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Uno sconosciuto venuto dal nulla che ha fatto un tempo pazzesco nonostante a maggio corresse i 100 metri piani sulla soglia dei 10 secondi, limato fino a un personale di 9″95. Il succo del ragionamento, anche un po' sgradevole per le supposizioni campate in aria, è che l'exploit di Marcell Jacobs alle Olimpiadi di Tokyo merita sì un plauso ma non abbastanza convinto. Come ha fatto un italiano originario del Texas, che viene da un Paese meglio noto per le sue abilità calcistiche, a vincere la medaglia d'oro nella gara che trasforma i velocisti in figli del vento? La risposta che danno alcuni giornalisti americani e inglesi alimenta le perplessità, abbastanza da utilizzare la citazione di altre ‘mosche bianche' dell'atletica tricolore (Pietro Mennea, Mosca 1980; Livio Berruti, Roma 1960 – entrambi sulla distanza dei 200 metri) per sostenere l'idea che l'impresa compiuta nel Sole Levante non sia epica ma strana. Jacobs ha trionfato in 9″80 con un progressione straordinaria: nei primi 30 metri era fuori dal podio, uno strappo alla velocità di 43.3 km/h gli ha regalato podio più alto e metallo altrettanto prezioso, spalancandogli le porte della storia grazie anche al record italiano ed europeo. Non quello olimpico (9″63) né mondiale (9″58), che appartengono a Bolt, ma posizionato tra i primi dieci di sempre dietro la pattuglia di ‘schegge' made in Usa e Giamaica: dal fulmine Usain fino al più ‘umano' Maurice Green (9″79), passando per atleti del calibro di Yohan Blake, Asafa Powell, Justin Gatlin e Christian Coleman. Un risultato così eclatante da non sembrare vero. "Gli faccio i complimenti ma davvero so nulla di lui", sono le parole a caldo dello statunitense Fred Kerley (argento in 9″84). "Pensavo di dovermi confrontare con gli americani", è la frase mormorata tra i denti dal canadese Andre DeGrasse (bronzo in 9″89), incredulo e con l'amaro in bocca. L'una e l'altra entrano nel corredo accessorio di riflessioni sospettose per effetto delle quali mentre in Italia l'oro di Jacobs nei 100 metri è una pietra miliare come i salti di Sara Simeoni, le vogate dei fratelli Abbagnale nel canottaggio, Italia-Germania 4-3, Italia-Brasile 3-2 o le parate di Donnarumma ai rigori contro l'Inghilterra agli Europei, per il resto del mondo è qualcosa di cui non fidarsi molto. Addirittura da sminuire, considerato che in una gara senza stelle o favoriti assoluti, in assenza del campione del mondo in carica, Christian Coleman (squalificato per un mancato test antidoping), e del leader mondiale, Trayvon Bromell, fermatosi in semifinale (tonfo fragoroso), Marcell Jacobs è stato il classico coniglio che spunta dal cilindro. È un trucco e un'illusione oppure la realtà? "Non aveva mai corso sotto i 10 secondi fino a questa stagione", ripete Matt Lawton di The Times. "Mai sceso al di sotto dei 10.03 prima del 2021, tempo che non gli sarebbe bastato nemmeno per accedere alla finale olimpica", sentenzia il Washington Post. "Il lockdown sembra essere stato estremamente gentile con lui. Difficile capire l'improvviso progresso. Farei un'intervista interessante…", ha aggiunto Tariq Panja del New York Times. Tutti presi in una trappola di parole with suspicious minds. "Il Washington Post ed il Times lanciano sospetti di doping nei confronti del nostro campione Marcell Jacobs", ha scritto il leader della Lega sui social, che ha preso così le difese della medaglia d’oro italiana nei 100 metri. Un’impresa storica, eccezionale, che ha avuto ampio risalto e portato con sé anche mormorio in sottofondo. "Squallidi: nella vita bisogna saper perdere, fatevene una ragione", ha aggiunto Salvini.
L’exploit di Marcell Jacobs alle Olimpiadi di Tokyo, oro nei 100 metri piani, merita sì un plauso ma non abbastanza convinto. Nel corredo accessorio di riflessioni sospettose la vittoria con il tempo di 9″80 è qualcosa di cui non fidarsi molto. Strana per un atleta che “mai sceso al di sotto dei 10.03 prima del 2021. Evidentemente il lockdown deve avergli fatto bene”.
Sembra essersi definitivamente concluso il periodo nero del talento azzurro Lorenzo Musetti. Dopo quasi tre mesi senza successi il giovanissimo talento italiano torna infatti alla vittoria nel primo turno degli Us Open 2021. Il 19enne carrarese ha battuto in quattro set (6-7/6-4/6-1/6-3) il coetaneo statunitense Emilio Nava e approda così ai trentaduesimi di finale dell'ultimo torneo del Grande Slam della stagione dove affronterà il gigante a stelle e strisce Reilly Opelka. Dopo aver sofferto parecchio nei primi due set (il primo perso al tie-break e il secondo invece vinto dopo parecchia sofferenza), è stato nel terzo parziale che Lorenzo Musetti ha mostrato nuovamente quei numeri che lo hanno portato alla ribalta nel circuito ad inizio stagione. Dopo un terzo set dominato infatti, il classe 2002 ha poi chiuso la pratica senza rischiare nulla nel quarto parziale chiudendo quindi con il risultato di 3-1.
Dopo quasi tre mesi senza successi Lorenzo Musetti torna infatti alla vittoria nel primo turno degli Us Open 2021. Il 19enne carrarese ha battuto in quattro set (6-7/6-4/6-1/6-3) il coetaneo statunitense Emilio Nava e approda così ai trentaduesimi di finale dell’ultimo torneo del Grande Slam della stagione dove affronterà il gigante a stelle e strisce Reilly Opelka.
Sebastiano Lombardi ed Elenoire Casalegno si sono separati, dopo un lungo periodo di assenza come coppia in pubblico. Le foto di Sebastiano Lombardi e Irene Cioni, velina bionda di Striscia La Notizia risalgono a nemmeno un mese fa e ritraggono il il direttore marketing di Mediaset, 46enne, con la 23enne in montagna, mentre si divertono a scattare foto e a uscire con amici. La paparazzata di Novella2000 risale al weekend in cui entrambi hanno partecipato alla Dolomite's Fire, la fiaccolata solidale delle Dolomiti. Della Cioni si sapeva fosse fidanzata, ma forse adesso non è più così e questa improvvisa separazione tra il Lombardi e la Casalegno potrebbe avvalorare la tesi dei rumors degli ultimi mesi. Elenoire Casalegno e il direttore marketing di Mediaset Sebastiano Lombardi si sono conosciuti ben 16 anni fa, ovviamente dapprima in circostanze professionali e poi privatamente, innamorandosi in modo ufficiale nel 2013. Dopo 1 anno e mezzo di intensa storia d'amore la coppia decise di sposarsi. La cerimonia ebbe luogo il 18 luglio del 2014 sul Lago di Garda. Sul marito la Casalegno dichiarò: Noi siamo amici da 16 anni, ma tra noi c’è sempre stata una speciale alchimia. Nessuno però, fino ad un anno fa, si era spinto oltre, quello che mi ha fatto innamorare di lui è che è una persona onesta, perbene e determinata. Inoltre, sa essere severo al momento giusto. […] Faccio tv da più di venti anni, quindi da molto tempo prima di mettermi con mio marito. E ho sempre tenuto separati lavoro e vita privata. Quello che ho avuto me lo sono guadagnato. È sempre stato così ed è così ancora oggi. Nonostante i due siano molto felici insieme, per ora non hanno intenzione di allargare la famiglia. In fondo, Elenoire ha già una figlia di 16 anni, Swami, avuta nel 1999 dalla sua precedente relazione con Dj Ringo: Nei momenti difficile è stata mia figlia a salvarmi. Il mio è un lavoro bellissimo, ma mette duramente alla prova i nervi e l’equilibrio di chi lo fa. Perché non ci sono certezze, si vive sulle montagne russe. Se nella tua vita non hai costruito qualcosa di solido che va oltre il lavoro, qualcosa che ti rende felice e dà un senso alle tue giornate, in quei momenti rischi di crollare. E quel qualcosa, per me, è sempre stato mia figlia. Ci sono momenti in cui preferirei restare in silenzio, tutelando la mia privacy, e quella delle persone a me care. Purtoppo, non sempre è possibile. Negli ultimi mesi molto si è detto, romanzato, ma la verità, dolorosa, non si trova in superficie, dimora nello strato più profondo della nostra intimità. Ogni scelta della mia vita è stata dettata dal cuore, e così anche il mio matrimonio. Avrei sperato non fosse questo l'epilogo, ma accetto cio' che la vita mi propone, anche i momenti di sofferenza, perché insieme ad essi, ci sono ricordi di gioia e felicità. L'unica certezza che rimane è l'affetto che continuerò a provare per colui che è stato mio marito.
Le foto e i rumors nati intorno Sebastiano Lombardi e la velina bionda di Striscia La Notizia, Irene Cioni, negli ultimi due mesi. I due sono stati paparazzati in montagna e pare siano molto vicini, alla luce anche della separazione nel noto manager di casa Mediaset con Elenoire Casalegno dopo soli 3 anni di matrimonio.
In un'intervista rilasciata al settimanale Nuovo, Alice Sabatini ha precisato di non essere "fidanzata" con Kevin Bonifazi. Per il momento, tra loro ci sarebbe solo una frequentazione: "Sono single, io e Kevin Bonifazi siamo ancora solo amici, ma ci siamo fermati a Cortina insieme un paio di giorni. lo conoscevo già, tramite social network. Ha la mia età, è uno sportivo come me, non lo vedo perché fa il calciatore. Mi ha colpito subito perché è bellissimo e poi perché nonostante sia del ’96, ha sempre giocato con gente più grande, quindi è di mentalità aperta. Mi piace il suo modo di ragionare, come vede la vita in futuro, come riesce a viverla, il fatto che non giudica subito le persone, ma prima cerca di conoscerle. Caratterialmente siamo simili. La nostra per ora è solo una frequentazione, però ci tengo a lui, è lui il più geloso. Spero che la storia con Kevin vada avanti e diventi sempre più profonda". Aveva lasciato il fidanzato storico proprio per partecipare a Miss Italia e, a distanza di qualche mese dalla sua elezione, Alice Sabatini ha ritrovato l’amore. L’uomo che l’ha fatta capitolare è il calciatore Kevin Bonifazi, difensore del Torino in presto al Benevento. I due sono stati fotografati insieme per la prima volta dal settimanale “Chi”, che li ha beccati durante una vacanza invernale a Cortina. Kevin e Alice sono chiaramente intimi e la Miss in carica è visibilmente più rilassata rispetto ai suoi esordi in televisione, quando la gaffe sulla Seconda guerra mondiale la spinse a doversi difendere dall’ironia dell’Italia intera. Come Kevin, anche il precedente fidanzato di Alice è un calciatore. Prima di diventare nota, infatti, la ragazza era legata a Leonardo Brenci. All’epoca dell’incoronazione, la Sabatini aveva dichiarato di averlo lasciato a causa della troppa gelosia. Intervistato qualche tempo dopo, lui smentì con decisione che la rottura fosse avvenuta a causa sua: Il rapporto è finito definitivamente da 20-25 giorni, diciamo un mese. Ci siamo fidanzati due anni fa, lei aveva 16 anni, io 18. Eravamo due ragazzini. Sono stati due anni belli, ci siamo divertiti un sacco fino a quando lei non ha deciso di intraprendere questa sua nuova strada iscrivendosi al concorso di Miss Italia, da lì sono nati i problemi perché lei ha cominciato a dedicare tutta se stessa al 100% alla carriera e ha messo me e la nostra storia in secondo piano. Il tempo per noi era poco, lei aveva tanti impegni e ci siamo allontanati. Ci siamo lasciati dopo una decisione presa insieme, di comune accordo. Mi hanno detto che potevo essere un intralcio per la sua vita. Io le voglio ancora bene, due anni non si cancellano così facilmente. Ma non ci sono più i presupposti per stare insieme. Io sono stato definito un ragazzo geloso, possessivo, maniacale – sono usciti molti articoli con sue dichiarazioni e mie foto – ma non è così, non la trattavo male. Non ne abbiamo mai più parlato di persona, ma dopo la vittoria le ho scritto un messaggio di congratulazioni, mi è sembrato giusto e corretto perché è riuscita nel suo obiettivo, sono stato comunque felice per lei, si merita quello che ha raggiunto. Lei è una ragazza semplice ed ingenua. I suoi parenti? Non voglio crearle altri macelli.
Secondo il settimanale Chi, Alice Sabatini, Miss Italia 2015 sarebbe fidanzata con Kevin Bonifazi, difensore del Torino in prestito al Benevento. La giovane, però, ha precisato che attualmente tra loro c’è solo un’amicizia e una frequentazione. Si reputa single, ma spera che la conoscenza con Bonifazi diventi “più profonda”.
La seconda luna di miele di Belén Rodriguez e Stefano De Martino ha provocato grossa curiosità nel pubblico della rete che ha atteso con ansia gli scatti della vacanza della coppia alle Maldive per poter considerare definitivamente risolta la crisi nel rapporto tra i due. Belli, abbronzati e innamorati, Belén e Stefano si sono lasciati fotografare dal settimanale “Chi” e hanno postato loro stessi una serie di foto scattate in vacanza sui rispettivi social network, per accontentare i fan più curiosi. I più attenti non hanno potuto fare a meno di notare che, in vacanza con il marito, la splendida Rodriguez ha indossato un bikini che le avevamo già visto sfoggiare. Si tratta di un costume che aveva già indossato a Formentera con Corona, all’epoca della loro storia d’amore quando Belén non aveva ancora conosciuto Stefano. Si la vida te da limón…. Pedile tequila y sal!!!! 😃😃😃 #paradise A post shared by BELEN (@belenrodriguezreal) on Mar 27, 2015 at 7:46am PDT
Gaffe di Belén Rodriguez che, in vacanze alle Maldive con Stefano De Martino, ricicla un bikini che aveva già sfoggiato con Fabrizio Corona a Formentera.
Svegliarsi un giorno e veder sparire uno dei monumenti simbolo della città: è quello che è successo a Parigi dove la Piramide del Louvre è scomparsa dietro l'ultima opera dello street artist JR. È stato il più grande museo del mondo, il Louvre, a richiedere il lavoro di JR che ha espresso la sua arte nella più grande galleria del mondo, lo spazio pubblico. Grazie ad un meticoloso e sorprendente lavoro anamorfico, lo street artist francese è riuscito a far sparire la Piramide del Louvre dietro un collage di foto in bianco e nero che ritraggono la retrostante porzione di Louvre da una certa prospettiva. Vista da lontano la Piramide sembra essere sparita: l'ultima opera di JR crea l'incredibile illusione ottica grazie ad un collage anamorfico che trasforma la piramide tridimensionale in un inserto bidimensionale sulla facciata del Louvre. Le foto incollate su un lato della Piramide sono studiate da un'angolazione tale che, da lontano, sembrano sovrapporsi al Louvre stesso. L'opera di JR sfrutta infatti l'effetto di illusione ottica creato con un'anamorfosi, per cui si proietta un'immagine su un piano distorto rendendo il soggetto originale distinguibile solo da una certa prospettiva.
Parigi si è svegliata e la Piramide del Louvre era scomparsa: a realizzare l’incredibile impresa è stato lo street artist JR con un sorprendente lavoro anamorfico.
Il taglio delle accise sulla benzina non arriverà prima dell’approvazione della legge di bilancio. Dopo gli annunci in campagna elettorale di Matteo Salvini e l’assicurazione da parte del sottosegretario all’Economia, Massimo Bitonci, che la proposta sarebbe stata presentata già negli scorsi giorni, prima di avere qualche certezza sull’importo e sull’effettiva realizzazione del taglio, sarà necessario attendere la manovra autunnale. Come comunicato dal ministero dell’Economia a Fanpage.it, “le misure sulle accise rientrano nel pacchetto complessivo dei provvedimento allo studio per la prossima manovra di bilancio che sarà portata al Consiglio dei ministri intorno al 15 ottobre”. Per questo, ad oggi non è possibile “fornire alcuna indicazione” sulla proposta e sulla quantificazione dell’effettivo taglio delle accise. Salvini prometteva il taglio delle accise sulla benzina già “durante il primo Consiglio dei ministri”: un taglio parziale ma che prendeva come “primo impegno da mantenere”. Nel primo Cdm del governo Conte questo provvedimento non è arrivato, così come nulla è stato fatto sul tema finora. Nelle ultime settimane il vicepresidente del Consiglio è tornato alla carica, promettendo che il taglio arriverà “entro l’anno”. Negli scorsi giorni era stato il sottosegretario all’Economia Bitonci a rilanciare, assicurando che entro lo scorso martedì sarebbe già dovuta arrivare una proposta. Ad oggi nessuna misura è stata resa nota e il Mef non si sbilancia sul provvedimento di cui ancora non si sa nulla. Bitonci aveva effettivamente spiegato che si trattava di una misura che sarebbe stata inserita solamente nella manovra autunnale, ma aveva anche assicurato di presentare la proposta martedì. Ora, quindi, non si sa né quando arriverà il taglio né a quanto ammonterà: Bitonci parlava di una sforbiciata sulle accise più vecchie, ma in realtà ora non ci sono più differenziazioni e l’accisa sui carburanti è unica, senza nessuna distinzione di voce come avveniva in passato.
Il taglio delle accise sulla benzina farà parte del pacchetto allo studio per la prossima manovra di bilancio, come spiega a Fanpage.it il ministero dell’Economia. Nessuna proposta, quindi, è stata resa nota in questi giorni, come annunciato negli scorsi giorni dal sottosegretario Massimo Bitonci.
Quante volte acquistiamo la nostra crema solare senza leggere l'etichetta? Se ci facciamo caso, è piena di sigle e nomi che possono apparire incomprensibili. In molti controllano a stento il fattore di protezione e se il prodotto è "water resistant", cioè resistente all'acqua. È però importante sapersi districare tra i diversi acronimi e leggere l'etichetta nel modo giusto, così da scegliere il solare da acquistare in modo consapevole, conoscendo le regole della buona esposizione. Ecco allora come leggere l'etichetta delle creme solari, per scegliere il prodotto più adatto alle nostre esigenze. L'Spf indica il fattore di protezione solare, ed è una sigla che può spesso confondere. Il numero dell'Spf può variare da 6 a 50 e sta ad indicare la capacità della pelle di resistere all'esposizione ai raggi solari: quindi più è alto l'Spf, e più riuscirà a schermare i raggi. Solitamente però questa resistenza viene valutata in "vitro", cioè in laboratorio, e non sulla pelle umana, e in questi casi serve a poco. È possibile però anche realizzare test clinici su volontari, ai quali viene applicato il prodotto del quale si vuole determinare l'Spf. La zona sarà poi sottoposta a una luce artificiale che replica perfettamente quella solare, insieme a una zona adiacente non protetta con il solare. L'Spf si calcolerà dividendo il tempo impiegato per la comparsa dell'eritema sulla zona protetta, con il tempo in cui l'eritema è sorto sulla zona non protetta. Nel caso non si eseguissero test di laboratorio, ma in vitro, sarebbe più corretto indicare sui solari semplicemente "Protezione bassa/media/alta." Ma perché non ha senso una protezione più alta di 50? Perché il tempo per effettuare un test per un Spf più alto si dovrebbe protrarre per moltissime ore, e non è pensabile dal punto di vista pratico. Un Spf maggiore di 50 non ha senso anche perché le ore di sole in una giornata sono comunque limitate, inoltre dopo ogni bagno o doccia la crema deve essere applicata di nuovo, anche quelle resistenti all'acqua. Bisogna poi tener conto che prendere il sole nelle ore più calde della giornata, dalle 11 alle 15, è sconsigliato. Cosa sono invece i raggi UVA e i raggi UVB? Si tratta di due tipi di raggi ultravioletti a raggi infrarossi, o radiazioni solari, che penetrano nella pelle. I raggi UVB costituiscono il 5% della radiazione totale UV: sono quelli che permettono l'abbronzatura e che causano le scottature. I raggi UVA costituiscono invece il 95% dei raggi UV e sono responsabili dell'abbronzatura in modo esiguo, mentre generano radicali liberi, che causano invecchiamento cutaneo.Il fattore di protezione di questi raggi, in etichetta, è segnato con la scritta UVA cerchiata. Le creme solari aiutano a respingere i raggi UVB, ma meno gli UVA, che sono anche i più pericolosi: per questo è importante non stare troppe ore al sole, anche con la crema solare, altrimenti si va incontro a invecchiamento precoce della pelle e ci si espone al rischio melanoma. C'è poi anche la dicitura IR, cioè infrarossi, che sono quelli responsabili di quella sensazione di calore che causa rossore. Anche se viene indicata su alcuni prodotti come protezione IR, non c'è un metodo di misurazione ufficiale e standardizzato che ne dia garanzia. Per proteggerci dai raggi UVA e UVB, vengono utilizzati filtri chimici o fisici. I filtri chimici assorbono la luce ultravioletta e la convertono in raggi che sono pericolosi per la pelle. I filtri fisici, sono invece delle barriere che riflettono i raggi solari, e che ci proteggono sia dai raggi UVA che da quelli UVB. I filtri chimici sono composti da ingredienti realizzati in laboratorio, mentre i filtri fisici prevedono l'utilizzo di ingredienti naturali come il biossido di titanio e l'ossido di zinco. Nelle creme solari troviamo solitamente entrambe le tipologie di filtri, tranne i solari bio che contengono principalmente filtri naturali.
Quante volte acquistiamo la nostra crema solare senza leggere l’etichetta? Se ci facciamo caso, è piena di sigle e nomi che possono apparire incomprensibili, ma che è importante conoscere per un’esposizione sicura ai raggi solari. Ecco allora come leggere l’etichetta delle creme solari, per scegliere il prodotto più adatto alle nostre esigenze.
“Guardate pure voi, ho visto bene? Ho vinto 500mila euro?”. Il titolare della tabaccheria prende il biglietto del Gratta & Vinci, lo guarda, lo controlla, capisce. Si, quel pezzo di carta vale mezzo milione di euro. E non ci pensa due volte: mette il foglietto in tasca, si infila il casco, esce in strada, salta sullo scooter e fugge di corsa, tra gli sguardi attoniti della donna, una pensionata di circa 70 anni, del dipendente e di alcuni altri clienti. La scena, più adatta a un film comico che alla realtà, è avvenuta ieri mattina, 3 settembre, in una tabaccheria del centro di Napoli, quartiere Materdei, zona Stella. Protagonisti: una donna che aveva acquistato il tagliando fortunato della lotteria istantanea e uno dei titolari dell’esercizio commerciale. La signora, dopo aver grattato via la patina e aver controllato i simboli, era rimasta incredula. Pensando di aver visto male aveva chiesto aiuto al dipendente, perché verificasse anche lui con un dispositivo dedicato. Il terzo controllo lo aveva fatto uno dei titolari, e anche lui si era accorto che, in effetti, tra le mani aveva mezzo milione di euro. Una somma forse non in grado di cambiare una vita, ma di darle una bella aggiustata sicuramente.
I carabinieri stanno cercando uno dei titolari di una tabaccheria di Materdei, centro storico di Napoli: l’uomo è irreperibile da ieri mattina, da quando è scappato di corsa in scooter dopo aver rubato un Gratta e Vinci a una cliente che aveva vinto 500mila euro e gli aveva chiesto di verificare il tagliando. Il biglietto è stato bloccato dall’agenzia dei Monopoli.
Quasi un centinaio le proposte pervenute da tutto il mondo (Italia, Francia, Germania e Giappone) per ricostruire Città della Scienza, dopo l'incendio avvenuto a marzo 2013, in cui venne distrutto il Science Center. Da tempo ci si chiedeva cosa ne sarebbe stato di quello scheletro di ferro e pietra che le fiamme avevano lasciato dolorante sulla spiaggia di Bagnoli. Finalmente, dopo una lunga fase selettiva, è stato scelto il progetto vincitore, quello che definirà il nuovo profilo di Città della Scienza: ad aggiudicarsi il primo posto è stata l'idea del gruppo formato da due giovani architetti, Valerio Ciotola e Andrea Guazzieri progettisti della compagine di otto imprese napoletane quali Stige & Partners, Icaro, Dinamicamente Architetti, Nicola Marchetti, Alfredo Postiglione e Salvatore De Lucia. Ai vincitori spetta un premio in denaro pari a 65 mila euro oltre all’incarico del progetto definitivo. Il concorso, indetto dalla Fondazione Inarcassa, ha visto la partecipazione di tanti architetti ed ingegneri liberi professionisti, anche i più acerbi, perché non sono stati fissati requisiti limitanti quali fatturato o opere realizzate per accedere alla prima fase della sfida. A vincere dunque la migliore risposta ad alcuni criteri di valutazione imprescindibili quali lo sviluppo urbanistico e paesaggistico, il layout funzionale, la composizione architettonica nonché la sostenibilità ambientale, fattibilità e durabilità del progetto. “Questo concorso ha ottenuto risultati ben oltre le aspettative poste. Tutti i progetti ricevuti sono stati di qualità superiore e rispondenti a quanto richiesto dalla committenza nonché molto apprezzati dalla commissione giudicatrice. In particolar modo, sono felice che a vincere sia stato un progetto i cui artefici sono due giovani architetti", spiega l'Arch. Andrea Tomasi, Presidente della Fondazione Inarcassa che ha sostenuto la ricostruzione di Città della Scienza con il proprio contributo solidale, occupandosi della redazione del bando e del finanziamento dei premi, "Era questo che auspicavamo quando abbiamo deciso di strutturare il bando: dimostrare che la qualità non è direttamente proporzionale agli anni di esperienza del professionista. Anche la freschezza delle idee deve contare”. Al primo classificato è andato un premio di 65.000,00 euro e l’incarico di realizzare il progetto definitivo. Il secondo classificato riceverà un premio di 15.000,00 euro; al terzo classificato, un premio di 10.000,00 euro. La Fondazione Architetti ed Ingegneri iscritti Inarcassa, inoltre, ha stanziato ulteriori 15.000,00 euro per i progetti menzionati, tre nello specifico, di cui sopra riportiamo un immagine del raggruppamento guidato dall'Arch. Sossio de Vita il cui progetto è stato segnalato per "il suggestivo gioco concettuale tra il pieno ed il vuoto".
Dopo l’incendio del 4 marzo 2013, rinasce il Science Centre di Città della Scienza a Napoli, grazie ad un concorso internazionale vinto da due architetti appena trentenni, il napoletano Valerio Ciotola e il veneziano Andrea Guazzieri.
Al termine del processo d'appello-ter, l'ex primario della clinica Santa Rita di Milano, Pier Paolo Brega Massone, è stato condannato a 21 anni e 4 mesi per l'omicidio preterintenzionale di quattro pazienti, con l'aggravante dello scopo di lucro. Proprio quest'aggravante mancava nella precedente sentenza della Corte d'Assise d'Appello di Milano: motivo per cui la Cassazione aveva rimandato gli atti a Milano, chiedendo una parziale riforma della sentenza dell'ottobre 2018, pari a 15 anni di reclusione. Brega Massone, accusato di aver causato la morte di quattro pazienti operati pur essendo a conoscenza dei rischi per la loro salute solo per ricevere rimborsi pubblici, non tornerà in carcere: tre anni della condanna sono stati condonati e l'ex primario è già stato dietro le sbarre per 15 anni e mezzo. Quando la sentenza passerà in giudicato, quindi, sconterà la pena non in un penitenziario ma con la misura alternativa dell'affidamento in prova ai servizi sociali. Assieme a quella dell'ex primario è stata rideterminata anche la pena nei confronti di un suo co-imputato, l'ex braccio destro Fabio Presicci. Quest'ultimo rispondeva di due dei quattro decessi e nel 2018 era stato condannato a 7 anni e 8 mesi, pena salita a 8 anni e 8 mesi di cui però solo sei mesi saranno da scontare, sempre in affidamento e non in carcere.
L’ex primario della clinica Santa Rita di Milano, Pier Paolo Brega Massone, è stato condannato a 21 anni e 4 mesi per l’omicidio preterintenzionale di quattro pazienti, con l’aggravante dello scopo di lucro. La sentenza è arrivata al termine del processo d’appello-ter chiesto dalla Cassazione, che aveva rimandato indietro gli atti chiedendo una parziale riforma della sentenza d’appello-bis. Brega Massone non tornerà comunque in carcere, ma sconterà il resto della pena in affidamento.
Palpeggiava e molestava la figlioletta da quando aveva compiuto appena dieci anni. Vittima degli abusi del 50enne residente in provincia di Padova, anche l'amica del cuore con la quale giocava spesso nella sua cameretta. Un altro particolare rende la vicenda ancora più agghiacciante: le madri delle due piccole vittime erano al corrente di quanto stava avvenendo sotto i loro occhi e hanno cercato di rendere concordi le loro versioni dei fatti davanti agli inquirenti. La storia è emersa durante l'incontro di una delle due bambine con uno psichiatra. Le due vittime, infatti, hanno iniziato a manifestare disagi tanto gravi da richiedere l'intervento di uno specialista. Nonostante la tenera età, una delle due ha iniziato a mostrare anche i sintomi di un disturbo del comportamento alimentare. Durante una seduta, la minore ha rivelato quanto accadeva a casa della sua amichetta, descrivendo episodi terribili che avevano come protagoniste lei e l'altra coetanea. La professionista, dopo aver ascoltato il racconto e aver raccolto il maggior numero di dettagli, ha denunciato tutto alla polizia che silenziosamente ha avviato le indagini. Gli agenti hanno indagato su episodi di violenza avvenuti tra il 2016 e il 2019. Fa paura quello che hanno scoperto: l'uomo era solito aggredire le due anche mentre dormivano.
Un uomo di 50 anni è stato accusato di violenza sessuale ai danni della figlia di 10 anni e della sua amichetta. Le madri delle due bambine erano al corrente di quanto accadeva. Le due avrebbero cercato di mettersi d’accordo sulla versione da fornire alle forze dell’ordine durante l’interrogatorio.
Sapevi che l'intimo che scegli di indossare può valorizzare o meno il tuo lato B? Scegliere la lingerie in base alla forma del corpo infatti è utile per esaltare le proprie curve e per nascondere qualche piccolo difetto. Chi l'ha detto che chi ha qualche chiletto di troppo debba indossare per forza i tanto temuti mutandoni? Ecco quale intimo scegliere in base al proprio corpo. C'è chi ha un fisisco atletico, magro e snello, chi qualche chiletto da camuffare sui fianchi e chi qualche rotolino di troppo sulla pancia: ogni donna è bella per quella che è, anche se a volte si tende a "imbruttirsi". Alzi la mano chi almeno una volta non ha indossato un paio di mutandoni nella speranza di camuffare qualche difetto. Niente di più sbagliato: per sentirsi ancora più belle ed esaltare al meglio le proprie forme non dovrai fare alto che scegliere l'intimo giusto in base alla tua fisicità. Scopri quali sono i modelli giusti per te e l'intimo da provare nella gallery! Tonico e sodo, ma anche snello e con le curve al posto giusto. La donna che ha questa fisicità può scegliere diversi tipi di indossare diversi tipi di slip, ma quelli mini sono i più adatti per mettere in risalto il lato B. Puoi spaziare dai colori classici come il nero e il bianco a quelli più estrosi come il rosso e i colori accessi. Da provare anche il blu e il bordeaux, abbinando rigorosamente lo slip al reggiseno. Cosa indossare: tanga e perizoma. Perfetti per evidenziare la tonicità del lato B e valorizzarlo al meglio. Cosa evitare: intimo a vita alta. Rischia di penalizzare le forme perfette del lato B e di mortificare la silhouette longilinea. Il corpo a mela è caratterizzato da rotondità localizzare su pancia e lato B. Con questa fisicità è importante scegliere il giusto intimo per evitare di mettere in evidenza qualche rotolino di troppo, concentrando così l'attenzione sulle maniglie dell'amore. Meglio puntare su modelli morbidi e senza cuciture, senza però mortificare la forma. Banditi quindi i mutandoni della nonna. Cosa indossare: slip classico. Perfetto per valorizzare al meglio la silhouette. Scegli modelli in pizzo per un tocco di sensualità. Cosa evitare: i mutandoni. Da evitare sempre per non evidenziare ulteriormente le rotondità e far sembrare il lato B più burroso.
Ogni lato B ha bisogno dell’intimo giusto per essere esaltato al meglio. Che si tatti di perizoma, brasiliana, culotte o intimo modellante ogni donna dovrebbe sempre indossare la lingerie giusta per la propria forma del corpo. Scopri qual è la tua!
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Lo studio di design giapponese, Nendo, guidato dal canadese Oki Sato, ha sempre uno stile elegante e rigoroso per le sue creazioni di architettura e grafica, che stimolano la riflessione, e un elenco di clienti di prestigio come Louis Vuitton, Calvin Klein, Camper e Issey Myake. var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) { document.getElementById('widget-banner-6').id = 'div-banner-3'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-3"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-6').style.display = 'none'; } Photo by Akihiro Yoshida var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 768) { document.getElementById('widget-banner-7').id = 'div-banner-3'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-3"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-7').style.display = 'none'; } Ecco quindi che una normale penna, capovolgendo il cappuccio, diventa una stilo da tablet; un righello acrilico trasparente, con marcatura a dissolvenza dal bianco al nero, risulta facile da usare sia su superfici chiare che scure; graffette di carta facili da rimuovere e possono essere riciclate insieme alla carta (per compensare la debolezza della carta rispetto alle tradizionali graffette metalliche è stato selezionato un tipo di carta ad elevato attrito per una presa più forte); elastici tridimensionali, le cui forme geometriche rendono più facile trovarli in un cassetto e da raccogliere. Leggi anche Fuorisalone 2014: i progetti, gli eventi e i protagonisti che animeranno il Brera Design District Photo by Akihiro Yoshida Contenitori di matite e graffette (o altro) sono progettati con una forma a telaio che rende più facile pulire l'interno, si distinguono più visivamente, e quando non in uso, i contenitori possono essere impilati per lo stoccaggio compatto : "Di solito non prendiamo vassoi pieni di penne e graffette per camminare con loro, allora perché i loro contenitori hanno bisogno di fondi? Ci siamo resi conto che in realtà è sufficiente separare le cose per tipo, così questi vassoi desktop per il deposito di oggetti di piccole dimensioni sono fotogrammi anziché contenitori". Photo by Akihiro Yoshida La gamma, prodotta da by | n, sarà in vendita in Giappone da febbraio 2014, con il lancio internazionale previsto per aprile. Nessuno degli elementi configura come essenziale alla vita, ma un po' di stravaganza capricciosa non fa mai male, soprattutto se migliora il morale sul luogo di lavoro. var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) { document.getElementById('widget-banner-8').id = 'div-banner-5'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-5"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-8').style.display = 'none'; } Photo by Akihiro Yoshida Continua a leggere su Fanpage.it var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; document.getElementById('widget-banner-9').id = 'div-banner-6'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-6"); }); }); Tendenze 50 CONDIVISIONI commenta condividi chiudi Elastici a forma di cubo, post-it triangolari, graffette di carta: ecco la nuova collezione di cancelleria della Nendo, pronta a ribaltare la routine della scrivania. Colori neutri e geometrie essenziali caratterizzano i prodotti innovativi. Lo studio di design giapponese, Nendo, guidato dal canadese Oki Sato, ha sempre uno stile elegante e rigoroso per le sue creazioni di architettura e grafica, che stimolano la riflessione, e un elenco di clienti di prestigio come Louis Vuitton, Calvin Klein, Camper e Issey Myake. Ecco quindi che una normale penna, capovolgendo il cappuccio, diventa una stilo da tablet; un righello acrilico trasparente, con marcatura a dissolvenza dal bianco al nero, risulta facile da usare sia su superfici chiare che scure; graffette di carta facili da rimuovere e possono essere riciclate insieme alla carta (per compensare la debolezza della carta rispetto alle tradizionali graffette metalliche è stato selezionato un tipo di carta ad elevato attrito per una presa più forte); elastici tridimensionali, le cui forme geometriche rendono più facile trovarli in un cassetto e da raccogliere. Contenitori di matite e graffette (o altro) sono progettati con una forma a telaio che rende più facile pulire l'interno, si distinguono più visivamente, e quando non in uso, i contenitori possono essere impilati per lo stoccaggio compatto : "Di solito non prendiamo vassoi pieni di penne e graffette per camminare con loro, allora perché i loro contenitori hanno bisogno di fondi? Ci siamo resi conto che in realtà è sufficiente separare le cose per tipo, così questi vassoi desktop per il deposito di oggetti di piccole dimensioni sono fotogrammi anziché contenitori".
Lo studio di design giapponese, con sede a Tokyo, ripensa la scrivania e le regole d’ufficio con un’incredibile collezione di cartoleria.
Che Google avrebbe mostrato una novità importante alla GDC (Game Developer Conference) del prossimo 19 marzo era già una cosa certa. Di cosa si sarebbe trattato però nessuno ne aveva notizia. In realtà il nome in codice del progetto che sarà svelato all'ormai imminente conferenza dedicata agli sviluppatori di giochi è Project Yeti, e siamo quasi certi che sia collegato al Project Stream e ad un'ipotetico box Android TV, progettato e ottimizzato appositamente per lo streaming dei videogiochi. Due progetti dei quali i parla ormai da tempo, per i quali le infrastrutture di rete e soprattutto la forma-mentis degli utenti potrebbero essere più che pronte: d'altronde non è la prima volta che si parla di streaming di videogiochi, e la ShieldTV di Nvidia con GeForce Now assieme al nuovo servizio PlayStation Now ne sono un esempio lampante. E se per un periodo l'attenzione mediatica sulla console di Google è andata pian piano affievolendosi, nelle ultime ore se ne iniziato a parlare di nuovo tantissimo, per tre motivi: un teaser che l'azienda ha pubblicato su YouTube, un link per il live stream dell'evento e l'ingresso nel team da parte di Jade Raymond con il ruolo di Vice Presidente. E se il teaser sostanzialmente non dice assolutamente nulla circa il progetto, se non mostrare una serie di schermate che sembrano palesemente delle landing page di videogiochi, la presenza della Raymond come VP del progetto potrebbe significare moltissimo: Jade Raymond è un'autrice canadese di videogiochi, che ha lavorato per Ubisoft, Electronic Arts e per Sony Computer Entertainment, e che ha contribuito allo sviluppo di titoli come Assassin's Creed e Assassin's Creed 2. In un tweet la Raymond chiaramente non ha svelato nulla riguardo al progetto, se non di esserne entrata a far parte con il ruolo ti Vide Presidente ma, visto il suo passato nel mondo del gaming, è molto probabile che possa trattarsi proprio di Project Yeti e Project Stream e della visione del futuro del gaming da parte di Google. Ad aumentare l'attesa dell'evento ci ha penato anche Rick Osterloh, SVP della divisione hardware di Google, che ha condiviso un link di YouTube con il quale si potrà seguire l'evento in diretta il prossimo martedì 19 marzo alle ore 18:00. Inoltre, la stessa Google ha attivato una pagina nel Google Store (tradotta anche in italiano) che servirà, probabilmente, ad accogliere il nuovo prodotto (o i nuovi prodotti) che verranno presentati nel corso della conferenza.
Il prossimo 19 marzo, Google potrebbe presentare la sua prima console di videogiochi: un box Android TV con il quale sarebbe possibile eseguire i videogiochi in streaming, a patto che si abbia una connessione di rete da almeno 25 Mbps. A confermare l’ipotesi un nuovo teaser pubblicato su YouTube, un link per seguire l’evento in diretta e l’ingresso nel team da parte di Jade Raymond con il ruolo di Vice Presidente.
Britney Spears è tornata a parlare davanti alla corte del tribunale di Los Angeles: "Ho pensato che stessero tentando di uccidermi. Mi piacerebbe che mio padre venisse incriminato per abuso di tutela”. Sono le parole fortissime pronunciate dalla cantante americana nel corso di un'emozionante udienza davanti al tribunale di Los Angeles: "Ho sempre avuto paura di mio padre". La cantante ha ottenuto il riconoscimento a scegliersi il legale, sostituendo quello nominato dalla corte. È la prima volta che la cantante ha diritto a decidere in autonomia e potrebbe essere il primo passo verso la risoluzione positiva del #FreeBritney. "Sono qui per sbarazzarmi di mio padre", ha detto Britney Spears ai giudici del tribunale di Los Angeles che dovranno pronunciarsi sul rinnovo o sulla sospensione della "conservatorship". La cantante di "Toxic" è crollata emotivamente nel chiedere la fine della "dittatura" da parte di suo padre, Jamie. Signora, questo non è solo un abuso, è fottuta crudeltà. Scusate il linguaggio ma è la verità. Cercavano sempre di farmi sentire come se fossi pazza, ma non lo sono. Sono stata costretta ad assumere farmaci, ho avuto paura per la mia vita. Ho pensato che stessero tentando di uccidermi. Mi piacerebbe che mio padre venisse incriminato per abuso di tutela.
Un crollo emotivo di Britney Spears in aula accelera il processo: “Signora Giudice, quello di mio padre non è solo un abuso, è fottuta crudeltà”. Il Tribunale ha stabilito che la cantante può scegliere da sola il suo avvocato, è Matthew Rosengart che si è già fatto sentire: “Signor Spears, se ama davvero sua figlia si faccia da parte ora”.
Ieri sera nona puntata di Amici 9, condotto da una Maria de Filippi impeccabile con gambe che si vedono più del solito, a detta di Platinette. L'eterna sfida tra la Squadra Bianca e la Squadra Blu è cominciata con la prova di canto. Loredana Errore ed Emma Marrone hanno combattuto all'ultima nota su Albachiara di Vasco. Scuse di Platinette a Loredana, che durante l'ultima puntata era scappata dallo studio per via dell'ennesima critica dell'opinionista, e complimenti di Rapino per Emma, che paragona ad un ipotetico Vasco-donna. Ed ecco apparire Anna Oxa, che si presenta con queste parole: "In fondo io non vi ho mai lasciato, non sono mai andata via, mi sono solo voltata per pensare, ma sono qui. Ci sono silenzi che non servono, sono delle fughe; ce ne sono altri che parlano, io mi sono ascoltata. Sono ritornata perché c'è una grande voglia di accompagnare… io ci sono quando ci devo essere perché ho qualcosa da dire" e aggiunge che in autunno, finalmente, uscirà il suo nuovo album. Poi duetta con Emma, e ne nasce una bellissima versione di Quando nasce un amore. Maria ringrazia l'ospite che, umile, dichiara di essere lì a servizio di Emma. Altra prova jolly, è il momento del duetto Loredana-Lucio Dalla. Il cantante commenta semplicemente "Si canta così" alla fine della prova. Loredana si esibisce poi nel suo Ragazza Occhi Cielo risquotendo il solito successo. Ultima prova per le due cantanti, che si sfidano su Spaccacuore di Bersani, e poi il verdetto: sarà Emma ad accedere direttamente alla semifinale. E' la volta dei due ballerini Elena d'Amario e Stefano de Martino. La coreografia di Garrison vede andare in testa momentaneamente Stefano, ma arriva una bella sorpresa per la ballerina dei Blu: dopo aber ballato la coreografia di David Parsons, quest'ultimo le offre un contratto per un anno negli States. Ma anche Stefano non rimane certo a bocca asciutta: dopo aver danzato con Dwight Rhoden e Desmond Richardson questi ultimi gli comunicano che andrà in tournéè con la Complexion Contemporary Ballet e a Stefano non resta che prostrarsi commosso ai piedi di Dwight. Prima di dare il risultato del televoto, Maria fa esibire Matteo Macchioni e Pierdavide Carone, che si sfidano su My heart will go on. Poi Matteo duetta con la giovane e straordinaria cantante lirica Teona Dvali, e Pierdavide canta Estate dei Negramaro insieme a Fiorella Mannoia. Poi i due cantanti si sfidano su Salirò di Daniele Silvestri e passano agli inediti: Matteo con La Promessa e Pierdavide con Di Notte. Sarà quest'ultimo ad accedere alla semifinale. Si riapre la sfida dei ballerini, che nel frattempo hanno ripreso fiato. Elena e Stefano si sfidano sulle coreografie di Alessandra Celentano e Steve La Chance. Risultato: Stefano va in semifinale.
Elena d’Amario va in ballottaggio con la compagna di squadra Loredana e non riesce ad accedere alla semifinale.
Continua tenere banco nel mondo della cronaca rosa il triangolo d'amore della famiglia Berlusconi. Questa volta è il settimanale di gossip Diva e Donna ad aggiungere un tassello al puzzle sentimentale. Barbara è stata, infatti, pizzicata in compagnia del suo ex. Stiamo ovviamente parlando di Giorgio Valaguzza! Tra i due piccioncini la tensione era alle stelle, tanto che era possibile tagliarla con un coltello. Barbara Berlusconi e Pato sono usciti allo scoperto e allora ci si domanda il motivo dell'incontro! I due sono stati beccati fuori la scuola, dove intendono iscrivere i loro bambini. La separazione, stando alle ultime indiscrezione, è ancora lontana dall'essere stata metabolizzata. La coppia è infatti apparsa nervosa e soprattutto in imbarazzo. Se Pato viene consolato da Barbara Berlusconi dopo l'infortunio in campionato, Giorgio Valaguzza deve combattere da solo i fantasmi di un passato ancora troppo recente. I 10 anni di amore non sono serviti per superare la crisi e così la figlia di Silvio ha preferito gettare la spugna, trincerandosi però dietro il più assoluto riserbo sull'argomento: "I particolari della nostra crisi, preferisco tenerli per me, per rispetto soprattutto dei sentimenti di Giorgio".
Barbara Berlusconi è stata pizzicata in compagnia di Giorgio Valaguzza da Diva e Donna, nonostante il gossip su Pato, una delle eredi del Cavaliere sembra essere stata colta in flagranza di reato.
Il motto latino delle Olimpiadi, usato per la prima volta a Parigi 1924, è Citius, Altius, Fortius (più veloce, più alto, più forte (pochi giorni fa, durante la 138ª sessione del CIO svoltasi a Tokyo in occasione dei Giochi Olimpici che stiamo vivendo, al motto è stato aggiunto anche Communiter, traducibile come insieme). Il motto spiega in parole molto povere in cosa si dovranno sfidare gli atleti che gareggiano in un’Olimpiade, le medesime logiche poi intorno alle quali si sfidavano gli atleti dell’Antica Grecia. Per vincere e ottenere la gloria olimpica, bisogna correre più veloce degli altri, saltare più in altro degli altri, essere più forti degli altri in un combattimento. Perché sono stati scelti questi parametri per far affrontare i corpi e le menti degli uomini e per fortuna oggi delle donne è molto semplice. Fin da piccolissimi, appena riusciamo a camminare, ci sfidiamo nell’arrivare prima dell’altro da qui a lì, nel prendere in alto un oggetto, nell’“abbattere” l’altro nella lotta coi cuscini, come se tutto fosse iscritto in un codice inconscio per cui da millenni vogliamo affrontare ma per fortuna anche conoscere l’altro secondo queste logiche che coinvolgono lo spazio, il tempo, l’altro appunto. Deve essere proprio questo il motivo per cui una sfida che riguarda il correre o il saltare (l’essere più forte dell’altro lo mettiamo un attimo da parte) è facilmente comprensibile da tutti, in tutto il mondo, a qualsiasi universo culturale si appartiene. E anche questo il motivo per cui si dice che la finale dei 100 metri sia l’evento olimpico più importante e seguito al mondo, perché da Reykjavík ad Antananarivo, da Los Angeles a Tashkent, donne e uomini, dai 2 ai 110 anni, capiscono che ci si sfida nel correre più veloce dell’altro. Stessa cosa anche nel salto in alto, perché è evidente che vincerà chi riesce a saltare più in alto degli altri. Questa che sembra una quasi inutile precisazione, spiega invece quello a cui abbiamo assistito ieri, ovvero alla giornata sportiva più importante della storia d’Italia. Il primo appunto a questa frase è: com’è possibile, noi siamo il Paese del calcio, abbiamo appena vinto un Europeo con un percorso magnifico e dove le metti Spagna 1982 o Germania 2006? Il calcio ci dà emozioni che nessun altro sport riesce a darci, perché è diffuso nella popolazione, ha tanti praticanti e tanti spettatori, live o dal divano di casa o dalla sedia di un bar. Il calcio è comunità, grazie al calcio stiamo insieme ai nostri e contro di loro, ma per la Nazionale siamo comunità allargata e tifiamo tutti insieme. Per noi è qualcosa di particolarmente coinvolgente e trascinante. Ma nel resto del mondo? In tantissimi Paesi del mondo il calcio non solo non è particolarmente praticato, ma soprattutto non è conosciuto, non si comprendono nemmeno le regole di base e non lo si considera particolarmente interessante da “mettere in gioco” anche personalmente. In molti posti del mondo se vuoi organizzare in velocità una partita di calcetto, non è così facile. Quando invece nella stessa parte del mondo ai ragazzi che ti hanno fatto saltare la partita di calcetto chiedi di vedere i 100 metri piani o il salto in alto, ecco che in un secondo comprendono la logica che c’è dietro quella sfida e ne capiscono il senso sportivo e atletico. Gli basta un attimo, a tutti. E quando una nazione, addirittura in dieci minuti, mostra al mondo che ha l’atleta che corre più veloce (citius) e l’atleta che salta più in alto (altius), ecco che quel momento è da un punto di vista semantico il più importante nella storia sportiva di quel Paese, niente è paragonabile. Ieri Italia ha voluto dire in ogni parte del mondo, addirittura per chi quelle gare non le ha viste ma ne sentirà l’eco nei prossimi mesi, grandezza atletica e sportiva, mai raggiunta da nessun’altra vittoria.
Nel giorni d Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi, il 1 agosto 2021, in dieci minuti abbiamo dimostrato di avere in Italia l’uomo più veloce del pianeta e l’atleta che salta più in alto al mondo. Correre, saltare e combattere sono le tre logiche su cui si imperniavano le Olimpiadi antiche e di conseguenza quelle moderne. Per questo motivo quelle due vittorie sono l’apoteosi di un trionfo che non può avere eguali da un punto di vista semantico.
Le statistiche 2009 ce lo avevao anticipato, la musica in formato digitale è sempre più lo strumento verso cui il mercato discografico si sta indirizzando. Quest'anno anche il Festival di Sanremo punta con decisione al web per amplificare ascolti e popolarità. Per la prima volta, infatti, ha affidato a un partner digitale la diffusione delle canzoni in concorso praticamente in tempo reale.
A partire da oggi e grazie a Dada, catalogo musicale con più di 3 milioni di brani, basterà collegarsi al sito Rai http://www.sanremo.rai.it creato ad hoc per l’iniziativa, per ascoltare e scaricare tutte le canzoni del Festival.
Rinnovare il look dei nostri capelli senza spendere molti soldi si può! Se vuoi realizzare delle meches, che siano rosse, bianche, colorate, puoi farlo a casa tua seguendo delle semplici regole. Le meches aiutano a ravvivare il colore e a dare più luce al nostro viso. Se fatte bene, scegliendo le tonalità adatte a noi, il risultato sarà perfetto. Vediamo come realizzarle! Vediamo come realizzare delle meches a casa da sole e in poche mosse. Potete utilizzare la carta stagnola, per meches più larghe e evidenti, oppure la cuffia, per un effetto più naturale e per meches perfette e meno vistose. Le meches con la cuffia sono ideali anche per chi ha i capelli corti. Ecco quello che ti occorre e come realizzarle. Anzitutto dovete aver chiaro l'effetto che desiderate ottenere. Se vi piacerebbe sfoggiare magari poche meches, ma larghe e vistose, meglio optare per la carta stagnola, se invece volete dei piccoli colpi di sole su tutta la capigliatura, allora usate la cuffia apposita. Per quanto riguarda invece la scelta dei volumi per l'ossigeno, in questo caso dipende dal contrasto che cercate rispetto ai vostri capelli naturali. Se siete more e volete delle meches bionde, allora servono 40 volumi. Se i vostri capelli sono castani, optate per 30 volumi, mentre se sono già biondi e volete dare dei colpi di luce, magari per coprire i capelli bianchi, allora basteranno 20 o anche 10 volumi. Se avete i capelli neri, però, è sconsigliato fare le meches bionde ma osate con il rosso, il blu o il viola. Se avete i capelli chiari potete optare per tutte le nuances del biondo o fare un tono su tono. La prima cosa da fare è lavare bene i capelli e districarli. Dopo lo shampoo non asciugate con il phon ma tamponate solo con l'asciugamano. Ecco come procedere: indossate i guanti di plastica e, dopo aver amalgamato con la spatola nella ciotola la polvere decolorante con l'ossigeno, applicate il composto, col pennello, sulle ciocche che volete mechare e proteggetele subito con la carta stagnola. Cercate di fare un lavoro veloce, ma preciso in modo da non sporcare gli altri capelli e in modo che i tempi di posa dei vari ciuffi siano più o meno gli stessi. Se invece optate per la cuffia, allora, dopo averla indossata, si tratterà di far sbucare con un uncinetto tanti piccoli ciuffetti che andrete a decolorare, ciò rende adatto il metodo anche per i capelli corti. Se non volete le meches troppo fitte, allora estraete una ciocca ogni due o tre fori. Potete pettinare i capelli che fuoriescono con un pettine a denti stretti, così da eliminare eventuali nodi. I tempi di posa sono di circa 2o minuti, dopo i quali dovrete risciacquare abbondantemente sotto l'acqua corrente i capelli per essere sicure di eliminare il prodotto. Tamponate con l'asciugamano e applicate un po' di shampoo sulle ciocche decolorate, vi servirà a sfilare la cuffia senza sentire dolore. Dopo averli lavati, applicate un po' di balsamo sui capelli o una maschera nutriente e ristrutturante. Risciacquate bene e procedete con la messa in piega. Le meches bianche sono adatte a capelli chiari, quindi, se li avete scuri dovrete prima fare una decolorazione dal parrucchiere. Per fare le meches bianche dovete usare la cuffietta ma utilizzare il decolorante blu, che troverete in profumeria, con ossigeno a 40 volumi. Dopo aver estratto le ciocche dalla cuffia e applicato il prodotto, avvolgetele con la carta pellicola e poi con la carta stagnola, lasciando in posa dai 45 ai 60 minuti. Per chi ama osare, è possibile realizzare a casa delle meches dai colori sgargianti grazie all'uso dei gessetti, di quelli che si utilizzavano a scuola. In questo modo l'effetto sarà momentaneo e così potremo osare ma senza tingere i capelli in modo duraturo. Vediamo come! Ecco cosa vi occorre: una scatola di gessetti colorati, guanti monouso e spruzzino con l'acqua. Procedete poi in questo modo: scegliete le ciocche che volete colorare, attorcigliatele e inumiditele un po', poi passate prima il gessetto bianco e poi il colore che avete scelto, spazzolate un po' per eliminare il gesso in eccesso. Se avete i capelli chiari non spruzzate le ciocche con acqua, perché potreste rovinare il colore naturale. Dopo aver fatto le meches, o comunque aver trattato i capelli è importante fare in moso che i capelli non si rovinino. Oltre a maschere ristrutturanti ci sono altri consigli utili per curare i capelli decolorati o schiariti. La decolorazione, infatti, apre le squame del capello ed elimina i pigmenti naturali. Per questo, a volte, ce li ritroviamo rovinati e più secchi. Ecco cosa fare per mantenere perfette le vostre meches senza rovinare i capelli. Ogni 3 settimane fate un tonalizzante, applicando sui capelli u colore a pigmenti puri, privo di ammoniaca, che restituirà ai capelli i pigmenti che ha perso. Sceglietelo dello stesso colore delle meches.Una volta a settimana fate una maschera ripigmentante, aggiungendo al vostro balsamo un intero flacone di tonalizzante. Lasciatelo in posa 5 minuti e risciacqaute.Lavate i capelli con prodotti privi di solfati che aumentano la perdita di pigmenti e seccano i capelli.Non asciugate completamenti i capelli con il phon ma lasciateli un po' umidi e lasciare che finscano di asciugarsi all'aria. Ciò permetterà ai capelli di mantenere un po' di umidità. Prima di usare phon e piastra vaporizzate sui capelli uno spray protettivo, perché il calore è il nemico numero uno dei capelli.
Ravvivare il look coi colpi di sole come fanno le star: ecco come fare le meches anche da casa senza dover andare dal parrucchiere e spendere tanti soldi.
Nel processo in tentato dalla famiglia Jackson contro l'ex etichetta del cantante AEG non sono solo i testimoni a essere protagonisti. Durante una seduta, infatti, il blogger William Wagener che sta seguendo il processo dal principio è stato allontanato per aver scattato una foto e gli è stata confiscata la macchina fotografica. Le regole riguardo video e foto durante il processo sono molto stringenti, al punto che il blogger è stato allontanato non solo dalla stanza dove si teneva l'udienza, ma dall'intero edificio e dovrà tornare giovedì prossimo per sapere se l'interdizione sarà permanente. Il processo va avanti ormai da tempo e vede la famiglia di Michael Jackson chiedere un risarcimento all'etichetta di 40 miliardi di dollari per negligenza nei confronti del medico assunto per curare il re del pop e per aver ignorato i segnali preoccupanti per la sua salute.
Al processo che vede la famiglia del Re del pop opporsi all’ex etichetta AEG c’è il divieto totale di scattare foto. Ma il blogger si difende: “È stato uno scatto fortuito”
Una puzza nauseabonda, probabilmente di spazzatura, ha invaso, per la seconda notte consecutiva, il centro cittadino di Giugliano, popoloso comune a Nord di Napoli, espandendosi anche nei Comuni limitrofi come quello di Qualiano. I cittadini di queste zone sono stati costretti a stare in casa e a chiudere le finestre per evitare inalare quell'aria irrespirabile. Un problema che i cittadini di questi Comuni sono già stati costretti a fronteggiare nei giorni scorsi e che hanno denunciato sin da subito ai carabinieri. Intanto, però, sui social si susseguono numerosi messaggi di protesta per questa situazione diventata, a detta degli abitanti, ingestibile. La domanda più frequente è da dove provenga questa puzza. Una delle ipotesi è che si sia originata dai rifiuti: Giugliano per anni si è fatta carico dell'emergenza rifiuti di gran parte dei Comuni della provincia di Napoli, accogliendo nelle discariche e nel sito di stoccaggio decine di milioni di tonnellate di spazzatura.
Giugliano e i Comuni limitrofi sono stati invasi da una puzza nauseabonda di spazzatura. I cittadini sono stati costretti a chiudersi in casa, riversando il loro malcontento sui social e denunciando l’accaduto ai carabinieri. Resta ignota l’origine del cattivo odore, ma l’ipotesi più probabile è che provenga dai rifiuti.
Il professore e scienziato Frank Fenner fa sapere che, entro 100 anni, gli esseri umani non esisteranno più sul nostro pianeta. I motivi della scomparsa del genere umano? La sovrappopolazione unita alla distruzione ambientale e ai cambiamenti climatici. Per quanto la notizia del professore di microbiologia presso l'Australian National University (ANU) di Canberra possa non farci piacere, dobbiamo comunque, o per lo meno secondo lui dovremmo, arrenderci all'idea che nel giro di un secolo noi, come altre specie di animali, non popoleremo più la Terra. “Presto saremo estinti, non c'è nulla che si possa fare, ormai è tardi”, queste le parole utilizzate in occasione di un'intervista rilasciata al The Australian. Diventa difficile dargli torto, considerando i miliardi di esseri umani che già oggi abitano questo pianeta e che continueranno ad aumentare esponenzialmente. Le guerre per il cibo, afferma Fenner, saranno all'ordine del giorno e i nostri nipoti dovranno affrontare un mondo che sarà molto difficile. Non sono pochi gli scienziati concordi con questa visione pessimistica, per fortuna però c'è chi, come il collega dei Fenner, il professor Stephen Boyden, sostiene come la fine possa essere evitata. Per farlo però c'è bisogno di modificare l'approccio alla vita che abbiamo oggi per andare verso una realtà ecologica ed ecosostenibile che, se dal punto di vista scientifico potrebbe essere già a nostra disposizione, dal punto di vista politico fa ancora fatica ad imporsi.
Secondo il professor Frank Fenner gli esseri umani hanno le ore contate. La fine della nostra specie dovrebbe giungere entro 100 anni.
A dieci giorni dalla sua eliminazione dall'Isola dei Famosi 2016, torna a parlare Fiordaliso, intervistata in una puntata di "Music & Cars" su Radio 105. La cantante, uscita con gioia dalla fisicamente devastante esperienza di naufraga, ha offerto una rivelazione piuttosto sorprendente su uno degli scandali che hanno dominato la prima fase del reality: chi ha portato sull'Isola l'accendino e come ha fatto a farlo passare inosservato ai rigidi occhi della sicurezza? Fu peraltro la stessa Fiordaliso a rendersi protagonista di un pesante litigio con Aristide Malnati quando questi confessò di aver usato l'accendino per accendere il fuoco nonostante fosse severamente vietato. L'artista piacentina definì l'egittologo "traditore" per aver divulgato il segreto. Ebbene, fu proprio lei a introdurre lo strumento proibito nel reality, con una modalità di "trasporto" davvero particolare. L’accendino non l’ho fatto bagnare perché nel kit di sopravvivenza ci sono i preservativi. Ho nascosto l’accendino avvolto in un preservativo sotto il mio seno e quando mi hanno fatto la perquisizione ho detto: “Non mi toccherai mica le tette?”. Così l’accendino non si è bagnato. So che l’Italia si è un po’ incavolata per questa cosa. Io sono una madre che ha tirato su due figli da sola, il primo a quindici anni. Io le regole le ho sempre avute per la mia vita, ma per le cagate no. Adesso che sono grandicella, posso fare anche un po’ la Peter Pan. La naufraga ha quindi raccontato un altro aneddoto, non meno gustoso, sulla dura sopravvivenza a Cayo Paloma. In versione non propriamente ecofriendly, pare che una Fiordaliso particolarmente affamata sia arrivata addirittura a sequestrare un innocente rettile: Le isole sono protette; noi non potevamo staccare le foglie dalle palme, i cocchi dalle piante. Se non pescavi, non c’era niente da mangiare. Io a un certo punto ho visto un’iguana e l’ho presa in ostaggio. Volevo due polli in cambio dell’iguana, ma poi ho dovuto lasciarla libera. Appena tornata ho mangiato tutto quello che ho trovato: dolce, salato, polpette, cioccolato, tutto insieme! Infine, parlando di argomenti più personali, ha ribadito come la sua vita attuale sia all'insegna dell'astinenza sessuale ("Io a letto da sola sto da dio", sottolineò qualche tempo fa).
La ex naufraga dell’Isola dei Famosi 2016 svela finalmente il mistero sull’accendino portato di nascosto a Cayo Paloma, che tanto ha fatto discutere: “Durante la persecuzione non me l’hanno trovato perché non hanno osato toccarmi le tette”. La cantante ha inoltre respinto la definizione di cougar, definendosi “mummias” (“Una nuova categoria, quella che non tromba più”) e raccontato un altro simpatico aneddoto del reality: quando, presa dalla fame, rapì inutilmente un’iguana per avere del cibo.
Il compressore ad aria è un macchinario utilizzato per comprimere gas o vapori. Esso viene utilizzato in diverse occasioni, anche quotidiane e banali. Per esempio, può essere utile per gonfiare la ruota di un'auto o una bici. Online ne esistono di tantissimi, basta navigare all'interno della categoria dedicata su Amazon per rendersene conto. Per evitare di confondersi e sbagliare acquisto, proviamo ad addentrarci in questo mondo insieme, cercando di chiarire quali sono i modelli migliori in vendita quest'anno e quali sono i più adatti ad essere utilizzati in casa. Prima di porre l'attenzione sulle qualità tecniche dei compressori, vogliamo proporvi i migliori prodotti della categoria in vendita nel 2021. Tra tutti, ne abbiamo selezionati 10, sulla base di quelli più acquistati e recensiti, ma tenendo conto anche delle caratteristiche tecniche e del rapporto qualità/prezzo. Ecco quali sono. Se volete acquistare un compressore professionale, potete vagliare tra queste proposte: Einhell 40.103.94 è provvisto di un serbatoio che raggiunge una capacità massima di 30 litri e di manometro, attraverso il quale la pressione può essere regolata a mano fino ad un massimo di 8 bar. Inoltre, è dotato di un rubinetto di scarico che rende più facile la manutenzione e di 2 piedini e 2 piccole ruote, che ne facilitano il trasporto. La garanzia antiruggine vi permetterà di sostituire il vostro modello gratuitamente per 10 anni. Pro: gli utenti hanno apprezzato questo prodotto in particolar modo per la sua silenziosità e per la praticità d'utilizzo. Contro: alcuni pezzi di questo modello in vendita hanno riscontrato un problema nella chiusura della valvola che blocca le perdite del serbatoio. Il fornitore ha provveduto a sostituire celermente i prodotti difettati. Einhell TC-AC 190/24/8 da 24 litri è di media qualità, a metà strada tra un macchinario ad uso casalingo e uno professionale. La pressione è regolabile fino al raggiungimento degli 8 bar. Può essere collegato alla corrente elettrica ed è provvisto di manometro e attacco rapido. Inoltre, grazie alla presenza di una spia è possibile verificare il livello dell'olio e non temere di rimanere mai senza. La presenza dell'olio è molto importante, perchè garantisce prestazioni più elevate. Pro: è dotato di ruote che ne facilitano lo spostamento.
Un compressore è un macchinario che serve a comprimere un gas o un vapore e viene utilizzato in molte occasioni. In questa guida vi spieghiamo come scegliere il migliore per le vostre esigenze e a quali caratteristiche prestare attenzione, mettendo a vostra disposizione sia modelli professionali che modelli economici.
Grazie a un sofisticato modello matematico gli scienziati hanno compreso il meccanismo alla base delle brusche variazioni e accelerazioni del campo magnetico terrestre, verosimilmente responsabili dello spostamento del polo nord magnetico, della famigerata inversione dei poli (un fenomeno periodico) e della recente e imprevista revisione del World Magnetic Model, che fra le altre cose è alla base del corretto funzionamento dei sistemi di navigazione di smartphone, aerei e navi. In parole semplici, i cosiddetti “scossoni geomagnetici” (geomagnetic jerks) che determinano il comportamento del campo magnetico terrestre sono dovuti a specifici movimenti dei materiali nel nucleo della Terra, individuati proprio attraverso la simulazione. Grazie a questa scoperta potrebbe essere possibile prevedere l'evoluzione del campo magnetico del nostro pianeta e rendere più precisi i sopracitati sistemi di navigazione. Ricerca internazionale. La preziosa simulazione è stata messa a punto da due ricercatori, il professor Julien Aubert dell'Istituto di Fisica del Pianeta di Parigi (CNRS / IPGP / IGN / Université de Paris) e il dottor Christopher C. Finlay della Divisione di Geomagnetismo presso l'Istituto Nazionale dello Spazio dell'Università Tecnica della Danimarca (DTU) di Lyngby. I due scienziati, che si sono avvalsi dei supercomputer del Grand équipement national de calcul intensif (GENCI) francese, hanno creato una simulazione in grado di replicare in modo certosino le condizioni fisiche del nucleo della Terra. Esso è composto da un nucleo interno viscoso fatto quasi completamente di ferro e da un nucleo esterno fluido, fatto di ferro e nichel; proprio i movimenti del materiale nel nucleo esterno danno origine al campo magnetico terrestre. Per elaborare questa super simulazione del nucleo i due ricercatori hanno impiegato l'equivalente di 4 milioni di ore di calcolo, concentrate grazie all'utilizzo di supercomputer.
Due ricercatori hanno messo a punto una super simulazione che replica le condizioni fisiche del nucleo della Terra, grazie alla quale hanno scoperto il probabile meccanismo alla base delle variazioni impreviste del campo magnetico terrestre, come l’accelerazione che sta spingendo il polo nord magnetico dal Canada alla Siberia a una velocità di 48km all’anno. Così forse riusciremo a prevedere la temuta inversione dei poli.
L'Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha liberato nove macachi, dopo 11 anni trascorsi negli stabulari per essere sottoposti a esperimenti immunologici. È la prima volta in assoluto che l'organo di ricerca del Servizio sanitario nazionale (SSN) italiano rimette in libertà scimmie coinvolte nelle procedure di sperimentazione animale. Per questa ragione la decisione dell'ISS è considerata un passo storico. Principale artefice della liberazione dei nove macachi, provenienti dall'Isola di Mauritius, è stato il dottor Rodolfo Lorenzini, responsabile del Centro nazionale di sperimentazione e benessere animale , che coordina da anni “nel rispetto della massima tutela del benessere degli animali utilizzati e fornisce supporto tecnico-scientifico ai Dipartimenti/Centri dell’Istituto”, come indicato sul portale dell'Istituto Superiore di Sanità. “Quando nel 1979 entrai all’Istituto superiore di sanità (Iss) il direttore di allora, Francesco Pocchiari, nel discorso del giuramento ci ricordò che ognuno di noi sarebbe dovuto andar via lasciando un mattone. Ecco il mio”, ha dichiarato Lorenzini sulle pagine del Corriere della Sera. Come indicato, le scimmie erano ospitate negli stabulari dell'ISS sin dal 2008, dopo il viaggio dall'ex colonia del Regno Unito – sita nel cuore dell'Oceano Indiano – e una sosta nella Penisola Iberica. I ricercatori iniettavano loro particelle virali per studiare la risposta del sistema immunitario. I macachi (genere Macaca), tra i quali si annoverano specie spesso utilizzate nella ricerca scientifica come i macachi rhesus (Macaca mulatta) e i macachi cinomolghi (Macaca fascicularis), sono primati di dimensioni medie che in cattività possono vivere fino a una trentina di anni. Hanno un corredo genetico molto vicino a quello dell'Homo sapiens, dal quale diverge di pochissimi punti percentuali. A causa della vita trascorsa in laboratorio, naturalmente, le scimmie non sono state liberate in natura – in Europa c'è una sola colonia di macachi, le bertucce di Gibilterra – e nemmeno trasferite in uno zoo. Alla vigilia di Natale sono state portate in un centro di recupero per la fauna specializzato in animali sottoposti a sfruttamento, il Biological Diversity di Semproniano, sito provincia di Grosseto. Già in passato nel centro toscano sono stati ospitati altri macachi liberati da centri di ricerca, come i 16 esemplari dell'Università di Modena e Reggio Emilia (UNIMORE) rilasciati nel 2016. Il centro è anche un punto di riferimento per la LAV, la Lega Antivivisezione italiana.
Dopo 11 anni di detenzione negli stabulari dell’Istituto Superiore di Sanità, nove macachi sono stati liberati e trasferiti nel centro di recupero per la fauna “Biological Diversity” di Semproniano, sito provincia di Grosseto. Si tratta di una decisione storica: è la prima volta che l’ISS rimette in libertà scimmie da laboratorio.
La bella stagione porta il risveglio di tutta la natura e il calore del sole, ma anche la voglia di ordine e pulizia che fan sì che in ogni casa ci si attivi nelle minuziose e classiche pulizie di Primavera. Per farlo non mancano gli attrezzi del mestiere e scatole capienti dove archiviare tutto ciò che non si vuole più utilizzare in casa: una lampada retrò, una serie di fumetti di supereroi, un computer o semplicemente le carte da gioco di un figlio che ha lasciato “il nido”. O, magari, tutto ciò che ci lega a un amore ormai finito, come ci illustrano sapientemente i The Jackal in questo video. C’è chi regala tutto agli amici, chi pensa alla cantina già piena e chi invece si decide a mettere tutto in auto, destinazione isola ecologica. Eppure, tutto ciò che noi non usiamo o non apprezziamo è nella lista dei desideri di qualcun altro che farebbe di tutto pur di averlo. Certo, non tutti possono trovare negli armadi una mazza da baseball come quella di Shoeless Joe Jackson, venduta a 577 mila dollari, ma tanti sono gli affari sorprendenti che ci aspettano. Basta scegliere la piattaforma giusta, come quella ormai iconica che da 26 anni mette in relazione persone che vendono e che acquistano: eBay è il marketplace con una storia di successo e credibilità molto lunga. Una vetrina che riesce a mettere in contatto una community di persone veramente grande che vanta solo in Italia oltre 6 milioni di acquirenti attivi. Ma gli annunci superano il miliardo e mezzo nel mondo, a testimonianza del fatto che su eBay puoi trovare e vendere di tutto, dall’usato al nuovo, dal vintage all’oggettistica da collezionare. E pensare che il suo fondatore, Pierre Omidyar, che nel 1995 aveva solo 28 anni, voleva creare un semplice luogo virtuale (Auction Web) dove fare aste a distanza. Il successo arrivò quasi immediatamente: solo due anni dopo la vendita all’asta di un puntatore laser rotto, il numero delle aste ospitate fu di 2 miliardi e da quel momento cambiò il nome in eBay. Allora è facile comprendere come ogni oggetto tenuto in casa o in garage e non utilizzato, può diventare utile per altri e anche un modo per guadagnare piccole o grandi somme. La tecnologia usata da eBay è facile e intuitiva e tutti in pochi minuti possono mettere in vendita qualcosa: basta un device e una connessione e il resto lo fa la piattaforma. Sono due le modalità con cui si vende: una è la modalità “Compralo subito” e l’altra, classica, è l’Asta, nella quale ci si diverte a vedere quanto un prodotto riesca a scatenare “competizione” fra gli acquirenti dopo aver inserito una base minima.
Una borsa che non si usa più o una lavastoviglie che non entra nella nuova cucina? L’usato va valorizzato e non accumulato in cantina. Se si vende la borsa vecchia, se ne può acquistare una nuova senza badare al portafoglio. Dove fare affari interessanti win win sia per chi vende che per chi acquista? Su una piattaforma che da oltre 25 anni mette i nostri oggetti in vetrina, mettendoci in contatto con oltre 6 milioni di acquirenti attivi solo in Italia.
Nel corso degli anni un particolare elemento dell'industria cinematografia ha continuato a passare quasi inosservato ai più, anche a causa del suo essere allo stesso tempo fondamentale e scontato in ogni pellicola. È il titolo, inteso come la parola o la frase che appare all'inizio di ogni film e che spesso rappresenta anche uno degli elementi che più restano legati ad un'idea passata di artigianato. Lo si è visto in molte pellicole e serie TV, come Stranger Things che per la sua iconica sigla ha utilizzato pannelli trasparenti e luci che danno alla sigla un (impercettibile) senso di grezzo artigianato. Lo stesso approccio è stato utilizzato per Joker, il film di Todd Phillips con ‎Joaquin Phoenix che proprio su legno e inchiostro ha basato la realizzazione del titolo. È un titolo semplice: un font della famiglia Gothic, tutto in maiuscolo. Ad averlo realizzato è stato Chad Danieley, un designer americano che per la pellicola di Phillips ha utilizzato la tecnica tipografica con lettere in legno per dare al titolo un senso di grezzo che bene si inserisce nel contesto del film. "Ho passato due giorni sul computer creando qualche logo in Illustrator" ha spiegato Danieley a The Verge. "Ma alla fine abbiamo usato il primo che ho realizzato, non mi hanno chiesto nessuna modifica". Il designer ha raccontato che dalla produzione gli hanno fornito pochi dettagli riguardo al film, limitandosi a definirlo più oscuro e viscerale rispetto ad altri Joker. "Pensa a Taxi Driver" gli hanno detto. La scelta di utilizzare la tecnica tipografica è venuta poi in maniera naturale, dopo aver capito che il logo realizzato tramite Illustrator non restituiva il giusto senso di visceralità. Così Danieley ha optato per le lettere in legno che, una volta stampate, hanno dato al logo un look artigianale e grezzo, che poi la produzione ha utilizzato in maniera molto fedele nel film, limitandosi a "poche correzioni del colore". "Non sono un purista, ma sento sempre la necessità di portare il mio lavoro fuori dal computer stampandolo e aggiungendo qualcosa di mio" ha spiegato Danieley. "Oggetti fisici come le lettere di legno mi aiutano a percepire lo spazio in maniera differente".
Realizzato da Chad Danieley, il logo del film Joker porta avanti l’idea di artigianato al servizio della narrazione di una pellicola, basandosi sull’utilizzo di tipografia, legno e inchiostro. Ecco com’è nato.
Sono passate più di 24 ore da quando Fortnite ha fermato il mondo con il suo buco nero. Tutto è cominciato ieri sera 13 ottobre alle ore 20, al termine dell'evento La Fine che avrebbe sancito l'arrivo dell'attesa nuova Stagione 11. Tuttavia, alla conclusione dell'evento, l'intera mappa è stata risucchiata da un buco nero, che adesso occupa la schermata del gioco da più di un giorno, tenendo milioni di giocatori col fiato sospeso. Nemmeno oggi 14 ottobre, dopo i leak che facevano presupporre una nuova comunicazione ufficiale da parte di Epic Games, non è accaduto nulla. Ne abbiamo parlato con chi con Fortnite ci gioca e ci lavora, ovvero St3pny, il popolare youtuber della squadra dei Mates. Durante il risucchio del buco nero, St3pny era in live su YouTube con gli altri creator, con un picco tra l'altro di 34 mila utenti connessi. In quel momento nessuno di loro riusciva ad accedere alla partita, tant'è che sono stati costretti a vedere le prime immagini dagli streamer americani, che invece erano riusciti a partecipare all'evento, in quanto i server italiani erano con ogni probabilità in sovraccarico. "Già questo è indice di come in un attimo solo [Epic Games] abbia richiamato tutta la community fatta da coloro che hanno giocato a Fortnite, perché l'hype per la chiusura di un primo capitolo composto dalla Stagione 10 ha fatto si che tutti volessero sapere cosa si sarebbero inventati". Tuttavia, già dalla lobby per-partita (la sezione che anticipa l'ingresso a un match di Fortnite) il gioco era costellato da file di errore, fino a quando tutto non è stato risucchiato da un bagliore, esploso poi nel famoso buco nero. "La prima impressione è stata ‘oh cavolo, adesso che succede?'. Me lo sentivo, in realtà, che i server non avrebbero riaperto subito, per il semplice motivo che, nonostante possa essere una scelta azzardata, in questo momento nella storia dei videogiochi Fortnite ha un grosso peso sui videogiocatori, e bene o male chiunque ci abbia giocato vuole sapere cosa succede in qualche modo – anzi vorrà sapere cosa succederà – e questo è un punto di forza di Epic Games, perché loro non è che sono sicuri che al ritorno del Capitolo 2 il gioco esploderà, lo danno proprio per scontato". Insomma, la casa-madre di Fortnite è certa che il Capitolo 2 esploderà con il massimo successo: lasciare in attesa milioni di persone che aspettano smaniosamente il nuovo contenuto osservando un buco nero, lascia intendere che la maggior parte di loro siano giocatori abituali del battle royale, e che un blackout di più di 24 ore non faccia altro che aumentare la loro voglia di rimettere le mani sul gioco. Per questo St3pny è convinto che Epic Games raggiungerà nuovi record il giorno dell'uscita del Capitolo 2, ancora tenuto all'oscuro. Probabilmente sarà giovedì 17 ottobre, perché lo youtuber ricorda che di solito le espansioni precedenti sono sempre state rilasciate di giovedì. Aggiunge, inoltre, che parte dell'hype è legato ai cambiamenti radicali che arriveranno con la Stagione 11, che riguardano meccaniche di gioco, personaggi, armi.
A più di 24 ore dalla comparsa del buco nero che di fatto ha bloccato Fortnite prima dell’arrivo della Stagione 11 (che sancisce l’inizio del Capitolo 2), la situazione non pare cambiare. Ne abbiamo parlato con St3pny, il famoso youtuber dei Mates e giocatore di Fortnite.
J-Ax lo annuncia con un video postato sulla sua pagina Facebook, i cinque live che terrà al Fabrique di Milano, quelli in cui celebrerà i suoi 25 anni di carriera saranno anche gli ultimi in cui lo si potrà vedere da qui a un anno, almeno: "Saranno gli ultimi live per un bel po' di tempo, per almeno un anno" ha spiegato il rapper milanese che l'1 giugno aveva diviso il palco del San Siro con Fedez, per il concerto di chiusura dell'esperienza "Comunisti col Rolex" che ha segnato anche la fine di un percorso assieme, visto che poche settimane fa la Newtopia, etichetta fondata proprio dai due cantanti, aveva annunciato che dai prossimi progetti si sarebbe occupata solo di Fedez e non di J-Ax. Il cantante, quindi, dopo due anni vissuti al massimo tra live, un album risultato il secondo più venduto del 2017, ma il primo tra gli italiani e singoli in vetta alle classifiche ha deciso di dare una sterzata notevole alla sua carriera, abbandonando un porto sicuro per rimettersi in gioco e così dopo i live che si terranno nella città meneghina lunedì 15 ottobre 2018, martedì 16, mercoledì 17, domenica 21 e lunedì 22 (posto unico a 35€+5,25 diritti di prevendita) si metterà al lavoro sul prossimo album, il seguito di "Il bello d'esser brutti ", ultimo album a solo, uscito nel 2015: "Non usciranno singoli nuovi, sarà una celebrazione, 25 anni! Farò questi cinque live e dopo mi ritirerò per deliberare… un nuovo disco" ha continuato il rapper sempre spiegandolo in un video.
Venticinque anni di carriera per J.-Ax che festeggerà il prossimo ottobre con cinque concerti speciali che terrà al Fabrique di Milano. Concerti che saranno anche gli ultimi, per un po’ di tempo, il cui lo si potrà vedere live, come spiega il rapper in un video su Instagram dove spiega che per un anno scomparirà per lavorare al nuovo album.
Dal 4 al 6 ottobre 2019 il borgo di Certaldo (FI) si riempirà di musica, profumi, sapori e appuntamenti dedicati al buon cibo per un'esperienza che coinvolgerà tutti i sensi. Torna Boccaccesca, la rassegna dedicata alle eccellenze enogastronomiche giunta ormai al suo ventunesimo anno. Il comune toscano, patria di Giovanni Boccaccio, accoglierà anche quest'anno il meglio della gastronomia internazionale per tre giorni che faranno la gioia di appassionati e addetti e ai lavori. Le degustazioni, accompagnate da una mostra mercato, avranno luogo sia nel Borgo Basso che nella medievale Certaldo Alta. Tema dell'edizione 2019 è la musica. Esattamente come un piatto preparato ad arte, le sette note riescono a stimolare i nostri sensi toccando quelle corde profonde che evocano pensieri, impressioni ed emozioni. Lo spiega Claudia Palmieri, direttrice artistica della manifestazione: Il rapporto tra cibo e musica è stato oggetto di molte forme di espressione artistica. Sono tanti i libri, i film, ma anche le opere d’arte che mettono in relazione questi due universi. Boccaccesca, che da 21 anni è vetrina privilegiata per l’enogastronomia, vuole proporre al suo pubblico un viaggio sensoriale che sposi l’esperienza del degustare a quella dell’ascoltare. Due modi differenti di “sentire” attraverso il corpo che, uniscono immaginazione e realtà, profumo e sapore, suono e memoria. Naturalmente, ogni appuntamento sarà scandito dalle sette note. Nelle strade dove è allestita la mostra mercato si susseguiranno esibizioni live di musicisti di ogni genere, mentre gli chef dei cooking show potranno sbizzarrirsi a ideare piatti ispirati a una particolare colonna sonora. L'evento si rivela interattivo anche per i semplici visitatori, che potranno scatenare la loro creatività nel Parterre di Palazzo Pretorio: qui sarà allestito un vero e proprio “salotto musicale” con tanti differenti strumenti musicali a disposizione del pubblico, che potrà quindi esibirsi e allietare gli altri ospiti di Boccaccesca. In più, grandi chef daranno vita a “La musica nel piatto”, particolari dimostrazioni di cucina. Non mancheranno eventi e laboratori per bambini e ragazzi. Ma non solo: anche i bambini si potranno cimentare anche con la musica, grazie agli strumenti a loro disposizione con cui potranno suonare, cantare e dare sfogo alla fantasia. Nel corso della manifestazione saranno assegnati diversi premi: il 5 ottobre ecco il premio Ragazzi in Pentola, dedicato agli studenti delle scuole medie che si cimenteranno ai fornelli accompagnati da due chef tutors d'eccezione. Domenica 7 ottobre sarà la volta del Premio Boccaccesca che quest'anno sarà consegnato al giornalista Gianni Mercatali.
Dal 4 al 6 ottobre nel borgo di Certaldo (FI) torna Boccaccesca, la rassegna dedicata all’enogastronomia d’eccellenza. Quest’anno il programma della manifestazione vede protagonista la musica: ogni evento dedicato al buon cibo sarà scandito dalle sette note, per un’edizione 2019 che si preannuncia memorabile.
Google ha da poche ore concluso l'acquisizione dell'app Odysee per rafforzare il backup automatico delle foto e dei video su Google Plus. L'applicazione Odysee permette di effettuare il backup automatico di foto e video da dispositivi iOS e Android o impostare la condivisione automatica con alcuni utenti così da mostrare determinati contenuti solo alle persone che vogliamo. Un'altra caratteristica di questa applicazione acquisita dal colosso di Mountain View riguarda la possibilità di registrare i contenuti multimediali sul proprio PC da remoto. Odysee sarà attiva fino al prossimo 23 febbraio per poi essere chiusa e permettere agli sviluppatori di lavorare full time al nuovo progetto di Google. Come è possibile osservare dal Google Play Store e dall’App Store, l'app è già stata rimossa dai due store.
Google ha da poche ore concluso l’acquisizione dell’app Odysee per rafforzare il backup automatico delle foto e dei video su Google Plus.
La locomotiva d'Europa continua la sua corsa. Le nubi che sembravano addensarsi all'orizzonte tedesco, facendo ipotizzare che Berlino potesse conoscere sulla propria pelle l'effetto della crisi, sono sparite davanti all'inaspettata prestazione del mercato del lavoro nazionale che ha mostrato la diminuzione del numero dei disoccupati e registrando il dato migliore in assoluto degli ultimi tre anni. Secondo i dati rilasciati questa mattina dalla Bundesagentur für Arbeit (Agenzia federale per il lavoro, d'ora in poi solo Ba) sono 22mila le unità che nel corso dell'ultimo mese hanno trovato occupazione, di cui 18mila provenienti dall'ex Ovest e 4mila dall'ex Est, a fronte di un aumento previsto dei senzalavoro pari a 4mila unità. L'inaspettato aumento degli occupati, tuttavia, non ha modificato il tasso di disoccupazione nazionale fermo al 6.7 per cento, che in ogni caso rappresenta il tasso più basso dal 2012 (in Italia, secondo i dati rilasciati dall'Istat lo scorso agosto, il tasso di disoccupazione è pari al 12,3%, in diminuzione di 0,3 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,1 punti nei dodici mesi). Il dato, affermano da Amburgo dove ha sede la Ba, rappresenta non solo il più alto incremento da Aprile, ma scaccia i timori secondo cui la Germania (a causa di cattive prestazioni come ad esempio l'aumento dei disoccupati registrato a settembre), potesse a breve entrare in recessione. “Le attuali incertezze del comparto economico non si sono riverberate sul mercato del lavoro – ha affermato il numero uno della Ba Frank-Jürgen Weise –. Non è sempre detto che ci sia una correlazione diretta tra la crescita del Pil e la disoccupazione, per questo non ci si deve far trarre in inganno dal singolo dato ciò, ma potremmo avere ulteriore crescita con un incremento del 1.2 per cento”. Nonostante le buone notizie provenienti da Amburgo, la Germania ha comunque chiaro di non poter dormire sugli allori. La congiuntura a livello europeo è ancora negativa, le sanzioni verso la Russia rappresentano un grande problema per l'industria nazionale (e per quella di molte altre realtà dell'Unione, Italia compresa, viste le grandi perdite di commesse da parte di Mosca nonché le penali e le contro sanzioni volute dal Cremlino, a questo riguardo basti pensare che l'export tedesco verso la Moscova – dati aggiornati a mercoledì scorso – sono crollate del 26 per cento rispetto al 2013), le guerre in Ucraina e Medio Oriente e infine la decisione della Federal Reserve Usa di terminare la politica di Quantitative easing (in italiano alleggerimento quantitativo, forma di politica monetaria applicata nello specifico dal governo di Washington e, in estrema sintesi, finalizzata a creare moneta attraverso interventi diretti della banca centrale attraverso operazioni di mercato aperto), tutte concomitanze che hanno portato il governo della Cancelliera Merkel a tagliare le previsioni di crescita per il biennio 2014/15 motivando tale aspettativa negativa alle “crisi geopolitiche” in corso, sebbene il mercato interno venga ancora considerato intatto. “Lo stato dell'economia è ancora buono e il mercato del lavoro è ancora relativamente sano – ha affermato alla Bloomberg Carsten Klude, capo della divisone strategica degli investimenti della M.M. Warburg & Co. di Amburgo –. Secondo quanto circola nel tessuto produttivo tedesco il terzo quadrimestre non dovrebbe essere negativo”. Le buone notizie per i lavoratori tedeschi vengono anche dal comparto aeronautico, poche ore fa la compagnia di bandiera Lufthansa – la seconda compagnia aerea europea – ha reso noto che a breve lancerà un programma di assunzioni che vedrà la creazione di circa 1.200 nuovi posti soprattutto per quanto riguarda il personale di volo. Questo grazie all'intenzione di ampliare, a stretto giro, il numero di slot e soprattutto la lunghezza delle tratte da ricoprire.
L’Agenzia federale per il lavoro ha annunciato la creazione di 22mila posti di lavoro. Il risultato è stato raggiunto sia grazie alle straordinarie prestazioni nazionali sia grazie al rigore imposto ai disoccupati.
Le attrice francesi come Ludivine Sagnier hanno più carica erotica rispetto a quelle inglesi e americane. Sono considerate sexy, affascinanti e naturalmente brave. Eppure non tutti apprezzano la loro carica erotica o almeno le ritengono all'altezza delle aspettative. A puntare il dito contro la timidezza e le inibizioni di Emma Watson e Keira Knightley, Gemma Arterton e Rebecca Hall, giovani e belle attrici inglesi è Paul Breuls, produttore cinematografico di Hollywood, papà do The Devil's Double, il film basato sull'autobiografia del luogotenente dell'esercito iracheno Latif Yahia, assoldato per diventare il doppio di Uday Hussein, il primogenito di Saddam.
Paul Breuls scarta per la parte di Sarrab in “The Devil’s Double” le note attrici perchè troppo timide, inibite e con poca carica erotica.
I segreti di Caravaggio finalmente svelati dalle ultime tecnologie, lo dicono alcuni studiosi di fama internazionale tra cui Rossella Vodret, storica dell’arte, curatrice della mostra "Dentro Caravaggio" avvenuta nel 2017 a Milano e Roberto Montanari del Suor Orsola Benincasa, che si occupa del centro Scienza Nuova. Quest'ultimo ha realizzato una interessante ricerca per capire se esistano schemi prestabiliti dai grandi maestri per cogliere l'attenzione dell'osservatore. "Si chiama eye tracking", spiega il professore, "e rileva come l’occhio umano si muova guardando un’opera d’arte. Nelle Sette opere di Misericordia abbiamo trovato elementi di stabilità: cioè l’osservatore guarda la tela proprio come voleva l’artista". La storica dell'arte Rossella Vodret ha spiegato i risultati degli studi applicati al capolavoro del maestro ospitato nella città partenopea:"Il Martirio di Sant’Orsola rappresenta l’apoteosi della tecnica di Caravaggio, il suo ultimo dipinto in cui le figure sono inghiottite dall’ombra, quasi a suggerire i tormenti della sua mente poco prima della morte». Dopo aver sondato il metodo di creazione delle opere del grande pittore, la storica spiega i risultati della ricerca molto semplicemente indicando il metodo con cui l'artista ha agito sull'opera:"Caravaggio iniziava in modo tradizionale, poi usava una preparazione scura per tutte le parti in ombra e solo dopo dipingeva le parti in chiaro. Nel Martirio è evidente che le figure sono tratteggiate con poche pennellate, non nella loro interezza".
L’hi-tech e la tecnologia svelano i misteri dell’arte di Caravaggio. Durante un convegno alla Città della Scienza di Napoli, alcuni esperti hanno ricostruito la tecnica “tipo” con cui il grande pittore riusciva a realizzare gli importanti capolavori della storia dell’arte che ci hanno fatto innamorare.
Piovono platini per Vasco Rossi che con la sua raccolta "Vascononstop" arriva al terzo in pochi mesi, per un totale di 150 mila album venduti, proseguendo il discorso iniziato 40 anni fa quando l'uscita del singolo "Jenny/Silvia" lanciò la carriera di questo rocker (ma all'epoca lo era un poco meno di oggi) di Zocca che nel frattempo sarebbe diventato uno degli artisti italiani più importanti di sempre e che tra pochi mesi festeggerà quest'anniversario con un concerto evento da oltre 200 mila persone che correranno ad ascoltarlo per il suo Vasco Modena Park. Terzo platino per l'ennesimo album che il cantante ha piazzato in testa alla classifica degli album più venduti, come ormai d'abitudine, e in cui ha raccolto il meglio di ogni album pubblicato. È una settimana fortunata anche per artisti storici del rock mondiale, con i Nirvana (sic) che raggiungono il platino per la raccolta omonima del 1992, mentre Bruce Springsteen può festeggiare l'oro per il suo ultimo album "Chapter & Verse", l'album con cui ha accompagnato l'uscita della sua autobiografia "Born to Run", dove ha raccolto anche alcune canzoni delle sue band dell'esordio. Non se la cava male neanche Raphael Gualazzi, impegnato in questi giorni, in un tour nei teatro italiani, che raggiunge le 25 mila copie vendute del suo ultimo lavoro "Love Life Peace".
vasco continua a far man bassa di premi, ma le nuove certificazioni premiano anche artisti come Sheeran, Springsteen, Gualazzi e Briga, tra gli altri.
Nella bassa val Tidone, là dove l’Emilia lascia il passo alla Lombardia, sorge Castel San Giovanni che dalle ultime lievi alture che digradano verso la Pianura Padana osserva placidamente lo scorrere del Po. Qui da dieci anni sorge la prima sede di Amazon, che è ancora lo stabilimento logistico più grande d’Italia. Per non stranirsi tra gli enormi spazi di questi magazzini c’è un unico modo, tradizionale diremmo: lavorare di squadra e di affiatamento. Per farlo, serve sempre un faro da seguire. Ognuno cerca il suo. Molti lo hanno trovato in una ragazza bionda, minuta: Tefta. Sebbene abbia solo 33 anni, la vita ha già fatto superare numerose prove a Tefta. Originaria di un piccolo borgo non lontano da Durazzo, giovanissima ha lasciato casa, le sue sei sorelle e i tre fratelli, nonché il mare, per seguire il marito in Italia, trasferendosi in provincia di Pavia. Non lascia solo le sue terre, ma anche i suoi sogni, quelli di poter continuare a studiare, di dipingere e di scrivere poesie. La realtà che la attende è decisamente più dura e prosaica. Arrivata in Italia nel 2005, come spesso accade, i suoi primi anni sono un susseguirsi di lavori saltuari, poco retribuiti. La grande gioia per l’arrivo dei suoi due figli, Alteo e Aldo, oggi di 14 e 4 anni, si scontra, tuttavia, con una precarietà di sempre più difficile gestione. Seguendo le esigenze lavorative del marito, prima si sposta a Brescia per tornare dopo dieci anni nuovamente in provincia di Pavia. Ma è nella confinante provincia di Piacenza che Tefta nel 2018 trova con Amazon l’occasione per svoltare, trovando un impiego stabile e in grado di darle tante soddisfazioni. Non solo: le persone in magazzino ne apprezzano l’abnegazione e il buon carattere, la solarità e la disponibilità. Ben presto viene anche promossa instructor, insegnando ai nuovi arrivati i segreti del mestiere. “La cosa che mi faceva star bene”, ci racconta Tefta, “era vedere brillare i loro occhi. Ultimamente sono entrati molti giovani e ho trovato il modo per farmi ascoltare dando loro un motivo per capire che nella vita bisogna impegnarsi, anche per imparare cose nuove”. “Sempre gentile, educata, disponibile, corretta, paziente”, “molto competente e chiara nelle spiegazioni”, “grazie a i suoi consigli lavoro ancora meglio”, “è umile e molto istruttiva, amichevole e veloce, incoraggia tutti con molta comprensione. Per me è una delle migliori istruttrici che abbiamo in Amazon”. Tutti i suoi colleghi le tributano un vero plebiscito quando è arrivato il momento per nominare una candidata per gli #AmazonStar, il concorso interno con il quale Amazon ha voluto premiare quei dipendenti che hanno dato quel “qualcosa” in più fuori e dentro il lavoro, specialmente in questo anno particolare. “Nel fare il mio lavoro sono solo me stessa”, afferma Tefta, nel ringraziare tutti, “io aiuto sempre col cuore, perché so cosa vuol dire non avere sicurezza in se stessi e dover preoccuparsi sempre di portare a casa il necessario”.
Il nostro tour per conoscere i vincitori del concorso #AmazonStars ci porta in provincia di Piacenza per conoscere Tefta, che a Castel San Giovanni ha conquistato tutti col sorriso.
A poche ore dall'inizio del keynote Apple che svelerà il nuovo iPhone da 4 pollici ed il nuovo iPad Air 3, i vertici del colosso di Cupertino hanno chiuso temporaneamente l'Apple Store online. Come avviene solitamente in occasione degli eventi Apple, il team dell'azienda californiana è solito chiudere per qualche ora lo store online così da offrire il tempo agli ingegneri Apple di aggiornare lo store con i nuovi prodotti che verranno svelati ufficialmente in occasione dell'evento che avverrà oggi pomeriggio alle ore 18 del fuso italiano. Provando ad accedere all'Apple Store, infatti, il sito ufficiale Apple mostrerà il seguente avviso: "Le cose più belle si fanno sempre un po’ aspettare". A partire da questa sera l'Apple Store online verrà reso nuovamente disponibile e tra i prodotti saranno dunque disponibili per l'acquisto anche il nuovo iPhone SE ed il nuovo tablet iPad Air 3. Stando alle ultime indiscrezioni, in occasione del keynote Apple di oggi, lunedì 21 marzo, il team di Cupertino presenterà il nuovo iPhone SE, il nuovo iPad Air 3 e probabilmente alcuni nuovi accessori per l'Apple Watch.
A poche ore dall’inizio del keynote Apple che svelerà il nuovo iPhone da 4 pollici ed il nuovo iPad Air 3, i vertici del colosso di Cupertino hanno chiuso temporaneamente l’Apple Store online.
Desiderate una chioma perfetta e fluente? Usare shampoo, balsamo e maschera potrebbe non essere abbastanza, l'ideale è puntare tutto su uno scrub per capelli. Se fino ad oggi credevate che i prodotti esfolianti fossero solo per la pelle del corpo, oggi dovrete ricredervi: anche il cuoio capelluto ha bisogno di un prodotto ad hoc per rimuovere impurità e cellule morte. È possibile servirsi di una variante messa in vendita dai numerosi brand di cosmetici oppure puntare tutto sul "fai da", l'importante è non dimenticare mai di farlo: ecco quali sono i benefici di uno scrub per la chioma e i consigli per usarlo nel modo giusto. Così come lo scrub per il corpo, anche quello per i capelli ha un'azione esfoliante. Passandolo sul cuoio capelluto con regolarità, aiuta a rimuovere lo sporco, l'olio in eccesso, le cellule morte, ovvero tutto ciò che favorisce la comparsa dei capelli grassi. Così facendo, inoltre, si combatte la forfora, si renda chioma più sana e forte e si velocizza il processo di sostituzione delle cellule morte con quelle nuove. L'ideale è farlo una o al massimo due volte a settimana, così da non causare irritazioni alla pelle, sostituendolo al più comune shampoo. Dopo aver massaggiato la cute con il prodotto, stando bene attente a non sfregare troppo, si può passare all'applicazione del balsamo, da rimuovere poi subito dopo aver districato i capelli. Chi può fare lo scrub? Praticamente tutte, l'importante è scegliere la variante giusta in base alle proprie esigenze. Chi ha i capelli normali può puntare su un prodotto neutro, chi soffre di forfora o di irritazioni farebbe bene a preferire qualcosa di specifico per le pelli sensibili, magari a base di carbone o di menta, mentre in caso di cute secca sarebbe bene optare per uno scrub idratante. Contro il cuoio capelluto grasso, ovvero quello che produce eccessive quantità di sebo, serve un prodotto a base di argilla e di ortica, due ingredienti purificanti ma non troppo aggressivi, mentre per i capelli tinti sono perfetti gli scrub con cheratina perché non opacizzano il colore.
Avete mai sentito parlare di scrub per capelli? È un prodotto esfoliante da usare sulla cute, utile a rimuovere il grasso in eccesso, lo sporco e le cellule morte. Ecco quali sono i consigli da seguire per scegliere la variante giusta in base alle vostre esigenze.
In attesa della nascita di Santiago, la showgirl Belen Rodriguez si diverte a utilizzare il suo pancione in tutti i modi che la fantasia suggerisce. Sulla sua pagina Facebook, luogo d'interazione tra lei e i suoi fan, la soubrette argentina si è divertita a postare una foto con la quale ha augurato Buona Pasqua a tutti i suoi fan. Ed è stato il pancione a lanciare questo messaggio al posto suo, visto che la fidanzata di Stefano De Martino l'ha dipinto per l'occasione, trasformandolo in un Kinder Gran sorpresa dal contenuto tutto speciale. Un'idea carina che ricalca un po' quanto accadde qualche tempo fa con la decisione di tornare di nuovo mora e con le polemiche – sterili e nient'affatto giustificate – circa la sua apparante noncuranza nei confronti della salute del piccolo. In questo caso – è ovvio ma specificarlo può essere importante – Belen ha ideato il suo disegno nelle condizioni più naturali e sicure possibili. Si tratta solo di qualche acquerello che può essere velocemente lavato via.
Gli auguri di Pasqua più dolci arrivano da Belen Rodriguez che per l’occasione ha trasformato il suo pancione in un uovo di cioccolato tutto speciale.
Non tutti sanno che il bamboo cresce molto più rapidamente del legno, produce fino al 35% in più di ossigeno rispetto ad altri alberi e aiuta a prevenire l'erosione del suolo, questione preoccupante per gli agricoltori in Ghana. Così, una giovane neolaureata in business administration, Bernice Dapaah, ha pensato di applicare questo materiale in un settore in cui non era mai stato utilizzato: il mondo delle biciclette. Sfruttando la leggerezza e al resistenza del bambù, è nata Bamboo Bike, la prima bici fatta di bambù che non solo ha un'animo ecologico ma anche sociale.
Dal Ghana arriva la prima bicicletta fatta di bambù che non solo aiuta l’ambiente ma crea posti di lavoro in un paese afflitto da povertà e disoccupazione.
In Cina è stato approvato un farmaco estratto da alghe brune per il trattamento del morbo di Alzheimer, la più diffusa forma di demenza al mondo. Il medicinale, chiamato GV-971 (Sodio oligomannato), è pensato per trattare le forme lievi e moderate della patologia neurodegenerativa, in base a quanto stabilito dalla National Medical Products Administration. L'approvazione, inoltre, è stata data con riserva; benché infatti si possa acquistare il farmaco normalmente, gli studi clinici sono ancora in corso e le autorità cinesi sono pronte a rimuoverlo immediatamente dagli scaffali delle farmacie, qualora dovesse emergere qualche rischio per la sicurezza dei pazienti. Il farmaco agisce regolando le colonie di batteri che si trovano nell'intestino, il cosiddetto microbiota, la cui composizione può innescare l'infiammazione del tessuto cerebrale (legata al morbo di Alzheimer) attraverso la produzione di specifiche molecole. Da uno studio statistico condotto in precedenza, ricercatori dello Shanghai Institute of Materia Medica avevano osservato che tra i maggiori consumatori di alghe brune vi era un numero inferiore di pazienti con patologie neurodegenerative. Per questo hanno deciso di analizzare a fondo gli organismi vegetali, fino a individuare i composti potenzialmente in grado di proteggere dalla demenza. Gli scienziati, guidati dalla dottoressa Geng Meiyu dell'Accademia cinese delle Scienze, hanno identificato nelle alghe brune uno zucchero in grado di sopprimere i batteri responsabili dell'infiammazione cerebrale, e di conseguenza di ostacolare i processi neurodegenerativi innescati dall'Alzheimer. In uno studio clinico di fase 3 condotto su circa 1200 pazienti con forma lieve o moderata della malattia, il farmaco ha dimostrato benefici significativi a livello cognitivo, per questo le autorità cinesi hanno deciso di approvarlo. In base a quanto dichiarato alla CNN dal professor Vincent Mok, direttore presso la divisione di neurologia dell'Università di Hong Kong, il nuovo farmaco ha mostrato “risultati incoraggianti rispetto agli inibitori dell'acetilcolinesterasi”, le molecole che vengono normalmente utilizzate per trattare la patologia. La differenza fondamentale con queste ultime è che l'estratto di alghe brune ha meno effetti collaterali.
Un farmaco ottenuto dalle alghe brune chiamato GV-971 (Sodio oligomannato) ha dimostrato in uno studio clinico di ridurre in modo significativo i sintomi cognitivi del morbo di Alzheimer. Sulla base di questi risultati, la National Medical Products Administration ha deciso di approvarne la commercializzazione in Cina.
Fabrizio Corona è ricoverato all'ospedale Niguarda di Milano, nel reparto di Psichiatria. Piantonato dagli agenti di polizia penitenziaria del carcere di Opera, presso cui verrà trasferito una volta dimesso, l'ex re dei paparazzi ha raggiunto il nosocomio nella mattinata di oggi dopo essere ferito da solo alle braccia in seguito alla decisione del tribunale di Sorveglianza di revocare gli arresti domiciliari per alcune violazioni. Corona, che ha pubblicato sui social le immagini del suo volto insanguinato dopo essersi tagliato gli avambracci ed essersi cosparso il volto del sangue fuoriuscito, è stato protagonista anche di un momento di concitazione con i poliziotti che erano andati a prelevarlo nella sua abitazione. Tra bestemmie, urla e tentativi di aggredire un agente, Corona ha spaccato il vetro dell'ambulanza che lo stava soccorrendo prima di calmarsi ed essere trasferito al pronto soccorso per le ferite.
Fabrizio Corona è stato ricoverato nel reparto di Psichiatria dell’ospedale Niguarda di Milano dopo esservi stato accompagnato nella mattinata di oggi a seguito del ferimento, lieve, infertosi alle braccia. Corona è piantonato dai poliziotti del carcere di Opera dove verrà trasferito una volta dimesso.
Il governo Berlusconi ha ottenuto la fiducia in Parlamento, grazie a 316 voti a favore e 301 contro. E mentre i partiti di opposizione erano d'accordo nel non partecipare alla prima tornata, così da impedire il raggiungimento del numero legale per la votazione, il disperato tentativo è fallito a causa dei 5 deputati del Partito Radicale e altri due del partito SVP (Partito Popolare Sudtirolese) entrati a votare durante la prima votazione. Il resto dell'opposizione è stato quindi costretto a partecipare al secondo appello e votare. E mentre Berlusconi prima della seconda votazione del voto di fiducia dichiarava: "Fiducia dopo aver sventato la figuraccia dell'opposizione che ha sbagliato i suoi calcoli mettendo in atto i vecchi trucchi del più bieco parlamentarismo e offrendo un'immagine su cui gli italiani rifletteranno. E' fallito l'ennesimo agguato", diverse sono state le reazioni dell'opposizione. “Gli stronzi sono stronzi” Rosy Bindi Diversi deputati del Partito Democratico, tra cui l'ex ministro Giovanna Melandri hanno contestanto i deputati radicali che hanno partecipato alla prima "chiama" sulla fiducia al governo Berlusconi. Al deputato Lupi del PDL che dichiarava ironicamente "I voti sono voti", il presidente del Partito Democratico Rosy Bindi ha affermato "No, gli stronzi sono stronzi". Pier Luigi Bersani ha rilasciato diverse dichiarazioni, uscendo dall'aula ha affermato, in riferimento al governo Berlusconi: "Berlusconi morirà di fiducie. Da questo voto è uscito ancora più indebolito, mentre l’opposizione è convergente. In ogni caso sono destinati a scendere". Ed a aggiunto: "Berlusconi ha fatto un discorso sul piano politico penoso, non ha risposto in nessun modo alla richiesta del presidente della Repubblica su come intende governare al di là della fiducia. Siamo allo sbandamento totale" “La maggioranza si tiene insieme con lo scotch” Massimo Donadi Il Leader dell'IDV Antonio di Pietro dalla sua pagina ufficiale Facebook ha affermato: "il governo non c'è più: non ha una maggioranza politica, ma solo numerica ed è dovuta al fatto che i radicali hanno cercato la loro visibilità. I Radicali dimenticano che ci sono momenti topici in cui ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. Li rispetto ma non condivido il loro comportamento". Segue a ruota il capogruppo Italia dei Valori alla Camera dei Deputati Massimo Donadi, che afferma: "La maggioranza è sgangherata, si tiene insieme con lo scotch". “Noi non abbiamo fiducia” Indignatos a Roma Al di fuori delle mura di Montecitorio la reazione degli indignatos che hanno lanciato uova e urlato “Vergogna" dopo il voto di fiducia al governo. Il corteo di indignati, in particolar modo formato da studenti, si trovava davanti al Parlamento proprio nel momento del voto di fiducia; dopo le urla e il lancio di uova si sono recati verso via del Corso, bloccando il traffico della città romana. Anche il Presidente della Camera Gianfranco Fini è apparso critico nei confronti del 51esimo voto di fiducia chiesto dal governo Berlusconi: "la cinquantunesima fiducia è un governo che può legittimamente governare, ma che non si preoccupa degli interessi dell'Italia". Queste affermazioni si vanno ad aggiungere ad una sua dichiarazione precedente: "Sono molto triste perché tanti ex amici difendono l’indifendibile per mantenere poltrone e poltroncine". Un assente illustre come lo scajolano Fabio Gava aveva già confermato la sua assenza, affermando: "non andrò (in aula) perché non credo sia giusto votare la sfiducia essendo stato eletto nella lista del Pdl e per l'affetto sincero che provo per Berlusconi. Ma nel suo interesse reputo necessario un momento di decantazione per un allargamento della maggioranza".
Le prime reazioni e commenti al voto di fiducia incassato dal governo Berlusconi con 316 voti a favore e 301 voti contro. Dure le critiche ai deputati del Partito Radicale.
È stato aggiornato al prossimo 28 settembre il processo in Egitto nel quale risulta imputato Patrick Zaki, lo studente dell'Università di Bologna arrestato nel febbraio del 2020 con l'accusa di "diffusione di notizie false dentro e fuori il Paese" sulla base di un articolo pubblicato due anni fa. Nel corso della prima udienza del processo che si è tenuta questa mattina, e che è durata solo cinque minuti, il ragazzo è apparso ammanettato ma, paradossalmente "si può tirare un sospiro di sollievo". È quanto ha spiegato a Fanpage.it Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia. "Oggi paradossalmente, nonostante le immagini di Patrick in manette e nonostante l'udienza durata 5 minuti, il che fa capire bene come sia disposto il giudice nei confronti di questo processo, Patrick avrebbe anche potuto essere condannato in via definitiva a 5 anni di carcere. Per cui, si può tirare quasi un sospiro di sollievo: ci sono 14 giorni per preparare bene la difesa e per continuare a fare pressioni sull'Egitto se l'Italia vorrà farle per mobilitare l'opinione pubblica e i mezzi di informazione e tenere alta l'attenzione". Proprio sull'immagine di Patrick in manette Noury ha sottolineato che "per la legge egiziana un imputato a processo deve entrare ammanettato nell'aula del tribunale. Ma se usciamo fuori da questo aspetto formale e veniamo alla sostanza, che questo ragazzo arrivi in questo stato dopo 19 mesi di inferno e incubo a un processo che nemmeno dovrebbe esistere perché non c'è nulla su cui processarlo, capiamo che quell'immagine è stata di una crudeltà infinta". A questo punto gli scenari che si aprono in vista del 28 settembre sono due. "Quello peggiore – ha continuato Noury – è proprio la condanna inappellabile. Quello che auspichiamo è l'assoluzione. Se la condanna a 5 anni da cui dovrebbero essere scalati 19 mesi, ma insomma di questo ne parleremo il 28 settembre, dovesse arrivare, è chiaro che dal piano giudiziario tutto si sposta sul piano politico perché l'unico rimedio nelle mani di Patrick è chiedere un atto di clemenza al presidente Al-Sisi. È evidente che le carte passano nella mani di Al-Sisi ma anche di Draghi".
Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, a Fanpage.it sulla prima udienza del processo a Patrick Zaki: “L’immagine di lui con le manette di una crudeltà infinta. Se dovesse essere condannato il prossimo 28 settembre è chiaro che dal piano giudiziario tutto si sposta sul piano politico: l’unico rimedio nelle mani di Patrick è chiedere un atto di clemenza al presidente Al-Sisi. Ed è evidente che le carte passano nella mani di Al-Sisi ma anche di Draghi”. Poi l’appello: “Il Governo avvii la procedura per la cittadinanza”.
I mostri marini protagonisti di "Luca", il film Disney e Pixar rivelazione del 2021, dovevano essere tre e non due. In una clip esclusiva per Fanpage.it, il regista Enrico Casarosa mostra una scena eliminata – "Festa del mare" – in cui Luca e Alberto sono accompagnati da un altro "mostro" umano. È Ciccio, che ha poi cambiato ruolo diventando uno dei due scagnozzi di Ercole Visconti. Il regista Enrico Casarosa ha spiegato: "Era una specie di ruota di scorta e ci siamo subito accorti che la sua presenza rubava qualcosa al rapporto tra Luca e Alberto". Nella scena eliminata vediamo Luca, Alberto e Ciccio, appunto, passeggiare per la "Festa del Mare". È il loro arrivo in città, di fatto è la prima sequenza che mostra i protagonisti nel loro rapporto con la cittadinanza di Portorosso, arrivando nel bel mezzo di una festa. Spiega Enrico Casarosa nella clip: Durante l'estate ricorrono bellissime feste per il santo patrono, sagre culinarie e nel bel mezzo di tutto ciò, i ragazzi erano alla ricerca di un tesoro. È una di quelle scene che fa male rivedere perché è troppo complicata. Che avevamo in testa? Ma è anche così che vengono fuori le storie.
In una scena eliminata di “Luca”, in esclusiva su Fanpage.it, il regista Enrico Casarosa rivela che in principio anche Ciccio, lo scagnozzo di Ercole, doveva essere un mostro marino e vivere l’avventura sulla terraferma insieme a Luca e Alberto: “Poi ci siamo accorti che toglieva qualcosa al rapporto tra i due”.
Il progetto di risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha descritto la violenta repressione delle ultime settimane in Libia, da parte del colonnello Gheddafi, come "crimine contro l'umanità". Il testo, che tra l'altro propone che gli atti violenti della Libia vengano trattati dal Tribunale dell'Aia, redatto dalla Francia e dalla Gran Bretagna, chiede un embargo sulla vendita di armi, il divieto dei viaggi verso il paese ed il blocco dei fondi della cupola del regime. Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu negozierà oggi le eventuali sanzioni sollecitato dal segretario generale Ban Ki-moon e del suo ambasciatore a Tripoli che hanno chiesto un intervento veloce . Gli ambasciatori dei 15 stati membri dell'organo di sicurezza si riuniranno, quindi, oggi pomeriggio per cercare di superare le divergenze che hanno impedito l'adozione del testo già ieri. "La nostra speranza è che si adotti la risoluzione quanto prima, è se è possibile domani pomeriggio" ha dichiarato ieri il rappresentante francese Gerard Araud. Araud ha specificato che tra le misure che ha preso in considerazione il Consiglio non c'è nessuna operazione militare, nè la dichiarazione di una zona si esclusione aerea sullo spazio libico. "Abbiamo osservato che ci sono posizioni comuni" rea i membri dell'organismo per inivare un forte messaggio al regime di Mu'ammar Gheddafi. Tuttavia gli Stati Uniti hanno annunciato che non escludono un'operazione militare. Da parte sua, il presidente di turno del Consiglio di Sicurezza, la brasiliana Maria Luiza Ribeiro Viotti, ha letto una dichiarazione dell'organismo che ha ribadito la profonda preoccupazione per le informazioni che arrivano dalla Libia ed ha chiesto la cessazione immediata della violenza. Ha anche insistito sull'obbligo delle autorità libiche di garantire la sicurezza dei cittadini stranieri e di facilitare l'uscita dal paese. "I membri del consiglio stanno considerando con urgenza un progetto di risoluzione che includa misure specifiche e particolari con l'obiettivo di porre fine alle violenze" ha aggiunto la Ribeiro Viotti.
Mentre in Libia non si placano le violenze, il Consiglio di Sicurezza dell’Onu deciderà oggi le eventuali sanzioni contro il regime di Gheddafi.
Dopo il successo dei primi due film, “I Puffi”(2011) e “I Puffi 2”(2013), che insieme hanno incassato più di 900 milioni di dollari, Il 6 aprile arriva al cinema “I Puffi 3 – Viaggio della Foresta Segreta”, terzo lungometraggio dedicato alle famosissime creaturine azzurre, nate dalla mente di Peyo. In cabina di regia c’è Kelly Asbury e, stavolta, la storia è incentrata su Puffetta, Quattrocchi, Tontolone e Forzuto che, insieme dovranno affrontare un viaggio attraverso la Foresta Segreta, aiutati da una mappa, per trovare un villaggio perduto, prima di Gargamella. I piccoli amici scopriranno un antico segreto relativo al loro popolo e tanti nuovi amici. Nel cast di doppiatori originali, ci sono tantissime star, tra cui Joe Manganiello, Demi Lovato, Julia Roberts e anche lo chef Gordon Ramsey, mentre la sceneggiatura è stata scritta da Stacey Harman e Pamela Ribon e, dalle immagini del trailer, si può ampiamente dire che potrebbe rivelarsi una vera e propria sorpresa al botteghino di aprile. Una mappa misteriosa spinge Puffetta e i suoi migliori amici Quattrocchi, Tontolone e Forzuto a una corsa emozionante e piena di suspence attraverso la Foresta Segreta, un luogo popolato da creature magiche, per trovare un villaggio perduto prima che ci arrivi il perfido Gargamella. Intraprendendo questo viaggio spericolato, ricco di azione e insidie, i nostri amici blu si ritroveranno a scoprire il più grande segreto della storia dei Puffi. I doppiatori dei personaggi, nella versione originale, sono: Joe Manganiello (Puffo Forzuto), Mandy Patinkin (Grande Puffo), Rainn Wilson (Gargamella), Demi Lovato (Puffetta), Jack McBrayer (Puffo Tontolone), Gordon Ramsey (Puffo Panettiere), Danny Pudi (Puffo Quattrocchi), Ariel Winter (Smurflily), Michelle Rodriguez (Smurfstorm), Julia Roberts (Smurfwillow), Ellie Kemper (Smurfblossom) Jake Johnson (Puffo Brontolone), Gabriel Iglesias (Puffo Burlone) e Tituss Burgess (Puffo Vanitoso). 1. John Goodman, inizialmente, era stato considerato per prestare la voce a Grande Puffo, ma l’attore aveva già altri improrogabili impegni. 2. Questo terzo film è interamente girato in CGI e non si tratta di un sequel del secondo capitolo, ma di un vero e proprio reboot, con un cast di doppiatori totalmente nuovo 3. La voce di puffetta, nei primi due film, era della cantante Katy Perry, mentre in questo terzo capitolo è di Demi Lovato. 4. Per Gordon Ramsey si tratta del primo ruolo in un film in cui non interpreta se stesso, ma presta solo la voce al Puffo Panettiere.
Il terzo film dedicato alle simpatiche creaturine azzurre, vede Puffetta, Quattrocchi, Tontolone e Forzuto affrontare un viaggio attraverso la Foresta Segreta, aiutati da una mappa, per trovare un villaggio perduto, prima di Gargamella. I piccoli amici scopriranno anche un antico segreto relativo al loro popolo e tanti nuovi amici.
Quest’anno, agli Oscar 2014 vedremo scontrarsi grandissime star nelle categorie Miglior Attore (Christian Bale, Bruce Dern, Leonardo DiCaprio, Matthew McConaughey, Chiwetel Ejiofor) e Miglior attrice (Amy Adams, Cate Blanchett, Meryl Streep, Sandra Bullock e Judi Dench). Tralasciando il fatto delle vittorie alquanto scontate, quest’anno l’Academy sembra essersi letteralmente dimenticata di alcune performance davvero degne di nota, che avrebbero sostituito alla grande alcuni nomi delle suddette categorie. Prima tra tutte, quella di Tom Hanks. L’attore ha girato due film fantastici come “Saving Mr. Banks” e “Captain Phillips – Attacco in mare aperto”. Il primo è candidato ad un solo Oscar per la colonna sonora, mentre il secondo a ben sei statuette, ma nessuna nomination per il suo protagonista, il grande Hanks. Stessa sorte per la sua collega e amica di set Emma Thompson. In “Saving Mr. Banks”, l’attrice interpreta il ruolo di Pamela Lyndon Travers, autrice del romanzo “Mary Poppins” e ci regala una performance magica. Anche l’amica Meryl Streep ne aveva esaltato le doti, durante una recente manifestazione, ma l’Academy ha deciso di non nominarla quest’anno. Mistero. Il leggendario Robert Redford ha stupito la critica con “All is lost – Tutto è perduto”. Nel ruolo di un attore (unico in scena) in lotta contro le insidie del mare, con totale assenza di dialoghi, è assolutamente spiazzante. Ha ricevuto una nomination ai Golden Globes ma il film è candidato ad un Oscar solo per il Miglior montaggio sonoro. Un vero peccato. Che dire della coppia formata da Forest Whitaker e Oprah Winfrey? I due sono i protagonisti del commovente “The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca”, distribuito negli USA il 16 agosto 2013 (troppo presto?) e da noi il 1° gennaio scorso. Tutti i critici del mondo hanno apprezzato le loro prove attoriali ed erano predestinati al Golden Globe e all’Oscar. Nulla di fatto, neanche una nomination. Solo i SAG Awards e i BAFTA si sono ricordati di loro.
L’Academy, quest’anno, ha escluso alcune grandi performance attoriali che avrebbero assolutamente meritato almeno una nomination.
Gli utensili da cucina sono di moltissimi tipi diversi, ma non tutti sono indispensabili: spesso compriamo moltissimi oggetti per cucinare che finiamo per non utilizzare mai, ignorando invece l'esistenza di strumenti che possono facilitarci molto il lavoro di preparazione e cottura dei cibi. Alcuni di questi, come lo sgusciagamberi, il separatore di tuorli e lo snocciolatore sono molto innovativi, mentre altri sono vecchi come il mondo: pensiamo alla copertura per lo scarico del lavello, alla spugnetta per lavare i piatti o allo scolapasta. Cosa ne direste se vi dicessimo che questi utensili, oltre a essere indispensabili, sono anche molto belli da vedere e soprattutto divertenti e originali? Ecco una selezione di utensili da cucina originali e indispensabili, perfetti per entrare tra i tuoi must have ai fornelli. Indispensabile per separare i tuorli dagli albumi, questo separatore a forma di porcellino è facilissimo da usare: basterà premere una volta per aspirare il tuorlo, e un'altra volta per riporlo nel recipiente. È realizzato in silicone, può essere lavato in lavastoviglie ed è disponibile anche a forma di rana e di pesciolino: un vero e proprio utensile indispensabile ma originale e bello da vedere. Altro che indispensabile: questo pelagamberi è una vera e propria manna dal cielo per tutti quelli che amano i crostacei, ma odiano sbucciarli e pulirli. Facilissimo da usare e realizzato con materiali plastici di alta qualità, sarà il vostro migliore alleato per stupire parenti e amici con dei gamberi perfettamente puliti e sgusciati. Con questo pennello evidenziatore anche spennellare i tuoi piatti dolci e salati sarà un gioco divertente e bizzarro.
È possibile unire design e funzionalità? Questi utensili da cucina indispensabili e originali sembrano suggerirci di sì. Dallo sgusciagamberi al separatuorli, passando per taglieri, poggiamestoli, scolapasta e misurini, ecco la nostra selezione di utensili da cucina indispensabili e originali disponibili online.
Se guardate bene potreste esserci anche voi nel nuovo video di "Do or Die" dei 30 Seconds to Mars. È uscito oggi, infatti, il video del singolo tratto da "Love, Lust, Faith and Dreams", quarto album del gruppo uscito a maggio di quest'anno, girato durante i live che il gruppo ha tenuto in questi mesi. Tantissima attenzione verso i propri fan: a volte eccessiva come dimostrano le critiche della richiesta ai fan di tatuarsi il testo della canzone sul corpo. Chissà che non c'entri con l'uscita del video quando da più parti si pensava che dovesse essere pubblicato a settembre. Quello che è certo è che ancora una volta, a parte in casi isolati, il rapporto tra il gruppo e gli/le Echelon (come è chiamato il fan club del gruppo) è forte ed è proprio il pubblico il protagonista di "Do or Die". Il video, infatti, è stato girato completamente durante il tour europeo del gruppo e riprende immagini di concerto sia dal palco che dal pubblico, oltre a varie interviste ai fan.
Tanta attesa per il nuovo singolo del gruppo di Jared Leto, che decide ancora una volta di mettere i fan al centro del video di “Do or Die” che riprende i live fatti per il tour europeo.
Non se le mandano certo a dire Nicole Minetti e Selvaggia Lucarelli. La consigliera inviperita dalla battuta fatta dalla reginetta del gossip sul suo stato Whatsapp (I'm in Miami, Bitch), pubblica una foto di una t-shirt che mostra effettivamente lo stesso simpatico "annuncio", confermando dunque che non c'è stato nessun lapsus, come aveva ironizzato la buona Selvaggia. La risposta, come era prevedibile non si è fatta attendere troppo, visto che la conduttrice di Celebrity Now! posta su twitter un messaggio inequivocabile:
Alle provocazioni di Selvaggia Lucarelli, la Minetti risponde stizzata: “Fatte una vita”. Puntualissima la replica della reginetta del gossip: “Farsi gli affari tuoi è l’unico vitalizio che ti resta”.
Ciro Immobile e Jessica Melena sono una coppia che fa davvero scintille: il calciatore e la moglie, infatti, sono seguitissimi sui social dove pubblicano fari momenti della loro vita insieme. Eppure, durante una sessione di domande che alcuni follower hanno posto alla bella Jessica, qualcuno le ha fatto notare che non pubblica contenuti molto frequentemente e che, quindi, la sua permanenza sui social non è sempre costante e lei ha prontamente il perché di questa scelta. Jessica Melena è seguita da un milione di persone, un numero altissimo, considerando che nonostante le capiti di lavorare come testimonial di alcuni prodotti, non si può dire che sia un propriamente un influencer, eppure il suo seguito tende ad aumentare e, probabilmente, anche gli Europei hanno contribuito a questo incremento. La domanda sul perché, quindi, anche i contenuti pubblicati non siano così frequenti trova risposta in una spiegazione ben precisa: Non è un caso. Mi è sempre piaciuto come social perché potevo esprimermi attraverso le foto, senza troppe parole. Poi però ultimamente è cambiato qualcosa. Ho la sensazione che le persone pubblichino foto e video per fare a gara a chi ha di più. Io faccio la mamma, la moglie e la tifosa. Pubblico questo.
Jessica Melena, moglie di Ciro Immobile, è seguitissima su Instagram dove può contare almeno un milione di follower. La 31enne ha risposto ad alcune domande sul perché non pubblicasse molti contenuti sui social e lei ha spiegato che le piace condividere solo la sua vera essenza: “Io faccio la mamma, la moglie e la tifosa”, ha dichiarato.
Quando uscì il video di Alejandro, Lady Gaga fu sommersa da un'ondata di critiche davvero pesanti: l'accusa di blasfemia fu la più ricorrente a proposito di un video che, invece, esprime proprio il desiderio di ricongiungersi alla religione e a Dio nonostante i grandi peccati e il grande dolore che la chiesa ha commesso nel corso degli anni e continua a commettere. Con questo si sarebbe portati a pensare che la stessa Lady Gaga sia arrivata a non amare eccessivamente il video in questione. Eppure la star ha recentemente svelato come sia proprio il video di Alejandro ad essere il suo preferito tra tutti quelli che ha realizzato finora. Il video che davvero la star non riesce a digerire, invece, è quello di Telephone: Lady Gaga ammette di formare una coppia vincente con la collega Beyoncé, ma il problema di Telephone secondo la star sarebbe nel numero impressionante di idee malamente sviluppate all'interno del concept del video. Lady Gaga, infatti, confessa di non riuscire neppure a guardare il video di Telephone e di trovarsi spesso a desiderare di essersi censurata di più in certi casi, evitando di inondare il videoclip di idee che mal si collegano fra di loro. Sicuramente ora come ora Lady Gaga ha appreso la lezione: ricordiamo, infatti, che se per i suoi primi video la star si è servita dell'aiuto di veri e propri registi, per il video di Judas la star ha fatto tutto da sola, dirigendo il video con la sua direttrice artistica e realizzando quello che per molti è sicuramente uno dei suoi video migliori, definito dalla stessa star un affresco vivente.
Lady Gaga parla dei suoi videoclip: scopriamo insieme quali sono il suo preferito e quello meno amato.
Settimana meno ricca di uscite rispetto alle precedenti quella del 19 marzo, un weekend che vedrà solo 5 film ai nastri di partenza ma di un certo interesse. Il titolo di film più bello del weekend se lo aggiudica Il profeta, nuova e intensa fatica di Jacques Audiard che racconta con crudezza ma anche un sorprendente senso epico della formazione di un ragazzo in carcere, diviso tra due gruppi potere: il Gran premio a Cannes, la candidatura all’Oscar e la pioggia di Cèsar dovrebbero garantire sulla sua qualità, speriamo solo sia ben distribuito. Dietro si apre un abisso di film mediocri se non brutti: da Fuori controllo, il ritorno come attore di Mel Gibson diretto da Martin Campbell (Casino Royale), un pasticciato thriller cospirativo che segna la definitiva consacrazione del lato oscuro dell’invecchiato divo, a E’ complicato con Meryl Streep, commedia che si vorrebbe brillante – diretta dalla Nancy Meyers del delizioso L’amore non va in vacanza – ma che si limita a riciclare storielline banali condite da toni alla “Menopausa & the City”. Per finire, i film peggiori della settimana sono, purtroppo, due film italiani: Tutto l’amore del mondo, esordio di Riccardo Grandi come regista e Nicolas Vaporidis come produttore, che racconta di un viaggio formativo in cui mancano sia il viaggio che la formazione, abbondando gli stereotipi, e Io sono l’amore di Luca Guadagnino, che persiste a voler fare cinema dopo Melissa P.e si spaccia per Visconti e Bergman annegando nel suo snobismo. Buona visione a tutti.
Il profeta, il nuovo grande film di Jacques Audiard, domina le uscite settimanali: ma riuscirà nel difficilissimo intento di battere la concorrenza di Meryl Streep e di E’ complicato?
La rivoluzione in casa Ryanair sembra non avere mai fine. Dopo i cambiamenti di pochi mesi fa con il programma "Always Getting Better", che proponeva tariffe più basse, un programma fedeltà e un jet privato per il segmento business, arrivano altre novità shock. L'amministratore delegato O’Leary ha annunciato una serie di innovazioni che riguardano i prezzi ed il numero di passeggeri. Sembra che per le rivali della compagnia aerea siano tempi difficili, infatti, diventa sempre più complicato competere con le sue offerte. I costi già molto bassi avrebbero dovuto portare ad una riduzione dei passeggeri per far fronte alle spese. Invece quello che è stato annunciato è proprio l'inverso. E di fronte lo stupore di tutti la compagnia low cost Ryanair annuncia un milione di posti in più al mese, oltre a quelli già previsti, fino al 31 marzo 2017. In tutto sei milioni di sedili aggiuntivi che porteranno al taglio delle tariffe medie di un ulteriore 15%. La notizia è stata rivelata proprio dal fondatore Micheal O'Leary durante l'inaugurazione del nuovo hangar della società all'aeroporto bergamasco di Orio al Serio. La riduzione dei prezzi per i passeggeri riguarderà sia i voli in Italia che in tutta Europa e saranno intensificati soprattutto i collegamenti con la Germania. Nelle nuove offerte Ryanair sarà ancora una volta protagonista anche l'Italia. La compagnia apre una nuova rotta da Cagliari verso Londra Luton e ripristina quella verso Parma, entrambe con cadenza bisettimanale, il giovedì e la domenica. La rotta per Parma sarà operativa dal primo dicembre, mentre quella per Londra dal 5 gennaio 2017. Per celebrare queste nuove rotte la compagnia ha messo in vendita dei biglietti a prezzi davvero incredibili. I posti da Cagliari partono da 16,99 euro sulla tratta Cagliari-Parma, e da 19,99 euro sulla tratta Cagliari-London Luton per viaggiare a gennaio 2017. Queste tariffe saranno prenotabili fino alla mezzanotte del 31 ottobre.
Essere rivali della Ryanair non deve essere una vita facile. La compagnia low cost irlandese, infatti, non finisce mai di stupire. Più sedili e ribasso dei costi sono le novità shock annunciate.
Tutti i numeri estratti per il Lotto, SuperEnalotto e 10eLotto di oggi, martedì 7 luglio 2020, in diretta su Fanpage.it. I sei numeri fortunati del SuperEnalotto sono stati centrati a Sassari, dove un giocatore ha vinto il jackpot da 59,5 milioni di euro con una schedina da 3 euro. Ecco tutti i numeri vincenti delle estrazioni di oggi. Ecco i numeri del Lotto estratti oggi su tutte le ruote: Bari: 78 – 54 – 63 – 51 – 49 Cagliari: 70 – 3 – 20 – 57 – 60 Firenze: 65 – 32 – 57 – 81 – 52 Genova: 43 – 66 – 36 – 76 – 1 Milano: 50 – 22 – 54 – 86 – 85 Napoli: 88 – 44 – 31 – 6 – 8 Palermo: 82 – 4 – 88 – 31 – 59 Roma: 7 – 70 – 90 – 83 – 86 Torino: 71 – 15 – 8 – 73 – 27 Venezia: 82 – 62 – 87 – 73 – 59 Nazionale: 16 – 76 – 18 – 75 – 42 Le estrazioni di oggi si aprono con i numeri vincenti del Lotto, il concorso a premi basato su combinazioni di numeri da 1 a 90. La verifica della schedina può essere effettuata sul sito di Lottomatica; a breve arriveranno anche i numeri estratti per il Simbolotto di oggi. Combinazione vincente SuperEnalotto: 29 – 24 – 53 – 16 – 73 – 88 Numero Jolly: 62 Numero Superstar: 50 Jackpot: 59.500.000€ Il jackpot del SuperEnalotto continua a crescere di estrazione in estrazione, e ha già superato il montepremi dell'Eurojackpot: quasi 60 milioni di euro per chi indovina tutti e 6 i numeri fortunati dell'estrazione di oggi. Vinto oggi il "6" con una schedina da 3 euro, giocata presso il punto vendita Sisal Tabacchi Riv 45 di Sassari. Tutte le quote su superenalotto.com e sul sito di Sisal. I numeri del 10eLotto per l'estrazione serale sono: 3 – 4 – 7 – 15 – 20 – 22 – 32 – 43 – 44 – 50 – 54 – 62 – 63 – 65 – 66 – 70 – 71 – 78 – 82 – 88 Il numero Oro è 78, il Doppio Oro è 78, 54
I numeri vincenti delle estrazioni di oggi per Lotto, SuperEnalotto e 10eLotto serale in diretta a partire dalle 20 di martedì 7 luglio. Ecco i numeri estratti sulle ruote del Lotto e del 10eLotto, le quote del SuperEnalotto, la combinazione vincente e le vincite. Centrato il “6” da 59,5 milioni di euro a Sassari.
Dopo un Consiglio dei Ministri fiume durato più di cinque ore il Governo ha dato il via libera alla proposta di riforma del lavoro da presentare in Parlamento. L'approvazione secondo una formula attesa è stata proclamata "salvo intese" cioè salve successive e probabili modifiche parlamentari, per evitare di essere ridiscussa in CdM. Il Governo come già annunciato ha preferito optare per il disegno di legge ordinario e non per un decreto per evitare altri strappi dopo il mancato accordo sulle modifiche dell'articolo 18. Quattro obiettivi principali – Il disegno di legge approntato dal Governo, come si legge nella nota stampa di Palazzo Chigi, "è il frutto del confronto con le parti sociali" che ha portato ad una proposta del lavoro complessa e che introdurrà cambiamenti importanti nel mercato del lavoro italiano. Sono quattro gli obiettivi da raggiungere, una "distribuzione più equa delle tutele dell’impiego", ovviamente attraverso una sistemazione dei contratti flessibili e l'introduzione dei licenziamenti individuali, una maggior efficienza degli ammortizzatori sociali, favorire contratti stabili attraversò incentivi alle imprese e, infine, un maggiore "contrasto agli usi elusivi degli obblighi contributivi e fiscali". Sette macro aree di intervento – Per raggiungere gli scopi della riforma del lavoro il Governo ha approntato sette macro-aree di intervento che vanno dai contratti alle tutele dei lavoratori, dalla flessibilità alle coperture assicurative, dai fondi di solidarietà alle politiche di equità. Per quanto riguarda i contratti "massimo valore all’apprendistato" garantiscono da Palazzo Chigi, che sarà la forma favorita per l'ingresso nel mercato del lavoro e che dovrà avere un reale valore formativo. Rito processuale abbreviato per le controversie sul lavoro – Sulla materia più controversa, quella dei licenziamenti, nuove regole per le imprese che nel caso di licenziamento illegittimo e risarcimento al lavoratore avranno un costo "svincolato dalla durata del procedimento e dalle inefficienze del sistema giudiziario". Saranno introdotte delimitazioni precise all’entità dell’indennità, ma soprattutto un rito procedurale abbreviato per le controversie in materia di licenziamenti che ha lo scopo di ridurre i costi delle lungaggini processuali. Ammortizzatori sociali e Cig – Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali ci sarà l’estensione della Cassa integrazione guadagni anche ai settori fin qui non coperti dalla Cigs e ci sarà un potenziamento e un'estensione anche ad altri lavoratori fin qui esclusi dell’istituto dell’assicurazione contro la disoccupazione. Maggiori tutele normative anche per i lavoratori anziani con possibilità di accordi sindacali a parte per l'esodo anticipato di questi lavoratori a carico delle aziende.
Dopo cinque ore di Consiglio dei Ministri il Governo ha approvato il disegno di legge sulla riforma del lavoro che sarà presentato in Parlamento.
Gli Arctic Monkeys sono pronti per una nuova data in Italia, che si svolgerà al PalaSharp di Milano il 26 di gennaio. Dada mette in palio tre biglietti gratuiti per godersi il concerto. Con Whatever People Say I Am, That's What I'm Not la band di Sheffield è entrata di diritto nel Guinness dei primati, nonchè nella storia della musica, vendendo ben 8 milioni di copie in appena una settimana. Al di là di questo dato commerciale, il loro sound risulta essere davvero molto gradito dagli amanti dell’indie rock presenti in Italia, tanto che la band ha annunciato di voler presentare al PalaSharp di Milano l’anteprima dei brani del loro ultimo album. Le buone notizie non finisco qui. Dada, il catalogo musicale con più di 3 milioni di brani, offre a tutti gli amanti degli Arctic Monkeys tre biglietti gratuiti per il concerto di Milano. Come fare? Basta collegarsi il 15 di gennaio alle 18 in punto sull'artist space dei MONKEYS e scaricare almeno 5 brani. Dopo aver fatto ciò basta inviare una mail con il proprio nome, cognome e Dada username e il gioco è fatto. So easy.
Gli Arctic Monkeys sbarcano in Italia il 26 gennaio al PalaSharp di Milano.
Ashton Kutcher e Mila Kunis sembrano essere pronti al grande passo. La coppia di attori, ormai legati sentimentalmente da quasi due anni, sembra vicina alla decisione di convolare a nozze. Fiori d'arancio per la donna più sexy del 2012 e il suo fidanzato, anche se i due sono ancora ostacolati dal divorzio di Ashton e Demi Moore, per il momento non ufficializzato. I due attori hollywoodiani sono rimasti particolarmente affascinati dal Regno Unito e sembra lo abbiano scelto come location del matrimonio. Il sito neolitico di Stonehenge sarebbe il preferito di Mila e Ashton, che a quanto pare non vogliono rinunciare a un matrimonio indimenticabile e bizzarro al punto giusto: Sono innamorati del Regno Unito. Desiderano sposarsi al più presto possibile perché vogliono creare una famiglia. Il primo posto a cui hanno pensato è stato Stonehenge ma hanno anche preso in considerazione il Royal Pavilion a Brighton. Mila ama l'idea di una casa signorile o qualcosa nelle campagne inglesi.
La coppia di Hollywood è pronta al “sì” più importante della loro vita. Ashton e Mila sono prossimi al matrimonio e secondo indiscrezioni si sposeranno non appena verrà ufficializzato il divorzio di Kutcher da Demi Moore.
La miscela potrebbe essere esplosiva, visto che quest'anno i Boomdabash hanno scelto Baby K per il feat della loro attesa canzone estiva. La hit, il tormentone o come si voglia chiamare, si intitola "Mohicani"e uscirà il prossimo 11 giugno, unendo alcuni degli artisti che in questi ultimi anni sono stati maggiormente in grado di cogliere la voglia di estate e spensieratezza del pubblico musicale italiano. Sia Boomdabash che Baby K, infatti, sono autori di alcuni dei maggiori successi estivi di queste estati da “Non ti dico no” a “Per un milione” passando per "Mambo salentino” e “Don't worry” per la band salentina a canzoni come "Pa ti", "Roma-Bangkok", "Playa" e "Non mi basta più" per Baby K. Negli ultimi anni i Boomdabash avevano fatto coppia con Alessandra Amoroso, ma quest'anno è toccato alla cantante romana affiancarli in quello che nella nota stampa viene definito "una summer hit in perfetto stile reggae – pop, un pezzo di grande effetto che rimanda alla dancehall tipica della Giamaica, rispecchiando l’inconfondibile grinta che da sempre caratterizza il gruppo, una delle migliori reggae band italiane in grado di mixare sapientemente sonorità reggae, pop, soul, drum & bass e hip hop". Insomma, i suoni saranno di ispirazione latina, come siamo stati abituati in questi anni. Una canzone nata, spiega la band per "regalare gioia, felicità, energia e good vibes allo stato puro. La musica ha il grande potere di unire le persone e di regalarci emozioni positive cercando di distrarci dalle mille difficoltà quotidiane. Crediamo molto nel linguaggio della musica e nel suo potere “salvifico”, molto spesso è proprio una canzone che riesce a farci sentire bene facendoci, anche solo per un attimo, dimenticare molti dei nostri problemi". La canzone nasce anche dalla voglia di ripartenza "una canzone che porta con sé la speranza di farci tornare a sorridere, vivendo ogni attimo con una nuova e migliore consapevolezza".
La miscela potrebbe essere esplosiva, visto che quest’anno i Boomdabash hanno scelto Baby K per il feat della loro attesa canzone estiva. La hit, il tormentone o come si voglia chiamare, si intitola “Mohicani” e unisce alcuni degli artisti che in questi ultimi anni sono stati maggiormente in grado di cogliere la voglia di estate.
Un team di ricerca dell'Istituto Veneto di Medicina Molecolare (Vimm) presso l'Università di Padova ha scoperto il cosiddetto ‘ormone dell'invecchiamento', i cui effetti nefasti sull'intero organismo possono essere tenuti a bada grazie all'attività fisica. I processi di deterioramento catalizzati dall'avanzare dell'età sono notoriamente associati a una progressiva perdita di funzionalità dei mitocondri, le ‘centrali energetiche' delle nostre cellule. Partendo da questa premessa, gli studiosi italiani coordinati dai professori Marco Sardi e Luca Scorrano sono riusciti ad individuare il meccanismo a cascata che lega l'ormone individuato – chiamato FGF21 – all'invecchiamento. In passato si credeva che il suddetto ormone fosse prodotto soltanto dal fegato e dal grasso e avesse un ruolo benefico per il metabolismo, tuttavia gli scienziati – e in particolar modo le dottoresse Vanina Romanello e Caterina Tezze – hanno scoperto che esso viene prodotto anche dal muscolo, in concentrazioni elevate quando scarseggia la proteina mitocondriale atrofia ottica 1(OPA1). Negli anziani sedentari i livelli di questa proteina sono bassi, mentre sono normali in quelli che praticano attività fisica. L'assenza di movimento si traduce dunque nella sovrapproduzione di FGF21, che collima con un deterioramento dei mitocondri e funge da vero e proprio volano per l'invecchiamento. “Quando i livelli di FGF21 nel sangue sono alti per lungo tempo – ha sottolineato il professor Sardi – l’organismo risponde con l’invecchiamento della pelle, del fegato e dell’intestino, perdendo neuroni, e con un’infiammazione generalizzata”. “Tutto questo accorcia drasticamente la vita”, ha proseguito il ricercatore. Praticare attività fisica, come dimostrato da molte altre ricerche, rappresenta dunque un vero e proprio toccasana per la longevità.
L’ormone, chiamato FGF21, si riteneva fosse prodotto solo dal fegato e dal grasso, ma quando scarseggia una proteina viene sintetizzato anche dal muscolo, in concentrazioni elevate se non si pratica attività fisica. Una volta in circolo, catalizza i processi di invecchiamento.
Mancano poche ore ad una nuova puntata de "L'Isola dei famosi 2016" e i naufraghi già pensano alle nomination. Fiordaliso ha spiegato a Marco Carta di avere intenzione di votarlo. Il cantante ha dichiarato alle telecamere del reality: "Oggi mi ha detto: "Sono incasinata, non so chi votare e ho paura di ferire qualcuno". Non posso dirle: "No, ti prego non votarmi". Questa è una cosa che non farò mai. Se lei mi vuole nominare è giusto che lo faccia". Fiordaliso, in effetti, è stata decisamente chiara con lui: "Ho deciso, ti voglio nominare. Perché con te sono sicura che non rischio. Comunque a te non ti nomina mai nessuno, così non faccio del male agli altri". Se in separata sede, Carta è apparso diplomatico, quando ne ha parlato con la "naufraga" ha tradito un certo dispiacere misto a delusione. Le ha spiegato di non reputare valida la motivazione per la quale ha scelto di nominare proprio lui: "Però se esco mi posso incaz*are con te? Non è una motivazione giusta secondo me, nel senso che se mi vuoi nominare, lo devi fare con una motivazione. Ho capito che non vuoi fare del male agli altri, però prima o poi lo devi fare altrimenti facciamo il gioco del codardo". Fiordaliso ha candidamente ammesso di ritenersi una codarda e ha ribadito di voler nominare Marco Carta perché certa che ciò non provocherà la sua uscita:
A “L’isola dei famosi 2016”, Fiordaliso ha chiarito di avere intenzione di nominare Marco Carta. Facendo il suo nome, spera di non far soffrir gli altri e di non provocare un’eliminazione. Ha ammesso, quindi, di essere una “codarda”. Il cantante ha commentato: “Non è una motivazione giusta, se esco mi posso incaz*are con te?”.
Il Natale comincia ad invadere le nostre piazze, i nostri paesi ed anche le nostre case e così si inizia a sentire l'atmosfera delle vacanze di Natale. Le luci e gli addobbi ornano ogni casa e tutto sembra più bello. I luoghi che vediamo tutti i giorni acquistano improvvisamente un'atmosfera diversa, magica. Il week end dell'Immacolata è la prima festa che apre il periodo natalizio ed in Italia, come negli altri paesi, vengono organizzate svariate manifestazioni, eventi, mostre, concerti, fiere, sagre e mercatini di Natale. Quindi dopo aver addobbato l'albero e preparato il presepe, non c'è niente di meglio che organizzare un week end in Italia per scoprire i luoghi che in questo periodo diventano ancor più affascinanti. Ma le feste e sagre in giro per l'Italia non riguardano solo il Natale, ma ci sono molte occasioni per celebrare il cibo delle nostre eccellenze, come ad esempio la festa del torrone e del croccantino di San Marco dei Cavoti, che richiama molti turisti e curiosi per ammirare il megacroccantino da guinnes dei primati. Di seguito i maggiori eventi in giro per lo stivale, ora sta a voi scegliere come trascorrere il prossimo week end dell'immacolata. La festa del torrone e del croccantino Feste popolari Mercatini di Natale Sagre ed eventi eno gastronomici Sta per arrivare una delle feste più attese della Campania, la festa del Torrone e del Croccantino che si tiene a San Marco dei Cavoti, in provincia di Benevento. Quest'anno la festa inizierà venerdì 6 Dicembre e durerà due settimane fino al 15 del mese. In questa festa tutto ruota intono alla dolcezza: nocciole, mandorle e cioccolato delizieranno i palati di curiosi e veri intenditori del croccantino originale, che ogni anno si riuniscono qui per seguire questo itinerario di sapori e folklore. Nei due week end della festa l'intero paese si anima attorno al simbolo della tavola natalizia, che da oltre un secolo richiama i golosi visitatori tra le strade dell'antico borgo dove potranno degustare le dolci prelibatezze create dalle sette case dolciarie del paese. Uno dei momenti centrali della festa è la creazione del Megacroccantino, il croccantino che si è aggiudicato il primo posto nel Guiness dei Primati per la sua lunghezza. Se ammirare questo dolce gigante sarà molto suggestivo, ancor di più lo sarà quando verrà dato il via "all'assalto del croccantino", per apprezzare non solo con gli occhi, ma anche con la bocca questa delizia della tavola di Natale. In occasione della festa oltre a gustare le dolci prelibatezze, saranno celebrati anche gli altri prodotti tipici locali, come l'olio, il miele, il vin cotto ed i liquori artigianali, mentre gli appassionati di antichi mestieri potranno ammirare all'opera fabbri e ricamatrici, tra le strade del paese che per due settimane ritorna ad essere un antico borgo medievale. Nella notte del 5 Dicembre strane ed orribilanti presenze invadono il centro di Tarvisio. Esseri mezzi uomini e mezzi caproni dotati di corna e maschere diaboliche si aggirano nel centro alla ricerca dei bambini cattivi. Sono i Krampus, il loro arrivo si avverte dal suono dei campanacci e corni che portano legati al collo. Queste creature scortano San Nicolò, nella festa a lui dedicata, da cui nasce la figura di Santa Klaus. San Nicolò vestito di bianco e con una lunga barba, accompagnato dai diavoli passa per casa in casa per dispensare di biscotti, dolci, caramelle e doni i bambini più buoni. Lasciato il corteo di San Nicolò i Krampus scatenano la loro cattiveria in giro per la città colpendo con i loro bastoni i passanti, inseguendo le ragazze e spaventando chi si trova a passare dinanzi a loro. I ragazzini non stanno con le mani in mano, ma sfidano i Krampus lanciando palle di neve e qualche petardo, fino a quando, nel cuor della notte, scompaiono per ritornare all'inferno. Chissà se quest'anno i Krampus avranno la meglio. Sempre San Nicolò si festeggia a Villafranca in Lunigiana. La notte del 5 Dicembre, in occasione della festa, gli abitanti si radunano nella piazza del borgo per accendere il Fuoco, un enorme catasta di legno che arde per tutta la notte. Ma questa non è l'unica festa che prevede l'accensione dei cosiddetti fuochi, infatti questo periodo fin dall'antichità veniva accolto con molta ansia per il progressivo affievolirsi della forza del sole, e per esorcizzare questo ed aiutare al sole a recuperare vigore, venivano accesi grandi fuochi nelle piazze. Altra festa che vede il fuoco protagonista è la ‘Ndocciata di Agnone che si svolge la sera dell'8 Dicembre ed è uno dei più grandi spettacoli di fuoco in Europa. Gli uomini del paese trasportano a spalla delle costruzioni di legno a raggiera alte 20 metri e che supportano fino a venti fuochi. Il corteo delle ‘ndocce è molto suggestivo e crea quasi un fiume di fuoco, che rende ancor più magico questo borgo che sorge su uno sperone di roccia a picco sulla valle del fiume Verrino. [Foto di Gilbertobonoli] Questo il periodo giusto per andare alla ricerca dei migliori mercatini di Natale, girare per le bancarelle addobbate a festa ed iniziare a comprare i regalini da mettere poi sotto l'albero. Iniziamo dal mercatino degli Angeli di Sordevolo nel biellese. Il Mercatino ha aperto i battenti il 15 Novembre e potrà essere visitato fino al 15 Dicembre. Tra i banchi di legno si può trovare qualunque cosa, dai prodotti tipici, giocattoli, dolce e l'immancabile vin brulè che riscalderà nelle giornate più fredde. Ma i mercatini più celebri e rinomati si trovano in Trentino, tra i quali quello di Pergole Valsugana, che per il week end dell’Immacolata organizza un mercatino molto caratteristico. Ad accogliere grandi e piccoli sarà lo gnomo Pezenland che guida gli ospiti fra le attrazioni della Valle Incantata come i pony, gli asini e il trenino. Da non perdere il mercatino della città di Trento, che crea un'atmosfera unica, quando la parte antica della città sarà illuminata solo dalle luci di tantissime candele.
Arrivano i primi veri assaggi natalizi con il week end dell’Immacolata. Potrete stuzzicare il palato con la festa del Torrone e del Croccantino di San Marco dei Cavoti o fare shopping nei tanti mercatini di Natale che riempiono sia le grandi che le piccole città. Di seguito tutti gli eventi culturali e culinari che si svolgeranno in Italia nel week end del 6, 7 ed 8 Dicembre.
Tante le attrici di Hollywood che hanno reso omaggio alla figura di Margaret Thatcher (morta oggi a 87 anni) al cinema, ripercorrendo stralci di vita politica e vita, nonché tentando di reinterpretare la famigerata icona della Lady di ferro. L'ultimo capolavoro proveniente dagli States sulla sua vita, è stato il film "The Iron Lady", che grazie alla magistrale interpretazione di Meryl Streep ha conquistato i box office di mezzo mondo e regalato l'ennesimo Oscar alla sua protagonista. Quest'ultima si è recentemente espressa in merito alla volontà iniziale di accettare un ruolo così controverso e ha tentato di prendere le sue difese, rimarcando il ruolo fondamentale avuto dalla Thatcher nella battaglia femminista contro la discriminazione politica e sociale del suo Paese. Un approccio che ha assunto, poi, un significato più esteso per tutte le donne, libero da qualsiasi limite geografico: Quando si interpreta una persona, e un personaggio controverso non si deve giudicare, avere delle opinioni, odiare o amare. Si deve piuttosto cercare di entrare nella sua personalità e abbassare il profilo della propria. La Signora Thatcher è stata una conservatrice, si è macchiata le mani di sangue, ha fatto scelte impopolari e dure. Ma è indubbio, ad esempio, che sia stata a suo modo una femminista. Per la gente della mia epoca era inconcepibile che una donna sedesse in un consiglio d'amministrazione, guidasse una grande corporation, fosse protagonista in politica. Thatcher lo è stata, e ha fatto la Storia, nel bene e nel male. Impeccabile nel suo talleur color porpora, così come tutte le altre attrici d'oltreoceano, che hanno contribuito a renderla immortale. Tra queste Janet Brown nel film "Solo per i tuoi occhi" del 1981), Patricia Hodge in "The Falklands Play" (film tv del 2002), Greta Scacchi nel docu-film "The Truth" del 2002, Lindsay Duncan in "Two's Margaret" (film della BBC) del 2009 e Andrea Riseborough in "The Long Walk to Finchley" del 2008. Ognuna di loro ha conquistato un posto d'onore nel campo della cinematografia mondiale, riuscendo a trasmettere sfumature profondamente diverse della Thatcher, sebbene la sua immagine pubblica non avesse mai consentito di far trapelare altro dal solito atteggiamento austero.
Meryl Streep è stata l’ultima attrice di Hollywood ad interpetare Margaret Thatcher al cinema con il film “The Iron Lady”, ma ce ne sono state altre che dal 1980 a oggi le hanno reso omaggio sul grande schermo. Scopriamole insieme.
Ashley Graham è la modella curvy che negli ultimi anni ha rivoluzionato in modo drastico l mondo della moda, dicendo addio a ogni tipo di stereotipo legato a taglia o peso. Da circa un anno e mezzo, però, il lavoro non è più la sua priorità: a gennaio 2020 è diventata mamma per la prima volta, ha messo al mondo il piccolo Isaac, il primo figlio nato dal matrimonio con Justin Ervin, e non potrebbe essere più felice. Piuttosto che mostrarsi sempre perfetta con il bimbo tra le braccia, ha deciso di "normalizzare" la maternità, parlando apertamente dei lati "oscuri" della vita da genitori. Ha cambiato un pannolino in pubblico, ha usato un tiralatte sul lavoro, ha allattato il neonato al ristorante e di recente ha rivelato anche di aver subito una pesante perdita di capelli nel post gravidanza. Non è la prima volta che Ashley Graham affronta l'argomento, lo aveva già fatto qualche mese fa, fotografando l‘evidente ricrescita dei capelli che aveva perso dopo la nascita di Isaac. Solo di recente, però, ha raccontato lo stato d'animo che ha accompagnato l'esperienza. La modella ha visto la chioma cadere completamente all'altezza dell'attaccatura e la cosa l'ha non poco traumatizzata, soprattutto perché arrivata a soli 4 mesi dalla nascita del figlio, un periodo che già di per sé non è così semplice da affrontare per ogni neomamma. Le sue parole sono state: "È stato più traumatico del parto, vedevo i miei capelli cadere a ciuffi e mi chiedevo cosa stesse accadendo. Poi ho capito che in realtà è una cosa normale".
È passato più di un anno da quando Ashley Graham ha messo al mondo il suo primo figlio Isaac ma ancora oggi continua a parlare apertamente di tutti i “lati oscuri” della maternità. Di recente ha rivelato che perdere molti capelli dopo il parto l’ha traumatizzata non poco e ora non perde occasione per rassicurare tutte le donne che si trovano nella stessa situazione.
Leggendo le opinioni di Filippo Facci nel suo ultimo e sprezzante articolo contro quelli che chiama i "Cobas del violino" non mi sono affatto stupito di un tono così canzonatorio da parte del giornalista di Libero. Le sue invettive, in fondo, non fanno che cercare il consenso di una grande fetta di italiani e probabilmente di tutti i suoi lettori. Critiche riassumibili brevemente così: gli orchestrali sono tra le categorie più pagate e privilegiate al mondo, non lavorano o lavorano pochissimo, prendono indennità ingiustificate e per di più criticano la spending review del bravo Sovrintendente (tanto che persino il bravo Sindaco se n'è dovuto lamentare). Napalm sui sindacati è, infine, l'elegante chiusura del suo articolo spumeggiante. Non mi sono stupito, anche perché sono stato a contatto per anni con il mondo della musica, come studente e come appassionato, e so perfettamente quanti ostacoli un aspirante musicista in Italia trovi sul suo cammino professionale. I conservatori fatiscenti, gli insegnanti di istituti di "alta formazione" che sono del tutto inadeguati al loro ruolo, la maxi truffa che ha voluto equiparare i conservatori alle università con l'unico obiettivo di estorcere cifre esorbitanti agli studenti abbassando in maniera vergognosa il livello della formazione accademica, la soppressione delle orchestre, i licenziamenti, i pensionamenti a cui non sono seguiti regolari concorsi con l'intento palese di rendere sempre più precario il ruolo dell'orchestrale, ovvero di ciò che dovrebbe essere il più alto grado dell'eccellenza musicale. Nemmeno ciò mi stupisce, ad essere sincero, e questo perché sono nato e cresciuto in Italia, un paese che ha progressivamente distrutto la sua storia musicale, e aggiungerei culturale, con metodo. In Italia non c'è spazio per la musica di qualità, e non si ha la minima intenzione di rendere le orchestre al pari di quelle mondiali, di dare strumenti formativi competitivi a livello internazionale ai giovani, di salvaguardare il nostro patrimonio. Il Patrimonio, che non è un elenco polveroso di opere in repertorio da rappresentare allo sbarco di turisti inesperti, dopo il caffè e prima della pizza. Il Patrimonio è (dovrebbe essere) la maniera in cui i brani e le opere vengono suonate. I Berliner, che dopo Karajan hanno scelto Abbado alla loro guida, ci hanno messo decenni per diventare la più grande orchestra del mondo. E questo perché hanno incessantemente lavorato sull'interpretazione, sul "suono berliner", sul loro modo di leggere e interpretare i capolavori, sotto la guida di grandi direttori. Come può un'orchestra tentare di arrivare all'eccellenza, pensare di raggiungere punte massime di qualità interpretativa se il suo organico viene dimezzato, se non viene pagata (perché, per chi non lo sapesse, i contratti nazionali prevedono paghe da impiegati delle poste, quando i soldi arrivano…), se mancano le seconde parti, se il 30% dei musicisti viene assunto a progetto con contratti precari? Come può un violinista, o un trombonista, essere davvero fautore e partecipe del "suono" di quell'orchestra, se con quell'orchestra non ci ha mai suonato prima? Se è lì solo da una settimana e probabilmente con quell'orchestra non ci suonerà mai più? Come può essere all'altezza di un direttore (giustamente) esigente se con quell'orchestra non ha affrontato un percorso di crescita? Pensate al gioco del calcio. L'orchestra è come un club. C'è un allenatore di grande talento, come lo era Muti a Roma. Ma come può l'allenatore portare alla vittoria i suoi ragazzi se non ci sono i soldi per pagare i giocatori, se i giocatori cambiano in continuazione, se non c'è il tempo e la tranquillità di allenare e plasmare i calciatori al suo pensiero musicale? Ed è questo che il Maestro Muti voleva intendere nella sua lettera al Sovrintendente, in cui parlava di mancanza di "serenità" necessaria al buon esito delle rappresentazioni. Chi dà la colpa agli orchestrali o finge di non capire il baratro in cui ci stiamo cacciando, o è in cattiva fede. Non si può credere di rilanciare l'Italia tagliando indiscriminatamente, come da troppi anni si fa, sempre e solo la qualità. Quel che si tenta di fare con gli scellerati disegni politici degli ultimi anni, da destra e da sinistra, è di abbassare il livello di competenza, sia dei musicisti che degli ascoltatori, e di rendere le orchestre né più né meno che delle bande di periferia, adatte al sollazzo di pochi e sempre più incompetenti e ignari ascoltatori. E non è questione di fede politica, di schieramento. Gli attacchi a ciò che di più caro dovremmo avere vengono più forti anche dalla sinistra illuminata, libera. Addiruttura da un giornalista come Augias, che in prima persona si è occupato di divulgazione musicale, forse consapevole (all'epoca) che la musica sarebbe morta se gli italiani non avessero più capito la differenza tra una Traviata eseguita da una grande orchestra, con alla testa un grande direttore, e una Traviata messa su alla men peggio da un gruppo di incompetenti. Augias, nel suo commento di mercoledì scorso a una lettera indirizzata a Repubblica, accosta i lavoratori dell'Opera di Roma ai musicanti di "Prova d'orchestra" di Fellini e auspica addirittura la chiusura dei teatri lirici in Italia (a suo dire troppi), con la conseguente riapertura di qualcuno di essi con formule e contratti nuovi, più moderni ed europei. Mi chiedo, a questo punto, dove sia il discrimine tra il "Napalm" di Facci e l'augurio di Augias. Forse solo una formale questione di eleganza, ma in sostanza il pensiero unico, quella "rottamazione" indiscriminata e incompetente che vede tutti d'accordo e che è però solo un slogan populista per distruggere fino all'ultimo briciolo la capacità di discernimento degli elettori (e dei lettori), è lo stesso.
A cacciare Muti dal podio dell’Opera di Roma non sono stati gli scioperi degli orchestrali, “esempi di un corporativismo deleterio” come alcuni giornalisti liberi – e della sinistra illuminata – vogliono farci credere, ma le responsabilità di chi, invece di migliorare la qualità dell’offerta musicale, vuole precarizzare il teatro italiano e tutto il settore culturale, abbassando oltre ogni limite il livello artistico delle programmazioni e rendendo del tutto impossibile (e sconveniente) per uno dei più grandi Maestri al mondo salire sul podio e dirigere con serenità.
Dopo la notizia che ha reso ufficiale la conferma di Johnny Depp per “Pirati dei Caraibi 5”, in cui l'attore più pagato di Hollywood tornerà a vestire i panni del pirata Jack Sparrow, la Walt Disney Pictures ha finalmente ufficializzato la data di uscita del fil negli USA. Il quinto capitolo della prolifica saga cinematografica uscirà il 10 luglio del 2015 e fatta eccezione per la conferma di Depp, non si ha ancora alcuna informazione su titolo, trama, regista e sul restante cast. Si era parlato tanto della plausibile cifra di ingaggio dell'attore americano e il The Sun aveva lanciato il rumor della mirabolante somma di circa 76 milioni di dollari.
Il quinto capitolo della saga da un miliardo di dollari targata Disney, arriverà nei cinema statunitensi il 10 luglio 2015.
Mascherine obbligatorie anche all’aperto e locali chiusi a partire dalle 22 o 23. Sono queste le due misure più restrittive che potrebbero essere previste dal prossimo dpcm, che il governo potrebbe approvare durante la prossima settimana. Di certo il governo chiederà la proroga dello stato d’emergenza fino al 31 gennaio, come confermato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. La decisione dovrebbe arrivare nel Consiglio dei ministri di lunedì sera. Poi martedì il ministro della Salute, Roberto Speranza, riferirà in Parlamento anche per annunciare le nuove misure che potrebbero essere contenute nel dpcm. Con una stretta che riguarderà anche gli impianti sportivi, oltre che i locali e le strade italiane. La prima limitazione potrebbe riguardare le mascherine: come già avviene nel Lazio e in altre Regioni. Limitazioni potrebbero essere previste anche per i luoghi chiusi, con restrizioni sul numero di persone che potranno accedere. Altra novità potrebbe essere, come annuncia il Corriere della Sera, l’aggiornamento della lista dei Paesi a rischio: dovrebbe essere eliminata dall’elenco la Grecia, dove ora la situazione è migliore rispetto all’estate. Restano ovviamente in vigore le regole basilari riguardanti il distanziamento di un metro, l’utilizzo delle mascherine nei luoghi chiusi, e l’igienizzazione attraverso il gel disinfettante. Su queste regole, però, potrebbe esserci un’ulteriore stretta, a partire proprio dalle mascherine all’aperto. L’obbligo è stato anticipato dalla sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa. Un’ipotesi che il governo sta valutando, come confermato anche dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Dovrebbero essere previste multe da 400 euro in su per chi non rispetterà l’obbligo. Altra possibile restrizione riguarda i locali: in caso di aumento di contagi si potrebbe arrivare alla chiusura di bar e ristoranti alle 22 o, più probabilmente, alle 23. Altra limitazione potrebbe riguardare l’accesso ai posti chiusi. Con la possibilità di estenderlo anche alle feste private. Per quanto riguarda il trasporto pubblico, la capienza non potrà salire oltre l’80% dei posti a disposizione per bus e metro. Ipotesi anche di ingressi contingentati per i negozi e di coperti ridotti per i ristoranti. Le discoteche resteranno chiuse.
Il governo sta studiando le misure da inserire nel prossimo dpcm, atteso per la prossima settimana. Possibile un’estensione dell’obbligo di utilizzare le mascherine anche all’aperto. Altra restrizione potrebbe riguardare i locali, con la chiusura di bar e ristoranti alle 22 o alle 23. Restano le limitazioni per l’accesso agli stadi e agli spettacoli all’aperto e al chiuso.
Una delle storie di fantasia più amate di sempre, La Bella e la Bestia, dopo il live action del 2017 che ha visto protagonista Emma Watson potrebbe diventare una serie televisiva. La notizia è stata divulgata dalla testata The Hollywood Reporter la quale ha rivelato che Disney + sta pensando di realizzare una serie televisiva che prenda spunto proprio dal film. Il progetto prevede di creare un prequel costituito di sei episodi, di stampo musicale, che ripercorra ciò che è accaduto prima che nascesse la vera favola de La Bella e la Bestia basato ovviamente sul film proiettato nelle sale ben tre anni fa. Secondo quanto riportato dalla testata americana la piattaforma streaming della Disney avrebbe già contattato gli sceneggiatori e si tratta di Eddy Kitsis e Adam Horowitz che sono coloro che hanno dato vita ad una delle serie televisive più amate degli ultimi anni "C'era una volta", andata in onda su Fox e arrivata a sette stagioni. Per dar vita al prequel sono stati chiamati anche due attori che troviamo nel live action del 2017, ovvero Josh Gad e Luke Evans.
Una delle storie più famose della Disney, La Bella e la Bestia diventerà una serie televisiva. Si tratta di un nuovo progetto promosso dalla piattaforma streaming della nota casa di produzione cinematografica, ovvero Disney +, che ha dichiarato di voler creare una miniserie di base musicale, incentrata sul live action della favola che ebbe come protagonista Emma Watson.
Il 10 ottobre di 200 anni fa nasceva a Roncole di Busseto, nel parmense, Giuseppe Verdi, forse l'unica autentica espressione del Romanticismo di stampo europeo in Italia, il più eseguito compositore di opere liriche al mondo, autore tragico ‘a tempo di valtzer', fervente shakespeariano, baluardo eversivo dell'Italia unita contro l'invasore austriaco e, ai tempi nostri, orgoglio nazionale da esportazione. Per trattare un bicentenario così importante e, per certi versi, ingombrante come quello verdiano, che affolla tutti i cartelloni degli enti lirici, delle fondazioni, dei teatri comunali, delle piazze, delle feste di paese, non si può non partire però, come Piero Gelli in una sua celebre introduzione, dal disvelare il pericolo nascosto, insito nel protocollo formale di ogni commemorazione che si rispetti, ovvero l'obbligo della retorica. Verdi è ormai stato ‘sdoganato' dalla critica più intollerantemente rigorosa, e giustamente diremo, dopo un oblio e una critica novecentesca serrata. Ma non c'è dubbio, altresì, che le esecuzioni verdiane, come l'amore incondizionato del suo nutritissimo pubblico, sia rimasto invariato sin dal 1842, anno del suo primo successo, che poi lo avrebbe visto assurgere a simbolo del Risorgimento e successivamente a rinnovato campione dell'unità nazionale. Allora forse sarebbe meglio che a parlare del grande Maestro dell' "invenzione del vero" fosse la musica anzicché le dispute accademiche sul suo indubbio valore teatrale, o quelle più salottiere e a buon mercato sulle contrapposizioni Verdi/Wagner, Verdi/Rossini, o Verdi colto/Verdi popolare. Se una certezza c'è, ed è giusto sottolinearlo in un giorno come questo, è il suo valore cosmopolita ed europeo, da compositore forte dell'esperienza francese del grand-opéra parigino, da autore di opere su soggetto non italiano, aperto alla grandezza di Shakespeare, di Schiller di Byron, Dumas e Hugo. Ed è per questo che oggi, per rendere omaggio a Verdi, sarà utile ascoltarla la sua musica, ma varrà la pena di farlo nel modo più giusto, più cosmopolita e globale che oggi ci sia, nonché, ovviamente, nell'esecuzione migliore che ci possa venire offerta. È Riccardo Muti, direttore verdiano per eccellenza, a lanciare questa sfida di internazionalizzazione verdiana, e lo fa insieme alla Chicago Symphony Orchestra, di cui è direttore musicale, proponendo un evento fuori dal comune e di portata mondiale perché condiviso via web gratuitamente con tutti gli appassionati che avranno interesse a parteciparvi.
Il Maestro operista italiano, cosmopolita e Romantico per eccellenza celebrato oggi in un concerto evento in diretta web da Riccardo Muti e la sua Chicago Symphony Orchestra.
Paolo Poli, uno dei più grandi attori comici italiani, ci ha raccontato alcuni dei passaggi cruciali della sua lunga carriera a teatro e in tv partendo da quando era bambino e “sognavo di diventare un Santo”, fino alle esperienze in tv con l’operetta e le canzoni. Dopo l’intervista il Maestro ci ha anche regalato una splendida performance recitando per i lettori di Fanpage.it “I fiori” di Palazzeschi. “Studiavo dalle monache – così Poli inizia il suo racconto – e adoravo le storie dei Santi e le loro prodezze. Io mi sentivo così, speciale, e allora sognavo di essere come loro. La tv è venuta quando avevo già superato i trent’anni e nacque dalla convinzione che potevo fare delle esperienza da solista. In precedenza – prosegue Poli – avevo lavorato a Genova in teatro con Aldo Trionfo”. In tv però c’erano mille ostacoli da superare, innanzitutto “cantavo quelle orrende canzoni di operetta tradotte dal tedesco che in italiano rendevano assai poco, però la musica era bellissima! Poi con la censura anche c’erano molti problemi. I primi anni nemmeno ‘la pansé’ mi facevano cantare… non si poteva dire ‘spore’ in tv o parole come ‘i membri del governo’ erano ritenuto troppo equivoche”.
L’attore fiorentino Paolo Paoli, uno dei più grandi comici italiani, ci racconta la sua vita e la sua lunga carriera, tuttora attiva nonostante gli ottantasei anni, iniziata negli anni ’50 in teatro fino alle esperienze televisive con l’operetta e le canzoni che lo hanno reso celebre a più di due generazioni.
Quando ci impediscono di portare a termine una nostra volontà o il nostro lavoro, è inutile negare quanta rabbia covi in noi per l'ingiustizia subita, nonostante dietro possano esserci valide motivazioni, ma non ne ha volute sentire Billie Joe Armstrong all'IHeartRadio Music Festival dove si stava esibendo con la sua band pop punk, i Green Day. L'esibizione è stata interrotta ben 20 minuti prima del previsto, per dare più spazio agli artisti successivi, ma il leader del gruppo non ha proprio preso bene la notizia, appresa sul palco grazie ad un led informativo. "Non sono un fo***to Justin Bieber" – Sullo schermo di fronte al palco è comparsa, ad un certo punto, la scritta "1 minutes", quello che Billie e la sua band hanno capito gli rimaneva per suonare. Eppure sarebbero dovuti esserci altri venti minuti di Green Day e Billie, spazientito, ha smesso di cantare la sua "Basket Case" e irato ha proferito il seguente discorso. "Resta un minuto. Un fottuto minuto. Mi date un fottuto minuto? Guardate quel fottuto cartello, un minuto. Lasciate che vi dica una cosa: siamo qui dal fottuto 1988. Mi date un fottuto minuto? Mi state prendendo in giro? Mi state fottutamente prendendo in giro. Non sono un fottuto Justin Bieber. Ho un minuto, solo un minuto. Oh, ora non ho più tempo. Lasciate che vi mostri cosa significa un fottuto minuto. Un minuto"
L’esibizione dei Green Day all’IHeartRadio Music Festival di Las Vegas viene interrotta 20 minuti prima della fine per fare posto a Rihanna ed Usher e il leader dei Green Day sbotta.
La notizia dell'esclusione di Fabri Fibra dal concerto del Primo Maggio a Roma, a seguito di una decisione dei Sindacati Confederati, non è stata ben accolta dai fan del rapper. Dopo la segnalazione da parte dell’associazione D.i.re (Donne in rete contro la violenza) secondo cui i messaggi lanciati dalle sue canzoni sarebbero "misogini, sessisti e omofobi", gli organizzatori hanno rinunciato a portare sul palco colui che era stato definito fino a poco tempo prima come "ospite principale". Fabri Fibra ha commentato la notizia con un post sulla propria pagina ufficiale facebook e la sua delusione è stata alquanto palpabile: Concertone del Primo Maggio in Piazza San Giovanni: nemmeno quest'anno sarò su quel palco. Mi sembrava strano. In effetti, l'invito entusiasta da parte di Marco Godano mi aveva sorpreso, era una bella novità. Invece poi non sono gli organizzatori che decidono chi suona in piazza. Nei miei testi forse non tutti ci leggono l'impegno politico o sociale necessario per eventi del genere. Nel 2013, per alcuni, il rap e i suoi meccanismi artistici sono ancora da interpretare e da capire fino in fondo. Qualcuno voleva che io suonassi e qualcuno no. Nonostante il tentativo, non si fa nulla. Il Primo Maggio è ancora soggetto a certi schemi che in altri circuiti live non ci sono o comunque non ci sono più. Penso in ogni caso che i concerti siano una bella occasione per i ragazzi di vivere esperienze musicali reali. Ci vediamo comunque in tour quest'estate e quest'autunno.
Fabri Fibra ha commentato la notizia della sua esclusione dal Concerto del 1° Maggio a Roma con un post dalla propria pagina ufficiale facebook. Dalle sue parole traspare una certa delusione e amarezza, ma dà appuntamento ai suoi fan in estate, quando sarà in tour nelle principali città italiane.
Il pazzo finale del GP di Russia movimentato dalla pioggia e dalle scelte, più o meno azzardate dei piloti, ha regalato un podio inaspettato. Più che la vittoria di Lewis Hamilton (che era già comunque in lotta con Norris per il successo) a sorprendere sono soprattutto il secondo posto di Max Verstappen e la terza posizione di Carlos Sainz. A quattro giri dal termine della gara sul circuito di Sochi, infatti, l'olandese della Red Bull e lo spagnolo della Ferrari si trovavano lontanissimi dal podio con davanti a loro, non solo i due britannici, ma anche Fernando Alonso, Sergio Perez e Charles Leclerc. I due però fermandosi ai box per montare gomme intermedie al momento opportuno sono riusciti a recuperare il gap dagli avversari rimasti in pista con pneumatici da asciutto salendo così su un podio che solo due tornate prima sembrava irraggiungibile. "Nel finale eravamo relativamente tranquilli, potevamo restare davanti a Perez con la gomma dura, avevamo un buon passo – ha difatti spiegato Carlos Sainz a Sky Sport –. Negli ultimi cinque giri poi ha cominciato a piovere e chi era con la dura come me perdeva tanto tempo. Abbiamo fatto la chiamata perfetta, ma la prossima volta che sono primo non voglio essere passato così con facilità. Siamo rientrati al momento giusto e siamo riusciti a recuperare il terzo posto. Complessivamente una gara molto positiva la nostra". Un vero e proprio successo dunque per Carlos Sainz che oltre al podio, con i punti conquistati quest'oggi, può festeggiare anche il sorpasso in classifica piloti sul compagno di squadra Charles Leclerc (che però non è sembrato contento di quanto avvenuto in pista a Sochi nelle ultime concitate tornate di gara).
Nel GP di Russia di Formula 1 la maggiore solidità e affidabilità di Carlos Sainz gli ha permesso di portare la Ferrari sul podio e superare in classifica piloti il compagno di squadra Charles Leclerc. Un assist per il team principal Mattia Binotto che in una recente lite con il monegasco aveva difeso la propria scelta di puntare più sullo spagnolo per il lavoro di sviluppo della scuderia di Maranello proprio perché considerato più affidabile.
In Gran Bretagna Eddie Redmayne era più che noto anche prima di conquistare il meritato Oscar per La Teoria del tutto, giunto poche settimane fa. Protagonista di molte rese filmiche di opere letterarie, espressione della cultura britannica posh, alta, con quella pronuncia molto marcata. Ma da diverso tempo la sua stella ha sconfinato i limiti nazionali. per approdare a un livello superiore, come testimonia appunto l'Oscar ricevuto a inizio marzo. Ora nel futuro di Redmayne si prospetta possano essere previsti i più svariati progetti, tra i quali anche il ruolo da protagonista nello spin off di una delle saghe fantastiche più note della storia del cinema recente, ovvero Harry Potter. Il maghetto, cresciuto nel corso dei vari numeri, ha lasciato i suoi fan orfani di una narrazione che li ha accompagnati per circa un decennio. A questo bisogno il cinema risponde, naturalmente, con uno spin off, che nel caso specifico è stato pescato nel libro “Gli animali fantastici: dove trovarli” (“Fantastic Best & Where to Find Them”), uno dei manuali usati per studiare da Potter e colleghi maghi alla scuola di Hogwarts. Scritto dalla Rowling a inizio anni 2000 e edito nel 2001, i proventi del libro erano andati in beneficenza. Dopo la conferma che un nuovo numero della saga sarebbe stato girato, lo scorso anno il CEO di Warner Bros Kevin Tsujihara annunciava che l'interesse sarebbe stato appunto dirottato su quest'opera della stessa autrice di Harry Potter. Ebbene, secondo indiscrezioni dell'ultima ora, nella corsa al ruolo di Newt Scamander, il protagonista de ‘Gli animali fantastici: dove trovarli', c'è sicuramente anche il nome di Redmayne . Ad annunciarlo è la rivista specializzata Variety, che ci tiene a precisare come non siano state divulgate ancora notizie ufficiali e si tratti di un'indiscrezione non confermata. Indiscrezione tuttavia suggestiva, visto che Redmayne pare non poco adatto da un punto di vista fisico ed estetico, ad abitare le ambientazioni fantastiche di Hogwarts e derivati.
L’attore premio Oscar è tra i principali candidati in corsa per il ruolo di Newt Scamander, l’autore del libro che i maghi dell’accademia di Hogwarts leggono durante la saga. Il primo film della saga spin-off di Harry Potter uscirà nel 2016.
Una donna era contraria a ogni tipo di vaccino, all'utilizzo delle mascherine e anche ai tamponi, oggi fondamentali per poter accedere ad esempio ai luoghi chiusi o a consentire spostamenti con alcuni mezzi. Il Tribunale civile di Milano ha definito queste posizioni "oltranzistiche e negazionistiche" e "di grave pregiudizio per la salute della figlia minore", tanto da – come riporta il Corriere della Sera – limitare la responsabilità genitoriale alla mamma no vax di una 11enne. A chiedere aiuto per la figlia è stato il padre divorziato della bambina, che è stato autorizzato a "provvedere in autonomia, senza il consenso della madre" a sottoporre la minore a tutte le vaccinazioni obbligatorie, come quella del morbillo, e anche a quelle raccomandate, oltre ai tamponi per individuare o meno la positività al Covid. Tra le indicazioni anche quella di far indossare alla bimba la mascherina a scuola. Per il futuro prossimo è stato dato anche il consenso per valutare in autonomia da parte del padre, senza l'accordo con l'ex moglie, "se sia necessario o anche solo opportuno somministrarle il vaccino anti Covid" una volta compiuti 12 anni.
Per lei il Covid è solo una banale influenza e i vaccini sono tutti pericolosi. Le posizioni “negazionistiche” di una madre hanno portato il Tribunale di Milano a limitarne la responsabilità genitoriale. Sarà il padre, che aveva divorziato dalla donna, a prendere le decisioni in merito per la figlia undicenne.
Di fronte alla possibilità di vedere” insidiato” il suo fidanzato, Alessia Cammarota perde le staffe. L’ex corteggiatrice che è riuscita a conquistare Aldo Palmeri ha rilasciato un’intervista al settimanale Cronaca Rosa nella quale ha reso nota la lite avvenuta poco tempo fa con una fan troppo focosa del suo fidanzato. La giovane in questione avrebbe fatto pesanti apprezzamenti all’indirizzo dell’ex tronista, incurante del fatto che anche Alessia fosse presente alla scena. Focosa e irascibile quanto l’altra, la Cammarota è intervenuta in prima persona per mettere le cose in chiaro ed evitare che la situazione degenerasse: Mi sono trovata a dover litigare con una che faceva apprezzamenti su Aldo nonostante io lì fossi presente. Pensa che, a un certo punto, quando hanno fatto notare a questa signorina che Aldo è fidanzato, lei ha risposto “E a me che me ne frega?”. A quel punto sono dovuta intervenire per metterla a posto. Le donne con lui sono davvero sfacciate. Non ti dico le foto e i messaggi che gli mandano su Facebook, lasciamo perdere che è meglio. È bastato far chiarezza in maniera più autoritaria perché questa imbarazzante situazione cessasse. La Cammarota ne approfitta anche per smentire la notizia relativa alla sua presunta gravidanza. Sono mesi che sul web si rincorrono voci che la vorrebbero incinta e pronta al matrimonio con Aldo. Non sarebbe la prima volta che una coppia uscita da Uomini e Donne decide di fare sul serio anche nella vita privata. Per il momento, però, nulla di tutto questo starebbe per verificarsi: Dicono che io sia incinta e mi fanno pure venire i complessi, perché se vedono la pancia vuol dire che sono ingrassata! Però giuro che non sono incinta.
Alessia Cammarota si è trovata coinvolta in una lite con una focosa fan di Aldo Palmeri che, senza curarsi del fatto che fosse presente, aveva tentato di sedurre il fidanzato.
I meme musicali sono diventati una parte integrante di TikTok, più che in qualsiasi altro social network, al punto tale che (spesso) alcuni brani musicali diventati virali nella piattaforma di ByteDance sono poi saliti ai primi posti delle classifiche mondiali. Insomma, la musica è il vero e proprio cuore di TikTok e sempre più utenti decidono di registrarsi alla piattaforma per ballare e creare coreografie divertenti a ritmo musicale. Ma quali sono i 10 brani musicali più utilizzati su TikTok nel 2019? A dare una risposta alla domanda ci pensa la classifica di fine anno, nella quale sono presenti alcuni brani musicali diventati poi dei veri e propri tormentoni delle classifiche mondiali. Il brano più condiviso su TikTok nel 2019 è "Stupid" di Ashnikko e Yung Baby Tate. Si tratta di una canzone diventata virale due volte nel social cinese, ma condivisa con due "tagli" differenti: sia la parte iniziale, che i primi versi cantati. La parte del testo utilizzata: "I know you think about me in the shower / Pornhub in your browser / Fantasize about the pussy power / Think about me with your hand down your trousers / I'm sweet, then I'm sour / I'm big boss Bowser." Sul secondo gradino del podio tra i brani musicali più condivisi su TikTok c'è "I Just Did a Bad Thing" cantato da Bill Wurtz per la prima volta nel 2018. La parte del testo utilizzata: "I just did a bad thing / I regret the thing I did / And you're wondering what it is / I'll tell you what I did / I did a bad thing."
Quali sono i 10 brani musicali più utilizzati e condivisi su TikTok nel 2019? A dare una risposta alla domanda ci pensa la classifica di fine anno, nella quale sono presenti alcune canzoni diventate poi dei veri e propri tormentoni, al punto tale da influenzare le classifiche di tutto il mondo.
Nel mese di Dicembre 2013 noi di Fanpage.it vi avevamo documentato un inedito fuori onda di Carmen Di Pietro che avrebbe cercato di trovare un chiarimento con l'ex compagno e padre dei suoi due figli, Giuseppe Iannoni, dal momento che la showgirl sarebbe stata accusata di aver flirtato con un giudice di "Forum". "Ti potevi contenere, hai detto cose pesanti, tu sei un pazzo. Mi fai litigare con mezzo mondo, tu invece sei passato per un santo. Praticamente mi hai distrutta, sono indifendibile così" aveva sbottato la Di Pietro contro Iannoni che, a sua volta, aveva replicato seccamente: "Hai un uomo vicino. Vuoi forse dare a me le colpe circa l'esistenza di quelle foto?". E ora, Carmen Di Pietro, ospite di "Pomeriggio Cinque", nel salotto di Barbara d'Urso ha confessato di essersi riconciliata al suo uomo, a Giuseppe Iannoni. Quello che più stupisce è la decisione di Carmen Di Pietro che, dopo averlo perdonato, sarebbe pronta persino a sposarlo. Tra i due, dunque, è tornato il sereno ed è scoppiata di nuovo la passione; ecco le parole della showgirl a "Pomeriggio Cinque": La situazione è molto buona. Mi prenderò tante critiche dalle donne ma sono una mamma, tengo molto ai miei bambini e ho messo da parte tutto. Ci siamo guardati negli occhi e lui mi ha dato fiducia. Quella ragazza della foto non l'ho più vista, lui continua a negare, ma io gli credo: penso che quella foto sia stata scattata durante una festa. Il mio io mi porta a credergli, mi prenderò tutte le critiche. Quando una persona dice di aver perdonato un uomo, si ritrova con tutte le critiche addosso. Matrimonio che tarda ad arrivare poiché la Di Pietro non vorrebbe rinunciare alla pensione che, per legge, le spetta in quanto vedova del giornalista Sandro Paternostro:
Carmen Di Pietro, ospite di “Pomeriggio Cinque”, ha confessato di aver perdonato il padre dei suoi due figli, Giuseppe Iannoni. Dopo le accuse di tradimento, è tornato il sereno e la showgirl è pronta persino a sposarlo…
Martedì 28 marzo, andrà in onda la nona puntata dell'Isola dei famosi 2017. Giulio Base, Samantha De Grenet e Malena si scontreranno al televoto. Come si è appreso nelle ultime due puntate del reality, chi verrà eliminato dovrà raggiungere l'isola dei primitivi, che si ripopolerà in attesa della finale. Solo uno dei naufraghi verrà ripescato. Al momento, sull'isola di coloro che sono stati eliminati dal televoto, ci sono Moreno ed Eva Grimaldi, che continuano a battibeccare. Chi dovrà raggiungerli? Fanpage.it ha chiesto ai lettori chi dovrà abbandonare la spiaggia dell'Homo Sapiens. Il risultato del sondaggio è stato decisamente netto, simbolo che gli spettatori hanno le idee chiare sulla rosa di naufraghi che desiderano vedere in finale. La maggioranza dei lettori ha espresso il suo voto a favore dell'eliminazione di Samantha De Grenet. La showgirl ha ricevuto il 69% delle preferenze. La sua insofferenza nei confronti di Raz Degan sembra non abbia giocato a suo favore. Giulio Base ha registrato il 22% delle preferenze. Nel corso dell'ultima settimana ha affermato che imparerà ad amare il suo nemico – leggi Raz Degan – come insegna il Vangelo. Malena si è fermata al 9%. Sin dalla scorsa puntata, la naufraga ha preso le distanze da Base e De Grenet, senza mai tornare sui suoi passi.
Con il 69% delle preferenze, è Samantha De Grenet la naufraga che i lettori di Fanpage.it vorrebbero vedere fuori dall’Isola dei famosi 2017. Il naufrago che non supererà il televoto nella puntata di martedì 28 marzo, dovrà lasciare l’isola dell’Homo Sapiens e raggiungere l’isola dei primitivi in attesa della finale.
Puntuali come un orologio svizzero, le mestruazioni arrivano sempre nel bel mezzo della vacanza. E non tutte riescono ad affrontarle con la stessa naturalezza: c'è chi teme di fare il bagno, chi accusa una sudorazione eccessiva, chi soffre di sindrome premestruale in maniera più forte del solito. La dottoressa Alessandra Di Lillo, ginecologa presso la Casa di cura Santa Famiglia di Roma, ha risposto per Fanpage.it alle tre domande più gettonate a proposito di mestruazioni in vacanza. La risposta è assolutamente sì, chiariamolo una volta per tutte, non c'è nessuna controindicazione. "Si può senza alcun dubbio fare il bagno durante le mestruazioni. Il sanguinamento mentre siamo in acqua si interrompe. Il consiglio è però entrare gradualmente in acqua e ricordarci che dopo il bagno il ciclo riprenderà regolarmente". Non è necessario indossare l'assorbente, esterno, interno o coppetta che sia. "Se siamo abituate a usare le coppette, uno strumento davvero molto valido, oppure gli assorbenti interni, può essere conveniente utilizzarli come presidio anche durante il bagno. Ma non è indispensabile". Se invece utilizziamo assorbenti esterni basterà semplicemente rimuoverli prima del tuffo. Oltre il danno anche la beffa. Con il ciclo arrivano anche mal di testa, mal di pancia e tutti quei sintomi che ci fanno passare la voglia anche di uscire di casa. "Possiamo far ricorso a degli integratori naturali, come il magnesio oppure l'agnocasto, che devono però essere utilizzati in ottica preventiva. Li dobbiamo assumere tutto il mese prima che arrivi il ciclo". Questo tipo di integratori si rivela molto utile non solo perché in grado di attenuare, fino ad azzerare i dolori, ma è anche efficace per il trattamento della sindrome premestruale. "Assumere un antidolorifico al bisogno vuol dire aspettare un certo periodo di tempo prima che faccia effetto e raramente ci dà un effettivo sollievo dal dolore. Dovremo assumerli nei giorni immediatamente precedenti le mestruazioni, ma non lo consiglierei perché si tratta comunque di farmaci il cui abuso può portare a delle conseguenze per lo stomaco". In alcuni casi però il ciclo diventa irregolare. Magari si erano programmate le vacanze anche seguendo il calendario delle mestruazioni e invece arrivano qualche giorno prima, oppure con settimane di ritardo, e in alcuni casi può anche succedere che saltino. "Il cambio di stagione può provocare un cambiamento nel ritmo – spiega Di Lillo – L'arrivo del caldo forte e il cambio dello stile di vita e, anche se si è più rilassati e meno stressati, possono causare un'irregolarità o addirittura un'amennorea mensile. Niente di preoccupante, succede a tantissime donne. Se si tratta di un unico episodio non bisogna spaventarsi. A settembre si ripristinerà regolarmente". In vacanza poi chi prende già la pillola avrà la possibilità di bloccare proprio il ciclo: "Evitiamo però di decidere autonomamente, spieghiamo al nostro ginecologo le nostre intenzioni e sarà lui a dirci come fare".
Posso fare il bagno con il ciclo? Tutte le donne, almeno una volta nella vita, se lo saranno chiesto. La dottoressa Alessandra Di Lillo, ginecologa, chiarisce tutti i dubbi e dà alcuni suggerimenti per non farsi sopraffare dai sintomi premestruali e trascorrere un’estate serena senza preoccuparsi del ciclo.
Anche per Eleonora Daniele è arrivato il momento di pronunciare il fatidico ‘sì'. La conduttrice di ‘Storie Italiane' ha annunciato che presto sposerà il suo compagno Giulio Tassoni. Le nozze, già annunciate e rimandate nel 2014, nel 2015 e nel 2016, stavolta sembrano destinate a concretizzarsi. La Daniele, infatti, si è detta intenzionata a dedicarsi di più alla sua vita privata. Eleonora Daniele e Giulio Tassoni si sono conosciuti nel 2002 a una festa. Tra loro non c'è stato il classico colpo di fulmine. Il sentimento tra la conduttrice e l'imprenditore è nato solo un mese dopo quando si sono rivisti a cena da un'amica comune. Da allora non si sono più lasciati. Dopo una lunga convivenza, sembra sia arrivato il momento di recarsi all'altare: "Finalmente dopo quindici anni di fidanzamento e quattro di convivenza io e Giulio ci sposiamo. Lo faremo in chiesa e io avrò l'abito bianco con lo strascico". Eleonora Daniele, che oggi ha 42 anni, non esclude la possibilità di allargare la famiglia con l'arrivo di un bebè. Una cosa, tuttavia, è certa. Se in passato ha privilegiato la carriera, ora è pronta a coltivare di più la sua vita privata: "Se penso a un figlio? Non si sa mai, ma intanto ora vorrei tornare a dedicarmi di più alla mia vita privata e ai miei affetti". Nel 2015, Eleonora Daniele ha dovuto affrontare la perdita del fratello Luigi. L'uomo, che soffriva di autismo, è deceduto all'età di 44 anni. È un dolore che per la conduttrice non si è mai affievolito. Ancora oggi fa fatica a parlare di quegli anni bui che la spinsero a dedicarsi con ancora più passione alla carriera, nel tentativo di lenire la sua sofferenza:
In un’intervista rilasciata al settimanale ‘Chi’, Eleonora Daniele ha annunciato che sposerà l’imprenditore Giulio Tassoni, con il quale è fidanzata da quindici anni. Le nozze sono già state annunciate e rimandate nel 2014, nel 2015 e nel 2016. Stavolta, però, il matrimonio sembra essere destinato a concretizzarsi.
Un filmato che ritrae uno strano oggetto volante a forma di piramide (con le luci accese) mentre sorvola una nave americana è stato definito autentico dal Pentagono, il Dipartimento della Difesa statunitense. Le immagini, che potete osservare in testa all'articolo, hanno riacceso l'interesse mediatico verso il fenomeno degli UFO (acronimo di Unidentified Flying Object o Unknown Flying Object), ovvero dei cosiddetti oggetti volanti non identificati, che continua a intrigare una folta schiera di appassionati, ricercatori e semplici curiosi. Oggi gli esperti preferiscono chiamarli UAP (acronimo di Unidentified Aerial Phenomenon, fenomeno aereo non identificato), anche per "allontanarli" dalla cultura pop e dal cospirazionismo che abbracciano notoriamente il tema UFO. Grazie al web si può ormai contare su una vasta serie di fonti (più o meno attendibili), ma da quando le istituzioni e le agenzie governative statunitensi – come appunto il Pentagono e la CIA – hanno iniziato a “sbottonarsi” di più su questi eventi, è a disposizione una mole considerevole di materiale ufficiale e declassificato che può essere d'aiuto per analizzare gli strani fenomeni. Una cosa è certa, gli esperti li prendono estremamente sul serio, anche perché in molti casi ne è stata confermata l'autenticità, come avvenuto per i celebri video “FLIR1”, “Gimbal” e “GoFast” catturati tra il 2014 e il 2015 da piloti di caccia Super Hornet F/A-18. Nel 2019 la Marina militare statunitense annunciò per la prima volta che si trattava di video autentici. Ora sono balzati agli onori della cronaca internazionale nuovi video e immagini di oggetti misteriosi, la cui autenticità è stata "certificata" dal Pentagono. Il più affascinante è indubbiamente quello dell'oggetto piramidale di cui sopra. Stando a quanto affermato dal portale “The Black Vault” di John Greenewald Jr, che da molti anni raccoglie e divulga informazioni ufficiali sugli UFO/UAP, il video sull'oggetto piramidale (condiviso su youtube dal regista Jeremy Corbell e dal giornalista a George Knapp) è stato catturato nel luglio del 2019 da membri dell'equipaggio della USS Russell, una nave “destroyer” della Marina americana che all'epoca si trovava al largo di San Diego. Nel video – ripreso con una telecamera notturna – si vede lo strano oggetto con le luci di segnalazione accese mentre sorvola l'imbarcazione, a un'altezza di circa 200 metri. Si tratta in realtà soltanto di uno degli strani oggetti identificati quella notte. Nel corso dello stesso anno furono intercettati altri misteriosi oggetti metallici volanti, a forma di sfera, ghianda e dirigibile; in un caso uno si inabissò, ma non furono trovate tracce di relitti. Come indicato, l'autenticità delle immagini è stata confermata dal Pentagono stesso, e in particolar modo dalla portavoce Susan Gough, che ha lasciato la seguente dichiarazione: “Posso confermare che le foto e i video a cui si fa riferimento sono stati realizzati dal personale della Marina. L'UAPTF ha incluso questi eventi nelle sue indagini”. L'esperta, tuttavia, ha aggiunto che non verranno fatte ulteriori comunicazioni sugli eventi segnalati, per questione di sicurezza nazionale. “Come abbiamo detto in precedenza – spiega la Gough – per mantenere la sicurezza delle operazioni ed evitare di divulgare informazioni che potrebbero essere utili a potenziali nemici, il DOD non discute pubblicamente i dettagli delle osservazioni o delle analisi degli avvistamenti segnalati nei nostri campi di addestramento o nello spazio aereo designato, inclusi quelle incursioni inizialmente designate come UAP”.
Nel luglio del 2019 i membri dell’equipaggio della USS Russell, una nave da guerra della Marina statunitense, filmarono il sorvolo di uno strano oggetto volante dalla forma piramidale. Le immagini dell’UFO o UAP, recentemente divulgate su internet, sono state definite come “autentiche” dalla portavoce del Pentagono Susan Gough.
Venerdì 11 giugno 2021 iniziano finalmente gli Europei, con un anno di ritardo rispetto all'iniziale programma, che li vedeva previsti per il 2020, a causa della pandemia da Covid-19. La Uefa si è vista costretta a rivedere i suoi piani riguardo alle città ospitanti, con Dublino che ha lasciato i suoi match a San Pietroburgo e Bilbao che è stata sostituita da Siviglia. Inoltre, la possibilità di entrare negli stadi è fortemente diminuita. Tranne Budapest, che punta al 100% della capienza ma con rigidi requisiti di ingresso nell'impianto, tutte le altre sedi l'hanno come minimo dimezzata. In particolare, San Pietroburgo e Baku hanno confermato la capienza del 50%, mentre Amsterdam, Bucarest, Copenaghen, Glasgow, Roma e Siviglia ospiteranno il 25%–45% degli spettatori che avrebbero potuto accedere all'impianto in condizioni normali. Infine, Londra ha confermato una capienza minima del 25% e Monaco ha programmato un minimo di 14.500 spettatori. La Uefa ha optato per dividere i prezzi dei biglietti innanzitutto definendo delle città di fascia A (Amsterdam, Siviglia, Copenaghen, Glasgow, Londra, Monaco, Roma e San Pietroburgo) e delle sedi di fascia B (Baku, Bucarest e Budapest). La differenza si riflette sul prezzo dei biglietti, che sono a loro volta divisi in tre categorie per ogni stadio. Il costo per vedere le partite degli Europei aumenta progressivamente nella fase a eliminazione diretta e va da un minimo di 30 euro per la Categoria 3 delle città di fascia B ai 945 euro da sborsare se si vuole assistere alla finale di Wembley nel settore di Categoria 1. Lo stadio Olimpico di Roma ospiterà le tre partite dell'Italia nel girone e un quarto di finale. Gli azzurri di Roberto Mancini se la vedranno in sequenza con Turchia, Svizzera e Galles. Sfortunatamente, sono rimasti a disposizione soltanto i tagliandi per l'ultima partita del gruppo, quella contro Gareth Bale e compagni, in programma domenica 20 giugno alle ore 18. Chi volesse acquistare i biglietti per il match dovrà accedere o registrarsi al sito della Uefa, recarsi sulla sezione dedicata a Euro 2020 e cliccare su "Biglietti". A quel punto, basterà cliccare su "Visita il portale biglietti" per accedere alla lista dei match e, cliccando sulla singola partita, sarà possibile effettuare l'acquisto. Per la sfida tra Italia e Galles è ancora disponibile soltanto la Categoria 1, ovvero il settore delle tribune, al costo di 185 euro. Qualora fosse stata ancora disponibile, il prezzo della Categoria 2 (i distinti) sarebbe stato di 125 euro, sia per la partita contro la nazionale di Aaron Ramsey, sia per quella contro la Svizzera. La Categoria 1 (quella dedicata alle curve), invece, costava 50 euro. Diversi i prezzi sia per la partita inaugurale degli Europei, quella contro la Turchia, che per il quarto di finale da disputare allo stadio Olimpico. Chi ha comprato i biglietti per questi due match in Categoria 3 ha speso 75 euro, la Categoria 2 viene 145 euro a biglietto, mentre il prezzo della Categoria 1 è di 225 euro. I biglietti per Euro 2020 sono disponibili esclusivamente online sul sito della Uefa, nella sezione dedicata. Al momento, sono ancora acquistabili i tagliandi soltanto per 11 partite, tra cui Italia-Galles, il big match Portogallo-Germania e due ottavi di finale, quelli che si disputeranno a Budapest e Siviglia. I prezzi pensati dalla Uefa per la seconda e la terza partita dell'Italia in programma allo stadio Olimpico di Roma sono gli stessi anche per i match della prima fase e degli ottavi di finale che si disputeranno nelle sedi di Amsterdam, Copenaghen, Glasgow, Londra, Monaco, San Pietroburgo e Siviglia. Tre fasce di prezzo dunque, a seconda della categoria scelta: 50 euro, 125 euro e 185 euro. Diverso, invece, il costo del biglietto per le sedi di Baku, Budapest e Bucarest: 30 euro per la Categoria 3, 75 euro per la Categoria 2 e 125 euro per la Categoria 1. I prezzi aumentano a partire dai quarti di finale, ma non per quello che si disputerà a Baku, per cui le tariffe rimarranno invariate. Per quanto riguarda i match che si disputeranno a Roma, Monaco e San Pietroburgo, invece, la Categoria 3 viene a costare 75 euro, il prezzo della Categoria 2 è di 145 euro e la Categoria 1 costa 225 euro. Per vedere le semifinali di Londra, gli spettatori dovranno spendere 195 euro, 345 euro o 595 euro, in base alla categoria scelta. Il prezzo di un biglietto per la finale, infine, sfiora i 1000 euro. Si va dai 295 euro della Categoria 3, ai 595 euro della Categoria 2, fino ad arrivare ai 945 euro della Categoria 1. Tutto pronto per il ritorno negli stadi, dunque, ma con delle precauzioni. Chi vorrà assistere ai match degli Europei in programma allo stadio Olimpico di Roma, infatti, dovrà essere in possesso, oltre al biglietto della partita con posto preassegnato, anche di una delle seguenti certificazioni, come spiegato dalla FIGC sul proprio sito:
Tra pochi giorni partitanno gli Europei di calcio, ma alcuni biglietti sono ancora disponibili per l’acquisto, come quelli di Italia-Galles allo stadio Olimpico. I prezzi cambiano in base alla tipologia di partita e al settore scelto, la capienza degli stadi varia in base alle città ospitanti, così come le norme Covid da rispettare. Ecco dove comprare e quanto costano i biglietti di Euro 2020.
Una bambina di due anni è morta ieri in ospedale a Catania dopo aver contratto l’influenza. La piccola era stata portata al pronto soccorso dai suoi genitori per una forte febbre e continue scariche di diarrea e dopo poco è morta al reparto di Rianimazione pediatrica del presidio sanitario di Catania. A parlare di quanto accaduto a Catania Today è stato il dottor Giuseppe Ferlazzo, primario di Rianimazione pediatrica dell'ospedale Garibaldi. Il medico ha spiegato che si tratta di un evento tragico e “molto raro” che, secondo i segni riscontrati sul corpo della piccola e dall'analisi del liquor cerebrale, non è collegabile a un caso di meningite batterica.
La piccola è morta nel reparto di Rianimazione pediatrica dell’ospedale Garibaldi di Catania. Il primario esclude un caso di meningite batterica.
La cassetta della posta, un po' come lo stuoino, è un biglietto da visita piuttosto esplicito della propria casa. Nei condomini italiani le cassette postali sono generalmente anonime ma c'è sempre chi prova a distinguersi, chi preferisce differenziare tutto ciò che può rappresentare l'emanazione della propria abitazione. La pratica è ancora più diffusa in paesi anglosassoni dove la cassetta della posta generalmente è familiare e non è soggetta a regole di condominio. È così un oggetto, inventato nel 1916 negli Stati Uniti da un impiegato postale, può diventare motivo di orgoglio o di sfogo creativo per qualcuno. Dalla cassetta della posta a forma di animale a quella di astronave, sempre più persone scelgono di personalizzare la buca in cui ricevere la propria posta e le immagini dal mondo sono davvero incredibili. La cassetta postale ha un design riconoscibile in tutto il mondo, ed è soprannominata cassetta postale di Joroleman, da Roy J Joroleman, l'impiegato postale che l'ha creata nel 1916. Oggi quel design semplice e funzionale viene spesso sostituito, soprattutto negli Stati Uniti, da cassette postali originali e creative a forma di navicella di Star Wars, di Minion o di SpongeBob. Ce ne sono davvero di tutti i tipi, ogni cassetta postale può esprimere l'estro e lo spirito giocoso di una famiglia, può raccontare molto sulle passioni del proprietario di casa o può far spavento. Tutte, per la loro creatività e unicità, sono belle da vedere e divertenti da trovare. ecco le più originali in giro per il mondo.
Sono l’incubo di ogni portiere e la gioia dei più creativi, le cassette della posta, che siano colme o vuote, possono essere di tutti i tipi e nel mondo c’è chi ha fatto della loro originalità la sua missione.
San Giustino è un luogo che nel passato ha avuto un'indispensabile ruolo strategico per il controllo del territorio e che ancora oggi conserva un fascino suggestivo. Borgo fortificato che sorge nell'Alta Valle del Tevere in provincia di Perugia, con il suo Castello Bufalini e le sue ville, affascina i visitatori che cercano delle vacanze tranquille a caccia di tesori dell'arte. Il Castello Bufalini, simbolo della città, da il benvenuto alla città di San Giustino. Il Castello, eretto nel 1492, testimonia l'antica storia del borgo che fu prima feudo della famiglia Dotti e poi della famiglia Bufalini. Il Castello Bufalini ha subito nel tempo varie trasformazioni, e fu anche convertito in dimora signorile durante il Rinascimento dal Vasari. In questo periodo, il Castello si arricchì con importanti opere d'arte di artisti di gran fama, tra cui ricordiamo il Ghirlandaio, Perugino, Della Robbia. Il Castello Bufalini è molto ampio e la sua visita offre la possibilità di attraversare varie sale, ognuna arredata con oggetti dell'epoca. TRa le sale più significative ci sono: la Sala degli Dei Pagani e Sala di Prometeo, il Loggiato, la Sala della Credenza, la Sala da Pranzo, il Salotto, la Sala del Trono, la Galleria dei Ritratti, la Sala degli Stucchi, la Camera del Cardinale Giovanni Ottavio Bufalini. Oltre alla ricchezza interna, il Castello Bufalini è adornato esternamente da un'incantevole giardino all'italiana, dove ci sono interessanti giochi d'acqua e un labirinto di siepi. Oltre al Castello, simbolo del borgo, San Giustino offre altre attrazioni da ammirare. Tra queste la chiesa del paese, intitolata proprio a San Giustino. Nel borgo umbro ci sono anche altri edifici religiosi minori, come la Chiesa del Santissimo Crocifisso ricca di affreschi e stucchi realizzati dai fratelli Della Robbia. Tra le costruzioni, una delle più belle è Villa Graziani. Risalente al tardo rinascimento, fu costruita sulle macerie di un antico castello. La villa all'interno ospita il Museo della Villa di Plinio in Tuscis dove sono esposti i reperti rinvenuti dallo scavo effettuato nei pressi dell'antica villa di Plinio Il Giovane. Molto interessante da visitare nel territorio di San Giustino è il Museo Storico e Scientifico del Tabacco, il primo in Umbria e uno dei pochi in Italia. Il museo ha l'obiettivo di conservare e valorizzare il patrimonio storico e culturale legato alla coltura di questa pianta che ha avuto un'importanza molto significativa per lo sviluppo economico e sociale di questa zona d'Italia.
Nell’alta Umbria da non perdere è il borgo di San Giustino con il suo Castello Bufalini e le tante ville disseminate nei dintorni. Il borgo di San Giustino, in provincia di Perugia, nel passato ha avuto un ruolo importante di roccaforte strategica e che ancora oggi conserva un fascino suggestivo e affascinante.
I grossi rami di uno degli alberi di viale Lombardia sono caduti nel pomeriggio di oggi tra lo stesso viale e via Vallazze, proprio all'altezza dell'incrocio tra le due strade a due passi dal quartiere Loreto: probabilmente, la caduta degli enormi rami sono dovuti al violento acquazzone che si è riversato su Milano nelle prime ore del pomeriggio, che può essere considerato tra le cause principali della caduta degli stessi. Non ci sono fortunatamente feriti, ma la caduta è avvenuta proprio all'incrocio tra le due strade, solitamente attraversato da automobili e passanti sulle vicine strisce pedonali, appena sfiorate.
Cade un grosso albero in strada a Milano, all’incrocio tra Viale Lombardia e Via Vallazze: tanta paura ma nessun ferito. Gli enormi rami hanno di fatto bloccato la circolazione stradale, sia di veicoli che di pedoni. Cagnolati (Municipio 3, Forza Italia): “E se in quel momento fosse transitata qualche auto o qualche passante?”
Verrebbe da allargare le braccia e poi battere forte i pugni sui tavoli. Ma non si risolverebbe niente. Meglio fare come Gianluca Nicoletti, voce radiofonica, autore e scrittore che quando parla del figlio Tommy, autistico, usa il racconto civile, il paradosso e quando serve, l'ironia. In questo modo le storture italiane risaltano di più. Ci si incazza lo stesso però. Succede che Tommy il 26 febbraio 2016 spegnerà le 18 candeline. Non è solo un compleanno, per un giovane autistico. «A tutti gli effetti non sarà più considerato un autistico. Entra nel limbo dei fantasmi, di quelli che qualche psicanalista d’antàn chiama ‘i post autistici'» scrive il papà. «C’è da mettersi le mani nei capelli: io per casa ho ancora a tutti gli effetti un bambino da sorvegliare come se avesse tre anni, anche se è alto due palmi più di me e pesa 90 chili». Ci sono problemi d'ogni tipo in questo caso. Nicoletti racconta che al centro di assistenza fiscale gli hanno rammentato quel che definisce «l’aspetto più ridicolo della questione». «Tommy non è più autistico quindi dovrò nuovamente rifare tutta la trafila per la 104 (la legge che regola l'assistenza ai disabili ndr.) che scade devo ricominciare a fare tutto daccapo». La burocrazia italiana non perdona. «Prima che arrivi il 26 febbraio serve un certificato del medico di base che attesti che non è guarito dalle sue precedenti situazioni ovvero che e ancora autistico e soffre di epilessia – scrive Nicoletti – . Questo servirà per l'Inps al fine di assicurarsi che l’indennità di accompagnamento, che sarà automaticamente sospesa con l’entrata nel diciottesimo anno e per tutti i mesi a venire venga rimborsata quando Tommy riavrà nuovamente la 104, i cui benefici legati ai permessi sul lavoro saranno sospesi (ne usufruiva la madre). Spero davvero che non sia così, c’è da spararsi».
L’assurda storia di Tommy che il 26 febbraio compirà 18 anni. È autistico ma per la legge al compimento della maggiore età non lo sarà più. Il padre, il giornalista Gianluca Nicoletti, organizza la mobilitazione a Roma per sensibilizzare su quest’aspetto poco noto del rapporto tra malattia e burocrazia italiana.
Il salvataggio della Grande barriera corallina australiana è appesa a un filo e gli scienziati cominciano a perdere seriamente le speranze. La situazione è diventata così drammatica che ormai si è iniziato a parlare apertamente di preservarne le sole “funzioni ecologiche”, dato che il futuro dei coralli, a causa del riscaldamento globale, sembra praticamente segnato. La dichiarazione fatalista è degli esperti del Reef 2050 Plan Independent Expert Panel, riunitisi a Brisbane all'inizio del mese. Il loro suggerimento, in pratica, è ormai quello di puntare almeno sulla preservazione della struttura, in quanto protezione naturale per i pesci (anche quelli legati agli interessi umani) e baluardo contro il moto ondoso verso le coste. Ma senza coralli l'intero ecosistema della barriera potrebbe crollare del tutto, lasciando un grande monumento alla scelleratezza umana. Il comitato di esperti è in aperto contrasto col “Reef 2050 Long-Term Sustainability Plan” del governo australiano, un piano da 2 miliardi di dollari che, nel giro di pochi decenni, dovrebbe proteggere la barriera e favorirne la resilienza grazie a programmi di protezione della qualità dell'acqua, attraverso il controllo del traffico marittimo e delle industrie costiere. Ma il responsabile principale dello sbiancamento dei coralli sono i cambiamenti climatici e il conseguente il riscaldamento globale, e nel piano non c'è alcuna soluzione di contrasto all'innalzamento delle temperature e alla riduzione dell'effetto serra. L'acqua più calda innesca l'espulsione da parte dei coralli delle alghe fotosintetiche simbionti, un processo noto come “bleaching” che dopo lo sbiancamento provoca la morte. Per quanto si possa mantenere pulita l'acqua, se le temperature restano alte non c'è nulla da fare per salvare i coralli. Gli ultimi dati divulgati dalla Great Barrier Reef Marine Park Authority in tal senso sono emblematici. Nel nord del Queensland, ad esempio, il 70 percento dei coralli superficiali è morto, così come buona parte di quelli che vivono più in profondità. Nel complesso i coralli morti nell'ultimo anno sono stati il 29 percento del totale, una stima superiore del 7 percento rispetto a quella fornita in precedenza. Del resto, dopo i primi eventi di sbiancamento di massa registrati nel 1998 e del 2002, è la prima volta che tale processo avviene per un biennio consecutivo (2016/2017). Negli ultimi mesi i problemi maggiori sono stati registrati nell'area tra Cairns e Townsville, e la preoccupazione continua a salire per gli effetti del ciclone tropicale Debbie.
Nel 2016 è scomparso il 29 percento dei coralli della Grande Barriera Corallina australiana, un dato sensibilmente peggiore di quello divulgato in precedenza. La situazione, provocata dal riscaldamento globale, è così drammatica che gli scienziati stanno perdendo le speranze.
Si sta svolgendo la Paris Fashion Week dedicata alle collezioni Primavera/Estate 2021 e, nonostante in Francia l'emergenza Covid-19 sia tornata a far preoccupare, sono molte le Maison che hanno deciso di tenere delle sfilate "fisiche", anche se con un pubblico notevolmente ridotto. Nelle ultime ore è stato il turno di Balmain, che quest'anno celebra il suo 75esimo anniversario. Per rendere omaggio alle origini e ai tratti distintivi della griffe, Olivier Rousteing si è ispirato a Pierre Balmain, aprendo lo show con una vignetta old school curata dallo storico della moda Olivier Saillard, che vede come protagonista il jacquard, stampa che il fondatore della casa fashion ha reso iconica con i suoi cappotti couture, le sue camicette prêt-à-porter e le sue borse da viaggio. Olivier Rousteing ha sempre dimostrato di vantare un grande coraggio e ne ha dato prova anche durante l'ultima sfilata di Balmain tenutati ai Jardin des Plantes di Parigi. In un momento storico tanto difficile, non ha avuto paura di presentare in passerella abiti da sera originali, esuberati, colorati, destinati alle serate in discoteca e agli eventi di gala. La collezione per la Primavera/Estate 2021 si ispira agli anni '70, per la precisione ai modelli del fondatore Pierre Balmain, anche se, allo stesso tempo, è contraddistinta da tocchi moderni e scintillanti. Lo stilista ha usato 2 milioni di cristalli Swarovski per realizzare dei vestiti da festa stellari e sinuosi, ha osato con dei vivaci toni fluorescenti e non ha rinunciato alle spalline super imbottite che da sempre contraddistinguono i capi della Maison.
Balmain celebra il suo 75esimo anniversario quest’anno e, in occasione della Paris Fashion Week, ha reso omaggio al suo storico fondatore. Tra cristalli, spalline maxi e colori audaci, la collezione Primavera/Estate 2021 di Olivier Rousteing rende omaggio alle origini della casa di moda.
In base a un nuovo documento stilato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, si stima che l'80 percento della popolazione mondiale rischi di contrarre un'infezione innescata da punture di insetti, mentre per il 40 percento il rischio è di essere colto da ben due distinte infezioni. Poiché molto spesso gli insetti sono vettori di gravissime patologie, è evidente quanto sia drammatica questa statistica. Basti pensare che le malattie di questo tipo uccidono ben 700mila persone ogni anno, e sebbene siano stati fatti enormi passi avanti contro alcune di esse, come ad esempio la malaria, per molte altre si è abbassata la guardia sotto il profilo della prevenzione e della sorveglianza. Le popolazioni più a rischio sono sempre quelle dell'Africa subsahariana e delle regioni tropicali e subtropicali del nostro Pianeta, dove la notevole biodiversità degli artropodi pericolosi, catalizzata dalla florida vegetazione e dalle alte temperature, impatta su alcune tra le le aree più povere ed emarginate. Qui, infatti, i servizi sanitari sono spesso inefficienti, e anche strumenti fondamentali come insetticidi o semplici zanzariere non sono accessibili per tutti, nonostante le campagne avviate da anni sul territorio. I principali vettori di tali malattie sono le zanzare, le mosche e le zecche: le prime possono trasmettere filariosi, malaria, encefaliti e varie tipologie di influenze; con le seconde si rischiano la leishmaniosi, l'oncocercosi e la tripanosomiasi africana umana, ovvero la cosiddetta malattia del sonno, mentre con le ultime si possono contrarre la malattia di Chagas, la malattia di Lyme e l'encefalite. Alcune di queste malattie si stanno diffondendo a causa dell'urbanizzazione incontrollata e dei cambiamenti climatici in atto, ma anche scambi commerciali e viaggi internazionali stanno avendo un ruolo. Per questa ragione l'OMS ha messo a punto un “Piano di risposta globale” che punta entro il 2030 a ridurre del 75 percento la mortalità da punture da insetto-vettore, attraverso un programma di controllo degli insetti da allineare in tutti i Paesi. Oltre a nuove infrastrutture e a un maggior coinvolgimento delle comunità, nel progetto è prevista anche la valorizzazione di figure professionali specializzate come quella dell'entomologo, ovvero del biologo che studia gli insetti, il cui numero è calato drasticamente negli ultimi decenni in varie parti del mondo. Come ha sottolineato il direttore uscente dell'OMS Margaret Chan, dagli anni '70 ad oggi si è fatto molto poco per il controllo delle zanzare, ed è proprio questo dettaglio che ha catalizzato la diffusione del virus Zika, la ricomparsa della dengue e sta facendo emergere nuove minacce, come la chikungunya. Nel piano, che prevede un aumento di spesa da un centesimo a persona a cinque centesimi a persona, per un totale di 330milioni di dollari, sono previsti anche interventi per la ricerca scientifica, con lo studio di nuovi repellenti e insetticidi, ma anche la creazione di un batterio che possa bloccare il ciclo vitale dei virus all'interno dei vettori, così da ridurre drasticamente la pericolosità delle punture.
Per contrastare l’ecatombe provocata ogni anno dagli insetti l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha messo a punto un piano d’azione a livello globale, che prevede la riduzione della mortalità del 75% entro il 2030.
Ricordate Elodie ai tempi di "Amici di Maria De Filippi"? All'epoca indossava le tute tinta unita fornite dalla produzione ma con i suoi capelli rosa cortissimi dimostrava già di avere stile da vendere. Oggi non è solo una delle cantanti più richieste del momento, è diventata anche una vera e propria icona di bellezza capace di lanciare mode e tendenze con dei look glamour e cool. Ad attirare le attenzioni è stata una foto postata di recente sui social, nella quale sfoggia un improbabile outfit da sera in color block e con le paillettes. Il dettaglio che non è passato inosservato ai fan è che sul viso non ha neppure un filo di trucco, a dimostrazione del fatto che si sente libera di rimanere "al naturale" anche per uscire la sera. È ormai risaputo che Elodie sia un'icona di stile, tanto che ogni volta che appare in pubblico o sui social riesce a lanciare i capi must-have di stagione, dagli abiti di jeans alla giacca di velluto. Anche in questa parte finale dell'autunno non ha potuto fare a meno di seguire il trend più fashion del momento, quello dei look color block, ovvero con colori a forte contrasto, proponendo un outfit che si rivelerà perfetto per le prossime feste natalizie. Ha infatti indossato un minidress rosso di paillettes di Aniye By, un modello aderente, senza spalline e con delle ruches laterali che ha esaltato la silhouette da urlo, abbinato a un paio di collant fucsia acceso. Per completare il tutto ha scelto un accessorio davvero audace, dei décolleté zebrati con il tacco a spillo e un cinturino intorno alla caviglia. Essendo già abbastanza appariscente, ha pensato bene di rinunciare al trucco ma anche in versione acqua e sapone è sempre bellissima. Senza trucco. Senza paura. • • @aniyeby #aniyeby #aniyebyisyou #ss20 #adv A post shared by Elodie (@elodie) on Nov 23, 2019 at 5:38am PST
Elodie viene considerata un’icona di stile e di bellezza e nelle ultime ore ha dimostrato che non le servono artifici e make-up elaborati per essere attraente. Nonostante abbia sfoggiato un super glamour look di paillettes, è rimasta senza trucco, dando prova di sentirsi libera di rimanere al naturale anche per uscire la sera.
Quali sono i traguardi raggiunti da album e singoli questa settimana lo dicono le certificazioni che ogni sette giorni rende noti la FIMI, analizzando vendite, download e anche gli streaming se si parla di singoli. Questa settimana sono pochi gli album che raggiungono un traguardo importante in termini di vendite, con Ligabue che va oro con il suo album omonimo, seguito da un box dei Coldplay e da "Blurryface", l'ultimo album dei Twenty One Pilots, uscito nel 2015. Ma è+ tra i singoli che tornano, come sempre, i nomi più noti, e sono proprio le canzoni, anche grazie al conteggio degli streaming, quelle che possono vantare un maggior numero di "traguardi". C'è sempre "Shape of you" di Ed Sheeran a farla da padrona con il suo quinto disco di platino per quella che, da gennaio, è una delle canzoni più ascoltata nelle radio di tutto il mondo. Uno Sheeran che fa quattro platini anche con "Photograph", canzone tratta da "X", mentre festeggia anche Francesco Renga che con "Il giorno più bello del mondo", tratto dall'album precedente "Il tempo reale", fa da traino a "Nuova luce", il singolo uscito pochi giorni fa e si becca il terzo platino, così come Luis Fonsi e il suo tormentone "Despacito".
Tra le varie certificazioni di album e singoli di questa settimana, da sottolineare i 5 platini di Ed Sheeran con “Shape of you” e il platino raggiunto da Fiorella Mannoia con “Che sia benedetta”.
Dopo la scomparsa di Sara Pedri, avvenuta il 4 marzo scorso, la sanità Trentina è stata travolta da un vero e proprio uragano. Del resto la "situazione critica" del reparto di ginecologia del nosocomio Santa Chiara riportata dagli ispettori del ministero della Salute era nota ormai da tempo: molti professionisti avevano chiesto negli anni trasferimenti da quella struttura presso nuove sedi. Il Santa Chiara, insomma, ha visto un continuo ricambio di lavoratori. Saverio Tateo, primario del reparto, è stato trasferito al ruolo di coordinatore territoriale del percorso nascita di Pergine Valsugana (ruolo che già ricopriva compatibilmente con quello di dirigente del settore ospedaliero nel quale Sara lavorava). Subito dopo il cambio di mansioni, Tateo ha richiesto un periodo di ferie in attesa di eventuali provvedimenti disciplinari. I colleghi di Sara Pedri, però, non si fermano: dopo aver testimoniato contro la gestione del reparto di ginecologia, vogliono procedere per vie legali. Sei operatrici, già ascoltate dagli inquirenti sul caso Pedri, hanno deciso di avviare una causa per mobbing.
Dopo la scomparsa della ginecologa 31enne Sara Pedri, vittima di vessazioni sul lavoro, altre 6 operatrici del reparto dell’ospedale Santa Chiara di Trento vogliono avviare una causa per mobbing. Sono stati più di 100 i colleghi che hanno descritto il reparto di ginecologia come un vero e proprio ambiente di terrore.
A sorpresa, Sara Affi Fella è riapparsa sui social. Chi segue Uomini e Donne ha ancora vivo il ricordo dello scandalo che ha visto protagonista la bella tronista, investita da una bufera per aver portato avanti la relazione con l'ex Nicola Panico anche quando era nel programma. Sara non ha riaperto il profilo Instagram, forzatamente chiuso dopo la valanga di insulti e la fuga degli sponsor. Semplicemente, è apparsa in un video nelle Stories di un'amica che l'ha filmata "a tradimento". Manco a dirlo, ha fatto subito il giro del web. Non si tratta della prima apparizione casuale della Affi Fella, che a ottobre comparve in una foto di un'amica. Almeno a livello ufficiale, però, non è mai tornata su Instagram con un profilo proprio (in compenso, in rete abbondano i fake) né tantomeno ha ricominciato una carriera nel mondo dello spettacolo. Tempo fa si parlò di un incarico come modella per un centro estetico, ma si trattava di immagini risalenti a molti mesi prima. Facciamo quindi un salto indietro nel tempo e riassumiamo l'affair Affi Fella. Lo scandalo è scoppiato quando Nicola Panico ha svelato di aver portato avanti una relazione clandestina con Sara, sua ex fidanzata storica con cui aveva partecipato a Temptation Island. Se ufficialmente i due si erano lasciati, in realtà continuavano a incontrarsi segretamente mentre lei era sul Trono, e anche nel corso della breve love story con Luigi Mastroianni. A un certo punto (quanto Sara aveva lasciato anche lui per il calciatore Vittorio Parigini), Panico è uscito allo scoperto e ha confessato tutto, con sommo sconvolgimento del cast di Uomini e Donne e di Maria De Filippi in particolare. In un colpo solo, la Affi Fella ha perso Nicola, Vittorio, la popolarità e i guadagni da influencer, ed è stata bannata in eterno dal modo delle starlette social. Nel mondo ai tempi di UeD, insomma, uno sgarro alla Queen Mary è equiparabile a un delitto. È quasi Natale e tu mi manchi come non mai💗 #saraaffifella
Breve apparizione nella story di un’amica per la ex tronista di Uomini e Donne, bannata in eterno dal mondo delle star social dopo lo scandalo di Uomini e Donne. Sara è stata costretta a chiudere profilo e carriera nello spettacolo dopo la scoperta della sua relazione clandestina con Nicola Panico.
La bellissima Shakira, che è risultata una delle star più generose del 2009 per le sue numerose donazioni ad enti benefici che si occupano dei paesi più poveri del mondo, ha recentemente confessato che è stata da uno psicologo. A quanto pare ha imparato ad amarsi solo grazie alle sedute psicologiche e proprio la cantante qualche settimana fa ha confermato il suo status dicendo: Nessun essere umano deve essere giudicato. Dovremmo stare tutti più calmi. Mi piace avere una mappa della mia psiche, significa che posso perdonare me stessa e così mi sento più libera. La liberà e la felicità. Oggi il mio modo di vedere le cose è cambiato. Sono una ragazza romantica e molto timida, dopo tutto sono molto cattolica. Amo fare lo shopping, sono una spendacciona, lo faccio per aiutare l’economia. Mi piace fare le cose che fa una ragazza della mia età, fare jogging al parco, guardare film molto forti. E anche la mia ossessione per lo shopping è superata. Nel frattempo Shakira è diventata la nuova testimonial dello spot della Seat Ibizia. La casa automobilistica accompagnerà il prossimo tour della cantante colombiana che dovrebbe partire per la fine dell’anno.
Shakira dopo aver dichiarato che è andata da uno psicologo per imparare ad amarsi è diventata la testimonial del nuovo spot Seat Ibiza.