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A quanto pare nella scuola di Amici 9 non ci si dedica solo alle prove e alla preparazione delle sfide, ma si trova anche il tempo per l'amore. Ad essere stati beccati dalle telecamere indiscrete a scambiarsi tenere effusioni Emma Marrone e Stefano Di Martino, tra i quali quindi pare essere sbocciata una passione. La bionda cantante e il ballerino erano riusciti fino ad ora a tenere nascosto il loro reciproco interesse che alla fine è sfociato in un lungo ed appassionato bacio al termine del quale la bella Emma avrebbe addirittura detto a Stefano "Je t'aime". Le immagini delle coccole, trasmesse nel corso di una puntata pomeridiana di Amici, hanno non solo svelato la storia tra i due ma anche messo a tacere le voci circa la presunta omosessualità della cantante leccese. I sospetti erano stati sollevati dal Tg satirico Striscia La Notizia, che aveva colto in flagrante l'insegnate Loretta Martinez a dare della lesbica ad Emma nel corso della prima puntata del serale. Di certo il tg di Antonio Ricci aveva montato un caso, ma l'esplodere della passione tra Emma e Stefano, tra i quali l'attrazione cresceva di giorno in giorno, mette definitivamente a tacere tutti i sospetti con i fatti. Un momento di serenità, quindi, per Emma che di certo non è tra le più amate dal pubblico che la bersaglia continuamente per i suoi modi diretti e per il fatto di dire sempre quello che pensa, senza avere peli sulla lingua. Emma ha di certo un carattere forte, ma dinnanzi a Stefano sembra essersi sciolta e dimostrato di avere anche un lato alquanto tenero.
Una coppia pare essersi formata nella scuola di Maria De Filippi. Si tratta di Emma Marrone e di Stefano Di Martino tra i quali c’è stato anche un bacio.
Venerdì 25 giugno l'intelligence americana ha consegnato al Congresso l'attesissimo rapporto sugli UFO, o meglio, sui fenomeni aerei non identificati (UAP) rilevati nello spazio aereo degli Stati Uniti negli ultimi venti anni. Dei 144 incidenti analizzati nel documento, soltanto per uno è stata identificata con certezza l'origine, ovvero un pallone aerostatico sgonfio; per tutti gli altri, sottolineano gli esperti della Task Force UAP del Dipartimento della Difesa, non è stato possibile fornire una spiegazione a causa della carenza di dati e dei metodi di rilevamento. Tra le ipotesi sul tavolo per spiegare questi misteriosi UAP, termine introdotto per allontanare l'accezione negativa e popolare che circonda quello di UFO, vi sono tecnologie sperimentali degli stessi americani (non note agli osservatori) o sofisticati droni spia di Paesi stranieri. Il rapporto non esclude a priori la possibilità che possa trattarsi di tecnologia extraterrestre, ma ciò non significa affatto che siamo innanzi agli alieni, come in molti hanno fantasiosamente dedotto dalla lettura del rapporto. Per saperne di più su questo documento abbiamo contattato Giuseppe Stilo, membro del CICAP (Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze) e autore di diversi libri dedicati all'ufologia. Ecco cosa ci ha raccontato. Signor Stilo, lei segue da molti anni il tema degli UFO; cos'è che l'ha stupita di più del nuovo rapporto pubblicato negli USA? Come scettico non mi aspettavo granché, ma devo dire che è ancora meno di quello che pensavo. È estremamente stringato, è quello che gli americani chiamano un executive summary, un sunto, insomma. Non è ciò che ci si aspettava in quanto a considerazioni, conclusioni etc etc, che fossero di un tipo o di un altro. In realtà è un tipo di testo di carattere burocratico che dà delle indicazioni per il futuro e chiede soprattutto una cosa per fare meglio il proprio lavoro: soldi, fondi, stanziamenti. E li chiede al Congresso in questo modo: “Guardate che il Dipartimento della Difesa secondo noi dovrebbe destinare più soldi a questa attività di indagine, perché così riusciamo a spiegare meglio i fenomeni”. Il risultato è che alla fine della stessa giornata in cui è stato presentato e reso pubblico questo sommario il sottosegretario alla Difesa ha autorizzato la pianificazione della nuova iniziativa e dunque della spesa. Quindi c'è tutto un procedimento burocratico molto concreto e ci dice perché questo documento è fatto così. È una cosa meno semplice di quello che sembra, però detto in soldoni, la montagna ha partorito un topolino. Il rapporto fa riferimento a 143 fenomeni inspiegabili. Funzionari del governo indicano che non se ne comprende il sistema di propulsione e che esso non può essere spiegato nemmeno con le tecnologie sperimentali. Inoltre per diversi casi non saremmo nemmeno innanzi ad anomalie della strumentazione, poiché gli UAP sono stati intercettati da più sensori. Cosa può dirci al riguardo? Questo documento sembra essere stato compilato da più persone e infatti contiene delle contraddizioni. Riguardo a quello che si dice sugli aspetti più spinti del rapporto, assieme alla mia cara amica Sofia Lincos ho pubblicato un'analisi più ampia sul sito queryonline del CICAP. Mi permetto di leggere qualche riga di due passaggi che ho tradotto e che secondo me fanno capire una cosa e poi il suo contrario. In un punto questo rapporto dice: “In un numero limitato di incidenti le descrizioni degli UAP riferiscono caratteristiche di volo insolite”. Ma dopo si sottolinea che “queste osservazioni potrebbero essere il risultato di errori commessi dai sensori, di problemi di trasmissione dati o di errori percettivi dell'osservatore”, dunque richiedono “una ulteriore analisi”. “La nostra analisi dei dati – prosegue il rapporto – supporta la teoria che se e quando i singoli incidenti UAP saranno risolti, essi ricadranno in una di queste cinque categorie esplicative potenziali: vari tipi di oggetti volanti convenzionali, fenomeni atmosferici naturali, programmi di ricerca governativi o privati statunitensi, sistemi stranieri potenzialmente ostili e un insieme di altre cause”. In questo linguaggio io non vedo riferimenti a tutti questi UFO, per non dire altro. Loro dicono che non sono riusciti a spiegare i casi perché il metodo con cui sono stati raccolti i dati fino ad adesso e la loro insufficienza non ha permesso di formulare spiegazioni. In pratica, c'è bisogno di più fondi e più mezzi per comprendere meglio i fenomeni. Quindi non dice delle cose folli, dal mio punto di vista, dice cose ragionevoli. Ma per dire che questo documento indica che gli americani ammettono l'esistenza degli UFO ci vuole tanta, tanta buona volontà. Mettiamola così. Restano comunque diversi aspetti oscuri su questi avvistamenti Il rapporto è un sommario di un qualcosa, di una parte più grossa che è classificata, segreta, dunque non accessibile a tutti. Cosa che naturalmente dà l'occasione a chi crede a UFO o a chissà cos'altro per dire che è lì dentro che ci sono i veri dati, le cose eccezionali e incredibili. Naturalmente senza averlo in mano non possiamo dire nulla, per una questione di logica, ma è stato detto con chiarezza che il motivo per cui questa parte è riservata – ed è un problema per la valutazione, naturalmente – è dovuto al fatto che contiene indicazioni relative alle modalità, ai sistemi e ai sensori che sono stati utilizzati per rilevare i fenomeni. Dunque, se io nell'analisi completa dico che è stato utilizzato un certo tipo di sensori radar o di altro genere, è ovvio che si tratta di notizie non divulgabili. Non più tardi di ieri è stato interrogato l'ente che ha prodotto il rapporto sulla parte riservata. L'ente ha confermato che sono informazioni non divulgabili ma, testualmente, la parte pubblica – cioè il sommario – è coerente con il contenuto di quella classificata. Inutile dire che chi crede agli UFO ci vede un legame e su questo non c'è niente da fare. Chi veramente ha convinzioni di tipo cospirazionistico non si fida di niente e di nessuno, me compreso, e non c'è nulla da fare. Nel rapporto viene specificato che gli incidenti si concentrano attorno ad aree sotto il controllo dei militari, per il semplice fatto che è lì che sono presenti i sensori in grado di rilevarli. Dunque gli UAP potrebbero essere molto più comuni di quel che si crede.
L’atteso rapporto sugli UFO – o meglio sugli UAP, fenomeni aerei non identificati – pubblicato nei giorni scorsi negli Stati Uniti ha spinto il governo a stanziare nuovi fondi per indagare sugli incidenti, la stragrande maggioranza dei quali è considerata “inspiegabile”. Il documento pubblico, parte di un faldone secretato, rappresenta comunque l’inizio di una nuova fase per l’ufologia. Ecco cosa ci ha raccontato al riguardo l’esperto del CICAP Giuseppe Stilo.
Sono le prime parole di Carlos Corona quelle che, più di tutto il resto, hanno il potere di commuovere papà Fabrizio, uscito dal carcere di Opera. L’ex re dei paparazzi ha finalmente riabbracciato il figlio avuto da Nina Moric, il bambino che negli ultimi tre anni è stato costretto a vivere senza il sostegno di una figura tanto importante come quella paterna. È il settimanale “Chi” a documentare il primo incontro tra Fabrizio e suo figlio, un incontro che l’ex divo attendeva da anni perché si è finalmente svolto all’esterno delle mura carcerarie. In un parco insieme alla mamma Gabriella, Fabrizio ha rivisto il suo bambino che, nel riabbracciarlo, avrebbe esclamato: “Dormiamo insieme, non vai più via, vero?”. Parole tenere quelle di Carlos, dettate dall’innocenza dei suoi 13 anni, un’età che non gli consente di comprendere appieno tutto quanto è accaduto. Punto fermo nella vita adrenalinica di Corona, Carlos è la persona che più gli è mancata nel corso dei lunghi anni trascorsi in prigione. Commosso e finalmente in pace con se stesso, Fabrizio avrebbe risposto al figlio: “No, staremo sempre insieme amore mio!”.
La tenerezza di un bambino che finalmente riabbraccia il papà che non vedeva da tempo nelle parole di Carlos Corona, figlio di Fabrizio. Rivisto il padre, gli si è stretto contro esclamando: “Non andrai più via, vero papà?”.
Risale allo scorso settembre il commento di Pietro Tartaglione sul caso Sara Affi Fella a Uomini e Donne. Il fidanzato di Rosa Perrotta si era così espresso attraverso un video su Instagram, scagliandosi contro Nicola Panico: "Siccome i commenti su Sara (Affi Fella, ndr) si sprecano vorrei parlare di Nicola. Tu stavi a casa e guardavi la tua ragazza che limonava allegramente con altri ragazzi, poi tornava a casa e tutto a posto, visto che lo faceva per una giusta causa, ovvero il business. Che dire, sei la vergogna del genere maschile e non ti meravigliare se questa ragazza ti ha mandato a cagare". A questo non avevano fatto seguito reazioni precise, anche perché pare che la Affi Fella, dopo le accuse sorte intorno al presunto doppio gioco attuato nel programma di Maria De Filippi, si sia chiusa in un silenzio voluto, nell'attesa che i suoi avvocati facciano il meglio per sedare questa shitstorm nei suoi confronti. Mentre Sara taceva, le accuse sui social network di certo non si placavano e tra queste si era innestata anche quella di Tartaglione, rimasta lì fin quando Nicola Panico non ha voluto rispondergli, inviandogli però dei messaggi privati. Messaggi finiti tra le stories del fidanzato di Rosa, che ha pensato bene di mostrare lo scambio, diciamo poco civile, con l'ex fidanzato di Sara. "Quando vuoi risolvere i tuoi problemi con me, fammelo sapere. Dove vuoi e quando vuoi" tuonava Nicola, mentre Pietro rispondeva placidamente che le dichiarazioni affidate a quel video Instagram avrebbe potuto anche ribadirle in un faccia a faccia, senza problemi. A questo hanno fatto seguito una serie di video di Pietro Tartaglione, nei quali il ragazzo cercava di spiegare a Nicola Panico cosa lo avesse spinto a dire quelle cose su lui e Sara, sottolineando ancora una volta la sua posizione e lanciandogli, nel finale, una piccola provocazione: "Volevi visibilità e l'hai avuta, non mi ringraziare". Ed è su questa precisa frase è intervenuto di nuovo il Panico, già infuriato per la diffusione dei messaggi privati:
Scontro a distanza tra Nicola Panico, ex fidanzato di Sara Affi Fella, e Pietro Tartaglione, attuale fidanzato di Rosa Perrotta. I due se ne sono dette di cotte e di crude via messaggio e poi hanno chiarito ulteriormente le loro posizioni attraverso delle story Instagram. Al centro della diatriba, il dissenso di Tartaglione su tutta la questione riguardante le presunte menzogne di Sara e la finta arrendevolezza con la quale Nicola avrebbe accettato la situazione.
Gianluca Lapadula una notte così l'aveva sognata una vita: adesso il 31enne attaccante del Benevento raccoglie i risultati dei sacrifici fatti inseguendo un pallone senza mollare mai, con quella caparbietà che lo ha fatto amare ovunque abbia giocato, dal Pescara al Milan, al Genoa. A prescindere dai gol fatti, perché Lapadula ci mette l'anima quando scende in campo. Ora sì che può urlare tutta la sua gioia, ora che un popolo intero è ai suoi piedi e lo ringrazia per aver attinto a tutto quello che aveva dentro: Lapadula stanotte è stato il migliore in campo in Ecuador-Perù, l'uomo che ha trascinato gli uomini di Gareca alla prima vittoria nel girone sudamericano delle qualificazioni mondiali. Su Twitter il suo nome è schizzato in tendenza, tutti a parlare in maniera entusiastica del ‘Bambino', come è soprannominato in Perù. Schierato titolare in attacco, partendo defilato da destra, il giocatore nato a Torino ma naturalizzato peruviano dall'ottobre scorso – dopo che con la maglia dell'Italia aveva giocato solo un'amichevole con San Marino, il che ha reso possibile il cambio di Nazionale – ha servito entrambi gli assist che hanno consentito prima a Cueva poi a Advincula di portare sul 2-0 i rojiblancos, rendendo inutile il gol dei padroni di casa a tempo quasi scaduto. Già, perché si è giocato in Ecuador, allo Estadio Rodrigo Paz Delgado di Quito, che si trova a 2850 metri di altezza: un inferno in terra per chi non è abituato a giocare in altitudine e per Lapadula si è trattato del primo match giocato in queste condizioni. Quando al 91′ è stato sostituito da Guerrero, l'attaccante è crollato stremato a bordo campo, avendo bisogno di assistenza medica. Un'immagine diventata virale in Perù, dopo che è stata postata su Facebook dall'account ufficiale della Selección peruviana, con una didascalia di grande impatto emotivo: "Fino all'ultimo respiro! Bisogna sempre lasciare tutto per i colori rosso e bianco".
Gianluca Lapadula è stato il migliore in campo stanotte in Ecuador-Perù: suoi i due assist che hanno consentito agli uomini di Gareca di ottenere il primo successo nel girone di qualificazioni mondiali per il Qatar. L’immagine dell’attaccante stremato nei 3000 metri di Quito è diventata virale in Perù.
E' uscito giovedì sera – venerdì notte per l'Italia – il nuovo video di Lady Gaga per The Edge of Glory, il singolo che la cantante ha dedicato al nonno deceduto lo scorso anno. Come c'era da aspettarsi, il video ha suscitato delle reazioni piuttosto forti da parte di quanti sono rimasti delusi dalla semplicità del nuovo lavoro della cantante: a differenza dei videoclip precedenti, ricchi di simbolismo e di eccentricità, infatti, The Edge of Glory presenta una semplicità quasi disarmante. Nel video compaiono solamente Lady Gaga e Clarence Clemons, il sassofonista recentemente colpito da ictus. Non solo i detrattori di Lady Gaga, quindi, hanno protestato per il video ma gli stessi fan: proprio loro hanno dato inizio ad una sorta di Twitter-guerra iniziata a causa di un malinteso. Alcuni "mostriciattoli", infatti, hanno pensato bene di criticare il presunto regista del video per lo scarso risultato. Il regista in questione, però, non si è occupato del video di Lady Gaga a causa di alcune differenze creative insorte proprio durante la lavorazione al videoclip, il che ha portato Lady Gaga stessa a realizzare il video.
I fan di Lady Gaga non sembrano aver apprezzato il video di The Edge of Glory: la delusione dei mostriciattoli da vita ad una vera e propria guerra su Twitter.
Il nuovo decreto appena approvato dal Consiglio dei ministri, "per fronteggiare l'emergenza da Covid-19 in ambito scolastico, della formazione superiore e socio sanitario-assistenziale", estende l'uso della certificazione verde ad altre categorie, e cioè al personale esterno della scuola, dell'università e ai lavoratori delle Rsa (per questi ultimi è previsto l'obbligo di vaccinazione). Il testo, che Fanpage.it ha avuto modo di visionare, è composto di soli tre articoli, che modificano il decreto legge del 22 aprile 2021, convertito, con modificazioni, dalla legge 87 del 17 giugno 2021. Nel mondo della scuola è previsto l'obbligo di green pass, per chiunque entri in una struttura scolastica. La certificazione verde non sarà richiesta agli studenti e a chi è esentato dal vaccino. La bozza prevede che "Fino al 31 dicembre 2021, cessazione dello stato di emergenza, al fine di tutelare la salute pubblica, chiunque accede a tutte le strutture delle istituzioni scolastiche, educative e formative", "deve possedere ed è tenuto ad esibire la certificazione verde Covid-19". "La disposizione – si legge ancora nel testo – di cui al primo periodo non si applica ai bambini, agli alunni e agli studenti nonché ai frequentanti i sistemi regionali di formazione, ad eccezione di coloro che prendono parte ai percorsi formativi degli Istituti tecnici superiori". I controlli spettano ai dirigenti scolastici e nel caso di personale esterno alle scuole, anche ai rispettivi datori di lavoro. L'obbligo di esibire il lasciapassare riguarda anche il "personale scolastico dei servizi educativi per l'infanzia, dei corsi serali e dei centri provinciali per l'istruzione degli adulti (C.p.i.a.), dei sistemi regionali di Istruzione e Formazione Professionale (IeF.P.), dei sistemi regionali che realizzano i percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (I.F.T.S.) e degli Istituti Tecnici Superiori (I.T.S.). Le verifiche di cui al comma 4 dell'articolo 9-ter sono effettuate dai dirigenti scolastici e dai responsabili delle predette istituzioni". Il green pass obbligatorio sarà richiesto anche a tutti i lavoratori che prestano servizio all'università, a eccezione dei soggetti che sono esenti dalla campagna vaccinale, e che possono mostrare una certificazione medica: "Fino al 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza, al fine di tutelare la salute pubblica, chiunque accede alle strutture appartenenti alle istituzioni universitarie e dell'alta formazione artistica musicale e coreutica, nonché alle altre istituzioni di alta formazione collegate alle università deve possedere ed è tenuto a esibire la certificazione verde COVID19 di cui all'articolo 9, comma 2", si legge nella bozza del decreto appena approvato in Consiglio dei ministri. In particolare nelle Rsa tutti i lavoratori – anche esterni, come addetti alle mense e alle pulizie – devono fare obbligatoriamente il vaccino, non basterà il green pass, come invece è previsto per i lavoratori in ambito scolastico interessati nel provvedimento varato questa mattina. Chi non si vaccinerà sarà sospeso dal lavoro e non percepirà alcuna retribuzione. In pratica il provvedimento applica quanto già previsto per il personale sanitario "a tutti i soggetti anche esterni che svolgono, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa nelle strutture" di ricovero per anziani. Dall'obbligo sono esclusi i "soggetti esenti dalla campagna vaccinale sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare del Ministero della salute". Per tutti gli altri che vorranno sottrarsi alla vaccinazione si introduce dunque "la sospensione della prestazione lavorativa", il che "comporta che non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominato" fino "all'assolvimento dell'obbligo vaccinale o, in mancanza, fino al completamento del piano vaccinale nazionale e comunque non oltre il 31 dicembre 2021, fermo restando quanto previsto dall'articolo 4 comma 10".
Nella bozza del nuovo decreto green pass, appena approvato dal Consiglio dei ministri, c’è l’estensione del certificato verde Covid a tutti i lavoratori, anche esterni, della scuola e dell’università (come gli addetti alle pulizie e alle mense) e l’obbligo vaccinale per tutti i dipendenti delle Rsa.
Poteva essere Gianna Nannini l'artista donna a esordire in testa alla classifica per la prima volta, durante l'anno con un album uscito nel 2017, invece ci ha pensato Cristina D'Avena a rompere un tabù durato dieci mesi. In questo 2017, infatti, a parte Mina, uscita con un album in coppia con Celentano nel 2016 nessuna donna, italiana o straniera, era riuscita a esordire in testa alle classifiche di vendita degli album. Se è vero che è stato un anno in cui molte top artist (in termini di album venduti), da Laura Pausini ad Alessandra Amoroso, non hanno pubblicato album o non ne hanno pubblicato di inediti, è anche vero che sul versante maschile non è che la situazione fosse tutta d'oro. Qualche settimana fa avevamo scritto che "Amore gigante" di Gianna Nannini avrebbe potuto spezzare quest'incantesimo, se solo Riki e il suo nuovo "Manie" lo avesse permesso e così non è stato. Il finalista di "Amici", infatti, dopo l'esordio in testa aveva confermato la prima posizione anche durante la seconda, relegando la rocker di Siena in seconda posizione, prima di una discesa in nona e questa settimana in quindicesima. Dove non poté la Nannini, però, è riuscita la D'Avena, aiutata da molte star della musica italiana. Nei suoi Duets, infatti, la cantante duetta con artisti come Emma, Arisa, Loredana Bertè, J-Ax, rileggendo alcuni dei suoi più grandi successi, che coincidono con le sigle di alcuni dei cartoni animati più amati tra gli anni 80 e i 90 (da "Pollon, Pollon combinaguai" a "Jem", passando per "Alla scoperta del mondo umano" e "Occhi di gatto"). La cantante ha esordito anche in testa alla classifica dei vinili, dopo essere stata in testa a quella iTunes.
Cristina D’Avena arriva in prima posizione nella classifica degli album più venduti. Una prima volta importante per la cantante che è anche la prima artista donna ad andare in testa con un album uscito quest’anno.
"Veramente ti sei tatuato un'immagine di te stesso sul corpo?" chiede un fan di Robbie Williams che su Instagram ha pubblicato una foto a petto nudo con quello che pare essere un nuovo tatuaggio sul petto. E in effetti sembra proprio che nella foto accompagnata da un semplice "UH OH", la popstar britannica mostri un tatuaggio con il suo viso. Che l'ex Take That sia un patito dei tatoo è cosa nota, come dimostrano i tanti disegni che gli coprono varie parti del corpo – e come si vede anche dalla foto postata -, ma quest'ultimo sta facendo un po' discutere i fan che si alternano tra chi gli chiede se sia uno scherzo, un lavoro fatto con photoshop o se lo abbia fatto veramente. Nei commenti sulla sua pagina Instagram, infatti, i fan si alternano tra chi gli dà del genio, chi scrive "Nice", chi cerca di articolare un pensiero più completo, qualche fan italiano che commenta con un laconico "che coattata" e chi, su questa scia, spiega che per lui è un no, fino a quelli che gli danno del pazzo. Non si capisce, comunque, se il tatuaggio sia di quelli permanenti o di quelli che scompaiono dopo un periodo. L'ultimo disegno che si è fatto tatuare sul corpo, come riporta il tabloid inglese The Mirror, era un omaggio all'attore britannico Sir Roger Moore, terzo interprete, dopo Sean Connery e George Lazenby, di James Bond nella serie ufficiale e scomparso lo scorso 23 maggio 2017: il disegno lo rappresenta stilizzato facendo riferimento alla serie tv "Il santo", degli anni 60. Il disegno è stato notato dai fan durante un concerto che stava tenendo a Southampton lo scorso anno e sarebbe posizionato nella parte alta del braccio destro. UH OH.
Robbie Williams ha postato su Instagram una foto che mostra un nuovo tatuaggio sul petto, lasciando interdetti i fan.
Nel giorno del Blue Monday, che cade irrimediabilmente il terzo lunedì dell'anno, arriva l'anteprima di "Quando tutto diventò blu" (BAO). Stasera a Milano, infatti, sarà presentato in una nuova versione "rimasterizzata" del graphic novel in cui Alessandro Baronciani parla di attacchi di panico. E lo farà con Colapesce (con cui in passato ha scritto a quattro mani il graphic novel "La distanza" nel 2015). Un modo per esorcizzare il giorno più triste dell'anno, come vuole la tradizione del Blue Monday. Motivo per cui, la riedizione con nuova cover di "Quando tutto diventò blu", sarà accompagnata da un progetto del tutto inedito che accompagna il libro, ed è uno spettacolo inedito, un concerto a fumetti live, creato insieme a Corrado Nuccini (Giardini di Mirò) a partire dal libro. Lo spettacolo si intitola "Quando tutto diventò blu. Concerto a fumetti" e prevede letture, disegno live e musica inedita, e la presenza sul palco – insieme a Alessandro Baronciani e Corrado Nuccini – dei musicisti Daniele Rossi al violoncello, e delle giovani Ilariuni (Gomma) e Her Skin alle voci, insieme a tanti ospiti a sorpresa che saranno svelati nelle varie date. Chiara ama il mare e le immersioni, ma un giorno si sente come soffocare sott'acqua. Inizia a sentire il cuore batterle sempre più forte. E ha paura. Da quel momento in poi una sensazione di ansia la accompagna in episodi sempre più frequenti, sempre più difficili da controllare, che mettono alla prova le sue abitudini quotidiane e le sue relazioni. Finché non decide di esplorare la sua interiorità, tutte le emozioni che ha dentro di sé, per conoscersi e non avere più paura.
Torna in una nuova versione “rimasterizzata” il graphic novel “Quando tutto diventò blu” di Alessandro Baronciani, edito da BAO. Un tour di presentazioni speciali, con Corrado Nuccini dei Giardini di Mirò, porterà in giro per l’Italia il “concerto a fumetti”. Stasera anteprima a Milano con Colapesce.
Finalmente è stata colta in flagranza di reato. Pippa Middleton è caduta nel tranello. Gli amanti del gossip aspettavano con ansia le foto della sorella di Kate senza trucco ed ecco, come per incanto, che gli scatti tanto attesi sono spuntati fuori come un coniglio bianco dal cilindro. Prima di dichiarare vittoria, dobbiamo però svelarvi un piccolo segreto. Queste immagini risalgono a prima del matrimonio tra William e Kate, a prima cioè che Pippa diventasse un'icona di stile ed eleganza. Da allora qualsiasi suo spostamento è stato ben studiato non tralasciando alcun dettaglio, soprattutto il trucco e il parrucco. Ma il sospiro di sollievo è d'obbligo visto che le immagini sono state scattate alcuni giorni prima delle nozze reali, mentre Pippa correva in direzione della sua auto parcheggiata in doppia linea gialla a Londra. Se il lato b della Middleton scatena la gelosia delle fidanzate inglesi, il suo volto al naturale potrebbe mettere a tacere la rivalità. Eppure non è tutto oro quello che luccica perchè, dopo la pubblicazione di queste foto, il fondoschiena "reale" potrebbe subire un'impennata di apprezzamenti.
Pippa Middleton è stata fotografata al naturale qualche giorno prima del matrimonio di William e Kate, mentre correva a prelevare la sua auto, parcheggiata in doppia fila a Londra.
È accaduto sabato pomeriggio durante la partita di League One inglese (la nostra Lega Pro) tra Ipswich Town e Sheffield Wednesday ed è stata una dinamica rocambolesca. A Portman Road si stavano giocando gli ultimi minuti e gli ospiti erano ancora in vantaggio per 0-1 grazie al gol di Adeniran. Il portiere dello Sheffield Peacock-Farrell era pronto a rimettere in gioco il pallone senza accorgersi che dietro di lui era rimasto Macauley Bonne. Non appena l'avversario ha lasciato rotolare il pallone a terra, l'attaccante di casa è sbucato alle sue spalle e si è impadronito del pallone. Non c'era lo spazio ideale per calciare direttamente nella porta sguarnita e la difesa era rientrata, ma il danno ormai era fatto: Bonne ha preferito servire il suo compagno di squadra Fraser, che a sua volta ha fornito a Conor Chaplin l'assist vincente con un pallone da depositare facilmente in rete. In Inghilterra è stato già definito "the cheekiest goal of the season", ossia il gol più sfacciato della stagione.
In League One inglese l’Ipswich Town sta perdendo di misura in casa contro lo Sheffield Wednesday. All’ultimo minuto il portiere ospite Peacock-Farrell rimette in gioco il pallone ma Bonne è in agguato dietro di lui e glielo ruba. L’azione prosegue e Conor Chaplin segna la rete che vale il pareggio. Prima della furbata Bonne, intuendo la possibilità di beffare il portiere, ha invitato i tifosi a rimanere in silenzio per non indispettire l’avversario.
E dire che Matteo Pessina neanche li doveva giocare questi campionati Europei. Ed invece l'altro giorno c'era anche lui ad esultare in maniera sfrenata sul pullman scoperto che ha portato l'Italia in trionfo per le vie di Roma. Entrato nella spedizione azzurra all'ultimo momento utile, quando l'UEFA ha dato l'ok alla nostra Federcalcio per iscrivere in lista il suo nome al posto dell'infortunato Sensi, il 24enne centrocampista brianzolo ha dato un contributo pesante alla causa della Nazionale. Dopo la panchina nel match inaugurale con la Turchia ed i soli tre minuti nella partita con la Svizzera, Pessina è sceso in campo in maniera ben più significativa nelle due successive sfide contro Galles ed Austria (rispettivamente 87 e 53 minuti), andando a segno in entrambi i match: due reti che probabilmente non dimenticherà più per tutta la sua carriera. Poi ha giocato 46 minuti anche nella semifinale contro la Spagna decisa ai calci di rigore, un'esperienza che evidentemente lo ha segnato molto da un punto di vista emotivo, alla luce della scena mostrata nel docufilm ‘Sogno azzurro, la strada per Wembley', in cui il giorno dopo parla con Donnarumma mentre entrambi sono sulla cyclette.
Matteo Pessina è stato uno dei protagonisti dei campionati Europei vinti dall’Italia pur non essendo uno dei titolari di Roberto Mancini: il centrocampista dell’Atalanta ha infatti messo a segno due gol molto pesanti contro Galles ed Austria, ed è sceso in campo anche nella semifinale contro la Spagna. Un match che lo ha segnato non poco da un punto di vista emotivo, come dimostra chi gli è apparso in sogno…
Una data extra per il Max90 Live, il tour che sta riproponendo dall'inizio dell'estate i grandi successi degli Anni Novanta firmati da Max Pezzali: si terrà al Real Belvedere di San Leucio, in provincia di Caserta, la penultima tappa del tour. Le prossime due date sono previste a Fossano (provincia di Cuneo) sabato 18 e domenica 19 settembre presso Piazza degli Acaja. Grande attesa invece per l'evento del 15-16 luglio 2022 a San Siro per il "Canta Max", il maxi concerto che lo vedrà per la prima volta sul palco del "suo" Stadio San Siro: data "zero" prevista per il 10 luglio 2022 a Bibione.
Arriva al Real Belvedere di San Leucio, in provincia di Caserta, la penultima tappa del tour Max90 Live, il tour che sta riproponendo dall’inizio dell’estate i grandi successi degli Anni Novanta firmati da Max Pezzali. Tour che si chiuderà poi il 18 e 19 settembre presso Piazza degli Acaja a Fossano, in provincia di Cuneo.
Jovanotti ha deciso di fare le cose in grande per quanto riguarda il suo prossimo album. Ancora più in grande, sì, scegliendo Rick Rubin per la produzione di quello che sarà il seguito di "Lorenzo 2015 Cc": forse il nome di Rubin non dirà molto a tante persone, soprattutto se non seguono molto le cose americane e non amano particolarmente il rap, dal momento che è una delle icone della musica mondiale, grazie alle sue produzioni e collaborazioni. Barba bianca lunghissima, così come i suoi capelli, la scelta di vita hippie, sulle spiagge della California, dove ha il suo mitico studio, qualche anno fa Uproxx si chiedeva se fosse "l'uomo più interessante al mondo" rispondendosi che probabilmente, sì, lo era. Oggi Universal ha confermato che sarà proprio Rubin a produrre il nuovo album del cantante di Cortona, avallando quello che il Quotidiano nazionale aveva scritto qualche settimana fa. Per Rubin questa è una prima volta vera e propria, dal momento che non gli era mai capitato di lavorare con un artista italiano, né con qualcuno che non cantasse in inglese (ha lavorato per un album di Nusrat Fateh Ali Khan, ma era postumo): "La stima di Rubin per Lorenzo nasce da un rapporto personale: la passione comune per la musica e una straordinaria sintonia artistica e umana, lo hanno convinto a produrre il primo disco italiano della sua carriera" ha scritto la Universal nella nota che accompagna la notizia. Insomma, si interrompe, almeno per il momento, il legame professionale che legava Jovanotti a Michele Iorfida Canova, uno dei produttori italiani più noti, che lo aveva seguito fin dai tempi di "Buon sangue" (2005). Figura storica della musica mondiale, oltre ad aver fondato, con Russel Simmons, la Def Jam, una delle etichette più importanti della storia della musica moderna e storicamente legata alla nascita del rap, nella sua vita ha collaborato con artisti del calibro di Johnny Cash, Beastie Boys, Red Hot Chilli Peppers, Kanye West, Lady Gaga, Jay Z, Slayer, Black Sabbath, Metallica, AC/DC, Aerosmith, Shakira, Justine Timberlake, Eminem, U2, Adele ed Ed Sheeran. L'album uscirà a dicembre e su Facebook Jovanotti ha scritto un lunghissimo post per presentare questa collaborazione ai propri fan e per far capire l'importanza che ha per lui questa collaborazione con Rubin: "Nessun produttore nella storia dei dischi ha avuto su di me l’impatto di Rick Rubin (…) Per il mio nuovo album sto lavorando con Rubin. E’ inutile girarci intorno, per me è la realizzazione di un sogno che faceva parte dei sogni che pensavo rimanessero sogni per sempre. Negli anni ho lavorato con i migliori produttori d’Italia, con alcuni siamo cresciuti insieme partendo da zero, ci siamo inventati un lavoro, abbiamo imparato cose e ottenuto bellissimi risultati". Il racconto di Jovanotti ha in sé l'emozione di chi sta realizzando il suo sogno, quello di una vita (e sono tanti i cantanti che vorrebbero poter lavorare con uno dei miti della musica mondiale). Il cantante: Per il mio nuovo disco ho scritto canzoni che mi esplodono dentro e prima ancora di iniziare a pensare ad un album ho sentito il desiderio che questo disco fosse un nuovo inizio per me, non ci fosse nulla di prevedibile in nessuna fase, dalla scrittura alla produzione. Volevo trovarmi di fronte ad uno spazio aperto che non avesse continuità con gli anni appena trascorsi, che fosse un nuovo viaggio, rischioso, essenziale, e soprattutto in grado di farmi sentire esposto e di rimettermi in gioco. Avevo bisogno di qualcuno che mi aiutasse a rimettere al centro di tutto le canzoni. Amo troppo la musica per potermi permettere di non spingermi ogni volta al limite e provare a saltare oltre senza rete. Al vertice della mia lista dei desideri c’era il nome "inarrivabile" di Rick Rubin. I pianeti si sono messi in fila, sarebbe troppo lungo qui da raccontare il viaggio che mi ha portato alla possibilità di sedermi un pomeriggio di qualche mese fa davanti alle casse nello studio di Rick Rubin a sentire i miei demo seduto di fianco a lui. Qualche giorno dopo l’ascolto e la chiacchierata ho ricevuto la sua mail in cui mi diceva che ci stava, “iniziamo" mi ha detto, divertiamoci. Abbiamo registrato in Italia, ci siamo chiusi in una casa antica sulle colline di Firenze che abbiamo trasformato in uno studio, per tutto agosto, dove abbiamo vissuto dormito mangiato e registrato 14 pezzi. Io ho coinvolto alcuni miei collaboratori storici e con Rick c’era una parte del suo team. Rick mi ha rimesso completamente in discussione , mi ha guidato in un viaggio ai confini di me stesso, che è dove succedono le cose.
Il nuovo album di Jovanotti uscirà i prossimo 1 dicembre e sarà prodotto da Rick Rubin, uno dei produttori che ha fatto la storia della musica mondiale, e che per la prima volta lavora con un italiano.
Davanti alle centinaia di migliaia di egiziani che continuano ad occupare Piazza Tahir chiedendo le sue dimissioni, considerata la mancanza di appoggio internazionale, il presidente egiziano ha annunciato che non si presenterà alle prossime elezioni presidenziali. Nel suo discorso, con diversi riferimenti alla sua carriera di soldato che ha combattuto per la libertà del paese, Mubarak ha cercato di presentarsi come un uomo che: "Mai ha cercato una posizione di tanto responsabilità e potere" sostenendo però che è l'unica persona che con "legittimità" può condurre un processo di transizione. Mubarak si è sforzato anche nel presentare gli ultimi giorni come un periodo di panico e di caos insistendo che: "Le manifestazioni che inizialmente sono stati atti pacifici per celebrare la libertà di espressione sono state sfruttate da chi vuole distruggere la legittimità costituzionale" attaccando "proprietà pubbliche e private". "Gli incidenti degli ultimi giorni ci hanno obbligato a scegliere tra il caos e la stabilità. Io ho risposto immediatamente alle richieste del popolo di formare un nuovo governo dando ordine al vicepresidente affinchè contattasse l'opposizione per realizzare queste richieste. Tuttavia, certe forze politiche hanno ignorato i miei intenti di dialogo", ha detto Mubarak riferendosi all'opposizione. "In questo momento decisivo hanno rifiutato la nostra offerta". Cercando di placare il popolo senza ferire il proprio senso dell'onore, Mubarak ha poi assicurato che: "Oggi sono ancora maggiormente disposto ad abbandonare il potere per assicurare la pace del paese" pur lasciando intendere che non ha nessuna intenzione di lasciare il processo di transizione in mano ad altri e che non abbandonerà l'Egitto. Come già detto le dichiarazioni di Mubarak sono state rese indispensabili dalla scomparsa del sostegno internazionele. Infatti, nel tardo pomeriggio di ieri si è appreso probabilmente il fattore chiave che ha portato Mubarak a fare questo piccolo passo indietro: La Casa Bianca ha annunciato attraverso un messaggio consegnato personalmente al presidente egiziano, il ritiro del sostegno di Barack Obama al regime. Viene a mancare così l'alleato più importante di Mubarak.
Discorso alla nazione del presidente egiziano Mubarak che ha annunciato di non ricandidarsi alle prossime elezioni presidenziali. Per gli Stati Uniti non basta, il processo di transizione deve iniziare subito.
L'attività del notaio Uno dei compiti compresi nell'incarico professionale affidato al notaio dall'acquirente è quello di verificare che l'immobile che si trasferisce non presenta trascrizioni o iscrizioni che potrebbero impedire il trasferimento oppure che potrebbero prevalere (nel senso di essere "opponibili" all'acquirente. Questo obbligo rientra nell'incarico professionale affidato al notaio, quindi, l'eventuale inesatto adempimento (omessa visura per errore o per dolo) determina una responsabilità contrattuale del notaio. L'inadempimento del professionista determina sicuramente un danno evento, in quanto l'eventuale omissione può dar luogo ad un evento che non era quello che il professionista avrebbe dovuto assicurare (ad esempio inizio di una esecuzione forzata in base ad un pignoramento non individuato). Occorre comprendere come quantificare il danno che subisce l'acquirente di un immobile appena comprato che viene coinvolto in un'esecuzione forzata perché non sono state (completamente) effettuate le visure oppure perché il notaio non si è accorto della trascrizione pregiudizievole. Posto che l'acquirente ha subito un danno, la questione della quantificazione del danno potrebbe sembrare di scarsa rilevanza, in realtà diventa importante se si nota che diversi potrebbero essere gli esiti dell'esecuzione forzata: a) potrebbe non essere conclusa la procedura esecutiva (per un vizio del procedimento), b) l'acquirente potrebbe accordarsi con il creditore e pagare solo una parte del credito estinguendo l'esecuzione forzata, c) l'esecuzione forzata potrebbe giungere alla vendita all'asta e chiudersi con l'assegnazione del bene ad un terzo soggetto. Si tratta di eventi che non possono essere equiparati o considerati equipollenti al fine del risarcimento del danno. Infatti, il danno non può essere liquidato se gli acquirenti non hanno subito alcuna perdita patrimoniale. D'altra parte, una condanna al risarcimento del danno rapportato al prezzo di acquisto, senza avere subito la perdita del bene, porterebbe gli acquirenti ad un ingiusto guadagno. Il danno che il notaio rogante un contratto di compravendita di un appartamento, il quale abbia omesso di effettuare le dovute visure ipotecarie, è tenuto a risarcire all'acquirente dell'immobile successivamente sottoposto ad esecuzione immobiliare da parte del creditore ipotecario ed aggiudicato ad un terzo, va commisurato all'effettivo nocumento sofferto dalla parte.
La Cassazione del 13.7.2018 n. 18525 ha affermato che l’inadempimento del notaio per le omesse visure (a cui segue l’esecuzione forzata del bene acquistato) ha certamente determinato un danno, ma se non si verifica la perdita del bene per l’interruzione dell’esecuzione forzata il danno non può automaticamente identificarsi con l’intero prezzo pagato per l’acquisto del bene pignorato, ma va riferito al danno concretamente subito a causa della perdita della disponibilità dell’immobile, sia in termini di utilizzo diretto, che si godimento indiretto del bene, sia riguardo alle spese sopportate a causa della procedura esecutiva.
Nessuno avrebbe mai pronosticato che Miss Lolita potesse figurare tra i finalisti di Italia's got talent. Eppure sovvertendo ogni previsione il pubblico italiano ha sfoderato il colpo di scena. Ieri sera, durante la seconda semifinale del reality, i presentatori Geppi Cucciari e Simone Annichiarico, con sommo piacere, hanno annunciato che il primo nella classifica del gradimento del pubblico votante era proprio Miss Lolita, al secolo Emanuele Gallo. La drag queen siciliana, un ex campione di salto in lungo che di notte indossa lustrini e paillettes, può ancora aspirare a diventare il talento d'Italia. Le porte della finale di Italia's got talent si spalancano per lui e per i suoi compagni finalisti tra i quali ricordiamo Federico Fattinger e Demis Facchinetti. Intanto gustatevi una sua particolare esibizione. Adriana De Maio
A sorpresa l’outsider della serata agguanta la finale. Il televoto gratifica la scelta di vita di Miss Lolita, che può sentirsi finalmente fiero e sereno.
Cara Carmen, come sai di norma non mi curo dei compleanni, ma questo è un po' speciale e andava in qualche modo celebrato. Certo, per farti gli auguri ho scelto un mezzo strano, e a dirla tutta all'inizio non ero nemmeno sicuro che fosse una buona idea, ma poi ho pensato che, sì, era OK, anche perché i malfidati avrebbero magari ritenuto poco etico che l'autore della tua biografia ufficiale firmasse un “normale” articolo su di te. Abbandonando ogni indugio, allora, mi tuffo nell'amarcord e rievoco il nostro primo incontro, nella primavera del 1997. Allora avevi solo ventidue anni ma già un ricco bagaglio di esperienze, culminate da poche settimane nella partecipazione al Festival di Sanremo con “Confusa e felice”. Il dirompente mix di energia, melodia, personalità e giovanile esuberanza offerto sul palco dell'Ariston aveva lasciato il segno, così come avrebbe fatto di lì a poco l'album con lo stesso titolo, il tuo secondo: un deciso passo in avanti rispetto a “Due parole”, l'esordio del 1996 nel quale risultavi ispirata ma più convenzionale, più cantautrice che rocker. Perché rocker lo eri, nessun dubbio, come mi dimostrasti proprio quella mattina quando, nel bel mezzo dell'intervista, mi chiedesti di vedere i vinili che casualmente avevo con me e, con gli occhi che ti brillavano di gioia, ti mettesti ad annusarne l'interno delle copertine “perché le edizioni americane hanno un odore fantastico“. Quanto davvero fossi rocker lo chiaristi nel 1998 con quello che in genere è considerato il tuo capolavoro, “Mediamente isterica”, e con il relativo, applauditissimo, tour. Il termine “esplosiva” non basta a descrivere com'eri in quel periodo: ogni ragazzo o ragazza che ti vedeva in azione non poteva non innamorarsi di te o essere colto/a dalla frenesia di provare a imbracciare una chitarra. O entrambe le cose. E se oggi l‘Italia è piena di agguerritissime fanciulle che sono state capaci di ritagliarsi uno spazio serio in un mondo per lo più dominato dai maschietti, i meriti sono in parte tuoi: non solo sei stata grande sotto il profilo artistico, ma sei stata anche un esempio di determinazione e – sì – coraggio. Rocker fino in fondo, come quando a fine 1997 ti invitai a portare la tua scaletta della vita a “Stereonotte”, la celebre trasmissione di Radiorai che al tempo conducevo, e ti presentasti con dischi di Jefferson Airplane, Byrds, Buffalo Springfield, Janis Joplin, Otis Redding, Aretha Franklin, B.B. King, Free, Jimi Hendrix, Hole, PJ Harvey, Pearl Jam, Smashing Pumpkins e Sonic Youth. E rock, benché nel complesso più edulcorato e sbarazzino, è stato anche il tuo quarto album (e maggior successo commerciale), “Stato di necessità” del 2000: quello de “L'ultimo bacio", che grazie al film di Gabriele Muccino è probabilmente l'unico tuo brano conosciuto da chiunque. A quel punto eri ormai una star che poteva permettersi dischi cantati in inglese e francese e concerti all'estero. Sarebbe stato facilissimo adagiarti sul (pur eclettico) canone della “cantantessa” un po' rock e un po' pop, ma volendo rimanere – giustamente – sempre fedele a te stessa hai preferito battere le strade che più ti intrigavano, destreggiandoti con verve e classe fra sofisticata canzone d‘autore e umori folk della tua Sicilia e non solo, legando il tutto a nette prese di posizione contro taluni aspetti della nostra società. Il bellissimo live con l‘orchestra del 2001, “L'anfiteatro e la bambina impertinente”, è servito da spartiacque, mentre con “L'eccezione” (2002), “Eva contro Eva” (2006) ed “Elettra” (2009) hai immortalato ottimamente l'ondivaga lucidità del tuo “nuovo” percorso; un percorso nel quale non sono però mancati i revival, come quello del 2004 per il quale hai riesumato la sigla della tua prima band seria, i Moon Dog's Party, interpretando solo cover di classic rock, blues e soul, o quello del 2008, che ti ha visto ritornare aspra e selvaggia per riproporre “Mediamente isterica”. Ma ne hai combinate altre, molte altre, raccogliendo riconoscimenti di ogni genere – per citarne solo uno, sei stata la prima donna a ricevere la Targa Tenco nella categoria “album dell'anno”, per “Elettra” – e scolpendo definitivamente il tuo nome nella storia della musica italiana. Da ormai quasi quattro anni, cioè da quando la Universal è riuscita a convincerti a pubblicare un “best of”, hai però optato per un profilo bassissimo, una sorta di buen retiro. Hai avuto la magnifica attenuante di essere diventata mamma e a onor del vero a volte hai fatto capolino dal tuo rifugio etneo, ma oggi 4 settembre 2014 “Elettra” ha addirittura cinquantanove mesi meno cinque giorni ed è ora di dargli un seguito. Non ci sarebbe maniera migliore di salutare il tuo acquisito status, per dirla con Nanni Moretti, di splendida quarantenne. Io ci conto, e con me ci conta un mucchio di altra gente. Nell'attesa, ancora auguri.
Si dice che rimarcare l‘età di un‘esponente del cosiddetto gentil sesso non sia elegante, ma in questo caso si può fare un‘eccezione. Auguri, Carmen, e grazie di cuore per quello che hai fatto e per quello che ancora farai.
Un 37enne è morto stamattina, 18 giugno investito da un camion davanti ai cancelli della Lidl di Biandrate (Novara). I fatti sono avvenuti in via Guido il Grande, mentre si stava svolgendo una manifestazione di lavoratori della logistica. La vittima si chiamava Adil Belakhdim ed era un sindacalista di origini marocchine coordinatore di Si Cobas Lavoratori Autorganizzati. Era sposato e aveva due figli di 4 e 6 anni. Nell'incidente sono rimaste ferite altre due persone. Il camionista è stato poi arrestato con le accuse di omicidio stradale e resistenza. Secondo una prima ricostruzione, l'autista del camion avrebbe volontariamente investito l'uomo per poi fuggire. I carabinieri lo hanno bloccato poco dopo all'Autogrill dell'A4 tra i caselli di Novara Est e Novara Ovest: si tratterebbe di un uomo di origini campane. Sul posto è intervenuto anche il 118, ma per il 37enne non c'è stato nulla da fare. Inutili i tentativi di rianimazione: Adil è morto sul posto. Come si legge sulla pagina dello stesso sindacato non si tratterebbe di un incidente, ma di un atto volontario: "Ucciso da un camion il nostro Coordinatore dei SiCobas Novara Adil durante lo sciopero nazionale in corso alla Lidl di Biandrate. A differenza di quanto sta girando sulla stampa, il camion ha forzato il presidio all'esterno del magazzino investendo i lavoratori, tra cui Adil". Ci sarebbe stata una discussione tra il conducente del camion coi manifestanti che bloccavano l'uscita dei mezzi dal deposito della Lidl nel novarese. Il camion coinvolto nell'incidente avrebbe di forzare il blocco finendo per investire due persone: una è finita in ospedale, un'altra è stata travolta e trascinata per 30 metri. Si tratta appunto di Adil. Secondo quanto riferito all'AGI da Attilio Fasulo, segretario generale della Cgil di Novara, che si trova sul luogo della morte del sindacalista, "i lavoratori presenti mi hanno parlato di una discussione a seguito della volontà del camionista di forzare il presidio". Sempre secondo le testimonianze raccolte, il sindacalista sarebbe stato travolto e trascinato per una decina di metri, fino all'altezza del passaggio pedonale: per questo nei primi minuti si era immaginato che stesse attraversando la strada.
Un uomo di 37 anni è morto investito da un camion che poi si è allontanato. I fatti sono avvenuti questa mattina a Biandrate, nel Novarese, nei pressi del deposito territoriale Lidl, dove stava iniziando una manifestazione di lavoratori. L’uomo alla guida del mezzo ha tentato la fuga, ma è stato arrestato con le accuse di omicidio stradale e resistenza. L’accusa Si Cobas Lavoratori Autorganizzati: “Si tratta di un atto volontario. Adil Belakhdim ed era un nostro associato”.
Il seno è la parte del corpo femminile più sensuale e soprattutto più guardata dagli uomini. Anche se il décolleté abbondante è desiderato da ogni donna, essere particolarmente “dotate” non è sempre una cosa positiva, soprattutto quando ci si ritrova a fare shopping e ad acquistare reggiseni e bikini. Ci sono cose che solo quelle con un seno grosso possono capire ed una di queste è proprio la sensazione di frustrazione che si prova quando bisogna scegliere il proprio modello ideale. Queste 4 ragazze, Jenna, Gyan, Anna e Tahlia, hanno dimostrato cosa significa realmente andare alla ricerca del reggiseno perfetto. Hanno tutte un seno naturale molto abbondante, sono australiane e di conseguenza hanno ancora la possibilità di andare al mare. Hanno dunque provato 8 diversi bikini di marchi differenti e i risultati sono stati evidenti. Alcuni reggiseni non sostenevano assolutamente nulla, altri erano troppo imbottiti, altri troppo scollati e altri ancora non valorizzavano la parte migliore del loro corpo. Certo è che tutte e 4 le ragazze hanno seriamente pensato che la maggior parte dei modelli fossero progettati per le ragazze con il seno piccolo. Alla fine, però, sono riuscite a trovare quelli giusti per le loro esigenze: è proprio a questo punto che tutte si sono sentite come delle vere e proprie star del mondo dello spettacolo. Ciò che hanno imparato dall’esperimento è che bisogna sempre provare i diversi reggiseni, anche quelli che all’apparenza non sono fatti per il proprio corpo. Una volta indossati, si potrebbero avere infatti delle piacevoli sorprese.
Avere il seno abbondante non è sempre una cosa positiva, soprattutto quando ci si ritrova a comprare dei reggiseni. Queste 4 ragazze hanno dimostrato cosa succede davvero alle donne con un décolleté florido.
Tirerà un sospiro di sollievo l'attrice Mila Kunis. Il suo stalker, infatti, è stato arrestato nuovamente dopo essere fuggito dalla struttura di salute mentale dove era stato mandato in seguito alla condanna per stalking all'attrice americana. Sono stati giorni di panico per la ragazza, visto che Stuart Lynn Dunn era riuscito a fuggire sabato sera, e restando nascosto per svariati giorni. Questa mattina, però, la Polizia di Los Angeles lo ha arrestato nuovamente come comunicato dal portavoce dello Sceriffo. L'uomo era riuscito a fuggire dall'Olive Vista Behavioral Health Center a Pomona scavalcando una finestra del bagno e oltrepassando anche il recinto di filo spinato che cingeva la struttura. Lynn Dunn è stato un incubo per l'attrice de ‘Il cigno nero' e fu arrestato nel 2012 per essersi intrufolato nel condominio vacante dell'attrice. Non contento, fu arrestato nuovamente qualche mese dopo, quando fu preso fuori la palestra della Kunis dove la stava aspettando da tre giorni violando l'ordine di restrizione.
Mila Kunis può stare tranquilla: l’uomo condannato in passato per stalking è stato arrestato nuovamente dopo essere fuggito dal centro di igiene mentale dove era detenuto.
C'è addirittura la data del parto questa volta nella notizia relativa alla presunta gravidanza di Michelle Hunziker. Nonostante la smentita della diretta interessata, il sito Dagospia è sicuro che la bellissima presentatrice svizzera aspetti un bambino tanto che scrive: Un levriero al guinzaglio! A luglio-agosto Michelle Hunziker partorirà un trussardino, figlio di Tomaso Trussardi. Auguri.
Sembra farsi più certa di ora in ora la notizia secondo cui Michelle Hunziker sarebbe incinta del fidanzato Tomaso Trussardi. La conduttrice dovrebbe partorire in estate.
Trentaquattro cani, per lo più denutriti e senza microchip, sono stati trovati all'interno di un'auto parcheggiata in via Goldoni a Milano. A segnalare la vettura sono stati alcuni cittadini, allertati proprio dagli stessi animali: alcuni cuccioli infatti, approfittando di una portiera aperta e spinti dalla naturale curiosità, sono usciti in strada e hanno attirato l'attenzione di qualche passante. Sul posto, in zona Porta Monforte, sono intervenuti gli agenti del Nucleo tutela animali della polizia locale e i veterinari dell'Agenzia per la tutela della salute (Ats), che si sono trovati di fronte una scena sconcertante. L'auto, una Opel station wagon, era infatti stata trasformata in una sorta di canile ambulante in cui gli animali erano stati stipati in pessime condizioni. I cani sono risultati essere per lo più meticci di taglia medio-piccola: una ventina circa i cuccioli, tutti senza microchip, mentre solo sei cani più grandi sono risultati registrati. Gli animali, tutti denutriti, sono stati tratti in salvo e portati al canile sanitario. Sui gruppi social del quartiere è già partito il passaparola per chi volesse adottarli e prendersi cura di loro: nel caso si può contattare il numero del comune 02.0208 e chiedere dei cani ritrovati in via Goldoni.
Singolare scoperta di alcuni cittadini per strada a Milano: hanno visto alcuni cuccioli uscire da un’auto e hanno scoperto che nella vettura, una station wagon parcheggiata in via Goldoni, c’erano una trentina di cani, tutti denutriti. Sul posto sono intervenuti la polizia locale e i veterinari dell’Ats, che hanno tratto in salvo gli animali. I proprietari dell’auto, madre e due figli tutti senza fissa dimora, sono stati denunciati.
È l'ennesima stagione di incendi estivi che hanno colpito l'Italia e il mondo intero, a cui si aggiungono eventi climatici sempre più improvvisi e catastrofici, come hanno dimostrato le alluvioni in Germania. Il rapporto dell'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) pubblicato qualche giorno fa dice chiaramente, tra le altre cose, che l'aumento delle temperature creerà conseguenze gravi per il futuro del pianeta e che se non interveniamo a livello globale dobbiamo aspettarci eventi climatici sempre più imprevisti e catastrofici. Prima della lettura del rapporto IPCC, però, alcune di queste cose erano state scritte da scienziati e giornalisti scientifici e, per esempio, affrontati in un libro dello scienziato e giornalista Fabio Deotto, "L'altro mondo. La vita in un pianeta che cambia" (Bompiani). Deotto ha girato il mondo per cercare di capire in che modo, materialmente, la crisi climatica sta impattando sulle persone: dalle Maldive a Miami, passando per la Lapponia, i cambiamenti climatici stanno incidendo ancora una volta sullo stile di vita di milioni di persone, accentuando anche quelle che sono problematiche come la migrazione, il divario tra ricchi e poveri e la discriminazione. Deotto parla con esperti, anche con scettici, intervista le persone che vivono sulla loro pelle questi cambiamenti, analizza storicamente il fenomeno e cerca di dare al lettore una lettura ampia – politica, psicologica, tecnologica -, che è quella che bisogna avere quando si parla di clima. Quello che fa "L'altro mondo", però, lo riassume benissimo lo scrittore Giorgio Fontana nella quarta di copertina, quando scrive che questo libro ha "la capacità di incidere sulle nostre categorie cognitive". Nel tuo libro metti le cose in chiaro sin da subito: anche rimettendoci in riga comunque le problematiche ambientali non si interromperebbero. Da dove sei partito per scrivere questo libro? Qual era l’idea di partenza e come – e se – è in qualche modo cambiata o si è modificata nella stesura. L’idea di partenza era di andare a vedere con i miei occhi alcuni luoghi in cui gli effetti della crisi climatica sulla vita umana fossero già visibili. Siamo ancora abituati a considerare il riscaldamento globale come un problema delle generazioni future, mentre è ormai inequivocabilmente attuale. Una volta completate le tappe del mio viaggio, però, mi sono reso conto che non mi bastava mostrare come il mondo fosse già cambiato, volevo anche capire perché ci risulti così difficile prendere atto di questo cambiamento. “È troppo tardi”, “Siamo agli sgoccioli”, “C’è tempo per cambiare il corso delle cose”. Qual è la situazione secondo te? Tutte e tre queste frasi sono vere. Il primo volume del rapporto IPCC pubblicato lo scorso 9 agosto inquadra bene la complessità del problema: da un certo punto di vista è troppo tardi, perché alcuni punti di non ritorno sono stati superati e alcuni cambiamenti (come l’innalzamento del livello delle acque e l’acidificazione degli oceani) sono ormai irreversibili; ma siamo ancora in tempo a mantenere il riscaldamento globale al di sotto degli 1,5 gradi rispetto all’epoca pre-industriale, un obiettivo fondamentale se vogliamo evitare scenari catastrofici, ma per fare in modo che non si arrivi a superare anche questo punto di non ritorno c’è bisogno di cambiamenti drastici, perché sì, “siamo agli sgoccioli”. Il libro nasce prima della pandemia. Con questa abbiamo capito quanto la cura nei confronti della natura sia intrinsecamente intrecciata anche con la nostra sopravvivenza. Che impatto credi che questi due anni possano avere anche sui Governi? Nel 2020 abbiamo registrato una riduzione di emissioni del 7%, il che dimostra come un cambiamento drastico nel modo di vivere e produrre abbia ripercussioni tangibili sulla quantità di gas serra che immettiamo nell’atmosfera. Il problema è che stiamo già tornando al regime pre-pandemia. Secondo le previsioni nel 2021 ci sarà un aumento della domande di energia paragonabile a quello registrato nel 2010, a causa della ripresa post-crisi economica. Il rischio è che invece di imparare qualcosa da questi anni di rallentamento, cercheremo di ritornare ai ritmi precedenti puntando ancora di più sul consumo di risorse. E sulla psiche, invece? L’ansia climatica potrebbe essere un surplus all’ansia che questo anno e mezzo di Covid ha fatto aumentare nelle persone?
È l’ennesima stagione di incendi estivi che hanno colpito l’Italia e il mondo intero, a cui si aggiungono eventi climatici sempre più improvvisi e catastrofici. Prima dell’uscita del rapporto ICPP, lo scienziato e giornalista Fabio Deotto aveva affrontato gli effetti del cambiamento climatico nel libro “L’altro mondo” e a Fanpage.it ha spiegato cosa succederà se non prendiamo decisioni drastiche.
La Mercedes si è presentata al GP della Turchia con un nuovo motore endotermico che sembra aver aumentato sensibilmente le prestazioni della W12 di Lewis Hamilton in termini di velocità. Soprattutto in rettilineo, all'Istanbul Park, la vettura del britannico è apparsa nettamente più veloce di tutte le altre monoposto in pista, compresa anche la Red Bull con la quale fino alla gara turca aveva prestazioni similari. E questo inevitabilmente ha sollevato alcuni dubbi riguardo alla regolarità del motore montato dall'inglese con tanto di richiesta alla FIA di chiarimenti in merito inoltrata da diverse scuderie. A rivelarlo è stato Christian Horner, team principal della Red Bull in lotta per il Mondiale costruttori con la Mercedes e con Max Verstappen tornato leader della classifica proprio dopo il risultato ottenuto in Turchia: "Se guardi alla velocità in rettilineo di Lewis nella gara in Turchia, era di 15 o 20 km/h più veloce rispetto a noi, quindi dobbiamo trovare un po' di velocità in più. Forse hanno una configurazione diversa – ha commentato Horner a Sky Sport UK dopo la gara dell'Istanbul Park –. Vogliamo che sia chiaro che non abbiamo fatto nessun reclamo ufficiale, ma abbiamo solo chiesto dei chiarimenti alla FIA, così come fatto da altre squadre – ha poi aggiunto il capo della squadra austriaca –. La Red Bull quindi non è l'unica squadra che li ha chiesti". Sorpreso da questo improvviso netto miglioramento delle prestazioni della Mercedes di Lewis Hamilton anche il consigliere della Red Bull Helmut Marko: "Sembrava che la Mercedes corresse con il DRS aperto – ha infatti detto il dirigente del team con sede a Milton Keynes a racingnews365 dopo il GP della Turchia –. Adesso dovremo cercare di massimizzare a livello telaistico per tentare di compensare quest’improvvisa velocità della Mercedes". La Red Bull dunque appare molto preoccupata di questi inaspettati progressi della Mercedes che potrebbero avvantaggiare i rivali proprio nel momento decisivo per l'assegnazione dei titoli iridati.
La Red Bull e altri team di Formula 1 hanno chiesto chiarimenti alla FIA in merito al nuovo motore introdotto dalla Mercedes sulla vettura di Lewis Hamilton nel GP della Turchia. La W12 del britannico sembra aver guadagnato tra i 15 e i 20 km/h in termini di velocità di punta rispetto ai rivali facendo preoccupare il team con cui è in lotta per i titoli Mondiali: “Sembrava che la Mercedes corresse con il DRS aperto a Istanbul”.
Finalmente Lady Gaga durante un'intervista con Ellen DeGeneres che andrà in onda questo venerdì, ha spiegato il perchè del suo atteggiamento e del suo abbigliamento sempre più bizzarro ogni giorno che passa. Quando Lady Gaga era ancora soltanto Stefani Germanotta, una giovane ragazza di New York non ancora famosa, infatti, era spesso vittima di pesanti prese in giro, soprattutto dovute proprio al suo aspetto fisico. Così nel creare un personaggio per il palcoscenico, Lady Gaga appunto, l'artista ha deciso di dare un'occasione a chi oggi si sente come lei si sentiva a quel tempo, per poter capire che non tutti dobbiamo essere uguali, e che nel mondo c'è comunque spazio per tutti, nonostante la maggioranza sembri voler far passare l'idea opposta. Lady Gaga confessa che ai tempi del liceo non si sentiva affatto integrata con i suoi coetanei, e che in quel periodo voleva assomigliare a Boy George, essere diversa e sentirsi bene con se stessa. Purtroppo allora non ci è riuscita, ma oggi finalmente ha superato quei problemi e riesce a vivere benissimo in pace con se stessa. E così ai suoi "mostriciattoli", come definisce la star i suoi fan, Lady Gaga augura di poter prendere esempio da lei, e di considerarla come qualcuno di strano e stravagante con cui trovarsi a proprio agio in un mondo troppo omologato e pieno di discriminazioni. La star ricorda poi ai suoi fan che il fatto che qualcuno possa sentirsi un perdente a causa di come gli altri lo fanno sentire, non vuol dire in effetti che uno sia realmente un perdente. E' confortante come in un mondo in cui tutti sembrano spingere ad essere soltanto un punto in più della massa, ci sia ancora qualcuno che crede nei valori dell'individualità e dell'essere se stessi. Brava Lady Gaga.
Lady Gaga rivela ad Ellen il perchè del suo look eccentrico: si tratta di un modo per incoraggiare i propri fan ad essere se stessi senza vergognarsene.
La lucidatrice è un apparecchio in grado di ridare lucentezza al pavimento, cancellando eventuali graffi e segni e riportando il colore allo stato originale. Grazie all'azione dei dischi che, posti sotto la base stendono la cera sulle superfici girando a velocità sostenuta, il marmo, il parquet, il granito e le piastrelle torneranno come nuovi. I modelli più tecnologici, inoltre, consentono anche di aspirare lo sporco prima di lucidare: in questo modo, non avrete bisogno di passare l'aspirapolvere prima di procedere alla lucidatura. In vendita trovate diverse lucidatrici per pavimenti e scegliere quella più adatta alle proprie esigenze non è sempre semplice. Per prima cosa, dovete considerare il tipo di pavimento su cui andrete ad agire: ogni superficie deve essere trattata con una specifica spazzola. Inoltre, anche la presenza di diversi accessori nella confezione può fare la differenza. Di seguito trovate quelli che, al momento, sono i migliori modelli di lucidatrici per pavimenti in vendita; tra tutti, abbiamo privilegiato quelli più pratici, quelli con le migliori prestazioni e quelli con il miglior rapporto qualità/prezzo. Quelle più richieste sono sicuramente le lucidatrici Imetec, le lucidatrici Rowenta e la lucidatrice Electrolux ZP. Ma ci sono anche tanti altri modelli validi. Bissell SpinWave è un lucidapavimenti che funge anche da mocio. Grazie al grilletto posizionato sull'asta, regolare l'erogazione del detergente è regolabile. Si adatta a tutti i tipi di pavimenti, anche quelli più delicati. Il piede è girevole, per consentire una pulizia migliore. Nella confezione sono presenti due set di cuscinetti lavabili e di diversa morbidezza, per adattarsi a qualsiasi tipo di sporco. Ha una capacità di quasi un litro. Misura 41 x 20 x 114,3 centimetri. Pro: questo prodotto viene apprezzato perché è molto pratico e funzionale. La sua tecnologia gli permette di adattarsi a tutti i tipi di pavimenti. Contro: ha un costo elevato, ma giustificato dalle sue importanti qualità tecniche. La lucidatrice Vibratwin di Best Direct è ideale per chi deve trattare i pavimenti più difficili, perché riesce a strofinare e disincrostare: le spazzole poste sotto la base, infatti, vibrano in modo particolarmente veloce, garantendo una pulizia approfondita di parquet, marmo, pietra, laminato e qualsiasi altra superficie. Grazie al dosatore di cui è fornita, potrete miscelare acqua e detergente nelle giuste quantità, per sanificare gli ambienti senza corrodere o sbiadire i materiali.
Le migliori lucidatrici del 2021, per trattare i pavimenti, rimuovendo graffi e segni. Di seguito, trovate la classifica dei migliori modelli di lucidatrici per pavimenti in vendita in questo momento su Amazon e una guida che vi aiuti a procedere all’acquisto tenendo conto delle caratteristiche tecniche e strutturali.
Il gigantesco attore Michael Clarke Duncan, ricoverato dal 13 luglio scorso a causa di un grave arresto cardiaco, ha lasciato da poche ore la terapia intensiva e sta lentamente migliorando. E’ quanto reso noto dalla famiglia e dal suo publicist, i quali hanno soltanto aggiunto che al momento si affidano al Signore e alla preghiera affinchè aiutino Michael in questo difficile periodo. L’attore si è salvato grazie alla compagna, l’attrice Omarosa Stallworth che, trovandolo privo di coscienza sul pavimento, ha effettuati sull’uomo una rianimazione cardiopolmonare e, dopo pochi minuti, è arrivata l’ambulanza.
Il gigantesco attore, reso noto dal ruolo di John Coffey ne “Il miglio verde”, è stato ricoverato il 13 luglio scorso a causa di un attacco cardiaco. La moglie gli ha salvato la vita.
Dopo un dominio incontrastato, sembra che ci sia una nuova candidatura tra i favoriti del Festival di Sanremo 2011: lui stesso aveva dichiarato di partecipare alla kermesse per trasmettere la musica d'autore al pubblico più giovane, e di sto passo, potrebbe seriamente riuscirci. Stiamo parlando di Roberto Vecchioni, che nella terza serata di Sanremo dedicata ai 150 anni dell'unità d'Italia, si è esibito in un'esibizione molto sentita de "‘O surdato ‘nnammurato", una delle canzoni napoletane più celebri al mondo, scritta da Aniello Califano nel 1915. La performance del brano ha coinvolto notevolmente anche il pubblico, che ha accompagnato il brano con le mani, mentre Vecchioni e il suo coro intonavano le note di quello che da tempo è addirittura considerato come l'inno ufficiale del Napoli Calcio. Tutto ciò potrebbe allentare temporaneamente la tensione su Vecchioni, dato che negli ultimi giorni si susseguono parecchi rumors sulla sua canzone. Per Cecchetto, Chiamami ancora amore è la rivelazione di questa edizione di Sanremo, ma non è l'unico a pensarlo: nonostante per i bookmakers i favoriti siano ancora Emma Marrone e i Modà, le quotazioni di Vecchioni incrementano ogni giorno che passa, e una sua eventuale vittoria potrebbe rappresentare davvero una sorpresa, viste le attese della vigilia. Ma non è l'unico outsider della kermesse sanremese: anche Davide Van De Sfroos, con Yanez, si sta ritagliando la sua fetta di pubblico, nonostante l'incomprensibilità parziale del dialetto laghée. Insomma, ne vedremo delle belle.
In occasione della serata dedicata ai 150 anni dell’unità d’Italia, Roberto Vecchioni ha cantato “‘O surdato nnammurato”, infiammando il pubblico in sala.
Un medico del Boston Medical Center, il dottor Hossein Sadrzadeh, ha sviluppato una grave reazione allergica alcuni minuti dopo la somministrazione del vaccino anti COVID “mRNA-1273”, messo a punto dai ricercatori dell'azienda biotecnologica Moderna Inc. e del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID). Si tratta del primo caso verificatosi al di fuori degli studi clinici che ha visto il coinvolgimento della preparazione di Moderna-NIAID; fino ad oggi, infatti, erano noti solo sei casi di reazioni allergiche severe negli Stati Uniti e alcuni altri nel Regno Unito, tutti legati al vaccino “BNT162b2” sviluppato dalla casa farmaceutica Pfizer in collaborazione con la società biotecnologica tedesca BioNTech. Al momento il vaccino contro il coronavirus SARS-CoV-2 di Moderna è stato autorizzato solo dalla Food and Drug Administration (FDA) americana, ma presto dovrebbe arrivare l'approvazione per l'uso d'emergenza anche da parte dell'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA). La spiacevole esperienza del dottor Sadrzadeh, raccontata dal New York Times, potrebbe essere legata alla sua forte allergia ai crostacei, che gli provoca reazioni anafilattiche analoghe a quella sperimentata dopo la somministrazione del vaccino. Sapendo di avere una predisposizione, il medico, uno specialista di patologie oncologiche geriatriche, aveva con sé la sua EpiPen personale, pronta all'uso nel caso in cui avesse sviluppato una reazione. Dopo l'iniezione, sentendo di andare incontro a uno shock anafilattico, ha chiesto immediatamente il permesso ai colleghi di auto-somministrarsi il farmaco. Il medico ha dichiarato di aver sviluppato una forte tachicardia con battiti arrivati a 150 al minuto (il doppio della sua frequenza normale), ha iniziato a sudare freddo e a sentirsi stordito e intorpidito, la sua lingua ha iniziato a formicolare divenendo insensibile e ha sperimentato un crollo della pressione sanguigna. Dopo l'auto-somministrazione con la EpiPen è stato portato immediatamente al pronto soccorso su una barella, dove i colleghi lo hanno trattato con altri farmaci tra i quali steroidi e Benadryl, al fine di contrastare la reazione immunitaria esagerata agli eccipienti del vaccino anti COVID. Nel referto si legge che il paziente è stato portato al pronto soccorso per “mancanza di respiro, vertigini, palpitazioni e intorpidimento dopo aver ricevuto il vaccino Covid-19”. Il medico, che ha dichiarato di provare la medesima reazione con il consumo di crostacei, si è ripreso nel corso della notte e il giorno successivo è pienamente uscito dalla “ribellione” del suo sistema immunitario. Secondo gli esperti a causare la maggiore reattogenicità dei vaccini anti COVID di Pfizer e Moderna (entrambi preparazioni a mRNA), vi sarebbero le nanoparticelle lipidiche all'interno delle quali è presente l'informazione genetica necessaria per far sviluppare immunità contro la proteina S o Spike del coronavirus SARS-CoV-2. Come specificato in un articolo sulla prestigiosa rivista Science, reazioni allergiche severe sono state registrate in animali con le sole nanoparticelle, senza RNA messaggero caricato, pertanto si ritiene che siano proprio queste le “responsabili”. Come specificato al New York Times dal professor Merin Kuruvilla, allergologo e immunologo presso l'Università Emory, al momento negli Stati Uniti sono state somministrate oltre 1,1 milioni di dosi di vaccini anti COVID, e le reazioni allergiche come quella capitata al dottor Sadrzadeh sono estremamente rare. Pertanto non dovrebbero assolutamente scoraggiare le persone dal vaccinarsi. A maggior ragione se si ritiene che il medico era già fortemente allergico ai crostacei e che i CDC hanno dichiarato che i due vaccini potrebbero "non essere appropriati" per chi ha una storia di reazioni anafilattiche, in particolar modo per i medicinali e gli eccipienti contenuti nei vaccini.
Dopo alcuni casi di reazioni allergiche severe al vaccino anti COVID di Pfizer-BionTech “BNT162b2”, è stato registrato il primo caso – al di fuori della sperimentazione clinica – anche per il vaccino mRNA-1273 di Moderna e NIAID. La reazione grave è stata sviluppata da un medico di un ospedale di Boston, immediatamente trattato dai colleghi con steroidi e altri farmaci. Dopo una notte al pronto soccorso ha superato la crisi.
Da mesi si rincorrono voci sul prossimo progetto di Sfera Ebbasta, il rapper milanese che manca con un proprio album dall'uscita di Rockstar del gennaio 2018. Nelle scorse ore però sono uscite le prime immagini riguardanti il nuovo album, che potrebbero diventare la copertina del nuovo disco. La scelta di pubblicare immagini al centro di Milano e nella stazione centrale era stata adottata nelle scorse settimane dalla Machete Crew di Salmo, per poter presentare il mixtape in uscita il prossimo 2 ottobre "Bloody Vinil vol.3". M’MANC OUT NOW 💔 A post shared by $€ 📈 (@sferaebbasta) on Jun 11, 2020 at 4:03pm PDT Quattro immagini apparse nel centro di Milano e vicino alla stazione centrale hanno fatto il giro sul web, raffigurando la mano del rapper milanese Sfera Ebbasta tra due lettere: la $ e la E. Questo visual appartiene al nuovo progetto del cantante, che manca con un proprio album da ormai quasi tre anni. L'artista che durante questa estate è stato protagonista con "M manc" con Geolier e "Dorado" con Mahmood e Feid, senza dimenticare la partecipazione in "Soldi sulla carta" con gli Fsk, potrebbe essere sul punto di far uscire i nuovi singoli. Sono diventate molto alte le aspettative dei fan, dopo un'attesa che è sembrata interminabile, soprattutto per i tempi moderni dell'industria musicale.
Da mesi si rincorrono voci sul prossimo progetto di Sfera Ebbasta, il rapper milanese che manca con un proprio album dall’uscita di Rockstar uscito a gennaio 2018. Nelle scorse ore però sembrano essere uscite le prime immagini riguardanti il nuovo album, che potrebbe risultare la copertina del nuovo disco.
Sono passati diversi giorni ormai da quando Samsung ha annunciato che avrebbe rinviato la data di uscita del suo attesissimo smartphone con schermo pieghevole, Samsung Galaxy Fold. Il gadget è stato criticato dopo essere finito nelle mani delle prime testate incaricate di recensirlo in anteprima, tanto che il produttore ha saggiamente deciso di prendersi un periodo di tempo non meglio specificato per migliorarne gli aspetti messi alla berlina: un display troppo fragile e una cerniera non abbastanza protetta dall'ingresso di particelle dall'esterno. Ancora oggi però il dispositivo sembra non avere una data di uscita ufficiale: in questi giorni infatti Samsung sta chiedendo ai clienti statunitensi che hanno effettuato il preordine di affrettarsi a confermarlo per non essere eliminati dalla lista di attesa. La notizia arriva da Reuters, che ha raccolto le segnalazioni di alcuni utenti che hanno regolarmente prenotato il dispositivo, nella quale si legge "se non riceveremo conferma e non saremo riusciti a procedere con l'invio del dispositivo entro il 31 maggio, il tuo ordine sarà automaticamente cancellato". La missiva — ha spiegato Samsung sempre a Reuters — è stata inviata in ottemperanza alla normativa statunitense che richiede di procedere in questo modo in caso di ritardi sulla consegna di prodotti già prenotati, ma al di là del disagio arrecato ai clienti quel che emerge dalla comunicazione è che ad oggi la società non sa ancora se sarà in grado di terminare entro la fine del mese le modifiche che si era prefissata di apportare ai dispositivi.
In una comunicazione inviata ai clienti che hanno preordinato il dispositivo, Samsung ha chiesto a questi ultimi di confermare la propria intenzione di acquisto in caso il prodotto non sia pronto entro il 31 maggio. La data di uscita potrebbe essere alle porte oppure essere slittata alla seconda metà dell’anno.
Era un po' di tempo che alla Rai si chiedeva un programma musicale che andasse oltre l'idea di talent. Un programma fatto da musicisti, di musica e per tutti, rischiando un po', quello che, insomma, dovrebbe fare il Servizio Pubblico, ovvero chiudere un occhio sugli ascolti del giorno dopo, sfruttando qualche talento, quello sì, per tornare a parlare seriamente di musica in tv. La settimana scorsa è cominciato "Ossigeno", il nuovo programma condotto da Manuel Agnelli, leader degli Afterhours, noto al grande pubblico per essere stato uno dei giudici delle ultime due edizioni di X Factor, colui che, quest'anno, ha portato in finale i Maneskin. "Ossigeno", che prende il nome da una delle canzoni della band milanese, è una trasmissione che va in onda il giovedì sera, in cui Agnelli parlerà di identità sessuale, pregiudizio, provocazione fino all’estremo, rabbia, cinema, letteratura, arte, confronto con gli altri e con se stessi, e che oltre a un ospite musicale avrà vari personaggi che non sono per forza musicisti (nelle prossime puntate ci saranno, per dire, anche Paolo Bonolis o lo storico d'Arte Carlo Strinati). La prima puntata è andata, con buone critiche da parte di addetti ai lavori e anche di pubblico che ha seguito anche coi vari hashtag (compreso quello dedicato al cantante), nonostante i rischi di portare in Rai un'ospite come Joan As Policewoman, e canzoni di band come Pixies e Suicide. Manuel, avrai rivisto la puntata ovviamente: di cosa sei soddisfatto e dove, invece, cambieresti qualcosa? Sono molto soddisfatto dei contenuti, proprio tanto, perché abbiamo avuto pochissimo tempo. Contenuti che abbiamo privilegiato rispetto al montaggio, e sicuramente sui dettagli possiamo fare ancora tanto, sul ritmo nel montaggio, ad esempio, si può fare ancora di più. Non per una questione di capacità tecniche, proprio per il poco tempo che abbiamo avuto e migliorerà tantissimo puntata per puntata. Poi mi è piaciuta tanto l'atmosfera, io e gli ospiti siamo riusciti a creare un'atmosfera informale, molto diversa dalla televisione di oggi, dove tutto è scritto, tagliato con una velocità mostruosa e in cui gli effetti speciali contano più del contenuto, siamo riusciti a crearne una autentica, perché era proprio così durante gli incontri, quando suonavamo. Senza contare che sono molto contento della qualità musicale, proprio dei suoni, sentirli con questa qualità, una cosa che in tv non è sempre scontata. Senti, pare essere arrivati a quello che dicesti quando annunciasti la partecipazione a X Factor, ovvero entrare nel sistema per usarlo. Era questo quello che immaginavi? Sì, niente di più ma anche niente di meno, è chiaro che io da solo non faccio niente, però la mia briciolina la posso fare così, intanto portando a X Factor una visione delle cose, perché anche là ho potuto esternare quello che pensavo sulla musica e far fare un percorso alle squadre che avevo, con un certo tipo di pezzi, e facendo del racconto musicale con questi pezzi. Poi X Factor mi ha insegnato a far televisione, è stato fondamentale per me quel programma. In più sapevo che con quella visibilità avrei potuto permettermi di avere un altro tipo di attenzione professionale e di usarla in questo modo, per fare programmi di questo tipo, ma anche altre cose, come Caravaggio su Sky che è un'altra cosa molto bella e diversa da quella che potevo fare in passato, senza contare che faremo il Forum (il concerto al Mediolanum Forum di Assago, ndr) il 10 aprile e forse qualche anno fa il Forum non me lo sarei potuto permettere. Sono tutte piccole cose, ma sono cose necessarie in questo momento. Era una sfida che in tanti chiedevano alla Rai, tornare a fare un programma prettamente musicale. Anche perché quello che paradossalmente ha sorpreso è che il tuo è un programma prettamente musicale, basato sulla musica raccontata e suonata ed era una cosa che non si vedeva, talent a parte, da un po'. Immagino sia stata una sfida importante… Certo, però è una sfida accolta anche dai dirigenti di Rai Tre, bisogna ammetterlo, hanno avuto coraggio anche loro, non badando tantissimo ad ascolti etc e questa è una cosa molto importante, lasciandoci carta bianca, cosa più unica che rara.
Non crede di aver fallito a X Factor, “Ho fallito quando ho voluto di più” dice Manuel Agnelli, parlando della sua esperienza televisiva rinnovata con la conduzione di “Ossigeno”, il nuovo programma di Rai Tre in cui l’artista suona e parla di musica con tanti ospiti diversi.
Abbiamo visto ieri come la vera domanda che circolava tra gli addetti ai lavori per gli MTV Video Music Awards non riguardasse tanto chi avrebbe vinto quale premio ma piuttosto cosa avrebbe indossato Lady Gaga. MTV aveva addirittura scomodato una top-model che, interpellata al riguardo, ha dichiarato che sicuramente la star si sarebbe presentata o in versione Jo Calderone, ovvero il suo alter-ego maschile, oppure con degli abiti da persona normale. Ovviamente non è andata così perchè Lady Gaga si sa, è imprevedibile. La star di Alejandro, infatti, ha sfoggiato ben tre diversi abiti per la serata di ieri, uno più assurdo dell'altro e tutti rigorosamente provocatori. Di seguito vi riportiamo una photo-gallery nella quale potete ammirare gli stravaganti abiti dell'eccentrica star. Si inizia con uno interamente creato dallo scomparso stilista Alexander McQueen, grandissimo amico della star a cui Lady Gaga ha dedicato uno dei suoi premi, per continuare con un abito nero che persino a detta di Lady Gaga era scomodissimo e rendeva i movimenti impossibili.
Music Fanpage vi presenta una photo-gallery dedicata interamente ai tre look sfoggiati da Lady Gaga ieri sera durante la premiazione degli MTV Video Music Awards.
Lunedì di sole pressoché in tutta Italia. Una giornata che anticiperà una settimana di bel tempo e temperature elevate. Rarissimi i temporali estivi: solo alcune zone delle Alpi ne saranno interessate. Con l'arrivo dell'anticiclone africano, quella di domani sarà una giornata calda e afosa in tutta la penisola. Il cielo sarà sereno o al massimo poco nuvoloso, specialmente nei confini alpini orientali. Per domani si prevedono in mattinata alcune nuvole nelle Regioni del Nord, mentre nel resto della penisola sarà sereno sin dal mattino. Nel pomeriggio il tempo migliorerà anche nel Settentrione e resterà poco nuvoloso solamente in alcune zone del Piemonte, nella parte occidentale, e nel nord della Toscana. Non sonoperò previste precipitazioni. Da domani arriva una settimana delle settimane più calde dell'estate. L'anticiclone africano arriverà in tutte le Regioni e la giornata sarà prevalentemente soleggiata. Sarà una giornata molto calda, con temperature al di sopra dei 30 gradi. In alcune zone del Centro si toccheranno picchi fino ai 35 gradi.
Con l’arrivo dell’anticiclone africano, quella di domani sarà una giornata calda e afosa in tutta la penisola: il cielo sarà sereno o al massimo poco nuvoloso e non sono previste precipitazioni. Si preannuncia una settimana torrida, tra le più calde dell’estate, con temperature fino ai 36-37 gradi.
Faceva impressione vedere il conteggio degli ascolti delle singole canzoni dei Beatles, la mattina del 24 dicembre, a poche ore dall'uscita in contemporanea sulle diverse piattaforme di streaming, sotto ai mille ascolti. Era, chiaramente, un dato che statisticamente non aveva rilevanza, anche perché in poche ore quei numeri erano destinati a salire e oggi, infatti, sono ben diversi, e per nulla stabilizzati, anzi. Con una svolta che musicalmente poteva definirsi epocale, infatti, una delle band più importanti e culturalmente rilevanti della Storia della musica ha reso disponibile il proprio catalogo su tutte le piattaforme streaming (Spotify, Apple Music, Tidal, Deezer, Google Play, Amazon Prime, Slacker, Groove di Microsoft e Rhapsody/Napster) a partire dalla mezzanotte della Vigilia di Natale, facendo così il proprio regalo ai milioni di fan sparsi in tutto il mondo. Nessuna limitazione, nessuna esclusiva, ma solo la voglia di continuare ad arrivare a tutti. Un cambiamento culturale più che economico, come scrivevamo qualche giorno fa, e come spiegava Billboard che faceva notare come più che uno streaming pagherebbe di più un passaggio pubblicitario o in in film. A pochi giorni dalla messa a disposizione, però, la curiosità è quella di capire quali sono le canzoni dei Fab Four più ricercate e amate dagli ascoltatori. Prendendo in considerazione Spotify, la principale piattaforma di streaming al mondo, e riportando dati resi noti da Billboard, il brano più ascoltato al mondo è ‘Come Together', uno dei loro capolavori, seguito da ‘LetIt Be' e ‘Hey Jude', in una classifica che vede in top ten alcuni dei loro brani più noti. Nessun aoutsider, insomma, e al massimo può partire la gara a quale dei loro capolavori non è presente. Dov'è ‘A Day In The Life', canzone che Rolling Stone decretò la più bella di tutte? E qual è la vostra canzone preferita della band di Liverpool?
È ‘Come Together’ la canzone dei Beatles più ascoltata su Spotify in questi primi giorni in cui è stato reso disponibile l’intero catalogo dei Fab Four.
Con buona pace di Sharon Bergonzi che ha difeso Andrea proprio pochi giorni fa via social network, Valentina Rapisarda ha scelto di continuare a lottare. Nonostante la scelta di Cerioli di abbandonare il trono, la corteggiatrice siciliana è volata fino a Bologna per cercare di recuperare il rapporto con l’ormai ex tronista. La giovane sente di provare sentimenti importanti nei confronti di Andrea e ha scelto di raggiungerlo nonostante la decisione di lui di continuare a cercare l’anima gemella lontano dal programma. È il sito Isaechia a fornire la priva fotografica dell’incontro tra i due. La Rapisarda è riuscita a convincere Andrea a vederla fuori dal programma e i due sono stati fotografati al tavolo di un bar insieme alla sorella dell’ex tronista e un’altra amica di lui. Poco tempo dopo il loro incontro chiarificatore, l’ex corteggiatrice ha cominciato a seguire Cerioli via Instagram. Pare quindi che la storia d’amore interrotta tra loro abbia buoni margini di recupero.
Dopo l’abbandono del trono da parte di Andrea Cerioli, Valentina Rapisarda è arrivata fino a Bologna pur di convincerlo a “sceglierla” fuori dal programma. Per loro ci sarebbero buoni margini di recupero.
La carenza di personale medico sanitario è stato la più grande falla della sanità campana durante la gestione della fase acuta della pandemia da Covid 19. Mancano medici, infermieri, operatori socio sanitari, e l'Ospedale del Mare è stato uno dei teatri dove questa carenza strutturale, mai colmata, ed ora il problema di ripropone in forme nuovamente emergenziali. Il deficit riguarda soprattutto i medici di emergenza/urgenza a cominciare da quelli impegnati nel Pronto Soccorso del nosocomio di Napoli Est. Come denunciato dalla CGIL per far fronte alla carenza di medici la direzione sanitaria sta costringendo dottori con altre specializzazioni a prestare servizio in pronto soccorso. Una circostanza che potrebbe essere molto pericolosa oltre che al di fuori della normativa. La Cgil denuncia un caso specifico avvenuto alla fine del mese di giugno che, secondo fonti del sindacato, sta per diventare una prassi nei mesi estivi. "Lo scorso 25 giugno durante un turno di lavoro notturno – scrive il sindacato in una nota – un dirigente medico oncologo, specializzazione non equipollente e/o affine alla Medicina di Emergenza/Urgenza, ha ricevuto un ordine di servizio per coprire il turno in Medicina di Urgenza (Mecau), un turno che si sapeva essere scoperto da almeno 20 giorni e quindi non una situazione improvvisa ed imprevista". Il medico in questione ha dovuto coprire anche il turno nel proprio reparto di appartenenza e quello di medicina interna per un totale di ben 60 pazienti. Facile immaginare che in queste condizioni è difficile prestare assistenza in maniera efficace. Ma quello che preoccupa è l'uso di professionalità che tecnicamente vengono definite "non equipollenti". In buona sostanza mettere un dirigente medico specializzato in altro ramo ad assistere pazienti in emergenza/urgenza, magari colpiti da politrauma o altre patologie non afferenti alla sua specializzazione può essere rischioso e molto pericoloso. Non solo, come ribadisce la Cgil: "Spesso l’ordine di servizio, in maniera illegittima, è indirizzato anche a dirigenti medici con specializzazioni non equipollenti e/o affini alla Medicina di Emergenza/Urgenza, nonostante diverse sentenze abbiano ribadito che il medico non possa essere impiegato in compiti che esulino dalla propria specializzazione". La circostanza dunque violerebbe anche le normative vigenti oltre a rappresentare una prestazione inappropriata che può penalizzare la qualità dell'assistenza.
La Cgil denuncia l’uso di medici specializzati in altri rami nella medicina d’urgenza. Fino a 60 pazienti in un solo turno, con reparti distanti tra di loro. Il fenomeno è iniziato con l’impiego di un oncologo in medicina d’urgenza durante un turno notturno. La carenza di personale medico sanitario continua a caratterizzare le attività dell’Ospedale del Mare anche dopo la chiusura dei reparti Covid. Secondo il sindacato l’uso di medici non equipollenti in medicina d’urgenza violerebbe le normative.
Nel cuore delle foreste malgasce è stato scoperto un nuovo simpaticissimo lemure, il lemure nano di Groves (Cheirogaleus grovesi), che va ad aggiungersi al centinaio di specie già note appartenenti a questo affascinante gruppo di primati, che vive esclusivamente – cioè è endemico – del Madagascar. A identificarlo un team di zoologi della Global Wildlife Conservation dopo approfonditi esami del DNA mitocondriale. Il lemure nano di Groves fa parte della famiglia dei Chirogaleidi, un gruppo di lemuri di piccola taglia con un adorabile muso che ricorda quello di una volpe. Hanno occhi molto grandi poiché si sono adattati a una solitaria vita notturna, che spendono arrampicandosi di ramo in ramo andando in cerca di fiori e frutta, pur non disprezzando occasionali scorpacciate di invertebrati e piccoli vertebrati. La nuova specie è stata trovata nelle foreste pluviali di due parchi nazionali, il Ranomafana e Andringitra, dove fortunatamente viene protetta, pur essendo esposta ai rischi dell'intero infraordine dei lemuri. Ha una pelliccia tra il fulvo e il marroncino, con una curiosa macchia bianca proprio sopra al naso. Il lemure nano di Groves è lungo appena 17 centimetri, ma sfoggia una spettacolare coda che arriva a 28 centimetri, quasi due volte l'intera lunghezza dell'animale. Il suo nome specifico è stato scelto per omaggiare il compianto primatologo britannico-australiano Colin Groves, scomparso il 30 novembre del 2017 a Canberra. Groves, nel corso della sua quarantennale carriera, ha scoperto una cinquantina di nuove specie e fu il primo a descrivere l'Homo ergaster, un ominide vissuto in Africa tra 2 e 1 milione di anni fa. Nel 1999 diede un contributo fondamentale alla conoscenza dei lemuri nani, individuando diverse nuove specie. Oggi ne sono note otto in tutto. Nuovi lemuri vengono identificati con discreta frequenza nelle aree remote e selvagge del Madagascar, per questo, suggerisce il coautore dello studio Russell Mittermeier, è fondamentale proteggere i loro habitat dalla pressante invasione umana. I dettagli sul lemure nano di Groves sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Primate Conservation.
La nuova specie di lemure, identificata grazie all’analisi del DNA mitocondriale, è stata scoperta all’interno di due foreste del Madagascar. Il suo nome è un omaggio a uno studioso di primati recentemente scomparso.
Il pilates è un metodo di allenamento che coinvolge tutto il corpo, ma anche la mente: è l'esercizio perfetto per riequilibrare l'organismo, armonizzarlo e sentirsi in perfetta forma. Prende il suo nome da un infermiere tedesco, Joseph Pilates, che inventò questo metodo di allenamento durante la prima guerra mondiale, quando fu fatto prigioniero e messo in cella. Una volta libero apre, nel 1926, una palestra dove comincia a diffondere il pilates che, dal 2000, è diventata una disciplina a se stante ed è praticata in tutto il mondo. Alcuni esercizi sono svolti a corpo libero, mentre altri si svolgono con l'aiuto di attrezzi come fasce elastiche e palle: gli esercizi non sono volti all'aumento della massa muscolare che infatti viene solamente tonificata e non viene ingrossata, ma al suo allungamento, oltre a rendere flessibili i legamenti. Il principio del pilates è quello di sviluppare un corpo armonioso, flessibile e tonico, libero da posture sbagliate. Gli esercizi si basano su 8 punti chiave: respirazione, concentrazione, controllo, allineamento, fluidità, baricentro, ordine e rilassamento. L'obiettivo di questa disciplina è far lavorare tutti i gruppi muscolari insistendo soprattutto su addome e glutei. Gli attrezzi per eseguire il pilates, oltre il tappetino possono essere: la palla (di almeno 65 cm di diametro) per gli esercizi di equilibrio; l'elastico per quelli di allungamento; il cerchio per tonificare l'interno coscia. Non si tratta di una disciplina utile soltanto per tenersi in forma, ma anche di esercizi che vengono prescritti dopo interventi chirurgici. I vantaggi sul corpo si vedono già dopo i primi tre mesi di attività costante (almeno 2 o 3 volte a settimana). È una disciplina consigliata a tutti, ed è molto praticata anche da persone over 60 perché aiuta a rinforzare la muscolatura e a prevenire l'osteoporosi. Tonifica e rinforza la muscolatura e assicura flessibilità: l'obiettivo principale di questa disciplina è rivolto soprattutto ai muscoli del tronco come addome, glutei, adduttori e zona lombare, che vengono rinforzati e tonificati. Il risultato non sarà solamente una silhouette perfetta, ma anche movimenti più fluidi e sinuosi, e i suoi benefici sono innumerevoli, non solo a livello estetico. Migliora coordinazione, respirazione e circolazione: praticando regolarmente pilates viene migliorata la coordinazione e la respirazione ma viene stimolata anche la concentrazione e soprattutto vengono alleviati dolori cervicali e articolari. L'esercizio prevede l'utilizzo di una respirazione corretta, che quindi va ad influenzare anche l'apparato cardiocircolatorio: la circolazione sanguigna migliora grazie all'ossigeno apportato ai tessuti e vengono prodotte più endorfine, responsabili del nostro buonumore. Aiuta dimagrire e a combattere la cellulite: a livello della silhouette invece, il pilates è indicato per chi vuole dimagrire e liberarsi dei chili di troppo: se viene associato ad un regime alimentare corretto infatti, stimola il lavoro del metabolismo. Questa tipologia di esercizi favorisce la riduzione dei liquidi in eccesso, e quindi combatte anche la cellulite. Aumenta la concentrazione: il pilates però non migliora solo la forma fisica: oltre ai benefici per la salute infatti, è un ottimo allenamento anche per la mente: richiedendo concentrazione e equilibrio, aiuta anche a condurre uno stile di vita più sano, contrastando la depressione e stimolando l'attività e l'energia nel nostro organismo. Nel pilates ci sono anche esercizi che vengono prescritti dopo interventi soprattutto a carico della colonna vertebrale: il pilates è infatti utilizzato anche nel campo della fisioterapia e della rieducazione posturale, utili ad esempio per riallineare la colonne vertebrale e curare il mal di schiena.
Il pilates non solo aiuta ad avere una silhouette perfetta, ma è anche un ottimo allenamento per la salute e per il buonumore: gli esercizi infatti armonizzano corpo e mente. Ecco tutti i benefici del pilates.
Il 2019 è stato l’anno in cui a livello globale abbiamo iniziato ad accettare che, forse forse, i cambiamenti climatici sono realtà, che Trump ha qualche lacuna scientifica e che è giunto il momento di intervenire perché, per quanto continui a non interessarci nulla (o quasi) del destino degli orsi polari, il riscaldamento globale colpirà anche, e soprattutto, noi. Noi oggi, non in un futuro lontano e difficile da immaginare. L’egoismo dell’essere umano, quel tratto distintivo che ci sta portando all’autodistruzione, per una volta torna utile e adesso: in questo 2019 ci stiamo sentendo più o meno tutti più ‘green’. Peccato però che potrebbe essere troppo tardi. L’anno che stiamo vivendo è stato piuttosto impegnativo e illuminante. Abbiamo iniziato il 2019 con la conferma che il 2018 è stato l’anno più caldo di sempre per l’Italia, o comunque dal 1800 quando si è iniziato a raccogliere i dati, gli scienziati ci hanno confermato ancora una volta che il consumo di carne è uno dei principali responsabili delle emissioni di CO2, quelle cioè che portano all’aumento delle temperature, quindi al riscaldamento globale, quindi ai cambiamenti climatici, quindi … va beh… alla distruzione della Terra. E le notizie allarmanti da parte degli scienziati hanno iniziato ad accumularsi: È poi arrivata l’estate, con temperature record a giugno, luglio e agosto, con ondate di calore che hanno portato ad un incremento del numero degli incendi. Ricordiamo gli oltre 100 incendi che hanno colpito l’Artico, dalla Groenlandia, alla Siberia fino all’Alaska, portando via intere foreste e emettendo nell’aria 50 megatonnellate di anidride carbonica di cui certo non avevamo bisogno. E poi ancora l’Amazzonia, distrutta anch’essa da incendi che hanno provocato a loro volta nuove emissioni di CO2 visibili anche dallo spazio e che sicuramente andranno ad incrementare ulteriormente le temperature a livello globale. In questo 2019 abbiamo preso coscienza che sì, la plastica è utile, ma è anche inquinante, e per questo dobbiamo imparare a riciclarla e a ridurne il consumo optando per altri materiali, abbiamo imparato che le cicche delle sigarette non vanno abbandonate in spiaggia e che l’olio non va buttato nel lavandino.
Finalmente ci siamo arrivati anche noi e abbiamo capito che gli scienziati avevano ragione: i cambiamenti climatici esistono, il riscaldamento globale è realtà e il nostro futuro è seriamente a rischio. Il 2019 è stato l’anno della rinascita della nostra coscienza, ma è anche l’anno in cui abbiamo capito che o agiamo ora, o il tempo è scaduto.
Nessuna ingerenza della Chiesa sul disegno di legge Zan. Ne è sicuro il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, che ha rilasciato un'intervista a Repubblica in cui è tornato sul ddl contro l'omotransfobia, difendendo quanto fatto finora da Chiesa cattolica e Vaticano. "Ci auguriamo una riformulazione del testo", ha messo subito in chiaro. Ma attenzione: "Nessuno e neppure la Santa Sede ha mai messo in discussione la laicità dello Stato – ha continuato – Il termine ingerenza è errato, così come lo è indebita". Secondo il capo dei vescovi, la nota inviata dal Vaticano "si pone sulle possibili interpretazioni del testo, con conseguenze paradossali", e perciò "in assenza di precisazioni si corre il rischio di rendere punibili arbitrariamente affermazioni di antropologia fondata, tra l'altro, su una fede condivisa da milioni di credenti". Il cardinale Bassetti ha precisato che lo scambio di note verbali è una "prassi diplomatica" e che sono solo stati fatti notare "alcuni punti". Il testo della legge Zan deve essere modificato, secondo la Cei, per "garantire in modo adeguato la libertà di espressione e, tanto più laddove s'intendono introdurre norme di natura penale, non bisogna lasciare margini interpretativi non ragionevoli". E poi arriva un altro affondo: "Questo discorso vale anche per la Giornata nazionale contro l'omofobia nelle scuole – ha continuato – Altrimenti c'è il rischio che, oltre all'istigazione all'odio, venga sanzionata la libera espressione di convincimenti etici e religiosi, e sia inoltre messo in discussione il diritto umano universale dei genitori all'educazione dei figli secondo i propri convincimenti".
Il mondo cattolico torna a schierarsi contro il disegno di legge Zan. Il cardinale Bassessi, presidente della Cei, ha spiegato che non c’è stata nessuna ingerenza del Vaticano, ma che si augurano “una riformulazione del testo”. Duro anche il monsignor Paglia: “Il ddl non tutela le persone dalle discriminazione, ma mette in pericolo la libertà di pensiero”. E aggiunge: “C’è il rischio di discriminare la religiosità della gente”.
Nel nome di Lorys
In un libro Davide Stival, il papà del piccolo Lorys ucciso nel 2014 a Santa Croce Camerina, ricostruisce la sua tragedia. “Nel nome di Lorys”, è stato scritto dal padre del bambino e dal giornalista Simone Toscano, con il contributo dell’avvocato Daniele Scrofani.
Per evitare l’assembramento negli uffici pubblici e ridurre quanto più possibile i disagi per gli utenti, il governo – su proposta del ministero dell’Interno – dovrebbe rinviare di qualche mese la scadenza dei documenti di riconoscimento e delle carte d’identità che perderanno la loro validità in queste settimane in cui il paese è sostanzialmente in lockdown a causa dell’emergenza Coronavirus. I documenti saranno quindi validi fino al 31 agosto, se quanto emerso nell’ultima bozza del decreto sull’emergenza da Covid-19 verrà confermato. Non sarà, dunque, necessario rinnovare immediatamente la carta d’identità nel caso in cui sia in scadenza, potendo rinviare anche di qualche mese le pratiche negli uffici comunali. La validità dei documenti di riconoscimento e di identità, scaduti o in scadenza subito dopo la data di entrata in vigore del decreto, viene quindi prorogata fino al 31 agosto 2020. L’obiettivo di questa norma è quello di evitare l’aggregazione delle persone negli spazi degli uffici. Ma il messaggio è anche un altro: con questo provvedimento si sottolinea, di fatto, che gli uffici pubblici non riprenderanno la piena operatività prima della fine dell’estate e che al momento la loro attività continua a rilento. La proroga della validità dei documenti, comunque, varrà solo in patria: la validità per l’espatrio viene invece limitata alla data di scadenza del documento.
Le carte d’identità e i documenti di riconoscimenti scaduti o in scadenza nelle prossime settimane rimarranno validi fino al 31 agosto 2020: a stabilirlo è una proposta del ministero dell’Interno inserita nella bozza del decreto che il governo varerà nei prossimi giorni per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.
I Mondiali 2022 si disputeranno in Qatar dal 21 novembre al 18 dicembre. Saranno i primi a disputarsi in pieno inverno, in considerazione delle elevate temperature nel paese ospitante della competizione. Saranno 32 le nazionali che prenderanno parte al torneo. Oltre al Qatar, restano dunque 31 posti che saranno assegnati nel corso delle qualificazioni. Il formato, come di consueto, varia da continente a continente, con regole e criteri diversi a seconda della confederazione. L'Italia, nonostante la sconfitta contro la Spagna alle semifinali di Nations League, continua ad essere in corsa per la qualificazione ai Mondiali 2022. La Nazionale italiana sta disputando le qualificazioni secondo il format previsto dalla Uefa che prevede 10 gironi da cinque o sei squadre: le prime classificate sono automaticamente qualificate. Grazie alla vittoria contro la Lituania per 5-0, gli azzurri confermano il primato nel girone C, allungando di ben 6 punti sulla Svizzera seconda ma che deve recuperare due partite. Tre punti fondamentali per la formazione di Mancini che aveva bisogno di una vittoria dopo i deludenti pareggi contro la Bulgaria e la Svizzera. I campioni d'Europa puntano a tornare in un Mondiale dopo la mancata partecipazione del 2018 e senza passare per i playoff ai quali accederanno le dieci seconde e le due migliori squadre della Nations League. Le nazionali europee sono 55 e sono state suddivise in dieci gironi. Non essendo un numero pari di squadre ci sono cinque gruppi da sei squadre (F, G, H, I, K) e cinque da cinque squadre (A, B, C, D, E). Le dieci vincenti dei gironi ottengono la qualificazione per il Mondiale 2022. I posti per le nazionali Uefa però sono 13. Tutte le seconde classificate e due squadre tra quelle della Nations League, che seguono un ordine preciso e che non saranno comprese tra le prime e le seconde dei gironi di Qualificazioni a Qatar 2022, faranno i playoff. Queste dodici squadre verranno suddivise in ulteriori tre piccoli gruppi e da ognuno di questi uscirà una squadra qualificata. Saranno 13 le squadre europee qualificate per il Mondiale. Tre fasi differenti per le squadre africane. Le 28 con il ranking più basso si sono affrontate nel luglio del 2019, le vincenti sono passate alla seconda fase a gironi. Dopo un sorteggio sono stati creati 10 gruppi da quattro squadre ciascuno,. Le dieci vincenti passeranno alla terza fase che prevede cinque incontri da disputarsi in sfide di andata e ritorno. Le cinque vincitrici si qualificheranno direttamente a Qatar 2022. Dai Mondiali di Francia '98 le squadre sudamericane sono incluse tutte in un unico girone e disputano 18 partite. Le prime quattro classificate si qualificano direttamente per i Mondiali, mentre la quinta si garantisce un posto per i playoff inter-zona. Le Qualificazioni in Sud America sono iniziate già lo scorso autunno. Le Qualificazioni ai Mondiali della zona asiatica sono già alla seconda fase, interrotta a causa della pandemia. In questa fase le squadre ancora in corsa sono 40, suddivise in 8 raggruppamenti. Le vincitrici e le quattro migliori seconde accedono alla terza fase. Le 12 nazionali qualificate saranno divise in due gironi da sei squadre: le prime due di ogni girone si qualificano direttamente per Qatar 2022, le due terze si affrontano in un playoff con a squadra vincitrice che avrà accesso ai playoff inter-zona. Modificato e anche in modo laborioso il percorso delle nazionali centro-americane. Le cinque nazionali con il miglior ranking (Costa Rica, Messico, Giamaica, Honduras e Stati Uniti) sono già nella terza fase e hanno la certezza di disputare il girone finale. Nelle prima fase saranno in campo (in diversi gironi) tutte le altre nazionali. La prima di ogni gruppo passa alla fase due che prevede tre sfide di andata e ritorno. Le tre vincitrici si uniscono alle cinque sopracitate già qualificate alla fase finale: un super girone con otto squadre, con le prime tre in classifica qualificate al Mondiale e la quarta mandata al playoff inter-zona.
Ai Mondiali 2022 parteciperanno le 32 squadre qualificate. Il Qatar paese organizzatore è qualificato di diritto, tutte le altre nazionali lotteranno per un posto al Mondiale nel corso delle qualificazioni. Ogni continente ha una formula differente: l’Europa porterà 13 squadre a Qatar 2022, l’Italia spera di essere tra queste. Ecco il regolamento e come funzionano le qualificazioni.
Ogni video di Fabio Rovazzi è un piccolo caso. Il videomaker e cantante, infatti, è un po' un caso a se stante nel mondo dello Spettacolo italiano. Videomaker e cantante, appunto, ma non solo videomaker e non solo cantante, Rovazzi crea di volta in volta narrazioni uniche che sono fatte di video e musica senza sentire il bisogno di essere etichettato né di dover pubblicare singoli in continuazione. Da cinque anni, ormai, però, c'è sempre molta attesa e molto hype per i suoi progetti, con la curiosità di capire dove, di volta in volta, va a parare, quale canzone caccerà, cosa si inventerà per un nuovo video e quali ospiti avrà con sé sia come featuring che come star dei suoi cortometraggi. Quest'anno è toccato a "La mia felicità", canzone che vede la collaborazione di Eros Ramazzotti, accompagnato da un video che è un corto sul salvataggio del mondo, nata da un'idea che aveva avuto per un film e che vede la collaborazione di volti noti come Gerry Scotti e Lillo oltre al pupazzo Dru, a metà tra un animatronic e un puppet. Fabio, come nasce l'idea generale de "La mia felicità"? A me piace cercare, anche in modo lontano, di parlare del momento che stiamo vivendo. Ho vissuto di dubbi per parecchio tempo, perché per descrivere quello che abbiamo vissuto negli ultimi anni bastava poco per finire a fare un prodotto quasi drammatico. Finché, però, ho avuto l'idea di ritirare fuori una mia vecchissima idea, scritta in quarantena, per un film, riconvertirla, cambiarla completamente, farla diventare un video musicale in cui racconto che la felicità ci è stata rubata e la mia missione è di riportarla al suo posto, che poi è esattamente quello che in questo momento stiamo desiderando. Quindi la trilogia video non era pensata fin dall'inizio, ma è arrivata col tempo? È stata concepita come trilogia, poi tra "Faccio quello che voglio" e "Senza pensieri" doveva starci un altro video che poi non ho fatto. Già lì avevo un problema, proseguire "Senza pensieri" voleva dire fare un video post apocalittico e in tempi di Covid non sapevo neanche quante possibilità c'erano di poter girare anche solo una scena di Guerra, della resistenza che riprende il controllo. Quindi ho dovuto cercare di cambiare tutto e dare una narrativa nuova anche perché legarmi completamente a un "To be continued" mi sembrava limitante, quindi ho deciso di fare questo twist. Perché proprio Eros Ramazzotti? Io ed Eros ci conosciamo da un po', l'avevo già coinvolto in "Faccio quello che voglio", in una scena molto divertente in cui lui propose la battuta della molletta sul naso. È sempre stata una di quelle persone per cui dicevo che era bello averci collaborato ma con cui avrei voluto farci qualcos'altro, avevo sempre questo desiderio. Quando ho scritto il video e ho visto quel ruolo ho pensato che ci sarebbe stato benissimo, indipendentemente dalla parte musicale. Gli ho detto che mi era venuta in mente questa idea: "Devo salvare il mondo ma tu non hai voglia perché sei in vacanza", a lui è piaciuta questa cosa e tutto il resto, così una volta che gli ho fatto sentire il brano si è gasato e abbiamo deciso di fare questa cosa insieme. Alla fine la musica diventa sempre strumento per concretizzare la tua passione per il cinema, come mai?
Ripetersi non è facilissimo per Fabio Rovazzi, autore di successi come “Andiamo a comandare”, “Senza pensieri” e “Volare” e attualmente in radio con “La mia felicità” canzone in cui collabora Eros Ramazzotti. Nato come videomaker, Rovazzi è riuscito a costruirsi un ruolo più unico che raro nel panorama musicale italiano.
La crisi era già nell'aria tra Rihanna e Chris Brown che sembrano aver già superato, e dimenticato, il periodo d'oro del loro ritorno di fiamma. A chiarire la situazione tra loro due è il rapper Chris Brown che spiega con lucidità i motivi dell'ennesima rottura. L'occasione è il compleanno di Chris, festeggiato in pompa magna con amici e fan, mentre Rihanna è stata la grande assente. Chris ha rilasciato un'intervista alla radio 2Day's, dove ha fatto sapere che non sta più uscendo insieme a Rihanna, spiegando: Ho in programma tre feste di compleanno, una a Los Angeles, una a Las Vegas e una a New York, quindi possiamo divertici. Quando gli è stato chiesto di Riri ha replicato sicuro: Sarò da solo. Sarà per sempre amore, ma sto crescendo e abbiamo iniziato a avere diversi desideri e bisogni. Non posso essere concentrato sul matrimonio, sono troppo giovane. Per ora sto provando ad essere un uomo migliore, non posso preoccuparmi di nessun altro che sia al mio fianco.
Storia al capolinea tra Rihanna e Chris Brown, come fa sapere il rapper nell’ultima intervista. E’ stato proprio lui a troncare la storia che a quanto pare gli dava responsabilità che non si sentiva di avere. A quanto sembra Rihanna avrebbe voluto una storia più impegnata, mentre Chris si dice troppo giovane per il matrimonio.
Dopo lo scontro nella maggioranza, il governo Draghi ha nominato 39 sottosegretari. Tra di loro qualche conferma e tante novità. Al ministero della Giustizia i sottosegretari saranno Anna Macina, del Movimento 5 Stelle, e Francesco Paolo Sisto, di Forza Italia. Proprio Sisto è un nome noto, da anni parlamentare azzurro e anche avvocato di Silvio Berlusconi nel processo escort in corso a Bari. Proprio a gennaio il processo è stato rinviato – slittando al 30 aprile – per motivi di salute di Berlusconi, che avrebbero impedito all’ex presidente del Consiglio di presentarsi in aula. Berlusconi, nel processo di Bari, è imputato per induzione a mentire, con l’accusa di aver pagato l’imprenditore Gianpaolo Tarantini per mentire sulle indagini sulle escort. La difesa di Berlusconi è rappresentata da Niccolò Ghedini e proprio da Francesco Paolo Sisto, che è un avvocato penalista molto conosciuto proprio a Bari, città di cui è originario. Secondo i legali del presidente di Fi, Berlusconi aiutò Tarantini in un momento di difficoltà ma non lo pagò per mentire ai magistrati. Al contrario l’accusa ritiene che Berlusconi avrebbe fornito all’imprenditore gli avvocati e anche tantissimi soldi per mentire ai pm baresi. L’inchiesta nasce dai fatti risalenti al periodo tra il 2008 e il 2009. A criticare questa nomina è soprattutto l’ex deputato ormai uscito dal Movimento 5 Stelle, Alessandro Di Battista. Che su Facebook scrive: “Il 22 gennaio scorso è stata rinviata a Bari l'udienza del processo escort. Motivo? Le condizioni di salute dell'imputato Berlusconi. Pochi giorni dopo l'ex-cavaliere (immagino sotto naftalina) ha incontrato il presidente incaricato Draghi che l'ha accolto con un caloroso: “grazie di essere venuto”. Chissà di cosa avranno parlato. Magari di quali sottosegretari piazzare. Pensate, sottosegretario alla giustizia (ripeto, alla giustizia) è stato appena nominato Francesco Paolo Sisto, deputato di Forza Italia nonché, udite, udite, avvocato di Berlusconi al processo escort. L'avvocato di Berlusconi sottosegretario al Ministero di grazia e giustizia. Non c'è altro da dire. Anzi una cosa c'è: Il governo dei migliori".
Tra i sottosegretari nominati dal governo Draghi c’è anche, per il ministero della Giustizia, Francesco Paolo Sisto: deputato di Forza Italia e anche avvocato di Silvio Berlusconi al processo escort in corso a Bari. Lo stesso processo a cui Berlusconi, solamente un mese fa, non si è presentato per motivi di salute.
Strano ma vero! Lo scoop appartiene al settimanale di gossip Visto. A quanto pare Bubi sembra aver messo da parte il passato ed è pronta a ricominciare una nuova vita. La corteggiatrice più chiacchierata di Uomini e Donne è in procinto di innamorarsi di nuovo. Ma chi è l'ex tronista con cui è stata pizzicata la Barbieri? Stiamo ovviamente parlando di Cristiano Angelucci. I due piccioncini hanno avuto modo di trascorrere molto tempo insieme. Le foto della serata di Bubi e Cristiano Angelucci a Roma sono un chiaro segnale che qualcosa sembra essere scattato. Leonardo Greco può dormire sonni tranquilli, la 40enne sembra aver voltato definitivamente pagina! Diletta Pagliano non dovrà più temere gli attacchi da parte della sua ex rivale in amore che ha deciso di consolarsi tra le braccia dell'ex tronista. Il ritorno di Bubi armata di frustino a Uomini e Donne segna una svolta. La corteggiatrice è sul piede di guerra. Il passato non deve più intralciare il suo futuro. Ed ecco che il settimanale di gossip Visto pubblica che gli scatti che dovrebbero mettere a tacere il chiacchiericcio. Barbara Barbieri non rosica più, ma la corteggiatrice non può neanche definirsi al settimo cielo.
Bubi e Cristiano Angelucci sono stati pizzicati insieme dal settimanale di gossip Visto, sembra proprio, stando alle dichiarazioni pubblicate dalla rivista, che l’ex corteggiatrice ci stia provando con il tronista.
Si conclude oggi la settimana della moda londinese nella quale sono state presentate le collezioni donna per la prossima stagione Autunno/Inverno. Tra i marchi, per lo più inglesi, hanno sfilato grandi nomi della moda come Burberry Prorsum, Vivienne Westwood Red Label, Paul Smith, McQ Alexander McQueen, Mulberry e Nicole Farhi. Il caratteristico stile inglese, a metà strada tra un lord ed un punk, è rintracciabile in tutti i modelli che hanno sfilato in passerella. La english fashion ha un mood riconoscibile tra mille, grazie al quale si può riscontrare un netto distacco dalle forme e dai colori della moda americana seppur alcuni elementi comuni possono essere rintracciati. Anche la moda inglese presenta linee minimali, più morbide e meno slim rispetto alle stagioni precedenti, inoltre anche le passerelle londinesi hanno visto protagoniste gonne longuette, scarpe più basse, senza plateaux, e colori scuri, tipicamente invernali, intervallati da bianco, arancio e senape. L'english style per il prossimo autunno è un vero e proprio equilibrio tra l'eleganza anni '50 di Alexander McQueen e la trasgressione post punk di Vivienne Westwood. Quella che segue è una raccolta delle creazioni più rappresentative viste in passerella nell'ultima London fashion week. Burberry Prorsum – Il marchio inglese ha presentato in passerella una collezione in perfetto stile Burberry fatta di fantasie a macro righe e a quadri, spigate e principe di galles. Cappotti e gonne seguono le linee del corpo ma si allargano all'altezza dei fianchi, creando un divertente sbuffo old style. Diversi modelli sono arricchiti con cappello in lana melange e da cintura in pelle con fiocco in vita, portata anche sui cappotti. Anche se per questa collezione vengono utilizzate nuances autunnali, il risultato finale risulta allegro e luminoso grazie al bianco e al senape, utilizato per diversi dettagli, i quali donano brillantezza all'intero outfit. McQ Alexander McQueen – Spettacolare l'ultima collezione stile fifties della seconda linea di Alexander McQueen. Gli abiti vaporosi, le gonne e i cappotti a campana sono l'ultima tendenza proveniente dalla moda londinese e non solo. Alcuni modelli sono arricchiti da una fantasia floreale in velluto nero mentre altri hanno corpetti aderenti con spalle coperte da velo trasparente decorato. Sotto tutte le gonne strati di tulle assicurano l'effetto vaporoso anni '50. Mulberry -Il marchio inglese presenta per il prossimo Autunno/Inverno diversi modelli arricchiti da dettagli in pelliccia mentre alcuni capi, come il gilet e il pull smanicato sono interamente realizzati con tipi di pellicce differenti. Le gonne sono longuette, seguono il corpo senza cingerlo troppo. Fantasie optical, millerighe e zigzag, ricoprono diversi capi. Tonalità brillanti di arancio ricoprono interi outfits, dagli abiti agli accessori, è sono l'unica eccezione ad una palette interamente basata su toni scuri. Mulberry propone scarpe con tacco e para uniti, dai colori caldi, mentre realizza una serie di borse in stile etnochic con fantasie rigate. Nicole Farhi – La stilista presenta in passerella una collezione che mostra chiaramente i suoi natali francesi dato che si distacca dallo stile proposto dagli altri marchi inglesi. Gli abiti sono molto minimali con l'utilizzo di pochi colori, poche fantasie e soprattutto hanno linee molto morbide e moderne che più si avvicinano allo stile americano visto nell'ultima fashion week newyorchese. Il color senape è ancora una volta protagonista nei tre modelli con camicia, minidress e blusa in seta. Il bianco, il grigio e il color ghiaccio campeggiano sulle linee tonde di abiti, gonne e cappotti a sbuffo sui fianchi. Paul Smith -Paul Smith fa un grande uso di fantasie rigate e microfantasie tono su tono, lasciando solo pochi capi con fondo unico. Le gonne sono a vita alta, arricciate e più larghe sui fianchi, rigorosamente lunghe fino al ginocchio. I pantaloni sono regular, a metà strada tra slim e large, ed anche in questi casi la vita sale. Bluse e camicie in seta sono molto morbide e ricoperte di fantasie. Vivienne Westwood Red Label – L'estrosa stilista Vivienne Westwood presenta una collezione in perfetto stile punk inglese fatto di tweed, fantasie pied-de-puole e calzamaglie rosse. Le forme sono destrutturate come per i colli di giacche e cappotti in lana con micro fantasia. Fantasie colorate ricoprono dress leggeri mentre tonalità fredde sono utilizzate per abiti da sera in satin e seta.
Si conclude oggi la London fashion week sulle cui passerelle sono state presentate le collezioni femminili per l’Autunno/Inverno 2012-2013 dei più grandi marchi inglesi tra cui Vivienne Westwood, Burberry Prorsum e Alexander McQueen.
Nel cuore delle vaste piantagioni di palme da olio della Malesia vi sono gruppi di macachi “killer” che cacciano e divorano un numero considerevole di grossi ratti. La scoperta, oltre ad aprire una nuova finestra sul comportamento alimentare di questi affascinanti primati, può rendere la produzione di olio di palma decisamente più sostenibile e rispettosa dell'ambiente. I macachi, infatti, possono sostituire in modo del tutto naturale i pesticidi per la derattizzazione, che a causa delle enormi quantità utilizzate hanno un impatto significativo sul terreno e sugli altri animali. A scoprire il peculiare comportamento predatorio dei macachi è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati dell'Università di Lipsia, Germania, che hanno collaborato con i colleghi della Scuola di Scienze Bilogiche dell'Università Sains Malesia, del Dipartimento di Primatologia presso il Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology e della Scuola di Scienze Naturali e Psicologia dell'Università John Moore di Liverpool, Gran Bretagna. Gli scienziati, coordinati dalla professoressa Nadine Ruppert, membro del Behavioural Ecology Research Group dell'ateneo tedesco, hanno iniziato a studiare il comportamento dei macachi nelle piantagioni di palme da olio malesiane a partire dal 2013. Gli studiosi si sono concentrati sul macaco nemestrino (Macaca nemestrina), una specie dal manto biancastro conosciuta anche come “macaco dalla coda di maiale”. Questi primati sono attivi di giorno e si nutrono soprattutto di frutta; gli scienziati sapevano che occasionalmente integrano la dieta con piccoli uccelli e rettili, ma non si aspettavano che fossero anche degli instancabili killer di ratti. Secondo i calcoli di Ruppert e colleghi, un gruppo di macachi può ucciderne fino a 3mila ogni anno, circa una decina al giorno. Le scimmie li stanano dentro i tronchi delle palme da olio, dove i roditori si nascondono durante il giorno. Con questo studio, durato 5 anni, i ricercatori volevano comprendere quale fosse l'impatto dei macachi sulle piantagioni di palme da olio; hanno determinato che un gruppo, in un anno, ha divorato oltre 12 tonnellate di frutti, un numero considerevole che tuttavia rappresenta solo 0,56 percento del totale prodotto nell'area da loro frequentata. Un dato interessante della ricerca risiede nel fatto che i ratti divorano il 10 percento della produzione, e i coltivatori spendono ingenti somme di denaro per provare a tenerli lontani. Poiché i macachi cacciano molti ratti, gli scienziati hanno calcolato che ogni anno possono ridurre le popolazioni di questi ultimi in modo del tutto naturale fino al 75 percento.
Un team di ricerca internazionale ha scoperto che i macachi nemestrini divorano numerosi ratti nelle piantagioni di palme da olio della Malesia. L’insolito e abbondante “banchetto” può ridurre fino al 75% le popolazioni di roditori ogni anno. Gli scienziati stanno avviando un progetto per favorire la presenza dei macachi nelle piantagioni, eliminando la necessità di utilizzare dannosi pesticidi per la derattizzazione.
La biondissima presentatrice di Striscia la Notizia, Michelle Hunziker, è stata vista uscire da un ristorante giapponese a Roma con l'attore Daniele Pecci. I due avevano già avuto una relazione prima che la showgirl iniziasse la sua storia d'amore con Luigi De Laurentis, finita poco tempo fa per ragioni ancora ignote o non debitamente spiegate. Per capire se si tratta di un ritorno di fiamma bisognerà aspettare e vedere quali saranno gli sviluppi. Intanto il produttore De Laurentis ha già trovato un'altra biondina da sostituire a Michelle. Sembra le somigli tantissimo ed era presente alla cena che quest'ultimo ha organizzato col cast di “Natale a Beverly Hills”, di cui Michelle è protagonista. La nostra italiana di adozione però non era tra i commensali. Viene da chiedersi : non è stata invitata o ha preferito non andarci? I rumors a riguardo sono tanti, anche perchè la svizzera più amata della Tv è solita uscire sulle riviste di gossip per le sue disavventure amorose. Mentre l'ex marito Eros Ramazzotti ha finalmente ritrovato l'amore con la giovane Marica Pellegrinelli e si sia fatto tentare ad una cena dalla bella diavolita Melita Toniolo, sembra che Michelle non riesca a trovare una stabilità affettiva. Questa con l'affascinante Pecci sarà la volta buona? Speriamo di si.
Michelle Hunziker è stata vista all’uscita di un ristorante giapponese con il suo ex Daniele Pecci. Tra i due sta sbocciando di nuovo l’amore ?
Il problema del negozio più remoto del mondo non è tanto entrarci e acquistare qualcosa bensì arrivarsi. Il Cliffside Shop si trova infatti sulla cima della pittoresca m montagna al di fuori di Boulder, in Colorado, sull'iconica Bastille nel Canyon di Eldorado. Qui gli avventurosi arrampicatori affrontano venti pesanti, pioggia e temperature che possono salire e cadere fino a 40 gradi in agosto. Il negozio remoto è gestito dall'alba al tramonto da uno scalatore che distribuisce felpe, calzini e altri attrezzi a chiunque ne abbia bisogno. Il prezzo è gratuito, ma bisogna salire oltre 90 metri su una montagna. Il Cliffside Shop ha aperto all'inizio del 2017 e dall'apertura ha già fornito giacche, pile e altre protezioni contro il tempo a circa 70 alpinisti. L'idea è venuta alla società WIP, circa sei mesi fa, come parte di un progetto dell'agenzia di lavorare con marchi come Carhhart, Kenneth Cole, Tommy Bahama e Bauer. Ci sono voluti circa sei settimane per realizzare il negozio, costruito attorno a una sporgenza a sbalzo. Una volta completamente il progetto, il negozio è stato collocato a 90 metri di altezza sulla montagna attraverso corde tirate da esperti scalatori e fissato alla roccia.
Aperto dall’alba al tramonto nel Canyon di Eldorad, il Cliffside Shop è un negozio destinato agli arrampicatori a cui fornisce maglie, calzini ed altri attrezzi contro i venti pesanti, la pioggia e le temperature che in questa zona possono arrivare anche ad oltre 40° C.
Update 1 febbraio 2017 Alessia Marcuzzi non ha mantenuto la sua promessa. Durante la "falsa partenze" dell'Isola dei Famosi 2017, andata in onda il 30 gennaio e poi sospesa a causa del maltempo sull'isola, la conduttrice aveva promessa che per la prima puntata ufficiale del reality avrebbe indossato lo stesso abito nero. Ieri 31 gennaio, invece, durante la prima diretta dello show è apparsa sul palco con un look del tutto nuovo. Alessia Marcuzzi ha dunque cambiato vestito per la prima puntata ufficiale dell'Isola 2017, lasciando in camerino gli abiti scuri per indossare un modello total white che aveva lo stesso sapore gitano del primo abito firmato Alberta Ferretti e indossato per la "falsa partenza" del reality. Il vestito bianco fa parte della collezione Primavera/Estate 2017 del brand Philosophy di Lorenzo Serafini (disponibile qui a 1752 euro). Si tratta di un vestito dalla linea morbida, con gonna asimmetrica al ginocchio e top dalle spalline sottili incrociate sulla schiena. Il modello ha ruches ricamate sul seno e vita alta. Per rendere più rock il romantico abito hippie chic la Marcuzzi sottolinea il punto vita con una cintura in morbida belle nera con borchie metalliche, firmata Philosophy di Lorenzo Serafini (disponibile qui a 438 euro). Completano il look un paio di stivali in pelle black di Isabel Marant che cadono morbidi sulla gamba, con punta sottile e tacco conico. Unico dettaglio che la Marcuzzi ha mantenuto uguale alla serata precedente è l'acconciatura, infatti Alessia non ha modificato il semiraccolto con chignon basso e frangia. Anche quest'anno l'Isola dei Famosi non ha avuto fortuna, come successo già in passato, la prima puntata del reality game non è partita a causa del maltempo e delle condizioni metereologiche che non hanno permesso di portare avanti la diretta alla troupe sull'Isola. Pochi minuti dopo l'inizio, in cui Alessia Marcuzzi ha salutato il pubblico e i naufraghi, la conduttrice è stata costretta a chiudere il collegamento e a rimandare l'appuntamento con la prima puntata effettiva dell'Isola dei Famosi 2017 a martedì 31 gennaio. Per la "falsa partenza" Alessia Marcuzzi è apparsa sul palco in forma smagliante, forse merito delle sue lunghe sessioni di yoga. Capelli biondissimi raccolti in uno chignon e un outfit total black con lunga gonna a balze in stile gitana. Lo stile folk a metà strada tra l'hippie e lo chic, quello che molti chiamano boho chic, è molto amato dalla Marcuzzi. Se lo scorso anno Alessia aveva sfoggiato sul palco dell'Isola 2016 sensuali abiti con maxi spacco, giacche militari indossate come un minidress e gonne corte abbinate a top a rete, per l'edizione 2017 dice addio ai look aggressivi e sexy realizzati dall'amica Donatella Versace per sposare un mood dal sapore hippie, scegliendo creazione di Alberta Ferretti, altra designer molto amata dalla Marcuzzi che l'aveva già vestita in passato al Grande Fratello 14. Dopo aver bloccato la diretta del 30 gennaio Alessia ha promesso che anche per la prima puntata ufficiale avrebbe indossato lo stesso vestito. Si tratta di un outfit della collezione Primavera/Estate 2017 di Alberta Ferretti, composto da una canotta con spalline sottili indossata su maxi gonna a balze (in vendita qui a 1512 euro), tutto in cotone nero. Per rendere più originale il look la Marcuzzi sottolinea il punto vita indossando due cinture in cuoio nero e marrone con maxi fibbie e dettagli metallici sulla punta (disponibili qui a 402 euro).
Per la prima puntata dell’ Isola dei Famosi 2017 Alessia Marcuzzi dice addio agli abiti con profondo spacco e sceglie un look “gitano” con maxi gonna a balze e canotta che evidenzia il seno prorompente. Ecco tutti i dettagli del look griffato Alberta Ferretti indossato da Alessia Marcuzzi all’Isola dei Famosi 2017.
Ogni società, sia questa di Per rendere più concreto quanto esposto si potrebbe pensare al mero cambio di sede della società e alla necessità di effettuare delle notifiche, oppure, alla trasformazione (o fusione o scissione) di una società e alla necessità di effettuare una notifica verso la medesima società trasformata o fusa, in queste situazioni occorre chiedersi se la notifica va effettuata alla società esistente prima della fusione o dopo la fusione. Oppure si potrebbe pensare alla messa in liquidazione della società con nomina di liquidatori diversi dai precedenti amministratori e chiedersi se una procura alle lite possa essere rilasciata dagli (ormai) ex amministratori o dai nuovi amministratori (cioè i liquidatori). Sul punto si può fare riferimento all'art. 2310 c.c. secondo il quale dall'iscrizione della nomina dei liquidatori la rappresentanza della società, anche in giudizio, spetta ai liquidatori, per cui successivamente alla nomina del liquidatore l'unico soggetto che può rappresentare la società, anche in giudizio, è il liquidatore. Di conseguenza, la procura alle liti rilasciata a nome della società dall'ex amministratore comporta che gli atti processuali (citazione o l'appello) devono essere dichiarati inammissibili, in quanto la società è rappresentata in giudizio da un difensore che dove considerarsi privo del mandato alle liti, posto che gli era stato conferito da soggetto non legittimato ad agire per la società. Più articolato è il discorso relativo all'estinzione della società e con la successiva cancellazione della stessa dal registro delle imprese. Ed è opportuno distinguere tra prima della riforma delle società e dopo la riforma delle società Prima della riforma delle società, la cancellazione della società dal registro delle imprese, (avvenuta prima dell'entrata in vigore del dal d.lgs. n. 6 del 2003) comporta la estinzione della società con decorrenza dal l gennaio 2004 : prima di tale data, qualora i rapporti non fossero ancora esauriti o non ancora definite le controversie con il terzi, permane la legittimazione della società, in persona del legale rappresentante (amministratore) oppure dal momento della iscrizione della nomina dei liquidatori, la rappresentanza spetta in via esclusiva a questi ultimi. Dopo la riforma delle società, attuata dal d.lgs. n. 6 del 2003, la cancellazione dal registro delle imprese ha effetto costitutivo ed estingue anche la società di persone, (per le cancellazioni anteriori a tale provvedimento, con decorrenza dal l° gennaio 2004) sebbene non tutti i rapporti giuridici ad essa facenti e capo siano stati definiti; b) l'estinzione della società è un evento interruttivo equiparabile alla morte della persona fisica (S.U. 6070/13).
La Cassazione del 17.7.2015 n. 14699 ha stabilito che in virtù del principio dell’ultrattività del mandato e della stabilizzazione della posizione delle parti, applicabile anche alle società, nel caso del verificarsi di un evento interruttivo relativo alla parte costituita, l’omessa dichiarazione o notificazione dell’evento interruttivo (come la cancellazione della società dal registro delle imprese) ad opera del legale comporta che il difensore continua rappresentare la parte come se l’evento stesso non si fosse verificato, nonché in quelle successive di sua quiescenza od eventuale riattivazione per impugnazione (principio applicabile anche dopo la riforma delle società)
Grave lutto per Filippo Ganna, una delle eccellenze dello sport italiano. Il ciclista classe 1996 ha perso il nonno, Ambrogio, morto giovedì 30 settembre a 90 anni. Una figura fondamentale per il classe 1996 di Verbania reduce dal bis nella crono individuale ai Mondiali. Era stato proprio lui infatti ad infondergli la passione per le due ruote, regalandogli la prima bicicletta. Una famiglia di sportivi quella dei Ganna, con nonno Ambrogio che aveva trasmesso tutta la sua passione per l'attività fisica anche a suo figlio Marco, ex-canoista olimpico ai Giochi di Los Angeles 1984 e poi anche al piccolo Filippo appassionatosi sin da subito al ciclismo. Il campione delle due ruote in più di un'occasione aveva dimostrato di essere molto legato a suo nonno, che non si perdeva una delle sue gare in TV commuovendosi per i suoi successi come in occasione degli ultimi trionfi. Sfogliando tra le foto del suo profilo Instagram, non manca un bello scatto di Filippo Ganna, con Ambrogio suo primo maestro e tifoso.
Pochi giorni dopo il trionfo ai campionati del mondo nella cronometro individuale, grave lutto per Filippo Ganna. Morto il nonno Ambrogio, al quale “Pippo” era molto legato. Fu proprio lui infatti a regalargli la prima bicicletta, alimentando la sua passione per le due ruote.
Jean Reno è sempre stato un attore di poche ma buone parole, questo suo modo di essere lo rende simpatico, anche quando punta una pistola alla testa di qualcuno, pensi sempre che potrebbe uccidere senza essere banale, e non perché il regista ha deciso di raccontare quella scena in modo particolare, ma perché la faccia di Reno non ti lascia mai capire quello che accadrà , è un attore ermetico per niente uguale ad altri attori che prima di premere il grilletto te lo hanno già annunciato con un sorriso o un alzata di sopracciglia oppure ancora con la battutina, Jean Reno è un vero poeta dell’assassinio. Wasabi (2001) è una produzione di Luc Besson col quale ha già collaborato, infatti i due raggiungono assieme il successo francese con un film chiamato Le Grand Bleu (1988) e quello internazionale con Nikita (1990) e Léon (1994), da questi film in poi la carriera di Reno sarà lanciatissima verso le grandi produzioni non solo francesi ma anche Hollywoodiane Mission: Impossible (1996) Godzilla (1998) La tigre e la neve (2005) Il codice da Vinci (2006) Wasabi è un film ambientato in giappone, Reno riscopre il sapore di un personaggio molto vicino a quello di Lèon, che gioca in difesa, per la propria sopravvivenza e quella della ragazzina che lo accompagna, e se i nemici di Léon sono i poliziotti corrotti della DIA in Wasabi, Hubert deve fare i conti con la Yakuza Giapponese (tema caro a Takeshi Kitano) e il suo capo Takanawa interpretato da Yoshi Oida. Film da vedere per i fans di Jean Reno e lo consiglio anche agli amanti di scene d’azione di duelli ma c’è anche del tenero, poiché un’altra caratteristica di questo attore è il non essere soltanto un assassino spietato ma anche un gentiluomo in difesa dei più deboli.
Stanotte in tv su rai uno alle 23 e 45 trasmettono Wasabi con Jean Reno.
Il presidente del Barcellona Joan Laporta ha ribadito tutto il suo amore e la sua stima per Leo Messi, "che sarà ricordato come il più grande giocatore della storia del Barça". Così, il numero uno azulgrana ha definito l'argentino in una intervista rilasciata a Rac 1, principale stazione radio privata in lingua catalana. Per il patron del Barça l'addio della ‘Pulga' è stata una sconfitta, ma non una delusione nei confronti della scelta del giocatore e delle regole di mercato: "Vince chi fa l'offerta migliore". Quando il corteggiamento del Paris Saint Germain si è fatto più intenso e oramai si era compreso che l'avventura di Leo Messi al Barcellona fosse davvero giunta alla sua conclusione, il presidente Laporta ha confessato di aver sperato in un ultimo ‘miracolo' da parte dell'argentino: "Quando è arrivato il momento ho sperato che dicesse che sarebbe rimasto qui da noi e che avrebbe giocato gratis. Personalmente lo avrei risarcito dopo aver sanato i conti della società". Una speranza risultata vana e anche contro ogni logica e possibilità concreta, dettata unicamente dal cuore. Il Barcellona non avrebbe potuto permettersi di trattenere Leo Messi in alcun caso, la situazione finanziaria non l'avrebbe permesso e nemmeno le regole. L'addio è stato obbligato dalle circostanze e da una offerta irrinunciabile per tutti: "Se penso a quanto guadagna oggi al Psg…" riprende Laporta "ma non sono deluso, va bene così è la legge del calcio dove vince chi fa l'offerta migliore" Voglio troppo bene a Leo per poter pensare di essere arrabbiato con lui. Ma per come è finita la storia un po' di delusione c'è. Il desiderio e l'intenzione erano che tutto rimanesse com'era, ma c'era anche una situazione particolare e un'offerta importante
In una recente intervista, il presidente del Barcellona Joan Laporta è tornato a parlare dell’addio di Leo Messi: “Ho sperato dicesse che restava qui da noi anche gratis, lo avrei ripagato una volta messi a posto i conti. Deluso o arrabbiato? No, c’è rammarico ma è la legge del calcio: vince chi fa l’offerta migliore”
Da martedì 10 ottobre comincerà alla Camera dei deputati il percorso verso l'approvazione della nuova legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum bis. È arrivato, non senza polemiche, il via libera della Commissioni Affari Costituzionali di Montecitorio, che ha fissato anche per lunedì il termine ultimo per depositare gli emendamenti da discutere in Aula. Il Governo ha deciso, su richiesta della maggioranza, di porre la questione di fiducia. Il via libera della Camera dovrebbe richiedere qualche giorno, dopodiché il testo tornerà alla Commissione Affari Costituzionali del Senato e infine nell'Aula di Palazzo Madama: l'obiettivo della maggioranza è di giungere a una approvazione entro la fine dell'anno, in modo da avere ancora tempo a sufficienza per gli ulteriori passaggi tecnici determinanti per l'entrata in vigore del Rosatellum bis. Si tratta di un testo su cui in Commissione sembra essersi trovata un'ampia convergenza, ma che allo stesso tempo vede il MoVimento 5 Stelle sul piede di guerra: per i grillini, che si sono rivolti al Presidente della Repubblica, il meccanismo ha forti profili di incostituzionalità ed è pensato proprio per sfavorire chi rinuncia alle ammucchiate in coalizione. La legge prevede l'assegnazione dei seggi tramite un sistema misto, proporzionale per circa i due terzi e maggioritario per un terzo. Alla Camera i seggi che saranno assegnati con il maggioritario saranno 231, al Senato 109. Gli elettori avranno a disposizione un'unica scheda in cui troveranno il candidato del collegio con tutti i simboli dei partiti che lo sostengono. Si potrà votare tracciando un unico segno (sul candidato o sul partito). Qualora un elettorale votasse per uno dei partiti della coalizione, il voto sarebbe attribuito anche al candidato al collegio uninominale; se il voto fosse assegnato solo al candidato, non scatterebbe alcuna preferenza ai singoli partiti, ma il voto sarebbe attribuito proporzionalmente ai partiti che lo sostengono. Non sarà possibile effettuare il voto disgiunto, ovvero votare per un partito e un candidato di differenti schieramenti. Non sarà possibile indicare preferenze nella scelta dei candidati nel listino proporzionale. Dalle prossime politiche, potrebbe essere in vigore una speciale scheda "anti frode", fornita di un tagliando rimovibile con numero progressivo che verrebbe staccato solo al momento dell'inserimento nell'urna: lo scopo è quello di evitare le "schede ballerine", alla base del voto di scambio. La soglia di sbarramento è fissata al 3% per le liste e al 10% per le coalizione e varrà sia alla Camera che al Senato, sempre su base nazionale. Non varranno, ai fini del raggiungimento della soglia del 10%, i voti delle liste civetta, ovvero di quelle liste che non raggiungeranno almeno l'1% dei consensi.
Con il via libera della Commissione Affari Costituzionali, entra nel vivo la discussione della nuova legge elettorale, il Rosatellum bis. il Governo vi ha posto la questione di fiducia.
Eugenio Colombo e Francesca Del Taglia sono in vacanza a Cuba, dove si stanno godendo una specialissima "luna di miele". La coppia nata ad "Uomini e Donne" non si sta facendo mancare proprio nulla, tra tanto sole in spiagge paradisiache, godendosi lussuose cene al tramonto e scambiandosi baci poi postati sui social network. Francesca Del Taglia è in dolce attesa ed il pancione sta crescendo, come mostrano gli scatti sulla spiaggia di Cuba.
Eugenio e Francesca si godono la “luna di miele” anticipata a Cuba mentre la gravidanza procede a gonfie vele.
C'erano anche bambini piccoli tra i feriti del duplice attentato kamikaze di giovedì 26 agosto all'aeroporto di Kabul, in Afghanistan, arrivate all'ospedale di Emergency. A raccontare l'inferno che si è scatenato subito dopo l'attacco è stato Alberto Zanin, medical coordinator dell'ospedale gestito dall'associazione umanitaria fondata da Gino Strada nel corso di un punto stampa online. "Ieri sera intorno alle 19 ora locale – ha detto – abbiamo saputo che c'erano state due esplosioni nella zona dell'aeroporto, che era estremamente affollata. Abbiamo subito preparato la nostra area e subito hanno cominciato ad arrivare i primi pazienti ad una frequenza importante". Sono state in totale 62 le persone che sono arrivate all'ospedale gestito da Emergency. "In genere, quando si verificano situazioni del genere, con un massiccio afflusso di feriti, ci basiamo su 30 o massimo 40 pazienti alla volta, quindi non è stato facile – ha aggiunto il dottor Zanin -. In più, è successo di sera quando il personale in struttura è numericamente inferiore. Ma il nostro staff ha risposto prontamente, molti erano a casa e sono tornati in ospedale. L'emergenza è durata almeno fino alle 21, poi abbiamo organizzato la gestione interna dei pazienti". Il 30% di coloro che necessitavano di cure sono arrivati in pericolo di vita: "Su 62 pazienti – ha continuato Zanin – 36 sono stati ammessi per cure chirurgiche importanti, in 10 sono stati medicati. C'erano ustionati, altri invece presentavano ferite causate dall'onda d'urto dell'evento o da schegge metalliche".
Il racconto di Alberto Zanin, medical coordinator dell’ospedale di Emergency a Kabul: “Dopo il duplice attacco di ieri sono arrivati nella nostra struttura 62 pazienti, di cui una trentina in pericolo di vita. In 16 erano senza vita”.
La notizia è giunta da Lubiana, dove l'artista viveva da dieci anni: Frank Uwe Laysiepen, conosciuto in tutto il mondo come Ulay, è morto. L'artista aveva 76 anni, e anche se non sono state ancora rese note le cause della morte, da tempo soffriva di cancro: nel 2011 la diagnosi, a cui segue dopo breve tempo l'uscita di "Project Cancer", un documentario di Damjan Kazole. Attivo fin dagli anni Settanta prima in Germania e poi in Olanda, Ulay ha attraversato per oltre quarant'anni la scena artistica internazionale, divenendo famoso anche per la sua relazione (e per la rottura) con Marina Abramović. Frank Uwe Laysiepen nasce nel 1943 in un piccolo paese della Germania settentrionale. A circa trent'anni, con già una moglie e un figlio, decide di abbandonare tutto per dedicarsi all'arte: li lascia, e si trasferisce ad Amsterdam, dove inizia a frequentare l'ambiente controculturale olandese e dove, nel 1976, conosce Marina Abramović. Prima di questo incontro, che segnerà per sempre la sua vita artistica e privata, Ulay si era già fatto notare con opere come "Renais sense" e "Fototot", sperimentazioni all'avanguardia a metà fra fotografia e live performance. Ma nel 1976, arriva la svolta: Ulay incontra quella diventerà anche sua compagna nella vita, e con la quale realizzerà opere memorabili come "Relation Works" e "There is a Criminal Touch to Art". I due vivranno per tre anni in un furgone, girando tutta Europa con il loro personalissimo lavoro dedicato al tema della relazione uomo-donna. Negli anni Ottanta la loro relazione finisce, ma Ulay continua con la sua monumentale produzione di Fotogrammi e Polagrammi che giungerà fino agli anni Dieci del Duemila quando, inaspettatamente, gli viene diagnosticato un cancro.
L’artista sarebbe morto a Lubiana poche ore fa: la notizia arriva dalla stampa locale, dalla città in cui da dieci anni Ulay aveva scelto di trascorrere la propria vita ormai segnata dal cancro. Una vita, la sua, trascorsa all’insegna della performance art e della breve ma intensa relazione con Marina Abramović che ha regalato al mondo opere come “Relation Works” e momenti emozionanti come quello del MoMA nel 2010.
Il cordoglio, la commozione e le emozioni per la morte di Diego Armando Maradona sono ancora forti. Nel frattempo la procura di San Isidro ha aperto un'indagine per fare chiarezza sulle ultime ore di vita del Pibe de Oro, ucciso secondo l'esame autoptico da un edema polmonare acuto secondario rispetto ad un'insufficienza cardia cronica. Tra gli aspetti da chiarire, quelli volti a definire con precisione l'ora del decesso, e chi sia stato l'ultimo a vederlo vivo. Diego Armando Maradona si trovava nella sua abitazione, alle prese con la riabilitazione dopo l'intervento alla testa per rimuovere un ematoma subdurale. Le sue condizioni nei giorni precedenti al decesso sembravano buone a giudicare da un video registrato da una vicina, in cui saluta anche un bambino. Cosa è successo nelle prime ore della mattina del giorno della morte? A gettare ulteriore benzina sul fuoco ci ha pensato il suo legale Matias Morla che ha fatto riferimento a ritardi nei soccorsi, parlando di "idiozia criminale". La Procura di San Isidro, sta lavorando in primis per capire l'ora precisa della morte di Maradona che secondo i dati della polizia scientifica, si sarebbe concretizzata tra le 10 e le 12. In una testimonianza un infermiere di nome Ricardo ha rivelato di essersi preso cura di Maradona nella notte tra martedì e mercoledì dichiarando davanti agli inquirenti che alle 6.30, il Pibe “dormiva e respirava” normalmente. Una notte tranquilla dunque secondo questo componente del personale sanitario che prima di andare via si è avvicinato alla grande gloria argentina, rilevando che era vivo. Al suo posto è arrivata l’infermiera Gisela, ex dipendente di tre noti centri medici che ha assicurato di aver sentito Maradona urinare, senza però entrare nella stanza dove si trovava l’ex campione. C’è molta confusione però attorno a questa versione perché la stessa Gisela si sarebbe contraddetta sul fatto di aver visto personalmente Maradona, per poi rettificare (la stessa potrebbe essere dunque entrata nella stanza dell'ex numero 10 partenopeo quando questo era già deceduto). Infatti secondo il fascicolo, l’ultima persona ad aver visto vivo l’argentino sarebbe stata proprio Gisela. Ma se la versione di quest’ultima dovesse essere confermata, allora l’ultima persona ad aver avuto un contatto visivo con il Pibe sarebbe stato il suo collega Ricardo alle 6.30 e nemmeno il nipote che l'avrebbe salutato la sera prima intorno alle 23. Le testimonianze degli infermieri, non combaciano con quanto dichiarato dall'avvocato Morla: "Lasciato solo 12 ore senza soccorsi, così è morto". A proposito di Morla un altro aspetto da chiarire è quello relativo ai soccorsi, arrivati sul posto con "più di mezz'ora di ritardo" a suo dire. Secondo le prime ricostruzioni, analizzando anche i tabulati telefonici e i video delle telecamere di sicurezza, la prima chiamata alla società medica svizzera per chiedere soccorso sarebbe stata effettuata alle 12.17, con il servizio che è stato poi richiesto alle 12.23, arrivando 5’ più tardi. Conti alla mano l’ambulanza ci avrebbe messo 11 minuti per arrivare presso l’abitazione. Anche in quest'aspetto dunque c'è una discrepanza con quanto dichiarato dal legale del Pibe.
Sono diversi gli aspetti da chiarire sulle ore immediatamente precedenti alla morte di Diego Armando Maradona. Attraverso l’indagine aperta dalla Procura di San Isidro si sta cercando di fare chiarezza sulle persone che erano al fianco della grande gloria argentina e sull’ultima persona che lo ha visto vivo. Il tutto anche attraverso le testimonianze degli infermieri.
Dopo i litigi in diretta tv e le urla nel salotto di Barbara D’Urso – che li ha spesso invitati a Pomeriggio 5, Remo Nicolini e Claudia Losito sono diventati genitori. La coppia, dopo un periodo particolarmente travagliato durante il quale è praticamente accaduto di tutto, ha deciso di riprovare a costruire un rapporto in vista dell’arrivo del loro primo figlio che, come precedentemente comunicato, è venuto alla luce proprio oggi. Remo, dunque, dopo la piccola Gaia avuta da Guendalina Tavassi, diventa padre per la seconda volta di uno splendido maschietto che, come hanno assicurato entrambi, gode di ottima salute. La notizia del parto di Claudia è stata data oggi durante la diretta di Pomeriggio 5. La conduttrice, reduce dal flop di Baila!, è tornata a riversare la stragrande maggioranza del suo impegno a una delle sue trasmissioni meglio riuscite, aggiudicandosi un’esclusiva a lungo attesa. La Losito e Remo, infatti, sono stati spesso protagonisti della trasmissione, a causa dei più disparati battibecchi. In un caso, addirittura, la furiosa Tavassi si schierò dalla parte della sua rivale al fine di attaccare il suo ex, colpevole di essersi lasciato fotografare in atteggiamenti compromettenti con la trans Manila Gorio.
Remo Nicolini, ex compagno di Guendalina Tavassi del Grande Fratello 11, è diventato padre per la seconda volta grazie alla nuova fidanzata Claudia Losito che, proprio oggi, ha dato alla luce il piccolo Gabriel.
Si stanno divertendo i Modà, non solo grazie a un album ‘Passione maledetta', che dopo l'esordio in testa alla classifica a fine novembre, continua a mantenersi nelle posizioni alte della classifica (4° alla settima settimana in classifica) e nono più venduto del 2015 nonostante sia uscito a fine novembre ma è già doppio platino. Si divertono Kekko e la band a uscire con video che si rifanno a una serialità che ormai è un must televisivo e così, dopo ‘E non c'è mai una fine‘ la band esce col secondo capitolo ‘È solo colpa mia', che anche nel video – girato da da Fabrizio De Matteis e Matteo Alberti – continua la Storia che i Modà hanno cominciato a raccontare due mesi fa. Prosegue il mistero di una busta che passa di mano in mano in una New York che è protagonista assoluta anche del nuovo capitolo di un progetto che la band ha girato durante un viaggio nella Grande Mela. Un viaggio che, come ci ha raccontato lo stesso cantante durante un'intervista in cui ci ha aperto casa, ne ha seguito uno che ha avuto un'importanza fondamentale per la creazione di ‘Passione maledetta': Romantici l'attesa è terminata, eccovi in anteprima il secondo capitolo dell'incredibile storia che abbiamo creato per il progetto di Passione Maledetta. Siccome il video stava già girando su alcuni siti, abbiamo deciso di interrompere l'attesa e gustarci con voi questo bellissimo momento! Buona musica a tutti! ‪#‎PassioneMaledetta‬ ‪#‎èsolocolpamia‬ ‪#‎modàfamily‬ E così con Kekko che alterna una chiacchierata con un senzatetto e una sessione al pianoforte, i fan della band possono continuare a seguire il racconto a puntate che vede protagonista Elena Rusconi e un biglietto aereo che ha come estremi l'aeroporto di New York, il JFK e quello di Tokyo (la sigla Nrt è quella dell'Aeroporto Internazionale Narita). Questa volta, però, alla fine del video non c'è un semplice ‘to be continued' ma un traile della prossima puntata, montato in maniera serrata, come una vera e propria serie tv. E ai nostri microfoni il cantante l'idea di una serie di video l'aveva raccontata così: A New York, invece, ho girato i video: come detto non ho voluto fare un disco fighetto però quando Lorenzo (Suraci, manager dei Modà, ndr) mi ha chiesto se avessi un desiderio particolare e gli ho detto di no, che volevo continuare a farlo a Cologno Monzese – anche perché da napoletano sono scaramantico -, ma se proprio vogliamo investire qualcosa in più, magari nella parte video potremmo divertirci e mi è venuto in mente di fare una fiction musicale. Il significato del testo è nel titolo, nella difficoltà di amare e ammettere all'altra persona che ‘Seguo l’istinto ma non ho il coraggio, di venirti a dire ciò che che penso, che se noi non stiamo insieme è colpa mia, è solo colpa mia' e che la band ha spiegato così
I Modà hanno presentato il secondo video tratto da ‘Passione maledetta’, ‘È non c’è mai una fine’ che prosegue la storia cominciata in ‘E non c’è mai una fine’ e che proseguirà in quella che Kekko ha definito una ‘fiction musicale’
Continua la tournée radiofonica di Lady Gaga che in questi giorni ha portato la star ad esibirsi e ad essere intervistata da varie emittenti degli Stati Uniti come l'Howard Stern Show e una radio del Nebraska dove la star ha svelato il concept del video di Yoü And I, il suo prossimo singolo. Proprio durante il suo passaggio all'Howard Stern Show, Lady Gaga si era esibita al pianoforte sulle note di The Edge of Glory e Hair, i suoi due successi più recenti. In occasione della nuova intervista, che ha visto la star sottoporsi anche ad una sessione di domande da parte dei fan, Lady Gaga ha deciso di regalare ai fan un'esibizione live tutta speciale dal momento che oltre a The Edge of Glory, Lady Gaga ha interpretato anche Yoü And I. Lasciando da parte le coreografie strabilianti a cui ci ha abituati, però, ancora una volta la star si è esibita servendosi soltanto di un pianoforte, in cima al quale ha posato le scarpe che come al solito erano provviste di tacchi da capogiro. L'esibizione di Lady Gaga è servita ancora una volta a provare come la star non sia soltanto l'ultima arrivata sulla scena pop mondiale, ma ha ricordato molto gli esordi di Stefani Germanotta quando la giovane cantautrice si esibiva nei bar di New York accompagnata soltanto da un piano e dalla sua voce.
Ancora un’esibizione radiofonica per Lady Gaga che questa volta ha interpretato per i suoi fan anche You and I al pianoforte.
Il salario minimo è legge. In Germania, dal 2015, ogni lavoratore potrà percepire una retribuzione minima di 8,50 euro l'ora a prescindere dalle qualifiche e dal tipo di lavoro. Questa mattina, 11 luglio, il Bundesrat (ovvero il Consiglio federale, dove sono rappresentati i 16 Länder che compongono la Repubblica tedesca), ha dato il via libera definitivo all'introduzione della norma che dà nuovo ordine al quadro normativo di Berlino in tema di tutele sul lavoro. La legge prevede che dal 2016, e ogni due anni, i rappresentanti dei lavoratori e delle associazioni datoriali debbano incontrarsi per riesaminare, modificare o lasciare inalterati i parametri del salario minimo. Per i lavoratori stagionali o a tempo, invece, la legge prevede un periodo di transizione fino al 2017, rimangono fuori da tale tutela i minori di 18 anni. Il passo di questa mattina, più formale che sostanziale visto il via libera dato dal Bundestag (il Parlamento) nei giorni scorsi, rappresenta l'atto conclusivo di un dibattito durato più di dieci anni e che ha visto opporsi i favorevoli, in sintesi i rappresentanti del centro sinistra, dei verdi e della sinistra, ai cristiano sociali e ai liberali. L'approvazione della norma rappresenta una delle prime vittorie concrete e spendibili, sul piano elettorale, del centro sinistra tedesco. I progressisti tedeschi, seppur sconfitti nell'ultima tornata elettorale (si ricordi il trionfo di Angela Merkel), ha approfittato del tracollo dei liberali della Fdp (che hanno fallito persino l'obiettivo minimo di superare la soglia del 4 per cento, rimanendo così fuori dal Parlamento), avendo così l'opportunità di poter entrare nel governo di Große Koalition presieduta ancora una volta dalla Cancelliera, ma con la presenza in posti chiave di rappresentanti della Spd. L'assenza di una norma relativa al salario minimo rendeva possibile, secondo i sostenitori della nuova legge, la presenza di grandi disparità all'interno della società tedesca. Era possibile, ad esempio, che i lavoratori dei centri di bellezza o i parrucchieri potessero arrivare a percepire 3 euro l'ora, nonostante le qualifiche acquisite e il rispetto delle altre normative. In Germania, infatti, al fine di poter intraprendere qualsiasi tipo di attività lavorativa è necessario concludere un percorso di formazione professionale – noto con il nome di Ausbildung, ovvero addestramento –, attraverso il quale il lavoratore acquisisce le necessarie competenze professionali sufficienti all'esercizio dell'attività lavorativa. Risultava, dunque, poco coerente all'interno della società tedesca la permanenza di tali obblighi formativi che non portassero a remunerazioni considerate adeguate e dignitose. Secondo i detrattori della legge, tuttavia, lo steccato degli 8,50 euro potrebbe far perdere competitività alle migliaia di piccole aziende, in particolar modo artigiane, presenti sul territorio. Il principio dell'autoregolazione del mercato, secondo questa corrente di pensiero, avrebbe continuato a garantire un giusto bilanciamento tra le necessità dei lavoratori e quelle degli imprenditori.
Il Budesrat ha approvato l’introduzione del ‘Mindestlohn’ che prevede la retribuzione minima per ogni lavoratore: dovrà guadagnare almeno 8,50 euro all’ora. La decisionedel salario minimo in Germania giunge al termine di un dibattito durato più di dieci anni e rappresenta la prima vittoria politica della Spd, la formazione di centro sinistra presente nella Große Koalition, dall’inizio del terzo governo Merkel.
Le differenze tra eredità e legato Capita che in presenza di una successione ereditaria occorre decidere se una determinata disposizione testamentaria è fatta a titolo di eredità (erede) o di legato. Un primo aiuto identificare le differenze tra legato e eredità è fornito dal legislatore, nel senso che è lo stesso legislatore, con l'art. 588 cc, a fornire un criterio identificativo e/o a indicare gli elementi che differenziano il legato dall'eredità. Le disposizioni che hanno ad oggetto (in modo indistinto) tutta l'eredità o una quota dell'eredità (ad esempio ti lascio metà di tutti i miei beni) sono da considerarsi effettuate a titolo di eredità, le altre disposizioni che, ad esempio, hanno ad oggetto singoli beni, sono da considerarsi effettuate a titolo di legato. Naturalmente non si è in presenza di una sterile differenza terminologica, ma dall'attribuzione di un lascito come erede o legato derivano una serie di conseguenze (che delineano – in modo più preciso – anche le differenze tra eredità e legato). L'erede subentra in tutte le posizioni (attive e passive) del de cuius, (c.d. successore a titolo universale) questo comporta che risponde di tutti i debiti ereditari anche con il suo patrimonio, (salvo non aver accettato l'eredità con beneficio di inventario), il legatario come successore a titolo particolare non subentra in tutte le posizioni attive e passive del de cuius e non è costretto a pagare i debiti ereditari. Le peculiarità della successione a titolo universale (erede) rispetto la successione a titolo particolare (legato) incidono anche su un altro aspetto relativo alle modalità di acquisto dell'eredità e del legato. Infatti, mentre per l'eredità vige il principio che l'acquisto dell'eredità non è automatico o ex lege, ma è sempre frutto di una decisione dell'erede che deve valutare se diventare erede (o meno) e tale decisione deve essere formalizzata in un atto (espresso o tacito) con il quale si manifesta la propria volontà di accettare l'eredità. Al contrario, di quanto sopra esposto, per l'accettazione dell'eredità, il legato si acquista (automaticamente) senza bisogno di accettazione, salvo possibilità di rinunziare al legato ex art. 649 cc.
Cassazione del 9.6.2017 n, 14503 ha stabilito che la volontà di rinunciare al legato di beni immobili, per il quale è¨ necessaria la forma scritta “ad substantiam”, ai sensi dell’art. 1350 c.c., avendo natura meramente abdicativa, può essere contenuta anche in un atto di citazione.
Con l'arrivo del caldo e dell'afa tipicamente estivi, i condizionatori spuntano come funghi e, soprattutto negli uffici, sono i responsabili di ‘scontri' tra chi proprio non può farne a meno e chi invece vorrebbe evitarli per mantenersi in salute. Spesso purtroppo vengono mal regolati e le temperature sul luogo di lavoro sono talmente basse che molti dipendenti finiscono per ammalarsi, soffrire di mal di schiena o di emicrania. Ecco allora alcuni consigli per gestire al meglio l'aria condizionata in ufficio e a casa. I danni provocati dall'aria condizionata spesso sono dati dalla temperatura troppo bassa impostata per l'ambiente. Per godere dei benefici di questi impianti, come spiega lo stesso Ministero della Salute, si consiglia di: Dopo una giornata di aria condizionata in ufficio, l'ideale sarebbe riuscire a rinfrescare la casa in modo naturale. Per farlo vi basta:
Capire come impostare l’aria condizionata è fondamentale per vivere in un ambiente, domestico e lavorativo, fresco evitando di ammalarsi per colpa delle temperature eccessivamente basse.
Continua la carrellata di nuovi ingressi al Grande Fratello 12. Dopo aver conosciuto Valentina La Notte è il momento di conoscere Giusy Muscia. La vivace siciliana si presenta in studio insieme a Gaetano De Robertis con il quale mette in scena un simpatico siparietto. I due devono fingere di essere fidanzati, e prima di varcare la porta rossa vengono spediti in tugurio per studiarsi reciprocamente. Mentre gli altri concorrenti non hanno ancora conosciuto Giusy, ecco la sua presentazione ufficiale. Giusy ha 25 anni, è nata e vissuta a Niscemi, in provincia di Caltanissetta. Pesa 90 kg per 168 centimetri d’altezza, e a primo sguardo si capisce che non è proprio una top model. La sua forma fisica è stata un problema nell’adolescenza, ma crescendo ha fatto diventare i chili di troppo un punto di forza. Ama leggere e cucinare, ma il canto è la sua più grande passione. Giusy è una ragazza vitale e simpatica, che ama vivere la vita con un po’ di follia e raggiunge tutti i suoi obiettivi perché molto determinata. Il suo motto è appunto “Volere è potere” che ha fatto suo da quando ha deciso di riscattarsi facendo dell’autoironia il suo punto di forza. Ha deciso di rimanere a vivere a Niscemi con i suoi nonni, malgrado i suoi genitori si siano trasferiti a Milano per lavoro sei anni fa. Giusy racconta che ha preferito il caldo sole del sud al nord. In Sicilia lavora come ambulante a bordo dell’Apecar del suo nonno, insieme a lui vende frutta e verdura. Giusy è un vulcano di simpatia e nonostante la scenetta del finto fidanzamento con Gaetano ci tiene a sottolineare di essere felicemente fidanzata. Della sua love story racconta: “Il mio principe azzurro non ha gli occhi azzurri e i capelli biondi ma è buono e tanto mi basta”.
Una delle nuove concorrenti è l’ironica siciliana Giusy. Si sente una vincitrice perché punta tutto sull’autoironia, sdrammatizzando sui suoi chili di troppo. Vivace e simpatica, per Giusy Muscia il Gf 12 rappresenta la svolta.
Antonella Mosetti ha un nuovo amore. Lo ha raccontato lei stessa sulle pagine di Chi, spiegando come il fortunato risponde al nome di Salvatore Gabriel Valerio. Artista musicale di 33 anni, fisico da urlo e look rock, il giovane è tutt'altro che sconosciuto al mondo dello spettacolo: cantante della band Studio 3, è un ex allievo del talent Amici di Maria De Filippi. Come ha spiegato la Mosetti a Chi, che ha ritratto le prime foto di coppia (ma la stessa Antonella ha pubblicato un'immagine in compagnia di Valerio su Instagram), "galeotta" per la nascita della loro storia è stata la figlia Asia Nuccetelli: E pensare che quella sera non volevo uscire. A volte i figli fanno le cose per bene. Sono in debito con Asia. Eravamo in un locale a Roma, me l’ha presentato mia figlia Asia, assurdo. Ed era una serata “no” per me. Antonella e Salvatore Gabriel si frequentano da poco, ma lei sembra già molto coinvolta nella relazione con il musicista. Io e Gabriel ci frequentiamo da un mese. Lui è più giovane, ma ha una gran testa e mi fa stare bene. Spero di trovare la mia serenità. Mi manca l’amore. Spero sia lui, lo dico con il cuore. Salvatore Gabriel Valerio ha 33 anni, dunque 9 in meno della Mosetti, che ne ha compiuti 42 ad agosto. Nato in in Ecuador nel 1984, ha partecipato alla fase iniziale “Amici “ nel 2004 senza però approdare al serale. Successivamente è stato protagonista del musical “Fame” nel 2005 e l'anno dopo è entrato a far parte degli Studio 3, insieme ad Andrea Vetralla e Marco Venturin. Autore per diversi cantanti (Antonino Spadaccino, Emma), ha fatto anche il doppiatore, nel film d'animazione “Rango”. Nel 2015, ha inoltre partecipato a The Voice of Italy.
La showgirl si mostra in compagnia del nuovo fidanzato, cantante che partecipò al talent di Maria De Filippi e che ha 9 anni in meno di lei. “Galeotta” per la coppia è stata la figlia di lei, Asia Nuccetelli.
Justin Bieber soffre della malattia di Lyme. L'annuncio choc è stato dato dal cantante con un post su Instagram in cui ha confessato di aver contratto questa grave patologia batterica, con cui già dovette fare i conti la collega Avril Lavigne. Bieber ha spiegato che racconterà la sua lotta in una serie di video documentari che verranno pubblicati su YouTube e che tornerà "più forte di prima". Queste le parole affidate dalla popstar al post social: "Mentre molte persone hanno continuato a dire che Justin Bieber sembra una me**a, fatto di meth ecc. nessuno si è reso conto che mi è stata recentemente diagnosticata la malattia di Lyme. Non solo, ho avuto un grave caso di mononucleosi cronica che ha colpito la mia pelle, le funzioni del cervello, la mia energia e salute generale. Queste cose saranno spiegate ulteriormente in una serie di documentari che metterò su YouTube a breve .. Potrete scoprire come ho combattuto e VINTO!! Ho passato un paio d'anni difficili ma ho trovato il giusto trattamento che aiuterà a curare questa malattia finora incurabile e tornerò più forte che mai". La malattia di Lyme è un'infezione trasmessa comunemente dalle zecche e causata da due batteri, la Borrelia burgdorferi e Borrelia mayonii. Definita dal New York Times come "la malattia infettiva che si diffonde più rapidamente nel mondo dopo l'AIDS", prende il nome dalla città di Lyme, dove si scatenò un'epidemia nel 1975. Tra i sintomi, di lunga durata, ci sono eritema cutaneo migrante, dolori muscolari e articolari, spossatezza, febbre e persino paralisi facciale e meningite. La malattia di Lyme è salita agli onori delle cronache di gossip e spettacolo all'annuncio di Avril Lavigne, che dopo due anni di assenza dalla musica spiegò di aver fatto i conti con questo male, confessando di aver sofferto tanto da aver creduto di morire. Lei e Bieber non sono le uniche star ad aver parlato di questo problema. Ne soffrono anche la modella Bella Hadid e la madre Yolanda, impegnate attivamente per la cura e la sensibilizzazione del pubblico. While a lot of people kept saying justin Bieber looks like shit, on meth etc. they failed to realize I've been recently diagnosed with Lyme disease, not only that but had a serious case of chronic mono which affected my, skin, brain function, energy, and overall health. These things will be explained further in a docu series I'm putting on YouTube shortly.. you can learn all that I've been battling and OVERCOMING!! It's been a rough couple years but getting the right treatment that will help treat this so far incurable disease and I will be back and better than ever NO CAP
Il cantante ha confessato per la prima volta di aver contratto la malattia di Lyme, grave infezione batterica di lunga durata, nota perché ne è stata affetta anche Avril Lavigne. Bieber ha dovuto inoltre fare i conti con la mononucleosi: “Racconterò tutto in una serie di documentari su YouTube”.
Muri di confine tra due proprietà I muri di confine tra due proprietà, siano queste dei fondi o terreni o degli edifici con aree esterne pertinenziali, danno sempre luogo a due tipi di problemi: a) la proprietà del muro e 2) l'individuazione del soggetto che deve sopportare il peso della manutenzione. Anche se la funzione del muro di confine è quella di individuare il confine tra due proprietà questa funzione non determina come conseguenza immodificabile che la proprietà del muro è di entrambi i proprietari dei due fondi confinanti. Come ogni bene costruito su un suolo, il primo criterio per determinare la proprietà del manufatto (sia un semplice muro sia un edificio) è quello dell‘accessione ex art. 934 cc. Quindi, la proprietà del muro di confine può discendere, per accessione, dal fatto che il costruttore è il l'essere proprietario dell'area su cui sorge il muro. Ma la proprietà del muro può anche discendere dal fatto che il costruttore del muro abbia costruito il muro su un suolo che sia stato ceduto da altri al fine di realizzare la costruzione del muro, come è possibile, che un muro di confine ricada in comunione perchè costruito a spese di più soggetti i quali abbiano deciso di creare una comunione su una cosa specifica, ancorchè solo uno di essi abbia messo a disposizione l'area di sedime. Onde vitare le eccessive lungaggini processuali dirette a individuare la proprietà dell'area di sedime di un muro di confine, il legislatore ha stabilito una presunzione semplice di comproprietà dei muri di confine, però è salva la prova del contrario e cioè salva la prova che riconosca la proprietà esclusiva a favore di uno dei due fondi a seconda che il muro sia stato costruito direttamente sul suolo di uno soltanto dei due confinanti, (ad esempio allo scopo, rispettivamente, di contenere il fondo sopraelevato o di realizzare una struttura necessaria o utile per il fondo a valle). All'individuazione discende l'onere della manutenzione del muro.
La Cassazione del 9.10.2017 n. 23525 ha stabilito che la disciplina prevista dall’art. 887 cc, con riguardo al regime delle spese relative al muro di confine tra due fondi a dislivello, non trova applicazione qualora il muro sia stato costruito esclusivamente sul suolo di uno dei due fondi, superiore od inferiore, perchè in tale ipotesi sussiste la proprietà esclusiva del muro in capo al proprietario del fondo sul quale è costruito il muro (per accessione ex art. 934 cc)
Sperimentato con successo un farmaco che ha dimostrato per la prima volta di ridurre l'atrofia cerebrale nei pazienti colpiti dalla forma più grave di Sclerosi Multipla, quella progressiva. Il medicinale, un antiinfiammatorio chiamato Ibudilast utilizzato soprattutto in Giappone per il trattamento di ictus, asma e sclerosi multipla, ha ridotto in media di 2,5 millilitri l'anno la perdita di tessuto cerebrale dei pazienti rispetto a quelli trattati con placebo. È la prima volta che viene osservato un simile processo, documentato grazie al lavoro di un team di ricerca della Cleveland Clinic in Ohio, la stessa che ha ridato il sorriso a Katie Stubblefield, la diciottenne che tentando il suicidio con un colpo di pistola devastò il proprio volto. Gli scienziati, coordinati dal professor Robert J. Fox, neurologo presso la struttura sanitaria americana, per verificare gli effetti dell'Ibudilast hanno coinvolto 255 pazienti affetti dalla forma progressiva della Sclerosi Multipla, responsabile del declino cognitivo e funzionale provocato dalla demielinizzazione degli assoni, le fibre che mettono in comunicazione le cellule nervose. I partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi, uno trattato col farmaco – da assumere per via orale fino a 10 capsule al giorno – e uno con un placebo. Il trattamento è durato 96 settimane (due anni), e ogni 6 mesi i pazienti sono stati sottoposti a scansioni cerebrali per valutare l'andamento dell'atrofia cerebrale, una delle conseguenze della malattia. Dall'analisi delle immagini Fox e colleghi hanno determinano un rallentamento nella riduzione del volume cerebrale nei pazienti trattati col farmaco, pari a 2,5 millilitri preservati ogni anno.
Ricercatori americani guidati da neurologi della Cleveland Clinic hanno dimostrato che il farmaco Ibudilast riesce a ridurre l’atrofia del cervello nei pazienti colpiti da Sclerosi Multipla progressiva. Il medicinale, in media, ha preservato 2,5 millilitri di tessuto cerebrale all’anno, misurato attraverso scansioni effettuate ogni sei mesi.
Per gli appassionati di "Star Wars" tra poco più di due settimane, arriverà lo "Star Wars Day". La data designata è il 4 maggio e sarà scandita dalla frase "May the 4th Be With You". Evidente il gioco di assonanze che accomuna lo slogan alla famosa frase utilizzata dai cavalieri Jedi "May the force be with you", ovvero "Che la forza sia con te". Il gioco di parole ha origine nel 1979. Lo ha svelato Alan Arnold nel resoconto delle riprese dell'Episodio VI di "Star Wars", intitolato "L'impero colpisce ancora". Il 4 maggio del 1979, Margaret Thatcher vinse le elezioni diventando così la prima donna premier della Gran Bretagna. Il suo partito pensò di celebrare la vittoria, dedicandole un'intera pagina del quotidiano "London Evening News" con un messaggio che dimostra quanto "Star Wars" sia stato in grado di influenzare la cultura di massa. :
Il 4 maggio sarà lo “Star Wars Day”. Gli appassionati della saga sono pronti a festeggiare al grido di “May the 4th Be With You”. Ecco come è nato questo slogan.
Giusto ieri la Warner Bros ha annunciato la notizia secondo la quale l'attore Ben Affleck interpreterà la parte di Batman, al fianco di Superman, nel sequel di "The Man of Steel". Il 2015 è l'anno designato per l'uscita della pellicola. Affleck è, così, destinato a raccogliere una pesante eredità. Il ruolo del supereroe, infatti, è strettamente legato alla figura di Christian Bale, l'attore che ha interpretato egregiamente quel ruolo prima che il testimone passasse ad Affleck. I fan di Bruce Wayne, però, non sembrano aver accolto la notizia con entusiasmo. Nel giro di 24 ore, si sono riversati in rete facendo piovere pesanti critiche sulla scelta della Warner Bros. Inoltre, hanno avviato ben 30 petizioni per chiedere all'attore di tirarsi indietro. Ciascuna di esse conta già migliaia di firme. Non solo. Una petizione era stata attivata proprio sul sito della Casa Bianca "We The People", che da la possibilità al popolo americano di attivare delle raccolte di firme per attirare l'attenzione sui problemi fondamentali del Paese. I fan dell'uomo pipistrello hanno utilizzato quello spazio per chiedere a Barack Obama di dichiarare illegale la scelta di Ben Affleck nei panni di Batman. La raccolta firme, però, è stata prontamente rimossa. I commenti che si leggono a proposito vanno da chi crede che non sia abbastanza talentuoso per interpretare quella parte: "La sua capacità recitativa non è affatto sufficiente a renderlo credibile nei panni di Bruce Wayne e non renderà giustizia a quel ruolo" A chi è convinto che quel viso da bravo ragazzo non lo renderà all'altezza di Batman:
I fan di Batman non hanno accolto con entusiasmo la notizia secondo la quale Ben Affleck interpreterà il ruolo del loro supereroe. Sono insorti organizzando oltre 30 petizioni e chiedendo a Barack Obama di dichiarare illegale Ben Affleck nei panni di Bruce Wayne.
Enrico Laghi, ex commissario dell'Ilva in amministrazione straordinaria, è attualmente agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione in atti giudiziari. La squadra mobile della Questura di Potenza e la Guardia di Finanza locale gli hanno sequestrato più di 300mila euro. L'inchiesta riguarda un nuovo filone dell'indagine sull'ex procuratore di Taranto Carlo Maria Capristo che, secondo l'accusa, avrebbe cercato di compromettere i procedimenti relativi all'Ilva insieme all'avvocato Giacomo Ragno e il poliziotto Federico Paradiso. Secondo quanto stabilito dalle indagini, Laghi avrebbe ricambiato i favori offerti da Capristo per compromettere i procedimenti riguardanti l'Ilva. L'indagato avrebbe inoltre chiuso un occhio sugli incarichi professionali affidati all'avvocato Ragno da dirigenti dell'Ilva. Il legale era infatti vicinissimo allo stesso Capristo, a capo della procura di Taranto. Il magistrato avrebbe frequentato spesso Laghi, l'ex consulente esterno dell'Eni Piero Amara e il consulente dell'Ilva Nicola Nicoletti. In questo frangente, il poliziotto Federico Paradiso sarebbe stato l'intermediario della corruzione imputata. Il magistrato, in cambio dell'interessamento di Amara e Paradiso per ulteriori avanzamenti di carriera, avrebbe fornito loro vantaggi economici e patrimoniali. Amara faceva in modo secondo l'accusa di raccomandare ad amici e conoscenti Capristo per esercitare pressioni su membri del Csm conosciuti direttamente o indirettamente. Lo scopo era quello di far avanzare il magistrato nella sua carriera: secondo l'accusa, in questo modo Capristo sarebbe arrivato al vertice della procura di Taranto. Laghi sarebbe coinvolto in quanto partecipe del sistema di corruzione: in cambio di favori materiali quali nomine e incarichi ad amici da parte di Ilva, il magistrato garantiva stabilmente a quest'ultimo e ad Amara utilità e vantaggi processuali. Laghi aveva quindi appoggiato l'attività di favoreggiamento per il magistrato svolta da Amara e Paradiso. In cambio la promessa di facilitazioni dal punto di vista processuale sul caso Ilva. Per garantire a se stesso le facilitazioni, nominava consulenti e assistenti legali indicati dallo stesso Capristo. In questo modo, tramite un accordo precedente, consulenti e assistenti orientavano la Procura su piste favorevoli all'Ilva. Il trattamento di favore da parte della Procura di Taranto avrebbe fornito anche ulteriori benefici all'indagato. Laghi infatti avrebbe così acquisito maggiore credito presso il Governo Nazionale e i Ministri competenti mostrandosi capace di risolvere questioni giudiziarie ed economiche complesse a capo di aziende commissariate.
L’ex commissario straordinario dell’Ilva Enrico Laghi è stato posto agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta per corruzione condotta nei confronti del magistrato Carlo Maria Capristo, ex procuratore di Taranto. Secondo l’accusa, Laghi e Pino Amara, ex consulente per Eni, favorivano Capristo presso amici e conoscenti in contatto con membri del Csm per permettere suoi ulteriori avanzamenti di carriera. In cambio il magistrato forniva loro favori dal punto di vista processuale, dirottando i procedimenti a loro favore.
Ieri sera è partita la nuova edizione de Le Iene Show, l'irriverente programma dedicato alle inchieste di Italia 1. Nonostante la produzione sia stata costretta ad andare in onda senza il pubblico in studio a causa dell'emergenza Coronavirus, la prima puntata è stata un successo. La sua protagonista indiscussa è ancora una volta Alessia Marcuzzi, tornata sul palco della trasmissione nelle vesti di conduttrice al fianco di Nicola Savino, che da anni è il suo "compagno di avventura". Essendo ormai considerata una vera e propria icona di stile, non poteva che sfoggiare uno dei look trendy e glamour che da sempre la contraddistinguono.
Ieri sera è partita la nuova edizione de Le Iene Show, anche se la puntata è andata in onda senza pubblico a causa dell’emergenza Coronavirus. La protagonista indiscussa del programma è ancora una volta Alessia Marcuzzi, che per il debutto ha scelto un abito di lana over e dei vertiginosi tacchi a spillo.
L'ha usata anche Cecilia Cantarano, una delle tiktoker più seguite e in vista in Italia su TikTok: è la canzone che dice “Arrivo in Inghilterra, Elisabetta non mi inchino”, una frase utilizzata nelle ultime ore per festeggiare gli europei di calcio vinti dall'Italia proprio contro l'Inghilterra. Sulla popolare piattaforma di condivisione video si sono moltiplicati i post celebrativi nei confronti della vittoria di domenica sera, con tanti festeggiamenti, video ironici e anche qualche frecciatina agli inglesi, che in questo Euro 2020 devono accontentarsi del secondo posto. Molti di questi filmati, compresi quelli di creator in vista come Cecilia, hanno utilizzato la canzone che a un certo punto dice la frase “Arrivo in Inghilterra, Elisabetta non mi inchino”. La sua origine è da ricercare nel brano Body (Remix) di Russ Millions e Tion Wayne, che nella versione italiana (firmata da Capo Plaza) contiene una strofa cantata dal rapper Rondodasosa: "Don't rush, wait your turn. Catch a body, don't miss, no no. L’ho messa incinta di un baby Rondo, ora aspetta un bambino. Arrivo in Inghilterra, Elisabetta non mi inchino". La frase era però già presente nel brano Louboutin, sempre di Rondodasosa.
Negli ultimi giorni una canzone che contiene la frase “Arrivo in Inghilterra, Elisabetta non mi inchino” è diventata virale su TikTok. Ad utilizzarla, ovviamente, sono gli italiani felici per la vittoria della nazionale agli europei di calcio. Ecco da dove arriva.
Pippa Middleton e il suo stile dettano ancora legge. La sorella di Kate Middleton, moglie del Principe William, è riuscita a diventare una vera e propria icona dello star system mondiale, inaugurando un suo stile che, oggi, è tra quelli più seguiti da parte delle teenager di tutto il mondo. Il lato b di Pippa ha colpito al cuore i maschietti che hanno assistito alla sua più famosa apparizione pubblica mentre, per quanto riguarda il versante femminile, è il gusto della bella Middleton per la moda ad aver fatto scuola tanto che perfino una fashion addicted come Lindsay Lohan si è trovata a esserne vittima. In occasione delle nozze di Kim Kardashian, la bella Lohan ha voluto puntare sul sicuro e, consapevole del successo raccolto dalla Middleton in occasione del matrimonio di sua sorella, ha scelto di affidarsi allo stesso abito scelto dalla bella Pippa per il party organizzato dopo la cerimonia nuziale. Al ricevimento dell’amica, infatti, si è presentata vestita dello stesso abito già sfoggiato dalla Middleton. Nel suo caso, però, invece di optare per la bellissima tinta smeraldo preferita dalla collega, ha scelto di puntare sul bianco, rendendo un servizio non proprio gradito alla sposa alla quale, nel giorno del suo sì, dovrebbe essere riservata la possibilità di utilizzare quel colore senza che le invitate decidano liberamente di offuscarne lo splendore, ripetendone la scelta. Lindsay – reduce dalla pace con Paris Hilton – ha fatto orecchie da mercante e, indifferente di fronte al fatto che la sua scelta sarebbe stata classificata tra quelle di cattivo gusto, ha collezionato ben due figuracce nella stessa serata: da un lato, un abito già ampiamente visto e apprezzato, dall’altro la scelta non azzeccatissima del colore. D’altra parte, ormai felicissima per aver coronato il suo sogno d’amore, la Kardashian non ci avrà fatto nemmeno particolarmente caso. Il matrimonio con Kris Humphries era nei suoi sogni da troppo tempo perché la mancanza di gusto di un’invitata potesse rovinarle la festa.
Lo stile di Pippa Middleton detta ancora legge tanto che, in occasione del matrimonio di Kim Kardashian, la bella Lindsay Lohan ha voluto sfoggiare lo stesso abito che ha contribuito a far entrare nella leggenda la sorella di Kate.
Arriva su Spotify il nuovo singolo di Daniele Silvestri "Stizziscitici", una sostanziale raccolta in musica dei più improbabili scioglilingua della vulgata nostrana. Una canzone frutto di un tour del cantante romano che viaggia a vele spiegate e va avanti oramai da più di un mese. Un tour che inoltre si arricchisce anche di nuove date: 25 agosto a Pignola (PZ) – Ex Cava Ricci nell'ambito della manifestazione PercorsiDiVersi, 5 settembre a Firenze (Obihall), 6 settembre a Bologna (Estragon) e 13 settembre a Sesto San Giovanni (Carroponte). Come sempre, ed anche in questo caso, il cantautore onora ciò cui è più devoto, ovvero l'esibizione live e il contatto col pubblico, e lo fa contrassegnando questo tour con una canzone proposta sempre in due parti separate, in apertura e chiusura di concerto.
Sarà disponibile sul portale Spotify, da domani, il singolo nato dalle esibizioni live che il cantautore romano sta affrontando da circa un mese e con il quale andrà avanti sino all’autunno. Così come presentata in concerto, la canzone, raccolta di scioglingua, verrà proposta in apertura e chiusura di una playlist.
Nozze d'inverno per Gabriele Muccino e la sua Angelica Russo. Insieme dal 2007, dopo l'addio e un divorzio chiacchieratissimo dalla ex moglie Elena Majoni, si sono uniti in matrimonio a Roma il 22 dicembre. Dalla loro unione è nata una bimba, Penelope, due anni fa. Un Natale speciale per il regista: malgrado il suo ultimo film non abbia avuto il successo sperato, la vita privata va davvero a gonfie vele. Dovevano essere nozze riservatissime, lontano dagli occhi indiscreti dei giornalisti e a prova di paparazzi: per fortuna ci ha pensato il testimone di nozze, Jovanotti, a postare prontamente su twitter i primi scatti della coppia. Seguito a ruota da Saturnino che ha postato una foto su Instagram, i fan di Muccino e di Lorenzo hanno potuto gustare una vera "esclusiva", in barba ai giornali scandalistici. Dopo gli auguri di Saturnino che ha svelato anche il luogo "segreto" della cerimonia, ovvero Piazza del Campidoglio, ecco gli auguri social del testimone di nozze Jovanotti e di sua moglie Francesca presenti ovviamente all'evento: In diretta dal testimone dello sposo! RT @fvali11: Just married!❤ twitter.com/fvali11/status… — Lorenzo Jovanotti (@lorenzojova) Dicembre 22, 2012 Location la città eterna, così come confermato anche da un'ulteriore foto di Lorenzo, che dedica la splendida vista sulla piazza romana a tutti i suoi followers, mettendo "l'Italia" tra parentesi, quasi a sottolineare la bellezza del nostro paese. Muccino e il cantante hanno in comune l'amore per gli States, anche se ultimamente non è un bel periodo per il regista, bersagliato della critica per il suo ultimo film "Quello che so sull'amore". Vi dedico questa vista niente male davvero (l'Italia!!!) twitter.com/lorenzojova/st… — Lorenzo Jovanotti (@lorenzojova) Dicembre 22, 2012 Infine un bello scatto del testimone, vestito di nero con papillon bianco e bombetta grigia circondato da musicisti: Auguri Gabriele e Angelica! RT @fvali11: . Il testimone @lorenzojova twitter.com/fvali11/status…
Nozze d’inverno per Gabriele Muccino e la sua Angelica Russo: insieme da 5 anni e una bimba, Penelope, nata due anni fa si sono sposati a Roma il 22 dicembre 2012. Raggianti di felicità, il testimone di nozze d’eccezione Lorenzo Jovanotti ha postato le prime foto degli sposi su twitter, seguito a ruota da Saturnino.
Agenzia delle Entrate Circolare n. 48/E del 21 dicembre 2012 OGGETTO: Imposta di bollo – Modifiche alla disciplina dell’imposta di bollo applicabile agli estratti di conto corrente, ai rendiconti dei libretti di risparmio ed alle comunicazioni relative ai prodotti finanziari – Articolo 13, commi 2-bis e 2-ter, della Tariffa, parte prima, allegata al DPR 26 ottobre 1972, n. 642 Sommario: Premessa, 1. Modifiche all'imposta di bollo applicabile agli estratti conto e ai rendiconti dei libretti di risparminio, 1.1. Ambito di applicazione, 1.2. Determinazione dell’imposta, 1.3. Esenzione per estratti e libretti intestati a persone fisiche con valore medio di giacenza non superiore a 5.000 euro. 2. Modifiche all'imposta di bollo applicabile alle comunicazioni inviate alla clientela relative a prodotti finanziari, 2.1. Ambito di applicazione, 2.1.1 Polizze emesse da imprese di assicurazioni estere operanti in Italia in regime di libertà di prestazione di servizi, 2.2. Determinazione dell’imposta, 2.3. Applicazione delle soglie minime e massime di imposta, 2.4. Calcolo dell’imposta di bollo per le polizze di assicurazioni, buoni postali fruttiferi e per i prodotti finanziari diversi da quelli dematerializzati per i quali non sussiste uno stabile rapporto con l’intermediario, 3. Soggetti tenuti all'applicazione dell'imposta, 4. Modalità di versamento dell'imposta PREMESSA L’articolo 19 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214 (di seguito decreto), ha modificato, tra l’altro, la disciplina dell’imposta di bollo applicabile agli estratti di conto corrente, rendiconti dei libretti di risparmio ed alle comunicazioni inviate alla clientela relative a prodotti finanziari.
L’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 48/E del 21.12.2012 analizza la nuova imposta di bollo per il conto corrente (estratto conto), per il libretto di risparmio (rendiconto) e per gli altri strumenti finanziari.
Con un giorno di anticipo i The Kolors hanno pubblicato, su Spotify, il singolo "What Happened Last Night", che anticipa l'uscita del loro prossimo album che, come comunicato oggi, sarà disponibile a partire dal prossimo 19 maggio, a due anni di distanza dal successo di "Out", secondo album della band capitanata da Stash Fiordispino, vincitrice di Amici in quello stesso album. I fan, quindi, possono cominciare ad ascoltare in streaming il pezzo che vede la band campana collaborazione di uno dei massimi esponenti della trap americana, Gucci mane e del duo di producer napoletani Daddy's Groove. "Mi sento come se stessi impazzendo, sto parlando con te, puoi dirmi la verità? (…) Cosa è successo la scorsa notte, perché non mi dici solo quello che è successo?" chiede Stash, prima che prenda le redini Gucci Mane, su un pezzo funky che piacerà ai fan della band, e che cerca – e la feat. lo dimostra – un respiro anche più internazionale, che possa portare la band a passare anche su qualche radio anglosassone. Il video è stato girato a Tokio dagli Younuts. L'accoglienza in patria, intanto, stando ai commenti al post in cui annunciano l'uscita di "What Happens Last Night", è stata molto buona, con commenti che parlano di "bomba": "tanti mesi d'attesa ma ne e' valsa totalmente la pena…ed e' solo l'inizio" scrive qualcuno a cui si aggiungono commenti come "Dopo due anni siete tornati col botto proprio! Sempre più orgoglioso di voi", "Mi state vedendo gonfiare? I'M SO FREAKING PROUD OF YOU. Dope song! Congratz!".
Con un giorno di anticipo i The Kolors hanno caricato “What Happened Last Night” su Spotify, dando la possibilità ai fan di ascoltarla con un giorno d’anticipo.
L'attesa è finita, il Victoria's Secret Fashion Show, uno degli eventi più attesi dell'anno nel mondo della moda, andrà in scena questa sera sulle passerelle di Shanghai, anche se verrà trasmesso in tv integralmente solo il prossimo 28 novembre. Le splendide modelle che indosseranno le ali d'angelo sono alle prese con i preparativi e, nonostante non abbiano ancora un make-up impeccabile, non hanno avuto paura di mostrarsi "al naturale" nel backstage. Nell'attesa di vederle con indosso i sexy completini di lingerie, ecco quali sono le curiosità che dovremmo conoscere sull'evento. 1. Quando si terrà lo show? – Il Victoria's Secret Fashion Show si terrà questa sera a Shanghai e a rivelarlo sono state le modelle che calcheranno l'ambita passerella che, dopo essere arrivate in Cina, hanno cominciato a fare il conto alla rovescia. Attualmente sono alle prese con i preparativi: anche senza trucco sono sempre meravigliose. 2. Quando andrà in onda? – Coloro che non vedono l'ora di ammirare lo spettacolo integrale in tv dovranno aspettare ancora qualche giorno. Il Victoria's Secret Fashion Show verrà infatti trasmesso il 28 novembre su CBS Television Network in ben 90 paesi alle ore 22, ora locale, cioè alle 4 del mattino in Italia. 3. Chi saranno gli angeli? – Gli angeli di questa edizione del Victoria's Secret Fashion Show saranno 13 e i loro nomi sono Adriana Lima, Alessandra Ambrosio, Lily Aldridge, Elsa Hosk, Jasmine Tookes, Josephine Skriver, Lais Ribeiro, Martha Hunt, Romee Strijd, Sara Sampaio, Stella Maxwell, Taylor Hill e Candice Swanepoel. Ad aver rinunciato allo spettacolo all'ultimo momento è stata Behati Prinsloo, che diventerà presto mamma per la seconda volta. 4. I nomi delle modelle escluse – A far parlare quest'anno sono state soprattutto le modelle escluse dal Victoria's Secret Fashion Show. La prima a cui non è stata data la possibilità di prendere parte all'evento è Bianca Balti, che non ha superato neppure il casting. A seguirla, Kendall Jenner che, a causa di un contratto milionario con il brand di lingerie La Perla, si è trovata costretta a rinunciare allo show di Shanghai e Gigi Hadid, che solo qualche giorno fa ha comunicato ufficialmente che non avrebbe partecipato allo show, probabilmente a causa delle accuse di razzismo che le sono state rivolte qualche mese fa. 5. Sarà l'ultimo show di Alessandra Ambrosio – Alessandra Ambrosio è una delle veterane del Victoria's Secret Fashion Show e, dopo aver calcato per anni la passerella del brand di lingerie, ha deciso di dire addio alle ali da angelo. Secondo le indiscrezioni che circolano sulla stampa internazionale, questo del 2017 dovrebbe essere l'ultimo show a cui prenderà parte. 6. Katy Perry è stata bandita da Shanghai – Oltre a Gigi Hadid, anche Katy Perry è stata bandita da Shanghai. La cantante doveva essere l'ospite musicale di punta del Victoria's Secret Fashion Show ma ha annullato tutto all'ultimo momento poiché la Cina le ha negato il visto a tempo indeterminato. Il motivo? Nel 2015, durante una performance a Taipei, ha indossato un abito con i girasoli, un simbolo della protesta anticinese, e la cosa non è mai stata accettata dalla Repubblica Popolare Cinese. 7. La collaborazione con Balmain – In occasione del Victoria's Secret Fashion Show, il brand di lingerie ha fatto firmare alcuni look al direttore creativo di BalmainBalmainBalmain Olivier Rousteing. L'esclusiva collezione firmata dalla Maison verrà presentata ufficialmente in passerella questa sera ma ne è già stata mostrata un'anteprima sui social.
Questa sera andrà in scena il Victoria’s Secret Fashion Show e le modelle che indosseranno le ali da angelo sono già alle prese con i preparativi. Nell’attesa di vederle in passerella con i sexy completini di lingerie, ecco quali sono le curiosità che dovremmo conoscere sull’evento.
È stato il settimanale “Chi” a lanciare l’indiscrezione: sarebbe finita tra Fedez e Giulia Valentina. Si sarebbe potuto trattare semplicemente di un pettegolezzo privo di fondamento, se non fosse per il fatto che dai profili social dei due sono sparite le foto di coppia. L’ultima immagine che ritrae Fedez insieme alla sua Giulia risale a quattro settimane fa, e fu scattata proprio nel corso di una romantica vacanza che i due si sono concessi in montagna. All’epoca, come sempre accade, l’icona social Giulia aveva commentato ironicamente quegli scatti romantici ma nulla lasciava presagire che tra i due ci fosse aria di crisi. E invece, il settimanale diretto da Alfonso Signorini parla di una pausa momentanea del loro rapporto, voluta proprio dal rapper. Fedez, scelto affinché le sue canzoni finissero nei romantici biglietti racchiusi nei baci Perugina, potrebbe aver trascorso il San Valentino da single.
Fedez ha deciso di prendersi una pausa dalla storia d’amore con Giulia Valentina. I due non pubblicano più foto di coppia sui social. La scelta di separarsi è partita proprio dal rapper.
Si è tenuto ieri a New York l’evento più atteso dell’anno dagli amanti del fashion, il Met Gala, e come sempre il red carpet si è trasformato in una vera e propria passerella. Se Emma Stone ha sfoggiato un nuovo colore di capelli e Kim Kardashian ha lasciato senza parole i fan grazie alla sua forma fisica da urlo a solo cinque mesi dal parto, a stravolgere completamente tutti i presenti è stata Madonna. Nonostante abbia ormai raggiunto i 57 anni, ha dimostrato di avere ancora voglia di osare. La regina del pop ha optato infatti per un outfit davvero hot, indossando un abito firmato Givenchy by Riccardo Tisci che lasciava pochissimo spazio all’immaginazione. La cantante, accompagnata sul tappeto rosso proprio dallo stilista, ha messo in mostra il seno, coprendo i capezzoli solo con un nastro nero, e anche il lato b, rivelato chiaramente da una gonna lunga in pizzo che lasciava intravedere il perizoma.
Una delle grandi protagoniste del Met Gala 2016, tenutosi ieri a New York, è stata Madonna. La regina del pop si è presentata sul red carpet con un look firmato Givenchy by Riccardo Tisci davvero “estremo”, che lasciava intravedere seno e lato b.
Aveva giurato che non si sarebbe mai piegata alle regole del gossip e non sarebbe entrata nella Casa del Grande Fratello 2018. Non ha però mantenuto la promessa Nina Moric, che ha incontrato l'ex compagno Luigi Favoloso nella quinta puntata del 15 maggio, poche settimane dopo averlo lasciato a mezzo social. Ed è una scena bizzarra quella vista al GF, con lei che ha "asfaltato" Favoloso a suon di accuse, tra momenti di impagabile kitsch televisivo (con perle di Nina da "Dovresti farti un esame di coscienza ma non lo passeresti neanche copiando" a "Un purosangue non può mai fare gare con i pony") ad altri decisamente drammatici. Nina ha infatti confessato di aver avuto un aborto spontaneo un anno e mezzo fa. Poi, lui ha deciso di uscire con lei per chiarire fuori dalla Casa, ma il Grande Fratello aveva già stabilito di squalificarlo per via di un grave atto commesso una notte nella Casa. Durissime le accuse della Moric, che non sembrerebbe intenzionata a perdonarlo: "Non parlare, sei freezato, ora parlo io. Sai perché sono qui? Sono qui perché voglio difendere la mia dignità. In casa hai fatto i tuoi sporchi comodi, raccontando vita morte e miracoli sul nostro rapporto. Io non so chi sei, sto guardando una persona che non riconosco. Sono stata subissata di ingiurie e falsità. Ti sei dimenticato che da anni vivo in un incubo giuridico, un'ingiustizia. Dici che da un anno e mezzo non ti do attenzioni. Ma ti ricordi cosa è successo un anno e mezzo fa? Quella telefonata… Tu hai sentito l'ultimo battito di nostro figlio. Io ho perso non un figlio, ma due. Della nostra vita non parliamo di certo nella Casa del GF. Dopo quello che mi hanno fatto, tu hai dato il colpo finale. Mi hai fatto venire fino nella Casa, lo sai come sono fatta. Hai deluso i nostri amici". La Moric ha fatto riferimento alla lontananza forzata dal figlio Carlos (avuto dall'ex Fabrizio Corona), che i servizi sociali le impediscono di incontrare. Più criptica la frase su una più recente tragedia, che lo stesso Favoloso ha spiegato su richiesta della D'Urso: "Un anno e mezzo fa Nina era incinta al quarto mese e ha perso il bambino per colpa di una telefonata dei servizi sociali. L'ho detto a Filippo nella Casa, mi è sfuggito". Dirà lo stesso Favoloso più tardi: "Mi spiace che questa notizia sia uscita stasera, doveva restare privata". Di fronte alle parole della Moric, Luigi ha tentato di giustificarsi: "È vero che quella notizia è stata terrificante, ma io ti sono stato vicino, ho rinunciato a tante cose. Ma non hai mai pensato che ci stavo male anche io? Con le altre persone in questa casa ho fatto schifo, lo so. La notte prima che io partissi, non diciamo nulla ora, tu lo sai cosa hai fatto". Favoloso ha quindi deciso di lasciare il gioco per chiarire lontano dalla telecamera: "Esco con te". Nina ha voluto precisare la propria vicinanza alla onorevole Pezzopane, compagna del gieffino Simone Coccia, attaccata da una battuta offensiva pronunciata da Favolosa qualche giorno fa: "Sei una grande donna". Prima che potesse uscire dalla Casa, però, Barbara D'Urso ha comunicato a Favoloso la squalifica per un grave comportamento che fino ad ora era rimasto ignoto al pubblico. L'espulsione del gieffino era nell'aria da ore ma nessuno conosceva le motivazioni: Come sapete, di notte non abbiamo la diretta. C'è però un presidio in ogni stanza. Una notte alle 4 è successa una cosa. Potevamo non dirvelo, ma io ho un patto d'onestà con voi. Abbiamo deciso di dirvelo e di applicare un provvedimento disciplinare contro un concorrente o una concorrente che ha commesso una cosa gravissima nella Casa. Luigi, alle 4 di notte, durante una protesta per le sigarette ha fatto un'orrenda scritta sessista su una maglietta e l'ha indossata. Si è pentito, ma è troppo tardi. Sei già stato ripreso altre volte. Vieto a tutti di parlare di questa scritta. Ripeterla sarebbe come ripetere una bestemmia. L'occhio del GF è sempre vigile. Nella casa potete esprimervi senza oltrepassare i limiti che conoscete bene. Siete responsabili personalmente. Luigi, sei squalificato. Immediata l'esultanza di Aida Nizar: "Il cielo guarda!! Sei una persona cattiva, un diavolo. Hai manipolato il GF facendoti votare dai call center, ho le prove". Favoloso, per la gioia del pubblico che l'ha sempre criticato, ha lasciato definitivamente la Casa, trovando all'uscita Nina Moric. Per sapere se torneranno insieme, non resta che attendere. Intanto, il web si scatena e c'è chi, come Vladimir Luxuria, chiede di conoscere il contenuto del messaggio sessista punito con la squalifica.
Clamoroso momento nella quinta puntata del Grande Fratello 2018. Nina Moric è entrata nella Casa e ha attaccato duramente l’ex Favoloso, rivelando per la prima volta di aver perso un figlio. Luigi ha deciso di lasciare il gioco per chiarire privatamente, ma è stato squalificato per una frase sessista.
Ricostruire la chiacchierata storia di Enrico Mentana e l'attuale moglie Michela Rocco di Torrepadula non è tra le imprese più semplici, non fosse altro che la donna in questione, tra i volti noti che fanno grande uso di social network come Twitter, non ha mai spiegato ai suoi followers, nonostante i tanti sfoghi personali pubblicati in bacheca, la natura del suo rapporto con il famoso giornalista. L'ex Miss Italia è solita affidare ai cinguettii racchiusi in 140 caratteri diversi sfoghi personali e in passato aveva confessato pubblicamente si sentirsi sola, a badare ai propri figli mentre il marito era altrove. Recentemente aveva ironizzato sugli ipotetici litigi scoppiati tra Enrico e la sua amante, di cui non si conosce il nome, ma gli attenti followers di Michela sanno che si tratta di una delle sue ex amiche più care. La delusione della Rocco di Torrepadula sembrerebbe essere stata quindi doppia: tradita dal marito e dalla migliore amica, che non ha esitato a "strappare Enrico dalla sua famiglia", come sentenziò in un tweet lo scorso gennaio. La bella Michela è stata paparazzata qualche giorno fa a cena con Mentana e i fotografi hanno posto l'accento sulle facce annoiate di entrambi: pubblicate dal settimanale "Novella 2000" le immagini sembrano raccontare un'atmosfera "gelida". I redattori di Novella, non a caso, definiscono "musi lunghi" quelli della ex Miss Italia in compagnia del suo Enrico: la Rocco di Torrepadula non ha commentato le foto ed è attualmente in vacanza in Giappone. L'ex attrice sembra voler depistare l'attenzione mediatica sul suo matrimonio forse al capolinea con il giornalista, pubblicando immagini e riflessioni sul paese orientale: nonostante tutto alcuni attenti followers hanno acceso una vera discussione sul suo rapporto con Mentana, chiedendole in poche parole se stessero ancora insieme oppure no.
Divorzio sì o divorzio no? Enrico Mentana forma con la moglie Michela Rocco di Torrepadula una delle coppie più chiacchierate degli ultimi mesi, complici gli sfoghi su Twitter di lei, che ha accusato il giornalista di averla tradita con la sua più cara amica.
Se ami applicare il rossetto devi stenderlo alla perfezione e scegliere il colore giusto per te: non tutte le donne però conoscono tutti i segreti sul rossetto. Ecco 10 cose che ti lasceranno a bocca aperta. 1. Come evitare il rossetto sui denti: se applichi il rossetto rosso o un colore scuro saprai che spesso una piccola parte di trucco si deposita sui denti, rovinando il trucco e il sorriso. Come fare per evitare che il rossetto si sposti? Per rimuovere l'eccesso di rossetto dovrai inserire tra le labbra il dito indice: in questo modo tutto l'eccesso rimarrà sul dito e i tuoi denti saranno al sicuro. 2. Crea il tuo rossetto preferito: se hai un ombretto in polvere di un colore che ami particolarmente e vorresti utilizzarlo come rossetto, miscela un po' di colore con del balsamo labbra cremoso, in modo da ottenere il rossetto della nuance perfetta. Puoi fare la stessa operazione anche con un ombretto rotto. 3. Look naturale: se vuoi applicare un rossetto colorato ottenendo però un effetto soft e delicato prova a stenderlo con un pennello occhi rotondo e dalle setole morbide. In questo modo il colore sarà sfumato su tutte le labbra che saranno colorate da un velo di rossetto. 4. Aumenta la durata: se vuoi un rossetto a lunga tenuta ti basterà seguire questi facilissimi passaggi dopo l'applicazione del rossetto. Appoggia delicatamente una velina sulle labbra e con un pennello da polveri applica della cipria sulla bocca. In questo modo la polvere andrà a fissare completamente il rossetto, aumentandone la tenuta. 5. Neutralizza le labbra: se stai per applicare un rossetto colorato e le tue labbra hanno un sottotono rossastro o sono molto scure, tamponale con un correttore per neutralizzarle. In questo modo il colore del rossetto sarà lo stesso che vedi nel packaging. 6. Delinea perfettamente l'arco di cupido: per avere una bocca impeccabile dovrai definire in modo perfetto anche l'arco di cupido. Con l'aiuto di una matita labbra crea una X che parta dall'angolo superiore dell'arco di cupido e scenda fino al centro del labbro. 7. Pulisci il contorno labbra: applicando i rossetti scuri, spesso capita che il contorno labbra non sia perfettamente definito. Utilizza un correttore e con l'aiuto di un pennellino sfumalo attorno alla bocca. In questo modo il tuo contorno labbra sarà perfetto e il trucco sarà in primo piano.
Conosci davvero tutti i segreti sul rossetto e sulla sua applicazione? Ecco 10 cose che probabilmente non conoscevi, da come evitare che il rossetto sbavi sui denti a come ottenere labbra più voluminose.
Da oggi Rihanna potrà stare un poco più tranquilla. Allo stalker che era entrato due volte nella casa della popstar, infatti, è stato colpito da un ordine di restrizione, stando a quanto riporta Tmz che per primo ha dato la notizia. L'uomo, Jonathan Whooper, era entrato, indisturbato, in casa della donna il 29 settembre facendo scattare l'allarme. Non riuscendo a spegnerlo l'uomo aveva deciso di fuggire, non senza prima, però, distruggere un tavolino di vetro. A quel punto la sicurezza in casa della cantante era stata rafforzata e quando l'uomo è tornato sul luogo del delitto si è ritrovato bloccati dalla security che prima gli ha chiesto cosa facesse e dopo che l'uomo ha risposto che era lì per vedere Rihanna gli ha chiesto di andare via. È stato a quel punto che l'uomo ha urlato: "Voi non sapete chi sono io. Io sono il futuro marito di Rihanna". Dopo qualche giorno la polizia lo ha arrestato mentre si aggirava furtivamente attorno la casa della cantante e lo ha accusato di furto, vandalismo e stalking. Rihanna era arrivata a supplicare la Corte di avere una protezione maggiore lamentandosi dell'enorme disagio emotivo e dichiarandosi spaventata per la sua sicurezza personale. Nonostante ciò la cantante si è detta impossibilitata a testimoniare a causa del tour.
Emesso un ordine di restrizione per lo stalker che era entrato più volte a casa di Rihanna. L’uomo non potrà avvicinarsi a meno di 100 metri dalla popstar che potrà dormire un po’ più tranquilla.
In seguito all'attentato di oggi in un parco per bambini a Lahore in Pakistan il team di sviluppatori al lavoro su Facebook ha attivato il Safety Check, la funzione della piattaforma di Mark Zuckerberg che permette agli utenti localizzati nella zona colpita di confermare la propria incolumità così da far sapere ai propri contatti di essere al sicuro. La stessa feature è stata utilizzata di recente anche per gli attentati di Bruxelles dello scorso 22 marzo. Nella giornata di oggi però il sistema di sicurezza del social network di Zuckerberg ha registrato alcuni problemi ed ha inviato per errore notifiche agli utenti di tutto il mondo, anche a numerose persone lontane dal Paese asiatico colpito dall'attentato. La notizia si è subito diffusa sui social network e numerosi utenti hanno segnalato il bug del Safety Check di Facebook all'interno del social network di micro blogging con centinaia di tweet che evidenziano il problema. Numerosi gli utenti italiani che hanno ricevuto la notifica del Safety Check di Facebook: "Stai bene? Sembra che ti trovi nell’area interessata da Esplosione al Gulshan-i-Iqbal Park, Lahore, Pakistan. Comunica agli amici che stai bene". A quanto pare dunque il servizio dell'azienda di Menlo Park ha registrato alcuni problemi con la geolocalizzazione degli utenti, inviando per errore numerose notifiche ad utenti distanti dal territorio colpito dall'attentato di oggi in Pakistan. Subito dopo le numerose segnalazioni da parte degli utenti sui social network è intervenuto un portavoce di Facebook che si è scusato per l'errore: "Stiamo cercando di risolvere il problema".
Nella giornata di oggi il Safety Check di Facebook ha inviato per errore notifiche agli utenti di tutto il mondo, anche a numerose persone lontane dal Paese colpito dall’attentato.
La premiere del terzo film da regista del grande Carlo Verdone si teneva a Milano, esattamente, il 19 gennaio 1982. La pellicola racconta la storia di Sergio Benvenuti, un giovane romano che trova lavoro come venditore porta a porta per una casa editrice. E’ contento anche perchè, così, forse potrà sposare la sua storica fidanzata, Rossella. Il lavoro, però, non ingrana e l’uomo chiama la sua collega Nadia, fan di Lucio Dalla e molto più brava di lui, per chiederle aiuto. I due si danno appuntamento da un cliente, l’architetto Manuel Fantoni, ma l'indomani, però, Sergio si trova da solo davanti alla sua abitazione, mentre Nadia è in fila per comprare dei biglietti per il concerto di Dalla. Intanto, Sergio conosce Fantoni, incallito playboy che gli racconta tutta la sua avventurosa vita, ma improvvisamente la loro conoscenza è interrotta dalla polizia che arresta l’architetto. L’uomo, prima di andare via, da le chiavi della sua casa al venditore, chiedendogli di prendersene cura. A quel punto, Sergio si fingerà Fantoni per fare colpo su Nadia ma, tra situazioni surreali, bugie e imprevisti, dramma e commedia, il regista ci guiderà verso un finale dolceamaro. “Borotalco” è il terzo film da regista di Verdone, dopo i grandi successi di “Un sacco bello”(1980) e “Bianco, rosso e Verdone”(1981). La pellicola se ne discosta totalmente perchè Verdone abbandona i personaggi “macchietta”, o parodici, per tenersi sempre nella cornice della commedia, ma dandoci un quadro altamente reale della situazione sociale e sentimentale di quell’epoca. Il regista porta sul grande schermo la frustrazione della ricerca di un lavoro; la voglia di evasione da un contesto sociale insoddisfacente; un amore fugace e mai andato in porto che da più emozioni di quello più “stabile” e avviato verso il matrimonio e un finale che lascia aperta la porta, ma non da certezze. I protagonisti principali, Carlo Verdone/Sergio ed Eleonora Giorgi/Nadia sono godibilissimi nei rispettivi ruoli, sospesi tra ciò che è reale e ciò che non lo è, avviandosi in un percorso a spirale che alla fine farà sciogliere le maschere di cera. Naturalmente, l’elemento comico è dato dagli equivoci e dalle situazioni imbarazzanti che si creeranno nel corso dei 97 minuti del film, sostenute dalla recitazione nervosa e ingenua di Verdone, dalla freschezza di quella della Giorgi e dagli altri bravissimi attori secondari come Mario Brega (Augusto), Isa Gallinelli (Valeria) e Angelo Infanti (Manuel Fantoni). E’ impossibile non citare anche i ruoli di Christian De Sica, nella parte del ballerino Marcello e una comparsata di una giovanissima Moana Pozzi, nei panni di un’amica straniera di Fantoni.
Il 19 gennaio 1982, Carlo Verdone portava nelle sale di Milano il suo terzo e pluripremiato film da regista, abbandonando i personaggi parodici e offrendoci un quadro reale della situazione sociale e sentimentale di quell’epoca, piena di incertezze e voglia di evasione. Il regista è anche il protagonista del film, assieme ad una grande Eleonora Giorgi.
E' ormai una vera e propria leggenda metropolitana la lettera d'amore che Brad Pitt avrebbe scritto ad Angelina Jolie, subito dopo la doppia mastectomia al seno. Che si tratti di una bufala (noi siamo molto propensi a questa opzione) o di verità, le parole che l'attore avrebbe pubblicamente indirizzato alla sua compagna, fanno il giro del web con una ciclicità ormai costante da un anno a questa parte. Da quando queste parole sono state pubblicate, passano di bacheca in bacheca, nelle newsletter, nelle classiche catene Mia moglie si è ammalata. Era sempre nervosa a causa dei problemi sul lavoro, con i bambini, nella vita personale e dei suoi fallimenti. Aveva perso 14 kg, arrivando a pesare circa 41 kg a 35 anni. Era davvero scheletrica e piangeva sempre. Non era una donna felice. Soffriva di continui mal di testa, fitte al cuore. Non dormiva bene, si addormentava solo il mattino e si stancava molto velocemente durante il giorno. La nostra relazione stava per rompersi. La sua bellezza stava svanendo, aveva le borse sotto gli occhi, stava uscendo di testa e aveva smesso di prendersi cura di sé. Rifiutava di girare film e rigettava ogni ruolo. Avevo perso le speranze e pensavo che avremmo divorziato presto. Ma poi decisi di agire. Dopo tutto, avevo la donna più bella sulla Terra. Lei è l’idolo di più di metà della popolazione maschile e femminile sulla faccia della Terra, ed ero l’unico cui era concesso addormentarsi al suo fianco e stringerla a sé. Iniziai a coccolarla con fiori, baci e complimenti. Le facevo sorprese e l’assecondavo in ogni momento. Le facevo un sacco di regali e vivevo solo per lei. Parlavo in pubblico solo di lei. Indirizzavo tutti gli argomenti su di lei. La lodavo davanti a lei e ai nostri amici. Non ci crederete, ma è rifiorita. Fu anche meglio rispetto a prima. Prese peso, non era più nervosa e mi amava anche più di prima. Non credevo potesse amarmi così tanto. E allora ho realizzato una cosa: la donna è il riflesso del suo uomo. Se la ami fino quasi ad impazzire, lei impazzirà per te. Firmato, Brad Pitt. La lettera è un adattamento di un testo che gira già da anni, anche prima del social networking. E' l'idea che si è fatta la redazione di "Snopes", il portale specializzato in "Urban Legend", motore di ricerca migliore per casi del genere. A giocare un ruolo fondamentale nella diffusione virale di questa lettera, l'annuncio dell'operazione al seno di Angelina Jolie e il forte eco mediatico dei giorni successivi. Cavalcando quest'onda, la lettera si è propagata a macchia d'olio arrivando a totalizzare, nel suo post più prolifico, oltre 190mila convidisioni e 400mila like.
La lettera che Brad Pitt avrebbe scritto per Angelina Jolie dopo la sua malattia, continua ad emozionare il mondo del web anche se si tratta di una bufala.
E' nato il Royal Baby, l'atteso figlio di William e Kate, erede della casata reale inglese. I genitori non hanno voluto conoscere sino al momento della nascita il sesso del neonato: il mondo lo saprà solo in base al colore del fiocco (ovvero, ufficialmente, la comunicazione dal cortile di Buckingam Palace). Eppure, dopo diverse ore di travaglio il bambino è nato e sì, si tratta di un maschio, del quale attendiamo solo di conoscere il nome. Grosse misure erano state disposte affinché Kate potesse raggiungere l'ospedale nella maniera più repentina possibile e la stessa cosa valeva per William, con un elicottero pronto a trasportarlo d'urgenza all'ospedale dove sua madre partorì. I media avevano cominciato a pronosticare il parto già per il 13 luglio e, proprio in virtù di questo vaticino infausto, la stampa di tutto il mondo si è esibita in una maratona andata avanti per giorni davanti all'ala Lindo del St Mary's Hospital. Solo questa mattina è giunta, proprio dalla casa reale, la notizia ufficiale del trasferimento di Kate in ospedale.
Nasce il Royal Baby, figlio di William e Kate, erede della casata reale inglese. E’ un maschio ed il nome non è ancora noto, i due avevano deciso di non venire a conoscenza del sesso del neonato e che sarebbe stato il colore del fiocco a rivelarlo. Tutta l’Inghilterra attendeva questo momento.
Riconoscere i primi sintomi di Covid-19 è di fondamentale importanza ma distinguere i segnali di un possibile contagio non è sempre facilissimo dal momento che l’infezione da Sars-Cov-2 presenta una sintomatologia molto simile a quella di altre malattie respiratorie più comuni, come l’influenza stagionale. Una sovrapposizione che, nelle prime fasi dell’epidemia, ha determinato un mancato riconoscimento dei casi di Covid-19, facilitando la diffusione del virus in tutto il mondo. Riuscire a identificare le differenze tra le diverse patologie può quindi favorire il riconoscimento precoce di Covid-19 e, a tal proposito, i ricercatori della University of Southern California di Los Angeles in collaborazione con i colleghi della società statunitense Nexus Development e della Nanocarrier di Chiba, in Giappone, hanno messo a punto un modello per determinare qual è l’ordine temporale più comune dei sintomi di Covid-19 e individuare come questa successione differisca in altre malattie respiratorie, in particolare in quelle dovute ai virus dell’influenza e ai coronavirus che causano Sars e Mers. Per arrivare a stabilire la sequenza temporale più probabile, i ricercatori hanno utilizzato i dati dell’Organizzazione Mondiale di Sanità (OMS) relativi a oltre 55mila casi di Covid-19 confermati in Cina e confrontato l’ordine di comparsa dei sintomi con quello di migliaia di casi di influenza stagionale raccolti dall’Università del Michigan, di quasi 150 casi di Sars registrati nell’area di Toronto e di 45 casi di Mers segnalati in Corea del Sud. I risultati dello studio, pubblicati sulla rivista Frontiers in Public Health, indicano che la sequenza dei primi sintomi di Covid-19 tende a iniziare con febbre per poi progredire con tosse e dolori muscolari, seguiti da nausea e/o vomito e, infine, diarrea. L’ordine dei sintomi dovuti invece a virus dell’influenza stagionale inizia con tosse seguita da febbre. Al contrario, i sintomi di Sars e Mers potrebbero esordire in modo simile a Covid-19 ma, dopo febbre e tosse, è il tratto intestinale ad essere colpito per primo, portando diarrea prima di nausea e vomito. “Abbiamo trovato prove che supportano la tesi che esista un ordine più comune di sintomi distinguibili di Covid-19, diverso da quello di altre importanti malattie respiratorie – ha commentato Joseph Larsen, ricercatore di Biologia computazione e bioinformatica e primo autore dello studio – . Sapere che ogni malattia progredisce in modo diverso significa che i medici possono identificare più rapidamente se quella infezione è dovuta a Sars-Cov-2 o altri virus e può aiutare a prendere le migliori decisioni terapeutiche”.
I ricercatori hanno determinato qual è la successione temporale dei primi sintomi di Covid-19 e individuato come la progressione della malattia differisca dall’influenza stagionale e infezioni dovute ad altri virus patogeni per l’uomo. I risultati, pubblicati su Frontiers in Public Health, indicano che la sequenza tende a iniziare con febbre, seguita da tosse e dolori muscolari.
L'astronauta Alexander Gerst attuale comandante della Stazione spaziale internazionale ha twittato le curiose immagini dei pennacchi di fumo, che sembrano essere emanati da diversi fiumi in una regione della Bolivia meridionale. Gerst ha così lanciato una sorta di challenge su Twitter chiedendo agli utenti quale potrebbe essere la spiegazione del fenomeno. Dopo un esame delle ipotesi più plausibili presentate in risposta al tweet abbiamo fatto una ricerca preliminare, scoprendo dei precedenti registrati dalla Nasa nel 2009 sulla stessa regione. Potrebbe trattarsi non di fumo, ma di polvere. I fiumi nella zona infatti sono spesso in secca generando questo fenomeno in caso di forte vento. Anche le tempeste di polvere non sono una novità in quella regione. C’è chi fa notare che “se questi fiumi della Bolivia si avvicinano alla mattina a temperature tra i 23 ed i -3 gradi C, e l'umidità dell'acqua si attesta tra il 13 ed il 16% a 4000m di altezza dal suolo, l'acqua potrebbe essere vaporizzata a bassa pressione". Ma @Astro_Alex il quale afferma di essere un pilota di alianti, per sua esperienza spiega che i forti venti possono generare nuvole di polvere dai letti dei fiumi, che effettivamente in quella zona sono spesso in secca. Sono tanti gli utenti che fanno notare questa differenza: si tratta di polvere, non fumo, che effettivamente parte dalle zone secche dei fiumi. Qualcuno cita il fenomeno dei geyser del “Sol de Mañana” tipici della Bolivia. Ma la spiegazione potrebbe rivelarsi molto più semplice.
Il comandante della Stazione spaziale internazionale Alexander Gerst chiede aiuto su Twitter per sapere cosa possono essere delle misteriose colonne di fumo, le quali sembrano partire da dei fiumi di una regione nella Bolivia meridionale. Dopo una ricerca in Rete abbiamo risposto alla sua “challenge”.
"Sei sempre alla ricerca di attenzioni". Sono queste le ultime parole che Sharon Goldie, 45 anni, ha detto a sua figlia Robyn Goldie, 13 anni, che da ore lamentava forti dolori e necessitava di urgenti cure mediche. La donna, incurante delle richieste della figlia, le ha voltato le spalle ed è andata al pub per tornare solo molte ore più tardi e vedere sua figlia ancora distesa sul divano, in preda a fitte lancinanti all'addome. Poco dopo la ragazza è deceduta: a nulla è valsa la corsa in ospedale, la giovane è stata uccisa da un’ulcera allo stomaco. Avrebbe potuto salvarsi se sua madre non l'avesse ignorata. Il dramma si è consumato il 26 luglio ed è il frutto del degrado della famiglia di Robyn. La giovane infatti aveva vissuto insieme alla mamma fino all’età di 4 anni, quindi si era trasferita dalla nonna fino a quando non è tornata a vivere con quella donna che non solo non la amava, ma non la degnava di nessuna attenzione. I dettagli devastanti del rapporto tra madre e figlia sono emersi all'Alta Corte di Glasgow. "La famiglia – ha dichiarato il procuratore – era sotto l'osservazione dei servizi sociali e a Sharon Goldie è stata offerta, in varie occasioni, l'opportunità di frequentare corsi per genitori. Ha rifiutato di partecipare. A diversi amici Robyn aveva raccontato che sua madre beveva e le aveva offerto alcol e marijuana. Goldie frequentare regolarmente il Melody Bar di Wishaw. Lì l’hanno più volte sentita dire che era stufa della figlia, che voleva tornasse dalla nonna. In più di un’occasione Robyn è stata vista elemosinare una sterlina per comprarsi del cibo".
Sharon Goldie, 45 anni, ha abbandonato da sola a casa sua figlia Robyn Goldie, 13 anni, che da ore lamentava forti dolori e necessitava di urgenti cure mediche. La ragazza è morta poco dopo per le complicazioni di un’ulcera.
La bella Francesca Pascale torna a confidare parte della sua vita privata al settimanale "Chi", che ha pubblicato un articolo esclusivo, corredato da un servizio fotografico ad hoc, sulle vacanze in solitaria della compagna dell'ex Premier. In vacanza in Sardegna a Porto Rotondo, nella splendida magione di proprietà di Silvio, Villa Certosa, la bionda napoletana si è circondata dei suoi affetti più cari – Alfonso Signorini incluso – e si è goduta qualche giorno di sole, mare e relax. Grande assente, per ovvie ragioni, il suo uomo Silvio Berlusconi recentemente assolto nell'ambito del processo Ruby: "Per le note vicende non può allontanarsi da Arcore". A parlare della loro vita di coppia e delle condizioni di salute dell'ex premier è Francesca che si è concessa in un'intervista a tutto tondo. La Pascale ha precisato che a farle compagnia in Sardegna c'è qualche caro amico e i suoi inseparabili cuccioli, Dudù e Dudina ma la distanza da Berlusconi è dura da affrontare, specie per una coppia solida come la loro: Gli ultimi tre anni li abbiamo passati sempre insieme, senza separarci mai. Sono nove anni che vivo per lui, ma questo non significa che non sia importante ogni tanto trovare degli spazi propri. E questa manciata di giorni al mare in compagnia dei miei amici più cari, mentre lui ha deciso di osservare una dieta rigida per tornare in forma, è l'occasione per apprezzare ancora di più quello che ci lega. Pascale: "Io e Silvio litighiamo ogni 5 minuti, ma facciamo subito pace" Da perfetta donna innamorata, Francesca racconta che nonostante i litigi tipici di ogni coppia che si rispetti, a legarli c'è un grande affetto. Coloro che vociferano di una crisi tra Berlusconi e la Pascale sono semplicemente persone che non hanno nulla da fare: Tra di noi va tutto bene. C'è armonia, c'è cuore, c'è testa. Io e Silvio litighiamo ogni 5 minuti, ma facciamo pace ogni 10. Ci vogliamo molto bene. Chi ci vuole in crisi, è perché non sopporta di vederci uniti o perché non ha altro da fare nella sua vita. Quel che conta nel nostro rapporto non è quello che si legge sui giornali, ma quello che viviamo giorno dopo giorno. E il nostro affetto è l'unica certezza che ho nella mia vita. Francesca: "Torno ad Arcore da lui, senza non so stare" Una vera e propria dichiarazione pubblica quella di Francesca Pascale, che non è nuova a manifestazioni così aperte di affetto nei confronti del suo uomo Silvio Berlusconi, dal quale si è precipitata il giorno dopo aver rilasciato l'intervista in questione e al quale ha fatto, involontariamente oppure no, campagna pubblicitaria:
Francesca Pascale ha trascorso le vacanze nella villa in Sardegna di Silvio Berlusconi, confinato ad Arcore per ovvie ragioni. La bella napoletana ha rilasciato un’intervista al settimanale “Chi” ai quali ha confessato di non riuscire a vivere senza l’ex premier.