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"Nessuno dimenticherà il tuo sorriso": forse è proprio vero, chi l'ha conosciuta non potrà cancellare il ricordo di Melania Rea, la giovane di Somma Vesuviana scomparsa lo scorso 18 aprile e ritrovata senza vita nel Bosco delle Casermette due giorni dopo. E' stato con questo messaggio alle spalle, lo stesso riportato sullo striscione che ha sfilato in occasione della fiaccolata in sua memoria, che Michele e Gennaro Rea, ospiti di Chi l'ha visto, hanno aperto il collegamento con il programma di Federica Sciarelli che da oltre un mese si sta occupando della vicenda. Il focus della puntata è sui testimoni: sulle persone che confermano di aver visto Melania il giorno della scomparsa e su coloro che, invece, avrebbero dovuta vederla perché si trovavano sul pianoro di Colle San Marco ma che, invece, non l'hanno incontrata. In primis, a parlare è un condomino di Melania Rea; dice di averla incontrata il giorno della scomparsa, nel pianerottolo e di averla salutata. Ma se Melania fosse davvero diretta a Colle San Marco è un mistero da chiarire: la procura di Ascoli, infatti, dal giorno della scomparsa e fino ad oggi ha ascoltato 30 persone e nessuna di queste conferma di aver visto Melania quel giorno, a quell'ora (le 14, 40), sul pianoro di Colle San Marco. Così come Salvatore Parolisi che viene notato da Alfredo Ranelli del ristorante Il cacciatore, soltanto poco prima delle 15.30. A confermare quanto risulta dagli atti della Procura c'è la testimonianza di un operaio macedone, indagato nei primi giorni dell'indagine perché si trovava nel luogo da dove sarebbe scomparsa Melania secondo Parolisi. Il macedone racconta di essersi recato al chiosco per prendere un caffé e di non aver visto in quel tragitto Melania. Secondo il racconto della scomparsa di Salvatore Parolisi, Melania sarebbe sparita attorno alle 14.40, orario in cui sul pianoro sarebbero arrivati gli studenti dell'Umberto I di Ascoli che però dicono di non aver incrociato Melania, Salvatore e Vittoria, benché avessero parcheggiato proprio nelle vicinanze delle giostrine. A quell'ora, raccntano i ragazzi, il chiosco di Ranelli stava per aprire. A questi racconti si va ad aggiungere anche la testimonianza di Carmelo Lestili. Tempo fa la Procura aveva lanciato un appello a testimoni specifici attraverso Chi l'ha Visto. L'appello, però, aveva raccolto l'attenzione anche del signor Lestili che, dopo aver telefonato al Corrire Adriatico, avrebbe raccontato agli inquirenti di aver visto, il 18 aprile scorso, Melania litigare con Salvatore per poi salire a bordo di un auto in compagnia di due donne ed un uomo. Lestili, intervistato dai giornalisti della trasmissione tv, racconta che Melania quel giorno indossava una gonna e Salvatore Parolisi un paio di pantaloni lunghi: particolari che confermerebbero l'inattendibilità della dichiarazioni. Si ricorderà, infatti, che Salvatore era stato notato da Ranelli proprio perché, stranamente, indossava un paio di calzoncini corti, in una giornata piuttosto fredda mentre Melania, invece, era solita non indossare spesso le gonne.
Il caso Rea torna a stupire: secondo quanto riportato ieri nel corso della puntata di Chi l’ha visto, sarebbero 30 i testimoni in grado di smentire il racconto di Salvatore Parolisi sul giorno della scomparsa. Ecco il loro racconto sul 18 aprile scorso.
Il padre di due bambine residenti a Piacenza, sottoposte alla pratica dell'infibulazione nel loro Paese d'origine, è stato arrestato dai carabinieri. A darne notizia il quotidiano piacentino Libertà che aveva segnalato la vicenda. Il caso risale all'inizio dell'estate e a quanto si apprende anche la misura di custodia cautelare è stata eseguita diverse settimane fa. A quanto emerso, l'uomo finito in manette aveva approfittato di un viaggio in Africa durante l'estate per sottoporre le bimbe all'infibulazione. A segnalare la vicenda sono stati i medici dell'Asl di Piacenza che avevano visitato le bambine. Una volta scoperto ciò che era realmente accaduto in sua assenza, la donna avrebbe denunciato il marito alle autorità italiane. Sul caso adesso indagano Procura e carabinieri, che mantengono il più stretto riserbo sul caso. L'infibulazione, la pratica di mutilazione dei genitali femminili, è vietata e punita dal codice penale italiano anche se il reato è commesso all'estero.
Il padre di due bimbe residenti a Piacenza, sottoposte alla pratica dell’infibulazione in Africa, è stato arrestato dai carabinieri. La misura è stata eseguita alcune settimane fa, il caso risale all’inizio dell’estate. La pratica di mutilazione dei genitali femminili è vietata e punita dal codice penale italiano anche se il reato è commesso all’estero.
Miranda Kerr e Katy Perry hanno posato insieme per un selfie che sancisce la ritrovata pace tra loro. L’ex moglie di Orlando Bloom e la sua attuale fidanzata si sono incontrate in occasione di una sfilata organizzata da Moschino a Los Angeles, alla quale erano entrambe invitate. Invece di ignorarsi e fingere indifferenza per mascherare l’odio che si diceva corresse tra loro, le due si sono avvicinate per scattarsi una foto che è stata immediatamente pubblicata sui social network quasi come se fosse un vero e proprio evento irripetibile. I rapporti tra le due sono distesi, difficilmente se fosse stato il contrario si sarebbero prestate a scattarsi questa foto. I rumors sul loro conto volevano che Miranda fosse addirittura gelosa di Katy, sebbene non a causa dell’ex marito Orlando. Pare che a infastidire la modella di Victoria’s Secret fosse il rapporto tra la cantante e il figlio Flynn che si sarebbe evoluto alla velocità della luce, anche per intercessione di Bloom che avrebbe incoraggiato il figlio a legare con la sua nuova compagna. Orlando Bloom e Katy Perry hanno ufficializzato la loro storia d’amore sempre attraverso una foto pubblicata sul profilo Instagram della cantante. Lo scatto è servito a sedare le voci di crisi tra loro, una crisi che sarebbe cominciata a causa di Selena Gomez. Sono anni che si mormora di un flirt tra il divo del cinema e la bellissima cantante ex fidanzata di Justin Bieber. Pare che Orlando e Selena si fossero avvicinati proprio dopo che entrambi erano tornati single, ma una storia d’amore tra loro non è mai stata ufficializzata. La gelosia di Bieber nei confronti di Orlando fece addirittura scattare una rissa tra loro, e il video di quel momento fece il giro del mondo.
Selfie della pace tra Miranda Kerr e Katy Perry. L’ex moglie e la nuova fidanzata di Orlando Bloom – che pare si odiassero – hanno sotterrato l’ascia di guerra.
Ha fatto sognare le donne di tutto il mondo nei panni dell’agente della scientifica Warrick Brown nella serie cult “C.S.I. – Scena del crimine” e, l’11 dicembre, compie 50 anni. Occhi magnetici, fisico imponente e fascino rude da bello e dannato, l’attore, però, nella sua carriera ha girato anche molti film per il grande schermo – più o meno una ventina – tra cui “Alien – La clonazione”, “Perfect Stranger”e “The Woods” e preso parte ad altre 23 serie tv. Purtroppo, negli anni ha avuto vari problemi con la legge ed è stato anche arrestato per possesso di cocaina e per aver picchiato la sua ragazza. Dourdan (il cui vero nome è Gary Robert Dourdin) è nato a Filadelfia da una stilista e un musicista jazz, e le sue ascendenze sono francesi, scozzesi, africane e indiane. Da suo padre eredita la passione per la musica anche se, giovanissimo, intraprende la carriera di modello. A scoprirlo ed iniziarlo al mondo della recitazione è l’attrice Debbie Allen chd gli consiglia di effettuerà dei provini per la televisione. Infatti, dopo pochissimo tempo, l’attore viene ingaggiato per la serie tv “Tutti al college”(1992-1993). Sul grande schermo, invece, l’esordio arriva nel 1993 con “Weekend con il morto 2”, di Robert Klane, seguito da “Cronisti d’assalto”(1994), di Ron Howard, con Michael Keaton, Glenn Close e Robert Duvall. Nel 1997, Jean-Pierre Jeunet lo vuole per il ruolo di Christie in “Alien – La clonazione”, accanto a Sigourney Weaver e Winona Ryder, e il film gli regala tantissima visibilità a livello internazionale. Dal 1992 al 1994, l’attore è stato sposato con Roshumba Williams anhe se le due figlie, Lyric e Nyla, sono nate, rispettivamente, dalle relazioni avute con Cynthia Hadden e Jennifer Sutton. Dopo aver preso parte alle serie tv “The Office”(1995), “Lois & Clark – Le nuove avventure di Superman”(1996), “Seven Days”(1999) e “Soul Food”(2000-2001), inzia la sua lunga avventura sul set della serie cult della CBS, “C.S.I. – Scena del crimine”. Dourdan è nei panni dell’agente della scientifica Warrick Brown ed ha girato ben 9 stagioni, arrivando a circa 200 episodi. Un successo clamoroso, che lo etichetterà per sempre, ma che gli ha regalato tantissime soddisfazioni. Nel frattempo, però, l’attore lavora anche per il grande schermo, girando il thriller “Impostor”(2001), di Gary Fleder, con Gary Sinise e Vincent D’Onofrio e “Perfect Stranger”(2007), per la rega di James Foley, con Bruce Willis e Halle Berry. Nel frattempo, l’attore non ha mai accantonato la sua passione per la musica e si è esibito, nel corso degli anni, con tanti artisti (Keziah Jones, Ayo, Macy Gray, DMC) Nel 2008, iniziano le sue grane con la legge. L’attore viene arrestato per possesso di cocaina ed ectasy. Una volta risolta la questione, si rimette in carreggiata girando i film “The Magnificent Cooly-T”(2009), di Stephen Leeds e “Jumping the Broom – Amore e altri guai”(2011), di Salim Akil. Mai titolo fu più profetico perché, proprio nel 2011, Dourdan viene arrestato nuovamente per possesso di droga e, sempre nello stesso anno, è condannato a 5 anni di libertà vigilata (e 52 settimane di un programma rieducativo) per aver rotto il naso alla sua fidanzata.
Grazie al ruolo dell’agente della scientifica Warrick Brown, in “C.S.I. – Scena del crimine”, ha incantato le donne di tutto il mondo. Gary Dourdan – 50 anni l’11 dicembre – ha girato, però, anche una ventina di film e preso parte ad altre 23 serie tv. Purtroppo, negli anni, non sono mancate anche grane legali, alcune anche molto pesanti.
Può capitare che il bene oggetto Il legislatore si fa carico di questi possibili vizi predispone delle norme specifiche per ogni tipo di contratto. Nella compravendita l'art. 1490 cc prevede che il venditore è tenuto a garantire che la cosa venduta sia immune da vizi che la rendano inidonea all'uso a cui è destinata o ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore. In presenza di vizi del bene il compratore ha due scelte: può chiedere la risoluzione del contratto oppure può chiedere la riduzione del prezzo, (l'alternativa tra risoluzione e adempimento non è espressamente presa in considerazione dal legislatore, ma non si può escludere) si tratta di una scelta lasciata alla discrezionalità del compratore del bene viziato (infatti, l'art. 1492 cc prevede che nei casi indicati dall'articolo 1490 il compratore può domandare a sua scelta la risoluzione del contratto ovvero la riduzione del prezzo). La scelta dell'acquirente diventa irrevocabile, cioè non più modificabile, quando è fatta con la domanda giudiziale, in altri termini fino alla domanda giudiziale (fino, cioè, alla citazione) la scelta tra risoluzione e riduzione del prezzo è sempre modificabile. Questo è un primo limite (direi limite finale) del potere discrezionale del compratore. Altri limiti al potere discrezionale di scelta del compratore sono indicati sempre nell'art. 1492 c.c., il quale prevede che "Se la cosa consegnata è perita in conseguenza dei vizi, il compratore ha diritto alla risoluzione del contratto; se invece è perita per caso fortuito o per colpa del compratore, o se questi l'ha alienata o trasformata, egli non può domandare che la riduzione del prezzo"
La Cassazione del 5.10.2015 n. 19870 ha stabilito che l’alienazione o la trasformazione del bene viziato non precludere al compratore l’azione di risoluzione del contratto per vizi della cosa venduta perché l’art. 1492 comma 3 cc – che esclude la possibilità di chiedere la risoluzione nei casi di alienazione e di trasformazione della cosa – deve esser ricondotta non all’impossibilità di ripristino della situazione in cui le parti si trovavano al momento della conclusione del contratto, ma alla volontà dell’acquirente di accettare la cosa nonostante la presenza del vizio, e tale accertamento è rimesso all’apprezzamento del giudice di merito, non censurabile in cassazione, se logicamente e congruamente motivato.
Festeggerà in maniera speciale il suo compleanno, Zucchero, con un concerto all’Arena di Verona, sold out da settimane, e gli auguri da parte dei fan. Oggi, 25 settembre 2011, Adelmo Fornaciari spegne 56 candeline: stasera e domani si esibirà nel prestigioso anfiteatro, portando in scena i successi dell’album multiplatino Chocabeck. Nei prossimi mesi, Zucchero continuerà il suo lungo Chocabeck World Tour, con altre date prima negli Stati Uniti e poi, da novembre, ancora in Italia. L’atmosfera, e allo stesso tempo l’allegria, dei suoi concerti sono uno dei punti di forza della lunga carriera del cantautore e musicista emiliano, che debutta ufficialmente sul palco dell’Ariston, tra i giovani del Festival di Sanremo 1982, con il brano Una notte che vola via. Torna a Sanremo nell’85, con Donne, brano classificatosi al penultimo posto e poi diventato uno dei suoi principali successi. La grande fama a livello internazionale arriva due anni dopo, con l’album Blue’s, che vende sette milioni di copie nel mondo, di cui oltre un milione nel nostro Paese. Tra le sue esperienze più significative figurano i numerosissimi duetti, con i grandi nomi dello scenario italiano e straniero: Paul Young, Joe Cocker, Luciano Pavarotti – con cui interpreta Miserere, incluso nell’omonimo album del 1992 –, Eric Clapton, Francesco De Gregori, Ivano Fossati, Mina, Mogol, Andrea Bocelli, Giorgia sono soltanto alcuni degli artisti con cui ha collaborato.
Oggi, 25 settembre 2011, l’artista emiliano compie 56 anni: stasera festeggerà con un concerto nel prestigioso anfiteatro, tappa del suo Chocabeck World Tour.
Le vacanze di Natale si avvicinano, ma un dolce preludio alle ferie più suggestive dell'anno, è senza dubbio costituito dal ponte dell'Immacolata. Uno dei luoghi d'Italia più conosciuti al mondo è senz'altro Positano, un piccolo e prezioso gioiello incastonato nella parete rocciosa della costiera amalfitana. Positano presenta un'originale struttura, con un'architettura che si arrampica lungo il costone roccioso. Le deliziose casette dai colori pastello abbarbicate lungo la roccia, sono infatti l'immagine più caratteristica di questa cittadina campana. Se quindi avete deciso di trascorrere qui il ponte dell'Immacolata o le vacanze di Natale e Capodanno, troverete di seguito qualche suggerimento su come arrivare in questa incantevole cittadina costiera. Positano, situata in provincia di Salerno, è raggiungibile con diversi mezzi di trasporto. Con l'aereo potrete arrivare all'aeroporto di Capodichino di Napoli e da qui procedere con i pullman che partono da piazza Garibaldi per la Costiera Amalfitana e Positano. Se invece preferite il treno potete raggiungere le diverse stazioni ferroviarie di Napoli o la stazione di Salerno, che si trovano rispettivamente a nord e a sud della Costiera Amalfitana. Inoltre sono anche previsti collegamenti marittimi tra i porti di Napoli, Sorrento e Salerno e Positano e le altre località turistiche della Costiera Amalfitana.
Positano, il gioiello della Costiera Amalfitana, è una delle località campane più famose al mondo e il ponte dell’Immacolata 2010 ci offre l’occasione per poterla scoprire.
Facebook è ancora nel mirino dell'autorità antitrust dell'Unione Europea. L'istituzione guidata da Margarethe Vestager ha annunciato in queste ore di aver aperto un'indagine sul gruppo fondato e guidato da Mark Zuckerberg con l'ipotesi di abuso di posizione dominante; lo scopo è determinare se il social network stia gestendo in modo scorretto il suo portale di piccoli annunci Facebook Marketplace, sfruttando la propria ubiquità per tagliare fuori dalla competizione altri portali che propongono online la stessa tipologia di servizio. La notizia è arrivata in queste ore e le indagini saranno condotte insieme alla Competition and Markets Authority – l'autorità britannica omologa all'Antitrust europea. Il punto centrale della questione è che Facebook raccoglie numerosi dati sia dai suoi utenti che dalle aziende che decidono di utilizzare la piattaforma per promuoversi presso potenziali nuovi clienti. Tra queste aziende ci sono anche gruppi attivi nell'ambito dei piccoli annunci, che promuovono dunque servizi in competizione con Facebook Marketplace; l'ipotesi è che Facebook utilizzi i dati ricavati da queste aziende per migliorare il proprio servizio e rendersi più appetibile nei confronti della potenziale clientela, scavalcando le stesse aziende per le quali dovrebbe fare invece promozione sul suo portale. Le denunce che hanno portato all'apertura delle indagini sono partite proprio dalle aziende rivali di Facebook, e più in generale le attività della Commissione si concentreranno sul legame tra il social e Facebook Marketplace: le due realtà dovrebbero rimanere ben distinte tra loro, ma il fatto che il servizio di annunci sia integrato in un portale diffuso come Facebook potrebbe costituire un ulteriore elemento che avvantaggia ingiustamente il gruppo di Zuckerberg nei confronti degli altri portali dedicati.
L’autorità guidata da Margarethe Vestager ha aperto un’indagine per determinare se il social network stia gestendo in modo scorretto il suo portale di piccoli annunci Facebook Marketplace, sfruttando la propria ubiquità per tagliare fuori dalla competizione altri portali che propongono online la stessa tipologia di servizio.
Sul corpo di Pamela Mastropietro ci sono "segni di violenza applicata sicuramente in condizioni di vitalità". Dietro questa frase pronunciata dal professor Mariano Cingolani, il medico legale che ha svolto la nuova autopsia su incarico della Procura, potrebbe esserci la prima vera svolta sull'intricato caso della 18enne romana, barbaramente smembrata dopo la morte e trovata a pezzi in due valige a Pollenza, in provincia di Macerata. Si tratta infatti di un particolare importantissimo visto che, per la prima volta dall'avvio delle indagini, si accerta che su Pamela c'è stata violenza fisica prima della morte. Si tratta di una ferita alla testa che secondo l'esperto è stata inflitta con un corpo contundente. A questo punto si fa largo sempre di più l'ipotesi di una morte violenta e non per overdose come pure si era ipotizzato. "Ci stiamo approssimando sempre più verso la chiarificazione di questa ipotesi, ci sono dati a conforto di questa tesi" ha spiegato Cingolani dopo l'autopsia di cinque ore all’Istituto di medicina legale dell’Università di Macerata, assicurando: "Ci metteremo un po’ di tempo ma riusciremo a chiarire tutto, questo è sicuro, lo dobbiamo innanzitutto a Pamela". Il medico, davanti ai cronisti, ha raccontato quella che ha definito la "sconvolgente" autopsia, sottolineando che sul corpo della giovane "nessun taglio è stato fatto a caso" come se ci fosse stato l'intento di ostacolare il più possibile gli accertamenti scientifici. Su questo punto la stessa Procura marchigiana aveva ricordato che dagli esami è emerso che il corpo "è stato sezionato in modo apparentemente scientifico". Un dato non secondario visto che in questo modo sarà molto difficile ad esempio accertare una possibile violenza sessuale sulla vittima ma anche se le ferite inferte siano state mortali o meno. Sul corpo di Pamela infatti sono state trovate anche delle ferite all'altezza del fegato compatibili con delle coltellate ma non si sa se prima o dopo la morte. Gli inquirenti nel frattempo avrebbero identificato anche l'arma ci sui sarebbero state inflitte, un coltello trovato a casa di Innocent Oseghale, uno degli accusati insieme ad un amico spacciatore.
Secondo il medico legale, sul corpo della 18enne ci sono segni di violenza fisica inferti prima del decesso, poi una mano esperta avrebbe smembrato il corpo per occultarli. Si fa largo sempre di più l’ipotesi di una morte violenta.
Rovinato il weekend di mare in Campania: è stata prorogata di 24 ore l'allerta meteo Gialla diramata ieri per piogge e temporali. Soltanto che stavolta il bollettino riguarda una sola zona della Campania, quella contrassegnata come "area 8": ovvero il basso Cilento, provincia di Salerno, una delle zone più gettonate dai turisti. La Protezione Civile della Regione Campania comunica che dalle ore 14 entra in vigore il nuovo avviso che segnala ancora instabilità atmosferica che genera precipitazioni repentine, e anche molto intense, fortemente localizzate prevalentemente sulla zona costiera cilentana. Ieri notte su Napoli forti acquazzoni e allagamenti in molte zone, anche nei comuni limitrofi. I fenomeni temporaleschi, difficilmente prevedibili in termini spaziali e temporali, saranno caratterizzati da una grande rapidità di evoluzione. Proprio per la natura di tali fenomeni, anche connessi ai cambiamenti climatici, è possibile che, contemporaneamente possano verificarsi, in singoli punti del territorio, anche grandinate, fulmini e raffiche di vento tali da determinare danni alle coperture, caduta di rami o alberi. Come al solito la Protezione Civile della Regione Campania «raccomanda agli enti competenti di mantenere in essere tutte le misure atte a prevenire o contrastare i fenomeni». Si legge nel bollettino: La Protezione Civile della Regione Campania, anche tenendo conto della fragilità di alcune aree, connesse alle recenti precipitazioni, raccomanda la massima attenzione sulle aree del territorio particolarmente fragili, anche in assenza di nuove precipitazioni. Sono possibili fenomeni di impatto al suolo come: – Caduta massi ed occasionali fenomeni franosi, anche in assenza di precipitazioni; – Ruscellamenti superficiali con possibili fenomeni di trasporto di materiale; – Inondazioni delle aree limitrofe a corsi d'acqua anche per effetto di criticità locali (tombature, restringimenti, ecc);
Protezione Civile Regione, allerta meteo Gialla prorogata nella zona del Cilento, in provincia di Salerno, fino alle ore 14 di domani domenica 29 agosto. Possibili temporali, raffiche di vento, fulmini e grandine.
Non è né il momento, né il luogo. Con queste motivazioni, il Parlamento ha fatto terra bruciata intorno all’idea di una patrimoniale, lanciata dai deputati Matteo Orfini (Pd) e Nicola Fratoianni (Leu). Così, mentre alla Camera si discuterà anche di ibernazione umana e tutela delle abbazie Benedettine, l'emendamento alla legge di Bilancio per istituire un'imposta sui grandi patrimoni (peraltro temporanea) è destinato a finire nel nulla. Impallinato, non solo da Giorgia Meloni e Matteo Salvini dalle fila dell’opposizione, ma anche dalle forze di governo. Per volontà dei grandi azionisti della maggioranza, Nicola Zingaretti, Luigi Di Maio, Matteo Renzi. Dunque, anche nel momento in cui la pandemia Covid allarga come mai prima le diseguaglianze economiche e sociali, la nostra politica non ritiene una priorità provare a ridistribuire la ricchezza. O comunque, non reputa che il mezzo giusto per farlo sia la manovra, anche se è con questo strumento che lo Stato decide dove prendere i soldi e come spenderli. Bene, seguiamo il ragionamento e cerchiamo di capire cosa, invece, a giudizio dei nostri politici è importante per il Paese. Dobbiamo prima di tutto spiegare come funziona il passaggio in Parlamento della legge di Bilancio. La manovra varata dal governo arriva all’esame delle commissioni della Camera. Qui, ogni parlamentare può avanzare le sue proposte di modifica, quest’anno ce ne sono state circa 7mila. Tra questa massa enorme, ogni gruppo politico sceglie quali emendamenti vadano discussi davvero e votati. Si tratta dei cosiddetti “segnalati”, le uniche proposte di modifica che hanno qualche chance di passare dalla carta alla realtà. Ecco, dunque, che spulciando tra gli emendamenti “segnalati”, possiamo farci un’idea di quali sono le priorità dei diversi partiti. Ci sono le proposte sui grandi temi, emersi durante i mesi della pandemia: la sanità, la scuola, le reti. A farla da padrone, poi, sono soprattutto le richieste di sostegno e ristoro per diversi settori e lavoratori. Nessuna categoria è dimenticata: dal mondo della moda agli universitari fuori sede, dai cuochi professionisti alle auto, dalle guide alpine alle bande di musica jazz. Ok, fino a qui possiamo capire il senso delle richieste di modifica. La crisi sta colpendo duro, ogni comparto merita attenzione. Tuttavia, se andiamo più a fondo nelle pieghe delle 483 pagine del fascicolo degli emendamenti segnalati, le cose si fanno più oscure. Perché nel documento ci sono tante proposte che è difficile associare a un periodo di emergenza. Facciamo un po’ di esempi. Fratelli d’Italia chiede di rimodulare la tassa per il porto di fucile, di versare 150 milioni in tre anni a un fondo per la tutela delle abbazie Benedettine, di erogare un contributo straordinario alla società Eur Spa. Il Pd propone un credito d’imposta per l’acquisto dei fusti di birra e aiuti per lo stoccaggio dei vini di qualità. Sempre dai deputati dem arrivano richieste di finanziare i Giochi del Mediterraneo di Taranto del 2026, assumere manovalanza (sic) al ministero della Difesa e personale ai corpi delle capitanerie di porto, potenziare i servizi consolari con 6 milioni di euro. Ancora sul fronte della maggioranza, Italia Viva vuole nuove assunzioni per l’Arsenale di La Spezia e finanziare con 3 milioni corsi di chirurgia estetica per gli odontoiatri. Dall’opposizione, invece, Forza Italia propone gli indennizzi per le imprese colpite dalla cimice asiatica e il reclutamento di 500 impiegati negli organismi delle province e città metropolitane. Anche tra i 5 Stelle non mancano le idee. Si va dalla proroga dei contratti per i navigator all’istituzione del garante per i diritti degli animali; dal contributo a favore dei liberi consorzi e delle città metropolitane della Sicilia, fino all’incremento delle risorse per gli scatti di carriera del personale prefetture. E ancora, deputati di vari gruppi propongono, tra le altre cose, un fondo per far entrare gratis nei musei gli italiani residenti oltre confine; soldi per potenziare gli aeroporti minori o gli organismi degli italiani all’estero; 4 milioni per l’ottavo centenario della prima rappresentazione del presepe. Il record della creatività va, però, assegnato alla Lega. Dal partito di Matteo Salvini arrivano emendamenti per istituire un museo nazionale dell’astrattismo storico a Como e per adeguare l’aeroporto a Lamezia Terme; per agevolare la tassazione sulle auto storiche e per costruire nuovi ponti sul fiume Adda. Il deputato No Euro Claudio Borghi – evidentemente poco fiducioso che i prossimi anni siano migliori del 2020 – suggerisce di versare 5 milioni di euro all’Agenzia Spaziale Italiana per la ricerca sulle tecniche d’ibernazione dell’uomo.
La proposta dei deputati Orfini (Pd) e Fratoianni (Leu) di inserire un’imposta sulle grandi ricchezze in legge di Bilancio è stata accolta da un coro di critiche quasi unanime. La hanno bocciata non solo partiti dell’opposizione, ma anche i leader della maggioranza. Non è né il momento, né il luogo per parlare di patrimoniale, dicono i nostri politici. Eppure, spulciando gli emendamenti alla manovra all’esame della Camera, si scopre che il Parlamento sta discutendo di tutto.
Un altro terribile incidente stradale in Lombardia: nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì 18 luglio, un uomo di 59 anni ha perso la vita dopo essere uscito di strada con la sua automobile. È successo a Misinto, in provincia di Monza e Brianza. Sul posto sono stati inviati i soccorsi e le forze dell'ordine: per l'uomo però non c'era nulla da fare. Ai medici non è rimasto altro che dichiararne il decesso. I carabinieri invece hanno svolto tutti i rilievi del caso per ricostruire l'esatta dinamica della vicenda. Non è ancora chiaro infatti cosa possa aver causato l'incidente: nel sinistro infatti non sono coinvolti altri mezzi. Il 59enne si trovava alla guida quando a un certo punto, sembrerebbe a causa di un malore, ha perso il controllo e si è schiantato in via San Siro. L'allarme alla centrale operativa dell'Azienda regionale emergenza urgenza della Lombardia (Areu) è arrivato poco dopo le 13. Sul luogo dell'incidente sono arrivati i vigili del fuoco e i medici e i paramedici del 118 a bordo di due ambulanze. È intervenuto anche l'elisoccorso.
Nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì 18 agosto, si è verificato un terribile incidente a Misinto (Monza e Brianza): un uomo di 59 anni era alla guida della sua auto quando è uscito fuori strada e si è schiantato. Il conducente è morto sul colpo mentre la donna che si trovava a bordo con lui è stata trasportata in ospedale per un trauma al braccio.
Si chiama Massimo Pericolo ed è una delle promesse del rap italiano. Prodotto da Crookers e Nic Salvo, il rapper varesino si è fatto largo prima tra i colleghi e poi pian piano anche tra il pubblico, grazie soprattutto a due singoli: "7 miliardi" e "Sabbie d'oro" che hanno anticipato il suo primo album ufficiale, l'Ep "Scialla Semper…" (in uscita il 12 aprile) che è anche il nome dell'operazione per cui nel 2014 il cantante finì in carcere. E proprio dall'esperienza del carcere nascono queste canzoni, scritte tra la prigione e i domiciliari, come spiega il rapper a Fanpage.it: "Tanti pezzi che sono nel disco, che parlano di certi argomenti come il carcere, sono stati scritti proprio nel periodo in cui stavo dentro, soprattutto ai domiciliari, perché in carcere hai quello sconforto che non ti permette di trovare l'ispirazione, mentre ai domiciliari ho trovato un attimo più di calma e ho scritto tipo ‘Scialla Semper…', mentre ero a casa e l'ho scritto addirittura senza nessuna base, non ho usato neanche un type beat, è arrivato il pezzo così, l'ho scritto di getto, avevo bisogno di dire certe cose". Non è un vezzo, né un atteggiamento gangsta quello di citare il carcere, ci tiene a sottolinearlo: "Non è ostentazione, tanti fanno questo appunto, dicono che ostento il passato in carcere, ma non è il carcere, è il mio passato in carcere, una cosa mia, quindi vaffanculo". Più volte Alessandro Vanetti, vero nome del rapper, ha parlato di quanto la scrittura sia una delle cose a cui fa più attenzione ("È più la scrittura ad appassionarmi che la musica in sé. L'essermi avvicinato al rap è proprio questo, perché oltre alla base l'importanza è nel testo") raccontando anche di come ha fatto i primi passi in questo mondo: "Ero amico di Rafilù, che è un rapper di Caserta, amico di Speranza, e quando Speranza è esploso siamo riusciti a vederci di persona per la prima volta, era due anni che ci sentivamo, ci siamo incontrati una sera, c'erano Phra (Crookers), Nic (Sarno) e abbiamo fatto una piccola jam, ognuno faceva una strofa su un beat che aveva Phra: io ho fatto un pezzettino di ‘7 miliardi' che era un pezzo che avevo già scritto quasi un anno prima. Quando ho registrato al microfono, Phra se n'era appena andato in bagno, poi è tornato e ha trovato il mio pezzo e ha detto ‘Figata'. L'avevo anche pubblicato su Youtube questo pezzo, sopra a un altro beat, un type beat. I pochi che conoscevano il pezzo erano stragasati, però non lo conosceva praticamente nessuno, non è uscito dalla provincia, adesso pur essendo io in provincia abbiamo fatto un progetto come si deve e la roba è arrivata in tutta Italia, ma non mi aspettavo tutti questi numeri". Poi dalla provincia, però, Pericolo è uscito e lo ha fatto proprio con questo pezzo che parla di sé, con riferimenti all'arresto, ma anche allo stile di vita di alcuni rapper e chiude con i versi: "Fotte un cazzo di niente, non so neanche chi è il Presidente, non voto che tanto non serve, non mi sposo così scopo sempre. Voglio solo una vita decente". A proposito proprio di questa chiusa, il Massimo Pericolo spiega: "La frase finale di ‘7 miliardi' è solo un modo per chiarire: ho detto un sacco di cose nel pezzo, magari ho fatto incazzare un sacco di gente però alla fine il succo è che mi sto esprimendo, sto sfogando la rabbia che ho dentro, magari in un modo positivo come questo, perché voglio realizzarmi nella vita. Il sorriso finale, la frase, ha colpito molti proprio per il contrasto con tutto il video, in quei due secondi invece ti esplode il cervello, ci sta, è un bell'effetto. Se non avessi messo quella frase e quel sorriso probabilmente sarebbe andata un pochino diversamente, secondo me quando sei tanto incazzato o tanto qualsiasi cosa, però lo sei in modo così intenso, questa cosa arriva agli altri e quindi un ragazzo di 15 anni che ascolta la mia musica e ha delle esperienze diverse dalle mie, prova comunque le stesse emozioni e forse è quello che l'affascina". Ci tiene molto alla sua vita in provincia, il cantante, che continua a vivere nel varesotto: "In generale i rapper vengono tutti dalle città, quando iniziano a far carriera si trasferiscono tutti nelle città, mentre noi che rimaniamo nel nostro habitat, diciamo, non veniamo neanche contaminati da una realtà che neanche conosciamo, siamo diversi. Non voglio dire che siamo meglio ma forse la gente ha bisogno di qualcosa di diverso, e forse per questo la gente apprezza me e Speranza" e a proposito di provincia e del racconto reale di quello che vi accade non si può fare a meno di parlare della droga: "La droga fa parte di quest'ambiente, però secondo me è importante che le cose si sappiano. Il fatto che abbia messo certe scene nel video è perché purtroppo ho davvero amici che fumano quella roba quindi ho detto ‘Lo metto nel video per colpire lo spettatore e dare il messaggio non che drogarsi è figo ma che purtroppo tutti si drogano, perché lo fanno e il motivo che va risolto è proprio il motivo che sta dietro, perché si cerca di sfuggire alla lucidità e alla realtà di tutti i giorni, perché evidentemente la realtà non è così positiva, anche senza droga. "Sabbie d'oro" è forse il pezzo più poetico del cantante, anche nel suono, ma in generale Vanetti ci tiene a spiegare quanto la musica serva per raccontarsi, sfogarsi e sfogare la sua rabbia, appunto: "Se non avessi scritto testi, avrei scritto racconti, sempre legati alla mia vita, non so, ho bisogno di raccontare quello che mi succede, il motivo non te lo so spiegare però mi dà soddisfazione, sollievo e quindi lo faccio: è più la scrittura ad appassionarmi che la musica in sé, quindi la capacità di far sì che gli altri si rivedano in quello che scrivo".
Con “7 miliardi” e “Sabbie d’oro”, soprattutto, Massimo Pericolo ha cominciato ad ottenere sempre più visibilità: l’amore, l’amicizia, la vita in provincia e il carcere sono alcuni dei temi che tratta nelle sue canzoni e che formeranno il suo primo album ufficiale “Scialla Semper…” che prende il nome dall’operazione che nel 2014 lo portò in carcere.
L'arte, l'Italia, la Venere di Botticelli, ma anche Monet, Baudelaire e Van Gogh: simboli artistici che hanno preso vita nelle parole di Emanuele Aloia, il cantautore torinese che da poche ore ha pubblicato il suo primo album ufficiale: "La sindrome di Stendhal". Un viaggio che parte da lontano, dal successo dei singoli "Il bacio di Klimt" e "Girasoli", come nel "L'urlo di Munch", tre brani che hanno fatto incetta di riconoscimenti e che hanno proiettato il giovane artista tra i cantanti più ascoltati in Italia sulle piattaforme di streaming digitale. Un progetto che vive dei saliscendi emotivi dell'artista, dei chiari riferimenti letterari e artistici, che però sono solo uno strumento per conoscere meglio l'autore, creativo nel voler seguire sempre una nuova onda melodica, ansioso di riuscire a portare ciò che ha costruito sul web, sopra a un palco. Perché poi raccontarsi pienamente nell'ultima canzone dell'album, a fine concerto, è un atto di coraggio, ma non solo: il segno di un percorso che è appena cominciato, e che non vede l'ora di affermarsi. Lo scrittore francese Stendhal rimase senza fiato uscendo da Santa Croce a Firenze: qual è stato il momento in cui è mancato il fiato a te? Ce ne sono stati tanti, soprattutto negli ultimi giorni. Ho potuto cantare davanti alla Venere di Botticelli ed è stato un onore. Sul processo di scrittura ho avuto bisogno di tanti momenti per prendere ispirazione da quello che vivo, ho dovuto mettere assieme determinati ricordi e sensazioni. Qual è il mondo in cui ci vuoi portare? Oltre quello dell'arte? Mi piacerebbe portare le persone nel mio mondo, nella mia visione. Le persone ascoltano la mia musica e si rivedono, magari con i loro tratti personali. L'arte e la letteratura sono semplicemente un modo, uno strumento, per esprimere la mia emozione, attraverso un concetto artistico. L'obiettivo è portare le persone nel mio mondo, per mostrargli anche quali sono i miei pregi e i miei difetti. In "Mi stai già perdendo", alterni ritmi diversi, alcune volte quasi rappando sulla traccia. Questi cambi di ritmo sono anche una delle cose che rendono l'album un prodotto unito, coinvolgente. Com'è stato concepito, a livello musicale? Io curo la parte di scrittura di testo e linee melodiche, mentre per le produzioni tutto il lavoro è stato affidato al mio producer Steve Tarta. Sicuramente, sia nella scrittura che nelle produzioni, si possono osservare delle contaminazioni di genere. Basta prendere già il brano "Mi stai già perdendo", in cui si scontrano una parte melodica molto ampia, a una strofa in extrabeat rappata. Mi piace sconvolgere, avere più piani vocali in un brano. Non mi piace ciò che si aspettano le persone, ho sempre voglia di sorprendere. Non voglio diventare l'artista che dopo aver ascoltato qualche pezzo, riesci a riconoscere subito. L'identità è sempre quella, ma credo che per me variare sia fondamentale. Ipocrisia sembra un canto di Gaber, o forse di Gabbani, in cui attraverso un cantautorato spinto, anche dal ritmo musicale, si denunciano le "Ipocrisie" sociali. Nel mondo della musica, c'è qualcosa che possiamo ritrovare nel brano? Qual è il rapporto con il cantautorato italiano?
A poche ore dall’uscita del suo primo album ufficiale, “Sindrome di Stendhal”, Emanuele Aloia ha raccontato tutta la sua evoluzione artistica, dal successo di “Girasoli” e “Il bacio di Klimt” ai riferimenti cinematografici di “Buongiorno Principessa”. Un salto tra passato e presente in cui una cosa rimane fissa, il suo obiettivo: vivere attraverso la musica.
È drasticamente cambiata la vita di Lucia Pavan, prima tronista a Uomini e Donne, dopo la sua partecipazione nel programma per cuori solitari condotto da Maria De Filippi. Lucia fu la donna attraverso il cui trono Costantino Vitagliano divenne famoso. Lucia scelse proprio Costantino che, già proiettato verso la sua nuova carriera di star televisiva, le rifilò un sonoro no. Da quel momento, salvo qualche breve apparizione in tv, della Pavan si sono perse le tracce. Ma che cosa fa oggi la bella milanese che inaugurò la stagione dei troni singoli a Uomini e Donne? Abbiamo scoperto che, dimenticati una serie di amori sfortunati, la Pavan ha finalmente trovato l’uomo della sua vita. Lui si chiama Salvatore, lavora presso l’Ospedale Buzzi a Milano ed è appassionato di cucina. Insieme dall’inizio del 2013, i due hanno scelto di tentare immediatamente l’esperimento della convivenza, una scelta che si è rivelata vincente. Alla fine dello stesso anno, infatti, Lucia è rimasta incinta del suo primo figlio e, nei primi mesi del 2014, è diventata mamma di una splendida bambina che si chiama Isabella. Lucia lavora ancora nel settore della moda che è rimasto la sua passione, e ha aperto un blog sull’argomento. All’interno del suo spazio virtuale si occupa anche di cucina e ricette, vera passione del suo compagno. Salvatore è infatti un cuoco provetto. Prima di incontrare quello che sarebbe diventato l’uomo della sua vita, Lucia ha collezionato un’altra serie di esperienze in ambito privato e professionale. Dopo aver preso parte al docu-reality “Cambio moglie” per La7, ha aperto un negozio di abbigliamento all’interno del quale, nel 2007, fu protagonista di una drammatica disavventura. Tre sconosciute entrarono nel suo negozio e, dopo averla insultata, l’aggredirono fisicamente lasciandolo a terra priva di sensi. Mesi dopo fu lei stessa a raccontare di aver vissuto l’esperienza più terrificante della sua vita. La storia con Costantino Vitagliano – che qualche mese dopo avrebbe scelto Alessandra Pierelli – non è mai veramente iniziata per Lucia ma la Pavan, sempre bionda e bellissima, collezionò un’altra serie di storie d’amore più o meno importanti prima di incontrare Salvatore e diventare mamma. A proposito dell’uomo che le disse no e della redazione di Uomini e Donne, dichiarò: A distanza di anni ho capito di aver interpretato il ruolo della spalla: sono stata spremuta. Mi sono sentita come un pupazzo messo lì per far emergere Costantino.
Com’è cambiata la vita di Lucia Pavan, prima tronista di Uomini e Donne, a 13 anni dalla sua partecipazione al programma?
Non è certo un periodo tranquillo per la coppia reale William e Kate. A pochi giorni dall'esplosione dello scandalo a corte secondo il quale la Middleton ha partecipato a orge sfrenate, la serenità dei due sposini di casa Windsor viene violata da una nuova invasione della privacy. Sta facendo il giro delle prime pagine di tutti i giornali la foto di Kate e William in luna di miele alle Seychelles. Il loro viaggio di nozze blindatissimo è stato preso di mira da qualche fotografo più impertinente degli altri che ha venduto l'esclusiva al settimanale australiano Woman's Day. La foto campeggia in prima pagina e mostra i due neo sposi passeggiare sulla spiaggia dell'isola paradisiaca; l'erede al trono indossa un costume floreale, mentre la sua dolce metà è splendida in bikini nero, che ne esalta il corpo statuario.
Sbattute in prima pagina senza troppi complimenti; il viaggio di nozze dei reali inglesi viene violato nella privacy con le foto pubblicate dal settimanale australiano Woman’s Day, che ha comprato l’esclusiva del paparazzo dall’obiettivo infuocato.
Rischia problemi con la giustizia Gianluca Vacchi, l'imprenditore bolognese popolarissimo sui social che il 10 febbraio ha pubblicato un curioso video sul suo profilo Instagram, nel quale lo si vedeva fare colazione con… un ippopotamo da compagnia. Il filmato, che vede la webstar nutrire con qualche mela il dolcissimo pachiderma Pippo nel giardino della sua villa di lusso a Castenaso, è divenuto immediatamente virale, tanto da totalizzare 5 milioni di visualizzazioni e più di 10mila commenti. Le immagini hanno però messo in allarme i carabinieri forestali, specializzati nella tutela di animali e piante protette, che sono intervenuti con un sopralluogo. La residenza è stata perquisita, ma, inaspettatamente, non è stata trovata traccia di Pippo. Dov'è finito l'animale? Per spiegarne l'assenza, Vacchi ha sostenuto che l'ippopotamo non sia suo: Pippo sarebbe rimasto nel giardino della villa soltanto il tempo necessario per realizzare il video. I carabinieri stanno ora indagando per chiarire da dove sia venuto il pachiderma e se ci siano i margini per applicare sanzioni amministrative o penali per la sua presenza all'interno di un'abitazione. Il commercio internazionale di fauna e flora selvatiche a rischio di estinzione è infatti regolato dalla Convenzione di Washington o CITES (Convention on International Trade of Endangered Species), che in Italia è in vigore dal 1980. Nel nostro Paese è gestita da un'istituzione detta Servizio CITES, che dopo la soppressione del Corpo Forestale è passata sotto la responsabilità del Comando Carabinieri per la tutela della biodiversità e dei parchi. L'ippopotamo è considerata specie vulnerabile, ovvero a rischio molto elevato di estinzione in natura.
Dopo le critiche, Vacchi rischia anche sanzioni penali o amministrative per il video che lo vede nutrire un ippopotamo nel suo giardino. I Carabinieri sono intervenuti nella villa di Castenaso, senza però trovare traccia del pachiderma. Le forze dell’ordine dovranno ora vagliare la possibilità di infrazioni alla Convenzione internazionale sulle specie a rischio.
Si è fatto tagliare il naso e le orecchie nel tentativo di far sembrare la sua faccia un teschio. Kalaca Skull, il cui vero nome è Eric Yeiner Hincapie Ramirez, è stato sottoposto a procedure chirurgiche estreme per rendere il suo viso simile a uno scheletro negli ultimi due anni. Il ventiduenne, originario della Colombia, afferma di amare i teschi “da sempre, da quando ero bambino”, ma ha iniziato a modificare il suo volto solo dopo che sua madre è morta: la donna non approvava le sue scelte. Si è fatto prima rimuovere la metà inferiore della cartilagine del naso, quindi amputare i lobi delle orecchie. Poi si è tagliato la lingua a metà e l'ha dipinta con del colore grigio-blu. Perché lo scheletro fosse più realistico, si è fatto dei tatuaggi particolari sia lungo il corpo sia in faccia, insistendo sul contorno occhi così da un’aria paurosa.
Kalaka Skull, 22enne colombiano, è un tattoo artist che ha passato l’ultimo periodo della sua vita ad effettuare intervenuti chirurgici per assomigliare ad uno scheletro. “Adoro i teschi, li considera come parte della mia figlia. Nessuno va giudicato per le proprio scelte” dice.
Una delle pochissime attrici italiane più ammirate all’estero, oggi compie 50 anni. Francesca Neri, sguardo magnetico illuminato da due occhi di ghiaccio, sensualità innata, fascino misterioso, un talento naturale e un curriculum da invidiare, è nata a Trento il 10 febbraio 1964, ma si trasferisce prestissimo a Roma per studiare al Centro Sperimentale di Cinematografia. A soli 23 anni, ottiene il suo primo ruolo ne “Il grande Blek”, di Giuseppe Piccioni e, nel 1988, è sul set di “Bankomatt” di Bruno Ganz mentre Luigi Comencini la vuole nella commedia “Buon Natale…buon anno”, del 1989. Il suo talento e la sua bellezza s’impongono al grande pubblico grazie al controverso “Le età di Lulù”, di Bigas Luna, che la fa conoscere al mondo del cinema internazionale, nel 1990. La pellicola, basata sulle trasgressioni sessuali della protagonista, la pone al centro di mille polemiche ma anche dell’attenzione della critica che conta. Nel 1991 è la protagonista di “Pensavo fosse amore… invece era un calesse”, del grande e compianto Massimo Troisi. L’attore napoletano diventerà un suo grande amico ed ammiratore. Il feeling tra i due è grandioso e il ruolo di Cecilia fa vincere alla Neri il Nastro d’Argento. Successivamente gira “Al lupo, al lupo” con Carlo Verdone, il fortunato “Sud” di Gabriele Salvatores e “Spara che ti passa” con Antonio Banderas. Il 1997 è l’anno di Pedro Almodòvar che la chiama per “Carne trémula”. Il difficile personaggio di Elena, le regala il secondo Nastro d’Argento come Migliore attrice. In seguito lavora in “Matrimoni” di Cristina Comencini, “Il dolce rumore della vita” di Giuseppe Bertolucci e “Io amo Andrea” di Francesco Nuti. Nel 1999 affianca Adriano Celentano nella conduzione della trasmissione Francamente me ne infischio su Raiuno, riscuotendo ottimo successo. L’America si accorge di lei e, nel 2000, entra a far parte del cast di “Hannibal”, di Ridley Scott, sequel de “Il silenzio degli innocenti” – nel ruolo di Allegra Pazzi, moglie dell’ispettore Rinaldo Pazzi, interpretato da Giancarlo Giannini. Nel 2001 appare nel meno fortunato “Danni collaterali”, diretta da Andrew Davis, con Arnold Schwarzenegger. Nel 2006 inizia la collaborazione col regista Pupi Avati che la dirige ne “La cena per farli conoscere” e “Il papà di Giovanna”, dove la Neri interpreta l’impegnativo ruolo di Delia, madre di Giovanna, che le fa vincere un altro Nastro d’Argento alla migliore attrice non protagonista. Nel 2005 produce il film “Melissa P.” e nel 2010 gira “Una sconfinata giovinezza”, nel quale ricopre il ruolo di Francesca, una professoressa sposata con un uomo affetto dal morbo di Alzheimer. Nel 2012 è Alicia in “Una famiglia perfetta”, diretto da Paolo Genovese, ed ecco che arriva il Premio Cusumano alla commedia e la nomination come Migliore attrice non protagonista ai David di Donatello.
50 anni e non dimostrarli per nulla. L’attrice è ancora più bella di quando recitò nello scabroso “Le età di Lulù”, di Bigas Luna e, in 27 anni, ha collezionato un’invidiabile serie di successi in Italia e all’estero, oltre a una caterva di premi.
L’evento è di portata eccezionale, perché mai prima d’ora era stata allestita una mostra d’arte contemporanea sulla cima del Duomo di Milano. Attuata nell’ambito di Expo 2015, è un’occasione unica che fa dialogare la Veneranda Fabbrica del Duomo con un grande artista contemporaneo. Per la prima volta le Terrazze della Cattedrale meneghina, che domina la città dal 1387, si aprono al contemporaneo: dal 16 aprile al 31 ottobre il tetto del Duomo si trasforma in sede espositiva ed ospita Paradosso, il nuovo progetto installativo di Tony Cragg realizzato appositamente per lo speciale sito. Le enormi sculture saranno disposte sul tetto, che è percorribile e visitabile dal pubblico, tra una guglia e l’altra in un dialogo strettissimo con il monumento originale, col passato e con la città. Allestimento Come nell’antico cantiere del Duomo le statue e le altre lavorazioni in marmo venivano innalzate con grandi gru suscitando l’interesse della città tutta, anche l’allestimento della mostra di Tony Cragg ha visto l’utilizzo di gru che facevano volare le grandi e pesanti sculture sorprendendo i passanti. Paradosso Le opere esposte, come totem moderni, aniconici e paradossali, si sviluppano in verticale suggerendo con le loro forme sinuose un movimento ascensionale parallelo a quello delle guglie cui sono accostate. Vibranti, metamorfiche, illusorie, in marmo o in acciaio, le sculture hanno un’impronta tangibile e trascendentale insieme, sono pesanti e sfuggenti allo stesso tempo, ed anche per questo hanno un fascino e una bellezza affine a quella di sculture e decorazioni originali del Duomo. La scultura di Cragg all’interno del Duomo Il progetto delle Terrazze è in preparazione già da qualche anno ed avuto un preludio nel novembre 2014 con l’esposizione eccezionale, proprio all’interno della Cattedrale, di una delle giganti sculture di Cragg ispirata alla Madonnina del Duomo: una specie di grande colonna tortile dall’apparenza morbida, quasi spumosa e dinamica; nel momento in cui dall’interno viene trasportata in esterno, tra le centinaia di guglie che slanciano il Duomo verso il cielo, acquista un senso ancora più intenso.
L’arte contemporanea arriva per la prima volta sulle Terrazze del Duomo di Milano: dal 16 aprile al 31 ottobre le suggestive installazioni dell’artista inglese Tony Cragg saranno esposte in cima al monumento, in dialogo col passato e con la città.
In modo crudo si può dire che alla fine è andata meglio dell'ultima volta, quando il Bayern Monaco strapazzò il Barcellona nei quarti di finali di Champions 2020, una partita dal risultato memorabile perché finì 8-2. Ma il 3-0 del Camp Nou è pesante per il Barcellona, che in 90 minuti non è riuscito mai a calciare verso la porta di Neuer. Ed è la prima volta nella storia che i catalani in un incontro di Champions League che non effettuano nemmeno un tiro verso lo specchio della porta. Koeman, che era già stato assai criticato, ora avrà un ulteriore macigno sul proprio capo. Che il Bayern vincesse al Camp Nou sembrava quasi scontato. E questo fa capire quanto è calato il Barcellona che per oltre un decennio ha fatto tremare tutte le avversarie. I catalani hanno vissuto un'estate complicato, non solo perché Messi è andato via e hanno enormi problemi. Koeman ha schierato un inedito 3-5-2 per provare a evitare il peggio. E invece è finita 3-0 per i tedeschi, che hanno dominato la partita, ma hanno segnato tre gol con un pizzico di fortuna che si è notata sia sul primo tiro di Muller, deviato da Garcia, sia sui rimpalli che hanno permesso a Lewandowski di realizzare due gol.
Il Bayern Monaco ha dominato al Camp Nou, dove ha sconfitto 3-0 il Barcellona. I catalani non avevano mai perso la prima partita della fase a gironi della Champions League. Ma soprattutto questo Barcellona-Bayern passerà alla storia perché i catalani in tutto il match non sono mai riusciti a effettuare un tiro verso la porta di Neuer.
Nell'oroscopo di mercoledì 29 aprile 2020, la Luna si trova ancora nel femminile e sensibile segno d'acqua del Cancro. Venere si quadra invece a Nettuno, portando ad un fortissimo senso di mancanza delle persone che amiamo. Ma quale influenza avrà Nettuno quadrato a Venere nelle previsioni astrali segno per segno? Leggetelo nell'oroscopo di oggi dell'astrologa Ginny per Fanpage.it! La Luna nel dolce segno del Cancro e Venere in quadratura a Nettuno: questi due elementi insieme, nel cielo astrologico dell'oroscopo di oggi, amplificano le emozioni soprattutto dal punto di vista del senso della mancanza e della malinconia. E allora speriamo che questo oroscopo del giorno vi aiuti a sorridere almeno per qualche minuto. Pronti a leggere? Ecco che ti tocca avere a che fare con la Luna storta e hai bisogno di essere applaudito come un comico sul palco per la prima volta. Insomma Ariete diciamo che oggi hai bisogno di un applauso di incoraggiamento, di quelli che si fanno ai timidi. Amore: con la Luna storta rischi di essere un po' troppo perentorio nelle richieste, anche di baci. Lavoro: non senti ragioni. Salute: strafai, senza scuse e senza pietà. Il consiglio del giorno: fai un piccolo orto in balcone. Voto 7 meno meno C'è un momento di emotività che non ti dà pace oggi Torone. Hai proprio voglia di darci dentro con i baci ma solo e dico solo quanto lo dici tu. Praticamente dai il via e dici anche basta. Vorresti anche l'interfono per chiamare il partner come fosse la tua segretaria. La cosa potrebbe avere degli inattesi risvolti erotici. Amore: diciamo che è difficile fermarti anche solo per un bacetto. Lavoro: impossibile farti stare zitto, dici tutto ma proprio tutto quello che pensi. Salute: più che salutista sei pigro. Il consiglio del giorno: fai un contest sulle insalate creative anche via videochat. Voto 6 e mezzo Siete pronti anche oggi a grandissime emozioni selvagge un po' come Jovanotti che si fa il Perù in bicicletta da solo con una mini videocamera e la tenda con materassino gonfiabile. Ecco, anche voi liberate il cuore selvaggio oggi. Amore: passionali e possessivi così nemmeno Di Caprio in Titanic! Lavoro: idee brillanti ma prima di tutto la tutela dei vostri collaboratori. Siete un esempio di etica che manco Bill Gates. Salute: ci date dentro con gli scalini di casa su e giù. Il consiglio del giorno: Yoga on line per riequilibrare le energie che sono tantissime. Voto 9
Nell’oroscopo di oggi, mercoledì 29 aprile 2020, la Luna si trova nel più emotivo dei segni d’acqua mentre Venere, pianeta dell’amore, si trova in disaccordo a Nettuno, pianeta del senso di lontananza e mancanza. Come influiranno questi aspetti sulle previsioni astrali dell’amore di ogni segno zodiacale? Ecco le previsioni astrali segno per segno di oggi.
A volte l'Italia non basta agli artisti nostrani e la voglia di far conoscere il proprio nome anche all'estero è molto forte. Se il mercato anglosassone, però, è abbastanza reticente ad accogliere artisti italiani, soprattutto se fanno pop o rock (diverso è per l'elettronica, ad esempio, ma anche per la lirica e il jazz), quello di lingua spagnola, invece, ha una ricezione maggiore. Probabilmente la vicinanza linguistica aiuta non poco la possibilità di alcuni artisti italiani di formarsi un pubblico all'estero e di esempi ce ne sono molti. L'esempio più evidente, ovviamente, è Laura Pausini che il Sudamerica e la Spagna li ha conquistati molto tempo fa, al punto da poter essere, oggi, considerata una delle maggiori artiste latine al mondo e i tre Latin Grammy e il Grammy Award conquistato (oltre a una serie di altri premi) lo dimostrano senza possibilità di errore, così come la scelta della cantante come uno dei giudici del nuovo talent show "La Banda", dove si cercherà la più grande band latina. Ma come lei ce ne sono tanti e tanti altri proveranno a percorrere quella carriera. Lo hanno fatto Eros Ramazzotti e ultimamente anche Tiziano Ferro che ha riscosso molto successo in Spagna conm il suo ultimo album. Oggi ci prova Alessandra Amoroso, che ha pubblicato il suo primo singolo in lingua spagnola. Ci ha messo qualche anno l'ex vincitrice di "Amici" prima di rischiare una carriera anche al di fuori dai nostri confini. E oggi che ha consolidato la sua posizione nelle classifiche italiane prova a esportare il suo pop. La Amoroso, però, ricomincia da capo e lo fa traducendo "Urlo e non mi senti", un brano estratto dal suo secondo lavoro "Il mondo in un secondo" risalente al 2010 e certificato 4 volte platino. In spagnolo diventa "Grito Y no me escuchas" ed è il primo mattone di un progetto più ampio di cui, però, ancora non sono noti i dettagli, benché si pensi che sarà una raccolta dei suoi brani più noti Questo è il frutto del mio lavoro e del vostro grande impegno e sostegno per tutti questi anni! Non ha senso nulla se tutti i progetti non vengono condivisi con la propria famiglia e voi BigFamily siete proprio tutto quello di cui avevo bisogno per andare avanti in questo mondo! Uno STRAPPO ALLA REGOLA SOLO PER VOI… Grito Y no me escuchas… ci tenevo a condividerlo,sperando in un nuovo inizio insieme!!! La cantante ha presentato anche il video di questo suo nuovo singolo, girato da Gaetano Morbioli:
Alessandra Amoroso ha presentato ieri “Grito Y no me escuchas”, primo singolo (e video) spagnolo, che è la versione iberica di “Urlo e non mi senti”. La cantante cerca, socì, di emulare i passi di molti artisti italiani che hanno trovato ulteriore fama al di fuori dei nostri confini.
Sono state rese note tutte le nomination per gli Oscar 2014, che si terranno il 2 marzo, comprese quelle per le musiche migliori. Dopo aver vinto i Golden Globe con "Ordinary Love", tratta dalla colonna sonora di "Mandela: Long Walk To Freedom" gli U2 sono tra i favoriti per aggiudicarsi anche la statuetta. Bono e soci tornano in gara dopo la nomination ricevuta nel 2003 per "The Hands That Built America", colonna sonora di "Gangs Of New York". Assieme alla band irlandese ci sarà anche il protagonista assoluto dello scorso anno, ovvero Pharrell Williams. Il produttore e musicista americano, che ha messo lo zampino in alcune delle produzioni più amate dello scorso anno – da "Blurred Lines" di Robin Thicke a "Get Lucky" dei Daft Punk – è il protagonista, con "Happy" – da cui ha tratto un video di 24 ore – del film d'animazione "Cattivissimo me 2". Proprio Pharrell fu il protagonista assieme a Hans Zimmer degli Oscar 2012 per cui agirono da consulenti musicali. Chissà che Pharrell non riesca a portarsi a casa il premio, giusto per coronare un periodo d'oro. Ci proverà per la seconda volta anche Bruce Broughton uno dei maggiori compositori di colonne sonore per cinema, tv e videogiochi, plurivincitore agli Emmy Awards e già candidato agli Oscar nel lontano 1986 per le musiche di "Silverado". Quest'anno è stato autore delle musiche per "Alone Yet Not Alone". A contendersi la statuetta ci saranno anche i coniugi Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez autori di "Let It Go", tratta dalla colonna sonora del film di animazione "Frozen" e Karen O, frontwoman della band Yeah Yeah Yeahs e autrice di "The Moon Song" (di cui ha scritto le parole con Spike Jonze) tratto dalla colonna sonora di "Her".
Sono state rese note tutte le candidature per i prossimi Oscar che si terranno a marzo. Molta attesa anche per le musiche che si aggiudicheranno l’ambita statuetta. Tra i candidati gli U2, Pharrell Williams e Karen O.
Si sono scatenati i fan di Anna Munafò nel commentare il video che il sito NewsUeD.com ha pubblicato in rete. Il filmato in questione è stato pubblicato anche su Youtube e mostra Emanuele Trimarchi mentre parla al telefono con il padre subito dopo una registrazione di Uomini e Donne e poi. Nei giorni in cui Anna Munafò litigava con la redazione di Uomini e Donne, Emanuele tornava in trasmissione per commentare il percorso suo e della sua ex fidanzata. Di fronte alle telecamere, Trimarchi dichiarava di essere dispiaciuto per com’erano andate le cose con la sua ex della quale – lui stesso non l’ha mai nascosto – non sarebbe riuscito a innamorarsi. Fuori dallo studio e quindi lontano dalle telecamere la musica sembra cambiare. Nel filmato pubblicato sul web, l’ex corteggiatore (che avrebbe rifiutato il trono di U&D) è al telefono con il padre al quale racconta come si sarebbe svolta la puntata. Trimarchi dice testualmente: Pà la registrazione è finita, tutto a posto a parte per il fatto che mi sono uscite due lacrime perché comunque a me manca ancora. Io ci tengo quindi, quando mi hanno fatto vedere alcuni momenti, mi sono commosso. Quelle di Emanuele sono parole che sembrerebbero lasciar intendere il suo legame mai spento con la Munafò, parole che lo stesso Trimarchi smentisce qualche attimo dopo quando, e lo vedrete dal video, esplode in una fragorosa risata. I fan dell’ex coppia hanno commentato inviperiti il video in questione, massacrando letteralmente l’ex corteggiatore. Tantissime sono le offese e le accuse che a lui sono state rivolte senza che Emanuele, almeno fino a oggi, abbia dato alcun cenno di voler spiegare che cosa sia realmente accaduto in quel video. Si tratta davvero di una presa in giro nei confronti di Anna oppure dietro il filmato sono nascoste motivazioni diverse?
È quasi inquietante il video esclusivo che mostra Emanuele Trimarchi commentare una puntata di “Uomini e Donne e poi”. Nel filmato in questione, scherza recitando una sofferenza che poi smentisce con una risata.
Sarà Manuela Arcuri la principale opinionista del nuovo Grande Fratello, la tredicesima edizione pronta a partire il prossimo lunedì 3 marzo. La svolta è avvenuta dopo il definitivo "no" di Alfonso Signorini, secondo quanto si apprende dal portale di Davide Maggio. Ad affiancare l'attrice de "Il peccato e la vergogna", ci sarà Cesare Cunaccia che prosegue la collaborazione con Alessia Marcuzzi, dopo aver condiviso la partecipazione al talent show di La5, "Fashion Style". L'annuncio è stato fatto direttamente dall'account ufficiale instagram di "Verissimo".
Manuela Arcuri sarà la principale opinionista della nuova edizione del Grande Fratello mentre Signorini conferma il suo “no” al format.
C'è tanta indecisione intorno alla prossima edizione di X Factor, visto che dopo la mancata riconferma di Arisa, l'addio di Morgan, anche Elio potrebbe lasciare il posto di giudice al talent show. Il sasso nello stagno è stato gettato in occasione della conferenza stampa di presentazione de L'album biango, la nuova fatica discografica degli Elio e Le Storie Tese, visto che il carismatico artista non ha voluto né smentire, né confermare il rumors. E' però riuscito a prendere posizione sul talent che, nel corso degli anni, ha cominciato a diventare troppo prevedibile: Loro pensano che io sia la persona giusta per il ruolo di giudice, visto che me lo hanno chiesto di nuovo. E' diventato un po' inflazionato il genere del talent show, però. Mi rendo conto di avere un lavoro tutto, meno che stabile e magari fra un anno nessuno vorrà sentir più parlare degli Elio e Le storie tese. Ma fortunatamente per il momento la tv, e quindi di conseguenza anche X Factor, non mi serve.
Elio si concentra sul suo gruppo e snobba X Factor: “Ho un lavoro che è tutto, meno che stabile e magari nessuno sentire parlare più degli Elio e Le Storie Tese, ma adesso di tv e X Factor non ne ho bisogno”.
Caterina Balivo concede un’intervista al Corriere della Sera. La prima domanda a cui deve rispondere la soubrette è il significato del termine vaiassa per l’appellativo rivolto da Mara Carfagna alla Mussolini. L’interrogatorio prosegue e sul viso della presentatrice non manca mai il sorriso. Si affrontano vari argomenti da Carlo Conti: “Sempre abbronzato, sempre carino, sempre disciplinato sul lavoro, un compagno perfetto”, a Massimo Giletti “Un uomo difficile, non è una bellissima persona”. Paolo Brosio, invece, viene ricordato dalla presentatrice con queste parole: “Mi metteva allegria e questa sua conversione mi ha molto sorpreso”. Poi l’attenzione si sposta sulla sua città natale. Stiamo parlando di Napoli. La Balivo ammette: “Sono cresciuta con l’immondizia, per me una città pulita non c’è mai stata. Forse neanche una bacchetta magica risolverebbe il problema”. Ma il maggiore problema che soffoca e afflige la città è la camorra e sull’argomento Caterina punta il dito contro Saviano: “Quando lo vedo da Fazio mi dico: vedi lui ce l’ha fatta rischiando la vita. Rischia ancora la vita. Mi dispiace quando viene criticato ma mi dispiace anche quando lui si mette in cattedra. Ci sono magistrati che rischiano la vita e che lo fanno senza business, perché Saviano per lui stesso fa business”.
Caterina Balivo si racconta e racconta della sua città, della camorra, di Saviano, delle sue esperienze personali e lavorative dopo la partecipazione a Miss Italia.
Scuole chiuse in tutta Italia per fronteggiare l'emergenza Coronavirus fino almeno a venerdì 3 aprile. Dopo l'estensione all'intero Paese delle misure inizialmente previste solo per le 14 "zone rosse", il provvedimento per la chiusura delle scuole e università fino al 3 aprile 2020 diventa ufficiale per tutti gli istituti scolastici e gli atenei italiani. Qualche giorno prima, sempre il Governo aveva deciso di chiudere tutte le scuole di ogni ordine e grado e sospendere le attività didattiche delle Università con il DPCM del 4 marzo 2020. Le scuole nel resto d'Italia dovrebbero riaprire il 3 aprile. La decisione di chiudere le scuole e le Università in tutta Italia è stata presa dal governo Conte dopo aver ascoltato il parere degli esperti, secondo i quali la chiusura degli istituti scolastici ha un effetto nella riduzione e nel rallentamento delle epidemie. Il fatto che le scuole siano chiuse può tuttavia fuorviare: in realtà sono le attività didattiche a essere sospese, quindi alcune componenti del personale dovranno comunque recarsi presso i plessi scolastici o gli atenei universitari. Non ci sono rischi per la validità dell'anno scolastico, ma la Ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina ha escluso ogni possibilità di 6 politico. La viceministra all'Economia Laura Castelli ha infine anticipato, in un'intervista al Messaggero, che il Governo sta lavorando per permettere a uno dei due genitori di restare a casa per accudire i propri figli una volta chiuse le scuole. Continuano a essere annullate o rimandate le gite di istruzione in Italia e all'estero fino al 3 aprile, nonchè gli scambi internazionali nell'ambito del programma Erasmus+. Sono diverse le conseguenze della chiusura delle scuole per gli studenti, che si trovano a rischiare di non raggiungere i 200 giorni di lezione necessari per sancire la validità dell'anno scolastico. Il governo ha però precisato che i giorni di assenza maturati a causa dell'emergenza Coronavirus non verranno conteggiati, in modo da non penalizzare gli studenti sia per gli esami finali che in relazione ai voti di fine anno. Per recuperare i giorni persi, ci sono diverse ipotesi: più lontana sembra l'idea di prolungare l'anno scolastico fino all'inizio dell'estate, mentre sarebbe più fattibile ridurre i giorni di vacanze in occasione della Pasqua.
Emergenza Coronavirus, scuole chiuse in tutta Italia almeno fino a venerdì 3 aprile. L’ufficialità arriva in seguito al DPCM del governo Conte e all’estensione dei provvedimenti previsti per le “zone rosse” a tutta l’Italia, dichiarata “zona protetta”. Ecco cosa cambia per studenti, universitari, docenti e personale amministrativo dopo la decisione di chiusura delle scuole in Italia.
Era uno degli Oscar più sicuri della serata e, alla fine, è arrivato puntuale. “Coco”, il 19° capolavoro della Disney-Pixar, diretto da Lee Unkrich e Adrain Molina, è riuscito a sbaragliare la concorrenza formata da “Baby Boss”, “The Breadwinner”, “Ferdinand” e anche il bellissimo “Loving Vincent”, mettendo in bacheca, dopo il Golden Globe, il BAFTA e altre decine di premi, anche l’ambito Oscar come Miglior film d’animazione. Il film è incentrato sulla storia del giovane Miguel che sogna di diventare un celebre musicista come il suo idolo Ernesto de la Cruz ma non capisce perché in famiglia sia severamente bandita qualsiasi forma di musica, da generazioni. Desideroso di dimostrare il proprio talento, a seguito di una misteriosa serie di eventi Miguel finisce per ritrovarsi nella sorprendente e variopinta Terra dell’Aldilà. Lungo il cammino, si imbatte nel simpatico e truffaldino Hector; insieme intraprenderanno uno straordinario viaggio alla scoperta della storia, mai raccontata, della famiglia di Miguel. Tra le tantissime star che hanno prestato la voce ai personaggi principali ci sono Anthony Gonzalez, Gael Garcia Bernal, Benjamin Bratt, Alfonso Arau, Jaime Camil e Renee Victor mentre tra gli italiani ci sono Mara Maionchi, Valentina Lodovini, Matilda De Angelis e Luca Tesei. La pellicola è servita a darci un’idea diversa del Messico, tanto ostacolato dalla politica di Donald Trump, fornendoci un ritratto colorato, ricco di tradizioni e di rapporti familiari profondi e radicati nei secoli, decisamente diverso dal “luogo del male” descritto da Trump. Tra l’altro, negli ultimi anni, l’Academy ha tenuto in grandissima considerazione i messicani e i loro massimi esponenti sono Alejandro González Iñárritu, che di statuette ne ha già vinte due con "Revenant – Redivivo" e "Birdman", e Alfonso Cuarón con "Gravity".
Il 19° capolavoro targato Disney-Pixar ha rispettato i pronostici ed è riuscito a portare a casa anche l’Oscar dopo Golden Globe, il BAFTA e altre decine di premi, sbaragliando la concorrenza formata da “Baby Boss”, “The Breadwinner”, “Ferdinand” e “Loving Vincent”. Un successo senza fine.
Erica Piamonte è stato uno dei personaggi più chiacchierati del Grande Fratello 2019, soprattutto in merito alla sua dichiarata bisessualità. Tanto da aver lasciato intendere di avere un rapporto "speciale" sia con Gianmarco Onestini, con cui si produsse in effusioni social, che con Taylor Mega, la sexy webstar entrata per alcuni giorni ospite nella Casa. Finalmente, in un'intervista sul settimanale Lei, Erica ha svelato la vera natura dei legami con i due personaggi. È davvero amore tra la Piamonte e Gianmarco? A quanto pare i due avrebbero soltanto scherzato per incuriosire un po' i fan. Il motivo per cui tra lei e Onestini non ci sarebbe altro che un'intensa amicizia sarebbe la differenza d'età: "Purtroppo o per fortuna sono ancora single. Anche se Gianmarco è molto rispettoso, maturo e ha una bella presenza rimane un ragazzo di 22 anni. Non dimentichiamo che io ne ho 30, magari vorrei qualcuno della mia età accanto". Onestini resta il concorrente del GF con cui Erica ha legato di più. Abbiamo sempre avuto un rapporto bellissimo. Anche in Casa eravamo molto legati. È stato un rapporto sacro. Ringrazio di essere arrivata fino alla fine ma soprattutto di esserci arrivata con Gianmarco. E gli abbracci sexy con Taylor Mega? Niente ambiguità, il loro rapporto è quello di un'amicizia autentica e cristallina: "Taylor è stata la scoperta più bella del GF. Trovare un’amica vera è molto raro". Molto disinibita e aperta a parlare della sua vita intima (anche lei ha ammesso di aver avuto relazioni bisex), la Mega si sta imponendo come il personaggio hot per eccellenza del web italiano, sempre eccentrica e trasgressiva. Lo dimostra anche la giornata speciale con i fan, in cui ha accettato tutte le loro richieste, car wash sexy e bagno in fontana compresi. L'amica Erica, però, ne traccia un ritratto totalmente diverso dalle apparenze:
Le ex concorrente del Grande Fratello smentisce le ipotesi sulla relazione con Gianmarco Onestini: “Troppo giovane per me”. Parla anche della sua amicizia con Taylor Mega, nata nella Casa e davvero autentica. A sorpresa, traccia un ritratto dell’eccentrica e trasgressiva webstar decisamente lontano dalle apparenze.
Il rosso è un grande classico per le feste natalizie: dagli addobbi per l'albero di Natale alle decorazioni per la casa, dall'abbigliamento al trucco. Unghie rosso fuoco e rossetti impeccabili saranno i veri protagonisti, ma per chi ama osare ci sarà spazio anche per ombretti e eye liner che renderanno il tuo look davvero originale. Scopri tutte le idee per realizzare il perfetto make up natalizio sui toni del rosso! Lo smalto rosso è sicuramente il più gettonato per quanto riguarda la manicure delle feste: rosso brillante, rouge noir, rosso metallizzato oppure una cascata di glitter. Le idee per la nail art delle feste 2016 sono tantissime, sia che tu scelga lo smalto in gel oppure quello tradizionale. La manicure più tradizionale prevede l'applicazione del colore in modo uniforme su tutta la superficie dell'unghia, ma se sei un'appassionata di nail art potrai scegliere di creare disegni, decorare le unghie con perle, strass e decorazioni oppure realizzare una manicure sfumata sui toni del rosso utilizzando la tecnica della sponge ombre nails. Se vuoi un rosso brillante potrai puntare su Infinite Shine di OPI nella colorazione Unrepentantly Red, mentre se preferisci un colore intenso e profondo è perfetto il Fall nail polish di Deborah Lipmann nella nuance respect. Se non puoi fare a meno dei glitter lo smalto che fa per te è Fashion Flares di Essie, da applicare su una base neutra per un effetto più delicato oppure su uno smalto rosso per un risultato brillante. A Natale non può mancare poi il rossetto rosso: l'unica regola per indossarlo al meglio è scegliere prodotti a lunghissima tenuta, meglio se resistenti all'acqua e non trasferibili, in modo da non macchiare bicchieri, tovaglioli ed evitare di lasciare il segno su sciarpe, colletti e guance durante i festeggiamenti e lo scambio degli auguri. Il rossetto perfetto per il Natale 2016 è opaco, proprio come vuole il trend di stagione. Prima di applicarlo è consigliato fare uno scrub labbra delicato per eliminare eventuali pellicine e rendere le labbra più compatte. Dieci minuti prima di applicare il rossetto stendi sulle labbra un balsamo idratante, lasciandolo agire: prima di utilizzare il rossetto assicurati di tamponare via l'eccesso con una velina. Inizia a delineare il contorno labbra con una matita dello stesso colore del rossetto per impedire sbavature e aumentarne la durata. Da non perdere Lix Matte Liquid Lipstick di Models Own (Raspberry Mojito), ma anche i rossetti liquidi Velvetines di Lime Crime: la colorazione da provare per labbra rosso acceso è Suedeberry. Per chi è sempre di corsa è invece perfetto Ulti Matte Lipstick di 3INA, che permette un'applicazione veloce e impeccabile.
Il rosso è il colore must have per il trucco di Natale 2016: non solo rossetti e smalti, ma anche eyliner e glitter per creare un look sfavillante per le feste natalizie. Un look estroso ed elegante: ecco le idee da copiare e i consigli per un make up impeccabile.
La calendula è un pianta officinale dalle tante proprietà curative e benefiche. È originaria dell'Egitto e cresce spontaneamente nei prati o nei luoghi erbosi fino ad un'altezza di 600 metri, ma si può coltivare anche in vaso e in giardino. È una pianta dalle tante virtù e nell'antichità le venivano attribuite proprietà magiche, veniva infatti utilizzata dai guaritori nei loro riti. In fitoterapia la calendula viene impiegata per uso esterno sotto forma di pomate per curare ustioni, piccole ferite e velocizzare il processo di cicatrizzazione della pelle. Inoltre ha proprietà vulnerarie (rigeneranti) e antinfiammatorie grazie al contenuto di carotenoidi, mentre il suo olio essenziale è un potente antibatterico, antimicotico e antivirale. La calendula è anche ricca di flavonoidi che le donano proprietà lenitive e rinfrescanti per pelli secche e screpolate, è utile contro l'acne ed è ottima sulla pelle dopo l'esposizione al sole. La calendula può apportare molti benefici alla nostra salute e alla nostra bellezza. Utile sia per suo uso interno, utilizzando tisane, decotti e tintura madre, che per uso esterno, sotto forma di olio essenziale o pomata per curare, ma anche per rendere più bella, la nostra pelle. Calma i dolori mestruali: una delle proprietà terapeutiche della calendula è quella che riguarda i dolori mestruali e addominali, infatti il suo infuso, che si prepara con i fiori secchi, ha proprietà antinfiammatorie e antispasmodiche ed è utile anche per regolare le disfunzioni dell'apparato genitale femminile: riducendo il ciclo mestruale abbondante e aumentando quello scarso. Inoltre è un toccasana per alleviare i sintomi della menopausa come irritabilità e vampate di calore. Toccasana per stomaco e intestino: l'infuso di calendula è anche utile in caso di ulcera, gastrite e colite. Alle proprietà antinfiammatorie si aggiungono quelle antisettiche e cicatrizzanti, inoltre è una pianta ricca di mucillagini che calmano le irritazioni delle mucose e aiutano anche in caso di stipsi. Abbassa trigliceridi e colesterolo: la calendula contiene i saponosidi, elementi che aiutano ad abbassare i livelli di colesterolo cattivo (LDL) e di trigliceridi nel sangue. Basterà bere il suo infuso almeno una volta al giorno, insieme ad un'alimentazione bilanciata. Aiuta il sistema circolatorio e il sistema nervoso: bere infuso di calendula aiuterebbe anche ad abbassare la pressione arteriosa in caso di ipertensione, inoltre è utile per rinforzare le vene (anche in caso di vene varicose) e può essere un valido aiuto in caso di insonnia. La calendula viene utilizzata anche in caso di ansia e palpitazioni e svolge un'azione benefica sulle secrezioni biliari e il fegato, ed ha proprietà diuretiche e disinfettanti utili in caso di infezioni del tratto urinario. Inoltre viene utilizzata come integratore naturale di vitamina A. Ideale per pelle secca e screpolata: la pomata alla calendula ha proprietà cosmetiche utili in caso di pelle delicata, secca, screpolata o con couperose. Le sue mucillagni svolgono un'azione emolliente e protettiva creando una barriera che protegge la pelle irritata. Per questo viene utilizzata anche per le dermatiti da pannolino ma anche in caso di punture di insetto e herpes.
La calendula è una pianta dalle tante proprietà benefiche e curative molto utilizzata in fitoterapia soprattutto per uso esterno, sotto forma di pomata. Scopriamo di più su questa preziosa pianta officinale.
È uscito alle 19 del 15 luglio il video di I wanna be your slave, il singolo dei Maneskin contenuto nell'album "Teatro d'Ira Vol.1", che in queste settimane sta conquistando la testa delle classifiche nazionali e internazionali. Il video è diretto da Simone Bozzelli, vincitore della 35ma Settimana Internazionale della Critica alla Mostra del Cinema di Venezia con il corto "J'Adore". Un video che mette in scena tutto l'immaginario Maneskin, sfida i tabù includendo tutti e quattro i componenti della band in uno scenario ricco di allusioni alla sessualità senza confini e barriere. In un’intervista recente i componenti della band hanno parlato dell'intento, attraverso questa canzone, di sfidare una certa mentalità tradizionalista e della volontà di raccontare la sessualità in tutte le sue possibili sfaccettature: "Il pezzo parla sì di sesso e di come possa essere anche varia e disparata la sua interpretazione. Abbiamo voluto rappresentare svariate scene che nell’immaginario comune possono risultare comunque strane o disturbanti proprio per mostrare che nella vita di molte persone sono la normalità malgrado ci siano ancora molti tabù e diversi stigmi". Vittoria ha aggiunto: Se tutti fossero già aperti e questi stigmi se non esistessero non ci sarebbe neanche la necessità di parlarne, mentre purtroppo non è affatto così, specialmente in Italia. Per noi è un argomento importante e speriamo di fare anche una minima differenza. Quando chi ci segue ci dice “la vostra musica mi ha aiutato ad accettare quello che sono e a vivere più liberamente” per noi è una cosa davvero importante e grande. I Maneskin, intanto, sono tornati in testa nella classifica degli album italiani, e piazzano tutti e tre i loro album nelle prime 11 posizioni, grazie anche alla spinta che stanno avendo a livello internazionale. La band formata da Damiano, Victoria, Thomas ed Ethan guadagnano altre posizioni, rispetto all'ultima settimana e scalzano Sangiovanni dalla prima posizione. Questa settimana, infatti, torna in testa "Teatro d'Ira Vol. 1" il loro ultimo album che aveva già fatto capolino in quella posizione nella prima settimana utile, prima di lasciarlo già la settimana successiva. Ma era un'epoca in cui la band non aveva ancora vinto l'Eurovision e non erano diventati la band più ascoltata al mondo su Spotify, conquistando per la prima volta la top 200 della classifica Billboard globale (questa settimana sono quinti) e quelle del Regno Unito.
Dal 15 luglio è disponibile il nuovo video dei Maneskin, che mette in scena tutto l’immaginario della band sfidando tabù in uno scenario ricco di allusioni alla sessualità senza confini e barriere. In un’intervista recente i componenti della band hanno parlato dell’intento, anche attraverso questa canzone, di contrastare una certa mentalità tradizionalista.
Circa tre mesi fa è nato in Spagna il primo bambino frutto della selezione degli embrioni. La legge sulla fecondazione assistita di quel paese, infatti, consente di applicare questo procedimento al fine di evitare la trasmissione di malattie legate ad un singolo gene: dopo aver fecondato diversi ovuli, sono stati prodotti degli embrioni due dei quali privi del gene responsabile della trasmissione della malattia. Di questi due, uno solo è sopravvissuto, dunque, nove mesi dopo è nato il piccolo. Solo oggi i medici ne parlano: si è dovuto attendere di fare tutte le analisi del caso per verificare se effettivamente il bambino non avesse il gene fortemente legato allo sviluppo dei tumori a ovaie, pancreas e seno, che avrebbe ereditato per via materna. Nella famiglia, infatti, si erano già presentati casi precoci di questo tipo di malattie e si sapeva che la madre era portatrice del gene responsabile. La coppia spagnola si era presentata al centro per una normale fecondazione in vitro: sono stati i medici, dopo gli accertamenti a capire che si poteva anche intervenire sul gene malato. Il bambino, naturalmente, è sano. Attualmente c'è già una seconda richiesta che attende di essere presa in esame, quella di una coppia che potrebbe avere alte probabilità di trasmettere al proprio figlio il rischio di tumore al colon; naturalmente essendo ogni singolo caso differente dall'altro, non si può pensare che per tutte le coppie siano possibili soluzione del genere, come è stato sottolineato dalla dottoressa Olga Martìnez, responsabile del centro di riproduzione. Embrioni perfetti, liberi da ogni malattia, per giunta, non è ancora possibile crearli, per il momento. Però possiamo apprendere oggi, con piacere, che un altro passo avanti è stato fatto nella scienza; un passo importante perché al di là dei principi di bioetica che tante volte sono semplici maschere di litiganti per ben altre motivazioni, la selezione degli embrioni, qualora sia possibile, è un grande miglioramento per la salute, l'intelligenza e per la libertà dell'individuo. Non ci stupisca, dunque, che una notizia del genere giunga proprio da quella Spagna che, negli ultimi anni, sta cercando di guardare sempre più avanti al progresso, nonostante la crisi che l'ha colpita e danneggiata così profondamente. Purtroppo tutti coloro che decidono dei nostri destini, allorché giudicano che la selezione degli embrioni e moltissime altre pratiche utili al miglioramento delle nostre condizioni non siano moralmente accettabili, non riflettono, o forse non hanno interesse a farlo, sulla drammaticità della malattia e su quanto dovremmo guardare con gioia a queste notizie, anziché con sospetto e poca fede.
In Spagna è nato il primo bambino frutto della diagnosi preimpianto dell’embrione.
Aiello, pseudonimo di Antonio Aiello, è il cantante calabrese cresciuto nel panorama musicale romano, in gara a Sanremo 2021 con la canzone "Ora", dopo il successo del singolo Arsenico diventato disco di platino. Classe 1985, per il cantautore cosentino 35enne, dopo un viaggio in Australia alla ricerca di nuove ispirazioni, ha ottenuto il successo una volta tornato in Italia con i singoli Arsenico e Vienimi a Ballare, diventato disco d'oro. A Sanremo 2021 Aiello ha cantato Ora, una canzone che parla d'amore, ma anche del passato e di ricordi dolorosi, posizionandosi venticinquesimo. Antonio Aiello è nato a Cosenza il 26 luglio 1985. Laureato in Scienze della Comunicazione con una laurea magistrale in Economia alla Luiss di Roma, Aiello si definisce un artigiano della musica. Da quando aveva 10 anni ha iniziato a studiare il piano forte e il violino.Poi è arrivato il canto, la scrittura dei testi e le prime esibizioni in pubblico. Per lui il palco di Sanremo è un traguardo particolarmente importante, visto che nel 2011 aveva già partecipato alle audizioni per la categoria Nuove proposte, senza riuscire però a qualificarsi tra i finalisti. Dopo la delusione incassata dal Festival ha deciso di partire per l'Australia in cerca di nuove ispirazioni e contaminazioni. Ha vissuto per alcuni mesi a Sydney unendosi ad una band del posto.
Antonio Aiello, in arte Aiello, è il cantante che ha debuttato a Sanremo 2021 con il brano “Ora” scritto e composto da lui. È originario di Cosenza, ma dopo una serie di tentativi di emergere nel panorama della musica italiana ha scelto di trascorrere alcuni mesi in Australia, a Sydney, dove si è unito ad un gruppo locale. Di ritorno in Italia è arrivato il successo, in particolare con “Arsenico” il brano certificato disco di platino e “Vienimi (a ballare) che conquista il disco d’oro.
La città di Milano, insieme ad altre cinque italiane, ha visto e vedrà un aumento delle ondate di calore e di alluvioni: questo è quanto emerge dal rapporto "Analisi del Rischio. I cambiamenti climatici in sei città italiane" che è stato realizzato dalla Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici. Nel capoluogo meneghino infatti ci saranno trenta giorni in più di caldo intenso l'anno rispetto all'inizio del secolo. Negli ultimi trent'anni c'è stato un aumento significativo della temperatura media annuale rispetto alla media del periodo. Gli anni più caldi si sono registrati dal 2014 in poi: in particolare nel 2020 c'è stato un incremento fino a 0,9 gradi centigradi. L'aumento del caldo incrementa i rischi per gli anziani oltre alle problematiche per il settore dell'energia. Basti pensare che proprio quest'estate sono stati frequenti i blak out e gli interventi da parte degli enti competenti. Le previsioni della Fondazione è che entro il 2100 con un aumento delle temperature fino a due gradi in tutte le stagioni: in particolare in estate si potrà avere un incremento di sei gradi centigradi e in autunno fino a cinque gradi. Aumenteranno quindi in modo significativo i giorni consecutivi di caldo in tutte le stagioni. Per contenere il problema saranno necessarie delle politiche climatiche: in tal modo si potranno ridurre le precipitazioni medie in autunno, primavera ed estate e aumentare durante il periodo invernale. Sia con che senza politiche aumenteranno le precipitazioni massime giornaliere. Negli ultimi cinquant'anni si è avuto un aumento del 45 per cento di giorni caldi. Il 46 per cento delle ondate di calore si è registrato solo negli ultimi dieci anni. In questo modo è aumentata del 33,6 per cento la mortalità urbana. A rischio soprattutto la categoria degli over 65. Con delle politiche adeguate ci saranno solo trenta giorni in più – invece di sessanta – con ondate di calore. Il rischio di mortalità sarà in aumento, ma sempre minore a quello che ci sarebbe senza delle politiche climatiche. Relativamente alle alluvioni, l'analisi mostra come il territorio lombardo sia esposta al rischio allagamento. Negli ultimi 140 anni si sono avuti 150 giorni di eventi di piena. Consapevole dei rischi, per affrontare i problemi legati ai cambiamenti climatici, il Comune ha aderito al Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia, al C40 Cities Climate Leadership Group e al 100 Resilient Cities (100RC) Resilient Cities Network. Nel piano Aria e Clima e nella valutazione dei rischi climatici, l'amministrazione ha dimostrato una visione a lungo termine e un approccio partecipativo. Questo aspetto unito alla collaborazione con gli enti regionali e alla creazione di una direzione delle città resilienti mostra l'impegno nel fornire risorse per piani di adattamento. Secondo il rapporto la città ha mostrato "elevate capacità tecniche, amministrative e fi nanziarie dedicate alle attività inerenti la valutazione dei rischi climatici". Relativamente alla comunicazione dei rischi, Milano si è dotata di una strategia di comunicazione che prevede la pubblicazione di documenti reperibili sul sito web del Comune e la pubblicazione di dati sul geoportale.
Milano è tra le città che ha visto e continuerà a vedere un aumento delle ondate di calore e delle alluvioni. Secondo il rapporto “Analisi del Rischio. I cambiamenti climatici in sei città italiane”, che è stato realizzato dalla Fondazione Centro Euro-Mediterraneo, nel capoluogo meneghino infatti ci saranno trenta giorni in più di caldo intenso l’anno rispetto all’inizio del secolo.
La Libia e gli Stati membri dell'Unione europea devono urgentemente cambiare le loro politiche sulla gestione dei flussi migratori, che "troppo spesso derubano i migranti delle loro vite, dignità e diritti umani fondamentali". L'appello arriva dall'Alta commissaria delle Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet, che ha sottolineato: "La vera tragedia è che gran parte della sofferenza e delle morti lungo la rotta del Mediterraneo centrale si possono prevenire". L'alta commissaria ha proseguito raccontando che ogni anno moltissime persone annegano perché i soccorsi o arrivano troppo tardi o non arrivano nemmeno. "I naufraghi che vengono salvati a volte devono aspettare per giorni o settimane prima di essere sbarcati in sicurezza. Oppure, e questi casi stanno aumentando, vengono riportati in Libia (almeno 10,352 persone sono state respinte verso il Paese nel 2020, ndr), un Paese che come è stato più e più volte detto non è un porto sicuro a causa delle violenze". Un report dell'Agenzia dell'Onu per i diritti umani, che ha preso in considerazione il periodo tra gennaio 2019 e dicembre 2020, inoltre sottolinea che l'assenza di protezione dei migranti in mare non è una "tragica anomalia", ma piuttosto una "conseguenza delle decisioni e delle pratiche politiche portate avanti dalle autorità libiche, dagli Stati membri e alle istituzioni dell'Unione europea e da altri attori coinvolti che, insieme, hanno creato un ambiente dove la dignità e i diritti umani dei migranti sono a rischio". Nel documento, inoltre, si esprime preoccupazione per i tagli, fatti dagli Stati membri dell'Ue, alle operazioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo. Non solo: nel frattempo, si nota, i governi stanno anche ostacolando le navi umanitarie delle Ong nei loro salvataggi. Senza contare che le navi commerciali spesso evitano di andare in soccorso ai migranti in difficoltà perché sanno che saranno poi costretti a giorni, se non settimane, di stalli in mare e ritardi prima di poter effettivamente far sbarcare queste persone.
La Libia e gli Stati membri dell’Unione europea “hanno creato un ambiente dove la dignità e i diritti umani dei migranti sono a rischio”, per cui i “naufraghi che vengono salvati a volte devono aspettare per giorni o settimane prima di essere sbarcati in sicurezza” oppure vengono respinti verso la Libia, un Paese dove continuano le violenze che non può essere considerato un porto sicuro. Lo ha detto l’Agenzia dell’ONU per i diritti umani.
Per qualcuno è morto (artisticamente) a 27 anni. Per altri, invece, è già immortale. Ma lui, in realtà, proprio oggi compie 60 anni. Vasco Rossi, nato a Zocca (in provincia di Modena), il 7 febbraio 1952. Un vero e proprio evento per i fan di colui che recentemente si è autodefinito «l’unica rockstar in Italia, gli altri al massimo sono dei cantautori rock!». A celebrarlo sarà quel web che ha scoperto da qualche mese grazie a Facebook, diventato il suo principale mezzo di comunicazione da quando ha deciso di appendere al chiodo l'abito di cantante live. Occhio, dunque, a partire dalle 12, quando Roxy Bar Tv ospiterà il Vasco Day: un maratona in streaming tv condotta dall'amico Red Ronnie e rilanciata da centinaia tra web-tv e videoblog ,che durerà fino a mezzanotte. Non mancheranno gli appuntamenti in tv con la La7 che trasmetterà “Questa storia Qua", il docu-film sulla vita di Vasco presentata al Festival di Venezia lo scorso 5 settembre. E poi c'è il grande raduno dei fan nella sua Zocca, dove i festeggiamenti a ritmo di manifestazioni canore e musicali sono cominciati già nel weekend sabato nonostante le abbondati nevicate che hanno imbiancato tutto l'Appennino.
Il compleanno di Vasco Rossi sarà celebrato con una lunga maratona in streaming tv condotta dall’amico Red Ronnie su “Roxy Bar Tv”. A Zocca, invece, si fa festa ormai da quasi una settimana per le sessanta candeline del Blasco.
Sicuramente non ha scelto il periodo migliore Adam Lambert, per lanciare il suo nuovissimo video. A meno di una settimana dall'uscita di Alejandro di Lady Gaga, infatti, qualunque altra novità rischia di sembrare già vecchia o comunque inferiore a quel capolavoro di controversia che appunto è Alejandro e che solo Lady Gaga sarebbe stata in grado di creare. Non aiuta neppure che la maggior parte della stampa ritenga Adam una versione maschile di Lady Gaga, in effetti. Certo sono entrambi eccentrici ed entrambi non si fanno problemi ad esprimersi liberamente e combattere l'omosessualità in prima persona, eppure la lunga gavetta di Broadway si fa sentire in Adam in un modo che non è proprio di Lady Gaga. E così, se Alejandro è risultato un video decisamente allegorico e che si sottopone a mille interpretazioni, lasciando comunque nella testa della sua ideatrice l'unica vera interpretazione, il nuovo video If I Had You di Adam Lambert si presenta come qualcosa di bizzarro sì, ma senza avere troppe pretese. L'ambientazione si pone a metà tra Alice in Wonderland e For Your Entertainment, il primo video di Adam Lambert, che solo da poche settimane è sbarcato finalmente anche in Italia, dimostrando come al solito l'arretratezza non solo musicale che caratterizza di recente questo Paese. La canzone è di quelle che fanno presa, sicuramente più portata alla rotazione radio di altre perle dell'album di esordio di Adam che brillano per ben altre qualità ma che potrebbero non attirare l'attenzione del grande pubblico. E seppure il video sia un po' troppo conforme ai video che si vedono ormai sempre più spesso su MTV, Adam sta dimostrando di essere un artista eclettico che non solo sa intrattenere il pubblico ma che sicuramente riesce a divertirsi a sua volta. Vi lasciamo ora al video di If I Had You, in attesa dei vostri pareri al riguardo.
Arriva If I Had You, il nuovo video di Adam Lambert, un misto tra il cappellaio matto e Broadway.
"Crediamo che la Scozia sia un paese abbastanza piccolo, un paese abbastanza collaborativo e un paese abbastanza compassionevole in cui nessuno dovrebbe essere senzatetto", così i membri del Social Bite Village introducono il loro lodevole progetto. Il Social Bite Village è una comunità di piccole eco-case a Granton, Edimburgo, in Scozia, ideato per dare sostegno ai senzatetto. Il villaggio ospita un massimo di venti senzatetto per dodici o diciotto mesi; l'accoglienza è finalizzata a ri-inserire i più deboli nella società. Il Social Bite Village rappresenta un ambiente di vita innovativo, a basso costo e sicuro. Nel villaggio i senzatetto non avranno solo una casa ma anche assistenza e formazione per apprendere nuove competenze e trovare nuova collocazione all'interno della società. "Dopo dodici-diciotto mesi, aiuteremo la transizione dei residenti in alloggi permanenti e forniremo percorsi ai datori di lavoro tradizionali, supportandone il viaggio di ritorno nella società a cui appartengono. In seguito altri 20 residenti saranno accolti nel villaggio. Lo scopo del Villaggio è offrire il giusto sostegno, l'ambiente di vita e opportunità per qualcuno da una situazione di senzatetto di diventare un membro indipendente della società.".
La Scozia ha trovato un modo nuovo ed ingegnoso di dare ausilio ai più bisognosi, a chi non ha neppure un tetto sotto cui dormire: si chiama Social Bite Village ed è la prima comunità di mini case eco-sostenibili progettate per accogliere i senza fissa dimora e aiutarli ad inserirsi nuovamente all’interno della società. Un esempio che tutti i paesi dovrebbero seguire.
Un errore all'interno del software gestionale di Amazon ha permesso ad un giovane studente di ricevere a casa una consegna inaspettata, 46 gadget tecnologici per un valore di oltre 4.500 euro. I pacchi consegnati al 22enne studente di ingegneria Robert Quinn erano in realtà destinati ad un deposito del colosso dell'e-commerce che, a causa dell'errore, sono invece stati recapitati al domicilio del ragazzo britannico.
Un errore di Amazon ha permesso ad un giovane studente di ricevere a casa una consegna inaspettata, 46 gadget tecnologici per un valore di oltre 4.500 euro.
Katie Holmes e Jamie Foxx stanno insieme (altro che Pacey!), questa è la bomba gossip del giorno. Ogni tentativo di cercare di arginare qualsiasi spiffero sulla loro relazione, alla fine si è rivelato essere inutile. Già perché è già dai primi di agosto che le indiscrezioni cominciavano a trapelare, con tanto di smentita da parte del portavoce di lei che ancora oggi insiste: "Sono solo amici". Ma le rivelazioni del solito In Touch spiazzano tutti ancora una volta, grazie ad alcuni fonti molto vicine alla coppia.
La bomba gossip del giorno è stata lanciata da “In Touch”: per Jamie Foxx e Katie Holmes è sempre più difficile nascondersi. Un impiegato di un hotel a 5 stelle di New York ha spifferato tutto: “Dormono nella stessa stanza e lei usa la macchina di lui”.
Il sostenitore di Donald Trump che dopo l'incursione al Campidoglio del 6 gennaio era stato fotografato seduto alla scrivania della presidente della Camera Usa Nancy Pelosi è stato arrestato e accusato di tre reati federali compreso il furto di proprietà pubblica: lo hanno detto oggi funzionari federali citati dalla CNN. L'immagine dell'uomo sessantenne seduto trionfante con un piede sul tavolo, diventata un simbolo delle violenze che hanno scosso il Paese, aveva fatto il giro del mondo. I funzionari federali hanno fatto sapere che Richard Barnett dell'Arkansas è stato arrestato venerdì mattina a Little Rock. "Barnett è stato accusato di entrare e rimanere consapevolmente in un terreno edificabile limitato senza autorità, ingresso violento e comportamento disordinato nei terreni del Campidoglio e furto di proprietà pubblica", hanno detto i funzionari. "Anche se avete lasciato Washington potete ancora attendervi che qualcuno bussi alla vostra porta", ha affermato l'Fbi. In un video pubblicato da un giornalista del New York Times durante gli scontri a Capitol Hill, Barnett si vanta di aver preso una busta personalizzata, ma ha assicurato di non averla rubata. "Ho lasciato un quarto di dollaro sulla sua scrivania", ha aggiunto. Barnett ha anche raccontato di aver bussato educatamente alla porta dell'ufficio, ma di essere poi stato trascinato dentro da altri violenti che avevano violato il Campidoglio.
Arrestato il sostenitore di Trump che aveva fatto irruzione nello studio della speaker della Camera Nancy Pelosi, ed era stato fotografato con un piede sulla sua scrivania. L’uomo di nome Richard Barnett, 60 anni, deve rispondere di tre capi di imputazione per reati federali, tra cui furto di proprietà privata.
Il personaggio del Commissario Ricciardi nasce dalla penna dello scrittore napoletano Maurizio De Giovanni, protagonista della saga di romanzi pubblicati in Italia dal 2005, prima da Graus editore, poi da Fandango e in seguito da Einaudi Stile Libero. Il personaggio immaginario di Luigi Alfredo Ricciardi, interpretato sul piccolo schermo da Lino Guanciale, protagonista della serie tv in onda da stasera su Rai1, è un commissario di polizia protagonista di vicende ambientate negli anni trenta del Novecento a Napoli durante il regime fascista. Finora alla figura di Ricciardi sono stati dedicati, oltre ai 15 tra libri e racconti di De Giovanni, alcuni albi a fumetti, pièce teatrali oltre a – piccola curiosità – un tavolo riservato al famoso Bar Gambrinus di Napoli. Le sei serate che vedranno protagonista Lino Guanciale su Rai1 nelle vesti del Commissario Ricciardi traggono spunto dai romanzi di Maurizio De Giovanni pubblicati tutti da Einaudi Stile Libero. Dopo Mina Settembre e i Bastardi di Pizzofalcone, un'altra fiction targata Maurizio De Giovanni(che non a caso abbiamo definito "l'uomo di fiction") ecco le storie che la serie tv racconterà a partire da stasera 25 gennaio per sei lunedì sull'ammiraglia del servizio pubblico. Napoli, marzo 1931, mentre un inverno particolarmente rigido tiene la città stretta in una morsa di gelo, un assassinio scuote l’opinione pubblica per la ferocia con cui il crimine è perpetrato e per la notorietà del morto. Il grande tenore Arnaldo Vezzi, artista di fama mondiale e amico del Duce, viene trovato cadavere nel suo camerino al Teatro San Carlo, prima della rappresentazione de I Pagliacci. A risolvere il caso è chiamato il commissario Luigi Alfredo Ricciardi, che in quell’occasione conoscerà la vedova del tenore: Livia Lucani. Sarà l’inizio di una lunga storia tormentata. Che succede a giocare con le illusioni, a cancellare i sogni? Carmela Calise, cartomante-usuraia, inventa il futuro e lo sbriciola tra le dita. Mentre la città si apre alla primavera, nel solito trionfo di profumi e canzoni, il più tenero degli amori diventa la peggiore delle condanne e spegne nel sangue anche il ricordo di un’antica passione. E proprio l’indagine sulla morte della cartomante porta al primo incontro tra Ricciardi ed Enrica.. Caldo. Torrido, impietoso, atroce. Per le strade, nei vicoli, nelle stanze buie dei palazzi. Caldo. Da odiare chi si ama, perché osa guardare altrove, perché vuole libertà. Caldo. Da non mangiare, da non dormire. Mentre Ricciardi ed Enrica sembrano finalmente avvicinarsi, la duchessa di Camparino, donna bella quanto chiacchierata in città, viene trovata morta. Tante le piste che conducono all’assassino. Nel frattempo, Livia torna e si stabilisce a Napoli, decisa a conquistare il cuore di Ricciardi. È iniziato un autunno piovoso, Napoli è sotto una coltre di nuvole e di nebbia. Nella settimana dei Morti viene trovato il cadavere di un bambino. Si chiama Matteo, Tettè per tutti. Uno dei tanti scugnizzi che vivono di espedienti nei vicoli della città. A prima vista, sembra morto di stenti, ma presto Ricciardi scoprirà che forse la morte è stata causata da avvelenamento. La scoperta della verità metterà Ricciardi seriamente in pericolo di vita e costringerà Enrica a fare un voto. Una nuova primavera si affaccia, manca una settimana a Pasqua nella Napoli del 1932. Al Paradiso, esclusiva casa di tolleranza nella centralissima via Chiaia, Vipera, la prostituta più famosa, viene ritrovata morta, soffocata con un cuscino. L’ultimo cliente sostiene di averla lasciata ancora viva, il successivo di averla trovata già morta. Chi l’ha uccisa e perché? Mai come ora, Ricciardi si trova diviso tra Enrica e Livia, con la quale ora ha anche un debito di riconoscenza: si tratta dell’amico Modo, che si è messo in guai seri con i fascisti della città. Immersa nel caldo torrido di luglio e nei preparativi per la festa della Madonna del Carmine, la città è sospesa tra cielo e inferno. Quando un notissimo chirurgo cade dalla finestra del suo ufficio per Ricciardi e Maione inizia un’indagine che li porterà nel cuore dei sentimenti e delle passioni più tenaci e sconvolgenti. Infedeltà e tradimento sembrano connessi in modo inestricabile alla gioia rara dell’amore. Proprio quella gioia che condurrà Ricciardi a un passo da Enrica, per poi fare una scoperta straziante.
Arriva su Rai1 la serie tv del Commissario Ricciardi basata sui romanzi dello scrittore Maurizio De Giovanni, autore della saga bestseller di ben 15 tra libri e racconti brevi con protagonista il commissario di polizia durante il fascismo interpretato da Lino Guanciale e dotato del potere di vedere gli spettri delle vittime di morte violenta.
“Vi presento i nostri”, sequel di “Ti presento i miei”(2000) e “Mi presenti i tuoi?”(2004), è uscito in Italia nel 2011 ed è diretto da Paul Weitz. Nel film, Pam (Terri Polo) e Greg (Ben Stiller) hanno due gemelli e, finalmente, l’uomo sembra riuscito a superare le barriere che lo dividevano dal suocero Jack (Robert De Niro). Ma quando Greg inizierà un secondo lavoro in un’azienda farmaceutica, con una collega sexy e disinibita, Jack ricomincerà con i suoi sospetti. A questo, si uniranno le difficoltà per iscrivere i gemelli ad una prestigiosa scuola e quelli relativi alla ristrutturazione della nuova casa di Pam e Greg, che daranno vita alle solite e divertenti situazioni surreali. Il film è stato un successo al botteghino, ma ci sono ancora 5 cose che dovete sapere. Dustin Hoffman, inizialmente, ha rifiutato di riprendere il ruolo di Bernard "Bernie" Fotter perché non era d’accordo con la sceneggiatura e con la scelta di sostituire il regista Jay Roach con Paul Weitz. Alla fine, però, ha trovato un accordo con la Universal e le sue 6 scene sono state girate a produzione già avviata. Per Robert De Niro e Harvey Keitel questa è la quarta collaborazione. Le due star, infatti, hanno girato insieme “Mean Streets – Domenica in chiesa, lunedì all'inferno”(1973); il cult “Taxi Driver”(1976), entrambi di Martin Scorsese e “Cop Land”(1997), per la regia di James Mangold. Il ruolo della sorella di Pam, Debbie, presente in “Ti presento i miei”(2000), è menzionato nel film ma non compare in scena. Questo perché l’attrice che lo interpretava, Nicole DeHuff, è morta nel 2005, a soli 30 anni, per una polmonite, scambiata per bronchite. Nel film ci sono ben 4 premi Oscar: Dustin Hoffman, Robert De Niro, Barbra Streisand e Tom McCarthy e 3 candidati alla famosa statuetta: Owen Wilson, Harvey Keitel e Laura Dern.
Il terzo capitolo della saga usciva in Italia all’inizio del 2011. Stavolta, Pam (Terri Polo) e Greg (Ben Stiller) hanno due gemelli e le barriere col suocero Jack (Robert De Niro) sembrano abbattute. Ma i guai ricominceranno quando Greg troverà un secondo lavoro di Greg e quando inizieranno i lavori per la nuova casa. Siete sicuri di sapere tutto sul film?
Giuseppe, per te Miss Italia finisce qui! Il fidanzato di Giusy Buscemi ha infatti dovuto soccombere alla "maledizione della showgirl" che ha finito per toccare anche la più bella d'Italia. La splendida Miss siciliana ha infatti deciso di dire addio al suo ragazzo storico nonostante i giuramenti vari con cui, subito dopo l'incoronazione, aveva assicurato che non lo avrebbe mai lasciato. Purtroppo, però, come ogni aspirante showgirl che si rispetti, la Buscemi deve aver pensato che "da sola è meglio" e ha quindi agito di conseguenza, abbandonando Picci che tante critiche le era valso. Le ultime parole famose di Giusy, la Miss che si sponsorizza da sola, erano state: In passato, chi ha vinto il concorso ed era fidanzata, ha poi visto finire la sua storia nel giro di pochi mesi; io, invece, resterò con il mio Giuseppe perché lo amo da morire e senza il suo appoggio non sarei arrivata fino a qui.
Anche Giusy Buscemi alla fine ha ceduto alla maledizione di Miss Italia e, nonostante avesse giurato il contrario, ha lasciato il fidanzato Giuseppe Galfano.
A causa dei cambiamenti climatici catalizzati dalle emissioni delle attività umane, entro il 2050 in Italia le temperature aumenteranno di 2° C, mentre per la fine del secolo, tra 80 anni, il balzo in avanti potrebbe essere di ben 5° C. È questo lo scenario più drammatico calcolato da un team di ricerca della Fondazione Cmcc – Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, che attraverso sofisticati modelli matematici ha elaborato diverse proiezioni, basate sull'efficacia dei nostri interventi per mitigare il riscaldamento globale. Se non faremo nulla per contenere le emissioni di anidride carbonica, il principale dei gas a effetto serra, ci ritroveremo proprio nelle condizioni descritte poc'anzi. L'aumento delle temperature stimato dagli scienziati della Fondazione Cmcc, guidati dalla professoressa Donatella Spano dell'Università di Sassari, è calcolato rispetto al periodo 1981-2010, dunque differisce dagli obiettivi legati all'Accordo sul Clima di Parigi, per il quale i Paesi firmatari hanno stabilito di impegnarsi a contenere l'aumento delle temperature medie a non più di 2° C rispetto all'epoca preindustriale (con l'obiettivo ancor più virtuoso di contenerlo a 1,5° C). Al di là di questa differenza, un aumento di 5° C entro il 2100 rispetto alle medie attuali avrebbe un effetto catastrofico a livello economico e sociale, oltre che squisitamente climatico. Tra le conseguenze indicate da Spano e colleghi, l'intensificarsi delle ondate di calore; eventi meteorologici più estremi; riduzione dei giorni di pioggia; notti “tropicali” sempre più frequenti, caratterizzate da temperature che non scendono mai al di sotto dei 20° C; riduzione dei corsi d'acqua del 40 percento; stagione degli incendi più lunga e rischio di roghi aumentato del 20 percento; perdita di 8 punti percentuali di Pil pro capite e molto altro ancora. Tutto questo aumenterebbe ancor di più il divario tra popolazione ricca e povera, con maggiori difficoltà per coloro che vivono in zone in cui servizi e infrastrutture non sono adeguati. A preoccupare i trenta firmatari del rapporto “Analisi del rischio: i cambiamenti climatici in Italia” anche l'impatto sulla salute di un simile aumento delle temperature; ci sarà infatti un'impennata nei tassi di mortalità legati a specifiche patologie, come cardiopatie ischemiche, ictus, disturbi metabolici da stress termico e altro ancora. Non va inoltre dimenticata una diffusione maggiore delle patologie respiratorie, dovute alla combinazione “letale” tra temperature più elevate e maggiori concentrazioni di agenti inquinanti. L'Italia è già oggi particolarmente esposta al rischio smog, tenendo presente che detiene il record europeo per decessi annui (circa 60mila) da inquinamento atmosferico, con un bambino su tre che si ammala proprio per esso.
Nel rapporto “Analisi del rischio: i cambiamenti climatici in Italia” firmato da trenta scienziati della Fondazione Cmcc – Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici è stato stimato che nel nostro Paese, se non faremo nulla per contenere le emissioni di carbonio, entro la fine del secolo rischiamo un aumento delle temperature di ben 5° C, con effetti sociali, economici e di salute pubblica catastrofici.
I fulmini sono potenti scariche elettriche che (in linea generale) dalle nuvole si abbattono al suolo, a causa della significativa differenza di potenziale tra la nuvola – che è carica di energia statica – e il terreno, o un oggetto su di esso. Poiché il fulmine “cerca” la strada più breve per scaricarsi a terra proprio per annullare la differenza di potenziale, esso tende a colpire l'oggetto più alto che incontra. Può essere un albero, un parafulmine in cima a un palazzo, e in alcuni rari casi anche persone e animali, quando si trovano negli spazi aperti. Tra gli animali più esposti vi sono indubbiamente i più alti, come gli elefanti e soprattutto le giraffe. Sono noti in letteratura scientifica diversi incidenti con i fulmini che hanno coinvolto i grandi mammiferi artiodattili, i cui esemplari più grandi possono superare i 6 metri di altezza. Uno dei più conosciuti è quello che ha riguardato Hamley, un giovane maschio di sette anni che figurava tra i “protagonisti” della serie televisiva sudafricana “Wild At Heart”; fu colpito da una saetta nella riserva Glen Afric durante una tempesta, rimanendo ucciso. Al di là di questi esempi aneddotici, gli incidenti che coinvolgono le giraffe sono comunque molto rari; la ricercatrice Ciska Scheijen che studia questi affascinanti animali da anni alla Rockwood Conservation (Sud Africa) ha voluto vederci chiaro e ha indagato scientificamente sul fenomeno. La scienziata si è concentrata sul decesso i due esemplari femmina, facenti parte di un branco composto da otto giraffe. Il 29 febbraio di quest'anno sulla riserva di Rockwood si abbatté un temporale molto intenso ma breve, e il giorno successivo (il primo marzo) i ranger notarono che il branco di giraffe era composto solo da sei esemplari. Dopo una breve perlustrazione trovarono le carcasse delle due giraffe mancanti: una femmina di 5 anni e una più giovane, il cui corpo era a sette metri di distanza dalla prima. Dall'analisi necroscopica risultò evidente che la giraffa più alta aveva una grave frattura vicino agli ossiconi, le protuberanze di cartilagine ossificata che protrudono dalla testa di questi (e altri) animali come corna. La dottoressa Scheijen suggerisce che la giraffa fu colpita dal fulmine direttamente sulla testa e morì sul colpo, mentre l'altra potrebbe essere stata investita lateralmente o dalla scarica propagatasi al suolo. Non sono stati trovati altri segni provocati dalla scarica.
Le giraffe rischiano di essere colpite dai fulmini a causa della loro altezza. A sottolinearlo una ricercatrice che ha condotto un’analisi sulle carcasse di due esemplari femmina uccisi nella riserva “Rockwood Conservation” in Sud Africa. La più grande delle due è stata colpita direttamente sulla testa, dove è stata trovata una grave frattura all’altezza degli ossiconi.
IL DECRETO E' LEGGE – Dopo il sì della Camera alla manovra giunto nella giornata di ieri, la manovra finanziaria è stata firmata questa mattina dal Presidente Napolitano. Il decreto diventa quindi legge a tutti gli effetti. Si chiude quindi questo lungo iter percorso dalla manovra, culminato ieri con la fiducia a Montecitorio. Intanto dalla Banca Centrale Europea giungono notizie non rassicuranti, nonostante la repressiva manovra finanziaria appena approvata. Tutto ciò potrebbe non bastare per il riequilibrio dei conti dello Stato, dal momento che la Bce ha già lanciato un monito al governo italiano e agli altri Stati che stanno varando manovre finanziarie contenitive (in principal modo la Spagna): "Gli Stati si preparino ad altre manovre". Tanti sono stati gli appelli rivolti al Presidente per invitarlo a non firmare il decreto: tre giuristi, Alberto Lucarelli, Ugo Mattei e Luca Nivarra (che hanno contribuito alla redazione dei quesiti referendari di giugno scorso sui servizi pubblici locali e sulla tariffa per il servizio idrico) parlano apertamente di incostituzionalità di tale manovra, poiché quest'ultima stravolgerebbe il risultato dei referendum. Così il segretario della Fiom Landini, che ha scritto di recente al Presidente: "ci rivolgiamo al presidente Napolitano affinché, in quanto garante della nostra Costituzione, non firmi una legge in contrasto con i principi della Carta". La risposta del Quirinale è stata netta: "sorprende che da parte di una figura di rilievo del movimento sindacale si rivolgano al presidente della Repubblica richieste che denotano una evidente scarsa consapevolezza dei poteri e delle responsabilità del Capo dello Stato". SCATTA L'AUMENTO IVA – Anche perchè l'effetto della manovra appena approvata sarà immediato: con la pubblicazione del testo della nuova legge sulla Gazzetta Ufficiale (probabilmente domani) tanti prodotti risulteranno più cari a partire dai prossimi giorni; colpiti dal ritocco dell'aliquota Iva (dal 20 al 21%) prodotti come vino, tv, giocattoli, automobili, scarpe e detersivi. E se l'aumento sui singoli acquisti si sentirà poco (per un paio di scarpe da 120 euro si stima che l'aumento sarà di appena 1 euro), la Confederazione Generale Italiana di Artigiani di Mestre avverte che la manovra appena approvata costerà 5.700 euro in più all'anno per ogni famiglia. UN DECRETO ANTI-INTERCETTAZIONI? – Il Ministro della Giustizia Nitto Palma ha smentito le indiscrezioni circa il ripristino di un decreto sulle intercettazioni:
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha firmato questa mattina la manovra finanziaria. Il testo è diventato legge. Un secco “no” sulla possibilità di un nuovo decreto sulle intercettazioni.
Negli ultimi anni Facebook ha tentato in modo sempre più deciso di mostrarsi al pubblico come una multinazionale attenta alla privacy di chi ne sfrutta i servizi. Di quando in quando però emergono storie che contrastano nettamente con questo modo di vedere le cose; una di queste vicende è emersa in questi giorni all'interno di un libro-inchiesta sull'ascesa di Facebook nel panorama online, e parla di come in passato il gruppo sia stato costretto a licenziare dozzine di dipendenti dopo averli sorpresi a spiare gli utenti del social abusando di un accesso ai loro dati personali quasi illimitato. Il libro in questione si intitola "An Ugly Truth: Inside Facebook's Battle for Domination" ed è l'opera di indagine delle giornaliste del New York Times Sheera Frenkel e Cecilia Kang. Tra gli estratti circolati in anteprima che stanno facendo maggiormente discutere online, uno in particolare mette in discussione le politiche di sicurezza dei dati adottate da Facebook nel pieno della sua espansione, che hanno permesso per mesi a un numero non precisato di dipendenti di frugare liberamente tra le informazioni personali e tra le attività di milioni di utenti del social. In una occasione — riporta il libro — uno degli sviluppatori ha sfruttato il suo accesso ai dati di Facebook per scovare una donna con la quale aveva appena litigato e che aveva abbandonato l'albergo che condivideva con lui. Un altro dipendente si è introdotto nel profilo di una donna con la quale aveva avuto un primo appuntamento appuntamento finito male, spiandone anni di conversazioni, eventi frequentati e fotografie caricate. Questo potere — è l'accusa formulata a partire dalle testimonianze raccolte dalle giornaliste — non è solamente eccessivo, ma è stato concesso in modo non sufficientemente regolamentato, finendo nelle mani di dipendenti che se ne sono approfittati per spiare e in alcuni casi inseguire nel mondo reale persone per le quali avevano interessi particolari — per la maggior parte donne.
L’opera di due giornaliste del New York Times mette in discussione le politiche di sicurezza dei dati adottate da Facebook nel pieno della sua espansione, che hanno permesso per mesi a un numero non precisato di dipendenti di frugare liberamente tra le informazioni personali e tra le attività di milioni di utenti del social.
I numeri parlano chiaro: lo scorso anno in Inghilterra sono state eseguite circa 41.000 iniezioni di tossina botulinica (comunemente chiamato Botox) o filler dermici per le labbra su minori di 18 anni. Ma le cose stanno per cambiare, perché presto agli under 18 questa procedura sarà vietata se fatta per fini estetici e non per motivi di salute. La stessa misura potrebbe presto entrare in vigore anche in Galles e Scozia, mentre non è oggetto di discussione nell'Irlanda del Nord. "Nessun bambino ha bisogno di Botox cosmetici o filler e da oggi non potrà più entrare in una clinica o a casa di qualcuno per sottoporsi a una procedura pericolosa e non necessaria che potrebbe rovinargli la vita" ha detto la deputata Laura Trott. La BBC ha raccolto una serie di testimonianze di ragazze che hanno riportato conseguenze gravi, dopo essersi sottoposte a filler dermici per le labbra. Laura Brooks per esempio ha 34 anni e ha fatto ricorso alla chirurgia nel dicembre 2020, per far sembrare le sue labbra più piene. Qualcosa è però andato storto e a distanza di mesi è ancora alle prese con gli effetti collaterali, ben visibili sul suo volto. Per questo è favorevole alla nuova legge, che punta a offrire alle donne maggiori tutele, soprattutto considerando che questi interventi sono sempre più gettonati e spesso i minorenni che vi si sottopongono lo fanno anche affidandosi a strutture non del tutto specializzate. Nel Regno Unito, infatti, non serve una qualifica o una formazione specifica per praticare questi trattamenti sul paziente. Come ha spiegato il ministro Maria Caulfield, l'intenzione è tutelare soprattutto quelli più giovani, i minori: "Troppe persone vengono lasciate emotivamente e fisicamente segnate dalla loro esperienza, che necessita di cure mediche dopo procedure cosmetiche fallite. Chiunque desideri questi trattamenti dovrebbe prendersi il tempo necessario per considerare l'impatto sulla propria salute fisica e mentale e assicurarsi di utilizzare un professionista rispettabile, sicuro e qualificato". La misura non ha fatto tutti contenti. Molti si stanno ancora battendo affinché la misura venga allargata anche ad altre procedure che stanno prendendo piede tra i minori. Ashton Collins, direttore di Save Face, registro nazionale di professionisti che forniscono trattamenti non chirurgici, ha affermato che la legge dovrebbe essere estesa anche ai fili di sospensione (effettuati per rimodellare e ringiovanire il viso). Ha detto alla BBC: "Stiamo vedendo un sacco di donne che si sono sottoposte a questi trattamenti e qualcosa è andato storto, perché sono piuttosto invasivi. Sebbene i professionisti medici che forniscono questi trattamenti debbano essere regolamentati da una Commissione, molti non lo sono".
La proposta presentata un anno fa adesso è legge. Visto il preoccupante aumento del numero degli interventi eseguiti, l’Inghilterra ha vietato sui minori di 18 anni le iniezioni di tossina botulinica (il Botox) e i filler dermici per le labbra eseguiti per fini puramente estetici e non per motivi di salute.
Anno dopo anno, sempre più persone decidono di acquistare un dispositivo animato dal sistema operativo di Google, che di fatto nel tempo è diventato l'OS mobile più diffuso al mondo. Il motivo è semplice: Android è ovunque. Non solo in smartphone e tablet, ma anche nei computer di bordo delle automobili, nelle TV e soprattutto nei dispositivi indossabili, un mercato che con Android Wear è come se fosse rinato. Ma nonostante sia molto diffuso, non tutti gli utenti dell'OS di Big G ne conoscono tutte le funzionalità e i segreti: ed è proprio questo l’argomento della quarta puntata di Question Time, la rubrica video settimanale di Tech Fanpage nella quale oggi risponderemo alle domande dei nostri lettori sull’argomento Android. Uno dei pregi di Android è l'incredibile semplicità nel personalizzarne tantissimi aspetti, uno tra tutti l'interfaccia grafica – o meglio – il launcher. Per chi non avesse ancora confidenza con questo termine, in soldoni un launcher in Android non è altro che gran parte della personalizzazione della schermata principale di un dispositivo mobile e del relativo menu delle applicazioni: Samsung ha il suo TouchWiz, HTC ha il suo Sense e così via. Si tratta di un fattore fondamentale di uno smartphone o di un tablet, che influenza tantissimo l'esperienza utente non tanto in termini di grafica e velocità, ma proprio in termini di funzionalità. Qualora aveste acquistato un Samsung o un HTC, ma non vi trovaste bene con l'interfaccia grafica oppure semplicemente vorreste una GUI più semplice e snella per aumentarne le prestazioni, cambiare il launcher è un'operazione fondamentale: per farlo non bisognerà far altro che scaricarne un altro dal Play Store, installarlo e la prima volta che si preme il tasto Home del proprio dispositivo, selezionare l'interfaccia grafica che si è appena installato. Dallo store di Google è possibile scaricare tantissime tipologie di Launcher, il nostro preferito è Nova Launcher (scaricabile cliccando qui), ma è comunque possibile scaricare quello realizzato direttamente da Google (scaricabile cliccando qui), quello di Samsung (scaricabile cliccando qui) oppure addirittura quelli di Xiaomi (scaricabile cliccando qui). Il problema della durata della batteria continua a essere fondamentale per gli utenti. Ne abbiamo parlato la settimana scorsa nella puntata dedicata a iPhone e iOS, e a quanto pare ne dovremo riparlare anche oggi: c'è l'avete chiesto davvero in tanti. Così come accade nei dispositivi di Apple, anche in Android ci sono una serie di trucchetti per aumentare la durata della batteria, trucchi Android che però sono caratterizzati da un'impostazione leggermente diversa rispetto ai trucchi iPhone, proprio per le radicali differenze tra i due sistemi operativi. Il primo consiglio per migliorare la batteria in Android può sembrare banale, ma è importante: gestire con oculatezza tutti i servizi e le funzionalità attive, evitando – ad esempio – di conservare attivo il WiFi in luoghi dove non se ne ha bisogno, oppure evitare di conservare il GPS attivo mentre si è in casa e in luoghi in cui non si necessita della geolocalizzazione del proprio dispositivo. Si tratta di una valutazione che può sembrare semplice, ma che in realtà non lo è poi così tanto, soprattutto considerando l'eventualità di servizi con i quali si può trovare il proprio dispositivo in caso di furto o smarrimento, che avrebbero di fatto la necessità di poter utilizzare il GPS. Detto questo, ci sono delle applicazioni per migliorare la batteria in Android, applicazioni gratuite e molto funzionali che è possibile scaricare gratuitamente dal Play Store. Una delle migliori app per migliorare la batteria in Android è GSam Battery Monitor, un'app che seppur non sia caratterizzata da un'interfaccia grafica molto curata, è sicuramente tra le più funzionali della categoria: la sua peculiarità è quella di riuscire ad analizzare – dopo un breve periodo di apprendimento – tutte le applicazioni attive e le più utilizzate dall'utente, in modo da gestirne meglio il consumo energetico e quindi aumentare conseguentemente la durata della batteria dello smartphone. Un'alternativa a GSAM Battery Monitor può essere Greenify. Si tratta di un'applicazione che fino a poco tempo fa per funzionare al meglio richiedeva i permessi di root, ma che con l'ultimo aggiornamento è diventata compatibile anche con i dispositivi senza root: la sua caratteristica fondamentale è quella di trasformare il multitasking di Android in un sistema molto simile a quello implementato in iOS, in modo da "ibernare" le applicazioni in background (evitando che siano attive anche quando non è necessario), per poi riattivarle immediatamente nel caso in cui l'utente ne abbia la necessità. In questo modo il concetto di multitasking in Android cambia radicalmente, ma un altro cambiamento radicale si ha anche nella durata della batteria che migliorerebbe sensibilmente. La possibilità di connettersi al proprio smartphone evitando l'utilizzo di cavi ha diversi pro: a partire dall'eliminazione dell'ingombro e del vincolo fisico del cavo USB, fino ad arrivare a una maggiore compatibilità con i diversi sistemi operativi. E la migliore app per connettersi al proprio smartphone o tablet Android senza fili, è senza dubbio AirDroid.
Modificare l’interfaccia grafica, migliorare la batteria e connettersi al proprio dispositivo senza fili. Sono questi gli argomenti su iPhone e iOS dei quali discuteremo nella quarta puntata di Question Time, la rubrica video di Tech Fanpage nella quale risponderemo alle vostre domande.
Aggiornamento 21 novembre 2015: La polizia francese ha riferito che non è stata Hasna Aitboulahcen a farsi esplodere nel covo di St. Denis, bensì un altro jihadista la cui identità al momento è ignota. La ragazza è morta o a seguito dell'esplosione causata dal terrorista o dello scontro a fuoco con le teste di cuoio. Kamikaze nel cuore dell'Europa. Fino a pochi giorni fa a chi ci avesse detto che sarebbe accaduto avremmo probabilmente risposto con una risata di sufficienza o un commento ironico. Invece da venerdì scorso, giorno degli attentati di Parigi, la verità è venuta a galla: uomini e donne si sono imbottiti di esplosivo e fatti esplodere. L'ultima volta è accaduto ieri, durante il blitz delle forze speciali francesi a Saint Denis, quando una donna è improvvisamente comparsa davanti ai poliziotti, capelli lunghi, biondi e indosso un gilet esplosivo. La ragazza fa parte dei terroristi asserragliati in un appartamento: i militari le ordinano di arrendersi, ma un istante dopo lei si fa saltare in aria. Hasna Aitboulahcen, questo il presunto nome della miliziana, diventa così la prima donna a farsi esplodere in Francia. Hasna aveva 26 anni e da tempo era stata posta sotto l'attenzione dalla polizia francese: inizialmente intercettata per un traffico di stupefacenti, in seguito agli attentati è stata posta sotto osservazione perché cugina di Abdelhamid Abaaoud, ritenuto la "mente" del commando. A suo modo il gesto di Hasna rappresenta un'importante novità: finora, infatti, l'Isis riteneva le donne inadeguate a rivestire il ruolo di kamikaze, pratica invece in uso con Al Quaeda, Boko Haram e in Cecenia, dove sono diventate tristemente celebri come "vedove nere".
La ragazza, 26 anni, si è fatta esplodere ieri durante il blitz della polizia a Saint Denis.
I fans di questa serie televisiva aumentano sempre di più, anche in italia dilaga la Californication mania, le strane gesta di Hank Moody, scrittore in crisi con il classico blocco creativo, oscillano tra fantasia e realtà, Hank è un sessuomane che deve fare i conti con la sua “malattia”, trovandosi quasi sempre in situazioni assurde, desiderando continuamente, e spesso realizzando il desiderio di fare l’amore con l’ex moglie, con la figlia del compagno dell’ex moglie, con la ragazza che gli chiede un autografo, con una studentessa minorenne conosciuta in autostop e con altre centinaia di donne che si susseguono senza fine nella sua frenetica vita. La serie fu ideata da Tom Kapinos, trasmessa negli Stati Uniti nell’agosto 2007, è interpretata da David Duchovny, il famoso protagonista di X Files, alla sua prima uscita sulla tv italiana (marzo 2008), date le molteplici scene di sesso esplicito, viene spostata in una fascia oraria notturna, ma questo non è bastato ad arginare il contagio degli spettatori sempre più divertiti dalle scene surreali in cui il protagonista si ritrova. Esce in italia, a breve, tutta la seconda stagione di Californication in dvd, porta la firma della Paramount, quindi ho un consiglio per i curiosi del come continua: affrettatevi! Non perdetela poiché la seconda, come la terza già uscita negli Stati Uniti è esilarante e piena di colpi di scena.
Le avventure di Hank Moody, l’uomo più ammalato di sesso del pianeta.
Shakira è una delle popstar più apprezzate al mondo e, tra belletti sexy e movimenti di bacino, riesce a incantare tutti con la sua bellezza e la sua sensualità. I fan, però, sanno bene che sa essere una vera e propria "trasformista" quando si parla di look. Non di rado, ha infatti stravolto completamente il suo aspetto, cambiando colore di capelli. Anche se ultimamente è rimasta fedele al biondo, è stata anche rossa, castana e nera. L'unico colore che le mancava? Il rosa. Per il video del nuovo singolo "Chantaje", ha però deciso di provare anche questa tonalità particolarmente in voga nell'ultimo anno e il risultato è stato eccezionale. A dispetto di quanto si potrebbe pensare, il cambio look dona molto a Shakira, che appare meravigliosa e glamour anche in rosa. Certo, ha sempre una chioma lunga, fluente e ondulata, visto che non ha toccato la lunghezza, ma la trasformazione è evidente. Qué nombre artístico se les ocurre para mi cerdito? / What stage name can you all think of for my piglet? Shak A post shared by Shakira (@shakira) on Nov 23, 2016 at 7:12am PST
Shakira ha cambiato look e per il nuovo video “Chantaje” ha tinto i capelli di rosa. Anche se non ha toccato la lunghezza, visto che vanta sempre una chioma lunga e fluente, la trasformazione è evidente.
La presenza di Valentina Dallari sul trono di Uomini e Donne ha destabilizzato gli equilibri venutisi a creare nel programma. Dopo che già Luca Viganò si era detto pazzo di lei e disposto a tornare in studio per corteggiarla, un altro tronista comincia a manifestare un certo interesse nei suoi confronti. A sorpresa, l’autore di tali dichiarazioni è proprio Amedeo Andreozzi, suo collega di trono in questa edizione del programma. Tra i due non era sembrato esserci alcun feeling ma pare che a telecamere spente, il ragazzo non abbia potuto fare a meno di concentrarsi sulla collega. Intervistato dal settimanale Nuovo, il tronista campano si lascia andare a una serie di dichiarazioni che scottano: Valentina è molto interessante. E’ una bellissima ragazza, ha carattere e da come parla e si pone, penso che sappia perfettamente ciò che vuole. Non la conosco ancora bene, ma se dovesse piacermi davvero, non escludo di poter lasciare il trono e propormi come suo corteggiatore. Mi sentirei più a mio agio, anche perché di solito non faccio la preda. Una vera e propria ammissione quella di Amedeo che non sembrerebbe essere rimasto indifferente alle grazie della splendida tronista.
Già a rischio il trono di Amedeo Andreozzi di Uomini e Donne. Il tronista racconta di avere un certo interesse per la collega Valentina Dallari, interesse che potrebbe spingerlo a lasciare il trono per corteggiarla.
Dopo la puntata del 4/3/2011 di Uomini e Donne torna il trono de L'amore non ha età. Lo corte di Maria De Filippi si accende e non per merito riflettori. Il frutto della discordia è Alessandra Coliandro, la corteggiatrice dalla lingua pungente. I due tronisti iniziano a darsi battaglia per conquistarsi le attenzioni della dama. Tutto è concesso in amore, persino i colpi bassi. Così Marco Meloni lascia il trono ad Alessandra dopo aver assistito all'Rvm dell'esterna tra la corteggiatrice e Gianfranco Apicerni. I due piccioncini non hanno smesso per un solo attimo di ridere tra le scarpe e il prezzo di queste ultime. Nonostante la differenza di età, tutti hanno notato che esiste sintonia. Persino il tronista sardo si rende conto della realtà dei fatti. Ma immediatamente scatta la confroffensiva. Uomini e Donne è a rischio gelosia. L'incendio può divampare da un momento all'altro. Il motivo? Quando Gianfranco Apicerni sceglie Alessandra per l'esterna, Marco Meloni organizza il ratto di Rita. L'appuntamento al buio confonde ulteriormente le idee dell'ex calciatore. La corteggiatrice, infatti, è stata legata al suo migliore amico in maniera più che sentimentale, tanto che il tronista non mancò di informarsi sul flirt. La telefonata tra Gianfranco e Giorgio Alfieri sembrava aver messo la parola fine al chiacchiericcio su Rita ma è bastata una semplice esterna, organizzata di nascosto da Marco Meloni, per alimentare di nuovo i dubbi. Insomma sembra proprio che i due tronisti siano pronti a darsi battaglia. Rita e Alessandra sono avvisate. Quando il gioco si fa duro è meglio rimboccarsi le maniche e studiare a tavolino la strategia per arrivare dritte al cuore della dolce metà.
Gianfranco Apicerni e Marco Meloni si dichiarano guerra per due corteggiatrici, stiamo ovviamente parlando della pungente Alessandra Coliandro e di Rita, ex fiamma di Giorgio Alfieri.
"Il Katla si fa ancora sentire. Se scorgi una nube di fumo salire al cielo, sappi che io vi sono seduto sotto. Presto tutti questi castighi e quest'onta si placheranno e noi ci ritroveremo". Poche parole presenti nella ventiquattresima missiva che il Pastore Jón Steingrimsson invia alla sua amata Þórunn. Poche parole in cui è riassunto quello che lo scrittore islandese Ófeigur Sigurðsson rimanda al lettore moderno delle missive di un personaggio molto noto nella Storia e nella tradizione popolare islandese. Sì, perché "Jón & le missive che scrisse alla moglie incinta mentre svernava in una grotta & preparava il di lei avvento & dei nuovi tempi" (Safarà editore a cui va un ringraziamento per l'oggetto libro in sé, per la cura che ne ha e per le scelte che fa) – questo è il titolo completo dell'opera dello scrittore islandese – è una rivisitazione delle ventotto lettere che questo pastore protestante islandese inviò alla moglie incinta dalla quale si separò a causa dell'accusa di aver ucciso il suo ex marito. In quelle poche parole, però, è racchiuso un po' tutto quello che è questo libro. Che è un libro ricco di inventiva, di sconnessioni, di una lingua arcaica ma sempre in movimento, e che è senza dubbio uno degli elementi più interessanti di questo testo. C'è quest'uomo braccato dagli uomini e dalla natura con cui è in costante relazione e che è elemento costante in queste 28 missive, a partire dalla cornice dell'eruzione del vulcano Katla, un'eruzione che porta morte e distruzione, riempendo gli spazi di questo racconto. E sotto a quella nube nera c'è quest'uomo in fuga, che deve convincere tutti che non è l'assassino che molti accusano; accuse che lo portano a lasciare la moglie incinta per fuggire assieme al fratello verso il Sud dell'Islanda, attraversando panorami che chi è a proprio agio con la letteratura islandese può immaginare, e stabilendosi in una grotta che man mano costruisce come fosse una casa, in cui accoglie studiosi, uomini di potere o semplicemente malati. Il racconto di questa fuga e di questo stanziare e vivere e studiare e osservare è tutto in queste lettere scritte per la moglie, che non sappiamo se mai arriveranno a destinazione. Ventotto missive in cui il pastore ci racconta di questi castighi e di quest'onta che lo accompagnano in attesa di una primavera più mite in cui potranno raggiungerlo l'amata e il figlio. Missive che raccontano di Scienze e miti, con Jón che a differenza del fratello lavora alla scrittura di libri e alla tradizioni, in cui troviamo un racconto storico delle diatribe tra islandesi e danesi, una storia locale che si fa universale, appunto, e che ha nella lingua (la traduzione è della solita Silvia Cosimini, a cui si deve la nostra conoscenza di tanta letteratura islandese) uno strumento che Sigurðsson non si lascia sfuggire. Ne è un esempio – uno dei tanti – la Diciassettesima Missiva in cui si racconta proprio l'eruzione del Katla e e lo si fa con un racconto che si fa via via più serrato, fluido, senza punteggiatura, come lava che scorre incontrastata.
Jón Steingrimsson è un pastore protestante islandese, personaggio esistito e di cui si narra nella tradizione orale islandese, di cui lo scrittore Ófeigur Sigurðsson ha ripercorso le gesta, Un libro “islandese” che racconta la fuga di un uomo, intellettuale, accusato di omicidio, attraverso un’Islanda con la Natura in subbuglio, in attesa di potersi ricongiungere con la moglie incinta.
Questa mattina una studentessa di una scuola media di Torino, insieme a tre compagni suoi complici, ha spruzzato in aula dello spray anti-aggressione al peperoncino. “Volevamo evitare la lezione di inglese”. Almeno otto gli alunni intossicati, più l’insegnante. I responsabili sono stati segnalati al tribunale per i minori di Torino. Tutto è nato per gioco. “Mi ero messa d’accordo con altri tre compagni: lunedì volevamo evitare la verifica di italiano, ma poi abbiamo deciso di rinviare tutto”, ha raccontato la ragazza. Oggi la classe 3B dell'istituto Casalegno di Torino avrebbe dovuto seguire una lezione di inglese, ma il gruppetto ha deciso di mettere in pratica il piano di qualche giorno fa. Così la ragazza questa mattina ha portato nel suo zaino lo spray anti-aggressione al peperoncino e, per evitare la lezione di lingua, volontariamente, lo ha spruzzato in aula. La minorenne, insieme a tre altri compagni di classe, suoi complici, ha provocato un’intossicazione ad almeno altri otto adolescenti presenti in aula e all’insegnante. “Abbiamo azionato lo spray prima delle due ore di lezione di inglese. Non pensavamo a conseguenze gravi – ha dichiarato ai carabinieri – pensavamo più o meno a uno scherzo, e sì, in effetti, volevamo evitare quella lezione”.
Poteva finire male lo scherzo che questa mattina una ragazzina di una scuola media di Torino ha fatto ai suoi compagni di classe spruzzando spray al peperoncino e intossicandone otto più l’insegnante. “Volevamo evitare la lezione di inglese”, ha confessato ai carabinieri. Nessuno ha riportato gravi conseguenze. I responsabili sono stati segnalati alla Procura per i minori.
"Canzoni dell'appartamento" è uno dei progetti più importanti nella carriera solista di Marco Castoldi, in arte Morgan, dopo il successo dei Bluvertigo, un progetto che nel 2003 si aggiudicò la Targa Tenco nella categoria miglior album. Uno dei singoli più rappresentativi del disco fu "Altrove", oltre sei milioni e mezzo di visualizzazioni per il video ufficiale su Youtube, e che potrebbe avere una seconda vita dopo l'annuncio dello stesso cantante nelle scorse ore. Attraverso il suo profilo Instagram, Morgan ha prima postato nelle storie per poi lasciarlo in quelle in evidenza, un messaggio: "La nuova versione di Altrove 2021, Morgan e Calcutta. Presto ovunque". È stato il primo singolo di Morgan da solista e non più da frontman dei Bluvertigo, uno degli episodi più fortunati della sua carriera musicale: stiamo parlando di "Altrove", brano che ha aperto le danze del primo progetto solista dell'ex Bluvertigo "Canzoni dell'appartamento", pubblicato nel 2003, stesso anno in cui si aggiudicò la Targa Tenco come miglior disco d'esordio. Il brano, ispirato dal giro di basso di "Stand by Me" di B. B King, è stato ripreso 18 anni dopo dallo stesso cantante, che ha annunciato poche ore fa su Instagram una nuova versione: questa volta, al suo fianco il cantautore Calcutta, una carta insolita che potrebbe sorprendere nella melodia del brano. Un singolo che nel tempo ha forgiato la sua fama, dal successo del video ufficiale pubblicato nel 2006, che vede protagonista Morgan nel suo appartamento, riferimento al nome dell'album, e che nel 2015 è stato certificato disco d'oro dalla Fimi. "Altrove" ha avuto un successo nazionale anche grazie all'incoronazione ricevuta dalla rivista Rolling Stone, che ha incoronato il singolo come "la più bella canzone del nuovo millennio in Italia". Un riconoscimento anche pratico, essendo uno dei brani più ricercati durante gli eventi di musica live in cui Morgan è ospite, come negli scorsi giorni in Puglia, dove il cantante si è esibito davanti a un grande pubblico. Un concerto che, come ha affermato lo stesso Morgan su Instagram, gli ha riconsegnato l'aria, la sua natura "dopo due forzati anni di clausura". La fama di "Altrove", arricchita negli anni dalle tante sfumature caratteriali mostrate in pubblico dallo stesso Morgan, ha permesso al cantante lo scorso aprile di mettere all'asta il manoscritto del brano come NFT sulla piattaforma commerciale OpenSea.
A 18 anni dalla sua pubblicazione, Morgan ha accettato di lavorare di nuovo su uno degli episodi più fortunati della sua carriera musicale: stiamo parlando di “Altrove”, il primo singolo da solista del cantante dopo l’esperienza con i Bluvertigo e brano che apriva le porte a “Canzoni dell’appartamento”. Al suo fianco il cantautore Calcutta, in una nuova versione del brano.
Una passione spesso trasformata in vizio quella dei tatuaggi, ai quali alcuni volti noti dello showbiz non riescono proprio a rinunciare. All'inizio magari si scelgono pochi disegni sulla pelle, ma poi alcuni vip tendono a esagerare, e a farsi prendere la mano fino a ricoprire ogni centimetro della propria pelle da tatuaggi indelebili della più strana forma e colore. Tra i giovanissimi tatuati Justin Bieber, Rihanna e Harry Styles stanno esagerando aggiungendo sempre più disegni alla propria collezione; ma di sicuro lo scettro di tattoo più trash spetta a Chris Brown che ha tatuato il volto tumefatto di Rihanna sul collo, oltre ad avere le braccia completamente tatuate.
Tribali, scritte, floreali, ritratti. Di tatuaggi ce n’è per tutti i gusti, ma molto spesso i vip tendono a esagerare con i disegni indelebili sulla pelle. Da Harry Styles a Mike Tyson una carrellata di volti noti con i tatuaggi più brutti di sempre.
In questi giorni non si sente che parlare di Rio de Janeiro, sede dei Giochi Olimpici 2016. E nel mondo la città è conosciuta per le sue bellezze come le incredibili spiagge come Copacabana o Ipanema, per il Carnevale e il Pan di Zucchero. Ma Rio è famosa anche per la grande disparità sociale dei suoi abitanti, l'alto tasso di criminalità e per le sue favelas, cioè quartieri più poveri della città dove la sicurezza non sempre è garantita. Tanti sono i fatti di cronaca che negli anni hanno avuto come palcoscenico le favelas ma da tempo a Rio de Janeiro è in atto una politica di messa in sicurezza di questi quartieri troppo spesso oscurati dalla criminalità. Di recente però, ai turisti che vogliono conoscere la vera Rio e uscire dai percorsi turistici più sicuri e scontati, Airbnb offre la possibilità di soggiornare in una vera favelas. Per chi è alla ricerca di un'esperienza di viaggio autentica a Rio de Janeiro, Airbnb propone diversi alloggi nelle tipiche favelas. Ce ne sono diversi tipi e per tutte le tasche: c'è la favelas più povera dove si può affittare una stanza per 10 euro a notte; e c'è la casa completamente ristrutturata in quella che un tempo era una favela e oggi è un quartiere più residenziale e pittoresco della città. Nonostante infatti l'immagine di povertà, criminalità e disperazione, con cui le favelas sono famose nel mondo, queste zone della città sono diventate una meta sempre più popolare per i turisti in cerca di un'esperienza unica in Brasile, per la vista privilegiata su Rio dalle zone collinari dove in genere sorgono, o anche per chi è in cerca di un soggiorno più economico.
Volete trascorrere una notte nelle favelas di Rio? Airbnb permette ai turisti olimpici e non solo di vivere un’esperienza di soggiorno autentica nelle zone più tipiche della città.
É stato un festival degno del suo ruolo questa 71esima edizione di Venezia Cinque tra i film più importanti portati al festival infatti avevano al centro delle loro storie la criminalità, 3 di finzione (Senza nessuna pietà, Perez. e Anime nere) e 2 documentari (Belluscone e La Trattativa). Di gran lunga la malavita, sia vera che finta, è sia ciò che mettiamo in scena di più in questo momento, sia la chiave di lettura attraverso la quale il cinema italiano racconta l’Italia. Perchè se è vero che si tratta di un movimento più grande di questa edizione della Mostra di Venezia (è iniziato più o meno nel 2005 con Romanzo Criminale di Placido ed è andato crescendo da quel momento, tra ricostruzioni degli anni di piombo, cinema d’autore e serie televisive) è anche obiettivo come una simile presenza massiccia nella principale manifestazione culturale italiana è un segnale chiaro. Il crimine nel cinema italiano c’è sempre stato, quel che cambia è la maniera con cui lo stiamo rappresentando: con una crudezza maggiore, un realismo maggiore e quindi un interesse del pubblico maggiore. Non è un crimine edulcorato o fuori dal tempo ma uno molto moderno e duro, senza compromessi e per questo pieno di senso, sono film e serie in cui il bene non si vede (anche nei documentari) e il mondo ci appare più nero che mai. Le storie di crimine italiane (che poi spesso sono storie di mafia) stanno diventando la parte migliore della nostra produzione, per quantità e qualità grazie ad un aumento di pubblico che spinge i produttori a maggiori investimenti. Ma quel che si capisce dai film visti a Venezia è che sono anche la maniera in cui il cinema mette in scena il paese e la modernità. Le storie che abbiamo visto qui a Venezia trattano di una famiglia mafiosa calabrese in cui ogni fratello rappresenta una maniera di vivere il presente (Anime nere), di un pesce piccolo di un grosso clan che vede distrutte le regole in cui credeva e decide di alzare la testa per orgoglio (Senza nessuna pietà) e di un uomo che cerca di fare il suo dovere nonostante le pressioni criminali (Perez.), mentre i documentari hanno raccontato in maniere diverse il rapporto del paese con lo stato, la sfiducia in cui prospera la mentalità mafiosa e i compromessi che dobbiamo subire. Si tratta insomma di storie che non si fermano alla rappresentazione del crimine per intrattenere ma che lo usano per mettere in scena gli italiani (anche quelli onesti).
Con ben 5 film italiani centrati sul crimine (di cui 2 documentari sulla mafia) la 71esima edizione del Festival di Venezia ha sancito che la maniera in cui l’Italia racconta se stessa oggi è attraverso il contrasto tra legale e illegale.
“Nessuna persona è in un corpo sbagliato: io sono in un corpo giusto, che adatto a ciò che sono. E sono Greta lo stesso, anche non intraprendo nessun percorso”. Parola, appunto, di Greta, 15enne transgender di Ravenna, iscritta al liceo artistico e con diversi sogni nel cassetto: diventare una make up artist oppure una stilista, o ancora un'attrice. Quel che è certo, è che a 12 anni, quando era ancora in seconda media, Greta ha già deciso una cosa, la più importante: essere finalmente sé stessa. Il suo coming out, infatti, è arrivato molto presto, considerando che “c'è chi indossa altri vestiti per cinquant'anni prima di riuscirci”, ricorda la madre, Cinzia Messina. Ed è stato un momento davvero importante per tutti, genitori compresi. Perché prima di arrivarci non sono mancate le sofferenze e le difficoltà. Fin da piccola, racconta la mamma della quindicenne, si è sempre sentita una ragazza. E per anni, non è stato facile né per lei accettare il fatto di non sentirsi riconosciuta come tale, né per i genitori, che non riuscivano a comprendere bene cosa stesse accadendo. Per dodici anni non ha fatto altro che ripetere a tutti di sentirsi una bambina. “Era abbastanza stressante -ammette Cinzia-, perchè non capivo. All'inizio pensavo fosse un gioco, ma poi è durato nel tempo, fino al suo coming out. Questo ha cambiato totalmente la mia vita e mi ha reso una persona felice”. Intanto perché tutti i dubbi di mamma e papà su qualche possibile malattia erano stati scongiurati. Poi perché, una volta capito davvero cosa stava accadendo dentro uno dei due gemellini nati dalla coppia, non restava altro che stare accanto a Greta per sostenerle nel percorso di transizione e nel resto della vita. “È stata una rinascita un po' per tutti” assicura ancora Cinzia, mentre Greta, pur riconoscendo il ruolo fondamentale dei genitori, precisa: “Non è stata una famiglia speciale, perché secondo me i genitori che non accolgono per quello che sono, non si devono neanche chiamare genitori”. Dopo la “transizione sociale”, e cioè dopo aver spiegato a tutti “che da quel momento ero Greta, punto”, è iniziata anche la cura con dei bloccanti dello sviluppo, “reversibili”, assicura ancora Greta. “Se non si prendono per un tot di tempo, ricominci a svilupparti” spiega la giovane, che per anni ha fatto fatica a stringere amicizie a scuola proprio per il suo desiderio di non interpretare il ruolo del maschio, ma di vivere appieno la sua vera identità. “Se facevano l'appello non rispondevo o dicevo che ero assente” racconta ancora Greta, che garantisce di non aver mai subito atti di violenza da parte di nessuno, pur sentendosi di fatto emarginata dal resto dei coetanei. Col passaggio al liceo artistico, scelto non soltanto per passione ma anche per la convinzione di poter respirare tutta un'altra aria, le cose sono però cambiate. E adesso Greta si dice serena.
Greta vive a Ravenna e all’età di dodici anni ha fatto coming out, iniziando il suo percorso di transizione prima dicendolo apertamente, poi iniziando la cura con dei bloccanti “reversibili”, assicura la quindicenne. Per anni si è sentita una bambina, facendo fatica coi suoi coetanei e vivendo momenti molto difficili, che non sono mancati anche al resto della famiglia e in particolare alla mamma Cinzia. Poi le cose sono cambiate e oggi Greta è felice.
Dopo il riconoscimento della piccola Pia da parte di Mario Balotelli, Raffaella Fico è molto più serena e, soprattutto, molto più pacata nelle sue considerazioni su quello che è il padre di sua figlia e la sua ex storia d'amore. Ora che nella sua vita c'è Gianluca, il figlio del cantante Umberto Tozzi, è riuscita anche a riacquistare un bilancio emotivo che, dopo tutto quello che le è successo, la sta aiutando, anche e soprattutto per la crescita della piccola Pia. Ma di Balotelli non si finisce mai di parlare, questa volta le sue emozioni sono rilasciate al settimanale "Top": Se sono cambiata? Ma no, sono sempre stata raggiante e serena, oggi però lo sono di più perché so che finalmente mia figlia ha il suo papà. Io tutto quello che ho fatto, l'ho fatto solo ed esclusivamente per lei. Tra me e Balotelli, però, le cose non sono cambiate, stanno esattamente come stavano. Ma Super Mario ha incontrato sua figlia? Ancora no, ma Raffaella Fico è disposta a dargli tempo, tutto quello che occorre per un gesto così importante: Dobbiamo dargli i suoi tempi. È lui il papà e saprà sicuramente quando sarà il momento giusto. Per quel poco che lo conosco, sono certa che sarà un bravo papà.
Raffaella Fico torna a parlare di Mario Balotelli che, nonostante il riconoscimento, non ha ancora incontrato la piccola Pia: “Sono certa che sarà un bravo papà ma dobbiamo dargli i suoi tempi”.
Ha tenuto tutti con il fiato sospeso dopo un brutto incidente in auto, ma Loredana Errore oggi sta meglio. Contattata da "Oggi" per un'intervista la cantante, ex talento di "Amici" chiarisce la dinamica dei fatti precisando soprattutto di non essere ubriaca alla guida, come alcune fonti hanno diffuso: Non ero ubriaca, avevo bevuto solo un bicchiere di birra. Mi ha protetto Santa Rosalia dal cielo. Ricordo perfettamente tutti i dettagli dell’incidente: l’arrivo dei soccorsi, le voci. Sono rimasta sempre vigile. Come avrei potuto ricordare questi fatti se non fossi stata lucida? Loredana ricorda tutto, e si sente graziata e protetta da Santa Rosalia. La giovane racconta dello schianto avvenuto il 4 settembre scorso: Ho rallentato ulteriormente perché dopo un lungo rettilineo c’è una curva pericolosa. A un tratto, però, è sbucata un’automobile con gli abbaglianti che mi è quasi venuta addosso. Ho frenato immediatamente, ma l’auto, a causa dell’aquaplaning, ha cominciato a sbandare e mi ha catapultato fuori strada. La dinamica dell'incidente è chiara, a quanto pare Loredana non ha nessuna colpa. La cantante è molto credente ed è certa che la Santa protettrice di quel giorno abbia protetto e preservato la sua vita dal peggio:
La cantante sta finalmente meglio dopo l’incidente del 4 settembre scorso. Precisa che non era ubriaca alla guida al momento dell’impatto, e si sente miracolata da Santa Rosalia.
Oggi si conclude il trono de L'amore non ha età. Leonardo Greco sceglie Diletta Pagliano e Bubi disperata a Uomini e Donne accusa il tronista di averla usata. Anche durante l'ultima puntata, la 40enne si scaglia contro la sua dolce metà, colpevole di averle preferito un'altra corteggiatrice molto più giovane di lei. Nonostante il tentativo di rovinare la puntata finale, Leonardo Greco non si lascia intimorire e chiama al suo fianco quella che sarà la sua scelta. Diletta fa il suo ingresso alla corte di Maria De Filippi. Il pubblico di Uomini e Donne è in silenzio complice di un momento romantico. Leonardo inizia a enumerare i difetti della corteggiatrice dovuti soprattutto alla sua giovane età ma poi si lascia andare, la guarda negli occhi e non riesce più a nascondere i suoi reali sentimenti: "La cosa che mi è rimasta veramente impressa è stata la domanda che mi hai fatto in quell'esterna del cinema: tu sarai mio vero? Io all'epoca non ti dissi nulla. Oggi ti posso rispondere. Se tu lo vuoi da oggi sono tuo". Diletta Pagliano ha un minuto a disposizione per rispondere a Leonardo Greco.La giovane corteggiatrice, all'inizio, tenta di trattenersi ma la piccola vendetta d'amore dura poco perché, quando mancano ancora trenta secondi, lei gli prende le mani e, quasi in lacrime, lo stringe a se, baciandolo appassionatamente.
Diletta Pagliano è la scelta di Leonardo Greco, il tronista lascia Bubi per andare incontro al suo futuro e all’amore che finalmente gli sorride a Uomini e Donne.
Sulla scia dell’enorme successo di “Cattivissimo me 2”, diretto da Chris Renaud e Pierre Coffin, che ha incassato quasi 990 milioni di dollari in tutto il mondo. Di chi è il merito di tanto clamore? Ovviamente la storia è avvincente, il protagonista, l’ex criminale Gru, è uno sballo, ma la vera perla sono i Minions, gli esserini gialli amatissimo dai più piccoli, ma anche dagli adulti. Fanno tenerezza, li vorremmo a casa nostra, con quel modo di parlare strampalato e convertitisi dal male al bene nel nuovo episodio. Ebbene, se diamo un’occhiata ad altri famosissimi film d’animazione, ci renderemo conto che in alcuni casi, i comprimari, proprio come i Minions, hanno avuto, col tempo, molto più successo dei protagonisti del film in questione, ritagliandosi anche degli spin-off, cioè film dedicati solamente a loro, diventando quindi da “spalla” a star assoluta. Scopriamone alcuni insieme: I Sette Nani Sono i veri protagonisti del primo film animato della Disney, “Biancaneve e i Sette Nani”, uscito nel lontano 1937. Ad ognuno dei quali fu dato un nome e dei tratti caratteriali distintivi e sono: Brontolo (Grumpy), dall’ aspetto scontroso e irascibile; Cucciolo (Dopey), l'unico nano che non parla, il più pasticcione del gruppo; Dotto (Doc) il più saggio di tutti; Eolo (Sneezy) il nano caratterizzato dalla sua allergia che genera uno starnuto capace di spazzare via oggetti e persone; Gongolo (Happy) caratterizzato da un'innata allegria; Mammolo (Bashful): ha un'estrema timidezza ed è anche molto pauroso e infine Pisolo (Sleepy), il nano dormiglione. Timon e Pumba Sono i due comprimari nel film d'animazione della Disney “Il Re leone”. Si tratta di un piccolo suricato ed un grosso facocero. Il loro motto è la famosa frase africana Hakuna Matata, che significa "senza pensieri". Diventano più famosi grazie alla loro serie animata e al terzo lungometraggio d'animazione. Timon Il cervello del duo, sebbene non sia brillante come vorrebbe far credere, ha un carattere egoista e spensierato, ma ha un cuore buono. Pumbaa è, invece, dotato di un carattere gentile e mansueto. Si preoccupa profondamente per i suoi amici ed è molto protettivo verso Timon. La coppia ha avuto un successo clamoroso anche nel mondo del merchandising legato ai film. Scrat E’ senza alcun dubbio il personaggio più amato de “L‘era glaciale”, “L'era glaciale 2 – Il disgelo”, “L'era glaciale 3 – L'alba dei dinosauri” e “L'era glaciale 4 – Continenti alla deriva”. È un piccolo animale dai denti a sciabola, a metà tra uno scoiattolo e un topo, rappresentato principalmente attraverso la sua attività di raccogliere e immagazzinare ghiande, che diventa una lacerante ossessione. Il nome non è mai pronunciato durante alcuna pellicola, ma è stato dato nel corso del secondo episodio della saga. Le sue avventure s’intrecciano e scorrono parallele alla storia principale. È stato anche protagonista di due cortometraggi: “Gone Nutty” e “Una ghianda è per sempre” Crudelia De Mon
I Minions di “Cattivissimo me 2” ne sono la dimostrazione più clamorosa: i comprimari dei film d’animazione – in alcuni casi – diventano le star assolute, oscurando il protagonista. Scopriamo i più famosi.
È Massimo Adriatici, assessore leghista alla Sicurezza del Comune di Voghera, l'uomo che nella notte di ieri ha sparato e ucciso un uomo di 39 anni dopo una lite in piazza Meardi. Adriatici, avvocato che da ottobre 2020 ricopre il ruolo di assessore nella giunta di centrodestra guidata dal sindaco Paola Garlaschelli, è stato arrestato e si trova adesso agli arresti domiciliari. Come riportato già in un primo momento, sembra che la pistola calibro 22 con cui Adriatici ha sparato al 39enne fosse da lui regolarmente detenuta. Sono in corso le indagini dei carabinieri per cercare di chiarire cosa sia accaduto attorno alle 22 di ieri nella piazza poco distante dal centro della cittadina in provincia di Pavia. Da una prima ricostruzione sembra che tra Adriatici e la vittima, il cittadino marocchino Youns El Boussettaoui, sia scoppiata una lite. Al culmine della discussione dalla pistola dell'assessore, per cause da accertare, sarebbe partito un colpo che ha raggiunto il 39enne al torace: l'uomo è morto poco dopo il suo arrivo in ospedale, dove era stato trasportato in codice giallo. Massimo Adriatici è avvocato titolare di uno studio legale dal 2011 a Voghera. Tra le sue esperienze lavorative figurano anche quella di ufficiale di polizia giudiziaria con qualifica di sovrintendente, addetto al settore anticrimine e misure di prevenzione, svolto dal 1995 al gennaio del 2011. Dal 2006 è docente di diritto penale e di diritto processuale penale alla scuola di Allievi Agenti della Polizia di Stato di Alessandria. Nell’anno accademico 2006/2007 si è laureato in giurisprudenza con 110 e lode all’Università degli studi del Piemonte Orientale nella sede di Alessandria.
Massimo Adriatici, assessore leghista alla Sicurezza del Comune di Voghera, è stato arrestato e si trova ai domiciliari. È lui l’uomo che nella notte di ieri ha sparato e ucciso un uomo di 39 anni di origini marocchine dopo una lite in piazza Meardi. Adriatici, di professione avvocato, ricopre il ruolo di assessore nella giunta di centrodestra guidata dal sindaco Paola Garlaschelli. Sulla vicenda indagano i carabinieri.
La procura di Genova non si fida dei conti, in rosso, della Lega Nord e chiede perciò al tribunale di sequestrare i quasi 49 milioni di cui nel luglio scorso aveva ordinato la confisca diretta per i rimborsi elettorali relativi al periodo 2008-2010 con rendiconti irregolari presentati in Parlamento per ottenere fondi pubblici indebitamente. La richiesta arriva per il timore che quella cifra non venga mai versata, motivo per cui chiedono il sequestro cautelativo e il blocco dei conti bancari prima della sentenza della Cassazione sul processo che ha visto la condanna di Umberto Bossi e dell’ex tesoriere Francesco Belsito. I giudici del tribunale di Genova si esprimeranno a breve sulla richiesta della procura, ma la situazione per la Lega è già complicata: nel 2016 il partito guidato da Matteo Salvini ha chiuso con un bilancio in rosso per un milione di euro. La confisca potrebbe comunque non essere immediatamente esecutiva, trattandosi di una sentenza in primo grado, ma se anche dovesse essere ritardata prima o poi colpirà comunque la Lega. La procura di Genova ha chiesto comunque di anticipare il sequestro e nel caso in cui non ci siano soldi sui conti potrebbe bloccare i patrimoni immobiliari. Secondo quanto scrive Repubblica, nei depositi bancari del Carroccio ci sarebbero non più di 350mila euro. A queste condizioni sarebbero a rischio non solo i finanziamenti per la prossima campagna elettorale, ma anche i raduni come quello tradizionale di Pontida. Dal sequestro dei conti correnti verrebbe comunque esclusa la somma destinata agli stipendi dei 24 dipendenti rimasti.
La procura di Genova ha chiesto al tribunale di sequestrare immediatamente i quasi 49 milioni di euro che la Lega è stata condannata a pagare per la vicenda riguardante i rimborsi elettorali irregolari. A rischio i conti del Carroccio e il suo patrimonio immobiliare.
Sono state svelate oggi le nomination per i prossimi MTV Awards 2016 che si terranno anche quest'anno al Parco delle Cascine di Firenze domenica 19 giugno che quest'anno sarà presentato da Francesco Mandelli. Il meglio degli artisti nazionali e internazionali si contendono la vittoria nelle categorie: Best Italian Band, Best Italian Male, Best Italian Female, Best International Band, Best International Male, Best International Female, Best Look, Best Tormentone, Webstar, Best Artist From The World, Best Fan, Air Action Vigorsol Best Fresh Video, Best New Artist, Nickelodeon SlimeFest Award, Paramount Channel Best Movie, Best MTV New Generation. I fan potranno votare i propri artisti preferiti a partire dalle 15 di lunedì 9 maggio con una votazione a parte, il giorno della diretta, per la categoria Best Performance. Tra gli artisti nominati ci sono Marco Mengoni, Modà, The Kolors, Alessandra Amoroso, Annalisa, Alessio Bernabei, Francesca Michielin, ma anche Adele, Justin Bieber, Beyoncé, Lady Gaga, Ariana Grande, One Direction e 5 Seconds of Summer. Best Italian Band Benji & Fede Modà The Kolors Urban Strangers Best Italian Male Alessio Bernabei Lorenzo Fragola Marco Mengoni Tiziano Ferro Best Italian Female Alessandra Amoroso Annalisa Emma Marrone Francesca Michielin
Sono state svelate le nomination per i prossimi MTV Awards 2016 che si terranno a Firenze e saranno condotti da Francesco Mandelli: tra gli artisti nominati Marco Mengoni, The Kolors, Modà, Alessandra Amoroso ma anche Adele, Justin Bieber e Beyoncé.
Scoppia l’ennesimo caso nella Casa del Grande Fratello 2018 e anche questa volta a farne le spese è Filippo Contri. Il concorrente è stato ripreso dalle telecamere e mandato in onda mentre conversava con i suoi compagni di gioco in giardino. Il punto focale della discussione si sposta sul fascismo, con le telecamere che continuano a inquadrarlo ancora per qualche minuto. Filippo elogia alcune delle riforme introdotte all’epoca di Benito Mussolini e dice: “Poi le materie classiche, noi ci differenziamo dal resto del mondo perché abbiamo una scuola che veramente, grazie al fascismo, una delle cose che ha portato il fascismo. Che è stata proprio la cosa dello studio, la scuola, il piano gentile. Addirittura Mussolini cambiò questo piano scolastico, questa riforma scolastica, però per dirti quanto era importante, lui cambiò questa riforma scolastica, perché era troppo classica”. Compreso l’argomento della discussione, dalla regia cambiano immediatamente inquadratura ma le frasi di Filippo sono già state isolate e immesse in rete. Contri aveva rischiato grosso già qualche settimana fa quando si era lanciato in una discussione in cui si diceva a favore del taglio di orecchie e coda ad alcune razze di cani. Aveva perfino aggiunto di credere nei “metodi di educazione classici” che prevedono perfino l’utilizzo delle maniere forti. In quell’occasione il pubblico chiese a gran voce la sua squalifica, obbligando la conduttrice Barbara D’Urso a intervenire in diretta, stigmatizzando pubblicamente l’atteggiamento del concorrente.
Filippo Contri viene inquadrato mentre loda il fascismo durante una discussione avvenuta nella Casa del Grande Fratello 2018. Dalla regia, prevedendo lo scoppio dell’ennesimo caso in rete, staccano l’inquadratura. Troppo tardi, però: il filmato finisce sui social network e l’ex concorrente del reality diventa nuovamente protagonista di un ciclone.
Si è svolta questa mattina davanti alla Corte di Assise d’appello di Taranto l’ultima udienza del processo di secondo grado per l’omicidio di Sarah Scazzi, la 15enne di Avetrana uccisa e gettata in un pozzo il 26 agosto 2010. Ha preso la parola, in sede di replica, uno degli avvocati di Sabrina Misseri, Nicola Marseglia, che assiste la giovane imputata insieme a Franco Coppi. “Il procuratore generale dice che noi gridiamo al complotto. Questo è risibile. Io ho sempre sostenuto che Sabrina è vittima di un insopportabile pregiudizio”, ha detto Marseglia intervenendo in difesa di Sabrina Misseri. “Dobbiamo avere l’onestà intellettuale di ammettere – ha aggiunto il legale – che c’è la percezione di un’idea prima degli inquirenti, poi diventata collettiva, che sia andata in un certo modo. Quello che fa trasecolare la difesa è l’idea nel 2015 che si possano superare regole di civiltà giuridica, perché l’imputato deve essere giudicato prima, tanto il padre chi lo crede”.
Stamane l’ultima udienza del processo davanti alla Corte di Appello di Taranto per l’omicidio di Sarah Scazzi, la 15enne uccisa nel 2010 ad Avetrana. La Corte è in camera di consiglio per il verdetto.
La famiglia di Jody Scheckter piange la scomparsa di Ila, figlia dell'ex pilota Ferrari e campione del mondo di Formula 1 nel 1979: la ragazza, 21 anni, è stata trovata senza vita nel proprio letto. A renderlo noto è un comunicato della famiglia che ha specificato come, negli ultimi mesi, la donna avesse "sofferto di epilessia che le aveva causato ansia e paura delle convulsioni"; ancora da chiarire le cause del decesso ma a causare la morte della giovane sia stata una overdose accidentale. Una tragedia che ha toccato profondamente la famiglia dell'ex pilota: alla ragazza, quinta dei sei figli del pilota sudafricano, era stato diagnosticato due anni fa un tumore al cervello e successivamente, proprio in seguito alla malattia, era stata sottoposta ad importanti interventi chirurgici. A settembre aveva deciso di presenziare insieme ai suoi genitori ed al resto della famiglia all'evento celebrativo organizzato dalla Formula 1 a Monza, in occasione del Gran Premio d’Italia, per festeggiare la ricorrenza dei 40 anni dal titolo mondiale conquistato dal padre. Questa occasione, viene scritto ancora nel comunicato, "è stata l’ultima volta che tutta la famiglia si è ritrovata unita ed insieme ha celebrato questo traguardo".
Ila, figlia del pilota sudafricano e campione del mondo di Formula 1 nel 1979, è stata trovata senza vita nel proprio letto. Ancora da chiarire le cause del decesso, ma a far perdere la vita alla giovane ragazza potrebbe essere sta una overdose accidentale.
L'art director e illustratore francese David Troquier, aka Troqman, ha un impressionante senso dell'umorismo: egli crea scarabocchi divertenti e li colloca strategicamente nell'ambiente circostante per creare nuovi livelli di significato.
David Troquier, aka Troqman, è un artista francese che ama far interagire i suoi disegni con l’ambiente circostante.
Con oltre 100 resort alle Maldive , ville sull'acqua, centri termali di ispirazione asiatica, e strutture da cui osservare i delfini e persino fare lezioni di yoga aeree, può essere difficile scegliere la propria destinazione preferita tra un'isola idilliaca e un'isola privata. Il prossimo inverno, tuttavia, ci sarà un posto alle Maldive che sarà diverso da qualsiasi altra cosa nell'Oceano Indiano: il Conrad Maldives Rangali Island accoglierà i propri ospiti nella prima residenza sottomarina del mondo che aprirà nel novembre 2018 con il nome di Muraka. “Muraka" significa “corallo” nella lingua nativa di Dhivehi. Il nome fa riferimento proprio alla capacità della villa di integrarsi nel paesaggio naturale dell'Oceano Indiano. La villa è posizionata a cinque metri sotto l'Oceano Indiano con una camera da letto sottomarina appositamente progettata, il bagno e un'ampia zona giorno, tutto al di sotto delle onde del mare. Collegata al piano superiore da una scala a chiocciola,, la zona in superficie invece comprende una sala da pranzo, un salotto per l'intrattenimento e un altro spazio dove dormire. L'esperienza MURAKA viene completata da un servizio di maggiordomi a completa disposizione h 24/7. Già esiste qualche precedente di struttura sottomarina ma il Conrad Maldives Rangali Island porta l'esperienza del sonno sott'acqua a un livello completamente nuovo. Muraka è una villa sottomarina a due piani che ha richiesto un investimento di 15 milioni di dollari per offrire agli ospiti un'esperienza "intima e coinvolgente di uno degli ambienti marini più mozzafiato della Terra". Nella residenza, oltre la zona notte e giorno, c'è una palestra, un bar, una piscina a sfioro, un alloggio per il maggiordomo, una vasca con vista sull'oceano e, soprattutto, la camera da letto sott'acqua con vista impareggiabile sull'oceano. Muraka è stato dagli specialisti di design subacqueo MJ Murphy Ltd. e può ospitare fino a nove persone. Muraka è la seconda avventura sottomarina del Conrad Hotels & Resorts, dopo la realizzazione del primo ristorante subacqueo del mondo Ithaa, che è stato aperto nella stessa località tredici anni fa. Proprio il successo duraturo di Ithaa è stato un suggerimento per la costruzione di The Muraka. La villa è progettata in stile simile al ristorante subacqueo, con una cupola in acrilico curvo che vanta viste panoramiche a 180 gradi della vita marina circostante. Sviluppato come Ithaa da MJ Murphy Ltd, società con sede in Nuova Zelanda specializzata in tecnologia dell'acquario, Muraka occuperà un sito con una limitata diffusione di coralli vivi per mitigare il suo impatto ambientale. Due biologi marini sorveglieranno il progetto di trapianto dei coralli allo scopo di creare una specie di barriera corallina intorno alla villa per incoraggiare lo sviluppo di un ecosistema che attirerà i pesci.
Immersa a cinque metri sotto le onde dell’Oceano, la villa MURAKA del Conrad Maldives Rangali Island alle Maldive è la prima struttura alberghiera al mondo ad offrire una vita integrata sopra e sotto l’acqua.
Le vacanze sono finite, ma non per tutti (pochi fortunati)! E si sa, settembre è il mese migliore per viaggiare: le tariffe aeree e degli alberghi sono inferiori, le spiagge e i lidi non sono super affollati, il clima è più fresco, insomma la vacanza ideale. E perché accontentarsi del soliio albergo tradizionale o del villaggio turistico di massa quando nel mondo aprono sempre più strutture attente ai dettagli e allo stile. Sono gli hotel di design in giro per il mondo, per chi non può rinunciare al design, all'arte e alla qualità anche in vacanza. I primi hotel di design sono nati negli anni ottanta, quando Ian Schrager ha aperto il punto di riferimento Morgans Hotel e il Royalton Hotel, entrambi a New York. Da qui hanno iniziato a diffondersi nelle più grandi città del paese, Los Angeles, San Francisco. Il termine è stato infatti coniato negli Stati Uniti per indicare dei piccoli hotel di lusso, con un ambiente non convenzionale e intimo, che offrono alloggi chic e intimi per ospiti più interessati ad un ambiente raccolto e rilassante più che al ronzio delle hall sociale o ai bar austeri del Four Seasons e Fairmonts. Ora, più di tre decenni più tardi, il termine "design hotel" è conosciuto da tutti e individua una nuova tendenza di qualità nel viaggiare.
Per chi non vuole ancora rinunciare alle vacanze, da oasi urbane a rifugi nel deserto, ecco il meglio degli hotel di design nel mondo.
In esclusiva per Fanpage e YouMedia il video di "Busy Line" dei Tintinette Swing Orchestra, il progetto, che unisce musica e teatro in un'unica forma espressiva, voluto dall'attrice e performer casertana Annamaria Tammaro. Riprendere vecchi brani brani e aggiungerne dei nuovi cercando di creare un'atmosfera retrò, data anche da abiti vintage e sonorità swing, appunto, anni '30 e '40, ma senza perdere una vena punk. Il brano da cui è tratto il video è un vecchio successo della cantante jazz Rose Murphy, che, però, non è incluso nell'album fisico uscito il 23 gennaio "Amore è resistenza… Resistenza è amore" (Freakhouse Records) distribuito digitalmente da The Orchid. Il gruppo è formato da Miss Annette (voce/kazoo), Mr Johnny (ukulele/stomp box/voce) e Mr Gero (contrabbasso/voce) "tre musicisti degenerati, accompagnano tra parole e swing, una notte rubata al dolore della guerra, di questa ‘nostra guerra', oggi come ieri…". La band ha cominciato a farsi conoscere in giro per l'Italia grazie a una serie di concerti in giro per l'Italia, che sono sfociati anche nella partecipazione a festival come "Ludwigsburger Schlossfestspiele" in Germania, "Effetti di Movimento" a Roma, "Una Marina di Libri" a Palermo, "Valdemone festival degli artisti di strada" a Pollina, "Cast fest" in Puglia. Credits Produced by REVERSE URBAN CULTURE Cast: GIULIO URSO – PROVVIDENZA TESAURO Screenwriter/ Director: ANDREA CATTANO Scenographer: CLAUDIO MANNOIA – RACHELE MELIADO Assistant scenographer: NATALE SANSONE – FRANCESCA FIORE – FRANCESCA SAPIA – VALENTINA CIRAMI – GIULIANA RANDO – VALERIA CURCIO
Unire teatro e musica, con un occhio allo swing degli anni ’30 e ’40, ma con una vena punk che rende il tutto attuale. Ecco da cosa nasce il progetto Tintinette Swing Orchestra, di cui, a partire da oggi Fanpage vi mostrerà il primo video in esclusiva.
Anche gli uomini possono ammalarsi di cancro al seno, come dimostra la storia di Peter Bagnall. L'uomo ha sviluppato un tumore al seno che lo ha portato a dover affrontare due mastectomie, una per l'asportazione del tumore e l'altra per avere un corpo omogeneo. Ma vediamo insieme come riconoscere il tumore al seno negli uomini. Non è solo una malattia femminile. Siamo abituati a pensare che il tumore alla mammella sia una malattia femminile, ma ci sbagliamo poiché può infatti svilupparsi anche nei maschi. Questo perché anche nell'uomo sono presenti quantità di tessuto mammario che possono mutare e dare il via alla formazione del cancro. Sintomi della malattia. Come nella donna, il tumore al seno nell'uomo è riconoscibile dai noduli che possono formarsi nella mammella e che possono sentirsi al tatto o sono addirittura visibili, ma anche da cambiamenti della pelle, che potrebbe arrossarsi, o del capezzolo, che potrebbe ritrarsi e far fuoriuscire del liquido. Diagnosi e cura. La diagnosi è possibile grazie ad ecografia e mammografia o analisi del liquido che in alcuni casi fuoriesce dal capezzolo dell'uomo e ha il compito di definire lo stadio della malattia, quindi quanto il tumore si sia diffuso. Quanto alla cura, la chirurgia è la principale scelta anche per l'uomo che implica di solito la mastectomia che rimuove tutto il tessuto mammario. Radioterapia e chemioterapia vengono poi prescritte a seconda dei casi. Gli uomini più a rischio. Gli esperti spiegano che gli uomini più a rischio sono quelli portatori di mutazioni del gene BRCA2, cosi come i soggetti con parenti stretti che hanno sofferto di questa malattia. Altri fattori di rischio sono eventuali cure ormonali per curare il tumore alla prostata, obesità e abuso di alcol. La diffusione della malattia. Questa neoplasia è particolarmente diffusa tra le donne ed è molto rara nell'uomo, stiamo parlando dello 0,5-1% dei casi e l'età più a rischio è tra i 60 e i 70 anni.
Il tumore al seno può colpire anche gli uomini, come dimostra la difficile storia di Peter Bagnall, britannico di 56 anni che ha raccontato il suo calvario alla Bbc. Ma vediamo insieme quali sono le caratteristiche del tumore al seno negli uomini, quali siano i sintomi, la diagnosi e la cura di questa malattia.
Sarah Nile è una donna con una doppia personalità. C’è la ragazza mondana e disinibita che ama andare alle feste , scatenarsi e farsi fotografare senza veli per riviste per uomini come Playboy. Poi c’è la Sarah sensibile pittrice amante di Klimt, una ragazza che sogna di diventare un artista. La vera Sarah non è nessuna delle due, ma la felice fusione di due anime contrastanti. Per Sarah dall’uscita dalla casa del GF non c’è stato un minuto di pausa. Sarah Nile nuda su Playboy, poi il calendario mitici 80 con Flo Marincea e tante altre proposte, con nel cuore Veronica Ciardi, inquilina della casa con la quale ha avuto una discussa love story. Sarah ha detto la sua sul Grande Fratello 11 e i concorrenti. "E' un GF di belli. Esteticamente trovo che i concorrenti siano tutti o quasi molto belli. E io sono un'amate del bello. Quando ero io nella Casa oltre a Veronica, Mara e forse Carmen non c'erano grandi bellezze". Sarah coltiva ambizioni sia legate alla pittura, infatti desidererebbe aprire una galleria in cui esporre tutte le sue opere, e lavorare in TV in un programma vivace e giovane come Le Iene.
L’ex concorrente del Grande Fratello, Sarah Nile parla della nuova edizione del reality show e dei suoi progetti futuri.
Vi avevamo annunciato la scorsa settimana che dopo l'eliminazione di Morgan dalla prossima edizione del Festival di Sanremo avevano iniziato a rincorrersi i primi nomi di papabili sostituti dell'ex-Bluvertigo alla kermesse canora. Tra questi era spuntato anche quello di Alessandra Amoroso, vincitrice di Amici edizione 2009. Ora, però, i vertici del Festival di Sanremo comunicano che nonostante l'eliminazione di Morgan sia stata confermata, non vi sarà nessuno a sostituirlo, anche perchè nessun altro potrebbe interpretare il brano che Morgan aveva intenzione di presentare. Alessandra Amoroso, però, ci sarà comunque a Sanremo. La giovane cantante salentina, infatti, si esibirà proprio insieme a Valerio Scanu, altro ex di Amici 2009 nella serata sanremese dedicata ai duetti. I due interpreteranno Per Tutte Le Volte Che, canzone scritta per Valerio Scanu da Pierdavide Carone, protagonista di questa edizione di Amici a sua volta. Per quanto riguarda gli ospiti internazionali sembra che sia confermata soltanto la presenza di Tokio Hotel e Susan Boyle: niente più notizie su Robbie Williams, Lady Gaga e Peter Gabriel che quindi sicuramente non si presenteranno affatto al festival. Sono in corso le trattative da parte della RAI per poter avere la prese nza dell'ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton, che però avrebbe chiesto 500 mila euro di compenso e che rimane comunque molto in forse. Insomma mancano pochi giorni prima dell'inizio della kermesse della musica italiana per eccellenza e ancora non vi sono molte certezze ma solo tante, forse troppe, polemiche.
Alessandra Amoroso e Valerio Scanu si esibiranno insieme in un duetto a Sanremo. Intanto vengono smentite le voci di possibili esibizioni da parte di Lady Gaga e Robbie Williams.
Prepariamoci ad una nuova e devastante invasione alinea firmata da Roland Emmerich. “Independence Day: Rigenerazione”, infatti, arriverà nelle nostre sale a partire dal prossimo 8 settembre. La pellicola è il sequel del blockbuster “Independence Day”, del 1996, e nel corso degli anni, il titolo è cambiato varie volte, fino ad arrivare a quello di “Independence Day 4-Ever: Part I”, diventato poi “Independence Day – Resurgence”, tradotto, quindi in “Independence Day: Rigenerazione”. Il film si svolge 20 anni dopo la prima invasione degli alieni. Il nostro Pianeta ha sfruttato la tecnologia degli extraterrestri per sviluppare nuove forme di difesa, ma una nuova minaccia, ancora più potente della prima, sta per abbattersi con una forza devastante. La sceneggiatura è stata scritta dal regista con Dean Devlin, James A. Woods, Nicholas Wright, James Vanderbilt e, come molti di voi già sapranno, nel cast non ci sarà Will Smith, ma vecchie e nuove glorie come Liam Hemsworth, Bill Pullman, Jeff Goldblum, Jessie Usher, Charlotte Gainsbourg, Brent Spiner e tante altre star. Il film è uscito in USA, e in altri paesi, il 24 giugno scorso e, partendo da un budget di 200 milioni di dollari, ne ha già incassati 360.913.337. Emmerich, poche settimane fa, ha dichiarato ad Empire che ha già in mente il progetto di “Independence Day 3”, qualora il sequel avesse avuto il successo sperato. Beh, è decisamente sulla buona strada. L’umanità ha sempre saputo che sarebbero tornati. Infatti, a 20 anni di distanza dal primo attacco, gli alieni sono tornati sul nostro pianeta. Adesso, però, grazie all’utilizzo di tecnologia aliena, le nazioni della terra si sono unite nel creare un programma di protezione globale, anche se nulla ci potrà preparare ad un attacco alieno senza precedenti. Solo la genialità di un piccolo gruppo di uomini e donne salverà il mondo dell’estinzione. Il cast completo del film è composto da: Liam Hemsworth (Jake Morrison), Bill Pullman (Thomas J. Whitmore), Jeff Goldblum (David Levinson), Jessie Usher (Dylan Dubrow-Hiller), Maika Monroe (Patricia Whitmore), Sela Ward (presidente Lanford), Charlotte Gainsbourg (dottoressa Catherine Marceaux), Joey King (Sam), Judd Hirsch (Julius Levinson), Vivica A. Fox (Jasmine), William Fichtner (generale Adams), Robert Loggia (Geneale Grey), Brent Spiner (dott. Brakish Okun), DeObia Oparei (Dikembe), Gbenga Akinnagbe (agente Travis) e Samantha Logan (Anissa). 1. Il budget di questo sequel è stato di 200 milioni di dollari, 125 in più del primo film del 1996, che incassò 817.400.000 dollari, rivelandosi la pellicola di maggiore incasso dell’anno. Staremo a vedere se questo secondo film riuscirà a superarlo. 2. Will Smith doveva riprendere il ruolo del Capitano Steven Hiller, ma lo stesso Emmerich, in un’intervista, ha affermato che l’attore era “troppo caro”. La Fox, infatti, ha rifiutato la richiesta dell’attore di 50 milioni di dollari per due sequel. 3. Gli attori che sono già stati nel primo film e che riprenderanno i propri ruoli in questo sequel sono: Jeff Goldblum, Judd Hirsch, Bill Pullman, Brent Spiner, Vivica A. Fox, John Storey e Robert Loggia. 4. “Independence Day: Rigenerazione” è dedicato alla memoria dell’attore Robert Loggia, apparso nei due film nella parte del Generale Grey. Loggia, infatti, è venuto a mancare il 4 dicembre 2015, a 85 anni. 5. Nel cast, doveva esserci anche Susan Sarandon (probabilmente nei panni del Presidente Elizabeth Lanford) ma, l’attrice, quando ha letto la sceneggiatura l’ha trovata “incomprensibile e non interessante”.
L’8 settembre sbarca al cinema questo attesissimo sequel del blockbuster del 1996. Ambientato 20 anni dopo la prima invasione degli alieni, ora il nostro pianeta ha sfruttato la tecnologia degli alieni per sviluppare nuove forme di difesa, ma una nuova e più potente minaccia sta per abbattersi con una forza devastante. Nel cast ci saranno vecchie e nuove glorie, tra cui Liam Hemsworth, Bill Pullman, Jeff Goldblum, Charlotte Gainsbourg e Brent Spiner.
Un uomo di 38 anni, Leonardo Lui, è morto nella notte tra sabato 25 e domenica 26 settembre a Milano in un tragico incidente stradale. Leonardo era in sella alla sua moto quando, tra via Cusago e la rotonda di via Settimo Milanese, alla periferia del capoluogo lombardo, ha perso per cause da accertare il controllo della sua due ruote. La moto è finita contro un palo e il 38enne è stato sbalzato violentemente sull'asfalto. Sul posto sono intervenute un'ambulanza e un'automedica dell'Azienda regionale emergenza urgenza ma per il 38enne non c'è stato purtroppo niente da fare: al momento dell'arrivo dei soccorritori del 118 il motociclista era già morto a causa dei gravi traumi riportati. I rilievi dell'incidente, avvenuto poco dopo le 3 del mattino, sono stati affidati alla polizia locale che dovrà accertare l'esatta dinamica e chiarire se vi siano altri veicoli coinvolti nell'episodio. La salma del 38enne è stata portata in obitorio e sarà presto a disposizione della famiglia per i funerali, la cui data però non è stata ancora fissata.
Lutto ad Abbiategrasso, alle porte di Milano, per la scomparsa del 38enne Leonardo Lui, morto in un incidente stradale avvenuto nella notte tra sabato e domenica a Milano. Leonardo era in sella alla sua moto quando per cause da accertare ha perso il controllo del mezzo, finendo contro un palo. Inutili i soccorsi.
Durante il processo può capitare Per trovare una soluzione (concreta) a queste questioni è stato creato un istituto giuridico denominato "cessione della materia del contendere". La giurisprudenza (Cass. civ. sez. III del 7 novembre 2019 n. 28622) ha anche fornito una descrizione o definizione della cessata materia del contendere. La cessazione della materia del contendere presuppone che le parti si diano reciprocamente atto del sopravvenuto mutamento della situazione sostanziale dedotta in giudizio e sottopongano al giudice conclusioni conformi in tal senso, ovvero, che in mancanza di tale accordo, l'allegazione di un fatto sopravvenuto, assunto come idoneo a determinare la cessazione della materia del contendere da una sola parte" sia "valutata dal giudice, il quale, qualora ritenga che tale fatto abbia determinato il soddisfacimento del diritto azionato, e quindi il difetto di interesse ad agire, lo dichiara, regolando le spese giudiziali alla luce del sostanziale riconoscimento di una soccombenza; qualora, invece, ritenga che il fatto in questione abbia determinato il riconoscimento dell'inesistenza del diritto azionato, pronuncia sul merito dell'azione, dichiarandone l'infondatezza, e statuisce sulle spese secondo le regole generali. (Cass. civ. sez. III del 7 novembre 2019 n. 28622) La cessazione della materia del contendere – costituisce una ipotesi di estinzione del processo, creata dalla prassi giurisprudenziale ed applicata in ogni fase e grado del giudizio, da pronunciare con sentenza, d'ufficio o su istanza di parte, ogniqualvolta in cui non si può definire il giudizio per rinuncia agli atti o per rinuncia alla pretesa sostanziale, ma è venuto meno l'interesse delle parti alla naturale definizione del giudizio. Quindi, la cessata materia del contendere La cessata materia del contendere viene pronunciata con sentenza (sulla medesima si applica l'imposta del registro) ecco perché in situazioni simili si preferisce far estinguere il processo per la mancata presentazione delle parti in udienza (309 cpc).
La Cassazione del 31.8.2015 n. 17312 ha stabilito che la sentenza di cessazione della materia del contendere o la valutazione di soccombenza virtuale per la liquidazione delle spese di lite non sono idonee ad acquistare autorità di giudicato sul merito delle questioni che erano oggetto della controversia, né in ogni caso precludono la riproposizione delle medesime questioni in un diverso giudizio.
Oggi è il giorno in cui i fan di Justin Bieber si interrogheranno sul testo di uno dei pezzi più maturi della popstar americana. "Heartbreaker" (che potete ascoltare qua e che a poche ore dall'uscita è già primo su iTunes) è l'attesissimo ultimo singolo del cantante che per l'occasione molla il pop (con sfumature dance) di "Believe" per gettarsi più convintamente nell'R&B spaccacuore. Una scelta che probabilmente pagherà e che servirà a scrollargli da dosso quell'etichetta "teen" che lo ha caratterizzato fino ad ora. Là dove non poterono le continue risse e le notti bravi, forse riuscirà un pezzo al quale, se non sapeste che è di Bieber (cosa fanno i pregiudizi negativi), anche i più critici darebbero qualche stellina in più. Stelline che non hanno bisogno di dargli le fan che dalle parole e dalle canzoni di Bieber pendono, come è giusto che sia quando si è ragazzi. La canzone, poi, si presta al gioco e così Bieber canta di un amore distrutto e della tristezza di un ragazzo che non vuole rassegnarsi all'idea di aver perso la donna che ama (sì, ok, non è un ritrovato di fantasia, lo ammettiamo). La canzone mette subito in chiaro le cose fin dalle prime parole: "Girl you don't know how I feel (how I really feel) Since you been away, oh baby" per poi raggiungere l'apice nel ritornello che riprende il titolo del brano: "Don't tell me you're my heartbreaker, ‘Cause girl my heart is breaking". L'andamento R&B dà quel tocco di sentimento in più che non sempre il pop riesce a dare. Ma la questione che in molti si pongono, ora, è quella di capire a chi è dedicata questa canzone. La speculazione più semplice è che l'oggetto del desiderio sia Selena Gomez, storica fidanzata del cantante. Vero? Falso? Per ora Bieber non si è ancora espresso, ma come molti sanno le canzoni, anche quelle più personale, hanno spesso un portato generale. Quindi che sia Selena o meno, in tanti potranno ritrovarsi nelle parole di questo ragazzo che, probabilmente, vuole ricominciare a far parlare di sé non più solo per le sue bravate notturne ma per la qualità della sua musica, anche perché come ricordava l'amica Miley Cyrus, non tutti sanno che il ragazzo "può suonare la batteria, la chitarra e cantare". Insomma un musicista completo che, però, ha bisogno di cominciare a crescere, mantenendo la sua innocenza ma spostandosi anche su sonorità che, come ha dimostrato, possono essergli anche molto congeniali.
Justin Bieber tralascia per un attimo il pop e si dà all’R&B per cantare un amore distrutto e un ragazzo che non vuole lasciare andare la donna che ama. Con “Heartbreaker” la popstar inaugura i “Music Mondays” che permetteranno ai fan di ascoltare un brano nuovo ogni lunedì.
Doveva correre in ospedale per sottoporsi ad un trapianto d'organo, ma aveva trovato l'autostrada chiusa per lavori. In suo soccorso sono arrivati gli agenti della Polizia Stradale della sottosezione che tramite una staffetta gli hanno permesso di arrivare in tempo al nosocomio. Il giovane paziente aveva ricevuto la telefonata che attendeva da tempo: "Puoi venire in ospedale e sottoporti al trapianto". Così si è messo in macchina insieme ai suoi genitori Una volta in viaggio, imboccata l'A15 Parma-La Spezia però si è dovuto fermare per la chiusura di un tratto per interventi di manutenzione programmata. Così, disperato, ha chiamato la Polstrada di Parma e ha spiegato la sua situazione: il poliziotto in servizio nella Sala Operativa, colpito da questa difficile situazione, non si è perso d’animo e ha risollevato il ragazzo, organizzando immediatamente, con le pattuglie della Sottosezione di Berceto e di Pontremoli, una staffetta all'auto per attraversare il tratto stradale interrotto permettendogli di arrivare in tempo in ospedale.
Il giovane ricevuta la chiamata che attendeva da mesi corre verso l’ospedale ma un tratto dell’A15 Parma-La Spezia è interrotto. La Polizia ha permesso di arrivare in tempo per sottoporsi al trapianto d’organi. “Grazie di cuore per l’aiuto ricevuto. Senza di voi, non sarei arrivato in tempo per il trapianto”, il messaggio del giovane agli agenti.
Mentre sul trono rosa non arrivano ancora notizie, il trono blu continua le sue registrazioni in attesa del 20 settembre. E' questa la data fissata per il ritorno di Uomini e donne. In questa nuova puntata, come ha anticipato Vicolodellenews, ancora una volta è protagonista Andrea Angelini, il baby tronista è uscito con delle nuove ragazze ma nessuna l'ha entusiasmato più di tanto, tranne Sabrina, campana di circa vent'anni. Lei sembra già innamorata e gli presenta subito la mamma, mentre lui si trova bene in sua compagnia ma forse non è ancora scoccato il colpo di fulmine. Ricordiamo che Andrea Angelini ha mandato via Alessandra, la prima corteggiatrice eliminata. Il ragazzo bolognese è uscito anche con una certa Elisa, un po' più grande di lui, 27 anni ma anche in questo caso non c'è stata nessuna scintilla. Invece, fa fuoco e fiamme con Ramona Amodeo. L'ex tronista era di nuovo in studio con il suo fidanzato Mario De Felice e ha punzecchiato il suo ex corteggiatore, definendo inadatte le donzelle che sono andate lì a corteggiarlo. Lui ammette che le loro liti sembrano quelle di due amanti davanti al marito cornuto ma Mario afferma: “Si ma intanto ha scelto me". Una frase che stimola Andrea a scontrarsi anche con Mario e lo accusa di aver avuto una relazione segreta con Teresanna Pugliese prima della scelta.
Andrea Angelini litiga con Ramona Amodeo come se fossero due amanti e accusa Mario De Felice di aver avuto una relazione con Teresanna Pugliese.
La frangia ritorna di moda, ancora una volta! E' stata la First Lady americana a lanciare la nuova tendenza hair, festeggiando il compleanno con un taglio tutto nuovo. Di lì in poi c'è stato un susseguirsi di "imitazioni" e rivisitazioni del'acconciatura cult scelta da Michelle Obama. Moltissime Star hanno optato per la pettinatura must della primavera 2013, esibendo versioni differenti del taglio: c'è chi la porta lateralmente, chi lunga fin sugli occhi, chi sceglie una mini frangia alla Betty Page.
Le Star non resistono alla frangetta, l’ultima tendenza hair per la primavera 2013. Da Taylor Swift a Kim Kardashian, da Britney Spears ad Anne Hathaway, ecco tutte le celebrities con la frangia.
Saranno gli stadi a fare da location per il prossimo tour dei Negramaro, la rock band pugliese che il prossimo 17 novembre pubblicherà il nuovo album "Amore che torni", che segue di due anni "La rivoluzione sta arrivando" e che pochi giorni fa è stato anticipato dal singolo "Fino all’imbrunire". Per adesso sono 6 le città annunciate dalla band capitanata da Giuliano Sangiorgi e sono comprese anche Roma e Milano, da sempre capitali della musica italiana, soprattutto quando si parla di stadi, a cui si aggiungono Lignano Sabbiadoro (UD), Pescara, Messina e Lecce, in attesa di sapere se a queste si aggiungerà qualche altra location importante. Il tour, organizzato da Live Nation, prenderà il via il 24 giugno 2018 dallo Stadio G. Teghil di Lignano Sabbiadoro, per poi arrivare il 27 giugno allo Stadio San Siro di Milano, il 30 allo Stadio Olimpico di Roma, il 5 luglio allo Stadio Adriatico di Pescara, l’8 allo Stadio San Filippo di Messina ed infine concludersi il 13 luglio a Lecce allo Stadio Via Del Mare. I biglietti per il tour saranno disponibili per il fan club ufficiale su www.community.negramaro.com e per gli iscritti a MyLiveNation sul sito di Live Nation già dalle ore 10di sabato 21 ottobre per 48 ore. La vendita generale partirà invece dalle ore 11 di lunedì 23 ottobre sul sito di TicketOne e in tutti i punti vendita autorizzati. Di "Amore che torni", prossimo album dei Negramaro (Giuliano Sangiorgi, Emanuele Spedicato, Ermanno Carlà, Danilo Tasco, Andrea Mariano e Andrea De Rocco) non si hanno ancora molte notizie, a parte che sarà pubblicato il prossimo 17 novembre sempre per Sugar e che è stato anticipato da un singolo "Fino all'imbrunire", canzone dalle sonorità elettropop che, come ha dichiarato Sangiorgi parla di "speranza assoluta" e che è già tra i pezzi più trasmessi dalle radio italiane, con un video che ha passato il milione e mezzo di visualizzazioni.
I Negramaro hanno annunciato l'”Amore Che Torni Tour 2018″ che li porterà a suonare negli stadi di 6 città italiane a partire dal prossimo 24 giugno.
Era il 6 maggio 1664 quando tutta la corte di Francia fece i bagagli per trasferirsi dal Louvre di Parigi al castello più bello del reame: la Reggia di Versailles. 82 milioni di franchi di allora e decenni di lavori ci vollero per trasformare quell'area di stagni, "Il più triste e ingrato di tutti i siti. Senza vista, senz'acqua, dove tutto sa di sabbia e paludi" come la definiva il Duca Saint-Simon, in una meraviglia. Proprio qui, al posto di un vecchio maniero per gentiluomini, Luigi XIV decise di costruire la nuova residenza reale dei Borbone di Francia. Da 30 anni classificato Patrimonio Mondiale dell'Umanità, il Palazzo di Versailles è una delle più belle realizzazioni di arte francese del XVII secolo che da oggi, e per tutta l'estate, celebra i suoi 350 anni. Vari gli eventi e gli spettacoli organizzati per l'occasione: sarà possibile visitare i giardini e le fontane, i boschetti e i corsi d'acqua, con percorsi speciali (e al costo di 9 euro aggiuntivi al prezzo del biglietto ordinario) e ogni sabato anche in notturna. Sempre il sabato sera verrà organizzata una Serenade Royale, mentre vari concerti, opere e balletti sarabbo ospitati in luoghi d'eccezione, come la Cappella Reale e l'Opéra, con importanti artisti della scena musicale: Angela Gheorghiu, Jonas Kaufmann, Giuseppe Caleja , Bejun Mehta o René Jacobs.
Versailles festeggia i suoi 350 anni con spettacoli, concerti, visite speciali e una app dei giardini per tutta la primavera e l’estate 2014.
Il 16 maggio Laura Pausini ha festeggiato i suoi 40 anni. Un'appuntamento importante che la cantante ha vissuto principalmente sui palchi di tutta Italie e del mondo, sia quando, adolescente, si esibiva col padre nei piano bar, sia quando, dopo il successo sanremese del 1993, la Pausini è diventata a tutti gli effetti una star internazionale e una delle bandiere della musica italiana all'estero. Quarant'anni di vita e 20 di carriera tra i top, come ha voluto ricordarci lo scorso anno uscendo con il best of "20 – The Greatest Hits" in cui erano raccolti, appunto, i maggiori successi della sua carriera e con un tour internazionale che l'ha portata e la porterà in giro per tutti i continenti. In occasione del suo passaggio in Italia, poi, la Pausini s'è regalata anche un One Woman Show, registrato durante l'ultima tappa nazionale del tour, tenutasi al teatro Antico di taormina e mandato in onda il 20 maggio su rai Uno. Una serata in cui la cantante aveva invitato alcuni tra i suoi amici e colleghi più cari, da Biagio Antonacci a Paola Turci, passando per Fiorella Mannoia, Mengoni e tanti altri.
In occasione dei suoi 40 anni, compiuti qualche giorno fa, Laura Pausini ha voluto condividere coi suoi fan una foto di quando era bambina.
La diatriba legale circa gli averi di Robin Williams è lontana dalla sua conclusione. Nonostante l'ultimo rapporto degli avvocati abbiano riferito di una tregua chiesta dalle parti in causa, la terza moglie dell'attore Susan Schneider ed i tre figli avuti dalla prima, Zackary (32 anni) avuto dalla prima moglie e Zelda (26) e Cody (24), avuto dalla seconda moglie, la sospirata pausa è dovuta soltanto al fatto che il tribunale ha rinviato l'udienza da oggi al 1° giugno, ma le documentazioni presentate dai legali della signora Schneider sono tutt'altro che amichevoli. Si riporta, infatti, di alcuni degli oggetti personali dell'attore ingiustamente presi della sua casa in California, senza coinvolgere la moglie e senza chiedere il permesso dopo la sua morte lo scorso agosto. I tre figli di Robin Williams sostengono invece che gli oggetti del padre, come vestiti, gioielli e foto personali, sarebbero stati ereditati naturalmente alla sua morte, su volere diretto dell'attore. Tra i beni sottratti anche lo smoking che l'attore indossò per ritirare il premio Oscar ricevuto per "Will Hunting". Bisognerà trovare un accordo, dato che le parti sono molto distanti con i figli che sostengono che proprio Robin voleva che quegli oggetti andassero a loro in caso di morte. I legali di Susan Schneider hanno annunciato un incontro con Zachary, Zelda e Cody nelle prossime due settimane, al fine di cercare un'intesa per il prossimo 1° giugno. Se l'accordo non si dovesse trovare, sarà il tribunale a decidere.
La Corte rinvia il processo previsto per oggi al 1° giugno. In causa la terza moglie ed i primi tre figli sul diritto di disporre di alcuni beni del grande attore morto suicida. Gli avvocati di lei: “Troveremo un accordo”.
Scegliere la culla giusta per il nuovo arrivato in casa è sempre difficile. Quando si apprende la notizia dell'attesa di un bambino una delle prime cose che si fa è adattare la propria casa al nuovo arrivo. E se l'acquisto dei mobili di una cameretta può aspettare, di certo la culla è un oggetto che subito si pensa a comprare per non essere impreparati una volta che il bimbo nasce. E niente stimola di più la fantasia e il desiderio di novità che immaginare la culla in cui dormirà il proprio bambino né c'è nulla di più rassicurante e soddisfacente che vedere dormire il proprio bambino in un ambiente protetto e sicuro.
Dimenticate le tradizionali culle imbottite o a dondolo, chi pensa che il luogo dei primi mesi del neonato debba essere solo funzionale si sbaglia: ecco le culle più belle e creative che offre il mondo del design.
La notizia della settimana si risolve con un tapiro, che mette d'accordo tutti e fa capire due notizie sostanziali: che Belen e Stefano De Martino abbiano effettivamente litigato, così come volevano le voci degli ultimi giorni, ma anche che non si tratti di una lite che al momento ha i presupposti per trasformarsi in una separazione di fatto. A darne conferma sono stati proprio i due protagonisti della storia, rintracciati separatamente da Valerio Staffelli. Già ieri vi comunicavamo come l'inviato di Striscia fosse riuscito a consegnare due tapiri distinti a Belen Rodriguez e a Stefano De Martino. Fino a qualche ora le notizie erano ancora profondamente confuse, senza la certezza che la lite fosse una bufala oppure una supposizione veritiera. Ecco che a rivelare quanto i due hanno comunicato a Staffelli è Dagospia, che riporta le affermazioni di Stefano prima e di Belen poi. Il ballerino ha confermato di essersi effettivamente allontanato da casa negli ultimi giorni, ma ci tiene a minimizzare il tutto e limitarlo nella sua gravità: "È una cosa banale. Ho litigato con mia moglie. Tutti litigano e tutti fanno pace. È la cosa più normale del mondo". E sulle voci riguardanti il suo pernottamento di lusso nell'Hotel Bulgari, Stefano ha ulteriormente smentito aggiungendo: "Già la condizione di stare fuori casa è brutta, perché dovrei andare anche in un posto che non mi piace?". Al ballerino napoletano è stato consegnato un mezzo tapiro, l'altra metà è finita naturalmente nelle mani di sua moglie Belen Rodriguez, intercettata successivamente dall'inviato di Striscia. Anche lei nega la gravità della lite, divenuta una vera e propria crisi per la stampa visto il peso specifico della coppia a livello pubblico: Non mi sto separando da nessuno. Io e Stefano abbiamo discusso, come discutono tutte le coppie… poi faccio pace Verissimo ha ricostruito che cosa è successo tra Belen Rodriguez e Stefano De Martino. Senza essere morbosi, racconteremo come oggi i due stanno attraversando questo momento di crisi e saranno proprio loro a parlare. Ma non è tutto. Appuntamento domani a @verissimotv @belenrodriguezreal @stedemartino #giridiscoop #Milano #tv #video appuntamento a domani con #silviatoffanin
Raggiunti da Valerio Staffelli di Striscia La Notizia, Belen Rodriguez e Stefano De Martino hanno confermato di aver litigato, specificando non ci sia alcuna crisi e che tutto si risolverà presto. Tuttavia, i due si sono meritati due “mezzi tapiri” consegnati dal celebre inviato del tg satirico.
Nella notte tra il 4 e il 5 gennaio del 2015 un ictus portò via Pino Daniele, uno dei simboli di Napoli e della musica italiana nel mondo. Sono tantissimi gli eventi con cui si ricorderà questo artista e la sua musica, dai flashmob ad appuntamenti più costruiti, fino alle trasmissioni radio e tv che ne ricorderanno l'opera. Ieri abbiamo pubblicato il ricordo della figlia Sara, mentre oggi sui social anche i colleghi, che spesso sono soprattutto amici hanno voluto ricordarlo sui social: da Jovanotti che gli ha dedicato una parte del suo concerto napoletano dello scorso luglio a Eros Ramazzotti che fu il primo a confermare la scomparsa dell'amico, passando per Laura Pausini, Clementino e tanti altri. è passato un anno dalla scomparsa del grande Pino Daniele. Per ricordarlo in queste giornate ecco il video di quello che è successo a Napoli l'estate scorsa, il 26 luglio, nello stadio San Paolo. Quella sera il grande artista e grande amico di Pjno e mio, Eros "Ramazza" Ramazzotti, insieme al fantastico James Senese, il sax di Napoli Centrale e dei dischi storici di Pino, si sono uniti alla mia band per ricordarlo attraverso il dono gigantesco che ci ha fatto quel "pazz' e' Pino" oltre al suo affetto personale: la sua MUSICA. In quello stesso stadio Pino Daniele nel 1994 mostrò a me e a Eros che eravamo sul palco con lui cos'è la musica quando diventa la voce di un popolo intero, senza stereotipi, tra radici e innovazione, tra rabbia e speranza, ricerca e passione, verità e bellezza, rigore e allegria. Erano altri tempi, non c'è un video ufficiale di quel concerto e neanche una registrazione, e forse è meglio così, in modo che la memoria ini noi che c'eravamo, sul palco e nello stadio, faccia i suoi ricami. Quel concerto del 1994 fu una botta pazzesca dalla quale poi non mi sono più ripreso, e sarò sempre grato a Pino per avermela fatta vivere, è stato uno dei regali più belli mai ricevuti nella mia vita di artista. 21 anni dopo, il 26 luglio 2015 Pino non c'era più in carne ed ossa ma al San Paolo c'era la sua anima, in ognuno di quelli che cantavano i suoi pezzi insieme a noi c'era lui. Era lì con noi. E' stata un'emozione infinita. (grazie a Eros e a James Senese per la loro generosità, e a Universal Music per averci permesso di postare questo video ,che rimarrà online per pochi giorni) @pinodanieleofficial sempre. Per sempre. Io dico grazie a te. RIP È già passato un anno, ma il vuoto che hai lasciato nelle strade e nel cuore della tua Napoli è ancora immenso. Anche se te ne sei andato, le cose che hai scritto rimarranno per sempre. O Pinót ….. io overamente t'agge voluto bbene!!!!! Sei andato via esattamente un anno fa, lasciando un vuoto incolmabile , ciao Zio Pino 🙏 un anno senza Pino manchi, con le note tue e il tuo pensiero e le canzoni che hai lasciato sono terra che accoglie il mare buon viaggio alla tua anima grande Ciao fratello mio, sempre a te vicino, con il cuore❤️#pinodaniele
A un anno dalla scomparsa del cantante napoletano, sono tanti gli amici e i colleghi che lo ricordano sui propri social network.
Ogni mattina, quando ci si sveglia presto per andare a lavoro, ognuno di noi fa i conti con la stanchezza e la noia. L’unica cosa che vorrebbe fare è tornare a sprofondare tra le lenzuola. Il sole, le belle giornate e la voglia di far festa non rendono le cose più semplici, ma il segreto per affrontare ogni giornata senza stress è partire con il piede giusto. Ecco 10 consigli per trovare la carica giusta al risveglio e per riuscire a vivere più a lungo senza ansia e con positività. 1. Alzarsi con 30 minuti di anticipo – Svegliarsi una mezz’oretta prima può sembrare una tragedia, soprattutto quando la notte prima si sono fatte le ore piccole, in realtà è un toccasana per il proprio umore. E’ proprio così che si riesce ad essere più produttivi durante la giornata. 2. Darsi degli obiettivi – Ogni mattina quando ci si sveglia, bisogna cominciare a pensare cosa si dovrà fare nel corso della giornata, ponendosi dei precisi obiettivi. Una recente ricerca ha dimostrato infatti che gli uomini così facendo riescono a raggiungere maggiori risultati sul lavoro. 3. Bere un bicchiere d’acqua e limone – Un bicchiere d’acqua e limone bevuto appena svegli è un toccasana per la propria salute. Purifica l’organismo e stimola il metabolismo. 4. Andare a correre all’aria aperta – Per i più atletici questa soluzione è l’ideale. Camminare o correre al parco, ascoltando solo i rumori della salute, aiuterà a sentirsi molto più rilassati durante la giornata. 5. Fare stretching – Coloro che non ne vogliono proprio sapere di fare attività fisica al mattino possono optare per lo stretching. Aiuta a sciogliere le tensioni che si accumulano in tutto il corpo e a sentirsi più rilassati. 6. Fare colazione – La colazione è fondamentale se si vuole affrontare la giornata con la carica giusta. E’ infatti il pasto più importante della giornata e non deve essere mai saltata. 7. Preparare il pranzo a casa – Preparare il pranzo a casa e portarlo a lavoro è la soluzione ideale soprattutto per quelli che vogliono mantenere la linea. Questa buona abitudine evita di buttarsi a capofitto sul cibo spazzatura per strada.
Ogni mattina al risveglio vi sentite stanchi e annoiati? Questi 10 consigli vi aiuteranno ad affrontare le giornate stressanti con la carica giusta. Solo così riuscirete a vivere più a lungo, liberi dall’ansia.
"Grazie per l'orsacchiotto, lo conserverò per mia fi…al mio bambino". La gaffe è servita a Grimsby, dove Kate Middleton era in visita al Fishing Heritage Centre, quando una fan le regala un tenero peluche per la futura nascita. In Inghilterra ormai tutti gridano allo scoop: la Duchessa di Cambridge ha rivelato il sesso del nascituro senza volerlo, salvo poi correggersi in tempo. A rivelarlo ai giornali inglesi, ormai completamente scatenati, è la stessa fan che le ha donato l'orsacchiotto, Sandra Cook: Quando mi ha dato quella risposta, le ho stretto la mano e le ho detto: "Stavi per dire ‘mia figlia', non è vero?". Lei mi ha risposto: "Che vuoi dire? No, non lo sappiamo ancora!"
La Duchessa di Cambridge riceve un orsacchiotto da un fan, durante la sua ultima visita a Grimsby. Lei ringrazia: “Grazie mille, lo conserverò per mia fi…per il mio bambino!”. Una gaffe che nasconde la verità o il desiderio di una femminuccia?
E' finalmente arrivato il tanto atteso calendario 2011 con Francesca Cipriani, Sarah Nile, Florina Marincea e Lisandra Rodriguez. Le ragazze hanno interpretato i miti degli anni '80 in 12 scatti sensuali e divertenti realizzati da Luca Cattoretti. Bisogna ammettere che Francesca Cipriani si è data molto da fare dopo la vittoria a La Pupa e il secchione 2010. Tantissime le interviste concesse ai giornali di gossip come quella in cui la Cipriani ha detto di avere un seno proporzionato (nonostante porti la settima)… Tanti anche gli impegni lavorativi. Francesca Cipriani ha inaugurato la boutique di Malgioglio e ha ottenuto, dopo anni di tentativi e delusioni, ad ottenere un grande risultato… Sì perché la Cipriani sostituirà Victoria Silverstedt a La Ruota della Fortuna! Ora, con il calendario "Mitici '80", la Cipriani darà il contentino a tutti quelli che sognavano di vederla in topless fin dai tempi del Grande Fratello. Certo, nelle foto del backstage pubblicate da TgCom Francesca non appare proprio in tutto il suo splendore: concentrata e quasi imbronciata, la vediamo controllare gli scatti appena realizzati sul monitor, con il seno stretto in una maglia decisamente trasparente. In un altro scatto appare coperta solo da una camicia da uomo bianca, saggiamente aperta sul davanti per uno squisito effetto vedo-non-vedo. Preferite le enormi curve della Cipriani o Sarah Nile hot per il calendaio 2011 con una sottana che le lascia scoperto un seno?
Francesca Cipriani ha posato per il calendaio 2011 “Mitici ’80”.
Sostiene Alessandro Fugnoli, strategist della società di gestione Kairos Partners, nell’ultimo numero della newsletter “Il Rosso e il Nero” che da qui al G20 del 3 e 4 novembre prossimo i mercati finanziari assisteranno a nuovi “effetti speciali, ma anche sostanza”, in un crescendo di nuovi annunci di misure straordinarie, dati macro e dichiarazioni rassicuranti da parte delle autorità europee e mondiali per cercare di risolvere una volta per tutte la crisi del debito sovrano che da oltre un anno e mezzo tiene in scacco i mercati e rischia di essere una concausa di un nuovo rallentamento ciclico che per il momento il Fondo monetario internazionale (Fmi) sembra escludere solo per l’Asia, grazia alla forza di cui dispone la Cina e al consolidarsi della ripresa economica in Giappone. “Di fronte alle misure in preparazione per la Grecia e l’Europa, i mercati non sono spettatori obiettivi e distaccati che attendono di valutare le decisioni che verranno annunciate” spiega Fugnoli, che ricorda come “vendi e poi chiediti perché l’hai fatto” fosse il motto del ribasso, mentre “compra e poi domandati se aveva senso farlo” sembra essere il motto del rialzo in corso. Tuttavia, ammette l’esperto, dopo il 4 novembre, spente le luci della ribalta del G20, tutto si farà più complicato, specie se agli effetti speciali gli investitori non dovessero riconoscere immediatamente una “sostanza” adeguata. L’impressione, anche dopo gli annunci giunti ripetutamente dalle autorità francesi e tedesche, è che i governi europei intendano darsi, per quanto riguarda le banche, “obiettivi ambiziosi con i soldi degli altri, ovvero dei privati, che saranno chiamati a fornire la gran parte dei nuovi capitali”, spiega Fugnoli che conclude: “Corretto, ma molto costoso per gli azionisti”. I quali azionisti (o meglio i manager da loro nominati) non sembrano affatto rassegnati all’idea di dover pagare più di quanto finora previsto (lo scorso 21 luglio le maggiori banche si erano accordate per accettare un “haircut”, ossia un taglio dei rimborsi dei capitali investiti in titoli di stato greci, pari al 21%, mentre ormai si parla a seconda delle fonti di un taglio tra il 40% e il 60%). Il più esplicito è stato il numero uno di Deutsche Bank, Josef Ackerman, che ha tuonato: se le banche dovranno sopportare perdite più alte di quanto ipotizzato vi è il rischio di un nuovo “credit crunch”, ossia di una nuova stretta dei finanziamenti. A pagare, insomma, rischiano di essere ancora una volta imprese e famiglie. Una minaccia neppure troppo velata che anche la Banca centrale europea (Bce) pare prendere sul serio, ammonendo a sua volta che un coinvolgimento “forzato” dei bondholder privati nel salvataggio della Grecia attraverso l’imposizione agli stessi di perdite superiori a quanto finora preventivato metterebbe a rischio la stabilità finanziaria del settore creditizio europeo (cosa che finirebbe con lo strangolare definitivamente ogni speranza di ripresa per l’anno venturo e quello successivo, mettendo in serie difficoltà pressoché tutti gli esecutivi europei). Come già detto ieri tutto ruota attorno ai numeri, che purtroppo restano al momento alquanto meno precisi di quanto non sarebbe opportuno per valutare razionalmente le migliori alternative sia in termini di investimenti sia di politica economica. Così oggi gli analisti del Credit Suisse sono tornati a esercitarsi con l’ipotesi di una vasta e in qualche modo coordinata ricapitalizzazione delle banche europee che potrebbe seguire alla pubblicazione dei risultati dello stress test effettuato “a sorpresa” dall’Eba (European banking authority) in questi giorni, ricapitalizzazioni che saranno evidentemente direttamente proporzionate all’esigenza di coprire perdite più o meno elevate. Gli esperti svizzeri, che già avevano ipotizzato un costo massimo di 400 miliardi di euro nel caso in cui si fosse voluto garantire un livello di Core Tier 1 (un indicatore patrimoniale riferito al capitale di migliore qualità, ossia più facilmente esigibile) del 10,4% secondo le regole di Basilea III anche in uno scenario recessivo, hanno oggi precisato che se l’obiettivo fosse quello di un indicatore pari al 9% (come aveva suggerito ieri il Financial Times dopo che le prime voci circolate parlavano di un più contenuto livello pari al 7%) su 89 banche oggetto di indagine 66 istituti rischierebbero di non centrarlo e avrebbero bisogno di ricorrere a mezzi freschi per circa 220 miliardi di euro. A rischiare maggiormente, hanno aggiunto gli esperti rossocrociati, sono tre “big” del calibro di Royal Bank of Scotland, Deutsche Bank e Bnp Paribas, che avrebbero bisogno di un ulteriore aumento di capitale per almeno 19, 14 e 14 miliardi di euro rispettivamente. Per quanto riguarda l'Italia gli analisti stimano che UniCredit potrebbe aver bisogno di quasi 12 miliardi di nuovi mezzi, Intesa Sanpaolo di altri 3,8 miliardi, Banco Popolare di almeno 3,1 miliardi, Banca Monte dei Paschi di oltre 2,3 miliardi e Ubi Banca di quasi1,6 miliardi.
Per gli analisti il rally delle borse può proseguire sino a inizio novembre, poi sarà l’ora di fare i conti: salvare Grecia ed euro può costare alle banche europee fino a 220 miliardi.