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L'annuncio del giudizio immediato per Silvio Berlusconi, con la prima udienza del processo fissata per il 6 aprile, ha ovviamente scatenato un vortice di polemiche. Da ogni parte infatti, si sono levate dichiarazioni e commenti, con gli esponenti dell'opposizione a chiedere le dimissioni di Berlusconi e la maggioranza a far quadrato intorno al proprio leader rimettendo in pista il mai caduto in disuso cavallo di battaglia della "magistratura politicizzata" (ora "eversiva, nella forma riveduta e corretta di qualche videomessaggio dei giorni scorsi). Quello che resta, al di là delle legittime opinioni, è invece l'ennesimo scontro fra il potere politico e la magistratura, con il Presidente del Consiglio di una delle maggiori potenze economiche e politiche dell'Unione Europea che nelle prossime settimane sarà "oggetto" di ben 6 procedimenti giudiziari. In questo caso però, secondo il gip Cristina Di Censo, è la sussistenza della "prova evidente dei reati commessi" a rendere necessario addirittura un giudizio immediato per quanto riguarda i reati di concussione (parte lesa sarà il Ministero dell'Interno) e di prostituzione minorile. Un giudizio immediato che appunto è richiesto quando la prova risulta "evidente" e non prevede alcuna udienza preliminare. A pronunciarsi sarà dunque un tribunale collegiale formato da tre magistrati, tre donne nel caso specifico, ovvero, come riportato da Il Post, Carmen D'Elia (giudice a latere nel processo SME che aveva visto la condanna di Previti e Squillante), Orsola De Cristofaro (che ha lavorato al caso della clinica Santa Rita di Milano) e Giulia Turri (che tra le altre cose si è occupata del caso Corona). | La decisione del gip di riconoscere la necessità del giudizio immediato per Silvio berlusconi in relazione al caso Ruby: ma quanto rischia il Presidente del Consiglio? |
Il caso di Denise Pipitone torna a “Chi l’ha visto?”. Nella puntata di stasera della trasmissione di Rai3 si torna a parlare della vicenda della bambina scomparsa 17 anni fa da Mazara del Vallo (Trapani). Partecipa alla trasmissione la mamma di Denise, Piera Maggio. “Chi l’ha visto?” ha trovato la donna che secondo alcuni sarebbe quella del video della guardia giurata di Milano realizzato poco dopo il rapimento della figlia di Piera Maggio. Quella di una donna che si trovava con una bambina chiamata Danas molto simile alla bimba di Mazara del Vallo. La donna la cui foto è stata pubblicata nei giorni scorsi, però, non è quella del video. La donna trovata dalla trasmissione di Rai3 si chiama Silvana Jankovic, è macedone, e vive da molti anni in Italia. È sorpresa dal fatto che la sua foto sia stata mostrata ovunque e smentisce di essere quella donna del video con la bambina di Milano. Mostra anche i segni sulla sua fronte che non ci sono in quelle immagini catturate dalla guardia giurata. “Io non dormo da 8 giorni”, aggiunge Silvana sottolineando di essere stata male per le accuse arrivate nei suoi confronti, di vergognarsi e di sentirsi umiliata. Non c’entra nulla – ribadisce – col caso di Denise Pipitone né è la persona indicata nei giorni scorsi da Mariana, una ragazza che ha detto di averla riconosciuta e incontrata in un campo rom a Parigi. “Io capisco la buona fede di tutti ma invito alla cautela, alla calma, di non fare allarmismi in rete, non è bello neppure per me sentire in tv che sarei nonna, che Denise sarebbe mamma, ciò non significa che le segnalazioni non devono essere fatte, ma fare prima accertamenti prima di far finire tutto in tv, altrimenti si crea solo confusione, a chi ascolta e a noi genitori”, le parole di Piera Maggio in trasmissione, che fa riferimento anche alle recenti dichiarazioni della ex pm Angioni. "Tutte le persone della mia famiglia sono state rivoltate come calzini", ha detto ancora in diretta Piera Maggio parlando di alcune intercettazioni emerse negli ultimi tempi riferendo come tra l'altro alcune persone hanno avuto problemi in seguito alla scomparsa di Denise. "Non c'erano piste all'interno della nostra famiglia", ha detto ancora Piera Maggio. “Voglio fare un appello a quelle persone che sanno – così Piera Maggio in un video pubblicato sulla pagina Facebook di “Chi l’ha visto?” – io so che ci sono persone che sanno, testimoni che hanno detto non tutta la verità. Sono passati 17 anni, adesso basta, apritevi il cuore e dite la verità in ogni forma che volete, anche anonimamente, sarete tutelati, basta che vi aprite con le persone giuste che possono aiutarvi a capire quello che è successo 17 anni fa. Denise – così ancora la mamma – merita di essere aiutata, date voce a questa bambina e date pace a noi famiglia. Vi chiedo, cortesemente, aiutateci, aiutateci”. | Il caso della scomparsa della piccola Denise Pipitone torna a “Chi l’ha visto?”. Nella puntata di questa sera è stata trovata e intervistata Silvana, una donna macedone che secondo alcuni sarebbe la stessa apparsa in un video realizzato a Milano dalla guardia giurata Felice Grieco. Lei smentisce: non c’entra nulla con quella bambina, Danas, né con la piccola scomparsa da Mazara del Vallo. |
Sinisa Mihajlovic ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di campionato che vedrà il suo Bologna impegnato contro il Crotone. Una sfida importante per riuscire a recuperare quanti più punti possibili e dare seguito alla bella vittoria casalinga nell'ultimo turno che ha visto i rossoblù battere 3-1 la Sampdoria. La squadra di Cosmi però sta vivendo un momento di forma importante testimoniato anche dall'ottima prova vista contro la Lazio all'Olimpico nonostante la sconfitta. I calabresi sperando di riuscire a conquistare una vittoria per restare aggrappati alla zona salvezza nonostante l'ultimo posto in classifica. Non sarà facile, ma l'allenatore ex Perugia potrà contare ancora una volta su Simy. L'attaccante nigeriano capace di segnare già 12 gol in stagione. Numeri che non hanno lasciato indifferente nemmeno un allenatore esperto come Sinisa Mihajlovic che ha sottolineato molto il concetto di avere in squadra un giocatore capace di arrivare a segnare questi numeri. Il tecnico ha definito l'attaccante degli Squali come un attaccante importante quasi quanto lo è Lukaku nell'Inter. Un paragone azzardato ma spiegato al meglio da Mihajlovic che ne ha esaltato le qualità e la forza all'interno di una squadra che lotta per non retrocedere. "Con Cosmi sarà una battaglia, noi dobbiamo farci trovare pronti per quello – ha spiegato Sinisa Mihajlovic in conferenza stampa – Il Crotone ha una squadra che gioca bene, ha giocatori che possono metterci in difficoltà e se pensiamo là pensando di vincere tranquillamente, perderemo". Il tecnico degli emiliani ha sottolineato come il pericolo principale possa essere Simy: "Hanno un attaccante che ha fatto 12 gol – ha detto il tecnico serbo – Fare 12 gol in una squadra che ha 15 punti vuol dire avere la stessa importanza che ha Lukaku nell'Inter. E poi ha aggiunto: "Nessuno della mia squadra è arrivato a 12 reti". | Sinisa Mihajlovic nel corso della conferenza stampa che precede la sfida di domani che il suo Bologna giocherà sul campo del Crotone, ha parlato molto degli avversari e dell’importanza di avere nella loro squadra un giocatore come Simy. “Ha fatto 12 gol ed è importante come Lukaku” sottolineando la sua pericolosità in una stagione positiva per lui. |
Il meccanismo degli acquisti in comunione legale dei coniugi L'art. 177 comma 1 lett. a, cc stabilisce che costituiscono oggetto di comunione legale «gli acquisti compiuti dai coniugi insieme o separatamente durante il matrimonio, ad esclusione di quelli relativi a beni personali». Quindi in base al disposto del codice, l'acquisto che i coniugi hanno effettuato congiuntamente (cioè il bene bene acquistato in comunione legale) confluisce immediatamente nel patrimonio comune dei due coniugi. Confluisce nel patrimonio comune dei due coniugi anche l'acquisto effettuato da un solo coniugi in regime di comunione legale, pertanto, anche in questa situazione l'acquisti entra a far parte del patrimonio comune e l'altro coniuge ne diventa ex lege contitolare. Non cadono in comunione legale i beni personali indicati dal legislatore (come i beni acquistati per donazione o successione morti causa) e alcuni beni esclusi dalla comunione legale in presenza di alcune formalità indicate dal 2 comma dell'articolo 179 cc. La caduta di un bene nella comunione legale dei beni influenza anche il compimento degli atti aventi ad oggetti tali beni. Anche la costruzione (intesa come realizzazione ex novo) di un fabbricato potrebbe rientrare nella nozione di acquisto ex art. 177 cc. in altri termini, anche nelle ipotesi di edificazione ex novo occorre valutare se tale opera cade (o meno) nella comunione legale. Applicando le norme in materia di comunione legale (177 cc) risulta che se entrambi i coniugi, oppure uno solo di essi, costruiscono un immobile su un fondo comune, cioè di proprietà di entrambi i coniugi perché compreso nella comunione legale, (in quanto il suolo è stato acquistato dopo il matrimonio da uno o da entrambi i coniugi) tale fabbricato entra nel patrimonio della comunione legale. | La Cassazione del 28.4.2016 n. 8468 ha stabilito che la domanda di demolizione di corpi di fabbrica abusivamente costruiti su un suolo acquistato dai coniugi in regime di comunione legale, deve esser proposta nei confronti di entrambi i coniugi, litisconsorti necessari, ancorché non risultino nei registri immobiliari nè detto regime, né l’esistenza del coniuge, non trattandosi di questione concernente la circolazione dei beni e l’anteriorità dei titoli, bensì di azione reale, che prescinde perciò dall’individuazione dell’autore materiale dei lamentati abusi edilizi. |
"Mia moglie Viviana Parisi non ha ucciso Gioele". Daniele Mondello intende opporsi alla richiesta di archiviazione del caso del presunto omicidio-suicidio di Caronia (Messina) depositata a luglio dal Procuratore di Patti Angelo Vittorio Cavallo. "Al momento stiamo studiando le carte – dice l'avvocato Pietro Venuti, legale del marito, all'Adnkronos – ma è certo che faremo opposizione". I familiari della dj 43enne contestano la tesi dell'accusa secondo cui Viviana dopo un incidente in galleria, sull'Autostrada Messina-Palermo, sarebbe prima scappata nei boschi e poi avrebbe ucciso il figlio Giole, di 4 anni, prima di suicidarsi lanciandosi da un traliccio. "Il fascicolo è composto da migliaia di pagine – spiega il legale – e non le abbiamo ancora lette tutte. Ci sono tante stranezze in questa vicenda che vengono riportate anche dai consulenti del pm. Ad esempio, il luogo in cui è stato trovato il corpo della signora Viviana è una zona boschiva abbastanza silenziosa. Perché sono stati fatti sopralluoghi, sia di giorno che di notte, ed era possibile udire il rumore di persone e animali che stavano a distanza anche di 100 metri. Siccome in quel contesto c'erano operai di sugheri che stavano lavorando, hanno udito qualcosa? Se fosse stato compiuto un gesto estremo, si sarebbero sentite delle grida. Invece non è stato sentito nulla". L'avvocato di Daniele Mondello menziona poi la perizia psicologica, chiamata ‘autopsia psicologica' fatta sulla donna, che aveva problemi psichiatrici. "Il consulente Massimo Picozzi – dice si basa su quattro dichiarazioni e non tiene conto di un dato: che prima dell'incidente, la signora si era fermata a Sant'Agata per chiedere informazioni per acquistare delle scarpe al bambino. E la testimone ha detto di non avere riscontrato nessuna problematicità nella signora Viviana. Una donna che vuole uccidere il figlio e poi suicidarsi si ferma per chiedere il prezzo di un paio di scarpe?". "Una situazione di disagio c'era ma riteniamo che questa condizione di disagio non poteva, nella maniera più assoluta condurla a un gesto estremo", dice. E poi ricorda che "per quanto riguarda la morte del bambino la Procura non è in grado di accertare la causa di morte di Gioele. Fanno ipotesi, in termini di possibilità astratta. Dicono che può essere stato ucciso o che ha avuto un malore". "Non ha alcun fondamento valido" la tesi dei legali di Mondello secondo la quale moglie e figlio sarebbero morti asfissiati in un pozzo alto mezzo metro. Lo dice la Procura di Patti (Messina) nella richiesta di archiviazione visionata dall'Adnkronos. | La tesi dei legali del marito di Viviana Parisi è che la deejay e il piccolo Gioele sarebbero morti asfissiati in un pozzo alto mezzo metro. Daniele Mondello si oppone quindi alla richiesta di archiviazione della procura di Patti, secondo la quale la 43enne sarebbe scappata nei boschi dopo un incidente sull’Autostrada Messina-Palermo e poi avrebbe ucciso il figlio di 4 anni, prima di suicidarsi lanciandosi da un traliccio. |
Jennifer Lopez è una delle star più belle e desiderate al mondo e, anche se ha raggiunto i 47 anni, è ancora più sexy che mai. Non di rado, regala ai fan degli scatti davvero hot ma di recente si è decisamente superata. La popstar non ha resistito alla moda dell'underboob o under cleavage, ovvero la scollatura che rivela la parte bassa del seno, e si è fotografata con la maglietta arrotolata sul petto mentre mostra le pieghe del décolleté. Come se non bastasse, ha leggermente abbassato i pantaloni fino all'inguine, rivelando il ventre piatto, si è guardata allo specchio in modo davvero sensuale con gli occhi contornati da un filo di trucco e con una coda di cavallo intrecciata. Nella didascalia, ha scritto: "Corpo e mente pronti per Las Vegas", facendo riferimento al fatto che è prontissima per la sua prossima performance sul palco. Getting this mind and body ready for Vegas… #rehearsalflow #selfmotivate #AllIHave #February8 #jlovegas2017 #inalilpainrightnowcantlie 😂 #feelsgoodtho #letsgetit A post shared by Jennifer Lopez (@jlo) on Feb 3, 2017 at 11:26am PST | Jennifer Lopez si è mostrata davvero sexy su Instagram. La popstar non ha resistito alla moda dell’underboob, ovvero la scollatura che rivela la parte bassa del seno, si è alzata la maglietta e ha mostrato il suo décolleté ancora perfetto, nonostante i 47 anni. |
Troppo lunghi, a loro avviso, i tempi di attesa per un tampone anti Covid: e così i parenti di un paziente hanno aggredito il personale medico presente, ferendo anche un operatore sanitario e due infermieri. La vicenda è accaduto all'ospedale "Fatebenefratelli" di Benevento. Tra i feriti c'è anche Pompeo Taddeo, sindacalista e coordinatore provinciale sanità privata – Funzione Pubblica Cgil Benevento, che lavora presso la struttura sannita. "Ora basta, non se ne può più", ha commentato Taddeo, "non è possibile questa violenza contro di noi". | Rissa al pronto soccorso dell’ospedale “Fatebenefratelli” di Benevento per l’attesa dell’esito di un tampone: parenti di un paziente aggrediscono tre persone tra operatori sanitari ed infermieri. Gli altri pazienti chiamano le forze dell’ordine che intervengono e sedano la rissa: i tre aggressori denunciati per danneggiamento, lesioni personali e interruzione di pubblico servizio. |
Il dipartimento di Oncologia della clinica La Maddalena di Palermo ha ottenuto un importante riconoscimento internazionale: il dottor Sebastiano Mercadente, direttore dell'unità di terapia del dolore, appartiene al gruppo ristretto dei maggiori specialisti al mondo sul dolore oncologico degli ultimi dieci anni. Lo rivelano i dati di ‘Expertscape', un'agenzia di rating che certifica il livello degli esperti in tutte le categorie della medicina. In particolare, lo specialista palermitano è risultato il primo al mondo nella specialità "dolore da cancro". La selezione è basata su un algoritmo di ‘PubMed', motore di ricerca e banca dati degli Stati Uniti, che prende in esame non tanto del numero delle pubblicazioni scientifiche, ma soprattutto la qualità dei lavori e dell'impatto sulla letteratura. Un importantissimo risultato per Sebastiano Mercadante, già insignito negli anni di altri riconoscimenti internazionali. Mercadante, inoltre, è membro della lista Top Italian Scientists, gruppo selezionato di autori italiani nel mondo col maggiore impatto sulla letteratura scientifica. | Il dottor Sebastiano Mercadente, direttore dell’unità di terapia del dolore della clinica La Maddalena di Palermo, è risultato il primo al mondo nella specialità “dolore da cancro”. |
Jude Law è in vacanza alle Barbados, a godersi lo splendido mare dei Caraibi, con Sienna Miller e i tre figli Rafferty di tredici anni, Iris di nove anni, Rudy sette. I bambini sono nati dal matrimonio con l'attrice Sadie Frost, conosciuta sul set di Shopping nel 1994, dalla quale ha divorziato nel 2003. L'anno seguente è il protagonista di Alfie, un flop al box-office. Sienna Miller, sua partner nel film diventa la sua fidanzata anche nella realtà. Nel luglio del 2005 Law si scusa pubblicamente con Sienna per aver avuto una relazione con la babysitter dei suoi figli. In ottobre la loro storia finisce. L'attore recentemente è diventato padre, per la quarta volta, di Sophie. La bambina nata da una storia con una modella, non è stata ancora riconosciuta dal divo e secondo indiscrezioni la star non le avrebbe neanche fatto visita. A Jude piace essere considerato un cattivo ragazzo ma è consapevole che impegnarsi in una relazione richiede di coltivarla con grande attenzione. Sembra che con Sienna stia finalmente ritrovando l'amore perduto. A quanto pare, il nostro attore ha validi motivi per poter essere felice, oltre che in amore, le cose vanno magnificamente bene anche nel lavoro. Sherlock Holmes, di Guy Ritchie, uscito venerdì scorso, in contemporanea negli USA e in Italia, nel quale l'artista interpreta Watson al fianco di Robert Dawney j.r., nel ruolo di Holmes, risulta terzo per incassi globali al box office. Nel nostro paese il film dell'ex marito di Madonna ha superato il cinepanettone Natale a Beverly Hills. | Jude Law e Sienna Miller ai Caraibi festeggiano l’inizio dell’anno nuovo con i figli nati dal primo matrimonio dell’attore. |
Solo qualche tempo fa la bella Nina Moric aveva denunciato il fatto di essere stata dimenticata dalla televisione e di essere costretta a fare ospitate per poter mantenere il figlio avuto con l'ex-marito, Fabrizio Corona. Ma se la TV sembra aver dimenticato la bella modella serba, di contro il cinema pare essersi accorta di lei e averle dato la prima occasione di dimostrare le sue doti di attrice. Nina, infatti, sarà protagonista della pellicola Stalking, scritta e diretta da Stefania Rossella Grassi, ed in concorso al Festival di Cannes nella sezione corti. Il film racconta la persecuzione di una celebre ballerina di danza classica, perseguitata da un carnefice dalla doppia personalità la cui vera identità si scoprirà solo a fine pellicola. La Moric è appunto la protagonista, sebbene inizialmente il suo ruolo fosse stato assegnato alla stella dell'Opera Eleonora Abbagnato, la quale ha dovuto però rifiutare la parte a causa del diniego da parte dell'Opera ad interpretare un ruolo a così forte impatto drammatico. Per ora Stalking è un corto, destinato però a diventare un vero e proprio film per la regia di Matteo Garrone le cui riprese si divideranno tra la Sicilia, Malta e L'Aquila. Nel cast insieme alla Moric ci sarannoa ltri nomi noti: Cristian Stelluti da Cento Vetrine, che interpreterà l'amico gay della protagonista, e l'ex-gieffino Daniele Santoianni, anche lui al suo debutto cinematografico. | Nina Moric mette da parte la televisione e le ospitate e tenta il salto nel mondo del cinema. Il suo primo cortometraggio è in lizza al Festival di Cannes. |
I dieci milioni di spettatori che lunedì 18 febbraio si sono sintonizzati su Rai1 per seguire Il commissario Montalbano, mai avrebbero immaginato che 24 ore dopo sarebbe arrivata la notizie della morte dell'attore Giulio Brogi, che nell'episodio "Un diario del ‘43" è apparso nei panni dell'anziano frate Carlo Colussi. Brogi si è spento a 83 anni nel tardo pomeriggio di martedì 19, a Negrar, in provincia di Verona. Era un attore prolifico di cinema, televisione e teatro. Nato a Verona, sin dagli anni 60 aveva recitato, al Piccolo Teatro di Milano e negli Stabili di Genova, Trieste e Torino, i grandi classici da Goldoni a Euripide e Shakespeare per registi quali Giorgio Strehler, Luigi Squarzina e Franco Zeffirelli. Per quanto riguarda la sua carriera sul piccolo schermo, il suo ruolo più celebre resta quello di Enea nello sceneggiato Eneide del 1971, diretto da Franco Rossi. Al cinema, recitò inoltre per i fratelli Taviani nei film Sovversivi (1967), Sotto il segno dello scorpione (1969), San Michele aveva un gallo (1972), Il prato (1979), per Liliana Cavani in Galileo (1968), per Bernardo Bertolucci in Strategia del ragno (1970), per Glauber Rocha in Il leone a sette teste (1970), per Theo Angelopulos in Viaggio a Citera, (1984), per Daniele Luchetti ne Il portaborse (1990), per Ermanno Olmi ne Il segreto del bosco vecchio (1993), per Carlo Mazzacurati ne La lingua del Santo (2000) e per Franco Battiato in Niente è come sembra (2007). Brogi è famoso anche per il ruolo del Maestro di cinema nel capolavoro di Paolo Sorrentino La grande bellezza, un personaggio che è stato tagliato nell'edizione del film distribuita in sala. Il regista l'ha ringraziato nei titoli di coda, ma il pubblico ha potuto successivamente apprezzare l'interpretazione (straordinaria) dell'attore nella versione integrale senza tagli, uscita brevemente al cinema e trasmessa su Sky. Nella sua sequenza (visibile nel video in basso), è proprio lui a pronunciare la locuzione "grande bellezza" che offre il titolo al film premio Oscar. Brogi è inoltre apparso in 1993, la seconda stagione della celebre serie prodotta da Sky sull'Italia del post Mani Pulite. Vi interpretava il ruolo di Alberto Muratori, il giornalista e padre biologico del Leonardo Notte impersonato da Stefano Accorsi. Stando a quanto afferma il Corriere del Veneto, lo vedremo anche nella terza stagione, 1994, in onda nel 2019. | Addio all’attore reso celebre dallo sceneggiato Rai Eneide e dal ruolo (tagliato) ne La grande bellezza di Paolo Sorrentino. Era apparso nell’episodio de Il Commissario Montalbano in onda lunedì 18 febbraio e in 1993, nel ruolo del giornalista Alberto Muratori. Recitò tra gli altri per i Taviani, Olmi, Bertolucci e Angelopoulos. |
Il ritorno di Elena D’Amario ad “Amici” è durato pochissimo, sebbene sia stato ricco di avvenimenti. È da qualche settimana che la ballerina è tornata negli Stati Uniti, lasciando il talent show che in Italia le ha regalato la popolarità. Mettendo una distanza fisica tra sé e il pettegolezzo, Elena dice basta ai gossip con Stefano De Martino, a causa dei quali è stata costretta a scendere in campo poco dopo l’annuncio della separazione tra il ballerino e Belén Rodriguez. La ballerina più sexy di quest’edizione di “Amici” ha sgombrato il campo, non si sa bene se per evitare di finire di nuovo nell’occhio del ciclone oppure se perché sapeva fin dall’inizio che il suo ritorno nel corpo di ballo del talent show avrebbe avuto una durata limitata nel tempo a causa di impegni pregressi. Prima ballerina della Parsons Dance, Elena è tornata in America dove ha ripreso l’attività che l’ha resa celebre anche negli Stati Uniti. Sbirciando il suo profilo Instagram, però, ci si accorge facilmente di un dettaglio. Elena è solita pubblicare numerose foto quotidianamente ma, da diverse settimane a oggi, ha cominciato a utilizzare un hashtag in particolare che prima non compariva in nessuno dei suoi scatti: #italianelcuore. La D’Amario si riferisce in maniera generica al suo paese, che tanta popolarità le ha regalato, oppure a una persona specifica rimasta in Italia? Lei, però, ha smentito di essere coinvolta a qualsiasi titolo nella separazione tra Belén e Stefano. “Io non c’entro nulla” ha tuonato indignata dalle pagine di “Novella 2000”, prima di partire di nuovo alla volta dell’America. Stefano, invece, è rimasto nel corpo di ballo del talent mentre il posto lasciato libero da Elena è stato preso da Klaudia Pepa, seconda classificata nel ballo all’interno della scorsa edizione di “Amici”. Made it back to Nyc! Arrivata sana e salva…❤️🙏🏾🙏🏽🙏🏻 #dancingaroundtheworld #nyc #brooklyn | Dopo la parentesi ad “Amici”, Elena D’Amario è tornata a ballare negli Stati Uniti. Finisce, così, la vicinanza con Stefano De Martino. Ma lei, su Instagram scrive sempre “Italia nel cuore”. |
Molto spesso il dolore si trasforma per diventare energia positiva ed aiutare gli altri. E' quanto successo a Mitch Winehouse, padre coraggio di Amy, che ha sempre sostenuto l'artista scomparsa prematuramente nei momenti più bui della sua vita e della sua carriera. Nasce cosi la Amy Winehouse Foundation allo scopo di aiutare i giovani tossicodipendenti ad uscire fuori dal tunnel della droga. Mitch, 60 anni, devastato dalla morte di sua figlia e dalla frustrazione per aver fatto ogni cosa per aiutarla senza riuscirci, ha dichiarato ai giornali inglesi all'apertura della "foundation": "Amy è qui, con noi. Anche lei aiuterà dall'alto tutti i giovani caduti nel tunnel della droga". Il padre di Amy Winehouse ha deciso finalmente di uscire allo scoperto, pubblicamente, dopo un periodo di silenzio durato mesi. Si è fatto vedere dalla stampa solo quando ha denunciato un furto a casa di sua figlia, sono stati rubati brani inediti e una chitarra e, le indagini a riguardo, sono ancora in corso. Alla stampa ha poi svelato il momento dello shock quando ha appreso una notizia che, ormai, temeva di ricevere da mesi. "Ero a New York da mia cugina che aveva partorito da poco, stringevo tra le braccia suo figlio, quando il telefono squillò" – riesce a tenere le lacrime mentre racconta del brutto colpo ricevuto – "ed era Andrew, il suo bodyguard. E quando mi diede la notizia io mi gelai, gli dissi "Andrea, puoi ripetere, cosa hai detto?". Ma avevo sentito bene. Nel volo di ritorno pensai addirittura ad uno scherzo di Amy, volevo dirle: "Basta piccola con questi scherzi stupidi". Ma più passava il tempo in quell'aereo, più prendevo coscienza del fatto che non era uno scherzo". Ricorda ogni particolare di quel dannato e maledetto viaggio. Ma ricorda anche l'affetto dei suoi fan: "Amy era una ragazza come tante, non era una diva inavvicinabile. Anzi, amava trascorrere il suo tempo libero nei locali e con gli amici di sempre". | E’ l’iniziativa di Mitch Winehouse, padre dell’artista scomparsa prematuramente: “Con questa fondazione anche Amy aiuterà dall’alto, i ragazzi caduti nel tunnel della droga”. |
La rottura tra Mehcad Brooks ed Elisabetta Canalis ha incoraggiato Bobo Vieri a tornare sui suoi passi. L’ex calciatore, ormai lontano dai campi di calcio, sta cercando di ritrovare una certa stabilità soprattutto nel campo sentimentale dopo che le due storie più importanti della sua vita – l’ultima delle quali con Melissa Satta – sono terminate dopo diversi anni e numerosi progetti di vita in comune. Se con l’ultima velina sarda le possibilità di recupero sono pressappoco nulle, diversamente potrebbe andare con la bella Elisabetta che, soprattutto in questo periodo, gli sta dimostrando una certa vicinanza. Luogo dei loro frequenti incontri deve essere necessariamente Twitter visto che, da diversi anni ormai, la bella Canalis si è trasferita a Los Angeles per inseguire il sogno di gloria americano. E’ proprio sul celebre social network che i due continuano a scambiarsi numerosi messaggi che, per la prima volta da diversi anni a oggi, mostrano un riavvicinamento tra loro dopo la burrascosa separazione di cui furono oggetto quando entrambi erano ancora troppo giovani per pensare a un rapporto sentimentale maturo. A dare inizio alle danze è Bobo che cerca la Canalis con sempre maggiore frequenza riuscendo, per fortuna, ad attirare la sua attenzione. Nel frattempo, Vieri si gode la sua esperienza a Ballando con le stelle, la trasmissione condotta da Milly Carlucci nella quale si è messo alla prova per la prima volta da ballerino. E’ proprio in virtù delle sue esibizioni a passo di danza insieme alla bellissima compagna di ballo Natalia Titova, che Vieri ha chiesto alla bella Elisabetta di guardarlo in tv per poter poi giudicare insieme i suoi miglioramenti. | Il ballerino di Ballando con le stelle Bobo Vieri sta cominciando a fare nuovamente pressing sull’ex fidanzata Elisabetta Canalis che contatta quotidianamente via Twitter. |
Si sa, la notte degli Oscar è un evento mediatico che non ha paragoni, nel bene e nel male. Per alcuni è l'appuntamento più atteso di tutta l'annata cinematografica, per altri è solo una baracconata che con i film in sè centra poco o nulla. Spesso a trionfare non sono le opere migliori, ma quelle più amate dal pubblico, o che possono vantare una maggiore spinta “politica” da parte dei produttori. A quel punto, il vero valore qualitativo dei film nominati, va a farsi benedire. Comunque, in un modo o nell'altro, gli Oscar restano un simbolo impossibile da ridimensionare. Sembra però che la consueta cerimonia, fatta di attori e registi e tecnici che salgono sul palco a ritirare l'ambita statuetta, si prodigano in infiniti ringraziamenti, e si lasciano spesso andare a copiose (vere o finte?) lacrime, stia per essere modificata una volta per tutte. Secondo alcuni membri di spicco dell'Academy, infatti, pare che il momento del pianto, sincero o fasullo che sia, risulti comunque il più odiato dal pubblico, a quanto pare stufo di queste strazianti celebrazioni personali. Di conseguenza, tutti i futuri premiati della notte degli Oscar sono stati caldamente invitati a effettuare sul palco un discorso breve e veloce, tenendosi poi le frasi più lunghe e articolate per il backstage di fine serata, e soprattutto è stato chiesto loro di non lasciarsi andare alla commozione, mantenendo un atteggiamento più professionale e dignitoso. Riusciranno i prossimi vincitori a conservare il giusto contegno, o qualcuno non ce la farà e scoppierà comunque in lacrime? E poi, è giusto impedire alle persone di esprimere i propri sentimenti (se veri e non farlocchi)? Ognuno può dare la risposta che ritiene opportuna. Alessio Gradogna | L’Academy avverte i futuri premiati: sul palco ringraziamenti brevi e niente pianti, perchè il pubblico si annoia. |
Su Netflix sta spopolando la serie TV sudcoreana Squid Game. Il k-drama dai risvolti violenti ha scalato rapidamente la classifica dei contenuti più visti sulla piattaforma di streaming online tanto che gli utenti si stanno già chiedendo se e quando sarà disponibile la seconda stagione. Tra gli aspetti che l'hanno reso un must tra gli utenti di Netflix non ci sono solo la violenza alla quale vengono sottoposti i personaggi e i relativi riferimenti alla società moderna, ma anche alcune trovate visive particolarmente azzeccate tra le quali spicca il robot gigante che condanna a morte i partecipanti durante il gioco un, due, tre, stella. Il colosso dalle fattezze di una bambola ha occupato da subito gli incubi degli spettatori ma non è un'invenzione dello show: esiste veramente e i più temerari possono recarsi al suo cospetto. La colossale bambola robot di Squid Game è tra gli elementi che per primi lasciano intendere quali saranno il tono e il tenore dello show. Da una parte l'aspetto innocente e la cantilena che recita il corrispettivo del nostro "un, due, tre, stella" e dall'altra lo sguardo che impietosamente identifica i partecipanti sconfitti: i due elementi contrapposti hanno da subito proiettato il gigante inanimato nell'immaginario comune degli spettatori, ma lo scopo originale della bambola era un altro. Si tratta a tutti gli effetti di una statua che risiede in un villaggio nella contea di Jincheon, a sud della capitale Seul: lì si limita ad adornare l'ingresso di un museo di carrozze, mentre i produttori di Squid Game l'hanno presa in prestito per qualche settimana per farne uno strumento di morte. A post shared by 걷고또걷고 (@gudgotogudgo) | La serie del momento su Netflix è caratterizzata da parecchie idee interessanti, ma tra le trovate visive che hanno colpito maggiormente gli spettatori c’è proprio la bambola robot che stermina i personaggi con il suo sguardo laser. Il dispositivo non è un’idea originale ma una statua presa in prestito da un villaggio. |
É venerdì 13 e in molti staranno pensando che non è un buon segno per cominciare un sereno fine settimana. Ma, se non siete superstiziosi, potrete gioire perché finalmente è arrivato il week end! Dunque dimenticate Jason Voorhees perché non vi proporremo nessun campeggio; e allontanate quella paura irragionevole del numero 13 (triscaidecafobia) perché non vi suggeriremo nessuna cena, nessuna missione sull'Apollo 13, nessun tarocco o niente che implichi la suggestione popolare. Questo articolo è dedicato al relax e al meritato riposo dopo una stancante settimana di lavoro e studio. | Tra cime innevate e ghiacciai, in una grotta o nella sabbia, ecco i parchi termali, resort e spa più incredibili ai quattro angoli del Pianeta per un week end di totale relax. |
Siamo cresciuti con le immagini delle scritte al neon sui tetti o le facciate dei palazzi, che siano quelle dei film americani o di alcune città che abbiamo vissuto, visto o immaginato. Nell'immaginario comune le grosse pubblicità, le frasi sui grattacieli sono espressione di una metropoli affollata, moderna, dinamica come New York. Ma da oggi tutta la vivacità di una metropoli come New York è possibile portarla a casa propria grazie alle nuove lampade presentate da Artemide, in collaborazione con il celebre studio di architettura BIG, al Salone Internazionale del Mobile.Milano 2016. La serie di nuove luci di Artemide si chiama Alphabetic of light e contiene le prime lampade al mondo che scrivono sui muri. Dichiarazioni d'amore, informazioni o riflessioni, qualsiasi tipo di frase può essere finalmente riportata su una parete con la luce. Che sia un muro di casa o di un locale, fino ad oggi non era mai stato possibile comporre e cambiare parole o frasi su una parete con l'illuminazione. Esistono delle lampade a forma di lettera sicuramente ma una volta acquistata una determinata lettera, parola o frase, non esiste la possibilità di cambiare. Alphabetic of light è invece una collezione di lampade infinitamente componibili che, grazie a moduli base, di forma curva o lineare, permettono di creare infinite strutture di luce. È un sistema molto elementare fatto di pezzi che si compongono con l'aiuto di giunti in modo da creare qualsiasi tipo di lettera dell'alfabeto si desidera Alphabet of light è un linguaggio di luce, non il design di un oggetto ma lo sviluppo di una idea forte: comunicare con la luce con semplicità e libertà. A partire da un abaco di essenziali elementi geometrici BIG disegna un nuovo font che si traduce in luce, un alfabeto con cui scrivere ed esprimere pensieri, uno strumento per modellare gli spazi. | Novità dal Salone del Mobile.Milano 2016 e in casa Artemide: lo studio di architettura BIG ha realizzato le prime luci per illuminare di parole le pareti dei vostri spazi preferiti. |
Pazienti con paralisi al volto sono tornati a sorridere dopo trent'anni grazie ad un innovativo intervento mini invasivo ‘tre in uno' grazie ai medici dell'Ospedale Maria Vittoria di Torino. L'operazione, ‘rianimazione mini-invasiva della paralisi totale del nervo facciale', è stata effettuata su persone dell'Ambulatorio del Sorriso affette da paralisi cronica del nervo facciale da parte dell’Equipe di Chirurgia Plastica, Chirurgia della Mano e Microchirurgia che ha messo a punto questa nuova tecnica in grado di unire tre interventi in uno, con metodica mini invasiva. Tornare a sorridere con muscoli ‘auto donati'. Gli esperti spiegano che la tecnica impiegata utilizza muscoli ‘donatori' che vengono prelevati da altre zone del viso o del collo del paziente per poi essere trasferiti e riorientati nelle zone paralizzate del volto permettendo a queste di ‘rianimarsi', successivamente attraverso il lifting endoscopico le parti cadenti vengono sollevate. Procedura EMTL, come funziona. La procedura sopra descritta viene chiamata “EMTL procedure”, quindi trasposizione e sollevamento multiplo di muscoli con assistenza endoscopica (Endoscopically assisted Multiple muscle Transposition and Lift). “Per ridare mobilità a un viso paralizzato da molti anni – spiega il dottor Marco Borsetti – abbiamo utilizzato metodiche già ben conosciute dai chirurghi che si occupano di questa patologia, ma con la novità di averle conglobate tutte in unico intervento mini invasivo, con assistenza endoscopica. In caso di paralisi totale del volto, abbiamo trasferito muscoli sani innervati dal nervo trigemino per sopperire alla muscolatura mimica paralizzata: abbiamo utilizzato il muscolo temporale e il muscolo digastrico per rianimare la muscolatura della bocca e dell’occhio, mentre le zone della faccia ptosiche sono state sospese a punti di ancoraggio fissi con la tecnica del lifting endoscopico”. | Pazienti con volto paralizzato tornano a sorridere dopo 30 anni, la notizia arriva dall’Ospedale Maria Vittoria di Torino dove gli esperti hanno messo a punto un intervento mini invasivo ‘tre in uno’ che permette di utilizzare e trapiantare muscoli di viso o collo per ‘rianimare’ le zone un tempo paralizzate. |
Si chiamava Lougaris Ksenofontas l'uomo che, oggi, ha perso la vita negli scontri di Atene. Aveva sessantacinque anni e la sua esistenza è stata stroncata da un infarto – poche ore fa – nel corso dello sciopero generale contro le misure di austerity che si è tenuto in tutta la penisola ellenica; misure che – da oltre tre anni e senza tregua – si abbattono sulle teste dell'ormai ex classe media greca, dei nuovi poveri, senza intaccare minimamente i privilegi, immiserendo i miseri, arricchendo e proteggendo i responsabili della tragedia sociale ed economica che stiamo vivendo. Ma Ksenofontas non era un pensionato, un anziano simpatizzante dei giovani ribelli che solo per caso è stato coinvolto negli scontri tra manifestanti e polizia. Ksenofontas era un disoccupato e membro attivo del PAME (il granitico sindacato del partito comunista greco, il KKE) – come ci racconta Nikos Ntertikis, attivista greco presente oggi in piazza – un disoccupato che manifestava la propria rabbia contro un governo insensibile al dolore, piegato al volere della Troika, privo di qualsivoglia barlume di autorevolezza, responsabile della svendita della sovranità greca e del disastro finanziario che ha preparato il terreno per i grandi saldi di fine stagione; quelli che il governo greco sta allestendo con i beni comuni del penisola ellenica per far fronte a un debito contratto per sanare un altro debito. In tutto questo, al centro di quelli che – agli occhi dei potenti – non sembrano che meri passaggi burocratici, svolte obbligate, dictat economico-politici ci sono le vite delle persone, vite spezzate come quella di Lougaris Ksenofontas. Ecco perché è impossibile fermare le proteste, ecco perché – presto o tardi – si comincerà a fare la conta dei morti e dei feriti e non più dei semplici partecipanti, dei semplici manifestanti. Le manifestazioni pacifiche hanno un tempo limitato. Se non producono risultati – presto o tardi – chi preme per condurre gli scontri sul piano della violenza troverà crescente ascolto tra esseri umani cui non resta più nulla da perdere e che hanno deciso di provare a difendere almeno la dignità, costi quel che costi. La protesta contro le misure di austerity va avanti senza tregue da settimane, ed è sempre più dura, così com'è sempre più aspro il confronto tra cittadini e forze dell'ordine. E a poco servono i Nobel per la Pace consegnati all'Unione Europea se è un clima d'odio e guerriglia a scandire le giornate in molte città del meridione europeo: da Madrid a Lisbona, da Atene a Roma, tutte le capitali del Sud Europa hanno già visto molteplici scontri, via via sempre più violenti, tra lo Stato e la popolazione. Sono mesi (in alcuni casi anni) che la morte aleggia sulle teste dei manifestanti a ogni singola protesta di massa. Scorrendo l'elenco delle prime vittime della crisi, appare evidente come i più colpiti siano gli anziani e, in generale, coloro che hanno perduto il lavoro in tarda età. Spesso sono proprio loro a morire negli scontri, sono loro a compiere gesti estremi. Non sembra essere più il tempo dell'assassinio di giovani ribelli. A morire – nell'epoca della crisi economica – sono gli anziani. Spesso anziani militanti, come nel caso dell'uomo che – oggi – ha perso la vita negli scontri di Atene o come nel caso dell'uomo che – lo scorso aprile – si suicidò in piazza Syntagma in segno di protesta. Oggi, in Italia, mentre un sessantaseienne moriva d'infarto durante gli scontri ad Atene, un cinquantacinquenne si dava fuoco davanti al Quirinale. È già accaduto negli ultimi anni che degli uomini adulti o anziani perdessero la vita negli scontri a causa di malori provocati dallo stress, dai lacrimogeni, dal caos, dalla paura; così com'è capitato che qualcuno optasse per un suicidio pubblico, simbolico, un gesto capace di evidenziare l'incontrovertibile disperazione verso cui la crisi riesce a portare gli esseri umani più esposti, un punto di non ritorno oltrepassato il quale nulla sembra più valere la fatica che si fa a vivere, e sopravvivere non basta. E allora si preferisce andar via facendo più rumore possibile, nella speranza che la tragicità del gesto sproni alla lotta chi crede d'avere ancora qualcosa da perdere, e da difendere. | Si chiamava Lougaris Ksenofontas l’uomo che, oggi, ha perso la vita negli scontri di Atene. Aveva sessantacinque anni, era disoccupato, attivista politico e la sua esistenza è stata stroncata da un infarto. |
Un’uscita accompagnata da una serie di anticipazioni e di sorprese, quella di I’m with you, il nuovo album dei Red Hot Chili Peppers, che oggi, martedì 30 agosto, arriva sul mercato statunitense – in Europa è stato pubblicato venerdì 26 agosto. Dopo aver cantato in anteprima tre brani del nuovo lavoro e aver reso disponibile per l’ascolto gratuito l’intero disco, su iTunes, tra poche ore arriverà l’evento più esclusivo: a partire dalle 21:00 di questa sera, infatti, Anthony Kiedis & Co. si esibiranno in concerto a Colonia (Germania), per presentare le quattordici tracce di I’m with you e cantare anche celebri pezzi degli anni scorsi. L’evento sarà ripreso in alta definizione e trasmesso, in diretta, in 900 sale cinematografiche di tutto il mondo, tra Stati Uniti, Canada, Europa, America Latina, Australia, Sud Africa e Nuova Zelanda. Un appuntamento che si preannuncia storico, essendo una novità assoluta nel mondo della musica. | Nella serata di oggi, martedì 30 agosto, la band di Anthony Kiedis sarà in concerto a Colonia per cantare i brani del nuovo album: lo show sarà trasmesso in diretta in 900 sale cinematografiche sparse nel mondo. |
Puntata abbastanza prevedibile quella di ieri del Grande Fratello 10. Pochi colpi di scena e troppa tensione tra i ragazzi. L'idea dell'edizione più lunga della storia si sta rivelando controproducente: i concorrenti e il pubblico si annoiano. Ma partiamo dall'inizio. Poco dopo le 21.00 entra Alessia Marcuzzi in rosa che annuncia le novità della serata: è il compleanno di George Leonard, che potrà incontrare la sua Carmela Gualtieri, mentre Veronica Ciardi potrà scegliere se incontrare Massimo Scattarella o Sarah Nile. Ah beh, c'è anche la questione dell'eliminazione ma la cosa non spaventa nessuno. Partono i filmati della settimana: tante liti inutili e dovute al lungo periodo di detenzione, e il gioco del Tutti contro Mauro Marin, che tutti conosciamo. Alfonso Signorini fa notare che questo accanimento non può che giovare al povero Mauro, che in quanto vittima avrà sempre il sostegno degli spettatori. Un breve gioco dedicato ai due nominati allontana di qualche minuto il momento dell'eliminazione. Mauro Marin e Alessia Giovagnoli sono costretti a rispondere a qualche d0manda cattiva, tanto per dimostrare che i due non si possono certo dire inseriti all'interno della casa. I due rispondono sinceramente, tanto che Mauro ammette che a volte anche a lui capita di usare delle tattiche. E' sempre un gioco. Sopresa per Veronica: deve scegliere se incontrare Massimo (che in questi giorni fuori dalla casa si è dichiarato innamorato della romana) o Sarah (che invece rilascia interviste in cui sottolinea che tra lei e Veronica non c'è niente più di un'amicizia). La scelta ricade con sorprendente facilità su Sarah, che viene fatta entrare. Incontro con vetro tra le due amiche, che tra un "ti amo" e un "sei il mio pensiero fisso" si salutano. Altri tre video rimandano il momento dell'eliminazione: Carmela dubbiosa dopo aver saputo delle foto incriminate di George, Alessia e Mauro che lasciano un videomessaggio ai ragazzi della casa con cui hanno legato di più. | Alessia Giovagnoli esce dalla casa del GF, e 7 concorrenti finiscono in nomination. |
Roma si trasforma per tre giorni nella capitale europea dell'innovazione, della creatività e delle nuove tecnologie. Torna, infatti, da venerdì 12 a domenica 14 ottobre la Maker Faire Rome – The European Edition, in programma alla Fiera di Roma per la sua sesta edizione. La manifestazione, la più importante al mondo, seconda solo a quella della Bay Area e seguita da quella di New York, ha fatto registrare lo scorso anno ben centomila visitatori. Tra i temi al centro dell'evento 2018 c'è l'economia circolare, come nuovo modello di business su cui puntare per il futuro. A questo è dedicato anche lo stand più grande della Maker Faire, quello di Eni, tra i main partner della manifestazione. Nello stand di Eni, progettato all'interno del padiglione 6 della Fiera di Roma dallo Studio Carlo Ratti Associati, è stato allestito un grande ristorante circolare che mostra l'impatto concreto sulla vita quotidiana delle persone di tre tecnologie messe a punto dall'azienda del cane a sei zampe: dalla valorizzazione della frazione organica del rifiuto solido urbano trasformato in energia e biocarburante, alla produzione di biodiesel dagli oli di frittura esausti, al riciclo di polistirene per la produzione di materiale per isolamento termico. Nel ristorante, infatti, i visitatori, dopo aver consumato pietanze fritte oppure bevuto bevande centrifugate, diventeranno loro stessi "attori virtuosi" del ciclo di trasformazione, all’interno dei processi industriali Eni, degli scarti generati dalla cucina in nuove risorse. L'obiettivo è quello di sviluppare comportamenti e azioni, a partire da piccoli gesti quotidiani, tese a ridurre le emissioni globali di gas serra, al fine di raggiungere gli obiettivi dell'accordo di Parigi sul clima. "Per il padiglione di Eni alla Maker Faire di Roma abbiamo pensato a una grande tavolata alla quale sedersi per mangiare insieme e al contempo scoprire le possibilità di riutilizzo dei materiali usati. Questo progetto nasce con la volontà di sensibilizzare alla gestione dei rifiuti e alla condivisione delle informazioni per promuovere cambiamenti nel comportamento delle persone", ha spiegato Carlo Ratti, partner dello studio CRA-Carlo Ratti Associati e direttore del Senseable City Lab al MIT di Boston. Sempre all'interno dello stand di Eni, sono in programma numerose iniziative per i più giovani. In particolare, ci saranno tre laboratori dedicati a loro: con "Gaudats Junk Band" verrà insegnato il valore del riuso ed i rudimenti della musica in maniera originale e creativa; con "DiScienza" i ragazzi si intratterranno con il laboratorio creativo "Il Giusto messaggio" con l'obiettivo di creare una coscienza sulla necessità di un corretto smaltimento degli olii esausti senza essere didascalici; infine con "Escape the Waste!" potranno cimentarsi in un escapegame a tema economia circolare. Saranno, inoltre, presentate le innovazioni del concorso “MakeIn'Africa”, soluzioni tecnologiche innovative a sostegno dell'accesso all'energia, che siano stimolo per l'economia circolare e l'efficienza energetica nel continente africano. La realizzazione di strategie per l'economia circolare consentiranno alle aziende di affrancarsi dai vincoli delle risorse, aumentando nel contempo resilienza e competitività. La Maker Faire Rome – The European Edition 2018 è in programma alla Fiera di Roma da venerdì 12 a domenica 14 ottobre. È questa la sesta volta che la manifestazione si svolge nella Città Eterna, coinvolgendo un numero sempre maggiore di visitatori, che lo scorso anno ha raggiunto la cifra record di centomila presenze. Il primo evento è stato organizzato nel 2006 a San Francisco come un progetto della rivista "Make: magazine". La manifestazione fu il risultato dell'attivismo del Maker Movement, composto da appassionati di tecnologia, educatori, ingegneri, studenti e tutto il mondo del fai-da-te applicato alle nuove tecnologie. | Torna la Maker Faire Rome – The European Edition, la manifestazione dedicata alla creatività, l’innovazione e le nuove tecnologie in programma alla Fiera di Roma dal 12 al 14 ottobre 2018. Tra i temi principali l’economica circolare, a cui è dedicato uno degli stand più grandi dell’evento, quello di Eni: “Ridurre le emissioni globali di gas serra a partire dai piccoli gesti quotidiani”. |
Sono passati oltre due anni dall’esplosione del #Metoo, il fenomeno che ha travolto il business cinematografico di Hollywood. Forse solo ora però, Woody Allen sta pagando lo scotto di essere finito in quel giro di accuse, proprio mentre erano in corso le riprese del suo ultimo film “Un giorno di pioggia a New York”. Era novembre del 2017. In quei giorni, dal New York Times la notizia dello scandalo Weinstein rimbalzava sui giornali di tutto il mondo. Il caso ha riacceso i riflettori sulla vicenda che ha coinvolto il regista newyorkese e le accuse di molestie sessuali, mosse nel 1992 da parte di sua figlia adottiva Dylan Farrow. Nonostante Allen non sia mai stato incriminato formalmente, nell’ottobre 2017 l’attore Griffin Newman aveva dichiarato via Twitter di essersi pentito di aver lavorato per il regista, così come altri membri del cast di "Un giorno di pioggia a New York", tra cui Rebecca Hall e Timothée Chalamet, che hanno persino scelto di devolvere i ricavati del lavoro ad associazioni che si occupano proprio di vittime di molestie sessuali, come dichiarato sui loro profili Instagram. Non solo. Ad arginare l’opera del regista sono arrivate anche le controversie con Amazon, il colosso americano che ha prodotto il lungometraggio, che ne ha bloccato l’uscita nelle sale cinematografiche statunitensi, licenziando di fatto il regista da ogni eventuale contratto per il futuro. I legali di Allen sono riusciti comunque ad acquisire i diritti della pellicola e a distribuirla in Europa e nel mondo, in oltre 30 nazioni. Tra le ultime l’Italia, dove il film grazie a Lucky Red è stato un successo, posizionandosi secondo ai botteghini solo dopo Frozen II, con 1 milione 240 mila euro di incassi. Fuori dai confini statunitensi attira e convince insomma, il romanticismo urbano, così come i dialoghi brillanti caratteristici del regista, che offre un omaggio al fascino senza tempo della città di New York. Eppure, in patria, potrebbe non essere mai proiettato. Un destino simile è quello di Roman Polanski, il regista 86enne di origine polacca, reo confesso dello stupro di una minorenne in California nel 1977. Ila sua ultima opera “L’ufficiale e la spia”, che in Europa ha riscosso un buon seguito nelle sale, è stato censurato negli Usa. Lo scandalo sessuale ad Hollywood sembra avere un peso irreversibile. “Penso che sia pericoloso manipolare il modo in cui ti rappresenti perché hai paura della reazione che suscita. Questo, a me, non sembra progressista. Sembra spaventoso”. Così Scarlett Johansson, più volte musa di Woody Allen, si è difesa dalle forti accuse che ha ricevuto per essersi schierata in difesa del regista. Una posizione giudicata folle dai media di settore come il Daily Beast, che ha ipotizzato che questa posizione pro Allen potrebbe costarle l’Oscar come migliore attrice, per il quale è al momento considerata tra le favorite, grazie alla sua interpretazione in Marriage Story, il nuovo film di Noah Baumbach, prodotto da Netflix. | “Un giorno di pioggia a New York” è in testa alle classifiche in Italia, ma in America il film resta censurato. Nel 2017, durante le riprese, i primi scandali legati al movimento #Metoo hanno riportato alla luce le accuse di molestie sessuali che la figlia adottiva ha mosso nei confronti del regista newyorkese, così Amazon ha bloccato la distribuzione del film negli Stati Uniti. L’attrice Scarlett Johansson lo difende: “Io sto dalla sua parte”. Una presa di posizione giudicata folle da alcuni media americani, che dicono potrebbe costarle la corsa agli Oscar 2020. |
Il corpo di Raffaele Cutolo sarà trasferito in Campania da Parma subito dopo l'autopsia che sarà eseguita probabilmente sabato. Il boss della Nuova Camorra Organizzata, tra i più efferati cartelli criminali degli anni Ottanta in Italia, è morto ieri sera all'età di 79 anni, a seguito di una setticemia alla gola, nel reparto riservato ai detenuti dell'ospedale Maggiore. Solo dopo l'esame autoptico che sarà condotto dal medico legale, potrà arrivare il nulla osta per il trasferimento della salma in Campania. La famiglia di Cutolo l'ha raggiunto a Parma non appena è stata confermata ufficialmente la notizia del decesso. L'autopsia sul "Professore" sarà eseguita nel reparto di Medicina Legale dell'ospedale di Parma alla presenza della Polizia Penitenziaria, della Polizia di Stato e dei carabinieri. Intanto, nella città emiliana, è arrivata anche la moglie di Raffaele Cutolo, Immacolata Iacone, accompagnata da alcuni famigliari. La donna si è dapprima fermata su una panchina all'esterno della camera ardente del marito, poi si è rifugiata in un'automobile parcheggiata all'esterno dell'ospedale: Immacolata Iacone non ha rilasciato dichiarazioni ai giornalisti. | Il corpo di Raffaele Cutolo sarà trasferito in Campania da Parma subito dopo l’autopsia che sarà eseguita probabilmente sabato. Il boss della Nuova Camorra Organizzata è morto ieri sera all’età di 79 anni, a seguito di una setticemia alla gola, nel reparto riservato ai detenuti dell’ospedale Maggiore. |
La città di Pompei festeggia un compleanno importante, è quello della signora Ersilia Cuomo che ha compiuto 105 anni. Nata il 12 ottobre del 1916, in occasione di questo importante traguardo, Ersilia ha ricevuto una pergamena inviata dal primo cittadino del Comune, Carmine Lo Sapio, e da tutta l'amministrazione comunale. «Il Sindaco e l'Amministrazione Comunale – si legge sulla pergamena – esprimono gli auguri più affettuosi per lo straordinario traguardo di vita raggiunto». Il sindaco della città famosa in tutto il mondo per gli scavi archeologici ha voluto dedicare anche un post sul suo profilo Facebook, corredato da una foto della signora che regge la pergamena, per fare nuovamente gli auguri a Ersilia. «Buon compleanno alla signora Ersilia Cuomo – si legge – che oggi raggiunge la ragguardevole età di 105 anni. A lei gli auguri del primo cittadino Carmine Lo Sapio, dell'Amministrazione e della città tutta!». | Ersilia Cuomo, cittadina di Pompei, spegne 105 candeline. La signora, nata il 12 ottobre del 1916, ha ricevuto una pergamena dal primo cittadino, Carmine Lo Sapio, e dall’amministrazione comunale, che hanno voluto omaggiarla per questo importante traguardo raggiunto. Il sindaco ha augurato voluto augurare buon compleanno alla signora Ersilia anche sulla sua pagina Facebook. |
Pharrell Williams sta facendo ballare tutto il mondo. Il cantante, classe 1973, ha conquistato il cuore di milioni di persone grazie ad "Happy" che nel gennaio 2014 si è anche aggiudicata una nomination al Premio Oscar come Miglior Canzone per il film "Cattivissimo me 2". Un brano che ha spinto tutto il mondo a creare dei video virali pronti ad "invadere" il web nei quali vengono riprese persone comuni alle prese con la loro vita quotidiana; persone che per un attimo si fermano e iniziano a ballare o a cantare sulle note di Williams. | “Happy” sta facendo ballare e divertire tutto il mondo: dall’Inghilterra alla Russia, da Milano a Roma passando per la città di Catania. |
Grazie a una massiccia operazione di polizia, messa in atto in 141 paesi del mondo, ha permesso agli agenti di identificare centinaia di pedofili che agivano indisturbati in Rete. A riferire i risultati dell'indagine la polizia giudiziaria federale austriaca. L'operazione è stata chiamata "Carole" e ha avuto inizia circa un anno e mezzo fa. In Austria solamente sono stati individuati 272 pedofili, i quali diffondevano sistematicamente in internet immagini e video pedopornografici. | La più grande operazione anti-pedofilia degli ultimi anni: coinvolte nelle indagini le polizie di 141 paesi in tutto il mondo. |
Una nuova moda sta pericolosamente influenzando tutti i personaggi del mondo dello spettacolo, sono sempre di più i vip che lasciano i propri partner con un messaggio sms o sul web. Addio agli incontri segreti, intimi e sinceri in cui chi veniva mollato scoppiava a piangere e chiedeva fra le lacrime al compagno di riprovarci ancora, ora nel nuovo millennio la parola fine ad una storia d"amore si scrive in modo digitale. Ultimo in ordine di tempo ad usare Facebook per scaricare la propria fidanzata è stato il famoso nuotatore Leonardo Tumiotto. L'atleta olimpionico italiano tramite un messaggio freddo scritto sulla pagina della sua bacheca comunica a tutti che la sua storia d'amore con la Mallman è finita. Leonardo e Veridiana in crisi da un po' di tempo e per questo motivo hanno deciso di prendersi una pausa di riflessione, ma all'improvviso l'ex velina di Striscia la Notizia ha letto l'inaspettato messaggio dell'ex fidanzato sul social network ed è rimasta molto delusa e amareggiata Il web in passato è stato usato come strumento per comunicare a tutti gli amanti del gossip la fine di una relazione anche da un altro sportivo. Bobo Vieri lascia Melissa Satta tramite un triste comunicato stampa, mentre l'ex velina all'oscuro di tutto si trovava a New York per lavoro e appena avvisata del messaggio dell'ex compagno è tornata di corsa in Italia per chiedergli spiegazioni. Purtroppo queste sono state poco chiare e ricordando la sua storia d'amore con Bobo, Melissa a Domenica5 è scoppiata in lacrime. Storia diversa ma sempre senza lieto fine quella del calciatore Mario Balotelli e Melissa Castagnoli che grazie a Facebook si sono conosciuti, ma la distanza fra l'Inghilterra, dove gioca lui, e l'Italia, dove vive lei, si è rivelata fatale. La gelosia di Melissa per il suo amato è stata sempre molto forte e alcuni scatti di lui in compagnia di altre belle ragazze l'hanno fatta infuriare. La presenza della Castagnoli al Chiambretti Night per parlare della sua storia con il calciatore, non è stata gradita da Mario che senza pensarci due volte con un sms d'addio in diretta ha mollato la sua compagna. Sempre tramite un messaggio sul cellulare il ballerino Stefano De Martino ha scaricato la ballerina Giulia Pauselli, per ributtarsi più innamorato di prima fra le braccia di Emma Marrone. I due si sono conosciuti durante Amici 10, De Martino ha partecipato in qualità di ballerino professionista mentre la Pauselli ha gareggiato come allieva. Tra loro è scoccata la scintilla e lui ha deciso di lasciare la Marrone. Il flirt è durato poco e non appena finito il programma condotto da Maria De Filippi, Stefano si è accorto di amare ancora Emma ed ha lasciato Giulia inviando un sms sul suo cellulare. | Sono sempre più numerosi i vip che lasciano i propri partner con un messaggio sul web o un sms, l’ultima scaricata su internet è stata Veridiana Mallman ma prima di lei anche Melissa Satta ha subito la stessa sorte. |
Raffaella Fico ha battezzato la figlia avuta con Mario Balotelli, la piccola Pia. Il settimanale "Chi" ha pubblicato gli scatti di questa giornata di festa trascorsa nella pittoresca Santa Trofimena a Minori, prima in una chiesetta del posto, poi per un ricevimento tra parenti ed amici nel ristorante "di famiglia", uno dei più rinomati della Costiera Amalfitana, dove i proprietari sono ben conosciuti dalla famiglia Fico. Non c'è stata traccia, ovviamente, né fisica, né epistolare, del calciatore e padre della piccola, Mario Balotelli. Il capitolo Pia e Raffaella Fico è ormai chiuso da tempo, con il goleador del Milan e la sua famiglia che hanno chiarito a più riprese di non volere avere più nulla a che fare con la ex concorrente del Grande Fratello. | Le foto del battesimo di Pia Fico, pubblicate da Chi, con Raffaella e tutta la famiglia stretta intorno alla piccola in questo grande giorno di festa. Ancora assente il calciatore e i suoi familiari, i quali non vogliono più parlare né della bambina, né della ex star del Grande Fratello. |
La settimana si chiude con il consueto monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità del venerdì, che ha comunicato gli indicatori decisionali per il cambio di colori delle Regioni con un verdetto semplice: la prossima settimana non ci sarà nessuno spostamento di zona. La Sicilia resta gialla e il resto d'Italia bianca. I dati aggiornati del portale Covid-19 dell'Agenas, però, permettono di dare un'occhiata all'andamento delle terapie intensive e dei reparti d'ospedale nelle Regioni. Guardando alle tendenze e al riempimento delle strutture sanitarie, infatti, è possibile ipotizzare quali Regioni potranno cambiare colore dalla settimana successiva, o più che altro quali potrebbero andarci vicino e quali invece sono lontane dalle soglie di rischio previste per la zona gialla. Secondo i dati dell'Agenas aggiornati ad oggi, nessun'altra Regione a parte la Sicilia ha numeri da zona gialla. Per lasciare la fascia bianca bisogna aver superato contemporaneamente sia il limite del 10% dei posti letto occupati nelle terapie intensive, sia quello del 15% dei posti occupati in area medica. Ecco i dati Regione per Regione: | Nessuna Regione cambierà colore la prossima settimana, ma guardando all’aggiornamento quotidiano dei dati Agenas sull’occupazione di posti letto d’ospedale in terapia intensiva e in area medica è possibile ipotizzare quali Regioni rischiano la zona gialla dal 20 settembre. Intanto la Sicilia resta l’unica Regione in fascia gialla, il resto d’Italia è in zona bianca. |
E' sempre più imminente l'inizio del Festival di Sanremo e il toto ospiti si fa sempre più insistente. Dopo le indiscrezioni che danno i Take That come superospiti stranieri, ora torna a farsi sentire anche il nome di Lady Gaga. Ricordiamo, infatti, che già in occasione della passata edizione la grande popstar italo-americana era stata inclusa nella lista dei possibili ospiti stranieri della gara canora che ogni anno riesce a far parlare di sè più per le polemiche che per la qualità delle canzoni proposte. Quest'anno, però, pare che Lady Gaga sia davvero tra i possibili ospiti soprattutto in virtù del grande successo internazionale che la star ha riscosso in questi ultimi anni. Altri possibili ospiti stranieri sono Rihanna, Eminem e l'ormai onnipresente Justin Bieber, nonostante il ricovero in ospedale di cui è stato recentemente vittima. | Oltre ai Take That si fa anche il nome di Lady Gaga e Justin Bieber tra quelli dei possibili superospiti stranieri al Festival di Sanremo. |
Pian piano la musica si sta organizzando per tentare di portare un po' di musica anche in questa strana estate 2020, con i grandi eventi praticamente fermi a causa del Covid-19 e molti artisti che hanno preferito rimandare tutto ai prossimi mesi. Un grosso problemi per l'indotto musicale e soprattutto per le migliaia di persone che non salgono materialmente sul palco ma vivono sotto e dietro al palco e fanno sì che i musicisti ci possano salire sopra. Nelle scorse settimane sono nate varie iniziative per cercare di dar voce a queste tantissime professionalità che da febbraio – ovvero da quando sono stati vietati gli assembramenti – e anche oggi che siamo in fase 2, praticamente hanno visto azzerarsi il proprio lavoro. Migliaia di persone che corrispondono a migliaia di famiglie che si trovano a dover fare i salti mortali. Tra le iniziative nate nelle scorse settimane, quindi, c'è anche "Una canzone come gli 883" DPCM Squad, una speciale superband fondata da Max Pezzali e da Lo Stato Sociale con la partecipazione di Cimini, Eugenio in Via di Gioia, Fast Animals and Slow Kids, Marco Giallini, J-Ax, Jake La Furia, Emis Killa, La Pina, Pierluigi Pardo, i Pinguini Tattici Nucleari e Nicola Savino che hanno dato vita al singolo Una Canzone come gli 883. Un'iniziativa che mira proprio a sostenere i lavoratori del mondo dello spettacolo – tecnici delle luci, tour manager, addetti al catering, squadre di produzione, backliner, la squadra della struttura del palco, i rigger, tra gli altri – con i proventi che saranno devoluti al fondo Spotify Covid-19 Sosteniamo la musica di Music Innovation Hub. Ma oltre alla donazione dei proventi la DPCM Squad ha deciso anche di mostrare i volti di questi addetti al settore, rifacendo il video e facendolo cantare proprio da loro. È nato così il team “Noi non siamo Invisibili”, nato da un’idea di Elisabetta Vassallo, (Accountant&Logistics), Alessandra Manfredonia, (Production Coordinator) e Roberta Aprea (Production Assistant) che ha prodotto – grazie al videomaker Giuseppe Costante, alla grafica Martina Villari e Pierluigi Pardo che presta la sua voce per l'intro – hanno prodotto il videoclip del brano prodotto da Boss Doms. | I lavoratori dello Spettacolo ci mettono la faccia e anche la voce, e rifanno “Una canzone come gli 883” della DPCM Squad, una speciale superband fondata da Max Pezzali e da Lo Stato Sociale, con la partecipazione di tanti artisti. Sotto il nome di “Noi non siamo Invisibili” un’iniziativa per aiutare chi ha pagato il conto del Covid-19 nel mondo della Musica. |
Noi che continuiamo a suicidare ragazzi come Maslax. Lui, Maslax, aveva 19 anni. Fino a ieri. Veniva dalla Somalia ed era arrivato in Italia con il fiatone di chi scappa dal proprio Paese in guerra, senza voltarsi, sperando solo di non sentire più intorno l'odore della guerra e della disperazione, considerando approdo ogni altro posto che non abbia i colori disperati di casa. Maslax però si è sbagliato, anche lui, e ha creduto davvero che l'Europa e i lacci delle sue regole potessero essere un porto sicuro. Si è sbagliato, anche lui, e aveva 19 anni fino a ieri. Perché ieri si è suicidato. O è stato suicidato dalle regole, forse. O dal nostro cinismo. Maslax era stato a Roma, in via Cupa, dentro quell'abbraccio umano che si chiama Baobab: un'isola di resistenza alla disumanizzazione nel centro della città che le autorità ostinatamente continuano a voler sgomberare come ci si affanna a nascondere gli indizi delle nostre vergogne. E anche Maslax aveva subito le irruzioni, gli sgomberi e le identificazioni. Non ci sono nemmeno più le parole per scrivere quanto sia patetico un Paese terrorizzato dai fragili. Non ne vengono più, di parole. Maslax però era riuscito a ripartire come tanti altri (perché no, non "vengono tutti qui" ma devono "passare" da qui) ed era arrivato in Belgio. Alcuni volontari del Baobab raccontano di essere rimasti in contatto con lui. Quando è stato identificato e rispedito in Italia (per gli assurdi accordi di Dublino) era stato rinchiuso in un centro di accoglienza a Pomezia dove il tempo sembrava non passare più e la luce di un futuro si faceva man mano più flebile. "Slow life, sister", scriveva nelle sue lettere, come raccontato i volontari del Baobab sulla loro pagina facebook. "Qui il tempo non passa più". | Maslax aveva 19 anni e scappava dalla Somalia. Era approdato in Italia fino a raggiungere il Belgio dove era stato identificato e (per gli assurdi accordi di Dublino) rispedito in un centro d’accoglienza a Pomezia. Lì gli si è spenta la speranza e ieri si è suicidato. O forse è stato suicidato un po’ anche da noi, dall’indifferenza e dall’assurdità delle regole. |
Meghan Markle è diventata mamma da appena una settimana ed è più bella e raggiante che mai. Qualche giorno fa ha presentato il piccolo Archie Harrison, il primo figlio nato dal matrimonio con il principe Harry, incantando tutti con il suo look total white e, nonostante sia ancora in congedo di maternità, nelle ultime ore è tornata ad apparire in pubblico. Si è trattato del suo primo impegno lavorativo dopo il parto e per l'ennesima volta ha dimostrato di essere icona di stile e di bellezza: ecco cosa ha indossato. | Meghan Markle a partorito una settimana fa ma, nonostante ciò, è già tornata a lavorare. Nelle ultime ore è apparsa in pubblico con il marito Harry, sfoggiando un look impeccabile ed elegante che ha però mascherato il pancione. |
Elettra Lamborghini continua a stupire con i suoi look a L'isola dei famosi, il reality condotto da Ilary Blasi che ha segnato il suo debutto nei panni di opinionista. Sebbene a causa del Covid-19 abbia cominciato con qualche settimana di ritardo rispetto ai colleghi Tommaso Zorzi e Iva Zanicchi, è riuscita lo stesso a conquistare il pubblico con la sua simpatia e con la sua bellezza mozzafiato. Puntata dopo puntata dimostra di avere un'innata passione per la moda, tanto da poter essere tranquillamente considerata una vera e propria icona di stile. Per il 13esimo appuntamento con il programma, ad esempio, ha lanciato il look must-have della primavera, puntando tutto su un capo extra lusso decorato con delle adorabili ciliegine. Se nelle scorse settimane Elettra aveva scelto dei look total black, da quello con il lungo abito da sera con i tagli cut-out a quello con i pantaloni ciclisti, nella 13esima puntata de L'isola dei famosi ha portato un tocco di allegria e freschezza in studio. Ha infatti indossato un minidress che si rivelerà perfetto per le prime giornate calde della primavera. Si tratta di un modello monospalla a fondo bianco decorato con una cascata di ciliegie, è firmato Saint Laurent ed è caratterizzato da una gonna in stile pareo con un drappeggio sul fianco e un fiocco oversize sulla spalla. Qual è il suo prezzo? Sul sito ufficiale viene venduto a 2.990 euro. Non è la prima volta che l'ereditiera si rivolge alla nota Maison francese, lo aveva già fatto nelle scorse settimane, spopolando con un altro vestitino a fiori in pieno "spring mood". | Elettra Lamborghini continua a stupire con i suoi look a L’isola dei famosi: nella puntata 13 si è presentata in studio con un minidress griffato decorato con una cascata di ciliegie. Si tratta di un capo di lusso ed è perfetto per le prime giornate calde della primavera. |
E se lo skyline di una città si potesse guardare dalle nuvole? No, non si tratta di un sogno, ma del futuro presto reale. La città si Shenzhen, a lungo messa in ombra dalla ricca cugina vistosa, la vicina Hong Kong, ha chiesto a dei progettisti di presentare piani per un quartiere d'affari di 170 ettari, con almeno tre alte torri, un mix di strutture commerciali e culturali. La Urban Future Organization, in collaborazione con Chalmers Technical University, ha vinto il concorso con Cloud Citizen, il progetto di un complesso edilizio mega singolare per una città futuristica che mira a creare un iper centro urbano denso alto tanto da toccare le nuvole. Cloud Citizen è più che un edificio, è un ecosistema urbano sostenibile. La struttura di 680 metri di altezza offre un'alternativa ai grattacieli singolari e non collegati che si trovano nella maggior parte delle aree metropolitane. La speranza per Urban Future Organization è quello di creare un nuovo distretto finanziario iconico per Shenzhen, che ricorda luoghi come La Défense a Parigi o Canary Wharf a Londra. Cloud Citizen, tuttavia, propone una tipologia radicalmente diversa per questo nuovo centro urbano. Non si tratterà di un quartiere di grattacieli ma bensì di un unico grande edificio, largo quanto alto, che includerà anche funzioni per rendere il design più ecologicamente sostenibile. Così, Cloud Citizen funziona come una "metropoli continua" con gli spazi pubblici in sospensione nell'aria e integrati nella struttura stessa. L'enorme scala della struttura è suddiviao in unità più piccole per creare una varietà di spazi al servizio pubblico, commerciale e programmi culturali. Ogni spazio pubblico si connette a un grande parco che agisce come una rete verde per la città e mira a promuovere stili di vita sani e più sostenibili. | Non si tratta di fantascienza ma del progetto per un quartiere nella città di Shenzhen, in Cina, così alto da oltrepassare le nuvole. |
Sempre più persone scelgono di vivere nelle grandi metropoli con la conseguenza che i livelli di densità demografica arrivano al limite, i prezzi del mercato immobiliare sono alle stelle, l'offerta di case diminuisce e le dimensioni delle abitazioni si riducono in modo considerevole. Così dal mondo del design arrivano tante idee per dotare anche l'appartamento più piccolo di tutti i comfort di una casa più grande. Il designer Kevin Choi ha progettato il forno a microonde montabile a parete, ideale per le piccole cucine e le case che non offrono molto spazio. Se vivi in una casa con poco spazio, il forno a microonde a parete è la soluzione perfetta in cucina. Progettato dal designer sudcoreano Kevin Choi, il forno a microonde a parete offre la comodità di un comune forno a microonde ma senza aver bisogno di appoggi, che siano, mobili, mensole o tavoli, su cui essere posizionato. A differenza dei forni a microonde standard, il progetto di Kevin Choi sfrutta lo spazio verticale delle pareti, lasciando libero il piano di lavoro in cucina. | Sembra un casco dei Daft Punk e invece è un nuovo forno a microonde a parete progettato dal designer Kevin Choi per le piccole cucine. Se vivi in una casa piccola e non c’è abbastanza spazio per avere tutti i comfort questo forno è la soluzione ideale per soddisfare tutti i bisogni e le esigenze di casa. |
Partirà tra pochi giorni, precisamente mercoledì 7 maggio, il "Prismatic World Tour", tour con il quale Katy Perry girerà il mondo portando nelle più grandi città la sua musica e la sua carica di energia. Per l'occasione la popstar dallo stile versatile e in continuo cambiamento ha deciso di sfoggiare sul palco costumi appositamente creati per lei da Roberto Cavalli. Dopo Beyoncé, Laura Pausini e Miley Cyrus, un'altra star internazionale sceglie lo stile di una grande maison italiana e porterà sui palchi di tutto il mondo gli abiti glamour del celebre stilista toscano. Per la cantante Cavalli ha creato tre differenti outfit "prism", tutti rispecchiano il mood sparkling del tour e sono decorati con lucenti applicazioni. | Ecco in anteprima in bozzetti dei costumi, disegnati dallo stilista Roberto Cavalli, che la popstar Katy Perry indosserà durante i concerti del “Prismatic World Tour” |
Lewis Hamilton è uno dei migliori piloti di Formula 1 di sempre, ma lo sport che gli ha permesso di raggiungere la fama mondiale è al secondo posto nella sua scala delle priorità. In vetta, infatti, il 36enne inglese ha sempre posizionato l'aiuto verso le altre persone. Ha avuto e ha tuttora un ruolo fondamentale nella lotta al razzismo e nell'affermazione dell'importanza della diversità, anche nella Formula 1. Per questo, in un'intervista ad AS, non ha usato mezzi termini per descrivere il modo in cui vede il circus: Viviamo in un'epoca in cui questo sport è diventato un club per bambini miliardari. Se dovessi ricominciare da zero partendo da una famiglia umile, sarebbe impossibile per me essere dove sono oggi, perché gli altri ragazzi avrebbero molti più soldi. Dobbiamo lavorare per cambiare la Formula 1 e renderla accessibile non solo ai ricchi, ma anche alle persone meno abbienti. Sono diversi, in effetti, gli esempi di piloti che, probabilmente, non farebbero parte della massima competizione automobilistica se non fosse per i loro soldi. La Formula 1 è sempre stato uno sport d'elite, ma ultimamente, secondo l'opinione di Hamilton, le cose sono addirittura peggiorate da questo punto di vista. Il pilota inglese non ha mai avuto paura di dire come la pensa anche riguardo argomenti scottanti e si è sempre speso per cercare di migliorare la competizione in cui eccelle ormai da più di un decennio. Il tema dell'uguaglianza è prioritario per lui, come dimostrano le parole spese al quotidiano spagnolo: C'è una crescente consapevolezza del problema del razzismo. In questi ultimi mesi, molte persone hanno capito ciò che gli afroamericani sperimentano nella loro vita. Ho anche avviato una commissione che si occupi di questi problemi, vogliamo unire le persone ed educarle. Dobbiamo lavorare insieme per ottenere una Formula 1 più diversificata. Ci vorrà tempo, ma è importante capire che siamo tutti uguali anche se il colore della nostra pelle è diverso. Anche quando gli viene chiesto dei risultati in pista, Lewis spiega che sì hanno un valore fondamentale, ma allo stesso tempo ciò che gli interessa di più è il modo in cui si comporta fuori dalla pista per aiutare le persone meno fortunate di lui: Lo sport è la mia vita, il mio lavoro, ma è al secondo posto nella scala delle mie priorità. Voglio aiutare le persone, istruirmi e incoraggiare le persone a fare altrettanto. In un gara voglio essere ancora il migliore e questo richiede tempo, ma ciò che faccio fuori è lottare contro un problema che non sarà semplice risolvere. Quando non ci sarò più, voglio essere ricordato per aver aiutato le persone. La vita mi ha dato tanto, ora voglio restituire ciò che ho ottenuto dando una mano agli altri. Infine, Hamilton torna ancora una volta sul tema della diversità nella Formula 1, una situazione che gli sta davvero a cuore e che cerca di cambiare, ottenendo i primi risultati: | Lewis Hamilton ha descritto il modo in cui vede la Formula 1 negli ultimi anni, senza risparmiare una critica forte alla competizione che lo ha reso uno degli atleti più importanti al mondo: “Questo sport è diventato un miniclub per miliardari”. Nell’intervista concessa ad As, il pilota inglese affronta anche il tema del razzismo e della diversità, ancora troppo poco sviluppata nel suo sport. |
Ilary Blasi, lo sappiamo bene, ama alla follia i tacchi a spillo e sopratutto ama le scarpe lucenti, vistose e super luccicanti. In questa, come nelle precedenti edizioni de "Le Iene Show" la conduttrice della trasmissione di Italia 1 ha sfoggiato centinaia di modelli alti dal tacco vertiginoso: décolleté a punta, cuissardes altissimi fin sopra il ginocchio, ankle boots con maxi stelle e sandali colorati di ogni tipo. A vestire solitamente i piedi di Ilary Blasi celebri shoes designer come Giuseppe Zanotti e Casadei, i preferiti della showgirl, che nelle ultime puntate ha indossato anche modelli di Le Silla e Gianvito Rossi. Anche ora che è incinta, e il pancione è sempre più evidente, Ilary Blasi non rinuncia ai suoi amati tacchi a spillo e sul palco de "Le Iene" completa ogni look con pumps vertiginose o sandali a stiletto. Ieri sera a spopolare sono state le sue "Christmas Shoes" coperte di lucenti glitter rossi. Dato che le feste sono vicine, Ilary ha pensato di aggiungere un tocco natalizio all'outfit scelto per la puntata andata in onda lunedì 30 novembre, completando il look con un paio di sandali rossi dal mood sparkling. Il modello fa parte della collezione Primavera/Estate 2016 del brand Passion Blanche, ha tacco alto, incroci frontali alti fino alla caviglia ricoperti da glitter total red e un plateu mini in suede rosso intenso tono su tono. | Natale ormai è sempre più vicino forse per questo Ilary Blasi ha scelto di indossare durante la puntata del 30 novembre de “Le Iene Show” un paio di lucenti sandali glitterati in rosso che hanno letteralmente spopolato. Ecco il look con tacchi lucenti dal sapore natalizio di Ilary Blasi. |
La Scozia ha approvato il referendum sulla secessione dall'Inghilterra. Il parlamento ha votato con 69 sì contro 59 no a favore della richiesta, sorta in risposta alla Brexit, e presentata lo scorso 13 marzo dalla premier Nicola Sturgeon, che aveva giustificato la scelta dichiarando che "il governo britannico rifiuta ogni compromesso che ci consenta di rimanere almeno dentro il mercato comune europeo" e che quindi non restava altro alla Scozia che "decidere da soli il nostro futuro". Si tratterebbe del secondo referendum, dopo quello in cui gli indipendentisti avevano perso 55 a 45%. Ma, ha assicurato Sturgeon, "con la Brexit i termini della questione sono cambiati". L'approvazione del referendum è avvenuta in una giornata particolare: domani, infatti, è prevista l'attivazione da parte della premier inglese Theresa May della procedura per la Brexit, tramite l'articolo 50 del Trattato di Lisbona che regola l'uscita dall'Ue. Secondo la prime minister, "per il Regno Unito sarà uno dei momenti più importanti" della sua storia recente": "Una Gran Bretagna globale potrebbe costruire nuove alleanze al di fuori dell'Ue". May ha anche auspicato che con l'inizio dei negoziati con l'Unione europea possa crearsi "nuova partnership profonda e speciale con l'Unione Europea". Il proposito del governo britannico, dunque, non è solo la "costruzione di nuove alleanze" ma "anche andare oltre nel lavoro con vecchi amici che hanno resistito per secoli al nostro fianco". | L’approvazione è avvenuta in una giornata particolare: domani, infatti, è prevista l’attivazione da parte della premier inglese Theresa May della procedura per la Brexit, tramite l’articolo 50 del Trattato di Lisbona che regola l’uscita dall’Ue. |
I mercati salutano con grande favore la manovra da 30 miliardi impacchettata dal governo Monti e il risultato è un calo vertiginoso dello spread. Il differenziale di rendimento tra i nostri titoli di Stato e quelli tedeschi è sceso sotto quota 400, attestandosi al momento a 398 punti: mai così basso dallo scorso 28 ottobre. La conseguenza è che il tasso di rendimento dei Btp a 10 anni è ora del 6,18%. Gli investitori dimostrano quindi di avere fiducia nelle misure varate dall'ex rettore della Bocconi e dalla sua squadra: quello che ne deriva è un segnale estremamente incoraggiante non solo per l'Italia, ma per tutta l'Eurozona, investita dalla crisi dei debiti sovrani. Sembrano lontani i tempi in cui lo spread tra Btp e Bund sfiorò il tetto dei 600 punti, ma ora guai ad abbassare la guardia. Gli occhi sono dei mercati restano puntati anche sull'incontro odierno tra la cancelliera tedesca Angela Merkel e il premier francese Nicolas Sarkozy. Oggetto dell'incontro saranno una serie di proposte da mettere in piedi in vista del vertice europeo dell'8 e del 9 dicembre. Il tema caldo resta sempre la possibilità di dar vita a un'unione fiscale europea. | Differenziale coi titoli tedeschi mai così basso dal 28 ottobre. Bene anche Piazza Affari che al momento fa segnare un rialzo del 3%. |
Un lutto è certamente un evento drammatico, difficile da affrontare per chiunque. Se però a viverlo è una donna di appena 30 anni che, improvvisamente, viene costretta a separarsi dal grande amore della sua vita, il dramma è doppio. Oggi, a distanza di un anno e mezzo dalla morte di Pietro Taricone, la sua splendida Kasia è riuscita a tornare a fidarsi della vita e ad affrontare il futuro per concedere alla sua bambina la possibilità di vivere nuovamente quella serenità che per troppo tempo le è venuta a mancare. Con il nuovo compagno Domenico Procacci, sebbene questa nuova storia d’amore prosegua con tutta la discrezione del caso, si tratta di un rapporto maturo tanto che la Smutniak ha già deciso di presentarlo ufficialmente alla piccola Sophie. Grazie a lui, raccontano gli amici della coppia, l’attrice è riuscita a superare il momento nero della sua vita. Quest’uomo, che con pazienza e infinta comprensione, è riuscito a lenire le pene del suo cuore, di meriti ne ha da vendere e il più importante tra tutti è certamente quello che gli ha permesso di godere dell’amore di una donna straordinaria. Il settimanale Diva e Donna è riuscito a sorprendere i due per la prima volta insieme durante una vacanza formato famiglia all’Argentario. Kasia, di nuovo sorridente, tiene in braccio la sua bambina, camminando accanto al produttore che è riuscito a restituirle quella serenità per troppo tempo perduta. | Torna finalmente a splendere il sorriso sul viso dell’attrice Kasia Smutniak che, grazie all’amore per la figlia Sophie e il nuovo compagno Domenico Procacci, ha finalmente trovato la spinta che, dopo la terribile tragedia costata la vita all’ex compagno Pietro Taricone, le ha consentito di riprendere a vivere. |
Di tutti i concerti dati fino ad ora da Lady Gaga in occasione del suo Monster Ball Tour, sembra che quelli parigini siano stati i più indimenticabili soprattutto per i fan accaniti della star. Dopo essere stati posticipati a causa degli scioperi ad ottobre, dopo essere stati annullati per la neve la scorsa settimana, ecco che una volta messi in atto i concerti di Parigi hanno regalato ai fan momenti indimenticabili. Ieri abbiamo visto come Lady Gaga abbia lanciato gli stivali Armani al concerto di Parigi per ringraziarli di essere stati un pubblico tanto speciale nonostante le mille difficoltà avute per organizzare proprio quel concerto. Ma ancora prima dei concerti veri e propri, Lady Gaga aveva avuto modo di stupire e far felici i propri fan con alcune uscite per concedersi dei momenti di svago: così come a Milano Lady Gaga si era dedicata ad un po' di shopping prima del concerto, ecco che anche a Parigi, altra capitale della moda, la star più eccentrica del momento non è stata da meno. L'unico "problema" è dato dall'abbigliamento di Lady Gaga, che potete ammirare nelle foto che vi proponiamo nella gallery qui di seguito: o meglio, più che l'abbigliamento potete ammirare direttamente Lady Gaga dal momento che, nonostante le temperature fossero ben al di sotto dei sette gradi, la star ha deciso di andarsene in giro con body color pelle e calze a rete, protetta solo da un giubbino di pelle. In un'altra occasione, invece, la star ha optato per un vestito lungo che, però, lasciava completamente scoperto il torace dando modo ad una fan della star di toccarla in maniera forse un po' troppo esagerata. | Lady Gaga si aggira per le vie di Parigi con indosso soltanto un body e delle calze a rete, sfidando le temperature al di sotto dello zero. |
Le recenti dichiarazioni di Gina Rippon della Aston University al British Science Festival, riguardo al mito delle donne multitasking (capaci di fare più cose contemporaneamente) cominciano a suscitare discussioni, per lo meno nella stampa inglese. La leggenda effettivamente continua ad essere considerata come un dato di fatto scientificamente appurato, nonostante la Rippon non faccia altro che ribadire quanto già sappiamo sulle differenze di genere, spesso dovute più a convenzioni culturali che a fattori fisiologici. Le donne possono effettivamente apparire portate per fare più cose contemporaneamente (questo non significa che debbano farle per forza tutte bene) non per motivi innati, ma perché questo è ciò che la società si aspetta da loro. Le dichiarazioni della docente vanno anche oltre, invitando i colleghi a superare la divisione di genere nel predisporre gli studi sul cervello umano. E' pur vero che nessun fattore può essere trascurato, anche quello di genere. Non di meno avevamo fatto già presente che persino la divisione tra uomo e donna si basa prevalentemente su convenzioni, spesso dovute a millenni in cui le regole venivano dettate solo dagli uomini. | Le donne sono più abili degli uomini nel fare più cose contemporaneamente? Nessuno studio riesce a dimostrare in maniera esaustiva il fondamento del multitasking femminile, che sembra dovuto maggiormente a quanto una società si aspetta da loro. |
Justin Bieber si ritira. No, non si ritira. E invece sì, lo scrive lui stesso su Twitter (e la causa era la troppa attenzione che i media davano alla sua vita privata. Un'attenzione, bisogna ammettere, che il cantante nutriva ogni giorno che passava). Ma il management dice di no. Insomma questi giorni natalizi sono stati schizofrenici per i fan del cantante 19enne americano che a Natale aveva annunciato con un tweet il suo ritiro dalle scene postando: "My beloved beliebers I'm officially retiring" ("Mie amate belieber, mi sto ritirando ufficialmente). Un'operazione che si muoveva al filo del marketing, vista anche l'uscita (e il flop) imminente del suo film. Ad ogni modo, l'annuncio, che era stato anticipato durante un'intervista radio era stata già smentita una prima volta dal suo entourage. Ma oggi sono dovuti intervenire un'altra volta, visto anche la eco che questo ritiro stava prendendo, e così, come riporta il Wall Street Journal, Scott Manson COO della Scooter Braun Projects, la compagnia che sta alle spalle di molti degli interessi del cantante ha dichiarato a Speakeasy che Bieber al 100% non si ritira e, anzi, tornerà in studio l'anno prossimo. Il General Manager della compagnia, Allison Kaye, ha rilasciato un comunicato stampa riguardo al tweet nel quale spiega come Bieber sia rimasto molto male del fatto che i media continuino a focalizzarsi sulla sua vita privata senza tener conto, ad esempio, della recente raccolta fondi del ragazzo per le Filippine. Insomma il tweet non era altro che il modo, per un ragazzo di 19 anni, di rispondere all'enorme pressione mediatica che si abbatte quotidianamente su di lui. Insomma il suo era un gioco, anche questa volta manipolato dai media. | Dopo l’annuncio del ritiro dato su Twitter pare che Justin Bieber non si ritiri più. Ad annunciarlo è stato il suo management che ha dato per impossibile l’abbandono delle scene. |
Aggiornamento: Baby K ha festeggiato con un post su Facebook il raggiungimento della certificazione oro per il singolo ‘Roma-Bangkok': #RomaBangkok feat. Giusy Ferreri é certificato disco d'oro!!!!! Non ho parole per descrivere quanto possa essere grata e orgogliosa del mio team! Grazie al vostro affetto e il vostro tifo! Vi abbraccerei tutti! 🏆 ❤ #discodoro #romabangkok #KKBB ⚡ C'è una canzone che zitta zitta si sta facendo sempre più largo tra quelle che stanno per diventare i must dell'estate e a cantarla sono due artiste diverse tra loro, ma neanche troppo. Il brano porta la firma della rapper Baby K che ha chiesto a Giusy Ferreri di accompagnarla per questo viaggio ‘Roma – Bangkok'. Si chiama così, infatti, il singolo uscito poche settimane fa, che anticipa il nuovo album della rapper che uscirà al ritorno dalle vacanze e di cui da poco sono stati rivelati artwork, tracklist e il titolo, che sarà ‘Kiss Kiss Bang Bang'. Se accendete la radio molto probabilmente sentirete queste due voci molto diverse tra loro mescolarsi per cantare questo brano che canta l'amicizia o l'amore: il rap di Baby K che si unisce alla voce roca che caratterizza l'ex di X Factor. Fare festa, divertirsi, viaggiare in una canzone che a seconda di come vogliate leggerla parla di amicizia o d'amore. Visto il duetto probabilmente Baby K intendeva raccontare la prima, e l'attacco della canzone lo confermerebbe: "Vestiti in fretta perché ho voglia di far festa" canta Baby K, seguita, dalla Ferreri che nel ritornello canta: "Ti seguirei fino in capo al mondo all’ultimo secondo volerei da te, da Milano fino a Hong Kong passando per Londra, da Roma e fino a Bangkok cercando te". Ci si muove in tutto il mondo, ma questo essere perennemente in viaggio è nelle vene della rapper, nata a Singapore, cresciuta a Londra e oggi a Roma, dove si è fatta strada in un mondo come quello della musica comandato – nelle classifiche – da uomini, da buona femmina alfa, come si definisce in un suo successo. l testo di questa canzone racconta la mappa geografica della mia vita: Londra, Roma ed estremo Oriente, infatti, sono i posti in cui ho vissuto, che mi porto dentro ancora oggi e che, attraverso questa musica, riesco a rivivere. Considero questa canzone un inno all’estate e alla voglia di divertirsi, che voglio trasmettere alla gente senza filtri, come quando abbassi ‘i finestrini per sentire il vento in faccia’. La voglia di tornare ‘solo quando il sole sorge’. L’estate fatta di esperienze da vivere fino in fondo, condividendole con gli amici, quelle esperienze che segneranno per sempre i ricordi. Il successo della canzone va di pari passo con quello del videoclip, girato che vede la regia di Mauro Russo, che ha trasformato Baby K e Giusy Ferreri in moderne Thelma e Louise, in giro per il mondo su una decappottabile. Assieme a loro anche un ragazzo, il quale, però, non terminerà il viaggio con loro. Il video, pubblicato su Youtube il 7 luglio, ha già collezionato oltre 3 milioni di visualizzazioni, confermando anche l'ottima posizione dsu iTunes, dove oggi è al terzo posto, mentre la FIMI lo attesta in quarta posizione. | In testa alle classifiche dei singoli più venduti c’è ‘Roma-Bangkok’, l’ultimo singolo di Baby K che ha come protagonista Giusy Ferreri. Il singolo è diventato un vero tormentone e anticipa il nuovo album della rapper. |
Oggi a Domenica 5, prima del violento scontro tra Guendalina e Angelica, è andata in onda la risposta ufficiale della famiglia Zanatta alle critiche che stanno piovendo sulla figlia. Tutti gli scetticismi esterni dovuti ai suoi continui andirivieni con Andrea, o alla sua particolare teatralità, o alle presunte mancanze nei confronti di Guendalina in termini di amicizia, cominciano a gravare pericolosamente sul percorso della varesina nel Grande Fratello 11. Pertanto la famiglia intende darle una mano, con una delle rarissime apparizioni pubbliche concesse. Avevamo già ascoltato la voce di Marino Zanatta durante una telefonata con sua figlia in diretta tv, dopo le lacrime di Margherita preoccupata per il parere del padre riguardo la storia con Nando. Bene, la sua preoccupazione, a quanto pare, era più che giustificata. La madre preferisce non commentare, perchè il dolore che ne ha provato è stato troppo grande. Il padre, invece, trova le parole ma non le spiegazioni: “la sua scelta mi ha sconcertato, imbarazzato, deluso. Non me l'aspettavo, e mi son chiesto dove ho sbagliato. Ho cercato di capire cosa le è scattato in testa.”. Marino Zanatta cerca anche di scagionare Margherita dall'accusa di essere esageratamente scenografica in tutte le sue manifestazioni emotive: “Tutti i papà vorrebbero avere una figlia così. Andrebbe forse valutata da qualcuno che la conosca meglio, perchè da fuori è facile giudicare male.”. Per il resto entrambi i genitori si augurano che prosegua il suo percorso fino alla fine, dicendosi felici di vederla finalmente felice. Un'implicita benedizione al progressivo superamento dei dubbi nella relazione tra Margherita e Andrea. | I genitori di Margherita Zanatta, ospiti a Domenica 5, rispondono alle critiche di chi considera la loro figlia esageratamente teatrale all’interno del Grande Fratello 11: aggiungono però che la relazione con Nando Colelli li ha sconcertati e delusi, e ancora oggi non riescono a spiegarsela. |
Sapete come pulire la lavastoviglie? Non c'è niente di più semplice ma va fatto con continuità per farla durare più a lungo. Si tratta di un elettrodomestico molto utile, facile da usare, ma deve essere pulita con rimedi naturali usando ingredienti casalinghi. Per quanto riguarda la pulizia esterna, usate un panno imbevuto in acqua tiepida per rimuovere lo sporco più leggero, mentre per le macchie più incrostate si può spruzzare qualche goccia di aceto bianco direttamente sullo sporco. Per la pulizia interna, usate l'aceto, un rimedio naturale che rimuove sia il calcare che il cibo incrostato. Versatene un bicchiere sul fondo della lavastoviglie e avviate un lavaggio completo alla massima temperatura. Così sgrassate e igienizzate non solo l’interno dell’elettrodomestico ma anche lo scarico e le tubature: l'aceto eliminerà i cattivi odori e, grazie alla sua acidità, anche batteri, calcare e residui di sapone. Un altro rimedio anticalcare è l'acido citrico: basta fare un lavaggio a vuoto con 2 cucchiai di acido citrico per disincrostare la lavastoviglie. Un altro rimedio utile per igienizzare e sgrassare la lavastoviglie è il bicarbonato: preparate un bicchiere d'acqua e sciogliete un paio di cucchiaini di bicarbonato, versatelo direttamente sul fondo della lavastoviglie. Visto che la lavastoviglie è sempre a contatto con dei residui di cibo, nel tempo può emanare dei cattivi odori. Per eliminarli, l’ideale sono gli agrumi. In particolare, si può riempire un bicchiere di succo di limone, magari aggiungendo anche un po’ di spremuta d’arancia, e poggiarlo sul cestello centrale dell’elettrodomestico. Bisogna poi avviare un programma di lunga durata alla massima temperatura, scegliendo un risciacquo importante per evitare che gli agrumi lascino dei residui appiccicosi. Quando la lavastoviglie è chiusa o spenta non chiudete lo sportello ma lasciatelo accostato, così non sentirete cattivi odori. Se nelle guarnizioni si sono accumulati dei residui di cibo, si potrà utilizzare una spugnetta imbevuta di acqua e aceto ed eliminare le incrostazioni con un po’ di “olio di gomito”. Nel caso in cui il tipico odore dell’aceto diventi insopportabile, si può aggiungere una fase di risciacquo ad acqua fredda. Anche i lavaggi di pulizia sono importanti per mantenere le guarnizioni pulite: ogni 15 o 20 giorni fate dei lavaggi con la lavastoviglie vuota utilizzando dell'aceto bianco. I filtri saranno così perfettamente puliti. Per una perfetta manutenzione e pulizia della lavastoviglie, il filtro andrebbe pulito dopo ogni lavaggio, o almeno una volta a settimana. L'operazione è molto semplice: sciacquatelo sotto l'acqua corrente e assicuratevi che i fori che permettono il passaggio dell'acqua siano liberi e puliti. Se dovessero rimanere dei residui utilizzate uno spazzolino per rimuoverli mentre, se i fori sono intasati basterà uno stuzzicadenti. Passare poi un panno umido imbevuto di aceto per eliminare eventuali cattivi odori. | La lavastoviglie è uno degli elettrodomestici più amati dalle donne. Per tenerla sempre pulita esistono dei rimedi naturali efficaci e semplici. Scopriamo quali sono. |
Uscirà il 16 aprile nelle sale italiane Fantastic Mr. Fox, film d'animazione diretto da Wes Anderson, nominato all'Oscar, dedicato a una famiglia di volpi che vive in un albero in cima a una collinetta, insieme a tassi e donnole. Mr. Fox ogni sera ruba cibarie da uno dei tre contadini che vivono lì nei dintorni, per nutrire se stesso e i suoi cari, ma quando gli uomini se ne accorgono, inizia uno scatenato inseguimento ai danni degli animali. Il film è stato presentato in anteprima lo scorso novembre al Torino Film Festival. Prima dell'ingresso in sala, code lunghissime, controlli severissimi a tutto il (numerosissimo) pubblico, e cellulari imbustati per evitare riprese amatoriali. Una cosa fastidiosa e fondamentalmente ridicola. Se le case di produzione pensano di risolvere in questo modo il problema della pirateria, hanno sbagliato tutto. In ogni caso, il film di Anderson fa il suo compitino senza strafare: buoni i tratti dell'animazione, carina la storia, simpatici i protagonisti (nella versione originale hanno le voci di George Clooney, Meryl Streep e Bill Murray), ma nulla più. Un film medio, che sicuramente non raggiunge il livello dei migliori film d'animazione degli ultimi anni, ad esempio Wall-E o i capolavori di Miyazaki. Peraltro, anche se alcuni lo considerano uno dei migliori talenti dell'attuale cinema americano, a giudizio di chi scrive Wes Anderson è un regista fortemente sopravvalutato, e portavoce di una poetica filmica teoricamente e ironicamente intellettuale, ma in realtà tutto sommato ordinaria, scontata, lineare, e priva di elementi di notevole interesse. | Uscirà a breve nelle sale il non esaltante film d’animazione di Wes Anderson, presentato allo scorso Torino Film Festival. |
Dal primo settembre si può andare all'università solo con il Green Pass. La novità, introdotta con il decreto di inizio agosto dal governo, è diventata effettiva pochi giorni fa. A nessuno verrà negato il diritto allo studio: nel caso in cui gli studenti non saranno provvisti di Green Pass si attiverà la didattica a distanza. Sulla misura arrivano però le critiche di centinaia di professori universitari, che sostengono che si tratti di uno "strumento discriminatorio". La ministra dell'Università, Maria Cristina Messa, spiega a Fanpage.it le ragioni della decisione sua e del governo e sottolinea l'importanza del Green Pass per tornare a vivere pienamente gli atenei. Il primo settembre è scattato l'obbligo del Green Pass nelle università, perché? Perché l'istruzione è un servizio essenziale per tutti i nostri cittadini. Ripartiamo dall'istruzione, che non è solo quella della scuola ma anche quella delle università. La generazione di giovani fra i 18 e i 28 anni, che va all'università, è quella che vogliamo stimolare a prendersi delle responsabilità ulteriori per il proprio Paese. Inoltre l'accesso all'università, che è garantito a tutti come l'accesso allo studio, ha perso tantissimo nel lavoro a distanza e non può che rinascere rioccupando gli spazi: non solo le aule, ma anche studi, biblioteche, laboratori, residenze, mense. La vita universitaria da campus influisce tantissimo sulla crescita, sul passaggio dalla scuola al lavoro. E infine perché nelle università si sviluppa la scienza, se non siamo noi a rendere forti i risultati della scienza chi lo fa? Non tutti però sono d'accordo. C'è una lettera firmata da centinaia di professori universitari, tra cui lo storico Alessandro Barbero, contro questo provvedimento. Come risponde a queste critiche? L'accesso allo studio per tutti, per chi non vuole fare il vaccino o per chi si rifiuta di esibire il Green Pass, sarà garantito da remoto, punto. In presenza non può essere garantito perché il bene comune prevale, e io devo lavorare per il bene comune, per il bene di tanti. Chi non ha il Green Pass quindi ha come alternativa la didattica a distanza? Verrà garantita a tutti e ovunque? Fino a un certo punto sì, fino a quando le università riusciranno a farlo. Ma andiamo per gradi: il provvedimento scade il 31 dicembre, vedremo come evolverà l'epidemia. Per ora gli atenei si stanno attrezzando in modalità mista, non solo per far seguire chi non fa il vaccino ma anche per non affollare troppo le aule, visto che il virus continua a girare. Le università si sono attrezzate bene. Poi si rispetta l'opinione di tutti e non si giudica nessuno, ma devo tutelare le persone fragili e chi lavora negli atenei. L'unico modo per dare un po' più di sicurezza è permettere l'ingresso solo a chi ha il Green Pass. Tra l'altro si può anche fare il tampone per ottenere il Green Pass per 48 ore. Dal punto di vista pratico chi controlla che chi entra abbia il Green Pass? | La ministra dell’Università, Maria Cristina Messa, spiega a Fanpage.it l’importanza dell’estensione del green pass obbligatorio agli studenti degli atenei: “L’accesso all’università ha perso tantissimo nel lavoro a distanza e non può che rinascere rioccupando gli spazi”. Ma per chi non ha il green pass la strada è ancora la dad: “Prevale il bene comune”, chiosa la ministra. E sull’obbligo vaccinale spiega: “Come medico dico che sarebbe giusto introdurlo se non si arrivasse alla copertura sufficiente per una protezione generale, come componente del governo so che bisogna mediare tra le idee delle diverse forze politiche”. |
Attorno alle 19:30 ora italiana di venerdì 7 dicembre prenderà ufficialmente il via la fase operativa della missione cinese Chang'E-4, volta a conquistare il "lato oscuro" della Luna, cioè quello non visibile dalla Terra. Il razzo lanciatore dell'agenzia spaziale cinese (CNSA) porterà in orbita due mezzi robotici, un lander e un rover, che se tutto andrà bene tra 27 giorni si adageranno all'interno del cratere Von Karman. Il luogo dell'allunaggio è sito nel bacino Polo Sud-Aitken, a sua volta un gigantesco cratere meteoritico con diametro di ben 2.500 km. Gli obiettivi scientifici della missione cinese sono molteplici; spaziano dallo studio della topografia lunare all'analisi della composizione mineralogica, fino alla coltivazione di diversi tipi di piante. A bordo dei robot infatti è stata installata una piccola biosfera con semi di patata, Arabidopsis (uno dei modelli biologici più utilizzati nei laboratori di tutto il mondo) e una pianta da fiore. Ad accompagnarli ci sono anche alcune uova di baco da seta, che se tutto andrà come previsto dovrebbero schiudersi. | A cinque anni di distanza dalla missione Chang’E-3 la Cina è pronta a tornare sulla Luna, e lo farà in grande stile sbarcando sul lato oscuro del satellite con due mezzi robotici. Tra i vari esperimenti scientifici a bordo c’è anche una biosfera che contiene semi di patata e di altre piante, oltre che alcune uova di bachi da seta. |
Un Colosseo nuovo e allo stesso tempo identico a se stesso, fedele alla sua idea originaria. Entro il 2023. È questa l'opinione degli architetti responsabili del progetto vincitore del bando di gara per la riqualificazione del monumento simbolo dell'Italia. Dopo l'annuncio del ministro Dario Franceschini sulla scelta del soggetto attuatore del progetto – Milan Ingegneria, società esperta nel settore e di grande esperienza internazionale – abbiamo posto qualche domanda agli autori del progetto, gli architetti Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori (Fondatori di Labics) e l’Architetto. Fabio Fumagalli. Qual è la visione che guiderà la realizzazione dell'arena al Colosseo? La visione complessiva che ha guidato il progetto per la ricostruzione del piano dell'Arena si basa, da una parte, su imprescindibili esigenze di tutela, dall'altra sulla volontà di poter restituire una lettura del monumento più aderente a come in origine. Infatti, la realizzazione del nuovo piano non consiste solo nella realizzazione di una superficie utilizzabile, in grado di proteggere gli ipogei, ma implica come diretta conseguenza anche la possibilità di ricostruire e dunque di percepire la spazialità originaria, perduta nel XX secolo. Questo costituisce un aspetto importante del progetto. Come pensate di riuscirci nello specifico? Gli interventi specifici più importanti afferiscono agli aspetti legati da una parte appunto alla tutela e alla conservazione – la protezione dagli eventi atmosferici che stanno diventando sempre più estremi, il progetto di raccolta e recupero delle acque piovane, utile alla riduzione del carico idrico presente negli ambienti ipogei, il controllo del microclima per il contenimento degli elementi di degrado delle murature – dall'altra alla fruizione e alla conoscenza. Il nuovo piano è anche in qualche modo uno strumento didattico: la struttura che sostiene le lamelle consente di leggere la complessa geometria degli ipogei anche quando il piano è chiuso, mentre i meccanismi di apertura permettono la lettura della macchina scenica originaria. Inutile negare che un intervento del genere riattiverà la polarizzazione del dibattito pubblico sui beni culturali in Italia, diviso tra i sostenitori della tutela e della valorizzazione. Da questo punto di vista, il vostro progetto dove si colloca? Il nostro è un progetto che coniuga forma e funzione per mettersi al servizio del monumento. Il piano ed il suo sistema di movimentazione sono stati pensati non per stupire il visitatore, anche se siamo convinti che il disvelarsi delle strutture ipogee produrrà sempre una grande meraviglia, ma per consentire la migliore conservazione dei sotterranei. Il progetto per la ricostruzione del piano dell'Arena rispetta infatti totalmente il monumento, restituendo ad esso l'immagine originaria; rispetto all'ipotetico conflitto, nel quale peraltro non crediamo, questo è comunque uno di quei casi in cui tutela del monumento e fruizione possono convivere con vicendevole vantaggio. In che modo l'opera impatterà dal punto di vista ambientale? | Intervista agli architetti responsabili del progetto per la ricostruzione del piano dell’Arena al Colosseo: “Non crediamo al conflitto tra tutela e fruizione, chi critica il progetto ne ha una scarsa conoscenza” sostengono gli architetti Maria Claudia Clemente, Francesco Isidori e Fabio Fumagalli. |
La querelle tra Netflix e gli esercenti cinematografici italiani ha prodotto una decisione radicale da parte di UniCi, l’unione delle sale indipendenti italiane. Il circuito propone la stesura di una Carta del Cinema, per una regolamentazione della filiera cinematografica rivoluzionata dall'avvento delle piattaforme di streaming. In attesa che vengano decise le norme, UniCi comunica una scelta destinata a sollevare grandi discussioni: le sale appartenenti al terzo circuito di esercenti del Paese, primo operatore come quota di mercato per i film nazionali, non proietterà film in contemporanea con Netflix. L'arrivo di Netflix, che oltre alla serie tv produce e/o distribuisce film rilasciati in prima visione, ha certamente portato una trasformazione radicale nella fruizione dei prodotti cinematografici. L'idea di UniCi è tutelare il grande schermo, creando norme che regolamentino il rapporto tra la sala cinematografica, gli altri operatori del settore e le nuove piattaforme. “Nella nostra idea di mercato – ha dichiarato Andrea Malucelli, presidente di UniCi – c’è posto per tutti, a patto che si creino le corrette condizioni per lavorare: per questo invitiamo tutta la filiera, produttori compresi, a partecipare alla stesura di una Carta del Cinema, di cui oggi presentiamo i nostri punti cardine”. Malucelli precisa: “Non siamo contro nessun operatore e la nostra non è in alcun modo una crociata contro Netflix. Ben vengano i suoi prodotti seriali e i suoi film”, ma la decisione è chiara: Crediamo però che solo tenendo saldi alcuni basilari principi di garanzia si possano rispettare realmente tutti i soggetti in campo e garantire un rilancio del nostro mercato. Uno su tutti il rifiuto dell'uscita contemporanea dei film su differenti canali distributivi, continuando a rispettare così le finestre destinate alle sale. In questa piattaforma sono previste misure per una più razionale distribuzione del prodotto cinematografico durante l’anno e per valorizzare la sala che, ben al di là di ogni nostalgia, svolge un ruolo di aggregazione in un mondo in cui si tende sempre di più all’isolamento, quando non è addirittura un presidio territoriale per quartieri e città. Chiediamo che il Mibac sia parte integrante di questo processo, interpretando il suo fondamentale ruolo di garanzia. UniCi comprende 72 strutture in tutta Italia, con un totale di 375 schermi. A innescare il processo è stato il recente caso distributivo del film sul caso Stefano Cucchi, “Sulla mia pelle” di Alessio Cremonini, uscito contemporaneamente in sala e sulla piattaforma Netflix: "Il film ha ottenuto un discreto risultato al botteghino nonostante gli abbonati Netflix potessero comunque vederlo a casa (e nonostante le proiezioni “pirata” organizzate un po' in tutto il Paese)" ha dichiarato Malucelli che ha definito il caso "il campanello d'allarme di una possibile deriva cui porre subito rimedio". Il primo effetto della decisione di UniCi sarà proprio l'esclusione dalle sale cinematografiche di "Roma", il film di Alfonso Cuaron che ha ricevuto il Leone d'Oro alla Mostra di Venezia 2018: una vittoria che ha scatenato grandi proteste da parte di esercenti e distributori. Il film, di cui Neflix ha diritti per la distribuzione, non sarà proiettato in contemporanea con la piattaforma nelle strutture UniCi, pena l'esclusione dal circuito. "Un accordo interno necessario – ha commentato Malucelli – in attesa di una seria regolamentazione". La scelta, però, rischia di penalizzare il pubblico, che non avrà la possibilità di vedere un film che per la sua potenza visiva meriterebbe in modo particolare una visione sul grande schermo. Se le regole resteranno queste, non vedremo in sala neppure film attesissimi dei prossimi mesi, come "La ballata di Buster Scruggs" dei fratelli Coen e "The Irishman" di Martin Scorsese con Robert De Niro e Al Pacino. Intanto non passa inosservata la decisione della Festa del Cinema di Roma che, a differenza che a Venezia, non presenterà film Netflix. | Dopo il caso del film su Stefano Cucchi, l’unione di sale indipendenti italiane (che comprende un totale di 375 schermi) propone un documento che regoli il rapporto con la piattaforma di streaming. I film di Netflix (a partire da “Roma”, ultimo Leone d’Oro) non usciranno nei cinema UniCi, pena l’esclusione dal circuito. |
Randy Phillips, CEO dell'AEG (la società promotrice dei concerti di Michael Jackson) ha lasciato la corte suprema di Los Angeles nello sconcerto più totale dichiarando che l'ex moglie di Lionel Richie, Brenda, avrebbe parlato con il fantasma del Re del Pop. Il fantasma del cantante, morto il 25 giugno del 2009, le avrebbe detto di essersi ucciso accidentalmente, assolvendo così il dottor Conrad Murray: "Brenda mi ha chiamato per dirmi che era in contatto con Michael sia attraverso un medium sia direttamente. Michael le ha detto che non era colpa del dottor Murray, che si era ucciso accidentalmente". | Randy Phillips della AEG, la società promotrice dei concerti del re del Pop, avrebbe dichiarato alla Corte Suprema di Los Angeles che il fantasma del noto cantante si sarebbe messo in contatto con l’ex moglie di Lionel Richie, Brenda, per chiarire la dinamica dell’incidente che l’ha condotto alla morte. |
Il maxi-emendamento contenente le modifiche alla legge di Bilancio è stato presentato in commissione al Senato. Dopo la trattativa con Bruxelles, l’esecutivo ha dovuto tagliare molti dei fondi stanziati e ha dovuto provvedere a nuove soluzioni per finanziare le misure a cui le due forze politiche di maggioranza tengono di più: reddito di cittadinanza e quota 100. Considerando anche un Pil nettamente più basso, per il 2019, di quello inizialmente preventivato: si passa dal +1,5% al +1%. Uno dei temi principali, sollevati nelle ultime ore, è quello dell’aumento dell’Iva. Il governo ha infatti deciso di introdurre delle clausole di salvaguardia per il 2020 e il 2021, limitandosi a sterilizzare quelle del 2019. Un passo indietro rispetto alla prima manovra presentata dal governo, in cui si sterilizzavano completamente le clausole del 2019 e venivano parzialmente annullate quelle del 2020 e 2021. Che oggi, invece, vengono persino aumentate. Per il 2020 si prevede un aumento dell’Iva di 23 miliardi di euro e di quasi 29 miliardi (28,75) per il 2021 e il 2022. Un macigno per le prossime manovre che dovranno essere varate considerando questa ingente cifra da trovare in altro modo per non far scattare l’aumento dell’Iva. Disinnescare le clausole sarà dunque complicato nei prossimi anni: un principio di cui il governo M5s-Lega si è lamentato negli scorsi mesi, criticando i governi precedenti per aver lasciato sulle sue spalle questo fardello che è costato parte del deficit di troppo poi contestato dall’Ue. La relazione tecnica che accompagna il maxi-emendamento precisa che senza interventi nei prossimi anni, l’aliquota Iva ridotta passerà dal 10% di oggi al 13% nel 2021. Mentre quella ordinaria, ora al 22%, salirebbe al 25,2% nel 2020 e al 26,5% nel 2021. Un aumento netto anche rispetto alle precedenti clausole di salvaguardia, che il governo aveva promesso di sterilizzare. Ad oggi l’Iva ridotta passerebbe ugualmente al 13% nel 2020, ma quella ordinaria si fermerebbe, nella peggiore delle ipotesi, al 25% nel 2021. Viene confermata la sterilizzazione totale degli aumenti per il 2019. Salvo il caso in cui la manovra non venga approvata entro il 31 dicembre, facendo così scattare l’esercizio provvisorio e, fino all’approvazione, anche l’aumento dell’Iva. Rispetto alla prima versione della manovra la differenza è comunque netta: secondo il testo presentato e votato alla Camera, l’aliquota Iva sarebbe dovuta scendere dello 0,8% nel 2020 e dello 0,5% per il 2021. E invece aumenterà, salvo interventi costosi sulle prossime leggi di Bilancio. Le clausole di salvaguardia sono norme che prevedono la variazione automatica di alcune voci di tasse ed imposte. Permettono a una misura di essere messa attivamente in campo in ritardo rispetto al momento dell’entrata in vigore della legge che la prevede. Sono state introdotte per la prima volta dal governo Berlusconi nel 2011. Il successivo governo Monti le ha poi attivate e trasformate in aumenti dell’aliquota Iva. Il governo Renzi, nel 2014, ne ha previsto un incremento, contestuale a quello delle accise sui carburanti. Inizialmente si prevedeva un’Iva ridotta al 12% e quella ordinaria al 24%, arrivando fino al 25,5% del 2017. Tutte queste clausole sono state sterilizzate anno per anno con la legge di Bilancio. Arrivando ad oggi, sterilizzazione completa è stata prevista, dalla scorsa manovra, anche per il 2018. E parziale per il 2019. Quindi è toccato all’attuale manovra in discussione ‘mettere una pezza’ per il prossimo anno. Per il 2019 e il 2020 c’era una sterilizzazione parziale. Che così, per il 2020, salta completamente. Almeno per il momento, considerando che il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, assicura che l’aumento non ci sarà: “Le disinnescheremo anche l’anno prossimo”, garantisce. Uno dei tagli più netti, insieme a quelli a reddito di cittadinanza e quota 100, riguarda gli investimenti: la riduzione sarà di 4,2 miliardi per il prossimo anno. Altri tagli previsti sono quelli a Ferrovie dello Stato (600 milioni in meno da restituire poi a rate a partire dal 2022), ai finanziamenti per le politiche comunitarie (850 milioni) e al Fondo per lo sviluppo e la coesione sociale (800 milioni). Entro il 30 aprile dovrà arrivare il nuovo programma di dismissioni immobiliari per ottenere almeno 950 milioni di euro aggiuntivi nel 2019. A cui dovrebbero aggiungersi altri 150 milioni nel 2020. Si punterà sulla vendita di beni di tutte le Pa, come ad esempio le caserme in disuso del ministero della Difesa. | Per finanziare le misure principali della manovra, tra cui reddito di cittadinanza e quota 100, il governo ha deciso di introdurre nuove clausole di salvaguardia per il 2020 e il 2021: se non verranno sterilizzate comporteranno un netto aumento dell’Iva. Persino maggiore rispetto a quello inizialmente preventivato e che il governo aveva promesso di disinnescare, almeno parzialmente, da subito. |
Correre sui tetti o bere un cocktail in un luogo superpanoramico, guardare un film sulla vetta della città o passeggiare in una serra tropicale, sono solo alcune dei luoghi incredibili da scoprire e delle esperienze insolite da vivere a Lisbona secondo la nuova guida Jonglez “Soul of Lisbon” di Lauriane Gepner e Fany Péchiodat. Reporter di viaggi la prima, fondatrice di My Little Paris la seconda, hanno esplorato oltre mille attività da fare nella capitale portoghese e ne hanno scelte 30 da raccogliere nella nuova collana di guide edite da Jonglez. La collana "Soul of" di edizioni Jonglez è infatti un nuovo concetto di guide dedicate all'arte del viaggio fatto di vagabondaggi, incontri fortuiti, esperienze indimenticabili. Per chi non si accontenta dei percorsi turistici per visitare una nuova città, per chi ha voglia di aprire le porte segrete di una metropoli, scoprirne gli angoli più nascosti, e capirne l'identità più profonda, la nuova collana "Soul of" di edizioni Jonglez è la guida giusta per i viaggiatori-esploratori. Il primo volume è dedicato alla città di Lisbona ed è stat realizzato da Lauriane Gepner e Fany Péchiodat che hanno selezionato 30 esperienze da vivere assolutamente nella capitale portoghese come "Bere un cocktail che fa tornare indietro nel tempo, fare una puntata in una microlibreria, scoprire i veri segreti del bacalhau, svegliare il ceramista che è in voi, combattere con un granchio, intrufolarsi nel rifugio segreto dei cantanti di fado, mordere una palma da tramandare ai posteri". | Torre di Belem, Bairro Alto, Oceanario e Tram, Lisbona è molto di più dei suoi monumenti più famosi, dei luoghi comuni e le attrazioni turistiche. La nuova guida Jonglez “Soul of Lisbon”, di Lauriane Gepner e Fany Péchiodat, è una raccolta di esperienze insolite ed emozionanti che si possono fare nella capitale portoghese. |
Fanpage.it riceve e pubblica la lettera di un giovane lettore, che per motivi di privacy chiameremo con nome di fantasia Antonio: "Ciao, ho 15 anni ed ho finito il primo anno di liceo scientifico a San Benedetto del Tronto (AP). Dopo che ho visto diversi ragazzi più o meno della mia età che si rivolgono a qualcuno perché costretti contro la loro volontà a non fare il vaccino per il Covid ho pensato di scrivervi per lo stesso motivo. I miei genitori sono entrambi vaccinati, come i miei nonni e molti dei miei amici. Inizialmente avevo dato per scontato che avrei prenotato il vaccino appena fosse stato possibile, invece così non è stato. Ho avuto interminabili discussioni con mio padre e con mia madre ma entrambi restano dell'idea che sono troppo piccolo e che non sono state effettuate sperimentazioni sufficienti, quindi potrei avere effetti collaterali nel lungo periodo. Io ovviamente mi fido ciecamente della scienza ma evidentemente mio padre (che è anche laureato) non la pensa allo stesso modo e io non so davvero che fare poiché sono minorenne e non ho voce in capitolo". Quella di Antonio non è l'unica esperienza di minorenne che per volontà dei genitori non riesce a vaccinarsi contro il Covid. Di qualche giorno fa è la notizia che un 17enne di Firenze, dopo essersi consultato con insegnanti e compagni di classe, ha deciso di rivolgersi a degli avvocati per rivendicare il suo diritto al vaccino perché "non ci sono alternative. Se voglio tornare a uscire, divertirmi, viaggiare, ma anche semplicemente frequentare i miei amici in sicurezza, devo vaccinarmi". E sempre a Firenze Viola, a 16 anni, ha diffidato il padre no vax e si è vaccinata. "Ci sono stati momenti di scontro, io e mio marito siamo riusciti ad arrivare a un accordo e a una delega, che mi consentisse di seguire una volontà espressa da nostra figlia, solo grazie all’intervento di un legale", ha spiegato la madre. "Mia figlia è un soggetto fragile da proteggere, ma è anche a rischio perché potrebbe subire danni dalla vaccinazione", ha concluso la donna. Come ha spiegato nei giorni scorsi l'avvocato Gianni Baldini, presidente dell'associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani, "se i genitori sono contrari a vaccinare il figlio, la miglior strada sarebbe quella dell’istituto scolastico o di un’altra istituzione vicina al minore, che potrebbe attivare il servizio sociale territoriale affinché avvii un ricorso innanzi al tribunale competente". Il tribunale, in ogni caso, dovrà ascoltare i desideri espressi dal "grande minore", vale a dire colui che è vicino alla maggiore età e che si presume in grado di orientare consapevolmente le proprie scelte, come del resto testimoniano facoltà loro riconosciute in altri ambiti applicando le regole generali contenute nelle carte internazionali sui diritti dei fanciulli, a partire dai 12 anni. "Il giovane che vuole vaccinarsi contro la volontà dei genitori potrebbe attivare la procedura in diversi modi – ha continuato Baldini -, rivolgendosi al Garante dell’infanzia e dell’adolescenza. Un’altra modalità potrebbe essere quella di recarsi presso l’Ufficio Interventi Civili della Procura minorile che, in un verbale di ascolto, cristallizza la volontà del minore consentendo alla Procura minorile di chiedere l’apertura di un procedimento presso il Tribunale per i Minorenni che, a sua volta, nominerà un curatore speciale che sosterrà l’istanza del minore contro i genitori". | Fanpage.it riceve e pubblica la lettera di Antonio, nome di fantasia, che a 15 anni si vede negata la possibilità di vaccinarsi contro il Covid dai genitori: “Ho avuto interminabili discussioni con mio padre e con mia madre ma entrambi restano dell’idea che sono troppo piccolo e che non sono state effettuate sperimentazioni sufficienti, ma io ovviamente mi fido ciecamente della scienza”. |
Il caso di Ruby Rubacuori e del premier Silvio Berlusconi continua a tenere banco la politica italiana anche nel week-end. La minorenne marocchina, che avrebbe chiesto aiuto al Presidente del Consiglio per uscire dai un piccolo problema giudiziario, è la donna del momento. A pochi giorni dalla festa del suo diciottesimo compleanno, Karima El Mahroug, questo il vero nome di Ruby, confessa le sue amicizie vip. Non solo sul cellulare aveva tre numeri di telefono del Premier, ma è anche amica di Fabrizio Corona. L'ex paparazzo sarebbe ancora tra i suoi invitati se non fosse per la gelosia della sua compagna. Infatti, pare che, Belen Rodriguez non avesse di buon occhio la ragazza. Il settimanale Oggi riporta la seguente dichiarazione, a sua volta citata da Novella 2000: "Dopo Elisabetta Canalis, che, secondo Ruby Rubacuori, sarebbe stata con lei ospite di Silvio Berlusconi ad Arcore insieme a George Clooney e Daniela Santanché, ora è il tempo di Belén Rodriguez. ‘Se non fosse per la gelosia della signorina Rodriguez', Ruby sostiene che avrebbe continuato volentieri a frequentare Fabrizio Corona, conosciuto anni fa a Catania". Notizia davvero interessante che accende nuovi scenari intorno a questo caso in cui è coinvolta anche Nicole Minetti, l'igienista dentale del Premier, alla quale la Questura non avrebbe concesso l'affidamento temporaneo della ragazza quando fu arrestata per furto. Tra le tante conoscenti di Ruby, inoltre, ci sarebbe anche l'ex Pupa, ora a Colorado, Marysthelle Garcia Polanco, la quale quasi con timore ha dichiarato: "Ruby chi? non credo di conoscerla… La conosco, ma non siamo certo amiche… Davanti alla questura non c’ero…lavoro a Colorado, lavoro per Italia 1, e voglio continuare a farlo. Chiaro?". | Ruby Rubacuori non è solo amica del Premier Silvio Berlusconi, ma tra le sue conoscenze ci sono anche Belen Rodriguez e Fabrizio Corona. |
Con il nuovo Dpcm il governo prorogherà il meccanismo che divide l'Italia in tre zone (gialla, arancione e rossa) e differenzia le misure anti-coronavirus a seconda della situazione epidemiologica. Tuttavia, dal prossimo 21 dicembre fino al 6 gennaio entreranno in vigore delle regole valide per tutti. E che riguardano gli spostamenti sul territorio nazionale. Durante il periodo delle feste natalizie, infatti, anche se ci si trova in zona gialla, non sarà possibile spostarsi verso altre Regioni a meno che non ci siano ragioni di lavoro, salute o necessità, che dovranno essere certificate attraverso il modulo di autodichiarazione. Dal prossimo 21 dicembre, in altre parole, anche per gli italiani che si trovano all'interno della zona gialla scatterà il divieto di uscire dalla propria Regione. Come per il momento accade in zona arancione e rossa. Il blocco durerà fino al 6 gennaio. Ci si potrà spostare solamente per lavoro, salute e necessità, muniti di autocertificazione. L'obiettivo del governo è quello di evitare quanto accaduto quest'estate, a Ferragosto, quando il via libera generale alla mobilità aveva innescato uno scoppio di nuovi focolai che aveva fatto impennare la curva dei contagi. Sulle misure di contenimento del virus durante le festività natalizie ha quindi prevalso la linea del rigore all'interno del governo. Oltre al blocco nazionale degli spostamenti regionali, per i giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno, sarà anche vietato uscire dal proprio Comune. In questo modo si eviteranno le grandi tavolate tra amici e parenti per il 25 dicembre e gli altri giorni festivi. Anche in questo caso il provvedimento non sarà in vigore solo nelle zone rosse e arancioni, quelle dove sono attuate le misure più severe, ma in tutta Italia. | Durante il periodo delle feste natalizie anche se ci si trova in zona gialla, non sarà possibile spostarsi verso altre Regioni a meno che non sia per ragioni di lavoro, salute o necessità. La nuova regola sarà valida a livello nazionale dal 21 dicembre fino al prossimo 6 gennaio e fa parte dell’ultimo decreto approvato dal governo per il contenimento del coronavirus tra Natale e Capodanno. |
Era il 1919 quando Walter Gropius costruì a Weimar la Bauhaus, la scuola di design, arte e architettura fondativa del design contemporaneo. Da Marcel Breuer a Ludwig Mies van der Rohe sono solo alcuni dei normi più rilevanti che hanno attraversato i corridoi della scuola di design più famosa della storia. A distanza di 100 anni dalla fondazione della Bauhaus, riapre il Bauhaus Museum di Dessau. Dessau è la città dove la scuola fondata da Walter Gropius a Weimar è stata attiva per il periodo più lungo, dal 1925 al 1932, prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale che ha determinato lo scioglimento del movimento. Dopo due anni di lavori, il Museo Bauhaus Dessau ha aperto le sue porte ai visitatori. Il nuovo Bauhaus Museum Dessau è un edificio è un edificio nell'edificio. Il progetto realizzato dallo studio Addenda Architects con sede a Barcellona consiste in un grande volume di cemento racchiuso in una teca di vetro. All'interno dell'edificio è contenuta la seconda collezione più vasta al mondo legata al Bauhaus con oltre 49.000 oggetti tra cui opere studentesche, appunti didattici, bozze e prototipi delle officine. La collezione parte dal primo acquisto fatto nel 1976 quando il Bauhaus fu riaperto come "Wissenschaftlich- Kulturelles Zentrum" nell'ex RDT. Da allora, nuovi oggetti sono stati regolarmente aggiunti. Oltre 1.000 oggetti esposti sono esposti nella mostra Versuchs-stätte Bauhaus: "La collezione al Museo Bauhaus di Dessau racconta la storia della famosa scuola, i suoi studenti e la realtà quotidiana dell'apprendimento e dell'insegnamento tra i poli del design creativo e la produzione di prototipi industriali, esperimenti artistici e pressioni economiche, istituzione educativa e aspirazione emancipatoria", raccontano i curatori della mostra Regina Bittner, Wolfgang Thöner e Dorothée Brill. Addenda Architects si è aggiudicato il progetto del Bauhaus Museum Dessau, superando oltre 800 studi di architettura internazionali. La loro idea ha vinto per la chiarezza e la semplicità del concetto prima e dell'estetica poi. Posto al centro di Dessau, il Bauhaus Museum Dessau dialoga con la città e la natura circostante grazie al suo rivestimento di vetro su cui l'ambiente si riflette. la trasparenza dell'involucro consente anche di attraversare l'edificio con lo sguardo. Sul lato rivolto verso la città, il blocco si collega ancor più fortemente all'ambiente urbano, mentre gli edifici opposti si riflettono nella sua facciata. Sul lato rivolto verso il parco, l'interazione con la natura è ancora più forte quando gli alberi si riflettono nel vetro. E quando entri nell'edificio tutto sembra comunque aperto e trasparente", spiegano i progettisti. Al primo piano è presente una Black Box, vero cuore del progetto, dove sono esposti gli oggetti della collezione. La scatola nera è un blocco chiuso in cemento armato, sorretto da palafitte, dove non c'è luce naturale per permettere le migliori condizioni climatiche per l'esposizione degli articoli nei 1500 metri quadrati di mostra. | Nel 2019 cade il centenario del Bauhaus, la scuola di design, arte e architettura creata da Walter Gropius nel 1919 a Weimar, che è stata alla base del design contemporaneo. In occasione del centenario, dopo due anni di lavori, inaugura il nuovo Museo Bauhaus Dessau come un edificio nell’edificio. |
Cinque anni senza Pietro Taricone. Quando il ricordo del Guerriero sembra quasi affievolire con il passare del tempo, il mutare delle tecnologie, con i personaggi dei reality che si rincorrono e si susseguono sempre uguali a se stessi, è proprio allora che pensi che uno come Pietro non nasce più. Intendiamoci, non è stato un eroe, non è stato un luminare ma in vita è stato spesso osteggiato solo per essere uno dei primi a beneficiare di una carriera nel cinema e nella tv, dopo un reality show (critiche che, per esempio, non sono mai state spianate con la stessa ferocia nei confronti di Luca Argentero). Ne avevo già parlato di Pietro in "Quando il Guerriero si mostrò Uomo", quando correva il terzo anniversario della sua scomparsa. No, non sono io il beneficiario esclusivo della sua memoria per Fanpage.it, ma sentivo comunque di condividere in forma breve, un altro piccolo pensiero. Pietro Taricone è stato un uomo normale, che ha simboleggiato nel nostro immaginario l'inizio di un nuovo modo di utilizzare i media. Il voyeurismo a cui ci ha iniziato la prima edizione del Grande Fratello, quell'antipasto di "social era", ha rappresentato per noi un po' quello che è stato il monolite di Kubrick in 2001. Pietro Taricone e la tenerezza del suo rapporto con Cristina Plevani, altro simbolo mai dimenticato, rappresentato dalla necessità di trovare un modo per consumare un amplesso amoroso senza l'invadenza dell'occhio indiscreto di milioni di italiani, fece letteralmente furore, materiale che è storia della televisione contemporanea. | A cinque anni dalla sua morte, non si esagera a dire che come Pietro Taricone non ne nasceranno più. Lui è stato il “soggetto Zero” di qualcosa che ha cambiato l’intrattenimento, dando vita ad una rivoluzione che, oggi, resta distante dalla televisione. |
La Serie A riparte e dopo la presentazione ufficiale di Mourinho e Spalletti alla Roma e al Napoli, anche il Torino ha dato il suo benvenuto a Ivan Juric nella sua nuova avventura in granata. Dopo le ottime stagioni alla guida del sorprendente Verona, il tecnico croato ha parlato per la prima volta ai suoi nuovi tifosi. Cairo ha voluto scegliere un allenatore in grado di risollevare una squadra che nelle ultime stagioni ha sofferto tanto e ha faticato molto per raggiungere la salvezza. Ecco perché Juric ha voluto subito ribadire la sua linea e senza fare sconti a nessuno, ha dato alcune indicazioni importanti di mercato. Salvatore Sirigu, uno dei pochi a salvarsi nella squadra granata lo scorso anno con parate importanti e a volte decisive, è stato messo alla porta del nuovo allenatore del Torino. Dopo aver acquistato Berisha, Juric ha annunciato, a sorpresa, le gerarchie tra i pali della porta granata in vista della prossima stagione: "Vanja Milinkovic-Ssvic sarà il portiere titolare, Berisha invece il secondo". A questo punto sembra proprio che non ci sarà più spazio per Sirigu nel Toro. Il portiere, impegnato agli Europei con l'Italia di Roberto Mancini, nonostante un contratto in scadenza a giugno del 2022 con il club di Cairo, non rientrerebbe più nei piani della società. Juric non risparmia nemmeno Belotti: "Non mi è piaciuto nelle ultime stagioni al Torino". Il tecnico croato ha criticato molto l'atteggiamento del ‘Gallo' nelle ultime stagioni: "Nell'ultimo anno non è stato il solito Gallo – ha detto in conferenza stampa – Quello degli ultimi sei mesi non mi è piaciuto. Valuterà lui, sceglierà lui se è il momento di cambiare o se mi viene a dire che è il mio capitano e viene a fare la battaglia con me". Juric ribadisce ancora il suo concetto che pare proprio essere una strigliata al suo numero nove in gol durante i rigori tra Italia e Spagna: "Non so cosa sia cambiato da arrivare in Europa a lottare per la salvezza" | Ivan Juric si è presentato ufficialmente al Torino come nuovo allenatore. Il tecnico croato, protagonista nelle ultime stagioni sulla panchina del Verona, ha parlato in conferenza stampa dando alcune chiare indicazioni di mercato. Juric ha subito liquidato Sirigu annunciando il primo e il secondo portiere titolare della sua squadra. |
La donna più amata/odiata dello showbiz torna a far parlare di lei. Questa volta non perché ha bloccato una via in pieno centro a Milano al suo passaggio, o per le continue scaramucce con Corona che deve pagarle le multe. Stavolta Belen Rodriguez è protagonista di un'inversione di tendenza nella sua vita privata. Aveva più volte dichiarato di non amare la mondanità, al punto da concedersi poche volte, e perlopiù per lavoro, serate glamour in locali e discoteche generalmente frequentate dai vip. Non le si può dare torto a giudicare dalle foto che ha pubblicato di recente su Facebook, immagini del compleanno che ha festeggiato di recente. | La showgirl più paparazzata del momento si chiude nell’intimità di casa sua per festeggiare un compleanno dal basso profilo. Con lei solo Stefano, Patrizia Griffini, sua sorella Cecilia e la mamma, con una torta a forma di cuore per spegnere le 28 candeline. |
Quante volte sarà capitato di dire di un calciatore "quello gioca proprio come un cane", gettando ingiustificato dispregio su un'intera categoria degna di maggior considerazione. Il cane – oltre ad essere un nobile animale che non tradisce, pur non baciando nessuna maglia – sa rendersi protagonista su un campo di calcio di gesti tecnici pregevoli approfittando dell'effetto sorpresa. Qualche giorno fa, in Cile ha avuto ampio risalto la rete realizzata di testa da un cane, su calcio di punizione battuto dalla trequarti: il guizzante quadrupede si è infilato nella difesa avversaria schierata, scattando sul filo del fuorigioco ed avventandosi sulla sfera spiovente. L'incornata sotto misura non ha lasciato scampo al portiere, tra gli applausi di meraviglia del pubblico che assisteva al match amatoriale tra San Miguel e Zaragoza de Chillán. Non si sa se l'azione sia frutto di uno schema più volte provato in allenamento, fatto sta che il pallone morbidamente scodellato in area è stato impattato in maniera perfetta dal cane, nell'occasione spietato come il miglior Pippo Inzaghi. Il video della prodezza ha fatto il giro del Paese, varcandone ben presto i confini, e qualcuno ha pensato bene di cavalcare la storia, annunciando l'acquisto ufficiale del ‘Perro Goleador'. Non si tratta di una squadretta, ma del Nublense, formazione di Serie A cilena. Il club di Chillán ha dunque dato il suo "Benvenuto" in pompa magna al cane, mettendo un po' di pressione ai vari Gutierrez, Abrigo e Guerra, attaccanti titolari della squadra. Intanto il cane goleador si gode l'occasione della vita: l'imperativo è restare umili… | Il Nublense ha annunciato ufficialmente un nuovo acquisto sui propri canali ufficiali: un attaccante di razza, intesa come razza canina. Gli osservatori della squadra della massima serie cilena hanno infatti messo gli occhi su un cane resosi protagonista di uno strepitoso gol di testa su calcio di punizione spiovente. |
Da sempre Gucci è sinonimo di eleganza e femminilità: a rafforzare tale identità sta per arrivare un nuovo profumo, il primo realizzato dal direttore creativo Alessandro Michele. Una nuova fragranza fresca e avvolgente che celebra la femminilità e la vitalità della donna. Un profumo che si ispira alla natura e con un concentrato di note floreali, ideato dal maestro profumiere Alberto Morillas sotto la direzione di Alessandro Michele: “Volevo un profumo audace, una fragranza floreale, capace di trasportare l’immaginazione in un grande giardino rigoglioso, colmo di fiori e piante. Un giardino unico e affascinante, proprio come le donne a cui mi ispiro”, dichiara il direttore creativo della Maison. Così le note di Tuberosa naturale si intrecciano a quelle del gelsomino, e di una assoluta novità del campo delle fragranza: il Rangoon Creeper. Una pianta originaria del Sud dell'India, fino ad ora mai utilizzata all'interno di un profumo. | Una nuova fragranza in casa Gucci, la prima firmata dal direttore creativo Alessandro Michele. Un tripudio di note floreali che celebrano la femminilità e l’autenticità, valori che identificano da sempre la Maison. |
L'undicesimo disco di Laura Pausini passa per il Duomo di Milano. La cantante di Ravenna cavalca anche lei l'onda dei flash mob per lanciare il suo ultimo lavoro discografico "Inedito", così nella giornata ieri si è vista una Milano festante ballare al ritmo di "Non ho mai", suo prossimo singolo che ricava il video proprio dalla coreografia messa in atto ieri. La moda dei flash mob è ormai un trend consolidatissimo e già abbastanza rodato, lanciato negli States e riscoperto anche qui in Italia da alcuni artisti emergenti. La Pausini ha capito che, forse, dopo le ultime delusioni di alcuni fan, per recuperare il terreno perduto, non c'era niente di meglio che buttarsi nella mischia con un evento di massa. Il Flash Mob è nato a New York nel 2003 ed in brevissimo tempo ha avuto una rapida espansione in tutto il mondo. Nato come un evento di dimensioni sociali praticamente tendente a coinvolgere un numero infinito e indefinito di persone, si manifesta sotto più forme, che sia un "freeze" (tutti immobili per un certo minutaggio), un "pillow fight" (la lotta dei cuscini), o un "silent rave" (tutti con le cuffiette a ballare la stessa coreografia). Qualunque sia la forma scelta, l'effetto mediatico è garantito. In Italia il primo flash mob si è svolto a Roma, il 24 luglio del 2003, organizzato dal blog "FantasmaFormaggino" e dal portale "GuerrillaMarketing", si diedero appuntamento in 300 a Via Del Corso per poi invadere un negozio di dischi subissando i commessi con richieste di titoli inesistenti. Da De Maio alla Pausini: è il tempo delle social song | Laura Pausini lancia il suo nuovo singolo “Non ho mai” con un flash mob al Duomo di Milano cavalcando un trend partito nel 2003 a New York e riproposto musicalmente già da Mimì De Maio nel 2009 a Napoli. |
Stefano Bettarini non andrà all'Isola dei Famosi 2016. La smentita ufficiale alle voci circolate sui giornali di gossip cartacei è arrivata proprio in un divertito scambio privato su Facebook tra l'ex calciatore di Venezia e Fiorentina e l'account ufficiale del reality show. La possibile partecipazione di Bettarini aveva accesso delle suggestioni più che ovvie data la presenza di Simona Ventura a Cayo Paloma, per questo il gossip ha cominciato ad impazzare. Questo lo scambio avvenuto tra Stefano Bettarini e l'account ufficiale de L'Isola dei Famosi, documentato da uno screen pubblicato sulle pagine social ufficiali del programma Mediaset: "Grazie, ma sono tutte fantasie dei giornali" – rivela Stefano e l'account dell'Isola rincara e si assicura: "Quindi non ti vedremo all'Isola?". La risposta è abbastanza chiara: "A e me non ha contattato nessuno". Simona Ventura e Stefano Bettarini sono stati sposati dal 1998 al 2008, dieci anni di matrimonio in cui hanno avuto due figli. La separazione di fatto, però, avvenne quattro anni prima, nel 2004, e nonostante il divorzio, negli anni i rapporti sono sempre rimasti pubblicamente buoni. La coppia ha anche lavorato insieme a "Quelli che il calcio" dal 2009 al 2011. Ma i rapporti sono sempre rimasti buoni? Ad ascoltare le voci del gossip cartaceo non si direbbe, anche per questo gli equilibri sui giornali si sono smossi quando l'indiscrezione, rivelatasi poi falsa, di un arrivo in Honduras del laterale difensivo ha cominciato a fare il giro del web. Nel corso dell'ultima intervista pubblica, infatti, Stefano Bettarini ha spiegato al settimanale Diva e Donna di aver rotto con la sua ex moglie: Non ci parliamo più da due anni. L’ultima volta che l’ho vista e le ho parlato è stato per chiudere legalmente una questione inerente all’assegno di mantenimento dei nostri figli. Adesso, mi fa chiamare da Cristina, la sua assistente, anche per annunciarmi che i ragazzi verranno da me. | L’ex calciatore smentisce ufficialmente la sua possibile partecipazione al reality show attraverso uno scambio di messaggi in privato con il canale ufficiale dell’Isola dei famosi: “Sono solo fantasie dei giornali”. |
Da domani 18 settembre i talebani riaprono le scuole, ma solo per i maschi. L'annuncio è del Ministero dell'Istruzione del governo appena insediato a Kabul: tutti gli istituti in Afghanistan, sia pubblici sia privati, saranno aperti ma solo per gli studenti di sesso maschile. Lo stesso vale per gli insegnanti, anche loro solo uomini, come spiega l'emittente Tolo News. Il rientro nelle classi era già stato annunciato nei giorni scorsi dai talebani, seppur condizionato dalle rigide regole imposte dal nuovo governo. Le fotografie, condivise dall'Università di Avicenna a Kabul e diffuse sui social media e su Storyful, avevano mostrato una tenda grigia che scende al centro di un'aula e le studentesse con il classico niqab. | Domani gli studenti tornano in aula a Kabul e nelle altre città dell’Afghanistan. Le studentesse però restano casa. Cresce dunque la preoccupazione delle donne afghane di perdere quei diritti per i quali si sono battute per due decenni. In precedenza i talebani avevano detto che avrebbero garantito anche l’istruzione femminile, fino al grado universitario, a patto che le studentesse indossassero il niqab e che frequentassero le lezioni separate dai loro compagni di sesso maschile. |
Le previsioni dei virologi dicono che quest'anno ci saranno circa sei milioni di contagiati dell'influenza. Per non farsi trovare impreparati, oltre ad aderire alla campagna vaccinale, è possibile anche cercare un aiuto dalla natura. Come ha spiegato a Fanpage.it la dottoressa Maria Grazia Spalluto, farmacista, esperta in naturopatia e fitoterapia e docente presso l'Università Tor Vergata di Roma, "I rimedi naturali agiscono in modo aspecifico e stimolano l'immunità innata, quella prima linea di difesa che tutti noi abbiamo. E per questo, a differenza del vaccino che si fa una sola volta e che agisce in maniera mirata contro determinati virus, le piante e le erbe devono essere assunte per periodi prolungati, anche per due mesi". E ricordiamo che rimedi naturali e vaccini non sono affatto incompatibili, anzi. Al primo posto tra le piante che stimolano il nostro sistema immunitario troviamo l'Echinacea Purpurea. È il rimedio naturale per eccellenza a tutte le malattie invernali come tosse, influenza, bronchite, patologie a carico dell'albero respiratorio e anche per alcune forme parainfluenzali che colpiscono l'apparato digerente. "L'echinacea purpurea è un fiore simile alla margherita, originaria del Nord America. I nativi americani la usavano per curare le infezioni delle vie urinarie e anche contro i morsi dei serpenti a sonagli. Va a stimolare tutte le difese immunitarie, soprattuto quelle aspecifiche, che costituiscono la nostra prima linea di difesa. L'echinacea inoltre stimola la chemiotassi, ovvero la velocità con cui i macrofagi migrano verso il locus dell'infezione. E aumenta anche le cellule NK, ovvero le Natural Killers, che uccidono e combattono gli agenti patogeni". L'echinacea dunque sembra costituire una indispensabile barriera di difesa contro la temuta influenza e tutti virus parainfluenzali: "Non dimentichiamo inoltre che questa pianta ha la capacità di inibire l'enzima ialuronidasi, un enzima che si trova in alcuni virus e che è in grado di rompere la matrice protettiva delle cellule permettendo al virus di attaccare più facilmente le cellule e l'organismo". Il modo migliore per assumere l'echinacea, affinché sprigioni tutti i suoi effetti è in tintura madre e per essere sicuri di scegliere un buon prodotto in farmacia bisogna stare attenti alla concentrazione del principio attivo che deve essere presente in una percentuale compresa tra il 3% e il 6 %. "Alla comparsa dei primi sintomi dell'influenza (starnuti, brividi e sensazione di malesssere) – spiega la dottoressa – bisogna assumerne immediatamente 50 gocce sciolte in un paio di dita d'acqua. Dopo 30 minuti assumerne altre 50 e dopo altri 30 minuti, altre 50 gocce. Per un totale di 150 gocce in un'ora. E ricordiamo che questo rimedio è assolutamente compatibile con gli antipiretici". Se invece decidiamo di assumerla a scopo preventivo le dosi cambiano in base al peso: "Bisogna assumere una goccia di echinacea per ogni chilo di peso – mette in chiaro la dottoressa – Se pesiamo sessanta chili, prenderemo sessanta gocce al giorno. Nei bambini sotto i quaranta chili invece bisogna somministrare una goccia ogni due chili. Durante il periodo clou, che va da ottobre e febbraio, bisognerebbe assumerla in queste dosi per due mesi, fare una pausa di una settimana e poi riprendere". Se invece l'influenza è conclamata o se viviamo con qualcuno che ha contratto il virus dell'influenza, la dottoressa consiglia di calcolare le dosi in questo modo: "Una goccia per chilo, per due o anche tre volte al giorno. L'echinacea in questo caso si rivela un validissimo alleato del paracetamolo e delle altre medicine, perché ne rinforza l'azione". In ogni caso, prima di assumere medicine o preparati, è sempre necessario consultare il proprio medico. Le api la producono per proteggere e sigillare le celle dell'alveare: la propoli, non è un fitoterapico ma è un rimedio naturale utilizzato per proteggere l'organismo e in particolare la gola. "La propoli – spiega la dottoressa Spalluto – è un potentissimo antinfiammatorio. Ha una capacità disinfettante, agisce contro batteri, virus e anche miceti, ed è anche un forte antiossidante". In farmacia per scegliere un buon prodotto dobbiamo avere alcune accortezze: "Sull'etichetta della propoli dobbiamo verificare che sia titolata in Galangina e che la concentrazione del principio attivo sia almeno al 4%. E poi c'è un trucco: se la propoli resta attaccata al bicchiere, se è molto resinosa vuol dire che è di buona qualità. Al contrario, se si scioglie troppo facilmente, la propoli sarà meno efficace". Anche la propoli può essere assunta sia a scopo curativo durante la fase acuta che come prevenzione, in questo caso si rivela un potentissimo sostegno per chi in inverno si ammala più facilmente di tonsillite e mal di gola. "Se abbiamo l'estratto fluido di propoli questo va diluito in acqua e bisogna assumerne, se vogliamo usarla come rimedio preventivo, 10 o 15 gocce (a seconda del peso) al giorno, mentre per i bambini bastano 5 o 6 gocce. Ai primi sintomi invece possiamo raddoppiare le dosi". Oltre ad assumerla per via orale, con la propoli è possibile anche fare le toccature: "Se soffriamo di tonsillite possiamo immergere dei bastoncini di cotone nella propoli e toccare poi le tonsille. Oppure, visto che le toccature possono essere un po' complesse da fare, soprattutto nei bambini, possiamo ricorrere a dei gargarismi: bastano cinque gocce di propoli in due dita d'acqua". Anche in questo caso, soprattutto nei bambini in ase acuta, è sempre meglio consultare il proprio medico di base. | In natura esistono piante e fiori in grado di migliorare la risposta del nostro sistema immunitario a virus e batteri. “L’echinacea stimola la nostra prima linea di difesa e la propoli protegge le vie respiratorie” Maria Grazia Spalluto, farmacista e fitoterapeuta spiega quali sono le piante alleate della salute. |
Si è consumata nell'ultima puntata uno degli abbandoni più emozionanti del talent show Amici di Maria De Filippi, che ha visto allo scontro finale la ballerina Martina Miliddi e il cantante romano Deddy. Con la sconfitta che ha visto la giovane ballerina abbandonare il reality, alcuni membri della casa, come il cantante campano Aka7even, hanno mostrato il proprio dolore con lacrime e dichiarazioni per la ragazza. Proprio Aka7even, ex partner di Martina Miliddi nei primi mesi del reality, sembra aver preso con molta più emotività la decisione del pubblico, facendo ritornare le lancette a qualche mese prima, quando nei primi giorni di febbraio, dopo che la storia d'amore era finita, ai danni di una nuova relazione della ragazza con il ballerino Raffaele Renda, Aka7even aveva pubblicato il singolo "Mi manchi", una dichiarazione esplicita verso la giovane ballerina. "Mi manchi" è stato il secondo inedito pubblicato da Aka7even, nome d'arte di Luca Marzano, durante la sua esperienza al reality show di Maria De Filippi Amici 20. Il singolo, che segue il successo di "Yellow", è il brano più streammato dell'artista sulle piattaforme digitali, superando gli 11 milioni e diventando uno dei classici dell'attuale edizione. Il brano è una ballad molto romantica, che potrebbe esser stata dedicata dal cantante alla ballerina Martina Miliddi, anch'essa protagonista di Amici 20, dopo che la loro relazione alcuni giorni prima aveva avuto uno stop, conseguenza di una passione nata tra la giovane ballerina e Raffaele Renda, altro partecipante all'edizione 2021. Un flusso di coscienza per Aka7even dove il ragazzo elenca, attraverso un'anafora, tutte le proprie mancanze, all'interno del reality show. Dal suo respiro la notte, al sapere di un bacio, ai vuoti che riusciva a colmare quella persona durante i momenti più impegnativi. Emblematico è il dubbio di Aka7even su quanto il sentimento sia corrisposto, quando canta: "Chissà se ti mancherò, perché mancarsi è universale, chissà se ti rivedrò, perché mancarsi fa più male di non averti più". Oh, oh, oh, oh, oh Cosa c'è che mi manca di te? Oh, oh, oh, oh, oh Cosa c'è che mi manca di te? Mi manca il respiro la notte Mi manca il sapore di un bacio Mi mancano le tue carezze spontanee di quanto passavi per caso Mi mancano i vuoti che tu mi colmavi sapendo anche dove eravamo Mi mancano gli occhi di te che guardandomi su c'era scritto "ti amo" Oh, oh, oh, oh, oh Cosa c'è che mi manca di te? Oh, oh, oh, oh, oh Cosa c'è che mi manca di te? Mi manca guardarti Mentre dormi, mentre parli, mentre sogni E ti nascondi in debolezze che non hai Mi manca svegliarmi al mattino, vedendoti in giro E sapendo che da me verrai Mi manca mancarti sapendo che in fondo un po' mi mancherai Chissà se ti mancherò Perché mancarsi è universale Chissà se ti rivedrò Perché mancarsi fa più male Di non averti più Di non amarti più Oh, oh, oh, oh, oh Cosa c'è che mi manca di te? Oh, oh, oh, oh, oh Cosa c'è che mi manca di te? | Dopo l’uscita nell’ultima puntata di Amici 20 della ballerina Martina Miliddi, ex partner del cantante campano Aka7even, il saluto tra i due ha riportato le lancette indietro nel tempo. Due mesi fa il ragazzo pubblicava, dopo esser stato lasciato dalla ballerina, il brano “Mi manchi”, una ballad romantica in cui esprimeva tutte le mancanze di quel rapporto. |
Nella splendida cornice del Grand Palais di Parigi è stata presentata la collezione Primavera/Estate 2013 di Chanel. Come sempre Karl Lagerfeld ha voluto un allestimento spettacolare per il fashion show: due maestose file di pale eoliche circondavano la passerella interamente ricoperta con enormi pannelli solari. Evidentemente il Kaiser della moda tiene molto alla questione ambientale e ha voluto lanciare un chiaro messaggio posizionando sul catwalk gli strumenti che l'uomo può usare per sfruttare fonti di energia rinnovabile ed ecosostenibile. Jennifer Lopez, con tanto di figlia al seguito, era seduta in prima fila per assistere ad uno show in cui ha trionfato lo stile all'avanguardia della Maison Chanel. La collezione – Karl Lagerfeld riesce sempre a rinnovare il suo stile pur mantenendo un tocco che rende le sue creazioni riconoscibili tra mille. Per la prossima primavera si distacca totalmente dal classico mood Chanel proponendo spolverini squadrati senza revers, completi con bluse dalle grosse maniche e abiti realizzati in tessuti simili alla spugna. Il bianco e il nero si alternano a lucenti punte di rosso e blu elettrico, mentre le nuance pastello dei decori floreali contrastano con le tonalità decise delle fatasie optical che impreziosiscono diversi pezzi della collection. Tra i modelli in passerella spiccano completi moderni, con mini gonne e giacche cortissime o con capi in denim, e abiti più classici, realizzati in tweed e decorati con perle, fiocchi, tessuti glitterati o matelassè. Gli accessori – Ogni look della collezione è impreziosito da splendidi collier e bracciali realizzati con maxi perle, non mancano i guanti in pelle nera con dita tagliate, tratto distintivo del designer di Chanel. | Nella maestosa cornice del Grand Palais di Parigi sfila la collezione Primavera/Estate 2013 di Chanel. Karl Lagerfeld lancia il suo messaggio per la salvaguardia dell’ambiente proponendo abiti innovativi in una location allestita con pannelli solari e pale eoliche. |
Primo exit poll per le elezioni amministrative a Milano 2021: secondo le proiezioni di Opinio per la Rai, il sindaco uscente e candidato sindaco del centrosinistra Beppe Sala è attestato tra il 54 e il 58 per cento dei voti mentre il candidato di centrodestra, Luca Bernardo, è fermo al 32-36 per cento. Dietro di loro è un testa a testa tra il candidato di Italexit, Gianluigi Paragone, con una forbice compresa tra il 2 e il 4 per cento dei voti e la candidata del movimento 5 Stelle, Layla Pavone, con la stessa forbice compresa tra il 2 e il 4 per cento dei voti. I risultati delle elezioni si avranno alla chiusura dello spoglio di tutti i seggi elettorali in tutte le sezioni. Nei Comuni con più di quindicimila abitanti, se i candidati non dovessero avere il 50 per cento più uno dei voti si andrà al ballottaggio tra i due più votati. Intanto l'affluenza è calata rispetto alle ultime votazioni del 2016. Alle ore 23 della prima giornata di elezioni invece aveva votato il 37,7 per cento degli aventi diritto, alla chiusura dei seggi l'affluenza definitiva è del 47,6 per cento. Alle ultime amministrative, quelle del 2016 quando vinse Beppe Sala, aveva votato il 54,65 per cento dei cittadini. La differenza tra questa e quella tornata di elezioni è che nel 2016 si votò in una sola giornata e non in due. | Elezioni comunali a Milano 2021: arriva il primo exit poll. Secondo le proiezioni, il sindaco uscente e candidato del centro sinistra Beppe Sala è tra il 54 e il 58 per cento dei voti. Dietro di lui il candidato di centrodestra, Luca Bernardo, che sarebbe fermo al 32-36 per cento. Infine Gianluigi Paragone di Italexit (2-4 per cento) e Layla Pavone per il movimento 5 Stelle (2-4 per cento). |
Torino in musica per questo 2 giugno. Il capoluogo piemontese ha deciso di celebrare la Festa della Repubblica con un concerto dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. L'appuntamento è alle ore 21.30 in Piazzetta Reale – Piazza Castello per quella che è la quarta edizione dell'evento promosso dal Consiglio regionale del Piemonte attraverso il Comitato Resistenza e Costituzione. Insieme all'Osn ci sarà anche il Coro del Teatro Regio, guidato dal maestro Claudio Fenoglio (il concerto sarà trasmesso in diretta su Rai Radio3 e sul canale tv Rai Storia.) A guidare l'Osn Andrea Battistoni, giovane astro nascente della direzione d'orchestra: "Per me è la congiunzione di due eventi festosi e per me particolarmente importanti – commenta a Repubblica il 24enne veronese – dirigo il concerto per la festa della Repubblica in occasione del 150° dell'Unità d'Italia e debutto con l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai". Durante il concerto – che per l'ultima edizione aveva attirato in piazza San Carlo circa 15mila persone – verrà proposto il fior fiore del repertorio operistico italiano con sinfonie di Verdi, Puccini e Rossini, che seguiranno l'Ouverture dell'Egmont di Beethoven. | Dalle 21.30 in Piazzetta Reale l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai guidata dal giovane Andrea Battistoni, insieme al Coro del Teatro Regio celebrerà questo 2 giugno, per il 65° Anniversario della Repubblica Italiana. |
Non c'era alcun dubbio che Salmo e il suo "Playlist" si prendessero tutto quello che c'era da prendersi nella prima settimana di uscita dell'album. Indipendentemente dai fan di Matteo Salvini – per cui il rapper non ha avuto parole accomodanti – che hanno invaso la bacheca del Ministro degli Interni per chiedersi chi fosse il rapper sardo, Salmo esordisce in testa alla classifica dei dischi più venduti della settimana, forte anche di oltre 20 milioni (sic) di streaming dell'album, che lo hanno portato anche con 8 brani nella Global Chart di Spotify. Numeri impressionanti quelli del cantante che è tornato ancora più forte dopo lo straordinario successo di "Hellvisback", album precedente, già multiplatino. Quello che si è creato attorno a lui ha qualcosa di eccezionale nel panorama e Salmo si diverte ad alimentarlo, non con le polemiche – che poco o niente spostano in termini di popolarità – ma con canzoni potenti, che anche questa volta toccano spettri sonori ampi, dall'hardcore, al gioco trap, passando per la ballad, in un campionario che si fa ancora più intimo. Niente possono i Muse, che con il loro nuovo album "Simulation Theory" esordiscono al secondo posto della classifica davanti ai maneskin de "Il ballo della vita". Terza new entry della classifica, per posizione, è Roberto Vecchioni che con il suo ultimo lavoro "L'infinito" riporta Francesco Guccini su disco ed esordisce in quarta posizione anche davanti al ritorno degli Imagine Dragons, usciti con "Origins" – anticipato dai singoli "Natural", "Zero", "Machine" e "Bad Liar" – album gemello del precedente "Evolve". In sesta posizione Alessandra Amoroso con "10", davanti agli ex numero uno Benji & Fede con l'edizione limitata di "Siamo solo noise", ad Elisa con "Diari aperti", ottava, "Giovani" di Irama, nono e ad Ultimo e il suo "Peter Pan". | C’è Salmo in testa a tutte le classifiche di questa settimana, con “Playlist”, ultimo lavoro del rapper sardo, che si prende il primo posto tra gli album, tra i singoli (con nove canzoni nelle prime dieci posizioni) e tra i vinili, conquistando tutto quello che si poteva. Tra le new entry da segnalare anche il ritorno dei Muse e quello di Roberto Vecchioni. |
L'estate è considerato il periodo migliore dell'anno per osservare i pianeti giganti del Sistema solare, Giove e Saturno, poiché risultano ben visibili nel cielo serale e solitamente sono accompagnati da condizioni meteorologiche favorevoli e temperature gradevoli, che facilitano le sessioni astronomiche. Senza dimenticare che nel 2020 hanno raggiunto l'opposizione proprio nei mesi estivi, presentandosi così più vicini e luminosi (la luce è naturalmente quella riflessa dal Sole). Quando i giganti gassosi “danzano” sulla volta celeste, spesso incontrano la Luna, dando vita a spettacolari congiunzioni astrali, proprio come quella che ci attende la sera di sabato 29 agosto, con tutti e tre i protagonisti ben visibili nel firmamento. Benché sarà la Luna l'ultimo dei tre oggetti celesti a sorgere all'orizzonte, attorno alle 18:00 (ora di Roma), si tratterò del primo che vedremo comparire nel cielo. A quell'ora, infatti, c'è ancora troppa luce, e sia Giove che Saturno – che sorgeranno rispettivamente alle 17:25 e 17:50 circa – saranno ancora offuscati dai raggi solari. Sarà necessario attendere l'imbrunire, attorno alle 19:40 per Giove – il quarto oggetto più luminoso del cielo dopo Sole, Luna e Venere – e una mezz'ora più tardi per il “Signore degli anelli”. I tre protagonisti del valzer celeste si leveranno a Sud-Est, tutti “abbracciati” dalla costellazione del Sagittario, alla loro destra. Qualche grado più a sinistra sarà visibile la costellazione del Capricorno, mentre sopra al trittico si ergeranno l'Aquila e lo Scudo. Sia Giove che Saturno saranno abbastanza vicini alla Luna, che alle 19:58 del 25 agosto ha raggiunto la fase di Primo Quarto e dunque viaggia spedita verso il plenilunio, atteso per le 7:22 del 2 settembre. Saturno sarà a pochissimi gradi di distanza proprio sopra al satellite della Terra, mentre Giove, il più grande pianeta del Sistema solare, si troverà spostato di qualche grado in alto a destra. Tecnicamente la congiunzione astrale coinvolgerà solo la Luna e Saturno, ma il terzo “incomodo” sarà così vicino che a tutti gli effetti parteciperà allo splendido valzer celeste. Se avete il timore di confondere i due pianeti con le stelle circostanti non temete. I pianeti infatti non emettono luce propria come le stelle, dunque a differenza di queste ultime non brillano, inoltre Giove è luminosissimo, mentre Saturno sarà davvero vicino alla Luna, ed è caratterizzato da una colorazione giallognola inconfondibile. | Spettacolare congiunzione astrale nel cielo serale di sabato 29 agosto: la Luna concederà infatti un valzer a Saturno e a Giove, e i tre oggetti celesti danzeranno al fianco della costellazione del Sagittario fino al cuore della notte. Ecco tutto quello che c’è da sapere per riconoscere i pianeti e non perdersi l’affascinante evento. |
Un fornello da campeggio è uno strumento indispensabile per chi è amante delle escursioni e del campeggio e vuole trascorrere le sue vacanze immerso nella natura. Può essere utilizzato sia per cucinare pietanze elaborate che per preparare un caffè. I fornelli più piccoli sono perfetti per chi viaggia con lo zaino in spalla ed è sempre in movimento e all'aria aperta, ma quelli di dimensioni maggiori sono buoni alleati sia in campeggio che sul terrazzo di casa, per avere a disposizione più fuochi in occasione di una cena tra amici. In vendita ce ne sono tanti di diverso tipo, si distinguono per la potenza, il numero di fuochi e il tipo di alimentazione: ci sono i fornelli elettrici, che sono anche i più potenti, i fornelli a gas, che sono i più diffuso perché, di solito, hanno 3 fuochi, e, infine, quelli ad alcool, perfetti per chi viaggia da solo. Se ne trovano di semplici ed economici, ma anche di accessoriati e più costosi, quindi, è possibile scegliere quello che si adatta maggiormente alle proprie esigenze. Tra i marchi in commercio, uno tra quelli ritenuti più affidabili è senza dubbio Campingaz. Ma non è l'unico: i modelli di fornelli da campeggio in vendita su Amazon sono numerosi. Innanzitutto, abbiamo pensato possa essere utile fare una selezione dei migliori modelli di fornelli da campeggio disponibili online al momento. La scelta è ricaduta su alcuni modelli in particolare. Tra tutti, questi sono risultati essere quelli più acquistati, consigliati e recensiti dagli utenti, e quelli con le migliori caratteristiche tecniche e con il miglior rapporto qualità/prezzo. Il fornello da campeggio della Campingaz è ritenuto molto valido. Ha dimensioni compatte, misura 35,5 x 31,2 x 12 centimetri e un fuoco unico, ma è molto efficace, tanto da raggiungere i 2200 w di potenza. È dotato di sistema di accensione automatico e sistema di chiusura di sicurezza a cartuccia, rimovibile in qualsiasi momento in maniera molto semplice. Sebbene sia piccolo, è molto potente e gli alimenti raggiungono un buon livello di cottura in poco tempo. Inoltre, non essendo molto pesante, si può portare in giro comodamente e senza appesantirsi. Al momento di utilizzarlo, risulta essere stabile e sicuro. Pro: design moderno, leggero e facilmente trasportabile. Inoltre, sebbene non sia antivento, resiste bene anche a situazioni metereologiche instabili. Contro: essendo fornito di un solo fuoco, è pensato per un numero ristretto di persone. Il fornello da campeggio Campingaz a due fuochi è più grande del precedente, perché è pensato per essere utilizzato da un numero di persone superiore. Ciascun fuoco ha una potenza di 1600 W. Nonostante la presenza di due fuochi, anche questo fornello è molto compatto e facile e leggero da trasportare. Misura 43 x 24 x 80 cm. Funziona a gas e riesce a portare a cottura le pietanze in circa 8 minuti. È munito di coperchio rimovibile: questo elemento aggiuntivo può rivelarsi molto utile in caso di vento, oltre che per mantenere pulito il fornello quando non è in uso. | Un fornello da campeggio è uno strumento indispensabile per chi ama passare del tempo all’aria aperta e predilige trascorrere le giornate di relax immerso nella natura. In vendita ce ne sono tanti, che si differenziano tra loro per il funzionamento, le dimensioni, la potenza e la funzionalità. Cerchiamo di capire insieme quali sono le differenze principali da cogliere e quali sono le caratteristiche che non possono mancare in un fornello per essere il migliore. |
Sulle note di Dance on the floor di Jennifer Lopez, il Grande Fratello 12 ha presentato un nuovo concorrente che si preannuncia essere tutto da gustare: l’aspirante ballerino Kevin Cagnardi, un marchio di garanzia per questo nuovo inizio del reality promesso da Alessia Marcuzzi. Il ragazzo è stato prelevato dalle file del pubblico presente all’esterno della Casa di Cinecittà e, a sorpresa, fatto accomodare sulla passerella rialzata che precede l’ingresso nel “covo” dei ragazzi. Kevin, un personaggio che dimostra di essere particolare fin dalle prime battute, si è immediatamente esibito danzando e cantando di fronte alla platea, pronto a varcare la porta rossa ma è stato fermato dalla conduttrice che l’ha ripreso perché, secondo lei, non si era impegnato abbastanza nel dimostrare la sua somiglianza con l’ex moglie di Marc Anthony. E’ per questo motivo che il ragazzo è stato trasferito dietro le quinte della trasmissione al fine d’imparare una coreografia del suo idolo musicale per poi riproporla di fronte agli autori, guadagnandosi l’ingresso in Casa. Ovviamente, il Grande Fratello non si sarebbe mai fatto scappare un personaggio così eccentrico e in grado di aggiungere sale alla vita dei ragazzi in Casa per cui, dopo la prova semiseria, a Kevin è stato permesso l’ingresso. | Un ingresso esplosivo quello di Kevin Cagnardi nella Casa del Grande Fratello 12. Il ragazzo, che si autodefinisce “posseduto” da Jennifer Lopez, fa il suo ingresso nel reality a passo di danza. |
Sull'A3 si è verificato un incidente che ha stroncato la vita a un'intera famiglia. I coniugi Mario e Caterina Fiore, di 48 e 45 anni e la figlia Federica, 17, hanno perso la vita. I soccorsi sul posto ne hanno potuto constatare solamente il decesso. L'altra figlia della coppia,di 21 anni, invece, è stata trasportata in ospedale di Lagonegro da un'automobilista che ha prestato soccorso, ma non rischia la vita. L'incidente è avvenuto la scorsa notte, intorno alle 3, sul tratto lucano dell'autostrada, nei pressi dello svincolo di Lagonegro Nord, in provincia di Potenza. | La figlia 21enne della coppia è stata soccorsa da un automobilista e trasportata in ospedale. La ragazza non è in pericolo di vita. |
Come avevamo messo in preventivo, la divisione dei concorrenti tra casa e tugurio sta creando le tensioni che il GF s’aspettava. Dividendo in particolar modo le coppie di casa, e badando ad inserire in ogni gruppo situazioni potenzialmente esplosive, non c’era dubbio il Grande Fratello volesse del movimento. L’ha avuto, e a fornirglielo sono stati Angelica e Davide. Nel tugurio, dove, ricordiamolo, sono presenti Davide, Angelica Livraghi, Jimmy, Andrea, Valentina, Biagio, e Margherita, vengono mandate in onda le immagini di quanto avviene su in casa. La scena inquadra una discussione tra Guendalina ed Erinela, in cui vien fatto il nome di Rosa. Il commento di Davide è che Rosa manca di personalità e segue la scia di altri personaggi, per compensare. Una volta che il video si interrompe, Angelica si reca a muso duro di fronte a Davide, e gli intima di sciacquarsi la bocca prima di parlare della sua amica Rosa. Davide Baroncini risponde che lui si permette di dire quello che vuole e quando vuole. Ed è subito caos. Di lì in poi i due concorrenti cominceranno una querelle infinita che riferire passo passo non ha senso. Il perchè è semplice: per tutta la durata del litigio, ripeteranno sempre le stesse frasi appena esposte. E’ interessante notare invece alcuni dettagli. Davide torna ad assumere atteggiamenti fisicamente prevaricanti nei confronti di una donna e ad usare un linguaggio che il Grande Fratello 11 ha già fatto intendere di non gradire, Angelica (senza Ferdinando a zittirla) lo stimola a farlo per procurargli un grosso danno mediatico, Biagio (che aveva detto avrebbe reagito malissimo vedendo un uomo che si fa sotto ad una donna) è un agnellino che timidamente si frappone a tratti, e persino Andrea comincia a stancarsi di parlare a vuoto con Davide, restando inascoltato. | Dopo aver visionato una discussione avvenuta al piano di sopra, tra due inquilini del tugurio scoppia una lite: si tratta di Davide e Angelica, con il primo che commenta la personalità di Rosa, e la seconda che gli intima di sciacquarsi la bocca prima di parlare della napoletana. |
La Campania potrebbe entrare in zona rossa Covid a partire dalla prossima settimana, quindi da lunedì 8 marzo. La decisione sarà presa venerdì 5 marzo, quando il monitoraggio dell'Istituto superiore di Sanità traccerà il quadro: Rt (indice di contagio), incidenza (rapporto contagi/tamponi), focolai, stress del sistema sanitario. Tutti dati fondamentali a stabilire il quadro ed eventualmente decidere il cambio di status ad un livello di maggiori restrizioni. Ma col nuovo Dpcm cosa succede se la Campania entra in zona rossa? Anzitutto si confermerebbe la decisione di chiudere le scuole in presenza in favore della didattica a distanza per ogni istituto di ogni ordine e grado, decisione già presa la scorsa settimana da Vincenzo De Luca. Di nuovo c'è che col nuovo Dpcm cadrebbe ogni possibilità di ricorso al Tar da parte dei genitori. Il Nuovo Dpcm sarà in vigore dal 6 marzo, sabato prossimo, fino al 6 aprile, il martedì dopo Pasqua e Pasquetta. Prorogato fino al 6 aprile il divieto di spostamento tra Regioni, anche gialle; resta il coprifuoco serale; si può uscire solo per lavoro, salute e urgenza, con autocertificazione. In zona rossa restano chiusi bar e ristoranti (tranne che per asporto e domicilio): a tal proposito in Campania su molti gruppi Whatsapp i ristoratori si stanno "passando la voce" e sono già certi di una chiusura. Un'altra novità è la chiusura in zona rossa di barbieri e parrucchieri. L'unico ‘caso' potrebbe essere rappresentato dall'asporto di bevande. Nel testo del nuovo Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri si consente nuovamente l’asporto di bevande senza limiti di orario. Una scelta che ha spinto da subito l'Anci, ad attaccare Palazzo Chigi. Motivo? Così si favorirebbero «di fatto gli assembramenti nei luoghi della movida», proprio «mentre chiude le scuole». In serata è tuttavia arrivata una replica del ministero della Salute: la concessione riguarda solo enoteche e market specializzati (non i bar quindi) e che resta comunque sempre vietata la consumazione sul posto. | Col nuovo Dpcm del governo Draghi se la Campania a fine settimana dovesse trovarsi in zona rossa si ritroverebbe con la certezza di non riaprire le scuole a breve ma non solo. Sarebbe infatti certa la chiusura – per chissà quanto – di bar e ristoranti tranne che per asporto e domicilio ma anche di parrucchieri e barbieri. |
Chiuso il processo potrebbe Ecco che sorge l'esigenza di notificare la sentenza o l'atto di impugnazione. La notifica è un argomento molto delicato per i numerosi problemi che possono derivare, infatti, la notifica potrebbe essere nulla, (nullità solo in alcuni casi sanabile), la notifica potrebbe essere effettuata presso il domicilio di fatto o abituale e non quello anagrafico, potrebbe essere necessario effettuare delle notifiche durante il corso del procedimento, come potrebbe esserci una notifica tramite il servizio postale. Questi non sono gli unici problemi che possono sorgere. L'art. 330 cpc regola il c.d "luogo della notifica" stabilendo che "se nell'atto di notificazione della sentenza la parte ha dichiarato la sua residenza o eletto domicilio nella circoscrizione del giudice che l'ha pronunciata, l'impugnazione deve essere notificata nel luogo indicato; altrimenti si notifica ai sensi dell’art. 170 presso il procuratore costituito o nella residenza dichiarata o nel domicilio eletto per il giudizio. L'impugnazione può essere notificata nei luoghi sopra menzionati collettivamente e impersonalmente agli eredi della parte defunta dopo la notificazione della sentenza. Quando manca la dichiarazione di residenza o l'elezione di domicilio e, in ogni caso, dopo un anno dalla pubblicazione della sentenza, l'impugnazione, se è ancora ammessa dalla legge, si notifica personalmente a norma degli articoli 137 e seguenti" Da questo articolo è possibile dedurre, oltre al luogo dove va inviata la notifica, anche il soggetto ricevente la notifica (l'impugnazione si notifica presso il procuratore costituito, almeno nelle ipotesi usuali). Luogo e soggetto che possono variare se la notifica dell'atto di impugnazione è effettuata nei termini dell'impugnazione o dopo la scadenza dei termini per impugnare (quando questo sia possibile) L'impugnazione proposta oltre i termini per impugnare la sentenza, ma ancora ammessa per effetto della sospensione feriale dei termini, deve ritenersi proposta nel termine per impugnare e, pertanto, deve essere notificata nei luoghi indicati dal primo coma dell'art. 330 cod. proc. civ. (e, dunque, al procuratore costituito) e non personalmente alla parte, come invece previsto dal terzo comma di detta norma per il diverso caso di impugnazione oltre il suddetto termine. Questo articolo è di semplice applicazione quando l'avvocato rappresenta un'unica parte, ma non spiega cosa accade quando l'avvocato rappresenta più parti. In altri termini, non si comprende se nelle ipotesi in cui l'avvocato difende più parti la notifica dell'impugnazione necessita di avere tante notifiche quante sono le parti (e, di conseguenza, è necessario notificare tante copie quante sono le parti) anche se il ricevente è unico (cioè è unico l'avvocato di tutte le parti). | La Cassazione del 23.6.2015 n.12912 ha stabilito che la notifica dell’atto d’impugnazione eseguita presso l’avvocato costituito per più parti, mediante consegna di una sola copia, è valida ed efficace nel processo ordinario (come in quello tributario), in virtù della generale applicazione del principio costituzionale della ragionevole durata del processo, e tale principio è applicabile sia alle notificazioni endoprocessuali, regolate dall’art. 170 cpc, ma anche per quelle disciplinate dall’art. 330 comma 1 cpc. |
Samantha Markle, sorella di Meghan, pare stia cercando di sfruttare il più possibile questa stretta parentela con la duchessa di Sussex. Stando, infatti, alla versione pubblicata dal sito The Blast, la trasmissione radiofonica The Domenick Nati Show ha contattato e chiuso l'ennesima intervista con la donna, richiedendola come ospite per parlare appunto di sua sorella. La richiesta, come si può vedere dalla mail, è stata di 1.500 dollari (poco meno di 1.300 euro), con la specifica ‘anche se il mio minimo è molto più alto'. La volontà di giungere a un compromesso a minor prezzo è stata condizionata da un'unica condizione, ovvero quella di non essere chiamata ‘da un maleducato che mi chiude il telefono in faccia, perché ho lavorato in radio e sono brava con le risposte taglienti, quindi non vorrei metterlo in imbarazzo'. Tempi e modi per la risposta avrebbero comportato diverse settimane, per una trattativa he sembra ormai essere prassi per la sorellastra di Meghan Markle. La radio in questione però ha rifiutato la richiesta e ha preferito cassare l'intervista, lasciandola a mani vuote, almeno stavolta. ‘Questa email mette ulteriormente in discussione la veridicità di tutto ciò che la famiglia Markle ha sempre detto sulla Duchessa' ha puntualizzato il sito, visto che da quando Meghan Markle è entrata a far parte della famiglia reale, è stata attaccata su più fronti sia dalla sorellastra che da suo padre, il quale pare si sia venduto anche diverse foto in esclusiva prima del matrimonio. Successivamente, come se non bastasse, Thomas Markle aveva dichiarato che non avrebbe mai smesso di parlare con la stampa finché sua figlia non avesse accettato di vederlo. | Samantha Markle, sorella di Meghan Markle, starebbe cercando di capitalizzare più possibile da questa stretta parentela con la duchessa di Sussex, fresca sposa del principe Harry. A quanto pare per ogni intervista, tv o radio, richiederebbe 1500 dollari, circa 1300 euro, avendo anche cura di specificare ‘anche se il mio minimo è molto più alto’. |
Ore 18.00: Laura lascia casa sua e raggiunge Bocci in chiesa. Ore 17.30: Pubblicate le prime foto di Marco vestito da sposo. L'attore appare sereno. Mancano poche ore al matrimonio tra Marco Bocci e Laura Chiatti. Il divo della serie tv Squadra Antimafia e la compagna, anche lei attrice, diranno sì nel pomeriggio di oggi all’interno dell’abbazia di San Pietro, a Perugia. Tutto è pronto per quelle che sono state ribattezzate le nozze dell’estate. Ieri sera, sul web sono state pubblicate le foto delle partecipazioni inviate dagli sposi ad amici e parenti e, proprio in queste ore, fervono i preparativi per far sì che questo matrimonio sia perfetto. Il profilo Instagram della trasmissione Verissimo ha già postato alcuni scatti privati che mostrano Bocci fotografato a poche ore dal grande passo. L’attore si scherma, sembra quasi non voler essere fotografato ma il suo viso è raggiante. Nessuna notizia di Laura, anche lei molto riservata. In questo momento, alcuni tecnici si stanno occupando di installare gli allestimenti necessari allo svolgimento della funzione religiosa. Nella chiesa scelta per celebrare l’evento sono state posizionate luci e impianto di amplificazione perché nessuno degli invitati possa perdersi nulla di quanto accadrà tra poche ore. Nella strada antistante la Chiesa sono stati invece posizionati numerosi divieti di sosta che rimarranno attivi fino alle 19 di questa sera. Sono tanti gli ospiti vip attesi per le nozze. Ad accoglierli nell’abbazia ci sarà padre Martino Siciliani, priore della basilica e direttore dell'osservatorio sismologico Bina, che celebrerà il matrimonio tra Laura e Marco Grande è l’attesa di conoscere quali saranno gli abiti che gli sposi indosseranno per pronunciare il fatidico sì. Laura, che sarebbe in dolce attesa, non ha lasciato trapelare alcuna indiscrezione mentre pare che Marco si sia rivolto allo stilista Giorgio Armani perché disegnasse per lui una creazione speciale. Generalmente poco attento ai trend e alla moda, Bocci predilige uno stile urbano tendente al selvaggio che ben si sposa con il suo modo di essere. Allo stilista scelto spetterà il difficile compito di mettere d’accordo i gusti dell’attore con l’eleganza necessaria a un evento di tale portata. Della Chiatti non è ancora stata pubblicata alcuna foto. La sposa, come vuole la tradizione, si lascerà sbirciare solo nel momento in cui lascerà la sua abitazione per recarsi in chiesa. Sul web, però, è già spuntata un’immagine che mostra lo spiazzo antistante la casa dell’attrice che ha scelto di adornare l’esterno della sua abitazione con numerosi mazzi di rose bianche. Sarà proprio dal portone così decorato che la bella Laura uscirà per raggiungere il suo futuro sposo. | Marco Bocci e Laura Chiatti si sposeranno tra poche ore nell’abbazia di San Pietro, a Perugia. Sul web, è già partita una sorta di diretta dell’evento con i momenti clou della giornata. |
Cicogna in arrivo per Benedetta Rinaldi, la conduttrice ex volto di Uno Mattina. La notizia giunge dal settimanale Oggi: la presentatrice 38enne, recentemente premiata con il "Women for Women against violence", è incinta per la seconda volta. Un bella notizia in un momento non proprio felicissimo dal punto di vista professionale, dopo il suo allontanamento dalla trasmissione di Rai1. La Rinaldi è già mamma di un bambino di nome Edoardo, nato nel 2015. Il marito della conduttrice (sposato nel 2014) si chiama Emanuele: è un imprenditore romano ed è lontano dal mondo della televisione. “Come ogni mamma che si rispetti, vivo dei piccoli sensi di colpa", aveva dichiarato la Rinaldi in un’intervista a Vero in cui aveva tessuto le lodi del marito, "È una persona splendida. È sempre al mio fianco (…) e oggi che mi godo alcuni importanti traguardi è il primo a gioirne. Mi è vicino e sa comprendere anche il fatto che da anni d’estate non riusciamo a fare una vera vacanza". La conduzione di Uno Mattina aveva permesso alla presentatrice di avere grandi soddisfazioni professionali, riuscendo al contempo a stare vicino al figlio per gran parte della giornata. Poi, quest'anno, è arrivata la delusione: la Rinaldi è stata esclusa dal programma, a suo dire senza spiegazioni. Dapprima si è sfogata sui social parlando di "giorni assurdi, crudeli e immeritati", dopo l'annuncio dello sbarco di Roberto Poletti e Valentina Bisti nella trasmissione mattiniera di Rai1. Quindi, è entrata maggiormente nel dettaglio in un'intervista al Fatto Quotidiano: | La presentatrice Rai è in dolce attesa per la seconda volta. Sposata dal 2014 con l’imprenditore Emanuele, ha già un figlio di nome Edoardo. Una grande gioia che arriva dopo la delusione per l’esclusione (improvvisa e, pare, senza spiegazioni) dalla conduzione del programma quotidiano Uno Mattina. |
I fan di Emma Marrone saranno molto delusi da questa decisione, che è apparsa quanto mai inevitabile e necessaria allo staff di Emma Marrone. Un post condiviso da poco sulla pagina Facebook della cantante salentina, che comunica la sua assenza alla terza tappa del Coca Cola Summer Festival. Emma mancherà al terzo appuntamento, che avrebbe dovuto registrare stasera in piazza del Popolo a Roma e che l'avrebbe vista sul palco insieme a tantissimi stimati colleghi quali Biagio Antonacci, Emis Killa, i Club Dogo, Giusy Ferreri, Paolo Simoni, Francesco Renga, Annalisa Scarrone e Bianza Atzei. E ancora Gabry Ponte, Roby Facchinetti, il rapper Moreno insieme a Fiorella Mannoia, attesissimi per il duetto nel brano Sempre sarai, Arisa (reduce dalla vittoria di Sanremo 2014), Francesco Sarcina, Dolcenera (vincitrice della seconda tappa del Coca Cola summer festival) e Gianluca Grignani. Attenzione. Emma questa sera, causa influenza , NON potrà partecipare al Coca-Cola Summer festival. Ci scusiamo per averlo comunicato solo adesso ma abbiamo aspettato fino ad ora per capire se sarebbe riuscita a rimettersi in tempo per stasera. Purtroppo non e' in condizione di presenziare.ci dispiace tanto. Emma si scusa con tutti Voi e con l'Organizzazione dell'evento e vi abbraccia tutti . | Emma diserta la terza tappa del Coca Cola Summer Festival. Sulla pagina ufficiale la comunicazione dello staff, che motiva la sua assenza con un’improvvisa influenza. |
Portal è la nuova installazione apparsa nelle città di Vilnius, in Lituania, e Lublino, in Polonia, che permette alle persone di interagire a chilometri di distanza in tempo reale. Si tratta di una coppia di portali hi-tech, simile ad un moderno Stargate ma non trasporta persone bensì offre la possibilità di dare uno sguardo sulle città del progetto in tempo reale e di comunicare a chiunque si trovi davanti al dispositivo. La pandemia globale di Covid 19 ha sicuramente messo a dura prova i rapporti e le connessioni umane. Mentre tutti i paesi si stanno preparando ad una lenta ripresa, si torna a viaggiare e spostarsi, in Lituania e Polonia sono apparsi due portali che mettono in contatto le persone a 300 chilometri di distanza in tempo reale. Non si tratta di portali per il teletrasporto ma si avvicinano perché rendono possibile creare ponti tra le persone: "Molte delle sfide potenzialmente mortali che l'umanità sta affrontando, come la polarizzazione e il cambiamento climatico, sono state causate dalla mancanza di comprensione degli altri e del mondo in generale.", Benediktas Gylys, presidente della Fondazione Benediktas Gylys e "iniziatore" dell'idea del portale. | La coppia di portali hi-tech apparsi in Polonia e in Lituania sembrano usciti da un film di fantascienza. Simili a moderni Stargate, questa installazione si chiama Portal e non trasporta persone ma permette loro di interagire a chilometri di distanza in tempo reale, offrendo la possibilità di dare uno sguardo sulla città del progetto e a chiunque si trovi davanti al dispositivo. |
In una lunga e interessante intervista al Fatto Quotidiano pubblicata ieri, Fedez ha commentato la tragedia di Ancona, dove sabato sera, durante una serata che aveva come ospite Sfera Ebbasta, il panico causato da uno spray al peperoncino ha portato le persone a fuggire, causando la morte di sei persone. Si è subito scatenato un dibattito sulla sicurezza, ovviamente, ma anche interrogativi su quel tipo di serate, giù giù fino alle ipotetiche responsabilità di musica e artisti. Fedez ha subito messo in chiaro il suo pensiero, ovvero che il trapper – che avrebbe dovuto esibirsi in un'ospitata e che al locale, però, non è neanche arrivato, dopo aver appreso la notizia – diventato ormai un artista di serie A, ovvero uno che ormai fa numeri enormi ("Rockstar", per esempio, è l'album più ascoltato in streaming nel 2018) e ormai i live li fa nei palazzetti potrebbe anche evitare di esibirsi in quei locali dove, per coprire i costi, devono fare numeri importanti, così da coprire le spese: "Sfera Ebbasta è un artista di serie A che fa il Forum di Milano, non può andare in un posto del genere, parliamo di una persona che vende 200 mila copie, che smuove le masse" aveva detto il rapper al Fatto. Ieri sera, però, su Twitter il giornalista Michele Monina faceva notare che anche Fedez – non il solo, in quel mondo – erano stati ospiti del locale, anche in momenti di enorme visibilità, chiedendogliene conto pubblicamente. Il rapper ha risposto sottolineando come il suo cachet non obbligava il locale a riempirsi più del dovuto e soprattutto che prima di arrivare il suo staff faceva sopralluoghi per controllare: "Ciao Michele, certo. Con la differenza che uscivo a prezzi che non costringevano i locali a essere riempiti a tappo per la copertura delle spese. E soprattutto il mio staff fa sempre SOPRALLUOGHI prima dell’evento. A presto" ha risposto il rapper che, dopo che gli era stato fatto notare che non era cambiato molto riguardo alla sicurezza ("le uscite di sicurezza sono sempre quelle. Saranno sfuggite al tuo staff. Sono dell'idea che i top player debbano suonare in posti sicuri e capienti. Ci vediamo al Forum") ha continuato: "Io non ricordo di incidenti al tempo, sono sicuro indagherai a fondo per dirmi com’è andata. Per il resto sono d’accordo con te". | In un botta e risposta su twitter Fedez ha risposto a un giornalista che gli chiedeva conto della sua partecipazione a una serata al lanterna Azzurra, simile a quella a cui avrebbe preso parte Sfera Ebbasta, anche quando ormai faceva i palazzetti. Il rapper ha risposto spiegando che il suo cachet era più basso e che c’erano stati sopralluoghi. |
Ammesso che qualche appassionato abbia davvero desiderato, anche una sola volta, che Robbie Williams mettesse la testa a posto, adesso è successo. O meglio, pare successo, visto il numero infinito di volte in cui abbiamo già sentito pronunciare da parte dell'ex/non ex Take That parole di redenzione. All'alba dei suoi 40 anni uno degli artisti pop più considerevoli dell'ultima decade, capace di vendere circa 70 milioni di copie in carriera, cerca di confermare il timido sentiero del rilancio imboccato prima con la reunion dei Take That e poi l'album solista dell'anno scorso, con una nuova opera swing (e i capelli ossigenati). Ritenta questa strada che aveva battuto con successo quando era il Re Mida della discografia internazionale, ai tempi di Something Stupid in coppia con Nicole Kidman e Mack the knife, per intenderci. Prolifico come pochi, con un termine di paragone che si può pescare solo nel mondo del cinema, ovvero Woody Allen (si parla di quantità, non per forza di qualità), Robbie Williams è un brand new man, irriconoscibile quanto a temperamento, uno che ha raggiunto la maturità dopo il rischio del crollo, fisico e psicologico. Nelle interviste che rilascia loda la sua bambina, Theodore, capace di condurlo fuori dai tunnel della perdizione fini a se stessi, ed elogia anche sua moglie, per la capacità che ha avuto di redimerlo definitivamente. Parla anche della depressione, che lo aveva colto dopo il fallimento di Rudebox, "Pensavo di non essere più all’altezza. Ero come uno di quei pugili che hanno 80 milioni in banca e non riescono a rialzarsi e allenarsi. Ho dovuto trovare le motivazioni" dice, utilizzando appunto il tempo passato. Perché adesso Robbie Williams sembra un uomo cambiato, l'artista normale che non ti saresti mai aspettato quando la sua norma era l'eccesso, ma che oggi ti pare la cosa più naturale del mondo non lo sia più. E' analitico, seziona i periodi della sua carriera, spiega perché ritorna temporaneamente allo swing e da dove nasce il titolo provocatorio del suo disco (spiegare una provocazione è di per sé cosa un po' agée): Non posso fare un disco pop ogni anno. Annoierei me stesso e i fan. Avevo un gruppo di canzoni adatte e volevo farle conoscere. Lo swing è la musica a cui ritorno sempre, sono i dischi che mi ha lasciato mio padre. Volevo un titolo provocatorio e divertente. Swings both ways significa essere bisessuali. Ma io intendevo anche indicare il sound, che è sia pop che swing. La sua metamorfosi segue una normale parabola, discendente dal punto di vista artistico, ma di certo un'impennata per le speranze di vita, circonlocuzione del concetto di crescita. Un pizzico di sorpresa Robbie Williams non la riserva più ai gesti inconsulti, tipici di un rampante 20/30enne con qualche rotella fuori posto che vuole fare la popstar sapendo socraticamente di poterselo permettere; la limita alla consapevolezza dei limiti della sua carriera, meglio dire della metamorfosi avvenuta in lui: ad esempio è ben consapevole di potersi permettere operazioni come questo nuovo disco solo perché può vantare il nome che ha. Riconosce i limiti della discografia e ci manca poco, pochissimo, perché cominci a parlare dei giovani guardando verso l'orizzonte. Anzi lo fa, quando gli ricordano che a breve passerà i 40: "Già, 40 anni. L’inizio della fine. Il pop è una musica giovane, i giovani hanno più appeal, anche nei media. La mia ambizione sarebbe quella di diventare più popolare di Miley Cyrus ma non succederà". | Sull’orlo dei 40, una figlia a carico e l’agognata maturità acquisita, Robbie Williams ci riprova con il nuovo disco “Swing both ways”: non è più irrefrenabile come una volta, ma è il primo a rendersene conto. |
Martin Scorsese, nel 2006, dirige “The Departed – Il bene e il male”, blockbuster con un cast da urlo che vanta la presenza di stelle come Leonardo DiCaprio, Matt Damon, Jack Nicholson, Mark Wahlberg, Martin Sheen e Alec Baldwin. La pellicola è il remake del film di Hong Kong “Infernal Affairs”, ma Scorsese riesce a dare la sua inconfondibile impronta registica, facendone un film cult che porta nelle sale milioni di persone in tutto il mondo. Siete pronti a scoprire 10 cose che non sapevate ancora? Nel film, Martin Scorsese mette una ‘X' nei pressi di chiunque stia per morire. Si tratta di un chiaro riferimento a “Scarface – Lo sfregiato”, di Howard Hawks Mark Wahlberg ha dichiarato di aver basato la sua performance di Dignam sui poliziotti che lo hanno arrestato, circa due dozzine di volte, quando era giovane. Il personaggio interpretato da Jack Nicholson, Francis "Frank" Costello, come l'omonimo mafioso italo-americano, è ispirato alla figura di James Bulger, un boss della mala irlandese di Boston, nella lista dei 10 criminali considerati più pericolosi dall'FBI, catturato dopo una fuga di 16 anni in California, il 23 giugno 2011 a 81 anni, ricercato in relazione a 19 omicidi. Molti di voi ricorderanno la scena del film “Cape Fear – Il promontorio della paura”, di Martin Scorsese, in cui Max Cady (Robert De Niro), tatuato e a petto nudo, viene inquadrato in cella mentre fa dei piegamenti sulle braccia. In cella, Costigan (Leonardo DiCaprio), anche lui tatuato e a petto nudo, esegue lo stesso esercizio. Inizialmente, Brad Pitt fu ingaggiato per il ruolo di Colin Sullivan, ma alla fine rifiutò per girare “Babel”(2006) di Alejandro Gonzalez Inarritu. Tuttavia, l’attore ha prodotto il film con la sua (e di Jennifer Aniston) casa di produzione, la Plan B. Il ruolo di Sullivan è andato poi a Matt Damon. “The Debarted”, 13° episodio della 19esima stagione de “I Simpson”, è una chiara parodia del film di Scorsese. All'inizio del film, si sente la canzone dei Rolling Stones “Gimme Shelter”, utilizzata da Scorsese anche nel film “Quei bravi ragazzi” (quando il protagonista del film, Ray Liotta, raffina la cocaina pronta allo spaccio nella casa della sua amante) e in “Casinò” (nella scena in cui i poliziotti uccidono il mafioso che teneva un sandwich in mano). | Il film di Martin Scorsese, del 2006, vanta un cast d’eccezione formato da Leonardo DiCaprio, Matt Damon, Jack Nicholson, Mark Wahlberg, Martin Sheen e Alec Baldwin e in poco tempo è diventato un cult assoluto, che ha portato milioni di spettatori in sala. Ci sono, però, ancora 10 cose che non sapevate. |
San Valentino amaro per la coppia di attori Riccardo Scamarcio e Valeria Golino. Riccardo Scamarcio, nel giorno della festa degli innamorati, era atteso al debutto nello spettacolo teatrale Romeo e Giulietta, il dramma di William Shakespeare in questi giorni in rassegna al teatro Eliseo di Roma. Dopo lo spettacolo il sex simbol italiano, che per l'impegno teatrale ha rifiutato di andare al Festival di Sanremo, pregustava di trovare le braccia aperte delle fidanzata Valeria Golino, pronta a festeggiare con lui il debutto e il San Valentino. Al contrario fra i due, fidanzati da ben 5 anni, c'è stata solo una bella litigata. All'uscita dal teatro Scamarcio e la Golino, scuri in volto, si guardano a stento. L'attore cammina davanti e lei dietro con un'espressione visibilmente stizzita. I due sono stati visti tornare a casa con mezzi diversi, lui è tornato con la sua macchina mentre la Golino ha preferito prendere un taxi. Il motivo del litigio è abbastanza facile da capire, ieri sono state pubblicate le foto che ritraggono l'attore baciare un'amica. Lo scoop è servito, Riccardo Scamarcio bacia una ragazza che non è Valeria Golino e l'attrice giustamente vuole capirci qualcosa in più. | Riccardo Scamarcio e Valeria Golino litigano il giorno di San Valentino. |
Lo scorso 22 aprile Call of Duty: Warzone ha inaugurato la Stagione 3 con un evento che ha portato alla totale distruzione di Verdansk. A causa dell'esplosione di un missile nucleare, la mappa di gioco è stata completamente stravolta. Ciò ha portato a una nuova Verdansk, caratterizzata da atmosfere che ricordano gli anni '80: per l'esattezza il 1984. Si tratta dello stesso contesto storico in cui è ambientato Call of Duty Black Ops: Cold War. Questo perché i due titoli pubblicati da Activision condividono gli stessi contenuti aggiuntivi. Di conseguenza armi, cosmetici e altri elementi sbloccabili nel gioco sono presenti su entrambi i titoli. L'aspetto più interessante della Stagione 3 di Call of Duty: Warzone è che la distruzione della mappa tramite evento spettacolare ricorda molto quanto fatto da Fortnite a ottobre 2019 con l'inaugurazione del Capitolo 2: in tante e tanti ricorderanno l'isola originaria del gioco inghiottita da un buco nero. Un fenomeno epocale, mai visto prima nel panorama videoludico, seguito da milioni di utenti connessi contemporaneamente. Ma le similitudini riguardano anche l'approccio dal punto di vista del gameplay: una volta completato l'evento i giocatori vengono catapultati direttamente nella nuova mappa, così come due anni fa Fortnite ha lanciato i giocatori nella nuova isola dopo il filmato di apertura. Da quel giorno, il battle-royale di Epic Games ha intrapreso un nuovo corso degli eventi. Al momento Fortnite è arrivato alla Stagione 6 del Capitolo 2, Furia, il cui evento d'apertura ha portato all'ennesimo stravolgimento della mappa, questa volta dominata dalla natura. La recente distruzione della città di Verdansk per l'esordio della Stagione 3 Call of Duty: Warzone riprende dunque quanto visto fatto fare da Fortnite. Una mossa saggia, considerato che in occasione dell'evento tenutosi ieri, il battle-royale di Activision ha superato la quota di 100 milioni di giocatori e giocatrici. Un risultato strabiliante per un titolo che ha solo un anno di vita sul mercato. Per intendersi: Apex Legends, battle-royale di Electronic Arts, ha raggiunto lo stesso traguardo dopo due anni dal lancio. In generale, non è la prima volta che il franchising di Call of Duty trae ispirazione dal gioco di Epic Games: lo scorso novembre Call of Duty Black Ops: Cold War ha inserito una funzione per contrastare la pratica dell “Stream Sniper”, già presente in Fornite. | L’aspetto più interessante della Stagione 3 di Call of Duty: Warzone è che la distruzione della mappa tramite evento spettacolare ricorda molto quanto fatto da Fortnite a ottobre 2019 con l’inaugurazione del Capitolo 2: in tante e tanti ricorderanno l’isola originaria del gioco inghiottita da un buco nero. |
Un'altra medaglia per l'Italia dagli Europei di ciclismo in corso di svolgimento a Trento. Eleonora Ciabocco ha conquistato l'argento nella prova su strada categoria Donne Junior. La 17enne azzurra, che pochi mesi fa si è laureata campionessa italiana, si è piazzata al secondo posto della tedesca Linda Riedmann che nel finale ha piazzato lo scatto vincente. Quinta medaglia azzurra dunque agli Europei di ciclismo grazie alla 17enne marchigiana Eleonora Ciabocco. In quel di Trento non è riuscito il colpaccio al talento azzurro, nonostante l'arrivo in zona traguardo in superiorità numeriche delle nostre portacolori. Alla fine a spuntarla è stata la tedesca Linda Riedmann che si è rivelata imprendibile grazie ad una volata super. Lei la nuova campionessa europea su strada della categoria Donne Junior. Grande soddisfazione comunque per Eleonora che ha anticipato la francese Eglantine Rayer. Fuori dal podio l'altra italiana Francesca Barale che ha lavorato al fianco della Ciabocco in occasione dello sprint. Carlotta Cipressi invece ha ottenuto l'ottavo piazzamento. | Non sono finite le soddisfazioni per l’Italia dai campionati Europei di ciclismo in corso di svolgimento a Trento. È arrivata un’altra medaglia, questa volta d’argento, da Eleonora Ciabotto nella prova in linea juniores femminile. L’atleta marchigiana, campionessa italiana in carica, si è piazzata alle spalle della tedesca Riedmann. |
Meghan Markle è incinta, dopo aver sposato il principe Harry lo scorso maggio ed essere entrata ufficialmente a far parte della Royal Family inglese, la prossima primavera metterà al mondo un nuovo erede al trono. L'annuncio è arrivato ieri attraverso il profilo di Kensington Palace e da allora ha fatto il giro del web. Oggi, inoltre, il Duca e la Duchessa del Sussex hanno preso parte al primo evento ufficiale dopo aver comunicato di aspettare un figlio, sono partiti per il tour in Australia, dove incontreranno il Governatore generale Peter Cosgrove, e sono apparsi più uniti e innamorati che mai. La principessa, dopo aver nascosto le forme della gravidanza negli ultimi mesi, ha finalmente messo in mostra il pancino ed è davvero raggiante. | Ieri è stato dato l’annuncio ufficiale: Meghan Markle è incinta e la prossima primavera metterà al mondo il primo figlio del principe Harry. Oggi ha fatto la sua prima apparizione con il pancino in vista e per l’occasione ha sfoggiato un look total white che le fasciava le forme leggermente modificate dalla gravidanza. |
Balzato più volte agli onori della cronaca nazionale, il ragno violino (Loxosceles rufescens) è assieme alla malmignatta o vedova nera mediterranea l'aracnide più velenoso presente nel nostro territorio, e gli effetti del suo morso possono avere conseguenze anche piuttosto serie, soprattutto nei soggetti allergici. Il ragno appartiene alla famiglia Sicariidae, un nome derivato dal termine latino sicarium che tratteggia perfettamente le abilità predatorie dell'animale, il cui veleno con proprietà necrotizzanti immobilizza e uccide rapidamente le prede. Nell'uomo il veleno è responsabile del cosiddetto “loxoscelismo”, ma fortunatamente per noi le condizioni patologiche più gravi sono causate da altre specie (appartenenti allo stesso genere) che in Italia non vivono, come il ragno eremita marrone Loxosceles reclusa. Ecco come riconoscere il ragno violino, dove vive, come si comporta e quali sono le conseguenze del suo morso velenoso. Il ragno violino, come moltissime altre specie di aracnidi, presenta dimorfismo sessuale, ovvero una differenza nell'aspetto tra maschi e femmine, ma in questo caso specifico esso si limita alle dimensioni. La femmina ha il corpo lungo circa otto millimetri che con le lunghe e sottili zampe può arrivare sino a cinque centimetri; il maschio è un po' più piccolo, mentre la colorazione è uniforme e tendente al marroncino-giallognolo. L'animale non presenta striature e la peluria sul corpo è piuttosto limitata. Le caratteristiche più interessanti per il riconoscimento visivo risiedono nel numero degli occhi, ovvero sei contro gli otto della maggior parte degli altri ragni, ma soprattutto nella macchia a forma di violino sul dorso (cefalotorace), alla quale si deve il suo nome comune. La macchia, tuttavia, non sempre ricorda con precisione quella dello strumento musicale. Come altre specie di artropodi il ragno violino non è un amante della luce (tecnicamente si definisce lucifugo) ed è per questo che la maggior parte dei morsi all'uomo avviene di notte. Vive in fori all'interno della corteccia degli alberi o sotto i sassi, ma apprezzando le temperature miti non di rado si sposta all'interno delle abitazioni, passando attraverso intercapedini di porte e finestre o condotti d'aerazione. Una volta dentro casa diventa pericoloso poiché potrebbe infilarsi sotto le coperte del letto, in mezzo ai vestiti, negli scatoloni o dentro le scarpe, ed è per questa ragione che se si è a conoscenza di infestazioni nei pressi della propria casa è sempre bene prendere precauzioni, come usare dei guanti per tirar fuori le scarpe dai cassetti o scuotere bene le lenzuola prima di andare a riposare. Pur essendo un ‘sicario', un predatore implacabile contro le proprie prede, generalmente formiche, altri ragni e scarafaggi, il ragno violino non è aggressivo, anzi, è molto timido e tende a nascondersi o a scappare quando avvicinato dall'uomo. Ciò nonostante, è pronto a difendersi con il morso quando viene messo alle strette, magari schiacciato dal peso del corpo sotto le coperte o infastidito con le mani dentro un paio di scarpe tirate fuori per il cambio di stagione. Il ragno violino, pur facendo una ragnatela grigiastra, preferisce catturare attivamente le proprie prede e se ne allontana di frequente. Non disprezza gli insetti morti ed è anche per questo che si avventura nelle abitazioni. Nel caso in cui si venisse morsi, bisogna essere doppiamente sfortunati per subire gli effetti del loxoscelismo, poiché si stima che il ragno violino inoculi il veleno solo nel 40 percento dei casi. Anche il morso potrebbe non essere doloroso e molto spesso le vittime umane si accorgono in ritardo di essere entrate in contatto con l'animale, quando l'area colpita diventa pruriginosa e successivamente dolorosa. La pelle si arrossa e diventa molle, emergono piccole bollicine e nei casi più seri si avvia il processo necrotizzante dei tessuti, a causa della miscela di enzimi tossici che il ragno utilizza per ‘sciogliere' le proprie prede dall'interno. Le lesioni necrotiche possono essere piuttosto estese e richiedere la rimozione del tessuto morto o addirittura l'amputazione dell'arto colpito. Nei soggetti più sensibili, tra gli altri sintomi si segnalano brividi, febbre, dolori muscolari e una sensazione generale di malessere. Quando si viene morsi è importante rivolgersi al più presto al supporto sanitario. | Una panoramica sul famigerato ragno violino, aracnide che vive in Italia e il cui veleno necrotizzante può avere effetti anche piuttosto seri in chi ha la sfortuna di essere morso. Ecco come riconoscerlo, dove si nasconde e quanto il suo morso può essere doloroso e pericoloso per la nostra salute. |
Anticipando di qualche giorno l'uscita del nuovo film italo spagnolo "Explota Explota", il Guardian ha incoronato Raffaella Carrà come una delle icone europee della musica, innovativa nei temi e nei ritmi, in un paese come quello italiano di natura conservatrice sugli usi e costumi della televisione. Il quotidiano britannico si è soffermato su come la popstar ha conquistato attraverso la semplicità della sua musica un pubblico molto difficile come quello italiano e poi spagnolo. La regina è stata incoronata. Raffaella Carrà è stata nominata come la popstar che ha insegnato agli europei la gioia del sesso. Il quotidiano ha ripercorso tutta la storia della showgirl, partendo dal suo primo viaggio in America, dove la Carrà scopri di poter rivoluzionare il panorama italiano attraverso la sua evoluzione musicale. I suoi primi successi nel 1970 con lo spettacolo Canzonissima di cui era co-conduttrice. Poi il primo spettacolo in due pezzi durante la trasmissione "Ma che musica Maestro", la prima volta che una donna espose il proprio ombelico sulla tv nazionale. Una scelta censurata dopo alcune puntate dal Vaticano e dagli stati generali della Rai, ma che solo attraverso l'intervento di Alberto Sordi fu reintrodotto nella trasmissione. Poi arriva "Tuca Tuca", un ballo sensuale e che si focalizzava sulla volontà femminile, un'apertura sessuale in piena regola, che esegue anche con il ballerino Enzo Paolo Turchi. Il quotidiano inglese si concentra anche sull'uscita di due singoli di fama internazionale: "A far l'amore comincia tu" e "Tanti auguri", arrivati durante il successo che la vide protagonista sia in Spagna che in Italia. Nella penisola iberica, poi, la donna presentò "La hora de Raffaella", un programma che conduceva cantando e ballando come faceva in Italia, iniziato solamente dopo la morte nel 1976 del dittatore Franco. Il grande successo in Spagna le ha permesso nel 2018 di essere nominata dal re di Spagna "dama dell'ordine al merito civile". Un altro passo importante è il brano "Luca", in cui sdogana il suo amore per un uomo "di un ragazzo dai capelli d'oro che, tuttavia, la tradisce con un ragazzo biondo". La sua apertura alla libertà sessuale le permette di vincere nel 2017 il premio World Pride a Madrid. Prima di Donna Summer, prima di Cher, prima di Madonna e delle Spice Girls, Raffaella Carrà ha reso la libertà sessuale qualcosa in cui tutti si potessero immedesimare, una pioniera in grado di aiutare a vivere la vita divertendosi, usando una musicalità e un ritmo in grado di modificare gli usi e costumi di un paese. Il film "Explota Explota", non una biopic sull'artista, ma un racconto attraverso le sue canzoni, sarà in programmazione al Tallinn Black Nights film festival dal 13 al 29 novembre, al festival internazionale del cinema di Almería 14 al 21 novembre e al Torino film festival dal 24 al 28 novembre. | Raffaella Carrà è stata incoronata dal Guardian come la popstar che prima di tutti ha cantato della gioia del sesso in tutte le sue forme. In occasione dell’uscita del film italo-spagnolo “Explota explota”, un racconto che si distribuirà attraverso le hit di Carrà, la rivista ha ricordato tutta la carriera dell’artista, tra rivoluzioni musicali e libertà sessuale. |
Siamo alle battute finali: a poche ore dall'evento cinematografico dell'anno la tensione sale e la curiosità si fa irrefrenabile. La 83a cerimonia degli Academy Awards, ovvero la Notte degli Oscar 2011, si terrà a Los Angeles presso il Kodak Theatre a partire da stasera. Il grande evento comincerà con la sfilata del Red Carpet, il tappeto rosso, dove sfilerà tutto il gotha del cinema americano e non, assediato da giornalisti e fan. L'ora di inizio è prevista per le 3.00 pm, ora locale. La passerella si protrarrà per due ore fino all'inizio ufficiale della cerimonia, alle 5.00 pm, sempre ora di Los Angeles. L'evento verrà trasmesso live dalla rete televisiva americana ABC, mentre in Italia avremo la diretta Sky a partire dalle 23.55, presentata e commentata dal critico cinematografico Gianni Canova e l'esperto di cinema Francesco Castelnuovo. I due seguiranno il tappeto rosso fino a l'una, per poi passare al pre-show e infine iniziare ufficialmente con la cerimonia di consegna dei premi alle 2.30. E' possibile inoltre seguire l'intero evento in diretta streaming online. La cerimonia verrà presentata dagli attori James Franco e Anne Hathaway. Franco è, tra l'altro, uno dei candidati alla statuetta come migliore attore protagonista per il film 127 ore di Danny Boyle. In testa all'articolo potete vedere anche un video dello spot televisivo con i due presentatori, mentre in coda una simpatica pubblicità parodia con la Hathawa: entrambi i video sono tratti dal canale ufficiale YouTube degli Oscar. Diamo un rapido sguardo alle nomination della serata: i favoriti sono i pluri-nominati Il discorso del re di Tom Hooper e The Social Network di David Fincher, rispettivamente con 12 e 8 candidature a testa. Tra i registi i fratelli Coen e Darren Aronofsky per Il Cigno Nero, per il quale la bellissima Natalie Portman è candidata a migliore attrice protagonista. Tra i vari attori di lingua inglese, ce n'è anche uno straniero, Javier Bardem, candidato assieme al suo Biutiful, in lizza per il migliore film straniero. Tutte le candidature sono nelle pagine dedicate del nostro sito, dove potrete dare anche uno sguardo ai pronostici più accreditati per gli Oscar 2011. | Questa sera a partire dalle 23.55 la Notte degli Oscar 2011 sarà trasmessa in diretta Sky. A presentarla gli attori James Franco e Anne Hathaway. Sarà possibile guardare il live show anche in streaming online. |
Venerdì 1 maggio è uscito il nuovo singolo di Mika “Good Guys”, anteprima del suo nuovo album “No Place in Heaven” che uscirà il prossimo 15 giugno. Oggi il cantante inglese ha pubblicato anche il video del singolo. Un video che vede protagonista proprio uno dei giudici più amati di X Factor che assieme ad alcuni ballerini si prodiga in una coreografia ‘facilitata'. Mika, star internazionale, ha avuto un incremento di successo nel nostro Paese, grazie appunto alla sua partecipazione al talent. Nonostante non sia ancora riuscito a portare alla vittoria uno dei suoi talenti, il cantante è comunque uno dei personaggi più amati e anche la sua carriera musicale – almeno per quello che riguarda l'Italia – ne ha risentito in positivo. Il nuovo singolo è stato scritto dallo stesso Mika assieme alla giovane artista americana Skyler Stonestreet e verte sull'ammirazione dell’artista per i suoi eroi gay adolescenziali, da James Dean (sic) al cantante David Bowie passando per i poeti Walt Withman e Arthur Rimbaud. Riflettendo sulla loro grandezza, mentre ha cominciato a scrivere il suo nuovo album, ha deciso di comporre questo testo che è un omaggio a due classici americani: “Where Have All The Flowers Gone” famosa canzone pacifista di Pete Seeger e resa famosa da Joan Baez e “Where have all the cowboys gone”, brano di Paula Cole del 1994 che racconta la storia di una donna che sogna la sua vita accanto ad un cowboy e a cui fa riferimento la prima strofa del singolo. L'album, che arriva dopo “Life In Cartoon Motion”, “The Boy Who Knew Too Much” e “The Origin of Love", è stato prodotto dal Premio Grammy Gregg Wells e sarà portato in giro con una tournée in Asia e Europa che toccherà l'Italia in sei date tra giugno e settembre: 10 giugno – Milano – Fabrique (sold out) 23 luglio – Taormina (ME) – Teatro Antico 25 luglio – Cattolica (RN) – Arena della Regina 27 settembre – Assago (MI) – Mediolanum Forum | Mika ha presentato oggi il suo nuovo video tratto dal singolo ‘Good Guys’ il cui testo parla dei suoi eroi gay adolescenziali. Nel video il protagonista è lo stesso cantante che si cimenta in una coreografia ‘facilitata’. |
Da oggi è ancora più difficile memorizzare tutti gli elementi della tavola periodica. Lo IUPAC (Union of Pure and Applied Chemistry) ha infatti annunciato la scoperta di 4 nuovi elementi, 113, 115, 117 e 118, che vanno così a completare la settima riga della tavola periodica. Ad ogni elemento è già stato assegnato un nome che però non è ancora considerato definitivo, come fa sapere la stessa IUPAC, i ricercatori giapponesi, russi e statunitensi sono invitati a suggerire sia il nome che il simbolo da attribuire, per ora sappiamo che: [Foto di Wikipedia] Per il 113, si aspettano i suggerimenti dei ricercatori giapponesi del RIKEN, per il 115 e il 117 il compito spetta agli scienziati del Joint Institute for Nuclear Research a Dubna, Russia, del Lawrence Livermore National Laboratory, in California e all'Oak Ridge National Laboratory del Tennessee. I ricercatori del Joint Institute for Nuclear Research a Dubna, Russia e del Lawrence Livermore National Laboratory, in California, dovranno invece accordarsi per il 118. L'elemento 113 è il primo elemento della tavola periodica scoperto in Asia ed è il frutto di una ricerca iniziata dal RIKEN nel settembre del 2003 quando gli scienziati provarono a bombardare un sottile strato di bismuto con ioni di zinco a circa il 10% della velocità della luce. | Il 113, il 115, il 117 e il 118 sono i nuovi elementi della tavola periodica. La Union of Pure and Applied Chemistry ha annunciato il loro inserimento nell’elenco degli elementi chimici e, in attesa di rendere ufficiali il loro nome e simbolo, fa sapere che per ora possiamo chiamarli Ununtrium, Ununpentium, Ununseptium e Ununoctium. |
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