source
stringlengths
2
27k
target
stringlengths
19
1.08k
La quarantena è dura per tutti, dopo quasi due mesi in isolamento ognuno di noi sta cominciando a sentire il peso della solitudine e della noia ma un lato positivo lo si può trovare anche in questa situazione difficile. Un esempio? Si può approfittare del tempo passato in casa per prendersi cura della propria bellezza. È proprio quanto fatto da Anna Tatangelo, che, complici i parrucchieri chiusi fin dall'inizio del lockdown, per la prima volta ha detto temporaneamente addio a spazzole, phon e piastre, lasciando "respirare" i suoi capelli. Non potendosi godere l'arrivo della primavera in strada, passa sempre più tempo seduta in balcone, quale migliore occasione di questa per far asciugare la chioma senza servirsi di fonti di calore aggressive? È veramente primavera quando puoi lasciare asciugare i capelli al sole ☀️🌸 A post shared by Anna Tatangelo (@annatatangeloofficial) on Apr 25, 2020 at 7:50am PDT
Anna Tatangelo è in quarantena e ne ha approfittato per rivelare una versione di lei che nessuno conosceva. Ha detto addio a phon, spazzole e piastre e ha lasciato per la prima volta i capelli al naturale, facendoli asciugare al sole fuori al balcone di casa.
Un papà è finito a processo accusato di violenza sessuale sulla figlia di nove anni. Un fascicolo aperto dal pubblico ministero Paola Conti. Il capo d'imputazione è violenza sessuale continuata a danno di minore di dieci anni, con l'aggravante della parentela con la parte lesa. Avrebbe stuprato più volte la bambina, obbligandola ad avere un rapporto completo. Come riporta Tuscia Web il processo inizierà il prossimo 21 ottobre e sarà celebrato a porte chiuse, con il rito abbreviato, che in caso di condanna dell'imputato prevede lo sconto di un terzo della pena. La richiesta è stata accolta dal ieri, giovedì 30 settembre, dal giudice Giuliano Migliorati. Nel corso della prossima udienza verranno acquisiti alcuni atti. L'avvocato Remigio Sicilia, che rappresenta la parte lesa, si è costituito come parte civile. Secondo quanto emerso in sede d'indagine l'uomo, un quarantenne, è ritenuto presunto responsabile di aver abusato ripetutamente in varie occasione della figlia ed è stato arrestato e finito ai domiciliari il 14 dicembre scorso.
Si attende la celebrazione del processo con rito abbreviato nei confronti di un papà di Viterbo, accusato di presunta violenza sessuale continuata con l’aggravante della parentela con la parte lesa. Avrebbe stuprato sua figlia di nove anni, costringendola ripetutamente a rapporti sessuali completi.
L'individuazione della casa del portiere La casa del portiere e la portinerie sono considerati beni condominiali ex art. 1117 cc. Questo però non risolve la questione relativa all'individuazione dell'appartamento o del locale destinato a casa del portiere o a portineria. Infatti, può capitare che l'originario ed unico proprietario dell'edificio (sia o meno il costruttore dello stesso) individui la casa del portiere (in astratto indicandola nel regolamento o negli atti di acquisto oppure di fatto dando una destinazione specifica ad un determinato appartamento) oppure può capitare che sia solo prevista, in teoria, la possibilità di avere una casa del portiere. La differenza tra le due ipotesi è evidente e riguarda la possibilità di mutare o modificare la decisione assunta: nella prima non è possibile spostare l'ubicazione della stessa nella seconda situazione la scelta potrà essere sempre mutata fino all'individuazione, in concreto, della casa del portiere. La destinazione (espressa o di fatto) data al locale è l'elemento fondamentale che permette di stabilire se sussiste (o meno) la casa del portiere come bene condominiale ex art. 1117 cc. Quindi, per stabilire se un' unità immobiliare (compresa in un condominio) è un bene condominiale ex art. 1117 n. 2 cc, perché destinata ad alloggio del portiere, il giudice deve accertare se al momento della costituzione del condominio, (che deriva dall' alienazione dei singoli appartamenti da parte dell' originario proprietario dell' intero fabbricato), è stata data tale destinazione, espressamente o di fatto, all'unità immobiliare, altrimenti deve essere esclusa la proprietà comune dei condomini su tale bene. Può capitare che per un motivo qualsiasi unità immobiliare indicata nel regolamento di condominio come casa del portiere non coincida con l'unità immobiliare effettivamente usata come casa del portiere. In questo contesto, occorre comprendere quale delle due unità immobiliari è da considerarsi bene condominiale ex art. 1117 cc
La Cassazione del 15.11.2016 n. 23255 ha ribadito che per stabilire se un’unità destinata ad alloggio del portiere è condominiale ex art. 1117 n. 2 cc, il giudice deve accertare se all’atto della costituzione del condominio, vi è stata tale destinazione, espressamente o di fatto, altrimenti si deve escludere la proprietà comune dei condomini.
Sono trascorsi solo pochi mesi dalla notizia di Juliana Moreira incinta di Edoardo Stoppa. Finalmente la dolce attesa è terminata e i due piccioncini possono abbracciare la loro bambina. Il sogno d'amore si è avverato e, mentre si attende la nascita della figlia di Alessia Marcuzzi e Francesco Facchinetti, gli amanti del gossip possono consolarsi con quest'altra chicca davvero imperdibile. La coppia è al settimo cielo e già si subodora il profumo di fiori d'arancio. Juliana ha realizzato uno dei suoi desideri più grandi: diventare la mamma di una splendida bambina. La piccola, stando alle ultime indiscrezioni, non si chiamerà Ermenegilda come la coppia aveva preannunciato prima della nascita, scherzando un po' con i giornalisti sempre alla ricerca di nuovi scoop. LA NASCITA DI LUA SOPHIE: La primogenita della bellissima e frizzante showgirl brasiliana è nata in una clinica francese. Le due donne di Edoardo Stoppa godono di ottima salute mentre l'amico degli animali di Striscia la Notizia è al settimo cielo. A differenza della gravidanza della Marcuzzi vissuta su Fb, la dolce attesa di Juliana Moreira è stata tenuta al riparo dal gossip. D'altronde i due neo genitori non sono stati sempre attenti a non esporsi troppo sulle pagine dei rotocalchi e l'annuncio della maternità era stato diffuso proprio dalla presentatrice che ci aveva tenuto a rilasciare solo alcune dichiarazioni sulla sua dolce attesa: "E’ un periodo fantastico, sto vivendo la gravidanza in modo sereno e non vedo l’ora di diventare mamma".
Juliana Moreira ed Edoardo Stoppa sono diventati genitori di Lua Sophie Il piccolo angelo è nato in una clinica francese e sia la soubrette brasiliana sia la primogenita godono di ottima salute, mentre il neo papà è ovviamente al settimo cielo.
Nuove indiscrezioni sull'uscita dell'iPad Air 3, secondo quanto riportato dall'analista Ming-Chi Kuo, la nuova versione del tablet Apple potrebbe venir annunciata nel corso dei primi mesi del 2016. Al momento dall'azienda di Cupertino non è arrivata alcuna conferma ufficiale ma i rumor diffusi dal noto analista risultano attendibili e confermerebbero le indiscrezioni diffuse la scorsa settimana secondo cui nel mese di marzo si terrà un nuovo keynote Apple durante il quale i vertici dell'azienda californiana presenteranno anche il nuovo iPhone 6C. Nel corso della conferenza Apple di settembre i vertici dell'azienda della mela morsicata non hanno presentato alcun successore dell'attuale iPad Air 2, probabilmente per evitare di contrastare l'uscita del nuovo iPad Pro. Se le previsioni dell'analista Ming-Chi Kuo dovessero rivelarsi corrette dunque, entro marzo 2016 il team di Apple presenterà il nuovo tablet iPad Air 3, un dispositivo che stando alle prime indiscrezioni non monterà il display 3D Touch visto in azione su iPhone 6S e iPhone 6S Plus. Ad oggi non sono emerse informazioni dettagliate sulle possibili caratteristiche tecniche dell'iPad Air 3, i primi rumor parlano comunque di un chip più potente. Non è inoltre chiaro se il nuovo device Apple ospiterà la Apple Pencil, la stilo che gli sviluppatori di Apple hanno realizzato per iPad Pro.
Nuove indiscrezioni sull’uscita dell’iPad Air 3, secondo quanto riportato dall’analista Ming-Chi Kuo, la nuova versione del tablet Apple potrebbe venir annunciata nel corso dei primi mesi del 2016.
Ore tormentate per Guendalina Tavassi, l'ex concorrente del Grande Fratello, infatti, è comparsa in una story su Instagram pubblicata dalla figlia Gaia Nicolini in cui si vede chiaramente un occhio tumefatto e livido. Lo scatto è stato subito rimosso, ma sotto vi era scritto: "Ridurre mia madre così che schifo, vergogna, sono senza parole". Affermazioni che hanno immediatamente fatto presumere che l'influencer romana sia stata aggredita, ma al momento non ha commentato quanto è accaduto. Difficile presumere cosa possa essere successo, ma senza dubbio le foto che mostrano Guendalina Tavassi seduta con in quella che sembra la sala di un pronto soccorso, visibilmente spaventata e con occhio gonfio e nero, non lascia immaginare nulla di buono. Quanto scritto dalla figlia, poi, avvalorerebbe la tesi che l'ex gieffina sia stata aggredita nella serata di ieri, domenica 12 settembre. Sui social della diretta interessata non compaiono storie o video in cui vengono spiegati i motivi dell'infortunio, probabilmente ancora scossa dall'accaduto.
Sui social, anche se per poco, è comparsa una foto di Guendalina Tavassi in cui la gieffina appare con un occhio tumefatto, seduta in quella che sembra la sala d’attesa di un pronto soccorso. A pubblicare lo scatto è stata la figlia, Gaia Nicolini, sconvolta dall’accaduto e dalle sue parole è facile presumere che l’influencer possa essere stata aggredita, ma al momento non ci sono conferme a riguardo.
Dopo l'ultimo attacco nel quale lo accusava di essere a Venezia insieme a un'altra donna, Michela Rocco di Torrepadula torna a scrivere del marito Enrico Mentana su Twitter. Il loro è un rapporto complesso ed è stata proprio l'ex Miss Italia a raccontarlo pubblicamente sui social network. Accomunata al celebre giornalista da 11 anni di matrimonio e due figli, Michela dichiara di amarlo ancora, nonostante tutto. A chi l'ha accusa di aver gettato Mentana in pasto alla stampa, racconta che invece nei suoi confronti proverebbe ancora un sentimento profondo, lo stesso che l'avrebbe spinta a scrivere determinati tweet sul suo conto. @MichelaRocco Domenica di mio marito(#lebugiehannolegambecorte) con FF a Venezia. La sottoscritta .. pic.twitter.com/9ANG8UbZGo — Michela Rocco di T. (@MichelaRocco) November 10, 2013 @MichelaRocco il grande Chicco è venuto ad abitare davanti casa mia,lo incontro sempre con la sua compagna. ma tu sei un fake vero? — ilaria coppola (@ilacoppa) November 11, 2013 @ilacoppa Perché amo mio marito,nonostante tutto, da 14 anni e abbiamo 2 figli meravigliosi,che hanno altri 2 fratelli fantastici. — Michela Rocco di T. (@MichelaRocco) November 13, 2013 @MichelaRocco ma scusa lui vive con un'altra, abito davanti al loro portone!!! ma che dici???
Michela Rocco di Torrepadula non ha dimenticato il marito Enrico Mentana e su Twitter riprende a raccontare i dettagli della loro storia d’amore.
«Chiedo un aiuto per me , le mie bambine e per Mariano che ha sempre combattuto nella vita, non si è arreso mai a nulla, solo alla morte che l’ha portato via a soli 32 anni. Non abbiamo mai chiesto aiuto, ma oggi devo farlo, per le nostre figlie». Le parole di Valeria Izzo, 28 anni, mamma di due gemelline di un anno, accompagnano una richiesta che è una delle più semplici ma al tempo stesso delle più difficili da fare: chiedere soldi. Chiederli soprattutto a persone che non si conoscono, attraverso una colletta telematica, quelle che ora si chiamano crowdfunding. E farlo mettendo nero su bianco il dolore e la storia di una vita, altrimenti la gente non solo non capisce, ma non apre il borsellino. Il suo turning point è datato aprile scorso, quando a Volla una moto rimbalza su una strada statale scura, in direzione Cercola. Il mezzo è sbalzato via lontano, l'uomo che lo conduce è riverso a terra, privo di vita, si chiama Mariano Califano e ha 32 anni. La loro era una storia d'amore e un sodalizio operoso per andare avanti: i due avevano avviato il progetto di un wine bar a San Giorgio a Cremano, si erano indebitati per lavori e forniture quando il destino mette un drappo nero sui loro sogni: Purtroppo, però, arriva il Covid, io ero a pochi mesi dal parto, avevamo trovato il locale per la nostra attività, dovevamo iniziare i lavori, ma Mariano viene licenziato. Ci ritroviamo così ad avere tante spese e nessuna entrata. I lavori al locale, quindi, rallentano, e visto che ci sarebbero voluti ancora tanti soldi, Mariano si chiude nel locale e decide di terminare lui stesso i lavori: costruisce le porte, il bancone e tutto quanto era necessario per l’apertura del locale e l’avvio dell’attività. Così finalmente apriamo il bar, il 30 aprile 2021 era prevista l’inaugurazione ( una settimana dopo l’apertura). Quello che pensavo fosse l’inizio di un nuovo capitolo della nostra vita si è rivelato essere la fine. Mariano muore in un incidente, sono Valeria e il fratello di lui a trovarlo riverso in strada: Mariano non c’era più, giaceva sull’asfalto senza vita. Nessuno si è fermato ad aiutarlo, proprio lui che aveva sempre aiutato tutti non è stato soccorso da nessuno, è stato investito e chi è stato se n’è scappato. Molteplici auto sono passate sul corpo, tramortendolo più e più volt0. Nemmeno l’ultimo saluto ci è stato concesso.
La storia di Valeria Izzo e Mariano Califano: coppia legatissima con due splendide gemelline, devastata da un incidente stradale che ha portato via l’uomo a 32 anni, lasciando la ragazza da sola con un finanziamento da pagare per il locale che i due stavano aprendo in provincia di Napoli. Ora la donna chiede aiuto: mi servono soldi per assicurare un futuro alle mie bambine.
E' passato qualche mese dall'introduzione E' passata qualche settimana dalla sentenza della Corte Costituzionale che ha bloccato la c.d. mediazione obbligatoria (qui l'articolo), solo basandosi su questi due esempi è possibile intuire che il processo civile non conosce pace e che tutti gli interventi del legislatore, sembrano, ormai, aver abbandonato una qualsiasi linea logica. A conferma di quanto detto è possibile anche ricordare quanto prevede la Legge del 24 dicembre 2012 n. 228 (c.d. legge di stabilità) in materia di pagamento di un doppio contributo unificato per le impugnazioni dichiarate inammissibili, improcedibili o integralmente respinte. (Per i non addetti ai lavori il contributo unificato è una tassa, proporzionale al valore del procedimento giudiziario, che viene pagata all'inizio di ogni giudizio direttta a coprire, in tutto o in parte, le spese giudiziarie dello Stato). In poche parole, è stata introdotta un'ulteriore sanzione (o limite o penale) per le impugnazioni, mediante il pagamento di un ulteriore contributo unificato da versarsi all'esito del procedimento quando questo è stato dichiarato inammissibile, improcedibile o integralmente respinto. Ecco che si prospettano due incongruenze, la prima è data dal rilievo che una norma tributaria viene usata come sanzione o penale, la seconda incongruenza è data dal fatto che colpisce (sanziona) la mera "intepretazione" di diritto sostanziale e/o di diritto processuale, quando non esiste "certezza" di interpretazione, anzi questa varia nel tempo e da giudice a giudice. Oggetto: la nuova norma si applica a tutti ai procedimenti civili, amministrativi e tributari, in quanto la legge ha inserito un nuovo comma (il quater) nell'art. 13 del Decreto Presidente della Repubblica del 30.05.2002 n. 115, che regola le spese della giustizia e il contributo unificato Contenuto: in caso di impugnazione dichiarata improcedibile, inammissibile o integralmente respinta, la parte dovrà pagare un nuovo contributo unificato (in poche parole il contributo unificato è raddoppiato) dopo la conclusione del procedimento
Un ulteriore limite o penale per le impugnazioni dal 2013. Nel processo civile, amministrativo e tributario il contributo unificato deve essere pagato una seconda volta (al termine del procedimento) in caso di impugnazioni dichiarate improcedibili, inammissibili o respinte integralmente, questo dispone la legge del 24.12.2012 n. 228 art. 1 comma 17, la quale introduce il nuovo comma 1 quater all’art. 13 del testo unico sulle spese di giustizia ex DPR del 30.05.2002 n. 115.
Vasco Rossi è una garanzia anche al cinema. Il film dedicato al cantante emiliano trionfa al box office italiano al suo primo giorno di programmazione: uscito il 25 novembre, "Vasco Non Stop Live 018+019" ha battuto tutti, anche "Cetto c'è, senzadubbiamente" con Antonio Albanese. Sarà in sala come film-evento solo per tre giorni, fino al 27 novembre. Diretto da Pepsy Romanoff, "Vasco Non Stop Live 018+019" ha totalizzato 241.134 euro nella sola giornata di ieri, davanti al film su Cetto La Qualunque che ne ha incassati 177.101. Il discorso tuttavia cambia se parliamo di presenze al cinema (17.288 per il film sul cantante, 29.454 per la commedia con Albanese). Il documentario dedicato al Blasco è un mix di esibizioni tratte dal suo tour negli stai italiani nelle estati 2018 e 2019. Questa la sinossi: "Da come nasce una scaletta “perfetta” al fronte del palco, Vasco racconta i segreti delle sue scelte, affida pensieri ed emozioni alla telecamera che lo riprende in vari momenti dall’intimità di una sala d’incisione, alle prove con la band, lo show mentre si compone… fino all’esplosione finale dello stadio".
Il film dedicato a Vasco Rossi, in sala solo per tre giorni, ha esordito al primo posto nella top 10 del box office italiano, davanti a “Cetto c’è, senzadubbiamente”. Dopo i record del doc su Chiara Ferragni, si conferma il successo della modalità film-evento: non a caso, al terzo posto troviamo “Frida – Viva la vida”.
Il Gran Premio di Ungheria ha conquistato un capitolo importante nella storia del Mondiale di Formula 1 2021, ma anche in quello assoluto di questo sport. Innanzitutto perché all’Hungaroring ha vinto la prima gara della sua carriera Esteban Ocon, il tracciato magiaro si conferma aperto alle prime volte, e c’è stato anche il primo successo della Alpine, poi la gara si ricorda per la partenza che ha provocato i ritiri di Bottas, Leclerc, Norris e Perez, oltre al coinvolgimento in uno dei due incidenti di Max Verstappen. Ma anche Hamilton si è preso la sua fetta di storia per una partenza che non si era mai vista. La gara viene sospesa, bandiera rossa per i troppi detriti in pista. Le vetture si fermano ai box e si preparano a una nuova partenza, che arriverà dopo una mezz’oretta. Rispetto al primo via c’è una grande novità. Non piove più, anzi c’è un bel sole e la pista si è asciugata. Ma incredibilmente nessuno dei piloti ancora in gara decide di cambiare le gomme. Ripartono tutti con le gomme da bagnato. Un errore colossale. Percorrendo il giro che li riporta sulla linea di partenza tutti capiscono che sarebbe meglio montare le gomme da asciutto. Lewis Hamilton lo dice al suo box, che però lo invita a continuare, è primo, non può lasciare la pole position.
Nel Gran Premio d’Ungheria 2021 si è assistito a qualcosa di mai visto nella storia di Formula 1. Perché al momento della seconda partenza sulla griglia c’è solo un pilota, Lewis Hamilton. Tutti gli altri erano andati ai box per cambiare le gomme. Per quel motivo il pilota della Mercedes ha di fatto mancato il successo, ma è riuscito così a conquistare un altro record.
E’ stato uno dei più grandi esponenti del Neorealismo italiano, esportatore del talento cinematografico italiano in tutto il mondo e, ad oggi, mito inarrivabile per le nuove generazioni di registi. Roberto Rossellini nasceva 110 anni fa, l’8 maggio 1906, e con i suoi film (raccolti in varie trilogie) ha saputo dipingere alla perfezione la vita del popolo durante gli anni della Resistenza, l’amore semplice e devastato dalla sofferenza, passando anche per la commedia fantastica, ma sempre ricca di morale e con un messaggio intrinseco dirompente e “concreto”. “Roma città aperta”, “Paisà”, “Il generale Della Rovere”, sono solo alcuni dei capolavori sempre attuali del maestro che vanno assolutamente recuperati. “La nave bianca” rappresenta l’esordio alla regia del grande regista ed è il primo film della “Trilogia fascista”. La pellicola, girata con attori non professionisti, racconta la storia dell’equipaggio di una nave da guerra che, colpita da una cannonata, viene tratto in salvo da una nave ospedale, la nave bianca, appunto. Qui, le crocerossine volontario cureranno con estrema dedizione i feriti, facendogli ritrovare la calma e la serenità. Ricorrendo a molte immagini di repertorio, Rossellini mescola simbolismo e realismo, con la nave bianca che rappresenta un’oasi di pace nell’incubo della guerra, con le donne viste quasi come angeli del focolare che ricordano la tranquillità e l’amore domestico persi nell’orrore. E’ il suo capolavoro assoluto, simbolo di una nazione, del suo popolo, dei suoi valori, della Resistenza e di una nuova Italia che nasceva dalla guerra, ma anche una delle opere più celebri e rappresentative del neorealismo cinematografico italiano. La pellicola è ambientata durante l'occupazione tedesca di Roma. Qui, l'ingegnere comunista Giorgio Manfredi (Marcello Pagliero), che milita nella Resistenza, prende contatti con un compagno tipografo. La Gestapo è sulle sue tracce, ma l'uomo trova rifugio presso l'abitazione di un sacerdote (Aldo Fabrizi) mentre l'operaio è arrestato e la sua donna, Pina (Anna Magnani), viene uccisa da una raffica di mitra. La delazione di Marina (Maria Michi), un'attricetta cocainomane, consente loro di catturare l'ingegnere e il prete. Il film venne Presentato in concorso al Festival di Cannes 1946, dove ottenne il Grand Prix come miglior film; ricevette una candidatura al Premio Oscar per la migliore sceneggiatura originale e vinse due Nastri d'Argento, per la miglior regia e la migliore attrice non protagonista (Anna Magnani). Secondo film della “Trilogia della guerra antifascista”, “Paisà” è uno dei film neorealisti più riusciti ed emozionanti del nostro cinema neorealista. Anche questi girato con attori non professionisti, è composto da 6 episodi e narra dell’avanzata delle truppe alleate dalla Sicilia al Nord Italia. Ha vinto 3 Nastri d’Argento per il Miglior film a soggetto, Migliore regia e Migliore colonna sonora, 2 National Board of Review Awards per il Miglior film e il Miglior regista, il New York Film Critics Circle Awards per il Miglior film straniero ed è stato candidato agli Oscar per la Migliore sceneggiatura originale. Il terzo film della “Trilogia della guerra” è un ennesimo trionfo neorealista e del pessimismo che aleggiava durante la Seconda guerra mondiale. Rossellini racconta la storia terribile del piccolo Edmund, un bimbo che vive a Berlino sotto ai bombardamenti. Con una famiglia devastata, il bimbo troverà conforto in un professore ex-nazista che, però, lo spingerà a fare un gesto estremo. La pellicola è la più dirompente sotto il piano emotivo e consacrò il regista definitivamente in USA e Francia, come maestro assoluto del cinema. Nel film, sono, nuovamente, assoldati attori non professionisti, le storie di gente comune – soprattutto bambini – con un forte messaggio morale che va oltre le filosofie neorealiste. “L’amore” (noto anche solo come “Amore”) è un film in due episodi che ha come protagonista la grande Anna Magnani. Nel primo (“La voce umana), la grande attrice è una donna che – da sola in una stanza – parla al telefono con l’amante intenzionato a lasciarla. Nel secondo (“Il miracolo”) la diva è una campagnola ingenua e molto religiosa che incontra, per caso, un vagabondo (Federico Fellini) e lo scambia per San Giuseppe. L’uomo, approfittando della situazione e del fatto che sia un po’ brilla, la mette incinta mentre la donna dorme. Il giorno seguente, la pastorella non trova più l’uomo a casa e, tempo dopo, crede che la gravidanza sia frutto di un miracolo. Per le sue straordinarie e intense interpretazioni, la Magnani vinse il Nastro d’argento come Migliore attrice protagonista. La protagonista assoluta del film è la sua amata Ingrid Bergman che Rossellini scelse dopo aver ricevuto una lettera dalla diva in cui elogiava le sue opere ed esprimeva il desiderio di fare un film con lui. L’attrice è Karin, una giovane profuga lituana che, pur di andare via dai campi dei rifugiati, sposa Antonio (Mario Vitale), pescatore di Stromboli. La donna però non riesce ad adattarsi alla vita del marito e delle persone del posto. Intanto, scopre di essere incinta, proprio quando il vulcano minaccia di eruttare. La donna, a quel punto, deciderà di scappare con l’aiuto del guardiano del faro. Per la sua interpretazione, la Bergman vinse il Nastro d'Argento e il fil suscitò un clamoroso interesse mondiale per le Isole Eolie Con “La macchina ammazzacattivi”, Rossellini esplora il territorio della commedia fantastica con la storia di Celestino (Gennaro Pisano), un fotografo di un piccolo paese del centro Italia che un giorno, incontra uno strano personaggio che gli da un potere speciale e sovrannaturale. Con la macchina fotografica, Celestino può decidere le vita e la morte dei soggetti che fotograferà. Da quel momento, inizierà a sterminare tutti i cattivi del paese in nome di Sant’Andrea. La pellicola, anche se fantastica (con effetti speciali, tra l’altro, curati da Eugenio Bava) rappresenta il riscatto dei buoni, il potere dato agli umili che non ne fanno un bene privato, ma lo mettono al servizio della comunità, in una visione, ovviamente, più ampia.
L’8 maggio 1906, nasceva uno dei più grandi esponenti del Neorealismo italiano, noto in tutto il mondo grazie alla sua abilità di dipingere alla perfezione la vita del popolo durante la Resistenza, l’amore semplice e devastato dalla sofferenza, passando per la commedia fantastica, ma sempre ricca di morale e con un messaggio intrinseco dirompente e “concreto”. “Roma città aperta”, “Paisà”, “Il generale Della Rovere”, sono solo alcuni dei capolavori che l’hanno reso un mito immortale.
Cristiano Ronaldo è reduce da un sabato personalmente difficile, concluso con una furiosa uscita dal campo dopo essere partito in panchina nel match pareggiato dal suo Manchester United contro l'Everton. Il volto nerissimo, la bocca impegnata a borbottare, nessun saluto ai tifosi che invocavano il suo nome nei pressi del tunnel a Old Trafford. Se il portoghese voleva far sapere al mondo che non l'aveva presa bene, diciamo che l'obiettivo è stato raggiunto. CR7 del resto è un vincente come pochi nella storia del calcio e chiede il massimo non solo da se stesso, ma anche dai compagni. Suo figlio Cristiano Jr ne sa qualcosa, vista la pressione che Ronaldo gli sta mettendo per insegnargli quella capacità di soffrire che è la strada maestra per avere successo. Padre esigente, il cinque volte Pallone d'Oro ha trovato in Georgina Rodriguez la compagna ideale che ne asseconda la passione maniacale per la cura del corpo, ma anche una donna con cui c'è una base comune di valori che rende il loro rapporto molto solido. Al punto che Piers Morgan, giornalista suo buon amico del Daily Mail, prova a fargli il domandone: "Sei abbastanza felice da sposarti?". Ronaldo risponde con una risata, ma il messaggio arriva lo stesso. Per il momento non se ne parla: "Non mettermi pressione! Ma un giorno lo farò, di sicuro. È anche il sogno di mia madre. Verrai al mio matrimonio, Piers, non preoccuparti". Del resto le parole del portoghese sulla 27enne modella non lasciano dubbi sul suo sentimento per lei: "Geo mi ha aiutato così tanto. È la madre dei miei figli ed io ho così tanta passione per lei. Apro il mio cuore per lei, lei apre il suo cuore per me. Sono così felice con lei. Ho dei bei bambini, una bella ragazza, una bella famiglia, dei bei amici. Non mi pento di nulla". Dal canto suo Georgina invece vorrebbe stringere, come svela nel documentario sulla sua vita prodotto per Netflix e di cui ha anticipato il trailer su Instagram: "E il matrimonio?", si sente chiederle da Miguel Paixão, il migliore amico di CR7, durante un momento di relax a tavola. La risposta fa capire che, fosse per lei, Ronaldo sarebbe con la fede al dito già da un bel po': "Non dipende da me, vorrei!". Diciamo che l'attesa renderà tutto ancora più bello…
Cristiano Ronaldo è un 36enne in carriera che non ha la minima idea di appendere gli scarpini al chiodo nel breve termine. Cannibale come pochi, la sua dedizione per il calcio è totale ed assorbe inevitabilmente anche gran parte della sfera privata. Georgina Rodriguez ne sa qualcosa a proposito della questione matrimonio…
Un accordo definitivo ancora non c’è. Ma Movimento 5 Stelle e Lega sono pronti a varare il nuovo codice della strada, con importanti modifiche che riguardano automobilisti, ciclisti e tutti gli utenti delle strade italiane. La commissione Trasporti della Camera sta discutendo i testi presentati da tutte le forze politiche e, dopo le audizioni che si stanno svolgendo in questi giorni, arriverà all’adozione di un testo base condiviso, probabilmente all’inizio di marzo. Su alcuni punti c’è già un accordo nelle forze di maggioranze, mentre su altri – a partire dalle bici contromano – l’intesa è lontana e potrebbero quindi sparire dal testo base. A spiegare come stanno le cose, in un’intervista a Fanpage.it, è il capogruppo del M5s in commissione Trasporti, Emanuele Scagliusi, che è peraltro il primo firmatario della principale proposta di legge in materia. “L’idea alla base di questa riforma – spiega Scagliusi – è quella di concentrarsi su alcuni parti per migliorare la sicurezza in generale e soprattutto per alcune categorie”. Una riforma che “nasce dal fatto che sono cambiate alcune cose, ci sono nuove esigenze. A livello organico il codice della strada andrebbe rivisto, adesso interveniamo sulle urgenze, per migliorare la sicurezza e la qualità della vita degli utenti”. Una delle categorie più toccate dalle nuove regole è quella dei ciclisti. Il deputato del M5s sottolinea come la riforma del codice della strada intervenga soprattutto sulle “categorie deboli”: “Permettiamo di utilizzare le corsie dei bus, il che serve a garantire una maggiore mobilità, soprattutto nelle città in cui mancano gli spazi. Il regolamento, comunque, verrà sempre stabilito dai sindaci. Viene affidata ai sindaci anche la possibilità di regolamentare i parcheggi”. Altro elemento che sarà sicuramente contenuto nel testo base è quello delle case avanzate, ovvero gli spazi per i ciclisti, davanti ai semafori e agli incroci, per posizionarsi in prima fila e non in coda alle automobili. “Ci sarà sicuramente la seconda linea di stop”, garantisce Scagliusi. Questione spinosa è quella delle bici contromano nei centri abitati. “In Europa si fa, ma non è ancora stata trovata una quadra con la Lega e potrebbe non esserci nel testo base”, spiega il deputato M5s. Che però sottolinea: “Sarebbe una pratica che ci avvicinerebbe agli altri paesi europei dove la mobilità è maggiore”. Tutte queste norme per i ciclisti, comunque, per i pentastellati non sono altro che “un inizio: con una normativa nazionale si aiutano le amministrazioni locali e le si solleva da alcuni rischi, ci sono più garanzie per loro. Lasciando comunque decidere ai sindaci. Per ora questi aspetti non vengono normati, quindi tutte le responsabilità ricadono sui sindaci”. Per quanto riguarda gli automobilisti, si parte da un importante presupposto: “Le distrazioni alla guida sono tra le maggiori cause di incidenti. C’è un accordo certo sul divieto di utilizzare gli smartphone alla guida, sarà nel testo base”, assicura Scagliusi riferendosi alle sanzioni più ingenti e alla sospensione della patente. “Su questa stessa scia abbiamo proposto anche il divieto di fumo, ma su questo non c’è accordo politico – spiega –. Sentiremo comunque le audizioni in commissione e vedremo”. Tema già condiviso è quello dei parcheggi rosa, “una proposta che abbiamo avanzato come M5s e che è stata condivisa: le strisce rose ci saranno per le donne in attesa e con figli di massimo tre anni. Nella legge prevederemo alcuni criteri (per esempio vicino a scuole e farmacie), poi saranno i sindaci a decidere”. Altra proposta che verrà inserita è quella delle strisce blu “gratuite per i disabili”. Si prevede anche un aumento delle sanzioni “per chi fa uso di sostanze psicotrope e si mette alla guida”. Altre norme riguarderanno invece i punti della patente. Da una parte una norma di semplificazione: “La motorizzazione comunicherà il saldo punti solo attraverso il portale online, senza inviare ogni volta una lettera, comportando anche dei risparmi”. Sempre per quanto riguarda i punti della patente, “eliminiamo l’obbligo di comunicare chi sia il conducente quando si infrange il limite di velocità”: il conducente è quindi l’intestatario dell’auto se non viene dichiarato diversamente. Elemento su cui la discussione è ancora aperta è quello dei limiti di velocità. La Lega punta a un innalzamento, per le autostrade a tre corsie, fino a 150 km/h. Il Movimento 5 Stelle ha però qualche dubbio: “Non c’è una perfetta comunanza di visione, per noi potrebbe esserci un problema ambientale, perché a una maggiore velocità corrispondono più emissioni. Quindi questo punto potrebbe non essere nel testo base. Forse si potrebbero prevedere dei limiti dinamici. Secondo le linee guida che si stanno approvando in tutta l’Ue negli ultimi tempi, i limiti si abbassano per avere meno emissioni”.
La commissione Trasporti della Camera sta esaminando le proposte di modifica al codice della strada. La riforma, voluta dal Movimento 5 Stelle, verrà condivisa con la Lega ma non includerà tutti i punti di cui si sta discutando in questi giorni. Emanuele Scagliusi, capogruppo M5s in commissione, spiega in un’intervista a Fanpage.it come cambierà davvero il codice della strada.
Esordio vincente per Fabio Fognini sull'erba di Wimbledon. L'italiano, numero 31 al mondo, ha avuto la meglio sullo spagnolo Vinolas imponendosi facilmente tre set a zero: 7-6(4), 6-2, 6-4 i parziali con cui il tennista italiano si è guadagnato il secondo turno, in un'ora e 57 minuti di gioco. Adesso, il 34enne di Sanremo attende il suo avversario che sarà uno tra l'uruguaiano Pablo Cuevas e il serbo Laslo Djere. Dei tre set, due erano stati giocati nella giornata d'esordio, ritardati al via a causa della tanta pioggia. Un problema che Fognini ha saputo assimilare al meglio, senza subire contraccolpi e gestendo al meglio il match fino all'esito che lo ha promosso al turno successivo a Wimbledon. Merito anche di aver saputo annullare una palla break ad inizio terzo set, sfruttando invece le debolezze dello spagnolo e strappandogli il servizio conquistando il 3-2, per poi cederlo subito con il successivo 3-3. E' a quel punto che l'italiano decide di non sbagliare più e alza la propria concentrazione: si prende così i due game successivi che spalancano la strada al successo. Sul 5-3, Vinolas riesce solamente a tenere il proprio turno di battuta, confermando il break per poi conquistare tre match point. Gli è sufficiente il primo per chiudere grazie all’ultimo errore dello spagnolo con il decisivo 6-4 con cui accede al secondo turno di Wimbledon.
Fabio Fognini vola al secondo turno di Wimbledon grazie alla vittoria per 7-6(4), 6-2, 6-4 contro Albert Ramos-Viñolas. Il numero 31 al mondo sfiderà il vincente della sfida tra Cuevas e Djere. Anche dopo la pausa (già sul 2-0) Fognini è riuscito a gestire al meglio l’incontro, portandosi sul 5-3 e chiudendo al terzo match point.
Beppe Grillo fa un passo indietro e annuncia la sospensione del voto sul Comitato direttivo, che aveva lanciato nei giorni scorsi sulla piattaforma Rousseau in risposta all'ultimatum posto da Giuseppe Conte. Il fondatore del Movimento Cinque Stelle comunica invece che costituirà un comitato, di cui faranno parte anche Vito Crimi, Luigi Di Maio e Roberto Fico, con il compito di occuparsi delle modifiche allo Statuto e agli altri documenti fondamentali dei Cinque Stelle come la Carta dei valori o il codice etico. In altre parole, il garante apre alla mediazione dopo il durissimo scontro di questi giorni e il clima da scissione. "Oggi ho ricevuto dai gruppi parlamentari una richiesta di mediazione in merito agli atti che dovranno costituire la nuova struttura di regole del MoVimento 5 Stelle (Statuto, Carta dei valori, Codice Etico). Ho deciso quindi di individuare un comitato di sette persone che si dovrà occupare delle modifiche ritenute più opportune in linea con i principi e i valori della nostra comunità.Il comitato sarà composto dal presidente del comitato di garanzia Vito Crimi, dal capogruppo della camera Davide Crippa e del senato Ettore Licheri, dal capogruppo in parlamento europeo Tiziana Beghin, da un rappresentate dei ministri Stefano Patuanelli, da Roberto Fico e Luigi Di Maio. Il comitato dovrà agire in tempi brevissimi. La votazione sul comitato direttivo è quindi sospesa", scrive Grillo sui social.
Beppe Grillo fa un passo indietro, annuncia la sospensione del voto sul Comitato direttivo (che aveva lanciato nei giorni scorsi sulla piattaforma Rousseau in risposta all’ultimatum posto da Giuseppe Conte) e apre alle modifiche dello Statuto del Movimento Cinque Stelle. Se ne dovrà occupare un comitato a sette, di cui faranno parte anche Crimi, Di Maio, Fico e Patuanelli.
L'art. 1385 c.c. regola la caparra. Se, invece, la parte adempiente è quella che ha ricevuto la caparra (e la parte inadempiente e quella che ha dato la caparra) la parte inadempiente (quella che ha dato la caparra) perde il diritto a ottenere la restituzione della caparra e la parte adempiente ha diritto ad incamerare definitivamente la caparra come quantificazione del danno (la peculiarità della caparra è proprio relativa alla quantificazione del danno limitato all'importo della caparra). Naturalmente nulla esclude che la parte adempiente decida di chiedere l'adempimento del contratto (in quanto non ha interesse ad avere la risoluzione dello stesso). La parte adempiente conserva sempre il diritto di scegliere se attivare il meccanismo della caparra o chiedere la risoluzione del contratto con le modalità ordinarie, (ed ha, anche la possibilità di optare per l'adempimento del contratto) si è in presenza di scelte soggettive e personali. Anche se la scelta se usare (o meno) il meccanismo previsto dalla caparra è una scelta discrezionale della parte adempiente, occorre, però, comprendere fino a quale momento la parte adempiente può esercitare (l'alternativa tra risoluzione ordinaria e recesso derivante dalla caparra) tale scelta oppure fino a quale momento tale scelta può essere modificata (cioè fino a quale momento è possibile cambiare idea). Identico discorso vale per la scelta tra adempimento e risoluzione del contratto (anche mediante il recesso previsto dalla caparra). Volendo partire dalla scelta risoluzione ordinaria e recesso previsto dalla caparra, occorre distinguere tra una scelta (e l'eventuale modifica della stessa) effettuata prima dell'inizio di un processo (cioè in sede stragiudiziale) e una scelta (e la modifica della stessa) effettuata dopo l'inizio di un procedimento giudiziale (cioè dopo la notifica dell'atto di citazione), in quanto, in quest'ultimo caso, occorre anche considerare la preclusioni processuali. Se in sede pre-processuale, è ammissibile il cambio di scelta tra risoluzione ordinaria e recesso derivante dalla caparra, la questione diventa più controversa quando la scelta viene cristallizzata in un atto di citazione (per le preclusioni processuali presenti nel processo). Dopo l'inizio del processo, veniva ammessa questa possibilità (passaggio dalla risoluzione ordinaria alla caparra) perché la risoluzione in base alla caparra è considerata una domanda minore – o già compresa – rispetto la domanda di risoluzione ordinaria.
La Cassazione del 3.2.2015 n. 1901 ha stabilito che la parte non inadempiente, che abbia agito per l’esecuzione (adempimento) del contratto, può, in sostituzione della originaria pretesa, legittimamente chiedere, nel corso del giudizio, il recesso (attribuito dalla caparra) ex art. 1385 c.c. (e, quindi, la risoluzione) senza incorrere nelle preclusioni previste dal codice di procedura (divieto dei “nova”), poiché tale modificazione della originaria istanza costituisce legittimo esercizio di un perdurante diritto di recesso rispetto alla domanda di adempimento.
Anche il sole primaverile può essere pericoloso per la pelle: spesso viene sottovalutato perché le basse temperature, le nuvole e il vento lo fanno apparire meno caldo e diretto, ma i raggi solari primaverili richiedono le stesse precauzioni del sole estivo per proteggere la pelle. "Facendo meno caldo ed essendo più ventilato, le persone sono portate a esporsi al sole per un tempo più lungo ma, se senza adeguati schermi protettivi, sono ugualmente a rischio di scottature, eritemi o comunque di tutti quei danni che il sole provoca durante l'estate, magari con esposizioni meno prolungate" afferma Maria Grazia Caputo, medico estetico presso l’ambulatorio di medicina estetica dell’ospedale Fatebenefratelli. "Il sole può quindi diventare un nemico della pelle, se durante l’esposizione ad esso non si osservano alcuni piccoli accorgimenti. Al contrario, se ci si espone con criterio si possono ottenere degli ottimi benefici dei quali fa parte un azione positiva sull'umore o effetto antidepressivo" Per evitare un'invecchiamento cutaneo e godere dei benefici apportati dal sole quindi, bisogna evitare di esporsi ai raggi solari durante le ora più calde della giornata, utilizzare occhiali da sole per proteggere gli occhi dai raggi diretti del sole e anche dai riflessi. Se avete in programma una vacanza durante il periodo primaverile, venti giorni prima della partenza sarebbe ideale iniziare ad assumere un ciclo di integratori a base di antiossidanti, vitamine e radicali liberi. E se pensate che le lampade solari preparino la pelle all'esposizione vera e propria ai raggi del sole vi sbagliate di grosso: "Probabilmente non sanno che con o senza filtri protettivi, esse vanno a danneggiare la pelle; infatti, i raggi UVA favoriscono la produzione di radicali liberi che attaccano il Dna delle cellule e favoriscono quindi l’invecchiamento cutaneo", dichiara la Dottoressa Caputo.
Non è vero che il sole primaverile è meno pericoloso per la pelle: al contrario viene troppo spesso sottovalutato e l’esposizione prolungata ai raggi solari può provocare danni alla pelle. Ma come proteggersi? Ecco accorgimenti e prodotti da utilizzare.
Domenica 11 Luglio 2021. Ore 21.00. L’appuntamento con la storia. La sfida tra Italia e Inghilterra assegnerà Euro 2020. I Tre Leoni inseguono un trofeo internazionale che manca dalla Coppa del Mondo del 1966, gli Azzurri un trionfo continentale che non arriva dal 1968. Sarà una finale destinata a restare negli annali, una partita dal sapore di leggenda, piena di storia e di racconti epici ormai scolpiti nella memoria collettiva. “It’s coming home” è ormai la frase simbolo di questi Europei, un coro che i tifosi inglesi intonano sin dalla prima partita giocata nel torneo, con il quale rivendicano ancora una volta la loro paternità sul gioco del calcio. Ed è proprio questo il motivo per cui la Nazionale di Sua Maestà non ha mai disputato una partita di un Mondiale fino al 1950: erano loro gli inventori del gioco, non dovevano dimostrare niente a nessuno. E subito salta alla memoria il primo ricorso storico, quando nella nebbia di Highbury nel novembre del 1934 la mitica Italia di Vittorio Pozzo (il cui record di 30 partite consecutive senza sconfitte è resistito proprio fino a questo Europeo, con Mancini che ad oggi è arrivato a quota 33) fresca della vittoria nel Mondiale, fu invitata dall’Inghilterra a disputare quella che per l’occasione venne rinominata “La partita del secolo”. Gli Azzurri uscirono sconfitti per 3-2 da quella sfida, ma misero alle corde gli inglesi per tutta la seconda frazione di gioco, uscendo tra gli applausi ed entrando nella leggenda: per una notte, i “Leoni di Highbury” non furono i padroni di casa. Esattamente 39 anni dopo, fu il turno del CT Ferruccio Valcareggi a scrivere una nuova pagina di storia. Inghilterra e Italia si sfidarono a Wembley, il tempio del calcio inglese, proprio come accadrà in occasione della finale di Euro 2020. Fino ad allora, l’Italia non era mai riuscita ad espugnare il fortino londinese, ma la storia era destinata a cambiare. A quattro minuti dalla fine, Fabio Capello segnò il gol che portò alla prima storica vittoria azzurra alla Cattedrale del Calcio, e che ci permise di scrollarci di dosso l’epiteto di “squadra di camerieri” con cui venivamo chiamati oltremanica, in riferimento ai tanti ragazzi italiani che andavano a cercar fortuna in terra britannica, tra cui il nostro centravanti Giorgio Chinaglia, che agli albori della sua carriera serviva ai tavoli nel ristorante del padre a Cardiff. Giungendo al più recente passato, l’Italia non arriva certo come favorita a questa finale, nonostante un percorso quasi perfetto che l’ha vista veramente in difficoltà solo contro la Spagna. Ma l’impatto che il pubblico di fede inglese a Wembley potrebbe avere sulla partita non può certamente passare in secondo piano. D’altronde, i numeri confermano la forza che lo stadio londinese conferisce alla squadra di Sua Maestà, capace di vincere ben 15 delle ultime 17 partite giocate all’ombra dell’iconico arco considerando tutte le competizioni (1N, 1P), segnando 46 gol e subendone appena cinque. Tuttavia, i precedenti sorridono agli Azzurri: l'Inghilterra ha vinto solo due degli ultimi 14 incontri con l'Italia in tutte le competizioni (5N, 7P), in entrambi i casi in due partite amichevoli (2-0 nel giugno 1997 e 2-1 nell’agosto 2013). Inoltre, negli otto match ufficiali contro la Nazionale italiana il successo inglese è arrivato solo in un’occasione: 2-0 durante le qualificazioni Mondiali nel novembre 1977 (2N, 5P). Entrambe le squadre arrivano alla partita in uno stato di forma ottimale: il pareggio per 1-1 con la Spagna arrivato al termine di una battaglia durata 120 minuti (4-2 ai calci di rigore) è stata la prima battuta d’arresto azzurra dopo un filotto di 13 vittorie consecutive, mentre la squadra di Southgate (che con la vittoria ottenuta nei supplementari contro la Danimarca ha raggiunto Alf Ramsey in vetta alla classifica degli allenatori inglesi capaci di raggiungere il traguardo di otto successi tra Europei e Mondiali) è imbattuta nelle ultime 12 partite in tutte le competizioni (11V, 1N), avendo mantenuto 10 volte la porta inviolata e avendo subito appena due gol, di cui solo uno a Euro 2020. Una statistica che fa ben sperare l’Inghilterra, dato che quattro delle sette precedenti squadre capaci di incassare solo una rete in un Europeo hanno poi vinto il trofeo (URSS 1960, Italia 1968, Germania 1972 e Spagna 2012). I maggiori pericoli per la retroguardia azzurra saranno sempre loro: Reheem Sterling e Harry Kane. Il primo sta giocando un torneo a livelli altissimi, sempre decisivo – tre gol, un assist e il rigore guadagnato al 102’ in semifinale contro la Danimarca che ha portato l’Inghilterra in finale – e spesso imprendibile per le difese avversarie – con ben 18 dribbling completati, di cui sette arrivati nell’area avversaria, è il giocatore che è stato capace di saltare più spesso l’uomo di chiunque altro a Euro 2020. Il secondo si è sbloccato più tardi del previsto, ma con quatto reti messe a segno nelle ultime tre partite della competizione è tornato quella macchina da gol che tutti conosciamo e che con un’altra marcatura potrebbe diventare il capocannoniere assoluto della Nazionale inglese nei grandi tornei internazionali, scavalcando Gary Lineker con il quale al momento condivide a quota 10 questo primato. Toccherà al duo Bonucci-Chiellini, ai quali l’esperienza non manca di certo, guidare la difesa e cercare di arginare il potenziale offensivo inglese. Compagni di mille battaglie con le maglie della Juventus e della Nazionale, con la prossima presenza i due diventeranno i giocatori italiani con il maggior numero di apparizioni in maglia azzurra agli Europei (18 per Bonucci, 17 per Chiellini al pari di Gianluigi Buffon). A costruire le trame di gioco dell’Italia saranno invece l’instancabile Jorginho, che con 503 tocchi è il quinto giocatore ad aver giocato più palloni a Euro 2020, e Marco Verratti, che con 12 occasioni create è secondo solo a Kevin De Bruyne (13) in questo Europeo.
Italia e Inghilterra si affrontano nella finale degli Europei in una partita all’insegna dell’equilibrio nelle premesse, tra due squadre in forma e protagoniste di strisce entusiasmanti di risultati positivi. L’Inghilterra perde difficilmente a Wembley, ma i precedenti sono a favore degli azzurri.
Un automobilista di 31 anni è sopravvissuto miracolosamente dopo essere stato trafitto da un tubo di metallo che lo ha letteralmente trapassato a seguito di un incidente stradale nella città artica russa di Norilsk. Le scioccanti immagini mostrano il tubo, del diametro di circa 7/8 cm, che attraversa il petto dell'uomo, mancando di poco il suo cuore. Sorprendentemente, l’uomo di cui non è stata rivelata l’identità, è sopravvissuto. Avrebbe perso un polmone a causa dell'incidente e ora sta combattendo per la vita in terapia intensiva, ma i medici sono “ottimisti” sul suo pieno recupero, secondo i rapporti locali.
Le terrificanti immagini dell’incidente che ha visto vittima un 31enne nella città artica russa di Norilsk. L’uomo si è schiantato con l’auto contro un garage e ha finito per essere trafitto da un tubo di metallo. Miracolosamente si è salvato, anche se ora è ricoverato nel reparto di terapia intensiva.
Ogni donna ha una viso caratteristico e le sue forme e i suoi lineamenti sono fondamentali per scegliere il taglio di capelli: ogni parrucchiere infatti, dovrebbe consigliare alle proprie clienti un taglio che sia perfettamente in armonia con la forma del viso, esaltandone i pregi e camuffando i piccoli difetti facendo sentire ogni donna bellissima e completamente a suo agio. I tagli infatti, sono molto personali, e non c'è un look che sta bene a tutte nello stesso modo: per questo motivo alcuni styling donano particolarmente ad alcuni visi, mentre altri non li valorizzano affatto. Ti sveliamo i segreti di cinque look differenti, a chi stanno bene e chi invece dovrebbe puntare su un altro taglio. A chi sta bene: è un taglio molto versatile, perfetto per le donne che vivono una frenetica; se i capelli non sono in perfetto ordine infatti, basta raccoglierli in una coda di cavallo. E' il look perfetto per chi ha il viso magro, e una figura slanciata, con il collo lungo e proporzionato. A chi no: Chi ha il viso paffuto dovrebbe evitare le lunghezza estreme perché tendono ad appesantire i lineamenti, così come chi non è particolarmente alto di statura. Il capello lungo infatti renderebbe la figura ancora più bassa: meglio quindi puntare su un corto sbarazzino o su un bob. Anche chi ha il viso lungo dovrebbe puntare sul corto per non enfatizzare ancora di più i lineamenti. A chi sta bene: è un taglio che sta bene quasi a tutte, addolcisce i tratti più spigolosi ed esalta le forme armoniose. La lunghezza fino alle spalle può essere tanto meravigliosa quanto scomoda, in particolar modo se il taglio è scalato: i capelli infatti sono difficili da raccogliere, ma si può ovviare il problema con cerchietti e forcine. A chi no: più che di taglio si parla di styling. Chi ha i lineamenti particolarmente duri deve scegliere un look non troppo rigido, meglio un capello mosso che uno perfettamente liscio. Al contrario chi ha il viso paffuto dovrebbe scegliere il liscio invece di uno styling morbido, facendo attenzione però a non appiattire troppo la chioma. A chi sta bene: è il taglio de momento, che sia liscio oppure mosso come amano le celebrities. E' perfetto per chi ha un viso proporzionato e non troppo importante. Per cambiare look e rendere il taglio versatile puoi provare sia lo styling liscio che la versione mossa, perfetta per un look every day. A chi no: Il viso paffuto infatti potrebbe non essere valorizzato al meglio con una linea all'altezza delle orecchie, che tenderebbe a renderlo ancora più importante. Anche chi ha il viso lungo o il mento pronunciato dovrebbe scegliere un'altra tipologia di taglio che non enfatizzi il difetto. A chi sta bene: perfetta per camuffare una fronte alta o un'attaccatura di capelli irregolare, è ideale anche per valorizzare uno sguardo con occhi grandi e magnetici. E' perfetta per chi ha i capelli lisci: in questo modo anche lo styling sarà più pratico e veloce da realizzare
Ogni donna ha un viso caratteristico e dei lineamenti che richiedono dei tagli di capelli ben precisi per valorizzare al meglio ogni volto: ti sveliamo quali sono i look perfetti per le varie forme del viso e quali invece sarebbero da evitare.
Tragicomico, paradossale, assurdo, grottesco. Di amare e ironiche definizioni per descrivere il kafkiano finale del processo relativo all'omicidio della quindicenne Sarah Scazzi, avvenuto nel lontano 2010, potrei tirarne fuori a iosa e credo che quelli contenuti nel dizionario non sarebbero sufficienti a rimarcare l'assoluta mostruosità giudiziaria partorita dai magistrati della corte d'Assise d'Appello di Taranto. Il prossimo 15 ottobre Sabrina Misseri, condannata in primo grado e in appello – insieme alla madre Cosima Serrano, la cui decorrenza scadrà invece il prossimo 26 maggio, essendo arrestata qualche mese dopo rispetto alla figlia Sabrina – per l'omicidio della cugina Sarah, verrà scarcerata. A riferire la notizia è il quotidiano "La Gazzetta del Mezzogiorno". Scarcerata non perché assolta, ma per decorrenza dei termini di custodia cautelare che, secondo quanto disposto dall'articolo 303 del codice di procedura penale, non può durare più di sei anni. Cosa significa questo? Che in assenza di una condanna definitiva, ovvero confermata in terzo grado di giudizio, il presunto colpevole ha diritto ad uscire dal carcere. Sabrina Misseri, infatti, è stata arrestata il 15 ottobre di 6 anni fa e il prossimo 15 ottobre, quindi, scadranno i termini di legge e potrà quindi aspettare a piede libero la pronuncia della Cassazione. Per quale motivo, però, accadrà tutto ciò, nonostante la condanna all'ergastolo sia stata emessa da ben due diversi collegi? Il mistero è presto svelato: la corte d'Assise d'Appello del Tribunale di Taranto, a distanza di quasi un anno dalla pronuncia del dispositivo che condannava Sabrina Misseri in concorso con la madre Cosima Serrano all'ergastolo per l'omicidio di Sarah Scazzi non ha ancora depositato le motivazioni della sentenza e senza le motivazioni per le parti diventa impossibile disporre il ricorso in Cassazione. Susanna De Felice, il giudice relatore che avrebbe dovuto occuparsi di stendere le motivazioni della sentenza pronunciata il 27 luglio del 2015, in questo lungo lasso di tempo risulta essere stata impegnata nella commissione d'esame per il concorso in Magistratura, impegno che ha portato alla dilatazione delle tempistiche di deposito. Ancora oggi, 11 agosto 2016, non è dato sapere quando le motivazioni verranno effettivamente depositate, quel che è certo è che l'udienza in Cassazione, dati i tempi ormai ridotti al lumicino, non potrà di certo svolgersi entro il prossimo 15 ottobre. Il principio della decorrenza di termini della custodia cautelare per gli imputati in attesa di giudizio è stato introdotto per assicurare a ogni imputato non solo il rispetto del diritto alla presunzione di non colpevolezza che caratterizza il nostro ordinamento giuridico, ma anche – e soprattutto – per garantire che ogni processo penale possa concludersi in tempi "umani", rispettando inoltre il diritto alla ragionevole durata dei procedimenti sancito dall'articolo 6 della Convenzione europea dei diritti dell'Uomo.
La scarcerazione interverrà per decorrenza dei termini di custodia cautelare. Ad un anno di distanza dalla pronuncia della sentenza di condanna all’ergastolo di Sabrina Misseri, la corte d’Assise d’Appello del Tribunale di Taranto non ha ancora depositato le motivazioni, causando un grave ritardo all’iter giudiziario.
"Il lockdown non serve a sconfiggere il virus, serve per prepararsi, l'abbiamo fatto?" è la domanda posta da Ernesto Burgio, esperto di epigenetica e biologia molecolare nonché presidente del comitato scientifico della Società Italiana di Medicina Ambientale. Ed è la stessa domanda che anche noi ci stiamo ponendo. Il 21 Aprile saranno passati due mesi dalla scoperta di quello che è stato definito il "paziente 1". Due mesi in cui abbiamo assistito silenti e rispettosi ai divieti che hanno stravolto le nostre vite (solo il 3% degli italiani sottoposto a controllo non aveva una valida motivazione per uscire). Abbiamo assistito all'abominio televisivo di un uomo rincorso da un elicottero della Guardia di Finanza perché portava il suo cane a fare pipì. Abbiamo assistito alla caccia al runner, come se il problema non fossero le imprese che non volevano chiudere (come ad Alzano e Nembro) o la mancanza di mascherine negli ospedali, ma i corridori della domenica. Abbiamo assistito silenti a conferenze stampa in cui la Protezione Civile dà dati, che per sua stessa ammissione, sono poco attendibili. Abbiamo ascoltato il balletto "aprite tutto/chiudete tutto", abbiamo ascoltato gli esperti smentire sé stessi, abbiamo ascoltato di tutto tranne le risposte che meritavamo. Come cittadini meritiamo risposte chiare sul perché dei tanti morti in Lombardia; sul perché ancora oggi muoiono seicento italiani al giorno, su come ripartiremo (se ripartiremo) dal 4 maggio in poi. Meritiamo risposte chiare sul perché prima le mascherine non servivano e ora saremo obbligati a indossarle. Meritiamo risposte chiare sul perché non è stato fatto uno screening di massa in tutte le regioni come fatto in Veneto, sul perché abbiamo decretato di usare gli alberghi per la quarantena dei positivi asintomatici ma poi non l'abbiamo fatto. Sul perché è stato permesso a 20 governatori (e innumerevoli sindaci) di agire come sceriffi del vecchio west promulgando ordinanze spesso in contraddizione con quelle del governo. Meritiamo risposte sul perché è stato permesso ad alcune regioni (tra cui quella in cui ha sede Fanpage.it) di inviare i dati alla Protezione Civile alle 23 e non alle 16 con lo straniante effetto di avere un dato comunicato alle 18 dal Governo e uno completamente diverso comunicato alle 22 dalla Regione. Perché non sono stati centralizzati i poteri in materia sanitaria? Chiudere tutto, rimanere in casa è la cosa più semplice da fare. Non ci vuole un governo, per farlo basta un esecutore. Il lockdown è una tecnica conosciuta e già utilizzata nel 1500 ai tempi delle grandi ondate di peste. Siamo sicuri che 500 anni di storia non ci abbiano insegnato altro che chiudere tutto? In realtà ci hanno insegnato che occuparsi della cosa pubblica non si esaurisce costringendo i cittadini in casa ma trovando risposte. Chi guida un Paese non può permettersi di non avere idee sul futuro.
Sono passati due mesi dall’inizio dell’emergenza. Abbiamo ascoltato di tutto, dai dati sballati ai governatori sceriffi. Abbiamo ascoltato e rispettato silenti le indicazioni che ci venivano date. L’abbiamo fatto perché sapevamo che sarebbe arrivato il momento in cui avremmo avuto delle risposte. Ma le risposte non sono arrivate e allora è arrivato il momento di pretenderle.
Una delle maggiori sorprese di quest'ultimo Festival di Sanremo è stato senza dubbio Ultimo, il vincitore della categorie Nuove Proposte con la canzone "Il ballo delle incertezze". Fin da subito – le canzoni dei Giovani erano note da mesi – il rapper romano era stato annunciato com e il probabile vincitore, confermando, quindi, le previsioni, in un Sanremo che non ha strabiliato neanche tra i Big, dove sono stati premiati Fabrizio Moro ed Ermal Meta per "Non ci avete fatto niente". La canzone di Niccolò Moriconi – vero nome del cantante – è tra le più ascoltate in streaming, tra quelle sanremesi, contando anche i Big, posizionandosi al quarto posto, ma fa la sua figura anche se si conteggiano le visite al video, che ormai ha raggiunto le due milioni e mezzo di views. Il 9 febbraio il cantante ha pubblicato il suo nuovo album intitolato "Peter Pan" in cui è incluso, ovviamente, anche il singolo sanremese. Pubblicato ancora una volta dalla Honiro, etichetta capitolina che da anni si distingue nel panorama hip hop italiano (pubblica, tra gli altri, anche Briga e Mostro) che lo ha nel proprio roster dal 2016 vincendo un contest e pubblicando il suo singolo d'esordio "Chiave" l'anno successivo. Attivo come scrittura da quando aveva 14 anni, Ultimo mescola hip hop e cantautorato, lo scorso maggio ha aperto proprio il concerto di Fabrizio Moro al Palalottomatica di Roma, mentre a settembre si è esibito al MACRO – Museo di Arte Contemporanea di Roma – nel corso dell'Honiro Label Party.
Ultimo ha vinto il Festival id Sanremo tra le Nuove Proposte e a maggio comincerà un tour nei club che ha già visto sold out a Roma e Milano.
Per far scendere Moreno e il suo "Stecca" dal primo posto delle classifiche ci voleva un grosso nome del panorama musicale italiano, ovvero quel Max Pezzali che torna primo, dopo che navigava tra le prime posizioni della classifica col suo "Max 20". La particolarità è che l'album non è un'uscita recente essendo uscito quasi due mesi fa. Ma Pezzali ha anche un singolo, "L'universo tranne noi", che vola nella top1 10 dei singoli più venduti, superando le 6 milioni di visualizzazioni su Youtube. Al terzo posto c'è Jovanotti, reduce dal fortunato "Backup Tour", che guadagna una posizione, mentre l'ennesimo rapper si prende la quarta posizione. Parliamo di Nitro e del suo "Danger", che è arrivato per ben due volte in finale dell'edizione di Mtv Spit. Nitro è davanti a Emma, stabile al quinto posto, mentre scende un altro rapper, Fedez che rimane davanti ai Modà e a Mengoni. Nona e decima posizione per Daft Punk (unici stranieri nella top 10) e Negramario, reduci a loro volta dal mini tour celebrativo dei 10 anni di carriera.
Cambio di posizioni ai vertici delle classifiche di vendita degli album. max Pezzali, infatti, scalza dalla prima posizione Moreno, che resiste a Jovanotti in terza. new entry per il rapper Nitro, mentre “Wake me up” è il singolo più venduto.
L'anno magico di Ezio Bosso continua imperterrito, nonostante qualche piccolo stop, il cantante, che pochi giorni fa ha compiuto 45 anni, ha annunciato che dopo il “The 12th Room Tour” tornerà a quello che è il suo ruolo naturale, ovvero il Maestro d'orchestra, allontanandosi per un po' dai tasti del pianoforte. Bosso, infatti, che da febbraio è riuscito ad arrivare a un pubblico sempre più numeroso, grazie alla partecipazione al Festival di Sanremo, dirigerà al teatro La Fenice di Venezia, il 17 ottobre, proprio l'Orchestra Filarmonica de teatro. Chiunque vorrà tornare a vedere il Maestro live potrà ascoltare musiche di Johann Sebastian Bach (Concerto brandeburghese n.3), Felix Mendelssohn Bartholdy (Sinfonia n. 4 in La maggiore, Op. 90) oltre a composizioni dello stesso Bosso (Concerto per violino No.1 “Esoconcerto”). Per l'occasione, Bosso sarà accompagnato, al violino solista, da Sergey Krylov, considerato uno dei maggiori violinisti al mondo, nonché amico del musicista, come spiega lui stesso: Sono felice e preoccupato, sorridente e spaventato. È un vero debutto e al mio fianco avrò uno dei miei più cari amici che già ho avuto modo di definire un eroe del violino: Sergej Krylov. Torno a dirigere un concerto intero e sono orgoglioso che la filarmonica di una città a me cara mi abbia chiesto di fare questo viaggio insieme, lavorando insieme: in fondo, per me sarà la prima volta che li dirigo, per loro sarà la prima volta che si cimenteranno in Mendelsshon e Bosso. Quindi ancora più onorato e responsabilizzato dalla richiesta di lavorare insieme a una delle sinfonie più avvincenti della storia, la famosa italiana di Mendelsshon. L'Orchestra della Fenice è composta da 90 elementi e ha come obiettivo quello di diffondere la musica sinfonica alla più ampia fetta di pubblico oltre a sostenere giovani talenti, avvalendosi anche dell'esperienza di grandi direttori d'orchestra mondiali: "Un concerto mai eseguito prima, una sfida musicale e nuova nel suo genere in un luogo come il teatro La Fenice, da sempre ossimoro di tradizione e innovazione" ha commentato Stefano Pratissoli, primo contrabbasso dell’Orchestra Filarmonica che continua "Lavorare a stretto contatto con il direttore e il compositore al tempo stesso del concerto è un’emozione che raramente è possibile vivere, un’occasione in cui fare musica assumerà il significato più ampio".
Ezio Bosso abbandona per un attimo il pianoforte, con cui ha girato l’Italia in questi ultimi mesi, per sullo scranno: il musicista, infatti, dirigerà l’Orchestra della Fenice il prossimo 17 ottobre.
Non se lo aspettava nessuno, si direbbe ironicamente, che "Sole a Catinelle", l'ultimo lavoro cinematografico della coppia Zalone-Nunziante, avrebbe ottenuto un risultato strabiliante nei primi due giorni di proiezione al cinema (un giovedì e un sabato, il che vuol dire che il primo week end è solo a metà e si prospetta una cifra inimmaginabile da registrare lunedì): sono 8 mln di incasso, record assoluto per un film nostrano nelle sale italiane. Lo stesso Zalone aveva detto all'Ansa,in una breve intervista, che "Qualcuno ha prenotato, cioè, ci sono degli scemi che hanno anticipato i soldi per vedere il film". In buona sostanza, un'operazione commerciale partita vincitrice in partenza (le visualizzazione del trailer sul web erano già da record), con una promozione a tappeto, ovunque, in tv come al cinema, congiunta ad un prodotto che oggettivamente funziona, visto che il trailer è costruito in maniera pressoché perfetta.
Prevedibile risultato, che non sorprende, quello di “Sole a catinelle”, che incassa una cifra astronomica in soli due giorni. Programmato in 1200 sale, era quasi impossibile che il film fosse un flop.
Mal di testa e di stomaco, nausea, perdita dell'equilibrio: una serie di sintomi che descrive in maniera inquivocabile netta la causa del malessere. La sbornia purtroppo non passa con una bella dormita, ma torna dopo ore ed ore di sonno presentando un conto abbastanza salato. Tutti i malesseri che seguono l'eccesso di alcol e la connessa condizione di ilarità sono l'espressione di un corpo travolto dall'etanolo e che "suggerisce", alla successiva occasione, maggiore attenzione. Al mattino, per accelerare la convalescenza da sbornia, molti si affidano ad una tazzina di caffè, cercando di contrastare il senso di spossatezza con la qualità eccitante della caffeina. Una soluzione anti-sbornia che altrove avvertimmo non essere utile.
Al risveglio l’effetto eccitante è passato, ma restano mal di testa e nausea: l’intossicazione è andata avanti per tutta la notte riducendo le riserve di glucosio. Ecco come reintegrarle.
"Il Green pass è uno strumento di libertà, non di oppressione". Con queste parole il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana smentisce la Lega di Matteo Salvini e Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni intervenendo sul tema in discussione in queste ore in un'intervista rilasciata alla Stampa. Oggi infatti il Consiglio dei ministri potrebbe decidere di estendere il Green pass ai lavoratori della Rsa, delle ditte di pulizie degli istituti scolastici e delle mense scolastici. Una decisione che ha diviso la maggioranza: ad opporsi al decreto sono i due partiti di destra anche se il ministro Speranza ha fin da subito tenuto a sottolineare che l'estensione del certificato verde ad alcune categorie di lavoratori "non è trattativa politica". Ora a prendere anche una netta posizione, contraria al suo leader di partito, è Fontana: il lui il Green pass è un'opportunità perché "serve a fare le cose che finora erano vietate". Questo certificato quindi è un mezzo per avere più libertà. Poi il governatore leghista entra nel dettaglio: "La libertà di scelta è alla base di tutto, anche quando si tratta di vaccino. Però l'unico modo per uscire dalla crisi ed evitare una quarta ondata, al di là del rispetto di regole e protocolli, credo sia la vaccinazione".
Il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana appoggia il Green pass smentendo così in parte la posizione del leader della Lega Matteo Salvini contrario all’estensione del certificato verde per i lavoratori. Per il governatore leghista “il Green pass è uno strumento di libertà, non di oppressione. Solo il vaccino ci eviterà una quarta ondata”.
Dopo una lunga attesa, ecco arrivare finalmente le prime foto La Sirenetta, il remake in live action del capolavoro animato Disney. E in queste anticipazioni possiamo anche esibire un po' di orgoglio nazionale: perché le riprese sono in Italia, più precisamente tra le acque della Sardegna. Nelle immagini che trovate in basso è possibile vedere i protagonisti Halle Bailey e Jonah Hauer-King, che interpretano la sirena Ariel e il principe Eric. Se, come è accaduto per i precedenti remake di Casa Disney, si rispetterà in modo fedele la trama dell'originale (più che quella della fiaba di Andersen), è facile immaginare che la scena in questione sia quella in cui Ariel salva Eric dal naufragio della sua nave e lo trasporta a riva, dove lui sente la bellissima voce della sirenetta, di cui si innamora. Halle Bailey indossa già la coda da sirena ma la vediamo con una muta nella parte superiore del corpo, mentre il co-protagonista appare in maglietta e calzoncini, probabilmente perché si tratta di una prova della scena in questione. Il cast de La sirenetta comprende anche Melissa McCarthy (Ursula) e Javier Bardem (Re Tritone), oltre ai doppiatori originali Daveed Diggs (Sebastian), Awkwafina (Scuttle) e Jacob Tremblay (Flounder). Il film manterrà la sua anima da musical: alle canzoni già note si sommeranno quattro brani in più scritti da Alan Menken e Lin-Manuel Miranda. Sarà bellissimo vedere la Sardegna rappresentata in un blockbuster internazionale. Più precisamente, le riprese si tengono nella zona di Santa Teresa di Gallura. Disney ha scelto l'isola italiana perché nelle produzioni locali chiede il rispetto dei protocolli Green Set per ridurre l'impatto ambientale e offre importanti incentivi finanziari a chi sceglie di girare sul territorio.
Ecco le prime immagini che mostrano i protagonisti i protagonisti Halle Bailey e Jonah Hauer-King sul set italiano de La sirenetta, remake in live action del celebre film animato Disney. Le foto sembrano mostrare le prove della scena in cui Ariel porta in salvo il principe Eric da un naufragio.
Esiste un organismo che provoca un’infezione talmente grave da portare alla morte in seguito a meningoencefalite amebica primaria fulminante: stiamo parlando del Naegleria fowleri, conosciuto per lo più come ‘ameba mangia-cervello’. Vediamo insieme cos’è l’ameba mangia-cervello, dove si trova, quali sono i sintomi che ci fanno capire che è entrata nel nostro corpo e cosa rischiamo qui in Italia. L’ameba mangia-cervello è chiamata così non a caso, ma per gli effetti devastanti che ha sul nostro cervello dove scatena un’infezione potente che colpisce il sistema nervoso centrale fino alla morte, la meningoencefalite amebica primaria. Il suo vero nome è Naegleria fowleri ed è un amebo-flagellato con un diametro di 30-32 µm. Dotati di bocche che si formano sul corpo cellulare per fagocitare ciò di cui si nutre, talvolta la Naegleria fowleri diventa cannibale ed è in grado di sopportare temperature che arrivano fino a 45 gradi. La sintomatologia che ci fa capire che l’ameba è entrata nel nostro cervello, ad esempio in seguito ad ingestione, sono febbre alta, nausea, mal di testa, vomito a cui seguono convulsioni, allucinazioni, coma e morte, nei casi più gravi. L’infezione da ameba mangia-cervello non implica la morte, soprattutto se trattata con tempestività con antimicotici. È importante però in questi casi che la diagnosi sia il più possibile precoce o almeno prima che l’ameba scateni la meningoencefalite amebica primaria che potrebbe essere confusa con la meningite per la quale verrebbero impiegati trattamenti inutili.
La chiamano ameba mangia-cervello ed è un parassita che vive in acqua dolce che può entrare nel cervello attaccando il sistema nervoso e scatenando una meningoencefalite amebica primaria fulminante che può portare alla morte se non diagnosticata in tempo. Vediamo insieme sintomi e cura e cosa rischiamo in Italia.
Gli scienziati hanno iniziato a fare chiarezza sulla provenienza e sulle caratteristiche del nuovo coronavirus emerso in Cina (2019-nCoV). In base a due nuovi studi appena pubblicati sull'autorevole rivista scientifica Nature (qui e qui) è stato infatti determinato che il patogeno condivide l'80 percento del proprio profilo genetico con quello della SARS (Severe Acute Respiratory Syndrome, sindrome respiratoria acuta grave); inoltre, entrambi i virus hanno avuto origine nei pipistrelli. Si tratta di informazioni preziosissime, dalle quali partire per sviluppare le contromisure con cui combattere l'infezione respiratoria. Ad oggi, infatti, non esistono né un vaccino (secondo gli esperti sarà probabilmente pronto fra molti mesi) né una cura, e i trattamenti sanitari previsti sono soltanto contro i sintomi e basati sulla terapia di supporto, laddove necessario. A svelare i segreti del nuovo coronavirus sono stati due team di ricerca internazionali guidati da scienziati dell'Università di Fudan (Shanghai), dell'Istituto Marie Bashir per le malattie infettive e la biosicurezza dell'Università di Sydney (Australia) e dell'Istituto di Virologia di Wuhan, che fa capo all'Accademia Cinese delle Scienze. Gli studiosi, coordinati dai professori Zheng-Li Shi, Edward C. Holmes e Yong-Zhen Zhang, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver isolato i virus – come fatto anche dagli scienziati dello Spallanzani di Roma – dai campioni biologici prelevati dai pazienti e sequenziato i genomi. Dai virus estratti da sette pazienti, sei dei quali lavoratori del mercato del pesce di Wuhan nel quale si ritiene sia avvenuto il salto di specie da animale a uomo, i ricercatori guidati dal professor Zheng-Li Shi hanno determinato che il profilo genetico era identico fra i vari campioni al 70 percento, e che condividevano circa l'80 percento dei geni con quelli della SARS. Si tratta di una notizia potenzialmente molto positiva, poiché benché non siano stati sviluppati vaccini e trattamenti specifici contro questa malattia, tutto il lavoro fatto in laboratorio per la sperimentazione preclinica potrebbe essere sfruttato anche contro il coronavirus. Gli scienziati sottolineano inoltre che un anticorpo sviluppato nel cavallo, già utilizzato per combattere la SARS, sembra essere efficace anche contro 2019-nCoV.
Due team di ricerca internazionali hanno determinato che il nuovo coronavirus emerso in Cina (2019-nCoV) condivide l’80 percento del profilo genetico con quello della SARS, un altro betacoronavirus. Inoltre hanno scoperto che il 96 percento dei geni è in comune con quelli dei coronavirus che circolano normalmente nei pipistrelli; ciò indica che il serbatoio d’origine siano proprio questi mammiferi volanti.
Essere belle e per di più famose non è affatto facile. Se poi la tanto agognata notorietà è frutto proprio dell’avvenenza fisica, è normale essere costantemente sotto osservazione e suscitare attenzione per il minimo difetto. Lo sa bene Pippa Middleton, la damigella più glam del mondo anglosassone, che da quando ha presenziato al matrimonio reale di sua sorella Kate Middleton, è diventata una vera e propria regina di stile. Il suo lato b è diventato un vero e proprio oggetto di culto, tanto da essere stato eletto il più richiesto in sala operatoria durante gli interventi di chirurgia plastica, la vita di Pippa è diventata interessante anche per tutto il resto. Se il suo sedere è il più imitato del momento, stessa cosa non si può dire per la sua antiestetica e fastidiosissima cellulite! Ebbene sì, è incredibile pensare che su un corpo statuario come il suo, scolpito da ore ed ore di pilates e jogging, si annidi il terrore di tutte noi comuni mortali: la pelle a buccia d’arancia. Durante una delle sue uscite mondane, in compagnia del suo fidanzato Alex Loudon, Pippa ha avuto una defaillance che le è stata fatale a bordo di un taxi londinese. L’abito corto che le lasciava le cosce scoperte è stato impietoso, ma non quanto i paparazzi pronti a immortalare a suon di scatti le imperfezioni della ventisettenne. Pippa prova a limitare i danni interponendo la sua borsetta ai flash… ma nulla da fare, dopo appena 12 ore le immagini hanno già fatto il giro del web. Adesso che è assodato che anche Pippa Middleton ha la cellulite, la sentiremo più umana e in un certo senso più vicina all’universo femminile.
Non c’è stato scampo per la bella damigella reale: anche Pippa è stata fotografata con la cellulite in vista… non ha potuto far nulla per nasconderla.
Chiara Ferragni è diventata mamma per la seconda volta da poco più di un mese e sui social non perde occasione per immortalarsi con Baby Vittoria, ormai già considerata una piccola star. A differenza della maggior parte delle celebrities del suo calibro, ha deciso di non mostrare solo i lati glamour della maternità e non ha paura di rivelare con onestà cosa significa davvero passere le giornate tra allattamento al seno, pannolini e allenamenti post-parto. L'ultimo weekend, però, ha deciso di prendersi una pausa dalla "normale" quotidianità, approfittando della partenza del marito Fedez (che ha passato il primo maggio a Roma per il tradizionale concertone) per concedersi la sua prima vacanza mamma e figlia. Il Lago di Como è uno dei luoghi del cuore di Chiara Ferragni, basti pensare al fatto che non di rado prima della pandemia organizzava proprio qui delle gite fuori porta con la famiglia al completo. Nell'ultimo anno non lo ha fatto a causa delle restrizioni ma in più di un'occasione ha ribadito che viaggiare le mancava più di ogni altra cosa. Lo scorso weekend, però, le cose sono cambiate e ha approfittato dell'assenza di Fedez e della zona gialla per partire alla volta del Grand Hotel Tramezzo da sola con Baby Vittoria. Ha lasciato il piccolo Leone a casa con i nonni e si è concessa il primo viaggio "in solitaria" mamma e figlia. Certo, con lei c'era anche la sorella Francesca, ma per la maggior parte del tempo si è goduta dei momenti di totale relax da sola con la bimba.
Chiara Ferragni e Baby Vittoria sono andate per la prima volta in vacanza insieme. Complice l’assenza di Fedez e il ponte del Primo Maggio, l’influencer ha passato il weekend da sola con la bimba sul Lago di Como, mostrandosi in un’adorabile versione mamma amorevole.
Uno dei problemi in materia E' opportuno subito distinguere la prima quantificazione dell'assegno di mantenimento, dalle eventuali modifiche o integrazioni che il medesimo assegno può subire per effetto di eventi sopravvenuti (come, ad esempio, la nascita di un altro figlio o un'eredità ecc.). Analizzando i principi relativi alla prima quantificazione dell'assegno di mantenimento, è possibile affermare che il principio base sul quale si valuta l'assegno di mantenimento è, per giurisprudenza ampiamente consolidata, quello secondo il quale l’assegno per il coniuge deve tendere al mantenimento del tenore di vita goduto dal coniuge durante la convivenza matrimoniale. Se, in teoria, questo principio non presenta difficoltà di applicazione, perché presuppone un semplice confronto in termini finanziari tra due situazioni (durante la vita coniugale e dopo la vita coniugale), in pratica l'applicazione pratica di questo stesso principio ha evidenziato notevoli difficoltà (anche di ordine Costituzionale). Infatti, garantire ad uno dei coniugi un'entrata (anche dopo la fine del matrimonio) potrebbe rilevarsi anomala (ed anche illogica) se si considera che: a) di fatto viene costituita una rendita, (fuori dal dovere di solidarietà limitato al periodo matrimoniale), b) continuare con un legame di questo tipo (per un tempo indefinito) sarebbe illogico in presenza di una normativa diretta far cessare gli effetti del matrimonio. Passando, dalla questione teorica, alla questione pratica della quantificazione, diventano rilevanti anche altre problematiche, infatti, basta pensare alla questione se l'assegno di mantenimento deve considerare solo gli elementi oggettivi ed esistenti durante la vita matrimoniale (diventando una sorta di mera operazione matematica tra il tenore di vita durante il matrimonio e il tenore di vita dopo il matrimonio) o deve anche considerare anche altri elementi. Elementi che possono essere presenti ed esistenti o anche elementi eventualmente futuri, intesi come non ancora accaduti, ma prevedibili anche durante il matrimonio (basta pensare agli sviluppi lavorativi e chiedersi se nell'assegno di mantenimento devono o meno essere compresi eventuali sviluppi lavorativi, cioè occorre stabilire se l'assegno di mantenimento deve considerare o meno anche l'incremento economico che riceverà il coniuge dopo il matrimonio per gli sviluppi della carriera già intrapresa durante il matrimonio).
La Corte Costituzionale del 11.2.2015 n. 11 ha stabilito che il parametro del tenore di vita goduto in costanza di matrimonio rileva per determinare in astratto il tetto massimo della misura dell’assegno, ma, in concreto, questo elemento va bilanciato con tutti gli altri criteri indicati nell’art. 5 della legge del 1.12.1970 n. 898 (condizione e reddito dei coniugi, contributo personale ed economico dato da ciascuno alla formazione del patrimonio comune, durata del matrimonio, ragioni della decisione); tali criteri agiscono come fattori di moderazione e diminuzione della somma considerata in astratto e possono valere anche ad azzerarla.
Sono passati davvero pochi giorni da quando hanno iniziato a circolare le foto di Eddy Martens con un’altra, una sconosciuta alla quale lui stava avvinghiato in un locale torinese con tanto di mano in posizione ambigua. Ed è già è un caso mediatico. Difficile fare altri esempi di presunti tradimenti con tanto riscontro da parte di fan e colleghi del mondo dello spettacolo, eppure gli addii tragici o strappalacrime non mancano mai tra i vip. Antonella Clerici è notoriamente amata da tutto il pubblico italiano. Si sprecano i messaggi di solidarietà e anche, naturalmente, i tentativi di trarre visibilità e profitto dal suo dolore. Conseguenza di ciò, la reazione della presentatrice durante la sua trasmissione diurna, in diretta Antonella ha condannato gli sciacalli, facendo un chiaro riferimento all’intromissione di Barbara D’Urso nella sua vita privata, con lo scopo di fare audience. La palma d’oro per il “meglio informato” del mese va sicuramente ad Alfonso Signorini, che un po’ tramite Verissimo, un po’ tramite le strepitose chicche pubblicate su Chi, ci tiene costantemente aggiornati. Se sabato Alfonso ha rivelato che Antonella ha cacciato Eddy di casa, ora arriva qualche informazione di più, sembrerebbe infatti che Eddy sia stato avvistato all’aeroporto di Fiumicino, nascosto da occhiali da sole e berretto di lana. Il compagno di Antonella era diretto a Bruxelles, con l’intenzione di rifugiarsi dalla sua famiglia.
Prosegue la vicenda legata al tradimento più mediatico degli ultimi tempi. Antonella Clerici e Eddy Martens sembrano vicini alla rottura. Ad aggiornarci è il ben informato Alfonso Signorini.
Nuovi importanti progetti per Massimo Boldi, che si è raccontato in un'intervista rilasciata sul settimanale Spy. L'attore lombardo, 74 anni il prossimo 23 luglio, sarà molto impegnato nei prossimi mesi. Non si pensi, però, al classico cinepanettone, un genere che ha visto Boldi protagonista per decenni, ma di cui stavolta "Cipollino" farà a meno. Confermato, in compenso, un nuovo capitolo del sodalizio con Christian De Sica, oltre che un film con Pupi Avati. "Il mio prossimo film non sarà un cinepanettone", spiega Boldi sul magazine, motivando la sua decisione: "Ho rinunciato al Natale perché è un periodo con troppa concorrenza". In effetti, il periodo delle feste negli ultimi anni è sempre più denso di uscite, tra commedie italiane e blockbuster per famiglie, senza contare che le vacanze natalizie del 2019 saranno dominate dall'uscita del nuovo film con Checco Zalone. In realtà, l'attore realizzerà comunque un prodotto natalizio, ma per la televisione, un nuovo telepanettone sulla scia di "Natale a 4 zampe" del 2012: "Mediaset mi ha proposto di realizzare un film per la televisione: ‘Natale a Casa Boldi'. Stiamo già scrivendo la sceneggiatura".
Massimo Boldi racconta i suoi nuovi progetti, dalla scelta di rinunciare al classico film natalizio perché “c’è troppa concorrenza” (ma farà un telepanettone in tv) al ritorno con Pupi Avati, l’unico regista per cui interpreta ruoli drammatici. Non si pensi a una lite con Christian De Sica: “Faremo un film nel 2020”.
Anche quest'anno è avvenuta la proclamazione del "Borgo dei Borghi", il riconoscimento assegnato durante la trasmissione "Alle falde del Kilimangiaro", condotta da Camila Raznovich. La grande finale è andata in onda il 24 Novembre alle 21 e 10 su RaiTre, ed ha visto sfidarsi 20 borghi italiani che si sono contesi il titolo. Nella fase iniziale i borghi erano 60 e sono stati suddivisi in tre gruppi da 20, denominati gruppo A, gruppo B e gruppo C. Dal 3 Novembre fino alla serata finale del 24 i borghi sono stati votati on line e man mano eliminati. Durante la grande finale, invece, si è potuto votare solo con il televoto e con la partecipazione di una giuria tecnica. I giudici in studio di questa edizione sono stati Philippe Daverio, storico dell’arte, Mario Tozzi, geologo e la conduttrice televisiva Philippa Lagerback.
Petralia Soprana, in provincia di Palermo, si è aggiudicato il titolo di “Borgo dei Borghi”, durante la trasmissione “Alle falde del Kilimangiaro”. Il comune siciliano è il più alto del Parco delle Madonie, custodisce un suggestivo centro storico medievale e dei punti panoramici dalla bellezza incredibile.
Come ogni fine anno che si rispetti, ecco arrivare le prime, interessantissime statistiche sui gli elementi musicali più ricercati all'interno del motore di ricerca per eccellenza, Google. Le statistiche sono state tutte raggruppate su "Google Zeitgeist 2010", l'estensione del motore che permette di visualizzare il trend di ricerca all'interno di quest'ultimo anno solare. Per quanto concerne la musica, non ci sono dubbi: Justin Bieber è stato l'artista più ricercato di questo 2010, subendo un'ascesa davvero inarrestabile; la tenerissima età del cantante ha lasciato piuttosto interdetti gli utenti, che hanno principalmente bistrattato e criticato le esibizioni di Bieber, che ne ha beneficiato in termini di successo e visibilità mediatica. Oltre ad essere l'artista musicale più seguito, è anche la celebrità più seguita in assoluto all'interno di questo pazzo 2010, confermando il clamore del caso Bieber. Subito dopo tutti potrebbero aspettarsi la solita Lady Gaga, che in verità ha subito una leggera flessione, facendosi superare da Katy Perry, a Milano per un concerto previsto per il mese di Febbraio: la cantante statunitense ha fatto certamente discutere viste le sue esibizioni piuttosto provocanti, con il tanto bistrattato video di "California Gurls"; anche il successo "If You Ever Meet Again" cantato con Timbaland ha decisamente dato spicco all'immagine di Perry, artista seguitissima in lungo e in largo. Il terzo posto viene occupato da un'altra giovane stella della musica, che risponde al nome di Selena Gomez: la giovanissima star di Disney Channel ha acquisito popolarità anche grazie al seguito ottenuto da un pubblico prettamente pre-adolescenziale, appassionatosi prima alle avventure in TV, poi verso la sua musica.
Secondo le statistiche di Google Zeitgeist, è Justin Bieber l’artista più cercato del 2010, seguito immediatamente da Katy Perry e Selena Gomez.
Si emoziona Marco Mengoni durante la presentazione del suo ultimo album “Atlantico”, gli si spezza la voce e scende anche qualche lacrima più di una volta mentre parla di questo nuovo progetto ripercorrendone le date e le scelte di lontananza e solitudine: “Adesso posso anche permettermi di emozionarmi” dice, senza paura, ai giornalisti che lo ascoltano, e beve un sorso d’acqua per spezzare un po’ il momento. Emozionato, ma anche molto preciso nella spiegazione di un album che ha nei due singoli alcune delle sfumature sonore che ne caratterizzano il corpus principale. C’è la parte più dance, quella dedicata al ballo e il ritmo è una delle componenti principali di questo nuovo lavoro – e quella più world, che fa esperienza dei suoi viaggi attorno al mondo, a quelle ore di solitudine mentre sorvolava l’Atlantico, distesa di mare che è diventato anche il titolo del suo nuovo album. “Ho deciso di partire, avevo bisogno di allontanarmi un po’ da tutto quello che era successo, avevo bisogno di scaricare tutte le energie e di ricaricarmi” spiega parlando degli input nuovi che cercava e del bisogno di cercare nuove culture in cui immergersi. E in effetti, al netto di alcune produzioni, le canzoni pescano in sonorità diverse dal suo passato, dal latino americane a quelle africane, confermando quei contrasti che tanto ha citato durante la presentazione. Dall’Islanda prettamente video che aveva caratterizzato gli ultimi lavori, Mengoni si sposta e si è spostato fisicamente, toccando Cuba, amando il Messico e dedicando a Frida Khalo una canzone, passando per New York, il Portogallo, innamorandosi del Fado (e dedicando una canzone ad Amalia Rodriguez), la Tanzania, gli Emirati Arabi e l’Africa: “Sono cresciuto, ho fatto nuove esperienze di vita” spiega, sottolineando come abbia anche tratto forza da scelte del passato: “Mi sento debole, in passato ho fatto scelte sbagliate” e dalla ricerca di una figura forte, per antonomasia senza paura, ha trovato Muhammad Alì, il pugile che ha dato il nome a una sua canzone (così come Amalia a quella della regina del Fado), in un pezzo che ha echi di Stromae. Un’altra delle parole chiave di questo percorso, oltre a Contrasto, Partenza, Solitudine è senza dubbio “Condivisione”, spiega il cantante, che parla proprio della sua apertura alle collaborazioni, come quelle con i Selton e Vanessa De Mata, con Tom Walker, nel prossimo singolo “Hola (I Say)”, coi tanti autori che l’hanno accompagnato nella scrittura di quest’album e soprattutto con Adriano Celentano, voce speciale ne “La casa Azul”: "Ascoltandolo mi è parso un brano perfetto per Adriano. Per raccontare una vita così piena e intensa sognavo una voce come la sua, che contenesse nel graffio tutta l’esperienza che speravo di sentire e che serviva per raccontare Frida. Quando ha accettato ero sinceramente entusiasta" ha scritto nella nota stampa.
Il ritorno di Marco Mengoni è segnato da una serie di parole chiave – condivisione, partenza, solitudine, contrasto – ma anche da musica e da una serie di colori musicali nati da anni di scoperte e viaggi, di bisogno di ritrovarsi e dalla consapevolezza che non si può gettare il tempo: tutto questo è confluito in Atlantico che vede la partecipazione anche di Adriano Celentano.
Appena passata l’euforia per il raggiunto accordo nella maggioranza sulle modifiche da apportare alla manovra economica, ecco che subito rispuntano dubbi e perplessità sull’efficacia del provvedimento. Silvio Berlusconi si era dichiarato molto soddisfatto del risultato raggiunto, ma non aveva fatto bene i conti, è proprio il caso di dirlo, visto che da più parti è scattato l’allarme per il saldo finale della manovra. All’appello mancherebbero dai 3 ai 5 miliardi di euro, secondo i diversi calcoli, che comprometterebbero il fine ultimo del provvedimento, in altre parole il pareggio di bilancio. Gli avvertimenti erano partiti già subito dopo il vertice di Arcore, quando la Ragioneria dello Stato aveva ricalcolato subito le entrate scoprendo questo buco da colmare. Alla maggioranza non è andata bene neanche con il calcolo politico, placati i comuni, infatti, ora si sono inimicati tutti i cittadini coinvolti nei provvedimenti di rettifica delle pensioni. A molti non è andata giù l’idea di non poter riscattare il periodo di servizio militare o della laurea pagati con i propri soldi. Ma ancora più improbabile è apparsa la norma che prevede di far sborsare il contributo di solidarietà non solo ai politici ma anche ai dipendenti pubblici, cioè a lavoratori dipendenti. Un provvedimento quest’ultimo che è minacciato non solo di incostituzionalità, ma che ha fatto scattare l’allerta dei sindacati meno ostili, che ora potrebbero considerare iniziative di protesta al pari dello sciopero già deciso dalla Cgil. Ora, da parte del Governo, ci sarebbero allo studio dei provvedimenti di correzione e, anche se i tempi sono strettissimi, c’e chi pensa a reintrodurre l’aumento dell’Iva o al reinserimento del contributo di solidarietà. Quello che in pochi dicono è che si sta agendo un po’ alla cieca, cioè basandosi solo su entrate previste, come quelle derivanti dal contrasto all’evasione e senza tener conto della crisi dei nostri titoli che aumenteranno gli interessi da pagare. Per accontentare un po’ tutti si sta verificando quello che molti temevano alla vigilia, cioè pochi cambiamenti strutturali e una continua riscrittura dei provvedimenti che irrimediabilmente porteranno a una terza manovra correttiva.
Dopo l’accordo raggiunto ad Arcore e la soddisfazione di Berlusconi, da più parti arriva l’allarme per il saldo definitivo del provvedimento economico. Mentre i sindacati non ci stanno, minacciando lo sciopero e in Parlamento si avvia l’iter di modifica, l’Esecutivo studia provvedimenti correttivi.
Un pomeriggio eccezionale ha vissuto Adam Ounas, autore di un gol e di un assist in Crotone-Torino. Serse Cosmi bonariamente gli ha tirato le orecchie a fine partita, ma per l'algerino è stato un pomeriggio da incorniciare, dopo un anno e mezzo molto negativo (tra Bordeaux e Cagliari). Dopo aver festeggiato i tre punti e il gol però si è arrabbiato e tantissimo, e con buona ragione, perché sul suo profilo Instagram ha ricevuto una pioggia di messaggi, purtroppo, molti di questi erano di stampo razzista. L'algerino ha voluto denunciare tutto sempre sui social. E leggendo quei messaggi si prova davvero ribrezzo e si esprime sincera solidarietà a Ounas, che si chiede: "Ma è giusto tutto questo". Non si può dire che c'è solo ignoranza in questo tipo di messaggi, perché c'è anche cattiveria gratuita. Perché offendere qualcuno sui social? Questa è già una domanda da porsi, ma farlo dopo un gol segnato contro la tua squadra del cuore è qualcosa che lascia senza parole. Ounas ha postato tre di questi messaggi privati, e non ha nascosto nemmeno il nome dei mittenti, ciò che si legge è davvero riprovevole.
Il giocatore del Crotone, grande protagonista del match con il Torino, dopo aver festeggiato il successo (e il gol) con i compagni di squadra sui social ha trovato alcuni messaggi razzisti che erano pesantemente offensivi. Ounas ha denunciato tutto, postando quei messaggi e scrivendo: “Ma è possibile tutto questo?”.
Kendall Jenner, modella e “sorella famosa” di Kim Kardashian, di recente è stata molto criticata dalle sue colleghe su Instagram. A dire delle cose poco carine sul suo conto sono state le modelle Lexi Boiling e Binx Walton, che, commentando una sua foto sul social network, avrebbero detto rispettivamente “Non è mai stata così bella” e “Fa schifo”. La foto al centro delle polemiche sarebbe quella pubblicata da Vogue Germany, dove Kendall appare in primo piano mentre si prepara per la sfilata. Non è truccata, ha ancora le forcine tra i capelli e il suo viso è pieno e “in salute”, forse un po’ troppo per il mondo della moda. Kendall viene considerata dunque una “raccomandata”, divenuta famosa solo per il fatto di essere parente ai Kardashian piuttosto che per la sua bellezza. I commenti acidi sono stati ovviamente cancellati. Kendall non ha risposto, ma, nonostante ciò, sono stati molti i suoi fan che sono intervenuti per difenderla e che hanno detto: “Ve la sognate la celebrità di Kendall” o “Ma chi le conosce a queste due”. A far parlare le modelle “bulle” sarebbe infatti proprio la gelosia, basti pensare che nessuna delle due arriva neppure lontanamente ai 10mila followers, contro i 19mila seguaci della Jenner. Kendall ha cominciato ad entrare nel mondo della moda nel 2010 ed oggi il suo successo è inarrestabile. E’ diventata testimonial di Givenchy per la campagna autunno/inverno 2014, ha sfilato per Chanel, per Marc Jacobs, ha posato in topless per Love Magazine, non senza fare scandalo per il suo seno nudo.
Kendall Jenner è al centro delle polemiche del web. Le modelle Lexi Boiling e Binx Walton la accusano di non essere così tanto bella e di dovere la celebrità alla sua parentela con i Kardashian. A scatenare i fenomeni di “bullismo” nei suoi confronti è stato uno scatto pubblicato su Instagram da Vogue Germany, dove Kendall sfoggia un look acqua e sapone.
La nostra aspettativa sul dolore ci influenza e ci fa sentire più o meno male, questo è quanto sostengono i ricercatori della University Of Colorado che hanno osservato il comportamento del cervello in relazione a diversi stimoli su soggetti le cui aspettative del dolore erano differenti. Ma vediamo nel dettaglio cosa significa che il dolore può essere una profezia che si auto avvera. Più ci pensiamo, più fa male. Gli scienziati ci spiegano di aver scoperto che più ci aspettiamo di provare dolore, più lo proveremo. Per giungere alla conclusione che le nostre aspettative siano in grado di influenzare l'intensità del dolore, gli scienziati hanno osservato il comportamento del cervello di un gruppo di soggetti. Lo studio. A 34 persone, i ricercatori hanno chiesto di associare un simbolo a più o meno calore e ad un altro più o meno dolore. Successivamente, i partecipanti sono stati sottoposti a risonanza magnetica funzionale che misura il flusso del sangue nel cervello e quindi l'attività neurale. Per 60 minuti, ai soggetti sono stati mostrati alcuni simboli, le parole Alto e Basso o le lettere A e B ed è stato chiesto loro di valutare quanto dolore potessero fare. Terminata questa parte di test, alle persone sono state applicate diverse fonti di calore, indolori, sull'avambraccio e la gamba, ed è stato chiesto loro di valutare il livello di dolore. I risultati. Dall'osservazione dell'attivazione del cervello, i ricercatori hanno notato che più i soggetti si aspettavano di sentire caldo, più le aree coinvolte con la paura si attivavano. In generale, le regioni coinvolte nel dolore risultavano ancor più attiva quando il soggetto veniva sottoposto allo stimolo reale: insomma provavano più dolore di quanto avrebbero dovuto. La paura rovina il futuro. E non è tutto. I ricercatori hanno scoperto che più i soggetti tendevano ad avere aspettative negative in merito al dolore, più ne sentivano anche quando avevano già provato lo stimolo, e quindi si sarebbero dovuti rendere conto che in fondo non faceva così male.
La nostra aspettativa più o meno negativa del dolore influenza quanto dolore proveremo: questo è quanto sostengono gli scienziati che hanno osservato direttamente il comportamento del nostro cervello. I ricercatori spiegano che la paura di sentire male è come una profezia che si auto avvera.
Che il Principe Harry fosse il meno politically correct della casa reale inglese è ormai cosa nota. Già in passato sono circolate notizie, con tanto di immagini inequivocabili, sulle sue notti brave alle prese con alcol e donne, ma stavolta ha davvero oltrepassato il limite della decenza. Secondo quanto riporta il sito Tmz, Harry è stato protagonista di una notte a dir poco scandalosa, in un hotel di Las Vegas, dove è finito completamente nudo. A testimoniare l'accaduto le immagini del principino senza vestiti, e con le mani a coprire i gioielli di famiglia. Alle sue spalle una ragazza, anche lei nuda, ma di cui non si riconosce il volto. Malgrado le foto siano sfocate non sembrano esserci dubbi sul fatto che si tratti del rampollo della casa reale inglese.
Questa volta Harry ha superato se stesso in termini di bravate. Durante una festa notturna a Las Vegas si è fatto fotografare completamente nudo. Sebbene le immagini non siano del tutto chiare, sembra proprio che non ci siano dubbi sul fatto che sia lui.
Dalla Cina arriva un nuovo materiale formato da strati microscopici di cobalto capaci di trasformare il diossido di carbonio in formiato di metile, un combustibile che può essere bruciato con sottoprodotti non tossici e utilizzato come fonte di energia pulita. Se quanto scoperto dovesse trasformarsi in pratica comune, potremmo riuscire a trovare una via per sfruttare le tonnellate di CO2 che immettiamo nell'atmosfera ogni anno e che sono responsabili dell'inquinamento che rende l'aria irrespirabile. Lo studio, intitolato “Partially oxidized atomic cobalt layers for carbon dioxide electroreduction to liquid fuel”, è stato pubblicato su Nature e potrebbe segnare un grande passo in avanti nella lotta contro il riscaldamento globale provocato proprio dalle emissioni di CO2. In cosa consiste questo nuovo materiale? È costituito da sottilissimi strati di cobalto e un mix di cobalto e ossido di cobalto e sottoposto ad un processo di elettroriduzione che porta una piccola corrente elettrica attraverso il materiale al fine di modificare la struttura molecolare della CO2 dal suo interno. Questo porta alla realizzazione del combustibile che produce più energia di quanta ne serva per crealo. I test effettuati per ora in laboratorio hanno dimostrato che il nuovo materiale è in grado di dar vita ad una “densità di corrente stabile di circa 10 milliampere per centimetro quadrato e per circa 40 ore di fila, con quasi il 90% di selettività del formiato di metile ad una sovratensione di soli 0,24 volt”, come spiegano gli stessi ricercatori. Questi risultati superano già quelli ottenuti da altri metalli analizzati in precedenza in condizioni simili.
Dal cobalto, i ricercatori cinesi hanno realizzato un nuovo materiale capace di trasformare la CO2 in combustibile pulito. Quanto scoperto potrebbe ridurre l’inquinamento globale.
Il ritorno di Lana Del Rey è in "handycam", come lo stile e la macchina da presa utilizzata per il nuovo video, "Honeymoon", primo singolo estratto dall'omonimo album che verrà pubblicato a settembre. In realtà si tratta più di un lyric video, ma viene anticipato da alcune sequenze. Vediamo Lana distesa su un prato, le gambe piegate all'aria. La telecamera si allarga, vediamo il giardino che volge verso una strada a scorrimento veloce, poi interruzione, assenza di segnale e le parole per intero della canzone partono con la prima strofa, pubblicate su quello che sembra una pagina del libretto del disco. Non si conoscono ancora altri dettagli sul disco, ma ci si aspetta un ritorno al passato per delle sonorità che guardano più a "Born to Die" che a "Ultraviolence".
È tornata Lana Del Rey con un video amatoriale che ricorda gli esordi e che ne contiene il testo per intero, pubblicato in una singola foto.
Il terribile terremoto che ha scosso oggi il Giappone, ed il conseguente tsunami di dieci metri che si è abbattuto sulla costa della città di Sendai, hanno devastato il paese nipponico. Il sisma, uno dei più violenti della storia del pianeta, ha provocato secondo un bilancio provvisorio, almeno 60 morti ma centinaia sarebbero i dispersi ed i feriti. fino a questo momento almeno 60 morti e 56 di dispersi, ma il bilancio è provvisorio. Le vittime non sarebbero state causate solo dai numerosi crolli ma anche dalla furia dello tsunami, che come mostrano le immagine, ha travolto la costa si Sendai con una potenza distruttiva paurosa, trascinando con se case, tir, auto e navi. Il mare è, infatti penetrato fino a 5 km nell’entroterra, trascinando molte navi per centinaia di metri nei campi coltivati o contro gli edifici. Una nave con a bordo 100 persone è stata travolta dallo tsunami e trascinata via come una barchetta di carta. Anche un treno che stava percorrendo l'area costiera più colpita, la prefettura di Miyagi, nel Giappone nordorientale, risulta disperso dopo il passaggio dello tsunami. La polizia ancora non ha comunicato il numero di passaggeri che viaggiavano sul treno che collegava le città di Sendai e Ishinomaki, ma potrebbe trattarsi di una strage.
Il terremoto di 8,9 gradi della scala Richter che ha scosso oggi il Giappone ed il conseguente tsunami che ha travolto le coste, hanno gettato nel caos il paese nipponico. Una nave con 100 persone a bordo è stata travolta da un’onda alta più di 10 metri, mentre un treno sarebbe disperso.
Ha 25 anni, è un'informatica ed è stata incoronata "Miss mondo musulmano". Stiamo parlando della tunisina Fatma Ben Guefrache, che ieri sera a Giacarta, in Indonesia, si è aggiudicata la vittoria del concorso di bellezza che si contrappone a quelli tipici occidentali. Lo sfondo era quello degli antichi templi induisti di Prambanan, che l'Unesco ha reputato patrimonio dell'umanità. Con la scelta di quel luogo gli organizzatori hanno voluto sottolineare che l'Islam è una religione fondata sulla tolleranza. I criteri della giuria – La bellezza fisica non era l'unico criterio ad essere preso in considerazione dalla giuria. Le ragazze, infatti, venivano giudicate anche in base alla loro capacità di recitare i versetti del Corano. Inoltre, veniva chiesto loro di esporre la loro visione dell'Islam in rapporto al mondo moderno. Il premio – La ragazza è riuscita a battere le 18 finaliste. Il premio in palio era un orologio d'oro e un pellegrinaggio alla Mecca. Fatma Ben Guefrache si è sciolta in lacrime e ha dedicato la sua vittoria: "Ad Allah onnipotente perché possa liberare Palestina e Siria."
Il concorso “Miss Mondo Musulmano” si propone di opporsi ai concorsi di bellezza occidentali. Ieri sera è stata incoronata Fatma Ben Guefrache. La ragazza, che ha dedicato la vittoria ad Allah, si è aggiudicata un orologio d’oro e un pellegrinaggio alla Mecca. È stata valutata la sua bellezza e la capacità di recitare i versetti del Corano.
Parigi sembra essere colpita dalla sfortuna più nera per quanto riguarda i concerti di Lady Gaga. Già ad ottobre, infatti, i concerti di Parigi erano stati posticipati a causa degli scioperi che stavano colpendo il paese in quel periodo. Ora, invece, è stato il maltempo a fermare l'apparentemente inarrestabile star. A causa delle nevicate e del gelo, infatti, Lady Gaga si è vista costretta a cancellare di nuovo il concerto previsto per ieri sera. Ai mezzi pesanti come tir e camion era stata interdetta la circolazione a causa delle condizioni atmosferiche e così i 28 camion che si occupano di trasportare tutto quello che serve a Lady Gaga per creare il suo Monster Ball Tour non sono potuti entrare a Parigi. La star si è ovviamente scusata di nuovo coi fan tramite Twitter, dichiarando tutto il suo dispiacere. Lady Gaga ha confessato di aver provato comunque a fare il concerto nonostante la mancanza dei camion ma che il tutto è stato reso impossibile dalla mancanza di importanti equipaggiamenti indispensabili per il suono e la musica. Stando ad alcune indiscrezioni, qualcuno tra lo staff di Lady Gaga è addirittura stato arrestato dalla polizia francese per aver cercato di entrare comunque a Parigi nonostante il divieto.
Lady Gaga si è vista nuovamente costretta a rimandare, causa maltempo, il concerto di Parigi che era già stato posticipato a sua volta per gli scioperi di ottobre.
Si è ormai rimessa in moto, l'imponente macchina del Grande Fratello. Alla conduzione è stata riconfermata Alessia Marcuzzi. Nei giorni scorsi, la presentatrice ha partecipato ai casting tenutisi a Roma. Il 25 e il 26 luglio, invece, l'appuntamento è a Bari. Questa nuova edizione del reality targato Endemol, si preannuncia ricca di novità. Quella più eclatante è che quest'anno si entra in coppia. Chiunque venga scelto per entrare nella casa, dunque, potrà portare con sé un amico, un parente, insomma una persona con la quale gli piacerebbe condividere l'esperienza. Le persone che si presenteranno da sole, invece, saranno associate dalla produzione. C'è un'altra novità, però, che rappresenta un giusto frutto dei nostri tempi. Il Grande Fratello, infatti, è sempre più tecnologico. Quest'anno, per partecipare ai casting si potrà utilizzare anche il più famoso sistema di messaggistica, WhatsApp. Chiunque sogni di prendere parte alla quattordicesima edizione del reality di Endemol, potrà sostenere il provino proprio utilizzando l'applicazione. Ecco come fare. Partecipare al provino è semplicissimo. Basta realizzare un video della durata massima di un minuto. Nella breve clip si può dare spazio alla creatività. È essenziale, però, raccontarsi e spiegare il motivo per il quale si vorrebbe entrare nella casa più spiata d'Italia. Una volta terminata la presentazione, occorre leggere la frase seguente con la quale si dà il proprio consenso al trattamento dei dati personali contenuti nel video: “Io sottoscritto (nome e cognome), nato a… il (gg mm aaaa), dichiaro di aver preso visione della liberatoria e informativa privacy di Endemol sul sito www.grandefratello.mediaset.it e di prestare il mio consenso al trattamento dei miei dati personali contenuti nel presente video per le finalità descritte in tale informativa”.
Il Grande Fratello 14 sposa la tecnologia. Da quest’anno, infatti, sarà possibile sostenere il provino, anche inviando un breve video tramite l’applicazione Whatsapp.
La fine della relazione con Francesca Fioretti, la bella napoletana incontrata nella Casa del Grande Fratello 9, ha segnato profondamente Ferdi Berisa che, sin dal principio, aveva mostrato di essersi molto legato a Francesca. La loro relazione, tra alti e bassi, è andata avanti per circa un anno, ma poi la laison si è interrotta e Francesca pare essere tornata tra le braccia di Mimmo Gravino. La storia tra Ferdi e Francesca quindi pare essere finita per sempre e a confermarlo è un video-messaggio che Francesca ha inviato a Ferdi attraverso la trasmissione Verissimo, ma il vincitore della penultima edizione del Grande Fratello non sembra essersi avvilito più di tanto. Incalzato dalle domande di Gossipnews, Ferdi si è fatto scappare delle dichiarazioni molto interessanti sulla sua vita sentimentale. Parlando di amore, l'ex-gieffino ha infatti dichiarato "Qualcosa di nuovo c'è", dichiarazioni che fanno pensare che ci sia una nuova, misteriosa donna nella vita di Ferdi il quale, poi, accortosi della gaffe ha cercato di correggere il tiro: "Facciamo finta che non ho detto nulla!". Ma c'è chi assicura, dalla sua espressione sorniona e felice che qualcosa bolle in pentola, anche se Ferdi non ha voluto rilasciare altre dichiarazioni. Per il momento Ferdi pensa a divertirsi, saltando da una festa all'altra, da un evento mondano a un'ospitata in televisione, a conferma del fatto che la vittoria del Grande Fratello 9 gli ha davvero cambiato la vita!
A quanto pare c’è una nuova donna nella vita di Ferdi Berisa che forse è riuscito a dimenticare Francesca Fioretti.
Una doppia W con sopra un’aureola. Gli amici di Willy mostrano il tatuaggio che hanno scelto di farsi in in sua memoria. Altri hanno deciso invece di marchiare la propria pelle con una scritta significativa. A Paliano, paese in provincia di Frosinone dove è cresciuto Willy Monteiro Duarte, da un anno il sorriso di Willy abbellisce il viale principale. La sua comitiva, a volte, si raduna proprio nella piazzetta di via Cavour dove c'è il murales del giovane ucciso. Un modo per sentirlo più vicino. Willy è morto per un pestaggio la notte tra il 5 e il 6 settembre 2020. Il ragazzo si trovava a Colleferro con alcuni suoi coetanei quando è stato picchiato con una violenza che non gli ha lasciato scampo. Quattro persone sono accusate del suo omicidio: i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia. Gentile, genuino, sempre con il sorriso stampato sul volto. Una persona su cui poter contare in ogni momento. La comitiva descrive così l'amico che non c'è più, un ragazzo altruista e che cercava sempre di risolvere i litigi. Anche quella sera, secondo il racconto dei testimoni, Willy voleva solo difendere un suo amico ed ha cercato di placare gli animi. Invece è stato travolto da calci e pugni. Poteva capitare a chiunque; è il mantra che ripetono da 12 mesi. Perché non si è trattato di un regolamento di conti o di un agguato premeditato. Tutto è avvenuto in poche frazioni di secondo e in modo totalmente casuale. "Io e i miei amici adesso siamo tutti dei pezzi di un puzzle gigante e in questo puzzle manca un tassello fondamentale. Nessuno potrà ridarcelo indietro, non riavremo mai il nostro pezzo mancante". Caterina spiega con una metafora la sensazione che il suo gruppo di amici vive ormai da un anno. Willy è diventato anche il collante della loro amicizia, dopo la tragedia infatti sono diventati ancora più uniti e si sono fatti forza a vicenda.
Allegro, genuino, sempre con il sorriso sulle labbra. Gli amici descrivono così Willy Monteiro Duarte, ad un anno dalla sua scomparsa. La sua comitiva continua a ricordarlo e chiedere giustizia per il suo omicidio, avvenuto la notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 a Colleferro.
Prosegue a gonfie vele, la storia d'amore tra Raoul Bova e Rocio Morales. Da diversi mesi, ormai, i due hanno deciso di vivere la loro relazione alla luce del sole, concedendosi cenette romantiche tra baci e teneri abbracci. Raoul e Rocio si sono conosciuti sul set del film "Immaturi – Il viaggio" e da allora sembrano aver mantenuto ottimi rapporti, fino a quando è sbocciato l'amore. In queste ore, ha ripreso a farsi strada il gossip di una presunta gravidanza della bella attrice. Già nell'aprile scorso, "Diva e Donna" ha iniziato a parlare della possibilità che la compagna di Raoul Bova, fosse in dolce attesa. La rivista citava: "indiscrezioni che corrono su internet, fanno chiacchierare e sognare, ma non trovano alcuna conferma."
Raoul Bova padre per la quarta volta? La rivista “Diva e Donna” ha pubblicato delle immagini che lo ritraggono insieme alla sua fidanzata, Rocío Muñoz Morales. La 26enne sembra mostrare delle “rotondità sospette”.
Anche negli Europei 2021 non si disputerà la finale del 3° e 4° posto. Ormai è un'abitudine consolidata questa dei campionati Europei, che già dall'edizione del 1984 ha abolito la finalina che regalava il podio e la medaglia a chi la vinceva, finalina che invece c'è ai Mondiali. Curiosamente l'ultima volta che si tenne la finale del 3° e 4° posto scese in campo proprio l'Italia che dopo un'infinita serie di calci di rigore venne sconfitta dalla Cecoslovacchia a Napoli, sbagliò solo Fulvio Collovati. Le squadre che perderanno le semifinali (Italia-Spagna e Inghilterra-Danimarca) chiuderanno il proprio torneo e torneranno a casa perché non è prevista la finale del 3° e 4° posto. Le due semifinaliste perdenti risulteranno entrambe al terzo posto. Un podio però virtuale, perché non c'è la finalina e non ci sono nemmeno le medaglie per le due nazionali che perderanno le semifinali di Euro 2020.
La Uefa da decenni ha abolito la finale del 3° e 4° posto agli Europei, l’ultima volta la cosiddetta finalina si disputò agli Europei del 1980. Le due squadre che perderanno le semifinali dunque chiuderanno subito il loro torneo e non riceveranno nemmeno la medaglia di bronzo, a differenza di quanto successo nel 2008 e nel 2012.
Sarà un San Valentino particolare, ma non per questo bisogna rinunciare alle piccole attenzioni per sé e per il partner: non si può andare a cena fuori né regalarsi un weekend fuori regione, ma con pochi piccoli trucchi si può creare l'atmosfera giusta per una serata romantica. Il disco giusto, una candela accesa e ovviamente un capo di lingerie sexy da sfoggiare. Un completino nuovo o una sottoveste in seta non sono solo accessori per stupire la nostra metà: la lingerie è un piccolo lusso per ogni donna, da regalarsi anche se si passerà la serata da sola. Chi desidera una coccola discreta amerà le culotte e le bralette in colori pastello, morbide e comode. Chi si sente in vena di osare può scegliere tra body di pizzo, trasparenze e babydoll rosso fuoco. La sottile arte della seduzione non deve passare necessariamente per corsetti, reggicalze e guepiere: può anche essere fatta di sfumature delicate e completini che accarezzano il corpo, come le culotte e le bralette, i reggiseni senza ferretto. I completini firmati Mango e Pull&Bear sono ideali sia per le più giovani e per chi cerca un look romantico che sia comodo e pratico. Stella McCartney punta sul rosa pesca, mentre Triumph propone un completino in pizzo rosa malva: un vero e proprio bouquet per iniziare a sognare la primavera. Il colore del cuore, del sangue, della passione: il rosso è il colore di San Valentino per eccellenza. Il baby doll di La Perla, bordato in pizzo nero, è la quintessenza della seduzione. Per un look più disinvolto si può scegliere il completino a triangolo trasparente firmato Pinko o il body con inserti in pizzo di Samsøe Samsøe. La più audace come sempre è Rihanna, che in vista del V-Day ha lanciato una nuova collezione di SavageXFenty che include body, reggiseni a balconcino e reggicalze.
Dalle culotte romantiche color glicine alle trasparenze in nero, passando per babydoll e body audaci color rosso passione: a San Valentino si può osare con la lingerie. Ecco alcune proposte di moda per stupire il partner oppure regalarsi una piccola coccola per sé, un capo che ci faccia sentire irresistibili.
Bottega Veneta presenta il progetto “Initials” nella propria boutique di Firenze, da giovedì 12 settembre a domenica 15 settembre, Via Degli Strozzi 6 nero. Initials, fino ad ora disponibile solo online, è un servizio che permette di personalizzare la borsa o l’accessorio acquistato con le proprie iniziali e unisce la bellezza dell’intreccio artigianale in nappa tipico di Bottega Veneta, all’eleganza e individualità del monogramma. Il progetto offre una selezione di prodotti in quattro colori, con un’ulteriore gamma di tonalità disponibili per le lettere. Le clienti potranno scegliere tra due shopper in nappa intrecciata, una cintura, una selezione di portafogli, beauty case ed altri articoli di piccola pelletteria. Per l’uomo la proposta include una tote-bag, una messenger ed una cross-body bag, due portafogli e una cintura. Il servizio Initials è disponibile anche per una selezione di articoli da viaggio, tra cui un trolley, un duffel, una borsa carry on, un porta documenti e un beautycase. Ogni creazione è intrecciata a mano utilizzando la più pregiata qualità di nappa, rifinita internamente in suede per conferire maggior leggerezza oltre che un carattere distintivo.
Bottega Veneta presenta “Initials”, il servizio che permette di personalizzare la borsa o l’accessorio acquistato con le proprie iniziali e che unisce la bellezza dell’intreccio artigianale in nappa all’eleganza e all’individualità del monogramma.
var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 1023) { document.getElementById('widget-banner-5').id = 'div-banner-2'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-2"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-5').style.display = 'none'; } Le azioni del social network Facebook su SecondMarket hanno toccato quota 28,26 dollari l'una. La splendida notizia per gli investitori del settore arriva con la riapertura delle aste dopo il periodo di vacanza: il sito di Mark Zuckerberg, così, vale più di 70 miliardi di dollari contro i 50 miliardi di un mese e mezzo fa. Alla chiusura dell'ultima asta lo scorso 15 dicembre il prezzo era di 22,75 dollari. var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) { document.getElementById('widget-banner-6').id = 'div-banner-3'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-3"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-6').style.display = 'none'; } var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 768) { document.getElementById('widget-banner-7').id = 'div-banner-3'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-3"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-7').style.display = 'none'; } Ma per quale ragione le azioni del noto social network hanno subito questo forte rialzo? Non è difficile azzardare qualche ipotesi, considerando che il periodo fine dicembre – inizio gennaio è stato molto positivo per Facebook. Il 2011, infatti, non poteva iniziare in modo migliore per l'azienda di Palo Alto, con un investimento di ben 450 milioni di dollari da parte della Goldman Sachs, secondo cui il valore del social network si aggira attorno ai 50 miliardi di dollari. Leggi anche Eric Schmidt sta per vendere le sue azioni Google Poco dopo l'investimento la SEC, l'agenzia americana di controllo sulla borsa, ha cominciato a tener d'occhio i movimenti dei due giganti per verificare che tutto si svolgesse nel pieno rispetto delle normative vigenti, facendo preoccupare alcuni investitori. Nonostante tutto, sembra che i timori stiano lentamente scomparendo, come confermato proprio dal notevole incremento del prezzo delle azioni. La notizia è stata diffusa tramite email direttamente da SecondMarket, che ha anche comunicato alcune preziose informazioni per l'asta della prossima settimana: il prezzo di partenza sarà di 26,25 dollari ad azione, con una vendita minima di 25000 azioni. Insomma, un'occasione imperdibile per gli investitori e, per tutti gli interessati, segnaliamo il link alla copia del documento dove troverete i giorni e gli orari delle varie aste. Continua a leggere su Fanpage.it var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; document.getElementById('widget-banner-8').id = 'div-banner-6'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-6"); }); }); Facebook Mercato News 1 CONDIVISIONI commenta condividi chiudi Le azioni del social network Facebook su SecondMarket hanno toccato quota 28,26 dollari l'una. La splendida notizia per gli investitori del settore arriva con la riapertura delle aste dopo il periodo di vacanza: il sito di Mark Zuckerberg, così, vale più di 70 miliardi di dollari contro i 50 miliardi di un mese e mezzo fa. Alla chiusura dell'ultima asta lo scorso 15 dicembre il prezzo era di 22,75 dollari. Ma per quale ragione le azioni del noto social network hanno subito questo forte rialzo? Non è difficile azzardare qualche ipotesi, considerando che il periodo fine dicembre – inizio gennaio è stato molto positivo per Facebook. Il 2011, infatti, non poteva iniziare in modo migliore per l'azienda di Palo Alto, con un investimento di ben 450 milioni di dollari da parte della Goldman Sachs, secondo cui il valore del social network si aggira attorno ai 50 miliardi di dollari. Poco dopo l'investimento la SEC, l'agenzia americana di controllo sulla borsa, ha cominciato a tener d'occhio i movimenti dei due giganti per verificare che tutto si svolgesse nel pieno rispetto delle normative vigenti, facendo preoccupare alcuni investitori. Nonostante tutto, sembra che i timori stiano lentamente scomparendo, come confermato proprio dal notevole incremento del prezzo delle azioni. La notizia è stata diffusa tramite email direttamente da SecondMarket, che ha anche comunicato alcune preziose informazioni per l'asta della prossima settimana: il prezzo di partenza sarà di 26,25 dollari ad azione, con una vendita minima di 25000 azioni.
Le azioni del social network Facebook toccano per la prima volta i 28,26 dollari con la riapertura delle aste dopo le vacanze. Il valore dell’azienda di Mark Zuckerberg sale così a 70 miliardi di dollari. Il merito? Molto probabilmente è dell’investimento firmato Goldman Sachs.
Ormai sono tre giorni che ci siamo abituati a vederla così, gigante agonizzante dallo scafo squarciato, pronta ad inabissarsi in quelle acque poco profonde, alle quali avrebbe dovuto accostarsi con maggiore prudenza, con il suo carico di dolore, paura e sofferenza; ancora ricerche, sempre più convulse, per gli ultimi dispersi, mentre, drammaticamente, il bilancio delle vittime oggi è salito. Ma la Costa Concordia potrebbe diventare molto presto un pericolo ed una minaccia non più soltanto per gli sventurati passeggeri ma anche per l'isola del Giglio e per tutta l'area marina circostante. «Il rischio ambientale per l'isola del Giglio è altissimo». Non ha usato mezze misure il Ministro dell'Ambiente Corrado Clini e, del resto, non poteva agire diversamente: la situazione è gravissima. Le 2300 tonnellate di carburante contenute dai serbatoi sono la terribile minaccia che, adesso, incombe sulla Toscana e sull'Italia intera; uno sversamento potrebbe significare un disastro ambientale ed economico di cui a pagare le conseguenze sarebbero innanzitutto il mare e le sue creature nonché tutti gli abitanti di isole e costa che hanno fatto del turismo di quei luoghi d'incanto una delle proprie principali forme di sostentamento. Per di più in una zona che dovrebbe essere tra le maggiormente tutelate dell'Italia perché parte del Santuario per i mammiferi marini, area naturale marina protetta compresa tra Toscana, Liguria, Sardegna, costa francese e monegasca. Attesi sull'isola per la serata gli addetti di una società olandese, la Smit, che dovrebbero occuparsi delle operazioni di recupero del combustibile con un solo obiettivo: fare presto. Prima che gli eventi precipitino ulteriormente, prima che quella falla di settanta metri metta ancora più a dura prova la tenuta dello scafo che potrebbe definitivamente cedere, prima che le perturbazioni meteo, previsto in arrivo dai Balcani un vento polare, rendano pericolosi gli interventi. Onde potenti ed alte, qualora il mare si ingrossasse, potrebbero inoltre spingere il relitto attualmente appoggiato instabilmente a circa 30 metri di profondità, facendolo scivolare lungo una scarpata vicina che porta ad un fondo di 70-80 metri. A quel punto l'allibo del gasolio, ovvero il trasferimento, diverrebbe impossibile.
E adesso cosa può succedere con 2300 tonnellate di carburante nei serbatoi della Costa Concordia? Le parole in proposito del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini non lasciano spazio a dubbi: il tempo è molto poco e bisogna agire in fretta, prima che si verifichi uno sversamento che avrebbe conseguenze drammatiche sull’ecosistema.
Il Cornetto Algida è nato a Napoli. Non tutti sanno che uno dei gelati più diffusi e conosciuti nel mondo parla napoletano. Fu il gelataio Spica, proprietario di una bottega in via Gianturco, a ridosso della Stazione Centrale di Napoli, a brevettare il Cornetto nel 1959, come si legge sulla Treccani. Il gelataio partenopeo inventò uno strato di zucchero, cioccolato e olio che potesse isolare il cono dal gelato vero e proprio, impendendo che la cialda si ammorbidisse troppo al contatto con la crema di latte variegata al cacao magro e ricoperto di granella di nocciole e meringhe: nasce così il primo Cornetto.
Forse non tutti sanno che uno dei gelati più famosi e conosciuti al mondo è nato a Napoli: si tratta del Cornetto Algida, che nel 2019 ha compiuto 60 anni. Il gelato è stato brevettato nel 1959 dal gelataio Spica, in via Gianturco, quartiere a ridosso della Stazione Centrale di Napoli. Soltanto negli anni Settanta l’Algida acquistò il brevetto e lo mise in commercio.
Simona Ventura è stata la protagonista della puntata del Maurizio Costanzo Show andata in onda domenica 22 maggio. La presentatrice ed ex naufraga dell'Isola dei famosi 2016, ha raccontato la sua esperienza nel reality di Canale 5, ma ha anche fatto il punto sul suo attuale rapporto con l'ex marito Stefano Bettarini. Dopo aver dichiarato di essere pronta a "fare il mazzo a tutti", la spumeggiante conduttrice televisiva – su domanda di Antonella Boralevi – è tornata a parlare degli attacchi subiti da Bettarini durante la sua permanenza sull'Isola. Simona Ventura ha spiegato di voler trovare un punto d'incontro con lui, soprattutto per il bene dei due figli: "Io non vorrei tornare su questo. Separarsi per le coppie – sposate, non sposate, ecc – è sempre un fallimento di un progetto. Io non ho mai conosciuto nessuno che si sia separato a cuor leggero, che dica ‘Mi sono separata, facciamo festa'. Ripeto, è sempre il fallimento di un progetto. Da questo fallimento molto spesso nascono delle guerre e chi ci va di mezzo in queste guerre? Di solito i figli". Simona Ventura, dunque, ha sottolineato l'importanza del buonsenso quando una relazione finisce. Ha intenzione di cercare un contatto con Stefano Bettarini, perché resterà sempre il padre dei suoi figli:
“In una coppia, chi ha più buonsenso deve usarlo”, con queste parole Simona Ventura, ospite del Maurizio Costanzo Show, ha spiegato di voler “cercare un ponte, un contatto” con Stefano Bettarini. Non vuole “guerre” che finiscono con il ripercuotersi sulla serenità dei figli.
Sessantotto anni fa, il 2 giugno 1953, Elisabetta II entrava nell'abbazia di Westminster per essere incoronata regina: un momento solenne che avrebbe dato via al regno più lungo della storia di Inghilterra. All'epoca Elisabetta aveva solo 27 anni e, dopo la prematura perdita del padre, aveva dovuto lasciare la sua tranquilla vita con il marito Filippo per assumere di colpo un ruolo molto più grande di lei. La cerimonia fu trasmessa in mondovisione: era la prima volta in assoluto che le persone da casa potevano assistere a un evento del genere. Fu il principe Filippo a a dare suggerimenti per "modernizzare" la cerimonia, tra cui la presenza della televisione. Filippo, scomparso lo scorso aprile a 99 anni, è sempre stato il sostegno e la "roccia" della regina: questo è il primo anniversario di regno che Elisabetta festeggia, senza il principe al suo fianco. In realtà, Elisabetta regna da 69 anni: suo padre, re Giorgio, morì nel 1952 ma l'incoronazione fu posticipata all'anno successivo per rispettare il periodo di lutto e per avere il tempo di organizzare l'evento nei dettagli. Elisabetta inoltre era diventata regina all'improvviso: i mesi prima dell'incoronazione servirono a "prepararla" agli aspetti pratici alla sua nuova vita da monarca. L'evento, pianificato attentamente per mesi, fu qualcosa di mai visto prima. Filippo, da sempre molto attento all'esigenza di modernizzare la monarchia, volle la presenza della televisione per "raccontare" a tutti un momento così importante. Anche lui si inginocchiò di fronte alla regina, sua moglie, in segno di rispetto. La serie tv The Crown racconta l'insofferenza per questo gesto, ma nella realtà il principe era molto meno a disagio di quanto si creda. Anzi, nemmeno in quell'occasione ha perso il suo senso dell'umorismo. Pare che alla vista dell'imponente (e pesante) corona sul capo della moglie le abbia chiesto: "Dove hai preso quel cappello?". Il "cappello", come lo chiamava Filippo, era particolarmente impegnativo da indossare. La corona imperiale di stato pesa 910 grammi: è realizzata in oro, argento e platino e intarsiata di diamanti, rubini e smeraldi. Alcuni consiglieri le suggerirono di "alleggerirla", ma lei rifiutò: voleva dimostrare a tutti di essere capace di portare il peso, reale e metaforico, della corona. Per abituarsi, indossò la corona per giorni mentre lavorava, camminando avanti e indietro nei corridoi.
Elisabetta II è stata incoronata regina il 2 giugno 1953. In quell’occasione portava un abito di raso con gli stemmi del Regno Unito ricamati sopra (incluso un porro!) e un simbolo “nascosto” come buon auspicio. A giudicare dalla durata del regno – il più lungo nella storia britannica – l’idea dello stilista ha decisamente funzionato.
Tre ergastoli e la conferma del reato di associazione a delinquere di stampo mafioso. È la richiesta avanzata in Appello dal procuratore generale Francesco Mollace nella requisitoria che si è svolta oggi, venerdì 6 novembre, nel corso del maxi processo al clan Spada di Ostia. Come riporta da Adnkronos, il pg nell'udienza ha chiesto al giudice che venga confermata la condanna all'ergastolo inflitta in primo grado e pendente nei confronti di Carmine Spada, detto Romoletto, Roberto Spada, già condannato in via definitiva per la testata inferta al giornalista della trasmissione Rai ‘Nemo' Daniele Piervincenzi, e Ottavio Spada, detto Marco. Come da calendario, martedì 17 novembre toccherà a parti civili e difensori. La sentenza di primo grado del 24 settembre 2019 ha stabilito ben diciassette condanne e sette assoluzioni per un totale di 147 anni di carcere. Oltre agli ergastoli per i tre membri del Clan Spada, le condanne hanno riguardato Ottavio Spada, detto Maciste, a 16 anni, Nando De Silvio, detto Focanera a nove anni, Ruben Alvez del Puerto a 10 anni. La sentenza ha invece visto l'assoluzione di Armando Spada , Enrico Spada, Roberto Spada detto Zibba, Francesco De Silvio, Sami Serour, Stefano De Dominicis e Roberto Sassi.
Il procuratore generale ha chiesto al giudice in Appello la conferma dei tre ergastoli per Carmine detto ‘Romoletto’, Roberto e Ottavio detto ‘Marco’ esponenti del clan Spada e la conferma del reato di associazione a delinquere di stampo mafioso. La sentenza di primo grado del maxi processo ha stabilito 17 condanne e 7 assoluzioni.
Dopo che Bianca Guaccero aveva parlato di una crisi vissuta con il compagno Dario Acocella minimizzando l’accaduto e parlando di semplici alti e bassi comuni a tutte le coppie, è proprio il regista a negare che le cose stiano nel modo in cui ha raccontato l’attrice. Acocella è intervenuto sui social per fare chiarezza e rivelare come starebbero le cose. Pare che tra i due sia davvero finita e che la crisi della quale parlava Bianca nascondesse la fine del loro rapporto. Acocella sostiene che la loro storia sia terminata ufficialmente ad aprile. Ha deciso di raccontare come stanno le cose in un post condiviso su Facebook perché non gli siano poste ulteriori domande sulla sua vita privata e per smentire la versione dei fatti raccontata dalla sua ex compagna: La mia relazione con la mia ex moglie Bianca è terminata ad aprile, dunque non siamo in crisi, non siamo in nessun momento difficile, nè tantomeno abitiamo più sotto lo stesso tetto. Semplicemente e serenamente, non siamo più insieme da oltre sei mesi. Poi ne ho sentite di tutti i colori…ma ad ogni modo le motivazioni, le ragioni, le colpe, le terze persone o i tradimenti, sono aspetti che riguardano la sfera privata di questa vicenda, e per questo rimarranno tali. Ognuno di noi, comunque, prima o dopo, ne risponderà alla propria coscienza secondo la propria etica e la propria moralità di essere umano, e di genitore. Questo aspetto resta dunque affar nostro. Insomma, perché sia chiaro, non mi chiamate più per farmi domande su questo, perché continuerò a non rispondere.
Dario Acocella, compagno di Bianca Guaccero, smentisce le parole dell’attrice che aveva parlato solo di una crisi: “Non siamo in crisi, è finita. Non viviamo più insieme da aprile”.
Mancano poche settimane a San Valentino e non tutti hanno un partner al proprio fianco con cui trascorrere una giornata all'insegna del romanticismo, anzi, saranno sicuramente molti i single che già si disperano all'idea di essere da soli. Per non lasciarsi travolgere dalla negatività delle esperienze deludenti e traumatiche che hanno alle spalle, per loro è arrivata la soluzione ideale. Si chiama "Rinomina una blatta" ed è il programma lanciato da uno zoo inglese per vendicarsi del proprio ex in modo geniale.
San Valentino si avvicina ma lo passerete da soli perché vi siete lasciati alle spalle una storia finita male? Niente paura, per voi arriva la soluzione ideale. Uno zoo inglese dà la possibilità di chiamare una blatta con il nome del proprio ex: ecco come funziona l’iniziativa.
Non sempre la scelta di un albergo o di un villaggio si rivela la soluzione migliore: spesso i costi di una vacanza organizzata non rispecchiano appieno la nostra idea di soggiorno estivo. Certo, siamo coccolati, serviti e riveriti, e per molti questo rappresenta il sogno di un anno intero passato a lavorare. Ma è anche vero che siamo sempre ospiti di una struttura alberghiera, e perciò dobbiamo sottostare a determinate regole. E c’è chi proprio non ci sta. Affittare una propria casa di villeggiatura per molti significa non dover fare altro che spostare temporaneamente la propria residenza: come avere una casa propria in una località di vacanza. Con tutti i pro e i contro. È vero, dovremmo preoccuparci di lavare, stirarci i panni, cucinare pranzo e cena e di conseguenza fare la spesa, proprio come fossimo a casa. Ma non saremo vincolati agli orari di una struttura alberghiera, che impone la colazione fino a una determinata ora o orari del silenzio. In pratica abbiamo totale autonomia. Una volta recuperati un tetto e un letto, il resto vien da sé e possiamo decidere di fare quello che vogliamo direttamente sul posto, senza lo stress di doversi organizzare. Anche la scelta della nostra casa temporanea dipende tutta dai nostri gusti, e la decisione si orienta innanzitutto sul tipo di vacanza che vogliamo fare. Vogliamo affittare un grazioso appartamentino al mare, magari con vista sulla spiaggia? O preferiamo una casa in montagna? Forse non amiamo l’acqua salata, ma ci piace lo stesso prendere il sole. In questo caso possiamo spostarci verso il lago, una gita in barca è l’ideale per rilassarsi. Ma se amiamo la quiete allora un bel casale in campagna farà sicuramente per noi: la vita agreste che tutti sognano per fuggire dal caos urbano è alla portata di chiunque.
Mare, montagna, lago, campagna: dove vogliamo e quando vogliamo, senza sottostare alle regole imposte degli alberghi. Ecco la guida per chi vuole affittare una casa tutta sua per l’estate 2010.
Chiara Ferragni è ormai considerata uno dei simboli del talento italiano, è la fashion influencer più famosa al mondo e, come se non bastasse, ha anche una famiglia unita e felice. Ha sposato Fedez, ha avuto da lui il piccolo Leone e non perde occasione per passare del tempo con sorelle, genitori e suoceri. Insomma, sembra non sbagliare un colpo sia quando si parla di stile che di successi professionali. Non è un caso, dunque, che siano moltissimi quelli che, vedendola viaggiare continuamente in giro per il mondo, sfoggiando abiti e accessori da centinaia di euro, si chiedono quanto guadagni. A provare a soddisfare la curiosità dei fan ci ha pensato Glamour Spagna: ecco qual è stato il risultato.
Vi siete mai chiesti quanto guadagna Chiara Ferragni? A soddisfare le curiosità dei fan ci ha pensato Glamour Spagna, che le ha fatto i “conti in tasca”: ecco a quanto ammonterebbe il conto in banca dell’influencer.
Anche Jared Leto entra a far parte di quegli "attori con la bilancia", al pari di Christian Bale anche lui è stato impegnato ad una pesante trasformazione fisica per interpretare il transessuale Rayon in "Dallas Buyers Club" con Matthew McCounaghey , dimagrendo 13 kg e mostrando un fisico praticamente scheletrico. Un'interpretazione che potrebbe valergli l'Oscar 2014 come Miglior Attore non protagonista ma che, come Hollywood impone, adesso sarà già archiviata per fare posto ad un nuovo film dove dovrà interpretare un bodybuilder con ben 25 kg in più di muscoli.
Dopo aver perso 13 kg per interpretare il transessuale Rayon in “Dallas Buyers Club”, Jared Leto dovrà metterne su 25 per interpretare un bodybuilder.
La settimana parte con il piede giusto per gli amanti dei dispositivi tech. Su eBay è possibile approfittare di diverse ed imperdibili offerte che raggiungono una percentuale di sconto anche del 60%. Le promozioni attive abbracciano l'intero settore tech, così da accontentare le diverse esigenze di consumatori e appassionati. Smartphone di ultima generazione e smart tv ad alta definizione per portare l'esperienza del cinema in casa, ma non solo. Le offerte includono anche accessori come auricolari wireless, supporti per installare la tv alla parete, powerbank wireless per ricaricare ovunque i propri dispositivi o, ancora, telecomandi smart per semplificare l'utilizzo del proprio televisore. Vi segnaliamo, inoltre, che su eBay è attualmente attiva un'interessante iniziativa firmata Xiaomi: fino al 21 aprile alle 23:59 si avrà l'opportunità di utilizzare un codice coupon per ottenere un ulteriore 15% di sconto, risparmiando fino a 50 euro sull'acquisto di alcuni prodotti selezionati. Di seguito, una selezione delle offerte più interessanti disponibili su eBay applicate a prodotti di telefonia, tv ed accessori tech. Tra le promozioni alle quali non si può rinunciare segnaliamo quelle firmate Xiaomi. –65% su Oppo Reno 4 Z, smartphone Android con connessione 5G, una capacità di 8GB di RAM e uno storage da 128GB. Dispone di una dual SIM e di 4 fotocamere per ottimizzare la prospettiva e supportare videochiamate in ultra HD. –100€ di sconto su Smart TV LED Panasonic 55″, che con la sua definizione Ultra HD 4K garantisce una visione nitida dell'immagine. È provvisto di 4 porte HDMI per poter collegare diversi dispositivi in modo pratico. –50€ di sconto su TV LED United LED32HS72A9, smart tv Android con schermo da 32″, Wifi e definizione HD Ready. –45% su Samsung The Frame, smart tv da 49″ con definizione 4K Ultra HD in grado di collegarsi a internet tramite connessione Wifi, così da consentire l'accesso alle principali piattaforme streaming.
Il mondo della tecnologia è in continua evoluzione. Gli appassionati del settore (e non solo) possono approfittare di offerte e sconti imperdibili proposti da eBay: un bel vantaggio per poter acquistare a prezzi scontati prodotti come smartphone, smart tv, auricolari, powerbank e telecomandi, risparmiando fino al 60%. Scopriamo insieme quali sono le promozioni più interessanti di questa settimana.
Martina Miliddi è stata una delle concorrenti più discusse dell'edizione 2021 di Amici di Maria De Filippi e, dopo sfide, esibizioni e dure critiche della professoressa Alessandra Celentano, è stata eliminata durante la quinta puntata del serale (non ha superato la sfida finale contro Deddy). Nonostante sia stata spesso al centro delle polemiche, non ha mai perso la verve e la voglia di mostrare a tutti il suo talento nel mondo del ballo latino, contraddistinguendosi per bellezza e sensualità settimana dopo settimana. Siamo sempre stati abituati a vederla con il caschetto scuro, la frangia e il rossetto rosso sul palco, ma com'era prima di partecipare al talent? Le foto di Martina Miliddi hanno fatto il giro del web negli ultimi mesi, è ormai risaputo che dagli esordi ad oggi è cambiata moltissimo, stravolgendo più volte il suo hairstyle. Ha spaziato tra una chioma extra long, un pixie cut con delle rasature laterali e solo da qualche mese ha provato il caschetto netto e corto che ancora la caratterizza. Di recente, però, è stato uno scatto in particolare ad attirare le attenzioni del pubblico: spulciando il suo profilo social, è possibile trovare un'immagine in cui è irriconoscibile. La ballerina appare in primo piano con indosso una tutina animalier (probabilmente al termine di un'esibizione), con delle originali treccine afro e gli occhi chiarissimi effetto vampiro. Certo, si tratta solo di lentine usate per esigenze sceniche ma la trasformazione è decisamente d'impatto, tanto che anche i fan più incalliti fanno fatica a riconoscerla.
Martina Miliddi è la concorrente eliminata durante la quinta puntaa del serale di Amici di Maria De Filippi ma, nonostante l’addio al talent, continua ad attirare l’attenzione del pubbli. Com’era prima del programma? Spulciando il profilo social della ballerina, si scova una sua foto in cui è irriconoscibile con treccine e occhi chiari.
Chi potrebbe essere il prossimo James Bond? È certo l'addio di Daniel Craig, impazza il "toto-nomi". Attualmente quello più in voga sempre essere quello di Damien Lewis, il mai dimenticato Adrian Brody di "Homeland". A dare la notizia è il Mirror ed il nome non sembra sia così tanto campato per aria, tant'è che sui forum specializzati già si fantastica con copertine fake, retroscena, creepypasta e urban legend. Damien Lewis è un inglese purosangue, quindi verrebbero già messe da parte le stucchevoli (e fastidiose) differenze etniche, come la querelle su Idris Elba considerato "troppo di strada" per essere James Bond. Con la serie "Homeland" è riuscito a trionfare e attirare l'attenzione dei media mondiali, ha vinto un Golden Globe nel 2013 ed è diventato uno dei personaggi più amati dell'ultimo quinquennio. Prima di "Homeland", Damien Lewis debutta a teatro nel musical "Into the woods", nel ruolo del Lupo Cattivo che è stato di Johnny Depp nella trasposizione cinematografica. Interpretò anche Laerte nell'Amleto di Jonathan Kent, in quella produzione che vide Ralph Fiennes nel ruolo di Amleto. Fu proprio a teatro che, notato da Steven Spielberg, fu inserito nel cast di "Band of Brothers" e da lì la sua carriera va in crescendo. Suo il ruolo di Jonesy, l'uomo posseduto da una forma aliena ne "L'acchiappasogni" tratto dal romanzo di Stephen King e, dopo diversi anni, arriva il primo ruolo da protagonista in una serie tv, nel 2007 è il Detective Charlie Crews in "Life". Nel 2011 inizia "Homeland – Caccia alla spia", serie rivelazione oggi giunta alla sua quinta stagione. Il suo personaggio sarà un protagonista della spy story fino alla terza stagione.
Il prossimo James Bond sembra rispondere al nome di Damien Lewis, il mai dimenticato Adrian Brody di “Homeland”.
Una raccolta di indumenti e cibo per i senzatetto in piazza: l'iniziativa è stata organizzata dai volontari di diverse organizzazioni che si occupano della solidarietà verso i meno fortunati, come Casa Comune, City Angels, Comunità Ebraica di Milano, Fondazione Progetto Arca, Mai Solo, Volontariato Federica Sharon Biazzi, Bene Akiva e Hashomer Hatzair. L'appuntamento è per domenica 17 gennaio dalle 10 alle 18 in piazza Edmond Jacb Safra, davanti al Memoriale della Shoah che si trova poco distanza dalla Stazione Centrale di Milano.
Una iniziativa in piazza Edmond Jacb Safra, davanti al Memoriale della Shoah che si trova poco distanza dalla Stazione Centrale di Milano per raccogliere cibo e indumenti per i clochard meneghini. Gazebo allestiti dalle 10 alle 18 di domenica 17 gennaio. Nei giorni scorsi i primi decessi di senzatetto legati al freddo.
Domenica 12 settembre a Monza è il momento della gara di Formula 1. Alle ore 15 è in programma la partenza del GP d'Italia, 14° appuntamento con il Mondiale di F1 2021: dopo la qualifica sprint race la Red Bull di Max Verstappen parte ancora dalla pole position sfruttando la penalità inflitta a Bottas per aver sostituito la power unit sulla sua Mercedes. Al fianco dell'olandese ci sarà Daniel Ricciardo con la McLaren che scatta dunque davanti al compagno di squadra Lando Norris e a Lewis Hamilton (deludente nella mini-gara del sabato). Partono dalla terza fila della griglia di partenza le Ferrari con Charles Leclerc 5° e Carlos Sainz 6°. La gara del GP d'Italia di Formula 1 inizia alle ore 15 e sarà trasmessa in diretta TV su Sky e su TV8. L'orario della partenza del GP d'Italia a Monza di Formula 1 è fissato alle ore 15:00. È quello dunque l'orario in cui, dopo il giro di formazione, i 20 piloti scatteranno dalla griglia di partenza per completare il programma del quattordicesimo gran premio stagionale. Nell'ultimo GP di F1 disputatosi su questa pista, lo scorso anno, a ottenere la vittoria è stata l'Alpha Tauri con Pierre Gasly che sul traguardo ha preceduto Carlos Sainz, allora in McLaren, e Lance Stroll sulla Racing Point.
Domenica 12 settembre alle ore 15 la partenza del GP d’Italia sul circuito di Monza, 14° gran premio del Mondiale di Formula 1 2021: Verstappen ancora in pole position dopo la Qualifica Sprint Race vinta da Bottas (che parte però ultimo a causa di una penalità). Lewis Hamilton scatta 4° dietro anche alle McLaren di Ricciardo e Norris. Terza fila della griglia di partenza tutta Ferrari: Charles Leclerc parte 5° davanti a Sainz 6° . Il GP di F1 è trasmesso in diretta TV su Sky e in chiaro su TV8.
Il 2018 è appena cominciato e sono moltissime le star che hanno colto l'occasione per mostrare in che modo hanno passato la folle notte di Capodanno. Aurora Ramazzotti, in particolare, si sta godendo una breve vacanza natalizia alle Maldive in compagnia di mamma Michelle e ne ha approfittato per mettere in mostra la sua forma fisica smagliante. Se qualche giorno fa si era fatta immortalare acconto alla Hunziker in riva al mare con un look rosa coordinato al suo, negli ultimi tempi ha rivelato il suo lato più sensuale. A differenza di molte altre star che hanno passato il Capodanno a casa oppure a party scatenati, Aurora Ramazzotti è alle Maldive con la mamma Michelle Hunziker e si sta godendo un breve periodo di pausa lontana dal lavoro. Naturalmente non ha potuto fare a meno di condividere i momenti più belli della vacanza, condividendo alcune foto in bikini e occhiali da sole tondi in riva al mare o su una meravigliosa barca. La figlia della showgirl ha indossato i costumi più svariati, da quello rosa a fascia abbinato ad un maxi cappello al due pezzi con lo slip sgambato e il reggiseno a triangolo, fino ad arrivare al caftano bianco e rosso che ha sfoggiato in una foto in cui guarda sognante l'orizzonte. Ha poi spesso tenuto i capelli legati in uno chignon spettinato, rivelando il tatuaggio a forma di cuore dedicato ai fratelli che ha sulla schiena. La cosa incredibile è che Aurora è in forma fisica smagliante: ha detto addio alla pancetta e vanta un ventre piatto e delle gambe snelle proprio come la mamma. A questo punto, non resta che attendere il suo ritorno a casa per scoprire i nuovi impegni professionali che la attendono.
Aurora Ramazzotti si sta godendo una vacanza alle Maldive con la mamma e ne ha approfittato per condividere alcune foto sui social. La figlia di Michelle è apparsa in forma smagliante in bikini e ha messo in mostra i suoi tatuaggi.
4 sarebbero i miliardi di euro che gli animali domestici fanno risparmiare in salute agli italiani. Questa la cifra comunicata dal Centro Studi Sic Sanità in Cifre in occasione del Coordinamento Interregionale degli aderenti e dei partecipanti di FederAnziani Senior Italia per il Sud, svoltosi a Matera qualche giorno fa. “I risparmi sono stati calcolati alla luce della riduzione dei costi legati alla gestione di alcune delle principali patologie croniche quali diabete, patologie cardiovascolari e depressione, possibile grazie alla diffusione degli animali domestici” fa sapere Roberto Messina, Presidente di FederAnziani Senior Italia. Secondo quanto analizzato, ad agevolare un migliore stato di salute sarebbero le passeggiate che richiedono gli animali domestici come il cane, ma anche la sola presenza di Micio e Fido che alleviano il senso di solitudine delle persone e contribuiscono alla riduzione dell'ipertensione. Che vivere con un cane o un gatto migliorasse l'umore e, di conseguenza, il nostro stato di salute, già lo avevano intuito tutti coloro che dividono la propria casa con un animale domestico, così come precedenti studi ne hanno dimostrato gli effetti benefici paragonabili a quelli dei probiotici.
I nostri cani e gatti ci permettono di risparmiare 4 miliardi di euro in sanità grazie all’effetto positivo che hanno sulla nostra salute.
Il primo acquisto del Real Madrid di Carlo Ancelotti è un italiano e arriva dall'Inter. È Antonio Pintus, il preparatore atletico (ma è riduttivo definirlo solo tale) che Antonio Conte ha voluto con sé nell'esperienza nerazzurra. C'è mancato poco che la collaborazione proseguisse anche con i blancos ma la scelta di Florentino Perez è caduta sul tecnico di Reggiolo: la sua candidatura s'è rivelata la migliore per carattere, esperienza, gestione del gruppo e quel pizzico di riconoscenza per la conquista della ‘decima' che rappresenta una pietra miliare nella storia di successi delle merengues. Accantonata anche l'ipotesi Mauricio Pochettino, legato al Paris Saint-Germain che difficilmente lo avrebbe ‘concesso' a una diretta concorrente nella corsa alla Champions League, la scelta del club è una sorta di ritorno al futuro. E a bordo della Delorean c'è anche il ‘mago dei muscoli' che a Valdebebas c'è già stato. Nel 2018 furono proprio i calciatori a chiedere che nello staff della squadra (allora affidata al traghettatore Solari) tornasse il professionista italiano che era stato tra i più stretti collaboratori di Zidane nel triennio d'oro del tecnico francese per la conquista di tre Champions consecutive (tra il 2015 e il 2018).
L’ex preparatore atletico dell’Inter, Antonio Pintus, ha accettato l’offerta del Real Madrid. Lavorerà con Carlo Ancelotti, nuovo allenatore dei blancos. Vi ritorna dopo il triennio d’oro con Zidane e l’esperienza al fianco di Solari. In carriera ha fatto parte anche degli staff di Juventus, West Ham, Chelsea, Monaco, Palermo e Udinese.
Una vittoria forse annunciata da tempo quella che ha visto trionfare ieri sera Natalie Portman alla notte degli oscar 2011. La miglior attrice protagonista di quest'anno, grazie all'intensa interpretazione ne il Cigno Nero, ha sbaragliato la fortissima concorrenza di attrici del calibro di Nicole Kidman con il suo Rabbit Hole, di Annette Bening in I Ragazzi Stanno Bene, la Michelle Williams di Blue Valentine, Jennifer Lawrence interprete di Winter’s Bone. Natalie Portman ha ricevuto l'Oscar 2011 dalle mani di Jeff Bridges, che non ha ottenuto lo stesso il premio come miglior attore per la sua interpretazione ne il Grinta dei Coen, sul palco assieme alle due star e alla statuetta c'era anche il pancione dell'attrice: Natalie Protman è in procinto di dare alla luce un figlio, di cui non conosce nemmeno lei il sesso, concepito assieme al fidanzato, conosciuto durante le riprese de Il Cigno nero, Benjamin Millepied. Sul palco del Kodak theater si è compiuto il trionfo dell'attrice che ha portato sullo schermo in maniera vivida le sofferenze, la passione e l'instabilità dalla sua Nina, ballerina in competizione con se stessa e la sua rivale Lily.
Natalie Portman trionfa nella notte degli Oscar 2011, premiata come miglior attrice protagonista per l’intensa interpretazione di Nina in Il Cigno Nero di Daniel Aronofsky.
“Tutti in famiglia iniziamo a sospettare di Salvatore: se si è in buona fede e non si ha nulla da temere, si parla” Michele Rea, fratello di Melania Scegliere di non parlare, di restare in silenzio di fronte la giustizia, il cui obiettivo è quello di giungere alla verità. Scegliere di non raccontare, di tacere nel giorno in cui si sarebbe dovuto chiarire, almeno in parte, cosa accaduto quel maledetto 18 aprile. Scegliere la strada del dubbio e del sospetto, quella che ormai Salvatore Parolisi ha imboccato da settimane e che risulta così eloquente per tanti… Venerdì scorso il giorno tanto atteso dell'interrogatorio: i pm di Ascoli Piceno, Umberto Monti e Ettore Picardi, hanno esposto a Parolisi e ai suoi avvocati, Valter Biscotti e Nicodemo Gentile, i motivi per i quali è ritenuto responsabile della morte della moglie, Carmela Melania Rea, barbaramente uccisa da 32 coltellate nel bosco delle Casermette e lì abbandonato il corpo dopo il delitto. L'incontro con gli inquirenti si è svolto a partire da una lunga fase preliminare, a seguito della quale Parolisi si è avvalso della facoltà di non rispondere. E' stato l'avvocato Biscotti a spiegare la scelta del silenzio, così aspramente accolta da quanti, invece, attendevano da Parolisi tutte le spiegazioni sul caso: Salvatore Parolisi in questi due mesi ha risposto ad oltre 40 ore di domande, abbiamo ritenuto oggi di avvalerci di uno strumento tecnico, della facoltà di non rispondere. Si sarebbe trattato di un ripetere le stesse cose. Quando avremo elementi meno fluidi riguardo all'incolpazione, saremo noi a richiedere un interrogatorio. I difensori di Parolisi hanno, inoltre, depositato nella cancelleria del Gip di Ascoli Piceno la richiesta di incidente probatorio, volta ad accertare davanti ad un giudice terzo luogo, ora e dinamica dell'omicidio di Melania Rea. L'avvocato Biscotti ha poi aggiunto: Parolisi non teme la verità, al contrario, la cerca. La Procura è ancora in attesa del deposito di fondamentali accertamenti legati all'indagine, quali i risultati dell'autopsia, i rilievi dei carabinieri del Ris e dei Ros sui reperti sequestrati e sul traffico telefonico della vittima e dell'unico indagato. Inoltre, dalla notifica dell'atto depositato ieri, dovrà formulare le proprie osservazioni al Gip, il quale poi potrà accogliere l'istanza, respingerla o differirla nel tempo. E Mauro Gionni, l'avvocato della famiglia Rea, ha commentato così il tentativo della difesa di Salvatore Parolisi: è legittimo ma inutile: la procura ha già disposto tutti gli accertamenti richiesti, e l'anatomopatologo sta concludendo la relazione sull'autopsia Elementi meno fluidi, incolpazioni e strategie giudiziarie incomprensibili agli occhi della famiglia Rea, che conosce una ed una sola scelta: quella di raccontare dell'ultimo giorno di Melania, spiegare una, due, cento, anche mille volte cosa accaduto, per permettere agli inquirenti di individuare il colpevole di questo efferato delitto, contribuire finalmente ad inchiodarlo. Perché la voce della verità non può temere giudizi e pregiudizi, fosse solo per amore di Melania. La sua famiglia attendeva da Parolisi un gesto che potesse finalmente sfondare il muro di dubbi e sospetti cementatisi nelle ultime settimane e, invece, si è preferito avvalersi di uno strumento tecnico, che nulla a che vedere con il ricordo di Melania.
Salvatore Parolisi ha scelto di non rispondere alle domande dei pm di Ascoli Piceno. Immediate le reazioni da parte della famiglia Rea, per la quale i sospetti iniziano a fortificarsi. Chi ha ucciso Melania? Gli inquirenti sono all’incessante ricerca della verità.
Maria de Lourdes Jesus è la cugina della signora Lucia, la mamma di Willy Monteiro Duarte, ucciso una settimana fa a Colleferro, Roma. Giornalista, dal 1988 al 1994 è stata il volto della rubrica del Tg2 ‘Nonsolonero', ideata e curata da Massimo Ghirelli, la prima trasmissione che ha raccontato il mondo dell'immigrazione. Ha poi collaborato con le trasmissioni ‘Permesso di soggiorno', ‘Contaminazione' e ‘Ponte Radio' su Radiouno. È arrivata a Roma nel 1971, quando aveva 15 anni e dopo aver trascorso tre anni a Lisbona, sbarcata dalle isole di Capo Verde. In una lettera al Corriere della Sera ha ripercorso la sua storia e ha ricostruito l'ambiente culturale di quegli anni e l'involuzione che ha subito nel tempo l'accoglienza ai migranti nel nostro Paese per provare a spiegare il contesto in cui è avvenuto l'omicidio di Willy: "La nostra è stata in assoluto una delle prime comunità straniere approdate qui. Arrivate tutte come collaboratrici domestiche in famiglie benestanti, disposte a sostituire le italiane che oramai preferivano altri lavori. Nel nostro progetto di vita una cosa era ben chiara: lavorare per un periodo sufficiente a mettere da parte dei soldi e poi tornare nel nostro Paese per realizzare lì i nostri sogni. Nessuna contemplava la possibilità di una permanenza a lungo termine, per cui non aveva alcun senso per noi la parola inserimento o integrazione. Ma nemmeno discriminazione o razzismo". Secondo la giornalista "l’assassinio di Willy ci dà la dimensione di quanto sia cambiata questa società rispetto ai primi anni 80, quando noi donne immigrate cominciavamo a percepire che l’idea del rientro nel paese d’origine si stava sempre di più allontanando. Fu questa la ragione principale del nostro cambiamento di prospettiva. Da qui iniziarono i primi passi verso l’ipotesi di inserimento nella società italiana". Era un'Italia diversa, per Maria de Lourdes Jesus: la Chiesa forniva un grosso sostegno, c'erano i potenti sindacati schierati a difesa dei diritti dei lavoratori migranti e una grande forza di sinistra che lottava per tutti i lavoratori. C'era infine "una popolazione antirazzista che all’epoca riusciva ad esercitare un forte controllo sociale. Tutte le forze politiche e buona parte dell’opinione pubblica vedevano nell’integrazione la soluzione dei problemi".
Le parole della zia di Willy, giornalista ed ex volto Rai: “Cosa succederà dopo il funerale di Willy? Dopo che le luci dei media si saranno spente sul caso? Ci aspettiamo una pena esemplare affinché un crimine simile non possa mai più accadere. Ci aspettiamo che il governo investa nelle politiche dell’integrazione, coinvolgendo nella programmazione i soggetti interessati e prima di tutti i figli degli immigrati”.
Cattive notizie per chi aveva progettato un weekend fuoriporta. Dopo la breve paura asciutta di questo venerdì, infatti, le previsioni meteo indicano un fine settimana decisamente dal sapore invernale per la Penisola. A causa dell'ormai cronica assenza di una struttura anticiclonica, infatti, l'Italia sarà bersagliata nelle prossime ore dall'ennesima perturbazione con relativo sbalzo termico che da nord farà ingresso sulla Penisola portando un nuovo carico di pioggia, freddo e anche neve in quota, come ormai ci stiamo abituando in questa primavera. Questa volta la perturbazione arriva dalla Scandinavia, si tratterà di un vero e proprio ciclone artico carico di aria fredda destinato, a partire da sabato, a ribaltare in poche ore la situazione meteorologica. A partire dalle regioni settentrionali, infatti, sono attesi temporali, tempeste di grandine, nubifragi e venti freddissimi che domenica colpiranno infine anche il sud. Per la giornata di venerdì dunque potremo godere delle ultime ore di tregua dal maltempo con condizioni meteo generalmente stabili e un deciso rialzo termico che porterà le temperature più in linea con la media stagionale. Sulla Penisola infatti sarà prevalente il sole anche se non mancheranno fenomeno di annuvolamento nel Nordest, sull'Appennino e nelle zone interne. In ogni caso si tratterà di una giornata molto asciutta con fenomeni di rovescio limitati a livello molto locale. Qualche temporale pomeridiano sarà possibile nelle Prealpi venete, sul Friuli e nelle zone interne del sud.
Ultime ore di tregua dal maltempo per l’Italia. Da sabato infatti un vortice ciclonico di origine scandinava farà l’ingresso sulla Penisola portando un brusco calo termico ma soprattutto un carico di piogge temporali che interesserà prima le regioni settentrionali e poi, da domenica, anche il sud.
Tra staff e stato maggiore si ostenta ottimismo: da Roma può arrivare la vera sorpresa. Virginia Raggi spera negli indecisi per arrivare al ballottaggio, ma anche nella debolezza del grande favorito del primo turno Enrico Michetti per recuperare voti anche a destra: non a casa negli ultimi giorni ha concentrato i suoi attacchi vero il candidato del centrodestra molto di più che contro Roberto Gualtieri. Sarebbe un'impresa, un capolavoro politico, che coronerebbe una campagna elettorale condotta con grinta dalla sindaca, che non ha lasciato niente di intentato. Ma cosa rimane oggi delle speranze di cinque anni fa? Cosa rimane della rivoluzione annunciata dal Movimento 5 Stelle dopo mafia capitale? La verità è che rimane poco o nulla. Al termine del mandato Raggi appare una politica come un'altra. Una normalizzazione iniziata con il "sì" allo stadio della Roma, e andata di pari passo con quella di tutto il Movimento che doveva aprire il parlamento come una scatoletta di tonno. Oggi il M5S di Giuseppe Conte è un partito e basta. Il refrain di Virginia Raggi per tutta la campagna elettorale è stato sempre lo stesso: ora che abbiamo sistemato l'ordinario, che si fanno i bandi di gara a modo, che i conti sono in ordine e che le procedure funzionano, possiamo finalmente cambiare le cose, dateci fiducia per altri cinque anni. Peccato che a Roma di ordinario non ci sia proprio nulla, se una metropoli di questa dimensione non ha un ciclo di rifiuti che neanche lontanamente funziona e l'immondizia si accumuli a tonnellate ciclicamente per le strade. Gli impianti non ci sono, la differenziata è al palo, e la girandola di dirigenti e assessori rimossi dalla sindaca non ha sicuramente aiutato. Dare la colpa a Nicola Zingaretti e alla Regione Lazio è un po' troppo comodo, soprattutto per la forza politica che dell'economia circolare e dei rifiuti zero aveva fatto la sua bandiera. C'è poi l'altro enorme nodo dei trasporti dove, se il concordato ha messo al sicuro Atac dal fallimento, il servizio non è di certo migliorato e i progetti per il futuro di nuovi tram, metro e funivie per la ormai chimerica cura per il ferro di Roma sono rimasti in un cassetto. Ma la cosa che fa più impressione oggi, dopo cinque anni è come Virginia Raggi indica la possibilità di cambiare davvero il volto di Roma nel prossimo mandato: il Giubileo del 2025 ed Expo 2030. Sempre la solita logica dei grandi eventi che il Movimento 5 Stelle aveva sempre rifiutato. Secondo la sindaca ora Roma può affrontare questi appuntamenti proprio perché ha i conti in ordine, la verità è che non si riesce a immaginare uno sviluppo per Roma fuori dagli investimenti immobiliari e i faraonici progetti di "riqualificazione". Ma soprattutto arriveranno risorse, risorse che il M5S non vuole rinunciare questa volta a gestire. L'altra scommessa del Movimento 5 Stelle cinque anni fa era quella di rinnovare la classe dirigente della città, di promuovere i cittadini e le esperienze civiche al governo di Roma, di costruire un rapporto diverso tra Campidoglio e società, tra rappresentanza e cittadini. E anche da questo punto di vista le cose non sono andate benissime rispetto alle speranze suscitate. In più di un momento, soprattutto nella prima fase, Palazzo Senatorio è sembrato più un fortino impermeabile all'esterno che "la casa di vetro" promessa da Virginia Raggi al momento dell'insediamento (chi ricorda le vicende del "rasputin del Campidoglio" Salvatore Marra? E le assicurazioni di Salvatore Romeo a nome della sindaca? L'arresto per corruzione di Marcello De Vito?). Sui territori il Movimento è poi andato in crisi, tanto che se nel 2016 e anche nel periodo immediatamente successivo la presenza dei gazebo dei meet up e dei militanti grillini erano una costante, in questa campagna elettorale praticamente non si sono visti. Il Movimento 5 Stelle a Roma è la sua leader. Virginia Raggi, nonostante tutto, continua a godere di un credito significativo soprattutto in alcune zone della periferia della città, un consenso sicuramente maggiore di quello del suo partito. E su questo punta il tutto per tutto: compattare il "suo" popolo per non far tornare "quelli di prima", quelli dei partiti, del magna magna e dei favori agli amici degli amici.
Dopo cinque anni di governo essere onesti non basta per essere diversi dagli altri partiti e dagli altri politici. E alla fine del primo mandato Virginia Raggi punta tutto sul voto dei quartieri di periferia dove è riuscita a costruire un consenso personale al di là del Movimento 5 Stelle, e su convincere i tanti indecisi.
In un nuovo documentario della BBC i Principi Harry e Williams sono tornati sulla morte della madre Diana, sul momento in cui il padre, il Principe Carlo, gli ha comunicato dell'incidente e su quelli immediatamente successivi, il dolore profondo che hanno provato e la capacità della nonna, la Regina Elisabetta, di tenerli al riparo dalla pressione pubblica, in bilico tra il suo ruolo di nonna e quello, appunto, di regina d'Inghilterra. parlando di Carlo, Harry ha spiegato: "Una delle cose più difficili che un genitore può trovarsi a fare è quello di dire ai propri figli che l'altro genitore è morto. In che modo si possa gestire questa cosa non ne ho idea, ma, ecco, lui era là per noi, era quello dei due rimasto e ha cercato di fare il suo meglio e assicurarsi che fossimo protetti e prendersi cura di noi. Ma, ovviamente, anche lui stava affrontando lo stesso processo del lutto che vivevamo noi". Harry aveva solo 12 anni quando la madre morì a seguito di un incidente avvenuto sul Lungosenna parigino la notte del 31 agosto 1997 e in quel momento era col padre e il fratello Williams, che all'epoca aveva 15 anni, in vacanza al Castello Balmoral in Scozia. "Ricordo solo che mi sentii paralizzato, disorientato, frastornato. Ti senti veramente confuso e cominci a chiederti perché sia capitato proprio a te, tutto il tempo ‘Perché? Cosa ho fatto? Perché proprio a noi?'. La ABC ricorda come la Regina fu molto criticata all'epoca per aver permesso ai nipoti di restare in Scozia e non tornare in una Londra turbata per la morte di Diana, ma Harry e Williams, ricordando quei momenti, hanno voluto ringraziarla per aver messo la famiglia davanti a tutto: "Credo che non sia stata una decisione facile da prendere per lei – ha detto William -. Era veramente combattuta tra il suo ruolo di nonna e quello di Regina", e Harry ha aggiunto: "Era un caso in cui da una parte era tipo ‘Come si può fare per far sì che i ragazzi elaborino il lutto in privato, ma allo stesso tempo, quand'è il momento buono per loro di cominciare la vita da Principi e prendersi le proprie responsabilità?".
Harry e William, figli del Principe Carlo e di Lady D, tornano sul momento in cui seppero della morte della madre e di quanto il padre e la nonna gli furono vicini in quel momento.
È nuovamente Laura Pausini l'artista italiana a far parlare di sé nel mondo per i propri successi e riconoscimenti,l'ultimo dei quali è stato il Latin Grammy Award con il quale è stato premiato per la categoria “best female album” il suo “primavera anticipada”. La Pausini ha aperto la serata di Las Vegas affiancata dai ballerini acrobatici del “Cirque Du Soleil” per poi ricevere l'Oscar della musica latina nel corso della kermesse come riconoscimento per il successo del suo ultimo album realizzato in studio,traduzione per il mercato estero dell'album italiano “primavera in anticipo”. «Sono stordita. Questa volta più di sempre – ha detto Laura – non ci sono parole per descrivere quello che provo. Avevo già vinto quando mi avevano detto che avrei aperto lo spettacolo. Non mi è mai capitato di presentarmi in questo modo, è stato emozionante e straordinario, sono stremata ma felice. È due mesi che manco da casa, non vedo l'ora di riabbracciare la mia famiglia e festeggiare con loro» La cantante di Faenza aveva fatto parlare di sé nei giorni scorsi dopo aver fatto annunciato le sue intenzioni di abbandonare i palcoscenici e gli studi di registrazione per un anno,cosa che peraltro ha ribadito nel corso della serata che si è svolta all'hotel casino Mandala-bay e che ha visto trionfare il duo hip-hop Calle 13.
Laura Pausini si è aggiudicata il Latin Grammy award per il “best female album” grazie al disco “primavera anticipada”.
Un giallo irrisolto, quello della morte di Viviana Parisi e del piccolo Gioele, avvenuto lo scorso agosto nelle campagne di Caronia. In questi mesi diverse sono state le perizie che i consulenti della famiglia e della Procura di Patti, che segue le indagini, hanno effettuato sui resti trovati a distanza di giorni. L’ultima versione è quella che arriva dalla relazione presentata alla Procura di Patti dai legali di Daniele Mondello, gli avvocati Claudio Mondello e Pietro Venuti. Secondo i consulenti degli avvocati di Daniele Mondello, Viviana e Gioele sarebbero precipitati all'interno di un invaso nelle campagne di Caronia che contenesse circa 50 centimetri d'acqua. Poi i due corpi, in tempi diversi, sarebbero stati estratti dal fondo dell'invaso. Sostanza rosacea sui denti di entrambi Le parole di Claudio Mondello, avvocato della famiglia di Daniele Mondello:"Il mese scorso abbiamo presentato una relazione dei nostri consulenti tecnici di parte che ringrazio, Professore Lavorino e il medico Antonio della Valle, in cui emergono due nuovi elementi. Entrambi i cadaveri presentano lesività compatibili con precipitazione. L'altro elemento – continua il legale – è la presenza di una sostanza rosacea nei denti di entrambi i cadaveri, sia di Viviana che in Gioele, la quale si produce esclusivamente per asfissia da immersione di un liquido, quindi sono caduti all'interno di un recipiente che contenesse circa 50 centimetri d'acqua. Teniamo presente che questi cadaveri sono distanti l'uno dall'altro 1 km e che nel luogo dove viene rinvenuto Gioele non ci sono tralicci. Questi due nuovi elementi – aggiunge l'avvocato – sono stati presentati alla Procura che avrebbe condiviso delle conclusioni entro la fine del mese scorso ma ha deciso di prendersi ulteriore termine di circa un mese per analizzare questi nuovi elementi che abbiamo posto all'attenzione. Tali elementi – continua l'avvocato – fanno riferimento a un intervallo di tempo diverso che è detto tecnicamente "perimortem" cioè gli ultimi istanti di vita. L'aggressione dei cani rimane confermata dai seguenti elementi: lesività, compatibili con morso di cane. Nel cadavere di Viviana ci sono due buchi tra il polpaccio e la caviglia che attestano realisticamente la presenza di un morso di cane. Li ha visti anche l'ultimo medico nonostante il cadavere fosse ormai saponificato perché, da quando abbiamo fatto l'istanza a quando ci hanno consentito di vederlo, sono passati 120 giorni e il cadavere nel frattempo si era saponificato e poi perché le ossa di Gioele non sono schiacciate, quindi questo denuncia l'azione di canidi non di suini. Tutti i cani presenti nella zona erano sprovvisti di microchip e tutti avevano libero accesso nelle campagne di Caronia. Questo spiegherebbe perché il territorio ha agito nell'immediatezza. Aggressione ad opera di cani e allarme, poiché i cani danno l'allarme subito e le azioni del territorio, in questo caso, la traslazione dei corpi lì dove li dobbiamo rinvenuti". Una serie di interrogativi
Giallo irrisolto sulla tragica morte di Viviana Parisi e il piccolo Gioele Mondello. Secondo i consulenti degli avvocati di Daniele Mondello, Viviana e Gioele sarebbero precipitati all’interno di in un invaso nelle campagne di Caronia che contenesse circa 50 centimetri d’acqua perché sui denti è stata ritrovata una particolare sostanza. Poi i due corpi, in tempi diversi, sarebbero stati estratti dal fondo dell’invaso.
Un lungo, infinito, elenco di nomi. Sono i morti della statale 106 "della morte", uno dei tratti stradali più pericolosi d'Italia, che congiunge Taranto a Reggio Calabria. Ieri notte questo elenco si è allungato con altri due nomi, due ragazzi giovanissimi: si tratta di Raffaele Misuraca, 23 anni, e Altea Morelli, 17 anni appena. Le loro brevi vite si sono interrotte bruscamente ieri notte, poco più a sud dello svincolo Corigliano-Rossano, all’altezza di contrada Crosetto a Oliveto Longo, nel tratto in cui la 106 Ionica entra ed esce dai paesini, tra lunghi tratti in rettilineo in aperta campagna e zone residenziali e urbane. I due ragazzi viaggiavano a bordo di una Fiat 500 Abarth che si è paurosamente schiantata contro un suv Bmw. La piccola utilitaria si è completamente accartocciata nello scontro frontale, un corpo è stato sbalzato fuori dall'abitacolo. Immediati sono scattati i soccorsi con i carabinieri della compagnia di Rossano e l'elisoccorso di Cosenza. Per i ragazzi non c'è stato nulla da fare, entrambi sono morti sul colpo. e la caverà invece il conducente della potente autovettura che è stato trasportato in elicottero in ospedale a Cosenza, ma non è in pericolo di vita. Le due salme sono state trasferite nell’obitorio del presidio ospedaliero “Nicola Giannettasio” di Rossano. Il magistrato di turno, informato sull’accaduto, ha disposto l’esame autoptico sui corpi dei ragazzi al fine di risalire alle cause della morte. I carabinieri di Rossano hanno aperto un fascicolo di inchiesta per capire la dinamica del tremendo impatto. Su Facebook immediato è scattato il cordoglio per queste due giovani vite strappate alla vita su questa statale maledetta con l'associazione di volontari "Organizzazione di Volontariato Basta Vittime Sulla Strada Statale 106" a raccogliere l'ennesimo grido di aiuto del popolo calabrese:
Un’altra notte di sangue sulla 106 Ionica, la statale maledetta che congiunge Taranto a Reggio Calabria. La scorsa notte un tremendo incidente frontale tra un suv Bmw e una Fiat 500 è costato la vita a due ragazzi di 17 e 23 anni, Altea Morelli e Raffaele Misuraca. Intanto riprendono furiose le polemiche su un’arteria stradale tra le più pericolose d’Italia.
Mettere su qualche chilo, soprattutto in prossimità dell'estate, è l'incubo di ogni donna e sono moltissime quelle che farebbero di tutto, dalle diete rigorosissime agli allenamenti estenuanti, pur di vantare un corpo perfetto come quello delle modelle. A dispetto di quanto si potrebbe pensare, esistono però delle celebrities che danno il buon esempio e che dimostrano che non bisogna necessariamente indossare la taglia 40 per essere considerate splendide e attraenti. Se Ashley Graham è riuscita a trasformare le sue forme prosperose in un punto di forza, rivoluzionando il mondo della moda, nessuno si sarebbe mai immaginato che anche Rihanna sarebbe diventata un esempio di bellezza curvy. Negli ultimi tempi si dice che la popstar sia ingrassata, cosa che sarebbe confermata dal fatto che ha detto addio agli abiti aderenti e fascianti per dare spazio a dei capi d'abbigliamento molto ampi che mascherano vita, cosce e fondoschiena. I fan sono letteralmente impazziti di fronte le sue forme più abbondanti ma, a dispetto di quanto si potrebbe pensare, continuano ad apprezzarla, elogiandone il coraggio. A differenza di molte altre colleghe che inseguono un ideale di bellezza irrealizzabile, tanto da servirsi spesso di Photoshop pur di non mettere in mostra le piccole imperfezioni, Rihanna pare che si sia liberata dall'immagine stereotipata della perfezione e non ha paura di rivelare il suo "nuovo" corpo.
Rihanna è ingrassata, pare che abbia messo su qualche chilo, cosa confermata dal fatto che ha detto addio agli abiti aderenti e fascianti. Nonostante ciò, la popstar non ha paura di mettere in mostra le sue “nuove” forme: a differenza di molte altre colleghe, si è liberata dall’immagine stereotipata di perfezione.
Chi ha lavorato o lavora in uffici open space sa perfettamente che l'unico modo per isolarsi dalle chiacchiere e i rumori dei colleghi è mettersi le cuffie nelle orecchie per ascoltare la propria musica e provare a concentrarsi. può sembrare asociale ma sicuramente è l'unico metodo efficace per riuscire a lavorare in totale privacy senza rischiare di venire distratti dagli altri. Spesso però neppure le cuffie riescono a garantire l'isolamento necessario per lavorare bene. Così la società danese Plenom ha introdotto il semaforo da ufficio: si chiama busylight ed è una vera e propria luce rossa o verde che indica ai colleghi se siete impegnati o meno. Lavorare in un open space, avendo rapporti con i colleghi tutto il giorno, può ridurre la produttività anche del 15% secondo i ricercatori della University of California. Lavorare in luoghi in cui non si gode di privacy può essere motivo di stress costante per i lavoratori. Il mito dell'open space che favorisce lo scambio e il rendimento ormai è stato sfatato: le soluzioni generiche non funzionano più. Prima bastavano un open space, un Mac e un bar per pensare di lavorare in un posto fantastico. Dopo, senza almeno un scivolo, una sala relax e un campetto da basket, si era convinti di aver sicuramente sbagliato luogo di lavoro e gli uffici Google hanno fatto scuola. Oggi invece sempre più studi dimostrano che in un ufficio si sta meglio se esistono spazi diversi, più raccolti e con piccole comodità. Busylight è un modo educato ed efficace per indicare ai propri colleghi quando si è impegnati in una conversazione e si vuole restare concentrati sul lavoro e non si desiderano distrazioni. Funziona come un vero e proprio semaforo che a seconda della luce accesa, rossa o verde, fa sapere a chi sta intorno se si può essere interrotti. Sempre più uffici oggi sono caratterizzati da grandi open space dove i lavoratori sono tutti a stretto contatto tra loro. Ma gli ambienti senza divisioni per la privacy favoriscono interruzioni e distrazioni dei dipendenti che risultano più inefficaci andando a condizionare la produttività dell'azienda. La soluzione è Busylights, un indicatore di stato del dipendente, in tempo reale, che segna quando il dipendente può essere disturbato o meno. Busylight funziona negli open space dove fornisce ai lavoratori la possibilità materiale di far sapere visivamente quando è il momento giusto per avvicinarsi agli altri in ufficio. Questo evita le distrazioni e migliora la collaborazione in azienda. Il posto di lavoro è dove i dipendenti hanno la maggior parte delle interazioni e devono essere gestite in modo intelligente in modo che i dipendenti non siano costantemente interrotti… La comunicazione tra le persone è il flusso di traffico di informazioni. Ingorghi (interruzioni) sono frustranti e non produttivi, che è il motivo per cui è necessario un semaforo (indicazione di presenza) per regolare il flusso e migliorare la collaborazione. Busylight illumina fisicamente lo stato di presenza dei dipendenti e lo rende visibile negli open space permettendo ad altri di evitare di interrompere i colleghi e causare ingorghi. Busylight funziona come un vero e proprio semaforo da ufficio: luce rossa indica quando si è occupati e luce verde segna quando si può essere interrotti o distrarti. La luce può essere azionata manualmente oppure, tramite il KuandoBOX collegato al telefono o al computer, si accende automaticamente quando si sta parlando al telefono o si è impegnati al pc. Un cavo lungo permette di posizionare la luce sopra la propria postazione o sul computer in modo che sia visibile con facilità a tutti i colleghi. L'indicatore diventa rosso quando è in corso una chiamata e si spegne quando si termina la chiamata. Busylight è un modo efficace educato per far sapere che si è impegnati. Con Busylight l'ufficio diventa una mini postazione individuale che favorisce la concentrazione e limita le distrazioni esterne, garantendo ad ognuno la propria privacy e l'isolamento ma con la possibilità, una volta accesa la luce verde, di poter godere delle relazioni sociali nei luoghi di lavoro.
Busylight è la prima luce verde o rossa da mettere sulla scrivania o sul pc per indicare quando siete impegnati e impedire ai colleghi di avvicinarsi.
L'Europa è già abituata a diverse piscine da record come la Submarine Escape Training Tank nel Regno Unito, che raggiunge una profondità di 28 metri, la Nemo33 in Belgio con i suoi 33 metri e la Y-40 in Italia che misura 40 metri di profondità, ma presto il vecchio continente si prepara a vedere un nuovo record: ad Essex, in Inghilterra, sorgerà la piscina coperta più grande del mondo che sarà anche la più profonda.
Fantastica notizia per tutti i subacquei d’Europa: sorgerà nel 2016, all’interno dell’Università di Essex, la piscina ad immersione più grande del mondo.
I Flintstones, Superman, Wonder Woman, Batman, Tom and Jerry e Bugs Bunny, sono alcuni dei cartoni animati e personaggi leggendari che hanno ispirato intere generazioni. In tanti siamo cresciti a pane e supereroi e i più famosi sono proprio quelli creati dalla Warner Bros. Tutti i personaggi della famosa casa di produzione cinematografica e televisiva statunitense sono oggi celebrati nel più grande parco a tema al coperto del mondo: il Warner Bros World. Il nuovo parco ha aperto ad Abu Dhabi ed è pronto ad accogliere tutti i suoi fan. Warner Bros World è un'attrazione inaugurata a Yas Island, una destinazione per il tempo libero di Abu Dhabi. Il parco si estende su una superficie di 153.290 metri quadrati ed è suddiviso in sei aree tematiche tra cui il Bedrock dei Flintstones e Gotham City di Batman. Warner Bros World sorge all'interno di un enorme edificio nel deserto e l'interno è stato progettato per sembrare sia sempre mezzogiorno. Il parco, costato 1 miliardo di dollari, ha aperto di recente le porte ai primi visitatori che hanno avuto la possibilità di immergersi nel meglio del mondo Warner Bros. Il Warner Bros World, fortemente voluto da Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan, principe ereditario di Abu Dhabi, sorge su Yas Island, già sede del parco a tema Ferrari World, pista di Formula 1 di Abu Dhabi, un grande centro commerciale e un parco acquatico.
Da Superman a Batman, da Bugs Bunny a Skooby-Doo, nel nuovo parco a tema della Warner Bros si celebra l’età d’oro di Hollywood e tutti i personaggi più famosi della Warner Bros. Appena inaugurato, il Warner Bros World ha già raggiunto un record come il più grande parco a tema al coperto del mondo.
Da anni i fan di Bruce Springsteen continuano a collezionare in modo maniacale, chi più e chi meno, filmati dei concerti del Boss registrati in maniera totalmente pirata in occasione dei suoi concerti. Né Bruce né il suo staff infatti, si sono mai azzardati a vietare qualsiasi tipo di ripresa ai concerti, o registrazione audio, al punto che esistono veri e propri documentari, raccolte di tutte le date di un tour, chiaramente con i dovuti limiti nella qualità degli esiti. Fatto sta che dal prossimo tour, che partirà il 28 gennaio e si concentrerà principalmente sull'altro emisfero, i collaboratori storici di Springsteen hanno pensato al metodo più efficace per evitare il proliferare di registrazioni e riprese video durante le esibizioni, che non durano mai meno di tre ore.
Video di Bruce proliferano sul web, interi concerti e registrazioni. Così lo staff ha pensato bene di regalare i bootleg ufficiali due giorni dopo aver preso parte al concerto, saranno dati in una chiavetta usb.
"A quei bambini, e alle nostre divise, non interessano le beghe politiche, non possono esistere razza o religioni, esiste solo la voglia di un mondo migliore da costruire, per tutti". Così si legge nella didascalia che accompagna il video pubblicato dalla pagina Facebook "Parole in Giacca Blu", dedicata alle forze dell'ordine.
Lʼagente intrattiene con giochi di prestigio alcuni piccoli ospiti del centro per migranti di Pozzallo: dopo lo stupore iniziale, il gioco finisce con una risata. Il video è stato caricato sulla pagina Facebook “Parole in Giacca Blu” e ha fatto il giro del web.
Avete voglia di trovare fogne che marciscono di odio e di razzismo? Davvero? Avete voglia una volta, una volta soltanto, di abbandonare le frasi fatte contro i social, la rete e internet (che vengono comode per fingere di dimenticare ciò che accade qui fuori) e capire una volta per tutte come il problema non sia l'anonimato ma il fatto che gli spargitori di bile si sentano impuniti ovunque, mica solo su Facebook? Bene, allora fatevi un giro negli stadi italiani (Verona contro Balotelli è solo l'ultimo caso) e vi rendete conto che anche lì ci sono tutti gli elementi tipici della circuitazione dell'odio (che sia razziale o di qualsiasi altra natura). C'è la vigliaccheria, innanzitutto. Perché non tutti i vigliacchi sono fascisti e razzisti ma tutti i razzisti e fascisti sono vigliacchi. Insultano la Segre tutti belli tronfi sui loro profili social ma dicono di non essere neonazisti. Insultano un calciatore nero ma dicono di non essere razzisti. Sfilano con le facce di Mussolini e con il braccio teso e poi negano di essere fascisti. Allo stadio, allo stesso modo, si fanno forti mentre sono nascosti nella mandria del tifo ma poi addirittura fanno gli offesi quando qualcuno li racconta per quello che sono. Gli stadi sono ottimi catini, come i social e come i discorsi da bar, come quei luoghi in cui ci si sente liberi di esprimere la parte peggiore di se stessi: il problema è che lo spazio in cui dare il peggio ormai è diventato ampio, troppo ampio, e sconfina anche lì dove finisce per inquinare il vivere civile. Perché se li prendi uno a uno, questi urlatori da stadio, anche loro alla fine balbettano. Vigliacchi, insomma. Ci sono i negazionisti. Come sui social che tutti additano, esattamente così: sulla vicenda di ieri di Balotelli a Verona tutti i negazionismi hanno dato il meglio di sé. Non sono negazionismi che fanno sorridere per le loro teorie strampalate piantate su YouTube, no, questi negazionisti sono in giacca e cravatta, ricoprono ruoli dirigenziali (presidenti di club, ad esempio) e continuano ad applicare il benaltrismo: vorrebbero dirci che gli insulti razzisti sono solo dei buuu contro l'avversario di turno e il fatto che gli improperi siano indirizzati al suo colore della pelle non è vero, dicono che è solo "ironia", "innocenti sfottò", "robe da curva" e in realtà non si rendono conto che i negazionisti travestiti da minimizzatori sono i migliori alleati dei razzisti. E infine, se ci pensate, ci sono anche i mancati provvedimenti: negli stadi italiani ormai l'ostentazione dell'odio razzista è diventato all'ordine del giorno eppure poco si muove al di là delle belle parole. Si commina qualche multa (come un prurito) alle società e si inventa qualche nuovo slogan eppure i colpevoli sembrano non pagare mai. Eppure negli stadi si entra con nome e cognome, si è identificabili per tutta la durata della partita da telecamere sempre puntate e esistono già leggi chiare che sembra faticoso riuscire ad applicarle.
Si parla di odio e di razzismo in rete ma se volete toccare con mano l’odio e il razzismo vi basta fare un giro in uno stadio italiano. L’ultimo caso è quello dei tifosi del Verona contro Balotelli ma le notizie dagli stadi sono ormai all’ordine del giorno. Eppure, se ci pensate, lì sono tutti facilmente identificabili, con nome e cognome.
Dopo "Love me harder" e "Off the Table", sembra stia per arrivare la terza collaborazione tra Ariana Grande e The Weeknd, annunciata attraverso uno snippet, prima su Twitter e poi su Instagram. Il video, che riporta la voce di Ariana Grande sulle prime note di "Save your tears", potrebbe essere la prova di un remix in arrivo, una produzione che ha già conquistato il panorama soul internazionale, con il singolo che conta oltre 290 milioni di visualizzazioni su Youtube. Otto secondi di trailer sono bastati ai fan per scatenarsi soprattutto su Instagram, dove il video ha raccolto oltre tre milioni di visualizzazioni. Ancora non si conosce la data di pubblicazione, ma i prossimi giorni potrebbero essere decisivi per una nuova comunicazione. Sono stati due degli artisti più importanti del 2020, da una parte The Weeknd con l'album "After Hours", uno dei progetti migliori dello scorso anno, che lo ha portato anche a esibirsi durante lo showtime nell'intervallo del Superbowl statunitense, dall'altra parte Ariana Grande, con il progetto "Positions", ha scalato le classifiche internazionali, diventando una delle popstar più influenti negli Stati Uniti. Proprio nell'album di Grande troviamo l'ultima collaborazione tra i due artisti, "Off the table", una ballad romantica che racconta quanto sia stato difficile in passato attraversare un momento di separazione con il proprio partner. Solo pochi giorni fa poi, attraverso la pubblicazione di un trailer di otto secondi su Twitter, The Weeknd ha fatto ascoltare ai propri fan la voce della cantante nativa della Florida, sulle note di uno dei brani più importanti del suo ultimo progetto: "Save your tears". Una collaborazione che potrebbe ancora più accendere i riflettori sui due artisti, dopo che nelle ultime settimane Ariana Grande aveva partecipato all'ultimo progetto di Demi Lovato "Dancing with the Devil… the Art of Starting Over", nel brano "Met him last night", mentre per The Weeknd la collaborazione più avvicina era avvenuta nel remix di "Blinding Lights" con l'artista spagnola Rosalia. Nei giorni passati si era ipotizzato che la canzone facesse parte della collezione "Acephalous", un'opera digitale in cui veniva racchiusa anche una canzone inedita di The Weekend, che aveva venduto come Nft sulla piattaforma OpenSeas. L'opera, che all'asta aveva racimolato oltre i due milioni di dollari, era stato il primo esperimento di vendita degli Nft per l'autore di "Save your tears", un processo di democratizzazione musicale rivolta agli artisti e non più al settore musicale e ai suoi agenti esterni, che aveva ravvivato la fiducia del cantante nel futuro musicale, dopo la querelle che lo aveva colpito per il mancato invito ai Grammy. In una dichiarazione al settimanale statunitense Variety, aveva affermato: "Ho sempre cercato modi per trasmettere un senso di innovazione ai miei fan e voglio cambiare questo business arcaico del mondo della musica. Vedere che gli NFT consentono ai creator di essere visti e ascoltati più che mai alle loro condizioni è profondamente eccitante. Ho intenzione di contribuire a questo movimento e vedo che molto presto sarà inserito nei meccanismi dell'industria musicale ". A post shared by The Weeknd (@theweeknd)
Dopo gli episodi molto fortunati di “Love me harder” e “Off the table”, sembra che Ariana Grande e The Weeknd siano pronti per una nuova collaborazione, il remix di una delle canzoni più importanti del progetto “After hours” del cantante di origini canadesi, dopo la pubblicazione di uno snippet di otto secondi su Instagram e Twitter.
Un sogno che rischia di infrangersi, ancora una volta. La Locanda dei Girasoli, ristorante-pizzeria del quartiere Quadraro a Roma noto per essere da sempre un luogo di inclusione sociale, è stato costretto a dover abbassare la saracinesca dopo quanto stabilito dall'ultimo Dpcm emanato dal governo, che impone la chiusura dei ristoranti alle ore 18 nel tentativo di contrastare la diffusione del coronavirus a livello nazionale. Una situazione inevitabile per la Locanda, che apre solo la sera e che quindi è impossibilitata a portare avanti un'attività già messa a dura prova dal lockdown dello scorso marzo. "È inutile stare qui – spiega la direzione in un post su Facebook – a elencare i motivi e le leggi che non ci permettono di proseguire il nostro percorso, il nostro sogno. E allora noi vi scriviamo solo un messaggio di speranza, fratellanza e solidarietà. Perché in fondo è questo quello che siamo, quello per cui abbiamo sempre lottato e per cui ci siamo rialzati ogni volta che siamo inciampati". Nonostante la difficile situazione, La Locanda conclude lanciando un messaggio di speranza: "Dobbiamo credere di poter tornare a gioire e sorridere nuovamente nella nostra splendida Locanda insieme a tutti voi. Noi ci crediamo e quindi: arrivederci, a presto, alla prossima". Un augurio che arriva da tutto lo staff, composto in buona parte da giovani ragazzi con la sindrome di Down che hanno ricoperto ogni mansione, da camerieri a cuochi fino a capo sala.
In seguito alle disposizioni dell’ultimo Dpcm del governo, come impone la chiusura dei ristoranti alle 18, La Locanda dei Girasoli è costretta a dover chiudere l’attività, annunciando la decisione tramite un post su Facebook e augurando arrivederci ai propri affezionai clienti. Nonostante le difficoltà legate alla pandemia, il locale ha riaperto lo scorso 22 maggio, dando vita a diverse iniziative.
Fino agli anni 1940 le famiglie spendevano mediamente quasi 30.000 ore per lavare ed asciugare le stoviglie nel corso della propria vita. Affidarsi ad una macchina per lavare e/o asciugare, come una lavastoviglie, riduce sicuramente il tempo che si impiega per pulire le stoviglie ma bisogna calcolare sempre il tempo necessario per caricare e scaricare la macchina, l'energia e il denaro necessari per acquistare e far funzionare la macchina, oltre all'ingombro in cucina che occupa generalmente. Usare un semplice sgocciolatoio da lavello sicuramente limita tutti questi inconvenienti però comporta uno sforzo maggiore per pulire la cucina e la rende anche più disordinata. È ragionando proprio su questi vari punti che la finlandese Maiju Gebhard arrivò all'invenzione del primo mobile scolapiatti. Lo scolapiatti è probabilmente il design più finlandese che ci sia, perché è semplice, pratico ed economico. Il mobile per asciugare le stoviglie progettato da Maiju Gebhard negli anni '40 (in collaborazione con l'Associazione finlandese per l'efficienza lavorativa) ebbe subito un grande successo. Un modello di scolapiatti rudimentale era già stato ideato negli Stati Uniti da Louise R. Krause intorno al 1930 (brevetto statunitense 1860617) come "mobile di essiccazione di piatti" ma il progetto non ebbe riscontro efficace tra le famiglie americane in quanto il vano porta stoviglie veniva posizionato sopra il lavandino ed era progettato con un sistema di sgocciolatoio sottostante che non fu considerato molto pratico. L'invenzione di Maiju Gebhard, che usava filo metallico o di plastica al posto del legno, è quella che invece ancora viene usate nelle cucine di tutto il mondo.
Non c’è cucina che non abbia uno scolapiatti perché da quando è stato inventato è ancora il modo più pratico, discreto ed economico per asciugare le stoviglie e la storia dietro la sua invenzione è davvero curiosa.
È dal 2009 che Giulio Vesprini si fa promotore del progetto “Vedo a colori”, che intende riqualificare le città attraverso le città e il suo ultimo intervento riguarda la trasformazione del porto di Civitanova Marche. Vesprini, classe 1980, realizza enormi murale sulle facciate o sui tetti degli edifici. La sua street art è caratterizzata da due elementi principali: le grandi dimensioni dei murale e le forme ispirate a soggetti della botanica e rappresentati con colori vivaci. Il suo ultimo lavoro si intitola "Struttura G041” ed è stato realizzati a Fermo sul tetto di un edificio in modo che dall'alto tutti possano ammirarlo. L'arte di Giulio Vesprini passa liberamente dalla grafica all'illustrazione, dalla pittura alla street art, dal video e alla fotografia e all'architettura: "La mia ricerca si è concentrata su diversi fronti tra cui la land art e la cultura urbana. Preferisco linee semplici simili alle mie origini grafiche e architettoniche. Disegno disegni primitivi con segni grafici, illustrazioni e azioni urbane. Le mie opere nascono da una cultura minimale in cui la forma rappresenta l'idea principale. Penso che il mio disegno a mano libera simboleggi l'espressionismo astratto dove spesso mi sento di raggiungere un lavoro perfetto.", spiega l'artista. Vesprini non realizza solo murales in giro per il mondo ma collabora con aziende come Ikea Italia, Bruno Barbieri, Pinacoteca Civica di Ancona, Il Sole 24 Ore, Enel, Rag&Bone NYC, con i suoi lavori grafici.
Intere facciate o tetti di edifici, la street art di Giulio Vesprini sta invadendo le città del mondo con i suoi colori perché una città colorata è sicuramene più bella di una città senza colore. Vesprini si fa promotore dell’arte come mezzo per abbellire e riqualificare zone degradate delle città.
Neri Parenti ha messo da parte le “Vacanze a …” e torna nelle sale italiane con la commedia “Colpi di fortuna”, a distanza di un anno dal buon successo riscosso con “Colpi di fulmine”. Squadra e formula che vincono non si cambiano, ed ecco quindi tornare Christian De Sica e Lillo & Greg, ai quali si aggiungono anche Luca e Paolo e Francesco Mandelli. La pellicola è composta sempre da tre episodi, stavolta tutti incentrati sul tema della sfiga, della scaramanzia e dei portasfortuna e di tutti i luoghi comuni che li accompagnano. Il film arriverà nelle nostre sale a partire dal 19 dicembre. Gabriele Brunelli è un imprenditore tessile di successo, ma è molto superstizioso ed è terrorizzato dai portasfiga. Quando deve concludere un importante affare con la Mongolia, Brunelli si ritrova come interprete Bernardo Fossa, il cui arrivo in azienda dà origine a una serie di incidenti surreali frutto del suo essere porta iella. Felice, invece, è un ex ballerino di prima fila che insegna danza in una casa di riposo, che ha una moglie e quattro figli e che un bel giorno riceve un'inaspettata eredità, composta da qualche soldo e dal fratello Walter, pieno di manie, fissazioni e pazzie. I genovesi Mario e Piero, infine, lavorano in una compagnia di crociere al porto di Napoli e sognano di avere una barca tutta loro. La fortuna bussa alla loro porta quando una vincita milionaria regala loro 40 milioni di euro e una spinosa questione da risolvere: rintracciare il biglietto che Piero ha perso dopo una notte di bagordi dovuta a una delusione d'amore.
Neri Parenti ha messo da parte le “Vacanze a…” e tenta di bissare il buon successo di “Colpi di fulmine”, del 2012, con questa nuova commedia incentrata sui temi della sfiga e della scaramanzia.
Violento scontro tra imbarcazioni sul lago di Como: un motoscafo ha investito una barca provocando la morte di un ragazzo di 22 anni. L'incidente si è verificato oggi pomeriggio, venerdì 25 giugno. Altri due giovani sono rimasti feriti e sono stati trasportati in ospedale. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri e il personale del 118. Secondo una prima ricostruzione riportata dall'agenzia Ansa, il ragazzo si trovava insieme a due amici di 23 anni. Tutti sono originari della provincia di Como. I tre erano fermi a bordo di un motoscafo di cinque metri nei pressi di Villa Balbianelli. A un certo punto un motoscafo di oltre sette metri li ha travolti. A bordo c'erano undici ragazzi di nazionalità belga che avevano affittato una casa sul lago. Sulla base di quanto appreso dalle forze dell'ordine, il motoscafo sarebbe stato guidato da una ragazza. L'imbarcazione in impennata sarebbe passato sopra all'altra barca. Il 22enne è stato colpito mortalmente mentre gli altri due amici sono caduti in acqua. I vigili del fuoco hanno riportato i due in superficie e recuperato la salma.
Secondo una prima ricostruzione dell’incidente avvenuto oggi pomeriggio sul lago di Como, un motoscafo pieno di turisti belgi avrebbe impennato su una imbarcazione distruggendola. A bordo c’erano tre ragazzi: uno dei tre è morto sul colpo mentre gli altri due sono stati sbalzati in acqua. Tutti i giovani saranno sottoposti all’alcol test.
Al GRA (Grande Raccordo Anulare) di Roma sono stati dedicati canzoni, come nella di Corrado Guzzanti, documentari come quelli di Gianfranco Rosi, scene di film come in "Roma" di Federico Fellini e persino una raccolta di racconti di Marco Lodoli. Ma ora che Roma sarà dotata di un nuovo raccordo anulare, progettato però per le biciclette, chissà quanti altri saranno gli spunti forniti all'arte per nuove creazioni. È del 18 maggio 2017 infatti la notizia che alla Capitale saranno assegnati i fondi stanziati dal Governo di oltre 146.000 euro allo scopo di realizzare il G.R.A.B., il Grande Raccordo Anulare delle Bici. Il G.R.A.B. (Grande Raccordo Anulare delle Bici) sarà un percorso attorno alla città di Roma, di 45 chilometri, che collegherà il centro alle periferie, passando per le bellezze della Capitale, dal Colosseo alle ville storiche. Il progetto, ideato da VeloLove, Legambiente e TCI, è finanziato dalla legge di stabilità 2016-2018. Il G.R.A.B. prevede la realizzazione di un anello ciclopedonale accessibile a tutti che non aggiungerà volumetrie né cemento, nel pieno rispetto dell'ambiente e della comunità. Il percorso attraverserà alcuni dei luoghi più belli al mondo e sarà probabilmente, una volta completata, la ciclovia più suggestiva al mondo. Il G.R.A.B., promosso sotto la precedente amministrazione comunale di Roma col Sindaco Marino, fu definito: "la greenway più lunga del mondo". L'anello percorribile prevede innanzitutto la ciclopedonalizzazione e la messa in sicurezza del tracciato che collega il Colosseo e l'Appia Antica, in modo da rendere fruibili tutte le principali attrazioni turistiche di Roma. Si parte dall'Arco di Costantino, il Colosseo, passando per la via Sacra e costeggiando uno dei 7 colli di Roma, il Palatino, fino al Circo Massimo e le Terme di Caracalla. Si passa poi alla via di Porta San Sebastiano che rappresenta l'accesso al Museo delle Mura. La pedonalizzazione dell’Appia Antica sarà inoltre il punto di partenza per la creazione di un unico parco archeologico capitolino dai Fori alla Regina Viarum. Il percorso toccherà non solo le aree antiche della città, ma anche quelle che negli ultimi anni hanno visto il sorgere di progetti di architettura contemporanea, come l'Auditorium, il MAXXI e altri punti di interesse, oltre a zone più marginali e densamente abitate. Lasciando l'Appia Antica si entra infatti nel Parco della Caffarella, a 3000 metri dal Colosseo, dove scorre il terzo fiume di Roma: l’Almone. Usciti dal Parco si percorre l'Appia Nuova, purtroppo in questo caso fiancheggiando il traffico urbano della Capitale. Da Tor Fiscale si accede poi alla suggestiva Area degli Acquedotti, fino al Quadraro, un tempo borgata di periferia, oggi paese nella città. Costeggiando l'Acquedotto Alessandrino si arriva a Torpignattara, per poi pedalare fino a Villa De Sanctis, che dal Colosseo non è poi così distante. Il GRAB inoltre sarà connesso con otto stazioni della metropolitana (A, B, B1 e C), tredici fermate di diverse linee del tram e tre stazioni ferroviarie."Inoltre, a meno di un chilometro dal GRAB – non più di 5 minuti di pedale – ci sono altre 3 stazioni ferroviarie, 9 stazioni metro, la Roma-Lido, la Roma Nord e la Roma-Giardinetti", spiegano sul sito VeloLove, ideatore del progetto. Prerogativa vincolante del GRAB è infine che sia accessibile veramente a tutti.
Sono oltre 146.000 euro i fondi stanziati dal Governo per la realizzazione del progetto definitivo del GRAB che doterà la città di Roma di un percorso ciclopedonale di 45 chilometri, dal Colosseo alle periferie, accessibile a tutti.
Le previsioni meteo di domani, venerdì 17 settembre, confermano che il tempo sta di nuovo per cambiare. Sarà un weekend di maltempo su diverse zone d’Italia. L'anticiclone comincia infatti a scricchiolare sotto la spinta di perturbazioni atlantiche in arrivo sulla penisola. Secondo gli esperti meteo, arriveranno due perturbazioni fino al weekend, poi ancora altre nel corso della prossima settimana. In queste ore un primo fronte perturbato sta impattando sul Nord-Ovest, sull'arco alpino, in Emilia Romagna e in Toscana, poi si estenderà e si intensificherà sul Triveneto. Nel corso della giornata di domani, venerdì 17 settembre, la perturbazione abbandonerà in parte il Nord, interessando ancora il Triveneto e al mattino anche la Toscana. Poi nel pomeriggio il maltempo interesserà il Centro-Italia e in particolare Lazio, Umbria e Marche. Le previsioni meteo di domani venerdì 17 settembre indicano che al Nord avremo ultime piogge battenti su Lombardia, Nord-est, Liguria. Al Centro attesi rovesci e temporali su Toscana, Umbria e Lazio, poi anche nelle Marche. Al Sud invece il tempo resiste, ma non mancheranno le nuvole.
Le previsioni meteo di domani venerdì 17 settembre indicano che il maltempo continua a resistere sull’Italia. Nel corso del weekend, in particolare, arriveranno due perturbazioni con piogge e temporali soprattutto al Nord e sull’alta Toscana. Tempo ancora bello, anche se non mancheranno le nuvole, al Sud.