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Altra polemica investe Giulia De Lellis nella Casa del Grande Fratello Vip. Ancora all’oscuro di quanto sta accadendo tra gli spettatori del reality, Giulia si è prodotta in un’altra esternazione che rischia di assumere contorni sproporzionati. Nella Casa si sta parlando di un’amica di Simona Izzo malata di AIDS. La fidanzata di Andrea Damante ascolta il racconto per poi prodursi in una domanda sconcertante: “Ma tu stavi attenta con le bottigliette di acqua e le sigarette?”. Nessuna risposta da parte degli altri inquilini che non hanno spiegato alla De Lellis che il virus dell’HIV (l’AIDS è una conseguenza, non un virus che può essere trasmesso) non si trasmette con la saliva. Non è l’unica polemica che ha investito la De Lellis. All’inizio della sua permanenza nella Casa del GF Vip, la fidanzata di Andrea Damante si era già prodotta in una gaffe sul tema delle adozioni gay: “Secondo me la maggior parte dei figli dei gay diventa gay”. Successivamente, ancora inconsapevole del caso montato fuori dalla Casa, Giulia ha pronunciato una frase per la quale è stata tacciata di omofobia. Anche in quel caso a essere protagonista delle sue esternazioni fu il mondo gay:
Durante una conversazione con Simona Izzo che le raccontava la storia di un’amica malata di AIDS, Giulia De Lellis rivolge all’attrice una domanda sconcertante: “Ma tu stavi attenta con le bottigliette d’acqua e le sigarette?”.
Dopo il voto nel Regno Unito, dove gli inglesi si sono recati alle urne ieri per le elezioni europee, e dopo i due rinvii per la Brexit (rimandata a fine ottobre), la premier britannica Theresa May ha annunciato le dimissioni da leader del partito conservatore. Le dimissioni scatteranno il 7 giugno. May ha espresso esprimendo "rammarico" per non essere riuscita ad attuare la Brexit, e ne affida la realizzazione al suo successore alla guida dei Tory, che dovrà essere eletto nelle successive settimane per poi subentrarle come primo ministro a Downing Street. "Ho fatto del mio meglio, purtroppo non sono riuscita a far passare" la ratifica della Brexit, malgrado ci abbia "provato tre volte", ha detto Theresa May in un discorso in cui ha di fatto lasciato le consegne al suo successore. La premier britannica ha rivendicato la politica di "un Partito Conservatore patriottico", che nella sua visione deve continuare a mirare a "unire la nazione" e a ridurre anche le ingiustizie sociali, predicando "sicurezza, libertà e opportunità". Le dimissioni erano attese in queste ore: Theresa May ha incontrato il deputato Graham Brady, presidente del Comitato 1922, potente organismo organizzativo parlamentare del suo partito. Secondo indiscrezioni la data prevista doveva essere il 10 giugno. L'operazione scatterà comunque dopo la visita di Stato del presidente Usa, Donald Trump, atteso nel Regno dal 3 al 5. E potrebbero volerci in tutto sei settimane prima della scelta di un nuovo leader Tory. Un tempo in cui May potrebbe, stando al Times, tentare ancora di proporre ancora un voto parlamentare sulla Brexit.
La premier britannica Theresa May ha annunciato le dimissioni da leader del partito conservatore, che saranno effettive il 7 giugno. May ha espresso “rammarico” per non essere riuscita ad attuare la Brexit, che verrà portata avanti dal suo successore.
Dopo il successo di After arriverà il 2 settembre nei cinema in Italia il secondo capitolo della saga tratta dai libri di Anna Todd, After 2. Prosegue il racconto del turbolento rapporto tra Tessa e Hardin, protagonisti di questa storia che sul grande schermo sono interpretati da Josephine Langford e Hero Fiennes Tiffin. Al cast, per questo secondo film, si è aggiunto Trevor (Dylan Sprouse), colui che sconvolgerà definitivamente i piani di Tessa e che è la vera novità di questo film, trattandosi di un personaggio che non esiste nei racconti originali e che, come ci ha spiegato Anna Todd in un'intervista, rimpiazza il personaggio di Zed. In occasione del lancio di After 2, girato prima della pandemia di coronavirus, Fanpage.it ha avuto modo di intervistare i tre protagonisti del film in videoconferenza. Josephine, Hero e Dylan hanno raccontato l'esperienza del set e il loro modo di leggere una storia che ha appassionato prima migliaia di lettori e poi altrettanti spettatori. La prima cosa evidente di questo After 2 è la new entry, Dylan Sprouse. Vorrei chiedere a Josephine e Hero la prima impressione che avete avuto nel lavorare con lui. Potete essere politicamente corretti, ma non siete obbligati. Hero: Sono stato fortunato ad averlo conosciuto prima del film, abbiamo avuto modo di avvicinarci prima che iniziassimo a lavorare insieme. Mi ricordo il primo giorno di set assieme, Dylan era impegnato in una scena da solo, giusto un paio di battute che avrebbe potuto anche cambiare. Quei venti minuti sono stati divertentissimi, ogni singolo take sembrava scritto per uno spettacolo di stand up comedy. Spero di riuscire a rivederli e devo dire che sono rimasto subito impressionato. Josephine: La prima impressione è stata "OK, è molto elegante" perché aveva questa t-shirt infilata nei jeans… In ogni caso credo sia una persona molto genuina e lavorare con lui è stato meraviglioso. Dylan: Entrambi molto gentili, vi ringrazio. Dylan sei il nuovo ingresso nel cast e probabilmente il tuo personaggio, Trevor, è il più lontano da quelli raccontati nei libri di Anna Todd. Sconvolgi gli equilibri di Tessa e sei la causa definitiva della sua crisi. Di base sei il cattivo di turno, sei d'accordo con questa definizione e come ti sei trovato nel ruolo? Dylan: Non so se possa essere definito "il cattivo" e non credo i personaggi si dividano in buoni o cattivi, ci sono molte zone grigie. Certamente il mio è un personaggio complica le dinamiche della storia, penso però che Trevor non sia una persona negativa. Rappresenta qualcosa di molto differente da Hardin, è molto focalizzato sul suo lavoro, punta a migliorare se stesso, la sua vita, il rapporto con la sua famiglia, i suoi amici. Credo che in un certo senso Tessa venga inclusa in questi suoi progetti e inconsapevolmente questo lo porti a intromettersi tra lei e Hardin.
Josephine Langford, Hero Fiennes Tiffin e Dylan Sprouse sono i protagonisti di After 2, secondo capitolo della saga letteraria scritta da Anna Todd. In un’intervista a Fanpage.it i tre raccontano l’esperienza sul set e il loro rapporto con i personaggi e le differenze tra il film e il libro da cui è tratto.
Il prossimo 14 maggio uscirà il suo secondo disco ufficiale, e Giordana Angi l'ha annunciato con la collaborazione più importante dell'intero progetto: "Tuttapposto" con una delle regine della musica italiana, Loredana Bertè. Il singolo pubblicato nelle scorse ore è una scossa di energia, un brano uptempo estivo che analizza tutta l'evoluzione personale della cantante negli ultimi due anni, ma tocca tutti. Il messaggio, la voglia di riabbracciarsi e rimanere appiccicati, far ritornare il contatto fisico al centro delle interazioni umane, viene ripetuto con immagini come "Staremo tutti appiccicati, che ce lo leggi in faccia, vogliamo stare appiccicati, ci toccano le braccia". Staremo tutti appiccicati che ce lo leggi in faccia vogliamo stare appiccicati ci toccano le braccia ci metteremo tutti in fila in fila per la fila si paga pure il sole se arriva anche quest’anno E ritorniamo nelle strade siamo migliori anche a ballare allora twist twist e allora twist again E’ tuttapposto, tuttapposto con il cuore e le ossa rotte ma va tutto bene, si tutto bene e vado a destra poi a sinistra e se sto male faccio festa, senza di te e anche senza di me è tuttapposto, tuttapposto con il cielo e il naso rotto ma va tutto bene Perchè la vita è troppo breve per fare tutti i giorni quello che non ti conviene e credere ai ritorni io mi tesserò una tela una tela per la vela si paga pure il tempo e non te lo ridanno E ritorniamo nelle strade siamo migliori anche a ballare allora twist twist e allora twist again E’ tuttapposto, tuttapposto con il cuore e le ossa rotte ma va tutto bene, si tutto bene e vado a destra poi a sinistra e se sto male faccio festa, senza di te e anche senza di me è tuttapposto, tuttapposto con il cielo e il naso rotto ma va tutto bene E’ tuttapposto, tuttapposto con il cuore e le ossa rotte ma va tutto bene, si tutto bene e vado a destra poi a sinistra e se sto male faccio festa, senza di te e anche senza di me è tuttapposto, tuttapposto con il cielo e il naso rotto ma va tutto bene sì tutto bene è tuttapposto, tuttapposto con il cuore e le ossa rotte ma va tutto bene, si tutto bene
A due anni di distanza dal suo disco d’esordio “Voglio essere tua”, l’ex concorrente di Amici Giordana Angi ha annunciato il suo secondo album in studio, in uscita il prossimo 14 maggio: “Mi muovo”. La cantante ha anticipato l’uscita dell’album, con il primo singolo estratto: “Tuttapposto” con la collaborazione di Loredana Bertè.
Per Flavio Briatore è il momento delle rivendicazioni. Dopo che la Cassazione ha annullato con rinvio il sequestro del suo Force Blue, yacht confiscato dalla Guardia di Finanza nel 2010 con l'accusa di evasione fiscale da 3,6 milioni di euro, l'imprenditore si sfoga in un'intervista rilasciata al Corriere: "Ho trovato nella Cassazione – dice Briatore – un giudice indipendente che valuta senza pregiudizi. È la seconda volta che lo fa. Poi, rinvia in Appello e, in Appello mi danno sempre torto. I miei avvocati, nella loro pur lunga esperienza, hanno rara memoria di due annullamenti e due condanne". Nel frattempo, nonostante l'andamento altalenante della vicenda giudiziaria, lo yacht confiscato di Flavio Briatore è stato messo all'asta, nonostante i suoi legali abbiamo provato a evitarlo con tre istanze. Alla fine l'imbarcazione è stata comprata da Bernie Ecclestone, ex patron della Formula 1 e amico di Briatore: "L’hanno svenduta a sette milioni […] il Force Blue valeva circa 20 milioni di euro […] Chiunque dovesse vincere, è stato fatto un danno enorme o a me oppure allo Stato".
Dopo che la Cassazione ha annullato con rinvio il sequestro del suo yacht, Flavio Briatore parla di un processo che va avanti da oltre 10 anni e di ingiustizie subite: “I danni morali che ho subito sono incalcolabili. Se per lavorare non avessi avuto capitali miei, sarei fallito. Io sono fortunato, ma una persona con meno mezzi ne esce distrutta”.
Il silenzio di Stefano De Martino e il suo non esporsi di fronte al comunicato stampa della moglie che annunciava la separazione in corso, potrebbero aver dato i loro frutti. Sì perché Belén Rodriguez e quello che si credeva fosse il sui futuro ex marito sono tornati a indossare la fede. All’anulare della mano sinistra, e solo da qualche giorno, entrambi indossano la vera nuziale, il pegno d’amore che si scambiarono il 20 settembre del 2013, nel corso di una cerimonia che divenne in breve l’evento italiano dell’anno. A fine dicembre, la Rodriguez aveva tolto la fede, sfoggiando l’anulare nudo a testimonianza del suo desiderio di solitudine (desiderio realizzato visto che la showgirl ha smentito di avere un altro flirt in corso). Adesso qualcosa potrebbe essere cambiato e i due sono tornati a indossare gli anelli.
Potrebbe esserci un ritorno di fiamma in corso tra Belén Rodriguez e Stefano De Martino. La showgirl e quello che si credeva fosse il suo futuro ex marito sono tornati a indossare la fede all’anulare sinistro.
Harry e Meghan Markle sono genitori per la seconda volta: è nata Lilibet Diana, la secondogenita dopo il primo figlio Archie, che ha visto la luce nel maggio 2019. I duchi di Sussex hanno scelto un nome che omaggia due donne importanti nella vita del principe Harry, la bisnonna la Regina Elisabetta II e l'adorata mamma scomparsa Lady Diana. "Lili", così è già stata ribattezzata dai media la royal baby, è nata venerdì 4 maggio alle 11.40 al Santa Barbara Cottage Hospital, in California, ma l'annuncio ufficiale è arrivato solo nella giornata di domenica. Mamma e figlia stanno bene e sono a riposo nella loro abitazione, come fanno sapere fonti ufficiali vicine alla coppia. "Lilibet" è un tributo alla Regina Elisabeth, nonna di Harry, che da bambina veniva chiamata amorevolmente con questo soprannome da parte dei membri della famiglia reale. Un gesto d'amore nei confronti della Regina, ma anche del marito e principe Filippo morto lo scorso aprile. Non a caso inoltre, Elisabetta II ha lasciato una nota scritta a mano sulla bara del marito, firmata proprio "Lilibet". Si pensa che Filippo fosse l'ultima persona nella vita della Regina a chiamarla affettuosamente con quel nome. Il secondo nome della bambina omaggia invece Lady Diana, l'adorata madre del principe Harry, che morì nel tragico incidente d'auto nel 1997, a Parigi. Non è la prima volta che nella famiglia reale viene reso omaggio alla Principessa del Galles, visto che prima dei Harry e Meghan già il principe William e Kate Middleton avevano deciso di dare, alla secondogenita, il nome di Charlotte Elizabeth Diana. I dichi di Sussex hanno annunciato la nascita della bimba con una nota ufficiale piena d'amore e gratitudine: "Il 4 giugno siamo stati benedetti con l'arrivo di nostra figlia, Lili. Lei è più di quanto avremmo mai potuto immaginare e rimaniamo grati per l'amore e le preghiere che abbiamo sentito da tutto il mondo. Grazie per la vostra continua gentilezza e supporto durante questo momento molto speciale per la nostra famiglia.”
Meghan Markle e il principe Harry hanno annunciato la nascita della loro seconda figlia Lilibet Diana Mountbatten-Windsor. Un nome, che è anche un atto di amore nei confronti di due donne importanti nella vita del principe, ovvero la nonna Regina Elisabetta e l’adorata mamma Diana, scomparsa nel tragico incidente d’auto del 1997. La piccola è nata il 4 giugno a Santa Barbara, in California. Ecco il significato del suo nome.
Lo scorso 10 novembre i Beady Eye hanno pubblicato il download gratuito del loro singolo d'esordio ‘Bring The Light‘. Ora è arrivato anche il videoclip del brano che è fortemente ispirato alla musica rock n' roll anni Sessanta con echi dei Rolling Stones e dei Beatles. Caratteristica che rende la nuova band di Liam Gallagher radicalmente diversa dai suoi Oasis sono le tre coriste in abito bianco che si dedicano alle seconde voci. Nei giorni scorsi vi avevamo dato la notizia che i Beady Eye avevano pubblicato il loro primo inedito musicale online . Liam, insieme agli ex Oasis, Gem Archer, Andy Bell e Chris Sharrock hanno già ultimato il loro primo album sotto la supervisione di Steve Lillywhite, tuttavia ancora non è stata comunicata la data di uscita, ne tantomeno il titolo del primo lavoro dei Beady Eye che si sono formati, come sappiamo, dallo scioglimento degli Oasis dopo l'abbandono di Noel Gallagher, dopo una furiosa lite con Liam. A tal proposito è intervenuto l'ex discografico della vecchia band dei fratelli Gallagher, Alan McGee, che ha rivelato che a suo parere Noel e Liam faranno pace "tra quattro/cinque anni" per poi dar vita ad una clamorosa reunion degli Oasis: "Penso che i fratelli faranno pace. Vedrete che faranno pace, ne sono certo. Cioé, sono fratelli. Anch'io ad esempio non ho voluto più vedere mia sorella per anni e adesso invece siamo molto uniti". Lo stesso McGee ha difeso i Beady Eye dalle critiche rivoltegli dai fan su vari siti e social network dopo aver ascoltato ‘Bring The Light'. La parola che si legge più frequentemente è "delusione". Ma l'ex discografico, che ha dato i natali nel 1993 con la Creation agli Oasis, ha detto che la gente non dovrebbe giudicare la band su una sola canzone e ha dichiarato che non vi era alcun dubbio che i Beady Eye si riveleranno una grande band.
Tuttavia alcuni fan si sono detti delusi da questo prima canzone della nuova band di Liam Gallagher.
Eccoci qua a parlare, ancora una volta, di sessismo e di come alcuni rapper continuino a vivere in un mondo in cui le donne sono tutte put*ane, in cui il sesso è solo quello dell'immaginario porno, con il potere maschile che sottomette quello femminile, di come, in pratica, il maschio è alfa e la donna oggetto. È una discussione che prosegue da tempo e andrà avanti ancora per molto, ma soprattutto è argomento scivoloso, perché solitamente usato da chi non ha alcun rapporto col genere (se non saltuario) per colpire in toto quello che è uno dei territori più interessanti, stimolanti della musica italiana e mondiale. Insomma, l'argomento machismo è uno dei tanti che tocca il rap, ma è anche uno di quelli che talvolta è bene affrontare. Soprattutto quando gli effetti si ripercuotono anche al di fuori dell'album, come sa bene Margherita Vicario. La cantautrice, infatti, nei giorni scorsi aveva criticato un verso di una canzone inclusa nel nuovo album di Emis Killa e Jake La Furia ("Il mood è schivare le vipere, mettere il cazzo in queste fighe infime, finché non muoio di AIDS o sifilide" in "Sparami") scrivendo in una storia: "(…) Dai biscottini siete anacronistici, dei kamikaze anacronistici, trattatela bene la figa che è la cosa più preziosa del mondo". In un'intervista a Fanpage.it Emis Killa ha spiegato di essere "stufo di spiegarle queste cose (…). Non c'è niente da spiegare, la gente parla così, è inutile che facciamo gli ipocriti: se vai al bar, se vai in qualsiasi ambiente, ma in realtà anche se vai in qualsiasi ufficio, sono frasi che si dicono, quando parli con l'amico… le dicono gli uomini, le dicono le donne". E aggiungendo che però "se la fa il rapper, subito ‘perché hai detto questa roba'". Ha ragione, ma il punto è che se il rapper subisce maggiori richieste di chiarimento rispetto al ragazzo per strada è perché ha un pubblico, ha una platea enorme di persone che lo ascoltano, un po' come quando al GF viene escluso Leali per aver detto "Ne*ro". Non ce ne frega niente di contestualizzare. Non sempre, almeno. La complessità del parlare di questa cosa spesso deriva anche dal fatto che molti di questi artisti li conosciamo bene, musicalmente, e spesso e volentieri ci piacciono le loro canzoni o comunque ne apprezziamo tanti aspetti, ma quando ci si ritrova davanti a questa rappresentazione della donna cascano le braccia e ci si incazza anche perché è un topos del genere e quindi lo si ritrova praticamente sempre. Della questione, in verità, se ne sta parlando tanto in questi ultimi anni ma spesso lo si fa con una superficialità impressionante. Lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle discutendone anche in tv, difendendo la libertà d'espressione e cercando anche di spiegare quanto una canzone sia spesso come un racconto, talvolta disturbante. Ma questa storia del racconto sta diventando sovente un alibi dietro il quale nascondersi dopo aver subito critiche. Ovviamente l'arte non si censura, ma la si può criticare. Si può criticare questo racconto che alcuni rapper fanno della donna? Sì. Si può criticare il machismo insito in una fetta di genere? Sì. E lo si può fare in modo tale da creare quantomeno una discussione tra persone adulte? Si potrebbe, si dovrebbe, ma a questo punto entrano in gioco, oltre agli artisti – che bene o male si assumono la responsabilità di quello che dicono – anche i fan. Quelli, per esempio, che stanno subissando la pagina Instagram di Margherita Vicario di offese, una shitstorm di offese sessiste che la cantante ha "denunciato", con molta leggerezza, c'è da dirlo, senza farne drammi, ma cercando di stare sul punto, in alcune storie su Instagram. Ragazz* adult* o meno che si sentono in diritto di andare sulla pagina IG di una cantante che ha criticato una barra dei loro beniamini e insultarla: "Ti zittisco Put*ana" o "Stai scialla che Emis non lo mette il caz*o in una presa male come te", "Sparate mpetto" o il capolavoro di quello che in DM le aveva scritto, mesi fa, quanto la stimasse e poi improvvisamente "A fallita, sciacquati la bocca prima di parlare di Emis". Insomma, il punto è anche questo, veramente qualcuno ha voglia di avere fan che arrivano a fare questo, a dire questo? In quanti esprimeranno solidarietà a Margherita Vicario? Come detto, negli ultimi anni il problema si è posto, sui giornali e nelle trasmissioni tv, ma lo si è fatto principalmente quando è avvenuto un qualche caso di cronaca e il rap e la trap – una volta erano Marilyn Manson e il metal, prima ancora il rock ‘n' roll etc. – diventano improvvisamente argomento di discussione, soprattutto da stigmatizzare. È materiale da maneggiare con cura, affrontato troppo spesso da persone che non hanno mai ascoltato due album rap per intero o più di qualche sporadica canzoncina pop scambiata per rap. C'è voglia di semplificare, di tagliare con l'accetta, di seguire il populismo becero, senza analizzare sul serio e per bene quello che avviene nel mondo del rap (che è un mondo ampio e variegato in cui si portano avanti battaglie sociali importanti, all'estero, ma anche qui da noi). È vero, anche, però, che spesso alcuni testi rientrano in una dinamica che è difficile da scardinare, un po' come quando affrontiamo una pigrizia linguistica dovuta a millenni di società patriarcale. Ed è altresì vero che comincia a essere sempre di più – ancora di più – insopportabile dover continuare ad ascoltare questa roba. A domanda precisa i rapper rispondono, talvolta "Se non ti piace non ascoltarla" che è un po' una risposta di merda. La risposta più onesta è quella di Emis (che piaccia o meno), perché il bello è che mai, almeno per quanto mi riguarda, qualcuno si è preso la responsabilità di dire: "Penso quello che rappo, quella storia delle donne? La penso così", ma quando arriva la domanda è sempre una questione di racconto, di storytelling, insomma, sono sempre wannabe intellettuali che raccontano la "realtà" (quale realtà, poi, vallo a capire!). Eppure, vi sveliamo un segreto, spesso e volentieri lo capiamo quando cantate la realtà, quando cantate la rappresentazione della realtà e quando semplicemente vi credete fighi. Abbiamo letto Céline, abbiamo letto libri horror/fantascienza, abbiamo letto libri, visto film e ascoltato canzoni disturbanti, conosciamo molto bene il filone pulp, anche quello italiano, anzi forse voi non avete mai letto l'attacco fulminante di Superwoobinda di Aldo Nove: "Ho ucciso i miei genitori perché usavano un bagnoschiuma assurdo, Pure & Vegetal".
Nelle barre di tante canzoni rap, è costante un racconto di una realtà principalmente machista, con l’uomo alfa a farla da padrone e la donna, spesso oggettivizzata, e relegata a ruolo di “bitch”. Nel rispetto della libertà dell’arte e contro ogni censura, possiamo dire che questo racconto ci ha stancato?
Roma-Sassuolo è la partita valida per la 3^ giornata di campionato di Serie A. Il fischio d'inizio è previsto alle 20.45 presso lo stadio Olimpico di Roma. I giallorossi allenati da José Mourinho sono reduci da due vittorie consecutive nelle prime due giornate, contro Fiorentina e Salernitana. Avvio di campionato positivo anche per gli emiliani di Dionisi, a quota 4 punti dopo la vittoria in casa dell'Hellas Verona e il pareggio casalingo con la Sampdoria. Terminati entrambi in parità i due precedenti della scorsa stagione. I due allenatori si sfidano per la prima volta in carriera, con Mourinho che festeggia la panchina numero 1000. Lo Special One ritrova Zaniolo dopo la squalifica ma deve fare i conti con qualche dubbio di formazione, soprattutto in difesa (Mancini e Viña out con le rispettive nazionali). Il Sassuolo potrebbe puntare sulla giovanissima coppia d'attacco Raspadori-Scamacca ma occhio al rientro di capitan Berardi. Qui tutte le informazioni su dove vedere la gara in tv e scoprire le probabili formazioni. Roma-Sassuolo non sarà trasmessa in diretta TV da Sky ma sarà disponibile in streaming solo su DAZN. La soluzione più semplice per guardare DAZN sulla TV è scaricare l’app ufficiale del servizio sul proprio Smart TV, a patto che quest’ultima sia supportata. Se non si è in possesso di una Smart TV, bisognerà possedere uno dei dispositivi supportati da DAZN. Ecco la lista completa: Amazon Fire TV, Amazon Fire TV Stick, TIMVISION Box, Apple TV, Google Chromecast, Playstation 5, PlayStation 4 Pro, Xbox One One S, Xbox One X, Xbox Series X . La sfida tra Roma e Sassuolo sarà trasmessa solo da DAZN. Il servizio di streaming, diventato broadcaster principale della Serie A a partire da questa stagione, trasmetterà in esclusiva la sfida tra giallorossi e neroverdi. DAZN metterà a disposizione dei suoi abbonati la partita sul proprio sito e sulla propria app, a cui si potrà accedere sia da device fissi come la Smart TV, sia da quelli mobili come smartphone, tablet e notebook. La sfida tra la Roma e Sassuolo è in programma domenica 12 settembre, con fischio d'inizio previsto alle ore 20:45. Il terzo turno di Serie A si disputerà nella grande cornice dello Stadio Olimpico. Si tratta dell'unico posticipo della domenica sera. Nello stesso giorno, qualche ora prima, si disputerà il big-match Milan-Lazio, alle ore 18. L'allenatore della Roma Josè Mourinho deve fare i conti con qualche problema di formazione per colpa degli impegni con le Nazionali. Mancini e Viña sono in forte dubbio ma il primo dovrebbe recuperare. Pronti Kumbulla e Calafiori ma dovrebbe esserci il rientro di Smalling, assente da inizio stagione insieme a Spinazzola. In attacco Zaniolo torna in campo dopo la squalifica, da valutare solo Pellegrini, che ha abbandonato il ritiro dell'Italia a scopo precauzionale. L'allenatore del Sassuolo Dionisi dovrebbe puntare ancora su Raspadori come punta centrale e mandare in campo per la prima volta in questa stagione Berardi. A centrocampo si va verso la conferma della coppia composta da Frattesi e Maxime Lopez. Roma (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Smalling, Calafiori; Cristante, Veretout; Zaniolo, Lo. Pellegrini, Mkhitaryan; Abraham. All.: Mourinho
Roma e Sassuolo tornano in campo per la 3^ giornata di Serie A dopo la sosta per le Nazionali. La partita è in programma allo Stadio Olimpico di Roma domenica 12 settembre alle 20.45. Sarà possibile seguirla in diretta TV e streaming solo su DAZN. I giallorossi di Mourinho cercano la terza vittoria consecutiva con tanti dubbi di formazione. Ecco tutte le informazioni sul match: probabili formazioni, orario e dove vederla.
Il caldo record sta duramente colpendo l’Europa, gli ultimi aggiornamenti parlano di uno scioglimento preoccupante dei ghiacciai della Svizzera pari a 800 milioni di tonnellate d’acqua in solo 14 giorni, cioè in seguito alle ultime due ondate di calore di giugno e luglio 2019. Ma cosa sta succedendo? Capiamo insieme gli effetti devastanti del riscaldamento globale che sta provocando danni enormi all’Europa, dagli incendi in Siberia allo scioglimento dei ghiacciai in Groenlandia e Svizzera. Europa sotto l’attacco del caldo record. Quello di luglio 2019 è stato il mese più caldo da quando abbiamo iniziato a segnare le temperature e si posiziona subito dopo il giugno 2019 più caldo di sempre. Questo incremento importante delle temperature sta provocando enormi danni all’ambiente, danni che possono non sembrarci un problema nostro, ma che in realtà hanno pericolose conseguenze sulla nostra vita. Dopo gli incendi che stanno devastando Groenlandia, Siberia e Alaska e dopo lo scioglimento dei ghiacciai della Groenlandia che corre ad una velocità superiore a quella prevista, adesso tocca alla Svizzera. Stiamo ‘perdendo’ la Svizzera. Nei giorni scorsi, Matthias Huss, glaciologo a capo della GLAMOS, ha pubblicato un tweet preoccupante che fotografa la situazione attuale dei ghiacciai in Svizzera. “I ghiacciai svizzeri hanno perso circa 0,8 miliardi di tonnellate di neve e ghiaccio proprio durante le due ondate di calore di fine giugno e della settimana scorsa. Assolutamente eccezionale per un periodo di soli 14 giorni in totale! E l’estate non è ancora finita…”.
I ghiacciai della Svizzera si stanno pericolosamente sciogliendo: hanno perso 800 milioni di tonnellate di acqua in soli 14 giorni, cioè in seguito alle ultime due ondate di calore di giugno e luglio 2019. Vediamo insieme cosa sta succedendo e perché questo evento sia associabile agli incendi in Siberia e allo scioglimento dei ghiacciai in Groenlandia: è colpa del riscaldamento globale.
Frank Ribery si gode il meritato riposo dopo le fatiche dei Mondiali 2010. La Nazionale francese, così come quella italiana, ha deluso le aspettative dei propri tifosi. Eppure, nonostante il fallimento, il calciatore è stato avvistato insieme alla sua famiglia sule spiagge di Formentera. In questi ultimi mesi la star del calcio francese è stata al centro di una vera e propria bufera mediatica dovuta alla baby escort Zahia Dehar, che al momento dei loro incontri aveva appena 17 anni. Lo scandalo di natura sessuale costerà al calciatore molto probabilmente una multa di 40mila euro e il rischio di trascorrere tre anni in prigione. Il pericolo però non sembra influire sul buon umore della famiglia Ribery. Prova ne è il fatto che marito e moglie sono stati immortalati a Formentera in atteggiamenti di reciproca attenzione e tenerezza, come se nulla fosse successo. Ma in realtà su Ribery pesa un’enorme spada di Damocle. Una fonte giudiziaria ha infatti affermato: “Frank ha ammesso di aver avuto rapporti sessuali con la ragazza nell'arco di diversi mesi, ma nega di sapere che era minorenne. Questo potrebbe seriamente danneggiare la sua carriera, e lo stesso vale per gli altri giocatori”. E mentre Ribery tenta di dimenticare le sue disavventure in Spagna, altri vip di casa nostra hanno scelto Formentera come meta estiva. Costanza Caracciolo e Alessandro Fogacci si godono insieme la sabbia calda tra coccole e sguardi languidi. La stessa Barbara Berlusconi con Giorgio Valaguzza e figli è stata pizzicata a Formentera durante il periodo caldo. Mentre Belen Rodriguez hot e Fabrizio Corona nudo ci hanno tenuto a far salire la temperatura della località iberica con i loro siparietti erotici. E restando in tema di calde temperature, Frank Ribery, dopo l’eliminazione della Francia, si è scusato pubblicamente dichiarando: “Non siamo stati buoni, non abbiamo sudato tanto quanto avremmo dovuto fare”. Ed è forse per tale motivo che il calciatore ha deciso di trascorrere il resto delle sue vacanze sotto la calura estiva. Foto: Daily Mail
Frank Ribery trascorre le sue vacanze estive a Formentera con la famiglia.
Ieri sera è andata in onda su Canale 5 la sesta puntata del reality dedicato ai personaggi più o meno noti del mondo dello spettacolo, il Grande Fratello Vip. A far parlare sono stati i tre nuovi concorrenti, Carmen Russo, Corinne Cléry e Raffaello Tonon, quest'ultimo apparso completamente trasformato, ma anche Cecilia Rodriguez, apparsa in puntata solo con una giacca doppio petto. Gli utenti del web, però, non si sono lasciati sfuggire nulla e hanno notato il nuovo look di Giulia De Lellis, nelle settimane scorse finita spesso al centro delle polemiche proprio per i suoi outfit. Dopo l'abito-pigiama, quello che somigliava a un sacchetto dell'immondizia e la gonna trasparentissima che lasciava l'intimo in mostra, la De Lellis ha stravolto il suo look. Durante la puntata di ieri del GF Vip ha infatti sfoggiato un minidress di paillettes firmato Guess a righe rosse e nere accollato e a maniche lunghe, anche se lasciava le gambe in bella mostra. Per completare il tutto ha scelto dei décolleté neri dal tacco vertiginoso firmati Louboutin e ha tenuto i capelli legati in un'acconciatura raccolta con dei ciuffi che le cadevano sul viso. Come ogni settimana, l'outfit della fidanzata di Andrea Damante ha scatenato innumerevoli critiche. Sono stati molti gli utenti del web che, fin dai primi minuti della puntata del GF Vip, hanno cominciato a commentare il look "rosso-nero" dell'ex corteggiatrice di "Uomini e donne". "Indossa un abito del Milan", "Si è vestita come Freddie Kruger", "Come se stesse ancora al derby di ieri", sono solo alcuni dei post ironici e divertenti condivisi su Twitter. A quanto pare, gli utenti non riescono proprio ad accettare il fatto che si sia definita "esperta di tendenze", secondo loro a ogni puntata è vestita sempre peggio.
Giulia De Lellis è una delle grandi protagoniste della seconda edizione del GF Vip e ieri sera ha sfoggiato l’ennesimo look finito al centro delle polemiche del web. La fidanzata di Damante ha infatti indossato un minidress di paillettes rosse e nere in stile “tifosa del Milan”.
Ancora maltempo a Milano e in Lombardia. La protezione civile regionale per la giornata di oggi, mercoledì 14 luglio, ha diramato un'allerta meteo gialla. Nel pomeriggio infatti potrebbero esserci temporali forti che interesseranno sia la provincia milanese, che altri capoluoghi. In particolare l'allerta interesserà: i Laghi e le Prealpi Varesine, il Lario e le Prealpi Occidentali, le Orobie Bergamasche, i Laghi e le Prealpi Orientali e il Nodo Idraulico di Milano. La misura partirà a mezzogiorno e terminerà alle 20 di stasera. Per la giornata di domani, giovedì 15 luglio, il tempo dovrebbe subire un miglioramento. Stando all'ultimo bollettino diramato da Arpa Lombardia, si prevede cielo nuvoloso o molto nuvoloso sulle Alpi. Seguiranno poi schiarite nelle aree occidentali. Deboli precipitazioni si avranno sulle montagne settentrionali e sulle Alpi e Prealpi orientali. Le temperature minime e massime saranno in rialzo: le prime andranno tra i 15 e i 19 gradi centigradi le seconde invece tra i 25 e i 29 gradi centigradi. In pianura invece potrebbero essere registrate delle ondate di calore che potrebbero causare dei disagi. Nel capoluogo meneghino si avrà cielo nuvoloso con temperature in leggero aumento: le minime saranno attorno ai 17 gradi centigradi mentre le massime attorno ai 28 gradi centigradi.
Per la giornata di oggi, mercoledì 14 luglio, è stata diramata un’allerta meteo gialla per temporali forti: l’allerta interesserà sia il comune di Milano che altri territori lombardi. Durerà fino alle 20 di stasera. Domani sia in Lombardia e a Milano è previsto solo cielo nuvoloso, ma non saranno previste precipitazioni.
Estate storica per il Barcellona che ha salutato Leo Messi. Il passaggio dell'argentino al Psg è stato l'affare più sorprendente dell'ultima sessione di trattative. In casa blaugrana non hanno più voglia di guardarsi indietro e per questo hanno deciso di assegnare la maglia numero 10, che dopo 13 anni cambia padrone. I catalani attraverso un video sui propri canali social hanno comunicato che sarà Ansu Fati il nuovo 10 della formazione guidata da Ronald Koeman. Un sorridente Ansu Fati riceve una maglia del Barcellona, su cui come per magia dopo qualche secondo compare il suo nome e soprattutto il numero 10. Così il Barcellona ha presentato al mondo l'erede di Leo Messi, il calciatore che avrà il compito almeno a livello numerico di non far rimpiangere La Pulce. Un'ulteriore svolta epocale in casa blaugrana: fa un certo effetto vedere il 10 non associato al nome dell'argentino dopo 13 anni di emozioni e successi. Non una scelta casuale visto che Ansu Fati è considerato uno dei giocatori più promettenti della squadra, pronto a dimostrare il suo valore dopo un'annata complicata a causa degli infortuni. Un’investitura importante per Ansu Fati che dal canto suo ha cambiato spesso e volentieri maglia nella sua esperienza al Barcellona. A livello giovanile ha indossato le casacche numero 18, 17 e 11, per poi in prima squadra passare al 31 e al 22. Ora un 10 pesantissimo per un ragazzo però che ha già dimostrato di non avere alcun timore reverenziale.
Il Barcellona ha ufficializzato l’assegnazione della maglia numero 10 ad Ansu Fati. Il giovane talento spagnolo dunque indosserà la pesante casacca rimasta senza padrone dopo l’addio di Leo Messi, passato a sorpresa al Paris Saint-Germain. Dopo 13 anni dunque toccherà al classe 2002 non far rimpiangere l’argentino.
E' uscito da poco più di un anno l'ultimo album di Gigi D'Alessio, dal titolo 6 come sei. E molto presto, a partire dal 12 giugno il celebre cantautore napoletano inizierà un tour che lo porterà ad esibirsi un po' in tutta Italia per presentare i suoi brani più celebri e quelli più recenti. Ma nel frattempo Gigi D'Alessio non se ne sta con le mani in mano. E così ecco che da venerdì 21 maggio sarà possibile ascoltare per radio Vita, il nuovissimo singolo di Gigi D'Alessio, che precede il nuovo album Semplicemente Sei, in arrivo il prossimo 8 giugno. Stando alla descrizione del cantautore, Semplicemente Sei in realtà è una sorta di sequel di 6 Come Sei, pervaso in un certo senso da un maggiore romanticismo rispetto al precedente, dovuto soprattutto ad un grande evento che ha segnato la vita di Gigi D'Alessio in quest'ultimo anno. Da poco più di un mese, infatti, Gigi e la compagna Anna Tatangelo sono diventati genitori del piccolo Andrea. E proprio ad Andrea è dedicato Vita, il nuovo singolo. In questo brano, infatti, D'Alessio parla di quello che prova nei confronti del proprio figlio, le attese, le speranze e le paure tipiche di un padre. D'Alessio vuole in un certo senso esprimere con questo album un tipo di rapporto che raramen
In arrivo questo venerdì in rotazione radiofonica Vita, il nuovo singolo di Gigi D’Alessio che il cantautore napoletano dedica al figlio Andrea avuto dalla compagna Anna Tatangelo.
Roberta Allegretti punta Thyago Alves sull'Isola dei Famosi 2011 e la non famosa è più che decisa a conquistare il bel modello brasiliano. Le varie avanche però vengono respinte e per Roberta il deludente due di picche sembra una certezza. Ma la NIP non si arrende e durante la nona puntata del reality di Simona Ventura riesce nel suo intento. Il principe Emanuele Filiberto sbarcato in Honduras una settimana fa, prima di tornare in Italia viene sottoposto ad una prova ricompensa. La prova è divisa in sei step e per ogni manche superata i naufraghi hanno 30 secondi in più a disposizione per mangiare le polpette. Il rampollo di casa Savoia supera tutti gli ostacoli e i naufraghi hanno a disposizione 3 minuti di tempo per mangiare, ma solo un concorrente alla volta può mangiare le polpette e solo quando deciderà di aver finito potrà chiamare un altro naufrago al suo posto. Parte l'eliminata dal pubblico Gianna Orrù e dopo di lei il resto del gruppo, però la catena s'interrompe a Thyago Alves che inizia a mangiare e non la smette più. Il tempo scade e Roberta Allegretti ed Eleonora Brigliadori non mangiano nulla. A questo punto a consolare la non famosa ci pensa Vladimir Luxuria: "A questo punto Roberta sei in diritto di baciare Thyago, così almeno senti un po' di sugo", la naufraga subito scatta e si lancia verso il modello brasiliano e lo bacia sulle labbra.
L’unica naufraga non famosa dopo aver baciato Nina Moric e Raffaella Fico, Roberta Allegretti bacia anche Thyago Alves sull’Isola dei Famosi 8.
Perché scegliere il classico Cenone di Capodanno quando si può festeggiare l'arrivo dell'anno nuovo insieme a Checco Zalone? L'iniziativa è di The Space Cinema: la notte tra il 31 dicembre e il 1 gennaio, in tutte le multisale italiane del circuito verrà proiettato in una speciale anteprima "Tolo Tolo", il nuovo film con il comico pugliese, a partire dalle ore 00:05. La pellicola sarà poi programmata regolarmente in tutta Italia a partire da 1 gennaio. "Tolo Tolo" segna il ritorno di Checco Zalone a quattro anni dal record assoluto di "Quo Vado?". Stavolta Luca Medici non è solo protagonista ma siede anche dietro la macchina da presa come regista. Al suo fianco nel cast, Barbara Bouchet, Alexis Michalik, Manda Touré, Jean Marie Godet, Eduardo Rejón, Francesco Cassano, Souleymane Silla, Fabrizio Rocchi, Nunzio Cappiello. La trama del film è incentrata su un comico napoletano che fugge a Malindi, in Kenya, dopo essere stato minacciato da un boss mafioso. La guerra, però, lo obbligherà a far ritorno in Italia percorrendo le rotte dei migranti. L'arrivo imminente di "Tolo Tolo" è stato preceduto dal video della canzone “Immigrato”, che però ha raccolto paradossalmente accuse di razzismo ed è stato considerato da molti come una rappresentazione stereotipata dei migranti. Zalone l'ha presa sul ridere e al Corriere della Sera ha risposto per le rime parlando di "psicosi del politicamente corretto": Pensare che io sia razzista è stupido. Non sono razzista nemmeno nei confronti dei salentini, che per noi baresi sono i veri terroni. E neppure con i foggiani, anche se molti di loro si sono risentiti per una canzone che ho cantato da Fiorello, "La nostalgie du bidet"[…] Chiedo scusa anche ai calabresi. Nel film c'è una battuta terribile su Vibo Valentia. […] Io di sinistra? Questo è troppo, ora mi arrabbio davvero.
L’atteso film di e con Checco Zalone sarà proiettato in anteprima la notte del 31 dicembre in tutte le multisale del circuito The Space Cinema, per un Capodanno alternativo davanti al grande schermo. Tolo Tolo, trasferta africana di Zalone già preceduta da polemiche, segna il ritorno del comico a 4 anni da Quo Vado?.
Se hai mai desiderato dormire sotto le stelle del cielo restando comodamente su un letto caldo, o se hai sempre voluto ammirare il paesaggio verdeggiante del Galles all'interno di una mitica grotta, ora puoi farlo presso Epic Retreats, un complesso di piccoli alloggi immersi nella natura e progettati da artisti e architetti di fama mondiale. Diventati famosi grazie al programma televisivo "Cabins in the Wild" con Dick Strawbridge, disponibile anche su Netflix, gli alloggi di Epic Retreats offrono un'esperienza di soggiorno unica al mondo nel primo pop-up boutique hotel del Galles. "Le nostre cabine boutique sono più di un semplice posto per riposare una testa stanca. Sono opere d'arte viventi, ispirate alle leggende dell'antico folklore gallese e ad un paesaggio forgiato nel corso di migliaia di anni.", così vengono presentati gli Epic Retreats, il cui design si ispira all'antico paesaggio del Galles ma utilizza moderne tecniche di costruzione. Il primo pop-up boutique hotel del Galles comprende otto cabine per fare glamping. Ogni unità è progettata su misura ed è il risultato di un concorso di progettazione, che ha invitato gli architetti di tutto il mondo a progettare unità glamping uniche a tema sulla mitologia, tradizione e bellezza del Galles.
Il glamping in Galles è diventato leggendario grazie agli Epic Retreats, piccoli alloggi immersi nella natura e progettati da artisti e architetti di fama mondiale che costituiscono il primo pop up hotel del paese. Diventate famose grazie al programma televisivo “Cabins in the Wild” con Dick Strawbridge, disponibile anche su Netflix, le cabine di Epic Retreats offronto un’esperienza di soggiorno unica al mondo.
Morto il deejay, musicista e produttore Erick Morillo, noto per la hit degli anni '90 "I Like To Move It". Come riferisce il sito TMZ, è deceduto a soli 49 anni in circostanze non ancora chiare. Il suo corpo è stato trovato a Miami Beach dalle forze di polizia, accorse a casa sua dopo aver ricevuto una chiamata. La sua morte arriva poche settimane dopo essere il suo arresto a Miami con l'accusa di presunta violenza sessuale. Star della musica house internazionale, Morillo ha prodotto il suo più grande successo negli anni '90 con il brano electro-dance "I Like to Move It", che pubblicò con il nome d'arte Reel 2 Real. Ha vinto per tre volte il premio come miglior deejay house ai DJ Awards ed è stato proclamato altrettante volte miglior deejay internazionale, di cui l'ultima nel 2009. Colombiano, nato a Cartagena de Indias il 26 marzo 1971, si trasferì negli Stati Uniti. Influenzato dalle atmosfere hip hop, reggae e latine, fondò con i colleghi Harry Romero e Josè Nuñez della etichetta Subliminal Records. Usò anche gli pseudonimi Ministers De-La-Funk, The Dronez, R.A.W. e Smooth Touch. Aveva collaborato tra gli altri con Boy George, Skin degli Skunk Anansie e Puff Daddy. Oltre alla celebre e già citata "I Like to Move It" (nota anche per il suo utilizzo nella colonna sonora della saga animata "Madagascar"), Morillo resta noto per brani come "Can You Feel It" e "Muevelo". La notizia della sua morte arriva a circa un mese di distanza da quanto Morillo era stato arrestato a Miami con l'accusa di violenza sessuale, per un episodio che risalirebbe al dicembre 2019. La presunta vittima ha affermato di essere andati a casa di lui dopo un deejay set di Morillo: avrebbe però resistito alle avance e sarebbe andata a dormire in un'altra stanza, per poi svegliarsi "nuda sul letto, con Morillo in piedi sul lato del letto anch'egli nudo". Il deejay inizialmente aveva negato le accuse, ma di fronte a un esame del Dna si era consegnato al suo avvocato il 6 agosto. Fino al 2012, Morillo era stato Deejay resident al Pacha di Ibiza, per tutte le estati. Fu proprio nell'isola delle Baleari che nacque una bizzarra e macabra leggenda metropolitana secondo la quale il musicista era morto in un incidente stradale nel 2002. Ne parlarono anche i media, fino a quando non si scoprì che non si trattava che di una semplice fake news.
Il suo corpo è stato trovato dalla polizia nella sua casa di Miami Beach: le circostanze della morte non sono ancora chiare. Star della musica house e noto per la sua hit anni 90 I Like To Move It, Erick Morillo era finito al centro di una controversa giudiziaria un mese fa, quando era stato accusato di violenza sessuale.
Sappiamo tutti quanto la Lady del Pop ami stupire il pubblico con i suoi costumi eccentrici ed eccessivi. L'abbiamo vista vestita con abiti di carne, con copricapo a forma di telefono e di aragosta ed ha sfilato sui red carpet con creazioni futuristiche d'alta moda di grandi designer come Mugler e Armani. Ultimamente ha scelto di affidare completamente la sua immagine allo stile estroso di Versace, sfoggiando diversi completi della maison italiana di cui è divenuta testimonial.
Dopo il vestito di carne e i cappelli a forma di telefono, Lady Gaga stupisce ancora e per Natale sfoggia un look a tema con tanto di copricapo realizzato con veri rami di abete e palline colorate.
È una giornata importante, quella di oggi, per Apple. Una giornata che da concretezza alla volontà di Steve Jobs di trasformare la sua Apple da "semplice" produttore di hardware ad azienda di servizi. Una giornata che arricchisce e solidifica sempre più l'ecosistema della mela morsicata, e lo fa con il nuovo Apple News Plus, un servizio a pagamento per sfogliare giornali e oltre 300 riviste, e con Apple Arcade, una novità che in molti definiranno "il Netflix dei videogiochi per smartphone". E se dopo aver assistito al debutto di Google Stadia, per molti Apple Arcade potrebbe sembrarne un concorrente diretto, la realtà delle cose è ben diversa. Non si tratta di un servizio di streaming di videogiochi, bensì di un vero e proprio catalogo di titoli che saranno disponibili agli abbonati, ma che dovranno essere scaricati in locale su ognuno dei dispositivi associati all'account. "L’App Store è la piattaforma più grande e amata al mondo per i videogame. Ora con Apple Arcade, il primo servizio di gaming in abbonamento per dispositivi mobili, computer desktop e tv, i giochi faranno un salto di qualità” ha dichiarato Phil Schiller, Senior Vice President of Worldwide Marketing di Apple. “Insieme ad alcuni degli sviluppatori più innovativi al mondo, stiamo lavorando alla creazione di oltre 100 giochi originali per iPhone, iPad, Mac e Apple TV. I giochi di Apple Arcade saranno adatti alle famiglie e rispetteranno la privacy degli utenti, senza pubblicità e senza acquisti in-app. Crediamo che Apple Arcade sarà accolto con entusiasmo dai gamer di ogni età.” Apple Arcade introdurrà una modalità di accesso innovativa ad una selezione di nuovi giochi che non saranno disponibili su altre piattaforme mobili o altri servizi a pagamento: anziché pagare i singoli titoli, un unico abbonamento darà ai giocatori la possibilità di provare qualsiasi gioco nel servizio, senza rischi. Dal momento che ogni gioco include l'accesso all'esperienza completa, incluse tutte le feature, i contenuti e futuri aggiornamenti del gioco, non saranno necessari ulteriori acquisti e ogni titolo sarà disponibile anche offline, con il supporto ad un controller di gioco.
Non più solo hardware, ma sempre più servizi. Dopo sette anni dalla morte di Steve Jobs, Apple consacra il pensiero del suo fondatore, evolvendo sempre più da azienda produttrice di hardware a fornitore di servizi. E così, assieme al nuovo Apple News Plus, l’ecosistema del colosso di Cupertino si arricchisce con un nuovo servizio a pagamento: si chiama Apple Arcade e permetterà l’accesso immediato ad oltre 100 giochi.
GLM Co., Ltd., una società con sede a Kyoto che sviluppa e vende veicoli elettrici, ha rilasciato un concetto di mobilità EV innovativo e rivoluzionario. Gli scooter convenzionali per la mobilità per anziani sembrano progettati semplicemente pensando alla funzione senza considerare l'estetica e per cui spesso gli anziani non li acquistano perché non si sentono a proprio agio con l'immagine che potrebbero dare a bordo dei veicoli EMS. "Volevo godermi la comodità di un EMS per il mio trasporto, ma è stato piuttosto difficile acquistarne uno", GLM è partito da affermazioni come queste per la progettazione un concetto di mobilità EV per anziani. Per l'azienda giapponese uno dei motivi per cui così tante persone si sentano a poco agio con i veicoli di mobilità per anziani sia correlato al design scadente della maggior parte degli EMS sul mercato: "In generale, gli EMS per anziani tendono ad apparire come se fossero stati progettati per gli anziani, rendendoli poco attraenti per i molti anziani che si sentono ancora giovani.", spiega la GLM, "Il concetto di design di GLM è molto semplice. Piuttosto che sentire di non avere altra scelta che acquistare un EMS dall'aspetto tipico per gli anziani solo per la funzionalità, l'azienda vuole offrire un nuovo tipo di EMS che faccia sentire le persone: "Ehi, mi piacerebbe guidarlo!". Questo è il motivo per cui l'azienda ha prestato molta attenzione al design del nuovo scooter elettrico per anziani che mitiga il passaggio dall'automobile ad un EMS.
La società di mobilità giapponese, GLM, ha svelato un nuovo concetto di scooter elettrico per i conducenti senior che non vogliono rinunciare alla comoda mobilità e dinamicità. Per affrontare questa sfida sociale, l’azienda ha prestato molta attenzione al design creando un veicolo che si ispira al passaggio da un’auto a un EMS.
Manca pochissimo, ormai, all’inizio delle riprese di “Thor: Ragnarok”, terzo capitolo dedicato alle avventure del Dio del Tuono, interpretato sempre dal granitico Chris Hemsworth. Il regista Taika Waititi è stato sempre restìo a rivelare particolari sulla trama di questo attesissimo film, e tutto quello che si sa è che sarà l’ultimo della trilogia, che la sceneggiatura è stata scritta da Christopher Yost e Craig Kyle e riprenderà dal finale di “Thor: The Dark World”, in cui veniva rivelato che Loki (Tom Hiddleston) aveva segretamente preso il trono Asgardiano camuffandosi da Odino. Nel cast, oltre Hemsworth, fino a poco tempo fa, erano stati riconfermati Tom Hiddleston (Loki), Idris Elba (Heimdall) e Mark Ruffalo (Hulk), ma in rete, sono arrivati i nomi di altre grandissime star che si sono unite al ricco gruppo.
Manca poco all’inizio delle riprese del terzo capitolo dedicato alle avventure del Dio del Tuono di casa Marvel e, oltre alle conferme, sono arrivati i nomi delle nuove e grandissime star che si uniranno al gruppo: Cate Blanchett, Tessa Thompson, Karl Urban e Jeff Goldblum. I fan sono già in delirio.
Gli appassionati del Grande Fratello sono avvertiti. L'anno prossimo andrà in onda la dodicesima edizione del reality targato Endemol. Prendete carta e penna e segnatevi questa data: 24 ottobre 2011, perchè sarà proprio in questo giorno che la porta rossa si aprirà per far entrare all'interno del loft i nuovi concorrenti. A darne l'annuncio è il settimanale di gossip Chi, diretto dalla spalla destra di Alessia Marcuzzi. Stiamo ovviamente parlando di Alfonso Signorini. Insomma sembra proprio che la trasmissione ci allieterà per un altro anno, mettendo così a zittire le voci di quanti chiedevano una chiusura anticipata. Il Grande Fratello 12 durerà nove mesi? Questa è una delle tante domande che tormentano gli amanti della trasmissione. Non si sa ancora quanto tempo durerà la programmazione, ma una cosa è certa: al reality targato Endemol sarà dedicato molto più spazio visto il successo riscosso quest'anno. E al timone ci sarà sempre Alessia Marcuzzi incinta ma confermata. "La conduttrice Alessia Marcuzzi, prima di partire per le lunghe vacanze insieme con il fidanzato Francesco Facchinetti, ha riunito a cena, da Assunta Madre, a Roma, il gruppo dei suoi autori del Grande Fratello. Insieme hanno festeggiato la riconferma della nuova edizione del programma, che partirà il prossimo 24 ottobre". Queste parole non lasciano spazio ad alcun tipo di dubbio e dobbiamo ringraziare la rivista Chi che è riuscita a mettere a tacere la nostra curiosità.
Il settimanale di gossip Chi svela, in anteprima, la data dello star del Grande Fratello 12, il reality targato Edemol aprirà i battenti il 24 ottobre 2011 e alla conduzione ci sarà sempre Alessia Marcuzzi.
L'oroscopo del giorno 2 aprile vede la Luna ancora nel segno del Cancro che si fa strada nell’opporsi a Giove e Plutone congiunti. Una forte emotività tiene testa ad un terremoto nelle abitudini. Ma come saranno le previsioni astrali per i 12 segni zodiacali con questo assetto del cielo? Scopritelo leggendo il vostro oroscopo qua sotto per amore, lavoro e salute senza dimenticarvi di sorridere con il voto e il consiglio segno per segno! Marte, lo abbiamo detto già ieri, è entrato nel segno dell’Acquario insieme a Saturno quindi si prepara a portare eros e decisioni ai segni d’aria (Gemelli e Bilancia per primi) mentre inizia ad affaticare e innervosire Leone, Toro e Scorpione a partire ovviamente dalla prima decade dei segni. Ma ecco qui, come oramai un’abitudine quotidiana, l’oroscopo del giorno di giovedì 2 aprile 2020. Sarebbe potuta essere una giornata di eros sfavillante e invece, Ariete, hai la Luna storta. Quindi ne riparliamo domani. Per oggi le energie saranno usate per darci dentro con la cyclette e il vogatore casalinghi. Il risultato è comunque che sudi! Amore: devi fare stretching erotico per rimetterti in moto dopo tanto riposo assoluto. Lavoro: Nuove idee!!Salute: op op op sei scattante. Il consiglio del giorno: Fai un elenco di cose da fare ma fanne una al giorno, non esagerare! Voto 6 e mezzo Scoccia anche a te non poter andare dall'estetista e dal barbiere come Mattarella (quanta umanità nel suo lamentarsi per il ciuffo che scappa) ma oggi per evitare di arrabbiarti con chiunque (per colpa di Marte) decidi di chiuderti in bagno e darci dentro tra scrub e fanghi per il corpo. Amore: butti le trecce dal balcone all'amato meglio di Rapunzel. Lavoro: sbuffi e metti in fondo i lavori che non hai voglia di fare. Salute: ti senti così bello che non hai bisogno di addominali. Il consiglio del giorno: per ogni dovere concediti almeno un paio di piaceri. E, si sa, tu nei piaceri sei il re! Voto 6 e mezzo Non vi si contiene più Gemelli, come lo spread in queste giornate di Borsa altalenante. Nel vostro caso Marte è arrivato a svegliarvi come si fa con gli schiaffetti con chi sta dormendo da così tanto tempo che non ha nemmeno la forza di sbadigliare. Metto su il caffè? Amore: spuntano le voglie come le gemme sugli alberi. Lavoro: tante energie pronte a farvi rimettere in pari. Salute: non sopportate la pigrizia. E meno male. Il consiglio del giorno: questa sera preparate una torta per la colazione di domani mattina. Come facevano e nonne. Voto 7 e mezzo
Nell’oroscopo del giorno 2 aprile una Luna fortissima, intensa e profonda, affronta Plutone e Giove uniti che sono pronti a farci cambiare idea, a ribaltare le stabilità e far barcollare le certezze. Che cosa succederà nel vostro oroscopo di oggi? Leggetelo nelle previsioni astrali segno per segno e giocate con il consiglio del giorno.
In fatto di stile Lady Gaga è riuscita come pochi, da che è entrata a far parte del cosiddetto show business, a dettare tendenze e rompere gli schemi. E se pensavamo di aver visto tutto, il suo nuovo look sorprenderà chi si era adagiato all'idea di un colore di capelli ormai standard. La popstar ha mostrato su Instagram l'ultima acconciatura, con la scelta di un colore che prevede alla base una dedica speciale per una persona scomparsa. Si tratta della madre di Frededic Aspiras, storico hair stylist che da sempre segue l'artista. La donna, Suzie L. Nguyen, è scomparsa lo scorso giugno e Lady Gaga ha deciso di dedicarle questa nuova acconciatura con un colore che prende proprio il nome dalla donna, "Suzie's Ocean Blonde" e che è stato evidentemente creato da suo figlio. Lo spiega proprio Lady Gaga nel suo ultimo post su Instagram: Sfoggiando il nuovo colore di @fredericaspiras che prende il nome da sua madre che è appena scomparsa" “Ti amo Freddie", la dedica all'amico aggiunta dall'artista al post, sottolineando che "questo è un glamour speciale pieno d'amore." La frequentazione professionale tra Lady Gaga e Aspiras lavorano è di lungo corso e vede i due lavorare insieme da oltre un decennio. Aspiras è l'hair stylist che si occupa di disegnare tutte le parrucche all'artista e di recente ha anche ricevuto una nomination agli Emmy per lo styling dei capelli di Gaga per il suo ruolo nella serie Tv American Horror Story. Hello Merpeople. Rocking color by @fredericaspiras named after his mother who just passed…Suzie’s Ocean Blonde. I love you Freddie 💕💕 this was extra special glamour with love 💕 🌊 A post shared by Lady Gaga (@ladygaga) on Aug 14, 2020 at 9:39am PDT
L’artista sfoggia un nuovo colore di capelli inventato da Freddie Aspiras, hair stylist, storico collaboratore e amico da più di dieci anni, che ha recentemente perso sua madre. “Ti amo Freddie”, la dedica all’amico aggiunta dall’artista al post, sottolineando che “questo è un glamour speciale pieno d’amore.”
Nella casa del ‘Grande Fratello 2019‘, Daniele Dal Moro continua a riferirsi a Cristian Imparato definendolo "checca isterica". A seguito del video circolato in queste ore, si fa sempre più concreto il rischio che la produzione decida di ricorrere a un provvedimento disciplinare per punire questo suo atteggiamento. Ma andiamo con ordine. In un video pubblicato da BitchyF.it, che ritrae un frammento della diretta del ‘Grande Fratello 2019', Daniele Dal Moro è immortalato mentre si confida con Martina Nasoni. Le spiega di essere furioso con Cristian Imparato e lo descrive come ‘una checca isterica' poi aggiunge: "Se mi incaz**, lo faccio piangere, lo faccio tremare". "Cristian ieri mi ha fatto incaz**re perché erano dieci minuti che mi urlava addosso come una checca isterica. Io non mi faccio urlare in faccia da nessuno nella mia vita. Quando ho finito di discutere e sono andato via mi giravano i co**ioni e sai perché? Perché mi sono fatto innervosire da uno scemo. Lui continuava, continuava. Io gli dicevo: ‘Mi fai parlare?' Lui ha questo modo da isterica di dialogare. Credimi che se io mi incaz** davvero lo faccio piangere, se mi incaz** davvero lo faccio tremare. Se m'incaz** davvero, credimi che trema". Già nei giorni scorsi aveva usato il termine ‘checca' per riferirsi a Cristian Imparato, accendendo la polemica tra gli spettatori. Mentre chiacchierava con Valentina Vignali e le svelava l'intenzione di nominare l'ex talento di ‘Io canto', ha dichiarato: “Quando ci sono le litigate serie dobbiamo esserci. Queste litigate da bambini. Ieri parlavo con la checca, gli ho detto: ‘Ti mangio’. Ieri per un uovo gli ho detto: ‘Ti mangio’. Io il motivo per cui nominerò Cristian non è perché mi ha nominato, ma perché la motivazione che mi ha dato mi fa capire la sua intelligenza. Questo schizza perché ho mangiato due uova. Capisci?". Non resta che attendere la puntata del ‘Grande Fratello 2019' di lunedì 29 aprile per scoprire se verranno presi dei provvedimenti nei suoi confronti. Daniele contro Cristian “che*** isterica” #gf16 #grandefratello
Al ‘Grande Fratello 2019’, Daniele Dal Moro è tornato a usare espressioni spiacevoli per definire Cristian Imparato. Il gieffino si è di nuovo riferito all’ex talento di ‘Io canto’ con l’appellativo di ‘checca isterica’. Non è detto che la produzione del reality non decida di ricorrere a provvedimenti disciplinari nei suoi confronti.
La giornata degli abbracci ci ricorda quanto sia importante entrare fisicamente in contatto, soprattutto, con le persone a cui vogliamo bene. Vediamo insieme come mai gli abbracci siano scientificamente un vero e proprio toccasana per il corpo e per la mente. Nel momento in cui ci abbracciamo, e quindi ci lasciamo fisicamente andare tra le braccia di qualcuno, nel nostro cervello viene rilasciata ossitocina, cioè l’ormone dell’amore che si dice stimoli anche l’istinto materno. Abbracciarci dunque ci aiuta a sentirci più felici e di buon umore. Studi scientifici hanno dimostrato che abbracciarsi non solo fa bene all’umore, ma anche al cuore poiché questo gesto aiuta a ridurre la pressione sanguigna e ad aumentare la frequenza del battito cardiaco. Abbracciarsi dunque ha benefici anche a livello di salute. I ricercatori hanno scoperto che, in caso di liti, abbracciarsi è un buon modo per ridurre i conflitti: come dicevamo, l’abbraccio rilascia ossitocina, che ci aiuta a tranquillizzarci ed essere più sereni. Abbracciamoci allora per ritrovare la pace. Gli stessi effetti benefici possiamo ottenerli offrendo un abbraccio a qualcuno che si trova in un momento di difficoltà.
Abbracciarsi fa bene allo spirito, poiché aiuta a migliorare l’umore, e al corpo, visto che migliora le condizioni del nostro cuore: la scienza ci svela quali siano gli effetti positivi degli abbracci e perché però non dobbiamo abbracciare chiunque. Non tutte le persone si sentono a loro agio con il contatto fisico che può provocare stress.
A 17 anni e 62 giorni Pablo Martín Páez Gavira, a tutti noto come Gavi, è diventato il giocatore più giovane ed esordire nella Nazionale spagnola: il canterano del Barcellona ci ha aggiunto una prestazione di altissimo livello, all'interno della vittoria della squadra di Luis Enrique contro l'Italia mercoledì sera a San Siro. Se Ferran Torres – autore dei due gol delle Furie Rosse – si è portato a casa il premio di MVP della prima semifinale di Nations League, il ragazzo andaluso si è preso gli occhi di tutti, grazie a statistiche impressionanti ma soprattutto ad una personalità inusuale per l'età. Nel dopo partita Gavi ha festeggiato come comprensibile nello spogliatoio spagnolo ed alcune foto postate dai giocatori sui social hanno evidenziato escoriazioni ben visibili sul petto del ragazzo. In particolare nell'immagine di una storia Instagram di Pedro Porro, si vede molto bene il segno profondo lasciato dai tacchetti di qualche azzurro. Tanto è bastato ai tifosi iberici per accusare i nostri giocatori di essersi accaniti sull'imberbe centrocampista del Barcellona. Il quotidiano AS ha dato un tono epico alla vicenda, titolando: "Le ferite di guerra di Gavi".
Il giovanissimo Gavi si è preso la scena nella prima semifinale di Nations League vinta dalla Spagna sull’Italia: il 17enne centrocampista lanciato da Luis Enrique ha stupito tutti per numeri e personalità sul palcoscenico di San Siro. Nel dopo partita tifosi e media iberici hanno sottolineato “le ferite di guerra” del canterano del Barcellona.
Al Qaeda Ad un primo esame delle informazioni da parte degli analisti dell' intelligence è emerso che bin Laden, mentre ero ad Abbottabad, continuava ad avere un ruolo diretto nelle trame degli eventuali attacchi terroristici, e come scrive il New York Times, non era semplicemente una figura ispiratrice di al Qaeda. "Ha continuato a tramare e pianificare, ad elaborare idee sugli obiettivi, e a comunicare queste idee ad altri leader di Qaeda", scrive il quotidiano americano, citando fonti ufficiali degli Stati Uniti. Le informazioni sull'attacco terroristico contro il settore ferroviario USA ha indicato che una tattica possibile era quella di manomettere le rotaie in modo da causare un deragliamento tragicamente scenografico, magari lungo un cavalcavia o un ponte, con l'obiettivo di accresce il terrore nell'opinione pubblica. Il mondo è in allerta dopo la morte di bin Laden e sta adottando tutte le misure di controllo ai potenziali obiettivi terroristici, compresi i sistemi di trasporto. Chandler ha aggiunto che il presunto complotto di al Qaeda si è basata su quel tipo di "segnalazioni, che sono spesso fuorvianti o inesatte e soggetto al cambiamento."
Dai documenti e pc rinvenuti nel rifugio di bin Laden in Pakistan è emerso che il nemico degli Stati Uniti aveva programmato un attacco terroristico al sistema dei trasporti americano.
La lunga querelle “Izzie resta o va via?” è giunta finalmente e ufficialmente ad un epilogo: l’attrice Katherine Heigl ha confermato, tramite una cover esclusiva della rivista Entertainment Weekly, il suo addio al medical drama Grey’s Anatomy. Le voci si rincorrevano già da qualche giorno, ma finora né la produzione dello show né l’entourage dell’attrice era intervenuto per smentire o confermare questi rumors. La dichiarazione della Heigl spazza così via tutti i dubbi gettando un’ombra di disperazione tra i tantissimi fan della serie costretti a mandar giù un altro, l’ennesimo, boccone amaro dopo l’addio nel finale della scorsa stagione di un altro amatissimo personaggio, quello del Dottor George O’Malley. “Sono triste, ma è quello che volevo”, è il commento dell’attrice che per sei anni ha prestato il volto alla Dottoressa Izzie Stevens. Il contratto della Heigl sarebbe scaduto tra 18 mesi, ma è stata la stessa attrice a chiedere al creatore e produttore della serie Shonda Rhimes di poter anticipare il suo allontanamento dal Seattle Grace. Il motivo di questo precoce abbandono non sarebbe la sua nascente carriera cinematografica (recentemente l'abbiamo vista in La dura verità accanto a Gerard Butler) bensì l’esigenza, come per ogni neo-mamma che si rispetti, di passare più tempo assieme alla propria famiglia. Da poco Katherine Heigl e il marito Josh Kelley sono diventati genitori adottivi della piccola Naleigh. L’arrivo della bimba ha stravolto completamente la vita della 31enne attrice: “Ho una famiglia ora, lavorare full-time non è più una mia priorità”. Chi ora si aspetta un commiato in grande stile per la dottoressa Izzie rimarrà purtroppo assai deluso. Katherine Heigl non prenderà parte agli ultimi cinque episodi della sesta stagione, come inizialmente previsto. Il commovente abbraccio tra Izzie e Karev visto nell’episodio “Mi piaci di più quando sei te stessa” (andato in onda in Italia lo scorso 8 Marzo) è di fatto l’ultima apparizione dell’attrice in Grey’s Anatomy. “So che i fans saranno dispiaciuti – conclude la Heigl -, ma dovevo fare una scelta. E spero di aver fatto quella giusta”.
Katherine Heigl conferma sulle pagine di Entertainment Weekly il suo addio a Grey’s Anatomy per dedicarsi alla sua nuova famiglia.
Sarà la presenza delle due superstar come Leonardo DiCaprio e Brad Pitt, per la prima volta insieme; sarà la bellezza di Margot Robbie, chiamata a interpretare l'indimenticata Sharon Tate che venne massacrata dalla banda di Charles Manson; sarà che ogni film di Quentin Tarantino è inevitabilmente un cult ancora prima che esca in sala. Per tutti questi motivi, insieme all'eco mediatica scatenata dalla miriade di commenti social tra gli appassionati di cinema, "C'era una volta… a Hollywood" è il grande trionfatore al box office dell'ultima settimana. Il nono film del regista italo-americano svetta in classifica con oltre 5,4 milioni di euro, di cui 4,5 milioni di euro incassati nel weekend e 1,7 milioni solo la domenica (il film è uscito mercoledì 18 settembre). Si tratta del miglior esordio italiano di sempre per Tarantino sugli schermi italiani. "C'era una volta… a Hollywood" è già il quarto film più visto della stagione 2019-20, dietro il potentissimo "Il Re Leone", "Fast & Furious: Hobbs and Show" e "It – Capitolo 2". Se va avanti così, la pellicola con DiCaprio e Pitt supererà gli incassi italiani di "Django Unchained" (che fece 12 milioni), "The Hateful Eight" (8,5) e "Bastardi senza Gloria" (9,4). In Usa, "C'era una volta… a Hollywood" è uscito a luglio e negli Stati Uniti ha incassato 138 milioni di dollari, per un totale di 344 milioni in tutto il mondo (solo "Django Unchained" ha incassato di più globalmente). Veniamo alle altre posizioni della top 10. Dietro a Tarantino, regna ancora "Il Re Leone" che è già il film più visto del 2019 e incrementa il suo vantaggio raggiungendo 36,5 milioni. Al terzo posto c'è "IT: Capitolo 2", a un soffio dai 9 milioni. Quarto è il documentario "Chiara Ferragni – Unposted", che è stato in sala solo tre giorni e ha conquistato il record di film-evento più visto nella storia del cinema italiano. Seguono "Tutta un'altra vita" con Enrico Brignano, "Angry Birds 2", "Mio fratello rincorre i dinosauri" (che ha superato la Ferragni ed è di nuovo il maggior incasso italiano in questa prima parte della stagione), "Martin Eden" e "Attacco al potere 3". In decima posizione, risale a sorpresa "Toy Story 4", che evidentemente non ha ancora finito la sua corsa ed è programmato in diverse multisale nonostante sia uscito il 26 giugno.
Il film di Tarantino con Leonardo DiCaprio, Brad Pitt e Margot Robbie conquista la vetta del botteghino italiano, con oltre 5,4 milioni incassati dal primo giorno di programmazione. Si tratta del miglior debutto del regista nei cinema italiani: se tiene il ritmo, potrebbe superare gli incassi delle sue pellicole precedenti.
Da pochi giorni Instagram ha deciso di rimuovere il conteggio dei Mi Piace sulle foto altrui per tutti gli utenti in Italia, dopo una fase di test che aveva coinvolto solamente una ristretta cerchia di iscritti. Lo scopo della sperimentazione è nobile: cercare un modo per allentare la pressione che i frequentatori della piattaforma sentono addosso giorno dopo giorno nel pubblicare contenuti in grado di ottenere un numero di Mi Piace comparabile a quello che ottengono le foto degli altri. Purtroppo però l'implementazione lascia a desiderare, e anche allo stato attuale per agli utenti restano ancora alcuni mezzi per sbirciare il numero dei cuori totalizzati dai post altrui. La versione web della piattaforma viene particolarmente in aiuto a questo scopo: in molti casi infatti l'aggiornamento che ha colpito gli utenti italiani non ha ancora coinvolto l'interfaccia dedicata ai browser, e su queste pagine Internet il conteggio dei Mi Piace è ancora ben visibile a chiunque, nelle singole pagine dei post che in quelle dei profili dell'utente desiderato, passando sopra alle foto con il puntatore del mouse. Nel caso in cui anche da browser non sia invece visualizzare il numero dei Mi Piace è possibile tentare un'altra strada: copiare l'indirizzo web del post da visualizzare dalla barra degli indirizzi e aprire una sessione di navigazione in incognito dove rincollarlo; in questo modo Instagram non saprà tecnicamente chi sta tentando di accedere al contenuto e – dal momento che i Mi Piace sono stati nascosti solo per gli utenti in Italia e in pochi altri Paesi – mostrerà l'agognata metrica; con questo metodo però non sono accessibili le pagine degli utenti con profilo privato. Meglio evitare invece di affidarsi ad app esterne presenti su Play Store o App Store. Queste ultime fanno da intermediari per il collegamento a Instagram e possono dunque visualizzare i dati dei profili e dei post altrui come se fossero utenti esterni alla sperimentazione, ma richiedono il nome utente e la password di accesso al social: cederli all'app sbagliata può voler dire perdere il controllo del proprio account.
L’intento alla base della sperimentazione avviata da Instagram in Italia e in altri Paesi è sicuramente nobile, ma l’implementazione lascia a desiderare: i Mi Piace nascosti resteranno sempre visibili grazie a stratagemmi neanche troppo complessi, almeno fino a quando Instagram non deciderà di modificare il loro funzionamento per tutti.
Era il 20 dicembre del 2006 e alle ore 23.45, dopo quasi dieci anni di atroci sofferenze, Piergiorgio Welby, simbolo italiano per la lotta contro l'accanimento terapeutico e per l'eutanasia libera, si spegne definitivamente, all'età di 61 anni. Per decenni Welby ha combattuto strenuamente contro il suo male, una distrofia fascio-scapolo-omerale che lo colpì in forma grave all'età di soli 16 anni. Negli anni '80 perse l'uso delle gambe, in seguito la patologia degenerativa lo portò a vivere costretto in un letto, senza più la possibilità di muoversi. La sua battaglia per l'approvazione di una legge che consentisse la legalizzazione dell'eutanasia cominciò all'incirca a fine anni '90 quando, nel 1997, dopo l'ennesima crisi respiratoria e la conseguente necessità di trascorrere la propria vita attaccato a un respiratore artificiale, chiese pubblicamente: "Lasciatemi morire". Da quel giorno e per i successivi 9 anni, Piergiorgio Welby e la moglie Mina, insieme all'Associazione radicale Luca Coscioni, iniziarono una lunghissima battaglia a favore della legalizzazione dell'eutanasia e per il rifiuto dell'accanimento terapeutico, una battaglia fatta di scioperi, iniziative in piazza, presentazione di leggi di iniziativa popolare. Una battaglia che, ancora oggi, a dieci anni dalla morte di Piergiorgio Welby, non è ancora stata vinta, ma anzi sembra aver subito una grossa battuta d'arresto. Welby, così come i tanti malati che nel corso degli anni si sono uniti alla sua lotta non violenta, chiedono semplicemente di non essere costretti a sopravvivere, a vivere una vita che vita non è e che non sentono più come propria, di non essere costretti a passare interminabili anni provando inaudite sofferenze che, inesorabilmente, come avviene per ogni essere umano, porteranno comunque alla morte, ma una morte non serena. Un diritto che però è sempre stato negato. E' stato negato a Piergiorgio Welby, che morì dopo decenni di atroci dolori e nove anni bloccato in un letto senza possibilità di muoversi, senza la possibilità di vivere una vita dignitosa e senza la possibilità, soprattutto, di poter avere il diritto a una morte dignitosa, ed è stato negato a decine e decine di malati ancora, nel corso di questo decennio. Il 16 dicembre del 2006, a soli quattro giorni dal decesso, il Tribunale di Roma respinse la richiesta della famiglia Welby, che esortava i sanitari a porre fine a un accanimento terapeutico indesiderato e non richiesto. I giudici sostennero di non poter dare seguito alle volontà di Piergiorgio a causa dell'assenza di una legge dedicata alla questione. Il 20 dicembre 2006 Welby chiese nuovamente di potersi lasciar morire e questa volta trovò Mario Riccio, un medico che finalmente accolse il suo desiderio e durante la sera lo sedò e staccò il respiratore che lo teneva in vita. Welby morì poco tempo dopo, alle 23.45 di quel 20 dicembre 2006. Il dottor Riccio venne indagato per “omicidio del consenziente”, poi prosciolto da tutte le accuse nel 2007. Alla famiglia di Piergiorgio Welby vennero negati i funerali cattolici, perché secondo il Vicariato di Roma non sarebbe stato possibile concedere le esequie desiderate "perché, a differenza dai casi di suicidio nei quali si presume la mancanza delle condizioni di piena avvertenza e deliberato consenso, era nota, in quanto ripetutamente e pubblicamente affermata, la volontà del Dott. Welby di porre fine alla propria vita, ciò che contrasta con la dottrina cattolica”. Il 3 maggio del 2016, per la prima volta nella storia repubblicana, quattro proposte di legge, di cui una di iniziativa popolare presentata nel 2013 dall'Associazione Luca Coscioni, arrivano in Aula a Montecitorio, pronte per essere discusse in sede parlamentare. Nonostante questo, però, le proposte di legge vengono frettolosamente analizzate dalle commissioni Giustizia e Affari sociali e velocemente rimandate a data da destinarsi. Da quel momento, lo stallo. Sono trascorsi dieci anni da quel 20 dicembre 2006 e in Italia ancora nulla è cambiato, ancora in Italia i malati non sono liberi fino alla fine. “Come già Luca Coscioni, a mio turno sono oggi oggetto di offese e insulti, di pensieri, parole, aggressioni alla mia identità ed alla mia immagine, quasi non bastassero quelle perpetrate al corpo che fu mio e che, invece, vorrei, per un attimo almeno, mi fosse reso come forma necessaria del mio spirito, del mio pensiero, della mia vita, della mia morte; in una parola del mio essere”.
Sono passati dieci anni dalla morte di Piergiorgio Welby, simbolo della lotta per la legalizzazione dell’eutanasia e per il rifiuto dell’accanimento terapeutico. Welby morì, dopo nove anni di atroci sofferenze e una vita passata attaccato a una macchina per la respirazione artificiale, il 20 dicembre 2006. Sono passati diedi anni dalla sua morte, ma ancora in Italia il diritto di esseri liberi fino alla fine è ancora un miraggio.
Situato nel cuore della Borgogna, il Castello di Commarin è stato classificato come Monumento Storico francese. La fortezza si trova 40 km a ovest di Digione, lungo la Route Historique des Duques de Bourgogne, ossia l'Itinerario Storico dei Duchi di Borgogna. Diretto testimone del passato, il castello resiste saldamente nelle mani della stessa famiglia da ben ventisei generazioni, fin dal XIII secolo. Oggi il proprietario è il Comte de Vogüé, diretto discendente del nobile capostipite. Il luogo ebbe probabilmente origine da una villa galloromana, ma la prima menzione in assoluto risale a un documento del 1216. Nel 1346 il castello venne riedificato con fortificazioni, mentre nel corso del XVI secolo la struttura subì una radicale trasformazione e venne arricchita dall'aggiunta di sculture, dipinti e arazzi. Durante il XVII e XVIII secolo il castello venne riedificato, assumendo in sostanza l'aspetto attuale. Artefice di questo cambiamento fu Marie-Judith de Vienne, nonna del celebre politico Talleyrand. Fortunatamente l'edificio venne preservato durante la Rivoluzione Francese e oggi risulta quindi un prezioso esempio di autenticità storica. Visitare il Castello di Commarin permette di fare un emozionante viaggio indietro nel tempo. Immerso nel verde, l'edificio si staglia nella sua imponenza, circondato da un ampio fossato. Il castello è una vera miniera anche per gli appassionati di arte, poiché conserva una notevole collezione di oggetti e arredi del XVI secolo. Di grande interesse i dipinti di scuola italiana e francese, ma anche gli arazzi con motivi araldici e alchemici. Catturano l'attenzione anche le sale di Marie-Judith de Vienne, la biblioteca e la cappella con soffitto a volta.
In mano alla stessa famiglia da ben 26 generazioni, il Castello di Commarin è un affascinante gioiello francese. Situato nel cuore della Borgogna, questo monumento storico racchiude al suo interno numerose opere d’arte e un parco incantevole. Ecco tutte le informazioni su questo luogo.
Il prossimo 12 marzo uscirà in tutte le sale cinematografiche il nuovo film ispirato alla favola di Cenerentola. La regia è di Kenneth Branagh e vede la presenza di attori hollywoodiani del calibro di Cate Blanchett, Lily James, Richard Madden, Helena Bonham. Per celebrare l’evento, la Disney Consumer Products ha collaborato con nove stilisti di famosi brand internazionali di scarpe ed ha creato una collezione da perfetta principessa. La classica scarpetta di cristallo, che la protagonista della storia indossa e poi perde al termine della sua serata con il principe azzurro, viene modernizzata e reinventata, diventando un accessorio elegante e glamour, capace di rendere lo stile di ogni donna lussuoso e maestoso. La collezione comprende nove modelli realizzati dagli stilisti Paul Andrew, Alexandre Birman, Rene Caovilla, Jimmy Choo, Salvatore Ferragamo, Nicholas Kirkwood, Charlotte Olympia, Jerome C. Rousseau e Stuart Weitzman. Il marchio Swarowski ha esposto per la prima volta la collezione di scarpe ispirate a Cenerentola in occasione del Festival del Cinema di Berlino, inoltre ha anche fornito tutti i cristalli utilizzati per la realizzazione delle calzature, compresa quella che la protagonista ha indossato durante le riprese del film. Paul Andrew ha creato un classico modello di décolleté a punta, realizzato con del pvc trasparente, impreziosito da una serie di cristalli Swarovski; Alexandre Birman ha puntato invece sul raso e sui cristalli per creare una scarpa da moderna principessa. Renee Caovilla ha invece affermato: Da sempre le nostre creazioni sono opere d'arte chiamate scarpe, capaci di esaudire i desideri ed aumentare le emozioni. La passione e l'infinita ricerca non pongono limiti alla fantasia e alla creatività. Ecco come facciamo diventare i sogni realtà. Jimmy Choo ha descritto la sua creazione in questo modo: Penso che ogni ragazza vorrebbe essere per un momento Cenerentola nella sua vita. Questa storia d'amore non muore mai. Le scarpe hanno avuto il potere di trasformarla e una fantasia del genere rimane nei sogni di ogni donna per sempre. Volevo creare una scarpa che sembrasse magica, brillante e femminile, che evocasse le emozioni dell'infanzia. Salvatore Ferragamo crea una calzatura sensuale e femminile, fatta di luce e trasparenze per trasformare ogni donna in una principessa. Il tacco Cage è il simbolo iconico dello stilista e della calzatura ispirata a Cenerentola. Charlotte Olympia utilizza il pvc e il perspex ed orna la scarpetta con una stella e dei dettagli di cristallo.
Durante il Festival del Cinema di Berlino è stata presentata la collezione di scarpe ispirate al film “Cenerentola”, che uscirà nelle sale il prossimo 12 marzo. Disney, in collaborazione con Swarowski e con stilisti di fama internazionale, tra cui Ferragamo e Jimmy Choo, ha lanciato 9 modelli con cui ogni donna si sentirà principessa.
Immaginate come se nuotasse lungo un edificio di 14 piani: è questa la misura che percorrereste se decideste di immergervi nella piscina di acqua termale più profonda al mondo. E non c'è bisogno di andare fino a Singapore o alla Grande Barriera Corallina per poter vivere quest'esperienza di immersione unica ma basta recarsi a Montegrotto Terme, a soli 28 miglia ad ovest di Venezia, dove si trova la piscina di acqua termale più profonda al mondo. Misura 40 metri di profondità e chi ci si è immerso assicura che è come nuotare negli abissi marini ma con l'acqua calda dei Caraibi. Il piacere dell'immersione ma senza muta, ecco quello che gli appassionati e non possono vivere nella piscina di acqua termale pià profonda al mondo. Si chiama Y-40 e si trova vicino a Venezia. È stata progettata dall'architetto Emanuele Boaretto e il nome della piscina si ispira ai simboli matematici: "Y" è l'asse delle ordinate del sistema cartesiano e "-40" è la profondità record del mondo e quella della piscina che si trova a 40 metri di profondità. Riempita con 4300 metri cubi di acqua termale, la particolarità di questa piscina, oltre i record delle sue dimensioni, sta nel fatto che l'acqua è mantenuta ad una temperatura costante di 32-34c. Non necessita nessuna muta per difendersi dal freddo né una particolare preparazione fisica.
Non è a Dubai né ai Caraibi ma in Italia la piscina termale più profonda del mondo che permette di immergersi fino a 40 metri per un’esperienza subacquea davvero unica.
1 – Sessista L'interesse verso questa parola manifestato nelle ricerche su Google è un ottimo segno. Significa che tante persone cercano di intendere meglio questo concetto, che non è nuovo ma sta vivendo un momento di particolare protagonismo nel discorso sui diritti civili. Infatti il sessismo altro non è che la discriminazione in base al sesso, discriminazione che si può scoprire e affrontare nel modo in cui parliamo (pensiamo all'affermazione recente di sindaca, ministra), nei diritti che sono accordati sul lavoro (pensiamo alle differenze stipendiali fra donne e uomini), nei ruoli familiari (pensiamo a quanto siano più fluide le mansioni domestiche), nelle relazioni (pensiamo ai femminicidi). L'attenzione per questa parola è una buona notizia sul 2019. Si sa chi è il cieco o non vedente, ma chi è l'ipovedente che tanto spesso viene citato insieme a loro? Anche questo interesse è una buona notizia, un tentativo di capire meglio situazioni che richiedono accortezze e premure specifiche. Poiché la vista non si fonda su un interruttore acceso/spento c'è una grande varietà di disturbi che possono ridurre le capacità visive, alcuni lievi altri gravi, e l'ipovedente (‘ipo-‘ è un prefisso di origine greca, letteralmente ci presenta un ‘sottovedente') è una persona che ha una ridotta acuità visiva (che si può manifestare anche come un ridotto campo visivo), che di solito è rilevante. Piccola cusriosità, si tratta di un termine recente (in italiano è attestato nel 1985). Come succede a tanti giovanilismi di successo, è ormai un po' stagionato. LOL è l'acronimo di "Laugh Out Loud" cioè "Sto ridendo forte", nel senso di "ad alta voce". Nella sintesi scritta degli scambi in chat, ci permette di dire in maniera incisiva (secondo il gergo, ovviamente, se siete letterati macerati nell'estetica magari non vi sa di molto) che qualcosa ci ha fatto davvero ridere, di pancia, con una risata che non si trattiene, che sfugge alta, ruggita, miagolata, gridata. (Può anche essere l'acronimo del gioco "League of Legends", del genere MOBA, multigiocatore online che si svolge in un'arena di battaglie fra squadre, che ha avuto un grande successo e forse oggi in declino. Ma di solito nel suo acronimo la ‘o' è minuscola, mentre nel LOL risata tutte le lettere sono volentieri maiuscole, a rinforzare il riso.) Una figura interessante, lodevole ma che non riesce a scrollarsi di dosso una certa ambiguità: ha molti soldi e li dà in opere benefiche. Letteralmente questo nome, di origine greca, descrive "colui che ama l'uomo". Niente di più sospetto, per i malpensanti: le motivazioni filosofiche o religiose che portano ad azioni del genere, anche se sincere, possono suonare retoriche, e questa qualifica è data volentieri a persone facoltose e di reputazione controversa. Senza contare che i modelli originari della filantropia moderna (pensiamo all'Inglilterra vittoriana) sono fin dal principio oggetto di aspra irrisione da parte del mondo dell'arte (chi si ricorda Oliver Twist?). Forse l'interesse di questa parola è dovuto a figure come Soros, ma tutto questo esercizio del pensiero critico dovrebbe trovare il limite ragionevole dell'effettività dell'atto benefico, le buone azioni sono buone azioni. I nomi delle fobie sono sempre fra i termini più suggestivi e interessanti, non stupisce trovarne due in questa lista. Ma spesso sono nomi usati senza precisione clinica, il che sfuma i loro significati. La scopofobia (il primo elemento deriva dal greco skopéō ‘io guardo') sarebbe la paura di essere osservati, spece ignudi, ma può anche essere intesa come la paura di osservare scene erotiche o di nudità altrui. Può rappresentare una paura intensa e arrivare davvero al panico di una fobia, ma l'intensità del suo significato dipende sempre dal contesto più o meno tecnico in cui è usata. Se hai paura che nel film che stai guardando sul tuo tablet in aereo, davanti a tutti, ci sia una scena di sesso travolgente, non è scopofobia ma pudore: insomma, non tutto è davvero fobia. Vi ricordate che Mattarella bocciò la prima formazione di governo e che a quel punto ci fu chi tuonando ne richiedeva l'impeachment? Ne avevamo parlato qui. Si usa un termine inglese, che descrive un istituto che in Italia non esiste, per dare l'impressione di padroneggiare termini tecnici che non si conoscono, mentre si asseriscono intenzioni politiche eversive e del tutto impraticabili. Uno dei casi più belli di quest'anno di come l'uso sapiente di una parola straniera possa essere usata per impressionare gli elettori.
Una carrellata rapida e sorprendente dei dieci “Che cosa significa…?” più ricercati su Google nel 2018, fra diritti civili, politica, musica trap, diritto costituzionale. Tanti interessi che sono davvero buone notizie sull’anno che arriva: con la parola cercata si affronta il concetto, col concetto trovato si affronta la vita.
Non si piaceva Cameron Diaz o almeno non del tutto. A confessarlo è lei stessa durante un'intervista al settimanale Oggi, al quale ha raccontato di aver avuto un brutto rapporto con le sue forme fisiche in passato: "In realtà, non sono sempre stata felice con il mio corpo. A scuola ero lunga e magra. Ogni giorno c’era qualcuno che mi prendeva in giro con soprannomi come “chiodo” o “attaccapanni”, che mi facevano male, mi confondevano". Oggi che invece deve apparire completamente nuda sul grande schermo per il nuovo film Sex tape-finiti in rete sembra essere entrata finalmente in contatto con il suo corpo e aver instaurato un ottimo rapporto con la sua esteriorità. Il primo passo importante fu fatto a 27 anni, quando girò il film Charlie's Angels: "Quando ho girato Charlie’s Angels, a 27 anni, ho dovuto imparare il kung fu. Per tre mesi, otto ore, sette giorni a settimana. Ho visto il mio corpo cambiare, l’ho sentito più potente, potevo fargli fare qualsiasi cosa. Ero totalmente affascinata, ma mi sono anche resa conto di quanto fossi ignorante. Non sapevo nulla sul mio corpo. Da allora mi sono documentata per scoprire tutto di questa macchina meravigliosa, che alla fine è lo strumento più straordinario che abbiamo dalla vita". Nel film Sex Tape, in uscita in Italia il prossimo 18 settembre, interpreterà una donna sposata da 14 anni e con poco tempo per l'intimità che si concede una notte a tutto sesso con il marito, con seguito di esilaranti complicazioni. "Speriamo che questo film aiuti i matrimoni in pericolo per lo stress" ha aggiunto l'attrice, mentre riguardo ad un manuale per combattere la noia dell'unione eterna con il partner ha sentenziato decisa: "No, se c'è noia suggerisco il divorzio. Qui c'è ancora l'amore".
In un’intervista al settimanale Oggi, Cameron Diaz ha confessato di essere entrata finalmente in contatto con il suo corpo e di sentirsi a suo agio completamente nuda, dopo anni di conflitti interiori.
Figlio di Fabrizio De André, Cristiano salirà sul palco di Sanremo per cantare "Il cielo è vuoto", oltre che "Invisibili". Si tratta di due brani molto forti con un significato profondo. Cantautore e polistrumentista italiano, ha partecipato a Sanremo, per la sua prima volta, nel lontano 1985 con "Bella di me" vincendo il Premio della critica. A proposito di tv, invece, Cristiano De André è stato ospite a Che tempo che fa di Fabio Fazio (tra l'altro conduttore anche di Sanremo 2014) e di Vieni via con me, dove ha cantato Don Raffaé. Da segnalare poi la partecipazione della figlia Francesca, nata nel 1990, all'ottava edizione dell'Isola dei Famosi, reality show di Rai 2 che prossimamente potrebbe approdare sulle reti Mediaset. Sul brano "Il cielo è vuoto" (il cui testo è stato pubblicato in anteprima da Tv Sorrisi & Canzoni), sollecitato dai colleghi di Repubblica.it, il cantautore ha spiegato che si tratta quasi di un raccordo di speranza, come se fosse "una lavagna vuota su cui scrivere cose nuove". In questo periodo, ha aggiunto lui, "siamo regrediti a molo tempo fa, quasi come un secondo medioevo, dove gli unici miti sono l'essere furbi e i soldi" al punto che si sarebbe persa "la capacità di parlare con l'anima". Il cielo è vuoto
“Il cielo è vuoto” è quasi un raccordo di speranza, ha spiegato Cristiano De Andrè, che sul palco del Teatro Ariston di Sanremo proporrà due brani molto forti e con un significato profondo.
“L’Europa è chiamata ad una sfida cruciale. Se non riesce a realizzare un'efficace politica di regolazione e gestione dei flussi migratori, rischia di perdere credibilità tutto l'edificio europeo. Occorre un approccio integrato, multilivello che coniughi diritti e responsabilità. L'Italia vuole contribuire costruttivamente alla formulazione di questo nuovo approccio. Dobbiamo passare dalla gestione emergenziale, alla gestione strutturale del fenomeno immigrazione”. Comincia così il breve documento denominato “European Multilevel Strategy for Migration” e presentato al vertice informale di Bruxelles dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Si tratta della proposta italiana per superare la crisi politica a apertasi nelle ultime settimane intorno alla questione degli sbarchi dei migranti in Italia, Spagna e Grecia; una serie di linee guida, che sono state sottoposte all’attenzione degli altri partecipanti al vertice informale che ha preceduto la ben più complessa riunione del Consiglio Europeo di fine mese, un appuntamento cruciale che potrebbe condizionare le relazioni internazionali per i prossimi anni. Il documento è articolato in dieci punti, che affrontano diversi aspetti della questione, con la pretesa di restituire un approccio sistemico e mettere in campo interventi ad ampio raggio d’azione. Il primo punto rimanda alla necessità di rafforzare i rapporti con i Paesi di partenza e transito dei migranti, come fatto per esempio da Minniti con la Libia. Si tratta di una indicazione contenuta anche nel dimenticato “Migration Compact”, il piano presentato dal governo Renzi nel 2016, che in linea di principio è accettata anche dagli altri stati della Ue. Questo è un passaggio particolarmente controverso, che certamente sarà un banco di prova importante per la proposta italiana. Il fondo cui fa riferimento Conte è di vitale importanza ma sono molti i paesi europei che non fanno fronte agli impegni finanziari (fanno eccezione l'Italia, la Germania e solo in parte la Francia). Più controversa la questione dei "centri nei paesi di transito". Se, in effetti, negli ultimi mesi l'UNHCR è potuta tornare a fare ispezioni nei centri di detenzione "ufficiali" della Libia, ci sono molti ostacoli di natura giuridica e politica alla costituzione di veri e propri hotspot in cui esaminare le richieste di asilo politico. Lo ha ribadito anche il vicepresidente della Libia Ahmed Maiteeq dopo l'incontro con Salvini: "Rifiutiamo categoricamente la possibilità di ospitare campi in territorio libico, è proibito dalla legge". L'ipotesi "successiva" è quella di spostarli al confine meridionale della Libia, forse in territorio nigerino, ma è chiaro che la questione sia complicata e certamente non di immediata risoluzione. Scritto così, sembrerebbe un semplice invito al rafforzamento delle operazioni di controllo delle frontiere esterne, al momento interessate già da missioni internazionali, o una richiesta di fondi da indirizzare alla Libia, la cui Guardia Costiera è al momento aiutata dall'Italia con mezzi e know how. Una formulazione di questo tipo vorrebbe dire coinvolgere maggiormente gli altri paesi europei nelle attività di pattugliamento del mare, magari con maggiore impiego di uomini e mezzi. Ma si tratta anche di un passo ulteriore verso la cosiddetta "esternalizzazione delle frontiere", che sostanzialmente equivale a una sorta di militarizzazione della frontiera (ricordiamo che già nei mesi scorsi, come spiega OpenMigration, la stessa missione EUNAVFOR MED "da contrasto al traffico di migranti è diventata uno degli organi di formazione – in collaborazione con i militari italiani – della Guardia costiera libica, dando così il proprio contributo, nel 2017, al respingimento nell’inferno libico di 20 mila uomini, donne e bambini"). Il rafforzamento delle frontiere esterne, se letto in questa chiave, è una delle richieste del blocco di Visegrad, e potrebbe essere interpretato come una sorta di "blocco navale mascherato". Non bisogna sottovalutare, inoltre, il rischio che si aprano nuove rotte, ancor più pericolose per gli stessi migranti, esattamente come avvenuto quando la UE ha appaltato alla Turchia il controllo delle frontiere esterne. Si tratta di uno dei punti cruciali della proposta italiana, anche se non vengono esplicitati i dettagli e le ipotesi intorno alle quali lavorare per riscrivere il trattato di Dublino. La situazione, al momento, è la seguente. Da tempo si discute della riforma del trattato di Dublino e tutte, ma proprio tutte, le forze politiche italiane sono d’accordo nell’individuare nelle norme in vigore il primo problema del nostro Paese. Il punto è che riformare il trattato non è semplice, perché, come ben spiegato su OpenMigration, in Europa ci sono due blocchi contrapposti: “Chi per il principio di solidarietà chiede la ripartizione di richiedenti asilo e rifugiati fra tutti i paesi secondo un sistema di quote; e i fautori della linea dura, che invece puntano sull’esternalizzazione delle frontiere e un coinvolgimento dei paesi soltanto finanziario”. L’ultimo recente tentativo di riforma è praticamente naufragato, nonostante un primo via libera dal Parlamento europeo. Contro si è espressa anche l’Italia, perché, ha spiegato Salvini, “vogliono appesantire i Paesi del Mediterraneo, come Italia, Cipro Malta, Spagna, ulteriormente dandoci migliaia di migranti per dieci anni”. Una posizione sostenuta anche dal M5s, secondo cui con la riforma “in Italia resterebbero comunque tutti i migranti economici” (in realtà, nella proposta iniziale del Parlamento, la distinzione tra aventi diritto alla protezione internazionale e migranti economici avveniva al termine della procedura, quando cioè il richiedente asilo è già stato trasferito in un altro stato). La proposta iniziale del Parlamento europeo, che certamente era perfettibile, avrebbe però permesso di superare agevolmente il principale “problema” italiano: ovvero la norma che impone che la richiesta di asilo debba essere fatta nel Paese di primo approdo. E avrebbe anche messo a regime il sistema delle quote:
Qual è la proposta che l’Italia ha portato nel vertice europeo e che possibilità ha di essere tenuta in considerazione nei prossimi appuntamenti tra Bruxelles e Strasburgo. Ma soprattutto, quali sono le idee del nostro governo per risolvere il “problema” legato agli sbarchi dei migranti sulle nostre coste?
Per annunciare la line up, il Primavera Sound Festival, uno degli eventi musicali europei più attesi dell'anno (si terrà dal 29 al 31 maggio al Parc del Fórum di Barcellona), ha scelto un film di circa mezz'ora in cui i gruppi sono annunciati tramite scritte sulle magliette, canzoni di sottofondo, su led di lavanderie a gettoni, su vinili etc. Insomma un'evoluzione rispetto al video breve con cui fu annunciato il programma lo scorso anno. Il programma, ça va sans dire, è di altissima qualità e comprende i nomi più importanti del panorama musicale attuale, spaziando fra generi e generazioni, con qualche sorpresa e un'apertura ancora più convinta all'elettronica, che si ritaglia uno spazio sempre più ampio. Parlare di ciascun gruppo sarebbe impossibile, ma si può partire dagli headliner, alcuni dei quali erano già noti, per capire la qualità e farsi un'idea: ci saranno gli Arcade Fire, protagonisti del 2013 con il loro "Reflektor" e poi i Queens Of The Stone Age e i The National, passando per i Disclosure, i Pixies e i Neutral Milk Hotel e poi John Grant, Caetano Veloso, Kendrick lamar, Television, Metronomy, Moderat, Slowdive e si potrebbe continuare ancora per molto. Oltre ai nomi grossi, che era abbastanza normale vedere in quel contesto, risaltano le reunion di alcune band, prima fra tutta gli Slowdive, padri dello shoegaze, che ufficializzano il loro ritorno (di cui si parlava già da qualche giorno) annunciando il Primavera e un altro paio di spettacoli, a 19 anni dal loro ultimo album. Un ritorno attesissimo fatto non per soldi, come specifica Neil Halstead a The Quietus, ma per tutta una serie di considerazioni artistiche, compresa, ovviamente, quella di suonare nuova musica. Del ritorno dei Pixies – e dei cambi di bassisti – se n'è parlato molto nel 2013, in cui hanno già suonato live, e molto s'è parlato anche del ritorno dei Neutral Milk Hotel, la band di Jeff Magnum che, con due album all'attivo – l'ultimo dei quali è una sorta di concept su Anna Frank "In The Aeroplane Over The Sea" uscito nel 1998 – è ormai cult nel mondo del rock mondiale (la band sarà anche in Italia il 4 giugno a Padova e il 5 a Ravenna). Da non perdere sarà anche l'esibizione di Caetano Veloso, uno dei massimi esponenti della musica brasiliana, e l'esibizione dei Television che suoneranno il loro capolavoro "Marquee Moon". A portare alta la bandiera del rap, invece, ci penserà Kendrick Lamar, che col suo "good kid, m.A.A.d city" è stata la rivelazione del 2012. Dal 5 al 7 giugno, poi, si terrà lo spin off portoghese del festival: l'Optimus Primavera Sound che annuncerà la line up completa il 7 febbraio. Che andiate a Barcellona, o a Porto, comunque, ricordatevi di prepararvi una tabella di marcia onde evitare di perdervi nella quantità immensa di concerti, molti dei quali in contemporanea. Ecco la line up completa del Primavera (via) Giovedì 29 maggio Parc del Fòrum: A Winged Victory for the Sullen Andy Stott Antibalas Arcade Fire Bo Ningen Caveman Charles Bradley Chrome CHVRCHES Colin Stetson Disclosure El Petit de Cal Eril El Último Vecino The Ex, Föllakzoid Fort Romeau Gang of Youths Glasser Grupo de Expertos Solynieve Jamie xx John Wizards Julian Cope Julio Bashmore Kosmos Lasers LNripley Lunice Majical Cloudz Metronomy Midlake Moderat Móveis Coloniais de Acaju Neutral Milk Hotel Pond Queens of the Stone Age The Range Real Estate Rodrigo Amarante Shelby Grey Shellac Single Parents St. Vincent Standstill Sun Ra Arkestra Svper Touché Amoré Warpaint William Dafoe Wind Atlas
L’attesa del Primavera Sound Festival era altissima e come sempre l’attesa è stata ripagata da una line up di altissimo livello, per uno dei Festival più attesi dell’anno. Tra grandissimi nomi, reunion importanti e apertura all’elettronica Barcellona si conferma come capitale primaverile della musica mondiale.
Le nuove tendenze su TikTok si susseguono non solo al ritmo di balli e sfide, ma anche dei filtri che gli sviluppatori propongono all'interno dell'app. L'ultimo che sta tornando a circolare in questi giorni consente agli utenti della piattaforma di trovare il loro sosia tra gli Avengers dei film Marvel, tra i protagonisti della saga di Harry Potter, e in generale tra qualunque gruppo di celebrità e personaggi di fantasia. I video sono tutti molto simili tra loro e fanno leva su un filtro particolare all'interno di TikTok: ecco come trovarlo e come utilizzarlo. Nelle clip che stanno circolando in questi giorni, i protagonisti si mettono in posa e attendono che il filtro faccia il suo lavoro. La fisionomia del volto inquadrato viene registrata e comparata a una griglia di volti, tra i quali viene trovato ed evidenziato quello più somigliante: solitamente gli autori dei video scelgono cast di personaggi famosi per mostrare ai follower quale tra loro è il candidato sosia famoso. Non sorprende dunque che tra le clip più diffuse figurino quelle legate ai cast di Avengers e Harry Potter: entrambe sono opere cinematografiche amate dai più giovani e caratterizzate da cast numerosi formati da attori carismatici. L'hashtag legato a questi video si chiama #Shapeshifting, che è il nome inglese del filtro in questone; per trovarlo nella versione italiana dell'app però è necessario aprire la barra di ricerca di TikTok e cercare il termine A chi assomiglio. Il filtro si può utilizzare in congiunzione a qualunque tipo di foto che includa da due a un numero indefinito di persone. Basta caricare l'immagine desiderata, e l'algoritmo farà tutto da solo: riconoscerà il volto nell'inquadratura del video troverà il miglior sosia disponibile tra quelli all'interno della foto fornita e farà un allineamento dei due volti facendo sfumare il viso del protagonista in quello della fotografia.
L’ultimo filtro che sta tornando a circolare in questi giorni su TikTok consente agli utenti della piattaforma di trovare il loro sosia tra gli Avengers dei film Marvel, tra i protagonisti della saga di Harry Potter, e in generale tra qualunque gruppo di celebrità e personaggi di fantasia. Ecco dove si trova e come utilizzarlo.
Dopo la prima notte di nozze, William e Kate partiranno per una luna di miele della durata di due settimane. Il chiacchiericcio parla di una destinazione segreta ma, stando alle ultime indiscrezioni, la meta prescelta dovrebbe essere la Giordania. Il tour dei duchi di Cambridge toccherà il Sud del paese, dove avranno la possibilità di visitare zone di grande prestigio: come Petra e il deserto di Wadi Rum. Se il gossip si dovesse rivelare corretto, i due sposini non solo romperebbero una vecchia tradizione secondo la quale le coppie reali hanno il dovere di trascorrere la luna di miele nell'Hampshire, vale a dire nella tenuta di Louis Mountbatten, lontano parente di Carlo ucciso dai terroristi, ma addirittura metterebbero a repentaglio la loro stessa vita, in seguito alle minacce ricevute da parte del gruppo "Musulmani contro le Crociate". Speriamo che si tratti solo di parole e che questi estremisti non decidano di passare dalle dichiarazioni ai fatti. Intanto il matrimonio di William e Kate continua ad alimentare i sogni di quanti ancora credono al lieto fine. Il tanto atteso sì non ha deluso le aspettative così come la duchessa!
William e Kate avrebbero deciso di trascorrere la luna di miele in Giordania, ma sull’argomento ancora non si è fatta luce, forse per tenere al riparo dal gossip i duchi di Cambridge.
"E’ stata lei da sola" ad avere commesso "senza pietà e pentimento il più ‘innaturale’ dei crimini". Ha inoltre avuto "una condotta deplorevole, reiteratamente menzognera, calunniosa e manipolatrice". E’ solo una piccola parte delle 194 pagine relative alle motivazioni che hanno portato alla condanna a 30 anni di reclusione di Veronica Panarello per l'uccisione del figlio Lorys Stival, di 8 anni, a Santa Croce Camerina. "Il falso alibi fornito, le diverse versioni sui fatti, le plurime contraddizioni, i tentativi di accusare altre persone, la condotta processuale spregiudicata e calunniosa, ribadita in forma glaciale e senza tentennamenti anche davanti al giudice costituiscono comprova dell'inverosimiglianza di amnesie dissociative retrograde" scrive il gup Andrea Reale. Per quest’ultimo appare addirittura “benevola" la definizione coniata per lei dal Riesame di ‘lucidissima assassina‘. Duro il commento del Gup anche riguardo il tentativo di coinvolgimento effettuato da Veronica ai danni di Andrea Stival, accusato di aver avuto una relazione extraconiugale con lei: nessun elemento, afferma il giudice, fa dubitare che la donna si trovasse sola in casa quando ha ucciso il bambino. E la chiamata in causa del nonno del piccolo viene definita "un espediente perfido e malvagio, capace di distruggere tutti gli ultimi baluardi affettivi della famiglia Stival, inoculando una dose ulteriormente letale di veleno dentro quel nucleo già profondamente colpito dall'assassinio efferato dei Loris". Secondo il giudice Panarello soffrirebbe della cosiddetta ‘Sindrome di Medea' con la quale "colpisce anche il suocero, oltre che il marito ed il figlio, in una spirale di cieca distruzione della idea di famiglia e dei valori che la stessa incarna". Questa donna avrebbe trasferito nel bambino "le frustrazioni e l'odio patito nella sua famiglia di origine e ha riversato le incomprensioni avute con le proprie inconsistenti figure genitoriali". Insomma, il Gup parla di una spirale e di un "crescendo di inesorabile forza distruttiva, simbolo di oppressione e di morte, di distruzione di parte di sè, del proprio sangue, e, in conclusione, si se stessa e del suo ruolo di madre e di moglie".
La donna condannata per aver ucciso il figlio, secondo il giudice ha avuto “una condotta deplorevole, reiteratamente menzognera, calunniosa e manipolatrice”. La definizione coniata per lei dal Riesame di ‘lucidissima assassina’ “appare benevola” perché “è stata lei da sola” ad avere commesso “senza pietà e pentimento il più ‘innaturale’ dei crimini”. Queste le motivazioni che hanno portato alla condanna di Veronica Panarello.
Elisa muore e lascia 18 regali per la figlioletta: "Così sarò con te fino alla maggiore età". La notizia fece il giro del mondo, colpendo al cuore tutti. Elisa Girotto, 40enne di Treviso, scomparve prematuramente dopo una malattia fulminante, una forma aggressiva di tumore al seno. La decisione di lasciare alla bimba un regalo per ogni compleanno, da festeggiare fino ai 18 anni di età, commosse l'opinione pubblica. La storia di Elisa diventa così un film prodotto dalla Lucky Red di Andrea Occhipinti. Il produttore ha spiegato che la storia di Elisa Girotto è "una storia d'amore, potente e indelebile". Elisa aveva solo quarant'anni quando un male incurabile l'ha tolta all'affetto dei suoi cari, a suo marito e alla sua famiglia, alla sua bambina di appena un anno. Prima che il suo cuore si fermasse, Elisa ha però trovato un modo di restarle accanto: un regalo per ogni compleanno fino alla sua maggiore età. Nel progetto anche il marito, Alessio, che già dopo la sua morte annunciò di voler tenere fede alla sua volontà di far crescere la figlioletta tra i regali della mamma.
La notizia fece il giro del mondo, colpendo al cuore tutti, adesso diventa un film. Produce la Lucky Red di Andrea Occhipinti: “Quella di Elisa è una storia d’amore, profonda e indelebile”.
L’ambiente di lavoro è il primo spazio in cui si sperimentano senza equivoci le distanze tra teoria (dell’eguaglianza) e realtà (della gerarchia), tra desiderio della libertà e costrizione alla necessità. Se poi ci si mettono disoccupazione e precarietà, ecco che ogni confronto diventa una battaglia che si inserisce in una vera e propria guerra di sopravvivenza. Fondamentale per la pace interiore e d’ufficio è la figura del manager o – come spesso accade in un paese intessuto di piccole aziende – dell’imprenditore stesso. Sarà lui a determinare cosa è il merito, cosa la responsabilità e quali premi e pene. Le sue decisioni scrivono i valori e le regole dello spazio di lavoro, il tipo di rapporto tra colleghi e la percezione del brand fuori dell’ufficio. “Da grandi poteri, derivano grandi responsabilità”. Grazie alla disoccupazione che preme fuori alla porta dell’ufficio, il boss ha oggi un potere sconfinato. Quanto ne è meritevole? La webserie “Età dell’oro”, prodotta da Dplay, offre con tono ironico e ritmo veloce un compendio di una galassia poco raccomandabile di imprenditori e manager. Da parte nostra vogliamo descrivere di seguito solo cinque tipologie di boss che potreste incontrare sul vostro cammino. È il manager/imprenditore che elimina le distanze con i propri dipendenti, concedendo loro di dargli del “tu” e di scherzare inter pares. È con la stessa leggerezza che affronta i rinnovi di lavoro, chiedendo al dipendente comprensione se – anche quest’anno – dovrà accettare un contratto a progetto o un part time fittizio. Massima la soddisfazione del dipendente quando, dopo anni e anni di collaborazione, si sentirà confermata la precarietà in seconda persona singolare. Ogni decisione deve essere controfirmata dal boss, che – se delega – lo fa perché la mera esecuzione non gli compete. Tuttavia deve controllare tutto prima che diventi esecutivo, qualsiasi carta al di là di ogni sua competenza e del tempo materiale che ha a disposizione. Questo boss è un collo di bottiglia che ferma l’azienda e affoga i dipendenti nella demotivazione. La perfetta coincidenza tra lo spirito dei tempi e l’identità di un imprenditore può essere all’origine di un’azienda di successo. In questi casi la tentazione quasi calvinista di credere che la fortuna materiale derivi da una predestinazione divina è forte, fortissima, irresistibile. Il guru boss farà di sé il modello a cui deve somigliare il suo dipendente ideale, confondendo l’organismo azienda con l’organo che l’ha concepita. Direttamente dai primi anni del secolo XIX, sporco di carbone fin nel cuore, ecco il manager despota. Confortato dalla precarietà del lavoro e da una certa tolleranza sociale all’amoralità, il despota intimidisce i dipendenti e, se li motiva, lo fa offrendo in cambio l’essenziale (come un rinnovo di contratto). A differenza della tipologia “lo Stato sono io”, questo manager delega progettazione ed esecuzione di un lavoro, certo che – se dovesse andare male – può sempre aspettare la scadenza del contratto del dipendente, licenziarlo o, male che vada, applicare un po’ di sacrosanto mobbing.
Eserciti disarmati di giovani precari chiedono un riconoscimento a imprenditori e manager. Ma chi sono i boss che decidono il destino di individui e famiglie?
Sono lontani i tempi in cui Victoria Beckham calcava i palcoscenici internazionali al motto di "Spice up your life", si è ormai lasciata alle spalle la carriera da popstar e, complice la sua è passione per la moda, è diventata stilista. Il brand fashion che porta il suo nome non solo è amatissimo tra le star, prima tra tutte Meghan Markle, ma è anche un simbolo di indiscussa eleganza. Ora la moglie di David prova a trasmettere il suo senso dello stile anche alla figlia Harper. Sarà perché un giorno sarà lei a ereditare "l'impero fashion" o perché è l'unica donna di casa ma la cosa certa è che Victoria le ha fatto un regalo di Natale in anticipo davvero speciale e costoso. Harper Beckham ha solo 9 anni ma in più di un'occasione ha già dimostrato di avere tutte le carte in regola per seguire le orme della mamma nella moda: fin da piccola giocava a fare la stilista e ora ogni volta che si mostra in pubblico incanta tutti con i suoi look trendy. Nelle ultime ore è stata proprio Victoria a immortalarla con indosso l'esclusivo regalo che le ha fatto per Natale. Nonostante manchi ancora qualche settimana al 25 dicembre, la piccola di casa Beckham ha già aperto uno dei doni.
Per Harper Beckham il Natale è arrivato in anticipo. La mamma Victoria le ha fatto già un regalo e, nel tentativo di trasmetterle il suo senso dello stile, ha puntato sul lusso. La piccola di casa ha infatti ricevuto un maglione personalizzato firmato dalla mamma da oltre 400 euro.
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha appena terminato la conferenza stampa di presentazione del decreto Natale, con il quale vengono introdotte nuove misure restrittive in tutta Italia nel periodo natalizio per evitare la diffusione del contagio da Coronavirus. Tutte le regioni saranno zona rossa dal 24 dicembre al 6 gennaio nei giorni festivi e prefestivi, zona arancione in quelli lavorativi. "Si esce di casa solo per ragioni di lavoro, necessità e salute. È possibile ricevere nella propria abitazione fino a 2 persone non conviventi con eventualmente i propri figli minori di 14 anni. È una misura che abbiamo pensato per consentire quel minimo di socialità che si addice a questo periodo", ha specificato Conte dopo l'approvazione del testo da parte del Cdm. Nei giorni in cui l'Italia sarà zona rossa, e dunque il 24, 25, 26 e 27 dicembre e il 31, l'1, il 2, il 5 e il 6 gennaio, saranno in vigore tutte le misure previste per questo colore. Dunque, saranno chiusi i "centri estetici, bar e ristoranti (ma saranno consentite le consegne a domicilio senza restrizioni e asporto fino alle 22), e resteranno invece aperti supermercati, negozi di alimentari, di prima necessità, farmacie e parafarmacie, parrucchieri e barbieri". Saranno consentiti gli spostamenti solo in caso di motivi di lavoro, necessità e salute, ma anche l'attività motoria nei pressi della propria abitazione e quella sportiva se in forma individuale.
Cosa chiude e cosa resta aperto secondo il decreto Natale appena presentato da Giuseppe Conte? Nei giorni festivi e prefestivi tutta Italia sarà zona rossa, per cui chiuderanno ovunque centri estetici, bar e ristoranti, mentre nei giorni lavorativi, resteranno aperti sempre e solo per l’asporto e le consegne a domicilio. Ecco tutte le novità.
È vero che YouTube è pronta a bloccare i video di tutte le etichette che non firmeranno il nuovo accordo per i contratti previsti per l'apertura del nuovo servizio in abbonamento che YouTube introdurrà a breve in aggiunta al sito come lo conosciamo? Pare proprio che sia così. Il problema, come ha detto Robert Kyncl, il capo dei contenuti e delle operazioni commerciali di YouTube, in un'ormai famosa intervista al Financial Times sono i nuovi termini contrattuali. Il giornalista Robert Crookson, autore dell'intervista, scrive che "la compagnia che fa capo a Google ‘a breve' comincerà a bloccare i video per assicurare che tutto il contenuto della nuova piattaforma sia regolata dai nuovi termini contrattuali", senza virgolettare le parole di Kyncl ma rendendo bene l'idea di quello che potrebbe essere lo scenario a breve termine. Il punto, infatti, è che per far partire i test finali e dare il via alle funzioni aggiuntive a pagamento che "vengono incontro alle richieste di un'esperienza diversa di fruizione della musica (come ad esempio l'assenza di pubblicità)", come fanno sapere da Google, c'è bisogno che normativamente tutto sia a posto e che tutti gli artisti e le label presenti sulla piattaforma abbiano dato il via libera ai nuovi accordi. Senza questo accordo, col rischio di ripercussioni legali, l'azienda è costretta ad agire in maniera unilaterale, bloccando tutti i canali che riguardano gli artisti e le label non in linea. Google ha dichiarato: "Il nostro obiettivo è continuare a fare di YouTube una fantastica esperienza musicale, sia come piattaforma globale per far interagire fan e artisti, sia come una fonte di guadagno per l'industria musicale. Stiamo aggiungendo delle funzioni basate sugli abbonamenti con questo in testa: portare ai nostri partner musicali nuovi guadagni dagli stream in aggiunta alle centinaia di milioni di dollari che YT già genera per loro ogni anno. Siamo contenti che centinaia di major e etichette indipendenti stiano già collaborando con noi", ma questo non è servito a placare gli animi e lo scontro, che dura ormai da un po', ha quasi raggiunto un punto di non ritorno. YouTube avrebbe comunque già firmato con le tre grandi label che rappresentano il 70/80% del mercato mondiale più altri attori come alcuni importanti aggregatori, dall'americana The Orchard/IODA, alla francese Believe, passando per Toolroom (Inghilterra), Kontor (Germania) e Made in Etaly (Italia), tra le altre. Con questa nuova mossa YouTube vuole confermare il suo ruolo di attore principe del mercato musicale mondiale, forte di un'esperienza e di una base utenti che nessuno può vantare. Proprio Denis Ladegaillerie, il direttore di Believe Digital ha dichiarato a Liberation: "Può essere che, come si faceva all'epoca dei Cd, le major abbiano negoziato un tasso maggiore [di remunerazione per stream], qualche punto al di sopra dei tassi accordati alle etichette più piccole, ma noi pensiamo che il tasso offerto da YouTube sui servizi di abbonamento siano simili" e continua spiegando che in base ad alcune ricerche svolte dall'azienda per capire quanto convenienti fossero i termini dell'accordo, anche in rapporto ai guadagni che i loro clienti avevano da altre piattaforme, hanno concluso che "i tassi erano equilibrati". Meno d'accordo Alison Wenham, CEO di WIN, che proprio ieri ha diramato un comunicato in cui ha dichiarato che "rifiutando di accordarsi con il settore indipendente YouTube sta facendo un grave errore. Abbiamo provato e continueremo ad aiutare YouTube a capire quanto la musica indipendente sia importante per ogni servizio di streaming. I Fan vogliono un servizio che offra il servizio più completo di musica, che è quello che compagnie come Spotify e Deezer fanno. Ci rendiamo conto che un piccolo numero di label indipendenti possano avere le proprie ragioni per accordarsi con YT (…) ma sono in minoranza. La gran parte delle etichette indipendenti del mondo sono deluse dalla mancanza di rispetto e di comprensione mostrato da YouTube. Ancora una volta sollecitiamo l'azienda a venire a parlare con noi". Il punto di scontro, ovviamente, riguarda le revenue, ovvero i guadagni che la nuova piattaforma di YouTube assicurerebbe agli attori in gioco, che la WIN (Worldwide Independant Network), l'associazione che rappresenta molte etichette indipendenti mondiali – tra cui la Xl Recordings, la 4AD, la Rough Trade e la Domino che rappresentano artisti come Adele, i Radiohead, i The National, Jack White, Lana Del Rey e tanti altri – ritiene insufficienti, come sottolinea anche Giordano Sangiorgi, presidente dell'Audiocoop, la cooperativa che rappresenta alcune delle realtà italiane indipendenti più importanti e che sulla scia di quanto dichiara la casa madre americana definisce miserrime le proposte fatte da Google: "Questa è una presa di posizione che ritengo, oltre che economicamente, anche culturalmente grave, visto che rischia di cancellare le diversità per tendere verso un'omologazione al pop mainstream, come ha dichiarato anche il musicista di Billy Bragg" ha detto Sangiorgi, il quale ha spiegato che ha fatto presente la situazione al Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini il quale si è subito interessato all'argomento chiedendogli tutta la documentazione. È il Governo, continua il Presidente di Audiocoop, a dover fare un passo importante, come successo nel caso del ritiro dei contenuti Rai dalla piattaforma video. Intanto la diatriba è finita anche sulla scrivania del Commissario alla Concorrenza Joaquin Almunia, portata dalla stessa WIN, da Fac (Featured Artists Coalition) e Impala, l'associazione europea che racchiude etichette e artisti indipendenti. Google è forte, quindi, del 95% delle etichette che ha firmato l'accordo, come ha dichiarato, in attesa di capire come finiranno le negoziazioni con l'altro 5%. E questo delle negoziazioni è un altro punto caldo della discussione. Se da un lato le etichette indipendenti hanno da sempre dichiarato che l'azienda di Mountain Views ha agito in base a un "prendere o lasciare", Google invece continua a parlare di "negoziazione" e anzi, per quanto ha appreso Fanpage, queste continuerebbero anche in caso di un primo passo verso il blocco dei contenuti. Non sarebbe possibile fare altrimenti perché le nuove funzioni si sommerebbero alla piattaforma esistente e questo porta a cambiamenti che obbligano alla stipulazione di contratti diversi. Lo scenario si complica ancora di più se si tiene presente che molti artisti escono sotto label diverse a seconda dei paesi. Ci sarebbe il rischio, quindi, che in un paese un contenuto sarebbe legale e ascoltabile, mentre in un altro il blocco sarebbe attivo. Intanto Digital Music News riporta una lista – parziale – di una serie di artisti di cui sarebbero tolti i video, con le limitazioni di cui sopra. Insomma se da un lato la situazione del blocco dei canali ufficiali è chiara, dall'altro si pone il problema dei contenuti caricati dagli utenti. Se, infatti, YouTube renderebbe inaccessibili i contenuti caricati da artisti e label non firmatari, come si comporterebbe con quelli caricati dagli utenti? Si procederebbe come sempre: non è YouTube, infatti, a doversi caricare della responsabilità di rimozione, ma saranno le etichette stesse a dover fare richiesta. Insomma, si potrebbe arrivare al paradosso che non si trovino più i contenuti ufficiali, ma quelli ufficiosi sì, che però non sarebbero fonte di monetizzazione per gli artisti.
YouTube bloccherà a breve, per motivi legali, i canali delle label e degli artisti che non firmeranno i nuovi contratti previsti a seguito dell’introduzione delle nuove funzioni in abbonamento che partiranno fra poco. Le etichette indie sono sul piede di guerra e in Italia si rivolgono al Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini.
Le ore di sole si accorciano, le temperature calano, le belle giornate si fanno rare e non sempre invitano alle lunghe passeggiate all’aria aperta. E quando mettiamo il naso fuori casa per fare quel tanto atteso giretto con i nostri amici a quattro zampe, rischiamo di dover rientrare il più velocemente possibile. Ma è importante non dimenticarlo: così come “noi umani”, anche i nostri piccoli amici risentono dell’abbassamento delle temperature, degli sbalzi termici e del cambio di stagione. Come noi, allora, anche loro necessitano di qualche attenzione in più. Anche per i quattrozampe, infatti, l’inverno è una stagione di “cautela”: il freddo e l’umidità possono risultare fastidiosi soprattutto per gli esemplari a pelo corto, riducendo la vivacità anche del cucciolo più giocherellone. Se notiamo cambiamenti nelle abitudini, nell’umore, ma anche e soprattutto nel fisico dei nostri cani e gatti, non dobbiamo sottovalutare questi segnali. Perché gli sbalzi di temperatura, la vita più casalinga e la diminuzione delle ore di luce possono avere un impatto sul loro equilibrio intestinale. Come fare per attenuare i loro piccoli disagi stagionali? Nella maggior parte dei casi, basta prendere qualche semplice accorgimento. A partire dall’alimentazione: l’inattività delle pigre giornate di passaggio tra l’autunno e l’inverno, con meno uscite all’aria aperta e spesso meno movimento potrebbe alterare il normale equilibrio dei nostri animali. I nostri amici a quattro zampe potrebbero sembrarci meno attivi e più inclini a quel "torpore" che è proprio della stagione. Per far fronte ad eventuali disturbi stagionali può essere utile ricorrere a PURINA® PRO PLAN® FORTIFLORA®, un alimento complementare probiotico studiato appositamente per supportare il benessere intestinale dei nostri piccoli amici, specie in periodi particolari come quello del cambio di stagione. È facile aggiungerlo ai pasti (il composto è in polvere e, per cani e gatti di qualsiasi taglia ed età, è sufficiente una bustina al giorno) ed è pratico anche da portare con sé in occasione di viaggi o trasferte. Perchè un cane e un gatto con un intestino in equilibrio, sono più felici anche fuori. E con la loro vivacità aiutano a migliorare anche il nostro umore. Non è raro che quando le giornate diventano più fredde i nostri amici pelosi soffrano proprio di piccoli disturbi gastroenterici: spesso infatti l’abbassamento delle temperature altera la flora batterica intestinale causando piccole flatulenze o feci poco formate. PURINA® PRO PLAN® FORTIFLORA®, grazie ai suoi batteri vivi di un ceppo speciale (l’Enterococcus faecium SF68 NCIMB 10415 4b1705, un nome lunghissimo per un organismo molto piccolo e di efficacia clinicamente provata), è infatti assimilabile anche da intestini particolarmente sensibili e, nello stesso tempo, ristabilisce l’equilibrio della flora intestinale. Può essere somministrato anche per lunghi periodi ad animali di qualsiasi età: è provato infatti che, anche nei cuccioli e nei soggetti anziani, può contribuire al corretto funzionamento delle difese immunitarie. Durante il cambio di stagione, poi, oltre ai problemi intestinali, cani e gatti devono affrontare la “transizione” che permette ai nostri amici a quattro zampe di rinfoltire il loro mantello. L'introduzione di un probiotico come PURINA® PRO PLAN® FORTIFLORA® nell'alimentazione dei nostri cani e dei nostri gatti aiuta a supportarli in questa fase, contribuendo al loro benessere generale, che si può percepire anche dal buon aspetto del pelo.
Tisane, spezie e sciarpe per combattere il freddo: sono questi alcuni dei tradizionali rimedi per “noi umani”. E per i nostri amici cani e gatti, dobbiamo impegnarci altrettanto. Gli inevitabili sbalzi di temperatura possono condizionare i nostri amici. Ecco un aiuto per il loro benessere.
Sergei Rachmaninoff è stato uno dei più grandi compositori e pianisti russi. È autore di quattro celebri concerti per pianoforte e orchestra, uno dei quali, il difficilissimo "Rach 3", divenuto celebre (anche tra i non appassionati) come pietra di paragone del film Shine di Scott Hicks. Viene ricordato essenzialmente per la sua produzione autoriale, influenzata essenzialmente da Tchaikovsky e Rimsky-Korsakov, ma non tutti sanno che l'ultimo dei Romantici, Rachmaninoff, è stato anche considerato in vita come uno dei maggiori pianisti del suo tempo. A confermarcelo è una discografia sterminata. Non c'è pianista di talento che non si sia confrontato con quel repertorio così aspro e impervio da essere considerato insuonabile da taluni. Horowitz, su tutti, ha fatto del Maestro russo un'icona immortale, fin dai suoi primordi musicali, quando sedicenne suonò il Rach 3 al diploma di pianoforte. E a riconfermarci oggi l'interesse per il talento pianistico, e non solo compositivo, di Rachmaninoff è un grande interprete italiano del nostro tempo, Roberto Prosseda. Pianista illustre, incisore per la Decca dell'integrale degli inediti di Mendelssohn, grande esperto di Chopin e specialista italiano di "piano pèdalier", Prosseda è anche uno dei massimi divulgatori in campo musicale che abbiamo nel nostro paese. Dalle "lezioni di musica" per Radio 3, coadiuvato dall'esperto Bietti (ne abbiamo parlato qui), agli incontri musicali per bambini, dove a fargli spalla e da rivale pianistico era un robot, TeoTronico, Prosseda si è sempre speso per l'allargamento del pubblico della musica classica, con un lavoro certosino e intelligentissimo. La nuova sfida di Prosseda, questa volta, sarà quella di riportare in vita Sergei Rachmaninoff, facendolo riapparire al suo fianco in una sala da concerto e facendolo addirittura sedere al pianoforte per esibirsi. Sembra una follia, ma il pubblico non crederà alle proprie orecchie quando, nel nuovo "Ghost concert" ideato dal pianista di Latina, si renderà conto di stare ascoltando dal vivo e su un vero pianoforte un'interpretazione di Rachmaninoff. Il trucco c'è, ma è dei più raffinati e musicologicamente supportati al mondo e nasce da un'intuizione geniale. Dato che Rachmaninoff aveva registrato alcune sue esecuzioni su un pianoforte a rullo, riversando il contenuto di quei rulli in un MIDI file, è possibile collegarsi a qualsiasi "disklavier" (pianoforte controllato via MIDI) e ascoltare in tempo reale e su un vero strumento le note del Maestro russo! Ma Roberto Prosseda si è spinto ancora oltre: studiando e ricostruendo la personalità del fantasma tramite i suoi carteggi e riproponendo in 3D (grazie alla curatela di Julius Tuomisto, della Z Vector, e Adriano Mestichella) le sue espressioni del volto, ha potuto portarlo in scena in carne ed ossa e, così, regalarci un' "intervista impossibile" di raro pregio che affronta argomenti cruciali dell'interpretazione pianistica.
È possibile riportare in vita Rachmaninoff e farlo esibire in una sala da concerto? Ebbene sì, Roberto Prosseda ne è stato capace e ce lo mostra nel suo ultimo geniale evento divulgativo, il “Ghost concert”. Abbiamo avuto il piacere di intervistato prima dell’esibizione e, a trovarci, è arrivato anche un inaspettato fantasma!
Eros Ramazzotti vola direttamente al primo posto della classifica a una settimana esatta dall'uscita di "Perfetto" e dalla Francia, dove sta attualmente pubblicizzando il suo ultimo lavoro, saluta e ringrazia i fan per quello che era un risultato annunciato. Uscito il 12 maggio, Perfetto va direttamente al primo posto alla prima settimana disponibile, confermando Ramazzotti come uno dei top artisti italiani, in grado a che di aver costruito un proprio pubblico anche all'estero. E la Francia, infatti, è solo l'ultima delle nazioni europee in cui è volato per fare un po' di promozione e a cui è particolarmente legato, come ha specificato in un'immagine che lo ritrae davanti alla Tour Eiffel. Un tour europeo che sta raccogliendo dettagliatamente sul suo profilo Facebook. Preludio a questo primo posto era la vetta conquistata appena uscito su iTunes, che dà l'idea di cosa succede in maniera quasi istantanea. ‘Perfetto' è stato pubblicato in 60 Paesi, raggiungendo la vetta di 13 tra questi riuscendo addirittura a esordire in Spagna e Messico nella top 5 con la versione in italiano e quella in spagnolo nelle loro top 10. In attesa di un tour che partirà a settembre, ora Ramazzotti dovrà guardarsi le spalle da due album appena usciti, quello di Briga e dei The Kolors, ovvero artisti che sono attualmente impegnati nella scuola di "Amici" e che hanno conquistato proprio iTunes.
Eros Ramazzotti, con ‘Perfetto’, conquista la classifica degli album più venduti della settimana davanti a Il Volo e a Ligabue.
Brian De Palma firma “The Untouchables – Gli Intoccabili”, la pellicola del 1987, scritta da David Mamet, con un cast d’eccezione formato da Sean Connery, Kevin Costner, Robert De Niro, è ispirata all’autobiografia dell’agente federale Eliot Ness (nel film Costner) che per incastrare Al Capone metterà su una propria squadra di agenti, ognuno con la sua “abilità” speciale. E’ un cult di quelli da rivedere milioni di volte, ma di seguito ci sono 10 curiosità che, probabilmente, non sapevate. Per la parte di Al Capone, la produzione e Brian De Palma, pensarono a Bob Hoskins, ma proprio il regista insistette per avere nella parte Robert De Niro. “Gli Intoccabili” è stato girato a Chicago (Illinois); Hardin (Montana) e nell'area sottostante le Great Falls (Montana). Albert H. Wolff, l’ultimo sopravvissuto alla vicenda reale de “Gli Intoccabili”, partecipò attivamente, come consulente, alla realizzazione del film, e aiutò, soprattutto, Kevin Costner a rendere il personaggio di Eliot Ness quanto più fedele alla realtà. Michael Douglas, Don Johnson, Mel Gibson e Harrison Ford furono considerati per il ruolo di Eliot Ness, ma rifiutarono. La parte, quindi, andò a Kevin Costner. Robert De Niro non ebbe tempo per metter su peso per il ruolo, così furono usate delle protesi e dei cuscini per renderlo più “pieno”, come Al Capone. Il set della scena del barbiere di Al Capone all’Hotel Lexington è pieno di oggetti (bottiglie di acqua di colonia, pennelli da barba) che sono realmente appartenuti al vero Capone. Il grande Giorgio Armani, che ha curato i costumi del film, propose a Brian De Palma di provinare Don Johnson per il ruolo di Eliot Ness. Armani e Johnson erano molto amici e lo stilista lo vestì anche nel famoso telefilm “Miami Vice”.
Brian De Palma, nel 1987, dirigeva il cult con Sean Connery, Kevin Costner e Robert De Niro, ispirato all’autobiografia dell’agente federale Eliot Ness, che metterà su una squadra per incastrare Al Capone. E’ un film entrato nella storia del cinema, ma ci sono ancora 10 cose che, probabilmente, non sapevate.
Il Premier è appena ritornato dal lungo viaggio in Asia e, come aveva promesso, questa mattina durante e dopo il Consiglio dei Ministri in programma a Palazzo Chigi studierà il testo definitivo della riforma del lavoro preparato dal Ministro Fornero con i suoi colleghi. Siamo agli sgoccioli dunque e dopo giorni di polemiche tra Esecutivo, sindacati e partiti di maggioranza e opposizione soprattutto sull'articolo 18 dello statuto dei lavoratori potrebbe finalmente vedere la luce il disegno di legge che il Governo ha intenzione di presentare in Parlamento. Il ddl è sulla scrivania di Monti – Il ddl sulla riforma del lavoro sarà proposto a breve, ma potrebbe già approdare al Quirinale questa sera per la firma di Napolitano che autorizza alla presentazione del disegno di legge in Parlamento. Tutto sta nella definitiva decisione di Monti che vuole avere l'ultima parola in merito. Del resto le polemiche della vigilia non si placano nonostante molti lanciano appelli alla responsabilità. Il tema principale resta la modifica dell'articolo 18 sopratutto per quanto riguarda i licenziamenti per motivi economici per i quali sindacati e Pd chiedono maggiori poteri al giudice e la reintroduzione della possibilità di reintegro nel caso il licenziamento nascondi altri fini discriminatori. Le presunte modifiche dell'ultima ora sull'articolo 18 – Secondo alcune indiscrezioni sulle modifiche dell'ultima ora sull'articolo 18, sembra che il Ministro Fornero stia pensando all'abolizione dell'onere della prova a carico del lavoratore nei ricorsi contro i licenziamenti economici come chiedevano i sindacati, anche se nulla di ufficiale trapela dal Governo. In realtà come sottolineato da Monti nel suo viaggio e dalla stessa Fornero il Governo per il momento non ha nessuna intenzione di fare un passo indietro rispetto ai suoi progetti originari né sull'articolo 18 né su nessun altro punto del testo sulla riforma del lavoro.
Il ddl rifoma del lavoro preparato dal Ministro Fornero verrà esaminato oggi dal Premier per la definitiva presentazione in Parlamento dopo la firma di Napolitano. Il nodo centrale resta l’articolo 18 su cui la maggioranza continua a dividersi.
A circa un anno dalla sua installazione sul potente Very Large Telescope (VLT) dell'Osservatorio Europeo Australe (ESO), lo strumento dal cuore italiano “ESPRESSO” è pronto e collaudato per rivoluzionare la caccia agli esopianeti rocciosi simili alla Terra. Si tratta infatti di un super spettrografo talmente sensibile da poter intercettare variazioni di movimento nella velocità radiale delle stelle di pochissimi centimetri al secondo. Poiché tali oscillazioni (legate alla gravità) sono influenzate dalla presenza dei pianeti, in base alle variazioni rilevate dallo strumento è possibile determinare il tipo di pianeta che sta orbitando attorno a una determinata stella. L'obiettivo degli scienziati dell'Osservatorio del Paranal in Cile, dove è installato il VLT dell'ESO e dunque l'ESPRESSO, è puntare i pianeti rocciosi nella zona abitabile di stelle simile al Sole, cioè nane gialle. I pianeti che si trovano in questa specifica area circumstellare (chiamati pianeti Goldilock) sono quelli che possono ospitare acqua allo stato liquido sulla loro superficie. Ciò è dovuto alla distanza dalla stella di riferimento, che li irradia allo stesso modo in cui il Sole illumina la Terra. Ecco perché con l'ESPRESSO saremo in grado di individuare pianeti affini al nostro, magari un vero e proprio “gemello”, ospitale e forse ricco di biodiversità aliena. Naturalmente grazie al supporto dei telescopi spaziali di prossima generazione, come l'attesissimo James Webb Space Telescope che dovrebbe essere lanciato nel 2020, sarà possibile raccogliere dati molto più precisi su questi mondi, ad esempio quelli della fondamentale composizione atmosferica.
L’ESPRESSO, acronimo di “Echelle SPectrograph for Rocky Exoplanet and Stable Spectroscopic Observations”, è un sensibilissimo spettrografo equipaggiato sul potente telescopio VLT dell’Osservatorio Australe Europeo. Il suo scopo è indagare nella fascia abitabile delle stelle simili al Sole per scovare esopianeti simili alla Terra.
"L'estate sta finendo, un anno se ne va". La canzone dei Righeira qualcuno la sentirà in anticipo, credendo sia uno sfottò per il cumulonembo che non vuole saperne di lasciare il nostro stivale, decretando questo 2014 come l'anno senza estate, ma nel caso di Alessia Marcuzzi è davvero perché le sue vacanze sono ormai alle ultime battute. L'abbiamo apprezzata con le sue forme hot, in bikini, shorts, minigonne, vestitini suadenti, outfit che ha sfoggiato in più di un mese in vacanza tra le mete più belle. Da Formentera a Miami, tra amiche, figli ed una fuga romantica con il suo nuovo boyfriend Paolo Calabresi Marconi, la Marcuzzi ha ricaricato le sue batterie e adesso è pronta per lanciarsi in una nuova annata lavorativa. In primis, tutti gli sforzi sono orientati al suo blog "La Pinella". Nato due anni fa quasi per gioco, il blog è stato poi inserito tra i top website di moda come Signature9 e "Top 99 fashion blog list", un successo che ha spinto la conduttrice del "Grande Fratello" a lasciare la società che la affiancava nella gestione del suo portale e ad aprire una società di marketing digitale tutta sua, così da gestire personalmente gli sviluppi del suo blog.
Le vacanze di Alessia Marcuzzi sono ormai alle ultime battute, dopo aver gustato il sole da Formentera e Miami per lei è tempo di tornare a lavorare: nuovi progetti sono alle porte.
Il ritorno dei Daft Punk polverizza ogni record. Il nuovo singolo, Get Lucky, è il brano con il maggior numero di riproduzioni in streaming nella giovane storia di Spotify. Lo comunica la stessa società, spiegando che il record è stato raggiunto sia negli Usa che in Uk, senza però specificare il numero esatto delle riproduzioni. Il singolo vede la collaborazione di Pharrell Williams e di Nile Rodgers, sarà il primo estratto da Random Access Memories, quarto album del duo francese, che uscirà il prossimo 21 maggio, nei negozi di dischi e in digitale. E' il primo album di inediti, dopo Human after All, datato 2005.
Il ritorno dei Daft Punk non è passato inosservato: Spotify ha reso noto che Get Lucky è il brano più ascoltato nella storia del sito di streaming musicale.
Patrick George Zaki, lo studente egiziano che stava svolgendo un master all'università di Bologna prima di essere arrestato venerdì scorso all'aeroporto de Il Cairo, sarebbe accusato di aver svolto una tesi sull'omosessualità. A renderlo noto Nashat Dahi, noto conduttore di una trasmissione andata in onda alcuni giorni fa su Ten Tv, emittente finanziata dal governo egiziano, secondo cui il 27enne "è andato a fare un master sull'omosessualità, questo è l'oggetto della sua tesi. Il ragazzo è andato a studiare queste cose all'estero, all'università di Bologna. E' attivo all'estero per fare una cosa sola, insultare lo stato egiziano, attaccare lo stato egiziano, incitare contro lo stato egiziano". Zaki stava frequentando un master internazionale in Studi di Genere all'università di Bologna e aveva deciso di trascorrere qualche giorno di vacanza tornando dalla sua famiglia. Nel suo intervento Nashat Dahi – con tono di scherno – sostiene che Zaki collaborava con il rappresentante di un'associazione di omosessuali, che è stato fermato dalla polizia perché voleva rovesciare il regime di Al Sisi e che aderiva ai Fratelli Musulmani ed era "finanziato da Qatar". Il giornalista aggiunge che la stampa italiana e le organizzazioni internazionali stanno attaccando il governo egiziano e che va quindi "tagliata la loro lingua", con particolare riferimento ad Amnesty International. L'associazione impegnata per la difesa dei diritti umani è testualmente definita "una schifezza". Per finire Nashat Dahi sostiene che la vicenda di Zaki attiene esclusivamente alla giustizia egiziana e che i giornali italiani starebbero conducendo una campagna diffamatoria contro l'Egitto, mentre il il governo italiano "è un alleato" e l'Italia "il primo partner commerciale". Secondo quanto riferisce il giornalista Zaki, quindi, sarebbe stato arrestato sei giorni fa per le sue posizioni sull'omosessualità e per le critiche che avrebbe mosso al regime egiziano. Il ragazzo, come riferito da Amnesty International, è stato bendato e ammanettato all'aeroporto de Il Cairo poi torturato per 17 ore consecutive con colpi allo stomaco e alla schiena e scariche elettriche. Il 27enne è stato quindi condotto in una struttura della Nsa non resa nota, a Mansoura. Da quel momento è in stato d'arresto. Patrick George Zaki è accusato di aver tentato di rovesciare il regime al potere. Il suo avvocato Wael Ghaly ha spiegato che rischia di essere condannato all'ergastolo e che sulla base di quanto previsto dall'ordinamento giudiziario de Il Cairo "la custodia cautelare può durare fino a due anni, rinnovata ogni 15 giorni, e talvolta tale detenzione può protrarsi per più di due anni". Alla domanda su quali siano le prospettive del procedimento a carico dello studente, il legale ha sottolineato di aspettarsi "un cambio di trattamento. In questo processo interverrà la politica a causa di questo interesse senza precedenti dei media. Vedremo nei prossimi giorni". Ed effettivamente dopo la morte di Giulio Regeni la politica italiana si è subito attivata: il ministro degli esteri Luigi Di Maio ha annunciato due giorni fa che l'Italia intende seguire tutti i passaggi del processo a Zaki, mentre ieri il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà – replicando al Question Time alla Camera sulla vicenda dello studente egiziano – ha assicurato che il "Governo continuerà a dare priorità al caso, anche con riferimento alle sue condizioni detentive e all'esigenza di assicurare un iter processuale rapido, in vista di un auspicabile, pronto rilascio", aggiungendo infine che la detenzione di Zaki "ha suscitato in tutti noi grande emozione, evocando, con una serie di prime analogie, la dolorosa e tragica vicenda di Giulio Regeni".
Nashat Dahi, noto giornalista egiziano, nel corso di una trasmissione televisiva ha rivelato le ragioni dell’arresto di Patrick George Zaki, lo studente dell’Università di Bologna fermato a Il Cairo e poi torturato per 17 ore. “È andato a fare un master sull’omosessualità, questo è l’oggetto della sua tesi. E’ attivo all’estero per fare una cosa sola, insultare lo stato egiziano, attaccare lo stato egiziano, incitare contro lo stato egiziano”.
Mentre la sorella è felicemente sposata con Pete Wentz dei Fall Out Boy dal quale ha avuto anche un bambino, Jessica Simpson ha da poco terminato la sua breve relazione con Billy Corgan leader degli Smashing Pumpkins, dopo essere stata coinvolta nello scandalo "Tiger Woods". Infatti, sembra che Jessica sia stata l'amante numero 12 del campione Tiger Woods, a riportarlo è stato il tabloid Star anche se non ci sono state nè conferme nè smentite. Intanto, la bella cantante che ha posato per la rivista "Allure" , ha dichiarato che non si spoglierebbe mai in un film, nemmeno se si trattasse di un film da Oscar, ecco le sue parole: Non mi interessa, non intendo farlo. Quello che ho sotto i vestiti lo tengo per il mio prossimo marito. Non mi interessa se il ruolo è oscuro o particolarmente intellettuale, nemmeno se può valere un Oscar. Non credo che la gente meriti di vedere come sono fatta sotto i vestiti. Crescendo non ho mai pensato a come sarei potuto essere a 30 anni.Ho provato a sognare: sarò una grande pop star, le mie canzoni passeranno in radio, sarò sposata e avrò bambini. Ma le cose ti possono essere portate via e andare male. Questa volta non ha mica tutti i torti…
Recentemente la bella Jessica Simpson ha dichiarato che non si spoglierà mai, nemmeno per un ruolo da Oscar, ma riserverà tutto al suo prossimo marito.
Il primo singolo della coppia J-Ax e Fedez è stato il tormentone "Vorrei ma non posto" che ha accompagnato tutta l'estate e buona parte della primavera del 2016, diventando uno dei tormentoni dell'anno, grazie a heavy rotation e pubblicità e anticipando quello che potrebbe succede il prossimo gennaio, quando è prevista l'uscita per la loro Newtopia, del loro primo album assieme. Intanto, tra qualche giorno si potrà capire bene qual è il polso della situazione, dal momento che è arrivato il momento del loro secondo singolo "Assenzio", che sarà in tutte le radio e in streaming a partire da venerdì 18 novembre, come ricorda anche J-Ax sul suo Facebook: "Il 18 novembre uscirà il secondo singolo del nuovo album. Si chiama Assenzio. E in questo caso, potete pure berlo irresponsabilmente. Ci saranno molte sorprese a breve, rimanete sintonizzati!". Oltre ai due rapper, però, ci saranno anche altri due ospiti, ovvero Stash e Levante. Il primo, come noto è il cantante dei The Kolors, la band che ha vinto l'edizione 2015 i "Amici", il talent condotto da Maria De Filippi e che ha dominato le classifiche di quell'anno con l'album "Out" e Levante, al secolo Claudia Lagona, cantautrice siciliana ma torinese d'adozione che ha incontrato il grande pubblico grazie al singolo "Alfonso" ed è autrice di due album ("Manuale distruzione" e "Abbi cura di te") che l'hanno confermata come una delle migliori artiste del Paese, in grado di accontentare palati disparati.
Si chiama “Assenzio” il nuovo singolo di J-Ax e Fedez, secondo estratto dall’album che uscirà il prossimo gennaio. Assieme ai due rapper ci saranno anche il cantante dei The Kolors Stash e Levante.
È morta a soli 39 anni la cantante inglese Sarah Nicole Harding, dopo aver combattuto una lunga battaglia contro il cancro al seno, diagnosticatole all'inizio del 2020. A darne l'annuncio sui social è stata la madre, ringraziando tutti i fan dell'ex componente del gruppo "Girls Aloud" che negli Anni Duemila ha avuto un certo successo nel Regno Unito. Come aveva scritto nella sua autobiografia "Here Me Out", pubblicata a marzo 2021, la malattia le fu diagnostica all'inizio dell'anno precedente e l'idea di scrivere anche di questo percorso nacque dalla necessità e dal desiderio di aiutare più persone possibili: "Se qualcuno leggendo la mia storia andrà a controllarsi e venisse curata in tempo, allora ne sarà valsa la pena". Lei, però, come le aveva preannunciato il suo medico curante lo scorso dicembre, questo tempo non lo avrebbe avuto e, infatti, nella mattinata di domenica 5 settembre, Sarah Nicole Harding ha chiuso gli occhi per sempre. La madre ha così annunciato la sua scomparsa: Molti di voi sono a conoscenza della battaglia di Sarah contro il cancro e che ha combattuto duramente dalla diagnosi fino al suo ultimo giorno. Questa mattina se ne è andata pacificamente. Significava tutto per Sarah, le dava grande forza e conforto sapere di essere amata. So che non vorrà essere ricordata per la sua lotta contro questa terribile malattia: era una stella splendente e brillante e spero che sia così che potrà essere ricordata. Sarah Nicole era nata il 17 novembre 1981, avrebbe infatti compiuto 40 anni tra qualche mese, e il suo exploit nel mondo dello spettacolo, arrivò con la partecipazione al talent inglese Popstars: The Rivals, nel 2002. L'intento del programma era quello di formare un gruppo pop e quell'anno in finale arrivarono la Harding e Nicola Roberts, Nadine Coyle, Kimberley Walsh e Cheryl Cole che formarono le Girls Aloud. Il gruppo ottenne anche un discreto successo negli anni successivi, svettando anche le classifiche inglesi con alcuni singoli, poi si separarono per breve tempo, per poi riunirsi nel 2012 e sciogliersi definitivamente nel 2013. Sarah Nicole Harding, quindi, decise di dedicarsi alla televisione, è stata in vari show e ha partecipato al Grande Fratello Vip inglese che ha vinto nel 2017.
È morta all’età di 39 anni la cantante inglese Sarah Nicole Harding, membro delle Girls Aloud, dopo aver affrontato un cancro al seno. A darne la notizia sui social è stata la madre, ringraziando tutti i fan del supporto di questi lunghi mesi, la malattia le era stata diagnosticata, infatti, all’inizio del 2020.
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Un nome, una garanzia: attore e regista, classe 1951, figlio del regista Vittorio De Sica e dell'attrice spagnola Maria Mercader, ha debuttato sul piccolo e grande schermo già negli anni settanta. Il suo successo lo deve principalmente ad un genere di film spesso molto criticati ma che, puntualmente, registravano, almeno fino a qualche anno fa, numeri record al botteghino. Stiamo parlando dei cinepanettoni nei quali si è formata l'affiatata ed amata coppia Christian De Sica – Massimo Boldi, fino al 2005. Quegli sono stati gli anni d'oro del cinema, quando tutte le famiglie si riunivano per passare qualche ora in totale spensieratezza e divertimento. Poi, qualcosa è cambiato: i cinepanettoni hanno continuato ad essere prodotti ma l'attenzione del grande pubblico è venuta scemando. Come conferma Agi, Christian De Sica non sarà più protagonista, dopo oltre un quarto di secolo, del cinepanettone. I suoi fan dovranno fare a meno dell'attore e regista romano che al Taormina Film Fest 2014 ha annunciato di volersi prendere una pausa. Si tratta solo di un anno: presto, infatti, potrebbero arrivare nuovi progetti, nuovi film, nuove collaborazioni. Per il momento non si parla ancora di un ritorno in coppia con Massimo Boldi. Christian De Sica farà un film con Carlo Verdone o Alessandro Siani Ospite del Taormina Film Fest 2014, che terminerà il 21 Giugno, De Sica ha dichiarato che "il contratto quinquennale con De Laurentiis è scaduto" e che adesso "preferisce fermarsi altrimenti rischia di fare sempre le stesse cose" come riporta Agi. Per il prossimo anno, invece, in ballo due nuovi progetti: un film di Natale con Carlo Verdone e uno con Alessandro Siani. "Con Carlo sarebbe il quarto film dopo ‘Acqua e sapone', ‘Borotalco', e ‘Compagni di scuola' mentre con Siani ho già lavorato a ‘Il principe abusivo'" ha dichiarato l'attore che ha lasciato subito Taormina per dedicarsi al film di Luca Miniero "La più bella scuola del mondo" che girerà assieme a Rocco Papaleo. Sulla comicità al cinema De Sica ha aggiunto: Leggi anche Grande Fratello 13, la diretta della settima puntata con Christian De Sica Ai miei tempi si osava di più, a volte rischiando di esagerare. Oggi, invece, il repertorio comico è più misurato ma al tempo stesso fa meno ridere. Checco Zalone, ad esempio, conserva una comicità purissima e attira diverse critiche. Eppure si prende i suoi rischi. Ecco il comico deve essere così, senza eccessive pruderie. Non si deve temere la volgarità, è molto più volgare l'edizione di un telegiornale corredata di violenza mostrata che un vaffa in un film. Continua a leggere su Fanpage.it var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; document.getElementById('widget-banner-7').id = 'div-banner-6'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-6"); }); }); Christian de Sica News Personaggi 431 CONDIVISIONI commenta condividi chiudi Christian De Sica non necessita di alcuna presentazione. Un nome, una garanzia: attore e regista, classe 1951, figlio del regista Vittorio De Sica e dell'attrice spagnola Maria Mercader, ha debuttato sul piccolo e grande schermo già negli anni settanta. Il suo successo lo deve principalmente ad un genere di film spesso molto criticati ma che, puntualmente, registravano, almeno fino a qualche anno fa, numeri record al botteghino. Stiamo parlando dei cinepanettoni nei quali si è formata l'affiatata ed amata coppia Christian De Sica – Massimo Boldi, fino al 2005. Quegli sono stati gli anni d'oro del cinema, quando tutte le famiglie si riunivano per passare qualche ora in totale spensieratezza e divertimento. Poi, qualcosa è cambiato: i cinepanettoni hanno continuato ad essere prodotti ma l'attenzione del grande pubblico è venuta scemando. Come conferma Agi, Christian De Sica non sarà più protagonista, dopo oltre un quarto di secolo, del cinepanettone. I suoi fan dovranno fare a meno dell'attore e regista romano che al Taormina Film Fest 2014 ha annunciato di volersi prendere una pausa. Si tratta solo di un anno: presto, infatti, potrebbero arrivare nuovi progetti, nuovi film, nuove collaborazioni. Per il momento non si parla ancora di un ritorno in coppia con Massimo Boldi. Ospite del Taormina Film Fest 2014, che terminerà il 21 Giugno, De Sica ha dichiarato che "il contratto quinquennale con De Laurentiis è scaduto" e che adesso "preferisce fermarsi altrimenti rischia di fare sempre le stesse cose" come riporta Agi. Per il prossimo anno, invece, in ballo due nuovi progetti: un film di Natale con Carlo Verdone e uno con Alessandro Siani. "Con Carlo sarebbe il quarto film dopo ‘Acqua e sapone', ‘Borotalco', e ‘Compagni di scuola' mentre con Siani ho già lavorato a ‘Il principe abusivo'" ha dichiarato l'attore che ha lasciato subito Taormina per dedicarsi al film di Luca Miniero "La più bella scuola del mondo" che girerà assieme a Rocco Papaleo. Sulla comicità al cinema De Sica ha aggiunto:
Queste le parole dell’attore Christian De Sica che quest’anno non sarà al cinema con il tradizionale film di Natale. Ecco cosa ha dichiarato al Taormina Film Fest 2014…
L’invidiosa Nina Moric dimostra di essersi redenta e di aver superato copertamente il livore nei confronti della rivale Belen Rodriguez e, per mostrarlo al mondo intero, ha finalmente deciso di concedere il divorzio all’ex marito Fabrizio Corona. La donna, tornata da pochissimo tempo dall’avventura televisiva all’Isola dei Famosi 2011, ha intenzione di modificare la piega presa dalla sua vita negli ultimi anni e, inaugurando il primo passo verso un futuro che si prospetta roseo, ha deciso di abbandonare definitivamente i propositi di vendetta nei confronti del suo ex compagno. Per Corona, recentemente diventato protagonista della scazzottata con Vieri in occasione del party organizzato per il compleanno di Claudia Galanti, si tratta finalmente di una buona notizia. L’uomo, in un’intervista rilasciata a Vero ha dichiarato tutta la sua soddisfazione per l’improvvisa decisione della sua ex moglie, l’’unica, a parte la magistratura, ad avere il potere di renderlo un uomo libero. Ecco cosa ha dichiarato: Sono felicissimo ed è ovvio che sia così perché, finalmente, potrò sposare la donna della mia vita. Sposando Belen, realizzo un progetto che mi sta molto, molto a cuore. Lei è la donna della mia vita, l’unica che io ami. Con lei, mi lascerò finalmente il passato alle spalle. Per Fabrizio, dunque, si tratta di un’enorme conquista. Dopo aver assicurato il lato b della Rodriguez, l’ex agente dei paparazzi più discusso d’Italia potrà finalmente mettere le mani sull’intera torta e, portando all’altare Belen, il successo in campo sentimentale è assicurato. Nonostante tutto, Corona ha sempre dichiarato di essere profondamente innamorato della sua donna e, con l’ultima dichiarazione in merito al matrimonio, non ha fatto altro che testimoniare le sue buone intenzioni nei confronti della fidanzata. Nonostante il benestare di Nina, però, Fabrizio è costretto a superare l’ultimo scoglio. E la lite con Vieri è stata liquidata con una spiegazione di poco conto resa ai giornali – Fabrizio ha detto che Vieri è innamorato di Belen, liquidando la questione relativa alle botte in discoteca con nonchalance in maniera da uscirne vincitore – la querelle con la magistratura è ancora lontana dall’essere risolta. In merito alla possibilità di affidarsi ai servizi sociali, ha detto: Per ora non propendo per questa strada. Il fatto è uno: o rischio o non rischio. Nella vita bisogna avere coraggio, anche se sto valutando tutti i pro e i contro di questa situazione. La pena non è poi insopportabile. In pratica avrei l'obbligo di firma ogni sera alle dieci. E il divieto tassativo di lasciare la città. Ma non mi piace comunque. Vi sembra normale che io debba tornare a casa alle dieci di sera? Per me questo è inaccettabile.
La modella croata Nina Moric ha deciso di concedere il divorzio all’ex marito Fabrizio Corona per consentirgli, finalmente, di sposare la sua fidanzata Belen Rodriguez. L’ex agente dei paparazzi e neo editore commenta la vicenda.
Ci sono voluti mesi di silenzio perché Alessia Cammarota guardasse bene dentro se stessa e trovasse la forza di sostenere la curiosità del pubblico che non l’ha mai abbandonata. Dopo aver trascorso l’estate in completa solitudine ed essersi rifiutata di dare notizie che la riguardassero in prima persona, l’ex moglie di Aldo Palmeri è tornata sui social network. Con un profilo Instagram nuovo e diverso rispetto al precedente, Alessia appare di nuovo sorridente sul web. Quello appena trascorso è stato probabilmente tra i momenti più difficili della sua vita. L’ex corteggiatrice diventata famosa a “Uomini e Donne” ha visto naufragare il matrimonio con Aldo Palmeri, padre di suo figlio Niccolò. Dopo gli insulti ricevuti dal suo ex, aveva deciso di comune accordo con Aldo di dare un taglio alla sua presenza sui social. Quel “silenzio stampa” è stato finalmente interrotto in seguito alle sempre più numerose esortazioni dei fan e agli inviti delle amiche che hanno continuato a postare foto di lei in rete invitandola a tornare a utilizzare tutti gli strumenti che le avrebbero consentito di recuperare il rapporto con i fan. Il matrimonio con Aldo è finito, e quell’aspetto della sua vita non sarebbe cambiato. Proprio a “Uomini e Donne”, Palmeri ha rivelato di non essere più innamorato della moglie e l’ha invitata a guardare avanti, cosa che per lui era già avvenuta. La disperazione della Cammarota ha intenerito i fan della coppia che, ancora una volta, hanno bersagliato l’ex tronista con tutta una serie di rimproveri più o meno gravi. Trascorso meno di un mese da quel momento, Alessia ha deciso di interrompere il suo silenzio. Nella prima foto insieme a lei compare anche il suo parrucchiere di fiducia, uno di quegli amici che l’avevano invitata a tornare attiva sul web. “La prima foto deve essere con me” ha scritto Alessia nella didascalia citando l’amico, dando finalmente l’idea di essere pronta ad andare avanti con la sua vita. Il tradimento di Aldo pesa ancora, così come la decisione di lasciarla, ma la Cammarota ha il dovere di andare avanti e di tornare a sorridere per il bene del suo bambino. E, lentamente, Alessia sta tornando ad affacciarsi alla vita di prima. #pranzigiusti#sciusciu @alessia_cammy_ 🌎 A post shared by Egle Giardinaro 🌗 (@egle_giardinaro) on Oct 18, 2016 at 5:31am PDT 📞"La prima foto dev'essere con me!" @gocoppolatanteri 😂 #primachetioffendi
Dopo mesi di silenzio, Alessia Cammarota è tornata sui social network. L’ex moglie di Aldo Palmeri aveva chiuso tutti i suoi profili dopo gli insulti piovuti addosso al marito in seguito alla notizia della loro separazione.
Può sembrare assurdo, ma gli scienziati hanno scoperto come nei secoli le piante siano riuscite a rendere loro ‘schiave' le formiche permettendo la sopravvivenza di entrambi: uno studio ha infatti analizzato l'evoluzione delle piante che oggi rappresentano la ‘casa' delle formiche. Per arrivare a questa conclusione, gli scienziati hanno studiato 1.700 specie di formiche e 10.000 generi di piante. Ma vediamo la ricerca nel dettaglio. Piante e formiche. Gli esperti spiegano che le piante hanno sviluppato diverse tipologie di strutture utili alle formiche, alcune servono per convincerle a difenderle dagli attacchi di altri insetti o, addirittura, mammiferi, un esempio sono le spine vuole all'interno delle quali vivono appunto le formiche, così come il nettare extra da mangiare che si trova su foglie e steli. Se alcune formiche si limitano a prendere il nettare e andare via, altre invece si ‘battono' per contrastare qualsiasi cosa cerchi di far del male alla pianta. Altre piante invece sfruttano le formiche per spargere i loro semi, ‘corrompendole' con semi ricchi di nutrienti, chiamati elaiosomi. “La formica raccoglie il seme, lo porta via e lo scarta dopo averne mangiato i nutrienti. Il seme viene lasciato di solito in un'area ricca di sostanze nutritive, dove la futura pianta crescerà meglio e lontana dal ‘genitore', così da non competere per le risorse” spiegano gli scienziati.
Uno studio svela come le piante si siano evolute per rendere le formiche loro ‘schiave’, ma allo stesso tempo dimostrare il rapporto di interdipendenza tra queste due forme di vita. Vediamo allora come i ricercatori sono giunti a questa conclusione e come formiche e piante siano fondamentali l’una per la sopravvivenza dell’altra.
Il film drammatico, scritto e diretto da John Michael McDonagh, finalmente arriva nelle sale italiane, dopo aver ricevuto il plauso della critica mondiale. “Calvario”(“Calvary”) è stato presentati al Sundance Film Festival e vede come protagonista il grandissimo Brendan Gleeson, nei panni di un prete a cui viene detto durante la confessione che presto sarà ucciso da un uomo che, da bambino, aveva subito abusi proprio da un prete. Si tratta di un film, allo stesso tempo cupo, complesso, che fonde la dark-comedy dai toni surreali con la meditazione sulla fede. A rendere il tutto ancora più meraviglioso è la presenza della sterminata natura irlandese, con i suoi paesaggi da sogno, che fa da cornice a storia di una popolazione atipica, contorta, tradizionalista che ci accompagneranno verso un finale scioccante. La pellicola sarà nelle nostre sale a partire dal 14 maggio. Padre James Lavelle è un sacerdote che cerca di continuo di portare avanti la sua missione: rendere il mondo un posto migliore. L’uomo, però, rimane continuamente scioccato e rattristato nel vedere l'atteggiamento incurante e sprezzante degli abitanti della sua piccola città. Un giorno, durante una confessione, viene minacciato di morte ed è costretto ad affrontare le forze oscure che gli si fanno sempre più vicine e minacciose.
Brendan Gleeson è Padre James, un prete al quale viene detto durante la confessione che sarà ucciso da un uomo che, da bambino, aveva subito abusi proprio da un prete. Da allora, la sua vita non sarà più la stessa.
Non aver consumato il matrimonio, per 12 anni, non è motivo sufficiente per dispensare il marito dall’assegno post-divorzio dall’ex moglie. I giudici hanno stabilito che il marito deve comunque versare l’assegno, anche se, inoltre, il divario economico tra i due è notevole e anche se da parte della donna non sia stato dimostrato, durante il matrimonio, alcun trasporto verso l’ex marito. L’ex moglie, con un lavoro da insegnante, ha dato durante la convivenza un contributo economico alla famiglia anche se l’uomo era particolarmente benestante e proprio questo elemento viene ritenuto fondamentale dai giudici. A riportare la sentenza è il Sole 24 Ore. I giudici di merito avevano già dichiarato la cessazione degli effetti civili del matrimonio, respingendo la domanda dell’uomo che chiedeva di far ricadere sull’ex moglie tutte le responsabilità di una convivenza ritenuta impossibile. La donna non mostrava alcun trasporto verso il marito e proprio per questo motivo la coppia non ha mai consumato il matrimonio. Circostanza, peraltro, ammessa dalla donna. Che, nonostante questo, ha chiesto un assegno di 3mila euro al mese e 300mila euro di danni al marito. Il tribunale ha accolto solo in parte la richiesta della donna, stabilendo che l’assegno divorzile dovesse essere di 1.250 euro al mese, ma ha deciso che non ci sarà un risarcimento dei danni ma solamente la costituzione di un pegno di beni mobili fino a 12.500 euro.
In 12 anni lei ha deciso di non consumare il matrimonio, finito con un divorzio. Motivo per cui l’ex marito ha presentato ricorso contro la richiesta di dover versare alla donna un assegno divorzile: la richiesta, però, è stata respinta e l’uomo dovrà continuare a sostenere economicamente l’ex moglie, anche se in misura minore rispetto a quanto richiesto da lei.
Stefano De Martino ospite dell'amica e collega Lorella Boccia nel suo nuovo programma Rivelo su canale Real Time. Prima domanda ovviamente di gossip: Stefano De Martino ha ammesso di non stare insieme a Gilda D'Ambrosio, l'influencer e amica di Chiara Ferragni, con la quale è stato spesso paparazzato e fotografato in occasioni di famiglia: “Gilda fa parte della mia vita. Non sono stato veramente fidanzato, ho un rapporto speciale con lei. Abbiamo una grandissima affinità. Sfuggo in amore perché ho paura di legarmi”. La fine del matrimonio con Belén Rodriguez ha segnato molto la sua vita e lo ha convinto dell'idea che non si risposerebbe una seconda volta, almeno in prima battuta: “Oggi per me il matrimonio è la consacrazione dell’amore, per questo va fatto con molta consapevolezza e bisognerebbe farlo solo dopo molti anni di relazione. Io l’ho fatto molto presto con Belen. Non mi risposerei. Non è nei miei piani. Lo farò in futuro solo dopo anni di relazione. Però non mi sono pentito del matrimonio con Belen. Devo sbattere il muso prima di capire le cose”. Sui motivi della rottura, che pare sia stata ufficializzata con un messaggio whatsapp proprio di Stefano, ha aggiunto: “È finito perché siamo troppo simili. Noi siamo due bombe e ci vuole qualcosa che sappia disinnescare la bomba. Esplosione dopo esplosione, ci è caduto il tetto in testa!”. In anni diversi, Fabrizio Corona ha sempre rappresentato un fantasma nell'armadio sentimentale di sua moglie. Oggi invece le cose sono cambiate: "Fabrizio dovrebbe essere, per la storia, un mio antagonista. La gelosia c'è stata in passato, ma finita la storia con Belén ho iniziato a vederlo in altro modo e l'ho conosciuto: è una persona davvero divertente". Stefano De Martino è un padre modello, molto attaccato al suo piccolo Santiago, avuto proprio con la Rodriguez. Adesso, il noto ballerino pare sia pronto a dargli un fratellino o una sorellina, ma stavolta tramite l'adozione: “Mio figlio mi chiede di avere un fratello e io, per colpa della mia paura nei confronti della precarietà dei rapporti, non posso accontentarlo. Però adesso ho contattato il mio avvocato, che mi ha parlato della possibilità di adottare un bambino anche da single. Ma è molto difficile adottare. Oggi sono pronto a regalare a un bambino meno fortunato di Santiago una nuova vita”.
Stefano De Martino è stato il primo ospite di Lorella Boccia nel nuovo programma di Real Time, Rivelo. L’ex moglie Belén Rodriguez, il flirt chiacchierato con Gilda D’Ambrosio, il suo piccolo Santiago e l’istinto paterno, l’idea di voler adottare un bambino/a per dargli un fratellino/sorellina, questo e tanto altro nella prima intervista a cura del noto volto di Amici.
La trionfatrice indiscussa di questa edizione dei Brit Awards è stata Lady Gaga che ha ricevuto ben tre premi, tra i vincitori anche gli Oasis, il cui premio è stato ritirato da Liam Gallagher che nel discorso di ringraziamento ha citato tutti i membri della band tranne il fratello Noel. I Brit, che si sono svolti ieri sera a Londra, sono stati arricchiti anche da tante esibizioni e partecipazioni di famose star, infatti, la partecipazione del principe Harry è stata una delle più attese, mentre l'esbizione di Robbie Williams è stata una delle migliori. Ecco tutti i vincitori: Miglior artista solista donna (britannica): Lily Allen Miglior artista solista donna (internazionale): Lady Gaga Miglior band emergente britannica: JLS Miglior artista solista uomo (internazionale): Jay-Z Miglior artista solista uomo (britannico): Dizzee Rascal
Si sono svolti ieri sera a Londra i Brit Awards. La trionfatrice della serata è stata Lady Gaga, ecco tutti i vincitori…
Si chiama Franco Noriega e negli ultimi tempi è diventato una vera e propria star sui social. Il motivo? Ha un corpo da urlo, i muscoli scolpiti, uno sguardo profondo e un viso d'angelo. La bellezza, però, non è l'unico suo punto forte: ciò che fa letteralmente impazzire il pubblico femminile è la sua passione per la cucina. Franco ha mamma italiana e padre peruviano, fa il modello da quasi 10 anni, è comparso infatti nelle campagne pubblicitarie Dolce&Gabbana, Burberry, Zegna, Marc Jacobs e Louis Vuitton, ma, nonostante la carriera avviata nel fashion system, non ha mai rinunciato al suo sogno: diventare chef. Ha seguito diversi corsi di cucina nel corso della sua vita e, alla fine, è stato capace di debuttare finalmente nel mondo della ristorazione. Da qualche mese, ha infatti aperto il suo primo locale chiamato "Baby Brasa", una sorta di rosticceria peruviana nel cuore di New York, precisamente a Williamsburg, dove offre ai clienti piatti buonissimi e super salutari. Naturalmente, è lui stesso a sponsorizzare il ristorante con scatti e video ricette in cui appare in boxer con i muscoli in mostra accanto alle pietanze da lui preparate.
Si chiama Franco Noriega ed è lo chef più sexy del web. Ha sempre fatto il modello ma non ha mai rinunciato alla sua passione per la cucina. Oggi, è riuscito ad aprire un ristorante a New York ed è lui stesso a sponsorizzarlo con foto in boxer e muscoli in mostra.
Un detenuto romano di 55 anni malato di cancro che stava scontando una condanna definitiva nel Carcere di Velletri questa mattina ha cercato di darsi fuoco approfittando dell'ora d'aria degli altri detenuti, ma è stato salvato dagli agenti della polizia penitenziaria prima che fosse troppo tardi. L'uomo non sarebbe nuovo a gesti estremi. Già alcuni mesi fa aveva tentato il suicidio come forma di protesta, perché, a suo giudizio, non riceverebbe adeguate cure mediche. A dare notizia dell'episodio, il Sippe (Sindacato di Polizia Penitenziaria), che si è complimentato con i due agenti per il gesto eroico. Questa mattina, attorno alle 9, approfittando dell'ora d'aria degli altri detenuti nel cortile passeggio, e quindi rimasto solo nella propria cella, il 55enne si è avvolto in un lenzuolo al quale ha appiccato le fiamme. Poi, avvolto dal fuoco, ha cominciato a camminare nel corridoio della sezione. Quando l'agente responsabile della sezione se ne è accorto è subito intervenuto, coadiuvato dall'agente addetto all'infermeria. Assieme sono riusciti a spegnere le fiamme, salvando la vita al detenuto. Trasportato d'urgenza in infermeria, all'uomo sono state riscontrate ustioni su tutto il corpo, ma non è in pericolo di vita.
Un detenuto romano di 55 anni malato di cancro che stava scontando una condanna definitiva nel Carcere di Velletri questa mattina ha cercato di darsi fuoco, approfittando dell’ora d’aria degli altri detenuti. Salvato dall’intervento di due agenti della Polizia Penitenziaria. Ha ustioni sul corpo, ma non rischia la vita.
I papà lavoratori non si occupano della casa e dei figli quanto le mamme lavoratrici: la parità continua a non esistere anche nelle coppie ‘moderne'. I ricercatori hanno infatti dimostrato che mentre le madri lavoratrici si occupano della casa e dei figli, i padri restano a poltrire sul divano: proprio come accadeva in passato quando le donne non lavoravano e veniva considerate al pari delle domestiche. Ma vediamo lo studio nel dettagli per capirne di più. I partecipanti. I ricercatori hanno chiesto a 52 coppie di genitori al primo figlio, entrambi lavoratori e con un alto livello di istruzione, di rispondere ad un questionario utile a determinare il tipo di attività domestica svolto durante i giorni lavorativi e non e il tempo dedicato al figlio, a partire dall'ultimo trimestre di gravidanza, fino ai primi tre mesi di vita del neonato. I risultati. Dai dati raccolti è emerso che mentre le donne si rilassano mediamente per 46/49 minuti al giorno mentre gli uomini si occupano della casa o del figlio nei giorni non lavorativi, gli uomini poltriscono il doppio, circa 101 minuti, mentre le donne fanno pulizie e gestiscono il piccolo. Giorni lavorativi e non. La differenza che più lascia perplessi e fa pensare che la strada per la parità sia ancora lunga riguarda soprattutto i giorni non lavorativi. Se durante i giorni lavorativi i genitori svolgono le attività domestiche più o meno in maniera equa, durante i giorni di riposo gli uomini si rilassano il 46% del tempo in cui la donna dedica al figlio, mentre le donne si rilassano solo il 16% del tempo in cui il piccolo è in mano al compagno. E non è tutto. Gli uomini sono diventati ancora più pigri durante i primi tre mesi di vita del figlio quando il tempo dedicato al relax è passato da 47 a 101 minuti: proprio quando una donna avrebbe ancor più bisogno del sostegno del compagno. Di chi è la colpa? I ricercatori ammettono di essere rimasti molto delusi dalla poco equità tra genitori lavoratori e istruiti, risultati simili ricordano infatti i retaggi del passato in cui la donna restava in casa ad occuparsi di tutto e l'uomo, rientrato dal lavoro, veniva servito e riverito. Insomma, per la parità tra uomo e donna, tra padre e madre, c'è ancora molto da fare, le donne dovrebbero ridurre il loro controllo su come gli uomini svolgono i mestieri di casa e si occupano dei figli eliminando le loro aspettative e permettendo ai compagni di assumersi realmente le loro responsabilità.
La parità tra mamma e papà, entrambi lavoratori, non esiste: le donne si occupano di più di casa e figli, mentre gli uomini si rilassano sul divano.
A soli 21 anni Paolo Palumbo, di Nuoro, è il più giovane malato di Sla (sclerosi laterale amiotrofica) d'Europa. Ha scoperto la malattia a settembre del 2016, pochi giorni dopo il suo 18esimo compleanno, mentre muoveva i primi passi nel mondo della gastronomia. Il suo sogno è, infatti, quello di diventare uno chef affermato e, proprio per raggiungere questo obiettivo, nonostante le difficoltà della patologia, che nel tempo lo ha costretto a vivere su una sedia a rotelle e a parlare tramite un comunicatore oculare, ha iniziato una battaglia per lui e per tutti coloro che sono nella sua stessa condizione. Una vera e propria corsa contro il tempo che, come ripete a Fanpage.it tramite la voce del padre Marco, "è tutto per i pazienti affetti da questa malattia neurodegenerativa". A cui, tuttavia, ci sarebbe una soluzione, una terapia sperimentale, nota con il nome di "Brainstorm", che utilizza le cellule staminali esenchimali che agiscono sul sistema nervoso centrale, e che in Italia non c'è ancora, ma che è disponibile negli Stati Uniti e in Israele. Il suo grido di aiuto è arrivato fino alla presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero della Salute. Il mese scorso ha anche cominciato uno sciopero della fame per sensibilizzare le istituzioni sulla sua condizione e sulla necessità di partecipare alla sperimentazione per riprendere in mano la sua vita, e che ha interrotto solo 25 giorni dopo, in seguito alle telefonate del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e del ministro della Salute, Giulia Grillo. Non solo. La richiesta di Paolo è stata anche quella di dare la possibilità a tutti i malati come lui di accedere a carico del Servizio sanitario nazionale all'innovativa terapia. "Il mio futuro è nelle sue mani – ha ripetuto più volte Paolo alla titolare del dicastero attraverso il comunicatore oculare, aggiungendo che "il tempo stringe e non possiamo più aspettare. Ho letto sui social di malati di Sla che, dopo essere sottoposti alla terapia Brainstorm nel giro di 6 mesi hanno cominciato di nuovo a camminare e a compiere piccoli gesti quotidiani, che prima avrebbero solo potuto immaginare".
L’appello di Paolo Palumbo, che a soli 21 anni è il più giovane malato di Sla d’Europa, alle istituzioni affinché possano aiutarlo a sottoporsi in Israele ad una terapia sperimentale, nota con il nome di “Brainstorm”, da rendere poi disponibile anche in Italia: “La mia vita è nelle vostre mani”. Il ministro Giulia Grillo assicura: “Faremo il possibile”.
Distanze tra costruzioni L'art. 873 cc regola le distanze legali tra costruzioni tale norma è integrata dalle regole previste dai piani regolatori comunali ecc. La ratio delle regole relative alle distanze tra costruzioni è quella di evitare la creazione di intercapedini (tra edifici) tali da essere insalubri. Una prima domanda che si pone in relazione alle diverse norme che regolano la materia sulle distanze tra costruzioni è quella relativa all'individuazione del rapporto esistente tra le diverse norme. La soluzione è quella per la quale l'art. 873 cc in materia di distanza è una norma che si applica se non sussistono diverse regole imposte dalla pubblica amministrazione in sede di regolamento edilizio ecc. Una delle domande che si pone in relazione alle diverse norme che regolano le distanze tra costruzioni è quella relativa alla derogabilità (in riduzione o in peggio delle distanze). Sul punto è opportuno seguire la tesi secondo la quale nessuna norma è derogabile (dai privati) riducendo le distanze, in quanto essendo dettate a tutela dell’interesse pubblico a raggiungere un determinato modello urbanistico, oppure essendo dirette ad evitare conseguenze dannose per la salute e, quindi, essendo dirette a tutelare l’interesse pubblico alla salubrità, sicurezza, igiene dell’ambiente, non sono norme derogabili, con la conseguenza che non sono ammissibili negozi, che riducendo le distanze previste, creano intercapedini dannose. Una delle prime motivazioni che si usano per contestare la domanda diretta a ottenere il rispetto delle distanze è quella relativa alla regolarità urbanistica della costruzione. In altri termini, si afferma che avendo ottenuto il diritto di costruire (in seguito a regolare titolo edilizio rilasciato dalla pa) non sussiste una violazione delle distanze. Di conseguenza, non è possibile chiedere il rispetto delle distanze in presenza della legittimità urbanistica dell'opera. In realtà la presenza di un titolo edilizio per la costruzione non significa che è stata autorizzata una costruzione a distanze minori, del resto, i titoli edilizi vengono rilasciati "salvo diritti dei terzi". Va ribadita la possibilità di contestare il mancato rispetto delle norme interprivatistiche, anche laddove l'attività edificatoria sia avvenuta conformemente alle prescrizioni pubblicistiche di cui al provvedimento abilitativo, la cui rilevanza non può mai pregiudicare i diritti dei terzi proprietari confinanti.
La Cassazione del 5.1.2018 n. 166 ha stabilito che la finalità delle norme in tema di distanze tra costruzioni è quella di evitare la creazione di intercapedini dannose, e di riflesso di assicurare un ordinato e razionale sviluppo dell’attività edilizia al fine della salvaguardia della salubrità e dell’armonico sviluppo dell’attività edificatoria, l’escludere la rilevanza di un balcone ai fini del computo delle distanze tra costruzioni vanificherebbe lo scopo cui mira il legislatore; mentre sono irrilevanti gli elementi decorativi delle facciate ai fini delle distanze.
Parrucche con tagli trendy e colori accesi, abiti dal sapore futuristico e tacchi a spillo vertiginosi, sul palco de "Le Iene" della domenica Nadia Toffa è sempre più cool e si consacra ormai come nuova fashion icon della Tv italiana. Solitamente eravamo abituati a vederla con il classico completo da iena, con abito scuro, camicia bianca e cravatta, poi all'improvviso il pantalone è scomparso e Nadia ha indossato solo la giacca come un minidress. Ultimamente la conduttrice dice addio al total black per sfoggiare mini abiti super femminili e sensuali, scarpe con tacchi chilometrici e gioielli luminosi. Che dire poi delle originali parrucche? La Toffa è riuscita a trasformare un momento di dolore in un'occasione per divertirsi con parrucche originali e abiti fuori dal comune: prima l'abbiamo vista con un cortissimo carré corvino in stile Mia Wallace di Pulp Fiction, poi con lunghi ricci neri e poi ancora con una acconciature "candy" dai capelli rosa confetto. Ora la ritroviamo con un bob rosso mosso e con frangetta anni '70 (hair style già sfoggiato in una delle precedenti puntate di questa edizione) indosso un divertente completo dalla stampa check.
Nuova parrucca con frangetta rossa e completo scozzese firmato Vivienne Westwood, ai piedi tacchi chilometrici e sul volto un segno rosso, simbolo utilizzato per dire stop alla violenza sulle donne, Nadia Toffa a “Le iene” della domenica colpisce con il suo trendy look e con il dettaglio sul volto che fa riflettere.
Al "Grande Fratello 13" ieri sera è stata eliminata Francesca Cioffi, la napoletana che il prossimo 30 Giugno sposerà Enzo, l'uomo della sua vita. Francesca era ben voluta nella casa, ha trovato in Mia una cara amica al punto da sceglierla come damigella e testimone di nozze, ma odiava Modestina, la bella siciliana definita "moscia" dalla maggior parte degli inquilini della casa più spiata d'Italia. Di Francesca Cioffi ricordiamo soprattutto la polemica relativa alla sua partecipazione a Uomini e Donne: se è legata ad Enzo da 3 anni, come è possibile che poco tempo fa abbia preso parte al noto programma tv condotto da Maria De Filippi? La terza eliminata del Gf, intervistata da Reality & Show, ha ammesso di essere rimasta un po' delusa visto che sarebbe voluta rimanere in casa; eppure lì ha conosciuto una grande donna: Mia è stato il mio Grande Fratello. Se non ci fosse stata lei, non sarebbe stato lo stesso. Secondo me, adesso, si chiuderà in se stessa e andrà in isolamento. Così si brucerà il Grande Fratello e io non voglio questo […] Tra di noi è stato un colpo di fulmine appena ci siamo viste: abbiamo tanto in comune, storie di vita simili. Non apprezza Giovanni, Modestina e Samba mentre tra i suoi preferiti spiccano Armando, Giuseppe, Chicca e Mirco. Inoltre, Enzo, il suo fidanzato e futuro marito, le è mancato molto: Ero preoccupata per quello che avrebbe combinato con i preparativi del matrimonio. Infatti ha fatto un sacco di guai. Adesso devo andare a revisionare tutta la situazione. E infine, sulla sua partecipazione a Uomini e Donne, ha detto:
Queste le parole di Francesca Cioffi, terza eliminata del “Grande Fratello”, che ha chiarito la sua partecipazione a “Uomini e Donne”, nonostante fosse fidanzata con Enzo, il suo futuro marito.
“Due cuori e una capanna” non si addice a tutti, soprattutto agli uomini. Secondo uno studio della University of Hong Kong infatti gli uomini ricchi hanno meno interesse ad intraprendere relazioni lunghe e sono più propensi a scegliere una bella donna a cui affiancarsi. Le donne invece, sempre stando ai dati della ricerca, non modificano i propri gusti in base allo stipendio percepito e preferiscono relazioni durature e stabili. Lo studio, intitolato “When Love Meets Money: Priming the Possession of Money Influences Mating Strategies”, è stato pubblicato su Frontiers in Psychology. Quando si parla di relazioni di coppia, in psicologia si tende ad analizzare ogni aspetto tipico dei rapporti per comprendere meglio come gli “innamorati” sviluppino le loro storie. L'aspetto sul quale i ricercatori di Hong Kong si sono concentrati con questo studio riguarda i soldi. Per capire come, e se, il livello di ricchezza degli individui ne influenzi il tipo di relazioni hanno effettuato due differenti test ai quali hanno partecipato alcuni studenti già fidanzati da tempo e a cui è stato chiesto di immaginarsi di essere più ricchi o più poveri rispetto a quanto fossero nella realtà. Durante il primo esperimento, gli studiosi hanno notato che gli uomini “più ricchi” erano meno soddisfatti dell'aspetto fisico della loro attuale compagna e affermavano di essere più interessati a relazioni di breve durata, diversamente da quanto accadeva invece per gli uomini “più poveri”. Le donne “più ricche” invece non modificavano i loro gusti. Durante il secondo esperimento, gli uomini “più ricchi” si mostravano più interessati ad interagire con le partecipanti più attraenti rispetto a quanto lo fossero invece quelli “più poveri”. Da un punto di vista evoluzionistico, spiegano i ricercatori, non c'è da sorprendersi che le donne prediligano le storie durature, mentre gli uomini siano più interessati all'aspetto fisico delle loro ipotetiche compagne: l'obiettivo comune è infatti massimizzare le possibilità di concepimento. Per quanto lo studio possa sembrare legato alla cultura nazionale, specificano i ricercatori, bisogna considerare che i meccanismi che si nascondono dietro alle relazioni sono da considerarsi universali. Quanto sostenuto da loro quindi avrebbe validità anche per noi.
Uno studio afferma che gli uomini più ricchi siano più interessati alle belle donne e a relazioni di breve durata, diversamente da quanto avviene invece per le donne benestanti.
Diciamoci la verità: l'invidia tra soubrette è un peccato veniale. Ma se di mezzo ci si mette l'Isola dei Famosi 2011, allora è tutto un altro discorso! Le olgettine prendono di mira la Fico. Ma come mai tutto questo astio nei confronti dell'ex gieffina? Speriamo che non si tratti di una gara di bellezza, perché il topless di Raffaella Fico ha infiammato l'Honduras e accalorato i telespettatori. Dopo le dichiarazioni di Barbara Guerra: anche la Fico è una Papi Girl, a puntare il dito contro la bellissima naufraga è Florina Marincea de La pupa e il secchione. A quanto pare, stando alle rivelazioni pubblicate da Repubblica, la giovane starlette del piccolo schermo sarebbe invidiosa della chance donata alla sua collega. Florina, infatti, voleva fortemente naufragare sull'Isola, purtroppo le sue richieste non sono state esaudite, nonostante ce l'abbia messa tutta per riuscirci. La pupa è arrivata addirittura ad ingrassare per poter mettere piede nel realiy show di Raidue. Nulla da fare. Resteranno del tentativo solo i chili di troppo. Un ricordo di tutto rispetto. E mentre Nina Moric piange in Honduras, Flo Marincea piange a casa. La maledizione delle Olgettine colpisce ancora. Marysthell Garcia Polanco non è riuscita ad accontentare la sua collega che dovrà guardare la trasmissione solamente in televisione. Ma cosa succede alle presunte pupille del Premier? Le ragazze di Arcore perdono il lavoro. La disoccupazione impenna.
Florina Marincea voleva naufragare all’Isola dei Famosi 2011, purtroppo i suoi sogni di gloria non sono stati esauditi, come è successo invece per la sua collega Raffaella Fico.
Il presidente della FIFA, Gianni Infantino, ha parlato in un'intervista esclusiva rilasciata ad ‘As'. Il tema principale è stato ovviamente quello relativo all'ultimo comunicato diramato dalla Uefa circa le decisioni prese sui club che hanno partecipato al progetto iniziale della Superlega. Una presa di posizione importante che ha trovato d'accordo lo stesso Infantino che ha ribadito il suo pieno sostegno a Ceferin alla Uefa: "La sosteniamo nel suo rifiuto alla Superlega e ci opporremo sempre a qualsiasi topo di competizione che non faccia parte della struttura globale del calcio". Il prescindete della FIFA ha però voluto ribadire al meglio la sua posizione attuale in questa situazione: "Detto questo, è anche mio obbligo mediare tra le parti in modo che inizi un dialogo profondo e costruttivo alla ricerca di soluzioni positive per affrontare insieme i problemi del calcio". Infantino ha però anche parlato delle sanzioni ai club della Superlega sottolineando come ci siano organi competenti e indipendenti in grado di analizzare al meglio cosa si possa fare al riguardo: "Non è mio compito parlarne – ha detto Infantino – Ma questo non significa che io stia escludendo la possibilità di sanzioni a livello nazionale, continentale o globale". Il presidente della FIFA prosegue nella sua spiegazione: "O i club scelgono di far parte delle strutture del calcio o dovranno affrontare le proprie conseguenze". Una presa di posizione importante da parte di Infantino che mette di fronte a un bivio queste società nonostante il ‘patteggiamento' con la Uefa di alcuni di questi club tranne Juventus, Barcellona e Real Madrid.
Gianni Infantino, presidente della FIFA, ha rilasciato un’intervista ad ‘AS’ ribadendo il suo appoggio alla Uefa specie dopo il comunicato diramato in serata sui provvedimenti presi nei confronti dei cosiddetti ‘club ribelli’ che hanno aderito alla Superlega. “Ora dovranno prendersi le proprie conseguenze ma mi auspico un dialogo tra le parti”.
Benché non siano ancora arrivate notizie ufficiali, per i fan di "Uomini e donne" sembrano non esserci più dubbi: sarebbe già finita la storia d'amore tra Amedeo Barbato e Sophia Galazzo, a poche settimane dalla scelta del tronista. Canale 5 l'ha in realtà mandato in onda solo qualche giorno fa, il che spiegherebbe perché la pagina ufficiale dello show stia aspettando a commentare la voce con una conferma o una smentita. Sul web, però, gli indizi che lasciano pensare come Amedeo e Sophia non stiano più insieme, però, sono davvero tanti. Ieri sera, Amedeo è stato ospite per una serata in discoteca, in un noto locale del pavese. Sophia, però, non era con lui. La ex corteggiatrice, inoltre, ha lasciato la Sicilia ed è partita per trascorrere qualche giorno a Roma: non ha però visto Amedeo, bensì si è incontrata con l'amica e collega di "Uomini e donne" Valentina Salvagno, corteggiatrice di Lucas Peracchi. A giudicare dai post social, i due sembrano non vedersi da giorni. Particolare ancora più emblematico, Sophia ha cancellato le foto insieme ad Amedeo pubblicate sul suo profilo Instagram. Tipico gesto di chi vuole chiudere con il passato dopo la fine di una storia d'amore. Barbato, inoltre, ha Amedeo smesso di seguire la Galazzo sul social. I commenti dei fan piovono a frotte, rimbalzando da Facebook e Instagram. Secondo la grande maggioranza di chi segue "Uomini e donne", la storia d'amore tra la 19enne siciliana e l'affascinante tronista campano è davvero finita. Addirittura, si parla di un ritorno di fiamma tra Amedeo e la sua ex fidanzata Serena Panella . Secondo i fan, tra i due sarebbe finita già da un po', ma solo pochi giorni fa Sophia ha parlato della sua storia con Amedeo in un'intervista al portale Tady Says. Siamo due normalissimi ragazzi che si stanno vivendo al di là di quel contesto, che provano a far incastrare i pezzi del puzzle, anche diversi. Con questo voglio dire che come tutte le coppie possono esserci dei problemi, che personalmente penso aiutino a far maturare la storia, l’importante è venirne a capo.
Secondo i fan, la storia d’amore della coppia di “Uomini e donne” sarebbe già finita, a pochi giorni dalla messa in onda della scelta di Amedeo. Troppi gli indizi che sembrano provare la teoria: i due non si mostrano insieme sui social da giorni e lei ha eliminato le foto di lui da Instagram. E c’è già chi parla di un ritorno di fiamma tra Barbato e la sua ex.
Tratto dal romanzo che il Time ha definito "il migliore del 2005" e inserito nella lista dei più bei libri in lingua inglese dell'ultimo secolo, Non lasciarmi è un'opera coinvolgente, emozionante e soprattutto inquietante. Il libro originale è stato pubblicato dallo scrittore nippo-britannico Kazuo Ishiguro, giapponese ma naturalizzato inglese dall'età di sei anni. Come molti altri scrittori dalla doppia nazionalità ha elaborato un tipo di scrittura che coinvolge elementi stilistici della sua cultura d'origine. Grossa attenzione è data alle atmosfere, ricostruite nei dettagli più minuti, e questo ha reso la sua opera ancora più affascinante e molto amata dal suo pubblico di lettori. Lo stesso tipo di linguaggio è stato adottato in questa pellicola del 2010, diretta da Mark Romanek. Kathy, Tommy e Ruth sono tre amici che vivono separati dal mondo nel college di Hailsham, un istituto isolato della campagna inglese. In questa scuola molto esclusiva dei tutori incoraggiano la loro creatività sviluppando i loro talenti e impartendo loro lezioni di storia, arte e letteratura. Crescendo, i due ragazzi sviluppano un triangolo amoroso: Kathy e Ruth sono molto amiche tra loro, ma quest'ultima si fidanzerà con Tommy, nonostante la simpatia che il ragazzo prova per la prima. La loro storia andrà avanti per anni, durante i quali i ragazzi scopriranno il triste destino che li attende e cercheranno di contrapporsi ad esso… Non vi anticipiamo altro sulla trama del film: d'altronde il trailer di Non lasciarmi che vi presentiamo in testa all'articolo è restio a svelare i particolari della storia, concentrandosi sui legami sentimentali tra i protagonisti. Questoresta comunque il motivo centrale del film, e gli altri aspetti della trama contribuiscono a creare un'ambientazione che fa crescere ancora di più la tensione emotiva nello spettatore. Nel cast Carey Mulligan, Keyra Knightley ed Andrew Garfield, reduce dal successo di The Social Network e prossimo Peter Parker in The Amazing Spiderman. Il film in uscita nelle sale italiane il 25 marzo 2011 ha avuto un grosso successo di pubblico e di critica negli Stati Uniti: ci aspettiamo che sarà così anche da noi.
La storia di tre ragazzi cresciuti in un college della campagna inglese e del loro triangolo amoroso ha conquistato il pubblico americano, a partire dal romanzo d’origine del 2005.
I ribelli si avvicinano a Sirte. Muammar Gheddafi, il colonnello, potrebbe infatti nascondersi lì, magari in qualche bunker della città che gli ha dato i natali. Un'ipotesi, questa, decisamente realistica. Attualmente i ribelli hanno occupato Bin Jawad, città a 150 chilometri ad est della loro destinazione finale, e stanno negoziando con le tribù la resa di Sirte: si tratta di negoziati che, come ha reso noto il Consiglio nazionale di Transizione, "non dureranno all'infinito". Qualora non venisse raggiunto l'accordo, infatti, i rivoltosi sono pronti ad agire "per via militare". Nonostante la guerra stia volgendo chiaramente a favore dei ribelli, il Consiglio nazionale di Transizione non ha alcuna intenzione di sottovalutare la capacità di resistenza di Gheddafi e dei suoi uomini. Il Presidente del Cnt Mustafa Abdel Jalil ha fatto sapere che il Raìs è ancora pericoloso e, per questo motivo, ha chiesto il pieno appoggio della Comunità internazionale: "La sfida di Gheddafi alle forze di coalizione– ha dichiarato Jalil- rappresenta ancora un pericolo, non soltanto per il popolo libico ma anche per l'intero mondo. Questa è la ragione per cui chiediamo alla coalizione di continuare a fornire il suo sostegno ai combattenti dell'opposizione". Un sostegno che la Nato continua a far sentire: nella notte gli aerei dell'Alleanza Atlantica , oltre ad alcune zone di Tripoli, hanno bombardato anche Sirte. "Stiamo dedicando grande attenzione a quello che accade a Sirte perché sappiamo che lì ci sono residui del regime" ha dichiarato un portavoce della Nato.
I rivoltosi sono a un passo da Sirte, città nella quale si nasconderebbe Gheddafi. Intanto il Consiglio Nazionale di Transizione chiede l’appoggio della Comunità internazionale.
Don Francesco Spagnesi avrebbe impiegato almeno centomila euro di fondi della chiesa dell'Annunciazione alla Castellina, di cui era parroco, per acquistare sostanze stupefacenti: non solo droga dello stupro, che il prete comprava online in Olanda, ma anche cocaina, che veniva fornita da spacciatori della "piazza" pratese e poi consumata insieme ad altre persone che il sacerdote invitava, contattandole su chat e social network. Spagnesi, secondo quanto emerso, avrebbe prelevato il denaro direttamente dai conti correnti della parrocchia almeno fino allo scorso aprile, quando fu tolta la sua firma perché ci si accorse che i fondi si stavano prosciugando: quei soldi erano stati raccolti nel corso degli anni anche attraverso offerte chieste ai parrocchiani da destinare a famiglie in difficoltà a causa del covid.
Don Francesco Spagnesi avrebbe speso almeno centomila euro di fondi della chiesa dell’Annunciazione alla Castellina, di cui era parroco, per acquistare sostanze stupefacenti: non solo droga dello stupro, che il prete comprava online in Olanda, ma anche cocaina, che veniva fornita da spacciatori della “piazza” di Prato.
Tutte le partite di Champions League di martedì 28 settembre e dove vederle in TV e streaming su Amazon, Sky e Mediaset Infinity. Programma ricco di partite, con due italiane in campo per la seconda giornata della fase a gironi. Alle 18:45 l'Inter chiamata al riscatto dopo il ko in extremis contro il Real Madrid, se la vedrà contro lo Shakhtar di De Zerbi. In palio punti pesanti per il gruppo D visto che entrambe le squadre sono a quota zero. In serata alle 21 toccherà poi al Milan che dopo il tonfo di Liverpool affronta l'altra big del girone B, ovvero l'Atletico Madrid che all'esordio ha pareggiato con il Porto. Spicca, tra le sfide della serata, lo scontro tra titani tra il Psg che alla prima ha pareggiato clamorosamente a Bruges e il Manchester City. Vietato sbagliare per Mbappé e compagni. Ecco tutto quello che c'è da sapere sulle partite e su dove vederle in TV e streaming su Sky, Canale 5 e Infinity+. Il match tra Shakhtar e Inter si giocherà invece alle 18:45 allo stadio Olimpiyskiy di Kiev. La partita non sarà trasmessa in TV in chiaro e si potrà seguire invece su Sky e in particolare sui canali Sky Sport Uno e Sky Sport 252. Lo streaming di Shakhtar-Inter sarà consentito non solo sull'app Sky Go riservata agli abbonati all'emittente satellitare, ma anche a quelli del servizio Infinity+. Milan-Atletico Madrid sarà trasmessa in TV in chiaro su Canale 5. A partire dalle 21 fischio d'inizio per il match tra la squadra di Pioli e quella di Simeone, che potrà essere seguita senza la necessità di sottoscrivere abbonamenti. Il big match della seconda giornata del Gruppo B di Champions si potrà seguire anche sui canali Sky e in streaming su Sky Go (per i clienti abilitati al servizio) o su Now, la piattaforma streaming del gruppo Sky.
Dove vedere le partite di Champions League in TV di martedì 28 settembre. L’Inter affronta in trasferta lo Shakhtar di De Zerbi, mentre il Milan incrocia l’Atletico Madrid. Nerazzurri in campo alle 18:45 e rossoneri alle 21: Inter in TV su Sky e Infinity+, mentre il Milan sarà in chiaro su Canale 5. Nessuno dei match di Champions League in programma il martedì è trasmesso su Amazon Prime Video.
Nell'oroscopo del giorno di oggi, venerdì 24 aprile 2020, la Luna si trova sempre nel segno del Toro dove ieri si è congiunta al Sole in Luna nuova e ha iniziato il suo percorso di Luna crescente, quindi energica e propositiva. In compenso il Sole si avvicina sempre più a Urano e, dato che un aspetto tra pianeti è più forte poco prima di avvenire piuttosto che subito dopo, diciamo che già questa sensazione di cambiamento delle nostre abitudini è forte proprio in questi giorni. Ma quali saranno le previsioni astrali segno per segno nell'oroscopo di oggi? Leggetele qua non solo per il vostro segno zodiacale ma anche per quello di amici, coinquilini e partner. Amore, lavoro e salute ma soprattutto nuove abitudini e diversi punti di vista sul quotidiano con questo Sole che si sta congiungendo ad Urano, pianeta del cambiamenti ma anche della possibilità di guardare con distacco e quindi con maggior lucidità alla routine quotidiana. La Luna crescente è ottima fin dai primi giorni per decidere di cambiare alcune cattive abitudini. Ecco qui come ogni giorno le previsioni astrali nell'oroscopo di oggi. Fai parte di quei genitori che si stanno davvero ingegnando per distrarre i ragazzi oramai chiusi i casa da un pezzo, Ariete! Hai sentito di quello che ha creato una mini parete da arrampicata in cameretta? Ecco tu sei fortissimo nei percorsi ad ostacoli e nelle cacce al tesoro: mi piaci creativo. Amore: oggi esprimi il tuo amore con gesti concreti che fanno sognare. Bravo! Lavoro: nulla riuscirà a farti perdere l'ottimismo. Salute: sorridi anche mentre sudi. Il consiglio del giorno: cambia una piccola abitudine alimentare ed inizia una routine sana da non dimenticare mai. Voto 8 e mezzo Oggi sei emotivissimo Toro come le immagini dai droni delle città deserte. Hai la lacrima facile ma anche la polemica sulla punta della lingua… Insomma diciamo che l'equilibrio emotivo oggi non è il tuo forte. Amore: non riesci a trattenerti dal dire quello che non va. Ma è il primo passo per risolvere, lo sai? Lavoro: ti stressano ke troppe cose da fare. Salute: divano therapy. Il consiglio del giorno: che ne dici di cambiare colore di capelli? Voto 7 C'è un'iniziativa che sta girando sui social e che si chiama "paghi oggi, bevi domani" e serve per salvare i locali che in questo periodo non hanno incassi. Dato che voi non solo siete buoni ma siete anche in astinenza da vita sociale fate subito un versamento (economico, non di birra). Amore: oggi avete bisogno di rassicurazioni, proprio voi che di solito fuggite a gambe levate dalle promesse e dai "per sempre". Lavoro: il rallentamento ogni tanto serve per assicurarsi di essere sulla strada giusta. Salute: il buonumore aiuta anche la salute. Il consiglio del giorno: fai lunghe telefonate con gli amici, anzi organizza un tisana party via video chat! Voto 8
L’oroscopo del giorno di oggi, venerdì 24 aprile 2020, con la forza della Luna crescente ancora nel segno del Toro e il Sole che si sta avvicinando alla congiunzione con Urano, pianeta dei cambiamenti e delle novità. Leggete subito le previsioni astrali per il vostro segno zodiacale così da poter decidere quale cattiva abitudine iniziare ad abbandonare!
Se il Salone del Mobile è una prova generale dell’EXPO nell’accoglienza in città di centinaia di visitatori da tutto il mondo, il SaloneSatellite lo è nel tema “Pianeta vita” che caratterizza l'allestimento e le proposte presenti quest'anno in Fiera Rho e che rendono tale manifestazione il luogo più interessante del Salone del Mobile 2015. Diventata maggiorenne, la manifestazione dedicata agli under 35 esibisce un ineccepibile pedigree, premiato lo scorso giugno con il Compasso d’Oro alla carriera, che ha visto transitare in questi 18 anni più di 10.000 giovani, di cui molti ormai designer acclamati a livello globale, oltre a 270 scuole internazionali di design tra le più prestigiose. 700 i giovani designer partecipanti arrivati da tutto il mondo e selezionati da un prestigiosoComitato di Selezione che hanno reso questa edizione del Salone Satellite un fulcro di innovazione, energia e qualità.
Non solo lusso e accoglienza, il Salone del Mobile è anche innovazione e quest’anno soprattutto il SaloneSatellite sorprende per le sue proposte davvero eccellenti.
Alla fine Russell Crowe ce l'ha fatta ed ha realizzato il desiderio espresso nelle ultime settimane, dopo aver "stalkerato" Papa Francesco su Twitter perché vedesse la sua ultima pellicola da protagonista "Noah", l'attore di Hollywood è riuscito ad incontrare in forma privata il pontefice insieme al regista del film. La storia dell'incontro è stata decisamente travagliata, incerta fino all'ultimo, soprattutto per via di quell'insistenza telematica da parte dell'attore, che avrebbe condotto Francesco a rinunciare in virtù della non volontà di farsi utilizzare per fare pubblicità alla pellicola. Il cast di Noah si trovava in questi giorni a Roma per sponsorizzare l'uscita del film in Italia e proprio nella giornata del 18 marzo si era sparsa la voce di un incontro previsto per questa mattina, 19 marzo. Allorché è stato padre Federico Lombardi ad intervenire informando su quale fosse stato il reale decorso della cosa: "Non ho mai saputo che questo incontro dovesse avvenire e dunque non ho mai saputo che sia stato annullato. In effetti la produzione aveva presentato la richiesta di un incontro particolare con il Santo Padre, ma gli era stato risposto subito di no. E dunque nulla è mai stato annullato perché nulla era mai stato confermato". A questo punto cosa accade? C'è un chiaro no da parte vaticana, quantomeno un chiarimento in merito al fatto che non ci sia stata volontà di annullare un appuntamento già fissato. Parrebbe l'ultimo atto, conclusivo, di un incontro che non ci sarà. Ma il misunderstanding evidentemente viene chiarito, perché questa mattina è proprio dall'account twitter di Crowe e da varie agenzie di stampa, che giungono immagini e notizie dello staff in attesa di poter incontrare Francesco in udienza privata. La conferma giunge con una foto dal "backstage" papale, quando probabilmente il cast del film è in procinto di incontrare il Pontefice.
L’attore hollywoodiano, dopo varie traversie, è riuscito ad incontrare il pontefice, in occasione della presentazione del suo ultimo film. Un incontro privato al fine di evitare che il Papa divenisse un volano pubblicitario per la pellicola.
In caso di contagio, chi è stato vaccinato contro il coronavirus SARS-CoV-2 sviluppa una malattia più lieve rispetto a chi non ha ricevuto le dosi, inoltre presenta una carica virale più bassa, ha un rischio più che dimezzato di manifestare la febbre e trascorre meno giorni a letto. La protezione dall'infezione risulta invece essere superiore al 90 percento quando l'immunizzazione è completa (14 giorni dopo la seconda dose) e dell'80 percento dopo aver ricevuto una singola dose di vaccino, in linea con quanto emerso nei trial clinici per i vaccini anti COVID a RNA messaggero (mRNA) approvati per l'uso di emergenza, il Comirnaty di Pfizer-BionTech e l'mRNA-1273 di Moderna-NIAID. Sono i risultati di un nuovo studio condotto nel “mondo reale” da un team di ricerca americano guidato da scienziati del COVID-19 Response Team dei Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (CDC), che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del College of Public Health dell'Università dell'Arizona, del Centro Kaiser Permanente nord-ovest per la ricerca sanitaria, del Texas A&M University College of Medicine, dell'Università di Miami e di numerosi altri istituti. Gli scienziati, coordinati dal professor Mark G. Thompson, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver analizzato i tassi di infezione e l'intensità della COVID-19 in caso di contagio in circa 4mila lavoratori essenziali – come operatori sanitari e soccorritori, tutti coinvolti nel progetto di ricerca HEROES-RECOVER dei CDC. I partecipanti sono stati sottoposti settimanalmente a tampone nasale (auto-raccolto) per 17 settimane consecutive in otto diverse località degli Stati Uniti, dal 13 dicembre 2020 al 10 aprile 2021. Gli esami di laboratorio condotti sui campioni biologici hanno rilevato il coronavirus SARS-CoV-2 in 204 partecipanti (il 5,1 percento del totale), dei quali 16 vaccinati parzialmente o completamente, 156 non vaccinati e 32 in uno stato “non determinato” e per questo esclusi dall'indagine. Incrociando tutti i dati è emerso che il rischio di infezione è stato ridotto del 91 percento per chi aveva entrambe le dosi di vaccino e dell'80 percento per chi ne aveva ricevuta soltanto una.
Analizzando i tassi di infezione da coronavirus SARS-CoV-2 e la gravità della COVID-19 in circa 4mila lavoratori essenziali sottoposti a tampone settimanalmente, un team di ricerca americano guidato da scienziati dei CDC ha determinato che i vaccini a mRNA di Pfizer e Moderna abbattono del 90 percento il rischio di infezione. In caso di contagio si sviluppa una malattia più lieve rispetto ai non vaccinati e si diffonde meno virus.
Ezio Bosso ci ha lasciati. Il direttore d'orchestra piemontese è morto a 48 anni, dopo essersi impegnato nei suoi ultimi anni di vita a rafforzare il messaggio dell'importanza della musica al di là del suo valore economico, ma come un elemento terapeutico, di enorme importanza dal punto di vista socio culturale. Un'idea spirituale di uno strumento universale come può essere il suono prodotto dalla musica scritta su uno spartito. Messaggio, questo, che si era rafforzato nell'era Covid, durante la quale Bosso aveva più volte esaltato pubblicamente il valore della musica in questo momento di enorme difficoltà, esaltandola come l'unico ponte possibile tra le persone. Lo aveva fatto anche nelle ultime due interviste rilasciate, una a Propaganda Live lo scorso 10 aprile, l'altra a RaiNews24 il 13 maggio 2020, a pochi giorni dalla scomparsa. "I diritti a volte possono essere sospesi – aveva detto a RaiNews – ma la musica è una necessità, come l'acqua e l'aria. Questa è una delle cose a cui pensare tutti insieme e la necessità di darla a tutti è la necessità di un musicista: distribuirla e far stare bene". Il musicista ci teneva a marcare la differenza lessicale, e quindi concettuale, tra la distanza di sicurezza, quella sì necessaria, e il distanziamento social: "Perché porta all'isolamento. Bisogna dare delle regole, ma anche ricordare a tutti che siamo nati per stare insieme, con i nostri momenti di solitudine". E lì dove le principali regole di sicurezza hanno messo in ginocchio il comparto della musica come tanti altri comparti, Bosso aveva dato la sua ricetta per ricominciare: Per ripartire la musica non ha bisogno di molto, ma serve visione, speranza. Ha bisogno di far vedere che c'è, soprattutto non ha bisogno di essere relegata alla solita cenerentola che puoi fare da casa, che così basta e avanza. La musica ha una funzione che deve essere presa sul serio da tutti. Ne ha bisogno il paese, la società, siamo noi che abbiamo bisogno della musica. Il potere magico infinito della musica ci rende tutti uguali, ci rende tutti un'unica società che lavora per essere migliori, perché ci dà speranza, ci rende umani fuori da tutti i solipsismi dei social. Bosso si era opposto alla definizione di nuova normalità dettata dalle circostanze determinate dal coronavirus: "La normalità non esiste – aveva detto a Propaganda Live – esiste la natura e la nostra natura prevede la socialità, lo stare insieme". Ne deriva, quindi, un valore che va al di là dell'aspetto strettamente economico:
Il messaggio del valore terapeutico della musica, a livello personale e sociale, di cui Ezio Bosso si era fatto portatore negli ultimi anni, aveva assunto un valore ancora più forte nelle settimane dell’emergenza coronavirus. Lo aveva ribadito anche nelle ultime interviste rilasciate a pochi giorni dalla morte: “La musica è una terapia, per me anche personale, che in questo momento mi manca e non mi sta facendo bene”.
“Con Jennifer mi sentivo patetico” diceva Brad Pitt qualche anno fa in riferimento al rapporto con la sua ex moglie. I due avrebbero cercato di stare lontani l’uno dall’altra per anni, al fine di evitare spiacevoli incontri pubblici. Questo, almeno, è quello che raccontava la stampa americana fino al giorno in cui la stessa Aniston ha deciso di smentire tali dicerie. La donna messa al rogo per non aver avuto figli una soddisfazione se l’è presa (finalmente!) e ha rivelato che con il suo ex non ci sarebbe alcun astio. Anzi. Il loro rapporto sarebbe amichevole, l’affetto che per anni li ha tenuti insieme ancora (quasi) immutato. In un’intervista rilasciata alla trasmissione Sunday Morning in onda sulla CBS, Jennifer ha raccontato che i mostri disegnati in riferimento al rapporto tra lei e il suo ex sarebbero stati inventati di sana pianta: Il divorzio non mi provoca dolore. Non è stato così forte. Penso che mi accompagnerà per tutta la vita, ma è solo un titolo interessante per la stampa. Ci parliamo ancora e capita di sentirci per gli auguri, anche se non in maniera regolare.
Ex amanti oggi nemici giurati? Non proprio: tra Jennifer Aniston e Brad Pitt non c’è alcun astio. La rivelazione che non ti aspetti arriva proprio dall’attrice che confessa di essere rimasta in buoni rapporti con il suo ex.
Con l'arrivo del caldo e delle belle giornate le nostre finestre sono sempre aperte, per far entrare un po' di fresco e di luce. Ad entrare nelle nostre case sono però anche gli insetti, e non solo se viviamo in campagna. Ci può capitare di ritrovarci in casa mosche, zanzare, formiche e non solo! Quando diventano tante, e non vogliamo ricorrere a insetticidi chimici dannosi per la nostra salute e per l'ambiente, possiamo scegliere i metodi naturali utilizzando prodotti che abbiamo in dispensa per allontanare i fastidiosi insetti dalla nostra casa, o per evitare che si avvicinino adottando delle piccole precauzioni. Spesso, per evitare che gli insetti si avvicinino alle nostre case, bisogna attuare dei piccoli accorgimenti che possono rivelarsi efficaci. È una buona regola, ad esempio, evitare il cibo scoperto, soprattutto quando è particolarmente profumato o se si tratta di sostanze zuccherine perché attirano soprattutto mosche e formiche. Lo stesso vale per le briciole e per gli avanzi di cibo che restano attaccati ai piatti che lasciamo nel lavandino. Teniamo sempre tutto pulito tenendo ben chiusi barattoli di miele e marmellata. Fuori al vostro balcone è consigliabile piantare gerani, lavanda, menta, piante che tengono lontane mosche e zanzare. Inoltre evitate i ristagni di acqua nei sottovasi perché è lì che le zanzare depositano le uova. Quando però siamo "invasi" dagli insetti, dobbiamo trovare dei rimedi efficaci e naturali per mandarli via nel più breve tempo possibile. Vediamo in che modo! Il primo metodo, e il meno invasivo, è quello di spegnere eventuali luci accese e socchiudere le serrande lasciando un po' di luce esterna così che la mosca, attratta dalla luce, esca fuori. Quando però le mosche sono più di una allora bisogna ricorrere ad altri rimedi, anche per evitare che entrino in casa. Potete creare una miscela con pepe nero, zucchero e acqua da spalmare su una striscia di carta che metterete sul davanzale della finestra o lasciare sui davanzali o sparse per casa, fette di limone con chiodi di garofano. Le mosche non sopportano gli odori forti quindi eviteranno di avvicinarsi. Anche in questo caso possiamo utilizzare una serie di rimedi naturali per combattere le formiche, tra questi c'è sicuramente quello di utilizzare odori forti per tenerle lontane, quindi cannella, peperoncino, pepe di Cayenna da collocare nelle zone dove si trova il formicaio, odori insopportabili per le formiche che le terranno lontane. Anche i fondi di caffè sono molto efficaci da utilizzare in casa ma anche se le formiche infestano le nostre piante sul balcone. Potete poi utilizzare delle miscele fatte con l'acqua, davvero efficaci, come acqua e aceto, un odore che resta forte anche una volta asciugato e che le tiene lontane, oppure potete unire acqua e sapone o acqua e limone, che cancelleranno anche le tracce odorose lasciate dalle formiche, funzionando così sia da repellente e disorientando le altre. Ovviamente è anche importante individuare i punti da dove escono le formiche e sigillarli per bene. Le zanzare sono le più subdole perché durante il giorno, anche se sono in casa, si nascondono dietro mobili o altri oggetti e restano lì fino a quando viene buio. È infatti proprio durante la notte che avvertiamo il loro fastidioso ronzio che non ci fa dormire. Per le zanzare è bene innanzitutto prendere delle precauzioni: la sera non tenere le luci accese e le porte aperte se non abbiamo una zanzariera, fuori ai balconi piantiamo menta, gerani o lavanda, piante che le tengono lontane a causa del loro odore. Evitiamo l'acqua stagnate nei sottovasi e anche ristagni di acqua piovana. Un metodo naturale efficace è quello di utilizzare il succo d'aglio miscelato con acqua da spruzzare sia su un tessuto da mettere sui davanzali ma è efficace anche da mettere sulla pelle usandolo come repellente per non essere punti. Un altro rimedio naturale è costituito da aceto e limone: in un contenitore mettete l'aceto e qualche fetta di limone. Il loro odore non farà avvicinare le zanzare. A chi non è mai capitato, pur vivendo in città, di ritrovarsi delle vespe fuori al balcone e, spesso, dentro casa? Ciò perché spesso fanno dei nidi in corrispondenza dei balconi o dei sottotetti. Come fare per tenerle lontane? Ci sono delle piante che possiamo mettere fuori al nostro balcone per non farle avvicinare: citronella, alloro, basilico, geranio, il loro odore è insopportabile alle vespe. Un rimedio naturale è quello di utilizzare i fondi del caffè da mettere su una superficie ignifuga: un barattolo di vetro o della carta alluminio ripiegata bene. Una volta messa la polvere del caffè bruciatela con un accendino, il fumo che sprigionerà terrà lontane le vespe. La sua efficacia dura diverse ore anche quando il fumo sarà spento. Tra gli insetti, gli scarafaggi sono sicuramente i più sgraditi, anche perché suscitano in molte persone fastidio alla sola vista. La prima cosa da fare, se notiamo qualche scarafaggio, è cominciare a tenere ben sigillato il cibo ed evitare briciole o residui in cucina e nelle altre stanze. Teniamo la casa ben pulita e laviamo il pavimento e le piastrelle con acqua e aceto, che sarà un primo repellente per tenere lontani gli scarafaggi. Potete poi preparare delle miscele che li terranno lontani: tra quelle più efficaci c'è aglio, limone e chiodi di garofano da miscelare insieme e unire a un po' d'acqua spruzzando la miscela all'occorrenza o nei posti dove potrebbero nascondersi. Anche alloro tiene lontani gli scarafaggi, mettete una piantina fuori al balcone o sminuzzate le foglie e spargetele vicino a porte e finestre. Anche l'erba gatta è un repellente naturale per gli scarafaggi, da collocare sempre su davanzali o vicino la porta oppure potete preparare un infuso da spruzzare.
Con l’arrivo della bella stagione spesso ci ritroviamo la casa completamente infestata da insetti di ogni tipo. Mosche, zanzare, scarafaggi e ragni possono essere allontanati con dei rimedi naturali semplicissimi. Scopriamoli tutti.
L’aspetto è quello dell’antidiva per antonomasia “alla Meryl Streep”, per intenderci, eppure il suo talento e l’immenso carisma non sono mai passati inosservati e, anzi, le hanno permesso di collezionare una valanga di premi, tra cui un Oscar per “Fargo”. Frances McDormand sta facendo parlare di sè il mondo intero grazie alla pellicola “Tre manifesti ad Ebbing, Missouri”, candidata a 7 Oscar, incluso quello alla Migliore attrice protagonista. L’attrice, per il ruolo della coraggiosa Mildred Hayes ha già conquistato il Golden Globe e il SAG Award e sembra essere la favorita anche dall’Academy. La sua storia cinematografica, però, inizia nel 1984 e negli anni ha collezionato ben 5 nomination agli Oscar e 7 ai Golden Globe, arrivando a girare circa 43 film. L’attrice è nata a Chicago nel 1957 ed è figlia adottiva di un pastore protestante della congregazione dei “Discepoli di Cristo”. Proprio per la vocazione di suo padre, la McDormand ha vissuto in svariate città degli Stati Uniti, diplomandosi a Pittsburgh, in Pennsylvania, nel 1975. Proprio durante il liceo, si appassiona alla recitazione e, dopo la maturità s’iscrive al Bethany College, in West Virginia, dove consegue il baccalaureato in teatro. Nel 1982, consegue anche un master in Arte Drammatica all’Università di Yale, dove fa amicizia con la collega Holly Hunter. Il debutto a teatro avviene a Trinidad e a Tobago, con una pièce del poeta Derek Walcott mentre al cinema esordisce nel dramma “Blood Simple – Sangue facile”, di Joel Coen, che diventerà anche suo marito. Nel 1985, è sul set di “Crimewave”, di Sam Raimi ed è nel cast del film tv “Scandal Sheet”. L’anno dopo, compare nella serie tv “Ai confini della realtà” mentre nel 1987 gira “Arizona Junior”, diretta sempre dal marito Joel Coen e la serie per la televisione “Un detective in gamba”. Alan Parker la vuole nel suo “Mississippi Burning – Le radici dell’odio”, dove recita accanto a Gene Hackman e Willem Dafoe, portando a casa le nomination come Migliore attrice non protagonista ai Golden Glob e agli Oscar. Gira ancora con Sam Raimi il thriller-horror “Darkman”(1990) e, nello stesso anno, la vedremo ne “L’agenda nascosta” di Ken Loach e “Crocevia della morte”, di Joel Coen. La carriera al cinema prosegue con titoli come “America oggi”(1993), di Robert Altman, che le regalerà un Golden Globe Speciale; “Oltre Rangoon”(1995), per la regia di John Boorman e “Palookaville”, diretto da Alan Taylor ma è nel 1996 che arriva la svolta. Il marito Joel le cuce addosso il ruolo del capo della polizia locale, al settimo mese di gravidanza, Marge Gunderson, protagonista del cult “Fargo”(1996), facendole vincere l’Oscar come Migliore attrice protagonista e altre decine di premi in giro per il mondo. Sempre nel 1996, la McDormand è in “Schegge di paura”, di Gregory Hoblit e in “Stella solitaria”, diretto da John Sayles. Il nuovo millennio, invece, si apre con “Wonder Boys”(2000), di Curtis Hanson e “Quasi famosi”(2000), per la regia di Cameron Crowe, che le regalerà un’altra nomination come Migliore attrice non protagonista agli Oscar e ai Golden Globe e sarà sempre suo marito Joel Coen a dirigerla in “L’uomo che non c’era”(2001). Successivamente, passerà con estrema dimestichezza da un genere all’altro con i film “Colpevole d’omicidio”(2002), di Michael Caton-Jones; “Tutto può succedere”(2003), di Nancy Meyers e “North Country – Storia di Josey”(2005), di Niki Caro, per cui riceve ancora la doppia nomination agli Oscar e ai Golden Globe.
Grazie a “Tre manifesti ad Ebbing, Missouri” sta collezionando premi su premi ma Francis McDormand, moglie di Joel Coen e antidiva per antonomasia, ha iniziato a lavorare nel 1984, vincendo un Oscar per il cult “Fargo” e arrivando a girare 43 pellicole. Il 4 marzo, sapremo se l’Academy la premierà ancora come Migliore attrice protagonista, fecendole fare il bis.
Ci siamo: dalle 7 di oggi i milanesi sono chiamati al voto per eleggere il nuovo sindaco, i 48 componenti del Consiglio comunale e anche presidenti e consiglieri dei nove Municipi cittadini. Seggi aperti oggi, domenica 3 ottobre 2021, dalle 7 alle 23. Domani, lunedì 4 ottobre 2021, si replica dalle 7 alle 15. Poi partirà lo spoglio dei voti che determinerà chi sarà il successore di Beppe Sala a Palazzo Marino. Lo stesso Sala si è ricandidato per un secondo mandato: a sfidarlo sono altri 12 candidati sindaco, mentre in totale le liste tra cui scegliere i candidati consiglieri sono 28: un record. La campagna elettorale, anche complice il Covid-19, non è stata delle più memorabili. Il sindaco uscente aveva annunciato la sua ricandidatura lo scorso 7 dicembre, giorno di Sant'Ambrogio, mentre tutti i suoi sfidanti, incluso il principale competitor Luca Bernardo (sostenuto dal centrodestra), sono scesi in campo in netto ritardo rispetto a lui. Pochissimi i confronti tra candidati, scarso l'interesse mostrato dai cittadini a parte qualche comizio di leader di partito più partecipato di altri eventi. In queste elezioni comunali 2021 a Milano sono due le schede che gli elettori – oltre un milione gli aventi diritto – riceveranno ai seggi: una di colore blu per eleggere sindaco e consiglieri comunali e una di colore verde per eleggere i rappresentanti nelle municipalità. La legge elettorale vigente, in entrambi i casi, è quella per i comuni superiori a 15mila abitanti. Significa che se nessuno dei candidati sindaco (o candidati presidente di Municipio) riceverà il 50 per cento più uno dei voti al primo turno, per eleggere il nuovo sindaco bisognerà attendere il ballottaggio tra i due candidati più votati. L'eventuale secondo turno si terrà domenica 17 e lunedì 18 ottobre 2021. Come si vota? Si può barrare il nome del sindaco e di una lista a lui collegata o solo quello di una lista. Si possono anche esprimere preferenze per un massimo di due candidati consiglieri, purché non dello stesso genere. È consentito anche il voto disgiunto: si può cioè votare per un candidato sindaco e per una lista che non lo sostiene.
Milano al voto per eleggere il nuovo sindaco. Tredici i candidati tra cui scegliere. Si vota dalle 7 alle 23 di oggi, domenica 3 ottobre, e dalle 7 alle 15 di domani, lunedì 4 ottobre. Oltre al sindaco e al Consiglio comunale si vota anche per eleggere presidenti e consiglieri dei nove Municipi cittadini.
La televisione, anche quella satellitare, con i tempi che corrono è costretta ad affrontare il mostro Streaming, ovvero la pratica di guardare le serie tv caricate su piattaforme quasi in contemporanea dalla loro trasmissione nel paese d’origine. Lost, creatura dell’ormai eterno JJ Abrams, è una di quelle serie che grazie al seguito mondiale e al successo planetario ha ottenuto anche un enorme seguito sul web, spingendo i naviganti a cercare informazioni, spoiler, video e puntate in anteprima. Negli Stati Uniti la serie viene trasmessa il martedì dalla Abc, i fortunati che non hanno problemi con l’inglese il mercoledì già possono trovare la nuova puntata sul web. Forse per questo motivo il canale Fox di Sky ha anticipato la messa in onda e propone le puntate della nuova stagione quasi in contemporanea, il mercoledì sera in lingua originale con sottotitoli in italiano. Un gran bell’incentivo per chi è talmente appassionato da non poter aspettare, senza contare l’enorme vantaggio di godersi le voci originali degli attori. Parlando del cast, alle idi di marzo i naufraghi hanno vissuto attimi di paura ad una premiere a Los Angeles quando l’allarme tsunami post terremoto in Cile è scattato anche sulle isole Hawaii, dove il gruppo gira le puntate e dove le loro famiglie e gli amici hanno ormai trovato una temporanea dimora. Niente è successo comunque e la serata è trascorsa fra teppeti rossi e indiscrezioni sullo svolgimento della trama, che si infittisce sempre di più con l’introduzione dell’elemento flash-sideways ovvero una realtà parallela in cui l’Oceanic 815 atterra a Los Angeles invece di schiantarsi sull’isola, e che racconta la vita di alcuni protagonisti nella città degli angeli. Le teorie continuano ad affollare le menti, gli spettatori hanno imparato che nulla è come sembra nella scrittura di Lost, e se la realtà parallela fosse un flash forward? Possibile che una bomba all’idrogeno crei una realtà alternativa e una linea temporale parallela? A noi fans l’ardua sentenza.
Lost su Fox da stasera in lingua originale con i sottotitoli, la lotta della tv allo streaming.
Nei gorilla di montagna (Gorilla beringei beringei) i maschi che trascorrono più tempo con i piccoli si riproducono molto più di quelli che se ne tengono alla larga. Secondo un team di ricerca composto da studiosi dell'Università Northwestern, del Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology di Lipsia e del Dian Fossey Gorilla Fund, è probabile che le femmine preferiscano accoppiarsi proprio con i "silverback" che mostrano questo comportamento socievole, gli unici nei primati a manifestarlo assieme agli esseri umani. “I gorilla di montagna e gli umani sono le uniche grandi scimmie in cui i maschi sviluppano regolarmente forti legami sociali con i bambini, quindi apprendere cosa fanno i gorilla di montagna e perché ci aiuta a capire come i maschi umani possono aver iniziato il percorso verso la nostra forma di paternità più coinvolta”, ha dichiarato la professoressa Stacy Rosenbaum, docente presso il Dipartimento di Antropologia presso l'ateneo di Evanston. Fino ad oggi gli scienziati credevano che ad affinare le cure parentali maschili fosse la struttura sociale legata alla monogamia, tuttavia per gli autori del nuovo studio potrebbe esserci un “percorso evolutivo alternativo”, legato alla diminuzione del testosterone dopo la nascita dei figli. Nella nostra specie è noto che quando gli uomini diventano padri manifestano una diminuzione dell'ormone sessuale. In base a ricerche passate questo meccanismo aiuterebbe “a focalizzarne l'attenzione sui bisogni del neonato”, come dichiarato dal professor Christopher Kuzawa, un coautore dello studio.
Un team internazionale di primatologi ha dimostrato che le femmine di gorilla di montagna preferiscono accoppiarsi con i maschi che trascorro più tempo con i piccoli. Poiché nel gruppo dei primati soltanto i maschi umani e di gorilla sviluppano un comportamento “paterno” nei confronti dei bambini, studiare perché ciò avviene nelle scimmie può aiutarci a capire come si è evoluta la nostra specie.
Alexander Ceferin non è affatto intenzionato a far passare in cavalleria il tentato ‘golpe' alle istituzioni calcistiche perpetrato dai club che hanno dato vita alla fallita Superlega. La parola "sanzioni" è la più usata nei discorsi che si fanno in questi giorni negli uffici dell'UEFA e secondo quanto svela ‘ESPN' potrebbero essere intraprese severe azioni disciplinari contro i club che si sono iscritti alla fantomatica competizione e devono ancora prenderne nettamente le distanze: si potrebbe arrivare alla punizione massima nell'ambito del percorso disciplinare dell'UEFA, che è una squalifica di due anni dalla Champions League o dall'Europa League. Peraltro il pugno duro sarebbe l'extrema ratio di Ceferin, che preferirebbe risolvere la questione in maniera meno cruenta, ovvero con punizioni minori, ma si aspetta prima dei passi decisi di pentimento da parte dei club ‘ribelli'. L'UEFA ha infatti trascorso gli ultimi dieci giorni in fitte conversazioni con i 12 club, nel tentativo di concordare una sanzione minore in cambio di un impegno formale definitivo a non proseguire nel progetto della Superlega. L'accordo sarebbe stato raggiunto con sette club fino a questo momento: Arsenal, Atletico Madrid, Chelsea, Liverpool, Manchester City, Manchester United e Tottenham. Anche l'Inter sarebbe vicina all'intesa, anche se al momento non è ancora stata raggiunta. I restanti quattro club fondatori, ovvero Juventus, Milan, Real Madrid e Barcellona, hanno finora mantenuto le loro posizioni e potrebbero dunque dover affrontare il processo disciplinare dell'UEFA per aver violato l'articolo 51 dello statuto. Questi club ritengono peraltro di essere in una posizione di forza, poiché i documenti originali depositati presso UEFA e FIFA affermavano che la Superlega chiedeva "il permesso" di giocare la competizione ed il suo "riconoscimento" piuttosto che staccarsi dall'organizzazione. Secondo fonti vicine al gruppo, l'UEFA violerebbe un'ingiunzione emessa da un tribunale di Madrid se dovesse avviare un procedimento disciplinare.
Juventus, Milan, Real Madrid e Barcellona rischiano di essere escluse per due anni da Champions ed Europa League, qualora non acconsentano a sottoscrivere un accordo con l’UEFA per impegnarsi a prendere le distanze definitivamente dalla Superlega. L’intesa in questione sarebbe invece vicina con l’Inter.
Il calcio internazionale è in lutto per la morte di di Wim Suurbier. La leggenda dell’Ajax e dell’Olanda degli anni ’70 è deceduto all’età di 75 anni per le conseguenze di un’emorragia cerebrale che lo aveva colpito nello scorso aprile, costringendolo al ricovero. A dare la notizia ci ha pensato proprio il club dei Lancieri che ha ricordato l’esterno sinistro, tra i protagonisti del calcio totale, sui propri profili social definendolo un "guerriero coraggioso". Non c’è stato nulla da fare per Wim Suurbier. L’ex leggenda dell’Ajax e dell’Olanda è morto a 75 dopo una battaglia durata diversi mesi contro una grave forma di emorragia cerebrale che lo aveva colpito nello scorso aprile. Se ne va uno dei principali protagonisti del calcio totale, capace di dedicare tutta la sua vita al calcio, prima da giocatore e poi da allenatore, tra Olanda, Germania, Francia, e Stati Uniti. L'Ajax lo ha celebrato sui suoi profili social, con tanto di video per ricordarne le gesta e i successi. Suurbier è stato definito un "guerriero coraggioso". Wilhelmus Lourens Johannes Suurbier meglio conosciuto solo come Wim ha conquistato una grande popolarità nell’Ajax degli anni ’70, entrando nel giro di quella memorabile nazionale olandese chiamata “Arancia meccanica” con cui sfiorò il titolo mondiale nel 1974 in Germania e nel 1978 in Argentina (60 le sue presenze collettive con 3 gol all’attivo) e conquistò un bronzo agli Europei del 1976. Esterno sinistro a suo agio nella fase di spinta, era perfetto per la mentalità offensiva di Lancieri e oranje. Tanti i titoli vinti con l’Ajax: 7 campionati, 4 coppe nazionali, 3 Coppe campioni consecutive una Coppa intercontinentale e una Supercoppa Uefa, nel meraviglioso collettivo in cui brillava la stella di Cruijff. Dopo le 11 stagioni in biancorosso intraprese una carriera da giramondo giocando nello Schalke, nel Metz, in Messico e negli Usa. Oltreoceano si rese protagonista anche di una carriera da allenatore, prima di ritirarsi nel 1994.
Il calcio internazionale piange la morte di Wim Suurbier. L’ex terzino icona del calcio olandese e perno dell’Ajax e della nazionale oranje si è spento a 75 anni per le conseguenze di una grave emorragia cerebrale. Commosso ricordo del club dei lancieri che lo ha definito un “guerriero coraggioso”
Il tributo Michael Forever dedicato al re del pop e che dovrebbe svolgersi in Galles il prossimo otto ottobre continua ad essere al centro della polemica. Dopo aver bandito i Kiss dall'evento a causa delle dichiarazioni di Gene Simmons che tempo fa dichiarò di credere alle accuse di pedofilia rivolte a Michael Jackson, questa volta è una star vicinissima all'artista a prendere le distanze dal concerto. Si tratta di Janet Jackson, sorella di Michael, che ha annunciato in queste ore di non aver intenzione di prendere parte all'evento: esattamente come alcuni fanclub del re del pop, anche Janet Jackson ritiene che questa manifestazione sia stata programmata in un periodo decisamente sconveniente. Negli stessi giorni, infatti, si terrà l'ennesima udienza del processo che vede incriminato il Dottor Murray per la morte del re del pop. Nonostante l'assenza di Janet Jackson, sembra che i nipoti di Michael prenderanno comunque parte al concerto con la loro boyband. Rimane confermata anche la partecipazione di Beyoncé via satellite: la star, che si è esibita agli MTV Video Music Awards incinta del suo primo figlio, aveva annunciato proprio qualche giorno fa di voler essere presente ad ogni costo a questo tributo.
Anche la sorella del re del pop preferisce annullare la propria partecipazione al concerto tributo gallese dedicato a Michael Jackson.