Nettuno (Fl8). I disagi si sono registrati nella notte di oggi, martedì 5 ottobre. Da quanto si apprende per far fronte al disservizio Rete Ferroviaria Italiana del Gruppo Ferrovie dello Stato ha inviato i tecnici sul posto nelle scorse ore, per verificare le condizioni in cui si trovano gli impianti di circolazione. Sono in corso gli interventi per ripristinare al più presto la viabilità in sicurezza e il servizio ai passeggeri. Inevitabili i disagi per i pendolari che utilizzano il servizio di trasporto pubblico per spostarsi tra il Basso Lazio e Roma per studio o per lavoro, con ritardi e soppressioni dei treni. Il traffico ferroviario sulle linee Roma – Napoli (via Formia) e Roma – Nettuno ad inizio servizio risulta sospeso e non riprenderà fino alle ore 12. L'offerta lungo le due tratte è stata riprogrammata, il traffico ferroviario è stato deviato su via Cassino. Le Ferrovie dello Stato hanno reso noto che, per agevolare lo spostamento dei viaggiatori è stato attivato un servizio di autobus sostitutivi tra le stazioni di Roma Termini e Latina e tra Roma Termini e Nettuno. Oltre alle navette sono stati allertati i servizi di smart caring, con il servizio di assistenza alla clientela nelle stazioni di Roma Termini, Campoleone, Nettuno, Aprilia e Latina.
Il maltempo di stanotte ha danneggiato una cabina di cavi elettrici nella stazione di Torricola, che ha preso fuoco. Treni fermi e circolazione interrotta sulla Fl7 e Fl8, tra Roma, Latina e Nettuno. Disagi per i pendolari che si spostano per studio o per lavoro. Sul posto sono al lavoro i tecnici.
Pagare un euro una stanza d'hotel sul mare? E' possibile nel sud delle Marche, tra San Benedetto del Tronto, Grottammare e Cupra Marittima, dove un consorzio di 13 albergatori ha organizzato il welcome day: due giorni di mare con un pernotto in hotel 3 e 4 stelle pagando una cifra che varia da 1 a 29 euro a camera, senza ulteriore obbligo di acquisto. L'iniziativa vale per il solo 7 giugno ed è un modo per lanciare la stagione turistica, venendo incontro alle esigenze di quanti, per via della crisi, non possono prmettersi spese consistenti: "Con questa promozione – spiega Carlo Tavoletti, uno dei 13 albergatori promotori del Welcome Day – vogliamo far apprezzare la Riviera delle Palme a chi non ha avuto ancora l’opportunità di conoscerla e farne riscoprire la bellezza a chi c’è già stato".
Un consorzio di albergatori della Riviera delle Palme organizza, per il 7 giugno, il pernottamento in hotel 3 e 4 stelle in riva al mare: il prezzo varia da 1 a 29 euro per il pernottamento, senza ulteriori obblighi d’acquisto.
Se il futuro degli Aerosmith appare quanto mai incerto, dopo le numerose voci che davano Steven Tyler ormai lontano dalla band hard rock (poi smentite dal chitarrista Joe Perry), sembra invece che lo stesso frontman non abbia nessuna intenzione di rallentare. Il futuro giudice di American Idol – al fianco di Jennifer Lopez – è ormai prossimo a lanciarsi nella carriera musicale da solista già dal prossimo novembre, quando rilascerà il singolo, che possiamo ascoltare a fine articolo, intitolato ‘Love Lives'. Secondo alcuni siti americani il nuovo brano di Tyler verrà utilizzato come soundtrack per il prossimo film giapponese ‘Space Battleship Yamato' che uscirà il primo dicembre. Il rocker di 62 anni ha scritto la canzone, che sarà pubblicata il 24 novembre anche in versione acustica, da pianoforte e strumentale, dopo aver ricevuto un video della scena della battaglia finale del film e uno script completo tradotto in inglese. C'è da dire che nonostante le smentite, il rapporto tra Perry e Tyler sembra tutt'altro che sereno. Dopo aver saputo nel nuovo ruolo del frontman ad American Idol, il chitarrista ha definito sarcasticamente il reality show americano ‘uno programma un pò meglio delle Tartarughe Ninja'. A tal proposito il noto talent scout americano John Kalodner (famoso per aver collaborato con artisti come AC/DC, Peter Gabriel and Phil Collins e gli stessi Aerosmith) ha accusato Joe Perry di essere geloso dei nuovi ruoli ricoperti da Steven Tyler.
Il rocker di 62 anni ha scritto la canzone, che sarà pubblicata il 24 novembre per il film giapponese ‘Space Battleship Yamato’
Il Psg di Mauricio Pochettino, così come moltissimi altri club europei, riprenderà il campionato dovendo fare i conti con molte assenze. Nella squadra delle stelle, mancheranno nomi illustri per il ritorno di Ligue1 dei parigini in programma contro il Clermont, nella partita di sabato 11 settembre: "colpa" delle nazionali sudamericane che non permetteranno l'impiego né di Messi né di Neymar che, insieme a Marquinhos, Paredes e Di Maria non faranno parte della squadra. Aprendo la possibilità di scendere in campo anche a Gigio Donnarumma che potrebbe debuttare dal primo minuto al posto di Navas, che ha giocato la partita oltreoceano con il Costarica, giovedì. Tra i pali, dunque, il tecnico del Paris Saint Germain potrebbe evitare a Navas di tornare subito in campo, approfittando di avere un portiere di assoluto livello e pronto al debutto. Dando anche ascolto al volere della folla: in un recente sondaggio tra i tifosi del Psg su chi far giocare in porta, il 54% ha votato per Donnarumma, preferito a Keylor Navas, al momento sempre titolare. Fino ad oggi, infatti, per l'estremo azzurro, neo acquisto estivo dal Milan, ci sono state solamente due tribune e due panchine. "Non ho ancora deciso chi fare giocare in porta", ha sottolineato Pochettino nella consueta conferenza stampa della vigilia della partita contro il Clermont: "Per fortuna, ho diverse opzioni e Donnarumma è una di queste". Dunque, potrebbe arrivare il momento tanto atteso dopo un periodo di ambientamento per l'ex rossonero atteso al debutto nella sua nuova avventura francese, dove ha trovato una concorrenza di prima classe. In una gara delicata per il Psg perché anche se il Clermont sulla carta non rappresenta un avversario di qualità, l'asticella si è alzata improvvisamente per l'assenza dei tanti sudamericani.
Mauricio Pochettino ha presentato la prossima sfida di Ligue 1 del Psg contro il Clermont, di sabato 11 settembre, dando un segnale a Donnarumma, fin qui tra tribuna e panchina: “Non ho ancora deciso, ma è un’opzione credibile”. Gara delicata per i parigini in cui mancheranno Neymar, Messi e molti sudamericani mentre altri, tra cui Navas, sono in forte dubbio.
Che Andrea Camilleri non sia un uomo qualunque, nel nostro Paese, era già chiaro. Lo è ancora di più da qualche ora a questa parte, quando ha iniziato a diffondersi sul web la notizia del ricovero d'urgenza dello scrittore siciliano presso l'Ospedale Santo Spirito di Roma, dove stamattina alle 9:15 il papà di Montalbano è arrivato in "condizioni critiche". Sono immediatamente partite le dimostrazioni si affetto dei colleghi scrittori e dei lettori sui social. Dopo la prima nota emessa dalla struttura sanitaria della Capitale, adesso l'Italia è col fiato sospeso. Alle 17:00, infatti, si saprà qualcosa delle condizioni di salute di Andrea Camilleri, fin qui ritenute "molto dure" in seguito alla rianimazione. È stato ricoverato questa mattina alle ore 9.15 lo scrittore Andrea Camilleri. Arrivato in ambulanza in condizioni critiche per problemi cardiorespiratori. È stato assistito dall’équipe dell’emergenza al Pronto Soccorso Santo Spirito e trasferito presso il Centro di Rianimazione dell’ospedale. La ASL Roma 1 rilascerà un bollettino medico alle ore 17.00 sullo stato di salute del paziente.
Sul web, in televisione e finanche sui giornali esteri, arriva come una bomba la notizia del ricovero d’urgenza dello scrittore Andrea Camilleri all’ospedale Santo Spirito di Roma in condizioni critiche in seguito a un infarto. Dopo la rianimazione, adesso si attende il primo bollettino medico per le 17.
Jay-Z, uno dei maggiori rapper e produttori al mondo, uscirà il 4 luglio col suo nuovo album intitolato "Magna Carta Holy Grail". L'annuncio è stato fatto ieri sera durante l'intervallo di gara 5 delle finali NBA tra Miami Heat e Sant'Antonio Spurs con un video pubblicitario di 3 minuti in cui si vede il rapper assieme a colleghi del calibro di Pharrell Williams, Timbaland e allo storico produttore Rick Rubin, che pochi giorni fa aveva annunciato anche la sua collaborazione all'album dell'altra star del genere Kanye West. L'album viene a due anni dal precedente ‘Watch the throne”, realizzato proprio con Kanye West. La novità è che la Samsung renderà disponibile, a partire dal 24 giugno, un'app che permetterà un “inedito sguardo nel cuore dell'album, delle storie personali e dell'ispirazione” e come scrive il Washington Post la Samsung renderà disponibile un milione di copie gratuite dell'album per i propri utenti 72 ore prima dell'uscita ufficiale. La casa sudcoreana pagherà 5€ ad album, stando sempre alle fonti del WP. Una partnership che porterà nelle tasche di Jay-Z cinque milioni di euro prima ancora dell'uscita ufficiale dell'attesissimo album e che permette alla Samsung di cominciare a opporre resistenza lo strapotere della Apple, rendendo sempre più chiaro quanto saranno importanti, in futuro, le sponsorizzazioni dei grandi brand. E Jay -Z nel video sottolinea il bisogno di nuove regole vista la potenza del web: “Non ci sono regole, tutti stanno cercando di capire che succederà. Ecco perché internet è come il Selvaggio West. The wild wild west. Abbiamo bisogno di nuove regole” dice il rapper a un certo punto. Ecco il video:
Durante la finale della NBA, con un video pubblicitario, il noto rapper Jay-Z ha annunciato l’uscita del nuovo album che sarà disponibile a partire dal 4 luglio. Un milione di copie, però, potranno essere scaricate gratuitamente già 72 ore prima, ma solo per i clienti Samsung, con cui il rapper ha stretto un accordo.
Aggiornamento 21.22 – Stando a notizie riportate dalla stampa estera Sinead O' Connor è stata ritrovata e messa in salvo dalla polizia, che ha trasferito la cantante in una struttura ospedaliera di Chicago. Sinead O' Connor è sparita. La cantante irlandese non è più rintracciabile da circa 24 ore e la polizia di Chicago, allertata, è sulle sue tracce. Non si sa nulla di lei da diverse ore, stando a quanto riporta la stampa estera, che fa risalire l'ultimo avvistamento della 49enne cantante irlandese Sinead O’ Connor alla giornata di ieri, domenica 15 maggio, quando è stata vista su una bicicicletta Raleigh con un cestino rosa. Indossava un parka nero, pantaloni in pelle nera e una felpa dello stesso colore con la scritta "Irlanda", tenuta sulle spalle. Pare si sia allontanata per fare un giro tra le strade di Chicago. Le forze di Polizia hanno fatto sapere a Variety: Sinead O'Connor avrebbe lasciato l'area di Wilmette per una passeggiata in biclicletta nella mattina di ieri e non è tornata. Un chiamante si è dichiarato preoccupato per la sua incolumità e non sono disponibili altre informazioni, in questo momento. Il timore, appunto, è che Sinead O' Connor abbia sostanzialmente ripetuto l'atto sconsiderato che aveva già tentato due volte, ovvero quello di tentare di togliersi la vita. Un'ipotesi suicidio che diventa consistente a fronte di un turbolento percorso di vita fin qui, con diverse ragioni a suffragare la depressione dell'artista. Lo scorso novembre aveva infatti tentato il suicidio allarmando tutti con un messaggio su Facebook. Curiosamente, l'ultimo post su Facebook di Sinead O' Connor risale a due ore prima il suo ultimo avvistamente. Un inquietante post nel quale si è rivolta a suo figlio Jake, il quale non si sarebbe comportato bene nei suoi confronti e nei confronti di suo fratello minore, che sarebbe stato affidato a Tusla (un'organizzazione di assistenza sociale rivolta a bambini e famiglie con problemi). Nel post la cantante fa anche il nome di Donal Lunny, il padre del piccolo figlio Shane, con cui la cantante ebbe un alterco via Facebook lo scorso novembre. La cantante irlandese, nota per le sue posizioni severe rispetto ad alcuni temi come la pedofilia nella Chiesa (celebre il suo gesto di strappare la foto del Papa al Saturday Night Live, rivolgendogli l'invito a combattere il vero nemico) e nota soprattutto per quella Nothing Compares 2 U scritta da Prince che a marzo del 2015 aveva giurato di non voler più cantare dal vivo, aveva messo in allarme fan e Forze dell'Ordine nel novembre del 2015 con un post su Facebook, in cui meditava sostanzialmente al suicidio. In un lungo post, infatti, si facevano riferimenti ad una overdose e agli enormi problemi che la cantante ha con il padre del suo figlio più giovane e a un certo punto si leggeva quella che era interpretabile come un chiaro messaggio di tentato suicidio:
L’artista irlandese, che negli ultimi mesi aveva tentato il suicidio, è dispersa da circa 24 ore. La polizia di Chicago, in allarme, è sulle sue tracce: si teme l’ipotesi suicidio, che Sinead O’ Connor ha già tentato in passato.
Non si fermano le voci sulla girlband più provocante degli ultimi tempi, e così in questi giorni anche Jessica Sutta, ex-componente delle Pussycat Dolls, ha deciso di dire la sua e spiegare i motivi del suo abbandono. Come c'era da aspettarsi, anche la Sutta parla di Nicole Scherzinger e dei suoi atteggiamenti da diva che le avrebbero inimicato gran parte delle colleghe di band. Dice, infatti, Jessica a proposito del suo abbandono: "E' iniziato tutto quando mi sono fatta mare durante il tour (nel maggio 2009). Hanno deciso di mandarmi a casa, e una volta arrivata a Los Angeles mi son trovata a dovermi occupare di tutto da sola. Non avevo un posto dove stare perchè ero in tour. Fortunatamente una mia amica mi ha ospitata. Ero lì sdraiata che pensavo Wow, sono una popstar internazionale e ho appena lasciato quel tipo di vita stravagante per trovarmi a dormire sul divano di qualcuno." Quando le è stato chiesto se vi fossero stati altri motivi per lasciare la band, la Sutta ha poi aggiunto: "Onestamente, sentivo che era arrivato il momento di smettere di vivere all'ombra di Nicole. Non era un'esperienza piacevole, e non sentivo di crescere in quella situazione. Per quanto sia stata una decisione dura, era qualcosa che dovevo fare. Rompermi una costola è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso".
Jessica Sutta, ex-Pussicat Doll, parla dei motivi del suo abbandono e di come è stato lavorare con Nicole Scherzinger.
Tre mezzi Atac presi di mira in due giorni. Questo il bilancio degli atti vandalici che si sono succeduti nelle scorse ore da inizio settimana, che hanno lanciato sassi contro i vetri nei pressi di via Candoni. Secondo le informazioni apprese i fatti risalgono al pomeriggio di ieri, mercoledì 18 agosto a Roma. A rimanere danneggiata una vettura della linea 128, che collega viale Ferdinando Baldelli, nel quartiere Ostiense, con viale Gaetano Arturo Crocco, in zona Magliana Vecchia. Si tratta dell'ennesimo episodio a danno del servizio di trasporto pubblico a seguito del quale a rimetterci sono i clienti che pagano biglietti e abbonamenti e che usufruiscono dell'offerta per spostarsi in città. Un lancio di sassi ha mandato in frantumi il vetro di un finestrino. Al momento dell'accaduto oggi pomeriggio fortunatamente non erano presenti passeggeri a bordo ma solo l'autista, che non è rimasto ferito e sta bene.
Atac ha denunciato atti vandalici in due giorni a danno di tre vetture nei pressi di via Candoni, prese a sassate. Al momento dell’accaduto martedì sera e ieri pomeriggio fortunatamente non c’erano passeggeri a bordo e non ci sono stati feriti. Atac ha spiegato di aver “implementato i sistemi di sicurezza”.
Era il 30 giugno 2006 quando in tutte le sale americane usciva "Il Diavolo Veste Prada", il film che ha fatto desiderare a tutte di lavorare in una rivista glamour. Sono passati diversi anni da quel momento ma ancora oggi è una delle pellicole che descrive meglio il patinato ed elitario mondo della moda. In Italia è uscito poco dopo, il 13 ottobre dello stesso anno, ma è stato ugualmente un successo. Tutti ricorderanno la trasformazione della protagonista Andy, interpretata da Anne Hathaway, che da timida giornalista sciatta e mal vestita diventa una delle stilosissime collaboratrici di Miranda Priestley, finendo per cambiare in modo radicale il suo comportamento. Il personaggio dispotico ed egocentrico magistralmente riprodotto da Meryl Streep è ispirato ad Anna Wintour, direttrice della rivista di moda più influente al mondo, "Vogue". Ecco quali sono le citazioni e le scene che hanno fatto storia e che di sicuro tutti ricorderanno. Il mondo della moda è estremamente elitario e selettivo e Miranda Priestley ne è la dimostrazione. Andy, la protagonista, è stata definita intelligente ma "grassa", anche se in realtà non è proprio così. Poco prima della festa organizzata da Runway, Emily, che avrebbe dovuto aiutare Miranda a riconoscere tutti gli invitati, viene colpita da un terribile raffreddore. Mentre è seduta alla scrivania prima dell'evento, si dispera per non poter essere perfettamente in forma. Miranda Priestley crede che Andy sia molto simile a lei, anche se non se ne rende conto. Tra le battute finali del film fa questa affermazione, facendo riferimento al fatto che tutti vorrebbero avere quella vita tanto patinata. Nel momento in cui Miranda osserva per la prima volta Andy tiene subito a precisare che il suo stile non è adatto a Runway con parole dirette e precise… Questa è una delle frasi pronunciate da Emily mentre Andy non la smette di lamentarsi. E' proprio con queste parole e questi gesti che la esorta a stare zitta. Emily è letteralmente ossessionata dal suo peso, confessa ad Andy che per apparire perfetta in vista delle sfilate di Parigi sta seguendo una dieta ferrea davvero estrema…. Prima di Runway, Andy non ha mai avuto a che fare con il mondo della moda e lo dimostra durante una telefonata ricevuta in ufficio chiedendo lo spelling del nome di uno dei due stilisti del celebre marchio italiano.
“Il Diavolo Veste Prada” è uscito nelle sale cinematografiche americane il 30 giugno 2006, mentre in quelle italiane il 13 ottobre dello stesso anno, ma ovunque è diventato un film cult, ormai entrato nella storia. Ecco le migliori frasi del film diretto da David Frankel con Anne Hathaway e Meryl Streep nei panni di Miranda Priestley.
"Ho vinto io!" Mai titolo più indicato per un libro che affronta il problema che attanaglia tutte le donne. Tra la preoccupazione di poterlo scovare in qualche mammografia (lo screening è necessario ad una certa età) e le cure successive per poterlo sconfiggere, il tumore al seno è il più temuto. Ma sono 400mila le donne che sono riuscite a vincere questo male, sono otto su dieci che possono affrontare il mondo con un’altra voglia di vivere. Il male oscuro. Questa la definizione del libro presentato martedì scorso al Senato e promosso dalla Fondazione Aiom, con il supporto di Astrazeneca. I dati sono rassicuranti. Le possibilità di riuscita esistono e non condizionano il resto della vita di queste donne. Ben 600 hanno portato a termine una gravidanza senza alcun problema, dopo due mesi dalla diagnosi 40 donne su 100 sono tornate anche a lavoro. Assolutamente particolare è il dato che riguarda il matrimonio. Una su quattro lascia il marito, ma i motivi saranno stati più che validi. Dopo una malattia del genere e una vittoria tanto clamorosa, si fanno altre valutazioni rispetto alla propria vita. È come se Dio ci permettesse di rivivere una seconda volta e ogni cosa dovrà essere diversa. Ma fondamentale, e non finiremo mai di dirlo, è la prevenzione. Queste donne sono riuscite a debellare il male oscuro grazie ad una diagnosi precoce. A 25 anni è fondamentale una ecografia mammaria, gesto da ripetere ogni anno qualora esca pulita. La malattia rende umane e questo non è un male. "La sfida oggi è dimostrare anche attraverso vicende reali, che il cancro si può superare. Non vogliamo essere trattati tutta la vita come malati, non ha più alcun senso anche dal punto di vista scientifico", dichiara Elisabetta Iannelli, vice presidente dell'Associazione italiana malati di cancro (Aimac), tra le ex-pazienti che si raccontano nel libro. Questo è un supporto alla ricerca in quanto il ricavato dalle vendite (12,50 euro ogni volume) sarà devoluto alla ricerca scientifica. Ragazze credeteci. Dopo la crioterapia, la ricerca può fare grandi passi avanti.
Un libro come testimonianza di vittoria. Sono 400mila le donne italiane che hanno sconfitto il male oscuro. Ecco come aiutare la ricerca.
Le vacanze di Cecilia Rodriguez sono cominciate: l'argentina è volata a Panarea con il fidanzato Ignazio Moser e si sta godendo il meritato relax dopo un lungo anno lavorativo. Tra foto di coppia, gite in barca e look total white in perfetto stile estivo, ne ha approfittare per rivelare la nuova acconciatura scelta per la bella stagione. La sorella di Belén ha fatto visita al parrucchiere di fiducia prima di partire e ha accorciato la frangia che portava già da diversi mesi, rendendo così il suo taglio di capelli ancora più fresco e sbarazzino. Scommettiamo che questo hairstyle diventerà il più imitato dell'estate 2021? L'ultimo anno è stato particolarmente movimentato per Cecilia Rodriguez e non solo perché per la prima volta ha passato diverse settimane lontana dal fidanzato Ignazio Moser (volato in Honduras per L'isola dei famosi), la sorella di Belén ha anche cambiato look in modo drastico. Se fino a qualche mese fa aveva sempre portato i capelli lunghi con la fila centrale o laterale, ora non può fare a meno della frangetta. Ha debuttato in questa nuova versione lo scorso gennaio, poi ha dato un'altra spuntatina prima dell'estate e ora ha ancora una volta modificato leggermente l'acconciatura. La frangia non è né dritta né a tendina in pieno stile Kate Middleton, è sfilata, folta e va portata leggermente laterale.
Cecilia Rodriguez ha dato il via alle sue vacanze, è partita con Ignazio Moser alla volta di Panarea e sui social documenta le rilassanti giornate passate sull’isola. Ha approfittato delle vacanze per cambiare look: ora ha un’adorabile frangetta sfilata portata leggermente laterale.
Ha disegnato spremiagrumi dalla forma aliena e rivisitato sedie barocche in versione plastica, è tra i designer più fecondi e famosi al mondo, ma un'unica definizione di Philippe Starck non esiste. Figura eclettica del mondo dell'architettura, dell'arte e del design, cittadino del mondo, creatore, esploratore, ha delineato il paesaggio naturale ed artificiale in cui tutti viviamo e un'unico titolo sarebbe limitante per racchiudere l'intera essenza dell'enfant prodige del design francese. Abbiamo incontrato Philippe Starck in occasione del FuoriSalone milanese, durante l'inaugurazione della Mostra-Evento di Interni all'Università Statale degli Studi di Milano, e abbiamo approfittato per rivolgergli alcune domande per meglio capire una figura così complessa. E come ogni anno e lui la vera star della settimana del design milanese.
Tra una folla di telecamere e fan curiosi, abbiamo raggiunto Philippe Starck, il creativo più famoso e ribelle del mondo, per un’intervista esclusiva in cui ci spiega la sua visione del design, del futuro e dell’imminente Expo di Milano.
C'è il castello incantato, la magia delle lanterne, l'atmosfera romantica da fiaba "E vissero tutti felici e contenti", ma non si tratta dell'ultimo film di animazione della Disney anche se i protagonisti sono proprio personaggi disneiniani: le scene descritte si trovano sulla parete della camera da letto di una bambina di 8 anni. È il murale ispirato a Rapunzel, principessa Disney, che la sua mamma ha dipinto. Jennifer Treece di Livonia, nel Michigan, ha impiegato 60 ore per realizzare questo favoloso murale ispirato al film della Disney "Rapunzel" per la figlia di 8 anni, Gianna. Tutte le bambine sognano di diventare delle principesse, Gianna forse non lo sarà ma la sua camera da letto è degna di una principessa delle fiabe. La sua mamma, il cui nome d'arte è Jennifer Lee, ha sempre desiderato essere una disegnatrice Disney. Un giorno, dopo essere usciti dal cinema in cui proiettavamo Rapunzel, decise che avrebbe creato anche lei qualcosa di incredibile e decorare la camera di sua figli le sembrò un ottimo modo per cominciare. La scena proposta è quella della principesse Diseny con e Flynn Rider su una piccola imbarcazione in mezzo al lago, con il castello incantato sullo sfondo e le rane a fare da testimoni della magia. L'atmosfera è resa ancora più suggestiva da numerose lanterne che sembrano reali. Dopo la camera della piccola Gianna, Jennifer Lee ha deciso di decorare anche altre stanze della casa con scene tratte da La Bella Addormentata nel Bosco e da Cenerentola così da trasformare l'abitazione in un luogo davvero d'incanto.
60 ore ha impiegato questa mamma per realizzare un murale ispirato a Rapunzel della Disney, la principessa preferita di sua figlia la cui camera da letto sembra essere uscita da un favoloso cartone animato.
È sempre più difficile nel mondo di oggi trovare lavoro. Il tasso di disoccupazione ha raggiunti record storici e per i giovani la competizioni è ormai internazionale e sempre più faticosa in termini di ansia e prestazioni. Così tutti cercano un modo per essere i più originali, creativi ed unici al mondo. A volte qualcuno ci riesce davvero, è il caso del graphic designer Michael Lester che ha ideato un modo per attirare l'attenzione: è suo il portfolio più piccolo al mondo, capace di stare sulla punto di un dito di una mano.
Il graphic designer Michael Lester ha realizzato il più piccolo portfolio mai visto prima, capace di stare sulla punta di un dito, che difficilmente passerà inosservato.
Gabriele Cirilli è diventato, ormai, un mago del travestimento, grazie soprattutto alla trasmissione di Rai Uno "Tale e Quale", nella quale alcuni personaggi famosi imitano, nei modi, ma anche nei vestiti altri personaggi famosi. Una formula semplice e vincente, che ha la peculiarità di far diventare virali alcune esibizioni e Cirilli, appunto ne sa qualcosa. ieri il comico si è gettato nei panni di Emis Killa, il rapper brianzolo che ha sbancato l'estate con la sua hit "Maracana", scritta ad hoc per il Mondiale del Brasile su Sky e diventata in breve un vero tormentone, anche più di quella ufficiale dei Negramaro. Gabriele Cirilli, infatti, si è presentato sul palco pettinato come il Killa e soprattutto pieno dei tatuaggi che caratterizzano l'autore di "Mercurio". Entrato sul palco dondolando e salutando il pubblico a mo dei rapper, Cirilli ha giocato molto sugli stereotipi e sulle caratteristiche dei rapper, gesticolando tantissimo, anche se non sempre a proprio agio, anche perché per stare appresso al testo doveva leggerlo dal gobbo, facendogli perdere un po' di spontaneità. Un'imitazione quasi perfetta, comunque, se non fosse stato per la pancetta del comico che cozzava con il fisico scolpito del rapper, ma si rifaceva con un rap serrato e condito da un po' di fiatone. Il successo ha fatto sì che oggi il video sia tra i più ricercati in rete.
Gabriele Cirilli si ritrova un’altra volta tra i personaggi più virali grazie a un’altra imitazione. Il comico di Sulmona, che fece il botto con nei panni di Psy, cantando il “Gangnam Style” ieri si è esibito in una (quasi) perfetta imitazione del rapper Emis Killa.
Che un regista come Ron Howard nutra un'intensa passione per la musica non è una novità, come dimostrano i suoi film documentari "The Beatles: Eight Days a Week", dove si parla della band inglese più famosa del mondo e "Made in America" in cui si racconta l'omonimo festival musicale di Jay-Z. A queste due perle cinematografiche se ne aggiunge un'altra, che interessa più da vicino il Bel Paese, protagonista della nuova pellicola di natura musicale sarà, infatti, il tenore conosciuto in ogni angolo del globo: Luciano Pavarotti. Nell'intervista rilasciata a Variety, durante la proiezione del documentario alla Creative Artists Agency di Los Angeles, Ron Howard ha dichiarato: "la musica è diventata così importante nel medium in generale, che si tratti di script o di documentari. Penso che sia qualcosa per richiamare il grande pubblico. La tecnologia può offrire una sorta di esperienza concertistica, la nostra intenzione era quella di realizzare una storia di interesse sia artistico che umano su Pavarotti". Nel suo "Pavarotti: Genius is forever" Howard ha voluto ripercorrere la vita del tenore, partendo dalla sua adolescenza, alle prese con il padre anch'egli cantante lirico, fino al successo raggiunto grazie al suo timbro inconfondibile. Tra interviste ai familiari e personaggi noti, testimonianze e ricordi di grandi eventi musicali volti alla beneficenza, attività che ha sempre contraddistinto la carriera di Pavarotti e alla quale hanno preso parte grandi nomi della musica internazionale come Bono, Stevie Wonder, Mariah Carrey, non manca il racconto di momenti memorabili. Uno di questi è, sicuramente, l'esibizione del "Nessun dorma" ai Mondiali di calcio nel 1990, insieme ai suoi colleghi ed amici Plàcido Domingo e Josè Carreras, l'album del loro live è ancora uno tra i dischi più venduti al mondo. Ron Howard, che ha ammesso di aver lavorato tanto alla realizzazione del film, prodotto dallo stesso team di "The Beatles: Eight Days Week", durante la proiezione ha detto: "È così carismatico e c'è un sentire così forte intorno a lui. Questo gli ha permesso di arrivare al pubblico. È stato uno degli obiettivi principali quello di riuscire a raccontare a modo mio la storia di Pavarotti usando le arie che ha interpretato in modo così brillante". Howard continua la sua intervista a Variety raccontando del breve incontro avuto con Pavarotti negli anni Ottanta, grazie al suo amico e co -protagonista in Happy Days, Henry Winkler, e ricorda: "Henry è sempre stato fantastico nel non essere troppo timido. Mi ha preso e siamo andati a cercare Pavarotti e ci siamo presentati rapidamente. Il carisma era evidente. Era la stella della notte" e dopo aver dichiarato la sua grande passione per l'opera lirica, alimentata con questo biopic, ha affermato: "Se potessi cantare come lui, non sarei un regista, questo è sicuro".
Luciano Pavarotti è tuttora uno degli artisti che più caratterizzano l’immaginario musicale, soprattutto operistico, internazionale. Il suo carisma e la sua voce inconfondibile hanno ammaliato milioni di spettatori in tutto il mondo. Per omaggiare il più grande tenore italiano di tutti i tempi, il regista Ron Howard ha realizzato un documentario che a giugno sarà proiettato nelle sale americane.
ORE 16:09 – Entrambe le corteggiatrici escono dallo studio. Per oggi la puntata si chiude qui. ORE 16:00: Le ragazze sono invitate a fare le loro ultime dichiarazioni, prima di lasciare lo studio. Flavia dice a Tommaso: "In ogni caso sono contenta perché nell'ultimo momento della giornata passata insieme sono riuscita ad abbattere il mio muro personale, sono contenta di essermi aperta con te. Spero con tutto il cuore che ne valga la pena." Germana, invece, dice: "L'ultima giornata che abbiamo passato assieme è stata splendida. Ti stimo, ti voglio bene e so che quello che provavo per te, tu lo provavi per me. I momenti vissuti con te non li dimenticherò e spero che da qui inizi un bel percorso." ORE 15:52 – Ora è la volta di Flavia Fiadone. Viene mandato in onda il filmato in cui sceglie il suo vestito per il giorno della scelta. Dopo averne provati diversi, ne scarta uno troppo corto ed uno nero. Ancora indecisa, si prende più tempo per scegliere il capo giusto. ORE 15:43 – Viene mandato in onda il video che mostra la scelta del vestito di Germana, che dice di voler essere: "Pratica, elegante e sensuale". Si lancia, poi, nell'imitazione di Flavia, ma parlando del tronista si commuove: "Ho investito tantissimo, è un sentimento che sta crescendo. Gli voglio bene, quando lo vedo mi emoziono. Ho vissuto questa storia come una bella favola e spero in un lieto fine." ORE 15:40 – Dopo essersi tranquillizzata, seduti ad un tavolo Tommaso e Germana fingono sia il momento della scelta e la corteggiatrice dice ciò che vorrebbe sentirsi dire: "Quando sei arrivata tu, ho capito che dovevo cambiare direzione". Poi gli fa una sorpresa, gli benda gli occhi e lo porta davanti ad una scritta. A caratteri cubitali c'è scritto "Sceglimi". ORE 15:38 – Germana porta Tommaso a conoscere i suoi familiari e pranzano insieme. Tommaso dice di essersi divertito molto con la sua famiglia. Vanno, poi, a fare una passeggiata. I passanti, però, urlano: "Scegli Flavia", così Germana si risente e scoppia a piangere. ORE 15:36 – Tina non commenta perché si è emozionata. Si passa, dunque, a parlare di Germana che ha portato la mamma e un'amica. Va in onda, quindi, l'esterna di Tommaso e Germana. ORE 15:34 – Flavia poi gli dice: "Anche se a volte sono stata male, ti ringrazio perché mi hai fatto provare delle emozioni e mi sono sentita viva. Anche se tu non dovessi scegliermi, resti una persona importante per me. Ci voglio credere con tutta me stessa, oltre ad aver voglia di te, dopo sette mesi ho bisogno di te".
Va in onda oggi a Uomini e Donne la prima parte della scelta di Tommaso Scala. Il tronista campano sceglierà Flavia Fiadone. Vediamo com’è andata.
In una lunga intervista data ad Esquire Sir Paul McCartney è tornato a parlare di John Lennon e della band che l'ha reso il mito che oggi è. In tanti hanno provato a paragonarvisi – dagli Oasis ai One Direction (sic! Chiedere a Harry Styles) – ma nessuno fino ad ora ha potuto ricalcare le orme del quartetto di Liverpool, che la Storia della musica l'ha scritta veramente. Ci tiene a ribadirlo lo stesso McCartney che, parlando con la rivista, ha affrontato diversi argomenti, anche polemici, che lo hanno visto confrontarsi con Lennon, il quale, suo malgrado, a causa della morte prematura, è diventato un martire e, a torto, l'emblema della band. Contestualizzando il periodo McCartney ha voluto ribadire come tutti e 4 fossero ottimi musicisti e come scrivessero i pezzi da sé: Siamo usciti in un periodo molto florido, ma non dimenticate, quei 4 ragazzini erano fottutamente bravi. Nominatemi un altro gruppo formato da 4 tali che hanno fatto quello che hanno fatto i Beatles. Le competenze, l'intelligenza, l'acume di Lennon, la melodia di McCartneym la spiritualità di Harrison e lo spirito di Ringo, gran batterista. La morte prematura di John Lennon fu un colpo per tutti, dagli amici ai fan e per tutto il mondo della musica. I Beatles non esistevano più e tutti quanti avevano cominciato ad affrontare percorsi solisti, ma la morte di John cambiò un po' di cose, soprattutto se rapportato all'immaginario collettivo. Lo dice McCartney, spiegando che Quando John fu sparato, a parte il puro orrore del fatto, la cosa persistente fu che ‘Ok, bene, ora John è un martire. Un JFK'. Ho iniziato ad essere frustrato perché la gente cominciava a dire: ‘Bene lui era i Beatles'. E io, George e Ringo dicevamo: ‘Ehi, aspettate, solo un anno fa eravamo tutti uguali'. McCartney ammette che anche dopo i Beatles Lennon fece un grande lavoro, ma fece anche cose non all'altezza, e la morte lo elevò a una sorta di James Dean ‘e oltre'. A quel punto, insomma, cominciò una sorta di revisionismo che portò la gente a identificare il cantante col gruppo, cosa che il baronetto giudica ingiusto. Un altro aspetto interessante e curioso dell'intervista era la firma dei pezzi: Lennon/McCartney o viceversa? Ci fu una piccola battaglia tra i due per decidere quale dei due nomi avrebbe dovuto essere scritto prima nei credits delle canzoni: Avemmo un incontro con Brian Epstein [il manager della band, ndr], ma arrivai tardi e John e Brian avevano parlato. ‘Stavamo pensando che dovremmo scrivere Lennon e McCartney' e io risposi: ‘Ok, ma che ne pensate di McCartney e Lennon?'. Loro dissero ‘Ok, che ne pensi se alterniamo: Lennon e McCartney, McCartney e Lennon'. Ma questo non avvenne e non me ne preoccupai più.
Paul McCartney è tornato sui Beatles e sul suo rapporto con John Lennon che, dice il cantante, dopo la morte divenne un martire, portando la gente a identificare lui con la band: “È stato frustrante”
Giunti alla settima giornata del Festival di Cannes 2013, la Croisette si prepara ad accogliere la Roma decadente di Paolo Sorrentino, applaudito per ben tre volte ieri sera in proiezione stampa. Il regista napoletano torna a due anni di distanza da “This Must Be the Place”, nuovamente in Concorso (questo è il suo quinto film a Cannes) con “La Grande Bellezza”, protagonista uno strepitoso Toni Servillo nei panni di Jep Gambardella, il cinico giornalista che racconta e vive i vizi più nascosti della Capitale. Accompagnato da un cast d'eccezione, si preparano quindi a calcare il red carpet per la prima ufficiale di stasera anche Galatea Ranzi, Carlo Verdone, Sabrina Ferilli, Carlo Buccirosso, Iaia Forte, Giorgio Pasotti, Roberto Herlitzka e Isabella Ferrari, fra gli altri. Ma oggi è anche il giorno di “Behind the Candelabra”, il nuovo e atteso lavoro di Steven Soderbergh, un film biografico sulla vita di Liberace, il musicista che tra gli anni '50 e '70 fu uno dei più popolari e in vista dell'epoca.
Settimo giorno per il Festival di Cannes 2013, che vedrà sfilare sulla Croisette Paolo Sorrentino con il suo “La Grande Bellezza” e Steven Soderbergh con “Behind the Candelabra”.
Dopo il lunedì che sconvolge sempre gli equilibri nella casa del Grande Fratello 11 ritorno quasi subito la calma e tutti riprendono le non attività quiotidiane. I single hanno ricomiciato a sbuffare e le coppie a coccolarsi, o anche meglio stuzzicarsi. È quello che fanno Rosa Baiano e il suo compagno di giochi Davide, che a poco a poco stanno vincendo tutte le inibizioni iniziali concedendo alle telecamere effusioni sempre più spinte. Questa volta la coppietta si trova in piscina e l’argomento di conversazione è naturalmente del videomessaggio di Agostino per Rosa Baiano andato in onda nella scorsa diretta. Rosa ammette di aver voluto bene al ragazzo ma che era troppo giovane e inesperta per poter analizzare tutto con lucidità. Ma Davide non sembra essere molto interessato alla faccenda, infatti interrompe spesso Rosa strappandole qualche bacio e la telecamera subacquea ci mostra i due maliziosamente avvinghiati. Il trastullo prosegue poi sotto la doccia come nelle classiche pellicole erotiche. I corpi sono sempre più uniti e inseparabili, la passione sta crescendo di ora in ora e diviene molto difficile trattenersi. Il cavaliere Davide Baroncini, che ha preso le offese di Agostino con noncuranza, potrebbe perdere tutto il suo aplomb e scatenare i suoi istinti più selvaggi, come un vero macho mediterraneo.
Rosa Baiano e Davide Baroncini del Grande Fratello 11 si producono in effusioni molto spinte in piscina e sotto la doccia per la contentezza dei voyeurs.
È stata trovata la scatola nera della coscienza umana, ciò che ci sveglia al mattino, ci rende consapevoli di noi stessi, dell'ambiente che ci circonda e che il ricercatore Donald Pfaff, capo del Laboratorio di Neurobiologia e Comportamento all'Università Rockefeller, riassume con il termine eccitazione generalizzata. Secondo gli scienziati, autori di questo studio, la sede della consapevolezza del se risiederebbe dentro dei neuroni giganti (NGC), situati nelle profondità del nostro cervello, da dove controllerebbero l'intero sistema nervoso. Si nutrono da soli. "Se guardi solo la morfologia di questi neuroni, sai che sono importanti" afferma Pfaff. Il nucleo gigantocellulare o NGC fa parte di una struttura chiamata formazione reticolare midollare che possiede collegamenti all'intero sistema nervoso, incluso il talamo, da dove i neuroni possono attivare l'intera corteccia cerebrale. Attraverso una tecnica nota come retro-TRAP che attiva a comando i neuroni, sono riusciti a fare una scoperta entusiasmante: i neuroni NGC esprimono un gene che rilassa i vasi sanguigni, aumentando il flusso di sangue ossigenato nei tessuti. Secondo il ricercatore, questi neuroni sono così importanti, per le normali funzioni del sistema nervoso centrale, che hanno sviluppato la capacità di controllare direttamente il proprio apporto di sangue. "Siamo abbastanza sicuri che se questi neuroni hanno bisogno di più ossigeno e glucosio, rilasceranno l'enzima nei vasi sanguigni limitrofi per ottenerli"
Una rete di neuroni giganti, secondo i ricercatori del Laboratorio di Neurobiologia e Comportamento all’Università Rockefeller, sarebbe la sede della consapevolezza del se, una vera e propria scatola nera della nostra coscienza, in grado, in caso di bisogno, di autoalimentarsi dai vasi sanguigni vicini.
Il 6 aprile 2009 una scossa di magnitudo 5,9 della scala Richter devastava la provincia de L'Aquila, provocando 308 vittime, 1650 feriti e la distruzione di gran parte della città capoluogo. Un evento drammatico per la popolazione aquilana con tante famiglie che hanno perso affetti e tutto ciò che avevano costruito e realizzato, ma anche una tragedia vissuta con grande partecipazione da tutti gli italiani che sin da subito hanno dimostrato la loro solidarietà. In effetti, accanto alla massiccia presenza delle forze dell'ordine e della Protezione Civile, immediatamente mobilitate nelle ore successive al sisma, a colpire è stata la grande "voglia" degli italiani di partecipare, di aiutare, di rendersi utili, vivendo quasi con empatia il dramma del popolo abruzzese. Aiuti e volontari, messaggi ed atti di solidarietà, interesse e coscienza di non assistere ad un "dramma da cartolina", ecco il modo in cui gli italiani hanno "reagito" alle notizie che continuamente rimbalzavano dai media nelle settimane successive. Persino l'immancabile polemica politica sembrava dover lasciare il passo agli appelli all'unità ed alla solidarietà e soprattutto alla considerazione della celerità e della bontà dell'intervento dello Stato e della Protezione Civile in particolare. Insomma, per la prima volta sembrava che il nostro Paese fosse preparato a gestire un'emergenza, sembrava che di fronte al lutto di un'intera città si potessero evitare propaganda e polemiche, sembrava che il rispetto per le vittime fosse più grande dei beceri interessi materiali, sembrava che la volontà di intervenire rapidamente non fosse solo uno slogan da salotti televisivi. Sembrava, appunto. In realtà bastarono pochi giorni per rendersi conto che il terremoto de L'Aquila rischiava di rivelarsi lo specchio fedele della "deriva" della nostra classe politica e, per più di una ragione, di una "certa Italia". Dapprima la spettacolarizzazione mediatica della tragedia, con i politici di turno a rincorrersi per l'inquadratura simbolica e la dichiarazione ad effetto, poi le prime (a volte gravi) lacune nella macchina dei soccorsi e nella gestione dell'emergenza, poi gli assurdi burocratici ed i rimpalli di responsabilità, con gli aquilani costretti a convivere con le macerie o a sentirsi finanche dei privilegiati in vacanza negli alberghi della costa, ed infine il paradossale "tour delle macerie travestito da G8". Il tutto con ampio contorno di polemiche, botta e risposta al veleno radio televisivo, leggi su misura e tasse di scopo (per la verità "mascherate" alla buona) e soprattutto con la presenza quasi essenziale di telecamere e taccuini (tanto che qualche arguto analista ha collegato l'esistenza stessa della tragedia aquilana alla presenza dei media, in una sorta di spiazzante "no luce no oggetto"). Ovviamente non è questa la sede opportuna per assegnare responsabilità, emettere sentenze o individuare meriti e lacune nella gestione delle tante problematiche generate dal sisma. Certamente però ogni analisi, ogni discorso che ruoti intorno a questa ricorrenza non può esimersi dal fare riferimento ad alcuni dirimenti punti dolenti che hanno finito con il prendere il sopravvento su ogni "giudizio di merito" sulla vicenda. Il primo è certamente l'eccesso di spettacolarizzazione della vicenda, di cui abbiamo già in qualche modo parlato e che nelle ultime settimane ha mostrato il suo strascico penoso con la falsa testimonianza di una terremotata a Forum. Il secondo aspetto, connesso al primo, è legato alla incredibile capacità dei media e della politica italiana di "personalizzare" ogni vicenda, confondendo responsabilità e meriti, sovrapponendo propaganda ad azione amministrativa, riducendo istanze complesse a banali "attacchi politici". In tal senso certo non avrà aiutato il "ghe pensi mi" del Presidente del Consiglio, sicuramente attivatosi con celerità, ma come spesso gli accade, incapace di tenere a freno il suo innato protagonismo, che lo ha reso autore di una sorta di "one man show" che ha finito con l'alimentare polemiche ed aumentare lo scetticismo di tanti cittadini. Il senso è in poche parole questo: se la risoluzione dell'emergenza si identifica con l'operato, non della "macchina dello Stato", ma di una singola persona (peraltro la più "controversa" dell'intera storia repubblicana), come tenere distinti giudizio di merito e considerazioni di carattere politico? Come impedire che finanche la costruzione delle nuove case, o la sistemazione negli alberghi, la scelta dei finanziamenti e l'assegnazione degli appalti diventino casi politici e elementi di propaganda fra i differenti schieramenti politici? Il terzo aspetto che ci interessa mettere in evidenza è proprio quello della ricostruzione, o meglio del modo in cui "quella certa Italia" ha inteso interpretare le parole d'ordine "Ricostruzione Subito". Il riferimento d'obbligo è chiaramente alla vergogna della corruzione e all'ombra della malavità nella ricostruzione abruzzese, ma soprattutto alle clamorose intercettazioni telefoniche immediatamente successive al sisma, che ben testimoniano il rispetto per la dignità umana e la scala valoriale di coloro che fagociteranno gran parte delle risorse messe a disposizione. Coloro che si sfregavano le mani e ridevano di fronte agli appalti e alle ricche prebende che si prospettavano, non erano solo un paio di imprenditori sciacalli e "gentaglia da quattro soldi", ma erano e sono il simbolo del cinismo, dell'arroganza, dell'arrivismo e dell'indifferenza che sembrano essersi insinuati come virus anche nelle nostre coscienze. La ricchezza come scopo, la sopraffazione della dignità umana come modus operandi, l'insofferenza per le leggi, la superficialità nei giudizi e la subordinazione di ogni altro valore al benessere personale…
Il ricordo del tragico terremoto che ha distrutto L’Aquila, in un momento del tutto particolare, con lo sgomento per la terribile calamità che ha colpito il Giappone e le “miserie” della politica italiana.
Alessandra Amoroso e Luca De Salvatore, suo assistente nonché storico fidanzato, sono considerati da tutti come una coppia forte. Eppure negli ultimi giorni si è parlato molto di loro nelle riviste patinate del pettegolezzo, su tutte Novella 2000 che, però, adesso fa rientrare il pericolo di una crisi che pareva esserci e che, di colpo, sembra essere svanita nel nulla. Pare davvero che le cose ultimamente non siano andate per il meglio, però i due hanno ritrovato la sintonia grazie ad un periodo di pausa e di lontananza, che come cantava Modugno, è come il vento, fa dimenticare solo chi non si ama.
Negli ultimi giorni lo spettro della crisi aleggiava tra le riviste del pettegolezzo, ma la lontananza pare aver riacceso la fiamma tra i due: è “Amore Puro”.
A pochi giorni dalla notizia del suo ricovero, continua ad esserci apprensione per le condizioni di salute di Gianni Morandi, che in seguito all'incidente dei giorni scorsi che gli ha provocato serie ustioni a gambe, braccia e mani subite per un incidente avvenuto durante lavori di giardino, mentre provava a bruciare delle sterpaglie, ha preferito il silenzio sui social, senza foto e posto, nonostante questa sia da anni la principale modalità di comunicazione e interazione dell'artista. Le condizioni di salute di Morandi sono stabili, in linea con i bollettini ufficiali diramati nel fine settimana dal reparto grandi ustionati dell'Ospedale Bufalini di Cesena, dove il cantante è stato trasferito in seguito al primo ricovero all'Ospedale Maggiore di Bologna. Se nei giorni scorsi era stata la stessa equipe medica della struttura ospedaliera del cesenate a non escludere la possibilità di un intervento chirurgico per evitare complicazioni, Fanpage apprende da fonti vicine alla famiglia Morandi che l'ipotesi di un'operazione al momento è scongiurata. Gianni Morandi resta in ospedale, per quanto non siano ancora chiari i tempi di guarigione e quindi delle dimissioni dall'ospedale. C'è dunque da essere ragionevolmente ottimisti rispetto a una presta guarigione del cantante 76enne, che conferma le rassicurazioni inizialmente fornite proprio dall'equipe medica dell'ospedale di Cesena: "Gianni Morandi sta bene, certo se l’è vista brutta, ma non c’è da preoccuparsi. Non preoccupatevi, è in buone mani, guarirà presto".
In seguito all’incidente che gli ha provocato serie ustioni a gambe, braccia e mani, Gianni Morandi si sta lentamente riprendendo. Ancora ricoverato nel reparto grandi ustionati dell’Ospedale Bufalini di Cesena, è stato escluso l’intervento chirurgico immaginato nei giorni scorsi dall’equipe medica che segue l’artista.
Ieri sera è andata in onda una nuova puntata de "Le Iene Show" presentata da Nadia Toffa, la prima dopo la pausa natalizia, e per l'occasione quest'ultima ha fatto una bellissima sorpresa ai fan, ha mostrato la sua vera chioma. E' da più di un anno che sta combattendo contro il cancro, cosa che l'ha costretta a sottoporsi a delle cure molto aggressive che le hanno fatto perdere i capelli, ed è per questo che per mesi ha dovuto indossare delle parrucche. Oggi, però, le chiome "artificiali" sembrano essere solo un lontano ricordo, Nadia "al naturale" è più bella e raggiante che mai.
Ieri sera è andata in onda una nuova puntata de “Le Iene Show” presentata da Nadia Toffa che per l’occasione ha sfoggiato i suoi capelli naturali dopo che per un anno aveva portato delle parrucche. La conduttrice ha puntato tutto sul bianco con un abito decorato con delle piume e dei décolleté con il tacco.
Come rinunciare al profumo della legna, al ciocco nel focolare, a quel dedicarsi al fuoco per sentirci più vicini alla natura? Onde tridimensionali, serigrafate sul vetro bianco, addolciscono le linee rigorose del rivestimento e ricordano le calde dune del deserto, racchiudendo un cuore di pura tecnologia: è questa l’anima di Nicolas, la nuova stufa che ha al suo interno l’innovativo focolare Multifire.
La stufa per chi non vuole rinunciare al profumo e alla calda atmosfera della legna.
Samsung Pay arriva (finalmente) anche in Italia. Il sistema di pagamenti per dispositivi Samsung è stato annunciato ormai diversi anni fa dall'azienda sudcoreana come risposta a servizi di pagamento come Apple Pay e Google Pay, ma fino ad oggi aveva raggiunto esclusivamente alcuni paesi del mondo. Da oggi, invece, Samsung Pay è utilizzabile anche dagli utenti italiani che abbiano un conto aperto presso uno degli istituti bancari partner dell'azienda sudcoreana. Una volta impostato il proprio account, sarà possibile pagare semplicemente avvicinando lo smartphone al POS. L'idea del servizio è la stessa alla base dei prodotti della concorrenza: registrare una carta all'interno del programma e avere la possibilità di utilizzarla per il pagamento senza doverla tirare fuori dalla tasca. Come? Semplice, utilizzando le tecnologie NFC e MST (Magnetic Secure Transmission), che consentono di pagare attraverso l'utilizzo di un normale POS, sia sfruttando la tecnologia contactless che, grazie alla MST, anche usando la tecnologia di lettura della banda magnetica presente sul retro della carta: banalmente, la "strisciata".
Da oggi Samsung Pay è utilizzabile anche dagli utenti italiani che abbiano un conto aperto presso uno degli istituti bancari partner dell’azienda sudcoreana.
"Se potessi avere mille lire al mese, senza esagerare, sarei certo di trovar tutta la felicità!", cantava Gilberto Mazzi. Ma oggi con mille euro al mese o poco più, come si vive? Un sito americano si è finto un potenziale affittuario in cerca di alloggio per capire quanto costa vivere nelle grandi città del mondo. E così, utilizzando il parametro comune di 1300 euro mensili, cosa si affitta in una capitale mondiale? A New York con tale cifra non si riesce a locare neppure un monolocale in centro città; per trovare qualcosa di decente bisogna spostarsi a North Harlem dove si riesce ad affittare una casa di 80 metri quadrati piuttosto mal messa.
Con 1300 euro al mese a New York centro non si affitta neppure un monolocale. E a Miami? A Londra? Quanto serve per vivere nelle grandi capitali?
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Durante la Budapest Design Week 2013, l’artista f * ckmáté ha presentato un modello di “cargo-scooter” che può risolvere il problema dei trasporti veloci in città.
è l'attrice statunitense che negli ultimi tempi ha fatto parlare di sé per la sua relazione con il principe Henry d'Inghilterra, che ha rilasciato un comunicato ufficiale per dire a tutti che si tratta realmente della sua nuova fidanzata. Dopo Kate Middleton, probabilmente sarà lei a diventare la prossima erede al trono di Buckingham Palace. Si è sempre distinta per i suoi look sobri, di classe e, allo stesso tempo, glamour ma pare proprio che nasconda un piccolo segreto per apparire tanto impeccabile a ogni apparizione pubblica. Meghan si ispirerebbe alla futura cognata Kate, considerata ormai una vera e propria icona di stile in Gran Bretagna. Confrontando le foto delle due, è evidente che la fidanzata del principino inglese si rifà alla pettinatura, allo stile e addirittura al colore dei vestiti della duchessa di Cambridge, così da non rischiare di apparire volgare o inopportuna. Certo, essendo una novellina in fatto di bon-ton e di regole regali, non sbaglia a prendere ispirazione da una donna che, come lei, non ha mai avuto origini nobiliari ma, a quanto pare, ha un tantino esagerato.
Meghan Markle è l’attrice americana fidanzata con il principe Henry d’Inghilterra. Anche se si è sempre distinta per i suoi look glamour e sobri, negli ultimi tempi si starebbe ispirando a Kate Middleton. Avrà intenzione di diventare un’icona di stile come lei?
Dopo alcuni anni grigi, Simona Ventura sta ritornando ad essere protagonista del panorama televisivo italiano. L'esperienza a Selfie con la Fascino di Maria De Filippi sembra essere stata solo l'inizio di una collaborazione che potrebbe durare a lungo. Nel frattempo Simona Ventura deve fare i conti con la propria vita personale ed una crisi con il compagno Gerò Carraro, al quale è legata oramai da sette anni. Stando a quanto afferma il settimanale Chi, in edicola questa settimana, la conduttrice starebbe infatti attraversando un periodo sentimentalmente difficile in cui sarebbero venute a mancare molte certezze tra i due. Il settimanale di Alfonso Signorini parla di un momento delicato, segnato dal fatto che i due abbiano smesso di seguirsi sui social, segnale apparentemente ininfluente, che in questo frangente assume particolare rilievo. I motivi della crisi tra i due non hanno un indicatore preciso che dia la possibilità di isolarli singolarmente. Di certo la preoccupazione della Ventura per sua madre, che recentemente è rimasta vittima di un incidente che le ha procurato la rottura il femore, ha reso la situazione più complessa. Al contempo la lontananza dai figli, costantemente in viaggio tra Trieste e Londra, dove si trovano per ragioni di sport e lavoro, avrà aggiunto a questo momento una dose aggiuntiva di stress. Una crisi che sembra tuttavia superabile, come la Ventura stessa ha raccontato al settimanale: Va tutto bene ma in questo momento le mie priorità sono altre. I miei figli, i viaggi all’estero per Giacomo, la scuola con Caterina e il brutto incidente di mia mamma. Insomma un caos, ma tengo botta. Non è dunque una crisi vera e propria, ma più che altro un momento complesso dal punto di vista della tenuta psicologia e della serenità. La colpa di Gerò starebbe dunque nel non aver letto e intuito, facendo dunque da paracadute, questo momento complesso per la sua compagna, che avrebbe deciso di affrontare da sola gli affari di famiglia. Dopo la tempesta tornerà la quiete? Sembra ieri che Simona Ventura parlava del compagno con grande ammirazione e amore incondizionato, definendolo per lei una vera e propria benedizione, una inestimabile fortuna:
Il settimanale Chi svela il retroscena della coppia. Pare che Gerò non abbia saputo garantire adeguato sostegno alla compagna, che in questo momento sta affrontando un momento di grande difficoltà, tra la convalescenza di sua madre e la distanza dai figli.
Il tour Stadi 2010 di Luciano Ligabue continua a crescere. In fondo le nove tappe confermate fino a qualche giorno fa – due a Milano e a Roma e poi a Firenze, Padova, Messina, Pescara, Oristano – erano poche per accontentare i numerosissimi fan sparsi nella Penisola. Ecco allora che altre due date si aggiungono alla tournée del rocker di Correggio, che approderà allo Stadio Dall’Ara di Bologna, il 4 settembre, e all’Arena Vittoria di Bari, l’11 settembre. Le prevendite per i due concerti si apriranno alle 11:00 di lunedì prossimo, 24 maggio, solo per gli iscritti al barMario – il fan club ufficiale del Liga – all’indirizzo internet barmario.ligabue.com/. Da martedì 25 sarà poi possibile acquistare i biglietti sui circuito TickeOne e da mercoledì 26 su tutti gli altri circuiti autorizzati. Intanto Arrivederci, mostro!, a dieci giorni esatti dall’uscita, già riscuote i primi due successi: il disco è, infatti, entrato direttamente al primo posto della classifica Fimi-Gfk degli album più venduti, mentre l’edizione Deluxe – contenente la versione acustica di Un colpo all’anima – è il disco più acquistato su Tunes. Dando un’altra occhiata alla classifica Fimi, al secondo gradino del podio troviamo Renato Zero e il suo Zeronovetour Presente. I due cantautori hanno spodestato un altro nome noto della musica italiana, Biagio Antonacci con il suo ultimo lavoro, Inaspettata, che troviamo in terza posizione. Seguono, nella top ten, Una canzone pop di Pierdavide Carone, la colonna sonora di Iron Man 2, realizzata dagli Ac/Dc, Oltre di Emma Marrone, Ragazza occhi cielo di Loredana Errore, Quindi? di Max Gazzè e Sempre lontano di Nina Zilli. Al decimo posto, risale di dieci posizioni Tracks 2 di Vasco Rossi, dopo ben 25 settimane dalla pubblicazione.
La tournée del rocker negli stadi italiani aggiunge due nuove date a quelle già confermate. Intanto “Arrivederci, mostro!” è già in cima alla classifica Fimi.
Chissà, se uscisse oggi quale sarebbe la sorte di un pezzo come ‘Bohemian Rhapsody', brano dei Queen che il 31 ottobre compie 40 anni. Pubblicata nel 1975 e contenuta nell'album ‘A Night At The Opera', questa canzone resta uno dei punti più alti della carriera della band guidata da Freddy Mercury e uno dei pezzi più amati e conosciuti al mondo. Ma resta anche un piccolo mistero, perché se è vero che il gioco del ‘Chissà come sarebbe accolta oggi' può valere per tutto, è vero anche che il pezzo ha una struttura che va contro tutto quello che oggi possiamo pensare come commerciale. Non c'è un ritornello, ad esempio, e la struttura subisce continui cambiamenti, passando dalla ballad all'hard rock fino all'Opera. La canzone ha sempre esercitato un fascino enorme sia per la struttura, appunto, che per il mistero che si cela dietro il testo. Le interpretazioni che, negli anni, hanno accompagnato una delle canzoni più enigmatiche di Freddy Mercury sono tantissime e vanno dal letterale – non proprio la più accreditata – a quella che ci vede nascosta la sua prima ammissione pubblica della propria omosessualità. Era la metà degli anni '70, appunto, e il cantante, che ancora non immaginava la malattia che lo avrebbe colpito e portato alla morte il 24 novembre del 1991. Il protagonista della canzone ha commesso un reato ("Mama just killed a man") e da questo si sviluppa tutto il monologo che passa per la paura della morte e la voglia di non essere mai nato ("I don't want to die, I sometimes wish I'd never been born at all"), ma il tutto può essere anche visto come, appunto, un riferimento all'omosessualità con l'uomo ucciso a rappresentare lo stesso Mercury, che all'epoca usciva dalla storia con Mary Austin, che gli rimase amica tutta la vita e a cui lasciò la sua eredità. Il cantante non ne ha mai voluto spiegare il vero significato, lasciando libertà a chi l'ascoltava di leggerci quello che voleva, né gli altri del gruppo si sono mai esposti, anche perché nel pezzo c'è molta della vita del cantante – come i riferimenti ad Allah (il cantante crebbe in una famiglia che professava lo Zoroastrismo). Lo spiegò anche Brian May quando disse: Freddy era una persona molto complessa: frivolo e divertente in apparenza ma nascondeva insicurezze e problemi quando doveva fare i conti con la sua infanzia. Non ha mai spiegato il testo, ma credo che abbia messo molto di sé dentro. Bohemian Rhapsody è considerata una delle migliori canzoni della Storia, come segnalato da Rolling Stone, ma anche la migliore della Storia inglese. Ovviamente le classifiche senza dati lasciano il tempo che trovano, ma quel che è certo è il successo commerciale del brano che rimase in testa alle classifiche inglesi per 9 settimane nel 1975 (il caso volle che a rimpiazzarla fosse ‘Mamma mia' degli Abba, l'espressione che Mercury canta proprio nella canzone), riuscendo a ritornarci nelle ultime settimane del 1991, poco dopo la morte di Mercury. Pochi mesi dopo, invece, la canzone fece capolino nelle classifiche americane grazie all'uscita del ‘Live at Wembley Stadium', rimanendo in classifica 41 settimane. Il 24 dicembre 1975 la band tenne un concerto leggendario all'Hammersmith Odeon di Londra che fu mandato in diretta dalla BBC. Freddie Mercury, Brian May, Roger Taylor e John Deacon tennero un vero e proprio spettacolo, suonando 15 brani dei loro precedenti 4 album e 4 cover. Fu la tappa finale del tour ‘A Night at the Opera' e fu quello in cui per la prima volta eseguirono dal vivo Bohemian Rhapsody, anche se non per intero: Non avevamo mai suonato ‘Bohemian Rhapsody' per intero – ha detto Brian May a Rolling Stone – perché la parte centrale è un piccolo lavoro d'arte, è qualcosa che è inciso su tela e non è realmente possibile riprodurlo. O, comunque, preferivamo non cercare di ricreare la parte di Opera. È una scelta che abbiamo deciso fin dall'inizio. Abbiamo pensato: ‘Non vogliamo stare là a cercare di riprodurre 140 voci in studio'. Non puoi pretendere di farlo sul palco.
Il 31 ottobre ‘Bohemian Rhapsody’ , una delle canzoni più note dei Queen e della musica inglese compie 40 anni. Dietro a una canzone che affronta diversi registri si cela anche il mistero, che Freddy Mercury non ha voluto mai svelare, del significato del testo.
Il Decreto Sviluppo, atteso da tutti, è stato nuovamente rimandato. L’Italia, ma anche il resto del mondo dovrà attendere qualche giorno in più per capire se realmente il Bel Paese, per uscire dalla crisi, stia adottando misure idonee. Dalle ultime informazioni si sa che la nuova data è il 20 ottobre e il decreto ha come coordinatore il Ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani. Dalle prime indiscrezioni sembra che la discussione è ancora molta aperta all’interno della Maggioranza. Le misure che si vorrebbero adottare vanno dalla dismissione degli immobili pubblici, a un intervento sulle pensioni, da una mini patrimoniale alle liberalizzazioni, fino ad arrivare ad un nuovo condono edilizio e fiscale. Proprio su quest’ultimo punto durante tutta la giornata si erano accese le maggiori discussioni non solo tra le parti politiche ma anche all’interno della stessa maggioranza. Infatti, se il Ministro Frattini aveva parlato di voci infondate, molti altri Ministri si erano detti possibilisti, dichiarando che tra le tante idee al vaglio quella del condono non era da escludere. A chiudere l’acceso dibattito è arrivata una nota di Palazzo Chigi, in cui si afferma che “il Governo non ha preso e non prende in considerazione ipotesi di condono. Indiscrezioni del genere a riguardo sono prive di fondamento e vengono escluse nel modo più totale”. Questo, però non rende meno complicato il lavoro del Ministro Romano che non solo alla fine dovrà fare i conti con il tanto criticato Ministro dell’economia Tremonti, che ripete ormai giornalmente che non ci sono i soldi, ma anche con un Premier che mal digerisce una patrimoniale che potrebbe avere ulteriori ripercussioni sul rapporto con i propri elettori. In effetti, tutti gli uomini del Pdl sono sempre più preoccupati dell’effetto che potrebbero avere sulle prossime elezioni misure poco popolari, come ha detto ieri Bossi . Berlusconi, comunque, continua a fare buon viso a cattivo gioco e tra annunci di nuovi nomi per il partito e dichiarazioni di solida amicizia con Tremonti, oggi ha dichiarato in un messaggio inviato al convegno organizzato a S. Vincent, dal ministro Gianfranco Rotondi, “entro la metà di ottobre presenteremo il decreto per lo sviluppo che opererà con misure concrete ed efficaci nell'interesse dei cittadini, delle famiglie e delle imprese”.
Il tanto atteso documento per lo sviluppo economico è stato di nuovo rimandato. Lo scontro all’interno della maggioranza sulle misure da adottare sta creando una forte tensione nel Governo.
Il vino si ottiene dalla fermentazione alcolica del mosto dell'uva ed è composto per il 90% di acqua, alcol, quantità che può variare dal 4 al 15%, polifenoli, ai quali vengono attribuiti importanti proprietà antiossidanti. I benefici del vino possono essere tanti per la nostra salute ma bisogna premettere che stiamo comunque parlando di una bevanda alcolica e che va quindi consumata con moderazione. Per consumo moderato si intende non più di tre bicchieri di vino al giorno per l'uomo e, non più di due per le donne preferibilmente ai pasti e comunque mai a stomaco vuoto. In questi limiti possiamo riscontrare effetti benefici sul sistema cardiovascolare e non solo. Ricordiamo poi che un bicchiere di vino di media gradazione (12 gradi) apporta circa 126 calorie. Fatte le doverose premesse sul consumo moderato, vediamo quali sono le principali proprietà benefiche del vino sulla nostra salute. Utile alla salute di cuore e cervello: il vino fa bene alla salute del sistema cardiovascolare e al sistema nervoso. Numerosi studi si sono soffermati sui benefici del vino su cuore e vasi, in particolare grazie ai polifenoli soprattutto il resveratrolo considerato il "segreto del vino rosso" che però è stato messo in discussione da uno studio italo-americano che smentirebbe questi benefici sul sistema cardiovascolare in quanto, tra le altre cose, la quantità di questo polifenolo sarebbe troppo esigua per dare tutti questi vantaggi al cuore. Secondo altri studi, invece, il resveratrolo migliora l'efficienza cellulare, favorisce la longevità e riattiva il metabolismo. Il vino avrebbe un effetto protettivo anche su morbo di Alzheimer e altre malattie degenerative del sistema nervoso. Questi elementi antiossidanti sono però presenti soprattutto nei vini rossi invecchiati. Benefici per le ossa: tra gli altri benefici è in grado di contrastare l'osteoporosi e di prevenire malattie reumatiche, soprattutto grazie al tirosolo e all'acido caffeico, in grado di agire sull'infiammazione. Può aiutare a perdere peso: il vino rosso attiverebbe un gene in grado di impedire la formazione di nuove cellule grasse stimolando quelle già esistenti depurandole e eliminandole. Tutto ciò restando nei limiti bevendo non più di un bicchiere di vino rosso a pasto e seguendo un'alimentazione bilanciata con pochi grassi. Aiuta a combattere la stanchezza e previene la depressione: secondo uno studio pubblicato sul The FASEB Journal, il vino rosso aiuta nei momenti di stanchezza e apatia sempre grazie al resveratrolo che, inoltre, abbassa notevolmente anche il rischio di depressione. Agisce positivamente sul colesterolo: sempre grazie ai polifenoli che evitano la formazione di coaguli nei vasi sanguigni, il vino rosso aiuterebbe a tenere bassi i livelli di colesterolo cattivo (LDL). Ci sono alcune persone che non devono bere vino e altri alcolici:
Il vino rosso può essere un toccasana per la nostra salute e il nostro benessere. L’importante è berlo con moderazione per sfruttare al meglio le sue proprietà benefiche per cuore, cervello e non solo!
Gli organi di Francesca Bellucci, la giovane deceduta pochi giorni fa in un incidente stradale, saranno espiantati. La famiglia della 38enne originaria di Empoli che da tempo viveva nei pressi di Vinci, ha dato il via libera alla donazione degli organi, come era anche desiderio confidato dalla giovane stessa: sul suo corpo verrà eseguita nelle prossime ore l'autopsia per accertare gli ultimi dettagli su quella che è stata una notizia che ha devastato amici e parenti. Francesca Bellucci, 38 anni, era rimasta gravemente ferita in un incidente stradale avvenuto pochi giorni fa a Villanuova, nella zona rurale della provincia di Empoli.
Gli organi di Francesca Bellucci, la 38enne di Empoli morta in un incidente stradale nelle scorse ore, saranno espiantati: lo ha deciso la famiglia, rispettando così la volontà della giovane. Fatali le ferite riportate nell’impatto tra la sua mini ed un suv guidato da un 51enne, che si era subito fermato a prestarle soccorse.
Un mix di tre farmaci è riuscito ad allungare la vita di alcuni moscerini della frutta del 48 percento. Si tratta di un risultato straordinario, poiché fino ad oggi in ricerche analoghe sulla longevità si era riusciti a prolungarne la vita dal 5 al 20 percento. A rendere ancor più interessante il risultato, il fatto che sia stato raggiunto con tre medicinali già regolarmente approvati per l'uso umano, dunque sono coinvolte sostanze sicure che potrebbero portare alla sperimentazione clinica (test sull'uomo) in tempi relativamente rapidi. L'obiettivo degli scienziati è creare un vero e proprio elisir di lunga vita che possa aiutarci a vivere una terza età il più libera possibile dalle malattie. A causa del costante aumento della longevità, infatti, sono infatti aumentate sensibilmente le patologie legate alla vecchiaia. A prolungare la vita dei moscerini della frutta (Drosophila melanogaster), uno degli organismi modello più utilizzati in laboratorio, è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati dell'Institute of Healthy Aging dello University College London, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Dipartimento di Meccanismi biologici dell'invecchiamento presso il Max Planck Institute for Biology of Aging di Colonia, Germania, e del Joslin Diabetes Center di Boston, Stati Uniti. Gli scienziati, coordinati dal professor Jorge Iván Castillo-Quan, docente presso il Dipartimento di Genetica, Evoluzione e Ambiente dell'ateneo britannico, hanno elaborato il mix di farmaci sulla base dei risultati di precedenti studi, che avevano dimostrato effetti protettivi su vermi, topi e cellule. I tre farmaci scelti da Castillo-Quan e colleghi sono stati il litio, utilizzato per stabilizzare l'umore; l'antitumorale trametinib e la rapamicina, un medicinale immunosoppressore che viene prescritto ad esempio per prevenire il rigetto dopo il trapianto di un organo. Gli scienziati li hanno testati sia singolarmente che combinandoli. Trattando un gruppo di moscerini con un singolo farmaco hanno ottenuto un aumento della longevità dell'11 percento; combinandone due la longevità è aumentata fino al 30 percento; con tutti e tre si arrivati alla soglia del 50 percento (48 percento, per la precisione).
Una combinazione con l’antitumorale trametinib, l’immunosoppressore rapamicina e il litio ha prolungato la vita dei moscerini della frutta quasi del 50 percento. In passato con altri cocktail di medicinali si era arrivati al massimo al 20 percento. Si tratta di un risultato molto promettente in vista dei test sull’uomo. L’obiettivo è creare un elisir di lunga vita che permetta di vivere a lungo e senza malattie tipiche della terza età.