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Vivere off grid, cioè staccato da tutti gli impianti di rifornimento, senza produrre rifiuti, è possibile. Lo ha dimostrato la società YANG DESIGN, con sede a Shanghai, che ha realizzato una nuova tipologia di casa autosufficiente dove le tecnologie sostenibili sono integrate in tutti gli spazi abitativi. Green Concept House è la casa del futuro, autosufficiente al 100% e non produce rifiuti. Sembra una serra ma con tutti i comfort di una casa di lusso. Green Concept House utilizza energia domestica di riserva per fornire acqua e luci alle piante in crescita. La casa ideata da YANG DESIGN è il primo progetto di energia visibile. Green Concept House permette alle piante di crescere in ogni angolo della casa, alimentate dall'acqua: "Le piante sono nuovi mezzi di comunicazione sociale frequente perché i membri della famiglia potrebbero monitorare lo stato crescente da remoto tramite APP", spiegano i designer.
Lo studio di architettura di Shanghai YANG Design ha ideato la prima casa sostenibile dove le le tecnologie eco-compatibili sono integrati negli spazi abitativi per creare un’abitazione a zero rifiuti e autosufficiente al 100% che sembra quasi una serra ma con tutti i comfort di una casa di lusso dalle linee essenziali.
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla Nota di aggiornamento al Def, con stime positive per la crescita del Pil e la riduzione del debito, ma prevedendo anche la messa a regime dell’assegno unico e la conferma del superbonus al 110% fino al 2023. Nella Nadef non poteva mancare più di qualche riferimento alle spese sanitarie, inevitabilmente cresciute con la pandemia di Covid-19. Non solo, perché l’impegno del governo è quello di rafforzare il sistema sanitario attraverso la prossima manovra, puntando a migliorare l’accesso alle cure per tutti e incoraggiare la prevenzione. Nel 2020 la spesa sanitaria ha raggiunto il 7,5% del Pil, soprattutto grazie alle misure emergenziali per il Coronavirus. Nel 2021, invece, scende anche se di poco: siamo al 7,3% del Pil. Il decremento, però, dipende “dall’aumento del Pil, visto che nell’anno in corso la spesa sanitaria è attesa crescere del 4,8% in termini nominali per l’attuazione della campagna vaccinale e per il potenziamento dei servizi sanitari”, come si legge nella Nadef. La spesa totale per la sanità sale da 123 a 129 miliardi, con una previsione al ribasso per gli anni successivi: 125 miliardi nel 2022 e tra i 123 e i 124 nei due anni successivi. Nel 2021, quindi, l’incremento è stato del 4,8%, con una discesa prevista nel 2022 e nel 2023 e una nuova risalita nel 2024. Ovviamente il calo è dovuto all’ottimismo riguardante le minori spese previste per l’emergenza Covid: “Nel biennio 2022-2023 la spesa sanitaria a legislazione vigente calerà del -2,3% medio annuo per via dei minori oneri connessi alla gestione dell’emergenza epidemiologica. A fine periodo, è prevista una crescita limitata, dello 0,7%, ed il ritorno ad un livello del 6,1% del Pil”. Nella Nadef vengono riportati anche i dati relativi alla previsione della spesa pubblica in materia sanitaria in rapporto al Pil. Si parte da un’incidenza del 6,9% nel 2010, sceso poi al 6,6% nel 2015. Si sale, nettamente, nel 2020: con l’emergenza Covid la spesa in materia sanitaria è del 7,5% in rapporto al Pil e, come detto, scende leggermente nel 2021 soprattutto a causa di un netto aumento del Pil e non per un minore investimento in sanità. Negli anni successivi la previsione è di avere un minore impatto delle spese sanitarie in rapporto al Pil, arrivando al 6,2% nel 2025 (meno dei livelli pre-Covid). La risalita avverrebbe lentamente, negli anni successivi, ma va sottolineato che si tratta di stime tutt’altro che certe già da oggi.
Nella Nota di aggiornamento al Def approvata in Consiglio dei ministri vengono stimate anche le spese sanitarie effettuate nel 2021: la cifra sale in numero assoluto rispetto al 2020, ma scende in rapporto al Pil (che, però, è nettamente cresciuto). Vediamo quali sono le previsioni del governo sulle spese sanitarie anche per i prossimi anni e quanto ha inciso la pandemia di Covid sulle risorse investite in materia.
Il 2018 sarà un anno da ricordare per Fabrizio Moro. Il cantautore romano, ex professore del talent show "Amici di Maria De Filippi", si esibirà per la prima volta nella sua carriera in uno stadio davanti a migliaia di fan. Lo farà all'Olimpico di Roma il prossimo 16 giugno. Così, dopo il successo del “Pace Live Tour 2017” con due date sold out al Palalottomatica, l'artista torna nella Capitale per un evento che resterà nella storia della musica italiana. A darne notizia è stato lui stesso attraverso i propri social network. "È una cosa bellissima, una cosa che voi mi avete augurato da sempre – ha scritto su Facebook -, ne abbiamo parlato tante volte di questo sogno che si sta per realizzare. Lo voglio dedicare a tutti i ragazzi che in questi anni hanno fatto tanti chilometri per venirci a sentire nei posti più dispersi d’Italia".
Il cantautore romano si esibirà per la prima volta nella sua carriera in uno stadio, dopo il successo del “Pace Live Tour 2017” e le date sold out al Palalottomatica. “È un sogno che si realizza”. Info su data e acquisto dei biglietti.
Misura appena 9 metri quadrati la casa mobile dell'architetto Leonardo Di Chiara ma non manca di nulla. Alta quattro metri, lunga cinque e larga due, aVOID è un prototipo di mini-casa Made in Italy che dispone di tutti i comfort necessari per la vita quotidiana. A progettarlo è stato l'architetto italiano Leonardo Di Chiara, in collaborazione con la Tinyhouse University, che fino a marzo 2018 vivrà nella sua tiny house all'interno del "Bauhaus Campus": un villaggio sperimentale temporaneo, ospitato nel parco museale del Bauhaus-Archiv / Museum of Design di Berlino. L'obiettivo? Dimostrare che vivere in 9 metri quadrati è possibile, senza rinunciare a nessuna comodità di una casa tradizionale. aVOID è un vuoto trasformabile, tutto è studiato nei minimi dettagli per trasformare uno spazio di soli 9 metri quadrati in un luogo vivibile ed accogliente. Qui Leonardo Di Chiara, 27 anni, sta vivendo la sua "esperienza abitativa". aVOID è la prima "mini-casa" interamente progettata e prodotta in Italia, nello specifico nel noto "Distric of Furniture" di Pesaro, oggi presente nel "Bauhaus Campus" dove altri giovani stanno sperimentando soluzioni abitative alternative alla casa tradizionale. I 9 metri quadrati di aVOID è la misura della stanza del giovane architetto italiano nella casa dei genitori a Pesaro, in Italia: "Sono stato costretto ogni giorno a imparare come organizzare il mio spazio per ospitare i miei amici a giocare o dopo per studiare e per inserire tutti i miei effetti personali nei pochi armadietti che c'erano nella stanza. Dall'esperienza passata nella mia stanza ho imparato l'importanza del vuoto, dal punto di vista funzionale e fisiologicamente parlando. Questo è il motivo per cui ho iniziato a sviluppare mobili trasformabili dove tutto può essere nascosto nello spessore della parete quando non viene utilizzato, avendo come risultato "un vuoto" pronto per essere usato ancora". aVOID è totalmente Made in Italy. Dal rimorchio alla struttura del telaio, dall'isolamento alle finestre, dai mobili agli elettrodomestici, tutto è stato realizzato con prodotti di aziende italiane. La mini-casa è composta da un'unica stanza vuota, priva di qualsiasi mobile a vista. Tutti gli arredi dell'abitazione sono compresi nello spessore della parete e attivati attraverso dispositivi mobili che trasformano lo spazio abitativo in base alla funzione desiderata. aVOID è camera da letto, cucina, bagno, sala da pranzo, studio e spazio per la riflessione o l'intrattenimento. Leonardo Di Chiara qui dorme, studia, mangia da solo o con gli amici, e organizza anche feste. aVOID comprende un letto pieghevole, tavoli, sedie, cucina, una scala e una terrazza sul tetto, tutti realizzati in legno. Il letto reclinabile si trasforma in divano che diventa anche una seduta quando si apre il tavolo pieghevole. aVOID è ancora in fase di costruzione definitiva e sperimentazione per completare la quale è stata indetta una campagna di crowdfunding su Indiegogo. Dopo "l'esperienza abitativa" nel Bauhaus Campus Berlin fino a marzo 2018, aVOID tornerà in Italia per viaggiare tra Milano, Padova, Roma, Bologna e Torino e tornare dove è stato realizzato, a Pesaro. Vivere all'interno di aVOID non è, nel mio caso, solo una sfida minimalista misurabile in metri quadri. Piuttosto un'intima relazione che, da qualche mese, mi sta mettendo a contatto diretto con la mia prima creazione da architetto. Mi capita spesso di fermarmi a riflettere osservando lo spazio nelle sue diverse configurazioni d'utilizzo. L'esperienza abitativa mi permette di testare, cambiare e sperimentare nuove soluzioni. Per questo definisco aVOID un prototipo aperto: un cantiere in continua evoluzione. La casa è un piccolo manuale di istruzioni al riduzionismo. È lei stessa che ti insegna e ti spinge a privarti degli oggetti inutili, a consumare meno acqua e meno energia, a riporre i vestiti nel loro posto e a lavare i piatti subito dopo mangiato. Il vuoto, che si ottiene richiudendo tutti gli arredi a scomparsa, è il rifugio della mia creatività. L'assenza di qualsiasi distrazione visiva legata agli oggetti personali o alle attività quotidiane lascia spazio alla mia immaginazione, che si riversa nei miei progetti futuri. Leonardo Di Chiara
Arredi a scomparsa e spazi flessibili, aVOID è la mini-casa mobile Made in Italy, realizzata dall’architetto Leonardo Di Chiara, che permette di vivere in un piccolo ambiente ma con tutte le comodità di una casa tradizionale.
Da questa sera su Canale 5, e in onda tutti i martedi sera per 8 settimane, Squadra Antimafia 2 – Palermo Oggi, seconda serie di una fiction di notevole successo, riproposta dai responsabili di Mediaset anche nel tentativo di risollevare gli indici di ascolto, ultimamente andati un po' in calando. La storia sarà sempre basata sulla figura di Claudia Mares, ancora commissario capo della squadra Antimafia di Palermo. Accanto a lei, tre personaggi molto diversi tra loro: Sandro, ex agente sotto copertura dai metodi piuttosto brutali, Luca, milanese trapiantato in Sicilia, e Fiamma, esperta di informatica ed elettronica. Durante la prima puntata, Claudia rimarrà sconvolta nel rendersi conto che Ivan, poliziotto corrotto che lei ha amato e che credeva morto, è invece vivo e vegeto, ed è diventato complice della Mafia, capitanata dalla famiglia Abate, sempre più decisa nel proprio intento di porre il dominio sulla città di Palermo, grazie anche a un nuovo e ingente narcotraffico internazionale, proveniente dalla Colombia. La fiction è diretta da Beniamino Catena, nel cast Simona Cavallari, Claudio Gioé (che ricordiamo per Passato Prossimo, insieme ad altri volti della “meglio gioventù” italiana), Giulia Michelini e Alice Palazzi, mentre durante la serie ci sarà anche una breve e sorprendente apparizione di Fabrizio Corona, uno dei personaggi più chiacchierati della realtà italiana di questi ultimi mesi (anche per la sua travagliata storia con Belen, pure lei in Tv con Zingaretti, apparsa recentemente al Chiambretti Night, e ormai in competizione con Francesca Fioretti), nella parte di un calabrese. I produttori, convinti di aver realizzato un prodotto valido, divertente e attento alla realtà della nostra società contemporanea, hanno già dichiarato che lo stesso Corona potrebbe prendere parte anche alla probabile terza serie.
Parte stasera su Canale 5 la seconda parte di una fiction di successo. Otto puntate, e apparizione di Corona.
Rosso, pizzo, decori lucenti, sensuali trasparenze e merletti romantici decorano l'intimo rosso per le feste 2016. A Natale e Capodanno la lingerie dipinta di rosso è praticamente un must, per molti è una vera e propria tradizione, un capo immancabile nei look del periodo festivo. Addirittura c'è chi dice che uno slip rosso indossato nell'ultimo giorno dell'anno sia di buon auspicio per l'anno nuovo, molti infatti considerano le "mutande rosse" un vero e proprio porta fortuna. Perché, dunque, non completare un look natalizio con un capo di lingerie dall'aria "natalizia"? L'intimo rosso, poi, è estremamente sensuale, può dunque essere perfetto per rendere più hot le festività, rivelando al partner il dettaglio sexy che si nasconde sotto gli abiti scelti per il party di Natale o Capodanno. Basta dunque scegliere tra i tanti modelli dei marchi di intimo che durante le feste propongono svariati completini e capi intimi in pizzo rosso o decorati con dettagli lucenti e fantasie natalizie.
Trasparenze, decori lucenti, pizzo e tanto rosso: durante le feste l’intimo da indossare sotto gli abiti è rouge. Ecco i completini intimi e i capi di lingerie più sexy per Natale e Capodanno 2016.
Sei sconfitte consecutive, l'ultima umiliante per le proporzioni del risultato (5-0) e per il (non) gioco contro il New England. Ultimo posto in classifica, 13 gol subiti e appena 1 segnato in 540 minuti. Il conto peggiore allargando lo spettro dell'analisi a tutte le gare giocate: 12 match, 2 vittorie, 2 pareggi, 8 ko, una differenza reti di -13 e un gap dalla penultima che è -2 (per adesso). Bastano queste cifre a spiegare l'entità del disastro e il corrispettivo in polemiche che ha travolto l'Inter Miami. Numeri che, abbinati all'investimento economico, rendono ancora più grave e mortificante il bilancio in campionato. Gonzalo Higuain in attacco, Blaise Matuidi a centrocampo e Phil Neville in panchina: tre nomi divenuti pietra dello scandalo per come stanno andando le cose. A David Beckham, presidente della franchigia della Florida, deve essere venuto un colpo: la portata della brutta figura è pari alla notorietà globale del personaggio che ha iniziato da campione di Sua Maestà e adesso è divenuto un brand che fattura milioni. Due giocatori di respiro internazionale (l'ex punta della Seleccion mai apprezzata in patria, il francese campione del mondo) e un allenatore che ha un passato da calciatore di tutto rispetto ci stanno (ri)mettendo la faccia mentre lui, l'ex Spice Boy, spreca denaro. Sono 17.8 i milioni di dollari sborsati per gli ingaggi, una somma troppo alta rispetto agli altri club e alla media del torneo. E quanto visto in campo traccia i contorni del flop assoluto. Che la situazione sia davvero assurda lo spiega bene l'espressione del tecnico, ex calciatore del Manchester United e dell'Inghilterra, rivolta ai calciatori: "Piazzatevi davanti allo specchio e fatevi un esame di coscienza". La realtà dei dati dice che l'Inter Miami è la squadra peggiore della Major League Americana: non dovrebbe essere difficile prendere coscienza della gravità del momento. Higuain, che nell'ultimo match è uscito dal campo tra i fischi, ha toccato con mano quali siano le difficoltà da tempo, finendo nel mirino della critica per la condizione di forma discutibile, per l'atteggiamento e l'approccio, per il rendimento da ‘cavallo bolso'. Preso per fare la differenza e trascinare Miami, lo sta facendo ma verso il basso. Fino allo sprofondo. Come lanciare in un buco nero i circa 5 milioni di euro netti a stagione versati nelle sue tasche (è il terzo più pagato del torneo americano dopo Carlos Vela e il Chicharito Hernandez). "Credevo che in questo campionato avrei giocato con la sigaretta in bocca – disse nell'intervista alla Bobo TV – poi ho capito che il livello è comunque competitivo".
Ultima in classifica nonostante investimenti economici importanti. I numeri dell’Inter Miami di Beckham spiegano bene le proporzioni della figuraccia di portata globale in relazione alle spese sostenute: 6 sconfitte consecutive, 1 gol fatto e 13 subiti, prestazioni mediocri. Gonzalo Higuain e Blaise Matuidi, entrambi ex Juventus, i calciatori finiti nel mirino per il rendimento. Il tecnico, Phil Neville: “Mettetevi davanti allo specchio e fatevi un esame di coscienza”.
Il governo è al lavoro su nuove misure per l'emergenza coronavirus in Italia "a tutela di tutte le imprese, i lavoratori e le famiglie italiane". Ad annunciarlo è la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, in conferenza a palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri di questa mattina, che ha stanziato 25 miliardi di euro per far fronte all'emergenza sanitaria che sta attraversando il Paese. Catalfo ha parlato di "un allargamento degli ammortizzatori sociali già esistenti", della possibilità di utilizzare un "fondo salariale per le aziende da 5 a 15 dipendenti e una cassa in deroga speciale che vada a tutelare tutti i lavoratori, indipendentemente dal settore, su tutto il territorio nazionale". Queste disposizioni saranno "correlate anche da norme per la famiglia, un congedo parentale speciale per tutte le famiglie italiane e, in alternativa, un voucher baby sitter. Si prevederanno – ha aggiunto la Catalfo – norme speciali per gli stagionali e gli autonomi anche con la previsione della sospensione dei contributi previdenziali in modo da tutelare tutti i settori". In pratica la ministra ha anticipato alcuni di provvedimenti che saranno contenuti nel nuovo decreto del prossimo venerdì, per contenere l'epidemia di Covid-19, il dl Coronavirus ter, che sarà varato dal prossimo Cdm Il nuovo decreto si baserà sull'assunto che "nessuno dovrà perdere il lavoro. Prevediamo la cassa integrazione per tutti" comprese le microaziende "e integrazione salariale per autonomi, stagionali, operatori dello spettacolo e lavoratori a tempo determinato. Sarà poi rafforzato il congedo parentale e contribuiremo alle spese per la baby sitter", ha confermato anche il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, in audizione nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Quanto durerà il periodo di congedo parentale? Una delle proposte è stata avanzata dalla ministra per la Famiglia Elena Bonetti: si parla di un congedo parentale di 15 giorni, per poter così coprire un periodo di tre settimane – il decreto ‘Io resto a casa' è valido fino al 3 aprile – e questi giorni dovranno essere suddivisi tra padre e madre in modo proporzionale, per non sbilanciare il peso esclusivamente sulle donne, che devono occuparsi dei figli, dopo la chiusura di tutte le scuole. Per le famiglie monogenitoriali dovrebbe essere riconosciuto il massimo all'unico genitore presente, e lo stesso vale per il coniuge di chi lavora in ospedale, coprendo senza sosta turni diurni e notturni. L'obiettivo "non discriminare nessuno – ha spiegato la ministra in un'intervista su ‘La Stampa' – ma è evidente che urge un rinforzo straordinario per chi è chiamato oggi sulla linea del fronte come i medici, gli operatori sanitari e i ricercatori". Con il congedo "bisogna coprire almeno tre settimane". Chi può richiedere il congedo? Lo potranno richiedere i genitori di minori fino a 14 anni e "ovviamente nel caso si tratti di figli disabili non c'è limite di eta'". La seconda tipologia d' intervento, che però stando a quanto ha detto oggi la ministra Catalfo in conferenza stampa dovrebbe essere alternativa al congedo, è il voucher, e cioè "almeno 600 euro, che salirebbero a mille nel caso di operatori sanitari e di ricercatori, per coprire le spese di baby sitter e aiuti familiari" a chi si prenda cura di una persona disabile o di anziani bisognosi di assistenza".
Per rispondere all’emergenza coronavirus è allo studio del governo un nuovo decreto, che sarà varato venerdì, che conterrà misure a tutela imprese, lavoratori e famiglie italiane. Si pensa a un congedo parentale straordinario o, in alternativa, a voucher per le baby sitter. In previsione il potenziamento della cassa integrazione in deroga e il fondo di integrazione salariale per l’intero territorio nazionale per tutti i settori produttivi e per tutte le attività con meno di 5 dipendenti.
Jérôme Enrico, giovane regista francese, sbarca al cinema dietro la macchina da presa del suo primo lungometraggio, per il quale ha scelto un cast d'eccezione, con un pezzo da novanta come Carmen Maura. Il film, prodotto da Alain Goldman, in Francia è stato visto da oltre 1 milione di spettatori e ha conquistato il parere unanime della critica, diventando uno dei film più visti dell'anno scorso. Una divertente commedia dolce amara, incentrata sul personaggio interpretato da Bernadette Lafont, la celebre attrice francese che si cala nei panni della buffa protagonista che dà il nome alla pellicola. In uscita da noi il 6 giugno, il film sarà distribuito da Moviemax. Paulette è una signora anziana, che vive da sola in un complesso residenziale alla periferia di Parigi. Con la sua magra pensione non riesce a sbarcare il lunario. Una sera, osservando alcuni misteriosi movimenti fuori dal suo palazzo, Paulette scopre un mondo che non conosceva. Decide così di iniziare a vendere cannabis. Dopo tutto, perché non dovrebbe? Paulette era una pasticciera: il suo fiuto per gli affari e il suo talento come cuoca saranno un grande aiuto nella ricerca di soluzioni originali per la sua nuova attività, anche se non si diventa certo spacciatori in una notte.
Jérôme Enrico approda al cinema con un’irriverente commedia francese interpretata, fra gli altri, da due pezzi da novanta come Bernadette Lafont e Carmen Maura.
"A causa del terremoto avvenuto questa notte urge sangue, di tutti i gruppi sanguigni. Dalle 8 alle 11, all'ospedale ‘De Lellis' di Rieti. Portate documento di identità e codice fiscale. Grazie a tutti". Questo l'appelo pubblicato sulla pagina Facebook dell'Avis di Rieti, che chiede la collaborazione di tutti i donatori disponibili per far fronte all'emergenza in corso.
“A causa del terremoto avvenuto questa notte urge sangue, di tutti i gruppi sanguigni”, l’appello dell’Avis di Rieti per far fronte all’emergenza.
I fiori sono incantevoli, profumati, variopinti e alcuni sono anche commestibili. Sono uno dei regali preferiti dalle donne poiché sono capaci di dimostrare il proprio affetto in modo semplice. Inoltre, permettono di rendere gli ambienti della casa più allegri ed ariosi. Ognuno di noi ha il suo fiore preferito, ma in pochi sanno che c’è sempre un motivo dietro questa preferenza. Siamo infatti attratti dai fiori che somigliano alla nostra personalità. Scegliete il vostro preferito e capirete qualcosa in più sul vostro carattere. 1. Papavero – Il papavero è un fiore luminoso ed è il fiore più amato dalle persone con una personalità vibrante, eccentrica e positiva. Sono proprio loro ad essere i più creativi e ad essere attratti dalle cose nuove. Hanno una personalità magnetica e sono difficili da dimenticare, non a caso i papaveri sono utilizzati come simbolo di ricordo. 2. Iris – L’iris prende il nome dalla parola greca che significa "arcobaleno" ed è infatti un fiore che simboleggia ottimismo. Le persone che amano l’iris hanno una vena artistica molto sviluppata, sono energiche e spesso hanno una forte spiritualità. 3. Tulipano – I tulipani vengono solitamente associati con i Paesi Bassi, ma in realtà sono fiori molto diffusi anche in Nord Africa, Grecia, Turchia, Ucraina e Cina, simbolo che anche le persone che li amano hanno una grande passione per i viaggi. Nonostante vanno continuamente alla ricerca del cambiamento, provano un profondo affetto nei confronti della famiglia e degli amici di infanzia. Sono dolci, sensibili e premurosi. 4. Rosa – La rosa viene solitamente considerata simbolo d’amore e romanticismo, ma in pochi sanno qual è il suo reale significato. E’ un fiore nato in Inghilterra ed è amato dalle persone premurose, quelle con un lato femminile molto sviluppato che vogliono tirare fuori sempre il meglio dagli alti. A volte, però, finiscono per essere troppo esigenti. 5. Giglio – Gli antichi greci ritenevano che il giglio nascesse dal latte di Hera, la regina degli dei. Proprio per questo motivo le persone che li amano sono dignitose, carismatiche e materne. Tendono ad aiutare gli altri e ad essere gentili. 6. Orchidea – L’orchidea è un fiore elegante e sofisticato, proprio come la personalità delle persone a cui piace. Le sue radici intrecciate simboleggiano la cerchia ristretta di amici che questi ultimi si creano nella vita. Non sono delle persone superficiali, ma anzi sono intelligenti e spigliate. 7. Violetta – Nella mitologia greca e romana, il dio Apollo veniva inseguito da una ninfa e, per proteggerla da suo fratello, l’ha trasformata in una violetta, simbolo di modestia e purezza. Gli amanti di questo fiore sono semplici e riservati, ma anche dotati di un forte spirito.
Avete mai pensato che le preferenze in fatto di fiori potessero dare delle informazioni utili sul nostro carattere? Siamo infatti portati a scegliere i fiori che somigliano di più alla propria personalità. Scopriamo il significato dei nostri preferiti.
Siamo ad Amburgo, un'adolescente di 16 anni di nome Thessa si prepara a festeggiare il suo compleanno. Come è d'uso per essere più pratici, tempestivi ed economici invece del classico invito, usa Facebook. La ragazzina annuncia l'evento sul social network, ma dimentica di classificarlo come evento privato. L'esito è stato di trovare fuori casa sua, pronti a festeggiare con lei ben 1500 invitati, muniti di cartelloni e qualsiasi altro oggetto servisse per il party. I genitori allarmati dalla forte affluenza di ragazzi, sono stati costretti a chiamare la polizia per ristabilire un minimo di ordine che sicuramente nessuno si aspettava per una semplice festa di compleanno, soprattutto se di una ragazzina di soli 16 anni. Thessa, per un giorno è stata acclamata come una star e festeggiata in pompa magna.
Thessa non classifica su Facebook la festa del suo compleanno come evento privato e la trasforma in un mega party con tanto di polizia per riportare l’ordine. Ecco il video con i 1500 invitati a sorpresa.
1marte di dm_50583eb3064d5 C'è stata o non c'è stata questa famosa notte in albergo tra Francesco e Jessica? Nella puntata di Uomini e Donne andata in onda oggi, purtroppo, la verità assoluta non è stata svelata. Ognuno ancora abbarbicato alla sua posizione di partenza, i due sono stati messi l'uno contro l'altra al fine di mostrare a un'addolorata Teresanna cosa fosse realmente accaduto. Sia Monte che la sua accusatrice sono rimasti fermi nel raccontare la propria versione, senza che nessuno dei due cedesse per primo. Dopo il faccia a faccia con Teresanna, la ragazza ha acconsentito a ripetere quanto secondo lei sarebbe avvenuto anche di fronte a Francesco. Lui, però, è stato più veloce nel raccontare al pubblico la sua versione – con tanto di orari – rispetto a quella famosa notte. Monte nega il tradimento e lo fa con una certa convinzione, sicuro che questo sarà l'unico modo di riconquistare la fiducia della sua fidanzata. 2weolp di dm_50583eb3064d5 Supportata da Tina Cipollari, Jessica gli rende pan per focaccia, col chiaro intento di non dargliela vinta. La ragazza non ha però alcuna intenzione di raccontare di nuovo la sua versione di fronte al pubblico e riesce a strappare a Francesco la possibilità di chiarirsi lontani da tutti pur se con telecamere annesse. Nella vicenda, viene a un certo punto tirato in ballo anche Cristian Gallella che, proprio nella notte in questione, avrebbe telefonato a Francesco per invitarlo a fare colazione insieme. 3cavolp di dm_50583eb3064d5
Non è andato granché bene il confronto tra Francesco Monte e Jessica a Uomini e Donne. La ragazza, pur se con qualche titubanza, ha continuato a portare avanti la sua versione mentre l’ex tronista ha fatto di tutto per arginare i danni….
Il latte materno è il miglior alimento per i neonati perché fornisce tutti gli elementi nutritivi di cui hanno bisogno, come alcuni acidi grassi polinsaturi, proteine e ferro assimilabile. Inoltre, contiene sostanze immunologiche, che non si trovano nei suoi sostituti artificiali e che, invece, sono essenziali per difendere il piccolo da virus e infezioni batteriche. L’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che il primo contatto con il seno dovrebbe avvenire un’ora dopo il parto poiché è importante che, fin dai primi minuti di vita, mamma e bambino instaurino un rapporto pelle a pelle. Inoltre, consiglia a tutte le neo mamme di allattare i loro bambini al seno almeno fino ai primi sei mesi di vita e di continuare a farlo fino a dopo i due anni, associandolo con altri alimenti, a seconda del desiderio del bambino. Addirittura, una donna inglese ha dimostrato che è possibile continuare ad allattare al seno fino ai 6 anni. In questo modo, sua figlia si sentirebbe più sana e forte. Tuttavia, sono sempre di più le donne che interrompono volontariamente l’allattamento dopo i primi tre mesi o ancor prima, sostituendo il latte materno con quello artificiale. Anche se non esistono tempi predefiniti uguali per tutti, scegliere di non dare più al bambino il proprio latte potrebbe provocare disagi fisici e psicologici nel piccolo. Molto spesso, dilaga la disinformazione e la superficialità nelle strutture sanitarie, che non si preoccupano se la mamma, al momento delle dimissioni post parto, stia allattando il bambino con il suo latte. Molte altre volte, la scelta potrebbe essere dovuta esclusivamente a motivi di natura culturale, nel senso che non siamo abituati a vedere mamme che allattano al seno bambini di due anni in luoghi pubblici. Addirittura, questa attività del tutto naturale potrebbe essere considerata scandalosa, come dimostra la storia Lou Burns, cacciata dall’hotel Claridge perché allattava.
Il latte materno è il miglior alimento che si possa dare ad un bambino. L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia di continuare ad allattare al seno fino ai sei mesi, ma, nonostante ciò, molte preferiscono interrompere dopo i tre mesi di vita del piccolo.
Amy Champion ha 25 anni, viene da Pontypridd, nel Galles, ed è madre di una bambina. Durante la gravidanza mangiava letteralmente per due persone, seguiva una dieta poco sana, fatta di pizza, cioccolata, biscotti e panini, ed è arrivata a pesare 146 chili. Non riusciva a trovare abiti della sua taglia, si affaticava troppo quando doveva salire qualche scalino e la situazione stava cominciando a diventare insostenibile. “Ho usato la gravidanza come una scusa per evitare di uscire con i miei amici. La verità è che mi vergognavo di me stessa. Anche le grigliate in famiglia stavano diventando un incubo, ero troppo grassa per entrare nelle sedie di plastica. E' stato un circolo vizioso. Odiavo il mio corpo, ma non riuscivo a smettere di mangiare”, ha raccontato Amy.
Amy Champion è mamma di una bambina e durante la gravidanza è arrivata a pesare 146 chili. La situazione stava diventando insostenibile ed ha così deciso di dare una svolta alla sua vita. Ha cominciato a praticare body building e in 18 mesi ha perso 76 chili.
Novità importanti in casa Yahoo! che ha deciso di non arrestare la sua importante campagna di acquisizioni per permettere di avere sempre maggiore slancio di competitività nei confronti delle altre grandi aziende. Grazie alla guida di del CEO Marissa Mayer, l'azienda ha sferrato un ulteriore acquisto di una piccola realtà specializzata in tecniche e tecnologie di riconoscimento dell'immagine. Si tratta di IQ Engines, startup, piuttosto giovane, che offre tecnologie per il riconoscimento di elementi all'interno delle fotografie e sistemi per la loro catalogazione. Il prezzo a cui è stata acquisita non è stato reso noto ma lo staff di IQ Engines come anche la sua ufficializzazione da parte di Yahoo! anche se la conferma giunge direttamente da parte dello staff della piccola azienda, che dunque andrà a far parte del team che attualmente opera su Flickr.
Una nuova acquisizione per Yahoo!, che ha deciso di migliorare i propri servizi di Flickr acquisendo il know how di una realtà specializzata in tecnologie di riconoscimento dell’immagine come quelle di IQ Engines.
Dopo aver dato il via alla nuova edizione targata Mediaset dell'Isola dei Famosi indossando un completo total black con maxi spacchi che mettevano in evidenza le lunghe gambe, per la seconda puntata del reality game Alessia Marcuzzi punta ancora sul nero e soprattutto sul suo punto forte, le gambe . Ieri sera la showgirl è apparsa sul palco dell'Isola 2015 con un sensuale look da "dark lady" in cui capi basic ed essenziali sono mescolati con pezzi più strong e con accessori lucenti. Come anticipato, quest'anno Alessia Marcuzzi ha affidato la sua immagine per la trasmissione alla Maison Versace, nelle diverse puntate indosserà infatti capi Versus, seconda linea del marchio italiano.
Per la seconda puntata dell’Isola dei Famosi 2015 Alessia Marcuzzi sceglie un look da “dark lady” con morbido top e sensuale gonna asimmetrica in pelle che lascia intravedere le lunghe gambe, punto forte della showgirl. Ecco chi ha firmato l’outfit.
La proposta di MAD Architect per un nuovo asilo a Pechino è un edificio caratterizzato da un tetto rosso galleggiante che introduce un'atmosfera magica in città. Situato sul sito di un tradizionale cortile siheyuan risalente al 1725, il nuovo asilo comprende non solo spazi per l'apprendimento dei bambini ma anche una biblioteca, un piccolo teatro e una palestra. L'asilo "Courtyard Kindergarten" di MAD Architect a Pechino prevede l'inserimento di un nuovo edificio per proteggere l'ambiente circostante e rinvigorire gli edifici esistenti in uso. Il cortile sarà circondato dal tetto galleggiante che offrirà una "narrazione urbana a più livelli, dove vecchio e nuovo coesistono", spiegano gli architetti. Il particolare tetto dinamico è presentato come un "luogo pieno di magia – una fuga giocosa per i bambini che è un simbolo di libertà e immaginazione senza fine". L'edificio progettato come un volume basso, funge da parco giochi per sport e attività all'aperto per l'intera comunità. "Il lato sud-ovest presenta una superficie ondulata di colline e pianure, che formano un paesaggio giocoso di terreni alti e bassi.", continua MAD Architect. All'interno l'edificio presenta per l'insegnamento a concetto aperto che fornisce "un'atmosfera libera e inclusiva" per i 400 bambini dell'asilo, una biblioteca, un piccolo teatro e una palestra. Il dialogo tra vecchio e nuovo e con gli edifici storici circostanti è continuo.
Situata sul sito di un tradizionale cortile siheyuan risalente al 1725, la proposta del MAD per un nuovo asilo a Pechino è un edificio caratterizzato da un tetto rosso galleggiante che introduce un’atmosfera magica in città. Il nuovo asilo comprende non solo spazi per l’apprendimento dei bambini ma anche una biblioteca, un piccolo teatro e una palestra.
"Questa foto me la scattò Claire nel 1973. Era la mia fidanzata inglese". Comincia così l'ultimo dei fantastici racconti di vita vissuta di Carlo Verdone. Chi segue il regista romano su Facebook, attualmente impegnato a Bari sul set del suo ultimo film, avrà di certo immediata familiarità con la vicenda in questione, la storia della fidanzatina inglese a cui Verdone promise di andarla a trovare. Fu di parola, il regista, ma dopo un lungo viaggio a Bagshot, nel Surrey, si ritrovò il fidanzato di lei ad aprirgli la porta.
Viva le storie di Carlo Verdone su Facebook. Racconti semplici e divertenti, ricchi di autoironia e di quella vena agrodolce con cui da sempre condisce i suoi film. È vita vissuta e risulta impossibile restare indifferenti a questo tipo di bellezza. Lui ammette: “Non baro mai, quello che leggi è tutto scritto di getto”, scrivendo di situazioni in cui riesce a ritrovarsi. Eccola la genialità di Carlo Verdone. Siamo pazzi di lui, come fosse Iris Blond.
Una bimba di soli 11 mesi è stata salvata grazie ad un trapianto di cuore all'ospedale Monaldi di Napoli: l'intervento ha permesso alla piccola di guarire da una grave forma di miocardiopatia dilatativa. Negli ultima mesi, la piccola era stata già sottoposta ad una operazione per l'impianto di un Berlin Heart, proprio in attesa del trapianto arrivato in queste ore nel nosocomio partenopeo. La vicenda è iniziata lo scorso marzo, quando la piccola aveva appena 4 mesi di vita ed aveva sviluppato una grave forma di miocardiopatia dilatativa, forse causata dall'infezione da Covid che la piccola riscontrato proprio in quel periodo. E così, a soli 5 mesi, la prima operazione per l'impianto di un Berlin Heart, un cuore artificiale che di fatto funge da "pompa" esterna al corpo, che immette il sangue dal ventricolo sinistro nella circolazione sanguigna. Un intervento resosi necessario dal perdurare della grave insufficienza cardiaca e che ha consentito alla piccola di sopravvivere in questi sei mesi, in attesa del trapianto.
Una bambina di soli 11 mesi, affetta da una grave forma di miocardiopatia dilatativa scoperta durante la sua positività al Covid, è stata salvata grazie ad un trapianto di cuore effettuato all’ospedale Monaldi di Napoli. La piccola, alla quale era stato già impiantato un “Berlin Heart” negli scorsi mesi in attesa del trapianto, sta bene ed ha già superato anche il decorso post-operatorio.
Letizia di Spagna è la moglie del re Filippo VI e, oltre a essere un'ex giornalista di successo, ha dimostrato anche di essere una vera e propria regina di stile. Come la "rivale" Kate Middleton, la principessa più amata al mondo, anche lei non ha il sangue blu, è infatti una donna normale che si è innamorata di un principe e che ha trasformato la sua vita in una vera e propria fiaba. La cosa particolare è che ha dato prova di non avere nulla da invidiare a tutte quelle che fanno parte fin dalla nascita di famiglie reali: ha classe e sensualità da vendere. Fin da quando Letizia ha sposato il re Filippo di Spagna nel 2004, ha sempre dimostrato di essere una vera e propria principessa di stile. E' una donne forte, sicura di sé, che non si fa sopraffare dal marito solo per il suo titolo reale e lo dimostra anche attraverso le scelte che fa quando si parla di look. La principessa non è mai esagerata o volgare, è elegante, sensuale, glamour e riesce sempre a indossare l'abito giusto per ogni occasione. Ama i colori, non usa quasi mai il beige o il rosa cipria ma preferisce il rosso, il rosa acceso, il blu cobalto, le fantasie fiorate e abbina tutti gli outfit a delle pochette in tinta e a dei make-up smokey eyes. Insomma, il suo guardaroba è sofisticato e di classe ma, allo stesso tempo, incredibilmente trendy. Certo, le sue gonne non arrivano mai sopra al ginocchio ma riesce ugualmente a esaltare la sua femminilità con dei tacchi alti, anche se non disdegna le ballerine e gli stivaletti per gli appuntamenti non ufficiali. Letizia di Spagna è una regina che ha carattere, stile e presenza: Kate Middleton deve cominciare ad avere paura della concorrenza? Letizia Ortiz Rocasolano è nata a Oviedo nel 1972 da una famiglia progressista e repubblicana. I genitori, il papà giornalista, la mamma infermiera, hanno divorziato nel 1999 e il padre si è risposato con una collega. Attualmente ha una sorella, Telma, mentre la più giovane, Érika, è deceduta probabilmente a causa di una overdose intenzionale di droga nel 2007 dopo aver sofferto di una grave depressione. Letizia si è diplomata in scienze dell'informazione all'Università Complutense di Madrid e ha poi continuato i suoi studi universitari in Messico, dove ha lavorato presso il periodico Siglo 21. E' poi diventata giornalista per La Nueva España, per ABC, per l'agenzia di stampa EFE e infine per l'informazione televisiva. Ha lavorato per il network statunitense Bloomberg Television, per il canale privato CNN+ e per TVE, ottenendo incredibili consensi.
Letizia di Spagna è la moglie del re Filippo VI e, oltre a essere un’ex giornalista di successo, ha dimostrato anche di essere una vera e propria regina di stile. Ama i colori forti, gli abiti fiorati, i tacchi alti e si è sempre distinta per la sua incredibile eleganza.
I nutrienti che ingeriamo direttamente dal cibo riducono il rischio di morte per cancro, mentre lo stesso discorso non vale per gli integratori alimentari. Questa è la conclusione a cui sono arrivati i ricercatori della Tufts University che, nel dettagli, ci mostrano i vantaggi di alcuni specifici nutrimenti: ecco quali. Nutrimenti e salute. Gli esperti si sono chiesti quali siano gli effetti benefici dei nutrienti che assumiamo direttamente dal cibo e quali invece quelli da nutrienti che ingeriamo attraverso gli integratori alimentari. Per darci una risposta hanno raccolto i dati di 27.000 persone over 20 anni e li hanno valutati in associazione al rischio morte per malattie come cancro e malattie cardiovascolari. Le analisi effettuate li hanno portati alla conclusione che: Inoltre, gli scienziati sono giunti alla conclusione che:,
I nutrimenti che fanno bene alla nostra salute hanno effetti su di noi se li assumiamo direttamente dagli alimenti e non dagli integratori. Gli scienziati ci spiegano nel dettagli quali nutrimenti fanno bene riducendo il rischio cancro e malattie cardiovascolari e quali sono le differenze con gli integratori.
Esecuzione di un obbligo di fare o non fare ex art. 612 cpc L'esecuzione forzata non è diretta solo a recuperare crediti (di denaro), ma anche a permettere la realizzazione coattiva di ogni tipo di sentenza come, ad esempio, la sentenza che condanna alla realizzazione di un muro di confine o alla riparazione di un terrazzo di copertura. Questo tipo di condanne rientrano nell'ambito degli obblighi di fare la cui esecuzione forzata è regolata dall'art. 612 cpc secondo il quale quando si vuole ottenere l'esecuzione forzata di una sentenza di condanna di un obbligo di fare (o non fare) dopo la notificazione del precetto, si deve chiedere al giudice dell'esecuzione (4) che siano determinate le modalità dell'esecuzione. Il giudice dell'esecuzione provvede con ordinanza. La ratio di tale disposto normativo diventa chiaro nel momento in cui si nota che la sentenza di condanna (di solito) contiene solo l'indicazione (generica) dell'obbligo da eseguire (ad esempio si condanna tizio alla riparazione del terrazzo di copertura di un appartamento), ma la sentenza non individua, le modalità tecniche con le quali eseguire l'opera, e, certo, in assenza di un adempimento spontaneo del debitore, l'esecuzione materiale dell'obbligo non può essere lasciata alla discrezionalità del creditore. Ecco, quindi, che il creditore è costretto a rivolgersi al Giudice dell'esecuzione per l'individuazione delle modalità necessarie con le quali eseguire l'obbligo di fare e per individuare le persone che materialmente devono eseguire tale obbligo. E' possibile che l'ordinanza che chiude il procedimento ex art. 612 cpc non si limiti all'individuazione delle mere modalità tecniche con le quali eseguire la sentenza di condanna ad un obbligo di fare, ma decida altri aspetti relativi alla sentenza (come la portata del titolo esecutivo), in queste ipotesi sorgono due questioni. a) come contestare l'ordinanza, b) quale è il rapporto tra l'ordinanza ex art. 612 cpc e l'opposizione ex art. 616 cpc. In realtà non si tratta di problemi autonomi, indipendenti e separati, ma di due facce della stessa medaglia perché l'individuazione del rimedio esperibile conto l'ordinanza con cui il giudice dell'esecuzione provveda ai sensi dell'art. 612 c.p.c. esorbitando dai limiti propri dell'esercizio del relativo potere determina il rapporto tra 612 cpc e regime delle opposizioni ex art. 615 e 616 cpc (e viceversa). Secondo una prima ricostruzione che interpreta in modo ampio l'art. 612 cpc questo non riguarda solo la contestazione relative alle mere modalità esecutive dell'obblighi di fare, ma comprende anche le contestazioni relative alla portata del titolo esecutivo.
La Cassazione del 23.3.2017 n. 7402 ha stabilito che l’ordinanza ex art. 612 cpc (esecuzione obblighi di fare) che illegittimamente ha risolto una contesa fra le parti in ordine alla portata del titolo esecutivo, non è mai considerabile come una sentenza decisiva di un’opposizione all’esecuzione e, dunque, impugnabile come una sentenza, ma dà luogo (anche qualora in essa si siano liquidate le spese giudiziali) alla conseguenza che la parte interessata può tutelarsi introducendo il giudizio di merito ex art. 616 cpc.
Il dvd dal titolo "L'Amato Compagno" infiamma gli iraniani; a sorpresa per un paese così attento al pudore e al "decoro" quest'estate il dvd più venduto è stato "Ashenayeh Mahboub". Il documentario in questione ha ricevuto il nulla osta governativo (precisamente dal Ministero della Salute e dell'Educazione Medica e il Ministero della Cultura e Guida Islamica) per procedere alla produzione dopo due anni di richieste. Prodotto da Mohammed Reza Alizadeh con la consulenza del medico e psichiatra Mohamad Majd, il documentario si propone di dare consigli utili alle coppie per ritrovare l'armonia sessuale. Con tutta probabilità il via libera da parte del governo è stato dato anche a causa del numero altissimo di divorzi che si è registrato negli ultimi anni (nell'ultimo decennio sono triplicati) e per scoraggiare comportamenti come l'assunzione di alcool e droghe. DOVE COMPRARE IL DVD – Il filmato in questione è facilmente acquistabile online ma si trova ovunque nella città di Teheran: videoteche, mercatini e soprattutto nelle farmacie. L'unico deterrente è quello di comprovare la maggiore età al momento dell'acquisto. A detta dei farmacisti iraniani sembra che siano proprio le coppie più giovani i principali acquirenti; ma non mancano coppie longeve che forse si augurano di ritrovare l'intesa (mai raggiunta?) di un tempo e donne non più giovanissime che sperano di cogliere qualche suggerimento/trucchetto per tenersi strette i propri mariti. A detta di un farmacista, infatti: "Una signora mi ha chiesto una copia del documentario. E quando le ho chiesto il motivo, mi ha risposto che il marito non era più soddisfatto, che voleva prendersi una seconda moglie e che lei non aveva nessuna intenzione di perderlo" UN FILM ESPLICITO? – Il documentario si apre con l'immagine poetica di due fiori che si avvolgono e si "incontrano"; da quest'incontro si riversano migliaia di spermatozoi. Le immagini successive cercano di essere allusive, ma alcuni pareri e suggerimenti che il medico fornisce alle giovani coppie sono abbastanza espliciti: ad esempio le scene in cui si offrono consigli alle donne su come avere un orgasmo e un rapporto soddisfacente (il dvd per nostra sfortuna non è stato tradotto in inglese, quindi i passaggi disponibili come esempi sono in lingua farsi). “"Nell'atto non si devono muovere solo gli uomini, ma anche le donne"”
In Iran sta ottenendo un successo inaspettato un dvd intitolato “L’Amato Compagno”, in cui sono forniti consigli di prim’ordine alle coppie (giovani e non) per ritrovare l’armonia sessuale.
Fiori, bigliettini romantici e uno scambio di anelli: così Giulia De Lellis e Andrea Damante hanno festeggiato 4 anni di vita insieme, turbolenta e chiacchieratissima. Tanti ne sono passati da quel 20 maggio 2016 che li vide fidanzarsi ufficialmente di fronte alle telecamere di Uomini e Donne. Da allora i Damellis, come li chiamano i fan, sono una delle coppie più amate, shippate e seguite della tv italiana, adorate da una schiera di spettatrici che non perdono un istante della vita dei loro beniamini, puntualmente documentata via social. Sono stati proprio le "Bimbe" di Giulia a notare che nelle ultime ore entrambi sfoggiano lo stesso anello al dito, una fede griffata Chanel indossata per festeggiare il recentissimo ritorno di fiamma dopo una lunga separazione. Come svelano le Instagram Stories, Andrea ha regalato a Giulia un romantico mazzo di rose rosa e ha festeggiato con lei tra palloncini colorati, un bigliettino con dedica d'amore e un regalo in una scatola rossa a forma di cuore (più in basso, tutte le immagini). Ulteriori dettagli restano intimi e segreti, con buona pace di chi li segue da quotidianamente da 4 anni.
Tra fiori, bigliettini romantici e uno scambio di anelli, i Damellis hanno celebrato i 4 anni da quel 20 maggio che li vide fidanzarsi davanti alle telecamere a Uomini e Donne. In mezzo, un Grande Fratello Vip a testa, due separazioni e altrettanti ritorni di fiamma, un libro sui tradimenti e tanto gossip, per una delle coppie più amate della tv italiana.
La Milano Fashion Week si è conclusa e sono state molte le Maison di fama internazionale che hanno presentato le loro collezioni per l'Autunno/Inverno 2019-20. Lo scorso weekend è stato il turno di Ermanno Scervino e nel front row dello show c'erano anche diversi volti noti. Ad attirare le attenzioni del pubblico è stata Ambra Angiolini, che ha pensato bene di portare con lei la figlia 15, Jolanda Renga, che ha preso parte per la prima volta alla Settimana della Moda, debuttando sul red carpet.
Ambra Angiolini ha partecipato alla sfilata di Ermanno Scervino, tenutasi lo scorso fine settimana durante la Milano Fashion Week, e sul red carpet ha portato qualcuno di speciale. Si tratta di Jolanda Renga, la figlia di 15 anni, che ha debuttato alla Settimana della Moda.
Dopo una serie di concerti in trio, assieme a Max Gazzè e Daniele Silvestri, e un'altra in giro per l'Europa (l'ultimo concerto si è tenuto al The Academy di Dublino lo scorso 5 febbraio, toccando, precedentemente, anche Amsterdam, Bruxelles, Londra e Parigi tra le altre), Carmen Consoli ha annunciato un concerto evento che terrò il prossimo 1 giugno nella sua Catania, dove salirà sul palco assieme a un po' di amici. Si chiamerà Carmen Consoli & Friends lo show che vedrà al cantantessa al centro di tutto, "anima artistica" attorniata da una serie di ospiti: "Sarà una festa alla quale Carmen sta invitando gli artisti incrociati in oltre vent’anni di carriera. Un evento unico che ha deciso di tenere nella sua terra" si legge nel comunicato reso noto oggi e che non dà ulteriori informazioni, se non che la location sarà Villa Bellini. Oltre a essere una festa, Carmen Consoli & Friends sarà anche l’occasione per sostenere la Onlus Namastè e assicurare a questi ragazzi una casa-famiglia tutta loro. Per adesso, quindi, nient'altro, non ci sono nomi anche se guardandosi indietro e guardando alla sua carriera è già possibile immaginare quali saranno gli ospiti. Probabilmente si porterà in Sicilia i due che l'hanno accompagnata a Collisioni, prima a Barolo, l'estate scorsa e poi all'Auditorium Parco della Musica di Roma, tra Natale e Capodanno, ma chissà che non ci siano anche artisti noti come Franco Battiato o Gabriella Lucia Grasso, che ha aperto le date del suo ultimo tour. Biglietti per l'evento catanese sono in prevendita dal 15 febbraio sui circuiti Box Office Catania, Box Office Palermo, Ciao Ticket e Ticket One.
Si chiama Carmen Consoli & Friends il concerto evento che la cantante terrà con alcuni ospiti nella sua Catania a giugno.
Solo pochi giorni fa, il giornale americano Radar Online, aveva sostenuto che Jack Nicholson avesse deciso di ritirarsi. Secondo quanto sosteneva una fonte, la scarsa memoria dell'attore 76enne, non gli permetteva di ricordare le battute e proseguire la sua carriera cinematografica. Inutile dire, che i fan sono rimasti molto scossi dalla notizia e dall'idea di non poterlo più vedere recitare. Nelle scorse ore, però, è arrivata la smentita. Il magazine E!News ha contattato Maria Shriver della NBC. La giornalista ha dichiarato che le voci sulla scarsa memoria di Nicholson, sono totalmente false. Ha aggiunto, inoltre, che l'attore non ha alcun problema di demenza senile e non ha intenzione di ritirarsi.
Il sito E!Online smentisce le voci secondo le quali Jack Nicholson, soffrirebbe di demenza senile e scarsa memoria e sarebbe intenzionato a ritirarsi. Al contrario, sembra che l’attore stia valutando una serie di copioni e sia pronto a tornare sul set.
I corrieri di Amazon hanno le chiavi di migliaia di palazzi residenziali in tutti gli Stati Uniti, elemento che gli consente di accedere senza dover citofonare a un appartamento. Lo riporta Associated Press, indicando che il sistema "Key for Business" è stato installato in un grande numero di condominii anche grazie alla gratuità dell'installazione e alla proposta di carte regalo da 100 dollari l'una utilizzate come incentivi. Grazie a questo sistema, i corrieri del servizio possono accedere al palazzo senza dover citofonare a un appartamento e senza la necessità di farsi aprire da un portinaio. Con questa "chiave" universale, infatti, i corrieri possono semplicemente aprire la porta e consegnare il pacco direttamente al piano oppure lasciarlo in una cassetta delle lettere. Il tutto avviene attraverso l'applicazione Amazon Flex, utilizzata dai corrieri per gestire le consegne quotidiane. La differenza con il sistema simile che consente di fornire l'accesso alla propria casa da parte dei singoli utenti, però, è che con Key for Business sono gli amministratori di condominio ad installare il sistema. Senza per questo essere obbligati a comunicare ai condomini l'avvenuta installazione e la conseguente possibilità da parte di Amazon di accedere liberamente al palazzo.
Grazie al sistema “Key for Business”, i corrieri di Amazon possono accedere a un palazzo residenziale senza dover citofonare a un appartamento e senza la necessità di farsi aprire da un portinaio. Ma c’è chi solleva dubbi sulla sicurezza e sull’abuso di posizione dominante.
Un nuovo riconoscimento per i One Direction, ancora una volta protagonisti di trionfi e vittorie in ambito musicale. Dopo i 12 milioni di copie vendute nell'ultimo anno i 1D si sono rimessi in gioco con il secondo album, in uscita il 13 novembre, Take me home. Radio 1 della BBC ha creato una nuova occasione di successo per i cinque giovanissimi componenti della band, con i Teen Awards che si sono svolti domenica dalla Wembley Arena di Londra. I premi per dare la possibilità ai teenager di riconoscere il talento dei loro eroi personali, hanno visto trionfare i One Direction in ben tre categorie.
Tripletta per i One Direction ai Teen Awards 2012. La boyband porta a casa la vittoria come Best British Single, Best British Album e Best British Music Act.
E’ iniziato il conto alla rovescia per MDNA il nuovo album di Madonna, che promette bene e fa ancora meglio. Ad anticipare l’uscita del nuovo lavoro di Miss Ciccone, ci pensa l’attesissimo singolo Give Me All Your Luvin’, da oggi in rotazione con il video ufficiale. Madonna come sempre cavalca l’onda del successo, senza appassire mai. Lo fa in veste migliorata e con il supporto di due collaborazioni di prestigio: Mia e Nicki Minaj presenziano nel coro dell’orecchiabilissimo pezzo pop, che dopo il secondo ascolto entra già in rotazione nella testa, oltre che nelle emittenti radiofoniche. Ma non è l’unico trend che sfrutta la Ciccone, che non li segue, li crea. Madonna a 54 anni si mostra fresca e giovane come ai tempi di Like a Virgin, mai uguale a se stessa e senza nessuna paura di risultare fuori tempo o ridicola, perché non lo è. A lei non servono grandi travestimenti e trucchi eccentrici come chi, un nome a caso Lady Gaga, prova a seguire la sua scia. E’ se stessa strizzata nelle autoreggenti e i corpetti di pelle, vestita da Marylin come ai tempi di Material Girl e mentre schiva la folla di giocatori di football. L’onda del video sfrutta l’evento dell’anno in Usa, il Superbowl dove guarda caso, Madonna si esibirà tra il primo e il secondo tempo.
Madonna torna in grande stile con il primo singolo estratto da MDNA, Give Me All Your Luvin’. Le immagini del video scorrono con un messaggio forte e chiaro, mentre il brano pop è ricco della collaborazione di Nicki Minaj e Mia.
L'olio di argan è uno degli oli più comuni utilizzati nel campo della bellezza: viene estratto dai frutti dell'Argania Spinosa, un albero plurisecolare tipico del Marocco. Esistono due tipi di olio di argan: uno per uso alimentare, caratterizzato da un colore più intenso perché le bacche, prima di essere estratte, vengono tostate, e uno cosmetico di colore più chiaro perché le bacche non ricevono la tostatura prima di essere estratte. I suoi benefici sono innumerevoli: è considerato un elisir di lunga giovinezza perché è ricco di vitamina E, Omega 3, omega 6 e acidi grassi che contrastano l’azione dei radicali liberi aiutando la pelle a mantenersi più tonica e più giovane, lenisce le scottature, rende più forti i capelli e rinforza le unghie. Quando lo acquistate assicuratevi che l’unico ingrediente contenuto sia “argania spinosa oil; il prezzo è di circa 12 euro per 100 ml di prodotto e potete acquistarlo in farmacia, erboristeria oppure on line. Ecco tutti i benefici dell'olio di argan! SOMMARIO Come usare l'olio di argan per capelli L'olio di argan per combattere l'acne e avere una pelle splendida Come avere unghie perfette con l'olio di argan Olio di argan per il corpo Con che frequenza utilizzare l'olio di argan Olio di argan o olio di jojoba? E' ideale utilizzare l'olio di argan sui capelli sfibrati e indeboliti: se i capelli sono secchi saranno anche spenti e opachi; con il giusto nutrimento e idratazione torneranno morbidi e lucenti. Per avere una chioma perfetta puoi fare degli impacchi con l'olio di argan puro, su capelli asciutti o umidi applicandolo con le dita su tutte le lunghezze insistendo particolarmente sulle punte. Sfatiamo il mito che l'olio unge: quello di argan per esempio, non appesantisce il capello e anzi lo rende più elastico e disciplinato. È ottimo per le doppie punte, basta mettere qualche goccia sulle dita e massaggiare delicatamente le punte. Per chi soffre di forfora basta massaggiare un po’ di olio sulla cute prima del lavaggio così da alleviare anche prurito e irritazioni. La combinazione perfetta per avere capelli meravigliosamente lucenti e morbidi è utilizzare uno shampoo e un balsamo a base di olio di argan: prova la linea Nashi Argan! Se invece volete dedicarvi alla bellezza fai da te, provare la maschera per capelli tutta naturale da creare a casa vostra: vi basterà unire alcune gocce di olio al burro di karatè e applicarlo sui capelli lasciandolo in posa per 15-20 minuti prima dello shampoo; sciacquate i capelli e ripetete la maschera una volta alla settimana per avere sempre capelli perfetti. Non solo capelli! Anche le ciglia possono trarne giovamento, basta pettinarle con l'olio di argan e risulteranno più lunghe, più brillanti e più forti. E' conosciuto anche per il suo effetto anti rughe; l'olio infatti stimola il rinnovamento delle cellule della pelle, favorendo la produzione di collagene e rendendola elastica. È ideale anche per chi ha la pelle secca e disidratata: basterà un delicato massaggio a base di olio di argan con movimenti circolari per rigenerare la pelle del tuo viso. Sapevi che può anche essere utilizzato per combattere l'acne? L'olio di argan, infatti, controlla la produzione di sebo che causa l'acne: i brufoli sono sotto controllo e l'olio aiuta ad attenuare le cicatrici. Oltre all'acne infatti può anche essere impiegato per: curare la psoriasi idratando e nutrendo la pelle squamata; dopo la rasatura per alleviare le irritazioni. Ti è mai capitato di avere unghie deboli che si sfaldano rapidamente? L'olio di argan può essere un valido alleato per renderle forti e sane: applicate regolarmente qualche goccia sulle vostre unghie e sulle cuticole per avere unghie lucenti e forti. Per una manicure impeccabile unisci in una ciotola l’olio in pari quantità con del succo di limone e immergi le mani all'interno per almeno 10 minuti. Ripetendo questo rituale di bellezza le tue unghie saranno schiarite e fortificate. Le proprietà elasticizzanti di questo olio lo rendono adatto per la cura del nostro corpo. È raccomandabile utilizzarlo sulla pelle umida, ne bastano sempre poche gocce, e tamponare con l’asciugamano e, per chi non ha una pelle particolarmente secca potete anche aggiungere alcune gocce alla vostra crema idratante e utilizzarla dopo la doccia. Anche alle donne in gravidanza è consigliato l’uso dell’olio di argan in quanto è utile a prevenire le smagliature e anche ad attenuare quelle già esistenti, è sufficiente una goccia al mattino e una alla sera da massaggiare in senso circolare sulla zona interessata.
Sapevi che l’olio di argan viene anche utilizzato nel mondo della bellezza? Può essere impiegato infatti per la cura dei capelli e delle unghie, ma non solo: scopri tutti i benefici dell’olio di argan!
Da qualche giorno è disponibile all'interno di Amazon un prodotto davvero particolare, stiamo parlando di un megarobot dal peso di cinque tonnellate e quattro metri di altezza che viene venduto sul noto portale di e-commerce al costo di 120 milioni di Yen, circa 827 mila euro. Il prodotto messo in vendita su Amazon Giappone è un vero e proprio mech, una macchina in grado di ospitare nella scocca anteriore un pilota. Questo mech è stato realizzato da Kogoro Kurata e proprio per questo motivo è stato rinominato Kuratas.
Da qualche giorno è disponibile all’interno di Amazon un prodotto davvero particolare, stiamo parlando di un megarobot dal peso di cinque tonnellate e quattro metri di altezza che viene venduto sul noto portale di e-commerce al costo di 120 milioni di Yen, circa 827 mila euro.
Nei giorni scorsi i carabinieri della Compagnia di Monza hanno notificato ad una maestra d'asilo di 59 anni l'interdizione dal lavoro per un anno. La donna, le cui generalità non sono state rese note, non potrà esercitare la professione per dodici mesi perché responsabile di aver maltratto alcuni alunni, tutti di età compresa tra i 3 e i 5 anni. Uno di loro ha disabilità. I militari hanno avviato e condotto le indagini, coordinate dalla Procura, dopo la ricezione di diverse segnalazioni che facevano presente alcuni metodi sospetti della donna. I carabinieri hanno quindi installato delle telecamere e dei microfoni all'interno della classe in cui serviva la donna diventando testimoni del suo comportamento. In circa due mesi di osservazione, si legge in una nota dei carabinieri, "un quadro indiziario completo, che, consegnato alla Procura, ha consentito all' Autorità Giudiziaria di emettere di un provvedimento cautelare". Secondo quanto emerso dalle intercettazioni ambientali, la maestra di 59 anni aggrediva a calci, schiaffi, insulti e imprecazioni i bambini che doveva accudire. Una delle frasi più ripetute era: "Ti stacco la testa", oppure "Ti taglio le mani", senza contare gli insulti personali come "Oca" o "beduini".
Una donna, maestra d’asilo di 59 anni, è stata sospesa dalla professione per un anno dopo essere stata scoperta a maltrattare, insultando e picchiando, i suoi alunni di età compresa tra 3 e 5 anni. Tra loro anche un bambino con disabilità. Secondo quanto emerso dalle intercettazioni ambientali, la 59enne aggrediva a calci, schiaffi i bambini che doveva accudire.
“A che pensi, Norma?”. Davide Clivio sceglie questa formula per sperimentare prove di intesa con Norma Silvestri. E bisogna ammettere che le assonanze non mancano. Due tra i personaggi più esteticamente appariscenti del Grande Fratello 11 si addentrano in discorsi nient’affatto superficiali. Il primo degli argomenti affrontati è la maniera di reagire alla lontananza dai rispettivi affetti. Si finisce per parlare dell’uomo che Norma ha lasciato a casa, e Davide affronta lo scoglio con grande nonchalance, unitamente al senso dell’umorismo di chi non ha motivo d’ingelosirsi. Anzi, lo invita addirittura a raggiungerli a Cinecittà, per fare una sorpresa romantica alla sua bella. Ma il discorso verte poi sul modo di affrontare l’esperienza del reality, ed i due concordano sul fatto che è bene restare se stessi, per relazionarsi con gli altri. È Norma a parlare, in realtà. Davide si limita a confermare e approvare. Si appassiona decisamente all’argomento quando la bella congolese scandisce a chiare lettere le parole: “con te la vediamo allo stesso modo”. Il bello di casa non si lascia sfuggire l’occasione di sottolineare le loro affinità, che vanno dal modo di affrontare la vita, al fatto di essere considerati “l’oggetto visivo di tutti”, condannati ad essere etichettati come il modello e la ballerina, quando sanno di essere ben altro e ben oltre. Come lui nega di fare il modello a tempo pieno, lei sostiene di fare la ballerina in maniera professionale, ma di non essere una ballerina anche fuori dal lavoro. E porta l’esempio di quando si balla in casa, occasione in cui potrebbe sfoggiare le sue movenze, ma evita di farlo, perché in quel contesto lo scopo è divertirsi, e non necessariamente dimostrarsi femme fatale. Infine arriva inesorabile il momento delle massime di vita, che vanno dall’essere sempre se stessi, al comportarsi bene con le persone, al fare il minor male possibile, vivi e lascia vivere ecc. Davide a questo punto sembra essere silenziosamente rapito, o silenziosamente sonnolento. La chiacchierata si chiude così, con una professione di serenità. Se, oltre alle parole, vi farebbe piacere ammirare i pettorali di entrambi, è qui a vostra disposizione il video gf11, e divertitevi a scommettere se questa intesa sfocerà o meno in qualcosa di più.
Davide e Norma dimostrano di intendersi bene su come pensare la vita e l’esperienza del Grande Fratello.
Dalla festa, attesa con ansia da tutta la famiglia, alla tragedia. È finito in ospedale il diciottesimo compleanno di una ragazza di Avetrana (Taranto) che ha visto sua madre sentirsi male proprio durante i festeggiamenti per il traguardo raggiunto. La donna, una quarantaquattrenne, secondo quanto si legge sui quotidiani locali ha accusato un malore durante la festa della figlia, festa che si teneva in un locale della cittadina jonica. Da quanto emerso, mentre erano in corso i festeggiamenti di compleanno la donna si sarebbe improvvisamente accasciata a terra perdendo conoscenza.
Un compleanno si è trasformato in tragedia per una famiglia di Avetrana a causa del malore accusato dalla madre che, durante i festeggiamenti, si è accasciata ed è stata trasportata d’urgenza in ospedale, dove è deceduta.
Sanremo 2019 finisce con la vittoria inaspettata di Mahmood, il giovane cantante più cool di questa edizione. Finisce dunque la sfilata di conduttori e cantanti sul palco dell'Ariston, una sfilata fatta di abiti da sogno ma anche di tanti look decisamente sbagliati. Solitamente l'attenzione del pubblico si concentra sui vestiti della prima donna sul palco, quest'anno però la conduttrice Virginia Raffaele non è riuscita a conquistare del tutto il cuore del pubblico italiano che, lo sappiamo bene, a Sanremo vuole vedere lo sfavillio, vuole davanti agli occhi un sogno fatto di abiti da favola, paillette, colori e lustrini. Questo però non è lo stile della Raffaele, conduttrice che ha scelto di non snaturare se stessa con abiti sornioni, magari scollati e con spacchi, che potessero rendere felice il pubblico. E, va detto, questa è una scelta coraggiosa. Virginia non ama il rosa, i lustrini e le gonne da principessa. Virginia ama il nero e preferisce indossare abiti essenziali e basici. E' senza dubbio importante, se non necessario, seguire il proprio stile, anche a Sanremo, è anche vero che su un palco del genere la prima donna del Festival avrebbe potuto osare un filino in più. Per la finale Virginia Raffaele sceglie abiti di Giorgio Armani, dicendo addio allo sparkling mood della quarta serata, in cui aveva indossato un abito coperto da 300mila cristalli Swarovski di Philosophy di Lorenzo Serafini, per sfoggiare lunghi abiti aderenti essenziali e aderenti che esaltavano il fisico longilineo della conduttrice. Gli utlimi modelli ricordano quelli firmati Armani Privé della prima diretta. Il primo look per la serata finale è senza dubbio il più riuscito: Virginia appare con indosso un tubino aderente con strascico e bustier senza spalline interamente ricoperto di paillettes nere e rosso brillante. Il primo vestito della serata convince il pubblico che sui social commenta positivamente l'outfit notando anche l'incredibile forma fisica della Raffaele. Dopo il rosso è il momento del bianco candido: per un breve momento Virginia Raffaele sale sul palco indossando un completo maschile, si tratta di un tailleur con tuxedo e pantaloni bianchi ancora firmato Armani. Prosegue dunque a Sanremo il trend del "mannish look" scelto anche dalla Tatangelo nella quarta puntata, dalla conduttrice del Dopofestival Anna Foglietta e anche da Arisa, che nella serata dei duetti si è esibita con un completo maschile in total white.
Per la finale di Sanremo 2019 Virginia Raffaele sfoggia tre look firmati Giorgio Armani sul palco dell’Ariston. Vestiti aderenti, look maschili, paillette in rosso e abiti total black caratterizzano lo stile della conduttrice per l’ultima puntata del Festival.
Mancano ancora diversi mesi prima dell'uscita, ma The Last of Us 2 continua a far parlare di sé grazie all'occhio di riguardo che Naughty Dog e Sony hanno avuto nel rilasciare trailer e notizie che denotano la sensibilità narrativa che caratterizza l'opera. Già il primo The Last of Us era riuscito a conquistare il cuore degli appassionati grazie alla storia di Joel ed Ellie in una Boston post-apocalittica, dove i veri nemici non erano rappresentati dai clicker, gli esseri mostruosi in cui si è trasformata la popolazione terrestre a causa di spore velenose, ma gli umani, ridotti a bestie in cerca di sopravvivenza. Il secondo capitolo spinge ancora di più sullo scardinamento dell'animo umano, reso sfaccettato e contraddittorio, attraverso la figura di Ellie, che in The Last of Us 2 è cresciuta e ricopre il ruolo di protagonista principale. Proprio la ragazza dal viso lentigginoso è diventata uno delle principali icone LGBTQ+ del panorama videoludico. Basta citare il meraviglioso bacio tra lei e Dina nel trailer di presentazione comparso ad E3 2018 per capire la metamorfosi che sta compiendo il videogioco nel dare importanza all'inclusione delle minoranze. In questo articolo spieghiamo il valore della scelta di Sony e Naughty Dog di mostrare quella scena in un palco come la fiera di Los Angeles.
Ancor prima di vedere la sua maturazione in The Last of Us 2, la protagonista Ellie conquista il cuore dei videogiocatori, molti dei quali, grazie alla sua storia e al suo carisma, hanno trovato il coraggio di fare coming out davanti a genitori ed amici. Un esempio di come il videogioco riesce a penetrare nella vita quotidiana delle persone.
Approcciarsi a "Tempi eccitanti", il libro d'esordio dell'irlandese Naoise Dolan, senza avere nella mente qualcosa che rimanda a Sally Rooney è complesso. Quindi leviamoci subito il dente. Dolan ha scritto un libro che senza dubbio rientra in un filone che la scrittrice irlandese ha messo in luce negli anni scorsi, sia in "Parlarne tra amici" che in "Persone normali". Una somiglianza che si dipana nei protagonisti, in parte nella scrittura – stando alle traduzioni, nell'ultimo caso di Claudia Durastanti – ma anche, in un certo senso, nella rappresentazioni dei personaggi. Eppure c'è qualcosa che a un certo punto ti fa dimenticare tutta la questione derivativa. Il libro di Naoise Dolan arriva in Italia grazie ad Atlantide Edizione che lo ha tradotto dopo l'ottima accoglienza avuta in Irlanda – Paese natìo della scrittrice – e nel Regno Unito, dove forse anche sulla scia di quella somiglianza ha destato molta curiosità. Curiosità che diventa sostanza quando si comincia a leggere la storia di Ava e si cominciano ad aprire tutti i cassetti che la scrittrice inserisce nella narrazione. Sì, perché in queste 300 pagine ci sono una serie di aspetti che caratterizzano la scrittura di Dolan e che si svelano pian piano, una serie di puntini che si uniscono a formare una figura precisa e a un certo punto fanno anche luce nella confusione che sembra trasparire dalla protagonista. Ava è una neolaureata comunista (sic) che si trasferisce a Hong Kong ("A Dublino mi odiavano tutti, e alla fine mi ero odiata anche io, ed ero venuta qui cercando di cambiare questa cosa e un po' ci ero riuscita, ma non totalmente") per insegnare inglese, grazie ai risparmi messi da parte per un possibile aborto. Dopo i primi tempi vissuti in casa con altre due ragazze si trasferisce da Julian, bancario con cui comincia una relazione prevalentemente di sesso, ma che diventa qualcos'altro a seconda dei protagonisti, e dei momenti. È una relazione che talvolta pare squilibrata, con dinamiche che cambiano a seconda dei sentimenti della protagonista che vive spesso questa differenza tra il pensiero e la parola. Chi legge si ritrova veramente nel cul de sac tra pensiero e parola. Quello che è certo è che in questa sospensione (in fondo a 22 anni – ne compirà 23 durante la narrazione – la sospensione è spesso uno stato dell'animo) Julian diventa uno spazio in cui vivere, uno spazio sia emotivo che reale: "Non avevo avuto spazi in cui vivere bene a Hong Kong prima di incontrarlo" dice Ava, a un certo punto, sottolineando l'importanza degli ambienti e la precisione con cui li imposta la scrittrice. Fuori di casa le conversazioni si fanno – ora sì – come quelle delle atmosfere di "Parlarne tra amici", il mood è quello di superficialità estrema, sono tutti ricchi, tutti probabilmente insoddisfatti, tutti con un'attenzione che salta da una cosa all'altra (i discorsi passano da futilità a cose importanti in un attimo e queste cose importanti in un attimo vengono dimenticate), con la brevità dei capitoli che sembra quasi fare da rappresentazione su carta del deficit d'attenzione del mondo in cui si svolge la storia. Una brevità propria dei nostri tempi, quelli dei social, parte integrante della narrazione: messaggi pensati e mai inviati, messaggi inviati volontariamente, messaggi inviati per sbaglio, profili social usati per controllare le vite altrui, profili propri usati per mostrare ad altri, attenzione a chi guarda le stories etc in un libro che inquadra in maniera impeccabile la contemporaneità da questo punto di vista (e leggere Dolan fa sembrare strana la quantità di libri contemporanei, ambientati nella contemporaneità, appunto, in cui i social sembrano qualcosa di collaterale e quasi invisibile). Ma i social sembrano inserirsi su un discorso molto più ampio sul linguaggio anch'esso importante per decodificare questo libro. Talvolta Ava sembra consapevole di quello che è, dei suoi sentimenti, altre volte cerca appigli per confermare quello che pensa in quel momento specifico, ma quello che pensa in quel momento specifico sembra sempre in bilico. C'è un divario economico sostanziale tra lei e Julian che in qualche modo è centrale, come centrali sono il femminismo e il Capitalismo, legati a doppio filo nella narrazione e continuamente al centro – esplicitamente o meno – della storia. I soldi sono centrali. Il sistema capitalistico è centrale: "Restare nel suo appartamento era un modo per allontanarsi dal concetto capitalistico per cui io valevo qualcosa solo se pagavo la mia parte e mi mantenevo da sola. O forse questo mi rendeva una cattiva femminista" dice Ava in uno dei suoi tanti monologhi interiori.
Si chiama Tempi eccitanti il libro d’esordio di Naoise Dolan, scrittrice irlandese che sulla scia di Sally Rooney racconta una generazione che si cerca e che tra femminismo, Capitalismo, social e questioni di genere. Pubblicata da Atlantide Edizioni, il libro narra le vicende dell’irlandese Ava e di un triangolo-non triangolo amoroso a Hong Kong.
La ciliegia è il frutto del Prunus avium, fa parte dei frutti carnosi, nello specifico drupe, così come albicocca, pesca e oliva. La sua pianta può raggiungere fino ai 30 metri di altezza, ne esistono molte varietà, la maggior parte delle quali maturano nel mese di giugno. La varietà più conosciuta, e una delle più pregiate è il durone nero di Vignola, la classica ciliegia rossa, dal colore intenso e dal sapore dolce che troviamo in tutta Italia. Altre varietà conosciute sono anche la Moscatella gialla, detta anche ciliegia bianca, la Ferrovia, tipica della Puglia e che matura a maggio, la ciliegia del Monte tipica della Campania. Del genere Prunus (Prunus cerasus) fanno parte anche le amarene e le marasche che sono chiamate anche ciliegie "acide", molto utilizzate per la preparazione di marmellate, per i gelati e i liquori. Ma scopriamo quali sono le proprietà della ciliegia e quante mangiarne al giorno per usufruire di tutti i suoi benefici! SOMMARIO Proprietà benefiche della ciliegia Valori nutrizionali e quantità giornaliera raccomandata Controindicazioni Ciliegia: usi in cucina, come sceglierle e come conservarle La ricetta: ciliegie sotto spirito Le ciliegie sono ricche di vitamine, soprattutto la vitamina A che apporta benefici alla vista e la vitamina C, antiossidante e ottima per mantenere la pelle luminosa e tonica. Tra i minerali troviamo principalmente potassio, utile per regolare la pressione del sangue, il calcio importante per avere ossa e denti sani, e il fosforo. Inoltre, pur essendo un frutto zuccherino, la ciliegia ha un basso indice glicemico che le rende adatte, nelle giuste dosi, anche a chi soffre di diabete. Ma vediamo tutte le proprietà della ciliegia. Antiossidante: soprattutto grazie alla vitamina C e alle antocianine, flavonoidi contenuti nella buccia, che aiutano a contrastare i radicali liberi. Diuretica: a rendere la ciliegia un frutto diuretico e leggermente lassativo, è il sorbitolo che conferisce al frutto anche proprietà depurative, liberando dalle scorie fegato e intestino. Abbassa il colesterolo: ciò sempre grazie all'azione degli antiossidanti che abbassano il colesterolo cattivo (LDL) e proteggono cuore e sistema circolatorio. Favorisce il sonno: mangiare ciliegie aiuta anche se avete difficoltà ad addormentarvi, infatti stimolano la produzione di melatonina, l'ormone che regola il ciclo sonno-veglia, aiutandoci a riposare meglio.
La ciliegia è uno dei frutti più amati ma, oltre ad essere dolce e succosa, ha tanti benefici per la nostra salute : ricca di vitamina C e vitamina A, oltre che di potassio, ha potere antiossidante, antinfiammatorio e aiuta la diuresi. Scopriamo tutte le proprietà benefiche della ciliegia!
Un uomo è in gravi condizioni dopo essere stato vittima di un incidente in montagna verificatosi a Carona, territorio in provincia di Bergamo. L'escursionista, 54enne residente in provincia di Cremona, si trovava in compagnia di un gruppo di persone quando, per cause ancora da chiarire, è precipitato vicino al Lago del Diavolo. A dare l'allarme è stato un amico che si trovava con lui. Sul posto sono intervenuti i medici e i paramedici del 118 e il Soccorso Alpino. L'uomo sembrerebbe essere in gravi condizioni. Sulla base delle prime informazioni ottenute, sembrerebbe che nel primo pomeriggio il gruppo di cui faceva parte la vittima si era fermato a mangiare al rifugio Fratelli Longo. Dopo la pausa pranzo, sarebbero ripartiti immediatamente. L'escursionista però ha forse preferito proseguire insieme a un altro amico. Alle 16.30 di oggi pomeriggio il compagno è tornato nel luogo dove si trovavano gli altri affermando che l'amico era precipitato. Due rifugisti hanno chiamato subito i soccorsi e poi sono partiti per aiutare il ferito.
Un uomo è rimasto gravemente ferito dopo essere precipitato vicino al Lago del Diavolo (Bergamo). L’allarme è stato dato da un amico della vittima. L’escursionista è stato trovato privo di di sensi e con una profonda ferita alla testa. Sul luogo dell’incidente sono intervenute le forze dell’ordine e il personale medico del 118.
Un giro di corruzione organizzato sul traffico delle salme: è quanto scoperto dalla polizia locale di Milano, coordinata dalla Procura, che ha portato a tre misure cautelari interdittive emesse dal giudice per le indagini preliminari Stefania Donadeo. A essere sospeso è un operatore dell'obitorio dell'ospedale Fatebenefratelli mentre due dipendenti di due onoranze funebri di Milano e Baranzate non potranno più lavorare come impresari funebri. Le indagini sono iniziate grazie a quattro esposti: uno di questi – si legge in una nota stampa – è stato presentato dalla direzione generale dell'ospedale. Negli esposti venivano denunciato degli atteggiamenti "confidenziali" tra gli impresari delle onoranze e gli operatori dell'obitorio: questi ultimi consentivano ai primi di poter entrare nella camera mortuaria senza che a richiederlo fossero i parenti della persona morta – come stabilito dal regolamento aziendale – ma consegnavano tutti i documenti relativi alle morti e in cambio veniva dato loro del denaro.
È stato fermato un giro di corruzione che riguardava l’obitorio dell’ospedale Sacco di Milano: un dipendente dell’obitorio riceveva mazzette per favorire due operatori di due onoranze funebri. A denunciare quanto accadeva è stata la stessa direzione sanitaria dell’ospedale attraverso un esposto.
Il Barcellona ha vinto per la 31esima volta la Coppa del Re. I catalani nella finale di Siviglia hanno sconfitto per 4-0 l'Athletic Bilbao. I gol sono stati realizzati tutti nella ripresa. Marcatori: Griezmann, de Jong e Leo Messi, autore di una doppietta. Per Koeman è il primo titolo da allenatore con i catalani, che ora si ritufferanno nel campionato e proveranno a scavalcare le due squadre di Madrid. I baschi perdono la seconda finale di Coppa del Re nell'arco di due settimane. Koeman cambia modulo per la finale di coppa, sceglie il 3-5-2. Davanti Messi e Griezmann. L'Athletic Bilbao di Marcelino prova a non lasciare spazi ai catalani, stasera in maglia gialla. L'Athletic spera nel colpaccio bis dopo il successo nella finale della Supercoppa. Il primo tempo è complicato e soprattutto senza gol. Nella ripresa il copione è completamente diverso. Unai Simon, che è diventato il titolare della Spagna, conferma a Luis Enrique, presente in tribuna, di aver fatto la scelta giusta. Tre interventi portentosi in sette minuti prima di arrendersi, però, a Griezmann che chiude un'azione molto bella e segna il gol che spacca in due la partita. Il VAR spazza via i dubbi, è 1-0.
Il Barcellona ha vinto la Copa del Rey. I catalani hanno sconfitto per 4-0 nella finale di Siviglia l’Athletic Bilbao e hanno conquistato il trofeo per la 31esima volta. Grande protagonista Leo Messi che ha realizzato una doppietta.
Non tutti lo sanno ma applicare la crema viso nel modo corretto è fondamentale per poter beneficiare di tutte le sue proprietà. Se da un lato la crema è importante per idratare la pelle del viso, dall'altro, se viene applicata attraverso i giusti movimenti, permette di ottenere un effetto lifting per combattere rughe e segni del tempo. E tu, sai applicare la crema viso nel modo giusto? È molto importante non massaggiare la crema, ma stenderla con delicatezza sul viso: il movimento da compiere prevede sempre che le mani si muovano dal basso verso l'alto, per contrastare la gravità e ottenere un effetto liftante che con il tempo riuscirà ad aiutarti a mantenere impeccabile l'ovale del tuo viso, contrastando cedimenti e segni del tempo. Per prima cosa applica la crema nei cinque punti chiave del viso: fronte, naso, mento e guance. Posiziona poi i pollici sotto la mandibola e i polpastrelli ai lati del naso: a questo punto procedi a stendere la crema con i polpastrelli, dal centro verso l'esterno del viso, assicurandoti di compiere movimenti verso l'alto. Una volta stesa la crema su guance, naso e fronte passa al mento: con i polpastrelli delle dita indice medio e anulare stendi al crema partendo dal centro del mento e direzionandoti verso le orecchie. Anche il contorno occhi necessita della giusta applicazione per potere combattere zampe di gallina e segni di espressione. Gli esperti suggeriscono di applicare il contorno occhi picchiettando il prodotto con i polpastrelli di indice e medio: sono le dita che producono meno pressione sul viso e permettono di drenare i liquidi. Parti dall'angolo interno dell'occhio e arriva fino all'angolo esterno, allungandoti verso le tempie. Al mattino concentrati solamente sulla parte inferiore del contorno occhi per evitare di diminuire la durata del trucco, mentre la sera puoi applicare il tuo prodotto anche sulla palpebra mobile e fissa creando un forma a "otto" attorno ai tuoi occhi.
Sapevi che applicando la crema viso nel modo giusto puoi ottenere un effetto lifting che aiuta a contrastare i segni del tempo e le prime rughe? Ecco tutti i segreti per stendere correttamente creme, contorno occhi e contorno labbra.
Kate Middleton è un'indiscussa icona di bellezza e di stile e, nonostante negli ultimi tempi la sua popolarità sia stata leggermente "oscurata" da Meghan Markle e il suo Royal Baby, continua a essere amatissima. Ieri ha preso parte alle celebrazione dei 75 anni dal D-Day, un evento in onore dei veterani di guerra, sfoggiando un look incredibilmente glamour. L'unico piccolo inconveniente? Aveva già indossato l'abito a pois con lo spacco qualche mese fa, dando prova del fatto che non ha perso la sua più grande passione, quella per il riciclo.
Kate Middleton ha preso parte alle celebrazioni dei 75 anni dal D-Day e per l’occasione ha sfoggiato uno splendido abito a pois con lo spacco che, complice il vento, ha rivelato le gambe. Il dettaglio che i fan hanno notato? Si tratta di un capo riciclato che ha già indossato qualche mese fa.
Il prossimo 26 maggio, in concomitanza con le elezioni europee, si terranno anche le elezioni amministrative in oltre tremila comuni italiani. Anche Firenze sarà chiamata ad eleggere un nuovo sindaco e a rinnovare il consiglio comunale. Ci sono oltre 600 candidati per un posto a Palazzo Vecchio come consigliere comunale, divisi in 20 liste, ciascuna delle quali è collegata ad uno dei 9 candidati sindaco. Nel Salone dei Duecento si siederanno 36 consiglieri, e quindi ogni 100 persone che si presenteranno alle elezioni, solo 5 entreranno effettivamente in consiglio comunale. Sono 9 i candidati che si contenderanno il posto di primo cittadino di Firenze. Fra questi anche l'attuale sindaco Dario Nardella, che si presenterà per un secondo mandato come candidato del centrosinistra. È sostenuto da un totale di 6 liste, fra cui quella del Pd, di +Europa, la lista civica Avanti Firenze (sostenuta dal segretario del partito socialista italiano Riccardo Nencini e dall'ex esponente di Forza Italia Gabriele Toccafondi), la lista civica Nardella Sindaco, Sinistra Civica (di cui la capolista è la moglie di Tiziano Terzani, Angela) e da una lista verde. Lo sfidante più pericoloso per Nardella, che i sondaggi danno per ora in maggioranza al 52-56%, è Ubaldo Bocci, ex presidente di Unitalsi. Bocci è appoggiato dalla lista della Lega, quella di Fratelli d'Italia, Forza Italia e da tre liste civiche, rispettivamente chiamate Civica Firenze, Popolari & Liberali e Firenze in movimento. Il Carroccio è riuscito a proporre un suo esponente come candidato centrodestra in seguito ad un confronto fra Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. Il Movimento 5 Stelle ha invece deciso di presentarsi in solitaria. Il suo candidato, Roberto De Blasi, è un architetto iscritto al M5S dal 2013. L'unica candidata donna è un'attivista per i diritti civili per Oxfam, Antonella Bundu, ed è invece sostenuta da una coalizione di sinistra composta da tre liste, fra cui Firenze città aperta, Potere al Popolo e Sinistra italiana. I Verdi, che correranno da soli, hanno candidato il biologo Andres Lasso. Il Partito Comunista, che allo stesso modo si presenta da solo, propone lo studente di Scienze storiche e lavoratore precario Gabriele Giacomelli, che con i suoi 23 anni è il candidato più giovane. Casapound ha invece presentato Saverio Di Giulio, storico militante degli ambienti dell'estrema destra fiorentina. Fabrizio Valleri è uno dei candidati indipendenti, ultimo nell'annunciare la sua corsa a sindaco, ed è sostenuto da Libera Firenze. L'altro candidato indipendente è Mustafa Watte, primo musulmano in corsa per diventare il primo cittadino di Firenze, appoggiato dalla lista Punto e a Capo, fondata dall'ex assessore Graziano Cioni. Firenze è un comune con più di 15mila abitanti, pertanto se non si dovesse raggiungere una maggioranza assoluta al primo turno, è previsto un ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto più voti. L'eventuale ballottaggio si terrà domenica 9 giugno. Se anche nel secondo turno si dovesse ottenere un risultato di parità, allora verrà eletto sindaco il candidato più anziano. Inoltre, sempre per il numero di abitanti, nel comune di Firenze sarà possibile esprimere fino a due preferenze, secondo la modalità del voto disgiunto. Per un principio di parità di genere, tuttavia, queste dovranno essere rivolte a un uomo e a una donna. La legge elettorale che regola le elezioni comunali è quindi di stampo maggioritario per la nomina del sindaco, e proporzionale per quanto riguarda invece la distribuzione dei consiglieri. Per assicurare che la maggioranza sia nelle condizioni effettive per governare, le liste che appoggiano il nome che vincerà le elezioni otterranno il 60% dei seggi, mentre quelli restanti verranno divisi fra le altre liste in modo, appunto, proporzionale. I consiglieri eletti, come anticipato, saranno 36. Per occupare un seggio sarà necessario superare la soglia di sbarramento del 3%. Il sindaco uscente Dario Nardella tenterà anche quest'anno di ottenere la maggioranza assoluta evitando così il ballottaggio, cosa che i sondaggi ad oggi considerano probabile. Alle ultime elezioni comunali, tenutesi nel 2014, vinse con il 59% dei consensi, che in termini numerici corrispondevano a 11.049 voti. Lo sfidante del centrodestra era Marco Stella, esponente di Forza Italia, che ottenne il 12,06% dei voti. Miriam Amato, candidata del M5S, raggiunse invece il 9,33%.
Il prossimo 26 maggio i cittadini di Firenze saranno chiamati al voto non solo in vista delle europee, ma anche per eleggere il nuovo primo cittadino. Il sindaco uscente Dario Nardella, in corsa per un secondo mandato, sembra il favorito dai sondaggi. Lo sfidante più pericoloso per lui è il candidato del centrodestra Umberto Bocci. Candidatura in solitaria per il M5S, che presenterà Roberto De Blasi.
Canta Francesco De Gregori che "un giocatore lo vedi dal coraggio, dall'altruismo e dalla fantasia", tutte e tre le caratteristiche insieme. Annalisa Malara ha 38 anni, vive a Cremona e è anestesista, un mestiere che contiene tutta la poesia del maneggiare sonno per superare il dolore. In questi giorni è stata intervistata da diversi giornali perché è il medico che ha individuato il focolaio italiano di Coronavirus sul primo paziente in Italia, all'ospedale di Codogno dove Annalisa lavora. Racconta Annalisa che quel giovedì 20 febbraio si è ritrovata di fronte questo ragazzo che aveva una polmonite straordinariamente aggressiva per rapidità e gravità e che non rispondeva alle cure tradizionali. Nessuno avrebbe potuto pensare che quella polmonite fosse figlia del virus e che il Coronavirus fosse sbarcato in Italia. Non esistevano nemmeno i protocolli per poter verificare l'eventuale presenza della malattia: Annalisa ha dovuto forzare le regole per verificare la sua intuizione, poi rivelerai esatta, e prendersene tutta la responsabilità: coraggio, altruismo e fantasia. Nelle sue interviste l'anestesista ha spiegato che se le cure note non funzionano devi provare quelle che non conosci e alla fine la fortuna forse davvero aiuta gli audaci. Scovare quel paziente e identificare la malattia ha aiutato il Paese a prendere le contromisure più efficaci e probabilmente ha reso meno veloce e letale questo contagio che in questi giorni ci stiamo portando addosso. Dall'intuizione di un'anestesista abbiamo cominciato a scrivere questa storia che ci spaventa e ci immobilizza. Forse dovremmo avere la sensibilità e lo spirito di osservazione per comprendere che l'eccezionalità che stiamo vivendo in queste settimane richiede un'eccezionalità alle persone che se ne stanno prendendo cura, la capacità di uscire dai propri schemi e l'intuito di creare nuove regole e nuovi protocolli per una situazione che prima non esisteva. Il senso del creare (che è poi la fantasia di cui canta De Gregori) sta tutto nel vedere cose che prima non avevano un nome.
Annalisa Malara ha 38 anni e lavora all’ospedale di Codogno come anestesista ed è stata il medico che ha avuto l’intuizione che il primo paziente ricoverato a Codogno potesse essere infetto da Coronavirus. Per effettuare tutti i controlli ha dovuto forzare i protocolli che ancora non esistevano.
DECRETO-LEGGE 31 maggio 2014, n. 83 Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo. in G.U. Serie Generale n.125 del 31-5-2014 note: Entrata in vigore del provvedimento: 01/06/2014 Sempre al fine di migliorare l'offerta turistica del sistema paese, il Decreto Legge del 31 maggio 2014 n. 83 all'art. 10 riconosce un credito di imposta per favorire la riqualificazione e l'accessibilità delle strutture ricettive. Il credito di imposta è riconosciuto alle imprese turistiche che eseguono opere per migliorare l'offerta ricettiva accrescendo, così, la loro competitività (in particolare e la competitività (in generale) delle destinazioni turistiche. Il credito di imposta non è riconosciuto a tutti, ma solo alle strutture ricettive esistenti alla data del 1 gennaio 2012.
Il Decreto Legge del 31.05.2014 n. 83 all’art. 10 riconosce un credito di imposta (per il 2014, 2015, 2106) alle imprese turistiche che effettuano opere per la ristrutturazione edilizia o per l’eliminazione delle barriere architettoniche al fine di migliorare la recettività della struttura per fino al 30% della spesa degli interventi edilizi entro un massimo di € 200.000.
Laura Pausini ha svelato dove si terrà la data zero del suo tour mondiale che partirà il prossimo luglio con un doppio concerto speciale al Circo massimo di Roma. La cantante faentina, infatti, anticiperà i concerti capitolini con le prove generali che avranno luogo il prossimo 13 luglio a Jesolo, città in cui si terrà, il giorno prima, anche il raduno del fan club, appuntamento atteso e ormai immancabile per il pubblico della cantante uscita lo scorso gennaio con "Fatti sentire", album che ha esordito in testa alla classifica, passandoci qualche altra settimana (la settimana scorsa è sceso in terza posizione, mantenendosi, però, salda, nelle posizioni di testa). Sarà, quindi il pala Arrex a ospitare il doppio appuntamento, come spiega la cantante in un post in cui spiega anche come gli iscritti al fanclub hanno diritto di prelazione sui biglietti per il tour: "Il PALA ARREX di Jesolo sarà la location dell'imperdibile FANCLUB PARTY 2018 che si svolgerà il prossimo 12 Luglio. MA NON SOLO: il giorno seguente, 13 luglio 2018, avrà luogo nella stessa location la DATA ZERO, prova generale del WORLD WIDE TOUR, i cui biglietti saranno in prevendita esclusiva per gli iscritti al fanclub a partire da martedì 24 aprile alle 16.00. Regolarizzate al più presto la vostra iscrizione al Fanclub per non perdere nessuno degli aggiornamenti!".
Laura Pausini ha annunciato che sarà Jesolo la città che ospiterà il party del fanclub e la data zero del suo “Fatti sentire – Worldwide tour”.
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Ma esistono nel mondo ancora dei luoghi incontaminati, dove la biodiversità è un valore da salvaguardare. var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) { document.getElementById('widget-banner-6').id = 'div-banner-3'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-3"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-6').style.display = 'none'; } var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 768) { document.getElementById('widget-banner-7').id = 'div-banner-3'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-3"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-7').style.display = 'none'; } C'è una strada in Brasile, che ha catturato l'attenzione di un pubblico internazionale per la sua maestosa bellezza naturale: Rua Gonçalo de Carvalho è una strada che si trova nel quartiere Indipendenza della città di Porto Alegre, la capitale dello stato del Brasile di Rio Grande do Sul. In un arco di 500 metri i marciapiedi sono ombreggiati con più di un centinaio di alberi Tipuana, che in alcuni casi arrivano al settimo piano degli edifici lungo la strada. Secondo alcuni residenti anziani, gli alberi sono stati piantati nel 1930 dai dipendenti di origine tedesca che lavoravano in una fabbrica di birra nel quartiere. Leggi anche Appare un misterioso 30 su celebri monumenti nel mondo, dal Colosseo al Cristo di Rio: ecco cosa significa Nel 2005, il progetto di realizzazione di un centro commerciale nel quartiere minacciava l'abbattimento di alcuni alberi in strada, spingendo i residenti a mobilitarsi per la loro conservazione. La campagna ha avuto successo, e il 5 giugno 2006, l'allora sindaco Jose Fogaca ha firmato un decreto per la strada Gonçalo de Carvalho dichiarandola "patrimonio storico, culturale e ambientale della città." È stata la prima via di Porto Alegre a ricevere questa classificazione. Solo pochi anni fa, Gonçalo de Carvalho e la sua storia ha catturato l'attenzione di diversi scrittori europei e di avvocati ambientalisti, tra cui un portoghese di nome Pedro Nuno Teixeira Santos, che l'ha soprannominata ‘la strada più bella nel mondo' sul suo blog: Goncalo de Carvalho a Porto Alegre, in Brasile, non è solo la strada più bella del mondo a causa del sorprendente effetto visivo del suo immenso tunnel verde di Tipuana. È la strada più bella del mondo per questo, ma soprattutto perché questi alberi sono stati piantati e amati dai suoi residenti, per diversi decenni, cioè, il tunnel del verde è il frutto dell'amore, l'amore per gli alberi! Fu da questo amore e questa lotta degli abitanti di Goncalo de Carvalho, che il potere politico della città si è trovato costretto a riconoscere l'importanza del patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale da classificare e proteggere con forza di legge. Continua a leggere su Fanpage.it var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; document.getElementById('widget-banner-8').id = 'div-banner-6'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-6"); }); }); Social 1.420 CONDIVISIONI commenta condividi chiudi Viviamo in un tempo dove tutto accade così in fretta. Sappiamo che il deterioramento causato all'ambiente è dovuto a numerosi interventi da parte dell'uomo sulla natura e al processo di consumo sfrenato, che genera automaticamente inquinamento e degrado senza precedenti. Ma esistono nel mondo ancora dei luoghi incontaminati, dove la biodiversità è un valore da salvaguardare. C'è una strada in Brasile, che ha catturato l'attenzione di un pubblico internazionale per la sua maestosa bellezza naturale: Rua Gonçalo de Carvalho è una strada che si trova nel quartiere Indipendenza della città di Porto Alegre, la capitale dello stato del Brasile di Rio Grande do Sul. In un arco di 500 metri i marciapiedi sono ombreggiati con più di un centinaio di alberi Tipuana, che in alcuni casi arrivano al settimo piano degli edifici lungo la strada. Secondo alcuni residenti anziani, gli alberi sono stati piantati nel 1930 dai dipendenti di origine tedesca che lavoravano in una fabbrica di birra nel quartiere. Nel 2005, il progetto di realizzazione di un centro commerciale nel quartiere minacciava l'abbattimento di alcuni alberi in strada, spingendo i residenti a mobilitarsi per la loro conservazione. La campagna ha avuto successo, e il 5 giugno 2006, l'allora sindaco Jose Fogaca ha firmato un decreto per la strada Gonçalo de Carvalho dichiarandola "patrimonio storico, culturale e ambientale della città." È stata la prima via di Porto Alegre a ricevere questa classificazione. Solo pochi anni fa, Gonçalo de Carvalho e la sua storia ha catturato l'attenzione di diversi scrittori europei e di avvocati ambientalisti, tra cui un portoghese di nome Pedro Nuno Teixeira Santos, che l'ha soprannominata ‘la strada più bella nel mondo' sul suo blog:
100 alberi imponenti e lussureggianti rendono una strada di Porto Alegre uno dei luoghi più suggestivi al mondo.
Sono ore frenetiche quelle in corso, per i fan dell’amore tra Andrea Cocco e Margherita Zanatta. La coppia più amata del Grande Fratello 11 avrebbe ormai deciso di mettere la parola fine alla loro relazione, nonostante convivessero ormai da diverso tempo. La rottura era già nell’aria da qualche giorno. Sulla pagina Facebook dei due ragazzi, infatti, i sostenitori della coppia avevano già cominciato a discutere l’evento senza che, tuttavia, la rottura fosse ufficializzata. Già da qualche giorno, si parlava di un presunto atteggiamento scorretto di Andrea nei confronti della sua fidanzata. A settembre, per rispondere alle voci sulla presunta omosessualità di Andrea – cominciate come un gioco, a dire il vero – era scesa in campo proprio Margherita ma, da quel momento, i due avevano interrotto ogni comunicazione. Oggi, dopo che sul loro conto ne sono state dette di tutti i colori, arriva la notizia ufficiale postata sulla pagina Fb del Grande Fratello: Andrea e Margherita si sono lasciati. Nelle ultime ore, i sostenitori dell’uno o dell’altro si sono scatenati su Facebook. La responsabilità legata alla rottura sarebbe da imputare a Cocco che, dopo aver lasciato Szilvia a favore di Margherita, non sarebbe riuscito a portare avanti il loro rapporto nel migliore dei modi. Solo qualche giorno fa, consapevole che qualcosa non stava andando per il verso giusto, la Zanatta aveva chiesto ai suoi fan di lasciarle qualche giorno di tranquillità al fine di permetterle di vivere in serenità questo momento non facile. La giovane, però, non aveva mai ufficializzato che tra lei e Andrea si fosse guastato qualcosa. Oggi, la situazione cambia completamente. Dopo l’annuncio ufficiale della loro separazione, si è scatenato un vero e proprio caos sul web. I fan dell’una e dell’altro li hanno accusati di aver finto fin dall’inizio, a favore della popolarità. I ragazzi, il cui amore è stato protagonista perfino della crociera del Grande Fratello 12, non hanno ancora voluto commentare la vicenda, limitandosi a lasciarsi trasportare dagli eventi, in attesa di raccontare ognuno la propria verità. Tra tutte le voci circolate, però, ce n’è una che ha richiesto l’immediato intervento di Cocco. Durante la puntata odierna di Mattino 5, infatti, il giornalista Gabriele Parpiglia ha rivelato che i due sarebbero scoppiati a causa di un presunto tradimento da parte di Andrea. Il ragazzo, già vittima dell’infedeltà di Szilvia, la sua ex fidanzata ufficiale, ha voluto immediatamente intervenire e, sebbene in una posizione difficile, ha approfittato della sua pagina Fb ufficiale per scrivere la necessaria smentita e per non alimentare un polverone inutile:
Dopo sei mesi d’amore, è terminata la storia tra Andrea Cocco e Margherita Zanatta. A raccontare la rottura sarebbe stata proprio la speaker che, su Facebook, ha dato segnali relativi alla crisi. E a Mattino Cinque, Gabriele Parpiglia svela che lui l’avrebbe tradita.
Elodie è stata la protagonista indiscussa della seconda serata della 71esima edizione del Festival di Sanremo, in occasione della quale si è trasformata in co-conduttrice. Fino ad ora aveva preso parte alla nota manifestazione canora solo come concorrente ma il direttore artistico Amadeus l'ha voluta fortemente al suo fianco in una versione tutta nuova. Dopo aver incantato il pubblico lo scorso anno con gli outfit "guerriera" scelti per interpretare "Andromeda", in questo 2021 è riuscita a dare ancora una volta il meglio di lei, apparendo bellissima, elegante, sensuale, moderna e decisa sul palcoscenico dell'Ariston. Tra abiti da sogno, acconciature wet, sandali alla schiava e preziosi gioielli scintillanti, ha dato l'ennesima prova di essere icona di splendore e di stile. È stato però soprattutto il primo look sfoggiato ad aver attirato le attenzioni dei media: ecco tutti i segreti nascosti dietro al meraviglioso abito rosso tempestato di cristalli indossato dalla cantante. Era già stato preannunciato dalla stylist Ramona Tabita in un'intervista a Fanpage.it che i look di Elodie sarebbero stati da sogno ma solo nel momento in cui la cantante ha sfilato sulle temute scale del teatro Ariston il pubblico ha capito realmente il significato di quelle parole, rimanendo letteralmente senza parole di fronte tanta eleganza e bellezza. La co-contuttrice ha incantato tutti con un look rosso ricoperto di cristalli firmato Versace, abbinato ai gioielli in diamanti e smeraldi della collezione Serpenti di Bvlgari, a dei sandali alla schiava di Jimmy Choo e a un raccolto effetto wet che ha messo in risalto i lineamenti impeccabili del viso. Il long dress pensato da Donatella per il debutto sanremese di Elodie è contraddistinto da una sinuosa gonna con un maxi spacco laterale e da un corpetto drappeggiato sulla scollatura con delle bretelle incrociate sulla schiena: il modello è riuscito a esaltare al 100% lo splendore dell'artista, trasformandola nella regina di stile del Festival.
Elodie ha spopolato con i suoi look eleganti e sensuali durante la seconda serata del Festival di Sanremo, aggiudicandosi il titolo di “regina di stile”. Come ha fatto ad apparire tanto impeccabile? Si è servita di alcuni piccoli trucchi per evitare inconvenienti sul palco: ecco in che modo lo splendido abito rosso di cristalli le è stato “cucito addosso”.
Il libro di Giulia De Lellis sta per arrivare nelle librerie di tutta Italia ma l’influencer ha deciso di anticiparne alcuni stralci attraverso il suo profilo Instagram. Sono pochissime le pagine rese note fino a oggi, paragrafi estrapolati qua e là che racconterebbero storie di vita vissuta, momenti realmente accaduti. È inquietante in particolare un passaggio che Giulia ha deciso di condividere. Racconta una sorta di ribellione che l’avrebbe portata a sospendere la dieta e i faticosi allenamenti intrapresi, pare, per volontà di un soggetto del quale non fa il nome, almeno per il momento: Altra novità: ho preso tre chili. Mi sto prendendo delle libertà che m’ero completamente […] carboidrati e la pigrizia. Oh, se sapesse […] una porzione intera di pasta, invece […] ai ferri con le verdure al vapore! Oh, se sapesse che faccio colazione, invece che con l’avocado e il pane di segale, con la brioche alla marmellata. Oh, se solo scoprisse che non mi alleno da settimane! Mi biasimerebbe come se fossi […] umano, uno scarto della civiltà […] invece sto da Dio! Tiè! “Le corna stanno bene su tutto (ma io stavo meglio senza)” è il titolo del libro di Giulia De Lellis. Parla, ormai è chiaro, del tradimento subito dalla nota influencer romana. In un altro stralcio condiviso sui social c’è la reazione della De Lellis a una notizia ricevuta. La rabbia l’avrebbe spinta a distruggere una preziosa consolle e dei capi d’abbigliamento:
Giulia De Lellis anticipa alcuni stralci del libro in cui racconta il tradimento subito. C’è un estratto in particolare che vede la celebre influencer raccontare della dieta dimagrante cui a un certo punto s sarebbe ribellata. “Oh, se sapesse che faccio colazione, invece che con l’avocado e il pane di segale, con la brioche alla marmellata” scrive la romana.
Il legame tra la popolarissima e sempre più glamour serie televisiva Gossip Girl e la musica è ormai cosa certa. Dopo aver avuto un assaggio in alcuni episodi del telefilm stesso di alcuni brani della band brit-pop Filthy Youth capitanata da Ed Westwick, che interpreta lo spietato Chuck Bass della serie, e dopo l'incursione nel mondo musicale di Leighton Meester, la Queen B dell'Upper East Side, ora è il turno delle vere star. Già hanno fatto la loro comparsa nella serie più scandalosa e fashion degli ultimi anni artisti di fama internazionale quali i No Doubt e Hilary Duff; in questi giorni si è parlato anche della possibile partecipazione della ex-Posh Spice ora signora Beckham, Victoria, che non è nuova al mondo della tv dopo aver preso parte ad alcuni episodi di Ugly Betty. Pare, però, che ora sia il turno di Lady Gaga. La nuova icona del pop, infatti, avrebbe accettato di partecipare ad uno degli episodi della celebre serie in qualità di guest star, ed interpretando ovviamente se stessa. Persino per gli autori di una serie come Gossip Girl sarebbe difficile creare un personaggio dietro i mille e più personaggi che Lady Gaga pensa a creare intorno a sè di suo. Dalle prime indiscrezioni trapelate dal set della serie, pare che Lady Gaga apparirà in qualità di invitata speciale a un party privato organizzato ovviamente da Blair Waldorf, regina indiscussa dell'Upper East Side di Manhattan. L'episodio, in onda a metà novembre negli Stati Uniti, prevede un'esibizione della nuova icona della musica pop nel suo nuovo singolo Bad Romance. Sicuramente ne sarà entusiasta la sorella di Lady Gaga, che secondo quanto rilasciato dalla star stessa sarebbe una grandissima fan della serie. Insomma, un periodo veramente impegnato per la nuova regina del pop, da molti definita l'erede di Madonna, che non smette mai di stupire e di lasciare il segno con la sua eccentricità. Staremo a vedere che cosa hanno in serbo per i fans della serie gli eccellenti produttori di Gossip Girl e come riusciranno a inserire questa esibizione all'interno dell'episodio in onda il prossimo 16 Novembre sulle tv d'oltreoceano.
Anche Lady Gaga sembra non resistere al fascino della serie che racconta i retroscena più scandalosi dell’Upper East Side di Manhattan. La nuova icona pop parteciperà come guest star ad un episodio di Gossip Girl.
Crampi, dolore alla schiena che s'è acuito a mano a mano che al Roland Garros la sfida contro Nole Djokovic è entrata nel vivo. Il crollo psico-fisico di Lorenzo Musetti è il lato oscuro della forza nel quale s'è sentito risucchiato: ha vinto i primi due set al tie-break e quasi non ci credeva. Lui, 19 anni, numero 76° nel Ranking Atp, che mette paura al serbo numero uno al mondo. Ha ceduto di schianto fino a quando nel quinto set, capito che era davvero finita, ha deciso di abbandonare il campo. È una sconfitta per crescere. Un punto di partenza – ha spiegato Musetti nelle interviste del dopo gara -. Ho giocato bene fino a quando ce l'ho fatta. Poi ho iniziato a fare fatica perché avvertivo un po' di dolore alla schiena, mi sono venuti i crampi. Ho risentito dello sforzo fatti con Cecchinato. Ma per oltre due ore ho giocato il mio miglior tennis di sempre. Non dimenticherò questa partita, in particolare la fine del 1° e del 2° set… per me è stata un'esperienza straordinaria. Perché (non) continuare a lottare onorando l'incontro? L'avversario gli ha stretto a mano e ne ha applaudito la prestazione: una bella standing ovation mentre l'italiano imboccava la porta dello spogliatoio. Boris Becker lo ha criticato duramente: "Ci vuole rispetto – ha ammesso l'ex tennista tedesco contrariato dalla scelta del giocatore di ritirarsi -. È una prova di maturità anche se atleticamente non sei più al top". Rafa Nadal, che nell'altro incontro ha eliminato Sinner, ha speso parole di elogio per lui e l'alto-atesino a testimonianza dei progressi fatti dall'Italia del tennis. Se mi avessero detto che avrei vinto due set contro Nole sul centrale del Rolando Garros avrei risposto con un sorriso. Non ci avrei mai creduto – ha aggiunto Musetti -. Sono contento per quanto fatto anche se mi resta un po' di rammarico sotto il profilo fisico. Al terzo set ho iniziato a sentire dolore, nel quarto è peggiorato e nel quinto mi sono arrivati anche i crampi… Non riuscivo più a reggere lo scambio né a piazzare un punto. È stato bello finché è durato. A Musetti va l'onore delle armi e la certezza che il ko contro Djokovic è solo "un punto di partenza". Lo descrive così lasciando la delusione alle spalle e rivolgendo lo sguardo verso il futuro. Cosa farà adesso? Ha un obiettivo nell'immediato.
Lorenzo Musetti ha meritato l’applauso di Djokovic dopo il ritiro al quinto set per crampi e dolore alla schiena. L’esperienza del Roland Garros la definisce indimenticabile e un punto di partenza. “Non riuscivo più a reggere lo scambio né a fare un punto ma per oltre 2 ore ho giocato il io miglior tennis di sempre”.
Quale migliore occasione dell'estate per cambiare il proprio look in modo drastico? Le star lo sanno bene e sono moltissime quelle che approfittano delle vacanze per qualche "colpo di testa" originale e sopra le righe. L'ultima ad averlo fatto è stata Nina Moric, che attualmente è a Zanzibar con il figlio Carlos. Sarà perché aveva voglia di rendere omaggio alla cultura del paese o perché voleva rinnovare la sua immagine, ma l'unica cosa certa è che ha detto addio alla chioma fluente che l'ha caratterizzata fino a qualche giorno fa per passare a delle treccine afro.
Nina Moric è a Zanzibar con il figlio Carlos e ha approfittato della vacanza estiva per cambiare look in modo drastico. La modella ha detto addio alla chioma fluente ed è passata a delle treccine afro.
Non tutto è ciò che sembra, soprattutto quando si tratta di arte. Lo street artist francese Mantra ha ideato una tecnica a trompe l'oeil che converte le facciate degli edifici commerciali e residenziali in vetrine gigantesche per farfalle. Ombre e dettagli incredibili simulano una superficie di vetro lì dove c'era solo una parete vuota. Le enormi farfalle sembrano emergere dalle facciate in iperrealistiche scatole che creano un livello di profondità tale da rendere l'illusione ottica convincente. Le farfalle di Mantra stanno comparendo in varie città della Francia. A luglio 2017 lo street artist ha realizzato un murale intitolato Imago di Yasuni su un edificio a Thionville, che ha catturato l'attenzione del paese e del mondo intero. Finora le farfalle di Mantra sono apparse in Spagna, Austria, Francia e Bogotà. I colorati insetti, dipinti in ogni loro dettaglio iperrealistico, non sono sempre raffigurati all'interno di bacheche di vetro, come esemplari conservati; talvolta Mantra raffigura le farfalle sui muri delle di edifici abbandonati o in un angolo di un edificio come fossero pronte a spiccare il volo. I murales di Mantra non rappresentano solo farfalle, ma anche gatti, gli uccelli, rettili e altri insetti, come i coleotteri o i ragni. Passare davanti ad un opera dello street artist francese è una vera e propria esperienza artistica perché fino a quando non ci si avvicina è difficile accorgersi dell'illusione ottica. La street art tridimensionale di Mantra è un colpo per gli occhi.
Le noiose facciate degli edifici francesi diventano enormi bacheche di farfalle grazie ai murale tridimensionali dello street artist francese Mantra.
Incredibile a San Siro, con il Genoa che perde la partita contro il Milan per una sfortunata autorete segnata nel finale nella propria porta da Gianluca Scamacca, numero nove del Grifone che nella propria area di rigore prova a difendere e invece infila l'incolpevole Perin, condannando i liguri e facendo festeggiare il popolo rossonero. Che potrebbe essere il suo dal prossimo giugno, viste le tantissime voci di mercato che lo vorrebbero oramai promesso sposo del Diavolo. La coincidenza di un Milan che sfata il tabù di San Siro tornando a vincere sul proprio terreno di gioco grazie all'autorete di un giocatore che potrebbe vestire prossimamente i colori rossoneri ha scatenato ovviamente l'ironia e il sarcasmo del web. I social si sono visti imperversare di post sull'attaccante tra chi lo ringrazia come fosse già un giocatore del Milan e chi insinua come il ‘caso' abbia voluto che un calciatore in orbita di Milanello faccia un errore tanto grave. Detto che l'autorete nella sua evoluzione evidenzia las fortuna di una palla che più che colpita carambola sul povero Gianluca Scamacca che ha comunque disputato un partita di sacrificio e generosa come oramai ha abituato a mostrare in questo campionato meritandosi le attenzioni dei top club, come il Milan. Nessuna malignità, nessun sottinteso, solo sfortuna per ritornare alla ribalta delle cronache non più per le voci di un possibile trasferimento ma per aver deciso – a favore del Milan – il match di San Siro. Gianluca Scamacca è realmente un obiettivo sensibile dei rossoneri. Frederic Massara, direttore sportivo del Milan, proprio a ridosso del match aveva sottolineato la bontà del giocatore: "Scamacca vi piace? Il Milan ha al momento degli attaccanti molto forti, e abbiamo anche tanti i giovani che ambiscono a crescere al fianco di Ibrahimovic. Scamacca è un ottimo giocatore che sta facendo vedere ottime cose ma il suo percorso è tutto da scrivere".
La rete che ha permesso al Milan di esultare è stata segnata da Ginaluca Scamacca, attaccante del Genoa e promesso sposo del ‘Diavolo’. Una sfortunata autorete nel finale di gara che ha scatenato il popolo del web che si è riversato sui social ironizzando sull’autogol arrivato in una settimana di rumors sul suo passaggio futuro in rossonero.
Continua il lancio della nuova collezione Autunno/Inverno 2016-17 Versace, quella che il mese scorso aveva fatto molto discutere per le foto diffuse dalla Maison. Queste ultime erano finite al centro delle polemiche perché avrebbero inviato al pubblico un messaggio diseducativo e razzista, cosa smentita prontamente dalla stessa Donatella, che è intervenuta personalmente per difendere lo stile da sempre provocatorio e audace della sua casa di moda. Negli ultimi giorni, è arrivato anche un video intitolato “Chicago is my beat”, diretto da Bruce Weber, che fa parte della stessa campagna pubblicitaria. Le protagoniste sono ancora una volta le giovanissime e bellissime Gigi Hadid e Karlie Kloss che, circondate da musica, balli e scene artistiche, si presentano in una versione “inedita”. Come nelle precedenti foto, le due modelle interpretano infatti delle perfette mamme americane che, nonostante abbiano dei bimbi piccoli, non rinunciano alla cura del loro look e all'attenzione per i dettagli glamour.
Gigi Hadid e Karlie Kloss sono le protagoniste del video della campagna pubblicitaria della nuova collezione Versace. Hanno interpretato il ruolo di mamme, esprimendo alla perfezione il concetto di famiglia moderna.
Raffaella Fico si prepara ad essere una mamma sprint davvero inarrestabile, soprattutto in quanto a repliche e puntualizzazioni su di se, per niente incline a lasciarsi scivolare addosso le falsità sul suo conto. Dopo aver fatto sapere a gran voce che con Mario non c’è stato nessun accordo, e non ha preso soldi da lui ci tiene a precisare che il bacio della pace tra di loro non è stato un passaggio automatico per la riconciliazione, anzi, a quanto pare quelle immagini hanno documentato un singolo incontro, tutt’altro che risolutivo nella loro storia. Raffaella affida il suo racconto alle pagine di Diva e Donna, spiegando che dopo l’incontro a Napoli e il successivo comunicato stampa di Balotelli, tra loro non ci sono stati altri contatti: Prendo atto delle sue decisioni, ci sarebbero tante cose da spiegare… Ho apprezzato, da donna, quel comunicato stampa, ma dopo non ho visto chiarezza. Mario assente durante la gravidanza – Le viene chiesto se è vero che dopo la visita non si sono più incontrati e lei conferma: E’ vero. Infatti preferisco non commentare, dico solo che per essere un buon padre non basta prestare il proprio Dna. Un buon padre deve stare vicino alla donna con la quale ha scelto di avere un figlio per tutti i nove mesi. Deve dare sicurezza e serenità al bambino, non deve essere instabile. Deve essere presente, interessarsi: non è che uno arriva all’ultimo quando nasce il bambino e si prende il pacchetto. I figli sono di chi li cresce. Quando le viene fatto notare che Mario ha rilasciato un’intervista al Time dove dice che amerà tanto suo figlio da non sapergli dire di no, Raffaella non si commuove e spiega: Mi fa piacere che si sia assunto la paternità in automatico con questa dichiarazione, ma il test del Dna lo voglio fare comunque per dare risposte alla gente. Mario dice “lo amerò tanto” ma un figlio lo devi amare anche quando è nella pancia della madre. Non a livello economico, i figli non si comprano. Se uno lo ama davvero lo deve vivere, i soldi non servono a niente. Il padre vero è quello che cresce suo figlio e gli da affetto.
Raffaella Fico non si è lasciata addolcire dal ritorno di Balotelli a Napoli per un bacio fugace e la decisione di aver accettato la paternità. La showigirl lamenta di non aver più visto il padre del nascituro, defilatosi a Manchester senza lasciare traccia nella vita quotidiana della futura mamma.
Per la prima volta è stato osservato un disco circumplanetario attorno a due esopianeti, ovvero il turbine di gas e particelle dal quale nascono le lune. Gli scienziati lo hanno individuato mentre studiavano il sistema PDS 70 sito a 370 anni luce dalla Terra. Lo scorso anno il sistema balzò agli onori della cronaca poiché al suo interno fu fotografato per la prima volta un esopianeta appena nato, PDS 70b, un enorme gigante gassoso con una massa stimata fino a 17 volte superiore a quella di Giove. Proprio durante lo studio di questo esopianeta gli scienziati si sono accorti del “fratello”, PDS 70c, che è leggermente più lontano dalla stella (una nana arancione) e piccolo, dato che ha una massa fino a dieci volte quella del gigante del Sistema Solare. Doppia scoperta. Curiosamente, a intercettare il disco circumplanetario sono stati due team di ricerca indipendenti, che si sono avvalsi dello stesso telescopio – il Very Large Telescope (VLT) dell'Osservatorio Europeo Australe (ESO) – ma sfruttando due strumenti diversi. La prima squadra guidata dal professor Valentin Christiaens dell'Università Monash di Melbourne (Australia) ha utilizzato il SINFONI (Spectrograph for INtegral Field Observations in the Near Infrared), uno spettrografo a campo integrale. Il secondo team di astronomi, coordinato dal professor S. Y. Haffert dell'Università di Leida, nei Paesi Bassi, ha invece utilizzato il MUSE (Multi Unit Spectroscopic Explorer), che è un gigantesco spettrografo 3D.
Sfruttando due strumenti distinti del Very Large Telescope dell’Osservatorio Australe Europeo, il MUSE e il SINFONI, due squadre di astronomi indipendenti hanno osservato per la prima volta il disco circumplanetario attorno a due pianeti, il turbine di particelle e gas nel quale prendono vita le lune.
Le piscine per cani sono accessori utili a rendere più sopportabile il caldo anche per i nostri amici a quattro zampe. Per loro, infatti, è più difficile resistere al calore estivo, perché non sono in grado di regolare la temperatura corporea attraverso il sudore: rinfrescarli in una piscinetta può rivelarsi molto utile per evitare colpi di calore. Le piscine per cani possono essere tonde o rettangolari e avere diverse dimensioni: quello che dovete fare, per sapere qual è quella che fa al caso vostro, è valutare la taglia del vostro cane e lo spazio a disposizione. Assicuratevi che il vostro cucciolo possa muoversi liberamente. La maggior parte dei modelli sono realizzati in PVC, un materiale ecologico e resistente, a prova di graffi. Solitamente, si prediligono delle piscine per cani fuori terra, facili da installare, ma anche da smontare quando c'è brutto tempo o durante l'inverno. In particolare, le piscine pieghevoli e le piscine gonfiabili possono essere conservate senza occupare troppo spazio. Molto importante è il fattore sicurezza: il vostro animale domestico deve potersi muovere senza rischiare di scivolare e farsi male. Qualsiasi tipologia di piscina per cani tra i modelli in vendita scegliate, potrebbe fare la differenza avere una valvola di scarico, per facilitare il ricambio dell'acqua e la pulizia dell'accessorio. Di seguito, trovate una selezione di piscine per cani. Tra tutti i modelli fuori terra che ci sono su internet, abbiamo scelto di proporvi i modelli gonfiabili e pieghevoli in vendita con il miglior rapporto qualità/prezzo, con le recensioni più entusiaste e realizzate con materiali resistenti e durevoli nel tempo. Il primo prodotto che vi proponiamo è la piscina per cani fuori terra di Navaris. Si tratta di un modello rigido XL, che misura 170 x 150 x 30 centimetri ed è realizzata in PVC atossico, con cornice in MDF. Il telo antipolvere compreso nella confezione permette di conservarla senza che si sporchi o rovini; è pieghevole, quindi può essere riposta senza occupare troppo spazio. Se ritenete che sia troppo grande, potete acquistare il modello più piccolo. Tutto dipende dalla taglia del vostro cane. Il fondo antiscivolo garantisce sicurezza. È disponibile in colore grigio/petrolio.
Le migliori piscine per cani permettono ai vostri amici a quattro zampe di sopportare meglio il caldo afoso dell’estate. Però, scegliere il modello giusto di piscina per cani fuori terra non è semplice. Di seguito, trovate i migliori modelli di piscinette in vendita nel 2021, su Amazon e presso altri rivenditori online, con un buon rapporto qualità/prezzo.
Anna Wintour, la direttrice di "Vogue", considerata la più autorevole rivista di moda del mondo, è una vera e propria leggenda nel fashion system, tanto in pochi ricordano che anche lei è una persona "normale". Anche se tutti la definiscono esigente e severa, è una donna come tutte le altre e può fare dei piccoli errori. E' proprio quanto le è capitato ieri mentre si recava alla sfilata di Marc Jacobs, che ha chiuso la New York Fashion Week. La direttrice di "Vogue" è stata infatti avvistata tra le strade newyorkesi, precisamente a Park Avenue, mentre correva per evitare di presentarsi in ritardo alla sfilata dello stilista. Sarà perché non ha calcolato bene i tempi o perché il taxi che l'ha portata allo show ha incontrato traffico, ma l'unica cosa certa è che la Wintour non ha avuto paura camminare con un passo svelto per metri e metri sui tacchi a spillo. A immortalarla è stato un utente Twitter che si trovava in auto proprio su quella strada e non ha potuto fare a meno di condividere la foto sul web. Certo, è risaputo che durante le Settimane della Moda sono tutti perennemente in ritardo ma nessuno si sarebbe mai aspettato che anche la direttrice della nota rivista avrebbe fatto un "errore" simile. Per fortuna, è arrivata in orario e ha potuto godersi lo spettacolo dalla prima fila e, soprattutto, evitare una brutta figura.
Anna Wintour ha preso parte ieri alla sfilata di Marc Jacobs ma, prima di arrivare allo show, è stata avvistata tra le strade di New York in una versione inedita. La direttrice di “Vogue”, probabilmente in ritardo, è stata infatti fotografata mentre correva sui tacchi a spillo.
Quando arriverà il vaccino anti-Covid in Italia? E quanto costerà? Sono queste alcune delle principali domande che, in attesa dell’approvazione degli organi regolatori, circolano in rete ora che ci stiamo finalmente avvicinando al momento in cui le prime dosi saranno distribuite anche in Italia. Secondo quanto previsto dal commissario Domenico Arcuri, la somministrazione partirà intorno alla seconda metà di gennaio (a questo link le categorie che verranno vaccinate per prima) con la distribuzione delle prime fiale dei vaccini più avanti nella sperimentazione. Su 48 formulazioni per cui sono in corso i test sull’uomo, sono infatti tre i candidati vaccini in uno stato più avanzato di sperimentazione: quello prodotto dall’azienda farmaceutica svedese-britannica Astrazeneca e sviluppato dall’Università di Oxford in collaborazione con la Irbm di Pomezia, quello dell’azienda statunitense di biotecnologie Moderna realizzato in collaborazione con i National Institutes of Allergy and Infectious Disease (NIAID) e quello sviluppato dall’azienda tedesca BioNtech in collaborazione con Pfizer che, stando agli annunci arrivati negli ultimi giorni sarà molto probabilmente il primo ad essere distribuito. Questo perché ad oggi questo vaccino, denominato BNT162, è il primo per cui si è concluso lo studio di fase 3 su circa 44mila volontari. Premettendo che i dati di efficacia e sicurezza non sono ancora stati presentati per la pubblicazione scientifica e che l’analisi finale del profilo di efficacia della fase 3 è attualmente in corso, Pfizer e BioNtech prevedono di produrre a livello globale fino a 50 milioni di dosi di vaccino entro il 2020 e fino a 1,3 miliardi di dosi entro la fine del 2021. Di queste, l’Unione Europea si è assicurata l’acquisto di 200 milioni di dosi (più altri 100 milioni di dosi opzionali), di cui 27 milioni saranno destinati all’Italia. Secondo quanto appreso da Reuters, l’Unione europea spenderà poco meno di 19,5 dollari per ciascuna dose, vale che ogni fiala costerà poco meno di 16,5 euro. Come detto, nelle tappe della distribuzione in Italia – in attesa di capire se e quando maturerà l’autorizzazione da parte dell’Agenzia europea del farmaco (EMA) – dopo il potenziale arrivo a gennaio delle prime dosi vaccino di Pfizer/BioNTech (in Italia circa 3,4 milioni sul totale di 27 milioni previste entro la fine del 2021 che andranno conservate a una temperatura inferiore ai 70 gradi sotto zero), entro giugno 2021 dovrebbe essere disponibile il vaccino di Oxford-Astrazeneca, con le prime dosi probabilmente accessibili già a inizio gennaio. Per questa formulazione, la cui fase 3 di sperimentazione è in corso su 50mila volontari e i cui risultati di efficacia sono attesi prima di Natale, l’Unione Europea ha firmato nel mese di giugno un accordo per 400 milioni di dosi, di cui 70 milioni destinate all’Italia. Il prezzo di questo vaccino, denominato ChAdOX1-NCoV-19 dovrebbe aggirarsi intorno ai 3 euro, dunque notevolmente inferiore a quello del competitor Pfizer/BioNTech, con inoltre il vantaggio di poter essere distribuito facendo affidamento sulla catena del freddo classica (-2-8 °C).
I tre candidati vaccini in uno stato più avanzato della sperimentazione – Pfizer-BioNTech, Moderna-Niaid e Oxford-Astrazeneca – sono tutti opzionati per l’acquisto da parte dell’Unione Europea. Ecco quanto costeranno e quante saranno le dosi destinate al nostro Paese.
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I nomi che si fanno sono sempre gli stessi: Fabrizio Saccomanni, Vittorio Grilli e Lorenzo Bini Smaghi. var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) { document.getElementById('widget-banner-6').id = 'div-banner-3'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-3"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-6').style.display = 'none'; } var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 768) { document.getElementById('widget-banner-7').id = 'div-banner-3'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-3"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-7').style.display = 'none'; } Non è un mistero che l'interno Saccomanni sia il candidato più gradito proprio agli uomini di Bankitalia e al governatore uscente Mario Draghi, anche perché la sua sarebbe una scelta che garantirebbe una certa indipendenza dalla politica. Vittorio Grilli, attuale direttore generale del Tesoro, è invece l'uomo del Ministro dell'Economia Giulio Tremonti; in questo caso l'indipendenza dalla politica non sarebbe garantita, ci sarebbe anzi il rischio che la Banca d'Italia diventi un organo al servizio dell'esecutivo. Il terzo uomo, quello che al momento pare essere il preferito di Berlusconi, è Lorenzo Bini Smaghi, membro italiano del Consiglio della Bce che ha fatto parlare di sé per aver rifiutato di rassegnare le proprie dimissioni a seguito della nomina di Draghi all'Eurotower. Leggi anche Perché la crisi dei sottomarini rischia di creare una frattura storica tra Francia, Australia e Usa Sul decreto sviluppo non c'è fretta Se per la nomina del nuovo governatore di Bankitalia il tempo stringe, per quanto riguarda il decreto sviluppo si può procedere in maniera più rilassata. Silvio Berlusconi ha dichiarato che per il varo del provvedimento non c'è fretta e che verrà presentato solamente "quando sarà convincente". Il problema, manco a dirlo, sono i soldi che non ci sono. Bisognerà quindi provare a far ripartire la crescita con un decreto praticamente a costo zero, dato che l'ipotesi di un condono tombale ed edilizio– che potrebbe portare qualche risorsa alla causa- rischierebbe di creare nuove fratture in seno a un esecutivo che solamente lo scorso venerdì ha ottenuto l'ennesima fiducia dal Parlamento. Continua a leggere su Fanpage.it var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; document.getElementById('widget-banner-8').id = 'div-banner-6'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-6"); }); }); Politica italiana 0 CONDIVISIONI commenta condividi chiudi Manca davvero poco per conoscere il nome del prossimo governatore della Banca d'Italia. A dirlo è il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il nome tanto atteso non è ancora venuto fuori perché, come dice il Cavaliere, "ci sono ancora problemi da risolvere" ma è chiaro a tutti che questi problemi dovranno essere risolti nel più brave tempo possibile: dal 1° novembre, infatti, Mario Draghi traslocherà ufficialmente a Francoforte dove prenderà il timone della Bce. I nomi che si fanno sono sempre gli stessi: Fabrizio Saccomanni, Vittorio Grilli e Lorenzo Bini Smaghi. Non è un mistero che l'interno Saccomanni sia il candidato più gradito proprio agli uomini di Bankitalia e al governatore uscente Mario Draghi, anche perché la sua sarebbe una scelta che garantirebbe una certa indipendenza dalla politica. Vittorio Grilli, attuale direttore generale del Tesoro, è invece l'uomo del Ministro dell'Economia Giulio Tremonti; in questo caso l'indipendenza dalla politica non sarebbe garantita, ci sarebbe anzi il rischio che la Banca d'Italia diventi un organo al servizio dell'esecutivo. Il terzo uomo, quello che al momento pare essere il preferito di Berlusconi, è Lorenzo Bini Smaghi, membro italiano del Consiglio della Bce che ha fatto parlare di sé per aver rifiutato di rassegnare le proprie dimissioni a seguito della nomina di Draghi all'Eurotower.
Fabrizio Saccomanni, Vittorio Grilli e Lorenzo Bini Smaghi sono i possibili successori di Mario Draghi.Per Berlusconi e i suoi una scelta molto complicata.
L'arte è uno strumento privilegiato per creare sottili connessioni al di là del tempo e dello spazio. In una mostra temporanea, a sorprendere i fruitori delle opere in sala possono essere gli accostamenti di stili e linguaggi diversi, così come la distanza cronologica tra un artista e l'altro. Ma nella mostra organizzata fino al 30 settembre nel Museo Archeologico di Fiesole, il divario temporale tra le opere è davvero notevole. L'esposizione "Marcello Guasti e gli artisti suoi contemporanei in dialogo con l’antico (1945-65)", inaugurata lo scorso 11 maggio, mette a confronto importanti artisti toscani del Novecento con i reperti della mostra permanente nelle sale del museo: tra monili protostorici, marmi di epoca romana e bronzi etruschi, si fanno spazio anche xilografie, sculture e dipinti realizzati nel secondo Dopoguerra. Eppure c'è un filo conduttore che lega gli artisti del Novecento ai loro "colleghi" di circa duemila anni fa. La mostra, curata da Mirella Branca e Jonathan K. Nelson, vede in esposizione 38 opere, delle quali 23 sono di Marcello Guasti (1924-2019). Si tratta della seconda parte della mostra "Marcello Guasti, Giovanni Michelucci e il Monumento ai Tre Carabinieri", inaugurata nel febbraio scorso: organizzata dal Comune di Fiesole in occasione del 75° anniversario della liberazione dall'occupazione tedesca, celebra il Monumento ai Tre Carabinieri di Marcello Guasti, creato nel 1964 per la terrazza panoramica ideata da Giovanni Michelucci nel Parco della Rimembranza. L'esposizione è basata sulla produzione di Marcello Guasti tra il 1945 e il 1965, accostata a quella degli artisti suoi contemporanei. Diversi i temi toccati: il rapporto del maestro con la materia e la sua visione della natura, l'abbandono della figuratività sotto la suggestione dell'antico, ma anche il passaggio dall'astrattismo all'informale che molti artisti sperimentarono durante il secondo dopoguerra. In mostra troviamo infatti opere di contemporanei come Marino Marini, Venturino Venturi, Gualtiero Nativi, Arnaldo Pomodoro, Vinicio Berti, Alberto Moretti, Guido Gambone, Mario Fallani e Nello Bini. L'allestimento risulta armoniosamente congegnato, quasi da annullare la sottile linea di demarcazione tra le epoche storiche. Antico e moderno sono fusi in un amalgama perfetto, al punto da trarre in inganno anche qualche turista sprovveduto, il quale – come racconta il co-curatore Jonathan Nelson in un aneddoto – è arrivato addirittura a scambiare il Renaiolo al Lavoro di Guasti per una statua etrusca. Del resto, lo stesso Guasti dichiarava di attingere la sua ispirazione anche dal mondo etrusco, cui sentiva di appartenere a pieno titolo. La mostra è suddivisa in cinque sezioni: L'uomo, tra arcaismi e realtà, in cui spiccano le meravigliose xilografie di Guasti, come la serie dei Renaioli e degli Uomini al lavoro; Il mondo animale, tra natura e mito, nella sala della Leonessa Bronzea etrusca, celebra l'osservazione della natura, nelle forme sorprendenti dei Gatti di Guasti o del Cavallino di Marino Marini; Bellezza segreta della città comprende una serie di xilografie di Guasti che evocano la dimensione simbolica del lavoro umano in rapporto all'Arno; Espressività del segno è dedicata all'informale di Guasti in dialogo con Arnaldo Pomodoro, Guido Gambone e Vittorio Tolu; Geometrie e materia mette in evidenza il mutamento del linguaggio artistico dall'astrattismo all'informale. Il percorso espositivo si snoda attraverso più livelli, evidenziando un’ideale continuità tra il passato etrusco e l’incessante lavoro sulla forma degli artisti contemporanei. Proseguendo, dall’ultima sala del Museo Archeologico è possibile accedere alla Sala Costantini dove si trova la prima parte della mostra, dedicata al Monumento ai Tre Carabinieri. In quest'ultima sezione, "La genesi del monumento – Slancio verso l'infinito", è stata da poco aggiunta una nuova scultura di Marcello Guasti proveniente dalla Collezione Graziella Guidotti. Un motivo in più per visitare entrambe le mostre, che resteranno aperte fino al 30 settembre. Nell'ambito della mostra è stato lanciato anche il concorso fotografico “Obiettivo memoria: il parco della Rimembranza e il Monumento ai Tre Carabinieri”, organizzato dalla ProLoco Fiesole in collaborazione con il Comune di Fiesole. Il concorso a premi è aperto a tutti senza quota di iscrizione. Le foto vincitrici saranno stampate a cura degli organizzatori ed esposte in una mostra presso la Biblioteca Comunale. Il bando completo è disponibile sul sito ufficiale della mostra: https://guastifiesole.it. Marcello Guasti, Giovanni Michelucci e il Monumento ai Tre Carabinieri
L’arte antica a confronto con quella del Novecento nelle sale del Museo Archeologico di Fiesole: è il tema della mostra “Marcello Guasti e gli artisti suoi contemporanei in dialogo con l’antico (1945-65)”. In esposizione, trentotto opere tra sculture, dipinti e xilografie in cui spicca la produzione di Marcello Guasti.
Eccoci qui con l'oroscopo della settimana dal 31 agosto al 6 settembre, che sarà a tutti gli effetti quella della grande ripresa dopo la pausa estiva. Marte in Ariete e Mercurio ancora in Vergine aiutano molto ad unire energie e lucidità, concretezza e logica. Diciamo che questa è la settimana perfetta per fare dei business plan e organizzare l'agenda per le prossime attività. Il bello è che grazie a Venere, pianeta dell'amore, che si trova nel dolcissimo segno del Cancro, metteremo tra i vari impegni anche le coccole a chi amiamo: dal partner al gatto! Aspettiamo con tanta impazienza la luna piena del 2 settembre, quando il Sole si troverà nei primi gradi del segno della Vergine mentre la Luna sarà opposta nei primi gradi del segno dei Pesci. Il bello di questa opposizione è che il sole in Vergine è particolarmente concreto e razionale mentre la Luna in Pesci esprime senza alcun ritegno tutta la forza delle emozioni e dell'immaginazione: si tratta di un vero scontro tra ragione e sentimento. Con queste romanticissime premesse siete pronti a leggere il vostro oroscopo della settimana? Tutte queste energie a tuo favore cozzano un po' con la stabilità logica, concreta e decisamente efficiente del Sole nel segno della Vergine. Ma direi che il bello di un Ariete con Marte nel segno è proprio la capacità di fregarsene: chi l'ha detto che la soluzione più rapida sia necessariamente anche la più intelligente? Tanto è inutile che stai a leggere questo oroscopo perché sarà assolutamente impossibile farti cambiare idea né tantomeno darti un consiglio, in compenso soprattutto sotto le coperte ci darai dimostrazione di quanto queste vacanze che abbiamo fatto bene! Voto 7 e mezzo per la capacità creativa di voler avere ragione a tutti i costi. Hai la sindrome di nonna papera in questa settimana: prepari cestini per la merenda non solo per i tuoi figli ma anche per tutti i colleghi vicini di casa. Adori assicurarti che intorno a te tutti siano perfettamente inamidati e con la pancia piena! Quando si dice e prendersi cura di qualcuno si pensa proprio a te in questa Idilliaca condizione planetaria, sono sicura che preparerai anche monodosi di pranzetti succulenti per quando ci troveremo a casa senza di te. Citofonare Toro, siete tutti invitati! Voto 8 se fai una monodose di parmigiana anche per l'astrologa! Questa settimana sembra proprio che i fatti vogliono metterti in crisi o almeno metterti una pulce nell'orecchio: proprio a te?? Il re indiscusso delle opinioni non richieste e soprattutto delle opinioni riguardanti qualsiasi argomento anche sconosciuto! Eppure, tra Mercurio in quadratura e la Luna piena che interessa due segni quadrati al tuo, succederà che non solo tu non ti senta ben compreso all'esterno ma anche all'interno faccia davvero fatica a trovare una strada univoca da perseguire. Sarà proprio vero, questa settimana, quello che si dice dei Gemelli: è tutto doppio, anche le idee! Voto 6 + perché due idee non sono sempre meglio di una!
L’oroscopo della settimana da lunedì 31 agosto fino a domenica 6 settembre vedrà Venere in Cancro e Mercurio in Vergine, ma soprattutto ci permetterà di godere di una bellissima Luna piena tra Vergine e Pesci. Preparatevi a giornate particolarmente intense dove le emozioni chiederanno a gran voce di essere ascoltate anche in mezzo a tanti doveri.
Il 2012 e il 2013 faranno segnare un calo del Prodotto interno lordo italiano, certificando la recessione del Belpaese. Le stime del Fondo monetario internazionale parlano chiaro: quest'anno il pil subirà una contrazione del 2,2%; l'anno prossimo, invece, il ribasso sarà dello 0,6%. Un taglio del 2,5% nel 2012 e dell'1,1% nel 2013 rispetto alle previsioni diffuse lo scorso mese di settembre. La recessione del 2012 non sarà un'esclusiva italiana, ma europea: il pil della zona euro, infatti, farà segnare un ribasso dello 0,5%, per poi tornare a crescere nel 2013, ma solo dello 0,8%. Gli economisti di Washington, nella bozza del World Economic Outlook, affermano di aspettarsi "che l'economia dell'Eurozona finirà in una lieve recessione nel 2012" a causa "del rialzo dei redimenti dei titoli di Stato, degli effetti della diminuzione del credito all'economia reale e dell'impatto delle ulteriori misure di consolidamento fiscale". E proprio l'Europa rappresenterà l'epicentro delle tensioni che minacciano la ripresa economica globale. Il Fmi chiede quindi l'intervento della Banca centrale europea a favore dei Paesi in difficoltà. "Dovrebbe continuare a fornire liquidità ed essere pienamente impegnata a acquistare titoli per aiutare a mantenere fiducia nell'euro" si legge nel rapporto. Per la cronaca, il prodotto interno lordo della Germania farà segnare un rialzo dello 0,3% nel 2012 e dell'1,5% nel 2013, quello della Francia salirà, rispettivamente, dello 0,2% e dell'1%. Segno meno per la Spagna che quest'anno perderà l'1,7%, mentre nel 2013 la contrazione del pil si fermerà allo 0,3%.
Previsioni poco incoraggianti anche per l’Eurozona, che nel 2012 farà i conti con una contrazione del pil pari allo 0,5%. Il pil mondiale crescerà del 3,3%, facendo registrare un ribasso dello 0,7% rispetto alle stime precedenti.
Cristiano Ronaldo non solo ha lasciato la Juventus, ma lo ha fatto praticamente alle proprie condizioni. Si può sintetizzare così, una volta conosciuti ufficialmente tutti i dettagli, l'operazione che porta il campione portoghese al Manchester United. Non alle condizioni del club bianconero, o almeno non a quelle che erano state comunicate a Jorge Mendes nel corso del faccia a faccia di giovedì, il summit di mercato organizzato dalla Juve per mettere ordine intorno al futuro del portoghese, offerto ai top club di mezza Europa dal proprio agente. La Juve non si è mai opposta alla cessione di Cristiano Ronaldo, in considerazione del peso più che gravoso in termini di bilancio. Ma proprio in virtù dell'attenzione da prestare ai conti, la condizione posta a Mendes è stata netta: servivano circa 29 milioni di euro per il via libera alla cessione di CR7, la cifra corrispondente al suo valore a bilancio, da pareggiare per evitare una minusvalenza. Il trasferimento si è invece concretizzato ad una cifra inferiore, il massimo che Mendes è riuscito a strappare al Manchester United, con pagamento spalmato in cinque anni. È tutto nel comunicato ufficiale della Juve: “Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver raggiunto l’accordo con la società Manchester United FC Ltd per la cessione a titolo definitivo del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Dos Santos Aveiro Cristiano Ronaldo a fronte di un corrispettivo di € 15,0 milioni, pagabile in cinque esercizi, che potrà essere incrementato, nel corso della durata del contratto di prestazione sportiva del calciatore, per un importo non superiore a € 8,0 milioni, al raggiungimento di specifici obiettivi sportivi. Tale operazione genera un impatto economico negativo sull’esercizio 2020/2021 pari a € 14,0 milioni, per effetto dell’adeguamento del valore netto contabile del diritto alle prestazioni sportive del calciatore”.
Con l’annuncio della cessione di Cristiano Ronaldo al Manchester United, la Juventus ha diffuso anche le cifre ufficiali dell’operazione. Il club bianconero non è riuscito a far rispettare la posizione comunicata a Jorge Mendes: liberare CR7 a patto di non gravare sul bilancio. L’intesa con i Red Devils genera una minusvalenza di 14 milioni.
Dalle pagine della testata asiatica Nikkei giungono nuove indiscrezioni sull'iPhone 8, lo smartphone Apple che la compagnia di Cupertino presenterà ufficialmente a settembre 2017. In attesa di scoprire quale sarà il vero nome (in Rete circolano voci su iPhone Edition e iPhone X), arrivano nuovi rumor sullo schermo che secondo i giornalisti di Nikkei sarà di tipo OLED. Nel dettaglio sembrerebbe che il colosso di Cupertino abbia ordinato ben 70 milioni di pannelli OLED da Samsung che saranno pronti per la consegna entro la fine del 2017. Stando alla fonte, dunque, il prossimo smartphone della mela morsicata offrirà uno schermo OLED da 5.8 pollici. In passato si è parlato a lungo di quale potesse essere il partner di Apple per la realizzazione degli schermi per i futuri iPhone e nonostante i rumor su possibili accordi con Samsung, LG e Japan Display sembrerebbe che alla fine l'azienda capitanata da Tim Cook abbia scelto come unico partner Samsung. Come riportato da Nikkei: "Apple ha ordinato 70 milioni di pannelli OLED da Samsung, mentre Samsung si prepara a preparare fino a 95 milioni di esemplari per Apple nel 2017, in caso la domanda ecceda le previsioni".
Dalle pagine della testata asiatica Nikkei giungono nuove indiscrezioni sull’iPhone 8, lo smartphone Apple che la compagnia di Cupertino presenterà ufficialmente a settembre 2017.
Danny Boyle, nel 2015, ha portato sul grande schermo "Steve Jobs", biopic sul fondatore di Apple, sceneggiato da Aaron Sorkin. Michael Fassbender è il protagonista, coadiuvato da star del calibro di Kate Winslet, Seth Rogen e Jeff Daniels. Boyle parte dalla presentazione dell'iMac nel 1998 per proseguire con una serie di flashback nei momenti più importanti della storia Apple e della carriera di Steve Jobs, inclusi i momenti della fondazione e della produzione di Apple. Il film ha regalato la nomination agli Oscar a Fassbender e alla Winslet, dandoci un ritratto vivido della vita di questo genio tanto amato. Per conoscerlo meglio, ecco 10 curiosità sul film che ancora non sapevate. Michael Fassbender, in un’intervista, ha affermato che Christian Bale, che rifiutò il ruolo quando la produzione lo contattò nel 2014, sarebbe stato perfetto per la parte. Fassbender lo contattò, addirittura, per dirglielo. In realtà, per il ruolo fu contattato anche Leonardo DiCaprio, che rinunciò per girare “Revenant – Redivivo”. Seth Rogen ha incontrato più volte il vero Steve Wozniak, per entrare appieno nel ruolo. L’attore ha studiato i suoi discorsi e gli appunti, dato che prima di essere assoldato per la pellicola, non sapeva nenche chi fosse. Wozniak, co-fondatore di Apple, è stato anche un consulente d’eccezione per il film. Kate Winslet ha scoperto che il film era in cantiere grazie al suo truccatore, già arruolato dalla produzione. L’attrice stava già lavorando a “The Dressmaker – Il diavolo è tornato” ma era intrigata dal fatto che Aaron Sorkin avesse scritto la sceneggiatura di un film su Jobs, diretto da Danny Boyle e con Michael Fassbender come protagonista. Così, inviò al regista una sua foto con una parrucca nera e, poco tempo tempo, le fu inviata la sceneggiatura. Inizialmente, il regista del film doveva essere David Fincher, ma in seguito fu scaricato dalla Sony perchè, si dice, avesse chiesto un compenso di 10 milioni di dollari, il pieno controllo creativo del progetto e l’imposizione di Christian Bale come protagonista. La scena della riunione degli azionisti con il lancio del prodotto, del 1984, è stata replicata nella location originale, cioè al Flint Center del De Anza Community College di Cupertino, in California. Aaron Sorkin ha dichiarato di non aver mai incontrato Steve Jobs personalmente, ma di averci parlato solamente 3 volte al telefono. L’attore Ike Barinholtz sostenne un provino per il ruolo di Steve Wozniak, andato poi a Seth Rogen.
Due anni fa, Danny Boyle portava nelle sale “Steve Jobs”, biopic con Michael Fassbender, Kate Winslet e Seth Rogem conquistando la critica e assicurandosi 2 nomination agli Oscar. Boyle parte dalla presentazione dell’iMac nel 1998 per proseguire con una serie di flash back nei momenti più importanti della storia Apple e della carriera di Jobs. L’avrete amato alla follia, ma ci sono 10 cose che ancora non sapevate.
I bambini più piccoli possono avere maggiori probabilità di trasmettere il coronavirus rispetto ai bambini più grandi. Lo indicano i risultati di un nuovo studio pubblicato sulla rivista JAMA Pediatrics che ha preso in esame i dati sanitari dell’Ontario, in Canada, valutando i casi di Covid-19 che si sono verificati tra il 1° giugno e il 31 dicembre 2020 in 6.280 famiglie, il cui caso indice aveva meno di 18 anni. Di queste, 1.717 (27,3%) hanno registrato una trasmissione secondaria, con almeno un altro membro della famiglia contagiato entro due settimane dal caso iniziale. L’analisi, volta a chiarire il ruolo dei bambini nella diffusione virale, ha evidenziato differenze significative nel rischio di trasmissione per gruppi di età (0-3 anni, 4-8, 9-13 e 14-17). In particolare, le maggiori probabilità di diffusione in famiglia sono state riscontrate nei bambini della fascia compresa tra 0 e 3 anni, indipendentemente da fattori come la presenza di sintomi, la riapertura di scuole o asili nido, o l’associazione con focolai scolastici. “I nostri risultati – indicano il team di ricerca – sono in linea con due studi danesi che hanno indicato che tra i bambini c’è un aumento delle probabilità di trasmissione dell’infezione con la più giovane età. Anche uno studio condotto in Spagna ha mostrato che il più alto rapporto di rischio per la trasmissione è relativo a casi indice di età compresa tra 0 e 2 anni rispetto al gruppo 12-15 anni, sebbene gli intervalli di confidenza di questa analisi fossero ampi”. Tra i motivi alla base di questa più alta facilità di diffusione da parte dei bambini più piccoli potrebbero esserci differenze nella trasmissione virale, nella manifestazione dei sintomi e nei fattori comportamentali, come ad esempio un maggior numero di contatti diretti. “La carica virale – aggiungono gli studiosi – si sospetta sia un fattore importante che influenza le probabilità di trasmissione, e diversi studi hanno riportato che le cariche virali nei bambini sono simili o superiori a quelle degli adulti”.
Lo indicano i risultati di un nuovo studio che ha esaminato il rischio di contagio in famiglia: “Le possibilità di trasmissione dell’infezione aumentano nei bambini più piccoli, in particolare nella fascia compresa tra 0 e 3 anni, in cui sono state riscontrate le maggiori probabilità”.
Lei è Nicoletta Gozzo, 29enne siciliana di Noto, nel siracusano. A febbraio 2021 ha scoperto di avere una neo formazione di 2,5 cm per 1,5 cm con riscontro di concha bullosa e l'edema papillare. L'obiettivo della raccolta fondi è volare in Germania e operarsi presso l'istituto di neuroscienze internazionale e affrontare un delicatissimo intervento. Ma l'operazione è a pagamento e servono urgentemente 50 mila euro. Ha deciso di aprire una raccolta fondi su gofoundme: "Non so come fare, aiutatemi". Il calvario di Nicoletta Una vita serena e tranquilla. Poi le notizie che non vorremmo mai sentire dire. Il calvario di Nicoletta inizia nel 2011. Emorragie, attacchi di panico, crisi d'ansia, tremori alle mani e perdita di peso improvvisa. "Inizio a fare mille dosaggi ormonali – racconta Nicoletta – prolattina alta, ormoni impazziti, tsh/ft3/ft4 alti, nodulo alla tiroide. Diagnosi ipotiroidismo. Le emorragie non passavano e mi sentivo stanca, avevo giramenti di testa, lavoravo e a volte stavo davvero male. Faccio un'altra visita e mi trovano le ovaie policistiche e un fibroma all'utero. Dopo questa cura – continua Nicoletta – finalmente nel mese di febbraio 2018 arriva il mio arcobaleno che si chiama Diletta. Nell'estate del 2018 dopo pochi mesi dal parto inizia il mal di testa incessante e insopportabile che mi rovina le giornate. L'occhio mi fa male da morire quasi come me lo strappassero e non vedevo bene. Visita oculistica e non vedono nulla. Nell'estate 2020 dopo tutto il trambusto del covid, una mattina mi sveglio e avevo perso la sensibilità in tutto il lato destro del corpo. Mi toccavo e nn sentivo il tatto della mano. Mi preoccupo ma dopo un po' di giorni passa. Le vertigini erano le mie amiche, i mal di testa pure. Gambe pesanti, stanchezza eccessiva durante il giorno e l'insonnia di notte che combattevo con valeriana e melatonina. A gennaio 2021 ricominciano i problemi alla vista e i mal di testa erano sempre più forti. Grazie a una visita oculista, tramite il fondo oculare, si vede una grossa sofferenza del nervo ottico con sospetto edema papillare. Faccio la risonanza con m.d.c e riscontrano neo formazione di 2,5 cm per 1,5 cm che comprime ed esercita effetto massa, mi riscontrano una concha bullosa e l'edema papillare. "Servono 55 mila euro per operarmi"
Nicoletta ha 29 anni e viene da Noto, in Sicilia. Da qualche settimana ha scoperto di avere una neoformazione alla ghiandola pineale. La ragazza dovrà operarsi a fine aprile ad Hannover, in Germania, ma l’intervento è a pagamento e servono 50 mila euro. “Io voglio continuare a vivere, che Dio mi protegga”.
Dopo la puntata del 2/2/2011 di Uomini e Donne, arriva la scelta di Leonardo Greco. Prima di pronunciare il nome della corteggiatrice, il tronista ascolta con attenzione le parole dei genitori. La mamma di Leo ammette di essere preoccupata dai comportamenti sopra le righe di Bubi e si augura che Diletta Pagliano sia sufficientemente matura per stare vicino a suo figlio. Il padre del tronista, invece, comprende a pieno i tormenti di Barbara. Per la prima volta, la 40enne appare tranquilla e in pace con se stessa, forse è la rassegnazione ad averle dato la forza necessaria per affrontare la scelta del tronista. Prima dell'annuncio ufficiale partono gli Rvm con i best moments delle due coppie. La commozione di Bubi è sincera, tanto che persino Gianni Sperti prende le difese di Barbara. Maria De Filippi, invece, rimprovera la corteggiatrice di essere innamorata dell'amore. Ma la 40enne non ci sta e si giustifica: "Io mi sono innamorata proprio di lui e non sono una facile agli amori, mi deve arrivare come un fulmine a ciel sereno, con lui è stato così". Ma quando viene mandato in onda il video di Diletta e Leonardo, Bubi resta nuovamente delusa dal comportamento del tronista. La corteggiatrice, infatti, si alza in piedi e con fare minaccioso accusa il colpo: "Non avevi promesso che non avresti più baciato nessuna? Mi devi umiliare fino alla fine? perchè non me l'avete fatto vedere prima?" e, in lacrime, chiede di velocizzare la sofferenza che ormai è evidente. Gianni Sperti e Tina Cipollari sono divisi. L'uomo spera che la scelta sia Bubi, mentre la donna tifa per Diletta giovane ma matura. Alla fine il tronista è costretto a fare la sua scelta. Invita Bubi al suo fianco e le comunica che purtroppo il loro è un rapporto deteriorato dalle continue discussioni. La 40enne non riesce a credere alle proprie orecchie e, ormai esasperata dalla competizione, sbotta contro Leonardo, accusandolo di una colpa molto grave: mi hai usata. I due iniziano a litigare e Barbara abbandona tra le lacrime lo studio di Uomini e Donne. Diletta non sa di essere la scelta e, dopo l'ultimo show regalato da Bubi, la giovane corteggiatrice entra in punta di piedi. Si siede e ascolta con timore le parole del tronista. Leonardo inizia descrivendo i difetti della 20enne ma poi non riesce più a nascondere i suoi sentimenti. Gli occhi lo tradiscono. Diletta anche non usa tutto il minuto a disposizione per rispondere alla sua dolce metà. Così scatta il bacio del sì tra Leonardo Greco e Diletta. Il pubblico è in visibilio. Una nuova coppia è nata alla corte di Maria De Filippi. L'ultima puntata del trono L'amore non ha età ha, però, un epilogo particolare. Il tronista, infatti, fa una strana richiesta alla sanguinaria che, nonostante la reticenza iniziale, accontenta.
Oggi si conclude il trono de L’amore non ha età con la scelta di Leonardo Greco che delude Bubi Barbieri ma che rallegra e sorprende Diletta Pagliano.
La scuola ai tempi del Coronavirus. Non sono una sindacalista, sono una semplice insegnante, stufa dell’assoluto silenzio e del caos in cui versa la scuola oggi. Nelle varie chat di istituto (eh sì, perché ogni scuola ha un gruppo Whatsapp da cui filtrano comunicazioni che dovrebbero avere tutt’altro tono) i docenti linkano notizie, bollettini, catene, meme divertenti, messaggi deliranti per quanto riguarda notizie e ordinanze, anche fake, ma ormai ci siamo stufati pure di avvertire che si tratta di bufale. Alcuni docenti sono spesso assenti oppure si limitano a comunicare di tanto in tanto col rappresentante di classe indicando giusto un’ordinanza o una comunicazione da parte del dirigente scolastico (o Ds). Altri docenti sovraccaricano gli alunni con decine di schede in pdf al giorno, andando avanti con il programma e lasciando ai genitori il compito di svolgere il lavoro al posto loro. Fortunatamente altri docenti sanno che ora più che mai è il momento di star vicini ai propri alunni e si sono subito adoperati a trovare un ambiente protetto per attuare una didattica a distanza che prevedesse anche, e soprattutto, una interazione con gli alunni. Sul sito Istruzione.it, si legge che “secondo quanto disposto dal DPCM del 4/03/2020 i DS attivano per la durata della sospensione, modalità di didattica a distanza, con particolare riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità”. Tutti i DS d’Italia, dunque, hanno inviato circolari nei propri istituti lasciando ampio margine di scelta al docente per quello che concerne le piattaforme previste per la didattica a distanza. Questo ha portato i docenti a lavorare fino a tarda sera, usando il telefono per comunicare con i colleghi oppure videoconferenze, whatsapp e chi più ne ha più ne metta. Il primo weekend di marzo ci ha visto lavorare anche di sabato e domenica perché coordinare i genitori di più classi non è una cosa semplice e noi docenti già dal 9 marzo dovevamo essere tutti pronti e operativi. Dunque, sono state attivate diverse classi virtuali per la didattica a distanza con le piattaforme consigliate proprio nella pagina dedicata dal Ministero dell’Istruzione a questa situazione di emergenza. Le indicazioni del MIUR non sono così stringenti e le eventuali limitazioni poste sono state quelle dei DS per i singoli istituti. E veniamo ai nostri Dirigenti Scolastici. Nelle varie chat d’istituto, spesso invece che scrivere comunicazioni e disposizioni si sono inviate catene e meme, e allora è merito anche loro e delle loro ansie (condivisibili) se siamo nella confusione più totale: se lo fanno loro, possiamo farlo tutti.
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una docente che racconta la confusione che regna in periodo di coronavirus nella scuola. Dalle piattaforme da usare per le lezioni a distanza, alle difficoltà per verifiche e voti, dalla mancanza di comunicazioni chiare e univoche ai problemi legati agli alunni con deficit: “Siamo circondati dal delirio”.
Chi sceglierà Leonardo Greco? Questa domanda tormenta i sostenitori del bel tronista diviso tra Diletta Pagliano e Bubi. Come sempre le anticipazioni di Uomini e Donne, fornite dal Vicolo delle News, accorrono in soccorso dei telespettatori. Sembra proprio, stando alle ultime indiscrezioni, che il sipario di Uomini e Donne si alzi senza Bubi. Leo domanda a Maria De Filippi della 40enne e ammette di essere dispiaciuto per la sua assenza. Non passano neanche pochi minuti che la corteggiatrice entra alla corte della sanguinaria. Ma subito esplode la polemica a causa di una dama eliminata dal tronista. La corteggiatrice, infatti, segnala un accordo precedente tra Bubi e Leonardo Greco. I due si sarebbero dovuti rendere protagonisti di una interessante litigata corredata, persino, da due schiaffi. Il copione sarebbe stato svelato da Bubi alla donna eliminata. La 40enne, però, non ci sta e intima alla rivale il silenzio. La richiesta viene ovviamente rifiutata e Bubi Barbieri impazzita dà quasi vita ad una rissa a Uomini e Donne. A sedare la discussione ci pensa, come sempre, Leonardo Greco. Ma le sorprese non finiscono qua, perché Maria De Filippi manda in onda l'esterna tra Alessia e il tronista. I due si scambiano un bacio a stampo e poi la giovane corteggiatrice segnala Diletta Pagliano, colpevole di sentirsi ancora con il suo ex fidanzato, Cristiano Angelucci. L'atmosfera è tesa e anche Taylor coglie l'occasione al volo per litigare con Bubi su eventuali indiscrezioni riguardanti il Billionaire. Gli atteggiamenti di Bubi, Diletta e Taylor stancano Leonardo che non sa più come sciogliere il bandolo della matassa. La soluzione, però, è a portata di mano e durante l'esterna Leonardo e Diletta si baciano. Bubi non riesce a credere ai propri occhi e accusa la ragazza di avere usato la lingua.
Leonardo Greco bacia a stampo sia Diletta Pagliano sia Alessia ma Bubi interviene solo sull’effusione concessa alla sua rivale in amore dopo essere stata protagonista di una lite furiosa alla corte di Maria De Filippi.
Con il Grande Fratello Vip, la famiglia Rodriguez potrebbe aver dato il suo contributo finale ai reality. A dichiararsi contraria alla possibilità che un altro membro del “clan” argentino varchi la porta rossa della Casa di Cinecittà è proprio Belén che, dall’alto della sua esperienza, sconsiglia caldamente al padre di affrontare la medesima esperienza dalla quale sono appena usciti i fratelli. “È il più pazzo della famiglia, se va ci rovina tutti” ha dichiarato l’argentina semiseria nel corso di un’intervista rilasciata al settimanale Chi. Reduci dal Gf Vip sono Jeremias e Cecilia che, pur avendo animato le vicende di questa edizione del reality, si sono attirati un gran numero di critiche. A farne le spese è stata soprattutto la sorella di Belén che sta ancora facendo i conti con i suoi detrattori. L’antipatia nei confronti di Jeremias, invece, sembrerebbe essersi spenta. Malgrado qualche problematica, la Casa ha portato nella vita di Cecilia qualcosa di davvero importante: un nuovo amore. La bella argentina è tornata alla vita reale forte di una storia d’amore tutta nuova, quella che sta vivendo con Ignazio Moser. È per il ciclista che Cecilia ha lasciato Francesco Monte. La loro storia è diventata talmente importante da aver spinto la giovane a pensare in grande. Cecilia pensa addirittura a un figlio con Ignazio.
Con la partecipazione dei fratelli Cecilia e Jeremias al Grande Fratello Vip, Belén avrebbe fatto il pieno di reality. Da qui la determinazione con la quale promette che impedirà al padre Gustavo di entrare nella Casa: “Se ci va ci rovina tutti”.
Ritorna il Capitano Nemo, in un nuovo film hollywoodiano. Anzi due. Il mitico romanzo 20.000 leghe sotto i mari sarà infatti riportato sul grande schermo, e sembra che siano alle porte due diversi progetti tra loro molto simili, e dedicati allo stesso tema. E' infatti notizia recente, innanzitutto, che David Fincher, già al lavoro in Pawn Sacrifice e anche in un film basato sul social network Facebook, nonché regista di pellicole di culto come Seven e Fight Club, e del sopravvalutato Benjamin Button, stia pensando di realizzare un film tratto dalla storia di Jules Werne pubblicata per la prima volta nel 1870. La sceneggiatura dovrebbe essere scritta da Scott Z. Burns (lo stesso di The Bourne Ultimatum), per una ricchissima produzione Disney, che ovviamente darà molto spazio agli effetti speciali per descrivere la storia già narrata per il cinema nel 1954 in un film interpretato da Kirk Douglas. Siccome però a Hollywood le idee latitano e non poco, spunta anche un secondo progetto similare, da sviluppare sotto l'egida di Ridley e Tony Scott (che dirigerà un thriller con Javier Bardem e Mickey Rourke): anche loro stanno pensando di produrre una rivisitazione di Verne, grazie ai fondi della Fox, per un copione scritto da Travis Beacham (autore dello script di Scontro tra Titani). I due avrebbero già anche scelto il regista, il russo Timur Bekmambetov, già dietro la macchina da presa per lo spettacolare I guardiani della notte, e il sequel I guardiani del giorno, e attualmente sempre più ricercato negli States, per via del suo talento visionario (peraltro ancora da confermare). Speriamo che se veramente dovessero essere entrambi realizzati, questi due progetti non finiscano per soffocarsi a vicenda.
In vista due progetti che dovrebbero riportare sul grande schermo le mitiche avventure tratte dal romanzo 20000 leghe sotto i mari.
Tiziano Ferro è in America e sta scrivendo il nuovo album, seguito de "Il mestiere della vita", uno dei più venduti di questi ultimi anni, come ha dichiarato nelle scorse settimane, quando ha anche ammesso che non gli dispiacerebbe scrivere un film. Lo disse durante un mini live a Radio Due quando spiegò di stare scrivendo cose nuove, "di tutto, cento cose insieme, scrivo un libro, un film, poi alla fine pubblico un disco. Mi piacerebbe scrivere un film, mi piace molto il linguaggio delle serie televisive, oramai sono la nuova frontiera cinematografica". Il cantante quest'anno resterà fermo, non è previsto alcun live infatti per questo 2017, ma Ferro continua a postare sui social immagini della sua vita americana. Nei giorni scorsi, dopo aver postato un'immagine da un elicottero ha voluto condividere con il suo pubblico anche il suo tentativo di prendere la patente americana. Alla guida di un'auto il cantante ricorda le sensazioni di quando la prese in Italia pensando che sarebbe finita là: "Mi ricordo il senso di liberazione quando – circa 20 anni fa – mi sono detto: ‘È andata, non dovrò mai più fare gli esami per la patente!'. E invece…. !!! Missione: patente americana!". Ma i ricordi sono una delle componenti del racconto social di Ferro che nei giorni scorsi ha anche alternato varie fasi del suo passato, momenti di vita che ne hanno segnato il suo percorso anche artistico. Il suo secondo album, quello che conteneva canzoni come "Xverso", "Sere Nere" e "Ti voglio bene" si chiama "111" come i chili che il cantante era arrivato a pesare e proprio questo numero è stato alla base di uno dei suoi ultimi post, quando ha scoperto, in un armadio, la cinta dell'epoca, fotografata e postata: "Vuotando il vecchio armadio. Estate 2000: Da 111 a 70kg. Un passo alla volta. Buona settimana!". Ma c'è anche la musica a condire il suo Instagram in cui si vede l'immagine di un vecchio poster di Neffa e i Messaggeri della Dopa, uno dei gruppi seminali del rap italiano, genere che Ferro ha sempre dichiarato di amare e da cui è partito. Mi ricordo il senso di liberazione quando – circa 20 anni fa – mi sono detto: ”È andata, non dovrò mai più fare gli esami per la patente!”. E invece…. !!! Missione: patente americana! 🇺🇸😆 US driver license: you’ll be mine! Wish me luck 🤞🏻 Licencia USA: serás mia!!!😆
Tiziano ferro sta continuando a postare sui suoi canali social immagini con cui racconta la sua vita americana, in attesa dell’uscita dell’album a cui sta già lavorando, come dichiarato qualche settimana fa. Nei giorni scorsi ha parlato della sua patente negli States, ma ha anche ricordato i tempi in cui pesava 11 chili e la sua passione per il rap.
Il 2020 sarà un anno di grandi novità per la città africana di Marrakech. La città rossa, che ogni anno si riempie di turisti, è stata designata come Capitale della Cultura del 2020, si tratta della prima volta che una città africana viene investita da questo ruolo. La scelta della città marocchina non dovrebbe stupire, dato il grande fascino e l'importante patrimonio artistico e culturale che custodisce. La decisione sulla designazione è stata presa durante l'ultimo summt delle città africane per omaggiare la bellezza e la ricchezza culturale del continente africano. Marrakech è definita città rossa per il colore delle sue abitazioni e delle mura fortificate. La ricchezza artistica di Marrakech ha il suo apice nei due siti dichiarati dall'Unesco patrimonio dell'Umanità. Il primo è la piazza Djemaa el-Fna, che ogni giorno si anima con incantatori di serpenti, musicisti e acrobati, mentre la seconda è la Medina, con il suo labirinto di passaggi e vicoli. E' ancora presto per scoprire la serie di eventi che si terrano a Marrakech per quest'anno speciale, ma di sicuro la città marocchina continuerà ad aumentare il numero di visitatori che sono già in crescita dal 2017. L'altra grande novità del 2020 per Marrakech è l'apertura dell'hotel di lusso di Cristiano Ronaldo. Le notizie trapelate sono ancora poche, ma di certo si tratterà di una struttura elegante e sfarzosa dotata di qualsiasi tipo di comfort. Le prime indiscrezioni parlano di costi che si aggirano intorno ai 200 euro a notte.
Marrakech sarà la prima Capitale della Cultura del continente africano per il 2020. L’affiscinate città del Marocco, che già negli ultimi anni, ha visto aumentare il numero di turisti, diventerà ancor più popolare garzie ai tanti eventi che saranno realizzati e con l’apertura di hotel lussuosi, come quello di Cristiano Ronaldo.
I ladri entrano in casa di Reece James. Un brutto episodio ha visto protagonista il calciatore del Chelsea e dell‘Inghilterra, che ha rivelato quanto gli è accaduto mentre lui era in campo con la sua squadra nella gara d'esordio nella Champions League 2021-2022 contro lo Zenit di San Pietroburgo: un gruppo di ladri si è introdotto nella sua abitazione e ha portato via una cassaforte contenente le sue medaglie che ha vinto con il suo club e la nazionale negli ultimi mesi. James ha condiviso sul suo profilo di Instagram una serie di filmati delle telecamere a circuito chiuso del furto con scasso, mostrando quattro sospetti che camminano lungo il vialetto di casa sua, mentre fanno irruzione e come sollevano l'enorme cassaforte per portarla via dalla casa. Il calciatore del Chelsea ha denunciato così l'accaduto sui social: "La sera del 14 settembre 2021, mentre giocavo per il mio club al ritorno della Champions League, un gruppo di ladri codardi è entrato in casa mia. Sono riusciti a sollevare collettivamente una pesante cassaforte contenente alcuni miei oggetti personali nella loro auto. Non tengo mai alcun mio gioiello in casa, quindi tutto ciò che era contenuto nella cassaforte erano le medaglie vinte in occasione del trionfo in Champions League e della Supercoppa e la medaglia del secondo posto di Euro 2020. Queste medaglie sono state conquistate con il Chelsea e con l'Inghilterra, un onore che non potrà mai essermi tolto con o senza le medaglie fisiche a dimostrarlo". Il calciatore del club campione d'Europa in carica ha concluso così il suo messaggio: "Tuttavia, mi rivolgo a tutti i miei fan del Chelsea e dell'Inghilterra per aiutare a identificare e denunciare questi individui di basso livello che non potranno mai stare tranquilli perché le prove contro di loro aumentano. La polizia, i miei consiglieri e il Chelsea FC (e molti altri) sono tutti con me poiché abbiamo solide piste su chi siano i colpevoli. Ci stiamo avvicinando a loro. Fortunatamente, nessuno era presente durante l'irruzione, ma voglio far sapere a tutti voi che sto bene e sono al sicuro. Apprezzo davvero avere a disposizione questa piattaforma per raccontarvi quanto mi è accaduto e spero che insieme possiamo catturare queste persone e fare giustizia". Reece James era già stato protagonista di una situazione simile poco tempo fa, visto che nel dicembre 2020 era stato derubato mentre stava servendo pasti ai più bisognosi: in quel caso i ladri hanno sottratto dalla sua automobile dei regali che avrebbe dovuto consegnare alle persone meno fortunate in occasione delle feste.
Reece James, calciatore del Chelsea e della nazionale inglese, ha pubblicato su Instagram il video del furto che ha subito nella sua abitazione mentre era in campo per la gara d’esordio in Champions League con i Blues. Il calciatore ha fatto sapere che i ladri hanno portato via la cassaforte e hanno rubato le medaglie conquistate con il club di Londra e con la nazionale inglese.
Che la velocità raggiunta dai mezzi di trasporto sia ormai elevatissima, è un dato di fatto. Ma che un aereo raggiungesse la velocità del suono è una novità. Se credete che un collegamento tra New York e Londra della durata di 5 ore sia impossibile, vi sbagliate. Un boeing 777 in viaggio tra le due città, l'8 gennaio scorso, ha sfiorato la velocità del suono, raggiungendo la capitale Inglese in sole 5 ore e 16 minuti. Un fatto davvero eccezionale causato da una corrente d'aria. Il jet della British Airways aiutato dalla corrente di 323 chilometri all'ora ha toccato i 1200 chilometri orari, portando i passeggeri, con molto stupore, con più mezz'ora di anticipo a destinazione, nonostante la partenza in ritardo del volo. Una velocità raggiunta solo dal Concorde, che ormai non esiste più, e che raggiungeva addirittura i 1350 chilometri all'ora. Infatti quello del Boeing 777 non è un record, poichè il Concorde già aveva realizzato la traversata transatlantica nel 1996, quando ha fatto il viaggio in 2 ore 52 minuti. La notizia è stata rilevata dal Telegraph, che si è anche chiesto se non fosse possibile nel futuro questi vantaggi che provengono dall'aria. Questi fenomeni in realtà si sono già manifestati, ma questa volta la durata è stata insolita, facendo viaggiare l'aero ad una velocità supersonica per alcuni minuti.
Un boeing 777 della linea British Airways, sfruttando un forte vento è riuscito a raggiungere la velocità del suono. Un fenomeno incredibile che potrebbe essere utilizzato in futuro.
Sicuramente la street art in questo periodo storico sta vivendo il suo massimo successo di pubblico e di consensi generali. Sorta come un'arte di protesta ed opposizione la street art oggi è sempre più accettata e richiesta nelle città, per riqualificare zone degradate e quartieri periferici, a volte è stesso l'amministrazione locale ad organizzare eventi di street art che abbelliscano gli spazi urbani. Se ci si ferma a riflettere sul punto di partenza di questo genere artistico sembra quasi assurdo vedere come oggi la street art viene esposta nei musei, viene richiesta dalle istituzioni o viene addirittura venduta. La street art nasce come arte spontanea, collettiva, gratuita ma le tendenze recenti stanno cambiando la natura stessa della street art: a fare d'apripista in questa inversione di tendenza è stato proprio il lavoro di uno degli street artist più famosi al mondo, Banksy. Tutto ha avuto inizio quando una sua opera, staccata addirittura da un muro di Bristol, è stata rivenduta sul mercato d'arte ponendo tutta una serie di interrogativi sulla correttezza e legittimità della vendita trattandosi non solo di un'opera "trafugata" ma di arte di strada, quindi della collettività.
Barnebys mette all’asta alcuni capolavori di Banksy ma la street art dovrebbe avere un prezzo?
Elon Musk, CTO di Space Exploration Technologies Corporation e CEO di Tesla Motors, l'ha detto chiaro e tondo: è necessario colonizzare Marte per salvaguardare i terrestri da una possibile catastrofe. Da qualche anno l'esplorazione spaziale ha inserito sulla scena internazionale soggetti privati fortemente interessati a finanziare avventure oltre i confini terrestri, seguendo non sempre l'etichetta rigorosa della ricerca. Basti pensare, ad esempio, al progetto del reality show su Marte di Mars One. Ma colonizzare Marte è importante anche per un altro motivo, secondo Elon Musk che ad Aeon ha detto: "penso ci sia un forte argomento umanitario che motiverebbe una vita multi-planetaria… per salvare la sopravvivenza dell'umanità nel caso in cui si verifichi qualcosa di catastrofico". In quanti si salveranno? Secondo Musk una colonia su Marte non potrebbe ospitare più di un milione di persone. Bisogna pensare infatti che le risorse naturali non sono facilmente reperibili e che bisognerebbe creare ex novo una base produttiva ed imprenditoriale. Interrogato sui tempi di realizzazione di una colonia, l'imprenditore ha ripetuto quanto ha già dichiarato in diverse occasioni: nei prossimi trent'anni sarà possibile arrivare su Marte. La chiave di volta, secondo Musk, sarà la creazione di shuttle capaci di trasporti massivi. E non è cosa da poco, perché, ricorda ancora l'imprenditore, Escludendo la crescita demografica naturale, se puoi portare 100 persone per viaggio, vuol dire che hai bisogno di 10.000 viaggi per arrivare ad un milione di persone. Ma avrai bisogno anche di una grande quantità di cargo per poterli sostenere […] Probabilmente ci sarà un rapporto di 10 cargo per ogni trasporto umano, il che vuol dire 100.000 viaggi. E stiamo parlando di 100.000 viaggi di navi spaziali gigantesche…
Elon Musk, a capo di Space Exploration e Tesla, ha riferito che sottolineato l’urgenza di portare su Marte un milione di persone in caso di catastrofe sulla Terra. Sarà possibile entro i prossimi trent’anni.
Le ghiotte anticipazioni del Grande Fratello 12 e lo spoiler dei concorrenti continua, dopo la conferenza stampa ufficiale del reality di oggi a Roma. Dopo aver svelato l'identità del primo concorrente del Gf12 Mario Ermito, seguono a ruota informazioni e dettagli sugli altri inquilini che lunedì sera faranno da apripista alla dodicesima lunghissima edizione del reality. Ebbene dopo il modello bello e impossibile di Brindisi ecco Leone Guicciardini, barista 27enne di Firenze dalla nobile discendenza. Nelle vene di Leo scorre sangue blu, appartiene a una delle famiglie più importanti della Firenze del ‘400, e tra i suoi antenati spicca il nome di Francesco Guicciardini, uomo politico e scrittore alla corte medicea. Mentre il suo illustre predecessore ha regalato ai posteri opere come "La Storia d'Italia" e "Le considerazioni sui discorsi di Machiavelli" divenendo uno degli storiografi che hanno fatto scuola nei secoli, il giovane Leone sembra ben lontano dagli intellettualismi e dalla scrittura. Leone si definisce ben lontano dalla nobiltà, almeno intesa in senso stretto, e nel suo video di presentazione ufficiale commenta: "Sono nobile si, ma solo nell'animo." Il fiorentino si definisce un gran fancazzista e ha raccontato le sue esperienze di vita e di lavoro anche all'estero. Il Guicciardini sembra essere dotato di una grandissima ironia, componente che senza dubbio risulterà apprezzata dai coinquilini e dal pubblico votante; racconta così la storia della sua famiglia: Strade, stradine, lungarno… tutto qui è intestato a Francesco Guicciardini… Tanta roba! Solo che a me di tutta questa eredità culturale e economica, stringi stringi, mi è rimasto veramente poco. Questa eredità quindi non è arrivata poi così intatta ai giorni nostri, così Leone si è sempre mantenuto lavorando. Cameriere o barista che sia non importa, il Guicciardini dei giorni nostri va molto fiero del suo mestiere. Anche questo suo destino però ha una spiegazione storica, che Leo spiega in maniera tutta sua: A differenza dei miei avi io faccio parte della prima generazione dei Guicciardini, quella che si son dovuti rimboccare le maniche nella mia famiglia.
Leone Guicciardini è uno dei concorrenti del Grande Fratello 12. Un cognome da nobile e poco altro, visto che nella vita si definisce un perfetto fancazzista.
Sul medesimo bene è possibile E' anche possibile che sul medesimo bene vengano esercitati diversi diritti reali da parte di diverse persone (ad esempio, nuda proprietà ed usufrutto, nuda proprietà e abitazione, proprietà ed enfiteusi, proprietà e servitù). Questo fenomeno è descritto come comunione impropria, secondo la Cassazione del 27.04.2005 n. 8727 “Si ha comunione impropria, secondo la dottrina e la giurisprudenza prevalenti, ove il proprietario partecipi anch'egli per una determinata quota al godimento della cosa, insieme all'usufruttuario, ovvero quando su di un medesimo bene concorrano un diritto di proprietà ed uno di usufrutto, avendosi nella prima ipotesi una vera e propria comunione di godimento e, nella seconda un concorso di diritti reali differenti per tipo. Sulla base di tali premesse, l'elemento caratterizzante questo godimento (definito comunione impropria) appare quello (come nella comunione propria) secondo cui il godimento derivante da tutti i vari diritti coincidenti sul medesimo bene si estendono in forma diffusa sull'intero cespite, essendo limitati solo in via astratta dalla presenza di altri diritti reali”, in altri termini, “sul medesimo bene coesistono godimenti di tipo diverso”. La presenza contemporanea di diversi diritti sul medesimo bene comporta una serie di problemi, infatti, occorre a) determinare e regolare le "competenze" o i poteri dei singoli titolari dei diversi diritti reali (es. chi può recintare un terreno o chi deve pagare le spese di manutenzione del bene) b) occorre comprendere come può difendersi il titolare di diritto reale dall'eventuale abuso compiuto dall'altro soggetto (titolare di un diverso diritto reale sul medesimo bene). La risposta non può essere univoca, ma deve considerare le norme che regolano i diversi diritti reali (es. usufrutto e nuda proprietà, proprietà e servitù ecc.) e le caratteristiche dei singoli diritti reali, infatti, si tende ad escludere la servitù dalla comunione impropria (per le peculiari caratteristiche della servitù) questo, però, non esclude che in presenza di una servitù sussiste un godimento ed un possesso del bene esercitato da diverse persone titolari di diversi diritti reali.
La Cassazione del 28.1.2015 n. 1584 ha stabilito che l’apposizione di un cancello di agevole apertura, non configura spoglio o molestia ma costituisce un atto lecito rientrante nelle facoltà dei compossessori, dovendo al riguardo ritenersi del tutto irrilevanti le ragioni soggettive che abbiano spinto i resistenti alla collocazione del cancello.
Spogliata, rasata e derubata da una banda di zingari dopo essere stata accusata di avere una relazione con un uomo sposato: è quanto successo alla 22enne inglese Leighanne Rumney. La giovane era nuda quando, barcollando, è riuscita a raggiungere una strada in una foresta presso l'Hot Shot Bar di Albufeira, in Portogallo, dove lavorava come cameriera, per chiedere aiuto. Leighanne ha raccontato di essere stata rapita dai parenti dell’uomo – la moglie e la madre – che l’hanno denudata e pugnalata ripetutamente alla schiena prima di tagliarle i capelli. Ha perso due litri di sangue e ha avuto bisogno di essere operata. Traumatizzata, la 22enne ha raccontato al “Sun” di non riuscire a fare più la doccia perché è ossessionata dall’”acqua caldo sulla la schiena che le ricorda il sangue che le scorreva addosso” in quei drammatici frangenti dell’aggressione. Le sue due donne aguzzine affronteranno il processo in Portogallo la prossima settimana. Geordie lavorava come cameriera nel locale situato nell’Algarve, quando avrebbe attirato l’attenzione di un uomo di etnia rom della zona. Lei ha rifiutato le avances, ma la famiglia dell’uomo (sposato) si è invece convinta che avessero una relazione e l’ha attirata in una trappola per vendicarsi. “Ho notato che quest’uomo mi guardava mentre lavoravo dietro il bancone, ma non mi piaceva e non ho mai avuto l’intenzione di frequentarlo. Ma la sua famiglia si è convinta che avessimo una relazione e a nulla sono servite le mie spiegazioni. Sono stata molto ingenua e ho fatto l’errore di salire sulla loro macchina mentre cercavo di sostenere che ero innocente: poi ho capito subito che ero nei guai” ricorda Georgia “Mi hanno portato a 45 minuti da dove vivevo, in un luogo remoto, poi hanno aperto e la borsa che ho visto conteneva due coltelli e forbici Ero convinta che mi avrebbero uccisa ed ero così spaventata che non mi muovevo e non parlavo mentre le due donne mi spogliavano e iniziavano a pugnalarmi alle spalle. Alla fine hanno preso le forbici e tagliato tutti i miei capelli – era una specie di rituale per farmi vergognare – poi mi hanno abbandonata mentre il sangue delle ferite mi colava lungo il corpo” è il drammatico racconto della violenza. Leighanne è poi riuscita a trascinarsi su una strada dove un autista di passaggio l’ha recuperato e trasportata in ospedale.
Una 22enne inglese è finita nelle mani di due donne di etnia rom che l’hanno rapita, spogliata, accoltellata e rasata. I fatti nel 2015 e in questi giorni inizia il processo in Portogallo “Sono marchiata per tutta la vita: ho nove cicatrici su tutta la schiena. Ero coperta da così tanto sangue che pensavo di morire” ricorda Leighanne.
In diretta dal Moscone Center di San Francisco, ha inizio l'edizione 2015 della Worldwide Developers Conference, l'evento annuale che Apple dedica agli sviluppatori e nel corso del quale potrebbero arrivare importanti novità su tutto ciò che riguarda i software dell'azienda di Cupertino. Ore 21:20 – E questo è quanto! Tim Cook di nuovo sul palco per ricapitolare le novità presentate oggi e per salutare i presenti in sala. Ore 21:18 – Per le famiglie sarà disponibile un piano di abbonamento che permetterà di utilizzare il sistema fino a 6 persone al prezzo di 14,99 dollari. Ore 21:17 – Apple Music sarà disponibile a partire dal 30 giugno (anche in Italia) e costerà 9,99 dollari al mese. I primi tre mesi saranno gratis e, udite udite, sarà disponibile anche per dispositivi Android. Ore 21:12 – Il sistema sarà integrato con Siri, che avrà la possibilità di controllare la riproduzione musicale e ricorderà addirittura le posizioni delle canzoni nelle classifiche. Ore 21:12 – Dopo una demo durata circa 15 minuti non abbiamo visto ancora nulla di veramente innovativo in Apple Music. Il sistema di streaming è molto simile alle tantissime piattaforme già disponibili, dalle quali si differenzia sostanzialmente per la possibilità di ascoltare le radio dal vivo e per la disponibilità di Connect, un "aggregatore" di social network che permetterà di racchiudere in un'unica applicazione tutti i social degli artisti più famosi.
In diretta dal Moscone Center di San Francisco, la conferenza stampa d’apertura della Worldwide Developers Conference 2015. iOS 9, Apple Music e tutte le novità di Apple in un evento dalle aspettative davvero importanti.
L’aspirina, un farmaco consolidato, sicuro e a basso costo, ampiamente utilizzato per alleviare il dolore e ridurre la febbre, di uso comune anche nella prevenzione e nel trattamento delle malattie cardiovascolari, potrebbe proteggere dall’infezione da coronavirus Sars-Cov-2 e avere un effetto benefico sulla durata della malattia. Lo suggeriscono i risultati di un nuovo studio condotto in Israele da un team di ricerca guidato dall’Università di Bar-Ilan che ha verificato il potenziale di prevenzione e gli esiti di Covid associati all’assunzione di acido acetilsalicilico nella prima ondata della pandemia. Per l’analisi, uno studio trasversale retrospettivo basato sulla popolazione, i ricercatori hanno utilizzato le informazioni contenute nel database di Leumit Health Services, un’organizzazione israeliana di servizi medici, prendendo in esame i dati clinici di 10.477 persone testate per Covid tra il 1° febbraio e il 30 giugno 2020. La loro elaborazione, pubblicata nel dettaglio su The Febs Journal ha evidenziato che l’uso di aspirina nella prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari in soggetti sani è associato a una diminuzione del 29% della probabilità di infezione da coronavirus rispetto a chi non assumeva il farmaco. La proporzione di pazienti trattati con aspirina era, tra l’altro, significativamente inferiore nei soggetti Covid-positivi rispetto a quelli Covid-negativi e, tra i pazienti Covid, la durata della malattia – considerata come il tempo di negativizzazione dal primo test positivo – è risultata più breve tra coloro che assumevano aspirina (19,8 ± 7,8 giorni contro 21,9 ± 7,9 giorni).
Lo suggeriscono i risultati di un nuovo studio condotto in Israele che ha associato l’assunzione del farmaco a diminuzione del 29% della probabilità di contrarre l’infezione da coronavirus. Osservata anche una potenziale efficacia nel ridurre la durata della malattia.
Kobe Bryant aveva sempre una faccia seria. Non sorrideva mai. Lo ricorda così Michele Rotella, come scrive Roland Lazenby nella sua biografia del "Black Mamba", Showboat, edita in Italia da Absolutely Free. rotella si batteva spesso con il piccolo Kobe in Toscana. La stella dei Los Angeles Lakers, morto in un incidente in elicottero, è cresciuto in Italia tra Rieti, Reggio Calabria, Pistoia e Reggio Emilia. Ha seguito il padre Joe, che giocava in Italia, e da subito ha sviluppato quella mentalità vincente che poi l'ha accompagnato per tutta la vita. Fin da piccolo, ha raccontato a Lazenby, a minibasket, gli piaceva decidere le partita. Al momento della giocata decisiva, dice, esistono due strade: combattere o fuggire. E capisce subito di essere un combattente. Il giornalista del Corriere dello Sport Andrea Barocci, che al suo periodo italiano ha dedicato il suo libro “Un italiano di nome Kobe” (Absolutely Free Editore) racconta di una partita in un torneo Plasmon. Kobe aveva sei anni, tutti gli altri ne avevano nove e hanno finito in lacrime: gli avversari perché non sapevano come fermarlo, i compagni perché non avevano praticamente toccato palla. E' un bambino individualista e carismatico. La mamma lo veste con i completini eleganti, come se fosse un adulto in miniatura. Lo protegge, quasi lo vizia. I continui spostamenti non lo aiutano a mettere radici, ma all'Italia, ha sempre ammesso, deve tutto quello che sa della pallacanestro. Chi era Kobe Bryant? La prima tappa, quando Kobe ha otto anni, è Rieti. Il pubblico adora Joe, l'esperienza rinsalda i legami della famiglia Bryant, unita in terra straniera. "Era come andare in un altro mondo, potevamo contare solo su noi stessi" ha detto. Intanto Kobe, che cattura l'attenzione anche perché è l'unico bambino di colore, impara tutti i fondamentali del gioco. Si ritrova anche, inevitabilmente, a giocare a calcetto. E' alto e longilineo, e spesso per questo lo mettono in porta, anche se dicono fosse piuttosto promettente anche come attaccante, così agile e svelto di piedi. La famiglia si sposta a Pistoia, a Reggio Calabria dove Joe in una partita segna anche 70 punti. Nell'intervallo entrava Kobe, che da solo si metteva a tirare e palleggiare finché i "grandi" non rientravano in campo. Era uno spettacolo, e non era così facile poi farlo uscire dal campo. Stava già pensando al suo futuro. E una volta l'ha anche ammesso, davanti a Leon Douglas, che giocava con il padre in quella squadra, a Pistoia. "Quando sarò grande, vi mostrerò come si gioca" diceva.
Kobe Bryant, morto in un incidente in elicottero, ha imparato i fondamentali del basket in Italia. Ha seguito il padre, che ha giocato a Rieti, Reggio Calabria e Pistoia Era già un bambino carismatico, che voleva i palloni decisivi anche a minibasket. “Quando sarò grande” ha detto un giorno da piccolo, “vi farò vedere come si gioca a basket”
La ventiquattresima puntata del Grande Fratello 11 elimina Rajae Bezzaz. La musulmana era finita al televoto contro Emanuele Pagano e, per un soffio, l'attuale fidanzato di Rosa Baiano è riuscito a battere la sua rivale. La fortuna non gli ha sorriso per tutta la puntata. Infatti in nomination finiscono quattro concorrenti. Stiamo ovviamente parlando di Jimmy, Emanuele, Andrea e Davide. La finale del reality targato Endemol è ormai alle porte. Gli inquilini si giocano il tutto per tutto per portarsi a casa il montepremi finale. Purtroppo, questa sera, una delle gieffine più educate saluta per sempre la possibilità di essere incoronata vincitrice. Dopo la notizia di mamma Bezzaz che raggiunge dal Marocco l'Italia per pronunciare alla sua bambina quattro semplici parole: ti voglio bene Rajae, l'inquilina è costretta a salutare i suoi amici di avventura. Le dinamiche del gioco sono chiare. Solo un concorrente riuscirà a trionfare! Se per il padre di Guendalina Tavassi, Pietro Taricone trascinerà Rosa Baiano alla vittoria, la certezza del successo per la napoletana è ancora un enigma, anche Ferdinando Giordano è molto amato dai telespettatori. I due, da amici, potrebbero trasformarsi ben presto in rivali. Intanto il giro di valzer delle nomination si conclude con quattro inquilini a rischio eliminazione.
Rajae Bezzaz esce dalla casa del Grande Fratello 11, la musulmana perde al televoto contro Emanuele Pagano e dice addio alla possibilità di portarsi a casa il montepremi finale.
Il contratto di locazione può finire in quanto le parti mettono volontariamente fine al contratto (mutuo dissenso) oppure per cause ordinarie (scadenza del termine) oppure per cause traumatiche (morosità dell'inquilino). In entrambe le ipotesi, se l'inquilino non lascia l'immobile volontariamente, il proprietario è costretto ad adire l'autorità giudiziaria per ottenere un provvedimento (di solito avente la forma dell'ordinanza) di licenza di finita locazione (per scadenza naturale del contratto) oppure lo sfratto per morosità. Un'eccezione è prevista per le locazioni ad uso abitativo in presenza di morosità dell'inquilino, infatti, l'inquilino moroso ricevuto lo sfratto per morosità può sanare la propria posizione (pagando il dovuto) evitando lo sfratto. Ottenuto questo provvedimento (con il quale viene confermata la fine della locazione per la scadenza del termine e/o la morosità dell'inquilino) il proprietario potrà iniziare la fase esecutiva e liberare l'immobile locato. Posto che tra il provvedimento che convalida lo sfratto per morosità oppure che conferma la fine della locazione per scadenza del termine finale del contratto e la materiale liberazione (di solito coattiva) dell'immobile locato può passare del tempo, durante l'occupazione dell'immobile l'inquilino deve versare al proprietario la c.d. indennità di occupazione. Un problema simile si pone anche in caso di recesso del conduttore. Il procedimento giudiziario avente ad oggetto il termine della locazione (per semplice scadenza del termine o per morosità del conduttore) presenta due fasi, la prima "cautelare" nella quale vengono valutate tutte le questioni immediate relative al termine della locazione (ad esempio: data di stipula del contratto per valutare la scadenza del medesimo oppure esistenza della morosità), che si chiude con ordinanza, ed una successiva fase che valuta anche altre vicende (ad esempio, la quantificazione del canone, eventuali restituzioni dare/avere tra il proprietario e il conduttore), che si chiude con sentenza. Ci si chiede se l'ordinanza che conferma lo sfratto (per scadenza del termine o per morosità) possa "passare in giudicato"
La Cassazione del 11.1.2017 n. 411 ha stabilito che l’ordinanza di convalida di licenza o sfratto per finita locazione, (a differenza dell’ordinanza di estinzione del procedimento per sanatoria della morosità del conduttore) acquista efficacia di cosa giudicata sostanziale: sull’esistenza della locazione; sulla qualità di locatore dell’intimante e di conduttore dell’intimato; sulla causa di cessazione o risoluzione del rapporto.
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Al momento della sua scomparsa nel 1926, l'architetto riuscì a vedere finito solo un quarto della Fabbrica. var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) { document.getElementById('widget-banner-6').id = 'div-banner-3'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-3"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-6').style.display = 'none'; } if (!window.setAttributes || !window.createAttributes) { window.setAttributes = function(embed, attributes) { for (const k in attributes) { embed.setAttribute(k, attributes[k]); } }; window.createCustomTag = function(nameTag, styleObject) { let tag = document.createElement(nameTag); let style = ''; for (const k in styleObject) { style += k + ':' + styleObject[k] + ';' } if (style) { tag.setAttribute('style', style); } return tag; } } window._fpcmp.push(function (gdpr) { var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; var isMobile = window._fpIsMobile || windowWidth < 1024; const sm = isMobile; const md = false; const lg = !isMobile; const embed = document.querySelector('.js-id-1'); const isEventPage = 0; const autoplay = 1; if (sm) { window.setAttributes(embed, { 'data-anchorage': autoplay && !isEventPage ? 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Dalla sua nomina a responsabile dei cantieri della Fabbrica, a metà degli anni '80, Bonet ha introdotto, con ricercatori e architetti parametrici, nuove tecniche costruttive basate su lavori computerizzati, come la pietra lavorata al CNC e la scansione 3D, che hanno accelerato notevolmente la linea temporale del progetto. Bonet ha anche diretto alcune decisioni progettuali necessarie su cui Gaudì non aveva lasciato dettagli – cosa che in molti hanno criticato accusandolo di realizzare un progetto molto differente da quello indicato da Gaudì stesso. Attualmente solo il 65% della Sagrada è terminato, ma i tecnici impegnati nel cantiere dichiarano che in tredici anni sarà possibile vedere il completamento della Basilica. La prima pietra di uno cantiere più lunghi della storia fu posta nel 1882. Gaudí lavorò al progetto per oltre 40 anni, dedicando completamente a questa impresa gli ultimi 15 anni della propria vita. La Sagrada Familia, una volta terminata, sarà come un grande libro scolpito nella pietra. Continua a leggere su Fanpage.it var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; document.getElementById('widget-banner-8').id = 'div-banner-6'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-6"); }); }); Social video 360 CONDIVISIONI commenta condividi chiudi Nel 2026 il simbolo di Barcellona, la Sagrada Familia, sarà terminato e il progetto originale di Antoni Gaudí finalmente compiuto. La data è tutt'altro che casuale: la Sagrada Familia, o Temple Expiatori de la Sagrada Família in catalano, aprirà le porte nell'anno del centenario della morte di Gaudí, massimo esponente del modernismo catalano. Al momento della sua scomparsa nel 1926, l'architetto riuscì a vedere finito solo un quarto della Fabbrica. Attraverso la combinazione di riprese da un elicottero con un programma di rendering ad animazione computerizzata, il video promosso dalla Sagrada Familia Foundation mostra la struttura completa proprio come l'aveva immaginata Gaudí stesso. Questa iniziativa è stata curata dall'architetto Jordi Bonet, il cui padre aveva lavorato con il celebre architetto spagnolo. Dalla sua nomina a responsabile dei cantieri della Fabbrica, a metà degli anni '80, Bonet ha introdotto, con ricercatori e architetti parametrici, nuove tecniche costruttive basate su lavori computerizzati, come la pietra lavorata al CNC e la scansione 3D, che hanno accelerato notevolmente la linea temporale del progetto. Bonet ha anche diretto alcune decisioni progettuali necessarie su cui Gaudì non aveva lasciato dettagli – cosa che in molti hanno criticato accusandolo di realizzare un progetto molto differente da quello indicato da Gaudì stesso.
Un suggestivo video della Sagrada Familia completata è stato pubblicato dalla Fondazione della Basilica: mostra in un minuto e mezzo i lavori in corso e come saranno ultimati nei prossimi anni.
Nelle ultime 24 ore, al Grande Fratello è accaduto l’impensabile. Dopo che Lidia Vella gli ha confessato il suo amore e dopo che lui stesso si era detto pronto a sposarla anche subito, Alessandro Calabrese ha cambiato idea. Sebbene nessuno se lo sarebbe mai aspettato, è bastato l’ingresso in Casa della brasiliana Desirèe per rimescolare le carte. Questa notte, i due si sono avvicinati pericolosamente fino a baciarsi. Dopo aver trascorso insieme qualche ora bollente, hanno voluto dormire nello stesso letto e anche il giorno dopo si sono salutati con una serie di baci. Alessandro, parlando con Jessica Vella, ha ammesso di essere entrato in crisi: era convinto di amare Lidia, ma adesso non ne è più così certo. Nel corso della puntata del Grande Fratello di questa sera, Alessandro ha rivisto proprio Lidia che, diversamente da quanto ci si aspettava sarebbe accaduto, gli è corsa incontro per abbracciarlo. Prima del loro incontro, Calabrese si è abbandonato alle lacrime: ha rivisto un video del suo percorso in Casa insieme alla sua ex e si è commosso. Distrutto e confuso, Alessandro ha abbracciato Lidia ma ha fatto fatica a spiegare il suo stato d’animo. Le domande della siciliana sono state precise: Che hai fatto? Ti è bastata una settimana per farti ricredere su ciò che avevi detto? Il primo a non credere a quanto è accaduto è proprio Alessandro, che tenta di spiegare le sue ragioni: Ho sentito Lidia che andava via dal mio cuore. Io non so cosa hai nella testa. È colpa mia, non del vino, non della gente. Devo capire il perché. Evidentemente non ero più sicuro. Tu non mi davi conferme. Io ho avuto solo storie di un giorno. Desirèe è stata la prima donna che mi ha messo in difficoltà realmente. Ero io che volevo andare da lei. Lidia lo ha interrotto, chiedendogli di dirle se sente di amarla ancora: Dimmi in faccia che non mi ami. Io sono innamorata. Non hai idea di come sono stata stanotte e oggi, non ho più lacrime. Lui non è riuscito a rispondere con certezza:
Si è svolto pochi minuti fa il tanto atteso incontro tra Lidia Vella e Alessandro Calabrese. Dopo aver baciato Desirèe, il romano del Grande Fratello 2015 è entrato in crisi e alla sua ex ha ammesso di non essere più sicuro dei suoi sentimenti per lei.
L'operazione “Crypto” ha svelato traffici di cocaina legati alle ‘ndrine. All'alba di ieri i finanzieri del comando provinciale di Catanzaro e del servizio centrale investigazione criminalità organizzata della guardia di finanza di Roma, sotto il coordinamento della Dda di Reggio Calabria, hanno arrestato 57 persone. Dal Nord Europa e dalla Spagna veniva importata la merce e poi smistata in diverse regioni. La ‘ndrangheta continua a nutrirsi di tossicodipendenti e imprenditori disperati per espandersi e diventare "indispensabile" per le sue vittime. Lo fa in silenzio, come sempre. E intanto, rafforza le sue relazioni internazionali approfittando di tutte le crisi che creano confusione. Piernicola Silvis, ex questore di Foggia e autore del libro "La Pioggia" a Fanpage.it dice: "La ‘ndrangheta è una criminalità fiorente, in questo momento. Si rende indispensabile per i cocainomani e gli eroinomani di tutta Europa. Dall'Italia all'Inghilterra. Passando dalla Spagna e l'Olanda. Gestisce il traffico di eroina dal Messico, Turchia e Afganistan. Vedremo come i talebani gestiranno questo mercato. Perché sono immissioni di soldi notevolissime. L'Afghanistan è il maggior produttore di eroina al mondo e la criminalità organizzata si è sempre infilata nelle questioni politiche". La ‘ndrangheta ha il suo modo di gestire il mercato clandestino della droga e la crisi economica attuale serve su un piatto d'argento tutto il necessario per "lavorare" indisturbata. "Prende i soldi dagli stupefacenti. Investe in aziende, ristoranti, alberghi e altre attività per ripulire il denaro. I soldi puliti, poi, vengono reinvestiti ancora nella droga e il giro continua – spiega l'ex questore di Foggia Piernicola Silvis e continua – Utilizzerà la crisi delle aziende sostenendo l'immissione di ingenti somme di denaro. Quello che non fanno le banche, lo fa la criminalità organizzata. Non sono solo i boss ad avvicinarsi agli imprenditori. Anche gli imprenditori, disperati, probabilmente si avvicineranno alla ‘ndrangheta. E quando un' azienda subisce un'immissione di denaro così forte dalla criminalità organizzata, poi diventa dipendente. L'imprenditore diventa ‘nessuno' e il boss diventa il capo. E questo genera un costante inquinamento dell'economia legale". Oggi le misure di sicurezza anti covid stabilite dal Governo potrebbero rallentare il percorso di tutte quelle persone che vogliono disintossicarsi. A Fanpage.it. Matteo Diotalevi, referente della comunità di San Patrignano ha detto: "Causa covid, per entrare ci sono delle norme piuttosto rigide di quarantena e quant'altro da rispettare. Noi abbiamo ripreso gli ingressi, ma sono inferiori al passato". Secondo l'Osservatorio tossicodipendenza San Patrignano 2021, "analizzando la totalità degli ingressi del 2020 e dei ragazzi entrati fino a fine aprile 2021 le persone accolte sono state solo 241 a fronte degli oltre 400 degli anni passati". Le analisi svolte sulle persone entrate in questa comunità durante il periodo preso in considerazione dimostrano che la sostanza più utilizzata rimane la cocaina, pari al 96%. Un dato "mai così alto in questi ultimi cinque anni di redazione dell'Osservatorio", si legge nella ricerca della comunità di San Patrignano.
Il mercato internazionale della droga continua ad arricchire la ‘ndrangheta che non smette di servirsi delle sue vittime per rafforzare il propio dominio. Come ogni oppressore riduce in schiavitù i più deboli. La dipendenza è l’arma con cui inganna le sue prede. E una volta cadute nella trappola, perdono la loro libertà.
I veri eroi non esistono solo nei film, ma possono trovare spazio anche sul luogo di lavoro. Uno studio della University of Liverpool, intitolato “The place and role of (moral) anger in organizational behaviour studies” e pubblicato sul Journal of Organisational Behaviour, spiega infatti che la “rabbia morale”, quella cioè che porta alla ribellione di un singolo per migliorare la vita del gruppo, trova una sua perfetta giustificazione sul luogo di lavoro. I dipendenti infatti sarebbero, secondo i ricercatori, invitati ad esprimere il proprio disappunto nei confronti di eventuali scorrettezze in ufficio così da poter risolvere i problemi e riportare il benessere emotivo. La rabbia morale non ha nulla a che vedere con la rabbia associata a comportamenti negativi, come l'aggressione, l'ostilità o il bullismo, ma è condotta da buoni propositi e, soprattutto, ha funzione sociale, adattiva e migliorativa. L'idea di base della rabbia morale è quella di ribellarsi alle ingiustizie per difendere una persona, un gruppo o un bene comune, come un diritto, senza trarne un beneficio personale. In pratica non si tratta di combattere le proprie battaglie, ma di ergersi a paladini dei colleghi al fine di evitare violazioni dei valori morali. L'utilità di un simile comportamento è riscontrata anche dall'istituzione del “whistleblower”, colui che, protetto da un'organizzazione, denuncia un illecito del proprio datore di lavoro o dell'azienda senza rischiare ripercussioni, come licenziamento o sanzioni. Lo studio non vuole certo invitare i dipendenti a litigare gratuitamente con i propri superiori, ma semmai sottolinea come, in un contesto di ingiustizia sociale, far sentire la propria voce sia fondamentale. Non bisogna dunque piegarsi sempre anche di fronte alle ingiustizie, ma è necessario iniziare ad alzare la testa per far rispettare se stessi e i propri colleghi più indifesi.
Quando a lavoro veniamo a conoscenza di un’ingiustizia dobbiamo ribellarci lasciando spazio alla rabbia morale, quella cioè che ci fa combattere per ottenere un benessere comune.
Perché no? Qual è il motivo che interdice l'utilizzo della cannabis soprattutto a fini terapeutici? Come si fa ad impedire la regolamentazione dell'utilizzo della cannabis solo in base ad un pregiudizio? Come si può ridurre tutto alla considerazione che si tratti di una "pianta maledetta"? Sono queste le domande da cui parte l'analisi di Luigi Manconi, senatore del Partito Democratico, nel corso della conferenza stampa di presentazione del disegno di legge di iniziativa parlamentare recante la dicitura "Modifiche al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, in materia di coltivazione e cessione della cannabis indica e dei suoi derivati". Si tratta di una proposta, cofirmata da Stefano Esposito, Sergio Lo Giudice, Camilla Fabbri (tutti del Pd) e Francesco Palermo (Autonomie), presentata il 7 gennaio al Senato e ancora da assegnare alle Commissioni, che intende intervenire sia nell'ambito di disciplina delle sostanze stupefacenti (con modifiche sostanziali alla Fini – Giovanardi), sia in quello dell'utilizzo a scopo terapeutico dei cannabinoidi. Su quest'ultimo aspetto Manconi è chiaro: "C'è una fondamentale istanza morale da rispettare, quella di ridurre il dolore superfluo. Si tratta di agire subito con la giusta sensibilità verso la sofferenza dei pazienti, con un complesso di azioni e di norme che hanno un solo scopo: ridurre il dolore". Sul punto, scriveva qualche giorno fa il senatore Pd: "In America, sono già ventuno gli Stati dell’Unione che consentono l’uso terapeutico dei derivati della cannabis; e anche in Italia qualche passo positivo è stato fatto. Neanche un anno fa l'allora ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha inserito i “medicinali di origine vegetale a base di cannabis (sostanze e preparazioni vegetali, inclusi estratti e tinture)” tra le sostanze psicoattive autorizzate a fini medici. E nel frattempo alcune Regioni (Toscana e Puglia, tra le altre) ne hanno disciplinato le modalità di distribuzione a carico del Servizio Sanitario Nazionale". Dunque, serve un ulteriore intervento legislativo che estenda "la categoria dei soggetti autorizzati alla coltivazione di piante di cannabis per scopi scientifici, sperimentali o comunque terapeutici ricomprendendovi anche le persone giuridiche private, così superando la rigidità del testo normativo vigente, che ha impedito di fatto lo sviluppo di tali attività", semplificando ad un tempo "le modalità di importazione, prescrizione e dispensazione dei farmaci contenenti cannabis indica".
Il senatore Manconi presenta il disegno di legge “in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza”. Ecco cosa cambierà.
La storica bottiglia Contour Coca-Cola ha compiuto 100 anni e, dopo essere stata “vestita” da Trussardi, l’azienda ha commissionato all’artista Daniele Basso un’opera scultorea per rappresentarla in una nuova chiave interpretativa. L’opera si chiama “Coke it’s me”, è alta 175 cm ed è esposta dal 1 maggio al padiglione Coca-Cola di Expo 2015. E’ stata realizzata con 200 lattine d’alluminio riciclate, dunque con materiale eco-sostenibile al 100%, ed esprime al meglio non solo l’interesse dell’azienda per il tema della sostenibilità, ma anche la creatività di Daniele Basso. Il suo stile è infatti inconfondibile: la scultura è ricca di pieghe, interamente lucidata, assemblata a mano e studiata per durare nel tempo. Le pieghe, le luci e le ombre in movimento della sua opera d’arte vogliono rivelare le molte facce della realtà. Il mondo della Coca-Cola si anima proprio grazie a noi, che ci riflettiamo nella sua bottiglia di vetro o sull’alluminio della lattina.
La storica bottiglia Contour Coca-Cola ha compiuto 100 anni e per l’occasione l’azienda ha commissionata a Daniele Basso un’opera scultorea per rappresentarla in una nuova chiave interpretativa. E’ alta 175 cm ed è stata realizzata unicamente con materiale riciclato.
Pietro Tartaglione sta per diventare papà per la seconda volta: la compagna Rosa Perrotta è incinta del loro secondo figlio. Mentre la famiglia dei due ex protagonisti di Uomini e Donne si sta per allargare, la coppia ha vissuto un piccolo dramma che per fortuna si è risolto per il meglio. Tanta tuttavia è stata la paura quando di rientro dalle vacanze il primogenito Domenico Ethan ha avuto un malore che li ha costretti ad una corsa in ospedale. "Era diventato isterico…", racconta Tartaglione in un'intervista a Nuovo. "Ha impiegato parecchio tempo per smaltire la medicina, ma ora sta decisamente meglio", rassicura. Di rientro dalle vacanze in Sicilia lo scorso agosto, Rosa Perrotta si era assentata per un paio di giorni dai social spiegando, in seguito, di aver vissuto un grosso spavento per la salute del piccolo Ethan. Il piccolo aveva iniziato a non sentirsi bene durante il viaggio di ritorno. Arrivati a Napoli, i genitori lo avevano portato al pronto soccorso, dove si era stata diagnosticata una "febbre da gola", con temperature molto alte. I medici gli avevano somministrato una dose molto alta di cortisone, che aveva comportato al bimbo, come effetto collaterale, una crisi isterica sfogata nel corso della notte: "Ero disperata perché non riconoscevo mio figlio", aveva raccontato Rosa, "lanciava oggetti, nessuno lo poteva toccare, urlava come un matto".
Pietro Tartaglione e Rosa Perrotta stanno per allargare la loro famiglia: tra qualche mese diventeranno genitori del loro secondo figlio, che non hanno ancora svelato se sarò un fratellino o una femminuccia per Domenico Ethan. “Siamo curiosi di vedere se sarà geloso oppure no”, fantastica Tartaglione, che in un’intervista al settimanale Nuovo ha rassicurato sulle condizioni di salute del primogenito, dopo il malore di rientro dalle vacanze.
Tra tante polemiche iniziano domani i test universitari 2014. Per la prima volta gli studenti dovranno affrontare la prova che gli consentirà di studiare nella facoltà desiderata ad aprile, nel mezzo dell’ultimo anno delle scuole superiori. Una decisione del ministero dell’Istruzione che è stata accolta da molte polemiche, proprio perché gli studenti sono costretti in questo modo a studiare contemporaneamente per i test d’ingresso e per l’esame di Stato. I primi studenti ad affrontare, domani 8 aprile, la prova per accedere ai corsi di laurea a numero chiuso sono quelli che sognano di indossare il camice bianco. Sono 64mila i candidati al test di Medicina e Odontoiatria, mentre i posti a disposizione sono circa 10mila. Il test prevede 60 quesiti a risposta multipla da svolgere in 100 minuti: rispetto agli altri anni ci sono meno domande di Cultura generale e logica e più quesiti di Biologia, Chimica, Matematica e Fisica.
Iniziano domani le prove all’università per accedere ai corsi di laurea a numero chiuso. I primi studenti che affronteranno la prova sono gli aspiranti camici bianchi. Circa 64mila i candidati per Medicina e Odontoiatria, i posti invece sono 10mila.