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http://it.wikipedia.org/wiki/Rafael_Correa
Rafael Correa.Dopo gli studi in economia, condotti in patria, in Belgio e negli Stati Uniti, nel 2005 è stato nominato ministro delle Finanze dell'Ecuador. Con la vittoria alle elezioni presidenziali nel 2006, il 15 gennaio 2007 si è insediato come presidente della Repubblica ed è stato riconfermato nel 2009.Cattolico osservante, ex missionario seminarista, si definisce umanista e cristiano di sinistra ed è fautore di un "socialismo del XXI secolo".Cenni biograficiNato in una famiglia di estrazione medio-bassa, dopo aver conseguito nel 1987 la laurea in Economia all'Università Cattolica di Santiago de Guayaquil, è stato per un anno in missione nella provincia del Cotopaxi presso centro di assistenza sociale gestito dai salesiani. Ha appreso così la lingua quechua, parlata dalla maggior parte della popolazione nativa americana della regione delle Ande.Nel 1991 ha conseguito il Master of Arts in Economia presso l'Università Cattolica di Lovanio, in Belgio. Ha studiato quindi negli Stati Uniti presso l'università dell'Illinois all'Urbana-Champaign, dove ha ottenuto nel 1999 il Master of Science in Economia e due anni dopo il dottorato di ricerca nella stessa disciplina. Argomento della tesi di dottorato fu il fallimento delle riforme strutturali operate negli anni ottanta in America Latina: mediante un'analisi econometrica ha dimostrato che nessuna di esse ha garantito la crescita economica e che anzi la liberalizzazione del mercato del lavoro ha minato la produttività della regione.Rientrato in Ecuador, nel 2005 è stato per quattro mesi ministro dell'Economia e delle Finanze nel governo guidato da Alfredo Palacio. Durante il suo ministero, ha sostenuto la riduzione della povertà e la sovranità economica del Paese. Giudicando con scetticismo l'accordo di libero commercio sottoscritto dall'Ecuador con gli Stati Uniti, contro il parere del Fondo Monetario Internazionale ha lavorato per accrescere la cooperazione con gli altri Paesi latino-americani. Dopo che la Banca Mondiale ebbe rifiutato un prestito per i cambiamenti al fondo di stabilizzazione dei redditi petroliferi, Correa si dimise. Nel frattempo aveva proposto l'emissione, ad un tasso di interesse ridotto, di titoli di stato governativi la metà dei quali sarebbe stata acquistata dal Venezuela. Correa motivò le proprie dimissioni lamentando il mancato sostegno dell'operazione da parte presidente Palacio, che pure aveva autorizzato la vendita. Al momento delle dimissioni, secondo alcuni sondaggi, era il membro del governo con la maggiore credibilità nel paese, riscuotendo la fiducia del 57% degli ecuadoriani.La campagna presidenziale del 2006All'inizio della campagna presidenziale del 2006, Correa ha fondato l'"Alianza PAIS — Patria Altiva y Soberana" (Alleanza della Patria Orgogliosa e Sovrana), un movimento politico che propugnava la sovranità politica dell'Ecuador, l'integrazione regionale e gli aiuti economici per i meno abbienti.Durante la campagna elettorale, Correa ha proposto un'assemblea costituente per riscrivere la Costituzione ecuadoriana Correa sostenne di voler chiedere un referendum per iniziare a scrivere la nuova Costituzione e pertanto l'Alianza PAIS non presentò propri candidati al congresso ma appoggiò quelli del Partito Socialista Equadoriano.In campo economico, sosteneva la necessità di accrescere i commerci ed aprire i mercati con gli altri stati, in particolare attraverso l'integrazione delle economie latino-americane. Ha criticato invece l'accordo di libero commercio negoziato con gli Stati Uniti.Ha chiesto inoltre una riforma del settore petrolifero che accrescesse la percentuale dei ricavi da destinarsi a programmi sociali per i poveri, secondo la legge promossa dall'ex ministro dell'Economia e delle Finanze Diego Borja, accusando le compagnie petrolifere straniere di non ottemperare alle norme ambientali e sugli investimenti e di trattenere l'80% del loro fatturato.In ambito finanziario, ha criticato le politiche neoliberiste dei precedenti presidenti equadoriani. In particolare, a Jamil Mahuad, che aveva guidato il Paese dal 1998 al 2000, ha contestato la decisione di adottare il dollaro come moneta ufficiale del Paese, anche se in seguito ha ammesso che non sarebbe stato possibile abbandonare la strada della dollarizzazione. Tra le riforme proposte vi è stata l'introduzione di un limite ai depositi offshore delle banche locali pari al 10% del loro patrimonio. Ha proposto inoltre misure per ridurre l'incidenza del debito dell'Ecuador verso l'estero e destinare ai programmi sociali i risparmi sugli interessi passivi.In politica estera, ha sostenuto l'opportunità che l'Ecuador si mantenesse lontano dai conflitti interni in Colombia. Ha comunque condannato i rapimenti, le violazioni dei diritti umani e i bombardamenti delle FARC, dichiarando che avrebbe catturato i suoi membri qualora fossero entrati in EquadorAd agosto 2006, pur definendo il presidente venezuelano Hugo Chávez un amico personale, ha dichiarato alla stampa di non sentirsi parte del movimento bolivariano del Venezuela. Peraltro, quando Chavez ha paragonato a Satana il presidente statunitense Bush, Correa ha definito il paragone "iniquo per il diavolo". A giugno 2009 ha condotto l'Ecuador a far parte, con il Venezuela, Cuba e altri stati, dell'Alleanza Bolivariana per le Americhe (ALBA).Nel primo turno delle elezioni generali, il 15 ottobre 2006, Correa ha ottenuto il 22,84%, risultando il secondo candidato più votato dopo Álvaro Noboa (26.83%). Benché la conoscenza dell'idioma nativo della popolazione indigena aveva accresciuto in campagna elettorale l'abilità di Correa a comunicare con loro, egli non è stato il più votato nelle aree a maggioranza indigena. Tuttavia, nel ballottaggio del 26 novembre Correa si è affermato con il 56,67% dei voti.Il primo mandato presidenzialeRafael Correa è stato ufficialmente dichiarato presidente dell'Ecuador il 4 dicembre 2006 e il successivo 15 gennaio si è insediato come 56° Presidente della Repubblica.Ha promesso di combattere la generale corruzione della classe politica ecuadoriana.Politica economicaSin dal discorso inaugurale della sua presidenza, Rafael Correa ha eccepito la legittimità del debito pubblico ecuadoriano, in quanto contratto da regimi militari, e denunciato il cosiddetto "Washington Consensus", ossia il pacchetto di prescrizioni del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Mondiale e dell'amministrazione federale degli Stati Uniti per la gestione delle crisi economico-finanziarie dei Paesi in via di sviluppo.A febbraio 2007 Rafael Correa e il nuovo ministro dell'Economia Ricardo Patiño hanno dichiarato che il governo non avrebbe sottoscritto alcun accordo che permetta al Fondo Monetario Internazionale di controllare il proprio piano economico, ma che l'Ecuador, in quanto membro del FMI, avrebbe portato avanti il report annuale noto come "Articolo IV". Pochi mesi dopo, tuttavia, seguendo l'esempio del presidente argentino Kirchner, ha chiesto la rinegoziazione del debito pubblico dell'Ecuador, che ammontava a 10,2 miliardi di dollari, pari al 25% del PIL, e minacciato di dichiarare bancarotta e di sospendere i controlli di Banca Mondiale e Fondo Monetario Internazionale sui conti pubblici del Paese.Alcuni osservatori internazionali hanno supposto che le dichiarazioni sul rischio di bancarotta facessero parte di una strategia per manipolare il mercato, deprimendo le quotazioni di alcuni strumenti finanziari legati ai titoli di stato ecuadoriani. Ciò avrebbe infatti permesso al governo di acquistarli ad un prezzo favorevole grazie al sostegno delle banche venezuelane.. Correa ha respinto questa ricostruzione sostenendo che essa fosse una cospirazione messa in atto da banchieri potenti. La strategia tuttavia non è riuscita in quanto le istituzioni finanziarie venezuelane hanno operato in modo da trarre profitto dall'oscillazione dei prezzi. Dopo la diffusione di un filmato nel quale compariva il ministro delle Finanze Patiño che sembrava avvalorare la teoria della manipolazione, il 26 luglio 2007 Rafael Correa lo ha rimosso e destinato ad altro incarico. Successivamente Patiño è stato nominato ministro degli Esteri.Con il manifestarsi della crisi economica globale del 2008, dopo il susseguirsi di alcune indiscrezioni il 12 dicembre 2008 Correa ha dichiarato ufficialmente la bancarotta dell'Ecuador, descrivendo come immorale il debito contratto "a causa della corruzione" dai regimi militari precedenti e dichiarandosi "pronto ad accettare le conseguenze".Ha quindi proposto un piano per il riconoscimento dei diritti dei creditori in misura pari al 30% del valore dei loro crediti. L'11 giugno 2009 è stato annunciato che il governo ecuadoriano ha riacquistato il 91% dei propri titoli di stato ad un prezzo compreso tra il 30 e il 35%.Politica esteraOltre che per le scelte di politica economica, numerose sono state le occasioni in cui la politica condotta dal governo Correa ha registrato momenti di tensione nei confronti degli Stati Uniti. Più volte Correa ha annunciato la volontà di non rinnovare la concessione della base aerea "Eloy Alfaro" a Manta. Inoltre, a febbraio 2009 alcuni membri della rappresentanza diplomatica statunitense in Ecuador sono stati espulsi dall'Ecuador in seguito a controversie connesse con il diritto di veto esercitato dagli Stati Uniti sulle nomine della polizia anti-contrabbando.Parallelamente al deteriorarsi del legame con gli Stati Uniti sono state ristabilite le relazioni diplomatiche tra l'Ecuador e l'Iran: il presidente iraniano Ahmadinejad è stato tra gli ospiti stranieri invitati alla cerimonia di insediamento di Correa alla presidenza. Il presidente ecuadoriano ha visitato Teheran a dicembre 2008 stipulando diversi accordi con il governo locale. A giugno 2009 Correa ha sottoscritto una dichiarazione congiunta con i capi di stato degli altri Paesi membri dell'ALBA, a sostegno del regime di Ahmadinejad.Le relazioni diplomatiche con la Colombia sono ufficialmente interrotte dal 3 marzo 2008, quando il governo colombiano dichiarò che alcuni documenti sequestrati ai guerriglieri delle FARC dimostravano il legame tra l'organizzazione terroristica e il governo dell'Ecuador. Nella stessa occasione Correa ordinò alle truppe di concentrarsi presso i confini tra i due Paesi. La crisi militare è stata risolta nel volgere di qualche giorno con le scuse da parte colombiana; le relazioni diplomatiche, tuttavia, non sono state ripristinate.Assemblea CostituenteA febbraio 2007 il Congresso dell'Ecuador, sebbene a maggioranza avversa a Correa, indisse un referendum per la convocazione di un'assemblea costituente finalizzata a riscrivere la Costituzione del Paese, come era stato promesso in campagna elettorale dallo stesso Correa. Successivamente il presidente accrebbe, con un decreto approvato dal Tribunale Elettorale, i poteri dell'assemblea costituente, attribuendole anche il diritto di sciogliere il Parlamento. Successivamente il Tribunale Elettorale dichiarò decaduti, con l'accusa di aver voluto interferire nel processo elettorale, i 57 membri del Congresso che dopo la dichiarazione di legittimità del decreto di Correa avevano chiesto l'impeachment per il presidente del Tribunale. Ciò acuì lo scontro tra il presidente e la maggioranza parlamentare, e determinò proteste della popolazione per lo più schierata con Correa.Il referendum, tenutosi il 15 aprile, fu approvato a larga maggioranza, con l'81,72% di voti favorevoli. Pochi giorni dopo, la Corte Costituzionale dell'Ecuador decise di riammettere 51 dei 57 parlamentari che erano stati dichiarati decaduti dal Tribunale elettorale. Prima che essi fossero reintegrati, il Parlamento dichiarò decaduti i nove membri della Corte Costituzionale.Il 30 settembre si tennero le elezioni per l'assemblea costituente prevista dal referendum e il 61% dei seggi andò ai partiti che appoggiavano Correa. La Costituzione del Paese è stata quindi riscritta in modo da accrescere il controllo pubblico sull'economia del Paese.Rapporti con la stampaPiù volte Correa ha espresso critiche alla stampa ecuadoriana definendola "mediocre, incompetente, inaccurata, bugiarda, parte della struttura di corruzione del Paese e complice del disastro nazionale". Ha inoltre denunciato che le principali televisioni sono controllate dalle lobbies economico-finanziarie corresponsabili della crisi economica del 1999: i canali "Gamavision" e "TC Television", che erano di proprietà di una banca coinvolta in quella crisi, e il giornale "El Telegrafo" sono stati nazionalizzati.A maggio 2007 ha citato in giudizio per vilipendio del presidente il condirettore del quotidiano "La Hora" per un editoriale che giudicava "vergognoso" il comportamento di Correa, intenzionato a guidare il Paese "con tumulti, pietre e bastoni". Al comunicato dell'Ordine dei giornalisti ecuadoriani, che ha definito l'iniziativa un tentativo di intimidire la stampa del Paese, il presidente ha risposto stigmatizzando il "vergognoso spirito corporativo" dei giornalisti. Due anni dopo Correa ha fatto allontanare da una conferenza stampa un giornalista del quotidiano "El Universo", che aveva iniziato a chiedergli della sua vita privata.Rapporti con la Chiesa cattolicaIn occasione del referendum costituzionale del settembre 2008, la Conferenza episcopale ecuadoriana ha firmato un documento in cui prendeva apertamente posizione e invitava gli elettori a votare contro la proposta dell'Assemblea costituente ecuadoriana. L'intervento dei vescovi ha ridato slancio alla campagna politica del fronte del "no". A giudizio dei vescovi, la nuova Costituzione non avrebbe tutelato il diritto alla vita del concepito, lasciando intravedere il diritto per le donne all'interruzione di gravidanza, il riconoscimento pubblico di relazioni omosessuali e la fine del finanziamento pubblico delle scuole cattoliche. La nuova Costituzione ecuadoriana, all'articolo 66.3.a, tutela infatti "l'integrità fisica, psichica, morale e sessuale" di ogni persona, senza specificare, come avrebbe voluto la Chiesa, un primato del concepito sulla madre. L'articolo 66.9 garantisce il diritto di decidere slla propria sessualità e orientamento sessuale. L'articolo 66.10 garantisce il diritto di decidere quanti figli generare e quando. Secondo i vescovi gli articoli sarebbero vaghi e generici e permetterebbero l'introduzione del diritto all'interruzione di gravidanza e del matrimonio omosessuale. L'ex presidente della Conferenza episcopale ecuadoriana, Néstor Herrera, ha dichiarato che la gerarchia cattolica avrebbe fatto la guerra a Correa nell'ambito della campagna referendaria: "«Se il presidente Rafael Correa sta cercando battaglia, sfortunatamente dovremo fargli la guerra»".L'Assemblea costituente ha reagito negando che la nuova costituzione sia abortista, antifamilista o contro la libertà religiosa e ha rilasciato una dichiarazione alla stampa in cui si invitano i cattolici a votare per il sì, sottolineando che:Nonostante la Conferenza episcopale ecuadoriana abbia dichiarato che l'opposizione alla nuova Costituzione sia stata approvata all'unanimità, secondo la ricostruzione del Carter center tra i vescovi non vi sarebbe stato consenso. Vi sono stati sacerdoti ed associazioni religiose che hanno espresso pubblicamente il proprio appoggio al referendum, motivando la propria disobbedienza alle gerarchie cattoliche con la necessità di essere coerenti con la propria fede.Il governo di Rafael Correa ha reagito fermamente alle critiche avanzate dai vescovi cattolici, invitando gli elettori a non farsi catechizzare dai preti, accusati senza mezzi termini di mentire e di indebite ingerenze nella politica nazionale. Il presidente del Tribunale supremo elettorale, Jorge Acosta, ha invitato pubblicamente la Conferenza episcopale ecuadoriana a registrarsi come soggetto politico per continuare la sua «campagna di catechesi costituzionale», accusandola al contempo di non aver rispettato le norme giuridiche e di non aver nominato un tesoriere per il finanziamento della campagna stessa. Il presidente della Conferenza episcopale ecuadoriana, Antonio Arregui Yarza, è stato oggetto di indagini da parte della magistratura per violazione dell'accordo internazionale "Modus Vivendi" ratificato il 14 febbraio 1937 tra Ecuador e Santa Sede che prevede che il clero cattolico "«si mantenga fuori dei Partiti e sia estraneo alle loro competizioni politiche»". L'episcopato cattolico ha invocato il diritto di esprimere la propria opinione richiamandosi alla Dichiarazione universale dei diritti umani e ha protestato per gli epiteti offensivi rivolti a vescovi e sacerdoti nella campagna del governo, costata, a detta del Segretario generale della Conferenza episcopale ecuadoriana, Nicolás Dousdebés, milioni di dollari. Inoltre, ha negato di aver violato il "Modus Vivendi".Gli elettori ecuadoriani hanno poi approvato il referendum con un'ampia maggioranza di circa il 64% contro circa il 29%. Le operazioni di voto si sono svolte senza incidenti di rilievo, monitorate da osservatori internazionali.Durante la successiva visita ad limina a papa Benedetto XVI nell'ottobre del 2008, i vescovi ecuadoriani hanno espresso disappunto per i rapporti con il governo ecuadoriano, giudicato anticlericale.Nonostante Correa sia stato oggetto di critiche circa i suoi presunti tentativi di limitare la libertà religiosa in Ecuador, secondo il "Rapporto sulla libertà religiosa" dedicato al paese latinoamericano dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, documento prodotto il 19 settembre 2008, "«La Costituzione garantisce la libertà religiosa, e altre leggi e politiche contribuiscono ad una pratica religiosa generalmente libera. La legge a tutti i livelli protegge questo diritto in pieno contro abusi, perpetrati dal governo o da attori privati. Il governo, nella pratica, ha generalmente rispettato la libertà religiosa. Non vi è stato alcun cambiamento nello status sul rispetto della libertà di religione da parte del governo durante il periodo coperto da questo rapporto. Non vi sono state denunce di abusi o discriminazioni basati su affiliazione, credo o pratica religiosa»". Secondo l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, "«la costituzione garantisce il diritto di religione, e le autorità rispettano tale diritto nella pratica, sebbene le tensioni tra il governo e la Chiesa cattolica siano aumentate durante il percorso verso il referendum costituzionale»".Il rapporto 2009 di Amnesty International sulla situazione dell'Ecuador dopo il referendum costituzionale, non riporta incidenti sulla libertà di espressione che riguardino governo e Chiesa cattolica.Dopo il voto, il leader del "no", Jaime Nebot, primo cittadino di Guayaquil, esponente di primo piano del partito di opposizione, ha riconosciuto subito la vittoria del presidente Correa il quale ha dichiarato di voler dialogare con gli sconfitti per mantenere l'unità nazionale. Il presidente della Conferenza episcopale ecuadoriana e arcivescovo di Guayaquil, Antonio Arregui Yarza, ha accettato la mano tesa del governo, dichiarando a Radio Quito: "«Per la Chiesa il dialogo è un metodo istituzionale, normale e abituale, e siamo aperti verso l'esecutivo come lo siamo sempre stati, anche nei momenti di maggior tensione. Vogliamo lasciar da parte le divergenze e arrivare all'unità nazionale»".Il secondo mandato presidenzialeAd aprile 2009 Rafael Correa è stato riconfermato per un secondo mandato, ottenendo al primo turno il 52% dei voti contro il 28% del suo principale avversario Lucio Gutiérrez. Il suo partito ha ottenuto la maggioranza relativa nell'Assemblea Nazionale.Il 14 agosto 2009 viene diffusa la notizia che Correa è stato contaminato dalla febbre suina.NoteAltri progettiCollegamenti esterniPresidenti dell'Ecuador|Correa, RafaelRafael Correa
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http://guide.supereva.it/teatro_contemporaneo/interventi/2009/05/la-piu-piccola-distanza-pathosformel-al-valle-tra-astrattismo-e-sensibilita-umana
Mentre una generazione di nuovi artisti italiani cerca di resuscitare il verbo (e in molti ci riescono), i Pathosformel, con La più piccola distanza, in scena ieri al Teatro Valle (nella rassegna I teatri del Tempo Presente), abbandonano anche il corpo dell’attore, la rarefazione e il minimalismo vanno ben oltre anche al precedente lavoro, La timidezza delle ossa, dove c’era ancora la presenza fenomenica del performer, nonostante fosse solo lo scheletro a premere sul telo vi era comunque una testimonianza del gesto umano. Quest’ultimo studio bandisce l’essere umano dallo spazio scenico e lo sostituisce con dei quadrati che scorrono su una griglia di corde poste parallelamente allo spettatore.Naturalmente l’artefice non sparisce, anzi rimane nascosto come l’antico manovratore di marionette, i due Pathosformel, sono dietro la scena a tirare con fatica le corde che permettono di far scorrere i quadrati. Sono otto spazi verticali paralleli, come dei binari. I quadrati rossi (figure pure) sono come decine di persone che, ogni giorno in una grande città, camminano, corrono, si fermano, rallentano e poi ripartono, ma possono sviluppare i propri movimenti solo orizzontalmente sui binari. Ogni quadrato può percorrere solo la sua strada, almeno così crediamo all’inizio, ma come succede proprio all’uomo nel caos cittadino, ogni tanto capita, di poter incrociare la strada e gli occhi di qualcun altro dando vita a un incontro (anche sentimentale, anche solo per un attimo), oppure a uno scontro. Sospinti dalla musica suonata dal vivo che rispetto ai rumori elettronici di La timidezza delle ossa, ha una componente melodica, anche perché deve in qualche modo riempire il vuoto della scena, questi quadrati si umanizzano e trasmettono alcune emozioni pure, lo spettatore può con la propria immaginazione proseguire o meno in questa azione di significanza.
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http://www.motorsportblog.it/post/1346/rally-di-monza-valentino-batte-dindo
Una lotta a due quella del Rally di Monza che contrappone due campioni equidistanti dalla disciplina rallistica. Considerare il Monza Rally Show un vero rally non è appropriato, ma Valentino Rossi ha già dimostrato che nei veri rally è in grado di dire la sua, mentre dall’altro lato Dindo Capello si propone come il campione da battere in questa particolare manifestazione.All’avvio gli occhi puntano sui due, o più esattamente sul dottor Rossi, che oramai è visto come il campione per tutte le discipline, pronto a dominare tutte le specialità e dal quale ci si aspetta la prestazione dell’anno, dopo i test in Formula 1, il primo rally mondiale portato a termine ed una lotta nel motomondiale che gli ha portato via il sogno di poter essere ricordato come l’unico campione della MotoGP.Così a tutti i fans Valentino ha regalato una vittoria condotta dalla prima speciale ed amministrata nella seconda giornata con un Capello ancora intenzionato a ridurre il ritardo sul pilota di Tavullia. Nulla da fare per il vincitore della 24 Ore di Le Mans che mantiene la seconda piazza davanti a Virag e chiude con 24.3″ da Valentino.Tra le dichiarazioni rilasciate nel dopo gara, si delineano quelli che saranno i suoi desideri in questo impegno con i rally. Quindi un rally sulla neve è quello che manca nel suo bagaglio, poi ancora verso il Rally del Galles nel 2007, ed infine un possibile futuro a tempo pieno nei rally solamente dopo aver dato tutto al mondo della Moto GP.Converrai con me però che, se disponi del controllo elettronico dei differenziali, come spiegava bene Cantamessa durante la telecronaca di Telenova (la famosa differenza tra una WRC 2001 e mi pare già la stessa ma del 2003…perdonami l’ignoranza sui regolamenti, ma è oramai un po’ di anni che non pratico più, e quindi seguo meno…per evitarmi dell’inutile dolore ;DDD ), puoi avere la macchina con un “settaggio” più indirizzato verso la seconda soluzione che tanto la “tecnologia”, penserà poi lei a sistemare le “difficoltà fisico/meccaniche” venutesi a creare.Non voglio nulla togliere a Rossi che, ripeto, mi è molto simpatico e considero un vero talento su molti fronti…ma in una gara come il Monza, dove sede stradale e asfalto sono comunque quelli di una pista, avere una vettura configurata in tal senso, diventa un bel vantaggio. Non ricordo nessuna WRC infatti, con un assetto così rigido e basso (stesso discorso per quella di Capello)…nemmeno in una prova “tutta asfalto” come il Corsica (dove la conformazione delle strade, necessita comunque un minimo di “copiatura del terreno” da parte degli elementi eastici).
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http://it.wikipedia.org/wiki/The_Sleepover_Club
The Sleepover Club."The Sleepover Club" è una serie televisiva per ragazzi basata sull'omonima serie di libri per ragazzi della scrittrice Rose Impey. Sebbene la versione letteraria sia ambientata in Inghilterra, le vicende della serie televisiva si svolgono in località immaginarie in Australia chiamate "Crescent Bay" (per l'ambientazione della prima stagione) e "Seaview" (per l'ambientazione della seconda stagione).Le protagoniste della serie sono cinque ragazze che fanno parte di una società segreta chiamata appunto "Sleepover Club". Loro rivali sono:"The Sleepover Club" è stata trasmessa su Disney Channel e in seguito su Italia 1.EpisodiLa serie conta due stagioni. Entrambe contengono 26 episodi per un totale di 52 episodi.La serie (entrambe le stagioni) è stata trasmessa interamente in Italia su Disney Channel; Italia1 ha trasmesso tutta la serie dal novembre 2006, ma resta inedito l'ultimo episodio della prima stagione che fu saltato durante la prima-tv e anche durante le repliche dell'anno successivo.Personaggi della prima stagioneLe socie del ClubFrankie (Caitlin Stasey) è il capo dello "Sleepover Club": lei è la comandina del Club ed è molto severa sulle regole della sua società: è stata, infatti, l'ultima ad accettare un nuovo membro nel club (Rosie) ed è segretamente innamorata di Matthew. Il suo sogno nel cassetto è diventare un'attrice famosa ed entrare nel mondo di HollywoodFliys (Ashleigh Chisholm) dolce e allegra è ossessionata dalla moda. Presenta in molte puntate l'amore per Ryan Scott, il playboy della scuola, non corrisposto che la porterà a litigare anche con le sue amiche. Il suo sogno nel cassetto: diventare modella.Kenny (Hannah Wang) migliore amica di Frankie, è il membro sportivo del Club, tifa per il Manchester United F.C. (anche se, come rivelerà lei stessa nella puntata "Ciak, si gira!", fino all'età di 8 anni la sua squadra del cuore era l'Arsenal) e partecipa a quasi tutte le discipline sportive della scuola. Il suo sogno nel cassetto: partecipare alle Olimpiadi.Lyndz (Basia A'Hern) è amante dei cavalli ed è anche la sorella gemella di Michael, uno degli M+M; lei e la sua famiglia si trasferiscono dall'Inghilterra all'Australia sei anni prima delle vicende del telefilm. Il suo sogno nel cassetto: aprire una scuola di equitazione.Rosie (Eliza Taylor-Cotter) è l'ultima entrata nel Club: è molto sensibile e ribelle anche perché ha perso la madre da bambina. Ama leggere romanzi. Il suo sogno nel cassetto: diventare una grande giornalista o una scrittrice di fama...Banda degli M + MIl gruppo degli M+M è formato da:Altri PersonaggiPersonaggi della seconda stagioneLe socie del ClubCharlotte "Charlie" Anderson (Morgan Griffin) è la cugina di Francesca "Frankie" Thomas e, proprio su consiglio di quest'ultima, lei e le sue amiche, che vivono a Seaview in Australia, hanno fondato un club, per appunto lo "Sleepover Club".Sicuramente è la "socia" a cui interessa di più il club, talvolta è addirittura ossessionata da questa attività. Il sogno di Charlie è quello di diventare una giornalista famosa, anche se per ora scrive solo per il giornale della sua scuola; è innamorata di Jason. Oltre a Jason, avrà una cotta per un ragazzo, fotomodello e campione di Surf, che però sembrerà prestare molta più attenzione a Jess che a lei.Brooke (Katie Nazer-Hennings) ama la fotografia, i collage e gli animali (fa la dogsitter). È sorellastra di Simon, e ha una matrigna di nome Lisa che fa la veterinaria ed è brava con i bambini, mentre suo padre è un pilota. Il suo sogno nel cassetto è di essere una viaggiatrice fotografa incontrare un principe (ne farà addirittura un'ossessione in un episodio della serie), di cui essere incondizionatamente innamorata, anche se questo fosse Declan. All'inizio si vergogna della sua famiglia. Avrà presto un fratellino o una sorellina, visto che la sua matrigna è incinta.Maddy (Emanuelle Bains) è la sportiva del gruppo (un po' come Kenny nella prima stagione) e adora più di ogni altra cosa il surf, il basket, il nuoto e le sue amiche. Ha una cugina campionessa di basket, come si noterà nell'episodio "Finale a sorpresa"." Sogna di diventare una nuotatrice, surfista o giocatrice di basket. In un episodio, per guadagnare dei soldi, si farà passare per un maschio, Buddy Guy, per dimostrare che nelle regate le ragazza sono migliori dei ragazzi, cosa che riuscirà a dimostrare. Mentre sarà Buddy, avrà l'astio di Jason(Perché accerchiato da ragazze) e l'amore di Crystal(Perché lo ritiene un pezzo da 90)Jess (Monique Williams) è la più sensibile del club; ama guardare "La spiaggia dei cuori" ed è brava a giocare in molti giochi di società. Ha a cuore le sorti del pianeta e la natura. A scuola è bravissima in arte ma soprattutto adora disegnare e dipingere. Ha un fratello maggiore, che come amico ha un fotomodello campione di Surf, che catturerà molto l'attenzione di Charlie, ma lui è più interessata a Jessi.Tayla (Rachel Watson) è ossessionata dalla moda e ama scoprire il suo oroscopo attraverso il servizio sul cellulare (al quale lei è abbonata) chiamando "Zodiac Zoe". Il suo sogno nel cassetto è quello di diventare stilista. È il parallelo di Flyss della prima serie, e come lei è molto vanitosa.È anche un po' piena di sè, mettendo spesso e volentieri se stessa davanti a cose importanti.In fondo, però, ama le sue amiche e farebbe di tutto per loro, pure mettere da parte la sua vanità.Tayla tra le socie è quella più ingenua, verrà incantata sia da Crystal che da Jason, che starà per portare in un parco di divertimento.Spesso è molto insicura di se. Tayla è la più grande delle socie ed è innamorata di un pigiama rosa Francese, che Charlie insieme alle altre le regaleranno per il compleanno, a sorpresa.Gli ZucconiIl gruppo degli Zucconi è formato da:Altri personaggi della seconda stagioneSerie televisive commedia|Sleepover Club, TheThe Sleepover Club
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http://it.wikipedia.org/wiki/Manuele_Moscopulo
Manuele Moscopulo."Moschopulus" significa "piccolo vitello," ed è probabilmente un soprannome.BiografiaManuele Moscopulo era allievo di Massimo Planude e forse gli successe nell'importante carica di preside di una scuola di Costantinopoli, dove insegnò. Una sua intromissione misteriosa e non ben documentata nelle vicende politiche della nazione portò al suo imprigionamento per un breve periodo. La sua opera principale fu l' "Erotemata grammaticalia" (greco: Ἐρωτήματα Γραμματικά), in forma di domande e risposte, basata su un anonimo epitome di grammatica, e integrata da un vocabolario ("o-v\\oyfi") di nomi attici.Fu anche l'autore di "scholia" sui primi due libri dell' "Iliade", su Esiodo, Teocrito, Pindaro e altri autori classici e medioevali; scrisse inoltre indovinelli, lettere, e un trattato sui quadrati magici. Scrisse inoltre alcuni trattati di grammatica e un pamphlet teologico anti-latino. Una selezione delle sue opere venne pubblicata con il titolo di "Manuelis Moschopuli opuscula grammatica" da FN Titze (Leipzig, 1822); si veda anche Karl Krumbacher, "Geschichte der byzantinischen Litteratur" (1897) and M. Treu, "Maximi monachi Planudis epistulae" (1890), p. 208.Bibliografia
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http://it.wikinews.org/wiki/Olimpici_Invernali_2006_Hockey_su_ghiaccio_femminile_Italia_Russia
Olimpici Invernali 2006 Hockey su ghiaccio femminile Italia Russia.Terza sconfitta per la nazionale italiana di hockey femminile.Terza partite e terza sconfitta per la nazionale femminile di hockey alle Olimpiadi, ma è arrivata la prima rete, che toglie lo zero dalla casella dei gol fatti.La Russia ha vinto 5-1, un passivo meno pesante rispetto alle prime due partite dell'Italia, ma che la lascia all'ultimo posto del proprio gruppo.La rete è stata segnata dall'altoatesina Sabina Florian, soprannominata "CinCin", all'8'02" del primo terzo. La giocatrice dell'Eagles di Bolzano, ha insaccato l'assist di Maria Leitner.Felicissima Sabina: «Segnare un gol, almeno un gol, era il mio obiettivo a Torino 2006».Tabellino.Reti: Florian (I) 8'02" p.t., Gladysheva (R) 11'17", Trefilova (R) 25'51", Gavrilova (R) 44'31", Gavrilova (R) 46'53", Trefilova (R) 53'04"Italia: 1 Luana FRASNELLI, 26 Debora MONTANARI, 7 Lindade ROCCO, 8 Celeste BISSARDELLA, 11 Sabina FLORIAN, 14 Rebecca FIORESE, 29 Heidi CALDART, 9 Valentina BETTARINI, 10 Maria Michaela LEITNER, 12 Evelyn BAZZANELLA, 16 Katharina SPARER, 24 Waltraud KASER, 13 Manuela FRIZ, 17 Diana da RUGNA, 19 Nadia de NARDIN, 23 Sabrina VIEL, 27 Silvia TOFFANO, 2 Michela ANGELONI, 18 Silvia CARIGNANO, 25 Anna de la FOREST. Allenatore: Markus SPARER.Russia: 20 Irina GASHENNIKOVA, 33 Nadezhda ALEKSANDROVA, 2 Maria BARYKINA, 21 Svetlana TREFILOVA, 23 Tatiana BURINA, 28 Oxana TRETIYAKOVA, 29 Zhanna SHCHELCHKOVA, 4 Alena KHOMICH, 10 Larisa MISHINA, 16 Alexandra KAPUSTINA, 17 Ekaterina SMOLENTSEVA, 25 Ekaterina PASHKEVICH, 11 Tatiana SOTNIKOVA, 12 Yulia GLADYSHEVA, 15 Olga PERMYAKOVA, 24 Iya GAVRILOVA, 27 Elena BYALKOVSKAYA, 5 Galina SKIBA, 7 Ekaterina SMOLINA. Allenatore: Alexey KALINTSEV.Classifica finale Gruppo A.1° Canada 6; 2° Svezia 4; 3° Russia 2; 4° Italia 0.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Piersilvestro_Leopardi
Piersilvestro Leopardi.BiografiaPiersilvestro Leopardi nacque ad Amatrice, località attualmente nella regione Lazio, ma appartenente all'epoca al Regno di Napoli. Studiò giurisprudenza all'Università dell'Aquila; mentre era ancora studente, si unì alle bande di carbonari contro le truppe francesi di Gioacchino Murat (1814). Dopo la Restaurazione, entrò nell'amministrazione statale del Regno delle Due Sicilie e nel 1817, a soli 20 anni di età, fu capo divisione nell'intendenza generale dell'Aquila, probabilmente per l'appoggio dei Carbonari. Partecipò pertanto attivamente ai moti costituzionali del 1820-1821 militando nella Guardia nazionale dell'Aquila e servendo nello Stato Maggiore di Guglielmo Pepe; alcuni anni dopo Piersilvestro Leopardi avrebbe attribuito la sconfitta dell'esercito delle Due Sicilie ad Antrodoco (7 marzo 1821) agli errori del generale Pepe.Costretto ad abbandonare la carriera amministrativa, nel decennio 1821-30 Leopardi esercitò l'avvocatura e continuò i rapporti con la Carboneria. Nel 1831 fu coinvolto, con il fratello Domenico, in una congiura che gli costò alcuni mesi di carcere; dopo una assoluzione, avvenuta il 18 ottobre 1832, nel 1833 prese contratti con Giuseppe Mazzini e con una congrega aquilana della "Giovine Italia"; arrestato ancora una volta all'Aquila alla vigilia dell'insurrezione programmata per il 10 agosto 1833, su delibera del Consiglio di Stato Piersilvestro Leopardi fu condannato all'esilio perpetuo e dovette esulare in Francia.In Francia ebbe contatti con Nicolò Tommaseo, col quale condivise per qualche tempo l'alloggio, e si avvicinò ai neoguelfi. Tradusse opere italiane in lingua francese, come per es. la "Storia universale" del Cantù. Tornato a Napoli agli inizi del 1848, fu nominato ministro delle Due Sicilie presso Carlo Alberto; arrestato il 24 aprile 1849 con l'accusa di avere attentato all'integrità del Regno delle Due Sicilie per non essersi opposto all'ipotesi del distacco della Sicilia; fu condannato a 15 anni di carcere, tramutati in esilio perpetuo. Si recò in Piemonte: nel 1853 ottenne la cittadinanza sarda e nel 1856 aderì alla cavouriana Società nazionale italiana. Dopo l'Unità, fu deputato della Destra storica nel 1861. Nel 1865 fu nominato senatore del Regno.Ha lasciato una interessante e documentata autobiografia "Narrazioni storiche" (1856).OpereNoteBibliografiaSenatori dell'VIII Legislatura del Regno d'Italia
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http://it.wikipedia.org/wiki/Carpaccio_%28gastronomia%29
Carpaccio (gastronomia).Il carpaccio, piatto a base di carne cruda, fu inventato a Venezia in onore del pittore Vittore Carpaccio nel periodo di una mostra a lui dedicata svoltasi nel 1963.Si deve la sua invenzione a Giuseppe Cipriani, fondatore dell'Harry's Bar, che lo creò appositamente per l'amica, contessa Amalia Nani Mocenigo, quando seppe che i medici le avevano vietato la carne cotta.Questi, ispiratosi a Vittore Carpaccio – il pittore veneziano ricordato anche per le tonalità dei suoi rossi e bianchi - inventò il piatto che tutti conoscono appunto come "carpaccio".Le preparazioni del carpaccio sono varie, ma abitualmente viene preparato condendo le fettine di carne o pesce con olio e scaglie di formaggio grana.Il carpaccio, così come inventato a Venezia, consiste in fettine sottilissime di manzo disposte su un piatto e decorate alla Kandinsky con una salsa che viene chiamata universale. La carne usata per il carpaccio è il controfiletto di manzo, un taglio molto saporito, più del filetto. Trattandosi di un piatto da servire crudo, la carne deve essere freschissima e mai decongelata. Nelle svariate ricette, troviamo anche il carpaccio fatto con carne macinata.NoteAltri progettiCucina venetaSecondi piattiCarpaccio
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http://it.wikipedia.org/wiki/Impossibilismo
Impossibilismo.L'Impossibilismo è una interpretazione del Marxismo, che enfatizza il valore limitato delle riforme nel sovvertire il capitalismo e che insiste sull’azione politica rivoluzionaria come il solo metodo affidabile per portare al socialismo.Il concetto –però non il termine specifico – fu introdotto e pesantemente influenzato da il pensatore marxista americano Daniel De Leon, sulla base della teoria che De Leon generò prima che il suo interesse per il sindacalismo incominciò (vedi De Leonismo). Si focalizzava specialmente su la questione se i socialisti dovessero prendere parte nel governo sotto il capitalismo. Al Parigi Congresso della Seconda Internazionale, nel 1900, quelli che erano a favore per l’entrata nel governo, con tutti i compromessi che implicava, venivano chiamati Possibilisti, mentre quelli che si opponevano alla partecipazione erano conosciuti come Impossibilisti.L'impossibilismo fu particolarmente popolare nella Colombia Britannica negli inizi del XX secolo, attraverso l’influenza di E.T. Kingsley. Va notato che diversi membri del Socialist Party of Canada di Kingsley furono eletti dalla legislatura della Colombia Britannica tra il 1901 e il 1910. È anche basato sulla teoria e pratica del più vecchio British partito marxista, il Partito Socialista della Gran Bretagna, che fu fondato nel 1904.Voci correlateCollegamenti esterniFilosofia politicaMarxismo
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http://it.wikipedia.org/wiki/Aleksandra_Konstantinovna_Kostenjuk
Aleksandra Konstantinovna Kostenjuk.BiografiaNasce a Perm ma già a un anno e mezzo si trasferisce coi genitori a Mosca. A cinque anni il padre, un maggiore dell'esercito, le insegna a giocare a scacchi. In breve la ragazzina mostra il suo talento che le fa vincere a soli sette anni il titolo di Campionessa femminile under 10.Nel dicembre del 2001, stava per diventare a soli 17 anni la più giovane campionessa femminile degli scacchi; in finale è uscita, però, sconfitta di misura dalla 25enne cinese Zhu Chen.Nel 2004 è diventata campionessa europea a Dresda (Germania). Nello stesso anno ha conseguito il titolo di Grande Maestro, diventando la decima giocatrice della storia ad aver raggiunto questo titolo.Il 17 settembre 2008 è diventata campionessa del mondo, dopo aver battuto in finale il talento cinese Hou Yifan 2,5-1,5.Aleksandra Kostenjuk è anche l'attuale campionessa del mondo femminile di Chess960, varietà degli scacchi nota più comunemente col nome di "Fischer Random". Ha difeso vittoriosamente il titolo (che aveva ottenuto nel 2006 a Mainz battendo nella finale Elizabeth Pähtz) a Mainz il 18 agosto 2008, superando nella finale Katerina Lahno.La Kostenjuk si è fatta notare anche per la sua avvenenza fisica che l'ha portata ad essere definita la Kurnikova degli scacchi. Oltre all'attività scacchistica ha recitato in qualche film in Russia ed ha posato per alcuni servizi fotografici.È stata la madrina nelle Olimpiadi degli scacchi di Torino 2006.Collegamenti esterniGalleria fotograficaPersonalità legate a Perm'Alexandra Kosteniuk
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http://www.queerblog.it/post/2856/brokeback-sparisce-dalla-biografia-di-heath
Ora: che il sito italiano di cinema MyMovies avesse - come dire - qualche problema con l’omosessualità era più di un’opinione, suffragata da tanti piccoli indizi. Adesso però la misura è davvero stata superata. A un giorno dalla morte di Heath Ledger e mentre tutti i giornali - cartacei e online - titolano sul protagonista di Brokeback Mountain, nella biografia dell’attore non viene MAI (davvero mai) citato il titolo del film di Ang Lee (ho provveduto a uno screen-shot per certificare anche in futuro questa scelta editoriale anonima). Anzi: per colmo di perfidia la prima citazione è per l’omofobo Mel Gibson, evidentemente molto amato da quelle parti.Non mi si dica che la mia è paranoia. Non a tutti sarà piaciuto il film, forse Ledger ha lasciato altre interpretazioni migliori (non mi risulta), ma ci sono alcuni elementi che obbligano a non prescindere da Brokebak, parlando di Heath. Il film ha vinto il Leone d’oro a Venezia e il Golden Globe; è stato candidato all’Oscar; per l’interpretazione di Ennis Del Mar Heath Ledger fu candidato al Golden Globe e all’Oscar come miglior attore protagonista. Lui e non il pur bravo co-protagonista Jake Gyllenhaal.Non solo abbiamo dato alla notizia della prematura e triste morte di Ledger un’attenzione editoriale importante, ma anche per ciò che riguarda il film in oggetto non mi pare sia stato “bistrattato”, anzi: non solo abbiamo la recensione principale di Pino Farinotti, ma ne abbiamo anche una seconda, del nostro migliore critico Marzia Gandolfi, che potete leggere qua http://www.mymovies.it/dizionario/mymovies.asp?id=33284.Tutto questo per sottolineare che non ci appartiene nè l’ignoranza nè, tantomeno, la malafede. E non c’è nessuna scelta editoriale anonima. Credo che forse, affinchè il mio pensiero sia più chiaro, potrebbe essere utile rileggere la news sulla morte di Ledger http://www.mymovies.it/cinemanews/2008/2853/, in cui si cita come primo film Borckback Mountain.MyMovies è una rivista assolutamente trasversale che accoglie le opinioni di diversi critici cinemtografici; non c’è una voluttà editoriale di fare un prodotto “di parte”, nè da una parte nè dall’altra. Quindi capita che ci siano opinioni diverse, ma, questo mi pare lapalissiano, non permette di farci accuse di omofobia. Nel finale della recensione di Marzia Gandolfi di Brockback Mountain Ennis e Jack vengono definite “creature di un regista che superando il “tabù” baziniano (”l’amore si vive e non si rappresenta”) ha messo in scena lo stato di grazia dell’amore”. Questa frase credo parli da sola.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Iginio_Straffi
Iginio Straffi.Iginio Straffi a Lucca Comics and Games 2009Amministratore delegato e fondatore della Rainbow, una importante azienda italiana di produzione di animazione. È il creatore di Winx Club, una serie televisiva famosa in tutto il mondo, di cui è ideatore, produttore e regista.BiografiaInizia la sua carriera in Italia come disegnatore in diverse riviste e case editrici (è stato tra i disegnatori di Nick Raider, edito da Bonelli). Successivamente decide di dedicarsi alla animazione, e si reca per questo motivo in Francia e in Lussemburgo dove lavora in diverse produzioni cinematografiche.Tornato in Italia, mette a frutto la sua esperienza e fonda nel 1995 la Rainbow con lo scopo di produrre opere multimediali per bambini.Oltre a Winx Club, ha diretto alcune delle serie televisive animate di maggiore successo degli ultimi anni, tra le quali Tommy & Oscar, Prezzemolo (ispirata alla mascotte del parco a tema Gardaland), Monster Allergy e Huntik - Secrets & Seekers.Collegamenti esterniFondatori di impresa|Straffi, IginioIginio Straffi
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http://it.wikipedia.org/wiki/Franti%C5%A1ek_Vesel%C3%BD
František Veselý.CarrieraClubCrebbe nello Slavia Praga, allora in seconda divisione, per poi passare al Dukla Praga nel 1962. Rimase in questa società solo due stagioni, riuscendo a vincere due titoli di "Campione di Cecoslovacchia" (1962-1963 e 1963-1964). La stagione successiva tornò allo Slavia Praga, contribuendo al ritorno nella massima divisione cecoslovacca. Rimase fedele ai colori bianco-rossi dello Slavia fino al 1980. Nella prima lega cecoslovacca giocò in totale 414 partite, con 62 reti.Trascorse gli ultimi anni della sua carriera in Austria, dove giocò in Rapid Vienna, SC Zwettl e First Vienna FC.NazionaleEsordì nella Nazionale cecoslovacca il 19 settembre 1965 in Cecoslovacchia-Romania 3-1. Partecipò al Mondiale del 1970, giocando 3 gare, ed al vittorioso Europeo del 1976, disputando la semifinale contro l'Olanda, realizzando il gol del definitivo 3-1 nei tempi supplementari, e la finale contro la Germania Ovest, vinta ai rigori 5-3.Giocò l'ultima partita con la maglia della Nazionale il 23 marzo 1977, nella vittoria 4-0 sulla Grecia.Frantisek Vesely è morto all'eta di 65 anni. Lo ha comunicato il 30 ottobre 2009 il suo ex club, lo Slavia Praga, senza spiegare le cause delle morte inaspettata dell'ex giocatore.PalmarèsClubCompetizioni nazionaliNazionaleCollegamenti esterniCalciatori campioni d'EuropaFrantišek Veselý
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http://it.wikipedia.org/wiki/Codice_austriaco_del_1811
Codice austriaco del 1811.Il Codice austriaco del 1811'" (in tedesco "'Allgemeine bürgerliche Gesetzbuch'" o "'ABGB'") è il codice civile approvato nell'Impero Austro-Ungarico da Francesco II.In Austria l'inizio della "codificazione" può essere fatta risalire al settecentesco "Codex Austriacus", consolidazione del diritto del regno che si risolse in un’operazione di raggruppamento delle fonti che non aveva certo l’ardire di chiudere il sistema, ma lasciava ancora le porte aperte al diritto comune.Diretta derivazione di questo fu il più importante "Codex Theresianus", la cui estensione e prolissità fu tale da sconsigliarne l'entrata in vigore. Il figlio di Maria Teresa d'Austria, Giuseppe II, riprese i lavori da capo e giunse nel 1787 ad emanare un primo libro del cosiddetto "Codice Giuseppino" (che entrò in vigore solo in Galizia) riguardanti alcuni principi generali di stampo illuministico, il diritto delle persone e di famiglia.Il Codice austriaco del 1811 fu, invece, realizzato da giuristi quali Martini e Von Zeiller e fu il primo a non essere "etero-integrale", che si promise cioè di non mettere soltanto ordine, ma che conteneva al suo interno una esplicita clausola di abrogazione delle fonti concorrenti fino ad allora in vigore.Più snello del codice napoleonico - codice, secondo un principio statualista-imperativista, composto da norme-comando - quello austriaco - composto invece da norme-principio - si articola in tre libri e in paragrafi, non in articoli: la partizione sistematica di Gaio viene corretta dalla distinzione kantiana (di matrice illuministica) tra i diritti della persona e i diritti sulle cose, a loro volta distinti in diritti reali e diritti obbligatori.Il terzo libro riguarda invece le disposizioni generali sulla costituzione, modificazione ed estinzione dei rapporti giuridici. Le enunciazioni introduttive contengono le disposizioni preliminari che verranno parzialmente copiate dai codici successivi. In esso ritroviamo grande attenzione per il ruolo della "ragione" come antidoto al problema delle lacune e dei nessi logici (sono i primi accenni al ruolo dell’"interpretazione"), si fa inoltre esplicito riferimento all’analogia, come strumento per esprimere e cogliere il senso naturale della legge, da alcuni considerata come l’anticamera del ritorno a tutto ciò che si è tenuto fuori dal codice. E ciò, in effetti, lo si arguisce anche dagli istituti introdotti o conservati nel codice, che non rompevano adeguatamente con la tradizione giuridica del passato: si pensi al fedecommesso, prassi risalente al feudalesimo e fortemente limitativa della libertà testamentaria, che stonava assai con il principio di equità ed uguaglianza.Per quanto atteneva il trasferimento della proprietà dei beni si distinguevano due modi di intendere il problema: non bastava il solo accordo (il consensualismo era principio tipico del Code Napoléon), ma era necessario un accordo materiale ("traditio": gli effetti traslativi si verificavano cioè con la consegna della cosa). Per il trasferimento della proprietà si rese necessaria la trascrizione- costitutiva -nelle tavole ("intavolazione"), ovvero in appositi registri, come avviene ancora oggi in Südtirol. Per quanto concerneva il diritto di famiglia e, in particolare, il matrimonio si discusse molto nella Commissione e alla fine si decise, che, se in Francia esso figurava come contratto revocabile come qualsiasi altro, esso sarebbe rimasto un sacramento e, per questa ragione, irrevocabile e indissolubile. Alle comunità religiose minoritarie venne consentito un regime speciale. Il codice fu poi esteso al Lombardo-Veneto e vi restò in vigore fino al 1859 in Lombardia e al 1866 in Veneto.Nel suo Commentario al codice civile universale austriaco, Von Zeiller cita Montesquieu ("De l'esprit des lois") tra le fonti dottrinali; il codice giuseppino del 1787, il Landrecht e il Titolo preliminare del Code Napoléon tra quelle normative; la legge sovrana e i principi generali (corrispondenti in sostanza alla filosofia del diritto) tra quelle interpretative. Come è possibile notare, si fa esplicito riferimento all'esperienza e alla scienza giuridica francese del tempo: segno che, nonostante formalmente, in materia, il modello francese e quello germanica-austriaco si ponessero in maniera antitetica (sistema "chiuso" e forte legalismo per il primo; sistema "aperto", anche al diritto naturale, per quanto concerne il secondo), sostanzialmente, vi fossero tra essi diverse e palesi convergenze (non essendo, tali modelli, pienamente applicati nella prassi).Voci correlateDiritto austriacoStoria dell'AustriaCodici civiliAllgemeines bürgerliches Gesetzbuch
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http://procida.blogolandia.it/2008/09/15/procida-risponde-allappello-per-il-jatevenne-day-del-27-settembre-2008/
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http://it.wikipedia.org/wiki/Podhrad%C3%AD_%28Karlovy_Vary%29
Podhradí (Karlovy Vary).Podhradí, (in tedesco "Neuberg" o "Neuberg bei Asch") è un comune ceco del distretto di Cheb, nella regione di Karlovy Vary.GeografiaPodhradí si trova sul lato sinistro del torrente Ašského, circa 5 miglia a nord di Aš. È situato sotto il promontorio sul quale sorgono i resti del castello di Neuberg, struttura del XIII secolo.Il paese convina ad ovest con Havlovice, Libnatov e Krizanov, a nord con Rtyne v Podkrkonosi, Popluzi, Batnovice, Zalesi, Sychrov, Upice e Male Svatonovice, ad est con Lhota za Cervenym Kostelcem e Cerveny Kostelec e a sud con Stolin, Mstetin, Konciny, Slatina nad Upou, Cervena Hora, Olesnice, Litobor.Prima della seconda guerra mondiale, era una comunità indipendente, quindi formava un comune unico. Nel 1975 è stato unito ad Aš per poi ridividersi definitivamente nel 1990.StoriaLa prima menzione scritta del paese risale al 1288.Evoluzione demograficaMonumentiImmaginiNoteCollegamenti esterniComuni del distretto di ChebPodhradí (Cheb District)
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http://it.wikipedia.org/wiki/Rickert
Rickert.è un personaggio immaginario tratto dall'anime e dal manga di Kentaro Miura, "Berserk.StoriaRickert è il più giovane membro della Squadra dei Falchi; non si sa niente della sua attività, precedentemente all'arruolamento tra le file dei Falchi. Rickert non è dotato di una grande forza fisica né di un elevato talento nel combattimento, tuttavia la sua ammirazione per Grifis lo ha spinto a seguirlo e l'aiuto in battaglia ricevuto da Pipin lo ha salvato più volte da morte certa.L'eclissiPer sua fortuna, Rickert non fu tra coloro che partirono alla volta di Windom per salvare Grifis. Suo malgrado dovette assistere al pre-banchetto fatto dagli Apostoli con il resto dell'Armata dei Falchi, che vide protagonisti Lucine, Koca e il Conte.Il Cavaliere del Teschio si trova però nelle vicinanze e si appresta a offrire soccorso al traumatizzato ragazzino, affidandolo ad una compagnia di saltimbanchi coi quali viaggia anche Pak. Il giorno dell'eclissi vera e propria Rickert si ritrova ad osservare dall'esterno ciò che accade, quindi non riesce a percepire la situazione. D'improvviso si ritrova di fronte Skull Knight con Gatsu e Caska in fin di vita; decide di seguire il cavaliere misterioso e si recano da Godor il fabbro, dove metterà a riposare i suoi amici.Una nuova vitaAl risveglio di Gatsu, Rickert non riceve spiegazioni sull'accaduto e si limita a fornire delle armi per il Guerriero Nero, prese dal ripostiglio della casa di Godor. Per un anno intero Rickert apprende il mestiere di fabbro e quando Gatsu torna per la prima volta, gli fornisce armi più sofisticate e potenti, ma allo stesso tempo più veloci e maneggevoli.In seguito alla morte del fabbro Godor, Rickert decide di prendersi cura della piccola Erika. Poco prima del ritorno di Gatsu insieme a Caska, Rickert incontra nuovamente Grifis - che nel frattempo è diventato il Falco di Luce - e come al solito non riesce a trattenere il pianto. Quando osserva il duello tra Zodd e Gatsu, Rickert è molto spaesato e non capisce bene ciò che sta succedendo. Alla fine Grifis lo invita ad unirsi alla Squadra dei Falchi, mentre Gatsu gli spiega finalmente ciò che accadde due anni addietro. Rickert si sente in dovere di seguire Gatsu, ma le parole del Guerriero Nero e di Godor sul non lasciare Erika da sola lo convincono a restare lì dov'era e a condurre una vita più tranquilla come fabbro.Rapporto coi compagniRickert in genere non è molto presente nella storia principale, tuttavia le sue azioni e i suoi sentimenti sono molto chiari. Per Grifis prova grande ammirazione e per lui ha solo parole di elogio. Quando il Falco si trovava in ospedale a causa della freccia avvelenata, Rickert scoppiò in lacrime proprio come un bambino e chiese di essere il primo a poterlo riabbracciare, una volta che questi si fosse ristabilito.Con Pipin, invece, ha un rapporto per così dire di "fratellanza"; Pipin infatti lo considera come un fratello minore da difendere e da aiutare standogli vicino.Per quel che riguarda Gatsu, Rickert l'ha sempre accettato sin dall'inizio come suo compagno d'armi. Ha sempre avuto piena fiducia in lui e quando il guerriero lasciò la Squadra dei Falchi, Rickert scoppiò nuovamente a piangere per la tristezza. L'ottimo rapporto tra i due si è mantenuto anche dopo la strage avvenuta durante l'eclissi.CuriositàNell'anime inglese, probabilmente a causa di un errore di doppiaggio, il nome di Rickert è reso senza la seconda "R" e quindi pronunciato "Ricket".Voci correlatePersonaggi di BerserkMercenari immaginariFabbri immaginari
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http://www.polisblog.it/post/16/don-gelmini-senatore-anticlericale
«Laggiù, in Vaticano, […] c’è il migliore paradiso possibile, quello dei ricchi e dei potenti. Rigetto il concetto del Vaticano come centro religioso: è un centro politico, qualche volta ambiguo e fuorviante. Altra cosa è la chiesta di Cristo. Altra cosa è la fede. Gli intrallazzi non sono fede. Bisogna tornare a Cristo, non al cesaro-papismo. Siamo arrivati al punto in cui parliamo più del papa che del Cristo».Ho trovato questo post, possibile che ancora credono a biancaneve la Pierina ? oggi scopriamo che Don Gelmini NON HA E NON AVEVA SUPERIORI A CUI RISPONDERE NESSUN VESCOVO POTEVA DIRGLI NULLA e come era amico del Comandante Generale dei Carabinieri, amico personale di altissime autorità ministri ex presidenti del Consiglio ha creduto di poter fare e continuare a fare indisturbato tutto quello che sempre aveva fatto, abusi e molestie sessuali sono solo dettagli… intanto don Gelmini è stato il primo a scagliarsi contro le sue vittime definendole” Ladri, tipi che facevano rapine, figli di boss, ricattatori , che si calavano la calzamaglia sul viso per rubare in comunità …e dunque avendo trattato così le sue vittime, screditato i giudici,”anticlericali, dopo aver dato la colpa agli ebrei e poi ai massoni,ora se la prende con il Vaticano, crediibile un individuo cos¡? Mons. Paglia per chi non nlo sapesse è una figura di grande severitá morale e impegno sociale vconosciuta in tutto il mondo per le sue azioni compiute sotto la luce del sole, diversamente non si puó dire dell’ex prete esarca gelmini che ci teneva nascosto accuratamente il suo passato da pregiudicato, Senatore? ma che lo facciano pure coaws¡ nridiamo un po’ per le cazzate che dirá
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http://it.wikipedia.org/wiki/Ploie%C5%9Fti
Ploieşti.Ploieşti è un municipio della Romania di 230.240 abitanti, capoluogo del distretto di Prahova nella regione storica della Muntenia.StoriaLa città venne fondata nel 1596, durante il regno di Mihai Viteazul (Michele il Coraggioso), e conobbe nel XVII e XVIII secolo un consistente sviluppo come centro industriale e commerciale.Grazie anche alle risorse naturali presenti nella zona, in particolare petrolio (l'area di Ploieşti era una delle più importanti zone di produzione petrolifera verso la metà del XIX secolo), in quel periodo vennero costruite numerose infrastrutture, quali scuole, ospedali e strutture di comunicazione: in particolare nel 1864 venne aperta una strada che univa la città a Braşov, mentre Ploieşti venne raggiunta dalla ferrovia nel 1882.La città viene anche ricordata come la capitale della cosiddetta Repubblica di Ploieşti, una repubblica di breve durata nata nel 1870 a seguito di una rivolta contro la monarchia romena.Nel periodo tra le due guerre mondiali, le più importanti compagnie petrolifere, in gran parte straniere, cominciarono ad installare impianti di produzione a Ploieşti,fra queste anche l'italiana Apir.Nel 1939 le 12 raffinerie della città fornivano l'80% del petrolio trattato nell'intera Romania.Sebbene pesantemente danneggiata da un terremoto nel 1940, durante la Seconda guerra mondiale Ploieşti divenne la principale fornitrice di prodotti petroliferi della Germania nazista, essendone la Romania uno degli alleati. Fino all'inizio del 1943 la città rimase sostanzialmente immune dai bombardamenti alleati, finché il 1 agosto l'aviazione americana non lanciò un massiccio attacco contro le raffinerie con una flotta di 178 bombardieri B-24 che la fece diventare la città più colpita della Romania in tutta la guerra. Nel 1944, ancora gli americani lanciarono attacchi decisivi partendo dalle basi aeree catturate in Italia e, nel mese di agosto, la città venne conquistata dalle truppe sovietiche.Dopo la guerra, il regime comunista nazionalizzò l'intera industria petrolifera, impegnandovi massicci investimenti con l'obiettivo di modernizzare il paese e riparare i danni prodotti dalla guerra.Andamento demograficoDalla caduta del regime comunista la città ha conosciuto una lenta flessione della popolazione, sia a causa di una diminuzione della natalità che, soprattutto, dell'emigrazione.Esiste un progetto che dovrebbe far diventare Ploieşti il centro di un'area metropolitana comprendente altri 11 piccoli comuni vicini, che dovrebbe aggiungere circa 70.000 abitanti alla sua area amministrativa.La popolazione è composta (secondo i dati del censimento del 18 marzo 2002, gli ultimi disponibili) per oltre il 90% da abitanti di origine romena o di etnia rom, mentre le minoranze significative sono rappresentate da ungheresi, tedeschi e greci.GemellaggiAltri progettiMunicipi della RomaniaPloieşti
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http://www.lucacoscioni.it/astensionista/gli-scienziati-il-s-confondono-le-acque
Sarà presentato a breve il documento del «Comitato Ricerca e Salute» che intende difendere i quattro quesiti referendari sulla legge 40. Anticipazioni di stampa già ieri ne riassumevano però alcuni aspetti: il numero dei firmatari (un centinaio), le loro qualifiche (si tratta di scienziati), taluni nomi (si parla di Umberto Veronesi, ma anche di Rita Levi Montalcini e Renato Dulbecco), e soprattutto i punti-chiave. Il testo segna un’evidente accelerazione della campagna referendaria. Ma quali sono le motivazioni che inducono gli aderenti al Comitato Ricerca e Salute a contestare la legge 40? I punti sono cinque. A ognuno di essi risponde Paola Binetti, presidente (insieme a Bruno Dallapiccola) del «Comitato Scienza & Vita» sceso in campo, invece, a difesa della legge sulla fecondazione assistita con la scelta del non voto.Una risposta va suddivisa in due parti: la prima riguarda i rischi per la salute della donna. Per tutelarla innanzitutto serve un’azione preventiva a tutela della fertilità. Infatti è poco credibile ritenere che questa tutela inizi con le tecniche di fecondazione. Questa è una legge "per la soluzione dei problemi riproduttivi derivanti dalla sterilità" e gli interventi in questo senso devono essere graduali e adeguati. Chi subisce l’iperstimolazione ovarica una volta e, in caso di insuccesso, la ripete una seconda e magari una terza, deve fermarsi a riflettere. Perché non ci sono stati i risultati attesi? Dopo un insuccesso, il margine di rischio non diminuisce se si ripete l’intervento quattro volte. Un accurato studio di ogni singolo caso può ridurre il ricorso a iperstimolazioni ripetute, e salvaguardare la donna che si sottopone a un intervento di fecondazione artificiale. Quanto alle probabilità di successo – che diminuirebbero contenendo in tre il numero degli ovociti fecondati – oggi sono comunque limitate, e non per colpa del numero di impianti in utero. Se si vogliono aumentare le probabilità di successo va compiuta un’azione preventiva sulla salute riproduttiva della donna migliorando la qualità del lavoro tecnico scientifico negli istituti. Perché la legge ha scelto tre embrioni? Perché si è schierata in modo rigoroso contro la crioconservazione estesa all’infinito. Oggi sono migliaia in Italia quelli crioconservati, e già pongono problemi molto seri. Persino il documento dell’Accademia dei Lincei appena pubblicato quando chiede di destinare alla ricerca gli embrioni crioconservati si riferisce a quelli già congelati. Gli stessi accademici sembrano diffidare da ulteriori congelamenti. Quando la legge mette il limite di tre embrioni è perché pensa, al massimo, a una gravidanza trigemellare. Quindi i punti presi in esame dalla legge sono: cosa faccio se produco più embrioni? E, nello stesso tempo, cosa faccio se ne impianto uno solo e questo va incontro a un aborto spontaneo? Espongo la donna a un rischio maggiore rispetto all’impianto di due o tre. Va tenuto conto sia dei margini di successo sia di quelli d’insuccesso.Così formulato è un punto "accattivante". Sembra quasi che la legge vieti la "donazione" di gameti intesa come atto di solidarietà, di generosità. Sembra che questa legge "cattiva" vieti un gesto di altruismo. Attenzione: la legge ha come punto di vista la famiglia, tutela il bambino affinché abbia un padre e una madre che, biologicamente e effettivamente, siano identificabili. Difende il diritto del minore a sapere chi siano i genitori che lo hanno generato. E poi, basandoci sull’esperienza di altri Paesi, la donna accetterebbe un donatore qualsiasi? Vorrebbe le necessarie precauzioni perché questo donatore abbia tutti i requisiti, non solo oggettivi di qualità e salute, ma anche soggettivi, che soddisfino cioè quella rappresentazione mentale che per ogni donna dà corpo al figlio sognato. Ciò conduce fatalmente a una compravendita di gameti per ottenere il "fattore" perfetto. È una forma di selezione della specie».Le cose non stanno così. Se si impianta in utero il concepito (definito da qualcuno "ammasso di cellule"), cioè quello che si vuole fare attraverso questa legge, e lo si lascia crescere, si avrà esclusivamente un bambino. È faziosa l’idea che la vita nascente non meriti la stessa attenzione e i medesimi diritti di qualsiasi altro momento dell’esistenza umana. Anzi, tanto più è fragile, tanto più da parte nostra è necessario un impegno di solidarietà scientificamente fondata. Non possiamo pensare al concepito nella sua fase iniziale come se fosse altro da un essere umano. Nessuno nega che la vita inizi nel momento in cui lo spermatozoo penetra l’ovocita, facendo scattare una serie di reazioni che dimostrano come l’evento che si è verificato ha modificato qualcosa. Non è forse vita umana? Se si lasciano moltiplicare queste cellule, esse danno soltanto luogo a un uomo. E quest’uomo merita di essere tutelato.Sono d’accordo sulla prima osservazione: infatti sulle cellule staminali adulte, come su quelle da cordone ombelicale, esiste una serie di dati scientifici assolutamente certi, ottenuti da scienziati di qualunque orientamento. Ci dicono che i risultati sono già spendibili sul piano clinico. Non è così per le staminali embrionali, e quindi l’equivalenza non è provata. Le embrionali, sicuramente dotate di maggiori possibilità di moltiplicazione ed elasticità, sono totipotenti. Ma sono indeterminate e hanno una minore capacità di autoregolamentazione e di controllo del processo moltiplicativo. Questo implica un rischio potenziale documentato di degenerazione tumorale.Mara, forse non giova alla tua causa evitare di controbattere apertamente ai miei esempi dicendo prima che sei contro la caccia e poi che ami la coltivazione delle piante officinali. Il principio di precauzione lo applichi anche tu (meglio ancora: te lo fa applicare la legge anche quando tu credi di non doverlo applicare) tutti i giorni. In città esiste il limite dei 50 km all'ora e tutti lo devono rispettare, per precauzione. C'è chi si sente sicuro di non danneggiare nessuno anche se va ai 70/80 km all'ora, perchè si sente pronto e reattivo alla guida, ma lo deve rispettare lo stesso. E lo deve rispettare lo stesso anche senza che la collettività debba provare (cosa impossibile, perchè non verificabile essendo solo ipotetica) che danneggerebbe qualcuno, pena una sanzione e il decurtamento dei punti sulla patente. Allora non è per nulla necessario essere convinti del rischio di danneggiare qualcuno per dover osservare il principio di precauzione, perchè in gioco non c'è appena la opinione del singolo, ma la pelle degli altri. Ed ora cosa mi inventerai per evitare di rispondere all'esempio? Che non guidi la macchina? Fai pure, ma ho già pronto un altro esempio. Io conosco gente il cui embrione sarebbe stato eliminato di sicuro perchè imperfetto, ma che è ben contenta di essere al mondo. E non certo perchè i preti glielo hanno inculcato (uno è anche ateo), ma perchè la loro vita (non la vita che gli altri credano che loro vivano) è bella ed interessante, ha un senso. E' questo che tu non rispetti quando permetti che si eliminino embrioni imperfetti o malati. Eliminando un embrione malato per uno sano non curi l'individuo malato, ma lo sopprimi e ne fai nascere un altro. Ogni embrione è unico ed irripetibile, come la persona a cui darà origine dopo il taglio del cordone ombellicale: sono lo stesso essere umano preso in due fasi del suo sviluppo. Allora lascia che ogni essere umano decida per sè se la sua vita è una merda, OK? Il donatore ha la possibilità di decidere in vita cosa fare del suo corpo: e può liberamente firmare per la donazione (come ho fatto io presso l'AIDO) o firmare per la non donazione senza chiedere nulla ai parenti. La donazione è un gesto libero. Solo nel caso che il morto non si sia espresso entrano in gioco i parenti, ma in vita il medesimo poteva liberamente esprimersi quando voleva: diciamo che si era "astenuto" volontariamente, per rimanere in tema referendario. Dunque informati meglio tu prima di dire agli altri di informarsi meglio. Saluti.Il teorema di Godel riguarda l' incompletezza dei sistemi formali di regole e la sua dimostrazione ha posto le basi per la nascita dell'informatica. Le sue implicazioni dovrebbero far pensare i legislatori ... ed anche la gente comune : l'etica è un sistema si regole, per esempio. Una bella dimostrazione del toerema, accessibile ai più, la può trovare sia sul libro di Penrose "La mente nuova dell'imperatore" che su "Godel, Escher e Bach" di Hofstadter . L'enunciato del teorema é: " ad ogni classe k di formule che sia omega-coerente...." in italiano suonerebbe così: "tutte le assiomatizzazioni coerenti dell'aritmetica contengono proposizioni indecidibili" La prima vittima del teorema furono i " Principia Matematica" di Russel che con Whitehead aveva pensato di fondare assiomaticamente l'intero edificio della matematica con la sua teoria degli insiemi. In realtà essi stessi avevano già trovato una crepa nel loro edificio : la domanda "l'insieme di tutti gli insiemi che non contengono se stessi contiene se stesso?" dava luogo ad un paradosso: se ci pensa un po’ si rende conto che appena stabilisce che è vera diventa falsa, e viceversa . L’ indecidibilità della proposizione minava alle basi tutto il sistema di assiomi che doveva servire a stabilire un criterio di verità per ogni proposizione costruita con le regole deiPer cui, se hai qualcosa da dire, sii sintetico. Non ce la faccio a leggere tirate chilometriche Ai tuoi esempi ho risposto più che adeguatamente. Sono (ripeto e ribadisco) deliri quelli che equiparano una cellula fecondata a un essere umano. Deliri che negano qualunque ragionevole evidenza: altro che principio di precauzione. Se hai il tuo repertorio di malati felici, ho anch'io il mio di malati infelici. Anzi di più: di malati che lottano perché venga consentita l'eutanasia. Ed è parimenti un delirio asserire che un ovocita fecondato con un difetto genetico sia una persona malata, come sopra. Se per caso hai a cuore la pelle degli esseri umani e la qualità della loro vita, dimostralo andando a votare 4sì. Se invece non ti importa nulla di chi sta male, fai pure e continua a difendere la salute di 4 cellule. Intanto c'è gente che schiatta o che si rovina la salute per un'ipotesi di maternità resa improbabile da questa legge. QUANTO AI TRAPIANTI, NON HAI DAVVERO NULLA DA INSEGNARMI, PERCHE' VIVO CON UNO CHE HA GIA' SUBITO UN TRAPIANTO ANDATO MALE, OK? QUINDI POSSO DIRTI GIORNO PER GIORNO STATISTICHE SULLE DONAZIONI, NUMERO DI TRAPIANTI EFFETTUATI, CENTRI D'ECCELLENZA, NUMERO DI MALATI IN LISTA, REGIONE PER REGIONE. POSSO DIRTI PER FILO E PER SEGNO LE TERAPIE ANTIRIGETTO, QUELLE IN USO E QUELLE IN CORSO DI SPERIMENTAZIONE, GLI EFFETTI COLLATERALI DI CORTISONE, CICLOSPORINA, I NOMI COMMERCIALI DEI FARMACI E QUANT'ALTRO. DUNQUE FIGURATI SE NON SO COM'E' IL MECCANISMO DELLE DONAZIONI. Non credo di avere null'altro da aggiungere. ciaoMara, hai fatto un vero e proprio slalom fra i miei esempi, e alla fine sei uscita di pista per evitare l'ultima porta e non rispondere. Affari tuoi; io la mia parte l'ho fatta. Visto che decidi che per il mio repertorio di malati felici sarebbe stato meglio non essere mai nati, chiedi allora al tuo repertorio di malati infelici perchè non la fanno finita direttamente. Ci sono libri interi che insegnano a darsi una morte lieve da soli e alla svelta. Ma se ti risponderanno, come credo, che per il momento preferiscono vivere, eccoti dimostrato che spetta a ciascuno il decidere se la propria vita è degna di essere vissuta o meno, non a te, non a me, non a nessun altro. Quanto ai trapianti, hai scritto delle balle anche se ti dici superinformata: non vengono trapiantati quelli che sono in stato vegetativo, ma occorre che l'elettroencefalogramma risulti piatto. Ogni persona ha la libera possibilità di firmare per la donazione o meno. Se decide di non firmare sa che i parenti decideranno per lui. Per cui accostare questa loro situazione a quella dell'embrione, che ha la vita davanti e non ha deciso certamente di dare le sue cellule ad altri è demenziale. Adiòs.Ho risposto che il principio di precauzione che invochi è una fesseria, perché nessuna evidenza, che sia scientifica o di buon senso, che sia filosofica o addirittura teologica, può asserire la seguente equazione: cellula uovo fecondata= essere umano Per cui il principio di precauzione va a farsi friggere. (Mi ero spiegata bene, eppure: "Ed esseri umani sono per me gli uomini e donne malati. Non una cellula uovo fecondata. Per essere esseri umani ci vogliono (a un qualche grado) capacità cognitive, emozione, coscienza di sé, e perché no spiritualità. E nessun principio di precauzione può convincermi che una cellula uovo fecondata è uguale a chi soffre qui e adesso"). Se poi tu ci credi perché questo dice il Magistero recente della chiesa, si tratta di una credenza religiosa che ha fondatezza pari a quella dei tibetani che ritengono la morte un processo che prosegue dopo che il cuore ha smesso di battere, tanto per capirci. Rispettabili entrambi, ma non oggetto di universale condivisione e dunque non elevabili a legge. Altrimenti dovremmo applicare lo stesso principio di precauzione ad ogni credenza religiosa, per non urtare la sensibilità religiosa di nessuno. E mi pare un fatto francamente improponibile. So benissimo il concetto di morte cerebrale, e non ho detto mai che l'espianto si fa da persona in stato vegetativo. Il mio discorso verteva sul fatto che siccome perlopiù a 20 o 30 anni non si pensa alla morte e ai propri organi, perlopiù per la donazione si interpellano i familiari, qualora (ed è la maggioranza dei casi) la persona non abbia deciso in proprio. Questo in attesa che venga applica una legge già esistente sul silenzio-assenso.Il che rende il caso non dissimile da quello di coppie (e ce ne sono molte) disposte a donare i propri embrioni inutilizzati. E quanto ai malati infelici, magari ci sono anche alcuni che da soli non possono togliersi la vita autonomamente, giusto? Interessante che trovi più etico indurre un uomo al suicidio che dare a una persona il diritto a nascer sana. E' un'idea di una violenza inaudita. Comunque l'ho sentita anche da Buttiglione, che Dio lo perdoni, se può. Peraltro, se non erro siete contrari all'eutanasia e al testamento biologico. Però, sempre se non erro, da un lato invocate la naturae le sue leggi, dall'altro volevate che Teresa Schiavo restasse in vita alimentata artificialmente, contro una natura che la voleva morta da 15 anni. Un po' di coerenza dove sta? Non c'è dubbio, la tua parte l'hai fatta. Ma prima di dare dei disinformati e dei pappagalli agli altri provvedi a informarti tu, e soprattutto cerca di capire quello che leggi senza distorcerne sistematicamente il senso come hai fatto con ciò che ho scritto io. Il fatto è che vedi, io non sto facendo una crociata ideologica. Ho motivi che mi toccano da vicino e trovo davvero insensato e criminale chi invoca un'astratta Vita umana e contemporaneamente se ne fotte degli esseri umani e della qualità della loro vita. Evidentemente è qualcuno, beato lui, che della vita non ha imparato granché. Comunque i predicatori medievali usavano anch'essi repertori di exempla. Ma erano leggermente più scaltriti.Tu Mara decidi tutto e pretendi che le tue definizioni e le tue opinioni valgano anche per gli altri, ma non è così. Il principio di precauzione vale quando c'è un dubbio, quando ci sono tante opinioni. Se tu davanti alle opinioni altrui fai le barricate e le censuri mentalmente come se non ci fossero, non è che cade il principio di precauzione, ma è che tu diventi DOGMATICA. Che l'embrione sia rispettato come essere umano lo raccomanda il Parlamento della Comunità europea (risoluzione A2-372/1988) ed il Consiglio d'Europa (raccomandazione 1100/2.2.1989). Non se lo inventa la Chiesa. E' strano che a scuola ci facciano studiare che la vita umana inizia con il concepimento mentre poi, chissà perchè, quando c'è il referendum la vita umana inizia 10 giorni dopo. Ma io lo so il perchè. Comunque la legge non si scrive solo quando una cosa è universalmente condivisa: si scrive anche quando si deve proteggere un valore anche solo molto probabile, attraverso il principio di precauzione. Quanto alle credenze che vogliono sacre le vacche o qualcos'altro, prima iniziamo a rispettare la vita umana; poi discutiamo pure anche del resto, ma dopo. Prima la vita umana, poi le vacche. Sei tu che hai proposto il parallelo fra espianto degli organi ed eliminazione degli embrioni togliendo loro le staminali, no? Io ti ho risposto facendoti osservare che c'è un abisso fra i due casi, e spero che la prossima volta ricorrerai ad un esempio più solido per giustificare la distruzione degli embrioni per la ricerca, se lo trovi. Io non induco nessuno al suicidio: io dico che ognuno deve essere libero di decidere LUI SOLO se la sua vita non è degna di essere vissuta. Tu non dai ad una persona il diritto di nascere sana: eliminando l'embrione malato ed impiantando quello sano tu non guarisci il primo embrione, ma lo elimini e fai nascere un altro essere umano. Non dai il diritto di nascer sana ad una persona, perchè la elimini e ne fai nascere un'altra al suo posto. Non si guarisce la malattia eliminando il malato. Io sono favorevole al testamento biologico, fino al punto di rinunciare consapevolmente a terapie, medicine e nutrimento. Ma la eutanasia attiva no. Chi decide che la sua vita non merita più di essere vissuta non ha il diritto che altri gliela tolgano attivamente: si prenda la responsabilità di togliersela lui, se è questo che vuole. Gli altri lo ameranno e lo aiuteranno a vivere finchè vorrà, ma non a morire. I genitori di Terry Schiavo l'avrebbero accudita come facevano da anni ed avevano chiesto di continuare a nutrirla; Terry non aveva lasciato alcuno scritto che chiedesse di non essere alimentata. Ma i giudici non hanno voluto sentire ragioni e l'hanno fatta morire. Per me è un omicidio. I motivi che ti portano a votare SI sono motivi tuoi: io non li conosco ma non posso lasciare che per motivi propri ognuno possa decidere sulla vita altrui come crede. Ciao.C'è un assunto religioso asserito solo da santa romana chiesa (non dall'islam, non dai valdesi, non dagli ebrei..). E' questo E' DOGMATIC0. Una legge dev'essere ragionevole, nessun discutibilissimo assunto religioso può costituire principio di precauzione valido. Altrimenti dovresti proteggere allo stesso modo le vacche sacre. Che è persino più ragionevole della difesa di un ovocita fecondato, se mi si consente. Non so che libri di biologia hai studiato, perché nei miei non c'era scritto nulla del genere. Ma forse occorre saperli leggere e non distorcerne il senso a piacimento. Ma che si sa della vita e della morte? Quale scienza ha mai saputo perché un uomo adesso è vivo e dopo 15 minuti è un ammasso di materia organica, a dispetto di M. de Lapalisse? Le certezze definitive le ha solo la religione, peccato che siano non verificabili e assolutamente relative. Il resto non lo leggo perché mi sono stufata, è ripetitivo. Ovocita con difetto genetico=malato è demagogia e retorica dozzinale. Ma che stiamo a dire sempre le stesse cose?Mara, e qual è l'assunto religioso? Quello che la vita umana inizia con ogni probabilità con il concepimento? Questo non è un assunto religioso. L'assunto religioso potrebbe essere che la vita umana la crea Dio ed è sacra. Ma io non l'ho mai scritto nè quì mi interessa sostenerlo. A me basta che la osservazione scientifica induca a ritenere con ogni probabilità che la vita umana inizi con il concepimento, per mettermi a difenderla in nome del principio di precauzione. Se la legge ti impedisce di andare ai 90 km. all'ora in città lo fa per precauzione, anche senza dimostrare che se tu ci andassi SICURAMENTE metteresti sotto qualcuno. E a nulla vale la tua eventuale sicurezza in te stessa che ti potrebbe far sostenere che anche ai 90 all'ora, grazie ai tuoi riflessi fulminei, non investiresti nessuno. Quindi il principio di precauzione vale proprio quasando non c'è certezza, quando c'è un dubbio. Se non c'è certezza e non è vero che manca la verità: una verità più ragionevole delle altre, anche se non definitiva, c'è comunque. Su quella si basa la legge. Se no sarebbe l'anarchia in qualsiasi ambito. Saluti.E' che l'embrione (anzi, che l'ovocita fecondato, ché embrione è tale dopo l'impianto in utero) è vita, e in quanto composto di geni umani è vita umana, e in quanto vita umana è essere umano. Infatti non è un assunto, mi sono sbagliata, è una catena di falsi sillogismi. Del tipo: Gli uomini sono vivi L'erba è viva Gli uomini sono erba. O la catena: L'erba è viva Gli uomini sono vivi L'erba è un uomo. O in qualunque altro modo ti pare. Siccome la comune ragione, la logica, la comunità scientifica e la maggioranza delle religioni non ritengono che un ovocita fecondato sia un essere umano, cioè sconfessano quella catena di sillogismi fallaci che ti ho indicato, non fa testo l'opinione di un manipolo di integralisti che ritengono che un ovocita fecondato venga prima della salute degli esseri umani (e sottolineo ESSERI UMANI). E ora scusami ché ho da lavorare e non posso perdere altro tempo.Che ha alla base un assunto scientificamente e filosoficamente indimostrabile sostenuto dal "magistero recente" etc. Peraltro non mi risulta che i testi da te menzionati dicano precisamente quanto da te scritto, ma, se non erro, che la vita umana va difesa fin dal principio o cosa analoga. Non ho controllato il testo, ma puoi sempre inviarlo sul forum in mondo che tutti possiamo verificarlo e commentarlo. Peraltro nulla impedisce alla chiesa cattolica di influire sulle scelte del Parlamento Europeo. (Guarda quanto l'hanno fatta lunga con le radici cristiane...). E peraltro, nonostante quei pronunciamenti, nessun paese ha una legge come la nostra, che è la più restrittiva e illiberale d'Europa. Tanto è vero che molte coppie, come sai, vanno a fare all'estero quanto qui è vietato. Anche se ho finito di lavorare non significa che abbia tempo da perdere in disquisizioni capziose. E soprattutto in disquisizioni in cui si usano gli stessi termini per indicare cose differenti. Allora, prima regola per fare un ragionamento utile: cominciamo a definire i termini di cui ci serviamo. Ti saluto.L'embrione non cammina perchè non può ancora farlo. Ma sei tu che dovresti rispondere al fatto che se ciò che rende rispettabile la vita umana è l'intelligenza, non si è mai vista una intelligenza camminare da sola per la strada senza il corpo di chi la detiene (a volte, al massimo, si vede il contrario). Io non dico che ciò che rende rispettabile la vita umana sia l'intelligenza, ma il solo fatto che la vita umana esiste, in una fase o nell'altra in cui si trovi. La legge non obbliga a partorire figli malati: la legge permette l'aborto. Ma la legge obbliga a prendersi la responsabilità delle vite umane che si fanno deliberatamente creare, sane o malate che siano. Perchè un essere umano malato non è innanzitutto una malattia, ma un essere umano. Per me l'essere umano è il soggetto che comincia dal concepimento e termina con la morte. Assume convenzionalmente molti nomi: zigote, pre-embrione, embrione, feto, neonato, bambino, ragazzo, adulto, anziano. Da neonato in poi viene chiamato persona, ma sempre essere umano è. Se vuoi continuare a discutere ora conosci la terminologia alla quale mi riferisco. Visto che la colonna si fa sempre più stretta conviene continuare a fondo discussione. Ciao.La mia termilogia è la seguente. Vita Umana=Concetto astratto. Esiste la vita senza aggettivi. Non la Vita Umana. Essere Umano= Colui che riteniamo (a mio parere, a torto, nella nostra prospettiva antropocentrica) superiore alle altre specie in quanto dotato a qualche grado di: cognizione, volizione, affettività, coscienza, creatività, e altre cose che puoi a tuo piacimento aggiungere. Tale definizione non è applicabile a quattro cellule indifferenziate, poiché (e qui torna di qualche utilità il lessico dell'Aquinate) la materia non è a ciò disposta. Sul rispetto: i concetti astratti sono talora degni di rispetto e anzi da rispettare (vedi il concetto di libertà) sempre a patto che in loro nome non vengano danneggiati degli esseri umani in carne ed ossa. La legge vieta la diagnosi preimpianto e però consente l'aborto, giusto: hai fatto bene a ricordarlo. Questo sì che significa rispettare la vita! Non conviene continuare a fondo la discussione in quanto stiamo ripetendo le stesse in modo circolare e tautologico. Io non devo rispondere ad alcunché in quanto l'ho già fatto abbondantemente. Non hai che da rileggere gli interventi precedenti, giacché non è stata recata alcuna nuova argomentazione. Se permetti trovo più utile informare chi non è informato dell'importanza di andare a votare: come ho fatto anche oggi con una mia amica che non sapeva che l'8 per mille che ha da sempre destinato alla chiesa cattolica non va alle iniziative sociali tanto pubblicizzate ma a danno della libertà dei cittadini e non conosceva i contenuti di questa legge assurda e talebana. E domani stesso mi iscrivo all'associazione Luca Coscioni come socio sostenitore. Sono povera, ma anche con 100 euro in più resto tale, e ritengo che adesso questi contributi siano importantissimi per la campagna referendaria. Ps.: Per la cronaca vivo con un fratello minore gravemente malato e pertanto non ho un solo minuto da perdere in masturbazioni filosofiche, adatte a chi non da niente di serio da pensare. Il mio tempo, e il tempo delle persone che condividono la mia situazione, è prezioso. Ti saluto.Ardiglione, posso avere anche la versione canonica del teorema? E, magari, anche una replica al resto? Mara, per te il cacciatore sbaglia comunque, e quindi tu non vai a caccia (e magari sei pure vegetariana e quando cammini stai attenta a non calpestare le formiche), però sei andata a votare per tutelare gli animali vincolando la libertà del cacciatore. Hai fatto più o mano quello che farò io, che però mi asterrò. Ma l'esempio del cacciatore vale lo stesso per rappresentare il principio di precauzione. Ad ogni modo supponi di ricevere in eredità un campo largo 1 metro e lungo 1000, e che nel testamento ci sia scritto che in questo campo è stato sepolto da qualche parte sotto 30 centimetri di terra un tesoro immenso. Ti viene data in mano una vanga e ti viene detto di cominciare a scavare con una sola condizione da rispettare: dovrai scavare sempre solo in una direzione, senza mai tornare indietro, pena la rinuncia al tesoro, iniziando dal punto che vuoi. Io sono certo che tu inizieresti dal primo centimetro quadrato di campo, per non rischiare di perdere il tesoro. E lo faresti per precauzione, per non rischiare di saltare il punto in cui è sepolto, anche se potresti pensare che il tesoro sia sepolto in mezzo o comunque, vista la dimensione di lunghezza, non proprio all'inizio. Questo è l'esempio del principio di precauzione per contrari alla caccia. Chi sta ai titoli di coda della vita ed è con l'elettroencefalogramma piatto non ha occhi per vedere titoli e non è neppure in stato vegetativo. Inoltre ha scelto liberamente di donare gli organi. L'embrione non ha scelto un bel niente e gli occhi, dopo che lo abbiamo creato appositamente, gli dobbiamo riconoscere il tempo di farseli al momento giusto. La scienza deve regolarsi su ciò che osserva. E qual che succede al momento del concepimento lo si osserva bene. E' lì che inizia molto probabilmente il nuovo essere umano. C'è poco da fare. Sono molti di puù quelli che nascono con difetti genetici ma vogliono vivere lo stesso; e proprio a loro, se credi che la loro vita non meriti di essere vissuta fino al punto di autorizzare ad eliminare il loro embrione, dovresti dire in faccia che la vita che trascorrono è una merda. Saluti a tutti.Però può darsi che io me ne freghi del tesoro nascosto e decida di usare la terra per coltivarci piante officinali. Sai, non tutti i senza Dio sono anche degli irrecuperabili consumisti. Il referendum sulla caccia fallì perché anche allora la lobby venatoria di concerto coi partiti lanciò una massiccia campagna astensionista. Sono vegetariana e rispettosa della vita. Proprio per questo sono rispettosa degli esseri umani. Ed esseri umani sono per me gli uomini e donne malati. Non una cellula uovo fecondata. Per essere esseri umani ci vogliono (a un qualche grado) capacità cognitive, emozione, coscienza di sé, e perché no spiritualità. E nessun principio di precauzione può convincermi che una cellula uovo fecondata è uguale a chi soffre qui e adesso. Ti faccio presente che la caccia è un divertimento, la scienza non lo è. Quindi si può ritenere di poter limitare un divertimento dannoso all'ambiente in cui vivo e violento, ma non l'attività degli scienziati che non sono lì per giocare con un fucile in mano. Infine: la vita di molte persone malate è una obiettivamente e soggettivamente merda. Se tu conosci qualche caso di malato gestito da preti che sono riusciti a convincerlo che la sofferenza è un dono di Dio non so. Sono però matematicamente certa che se fossero nati sani sarebbero ben più felici. Io conosco persone a me molto, troppo vicine, che invece trovano intollerabile una vita di malattia. E inoltre nessuno vieterebbe a chi vuole dissennatamente mettere al mondo un figlio malato di farlo. Ma nessuno ha il diritto di vietare che chi, più saggiamente, vuol mettere al mondo un figlio sano debba rinunciarvi e giocare alla roulette russa. Ah: sui trapianti non sei debitamente informato. Il donatore non deve firmare un bel niente. Per lo più sono le famiglie a decidere se donare gli organi del congiunto, tranne nei casi in cui questi non abbia espresso precisa volontà in tal senso. E comunque questo accade in questa fase di transizione prima che entri in vigore la legge sul silenzio-assenzo: dopodiché a firmare, cioè a dichiarare che si è contrari al prelievo, dovrà essere chi gli organi non intende donarli. salutiAllora vediamo. La caccia e il cacciatore. Quante volte l'ho sentito? Se qualcosa si muove e non sei certo non sparare..Bene: io fui una delle poche persone che votarono per l'abrogazione di un iniquo articolo sulla caccia. Perché infatti sono contraria alla caccia. Perché non uccido nulla che abbia una faccia, come dicono gli olandesi. Quindi per me il cacciatore sbaglia comunque. I titoli di testa e i titoli di coda. Anche questa l'ho sentita una marea di volte. Però c'è il fatto che l'embrione non ha occhi per vederli, quei titoli. Forse (e dico solo forse) chi è in stato vegetativo potrebbe averli ancora. Per esempio i buddisti tibetani ritengono che la morte sia un processo che prosegue oltre la morte biologica col riassorbimento degli elementi e con un progressivo attenuarsi della sensazione e della coscienza (Basta leggere il Libro tibetano dei morti e si capisce com'è la storia). Insomma, religione che vai, idee sulla vita e sulla morte che trovi. Ma la scienza non può regolarsi su questo, vero? Infine, l'exemplum sovrano: Anche tu eri quel grumo di cellule! Attenzione! Io francamente non avrei sentito la mia mancanza, se non ci fossi stata. E i molti che nascono con difetti genetici e denunciano i genitori e/o i medici per non aver evitato che nascessero dimostrano che l'esistere non è un valore sovrano. Non per tutti almeno.Per dirla con Ratzinger, la religione è il fondamento dell'etica. Ma i fondamenti dell'etica sono stati posti in un periodo in cui la tecnica non aveva spostato le frontiere del bene e del male lontano dalla condizione naturale. L'edificio dell'etica ha bisogno di restauro perchè l'etica non diventi patetica e contraddittoria. Anche l'etica è un insieme di regole e assiomi, per questo come tutti sistemi formali o contiene delle contraddizioni o è incompleta come è dimostrato dal teorema di Godel. Una contraddizione palese è nell'uso, da tutti ammesso, degli organi per i trapianti: sebbene clinicamente morto (cioè privato dell'uso del suo sistema nervoso centrale) un donatore deve essere abbastanza vivo (il suo cuore deve battere) perchè la donazione sia possibile: il filo che divide la vita dalla morte è sottile, quasi impercettibile. La zona di confine che si attraversa tra la vita e la morte è eticamente (e clinicamente) considerata compatibile con l'asportazione degli organi per aiutare un'altra vita. La zona di confine tra lo stadio pre-embrionale e l'embrione, invece, è considerato vita di per sé e pertanto inviolabile. A perfezionare la contraddizione si ammette l'aborto terapeutico fino al settimo mese. Come la pensano gli astensionisti o i fautori del no?Giovedì 28 Aprile 2005, 19:25 STAMINALI: IL PROF. VESCOVI, IN 6 CASI SU 10 TERAPIE DA QUELLE ADULTE (ANSA) - ROMA, 28 APR - Tra le future terapie basate sulle cellule staminali, quelle destinate ad avere successo saranno almeno in 6 casi su 10 quelle che sfruttano le cellule staminali adulte. Vede cosi' il futuro uno dei maggiori esperti internazionali di cellule staminali, Angelo Vescovi, condirettore dell'Istituto San Raffaele di Milano. ''Alla fine e' prevedibile che il 30-40% delle terapie basate sulle cellule staminali possa derivare da cellule staminali embrionali, ma il 60% delle cure derivera' da staminali adulte'', ha detto oggi il ricercatore presentando a Roma il suo libro ''La cura che viene da dentro'' (Mondadori). Un libro, ha osservato, ''che solo casualmente esce in questo periodo'' e il cui ''tema centrale e' il rispetto della vita. E' scritto nel nostro genoma che dobbiamo rispettare la vita umana''. Dichiaratamente agnostico e taoista, Vescovi ha precisato che il suo ''non e' un libro contro le cellule staminali embrionali: queste non sono embrioni e non pongono problemi etici''. Il problema, ha rilevato, e' piuttosto che ''oggi queste cellule si ottengono producendo embrioni e poi distruggendoli''. Definire l'embrione come ''un grumo di cellule'', come ha fatto recentemente un'importante rivista scientifica internazionale, significa secondo Vescovi fare appello a un ''progresso basato su un pensiero anti-scientifico e anti-razionale, che alla fine diventa oscurantista''. Sembra di assistere ''ad un processo a Galileo fatto alla rovescia'', ha osservato. Per Vescovi e' inoltre ''un errore di fondo voler contrapporre cellule staminali adulte e embrionali''. La sfida consiste piuttosto nel ''trovare il modo per produrre cellule staminali embrionali da utilizzare per la terapia senza andare incontro a problemi etici. Le scorciatoie non sono accettabili per motivi etici'', ha rilevato, ma ''e' anche un'enorme bugia parlare di staminali embrionali come di una panacea per moltissimi mali. Al momento non esistono terapie basate su queste cellule''. Sono invece al nastro di partenza negli Stati Uniti e in Gran Bretagna le sperimentazioni di terapie basate su staminali adulte per la cura di malattie neurodegenerative. ''E' una possibilita' che c'e' - ha concluso - e che sta andando verso la terapia. Speriamo di poter cominciare presto anche in Italia, ma al momento si solleva un grido di dolore per la mancanza di fondi''.(ANSA)."E poi, basandoci sull’esperienza di altri Paesi, la donna accetterebbe un donatore qualsiasi? Vorrebbe le necessarie precauzioni perché questo donatore abbia tutti i requisiti, non solo oggettivi di qualità e salute, ma anche soggettivi, che soddisfino cioè quella rappresentazione mentale che per ogni donna dà corpo al figlio sognato. Ciò conduce fatalmente a una compravendita di gameti per ottenere il "fattore" perfetto. È una forma di selezione della specie»." NELLA FECONDAZIONE ETEROLOGA LA DONAZIONE DI GAMETI DERIVA DA UN DONATORE CERTAMENTE SANO(NESSUNO ACCETTEREBBE LA DONAZIONE DA UN UOMO O DONNA MALATA DI AIDS NO???),E NON SCELTO PER LE CARATTERISTICHE FISICHE PER AVERE UN FIGLIO BELLISSIMO,MA SCELTO PER LE CARATTERISTICHE PIU SIMILI A QUELLE DEI FUTURI GENITORI...UNA COPPIA CASTANA CON OCCHI SCURI NON AVRA' MAI DONAZIONE DI GAMETI DA UN DONATORE/TRICE BIONDO/A CON GLI OCCHI AZZURRI... NON SI TRATTA DI SELEZIONE DELLA SPECIE,SI TRATTA SOLO DI DARE LA POSSIBILITA' ANCHE A CHI E' STERILE DI DIVENTARE GENITORE,SE POI PER CERTA GENTE NON SI PUO' RITENERE GENITORE UN UOMO O DONNA STERILE,CHIEDETE COSA NE PENSANO I DIRETTI INTERESSATI,UN GENITORE NON E' SOLO COLUI CHE HA LO STESSO DNA DEL FIGLIO,MA E' COLUI CHE LO CRESCE E LO AMA SIN DA QUANDO E' ANCORA SOLO NEI PENSIERI LONTANI... "La legge – dicono al terzo punto i referendari – proibisce la diagnosi pre-impianto nei casi di coppie a rischio per malattie genetiche, anche quando le probabilità di far nascere un bimbo affetto da una grave malattia sono altissime. «Lo scopo di questa legge non è esercitare un’azione preventiva nei confronti delle malattie genetiche, ma di permettere a coppie sterili di avere un figlio. Questo non significa che il problema delle malattie genetiche non sia importante. L’articolo 1 della legge è molto chiaro: la fecondazione assistita è per le coppie sterili, non per le coppie feconde che vogliono orientare le loro scelte per poter avere un figlio il più sano possibile. L’equivoco va chiarito." LE COPPIE CHE RICORREREBBERO ALL'ANALISI PRE IMPIANTO ANCHE SE NON STERILI,LO FANNO SOLO PERCHE' PER I LORO PROBLEMI GENETICI HANNO ALTE POSSIBILITA' DI AVERE UN FIGLIO NON SANO...TUTTI VOGLIAMO LA SALUTE PER IL NOSTRO FIGLIO,ANCHE PERCHE' ALTRIMENTI A COSA SERVIREBBERO LE ALMENO TRE ECOGRAFIE NEI 9 MESI,QUELLA DI SECONDO LIVELLO(O MORFOLOGICA) LA VILLOCENTESI E L'AMNIOCENTESI?NON SERVONO FORSE PER VERIFICARE LA SALUTE DEL NASCITURO? ALLORA PERCHE' NON CERCARE DI EVITARE GRAVI MALFORMAZIONI DEL BAMBINO VISTO CHE SI POTREBBE FARE L'ANALISI PRE IMPIANTO PER EVITARE L'ATTECCHIMENTO DI UN EMBRIONE RISULTANTE POI MALFORMATO??? PERCHE' COSTRINGERE DONNE A PORTARE A TERMINE UNA GRAVIDANZA CHE PORTERA' AD UN BAMBINO CON POCHE POSSIBILITA' DI VITA O CON MALFORMAZIONI CHE NON LO AIUTERANNO MAI A VIVERE DEGNAMENTE O IN ALTERNATIVA ABORTIRE VERSO IL 5^ MESE QUANDO SI VEDRA' LA MALFORMAZIONE CON LA MORFOLOGICA O L'AMNIOCENTESI? continuo a dire : 4 SI' AL REFERENDUM PER PERMETTERE A OGNIUNO DI DECIDERE PER SE STESSO...Mara, ho letto alcune tue affermazioni in questa ed in un altra discussione e sono rimasto sbigottito dalla pochezza di argomentazione e dalla scontatezza delle tue idee. In "4 cellule" di embrione c'è il patrimonio genetico del'essere umano (e non della gallina, a parte per fortuna rarissimi casi) e la ancora inesplorata capacità di costruire minuto per minuto una persona completa facendo l'organo giusto e mettendolo al posto giusto senza che nessuno glielo insegni. L'embrione umano viene da due gameti umani e produce una persona umana con un processo lineare e senza soluzione di continuità. Per dire, come fai tu, che non ha nulla dell'essere umano bisogna davvero portare un paraocchi grande come le orecchie di un elefante. La salute delle donne non si mette a rischio con la legge 40 più di quanto non si facesse prima di essa. E' la donna che chiede la fecondazione artificiale cosciente di ciò che comporta. Può anche non chiederla. Ed il prelievo di ovuli è lo stesso sia se si usano per produrre subito embrioni da selezionare sia se si congelano per usarli a poco a poco, cosa questa che la legge permette (congelamento di gameti). Quanto alla speranza da dare ai malati bisogna che tu sappia che nessun malato è mai stato guarito con le staminali embrionali, mentre già molti malati sono stati guariti con le staminali adulte o ombellicali. Per cui è ragionevole indirizzare la ricerca verso la strada oggi più promettente e più rispettosa della vita umana altrui. Allora prima di ripetere propagandisticamente a pappagallo frasi che hai letto da qualche parte togliti l'elefantiaco paraocchi ed informati. Saluti.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Dhikr
Dhikr.Il dhikr'" ("'ذکر in arabo, persiano ("Zekr") e urdu ("Zikr")) è un rituale mistico del sufismo islamico.Ogni corrente sufi ha peculiarità proprie ma vi sono uniformità tra i vari modi di praticare il "dhikr", spesso le differenze dipendono anche dalla classe sociale e dall'istruzione dei partecipanti, o dei membri della confraternita, nelle classi più popolari di allevatori curdi nella Siria del Nord, per esempio è possibile che durante le cerimonie ci si infligga dei supplizi corporei, ma questa non è assolutamente la regola. Le classi alte della borghesia e del commercio possono esprimere sensibilità ed estetiche più raffinate, con l'uso virtuosistico della musica per esempio. In comune i "dhikr" hanno l'"abbandono" simile a una "trance", generato dal ripetere incessante di versetti sacri, del nome di Dio, dall'uso di musica ripetitiva e incessante.Il "dhikr" ha affinità con la forma di preghiera esicasta conosciuta nel cristianesimo principalmente ortodosso e risale alle forme di preghiera praticate dai Padri della Chiesa nei primi secoli dopo Cristo. Come ricorda il Patriarca di Costantinopoli anche la ripetizione incessante di una semplice frase come «kyrie eleison, kyrie eleison..» (Signore, pietà) svolta nella tranquillità, è una preghiera il cui senso non è nelle parole, ma nel modo e nel sentimento.Sono "dhikr", anche se compiuti come esibizioni pubbliche, le danze dei dervisci ruotanti. La danza è uno dei modi per raggiungere l'"abbandono" e quindi per pregare Dio. La pratica del "dhikr" include forme di danza sul posto, accompagnate da poesia religiosa cantata e dal suono di tamburi e, a volte, flauti per creare uno stato di tensione religiosa devozionale. Questa danza è conosciuta col nome di "dhikr as-sadr", "ricordo nel petto", nel corso della quale il nome di Allah, ridotto alla sillaba "hu", viene salmodiato. La sillaba "hu" deriva dal nominativo "Allahu" e corrisponde anche alla forma breve di "huwa", Egli, cioè Dio stesso. Alla fine, nome e invocazione si riducono alla semplice respirazione, che rappresenta sia il nome divino nella sua forma più pura (il soffio della vita) che il processo cosmologico della creazione (il soffio che dà vita) e il suo contrario: il riassorbimento della creazione in Dio. Perciò il "dhikr as-sadr" simboleggia il ritorno delle creature all'essenza divina e la liberazione dall'illusione dell'esistenza, con il riassorbimento finale nella natura stessa del divino.Nei paesi di cultura islamica i dhikr si tengono nella sera del giovedì, il giorno prima del venerdì di riposo. Alcune comunità sono molto chiuse e richiedono una sorta di iniziato per accogliere gli aspiranti, altre sono estremamente aperte e cordiali, alla luce del giorno, ed accettano anche ospiti stranieri.Il termine "dhikr" è utilizzato anche per indicare le cerimonie che si svolgono in occasione degli incontri di sufi, le cosiddette "majalis", "assemblee": tali cerimonie variano secondo la località e inglobano in sé elementi derivati dalle tradizioni locali.I "dhikr" sono diffusi in tutto il mondo musulmano, dal Senegal al Pakistan e all'Afganistan. Passando per Turchia e la Siria, paesi che hanno una grande tradizione a riguardo.SufismoDhikr
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http://www.tvblog.it/post/3145/my-name-is-earl
Parte questa sera alle 23.50 su Italia1 un telefilm davvero divertente, del quale però fino ad ora ho avuto modo di vedere solamente le prime due puntate sottotitolate.Si tratta di My name is Earl ed è la storia di un trentenne, Earl appunto (Jason Lee), che si barcamena tra furtarelli e grandi bevute col fratello.La sua vita cambia improvvisamente quando apprende di aver vinto 100.000 dollari alla lotteria, ma perde il biglietto della vincita quando viene investito da un’auto e finisce all’ospedale.Proprio in clinica vede per caso un programma televisivo che tratta l’argomento “Karma” e spiega come il bene che si fa agli altri, in qualche modo ritorni indietro. Decide così di cambiare la propria vita ed in poco tempo, facendo delle buone azioni, il biglietto della vincita torna al legittimo proprietario.Non voglio andare oltre con la trama proprio per non rovinarvi niente, ma quanto ho potuto vedere mi ha totalmente convinto della validità del prodotto.Il telefilm è alla sua seconda stagione sul canale NBC e ha vinto 4 Emmy Awards nell’ultima edizione della manifestazione.Registrati per commentare e per entrare nella community di tvblog. Potrai inserire immagini, video, partecipare alle discussioni nei vari gruppi o crearli e inviare messaggi privati agli altri utenti registrati. Se sei già registrato, effettua il login per usare il tuo nickname.Nome (richiesto): Email (richiesta, non verrà mostrata ai visitatori): URL del vostro sito (opzionale): Volete salvare le informazioni per la prossima volta? Si NoI commenti sono sottoposti alle linee guida per la moderazione.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Tegea
Tegea.Tegea'" è un comune della prefettura dell'Arcadia. Il capoluogo è Stadio.Nell'Antica Grecia"Tegea" era un'antica provincia dell'Arcadia già importante all'epoca di Omero per la sua posizione strategica sulla strada tra Sparta e Corinto. Venne pertanto sottomessa dagli Spartani nel 550 a.C. L'esercito tegeato era ben addestrato tanto che nella battaglia di Platea nel 479 a.C., tra Greci e Persiani, il comandante greco Pausania, consapevole della qualità, lo spinse nella battaglia e ne uscì vincitore. Tegea tentò di ribellarsi a Sparta ma fu nuovamente sottomessa. Quindi iniziò un periodo di decadenza culminato con l'egemonia di Tebe e la costruzione di Megalopoli.Un monumento di grande interesse è rappresentato dai resti del santuario dedicato a Atena Alea, distrutto da un incendio nel 395 a.C. venne ricostruito dall'architetto e scultore greco Scopas che ne abbellì il frontone con figure ricche di "pathos" e drammaticamente espressive. Poco resta della cinta muraria.comuni della prefettura dell'Arcadia|TegeaCittà greche anticheTegea
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http://it.wikipedia.org/wiki/Pacciamatura
Pacciamatura.La pacciamatura'" è un'operazione attuata in agricoltura e giardinaggio che si effettua ricoprendo il terreno con uno strato di materiale, al fine di impedire la crescita delle malerbe, mantenere l'umidità nel suolo, proteggere il terreno dall'erosione, evitare la formazione della cosiddetta crosta superficiale, diminuire il compattamento, mantenere la struttura e innalzare la temperatura del suolo.MaterialiLa pacciamatura imita quello che succede naturalmente nei boschi dove le foglie secche vanno ad accumularsi sul terreno ai piedi dell'albero, limitando la crescita di altra vegetazione. L'effetto è dovuto sia ad un'inibizione di tipo fisico "(impedimento alla penetrazione dei raggi solari, mancanza di spazio per lo sviluppo delle erbe infestanti)" sia ad azioni di tipo biochimico "(rilascio di sostanze bio-inibitrici che intossicano i semi e le parti di propagazione delle erbe infestanti)".Questa tecnica permette di mantenere, al livello delle radici superficiali, una temperatura più elevata nei mesi freddi, mentre diminuisce il bisogno di annaffiature durante i mesi caldi. La pacciamatura è una metodologia molto utilizzata nelle pratiche agronomiche sostenibili, quali permacultura, agricoltura naturale e agricoltura biodinamica.In ordine ai recenti problemi legati alla diffusione della zanzara tigre in Italia, va peraltro segnalato che la tecnica della pacciamatura, ormai assai diffusa in migliaia di giardini privati e pubblici, crea altrettanti ricettacoli per lo sviluppo delle larve le quali, contrariamente a quanto spesso ritenuto, si sviluppano non solo nei ristagni d'acqua ma nel terreno stesso, se umido, e non a caso proliferano nelle macchie e nella vegetazione bassa e ombreggiata. Una tecnica assai indicata per i vantaggi che dà sulla cura della vegetazione comporta quindi oggi un problematico rovescio della medaglia su cui vale la pena fare qualche riflessione.Voci correlateApprestamenti protettiviGiardinaggioMulch
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http://it.wikipedia.org/wiki/Hockey_Club_Valpellice
Hockey Club Valpellice.L'Hockey Club Valpellice Bulldogs è una squadra di hockey su ghiaccio di Torre Pellice (TO).StoriaNata nel 1934 per iniziativa della famiglia Cotta Morandini, si tratta della prima vera squadra di hockey su ghiaccio in Piemonte (anche se attività meno organizzate di questo sport si registrarono a Torino oltre 20 anni prima).Le prime apparizioni in un campionato risalgono però agli anni '50, ancora per iniziativa dei fratelli Cotta Morandini: nel 1953-54 il Valpellice Sporting Club viene iscritto alla seconda serie. Il primo incontro ufficiale è contro l'Amatori Milano, seconda squadra dell'Hockey Club Milano (5-5 il risultato). La stagione è trionfale e la squadra vince il campionato e guadagna la serie A per l'anno successivo. Per motivi economici, però, dovrà cedere il diritto al Torino. Il successo non si ripete e nel 1957 il Valpellice cessa l'attività.Nel 1962 la società rinasce, due anni dopo ha anche nuovi colori (dal rosso al nero-verde, colore della US Valpellice di cui la squadra è emanazione). Per tutti gli anni '60 militerà in serie C, raggiungendo le finali nel 1970-71. Le perde, ma viene egualmente promossa in B.La prima promozione in A è vicina: arriva al termine della stagione 1975-76. La prima vittoria arriverà soltanto all'ultima giornata (contro l'HC Brunico). Non essendo però prevista alcuna retrocessione sul campo, il Valpellice resta in A per sette stagioni. I risultati sono molto scarsi, ma alcuni giocatori vestiranno l'azzurro: tra gli altri, Albert Di Fazio e Grant Geogan.Nel 1983-84 la squadra torna in B. Lascia anche la famiglia Cotta Morandini, e la squadra comincia un declino che la porta in C.Dopo un breve ritorno in B2, la squadra al termine della stagione 1991-92 scompare per colpa dello stadio Filatoio: manca la richiesta copertura. Problemi burocratici non rendono possibile la ristrutturazione fino al 1996. La squadra rinasce, ancora una volta coi Cotta Morandini.Nel 1997-98 la squadra è in A2 e nel 1999-2000 torna nella massima serie, raggiungendo i play-off.Una piena del Pellice distrugge la copertura dello stadio, e il Valpellice scompare nuovamente. I presidenti di Torino e Valpellice decidono di far nascere una società, l'All Stars Piemonte.La fusione non è però ben vista. Nel 2002-03 nasce un nuovo Valpellice, che gioca in serie C. L'anno dopo stringerà un accordo con il nuovo Torino: il Torino-Valpe gioca la serie A 03-04.L'accordo dura un anno: nel 2004-05 il Torino disputa la serie A, il Valpellice l'A2, dove rimane per le stagioni successive.Al termine di gara 3 della finale play off fra HC Merano e Valpellice della stagione 2006-07, l'auto su cui viaggiava il presidente Mauro Ferrando ebbe un grave incidente: lo stesso presidente perse la vita.Serie ANel 2009 l'HC Valpellice chiede e ottiene l'iscrizione al campionato di Serie A. Debutta il 30 settembre 2009 al "Cotta Morandini" con una sconfitta per 1 a 2 contro il Fassa.Roster 2008/09PortieriDifensoriAttaccantiAllenatoreRoster 2007/08PortieriDifensoriAttaccantiAllenatoreRoster 2006/07PortieriDifensoriAttaccantiAllenatoreNoteCollegamenti esterniSquadre italiane di hockey su ghiaccio|Valpellice
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http://www.gustoblog.it/tag/cuochi
Un volume di 800 pagine, al costo di 20 euro, che Carlo Cambi (fondatore de I viaggi di Repubblica e presidente della Strada del vino Terre di Arezzo) ha scritto per tre ragioni fondamentali: “fare cultura del cibo; riannodare le fila della tradizione gastronomica italiana concedendo un ruolo di primo piano ai cuochi e alle cuoche snobbati dalle guide paludate ed esaltando il legame tra sapori e agricoltura; offrire ai lettori una selezione di locali dove gustare l’autentica cucina di territorio spendendo il giusto”.Le taverne sono state selezionate e recensite dal Mangiarozzo (che propone un viaggio in Italia attraverso i sapori ma anche un contributo alla cultura gastronomica) in base a criteri come la rilevanza della cucina di tradizione, la gestione a carattere familiare e la presentazione di un conto leggero. Nel libro non ci sono bicchieri, forchette o stelle e neppure altre classificazioni, dato che soltanto le osterie e le trattorie degne di nota hanno trovato spazio sulle sue pagine.Il campione statistico utilizzato era formato da 500 genitori con figli in età compresa fra i 6 e i 14 anni e il risultato, a quanto pare, non mente: il 55% da grande vorrebbe cucinare per professione, contro un misero 22% che vorrebbe giocare in serie A e un ancor peggio 15% che vorrebbe andare a zonzo tra le stelle. Ma se tutto questo era sfuggito a noi, non al marketing, che ha prodotto libri per piccoli Vissani o Marchesi in erba, e il videogioco Cooking Mama: una simulazione culinaria con 300 ingredienti a disposizione per realizzare 80 ricette internazionali (w l’etnico), è prodotto dalla 505 Games, distribuito da Digital Bros (un milione di copie vendute in Europa), già alla seconda versione per Nintendo Ds.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Provincia_di_Napoli
Provincia di Napoli.La Provincia di Napoli'" (napoletano "Pruvingia 'e Napule") è una provincia della Campania di 3.078.604 abitanti, la terza più popolosa d'Italia e la più densamente popolata. Si estende su una superficie di 1.171 km² e comprende 92 comuni.Affacciata a sud e a ovest sul Mar Tirreno, confina a nord con la provincia di Caserta e la provincia di Benevento, a est con la provincia di Avellino e la provincia di Salerno.DemografiaLa Provincia, la più densamente popolata d'Italia, è caratterizzata dalla presenza di molti grossi centri, in particolare di comuni con elevata quantità e densità di popolazione. Ben 12 comuni della provincia di Napoli superano infatti i 50 mila abitanti.La provincia di Napoli può essere considerata, di fatto, un'unica grande metropoli, data la densità media di oltre 2.600 abitanti al km², di cui i comuni della provincia sono semplicemente quartieri dell'unico agglomerato. Napoli si presenta quindi come una delle metropoli più popolose d'Europa e la terza d'Italia (o seconda, se si conta la sua area metropolitana).Comuni principaliLa lista qui di sotto riportata elenca solo i comuni con più di 30 mila abitanti.Infrastrutture e trasportiStrade ed autostradeA1 "Autostrada del Sole" (Milano - Napoli)A16 "Autostrada dei Due Mari" (Napoli - Canosa)Tangenziale di Napoli (Napoli - Pozzuoli)Itinerari turisticiCuriositàNoteVoci correlateCollegamenti esterniAltri progettiProvincia di Napoli|Province of Naples
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http://it.wikipedia.org/wiki/Stazione_meteorologica_di_Barcellona
Stazione meteorologica di Barcellona.La stazione meteorologica di Barcellona è la stazione meteorologica di riferimento per il servizio meteorologico spagnolo e per l'Organizzazione Mondiale della Meteorologia, relativa alla città di Barcellona.Coordinate geograficheLa stazione meteorologica è situata in Spagna, nella Catalogna, presso l'aeroporto di Barcellona, a 4 metri s.l.m. e alle coordinate geografiche.Dati climatologiciSecondo i dati medi del trentennio 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, è di +8,9 °C, mentre quella del mese più caldo, agosto, si attesta a +23,7 °C.Le precipitazioni medie annue, di poco superiori ai 600 mm, sono distribuite mediamente in 72 giorni, con moderati picchi in autunno e primavera e minimi relativi in estate ed inverno. L'alta umidità ambientale combinata con il raffreddamente delle acque superficiali del mare alla fine dell'inverno ed inizio della primavera è causa dei pochi giorni di nebbia che si registrano ogni anno. Talvolta anche con la chiusura dell'aeroporto. Medianamente si registrano 5 giorni di gelo all'anno; 1 giorno di neve; 2 di grandine e 24 di temporale.NoteVoci correlateStazioni meteorologiche della Spagna|Barcellona
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http://it.wikipedia.org/wiki/Vanessa_Kelly
Vanessa Kelly.CarrieraDopo aver lavorato fin dall'adolescenza come modella in Australia (dove all'età di 17 anni è arrivata seconda nel concorso di bellezza "Face of Australia"), Germania e Stati Uniti, è diventata famosa in Italia impersonando "Madre Natura" nel programma televisivo Ciao Darwin (1999).È apparsa in un episodio di "Xena: Warrior Princess" (2000) e ha recitato nella serie tv prodotta da Mediaset "Ma il portiere non c'è mai?" (Canale 5 2002). Sempre in Italia ha partecipato al reality show "Il ristorante", in onda sulla RAI nell'autunno/inverno 2004/05.Nel 2005 arriva la sua carriera da attrice e recita ne I colori della vitaCome modella è stata la testimonial di diverse campagne pubblicitarie, tra cui una per la linea di biancheria intima Intimissimi dell'italiana Calzedonia.Ha posato per numerose riviste, tra cui le italiane Max e Maxim. È stata la ragazza calendario per Gente Viaggi nel 2001 (foto realizzate a Pantelleria) e Maxim nel 2005 e ha posato per il calendario 2003 della Fapim.AgenzieNoteCollegamenti esterni
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http://it.wikipedia.org/wiki/All_Saints_%28David_Bowie%29
All Saints (David Bowie).All Saints'" è il nome di due diverse compilation di David Bowie, la prima pubblicata nel 1993 e la seconda nel 2001 dalla EMI, entrambe relative a musica strumentale.La prima delle due compilation era un disco doppio, prodotto come regalo di Natale per gli amici e i familiari di Bowie nel 1993. Ne furono prodotte solo 150 copie. Considerata la sua rarità, l’album, nel corso degli anni, è diventato un pezzo da collezione assai ricercato.Nel 2001 un secondo album intitolato "All Saints" è stato messo in commercio da Bowie. Per questa release, tutte le tracce appartenenti all’album "Black Tie White Noise" e la traccia "South Horizon" dell’album "The Buddha of Suburbia" sono state eliminate e sostituite da "Brilliant Adventure" dall'album 'hours...' e da "Crystal Japan", pezzo strumentale singolo.Nessuna delle due release rappresenta una compilation completa della produzione strumentale di Bowie.Tracce (versione 1993)Disc 1Disc 2Tracce (versione 2001)All Saints (David Bowie album)
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http://it.wikipedia.org/wiki/Fosfato
Fosfato.In chimica inorganica, lo ione fosfato'" è un anione di formula PO43−.In questo ione il fosforo assume stato di ossidazione +5.Consiste In un atomo di fosforo centrale circondato da quattro atomi di ossigeno, formanti un tetraedro. È l'acido coniugato dello ione "idrogenofosfato" HPO42−, coniugato a sua volta dello ione "diidrogenofosfato".La maggior parte dei fosfati è solubile in acqua.FormeIn una soluzione acquosa, lo ione fosfato persiste in quattro forme, a seconda dell'ambiente in cui si trova:le corrispondenti costanti a 25 °C (in mol/L) sono:Per una soluzione fortemente basica (pH = 13), si nota checioè solo gli ioni PO43− e HPO42− sono in quantità significativa.Per soluzioni neutre (pH = 7), si nota chequindi solo H2PO4− and HPO42− sono in quantità significative (62% H2PO4−, 38% HPO42−). Nel fluido extracellulare (pH = 7,4), questa proporzione è invertita (61% HPO42−, 39% H2PO4−).In una soluzione fortemente acida (pH = 1), si nota checioè H3PO4 è dominante rispetto a H2PO4−. HPO42− e PO43− sono praticamente assenti.I fosfati possono assumere forme policheriche, tra cui ci sono il difosfato (P2O74−) e il trifosfato (P3O105−). Gli ioni metasfosfato, di formula chimica PO3−, sono presenti in molti composti.Presenza sulla TerraLa concentrazione di ione fosfato nelle acque marine. Dove la concentrazione è eccessiva, si riscontrano dei processi di eutrofizzazioneRiserveI fosfati si trovono in vari minerali, diversamente dal fosforo elementare e dai fosfuri (qualche raro minerale fosfuro è stato rinvenuto su meteoriti).In mineralogia e geologia, fosfato si riferisce ad una roccia contenente ioni fosfati.Il più grande deposito di fosfati del Nord America è situato nella Bone Valley, regione centrale della Florida. Depositi più piccoli sono presenti in Montana, Tennessee e Georgia.Il piccolo stato di Nauru è famoso per aver avuto depositi di fosfati di prima qualità, che però sono stati utilizzati eccessivamente.Fosfati rocciosi si possono trovare anche in Egitto, Israele, Marocco e in Giordania, con annesse industrie di estrazione.Depositi di fosfati possono contenere quantità significative di uranio.Ruolo biologicoIn un sistema biologico, il fosforo è presente sotto forma di ioni fosfato liberi in soluzione, chiamati anche fosfato inorganico, per distinguerlo dal gruppo fosfato.Viene prodotto dall'idrolisi dello ione difosfato:Sono presenti anche nelle famose molecole di AMP, ADP e ATP, e anche nelle catene di DNA e RNA. In questo casi lo ione fosfato viene indicato con la sigla Pi.Svolgendo questo ruolo fondamentale, lo ione fosfato è fondamentale in ogni organismo vivente.ApplicazioniI fosfati sono comunemente utilizzati come detergenti sotto forma di fosfato di sodio, ma, per l'azione eutrofizzante, sono vietati in alcune aree.In agricoltura, lo ione fosfato è uno dei tre principali nutrienti delle piante, e per questo è un componente di diversi fertilizzanti.I fosfati rocciosi sono ricavati dalle rocce sedimentarie, e, in passato, venivano solo polverizzati ed utilizzati senza nessun trattamento. Normalmente, adesso, vengono trattati chimicamente per avere superfosfati o fosfato di ammonio, che hanno una più alta concentrazione di ione fosfato e sono più solubili, quindi più assorbibili dalla piante.L'uso eccessivo di fosfati, con il trasporto delle acque, può causare un serio inquinamento da fosfati, con conseguente eutrofizzazione delle alghe e deficit di ossigeno nelle acque. Questi fertilizzanti possono portare i pesci all'ipossia, con le stesse conseguenze dei detergenti sopra nominati.Sali fosfati sono aggiunti occasionalmente all'acqua potabile pubblica per ridurre la quantità di piombo disciolta che precipita come sale insolubile.L'industria del cibo usa i fosfati per diversi scopi. Ad esempio, nella produzione di carne, questi ioni solubilizzano le proteine.Nei prodotti da forno, come biscotti e cracker, i pirofosfati acidi reagiscono con delle basi (solitamente il bicarbonato di sodio) dando la lievitazione chimica, più veloce della naturale, ma con un gusto decisamente differente.Voci correlateAnioni|FosfatoPhosphate
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http://it.wikipedia.org/wiki/Gothaer_Waggonfabrik
Gothaer Waggonfabrik.Gothaer Waggonfabrik AG'" ("Gotha, GWF") fu una azienda tedesca fondata alla fine del XIX secolo attiva nella produzione di materiale rotabile o ferroviario. Durante la prima e la seconda guerra mondiale, spinta dagli obiettivi e necessità militari dell'Impero tedesco e successivamente dalls Germania nazista, si convertì alla produzione di aerei da guerra.Durante la prima guerra mondiale produsse una serie di bombardieri che ebbe molto successo basati su un progetto del 1914 di Oskar Ursinus. A causa delle restrizioni imposte dal Trattato di Versailles all'azienda venne impedito di continuare la costruzione di velivoli, tornando a produrre materiale ferroviario, ma riprese la costruzione aeronautica su indicazione del governo nazista.Forse il suo aereo più famoso fu l' Horten Ho 229, ala volante dotata di motore a getto progettata dai fratelli Horten durante la seconda guerra mondiale ma che non riuscì mai ad entrare in servizio.Dopo la guerra la fabbrica tornò a produrre materiale rotabile nella Germania dell'Est.Storia1883–1918Le origini della Gothaer Waggonfabrik risalgono all'iniziativa di Fritz Bothmann, precedentemente aggiustatore in un'officina meccanica, che nel 1883 decise di fondare una propria azienda. Con l'entrata di Louis Glück, commerciante, l'azienda mutò la propria ragione sociale in "Fritz Bothmann & Glück Maschinenfabrik & Carussellbau-Anstalt". Dopo un'iniziale attività nella realizzazione di giostre a cavallo, dette anche "caroselli", l'azienda si cominciò a dedicare alla produzione di materiale rotabile, in particolar modo di carri. La notorietà venne però definitivamente acquisita con la produzione di tram, realizzati in 57 esemplari tra il 1898 ed il 1913. In quest'ultimo anno l'azienda mutò in una Aktiengesellschaft, ovvero società anonima, acquisendo la nuova denominazione "Gothaer Waggonfabrik vormals Fritz Bothmann & Glück AG" nella quale confluirono nuovi soci nei successivi sette anni di attività. Solo nel 1910 l'azienda acquisirà l'ultima e definitiva ragione sociale, la Gothaer Waggonfabrik AG'".Produzione aeronauticaBibliografiaCollegamenti esterniAziende aeronautiche tedescheGothaer Waggonfabrik
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http://it.wikipedia.org/wiki/Campionato_Mondiale_di_Formula_1_1975
Campionato Mondiale di Formula 1 1975.La stagione 1975'" del "'Campionato mondiale FIA'" di "'Formula 1'" è stata, nella storia della categoria, la 26° ad assegnare il "'Campionato Piloti'" e la 18° ad assegnare il "'Campionato Costruttori'". È iniziata il 12 gennaio e terminata il 5 ottobre, dopo 14 gare, una in meno rispetto alla stagione precedente. Il titolo dei piloti è andato per la prima volta a Niki Lauda e il titolo costruttori per la terza volta alla Scuderia Ferrari.Prima della stagioneLa Ferrari 312 T di Niki Lauda.La stagione 1975 partì con pochi cambiamenti per piloti e vetture rispetto la stagione precedente. Jochen Mass rimpiazzò l'ex campione del mondo Denny Hulme, ritiratosi dalla Formula 1, alla McLaren; John Watson dopo due stagioni con una Brabham privata trovò un ingaggio per la Surtees; Mike Wilds passò alla BRM dalla Ensign. Per la prima volta Frank Williams schierò delle vetture costruite da lui e che portano il suo nome: nel 1974 infatti le sue vetture erano denominate "Iso-Marlboro". Esordì anche la scuderia brasiliana Copersucar, con al volante Wilson Fittipaldi, fratello di Emerson, campione del mondo uscente. Per le prime due corse si iscrisse anche il costruttore argentino Berta che aveva ottimi risultati nelle corse nazionali, ma non scese mai in pista; non si presentò alle successive prove. La March prima annunciò il ritiro dalla Formula 1, poi cambiò idea e schierò per il 1975 due piloti italiani:Vittorio Brambilla e Lella Lombardi. Da quest'anno l'impiego di terze vetture venne molto limitato tanto da diventare eccezione. La Ferrari, a caccia di un titolo che ormai mancava da undici anni, confermò la coppia Lauda-Regazzoni.Tutte le vetture montavano il tradizionale motore Ford Cosworth DFV tranne Ferrari e BRM che costruirono il propulsore in proprio. Le gare previste erano 15 anche se poi saltò quella in Canada.Piloti e costruttoriI seguenti piloti e costruttori presero parte al campionato del mondo di Formula 1 nella stagione 1975.Gare MondialiIl 21 settembre era previsto il Gran Premio del Canada a Mosport Park, ma venne successivamente cancellato.Gare non valide per il MondialeRiassunto della stagioneLa Hesketh 308 guidata dal figlio di Hunt, Freddie, nel 2007.In Argentina la sorpresa fu la pole di Jean-Pierre Jarier sulla Shadow. La scuderia statunitense fu protagonista di un'ottima annata, ma spesso la scarsa affidabilità della vettura non permise ai suoi piloti di raggiungere piazzamenti importanti. In gara vinse il campione del mondo uscente, Emerson Fittipaldi. Altra sorpresa fu il gpv fatto segnare da James Hunt su Hesketh, scuderia di proprietà di un eccentrico lord inglese.In Brasile invece fu la volta di un pilota indigeno, Carlos Pace su Brabham, dopo che la Shadow con Jarier aveva fatto nuovamente segnare il tempo migliore nelle prove (farà segnare anche il giro veloce). Secondo ancora un brasiliano, Emerson Fittipaldi, che consolidò il primato in classifica piloti. Ultima partenza per Graham Hill, alla diciassettesima stagione. In Sud Africa nuova vittoria di un pilota del luogo, Jody Scheckter. Fece il suo esordio la Ferrari 312 T (T come cambio trasversale) che si rivelò la vettura più forte in un'annata molto equilibrata. Anche la scuderia di Hill tentò la strada della monoposto costruita in proprio, anche se in collaborazione con la Lola.La Shadow di Tom Pryce vinse la Race of Champions (gara non valida per il mondiale) a marzo, confermando il suo buon momento, mentre la Ferrari diede i primi segni di vitalità imponendosi con Lauda nel BRDC International Trophy (anch'essa fuori calendario). In Spagna il GP fu segnato dalle polemiche sulla sicurezza del tracciato. La protesta dei pilota sfociò nello "sciopero" minacciato ma non eseguito (se non da pochi come i due Fittipaldi e Merzario). La gara fu combattuta fino al giro 26 quando Stommelen, a causa della perdita di controllo della propria vettura, perse un alettone, il quale volò tra il pubblico provocando 4 vittime. La gara fu interrotta, con l'assegnazione dei punteggi dimezzati. Per la prima volta nella storia della Formula 1, una donna, Lella Lombardi, conquistò punti validi per il mondiale: mezzo punto, derivante da un sesto posto.Tom Pryce impegnato con la Shadow nel 1975A Monaco seconda pole di fila per Niki Lauda che vinse, portando una Ferrari alla vittoria a Monaco dopo vent'anni. Da questo momento la stagione fu quasi un assolo dell'austriaco che conquistò altre 7 pole e 4 vittorie. Lauda s'impose anche nei due gran premi successivi (Belgio e Svezia). Ad Anderstorp Vittorio Brambilla riuscì a partire davanti a tutti, undici anni dopo Bandini in Francia. A interrompere il dominio di Lauda ci pensò la sorpresa della stagione, la Hesketh, che conquistò il suo primo GP in Olanda grazie al talento di Hunt.In Francia fu ancora Lauda a dominare mentre il Gran Premio d'Inghilterra venne ricordato per un acquazzone che produsse un'ecatombe di auto in pochi secondi. Ben 13 piloti si ritirarono causa aquaplaning. Vinse Emerson Fittipaldi. A questo punto della stagione Lauda aveva 14 punti in più del brasiliano e l'ultima parte della stagione sembrava in discesa.Wilson Fittipaldi con la sua Copersucar nel 1975In Germania vinse Reutemann mentre in Austria fu la volta di Vittorio Brambilla, un italiano si portò sul gradino più alto del podio dopo 11 anni (Scarfiotti a Monza nel 1966 fu l'ultimo). La gara fu caratterizzata da un forte temporale che esaltò le doti di guida del monzese che per la felicità perse il controllo della vettura dopo il traguardo e andò a sbattere. Nelle prove era perito Mark Donohue, statunitense che correva per il team Penske.A Monza c'era grande attesa sia per il titolo ormai prossimo di Lauda che per Brambilla. L'italiano fu tradito dalla frizione mentre non tradì il ferrarista. Il terzo posto (dietro a Regazzoni alla prima vittoria in stagione nel mondiale e Fittipaldi) gli fu sufficiente per festeggiare il primo titolo e per la Ferrari per guadagnare il suo terzo alloro tra i costruttori.Nell'ultima gara stagionale, a Watkins Glen, fu ancora Lauda a trionfare davanti a Fittipaldi. Lauda chiuse con 19,5 punti di vantaggio proprio sul campione del mondo uscente e la Ferrari precedette di 18,5 punti la Brabham. Deluse la Lotus, solo 9 punti all'attivo, preceduta in classifica anche da Shadow e Hesketh.Classifica PilotiSistema di punteggioAl primo andavano 9 punti, 6 al secondo, 4 al terzo, 3 al quarto, 2 al quinto e 1 al sesto classificato. Non erano assegnati punti a chi compiva il gpv o la pole. Per l’assegnazione del campionato erano validi i migliori sette risultati delle prime 8 corse e i migliori cinque delle ultime sei. In questo campionato però nessuno si trovò nella condizione di dover scartare punti.Classifica CostruttoriNella tabella dei risultati gara per gara fra parentesi i punti scartati. Nella colonna dei punti totali fra parentesi i punti effettivi.Sistema di punteggioSolo la prima vettura di ogni costruttore marca punti. Contano i 7 migliori risultati dei primi 8 gp, e 5 degli ultimi 6. Solo la Brabham è costretta a scartare due punti.NoteAltri progettiCollegamenti esterniFormula 1 1975|Stagioni di Formula 1| 19751975 Formula One season
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http://www.gustoblog.it/post/2937/anche-a-torino-i-bimbi-berranno-l%E2%80%99-%E2%80%98acqua-del-sindaco%E2%80%99
Una scelta non motivata da questioni economiche, assicurano a Torino, ma di risparmio, almeno per l’ambiente, di certo si tratta: sia perché non ci saranno più i ‘fondi’ di bottiglia sprecati, sia per la minore quantità di rifiuti di plastica da smaltire (che con i tempi che corrono non è cosa di poco conto). Quanto al gusto personale, beh, quello è un’altra cosa: pare che in Usa l’acqua non venga considerata buona senza uno spiccato sapore di cloro, il principale nemico dei palati italiani, tanto che nel Belpaese, al contrario, i livelli vengono tenuti al minimo. Se siete particolarmente sensibili, comunque, per ovviare a tutto ciò vi basterà lasciar decantare l’acqua per una mezz’ora.
257,657
http://it.wikipedia.org/wiki/Photoresist
Photoresist.Il photoresist è usato in elettronica e nel campo delle nanotecnologie per la produzione di microchip e sistemi MEMS/MOEMS. È oltretutto anche utilizzato per predisporre le basette ramate alla fotoincisione, molto usata per la produzione di circuiti stampati.Il photoresist ha la proprietà di poter essere "sciolto" facilmente dalla soda caustica nel caso venga impressionato dai raggi UV-A; inoltre è molto resistente alla corrosione da parte del cloruro ferrico se non impressionato (e quindi non sciolto dalla soda caustica).Il comune photoresist viene venduto in bombolette, in modo da poterlo spruzzare sulla basetta ramata; una volta spruzzato in modo uniforme va messo a riposare a bassa temperatura.Quanto sopra si applica alla produzione casalinga di circuiti stampati, mentre nella produzione industriale si è passati dal deposito del photoresist sul rame tramite serigrafia (in questo caso il photoresist aveva forma di inchiostro liquido serigrafico, e non c'erano le operazioni di fotoimpressione e sviluppo) alle moderne tecnologie di photoresist sotto forma di film in rullo, che viene appoggiato sulla basetta di rame e pressato a caldo, formando un film perfettamente uniforme e aderente alla basetta. Il film viene poi impressionato fotograficamente ed inviato al successivo sviluppo, utilizzando una soluzione acquosa fortemente alcalina. Sino a pochi anni fa la soluzione era invece a base di solvente. La piastra sviluppata viene così inviata al bagno di incisione (cloruro ferrico).Questa tecnologia, sviluppata dalla Du Pont de Nemours circa 20 anni fa con il film di photoresist 'RISTON' è ora di uso comune e non più legata ai prodotti Du Pont. I film attuali sono di colore verde e dal caratteristico odore dolciastro, che ricorda il cioccolato.Oggi si ottengono perfette incisioni anche di piste sottilissime, dell'ordine di pochi micron, come quelle utilizzate nei circuiti stampati multistrato degli elaboratori elettronici.Si possono ottenere circuiti stampati flessibili, come quelli utilizzati nel quadro strumenti delle autovetture o nelle moderne macchine fotografiche digitali, nelle stampanti, nei notebook e nei display lcd.Photoresist in ItaliaLa produzione di circuiti stampati in Italia è drasticamente diminuita tra il 1990 e il 2000, visto che le grandi produzioni si sono spostate nell'estremo oriente.Le maggiori aziende che producevano in Italia con il sistema del photoresist erano la Zincocelere nel torinese, la Italtel di Settimo Milanese e L'Aquila, la Alcatel a Frosinone e la Ericcson Fatme a Pagani (SA), ora tutte chiuse.Restano in Italia alcune produzioni di minor scala ma molto più specializzate e di valore, con una trentina di eccellenti aziende attive su tutto il territorio nazionale (che non possono essere nominate, essendo in attività ad oggi).PolimeriPhotoresist
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http://guide.supereva.it/aids/hiv_donna
Da studi retrospettivi nazionali e internazionali appare che l’HIV-1 sia trasmesso dalla madre al feto o al neonato nel 13-48% dei casi, mentre l’HIV-2 (diffuso nel continente africano) sarebbe trasmesso con frequenza minore. Attualmente in sede di counselling ostetrico non è possibile dare a una donna sieropositiva che desideri avere un figlio una risposta definitiva sul suo personale rischio di avere un bambino infetto. Tale rischio non può essere né escluso né assicurato a nessuna. Hanno trasmesso l’infezione madri asintomatiche, con virus poco invasivi, a bassa capacità di replicazione, senza particolari complicanze ostetriche, e non lo hanno fatto donne in AIDS con gravidanze patologiche e parti distocici. Si possono nondimeno individuare delle categorie esposte a un rischio minore (pazienti “long survival”, con antigenemia p24 ripetutamente negativa, CD4 >500/mm cubi, precedenti figli non infetti) rispetto a donne ad alto rischio (AIDS, antigenemia p24 ripetutamente positiva, CD4
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http://it.wikipedia.org/wiki/Arcidiocesi_di_Avignone
Arcidiocesi di Avignone.L'arcidiocesi di Avignone (in latino: "Archidioecesis Avenionensis") è una sede della Chiesa cattolica suffraganea dell'arcidiocesi di Marsiglia appartenente alla regione ecclesiastica Provence-Méditerranée. Nel 2006 contava 350.500 battezzati su 500.000 abitanti. È attualmente retta dall'arcivescovo Jean-Pierre Marie Cattenoz.TerritorioL'arcidiocesi comprende il dipartimento francese della Vaucluse.La sede arcivescovile la città di Avignone, dove si trova la cattedrale di Norte-Dame des Doms. Nella diocesi vi sono cinque chiese ex-cattedrali: sant'Anna ad Apt, san Zefirino a Carpentras, santa Maria a Cavaillon, santa Maria ad Orange e santa Maria di Nazareth a Vaison-la-Romaine.Il territorio è suddiviso in 178 parrocchie.StoriaLa diocesi di Avignone fu eretta nel IV secolo. Originariamente era suffraganea dell'arcidiocesi di Arles.Dal VII al IX secolo la diocesi visse un periodo di declino a causa dell'occupazione saracena, che terminò con il dominio dei re di Provenza, che favorirono la nascita di capitoli e conventi.Già sulla fine dell'XI secolo era una sede di primaria importanza, tanto che papa Urbano II la visitò per due volte. Nel secolo successivo seguirono la visite dei papi Gelasio II e Innocenzo II e ancora nel 1251 quella di papa Innocenzo IV.Il XIV secolo si iniziò con la fondazione dell'università da parte del vescovo Bertrand d'Aimini, sotto il cui episcopato i papi stabilirono la propria residenza ad Avignone, dal 1309 al 1376. Mentre per questo motivo la città diveniva celebre, la diocesi di Avignone venne spesso affidata al governo di vicari generali che l'amministravano in nome dei pontefici, che ritenevano per sé il titolo vescovile.Il 21 dicembre 1475 fu elevata al rango di arcidiocesi metropolitana, con diocesi suffraganee Carpentras, Cavaillon e Vaison.Il XVI secolo fu travagliato dalle violenze che accompagnarono la Riforma protestante. Nonostante il massacro di valdesi presso il Massiccio del Luberon del 1545, il vescovo di Apt passò al protestantesimo e il principe di Nassau giunse a proibire il culto cattolico nel principato d'Orange. Avignone invece vinse l'eresia e l'arcivescovo François-Marie Taruzio attese con zelo all'applicazione dei canoni del Concilio di Trento.Il periodo della Controriforma vide l'introduzione nella diocesi di nuovi ordini religiosi: gesuiti, oratoriani, carmelitani scalzi, visitandine e orsoline. Anche grazie a questi religiosi il giansenismo non ebbe buon gioco e non si affermò nella diocesi. A cavallo tra il XVII e il XVIII secolo ben tre nuovi seminari vengono istituiti ad Avignone, in generosa ottemperanza alle disposizioni tridentine.In epoca rivoluzionaria la Costituzione civile del clero non attecchì e i preti che giurarono fedeltà ad essa furono una sparuta minoranza, mentre la grande maggioranza, nonostante il pericolo, continuò ad esercitare segretamente il ministero sacerdotale. Quattro preti di Avignone furono giustiziati a Parigi nel 1792 e trentadue religiosi furono ghigliottinati ad Orange nel 1794. Saranno beatificati da papa Pio XI.Il 29 novembre 1801, in seguito al Concordato, si ampliò incorporando il territorio di numerose diocesi soppresse: Alès (in parte), Apt (in gran parte), Carpentras, Cavaillon, Nîmes, Orange, Saint-Paul-Trois-Châteaux (in parte), Sisteron (in piccola parte), Uzès e Vaison. Inoltre, incorporò alcune parrocchie che prima appartenevano alla diocesi di Gap. Tuttavia, perse contestualmente il rango di arcidiocesi e divenne suffraganea dell'arcidiocesi di Aix.Il 6 ottobre 1822 fu ristabilita la diocesi di Nîmes, ricavandone il territorio dalla diocesi di Avignone, che fu nuovamente elevata al rango di arcidiocesi metropolitana, con suffraganee Valence, Viviers, Nîmes e Montpellier (oggi arcidiocesi).Il 16 dicembre 2002 ha perso il rango di sede metropolitana ed è entrata a far parte della provincia ecclesiastica di Marsiglia.Cronotassi dei vescoviStatisticheL'arcidiocesi al termine dell'anno 2006 su una popolazione di 500.000 persone contava 350.500 battezzati, corrispondenti al 70,1% del totale.FontiDiocesi cattoliche in Francia|AvignoneArchdiocese of Avignon
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http://www.autoblog.it/user/pierpaolob/comments
E' straordinario constatare quanto sia possibile far convivere uno stile hi tech con uno retrò. Questa Concept, riesce a coniugare alla perfezione le linee moderne e tecnologiche delle ultime BMW con le linee tese e aggressive delle serie degli anni 70/80. Specie nel frontale, in cui campeggia un "doppio rene" aggressivo e inclinato come sulle vecchie BMW, o anche nella coda, in cui la somiglianza con la M1 del 1978 si fonde con stilemi attualissimi in stile Concept CS. La fiancata presenta il tipico taglio della finestratura che caratterizzava la M1, e lo stesso cofano anteriore corto e largo. Nell'articolo non si legge se questo esercizio di stile sia opera di Giugiaro come l'originaria Coupè bavarese, ma a giudicare dalla fedeltà della riproduzione e dalla congiunzione tra cofano anteriore e frontale (simile all'Alfa Brera dello stesso Giugiaro), credo che la risposta sia scontata! Chissà che magari a Monaco non decidano di commercializzarla, magari con lo splendido V10 M da 507cv…Fin dalla sua presentazione, nel 1977, la Serie 7 è stata l'unica auto che è riuscita, se non a spodestare, a contrastare l'eterna ammiraglia x antonomasia: la Classe S. La E23 contrapponeva a dimensioni generose e comfort elevato, quella buona dose di dinamismo che è sempre stato il biglietto da visita BMW. E' vero che, con il susseguirsi delle serie, dalla E32 del 1986 all'attuale, il dinamismo è un pò diminuito in favore di un comfort sempre superiore, ma è altrettanto vero che, nonostante le linee poco "leggere" dell'attuale modello, resta sempre la declinazione di ammiraglia più "sportiva", se così si può dire. Nel 2001, quando è stata presentata, la linea faceva discutere. Ma negli anni seguenti, anche la concorrente di sempre, la Mercedes, si è ispirata alle sue linee, svecchiando la sua ammiraglia, che sepcie nel posteriore è arrivata ad essere sempre meno classicheggiante e molto simile alla Serie 7. X il nuovo modello credo si assisterà ad una forte impronta stilistica della Concept CS, nonostante il muletto in foto sia lontano anni luce dalla stupenda CS. Credo sia più saggio giudicare dopo aver visto foto più attendibili…Trovo che questo prototipo sia veramente spettacolare nell'estetica. I canoni BMW più classici sembrano tornare d'attualità su questo modello, che, specie nel frontale, ricorda molto la serie 7 E23 del 1977. Se la CS Concept anticipa quella che sarà la futura Serie 8 o 9, infatti, anche sulla nuova ammiraglia di Casa dovremmo ritrovare gli stessi tratti, specie all'anteriore. Sicuramente i puristi del Marchio troveranno molto più vicino questo modello che non le precedenti creazioni di Monaco al dna BMW. Spero in una produzione in serie abbastanza imminente di un modello che sarà particolarmente interessante.Le indiscrezioni su una possibile riedizione della M1, ovvero una sportiva a motore centrale e trazione posteriore, si fanno quantomai insistenti. Infatti, dopo la registrazione della nomenclatura M10 effettuata dalla Casa bavarese, e dopo alcune voci che hanno lasciato trapelare l'esistenza di un progetto simile, e soprattutto dopo l'ingresso dell'Audi nel segmento delle supersportive con la R8, è stata studiata una versione potenziata del fantastico V10 che già equipaggiava le M5 ed M6, che, con tutta probabilità, sarà destinato ad equipaggiare la nuova M10. E' ancora presto x immaginare quali saranno i tratti somatici della nuova Coupè di Monaco, ma credo che la linea dovrebbe riallacciarsi in chiave moderna alla progenitrice, che, visto lo schema meccanico, era caratterizzata da una linea a cuneo, dall'abitacolo avanzato e dal cofano anteriore relativamente corto.A parte quel paraurti anteriore in stile Up!, ci sarebbe da dire che un'operazione simile sarebbe dovuta arrivare nel 1998, quando debuttò la prima serie della NewBeatle, che, a parte riminiscenze estetiche, aveva ben poco a che spartire con quel gioiello che motorizzò la Germania. La vecchia Maggiolino, infatti, aveva come punti di forza l'economia d'acquisto e d'esercizio, elementi che sulla NewBeatle non sono mai esistiti. Il ritorno al motore posteriore potrebbe segnare un ritorno alle origini x questo modello, che, insieme a soluzioni tecniche e meccaniche non troppo ricercate, potrebbe diventare la nuova low cost della Casa tedesca senza rinunciare al fascino del retrò, riallacciandosi stilisticamente ad una delle auto più importanti del dopoguerra.Avevo pensato che con la nuova generazione di Sportcoupè la Mercedes avrebbe creato un modello veramente inedito invece di tagliare il terzo volume alla C. Era giustificata un'operazione del genere quando, al lancio della versione precedente, la Casa era stata costretta da motivi economici e temporali alla soluzione più veloce e indolore possibile, ma oggi, con il crescente successo delle compatte premium, avrei sicuramente preferito un modello inedito, a trazione posteriore e con una nuova e forte identità. Magari un modello capace di combattere ad armi pari con Audi A3 e BMW Serie 1, non sotto il profilo della qualità e dell'immagine, che cmq non mancano, ma sotto l'aspetto del posizionamento sul mercato, che x la Sportcoupè non è mai stato ben definito. Una nuova due volumi elegantemente sportiva, avrebbe permesso la conquista di un'utenza più giovane, e magari, sfruttando il pianale della Classe C, si sarebbe potuto pensare ad una condivisione futura della meccanica con una nuova Calsse A, meno monovolume e più vicina al dna della Stella, con derivazioni coupè e spider, certamente più affascinanti se dotate di una distribuzione meccanica marcatamente sportiva.Che la Serie 6 non abbia un'anima dichiaratamente sportiva non è una scoperta. Infatti, questa auto, nasce x occupare un segmento che in BMW è sempre stata consuetudine, fin dai tempi della 3.0Csi. BMW, ha sempre inteso la Coupè come una Granturismo, che a prestazioni elevate abbina sapientemente un comfort e una vivibilità a livello delle migliori berline. La 630i, è ovviamente meno esclusiva delle sorelle a 8 cilindri, ma posso assicurare che vale esattamente tutto ciò che costa. X quanto riguarda la precoce sostituzione della 645i in luogo della 650i ad appena due anni dal debutto, è verissimo che è stata una sorta di mancanza di rispetto x chi aveva acquistato la versione precedente, ma è altrettanto vero che questo è un fastidioso fenomeno che oggi assedia qualsiasi Casa. Resta cmq il fatto che x quanto la svalutazione sia superiore x un modello fuori produzione, nel caso della 645i le quotazioni non ne hanno risentito più del dovuto, vuoi x l'intrinseco prestigio del modello, vuoi x la limitata tiratura di quella particolare motorizzazione, non è facile trovarne una tutt'ora sotto i 40mila euro. Sul nuovo modello, non vedo quale possa essere la caratterizzazione, oltre a quella estetica, in grado di regalare due anime alla prossima coupè di Monaco. Immagino si lavorerà sugli organi sospensivi e sulle funzioni del tasto "sport", che, come anche oggi, riescono a far cambiare radicalmente il comportamente dinamico dell'auto.Negli anni Settanta e Ottanta, la Lotus produceva vetture molto particolari e prestazionali, in grado di costituire una valida alternativa, nel senso più stretto del termine, alle "solite" sportive. Infatti, le Lotus, erano equipaggiate spesso da motori di piccola cilindrata ma con elevata potenza specifica, e vantavano una guidabilità molto vicina alle vetture "pronto corsa", essendo dure e pure e alleggerite come poche. Negli anni seguenti, il mito della Lotus è stato un pò accantonato, ma ricordo con piacere le Esprit, a quattro cilindri e con potenze intorno ai 270cv, o le piccole Elan ed Elise, con propulsori davvero piccoli ma divertentissime da guidare. Nel panorama attuale dell'auto, non riuscirei veramente ad immaginare quale possa essere la casa adatta a rinverdire i fasti di un brand così particolare, ma sarebbe sicuramente una bella mossa riproporre una nuova gamma di sportive vere dotate di propulsori ad elevata potenza specifica, in modo da perseguire l'identità della Casa e da non invadere un terreno che è già affollatissimo dalla concorrenza…Prima di esprimere un mio commento sulla nuova coupè di Stoccarda vorrei esprimere la mia sorpresa riguardo al nuovo argomento centrale di questo blog: le "doppie personalità"! In quasi tutti i topic non si fa altro che parlare di Mirko che sarebbe l'alter ego di Piervittorio, di me che sarei l'alias di AleArturo, e chissa quante altre sciocchezze del genere si leggeranno nei prossimi giorni! Mi appello ai moderatori in modo che in questo blog si possa ricominciare a parlare serenamente dell'argomento x cui è nato: le auto. Detto ciò, credo che la linea che contraddistinguerà la nuova CLK, specie nel frontale, risenta del nuovo corso dello stile Mercedes, pur non dimenticando lo stile proprio della classica coupè. Infatti, i quattro fari gemellati, che sul mercato hanno debuttato nel 1996 sulla Classe E, in realtà erano stati proposti x la prima volta sulla Concept CLK del 1995, che prefigurava fedelmente quella che sarebbe stata la prima serie della CLK definitiva. La forma ellittica ha lasciato il posto ad una nuova e più dinamica forma geometrica con gli angoli smussati, mentre il cofano motore e i parafanghi risentono dello stile della Classe C. Invariata anche la caratteristica "cintura ad arco", che guida la base dei finestrini laterali, congiungendosi nell'anteriore con la linea superiore del parafango. Si sa poco del posteriore, che in ogni caso dovrebbe prendere spunto dall'attuale edizione della CL. All'interno, dovrebbe debuttare una nuova plancia e nuovi materiali, che renderanno la CLK ancora più distante dalla C e molto più vicina alla E a livello qualitativo e d'immagine, mentre sotto l'aspetto meccanico non dovrebbero esserci differenze sostanziali, fermerestando l'adozione del nuovo diesel Bluetech e delle iniezioni di potenza previste x le unità attuali. La Casa, comunque, assicura parecchie novità sotto il profilo tecnico e tecnologico, mentre la griglia dei prezzi non dovrebbe subire modifiche importanti.Lothar: Innanzitutto ti saluto. L'adozione del 1.6 benzina sulla E90 lo vedo sottotono in quanto, nonostante la 316i sia sempre esistita nella Serie 3, è innegabile che il modello attuale abbia fatto un grande salto in avanti a livello di immagine, e che x questo motivo l'entry level con la 318i lo troverei più appropriato. Negli anni, infatti, le cilindrate hanno conosciuto un incremento generale, tant'è che se negli anni Ottanta le berline del segmento D partivano quasi tutte dai 1.3, oggi si fatica a trovarne una che scenda sotto i 1.800cc.Ho sempre pensato che la 316i fosse un pò sottotono sia sotto l'aspetto puramente prestazionale che sotto quello dell'immagine. Infatti, se è vero che nelle precedenti generazioni, la serie 3 più venduta era quella motorizzata con il 1.8 a bensina, negli ultimi anni e x le ultime generazioni, il testimone è passato alle 320d, che hanno surclassato nelle vendite le versioni a benzina di piccola cilindrata. Proporre ora una Serie 3 dotata del pur ottimo 1.6 di ultima generazione mi risulta un pò come un imbastardimento della gamma, che non avrebbe nessun motivo di esistere. In primo luogo xchè la Serie 3 è una berlina dall'immagine prestigiosa, che non ha bisogno di essere offerta "a saldo" con un'unità così sottodimensionata, e in secondo luogo xchè la clientela meno propensa alle grosse cilindrate continuerebbe a ripiegare x gli ottimi diesel da 143 e 177cv, x cui una scelta del genere la trovo veramente riduttiva.Non credo che nel blog siano moltissimi gli appassionati Volvo, ma devo ammettere che questa notizia ha veramente destato il mio interesse. La XC90, pur non essendo una SUV che ammiro particolarmente, ha il merito di aver dato alla Casa svedese un'immagine molto più elevata, conquistando anche una fascia di clientela che normalmente non aveva mai avuto a che fare con la Volvo. Sul piano estetico mi sembra abbastanza riuscita, e su quello meccanico, a parte il sottodimensionamento del motore D5, secondo me inadeguato alla massa della vettura e alla concorrenza, comunque ha dato bella mostra di sè negli anni. Credo che non prevederne un'evoluzione in un futuro, rimarchi ancora una volta quello che io ho sempre creduto, e cioè che Ford Europe, al contrario di Ford USA, non può gestire al meglio brand di prestigio, essendo notoriamente un produttore generalista. A riconferma di questa teoria citerei la cessione imminente di Jaguar e Land Rover, e la fatica che trova Volvo ad affermarsi nella categoria medio-alta. Allo stesso modo succede in casa GM, in cui si è sacrificata la fortissima identità Saab a favore di un'immagine da clone elegante delle Opel alto di gamma. Mi auguro che in un breve futuro la Casa decida di cedere questo brand ad un produttore più "navigato" nel settore medio-alto, in modo da rilanciare un marchio che è sempre stato sinonimo di affidabilità e immagine.Apparentemente potrebbe sembrare un eufemismo, ma potrebbe permettere alla Casa di Arese di rientrare a stretto giro e con relativamente pochi costi produttivi nel mondo delle trazioni anteriori, evitandole anche di utilizzare la componentistica Maserati, che x quanto sia raffinata, imporrebbe costi elevatissimi che si tradurrebbero in un prezzo di listino superiore alla concorrenza, anche se motivato da meccanica esclusiva. Tutto sta nel posizionamente di mercato che la Casa intende occupare, ma se si vuole far concorrenza alle blasonate tedesche si devono mantenere i prezzi entro certi limiti. L'unico limite che vedrei sarebbe quello dell'assenza di una piattaforma compatta a trazione posteriore, in quanto la X-Type è trazione anteriore o integrale. Tutt'al più si potrebbe pensare di utilizzare il pianale della XJ x la nuova 169, guadagnando anche in immagine e soprattutto in riduzione della massa, essendo interamente d'alluminio, mentre x la 159/Brera si potrebbe utilizzare la piattaforma con le dovute modifiche della XF o XK. L'unica orfana resterebbe la nuova compatta destinata a prendere il posto della 147, ma si potrebbe già parlare di un grosso passo avanti verso la riconquista della tradizione Alfa Romeo.
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http://www.tvblog.it/post/11894/canone-rai-non-si-ferma-la-corsa-allaumento-1075-euro-per-il-2009
Canone Rai: non si ferma la corsa all'aumento, 107,5 euro per il 2009pubblicato: venerdì 19 dicembre 2008 da Gabriele CapassoCresce ancora il Canone Rai, la tassa per il possesso degli apparecchi televisivi sale per il 2009 dai 106 euro attuali a 107,5, un aumento di 1,5 euro come “recupero dell’inflazione programmata”. Il Canone, essendo considerato alla bisogna una “tassa” non rientra nel blocco delle tariffe previsto, in forme piuttosto complesse ad articolate, dal Decreto Anti Crisi del Governo che è già stato al centro di polemiche feroci per via del raddoppio dell’Iva per Sky.La salita inesorabile del Canone Rai è ormai una costante, dal 2006, quando restava fermo sotto la “soglia psicologica” dei 100 euro annui (erano 99,6), al 2009 una crescita che lo porta a 107,5. Una decisione ratificata dal Governo Berlusconi, e ratificata dalla firma del Ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola, che risulta di fatto “obbligata” si tratta del “recupero dell’inflazione, come previsto dall’art. 47 del Testo Unico sulla televisione“.Inevitabile le polemiche e l’alzata di scudi delle associazioni dei consumatori, Codacons in testa, che hanno già annunciato di voler proporre un apposito ricorso al TAR per bloccare l’aumento. Improbabile che il tribunale amministrativo possa rilevare qualcosa di scorretto e agire di conseguenza, inevitabile percepire come cittadino una sorta di “colpa” il possesso di un televisore, mentre le famose esenzioni previste per gli anziani si sono dimostrate già lo scorso anno praticamente nulle.Articoli similiQuentin Tarantino e il padre Tony: Chiambretti tenta la carrambata del 03 set 2010Lie to me 3, se ne va...(spoiler), arriva Monique Curnen del 02 set 2010Auditel Rewind - 1992 del 02 set 2010Hung, Memphis Beat e The Walking Dead rinnovate per la prossima stagione, Army Wives non avrà uno spin-off. La Fox acquista Loche & Key (e torna Jamie Foxx) del 02 set 2010Lionsgate (Mad Men) acquista i format di Intelligence ed Amiche Mie. TvBlog intervista Cristiana Farina, produttrice creativa: "In Italia mancano le competenze per la fiction" del 02 set 2010CategorieArgomenti Simili5 euro, aumento canone rai 106 euro, aumento canone rai 107, canone rai, claudio scajola, codacons, contratto di servizio, rinnovo canone raiGallerie CorrelateCommenti dei lettori(Inserisci un commento - Nascondi commenti anonimi)19 dic 2008 - 06:17 - #119 dic 2008 - 08:22 - #21,50 in + per produrre fiction insulse19 dic 2008 - 08:29 - #319 dic 2008 - 09:40 - #419 dic 2008 - 10:04 - #5Commento #6 (-8 punti) - 19 dic 2008 - 10:04 - Apri commento19 dic 2008 - 10:47 - #719 dic 2008 - 10:47 - #819 dic 2008 - 10:52 - #919 dic 2008 - 11:04 - #10No non esiste alcun modo per non pagare il canone rai, basta essere possessori di un televisore e lo si deve pagare, ringraziamo Mussolini per questo. Molti comitati e associazioni sono nate con lo scopo di eliminarlo ma mai nessuno è riuscito nell’impresa, se non lo si paga si rischiano davvero conseguenze serie, è una vera e propria tassa, perciò prima arriva la maggiorazione, poi se si continua con la morosità si passa alle vere e proprie cartelle esattoriali. se non si pagano nemmeno quelle si rischia grosso, inizialmente dal fermo amministrativo ad esempio delle automobili del moroso per poi finire in ultima istanza al vero e proprio pignoramento. detto questo io concordo con teve, mi spiace ma per me la rai vale questi 107 euro, io sarei concorde nel bloccare il canone per qualche anno, questo si, non farlo andare molto sopra ai 100 euro, però io sono sincero lo pago volentieri, per tutto lo sport, per molti varietà, per alcune fiction… poi ognuno è liberissimo di pensarla come vuole19 dic 2008 - 11:06 - #1119 dic 2008 - 11:08 - #1219 dic 2008 - 11:12 - #13e a quando una tassa sul possesso del forno a microonde?19 dic 2008 - 11:13 - #1419 dic 2008 - 11:20 - #1519 dic 2008 - 11:21 - #1619 dic 2008 - 11:23 - #17infatti non è canone rai ma proprio sulla tv.19 dic 2008 - 11:33 - #1819 dic 2008 - 11:33 - #1919 dic 2008 - 11:41 - #2019 dic 2008 - 11:50 - #2119 dic 2008 - 12:07 - #22FRA77 IO ABITO IN UN PAESINO DI LUCCA dove per diverso tempo non abbiamo pagato il canone rai perche non c’era l’ antenna (il ripetitore) e si vedeva malissimo. anche ora senza la parabola vedo la rai malissimo ma siamo stati obbligati a pagarla. hai ragione fino a che non ti beccano puoi non pagarla. ma dal momento che vieni trovato rischi di andare indietro di 10 anni e pagare anche gli arretrati. noi abbiamo avuto un sopralluogo degli addetti rai (noi , inteso come paese)comunque non mi sembra giusto visto che per vedere la rai ho dovuto pagarmi l’ antenna satellitare e poi quasi tutti vieni criptato e non trasmesso… mazziati e cornuti….19 dic 2008 - 12:08 - #2319 dic 2008 - 12:13 - #24cristina lucca conosco persone che abitano vicino urbino, dove anche con la parabola si becca malissimo solo rai3, ma davvero si vede come se ci fosse la nebbia fitta in val padana. rai1 e rai2 non esistono. eppure devono pagare il canone rai lo stesso e la cosa bella è che è RETROATTIVO perciò fra77 dal momento in cui ti beccano vanno indietro per tutti gli anni dal momento in cui hai preso residenza nell’abitazione, e ti possono entrare in casa sia i funzionari rai in qualità di pubblico ufficiale sia la guardia di finanza e credimi capita!19 dic 2008 - 12:16 - #2519 dic 2008 - 12:19 - #2619 dic 2008 - 12:19 - #2719 dic 2008 - 12:27 - #2819 dic 2008 - 12:44 - #2919 dic 2008 - 12:50 - #30Ma se nel 37, 38 era appena nato in via sperimentale! Mah! E poi è un altra cosa. Da come ho capito è diventata tassa di possesso solo negli anni 90.“e il canone che lo paga???”Penso abbia già un televisore a casa. Comunque se non l’ avesse dovrebeb farlo perchè è un riproduttore audiovisivo.Riguardo al canone dato anche in parte alle altre TV. Mi pare di no anche perchè quà si diceva a stò punto di dividere tutto equamente tra RAI ed altre. Che questa ne veda ben pochi di quei soldi non è affatto vero. Quà comunque uno aveva scritto che a “Report” avevano fatto vedere che andava soprattutto a RAI. Se è vero non lo sò.19 dic 2008 - 12:56 - #3119 dic 2008 - 13:02 - #32Leggete quà:19 dic 2008 - 13:20 - #3319 dic 2008 - 14:16 - #3419 dic 2008 - 15:05 - #35@Meravigliao19 dic 2008 - 16:12 - #3619 dic 2008 - 17:02 - #37la cifra di 100 euro e’ un FURTO ! siamo quasi 60 milioni di utenti …. anche se dividi x meta’ ecc. ecc. SEMPRE FURTO RIMANE x che’ pagando la meta’ e tutti viene fuori una cifra assurda ! poi hanno INTROITI PUBBLICITA’ ….. ci mancava pure l’aumento che sembra poco ma poco non e’ visto quello che ci offre BISNONNA RAI da troppo tempo : stipendi assurdi cifre inverosimili !!! il prossimo sanremo ne’ e’ un esempio ! NON DURA !!!! p.s. NESSUNO PUO’ entrare a casa vostra x il canone x nessun motivo ! sappiatelo !!! luca01 gen 2009 - 22:15 - #38IL CANONE RAI NON E’ PER NULLA OBBLIGATORIOe lo si può facilmente disdettare e NON pagareE’ infatti materialmente e formalmente impossibile per la Rai (ente impositore della imposta) riuscire a dimostrare il possesso del televisore da parte del contribuente per assoggettarlo e obbligarlo a pagare. Il televisore è un bene mobile fungibile. In verità il canone Rai è una tassa sulla autodelazione del contribuente che lo paga ritenendosi erroneamente obbligato.Non vi siete mai chiesti come mai non esiste una legge che sanziona la mancata denuncia del televisore? Come mai non esiste una legge che obbliga ad autodenunciare il possesso del televisore?Basta queste domande retoriche per confermare quanto detto sopra cessando il vostro scandalo che avete pagato un canone senza sapere cosa in effetti pagavate. Allora a questo punto seguite la seguente procedura per non pagare questo indebito:a) fare la disdetta col modulo rai dichiarando - con l’allegata autocertificazione su modulo Rai - di non possedere il teelvisore. L’autocertificazione è senz’altro vera e non falsa in quanto si riferisce al televisore che si aveva quando avete iniziato a pagare il canone.La disdetta è immediatamente efficace e se la fate entro il 30 gennaio 2009 POTETE NON PAGARE GIA’ IL CANONE RAI 2009.b) a questo punto le legge non vi obbliga ad autocenunciarvi per cui attenderete il controllo di rito (fra qualche mese, fra qualche anno o mai) ma intanto non avendo abbonamento continuate felicemente a non pagare.c) Nel caso in cui viene l’addetto al controllo non dovete nascondere nulla e fargli vedere (se è autorizzato ad entrare in casa) immediatamente la televisione che avete. Lui provvederà a verbalizzare l’apertura di un nuovo abbonamento e, voi, seduta stante GLI DITE CHE INTENDE FAR SUGGELLARE E DI SUGGELLARE IL TELEVISORE.A questo punto l’addetto chiude baracca e burattini e se ne va non prima di avervi detto: fai quello che vuoi se vuoi paga se non vuoi sono fatti tuoi.Il nuovo abbonamento non viene aperto per cui continuerete a non pagare.d) Cosa succede per il suggellamento? Niente. Continuerete a vedere la televisione in quanto da quando il canone Rai è una tassa di possesso (1990) non è stato fatto neanche un suggellamento in tutta italia, che consiste nell’insaccare in un sacco dii juta il televisore.—Non seguite la disdetta consigliata dalla Rai (e da Aduc) che contiene un tranello: loro vi fanno fare la disdetta con richeista di suggellamento. In questo modo la disdetta non è immediatamente valida ma bisogna attendere il permesso della Rai che lo da solo per l’85% di chi ha richiesto il suggellamento.Solo che in tal modo - cioè chiedendo il suggellamento all’inizio - date la prova senza volerlo e saperlo del possesso del televisore e così vi siete fregati con le mani vostre stesse.—-PER SCARICARE I MODULI DELLA DISDETTA CLICCATE SU:se volete ricevere gratuitamente il disciplinare potete richiederlo alla e-mail sul sito.01 mar 2009 - 12:15 - #39PUBBLICITÀL'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori.Registrati per commentare e per entrare nella community di tvblog. Potrai inserire immagini, video, partecipare alle discussioni nei vari gruppi o crearli e inviare messaggi privati agli altri utenti registrati. 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http://it.wikipedia.org/wiki/Jean_Baptiste_Le_Rond_d%27Alembert
Jean Baptiste Le Rond d'Alembert.BiografiaInfanziaFrutto di un amore illegittimo tra la marchesa Claudine Guérin de Tencin, scrittrice, e il cavaliere Louis-Camus Destouches, generale d’artiglieria, d’Alembert nacque il 16 novembre 1717 a Parigi. Destouches era all'estero al momento della nascita di d'Alembert che, un paio di giorni più tardi, fu abbandonato dalla madre sui gradini della cappella di Saint-Jean-le-Rond di Parigi, attinente alla torre nord della cattedrale di Notre-Dame. Come voleva la tradizione, venne chiamato con il nome del santo protettore della cappella e divenne Jean le Rond.Messo dapprima in orfanotrofio, trovò presto una famiglia di adozione: venne preso in affidamento dalla moglie di un vetraio. Il cavaliere Destouches, anche se non ne riconobbe ufficialmente la paternità, vegliò segretamente sulla sua educazione e gli accordò una rendita.StudiAll'inizio, d'Alembert frequentò una scuola privata. Il cavaliere Destouches, alla sua morte avvenuta nel 1726, gli lasciò un'annualità di 1200 libbre. Sotto l'influenza della famiglia Destouches, all'età di dodici anni d'Alembert entrò nel collegio giansenista delle Quattro Nazioni (detto anche collegio Mazarino) dove studiò filosofia, diritto e belle arti, conseguendo il "baccalauréat" nel 1735.Negli anni successivi, d'Alembert derise i princìpi cartesiani che gli erano stati impartiti dai giansenisti: «premozione fisica, idee innate e i vortici». I giansenisti orientarono d'Alembert verso una carriera ecclesiastica, cercando di dissuaderlo dal perseguire la poesia e la matematica. Tuttavia, la teologia era per lui «foraggio piuttosto inconsistente». Frequentò la scuola di legge per due anni, diventando avvocato nel 1738.In seguito si interessò alla medicina e alla matematica. All'inizio si iscrisse a questi corsi con il nome di Daremberg, poi lo cambiò in d’Alembert, nome che conservò per il resto dei suoi giorni.CarrieraNel luglio 1739 presentò il suo primo contributo nel campo della matematica, evidenziando gli errori che aveva riscontrato ne "L'analyse démontrée" di Charles René Reynaud, libro pubblicato nel 1708, in una comunicazione indirizzata all'Académie des Sciences. All'epoca "L'analyse démontrée" era un'opera classica, sulla quale d’Alembert stesso aveva studiato le basi della matematica.Nel 1740 propose il suo secondo lavoro scientifico nel campo della meccanica dei fluidi: "Mémoire sur le refraction des corps solides", che venne riconosciuto da Clairaut. In quest'opera d'Alembert spiegò teoricamente la rifrazione. Inoltre, espose quello che oggi viene chiamato il paradosso di d'Alembert: la resistenza al moto esercitata su di un corpo immerso in un fluido non viscoso e incomprimibile è uguale a zero.La celebrità ottenuta con il suo lavoro sul calcolo integrale gli permise di entrare all'Académie des Sciences nel 1741 all'età di 24 anni; entrò poi all'Accademia di Berlino a 28 anni, per un lavoro sulla causa dei venti. Federico II gli offrì per ben due volte la presidenza dell'Accademia di Berlino, ma d'Alembert, per il suo carattere schivo e riservato, rifiutò sempre, preferendo la tranquillità dei suoi studi.Nel 1743 pubblicò il "Traité de dynamique" nel quale espose il risultato delle sue ricerche sulla quantità di movimento.Fu assiduo frequentatore di vari salotti parigini, come quello della marchesa Thérèse Rodet Geoffrin, quello della marchesa du Deffand e, soprattutto, quello di Mademoiselle de Lespinasse. Fu qui che incontrò Denis Diderot nel 1746, il quale lo reclutò per il progetto dell'Encyclopédie; l'anno seguente intrapresero insieme la direzione del progetto. D'Alembert si prese carico delle sezioni riguardanti la matematica e le scienze.Nel 1751, dopo cinque anni di lavoro da parte di oltre duecento collaboratori, apparve il primo tomo dell'Encyclopédie. Il progetto proseguì finché una serie di problemi lo interruppero temporaneamente nel 1757. D’Alembert scrisse oltre un migliaio di articoli, oltre al famosissimo "Discorso preliminare" (1751), compendio dell'enciclopedismo iluministico; in esso si ravvisano anche quegli elementi di empirismo sensistico, derivanti da Francesco Bacone e da John Locke, che d'Alembert avrebbe poi divulgato negli "Éléments de philosophie" (1759). L'articolo dell'Encyclopédie su Ginevra provocò la reazione polemica di Rousseau ("Lettre à d'Alembert sur les Spectacles", 1758), alla quale d'Alembert rispose con un suo scritto. Nel 1759, per divergenze con Diderot, d'Alembert abbandonò il progetto.A fianco dell'attività scientifica, sviluppò anche una ricca attività di filosofo e di letterato: "Mélanges de littérature, de philosophie et d'histoire", 1753; "Réflexions sur la poésie et sur l'histoire", 1760; "Éloges", 1787.Nel 1754 d’Alembert venne eletto membro dell'Académie française e ne divenne segretario perpetuo il 9 aprile 1772.Lasciò la famiglia adottiva nel 1765 per vivere un amore platonico con Julie de Lespinasse, la scrittrice e "salonnière" parigina con la quale convisse in un appartamento.Fu grande amico di Joseph-Louis Lagrange che lo propose nel 1766 quale successore di Eulero all'Accademia di Berlino.Suo grande rivale in matematica e in fisica all'Académie des Sciences fu Alexis Claude Clairaut.D'Alembert era anche un esperto di latino degno di nota; nell'ultima parte della sua vita lavorò a una superba traduzione di Tacito, che gli valse ampi elogi tra cui quello di Denis Diderot.Nonostante i suoi enormi contributi nei campi della matematica e della fisica, d'Alembert è famoso anche per aver ipotizzato erroneamente, in "Croix ou Pile", che la probabilità che il lancio di una moneta dia testa aumenta per ciascuna volta che il lancio dà come risultato croce. Nel gioco d'azzardo, la strategia di diminuire la puntata all'aumento delle vincite e di aumentare la puntata all'aumento delle perdite è perciò chiamata «sistema d'Alembert», un tipo di martingala.In Francia, il teorema fondamentale dell'algebra è chiamato «teorema di d'Alembert-Gauss».Creò inoltre un suo criterio per verificare se una serie numerica converge.Intrattenne una corrispondenza di rilevanza scientifica, in particolare con Eulero e con Joseph-Louis Lagrange, ma solo parte di essa è stata preservata.Soffrì di cattiva salute per molti anni e morì per una malattia alla vescica. Essendo un noto miscredente, d'Alembert venne seppellito in una tomba comune priva di lapide.Fino alla sua morte, avvenuta nel 1783 a 66 anni, continuò i suoi lavori scientifici scomparendo al culmine della sua fama, prendendosi così una rivincita eclatante sulla sua sfortunata nascita.L'attivitàL'"Encyclopédie"Nel 1745 d'Alembert, che all'epoca era membro dell'Académie des sciences, fu incaricato da André Le Breton di tradurre in francese la "Cyclopaedia" dell'inglese Ephraim Chambers.Da una semplice traduzione, il progetto si trasformò nella redazione di un'opera originale e unica nel suo genere. l'"Encyclopédie ou dictionnaire raisonné des sciences, des arts et des métiers". D'Alembert avrebbe poi scritto il famoso "Discorso preliminare", così come la maggior parte degli articoli riguardanti la matematica e le scienze.«Penser d'après soi» e «penser par soi-même», formule divenute celebri, sono di d'Alembert; si trovano nel "Discorso preliminare", "Encyclopédie", tomo 1, 1751. Queste formulazioni sono una ripresa di massime antiche (Esiodo, Orazio).MatematicaIl teorema di d'AlembertNel "Traité de dynamique" egli enunciò il teorema di d'Alembert (noto anche come "Teorema di Gauss-d'Alembert") che dice che qualsiasi polinomio di grado "n" a coefficienti complessi possiede esattamente "n" radici in [Formula 1] (non necessariamente distinte, occorre tenere conto del numero di volte che una radice è ripetuta). Questo teorema venne dimostrato soltanto nel XIX secolo da Carl Friedrich Gauss.Criterio di d'Alembert per la convergenza delle serie numericheSia [Formula 2] una serie dai termini strettamente positivi per la quale il rapporto [Formula 3] tende verso un limite [Formula 4]. Allora:Martingala di d'AlembertIn un gioco in cui si vince il doppio della posta con una probabilità del 50% (per esempio alla roulette, giocando pair / impair, passe / manque), egli propone la strategia seguente:Con questo procedimento, il gioco non'" è per forza vincente, ma si aumentano le possibilità di vincere (un po') al prezzo di un aumento della perdita possibille (ma più rara). Per esempio, se per sfortuna si vince solo alla decima volta dopo aver perso 9 volte, occorre aver puntato e perdere 1+2+4+8+16+32+64+128+256+512 = 210-1 unità per vincerne 1024, con un saldo finale solo di 1. Occorre anche essere pronti a sopportare eventualmente una perdita di 1023, con una probabilità debole (1/1024), ma non nulla. Anche con una ricchezza di partenza infinita e una durata di gioco illimitata, occorre inoltre far fronte all'eventualità che il gioco non finisca mai.Infine, occorre astenersi dal giocare nuovamente dopo una vincita, giacché ciò ha l'effetto inverso a quello della martingala: aumentare la probabilità della perdita.Esistono altri tipi di martingale famose, che alimentano tutte la falsa speranza di una vincita sicura.È opportuno notare che l'attribuzione di questa martingala a d'Alembert è soggetta a riserva; alcuni infatti sostengono che essa sia in realtà la martingala, altrettanto famosa, praticata al Casinò di San Pietroburgo e che diede origine al famoso paradosso di San Pietroburgo, inventato da Nicolas Bernoulli e presentato per la prima volta da suo cugino Daniel. Lo stesso Casinò, che ammetteva puntate in perdita senza limite al rosso e nero, diede poi il nome ad un'altra tragica e mortale sfida: la roulette russa. La montante suggerita da d'Alembert, invece, concretizzava, con lauto guadagno (50%) il ritorno all'equilibrio di una chance che avesse la probabilità del 50%. Essa consiste nell'osservazione di un colpo, dopodiché si effettua la puntata 1 all'evento contrario. In caso di vincita si riparte da capo, e in caso di perdita si aumenta di 1 unità la puntata. Tutte le volte che si incappa in un successo si diminuisce, invece, di 1 unità. Aumentando di 1 quando si perde e diminuendo di 1 quando si vince, succede che quando per esempio, dopo 100 colpi quelli indovinati saranno 50, 50 saranno i pezzi vinti, proprio il 50% di utile, come per 1 su 2, 5 su 10 o 500 su 1.000. Esistono tante soluzioni intermedie; tuttavia, alla roulette, che comporta una tassa dell'1,35%, questa tecnica soccombe alla simmetria degli scarti che per effetto della tassa rendono irraggiungibile, anche teoricamente, l'equilibrio.AstronomiaStudiò gli equinozi e il problema dei tre corpi, al quale applicò il suo principio di dinamica, riuscendo così a spiegare la precessione degli equinozi e la nutazione dell'asse di rotazione.FisicaNel "Traité de dynamique" (1743) enunciò il principio della quantità di movimento, che è talvolta chiamato «principio di d'Alembert»:«Se si considera un sistema di punti materiali legati tra loro in modo che le loro masse acquisiscano velocità rispettive differenti a seconda se esse si muovano liberamente o solidalmente, le quantità di movimenti acquisite o perse nel sistema sono uguali.»Studiò anche le equazioni differenziali e le equazioni a derivate parziali. Inoltre, stabilì le equazioni cardinali dell'equilibrio di un sistema rigido.Fu tra i primi, assieme ad Eulero e a Daniel Bernoulli, a studiare il moto dei fluidi, analizzando la resistenza incontrata dai solidi nei fluidi e formulando il cosiddetto paradosso di d'Alembert. Studiò il moto dei gravi e la legge della resistenza del mezzo.Nel 1747 trovò l'equazione alle derivate parziali del secondo ordine (equazione di d'Alembert o delle corde vibranti).FilosofiaD'Alembert scoprì la filosofia al collegio delle Quattro Nazioni (oggi Académie française), fondato da Mazarino e retto da religiosi giansenisti e cartesiani. Oltre alla filosofia, si interessò alle lingue antiche e alla teologia (scrisse sulla Lettera di san Paolo ai Romani). Uscito dal collegio, mise definitivamente da parte teologia e si lanciò negli studi di diritto, medicina e matematica. Dei suoi primi anni di studio conservò una tradizione cartesiana che, integrata ai concetti newtoniani, avrebbe in seguito aperto la strada al razionalismo scientifico moderno.Fu "l'Encyclopédie," alla quale collaborò con Diderot e altri pensatori del suo tempo, che gli diede l'occasione di formalizzare il suo pensiero filosofico. Il "Discorso preliminare" dell'"Encyclopédie," ispirato dalla filosofia empirista di John Locke e pubblicato all'inizio del primo volume (1751), è spesso considerato, a ragione, un autentico manifesto della filosofia dell'Illuminismo. Egli vi afferma l'esistenza di un legame tra il progresso della conoscenza e il progresso sociale.Contemporaneo del secolo dei Lumi, determinista e ateo (per lo meno deista), d'Alembert attribuiva alla religione un valore puramente pratico: essa non ha lo scopo di illuminare le menti del popolo, ma piuttosto quello di regolarne i costumi. Il «catechismo laico» di d'Alembert si prefiggeva di insegnare una morale che permettesse di riconoscere il male come nocumento della società, e di assumersi le responsabilità; castighi e premi sono quindi distribuiti in funzione del danno o del vantaggio sociale. Il principio che regola la vita dell'uomo è quello dell'utilità; di conseguenza, è preferibile rivolgersi alle scienze piuttosto che alla religione, in quanto le prime hanno un'utilità pratica più immediata.D'Alembert fu uno dei protagonisti, assieme al suo amico Voltaire, della lotta contro l'assolutismo religioso e politico che venne da lui denunciato nei numerosi articoli filosofici scritti per l'"Encyclopédie". La raccolta delle sue analisi spirituali di ciascun dominio della conoscenza umana trattato dall' "Encyclopédie" costituisce una vera filosofia delle scienze.Nella "Philosophie expérimentale", d'Alembert definì così la filosofia: «La filosofia non è altro che l'applicazione della ragione ai differenti oggetti sui quali essa può essere esercitata».ArteD'Alembert è considerato un teorico della musica, in particolare negli "Éléments de musique". A tal riguardo, una controversia lo oppose a Jean-Philippe Rameau.Battezzati in suo onoreOpereVoci correlateCollegamenti esterniAltri progettiAstronomi francesiFilosofi francesi del XVIII secoloIlluministiMembri dell'Académie françaiseJean le Rond d'Alembert
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http://it.wikipedia.org/wiki/Giornata_internazionale_della_nonviolenza
Giornata internazionale della nonviolenza.La Giornata internazionale della nonviolenza'" viene commemorata il "'2 ottobre'", data di nascita del Mahatma Gandhi. È stata promossa dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 15 giugno 2007 e celebrata per la prima volta il 2 ottobre 2007.La risoluzione dell'Assemblea generale chiede a tutti i membri delle Nazioni Unite di commemorare il 2 ottobre in maniera adeguata così da "divulgare il messaggio della nonviolenza, anche attraverso l'informazione e la consapevolezza pubblica."La risoluzione riafferma "la rilevanza universale del principio della nonviolenza" ed "il desiderio di assicurare una cultura di pace, tolleranza, comprensione e nonviolenza".Presentando la risoluzione all'Assemblea Generale per conto dei 140 co-sostenitori, il Ministro degli Esteri indiano, Anand Sharma, ha dichiarato che l'ampio sostegno da più parti alla risoluzione riflette il rispetto universale per il Mahatma Gandhi e la rilevanza attuale della sua filosofia. Citando le ultime parole del leader, ha dichiarato: «La nonviolenza è la più grande forza a disposizione del genere umano. È più potente della più potente arma di distruzione che il genere umano possa concepire».Definizione di nonviolenzaIl principio della nonviolenza - noto anche come resistenza nonviolenta - rifiuta l'uso della violenza fisica, al fine di raggiungere obiettivi sociali o cambiamenti politici. Spesso viene descritta come "la politica della gente comune", questa forma di lotta sociale è stata adottata in massa delle popolazioni di tutto il mondo nelle campagne per la giustizia sociale.Il professor Gene Sharp, uno dei primi studiosi della resistenza nonviolenta, utilizza la seguente definizione nella sua pubblicazione, "The Politics of Nonviolent Action":NoteFestività internazionaliInternational Day of Non-Violence
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http://it.wikipedia.org/wiki/Aereo_postale
Aereo postale.Un aereo postale'" è un velivolo adibito espressamente al trasporto veloce di corrispondenza.StoriaLa necessità di comunicazione ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella società umana. La necessità di far conoscere notizie a distanze sempre più ampie portò nei secoli ad utilizzare ingegno e tecnologie per fare in modo che messaggi ufficiali e personali potessero raggiungere il più velocemente possibile luoghi distanti. La rivoluzione industriale influì anche questo settore nella capacità tecnologica di realizzare mezzi atti a muoversi a maggiori velocità. La realizzazione di macchine atte a trasportare su ruota maggiori quantità di materiali a velocità ed autonomie sempre maggiori, suggerì di conseguenza il possibile utilizzo dei sempre più affidabili velivoli aerei.Il 10 giugno 1912 La "DELAG", ("Deutsche Luftschiffahrt-Aktiengesellschaft": società per azioni di navigazione aerea tedesca), la prima compagnia aerea mondiale, inaugurò anche il primo servizio aereo per il trasporto veloce di lettere e pacchi dall'aeroporto Francofurt-Rebstock a Darmstadt con il biplano "Gelber Hund" ("cane giallo"). Seguirono altre società, e già nel 1913, esisteva una rete di traffico tra Düsseldorf, Baden-Oos, Berlin-Johannisthal, Gotha, Francoforte sul Meno, Amburgo, Dresda e Lipsia. La prima guerra mondiale impedì tuttavia il collegamento organizzato tra le capitali europee.Negli anni trenta tutti gli stati maggiormente industrializzati effettuavano servizi postali sia all'interno che al di fuori del loro territorio nazionale. Le compagnie aeree dopo aver utilizzato aerei già esistenti sul mercato cominciarono a commissionare specifici velivoli alle case costruttrici, incentivando così di conseguenza lo sviluppo dei velivoli civili.Alcuni velivoli devono la loro vita operativa al servizio postale. Nel 1934 la Civil Aeronautics Authority (CAA), l'autorità aeronautica civile statunitense, emise una normativa che vietò l'ulteriore uso, per ragioni di sicurezza, dei velivoli monomotori adibiti al trasporto passeggeri su tutte le principali linee di collegamento. Inoltre era divenuto obbligatorio l'affiancamento di un secondo pilota che cooperasse con il primo, di conseguenza tutti gli aerei di linea dovevano avere una cabina di pilotaggio a due posti. I requisiti di tale normativa misero fine alla carriera delle piccole compagnie di linea che utilizzavano simili velivoli, ma un certo numero di compagnie maggiori riconvertirono i loro velivoli esclusivamente come aerei da trasporto e da posta aerea. Uno di questi era il Lockheed L-9 Orion.Sorte diametralmente opposta toccò invece al bimotore tedesco Dornier Do 17, noto anche come "matita volante", nato come aereo da trasporto veloce, il quale venne scartato dalla Lufthansa proprio per le esigue dimensioni della fusoliera.La storia della posta aerea in Italia è legata alla prime compagnie private di trasporto aereo e successivamente dalla prima compagnia di bandiera, l'Ala Littoria.Attualmente nel mondo esistono delle compagnie internazionali di trasporto che operano su terra, acqua ed aria come la DHL, la UPS o la FedEx, quest'ultima nota anche per essere citata nel film Cast Away diretto da Robert Zemeckis ed interpretato da Tom Hanks.AviazioneMail plane
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http://www.gamesblog.it/post/12611/mafia-2-primo-filmato-di-gioco
I sette anni trascorsi dall’uscita del primo capitolo non addolciranno lo stile e le tematiche graffianti di questo seguito, anche se il personaggio principale e i suoi compagni di merenda, così come l’ambientazione di gioco e il periodo storico saranno completamente diversi: lasciati alle spalle i tumultuosi anni ‘30, infatti, ci ritroveremo a vestire gli scomodi panni di Vito per aiutarlo a scalare la piramide della malavita nella fittizia Empire City (leggasi San Francisco) degli anni ‘40.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Thanjavur
Thanjavur.Thanjavur'" (o "'Tanjavur'", "'Tanjor'", "'Tanjore'"; in tamil "'தஞ்சாவூர்) è una città dell'India di 215.725 abitanti, capoluogo del distretto di Thanjavur, nello stato federato del Tamil Nadu. In base al numero di abitanti la città rientra nella classe I (da 100.000 persone in su).Geografia fisicaLa città è situata a 10° 48' 0 N e 79° 9' 0 E, nei pressi del delta del fiume Cauvery a 115 chilometri da Madurai, e ha un'altitudine di 1.StoriaTanjore fu la capitale dell'antica dinastia indiana dei Chola.Durante il loro impero divenne un importante centro culturale e artistico.Nei suoi pressi sorgono alcuni dei più importanti esemplari dell'architettura dravidica come il Brihadisvara, un grande tempio dedicato al dio Shiva fatto costruire da RajaRaja "il grande" intorno al 1000 d.C. con l'imponente santuario di ben tredici piani e copertura piramidale.Alla metà del XVI secolo risalgono invece il Palazzo del Maharaja ed il Forte.EconomiaLe principali fonti di reddito derivano dal commercio del fiorente artigianato (seta, oggetti in rame, gioielli, broccati e tappeti) e dei prodotti agricoli (riso, tabacco, canna da zucchero, palme da cocco, frutta).Importanti sono anche le industrie tessili e alimentari.DemografiaAl censimento del 2001 la popolazione di Thanjavur assommava a 215.725 persone, delle quali 106.950 maschi e 108.775 femmine. I bambini di età inferiore o uguale ai sei anni assommavano a 20.470, dei quali 10.433 maschi e 10.037 femmine. Infine, coloro che erano in grado di saper almeno leggere e scrivere erano 173.188, dei quali 90.447 maschi e 82.741 femmine.NoteAltri progettiCittà del Tamil NaduThanjavur
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http://it.wikipedia.org/wiki/Veleno_di_serpente
Veleno di serpente.Il veleno di serpente'" può essere considerato una forma di saliva altamente modificata prodotta da alcune famiglie di serpenti. È prodotta da una ghiandola che corrisponde a quella che negli altri vertebrati è la ghiandola parotide. Queste ghiandole velenifere sono presenti su ciascun lato della testa nella regione sottostante o retrostante all’occhio o comprese nella regione tra l’occhio, le narici e il palato.Il veleno di serpente è essenzialmente un mezzo di sopravvivenza per l'animale, con cui questo può paralizzare la preda e neutralizzare la sua resistenza. Molte specie di serpenti si cibano infatti di vertebrati più attivi e più forti di loro, che essi non potrebbero trattenere o uccidere con azione puramente meccanica.Il veleno di serpente non è una sostanza semplice bensì una associazione complessa di molte tossine diverse, con funzioni e quantità variabili. Si tratta enzimi che possono essere grandi molecole composte di molte decine di peptidi. In alcuni casi l'azione tossica sul metabolismo è la conseguenza dell'unione sinergica di più sostanze. I serpenti velenosi sono anche dotati di un apparato apposito per l'iniezione e la diffusione della sostanza nel corpo della vittima, in particolare i "denti del veleno" che possono essere cavi e dotati di canali interni o incisi esternamente. I "viperidi" sono, tra tutte le famiglie di serpenti, quelli dotati del sistema velenifero più evoluto.Vi sono due principali gruppi di serpenti velenosi – o meglio "considerati" velenosi in modo significativo per l’uomo – ovvero: i "colubridi" "proteroglifi" (includono gli "Elapidi" come Cobra, Serpente corallo) e le vipere ("soleoglifi" o viperidi, includono Vipere e Crotali).Queste due famiglie producono due tipologie di veleno ad azione generalmente diversa. Il veleno dei colubridi proteroglifi come il cobra ha effetto prevalentemente neurotossico, ad azione rapida, blocca le trasmissioni nervose e soprattutto le funzioni respiratorie della vittima. Il veleno dei viperidi invece ha effetti maggiormente emotossici (specialmente anti-coagulanti) ed ha azione più lenta e prolungata. Ci sono a dire il vero anche altri due gruppi di serpenti velenosi (così che le tipologie sono complessivamente quattro) e cioè: i serpenti "aglifi" (quelli dall'apparato velenifero più primitivo, con denti non scanalati) e i "colubridi" "opistoglifi". Queste due sottofamiglie di rettili hanno tutti denti veleniferi collocati in posizione non frontale, bensì arretrata nella mandibola, hanno piccole dimensioni e di solito non sono tra quelli considerati “velenosi” per l’uomo. In realtà non è corretta una distinzione netta tra specie velenose e non, il veleno degli ostiglifi infatti è tendenzialmente identico a quello degli altri colubridi e non è sempre possibile stabilire un confine preciso nella pericolosità delle specie. È da considerare che i veleni dei serpenti sono tossici sul metabolismo solo se iniettati direttamente nel sistema circolatorio, non se ingeriti, non si tratta perciò di sostanze nocive in senso assoluto.Composizione chimicaIl veleno dei serpenti si presenta come una miscela di differenti zootossine e di enzimi ad azione specifica. Alcuni di questi enzimi non sono sempre tossici in sè, ma agiscono sulla permeabilità cellulare nei confronti di altre sostanze rendendo i tessuti della vittima più vulnerabili alle altre sostanze iniettate. Le tossine contenute sono di diverse famiglie chimiche:
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http://it.wikipedia.org/wiki/Mimetidae
Mimetidae.Mimetidae'" SIMON, 1881 è una famiglia di ragni appartenente all'ordine Araneae della classe Arachnida.Il nome deriva dal greco, "mimitìs" cioè "imitatore", "che imita", per la loro notevole capacità di mimetizzarsi nell'ambiente, ed il suffisso "-idae", che designa l'appartenenza ad una famiglia.CaratteristicheSono noti comunemente come "ragni-pirata", in quanto sono feroci predatori di altri ragni. Il colore varia da giallo a marrone e la lunghezza di questi piccoli ragni varia da 3 a 7 millimetri. Possono essere riconosciuti dalle zampe anteriori lunghe dotate di una serie di processi spinosi in apparenza simili a piccoli peli, progressivamente più corti man mano che si va verso l'ultimo segmento delle zampe stesse.ComportamentoSono ragni cacciatori: si avvicinano alle ragnatele di altri aracnidi e ne muovono i fili simulando o un insetto che vi fosse caduto sopra o una compagna che cerca di attirare il ragno per accoppiarsi; all'arrivo del ragno lo afferrano e lo immobilizzano per poi nutrirsene.La loro capacità di adattarsi ai colori dell'ambiente circostante fa sì che la povera preda non si accorga del pericolo se non quando è troppo tardi. Questa tattica crea loro però non pochi problemi quando vogliono accoppiarsi, in quanto non si è ancora compreso quali segnali inviano alle loro compagne affinché non si creino equivoci e vengano divorate. Solo i maschi del genere Gelanor, dell'America meridionale, hanno lunghe appendici la cui funzione inequivocabile è quella dell'accoppiamento.DistribuzionePressoché cosmopoliti, all'infuori del Canada, USA settentrionali e alcune zone dell' AfricaTassonomiaTassonomicamente, a livello di superfamiglia, a volte sono raggruppati nei Palpimanoidea, a volte negli Araneoidea.Attualmente, al 2009, si compone di 13 generi e 153 speciela suddivisione in sottofamiglie segue quella adottata dall'aracnologo Joel Hallan:NoteCollegamenti esterniAraneomorphaeMimetidaeTaxa classificati da Eugène SimonPirate spider
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http://it.wikipedia.org/wiki/Bandido_%28album%29
Bandido (album)."'Bandido"' è il quinto album di studio (sesto, se considera la raccolta del 1982) che il cantante spagnolo Miguel Bosé pubblica in Italia, nel 1984, l'ultimo per l'etichetta CBS.Con quest'album, l'artista ex-bravo ragazzo prende le distanze dai suoi precedenti lavori, tutti caratterizzati da un pop/rock leggero e d'intrattenimento, nonché da ottave altissime, preferendo un registro molto più grave e testi notevolmente più cupi e introspettivi.Il titolo "Bandido" può derivare da due diverse fonti: innanzitutto, la parola è una delle due che formano il titolo del pezzo "Amor bandido", inserito nell'edizione spagnola (a cui corrisponde l'italiana "Indio", in cui non c'è però traccia del lemma); inoltre, uno dei ritornelli del brano "Sevilla" contiene il verso "Bandido ¡ay! muero yo por ti" -"Bandito, ahi, io muoio per te!"-, inserito, nell'originale cantato in spagnolo, anche nell'edizione italiana, tra i ritornelli ripetuti nel finale di "Siviglia" (che per il resto è interamente cantata in italiano).L'album uscito in Italia comprende nove canzoni, i cui testi sono tutti scritti da Aldrighetti e Avogadro (l'adattamento dell'unico brano in inglese è di Peter Hammill). I brani "Miraggi" e "Odio vivere adagio" vengono pubblicati anche in formato 45 giri, rispettivamente come Lato A e come Lato B. Tra i brani più noti, ci sono "Siviglia" e "Indio", le cui versioni spagnole, "Sevilla" e "Amor bandido" furono dei grandi successi nei paesi di lingua ispanica (il secondo, soprattutto, lo lanciò definitivamente come artista di successo internazionale, nel 1985, l'anno successivo alla pubblicazione del 33 giri, in cui avverrà il cambio di casa discografica).Anche se questo disco riprende, seppur parzialmente, la formula del mix di brani in inglese e brani in italiano, si tratta comunque di un lavoro assai diverso dai precedenti, anche per il fatto che l'usuale equilibrio tra le due lingue viene decisamente meno in questa sede, dove un solo brano in inglese è affiancato agli altri otto in italiano. Questo pezzo, intitolato "South of the Sahara" e posto in chiusura del Lato A, viene tra l'altro aggiunto soltanto in séguito, quando le registrazioni erano già quasi terminate, ricavato dal medley di due brani che originariamente non erano neanche in inglese.Nonostante sia considerato ancora oggi l'album capolavoro di Bosé, "Bandido" non riscuoterà un grandissimo successo commerciale, acuendo la fase di lieve declino iniziata con l'album precedente e interrottasi soltanto nel 1994, esattamente dieci anni dopo, con il singolo "Se tu non torni". Il pubblico italiano, in particolar modo, abituato alla formula di ragazzo pulito e pop/rock anglo-italiano d'intrattenimento, dimostra di non gradire molto la nuova direzione stilistica di Miguel, che oltre alla musica, cambia anche look, comparendo in pubblico con un lungo codino ossigenato e la barba lunga di qualche giorno.In questo periodo, inoltre, per promuovere il difficile album, Miguel, ospite fisso di una trasmissione televisiva, sull'allora giovanissima televisione commerciale, gira una serie di videoclip, molto colorati e altrettanto discussi, sia per i temi che per un look ai limiti del soft-porno, ma il lavoro stenta comunque a decollare in Italia. Un gigantesco successo internazionale ottiene invece soprattutto il video realizzato per "Amor bandido" (in cui Bosé interpreta un personaggio a metà tra un supereroe tecnologico e Indiana Jones), che diventa presto uno dei video più visti di tutti i tempi in Spagna.Il long-playing esce, oltre che nelle versioni italiana e spagnola, anche in versione inglese e vede, tra gli altri, la collaborazione dei Matia Bazar, soprattutto nel brano "Inverno", dove i membri del gruppo interpretano i cori, collettivamente creditati, nella busta interna del disco, a una fantomatica 'Tribù' (oltre che ai singoli componenti); un ruolo particolare tra di loro è rivestito da Sergio Cossu, che partecipa attivamente sia come tastierista sia come compositore nella stesura di alcuni brani.Cosciente del salto nel buio che si apprestava a fare (soprattutto in Italia), l'artista ispanico include la seguente nota sulla copertina dell'album: "Vorrei ringraziare Peter Hammill per il suo entusiasmo e la sua positività – vorrei anche ringraziare tutti quelli che si sono lasciati travolgere da quest’avventura e sono saltati sulla nave pur non sapendo dove s’andava a finire: autori, parolieri, musicisti & amici…".TracceFormazione/Musicisti/Staff/Produzione
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http://it.wikipedia.org/wiki/Kenji_Mizoguchi
Kenji Mizoguchi.Nacque a Tokyo come figlio di un carpentiere; le condizioni iniziali della famiglia erano precarie, tanto che la sorella maggiore fu venduta come geisha, evento che lo influenzò molto.Mantenne una fiera resistenza contro il padre, violento contro la madre e la sorella. All'età di 13 anni smise di frequentare la scuola ed entrò all'istituto per la ricerca sulla pittura occidentale. Successivamente si trasferisce a Kobe, dove lavora come illustratore presso il giornale "Matha Shinpo".Ritornato nella sua città natale, Tokyo, comincia a lavorare nel settore cinematografico nella casa di produzione Nikkatsu come assistente di registi come Oguchi, Suzuki e Tanaka; nel 1922 inizia la sua carriera come registra, realizzando "Ai ni Yomihaeru Hi" mentre nel 1930 gira il suo primo film sonoro. Dopo aver realizzato oltre 47 film (di cui se ne sono conservati solo 2) lascia la Nikkatsu nel 1932 e nel 1934 contribuisce alla fondazione della Daiichi Eiga di Kyōto.Negli anni trenta lavora per varie case di produzione e ha uno dei suoi maggiori successi, "Naniwa Hika" e "Gion no Shimai", film che dovevano far parte di una trilogia sul realismo sociale, che tuttavia non è mai stata completata. Nel 1939 inizia a lavorare alla Shochiku di Kyōto, realizzando una trilogia del genere geido mono (film sulla vita degli attori di teatro), ma soprattutto Genroku Chushingura, tratto da un classico della letteratura giapponese.Nonostante una vita privata travagliata a causa della malattia mentale della moglie, il suo prestigio nel mondo del cinema aumenta: negli anni '40 realizza oltre un film all'anno, ricopre alcune cariche istituzionali nel mondo del cinema giapponese e nel 1951 passerà alla Daiei, alla quale resterà fedele (tranne un paio di eccezioni) fino alla morte, lavorando anche come direttore generale.Negli anni cinquanta inizia ad essere conosciuto anche in occidente grazie al successo di "Rashomon", diretto da Akira Kurosawa e prodotto dalla Daiei. In questo periodo gira alcuni suoi capolavori, regolarmente ospitati dalla Mostra del cinema di Venezia, dove vince per tre volte il Leone d'argento con "Vita di O-Haru, donna galante (Saikaku Ichidai Onna)" nel 1952, "I racconti della luna pallida d'agosto (Ugetsu Monogatari)" nel 1953 (anno del suo primo viaggio in Europa) e "L'intendente Sansho (Sansho Dayu)" nel 1954.Mizoguchi morì di leucemia all'età di 58 anni.A Venezia fu ricordato nel 1980 con una importante retrospettiva comprendente 30 film, alla 37ª Mostra del Cinema.Filmografia completaBibliografiaCollegamenti esterniKenji Mizoguchi
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http://www.tvblog.it/post/6574/mistero-a-ce-posta-per-te/1
Franco, un nostro simpatico lettore che vive all’estero e segue la tv italiana via satellite, ci scrive per porci un quesito un po’ particolare, ma molto interessante: le storie di C’è posta per te sono tutte nuove o a volte vengono riproposte?Leggete quanto scrive:Io seguo “C’è Posta Per Te” , ma ho un problema…le puntata del 22 e del 29 Settembre 2007, io le ho gia’ viste prima di cosi’!Ora io non sono un veggente, non faccio magia nè credo a queste fandonie, ma ho una memoria eccezionale, io quelle 2 puntate, quelle storie e quelle persone le ho viste tutte!E’ possibile che le puntante siano ripetute e non nuove? (unica spiegazione)Oppure le persone chiamate sono attori o quant’altro che ripetono la loro storia…per esempio 22 settembre, la storia della ragazza con il marito morto nel sonno……..GIA’ VISTA lei e la sorella, visto la storia, pensi che ho detto a mia madre che guardava……VUOI VEDERE CHE ENTRERANNO PERSONE CANTANDO CON CANDELE E DEI BAMBINI? Detto fatto…sono proprio entrati i bambini e le donne che cantano!Il 29 settembre, ragazzo tradisce la sua ragazza, lei non lo perdona, lui piange e si inginocchia dicendole che la vuole sposare. GIA’ VISTO, visto il ragazzo, visto la ragazza, sapevo che si sarebbe inginocchiato! Sapevo che la ragazza avrebbe rifiutato.Stesso per AMENDOLA, sorpresa per 3 ragazze…quelle 3 ragazze GIA’ VISTE! E la stessa sorpresa per loro (la scorsa voltaa memoria mia) era proprio AMENDOLA!Davvero, io non so come mai, ma a me sembra che le puntate siano ripetute, non nuove.Vi chiedo gentilmente di guardare la prossima puntata e cercate in qualche modo di ricordare qualcosa guardando, sono sicuroche forse anche voi proverete il Deja Vu che non e’ niente di sovrannaturale ma qualche trucco di maria.In conclusione, questo mi e’ successo pure l’anno scorso sempre e solo con C’E’ POSTA PER TE.La mail un po’ mi ha fatto sorridere, un po’ mi ha incuriosito. L’unica spiegazione che potrei darmi - escludendo i poteri paranormali - è che alcuni protagonisti delle storie raccontate siano apparsi in altre trasmissioni Rai o Mediaset e molti degli ospiti vip siano invece già stati da Maria De Filippi. Unendo i vari volti già visti ecco creata questa sorta di deja-vu. Ma seguendo solo sporadicamente C’è posta per te e non avendo certo la memoria di Franco, giro la questione a voi lettori, sperando di trovare qualcun altro che ha notato ciò che ha notato Franco.Ti lascio una canzone e C'è Posta per te si sfidano da venerdì 10 settembre del 03 set 2010Viola Castelli (Barbara Clara) è il nuovo personaggio di CentoVetrine del 03 set 2010Analisi Auditel - La seconda puntata de "Il Peccato e la Vergogna" contro Montalbano del 03 set 2010Distretto di Polizia 10, il ritorno di Claudia Pandolfi "celebrato" con il diario online di Giulia Corsi del 03 set 2010Analisi Auditel - La prima puntata de "Il Peccato e la Vergogna" del 02 set 2010CategorieCommenti dei lettori(Inserisci un commento - Nascondi commenti anonimi)Commento #1 (-16 punti) - 03 ott 2007 - 10:55 - Apri commentoCommento #2 (-18 punti) - 03 ott 2007 - 10:55 - Apri commentoCommento #3 (-7 punti) - 03 ott 2007 - 10:59 - Apri commentoCommento #4 (-13 punti) - 03 ott 2007 - 10:59 - Apri commento03 ott 2007 - 11:01 - #503 ott 2007 - 11:04 - #603 ott 2007 - 11:06 - #703 ott 2007 - 11:08 - #803 ott 2007 - 11:10 - #1003 ott 2007 - 11:11 - #11Commento #12 (-4 punti) - 03 ott 2007 - 11:11 - Apri commento03 ott 2007 - 11:12 - #13@cARLA 200303 ott 2007 - 11:35 - #1403 ott 2007 - 11:46 - #1703 ott 2007 - 12:19 - #2003 ott 2007 - 12:21 - #2203 ott 2007 - 12:25 - #2303 ott 2007 - 12:32 - #2503 ott 2007 - 12:34 - #2603 ott 2007 - 12:45 - #2703 ott 2007 - 12:50 - #2803 ott 2007 - 13:13 - #3403 ott 2007 - 13:17 - #3503 ott 2007 - 13:18 - #36Io gli credo.D’altra parte non mi spiego come la Defi possa organizzare simili trucchetti.Gli antitaroccatori per antonomasia sono quelli di Striscia, ma loro non hanno MAI e ripeto MAI attaccato Costanzo e suo marito. Dunque la Defi si sente tranquilla.Un’altra cosa da dire è che un paio di puntate fa, guardando Posta, mi è capitato di pensare che il Mario mi sembrava stranamente più giovane e con una pettinatura diversa, e in più era bianchissima di carnagione, mentre a “uomini e donne” sfoggia ancora una robusta abbronzatura.Mha, secondo me la cosa rimane misteriosa…03 ott 2007 - 13:32 - #39Commento #40 (-4 punti) - 03 ott 2007 - 13:32 - Apri commento03 ott 2007 - 13:53 - #41@ bla bla03 ott 2007 - 13:59 - #42@Nick8403 ott 2007 - 14:05 - #4303 ott 2007 - 14:10 - #4403 ott 2007 - 14:57 - #4603 ott 2007 - 15:36 - #4703 ott 2007 - 15:37 - #4803 ott 2007 - 15:40 - #49Pagina 1 di 2 - Totale commenti: 841 2 Successivi »Registrati per commentare e per entrare nella community di tvblog. Potrai inserire immagini, video, partecipare alle discussioni nei vari gruppi o crearli e inviare messaggi privati agli altri utenti registrati. 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http://it.wikipedia.org/wiki/Ordine_della_Rosa_di_Lippe_per_le_Arti_e_le_Scienze
Ordine della Rosa di Lippe per le Arti e le Scienze.L' Ordine della Rosa di lippe per le Arti e le Scienze fu un ordine cavalleresco creato nell'ambito della Contea di Lippe-Biesterfeld, ma passata poi in uso a tutti gli altri principati di Lippe.StoriaL'Ordine venne fondato il 9 giugno 1898 dal Conte Ernesto di Lippe-Biesterfeld per ricompensare quanti, originari dei principati di Lippe, si fossero distinti nel campo delle arti e delle scienze, comprendendo anche i settori classici della pittura e della scultura, ma introducendo anche cinema, teatro per il campo artistico.InsegneLa medaglia dell'Ordine consisteva in una rosa canina (simbolo del Principato di Lippe) in argento con spine dorate, con al centro un medaglione dorato rappresentante due donne figuranti per le allegorie delle arti e delle scienze, con attorno un anello smaltato di blu con incisa in oro la frase "FUER KUNST UND WISSENSCHAFT". Sul retro, il medaglione consisteva in un disco di rame con il monogramma del conte Enrico (una "E" coronata) e la scritta "GESTIFTET 9.JUNI 1898" ("fondato il 9 giugno 1898").Il nastro dell'Ordine era bianco con una striscia rossa per parte.Collegamenti esterniOnorificenze tedesche
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http://it.wikipedia.org/wiki/Dafydd_ap_Gruffydd
Dafydd ap Gruffydd.Principe del Gwynedd, figlio di Gruffydd l'illegittimo ap Llywelyn e Senena e quindi nipote di Llywelyn il Grande, nel 1241 fu consegnato come ostaggio a Enrico III d'Inghilterra insieme al fratello Rhodri ap Gruffydd, in seguito ad un accordo. Nel 1253 fu invitato a rendere omaggio a Enrico.Nel 1255, insieme al fratello Owain, sfidò l'altro fratello, Llywelyn, che però li sconfisse nella battaglia di Bryn Derwin. Dafydd fu dapprima imprigionato e poi rilasciato l'anno successivo. Dopo una serie di alterne vicende, nel 1274 Dafydd si unì a Edoardo I d'Inghilterra contro Llywelyn. Avendo però ricevuto per i suoi servigi meno terre di quelle promesse, nel marzo del 1282 attaccò il castello di Hawarden, dando così il via allo scontro finale tra dinastia normanna e Galles (che perderà definitivamente la sua indipendenza). L'ultimo principe del Gwynedd e del Galles regnò per pochi mesi dopo la morte di Llywelyn, rifugiandosi, per, nelle montagne. Nel maggio del 1283 fu tradito da un gallese e fatto prigioniero. La resistenza gallese contro re Edoardo era finita. In giugno fu condannato a morte e secondo le fonti fu la prima vittima ad essere punita per un nuovo tipo di crimine: alto tradimento. Fu giustiziato tramite sventramento, il 3 ottobre del 1283.Seguì una generale eliminazione della sua famiglia. Tuttavia un membro della casata di Cunedda sopravvisse: era Madoc ap Llywelyn, che nel 1294 - 1295 guiderà l'ultima rivolta gallese e che sarà l'ultimo nativo a essere riconosciuto "Principe del Galles".Sovrani del regno di GwyneddDafydd ap Gruffydd
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http://it.wikipedia.org/wiki/Carl_Grissom
Carl Grissom.Batman (1989 film)#PlotCarl Grissom'" è un personaggio di finzione del film "Batman", in cui è interpretato da Jack Palance.DescrizioneCarl Grissom è il principale boss del crimine organizzato di Gotham City. Ha il controllo di tutte le attività illegali della città, e il vero potere sulla stessa Gotham, tenendo in scacco le autorità istituzionali tramite un vasto giro di corruzione e di società di copertura. Lo stesso Dipartimento di Polizia non sfugge al suo controllo. Il Procuratore Distrettuale Harvey Dent è tra i pochi che lo contrastano a viso aperto, anche se senza fortuna.Nella sua organizzazione criminale vi sono i gangsters più temuti ed efficienti di Gotham, primo tra tutti Jack Napier, un malfattore dall' instabilità umorale ma dalla vasta intelligenza e la tempra forte. Forte della sua posizione quale braccio destro, Napier avvia una relazione clandestina con Alicia Hunt, l' amante di Grissom.Scoperta questa relazione, Grissom non ha scrupoli: scevro da ogni senso di amicizia e gratitudine per gli anni di servizio che gli sono stati resi, organizza una trappola in cui fa cadere il suo vice, a cui affida l' incarico di ripulire la Chimica Axis, una delle principali società di copertura della cosca ora sotto l' inchiesta di Harvey Dent. Durante l' opera di "pulizia" in questa fabbrica giunge la polizia, avvertita dall' infido Grissom.Durante lo scontro tra poliziotti e i gangsters al servizio di Napier, sopraggiunge Batman, che tenta di catturare proprio Napier, il quale però cade in un vascone di acido, dalla quale esce trasformato in un giullare folle e assetato di vendetta: nasce il Joker.Intuendo il tradimento del suo antico boss e amico, il giullare si reca a casa sua, uccidendolo a colpi di pistola e assumendo il controllo della sua organizzazione.Personaggi di BatmanPersonaggi cinematograficiMafiosi immaginariBatman (1989 film)#Plot
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http://it.wikipedia.org/wiki/Alpi_dell%27Adamello_e_della_Presanella
Alpi dell'Adamello e della Presanella.Le Alpi dell'Adamello e della Presanella'" sono una sottosezione delle Alpi Retiche meridionali.Si estendono in Italia ed interessano le regioni della Lombardia e del Trentino-Alto Adige.ClassificazioneLe Alpi dell'Adamello e della Presanella nelle Alpi Orientali secondo la più ampia definizione dell'AVE.Secondo la Partizione delle Alpi erano un gruppo delle Alpi Retiche.Secondo la SOIUSA sono una sottosezione delle Alpi Retiche meridionali ed hanno come codice il seguente: "II/C-28.III".Secondo la classificazione tedesca dell'AVE hanno un'estensione maggiore e comprendono anche le Prealpi Bresciane. Esse costituiscono il gruppo n. 49 di 75 nelle Alpi Orientali.DelimitazioniRuotando in senso orario i limiti geografici sono: Passo del Tonale, Val di Sole, Val Meledrio, Passo Campo Carlo Magno, Val Rendena, Sella di Bondo, Valle del Chiese, Valle del Caffaro, Passo di Crocedomini, Valle di Campolaro, Val Camonica, Passo del Tonale.SuddivisioneLe Alpi dell'Adamello e della Presanella si suddividono in due supergruppi, cinque gruppi e quindici sottogruppi:Morfologia del gruppoLe Alpi dell'Adamello e della Presanella costituiscono un'entità ben definita all'interno delle Alpi Sud-orientali, essendo separati dai massicci montuosi circostanti da larghe e profonde vallate. L'Adamello-Presanella è delimitato a ovest dalla media Val Camonica, e a nord dai solchi dell'alta Val Camonica e dell'alta Val di Sole, che convergono al Passo del Tonale (1884 m); ad est, prima la Val Meledrio (laterale della Val di Sole), poi la Val Rendena e le Valli Giudicarie lo separano dal gruppo delle Dolomiti di Brenta e dai rilievi posti a sud rispetto ad esse. Il confine meno evidente è quello meridionale, ove una serie di valli minori (la più nota è sicuramente la Valle del Caffaro) lo scinde dalle più modeste Prealpi Bresciane: il punto di incontro è il Passo di Croce Dominii (1982 m).Al suo interno, il massiccio Adamello-Presanella è tutt'altro che compatto dal punto di vista geografico. La celebre Val Genova, tributaria della Val Rendena e percorsa dal Sarca, si incunea per alcuni chilometri separando il Gruppo della Presanella, a nord, dal Gruppo dell'Adamello, a sud, terminando poi contro la muraglia rocciosa, alta in media 3000 m, che mantiene collegati i due gruppi.A sud della Val Genova, alcune brevi valli, come quella di Borzago, scendono dal cuore del massiccio per confluire anch'esse nella Val Rendena, costituendo una valida e talvolta insostituibile porta di accesso agli alpinisti che intendono salire alle vette più importanti del settore trentino (Carè Alto, 3462 m, Crozzon di Lares, 3354 m). Ma è la Val Daone, percorsa dal Chiese e lunga oltre 25 chilometri, ad addentrarsi più profondamente nel gruppo montuoso, separando di netto il settore lombardo da quello trentino. Caratterizzata da due importanti bacini idroelettrici (Lago di Malga Bissina, 1800 m, e Lago di Malga Boazzo, 1225 m) e da una strada carrozzabile, la val Daone muta il suo nome in Val di Fumo andando a terminare al passo omonimo (2939 m) dominato dal Monte Fumo (3418 m) che si trova al bordo del grande ghiacciaio sommitale.Anche il versante bresciano è caratterizzato da numerose valli, separate da irti costoni che si dipartono dalla dorsale alla destra orografica della Val Daone. Da sud a nord si incontrano la già citata Valle del Caffaro, tributaria del Chiese e sovrastata dal Monte Bruffione (2664 m) e dal Cornone di Blumone (2843 m), ultimi baluardi meridionali delle grandi vette del massiccio. Fanno capo invece alla media Val Camonica le valli Paghera di Ceto, Tredenus e Saviore, le quali più o meno in quota si dividono in numerosi e selvaggi valloni secondari, sovrastati da cime che non raggiungono ancora i 3000 m (Monte Re di Castello, 2881 m, e Monte Frisozzo, 2897 m per citarne alcune) e sono quasi del tutto sprovviste di ghiacciai.Il cuore del massiccio, con le vette più elevate e i maggiori ghiacciai, si trova in gran parte in territorio camuno. Due tributarie della Valle di Saviore, la Valle Adamé e la Val Salarno, sono due tra le principali vie di accesso al Pian di Neve, il ghiacciaio sommitale, da cui gli alpinisti possono raggiungere pressoché tutte le vette maggiori (non a caso qui sono situati due tra i rifugi storici dell'Adamello, il Prudenzini e il Città di Lissone).La Val Malga, percorsa dal torrente Remulo, è più stretta e ripida delle due valli appena citate. A una quota di 1700 m si divide in due rami: la sua prosecuzione verso est (Val Miller) ha la sua testata nel Corno Miller (3373 m), mentre la Val Baitone, cosparsa di laghetti di piccole e medie dimensioni, sale al Corno Baitone (3331 m) e alle vette, superiori ai 3000 m, che ne costituiscono i contrafforti.Le ultime tre valli che scendono dal massiccio verso nord e quindi verso l'alta Val Camonica sono la Val Paghera (detta "di Vezza" per distinguerla dalla Val Paghera di Ceto), che da Vezza d'Oglio sale sin sotto al Baitone, la Valle d'Avio, che si incunea tra il sottogruppo del Baitone e la cresta del Salimmo (altezza max. 3225 m nella Cima della Calotta) sino a sbucare nell'imponente circo glaciale sormontato dalla parete nord dell'Adamello, la vetta principale che raggiunge i 3554 metri di quota, e dal lungo costone che da essa porta a Cima Plem (3184 m), punto panoramico d'eccezione.Completa il giro delle valli la Val Narcanello, in parte occupata dal vasto Ghiacciaio di Pisgana, sovrastata sul suo lato orientale dagli estremi contrafforti del gruppo della Presanella.Al visitatore che si incammina lungo molte delle valli citate poc'anzi, in modo particolare quelle che confluiscono nella Val Camonica, balza all'occhio una caratteristica particolare: tali valli sono infatti valli sospese, ossia esistono forti dislivelli tra la parte alta e la parte medio-bassa di esse, a volte vere e proprie muraglie rocciose derivate dalla differente potenza di erosione da parte di antichi ghiacciai. Le mulattiere e le stradine militari che risalgono le valli affrontano queste pareti avvolgendosi in lunghe serie di tornanti, localmente chiamati "scale", chiara allusione al fatto che spesso il fondo stradale è lastricato con blocchi di pietra a mo' di gradini.NoteBibliografiaAlpi Retiche meridionali|Sottosezioni alpine|Adamello e PresanellaGruppi montuosi della LombardiaGruppi montuosi del Trentino-Alto AdigeAdamello-Presanella
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http://it.wikipedia.org/wiki/Regno_di_Mysore
Regno di Mysore.Il Regno di Mysore (1399-1947) fu un regno dell'India meridionale fondato da Yaduraya nel 1399 nella regione della moderna città di Mysore. Il regno, retto dalla famiglia Wodeyar, fu un feudo dell'Impero Vijayanagara fino alla caduta di questo nel 1565 in seguito alla battaglia di Talikota che ne segnò inesorabilmente il declino.In un periodo in cui i diversi principati dell'india meridionale si dichiaravano indipendenti il Mysore, sotto il regno di Narasaraja Wodeyar e Chikka Devaraja Wodeyar si rafforzò diventando uno degli stati più potenti della regione, avendo annesso un vasto territorio che corrisponde all'attuale Karnataka meridionale.Il regno raggiunse l'apice del suo potere nel tardo XVIII secolo sotto il regno degli illegittimi sovrani Haider Ali e suo figlio Tipu Sultan. In questo periodo entrò in conflitto con l'impero Maratto, l'Impero Britannico e il Nizam di Golconda. Ebbero così inizio quattro guerre fra il Mysore e l'Impero Britannico. Nonostante i successi riportati nelle prime due, il Mysore fu sconfitto nella terza e nella quarta guerra Anglo-Mysore. Questa sconfitta fece sì che vasti territori del regno passassero nelle mani dei Britannici i quali, avendo messo fine all'egemonia del Mysore sul Deccan meridionale, rimisero sul trono del Mysore la legittima stirpe Wodeyars. Il Mysore divenne così un principato dell'Impero Indiano Britannico sul quale continuò a regnare la dinastia Wodeyars fino al 1947 quando il principato si unì alla Repubblica Indiana.Antichi Stati indiani|MysoreKingdom of Mysore
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ROMA - Nelle telefonate agli atti dell’inchiesta di Trani spunta il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta. Intanto Berlusconi attacca: magistrati e sinistra condizionano il voto. E il ministro Alfano rincara la dose: il Csm viola la Costituzione. Dal canto suo la Procura di Trani nega agli ispettori inviati dal ministro il fascicolo dell’inchiesta. Il premier era infuriato al punto da insultare pesantemente Giancarlo Innocenzi, il suo “fedelissimo” all’Autorità garante delle comunicazioni, il quale insieme a Mauro Masi, direttore generale della Rai, veniva sollecitato a fare chiudere Annozero. Letta, stando a quanto risulta dalle intercettazioni telefoniche disposte dalla procura di Trani, era informato della strategia che doveva portare a “imbavagliare” le trasmissioni “sgradite” e a impedire, tra l’altro, nuovi interventi del direttore di Repubblica Ezio Mauro e del fondatore Eugenio Scalfari, che avevano criticato il premier in alcune trasmissioni. Letta sarebbe intervenuto dopo che Innocenzi e Masi non erano riusciti a farlo.C’è anche questo nelle quaranta pagine della richiesta rivolta dal pm al gip di Trani per ottenere dalla Camere l’autorizzazione a utilizzare le conversazioni del premier perché ritenute “penalmente rilevanti”. Nell’atto, che riporta tutte le mosse di Berlusconi e dei suoi uomini per bloccare le trasmissioni tv, c’è un presidente del Consiglio che appare in più circostanze molto agitato. E che, tra l’altro, parla di vicende familiari, sfogandosi con Innocenzi a proposito di quanto gli costerà - circa 90 miliardi di vecchie lire l’anno - il mantenimento alla sua ex moglie Veronica Lario.Innocenzi: “Allora io ti risparmio, quando con calma ti racconto tutto… Insomma, per essere più veloce tutte le documentazioni, quali carte ho dato agli uni e agli altri, sanno tutto quelli della Vigilanza, sa tutto… Masi, sa tutto l’Autorità, ho fatto fare da un gruppo di due amici magistrati tutta l’analisi, anche perché siano gli strumenti per quella storia di questa sera di Mills. Secondo le valutazioni di questi due amici magistrati, lui stasera non potrebbe parlare di Mills essendoci il processo in corso”. Letta risponde con una parola incomprensibile.Innocenzi: “Ho dato queste carte a Mauro (presumibilmente Masi-ndr). Mauro vuole la pezza forte, ci vorrebbe che sostanzialmente Calabrò (presidente dell’Agcom-ndr) gli dicesse (a Santoro-ndr): “Tu non puoi fare la trasmissione questa sera parlando di Mills”. Io non so più a che aggrapparmi, tutto quello che potevo fare l’ho fatto. Adesso Mauro mi chiama e mi dice: “Se Calabrò dice ‘guarda che tu la trasmissione su Mills non puoi farla’, io vado con questa e non gliela faccio fare… tu (Gianni Letta ndr) sei l’ultima spiaggia…”.Subito dopo Innocenzi chiama Masi. Lo informa di avere parlato con Letta: “Io ho detto a Gianni, anche adesso, avverti tu Calabrò, di mettere più spessore possibile su questa cosa… comunque adesso è informato anche Gianni, così abbiamo chiuso il cerchio, così nessuno può dire che non sapeva un ca$$o”. Masi gli chiede se ha parlato direttamente con Letta e Innocenzi lo conferma. Il dg Rai gli dice anche che ha parlato con Santoro che gli ha assicurato che farà una “trasmissione equilibrata”.Anche alla domenica Masi e Innocenzi non hanno pace. Berlusconi li investe con insulti perché non riescono a fermare Santoro. Innocenzi informa Masi che “loro faranno il processo Mills” e gli racconta che, quando Berlusconi lo ha saputo, gli ha gridato “che ca$$o state a fare tutti quanti!”. “E poi - aggiunge - mi ha fatto un coolo che non finiva più”. I due si disperano per accontentare Berlusconi, ma non ci riescono. Si raccontano di essere riusciti a eliminare Paolo Ruffini, direttore di Rai Tre.“Come traspare da questa intercettazione - scrive il pm di Trani - Innocenzi reduce dalla telefonata del presidente Berlusconi che lo affligge, chiama Masi e si sfoga. Masi si mette prontamente al servizio del commissario Agcom e promette di “mettere su una strategia operativa” che serva a risolvere il “problema Santoro che è un problema tutto particolare”. Quindi aggiunge che la Rai sta “aggiustando”. Gli viene chiesto come. La risposta è: “Sai, la stiamo aggiustando, stiamo facendo di tutto, abbiamo mandato via pure Ruffini, insomma, voglio dire siamo riusciti a fare…”. Per il pm è “un evidente riferimento al fatto di assecondare i desiderata del presidente Berlusconi”.Innocenzi risponde a Berlusconi di essere preoccupato perché probabilmente è lui ad avere il telefono sotto controllo: “Ma a me ieri sera è successa una cosa molto strana, tra l’altro oggi mi è arrivato un numero inesistente, io non ho risposto (…). Uno dei nostri tecnici mi dice che è un modo per potere mettere sotto controllo il telefono e oggi faccio fare altre ulteriori… però non me ne frega niente..”.Berlusconi: “Mi stanno attaccando da tutte le parti sul piano patrimoniale, sai quanto ha chiesto mia moglie di mantenimento al mese? Tre milioni e seicentomila euro al mese che fanno 45 milioni l’anno che fanno novanta miliardi di lire l’anno e siccome c’ha il giudice che è amico dell’avvocato… hanno depositato ed è andato automaticamente a un certo giudice, c’è il rischio che succeda che me li danno”.Poi Berlusconi parla della causa civile con Carlo De Benedetti per la vicenda Cir: “E’ una cosa pazzesca, ho il fisco che mi chiede 900 milioni, coso… De Benedetti che me li chiede, ma ha già avuto una sentenza a favore, 750 milioni… Pensa te , mia moglie che mi chiede 90 miliardi di vecchie lire all’anno, sono messo bene no? E poi le sentenze penali con dei giudici che sono dei killer invece che essere dei giudici”.Gli elettori del Pdl in Toscana possono stare tranquilli. Monica Faenzi, che corre per diventare governatrice del loro partito, “non voleva accettare questa candidatura”, perché le è stata “un po’ imposta”, “calata dall’alto da Berlusconi” (sue testuali parole nella presentazione della lista, il 10 marzo 2010 a Forte dei Marmi). E non è neanche l’unica questione su cui non è d’accordo con il premier. Una su tutte: “Non ha chiesto lei le liste pulite”. Questa la risposta finale a chi le chiede perché nelle sue liste sia presente Alberto Magnolfi, accusato di corruzione per aver intascato una tangente da 30 milioni di lire. Risposta che arriva dopo essere stata messa alle strette e aver tentato di azzittire in tutti i modi chi le poneva la questione. Affermando, in ultima battuta, “Chi è contro la politica, non può fare politica, quindi non può parlare”. Sì, in effetti “La Toscana vuole cambiare”, come recita il suo slogan, ma prima si fa quello che dice il padrone.Questo è un articolo interamente favorevole a Silvio Berlusconi. Che resta sempre e comunque, soprattutto in questa fase crepuscolare, il miglior oppositore di se stesso. Due giorni fa, a causa della penuria di notizie provenienti da Trani, lo scandalo Tg1-Agcom stava scivolando in basso nelle prime pagine dei giornali. Poi, a riportarlo in testa a caratteri cubitali, ha provveduto lui con gli appositi Al Fano e Ghedini. Angelino Jolie ha spedito gl’ispettori a curiosare nell’inchiesta, dimostrando che preoccupa parecchio il Banana e tutta la banda. Ghedini poi si è superato, sfidando i pm: vediamo se hanno il coraggio di confermare che il Banana è indagato. Quelli, per nulla impensieriti, l’han subito accontentato: sì, è indagato, e non solo per concussione (come rivelato dal Fatto), ma pure per “minacce a corpo politico, amministrativo o giudiziario”. Ed è indagato anche Minzolingua che l’altro giorno, prendendo per buona la smentita di una donna delle pulizie, definiva “inventata” la notizia dell’indagine su di lui (lui parlava di “avviso di garanzia”, di cui nessuno aveva mai parlato, confondendolo con l’iscrizione sul registro degli indagati). E anche lui ha fatto tutto da solo: appena uscito dalla Procura di Trani, dov’era stato sentito come testimone, ha pensato bene di fare una telefonata per spiattellare il contenuto dell’interrogatorio segretato. Uno dirà: avrà chiamato la moglie, la fidanzata, un parente, un amico del cuore, un collega. No, il suo primo pensiero è stato chiamare Bonaiuti perché informasse il Banana. Come dire: i suoi cari. E così il nemico acerrimo delle fughe di notizie ha fatto una bella fuga di notizie, avendo fra l’altro l’accortezza di farla a Trani. Il che ha consentito ai pm di radicare la competenza territoriale, almeno sul suo conto, proprio lì. Un genio. Al resto ha provveduto, con la consueta generosità, il Banana. Per un mese o forse più, ha tempestato di telefonate il direttore della Rai, il presidente dell’Agcom e un membro della medesima, il sottostante Innocenzi, per minacciare un Corpo amministrativo dello Stato e turbarne la normale attività così da fulminare un paio di programmi sgraditi, gli ultimi rimasti. In alcune telefonate ha pure sottolineato, giustamente, che gli agcomici rubano un lauto stipendio senza nemmeno riuscire a portare a termine la loro unica missione: chiudere Annozero. In effetti, pagare 4-5 commissari di notoria dipendenza 400-500 mila euro l’anno ciascuno per chiudere una trasmissione e vedersela in onda ogni giovedì, è un inutile sperpero di denaro pubblico. Il fatto è che quelle telefonate sono espressamente proibite dall’articolo 338 del Codice penale: “Chiunque usa violenza o minaccia ad un Corpo politico, amministrativo o giudiziario o ad una rappresentanza di esso, o ad una qualsiasi pubblica Autorità costituita in collegio, per impedirne in tutto o in parte, anche temporaneamente o per turbarne comunque l’attività, è punito con la reclusione da 1 a 7 anni”. Parole più appropriate per sintetizzare le telefonate del Banana sarebbe difficile trovarne. Ora, delle due l’una. O il Banana, che è pure laureato in Legge, conosce a memoria ogni più recondita piega del Codice penale e si diverte a violarne tutti gli articoli, anche due o tre alla volta, con la cura maniacale del collezionista (“gli manca solo l’abigeato”, titolava ieri il Geniale con involontaria ironia). Oppure è l’articolo 338 del Codice penale, scritto dal fascista Alfredo Rocco nel 1930, che è stato modellato su misura del Banana con un’ottantina d’anni di anticipo e una buona dose di chiaroveggenza. Prima o poi, quando depenalizzeranno anche questo reato, qualche Bondi o Capezzone salterà su a denunciare il Codice Rocco, anzi Rosso, con particolare riferimento al 338 scritto apposta per Lui. Un Codice ad orologeria e ad personam. “Continuo a usare il telefonino con la più ampia libertà – dichiarò il Banana il 2 aprile 2008 – ma se escono nuove intercettazioni lascio questo Paese”. Che sia la volta buona?
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http://it.wikipedia.org/wiki/Leopoldo_Mazzarolli
Leopoldo Mazzarolli.Attività accademicaLaureatosi presso l'Università di Padova sotto la guida di Enrico Guicciardi, divenne dapprima assistente ordinario presso la Facoltà di giurisprudenza patavina e, successivamente professore di istituzioni di diritto pubblico e diritto amministrativo nella medesima Facoltà a partire dal 1965.Alla morte di Enrico Guicciardi succedette alla cattedra di diritto amministrativo della Facoltà giuridica padovana, dividendo gli insegnamenti della materia inizialmente con Francesco Gullo e, successivamente, con Gherardo Bergonzini, a propria volta allievi diretti di Guicciardi.Fu autore, fin dagli anni '50, di svariate pubblicazioni in materia di provvedimento amministrativo, pianificazione urbanistica, giustizia amministrativa, proseguendo gli insegnamenti del proprio Maestro Guicciardi nel solco di una rigorosa logica giuridica e di un'analisi concettuale degli istituti giuridici oggetto di studio, espungendo dal proprio metodo di studio commistioni con fenomeni economici, politici, sociologici.Soprattutto negli ultimi anni di carriera, il nome di Mazzarolli è stato associato al manuale di diritto amministrativo da egli curato assieme ad altri professori universitari, quali Giuseppe Pericu, Fabio Alberto Roversi Monaco, Alberto Romano, Franco Gaetano Scoca, particolarmente diffuso in molte Università italiane e caratterizzato da una trattazione problematica dell'intera materia, evitando le semplificazioni tipiche di molti manuali istituzionali.Altre attività di rilievo pubblicoÈ stato membro del Consiglio Nazionale Forense, rappresentando in quella sede il distretto di Corte d'Appello di Venezia (comprensivo quindi di tutto il Veneto).È stato membro del Consiglio di Amministrazione del Banco Antoniano Veneto.Socio dell'Accademia Galileiana di Padova e dell'Accademia Nazionale di Modena.Attualmente è presidente dell'Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti e membro del comitato scientifico dell'Ente Nazionale intitolato a Francesco Petrarca.Fu fra i fondatori della rivista giuridica Diritto e società, fa parte del direttivo della rivista Diritto Amministrativo.Cavaliere di Grazia e Devozione del S.M.O.M., attualmente è membro del Consiglio direttivo dell'A.C.I.S.M.O.M..Attività politicaPur senza partecipare alla politica attiva, Mazzarolli non ha mai nascosto, in dibattiti pubblici, la propria adesione a valori moderati.Nel marzo del 1976 fu aderente Manifesto della libertà, promosso da docenti universitari e uomini di cultura (Giuseppe Alessi, Domenico Bartoli, Manlio Brosio, Antonio Calvi, Sergio Cotta, Augusto Del Noce, Aldo Garosci, Guido Gonella, Antonio La Pergola, Angelo Magliano, Bruno Molajoli, Domenico Ravaioli, Rosario Romeo).In vista delle imminenti elezioni politiche, gli intellettuali firmatari ed aderenti al manifesto richiamavano l'attenzione del mondo cattolico e laico nei confronti della crescente affermazione del Partito Comunista Italiano, visto come strumento di affermazione di un programma politico totalitario, in contrasto con la natura democratica dello Stato costituzionale di diritto affermata nella Costituzione.Fra i firmatari del manifesto figuravano anche Nicola Abbagnano, Renzo De Felice, Elio Fazzalari, Domenico Fisichella, Vittorio Mathieu, Sergio Ricossa, Giovanni Sartori, Egidio Tosato.Fra gli aderenti al manifesto, oltre a Mazzarolli, figuravano noti giuristi come Lorenzo Acquarone, Aldo Attardi, Giuseppe Bettiol, Eugenio Cannada Bartoli, Luigi Carraro, Pio Ciprotti, Alberto Crespi, Orio Giacchi, Natalino Irti e Federico Stella.PubblicazioniPersonalità legate a Treviso|Mazzarolli, LeopoldoPersonalità legate a Padova|Mazzarolli, Leopoldo
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http://it.wikipedia.org/wiki/Fusione_nucleare_fredda
Fusione nucleare fredda.La fusione nucleare fredda'", detta comunemente "'fusione fredda'" e "'fusione a freddo'" (in inglese "Cold Fusion", "CF", ma indicata anche come "Low Energy Nuclear Reactions", LENR, "reazioni nucleari a bassa energia", o "Chemically Assisted Nuclear Reactions", CANR, "reazioni nucleari assistite chimicamente"), è un nome generico attribuito a reazioni di presunta natura nucleare, che si produrrebbero a pressioni e a temperature molto minori di quelle necessarie per ottenere la fusione nucleare "calda", per la quale sono necessarie temperature dell'ordine del milione di kelvin e densità del plasma molto elevate. Alcuni studiosi ritengono che il termine "fusione fredda" sia da sostituire con il termine "LENR", in quanto tutti i fenomeni qui di seguito descritti appartengono alla famiglia delle reazioni nucleari a bassa energia.Dopo il clamore provocato nel 1989 dagli esperimenti di Martin Fleischmann e Stanley Pons (Università di Salt Lake City - Utah), poi ripetuti in diversi laboratori, sono seguiti studi teorici tra i quali quelli di Giuliano Preparata, docente di Fisica Nucleare all'Università di Milano, che elaborò la sua "teoria coerente sulla fusione fredda". Nel maggio 2008 Yoshiaki Arata, uno dei padri della fusione nucleare calda nipponica, insieme alla collega Yue-Chang Zhang, ha mostrato pubblicamente ad Osaka un reattore funzionante con pochi grammi di palladio. Se il successo di questo esperimento sia dovuto alla fusione fredda o piuttosto ad una forma ancora non conosciuta di sviluppo di energia è tuttora oggetto di controversie.Metodi per produrre reazioni di fusione nucleare freddaCosì come per la fusione nucleare calda (fusione termonucleare), anche per ottenere la fusione nucleare fredda è necessario avvicinare i nuclei atomici di deuterio e trizio a distanze tali da vincere la reciproca forza coulombiana di repulsione dei nuclei carichi positivamente, solo che, diversamente dalle reazioni di fusione termonucleare, i sostenitori dell'esistenza di quelle di fusione nucleare fredda affermano che si può ottenere lo stesso risultato spendendo molta meno energia grazie allo sfruttamento di una poco chiarita azione da parte di un catalizzatore quale ad esempio il palladio.A seconda del tipo di catalisi utilizzata, si possono avere varie tipologie di fusione nucleare fredda:Catalizzazione da muoniIl muone è una particella che ha la possibilità di sostituirsi all'elettrone dell'atomo. Avendo all'atto della sostituzione una massa assai maggiore (circa 200 volte) di quella dell'elettrone, per il principio di conservazione del momento angolare i muoni dovranno orbitare a distanze molto più prossime al nucleo, schermando quindi maggiormente la repulsione elettrica, e questo permetterà l'avvicinamento tra quei nuclei che hanno sostituito i propri elettroni con muoni, a tale vicinanza da poterli portare in condizioni utili per innescare la reazione di fusione nucleare, con conseguente emissione di energia.I muoni, una volta che hanno innescato la fusione tra due nuclei possono sopravviverne e quindi andare ad agire come catalizzatori per nuove reazioni. Oramai tutti i fisici concordano sulla capacità dei muoni di poter essere utilizzati come catalizzatori per generare reazioni di fusione nucleare, ma vi è l'oggettiva impossibilità, allo stato attuale della tecnologia, di rendere tali reazioni energeticamente convenienti.Confinamento chimicoIl metodo detto del confinamento chimico si basa sulla possibilità di utilizzare la proprietà del palladio (o di altri catalizzatori) di caricare all'interno del proprio reticolo cristallino atomi di idrogeno o dei suoi isotopi come il deuterio, formando deuterio oppure idruro di palladio.Una condizione necessaria, ma non sufficiente, è che tale caricamento deve essere assai elevato e raggiungere una percentuale di H/Pd o D/Pd, detta anche "di caricamento", che abbia un valore di almeno il 95%, ovvero per ogni atomo di palladio ci deve essere quasi un atomo di idrogeno o deuterio; una simile condizione è difficile da ottenere in tempi brevi se non con particolari procedimenti di natura fisica e/o chimica.Vi sono tre tipologie di dispositivi a confinamento chimico:Cella elettroliticaÈ un dispositivo composto da un contenitore di materiale isolante, riempito con deuterio in soluzione ad un elettrolita, con al suo interno due elettrodi conduttivi metallici.Il primo elettrodo, chiamato catodo, è in genere in palladio o altro metallo capace di assorbire gli atomi di idrogeno o deuterio ed è collegato al polo negativo di un apposito alimentatore a corrente continua.Il secondo elettrodo, chiamato anodo, è composto da un materiale resistente alla corrosione elettrolitica, come ad esempio il platino, ed è collegato al polo positivo dell'alimentatore.In questo tipo di cella, in particolari e non ancora chiarite condizioni fisiche, viene osservata una emissione di calore, in quantità superiore a quella che potrebbe generarsi secondo le classiche leggi della fisica.Cella al plasma elettroliticoLa cella al plasma elettrolitico, o cella di T. Ohmori e T. Mizuno, è un dispositivo concettualmente simile alla "Cella Elettrolitica", ma funzionante in un regime completamente differente.Il catodo è normalmente composto da una barra di tungsteno, o altro materiale metallico, capace di sopportare le elevatissime temperature prodotte da una bolla di plasma che si forma, a causa delle particolari condizioni di funzionamento, intorno all'elettrodo stesso.Esempi di celle al plasma elettrolitico:Cella a gas di deuterio o idrogenoAlcuni scienziati, ad esempio Yoshiaki Arata, Francesco Piantelli e Francesco Celani, hanno realizzato delle celle dette "asciutte", nelle quali al posto di un elettrolita liquido vi è un gas come il deuterio o l'idrogeno, mentre il catodo è in palladio o nichel; in tali catodi, con opportune tecniche, può essere accumulato un grosso quantitativo di gas.La quantità di gas accumulabile all'interno del reticolo cristallino del metallo può arrivare a circa un atomo di gas per ogni atomo di metallo, ed un tanto elevato accumulo, a certe condizioni non ancora del tutto note, può innescare fenomeni di generazione anomala di calore; la scaturigine del calore potrebbe essere spiegata anche come presumibile conseguenza di reazioni di origine termonucleare.Il vantaggio di tali celle, rispetto a quelle elettrolitiche, è nella possibilità di svolgere esperimenti in condizioni più controllate e di conseguenza più facilmente riproducibili.I primi lavoriLa speciale capacità del palladio di assorbire idrogeno fu riconosciuta verso la fine del diciannovesimo secolo da Thomas Graham.. Nel 1926 due radiochimici, Friedrich Adolf Paneth e K. Peters, pubblicarono un lavoro sulla presunta trasformazione spontanea di idrogeno in elio per effetto di catalisi nucleare, quando l'idrogeno è assorbito dal palladio a temperatura ambiente. Successivamente questi autori ammisero che la quantità di elio da loro misurata era alterata da un inquinamento di elio, presente in modo naturale nell'aria.Nel 1927 lo scienziato svedese J. Tandberg affermò di aver ottenuto una miscela di idrogeno in elio all'interno di una cella elettrolitica con elettrodi in palladio. Sulla base di questo lavoro richiese nel suo paese un brevetto dal titolo: "Metodo che produce elio ed utili reazioni energetiche". Dopo la scoperta del deuterio, nel 1932, Tandberg continuò i suoi esperimenti con l'acqua pesante. A causa però della precedente scoperta della reazione di Paneth e Peters, seguita poi dalla sua ritrattazione, il brevetto di Tandberg sarebbe comunque risultato non valido.Il termine "fusione fredda" ("cold fusion") fu coniato nel 1986 da Paul Palmer, della "Brigham Young University", durante una ricerca di "geo fusione" ("geo-fusion") sulla possibilità di esistenza di fenomeni di fusione all'interno dei nuclei planetari.Fusione Fredda a confinamento chimicoL'annuncio di Fleischmann e PonsFleischmann disse che stava iniziando ad investigare la possibilità che le reazioni chimiche potessero influenzare i processi nucleari negli anni sessanta.Predisse che gli effetti collettivi da lui esplorati, avrebbero potuto richiedere l'elettrodinamica quantistica per essere calcolati, potendo condurre a risultati più significativi rispetto agli effetti indicati dalla meccanica quantistica. Disse inoltre che nel 1983 aveva raggiunto un'evidenza sperimentale che lo portava a credere che nella fase condensata i sistemi sviluppassero strutture coerenti piuttosto evidenti, con dimensioni dell'ordine dei 10-7m (1/10.000 mm).Nel 1984, come conseguenza di questi studi, Fleischmann e Pons iniziarono i loro esperimenti sulla fusione fredda.La cella utilizzata per i primi esperimentiCella elettrolitica di Fleischmann & Pons, nella versione del 1989La configurazione iniziale della cella di Fleischmann e Pons utilizzava un vaso di Dewar (un vaso di vetro a doppia parete al cui interno era stato fatto del vuoto) riempito di acqua pesante per svolgere l'elettrolisi, in modo che fosse minima la dispersione termica (meno del 5% durante la durata di un tipico esperimento). La cella era poi immersa in un bagno termostatato a temperatura costante in modo da eliminare gli effetti di sorgenti esterne di calore.I due scienziati utilizzarono una cella aperta, in modo da eliminare la pericolosa formazione di sacche di deuterio e ossigeno risultanti dalle reazioni di elettrolisi, anche se ciò avrebbe favorito qualche perdita termica e comportava quindi il ricalcolo della minore potenza prodotta dalla cella stessa a causa della perdita. Questa configurazione, a causa dell'evaporazione del liquido, rendeva necessario rabboccare di tanto in tanto il vaso con nuova acqua pesante. I due scienziati fecero poi notare che se la cella era alta e stretta, le bolle di gas prodotte dalla elettrolisi potevano mescolare e portare ad una temperatura uniforme l'acqua pesante contenuta.Una particolare attenzione era poi stata riposta nell'utilizzo di un catodo di palladio e di un elettrolita di grande purezza, in modo da prevenire la possibilità di formazione di residui sulla superficie; questo specialmente per gli esperimenti più lunghi.La cella era corredata di un termistore per la misura della temperatura dell'elettrolita, e di un riscaldatore elettrico per la generazione degli impulsi di calore necessari a compensare le perdite di calore dovute alla evaporazione del gas. Dopo la compensazione (calibratura) era possibile ottenere con relativa facilità il valore del calore generato dalla reazione.Una corrente costante fu applicata alla cella per un periodo di diverse settimane, quindi fu via via necessario rabboccare la cella di nuova acqua pesante. Per la maggior parte del tempo la potenza elettrica immessa nella cella rimase praticamente uguale a quella dispersa dalla cella stessa, evidenziando un funzionamento della cella consueto secondo le consuete leggi dell'elettrochimica. In queste condizioni la temperatura della cella era di circa 30 °C. In certi momenti, però, e solo per alcuni esperimenti, la temperatura aumentava improvvisamente, sino a circa 50 °C, senza che fosse variata la potenza elettrica in ingresso; questo repentino fenomeno poteva durare due o più giorni. In questi particolari momenti la potenza generata poteva essere superiore a 20 volte la potenza elettrica applicata in ingresso alla cella. In altri casi questi repentini innalzamenti di temperatura non venivano riscontrati per molto tempo e quindi la cella veniva spenta.La temperatura della cella era misurata con un termistore, mentre un altro termistore era posto direttamente sul catodo, in modo da poterne misurare la temperatura durante gli eventi di surriscaldamento.L'efficacia di quel metodo di rilevamento è stata spesso elemento di contestazione. L'esperimento, nel suo insieme, è stato poi criticato da WilsonAltri esperimenti basati sull'utilizzo di celle aperte sono stati criticati da Shkedi e Jones. Molti ricercatori che hanno fatto sperimentazione sulla fusione fredda hanno trovato tali critiche non convincenti e comunque non applicabili in altre tipologie di esperimenti.Comunicazione alla stampa ed inizio del dibattitoLa fusione fredda venne improvvisamente alla ribalta il 23 marzo 1989 quando i chimici Martin Fleischmann, dell'Università di Southampton in Inghilterra, e Stanley Pons, dell'Università dello Utah, annunciarono alla stampa di essere riusciti a realizzarla.La dichiarazione fu resa alla stampa il 10 marzo 1989, in un clima internazionale assai ricettivo nei confronti di proposte di metodi alternativi di produzione energetica, essendo ancora incandescente il dibattito sul nucleare acutizzato dal disastro di Chernobyl il 26 aprile 1986 e dal disastro ecologico della petroliera Exxon Valdez avvenuto qualche mese prima.Per cause non del tutto chiare, i due ricercatori rilasciarono la conferenza stampa "prima" che apparisse la pubblicazione su di una rivista scientifica, pubblicazione che avvenne il successivo 10 aprile con un breve articolo scritto per il "Journal of Electroanalytical Chemistry"; l'articolo, a giudizio di molti esponenti del mondo scientifico, era stato scritto in modo affrettato, incompleto e conteneva alcuni errori sostanziali sulla misura dell'emissione di raggi gamma.Nella conferenza stampa Fleischmann e Pons avevano affermato di aver ricavato una considerevole quantità di energia termica da una particolare cella elettrolitica fatta di due elettrodi di cui l'anodo era realizzato da un elemento di platino mentre il catodo era realizzato da un elemento in palladio, il tutto immerso in un elettrolita a base di acqua pesante (2H2O). Inoltre i due ricercatori avevano affermato che oltre alla notevole quantità di energia termica prodotta, la cella produceva anche un raro isotopo stabile dell'elio (3He), la cui presenza poteva essere spiegata come la "cenere" prodotta da una particolare reazione nucleare di fusione secondo la reazione:A conferma e prova dell'avvenuta reazione nucleare, i due chimici portavano le misure calorimetriche dell'energia rilasciata dalla reazione e le misure di irraggiamento neutronico, dovute ai neutroni ad alta energia rilasciati dalla reazione dei nuclei di deuterio.Il 12 aprile Stanley Pons fece una presentazione trionfale dei risultati ottenuti al congresso annuale della Società Americana di Chimica (ACS), mentre l'Università dello Utah chiedeva al Congresso degli Stati Uniti un finanziamento di 25 milioni di dollari per proseguire le ricerche. Lo stesso Pons, al congresso della ACS, aveva dichiarato che la fusione fredda avrebbe fornito energia in eccesso con un dispositivo che si poteva definire "tascabile" se confrontato con gli apparati ben più complessi necessari per la fusione nucleare "calda". Per questo motivo, Pons ricevette un invito a incontrarsi con i rappresentanti del presidente Bush all'inizio di maggio dello stesso anno.Difficoltà nella riproducibilità del fenomenoUna della caratteristiche che hanno creato fin dall'inizio critiche da una parte della comunità scientifica (nonché accese polemiche) è stata la scarsa riproducibilità degli esperimenti lamentata dai ricercatori.Fin da quando Fleischmann e Pons il 13 marzo 1989 inviarono al "Journal of Electroanalytical Chemistry" la pubblicazione con le loro ricerche, decine di laboratori fecero centinaia di febbrili tentativi di replicazione, ma purtroppo la grande parte di questi non diede esiti sicuramente positivi; risultava perciò evidente che le condizioni alle quali il fenomeno si poteva produrre erano molto particolari e quasi del tutto ignote anche ai due ricercatori, oppure questi si basavano su effetti non reali o spiegabili solo con particolari fenomeni di origine elettrochimica.Questa difficoltà nella dimostrazione oggettiva del fenomeno, unita ad una particolare situazione di grande attesa da parte del pubblico (pompata da un atteggiamento sensazionalistico dei media) fecero sì che alla fine si gettasse discredito sull'intero argomento.Di contro, vari ricercatori che operano nel campo della fusione fredda avanzarono varie spiegazioni a giustificazione di questa difficoltà: essi sostengono che il protocollo da seguire redatto dai ricercatori Fleischmann, Martin & Pons non includeva una condizione assolutamente necessaria affinché il fenomeno stesso potesse svilupparsi, ovvero che fosse raggiunto un "rapporto di caricamento" da parte del deuterio nella matrice di palladio estremamente elevato, rapporto che doveva essere, come poi fu teoricamente dimostrato dai lavori di Giuliano Preparata, uguale o superiore a 0,95. Senza la conoscenza e successiva applicazione di questa informazione, non era possibile ottenere una sufficiente costanza nei risultati da parte di chi tentò di riprodurre l'esperimento.CriticheLe ricerche di MorrisonIl fisico Douglas R.O. Morrison ha scritto nel 1991 un articolo di critica sulla Fusione Fredda, prendendo spunto dai vari esperimenti fatti nei due anni precedenti. Nell'abstract dell'articolo vengono fatte diverse considerazioni, tra le quali:L'articolo si conclude con la seguente considerazione: "La Fusione fredda si spiega meglio come un esempio di "Scienza patologica".Storia dello sviluppo della ricercaLe prime polemicheLe polemiche cominciarono a montare alla successiva conferenza della Società Americana di Fisica (APS), il 1º maggio 1989, a Baltimora. Furono riportati i risultati di una collaborazione fra un gruppo dei Laboratori Nazionali di Brookhaven e l'Università Yale che, riproducendo il dispositivo utilizzato da Fleischmann e Pons, non ottenevano né energia in eccesso, né soprattutto produzione di neutroni. Simili risultati furono poi riportati anche da ricercatori dei Laboratori di Harwell, vicino a Oxford, nel Regno Unito.In novembre, uno speciale gruppo di scienziati incaricati dal Dipartimento dell'Energia statunitense (DOE) si pronunciò in modo negativo sulla fusione fredda, mentre già alla fine del 1989 negli Stati Uniti la fusione fredda veniva identificata come un fenomeno di pseudoscienza.Negli anni novanta negli Stati Uniti la ricerca sulla fusione fredda fu scarsa, mentre cominciavano ad emergere gruppi che se ne occupavano in Europa e Asia. Nel luglio 1990 Fleischmann e Pons correggevano il loro articolo iniziale con un ponderoso lavoro di oltre 50 pagine nel quale spiegavano i dettagli del loro esperimento. Cominciavano anche ad emergere i retroscena della vicenda del 1989. Nel 1991 Eugene Mallove, che era capo redattore scientifico dell'ufficio stampa del MIT, ammise che l'importante relazione scritta dal Centro Ricerche sui Plasmi del MIT nel 1989, e che aveva avuto un'influenza non piccola nelle polemiche sulla fusione fredda, contenesse dei grafici in cui i dati erano stati modificati senza alcuna spiegazione. Secondo Mallove, questo avrebbe precluso qualsiasi tentativo di ottenere calore da dispositivi a fusione fredda al MIT, in modo da evitare possibili cali nei finanziamenti della fusione "calda".Una voce ancora più autorevole fu quella del premio Nobel Julian Schwinger che nel 1990 ammetteva che molte redazioni di riviste scientifiche si fossero adeguate alle pressioni negative degli ambienti accademici contro la fusione fredda.I dubbi sulla realtà fisica del fenomenoUna consistente parte della comunità scientifica internazionale ha accolto con scetticismo e sfiducia i risultati sperimentali, risultati che spesso hanno suscitato grosse polemiche. Uno degli argomenti più citati dai detrattori sulla realtà delle caratteristiche nucleari del fenomeno della fusione fredda, è quello secondo cui in essa si produce un numero di particelle nucleari troppo basso per poter giustificare il calore prodotto. Inoltre esistono ancora moltissime controversie (principalmente di tipo teorico) sulla natura e sui meccanismi della fusione fredda.A posteriori, Fleischmann e Pons riconobbero alcuni errori nella misura dell'energia rilasciata dalla cella elettrolitica, e soprattutto nella misura del flusso di neutroni che sarebbero stati prodotti dalla reazione; tuttavia non smentirono mai di avere effettivamente misurato una contaminazione di elio negli elettrodi, adducendo questo fatto a prova dell'eventuale presenza di una reazione di natura nucleare. Sulla natura nucleare di quest'energia nel corso degli anni furono effettuati vari test ed esperimenti, ad esempio quello compiuto nel 2002 sotto la supervisione di Carlo Rubbia dai laboratori italiani dell'ENEA di Frascati, vicino a Roma.Secondo alcuni studiosi, i molti risultati negativi ottenuti da vari laboratori nel tentativo di replicare il fenomeno, diedero fiato, specie negli Stati Uniti, ad una reazione accademica piuttosto negativa che in certi casi fu più simile ad un'azione di censura che non ad una legittima critica scientifica ai risultati sperimentali.A distanza di più di 10 anni dall'episodio, come ha indicato il premio Nobel Carlo Rubbia in un convegno nel 2000 in ricordo di Giuliano Preparata, si può affermare che la fusione fredda sia stata presentata nel 1989 in modo affrettato, creando eccessive aspettative: ciò fu in parte dovuto al fatto che Fleischmann e Pons erano chimici, e non avevano diretta esperienza del tipo di misure necessarie per provare che un'effettiva reazione di fusione fosse avvenuta.La ricerca sulla fusione fredda a confinamento chimicoNegli anni che seguirono l'annuncio di Fleischmann e Pons, le ricerche sulla Fusione Fredda andarono in tutto il mondo via via scemando, rimanendo sempre più un argomento di nicchia, con un numero ufficiale di ricercatori attivi tra le 100 e 200 unità e pochi laboratori. In queste condizioni i progressi nell'approfondimento delle ricerche sono stati abbastanza lenti ed hanno portato a risultati non sempre chiari, anche perché, a causa di un certo disinteresse per l'argomento da parte delle principali riviste del settore, spesso non è stato possibile attivare quell'importantissimo meccanismo di verifica che è il "peer review".La fusione fredda continua ad essere oggetto di ricerca in alcuni Paesi, tra cui l'Italia.Qui di seguito una sintesi dei principali esperimenti e dei risultati che ne sono stati dichiarati dai rispettivi autori.1990: il titanio in sostituzione del palladioIl gruppo italiano Antonella De Ninno, guidato dal professor Francesco Scaramuzzi, ha realizzato presso l'ENEA di Frascati un esperimento utilizzando il titanio al posto del palladio.L'esperimento ha evidenziato che quando il titanio assorbe del gas deuterio a bassa temperatura, si verifica un "surplus" di energia con conseguente emissione di neutroni.1993: possibile presenza di trizioLe prime critiche sulla realtà del fenomeno della Fusione Fredda riguardavano la presunta assenza di "ceneri", conseguenza prevedibile di una qualche reazione di natura nucleare; nel caso specifico, essendo il fenomeno ipotizzabile come un particolare tipo di reazione di fusione nucleare, i vari gruppi di ricerca hanno immediatamente iniziato a cercare tali ceneri nella forma di un qualche isotopo dell'elio.Il gruppo di ricercatori capitanati da "Fritz G. Will" del "Department of Chemical and Fuels Engineering", Università di Salt Lake City, nello Utah, ha osservato una correlazione tra la produzione di trizio ed il caricamento di un filo di palladio con un caricamento pari o superiore all'unità1998-2003: Ohmori e Mizuno sull'elettrolisi al plasmaSchema della cella elettrolitica al plasma di Ohmori e MizunoAlla fine degli anni novanta, i ricercatori giapponesi T. Ohmori e Tadahiko Mizuno hanno annunciato la possibilità di ottenere reazioni di fusione fredda, con riproducibilità del 100%, senza utilizzare il costoso e raro palladio né l'acqua pesante (D2O), ma solo attraverso una particolare elettrolisi realizzata con elettrodi di tungsteno, sommersi in una soluzione di comune acqua (H2O) e Carbonato di potassio (K2CO3) tra i quali era stata fatta passare una corrente con differenza di potenziale di circa 160-300 V. A tali condizioni, quando la temperatura della soluzione supera i 70-80 °C, intorno alla parte immersa dell'elettrodo di tungsteno si ottiene la formazione di una bolla di plasma, che porta rapidamente all'ebollizione dell'elettrolita; allora, dissero i due ricercatori, si può produrre un bilancio energetico positivo, composto da una emissione termica dal 20-100% superiore all'energia elettrica spesa per sostenere la reazione, più una certa quantità di idrogeno gassoso. Quest'ultimo, secondo quanto affermato dagli stessi ricercatori, può portare il COP (coefficient of performance) complessivo del sistema ad oltre il 500%.Essendo il protocollo sperimentale assai semplice ed alla portata di qualsiasi laboratorio di elettrochimica, immediatamente parecchi ricercatori pubblici e privati eseguirono moltissime repliche dell'esperimento, ottenendo risultati non sempre positivi; spesso vi applicarono alcune varianti, quasi tutte dichiarate dagli autori aventi esito positivo, ovvero con la formazione della bolla di plasma e la fusione dell'elettrodo di tungsteno, ed una emissione termica dal 20 al 100% superiore all'energia spesa per sostenere la reazione.Le misurazioni di assorbimento, necessarie per determinare l'efficienza complessiva, sono per loro natura affette da un notevole rumore elettrico dovuto alla presenza della scarica di plasma; ciò può causare serie difficoltà di rilevamento e quindi incrinare la certezza di aver determinato l'effettiva quantità di corrente assorbita dalla cella; per questo, diversi autori, hanno utilizzato contemporaneamente vari metodi di misura dell'assorbimento elettrico, in modo da verificare la reale convergenza delle misure.Attualmente il principale problema di questo tipo di processo è l'elevata temperatura che raggiunge l'elettrodo di tungsteno, sicuramente superiore ai 3.422 °C, comportante il raggiungimento del punto di fusione e quindi lo scioglimento di questo nella soluzione. A queste condizioni, per una cella con un assorbimento medio di 200-500W, vi è un consumo di qualche cm di elettrodo per ogni ora di funzionamento, il che rende il processo energeticamente non conveniente nel suo complesso.Un secondo problema, non meno importante, è la presunta deposizione, sia in soluzione che sull'elettrodo di tungsteno, di atomi di elementi prima non presenti nella soluzione nel metallo, ma comunque prossimi al tungsteno nella tavola periodica, inducendo quindi vari autori ad ipotizzare che sulla superficie dell'elettrodo di tungsteno possano avvenire processi di trasmutazione.Critiche sull'esecuzione delle misurazioniLa società EarthTech International Inc. (ETI) tra l'inizio del 1998 ed il dicembre 1999, ha svolto tre cicli di test con il protocollo di Ohmori e T. Mizuno; nonostante la stretta collaborazione con gli autori giapponesi e l'oggettiva qualità del lavoro svolto, non è riuscita ad ottenere nessun risultato di guadagno energetico. Questo fatto, secondo i ricercatori dell'ETI può solo dipendere dall'oggettiva difficoltà nello svolgere corrette misurazioni sui dispositivi elettrolitici che operano in particolari condizioni, come quelle riscontrate nel protocollo testato. Ad esempio, a causa del forte rumore elettrico indotto dal plasma, non è semplice valutare con sufficiente correttezza l'effettiva energia utilizzata dal dispositivo per lo svolgimento della reazione. Non solo: non è neanche facilmente determinabile se l'errore sulla determinazione dell'energia sia in sovrastima o sottostima rispetto a quella realmente impiegata. Questa difficoltà si ripercuote direttamente nella determinazione del corretto rapporto tra energia spesa per la reazione e quella da essa prodotta in calore (COP).Nonostante queste difficoltà, durante tutto il corso della sperimentazione, i ricercatori dell'ETI sono sempre stati certi della bontà dei criteri di misura da essi adottati e quindi della validità delle loro misurazioni. A valorizzare tale certezza, i ricercatori dell'ETI hanno anche fatto notare che il COP misurato con i loro criteri lungo tutto l'arco temporale degli esperimenti era sempre rimasto prossimo al valore unitario, quindi del tutto insensibile alle profonde variazioni delle configurazioni sperimentali nel tempo da essi adottate.Anche la determinazione della presenza di elementi trasmutati sulla superficie dell'elettrodo di tungsteno è stata completamente confutata dai ricercatori dell'ETI, escludendo quindi, secondo le loro ricerche, eventuali processi di trasmutazione sulla superficie dell'elettrodo di tungsteno.2002: il Technical Report 1862 della Marina USANel febbraio del 2002, un laboratorio della marina degli Stati Uniti rilasciò un lavoro nel quale veniva confermato il fenomeno della fusione fredda come concreto.È un rapporto di 132 pagine che cerca di fare il punto sullo stato dell'arte delle ricerche sulla fusione fredda fatte dalla U.S. Navy dal 1989 al 2002. Gli esperimenti svolti sono stati in particolar modo descritti nel capitolo 3 (pp. 19), dal titolo "Excess heat and helium production in palladium and palladium alloys"; in esso sono riportate le analisi calorimetriche svolte nel 1989 (con tolleranze dell'ordine del 4%) che rilevano nei vari esperimenti condotti un evidente eccesso di calore e la produzione di 4He (Elio 4) come conseguenza di presumibili effetti di natura nucleare all'interno della cella.Nel 1992 sono stati fatti esperimenti con leghe di palladio-boro (Pd-B) che, con sorpresa degli stessi ricercatori, hanno dato tutti esito positivo (pp. 21). Nel 1995 l'esperimento è stato poi riprodotto in Giappone con gli stessi risultati.Successivamente sono stati fatti esperimenti per verificare emissione di neutroni, esperimenti che hanno dato sempre esito negativo.2004: analisi dello US Department of Energy (DoE)Organizzazione del peer-reviewDurante la conferenze internazionale sulla fusione fredda (ICCF-10), tenutasi a Boston nell'Agosto del 2003, alcuni ricercatori presentarono risultati positivi che convinsero alcuni accademici americani a proporre di riesaminare la questione da parte del Department of Energy (DoE).A questo punto parti un'ampia analisi della letteratura ed un ufficio del DoE (Dipartimento dell'energia degli Stati Uniti), contattò un gruppo di scienziati che operavano nel campo della Fusione Fredda in modo da poter riesaminare la questione dell'evidenza scientifica delle reazioni nucleari a bassa energia (LERN) ovvero la Fusione Fredda. Agli scienziati contattati fu chiesto di presentare il materiale che ritenevano più interessante, su questo materiale fu redatto un lavoro riassuntivo dal titolo "New Physical Effects in Metal Deuterides". Tutto il materiale così ottenuto venne poi valutato secondo un complesso protocollo di "peer review", al termine, sulla base dei 18 commenti realizzati dagli esperti del DoE è stato redatto il rapporto definitivo.Conclusioni da parte della commissioneAl termine del lavoro sono stati formulati 3 elementi su cui effettuare la valutazione, tradotti in quesiti peritali ai quali i recensori hanno dato delle risposte, qui di seguito riportate:La commissione così conclude la sua relazione:La "Energy Efficiency and Renewable Energy" secondo il DoeSe da un lato il parere della commissione sulla realtà del fenomeno sembra del tutto negativo, la sezione del DoE "Energy Efficiency and Renewable Energy", raccomanda di proseguire gli studi per un maggior approfondimento del fenomeno:1994-2008: esperimenti di Yoshiaki Arata1998: fusione fredda dalla "DS Cell"Nel 1998, dopo un lavoro durato diversi anni, Yoshiaki Arata e Zhang hanno confermato il riscontro di un notevole eccesso di energia, proveniente da una cella immersa in acqua pesante (deuterio) (D2O) e superiore agli 80 watt (1,8 volte maggiore dell'energia utilizzata per sostenere tale reazione) per 12 giorni. I due ricercatori hanno poi affermato che l'energia emessa durante tali esperimenti era troppo grande rispetto alla piccola massa dei materiali utilizzati dentro la cella, perché il risultato potesse essere giustificato come conseguenza di un'eventuale reazione di tipo chimico.La cella ideata da Arata, diversamente da altre utilizzate nella fusione fredda Palladio-Deuterio, è molto particolare in quanto opera con elevatissime pressioni.Successivamente, nel 2006, il ricercatore Francesco Celani dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Frascati, ha ripetuto una parte dell'esperimento di Arata, confermando la presenza di un forte aumento di pressione all'interno di un tubo, immerso in una particolare soluzione liquida, tramite il passaggio di una corrente faradica.2008: la cella a gas di deuterioSuccessivamente Arata osservava che una notevole quantità di energia utilizzata per attivare la reazione veniva dissipata dall'elettrolita sotto forma di semplice riscaldamento. Perciò successivamente ha sviluppato una particolare cella senza elettrolita e senza alimentazione elettrica, la quale, anche se apparentemente molto differente dalle precedenti celle, in pratica non se ne discosta molto per principio base di funzionamento.Arata, nel maggio 2008, ha comunicato alla comunità scientifica internazionale di aver terminato di perfezionare un protocollo di produzione di energia da fusione fredda, potenzialmente capace di produrre quantità rilevanti di energia. Questo protocollo utilizza un sistema originale composto da particolari nano-particelle di Palladio disperse in una matrice di zirconio. Con complesse procedure di metallurgia, viene ossidato lo zirconio, ma non il palladio, in modo che quest'ultimo sia disperso all'interno di una matrice amorfa di ossido di zirconio che, se da un lato risulta permeabile al deuterio, dall'altro impedisce alle nanoparticelle di palladio di raggrupparsi.L'esperimento di Arata inizia saturando l'atmosfera della cella con deuterio, il quale attraversa velocemente la matrice di zirconio venendo quindi assorbito dalle nanoparticelle di palladio, caricandole e quindi portandole alle condizioni critiche per le quali si innescano probabili fenomeni di fusione nucleare. Secondo Arata, una volta avviato il processo di fusione il sistema così realizzato è capace di azionare un motore termico, senza alcun altro apporto di energia.2008: dimostrazione a OsakaIl primo esperimento pubblico, cui erano presenti circa 60 persone tra scienziati e giornalisti, aveva come fine quello di dimostrare la riproducibilità del 100% dei fenomeni di produzione di calore da parte della cella a gas di deuterio in pressione, sviluppata da Arata e dal suo collaboratore Yue-Chang.L'evento ha avuto luogo il 22 maggio 2008, all'Università di Osaka, con una dimostrazione completamente in lingua giapponese. La cella è stata caricata con 7 grammi di speciali nanoparticelle e messa in pressione con deuterio a 50 atmosfere: iniziava immediatamente a produrre energia termica, senza nessun tipo di alimentazione elettrica. L'energia termica prodotta, qualche decina di watt, era sufficiente a mettere in moto un motore termico a ciclo di Stirling. Al termine dell'esperimento i presenti hanno voluto nominare tale fenomeno con il nome di "Arata Phenomena"L'esperimento è stato eseguito con questo protocollo:Arata ha fatto notare, durante la conferenza che aveva preceduto l'esperimento, che tale esperimento dimostra la possibilità di produzione di elevate quantità di calore attraverso una reazione di fusione fredda, ma che comunque rimangono ancora aperti numerosi problemi per lo sfruttamento commerciale di tale tecnologia. I problemi più importanti da superare sono quelli legati al mancato degasaggio dell'elio che si è formato all'interno delle nano-particelle, che con il tempo porta ad un suo costante accumulo che di fatto "avvelena" la reazione, ed alla necessità di ricercare un materiale meno costoso e più abbondante del palladio utilizzato per l'esperimento.Alcuni ricercatori hanno criticato la validità della dimostrazione di Arata soprattutto in relazione al fatto che Arata non ha pubblicato i risultati su nessuna rivista scientifica soggetta a revisione paritaria.Lo studio della fusione fredda in ItaliaFin dal suo annuncio, la Fusione Fredda in Italia, è stata studiata da vari gruppi di lavoro ed industrie. Al fine di una migliore interpretazione del fenomeno e dell'attuale stato di percezione di questo all'interno del mondo scientifico, è utile riportare alcuni riferimenti ai lavori svolti dal 1989 ad oggi.1989: relazione di ScaramuzziA poco più di un mese dalla pubblicazione del lavoro sulla Fusione Fredda di Fleishman e Pons, il fisico italiano Francesco Scaramuzzi, dell'ENEA di Frascati, presentò una relazione in cui mostrò l'emissione di neutroni da parte di una cella deuterio-titanio sottoposta ad elevatissime pressioni, che potevano raggiungere oltre un megabar. Scaramuzzi fu successivamente convocato per un'audizione parlamentare.1989-2000: gli studi teorici di PreparataUno dei teorici sui possibili meccanismi che possono spiegare la Fusione Fredda è stato il Prof. Giuliano Preparata, docente di Fisica Nucleare all'Università di Milano, il quale subito dopo l'annuncio del 1989 (e fino al 2000, anno della sua morte), ha studiato il fenomeno in chiave teorica e parallelamente ne ha promosso varie attività di ricerca presso l'Università di Milano e l'ENEA.Nel 1989 insieme ai fisici Emilio Del Giudice e Tullio Bressani pubblicò sulla rivista Il Nuovo Cimento un articolo prettamente teorico nel quale intendeva gettate le basi per una teoria predittiva della fusione fredda basando il fenomeno su alcune estensioni della teoria dell'elettrodinamica quantistica (QED) nella materia condensata. La teoria faceva emergere la possibile esistenza di una soglia nel rapporto tra il numero di atomi di deuterio assorbiti ed il numero di atomi di palladio, il cosiddetto fattore di caricamento, che non doveva essere inferiore ad 1.L'immediata conseguenza della teoria è la definizione di una soglia minima al di sotto della quale il fenomeno di Fusione Fredda, secondo il protocollo utilizzato da Fleischmann e Pons, non può avvenire; questo potrebbe dimostrare che il fenomeno di Fusione Fredda, a certe condizioni, può essere visto come una conseguenza prevedibile dalla estensione di una teoria ben accettata dalla fisica quale è quella dell'elettrodinamica quantistica. Una qualsiasi replica, anche se di esito negativo, per essere presa in considerazione deve essere quindi accompagnata dal valore del "caricamento" che ha subito il palladio con il deuterio, ovvero il rapporto tra gli atomi di deuterio e quelli di palladio presenti sugli elettrodi. Non solo: essendo il rapporto di caricamento assai elevato, un sufficiente caricamento del palladio può richiedere tempi estremamente lunghi (settimane o addirittura mesi).1991: la querela a "La Repubblica"I ricercatori Fleischmann, Pons, Bressani, Preparata e Del Giudice denunciarono il giornalista Giovanni Maria Pace a causa di un articolo giudicato diffamatorio apparso su "La Repubblica" del 21 ottobre 1991.Il giudizio in prima istanza del tribunale di Roma, dopo aver qualificato la Fusione Fredda come "un'ipotesi che attende conferme", fu di assoluzione e condannò pertanto tutti e 5 i ricercatori in solido al pagamento delle spese processuali.2001: condanna in appelloSuccessivamente, sul ricorso in appello dei 5 ricercatori, a quasi 10 anni ormai dalla comparsa dell'articolo, la Corte d'Appello di Roma decise ribaltando la prima sentenza: condannò "Repubblica", nella figura del suo direttore ed editore, ed il giornalista Giovanni Maria Pace ad un risarcimento monetario nei confronti dei due ricercatori M. Fleischmann, S. Pons. La motivazione, antitetica a quella di primo grado, si fondò sulla constatazione che la precedente sentenza ignorava "..le informazioni pubblicate, non solo in atti scientifici, ma anche dalla stampa e segnatamente dal quotidiano "La Repubblica" sul positivo andamento della ricerca nel settore "de quo", affermando anzi il contrario". La sentenza passò in giudicato senza che nessuna delle parti abbia appellato.1994: la fusione fredda Nichel-Idrogeno (Ni-H)Schema del reattore nichel-idrogeno ideato da Piantelli e Focardi per la misura dell'eventuale calore in eccessoNel 1989 il biofisico Francesco Piantelli, dell'Università degli Studi di Siena, mentre stava effettuando studi su campioni di materiale organico, si accorse della presenza di un'anomala produzione di calore. Comunicò il fenomeno da lui osservato a Focardi, fisico della Università di Bologna, ed i due decisero di creare un gruppo di lavoro cui si aggiunse Habel, di Cagliari, al fine di approfondire la causa di quell'anomalia termica..Dopo circa tre anni, gli studi approdroano a significativi risultati permettendo la costruzione di un reattore Nichel-Idrogeno sufficientemente efficiente. Passarono altri due anni di sperimentazioni e finalmente il 20 febbraio 1994, in una conferenza stampa presso l'aula magna dell'università di Siena, viene annunciata la messa a punto di un differente processo di produzione di energia per mezzo di Reazioni Nucleari a Bassa Energia (LENR), profondamente differente da quello fatto da Fleischmann e Pons.Il loro processo si basava sull'uso di una barra di nichel, mantenuta per mezzo di una resistenza elettrica ad una temperatura di circa 200-400 °C e caricata con idrogeno attraverso un particolare processo.Quando la reazione è innescata, ovvero la barretta di nichel emette più energia di quanta sia necessaria per il riscaldamento della stessa, vi può essere anche una debole e discontinua emissione di "radiazione gamma" che potrebbe testimoniare una possibile origine nucleare di tale fenomeno.Secondo quanto affermato dagli autori, attualmente gli esperimenti sono indirizzati nel tentativo di portare ad un miglioramento dell'efficienza complessiva del sistema, al fine di poter realizzare un generatore di energia termica ed elettrica completamente autonomo.Tentativi di replica1996: tentativo di replica presso il CERNNel 1996 un gruppo del CERN di Ginevra diretto da Antonino Zichichi ha tentato una replica dell'esperimento di Piantelli-Focardi; l'attività di studio è durata quasi un anno, ma alla fine non ha dato un risultato favorevole all'ipotesi di una spiegazione di natura nucleare del fenomeno.1999: tentativo di replica a PaviaPiantelli e Focardi hanno più volte dichiarato che la cella è stata costruita e positivamente testata presso i rispettivi laboratori, sia all'Università degli Studi di Siena che all'Università di Bologna. Comunque fino ad ora non vi sono stati altri riscontri sperimentali positivi da parte di gruppi indipendenti di ricercatori. Ad esempio, un tentativo di verifica indipendente, è stato svolto verso la fine degli anni novanta, dal ricercatore Luigi Nosenzo (Università di Pavia) in collaborazione con Luigi Cattaneo (CNR), presso l'Università di Pavia.I frutti di questo lavoro sono stati, nel loro complesso, negativi in quanto non hanno raggiunto l'obiettivo di riprodurre il fenomeno.2001-2002: rapporto tecnico ENEA RT2002/41 ("Rapporto 41")Nel 1999 il Premio Nobel Carlo Rubbia, allora presidente dell'ENEA, essendo a conoscenza di una serie di lavori sulla Fusione Fredda svolti nei precedenti anni presso lo stesso ente ed essendo anche a conoscenza delle varie critiche pervenute dal mondo scientifico che mettono in dubbio la realtà stessa del fenomeno, decise di commissionare una ricerca organica ad un gruppo di ricercatori dell'ENEA di Frascati, fra i quali Emilio Del Giudice, Antonella De Ninno e Antonio Frattolillo.Diagramma che sintetizza la correlazione tra l'aumento di l'elio 4 (in verde) presente nella cella ed il calore da essa prodotto (in rosso)Per questa ricerca furono stanziati quasi 600.000 euro e concessi 36 mesi di tempo per portare a termine il lavoro. L'esperimento è stato concepito, in modo da accertare se vi fosse una correlazione diretta tra la produzione di 4He (Elio 4) e gli eventuali eccessi di calore osservati durante il funzionamento delle celle a Fusione Fredda, e se la quantità di 4He potesse giustificare l'energia prodotta sempre da tali eccessi. Se tale correlazione fosse stata evidente, questa avrebbe dato un forte contributo alla interpretazione della origine nucleare di tali eccessi e parallelamente dare una chiave di interpretazione più chiara di tale fenomeno.Nel aprile del 2002, dopo circa tre anni di ricerca, il gruppo di lavoro diretto da Antonella De Ninno, terminò il proprio lavoro rilasciando il Rapporto Tecnico ENEA RT2002/41/FUS, noto come "Rapporto 41", che conferma la correlazione tra la produzione 4He e l'eccesso di calore.Per gli autori del rapporto, come di prassi al termine di un'indagine scientifica che ha dato presumibili esiti positivi, risulta evidente l'importanza di una sua rapida pubblicazione attraverso le riviste scientifiche di settore, in modo da permettere ad altri gruppi di ricerca di confutare o confermare i risultati da essi pubblicati.Il rapporto non è stato pubblicato sulle principali riviste di settore, come ad esempio Science. Successivamente il gruppo di Antonella Del Ninno ha richiesto un ulteriore finanziamento per portare avanti il lavoro, ma da parte di ENEA non c'è stata risposta; successivamente le dimissioni di Carlo Rubbia dalla presidenza di ENEA hanno messo la parola fine all'iniziativa.Il documentario di Rainews24In riferimento a quegli avvenimenti, il 19 ottobre 2006 Rainews24 a cura del giornalista Angelo Saso, ha mandato in onda un'inchiesta sul documento ENEA chiamato "Rapporto 41". L'inchiesta inizia con la lettura della lettera che l'elettrochimico Martin Fleischmann il 10 aprile 2002 inviò a Rubbia:L'inchiesta analizza in particolar modo le difficoltà incontrate dai ricercatori nell'ottenere la pubblicazione su riviste con alto livello di visibilità scientifica..2007: ENEA e SRI dichiarano una riproducibilità dal 65% al 75%Vittorio Violante dell'ENEA di Frascati, insieme a suoi collaboratori e ad alcuni istituti di ricerca internazionali, pubblica un lavoro dal titolo "Joint Scientific Advances in Condensed Matter Nuclear Science", che riporta i risultati di un esperimento svoltosi all'interno di più laboratori tra il 2006 ed il 2007 al fine di dimostrare l'affidabilità di un particolare metodo di caricamento del palladio, studiato dallo stesso Violante. Nella pubblicazione si dichiara che questo metodo permette di avere un eccesso di produzione di calore piuttosto elevato, con una riproducibilità media del 70% (65% per gli esperimenti svolti presso l'ENEA di Frascati e 75% presso l'SRI a Menlo Park, USA.).Il lavoro è pubblicato all'interno dell'"8º International Workshop on Anomalies in Hydrogen / Deuterium Loaded Metals" svoltosi a Catania dal 13 al 18 ottobre del 2007.2008: INFN, annuncio di CelaniIn occasione dell'ICCF-14 Il ricercatore del INFN Francesco Celani comunica di aver ottenuto emissioni anomale di calore da una particolare cella in gas di deuterio con il catodo realizzato per mezzo di un sottile (50 µm) filo di palladio lungo 60 cm a sua volta ricoperto di un sottile strato 2-5 µm di nanoparticelle in palladio ed altri elementi.Conferenze internazionaliICCF (International Conference on Cold Fusion)Dal 1989 ad oggi, col titolo di "ICCF" ("International Conference on Cold Fusion"), si sono tenute una serie di conferenze internazionali nelle quali non si è parlato soltanto di fusione fredda in senso stretto, ma anche di nuove energie. Elenco delle conferenze svolte:NoteBibliografiaAltri progettiVoci correlateCollegamenti esterniFusione nucleareSviluppi nell'energeticaEnergia nucleareFisica nucleareElettrolisiCold fusion
7,419,561
http://www.designerblog.it/tag/scale
Particolarmente degno di nota è l’uso di scale per sviluppare la mobilità la gestione dello spazio e del corpo del bambino, con tanto di porta a pannello scorrevole che isola la zona ‘giorno’ da quella ‘notte’. Nello spessore del mobile vari ripiani a scomparsa e persino una specie di ‘oblò’ quadrato da cui i più piccoli possono affacciarsi quando sono a letto. Dopo il salto, la gallery.Come ci si sentirà mai a lavorare per il più famoso motore di ricerca del mondo (e della Storia)? Mi immagino tempi di consegna e scadenze al centesimo di secondo, un’atmosfera ‘elettrica’ e stimolante, con la consapevolezza di stare collaborando a qualcosa di grandioso. Oltre a una grande disponibilità di mezzi e informazioni per migliorare il proprio know-how.Nella gallery che vi presentiamo dopo il salto, vengono svelati alcuni spazi comuni degli uffici di Google. E qualche dettaglio per curiosare nella vita quotidiana di chi lavora per il “Colosso di Mountain View”. Una gran quantità di elementi di arredo insoliti (e bellissimi), zone comuni in cui consumare i pasti tutti insieme scambiandosi idee e intuizioni, postazioni per il relax dopo lunghe ore di programmazione. Ma non solo.Sarà perché sono una trita ma efficace metafora della vita o perché in architettura e design prima o poi tutti si cimentano nel cercare le maniere più innovative per raggiungere livelli diversi (o magari crearne proprio a partire dall’elemento inclinato), ma questo Stairporn ha qualcosa di ipnotico. E’ quasi impossibile smettere di guardare perdendosi tra chi ha fatto delle scale una specie di -divertita- ossessione. D’altronde, come si legge nelle note: “If you came here looking for sex, you’re plumb outta luck”. Di seguito una gallery con alcuni dei modelli recensiti.
7,814,577
http://www.uniriot.org/uniriotII/index.php?option=com_content&view=article&id=1492:seminari-di-autoformazione-su-psichiatria-e-devianza&catid=89:autoformazione&Itemid=284
E' intenzione di questo ciclo seminariale riportare in primo piano il dibattito su questi temi per fornire strumenti di base critici e dialettici, ad oggi particolarmente necessari dato che le conquiste sociali, culturali e politiche degli anni '60 e '70 sono messe in discussione. In secondo luogo la proposta di questi seminari denota la necessità personale e politica di recuperare spazi di vivibilità e autonomia all'interno dell'Università.Intento dell'autoformazione è infine quello di abbattere le barriere dipartimentali che pensano il sapere come parcellizzato e diviso, recuperando la dimensione veramente critica e complessiva dei saperi.Il corso è aperto a tutt*. Per studenti e studentesse dei Corsi di Laurea afferenti alla Facoltà di Lettere e Filosofia, di Scienze della Formazione Corso di Laurea in Scienze dell'Educazione e Giurisprudenza è possibile, previa consultazione del Presidente del Corso di Laurea, ottenere il riconoscimenti di 1 CFU come Stage o Tirocinio.Il percorso seminariale si divide in lezioni frontali, studi diretti dei testi e visite a servizi legati a devianze. La durata degli incontri è di 1,5 ore ciascuno, per un totale di 21 ore.Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di frequenza.Lezioni frontaliMartedi 13 AprileRenato Covino “Il contesto della lotta antimanicomiale: la situazione italiana negli anni'60”Mercoledi 14 AprileVincenzo Sorrentino “La rimozione dell'alterità. Follia e normalizzazione in Foucault”Martedi 20 AprileMaria Rosaria Marella “La legge Basaglia e l'idea liberale di capacità”Mercoledi 21 AprileStefano De Cenzo “I pellagrosi nel Manicomio di Santa Margherita in Perugia (1880-1910)”Martedi 27 AprileGiovanni Pizza “Spiriti di stato. Dialettica egemonica e processi di incorporazione. Gramsci, Basaglia e de Martino”Mercoledi 28 AprileMassimiliano Minelli “Riflettere sulle cose che in pratica trasformiamo: per un'antropologia delle pratiche nel campo della salute mentale ”Incontri e visite a persone e strutture legate a devianzeMartedì 4 maggioMercoledi 5 MaggioMartedi 11 MaggioMercoledi 12 MaggioStudio e socializzazione dei testiMartedi 18 MaggioMercoledi 19 MaggioMartedi 25 MaggioMercoledi 26 MaggioTullio Seppilli “Il movimento antimanicomiale in Italia: un bilancio”scarica il programma in pdfqui trovi il resoconto della presentazione del libro i basagliatiPer informazioniThis e-mail address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it3392151149 Giacomo
710,225
http://it.wikipedia.org/wiki/Conflitto_di_attribuzione
Conflitto di attribuzione.Il conflitto di attribuzione'" consiste in situazioni di contrasto tra organi dello Stato e tra Stato e Regioni e tra le Regioni, più precisamente, tra organi competenti a dichiarare definitivamente la volontà del potere cui appartengono.CaratteriIl conflitto di attribuzione può essere "'positivo'" se i soggetti in conflitto affermano entrambi la propria competenza sulla materia, oppure "'negativo se entrambi i soggetti affermano la propria incompetenza.Il conflitto può investire situazioni in corso, cioè già verificatesi, oppure può precedere il verificarsi di situazioni concrete, discutendosi così di situazioni future possibili nel verificarsi.Sui conflitti di attribuzione (in base all'art. 37 della legge 87/1953) decide la Corte Costituzionale, anche se nel caso in cui il conflitto interessi anche un organo giurisdizionale la competenza della Corte Costituzionale è controversa.Conflitto di competenza e conflitto di attribuzioneIl conflitto di attribuzione si verifica quando i soggetti in conflitto appartengono a diversi poteri dello Stato. Può esserci conflitto interorganico o intersoggettivo, il primo si verifica tra organi appartenenti allo stesso ente mentre il secondo sorge tra enti differenti.Sul piano dello studio della patologia del rapporto tra organi/funzioni, un conflitto di attribuzioni, nella sua concreta estrinsecazione, si traduce in un atto viziato.Il vizio può ascriversi alla categoria amministrativistica del "Vizio di competenza" secondo la usuale tripartizione: Violazione di legge, eccesso di potere, incompetenza.La violazione di attribuzioni infatti, si risolve in un problema (concreto) di competenza.Il conflitto di competenza si verifica quando i soggetti in conflitto appartengono allo stesso potere dello Stato.D'altra parte può parlarsi di "vizio di attribuzione" sul piano delle forme più gravi di patologia: quelle della nullità per carenza di potere.L'attribuzione è infatti l'istituto ricostruito a partire dalla carenza di potere per conferire una tutela più incisiva già sul piano della fisiologia dell'amministrazione, ovvero su un piano positivo.Sul piano giudiziale e processuale tuttavia, l'«attribuzione» può tramutarsi in «competenza», secondo l'intepretazione del giudice. Il concetto di "attribuzione" può ritenersi quindi una specificazione di particolare interesse scientifico, a causa dei diversi risvolti sanzionatori, del vasto e antico ambito della "competenza".Voci correlateDiritto amministrativo
7,718,116
http://www.solofinanza.it/01042008/milano-si-aggiudica-lexpo-2015/
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2,568,854
http://it.wikipedia.org/wiki/Fire_Emblem_Gaiden
Fire Emblem Gaiden.è il secondo titolo della saga di videogiochi di ruolo "Fire Emblem", sviluppato da Intelligent Systems e pubblicato dalla Nintendo. Rilasciato il 14 Marzo del 1992 in Giappone, è il secondo episodio della saga ad approdare esclusivamente sul Family Computer (Nintendo Entertainment System).Storia parallela all'originale ("Gaiden" in Giapponese significa "storia corrispondente): ambientato nello stesso mondo, gli eventi del gioco avvengono in un continente discordante, senza relazioni significative con quelli del primo. Alcuni personaggi del precedente capitolo, comunque, compaiono come cameo.TramaDue sono i protagonisti, amici da sempre: Alm e Celica; cinque sono i capitoli giocabili, ambientati nei vasti regni del continente Valencia: Rigel e Sofia. Lentamente, la mappa del mondo, conclusi i capitoli giocati, svela nuove locazioni. In seguito, si scopre che Alm è in realtà il principe di Rigel, mentre Celica la principessa di Sofia e sacerdotessa immacolata della dea Mila."Fire Emblem: Gaiden" è stato il primo a permettere la promozione di due personaggi principali, durante la narrazione della trama: Alm da Duellante diventa Eroe, mentre Celica da Monaca è promossa in Principessa.Mdalità di giocoMentre il motore delle battaglie e la formula del gioco originale sono ancora presenti in "Fire Emblem Gaiden", alcune nuove caratteristiche sono state aggiunte o cambiate. Alcune classi dei personaggi presentano diverse ramificazioni di promozione, permettendo al giocatore di selezionare la classe in cui vuole evolvere il personaggio. Solo le armi speciali hanno bisogno di essere equipaggiate, e né queste né quelle normali si rompono mai. Gli incantesimi si imparano salendo di livello, e tolgono punti vita a chi li evoca. Il gioco presenta una mappa del continente di gioco che i giocatori possono attraversare attraverso battaglie e città che possono essere esplorate liberamente, con sempre più territori esplorabili mentre si procede nel gioco.Nonostante i numerosi cambiamenti alla formula di "Fire Emblem", la maggior parte dei giochi successivi sono ritornati alla modalità di gioco del primo "Fire Emblem". Alcuni di questi cambiamenti, come una mappa del continente su cui muoversi e classi promozionali ramificate sono state poi usate in ', che ha ricevuto apprezzamenti per il suo design. Comunque, altri elementi introdotti da "Fire Emblem Gaiden" non sono stati riutilizzati.Collegamenti con altri MediaCollegamenti esterniFire Emblem Gaiden
7,314,085
http://www.betsblog.it/post/553/casino-di-montecarlo-allasta-un-ritratto-di-grace-kelly
Grace Kelly avrebbe compiuto 80 anni, se fosse stata ancora in vita. Per celebrare il suo compleanno e il suo immortale ricordo, il prossimo 9 maggio verrà messo all’asta, al Casinò di Montecarlo, un ritratto realizzato per l’occasione dal pittore tedesco Peter Engels, famoso per aver realizzato il ritratto Nelson Mandela apparso in Times Square, a New York, in occasione del novantesimo compleanno del leader sudafricano.
2,471,161
http://it.wikipedia.org/wiki/Client_Signal_Failure
Client Signal Failure.Il termine Client Signal Failure'" ("'CSF'", ovvero "guasto del segnale client") nelle telecomunicazioni indica una procedura definita dagli standard per la rilevazione e la propagazione dell'informazione di malfunzionamento nella trasmissione di dati Ethernet su reti di trasporto telefonico (per esempio SDH o SONET).Questo meccanismo è descritto talvolta anche con il nome di Link Loss Forwarding'" ("'LLF'", ovvero "propagazione della perdita del link").MeccanismoIl meccanismo si applica esclusivamente per i collegamenti Ethernet di tipo punto-punto ossia per i circuiti logici che coinvolgono direttamente solo due porte, collegate tra di loro mediante una rete di telecomunicazioni.Nel caso uno degli ingressi Ethernet rilevasse una perdita del collegamento verso la rete esterna alla rete di trasporto o una condizione di guasto sulla porta Ethernet fisica, questa informazione viene propagata attraverso la rete di trasporto tramite un'opportuna segnalazione, dipendente dalla tecnologia di trasporto stessa, verso la porta Ethernet all'altro estremo del collegamento, tipicamente provocando lo spegnimento anche di questa porta. In questo modo la rete esterna collegata all'altro capo della rete di trasmissione rispetto al punto di guasto viene informata della perdita di segnale alla fonte, come se fosse collegata direttamente al link guasto, e può attuare per esempio delle strategie di reindirizzamento dei pacchetti, usando per esempio collegamenti alternativi.ImplementazioniA seconda della tecnologia della rete di trasporto, le implementazioni del meccanismo possono essere differenti.Nel caso di trasporto su reti di tipo SDH/SONET, l'informazione utilizza degli appositi campi nell'"header" aggiunto dal protocollo GFP utilizzato per adattare il flusso a pacchetti Ethernet nella trama SDH/SONET.Nel caso di trasporto su reti dati native (per esempio, Ethernet su Ethernet), l'informazione utilizza delle apposite trame di OAM con contenuto e messaggistica definite dagli standard.NoteVoci correlateReti di trasporto telefonico
229,284
http://it.wikipedia.org/wiki/Area_archeologica_etrusco-sannitica_di_Fratte
Area archeologica etrusco-sannitica di Fratte.L'Area archeologica etrusco-sannitica di Fratte si trova alla periferia nord-orientale della città di Salerno lungo il fiume Irno, nell'odierno rione di Fratte.Attorno al VI secolo a.C. gruppi di Etruschi, probabilmente provenienti da "Amina", attuale Pontecagnano Faiano, si trasferirono nella valle del fiume Irno, non molto lontano dalla sua foce.La città, identificata con la "Marcina" citata da Strabone o con "Irna" per alcune monete ritrovate con la legenda IRNTHI (di Irna), fu successivamente occupata dai Sanniti, che vi restarono fino al III secolo prima di Cristo.Forse i Romani distrussero il piccolo centro nel quadro delle operazioni militari successive alle guerre sannitiche.Gli scavi archeologici hanno portato alla luce alcune tombe ed una cisterna nella zona dell'acropoli, oltre a numerose anfore con oggetti personali.L'antica cittadina etrusco-sannitica aveva tetti con decorazione architettonica policroma, un tempio con bassorilievi nella cosiddetta "acropoli etrusca" e costruzioni in tufo, che fanno dedurre che l'abitato di Fratte aveva una struttura di tipo urbano abbastanza sviluppato.I materiali archeologici rinvenuti negli scavi del sito sono esposti in un'apposita sezione nel Museo Archelogico Provinciale di Salerno.Voci correlateBibliografiaCollegamenti esterniSiti archeologici di Salerno|Fratte, Area archeologica etrusco-sanniticaStoria di Salerno
361,006
http://it.wikipedia.org/wiki/Autodromo_di_Pergusa
Autodromo di Pergusa.L'autodromo di Pergusa è un circuito automobilistico e motoristico che cinge le rive del Lago Pergusa, a Enna, che fu voluto dall'amministrazione comunale negli anni cinquanta. Dopo mezzo secolo di attività, periodo durante il quale vi corsero campioni come Schumacher e vi si disputarono la Formula 1, la Formula 2 e la Formula 3000 tra le altre, dal 2004 è in attesa di regolare omologazione, i cui ritardi sono dovuti all'adempimento di procedure burocratiche, e ospita attività collaterali come mostre di auto d'epoca o manifestazioni sportive a livello regionale e locale. Da sempre l'autodromo è stata la location per i grandi concerti ad Enna: si ricordano, tra gli altri, i Pooh, gli 883 e, il 2 settembre 2006, Gianna Nannini, che attirò oltre 16.000 fans da tutta la Sicilia nella sua unica tappa sull'isola.CaratteristicheL'Autodromo di Pergusa è uno degli unici impianti di questo genere (insieme all'Autodromo di Siracusa) esistente in Sicilia; l'anello del circuito ha una lunghezza di 4,950 km, ed è immerso nel paesaggio della Riserva Naturale Speciale Lago Pergusa, crocevia del traffico di uccelli migratori, tra cui rari esemplari, nell'isola.La pista è completata da 38 box di 80 m2 ciascuno, di tribune con 4.000 posti e fornite di bar, ristorante, cinema.Attorno al circuito, utilizzabile per gare motoristiche durante primavera, estate ed inizio d'autunno per non recare disturbo alla ricchissima avifauna che popola il lago, vi è una strada di servizio che lo affianca, sulla quale si affaccia la foresta e l'area attrezzata detta Selva Pergusina, alcuni villaggi turistici e hotel, e il paesino di Pergusa, frazione di Enna.L'Autodromo è stato sede di competizioni regionali, nazionali e internazionali, corse motoristiche e automobilistiche ma dal 2004 queste ultime sono state sospese per la mancanza di regolari vie di fuga richieste dalle norme di sicurezza. In attesa del completamento della messa a norma, prevista per il 2007 vi si svolgono sfilate d'auto d'epoca e analoghe manifestazioni sportive.Tra le storiche competizioni tenutesi all'Autodromo di Pergusa, si annoverano il Gran Premio di Enna di Formula 1 (un solo appuntamento, il 27 agosto 1961) e in seguito di Formula 2, di Formula 3000 e di vetture Gran Turismo. Tra le manifestazioni degne di nota ha ospitato il Ferrari Day del 1997, che vide la partecipazione, fra gli altri campioni, di Michael Schumacher, grazie a cui oltre 100.000 spettatori si riversarono a Pergusa. A questo proposito, una dichiarazione rilasciata dieci anni dopo dal presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, evidenzia la volontà della scuderia più prestigiosa al mondo di tornare a Pergusa in un prossimo futuro.Collocazione geograficaL'Autodromo è agevolmente accessibile: è possibile raggiungerlo dagli aeroporti internazionali di Palermo e di Catania e dai rispettivi porti, percorrendo l'Autostrada Palermo-Catania con svincolo di Enna; dal capoluogo ereo, Pergusa dista 5 km, tratto iniziale della Strada Interprovinciale Enna - Piazza Armerina - Gela.Prospettive futureIl 21 settembre 2009 la "Circuit Commission" della FIA ha approvato il progettopresentato dall'Autodromo di Pergusa che prevede una serie di lavori alla "Variante Pineta" (detta anche "Variante Schumacher"), alla via di fuga della Curva Zagaria e ai cordoli e ha confermato che la licenza di "grado 2" dell'autodromo, sospesa il 25 settembre 2004, sarà ristabilita non appena saranno effettuati i lavori che dovranno necessariamente essere ultimati non oltre il 30 luglio 2010.Nel mese di novembre 2009 il presidente dell'ente che gestisce l'autodromo ha rivelato che sono in corso contatti per ospitare a fine ottobre 2010 una tappa del Campionato FIA GT.Durante la riunione con i vertici Fia, il circuito ha avuto il diritto ad ospitare la tappa europea del Fia Gt classe GT2 e GT3.NoteAltri progettiCollegamenti esterniCircuiti motoristici per nome|PergusaCircuiti motoristici italiani|PergusaCircuiti di Formula 1Sport a EnnaArchitetture di EnnaProvincia di EnnaAutodromo di Pergusa
1,923,079
http://it.wikipedia.org/wiki/Trick_%28film%29
Trick (film)."'Trick"' è una commedia romantica indipendente a tematica gay del 1999. Il film è stato presentato al Sundance Film Festival, al Torino Film Festival e al Festival di Berlino dove si è aggiudicato un Teddy Award.TramaGabriel è un timido ed impacciato gay, aspirante compositore di musical, aiutato dall'amica del cuore, l'aspirante attrice Katherine. Lontano dagli ambienti gay, Gabriel vive una vita con poche emozioni, costretto a condividere l'appartamento con l'amico etero Rich. Una sera decide di andare in un locale gay dove incrocia lo sguardo con un aitante go-go boy, di rientro dalla serata incontra il ragazzo in metropolitana, e dopo una serie di scambi di sguardi i due fanno conoscenza.Mark, così si chiama il ragazzo, vorrebbe trovare un posto tranquillo dove fare del sesso occasionale. Una serie di imprevisti mettono i bastoni tra le ruote ai progetti di Gabriel e Mark, la presenza invadente di Katherine, l'appartamento perennemente occupato dal coinquilino e dalla fidanzata. A Gabriel viene in mente che potrebbero usare l'appartamento dell'amico Perry, ma rimangono coinvolti nelle sue beghe sentimentali, per i due ragazzi non sembra esserci pace, così decidono di andare a ballare in una discoteca gay. Nei bagni del locale, Gabriel viene avvicinato da una maligna drag queen che lo mette in guardia da Mark, descriverlo come un ragazzo superficiale e collezionista di conquiste, che quando si erano frequentati gli aveva dato il numero di telefono sbagliato per non farsi rintracciare, uscito dal bagno vede Mark tra le braccia di un altro, e se ne va.Mark, allora lo raggiunge al suo appartamento e discutono, Mark rimprovera Gabriel di non aver capito che il loro rapporto stava andando al di là del semplice sesso occasionale e che si è fidato delle dicerie di quella drag queen. Mark se ne va sconsolato, ma Gabriel gli corre in contro per fermarlo. Ormai è l'alba, e dopo una lunga notte i due possono scambiarsi finalmente il primo bacio, dopo di che Mark scrive sulla mano di Gabriel il suo numero di telefono e se ne va, Gabriel allora gli telefona subito e quando si rende conto che il numero è esatto, capisce che è l'inizio di qualcosa di nuovo e bello.NoteLa canzone dei titoli di coda è "Trick of Fate" di Valerie Pinkston.Collegamenti esterniFilm commediaFilm romanticiFilm a tematica LGBTFilm indipendentiTrick (film)
289,584
http://it.wikipedia.org/wiki/Educandato_Uccellis
Educandato Uccellis.L'"Educandato Statale "Collegio Uccellis" sorge nel centro storico della città di Udine, in Friuli-Venezia Giulia.La fondazione del monastero udinese di Santa Chiara e quella della commissaria Uccellis sono dovute al mecenatismo di due personaggi appartenenti alla grande e articolata famiglia degli Uccellis: prima ad Enrico, detto Uccellutto, quindi a distanza a Lodovico.Il monastero dalle origini alla fine del MedioevoLa prima fondamentale tappa relativa alla coagulazione di nuclei di clarisse nel territorio patriarcale friulano si collega alla storia delle penetrazioni e del prestigio conseguito dai francescani nella regione durante il secolo XIII.In questa epoca i movimenti religiosi femminili si inseriscono negli ordini mendicanti, che agiscono e convincono con l'esempio e con la parola sulla validità delle loro scelte spirituali e politiche, dato anche l'orientamento decisamente guelfo del monachesimo dei mendicanti, che va sostituendo quello benedettino.In una società feudale androcratica, quale si presenta quella del Friuli del XIII secolo, è facile immaginare come la fondazione di un monastero femminile necessiti del sostegno economico e politico di un personaggio maschile benestante e opportunamente pervaso nell'ambiente dove egli opera. Per questo motivo non stupisce il fatto che, quanto già accaduto a Gemona ad opera di Giacomo Basadonna, altrettanto avvenga a Udine per merito di Enrico Uccellutto, che almeno dal 1278 è in contatto con i francescani anche per questioni economiche. Ma è soprattutto il fatto che nel 1294 alcuni frati dell'ordine sono testimoni alla donazione a Uccellutto da parte del patriarca Raimondo della Torre, la quale permette l'ampliamento di una cella già esistente in città.Uno schizzo della seconda metà del Seicento colloca l'appezzamento donato dal patriarca Raimondo lungo la roggia di via Gemona. La cella originaria si sarebbe quindi ingrandita sulla base di un fondo ivi situato.Almeno due motivi possono aver incoraggiato i fondatori nella scelta del luogo: la dislocazione dello stesso in posizione periferica, ma non esterna rispetto alle mura, protetta e chiaramente delineata in parte a occidente dal corso d'acqua e dal fossato delle mura a levante.Se la fondazione del monastero è stata possibile al tempo del patriarca Raimondo della Torre, già con il successore Ottobono si oppongono difficoltà e si tenta di revocare la concessione del predecessore. Sarà necessario l'appoggio del legato apostolico cardinale Orsini per confermare la donazione torriana. Va tuttavia sottolineato che il 1º febbraio 1307 proprio Ottobono consacrerà solennemente la chiesa appena eretta.L'Educandato oggiNell' antico edificio oggi trovano sede le scuole statali elementari e medie e il liceo sperimentale con due indirizzi diversificati: il liceo pedagogico sociale ed il liceo classico europeo.Collegamenti esterniScuole del Friuli-Venezia Giulia|Uccellis
743,408
http://it.wikipedia.org/wiki/L%27arte_della_guerra
L'arte della guerra."'L'arte della guerra"' ("Sūnzǐ Bīngfǎ", 孫子兵法) è un trattato di strategia militare attribuito, a seguito di una tradizione orale lunga almeno due secoli, al generale Sunzi (in cinese: 孫子; pinyin: Sūnzǐ; Wade-Giles: Sun Tzu), vissuto in Cina probabilmente fra il VI e il V secolo a.C.Importante è stato il ritrovamento di un manoscritto in lingua originale scritto su un papiro di bambù intorno al III secolo a.C.Si tratta probabilmente del più antico testo di arte militare esistente (VI secolo AC circa). Sono tredici capitoli, ognuno dedicato ad un aspetto della guerra. Ebbe una grande influenza nella strategia militare anche europea. È un compendio i cui consigli si possono applicare, al pari di altre opere della cultura sino-giapponese, a molti aspetti della vita, oltre che alla strategia militare. Ad esempio all'economia e alla conduzione degli affari, cosa in cui eccellevano i Giapponesi prima di entrare nella crisi pluriennale della loro economia, che perdura dal 1990.Il libro è tuttora usato per la gestione del management di molte aziende di tutto il mondo.Sembra poi che molti grandi personaggi del passato tra i quali Napoleone Bonaparte, Mao Zedong e il Generale Douglas MacArthur siano stati influenzati o abbiano tratto espressamente ispirazione dalla lettura di questo libro.Unendone la lettura al complementare studio delle filosofie orientali, è possibile se non comprendere appieno, almeno intuire alcuni aspetti di culture le quali, per chi vi si accosta la prima volta, sembrano del tutto aliene.Alcuni estrattiOpere affiniInfluenza culturaleVoci correlateAltri progettiCollegamenti esterniThe Art of War
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http://www.odealvino.com/recensione-vino/tignanello-toscana-igt-cantine-antinori.html
L`uvaggio attuale del Tignanello è 85% Sangiovese, 10% Cabernet Sauvignon e 5% Cabernet Franc che vengono fatte fermentare ad una media temperatura di 27° per mantenere la carica olfattiva tipica delle uve. Dopo un affinamento in barrique di rovere durato 12 mesi il vino viene imbottigliato per un ulteriore affinamento di altri 12 mesi. La gradazione alcolica è di 13.5
260,399
http://it.wikipedia.org/wiki/Transplants
Transplants.I Transplants'" sono un gruppo statunitense che fonde sonorità punk a quelle rap.Il gruppo è formato da Tim Armstrong (Rancid e ex-Operation Ivy), compositore, voce, e chitarra, Rob Aston (detto "Skinhead Rob"), voce, per quanto riguarda i pezzi hip-hop, Travis Barker (ex-Aquabats, blink-182, Box Car Racer e (+44), batteria, più percussioni ed altri effetti sonori.La band californiana è stata fondata nel 1999 da Armstrong; nel 2002 c'è la prima uscita discografica (senza titolo) della band, che contiene i singoli "D.J. D.J" e "Diamonds & Guns", prodotta dall'etichetta indipendente dello stesso Armstrong, la Hellcat Records.Il successo del primo album fu dovuto allo stile originale ed inaspettato da musicisti che prima operavano solo nella scena punk. I Transplants sono una sorta di "supergruppo" per via degli elementi molto famosi che contiene (tranne Aston) e per il fatto che comunque fin dall'inizio abbia collaborato con personalità musicali piuttosto celebri (come ad esempio il rapper Danny Diablo).Nel 2005 esce il loro secondo lavoro: "Haunted Cities". Il disco vanta collaborazioni con artisti come Sen Dog (Cypress Hill), B-Real (Cypress Hill), Boo Yaa T.R.I.B.E. o Rakaa. Assieme a questi personaggi della scena Hip-Hop c'è anche la partecipazione del pianista dei Rancid (già presente a sul primo cd), Matt Freeman (Bassista dei Rancid) e alcuni noti DJ di Los Angeles. Il cd sarà prodotto dalla "La Salle Records" (casa discografica di Travis) e dalla "Atlantic Records". Il cd non riscuoterà un grande successo, visto che la seconda casa discografica non da grande importanza alla band. Il cd vende pochissimo: solamente 34000 copie. Paul Wall (rapper texano, southside) decide successivamente di elaborare un remix dell'album, da titolo "Haunted Cities Screwd & Chopped". Il pubblico non apprezza nemmeno questo lavoro, nonostante ciò Wall, dopo il Warped Tour, decide di fondare una band con Travis Barker (impegnato con DJ AM in quel periodo) e Skinhead Rob. La band si chiama "Expensive Taste".Il trio si è riunito all'inizio del 2010 per registrare un nuovo album. Visti i tanti impegni dei componenti, hanno deciso di incontrarsi una volta alla settimana e precisamente il martedì (da qui sono nati i "Transplants Tuesdays").DiscografiaApparizioni in compilationCollegamenti esterniNoteGruppi musicali pop punk|TransplantsGruppi e musicisti della Epitaph Records|TransplantsTransplants (band)
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http://ciocci.splinder.com/archive/2004-09
E a quello che ha cercato "stamani mi sono svegliato"? e meno male che ti sei svegliato, se non ti svegliavi era un brutto segno, poi cìè anche uno che ha usato come chiave: "mio blog" e vorrei dirgli che questo è il mio blog...In molti in proporzione alle visite, sono capitati usando come chiave qualcosa riferito agli inviti Gmail, ormai tutti la vogliono, ma leggendo nel web ho visto che molti hanno parecchi inviti a disposizione. Non ho a disposizione invece la foto di un martello pneumatico, ricercata da un altro visitatore evidentemente capitato qui per sbaglio. Menzione d'onore invece per colui che come chiave di ricerca ha utilizzato i nomi di 3 grandi campioni prematuramente scomparsi: Davide Ancilotto, Chicco Ravaglia e Alphonso Ford.Postato da: ciocci a 30/09/2004 22:24 | link | commenti (3) |Sono due giorni che sono rintanato dentro il letto con la febbre a 38° cazzo!! Io dico..sfiga più grande non mi poteva toccare, m'è toccato anche rimandare l'esame della patente(serie di bestemmie). Adesso sto un po' meglio, ma la febbre non mi è scesa ancora sotto 37,5°. Ho finito una scatola di aspirine, risultati? Pochi...In compenso in queste due mattine mi sono potuto guarder i programmi televisivi della mattina, quelli fatti a misura di casalinga. Mi sono visto tutta la prova del cuoco, occhio alla spesa, un pezzettino del programma mattiniero di costanzo (poco perchè il mio limite di sopportazione di costanzo è molto basso). Per rifarmi da quello che avevo visto la mattina, la sera mi sono guardato Dogville, veramente un bel film, che scende dentro la psiche dell'uomo, nei comportamenti degli abitanti della apparentemente serena cittadina, e poi in quelli della bravissima Grace\Kidman, finendo con un colpo di coda. Veramente bello, anche se un po' lento, molto dialogale.Postato da: ciocci a 29/09/2004 19:39 | link | commenti (1) |Lo sapevo....è arrivato un po' di freddo e tac...sono qui con la gola a pezzi, il naso che cola e qualche linea di febbre, tutti gli anni, non riesco mai a salvarmi dal cambio di stagione. Becco sempre quel po' di freddo che mi blocca tutto, mi fa venire una sinusite bestiale, ecco perchè odio queste stagioni. Ma quant'è più bella l'estate con 35° te ne stai bello al sole, senza doverti preoccupare di portarti dietro i fazzoletti. Ma adesso glielo faccio vedere, mi imbottisco di aulin e aspirina per due giorni, voglio proprio vedere se mi passa...Postato da: ciocci a 27/09/2004 19:14 | link | commenti (1) |Ho appena letto la notizia che a Siena, c'è una mostra su Tex, uno dei miti del fumetto italiano. Io amo i fumetti, sanno raccontare delle storie bellissime, quasi quanto quelle dei libri, in più ci aggiungono anche l'arte del disegno, perchè come si riconosce lo stile di uno scrittore, si riconoscono i tratti di un disegnatore.Ormai è dalla torrida estate del 1993 che sono abbonato Topolino, più molti ne ho acquistati nei mercatini. Direte: ma a 18 anni leggi ancora Topolino, si perchè le sue storie sono spensierate, da leggere senza problemi.Non è l'unico fumetto che leggo, fra tutti preferisco il fumetto italiano, quindi nella mia collezione non ci sono supereroi americani e personaggi dai grandi occhi giapponesi. Invece si trovano gli incubi firmati Tiziano Sclavi di Dylan Dog, anche se non è il mio preferito, le atmosfere futuristiche di Nathan Never, e quelle vampiresche di Dampyr, quest'ultimo da me seguito fin dalla sua prima apparizione 54 mesi fa. Tutti questi sono della scuderia Bonelli, mentre il mio preferito, con disegni splendidi ed una storia veramente fantastica, è prodotto da Star Comics, in Italia conosciuta più che altro per la distribuzione dei manga, ed è Lazarus Ledd, tutte le storie sono scritte dal mitico Ade Capone, che riesce sempre a farmi sognare con ogni sua storia. Ogni mese aspetto intrepido l'uscita di questi giornaletti, che divorò nel giro di mezz'ora, pensando a quello che poi sarà la storia del mese dopo. La particolarità del fumetto italiano, però è quella di raccontare nelle sue storie non solo un mondo fantastico, ma aspetti anche della realtà, con in qualche caso espressi anche giudizi degli sceneggiatori, o comunque almeno riportati gli avvenimenti dei personaggi, in situazioni realmente accadute. A differenza di quelli amricani e giapponesi, in cui i personaggi vivono in un loro mondo fantastico.Postato da: ciocci a 26/09/2004 22:51 | link | commenti |Buona la prima...Ieri sera grande spettacolo per la supercoppa, MensSana che conquista il primo trofeo stagionale, speriamo il primo di una lunga serie (Toccata alle parti intime). Squadra già molto in forma, nettamente superiore ad una Benetton in cui hanno pesato le assenze di Garnett e Bulleri. Ottimo Vanterpool mattatore della partita e anche un buon Myers.Novità nel basket, l'Istant Replay (nel calcio si chiamerebbe moviola in campo), nessuna protesta per il suo utilizzo, ma anzi ieri sera gli arbitri l'hanno usata due volte, in una giustamente hanno annulato un canestro prima ritenuto valido, nulla da obbiettare a questa innovazione.Postato da: ciocci a 26/09/2004 15:32 | link | commenti (1) |Stasera è iniziato uno dei più grandi cambiamenti avvenuti nella mia vita fino ad ora, il trasloco. Si, stiamo traslocando, anche se rimaniamo nello stesso piccolo paese di provincia, spostandoci di circa un Km, però abbandonerò quella che per i primi diciotto anni della mia vita è stata la mia casa. Prima trasloco dalla nonna, e nel frattempo inizieremo a costruire la nuova casa per conto nostro, abbandonando il condominio, speriamo di fare alla svelta. Una delle cose che mi sta più pensiero è pensare di dovere inscatolare tutta la roba che ho ammassato in camera, fra libri, collezione di fumetti (su questa dovrò scrivere un post a parte), riviste, cd...c'è una confusione pazzesca. Pensare i miei poveri fumetti racchiusi in scatole, tenuti in un garage per due anni..brr..cercherò di proteggerli al meglio, perchè veramente ci tengo un casino.Postato da: ciocci a 25/09/2004 18:59 | link | commenti (4) |Sto guardando con molto piacere quello che ritengo uno dei migliori programmi della televisione italiana: Report, che ritengo veramente molto interessante e molto ben fatto. Oggi parlano del vino, io che vivo in uno dei luoghi simboli del vino, ma in realtà sono un profano, riesco a cogliere la differenza fra un buon brunello e il tavernello, ma in una serata, non ho problema a bere qualsiasi vino risulti un minimo decente. Però, dopo stasera penso che cercherò un po' più la qualità, vedendo come il vino viene modificato, cambiato colore e graduazione solo per potergli dare un etichetta, frodando noi poveri enologhi della domenica. Facendoci pagare una raschiatura di botte come un DOCG. E poi tutti cercano di giustificarsi, scaricando il barile o meglio la botte sugli altri elementi della catena viziosa, tanto poi siamo noi a pagare...Postato da: ciocci a 24/09/2004 21:58 | link | commenti (6) |Continuano a giungere notizie da Baghdad, riguardo le Siomone. Il cuore mi dice di non credere a quelle rivendicazioni. Fino ad ora la cosa sembrava stabile, come si dice: nessuna nuova buone nuove, se fosse vera la notizia, significherebbe la caduta di tutte le illusione, riguardanti quel conflitto che non potrà mai finire se continua così. Perchè non si può stare in Pace in questo mondo? Forse perchè noi, e con noi intendo l'occidente, siamo il 20% della popolazione mondiale, e sfruttiamo l'80% delle risorse. Le due Simone erano lì proprio per cercare di appianare questo divario. Ieri mi è stato chiesto cosa posso fare per la Pace...cosa possiamo fare tutti per rendere concreto un concetto che è astratto? Bisogna riuscire a contagiare con quell'insieme di sentimenti e principi che costituiscono la base per un mondo pacifico, tolleranza, rispetto, umiltà, si umiltà di cercare di capire che non siamo soli in questo pianeta, e che tutti abbiamo lo stesso diritto a vivere. Penso di non aver detto nulla di nuovo, anzi, anche se sono tutti concetti molti astratti quasi demagogici, ma è questo quello che penso.Postato da: ciocci a 23/09/2004 22:34 | link | commenti (2) |Tutti gli anni lo dico, ma alla fine va finire alla stesso modo. Stasera mi sono ritrovato a guardare la partita della mia Fiorentina, tra l'altro molto sofferta. Tutti gli anni dico che non mi interesserò più di calcio, ma alla fine i risultati della Fiorentina mi interessano sempre, degli altri per niente, io penso solo alla viola. Siamo ritornati in A e quest'anno me la voglio proprio godere. Anche se principalmente preferisco il Basket, ormai la passione per questo Sport ha preso casa in me, sono diventato un vero fissato di statistiche, schemi, e tutto quello che concerne la Palla a balzello (così chiamato Siena il basket).Postato da: ciocci a 22/09/2004 22:45 | link | commenti (7) |E io che pensavo che l'abbonamento a Tele2 per l'adsl fosse conveniente...rispetto ai prezzi applicati in Italia magari lo è, ma se vedo quelli in Francia...cioè la 1024 kbs a 14,85 Euri al mese...io per la 640 kbs pago 33,95 Euri...mi conviene imparare il francese.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Trazione_%28meccanica%29
Trazione (meccanica).La Trazione motrice è un tipo di trasmissione della forza motrice di un veicolo dal motore alle ruote.Le automobili, camion e motocicli possono trasmette la forza motrice tramite l'uso delle varie ruote di cui dispongono.Questa trazione viene determinata principalmente dall'efficienza che ne risulterebbe per ogni determinato veicolo, per questo le motociclette usano la trazione posteriore, le autovetture variano principalmente a seconda del tipo di disposizione del motore anteriore, centrale o posteriore.Classificazione per numero di ruoteIl numero di ruote di trazione dipende sia dal numero complessivo delle ruote che dalle necessità di trazione del mezzo.Disposizione della trazioneLe automobili e qualsiasi altro mezzo di locomozione si muovono attraverso la forza sprigionata dal motore che viene trasferita alle ruote sotto forma di energia cinetica dall'albero di trasmissione che la passa al differenziale e a sua volta alle ruote.A seconda di quali ruote ricevano il movimento dal motore distinguiamo in:Collegamenti esterniVoci correlateDrive wheel
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http://it.wikipedia.org/wiki/Apollo_11
Apollo 11.La missione Apollo 11'" fu la prima a portare un essere umano sulla superficie della Luna. Fu anche la quinta missione con equipaggio del programma Apollo. (NASA - USA)EquipaggioL'equipaggio dell'Apollo 11 era composto da (tra parentesi il numero di voli spaziali a cui ha preso parte compreso questo):Fasi principali della missioneIl 20 luglio 1969 il modulo lunare chiamato "Eagle" venne separato dal "Columbia". Collins rimase a bordo del Columbia, mentre l'Eagle con Armstrong e Aldrin, scendeva sulla superficie. Dopo un attento controllo visivo, Eagle accese il motore e iniziò la discesa. Durante questa fase, gli astronauti si accorsero che il sito dell'atterraggio era molto più roccioso di quanto avessero indicato le fotografie. Armstrong prese il controllo manuale del modulo lunare, che fece allunare alle 20:17:40 UTC (22:17:40 ora italiana).Il primo sito di atterraggio dell'Apollo, nella parte meridionale del Mare della Tranquillità a circa 20 km a sud-ovest del cratere Sabine D, fu scelto perché ritenuto abbastanza piano e liscio dai rilevamenti effettuati dai "lander" Ranger 8 e Surveyor 5, così come dalle mappe tracciate dal Lunar Orbiter.Alle 2:56 UTC, ovvero sei ore e mezza dopo aver toccato il suolo, Armstrong compì la discesa sulla superficie e fece il suo "grande passo per l'umanità". Aldrin lo seguì, e i due astronauti trascorsero due ore e mezza a fotografare la superficie lunare e raccogliere campioni di roccia.Progettarono la disposizione delle attrezzature per installare l'"Early Apollo Scientific Experiment Package" (EASEP) e issare la bandiera americana, studiando il sito dell'allunaggio dalle due finestre triangolari dell'Eagle, che permettevano loro di avere una visione di 60°. La preparazione richiese ben più delle due ore previste. Armstrong ebbe alcune iniziali difficoltà a uscire dello sportello a causa della sua PLSS ("Portable Life Support System", la tuta spaziale). Infatti secondo il veterano lunare John Young, a una riprogettazione del LM che prevedeva uno sportello più piccolo, non seguì una revisione della PLSS, così si rese difficoltosa l'entrata e l'uscita degli astronauti dello sportello.L'Unità di Controllo Remota posta sul casco impediva ad Armstrong di vedersi i piedi. Mentre scendeva la scaletta di nove gradini, Armstrong tirò l'anello che schierò il "Modular Equipment Stowage Assembly" (MESA) contro il lato dell'Eagle attivando la telecamera della TV. Le prime immagini vennero ricevute al "Goldstone Deep Space Communications Complex" negli USA, ma quelle con miglior definizione si videro a Honeysuckle Creek in Australia. Qualche minuto più tardi le immagini furono mandate anche nel normale circuito televisivo, grazie al radiotelescopio del Parkes Observatory in Australia. Così, malgrado le difficoltà iniziali, le prime immagini in bianco e nero di un uomo sulla Luna vennero viste in diretta da almeno 600 milioni di persone sparse in tutto il mondo.Dopo una breve descrizione della superficie ("very fine grained... almost like a powder" cioè "a grana molto fine... quasi come polvere") e aver pronunciato la sua storica frase, Armstrong fece il suo primo passo fuori dall'Eagle e diventò il primo uomo a camminare su un altro corpo celeste. Commentò che muoversi nella gravità lunare, circa un sesto di quella terrestre, era molto più facile che nelle simulazioni effettuate prima del lancio.Oltre che essere la concretizzazione del sogno di John F. Kennedy di vedere un uomo sulla Luna prima della fine degli anni sessanta, l'Apollo 11 fu un test per tutte le successive missioni Apollo; quindi Armstrong scattò le foto che sarebbero servite ai tecnici sulla Terra a verificare le condizioni del modulo lunare dopo l'allunaggio. Successivamente raccolse il primo campione di terreno lunare, lo pose in una busta che mise nell'apposita tasca della sua tuta. Rimosse la telecamera dal MESA, fece una panoramica e la mise su un treppiede a 12 m dal modulo lunare. Il cavo della telecamera, però, rimase parzialmente arrotolato, rappresentando un pericolo per le attività fuori dal modulo (EVA).Aldrin raggiunse Armstrong sulla superficie lunare e testò i metodi migliori per muoversi, compreso il cosiddetto "salto del canguro". La disposizione dei pesi nella PLSS creava una tendenza a cadere verso l'indietro, ma nessuno dei due astronauti ebbe seri problemi d'equilibrio. Correre a passi lunghi divenne il metodo per spostarsi preferito dai due astronauti. Aldrin e Armstrong riferirono che dovevano programmare i movimenti da compiere sei o sette passi prima. Il terreno molto fine era anche particolarmente sdrucciolevole. Aldrin rilevò che il muoversi tra la luce solare diretta e l'ombra dell'Eagle non provocava cambiamenti significativi di temperatura all'interno della sua tuta spaziale, invece il casco risultava essere più caldo sotto il Sole.Gli astronauti piantarono insieme la bandiera degli Stati Uniti, e la consistenza del terreno non permise di inserirla per più di 20 cm. Successivamente essi ricevettero una chiamata del presidente di allora, Richard Nixon.Il MESA non si rivelò una piattaforma di lavoro stabile, inoltre era all'ombra, e questo rallentò ulteriormente il lavoro. Mentre lavoravano, gli astronauti alzarono della polvere grigia, che andò a sporcare la parte esterna delle loro tute. Posizionarono l'EASEP, che includeva un sismografo passivo e un laser retro-riflettente. Successivamente Armstrong si allontanò a grandi passi di circa 120 metri dal Modulo Lunare per fotografare il Cratere Orientale mentre Aldrin iniziò la raccolta di materiale lunare. Usò il martello geologico, e questa fu l'unica situazione in cui venne usato dall'Apollo 11. Gli astronauti iniziarono la raccolta di rocce lunari con le palette, ma poiché l'operazione richiedeva molto più tempo del previsto, furono costretti ad abbandonare il lavoro a metà dei 34 minuti previsti.Durante questo periodo, il "Mission Control" ha usato una frase codificata per avvertire Armstrong che i suoi tassi metabolici erano troppo alti e che avrebbe dovuto rallentare. I tassi rimasero generalmente più bassi di quanto previsto per entrambi gli astronauti durante la camminata, così il "Mission Control" assegnò ad Aldrin e Armstrong 15 minuti in più.Aldrin rientrò nell'Eagle per primo. Con non poche difficoltà, gli astronauti caricarono i film e due sacchi contenenti più di 22 kg di materiale lunare dallo sportello del Modulo Lunare, grazie ad un sistema a puleggia chiamato "Lunar Equipment Conveyor". Poi Armstrong saltò sulla scaletta ed entrò nel LM.Dopo il trasferimento al Modulo di supporto vitale dell'LM, gli astronauti accesero il motore di ascesa per rientrare in orbita e alleggerirono il modulo gettando fuori le PLSS, le scarpe lunari, una fotocamera Hasselblad e altra apparecchiatura. Completata l'ascesa, spensero il motore e raggiunsero Michael Collins a bordo del CM Columbia che si trovava in orbita lunare.Dopo più di 21½ ore sulla superficie lunare, si ricongiunsero a Collins sul "Columbia", con 20,87 kg di rocce lunari. I due "Moon-walkers" lasciarono sulla Luna apparecchiature scientifiche quali un prisma retroriflettente usato per il "Lunar Laser Ranging Experiment". Lasciarono, inoltre, una bandiera americana e una placca con i disegni dei due emisferi terrestri, un'iscrizione, le firme degli astronauti e del presidente Nixon. L'iscrizione recita:Il LM dopo aver lasciato i due astronauti sul Columbia restò in orbita lunare per segnalare il punto in cui si sarebbe duvuto piantare il primo modulo della stazione orbitante lunare (SOL) di cui finora solo quattro moduli su sette sono stati installati.I tre astronauti ritornarono sulla Terra il 24 luglio, accolti come eroi. Il punto dell'atterraggio in mare fu a 13 gradi 19 primi N, 169 gradi 9 primi W, cioè 640 km a SSW di Wake Island e 24 km dalla nave di recupero, la USS "Hornet".Il Modulo di Comando è in mostra al National Air and Space Museum di WashingtonComunicato Stampa di ContingenzaNegli Archivi Nazionali di Washington, D.C. c'è una copia del seguente comunicato stampa, datato 18 luglio 1969, preparato per il presidente Nixon, che avrebbe dovuto leggerlo in diretta TV nel caso in cui gli astronauti della missione Apollo 11 fossero rimasti bloccati sulla Luna:Quest'ultimo pezzo del comunicato è tratto da una poesia del poeta inglese Rupert Brooke chiamata "The soldier" ("Il soldato"). La poesia inizia:Emblema della missioneL'emblema dell'Apollo 11 venne disegnato da Michael Collins, che voleva simboleggiare con esso "l'allunaggio pacifico da parte degli Stati Uniti". Scelse un'aquila (simbolo degli Stati Uniti) con un ramoscello di ulivo nel becco, con la Luna nel sottofondo e la Terra vista in distanza. Alcuni dirigenti della NASA obiettarono però che gli artigli dell'aquila sembravano troppo "aggressivi", e dopo qualche discussione il ramoscello fu spostato nelle zampe. Collins disegnò l'undici con le cifre romane XI, ma gli altri membri dell'equipaggio dissero che in alcuni paesi questa scritta non sarebbe stata ben compresa, quindi si decise di cambiarla con "Apollo 11". Decisero anche di non mettere i loro nomi nell'emblema, in modo che fosse "rappresentativa di tutti coloro che avevano lavorato per lo sbarco lunare".Giubileo della missioneIl 20 luglio 2004 la NASA festeggiò il 35° anniversario dell'allunaggio e della missione Apollo 11 con una grande cerimonia commemorativa e con l'incontro, il giorno successivo, degli astronauti ancora in vita e dei più importanti collaboratori del progetto alla Casa Bianca con l'allora Presidente degli Stati Uniti George W. Bush.Una relazione dettagliata sui festeggiamenti è reperibile sul sito.Di nuovo il 20 luglio 2009, Armstrong, Aldrin e Collins furono invitati alla Casa Bianca dal presidente Obama, per festeggiare il 40° anniversario dell'allunaggio. Tv e giornali hanno dedicato la giornata intera agli eroi della missione, e proprio in occasione dell'anniversario è stato realizzato un film-documentario che ripercorre la storia dell'Apollo, Moonshot.Alla Casa Bianca i tre astronauti, hanno tenuto un discorso nella quale invitano il paese a mandare l'uomo su Marte.Parametri della missioneAgganci tra il CSM-LMPasseggiata sulla LunaNoteVoci correlateAltri progettiCollegamenti esterniProgramma ApolloApollo 11
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http://acasaariet.splinder.com/post/19462566
postato da ariet64 alle ore 17:21 | Permalink | commenti (3) / commenti (3) (pop-up)categoria: citazioni, varie ed eventuali, comunicazioni di servizio, se hai del tempo da perdere, arietmanie
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http://it.wikipedia.org/wiki/Lemma_di_Schur
Lemma di Schur.In matematica, il lemma di Schur è un teorema estremamente utile nella teoria delle rappresentazioni dei gruppi. Il lemma di Schur ammette delle generalizzazioni ai gruppi di Lie e la più comune delle quali è quella dovuta a Jacques Dixmier.Enunciato del LemmaSiano [Formula 1], [Formula 2] due rappresentazioni irriducibili; [Formula 3] [Formula 4] un'applicazione lineare G-invariante. Allora:DimostrazioneDefinizione di rappresentazioneUna rappresentazione'" di un gruppo "G" di uno spazio vettoriale "V" su un campo "K" è un omomorfismo di gruppi da "G" a GL("V"), ovvero un gruppo generale lineare su "V".In altre parole una rappresentazione è una mappa:In questo caso "V" viene chiamato spazio di rappresentazione'" e la dimensione di "V" viene chiamata dimensione'" della rappresentazione. È consuetudine riferirsi a "V" stesso come rappresentazione quando l’omomorfismo risulta chiaro dal contesto (e spesso anche quando non lo è).Voci correlateBibliografiaTeoria delle rappresentazioniLemmi|Schur, lemma diSchur's lemma
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http://guide.supereva.it/guida_netlife/interventi/2010/03/quasi-come-twitter-ma-sascolta
Nei paesi dove la connessione ad internet stenta a decollare, sta avendo un successo senza precedenti la diffusione di terminali mobili. Fra queste nazioni ci sono, tra le altre, anche il Brasile, il Giappone, la Cina e l’India. Si tratta di mercati dall’altissimo potenziale tanto da indurre aziende di tutto il mondo a creare servizi che viaggino sui telefonini. Ecco, quindi, un programma come Bubbly che ha gia’ mezzo milione di utilizzatori, soprattutto in India. Si tratta di una sorta di twitter da ascoltare: invece di 140 battute, offre la possibilita’ di comunicare in soli 60 secondi di messaggio vocale. Fra i suoi utilizzatori ci sono anche famosi attori di Bollywood come Kareena Kapoor e Aamir Khan che l’hanno cominciato a usare per promuovere il loro nuovo film “Three Idiots”. Bublly e’ una creatura della Bubble Motion, azienda con sedi nella Silicon Valley e a Singapore, gia’ conosciuta per BubbleTalk, un servizio di messaggeria vocale person-to-person, che, al posto di sms spedisce messaggi audio e che conta circa 100 milioni di utenti. Sulla scia del successo dei social network e’ poi nato Bubbly che ha la caratteristica di diffondere i messaggi audio a tutti i follower. Registrare e inviare questi messaggi e’ gratuito. Ogni destinatario riceve un avviso e puo’ decidere se ascoltarlo o meno. Se decide di ascoltarlo, effettua un micropagamento. Pare che questo nuovo sistema piaccia agli editori. La Bbc lo sta gia’ sperimentando per diffondere le ultime notizie, un po’ come facevano gli strilloni molti molti anni fa. Per ora, Bubbly non verra’ aperto ne’ in nord America ne’ in europa…
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http://adria.blogolandia.it/2009/07/29/super-bobo-al-lavoro-per-i-cittadini/
In risposta alla cittadina adriese, faccio solo una piccola riflessione…se l’erba è alta è perchè non è stata tagliata sino ad ora, se ci sono persone con problemi sociali gravi e le case dell’ATER non sono disponibili perchè non sono a norma è perchè prima di Bobo nessun sindaco ha preso in considerazioni i disagi di quella parte di cittadini che verssano in gravi problemi economici e famiari, si sono sempre fatte graduatorie di anno in anno senza assegnare gli alloggi a chi realmente ne abbisognava. una casa popolare non è “carità” ma è un diritto delle fasce più deboli della cittadinanza..diritto molto spesso negato e riservato a extracomunitari che, molto spesso gestendo con incuria gli alloggi, li hanno ridotti in condizioni pietose. L’amministrazione comunale ha fatto bene a fare pressione sui tecnici dell’ATER e invito il sindaco a valutare le situazioni più gravi per le quali si può pensare di deliberare lo stanziamento di un fondo per mette a norma un ristretto gruppo di immobili da assegnare a queste persone.Caro Pennac, ritengo che Lei non abbia ben inteso il senso del mio intervento, non ho fatto alcun riferimento alla presidenza dell’ATER, ho addirittura specificato che non ha senso far critica a priori solo per gli orientamenti politici. Indipendentemente dal presidente dell’ATER e dalla sua militanza politica, sono i comuni a predisporre bandi per le graduatorie e a stabilire i requisiti degli stessi. Una volta fatte le graduatorie vanno comunicate all’ATER che in base alle disponibilità poi fa le assegnazioni. Gli ultimi bandi usciti ad Adria per certi riquisiti erano veramente ridicoli, privilegiavano cittadini extracomunitari residenti sul territorio da un anno piuttosto che adriesi residenti da una vita nella nostra città, per non parlare di chi era addetto a ricevere le richieste, ho assistito a situazioni nelle quali veniva rifiutato di ricevere il modello ISE perchè, a dire dell’impiegata, “uno potrebbe avere anche 100.000 euro in banca”, persone che vengono aiutate dai familiari per sostentarsi, sono state costrette a dichiarare i soldi forniti dai perenti sotto la voce entrate e ad autocertificarle….ma siamo impazziti??? Sino a che le graduatorie escono falsate per l’incopetenza di chi deve raccogliere le domande, e sottolineo RACCOGLIERE LE DOMANDE, non fare l’investigatore privato, ci sono altri preposti a controllare e a certificare la veridicità di quanto allegato alla domanda di alloggio, non ci sarà mai una giusta assegnazione.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Ferrovia_Alessandria-Cavallermaggiore
Ferrovia Alessandria-Cavallermaggiore.La ferrovia Alessandria – Cavallermaggiore è una linea ferroviaria italiana di proprietà statale a scartamento ordinario che collega Alessandria a Cavallermaggiore, passando per Nizza Monferrato e Castagnole delle Lanze.La gestione dell'infrastruttura e degli impianti ferroviari è affidata a RFI SpA, società del gruppo Ferrovie dello Stato, che qualifica la linea come complementare.StoriaIl primo tratto ferroviario fu aperto il 1º ottobre 1855 come diramazione della Torino – Cuneo che da Cavallermaggiore giungesse fino a Bra.Attorno alla metà degli anni sessanta del XIX secolo si decise di proseguire la linea per collegarla ad Alessandria. I lavori partirono da Cantalupo, stazione della linea Alessandria – Savona, in direzione di Bra. Si raggiunse Nizza Monferrato il 13 ottobre 1864, mentre il tronco che da questa cittadina arrivava fino a Canelli fu aperto il 25 febbraio 1865. Il 26 maggio dello stesso anno fu quindi aperto all'esercizio il tronco fra Canelli e Bra, completando l'itinerario prestabilito.CaratteristicheLa linea è una ferrovia a binario semplice a scartamento ordinario da 1435 mm. La linea è priva di alimentazione elettrica, ad eccezione del tratto tra Alessandria e Cantalupo, che è in comune con la Alessandria – San Giuseppe di Cairo ed è a doppio binario elettrificato a 3000 volt in corrente continua.Il servizio passeggeri e merci è espletato da treni a trazione diesel.PercorsoTrafficoI treni che percorrono sono tutti di tipo regionale. Le corse sono comprese tra Alessandria e Castagnole delle Lanze e tra quest'ultima cittadina e Bra. Alcune corse della prima direttrice proseguono fino ad Alba o Novara, in quest'ultimo caso impegnando la Arona –Alessandria.Nei giorni festivi le corse sono integrate e sostituite da autobus.Sulla linea vengono effettuati alcuni trasporti merci provenienti da Alessandria in direzione Bra. In località Santa Vittoria d'Alba è presente il raccordo della Cinzano.NoteVoci correlateAltri progettiLinee ferroviarie in Piemonte|Alessandria-Cavallermaggiore
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http://it.wikipedia.org/wiki/Pauline_de_Rothschild
Pauline de Rothschild.Nascita, famiglia e infanziaPauline Potter nacque in via Octave Feuillet 10 nel quartiere parigino di Passy. I suoi genitori erano americani espatriati. Sua madre era Gwendolen Playford Cary, una pronipote di Thomas Jefferson e una cugina distante dei Lords britannici Falkland e Cary. Suo padre era Francis Hunter Potter, un playboy nipote di Alonzo Potter, un Vescovo della Chiesa Episcopale di Pennsylvania, nonché nipote e pronipote di altri vescovi episcopali di New York, Horatio Potter e Henry Codman Potter.Pauline Potter era un membro di diverse famiglie degli Stati Americani del Sud, importanti fin dal XVII secolo. Era una nipote di Francis Scott Key e una diretta discendente di Pocahontas. Le sue prozie Jenny e Hetty Cary (moglie del generale confederato John Pegram) erano figure note durante la guerra civile, conosciute come le "Invincibili Cary" e considerate eroine per aver cucito le bandiere della battaglia. Fu Jenny Carry a inserire le parole della poesia "Maryland, mia Maryland" di James Ryder Randall nella canzone popolare tedesca "Lauriger Hortius", creando poi quello che sarebbe diventato l'inno del Maryland. La cugina di sua madre Constance Cary Harrison fu una delle più celebri donne americane della fine dell'Ottocento, un'importante scrittrice di romanzi e promotrice di riforme sociali. Un altro cugino, Francis Burton Harrison, ricoprì la carica di Governatore Generale delle Filippine e si candidò alle elezioni presidenziali statunitensi con i democratici.Pauline de Rothschild
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http://it.wikipedia.org/wiki/Futurama
Futurama."Futurama" è una serie tv a cartoni animati creata da Matt Groening (autore anche dei Simpson) e David X. Cohen, trasmessa in Italia su Italia 1 e Fox (sulla piattaforma satellitare SKY).La serie è ambientata nella New York dell'anno 3000 (chiamata "New New York" in quanto la vecchia New York dei nostri tempi giace sotto di essa, fungendo da fogna) e racconta le avventure di Philip J. Fry, fattorino di una pizzeria che il 31 dicembre del 1999 finisce accidentalmente in una capsula per il sonno criogenico e si risveglia mille anni dopo, iniziando a lavorare come fattorino spaziale per la ditta di spedizioni di un suo discendente, il vecchissimo Professor Farnsworth: questo gli permetterà di viaggiare molto e di finire nei guai in tutti i pianeti della galassia.L'elemento fondamentale della serie, oltre ad una ben studiata sceneggiatura, è rappresentato dalle tantissime citazioni, in particolare dalla letteratura e cinematografia fantascientifica.Molti spunti umoristici nascono da una visione assurda ed esasperata della tecnologia (che ad esempio ha creato le cabine automatizzate per il suicidio, o l'albero bonsai di macedonia) e di come gli uomini si trovino a convivere con robot e le macchine che posseggono i loro stessi vizi e virtù.I personaggiPhilip J. FryFry è il protagonista della serie. È un ragazzo come tanti, non particolarmente interessante né particolarmente sveglio e lavora come fattorino per la "Panucci's Pizza". Nel 1999, a causa di un piano progettato dai alieni uguali a Mordicchio finisce a consegnare una pizza in un laboratorio di criogenia applicata, finendo intrappolato in una capsula e rimanendo ibernato per 1000 anni; ironicamente, il suo successivo impiego è quello di fattorino per la ditta di spedizioni intergalattiche "Planet Express", il cui proprietario è il suo lontanissimo nipote Hubert Farnsworth. Divide un appartamento con il collega ed amico Bender, un robot, ma la maggior parte della sua giornata la passa negli uffici della ditta. La sua esclamazione tipica è "che fissa!"Turanga LeelaCapitano della navetta della "Planet Express", dice di essere l'ultimo esponente della sua razza: i "monocoli" (si scoprirà invece che è figlia di due dei mutanti che vivono nelle fogne di Nuova New York). Dopo un'infanzia difficile a causa del suo unico occhio al centro del volto, le rimangono dei problemi nei rapporti interpersonali. Nel secondo lungometraggio, "La bestia con un miliardo di schiene", si scopre che Leela posside anche degli artigli nei gomiti.Forte ed autoritaria, non ha mai ceduto alle lusinghe del suo collega ed amico Fry, né a quelle di Zapp Brannigan, con cui una volta ebbe una storia "non voluta". Leela è anche una grande esperta di ogni tipo di arti marziali.In Italia il nome di Leela, in alcuni episodi, è stato storpiato in "Sora", per fare un gioco di parole fra "Sora Leela" ed il personaggio della "Sora Lella" (sorella del famoso attore Aldo Fabrizi e comprimaria di alcuni film di Carlo Verdone). La scelta si è scontrata con le puntate seguenti di Futurama, dove il nome di Turanga le è stato ridato per ovvie esigenze di sceneggiatura.Il nome di questo personaggio è un chiaro omaggio all'unica sinfonia scritta dal compositore francese Olivier Messiaen: la Turangalîla - Symphonie. La pronuncia in inglese del nome Leela è infatti 'Lila'. Turangalîla è l'unione di due parole in sanscrito e significa 'canto d'amore'.Bender Piegatore RodriguezBender Piegatore Rodriguez (in originale: Bender Bending Rodriguez) è un robot costruito in una fabbrica di Tijuana (secondo un modello creato dal professor Farnsworth, come si vede nell'episodio 5x1 "Crimini del caldo") come "piegatore" (il suo nome "Bender" significa appunto questo) la sua origine "a sud del confine" (anche se sembra che nel 3000 Tijuana faccia parte degli USA) dà origine a un gioco di accostamenti fra la reputazione "peccaminosa" della cittadina natale e l'espressione inglese "have a bender", che significa "prendersi una sbronza", come testimonia la passione del robot per l'alcol (e per il gioco d'azzardo, il furto e altre attività illecite).È costituito dal 40% di zinco e 40% di titanio (anche se nel corso delle puntate dichiarerà più volte di essere al 40% di altri materiali e inoltre nella puntata sfida ai fornelli (ep.11 serie 4) dichiara di essere composto al 30% anche di ferro).Ha frequentato la facoltà per piegatori all'Università marziana ed è specializzato in raddrizzamento dei materiali. Viene assunto dalla "Planet Express" prima come tuttofare e successivamente anche come cuoco d'astronave, anche se la sua totale inettitudine fra i fornelli ha provocato più di un danno.Nonostante il suo lavoro principale sia quello di piegare spesse travi e basta, una gag che lo riguarda è quella di poter essere utilizzato come ogni tipo di utensile e elettrodomestico: forno a microonde, scaldabagno, macchina da presa, calcolatrice, distributore automatico, barbecue, tritatutto, videoproiettore, registratore, campana, motore, pentola, etc...Ogni volta che entra in contatto con una calamita il campo magnetico danneggia i suoi circuiti, facendogli perdere le inibizioni e trasformandolo in cantante folk.Malgrado dica di odiare gli esseri umani (che chiama "insaccati"), si è affezionato ai suoi colleghi e li ha salvati in più di un'occasione. Ha bisogno di ingenti quantità di alcolici per alimentare le sue batterie; quando non beve i suoi riflessi si appannano, la sua voce diventa assopita e trascinata e gli si crea un velo di ruggine attorno alla bocca che gli dà un'aria sciatta e trasandata (praticamente l'astinenza da alcol produce in lui i sintomi del doposbronza per gli umani, quel che i suoi amici definiscono essere "sobrio marcio").Il suo attore preferito è "Calculon", della soap opera "Tutti i miei circuiti" (parodia della celebre "All My Children", in Italia nota come "La valle dei pini"). Una volta gli ha fatto anche da scaldabagno, un'altra volta dopo un'operazione di cambio di sesso l'ha quasi sposato e nella penultima puntata della 5^ stagione interpreterà al suo fianco la parte di figlio, nella quale riscuoterà una grande successo, e parecchie attenzioni da parte degli spettatori che giudicheranno negativamente gli insegnamenti del programma. È appassionato anche dei programmi di cucina condotti dal cuoco del pianeta Nettuno Elzar.Il personaggio dà alla serie l'opportunità di ripercorrere tutti gli stereotipi robotici che hanno contrassegnato la letteratura e la cinematografia fantascientifica americana.Vive in una minuscola stanza in un edificio per soli robot, ma il suo sgabuzzino è uno stupendo appartamento con vista nel quale vive il suo più grande amico umano Philip J. Fry.Matt Groening ha detto che il nome di Bender è dovuto a John Bender, personaggio del film "The Breakfast Club" (di John Hughes - Stati Uniti, 1985).Hubert J. FarnsworthIl professor Farnsworth è il proprietario della "Planet Express", nonché pro-pro-pro-pro-pro...pronipote di Fry. Ha 160 (Anche se nel lungometraggio: Il gioco di Bender guardando la televisione dice espressamente di avere 165 anni) anni, ma ne dichiara 150 per evitare di essere catturato dalla "Squadra del Tramonto", che prende tutti i 160enni e li usa come fonte di energia facendoli poi vivere in un altro pianeta (ep. 2x15 "Il mio clone", chiara citazione da "Matrix"). Farsnworth è di cagionevolissima salute e le sue ossa non reggono i lavori più elementari.Professore di "matematica dei neutroni quantici" presso l'Università marziana (puntata 1x11 "Università marziana") e membro più anziano dell'Accademia dei Professori, è inoltre grande inventore dai risultati contrastanti: parecchie sue invenzioni sono geniali e risolvono molti problemi, altre sono disastrose e ne creano di nuovi. In una puntata si scopre essere l'ideatore del progetto sulla cui base sono stati costruiti tutti i robot della Terra. Il suo personaggio è ricalcato e ironizza sullo stereotipo popolare dello scienziato pazzo.La sua passione è quella di spedire il suo equipaggio (che chiama "ciurmaglia") in giro per i pianeti più pericolosi dell'universo. Per questo motivo ha perso l'equipaggio precedente della navetta (divorati da una vespa spaziale).Ha tentato di clonarsi (sempre nell'ep. 2x10), per avere un successore, creando Cubert (che si pronuncia come "Q*bert", celebre videogame degli anni ottanta che compare anche nell'episodio 3x18 "Il gioco del Se fossi 2"): attualmente egli frequenta la scuola media insieme a Dwight, il figlio di Hermes.Inoltre egli, come da lui esclamato in vari episodi della serie, ha la sua miglior invenzione rappresentata dallo Sniffoscopio, un telescopio capace di far annusare l'odore di qualsiasi pianeta o stella dell'universo. Lo Sniffoscopio contribuisce al ritrovamento del suo stesso creatore, il professor Farnsworth, rapito dai robot della "Squadra del Tramonto" (sempre ep. 2x15 "Il mio clone"), riuscendo ad individuare "l'odore di vecchio" in un pianeta, nel quale tutti gli anziani rapiti venivano depositati.Il professor Farnsworth è stato amante di Mamma, anziana e spietata proprietaria della maggiore (nei fatti monopolista) compagnia produttrice di prodotti per robot (ep. 4x9 "Crimini del caldo").Il nome del professore è stato ispirato a Matt Groening dalla figura di Philo Farnsworth, lo scienziato che fu tra i pionieri nello sviluppo della trasmissione televisiva.John ZoidbergAlieno del pianeta "Decapod 10", somiglia a una grossa aragosta antropomorfa anche se dichiara più volte di essere un totano, anche se nel corso della serie gli autori gli hanno attribuito via via caratteristiche di varie creature marine, come il getto d'inchiostro delle piovre o la capacità di produrre perle come le ostriche. Responsabile medico della "Planet Express", non ha la minima conoscenza di anatomia umana (nel suo studio medico tiene un atlante anatomico appeso a testa in giù): per questo non è riuscito a diventare un ricco dottore, come nei suoi sogni.Vorace divoratore di qualsiasi cosa, è un vecchio amico del professor Farnsworth. Come mostra la puntata 2x5 "Crostaceo in amore", durante il suo periodo di accoppiamento diventa violento, e deve recarsi nel suo pianeta natale per accoppiarsi (anche se questo comporta la morte del maschio dopo l'accoppiamento). Qui, accecato dall'amore sfida e quasi uccide Fry (parodiando l'episodio della serie classica di Star Trek "Il duello").Suo zio è Harold Zoid, vecchio interprete di olo-film comici muti. Nell'episodio 3x8 "Un gambero da ridere" manifesta una forte determinazione ad abbandonare l'attività di medico per la carriera da attore comico. Per coronare questo sogno si rivolge allo zio attore, ed insieme organizzano (con l'aiuto di Bender ed il finanziamento di Calculon) le riprese di un lungometraggio basato su un copione (pseudo-drammatico) dello stesso Harold Zoid, che però si rivela un flop.È caratterizzato dalla perenne solitudine, dovuta alla sua povertà e dal ribrezzo che ispira negli altri, l'involontaria ma catastrofica goffaggine, che lo porta a distruggere o danneggiare ogni oggetto su cui mette "le chele" (o, data la professione, ogni paziente...) e a essere alla costante ricerca di qualsiasi tipo di cibo, a prescindere dalla commestibilità. A tal proposito val la pena di ricordare diverse situazioni comiche in cui manifesta questa voracità, come nell'episodio 2x16 "Il gioco del Se fossi" in cui, rivestendo i panni di un novello Sherlock Holmes, riempie di tabacco una pipa con la massima cura e poi ingurgita il tutto.Il suo nome, come molti altri in Futurama, deriva da un videogioco degli anni ottanta, creato proprio da David X. Cohen.Hermes ConradDi nazionalità "cinoindogiamaicana", Hermes è un burocrate di livello 36, poi degradato a 38 per eccessivo zelo, e successivamente promosso a 37 (il massimo è 1.0, mentre il Grande Burocrate corrisponde al livello 0). Ha la burocrazia nel sangue e dirige la "Planet Express" come se fosse sua, occupandosi dell'amministrazione finanziaria e del personale. Le sue peculiarità sono la pignoleria, l'ordine, la puntualità, il rispetto delle norme e dei regolamenti, la pianificazione e l'economia; queste sue caratteristiche raggiungono spesso apici ossessivi.Hermes è sposato con la bellissima LaBarbara, da cui ha avuto un figlio di nome Dwight che si appresta a seguire le orme del padre.Nonostante la sua stazza, Hermes è campione di limbo: ha rappresentato la Terra nelle Olimpiadi del 2980; ha abbandonato lo sport quando un ragazzino, cercando di imitarlo, è morto rompendosi la colonna vertebrale, sebbene continui a praticare il limbo come attività amatoriale, successivamente nel 3004 però prenderà parte ancora all'olimpiade poiché la squadra del suo paese era rimasta bloccata in aeroporto, e lui era l'unico disponibile; seppur fuori allenamento grazie ad un'invenzione del professore, riuscirà a iniziare la gara e a raggiungere la vetta, fino a quando all'ultimo limbo, venne poi squalificato. Questa sua bravura nel limbo si è però rivelata provvidenziale quando lui e i suoi colleghi della "Planet Express" dovettero raggiungere le navette di salvataggio del "Titanic" che in quella occasione finì in un buco nero a causa del suo conducente Zapp Brannigan.Amy WongStudentessa dell'Università Marziana, lavora alla "Planet Express" più per rendere compiacente il suo professore Farnsworth che per necessità, mentre questi l'ha voluta nel suo staff perché Amy possiede il suo stesso gruppo sanguigno. I suoi genitori, Inez e Leo, (parodia delle coppie asiatiche di mezza età, ricche, materialiste e ossessionate dalla discendenza) possiedono l'emisfero occidentale di Marte, sul quale allevano scaramucche e la ossessionano perché si sposi e dia loro numerosi nipotini.È una ragazza molto bella e alla moda (ciò provoca a volte l'invidia della sua collega Leela), ma anche tremendamente superficiale e vapida: la sua relazione con Fry è stata più un capriccio che un'infatuazione. È fidanzata con Kif Kroker, il paziente e compito attendente di Zapp Brannigan; a seguito del peculiare metodo di riproduzione della specie di Kroker Amy è stata fondamentale nella "produzione" di una nidiata di girini (gestati però dal maschio della coppia), attualmente in fase di evoluzione su un lontano pianeta.Nel film "La bestia con un miliardo di schiene" riuscirà finalmente a convolare a giuste nozze col suo amato Kif, ma, quando questi morirà, avrà una relazione di una notte con Zapp Brannigan.MordicchioMordicchio (nella versione originale "Nibbler", che è anche il nome di un celebre videogioco anni ottanta) è l'animaletto domestico di Leela. Divora qualsiasi cosa trasformandola in materia oscura, utilizzata come carburante per astronavi. All'apparenza stupido, in realtà appartiene al popolo avanzatissimo ed esistente dall'inizio dei tempi dei mordicchiani, presso i quali è considerato un nobile, tanto da essere insignito del titolo di Lord Mordicchio. Dirà lo stesso Mordicchio che quando venne creato l'Universo, la sua razza aveva già 17 anni.Al ritorno sul pianeta di origine, situato al centro esatto dell'Universo, è salutato dai suoi simili come "Lord Mordicchio, ambasciatore sulla Terra, padre mondiale della pizza".È stato lui a pilotare la presunta caduta accidentale di Fry nella capsula criogenica per far sì che arrivasse nel 3000 (episodi 3x7 "Cervello grosso, scarpa fine" e 4x10 "Il perché di Fry"). Non è mai stato dichiarato dagli autori se avessero avuto fin dall'inizio l'idea che l'ibernazione di Fry fosse pilotata o se l'avessero sviluppata col progredire della storia, ma di fatto nel primo episodio della serie (ep. 1x1 Pilota spaziale 3000) è possibile notare per circa un secondo, nel momento in cui la trombetta di Fry tocca terra, l'ombra di Mordicchio sotto la scrivania alla quale si stava dondolando il protagonista, e nell' episodio 4x10 "Cuore di cane", durante un flashback, si vede l'occhio di Mordicchio nel cestino della spazzatura all'interno del laboratorio criogenico.È stato trovato in una missione di salvataggio delle specie che popolavano un pianeta prossimo al collasso gravitazionale (Vergon 6): Mordicchio fu fatto salire sulla Planet Express insieme a tutti gli altri animali minacciati dall'evento (anche se non era sulla lista delle specie da preservare). Prima della partenza l'animaletto mangiò tutti gli altri, producendo però così la materia oscura necessaria per la fuga dal pianeta, ormai in fase di implosione (ep. 1x4 "L'amore perduto nello spazio").Zapp BranniganVanesio e presuntuoso comandante dellOrdine dei Pianeti Democratici" (il D.O.O.P., pronunciato "dup", come la parola inglese "dupe", "sciocco"), gli si attribuiscono moltissime azioni eroiche, le quali, però, sembrano essere per lo più dovute al caso, a condotte d'azione a dir poco sconsiderate o all'aiuto dell'assistente Kif. Nell'episodio 1x04 "L'amore perduto nello spazio", ad esempio, viene descritta una sua vittoria in guerra contro un esercito di killbot realizzata, sapendo che i robot, dopo aver abbattuto un numero prestabilito di avversari, si sarebbero disattivati automaticamente. Al generale a questo punto è "bastato" mandare allo sbaraglio un numero superiore di soldati per sopraffare i killbot.Parodia esplicita del comandante Kirk della serie televisiva "Star Trek", Zapp è eternamente invaghito di Leela, e tenta continuamente di sedurla. Tuttavia, questa è molto irritata e non fa altro che cacciarlo (tranne che nell'episodio 1x4 "L'amore perduto nello spazio" nel quale, Zapp, con l'inganno riuscirà a farla propria). Nell'episodio sopraccitato, "Guerra dell'altro mondo", Zapp si invaghisce di Leela, nonostante ella sia sotto le mentite spoglie di Lee Lemon, un soldato di sesso maschile, tanto da mettere in dubbio la propria sessualità e proporre a Lee/Leela la lettura di un testo sull'omosessualità nella società della Grecia antica.Nell'episodio 2x2 "Zapp attore", si trova a lavorare per la "Planet Express", ma dopo aver estromesso Leela dal comando porta la navetta della compagnia quasi allo schianto con il pianeta dei Neutrali (ciecamente odiati da Zapp).Nel secondo film della serie, "La bestia con un miliardo di schiene", avrà una storia da una notte anche con la migliore amica di Leela, Amy rimasta vedova dopo la dipartita di Kif approfittando del momento di vulnerabilità della bella marziana.È l'ideatore della Legge di Brannigan (lui stesso ammette di non pretendere di capirla, ma soltanto di applicarla), una non meglio precisata norma che sembra alludere alla Prima direttiva della serie classica di "Star Trek", la norma della Federazione dei Pianeti Uniti, che vieta di interferire nello sviluppo naturale di una civiltà o negli affari interni di un altro pianeta. La Legge di Brannigan viene nominata in "L'amore perduto nello spazio", in cui il comandante dice inoltre che "è come l'amore di Brannigan: tosta e veloce".Nella versione italiana, Zapp è doppiato da Alessandro Rossi, lo stesso doppiatore del Capitano Picard di "Star Trek - The Next Generation". Per il doppiaggio del personaggio di Zapp in lingua originale invece inizialmente Matt Groening aveva pensato a Phil Hartman, doppiatore del personaggio di Troy McClure della serie dei "Simpson", cui il capitano assomiglia anche nell'aspetto.La tecnologiaSono moltissimi gli elementi di innovazione tecnologica all'interno di Futurama. Alcuni sono volute distorsioni di realtà contemporanee, altri sono originali invenzioni. Come ne Gli Antenati tutti gli oggetti di uso comune erano sostituiti da equivalenti animali o preistorici, in Futurama ciò che non è nuovo e futuristico viene comunque riletto in chiave fantascientifica, come a giustificare l'aspetto o la funzionalità apparentemente antidiluviana (consideriamo l'anno di ambientazione, il 3000) con un elemento di tecnologia innovativa. Esempi lampanti sono la televisione, che mantiene l'aspetto ed il funzionamento di quelle odierne, la macchina del caffè, il tritarifiuti, ecc; tutti questi oggetti prima o poi rivelano dietro la patina di normalità la loro essenza robotica: come il televisore che prende a calci Fry dopo un intervento sulla "violenza della TV" (ep. 4x7 "Quelli del P.U.Z.Z.A.").L'attento spettatore potrà notare diverse similitudini con l'universo creato dalla fantasia di Douglas Adams nella sua pentalogia della "Guida galattica per gli autostoppisti".La navetta Planet ExpressNel corso delle varie stagioni vengono svelati diversi dettagli sul funzionamento e sulle caratteristiche peculiari di questo straordinario mezzo. Costruita dallo stesso professor Farnsworth (puntata 1x1 "Pilota spaziale 3000"), che la considera come la sua più grande invenzione, la navetta è alimentata dalla materia oscura, un tipo di combustibile largamente diffuso sul pianeta Vergon 6 e, come si scoprirà in seguito, prodotto come escremento dai mordicchiani (puntata 1x4 "L'amore perduto nello spazio"). Capace di spostamenti molto rapidi (impiega 3 secondi per raggiungere la Luna, nell'episodio " La serie atterata" 1x2), il cuore dell'astronave è costituito dagli incredibili motori di cui è dotata, capaci di mantenerla immobile e di spostare l'universo attorno ad essa (ep. 2x10 "Il mio clone"). Nonostante si tratti a tutti gli effetti di un veicolo da trasporto, all'occorrenza è in grado di lanciare siluri (puntata 3x20 "Il mestiere di Dio") o di sparare con cannoni laser (puntate 1x12 "Attacco alieno" e 2x13 "La benda e la banda"). Nella quarta stagione (ep. 4x3 "Amore e razzi") rivela inoltre la presenza di una intelligenza artificiale, che opportunamente impostata su personalità femminile finirà per avere una pericolosa relazione col non proprio fedele Bender.Le testeUno degli elementi portanti di Futurama è la costante presenza di personaggi contemporanei e passati (da George Washington a Leonard Nimoy, passando per Richard Nixon e Lucy Liu). La presenza attiva di tali soggetti nel futuro è resa possibile grazie ad una tecnologia (inventata da Ron Popeil, come dichiara lui stesso) che consente di separare le teste dal resto del corpo e di conservarle, vive e attive, a tempo indeterminato all'interno di contenitori cilindrici trasparenti pieni di un liquido dalla formula chimica: H2OGfat. La maggior parte di questi contenitori è radunata all'interno del museo delle teste, dove si trovano politici, atleti, attori e ogni sorta di personaggio famoso. Benché immersi in questo liquido, questi personaggi riescono ugualmente a parlare e sono inoltre in grado di controllare alcuni servomeccanismi tramite una connessione alla base del contenitore (sovente si vedono queste teste sottovetro montate su corpi robotici o altri dispositivi, come quando Nixon compra il corpo metallico di Bender a un banco dei pegni, o anche come il minijet del presidente della luna Al Gore o il cantante Beck attaccato a un manichino).Una prima versione delle teste era già apparsa in un episodio dei Simpson, nel quale Bart si immaginava di partecipare a un quiz del futuro nel quale compariva questa tecnologia. Nella prima puntata di "Futurama" appare anche la testa dello stesso Matt Groening. Le teste sono un altro chiaro riferimento al mondo dei film di fantascienza nel caso specifico a "Mars Attacks!". In precedenza il tema delle teste dei personaggi di rilievo tenute in vita come consiglieri era centrale nel romanzo fantascientifico "Wyrms" di Orson Scott Card pubblicato nel 1987 e in Italia col titolo di Wyrm nel 1989 (Urania n. 1107).La macchina del se fossiCostruito dal professor Farnsworth alla fine della seconda stagione, questo apparecchio consiste essenzialmente in uno schermo catodico rivestito in oro sorretto da un braccio metallico (anche se l'aspetto cambia leggermente nelle due puntate in cui appare). La sua caratteristica è quella di produrre, sulla base di una domanda ipotetica, una simulazione video di eventi che sarebbero potuti accadere.Lo sniffoscopioAnche se il principio di scannerizzazione non viene mai realmente spiegato, lo sniffoscopio (anche chiamato puzzometro) consente di captare gli odori emanati da qualsiasi oggetto o corpo celeste su cui venga puntato. La sua esistenza viene svelata all'inizio della prima stagione (ep. 1x8 "Palla d'immondizia"), anche se la sua costruzione è avvenuta un anno prima. Nella suddetta puntata il suo utilizzo rende possibile l'individuazione di una enorme "cometa" di spazzatura in rotta di collisione con la Terra, mentre in un episodio successivo (ep. 2x10 "Il mio clone") esso viene usato per rintracciare la posizione del professor Farnsworth, portato dalla "squadra del tramonto" sul pianeta di riposo degli anziani (riconoscibile per l'odore di naftalina). In ultimo, appare brevemente all'interno della quarta stagione (ep. 3x20 "Il mestiere di Dio"), quando il professore cerca inutilmente di localizzare Bender, disperso nello spazio. In una puntata, Qubert farà notare all'equipaggio che, essendo gli odori composti di molecole che non possono viaggiare nello spazio, lo sniffoscopio è un'assurdità.L'olofono (nella traduzione italiana anche olofonoro)Evidentemente ispirato al Visisonor descritto da Asimov nella trilogia della Fondazione, l'olofono di Futurama è uno strumento simile a un clarinetto, con una sfera schiacciata al posto della campana. Con esso è possibile riprodurre il suono di qualsiasi strumento (tranne, sembra, quelli a percussione) e suonare diversi motivi contemporaneamente, fino a riprodurre l'esecuzione di una piccola orchestra. Come si deduce dal nome, esso è inoltre in grado di creare una simulazione visiva tridimensionale attinente alla musica suonata. A causa di queste sue caratteristiche, l'utilizzo dell'olofono è estremamente complesso, cosicché "sono pochissime nell'universo le persone che sanno suonarlo, e non sono certo un granché" (Leela nell'episodio 3x2 "Un parassita perduto"). L'unico che vi riesce in modo eccelso è lo stesso Fry, in due diverse puntate e per due diverse ragioni: la prima volta, nell'episodio già citato, a causa di parassiti interni che gli aumentano le capacità psico-motorie; la seconda, nella puntata conclusiva della serie, in quanto ha ottenuto le mani artificiali del robo-Diavolo. L'utilizzo di questo strumento sembra avere un grande effetto emotivo su Leela. Un'altra fugace apparizione dell'olofono è nella puntata "Il giorno della Libertà": viene infatti suonato da uno dei tre componenti della banda prima del discorso della testa di Nixon.EpisodiIl primo episodio della serie, "Space Pilot 3000", è andato in onda negli Stati Uniti sul canale Fox il 28 marzo 1999 mentre in Italia la prima messa in onda è del 6 gennaio 2000 su Italia 1 insieme a South Park. La serie è stata sospesa alla quarta stagione, con l'episodio numero 72, "Musica dal Profondo": nel 2003, infatti, la Fox decide di sospendere la serie senza un comunicato ufficiale. In Italia la serie è stata ritrasmessa integralmente di recente, dopo anni di assenza in chiaro, a partire dalla prima stagione su Italia 1, dal lunedì 3 dicembre 2007. Il 27 dicembre 2007, Italia 1 ha mandato in onda in chiaro alle ore 23:50 l'episodio "Aiuto, è Natale!", non trasmesso in precedenza, perché ritenuto violento. Il suddetto episodio, era stato già trasmesso in italiano dall'emittente Fox di Sky il 9 novembre 2005.L'episodio in questione anche in America è stato trasmesso dopo un po' di tempo dal suo annuncio in quanto hanno ritenuto opportuno riflettere se trasmetterlo o meno a motivo dei contenuti alquanto violenti.Sono inoltre stati prodotti quattro film basati sulla serie, che divisi in quattro episodi ciascuno formeranno la quinta stagione di Futurama, composta quindi da 16 episodi. Il primo di questi film, "Il colpo grosso di Bender" (titolo originale: "Bender's Big Score") è stato rilasciato negli Stati Uniti il 27 novembre 2007 (trasmesso poi in televisione in quattro episodi il 23 marzo 2008); in Italia è uscito in DVD il 21 marzo 2008. Il secondo film, "La bestia con un miliardo di schiene" (titolo originale: "The Beast With A Billion Of Backs"), è stato rilasciato negli Stati Uniti il 24 giugno 2008 (uscita italiana in DVD 27 agosto 2008). Il terzo film, "Il gioco di Bender" (titolo originale: "Bender's game"), è stato rilasciato negli Stati Uniti il 5 novembre 2008 (uscita italiana in DVD 26 novembre 2008). L'ultimo dei film, intitolato "Nell'immenso verde profondo" (titolo originale: "Into The Green Wild Yonder"), è stato pubblicato nell'aprile 2009. A partire dal 29 settembre 2009, i film, divisi in quattro episodi ciascuno, saranno trasmessi in chiaro da Italia 1. L'idea di realizzare i quattro lungometraggi si è concretizzata in seguito al grande successo di vendite che hanno avuto le recenti pubblicazioni in DVD della serie. Il 10 giugno 2009, la Comedy Central ha ufficialmente annunciato la realizzazione di ulteriori 26 episodi, che andranno a formare la sesta stagione. Stagione che vedrà il debutto televisivo, negli Stati Uniti, a partire dal 2010.I doppiatoriLe voci dell'edizione originaleLe voci dell'edizione italianaLa "Guida" in cartoni?Guardando Futurama risulta abbastanza facile pensare alla "Guida galattica per gli autostoppisti" di Douglas Adams, particolarmente per quanto riguarda i personaggi:È possibile inoltre trovare altre analogie e citazioni, come le assurde navi Planet Express/Cuore d'Oro o il nome del pianeta dove viene recuperato Mordicchio Vergon 6 quasi identico al nome della razza dei Vogon; è facile anche paragonare l'eccessiva vocazione alla burocrazia dei Vogon a quella di Hermes Conrad e dei colleghi.Adattamento cinematograficoAll'edizione 2009 del Comic-Con, Matt Groening ha annunciato l'intenzione di trasporre la serie per il cinema, aggiungendo comunque che è presto per parlarne ulteriormente.Alcune altre citazioniCuriositàNoteVoci correlateAltri progettiCollegamenti esterniFuturama|Serie televisive d'animazioneSerie televisive di fantascienzaSatiraFuturama
2,073,934
http://it.wikipedia.org/wiki/Parablennius_incognitus
Parablennius incognitus.La Bavosa mediterranea'" ("'Parablennius incognitus) è un pesce di mare appartenente alla Famiglia Blenniidae.Distribuzione e habitatÈ una specie endemica del mar Mediterraneo. La sua presenza nel mar Nero è da accertarsi.Vive in acque bassissime, spesso in zone esposte alla furia delle onde, su fondi scogliosi ricchi di vegetazione.DescrizioneSimile a Parablennius zvonimiri. I tentacoli sopraorbitari sono costituiti di un filamento più lungo anteriore dalla cui parte posteriore si dipartono 4 o 5 ramificazioni; questi tentacoli sono molto più lunghi nel maschio. Il tentacolo nasale (solo sulla narice anteriore) ha due filamenti. Per il resto un tipico blennide, la pinna dorsale ha una modesta intaccatura centrale.La livrea, pur variabile come in quasi tutti i blennidi ha alcune caratteristiche specifiche:I maschi in amore presentano colori vivaci, gialli o arancioni.RiproduzioneSimilmente agli altri blennidi il maschio cura le uova che vengono deposte in una tana.AlimentazioneSoprattutto basata su Crostacei, principalmente Cirripedi.Nota tassonomicaÈ stata a lungo considerata una sottospecie di Blennius ponticus. È stata inoltre spesso confusa con l'affine bavosa cervina.BibliografiaCollegamenti esterniBlenniidae
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http://guide.supereva.it/collezionismo/interventi/2010/01/la-grande-guerra-domande-e-risposte
Pubblicato il 30 gennaio 2010 in: Militaria DVD da collezione
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http://it.wikipedia.org/wiki/Irene_di_Grecia_%281904-1974%29
Irene di Grecia (1904-1974).BiografiaFiglia di Costantino I di Grecia e di Sofia di Prussia, nel 1917 Irene seguì suo padre in esilio a seguito dell'abdicazione. Tornata in Grecia, venne promessa sposa al principe Aimone di Savoia, duca d'Aosta, che sposò il 1º luglio 1939 in Santa Maria del Fiore a Firenze.Il 18 maggio 1941, quando suo marito venne nominato re di Croazia con il nome di Tomislavo II, Irene assunse il titolo di regina di Croazia. La coppia ebbe un solo figlio, Amedeo di Savoia-Aosta.Dopo l'abdicazione di suo marito alla corona di Croazia nel 1943, Irene venne arrestata dai tedeschi e deportata in un campo di concentramento austriaco insieme al figlio Amedeo.Terminato il conflitto, tornò in Italia e si stabilì nuovamente a Firenze. Come ringraziamento per gli aiuti prestati in occasione dell'alluvione del 1966, il capoluogo toscano le conferì la cittadinanza onoraria. Morì a Fiesole nel 1974.Riposa nella Cripta Reale della Basilica di Superga, sulle alture di Torino.BibliografiaPersonalità italiane della seconda guerra mondialePersonalità legate a FirenzeSchleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg (Grecia)|IPrincess Irene, Duchess of Aosta
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http://www.gustoblog.it/post/5230/preparare-il-riso-fritto-alla-pasta-di-gamberi
Lavate e asciugate i porri, eliminate le parti dure o guaste e tagliateli di sbieco. Scaldate l’olio di arachidi in un wok. Aggiungete i gamberetti disidratati e lasciateli dorare per circa 30 secondi. Scolateli sopra un piatto ricoperto di carta assorbente. Mettete il trito di aglio e peperoncino nel wok e fatelo rosolare per 1-2 minuti. Aggiungete il riso cotto. Cuocete per 5 minuti a fuoco moderato, senza smettere di rimestare con un cucchiaio di legno. Aggiungete i porri nel wok e proseguite la cottura a fuoco lento per 3-4 minuti. Unite i gamberetti al riso e mescolate per 2 minuti a fuoco spento. Buon appetito.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Miyavi
Miyavi.BiografiaLa scoperta della musica ed i Due'le quartzmiyavi nasce il 14 settembre 1981 a Osaka, in Giappone, e si trasferisce a 6 anni nella provincia di Hyogo.I suoi nonni paterni sono coreani ed il vero nome è; il suo nome d'arte deriva dall'ultimo kanji del suo nome, 雅, che vuol dire "eleganza" e si legge "-masa" quando legato ad un altro ideogramma e "miyabi" quand'è da solo. Passa la gioventù e l'adolescenza nella sua regione natìa giocando a calcio, finché dopo un incidente sul campo decide di lasciare lo sport per dedicarsi alla musica (il calcio è ancora oggi il suo hobby preferito). miyavi imbraccia quindi la chitarra alla fine delle scuole superiori deciso a sfondare come musicista, ma i primi tempi sono però piuttosto movimentati, trascorsi passando da una band all'altra.Nel 1998, a 17 anni, miyavi si trasferisce a Tokyo in cerca di fortuna. Col suo primo pseudonimo, entra nella band indie dei, dove ricopre il ruolo di chitarrista (ma senza scrivere nessuna canzone); quando questa band dopo pochi mesi si scioglie, miyavi passa ai Loop, che però avranno lo stesso breve destino. Finalmente, nel 1999 viene invitato da Sakito e Kikasa, con cui aveva già lavorato nei MINTAISHI, ad entrare nella loro nuova band, i Due'le quartz, in sostituzione del chitarrista KEN. Il 29 giugno 1999, durante il live alla live house CYCLONE, miyavi compie il suo debutto ufficiale in una band che gli darà il successo. La line up è composta da Sakito (come cantante), Miyabi (chitarra e voce death), Kikasa (basso) e KAZUKI (batteria), sotto contratto con l'etichetta indipendente PS Company. Nei Due'le quartz miyavi sviluppa il suo talento sia tecnico sia compositivo, scrivendo la maggior parte delle canzoni ("Dear... from xxx", "Requiem", eccetera), finché dopo sei singoli, tre album ed un best, la band si scioglie nel 2002.La carriera solistaNello stesso anno, però, pochi mesi dopo lo scioglimento dei Due'le quartz, miyavi annuncia il suo ritorno sulla scena musicale come solista, e per sottolineare il cambiamento cambia il suo nome d'arte da Miyabi (雅〜みやび〜) a miyavi (雅-miyavi-): scritto in giapponese non c'è alcuna differenza, perché la "B" e la "V" si equivalgono (il cambiamento sta solo nella trascrizione con caratteri occidentali). Inizia quindi la pubblicazione di numerosi singoli e di due album per la stessa PS Company (label per cui incide tuttora), tutti di grande successo. All'apice della notorietà, miyavi passa nel 2004 alla major Universal Records, a cui è però legato per la sola distribuzione dei suoi dischi. Anche nel passaggio da indie a major, miyavi decide di evidenziare l'evento con un nuovo nome, "MYV": in questo caso, però, quest'ultimo pseudonimo viene usato dall'artista solo per indicare se stesso nei credits dei suoi CD; esattamente, miyavi usa "MYV" per indicarsi come compositore ed arrangiatore delle sue canzoni e per tutto il lato artistico del suo lavoro, e "MYV Jackson" come produttore e per tutto il lato tecnico/economico. Come major, miyavi ha finora pubblicato due album, una single collection ed un album di remix che è il sunto della sua filosofia musicale "neo visualizm".Neo visualizmIl 2007 è un altro anno di svolta per miyavi, che parte per il suo primo tour negli Stati Uniti ed in Europa e ritorna a far parte di un gruppo (senza abbandonare la produzione solista); si tratta degli S.K.I.N., band nata da un'idea di YOSHIKI e composta da quattro importanti personalità musicali giapponesi: YOSHIKI stesso (ex degli X JAPAN), Gackt (ex dei MALICE MIZER), SUGIZO (ex dei LUNA SEA) e Miyavi (che modifica di nuovo il suo nome introducendo l'iniziale maiuscola). Il debutto di questa nuova band all-stars è avvenuto il 29 giugno (lo stesso giorno dei Due'le quartz) del 2007 a Long Beach, in California, con un concerto presso la fiera dell'animazione Anime Expo.Nel frattempo, miyavi prosegue la sua carriera solista continuando ad incidere singoli ed album con la sua nuova band di supporto, i Kavki Boiz: si tratta di sei artisti fra pittura, danza e musica dalle molteplici culture musicali con cui porta avanti il suo concetto di nuovo visual, o (secondo la sua stessa definizione) "neo visualizm".Dalla PS COMPANY alla J-glamIl 2009 è un anno molto importante per miyavi. Il 16 febbraio miyavi scrive sul suo blog che, dopo attenta riflessione e non senza tristezza, ha deciso di lasciare la sua etichetta storica PS COMPANY per affrontare altre strade. La decisione nasce come l'ultimo passo di un lento processo di internazionalizzazione del cantante che, dopo aver debuttato nel 1999 con la label indie, si è affidato per la distribuzione alla major Universal nel 2004 e dopo molti tour all'estero (che hanno riscosso un grande successo) ha ora deciso di tentare la strada del mercato occidentale. Il 14 marzo successivo sorprende i suoi fan scrivendo un altro messaggio in cui annuncia che ha intenzione di proseguire la propria carriera come manager di sé stesso fondando una sua propria etichetta discografica, a cui darà nome J-glam.Secondo tour mondiale e fanclubIl 1 giugno, miyavi apre il suo fanclub ufficiale mondiale C.W.I.F. ("Co-miyavi International Fanclub") e per l'occasione pubblica la sua nuova canzone "Super Hero" attraverso il suo MySpace ufficiale. Dopo aver festeggiato il suo ventottesimo compleanno con un concerto in Giappone, il 19 settembre 2009 parte ufficialmente il secondo tour mondiale intitolato "NEO TOKYO SAMURAI BLACK", che comprende molti paesi in Europa (tra cui anche l'Italia per la prima volta), in Sud America ed in Asia. Durante il tour, miyavi ha confermato in un'intervista di star lavorando ad un nuovo album.Nuovi progettiNel concerto riservato ai membri del fanclub del 29 dicembre 2009, miyavi annuncia di aver firmato un contratto con la major EMI con cui distribuirà i suoi prossimi lavori, tra cui il nuovo live DVD "NEO TOKYO SAMURAI BLACK WORLD TOUR VOL.1" insieme alla nuova canzone "SURVIVE" in uscita il 24 marzo 2010. Dal 28 marzo partirà il NEO TOKYO SAMURAI BLACK -Japan Circuit- che terminerà a fine maggio.Vita privataOltre che per la carriera professionale, il 2009 è importate anche nella vita privata del cantante, poiché il 14 marzo miyavi si sposa con la cantautrice melody., e da lei riceve una bambina il 29 luglio che chiamano Lovelie (愛理, "ragione d'amore").StileMusicaIl tipo musicale di miyavi è enormemente vasto e difficilmente incasellabile con precisione. Spazia dall'hard rock più duro al pop più orecchiabile, dalle melodie spagnoleggianti alla musica tradizionale giapponese, dal blues al country, dal visual kei al boogie: il tutto spruzzato di ironia, che è la vera chiave d'interpretazione della sua musica. Nonostante la breve carriera, infatti, miyavi è un autore davvero molto prolifico, e ci ha già lasciato un ampio ventaglio di generi e di tipi musicali, fra i più vari per un autore giapponese (che di solito sono rigidamente inscritti in un solo e preciso tipo musicale). miyavi, sotto la sigla di MYV, scrive, compone, arrangia e produce da solo tutta la sua musica; finora, le uniche canzoni non interamente sue sono "Yappari megumi ga suki" (contenuta nel singolo "Señor Señora Señorita", scritta testo da miyavi e musica a quattro mani con Naoki Yoshida) e "Sakihokoru hana no you ni -Neo Visualizm-" (contenuta nell'omonimo singolo e scritta col beat boxer TYKO). La maggior parte dei suoi brani, o comunque quelli più di successo, sono di solito una riuscita fusione di elettronica, melodia ed ironia, che produce brani freschi e spensierati (senza per questo essere banali) che i giapponesi chiamano "koi kei x": sta per sentimento o amore, per stile, e la "x" rappresenta la contaminazione, la "speziatura" piccante e divertente che rende vivace un brano romantico. L'esempio più tipico è "Jingle Bell (Kari)", un brano dal testo natalizio suonato con pesanti chitarre elettriche e cantato con brio che rispetta la sequenza beatlesiana strofa/ritornello/strofa/ritornello/strumentale/ritornello. Più raramente miyavi introduce nelle sue canzoni il bridge fra la strofa ed il ritornello. A partire dal 2005 il cantante si fa portatore del cosiddetto "neo visualizm", neologismo inventato dal cantante stesso per inaugurare il suo nuovo percorso artistico: secondo l'idea di miyavi, il visual classico deve affrancarsi dall'essere solo moda ed immagine, come è sempre stato, e dedicarsi più effettivamente alla parte melodica e musicale; in concreto, l'intenzione è di partificare l'importanza di musica ed immagine, mentre finora era sempre prevalsa la seconda sulla prima. Proseguendo l'eredità del visual kei storico, miyavi inizia ad immettere nel genere elementi colti dalle culture musicali più varie, dal latino al melodico al rap al Motown, e molte altre. Anche il look viene rivisto, con grande abbondanza di colori, ed un atteggeggiamento e modo di porsi in pubblico tendenzialmente espansivo, contrapposto a quello solitamente più tetro o drammatico del visual più ortodosso.AspettoIl look di miyavi è estremamente eterogeneo e variegato, non rifiutando nessun tipo di stile o contaminazione e sfociando spesso in volonatrie contraddizioni: accantonato il BDSM che caratterizzava i suoi anni nei Due'le quartz, il cantante è molto famoso per la costante modificazione della sua immagine con continui tagli e colori di capelli, abiti di ogni tipo, provenienza ed epoca ed atteggiamenti irriverenti (a volte al limite del ridicolo) immortalati nei suoi molti servizi fotografici sempre molto costruiti. miyavi lavora anche come modello per abiti sia maschili sia femminili, e gioca col cross-over continuo di musica ed abiti indossando insieme kimono e jeans, tute da jogging e stivaletti sanitari in lana merinos, costumi da Babbo Natale e da clown, pigiami, gonne, scarpe spaiate, due o tre cappellini da baseball uno sull'altro, smoking e sciarpe rosa, e mille altre trovate. miyavi appare molto spesso sulle maggiori riviste musicali giapponesi con look sempre nuovi: è parte del personaggio e della sua filosofia.Rapporto con i fanmiyavi è solito alterare continuamente il suo sound, spiazzando l'ascoltatore e presentando se stesso e la sua musica in maniera ogni volta originale e diversa dalla precedente; questo continuo cambio di look e sonorità causa un doppio comportamento da parte dei fan: alcuni finiscono per stancarsi dei continui e repentini cambi fra un singolo e l'altro, mentre altri apprezzano questa sua eterogeneità ed anzi aspettano curiosi la nuova mossa. Il primo grande crollo di fan è avvenuto nel passaggio dai Due'le quartz, con un look ed uno stile davvero visual, alla carriera solista con un aspetto colorato e simpatico (ma certo più sobrio e pulito rispetto a prima) ed un genere musicale altrettanto allegro e spensierato. Il secondo crollo di fan è avvenuto al passaggio da indie a major, con una netta svolta per il pop classico e l'abbandono progressivo, ma non totale, delle chitarre elettriche. Ad ogni crollo di fan d'annata è però corrisposto un aumento molto superiore di nuovi ammiratori, cosicché la popolarità di miyavi è comunque sempre in crescendo; ovviamente, comunque, gran parte del fandom è composto da persone che seguono il cantante dai suoi primi passi e continuano ad apprezzarlo.I fan di miyavi sono detti Co-miyavi'", battezzati così dal cantante stesso: è un gioco di parole fra il "co-" inteso in senso semantico di "insieme, collaborazione", ed il giapponese, che vuol dire "piccolo, bambino"; Co-miyavi può quindi significare sia "insieme a miyavi" sia "miyavini".I nomimiyavi nella sua carriera ha cambiato identità più volte, sia a livello musicale sia come nome."'Miyabi'" (雅〜みやび〜) è lo pseudonimo che ha adottato dal 2000 al 2002 durante la sua permanenza in varie band indie, fra cui i Due'le quartz, ma in occasione del passaggio alla carriera solista ha modificato il suo nome da 雅〜みやび〜 (Miyabi) a 雅-miyavi- (miyavi); scritto in giapponese non c'è alcuna differenza, perché la B e la V si equivalgono (il cambiamento sta solo nella trascrizione con caratteri occidentali).OpereLe specifiche sono indicate fra parentesi "'()", le note dopo il punto e virgola ";".DiscografiaDue'le quartzAlbumPeriodo indiePeriodo majorRaccolte e remixSingoliPeriodo indiePeriodo majorVideografiaRaccolte di videoclipLiveFilmBibliografiaPhotobookSpartitiCuriositàNoteVoci correlateCollegamenti esterniMiyavi
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http://www.webmasterpoint.org/news/news_stampa.asp?id=34343
Non è, come anticipato, il primo studio in questo senso. Tempo fa, una ricerca condotta presso la NUS Business School dell’Università di Singapore, sebbene più ampia e non legata esclusivamente all’utilizzo di Facebook, ha mostrato come, ogni giorno, in ufficio si spendano circa 51 minuti nel controllare la propria email, nel leggere le news, nell’aggiornare il proprio profilo sui siti di social networking. Secondo i ricercatori della NUS, si tratterebbe di un’ora di otium proficuo, che renderebbe più piacevole il lavoro e aumenterebbe la produttività.Quanto e come viene usato Facebook negli uffici? Il 77% dei lavoratori dispone di un account su Facebook, i due terzi di essi vi accedono durante le ore di lavoro per circa 15 minuti al giorno. L’87% di questi ultimi, spiega Nucleus Research, accede a Facebook solo per svago, senza alcuna motivazione inerente il lavoro. Un lavoratore ogni 33, inoltre, ha costruito il proprio profilo esclusivamente nelle ore d’ufficio.http://nucleusresearch.com/research/notes-and-reports/facebook-measuring-the-cost-to-business-of-social-notworkinghttp://www.nucleusresearch.comhttp://www.webmasterpoint.org/news/blocco-facebook-quando-ci-si-collega-da-ufficio-poste-italiane-oscura-sito_p32999.htmlhttp://www.webmasterpoint.org/news/indirizzi-facebook-con-proprio-nome-chi-registra-per-primo-avra-diritto_p34102.htmlhttp://www.webmasterpoint.org/news/facebook-punta-a-gestire-micropagamenti_p33973.htmlhttp://www.webmasterpoint.org/news/cancellato-da-facebook-senza-motivo-e-avviso-zambardino-fa-denuncia_p33897.htmlhttp://www.webmasterpoint.org/news/usa-facebook-mentre-in-malattia-azienda-licenzia_p33857.htmlhttp://www.webmasterpoint.org/news/comprare-vendere-facebook-con-moneta-virtuale_p33689.htmlhttp://www.webmasterpoint.org/news/trovare-amici-di-amici-in-facebook-con-software-spia_p34328.htmlhttp://www.webmasterpoint.org/news/creazione-facebook-storia-di-sesso-denaro-genio-tradimento-svelata-da-libro_p34267.html
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http://it.wikipedia.org/wiki/Giulio_Nuciari
Giulio Nuciari.È il nipote di Antonio Nuciari, storico portiere di SPAL e Triestina degli anni quaranta e cinquanta.CarrieraGiocatoreNella sua carriera ha vestito le maglie di Ternana, Monza, Montecatini, Milan e Sampdoria. Nella squadra rossonera è rimasto per 5 stagioni collezionando 44 presenze complessive, 10 delle quali in serie A, 18 in serie B, 15 in Coppa Italia ed una nel decisivo spareggio UEFA proprio contro la Sampdoria, che disputò al posto dell'infortunato Giovanni Galli. Nella squadra blucerchiata invece 7 stagione con 7 presenze complessive all'attivo.Giulio Nuciari detiene il record di panchine in Serie A per un portiere. Infatti per ben 333 volte ha indossato la maglia numero 12 collezionando solo 17 presenze nella massima serie.Dopo il ritiroTerminata la carriera professionistica ha intrapreso quella di allenatore dei portieri. Inizia nella stessa Sampdoria dove si era ritirato, fino al 1997, quando viene portato da Fabio Capello al Milan.Nel 1999 ottiene il patentino da allenatore, ma torna a preparare i portieri prima al Cagliari Calcio (1999-2000 con Renzo Ulivieri) e poi alla Ternana (2000-2001, rivestendo anche il ruolo di team manager).Nel 2001 torna al Cagliari con Antonio Sala in panchina, ma alla nona giornata ne prende il posto alla guida dei sardi. L'avventura dura fino alla sedicesima giornata quando viene a sua volta sostituito da Nedo Sonetti.Nel 2002 passa alla Lazio, dove stringe un forte legame lavorativo con Roberto Mancini, facendo parte del suo staff anche al passaggio del "Mancio" all'Inter nel 2004.Nel 2008, con l'arrivo di Josè Mourinho e del suo staff sulla panchina nerazzura, il suo contratto viene risolto.PalmarèsCompetizioni nazionaliCompetizioni internazionaliNoteCollegamenti esterniGiulio Nuciari
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http://it.wikipedia.org/wiki/ITAPAC
ITAPAC.ITAPAC'" è una rete a commutazione di pacchetto, basata su protocollo X25, nata nel 1986 per iniziativa della SIP e della ASST. Molto utilizzata all'inizio degli anni '90, oggi è pressoché sparita anche se continua ad essere utilizzata da alcuni bancomat e POS, oltre a qualche vecchio mainframe.OriginiInizialmente l'accesso avveniva tramite linea telefonica dedicata o commutata diretta verso il "nodo di commutazione" più vicino che prendeva in carico il pacchetto, tipicamente di 255 bytes, instradandolo verso la destinazione tramite concentratori ed una rete di modem ad alta velocità. Agli inizi era disponibile la connessione a 300 o 1200 baud, poi aggiornata a 1200 o 2400. I parametri di configurazione del modem sono sempre stati 7 bit dati, parità pari (Even), 1 bit di stop. Ogni connessione iniziava con l'invio del proprio identificativo utente (NUI) e dell'identificativo della destinazione a cui collegarsi (NUA); la tariffazione era basata sul conteggio dei pacchetti trasmessi più che sull'effettivo tempo di connessione. Era supportato l'addebito a carico del destinatario.Tipologia di impiegoL'impiego di ITAPAC'" permetteva di migliorare la qualità dei collegamenti sulle lunghe distanze rispetto alle connessioni effettuate tramite linee punto-punto dedicate o commutate, e di ridurre i costi che comunque rimanevano importanti. Dato che i nodi di commutazione erano perlo più posti nei capoluoghi di provincia del nord Italia, nel 1990 SIP istituì il servizio "Easy Way" offrendo la possibilità di accedere tramite i due numeri nazionali 1421 (1200 baud) e 1422 (2400 baud). Nel frattempo le connessioni dirette su linea dedicata erano arrivate a supportare fino a 9600 baud.Questa rete veniva sfruttata per interconnettere centri di elaborazione dati, università, uffici periferici, agenzie bancarie, BBS, appunto bancomat e POS. Facendo parte del circuito EURONET. permetteva di interconnetere facilmente anche apparati posti all'estero.Attuale operativitàOggi la stessa funzionalità alla base di "ITAPAC", ovvero l'interconnessione di due o più apparecchiature digitali (non necessariamente computers), può essere effettuata velocemente tramite un tunnel VPN sopra Internet con performance superiori di alcuni ordini di grandezza e costi frazionali.attualmente si può accedere al servizio tramite il numero 840001422, la velocità è stata uniformata a 2400 baud, gli altri parametri e le modalità di connessione sono rimasti invariati.NoteCollegamenti esterniServizi di rete
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http://it.wikipedia.org/wiki/NP_%28complessit%C3%A0%29
NP (complessità).La classe di problemi [Formula 1] comprende tutti quei problemi decisionali che, per verificare la correttezza di una data soluzione, impiegano un tempo polinomiale.La classe [Formula 1] può essere definita in modo alternativo andando a sfruttare le macchine di Turing non deterministiche. Infatti si avrà che dato [Formula 3] come un insieme di parole su un alfabeto [Formula 4], allora [Formula 3] è nella classe [Formula 1] se e solo se esiste una macchina di Turing non deterministica di complessità polinomiale [Formula 7] che, per ogni input [Formula 8], ha almeno una computazione che converge.In sostanza [Formula 9] qualora esiste una macchina di Turing non deterministica che accetta [Formula 3] (quindi converge per ogni input [Formula 8]).Presa una macchina di Turing non deterministica di complessità polinomiale, allora essa accetterà un linguaggio [Formula 3] il quale sarà un problema che appartiene alla classe [Formula 1]. Tale macchina di Turing dunque, per ogni input [Formula 8] avrà fra tutte le possibili computazioni su tale input, una che si arresta.Invece se l'input [Formula 15] che forniamo alla macchina di Turing che accetta [Formula 3] non appartiene a quest'ultimo linguaggio, allora si avranno solo computazioni infinite e la macchina di Turing ovviamente diverge.Ribadiamo inoltre ciò che [Formula 17]. Da tale affermazione evinciamo innanzitutto che tutti i problemi di classe P sono anche problemi di classe NP.A questo punto facciamo vedere che la classe [Formula 1] può essere caratterizzata come quella classe di problemi per i quali siamo in grado di verificare in modo rapido se una possibile soluzione è effettivamente tale.TeoremaSia [Formula 19] un linguaggio ossia un problema.Allora avremo che [Formula 9] se e solo se esistono un problema [Formula 21] di classe [Formula 22] ([Formula 23]) ed un polinomio [Formula 24] tali che il nostro problema [Formula 3] può venire espresso come:In buona sostanza il teorema ci fa capire che il problema [Formula 3] è nella classe [Formula 1] se esiste un problema [Formula 21] della classe [Formula 22] (problema accettato da una macchina di Turing deterministica, che chiamiamo [Formula 35], in un tempo polinomiale) tale che per ogni [Formula 36] l'input [Formula 37] viene accettato da [Formula 35] in tempo polinomiale, con il vincolo che la lunghezza di [Formula 39] sia polinomialmente limitata da[Formula 40].Quest'ultima condizione sulla lunghezza di [Formula 39] è fondamentale per assicurare che il controllo sul fatto che essa sia una effettiva soluzione avvenga in tempo polinomiale.Infatti non è sufficiente che [Formula 23] e che quindi [Formula 35] accetti [Formula 21] in tempo polinomiale. Dunque in buona sostanza possiamo affermare che [Formula 9] se e solo se per ogni [Formula 8] sono in grado di associargli una possibile soluzione [Formula 39] che so verificare in un tempo polinomiale.DimostrazioneVerso se'" del teorema) Supponiamo di avere un linguaggio [Formula 21] della classe [Formula 22] che viene deciso dalla macchina di Turing deterministica [Formula 35] ed inoltre supponiamo sia vera la condizione [Formula 29] vista nel teorema. Allora noi dovremo costruire la macchina di Turing non deterministica [Formula 7] (che accetta [Formula 3]) in modo che per ogni input [Formula 15] faccia i seguenti 3 passi:La prima osservazione che si può fare è che la macchina non deterministica [Formula 7] ha complessità polinomiale in quanto tutti e tre i passi che essa deve svolgere sono tali. Dunque [Formula 61].Inoltre osserviamo che se vale [Formula 29] ed [Formula 37] \in T allora la computazione di [Formula 35] si arresta.Pertanto ricaviamo che se valgono le [Formula 37] \in T e [Formula 29] ed [Formula 67], [Formula 8] allora [Formula 7] accetta [Formula 3]. Ma se [Formula 7] (macchina di Turing non deterministica di complessità polinomiale) accetta [Formula 3], significa che [Formula 9].Verso "'e solo se del teorema) In sostanza occorre mostrare che se [Formula 9], ossia se [Formula 3] è accettato da una macchina non deterministica di complessità polinomiale, allora vale che [Formula 23], [Formula 30] T e che [Formula 29].Per far ciò mi devo costruire il linguaggio [Formula 21] in modo appropriato. A tale scopo supponiamo che [Formula 7] sia la macchina non deterministica che accetta [Formula 3]. Come sappiamo per una qualunque macchina, sia deterministica che non, ogni computazione è rappresentabile come una sequenza di configurazioni successive.In particolare per ogni computazione convergente, avremo che la lista di configurazioni successive è una lista finita. Ad ognuna di queste sequenze di configurazioni possiamo associare un numero che nel nostro caso sarà binario.Però per una macchina di Turing non deterministica, visto che infinite possono essere le possibili computazioni diverse che realizzo, si avranno problemi. Per ovviare a ciò possiamo andare a considerare le coppie:che come possiamo vedere danno vita all'insieme linguaggio [Formula 21]. Di tale linguaggio [Formula 21] va verificata l'appartenenza alla classe di problemi [Formula 22]. A tale scopo bisognerà controllare che per l'input [Formula 15] la computazione si arresti veramente.In sostanza va verificato che al primo passo ci si trovi nello stato [Formula 91] con scritto sul nastro l'input [Formula 15]; poi bisogna verificare che ogni configurazione successiva derivi dalla precedente mediante la funzione di transizione [Formula 93]; infine va verificato che l'ultima configurazione sia una configurazione di tipo terminale. Se tutto ciò è vero allora [Formula 23].A questo punto va fatto vedere che esiste un polinomio [Formula 24] tale che [Formula 29]. A tale scopo osserviamo che se la computazione su [Formula 15] di [Formula 7] converge allora tale computazione ha un numero polinomiale di passi e ad ogni passo ho una configurazione che ha lunghezza polinomiale rispetto alla lunghezza di [Formula 15]; inoltre anche [Formula 39] avrà lunghezza polinomiale rispetto a [Formula 15]. Dunque avremo il polinomio richiesto.Voci correlateComplessità computazionaleMatematica per l'informaticaNP (complexity)
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http://it.wikipedia.org/wiki/Abisso_laurenziano
Abisso laurenziano.L'Abisso Laurenziano è una depressione sottomarina situata di fronte alla costa del Canada nell'Oceano Atlantico. Più una "valle sottomarina" che una fossa, si stima che superi i 6000 metri di profondità. L'Abisso Laurenziano è il prodotto di glaciazioni e correnti sottomarine provenienti dalla Via Marittima di San Lorenzo.Nella fossa si trova un sistema di sfoghi idrotermali intorno ai quali ruota un proprio ecosistema indipendente dalla luce solare.Nella cultura popolare.L'Abisso Laurenziano compare in almeno tre pellicole cinematografiche:Viene nominato come punto di incontro tra il sottomarino sovietico e quello americano nel thriller di spionaggio del 1990 Caccia a Ottobre Rosso. Tuttavia il luogo non appare nel romanzo del 1994 di Tom Clancy da cui è stato tratto il film.Nel film Transformers del 2007 i resti di Megatron, Blackout, Brawl e degli altri Decepticon sconfitti sono gettati nell'abisso, teorizzando che l'elevata pressione e le bassissime temperature della depressione avrebbero schiacciato e congelato i malvagi robot. Nel film viene erroneamente detto che l'abisso è il punto più profondo sulla Terra, mentre in realtà la profondità maggiore viene raggiunta nell'Oceano Pacifico nel Challanger Depp, all'interno della Fossa delle Marianne, con i suoi 10901 metri di profondità.In Transformers - La vendetta del caduto, seguito del precedente, l'Abisso Laurenziano viene nuovamente citato quando alcuni Decepticon raggiungono il fondale marino dove si trovano i resti di Megatron.Oceano AtlanticoFosse oceanicheLaurentian Abyss
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http://it.wikipedia.org/wiki/Don_Bosco_%28miniserie_televisiva%29
Don Bosco (miniserie televisiva)."'Don Bosco"' è una miniserie televisiva del 2004, coprodotta da Rai Fiction, Lux Vide, Blue Star Movies e Lux Vide GmbH, diretta dal regista Lodovico Gasparini e andata in onda su Raiuno in prima serata il 22 e il 23 settembre 2004, totalizzando un ascolto medio di 7.576.000 spettatori ("share" 27,29% - 29,49%).DescrizioneLa fiction è andata in onda anche su TV2000.La miniserie, le cui riprese sono iniziate nell'estate del 2003, è stata girata a Torino, a Roma e nei pressi di Viterbo, nel chiostro di Santa Maria della Quercia, dove è stato ricostruito il convitto torinese che vide gli inizi dell'opera di don Bosco. Narrata in "flashback", è il racconto di una vocazione vissuta nel segno della gioia e dell'ottimismo, nonostante le difficoltà che disseminano il cammino del protagonista. Questa miniserie vede, per la prima volta, Flavio Insinna, protagonista di una fiction.TramaLa vicenda si svolge in Piemonte nel 1800. Il piccolo contadino Giovanni Bosco mostra un'intelligenza spiccata e il desiderio di studiare: sull'esempio del suo mentore, un anziano curato, si farà prete. A Torino, ormai adulto, don Bosco entra in contatto con la gioventù disperata della grande città: bambini e adolescenti costretti a mendicare e rubare, sfruttati per lavori pesanti e sottopagati. L'uomo mette in pratica un'idea rivoluzionaria: un oratorio settimanale dove i ragazzi potranno giocare, imparare e, soprattutto, sentirsi ancora persone degne d'amore. Il vicario di città Clementi, che considera quei giovani irrecuperabili, lo ostacola in ogni modo, e lo stesso don Bosco vacilla quando uno dei suoi protetti uccide un uomo durante una rapina.La generosa offerta di un torinese gli offre l'occasione di ricominciare: aprirà in campagna un nuovo oratorio, munito anche di laboratori per insegnare un mestiere ai suoi ragazzi. L'ostracismo delle gerarchie continua: il nuovo vescovo Domenico Fassati impone a don Bosco di sciogliere la congregazione dei Salesiani, da lui fondata su consiglio del pentito e ormai moribondo Clementi. La notizia getta nello sconforto il prete, già malato, fin quasi ad ucciderlo. Ripresosi, don Bosco presenta le sue scuse ufficiali a Fassati, insegnando ai suoi ragazzi il valore dell'umiltà. Il Papa approverà poi definitivamente l'Ordine dei Salesiani.Collegamenti esterniMiniserie televisive biograficheMiniserie televisive religioseMiniserie televisive storicheFiction Rai
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http://it.wikipedia.org/wiki/Core_i3
Core i3.Core i3 è il nome commerciale di una serie di microprocessori x86 di nona generazione sviluppati da Intel e attesi sul mercato tra la fine del 2009 e l'inizio del 2010.Le CPU Core i3, andranno ad affiancarsi ai Core i5 e Core i7 presentati nel terzo trimestre del 2009 e che sono state le prime incarnazioni di fascia media della nuova architettura Nehalem, successiva alla Intel Core Microarchitecture, e che andrà progressivamente a sostituire in tutti i settori di mercato, prendendo gradualmente il posto dei Core 2 Duo, Core 2 Quad e Core 2 Extreme.Intel ha deciso di indicare con il nome di Core i7 solo i processori destinati alla fascia più alta del mercato desktop, mentre per la fasce di mercato inferiori e il settore mobile, verranno presentati i Core i5 per la fascia media e appunto i Core i3 per quella più bassa.La nuova architettura deriva in parte dalla "Core" dei predecessori, ma Intel ha comunque dichiarato che le innovazioni apportate sono talmente tante che è assolutamente doveroso considerare il nuovo progetto come un vero e proprio salto generazionale e non solo come un affinamento.Al momento è previsto che le CPU Core i3 vengano destinate sia al settore desktop sia a quello mobile sebbene i core sui quali saranno basate le rispettive versioni, saranno differenti; si tratta della stessa strategia già utilizzata in passato con la presentazione dei Core 2 Duo, che nella loro prima generazione erano basati sui core Conroe e Merom a seconda del settore cui erano destinati (rispettivamente desktop e mobile), sebbene commercializzati con lo stesso marchio.Una caratteristica peculiare delle nuove CPU sarà la presenza del sottosistema video integrato. Si tratta di una caratteristica assolutamente inedita nel panorama delle CPU per sistemi desktop e mobile ma, sebbene attesa inizialmente con i primi core a 45 nm Havendale e Auburndale, Intel ha deciso di annullare tali progetti in favore di una passaggio rapido alle soluzioni successive basate sul nuovo processo produttivo a 32 nm, conosciute come Clarkdale e Arrandale.Alcune innovazioni di Core i3 rispetto a Core 2 DuoSebbene per il progetto della nuova architettura Intel si sia ispirata profondamente alla precedente "Core" dei Core 2 Duo, esistono molteplici differenze tra i nuovi processori e quelli di precedente generazione. Di seguito vengono riportate le principali, per il cui approfondimento si rimanda alle voci principali, relative all'architettura (Nehalem) e ai processori da essa derivati:Differenze principali tra Core i3 e Core i5Essendo basati sulla stessa architettura, Core i3 e Core i5 sono molto simili nelle caratteristiche tecniche, ad ogni modo esistono alcune differenze sostanziali che determinano anche la diversa fascia di prezzo delle nuove soluzioni:Caratteristiche principali delle varie evoluzioni del Core i5Settore DesktopClarkdaleIl primo processore ad essere dotato del sottosistema video integrato e destinato al settore desktop sarà Clarkdale, atteso tra la fine del 2009 e l'inizio del 2010. Ha preso il posto del progetto Havendale che doveva essere realizzato a 45 nm, in quanto Intel a inizio 2009 ha dichiarato l'intenzione di saltare questo passo intermedio dello sviluppo e di presentare direttamente il progetto Clarkdale, basato però sul nuovo processo produttivo a 32 nm. Sarà un processore a dual core costruito quindi a 32 nm e dotato del controller per la memoria RAM a doppio canale; la dotazione di cache L3 arriverà fino a 4 MB e il comparto video verrà realizzato ancora a 45 nm.Settore MobileArrandaleIl primo processore ad essere dotato del sottosistema video integrato e destinato al settore mobile sarà Arrandale, atteso tra la fine del 2009 e l'inizio del 2010. Ha preso il posto del progetto Auburndale che doveva essere realizzato a 45 nm, in quanto Intel a inizio 2009 ha dichiarato l'intenzione di saltare questo passo intermedio dello sviluppo e di presentare direttamente il progetto Arrandale, basato però sul nuovo processo produttivo a 32 nm. Sarà un processore a dual core costruito quindi a 32 nm e dotato del controller per la memoria RAM a doppio canale; la dotazione di cache L3 arriverà fino a 4 MB e il comparto video verrà realizzato ancora a 45 nm.Voci correlateCollegamenti esterniMicroprocessori IntelArchitettura x86
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http://www.tvblog.it/post/13135/fantashare-e-cosa-vedrai-prime-time-del-14-marzo-2009/1
Fantashare e Cosa Vedrai? Prime time del 14 marzo 2009pubblicato: sabato 14 marzo 2009 da Debora MarighettiSu RaiUno semifinale di Ballando con le stelle, dopo il sacrosanto rientro in scena di Emanuela Aureli. Qui si tifa per lei, non fatela uscire!RaiDue offre il classico appuntamento del sabato sera con l’ottimo Cold Case. Si continua con l’immancabile calcio in seconda serata, con Rai Sport Sabato Sprint.Su RaiTre torna Ulisse: il piacere della scoperta. Neri Marc…ehm, Alberto Angela andrà alla scoperta della civiltà minoica.Su Canale5 è ancora una volta il turno de La Corrida, che tenta la difficile risalita degli ascolti. Ce la farà?Su Italia1 filmetto carino per i più piccoli (e non solo), Giu’ per il tubo, seguito alle 22.30 da La maledizione di Komodo.Su Rete4 ritorna Law & Order: unità speciale. Ben tre episodi in onda: Il tatuaggio, La gabbia, Il coreografo.Su La7 è ancora una volta in onda quel simpaticone de L’ispettore Barnaby.Su Mtv va in onda Paris Hilton’s My New BFF. La sottoscritta non l’ha mai visto, ma pare che il divertimento non manchi. Di sicuro c’è nel programma che segue, Exiled (alle 22).All music propone la solita Playlist.Prima serata del 3 settembre 2010 - Calcio, Un amore da vicino e La sposa cadavere del 03 set 2010Prima serata del 2 settembre 2010 - Il Commissario Montalbano del 02 set 2010Prima serata dell'1 settembre 2010 - I promessi sposi o Il peccato e la vergogna? del 01 set 2010Prima serata del 31 agosto 2010 - Un Medico in famiglia 6, Sbirri e Samurai Girl del 31 ago 2010Prima serata del 30 agosto 2010 - Superquark, Castle e la prima tv Juno del 30 ago 2010ballando con le stelle, ballerini ballando con le stelle, cast ballando con le stelle, cold case, concorrenti ballando con le stelle, ispettore barnaby, la corrida, playlist14 mar 2009 - 17:15 - #114 mar 2009 - 17:22 - #214 mar 2009 - 17:23 - #314 mar 2009 - 18:52 - #415 mar 2009 - 00:18 - #5L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori.Registrati per commentare e per entrare nella community di tvblog. Potrai inserire immagini, video, partecipare alle discussioni nei vari gruppi o crearli e inviare messaggi privati agli altri utenti registrati. Se sei già registrato, effettua il login per usare il tuo nickname.Nome (richiesto): Email (richiesta, non verrà mostrata ai visitatori): URL del vostro sito (opzionale): Volete salvare le informazioni per la prossima volta? Si NoI commenti sono sottoposti alle linee guida per la moderazione.Anteprima del commentoGrande Fratello 10Grande Fratello 9I Cesaroni 4L'Isola dei FamosiL'Isola dei Famosi 7L'onore e il rispettoLa Pupa e il Secchione 2tvblog è un supplemento alla testata Blogo.it registrata presso il Tribunale di Milano n. 487/06, P. IVA 04699900967. Contatti, chi siamo© 2004-2010 Blogo.it, alcuni diritti riservati sotto licenza Creative Commons.
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http://www.cinetv.info/commedie/i-love-radio-rock-trama-scheda-trailer/
Dopo aver avuto alcuni guai ed essere stato espulso dalla sua scuola Carl viene mandato presso il suo padrino Quentin, una persona tutt’altro che affidabile visto che è il è il capo di Radio Rock, una radio libera pirata che trasmette musica rock da una nave che si trova in mezzo al Mare del Nord.Regia: Richard CurtisSceneggiatura: Richard CurtisAttori: Philip Seymour Hoffman, Bill Nighy, Rhys Ifans, Nick Frost, Kenneth Branagh, January Jones, Gemma Arterton, Emma Thompson, Ralph Brown, Tom Sturridge, Jack Davenport, Rhys Darby, Talulah Riley, Chris O’Dowd, Tom WisdomFotografia: Danny CohenProduzione: Working Title Films, Medienproduktion Prometheus Filmgesellschaft, Portobello Studios, Tightrope PicturesDistribuzione: Universal Pictures International ItalyPaese: Gran Bretagna 2009Uscita Cinema: 12/06/2009Genere: Commedia
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http://it.wikipedia.org/wiki/Conservatorio_Santa_Cecilia
Conservatorio Santa Cecilia.Il Conservatorio Santa Cecilia'" è la scuola di musica più importante di Roma.La nascita dell'istituzione attuale risale al 1875, nel quadro della riorganizzazione dell'istruzione operata dallo Stato sabaudo, ma l'istituzione musicale dalla quale deriva (la "Congregazione de' musici di Roma", poi "Accademia") risulta avere oltre 500 anni. È infatti nel XVI secolo che prende corpo "La Congregazione dei Musici di Roma". Essa divenne presto la maggiore scuola di musica dell'allora Stato Pontificio e pian piano crebbe di importanza fino a diventare una delle maggiori scuole a livello europeo.Nel corso della sua storia ha avuto come insegnanti molti grandi musicisti sia italiani che stranieri fra i quali si ricordano Alfredo Casella, Ildebrando Pizzetti, Goffredo Petrassi, Ottorino Respighi, Giuseppe Mulè, Fernando Germani, Dino Asciolla, Luigi Celeghin e Severino Gazzelloni, Antonio Salvatore.Grandi insegnanti anche nella cattedra di direzione d'orchestra che ha annoverato fra i suoi docenti Franco Ferrara, i cui corsi sono stati seguiti da moltissimi allievi anche stranieri.Molti allievi del Conservatorio sono poi diventati famosi musicisti e fra questi si possono ricordare Ennio Morricone, divenuto uno dei maggiori compositori di musiche da film, i direttori d'orchestra Carlo Maria Giulini e Renzo Rossellini, i compositori Aldo Clementi, Bruno Maderna e Bruno Pasut, il pianista Giovanni Bellucci e i cantanti lirici Mariella Devia e Giacomo Lauri Volpi.I corsi di studio per i vari indirizzi (strumenti, canto e discipline teoriche quali composizione e direzione d'orchestra) variano da sei a dieci anni, ed il diploma che viene rilasciato può essere considerato equivalente ad un diploma universitario. Oltre alla pratica della materia principale, lo studio verte sulle materie più disparate tutte attinenti alla cultura musicale.Dopo l'arresto, avvenuto nel 2006, dell'ex-direttore Lionello Cammarota e della vice direttrice Ada Gentile, il Conservatorio è stato commissariato dal ministro Mussi, e la situazione è rimasta in sospeso per un intero anno. In questo periodo è emerso un forte malcontento da parte di molti studenti, che è sfociato in numerose proteste, in particolare l'occupazione della struttura da parte degli studenti, che chiedono, tra le altre cose, il riconoscimento dei propri titoli. La protesta è stata portata avanti insieme al Conservatorio di Napoli, che aveva già occupato, all'Accademia d'Arte di Roma e numerosi altri conservatori. Secondo un articolo apparso sulle pagine romane di Repubblica il 15 dicembre 2006, e riguardante un'indagine della guardia di finanza al Conservatorio di Santa Cecilia, risulta che glli orchestrali non sarebbero stati pagati invece per l' esecuzione del "Soffio di Dio" opera composta dal generale dei carabinieri Antonio Pappalardo ed eseguita a Roma e anche a Napoli (in prima assoluta mondiale nella basilica di Santa Chiara). Il Generale è dispiaciuto che il fatto sia avvenuto nel caso di una siffatta opera, commissionata dal Vaticano per postulare la beatificazione del vicebrigadiere dei carabinieri Salvo D'Acquisto sovvenzionato dal presidente Antonio Bassolino della regione Campania, dalla provincia e dal comune di Napoli e dal ministero dei Beni Culturali. Opera altresì reputata dal cardinale Giordano, alla fine dell' esecuzione, vera e propria epopea che disegna in modo mirabile anche dal punto di vista artistico la vita di Salvo D'Acquisto.Il Conservatorio è ora diretto dal M° Edda Silvestri.NoteVoci correlateCollegamenti esterniConservatori di musica in Italia|Santa CeciliaMusica a Roma
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http://www.02blog.it/post/5523/consumo-alcool-minori-sedici-anni-niente-multe-dopo-la-prima-notte-di-ordinanza/1
Se fossi un vigile, riproverei in un altro momento, ad un botellon per dire: o in un qualunque weekend di ottobre. La notte tra il 31 luglio e il 1° agosto, non è forse il momento migliore per fare qualche controllino, in ogni caso, niente paura: ce ne si dimenticherà, come di un po’ tutto il resto. Il resto quale? Lo trovate dopo il salto.Quattro pattuglie in abiti civili del settore Sicurezza hanno effettuato un blitz nella notte di ieri in alcuni luoghi della prostituzione di Milano. Sono state controllate 100 persone e 50 veicoli: 30 le multe da 450 euro comminate, di cui tre a clienti e 27 a prostitute (22 le romene)Proseguiamo: drogarsi in pubblico non era ok, secondo questa ordinanza di cui anche Chikatetsu aveva scritto. Ordinanza doppia, nel caso, perchè colpiva sia chi consumava che chi vendeva - ma per quello, c’era già il codice penale. Anche lì, 500 euro di multa. Di nuovo, qualcosa si trova: sul sito del Comune c’è De Corato che ci spiega cheMilano, 10 giugno 2009 - “A maggio le Forze dell’ordine e la Polizia Locale hanno inflitto una raffica di multe per violazioni all’ordinanza su consumo e acquisto di sostanze stupefacenti. Nel mese scorso le sanzioni da 500 euro elevate a Milano sono state 145. Nel quadrimestre precedente erano state complessivamente 195”. Lo ha comunicato il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato che ha la delega ai rapporti istituzionali con le Forze dell’ordine e la magistraturaC’era il writer svizzero, acchiappato qualche settimana fa, e poi i tre ragazzi spagnoli, brillanti, che a Maciachini avevano anche deposto una telecamerina per riprendere la loro impresa: poi rimbalzata, a sgamo avvenuto, su qualunque tg nazionale e chiaramente anche su youtube - evitate pure i primi secondi di intro -L’obiettivo di operazioni del genere, non è tanto il versante economico - perchè quelli delle multe saranno anche soldi facili, ma non è affatto detto che arrivino, vedi le multe ecopass - ma quello della dissuasione. Ovvero: inserisco una pena pecuniaria esagerata per un reato - che non è neanche sempre tale, come nel caso della prostituzione - e spero che chi attua quel genere di comportamento, ne sia impaurito e rinunci a fare quello che voleva fare.Le leggi c’erano anche prima ma chi le deve e le doveva applicare pensava solo al palazzo e alla poltrona, come fa tutt’ora. Se non sono riusciti ad applicarle prima, ora lo faranno x 2 mesi poi + nulla, as usually, il classico per far vedere agli elettori che fanno qualcosa….ridicoliCon la presente, in caso si venisse sanzionati per una violazione di qualsiasi Ordinanza che non ricalchi i divieti delle leggi nazionali, pongo l’invito a svolgere l’atto di relativo ricorso, scrivendo una tesi difensiva in carta semplice a chi ha emanato il provvedimento locale, ai sensi dell’articolo 18 legge 689/1981.In tale scritto si può dichiarare il disaccordo sul verbale contestato, poiché le norme statali non prevedono alcun illecito in merito ai fatti compiuti e che l’articolo 54 commi 1 lettera A e 4 del Decreto Legislativo 267/2000, il quale concede il potere ai Sindaci di emanare diverse Ordinanze in materia di Sicurezza Pubblica, non risulta conforme agli articoli 3 e 117 primo e sesto comma della Costituzione Italiana, siccome tali atti dei borgomastri si possono sostituire ai dettami della legislazione nazionale, causando disparità di trattamento dei cittadini che compiono medesimi fatti in diversi luoghi.Se successivamente si dovesse ricevere come risposta l’Ordinanza-Ingiunzione del relativo verbale, suggerisco di svolgere la pratica di ricorso al Giudice di Pace, chiedendo al detto magistrato di sollevare la “Questione di Legittimità Costituzionale” della normativa succitata (articolo 54 commi 1 lettera A, 4, 4bis, 5 e 7 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267), poiché in contrasto con i detti articoli della Costituzione Italiana (3 e 117 primo e sesto comma); i quali dichiarano che tutti i cittadini hanno parità sociale e che la potestà legislativa e regolamentare, spetta solo allo Stato ed alle Regioni senza alcuna delega alle amministrazioni comunali.
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http://www.motoblog.it/tag/valentino+rossi+
“Sarei dovuto rientrare qui - ha aggiunto Rossi - ma abbiamo fatto un buon lavoro per tornare prima, soprattutto per riprendere il feeling con la moto. Fino a qui abbiamo fatto delle gare abbastanza positive, comunque difficili. Qui dobbiamo cercare di fare un pò meglio, questa è la mia gara di casa, siamo in Italia e siamo molto vicini a Tavullia, arriveranno molti tifosi come negli ultimi anni e dovrò cercare di non deluderli. Questa è una pista dove negli ultimi anni ho vinto negli ultimi due anni. Qui la nostra moto funziona bene, vediamo.”La gara di Rossi è condizionata dalle sue condizioni fisiche. Non è ancora al 100% e il quinto posto di Brno e il quarto di Indianapolis ne sono la proma. “La spalla è ancora quella che mi dà più fastidio - ha detto Vale a riguardo - spero di non dovermi operare e sto lavorando per questo. So che che la lesione che ho mi darà fastidio per il resto della mia vita e per questo mi devo allenare spesso. Il fatto di non aver avuto il tempo di andare in palestra al ritorno da Indianapolis mi potrebbe dare ancora più fastidio. Ma sono stato comunque fortunato nelle mie cadute, soprattutto nelle tre fatte a Indy, di non essermi fatto male. Non arrivo a dire che sarò primo a tutti i costi, nonostante questa sia una gara importante per me e per i miei tifosi, non sarò pronto per fare tutta una gara al top. L’importante sarà essere veloci da domani e stare li davanti, con i primi. Se riuscirò poi a fare il podio sarò contento.”Giovedì 2: Per tutta la giornata fino a tarda notte a Tavullia ci sarà il box 46. Che cos’e il box 46 ? Riproduzione originare del box di Vale con la m1 vera e tu che avrai la possibilità di fare la foto dentro il box ed essere uno del team Yamaha in compagnia di Valentino Rossi e dei suoi meccanici. Ore 18.00 un mago internazionale del quale non possiamo ancora svelare il nome, trasformerà i cocomeri da rossi a gialli!Venerdì 3: Dal mattino fino a tarda notte BOX 46 a disposizione di tutti; ore 18.00 degustazione gratuita di tutti i cocomeri gialli a Tavullia, (se riesce l’esperimento del mago!) e dalle ore 21.00 fino a tarda notte per chi si presenterà al 2° BEACH PARTY 46 presso il MALINDI BEACH CAFE’ di Cattolica, presentando la tessera del fan club avrà in omaggio un mini Barbecue. Per info e prenotazioni: [email protected].“Naturalmente Indy è stata una delusione per noi ma adesso guardiamo avanti. - ha dichiarato Casey Stoner - Sono contento di andare su una delle piste di casa della Ducati, una dove in passato siamo riusciti ad essere molto veloci. E una delle gare dove non ho corso nel 2009 ma vedremo cosa riusciremo a fare questo fine settimana. Dobbiamo concentraci di più sull’anteriore perché non vogliamo tornare indietro rispetto ai progressi fatti recentemente. Tutto il team sta lavorando duramente, come sempre i ragazzi non si risparmiano quindi speriamo di ottenere un buon risultato”.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Aleksej_Alekseevi%C4%8D_Brusilov
Aleksej Alekseevič Brusilov.La tattica innovativa impiegata nel corso di questo attacco è stata “copiata” successivamente dai tedeschi.Biografia.Brusilov è nato a Tbilisi. Suo padre è russo, mentre sua madre è polacca. La stirpe dei Brusilov è stata più colte al servizio dello zar. Suo padre difese la Russia durante l'invasione napoleonica del 1812, salendo inoltre sino al grado di Tenente Generale prima di morire di tubercolosi nel 1856. La madre di Brusilov muore poco dopo quest'ultima data, e il giovane orfano cresce sotto la tutela di parenti nel Kutaisi, in Georgia.Egli viene educato a casa fino all'età di 14 anni, quando entra a far parte dell'esercito zarista nel 1867. Nel 1872, completa il programma di addestramento.Guerra russo-turca.Egli viene promosso tenente nel 1874. Inoltre, Brusilov si distingue per il proprio valore nella guerra russo-turca del 1877-78, èLa Scuola Ufficiali di Cavalleria.Nel 1881, Brusilov diventa uno studente presso l'accademia per ufficiali della Cavalleria a San Pietroburgo e, nel 1900, viene promosso generale maggiore.Nel 1902, come tenente generale, Brusilov ha preso il comando della sopraindicata scuola, e sotto la sua guida, essa diviene un centro di eccellenza per la preparazione dei funzionari addetti alla cavalleria. Nel frattempo Brusilov pubblica una serie di opere sulle modalità d'impiego della cavalleria, e visita la Francia, l'impero austro-ungarico e l'impero tedesco.Brusilov è insignito del comando della 2a Divisione di Cavalleria della Guardia nel 1906.Nel 1908, è nominato al comando del XIV nel distretto militare di Varsavia. In questo momento egli si risposa (la sua prima coniuge muore durante la rivoluzione del 1905). Promosso generale di Cavalleria nel 1912, egli diviene vice-comandante delle forze militari nel distretto di Varsavia. Poi, nel 1913, Brusilov è inviato al comando del XII corpo d'armata nel distretto militare di Kiev.Prima Guerra Mondiale1914-1915.Nel luglio del 1914, durante la mobilitazione dell'esercito russo, Brusilov è posto al comando dell'8a Armata, che opera nel fronte sud-occidentale, in Galizia. Contro gli austo-ungarici ottiene schiaccianti vittorie, avanzando per circa 150 chilometri. Agli del 1915, Brusilov compie una nuova avanzata, penetrando nei Carpazi. Durante questa offensiva, Nicola II visita l'8a Armata, e Brusilov è promosso al grado di generale-aiutante.L'offensiva Brusilov.Il 29 marzo 1916, Brusilov è nominato comandante generale del fronte sud-occidentale e, perciò, egli è in grado di agire con un maggiore grado di libertà di azione. Brusilov decide di compiere il suo attacco per una notevole lunghezza del fronte: inoltre, egli intende puntare l'artiglieria su obiettivi specifici settori, come le postazioni di comando. Lungo un fronte di 400 chilometri, il generale avanzò per una media di 39 chilometri, prendendo 400.000 austro-ungarici come prigionieri. Ma la Germania trasferisce 17 divisioni dal fronte francese per arginare l'attacco, e di nuovo, la guerra diventa un conflitto di posizione. Brusilov viene decorato con la Spada di San Giorgio con Diamanti per la sua vittoria più rilevante, e il solo comandante russo a ricevere questo premio durante la Prima Guerra Mondiale.1917 e RivoluzioneCon l'inizio della rivoluzione in Russia, Brusilov è favore dell'abdicazione dello zar. Nel maggio 1917, Brusilov è nominato comandante generale dell'esercito russo. Durante questo periodo, Brusilov dimostra una certa simpatia per le aspirazioni rivoluzionarie, ma la sua principale preoccupazione è che la guerra sia vinta.Ma, con il fallimento dell'offensiva di Kerenskij (luglio 1917), Brusilov viene sostituito nel suo incarico con Kornilov. Brusilov è trasferito a Mosca e rimane a disposizione del governo russo provvisorio. Quando si verifica la Rivoluzione d'Ottobre, Brusilov viene gravemente ferito da una scheggia di una granata.Brusilov e la Rivoluzione sovietica.Brusilov simpatizza per la causa dei “bianchi”, ma nel 1920 egli entra nell'Armata Rossa. Questa scelta potrebbe essere stata influenzata dalla morte del suo unico figlio, un capitano di cavalleria dell'Armata Rossa, catturato dai Bianchi nel 1919.Inizialmente, Brusilov è al servizio di una speciale commissione per determinare la dimensione e la struttura della Armata Rossa. Successivamente, egli diviene un ispettore di Cavalleria. Si ritira nel 1924, ma continua a svolgere lavori di collaborazione per migliorare l'esercito sovietico. Dopo che gli viene finalmente consentito di andare in pensione all'età di settant'anni, vive nel suo appartamento con la moglie malata e un'altra coppia. Muore a Mosca per insufficienza cardiaca.Aleksei Brusilov
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http://it.wikipedia.org/wiki/Francis_Johnston
Francis Johnston.VitaJohnston nacque ad Armagh, figlio di William Johnston, anch'egli architetto. Studiò architettura e fece pratica nella città natale per alcuni anni, prima di trasferirsi a Dublino intorno al 1793. Nel 1805 venne registrato al Board of Works come architetto.Nel 1824 venne nominato presidente della Royal Hibernian Academy, fondata l'anno precedente e ne sistemò la sede nella Lower Abbey Street a proprie spese..OpereI due primi progetti di Johnston riguardarono il completamento della Rokeby Hall e della Chiesa di Ballymakenny, nella Contea di Louth, secondo i progetti di Thomas Cooley, nel cui studio iniziò il praticantato. Townley Hall, situata a 5km ad Ovest di Drogheda, costruita nel periodo 1794-98, è considerata la sua opera più rappresentativa.In un'epoca di grandi ricostruzioni nella Dublino Georgiana, Johnston fu uno degli architetti responsabili dell'allestimento dell'allora Sackville Street, l'attuale O'Connell Street). La grande Colonna e l'Ufficio Postale vennero progettati in armonia l'uno con l'altro, fornendo maestosità ed eleganza al boulevard.L'opera di Johnston è interessante dal punto di vista architettonico in quanto essa tocca sia l'ambito Neoclassico che quello Neogotico. La sua Chapel Royal nel Castello di Dublino (1807-1814) è un raffinato esempio di primo Gothic revival. Su questo progetto (così come su molti altri) lavorò a stretto contatto con il decoratore George Stapleton, figlio del più celebre Michael. La cappella si dimostrò un edificio basilare per il successivo revival gotico irlandese; l'architetto di Cork Thomas Deane sfruttò ad esempio il dettaglio delle finestre come modello per quelle dell'Aula Maxima del Queens College Cork.Tra gli altri progetti di rilievo curati da Johnston, sono da ricordare la costruzione della St. George’s Church nella parte Nord di Dublino (1802), la supervisione alla riconversione del Parliament House nella sede della Bank of Ireland (1803) e la costruzione dell'ingresso Tudor Gothic del Royal Hospital di Kilmainham, Dublino. Quest'accesso era originariamente posto vicino al fiume Liffey, dal Bloody Bridge (ora Rory O'More Bridge), ma si dovette procedere a spostarlo in seguito alla costruzione della ferrovia - nel 1844 - che comportò un eccessivo congestionamento del traffico. Piazzò il proprio stemma personale al di sopra dell'arco, nascosto da un pezzo di legno pitturato a mo' di pietra: la sua idea fu quella di svelare solo alle future generazioni la presenza dello stemma, quando la tavola di legno si sarebbe decomposta. Cionostante, il suo stratagemma venne scoperto già quando l'arco venne smontato per il trasferimento. Attualmente quindi lo stemma presente sul portale è quello del Royal Hospital.Nel 1813 iniziò a lavorare - sempre a Dublino - sulle prigioni dette di Richmond Gaol per allentare la pressione carceraria della Newgate Prison, che era stata progettata dal suo maestro Thomas Cooley.Svolse un ruolo fondamentale nella progettazione della Colonna di Nelson di Dublino, la cui costruzione cominciò nel 1808. I piani originali per la Colonna vennero sottoposti alla commissione organizzatrice da William Wilkins, architetto londinese, ed accettati dalla stessa. Ciononostante, in seguito la commissione si dichiarò incapace di "eseguire tale progetto precisamente rispetto a come ricevuto". Johnston "garantì l'assistenza necessaria con la sua nota abilità, che...egli concesse con estrema cortesia". He made several drawings, one of which met the approval of the committee sufficiently for construction to start. Curiosamente, la lista spese per la costruzione della Colonna non include la parcella dell'architetto. La Colonna di Nelson venne distrutta da una bomba nel 1966.Fu anche responsabile della progettazione del Charleville Forest Castle a Tullamore, Contea di Offaly, considerato una delle migliori produzioni di questo genere nel paese.NoteCollegamenti esterniFrancis Johnston (architect)