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Mario Calabresi, direttore della Stampa, commenta accoratamente lunedì in prima pagina “lo spreco di risorse ed energie” creato dal trascinarsi dei giorni politici in annunci di imminenti crisi di governo (spreco a cui, per dir la verità, non si sottraggono i quotidiani e anzi). Che spreco di risorse e di energie. Gli annunci di una imminente crisi di governo provocano incredulità e sconforto: di tutto avremmo bisogno tranne che di gelare i fili d’erba della ripresa, di affogare nel caos e nelle paure i primi segnali positivi che la nostra economia mostra da anni. Invece si sta materializzando la minaccia di buttare via, ancora una volta, progetti, iniziative, accordi e testi di legge che sono stati costruiti faticosamente in questi quattro mesi. Prendete un pezzo qualunque della vostra vita che ha bisogno urgente di essere aggiustato, dalla scuola dei vostri figli ai crediti che devono essere pagati all’azienda in cui lavorate, e immaginate di rinviare tutto. Di schiacciare il pulsante pausa per ripiombare in una nuova campagna elettorale dopo pochi mesi non solo di governo ma anche di legislatura. Se questo succedesse a causa di uno scontro insanabile sulle ricette per governare il Paese allora saremmo costretti a comprenderlo, ma qui invece non ci sono tracce di un’agenda alternativa, di un programma politico diverso per il futuro dell’Italia. | «Possibile che non ci sia vita oltre?». Un disperato direttore della Stampa difende il governo e commenta "lo spreco di risorse ed energie degli annunci di crisi". |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 296 nuovi casi di contagio da coronavirus, per un totale di 239.706 e 37 morti, secondo i dati che da oggi sono diffusi dal ministero della Salute. Le persone attualmente ricoverate nei reparti di terapia intensiva sono 103, 4 in meno rispetto a ieri. I nuovi pazienti “guariti o dimessi” sono 614, per un totale di 186.725. Le persone che sono state sottoposte a tampone fino ad oggi sono 3.140.785, 29.421 in più di ieri. In Lombardia sono stati registrati 170 nuovi casi di contagio, per un totale di più di 93mila. I dati lombardi continuano a essere di gran lunga i peggiori in Italia. Le altre regioni con il maggior incremento del numero dei casi confermati sono l’Emilia-Romagna (47), il Piemonte (20) e la Campania (17). In sei regioni – Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Calabria e Valle d’Aosta e Umbria– oltre che nella provincia autonoma di Bolzano non sono stati registrati nuovi casi di contagio. | Le notizie di giovedì sul coronavirus in Italia. Sono stati registrati 296 casi di contagio e 38 morti. I ricoverati in terapia intensiva scendono a 103. |
Marco Simoni, consigliere della presidenza del Consiglio per la politica economica, ha scritto un articolo sul Foglio che ricostruisce i meccanismi sociali ed economici che hanno portato a successi politici dai tratti simili come quelli di Donald Trump, di Beppe Grillo, o dei sostenitori britannici di “Brexit”. Simoni invita a considerare in quest’ottica l’azione del governo Renzi e sostiene che la politica economica che Renzi sta portando avanti possa rappresentare un modo di affrontare la questione non immaginando riproposizioni di schemi e progetti falliti ma combinando in modo nuovo ruolo dello Stato e mercato, crescita economica e inclusione sociale. E se evitassimo per una volta la discussione ragionieristica su ogni singola misura della legge di Bilancio e provassimo a leggere l’azione del governo nel suo complesso, tenendo in considerazione gli ultimi tre anni? Da questa prospettiva, e a parte i grillini su cui tornerò dopo, il governo riceve due principali tipi di critica. Da sinistra si tende a ripetere un copione ultraventennale che accusa il governo Renzi – come faceva con Clinton, Blair, Schröder e D’Alema – di essere succube del neoliberismo e perseguire una politica economica di destra. Dalla destra liberale, viceversa, si accusa il governo di non fare abbastanza austerità – su questo il più chiaro è stato Monti – e di non tagliare abbastanza la spesa pubblica. Non ho richiamato queste due critiche per uno stucchevole “se protestano da destra e da sinistra allora il governo è nel giusto”, un sillogismo che mi è sempre sembrato insensato. Queste critiche simmetriche, per quanto minoritarie, qualcosa tuttavia vorranno dire. Vorrei allora suggerire un’analisi dal respiro più lungo per provare a mettere questi ultimi tre anni nel loro contesto. Mi rendo conto che è una cosa desueta, dedico questo sforzo alla gentilezza del direttore che mi ospita e a quei pochi che vorranno leggere e magari discutere. | Cosa è successo al mondo. Marco Simoni analizza le sorprese della politica internazionale - Brexit, Trump, Grillo - e spiega da dove vengono e cosa farne. |
Helmut Schmidt, importante politico tedesco e Cancelliere della Germania Ovest dal 1974 al 1982, è morto il 10 novembre a 96 anni. Schmidt era ricoverato a casa dopo che le sue condizioni di salute erano rapidamente peggiorate la settimana scorsa. Prima di diventare Cancelliere, Schmidt aveva ricoperto il ruolo di ministro della Difesa dal 1969 al 1972 e poi di ministro delle Finanze dal 1972 al 1974. Da ministro delle Finanze divenne molto noto perché garantì una certa stabilità finanziaria al marco tedesco e consolidò il Wirtschaftswunder, il periodo di grande crescita economica che la Germania Ovest e l’Austria vissero negli anni successivi alla Seconda guerra mondiale. Come Cancelliere Schmidt si occupò molto di politica estera e lavorò per l’unificazione dell’Europa: fu successivamente fra i promotori dell’unione monetaria e dell’istituzione della Banca Centrale Europea. Si ritirò dal parlamento tedesco nel 1987. Helmut Schmidt nacque a Amburgo nel 1918. Suo padre era figlio illegittimo di un uomo d’affari ebreo, ma la famiglia decise di mantenere questo fatto segreto. Schmidt si laureò in economia e scienze politiche dopo la guerra, nel 1949, e iIniziò la carriera politica nella SPD, il partito social-democratico tedesco, ancora oggi uno dei due più importanti partiti della Germania. Incominciò a lavorare nell’amministrazione della città di Amburgo e nel 1953 venne eletto per la prima volta in parlamento con l’SPD. | È morto Helmut Schmidt. Aveva 96 anni, è stato un importante politico tedesco e cancelliere della Germania Ovest dal 1974 al 1982. |
Un bambino di quattro anni è morto oggi a Mirabilandia, il parco di divertimenti in provincia di Ravenna. È annegato nella zona definita Mirabeach, quella con grandi scivoli e piscine. È stato notato dai bagnini quando era già privo di conoscenza, e i tentativi di rianimarlo non hanno avuto effetto: è stato trasferito in elicottero all’Ospedale di Ravenna ma è morto prima di arrivarci. | Un bambino di quattro anni è morto a Mirabilandia. |
La sera di giovedì 22 dicembre il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che porterà al salvataggio di Monte dei Paschi di Siena. Qualche ora prima il consiglio di amministrazione della banca aveva ufficialmente dichiarato il fallimento dell’aumento di capitale da cinque miliardi di euro. L’operazione prevista dal decreto impiegherà parte di un fondo da 20 miliardi di euro che sarà utilizzata per una “ricapitalizzazione precauzionale”. Lo Stato diventerà il primo azionista di MPS con una quota di maggioranza assoluta che gli consegna il controllo della banca. Lo stato, quindi, preparerà il nuovo piano industriale e guiderà la banca fino a che non sarà risanata. A quel punto, venderà le quote della società sul mercato. L’operazione di ricapitalizzazione con cui lo stato diventerà azionista di maggioranza durerà alcuni mesi, mentre quella di risanamento potrebbe durare un anno o più. Le regole europee prevedono che in casi come questo, quando lo stato salva una banca con denaro pubblico, azionisti e obbligazionisti vengano coinvolti nell’operazione, contribuendo al salvataggio con i loro soldi, in modo da non lasciare il peso del salvataggio soltanto ai contribuenti. Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, però, ha detto che l’impatto per i risparmiatori sarà «minimizzato, se non reso nullo». | MPS sarà salvata dallo Stato. L'operazione con capitali privati è fallita: il governo ha spiegato come la banca sarà salvata – per la terza volta – con soldi pubblici. |
Quando nella primavera dello scorso anno annunciò di essere diventato l’amministratore delegato di Google, Larry Page chiese a Steve Jobs se fosse disponibile a organizzare un breve incontro per dargli qualche consiglio. Tra i due non correva buon sangue: Jobs era ancora infuriato con i dirigenti di Google per aver invaso anni prima il territorio di Apple con Android, un sistema in diretta concorrenza con gli iPhone. Dopo qualche esitazione, Jobs decise di invitare Page nella sua casa di Cupertino per una chiacchierata. Superate le tensioni, i due si misero a parlare del futuro di Google e di che cosa volesse fare da grande, come spiegò successivamente Jobs al suo biografo: «La cosa su cui posi maggiormente l’accento fu la messa a fuoco. Capire bene che cosa Google vuole diventare da grande. Adesso è un pasticcio. Quali sono i cinque prodotti su cui vuoi concentrarti? Sgombera il campo dalle altre cose, altrimenti ti tireranno a fondo». Nei mesi successivi in effetti i responsabili di Google si sono dati da fare per mettere ordine nella società. Decine di progetti secondari sono stati chiusi e altri servizi, sostanzialmente snobbati dagli utenti, sono stati abbandonati senza particolari rimpianti. La società si è concentrata su un numero ridotto di prodotti e ha cercato di rendere più omogenea la propria offerta, come dimostra la progressiva integrazione del suo nuovo social network Google+ in altri servizi come Gmail e lo stesso motore di ricerca. L’opera di pulizia è stata comunque accompagnata dalla progettazione e sperimentazione di alcuni nuovi prodotti, di cui non si sa ancora nulla di ufficiale, ma che potrebbero indicare il futuro prossimo della società, che non si è mai accontentata di essere solo il motore di ricerca più usato al mondo. | Il futuro di Google. Quattro progetti da tenere d'occhio, dall'intrattenimento ai negozi. |
Nella storia della musica, Abbey Road è probabilmente il caso più noto di celebrazione di un posto comune che per merito della presenza di un artista “di culto” è diventato una specie di santuario: in questo caso in mezzo a una via, sulle strisce pedonali. Ma fino a 45 anni fa era una strada normale, tutto sommato: Abbey Road era soltanto una delle vie di un quartiere lussuoso nella zona nord del centro di Londra, St John’s Wood, e a partire dal 1931 aveva acquisito una progressiva popolarità per il fatto che lì vicino, all’interno di un palazzo d’epoca risalente ai primi anni del Diciannovesimo secolo, una nota etichetta discografica – la EMI, Electric and Musical Industries – aveva aperto uno studio di registrazione in cui avevano lavorato diversi artisti affermati. La mattina dell’8 agosto 1969 i quattro membri di quello che già allora era considerato il più famoso gruppo musicale al mondo – i Beatles – si riunirono insieme al fotografo scozzese Ian Macmillan proprio nei pressi degli EMI Studios per una rapida sessione fotografica da cui avrebbero tratto la copertina del loro undicesimo disco in studio: “Abbey Road”, un omaggio allo studio di registrazione che fin dal 1963 li aveva ospitati per la realizzazione di alcuni dei loro più grandi successi. | 45 anni fa, a Abbey Road. L'8 agosto 1969 i Beatles fecero a Londra la passeggiata più celebre della storia della musica, oggetto di un incalcolabile numero di imitazioni. |
Netflix non renderà disponibili le sue serie TV e i suoi film sulla nuova piattaforma di streaming per i video di Apple. Lo ha annunciato oggi l’amministratore delegato di Netflix, Reed Hastings: «Preferiamo far sì che i nostri clienti guardino i nostri contenuti sulla nostra piattaforma», ha detto Hastings ai giornalisti durante una conferenza stampa a Los Angeles. Apple dovrebbe presentare il proprio atteso servizio streaming il 25 marzo. | Netflix non renderà disponibili le sue serie TV e i suoi film sulla nuova piattaforma streaming di Apple. |
Nella discussione sulla proposta del Partito Democratico di abbassare l’età pensionabile per i professori universitari a 65 anni, interviene oggi il di solito equilibrato Mario Pirani su Repubblica. È vero che su questo progetto si sono visti finora intervenire a favore tutti quelli sotto i cinquanta e contro tutti quelli sopra i sessanta, ma Pirani suona particolarmente risentito e usa il termine “rottamazione” per descrivere l’eventuale andata in pensione a 65 anni invece che a 72. Il clou dell´iniziativa è individuabile in una «rottamazione» generale dei professori al compimento dei 65 anni (di contro agli attuali 70). Da qui si dovrebbero ricavare risorse capaci di finanziare un cospicuo turn over a favore dei ricercatori. | Mario Pirani in difesa dei baroni universitari. Il columnist di Repubblica descrive la proposta del PD come una "rottamazione", e "di destra". |
Anche la terza votazione, che si è tenuta questo pomeriggio, non ha portato all’elezione del nuovo presidente della Repubblica. Come per il secondo scrutinio e per il primo, che si è svolto ieri, la maggioranza è stata di schede bianche. Il PD ha proposto Sergio Mattarella come proprio candidato e inizierà a votarlo a partire da sabato mattina, quando ci sarà il quarto scrutinio: a differenza dei primi tre richiede la sola maggioranza assoluta e non i 2/3 dei voti. Mentre si votava alla Camera, si sono tenute numerose riunioni e ci sono stati diversi incontri tra leader di partito, che in alcuni casi hanno coinvolto anche Matteo Renzi. Dopo avere ipotizzato di lasciare l’aula al momento della quarta votazione, Forza Italia è ora intenzionata a restare e a votare scheda bianca. Il PD insieme con SEL e altri partiti minori dovrebbe avere i numeri necessari per eleggere Mattarella già domani mattina, con la quarta votazione. | Finora abbiamo scherzato. Niente presidente della Repubblica neanche venerdì, come previsto, ma molte trattative, analisi, ipotesi e giochini: sabato si fa sul serio. |
Tra le cose più lette sul Post questa settimana, Maurizio Codogno prova a rispondere all’annosa questione vacanziera: perché l’altra corsia è sempre più veloce? (A proposito, qualche tempo fa abbiamo parlato anche dell’altro dubbio che ritorna ad ogni estate: perché le zanzare pungono più me che te?) Ma ci sono anche molte belle foto, come quelle del concorso Red Bull o i ritratti di adolescenti americani di Shawn Gust, qualche informazione su chi è Marina Berlusconi e che (brutta) fine hanno fatto i minatori che tre anni fa rimasero bloccati sotto terra in Cile. – Marina Berlusconi Le ipotesi su questo nome e la politica ormai hanno tracimato, se ne discute anche all’estero: sarà il caso di capire chi è, a parte la-figlia-di-Berlusconi. | Sunday Post. Marina Berlusconi, sport estremi e perché l'altra corsia è sempre più veloce, tra le cose più lette della settimana. |
Questa settimana esce World War Z, il film diretto da Marc Forster che vede Brad Pitt alle prese con orde di zombi che distruggono le città di tutto il mondo. Il film è tratto da un romanzo horror-fantascientifico, “World War Z. La guerra mondiale degli zombi”, di Max Brooks. Doppio Gioco – La verità si nasconde nell’ombra è un thriller tratto dall’omonimo romanzo di Tom Bradby che racconta le vicende di una famiglia in pericolo nell’Irlanda dell’IRA, negli anni Novanta. Un altro thriller in uscita è Blood, diretto da Nick Murphy, su due fratelli detective che indagano sull’omicidio di una dodicenne che ha scosso la comunità in cui vivono. Dal Belgio arriva La quinta stagione, diretto da Peter Brosens e Jessica Woodworth, su una misteriosa calamità che colpisce un paesino delle Ardenne e su due bambini, Alice e Thomas, che fanno di tutto per dare un senso alla vita suscitando l’invidia del resto degli abitanti. Escono infine due film italiani: Salvo, opera prima di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, girato a Palermo e vincitore del Grand Prix e del Prix Révélation alla Semaine de la Critique del festival di Cannes di quest’anno e Amore Carne, diretto da Pippo Delbon e girato interamente con uno smartphone, con Tilda Swinton, Marisa Berenson e la ballerina classica Marie-Agnès Gillot. | I film del weekend. L'atteso World War Z e un film italiano che ha vinto due importanti premi a Cannes, tra gli altri: tutti i trailer. |
La “Santa Sindone” sarà esposta a partire da oggi pomeriggio nel Duomo di Torino. È considerata dalla maggior parte dei cattolici il lenzuolo in cui fu avvolto il corpo di Gesù Cristo dopo la crocifissione. Viene esposta in pubblico molto raramente: l’ultima volta è successo nel 2010. Quest’anno rimarrà esposta nel Duomo di Torino da oggi fino al 24 giugno. La nuova esposizione sarà inaugurata con una messa celebrata alle 11 dall’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia. La messa sarà visibile in diretta tv su Rai 1 e in streaming sul sito della RAI. Le prime visite del pubblico alla Sindone inizieranno quindi alle 16.30. Che cos’è la Sindone È un lenzuolo di lino, di circa 4,4 metri per 1,1 di colore giallo ocra. Sulla sua superficie sono impresse le fattezze di un uomo sdraiato, con le mani giunte in grembo, una sopra l’altra e i piedi affiancati. Sulla mano visibile è presente un segno, come di una ferita. Altri segni sono presenti sul torace e intorno alla fronte. Secondo la tradizione popolare questi “segni” sono le impronte del corpo di Gesù e delle sue ferite. La Sindone è ritenuta dalla Chiesa il sudario con cui venne avvolto il corpo di Cristo dopo la deposizione dalla croce. | Che cos’è la Sindone. Uno degli oggetti più studiati e controversi della storia si può visitare da oggi pomeriggio al Duomo di Torino. |
“Napoli sommersa dai sacchetti” è il titolo del Corriere della Sera di stamattina. Con tutta la buona volontà del mondo è difficile renderlo compatibile con la promessa di Berlusconi che entro domenica tutto sarebbe “tornato nella norma” e con quella di Bertolaso che entro ieri la situazione sarebbe “tornata sotto controllo”. Se qualcuno avesse ancora delle indulgenze nei confronti dei margini di errore di simili annunci e promesse, ieri a Giugliano ci sono stati nuovi scontri dei manifestanti contro la polizia. A Giugliano verso chiusura scuole. L’amministrazione comunale di Giugliano chiede l’immediata chiusura del sito di stoccaggio di Taverna del Re. Considerate, poi, le condizioni igienico-sanitarie in cui versa la città, poiché a terra vi sono oltre 1000 tonnellate di spazzatura non raccolta, nelle prossime ore si potrebbe disporre la chiusura delle scuole per la giornata di mercoledì. Intanto una delegazione di consiglieri ha espresso solidarietà al manifestante rimasto ferito. Scade la promessa del governo. Prima la promessa fatta dal premier il 22 ottobre: «A Napoli tutto ok in dieci giorni». Confermata poi durante la visita di giovedì scorso, il 28 ottobre, ad Acerra: «Tra tre giorni niente più cumuli di rifiuti». Ora il tempo è scaduto, e l’impegno non appare mantenuto. A Napoli in strada ci sono ancora duemila tonnellate di rifiuti non rimossi in ogni parte della città, dal centro alle periferie. I turisti scattano foto ricordo di quella che ormai è parte integrante del paesaggio urbano. Ma ieri il sottosegretario Bertolaso ha affermato: «Emergenza finita, pian piano tutto si risolverà». | Tempo scaduto. Passati i dieci giorni di Berlusconi, passate le 24 ore di Bertolaso, le ragioni di una richiesta di dimissioni del governo stanno a Napoli. |
Uno sciopero dei mezzi di trasporto pubblici è in programma per oggi a Roma: è organizzato dall’USB, l’Unione Sindacale di Base. Lo sciopero di venerdì 7 agosto riguarderà i dipendenti di ATAC, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico di Roma, e durerà per 4 ore, dalle 8.30 fino alle 12.30. Lo sciopero di venerdì 7 riguarderà quindi tutta la rete gestita da ATAC: bus, filobus, tram, le tre linee della metro e i treni che viaggiano sulle linee Termini-Centocelle, Roma-Civitavecchia e Roma-Lido. Cgil, Cisl e Uil, invece, hanno indetto uno sciopero di 4 ore nella stessa fascia oraria e sempre il 7 agosto per i dipendenti della società Roma Tpl, che gestisce alcune linee di bus periferiche. Lo sciopero non porterà necessariamente alla sospensione di tutti i viaggi ma potrebbe causare disagi e rallentamenti su diverse linee. ATAC ha detto che le linee della metropolitana e quelle ferroviarie dovrebbero riprendere servizio, in caso di sospensione, intorno alle ore 15, a causa dei tempi tecnici necessari a riattivare il servizio. Nelle stazioni della metropolitana che rimarranno aperte, inoltre, potrebbero verificarsi interruzioni del servizio di ascensori e scale mobili a causa dell’assenza di personale di sorveglianza. | Sciopero dei mezzi pubblici di Roma di venerdì 7 agosto, le cose da sapere. Durerà fino alle 12,30 ma il servizio della metropolitana potrebbe riprendere solo alle 15,00: le cose da sapere. |
Una delle foto di animali scelte nella consueta raccolta settimanale del Post è dedicata a un leone marino fotografato dopo aver dipinto un ideogramma all’acquario Hakkeijima Sea Paradise, a Yokohama, in Giappone: si tratta di uno dei parchi divertimento più frequentati in tutta l’Asia, con milioni di visitatori ogni anno. C’è anche una foto scattata a un anfibio notevole, a patto di riuscire a vederlo: è una Metaphrynella sundana, più nota come rana del Borneo, una specie appartenente alla famiglia delle Microhylidae e i cui esemplari sono lunghi circa due centimetri. Si chiama rana del Borneo dal nome della regione asiatica in cui questa specie è più diffusa: a dispetto delle sue piccole dimensioni, la rana del Borneo è in grado di emettere richiami che possono essere sentiti anche a 50 metri di distanza. Altre due belle foto di questa settimana sono quella a una giraffa del parco ungherese di Nyiregyhaza, fotografata nella fase della crescita in cui è ancora raggiungibile senza una scala, e un primo piano di una mucca di razza Frisona in un campo di Auckland, Nuova Zelanda, del tipo – per capirci – di quella sulla copertina di “Atom Heart Mother” dei Pink Floyd. | Weekly Beasts. Un leone marino che disegna ideogrammi e una rana piccola ma notevole, tra le migliori foto di animali della settimana. |
Giovedì alle 9 è iniziata alla Camera dei deputati la discussione sul discorso programmatico del presidente del Consiglio Mario Draghi per chiedere la fiducia. Draghi non ha letto il suo discorso: i deputati stanno discutendo sul testo di quello letto ieri al Senato, dove il governo ha ottenuto la fiducia con 262 voti a favore. Dopo la discussione generale, che andrà avanti fino alle 16; alle 18 ci sarà la replica del presidente del Consiglio, a cui seguiranno le dichiarazioni di voto, e alle 20 inizieranno le votazioni. La fiducia della Camera sarà l’ultimo passaggio parlamentare prima dell’insediamento vero e proprio del governo Draghi: come al Senato, voteranno a favore tutti i partiti principali a parte Fratelli d’Italia. Ieri al Senato Draghi ha ottenuto 262 voti a favore e 40 contrari: a votare contro sono stati i 19 senatori di Fratelli d’Italia, a cui si sono aggiunti altri 6 senatori nel Gruppo Misto e 15 nel Movimento 5 Stelle. Non sono stati superati i 281 voti ottenuti nel 2011 da Mario Monti, che avevano rappresentato il massimo nella storia repubblicana per un voto di fiducia al Senato. Nella mattina di giovedì Vito Crimi, capo politico del M5S, ha annunciato che i 15 senatori del Movimento che non hanno votato la fiducia saranno espulsi. | La discussione alla Camera sul discorso di Draghi. È iniziata alle 9 e porterà al voto di fiducia, già ottenuta ieri al Senato. |
Una estesa discussione, che ha coinvolto anche diversi esponenti politici, è cresciuta di nuovo nelle ultime settimane intorno al tema degli animali selvaggi e pericolosi ma anche in pericolo in alcune regioni italiane. Intorno a cosa fare di un’orsa catturata in Trentino ci sono state manifestazioni e proteste. Su Repubblica di sabato, invece, Jenner Meletti ha raccontato le preoccupazioni e i problemi degli allevatori delle malghe con un altro orso, in Veneto. I camion sono già pronti. Via tutti dalle malghe: vacche e manze, pecore, asini e uomini. Via anche i cani, che tanto non servono a nulla. Da quando su queste montagne è arrivato l’orso, stanno sempre accanto alla casa, tremano e non seguono più le vacche al pascolo. Malga di Campo Mandriolo, altezza metri 1.709, al confine con il Trentino. «Andiamo via subito — dicono Fabio e Modesto Spiller dell’azienda agricola La Ferrata — anche se dovremmo restare fino al 30 settembre. L’orso mi ha distrutto la mandria. Dal 21 giugno ad oggi ha ucciso 8 vacche e un vitello. Ne ha ferite altre due, che poi ho dovuto abbattere. Mi restano altre 58 vacche e una ventina di vitelli, ma non so dove siano. L’orso non fa male solo alle mucche che colpisce. Crea il panico e le bestie terrorizzate scappano nei boschi, cadono nei dirupi». | Il problema dell’orso M4 in Veneto. Repubblica racconta la storia di un orso chiamato M4 che nelle Alpi venete ha ucciso 23 vacche da giugno ad oggi: gli allevatori chiedono che venga ucciso. |
Le idi di marzo è il nuovo film diretto da George Clooney e mercoledì sera apre la Mostra del cinema di Venezia. Clooney aveva già diretto film che parlavano di politica e in questo diventa il tema centrale e si sviluppano aspetti e idee che negli altri film erano stati in parte accennati. Clooney interpreta Mike Morris, un personaggio che ricorda molto da vicino Barack Obama. Morris è un governatore alla fine del suo secondo mandato che ha lavorato molto bene nel suo stato. Si è candidato per le primarie del Partito Democratico con un programma molto liberale e radicalmente diverso da quello del governo conservatore da otto anni al potere e parla spesso di “speranza” contrapposta a “paura”. I primi dieci minuti del film mostrano manifesti elettorali con il volto di Clooney simili a quelli realizzati da Shepard Faire per la campagna di Obama, e durante un dibattito Morris gesticola con la mano destra unendo pollice e indice, come fa anche il presidente americano. Insomma è bianco ma è Obama. Le idi di marzo però non è dedicato alla personalità e alla storia dell’attuale presidente degli Stati Uniti: «È una storia di scelte, di morale e integrità. Se si svolgesse a Wall Street sarebbe la stessa cosa» ha detto Clooney durante la conferenza stampa alla Mostra del cinema. Nel film si parla di tradimento ma «stabilire chi sia Giulio Cesare, chi Cassio e chi Bruto sarà compito di ogni spettatore» ha aggiunto Clooney. Le pugnalate alle spalle infatti le prendono e le danno un po’ tutti, nella sceneggiatura di Grant Heslov, uno che conosce Clooney dal 1982 e che lavora quasi sempre con lui. E proprio sulla scrittura sta il punto di forza evidente di un film che, come spesso accade quando a dirigere c’è un attore, punta molto sugli interpreti e sui dialoghi. | Il film di Clooney che apre a Venezia. Parla di politica, il suo personaggio ricorda da vicino Barack Obama e si chiama "Le idi di marzo". |
Da qualche giorno un’applicazione che si chiama Zao, e serve a sovrapporre la propria faccia a quella degli attori di serie tv e film – sta ottenendo un enorme successo in Cina. L’app è online da venerdì 30 agosto e in poco tempo ha raggiunto i primi posti nella classifica della versione cinese dell’App Store, il servizio di Apple per scaricare le applicazioni per i suoi iPhone e iPad. Il successo è dovuto ai risultati molto realistici dell’applicazione, resi possibili da alcuni sistemi di intelligenza artificiale. La società che la produce però è stata accusata di trattare con poco riguardo i dati degli utenti, con trascuratezze per quanto riguarda la privacy. L’utente Allan Xia ha pubblicato un video su Twitter per mostrare i risultati che si possono ottenere con Zao. Ha scritto di avere fornito una sola fotografia, aggiungendo che l’app ha impiegato meno di 8 secondi per generare il risultato finale. Zao è quindi molto efficiente, se confrontata con altri sistemi per deepfake che richiedono svariati minuti di elaborazione. In case you haven't heard, #ZAO is a Chinese app which completely blew up since Friday. Best application of 'Deepfake'-style AI facial replacement I've ever seen. | L’app cinese per sostituirsi agli attori nei film. In pochi giorni Zao ha avuto un successo enorme in Cina: produce video manipolati sorprendenti, e un po' inquietanti. |
Un’opinione che ha trovato molto spazio sui giornali in questi giorni è che dietro i recenti scandali su come sono stati spesi i soldi delle regioni non ci sia soltanto il malcostume. Oltre a un problema di persone disoneste finite ai posti di comando, ci sarebbero precise cause nel “come” funzionano le regioni: e queste fornirebbero incentivi a spendere male il denaro pubblico. Uno dei punti essenziali in questo ragionamento è che circa dieci anni fa una riforma della Costituzione dette autonomia di spesa alle regioni, senza però dare loro altrettanta libertà (e quindi responsabilità) di reperire le risorse necessarie per finanziare quelle spese. | Le Regioni degli scandali. Che cosa non va nel meccanismo con cui funzionano gli enti regionali, come riconoscono in questi giorni molti politici e commentatori. |
La conferenza stampa di ieri sui contenuti della manovra è destinata a diventare uno dei momenti più importanti della storia recente delle nostre istituzioni. Oltre ad aver presentato riforme e provvedimenti di una certa entità, l’incontro di ieri ha anche mostrato un sensibile cambiamento nel modo di fare comunicazione rispetto al governo del fu PresdelCons. Gli interventi dei ministri sono stati tutti estremamente concreti, con una particolare attenzione per il dettaglio e la precisione, perché i giornalisti presenti capissero bene senso e forma delle misure, come ha dimostrato Piero Giarda quando è arrivato il suo turno. Quando ha preso la parola, il ministro per i Rapporti con il Parlamento e per l’Attuazione del programma ha sorpreso i giornalisti mettendosi a fare una specie di fact-checking di quanto avevano detto i suoi colleghi, correggendo i loro errori e ricordando le cose che avevano trascurato nella loro esposizione. Una pratica inusuale che ha contribuito a dare autenticità all’intera conferenza stampa, oltre che a dare un senso all’incarico di Giarda, in passato ricoperto da personaggi con comportamenti ben più astratti e fumosi. «Non avendo competenze specifiche nella materia, il mio compito è stato quello di correggere un po’ degli errori che a volte vengono fatti dai miei colleghi, ministri e amici», ha spiegato Giarda, aggiungendo poi di dover rettificare quanto aveva detto pochi minuti prima il viceministro dell’Economia Grilli, che aveva annunciato la possibile introduzione di un’IVA più alta nel 2013, mentre è previsto che possa avvenire nel 2012. | Il fact-check del ministro Giarda. Uno dei momenti della conferenza stampa di ieri sera, quando finalmente abbiamo capito a cosa serve il "ministro per l'Attuazione del programma". |
Da lunedì 8 aprile i concessionari di automobili potranno richiedere gli incentivi per l’acquisto, anche in leasing, di auto elettriche e ibride (i cosiddetti “ecobonus”) su un sito dedicato, già online. Il decreto del ministero dello Sviluppo Economico con cui sono stati decisi gli incentivi infatti è stato registrato alla Corte dei Conti. Gli incentivi valgono anche per alcuni modelli di ciclomotori e motocicli a due ruote. Il decreto non contiene una lista precisa di modelli di automobili per cui si possono chiedere le agevolazioni, ma stabilisce una serie di requisiti. Nei fatti i modelli per cui si potranno chiedere gli incentivi si dividono in due categorie: le auto elettriche con valori di emissioni di anidride carbonica (CO2) da 0 fino a 20 g/km con un prezzo di listino massimo di 61mila euro IVA compresa; e le auto ibride con emissioni di CO2 comprese tra 21 e 70 g/km. Per la prima categoria la riduzione del prezzo è di 6mila euro se si rottama un’auto Euro 1, 2, 3 o 4, di 4mila senza rottamazione. Per la seconda categoria, si ottengono 2.500 euro con rottamazione e 1.500 senza. Tra gli esperti del settore gli ecobonus sono stati criticati perché non sarebbero abbastanza convenienti da incentivare l’acquisto di nuove automobili. | Da lunedì 8 aprile si potranno chiedere gli incentivi per l’acquisto di auto elettriche e ibride. |
L’incendio che ha gravemente danneggiato la cattedrale di Notre-Dame di Parigi è stato probabilmente causato dalla combinazione di un incidente e di alcune caratteristiche della chiesa: la struttura del tetto era fatta interamente in legno e non c’era un sistema antincendio moderno per evitare di snaturare l’architettura medievale. A posteriori, si sta parlando di come l’incendio si sarebbe potuto evitare, e di come si potrebbero evitare eventi simili in altri edifici storici d’Europa. In tutto il continente sono moltissime le costruzioni con un valore culturale che si trovano in condizioni simili a quelle di Notre-Dame prima dell’incendio, se non peggiori: la stragrande maggioranza di questi monumenti, molto meno nota della cattedrale parigina, fa peraltro molta più fatica ad attrarre fondi per operazioni di restauro e manutenzione. | Si può imparare qualcosa dall’incendio di Notre-Dame? sì, secondo gli esperti di conservazione dei beni culturali: è meglio prevenire i restauri con una buona manutenzione. |
Negli ultimi anni l’economia dell’informazione digitale ha rivoluzionato i sistemi di produzione tradizionali, ribaltando il mercato e portando in rete qualunque impresa, dalle grandi multinazionali alla pescheria all’angolo col suo sito dedicato. Eppure esistono ancora dei brand che si rifiutano di andare online, baluardi tenaci dell’economia ante bit, indifferenti ai ricavi del nuovo mondo. È il caso dei Beatles e di Harry Potter, per esempio. Raccontati dall’Economist di questa settimana. La pubblicità online vale tuttora molto meno di quella della tv e della carta stampata. E poi è difficile convincere le persone a pagare per accedere a contenuti digitali. E i prodotti digitali possono essere meno belli di quelli fisici e tangibili. Sono lamentele molto diffuse nell’industria dei media, ma che ormai si scontrano col fatto che la distribuzione digitale permette di raggiungere audience enormi a bassissimo costo. Per di più, rifiutarsi di andare online è un fattore che sicuramente aliena le simpatie di molti potenziali consumatori. Allora, perché continuare? | Quelli che online non ci vanno. Perché i Beatles e Harry Potter stanno ancora alla larga dalla distribuzione digitale. |
Dopo sei ore di camera di consiglio, durante la notte i giudici del TAR del Piemonte hanno accolto parzialmente uno dei ricorsi presentati all’indomani delle elezioni regionali da Verdi e UdC. I ricorsi presentati erano in tutto due. Il primo – quello più controverso e discusso – aveva al centro la lista di Michele Giovine, presentata grazie a 18 firme false su 19. Sulla lista è in corso anche un’inchiesta della magistratura: il TAR ha deciso di rinviare la relativa decisione all’autunno, fissando una nuova udienza per il 18 novembre. | Cosa ha deciso il TAR in Piemonte. Nella notte la sentenza accoglie parzialmente uno dei ricorsi contro Cota, prendendo tempo: ora bisogna ricontare 14 mila schede. |
Nelle prossime settimane il TAR del Piemonte dovrà prendere alcune delicate decisioni sui ricorsi presentati dopo le elezioni regionali: se accolti, alcuni di questi potrebbero ridisegnare completamente lo scenario frutto del voto dello scorso marzo, fino a rendere necessaria la ripetizione del voto. Qualche giorno fa la procura della repubblica di Torino ha iscritto nel registro degli indagati Michele Giovine, consigliere regionale del Piemonte, capo del movimento dei Pensionati che aveva sostenuto la candidatura di Roberto Cota a presidente della regione. Giovine è sospettato di aver raccolto firme false per autenticare la candidatura della sua lista, che poi alle elezioni avrebbe raccolto ventisette mila voti. | La vittoria di Cota può essere annullata? il TAR del Piemonte dovrà esprimersi presto su alcune presunte irregolarità nelle liste che sostenevano Cota. Il centrosinistra chiede di ripetere il voto. |
Samantha Cristoforetti, astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), ha confermato in un tweet di avere lasciato l’Aeronautica militare, la Forza armata a cui apparteneva. La notizia era stata data il 31 dicembre da alcuni giornali italiani, tra cui Corriere della Sera e ANSA, ma non era stata confermata. Nel tweet pubblicato giovedì sera, Cristoforetti ha voluto chiarire alcune cose scritte nei giorni scorsi dalla stampa. Cristoforetti ha scritto di lavorare nell’ESA come astronauta dal 2009, di dipendere dall’ESA per l’impegno quotidiano e di ricevere dalla stessa agenzia lo stipendio. Ha inoltre specificato di non avere cambiato mestiere, di non avere lasciato l’Aeronautica per essere stata oggetto di discriminazioni di genere (come aveva scritto qualcuno), e di avere avuto sempre il massimo appoggio dell’Italia e del governo italiano per la sua attività di astronauta. | Perché Samantha Cristoforetti ha lasciato l’Aeronautica militare. Per diversi motivi, ha spiegato lei stessa in un tweet, tra cui alcuni disaccordi con la Forza armata. |
L’ISTAT, l’Istituto nazionale di statistica, ha rivisto al rialzo le stime di crescita del PIL italiano nel 2021 rispetto al 2020. A dicembre aveva stimato una crescita del 4,4%, mentre ora la crescita per il 2021 è stimata al 4,7%. Per il 2022 si prevede invece una crescita del 4,4%. L’ISTAT ha presentato questi nuovi dati spiegando che nei primi mesi dell’anno lo scenario internazionale è stato caratterizzato da una decisa ripresa del commercio mondiale e da un progressivo miglioramento della produzione. | L’ISTAT ha rivisto al rialzo le stime di crescita del PIL italiano nel 2021. |
L’Associazione Italiana Editori (AIE) ha presentato come ogni anno il rapporto sull’andamento del settore nel 2020, realizzato in collaborazione con la società di servizi statistici Nielsen. È stato un anno molto segnato dall’epidemia da coronavirus che dal 12 marzo al 3 maggio ha portato alla chiusura delle librerie fisiche in tutta Italia. Questo ha creato un improvviso crollo delle vendite (come avevamo raccontato qui), ha bloccato la pubblicazione di nuovi libri e contemporaneamente ha dato impulso al digitale, che per molto tempo è stato l’unico canale di acquisto. – Leggi anche: A settembre l’editoria si è ripresa | Com’è andata l’editoria italiana, infine. Meglio del previsto: nel 2020 le vendite di libri sono cresciute del 2,4 per cento, soprattutto grazie all'aumento di audiolibri e ebook. |
Oggi le azioni del gruppo Prada sono salite del 20 per cento raggiungendo il valore più alto dal giugno 2015 dopo che venerdì l’azienda aveva presentato il bilancio del 2017. In quell’occasione il suo amministratore delegato Patrizio Bertelli aveva detto che nel secondo semestre le vendite erano aumentate, in particolare grazie ai clienti cinesi e ai nuovi prodotti, che hanno coperto circa il 60 per cento delle vendite totali. Rispetto all’anno prima il profitto è comunque calato del 7,3 per cento, arrivando a 588 milioni di euro. Le entrare di Prada, tra le più grosse e antiche aziende di lusso italiane, sono in calo dal 2014, un po’ per la crisi generale del settore, un po’ per la lentezza, scrive la rivista di moda Business of Fashion, nell’adeguarsi alle mode del momento per quanto riguarda scarpe e abiti informali, un po’ per la concorrenza dei suoi rivali, i grossi gruppi del lusso francesi Kering e LVMH, che nello stesso periodo hanno visto invece un aumento di fatturato. L’azienda si aspettava di recuperare già l’anno scorso, ma a settembre aveva detto che la ripresa era stata più lenta del previsto; venerdì Bertelli ha detto che dopo molto lavoro il gruppo «è uscito da un’area grigia ed è entrato in una più luminosa». Il direttore finanziaria Alessandra Cozzani ha spiegato che negli ultimi sei mesi del 2017 Prada ha raddoppiato le vendite online dalla Cina, che compra per il 30 per cento del totale; l’azienda sta anche pensando a una nuova sede a Shanghai per sfilate e mostre. | Prada va forte in Cina. Le azioni dell'azienda sono aumentate dopo che venerdì ha presentato il suo bilancio 2017: non si è ancora ripresa del tutto ma le vendite vanno meglio. |
Tra le migliori foto di animali di questa settimana ci sono due cervi che si scontrano nel Bradgate Park di Leicestershire, nel Regno Unito e una lince eurasiatica piuttosto aggressiva nello zoo di Amneville, in Francia. Ma ci sono anche fotografie più particolari, come quella di due panda rossi che osservano con aria scettica un giocattolo nello zoo Lincoln, Nebraska, negli Stati Uniti (per non parlare dei nove cuccioli di tigre che giocano insieme nel Mount Huangshan Tiger Park, in Cina). Questa settimana ci sono anche diverse foto surreali, come quella di un cigno vicino alla scultura gigante di una forchetta. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Testa a testa. Scontri tra cervi, linci eurasiatiche arrabbiate e panda rossi con sguardo scettico, tra le migliori foto di animali della settimana. |
Tra i temi sui quali si è sviluppato negli ultimi giorni lo scontro tra Lega e Movimento 5 Stelle, alleati di governo, c’è anche un condono edilizio per l’isola campana di Ischia contenuto nel cosiddetto “decreto Genova”, quello sul ponte Morandi, approvato con grande ritardo e per il quale sono già state segnalati vari problemi. Il condono edilizio – definizione contestata dal M5S, che ha voluto la norma – è stato criticato dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, che si è detto «sicuro che il M5S voterà l’emendamento della lega per bloccarlo». La misura è una di quelle al centro delle trattative per risolvere lo scontro tra Lega e M5S, al Consiglio dei Ministri di sabato: al momento sembra che la Lega possa acconsentire al condono per far rientrare la crisi. La misura contestata da Salvini prevede che una serie di norme sulla ricostruzione delle case di Ischia distrutte dal terremoto dell’agosto del 2017, che uccise due persone e ne lasciò oltre 640 sfollate. L’aspetto controverso è un articolo – il 25 – che consente l’accesso ai fondi pubblici per la ricostruzione anche quegli immobili danneggiati che sono sotto esame per la richiesta di una sanatoria relativa a tre diversi condoni: uno del 1985, uno del 1994 e uno del 2003. Immobili costruiti abusivamente negli scorsi decenni a Ischia potrebbero quindi non solo essere sanati, ma la loro ricostruzione potrebbe essere finanziata dallo Stato. | Il condono edilizio a Ischia, l’altra cosa che divide Lega e M5S. La vuole il M5S e ammette ai fondi per la ricostruzione del terremoto del 2017 anche migliaia di case frutto di abusi edilizi, ma la Lega ha fatto storie. |
Il comune di Milano ha diffuso venerdì un documento di idee e proposte per gestire a livello locale la cosiddetta “fase 2” dell’emergenza legata al coronavirus: quella che prevede un graduale allentamento delle restrizioni imposte negli ultimi mesi. Milano è la città italiana più importante a livello economico e una di quelle maggiormente colpite dall’emergenza coronavirus: gestire efficacemente l’uscita dai mesi di isolamento è quindi considerato particolarmente importante non solo per la città stessa, ma per tutta Italia. Il documento si intitola “Milano 2020 – Strategia di adattamento” e sarà aperto ai contributi dei cittadini e delle associazioni: dal 27 aprile il comune raccoglierà pareri e suggerimenti sulle sue proposte, per formularne di migliori. Le proposte che contiene nella sua versione diffusa venerdì riguardano diversi aspetti della vita sociale ed economica della città: dai mezzi di trasporto alle scuole, agli aiuti per anziani, meno abbienti e imprese di ogni tipo. Come queste proposte si concretizzeranno, comunque, dipenderà dalle regole nazionali che verranno stabilite: il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha detto che annuncerà il piano del governo entro la fine di questa settimana. | Le proposte di Milano per la “fase 2”. Il comune ha diffuso un documento con la "strategia di adattamento" della città per quando finirà l'isolamento. |
Il 10 febbraio 1673 – 346 anni fa – Molière presentò al Palais-Royal la sua ultima opera teatrale: una commedia in tre atti che si chiamava Il malato immaginario (Le malade imaginaire, nella versione originale). Nell’opera, Molière recitava la parte di Argante, un personaggio farsesco con una grave forma di ipocondria, che cerca di convincere la figlia a rinunciare al “vero amore” e sposarsi con il figlio del medico, per risparmiare sulla parcelle. Una settimana dopo la prima, durante la quarta replica dello spettacolo, Molière svenne: morì poche ore dopo. Molière è considerato uno dei più importanti commediografi mai esistiti, e forse il più grande artista nella storia del teatro francese. Le sue opere satiriche prendevano in giro spietatamente le contraddizioni, le manie, le illusioni umane e mescolavano il balletto, la musica e la comicità in un nuovo genere che trasformava la buffoneria in una sottile critica sociale. Molière nacque il 15 gennaio 1622 a Parigi. Il suo vero nome era Jean-Baptiste Poquelin: suo padre era un agiato tappezziere e mobiliere che lavorava per la corte di Luigi XIII. All’inizio degli anni ’40 del ‘600 il padre gli propose di cominciare a fare il suo stesso lavoro. Lui rifiutò, prese il nome di Molière e decise di mettersi a fare l’attore e dedicarsi al teatro. Per quasi quindici anni ebbe grandi difficoltà economica (fu anche incarcerato per debiti), ma nel 1658 le cose cambiarono quando la sua compagnia recitò davanti a re Luigi XIV, che apprezzò molto Il dottore innamorato. La compagnia venne autorizzata a occupare il teatro del palazzo Petit-Bourbon. | Molière e il “Malato immaginario”. 346 anni fa, oggi, andò in scena l'ultima e famosissima opera del più grande commediografo francese. |
La Commissione europea ha comunicato che nel 2017 l’Italia rispetterà i parametri imposti ai bilanci dei paesi europei dall’Unione. Tra la fine del 2016 e i primi mesi del 2017 la Commissione aveva avvertito il governo italiano di un ammanco di 3,4 miliardi di euro. Lo scorso 20 aprile, il governo ha approvato un decreto che, tra le altre misure, conteneva anche le correzioni richieste dalla Commissione. Le maggiori entrate previste dal governo sono state ottenute soprattutto grazie a un aumento dell’imposte su imprese (criticate da Confindustria), tabacchi e gioco d’azzardo, oltre a una serie di tagli ai ministeri. Il commissario europeo agli Affari economici Pierre Moscovici ha comunicato la notizia con un tweet in italiano. Le misure prese dall'Italia ci permettono di concludere che i requisiti del Patto di Stabilità e Crescita sono rispettati nel 2017. | Cosa vuol dire che “l’UE ha promosso l’Italia”. In un documento pubblicato la Commissione dice che il bilancio italiano del 2017 va bene, ma che l'anno prossimo dovremo rimettere l'IMU (almeno ai più ricchi). |
Apple ha annunciato che riporterà negli Stati Uniti buona parte degli oltre 250 miliardi di dollari che detiene da tempo all’estero, accumulati attraverso un complesso sistema di trasferimenti nei cosiddetti paradisi fiscali per pagare meno tasse, una pratica comune a numerose multinazionali. Il rientro dei capitali consentirà ad Apple di attuare una serie di nuovi investimenti negli Stati Uniti e costituisce una delle operazioni più grandi di questo tipo, nella storia del fisco statunitense. La decisione è stata accolta positivamente e viene vista come un’opportunità per l’economia degli Stati Uniti, ma in molti hanno fatto notare che per questa operazione Apple pagherà una cifra inferiore rispetto a quanto avrebbe dovuto pagare con le precedenti leggi fiscali. Per la sua operazione, Apple sfrutterà parte della riforma fiscale voluta dal presidente Donald Trump, che dà la possibilità alle grandi aziende di riportare i loro capitali negli Stati Uniti con una tassazione agevolata senza dover pagare grandi penali. Il sistema è simile ai condoni fiscali cui siamo stati abituati in Italia negli anni passati. Si stima che Apple abbia all’estero circa il 94 per cento della propria disponibilità in denaro pari complessivamente a 269 miliardi di dollari. Sfruttando la nuova legge voluta da Trump e dai Repubblicani, la società potrà rimpatriare i suoi capitali pagando 38 miliardi di dollari. La cifra è enorme, una delle più grandi mai corrisposte per questo tipo di operazioni, ma deve comunque essere considerata a fronte delle centinaia di miliardi di dollari che Apple conta di riportare negli Stati Uniti. Si stima che l’azienda grazie alle nuove regole abbia risparmiato circa 43 miliardi di dollari in tasse. | Apple sfrutterà il condono di Trump per riportare capitali negli Stati Uniti. L'azienda pagherà 38 miliardi di dollari per far rientrare buona parte degli oltre 250 miliardi di dollari attualmente all'estero. |
Poco prima dell’alba del 22 giugno 1944, esattamente tre anni dopo il giorno in cui Adolf Hitler aveva attaccato a sorpresa l’Unione Sovietica, oltre 500 chilometri di boschi e paludi della Bielorussia si illuminarono come fosse giorno quando migliaia di cannoni russi aprirono il fuoco. Erano gli attacchi preliminari dell’Operazione Bagration, l’operazione con cui il dittatore sovietico Joseph Stalin intendeva vendicarsi dell’aggressione subita dai tedeschi tre anni prima. Un mese dopo, quando il comando dell’Armata Rossa dichiarò ufficialmente conclusa l’operazione, più di mezzo milione di soldati tedeschi era stato ucciso, ferito o catturato. L’intero Gruppo d’Armate Centro, il cardine del fronte orientale tedesco, era stato annientato. L’esercito tedesco aveva subito la più grande disfatta della sua storia, più grande di quelle di Stalingrado e della battaglia di Normandia che si sarebbe conclusa poche settimane dopo. Dopo Bagration anche i più prudenti dovettero ammettere che la sconfitta della Germania nella Seconda guerra mondiale era oramai solo questione di mesi. | La più grande battaglia di cui non avete mai sentito parlare. Il 22 giugno 1944 l'Armata Rossa iniziò l'Operazione Bagration: un mese dopo i nazisti subirono la sconfitta più grande della loro storia. |
Una nuova ricerca, da poco pubblicata sulla rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Sciences, mette in dubbio l’utilità delle grandi dighe per la produzione di energia idroelettrica, sostenendo che storicamente abbiano portato diversi danni a fronte di benefici contenuti. Lo studio è stato realizzato analizzando numerose esperienze negli Stati Uniti e in Europa, con una parte dedicata all’analisi del potenziale impatto ambientale dell’idroelettrico nei paesi in via di sviluppo e dove è in programma la costruzione di nuove dighe. Emilio Moran, docente presso l’Università statale del Michigan (Stati Uniti), e i suoi colleghi scrivono di avere analizzato la storia di numerosi siti idroelettrici, arrivando alla conclusione che molti di questi abbiano avuto effetti disastrosi per l’ambiente, senza portare a benefici effettivi di tipo economico nel lungo periodo. Altre ricerche condotte in passato erano già arrivate a risultati simili, seppure con valutazioni meno categoriche, e si sta registrando una tendenza a dismettere molte dighe soprattutto in Europa e negli Stati Uniti, con decine di impianti abbandonati ogni anno. | Dovremmo ripensare l’energia idroelettrica. Una nuova ricerca mette in dubbio gli effetti positivi di questa fonte di energia rinnovabile, con dati preoccupanti per i paesi in via di sviluppo. |
Le dimissioni del capo politico Luigi Di Maio hanno portato il Movimento 5 Stelle in uno stato di profonda incertezza sul suo futuro. Azzoppato dal calo dei consensi e da numerose sconfitte elettorali, il partito fondato da Beppe Grillo sta cercando di riorganizzarsi ma il percorso per uscire da questa complicata situazione sembra essere lungo e ricco di ostacoli. Attualmente il nuovo capo politico del Movimento è Vito Crimi, primo storico capogruppo al Senato del partito, protagonista dell’incontro in streaming con l’allora segretario del PD Pier Luigi Bersani (qui abbiamo ricordato la sua storia e le cose per cui si è fatto notare). Crimi è stato nominato automaticamente essendo il presidente del Comitato di Garanzia, la carica che, in base allo statuto del Movimento, succede automaticamente al capo politico in caso di dimissioni. | Che succede ora nel Movimento 5 Stelle. Di Maio si è dimesso, Vito Crimi è diventato leader pro tempore e a marzo ci sarà una specie di congresso, in cui cambieranno le regole interne: e poi?. |
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia | Siamo lo stesso coinvolti. Aldo Grasso prova a ricordare che qualcosa non va bene nel modo in cui i media hanno usato la storia di Sarah Scazzi. |
La Corte costituzionale ha respinto il ricorso della regione Veneto contro il decreto vaccini, che rende possibile l’iscrizione agli asili nido e alle scuole materne ai soli bambini vaccinati e impone sanzioni economiche per i genitori che non vaccinano i figli. Il presidente della regione Veneto Luca Zaia aveva duramente criticato la legge e, oltre al ricorso alla Corte costituzionale, aveva anche approvato una moratoria regionale per sospendere l’applicazione del decreto. Dopo pochi giorni, però, la legge regionale era stata ritirata. | La Corte costituzionale ha respinto il ricorso della regione Veneto contro il decreto vaccini. |
Twitpic, un servizio che dal 2008 permetteva di condividere foto su Twitter prima che fosse possibile caricarle direttamente nei propri tweet, ha raggiunto un accordo con Twitter per cedergli il dominio del proprio sito e soprattutto il proprio archivio di foto. Da oggi, in pratica, non sarà più possibile caricare nuove foto sul sito – che entrerà in modalità di “sola lettura”. Inoltre l’applicazione per iOS e dispositivi Android non verrà più aggiornata (è stata già rimossa da entrambi gli store). Gli utenti iscritti a Twitpic potranno comunque scaricare le foto contenute nel proprio account. I’m happy to announce we’ve reached an agreement with Twitter to give them http://t.co/OmGQHVKG0n. More here: http://t.co/IiASPzMoW4 | Twitter ha comprato e chiuso Twitpic. Era un servizio che permetteva di condividere foto su Twitter: da oggi sarà possibile solo accedere alle vecchie immagini. |
Per capire cosa stia succedendo – in America ma anche in Italia – bisogna prendere in considerazione l’uso di una manciata di -ismi, maneggiati da politologi, sociologi e commentatori con significati di volta in volta diversi o che si accavallano: elitismo, populismo, elitarismo, antielitismo, pluralismo, egualitarismo. Cerco di essere sintetico, che questa è la parte noiosa, ma ci sono rischi di equivoci con le parole di cui ci dobbiamo liberare. La parola populismo è così introdotta dalla Treccani: | Cos’è il populismo. Risaliamo a come è nata la parola più usata nella discussione politica attuale, e a come ha cambiato significati. |
Un gruppo di ricercatori statunitensi della Univeristy of California, Berkeley, e del Massachusetts Institute of Technology, ha scoperto che il modo in cui percepiamo visivamente le cose in un dato istante è influenzato da ciò che abbiamo visto nei 15 secondi precedenti. In pratica il nostro cervello mette insieme cose già viste con quelle che stiamo effettivamente osservando per avere una rappresentazione più stabile di quello che abbiamo davanti, anche se questo porta alla perdita di qualche dettaglio. Entro una certa misura, quindi, le cose che vediamo sono una composizione di immagini del presente e del passato, seppure un passato estremamente prossimo (parliamo di secondi). Jason Fischer, uno dei ricercatori coinvolti nello studio scientifico che è stato pubblicato su Nature Neuroscience, spiega che “ciò che viene visto in un dato momento non è una istantanea del mondo, ma semmai una via di mezzo tra ciò che è stato visto negli ultimi 10-15 secondi”. Per arrivare a questa conclusione, i ricercatori hanno sottoposto alcuni volontari a un test molto semplice. A ogni partecipante è stata mostrata per mezzo secondo l’immagine in bianco e nero di una griglia, inclinata di un numero a caso di gradi. Poi gli è stato chiesto di dire che tipo di inclinazione avesse e pochi secondi dopo gliene è stata mostrata un’altra per la quale era necessario indicare nuovamente il tipo di inclinazione. | Come vediamo quello che vediamo. Elaborando non solo l'immagine immediata ma quello che abbiamo visto negli ultimi 15 secondi, dice una nuova ricerca. |
Tra circa un mese riapriranno le scuole, ma per quanto riguarda gli obblighi vaccinali e le certificazioni che dovranno essere presentate dagli studenti per frequentare asili e scuole materne – e per frequentare la scuola dell’obbligo senza ricevere sanzioni – la situazione è ancora caotica. L’attuale governo è contrario all’obbligo di vaccinazione introdotto nel 2017 e ha cercato di ridurne l’efficacia, ma i tentativi realizzati fino a questo momento hanno avuto esiti incerti, lasciando molti genitori dubbiosi su come comportarsi. Nell’attuale situazione di incertezza, la cosa migliore da fare per garantire una frequentazione scolastica senza problemi è quindi assicurarsi di essere in regola con tutte le vaccinazioni e le documentazioni relative agli obblighi vaccinali stabiliti lo scorso anno. L’obbligo vaccinale La legge che ha introdotto le vaccinazioni obbligatorie, infatti, è ancora in vigore e il governo per il momento non è riuscito a modificarla, nonostante abbia già fatto due diversi tentativi. La legge è stata approvata l’anno scorso, con il decreto Lorenzin del maggio 2017, che prende il nome del ministro della Salute dei governi Renzi e Gentiloni Beatrice Lorenzin (qui trovate il testo completo). Il decreto è stato poi convertito in legge, con una serie di modifiche, nel luglio successivo. | Ma quindi, alla fine, come funziona con i vaccini a scuola? tra un mese ricominciano le lezioni e la legge Lorenzin sulle vaccinazioni obbligatorie è ancora in vigore: cosa bisogna fare tra "autocertificazioni" e "obblighi flessibili". |
Un nuovo vaccino contro la meningite dà nuove speranze nella lotta contro una malattia che ha colpito — e parliamo solo di casi riportati — più di un milione di Africa negli ultimi vent’anni, nell’area centrale del continente che si estende dal Senegal, a ovest, all’Etiopia, a est, che comprende venticinque nazioni. L’obiettivo è cercare di tenere sotto controllo la malattia, salvando circa 150mila dalla morte entro il 2015 e vaccinandone 300 milioni nel lungo periodo. Per raggiungere questi risultati gli scienziati dicono che ci sarà bisogno di ulteriori decine di milioni di dollari, ma il vaccino è “una pietra miliare”, sia per le sua efficienza, sia per i suoi bassi costi (meno di 50 centesimi a dose), sia perché il processo con cui è stato creato. Finora per combattere la malaria era sempre stato usato un vaccino polisaccaride molto meno funzionale, che proteggeva le persone solo per due o tre anni e soprattutto non preveniva la trasmissione del batterio. Il nuovo vaccino è invece in grado di proteggere molto più a lungo, fino a dieci o, si spera, addirittura vent’anni, e riesce a bloccarne la trasmissione. | Un nuovo vaccino per la meningite in Africa. È innovativo sia per efficacia sia per processo di creazione, indipendente dalle case farmaceutiche. |
Google ha messo online un’anteprima della nuova versione della sua sezione “Contatti Google”, quella dove sono raccolte le informazioni con nomi, indirizzi email e numeri di telefono delle persone con cui si tiene la propria corrispondenza. L’aggiornamento ha reso la grafica più ordinata rispetto alla precedente e ha introdotto alcune nuove funzioni per ordinare con più facilità i contatti. | La nuova sezione “Contatti” su Google. È stata aggiornata con un design più chiaro e pulito, e soprattutto una funzione molto comoda per unire i contatti duplicati automaticamente. |
Frozen Planet è una nuova serie di documentari che sta per andare in onda sulla BBC, sulla scia di altri programmi realizzati in passato e sempre dedicati al nostro Pianeta e a chi lo abita. Il progetto è stato prodotto insieme a Discovery Channel e a Open University insieme a un gruppo di televisioni europee ed è stato principalmente girato nell’Artico e in Antartide. Per effettuare le riprese, terminate lo scorso anno, le troupe di Frozen Planet hanno dovuto affrontare condizioni estreme lavorando per giorni tra le terre gelate e i ghiacciai dei Poli. Il loro lavoro si è principalmente concentrato sulla vita dei pinguini, di altri uccelli marini, degli orsi polari e dei lupi grigi. | La caccia al bisonte dei lupi grigi. Le spettacolari scene riprese dalla BBC in Canada a 50 gradi sotto zero. |
Su Melrose Avenue, una delle strade più alla moda di Los Angeles, che attraversa Hollywood ed è famosa per i suoi negozi di vestiti vintage e le sue boutique, è stato inaugurato un murale che possono visitare soltanto le persone con un account verificato sui social network o con più di 20mila follower. È un “murale per influencer”, ed è stato allestito per promuovere un programma televisivo sull’argomento. Prevedibilmente, il murale è stato molto criticato e preso in giro sui social network, da chi lo ha paragonato al soggetto di un episodio della serie distopica Black Mirror a chi ha colto l’occasione per lamentarsi degli influencer, del capitalismo, dei millennials. There’s a new security-guarded mural in LA that only allows influencers and verifieds to take pics in front of it. pic.twitter.com/PDlLJ9C0DI | A Los Angeles c’è un murale “per soli influencer”. Ci si può fare una foto solo se si ha il profilo verificato o più di 20mila follower: serve a promuovere una serie, ed è stato molto preso in giro. |
La scorsa settimana il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha chiesto alle agenzie di intelligence del paese di «aumentare i loro sforzi» per scoprire le origini del coronavirus che ha causato l’attuale pandemia. L’ordine è lo sviluppo più rilevante delle ultime settimane nella difficile ricostruzione delle cause che portarono il virus a diffondersi prima in Cina e poi nel resto del mondo. Per circa un anno la maggior parte degli esperti e degli scienziati aveva escluso l’ipotesi dell’origine in laboratorio del coronavirus, indicandola come cospirazionista, ma negli ultimi mesi le cose sono cambiate, con diversi esperti disposti a rivalutare le alternative. Il cambiamento di approccio, anche tra ricercatori stimati per il lavoro svolto nell’ultimo anno sulla pandemia, ha sorpreso vari osservatori ed è stato accolto con favore dai sostenitori della teoria dell’origine in laboratorio. Il confronto si è fatto acceso soprattutto negli Stati Uniti – dove l’ex presidente Donald Trump aveva più volte accusato la Cina di avere causato la pandemia – nonostante al momento non siano emerse nuove prove in un senso o nell’altro. Per questo Biden ha dato 90 giorni all’intelligence per intensificare sforzi e indagini, anche se in molti dubitano che in mancanza di nuove informazioni da parte della Cina possano esserci progressi. | La teoria sull’origine del coronavirus in laboratorio, dall’inizio. Come un'ipotesi definita complottista un anno fa è ora diventata una possibilità da non escludere, secondo molti autorevoli ricercatori. |
Il 17 febbraio la testata online Fanpage ha pubblicato il secondo di sette video di un’inchiesta sullo smaltimento dei rifiuti in Campania e sul controllo illecito degli appalti pubblici nel settore. Del video si parlava da qualche giorno: giovedì scorso, infatti, nel tentativo di anticipare l’inchiesta di Fanpage ed evitare che l’indagine venisse compromessa, la procura di Napoli aveva ordinato varie perquisizioni, tra cui quelle dell’abitazione e lo studio professionale da commercialista di Roberto De Luca, assessore al Bilancio del Partito Democratico al comune di Salerno e figlio del presidente della regione Campania Vincenzo De Luca. Roberto De Luca è indagato per corruzione. Nel video che riguarda De Luca, Fanpage ha usato come infiltrato l’ex camorrista con esperienza nel traffico dei rifiuti e collaboratore di giustizia Nunzio Perrella. Perella, che fa capire che avrebbe voluto infiltrarsi per conto della procura ma di non avere ottenuto il permesso, finge di voler proporre la propria azienda, «una multinazionale», per lo smaltimento di ecoballe (cilindri di grosse dimensioni in cui si compattano i rifiuti solidi urbani, trattati eliminando le parti non combustibili e le materie organiche) all’estero, e per questo fa organizzare un incontro con De Luca. Nell’incontro – ripreso da Fanpage con una telecamera nascosta indosso a Perrella – non si parla di tangenti: Perrella però ne parla in un secondo momento, sempre ripreso, con Colletta, un ex candidato alle elezioni comunali di Angri (Salerno) con il centrodestra. Colletta viene presentato a Perrella come «socio in affari di Roberto De Luca», e dal video sembrerebbe alludere al fatto che nella tangente è compresa una parte per Roberto De Luca. | Il video di Fanpage sullo smaltimento dei rifiuti in Campania. È stato pubblicato dopo le perquisizioni della procura di Napoli a casa di Roberto De Luca, figlio di Vincenzo, indagato per corruzione. |
Lunedì è morto a Roma il regista e sceneggiatore italiano Peter Del Monte, conosciuto per film come L’altra donna (1980), Tracce di vita amorosa (1990) e Compagna di viaggio (1996). Aveva 77 anni ed è morto dopo una lunga malattia. Ne hanno dato notizia la compagna Marina e la figlia Emilia. Del Monte nacque a San Francisco, negli Stati Uniti, nel 1943, e fu naturalizzato italiano nel 1965. Si laureò in Lettere con una tesi sull’estetica cinematografica all’Università La Sapienza di Roma e poi fu allievo del Centro Sperimentale di Cinematografia, sotto la guida di Roberto Rossellini. Esordì alla regia nel 1975 con Irene Irene e cinque anni dopo ottenne una menzione speciale della giuria al Festival di Venezia per L’altra donna. Tra gli altri suoi film si ricordano Invito al viaggio, Piccoli fuochi – con l’allora compagna Valeria Golino –, Tracce di vita amorosa e Compagna di viaggio, con Michel Piccoli e Asia Argento. Il suo ultimo film, Nessuno mi pettina bene come il vento, prese il nome da un verso della poetessa milanese Alda Merini e uscì nel 2014. | È morto a 77 anni il regista italiano Peter Del Monte. |
«Le varianti nascono come reazione al vaccino» è una bufala che circola molto tra i “no vax” Diversi militanti dell'organizzazione neofascista si sono presentati appoggiando il candidato del centrodestra, perlopiù con la Lega | La mappa dei nuovi del PD. Da Civati a Zingaretti, sul Foglio Claudio Cerasa li spiega tutti. |
Le cannucce di plastica, dopo essere state per decenni parte della routine quotidiana di milioni di persone nel mondo, sono diventate negli ultimi tempi una specie di simbolo delle cattive abitudini che dobbiamo abbandonare se abbiamo a cuore la questione ambientale. La plastica monouso è in generale uno dei materiali più inquinanti tra quelli di larga diffusione, e i governi di mezzo mondo stanno provando a ridurla: l’Unione Europea, per esempio, ha proibito la vendita di molti oggetti usa e getta in plastica, come piatti, cotton fioc e proprio le cannucce, a partire dal 2021. Per questo motivo produttori e ristoratori, principalmente negli Stati Uniti, stanno studiando un modo per sostituire un oggetto che è rimasto uguale – e ha funzionato perfettamente – da quando fu inventato, nella prima metà del Novecento: ma non è per niente facile. Ci sono posti, nelle più grandi e progressiste città americane come New York o San Francisco, in cui le cannucce di plastica sono ormai una specie di tabù, ha raccontato il New York Times: chi le usa è guardato con disapprovazione dagli altri. È una cosa un po’ simile a quella che sta interessando le bottigliette di plastica, viste con sempre maggiore ostilità in certi ambienti, principalmente tra gli abitanti più istruiti delle grandi città europee. Poi c’è il resto del mondo, dove continuano a essere usate senza alcun tipo di problema, ma è opinione comune che l’attenzione alla questione ambientale è destinata a interessare sempre più persone, e per questo molte aziende si stanno preparando. Le borracce stanno passando un periodo di grande popolarità, ma non si può ancora dire lo stesso delle cannucce in metallo, in carta o in silicone. | Ma alla fine, servono davvero le cannucce? quelle in plastica inquinano, ma le alternative hanno vari difetti e non sempre sono sostenibili: la cosa più facile sarebbe eliminarle del tutto. |
Il Corriere della Sera pubblica venerdì nella pagina dei commenti un giudizio di Luigi Ferrarella, cronista ed esperto di questioni giudiziarie del giornale, sulle proteste di alcuni pubblici ministeri italiani – “con contorno di aedi dell’informazione” – contro le scarcerazioni per motivi sanitari decise in queste settimane. La mettono giù così: «Vi pare giusto che, con la scusa del virus e sotto ricatto di rivolte sobillate dai boss, giudici ribelli abbiano scarcerato 376 pericolosi capimafia al 41 bis per offendere le vittime, irridere chi li aveva arrestati e mortificare chi li aveva denunciati?». E, messa così, la risposta sarebbe una sola. Ma una sindrome polacca sta contagiando i pm italiani: pochi mesi fa manifestavano a Varsavia contro l’involuzione di un governo che aggredisce i propri giudici, adesso capi di Procure antimafia, con contorno di aedi dell’informazione, intimidiscono i giudici che non gli garbano (quelli di Sorveglianza) con gli stessi toni e argomenti distorti che esecravano quando a usarli contro loro era Berlusconi. Dal 41 bis sono usciti non in 376 ma in 3, per tumori e cardiopatie a rischio vita combinati all’incapacità del sistema penitenziario di garantire cure indifferibili. Due terzi degli altri sono «boss» sulla fiducia, visto che attendono ancora sentenze. | La “sindrome polacca” delle procure italiane. Secondo Luigi Ferrarella sul Corriere i pm stanno attaccando i giudici di sorveglianza sulla pelle dei detenuti. |
Nelle profondità dell’Oceano Antartico, a circa 4mila chilometri dalla costa sud-occidentale dell’Australia, un gruppo di ricercatori ha avvistato un esemplare di “mostro pollo senza testa”, una specie marina piuttosto sfuggente filmata per la prima volta solo un anno fa nel Golfo del Messico. Il bizzarro nome deriva dall’aspetto che ricorda quello di un pollo arrosto, quindi spiumato e privato della testa. Appartiene alla specie Enypniastes eximia e fa parte di un genere i cui esemplari sono noti anche – a seconda dei casi – come “pesce pollo senza testa” e “ballerina spagnola”, risalendo ancora si arriva alla classe di echinodermi noti comunemente come cetrioli di mare. Il ritrovamento è stato compiuto da alcuni ricercatori dell’Australian Antarctic Division, una sezione del ministero dell’Ambiente australiano che svolge attività di ricerca in Antartide e nell’oceano Antartico. Stavano lavorando a un progetto per valutare l’impatto della pesca sugli ambienti marini, con sistemi per riprese ad alta definizione fino a 3mila metri di profondità. Mentre registravano i video, un mostro pollo senza testa è apparso davanti all’obiettivo di una telecamera, suscitando grande sorpresa tra i ricercatori. | Questo è un “mostro pollo senza testa”. Un animale piuttosto bizzarro e difficile da avvistare è stato ripreso per la prima volta nelle profondità dell'oceano Antartico. |
Sabato non è mai una giornata di grandi vicissitudini politiche: siamo un paese in fine settimana permanente, e al massimo assistiamo a qualche enfatico discorso pubblico la domenica. Però è vero che il pentolone ribolle sul fuoco, e anche se tutti fanno una pennica in soggiorno, capace che in cucina qualche guaio succede lo stesso: basta poco. 1. La situazione di ieri l’avevamo spiegata qui. Le opposizioni di centrosinistra hanno presentato una mozione di sfiducia confidando di tenerla sotto controllo per evitare che faccia cadere il governo prima dell’approvazione della finanziaria, come promesso a Napolitano. Potevano aspettare, più prudentemente: ma soprattutto il PD temeva di passare per inerme e inetto se non riprendeva un’iniziativa pubblica. Così hanno annunciato la mozione mercoledì, hanno traccheggiato due giorni, poi hanno dovuto presentarla, e ora traccheggeranno un po’, eccetera. La sfiducia piano piano. | Le prossime ore. Un weekend di attesa sulle sorti del governo, o succedono imprevisti?. |
L’annunciato aumento del prezzo dei biglietti urbani per i mezzi pubblici di Milano, con l’aumento del prezzo per la corsa singola da 1,5 a 2 euro, arriverà a luglio. La riforma delle tariffe voluta dal Comune è stata approvata dall’Assemblea dell’Agenzia del trasporto pubblico locale del bacino di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia, e dunque ora è ufficiale. Non si conosce con esattezza il giorno in cui verranno introdotte le nuove tariffe perché sia ATM, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico a Milano, che altre società di trasporto dovranno adeguarsi al cambiamento e «si dovrà viaggiare tutti insieme alla velocità della ruota più lenta», ha spiegato il presidente dell’Agenzia del trasporto pubblico locale Umberto Regalia. La riforma riguarda tutti i comuni della provincia di Milano e di Monza e Brianza. Prevede che il biglietto urbano singolo passi da 1,50 a 2 euro e il giornaliero da 4,50 a 7 euro. A differenza di oggi, però, il biglietto urbano singolo però si potrà usare più volte anche in metropolitana – entro i 90 minuti di validità – e il carnet da dieci corse potrà essere usato da persone diverse. Inoltre sarà allargata la fascia di validità dei biglietti urbani, che saranno quindi validi anche per arrivare in comuni per cui è ora necessario un biglietto più costoso. | Da luglio il prezzo dei biglietti dei mezzi pubblici a Milano salirà a 2 euro. |
L’INPS ha pubblicato una circolare in cui chiarisce le modifiche al regime previdenziale di alcune categorie di lavoratori e lavoratrici dopo l’entrata in vigore della legge sulle unioni civili e sulle convivenze di fatto approvata nel maggio del 2016. La legge ha istituito per la prima volta in Italia “l’unione civile tra persone dello stesso sesso” come “specifica formazione sociale” e ha esteso a queste nuove formazioni alcune norme riferite al matrimonio. La seconda parte della legge si occupa di convivenza di fatto tra due persone, sia eterosessuali che omosessuali, che non sono sposate e che possono stipulare un contratto di convivenza per regolare le questioni patrimoniali tra di loro. La circolare del’INPS riguarda i lavoratori autonomi commercianti e artigiani ed è la numero 66 (si può leggere qui). Dice in sostanza che l’estensione dei diritti e degli obblighi è completa per chi è unito civilmente, mentre invece non riguarda chi convive. Unioni civili Per le unioni civili, e per l’INPS, sono rilevanti i commi 23 e 20 della legge 76 del 2016. Quest’ultimo prevede che «le disposizioni che si riferiscono al matrimonio e le disposizioni contenenti le parole “coniuge”, “coniugi” o termini equivalenti, ovunque ricorrono nelle leggi, negli atti aventi forza di legge, nei regolamenti nonché negli atti amministrativi e nei contratti collettivi, si applicano anche ad ognuna delle parti dell’unione civile tra persone dello stesso sesso». Questa equiparazione, nella gestione previdenziale degli artigiani, comporta l’estensione delle tutele previdenziali già in vigore anche ai collaboratori del titolare d’impresa o ai coadiuvanti uniti al titolare da un rapporto di unione civile. Quindi il titolare potrà indicare come proprio collaboratore colui al quale è unito civilmente identificandolo, nel campo relativo al rapporto di parentela, come coniuge. E a questo partner – che svolge attività lavorativa come collaboratore del titolare d’impresa oppure come coadiuvante – viene estesa anche l’assicurazione previdenziale. | Come cambiano le tutele previdenziali dopo la legge Cirinnà? per artigiani e commercianti le tutele dei coniugi saranno estese ai partner di un'unione civile, ma non ai conviventi di fatto. |
Agli australiani piace immaginarsi persone sensibili all’ecologia. La loro isola offre qualcosa come 7,8 milioni di chilometri quadrati di paesaggi pazzeschi. Furono fra i primi a investire pesantemente nell’energia solare. Hanno avuto leggi a tutela dell’ambiente sin dal periodo coloniale. Nel 2007, elessero un primo ministro – Kevin Rudd – che si era candidato sulla base di un progetto politico ambientalista, con la promessa di firmare il protocollo di Kyoto e di approvare riforme radicali in tema. Tutto questo si concilia bene col fatto che l’Australia è una delle nazioni che più stava subendo gli effetti iniziali del riscaldamento globale. Eppure, sette anni dopo, l’Australia ha buttato dalla finestra il suo ambientalismo. Il partito laburista, quello degli ambientalisti coscienziosi, è fuori dai giochi: è accaduto a causa di una lotta interna e di una feroce campagna nei loro confronti condotta dei giornali controllati da Rupert Murdoch, che hanno contribuito a diffondere teorie complottiste riguardo il cambiamento climatico. Al suo posto, ha preso il potere il partito liberale, di destra, guidato da un primo ministro che una volta disse che «la causa ambientalista è una stronzata totale». | La sconfitta ambientalista in Australia. Il paese è diventato uno dei più inquinati del mondo sviluppato, spiega Slate: e il governo conservatore in un anno ha aggravato molto la situazione. |
A Parigi è appena finita la settimana della Haute Couture, durante la quale hanno sfilato le collezioni di alta moda di alcune “maison”, come amano indicarsi le società di moda. La Haute Couture (alta moda, in francese) è nata alla fine dell’Ottocento quando lo stilista inglese Charles Frederick Worth, trasferito a Parigi, cominciò a disegnare e realizzare abiti per l’alta società e a farli sfilare indossati da modelle: fino a quel momento gli abiti venivano mostrati su delle bambole-manichino, chiamate pupe. Nacque allora il concetto di sfilata come è conosciuta ancora oggi, sebbene abbia subito molti cambiamenti, tra cui l’evoluzione dalla Haute Couture al prêt à porter. La Haute Couture, infatti, è considerata una linea elitaria, fatta per lo più di abiti da sera lussuosi (in passato solo su misura), destinati a una clientela ristretta, oggi composta per lo più da mogli di principi sauditi o di imprenditori multimilionari. Gli abiti realizzati per le linee di Haute Couture sono anche quelli indossati dalle star internazionali durante i red carpet dei vari eventi e sono utilizzati in quel contesto per promuovere il brand. Nel prêt à porter, invece, gli abiti non sono su misura, ma prodotti in taglie standard e in grandi quantità pronti per essere indossati. Parigi è rimasta oggi l’unica città in cui due volte l’anno (a gennaio e a luglio) sfila la Haute Couture (salvo rare eccezioni), che a differenza del prêt à porter propone le collezioni per la stagione immediatamente successiva: a luglio 2015, ad esempio, hanno sfilato gli abiti per l’autunno/inverno 2015-16. Il numero di case di moda che sfilano è inferiore rispetto a quelle del prêt à porter: quelle più famose a farlo con una linea di Haute Couture sono Christian Dior, Chanel, Elie Saab, Jean Paul Gaultier, Maison Margiela, Viktor&Rolf e poi le italiane Atelier Versace, Giorgio Armani Privé, Valentino, Giambattista Valli, Schiaparelli e da quest’anno anche Fendi. Dolce&Gabbana Alta Moda, invece, non sfila a Parigi, ma sceglie ogni anno un luogo diverso dove presentare la collezione. | Come funzionano le “settimane della moda”. Breve guida per profani al sistema delle sfilate nelle quattro capitali principali, e alla sua storia. |
Le autorità antitrust degli Stati Uniti hanno concluso le indagini su Google, che erano state avviate 19 mesi fa per verificare il comportamento della società e l’eventuale presenza di violazioni delle regole che tutelano la libera concorrenza. La Federal Trade Commission (FTC) ha annunciato che non avvierà alcun tipo di azione legale contro Google, che potrà quindi mantenere sostanzialmente intatte le modalità con cui gestisce e fornisce i propri servizi online. Per la società si tratta di un’importante vittoria, che potrebbe avere ripercussioni anche sulle indagini antitrust che sta conducendo l’Unione Europea sul suo conto. La FTC ha sostanzialmente accolto quanto avevano sostenuto in questi mesi i responsabili e gli avvocati di Google: le innovazioni apportate negli ultimi anni al motore di ricerca, che permettono per esempio di ottenere informazioni e dati direttamente nella pagina dei risultati senza dovere cliccare sui link, sono servite per migliorare l’esperienza d’uso degli utenti e non per penalizzare la concorrenza. Per questo motivo, Google potrà continuare a mostrare qualsiasi tipo di risposta, anche rielaborata e adattata alla propria pagina dei risultati, senza particolari limitazioni. | Google non viola l’antitrust negli USA. Lo ha stabilito la Federal Trade Commission, ma la società cambierà qualcosa nella visualizzazione delle informazioni direttamente nelle pagine dei risultati. |
Domenica c’è stata la 43esima cerimonia di consegna degli American Music Awards, i premi musicali americani fondati nel 1973 dal conduttore radiofonico e televisivo Dick Clark dopo che il canale tv ABC aveva perso i diritti di trasmissione dei Grammy Awards. La cerimonia si è svolta al Microsoft Theater di Los Angeles, in California. Gli American Music Awards sono una specie di Grammy alternativi, meno importanti ma molto spettacolari, e la premiazione viene trasmessa in oltre 160 paesi in tutto il mondo. La cerimonia è stata condotta da Jennifer Lopez, che si è anche esibita nel corso della serata. Contrariamente ai Grammy, i premi non vengono attribuiti in base ai voti assegnati dai membri della Recording Academy – l’associazione di musicisti ed esperti impegnata nel miglioramento del settore – ma sono votati dal pubblico a partire da una lista di candidati selezionata attraverso le classifiche di vendita dei dischi, i dati raccolti sugli ascolti in streaming e la popolarità degli artisti sui social network. | Le foto degli American Music Awards. Ariana Grande ha vinto come Miglior artista donna, battendo Taylor Swift. Poi c'erano i soliti One Direction e un omaggio ai morti di Parigi. |
Nelle migliori foto della settimana scelte dal Post c’è una cucciolata di leoni bianchi che farà intenerire anche i più aridi tra voi. Se a vedere loro e il cucciolo di leone che gioca con il beagle non fate una piega, avete poche speranze. C’è anche una foto notevole di un cucciolo di leone marino con la cintura allacciata sulla macchina di uno sceriffo della Contea di Mendocino, in California. Lo sceriffo ha trovato il leone marino perso nella nebbia e molto lontano dal mare. Infine c’è la foto di uno squalo tasca pescato 3 anni fa e riconosciuto come squalo tasca solo questa settimana: si tratta di un animale molto raro. L’ultimo esemplare della specie era stato visto 36 anni fa in Perù. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Acqua!. Elefanti assetati, suricati vigilanti e lemuri curiosi, nelle migliori foto di animali di questa settimana. |
Il tribunale fallimentare di Milano ha dichiarato venerdì il fallimento di Shernon Holding srl, la società che nell’agosto 2018 aveva acquistato Mercatone Uno, nota catena italiana della grande distribuzione di mobili. Sabato mattina tutti i punti vendita di Mercatone Uno, 55 in tutta Italia, sono rimasti chiusi. Secondo i sindacati di categoria, ai 1.800 dipendenti riassorbiti da Shernon Holding non sarebbe arrivata alcuna lettera di licenziamento o avviso ufficiale: avrebbero saputo della chiusura dei negozi solo venerdì sera, sui social network e dai responsabili delle varie filiali. Sabato mattina i dipendenti di alcuni negozi si sono comunque presentati di fronte ai punti vendita, organizzando presidi e proteste contro la gestione di Shernon Holding. Dopo l’acquisizione dei negozi, ha scritto il Corriere, la Shernon Holding aveva annunciato un imponente piano di rilancio per ottenere già ampi ricavi a partire dal 2022. Poco dopo, però, la società aveva cominciato a parlare di crisi e aveva fissato un incontro al Ministero per lo Sviluppo Economico per studiare un piano di salvataggio per l’azienda. Prima che questo avvenisse, e senza alcun preavviso, la Shernon ha però dichiarato fallimento. | La società che possiede Mercatone Uno è fallita. Sabato mattina tutti i negozi dello storico marchio romagnolo sono rimasti chiusi, tra le proteste di migliaia di dipendenti. |
L’Unione Europea ha bloccato l’accordo di fusione tra l’azienda tedesca Siemens Ag e la francese Alstom, che avrebbe dovuto creare il più grande gruppo industriale del settore ferroviario europeo. La decisione è arrivata oggi anche se il veto europeo era già nell’aria. Le due aziende, che stavano preparando la fusione da più di un anno, hanno detto in un comunicato stampa congiunto di essere rammaricate che i loro tentativi per migliorare i termini dell’accordo siano stati reputati insufficienti dalla Commissione Europea. La commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager ha spiegato su Twitter che il veto della Commissione è dovuto al fatto che la fusione avrebbe fatto aumentare i costi del servizio ferroviario, diminuito la scelta per i consumatori e limitato lo sviluppo e l’innovazione nel settore. | L’Unione Europea ha bloccato la fusione tra Siemens Ag e Alstom, come atteso. |
Charlton Heston, un uomo che nella vita ha separato le acque del mar Rosso, lavorato con Orson Welles, guidato le bighe più celebri della storia, è stato aggredito da Michael Moore a casa sua, ha frequentato molte scimmie ed è stato il portavoce del diritto di possedere armi liberamente negli Stati Uniti, morì il 5 aprile 2008. Non che avesse fatto tutte queste cose davvero: faceva l’attore da quando era al liceo, avendo cominciato con Ibsen e Shakespeare e finendo in grandi ed epici colossal hollywoodiani (Ben Hur, I dieci comandamenti), in classici del cinema catastrofico (Airport ’75, Terremoto), in memorabili western (Il grande paese, Costretto ad uccidere), in film da cinefili (L’infernale Quinlan) e in eterni successi di fantascienza (Il pianeta delle scimmie). Poi si costruì una discussa fama spostando le sue esibite posizioni politiche da sinistra verso destra e divenendo il leader della lobby delle armi (cosa per cui fu appunto aggredito da Michael Moore in un suo documentario, in una scena che trasformò l’anziano Heston – malato di Alzheimer – da carnefice in vittima). La prestanza fisica e il personaggio di “duro” hanno sempre prevalso nella sua immagine di attore e nei suoi personaggi, malgrado i moltissimi film diversi che ha interpretato. Per Ben Hur vinse l’unico Oscar, ma fu anche nominato ai Golden Globes per una stramba e dimenticata commedia girata in Italia, Pranzo di Pasqua. Nel 1999 era ancora stato quel personaggio “larger than life” in Ogni maledetta domenica di Oliver Stone. Morì per le complicazioni di una polmonite a Beverly Hills, a 84 anni. | Charlton Heston, cowboy. Le foto e i video più famosi dell'attore più "ehi, tu" della storia del cinema qualunque cosa facesse, morto oggi, nel 2008. |
Il 17 marzo del 1861 il parlamento italiano proclamò la nascita del Regno d’Italia. In quel giorno Vittorio Emanuele II divenne il primo re d’Italia, anche se la strada per la completa unificazione del paese sarebbe stata ancora lunga e mancava circa un decennio alla presa di Roma. Per festeggiare il centocinquantenario della proclamazione dell’Unità, il prossimo 17 marzo sarà festa nazionale. Lo ha confermato ieri il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta, nel corso della presentazione delle cerimonie ufficiali per i 150 anni. Il giorno di festa dovrebbe interessare non solo le scuole e gli uffici pubblici, ma anche il settore privato. La legge su questo punto non è però molto chiara e potrebbero essere necessarie alcune norme integrative e interpretative da parte del governo, spiega il presidente della provincia di Torino, Antonio Saitta, che aveva lanciato la proposta del giorno di festa. La festività del 17 marzo non si ripeterà i prossimi anni come avviene per altri giorni di sospensione delle attività lavorative come il 25 aprile, il primo maggio e il 2 giugno. Si tratta di una festa una tantum decisa appositamente per l’anno in cui celebriamo i 150 anni dell’unità d’Italia. | Il 17 marzo sarà vacanza. Celebreremo il giorno della proclamazione del Regno d'Italia, ma solo quest'anno. |
Ogni 28 dicembre a Ibi – in provincia di Alicante, in Spagna – si tiene la cosiddetta “battaglia degli infarinati”. È una festa in cui gli abitanti si dividono in due gruppi: un gruppo, gli Enfarinat (gli infarinati), simula un colpo di Stato; l’altro cerca di restaurare l’ordine. I due gruppi si sfidano a colpi di farina, acqua, uova e fumogeni colorati: è uno di quegli eventi che si ripetono ogni anno sempre uguali, ma ne vengono sempre fuori foto bellissime. La festa esiste da 200 anni ed è parte delle celebrazioni collegate al giorno della Strage degli innocenti, il giorno in cui secondo il Vangelo il re della Giudea, Erode, ordinò il massacro di tutti i bambini allo scopo di uccidere Gesù. Inizia alle 8 di mattina, quando gli Enfarinat invadono la città, la conquistano ed eleggono un sindaco che stabilisce le regole da rispettare durante la giornata. Termina poi alle 17 con una danza tradizionale: nel mezzo ci sono farina, acqua e tante uova rotte. Durante il giorno alcuni partecipanti entrano nelle attività commerciali a chiedere il pagamento di una tassa (che viene realmente pagata) e il denaro raccolto viene poi devoluto in beneficenza. | Le foto della “battaglia degli infarinati”. Ogni anno a Ibi, in Spagna, gli abitanti simulano un colpo di Stato e si sfidano con uova e moltissima farina: ne vengono sempre fuori foto bellissime. |
Mentre era alla ricerca di tracce fecali nella barba degli uomini, il microbiologo Adam Roberts ha trovato un indizio interessante per portare a una svolta nella lotta globale contro le infezioni resistenti ai farmaci. Un buon compromesso per un ricercatore che lavora intensamente per aiutare a scongiurare un’apocalisse degli antibiotici che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il direttore del Centri per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (CDC) e lo stesso Roberts sarebbe imminente. La ricerca è iniziata per via di una falsa notizia su internet. Se avete la barba, o se baciate qualcuno che ce l’ha, o semplicemente vi piacciono le storie disgustose sull’igiene personale, forse vi ricorderete di diversi articoli pubblicati la scorsa primavera con titoli come “Uno studio sconvolgente rivela che alcune barbe contengono più cacca di un WC”. Lo “studio” citato da questi articoli era in realtà un progetto condotto da una giornalista televisiva di Albuquerque (New Mexico), che aveva passato tamponi nella barba di alcuni uomini per poi far analizzare le colture da un microbiologo, ha spiegato il giornalista del Guardian Nick Evershed. Tra le altre cose, lo scienziato aveva trovato nelle barbe alcuni batteri “enterici”, che di solito si trovano nell’intestino. Dal momento che batteri e materia fecale sono due cose diverse, e che non è poi così raro trovare particolari tipi di batteri sia nell’intestino sia sulla pelle, la notizia non era esattamente vera (provate però a dirlo a un giornalista che è finalmente riuscito a convincere il suo direttore a fargli usare la parola “cacca” in un titolo). | Un ricercatore stava smentendo una bufala e forse ha fatto una scoperta sensazionale. Stava verificando la storia falsa delle "tracce fecali nella barba" e ha scoperto una possibile soluzione alla resistenza antibiotica. |
La “EY Exhibition: Late Turner – Painting Set Free” è una mostra organizzata dalla Tate Gallery di Londra sul lavoro di William Turner, un famoso pittore inglese romantico dei primi anni dell’Ottocento. La mostra, che è cominciata il 10 settembre e durerà fino al 25 gennaio 2015, è la prima completa sui lavori di Turner creati tra il 1835 e il 1851, quando morì. Un’altra cosa notevole della mostra è che raccoglie molti quadri dipinti da Turner nei suoi ultimi anni di vita, quelli all’epoca più contestati e controversi. Insieme a John Constable, Turner è considerato il grande interprete della pittura di paesaggio romantica dell’Inghilterra dell’Ottocento. Nonostante abbia dipinto anche lavori a olio e incisioni, rimane famoso per i quadri ad acquerello. Entrò alla Royal Academy of Arts, scuola di pittura di Londra fondata nel 1768, a soli quattordici anni e mostrò da subito un grande interesse per i paesaggi. Viaggiò molto in Europa, per studiare i paesaggi intorno alle Alpi e per visitare i grandi musei di Parigi. Nei suoi lavori la luce è fondamentale: non viene usata solo come riflesso sugli oggetti ma ha quasi un’identità propria. I quadri risultano quasi astratti, di difficile interpretazione: i tratti e le linee sono poco definite, quasi a suggerire un qualcosa di “non finito” che porta l’osservatore in un’altra dimensione del quadro. Secondo Turner la natura selvaggia, imprevedibile e devastante (come gli incendi, le nevicate e le tempeste) erano l’espressione della potenza di Dio. | I quadri di William Turner a Londra. Alla Tate Gallery c'è una mostra sulle opere di uno dei principali pittori inglesi dell'Ottocento, 10 si possono vedere qui. |
Fino al 9 marzo resta aperta a Milano una mostra monografica dedicata a Andy Warhol, a Palazzo Reale. La mostra è aperta da ottobre ed espone 150 opere prodotte tra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta e provenienti dalla Brant Foundation, la collezione di Peter Brant, un ricco uomo d’affari molto amico di Warhol. Nel 1967, quando aveva vent’anni, Brant acquistò la sua prima opera di Warhol – un disegno della famosa Campbell’s Soup – iniziando quella che sarebbe diventata una delle più importanti collezioni di arte contemporanea al mondo. La mostra raccoglie alcune delle opere più famose di Warhol e tutto il percorso ricostruisce la carriera e la vita di uno degli artisti più quotati del Novecento: il 13 febbraio scorso è stato battuto all’asta da Sotheby’s un ritratto di Mao Tse Tung del 1973 per circa 9 milioni di euro, per fare un esempio. Warhol è notoriamente considerato il fondatore della Pop art, un movimento nato in risposta all’Espressionismo astratto che ha come oggetto gli atteggiamenti della massa e la società dei consumi, e che per raccontarli utilizza il linguaggio della pubblicità, del mondo del cinema e dell’intrattenimento. | La mostra di Andy Warhol a Milano. 20 opere molto famose scelte fra le tante esposte in questi giorni – e fino al 9 marzo – a Palazzo Reale. |
Quello che una volta a Milano era l’albergo diurno Cobianchi ora è un “info point” e un luogo in cui vengono organizzati numerosi eventi durante il periodo di Expo 2015: “Expo in Città” – il progetto del Comune di Milano e della Camera di Commercio che coordina e gestisce gli eventi a Milano per i sei mesi dell’Esposizione – insieme all’agenzia di spettacolo Elita ha infatti rinnovato lo spazio in piazza Duomo 19. Questo spazio – di circa 1.000 metri quadri – ha preso il nome “Expo in città Lounge”, è aperto tutti i giorni (tranne il lunedì) dalle 19 all’1 di notte e ospita serate con musica ma anche aree dedicate al pubblico, con Wi-Fi, bar e un’area di negozi. A Expo Lounge si potranno richiedere informazioni negli orari in cui tutte le altre strutture sono già chiuse e verranno organizzate conferenze e incontri legati a Expo, per riutilizzare uno spazio che era rimasto in disuso a lungo. | Com’è fatta la nuova “Expo Lounge” in Duomo. Si trova nei locali del vecchio albergo diurno Cobianchi, serve per trovare informazioni ma anche per concerti e serate. |
Una ricerca del Massachusetts Institute of Technology (MIT) ha mostrato che il 14% delle imprese americane oggetto dell’indagine stanno progettando di riportare parte o tutta la loro produzione manifatturiera negli Stati Uniti. Allo stesso risultato è arrivata un’altra ricerca, questa volta del Boston Consulting Group, secondo cui un terzo di tutte le compagnie americane con un fatturato superiore al miliardo di dollari sta pensando di riportare una parte delle loro attività di manifattura negli Stati Uniti. Diverse aziende negli ultimi anni hanno già compiuto questo passo. La Ford, ad esempio, ha recentemente riportato circa 2.000 posti di lavoro negli Stati Uniti. Google ha annunciato quest’anno che il Nexus Q, un lettore di musica e video, sarà prodotto negli Stati Uniti, mentre piani simili sono stati messi in atto negli ultimi due anni da aziende come General Electric e Caterpillar. | È finita la delocalizzazione? non ancora, ma dalla Philips a Google ci sono diverse storie che raccontano una tendenza a riportare la produzione in Occidente. |
Apple ha raggiunto un accordo con l’Unione Europea per avviare il pagamento dei 13 miliardi di euro di tasse arretrate dovute all’Irlanda, come stabilito nell’agosto del 2016 dalla Commissione europea. Il caso fece molto discutere perché sanciva per la prima volta il pagamento di una cifra così alta per compensare il trattamento fiscale di favore ricevuto da Apple in Irlanda, secondo l’Unione Europea. Il governo irlandese nell’ultimo anno ha sempre rifiutato di ricevere il pagamento, temendo di compromettere la sua politica fiscale di favore per attirare le grandi multinazionali, che in Irlanda hanno un regime di tassazione molto basso. I pagamenti saranno avviati a partire dai primi mesi del 2018, ma resta comunque attivo il ricorso in appello presentato da Apple e Irlanda contro la decisione della Commissione. | Apple pagherà i 13 miliardi di euro di tasse arretrate che deve all’Irlanda. A partire dal 2018 e non tutti in una volta, si è deciso insieme con l'Unione Europea: ma c'è ancora un ricorso pendente. |
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia | Gli insulti a Berlusconi affondano l’uso di Twitter al Consiglio Europeo. Spunti di riflessione sull'uso della libertà d'opinione. |
Molte delle persone che valeva la pena fotografare questa settimana erano assiepate al Toronto International Film Festival: Julianne Moore, Viggo Mortensen, Jennifer Garner e Benicio del Toro, tra i tanti. Se non ne avete abbastanza potete sfogliarne altre qui. La direttrice di Vogue americano Anna Wintour continua ad apparire in pubblico senza occhiali da sole e quasi sorridente, anche se mai quanto l’avevamo vista al torneo di tennis degli US Open a una partita di Roger Federer. Poi ci sono Pelé, Jennifer Lopez che si esibisce con una faccia piuttosto compiaciuta, Bill Clinton e George W. Bush che scherzano insieme, lo scrittore Nick Hornby e quel genio di Mel Brooks con sei dita, per finta. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Celebripost. Nick Hornby, Jennifer Lopez e Mel Brooks con sei dita, tra quelli che meritavano di essere fotografati questa settimana. |
Martedì 16 maggio la commissione Difesa del Senato ha concluso la sua indagine sul traffico dei migranti nel Mediterraneo: nella sua relazione conclusiva approvata all’unanimità non è emersa alcuna prova di possibili connessioni tra ong e trafficanti di esseri umani, un’ipotesi di cui aveva parlato molto, tra gli altri, il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro. Nelle sue conclusioni la commissione ha scritto: «Il lavoro svolto dalla commissione ha tuttavia consentito di appurare come non vi siano indagini in corso a carico di organizzazioni non governative in quanto tali». La commissione suggerisce anche di rafforzare il coordinamento della Guardia costiera sulle operazioni di soccorso, propone di creare una lista di ong autorizzate a operare nel Mediterraneo centrale e chiede che vengano introdotti strumenti per migliorare la capacità di indagine della magistratura sui trafficanti, per esempio strumenti legali per consentire l’intercettazione di telefoni satellitari come quelli usati da migranti e trafficanti. Inizialmente il rapporto conteneva una conclusione ancora più netta, proposta dal presidente della commissione Nicola Latorre, che è stata modificata su richiesta dei membri dei centrodestra. La prima versione recitava: «Il lavoro svolto dalla commissione ha tuttavia consentito di appurare come non vi sarebbero indagini in corso a carico di organizzazioni non governative in quanto tali; né emergerebbero elementi tali da far supporre rapporti tra queste e i trafficanti di esseri umani». In ogni caso, un mese di lavori in cui sono state ascoltate 25 tra singole persone e rappresentati di organizzazioni non ha prodotto alcun elemento concreto a sostegno delle accuse alle ong. | Il caso ong-scafisti è chiuso, per ora. La commissione Difesa del Senato ha concluso la sua indagine senza trovare prove della complicità tra gli scafisti e le navi che salvano i migranti. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 4.720 casi positivi da coronavirus e 71 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 4.870 (2 in meno di ieri), di cui 563 nei reparti di terapia intensiva (7 in meno di ieri) e 4.307 negli altri reparti (5 in più di ieri). Sono stati analizzati 106.505 tamponi molecolari e 212.360 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 3,99 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,22 per cento. Nella giornata di lunedì i contagi registrati erano stati 3.361 e i morti 52. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Sicilia (875), Veneto (583), Lombardia (510), Emilia-Romagna (396), Lazio (354). | I dati sul coronavirus in Italia di oggi, martedì 7 settembre. |
Esce in libreria il 29 gennaio il libro di Filippo Facci – giornalista, scrittore, blogger sul Post – “Uomini che amano troppo“, raccolta di riflessioni e racconti sui rapporti dei maschi con le donne che lo stesso Facci introduce con questa “Avvertenza”: Le vicende narrate in questo libro sono basate su una storia falsa. Gli studi citati e sparpagliati nei vari capitoli, invece, sono veri. I profili descritti sono immuni da autobiografismi e l’autore non ne sposa alcuno, salvo esprimere una doverosa solidarietà di specie. Hanno tutti ragione. E sono tutti dei miserabili. | Uomini che amano troppo. È il titolo del nuovo libro di Filippo Facci, in cui parla di viagra, sesso tra animali, botole e "maschi miserabili". |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.193 casi positivi da coronavirus e 57 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 4.664 (48 in meno di ieri), di cui 547 nei reparti di terapia intensiva (1 La storia di uno dei delitti più noti e violenti degli anni Settanta, al centro del film tratto da “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati | Generazione Leopolda. Sul Corriere Fiorentino l'attento consuntivo del weekend fiorentino con la erre. |
Negli ultimi mesi abbiamo scelto i 50 migliori film disponibili su Netflix, Amazon Prime Video e RaiPlay. Ora è arrivato il momento di NOW TV, il servizio di streaming di Sky, che tra i tanti suoi contenuti ha anche una notevole offerta di film. Sono più di mille e anche in questo caso ne abbiamo scelti 50, lasciandone fuori molti di comunque notevoli e famosi. Prima della lista, due precisazioni. La prima, la solita, serve a mitigare ogni eventuale rimostranza sulla scelta: i film scelti come “migliori” sono quelli tendenzialmente riconosciuti belli e importanti, o comunque capaci di farsi apprezzare e ricordare. La seconda è che il Post ha un’affiliazione con NOW TV: nel caso in cui qualcuno scelga di abbonarsi attraverso questo link il Post otterrebbe una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi per chi si abbona. Ma ci si può anche abbonare senza partire da questo link, oppure usufruire della possibilità di sette giorni di prova gratuita senza obbligo di un successivo pagamento. A proposito, essendo NOW TV il servizio di streaming di Sky, la lista torna buona anche per chi ha (o sta considerando di abbonarsi a) Sky o Sky Go. | I 50 migliori film su NOW TV a maggio. Italiani e stranieri, in bianco e nero e a colori, divertenti e drammatici, di questo secolo e di quello prima. |
L’eclissi lunare totale è stata visibile – nuvole permettendo – nella notte tra domenica e lunedì in Italia, in buona parte dell’Europa, del Medio Oriente, dell’Africa e in parte del Nordamerica e del Sudamerica. L’eclissi lunare come quella avvenuta poche ore fa non è un fenomeno frequente: avviene quando la Luna si trovava quasi nel proprio perigeo, cioè nel momento dell’anno in cui la sua orbita la porta a essere più vicina alla Terra (la prossima di questo tipo sarà nel 2033, l’ultima era stata nel 2011). L’eclissi di Luna – che i giornali chiamano “superluna” – è iniziata poco dopo le 2 di notte e ha raggiunto il suo massimo intorno alle 4:47 del mattino. L’eclissi lunare è stata poi parzialmente visibile fino alle 7:24 di questa mattina, osservata da centinaia di migliaia di persone in giro per il mondo. Un’eclissi lunare totale si verifica quando la Luna attraversa per intero l’ombra generata dalla Terra, la quale blocca quasi del tutto il passaggio dei raggi del Sole che di solito si riflettono sulla Luna. Quando c’è un’eclissi lunare totale, la Luna diventa via via meno luminosa e si colora di rosso-marrone. Benché i raggi del Sole non le arrivino più direttamente addosso, la Luna continua comunque a essere visibile anche nel momento di massimo oscuramento: parte della luce solare viene deviata dalla rifrazione dell’atmosfera terrestre e riesce quindi a raggiungere ugualmente la superficie lunare. Giornali e telegiornali hanno descritto il fenomeno come “Luna rossa” (per via del colore che la Luna assume) o “superluna”. C’è una “superluna” quando la Luna è vicina al suo perigeo, il punto in cui è più vicina alla Terra e quando nello stesso momento c’è Luna piena. | Le immagini dell’eclissi di Luna del 28 settembre. Le prime foto della Luna che stanotte si è colorata di rosso: è stata visibile così anche in Italia. |
C’è un posto dove nascono le storie, e dove scrittori professionisti (quelli i cui libri sono in libreria, ai premi letterari, a volte perfino in classifica) si mettono al servizio di chi vuol tirare la sua storia fuori dal cassetto (o dall’hard disk) e metterla su carta, che sia una un graphic novel, un racconto breve o un romanzo; che richieda un tono umoristico, nostalgico, riflessivo; che sia autobiografica o di pura finzione. È la Scuola del libro: una realtà con trent’anni di esperienza, che offre una proposta variegata; durate, approcci, argomenti differenti; e un corpo docente di scrittori e professionisti del mondo del libro e della scrittura. Organizza il master biennale Scrivere un libro, con percorsi di editing individuali – di cui abbiamo già parlato qui – e poi un’ampia scelta di corsi brevi di scrittura, e non solo: molti iniziano nelle prossime settimane. | Che tipo di libro vorreste scrivere? non tutti i tipi di scrittura sono uguali, per questo alla Scuola del libro ci sono corsi specifici per chi vorrebbe scrivere un romanzo, un fumetto, un'autobiografia ma anche sketch comici. |
Twitter sta sperimentando una nuova versione delle sue pagine profilo che ricorda molto la grafica di Facebook. Come segnala Mashable, la modifica porta a una organizzazione dei contenuti a tutta pagina e su più colonne, rispetto all’attuale concentrata in un’unica colonna. Come su Facebook e su Google+, la nuova pagina profilo inizia con una immagine a fascia, sulla quale è sovrapposta a sinistra la foto scelta dal proprietario del profilo come avatar. Al di sotto della foto c’è poi la classica minibiografia del proprietario dell’account. Al di sotto della grande immagine a fascia ci sono i classici contatori sul proprio numero di follower, sulle persone che si seguono e sulla quantità di tweet pubblicati da quando si è aperto l’account. A questi si aggiungono contatori che mostrano il numero di tweet segnati come preferiti e un conteggio delle foto e dei video inseriti nei messaggi pubblicati sul social network. | I nuovi profili di Twitter. Ricordano molto quelli di Facebook, ma per ora sono solo una prova su un numero ristretto di account. |
In un’intervista all’Espresso, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha parlato dell’ipotesi di candidarsi alle elezioni europee con una lista propria, e ha ribadito di volersi candidare alle regionali in Campania del 2020. Sui social network, però, si è parlato principalmente di altri due passaggi dell’intervista: il primo in cui ha parlato del suo rapporto con la moglie, esprimendo concetti giudicati particolarmente retrogradi; il secondo in cui si è vantato di quanto lui affascini le persone, uomini o donne che siano. E che marito è? «Un marito felice, perché mia moglie non solo mi piace esteticamente, ma ho con lei un rapporto cementificato da valori forti. Ha anche lasciato il suo lavoro di avvocato e la sua terra di Calabria per dedicarsi alla famiglia». | De Magistris affascina uomini e donne, dice De Magistris. Il sindaco di Napoli se ne accorge, di quanto alla gente piaccia stare e parlare con lui. |
Il capo della divisione europea di FCA, Alfredo Altavilla, si è dimesso. La società ha dato la notizia in un comunicato in cui spiega che il nuovo amministratore delegato di FCA Mike Manley – il successore di Sergio Marchionne, che si è dovuto dimettere a causa di una grave malattia – ha assunto ad interim il suo incarico. Altavilla, 55 anni, ha iniziato a lavorare in FIAT nel 1990 e, scrive il Corriere della Sera, era considerato il “ministro degli Esteri” dell’azienda, incaricato di seguire accanto a Marchionne «le trattative per arrivare al distacco da General Motors e la fusione con Chrysler, dividendosi tra Washington e Detroit, per un lungo periodo». Altavilla era stato indicato tra i possibili successori di Marchionne e diversi giornali ipotizzano che la scelta di Manley possa aver a che fare con la decisione di Altavilla di lasciare l’azienda. | Alfredo Altavilla, capo della divisione europea di FCA, si è dimesso. |
Il Guardian ha scritto che Deloitte, una delle più grandi aziende di consulenza e revisione del mondo, ha subìto un grave attacco informatico che non è stato rivelato per mesi. Dalle informazioni raccolte dal Guardian, l’attacco avrebbe compromesso la sicurezza di email e altro materiale confidenziale, compreso quello contenuto in aree alle quali si poteva avere accesso solo con un account da amministratore. Deloitte avrebbe scoperto di avere subìto un attacco informatico lo scorso marzo, ma probabilmente gli hacker avevano accesso ai suoi sistemi da ottobre-novembre 2016. Il Guardian ha scritto che Deloitte ha avviato un’indagine interna per capire cosa sia successo e individuare i responsabili. | La società Deloitte ha subìto un grosso e sofisticato attacco informatico, ha scritto il Guardian. |
Keanu Reeves compie 50 anni oggi, 2 settembre 2014. Russell Crowe li ha compiuti il 7 aprile. Una settimana prima, Tracy Chapman, e poco prima Paolo Virzì. Nicolas Cage a gennaio. Roberto Mancini il prossimo 27 novembre. Sabrina Ferilli il 28 giugno. Rocco Tanica il 13 febbraio. Rob Lowe il 17 marzo. Marco van Basten a ottobre. È un anno di persone che sembravano giovani un attimo fa, e all’improvviso hanno cinquant’anni, numero che fa sempre il suo effetto di solenne maturità, per quanto in là spostiamo le abitudini demografiche e le soglie di età adulte e anziane. “Maddai? Ha già cinquant’anni”, vi verrà da dire della maggior parte di questi rappresentanti della classe del ’64, se non siete compulsatori frenetici di biografie su Wikipedia (la ricerca volante su Google delle età di questo e quello è diventata una delle nuove abitudini contemporanee); e se non siete villani. Gli appassionati di questo genere di cose potranno anche notare che ne manca qualcuno, tra i meno noti: abbiamo voluto fare cifra tonda, e privilegiare la varietà. Ci sono attori, atleti, cantanti, manager, politici, giornalisti, scrittori, first lady, imprenditori, primi ministri. Hanno tutti cinquant’anni, nel 2014. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | La classe del ’64. Cinquanta persone che quest'anno compiono cinquant'anni (oggi, Keanu Reeves), di quelle che dici "maddai? Ha cinquant'anni?". |
Ci sono vari motivi che spiegano come mai in Italia i ritmi di somministrazione del vaccino AstraZeneca siano lenti. Uno di questi è la diffidenza di molti nei confronti della soluzione di AstraZeneca rispetto agli altri due vaccini autorizzati nell’Unione Europea, Pfizer-BioNTech e Moderna. I dubbi e le incertezze – di cui è comunque complesso stimare l’impatto sull’andamento delle vaccinazioni – sono testimoniati dalle dichiarazioni dei sindacati di alcune categorie professionali e dalle rinunce comunicate da alcuni cittadini dopo aver fissato l’appuntamento per la vaccinazione. Al momento centinaia di migliaia di dosi del vaccino AstraZeneca sono custodite nei frigoriferi delle aziende sanitarie in attesa della somministrazione a personale scolastico e universitario, forze dell’ordine, persone in carcere o in comunità. Finora sono state somministrate 404mila dosi, il 26 per cento del totale consegnato. La percentuale di utilizzo di Pfizer-BioNTech invece sfiora il 90 per cento: 4 milioni di dosi somministrate sul totale di 4,5 milioni consegnate. | C’è diffidenza verso il vaccino AstraZeneca. Ed è uno dei motivi dei ritardi nella somministrazione delle dosi, nonostante i dati ne garantiscano sicurezza ed efficacia. |
18.49 – Il numero di persone che sono morte in tutta Italia negli ultimi due giorni per cause collegate al maltempo è di almeno 18, secondo le agenzie di stampa: oggi sono morti tre senzatetto, a Roma, a Ostia e a Lucca, mentre almeno tre persone (in provincia di Avellino, di Teramo e di Chieti) sono state uccise da un infarto mentre spalavano la neve. Una donna di 91 anni è morta a Trieste dopo una caduta causata dal forte vento. Intorno alle 15 sono state riaperte al traffico le due autostrade abruzzesi, la A24 e la A25. La situazione rimane particolarmente critica nelle regioni adriatiche: nelle Marche, il sindaco di Ancona ha deciso la chiusura delle scuole fino a martedì prossimo, mentre la provincia di Macerata, come ieri quella di Pesaro-Urbino, ha chiesto il riconoscimento dello stato di emergenza. Nel primo pomeriggio l’ENEL ha comunicato che nelle regioni centro-meridionali sono senza corrente un totale di 74.860 utenze, la stragrande maggioranza (circa 67.000) nel Lazio a nord di Roma e nelle zone interne: provincia di Frosinone, valle dell’Aniene e area dei Castelli Romani. Altre 1.000 utenze con interruzioni dell’elettricità in provincia di Isernia, in Molise, 3.360 in Abruzzo e 3.500 in Campania, in particolare in provincia di Benevento. Le previsioni della Protezione civile per domani dicono che continuerà il freddo intenso in tutta Italia e che le precipitazioni si stanno spostando verso sud, ma continua a esserci la possibilità di nevicate in Romagna, Marche, Abruzzo e nelle zone interne del Lazio. — — — | Fa freddo. Aggiornamenti: il maltempo si sposta verso sud, Abruzzo e Molise sono messi male e ci sono zone senza energia elettrica da ieri. |
Dal 25 al 27 luglio si è tenuto nella città di Bristol, nel Regno Unito, l’Upfest, il più grande festival di street art e graffiti d’Europa. Giunto alla sua settima edizione il festival ha ospitato oltre 250 artisti provenienti da 25 paesi del mondo, soprattutto Europa e Sud America, che hanno colorato i muri delle aree di Bedminster e Southville. Tra le opere più grandi realizzate durante l’edizione di quest’anno c’è il murale dell’artista argentino Martin Ron su una delle facciate della fabbrica di tabacco di Bedminster, un ritratto della sua fidanzata da 188 metri quadrati. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le foto dell’Upfest a Bristol. Il più grande festival di street art e graffiti in Europa, con artisti provenienti da 25 paesi: uno ha fatto un ritratto della sua fidanzata da 188 metri quadrati. |
I casi di morbillo in Europa sono quasi quadruplicati nel 2017 e almeno 35 bambini sono morti a causa della malattia, secondo i dati più recenti diffusi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). L’anno scorso i casi registrati sono stati 21.315, mentre nel 2016 erano stati 5.273. Il morbillo ha interessato soprattutto la Romania e l’Italia, dove sono stati registrati diversi decessi riconducibili alla malattia. L’OMS ha identificato “ampie epidemie” con 100 o più casi di morbillo in 15 dei 53 paesi in cui è suddivisa la zona Europa. Il numero più alto di persone con morbillo è stato in Romania: 5.562. Nel paese la malattia si è diffusa soprattutto tra le popolazioni rom, che vivono nelle aree rurali e spesso non vaccinano i loro figli: sottovalutano gli effetti del morbillo, che può portare a febbre molto alta e a danni neurologici permanenti, e non portano i loro bambini in ospedale o li portano tardivamente. Il tasso di mortalità per la malattia è quindi più alto rispetto ad altri paesi. | I casi di morbillo in Europa in un anno sono quadruplicati. Nel 2017 sono stati 21.315 contro i 5.273 del 2016: l'Italia è stato il secondo paese con più casi dopo la Romania, dice l'OMS. |
In un’intervista al Giornale, il deputato Matteo Dall’Osso ha annunciato che lascerà il Movimento 5 Stelle per aderire a Forza Italia. Dall’Osso – che ha 40 anni, è di Bologna ed è malato di sclerosi multipla – ha spiegato di aver deciso di lasciare il M5S dopo che un suo emendamento alla legge di bilancio che prevedeva ulteriori finanziamenti a favore dei disabili era stato bocciato dalla maggioranza, di cui fa parte anche il M5S. «Mi sono sentito solo, in parte tradito, umiliato. E mi sono sentito disabile», ha spiegato al Giornale. Dall’Osso è alla seconda legislatura da deputato: era entrato nel M5S una decina d’anni fa come attivista. Riguardo alla sua scelta di entrare in Forza Italia, ha detto: «Penso che Forza Italia per i valori di libertà e solidarietà che promuove – ricordo il lavoro a tutela delle donne svolto da Mara Carfagna – e l’attenzione verso le categorie più deboli quali i bambini orfani possa garantire l’attenzione verso i disabili. Per questo gruppo la diversità è un valore aggiunto e una risorsa». | Il deputato Matteo Dall’Osso lascerà il M5S per entrare in Forza Italia. |
Dal 26 settembre al 4 gennaio 2015 la Old Truman Brewery ospiterà Art of the brick, una mostra itinerante che espone 80 opere dell’artista statunitense Nathan Sawaya, realizzate interamente coi LEGO. Sawaya è il primo artista ad aver introdotto l’uso dei famosi mattoncini nel mondo dell’arte, e le sue mostre – organizzate in Nord America, Asia, Australia e ora anche in Europa – sono le uniche a prevedere esclusivamente i LEGO, richiamando l’interesse di pubblico e critici. Sawaya iniziò a realizzare le sculture coi LEGO dal 2002: prima lavorava come avvocato in uno studio, dove però era insoddisfatto. Iniziò a passare le notti occupandosi dei LEGO mentre di giorno andava allo studio, e aprì un sito per far conoscere e vendere i suoi lavori: le persone gli commissionavano oggetti e ritratti dei figli, le richieste divennero talmente tante che il sito cadde per i troppi accessi. Allora Sawaya – che a 10 anni si era costruito un cane a grandezza naturale coi LEGO, dopo che i suoi genitori gli avevano rifiutato uno reale – decise di lasciare il lavoro e dedicarsi solo all’attività artistica. Da allora ha avuto un enorme successo, le sue sculture sono vendute a prezzi elevati, e ha lavorato anche per la libreria presidenziale di Bill Clinton, l’ultimo disco di Lady Gaga e il comune della città di New Orleans. | Arte fatta di LEGO – foto. A Londra inaugura la mostra Art of the brick, con oltre 80 sculture realizzate dall'artista Nathan Sawaya solo coi mattoncini. |
Da alcuni giorni è iniziata a circolare sui social network, e su alcuni siti di giornali, la notizia di una ricerca scientifica sulla capacità del collutorio di “inattivare” i coronavirus, contribuendo a ridurre la loro diffusione. Lo studio esiste veramente, ma è stato raccontato e riassunto con conclusioni piuttosto affrettate e con formulazioni categoriche come “Coronavirus neutralizzato dal collutorio in test di laboratorio su cellule umane”. La storia, come avrete intuito, è un poco più complicata. La ricerca è stata condotta negli Stati Uniti e pubblicata più di un mese fa sulla rivista scientifica Journal of Medical Virology, con il titolo “Ridurre la trasmissione e la diffusione dei coronavirus umani”. Nel testo, gli autori spiegano di essere riusciti a rendere innocuo un coronavirus che causa il raffreddore comune – quindi un virus diverso dalla causa dell’attuale pandemia – in alcuni test di laboratorio svolti su cellule umane infette, impiegando del normale collutorio per l’igiene orale quotidiana. Nello studio ipotizzano che prodotti di questo tipo possano contribuire a fornire un ulteriore livello di protezione contro il nuovo coronavirus. | Cos’è questa storia del collutorio contro il coronavirus. Sta circolando una ricerca sulla capacità di alcuni prodotti per l'igiene orale di inattivare i coronavirus, ma non basterà uno sciacquo contro la pandemia. |
Domani inizia la sesta edizione di Libero Cinema in Libera terra, un festival cinematografico che si svolge in luoghi confiscati alle mafie in undici regioni italiane. Il festival, che terminerà il 23 luglio, è organizzato dalla Fondazione Cinemovel, presieduta da Ettore Scola, in collaborazione con l’associazione Libera fondata da don Luigi Ciotti. La prima tappa è a Galbiate, in Lombardia, dove verrà proiettato il film Pietro di Daniele Gaglianone. Il festival proseguirà in Piemonte e in Emilia Romagna e il 5 luglio si sposterà a L’Aquila, in Piazza Duomo. Proseguirà in Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Lazio per concludersi a Firenze. Diciassette tappe saranno organizzate in alcune cooperative di Libera Terra. | “Libero cinema in libera terra”. Comincia domani la sesta edizione del festival cinematografico che si svolge in luoghi confiscati alle mafie. |
Domenica 26 febbraio, l’associazione Antigone, che si occupa di tutelare i diritti dei carcerati, ha pubblicato l’ultima lettera scritta dal ragazzo di 22 anni che venerdì scorso si è suicidato nel carcere di Regina Coeli, a Roma, indirizzata a suo fratello. Il ragazzo era stato collocato lo scorso settembre in un REMS, cioè in una di quelle strutture che hanno sostituito gli ospedali psichiatrici giudiziari. Ma dopo alcuni tentativi di fuga, un magistrato aveva deciso di spostarlo nel carcere di Regina Coeli. Nella lettera, sgrammaticata, il ragazzo scrive «Io qui sto impazzendo», «non ce la faccio più», dice di essere stato lasciato «dall’unica ragazza che amavo veramente», e aggiunge «sono stanco di mangiare, di fare qualunque cosa, di scappare, basta». Una settimana dopo aver scritto la lettera, il ragazzo si è impiccato legando un lenzuolo a una grata del bagno della cella. La lettera sembra essere scritta da una persona in stato confusionale, se non con problemi più gravi. Del caso si era parlato già la scorsa settimana, sia per la giovane età del ragazzo sia per i dubbi sul fatto che la struttura più adatta ad ospitare una persona con simili problemi fosse proprio un carcere e non un centro con personale specializzato. | L’ultima lettera di un ragazzo morto in carcere. È stata scritta dal 22enne che si è suicidato venerdì scorso nel carcere di Regina Coeli, indirizzata a suo fratello. |
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