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a breve nelle sale il film di animazione più atteso Le automobili di Cars 2 stanno letteralmente scaldando i motori: il film in uscita nelle sale cinematografiche della nuova produzione della Pixar è prevista per il 22 luglio nel Regno Unito. Le mitiche automobili animate, questa volta, saranno impegnate in un Grand Prix internazionale, che va dal Giappone fino all'Italia, alla Francia e alla Gran Bretagna. Per molti il vero segreto del film di animazione, oltre i disegni in 3D strabilianti, è l'attore Michael Caine, che ha dato la voce a Finn McMissile, nel cartone una vecchia Aston Martin del 1966 azzurro pallido. Caine ha spiegato di essersi immedesimato nel carattere di McMissile e di aver preso la proposta di questo lavoro come un presagio di successo, dal momento che le produzioni di maggiore successo della sua carriera, quelle in cui interpretava Harry Palmer e in The Italian Job, riguardavano il mondo dello spionaggio e delle automobili.
Il film di animazione firmato John Lasseter e Brad Lewis sta per uscire. Riscaldate i motori!
Si è chiuso senza gol l'anticipo della seconda giornata di Serie A tra Atalanta e Bologna. Un punto che fa sorridere maggiormente Mihajlovic abile ad imbrigliare Gasperini e ad interrompere una striscia negativa di sette sconfitte consecutive a Bergamo. Buona prova dei rossoblu che non hanno concesso particolari occasioni da gol agli avversari meno lucidi del solito. Un punto che fa fare un passettino in avanti ad entrambe le squadre che salgono a quota 4 in classifica. Atalanta e Bologna sin dal primo minuto si sono affrontate a viso aperto con grande intensità. Se la prima vera palla gol è capitata sui piedi di Orsolini, che ha calciato alto, poi i padroni di casa hanno aumentato i giri rendendosi pericolosi con Malinovskyi, Iliciic, Muriel e Gosens. Nella ripresa migliore l'approccio degli emiliani, con Gasperini che come suo solito ha provato a sfruttare tutte le armi a sua disposizione inserendo Pessina, Miranchuk e il match-winner dell'esordio in Serie A Piccoli (oltre al neoacquisto Zappacosta e Lammers).
Finisce senza gol l’anticipo del Gewiss Stadium di Bergamo tra Atalanta e Bologna. La squadra rossoblu, ben messa in campo da Sinisa Mihajlovic, ha interrotto una striscia negativa di ben sette sconfitte consecutive in terra lombarda. Serata non brillante per la formazione nerazzurra, meno lucida del solito in avanti.
La scioccante separazione tra Francesco Renga e Ambra Angiolini ha fatto parlare tutto il mondo dello spettacolo. Sui giornali sono apparsi gli scatti di lei che bacia con affetto un nuovo e misterioso amico, ma intanto tengono banco le reazioni. L'ultima in ordine di arrivo è quella di Melita Toniolo, modella ex Grande Fratello ed ex conduttrice di Lucignolo che ha parlato della storia finita di Ambra Angiolini e Francesco Renga ai microfoni di Radio Club 91: Se capitasse a me non so come reagirei, anche perché tutti i miei fidanzati mi hanno sempre tradita e non mi sono mai ribellata perché credo che il silenzio sia la soluzione migliore. Melita Toniolo è fidanzata con Andrea Viganò di Colorado, una relazione cominciata a marzo 2015: Io e Andrea partiremo a dicembre per Gardaland, per un Natale in famiglia. È solo un anno che siamo fidanzati, parliamo di lavoro e pensiamo a conoscerci ma ancora nessun figlio in cantiere. Ma se capitasse… Non è nuova, infatti, la voglia di maternità di Melita Toniolo. In una recente intervista, infatti, commentò positivamente l'impatto e l'influenza che Andrea Viganò aveva sui bambini:
L’ex conduttrice di Lucignolo dice la sua sulla separazione di Francesco Renga e Ambra Angiolini ai microfoni di Radio Club 91: “Anche i miei fidanzati mi hanno sempre tradita, a certe cose si reagisce con il silenzio”.
Non smette di stupire l’offerta della compagnia low cost Ryanair. Soltanto qualche giorno fa davamo la notizia dei nuovi voli Ancona- Siviglia, che collegherà le due città due volte a settimana, il mercoledì e la domenica. Dalla Bit di Milano, Ryanair ha annunciato che intende intensificare i voli da Bergamo per Lamezia, Bristol, Parigi (Beauvais), Riga, Tallin, Brindisi, Pescara, Cagliari, Trapani e Alghero con un’aggiunta di 21 voli low cost. In aggiunta, la compagnia irlandese ha presentato 4 nuovi collegamenti dall’aeroporto di Orio al Serio, attivi da aprile/ maggio: le nuove destinazioni coinvolgeranno Lanzarote, Palma, Salonicco e Plovdiv; la compagnia così arriverebbe a fornire 71 voli low cost con partenza dall’aeroporto milanese. Vediamo nel dettaglio le quattro nuove rotte di Orio al Serio a disposizione in primavera. Lanzarote fa parte dell’arcipelago delle Isole Canarie, ed è l’isola nota nel mondo per la sua particolare flora tropicale e per essere stata nominata riserva della biosfera dall’UNESCO. L’isola ospita numerose vigne dalle quale si ricava il vino Malvasia, dal caratteristico sapore dolciastro, ed è uno dei maggiori centri di produzione dell’aloe vera, pianta riconosciuta per le sue proprietà antisettiche e cosmetiche. Restando in Spagna troviamo Palma di Maiorca, l’arcinota città dell’isola di Maiorca, centro di divertimento estivo apprezzato per le lunghe distese sabbiose, la movida notturna e divertimenti come grandi acquari e parchi.
Ryanair propone 4 nuove rotte dopo quella di Ancona-Siviglia; i nuovi voli coinvolgeranno Palma de Maiorca, Lanzarote, Salonicco e Plovdiv e partiranno da Bergamo.
Lo abbiamo lasciato un anno fa, mentre si raccontava ai microfoni di fanpage.it, rassicurando i fans sulle sue condizioni di salute, dopo l'incidente che lo aveva coinvolto un anno prima. In quell'occasione, Diego Daddi, ci raccontò delle diverse attività legate alla telefonia, che aveva avviato con la fidanzata Elga Enardu e la gemella di quest'ultima, Serena. Stava già iniziando ad allontanarsi dalla luce dei riflettori, che l'esperienza a Uomini&Donne, aveva comportato. Ora la scelta sembra sia irrevocabile. Secondo quanto rivela a Eva Tremila, la sua vita attuale e ben distante dal suo passato televisivo: "Da un po’ di tempo, ho iniziato a collaborare con delle persone con le quali sono entrato in società. Io naturalmente ci metto la mia immagine, avendo avuto un passato televisivo, come tutti ormai sanno." Diego ora collabora con un locale: "E' un lounge bar, bisteccheria e fast food. Poi ho chiesto di imparare a fare qualcosa e mi sono messo a fare il barman durante il weekend. Poi in estate inoltrata mi dividerò anche in un altro loro locale al mare, che si chiama L’Oasi" Una cosa, però, è rimasta totalmente invariata negli anni. La solida relazione che lo lega a Elga Enardu:
In un’intervista rilasciata a Eva Tremila, Diego Daddi ha parlato della sua nuova vita, lontana dalle luci dei riflettori che l’esperienza di Uomini e Donne aveva comportato. La sua più grande speranza? Avere presto un figlio dalla sua compagna, Elga Enardu.
Quello che sembrava in prima analisi un malore, si è rivelato essere poi un omicidio. Il 50enne trovato morto in casa a Piossasco, nel Torinese, sarebbe infatti stato ucciso al culmine di una rapina finita male. Il suo cadavere è stato ritrovato questa mattina dai soccorritori del 118 giunti nell'appartamento: pensando si trattasse di un malore i medici hanno provato a rianimarlo ma poco dopo si sono accorti del foro di proiettile all'altezza dello stomaco. L'uomo, Roberto Mottura, architetto piuttosto noto, è stato trasportato d'urgenza in ospedale dove è morto poco dopo. Sul luogo del ritrovamento del corpo del 50enne, una casa di due piani in via del Campetto 33 nella zona collinare della cittadina, sono giunti anche i carabinieri, allertati dal 118, per effettuare i rilievi necessari a ricostruire l'accaduto. È proprio durante il sopralluogo che hanno trovato sul pavimento un bossolo, il colpo che probabilmente avrebbe raggiunto il proprietario di casa. Stando a una prima ricostruzione, avanzata anche grazie a quanto rilevato in casa dell'uomo, il colpo sarebbe stato sparato da un malvivente a seguito colluttazione con la vittima, che potrebbe essere stata colpita allo stomaco.
È stato ucciso da un colpo d’arma da fuoco il 50enne ritrovato morto in casa Piossasco, nel Torinese. I soccorritori giunti in casa della vittima questa mattina sono intervenuti per un presunto malore e hanno poi scoperto il foro di proiettile all’altezza dello stomaco: sulla vicenda indagano i carabinieri che ipotizzano un tentativo di rapina finito male.
Allerta meteo gialla a Roma e nel Lazio per domani pomeriggio, venerdì 14 maggio, e per le successive 12 ore. L'ha reso noto il Centro funzionale regionale dopo l'avviso di condizioni meteorologiche avverse emesso dal dipartimento della Protezione civile. In particolare si prevedono precipitazioni sparse e moderate anche a carattere di rovescio o temporale. "Il Centro Funzionale Regionale – si legge nel comunicato – ha effettuato la valutazione dei Livelli di Allerta/Criticità e ha pertanto inoltrato un bollettino con allerta gialla per criticità idrogeologica su tutte le zone di allerta del Lazio. La Sala Operativa Permanente della Regione Lazio ha diramato l'allertamento del Sistema di Protezione Civile Regionale e invitato tutte le strutture ad adottare tutti gli adempimenti di competenza. Si ricorda, infine, che per ogni emergenza la popolazione potrà fare riferimento alle strutture comunali di Protezione civile alle quali la Sala Operativa Regionale garantirà costante supporto".
Centro funzionale regionale ha diffuso un’allerta meteo gialla a Roma e nel Lazio per domani, venerdì 14 maggio. La nota è stata diffusa dopo l’avviso di condizioni meteorologiche avverse emesso dal dipartimento della Protezione civile. Si prevedono pioggia e possibili criticità idrogeologiche.
Cosa accadrebbe se si andasse a votare oggi? L'ultima sondaggio di Ipr marketing non dà spazio ad alcun dubbio: vincerebbe nettamente il centrosinistra. Secondo quanto riportato dalla società di ricerche, che ha svolto il sondaggio per conto di Repubblica, la coalizione di centrosinistra formata dal Partito democratico, Italia dei Valori e Sinistra, Ecologia e Libertà oggi raccatterebbe il 45,5% dei voti contro il 35,5% che porterebbe a casa la coalizione di centrodestra composta dal Popolo delle Libertà e dalla Lega Nord. Il distacco è aumentato in maniera considerevole nell'ultimo mese, col centrosinistra che ha guadagnato un punto mezzo percentuale (a settembre era al 44%) e col centrodestra che ne ha persi due (l'ultima rilevazione lo dava al 37,5%). Non avanzano né regrediscono il Terzo Polo, fermo al 13%, e il Movimento 5 stelle del comico Beppe Grillo, stabile al 3,5%. Chi fa un piccolo passo in avanti è la Federazione delle sinistre che passa dallo 0,5%, previsione di settembre, a un più dignitoso 1,5%. Per quanto riguarda i partiti politici si conferma al primo posto il Partito Democratico che oggi incasserebbe il 28% dei voti. Seguono il Popolo della Libertà col 25,3% e la Lega Nord che, nonostante da settembre abbia perso 1,3 punti percentuali, si conferma momentaneamente il terzo partito, stavolta col 7,7%. Per Sinistra e libertà voterebbero il 7,5% degli elettori; al 7% troviamo invece l'Italia dei Valori e l'Udc. Ecco il quadro sintetico delle intenzioni di voto per i principali partiti: 1. Pd 28% 2. Pdl 25,3% 3. Lega Nord 7,7% 4. Sel 7,5% 5. Idv 7%
L’ultimo sondaggio realizzato da Ipr marketing per Repubblica conferma l’ampio distacco tra centrodestra e centrosinistra. Nelle intenzioni di voto il Pd è il primo partito (28%). Sempre in calo la fiducia in Berlusconi e nel suo governo.
Il responsabile di Facebook Messenger, David Marcus, ha svelato l'arrivo di una novità per le notizie condivise tramite la popolare applicazione di messaggistica istantanea di proprietà di Mark Zuckerberg. Come sottolineato sul profilo Facebook personale da Marcus, entro qualche giorno anche Messenger per Android e iOS supporterà gli Instant Articles, il nuovo formato introdotto a fine 2015 sul social network che permette di aprire un articolo 10 volte più velocemente rispetto alle tradizionali pagina web. Inizialmente il supporto agli Instant Articles su Facebook Messenger sarà limitato solo ai dispositivi con sistema operativo Android ma entro qualche settimana la novità verrà estesa anche ai possessori di dispositivi iOS. Come sull'app per smartphone di Facebook, anche all'interno di Messenger gli Instant Articles verranno contrassegnati da una piccola icona raffigurante un fulmine che andrà ad indicare proprio la possibilità di leggere la notizia immediatamente, senza dover attendere il normale caricamento della pagina. L'articolo non si aprirà quindi all'interno di una pagina web, ma verrà mostrato in una veste pulita e leggera, che metterà in mostra il logo della testata e il nome del giornalista.
Il responsabile di Facebook Messenger, David Marcus, ha svelato l’arrivo di una novità per le notizie condivise tramite la popolare applicazione di messaggistica istantanea di proprietà di Mark Zuckerberg.
In pochi giorni dall'uscita dal carcere Tekashi 6ix9ine ha pubblicato un singolo, girato un video, cambiato più volte location segreta, fatto polemica con due delle maggiori popstar americane e con Billboard, che cure le classifiche americane di singoli e album. Non si può dire che il rapper americano non si sia dato da fare in questi giorni. Uscito dal carcere prima a causa del Covid-19, Tekashi, che soffre d'asma deve scontare ai domiciliari gli ultimi quattro mesi della condanna ottenuta a causa del suo coinvolgimento in attività criminali intraprese mentre era affiliato a una gang. In alcuni post su Instagram, il rapper ha accusato Grande e Bieber (ma soprattutto Grande, taggata) di aver comprato il primo posto nella classifica dei singoli più ascoltati della settimana. La sua nuova "GOOBA", infatti, è al terzo posto, dietro "Stuck with U" – canzone il cui ricavato andrà alla 1st Responders Children’s Foundation, volta a sostenere le famiglie di medici, paramedici, polizia e pompieri che per primi hanno fronteggiato l’emergenza Covid-19 – e alla canzone di Doja Cat e Nicki Minaj, prima la settimana scorsa. "Voglio che lo sappiate, potete acquistare il n.1 su Billboard. Siete stati sorpresi a imbrogliare e tutto il mondo lo deve sapere" ha accusato Tekashi, secondo il quale sarebbero stati acquistati 30 mila stream con sei carte di credito differenti, violando le regole. Accusa fatte senza mai citare la canzone o i cantanti tranne quando il rapper ha taggato Ariaa Grande per dirle che lui "parla per milioni di ragazzi che non sono fortunati quanto lei" accusandola di non avere idea di cosa voglia dire avere una vita difficile: "Hai talento e sei bellissima, ma non capirai mai il mio dolore". Don’t worry we going #1 next time 💳 @billboard A post shared by IM BACK AND THEY MAD (@6ix9ine) on May 18, 2020 at 4:53pm PDT Ariana Grande è intervenuta pubblicamente per ringraziare i fan che hanno permesso a lei e Bieber di arrivare in cima alla classifica, spiegando che dei numeri a lei non è mai fregato nulla e che per i primi cinque anni di carriera non era mai arrivata in prima posizione. Il punto, sottolinea la cantante è che i loro fan hanno acquistato il singolo: "I miei fan hanno acquistato la canzone. I fan di Justin hanno acquistato la canzone (mai più delle quattro copie ciascuno, come dicono le regole) (…). Le vendite contano più degli stream, non puoi screditare questa cosa come hai fatto (…) prenditi un momento per essere, ringrazia di essere a questo punto, che la gente ti ascolta, è una posizione importante in cui trovarsi".
In alcuni post su Instagram Tekashi 6ix9ine ha accusato Grande e Bieber (e Billboard) di aver comprato il primo posto nella classifica dei singoli più ascoltati della settimana. La sua nuova “GOOBA”, infatti, è al terzo posto, dietro “Stuck with U”, la canzone che segna il ritorno benefico delle due popstar.
La DreamWorks Animation porta nelle sale un altro straordinario film d’animazione, scritto e diretto da Kirk De Micco e Chris Sanders. I due registi mettono al centro della storia una stramba famiglia preistorica restìa ai cambiamenti e alle persone esterne al loro piccolo nucleo. Per le sembianze di alcuni personaggi De Micco e Sanders si sono ispirati ad alcuni animali: per Grug al gorilla, Eep a un gatto, Sandy a un terrier e Gran a un coccodrillo. Il film è già stato presentato, fuori concorso, al 63° Festival di Berlino e arriverà nei cinema italiani a partire dal 21 marzo. Imperdibile. Siamo in pieno Croodaceus, epoca a noi sconosciuta, dove la natura era ancora in fase di formazione. Uno dei protagonisti è Grug, il patriarca iperprotettivo di una famiglia preistorica che, a causa di un terribile terremoto, deve lasciare la propria caverna in fretta e furia. Assieme alla moglie Ugga, ai figli Eep, Thunk e Sandy e alla suocera Gran, parte alla ricerca di un nuovo posto dove abitare. Durante il viaggio incontra Guy, un ragazzo nomade di cui sua figlia Hip s’innamora a prima vista, scatenando la gelosia del padre Grug. Guy farà conoscere alla famiglia un nuovo mondo e nuove abitudini, totalmente ignote alla stramba famiglia.
La strampalata famiglia preistorica è costretta a scappare dalla caverna in cui vive a causa di un terribile terremoto. E’ l’inizio di una straordinaria avventura in un mondo fino ad allora sconosciuto.
Le piattaforme di condivisione online diffondono presso miliardi di persone ore e ore di contenuti video e di fotografie, ma in questo materiale si nasconde anche un'immensa quantità di clip che contengono atti di crudeltà verso gli animali: da maltrattamenti a umiliazioni, fino a uccisioni e vere e proprie torture. È la denuncia dell'Asia for Animals Social Media Animal Cruelty Coalition, che soltanto negli ultimi 12 mesi è riuscita a isolare su TikTok, YouTube, Facebook e altri social ben 5.480 link che portano a contenuti di questo genere, i quali sono stati visti per ben 5,3 miliardi di volte. L'allarme è stato lanciato dalla SMACC all'interno di un dettagliato rapporto sui contenuti scovati. La sigla riunisce parecchie importanti associazioni animaliste a livello globale, la cui accusa è chiara: mentre ciascuna di queste piattaforme professa la propria determinazione nella lotta ai contenuti violenti, tra le maglie dei loro algoritmi di moderazione il benessere degli animali non è una priorità. Da cuccioli di scimmia seppelliti vivi, gatti incendiati o calpestati, animali ripresi mentre vengono divorati vivi e cuccioli di altri animali dati in pasto ai serpenti a favore di telecamera: i social, con i loro server sterminati, i loro algoritmi di raccomandazione e la loro brama di catturare l'attenzione degli spettatori a scopi pubblicitari, favoriscono inavvertitamente il diffondersi di migliaia di video che mostrano e promuovono un vero e proprio orrore. Stando al rapporto, gli animali presenti più fequentemente nel video in questione sono volatili, seguiti da cani e gatti, poi da animali selvaggi, rettili e primati. Non mancano però clip nelle quali a finire sotto torture e maltrattamenti sono specie protette, come pangolini e gibboni. Il Paese dal quale proviene la maggior parte di questi video (1.626) è l'Indonesia, seguita dagli Stati Uniti e dall'Australia, ma non mancano clip registrate in Paesi europei. I video sono stati catalogati in quattro categorie di gravità crescente, da animali vestiti da esseri umani e obbligati a comportarsi come persone, al fenomeno delle fake rescue – i finti salvataggi nei quali gli animali vengono messi appositamente in pericolo per poi essere salvati all'ultimo secondo – per finire con veri e propri atti di crudeltà e sevizie. Un portavoce di YouTube è già intervenuto sulla vicenda affermando alla testata Newsweek che questi contenuti sono vietati sul sito e che i sistemi di moderazione sono addestrati a rimuoverli, ma evidentemente questi sistemi hanno delle falle non più trascurabili. Due dei canali della piattaforma che ospitavano questi video contavano dai 30 ai 45 milioni di iscritti e – stando ai calcoli del rapporto – la piattaforma ha guadagnato 12 milioni di dollari in appena 3 mesi grazie ai guadagni generati da questi video, i cui autori hanno invece intascato 15 milioni. Di seguito la dichiarazione ufficiale di YouTube:
È la denuncia dell’Asia for Animals Social Media Animal Cruelty Coalition, che soltanto negli ultimi 12 mesi è riuscita a isolare su TikTok, YouTube, Facebook e altri social ben 5.480 link che portano a contenuti di questo genere, i quali sono stati visti per ben 5,3 miliardi di volte nonostante violino le regole.
Prima di incontrare Caparezza per parlare di Exuvia, ci è stato inviato un link che ci portava in una foresta interattiva, oscura sì, ma la cui via non era smarrita, perché la voce del cantante pugliese ci accompagna spiegandoci la genesi di questo nuovo album, l'ottavo, che potrebbe essere il secondo capitolo di una trilogia, ma Caparezza si lascia la possibilità di scegliere anche di finirla qui. La foresta è il luogo in cui si svolge Exuvia – che è la muta di un insetto e rappresenta, appunto, il cambiamento -, un luogo di insicurezza, certo, nel quale si uniscono luce e buio, momenti tristi e altri divertenti e in cui il cantante fa i conti con il passato, con uno sguardo al futuro, però, mostrando i paradossi della sua vita e tornando anche a Mikimax, il nome con cui ha cominciato e di cui per anni si è vergognato. Il cantante affronta il tema della natura, ovviamente, in "Contronatura" parla del paradosso della Natura: "La natura non si cura delle cose, non ha scopo se non quello di esistere. La natura matrigna, per Leopardi, si soffermava sul lato oscuro, ci sono i parassiti, ciò che uccide, ciò che consideriamo innaturale, partendo da là ho pensato che prendersi cura della natura fosse contro natura, ho sovvertito questa cosa perché penso che quando si lotta per proteggere natura è lottare per l'uomo" dice Caparezza. In "Campione dei Novanta" parla apertamente delle sue origini e di Mikimix – ovvero il nickname con cui salì sul palco del Festival di Sanremo – dedicandogli per la prima volta una canzone intera: "Tra le canzoni ce n'è una in cui affronto di petto Mikimix. Per anni non l'ho vissuta benissimo quella storia, ne avevo vergogna, ho pensato tante volte di aver sbagliato tutto. All'interno della scena musicale e in particolare nel rap se parti col piede sbagliato riacquistare credibilità è difficile, l'inverso è più facile, se parti bene e poi sbagli, ti viene perdonato. Ho dovuto agire in maniera faticosa, ora però posso riappacificarmi col passato, ho l'età per farlo, il passato è stato un passo sbilenco, ma se sono qui forse è dovuto anche a quel passo falso". Ma il passato e il mondo nel quale è cresciuto, quello rap, lo affronta anche in "Come Pripyat", in cui parla di "città evacuata per radioattività che è stata fagocitata dalla natura. Le mutazioni di Pripyat, però, non sono dovute alla radioattività ma al tempo che passa, non mi fa riconoscere le cose vecchie e tra queste anche il rap: opulenza e criminalità non sono cose contemporanee, ovviamente, ma da subito un marchio che lo contraddistingueva. All'epoca c'era l'idea di riscatto sociale di chi veniva dal nulla e voleva tutto, quindi era uno spronare e dire che scrivendo rime si può uscire da ghetto. Poi qualcosa si è perso, quel movimento di riscatto si è mischiato alla criminalità e si è creato un cortocircuito. Quando ho ascoltato prima canzone rap, ho ascoltato Run Dmc e non sapevo fosse hip hop, e non pensavo lo fossero i Beastie boys, poi con i Public Enemy ho cominciato ad avere il sospetto che stesse succedendo qualcosa di importante". Le sue ispirazioni sono stati artisti come quelli citati e non riesce a capire troppo la direzione gangsta presa e amplificata ultimamente: "Mi sono affezionato a un certo tipo di rap e mal digerisco quello attuale, mi dicono che non lo capisco, ma ho il sospetto che semplicemente non mi piaccia". Racconta anche della sofferenza di quando dovette arrivare ad alcuni compromessi: "L'esperienza Mikimix è nata quando stava nascendo il rap italiano, io ho sbagliato proprio a mettermi su quella strada, il rap nasceva in contesti più combat, mentre io ero da un'altra parte, avevo fatto Castrocaro a 19 anni, poi ho conosciuto persone che mi davano consigli per fare musica e mi hanno insegnato l'arte del compromesso, arte che non dovrebbe praticare nessuno. Mentre vedevo Neffa e artisti del genere, gente che era nel pieno dell'esplosione, io ero da un'altra parte, molto sbilanciate sul fun, party, e non sono stato neanche il primo, c'erano Jova, gli Articolo 31, che pure erano contestati. Quando penso a quel periodo penso a un periodo in cui mi mordevo le dita, poi ho ostinatamente proseguito e ho cambiato tutto". Lontano dai social, che usa solo a fini commerciali, come dice chiaramente e senza remore, Caparezza affronta anche il tema delle campagne di sensibilizzazione e la questione Fedez/Primo maggio: "Quello che ho sentito dire da Fedez non l'ho sentito il giorno stesso ma il giorno dopo, era impossibile non imbattercisi: penso che quel discorso sia condivisibile, non ci sono punti su cui si possa obiettare" spiega il cantante che ricorda quando alcuni politici pugliesi chiedevano di boicottarlo per "Vieni a ballare in Puglia": "Anche io ho avuto i miei problemi, quando ho scritto ‘Vieni a ballare in Puglia' non pensavo potesse creare problemi, invece mi ha portato in prima della Gazzetta del Mezzogiorno perché alcuni assessori si chiedevano se fosse giusto o meno che la gente venisse ai miei concerti, chiesero di boicottarmi".
Il novo album di caparezza in uscita il prossimo 7 maggio si chiama “Exuvia” che è la muta degli insetti e rappresenta, per il cantante pugliese, una sorta di rito di iniziazione, il passaggio a una nuova vita. Caparezza fa i conti col passato per affrontare meglio il presente, tra paradossi, cinema, letteratura e l’attraversamento della foresta.
Anche Fedez è intervenuto per commentare l'inchiesta Lobby Nera di Fanpage.it sulle connessioni della destra milanese con le frange più estreme. Nel video si vedeva l'eurodeputato Fidanza, che appoggiava la nuova consigliera Chiara Valcepina, accompagnarsi con personaggi della destra estrema milanese e partecipare ad alcuni comizi in cui si inneggiava a Hitler, si facevano saluti romani, si urlava "Boia chi molla" e si derideva il giornalista Paolo Berizzi, sotto scorta per le minacce dei nostalgici del fascismo. L'inchiesta, che Fanpage ha lanciato in diretta televisiva con Piazza Pulita, giovedì scorso – che ha portato all'apertura di un'inchiesta della Procura milanese con ipotesi di finanziamento illecito ai partiti – ha scatenato anche un botta e risposta con la segretaria di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni e una scia di commenti e sdegno da parte di tutto l'arco parlamentare. Fedez ha aspettato qualche giorno prima di commentare l'inchiesta sulla sua città perché, ha spiegato, sapeva che si sarebbe incazzato: "Ma quanto siamo felicioni di sapere che questa signora farà parte del consiglio comunale di Milano. Benvenuta, testa bassa e braccio teso camerata" ha scritto il rapper il giorno dopo le elezioni che hanno portato Beppe sala a un secondo mandato da Sindaco, postando alcune foto della nuova eletta in consiglio comunale Valcepina. Poi ha continuato a commentare l'elezione e il video in alcune storie: "Vi consiglio di andare a vedere il servizio di Fanpage se volete rovinarvi la giornata come me. Ho aspettato a vederlo perché sapevo che mi sarei incazzato come una merda".
Anche Fedez è intervenuto per commentare l’inchiesta Lobby Nera di Fanpage sulle connessioni della destra milanese con le frange più estreme. Il rapper ha postato alcune storie in cui commenta l’elezione, al Comune di Milano, della consigliera comunale Chiara Valcepina, tra le protagoniste del video di Fanpage.
C’è un nuovo gene che è resistente all’ultima ‘spiaggia’ degli antibiotici e la scoperta appena fatta preoccupa molto gli scienziati che ci spiegano nel dettaglio cosa hanno rilevato e quali potrebbero essere i rischi per la nostra salute. Vediamo insieme cosa c’è da sapere su questo gene trovato nel batterio Salmonella che è super resistente ai farmaci. Scoperta per caso. Gli scienziati raccontano che stavano analizzando il genoma del batterio salmonella quando hanno trovato un gene, mcr-9, furtivo e ‘saltellante’, diabolico e robusto a sufficienza da resistere a un antibiotico considerato ‘l’ultima spiaggia’. Stiamo parlando della colistina che viene somministrata per sconfiggere le infezioni quando gli altri farmaci non fanno effetto. Il nemico diabolico della colistina. La colistina è un antibiotico considerato un’ultima speranza ad alta priorità dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, purtroppo però gli scienziati hanno scoperto che il gene mcr-9 è in grado di insegnare ai batteri a resistere alla sua efficacia. Questo significa che un paziente resistente a questo farmaco potrebbe morire in caso di infezione batterica e, se questo tipo di residenza dovesse diffondersi, il numero delle vittime sarebbe destinato a crescere pericolosamente. Mcr-9, cosa c’è da sapere. Gli scienziati spiegano che il gene mcr-9 è stato trovato nel batterio salmonella ed è solo l’ultimo di una lunga serie di geni resistenti alla colistina. Questo scoperto è importante poiché permette ai medici e ai ricercatori di raccogliere nuove informazioni su questo gene e isolarlo dai prodotti alimentari e dalle persone, riducendo dunque il rischio di infezioni e, di conseguenza, di morte. La speranza è dunque che, attraverso questo studio, vengano intrapresi nuovi percorsi di ricerca per proteggere la nostra salute, e la nostra vita.
Gli scienziati hanno trovato un gene, mcr-9, nel batterio salmonella, responsabile della salmonellosi, che è resistente a quello che è considerato l’ultima speranza degli antibiotici: furtivo, ‘saltellante’, diabolico e robusto, è in grado di insegnare ai batteri a contrastare gli effetti dei farmaci. Ecco cosa rischiamo.
Bello come il sole, tenero, spigliato e disponibile al flirt perché ufficialmente single, Jeremias Rodriguez sarebbe riuscito ad attirare l’attenzione della modella Carla Cruz a tre giorni dal suo ingresso nella Casa del Grande Fratello Vip. Del resto, il giovane argentino ha fama di essere un latin lover. “È stato con tutte le mie amiche” l’ha accusato scherzosamente Cecilia prima di entrare nella Casa di Cinecittà. “Non è colpa mia se hai tutte amiche sexy” ha replicato sornione il fratello, confermando quindi l’impressione generale che ci si trovasse di fronte a un vero tombeur de femme, gentiluomo però, visto che non pare ami esibire le sue conquiste. Il bacio cinematografico con Carla Cruz ha messo il pubblico del GF sugli attenti. Ci si chiede se tra i due possa nascere una storia d’amore, soprattutto dopo aver appurato che tra la modella e Simone Rugiati è finita, e dopo le parole di lei che in Confessionale si è lasciata sfuggire quella che potrebbe suonare a tutti gli effetti come una dichiarazione di intenti: “In quel momento stavo recitando, ma non è detto che non possa succedere davvero qualcosa”. Al di là del fascino che lo rende una preda appetibile e dei flirt che gli sono stati attribuiti dalla sorella, Jeremias sembrerebbe avere avuto solo tre fidanzate ufficiali. La prima compagna nota del giovane Rodriguez è Ilaria Coletto, italiana trapiantata a New York con la quale Jeremias ha vissuto una storia d’amore all’epoca in cui viveva ancora in Argentina. Il loro amore è stato documentato sui social network attraverso una serie di foto che hanno chiarito fin da subito la natura romantica del loro rapporto. I due sarebbero stati addirittura sul punto di sposarsi, come rivelò la ragazza stessa a poche settimane dalla fine della loro relazione. Era il marzo del 2016 e Jeremias la lasciò per Rossella Intellicato, ex concorrente del Grande Fratello e tronista di Uomini e Donne rinunciataria. Furiosa per aver scoperto il tradimento attraverso la stampa, Ilaria raccontò i dettagli meno comprensibili della loro storia: Ho acceso il computer e ho visto le foto di Jeremias mentre baciava quella ragazza, così ho scoperto di essere stata tradita. E pensare che la sera stessa in cui ha conosciuto quella ragazza al telefono Jeremias mi parlava da uomo innamorato. I due si sarebbero dovuti sposare. Lo dimostrerebbe il fatto che Jeremias avesse già provveduto a chiedere la mano di Ilaria a suo padre, ottenendo un assenso da parte dell’uomo. Quelle nozze, invece, non ci sono mai verificate. La fine della storia con Ilaria diede il là all’inizio del flirt con Rossella Intellicato. L’ex tronista raccontò proprio a Fanpage quel legame appena sbocciato, pur preferendo rimanere sul vago perché preda degli attacchi di chi la accusava di aver lasciato il trono perché fidanzata e non a causa della lite con Tina Cipollari. Quella storia durò pochissimo. Dopo qualche settimana di passione bruciante, Jeremias e Rossella cominciarono a diradare i loro incontri e a non comparire più insieme sui social. La rottura divenne ufficiale nel maggio del 2016, quando l’unico fratello maschio del clan Rodriguez conobbe la donna che gli avrebbe fatto battere di nuovo il cuore.
Nella Casa del Grande Fratello Vip è in odore di flirt con Carla Cruz, ad appena 3 giorni dall’inizio del reality. Del resto, Jeremias Rodriguez ha fama di essere un latin lover. “È stato con tutte le mie amiche” ha detto la sorella Cecilia, sebbene le compagne che il fratello di Belén ha ufficializzato siano state solo 3.
Dopo le feste può capitare di risvegliarsi con il viso stanco, gli occhi gonfi e segnati e con un aspetto spento: complici le abbuffate natalizie e la stanchezza, per avere un viso luminoso e fresco bisogna puntare tutto sul make up! Per prima cosa prepara il viso all'applicazione del trucco; appena sveglia sciacqualo con acqua fresca e applica un tonico con un batuffolo di cotone: la Lotion Energisante Eclat du Jour di Clarins è ideale, fresca e rivitalizzante, disseta la pelle grazie agli estratti di piante. Dopo il tonico applica una siero idratante come Idealist, il siero levigante di Estée Lauder che grazie alla sua tecnologia minimizza i pori dilatati levigando la pelle, rendendola morbida e luminosa in un solo gesto. Dedica qualche minuto anche al contorno occhi, la zona più delicata del viso, applicando il prodotto tamponandolo con i polpastrelli e massaggiandolo con movimenti circolari fino al completo assorbimento: il Fast Response Eye Cream di Mac Cosmetics elimina rapidamente i gonfiori cancellando i segni di stanchezza dal contorno occhi come le occhiaie e contemporaneamente rassoda, lenisce e ammorbidisce la pelle del contorno occhi. Terminata la preparazione del viso puoi proseguire con il make up: il segreto per avere un viso fresco e luminoso è evitare di appesantire troppo il viso e in particolare gli occhi scegliendo i prodotti e i colori giusti. Per la base viso è fondamentale un correttore coprente che vada ed eliminare occhiaie e segni di stanchezza: per questo step il tuo migliore alleato sarà il Correttore Stick della linea Dermablend di Vichy, dalla copertura elevata ma senza effetto maschera. Per un risultato ottimale applicalo direttamente dallo stick e stendilo con il calore dei polpastrelli. Oltre che nella zona delle occhiaie lo puoi utilizzare anche per coprire imperfezioni, macchie e rossori. Scegli un fondotinta liquido leggero e illuminante come il Fondotinta Illuminante Trasparente di Nars che grazie alla sua leggerezza crea sul viso un finish luminoso e satinato. Crea dei punti luce strategici per illuminare maggiormente il viso: applica un correttore luminoso nella zona appena sopra gli zigomi e sotto l'arcata sopracciliare; ideale per questo step è il Touche Eclat di Yves Saint Laurent. Fissa i prodotti con una cipria compatta come Le Prisme Visage di Givenchy che non conferisce al viso un aspetto poudré, ma fissa il make up donando ancora più luce al viso. Ideale per ottenere un aspetto fresco è un blush sulle nuance del pesca: per modellare perfettamente il colore e scegliere quello perfetto per te punta su un prodotto come il Fine one one di Benefit, un trio di nuance trasparenti che si mimano tra di loro in modo armonico per donare luce e freschezza al tuo viso.
Dite addio a occhiaie e segni di stanchezza! Il segreto per eliminarli dal viso è tutto nel make up: scoprite quali sono i prodotti e i colori indispensabili per creare un look fresco e luminoso!
È stata Annalisa una delle ospiti dell'ultima puntata de "Il Rosario Della Sera", il programma che Fiorello tiene dal lunedì a venerdì alle 19 su Radio DEEJAY. La cantante è reduce dal terzo posto al festival di Sanremo con la canzone "Il mondo prima di te", un brano pop che è piaciuto sia al pubblico che alle radio e da due settimana è anche uscita con il nuovo album "Bye Bye", il sesto della sua carriera, che segue "Se avessi un cuore" del 2016 e che ha esordito al secondo posto della classifica FIMI degli album più venduti, alle spalle solo di Sfera Ebbasta. La cantante, però, non si è esibita con il suo ultimo singolo (che è passato nella versione studio), ma con il presentatore, anch'esso coinvolto, ma come ospite, durante l'ultima edizione del Festival condotto da Baglioni, Hunziker e Favino, ha preferito esibirsi nella cover di "Acqua e sale", il successo firmato da Mina e Adriano Celentano scritto dagli Audio 2, tratto dall'album Mina Celentano e pubblicato il 14 maggio 1998. Una versione differente rispetto all'originale, con Fiorello che ha tentato di imitare Celentano, facendo ridere la Scarrone
Annalisa e Fiorello, una coppia particolare che nel programma del presentatore siciliana ha duettato prima in “Acqua e sale” di Mina e Celentano e poi in una versione molto particolare de “Il diluvio universale”.
Passata l’onda emotiva per la morte drammatica di un ragazzo di 21 anni, proviamo a fare un discorso complesso che siamo convinti sia necessario, rispetto alla rappresentazione di quanto è avvenuto a Colleferro. Sgombriamo prima di tutto il campo da facili equivoci: i quattro giovani di Artena arrestati con l’accusa di aver ucciso Willy Monteiro Duerte sono intrisi di una cultura machista, della violenza e della sopraffazione del più debole. Ce lo hanno raccontato decine di testimonianze raccolte in questi giorni di giovani e giovanissimi che hanno avuto (loro malgrado) a fare con loro. Ma possiamo parlare di un omicidio razzista operato da un gruppo di fascisti? È vero con tutta probabilità che i quattro sono razzisti. Almeno due di loro (i fratelli Bianchi) usano con disinvoltura la parola “negro” come insulto e tutti e quattro sono evidentemente molto lontani da una sensibilità di sinistra o progressista. Come ha detto Zerocalcare in un post su Facebook riferito a questa vicenda: "Il razzismo in questa storia ci sta, perché il razzismo in sto paese è sistemico, è in dotazione di serie". Eppure il movente in questo caso è importante. Non basta il colore della pelle a definire l’omicidio di Willy come un’aggressione xenofoba. La dinamica ricostruita al momento ci racconta un’altra storia: quella di un gesto coraggioso di altruismo pagato con la vita da un ragazzo che ha deciso di ‘mettersi in mezzo’ per difendere un amico. Forse il colore della pelle ha scatenato la furia degli assassini, amplificando la reazione violenta. Questo non lo possiamo escludere: l’aggressione è durata una manciata di secondi. I colpi, violentissimi, inferti alla testa, al collo e al torace lo hanno non gli hanno lasciato scampo. Rimane il fatto che, da quello che sappiamo finora, Willy non è stato aggredito in quanto individuato come immigrato o nero. Non serve avere una tessera di un gruppo di estrema destra in tasca per avere comportamenti fascisti ovviamente. Andare in giro a bruciare un senza fissa dimora perché identificato come “clandestino” ad esempio, al di là della partecipazione formale o meno a un’organizzazione politica, denota politicamente un gesto criminale. Vale la pena però raccontare come l’unico legame con la politica organizzata venuto alla luce per i quattro indagati, riguardi la parentela di Gabriele Bianchi con il coordinatore locale di Forza Italia ed ex consigliere comunale: la figlia, anche lei candidata in passato con Forza Italia, è la compagna dell’uomo in carcere, da cui aspetta un figlio. Di altri legami, come quelli dell’estrema destra di cui hanno parlato alcuni giornali, non c’è traccia.
Per combattere la cultura che ha prodotto l’omicidio di Willy Monteiro Duerte non possiamo prendere scorciatoie e leggere i fatti solo attraverso il prisma del razzismo/antirazzismo e del fascismo/antifascismo rischia di esserlo, soprattutto in un paese che, quando i fascisti si presentano con il loro nome fa sempre finta di non vedere. A dirlo non siamo noi, sono i cittadini, le associazioni, gli amministratori locali di Artena, Paliano e Colleferro che meriterebbero di essere ascoltati.
A metà del prossimo anno la NASA invierà organismi viventi in orbita attorno al Sole. Nello specifico, si tratterà due varietà del fungo Saccharomyces cerevisiae, il più importante lievito per l'alimentazione umana e organismo modello per la ricerca scientifica. L'obiettivo degli scienziati è quello di studiare gli effetti delle radiazioni sulle cellule viventi, in vista dei rinvigoriti programmi di esplorazione spaziale che a breve riporteranno l'uomo sulla Luna e tra una decina di anni su Marte. Missione Artemis. La missione, chiamata Artemis 1, è strettamente legata al programma Artemis che punta a far tornare l'uomo sulla Luna entro il 2024. Si basa sul lancio di 13 satelliti a forma di cubo con vari scopi. Uno di essi, BioSentinel, ospiterà le cellule del lievito da inviare verso il Sole. L'ultima volta che la NASA inviò organismi viventi oltre l'orbita bassa terrestre fu nel 1972, quasi 50 anni fa gli astronauti Eugene Cernan, Harrison Schmitt Ron e Evans partirono alla volta della Luna in seno alla missione Apollo 17 (soltanto i primi due calpestarono il suolo lunare). Recentemente è stata la Cina a inviare piantine di cotone sulla faccia nascosta della Luna, dove sono morte congelate dopo alcuni giorni di sopravvivenza.
All’interno del satellite BioSentinel, che verrà lanciato verso il Sole a metà del 2020, gli scienziati della NASA inseriranno due tipologie di lieviti (funghi) per studiare gli effetti delle radiazioni sui meccanismi di riparazione del DNA, che nel Saccharomyces cerevisiae sono simili a quelli dell’uomo. I risultati aiuteranno la NASA a progettare la missione Artemis verso la Luna e la conquista di Marte.
Ryanair, la nota linea aerea low cost, ha citato in giudizio eDreams e Google. Motivo di contestazione è l'utilizzo di domini fasulli che farebbero credere agli utenti di acquistare direttamente dal sito della compagnia aerea. Inoltre eDreams e Google ingannerebbero i consumatori con pubblicità fittizie e tariffe inesistenti. In questo modo gli acquirenti online sarebbero raggirati credendo di acquistare voli direttamente dalla compagnia. Michael O' Leary, numero uno di Ryanair, ha denunciato i due colossi web presso l'alta corte d'Irlanda. Secondo un comunicato stampa della compagnia low cost, infatti, Google permette a eDreams di utilizzare i sottodomini ingannevoli "Ryanair Voli Economici" e "www.Ryanair.eDreams.com", e un sito web fotocopia con marchio Ryanair per ingannare i consumatori ed invogliarli a visitare il sito eDreams e prenotare con loro a tariffe gonfiate. eDreams dunque riprodurrebbe il marchio Ryanair per indurre i consumatori a comprare i biglietti della compagnia low cost tramite il portale. Infine, Google è sul banco degli imputati per la mancanza di trasparenza circa la pubblicità online che violerebbe il codice di condotta del motore di ricerca. Per tutta risposta il colosso di Mountain View non avrebbe mosso un dito per fermare eDreams, facendo anzi apparire il sito nei risultati di ricerca prima della compagnia aerea. Poiché Google si è rifiutata di porre fine alla situazione, Ryanair è dovuta ricorrere alle vie legali.
Ryanair ha portato in tribunale due colossi del web come eDreams e Google. Il motivo? Le tariffe pubblicizzate sarebbero ingannevoli, con addebiti di costi aggiuntivi e un sito-fotocopia con branding identico a quello della compagnia low cost.
Nella baia di Kāne'ohe, alle isole Hawaii, sono stati scoperti dei “super coralli” in grado di resistere a condizioni di temperature elevate e acidificazione delle acque molto stressanti, manifestando un livello di resilienza sensibilmente superiore rispetto a quello di esemplari presenti in altre zone. Questa incredibile resistenza è stata accolta con entusiasmo dagli scienziati, che sperano di salvare le barriere coralline dai catastrofici effetti del riscaldamento globale catalizzato dai cambiamenti climatici. Coralli speciali. A descrivere i super coralli sono stati i due scienziati Christopher P. Jury e Robert J. Toonen dell'Istituto di Biologia marina presso l'Università delle Hawaii di Manoa. I ricercatori si sono concentrati sui coralli presenti nella baia di Kāne'ohe, poiché in passato, tra gli anni '30 e gli anni '70, le loro popolazioni furono letteralmente sterminate dall'essere umano. Nella baia furono infatti rilasciate ingenti quantità di acque reflue e liquami, che sottoposero i coralli a condizioni di pH e temperature estreme. Ben il 95 percento di essi fu portato allo sbiancamento, il processo che conduce i polipi a morire di fame. In parole semplici, quando la temperatura dell'acqua supera una certa soglia, le alghe simbionti dei coralli non riescono più a produrre il nutrimento di cui hanno bisogno e vengono espulse; i coralli, che devono i loro colori sgargianti proprio alla presenza di queste alghe, diventano così bianchi. Se le alghe non tornano in breve tempo sono destinati a morire di fame. Ecco perché il riscaldamento globale è una minaccia estrema per le barriere coralline, che rischiano letteralmente di sparire entro pochi decenni. Ma torniamo ai coralli di Kāne'ohe. Alla fine degli anni '70 si prese coscienza del disastro ambientale, le acque reflue furono deviate e i coralli tornarono (lentamente) a ripopolare quasi tutte le scogliere. Si trattava dei figli dei pochi superstiti alla strage.
Due biologi marini dell’Università delle Hawaii hanno dimostrato che i coralli della baia di Kāne’ohe, un tempo quasi sterminati dall’essere umano, resistono all’acidificazione e all’aumento delle temperature molto più di quelli di altre zone. I super coralli donano nuove speranze per il salvataggio delle barriere coralline, che rischiano di sparire a causa dei cambiamenti climatici.
Lorenzo Riccardi e Claudia Dionigi sono più uniti che mai. La coppia nata a ‘Uomini e Donne‘ ha rilasciato un'intervista al magazine del settimanale. I due hanno raccontato come stanno andando le cose dopo la registrazione della scelta (Qui il racconto della puntata). Claudia ha ammesso candidamente che l'amore che provano l'uno per l'altra cresce ogni giorno di più: "Non facciamo che ripeterci quanto ci amiamo. Per Lorenzo mi sono esposta tanto, andando oltre la mia timidezza e i freni che mi hanno sempre fatto procedere con cautela. Ogni giorno ci accorgiamo di essere più simili di quanto ci aspettassimo. Ci completiamo". L'ex tronista, invece, ha spiegato che il loro obiettivo era viversi il più possibile e, infatti, stanno trascorrendo tantissimo tempo insieme: "La cosa più bella che ci siamo detti in questi giorni? Semplicemente ‘ti amo'. E non è mai stato così bello pronunciarlo". La coppia è stata invitata a scambiarsi una promessa. Claudia Dionigi non ha avuto dubbi. Ha assicurato a Lorenzo Riccardi che lo rispetterà, lo amerà e sarà al suo fianco per realizzare insieme tutti i loro sogni: "La mia è quella di amarlo e amarci ogni giorno di più, di portarci rispetto e di realizzare tutti i sogni che condividiamo. Mi auguro di averlo sempre vicino a me".
Lorenzo Riccardi e Claudia Dionigi hanno rilasciato un’intervista a ‘Uomini e Donne Magazine’. Nella coppia tutto procede a gonfie vele. I due si sono detti anche il fatidico ‘Ti amo’. Claudia ha promesso a Lorenzo che lo amerà ogni giorno di più. Riccardi ha ammesso di sperare che tra loro non finisca mai.
La mandorla è il seme commestibile del mandorlo (Prunus dulcis) che appartiene alla famiglia Rosacee. Si tratta di semi oleosi ricchi di vitamine e minerali che aiutano la salute di cuore, arterie e ossa. La pianta può raggiungere i 10 metri di altezza e i suoi semi, le mandorle, sono racchiuse all'interno di un guscio legnoso. Le mandorle possono essere consumate tutto l'anno: in primavera le troviamo fresche mentre, per il resto dell'anno, possono essere consumate secche. In Italia, la principale produttrice di mandorle è la città di Agrigento, in Sicilia, anche se, negli ultimi anni, sono diminuite le zone di coltivazione e sono scomparse molte varietà. Ma scopriamo le proprietà delle mandorle e come consumarle. Le mandorle sono un alimento energizzante, in quanto sono ricche di calcio e magnesio, che le rende degli ottimi integratori anche per le diete. Mangiare una manciata di mandorle al giorno, magari come spuntino a metà mattina o a metà pomeriggio, grazie soprattutto alla vitamina E contenuta al loro interno, riduce il rischio di contrarre diverse malattie come ad esempio il diabete di tipo II, tenendo a bada i livelli di glucosio nel sangue. Le mandorle hanno anche un alto contenuto di ferro e vitamine che aiutano a contrastare l'anemia; non solo ferro, ma anche tanto calcio ideale quindi per gli anziani e per chi soffre di osteoporosi. Grazie alla vitamina E, che diminuisce il rischio di infarti, e ai grassi insaturi che riducono la formazione di placca aterosclerotica nelle arterie, aiuta a proteggere il cuore. Inoltre le mandorle sono perfette per chi soffre di colesterolo alto perché hanno la capacità di abbassare il livello di colesterolo cattivo (LDL) nel sangue grazie all'acido oleico e all'acido palmitoleico che invece, aumentano il colesterolo buono (HDL). L'alto contenuto di fibre, dona a questo seme, proprietà lassative utili in caso di stipsi. Sono inoltre prive di glutine, e ciò le rende un alimento ideale anche per chi soffre di celiachia. Le mandorle contengono anche una piccola quantità di laetrile considerata una sostanza antitumorale. Il loro consumo riduce il rischio di cancro al colon. Per quanto riguarda la forma fisica tengono a bada il grasso in eccesso riducendo addirittura quello addominale, mentre, nel mondo della cosmetica viene utilizzato l'olio di mandorle dolci per combattere rughe e smagliature nonché i primi segni di invecchiamento. È ricco di vitamina A, vitamine del gruppo B, sali minerali e proteine che lo rendono un ottimo prodotto emolliente. Inoltre, la vitamina E contenuta nelle mandorle, le rende un potente antiossidante in grado di contrastare i radicali liberi e rallentare l'invecchiamento. Le mandorle vengono utilizzate soprattutto in pasticceria come ingrediente per la preparazione di dolci, torte, torroni, confetti, biscotti mandorlati. Le mandorle fresche e non sgusciate possono essere conservate anche per diversi mesi e consumate come snack secche, tostate, zuccherate, pralinate e salate.. Per conservarle al meglio , riponetele in un vasetto ben chiuso in un posto fresco e asciutto, lontano dalla luce e da fonti di calore. Con le mandorle fresche si può preparare il latte di mandorle, bevanda molto energetica e rinfrescante ricca di proteine e nutrienti. Inoltre ha proprietà antidepressive, antinfiammatorie e aiuta a riequilibrare l'umore anche se contiene molte calorie, quindi è consigliabile non abusarne. Dalla macinazione delle mandorle secche decorticate si ricava la farina di mandorle, un alimento ricco di proteine, vitmina E e zuccheri. A causa del loro elevato apporto calorico, le mandorle devono essere consumate con moderazione, non più di 10 o 15 al giorno, preferibilmente come spuntino.
Le mandorle apportano molti benefici al nostro organismo grazie alle tante proprietà: combattono il colesterolo, prevengono il diabete e tengono a bada il grasso in eccesso.
Quando gli agenti della mobile di Enna, quelli dell'U.P.G.S.P. di Enna e a quelli del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale, l’ha fermato, in viale Diaz, nel comune siciliano, era totalmente ubriaco un alla guida di un'auto. La sua auto sbandava a destra e a sinistra, occupando ora una corsia ora quella opposta. Una volta avvicinatisi, i poliziotti hanno subito intuito il perché di quell’andatura dal forte odore di alcol che proveniva dall'auto. Non era nemmeno in grado di reggersi in piedi. Come riporta Newsicilia, C.G., 46enne leonfortese, e si è dimostrato subito insofferente al controllo e farfugliando frasi sconnesse, palesando un evidente stato di ebbrezza alcolica, in maniera alquanto maldestra, tentando di eludere l’inevitabile sanzione, ha esclamato: “Il commissario Montalbano sono!”.
L’uomo si è rifiutato di sottoporsi all’alcoltest ed è stato fermato per guida in stato d’ebbrezza. Il 46enne si sarebbe anche urinato nei pantaloni, segno del fatto che fosse totalmente ubriaco.
Nel 2020 furono una delle coppie più discusse di Temptation Island. Poi, l'annuncio del matrimonio, con una proposta in grande stile e da film hollywoodiano. Ora però Alberto Maritato e Speranza Capasso sono in un momento di crisi, e le nozze non sono più così certe. Ne ha parlato lui stesso su Instagram Stories. I fan del programma di Canale 5 ricorderanno bene quando Alberto e Speranza uscirono separati da Temptation, dopo che lui si era avvicinato alla single Nunzia: Maritato lasciò il programma da solo, rifiutato sia da Speranza che da Nunzia. Quindi, il ritorno di fiamma. È stata decisamente sorprendente la sorpresa di Alberto, che ha chiesto a Speranza di sposarlo in una location romantica a gennaio 2021, dopo averle fatto credere che avrebbe partecipato a uno shooting con gli altri protagonisti di Temptation Island. Lei ha accettato di passare la sua vita con lui, rispondendo "sì" davanti ai concorrenti delle due edizioni 2020 del reality show. Le nozze, però, non sono ancora arrivate. "Oggi la situazione è un po' più complicata del solito", ha spiegato Maritato, svelando che il matrimonio, dopo ben 17 anni di fidanzamento, almeno per il momento non sarà celebrato. "Le liti per motivi caratteriali sono ancora troppe e così difficilmente si può affrontare un passo così importante. Siamo adulti e vaccinati e sappiamo che non si può sbagliare una scelta del genere". Alberto parla di "periodo no" ("È difficile pure raccontare la nostra situazione attuale”) e precisa che lui e Speranza ci penseranno bene prima di fare il grande passo. I due non hanno comunque smesso di frequentarsi, seppure la crisi sia ancora più dura di quella affrontata a Temptation. Alla fine si sposeranno o si lasceranno?
Coppia discussa a Temptation Island nel 2020, si erano riavvicinati dopo una clamorosa rottura nel programma e addirittura a gennaio lui le aveva chiesto di sposarlo. Ora, però, le nozze sono decisamente in bilico, come spiega lui: “Le liti sono ancora troppe, non si può affrontare un passo così importante”.
L'olio di arnica è un oleolito che si ricava dalla macerazione dei fiori dell'arnica montana, conosciuta anche come "tabacco di montagna", una pianta della famiglia delle Composite ricca di flavonoidi, triterpeni e olio essenziale, che cresce solo in alta montagna. L'olio di arnica possiede proprietà antinfiammatorie, analgesiche e antidolorifiche, oltre ad essere uno stimolante per la circolazione, e viene utilizzato soprattutto in caso di traumi, fratture e cadute, in quanto evita la formazione di versamenti, quindi lividi ed ematomi. È molto efficace anche in caso di stiramenti e strappi muscolari e viene spesso utilizzato per un massaggio prima o dopo l'attività sportiva, inoltre riduce irritazione e prurito in caso di punture d'insetto. L'arnica ha fiori gialli a forma di margherita, e sono la parte che viene utilizzata in fitoterapia. Per fare l'olio di arnica si usano i fiori raccolti nel periodo del loro tempo balsamico, in piena estate, quando il sole dona ai fiori il loro caratteristico colore giallo-arancio. Ma, come preparare l'olio di arnica? In un barattolo di vetro si inseriscono i capolini essiccati della pianta per i 3/4 della sua capienza. Si aggiunge poi l'olio di mandolre dolci, fino a riempire tutto il contenitore. Dovrà essere poi conservato per 1 mese in un luogo fresco e al riparo dalla luce. Trascorso il tempo necessario bisognerà filtrare l'olio: aiutandovi con un colino, versate l'oleolito, così da eliminare tutti i capolini, e premeteli bene con un cucchiaino per estrarre tutte le sostanze terapeutiche. Per ottenere un olio di arnica puro, realizzate un altro filtraggio utilizzando una garza di cotone: in questo modo catturerete residui e impurità, ottenendo così un olio purissimo. L'olio di arnica è ricco di flavonoidi, triterpeni, lattoni sesquiterpenici e olio essenziale, tutte sostanze che donano a questo terapeutico oleolito proprietà antinfiammatoria, antodolorifiche, analgesiche e stimolanti per la circolazione. L'olio di arnica è quindi consigliato in caso traumi causati da urti o cadute in quanto, oltre a ridurre il dolore, aiuta il riassorbimento di lividi, ecchimosi ed ematomi, riducendo così in pochissimo tempo anche il gonfiore causato dall'urto. Risulta benefico in tutte quelle circostanze in cui applicheremo del ghiaccio: cadute, incidenti, lussazioni, ecc…, in quanto evita la formazione di versamenti, sia di liquidi che causato dalla rottura dei vasi sanguigni. L'olio di arnica è ottimo anche in caso di strappi e stiramenti muscolari, slogature, flebiti, dolori articolari e reumatismi, donando un rapido sollievo, inoltre è un toccasana per gli sportivi in quanto può essere utilizzato per effettuare dei massaggi prima o dopo l'attività sportiva. Anche in caso di vene varicose è possibile utilizzare questo speciale oleolito in quanto sfiamma e fa rientrare i vasi, svolge quindi anche un'azione astringente: per questo è consigliato anche per ridurre e curare le emorroidi. L'olio di arnica favorirebbe anche la crescita dei capelli: per questo viene utilizzato da uomini e donne come trattamento naturale contro la caduta, da massaggiare sul cuoio capelluto per nutrire e tonificare il cuoio capelluto e per stimolare i bulbi piliferi: potete chiedere consiglio al vostro medico o al dermatologo, prima di utilizzarlo. L'arnica viene applicata sulla pelle sotto forma di lozione, unguento, crema, e olio, ed è utilizzata per scopi medici fin dal Cinquecento. Potete trovare l'olio di arnica in erboristeria, farmacia oppure online: sceglietene sempre uno che abbia un ridotto numero di ingredienti. Un buon olio di dovrebbe contenere solo estratto di arnica e un olio base di alta qualità come olio di mandorle o olio di semi d'uva. Potreste trovare anche la vitamina E, utilizzata anche grazie alle sua capacità naturali di conservazione. Evitate invece l'olio di arnica che tra gli ingredienti ha la "fragranza", in quanto significa che potrebbero esserci tracce di sostanze chimiche che potrebbero irritare la cute. Potete utilizzare l'olio di arnica applicandolo sulla zona interessata dalle 2 alle 4 volte al giorno massaggiandolo fino a completo assorbimento, oppure applicandolo con una garza di cotone: si tratta di un vero e proprio pronto soccorso naturale. L'olio di arnica può essere applicato anche per alleviare l'irritazione e il prurito causati da punture d'insetto.
L’olio di arnica è un oleolito che si ottiene dalla macerazione dei fiori dell’arnica montana. Si tratta di un olio dalle proprietà antinfiammatorie, antidolorifiche e analgesiche, indicato in caso di traumi, ematomi, dolori muscolari e non solo. Ecco tutte le proprietà di questo olio benefico, come prepararlo, utilizzarlo e le eventuali controindicazioni.
Alla fine ha vinto la linea dura, quella dei cosiddetti "rigoristi". Durante le vacanze natalizie ci sarà una stretta importante delle misure restrittive su tutto il territorio nazionale. Nel periodo tra il 24 dicembre e il 6 gennaio l'Italia diventerà zona rossa nei giorni festivi e prefestivi, mentre sarà arancione nei giorni feriali. Quindi 24, 25, 26 e 27 dicembre saranno colorati di rosso, poi 28, 29 e 30 dicembre saranno arancioni. E ancora l'Italia tornerà ad essere zona rossa il 31 dicembre, 1, 2 e 3 gennaio, poi il 4 gennaio sarà arancione e infine il 5 e il 6 gennaio il Paese tornerà ad essere nuovamente rosso. C'è la deroga per invitare due persone non conviventi a casa propria, con i minori di 14 anni che sono esclusi dal conteggio. Durante il periodo delle festività, ma solo nei giorni feriali, ci sarà anche la possibilità, per chi abita in un piccolo Comune sotto i 5mila abitanti, di spostarsi entro un raggio di 30 chilometri, ma senza andare nei capoluoghi di Regione. Viene risolta così la lunga polemica sul rischio di rimanere bloccati e soli nei piccoli Comuni. L'Italia sarà zona rossa nei giorni festivi e prefestivi delle prossime settimane: 24, 25, 26, 27, 31 dicembre e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio. In queste date saranno in vigore le regole del colore con le misure restrittive più stringenti: stop a qualsiasi tipo di spostamento, salvo per chi ha comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o per motivi di salute, casi che andranno giustificati – in caso di controllo – con l'autocertificazione. C'è la deroga per ricevere due persone non conviventi a casa, esclusi i minori di 14anni che non vengono conteggiati. In zona rossa chiudono i negozi, bar, ristoranti, pub e pasticcerie, che però possono fare servizio d'asporto e consegna a domicilio. Restano aperti i servizi essenziali, supermercati, alimentari, farmacie e parafarmacie, tabacchi, edicole. Tutti gli esercizi commerciali che vendono beni di prima necessità. Resta in vigore il coprifuoco notturno dalle 22 alle 5 di mattina, allungato il giorno di capodanno alle 7. Lo sport e l'attività motoria sono consentiti in forma individuale e vicino casa.
Passa la linea dura: durante il periodo di Natale, dal 24 dicembre al 6 gennaio, l’Italia sarà zona rossa nei giorni festivi e prefestivi e zona arancione in quelli feriali. Il 24, 25, 26 e 27 dicembre saranno rossi, poi 28, 29 e 30 dicembre arancioni. L’Italia tornerà rossa il 31 dicembre, 1, 2 e 3 gennaio, poi il 4 gennaio sarà arancione e infine il 5 e il 6 gennaio ancora rossi. Ecco le regole da rispettare durante il calendario delle festività natalizie.
Alle 6:33 ora italiana di Capodanno la sonda New Horizons della NASA ha sorvolato l'oggetto più lontano (e forse il più antico) del Sistema solare, Ultima Thule, inviandoci anche la sua prima immagine a distanza ravvicinata. Lo scatto, in verità un po' sgranato, a causa della notevole distanza del corpo celeste – sito a ben 6,4 miliardi di chilometri dalla Terra – ha impiegato più dei sei ore prima di raggiungere il nostro pianeta. Mostra la forma curiosa dell'oggetto transnettuniano, molto simile a quella di un gigantesco birillo, benché gli scienziati della NASA non escludano ancora che possa trattarsi di due oggetti separati che orbitano strettamente uno accanto all'altro. Maggiori dettagli e fotografie di qualità superiore di Ultima Thule arriveranno nei prossimi giorni e mesi; al momento sappiamo che le dimensioni dell'oggetto sono di 32 chilometri di lunghezza per 16 di larghezza – quanto una grande metropoli – e che ruota vorticosamente come le eliche di un aeroplano. Il sorvolo ravvicinato di Capodanno, un flyby avvenuto a una distanza di appena 3.500 chilometri (un'inezia dal punto di vista astronomico) ha completamente caricato di dati scientifici i registratori digitali della sonda New Horizons, e col tempo verranno trasmessi sulla Terra. La conferma del contatto con l'oggetto celeste, formalmente 2014 MU69 ma soprannominato Ultima Thule poiché sito oltre i confini (esplorati) del mondo conosciuto, ha scatenato l'entusiasmo degli ingegneri della NASA, che seguivano l'approccio della sonda dal centro di comando mentre tutto il mondo celebrava il passaggio al nuovo anno. L'evento è stato celebrato anche dall'amministratore della NASA Jim Bridenstine: “Congratulazioni al team New Horizons della NASA, al laboratorio di fisica applicata Johns Hopkins e al Southwest Research Institute per aver fatto di nuovo storia. Oltre ad essere stato la prima sonda ad aver esplorato Plutone, oggi New Horizons ha sorvolato l'oggetto più distante mai visitato da un veicolo spaziale ed è diventato il primo a esplorare direttamente un oggetto che trattiene i resti dalla nascita del nostro Sistema solare”, ha dichiarato il dirigente , sottolineando il ruolo di leader mondiale ricoperto dall'agenzia aerospaziale americana.
A diverse ore dal primo contatto con Ultima Thule, l’oggetto più lontano mai esplorato dall’uomo con una sonda spaziale, è giunta sulla Terra anche la prima immagine ravvicinata. L’oggetto transnettuniano è lungo 32 chilometri e largo 16, ruota come un’elica di aeroplano e somiglia a un birillo gigantesco.
Ogni professione va svolta dopo un periodo di studio e di pratica. Spesso, però, le persone si improvvisano dentisti, chirurghi e così via, senza avere un titolo di studio appropriato e senza avere esperienze in questi campi. Ci sono stati tanti casi, anche all'estero, in cui le autorità hanno scoperto che medici o professionisti di diversa sorta operavano in un certo campo, senza, però, averne formalmente le capacità e, per così dire, l'autorizzazione. Ora è la volta di un massaggiatore cinese di cinquant'anni, il quale svolgeva tale lavoro, senza avere attestati né tirocini che lo abilitavano a questa mansione.
Il cinquantenne svolgeva la professione, senza alcun titolo. L’uomo faceva massaggi utilizzando anche creme dannose per la pelle.
Alta tensione nel MoVimento 5 Stelle sul decreto sicurezza voluto ed elaborato dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Rischia di allargarsi la fronda dei dissidenti: sono stati in tre, quest’oggi, i senatori che hanno annunciato di essere intenzionati a non partecipare al voto sul decreto che tocca anche il tema dei migranti. “Non so gli altri ma io sono orientato a non partecipare al voto”, afferma all’Adnkronos Matteo Mantero. Lui, così come la sua collega Paola Nugnes, chiedono modifiche sostanziali al testo, che sembrano però non arrivare: “Io voto contro, è un dovere istituzionale e un rispetto del mandato elettorale”. Critiche anche dal senatore Gregorio De Falco che annuncia di non aver ritirato alcun emendamento all’articolo 14 del decreto, riguardante la revoca della cittadinanza. I suoi emendamenti sono stati bocciati ma lui continua “a ritenerli necessari e credo che essendo legislatori dobbiamo prendere una posizione e non aspettare che intervenga la Corte Costituzionale”. Prima della riunione della commissione Affari costituzionali, De Falco aveva affermato di essere presente “perché ho aderito a un movimento e ai valori di quel movimento mi richiamo”. “Siamo un movimento e non un esercito”, aveva detto ancora rispondendo, apparentemente, a Luigi Di Maio. Oggi è arrivata anche la dura critica di un’altra senatrice, Elena Fattori, riferita non solo al decreto sicurezza.
Rimane alta la tensione sul decreto sicurezza nel MoVimento 5 Stelle, con almeno quattro senatori che potrebbero decidere di non votare il provvedimento. Gregorio De Falco, Elena Fattori, Paola Nugnes e Matteo Mantero sembrano essere pronti a non partecipare al voto in Aula. Ma al Senato i numeri della maggioranza sono stretti, con soli sei voti di margine.
In Italia è la quarta regione per numero di aree insignite della Bandiera Blu. In Abruzzo la Fee, l'organizzazione internazionale che assegna le "Blu Flag", aveva appuntato ben 14 riconoscimenti. Nel giro di 48 ore dalla pubblicazione dei risultati, in due di queste località, Roseto e Gulianova, è stata interdetta temporaneamente la balneazione. L'Arta Abruzzo ha notificato ai due comuni il superamento dei valori di presenza dell'escherichia coli, il batterio che, in base alla sierotipo che lo caratterizza, può causare meningite, gastroenterite, sepsi o infezioni dell'apparato urinario. La balneazione è stata dunque interrotta nell'attesa che, individuata e rimossa la causa, i valori possano tornare nella norma. Il Comune di Roseto ha disposto il divieto temporaneo di balneazione tra Cologna Spiaggia e la foce del torrente Borsacchio. Secondo quanto riportato da "Il Centro", i locali avevano notato pochi giorni prima che una densa schiuma bianca fuoriusciva dallo scolo delle acque bianche. In quell'occasione Fabrizio Fornaciari, assessore comunale all'ambiente, aveva assicurato che altro non era che la schiuma tipica del mare mosso.
A 48 ore dall’assegnazione delle Bandiere Blu, i comuni di Roseto e Giulianova si sono visti costretti ad interdire temporaneamente la balneazione.
Il 12 settembre 1986, Giuseppe Tornatore portava sul grande schermo il suo primo lungometraggio, “Il camorrista”. Tratto dall’omonimo romanzo di Giuseppe Marrazzo, pubblicato nel 1984, sulla figura di Raffaele Cutolo, il film racconta la sua storia "romanzata", incentrata sul Professore di Vesuviano (Ben Gazzara) che, anche nel carcere di Poggioreale, inizia a farsi rispettare, sfidando un boss della camorra più grande di lui. ‘O Professore costituisce addirittura l'esercito della futura camorra riformata, aiutato dall'esterno dalla sorella Rosaria (Laura del Sol), e un giorno riesce ad evadere dal manicomio criminale in cui gli avvocati erano riusciti a farlo trasferire. L’uomo riesce a raggiungere New York, a contattare il vertice di Cosa Nostra e a farsi riconoscere come il capo assoluto della nuova camorra. Il film, una co-produzione tra Reteitalia, Fininvest e Titanus non ottenne, subito il successo sperato, anzi. A due mesi dal rilascio nelle sale fu ritirata e ridistribuita tempo dopo, ottenendo il meritato successo che dura, intatto, a 30 anni di distanza. Eppure, nel 1988, durante uno dei suoi tanti processi, lo stesso Raffaele Cutolo denunciò la falsità dei fatti riportati da Marrazzo nel suo romanzo, soprattutto quelli riguardanti l’uccisione del suo braccio destro Vincenzo Casillo (nel romanzo si afferma che è stato Cutolo a volere la sua morte) e il modo di narrare, come se a raccontare quei fatti fosse lo stesso detenuto. Poco importa, perchè Tornatore monta gli intrighi malavitosi con una maestria da regista navigato, dandogli una modernità impensabile, incollando lo spettatore allo schermo per ben due ore e mezza, senza alcun punto morto, ricorrendo, talvolta a scene molto crude ma coerenti col contesto raccontato. Merito anche dell'accurata sceneggiatura, scritta da Tornatore con Massimo De Rita, incorniciata dalle indimenticabili musiche di Nicola Piovani. Tutto questo immenso lavoro, gli fece vincere il Nastro D’Argento come Miglior regista esordiente, ottenendo il plauso della critica internazionale (Il film all’estero s’intitola “The Professor”).
Il cult d’esordio di Giuseppe Tornatore usciva nelle sale italiane il 12 settembre 1986. Tratto dall’omonimo romanzo di Giuseppe Marrazzo, pubblicato nel 1984, sulla figura di Raffaele Cutolo, il film racconta la storia del Professore di Vesuviano (Ben Gazzara) che, anche nel carcere di Poggioreale, inizia a farsi rispettare e a diventare, poi, il capo assoluto della nuova camorra.
Con la firma dell’ordinanza da parte del Ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, è iniziato ufficialmente il conto alla rovescia per la maturità 2018. Il documento contiene infatti tutte le indicazioni operative per i consigli di classe, le commissioni, l'ammissione dei candidati interni ed esterni e la sintesi del calendario degli esami. Gli studenti coinvolti sono oltre 500mila, 25mila le classi e più di 12mila le commissioni. Si parte il 20 giugno alle 8.30 con la prima prova, il tema di italiano. L'appuntamento con gli studenti è dunque per il 20 giugno alle 8.30. La prima prova avrà una durata massima di 6 ore. Ma due giorni prima, il 18 giugno, è prevista la riunione plenaria delle commissioni, sempre alle ore 8.30. La seconda prova è in calendario giovedì 21 giugno alle ore 8.30. La durata dipende dalle discipline che caratterizzano gli indirizzi ed è variabile dalle 4 alle 8 ore, tranne che per alcuni indirizzi, come i Licei musicali, coreutici e artistici, dove la prova può svolgersi in due o più giorni. La terza prova, assegnata da ciascuna commissione d’esame, è in calendario lunedì 25 giugno, a partire dalle ore 8.30. Ad oggi, fa sapere il Miur, sono 509.307 le studentesse e gli studenti iscritti all'esame, fatti salvi gli esiti degli scrutini finali. Di questi, 492.698 sono candidati interni. 25.606 sono le classi coinvolte, 12.865 sono le commissioni. La quarta prova, che si effettua nei licei e negli istituti tecnici presso i quali sono presenti i progetti sperimentali di doppio diploma italo-francese Esabac ed Esabac Techno e nei licei con sezioni ad opzione internazionale spagnola, tedesca e cinese, è prevista per giovedì 28 giugno alle 8.30. Le studentesse e gli studenti candidati per gli indirizzi di studio Esabac sono 7.688, tutti interni, seguiti da 283 commissioni. Per gli indirizzi di studio Esabac Techno le candidate e i candidati sono 327, tutti interni, seguiti da 20 commissioni. La ministra Fedeli, insieme al responsabile della struttura tecnica degli Esami di Stato, Ettore Acerra, ha anche scelto le tracce per la prima e le seconde prove che ovviamente saranno rivelate il giorno degli scritti. “Come ogni anno al MIUR abbiamo lavorato per garantire uno svolgimento ordinato dell'Esame di Stato e per predisporre delle prove in linea con il percorso formativo delle nostre studentesse e dei nostri studenti – dichiara la ministra Fedeli – facendo tesoro dell'esperienza degli anni scorsi, delle osservazioni di studenti e docenti, del collegamento con le attività didattiche che si svolgono ogni giorno. Le prove, quindi, sono state elaborate tenendo conto dei nuclei tematici fondamentali delle diverse discipline, ma sono anche in correlazione con tematiche fondamentali per la crescita educativa e civile dei giovani".
Da oggi l’esame di maturità si fa più vicino per gli oltre 500mila studenti coinvolti. Sono state infatti rese note le date ufficiali degli esami, stabilite da un’ordinanza firmata dal ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli.
Meghan Markle ha preso parte al primo tour all'estero in compagnia del marito, il principe Harry. A quasi due mesi dal matrimonio, i due sono volati alla volta dell'Irlanda e stanno prendendo parte a diversi impegni reali. La neo-Duchessa del Sussex ha sfoggiato degli outfit impeccabili ed eleganti ma a quanto pare le è sfuggito un piccolo dettaglio: ha dimenticato di rimuovere la plastica dalla sua borsa nuova.
Meghan Markle è in Irlanda con il marito Harry per il primo tour all’estero come marito e moglie ed è riuscita a incantare tutti con i suoi look eleganti. L’unico piccolo inconveniente? Ha dimenticato di rimuovere le protezioni in plastica dai bulloncini della borsa griffata che portava tra le mani.
L'attore Simon Yam è stato accoltellato. A diffondere la notizia è stato Variety.com. Sabato 20 luglio, il sessantaquattrenne noto per avere interpretato, tra i tanti ruoli, anche quello di Chen Lo nel film ‘Tomb Raider – La culla della vita‘, si trovava a un evento a Zhongshan, nella provincia del Guangdong in Cina. Nel momento in cui è salito sul palco, è stato aggredito da un uomo armato di un coltello. È attualmente in ospedale. Le sue condizioni non desterebbero preoccupazione. Erano le 10:14 del mattino quando Simon Yam è salito sul palco. Un uomo si è diretto verso di lui e lo ha accoltellato allo stomaco e a un braccio. L'attore è rimasto cosciente mentre la sicurezza interveniva. Al momento non è nota l'identità dell'aggressore, né le motivazioni che lo hanno portato a compiere un gesto così grave. Intanto, il manager di Simon Yam ha fornito ulteriori dettagli sulla vicenda: "La coltellata all'addome non ha causato danni gravi agli organi interni ed è stata medicata. Anche le ferite al braccio destro sono state medicate. Ora Simon Yam sta riposando. Le sue condizioni sono stabili".
L’attore Simon Yam è stato accoltellato mentre presenziava a un evento a Zhongshan, nella provincia del Guangdong in Cina. Il sessantaquattrenne, è attualmente ricoverato in ospedale. Le sue condizioni non sarebbero gravi. Ancora non è stata resa nota l’identità dell’uomo che lo ha aggredito sabato scorso.
"Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano" recita una delle più famose canzoni della musica italiana e nel caso di Jennifer Lopez e Ben Affleck non può esserci frase più veritiera. La coppia è ormai tornata sotto i riflettori, più belli e innamorati che mai. Per festeggiare i 52 anni della diva i due hanno trascorso qualche giorno in Costa Azzurra e, poi anche a Capri, diventando il bersaglio preferito di curiosi e fotografi che hanno immortalato i loro momenti di tenerezza. Intenti a godersi un ritorno di fiamma che ha spiazzato il mondo intero, i due divi si scambiano baci e abbracci alla luce del sole, circondati dal lusso dello yacht di 110 milioni di euro che ha attraversato le acque dell'Isola Azzurra, permettendo ai due novelli fidanzati di trascorrere qualche ora passeggiando tra le stradine capresi, assediati da fotografi e turisti. Intanto i due avevano già trascorso parte della loro vacanza in Francia, a Saint Tropez, dove li ha beccati il settimanale Chi. Dal jet privato allo yacht i due non si sono fatti mancare nulla e tra un atterraggio e un pomeriggio di relax, i Bennifer sono stati beccati a scambiarsi baci appassionati, più affiatati di quanto non fossero alla loro prima storia d'amore all'inizio del Duemila.
Jennifer Lopez e Ben Affleck sono tornati ufficialmente insieme. Ormai i dubbi si erano diradati, dopo la foto del bacio che ha ufficializzato il loro ritorno, quindi i due si godono questa nuova passione approfittando di qualche giorno di vacanza in Italia. Tra Costa Azzurra e Capri la coppia di Hollywood si mostra felice e spensierata, scambiandosi baci ed effusioni senza timore dei fotografi.
Keisuke Yamada è un artista giapponese autodidatta che prende comuni banane e le trasforma in capolavori commestibili. Utilizzando solo un cucchiaio e degli stuzzicadenti il talentuoso artista 27enne lavora il cibo contro lo scorrere del tempo, cercando di finire i suoi pezzi prima che il frutto cominci a ossidarsi. Scolpire le banane non è facile. La trama fragile del frutto e il fatto che non è possibile aggiungere più materiale per coprire un errore, come si fa con l'argilla, lo rende un materiale molto difficile da lavorare. E questo è esattamente ciò che rende l'arte di Keisuke Yamada così speciale. "Tutto è iniziato poco più di due settimane fa, quando ho sfogliato una banana e ho pensato che poteva essere interessante ritagliare un volto all'interno del frutto. Il primo è stato il volto di qualcuno con un sorriso. Sono rimasto sorpreso da quante persone abbiano apprezzato l'opera, così poi ho iniziato a fare di più. La gente ha cominciato a suggerire idee e questo è quello che mi ha dato maggiormente la mia ispirazione". Ogni pezzo viene completato in circa mezz'ora, prima che le banane inizino a marcire. Quando le sculture sono state completate, l'artista giapponese le fotografa e poi le mangia.
Keisuke Yamada è un giovane artista giapponese che realizza capolavori in miniatura utilizzando la polpa delle banane: quando il cibo diventa arte.
Durante l'intervista Stash canta, fa smorfie e soprattutto suona la tastiera per farti capire cosa intende quando le parole, da sole, non bastano. Ha un synth al suo fianco, quello che ha dato il suono vintage che si sente ascoltando l'ultimo singolo dei The Kolors, che con quest'ultima canzone allargano lo spettro sonoro degli anni 80 che stanno attraversando da un po'. Scegliendo, questa volta, un groove diverso, mettendo le mani in un cantautorato che una volta avremmo chiamato indie, con un sapore nostalgico di cui Stash va enormemente fiero. Un brano che mostra un altro volto della band che negli anni ha pescato a piene mani nel funk ma che con "Pensare male", la hit che vedeva la collaborazione di Elodie ha cominciato un altro percorso di cui "Mal di gola" è solo un passo. Il 2021, racconta il cantante a Fanpage.it, sarà pieno di musica e novità. Come sempre negli ultimi tempi quando si ascolta qualcosa di vostro è una sorpresa, qui siamo in un'altra faccia degli anni 80. Dove nasce e in che modo "Mal di gola" si muove all'interno del tuo percorso? In realtà è una delle sfumature degli 80 che mi piaceva citare perché il nostro concetto è un po' pizzicare una nostalgia sonora più che di testo. Il testo è sempre contemporaneo, siamo pur sempre una realtà che vive nel mondo di oggi, però amiamo citare delle sonorità che appartengono a quella decade che ci ha formati non solo artisticamente ma anche umanamente: c'è sempre il funk, anche se non è quel funk sporco da sala prove come potevi sentire in "Non è vero", è un funk più americano, del periodo più glossy degli anni 80. E come puoi vedere qui (mostra la tastiera al suo fianco) c'è una tastiera che è un sintetizzatore degli anni 80 che si chiama DX7 e queste cartucce tirano fuori questi suoni (suona, ndr) e dentro c'è qualsiasi cosa. Questa l'ha comprata mio padre a Napoli e dopo averla avuta, "Mal di gola", che era completamente un'altra cosa, è cambiata: era quasi un piano e voce, aveva un arrangiamento diverso, poi è partita la macchinona Kolors e Daddy's Groove sull'analogico e l'arrangiamento è diventato un po' più pulito proprio per via del synth. Il tuo percorso ha toccato gli Usa, la Francia poi sei tornato in Italia: che percorso è quello che stanno portando avanti i The Kolors? È un percorso che abbiamo cominciato prima che arrivasse la moda di questi viaggioni in quell'epoca lì, gli anni 80, appunto. Penso che questa cosa qui sia la nostra forza dal punto di vista sonoro, perché ci dà una vera identità che non è un cavalcare l'onda, benché non ci sia niente di male, ma il modo organico con cui produciamo le nostre canzoni sta creando una vera identità artistica dei Kolors. Come è cambiato il percorso dei Kolors da Everytime a oggi? Non siete mai stati appresso alla moda, come ti muovi musicalmente oggi e come trasformi gli ascolti in musica? Oltre alla trasformazione degli ascolti in produzioni, in mezzo c'è il vissuto, motivo per cui crescendo vivi e noti cose diverse e provi sensazioni variegate, facendo sempre fede a quella che è la nostra natura, ovvero quella di preferire le Stratocaster ai Macbook. Riflettendo sul nostro percorso, che poi ha preso una direzione sempre più suonata, si è evoluto più per la nostra crescita umana che per la parte artistica, perché gli elementi sono quelli ma noi siamo cresciuti cambiando il modo di esprimerci sullo strumento. Io penso che da "Pensare male" in poi per in The Kolors sia partito un nuovo treno, è proprio un altro tipo di percorso: dal punto di vista organizzativo, di gestione, ci siamo sentiti per la prima volta in un team coeso, non che prima non l'avessimo provato, ma mai come in questo momento è così evidente. Parli anche di libertà?
Si chiama “Mal di gola” la nuova canzone dei The Kolors, nuovo tassello di quel nuovo percorso intrapreso con il successo di “Pensare male”. È passato molto tempo da quando i discografici dicevano che il loro suono funky non avrebbe funzionato e oggi sono una band solida che ha negli 80 la strada attuale da seguire.
La rendita catastale è il valore fiscale attribuito ad un immobile (sia questo un terreno o un fabbricato). Si tratta di un valore usato ai fini fiscali, quindi, la rendita catastale non rappresenta il valore reale dell'immobile. L'importanza di tale elemento si comprende se si considera che Imu, imposta sui redditi, imposta delle successioni e donazioni, imposta catastale e ipotecaria, queste sono solo alcune delle tasse ed imposte che coinvolgono (per non dire basate) sulla c.d. rendita catastale. Ed è evidente che all'aumento della rendita catastale corrisponde un aumento del carico imponibile (cioè aumenta il gettito per l'erario) ed aumenta quanto il singolo cittadino deve sborsare. Così come è evidente che il fisco ha tutto l'interesse ad rivedere periodicamente la rendita catastale onde conseguire un aumento di gettito. A molti è capitato di vedersi modificare la rendita catastale di un immobile, senza motivazioni apparenti o con motivazioni prive di un reale legame con il contesto di dove è ubicato il bene. In queste situazioni il contribuente (quando non riceve un riscontro alle proteste dall'Agenzia del Territorio) non ha altra scelta che ricorre all'Autorità Giudiziaria ovviamente con i costi che tutto questo comporta, (del resto, questa scelta presuppone che il cittadino ha una disponibilità economica tale da sostenere la spesa, altrimenti, non resta che subire e accettare la modifica della rendita catastale). Quando si ricorre all'Autorità Giudiziaria ci si accorge che l'attribuzione come la modifica della rendita catastale non è un procedimento semplice, ma è un'attività molto complessa che presuppone una valutazione e un'analisi "sul campo" (cosa che diffcilmente avviene). Inoltre, l'attribuzione della rendita come la modifica della stessa non può basarsi solo su una valutazione astratta e generica della zona dove è ubicato l'immobile, come, ad esempio, può essere un aumento di rendita giustificato solo sul fatto che l'immobile è situato in una "zona centrale". Al contrario, occorre l'analisi della realtà fattuale o dello specifico contesto (limitrofo) all'immobile (del resto se un immobile ha una rendita bassa perchè situato in zona degradata è difficile che l'edificio immediatamente limitrofo al precedente "situato in zona degratata" possa essere valutato in modo diverso e difforme). Ma, questo non basta perchè è anche necessaria l'analisi dello stato dell'immobile (come ad esempio il piano e lo stato di conservazione del fabbricato). Cassazione civ. sez. V, del 6 giugno 2012 n. 9113
Per attribuire una rendita catastale ad un immobile occorre valutare la realtà fattuale in cui è ubicato l’immobile o il contesto limitrofo all’immobile e, certo, non è possibile attribuire la rendita solo valutando genericamente la zona “centrale”, poichè da strada a strada la situazione può mutare.
E così è arrivato il 2015, l'anno impostato da Marty McFly sulla fantastica DeLorean di Doc Emmett Brown. Ma quanto il futuro immaginato nel 1985 di "Ritorno al futuro parte II", è in realtà simile ad oggi? Lo speciale su Tech Fanpage, "Come sarebbe dovuto essere (e come sarà) il mondo del 2015?", firmato da Marco Paretti, illustra come, tra fantomatici ologrammi e dispositivi indossabili, la fantasia e l'immaginazione resta ancora a metà strada dalla realtà effettiva. Ma, tra le varie innovazioni proposte nel secondo capitolo del film, c'è qualcosa che è stato predetto con successo. Non avranno azzeccato i "Google Glass", i "Gear" e i prossimi "Watch" di Apple, ma in "Ritorno al Futuro parte II" vediamo comunque il figlio di Marty McFly indossare una sorta di occhiali computerizzati. Non abbiamo le specifiche tecniche per potervi dire a cosa realmente servano. Quando il Marty McFly del futuro riceve la videochiamata di licenziamento del suo capo Needles, Bob Gale e Robert Zemeckis ci hanno preso in pieno: da Facetime a Skype, oggi è realtà. La pizza in miniatura sul piatto "idratante": un predecessore dei cibi al microonde.
È arrivato il 2015, l’anno impostato da Marty McFly sulla DeLorean di “Ritorno al Futuro parte II”. Il film ha indovinato i dispositivi indossabili, le videochiamate e il cibo al microonde. Siamo ancora lontani per le macchine volanti e l’Hoverboard ed ha incredibilmente mancato (come tutti i film sul futuro) la rivoluzione messa in moto da Apple.
Nel cuore della Ruhr, zona industriale e miniera della Germania occidentale, si formò negli anni '70, per un accordo tra la NATO e l'allora Repubblica Federale Tedesca, un'ingente colonia turca composta da famiglie arrivate in loco per esigenze di sviluppo di una nazione ancora in via di ripresa dopo la guerra. Tra i tanti eredi di quell'immigrazione nell'ottobre del 1990, nella città di Gelsenkirchen, si registrò il nome di Ilkay Gundogan, figlio di Irfan e Ayten. L'attuale centrocampista del Manchester City tornerà per la prima volta da avversario al Signal Iduna Park, quella che è stata la sua casa per cinque anni. La storia di Gundogan rappresenta la perfetta integrazione raggiunta attraverso il calcio: cresciuto nel seno di una famiglia turca in un quartiere dove quasi tutti provenivano dal paese euroasiatico, il piccolo Ilkay giocava insieme a suo fratello maggiore per strada, sfidando ragazzi di qualsiasi età. Come posta in palio nelle partite di quartiere c'era il kebab del locale all'angolo del campetto. Figlio di una famiglia di classe media che era riuscita a trovare un certo equilibrio grazie ai sacrifici del nonno e del padre, entrambi logorati dalle dure giornate in miniere della zona, il più giovane dei Gundogan venne scorto da un talent scout del Bochum. Per lui il passaggio dal calcio di strada a quello su erba fu praticamente automatico: il suo talento innato lo guidava. A vent'anni, dopo due stagioni al Norimberga, il Borussia Dortmund chiamò alla sua porta. Tifosissimo dello Schalke 04, così come il suo conterraneo Mesut Ozil, Gundogan ci pensò due volte prima di accettare l'offerta dei rivali di sempre dei Knappen, ma non si tirò indietro per un motivo in particolare. La sua tappa al Westfalen Stadion fu di grande arricchimento, soprattutto per un fattore. A volerlo fortemente era stato Jürgen Klopp, artefice di una rivoluzione sportiva al Borussia grazie a un calcio verticale e dinamico che poneva le sue radici nel gegenpressing, ossia la pressione immediata sugli avversari una volta perso il pallone. Il centrocampista di origini turche fu subito protagonista nella stagione 2011-12, quando i nerogialli vinsero Bundesliga e Coppa di Germania. La sua visione di gioco e il suo dinamismo gli permisero di consacrarsi come mediano ibrido, fornendo sia fosforo sia copertura, qualcosa di essenziale per il gioco di Klopp, qualcuno che lo stesso centrocampista definì come "una persona dalla personalità intensa e sempre emozionata, che in alcuni casi mi ha ricordato mia madre". La finale di Champions League 2012-13 persa contro il Bayern Monaco, nella quale Gundogan realizzò su rigore il gol del momentaneo pareggio, fu la spiaggia sulla quale si abbatté l'ultima onda di entusiasmo di un Dortmund molto rock'n roll ma poco continuo. Arrivato all'Etihad Stadium nel giugno del 2016 Pep Guardiola chiese il tedesco come primo grande rinforzo per il suo Manchester City, cercando di trasformarlo in un interno di centrocampo con enormi capacità realizzative: la doppietta di Champions League contro il Barcellona il 1 novembre di quello stesso anno sembrava aver dato la conferma dell'ennesima intuizione geniale del tecnico catalano. Tuttavia, un grave infortunio al ginocchio destro sopraggiunto poco dopo sembrava mettere in pericolo la carriera del teutonico, ma la sua pazienza e la tutela del club inglese lo aiutarono a recuperare la condizione fisica. Alla sua quinta stagione di sempre all'Etihad, dove ha vinto tutto tranne la Champions, l'ex Borussia sta vivendo una stagione strepitosa dal punto di vista del contributo offensivo: i 16 gol in tutte le competizioni lo rendono il miglior marcatore della squadra di Guardiola, un onore ingigantito dal fatto che mai prima d'ora Gundogan era andato oltre le sei reti stagionali in carriera. Il merito di questa maturazione è sicuramente di Guardiola, che secondo il centrocampista "ha sempre un piano alternativo per esaltare giocatori flessibili e versatili come me". Non sorprende, dunque, che i due vadano molto d'accordo e si vedano spesso nel tempo libero, circostanza facilitata dal risiedere nello stesso condominio a Salford, frazione tra il centro e la periferia ovest di Manchester. Fanatico di Football Manager, al quale dedicava molte ore durante il primo lockdown di un anno fa, Gundogan ha usato le sue abilità informatiche per lanciare una campagna di crowfunding per aiutare i ristoranti e i bar del posto che hanno visto i loro utili falcidiati dalla pandemia, dando dimostrazione della sua totale identificazione con la vita vera della città inglese.
Ilkay Gundogan, uno dei protagonisti della stagione attuale del Manchester City, tornerà nel suo vecchio stadio, il Signal Iduna Park, per sfidare il Borussia Dortmund. Il tedesco, che ha giocato con Jürgen Klopp in nerogiallo, è uno dei pilastri della squadra diretta dal tecnico catalano Pep Guardiola.
Che sia una sigaretta, un caffè, una telefonata o una chat su Facebook poco importa, l'importante è prendersi una pausa dal lavoro. Ma sono davvero queste le scelte migliori che possiamo fare per staccare dal computer e ricaricarci? Rispondono a questa domanda due ricercatori della Baylor University attraverso lo studio “Give Me a Better Break: Choosing Workday Break Activities to Maximize Resource Recovery” pubblicato sul Journal of Applied Psychology. La ricerca ci fornisce indicazioni su come, quando e perché pianificare la miglior pausa dall'ufficio.
La pausa caffè aiuta gli impiegati motivandoli e dandogli energia e motivazione, per questo i datori di lavoro dovrebbero incentivarla.
Un'amica di Laura Ziliani ha raccontato al Giornale di Brescia il contenuto dell'ultima telefonata fatta con l'ex vigilessa lo scorso 7 maggio, il giorno prima che la donna sparisse per mano di due delle due figlie e del fidanzato della maggiore. "Ho capito subito che c’era qualcosa di strano", dice Rossella al quotidiano locale a proposito della scomparsa di Laura, ritrovata cadavere tre mesi dopo, l'8 agosto. "Era impossibile che Laura si fosse persa. Era esperta, sapeva muoversi, aveva l’attrezzatura giusta", racconta Rossella, spiegando tra l'altro che il sentiero sul quale le figlie dicevano che Laura si era avventurata è il "più pianeggiante di Temù". In merito all'ultima telefonata fatta con l'amica, Rossella ricorda che le due parlarono di un ordine relativo ad alcuni materassi, che venne poi bloccato una settimana dopo la scomparsa dell'ex vigilessa dalla mamma di Mirto Milani (non indagata), il fidanzato di Silvia Zani adesso in carcere assieme alla stessa Silvia e alla sorella di quest'ultima, Paola. Solo in quella circostanza Rossella venne a conoscenza dell'esistenza della figura del giovane, di cui in precedenza Laura non le aveva mai parlato. Al contrario delle figlie, delle quali Laura parlava sempre in termini positivi: "Mi aveva raccontato che la più grande faceva la fisioterapista in una Rsa a Ponte di Legno, mentre che l’ultima era molto brava a scuola e ne andava fiera".
Un’amica di Laura Ziliani ha raccontato il contenuto dell’ultima telefonata fatta con l’ex vigilessa prima che scomparisse, uccisa secondo gli inquirenti da due delle sue figlie e dal fidanzato di una di loro, Mirto Milani. L’amica di Laura ha spiegato che l’ex vigilessa non le aveva mai nominato Mirto, mentre parlava sempre delle sue figlie. “Non pensavo a tutto quello di cui si parla oggi, ero arrivata a pensare che qualcuno l’avesse incontrata e magari violentata”.
Abbandonate le storie spensierate, le trame rose e fiori e le commedie in cui i problemi non sono mai davvero tali, Paolo Genovese ha girato un film sorprendente. Nessuno si aspettava dal suo Perfetti sconosciuti il rigore, la tensione, l’umorismo e la decisione con la quale affronta un obiettivo per nulla banale o scontato. In questo film, in cui 7 amici si ritrovano a cena e per gioco decidono che per tutta la sera ognuno risponderà al cellulare solo in vivavoce e leggerà a voce alta qualsiasi messaggio riceva, c’è il segreto dei film più sofisticati, unito alle tecniche del cinema più commerciale. Conquistando prima una buona parte della critica e poi anche una gran parte del pubblico, Perfetti sconosciuti è diventato un caso. Film simili gli americani li chiamano “crossover”, quelli che partono per essere rivolti ad un certo tipo di pubblico e riescono poi a conquistarne anche un altro, diverso, aprendosi ad incassi molto superiori. In questo caso al di certo non esiguo pubblico delle commedie italiane sembra si stia affiancando quello più di nicchia e appassionato. Il merito va diviso tra gli 8 protagonisti di Perfetti sconosciuti, ovvero i 7 attori più il regista. Il grande cast di attori molto noti e amati non è una novità per Genovese, i suoi successi più grandi (ovvero Immaturi e Immaturi – Il viaggio) partono da lì, da un buon numero di volti in grado di attirare pubblico e poi trattenerlo con storielle dolci e patinate. In Perfetti sconosciuti però c’è un’idea più alta del solito. I segreti che i 7 amici sono costretti a svelarsi partono per essere le consuete scappatelle, le piccole infedeltà o i problemi con i figli e lentamente diventano altro, diventano il simbolo di disagi sociali e umani più profondi. Dai soliti difetti di uomini e donne delle commedie italiane questa volta il film tira fuori di più, un piccolo salto in avanti che sta diventando un tesoro di incassi. Non sarebbe male se una commedia con la testa, girata bene e interpretata ottimamente, sfondasse (come sembra farà) il muro dei 10 milioni di euro di incasso, cifra che nel nostro paese certifica il grande successo. Certo non tutto funziona nel film, la lunga serata di rivelazioni, odi, risate e ancora attacchi è vissuta in parallelo ad un’eclisse lunare, fastidiosa metafora sognante, ma voler insistere sulle componenti che meno scorrono del film sarebbe ingiusto nei confronti di una sceneggiatura e soprattutto di una regia da promuovere. Nato con uno svolgimento più canonico, pensato per essere ambientato lungo diversi giorni, Perfetti sconosciuti è poi diventato in fase di scrittura un film tutto in una sera, una lunga carneficina domestica perpetrata tra persone che si vogliono bene. Un’opera che, caso raro, tiene quasi tutti i suoi personaggi in scena in ogni momento e usa la composizione delle inquadrature per avere nello stesso fotogramma dramma e commedia.
A partire dalla cena di 7 amici il nuovo film di Paolo Genovese unisce il divertimento del cinema più piacevole alle idee e alla gran tecnica di quello più serio. Un film diverso dal solito, una commedia contaminata d’altro, assemblata con ammirabile ambizione.
Kate Middleton è incinta, aspetta il terzo figlio del principe William ed è arrivata ormai agli sgoccioli della gravidanza. Nonostante abbia un pancione enorme e si sia ritirata dalle apparizioni pubbliche, simbolo del fatto che manca davvero poco al parto, sono moltissimi quelli che non possono fare a meno di parlare della principessina Charlotte. La secondogenita della famiglia, infatti, è destinata a passare alla storia e il motivo è molto particolare: ecco qual è. Volete sapere per quale motivo Charlotte è una principessa "rivoluzionaria" a soli 2 anni? Quando nascerà il terzo erede al trono, il cui parto è previsto a fine mese, diventerà la prima bambina a non perdere il suo posto nella linea di successione al trono. Grazie al Crown Act approvato nel 2013, infatti, è stato stabilito che il genere sessuale di una persona nata dopo il 28 ottobre 2011 non ha alcuna influenza sulla successione al regno. Non importa, dunque, se il terzo Royal Baby sarà maschio o femmina, la piccola Charlotte continuerà ad avere più possibilità di lui/lei di governare lo stato britannico nei prossimi decenni. Lo stesso provvedimento permette, inoltre, ai membri della famiglia reale di sposare un cattolico senza alcuna conseguenza, anche se sarà sempre necessario ottenere il consenso del sovrano per convolare a nozze, pena la decadenza dei diritti dinastici, ed essere nati da genitori sposati per essere inclusi nella linea di successione.
Manca pochissimo alla nascita del terzo figlio di William e Kate ma negli ultimi giorni non si fa altro che parlare della principessa Charlotte. La secondogenita della famiglia passerà infatti alla storia quando verrà al mondo il Royal Baby: ecco perché.
Uno studio, in cui si sosteneva che l'uomo avvolto dentro la Sacra Sindone di Torino fosse stato "vittima di pesanti torture prima di una morte cruenta", è stato ritirato dalla rivista che lo aveva pubblicato. Sembrano non placarsi mai le polemiche attorno alla reliquia più famosa del mondo cristiano. Da pochissimo era uscita una ricerca dell'antropologo forense Matteo Borrini e del chimico organico Luigi Garlaschelli che metteva in forte discussione la veridicità delle presunte macchie di sangue sul sacro sudario, generando un vero "vespaio". Adesso, la rivista scientifica a libero accesso Plos One torna sui suoi passi e ritira un articolo, da lei pubblicato, dove il ricercatore Giulio Fanti, del dipartimento di Ingegneria industriale dell’università di Padova, dichiarava di aver trovato tracce biologiche nella fibre della Sindone. Ritirato. Il ricercatore dell'università di Padova nel suo studio tramite ‘microscopia elettronica in trasmissione a risoluzione atomica (TEM) aveva riscontrato particelle di creatina e ferritina, derivati della degradazione del sangue, nelle fibre del lenzuolo funebre. Plos one ha deciso, dopo una consultazione interna del comitato editoriale, di ritirare l'articolo attraverso una dichiarazione lapidaria: "Sono state espresse preoccupazioni sul fatto che i dati presentati in questo articolo non siano sufficienti per sostenere le conclusioni tratte; anche la provenienza, l'integrità e la disponibilità del materiale utilizzato per lo studio sono state messe in discussione". In ambito scientifico suona come una condanna pesantissima per la ricerca che sicuramente darà adito a numerose polemiche. La polemica. La rivista e i suoi editori in un comunicato hanno elencato i punti che ritenevano insoddisfacenti dello studio di Giulio Fanti e i suoi collaboratori.
Uno studio scientifico che accreditava la sindone come un vero sudario di un uomo sottoposto a torture, è stato ritirato dalla rivista che lo aveva pubblicato. Pare non placarsi mai la polemica attorno a questo sacro panno di lino che per molti cristiani ha avvolto il corpo di Gesù dopo la crocifissione.
Fiorella Mannoia non perde lo scettro e si conferma al primo posto della Indie Music Like, la classifica indie che tiene in considerazione le nuove uscite indipendenti ed emergenti italiane e gli artisti di estrazione e attitudine indie, veicolando la classifica in oltre 300 radio e web radio che trasmettono e segnalano il loro gradimento e analizzando i vari portali che si occupano di uscite dei singoli, di radio date radiofoniche e monitoraggio, la voce uscite ed editoria del MEI. La cantante romana mantiene la testa respingendo le risalite di Ermal Meta con "Vietato Morire" e "Occidentali's Karma" di Francesco Gabbani per un podio che sente l'influenza dell'ultimo Festival di Sanremo, sebbene nel resto della top 10 non ci siano altri brani portati sull'Ariston. In quarta posizione, infatti, c'è Francesco Baccini con "Ave Maria (facci apparire)", canzone dedicata a Maria De Filippi, che di Sanremo è stata la co-conduttrice, davanti a Calcutta con "Gaetano", Brunori Sas con "La Verità" e gli Ex-Otago coadiuvati da Jake La Furia ne "Gli occhi della luna". A chiudere le prime 10 posizioni, Cosmo ("Le voci"), Mannarino ("Arca di Noè") e Vinicio Capossela ("Scorza di mulo"). Nella top 20 rimangono Levante, Edda, Baustelle, De Gregori, i sanremesi Braschi, Marianne Mirage e Maldestro ed arrivano i nuovi singoli di Lo Stato Sociale, le Luci della centrale elettrica e de Il Pan del Diavolo.
Nella classifica indie a comandare è Fiorella Mannoia che si mette alle spalle ERmal Meta e Francesco gabbani, riproponendo il podio sanremese (ma con le posizioni cambiate)
La morte di una figlia è un evento con cui non è semplice convivere, soprattutto se avvenuto a causa di un'overdose, la stessa causa per cui anche la madre era morta qualche anno prima. Lo sa bene Bob Geldof che ci fa i conti da quel 7 aprile in cui la figlia è morta per quella che si scoprirà essere un'overdose. Modella, presentatrice e attrice 24enne, la ragazza lottava da tempo con problemi di droga, come ha ammesso anche Courtney Love, che poco dopo la morte dichiarò di aver provato a convincerla a smettere. In un'intervista rilasciata recentemente a ITV News Geldof è tornato sulla tragedia che l'ha toccato: "Ti senti continuamente in colpa. Tu sei il padre che dovrebbe essere responsabile e chiaramente hai fallito. Per tutti coloro che leggono, che sono genitori e hanno un figlio morto. Vai dietro col pensiero, vai dietro, vai dietro, vai dietro, vai dietro e rimugini. Cosa avresti potuto fare? Fai quello che puoi". La ricorda come una ragazza luminosa ("anche troppo"), Geldof, ma anche inquieta: "Era una mente errante, capace di focalizzarsi intensamente su un libro che voleva leggere assorbendolo completamente. Per il resto, però, era irrequieta. Sapeva cosa era la vita e dio la benedica, ha cercato in tutti i modi di resistere. Ma non ce l'ha fatta". Geldof sapeva dei problemi di droga della figlia e ha dichiarato di aver provato più volte a parlarci, senza, purtroppo, ottenere risultati, al punto che la ragazza era tornata ad assumere eroina nel febbraio precedente la sua morte.
A sei mesi dalla morte della figlia Peaches, Bob Geldof torna su quell’avvenimento che gli ha cambiato la vita e ammette: “Mi sento continuamente in colpa”.
La maggior parte delle persone oggi lo conosce come il vincitore dell'edizione 2021 dell'Isola dei Famosi, ma il percorso di Awed in realtà inizia da ben prima. Dietro al nome d'arte che si è dato l'ultimo protagonista del mondo dei reality si cela Simone Paciello, un ragazzo napoletano di 25 anni che ha iniziato a farsi conoscere dai suoi fan più affezzionati ormai a partire dal 2014. Sulla piattaforma di condivisione YouTube, Awed ha iniziato fin da subito a pubblicare video che l'hanno portato oggi a essere seguito stabilmente da quasi 2 milioni di persone. Quando ha iniziato il suo percorso era appena maggiorenne: la trasformazione che ha subito in questi anni, tra clip online e partecipazioni in TV, è evidente. La prima clip che figura sul canale YouTube di Awed risale al 9 dicembre 2014 ed è esattamente dello stesso genere che ha reso il ragazzo famoso negli anni successivi. Si chiama Il bambino più strano del mondo ed è un video di reazione, nel quale Simone commenta un altro filmato presente su YouTube. Dal primo video pubblicato a 18 anni e pochi mesi, la formula incontra il favore degli spettatori e lo youtuber prosegue sullo stesso percorso, commentando le clip nelle quali si imbatte o che gli vengono segnalate dal suo pubblico e percorrendo a suo modo la storia di YouTube e dei suoi video più peculiari.
Quando ha iniziato il suo percorso su YouTube, Awed era appena maggiorenne. La sua prima clip è un video di reazione, della stessa tipologia che lo ha reso famoso nei mesi e negli anni successivi. Oggi ha quasi 2 milioni di iscritti al suo canale e incursioni nel mondo dell’editoria, del cinema, della musica e dei programmi TV.
Questa ha tutta l'aria di una notizia al limite dell'assurdo se si considera che Lady Gaga dei telefoni ha fatto praticamente uno stile di vita nonchè un accessorio che esula dalla semplice necessità di comunicazione: ricordiamo, infatti, che la star di Alejandro può annoverare tra i suoi successi ben due collaborazioni con Beyoncé a tematica telefonica, ovver Video Phone e Telephone. Senza contare poi tutti i telefoni che hanno decorato la testa di Lady Gaga, sia in occasione del video di Telephone ma anche durante varie interviste e serate mondane. Eppure sembra che tutto questo non basti a convincere Lady Gaga a tranquillizzarsi quando si tratta di utilizzare un telefono cellulare. La star, infatti, sembra essere letteralmente terrorizzata dai rischi che un utilizzo eccessivo del cellulare sembra causare, rischi mai effettivamente dimostrati ma su cui siamo pur sempre messi in guardia. E, così, sembra che quando la star necessita di fare una telefonata o ne riceve una, un membro del suo staff è incaricato di tenere il cellulare lontano dall'orecchio della star, di modo che le onde emesse dall'apparecchio non vadano a causarle un eventuale cancro al cervello.
Lady Gaga è talmente terrorizzata dai cellulari da aver bisogno di qualcuno che le tenga il telefono lontano dalla testa quando qualcuno la chiama.
Avevano previsto di trascorrere tutta l’estate in giro per l’Europa i Duran Duran, con un lungo tour che avrebbe toccato anche il nostro Paese tra qualche settimana. Invece la band ha dovuto cambiare programma, a causa di problemi alle corde vocali di Simon LeBon, sopraggiunti dopo uno show a Cannes nel maggio scorso. La notizia è stata data sul sito ufficiale del gruppo, www.duranduran.com. Sicuramente un duro colpo per la band, che avrebbe dovuto presentare ai fan del Vecchio Continente i brani del nuovo album, All you need is now, pubblicato il 21 marzo scorso, esattamente dopo trent’anni dal disco di debutto Duran Duran. I tre concerti in Italia dei Duran Duran erano previsti per venerdì 22 luglio all’Anfiteatro Camerini di Piazzola sul Brenta (Padova) – nel corso dell’Hydrogen Live Love Festival –, sabato 23 luglio, all’Arena Civica “Gianni Brera” di Milano – per la rassegna musicale Milano Jazzin’ Festival 2011 – e domenica 24 luglio, alle Saline di Margherita di Savoia, unica data nel sud della Penisola.
La band costretta ad annullare i concerti estivi per problemi alle corde vocali del cantante Simon LeBon. Saltano anche le tre date in Italia.
Si chiama Macrothele calpeiana, è considerato il ragno più grosso d'Europa ed è stato avvistato anche in Italia: diversamente da quanto possiamo pensare, per quanto le sue dimensioni possano impressionarci, questo ragno è del tutto innocuo per l'essere umano. Ecco tutto quello che c'è da sapere sul ragno Macrothele calpeiana, il più grosso d'Europa. Il Macrothele calpeiana è un ragno della famiglia Hexathelidae, che contiene 82 specie in tutto il mondo, le cui origini sono nel sud della Spagna e che in Italia rappresenta una specie aliena. Negli ultimi anni si sono registrati casi di avvistamenti ma stiamo parlando di numeri che si contano al massimo sulle dita due mani. In Spagna invece, nelle zone in cui è stata identificata la sua presenza si stimano più di 4 milioni di esemplari, cifra che potrebbe arrivare a 13 milioni. Il Macrothele calpeiana è considerato il ragno più grosso d'Europa, i maschi infatti si aggirano intorno ai 6 centimetri, mentre le femmine tra gli 8 e i 10. Il Macrothele calpeiana è un ragno nero opaco, o marrone scuro, ed è ricoperto da una peluria scura. Tratto distintivo sono i due grandi seritteri. Il ragno di questo morso non deve allarmarci, potrebbe rivelarsi fatale per avvelenamento ma stiamo parlando di episodi più unici che rari. Quello che possiamo dire però è che è meglio lasciarlo stare poiché, viste le sue dimensioni, un morso risulta in ogni caso molto doloroso. Il ragno Macrothele calpeiana vive nelle foreste o nei cespugli, ma anche negli uliveti (si pensa infatti che sia arrivato dalla Spagna proprio così). Più raramente questo ragno si trova anche in ambienti antropizzati. Quanto alle temperature, preferisce le zone temperate con molte precipitazioni. La ragnatela di questo ragno è possibile trovarla sotto le pietre o nelle tane abbandonate. Il Macrothele calpeiana si nutre principalmente di insetti e di altri artropodi. Vive in media tra i 5 e i 7 anni. Il Macrothele calpeiana è un ragno raro in Italia e per capire quale sia la sua distribuzione e diffusione del territorio il consiglio è quello di evitare di ucciderlo, in caso di avvistamento, ma di metterlo in un contenitore con buchi (per permettere l'ingresso di aria) e chiamare l'ENPA.
Anche in Italia è arrivato il ragno più grosso d’Europa il cui habitat naturale è il sud della Spagna, stiamo parlando del Macrothele calpeiana. Si tratta di una specie di ragno nero, con peluria sul corpo, delle dimensioni comprese tra i 5 e i 10 centimetri e che, diversamente da quanto potremmo pensare, non è pericoloso per l’uomo. Ecco cosa c’è da sapere su morso e veleno.
Si è conclusa la quarta edizione del Bif&st 2013, il Festival Internazionale del cinema e della cultura cinematografica di Bari, voluto e promosso dalla Regione Puglia sotto la presidenza di Nichi Vendola e organizzato dalla Apulia Film Commission. Quest’anno c’è stata una grandissima affluenza di spettatori, quasi 70mila, rispetto ai 55mila della scorsa edizione, per la gioia degli organizzatori e del direttore del Festival, Felice Laudadio. Il Bif&st ha premiato Marco Bellocchio, regista del miglior film “Bella addormentata” e Alessandro Gassman, regista della migliore opera prima “Razza bastarda”. Il premio come miglior attrice è andata, ex aequo, a Sara Podda e Maya Mulasper per il film “Bellas mariposas” di Salvatore Mereu mentre il miglior attore è Roberto Herlitzka per “Il rosso e il blu”, diretto da Giuseppe Piccioni. Per quanto riguarda i premi internazionali, quello per il miglior regista è andato a Srdan Golubovic per il film “Krugovi”, Vesa-Matti ha portato a casa quello per il miglior attore per il film “Road North” mentre la migliore attrice è Bernadette Lafont per “Paulette” di Jerome Enrico. Di seguito trovate, comunque, tutti gli altri premi e vincitori. Premio Franco Cristaldi per il miglior produttore: Domenico Procacci per “Diaz” di Daniele Vicari Premio Mario Monicelli per il regista del miglior film: Marco Bellocchio per il suo film “Bella addormentata” Premio Tonino Guerra per la migliore sceneggiatura: Salvatore Mereu per il suo film “Bellas mariposas”
Si è conclusa la quarta edizione del Festival Internazionale del cinema e della cultura cinematografica di Bari e i numeri parlano chiaro: 70mila spettatori e una carovana di film e super ospiti che hanno reso la kermesse un vero successo.
Oscar Branzani, imprenditore e web influencer, è stato presentato nel corso dell’ultima registrazione di “Uomini e Donne” nel ruolo di nuovo tronista. Di origini campane, Oscar sostituisce Lucas Peracchi che ha lasciato il trono dopo che la redazione del programma ha scoperto il suo accordo con Giulia Carnevali, sua corteggiatrice. Nel suo video di presentazione Oscar ha detto di avere avuto un’unica storia importante in tutta la sua vita e che quella storia sarebbe finita con un tradimento ai suoi danni. Chi lo conosce e lo segue sa che Branzani si riferiva alla relazione con Chiara Biasi, una delle fashion blogger più famose d’Italia. Il loro rapporto cominciò nel 2011 ed è terminato in maniera piuttosto burrascosa circa tre anni dopo. Fu proprio il ragazzo a scrivere un post durissimo sul suo profilo Instagram per annunciare la fine della loro storia d’amore: Credo che nessuno prima di me abbia usato i social per fare questo […]. Io scelgo di non dare la mia vita in pasto a nessuno né tantomeno a te, o al primo "buffone" affamato. Non occorre nessun tam tam per capire l'accaduto, non occorre insinuare né cercare. Ormai c’è poco da dire. Quello che ormai sei e cosa penso lo sai. Ma quello che siamo "stati" gli altri dopo di me lo potranno solo immaginare. Hai perso di vista la realtà, hai dato voce a sciocchi senza senso. Ora niente mosse false per cascare in piedi perché mai come ora sono deciso. Non hai voluto una fine dignitosa ma come vedi l'ho voluta io. […] Cosa ti auguro? Ti auguro il meglio sia a te che al resto dei passeggeri, il capotreno scende perché nessuno più di noi sa la verità, e la verità purtroppo non sei tu. Ogni gossip dopo questo non mi toccherà, mi dispiace per lui che sta aspettando lo sbandieramento di questo amore come un cane aspetta il suo padrone. Prego accomodatevi. Ora puoi andare, sei libera ma lo sono anch’io […]. Io senza vergogna ho amato ciò che tu senza vergogna hai tradito. Saprò amare ancora, perché il cuore fa questo e altro […]. Chi sei ora non m’interessa, può tenerla lui o chi verrà dopo di lui anzi…fate con comodo. Insieme al post in cui denunciò di essere stato tradito da Chiara, Branzani pubblicò una foto che mostrava la Biasi in compagnia di Fabio Borriello. All’epoca lui era fidanzato con Emma Marrone e fu proprio a quel punto che cominciò la prima crisi con la cantante salentina. Chiara ha sempre negato di aver tradito il suo fidanzato e quel post pubblicato sui social non l’ha mai cancellato. I gossip che la volevano vicina a Fabio sono durati poco e lui, dopo qualche mese di distanza, tornò a essere fotografato accanto a Emma. Quell’affronto, però, Oscar non è mai più riuscito a dimenticarlo. Credo che nessuno prima di me abbia usato i social per fare questo,ma anche questo a volte ci vuole,perché per tutti è importante avere l'abito sempre ben stirato…per me NO!! io scelgo di non dare la mia vita in pasto a nessuno ne' tantomeno a te,o al primo "BUFFONE" affamato! Non occorre nessun Tam Tam per capire l'accaduto,non occorre insinuare ne' cercare..ormai c'e' poco da dire. Quello che ormai sei e cosa penso lo sai.Ma Quello che siamo "stati"…gli altri dopo di me lo potranno solo immaginare…e questo è un elogio a me,perché io sono stato purezza,evito il peggio, non serve a nessuno,dovevi solo capire che io,e solo io attendevo tutti al varco! Hai perso di vista la realtà,hai dato voce a sciocchi senza senso!Ora Niente mosse false per cascare in piedi perché mai come ora sono deciso…non hai voluto una fine dignitosa ma come vedi l'ho voluta io,o forse non volevi una fine come non la volevo io…ma l'hai ottenuta…Oscar Branzani non è un numero, Oscar Branzani sono io!Cosa ti auguro?Ti auguro il meglio sia a te che al resto dei passeggeri,il capotreno scende perché nessuno più di noi sa la verità…e la verità PURTROPPO NON SEI TU!Ogni gossip dopo questo non mi toccherà,mi dispiace per lui che sta aspettando lo sbandieramento di questo amore come un cane aspetta il suo padrone…Prego accomodatevi…Ora puoi andare,sei LIBERA MA LO SONO ANCH'IO…ricorda quando respiri che l'aria di Milano pesa per la troppa nebbia…e se ti "RINCONTRERAI"chissà ne potremmo riparlare,ma solo se ti "RITROVERAI"…io senza vergogna ho amato ciò che tu senza vergogna hai tradito…saprò amare ancora, perché il cuore fa questo ed altro…ORA SCENDO FAI BUON VIAGGIO!Quella che sei,puoi tenertela te e tutti, hai la mia approvazione…chi sei ora non mi interessa,può tenerla lui o chi verrà dopo di lui anzi…fate con comodo! E che i gossip siano stati sfamati,i followers saziati e i cuori placati!! Cosa dice il Branzani? Lunga vita a tutti✌ Cosa dice lei? Un post messo e tolto che a qualcuno non è scappato❤️ #nellefotomettetevivicinivenitemeglio#dicevatuttoilrestoeunputtanaio#puttanaio#accomodati #maunastoriacosimeritavaunafinecosi#daspettacolo #buonavisione#🎬❤️ A post shared by Oscar Branzani (@oscarbranzani) on Oct 21, 2014 at 3:03pm PDT
Nuovo tronista a “Uomini e Donne” in sostituzione di Lucas Peracchi, Oscar Branzani ha detto di avere avuto un’unica storia importante finita a causa di un tradimento. Si riferiva a Chiara Biasi e al presunto flirt – da lei sempre negato – con Fabio Borriello.
Un inquietante corteo notturno ha marciato a Madrid, proprio davanti al Parlamento spagnolo in Plaza de las Cortes: migliaia di manifestanti fantasma hanno protestato contro la "legge di sicurezza cittadina", che entrerà in vigore il 1° luglio 2015, la quale fissa una multa di trentamila euro per chi marcia in carne ed ossa sotto il Parlamento. Così a Madrid si sono inventati una nuova e tecnologica forma di dissenso: niente uomini silenziosi o violenti ma ologrammi che, nella notte tra il 10 e l'11 aprile 2015, sono stati protagonisti di una protesta di fronte alla Camera dei Deputati di Madrid. L'innovativa manifestazione è opera di ‘No somos delito' (Noi non siamo reato), piattaforma che protesta contro il Governo spagnolo che ha recentemente approvato la legge sulla sicurezza dei cittadini, chiamata anche ‘Ley Mordaza' (legge bavaglio) che porterà sanzioni forti contro le proteste non autorizzate, o documentate e pubblicate da immagini di polizia. La legge ha una grande opposizione degli attivisti per i diritti umani e della maggior parte dei partiti politici.
Contro la legge che vieta di marciare davanti al Parlamento spagnolo, Madrid ha inventato un modo davvero bizzarro di manifestare.
Ecco i numeri vincenti delle estrazioni del Lotto, SuperEnalotto e 10eLotto di oggi, martedì 20 ottobre 2020. Il jackpot del SuperEnalotto di stasera sale a 53,8 milioni di euro, in crescita rispetto all'ultima estrazione. In diretta su Fanpage.it i numeri estratti sulle 11 ruote del Lotto e l'estrazione del 10eLotto e del Simbolotto di oggi. Ecco i numeri del Lotto estratti oggi su tutte le ruote: Bari: 79 – 28 – 63 – 61 – 45 Cagliari: 28 – 34 – 81 – 48 – 89 Firenze: 29 – 27 – 12 – 37 – 17 Genova: 56 – 55 – 44 – 30 – 7 Milano: 47 – 90 – 64 – 49 – 14 Napoli: 34 – 19 – 84 – 65 – 5 Palermo: 88 – 57 – 87 – 10 – 18 Roma: 29 – 11 – 2 – 16 – 65 Torino: 70 – 61 – 29 – 47 – 25 Venezia: 1 – 76 – 78 – 77 – 74 Nazionale: 65 – 57 – 24 – 40 – 34 Prima estrazione della settimana per il Lotto, la lotteria italiana basata sull'estrazione dei numeri da 1 a 90 su 11 ruote. Di queste, 10 prendono il nome di diversi capoluoghi di regione italiani. La verifica della schedina si può effettuare sul sito di Lottomatica, dove è possibile anche scoprire i simboli vincenti per l'estrazione del Simbolotto di martedì 20 ottobre. Combinazione vincente SuperEnalotto: 43 – 50 – 29 – 36 – 24 – 51 Numero Jolly: 69 Numero Superstar: 21 Jackpot: 53.800.000€ 53,8 milioni di euro il jackpot in palio per chi indovina i 6 numeri vincenti del SuperEnalotto di oggi; anche con il 5+1 si può vincere un montepremi interessante. Su Sisal e su superenalotto.com le quote del SuperEnalotto di stasera e le relative vincite, vinto il 5+2 da 58 milioni all'Eurojackpot.
L’estrazione del Lotto, SuperEnalotto e 10eLotto di martedì 20 ottobre 2020 in diretta su Fanpage.it: ecco i numeri vincenti per l’estrazione delle tre lotterie italiane. 53,8 milioni il jackpot del SuperEnalotto, in crescita rispetto all’ultima estrazione. Vediamo tutti i numeri vincenti per il Lotto e il 10eLotto serale.
Simone Zaza e Chiara Biasi continuano ad essere una delle coppie più in vista di quest'estate di gossip. Il calciatore, protagonista della spedizione azzurra ad Euro 2016 (anche in senso negativo, essendo stato uno dei 4 rigoristi che hanno fallito un tiro al dischetto nella partita determinante con la Germania), è infatti fidanzato da diversi mesi con la nota blogger di Pordenone. La loro relazione è praticamente sulla bocca di tutti e loro non mancano di far sapere ai propri fan quali siano i più succulenti aggiornamenti relativi alla coppia. L'ultimo, in ordine di tempo, è certamente il viaggio che Simone Zaza ha regalato, a sorpresa, alla blogger. Ce lo fa sapere proprio Chiara Biasi, postando sul suo account instagram video e foto del bungalow extralusso sulle palafitte, letto esterno affacciato sul mare, tutti simboli di una vacanza all'insegna del romanticismo! Siamo alle Maldive, il mare è cristallino e praticamente trasparente, così come sono stupendi gli stessi appartamenti, con interni lussuosi da sogno. E' proprio la Biasi, nella didascalia, a sottolineare come quella fatta dal suo fidanzato sia una sorpresa. A post shared by chiara biasi (@chiarabiasi) on Jul 11, 2016 at 3:23am PDT
La fashion blogger mostra su Instagram i dettagli del bingalow extralusso dove sta soggiornando con Simone Zaza alle Maldive. Vacanza da sogno per la coppia dell’estate.
Si sta svolgendo una nuova edizione della Paris Fashion Week, la prima andata in scena totalmente in presenza dopo oltre un anno e mezzo di pandemia. Il front-row delle sfilate è tornato a gremirsi di star, da Cecilia Rodriguez a Marco Verratti, anche se ad attirare tutti i riflettori su di sé è stata Elodie. Alla vigilia del suo debutto al timone de Le Iene Show, la cantante è volata nella capitale francese per prendere parte allo show di Lanvin. Per l'occasione ha dato il meglio di lei in fatto di originalità: è apparsa super sofisticata in total black ma con un mantello piumato che dava l'idea di un paio di ali. Lo scorso weekend è andato in scena lo show di Lanvin, la Maison ha presentato la sua collezione Primavera/Estate 2022 durante la Paris Fashion Week, organizzando una spettacolare sfilata con Asia Argento e Naomi Campbell. Tra le prime file del front-row c'era anche un volto della musica particolarmente amato nel nostro paese: si tratta di Elodie, l'ex cantante di Amici diventata ormai una icona di bellezza e di stile. Ha puntato sul total black, abbinando un mini abito giacca con le maniche lunghe e lo storico logo della Maison sul petto a un paio di parigine sopra al ginocchio che hanno messo in risalto le gambe lunghe e snelle. Per completare il tutto ha scelto un paio di décolleté rossi e un originale mantello di piume bianche che ha reso il suo outfit "alato". Il dettaglio che ha attirato le attenzioni dei fan più incalliti di Elodie? Alle sfilate parigine la cantante non aveva i capelli lunghissimi che sfoggiava fin da quando ha lanciato il nuovo singolo Vertigine. Probabilmente ha rimosso le extension e ha puntato su una delle sue acconciature preferite, lo chignon alto e tiratissimo. Certo, la differenza rispetto alle ultime apparizioni pubbliche è decisamente evidente, ma in versione "naturale" riesce a esprimere al massimo il suo innato sex appeal. Insomma, tra ali, minigonna e chioma raccolta, Elodie ha dimostrato per l'ennesima volta di non avere rivali in fatto di sensualità e glamour.
Elodie è stata tra le ospiti speciali della sfilata di Lanvin tenutasi durante la Paris Fashion Week, per l’occasione ha dato il meglio di lei in fatto di originalità. Si è presentata nel front-row con un’audace mantella di piume che ha reso il suo outfit letteralmente “alato”.
Il giallo dell’estate 2015 è certamente: chi ha ucciso la Grecia? Per scoprirlo occorre ripercorrere la vicenda dall’inizio. Era il 2000 e l’euro debuttava anche in Grecia, che pareva un piccolo “paese emergente” in seno alla vecchia Europa con un Pil in grado di salire costantemente fino al 2007 toccando anche picchi del 6,6% di incremento annuo (nel 2003). L’esplosione della crisi finanziaria mondiale del 2008 ha cambiato drasticamente le prospettive di prosperità ma qualcosa era già cambiato negli anni precedenti: come testimoniano i dati ufficiali Eurostat la crescita del Pil stava già rallentando, passando dal +5% del 2004 al +3,5% del 2007. Certo, con la crisi mondiale la recessione divenne conclamata e nel 2008 il Pil perse lo 0,4% per poi accelerare al ribasso l’anno successivo (-4,4%). In quell’anno, a peggiorare le cose, Standard & Poor’s decise di ridurre a “BBB+” il merito di credito sovrano di Atene (il rating sarebbe poi caduto sino a “junk” pochi mesi dopo, impedendo di fatto ad Atene di rifinanziare il proprio debito pubblico sul mercato da allora). Cos’era successo? Facciamo un passo indietro: fino al 1999 il deficit/Pil greco era rimasto sopra il 3% annuo, dunque oltre i limiti previsti da Maastricht, dal 2000 invece, “potenza dell’euro”, lo stesso rapporto tornò magicamente al di sotto di tale limite. Tutto bene? Beh, non proprio perché nel 2009 il premier greco Papandreou ammise che i conti erano stati “truccati” facendo ricorso ad alcuni derivati per tenere fuori dalla contabilità alcune voci di spesa, cosa che teoricamente era legittimo secondo le norme contabili europee (tanto che anche l’Italia ricorse almeno in parte a simili artifici contabili), ma in pratica costituiva una grave violazione della fiducia accordata alla Grecia dagli altri paesi dell’eurozona. Si scoprì che nel 2006 il “vero” deficit/Pil era già al 6% mentre nel 2009 aveva ormai superato il 15%, ossia il deficit creva a tassi multipli del Pil e non viceversa. Se avete presente il film “Titanic” questo è il momento in cui il capitano, dopo aver deciso di proseguire la navigazione anche se l’acqua stava già riempiendo le stive, ha appena dato l’ordine di calare in mare le prime scialuppe per i passeggeri di prima classe, con l’avvertenza che non si deve scatenare il panico. Il panico in realtà si scatenò eccome arrivando a minacciare nel 2011 tutti i “porcellini europei” ed in particolare Spagna e Italia che coi propri debiti pubblici e sistemi bancari rappresentavano due mine ben più serie della piccola Grecia per l’intera Unione europea oltre che per i mercati finanziari mondiali. Nel frattempo si varavano “bailout”, ossia piani di salvataggio “condizionati”, assistiti dalla “troika” Ue-Bce-Fmi. In cambio di una montagna di soldi (circa 220 miliardi in tutto da allora ad oggi) e di un primo taglio del debito pubblico greco (con un’operazione di swap, ossia di concambio dei titoli, il Tesoro greco ridusse del 53,5% il valore dei titoli di stato in circolazione), la troik, pressata dalla Germania, chiedeva e otteneva da Atene una serie di misure “lacrime e sangue” peraltro varate non da Papadreou, dimessosi mesi prima, ma dal governo “tecnico” di Papademos (cui successe nel 2012 il governo Samaras, battuto nelle elezioni dello scorso gennaio da Alexis Tsipras). Misure che, come da manuale, contribuirono a far crollare ulteriormente il Pil tanto che se nel 2010 il Pil aveva segnato -5,4%, nel 2011 registrò un crollo dell’8,9%, l’anno dopo del 6,6% e nel 2013 del 3,9%, prima di “tornare a crescere” (si fa per dire) di uno striminzito +0,8% lo scorso anno. In sei anni di recessione la “cura letale” contribuiva a bruciare il 25% del Pil reale greco, riducendo il Pil procapite dal 93% del Pil procapite medio Ue-28 (nel 2003) al 72% dello stesso (nel 2014). Una sorpresa? Mica tanto, se fin dal 2012 lo stesso Fondo monetario internazionale (si legga al riguardo il suo rapporto annuale) dovette ammettere che le previsioni sull’andamento di Pil, deficit e debito greco erano state sbagliate. Ma come è stato possibile che nessuno si sia accorto prima che il governo greco truccava i conti e poi che la cura, somministrata nei tempi e nell’ordine con cui è stata voluta dalla troika, non avrebbe migliorato la capacità del debitore di rimborsare gli aiuti ottenuti, peraltro a condizioni che comunque Atene non sarebbe mai stata in grado di ottenere con le sue forze sul mercato (1,5% di interesse annuo, scadenza media che per i prestiti erogati dalla Ue col fondo “salva stati” Efsf/Esm è pari a circa 30 anni)? Certo, la corruzione in Grecia era dilagante, favorendo tra l’altro un’evasione pari al 10% del Pil (30 miliardi di euro l’anno) e le nomine ai vertici dell’istituto statistico nazionali (cui spettava di validare i conti da presentare all’Europa) erano pesantemente condizionate dalla politica e guarda caso nel 2011 l’ex direttore dello stesso, Andreas Georgiou, venne incriminato per aver deliberatamente falsato i dati. Ma a vendere ad Atene i derivati incriminati sono state le grandi banche mondiali che pure collaborano coi governi quando c’è da collocare titoli di stato o privatizzazioni. Qualcuno poi fa notare che la Grecia, la cui spesa militare tra il 2000 e il 2010 ha oscillato tra il 3,5% e il 2,6% del Pil mentre nell’eurozona si riduceva dall’1,8% all’1,6% del Pil, avrà fatto comodo ad alcuni grandi gruppi industriali (e alla banche che ne finanziavano le transazioni) dei paesi dell’eurozona. Insomma: una commistione di interessi molto poco legittimi di una parte della società greca, dei suoi rappresentanti politici, di grandi imprese e banche europee, insieme a una classe europea miope e fin troppo rigida, hanno preparato per tempo la scena del crimine. A questo punto come andrà a finire? Probabilmente male, in ogni caso: ieri Tsipras ha annunciato che banche e borsa greche resteranno chiuse fino al 7 luglio e che anche dopo di allora i correntisti greci non potranno prelevare più di 60 euro al giorno dal bancomat (misure da cui restano esclusi i titolari di conti correnti e bancomat all’estero), dopo che la Bce riunitasi ieri in seduta straordinaria come da una settimana ogni giorno ha confermato (ma non ulteriormente incrementato) a 89 miliardi il tetto del programma Ela che finora ha rimesso giorno per giorno nelle casse delle banche elleniche la liquidità che società e famiglie ritiravano ad un ritmo crescente(solo ieri sono stati prelevati tramite i bancomat 700 milioni di euro, facendo calare a circa 120 miliardi i depositi bancari, pari a fine 2009 a oltre 240 miliardi). Misure che sono inevitabili ma tardive e che hanno portato Societe Generale a segnalare come la probabilità che Atene accetti una soluzione che già appariva al più “semi-stabile” ma non in grado di chiudere una volta per tutte la crisi (in sintesi: 15 miliardi di euro di nuovi aiuti da parte della “troika” ed estensione dell’attuale programma di aiuti per altri 5 mesi in cambio di riforme alle pensioni, incrementi dell’Iva e delle tasse sul reddito e sul patrimonio, nuovi tagli a sussidi ed esenzioni fiscali, ripresa delle privatizzazioni, misure che secondo Deutsche Bank causeranno una depressione del Pil del 3% a fine anno) si sono ridotte al 60%.
La Grecia chiude fino al 7 luglio le banche e vara limiti ai movimenti dei capitali. Come si è arrivati a questo punto della crisi, per colpa di chi e quali prospettiva si presentano ora alla Grecia e agli altri paesi dell’Eurozona? Scopriamolo insieme…
In occasione della sua visita a Palermo alla Società Siciliana per la Storia Patria nell'ambito delle manifestazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha apprezzato il lavoro del Parlamento e Senato italiano per la prima approvazione della manovra finanziaria, il cui carattere era necessario e urgente; ricordando infine che tale manovra è stata lodata e apprezzata in ambito europeo. Napolitano ha ripetuto per due volte una frase, forse indirizzata alla Presidenza del Consiglio: "Speravo che la celebrazione del 150˚ anniversario dell’Unità favorisse un esame di coscienza collettivo del lavoro fatto da quella data ad oggi. Dobbiamo interrogarci su quali comportamenti – anche individuali – occorre cambiare per andare avanti e stare al passo con l’Europa". Interrogato sul numero forse eccessivo dei voti di fiducia richiesti al Parlamento dai componenti del Consiglio dei Ministri (49 voti di fiducia da inizio legislatura a oggi), Napolitano ha confermato la sua idea sul ruolo fondamentale ed irrinunciabile del Parlamento e il sostegno della manovra economica passata in Senato, nonostante sia noto che il Presidente non abbia apprezzato tutte le scelte. PRIORITA’ ALLA CRESCITA ECONOMICA – A queste parole aggiunge che a questo punto è necessario che il Parlamento si ponga un ulteriore tema da affrontare: quello della crescita economica, possibile a suo dire solo: “crescendo insieme Nord e Sud e solo mettendo a frutto le riserve le risorse potenziali della Sicilia e Mezzogiorno che sono la migliore carta per guardare con fiducia al futuro. Non c'è un territorio da premiare come concentrato di virtù né un territorio concentrato di vizi da punire. L'esame di coscienza collettivo, che ho più volte sollecitato, non può non coinvolgere tutto il paese". “Viviamo in un periodo in cui si ha l'impressione che ci si svegli una mattina e si proponga di cambiare un articolo della Costituzione che non piace.” Giorgio Napolitano Dopo il monito di Napolitano espresso ieri circa la leggerezza, le approssimazioni e le improvvisazioni con le quali si discute oggi di modifica della Carta costituzionale, il Presidente ha anche speso qualche parola per criticare – neanche velatamente -coloro i quali premono affinché sciolga le Camere oppure ostacoli il processo di formazione delle leggi statali non firmandole l’atto finale: “c’è chi chiede a me di dare una spallata al governo, fingendo di ignorare che questo è impossibile e che è impensabile che un presidente si avventuri lungo una via che potrebbe portare a tremendi scontri istituzionali”. SEGNALI DI UNA LENTA CRESCITA ECONOMICA Intanto, mentre la BCE loda la manovra economica italiana, dall'Istituto Nazionale di Statistica non arrivano segnali confortanti: la crescita per il 2011 si conferma allo 0,7%. Nel Documento di economia e finanza (Def) il governo ha stimato una crescita dell'1,1 per il 2011: secondo l’ISTAT nel secondo trimestre il Pil italiano è aumentato solo dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,8% nei confronti del secondo trimestre del 2010. Le prospettive sono poco rassicuranti, sia a causa del rallentamento dell'economia mondiale che dagli effetti restrittivi della manovra-bis. Nel terzo trimestre alcuni economisti come Lavinia Santovetti hanno previsto una crescita economica pari a zero: “per l'intero 2011 il Pil potrebbe salire dello 0,7%, mentre per il 2012 abbiamo tagliato la stima a +0,4%". I numeri forniti nel DEF dovranno quindi essere rivisti. Ciò che preoccupa è la situazione di stagnazione economica: con il valore del Pil quasi fermo sarà quanto meno un’impresa ardua migliorare il nostro rapporto debito/PIL, che viaggia al 120% e azzerare il deficit pubblico nel 2013. Difficile sarà attrarre capitali esteri in una congiuntura economica come questa in cui mancano le riforme strutturali per aumentare il potenziale di crescita di un paese.
Durante la sua visita alla Società Siciliana per la Storia Patria nell’ambito delle manifestazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla necessità di pensare alla crescita economica del paese.
Giusy Ferreri ritorna al Festival di Sanremo 2014 con due brani "L'amore possiede il bene" e "Ti porto a cena con me". Il suo nome era stato già inserito nei 14 Big in gara alla 64edizione del Festival, da una serie di indiscrezioni che poi si sono rivelate fondate. La sua ultima partecipazione risale al 2011 con "Il mare immenso", con cui si è esibita nelle serate dei duetti con un altro cantante in gara da quest'anno, Francesco Sàrcina de Le vibrazioni.
Giusy Ferreri arriva per la seconda volta sul palco del Teatro Ariston con le canzoni “L’amore possiede il bene” e “Ti porto a cena con me”.
Ha fatto del fitness la sua vita ed è una delle guru indiscusse dell'esercizio fisico per gli americani. Lei è Jennifer Nicole Lee immortalata mentre fa rugby con un bikini davvero striminzito che poco spazio lascia alla più fervida delle immaginazioni. E quello che vi può sembrare un servizio fotografico realizzato per apparire sui giornali (a conti fatti alla fine lo è), non è altro che un nuovissimo esercizio realizzato da lei per rafforzare la muscolatura e tenere in allenamento il fisico anche quando si è al mare. All'utile si aggiunge il dilettevole: il bikini che indossa è prodotto dalla sua casa di abbigliamento, una nuova linea di costumi da bagno chiamata JNL, le sue iniziali. E quel costume rosso zebrato è uno dei migliori della sua collezione. Naturalmente la bella Jennifer, visto che c'era, dopo aver mostrato a tutti l'esercizio più sexy degli ultimi trent'anni ha ben pensato di chiudere in bellezza con una bella doccia rinfrescante che, ai paparazzi, non è passata inosservata.
Jennifer Nicole Lee è la guru del fitness per gli americani ed in spiaggia a Miami mostra un nuovo tipo di esercizio in bikini (doccia hot compresa).
Numerosi pazienti contagiati dal coronavirus SARS-CoV-2 hanno sviluppato la perdita dell'olfatto (anosmia) e l'alterazione del gusto (disgeusia), sintomi così indicativi della COVID-19 – l'infezione provocata dal patogeno – che molti esperti raccomandano di avvertire rapidamente il proprio medico e di fare un tampone oro-rinofaringeo qualora si manifestassero. Analizzando i casi di migliaia di pazienti, il professor Nirmal Kumar ha scoperto che una certa percentuale di essi non aveva perduto completamente l'olfatto o non lo stava recuperando correttamente, sperimentando una condizione chiamata parosmia. Come specificato nell'articolo “Distorted Odorant Perception Analysis of a Series of 56 Patients With Parosmia” pubblicato sulla rivista scientifica JAMA Otolaryngology- Head & Neck Surgery, la parosmia è una condizione in cui l'olfatto risulta alterato, poiché si percepiscono odori differenti – spesso decisamente più sgradevoli – di quelli naturali. Nel caso specifico dei pazienti COVID seguiti dal professor Kumar, tra i primissimi scienziati al mondo a raccomandare di inserire anosmia e disgeusia nell'elenco dei sintomi dell'infezione da SARS-CoV-2, la parosmia si è manifestata principalmente in quelli colpiti dalla cosiddetta “Long COVID” o “sindrome del COVID lungo”. Si tratta di una condizione che perdura per mesi dopo l'infezione attiva, ed è caratterizzata da affaticamento, difficoltà respiratorie, astenia, “nebbia cerebrale” e altri sintomi che riducono sensibilmente la qualità della vita. Come affermato in un'intervista su Sky News dal professor Kumar, presidente dell'ente ENT UK specializzato nella chirurgia di orecchio, naso e gola, i pazienti sperimentano vere e proprie allucinazioni olfattive, a causa del senso dell'olfatto alterato “per lo più in modo sgradevole”. Tra i cattivi odori segnalati vi sono quello del pesce fradicio, del bruciato-carbonizzato e dello zolfo, oltre a un indecifrabile odore dolciastro, difficile da associare. Tra i casi più significativi raccontati dal quotidiano britannico vi è quello della signora Corbett di Selsey, cittadina del Sussex. “Da marzo fino alla fine di maggio non ho potuto annusare nulla – onestamente penso che avrei potuto addentare una cipolla cruda, tale è stata la mia perdita del gusto”. La donna ha sottolineato che l'olfatto ha iniziato a ripresentarsi nel mese di giugno, tuttavia “nulla aveva l'odore che avrebbe dovuto”. “La maggior parte delle cose aveva un odore disgustoso, un odore dolciastro difficile da descrivere perché non l'ho mai sperimentato prima”, ha specificato la signora Corbett, aggiungendo che prima del contagio era dipendente dal caffè, ma che adesso la bevanda ha un odore “insopportabile”, come la birra e la benzina. Il professor Kumar afferma che il coronavirus SARS-CoV-2 è un patogeno “neurotropico”, con un'elevata affinità per i nervi della testa e in particolar modo per quello olfattivo. Come dimostrato dalla recente ricerca “Olfactory transmucosal SARS-CoV-2 invasion as a port of central nervous system entry in individuals with COVID-19” pubblicata su Nature Neuroscience da un team di ricerca tedesco guidato da scienziati dell'Istituto Charité di Berlino, il virus sfrutta la mucosa olfattiva come una vera e propria porta di ingresso per accedere al cervello, e si pensa che la principale “strada” sia proprio il breve nervo olfattivo. Questa capacità di invadere e infettare le cellule nervose sarebbe dietro i numerosi sintomi neurologici determinati dalla COVID-19, come appunto la parosmia rilevata nei pazienti con Long COVID.
Analizzando i casi di migliaia di pazienti contagiati dal coronavirus che hanno sviluppato perdita dell’olfatto e alterazione del gusto, ricercatori britannici hanno determinato che diversi di essi – in particolar modo quelli con “Long COVID” – stavano sperimentando la parosmia, una condizione nella quale gli odori percepiti risultano alterati e perlopiù sgradevoli. Tra gli odori avvertiti quelli di pesce fradicio, di bruciato, di zolfo e di un dolciastro difficile da decifrare.
Un uomo completamente paralizzato dalla vita in giù è tornato a camminare in seguito ad una complicata operazione che potrebbe riportare la speranza alle persone immobilizzate da un danno alla colonna vertebrale. L'intervento, portato avanti da alcuni chirurghi polacchi, è stato reso possibile grazie all'utilizzo di cellule olfattive, le quali hanno costituito una sorta di "base" sulla quale il tessuto ormai distrutto ha avuto la possibilità di ricrescere. Un vero e proprio espianto di cellule staminali avvenuto nel 2012, ma che solo ora ha dato i primi risultati concreti. Dare Fidyka, un 38enne bulgaro paralizzato a causa di un incidente avvenuto quattro anni fa è tornato così a muovere i primi piccoli passi. Un traguardo fondamentale per la ricerca: Fidyka è il primo uomo che torna a camminare dopo una completa lesione dei nervi spinali. "Pensiamo che questa operazione sia il punto di svolta per tutte le persone paralizzate a causa di lesioni alla colonna vertebrale" ha spiegato Geoffrey Raisman, uno dei medici che ha studiato la procedura "Continueremo a svilupparla fino a quando arriveremo ad una svolta storica e potremo ridare speranza a tutte le persone costrette sulla sedia a rotelle". Nel corso dell'operazione sono state effettuate un centinaio di iniezioni per un totale di circa 500mila cellule, queste ultime prodotte grazie al bulbo olfattivo, una sorta di fabbrica naturale di cellule staminali. A seguito dell'operazione e di un intenso periodo riabilitativo, il paziente è riuscito a camminare e ad ottenere nuovamente la sensibilità dei visceri e la funzionalità vescicale e sessuale. Un risultato incredibile se si pensa che mai nessuno era riuscito a riprendersi da una completa rottura della colonna vertebrale. Questo perché, sebbene i tessuti danneggiati continuino a cercare di rigenerarsi, nel caso di una lesione completa alla colonna vertebrale ci sono due problemi fondamentali: barriere costituite dalle cicatrici e una grossa interruzione della "strada". La cicatrice deve quindi essere riaperta e la colonna vertebrale rotta deve essere ripristinata in qualche modo. A questo punto entrano in gioco le cellule olfattive e alcune strisce di tessuto nervoso rimosse dalla caviglia del paziente; questi elementi vengono trapiantati nel midollo spinale andando a creare una sorta di ponte che collega i due capi della lesione, permettendo ai tessuti di rigenerarsi in maniera completa ed efficace.
La storia di Darek Fidyka dà speranza a milioni di persone paralizzate a causa di una lesione alla colonna vertebrale. Il 38enne bulgaro è infatti la prima persona a tornare a camminare in seguito ad una paralisi dalla vita in giù, un risultato ottenuto grazie ad un innovativo intervento con le cellule staminali.
Samantha De Grenet attacca Massimo Ceccherini in diretta tv. Dopo aver mostrato un rvm in cui si vedono i progressi del rapporto d'amicizia tra Raz Degan e Massimo Ceccherini, la De Grenet sbotta a fine filmato. Ha parlato di Raz Degan come un pezzo da '90' come se noi fossimo dei raccattati. A me dispiace, sono quattro puntate che sopportiamo siparietti. Molti miei colleghi naufraghi pensano la stessa cosa che penso io, ora sono stufa e lo dico. La replica di Massimo Ceccherini: "Raccattati" l'hai detto te. Parla per te, non mettere parole in bocca che non ho detto.
Litigio in diretta tv tra Samantha De Grenet e Massimo Ceccherini, accusato di essere falso con tutti i componenti del gruppo ed eccessivamente stratega.
Bud Spencer, Il gigante buono del cinema italiano si è spento ad 86 anni, ma nella sua lunghissima carriera di ha regalato circa 54 film, dove spiccano, naturalmente, quelli in collaborazione col suo grande amico Terence Hill. Insieme, hanno girato 17 film come coppia, a partire dagli anni ’60 fino agli anni ’80, e l'ultimo nella prima metà degli anni '90. I due attori hanno lavorato, per la prima volta e senza mai incontrarsi, nel film “Annibale”, del 1959, diretto da Carlo Ludovico Bragaglia ed Edgar G. Ulmer. Il primo incontro, invece, risale al 1967, sul set del cult “Dio perdona… io no!”, per la regia di Giuseppe Colizzi. Da quel momento, la coppia diventò quasi inseparabile, inanellando un successo dopo l’altro. Indimenticabili sono i successi western “I quattro dell’Ave Maria”(1968), sempre diretto da Colizzi, oppure i blockbuster “Lo chiamavano Trinità”(1970) e “…continuavano a chiamarlo Trinità”(1972), diretti da E.B. Clucher, che insieme incassarono la cifra record di 9 miliardi di lire, mentre al botteghino, nel 1974, un successone fu anche la commedia “…altrimenti ci arrabbiamo”, per la regia di Marcello Fondato. Altri clamorosi blockbuster dello stesso decennio, e non rientranti nel genere western, saranno “Più forte ragazzi”(1972), “…altrimenti ci arrabbiamo!” (1974), “Porgi l'altra guancia” (1974), “I due superpiedi quasi piatti” (1977), “Pari e dispari” (1978) e “Io sto con gli ippopotami” (1979).
L’inossidabile sodalizio artistico tra Bud Spencer e Terence Hill ha prodotto vere e proprie perle di divertimento e spasso cinematografico come i western “I quattro dell’Ave Maria”, “Lo chiamavano Trinità”, “…continuavano a chiamarlo Trinità” ma anche le commedie “Chi trova un amico trova un tesoro”, “Nati con la camicia” e “Non c’è due senza quattro”. Due anime diverse unite da un unico e immenso talento che resteranno per sempre icone del cinema fatto si schiaffi, risate e buonumore.
È morto a Los Angeles all'età di 73 anni, per le conseguenze del coronavirus, il cantante John Prine. Il 26 marzo, in seguito al presentarsi di alcuni sintomi causati dal virus, come le difficoltà respiratorie, era stato ricoverato in ospedale, come afferma la moglie Fiona Whelan Prine, che era risultata positiva al Covid-19. Il cantautore è stato uno dei maggiori esponenti della musica folk degli Anni Settanta e nel corso della sua carriera musicale ha vinto anche due Grammy. La storia di John Prine ricalca perfettamente il tipico "sogno americano" da ragazzo che consegnava la posta per le strade della sua città, si è poi avvicinato alla musica intorno agli Anni Settanta quando il suo nome è emerso nella scena country-folk di Chicago. Nel corso della sua carriera musicale è stato più volte paragonato a Bob Dylan, il maestro della musica folk americana, che d'altronde non ha mai negato il suo apprezzamento nei confronti della produzione artistica di Prine, definendolo anzi tra i suoi cantautori preferiti. John Prine è stato anche vincitore di due Grammy Awards: nel 1991, vinse nella categoria Best Contemporary Folk Album, con "The Missing Years". Nel 2005 ebbe il secondo Grammy nella stessa categoria per il disco "Fair and Square". Nel dicembre 2019, la Recording Academy lo ha premiato con un premio alla carriera. L'ultimo album pubblicato da John Prine, "The Tree of Forgiveness" è dell'aprile 2018.
Il cantautore country-folk, John Prine, è morto a Los Angeles, all’età di 73 anni in seguito alle complicanze dovute al coronavirus. L’artista era stato ricoverato il 26 marzo, dopo che sua moglie era risultata positiva al Covid-19. Prima di affrontare le conseguenze del virus, Prine aveva superato per ben due volte un tumore. Conosciuto come uno dei principali esponenti della musica folk ha vinto due Grammy Awards e nel 2019 gli è stato conferito il premio alla carriera.
Sale l'attesa per il 2012: sarà l'anno che vedrà l'uscita del capitolo finale della trilogia di Christopher Nolan dedicata al cavaliere oscuro. The Dark Knight Rises, questo il titolo della pellicola annunciato alla fine del 2010, concluderà il progetto del regista di narrare le origini del supereroe di Gotham City. Un trittico che ha visto già l'uscita di due capolavori, l'ultimo nel 2008, per il quale è stato anche consegnato un premio Oscar postumo a Heat Ledger, scomparso prematuramente e rimasto nella storia per la sua magnifica interpretazione del Joker, acerrimo nemico di Batman. Adesso il nostro eroe dovrà fronteggiare una nuova rivale: Selina Keyle, ovvero Catwoman, la donna gatto. L'avevamo già vista in "Batman Returns", di Tim Burton, interpretata dalla bellissima Michelle Pfeiffer. Ne ha poi ricoperto i panni sexy anche Halle Berry, in un film dedicato completamente al personaggio che è stato però decretato uno dei più brutti della storia del cinema. Adesso la rivedremo nel nuovo film di Nolan interpretata da Anne Hathaway, l'attrice che ha condotto la cerimonia di premiazione degli Oscar 2011, recentemente sugli schermi con Amore & altri rimedi. L'attrice ha confermato in un'intervista all'Oprah Winfrey Show che il personaggio da lei interpretato sarà proprio quello della donna gatto: e ci aspettiamo ovviamente che nell'ultimo capitolo della trilogia di Nolan assuma uno spessore pari ai personaggi dei precedenti film.
Il terzo film della trilogia di Christopher Nolan dedicata al cavaliere oscuro vedrà la luce nel 2012: confermato il precedente cast di attori principali, i nemici saranno Bane e la Donna Gatto.
Chi dice che gli italiani non sanno girare film horror godibili e credibili? Non le pensano certamente in questo modo i sei giovanissimi registi (tutti poco più che trentenni) che si sono messi dietro alla macchina da presa per girare “Paranormal Stories”, dal titolo che, ovviamente, è già tutto un programma. I sei temerari sono Andrea Gagliardi, Stefano Polli, Tommaso Agnese, Roberto Palma, Marco Farina e Omar Protani che hanno deciso di raccontare cinque storie di fantasmi che s’intrecciano alle tradizioni e agli stili di vita degli italiani, lasciando stare il found footage di cui il cinema di questo genere si nutre a piene mani da qualche anno a questa parte, vedi “Paranormal Activity”, “Le origini del male” e “ESP – Esperienze Paranormali”. Un esperimento coraggioso che va sicuramente preso in considerazione, che è stato girato con un budget limitatissimo e non promette “scossoni”, ma qualche brivido è decisamente assicurato. La pellicola sarà nelle nostre sale a partire da prossimo 10 luglio. Nel primo capitolo, dal titolo “17 novembre”, tre ragazzi decidono di passare la notte in casa di uno di loro, figlio di uno scrittore appena morto di cui ritrovano un taccuino contenente una raccapricciante storia, forse realmente accaduta. Nel secondo, “Offline”, Pietro riceve in chat un messaggio dell'amico Giovanni quando un'amica comune gli dice che Giovanni si è suicidato il giorno prima. In “Fiaba di un mostro celeste”, un bambino di dieci anni, emarginato da tutti per la malattia cardiaca che lo ha colpito, s’innamora di Gioia, l'unica bimba che si dimostra gentile nei suoi confronti ma che non ricambia i suoi sentimenti. In “La Medium” una donna si spaccia per sensitiva truffando la gente fino a quando gli spiriti evocati decidono di vendicarsi dandole una lezione. Nel capitolo conclusivo, “Urla in collina”, tre amiche in viaggio investono senza fermarsi il figlio del portiere del motel sperduto in cui si recheranno per passare la notte.
Sei giovani registi raccontano cinque storie di fantasmi che s’intersecano con le più radicate tradizioni italiane e che vi faranno rabbividire in queste caldissime notti d’estate.
Ce ne sarebbero decine di scene musicali significative nella storia del cinema, quello americano. Ma senza dubbio, a doverne fare una selezione, pure a fatica, se ne riescono ad estrarre alcune che non c'è bisogno di essere degli esperti per conoscere. Tutte principalmente di riferimento al musical puro, ma tra le cinque scelte ne appare una che propriamente musicale non è, ma che resta assolutamente indimenticabile. Non c'è una graduatoria, siamo stati già male all'idea di dover decurtare alcuni titoli essenziali del genere, per cui vele riproponiamo qui, random, godetevele. – Gene Kelly nella celebre "Singing in the rain" – Uno dei passaggi più noti di "Jesus Christ Superstar" – Direttamente dal Rocky Horror Picture Show il "Time Warp" – Il "Singing in the rain" meno noto (relativamente) di Arancia Meccanica
Ecco solo alcune delle scene musicali più belle della storia del cinema, da Gene Kelly a Grease, passando per il Rocky Horror e Jesus Christ Superstar.
E' Roberto Benigni l'assoluto protagonista della terza serata del Festival di Sanremo 2011, dedicata ai 150 anni dell'Unità d'Italia. Una lunga esibizione, durata ben oltre i trenta minuti contrattati, che alla fine vede il comico toscano cantare a cappella l'inno di Mameli. Il Canto degli Italiani sarà poi intonato, in modo personalizzato, dal conduttore Gianni Morandi. Sono passati un po' in secondo piano, dunque, i brani in gara, ieri nello specifico le canzoni storiche. Era la puntata anche del ripescaggio di due artisti, eliminati nel corso della prima e nella seconda serata di Sanremo, grazie al televoto. A spuntarla alla fine Anna Tatangelo (il cui brano Bastardo è stato accusato di plagio) e Al Bano. Per quest'ultimo la doppia soddisfazione per il suo pezzo Va' Pensiero che è stato votato, sempre da casa, come il brano della storia italiana, e sarà contenuto nel disco "Nata per unire" le cui vendite andranno in beneficenza alla a Fondazione del Cuore Onlus. Ma ad inaugurare la terza serata è stato Davide Van De Sfroos che ha cantato, integralmente in italiano, Viva l'Italia di Francesco De Gregori. Quindi è toccato agli eliminati: Anna Tatangelo con Mamma, Anna Oxa in una particole versione di ‘O sole mio, Al Bano come detto con Va' Pensiero e Patty Pravo che re-interpreta Mille Lire al Mese in maniera davvero tutta sua. Poi spazio anche a Gianni Morandi che omaggia Gianni Bella col suo brano (scritto a quattro mani con Mogol, in sala) Rinascimento. Luca Madonia canta La notte dell'addio con Franco Battiato a sorpresa a fare da direttore d'orchestra. Poi Giusy Ferreri con ‘Il cielo in una stanza' e Nathalie, sempre lodevole con il Mio Canto Libero di Lucio Battisti. ‘Addio, mia bella, addio' per Luca Barbarossa e Raquel Del Rosario. Seguono i favoriti alla vittoria finale Modà ed Emma con ‘Here's to you', brano scritto da Ennio Morricone dedicato a Sacco e Vanzetti. Poi Max Pezzali che porta sul palco Arisa per ‘Mamma mia dammi cento lire' e, prima di Benigni, Roberto Vecchioni che si cimenta in ‘O Surdato ‘nnamurato' e sala e di nuovo in piedi. Chiudono i La Crus con ‘Parlami d'amore Mariù' e Tricarico che duetta Toto Cutugno nella sua hit ‘L'italiano'.
Eliminate definitivamente Anna Oxa e Patty Pravo. Salta dunque l’atteso duetto con Morgan.
Sarà fra poco nei cinema in Iron Man 2 in tutina nera e boccoli rossi, ma Scarlett Johansson ha aspirazioni da regista e produttrice. Lo rivela in un'intervista in cui afferma di non avere intenzione di sottoporsi ad alcun intervento di chirurgia per mantenere le sue fattezze giovani, com'è di moda a Hollywood. Gran bella scelta, di sicura ispirazione, tanto che stando sul set con Woody Allen si è scoperta appassionata di montaggio e post produzione e sta lavorando per migliorarsi anche dietro la macchina da presa. Intanto la sua carriera continua a darle soddisfazioni, l'ex moglie del compianto leader dei Nirvana, Courtney Love ha proposto all'attrice di vestire i suoi panni nell'imminente film che racconterà la vita di Kurt Cobain. La somiglianza fisica è fuor di dubbio e Scarlett è molto amica della figlia della coppia rock, Frances Bean. Tutto fa presagire in un accordo sicuro, il regista dovrebbe essere l'occupatissimo David Fincher preso dai suoi due film in uscita, ed è stata richiesta la presenza di Robert Pattinson per il ruolo di Cobain e per dare vita alla biografia della rockstar. L'attore di Twilight ancora non ha dato conferma della sua presenza, ma certo sarebbe un bel colpo apparire in un film indipendente che tanto fa sperare nel successo di pubblico. Ci aveva già provato Gus Van Sant che tra poco tornerà nelle sale con Restless, adattando Last Days a raccontare gli ultimi giorni del dio del grunge, un uomo distrutto dal peso del suo successo e dalla depressione, i nomi tuttavia erano di fantasia e l'attrice provocatoria Asia Argento e Michael Pitt non furono totalmente convincenti. Non è certo facile soddisfare gli ancora milioni di fan della band e quelli affezionati, all'epoca della tragedia diedero la colpa alla moglie, come con Yoko Ono per John lennon, ma la verità ancora stenta a venire a galla. Il film ha avuto una battuta d'arresto quando l'ex casa produttrice ha deciso di dare il nome di Zac Efron come possibile candidato al ruolo di Cobain, Courtney fece gli occhi da pazza e bloccò tutto. Come darle torto. Vedremo come andrà a finire il balletto per il cast…
Sicura la presenza della Johannson sarà Courtney Love, Pattinson fortemente voluto per il ruolo del cantante scomparso.
Dario Argento smentisce personalmente le notizie relative ad un infortunio molto grave in conseguenza all'incidente domestico accadutogli giorni fa. E' proprio lui, tramite il suo sito internet ufficiale, a minimizzare la gravità del fatto, rivolgendosi in maniera cordiale ai suoi fan e annunciando come la lavorazione del film non si fermerà e non ci sarà quello stop fino a luglio annunciato dal giornale Starbust Magazine. Ecco il messaggio integrale del regista: Cari tutti, le mie condizioni di salute dopo la caduta non sono così gravi come riportato da svariati siti internet in questi giorni. Ho subito alcune contusioni ma non c'è niente di rotto e con un po' di riposo mi riprenderò al meglio. Nel frattempo i lavori per il mio nuovo film "The sandman", proseguono con grande entusiasmo! A presto, Dario Argento
Pochi giorni fa fece il giro del web la notizia di un grave incidente domestico in cui era rimasto coinvolto il regista, che gli avrebbe procurato forti contusioni. E’ stato lo stesso regista a smentire, sul suo sito internet, minimizzando la gravità dell’infortunio.
Alcuni studi scientifici dimostrano che gli uomini preferiscono le donne basse, altre ricerche invece rivelano che le donne si innamorano più facilmente degli uomini alti. Sembra che per quest'ulitma preferenza ci sia una spiegazione scientifica. I ricercatori dell’Università dello Utah hanno dimostrato che le motivazioni della "scelta femminile" risalgono alla preistoria, quando gli antenati dell'essere umano camminavano a quattro zampe.
Sembra che le donne si innamorino più facilmente degli uomini alti. Una ricerca scientifica spiega il perchè.
I tre cellulari trovati addosso a Paolo Salvaggio, di cui uno criptato. Le telecamere di sorveglianza che hanno ripreso gli assassini scappare. E quell'arma molto comune utilizzata dai killer. Da qui partano le indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano per ricostruire secondo per secondo quanto successo la mattina dell'11 ottobre a Buccinasco e per fare un nome e cognome agli assassini. Fino ad ora si sa che l'omicidio è stato commesso da assassini che con lucidità e freddezza hanno sparato in pieno centro. La vittima è Paolo Salvaggio, il boss del narcotraffico agli arresti domiciliari proprio nel paese noto in Lombardia per essere da decenni il quartier generale della ‘ndrangheta. I video delle telecamere di videosorveglianza della zona riprendono un grande scooter T-max con a bordo due uomini. Il volto completamente coperto da un casco integrale. Per gli inquirenti potrebbe trattarsi proprio dei due killer che ieri mattina di sono avvicinati al 60enne mentre era in sella alla sua bici per poi finirlo con un colpo alla testa una volta a terra. Ora e zona del passaggio della moto coincide con l'omicidio. Poi la fuga dei due verso Corsico. Tutto però è ancora in fase di ricostruzione. Al momento però i killer non sono stati identificati. Così come non è ancora stata trovata l'arma del delitto: certo è che l'arma usata è una 7.65, ovvero una pistola semiautomatica molto comune e precisa soprattutto nelle brevi distanze. Ma chi erano i killer? Qual è il loro legame con ‘ndrangheta e traffico di droga? Tutte domande che avranno risposte solo tra qualche giorno.
Proseguono le indagini dei carabinieri che stanno cercando di dare un nome e un volto ai killer che ieri mattina hanno freddato in pieno centro a Buccinasco il boss del narcotraffico Paolo Salvaggio. Le indagini si stanno concentrando sui tre telefoni trovati addosso alla vittima, di cui uno criptato. Segno che Salvaggio, che era agli arresti domiciliari, possa non essere mai uscito dal giro di droga.
Frankestein, il mostro partorito dall'ingegnosa mente di Mary Shelley, si componeva di organi recuperati dai cadaveri. Frank – che non a caso è il diminutivo amichevole del mostro – si compone di parti bioniche recuperate qua e là dalle idee di ingegneri e medici. Il dott. Bertolt Meyer della University of Zurich ha progettato con un team di ingegneri di Londra l'Uomo Bionico, una sorta di cyborg che riproduce i movimenti dell'uomo senza avere di questo un solo lembo. Ora Frank è esposto allo Smithsonian Museum di Whasington, dove ha esordito oggi nell'esposizione intitolata appunto "The incredibile bionic man". Obiettivo della mostra non è quello di illustrare la strada per giungere al cyborg vero e proprio, il robot dalle sembianze umane capace di sostituirlo. Manca, del resto, qualsiasi forma di intelligenza artificiale: i movimenti di Frank sono telecomandanti attraverso sistema bluetooth.
Progettato per simboleggiare i progressi nel settore delle protesi, Frank – questo il nome dell’Uomo bionico – è telecomandato attraverso sistema bluetooth.
Facciamo così: aprite gli scatoloni della memoria che avete in casa, quelli in cui ci sono raccolte tutte le fotografie della vostra infanzia, magari mischiate con chilometri di rullini e diapositive, contate il numero di fotografie che vi ritraggono in un'età in cui non eravate capaci di decidere del vostro futuro (e nemmeno del vostro presente) e, sommandole, vedete se raggiungono numericamente la metà del numero di foto del piccolo Santiago che Belen Rodriguez e Stefano De Martino hanno complessivamente postato sui rispettivi profili Instagram. Fatta questa operazione (se avete raggiunto la metà di quella cifra iniziate a piangere per i milioni di lire che i vostri familiari hanno speso per sviluppare tutte quelle foto), date un'occhiata alle dichiarazioni che Stefano De Martino ha rilasciato al settimanale Oggi, nell'ambito di un'intervista congiunta con sua moglie Belen, proprio in merito all'esposizione mediatica del bambino: Sono stato contento di condividere un amore grande come quello per mio figlio, ma ultimamente ci siamo dati delle regole. La gente per strada riconosce Santiago anche quando non ci siamo noi e la cosa mi spaventa. Vorrei fosse lui, un domani, a scegliere se vivere o meno la mediaticità della sua famiglia, non è giusto imporglielo.
“La gente per strada riconosce Santiago anche quando non ci siamo noi e la cosa mi spaventa”, ha detto De Martino in un’intervista a Oggi. Posto che ognuno è libero di fare ciò che vuole, la domanda per Stefano è: non poteva pensarci un po’ prima?
Due scuole italiane, il Liceo “Avogadro” di Vercelli e il Liceo Cecioni di Livorno, hanno conquistato il primo e il secondo posto della prestigiosa Zero Robotics 2018/2019, competizione di programmazione di robotica aerospaziale ideata dalla NASA e dal celebre MIT (Massachusetts Institute of Technology). Ottimi piazzamenti di istituti italiani anche nelle cosiddette Finali Virtuali, nelle quali il codice sviluppato dai ragazzi viene testato in una simulazione, e non per manovrare veri satelliti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (obiettivo della finalissima). Menzione d'onore e piazzamento di prestigio anche per i ragazzi dell'Istituto tecnico Righi di Napoli, la cui partecipazione al contest balzò agli onori della cronaca nazionale a causa della mancanza di fondi – poi ottenuti – per raggiungere Boston. La sfida. Giunta alla decima edizione, la Zero Robotics è una competizione aperta alle scuole superiori di tutto il mondo. L'obiettivo è progettare il codice per controllare piccoli satelliti chiamati SPHERES (acronimo di Synchronized Position Hold Engage and Reorient Experimental Satellites) posizionati sulla Stazione Spaziale Internazionale. Ogni anno la "missione" viene cambiata dagli ideatori della sfida: in quella 2018/2019 gli studenti dovevano manovrare uno degli SPHERES (progettati dal MIT di Boston) e simulare l'aggancio e il traino di un frammento di spazzatura spaziale. Si tratta di un ambiente di progettazione verosimile, dato che sono allo studio diversi sistemi per eliminare i pericolosi detriti in orbita. Per conquistarsi il diritto di manovrare realmente gli SPHERES, cioè accedere alla finalissima, le squadre composte dagli studenti si sfidano per vari mesi a colpi di codice su simulazioni al computer, ottenendo punteggi e scalando le posizioni in classifica. Gioco di squadra. Le squadre che partecipano a Zero Robotics non sono composte da singole scuole, ma da tre istituti differenti: il “The Dark Team of LSA” del liceo di Vercelli, ad esempio, faceva parte della squadra “Naughty Dark Spaghetti” assieme a due scuole superiori americane, una di New York e una di Cedardburg. Il liceo livornese, nome di battaglia “Crab Nebula”, faceva invece parte del team “Hit or Miss” con una scuola di San Francisco e una di South Hollans. I ragazzi devono lavorare in perfetta sinergia fra loro per rendere il codice dedicato alle manovre degli SPHERES il più pulito ed elegante possibile. Le risorse di memoria sono infatti limitate, inoltre non si controlla l'azione in "presa diretta", ma si avvia il codice una sola volta e si attende l'esito degli input programmati, fino alla fine della prova.
Il Liceo “Avogadro” di Vercelli e il Liceo Cecioni di Livorno hanno conquistato rispettivamente il primo e il secondo posto della finale di Zero Robotics, competizione mondiale di programmazione di robotica aerospaziale organizzata dalla NASA e dal MIT. Gli studenti italiani hanno manovrato con successo un satellite a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.
L'olio di calendula è un oleolito che si ricava dalla macerazione dei fiori della calendula (Calendula officinalis): un olio vegetale dalle proprietà eudermiche, in grado cioè di migliorare lo stato della pelle. Aiuta infatti a lenire la cute arrossata, screpolata e sensibile, come quella dei neonati e dei bambini, e viene utilizzato anche per prevenire la formazione delle ragadi al seno delle donne che allattano, favorendo la cicatrizzazione di quelle già presenti. Le proprietà terapeutiche dell'olio di calendula lo rendono quindi un ottimo aiuto nel campo medico ed estetico per contrastare disidratazione, secchezza e prurito, grazie alla sua azione calmante e lenitiva. I fiori della calendula vengono raccolti in primavera e macerati in olio vegetale: se ne ricava così un principio attivo dalle numerose virtù terapeutiche per la nostra cute. L'olio di calendula ha proprietà emollienti, lenitive, cicatrizzanti e antinfiammatorie, svolge quindi un'azione benefica sulla pelle irritata o sensibile. Queste proprietà eudermiche sono dovute alla presenza di olio essenziale, acidi grassi, acido salicilico, carotenoidi, saponie, flavonoidi e mucillagini, presenti nel sui fitocomplesso. Svolge un'ottima azione terapeutica anche in presenza di eritema solare, piccole ustioni, reazioni allergiche, arrossamenti da pannolino, dermatiti, couperose, inoltre aiuta ad eliminare le sostanze velenose e tossiche inoculate dalle punture d'insetto. L'olio di calendula nutre e idrata efficacemente la pelle secca, screpolata e sensibile ed è in grado di accelerare il processo di guarigione della cute infiammata o lesa, ciò grazie alla presenza dei tannini, che favoriscono la riparazione dei tessuti danneggiati. L'oleolito di calendula si può acquistare in erboristeria, farmacia e online, ma è possibile prepararlo anche a casa: il procedimento è lungo ma semplice e vi consentirà di avere un olio 100% naturale. Per prepararlo vi occorrono 100 gr di fiori di calendula secchi da far macerare in 500 ml di olio vegetale: ad esempio olio d'oliva oppure olio di mandorle dolci, quest'ultimo molto adatto per uso estetico, in questo modo i principi liposolubili si trasferiranno dai fiori all'olio. Sistemate i fiori secchi all'interno di un barattolo di vetro scuro: utilizzatene uno dotato di coperchio ermetico. Aggiungete poi l'olio in modo da riempire completamente il contenitore, coprendo così tutti i fiori. Lasciate riposare per almeno 30 giorni in luogo buio e fresco, rigirando il macerato ogni 2 giorni: eviterete così la formazione di muffa. Trascorso il tempo necessario, filtrate l'olio utilizzando una garza: se volete realizzare un olio di calendula purissimo, filtratelo una seconda volta utilizzando una garza di cotone, così da eliminare eventuali impurità e residui. Conservate l'oleolito in un posto buio e fresco. Realizzato con questa procedura, e conservato nel modo giusto al riparo dalla luce, può essere conservato fino a 8 mesi. Come abbiamo visto, l'olio di calendula è indicato in tutte quelle situazioni in cui è necessario ripristinare le normali condizioni fisiologiche della pelle. I suoi usi sono quindi molteplici: poche gocce di olio di calendula aiutano a nutrire la pelle secca e screpolata e a lenire gli arrossamenti dovuti a scottature ed eritemi solari: può essere utilizzato anche come doposole. Inoltre aiuta a ridurre i sintomi causati da dermatiti e allergie, come prurito e bruciore, anche in caso di punture d'insetto. L'olio di calendula è molto delicato e quindi ben tollerato dalla pelle sensibile di neonati e bambini: è ottimo per prevenire gli arrossamenti da pannolino. Inoltre viene utilizzato spesso per prevenire e curare, grazie alla sua azione cicatrizzante, le ragadi al seno delle mamme in allattamento. Per uso topico l'olio di calendula viene utilizzato puro, ma anche come unguento, unito ad altri ingredienti, per la preparazione di creme o prodotti oleosi contro l'acne, la dermatite atopica e altre infiammazioni della cute. L'olio di calendula è ottimo come olio vettore: può essere quindi associato alle proprietà di alcuni oli essenziali. Per ammorbidire calli e duroni, ad esempio, potete eseguire un massaggio ai piedi, in particolare sulla zona interessata dall'ispessimento, utilizzando 3 cucchiai di olio di calendula, 3 gocce di olio essenziale di menta e 1 goccia di olio di timo.
L’olio di calendula è un oleolito utile per il benessere della pelle: svolge infatti un’azione lenitiva, emolliente e cicatrizzante aiutando la nostra cute in caso di irritazioni, screpolature, eritemi solari e non solo. Ecco le proprietà terapeutiche e gli usi di questo prezioso olio.
Sembra proprio che Fedez abbia trovato un nuovo amore. La fortunata risponde al nome di TigerLily, nota deejay australiana celebre anche per i suoi vistosi capelli azzurri. Come dimostrano alcuni post social pubblicati da entrambi i diretti interessati, Fedez è addirittura volato a Sydney per incontrarla. Per chi ha buona memoria, si tratta proprio di quella TigerLily con cui Fedez flirtò durante un recente viaggio a Miami. Allora, le foto di loro due insieme destarono molto scalpore, anche perché il giudice di "X-Factor" era riuscito a strapparle un appuntamento dopo averle fatto una corte spudorata via Twitter. Non è chiaro in che rapporti sia rimasto con la sexy deejay dopo quel fulmineo incontro, ma evidentemente i due non hanno mai smesso di sentirsi e il fatto che lui abbia addirittura attraversato tre continenti per incontrarla la dice lunga su quella che potrebbe diventare la nuova coppia della cronaca rosa. Un post di tre giorni fa sulla pagina Instagram mostrava infatti Fedez in aereo, con davanti a sé "25 ore di volo". Ed eccolo, nelle immagini pubblicate solo da poche ore, in dolce compagnia di TigerLily e intento a darle un bacio affettuoso. Lei stessa ha pubblicato sul suo profilo una immagine che la vede abbracciata al rapper. Ora, tutti si chiedono se nel cuore del rapper la sensuale "fata dai capelli turchini" potrebbe aver preso il posto della storica fidanzata Giulia Valentina, con cui lui ha chiuso alcuni mesi fa. Sarà davvero amore? Certo, la spola Milano-Sydney non è proprio comodissima. 😘
Il rapper ha raggiunto Sydney, dove ha reincontrato la bella deejay australiana con cui flirtò qualche mese fa durante un viaggio a Miami. Alcuni scatti condivisi su Instagram da entrambi li mostrano teneramente abbracciati: è nato un nuovo amore?
C'è una coppia di gemellini che a soli tre anni è già riuscita a mettersi da parte la quota per pagarsi gli studi universitari. Sono Charlie e Miller Kimseys che grazie al loro blog "Keeping up with the Kimseys", sono riusciti a guadagnarsi l'attenzione del mondo del cinema partecipando alle riprese dell'ultimo "Fast and Furious 7", interpretando proprio il ruolo di Jack, il figlio piccolo di Brian O'Conner, il personaggio interpretato proprio dal compianto Paul Walker. Una cifra altissima. Fa discutere il compenso per i due piccoli, che arriva a 3276.90 dollari a settimana a testa, anche se non è chiaro ancora per quante settimane di ripresa saranno coinvolti i gemellini che dovranno interpretare il ruolo del piccolo Jack. Una cosa è certa: quest'estate non avranno bisogno di vendere limonata ad un dollaro all'esterno del cortile di casa.
Charlie e Miller Kimsey sono due gemellini di 3 anni che per “Fast and Furious 7” hanno guadagnato 3276 dollari a settimana a testa: reciteranno nel ruolo di Jack, il figlio del personaggio di Paul Walker.
Il ritorno di Roberto Benigni in tv nel programma ideato da Fabio Fazio e lo scrittore Roberto Saviano Vieni Via con Me, gratis per giunta è veramente col botto. Come sempre il comico toscano col suo stile sarcastico ma non aggressivo ripercorre le ultime vicende politiche e gli scandali legati al caso di Ruby Rubacuori e Silvio Berlusconi. Il comico inizia ponendo come condizione iniziale (ripetuta poi più volte per intensificare l’effetto comico) “sempre se queste voci siano confermate, figurati se e vero io non ci credo” e inizia a sparare a zero sull’amato presidente del consiglio. Benigni ripercorre tutta la vicenda e compara le dichiarazioni di Berlusconi con quelle di Ruby e il risultato è come sempre esilarante. Si fa riferimento ai regali di Ruby e al fatto che Silvio la abbia aiutata, perché era una ragazza in difficoltà, che campava di furtarelli, infatti nella residenza di Berlusconi ad Arcore era riuscita ad andarsene con 7.000 euro! Si parla anche di Nadia Macrì ì, l’escort emiliana ascoltata dai giudici di Palermo su suggerimento di Perla Genovesi, la militante del Pdl di Parma arrestata per spaccio di droga, tutto architettato dalla mafia per vendetta, sempre che sia vero figurati se è vero.
Roberto Benigni a Vieni via con me parla del caso Ruby Rubacuori e Nadia Macrì, e lo scandalo escort che ha investito Silvio Berlusconi.
L'isola francese, dove si respira cultura italiana, offre paesaggi naturali magnifici e spiagge da favola. Insieme alla Sicilia e alla Sardegna, Cipro è una delle isole maggiori del Mediterraneo, bagnata da un mare cristallino che contrasta con le impervie vette. Dal sud a nord, ecco quali sono le spiagge più belle da non perdere durante un viaggio in Corsica. Le spiagge del Nord della Corsica Le spiagge del Sud della Corsica Questa splendida spiaggia si trova a nord di Bastia, in una zona che forma una penisola, tra rocce e insenature. Su questa costa si scoprono meravigliose calette di sabbia. E' una delle spiagge più amate del nord della Corsica, sia per la sua ampiezza, sia per il paesaggio marino ideale per immersioni e escursioni in canoa. Per raggiungere la spiaggia dell'Ostriconi bisogna attraversare un sentiero immerso nella macchia mediterranea. Questa spiaggia e tra le più selvagge della Corsica, un paradiso dove si può trovare una maggior tranquillità non essendo molto affollata. La spiaggia di Lozari non è protetta dai monti ed è attraversa da venti che possono formare onde abbastanza alte, amate da chi pratica il surf. Vale la pena anche visitare la cittadina di Île Rousse, sempre nel Golfo di Lozari, che presenta una spiaggia di sabbia bianca al centro della città. Vegetazione selvaggia, spiaggia bianca e mare cristallino, queste sono le caratteristiche della spiaggia di Lodo, situata nel deserto degli Agriates, a nord-ovest della Corsica. Sicuramente un luogo da non perdere durante le vacanze estive in Corsica. Come la precedente anche questa spiaggia si trova all'interno dell'area protetta del Desert des Agriates ed è raggiungibile solo via mare oppure a piedi percorrendo un sentiero di circa un'ora. Nella parte sud della Corsica, la costa è stata scolpita dalla forza del vento e dell'acqua che ha creato scogliere a picco sul mare e piccole calette di sabbia. Il centro più importante di questa zona della Corsica è Bonifacio, un luogo da favola che domina il mare dall'alto.
La Corsica è un’isola che possiede un immenso e sorprendente patrimonio naturale. Le coste bagnate dal Mediterraneo svelano spiagge meravigliose bagnate da un mare cristallino, che contrastano con le impervie vette dell’isola. Ecco quali sono le spiagge più belle da non perdere durante un viaggio in Corsica.
Quando diciamo una bugia di poca importanza alleniamo il nostro cervello al punto da desensibilizzarlo e portarci a dire menzogne sempre più grandi. Questo è ciò che sostengono i ricercatori dello University College London che su Nature Neuroscience hanno pubblicato lo studio intitolato “The brain adapts to dishonesty”. Si tratta del primo studio che dimostra la capacità del nostro cervello di abituarsi alle bugie. Per giungere a queste conclusioni, gli scienziati hanno scannerizzato il cervello di un gruppo di volontari ai quali è stato chiesto di mentire in diversi contesti, così facendo hanno osservato che l’amigdala, la parte del cervello che si occupa delle emozioni, si attivava diversamente a seconda dei vantaggi che la persona riusciva ad ottenere. Inoltre, il livello di reattività dell’amigdala stessa diminuiva mentre aumentava la dimensione della bugia. I ricercatori spiegano che quanto mentiamo per noi ottenere guadagni personali, la nostra amigdala produce una sensazione negativa che dovrebbe limitarsi a dire bugia. Con il tempo però, anzi se continuiamo a mentire, questo tipo di sensazione si affievolisce, anche quando le bugie si fanno più “grandi”. Lo studio ha coinvolto 80 persone e il loro compito consisteva nello stimare il numero di monete contenute in un barattolo e nel comunicare la loro ipotesi, via computer, agli altri partecipanti. A seconda dei casi, la stima precisa risultava a vantaggio del partecipante o delle altre persone. I dati raccolti hanno dimostrato che quando la stima era a vantaggio degli altri, i partecipanti tendevano a mentire di più. In questi casi l’attivazione dell’amigdala diminuiva con il passare delle bugie: dopo un picco iniziale, si riduceva l’attività. Insomma, se in un primo momento l’amigdala reagisce negativamente alle menzogne, con il tempo si abitua e non le considera più tanto gravi.
I ricercatori hanno dimostrato che il nostro cervello si abitua alle bugie e per questo chi mente è destinato a diventare un bugiardo seriale senza sensi di colpa.
Arrivano i primi segnali d'allarme dalla coppia più contestata del Grande Fratello di quest'anno? Potrebbe esserci aria di crisi a quanto si apprende dalle ultime segnalazioni apparse su gossipnews. Carmela Gualtieri, durante la reclusione nella casa più spiata d'Italia, non ha potuto far a meno di innamorarsi del ‘Principe' George Leonard. Il ragazzo, padre di un bambino, era già fidanzato e conviveva con Carla Giommi. Anche lui non ha resistito al forte sentimento e i due sono diventati la coppia più discussa anche dopo la fine del reality. Ad alimentare il fuoco delle polemiche è subentrato un video delle Iene in cui Carmela appare snob e offende l'attrice che finge di controllare la lista degli invitati in una discoteca. Calmate le acque, con annesse scuse, la coppia è tornata alla ribalda per una nuova puntata della soap opera. Infatti, Carla si è infuriata per le foto che ritraevano Carmela e George in compagnia di Dan al mare. Ma il duo inossidabile ha resistito anche all'ennesimo attacco, ma per quest'ultimo evento non si conosce ancora l'esito. La siciliana si è fatta beccare da sola in discoteca. Al Sugarbeach di Padova, l'ex gieffina si è scatenata tra balli, cocktail,chiacchierate e confidenze soprattutto con un bel moretto. Niente di preoccupante, solo normale amministrazione. Come da contratto Carmela ha delle serate da fare in tutta Italia, anche da sola, come vip per attirare un po' di gente nei locali che aprono per la stagione estiva. Comunque un po' c'è da preoccuparsi, potrebbero essere loro la prima coppia che scoppia per godersi separatamente le vacanze.
Carmela Gualtieri è stata vista in discoteca senza George Leonard, ma non c’è da temere sul futuro della loro relazione.
Gli studiosi pensavano si fosse perduta nel corso dei secoli. E invece ‘Adorazione dei Magi', opera dipinta da Rembrandt è stata ritrovata a Roma e per pura casualità. Ad annunciarlo questa mattina la Fondazione Patrimonio Italia (Fpi), durante un convegno intitolato ‘Rembrandt: individuare il prototipo, vedere l'invisibile', che si è tenuto presso l'Accademia di Villa Medici, alla presenza di studiosi ed esperti di fama internazionale. A scoprire il capolavoro è stata la restauratrice Antonella Di Francesco, che dal 2016 ha eseguito un accurata opera di reintelaggio e pulizia dell'opera, a seguito di una caduta accidentale. Pulita dall'annerimento dovuto all'antica vernice, l'opera si è mostrata in tutto il suo splendore ed è stata studiata attentamente per cinque anni prima di dare il grande annuncio. "Nel corso del mio lavoro – afferma la restauratrice Antonella di Francesco – può capitare una delle cose più belle della vita: la coscienza improvvisa di essere davanti ad un'opera di un autore molto grande che ti si rivela, che esce dalla sua zona opaca e ti sceglie per essere riscattato dall'oscurità. È questo il momento in cui bisogna vincere le vertigini capaci di farci sprofondare in quel meraviglioso senso di appartenenza alla storia. É un brivido che non ha pari, che vibra fino a trascinarti in un impulso irrefrenabile di morbosa curiosità. Non lo combatto e mi lascio portare dentro all'incantesimo".
È stata ritrovata a Roma l’opera ‘Adorazione dei Magi’ attribuita all’artista Rembrandt. Ad annunciarlo questa mattina la Fondazione Patrimonio Italia (Fpi), durante un convegno sul pittore olandese. A scoprire il capolavoro è stata la restauratrice Antonella Di Francesco, che dal 2016 ha eseguito un accurata operazione di reintelaggio e pulizia dell’opera, a seguito di una caduta accidentale.
Non importa quanti tram, autobus, metropolitane e treni abbiate preso nella vita e in quanti paesi differenti, la verità sarà sempre una sola: la tappezzeria dei mezzi pubblici è orribile. A prescindere dal paese in cui si vive o in cui si è in visita, i mezzi pubblici sono sempre caratterizzati da tessuti per le sedute che sono un inno al cattivo gusto, diciamocelo. Spesso ci si chiede chi abbia scelto quel tipo di tappezzeria e soprattutto dove l'abbia trovata. E la risposta in realtà è più complessa di quel che si immagini. Un'analisi approfondita sulla questione viene fornita dall'artista Menja Stevenson che ha creato una serie di abiti con lo stesso tessuto dei mezzo pubblici proprio per scoprire quanto sia caldo, poco fruibile e per nulla di moda. Riutilizzando il tessuto dei mezzi pubblici tedeschi, Menja Stevenson ha realizzato dei vestiti davvero orribili. Lo scopo del suo progetto artistico è stato appunto quello di interrogarsi sul perché siano state scelte certe fantasie e certi tessuti. L'artista tedesca ha notato che molte compagnie di trasporti scelgono il proprio logo rivisitato per decorare la propria tappezzeria, fatta realizzare appositamente. Ma spesso le persone non ci fanno caso. Infatti il suo progetto non si è limitato solo alla creazione di abiti ma anche nell'indossarli all'interno dei mezzi pubblici stessi: qui solo poche persone hanno notato che i vestiti erano fatti dello stesso tessuto della tappezzeria. Ho dovuto entrare in contatto con le aziende di trasporto per ottenere i tessuti; non sono ufficialmente disponibili. Ho dovuto fare un grande sforzo di persuasione per convincere le aziende a consegnare il tessuto! Ero molto orgogliosa di me stesso quando finalmente li ho ottenuti…Non è stato facile per me cucire i vestiti: il tessuto ruvido e rigido spesso ha rotto gli aghi… Chi li indossa suda come un matto, ci si sente come se si avesse l'armatura di un cavaliere ed è difficile muoversi in modo naturale.
Non avranno disegni alla moda ma i tessuti di bus, treni e metropolitane possono essere riciclati e trasformati in abiti come le creazioni di Menja Stevenson.
Alessandro Siani invade la classifica degli incassi cinematografici del week end piazzandosi indiscutibilmente nella gara degli incassi parziali e totali. Uscito nel giorno di San Valentino, Il principe abusivo, che aveva già ottenuto un risultato record nella prima giornata di programmazione, chiude la prima settimana con un totale di € 4.204.411. In seconda posizione c'è invece Bruce Willis con il suo Die Hard – Un buon giorno per morire, che sfiora la soglia del milione di incassi nella prima settimana con un totale di € 976.197. Chiude il podio The Impossible, l'unico film del podio che non è alla prima settimana di programmazione. L'incasso parziale è di € 456.180 , a fronte di un totale di € 3.170.854.
Il nuovo film diretto e interpretato da Alessandro Siani fa il pieno di incassi nelle sale italiane. A seguire nella triade principale il nuovo Die Hard di Bruce Willis, che sfiora il milione di euro di incassi.
La pandemia di Covid-19 ha portato enormi sconvolgimenti nel mondo della musica italiana. Oltre ai problemi economici di cui si è parlato nelle scorse settimane e che stanno trovando più o meno spazio nei vari decreti economici discussi e in discussione, anche problemi strutturali, portando al pettine dei nodi formatisi in tanti anni in cui il settore ha vissuto più in maniera individuale e competitiva che come un vero e proprio corpo unico. Un lavoro lobbystico frammentato, soprattutto per quanto riguarda realtà medie e piccole, che con lo scoppio dell'epidemia ha sollevato problematicità non indifferenti. Il risultato è stato però che finalmente si è presa coscienza della cosa e qualcosa ha cominciato a muoversi. Uno dei prodotti di questo sconvolgimento è la nascita del collettivo La musica che gira, un gruppo nato come uno scambio di informazioni tra alcuni addetti al settore – manager, uffici stampa etc – e pian piano diventato un collettivo in grado di far sentire la propria voce anche nei confronti delle Istituzioni oltre che in campo mediatico, come ha dimostrato la campagna "Senza musica". Abbiamo chiesto a Stefania Giuffrè, con altri colleghi tra le prime a dare vita al progetto, manager di Levante, fondatrice con Ilaria Boccardi di TAIGA società di management e edizioni (che rappresenta artisti come Mannarino, Levante, Eugenio Finardi, Selton, The Jab) di parlarci di cosa ha significato e significherà la nascita di questo progetto Cosa state facendo come La musica che gira? La musica che gira ha parlato con diverse forze politiche, coi sindacati, etc in maniera approfondita e immediata, andando a vedere i vari decreti e la legislazione preesistente, e notando che c'è una legge sulla musica per la quale non si sono mai fatti i decreti attuativi e così ci si è detti: proviamo a partire in una maniera organizzata, ragioniamo su cose concrete piuttosto che sui massimi sistemi o se proprio vogliamo farlo cerchiamo di capire come farlo operativamente, come ottenere interventi concreti, quindi con un'azione di pressione mediatica e istituzionale forte. Le nostre sono istanze che hanno una logica per far ripartire la musica, per gettare le basi per una riforma sensata che non lasci indietro nessuno, quindi questo è il senso. Come vi siete confrontati, visto che siete tantissimi e con ruoli diversi? Ascoltando il maggior numero possibile di voci, ascoltando i coordinamenti dei tecnici, facendo riunioni fiume che hanno anche avuto come effetto positivo quello di farci superare il lockdown, che per molti di noi è stato particolarmente difficile. Questa cosa ci è esplosa in mano, a fine marzo è cominciato un tam tam spontaneo da parte di alcuni di noi, tra quelli che si conoscevano bene, che si sentivano al telefono, nelle chat Whatsapp: ci chiedevamo come andava, ovviamente, ma anche se qualcuno avesse capito come funzionavano un po' le cose per quanto riguarda gli artisti, le detrazioni fiscali, informazioni varie insomma. E a quel punto avete capito che c'erano un po' di cose che non andavano… Sì, questa cosa ha creato un agglomerato di informazioni tra noi e spontaneamente è nato prima un gruppo ristretto, che nel giro di pochi giorni, però, si è allargato e siamo diventati tantissimi. A quel punto ci siamo trovati a doverci organizzare come un vero e proprio coordinamento, darci un organigramma e una struttura, altrimenti sarebbe diventato impossibile capire come procedere. Quando ti dico tantissimi intendo tipo persone come me e Ilaria (Boccardi, ndr) che lavorano in Taiga, che è una microimpresa – anche se ci definiscono piccole e medie imprese -, ma anche partite iva, lavoratori intermittenti che partecipano alle produzioni dei live, figure jolly che fanno un po' di management, ma sanno curare produzioni di eventi e i social, perché alla fine questa è la realtà del mondo musicale. Il coordinamento non è qui per attribuire colpe, ma per cogliere concretamente l'opportunità di non essere lasciati indietro per l'ennesima volta, come settore musica. Il vero problema è che molti dei locali pubblici dove si esegue musica dal vivo, ad esempio, hanno estensione normativa dei ristoranti per le questioni operative, c'è un vuoto normativo. Come la mancanza di un codice Ateco (codici che identificano una attività economica specifica), per esempio?
Si chiama La musica che gira il collettivo di addetti del settore musicale che durante la pandemia si è formato e ha cominciato a portare avanti delle istanze per far ripartire la musica e per gettare le basi per una riforma sensata che non lasci indietro nessuno, come spiega una delle fondatrici, Stefania Giuffrè.
Qualche settimana fa Lewis Hamilton ha dichiarato che lui e Nicole delle Pussycat Dolls sono di nuovo insieme, ma a quanto sembra non ci sono ancora le nozze in vista: L’uomo che mi sposerà sarà l’uomo con cui condividerò tutta la mia vita, perchè io credo nei valori tradizionali. Non c’è fretta. Voglio solo essere sicura che ci sia il momento giusto per tutto. E in questo momento io sono sposata al mio lavoro, mi prende tutto il tempo che ho, ha dichiarato Nicole. Poi la cantante in un'altra intervista rilasciata ad FHM Spagna ha detto: Mi piacciono gli uomini buoni, con uno spiccato sense of humor, ambiziosi…Non credo di essere molto esigente. Amo le commedie romantiche. Però intanto Nicole posa per dei servizi fotografici molto sexy, infatti ha partecipato al calendario 2010 di FHM, che ogni anno dedica a 12 bellissime ragazze dello show business una pagina sul famosissimo calendario. Oltre a Nicole Scherzinger hanno partecipato al calendario anche Mischa Burton, Katy Perry e Lady Gaga.
Nicole Scherzinger ha dichiarato di volere un uomo buono accanto a sè e intanto, posa per il calendario FHM insieme ad altre bellissime dello spettacolo.
Immaginate di trovarvi nel bel mezzo dei vostro esercizi in palestra e, affianco a voi, piombasse all’improvviso Arnold Schwarzenegger! E’ quello che è successo alla Gold’s Gym, nota palestra di Venice, in California. Il noto attore, ed ex governatore dello Stato della California, si è presentato nella struttura con un look alquanto strano: cappellino e maglietta grigi, pantaloncini beige, parrucca con codino e baffi neri, presentandosi come nuovo dipendente della palestra. Il nome fittizio era Howard e, sotto queste mentite spoglie, si è messo a dispensare consigli ai clienti, contando sul suo passato da culturista. A dire il vero, qualcuno ha avuto subito dei dubbi sulla reale identità del nuovo assunto, come potrete vedere dal filmato, ma ovviamente, nessuno ha osato chiedere, data la stazza imponente.
Il noto attore ha sorpreso tutti i clienti di una nota palestra californiana fingendosi Howard, il nuovo istruttore con codino e baffi, dal look improbabile.
Durante il daytime de La pupa e il secchione 2010 i secchioni hanno avuto la possibilità di poter cambiare la pupa per una sola notte, Fulvio ha scelto Pasqualina Sanna. “De Giovanni non è sensibile, non è romantico, non è carino”, con queste parole Elena Morali ha commentato la scelta del suo compagno di stanza, che di tutta risposta, durante un confessionale, ha replicato: “Vediamo come reagisce. Io lo so come reagisce mi uccide. Però è anche vero che io sono in nomination ed io, dopo domani, potrei uscire”. Cavazzoni ha, invece, scelto Monica Richetti, mentre Corteggi ha optato per Francesca Lukasik. Tassinari, al contrario, ha preferito Elena, e Francesca Cipriani l’ugola d’oro è stata la prescelta di Garagozzo. Alla fine Ludovica Leoni e Bianco sono stati costretti a fare coppia . Il comportamento di Cavazzoni non è stato però apprezzato né da Ludovica né da Federico: “Bianco aveva legato molto con Corteggi, erano comunque affiatati. Lui ha sempre esposto il suo interesse per Francesca a Corteggi” così la pupa ha commentato la scelta di Andrea, e ha poi aggiunto: “Corteggi stasera mi ha detto, questa era l’occasione della mia vita. Io nella vita ho sempre pensato agli altri, invece questa sera è stata l’occasione della mia vita ed io l’ho colta al volo”. Dopo le polemiche l’atmosfera a La pupa e il secchione sembrava essersi calmata quando, durante i preparativi per il musical Grease, Elena Morali e Monica Richetti hanno litigato duramente. Durante un confessionale anche Fulvio de Giovanni si è scagliato contro la sua compagna: “veramente sei una persona che deve crescere. Tu non sei cattiva, ma devi crescere. Tu credi di avere vent’anni e di avere in mano in mondo, non è così”. Subito dopo le esternazioni del secchione Elena Morali è stata nuovamente interrotta durante il suo discorso e la pupa, ormai esasperata dalla convivenza forzata, ha schiaffeggiato Fulvio. Alessia Mancini
Dopo aver discusso con Monica Richetti, Elena Morali schiaffeggia in confessionale Fulvio de Giovanni, suo compagno di stanza.
La scissione degli effetti della notifica La notifica degli atti processuali si compone di due momenti distinti: a) la consegna effettuata dal notificante dell'atto da notificare all'ufficiale giudiziario; b) la materiale notifica (consegna) dell'atto al notificato effettuata dall'ufficiale giudiziario. Tra la materiale consegna dell'atto all'ufficiale giudiziario e l'effettiva notifica del medesimo atto al destinatario può passare del tempo e possono anche decorrere dei termini i entro i quali l'atto delve essere notificato. Il passaggio del tempo tra la materiale consegna dell'atto all'ufficiale giudiziario e l'effettiva notifica dell'atto al destinatario della notifica pone un problema di chi si deve assumere il rischio del tempo trascorso tra questi due momenti, soprattutto quando l'atto deve essere consegnato al destinatario entro determinati termini. Infatti, per essere più chiari, si potrebbe pensare all'ipotesi in cui l'atto viene dato all'ufficiale giudiziario nei termini, ma al destinatario l'atto viene consegnato oltre il termine imposto. Per evitare che al notificante siano addossate (sia responsabile) per le lungaggini di un servizio che esula dal suo controllo diretto, è stato stabilito che per il notificante l'atto si intende notificato al momento della consegna del medesimo all'ufficiale giudiziario (è questo il momento che occorre osservare per valutare se sono stati rispettati eventuali termini posti a carico del notificate) Il procedimento della notifica è strettamente legato agli atti processuali, anzi la notifica è un procedimento imposto per gli atti processuali, quindi, il principio della scissione degli effetti della notifica si applica a tutti gli atti processuali che devono essere notificati. Il procedimento della notifica non è legato agli atti di natura sostanziale (as esempio messa in mora per interrompere i tempi della prescrizione), inoltre il codice civile con l'art. 1334 cc stabilisce espressamente che gli atti unilaterali producono effetti dal momento in cui pervengono a conoscenza della persona alla quale sono destinati. Anche se le modalità per rendere conoscibili al destinatario l'atto unilaterale sono molteplici (e non coincidono espressamente con il procedimento di notifica) nulla esclude che anche un atto sostanziale possa essere notificato.
Cassazione 14.2.2019 n 4519 La prescrizione è interrotta dalla consegna dell’atto all’ufficiale giudiziario per la notifica. La sentenza è in contrasto con tale principio quando ritenuto che la differente decorrenza degli effetti della notifica si applica solo agli atti processuali e ha escluso che la consegna dell’atto introduttivo del giudizio possa valere ai fini della tempestività dell’interruzione della prescrizione ex art. 2943 comma 1 cc.
Ha deciso di morire alla sua maniera, proprio come aveva fatto il padre: Mario Monicelli è morto a 95 anni buttandosi dal 5° piano dell'ospedale San Giovanni di Roma, dov'era ricoverato per un tumore alla prostata. Il regista della "Commedia all'Italiana" ha così lasciato questo mondo dopo averci regalato diversi capolavori del cinema nostrano, tra cui "I Soliti Ignoti", uno dei suoi primi film di successo. La pellicola ha fatto storia anche grazie ad un cast di prim'ordine, in cui primeggiavano attori leggendari quali Totò e Vittorio Gassman, senza dimenticarci di nomi importanti e di rilievo quali quelli di Marcello Mastroianni e Claudia Cardinale. Anche la colonna sonora, una delle migliori dell'epoca, ha fatto il suo sporco lavoro, tutto grazie alle composizioni firmate da Piero Umiliani, compositore italiano famoso per la composizione Blues for Gassman, divenuta uno degli standard della musica jazz italiana, e per aver collaborato con Chet Baker, uno dei pionieri del sottogenere "Cool", appartenente alla sterminata famiglia del genere Jazz.
Tra le tante colonne sonore che hanno firmato i film di Mario Monicelli, ha fatto storia quella de “I Soliti Ignoti”, composta da Piero Umiliani.
Al momento può sembrare poco più di un colossale buco a forma di ciambella nel terreno ma il video è il primo assaggio del nuovo Campus Apple progettato da Norman Foster a Cupertino. Il film di 8 minuti, girato con un'action camera (GoPro Hero 3) fissata sul drone DJI Phantom 2, riprende il cantiere dall'alto e dimostra che la costruzione di un enorme parcheggio sotterraneo dell'edificio è iniziata, con grosse quantità di calcestruzzo versate in una sezione della trincea. Le riprese aeree del Campus in costruzione sono state caricate da un utente di YouTube, JCMinn, che mostra in anteprima le prime immagini della nuova sede Apple – nota come Apple Campus 2 – a Cupertino, in California. Progettato dal famoso architetto Norman Foster, il nuovo quartier generale Apple è un edificio a forma di "astronave" che costa una fortuna: tra i 3 e i 5 miliardi di dollari. L'anello di quattro piani metterà 13.000 ingegneri e progettisti sotto un unico tetto curvo. Non sarà l'unico posto dove lavoreranno i dipendenti Apple in loco (un gruppo di edifici nascosto al margine meridionale del campus sarà riservato per la R & S), ma l'astronave è sicuramente l'attrazione principale, e dalle indiscrezioni fuoriuscite finora dovrebbe essere non meno all'avanguardia rispetto a qualsiasi gadget Apple. L'Apple Campus 2 sorgerà nella città di South Bay – un sito che era una volta sede di HP e Compaq, a nord est di Cupertino (California, USA). Immerso nel verde, l'edificio vanterà ampie vetrate e sarà alimentato interamente da energia rinnovabile, un esempio unico al mondo per quanto riguarda uffici di queste dimensioni. La parte più verde dello sviluppo non è nemmeno l'edificio stesso, è tutto ciò che lo circonda. Le immagini fornite dallo studio Foster + Partners mostrano, più che un campus aziendale, un enorme parco. L'ufficio siederà su un terreno di 176 acri di terreno, la maggior parte dei quali sarà dedicato alla flora e alla fauna locali che agiranno come una barriera tra le pareti, dal pavimento al soffitto di vetro, e il mondo esterno: un Campus che lo stesso Steve Jobs aveva definito come "il miglior edificio per uffici nel mondo".
Dagli USA arrivano le prime immagini del Campus Apple in costruzione acquisite utilizzando una GoPro montata su un drone: vicino Cupertino è atterrata un’astronave.
Oggi 27 ottobre dalle 7 alle 23 si vota per le Elezioni Regionali in Umbria: un appuntamento che arriva in anticipo rispetto alla naturale fine della legislatura, a causa delle dimissioni dell'ex governatrice Catiuscia Marini per ragioni di tipo giudiziario. Poco più di 700mila elettori si recheranno alle urne per un voto significativo non solo dal punto di vista della politica locale, ma anche per testare gli equilibri del Governo nazionale. I candidati al ruolo di Governatore dell'Assemblea Legislativa sono otto, ma gli occhi sono puntati soprattutto su Donatella Tesei e Vincenzo Bianconi. La prima è la candidata espressa dalla coalizione di centrodestra, formata da Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia e due liste civiche. Bianconi è invece il candidato del patto civico M5S-PD, supportato dalle liste di Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, oltre che da 3 liste civiche. Vediamo quali sono i candidati e le liste a supporto di Donatella Tesei. Fortemente voluta da Matteo Salvini come candidata della coalizione di centrodestra, Donatella Tesei è una fedelissima del leader della Lega: proprio per il partito di Salvini viene eletta senatrice alle elezioni politiche del 2018, all'interno del collegio uninominale di Terni. Il suo percorso politico inizia nel 2009 con le elezioni comunali di Montefalco, che vince; il suo ruolo di Sindaco del Comune natio viene poi riconfermato cinque anni dopo, quando raccoglie il 60% circa dei consensi. Oltre alla carriera politica, Donatella Tesei esercita la professione di avvocato e ha ricoperto anche il ruolo di Vice Pretore Onorario a Montefalco e a Spoleto. Ha 59 anni, è sposata e ha due figli. Ecco i nomi dei candidati, le liste e i partiti a supporto della candidatura di Donatella Tesei.
Dalle 7 alle 23 di oggi 27 ottobre si vota per le elezioni in Umbria: si tratta del primo appuntamento elettorale dopo la crisi di governo, un banco di prova per testare il gradimento della nuova maggioranza PD-M5S contro il centrodestra unito. Donatella Tesei è la candidata scelta dalla coalizione di centrodestra, in particolare dalla Lega, per cui ricopre già il ruolo di senatrice. Ecco chi è Donatella Tesei e quali sono le liste e i partiti della sua coalizione.
Zlatan Ibrahimovic è pronto a iniziare il suo lungo periodo di riabilitazione e recupero dopo l'infortunio che ha fermato l'attaccante del Milan nel finale di stagione contro la Juventus negandogli anche di poter giocare gli Europei con la Svezia. Per l'attaccante rossonero è stato necessario l'intervento chirurgico al ginocchio per poter riprendere a giocare in campo in vista della prossima annata in cui sarà di nuovo al centro dell'attacco del Milan dopo il rinnovo per un'altra stagione. Il comunicato del club rossonero oggi ha fatto luce sulla condizione del giocatore: "Il Milan comunica che in data odierna, Zlatan Ibrahimović è stato sottoposto ad intervento in artroscopia del ginocchio sinistro a Roma. L'intervento di cleaning articolare è stato eseguito con successo. Zlatan sta bene ed inizierà, da subito, il percorso riabilitativo". I tempi di recupero del giocatore sono stimati in 4 settimane per tornare a correre di nuovo in campo e 8 per tornare a giocare nuovamente con la squadra di Stefano Pioli. Ibrahimovic si era infortunato nella fase conclusiva del campionato durante il match di Torino contro la Juventus. Il giocatore era stato sostituito durante il match contro i bianconeri, valido per la qualificazione in Champions, a causa di un infortunio al ginocchio sinistro. Lo svedese si era fatto male da solo, appoggiando male la gamba nel tentativo di controllare un pallone conteso a De Ligt in mezzo al campo e si era subito accasciato visibilmente dolorante. L'immagine del gigante del Milan a terra con Chiellini al suo fianco per sincerarsi delle sue condizioni, aveva fatto capire che stava accadendo davvero qualcosa di serio.
Zlatan Ibrahimovic è stato operato al ginocchio. Il comunicato diramato dal Milan ha evidenziato come l’intervento al giocatore sia riuscito alla perfezione e il giocatore inizierà subito il percorso di riabilitazione. L’attaccante svedese si era infortunato nel corso della gara di campionato contro la Juventus.
C'era grande fermento per l'attesa dei titoli dei film in concorso al Festival di Cannes 2014, soprattutto perché ci si aspettava che quest'anno nessuna pellicola italiana riuscisse a figurare nell'ambita lista. Rappresentanti, invece, tutte al femminile della bandiera tricolore saranno Monica Bellucci e Asia Argento: la prima in concorso con il film "Le meraviglie" di Alice Rohrwacher, la seconda nella categoria Un Certain Regard con il film "Incompresa". SILS MARIA by OLIVIER ASSAYAS SAINT LAURENT by BERTRAND BONELLO KIS UYKUSU (SOMMEIL D’HIVER) by NURI BILGE CEYLAN MAPS TO THE STARS by DAVID CRONENBERG DEUX JOURS, UNE NUIT by JEAN-PIERRE et LUC DARDENNE MOMMY by XAVIER DOLAN CAPTIVES by ATOM EGOYAN
Svelati finalmente i titoli dei film che concorreranno al Festival di Cannes 2014. Lontano da qualsiasi pronostico, spuntano i nomi di due bellezze italiane: Monica Bellucci con il film “Le meraviglie” (in gara) e Asia Argento con la pellicola “Incompresa” (nella categoria “Un Certain Regard”).
Il leader dell'opposizione russa Alexei Navalny sarebbe stato avvelenato. Come ha comunicato oggi la sua portavoce, Navalny è incosciente e attualmente è ricoverato in terapia intensiva in ospedale. Kira Yarmysh ha spiegato che Navalny, che ha 44 anni, giovedì mattina stava volando dalla Siberia verso Mosca e il suo aereo ha effettuato un atterraggio di emergenza quando si è sentito male. "Pensiamo che Alexei sia stato avvelenato con qualcosa mescolato nel suo tè – ha detto Yarmysh -. Quella era l'unica cosa che ha bevuto la mattina. I medici dicono che il veleno è stato rapidamente assorbito mediante il liquido caldo", ha aggiunto. Navalny – ha scritto Yarmysh su Twitter poco dopo le 6 di giovedì – è in stato di incoscienza. Come confermato dall'agenzia di stampa statale Tass, il leader dell'opposizione russa è ricoverato in condizioni gravi nell'unità di terapia intensiva per pazienti tossicologici nell'Ospedale di emergenza n.1 di Omsk, nel sud-ovest della Siberia.
Alexei Navalny, famoso oppositore del presidente russo Vladimir Putin, è stato ricoverato in terapia intensiva per un presunto avvelenamento. Lo ha reso noto la sua portavoce Kira Yarmysh, spiegando che Navalny si è sentito male durante un volo dalla Siberia a Mosca, costringendo l’aereo su cui viaggiava a un’atterraggio di emergenza.