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Squid Game è la serie tv del momento, scritta e diretta dal regista coreano Hwang Dong-hyuk, che affronta in maniera cruenta la disparità sociale, aumentata in seguito alla crescita economica del dopoguerra. I protagonisti della storia sono 456 persone che, a causa di problemi economici e personali, vivono un momento di difficoltà. Una misteriosa organizzazione invia loro un biglietto con un simbolo per invitarli a partecipare ad un gioco per bambini il cui premio in denaro è di 45.600.000.000 Won (circa 33 milioni di euro). Vince chi sopravvive, nel senso letterale del termine. Suspance, tensione e avventura: sono questi i punti cardine della serie che hanno tenuto incollati milioni di spettatori davanti lo schermo, battendo ogni record e facendo diventare la serie anche un vero e proprio trend. Sono, infatti, tantissimi i gadget a tema Squid Game, come le tute divisa indossate dai protagonisti, le Vans slip on bianche, tra le più richieste, fino ad arrivare alle formine per i biscotti al caramello, tutti disponibili su Amazon. Ecco quali sono! Uno degli accessori più ricercati, che la serie Squid Game ha fatto diventare un vero e proprio trend, sono le sneakers Slip-On bianche della Vans, che hanno registrato un incredibile impennata nelle vendite. Non evidenti fin dalla prima puntata, successivamente diventano tra le protagoniste indiscusse della serie, destando curiosità ed interesse nei fan. Le sneakers in tela bianca, senza lacci e senza marchi visibili, completano infatti la divisa dei 456 giocatori. La tuta verde con il numero identificativo di Squid Game è la divisa che indossano i giocatori durante le sfide che devono superare. Tra le più richieste del momento, questa tuta è perfetta anche per gli amanti del cosplay o come costume per Halloween. La giacca con zip con collo alto e i pantaloni larghi con elastico in vita caratterizzano la tuta verde e bianca, diventata simbolo del gioco per la sopravvivenza. Se invece volete interpretare il ruolo dei cattivi, anche l' uniforme rossa con maschera dei guardiani di Squid Game è disponibile su Amazon, insieme alla maschera. Perfetta per Halloween o per Carnevale, la tuta integrale rossa si compone anche di cappuccio e guanti per un look a tema sensazionale. Front Man è l'antagonista principale della serie e indossa una maschera squadrata nera. Ideale per completare il costume di Halloween e ricreare l'atmosfera del gioco, la maschera è disponibile su Amazon al costo di 9,99 euro. "Uno, due, tre, stella!" come non lo avete mai visto: la bambola meccanica di porcellana gigante è la protagonista della prima puntata della serie e, su Amazon, è disponibile il suo costume, perfetto per spaventare ad Halloween. Realizzato in poliestere, il costume comprende anche la maschera che ritrae il volto della bambola.
Squid Game è la serie tv coreana del momento che ha scalato tutte le classifiche su Netflix, decretandosi fin da subito una serie cult. Dalle Vans bianche alle maschere e ai costumi, fino ad arrivare alle formine per i biscotti al caramello, vediamo quali sono i gadget di Squid Game da acquistare su Amazon, perfetti anche per Halloween o per Carnevale.
Camila Morais è stata la prima showgirl e modella coraggiosa a volersi mostrare nel calendario 2010 senza ritocco, il primo con immagini completamente al naturale. "Se devo piacere, devo piacere per come sono fatta!" ha commentato sul sito del Tgcom, alludendo all'eccessiva finzione di alcuni calendari ritoccati, dove la protagonista è modificata per bene, perfetta al primo sguardo. Andrea Ciriminna ha curato le foto con una pellicola tradizionale e preferendo anche l'assenza cromatica, affidando al bianco e nero l'effetto misterioso della sua bellezza. Finalmente 12 mesi al naturale, come non si vedevano da tempo e siamo sicuri che in fondo la ex valletta di Guida al Campionato non aveva nemmeno bisogno di questo miracoloso Photoshop. Eleonora D'Amore
Camila Morais, ex valletta di Guida al Campionato, ha posato per il primo calendario 2010 completamente al naturale, senza i ricorrenti ritocchi magici.
Quali sono gli ingredienti per dire di un film che è un cult? Probabilmente il fatto che mescoli un racconto intriso di nostalgica ironia, con una modalità di usare la macchina da presa in maniera diversa, a tratti documentaristica, oltre che una sceneggiatura impeccabile, potrebbero già portarci sulla buona strada per individuare gli elementi fondamentali di una pellicola che, dopo anni, si identifica ancora come un film di culto. E Pasqualino Settebellezze, il film diretto da Lina Wertmüller, lo è. Era il 1975, quando l'opera della regista romana fu diffusa nelle sale e solo l'anno dopo, nel 1976, fu candidata all'Oscar come miglior film straniero, miglior regia, migliore sceneggiatura ed infine miglior attore protagonista. Pasqualino Settebellezze può essere definito, senza troppa fatica, una tragicommedia, in cui il gusto per il grottesco emerge in maniera naturale, quasi consequenziale alla bravura del protagonista Giancarlo Giannini, che trascina lo spettatore con il suo fare da pseudo criminale. Sì perché in questo film emerge quella sarcastica filosofia del "vorrei ma non posso". Pasquale Frafuso è un camorrista napoletano che, per garantirsi una certa rispettabilità tra la gente della malavita, si barcamena in una Napoli degli anni Trenta, dipinta nel suo folklore e nella sua irriverenza. Il suo primario obiettivo è quello di mantenere l'onore della sua famiglia, preservando le sue sette sorelle, note per il loro temibile aspetto, ma sarà proprio il disonore di una di queste, la procace Concettina, che a sua insaputa è stata introdotta in un bordello, a dare il via ad una serie di disgrazie che accompagneranno Pasqualino per tutta la durata del film. Giancarlo Giannini incarna perfettamente quella strafottenza tipica del malavitoso che si sente onnipotente, ma anche di un uomo tarato che non sa destreggiarsi tra le disavventure che gli si presentano davanti. Deciso a vendicare l'onore della sorella, uccidendo chi l'ha costretta a prostituirsi e consumando l'omicidio in una scena dal sapore western, con primo piano fisso sugli occhi dei due rivali, il protagonista della pellicola finisce per essere internato, a causa di una infermità mentale per la quale dovrà stare 12 anni in manicomio. Ed è forse il male minore, considerando che dopo questa forzata prigionia, procuratagli da un avvocato per niente scaltro, Pasqualino dovrà imbattersi nelle brutture della guerra, prigioniero, ora che avrebbe potuto godere della sua libertà. Lina Wertmüller costruisce un film in cui la dimensione realistica delle vicende raccontate, documentata dai cinegiornali dell'epoca che ricalcano il periodo fascista, è un modo per tenere ancorato lo spettatore ad un frammento di verità in un vero e proprio caos di situazioni altalenanti. La regista, che ha sempre strizzato l'occhio al reportage, introduce questa vena quasi ritrattistica nel descrivere personaggi e luoghi: le zone pittoresche della città partenopea all'improvviso sono sostituite dalla cupezza dei manicomi criminali, per arrivare al terribile declino dei campi di concentramento. La grandezza di questa pellicola si nasconde nella sua capacità, tipica di un modo di fare cinema, di potersi burlare anche delle nefandezze dell'uomo, finanche della guerra ricalcata nella sua assurdità. Le azioni più abiette e terribili vengono riproposte sullo schermo senza remore, come accade per la violenza ai danni della donna in manicomio e La Wertmuller ritrae il suo protagonista come un uomo amorale, ancor più assurdo e dissacrante nella sua amoralità, un uomo che, come dice la canzone che fa da sottofondo all'intera pellicola, "tira a campà". Ed è questa la filosofia che sottende alla trama del film, ovvero quella concezione, tipicamente campana, per cui è giusto prendersi quello che la vita offre di buono, o più semplicemente quello che può offrirci, seppur ricorrendo ad espedienti non condivisibili da opinione e morale comune.
Uno dei film più conosciuti della cinematografia italiana è, senza ombra di dubbio, Pasqualino Settebellezze, diretto da Lina Wertmuller e interpretato da Giancarlo Giannini. La regista romana ha dato vita ad una pellicola in cui il grottesco, il tragico e il comico si assemblano per delineare la figura di un uomo strafottente e attaccato alla vita, eppure banalmente inadeguato. Il film sarà proiettato a Cannes, nella sua versione restaurata, nella sezione Cannes Classic.
Intervistato da Oggi, Maurizio Costanzo si lascia andare a una tenera dichiarazione d’amore nei confronti della moglie Maria De Filippi. Ai due manca poco per festeggiare le nozze d’argento, un traguardo che il celebre giornalista e conduttore vorrebbe vedere fissato ancora più in alto. “Nella vita ho un unico rimpianto” dichiara “non aver conosciuto prima Maria De Filippi”. L’amore, per Costanzo, ha il nome dell’indiscussa regina di Canale5: Maria è sicuramente l’amore per me. Non è un caso che questo matrimonio, il quarto della mia vita, sta per festeggiare le nozze d’argento. Se l’avessi incontrata prima staremmo per festeggiare le nozze d’oro. Dal carattere malinconico, Costanzo confessa che sarebbe stato proprio questo sentimento a salvarlo: “La malinconia mi ha salvato dall’eventualità di essere assalito dalla depressione. Anzi, è stata l’antidoto contro la depressione. La malinconia è un modo di percepire, leggere e affrontare la vita. È una modalità di relazione con la realtà che ha in sé anche il germe della creatività”. Germe che ha ispirato la gran parte dei suoi lavori, rendendolo una tra le personalità del costume italiano più noto in Italia.
Dichiarazione d’amore tenera di Maurizio Costanzo per la moglie Maria De Filippi. Mentre si appresta a festeggiare le nozze d’argento, il conduttore e giornalista diventa nostalgico: “Avrei voluto incontrarla prima”.
E’ stato reso noto, oggi, il programma della 33° edizione del Torino Film Festival, quest’anno dedicato al grande Orson Welles, a 100 anni dalla sua nascita. La kermesse partirà il 20 novembre per concludersi il 28, e avrà come madrina l’attrice Chiara Francini, simpatica interprete di fiction e commedie di successo come “Ti sposo ma non troppo”, “Tutto molto bello e “Soap Opera”. Il direttore Emanuela Martini ha voluto fare le cose in grande e, infatti, ci saranno ben 158 lungometraggi, 15 medi, 32 corti, 50 anteprime mondiali, 20 internazionali, 8 europee e 71 italiane. Ad aprire le danze sarà il film “Suffragette”, diretto da Sarah Gavon, con Carey Mulligan, Amanda Lawrence e Meryl Streep, quest’ultima nei panni di Emmeline Pankhurst, attivista britannica che guidò il movimento suffragista femminile del Regno Unito. Ampio spazio, come di consueto, è stato dedicato ai documentari. Infatti, in programma ci sono: “La France est notre patrie” di Rithy Pahn, “Miss cinema – Archivio Mossina” a cura di Home Movies, “Mediterranée” di Jean-Daniel Pollet, “Eclipse of Useless Light” diretto da Théo Deliyannis, “A Distant Episode” di Ben Rivers e “JDP/JLG 1963 – 2012”, di Gaël Teicher e Freddy Denaës. In concorso troveremo 15 film, tra cui 4 italiani: “Colpa di comunismo” di Elisabetta Sgarbi, “Mia madre fa l’attrice” diretto da Mario Balsamo, “I racconti dell’orso” di Samuele Sestieri e Olmo Amato e “Lo scambio” di Salvo Cuccia. La retrospettiva, quest’anno, sarà dedicata alla prima parte di “Cose che verranno. La terra vista dal cinema”, un grande omaggio alla fantascienza, e il cult “Blade Runner”(1982), di Ridley Scott sarà il titolo simbolo. Tra gli eventi più importanti vanno segnalati l’omaggio ad Orson Welles, con la proiezione di “Quarto potere” e altri due suoi film; la masterclass di Bruno Bozzetto, maestro del fumetto e dell’animazione Bruno Bozzetto e la presentazione di Nicolas Winding Refn di “Terrore nello spazio” di Mario Bava. ll Gran Premio Torino, questa volta, andrà al regista inglese Terence Davies, e al festival sarà proposto anche il suo nuovo film, “Sunset Song”. Il Premio Cipputi alla carriera sarà consegnato a Francesca Comencini, mentre Hadas Yaron, protagonista de “La sposa promessa”, riceverà il Premio Fiat per la miglior attrice emergente. Qui di seguito, trovate tutti i titoli in concorso, mentre per altre info e dettagli sulla kermesse potete visitare il sito ufficiale: http://www.torinofilmfest.org/ Torino Film Festival 2015: I film in concorso God Bless the Child di Robert Machoian e Rodrigo Ojeda Beck Idealisten The Idealist di Christina Rosendahal La Patota Paulina di Santiago Mitre Lo scambio di Salvo Cuccia
Grandi numeri per la 33esima edizione della kermesse piemontese, che vedrà in concorso 15 film, tra cui 4 italiani, un omaggio al grande Orson Welles, a 100 anni dalla sua nascita, e tantissime altre attività collaterali che non potete lasciarvi sfuggire.
"È iniziato tutto nel nostro dormitorio". Durante la sua testimonianza davanti al Congresso, Zuckerberg ha provato più volte a giocare la carta dell'empatia con un'immagine che ormai in molti legano alla Silicon Valley: le umili origini in un garage o un campus universitario. E in effetti è così, Facebook è nato in un dormitorio. Il punto è che proprio queste origini sottolineano una delle più grandi problematiche del social network: Facebook non è semplicemente nato in un dormitorio, è nato nel dormitorio di Harvard, una delle istituzioni scolastiche più prestigiose degli Stati Uniti. E proprio come i giornalisti della grandi testate americane sfornati da Harvard non sono riusciti a prevedere la vittoria di Trump perché troppo distanti dal fango degli stati del sud, Facebook ha fallito nell'individuare le realtà malevole attive sulla piattaforma perché nato e cresciuto nello stesso ambiente. Le "umili" origini di Facebook sono d'altronde legate a stretto giro con i suoi problemi: nascere e crescere all'interno di un gruppo di ragazzini privilegiati rende estremamente facile scivolare nell'errore e non accorgersi del mondo (vero) che ti circonda. Così come rende estremamente difficile notare le operazioni degli operatori esterni malevoli attivi sulla piattaforma. Che siano le realtà responsabili della diffusione di fake news o le interferenze russe basate proprio sullo sfruttamento degli strumenti di Facebook. Ma anche, appunto, l'ascesa di Trump e delle operazioni portate avanti da aziende come Cambridge Analytica. È tutto un inseguire, un fidarsi di realtà negative e, in generale, di sbagliare. La testimonianza davanti al Congresso non ha fornito particolari novità riguardo la strategia dell'azienda di Menlo Park nell'immediato futuro: Zuckerberg ha risposto alle domande dei senatori ricordando tutte le contromisure messe in pratica per gestire la situazione, elementi che il CEO e il social network avevano già annunciato nel corso degli ultimi giorni. Allo stesso modo, Zuckerberg ha ricordato le azioni intraprese contro profili e pagine russe gestite dall'IRA, l'Internet Research Agency russa. Poi, diverse volte, ha tirato in mezzo le origini della piattaforma, quel dormitorio che negli anni è diventato il fiore all'occhiello della narrativa dell'azienda. Ma che in realtà ha solo accecato Zuckerberg.
Il fatto che Facebook sia nato in un dormitorio non può più essere utilizzato da Zuckerberg come scusa per i suoi errori. Perché il dormitorio era quello di Harvard e proprio l’essere cresciuto tra ragazzini privilegiati rappresenta uno dei problemi principali dell’azienda.
Ha cantato una sola canzone, poi, infastidito dai fan, Justin Bieber ha deciso di abbandonare il palco dove si stava esibendo. La popstar canadese, infatti, era ospite, a Oslo, di una tv norvegese per un mini live che doveva comprendere 5/6 canzoni. Era uno show per un numero limitato di persone (950), girato per il talk show Senkveld su TV2 ed era, ovviamente, pieno di ragazzi impazziti per il cantante, che si sono dimenticati, però, le sue parole sul rapporto con suo pubblico dette qualche settimana fa, irritandolo al punto da prendere la decisione drastica. Salito sul palco, Bieber aveva cantato ‘Boyfriend' uno dei suoi cavalli di battaglia usciti qualche anno fa, prima di mettersi a fare le pulizie. A causa di un po' di acqua che poteva farlo scivolare il cantante aveva cominciato a pulire per terra con una maglia, ma i fan hanno cominciato a strattonarlo e a quel punto Bieber ha chiesto di fermarsi: "Mi senti? Riesci a sentirmi? Sto cercando di levare quest'acqua!" ha esclamato ai ragazzi sotto al palco, finché all'ennesima mano che gli tirava la maglietta è esploso abbandonando il palco: "Ok, va bene così, non mi esibirò". Qualche minuto dopo la produzione ha avvisato che Bieber non si sarebbe esibito provocando le lacrime di alcune delle mille persone presenti, come dimostrano alcuni video amatoriali postati sul web. Sono passati solo pochi giorni da quando il cantante, che ieri sera è stato protagonista di X Factor – in una puntata registrata il 27 a seguito della partecipazione agli Mtv Ema che si sono svolti a Milano -, invitò i suoi fan a non esagerare, soprattutto quando si tratta di fare le foto, spiegando che urlare non sarebbe servito a convincerlo se comunque non avesse avuto voglia: Se sto camminando o arrivando da qualche parte e mi chiamate per farvi una foto, se non rispondo, se continuo a camminare, probabilmente è perché non ho voglia di fare alcuna foto. Cominciare a gridare fortissimo non non mi porterà a fare foto con coi.
Justin Bieber ha interrotto un concerto a Oslo, in Norvegia, a causa del ‘troppoo affetto’ di qualche fan che ha cercato di tirargli via dalle mani una maglia con cui stava pulendo il palco dall’acqua.
Ricercatori dell'Istituto di Scienze della Vita (ILS) presso l'Università di Swansea (Galles) hanno sviluppato bende ‘intelligenti' in grado di monitorare lo stato delle ferite dei pazienti, un dispositivo biomedico all'avanguardia che nel Regno Unito potrebbe entrare nella fase clinica entro i prossimi dodici mesi. Le bende realizzate dal team del professor Marc Clement, presidente dell'istituto britannico, si basano sulla cosiddetta nanotecnologia, grazie a microscopici sensori infiltrati nei tessuti che possono seguire il percorso di guarigione delle ferite, senza la necessità di rimuovere la fasciatura. Il bendaggio, infatti, attraverso un canale a banda larga 5G invia diversi dati direttamente al medico, che può conoscere non solo l'evoluzione della ferita, ma anche come essa risponde a determinate attività compiute dal paziente. “Conoscendo lo stato delle ferite in uno specifico momento e durante una specifica attività, il medico può calibrare il protocollo terapeutico in base al tipo di paziente e alla ferita stessa”, ha sottolineato con orgoglio il professor Marc Clement. Si tratta di un approccio completamente diverso dalle procedure standard, che si basano sulla rimozione delle bende, il controllo delle ferite e l'applicazione di una nuova fasciatura.
Le bende hi-tech sono dotate di nano-sensori che inviano dati al medico attraverso un velocissimo segnale 5G. Il monitoraggio costante delle ferite, senza la necessità di rimuovere la fasciatura, potrebbe cambiare radicalmente l’approccio terapeutico.
Quando si apre una successione Il motivo di tale importante e necessaria informazione si comprende se si osserva che l'erede, se accetta "puramente e semplicemente" l'eredità, risponde illimitatamente dei debiti ereditari, quindi l'erede risponderà dei debiti ereditari anche con il suo patrimonio, cioè con i suoi beni personali. Quindi, i creditori del de cuius possono soddisfarsi sul patrimonio del defunto o possono anche soddisfarsi sul patrimonio dell'erede. Il legislatore ha previsto una forma di tutela dell'erede, il quale anche senza conoscere la consistenza dell'eredità, può accettare la stessa con beneficio di inventario. Infatti, l'art. 470 c.c. rubricato come "Accettazione pura e semplice e accettazione col beneficio d'inventario" prevede che "l'eredità può essere accettata puramente e semplicemente o col beneficio d'inventario. L'accettazione col beneficio d'inventario può farsi nonostante qualunque divieto del testatore". Quando l'erede usa l'accettazione beneficiata risponderà dei debiti ereditari nei limiti dei beni compresi nell'eredità (nei limiti dei beni pervenuti con l'eredità e nei limiti del valore di questi), di conseguenza i debitori ereditari non potranno aggredire i beni personali dell'erede. E' opportuno sottolineare che la scelta se optare per l'accettazione con beneficio d'inventario non è legata all'esistenza di una eredità passiva, ma è possibile accettare con beneficio di inventario qualsiasi eredità, indipendentemente dalla presenza o meno di debiti e dall'ammontare di questi. Ovviamente, l'erede che accetta con beneficio di inventario, ha degli oneri a cui adempiere, pena la decadenza dal beneficio, di conseguenza ove non adempisse a tali oneri (come la redazione dell'inventario indeterminati termini o richiedere una preventiva autorizzazione per poter disporre dei beni di provenienza ereditaria) decadrebbe dal beneficio di inventaio e diventerebbe erede puro e semplice. Come si è già accennato l'erede che ha accettato con beneficio di inventario può disporre (es. vendere) i beni ereditari (ad esempio per pagare i creditori ereditari), però deve munirsi di una preventiva autorizzazione, deve, in altri termini chiedere al giudice l'autorizzazione preventiva per compiere l'atto avente ad oggetto il bene ereditario, come del resto espressamente previsto dall'art. 747 cpc, il quale rubricato con la denominazione di "Autorizzazione alla vendita dei beni ereditari" prevede che "l"autorizzazione a vendere beni ereditari si chiede con ricorso diretto al tribunale del luogo in cui si e' aperta la successione". La ratio tradizionale della norma viene individuata nell'esigenza di tutelare i creditori del de cuius da possibili abusi (ma soprattutto sottrazioni) che potrebbe compiere l'erede, del resto, poichè i creditori del de cuius hanno solo i beni ereditari su cui soddisfarsi (avendo l'erede accettato con beneficio di inventario) è opportuno sentire o tutelare anche le ragioni dei creditori dell'eredità prima che l'erede compia un atto di disposizione del patrimonio ereditario.
I creditori ereditari, anche in caso di accettazione dell’eredità con il beneficio di inventario, si possono soddisfare, oltre che sui beni compresi nell’eredità, anche sui beni acquistati con il c.d. “reimpiego” delle somme ottenute dalla vendita dei beni ereditari.
Occhio alla spesa. Dal 1 gennaio 2018 sullo scontrino fiscale della spesa altre al prezzo dei prodotti acquistati troverà una spiacevole sorpresa. Ci sarà infatti anche il costo delle buste leggere, ossia quelle usate per imbustare frutta, verdura, carne, pesce, prodotti da forno e gastronomia. Il prezzo di ciascuna busta secondo le prime indiscrezione dovrebbe andare dai 2 centesimi fino ad un massimo di 10. Considerando che non sarà possibile utilizzare un unico sacchetto per più prodotti questa nuova norma rischia di avere un peso sul budget delle famiglie italiane. La nuova legge rientra nel decreto Mezzogiorno che è stato deliberato lo scorso agosto. La norma prevede che anche i sacchetti leggeri e ultraleggeri, ovvero con spessore della singola parete inferiore a 15 micron, siano biodegradabili e compostabili, con un contenuto minimo di materia prima rinnovabile di almeno il 40%, e che siano distribuiti esclusivamente a pagamento. Per chi non rispetta la legge sono previste pesanti multe. Per un sacchetto ‘fuorilegge' scatteranno sanzioni pecuniarie dai 2.500 ai 10.000 euro, se la violazione del divieto riguarda grosse quantitative di borse in plastica oppure se il valore delle buste fuori legge è superiore al 10% del fatturato del trasgressore. Quasi 6 italiani su 10 (il 58%) si dichiarano favorevoli all'introduzione dei sacchetti in materiale biodegradabile e compostabile. Per quanto riguarda il pagamento di tali shopper, il 71% ipotizza un esborso economico mentre circa un intervistato su tre (29%) si dichiara assolutamente contrario. In ogni caso, il 59% valuta il costo di 2 cent per sacchetto del tutto accettabile; mentre una minoranza (13%) si dichiara in disaccordo. I dati emergono dal rapporto di ricerca integrato ‘I sacchetti biodegradabili per il reparto ortofrutta' realizzato da Ipsos Public Affairs e presentato oggi all'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo da Nando Pagnoncelli e Luisa Vassanelli. Il rapporto è uno studio integrato composto da una ricerca qualitativa e una ricerca quantitativa, con 1.000 interviste Cawi (Computer-Assisted Web Interview) su un campione rappresentativo della popolazione italiana dai 18 ai 65 anni.
Il nuovo decreto legge Mezzogiorno prevede che anche sui singoli shopper in plastica per frutta, carne, verdura, pane e pesce sia prevista una tassazione che il cliente dovrà pagare. Per chi non dovesse rispettare la norma ci saranno multe salate.
Avere a disposizione le migliori maschere da sci è fondamentale per chi pratica attività invernali all'aperto. Si tratta di occhiali con lenti speciali, pensare per essere anti-vento, anti-riflesso e resistenti ad ogni condizione atmosferica. Inoltre, il loro design consente di avere una visibilità completa, anche periferica, per ridurre le probabilità di danni accidentali. Le lenti possono essere di colori differenti. In genere, la vestibilità della maschera è garantita da una cinghia regolabile, che consente di fasciare la testa senza che sia troppo larga o troppo stretta. Tra le marche più apprezzate in questo campo ci sono Salom, Anon, Findaway, Oakley, ma non solo. In questo articolo saranno presentati i modelli migliori del momento tra quelli presenti nella categoria delle maschere da sci su Amazon e si cercherà di capire quali sono gli aspetti da tenere in considerazione al momento della scelta. Per prima cosa, può essere utile avere già a portata di mano una prima selezione di maschere da sci. Qui di seguito troverete 10 modelli, scelti tra quelli con il miglior rapporto qualità/prezzo, quelli più richiesti dagli utenti, quelli con le migliori recensioni. Anon Helix 2.0 è una maschera da sci e snowboard da uomo con lenti cilindriche. Questa maschera può essere indossata sopra ai normali occhiali da vista. Il vetro è a doppio strato e la ventilazione è garantita lungo tutto il perimetro. Nella confezione sono comprese delle lenti di ricambio e una custodia in microfibra. Pro: si tratta di un marchio di qualità in fatto di occhiali e le lenti sono disponibili in diversi colori, in base ai gusti e alle necessità di chi li indossa. Contro: nella confezione non è presente il casco, ma ne esistono numerosi dello stesso marchio acquistabili separatamente a poco prezzo. La maschera da sci Salomon è indicata sia per gli uomini che per le donne. È realizzata con tecnologia otg e rivestimento a specchio; può essere indossata con gli occhiali da vista e con qualsiasi condizione meteorologica. Le lenti sono anti-graffio e di colore arancione. Pro: gli occhiali sono resistenti e le lenti non si appannano facilmente, anche quando c'è un tempo particolarmente brutto. Contro: alcuni utenti sostengono che questi occhiali da neve siano più pesanti del previsto, ma non lasciano segni e possono essere indossati per tutto il giorno senza dare dolore.
Le maschere da sci sono fondamentali per praticare sport all’aperto sulla neve. Sia che si tratti di una sciata, sia che si tratti dello snowboard, è bene che gli occhi e il viso siano ben protetti. Ecco, quindi, quali sono i migliori modelli di occhiali da sci in vendita in questo momento e quali sono gli aspetti da non sottovalutare.
Spesso siamo abituati ad immaginare i confini nazionali come dei limiti ben definiti e visibili: alti muri, pericolose recinzioni, fossati, montagne, fiumi; e spesso effettivamente il passaggio da un paese all'altro è effettivamente bel delineato. Ma a volte ci sono dei luoghi dove il confine è quasi evanescente, è una linea su una strada, una fila di alberi o semplicemente l'assenza di elementi umani.
Che siano muri, recinzioni o semplicemente linee nel terreno, i confini nazionali spesso ci dicono tanto sui rapporti dei paesi con le nazioni vicine e a volte rasentano la follia.
Con l’emergere di nuove varianti di coronavirus che si distinguono dal virus di Wuhan e da quello diffuso in Europa lo scorso inverno, uno dei timori più seri è che i nuovi vaccini Covid non siano in grado di neutralizzare ceppi mutati. In altre parole, la diffusione di varianti come quella inglese (B.1.1.7) e quella sudafricana (501.V2), potrebbe mettere a rischio l’efficacia dei principali vaccini, tra cui quelli di Pzifer e di Moderna. Benché diverse, le due varianti condividono una stessa mutazione (N501Y) a livello della proteina Spike contro cui sono diretti gli anticorpi della vaccinazione, un cambiamento che sembra sia associato a una maggiore capacità del virus di trasmettersi da persona a persona (i ricercatori stimano che queste varianti possano essere dal 50 al 70 per cento più contagiose del ceppo originario), dunque a una più elevata efficienza in termini di diffusione che, in poche settimane, ha permesso alle nuove varianti di prendere il sopravvento sulle altre e diventare quelle dominanti e responsabili della recrudescenza dei contagi nelle aree dove sono state identificate. Come premesso, il principale motivo di allarme in seguito alla scoperta di queste varianti riguarda l’efficacia dei vaccini già approvati negli Stati Uniti e in Europa, in quanto sviluppati sulla base del gene che codifica per la proteina Spike isolato del ceppo originario inizialmente identificato dai ricercatori cinesi nel gennaio scorso. Pfizer e Moderna hanno già comunicato che svolgeranno prove addizionali per testare la risposta immunitaria nelle persone che hanno contratto la variante mutata del coronavirus e verificare se il vaccino sarà in grado di neutralizzare il virus mutato. Al momento, a rassicurare sarebbe il fatto che entrambi i vaccini inducono la produzione di anticorpi diretti contro diverse porzioni della proteina Spike (epitopi), per cui la possibilità che una o più mutazioni vadano a inficiare sull’efficacia del vaccino sarebbero estremamente basse (complessivamente, sia nella variante inglese sia in quella sudafricana, sono otto le mutazioni che ricadono nelle regioni dell’Rna virale che codificano per la proteina Spike, inclusa N501Y che interessa i residui chiave nel sito di legame del recettore cellulare ACE2). In attesa dei risultati dei test di controllo, la buona notizia arriva da uno dei ricercatori dalla Medical Branch dell’Università del Texas situata a Galveston, negli Stati Uniti, che attraverso i social ha voluto anticipare i risultati preliminari dello studio in corso. “Avrei preferito comunicarli attraverso una pubblicazione scientifica” scrive in un post su Twitter Vineet Menachery, assistente professore del Dipartimento di Microbiologia e Immunologia, osservando che gli anticorpi che neutralizzano il ceppo più comune del virus hanno neutralizzato anche il ceppo con la mutazione N501Y. Ciò suggerisce che la risposta immunitaria indotta dall’infezione naturale sia efficace anche nel bloccare il virus con questa specifica mutazione. “Almeno per quanto riguarda la mutazione N501Y non ci sono particolari cambiamenti in termini di neutralizzazione – aggiunge Menachery – . Si tratta ovviamente di dati non ancora sottoposti a revisione paritaria ma avevamo queste informazioni prima che la variante britannica diventasse nota. Molti gruppi di ricerca con cui ho parlato hanno già iniziato a lavorare su questo aspetto, per cui credo che i dati definitivi siano in arrivo”.
Buone notizie dai ricercatori dell’Università del Texas che hanno annunciato i risultati preliminari dello studio sulla mutazione N501Y che caratterizza sia la variante inglese sia quella sudafricana del virus. Il dato rassicura sull’efficacia dei vaccini contro questo tipo di mutazioni.
Il papà di supereroi come Spider-Man, Thor, Hulk, Iron Man e dei Fantastici 4, oggi spegne 90 candeline. Stanley Martin Lieber – questo il suo vero nome – detto anche “The Man” e “The Smilin’” (L’Uomo e Il Sorridente) ha trasformato, con gli anni, la piccola casa editrice Marvel, in una delle aziende più importanti al mondo. Figlio di immigrati rumeni, il primo lavoro di Stan è una pagina di testo usata come riempitivo su un numero di Capitan America, del 1941. Successivamente partecipa alla secondo guerra mondiale come membro dell’esercito statunitense ma nel 1961, assieme al suo fido disegnatore Jack Kirby da vita ai “Fantastici 4”, seguiti poi da tutte le altre sue supercreature che, rispetto agli eroi della DC Comics, avevano storie sofferte, solide, malinconiche e profonde alle spalle. Le sue migliori storie a fumetti, come lui stesso ha dichiarato, sono state
Il creatore dei più grandi e famosi personaggi di casa Marvel oggi taglia un altro importante traguardo. Tanti auguri Stan!
Laura Pausini si aggiunge alla lunga lista di personaggi famosi, dati per morti in nome di click e accumulo facile di follower. In questi giorni, infatti, un sito spagnolo ha annunciato la morte della cantante in circostanze misteriose. MediaMass.net ha spiegato nel dettaglio l'accaduto. Prima è stata diffusa la notizia della morte di Laura Pausini. Data la portata dell'artista, la news è diventata in poco tempo virale. I "burloni" di turno, però, non si sono accontentati di aver raggiunto il loro scopo e di aver portato la frase "Murió Laura Pausini" a restare per varie ore nella lista dei trend topic su Twitter. Hanno creato, infatti, una pagina Facebook su cui hanno annunciato: "Mercoledì scorso (26 febbraio), alle 11, è morta la nostra amata cantante. Laura Pausini è nata il 16 maggio 1974 a Faenza. Ci mancherà, ma noi non la dimenticheremo mai. Per favore presentate il vostro affetto e le vostre condoglianze attraverso i commenti su questa pagina" In poco tempo, la pagina Facebook ha raccolto 1 milione di like. Era prevedibile che la voce arrivasse anche all'orecchio della cantante che ha subito rassicurato i fan, con la consueta ironia:
In questi giorni dei “burloni” hanno diffuso la notizia della morte della cantante. In poco tempo la voce ha fatto il giro del web, attestandosi per ore come trend topic su Twitter. Così, a Laura Pausini è toccato smentire: “Chi inventa queste cose non ha nulla da fare”.
Era da giorni che si parlava della presunta gravidanza di Eugenie di York e nel weekend è arrivata la conferma. La principessa, che nel 2018 era diventata protagonista di uno dei più romantici Royal Wedding della storia, aspetta un bambino dal marito Jack Brooksbank e, dopo essere stata immortalata con delle rotondità sospette tra le strade di Londra, ha fatto l'annuncio ufficiale attraverso i social. È una delle poche reali a poter avere un profilo Instagram, questa libertà le viene concessa vista la sua posizione bassa nella linea di successione al trono, e ne ha approfittato per condividere la lieta notizia con i followers. Il piccolo verrà messo al mondo all'inizio del 2021 e la cosa rende più eccitati che mai la futura mamma e il futuro papà. Cosa c'è di più dolce dell'annuncio di una futura nascita? I Royals lo sanno bene ed è per questo che la principessa Eugenie ha curato nei minimi dettagli la foto condivisa sui social per dare la notizia della gravidanza. La foto mostra in primo piano le mani della mamma e del papà mentre tengono con le dita delle adorabili pantofoline orsacchiotto, ovvero le prime calzature del Royal Baby in arrivo. Jack and I are so excited for early 2021….👶🏻 A post shared by Princess Eugenie (@princesseugenie) on Sep 25, 2020 at 1:18am PDT
Eugenie di York è incinta, lo ha annunciato sui social, dove ha condiviso una foto dolcissima. La principessa ha immortalato quelle che saranno le prime scarpine del Royal Baby in arrivo, ovvero un paio di pantofoline low-cost di pelo a forma di orsetto.
Alitalia intensifica le sue offerte con il nuovo volo diretto da Roma per Amman, in Giordania. In questo modo la compagnia rafforza la sua presenza nel Medio Oriente. Il volo sarà disponibile per quattro volte alla settimana, e sarà effettuato con Airbus A320 di ultima generazione. Fino al 30 giugno è possibile prenotare i biglietti ad una prezzo promozionale di 402 euro, (andata e ritorno, tasse incluse); questi biglietti in offerta, potranno essere utilizzati dal 20 luglio, fino al 15 novembre.
Alitalia ha inaugurato la nuova rotta Roma-Amman (Giordania), è possibile acquistare i biglietti ad una tariffa promozionale di 402 euro fino al 30 giugno.
Achille Lauro è tornato a sorprendere e a provocare i fan. Dopo aver fatto parlare di lui durante l'ultimo Festival di Sanremo grazie agli esclusivi travestimenti dai significati simbolici sfoggiati sul palco dell'Ariston, ha annunciato che presto tornerà con singoli e album inediti. Come lo ha fatto? Con delle nuove foto glamour e sopra le righe. Lo avevamo lasciato in versione "Cleopatra" con la gonna e la maxi collana e oggi lo ritroviamo ancora più rivoluzionario. Il cantante non ha mai avuto paura di andare oltre gli stereotipi di genere e lo ha dimostrato ancora una volta. Nelle ultime ore ha lasciato nell'armadio le camicie griffate, i pantaloni dallo stile anni '70 e le giacche eleganti, puntando tutto su qualcosa di femminile e iper sensuale. Ha indossato un crop top nero che lascia la pancia tatuata scoperta, dei collant a rete e dei sandali glitterati con plateau e vertiginosi tacchi a spillo. Tu si' na MalaFemmena 👠 A post shared by ACHILLE LAURO® (@achilleidol) on Jun 8, 2020 at 6:00am PDT
Achille Lauro lancerà presto dei nuovi progetti esclusivi ma nell’attesa è tornato a provocare i fan. Ancora una volta ha dimostrato di non avere alcuna intenzione di rispettare gli stereotipi, apparendo più glamour e sensuale che mai in calze a rete e tacchi a spillo.
La sera di giovedì 24 giugno potremo ammirare nel cielo la spettacolare Superluna Fragola, la prima Luna Piena della stagione estiva e l'ultima Superluna dell'anno. Il termine Superluna, lo ricordiamo, non è scientifico, ma viene utilizzato “popolarmente” per riferirsi a tutti i pleniluni che si verificano in concomitanza col perigeo, la distanza minima della Luna dalla Terra. Poiché non c'è concordanza tra gli esperti nel definire esattamente quando si verifica o meno una Superluna, quella di giugno 2021 per alcuni è solo una “normale” Luna Piena, per altri, invece, saremo innanzi all'ultima Superluna del 2021. Uno dei criteri per definire il concetto, ad esempio, prevede che tutte le lune piene che si verificano a una distanza pari o inferiore a 363mila chilometri dalla Terra sono superlune; poiché il plenilunio di giugno si verificherà a 366mila chilometri, per chi sposa questa linea giovedì 24 non ci sarà alcuna Supeluna. Per altri vengono definite superlune sono tutte quelle che si verificano entro il 90 percento del massimo avvicinamento possibile alla Terra, pertanto in questo caso saremmo innanzi a una Superluna. Al netto di queste definizioni, la sera di giovedì 24 il cielo sarà impreziosito da un evento astronomico assolutamente imperdibile. Il 24 giugno il satellite della Terra si leverà a Sud Est alle 20:55 ora di Roma, “abbracciata” dalla costellazione del Sagittario e sormontata da quella dell'Ofiuco. La fase di pienezza, come indicato dall'Unione Astrofili Italiani (UAI), verrà raggiunta alle 20:40, quindi appena un quarto d'ora prima di palesarsi nei cieli del Centro Italia. A Milano, tuttavia, la Superluna Fragola sorgerà alle 21:24, mentre a Palermo alle 20:39, un minuto prima che il disco lunare raggiunga la massima luminosità. Poiché le superlune sono più vicine alla Terra, il satellite naturale appare leggermente più grande e brillante di un normale plenilunio, ma è necessario un occhio esperto per notare le differenze. Un dettaglio interessante della Superluna Fragola, così chiamata dai nativi americani algonchini per celebrare il (breve) raccolto delle fragole, risiede nel fatto che sarà la più “australe” di tutto il 2021. Ovvero la più bassa sulla volta celeste per noi dell'emisfero boreale. Basti pensare che a Roma, come specificato dall'astrofisico Gianluca Masi del Virtual Telescope Project, raggiungerà appena i 22° sopra l'orizzonte.
Tra gli eventi astronomici più attesi del mese di giugno vi è la Superluna Fragola, che la sera del 24 giugno illuminerà i cieli d’Italia. Poiché il satellite della Terra sarà più vicino, il disco lunare apparirà leggermente più grande e luminoso del consueto, regalandoci uno spettacolo indimenticabile. Ecco tutto quello che c’è da sapere per non perderselo.
La Procura di Milano ha disposto una consulenza per capire cosa possa aver scatenato l'incendio della Torre dei Moro, il grattacielo distrutto da un rogo esploso il 29 agosto scorso. Il pubblico ministero ha quindi incaricato un architetto che cercherà di capire se ci siano state delle falle nel sistema di sicurezza e soprattutto nel materiale utilizzato. Si potrà quindi chiarire anche la questione relativa ai pannelli "altamente infiammabili". La Procura sta indagando per disastro colposo. Dopo aver scartato l'ipotesi dell'effetto lente, gli inquirenti si sono concentrati anche sulla possibilità che una sigaretta lanciata si sia posata su dei rifiuti su un balcone causando poi il rogo. Gli investigatori hanno scoperto che già in passato erano scoppiati dei piccoli incendi proprio a causa del lancio di sigarette. Intanto continua a essere serrata la polemica relativamente ai contributi per gli inquilini che hanno perso la loro casa.
La Procura di Milano ha incaricato un consulente per far luce sulle cause che hanno scatenato l’incendio di Torre dei Moro, il grattacielo che è bruciato lo scorso 29 agosto. In particolare se ci siano state delle falle nel sistema di sicurezza e sulla questione dei pannelli considerati “altamente infiammabili”.
Sono stati convocati nella caserma di Avetrana per motivi di giustizia. Giunti sul posto, alle quattro persone è stata chiesta la prova del Dna ma, non essendo indagate, tutte loro avrebbero potuto rifiutarsi. Soltanto una ha deciso di non sottoporsi al tampone salivare. Secondo le prime indiscrezioni, è stato rilevato un Dna diverso rispetto a quello di Michele e Sabrina Misseri, tuttora in carcere per l'omicidio di Sarah Scazzi. Pare che le tracce siano state rinvenute sulle linguette delle lattine che la stessa Sarah utilizzava come ciondoli per il suo cellulare. Cosima Serrano, moglie di Michele Misseri, alla vista dei Carabinieri non si è assolutamente scomposta: Non ho nulla da nascondere, ha ribadito al maresciallo Fabrizio Viva e, quindi, ha deciso di sottoporsi all'esame del Dna senza alcuna rimostranza. Dopo aver raccontato la sua verità sulla morte di Sarah Scazzi, Cosima continua a difendere la figlia Sabrina e vede nel marito Michele l'unico colpevole di quanto accaduto. Queste le sue dichiarazioni, rilasciate per la prima volta ad alcuni giornalisti nello studio dell'avvocato Francesco de Jaco, dichiarazioni che hanno fatto molto discutere: Ha detto subito tutta la verità. Lui non è tipo da dire mezza verità e mezza bugia. Se non avesse fatto ritrovare il corpo non ci avrei mai creduto, mai e poi mai. Gli ho chiesto: perché? Dice se una cosa non ti capita non ci credi, non sa spiegare perché lo ha fatto. Lui dice che non aveva il coraggio di consegnarsi, se avesse saputo che fosse stata Sabrina, invece avrebbe chiamato i carabinieri. Tra l'altro io l'ho visto subito molto diverso: nei giorni successivi alla morte di Sarah mi sono accorta che nei miei confronti era molto cambiato, si arrabbiava subito con me, mai con le figlie però. Io però non ho mai dubitato. Certo, se mi avessero detto dei soldi che gli regalava mio marito, cinque euro, lui che non dava mai un centesimo a nessuno. Mi sarei allarmata, mi sarei preoccupata e avrei fatto delle domande. Per tanti anni quando una persona non dà mai un centesimo e poi fa regali dicendo di non dire niente.
Per motivi di giustizia sono stati convocati nella caserma di Avetrana quattro persone, alle quali è stato chiesto di sottoporsi alla prova del Dna: soltanto Cosimo Cosma si è rifiutato.
A giudicare le pellicole in concorso al prossimo Festival di Cannes 2014 sarà una giuria formata in prevalenza da donne. Per la prima volta le "quote rosa" debuttano anche in ambito cinematografico: da tempo era noto che a presiedere la giuria sarebbe stata la neozelandese Jane Campion, già vincitrice di una Palma d'Oro nel lontano 1993 per uno dei film cult più amati dai cinefili di tutto il mondo: "Lezioni di Piano". I primi nomi in giuria trapelati qualche settimana fa sono stati quelli della regista americana figlia d'arte Sofia Coppola e dell'attore pluripremiato Willem Dafoe; finalmente il mistero sui restanti componenti della commissione giudicatrice dei film di Cannes 2014 è stato svelato. Nessun italiano ma un vero trionfo di "donne": la giuria principale, che avrà il compito di scegliere il vincitore tra i film in concorso, vanta una maggioranza di sole donne. Accanto alla presidentessa Jane Campion e a Sofia Coppola ci saranno l'eclettica attrice francese Carole Bouquet, l'iraniana Leila Hatami e l'attrice sudcoreana Jeon Do-yeon. La Bouquet, classe 1957, attrice ed ex modella parigina, ha recitato per i più grandi registi: da Dino Risi in "Dagobert" nel 1984, a F. F. Coppola e Woody Allen in "New York Stories", passando per una partecipazione alla pellicola "Donne con le gonne" di Francesco Nuti e un cameo nella serie tv "Sex and the City". Ha vinto il premio César come miglior attrice nel 1989. Più di trenta i film all'attivo dell'iraniana Leila Hatami, classe 1975 e vincitrice dell'Orso d'argento come migliore attrice al Festival del cinema di Berlino e del Prix d'interprétation féminine del Montreal World Film Festival. Ha esordito sotto la direzione di suo padre Ali Hatami e, eccezion fatta per alcune pellicole come "Una separazione" di Asghar Farhadi, molti dei suoi film non sono usciti dall'Iran. Anche la sud coreana Jeon Do-Yeon vanta un piccolo record personale: è stata la prima attrice della Corea del Sud ad aver vinto l'ambita Palma d'oro per la sua partecipazione a "Secret Sunshine".
Al prossimo Festival di Cannes 2014 la giuria è composta in prevalenza da donne. Da Sofia Coppola a Jane Campion passando per Carole Bouquet, Leila Hatami e Jeon Do-yeon, le “quote rosa” debuttano anche in ambito cinematografico.
Fabrizio Ghedin si è dimesso dal suo incarico istituzionale di consulente del governo dopo essere stato coinvolto nell'inchiesta condotta dal team Backstair di Fanpage.it sulla Sesa, la società dei rifiuti del Comune di Este, di cui Ghedin è il responsabile delle relazioni esterne. A poche ore dalla pubblicazione dell'inchiesta lo spin doctor della sottosegretaria leghista Vannia Gava ha presentato le sue dimissioni dall'incarico pubblico di consulente per la comunicazione, che la Gava ha accettato chiedendo al capo gabinetto del ministero di revocare la collaborazione con effetto immediato. Il gruppo di giornalisti investigativi aveva documentato come mentre lavorava sul business milionario del compost in Veneto era stato avvicinato dallo stesso Ghedin che, in un incontro con la direzione del giornale aveva proposto un investimento pubblicitario da centinaia di migliaia di euro in cambio di poter controllare l'inchiesta. All'incontro aveva partecipato anche il socio privato di Sesa, Angelo Mandato, a capo di un impero di società attive nel settore dei rifiuti guidate dalla holding Finam. All'interno dell'inchiesta che ha indagato i rapporti tra le società di Mandato e la Lega veniva documentato come Fabrizio Ghedin avesse ricevuto un incarico pubblico come esperto per la comunicazione istituzionale in materia ambientale, il suo ruolo era quello di gestire la comunicazione della sottosegretaria leghista Vannia Gava. Un incarico da ben 40mila euro di soldi pubblici che gli erano stati assegnati anche in considerazione di una attestazione di assenza di conflitto di interessi che aveva dovuto presentare al Ministero. In un video istituzionale pubblicato dalla stessa sottosegretaria, però, si sente il suo spin doctor Ghedin ringraziarla per il suo operato non nell’interesse pubblico, ma a nome delle aziende private per cui lavora: “Lei sta svolgendo un’opera di cui tutto il comparto le è riconoscente per aiutare la messa in atto del decreto sul biometano”. Il consulente del governo, infatti, quando non si trovava nelle aule ministeriali oltre all'incarico in Sesa, una delle più grandi aziende europee che investono risorse proprio nel biometano, era anche il responsabile delle relazioni esterne di un'altra società la Bioman. In un altro video disponibile sui social la sottosegretaria leghista Vannia Gava viene accompagnata dal suo spin doctor proprio presso lo stabilimento Bioman di Maniago: “Ho visitato un impianto meraviglioso all’avanguardia. Io credo che questo sia un fiore all’occhiello in Friuli Venezia Giulia e in tutto il territorio nazionale. Dobbiamo guardare in questa direzione se vogliamo considerare il rifiuto non più un problema ma una risorsa”. La Bioman di Pordenone, con sede sempre nella famosa via di Mirano, produce energia pulita tramite il recupero dei rifiuti che arrivano dalla raccolta differenziata e ha tra i suoi più importanti azionisti la Finam di Angelo Mandato. Leggendo i nomi del board del gruppo si può trovare con la carica di vice presidente fino a qualche settimana prima delle elezioni europee il trevigiano Gianpaolo Vallardi, oggi presidente della Commissione agricoltura e produzione agroalimentare in Senato.
Dopo la pubblicazione dell’inchiesta del team Backstair di Fanpage.it, Fabrizio Ghedin ha presentato le dimissioni dall’incarico pubblico di consulente del governo per il quale percepiva 40mila euro di soldi pubblici. Ghedin aveva prospettato a Fanpage.it una sponsorizzazione per cercare di controllare l’inchiesta sul business del compost in Veneto.
È stata sicuramente una decisione sofferta quella di Abdellatif Kechiche, il regista de "La vita di Adele", che ha messo all'asta la Palma d'Oro vinta a Cannes nel 2013, per finanziare la post-produzione del suo prossimo film, "Mektoub, My Love". Nel 2013, al Festival di Cannes, "La vita di Adele" divenne il film sessualmente più esplicito ad aver vinto il prestigioso trofeo, suscitando diverse polemiche. La pellicola ottenne tre premi: uno per il regista Abdellatif Kechiche e due per le protagoniste, Adèle Exarchopoulos e Léa Seydoux. Abdellatif Kechiche stava ultimando il montaggio del suo ultimo lavoro, quando la banca che si occupava dei finanziamenti del progetto, la Cofiloisirs, uno degli istituti di credito più importanti per i film francesi, ha deciso di bloccare i fondi. Pur di riuscire a realizzare il film, che gli sta particolarmente a cuore, e di non ritardarne ulteriormente l'uscita, il regista francese ha caparbiamente e coraggiosamente deciso, tramite la società di produzione e distribuzione Quat'Sous, di mettere all'asta tutta una serie di cimeli e legati a "La vita di Adele", tra cui proprio la Palma d'Oro e dei dipinti che hanno avuto un ruolo centrale nel film. Al momento non sono state rese note reazioni ufficiali da parte dell'organizzazione del Festival di Cannes.
Dopo la decisione della banca di bloccare i fondi per il suo nuovo film, “Mektoub, My Love”, Abdellatif Kechiche ha deciso di mettere all’asta la Palma d’Oro vinta a Cannes nel 2013, per reperire i fondi per ultimare il montaggio della pellicola.
Con l'uragano Sandy che si sta avvicinando a New York, lo sguardo della nazione si sta rivolgendo, ovviamente, alla Grande Mela. Foto di tempeste e inondazioni stanno spuntando su Facebook e Twitter: alcune sono certamente reali, altre palesemente fake e altre ancora talmente modificate bene da apparire come autentiche. Alexis C. Madrigal, giornalista della testata statunitense online, The Atlantic, che si occupa del canale tecnologia, ha raggruppato una galleria di foto che riguardano gli ultimi avvenimenti concernenti l'uragano Sandy, che dimostrano come in rete si sviluppino fenomeni di speculazione, seppur fotografica, degli eventi naturali.
Ecco alcune delle immagini raccolte da Twitter e Facebook, le quali dimostrano i danni dell’uragano che sta attraversando gli Stati Uniti: alcune autentiche, altre palesemente “fake”.
Da oggi Michael Jackson non è più solo in cima alla classifica degli artisti che hanno ottenuto il maggior numero di singoli tratti da uno stesso album, al primo posto della prestigiosa Billboard Hot 100. Katy Perry è infatti la prima artista donna in assoluto a piazzare cinque brani estratti dall'ultimo album Teenage Dream in testa alla prestigiosa chart americana. Si tratta di "California Gurls" (con Snoop Dogg), la title track "Teenage Dream", "Firework" e "E.T." (featuring Kanye West) e dell'ultimo singolo “Last friday Night“, del quale è stata anche realizzata una versione remix feat Missy Elliott, che, scalzando dalla vetta “Party Rock Anthem” degli LMFAO Feat.Lauren Bennet & Goon Rock (che scende al secondo posto, dopo sei settimane di dominio), ha permesso alla 26enne di Santa Barbara di ottenere un primato che in 53 anni è stato raggiunto da soli due cantanti. Michael Jackson era riuscito nell'impresa nel biennio ’87- ’88 con “I Just Can’t Stop Loving You”, “Bad”, “The Way You Make Me Feel”, “Man In The Mirror” e “Dirty Diana”, tratti da Bad. Peraltro Katy Perry può vantare anche una maggiore permanenza in vetta alla Billboard Hot 100, ben 18 settimane di permanenza al vertice. I singoli di MJ in totale erano rimasti al top per "sole" sette settimane consecutive. Di contro al defunto cantante americano erano bastati 9 mesi per piazzare i cinque singoli alla prima posizioni della chart, mentre per la Perry sono stati necessari 12 mesi.
La cantante americana è riuscita nell’impresa di piazzare ben cinque singoli, tratti dallo stesso album, alla prima posizione della prestigiosa classifica americana!
I ribelli libici si preparano per l'ultimo attacco al Raìs, probabilmente quello decisivo. L'obiettivo è Sirte, la città natale di Muammar Gheddafi ed ultima roccaforte di un regime con l'acqua alla gola. Fonti militari hanno riferito all'agenzia di stampa Ansa che "l'attacco ormai è imminente". Ieri i comandanti delle milizie ribelli di Misurata avevano ottenuto da Mustafa Abdul Jalil, presidente del Consiglio nazionale di transizione, l'autorizzazione ad attaccare appena l'avessero ritenuto opportuno. E i gerarchi hanno chiamato a gran raccolta i propri combattenti. Un'adunata che sta continuando anche in queste ore: sull'autostrada Misurata-Sirte sfrecciano in continuazione pickup armati zeppi di uomini. Sono migliaia. Sui pickup ci sono missili Grad, cannoncini e mitragliatrici. Si va a Sirte per l'ultima battaglia. Le milizie dei rivoltosi sono quasi a Isha, l'ultima città di un certo rilievo prima di Sirte da cui dista circa 100 chilometri. Un gerarca dei ribelli fa sapere che "il fronte dei gheddafiani è a circa 45 km da qui" e che da Misurata e dalle altre città della Libia continuano ad arrivare uomini. SCONTRI A BANI WALID- Se la battaglia di Sirte è imminente, quella per il controllo di Bani Walid è già scattata. Le truppe armate di Muammar Gheddafi non hanno infatti accolto l'ultimatum dei ribelli, che per tutta risposta hanno iniziato ad occupare delle postazioni nella parte settentrionale della città. Scontri a fuoco e numerose esplosioni si sono registrati nella zona periferica. La Bbc ha parlato di numerose ambulanze giunte sul luogo.
Fonti militari vicine ai ribelli hanno rivelato che l’attacco alla roccaforte di Gheddafi è imminente. Intanto di Muammar Gheddafi nessuna traccia.
I trend capelli per l'autunno hanno l'animo vintage: grandi cult e classici del passato rivisitati in chiave moderna. Colori, tagli e acconciature che si ispirano dagli anni'20 agli '80, passando per tendenze hippie e mood rock. Il corto, gettonatissimo per questa stagione, alterna movimenti e volumi naturali a look pià rigidi e strutturati, con pettinature sbarazzine e acconciature in perfetto stile anni'80, pixie cut e ciuffi voluminosi. Per il lungo invece il trend vuole volume e onde morbide. Dal passato torna la radice liscia e piatta con punte ricce e quasi cotonate, boccoli sinuosi e chiome fluenti. Il liscio non è mai piatto ma in perfetto ordine e con riga laterale o centrale e la frangia non tramonta mai: che sia leggera e sbarazzina, di lato o netta, per l'autunno sarà un vero must. Le acconciature più in voga saranno la classica coda di cavallo, lo chignon e il french twist, ma anche raccolti morbidi e sensuali ispirati al passato.
Volumi, chiome morbide e sinuose, raccolti eleganti e code di cavallo: sono i trend capelli per l’autunno che prendono ispirazione del passato trasformando colori, acconciature e tagli in chiave moderna.
Lunedì 28 settembre è andata in onda la quinta puntata del Grande Fratello Vip 2020, il reality dedicato ai personaggi più o meno famosi del mondo dello spettacolo che per diverse settimane accettano di vivere 24 ore su 24 sotto l'occhio vigile delle telecamere. Chi è la più glamour e griffata di questa edizione del programma? Elisabetta Gregoraci. Sebbene sia entrata nella nota casa di Cinecittà con qualche giorno di ritardo rispetto ai coinquilini, fin dalla prima diretta su Canale 5 si è distinta per il suo stile trendy, varcando la porta rossa in un sofisticato tailleur bianco. La scorsa settimana ha osato con degli originali bermuda "di lusso", mentre ieri ha preferito una minigonna. Anche questa volta non è riuscita a fare a fare a meno delle firme ma solo in pochi immaginano il valore da capogiro del total look.
Elisabetta Gregoraci è la più griffata del GF Vip 2020 e lo ha dimostrato anche nella quinta puntata. Per la diretta su Canale 5 ha indossato un mini abito con le frange e dei sandali gold con il tacco a spillo, un look dal valore di oltre mille euro.
"Desideriamo richiamare l’attenzione di tutti i nostri clienti e del pubblico in generale che è in corso una truffa online da parte di ignoti che utilizza illecitamente il marchio MediaWorld sul web, su Facebook e via messaggi SMS". Corre ai ripari la nota catena di distribuzione specializzata nell'elettronica e negli elettrodomestici di consumo. In una nota pubblicata sul sito, la società di origine tedesca avverte che "soggetti non autorizzati invitano attraverso i canali di cui sopra i clienti ad aderire ad una ‘fantomatica promozione' inviando a nome dell'azienda messaggi ingannevoli che comunicano una falsa vincita a seguito di un'estrazione che riporta un link ad un sito non di proprietà dell'azienda al fine di sottrarre al cliente i propri dati personali". Da giorni infatti circolano in rete molti post, in cui vengono pubblicizzate offerte inverosimili di diversi prodotti. Uno di questi, per esempio, mostra un "Moulinex Cookeo", un apparecchio di multicottura, a un prezzo stracciato: meno di due euro. In realtà, lo stesso può arrivare a costare anche 200 euro. Nella parte finale dell'avviso l'azienda rende noto di "aver ufficialmente sporto denuncia alle autorità competenti, invita vivamente il pubblico a prestare la massima attenzione e ricorda che tutte le comunicazioni MediaWorld passano solo ed esclusivamente attraverso i canali ufficiali dell’azienda e fanno sempre ed esclusivamente riferimento a pagine presenti sul sito mediaworld.it".
Da alcuni giorni circolano in rete false promozioni di prodotti Mediaworld. L’azienda ha pubblicato una nota sul proprio sito in cui avverte i consumatori di stare attenti e spiega di aver già sporto denuncia. Si tratta di ignoti che, tramite sms e post su Facebook, invitano i clienti a partecipare a un concorso per vincere determinati prodotti. In realtà è solo un modo per rubare dati e informazioni private.
Ambra Angiolini e Massimiliano Allegri sono stati fotografati dal settimanale Diva e Donna mentre si scambiano baci all’interno di una nota gioielleria. Il mister della Juventus e l’attrice si starebbero preparando alle nozze imminenti e la visita al noto brand di preziosi sarebbe da imputare proprio alla ricerca degli anelli che renderanno ufficiale il loro sì. Abbracci e baci tra i due che mantengono un’espressione serena e rilassata, la stessa che caratterizza tutte le loro foto di coppia. Pare che il matrimonio tra Ambra e Allegri sarà celebrato in Toscana, all’interno di una location esclusiva e molto intima. A presenziarvi dovrebbero essere solo i familiari dei due promessi sposi oltre a una manciata di amici. Presenti, chiaramente, anche i figli che entrambi hanno avuto da relazioni precedenti: Jolanda e Leonardo, nati dal legame tra la Angiolini e Francesco Renga, e Valentina e Giorgio, figli di Allegri.
Acquisti natalizi importanti per Ambra Angiolini e Massimiliano Allegri. La coppia è stata fotografata all’interno di un negozio di alta gioielleria, forse per scegliere gli anelli per il matrimonio che dovrebbe essere celebrato a breve. La location già individuata in Toscana. La cerimonia sarà celebrata alla presenza di pochi intimi.
È di ieri la notizia secondo la quale Claudio D'Alessio avrebbe aggredito la colf, nel suo appartamento ai Parioli. Secondo quanto sostenuto dalla donna, una 52enne ucraina, il figlio di Gigi D'Alessio l'avrebbe aggredita, insultata e minacciata. Secondo quanto raccontato, i fatti risalirebbero allo scorso 5 luglio. Claudio D'Alessio e Nicole Minetti sarebbero rincasati nel loro appartamento a tarda notte. La confusione generata dalla coppia avrebbe svegliato la colf, facendo sorgere un battibecco tra la donna e D'Alessio. I dissapori sarebbero poi degenerati in insulti e spintoni. Da lì la denuncia da parte della colf, che ha anche affermato di non aver mai posseduto un regolare contratto, ma di essere stata sempre pagata in "nero". I medici dell’ospedale “San Filippo Neri”, inoltre, le avrebbero diagnosticato tre giorni di prognosi per stato d’ansia e contusioni multiple. Al momento della presunta lite era presente anche Nicole Minetti che, secondo quanto riportato da "Leggo", è stata chiamata dagli agenti a dare la propria testimonianza. Claudio D'Alessio ha rilasciato al "Messaggero" un'intervista in cui ha chiarito la sua versione dei fatti e ha anche confermato indirettamente, la gravidanza di Nicole Minetti, che secondo "Diva e Donna" avrebbe perso il bambino a causa di un aborto spontaneo. "Prima di tutto non era notte fonda, era appena passata la mezzanotte di un venerdì. Io e Nicole eravamo in casa e lei mi ha detto che aveva voglia di crepes. Insomma, se la mia compagna in dolce attesa mi dice che vorrebbe mangiare qualcosa, io corro a prepararla. Quindi siamo scesi in cucina, parlavamo tra di noi forse a voce un po' alta, ma d'altronde sono a casa mia, non posso nemmeno parlare? Ad un certo punto la colf si è lamentata, ha urlato che facevamo confusione e che l'avevamo stancata. A quel punto mi sono arrabbiato e le ho detto di non usare quel tono stizzito. Lei ha preso una sedia e me la stava per tirare addosso, io gliel'ho strappata di mano e lei è caduta. Tutto qui. Questa sarebbe un'aggressione? La mattina dopo mi ha accusato di averla picchiata. L'unica cosa vera è che l'ho licenziata in tronco e che le ho buttato la valigia fuori di casa." La donna aveva anche asserito di essere stata minacciata. Claudio D'Alessio ha chiarito questo punto spiegando: "Anche questa è una cosa assurda. Lei se ne era andata portandosi via le chiavi del mio appartamento. Quindi le ho subito telefonato dicendole: "Guarda che so dove lavora tuo figlio e ti trovo in cinque minuti". Ha rigirato questa frase insinuando che avrei minacciato la sua famiglia." Quando si sono incontrati, poi, gli ha rimproverato di averla aggredita e ha aggiunto che probabilmente lui non ricordava nulla perché ubriaco. Se con Claudio non c'erano mai stati grossi attriti, secondo quanto raccontato dal diretto interessato, ben diversa era la situazione con Nicole Minetti:
Il figlio di Gigi D’Alessio, intervistato dal “Messaggero”, si è difeso dall’accusa di aggressione mossa dalla sua colf. Claudio ha spiegato di averle solo strappato di mano la sedia che lei stava per lanciargli. Per la prima volta, inoltre, conferma indirettamente la gravidanza di Nicole Minetti chiarendo che quella notte stava preparando delle crepes per la sua “compagna in dolce attesa”.
Dopo l'ultimo messaggio audio di Gheddafi in cui afferma di voler morire da martire, giungono delle nuove indiscrezioni sul nascondiglio dell'ex colonnello. Nelle scorse settimane le fonti libiche si dicevano quasi sicure che l'ex rais avesse lasciato la Libia a bordo di un treno, mentre oggi i membri del Consiglio Nazionale di Transizione ritengono che Muammar Gheddafi si trovi ancora in Libia, nella città di Ghadames a confine con l'Algeria, protetto dalle tribù tuareg e al contempo i suoi figli Saif al-Islam e Mutasim sarebbero nascosti rispettivamente a Bani Walid e Sirte. Dopo le tante incertezze, smentite e conferme delle attuali autorità politiche libiche, arrivano delle novità sulla "Caccia a Gheddafi". Non si hanno notizie certe del colonnello dal mese di giugno scorso e i membri del CNT sperano di essere finalmente sulla strada giusta, infatti giurano che l'ex rais si trovi in questo momento a Ghadames, città a confine con l'Algeria e si appoggia alle tribù tuareg locali. I nuovi governanti libici devono fare i conti con un ulteriore nemico: oltre i lealisti stanati nelle ultime due roccaforti di Sirte e Bani Walid, Mahmoud Jibril deve fronteggiare anche la minaccia dei tuareg. Crediamo che si trovi in qualche luogo di quella regione e sappiamo che i tuareg lo stanno sostenendo, probabilmente perché lui li sta pagando Il governo di transizione libico formato dai ribelli attualmente è impegnato in un duplice attacco per demolire una volta per tutte le ultime due roccaforti dei lealisti di Gheddafi, sperando che queste siano le ultime battute di una lotta che prosegue da settimane. Per dare una svolta al conflitto interno sono arrivati anche i raid della Nato, che da qualche giorno bombardano costantemente le due città, in cui la popolazione è ormai allo stremo. Per il momento, stando alle testimonianze di alcuni inviati sul posto, sembra che la situazione sia ancora a favore dei lealisti, che controllano la maggior parte delle due roccaforti approfittando ancora una volta della mancanza di coordinamento interno dei ribelli. Non deve stupire il forte legame tra i tuareg e Gheddafi, che da sempre le ha poste sotto la sua ala protettiva. Oggi orfani del leader, le comunità tuareg sembrano ripagare gli sforzi di Gheddafi e gli dimostrano fedeltà. Per anni Gheddafi ha mantenuto stretti i legami con le comunità tuareg non solo presenti in Libia, ma anche con quelle sparse nei vicini paesi africani come l'Algeria, la Nigeria e il Burkina Faso, tant'è che in tempi non sospetti (nel 2005), l'ex rais affermava che: "La Libia è il paese dei Tuareg, la loro base e il loro sostegno". Mentre tutti gli altri paesi perseguitavano questa minoranza per la mancanza di documenti, ad esempio, i libici di Gheddafi rilasciavano loro permessi di lavoro e si preoccupavano (un paradosso se si pensa ai maltrattamenti che subivano nelle carceri libiche i migranti che aspiravano ad arrivare in Europa) che non venissero discriminati. In questo clima caotico si aggiunge la notizia delle imminenti elezioni per la creazione di un nuovo stato libico a tutti gli effetti: dopo la caduta del regime di Muammar Gheddafi nel paese stanno nascendo tanti nuovi partiti politici, anche di ispirazione islamica. E' giusto, secondo alcuni, che anche le correnti politiche religiose debbano aver voce in capitolo nel processo di formazione del Nuovo Stato, infatti secondo le parole di Abdelhakim Belhaj (capo militare del CNT e fondatore del Gruppo Islamico di Combattimento Libico): "dobbiamo resistere ai tentativi di certi politici libici di escludere alcuni gruppi che hanno partecipato alla rivoluzione. La loro miopia politica li rende incapaci di vedere gli enormi rischi di tale esclusione o la reazione di quei movimenti che fossero esclusi".
In un’intervista ad Al-Jazeera, i leader del CNT affermano di essere certi che il colonnello Muammar Gheddafi sia nascosto dalle tribù tuareg nella città di Ghadames, a confine con l’Algeria.
Patrick Zaki è stato interrogato per la seconda volta in carcere. Si tratta della seconda volta dal 13 luglio. Oggetto del nuovo interrogatorio, alcuni scritti risalenti al 2013. Articoli che secondo l'accusa l'attivista avrebbe scritto prima ancora dei post (falsi) pubblicati online che costituirebbero la prova mai mostrata per l'accusa di propaganda sovversiva su internet. Durante il primo interrogatorio, Zaki ha dovuto rispondere alle domande sulla sua attività in Italia e sul suo operato nell'ambito della difesa dei diritti umani. In quel frangente, ha dovuto anche difendersi dall'accusa di terrorismo e tentativo di sovvertire il governo con alcuni post pubblicati su Facebook. Quel materiale, però, non sarebbe opera di Patrick e nonostante sia provata l'innocenza del 30enne che studiava in Italia, da quasi due anni è ormai in carcere.
Patrick Zaki è stato interrogato per la seconda volta dal suo arresto. L’attivista ha dovuto rispondere alle domande su alcuni scritti risalenti al 2013. Zaki è accusato di propaganda sovversiva e terrorismo tramite la diffusione di notizie false su internet, ma le prove a sostegno di quest’accusa sono state presentate solo una volta durante i processi.
L’anno scorso, a ritirare l’ambita statuetta sul palco salirono Paolo Sorrentino e Tony Servillo, premiati per “La grande bellezza”. Quest’anno, l’onore è toccato al regista polacco Paweł Pawlikowski e al suo “Ida” scritto dal regista stesso e da Rebecca Lenkiewicz. Il film è stato mostrato in anteprima il 7 settembre 2013 nella sezione "Special Presentation" del Toronto International Film Festival, dove ha vinto il premio FIPRESCI relativo alla sezione. In Polonia, invece, è uscito nelle sale a partire dal 25 ottobre 2013, dopo essere stato proiettato al Gdynia Polish Film Festival e al Warsaw Film Festival, suscitando il clamore della critica. In Italia è stato distribuito da Lucky Red e Parthénos dal 13 marzo 2014, ma è passato (purtroppo) quasi inosservato. L’Oscar potrebbe essere un ottimo motivo per recuperarlo.
Il regista polacco Paweł Pawlikowski ha portato a casa la statuetta come Miglior Film Straniero per “Ida”, scritto a quattro mani con da Rebecca Lenkiewicz. Il regista ha dedicato il premio alla moglie e ai genitori che non ci sono più.
Tullio Tomasino è uscito da poco dalla casa del Grande Fratello 10 e già ha sogni di gloria nel mondo dello spettacolo, mostrando delle idee molto chiare a riguardo. Su Star Tv ha confessato "il massimo per me sarebbe poter partecipare a un programma sportivo, perché sono un tifoso sfegatato, ma mi piacerebbe anche fare il tronista a Uomini e Donne!". Non ha dubbi il giovane sosia di Austin Power, che spiega anche il motivo portante della sua potenziale partecipazione al programma di Maria De Filippi: "E’ un programma che ho sempre seguito. Uno come me non c’è mai stato. Ho la pancia, un pò di pelo e il naso alla Cirano di Bergerac, ma sono un tipo. E, soprattutto, scrivetelo, non sono più l’amico delle donne". In quanto al suo legame amoroso con Diletta Franceschetti, nessun problema perchè "è una ragazza intelligente e una cara amica. Con lei ho condiviso molti bei momenti, ma ora non provo più nulla per lei. È una cosa superata". Staremo a vedere se il suo appello verrà accolto da nostra sig nora della tv.
Tullio Tomasino vorrebbe diventare un tronista di Uomini e Donne e fa un appello a Maria De Filippi su Star Tv.
Un pensionato è stato arrestato dopo aver aggredito sessualmente una ragazzina di 12 anni grazie ad alcuni passanti che lo hanno affrontato mentre cercava di alzarsi i pantaloni in un parco. John Potts, che ora ha 72 anni, ha fermato la piccola mentre andava in bici a casa di un parente tra Bransholme e Sutton vicino a Hull nel 2017. L’ha trascinata nei cespugli, si è abbassato i pantaloni e l’ha molestata, secondo la Corte di Hull. Potts, che soffre di demenza e ha una lesione cerebrale, è stato fermato solo quando una donna ha visto una "zuffa" tra i cespugli mentre guidava e ha fermato la macchina per aiutare la vittima. A quel punto alcuni uomini hanno iniziato a filmare Potts, assicurandosi che non potesse lasciare la zona fino all'arrivo della polizia. Altre persone gridano all’anziano: “Ti stai sotterrando. Sto chiamando la polizia per farti venire ad arrestare”. Al che lui risponde: "Non mi importa della polizia. La polizia può venire e arrestarmi”. La vittima in seguito ha detto alla polizia:" Mi ha costretto ad andare con lui. Stava trascinando la mia bicicletta. Ho cercato di fermarlo ma è andato avanti lo stesso”. La 12enne successivamente ha spiegato che Potts “mi ha toccato il sedere e mi ha messo una mano sulla bocca e ci ha messo sopra qualcosa. Puzzava di cacca di cane”.
John Potts, 72 anni, è stato giudicato non idoneo al processo per via delle sue condizioni di salute: è affetto da demenza e soffrirebbe di una lesione cerebrale. Il pensionato inglese aveva aggredito una ragazzina di 12 anni in un parco di Hull, nel 2017.
Non c'è davvero un momento di pace per la super-top Kate Moss. Dopo le recenti rivelazioni di Courtney Love, che ha confessato di aver fatto sesso con Kate, ecco un'altra brutta sorpresa. Pare, infatti, che qualche giorno fa alcuni ladri sono penetrati nell'abitazione londinese di Kate derubandola di alcune importanti opere d'arte, grande passione della top. Numerose le opere d'arte portate via, tra le quali anche un ritratto del celebre artista di strada Banksy del valore di 92mila euro, almeno stando a quanto riportato dal Daily Mirror. Pare tuttavia che la polizia abbia già arrestato uno dei colpevoli, un ventiquattrenne che doveva conoscere molto bene l'abitazione della modella. Gli intrusi, stando ad una ricostruzione, avrebbero forzato la porta dell'appartamento ma sarebbero stati disturbati dal sopraggiungere di qualcuno, senza dimenticare però di portar via dei pezzi d'arte prima di scappare. Al momento del furto Kate Moss e il compagno, il musicista Jamie Hince, dormivano in un'altra abitazione della modella, a Maida Vale, uno dei quartieri più eleganti di Londra. Ciò che ha colpito di più di questo furto è stata la semplicità con la quale i ladri sono riusciti a penetrare in casa e soprattutto il fatto che Kate tenesse in casa dei pezzi d'arte così importanti e preziosi senza adottare alcuna misura di sicurezza. Che questa brutta esperienza abbia insegnato a Kate ad essere un pò più prudente?
La modella Kate Moss è stata vittima di un furto nella sua abitazione di Londra. Rubate numerose opere d’arte.
Sarà anche una “figlia di papà” ma il coraggio non le manca: Guenda Goria, unica donna arrivata in finale a L'Isola dei Famosi 2010 ha dato uno schiaffo morale ai suoi compagni di avventura. Nessuno la credeva capace di osare tanto eppure lei non ha esitato un attimo ad accettare il guanto di sfida che Domenico Nesci le ha posto su un piatto d'argento. Gli ultimi giorni sull'isola non devono essere facili per i naufraghi e, in attesa della puntata finale che decreterà il vincitore di questa edizione del reality i concorrenti rimasti in Nicaragua cercano idee brillanti e passatempi divertenti per non annoiarsi da soli sull'isola. Allora ecco che Domenico ha lanciato una proposta: “Perchè non smontiamo questa capanna e facciamo un falò?” ha detto a Luca Rossetto, “con tanto di bagno a mezzanotte nudi?”. “Guenda, vuoi farlo il bagno nuda?” ha poi chiesto in tono di sfida all'unica donna rimasta in gara. La risposta della naufraga non si è fatta attendere: “Domenico e Luca hanno proposto il bagno in mare nudi a mezzanotte. L'idea mi piace: è una cosa che non ho mai osato fare neanche con gli amici”, ha detto Guenda Goria alle telecamere sfoggiando un sorriso sincero. “Non l'ho mai fatto ma ci sto”, ha detto a Domenico che l'ha definita una proposta scandalo.”Credevo che fosse una persona inibita e invece è disinibitissima”. “Sull'isola voglio provare anche questa esperienza, ha spiegato poi Guenda, ma sono sicura che stasera sarò molto imbarazzata anche se ora sembro convinta e sicura di volerlo fare!". Il video della proposta indecente sul sito ufficiale de L'Isola dei Famosi.
In attesa della serata conclusiva del reality i naufraghi cercano idee per impegnare il tempo e propongono a Guenda un bagno nudi, lei accetta volentieri con grande stupore degli altri naufraghi.
L’amicizia tra Alfonso Signorini e Valeria Marini nasce da lontano. L’opinionista del “Grande Fratello Vip” e la concorrente più chiacchierata – e contestata – di questa edizione del reality sono amici anche nella vita reale. Quando la Marini non era ancora famosa, i due sono stati insieme per poco tempo, per poi trasformare il loro rapporto in qualcosa di diverso. L’amicizia che li unisce non ha impedito a Signorini di bacchettare la Marini quando necessario. Nonostante l’affetto che a lei lo lega, Alfonso non fa preferenze né sconti quando si tratta di commentare gli avvenimenti che la riguardano e che si verificano nella casa del GF. Quando lei non lo ascolta, però, non può fare a meno di parlarne bene e sottolineare quegli aspetti della sua personalità che gliel’hanno resa cara. Intervistato da Federica Panicucci a “Mattino 5”, il giornalista ha raccontato quanto di inedito accade nella vita dell’amica: Valeria toglie subito l'etichetta dei vestiti. A volte toglie l'etichetta del 44 e mette la 42. Lei è così. Una sera, ho visto in diretta la Marini lavare i suoi perizomi nel lavandino della cucina. Questa cosa l'ha fatta anche a casa mia. Abbiamo fatto una litigata! Nel GF Vip, la Marini ha mostrato la vera donna con le sue fragilità. Donne come Valeria, che è una donna molto buona, sono sole. Quando arrivano a casa, non hanno nessuno. Questa solitudine, a volte, se la procurano perché vivere con persone come lei è un'impresa. C'è una solitudine nel mondo dello spettacolo che è spaventosa. Le rimprovera, però, l’eccessivo divismo: Lei è l'icona dell'essere vip. Fortunatamente, questo divismo non esiste più. Oggi viviamo in una società in cui il personaggio viene monitorato 24 ore su 24, le dive del passato non venivano fotografate al supermercato come accade oggi. Il divismo non esiste più.
Alfonso Signorini racconta la vita di Valeria Marini fuori dalla Casa del “Grande Fratello Vip”: “È molto sola, non c’è nessuno che l’aspetta a casa”.
Serena come non mai, Elisa mostra il suo pancione si Twitter a poche settimane dal parto. La cantante ha deciso di condividere insieme ai suoi fan la gioia di diventare mamma per la seconda volta e ha quindi pubblicato una foto intima che la mostra intenta a esibire la pancia diventata extralarge. Le misure della Toffoli sono effettivamente fuori dal target medio ma Elisa non sembra crucciarsene e anzi mostra con orgoglio il pancione dipinto con un sorriso smagliante. La cantante fa parte della schiera di mamme vip del 2013, tutte quelle donne del mondo dello spettacolo e della musica che hanno deciso di allargare la propria famiglia o di cominciare a crearne una essendo ormai sicure della solidità delle rispettive storie d'amore.
A meno di un mese dal parto, Elisa Toffoli pubblica sul suo profilo Twitter una foto del mega pancione che avvolge il suo secondo figlio.
Fino a pochi mesi fa i tabloid si erano concentrati su una possibile nuova storia d'amore, di cui anche noi avevamo parlato, che avrebbe avuto come protagonisti Jessica Simpson e il leader storico degli Smashing Pumpkins, Billy Corgan. Da subito i rumours di una possibile storia fra i due erano apparsi più che interessanti dal momento che Jessica Simpson e Billy Corgan effettivamente sembravano non avere nulla in comune e una relazione amorosa fra di loro sembrava più che mai strana. La smentita su queste voci, infatti, è arrivata presto da parte di alcuni amici dei diretti interessati. E ora a qualche mese dal tutto, è Billy Corgan stesso a rivelare perchè lui e Jessica si sarebbero frequentati così assiduamente per qualche tempo. "Quello che ho visto non ha in alcun modo a che vedere con la realtà che sto vivendo. E' come trovarsi in un cartone. Non ha niente a che vedere con quello che davvero sta succedendo o che io sto provando".
Billy Corgan conferma che la sua relazione con Jessica Simpson documentata dai tabloid lo scorso dicembre era puramente di tipo professionale.
L'ufficialità dell'approdo di Lionel Messi al Paris Saint-Germain ha monopolizzato il dibattito nel calcio europeo e mondiale. L'argentino dopo 21 anni ha lasciato il Barcellona e si è accasato all'ombra della Tour Eiffel con un contratto di due anni più l'opzione per il terzo: la Pulce argentina è parsa a suo agio nei primi momenti al suo nuovo club e ora c'è grande curiosità di vederlo all'opera nello scacchiere di Mauricio Pochettino. Se in Francia si stanno stropicciando gli occhi per l'arrivo del sei volte Pallone d'Oro in Ligue 1, il passaggio del numero 10 della Seleccìon al PSG non è stato accolto con particolare entusiasmo in Germania e in altri paesi europei, che hanno manifestato dubbi sulla regolarità dell'operazione e invocano il Financial Fair Play per fermare le spese del club parigino. Dopo Hakimi, Sergio Ramos, Donnarumma e Wjinaldum è arrivato anche Messi e tanti parlano di "concorrenza sleale". Proprio su questo tema si è espresso il neo presidente del Bayern Monaco, Oliver Kahn, che in un'intervista al giornale francese L’Equipe e ha parlato di quelli che ormai sono considerati i nuovi Galacticos, facendo un parallelo con il Real Madrid dei primi anni 2000: "Vedi tutti questi nomi assieme e pensi che il Psg ha una squadra eccezionale. Ma funzioneranno insieme? Ci sarà armonia sul terreno di gioco? Sono curioso. L’ultimo Europeo ci ha dimostrato che non è la squadra più talentuosa che vince, ma quella che gioca meglio come squadra. L’Italia ce l’ha fatta mostrando grande solidarietà in campo. Sarà così anche a Parigi?".
L’arrivo di Lionel Messi al Paris Saint-Germain ha riacceso il dibattito intorno alle spese del club francese e il neopresidente del Bayern Monaco, Oliver Kahn, nel corso di un’intervista al giornale francese L’Equipe ha esposto così il suo pensiero: “Il PSG spende da sempre somme incredibili ma non ha mai vinto la Champions”.
E’ passato poco dopo le 15.30 anche alla Camera dei Deputati il decreto legge sulla manovra finanziaria Dopo l’incontro dei capigruppo alla Camera e al Senato, vi era stato un accordo sul limitato numero dei correttivi da apportare già al Senato, che ieri ha approvato il provvedimento, dopo una breve discussione seguita all’intervento del Ministro Tremonti. Ieri sera le opposizioni avevano garantito il regolare svolgimento del voto sia in Commissione bilancio che in Aula senza apportare modifiche rispetto al provvedimento del Senato e senza fare alcun tipo di ostruzionismo. Questa mattina, infatti, non sono stati presentati né emendamenti né ordini del giorno. Il Governo comunque per ovviare a qualsiasi inconveniente ha posto la questione di fiducia in entrambi i rami del Parlamento come ha a annunciato il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito. La votazione è stata per appello nominale e con voto palese, cioè ogni deputato chiamato si è presentato davanti alla presidenza dichiarando ad alta voce il proprio voto. Il Primo a presentarsi è stato proprio l’autore tanto discusso della manovra, il Ministro Tremonti, e a sottolineare l’importanza dell’evento è arrivato per votare anche il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Per il momento la seduta è sospesa e dovrebbe riprendere a breve per le dichiarazioni finali sul voto di conversione definitivo del decreto in Legge. L’approvazione definitiva è prevista intorno alle 18, appena otto ore dopo l’inizio della discussione e solo dopo un giorno dall’approvazione in Senato, un vero e proprio record di velocità per la nostra politica.
In tempi record poco dopo le 15.30, la Camera ha approvato il decreto sulla manovra economica. Attesa per le dichiarazini di voto finali per la definitiva conversione in Legge del provvedimento finanziario, prevista per le 18.
Kylian Mbappé sarà pure stato confermato come protagonista della copertina di FIFA 22, ma la scelta non sembra accontentare l'intera community. In seguito alla vittoria della nazionale italiana di calcio a UEFA Euro 2020, la star del momento è Giorgio Chiellini, capitano e pilastro della difesa degli Azzurri. Lo dimostra la petizione avviata nemmeno 48 ore fa su change.org, arrivata adesso a quasi 17.000 firme. "Per onorare il nostro Capitano, Giorgio Chiellini, richiediamo che il suo leggendariamente pronunciato nasone venga posto nella copertina di Fifa 22", così recita la raccolta firme digitale che punta a celebrare il "King Kong" della difesa nostrana. Non sarebbe la prima volta di Giorgio Chiellini sulle copertine dei giochi FIFA. Il difensore ha infatti prestato il suo volto per la copertina di FIFA 10, assieme a Ronaldhino, e di FIFA 11, lì invece accompagnato da Kakà. Chissà che non riaccada in FIFA 22. A esser realisti, non si sa che impatto avrà la petizione in corso sulla scelta originaria di EA Sports, tuttavia si tratta di un omaggio spontaneo di tifosi e tifose volto a celebrare l'incredibile carriera di Giorgio Chiellini, oggi 37enne (e campione d'Europa). Proprio in occasione del campionato europeo, il difensore ha ribadito la sua grande esperienza annichilendo attaccanti del calibro di Romelu Lukaku del Belgio ed Harry Kane dell'Inghilterra.
“Per onorare il nostro Capitano, Giorgio Chiellini, richiediamo che il suo leggendariamente pronunciato nasone venga posto nella copertina di Fifa 22”, così recita la raccolta firme digitale che punta a celebrare il “King Kong” della difesa nostrana, arrivata a quasi 16mila firme. Ecco i dettagli.
Nella trasmissione Verissimo, Silvia Toffanin sta ripercorrendo a poco a poco i punti di vista e le versioni di tutte le parti in causa all'interno del quadrato più famoso del gossip, almeno rispetto a quello riferito all'ultimo anno. Dopo aver interrogato Belen, che nell'occasione smentì la gravidanza, e dopo l'intervista a Fabrizio Corona – uno spazio all'interno del quale l'uomo si è pesantemente scagliato contro la sua ex – tocca a Emma Marrone dire la sua su quanto sta accadendo nell'ultimo periodo. Che la Rodriguez aspetti un figlio da De Martino è ormai noto: lei stessa lo ha confermato in un'intervista a Chi attraverso un'esclusiva che, purtroppo per lei, non si è rivelata essere tale. Ora la palla passa a Emma che, dopo il silenzio degli ultimi mesi, ritorna sull'argomento. Intervistata brevemente da Verissimo, la Marrone sembra serena, finalmente. Forse per merito o del suo nuovo amore misterioso o forse a causa dei successi collezionati in campo lavorativo, fatto sta che la ragazza si sente di perdonare il suo ex per quell'amore "scandaloso" che tante lacrime le è costato. Lo assolve Emma che, tra il serio e il faceto dice "Sono ragazzi" quasi come se questo le permettesse finalmente di guardare avanti rispetto a ciò che è stato. Pungolata, però, lancia l'ultima frecciata al suo ex attraverso una dichiarazione che, in un primo momento, potrebbe sembrare riferita solo a sè stessa ma che se approfondita, custodisce dentro un vero mondo: E cosa ci vuoi fare? Sono cose che succedono, sono ragazzi! Ora nei miei occhi c’è felicità e va bene così. Questa volta cerco il cervello in un uomo. L’amore è nell’aria.
Potrebbe non essere ancora passata completamente la rabbia a Emma Marrone che, intervistata a Verissimo, assolve il suo ex fidanzato Stefano De Martino per l’amore con Belen, ma aggiunge una tagliente frecciata che di certo al ballerino non sarà sfuggita.
Gerard Butler “Attacco al potere – Olympus has fallen”: Un pericoloso gruppo di estremisti, altamente addestrati, organizza un attentato alla Casa Bianca e prende in ostaggio il Presidente Benjamin Asher e l’intero staff rinchiudendolo nel bunker presidenziale sotterraneo. L’obiettivo è quello di attaccare gli Stati Uniti utilizzando le loro stesse armi. Mike Banning, ex responsabile della sicurezza presidenziale, accorre sul posto scoprendo di essere l’unico dei servizi segreti ancora vivo nell'intero edificio. La sua esperienza e la sua preparazione diventano ben presto per il vice presidente Allan Trumbull, l’unica speranza di salvare Asher, in una estenuante corsa contro il tempo. var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) { document.getElementById('widget-banner-7').id = 'div-banner-5'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-5"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-7').style.display = 'none'; } “Scary Movie 5”: Il protagonista principale di questo quinto episodio è Pierre, famoso regista di una compagnia di ballo francese, che sta organizzando una grande produzione. Le due amiche Jody e Kendra sono interessate entrambe ad ottenere la parte della protagonista, a tutti i costi. Ci penserà la madre di Jody, ex ballerina frustrata, a far ottenere alla figlia il ruolo cui tanto aspira, mentre la veterana Heather Daltry sarà tagliata fuori dallo spettacolo, andando su tutte le furie. Vi lasciamo immaginare con quali tattiche. var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) { document.getElementById('widget-banner-9').id = 'div-banner-extra-1'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-extra-1"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-9').style.display = 'none'; } “Treno di notte per Lisbona”: Raimund Gregorius è un professore svizzero di 57 anni che conduce una vita normale e alquanto monotona. Un giorno, però, incontra misteriosa donna con un cappotto rosso di pelle, di origini portoghesi a Berna, intenzionata a gettarsi nel fiume. L’uomo la salva ma proprio grazie a lei, scopre un affascinante libro scritto dallo scrittore portoghese Amadeu de Prado, che fa nascere in lui il desiderio di mettersi sulle tracce dell'autore a Lisbona. Raimund inizia a comportarsi come un vero detective che mette insieme vari indizi che includono intrighi politici ed emotivi, trovandosi ad affrontare un excursus storico che, travalicando i confini del tempo e dello spazio, lo porterà a confrontarsi con il regime dittatoriale di Salazar negli anni Settanta e con il vero significato della sua vita, realizzando di poterla cambiare in un solo istante.
Arriva nelle sale l’attualissimo “Attacco al potere – Olympus has fallen”, con Gerard Butler e Aaron Eckhart ma a smorzare un pò i toni ci pensa il quinto capitolo della saga di “Scary Movie”. Occhio anche al cinema italiano, nelle sale con ben 4 film.
In un emozionante articolo pubblicato su Rolling Stone, Mick Jagger ha scelto di raccontare la sua lunga e storica amicizia con David Bowie, la cui morte così inattesa e dolorosa lo scorso 10 gennaio ha letteralmente scioccato tutti gli appassionati di rock. Il legame tra il Duca Bianco e il leader dei Rolling Stones è stato eccezionale, spesso alimentato da pettegolezzi e leggende secondo cui ci sarebbe stato ben più di una semplice amicizia; elementi piccanti a parte, i due artisti si sono influenzati a vicenda per decenni e hanno realizzato insieme una storica cover di "Dancing in the Street". Non ricordo come ho conosciuto David – il che è strano – ma ci frequentavamo molto spesso a Londra nei primi anni Settanta; siamo stati a un sacco di feste insieme. Veniva a casa mia e mi faceva sentire la sua musica. Ricordo quando provava diversi mix di "Jean Genie", che era una canzone vicina allo stile degli Stones, in un certo senso. Mi piaceva molto vederlo crescere come artista. C'è sempre sempre uno scambio di informazioni all'interno della nostra amicizia. E suppongo che ci fosse anche una certa competizione tra di noi, ma che non ha mai preso il sopravvento. (…) Aveva l'abitudine di copiarmi, a volte, ma è sempre stato molto onesto. Se si ispirava a una delle tue mosse, ti diceva: "Questo è una delle tue." Non mi dispiace aver condiviso alcune cose con lui, perché lui ha condiviso così tanto con me. L'amicizia è rimasta indissolubile anche negli anni successivi: Eravamo molto vicini negli anni Ottanta a New York. Ci piaceva uscire e giravamo le discoteche. Siamo stati molto influenzati dalla scena downtown di New York dell'epoca. Ecco perché "Let's Dance", tra le sue canzoni, è la mia preferita. Mi fa tornare in mente quei tempi, e ha lasciato un grande solco del genere. Aveva una capacità camaleontica di adattarsi a qualsiasi genere, sempre con un approccio unico, sia nella musica che nei testi. Il mio ricordo preferito risale a quando abbiamo fatto "Dancing in the Street" insieme. (…) È stata l'unica volta in cui abbiamo veramente collaborato, il che è davvero stupido se ci si pensa. Il pezzo si chiude con una dichiarazione molto commovente, in cui Jagger spiega di aver perso di vista Bowie negli ultimi tempi. Una nota di rimpianto che si aggiunge al dolore per la perdita di un amico e di un immenso artista.
Il leader dei Rolling Stones ricorda il collega e amico in un commovente tributo, in cui racconta 40 anni di amicizia: “L’ho visto crescere come artista, ci siamo sempre influenzati a vicenda. Negli ultimi tempi era sparito dalla mia vita: è triste perdere qualcuno con cui non parli da tanto”.
Il codice civile prevede che la procura abbia la stessa forma richiesta dal contratto per il quale è conferita la rappresentanza (art. 1392 c.c. "La procura non ha effetto se non è conferita con le forme prescritte per il contratto che il rappresentante deve concludere"). Si tratta di un onere formale determinato non a priori, ma determinato di volta in volta in base al contratto o atto che dovrà compiere il rappresentante. La sanzione prevista per la mancanza di forma della procura è l'inefficacia della procura e, di conseguenza, del contratto che il rappresentante andrà a stipulare. La mancanza di una forma determinata ab origine in modo certo, ma la previsione di una forma da individuarsi di volta in volta ha prodotto una serie di problematiche non tutte di facile soluzione, infatti, se, ad esempio, l'atto da compiersi (es. vendita immobile) può essere stipulato per forma scritta, ma per la trascrizione è necessaria la scrittura privata autenticata o per atto pubblico, per la procura è sufficiente la forma scritta (anche se per la procura si usa la scrittura privata autenticata per avere certezza dell'autenticità della sottoscrizione del rappresentato), se, invece, l'atto richiede l'atto pubblico anche la procura deve avere la medesima forma (es. atto costitutivo società di capitali). Particolare, invece, è la forma della procura a donare o ad accettare una donazione. Per la donazione è richiesta la forma dell'atto pubblico e di due testimoni, però, occorre anche considerare l'art. 778 del codice civile rubricato come "Mandato a donare" il quale dispone che "È nullo il mandato con cui si attribuisce ad altri la facoltà di designare la persona del donatario o di determinare l'oggetto della donazione. È peraltro valida la donazione a favore di persona che un terzo sceglierà tra più persone designate dal donante o appartenenti a determinate categorie, o a favore di una persona giuridica tra quelle indicate dal donante stesso. È del pari valida la donazione che ha per oggetto una cosa che un terzo determinerà tra più cose indicate dal donante o entro i limiti di valore dal donante stesso stabiliti". In sintesi si potrebbe sostenere che dall'art. 778 c.c. si deduce la nullità del mandato generale a donare e del mandato a donare senza specificazione del bene o della persona del donatario. Ora, se si può convenire sulla nullità del mandato generale a donare (trattandosi di fatto di donazione di bene altrui e, quindi, ricadente nel divieto di donazione di beni futuri) se si interpreta la locuzione "mandato" in senso letterale come mandato vero e proprio (cioè come colui che agisce in nome proprio e per conto di) e non come procura a donare (colui che agisce in nome e per conto di), da quanto detto si potrebbe dedurre che è valida la procura a donare, in quanto il rappresentante agendo in nome e nell'interesse altrui (e non in nome proprio e nell'interesse altrui) non violerebbe il divieto di donare beni futuri, cioè beni non compresi nel patrimonio del donante, come, appunto, i beni altrui (art. 771 c.c. "La donazione non può comprendere che i beni presenti del donante. Se comprende beni futuri, è nulla rispetto a questi, salvo che si tratti di frutti non ancora separati"). Se quanto detto sopra è corretto, diventa anche più agevole spiegare la seconda parte dell'articolo 778 c.c. secondo il quale sarebbe valido il mandato a donare se è determinata la persona del donatario o il bene da donare, poichè, in tal caso, l'articolo non si riferirebbe propriamente al mandato (il quale sarebbe nullo ex art. 771 c.c. a prescindere dalla determinazione dell'oggetto della donazione o della persona del donatario), ma si riferirebbe alla procura, cioè la procura a donare per essere valida deve descrivere e determinare l'oggetto della donazione o la persona del donatario. Il motivo di quest'onere di contentuto può essere spiegato dall'esigenza di evitare che il rappresentante compia scelte troppo discrezionali. Descritta sinteticamente la fattispecie, occorre anche chiedersi se la sanzione (inefficacia o nullità) prevista per la procura, in caso di mancanza di forma o relativamente all'indeterminatezza della persona del donatario o dell'oggetto della donazione, si estende anche all'atto compiuto dal rappresentante, detto in altri termini, occorre chiedersi se l'eventuale nullità della procura determina anche la nullità dell'atto (es. donazione) stipulato in esecuzione della stessa. Un piccolo aiuto, per risolvere l'interrogativo, può essere fornito dall'art. 1392 c.c. il quale prevede che la procura senza forma non produce effetto, di conseguenza se la procura non produce effetto significa che non risulta attribuito al rappresentante il potere rappresentativo e colui che agisce può essere qualificato come un falso rappresentante. Una disposizione simile non è prevista per le altre ipotesi di invalidità (nullità annullabilità) della procura. Allora, alla domanda se in caso di nullità (o di annullabilità) della procura questa sanzione si estende anche all'atto compiuto in forza della procura la risposta che dovrebbe essere fornita è negativa, di conseguenza, la nullità della procura non dovrebbe comportare anche la nullità del contratto stipulato dal rappresentante, poichè il vizio della procura incide solo sul potere del rappresentante, caducandolo e trasformandolo in un falso rappresentante e l'atto compiuto dal falso rappresentante è sanzionato solo con l'inefficacia. Quanto detto vale anche in caso di donazione ? Cioè, la donazione stipulata con una procura priva forma e senza determinazione della persona a cui donare e senza l'indicazione del bene da donare è semplicemente inefficace o è nulla perchè la sanzione della nullità (ex art. 778 c.c.) prevista per la procura si estende anche al contratto di donazione ? Secondo la Cassazione anche la donazione è nulla.
La procura a donare deve avere la forma dell’atto pubblico con due testimoni, e deve indicare la persona del donatario e il bene da donare, la mancanza di questi oneri formali influenza la donazione stipulata dal rappresentante ?
L'ultima volta che Raffaele Cutolo tentò di pubblicare un libro successe il finimondo. Era il 1980 e la magistratura decise di bloccarlo perché in alcune poesie sembrava nascondersi una sorta di "vademecum del camorrista": quello che deve o non deve fare un uomo "d'onore". Oggi, che di anni ne sono trascorsi 39 da quel sequestro, Cutolo torna nelle librerie, benché sia ancora relegato al 41bis, regime di carcere duro, a Parma. Un libro diverso dal precedente, giurano la moglie Iammacolata Iacone e Gianluigi Esposito, il curatore. E il perché sarebbe racchiuso nella prima pagina di "Poesie dal Carcere". "A Denise, perché sappia che il padre è stato anche poesia". Una dedica semplice, che non è frutto della decisione del fondatore di Nco (Nuova Camorra Organizzata), ma del curatore. «Questo libro, per quello che mi riguarda ha un'altra valenza. Quella di dimostrare alla piccola Denise, spiega Esposito, che il padre, Raffaele Cutolo, è stato ed è anche altro». Ed è in quell'anche che si nasconde la parte più controversa di questa nuova pubblicazione, edita da Neomediaitalia. Perché è legittimo pensare che dietro questa raccolta di poesie si nasconda un ‘secondo fine'. A questa domanda tuttavia risponde in maniera netta la moglie, Immacolata Iacone, che ha legato la sua vita a quella di Cutolo nel 1983. «No. È ‘fine pena mai'. Io mi auguro che torni a casa, però no… quale potrebbe essere un altro motivo? Questo libro è per far capire a Denise che il padre non era solo "Il Cutolo". Lui non ha chiesto mai niente, poteva chiedere la grazia ma neanche quella ha chiesto». Immacolata Iacone sposò Raffaele Cutolo mentre il boss della Nco si trovava in carcere. Un amore costruito su molte attese, diverse lettere e pochissimi contatti, se non visivi, a distanza senza mai potersi neanche sfiorare. Ma soprattutto attorno a una bambina, concepita nel 2007 grazie all'inseminazione artificiale: Denise, che oggi ha 11 anni e pone diverse domande rispetto al passato del padre. «Lei non sa dove sta il padre, sa solo che sta in un istituto a insegnare ad altre persone a non sbagliare, perché lui ha fatto degli errori», spiega Iacone a Fanpage.it. Ma veniamo al libro. Una raccolta che si configura come un viaggio dal "Supercarcere", titolo della prima poesia a una sorta di ritorno a casa affidato al componimento "A Mia Madre". Le ultime parole del libro sono "mamma ti prego perdonami!". Molte delle poesie sono state scritte mentre Cutolo si trovava nel carcere dell'Asinara, lembo di terra il Mar di Sardegna a ovest, il Mare di Corsica a nord, una sorta di ‘Alcatraz' di massima sicurezza, dismesso nel 1998. Le ombre della sera all’Asinara Le prime ombre della sera Calano in quest’angolo Dell’isola all’Asinara. Io tutto solo nella mia celletta, Solite mosse, solite cose. Quattro passi e Sdraiato sulla branda, Senza tv, radio e giornali, Senza notizie di niente e di nessuno. Che vita faccio? Basta! Basta! Un vero uomo non può continuare così, In fondo abbiamo una sola vita. E se uno la butta via così Che cosa resta? Solo amarezza, delusioni e ingiustizie. Quindi bisogna reagire, Reagire, reagire. Però con saggezza. Le poesie di Raffaele Cutolo raccolte da Gianluigi Esposito e custodite negli anni da Immacolata Iacone, Cutolo le ha scritte in cella e inviate a casa. L'unico modo per comunicare con la moglie è infatti questo, nei lunghi anni di carcere duro a cui Cutolo tutt'oggi è condannato. La famiglia può incontrarla solo una volta al mese, anche se le visite al carcere di Parma, per motivi economici, si verificano ogni 60 giorni. Qui ha la possibilità di parlare attraverso un telefono e un vetro con la donna sposata nel lontano 1983 e che ancora oggi lo aspetta. Poi, per dieci minuti, può abbracciare la figlia, l'unica sua parente autorizzata a condividere il suo stesso spazio nel luogo destinato al colloquio. Una possibilità che Denise perderà a ottobre, quando compirà 12 anni. «Oggi questa bambina ha la possibilità ancora di accedere al colloquio ogni due mesi, spiega il curatore Gianluigi Esposito, entrando nello spazio riservato al padre, ma da ottobre quando compirà 12 anni dovrà stare anche lei dietro a un vetro e parlare con il padre attraverso il telefono». Una questione, spiega sempre il curatore, nata nel corso della prima presentazione e per cui si è speso anche il Garante dei detenuti della Regione Campania, Samuele Ciambriello: «In un paese civile e democratico si può togliere la libertà di un uomo ma non la sua dignità. Attenzione, io non sono dalla parte dei carnefici, io sono per far rispettare gli articoli 2, 3 e 27 della Costituzione e andare oltre il muro dell’indifferenza.
A 39 anni di distanza dal libro che Raffaele Cutolo, tentò di pubblicare ma che fu bloccato dalla magistratura, esce “Poesie dal Carcere”. Una raccolta di componimenti del fondatore e leader della disgregata Nuova Camorra Organizzata, dedicata alla figlia Denise. «Qui non si parla di camorra, ma di amore». Ad assicurarlo è la moglie di Cutolo, Immacolata Iacone.
I diversi modi per accettare l'eredità e l'effetto sui debiti del defunto Per accettare l'eredità è sempre richiesta l'accettazione (espressa o tacita) dell'erede potendo l'erede sempre rinunciare ad accettare l'eredità. Le diverse modalità con le quali è possibile accettare l'eredità incidono sulla responsabilità dell'erede per i debiti e per i crediti del de cuius. Infatti, l'accettazione tacita dell'eredità o l'accettazione pura e semplice comportano che l'erede risponde dei debiti del defunto con tutto il suo patrimonio personale (oltre che con gli eventuali beni presenti nel compendio ereditario) L'accettazione dell'eredità con beneficio di inventario comporta che l'erede risponde dei debiti ereditari solo (limitatamente) al valore dei beni compresi nell'eredità e dei debiti dell'eredità non risponde con il proprio patrimonio. Per descrivere gli effetti dell'accettazione dell'eredità con beneficio di inventario, in modo molto semplificato si afferma che l'erede beneficiario non risponde dei debiti ereditari, in realtà l'erede (anche se ha accettato con beneficio) acquista la qualifica di erede, ma si auto tutela dai debiti dell'eredità in quanto risponde dei debiti ereditari nei limiti del valore dei beni ereditari (o dell'attivo ereditario) se esistono. Di conseguenza, l'erede beneficiario non risponde dei debiti ereditari con il proprio patrimonio personale. Quanto al procedimento e/o alle formalità con le quali si giunge all'accettazione dell'eredità con beneficio di inventario si può dire che l'accettazione con beneficio di inventario è una procedura complessa che richiede due elementi: l'accettazione dell'eredità con beneficio e la redazione dell'inventario entro un determinato termine. Infatti, l'art. 484 cc disponendo che "l'accettazione col beneficio d'inventario si fa mediante dichiarazione … " e che questa "deve essere preceduta o seguita dall'inventario" delinea una fattispecie a formazione progressiva, per la cui realizzazione i due adempimenti sono entrambi indispensabili, come suoi elementi costitutivi.
La Cassazione del 26.3.2018 n. 7477 ha affermato che se al momento della formazione del titolo esecutivo giudiziale nei confronti dell’erede per un debito del cuius non fossero ancora decorsi i termini per il compimento dell’inventario previsti per l’accettazione dell’eredità con beneficio di inventario, la limitazione della responsabilità dell’erede per i debiti del de cuius ex art. 490 c.c., può essere eccepita dinanzi al giudice dell’esecuzione ed a quello dell’opposizione, trattandosi di fatto successivo alla definitività del titolo.
Un richiamo per rischio chimico è stato pubblicato nella giornata di ieri sul sito del ministero della Salute, nell’apposita sezione dedicata ai richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori. A sparire dagli scaffali i “Ciuffi di calamaro indopacifico decongelati – Uroteuthis duvauceli” a marchio “Nuova Bel Pesca snc”. Il prodotto viene ritirato a causa della presenza di cadmio in misura di 6,6 mg/kg ± 1,6 mg/kg (revisione di analisi, effettuata dall'Istituto Superiore di Sanità – rapporto di prova A161/21 del 30.03.2021). Nel comunicato diffuso dal ministero della Salute si legge i ciuffi di calamaro decongelati vengono commercializzati da “Nuova Bel Pesca srl, via G. Poli n.127, Chioggia (Venezia)”. Il lotto di produzione è: 2020/416, il marchio di idenficazione dello stabilimento IT X1M2E CE. Il prodotto viene venduto sfuso.
Pubblicato un nuovo richiamo alimentare sul sito del ministero della Salute. Ritirato dal commercio un lotto dei Ciuffi di Calamaro di Nuova Bel Pesca a causa di un rischio chimico. Il prodotto, si legge nella nota del ministero, viene ritirato a causa della presenza di cadmio in misura di 6,6 mg/kg ± 1,6 mg/kg.
L'analista di KGI Securities Ming-Chi Kuo ha diffuso nuove indiscrezioni su un presunto iPhone da 4 pollici che il colosso di Cupertino potrebbe annunciare nel corso dei primi mesi del 2016. Se la notizia dovesse venir confermata, quindi, oltre ai nuovi iPhone 6S e iPhone 6S Plus, l'azienda californiana potrebbe annunciare anche un nuovo smartphone con display da 4 pollici. Al momento da Apple non è trapelata alcuna indiscrezione a riguardo, si tratterebbe senza dubbio di un device che farà felici tutti quegli utenti che non amano i grandi schermi dei nuovi smartphone Apple. Secondo le indiscrezioni di Ming-Chi Kuo, solitamente sempre ben informato sulle anticipazioni Apple, i nuovi smartphone da 4 pollici potrebbero venir annunciati all'inizio dell'anno prossimo. L'analista definisce questo nuovo iPhone da 4 pollici come un "iPhone 5S aggiornato", quindi un dispositivo con una scocca in alluminio e non in policarbonato colorato come per l'iPhone 5C che è stato sicuramente meno apprezzato dagli utenti.
L’analista di KGI Securities Ming-Chi Kuo ha diffuso nuove indiscrezioni su un presunto nuovo iPhone da 4 pollici che il colosso di Cupertino potrebbe annunciare nel corso dei primi mesi del 2016.
Dobbiamo ammettere che, almeno a Napoli, l'inverno sembra tardare ad arrivare ma nel resto d'Italia le temperature rigide iniziano sicuramente a pesare sulle tasche delle famiglie costrette ad utilizzare costosi metodi di riscaldamento pur di vivere in un ambiente caldo e confortevole. Ogni inverno gli italiani vedono aumentare, e non di poco, la propria bolletta elettrica a causa dei dispendiosi sistemi di riscaldamento. E nonostante sul mercato ormai vengano presentate spesso diverse alternative ai riscaldamenti tradizionali, a partire dall'uso del legno o dei pellet, non tutti possono installare in casa un camino o non sempre le stufe sono sufficienti. Così uno studioso italiano ha inventato un modo per riscaldare casa velocemente, in maniera efficiente ma soprattutto economica: si chiama E-Cat e promette di rivoluzionare i sistemi di riscaldamento. Con E-Cat potrete riscaldare casa con appena 20 euro l'anno. E-Cat (Energy Catalyzer) è un sistema di riscaldamento domestico che produce energia sfruttando un procedimento di fusione fredda. Il procedimento utilizzato dal reattore inventato dall'italiano Andrea Rossi si chiama LENR e si basa sulla "reazione nucleare a bassa energia". L’apparecchio grazie al nichel e all'idrogeno che è disponibile sulla Terra in abbondanza e a prezzi irrisori: con un solo grammo di polvere si può produrre circa 23.000 megawatt all'ora in grado di riscaldare un ambiente in pochissimo tempo, tanto che il sistema può essere spento dopo appena 30 o 60 minuti dall’attivazione. Il 25 agosto 2015, l'Ufficio Brevetti degli Stati Uniti ha assegnato a Rossi un brevetto per il suo sistema made in Italy, chiamato Effetto Rossi, che funziona a fusione fredda e che rappresenta già una sorta di rivoluzione nel campo delle energie pulite. "Un piccolo reattore cilindrico (di dimensioni 20 cm x 5cm) è in grado di produrre in uscita molti kW per un lungo periodo di tempo (mesi) al costo del carburante trascurabile", si legge sul sito dove è possibile pre-ordinare il proprio E-Cat, "Questa tecnologia è rivoluzionaria e le implicazioni sono enormi. Si definirà la nuova era della produzione di energia che renderà i combustibili fossili obsoleti in quanto LENR è a buon mercato e 100% ecologico".
Potete dimenticare i costosi sistemi di riscaldamento: un ingegnere italiano ha inventato un modo per tenere calda la casa con soli 20 euro l’anno.
Chi pensa che la sostenibilità non possa andare di pari passo con il lusso, il comfort e un’esperienza alberghiera indimenticabile, non ha mai soggiornato al Villa Copenhagen, nel cuore della capitale danese, dove si trova la suite più sostenibile mai realizzata. Si chiama Earth Suite perché è stata creata in collaborazione con Earth Studio che ha usato solo materiali e tessuti riciclati, insieme a mobili ecologici del produttore danese Mater Design. Con Earth Suite il team di Villa Copenhagen ha ridefinito l'esperienza di un hotel di lusso: "Alla base di Villa Copenhagen c'è la convinzione che il lusso dipenda dalla consapevolezza e scelte sensate che tengano conto dell'ambiente e delle comunità, andando oltre cose materiali per un apprezzamento e un godimento del meglio che la vita ha da offrire.", spiegano, "A Villa Copenaghen, gli ospiti capiranno che il lusso consapevole è godere tutto, da grandi esperienze e incontri inaspettati a cibo di qualità e stimolante ambiente circostante, assumendosi al tempo stesso la responsabilità delle proprie azioni e dei viaggiatori impatto collettivo sul pianeta. Agire in modo responsabile è al centro del DNA di Villa Copenhagen e il team dell'hotel vede sostenibilità come scelta consapevole e non come dovere. Come parte di questo impegno incrollabile l'hotel si è impegnato a promuovere e ad abbracciare gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (OSS)... Da ciò che viene servito all'interno dei suoi ristoranti ai servizi disponibili nelle sue suite d'albergo al materiali utilizzati per la sua costruzione, Villa Copenhagen è orgogliosa di fornire agli ospiti e visitatori locali con soluzioni ed esperienze sostenibili". Earth Suite è un esempio di tale approccio innovativo e la stanza offre un'esperienza sostenibile e di lusso a 360° dal pavimento alle rifiniture alle pareti, dagli arredi realizzati ai prodotti fino all'uso esclusivo della bici e del sacco per la box. Situato vicino alla stazione centrale di Copenaghen, nel cuore della città, Villa Copenhagen è un punto di riferimento architettonico per la capitale danese. Situato all'interno della ex sede centrale delle Poste e Telegrafi, che risale al 1912, l'albergo di lusso del gruppo Nordic Hotels & Resorts comprende 390 stanze e una grande varietà di spazi e servizi. La sua posizione privilegiata vicino ai famosi Giardini di Tivoli e al Meatpacking District rendono Villa Copenaghen una destinazione privilegiata da cui partire alla scoperta della città o anche un luogo esclusivo lusso consapevole e accessibile in cui semplicemente potersi rilassare tra un tuffo in piscina, un massaggio alla Spa o del tempo per sé nelle comode ed eleganti camere, arredate in collaborazione con il premiato studio di architettura e interior design Universal Design Studio.
Se desideri fare il pieno di sostenibilità senza rinunciare al lusso, l’Earth Suite è la destinazione perfetta. Situata all’interno di Villa Copenhagen, nel cuore della capitale danese, la suite più sostenibile mai realizzata è stata creata in collaborazione con Earth Studio che ha usato solo materiali e tessuti riciclati, insieme a mobili ecologici del produttore danese Mater Design.
In presenza di beni in comune tra più soggetti (c.d. comunione ordinaria) il codice civile detta alcune per la gestione dei beni medesimi. Passando ad analizzare in particolare le norme in materia di comunione si nota subito che le decisioni di maggiore importanza devono essere prese seguendo il così detto metodo assembleare (il quale prevede la convocazione dell'assemblea di tutti i partecipanti alla comunione, il voto in assemblea e, alla fine, la decisione dell'assemblea). All'assemblea, coma già detto, devono essere convocati tutti i comproprietari (in mancanza la delibera è invalida) e la decisione della maggioranza vincola gli assenti o i contrari. Alcune decisioni, molto importanti, come la vendita dei beni in comune (la vendita di tutti o solo di alcuni di questi) deve essere presa con il consenso di tutti i proprietari. E' opportuno specificare che si tratta sempre di una delibera e il voto espresso in sede assembleare non può sostituire il consenso (personale) necessario per la stipula del successivo atto di vendita, soprattutto quando si tratta di beni immobili. Questo, ovviamente, non significa che il singolo partecipante alla comunione non possa disporre liberamente della propria quota, l'applicazione di questo principio permette di affermare che non c'è bisogno di nessuna autorizzazione degli altri partecipanti alla comunione per disporre della propria quota e non c'è bisogno di nessuna delibera preventiva dell'assemblea dei titolari dei beni in comunione per disporre della propria quota, l'art. 1108 c.c., in altri termini, regola un' ipotesi diversa da quella in cui il singolo comproprietario voglia disporre della propria quota, infatti, regola il caso in cui si voglia disporre dell'intero bene in comunione (se il bene è unico) o dell'intera comunione se comprende più beni o se si voglia disporre di singoli beni compresi nella comunione (se la comunione comprende più beni). Questa norma (come le restanti norme previste per la comunione ordinaria) sono tendenzialmente applicabili a qualsiasi tipo di comproprietà (indipendentemente dal titolo con cui si è formata la comunione), infatti, la comunione si può costituire in seguito all'apertura di una successione (la c.d. comunione ereditaria) o perchè più persone acquistano in comune e pro indiviso il medesimo bene (cioè acquistano singole quote del bene c.d. comunione ordinaria inter vivos). Cassazione civ. sez. II, del 9 ottobre 2012 n. 17216
L’art. 1108 c.c., richiede il consenso di tutti i contitolari per le alienazioni, è una norma generale applicabile ad ogni tipo di comunione ordinaria o ereditaria (si applica, quindi, indipendentemente dal titolo con cui si è formata la comunione) se non è stata espressamente derogata.
Carlo Azeglio Ciampi si è spento stamattina. L'ex Presidente della Repubblica aveva 95 anni, ne avrebbe compiuti 96 a dicembre. Da tempo, ormai, lottava contro il Parkinson e alcuni giorni fa si era reso necessario il ricovero per via di un peggioramento delle sue condizioni di salute. Si trovava ricoverato nella clinica Pio XI di Roma. Fiorello, che per anni ha proposto l'imitazione di Carlo Azeglio Ciampi, ha commentato sui social la notizia della morte dell'ex Presidente della Repubblica. Il noto attore e presentatore sottolineava in particolare, la tendenza di Ciampi a scandire le parole. La sua frase "Care italiane e cari italiani, è giunnnn-to il momento…" diventò un vero e proprio tormentone. Fiorello ha evidenziato la grande ironia dell'uomo politico e la sua capacità di stare al gioco. Mai, infatti, aveva criticato la divertente parodia di Fiorello: "L'ho imitato per anni. Ci chiamò in diretta a ‘Viva Radio2'. Era dotato di ironia come tutti i livornesi. Addio presidente Ciampi". Accanto alle tante persone che in queste ore stanno attestando la loro stima nei confronti di Carlo Azeglio Ciampi, c'è anche chi lo sta criticando aspramente. Matteo Salvini, infatti, ha commentato: "La morte è sempre una brutta notizia, di fronte alla quale si deve preghiera e cordoglio. Politicamente parlando Ciampi è uno dei traditori dell'Italia e degli italiani, come Napolitano, Prodi e Monti. Si porta sulla coscienza il disastro sulle spalle di 50 milioni di italiani. Rispetto per la morte ma politicamente, come per Napolitano, lo considero uno da processare come traditore".
Fiorello ha commentato la notizia della morte di Carlo Azeglio Ciampi, sottolineando la sua grande ironia. Il comico ha imitato per anni l’ex Presidente della Repubblica, ma lui non si è mai lamentato della parodia.
È da tempo ormai che l'Oriente non smette di stupire il mondo: che sia la Cina, il Giappone o gli Emirati Arabi, tutte le meraviglie del mondo da alcuni decenni ormai provengono dai paesi asiatici che sembrano fare a gara a chi produce l'oggetto più strano, il prodotto più eccentrico, l'edificio più da record o il parco giochi più spettacolare. In questa gara ai record del mondo fino ad oggi Dubai è riuscita sempre a conquistare un ruolo da leader; è a Dubai infatti l'edificio più alto del mondo, il Burj Khalifa. Ma presto questo primato sta per essere raggiunto dalla città di Jeddah dove verrà costruita la prossima torre più alta del Pianeta.
Con i suoi 170 piani per oltre 1 km di altezza sarà più alta del Burj Khalifa di Dubai e per questo è stata soprannominata ‘Kingdom Tower’. Solo gli ascensori saranno 59.
A poche ore dagli attacchi terroristici di Parigi, Facebook ha attivato una funzione con la quale cambiare la propria immagine del profilo per "sostenere la Francia e i cittadini di Parigi". Il social network ha reso disponibile la funzionalità annunciandola attraverso la pagina ufficiale: come successo in passato, è ora possibile modificare la propria immagine di profilo sovrapponendo alla nostra fotografia la bandiera della Francia. Il post di Facebook è accompagnato da una sola frase e un hashtag: "Stiamo insieme #JeSuisParis". Non è la prima volta che il social network di Zuckerberg permette agli utenti di modificare la propria immagine del profilo in supporto ad una causa o ad un paese colpito da una catastrofe. Lo scorso giugno Facebook aveva permesso di modificare l'immagine con i colori dell'arcobaleno LGBT in seguito alla decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti di legalizzare i matrimoni gay. Poco tempo dopo, Zuckerberg aveva supportato il progetto Digital India modificando la propria immagine con i colori della bandiera indiana, una possibilità poi resa disponibile a tutti gli utenti che volessero dimostrare il proprio supporto alla causa digitale indiana.
A poche ore dagli attacchi terroristici di Parigi, Facebook ha attivato una funzione con la quale cambiare la propria immagine del profilo per “sostenere la Francia e i cittadini di Parigi”. Il social network ha reso disponibile la funzionalità annunciandola attraverso la pagina ufficiale.
Giovedì 21 settembre si celebra la Giornata Mondiale dell'Alzheimer, la patologia più diffusa tra le varie forme di demenza, un disturbo tipicamente associato alla terza età che nel mondo fa registrare 9,9 milioni di nuovi casi all'anno, uno ogni 3,2 secondi. Non a caso si stima che siano colpite dal morbo di Alzheimer circa 50 milioni di persone, numero che secondo diverse ricerche è destinato a triplicare entro il 2050. Soltanto in Italia si contano oggi oltre un milione di malati, che raddoppieranno entro tre decenni. Per martedì 19 settembre è invece previsto a Milano un convegno pubblico organizzato per discutere delle nuove frontiere raggiunte dalla ricerca scientifica, ma anche di assistenza del malato. La patologia neurodegenerativa ha infatti costi elevatissimi sotto il profilo umano, sociale ed economico, e l'assistenza è un aspetto cruciale per il trattamento dei pazienti, che possono avere difficoltà anche nel riconoscimento delle persone care. Il meeting meneghino, chiamato “Dall'assistenza all'inclusione: come superare lo stigma della demenza”, è uno degli eventi più importanti in seno al programma ‘Ricordati di Me' del Mese Mondiale Alzheimer organizzato dall'ADI (Alzheimer's Disease International), una task force di associazioni, medici e istituti che riunisce oltre 80 organismi nazionali con lo scopo di condividere progetti di supporto, assistenza e ricerca in favore dei malati. L'obiettivo principale dell'evento e di tutti quelli organizzati dall'ADI è quello di “mettere in primo piano la persona con demenza e le sue esigenze, la sua qualità di vita insieme alla sua famiglia”, ha sottolineato la dottoressa Gabriella Salvini Porro, presidente della Federazione Alzheimer Italia.
Giovedì 21 settembre si celebra la Giornata Mondiale dell’Alzheimer, la forma di demenza più diffusa. Nel mondo ci sono 50 milioni di malati, dato destinato a triplicare entro il 2050.
Oltre ogni “lo potevo fare anche io”, ogni “questa sarebbe un’opera d’arte?” oppure “io quest’arte non la capisco”; oltre ogni perplessità verso creazioni ed espressioni artistiche del nostro tempo, c’è chi si occupa e si preoccupa di incentivare, promuovere e divulgare l’arte contemporanea. All Art Has Been Contemporary, tutta l’arte è stata contemporanea, recitava una scritta al neon dell’artista Maurizio Nannucci: una sentenza tanto semplice quanto illuminante, che è una difesa, un’accusa ed anche una considerazione effettiva, pacata ma inconfutabile. All’arte contemporanea ed al suo pubblico è dedicata la Giornata del Contemporaneo, il grande evento annuale promosso da AMACI, l’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, giunto alla nona edizione e programmato per sabato 5 ottobre, con il sostegno del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Lungo tutta la penisola, circa 800 luoghi, tra musei, gallerie, associazioni, studi d’artista, fondazioni, aprono ai visitatori gratuitamente con inaugurazioni delle nuove mostre, eventi speciali, laboratori didattici, performance, conferenze, incontri con artisti. Una giornata all’insegna della creatività e della conoscenza. Una giornata aperta a tutti, per aprirsi a tutto. Dar conto qui dei tantissimi siti partecipanti e delle attività organizzate sarebbe impossibile, ma la lista degli eventi è disponibile sul sito web AMACI a questo link. Come si vedrà, dall’Alto Adige alla Sicilia, dalle grandi città ai centri più piccoli, hanno aderito all’iniziativa non solo i musei membri dell’Associazione, ma numerosissime realtà più o meno affermate il cui lavoro è legato alla creatività contemporanea. La proposta è assai diversificata: dalle visite guidate al museo MADRE o al Museion, all’inaugurazione della mostra di Adrian Paci al PAC o di quella di Marinella Senatore a Rivoli, fino ai workshop con artisti organizzati dal Mart, per citare solo in minima parte l’enorme mole di attività in programma. Come si è detto, questa del 2013 è la nona edizione della Giornata del Contemporaneo. Era il 2005 infatti quando l’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani promuoveva per la prima volta l’evento. Dall’epoca ad oggi il numero degli enti partecipanti è cresciuto incredibilmente, passando dai 200 siti del 2005 agli 800 di quest’anno; e così, altrettanto incredibilmente, è aumentato il pubblico con un forte incremento del numero dei visitatori. In progressiva crescita anche il numero dei musei associati ad AMACI, la quale dall’atto di nascita nel 2003 – quando si costituì con lo scopo di sostenere l’arte contemporanea e le politiche istituzionali legate alla contemporaneità – è arrivata oggi a contare 26 musei membri, tra cui MAXXI, Gnam e MACRO (Roma), Castello di Rivoli e GAM (Torino), MADRE e Castel Sant’Elmo (Napoli), PAC e Museo del Novecento (Milano), Museion (Bolzano), GAMeC (Bergamo), MUSMA (Matera), Mart (Rovereto e Trento), MAGA (Gallarate), MAN (Nuoro), MAMbo (Bologna). Quando alcuni tra i maggiori musei di un territorio si associano con l’intento di una più attiva e coordinata promozione e divulgazione delle loro collezioni d’arte contemporanea e delle loro programmazioni, allora si può ben sperare in una maggiore e più diffusa cultura della contemporaneità, che può essere motore di crescita sociale. È di questo che parla l’immagine-guida scelta da AMACI per pubblicizzare la nona Giornata del Contemporaneo: si tratta di un’incantevole opera di Marzia Migliora (1972), uno scatto fotografico ambientato nel Grande Cretto di Alberto Burri a Gibellina (Trapani), un luogo che è già opera d’arte, tragica e poetica, che cela e custodisce sotto una colata di cemento le macerie della città vecchia distrutta dal terremoto del 1968. Nella fotografia di Marzia Migliora, alcune donne, discendenti della Gibellina perduta, attraversano il labirinto arido del Cretto trasportando delle anfore, in un gesto antico e solenne. Lo scatto si intitola Aqua Micans e le donne sono portatrici d’acqua, bene comune ed elemento di vita, che nell’immagine dell’artista diviene equivalente della cultura, bene prezioso e insostituibile da cui dipendono la crescita e il benessere della società. L’arte contemporanea è il presente, il futuro e il passato. Bisogna curare e vivere i luoghi che la ospitano e che la stimolano. In più, come scritto all’ingresso di un museo che presentava le sue collezioni dal 1949 ad oggi, il bello è che un museo di arte contemporanea non finisce mai.
Accesso libero, eventi speciali e visite guidate, in circa 800 luoghi dell’arte, per la nona edizione della Giornata del Contemporaneo organizzata da AMACI, l’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani.
Non erano bastate ad offuscare i gossip sul premier, eppure un po’ di scalpore le foto di Barbara Berlusconi a cena con Pato l’avevano suscitato. Lei bella, bionda figlia maggiore di Veronica Lario e Silvio Berlusconi, lui prestante giocatore del Milan. Intervistata da La Gazzetta delle Sport in merito al suo ingresso nel Consiglio d’amministrazione del Milan, Barbara risponde con grande diplomazia a tutte le domande che le vengono rivolte, non scomponendosi nemmeno quando il giornalista fa riferimento al presunto scoop che ha popolato le testate scandalistiche nei giorni scorsi. E dunque, alla domanda direttissima: “ .. in questi giorni sono uscite fotografie che la ritraggono in compagnia di Pato. Come commenta il gossip che ne è seguito?” Barbara con la consueta eleganza risponde: "Le fotografie sono del dicembre scorso, dopo una cena trascorsa con amici comuni al termine della quale ci siamo salutati come sempre" Ricordiamo che la notizia riguardante la separazione tra Barbara e Giorgio Valaguzza dopo nove anni insieme è recente, anche se le voci di una presunta crisi circolavano da tempo. A quanto pare non potremo ancora sfatare il mito del calciatore e la velina. Eppure la reazione raggiante di Barbara al gol di Pato, durante la partita a Verona, sembrava un ulteriore passo verso la rivelazione di una nuova love story.
Barbara Berlusconi, intervistata dalla Gazzetta dello Sport in occasione del suo ingresso nel Consiglio di Amministrazione del Milan, smentisce le voci che nei giorni scorsi circolavano riguardo la presunta relazione con Pato, giocatore del Milan.
Prosegue il processo per omicidio colposo a carico di Conrad Murray per la morte di Michael Jackson. Durante l'udienza in aula a Los Angeles ai giurati è stata fatta ascoltare un'altra registrazione nella quale si sente la voce del Re del Pop, impegnato in una conversazione col medico che i media americani hanno, a dire il vero, un po' frettolosamente ribattezzato Dottor Morte. Una telefonata della durata di 4 minuti, datata maggio 2009. Un mese prima della morte del cantante. video platformvideo managementvideo solutionsvideo player MJ parla al telefono con Murray di un tema controverso che, per varie vicissitudine, ha tenuto banco per un lungo periodo della sua vita: il perché del suo amore per i bambini. "Li amo – spiega Michael -. Li amo perché non avevo ho avuto infanzia. Non ho, non ho avuto infanzia, sento il loro dolore". Ancora una volta non è tanto l'argomento della conversazione a scioccare, ma piuttosto il tono di voce di Jackson, lento, impastato e biascicato. Già in occasione del primo giorno del processo, la scorsa settimana, era stato fatto sentire un audio shock della voce Michael Jackson, che tradiva una condizione fisica devastata già da diverso tempo dai farmaci, tra cui il potente anestetico Profosol, che Murray gli prescriveva e somministrava. Nella telefonata Michael rivela l'intenzione di voler costruire un ospedale per i bambini "Sarà ricordato più delle mie esibizioni." E cita anche alcuni suoi brani: “Heal the World, We Are the World, Will You Be There, The Lost Children: le ho scritte per loro, perché ho sofferto”. Menziona pure la serie di concerti all'O2 Arena di Londra che avrebbe dovuto tenere nel mese di luglio e, nonostante, la voce non lo lasci trasparire, si capisce che è smanioso di esibirsi: "Elvis non lo ha fatto, i Beatles non l'hanno fatto – dice a proposito del This Is it tour – noi dobbiamo essere fenomenali. Quando la gente lascia lo spettacolo, voglio che dica, ‘Non ho mai visto niente di simile'."
Nella telefonata il Re del Pop appare completamente stordito dai farmaci. Per l’accusa questa sarebbe la prova che il medico sapeva dei problemi di Jackson, ma continuava comunque a prescrivergli medicine, tra cui il famigerato Profosol.
Per il debutto in F1 del nuovo duo di piloti ufficiali, Mick Schumacher e Nikita Mazepin, la Haas ha presentato il suo nuovo look con cui correrà nella prossima stagione. Il Team americano ha voluto così dare alla nuovissima formazione di piloti anche un'auto totalmente rivista e ridisegnata nei colori, con una scelta di rottura con la tradizione Haas: via il classico grigio e una livrea prevalentemente bianca con la presenza di rosso e blu. Per la VF-21 un chiaro riferimento cromatico che richiama da vicino i colori della bandiera del main sponsor, Urakali, una società russa di fertilizzanti di cui fa parte il ricco uomo d'affari Dmitry Mazepin, padre di Nikita. Per questo accordo, il team americano ha cambiato anche il proprio nome ufficialee, trasformandosi in Uralkali Haas F1 Team. Un inedito, così come la coppia Schumacher-Mazepin che ha sostituito Kevin Magnussen e Romain Grosjean e che è al proprio debutto ufficiale in Formula 1. Il primo passo della nuova Haas è previsto in Bahrain il prossimo 12 marzo, prima che inizino i test sulla pista Per la Haas sarà una stagione importante, di conferma, dopo il nono posto ottenuto nell'ultimo campionato costruttori, davanti alla Williams. Il team americano ha scelto una strategia particolare: gran parte dell'attenzione e del lavoro di quest'anno sarà dedicato allo sviluppo della vettura del 2022, stagione in cui i regolamenti cambieranno.
La Haas ha deciso di rompere con il passato abbandonando il classico grigio e puntando sul bianco, rosso e blu. I colori della bandiera russa del nuovo sponsor Uralkali per il quale il team americano ha cambiato anche il proprio nome ufficiale in Uralkali Haas F1 Team. Sarà questa la VF-21 con cui debutteranno in F1 Mick Schumacher e Nikita Mazepin.
Alla fine tutto è bene quello che finisce bene e questa cosa vale anche per Al Bano e l'Ucraina che, alla fine, tramite l'ambasciatore ha fatto pace col cantante di Cellino San Marco. La situazione è nota: qualche settimana fa alcuni personaggi del mondo dello Spettacolo internazionale sono stati inclusi in una specie di black list del Paese dell'est Europa in cui era inserito chi era sospettato di essere troppo vicino a Putin. La lista, come riporta l'Ansa, che cita l'agenzia Interfax, è stata stilata "dal ministero della Cultura in base alle richieste del Consiglio di Sicurezza e Difesa nazionale dell'Ucraina, dei servizi di sicurezza ucraini e del Consiglio della Tv e Radio nazionali" e include 147 persone. È stato lo stesso Al Bano a spiegare che le cose pare siano state definitivamente risolte e all'Adnkronos ha dichiarato: "Sono un uomo di pace. Ho seminato pace e raccolgo pace". Dell'incontro con l'ambasciatore ucraino a Roma, il cantante non ha detto molto ma si è limitato a un semplice: "È stato un incontro interessante con l'ambasciatore. Ci siamo trovati d'accordo su molti punti. Uscirà ora un comunicato ufficiale da parte dell'Ambasciata. Riguardo al futuro e a una prossima pianificazione bisognerà aspettare almeno altre due settimane, in attesa che si concludano le elezioni presidenziale in Ucraina".
Al Bano ha avuto un colloquio con l’ambasciatore in Italia dell’Ucraina per chiarire la sua situazione riguardo la black list stilata da Kiev per quei personaggi dello Spettacolo ritenuti, a causa della loro vicinanza con Valdimir Putin, un potenziale pericolo per la sicurezza nazionale del Paese dell’Est Europa.
Giro di vite da parte del Viminale contro le occupazioni abusive di immobili su tutto il territorio nazionale. Con una circolare inviata ai prefetti e a tutti agli enti locali, infatti, il Ministero degli interni ha ordinato un immediato censimento di tutti gli immobili occupati in modo abusivo, degli occupanti e l'allontanamento tempestivo degli stessi. La circolare, firmata dal capo di gabinetto del Ministro Matteo Salvini, Piantedosi, raccomanda ai prefetti la "massima rapidità" nell'esecuzione sia dei censimenti che degli sgomberi, sottolineando la necessità di agire in fretta per evitare il perpetrarsi di simili fenomeni. Una nuova linea di fermezza sul tema che andrà a colpire quindi sia le sedi di alcuni centri sociali occupati sia d esempio edifici abbandonati presi a dimora da migranti o da quanti non possono permettersi di pagare un affitto. Pur disponendo specifici interventi a carico dei Servizi sociali dei Comuni a tutela di soggetti fragili e dei minori, la circolare del Viminale infatti impone un accertamento serrato e criteri molto restrittivi per rientrare nell'alveo dell'assistenza pubblica e, in ogni caso, relegati ad accertamenti da farsi soltanto in un secondo momento rispetto allo sgombero. Gli aiuti pubblici inoltre scatteranno solo se non ci sia alcuna possibilità di garantire il sostegno attraverso parenti o altre strutture. Per quanti non si trovano in situazioni di "fragilità" la circolare invece dispone "forme più generali di assistenza nell'immediatezza dell'evento". Una misura, che come spiega il documento pubblicato sul sito del ministero dell'Interno, si è resa necessaria alla luce di quanto emerso "in questo primo periodo di applicazione del decreto-legge" varato nel 2017 in materia di "gestione del tema dell'occupazione arbitraria degli immobili". La lotta al contrasto delle occupazioni infatti "non ha compiuto significativi passi avanti" se non rispetto alla prevenzione di nuove occupazioni, sottolineano dal Viminale. Le nuove misure potranno "incidere positivamente sulla prevenzione e repressione delle condotte illecite e complessivamente sulla sicurezza delle nostre città" conclude il Viminale, raccomandando tempestività nell'esecuzione e un primo rapporto sullo stato del fenomeno e delle iniziative avviate nelle varie province già entro la fine del mese di settembre.
Giro di vite da parte del Ministero degli interni sulle occupazioni abusive di immobili. Con una circolare inviata ai prefetti e a tutti agli enti locali si chiede un immediato censimento di tutti gli immobili occupati degli occupanti e il loro allontanamento. Spetterà agli enti locali stilare lista degli interventi più urgenti anche in in base alla presenza di soggetti fragili e dei minori.
Tommaso Zorzi commenta per la prima volta il gossip che lo vede protagonista con Lorenzo Campi. Il vincitore del Grande Fratello Vip è stato paparazzato insieme al giovane torinese, in atteggiamenti confidenziali, e gli scatti hanno già fatto presupporre l'inizio di una nuova frequentazione per l'influencer. Lui stesso, in effetti, ha di fatto confermato la relazione, parlando con Filippo Bisciglia all'interno del suo programma Il Punto Z, su Mediasetplay. Il nome di Lorenzo Campi non è stato fatto da nessuno dei due, ma quando Bisciglia ha domandato a Tommaso "Come va l’amore?", Zorzi ha confermato di essere sentimentalmente impegnato con un timido eppure eloquente "Bene, grazie". Il conduttore di Temptation Island ha provato a scavare più in profondità, facendo cenno alle foto di Tommaso con Lorenzo Campi: "Sapendo che dovevo fare l'intervista con te mi sono informato e ho visto delle foto di te in dolce compagnia. Se vuoi qualche consiglio, sono qui!". A quel punto si sono innescate una serie di battute: "Verrò in terapia di coppia da te, allora", "Però voglio anche lui", "E certo, mica vengo da solo". Insomma, per quanto Zorzi non abbia parlato esplicitamente del ragazzo, le sue parole suonano come una conferma. La vita privata di Tommaso Zorzi è dunque finita al centro delle cronache rosa già a breve distanza dalla sua uscita dal Gf Vip. L'influencer e conduttore ha sempre detto di essersi innamorato solo una volta, anni fa, e di aver poi vissuto frequentazioni sfortunate (tra cui quelle con la webstar Iconize). Al GF Vip ha ammesso di aver provato sentimenti per Francesco Oppini, ma poi la loro amicizia ha prevalso su tutto e oggi i due hanno un rapporto bellissimo. Se qualche settimana fa al Costanzo Show si definiva "single da una vita", ora sembra proprio che abbia trovato qualcuno. Il settimanale Chi, che ha scattato le foto, per la verità ha parlato di "amicizia", ma le nuove parole di Tommaso lasciano intendere che si tratti di qualcosa di più. Da alcune foto social sappiamo inoltre che i hanno trascorso la giornata del 25 aprile insieme su una terrazza milanese.
Zorzi ha commentato per la prima volta le immagini che lo mostrano insieme al torinese Lorenzo Campi, citate da Filippo Bisciglia al Punto Z. Pur non facendo mai esplicitamente il nome del ragazzo, Tommaso ha confermato di essere sentimentalmente impegnato, senza smentire il gossip legato alla paparazzata.
Se amate l'arte e la fotografia dovete leggere la biografia di questa donna affascinante e testarda che non vi lascerà indifferenti. Parla di storia, amore e rivoluzione, di valori e libertà che ormai spesso dimentichiamo. L'artista è Tina Modotti di origine italiane che nella sua vita amò molto uomini, idee, arte e diritti umani. Lavorò molto fin da bambina per dare una mano alla famiglia e ai suoi cinque fratelli. Viaggiò molto fin dall'età di due anni quando la famiglia emigrò da Udine per cercare lavoro: Austria prima, poi America, San Francisco. L'inquietudine la accompagnò per tutta la vita, la sfortuna anche: perse due mariti, uno portato via dal vaiolo, l'altro assassinato perché antifascista. Fu attrice, lei italiana, a Hollywood nel 1920. Per poco perché non poteva tollerare il lato commerciale di quell'industria nascente. Fu artista, intellettuale. Fu, soprattutto, fotografa. Fu tra i primi al mondo, lei che veniva da una regione povera e insignificante rispetto alla grandezza del mondo, a capire il valore sociale di un'immagine, la sua forza di denuncia. Fu perseguitata in vita per le sue idee e rimossa in morte dalla furia del maccartismo. Fu una delle figlie più belle che l'Italia diede al mondo era nata a Udine nel 1896 e morta in Messico su un taxi. Infarto, si disse. Omicidio politico maturato negli ambienti rivoluzionari, resa dei conti nel partito, si insinuò. Pablo Neruda la difese e scrisse le parole che ancora oggi si possono leggere sulla sua tomba: "Sorella, tu non dormi, no, non dormi: forse il tuo cuore sente crescere la rosa di ieri, l'ultima rosa di ieri, la nuova rosa. Riposa dolcemente, sorella". Aveva 46 anni.
La sua vita è densa ed affascinante, ha il sapore del Messico e delle sue foto in bianco e nero che spaziano tra la ricchezza e la miseria, l’architettura e l’antropologia.
Come spesso accade, le idee geniali arrivano per dare soluzione a problemi quotidiani che tutti potrebbero avere. E così è stato per Pet Mini, lo skateboard elettrico fatto con la plastica riciclata. L'idea è del designer João Leão che voleva creare un mezzo in grado di porre fine allo stressante pendolarismo fatto di attese e disfunzioni e aiutare l'ambiente: "Tutto è iniziato con due problemi, i rifiuti di plastica che stavo vedendo essere raccolti sulle spiagge della mia città di origine Porto e i crescenti tempi di spostamento a causa del forte aumento di persone in città e delle scarse infrastrutture di trasporto pubblico e personale". Pet Mini è un mezzo di trasporto rapido, che utilizza materiali riciclati e non inquina. Pet Mini è il primo skateboard elettrico fatto con materiali termoplastici riciclati, come il PP e l'HDPE. Ci sono voluti meno di 500 euro di materiali per la sua prototipazione. Il risultato è un mezzo di trasporto veloce ed ecologico che pesa 8 kg, ha una lunghezza di 75 cm e raggiunge una velocità massima di 35 km/h. PET MINI è facile da trasportare, ha un'autonomia di 36 km e un tempo di ricarica di 1 ora e 50 minuti. Per realizzare l'innovativo skateboard, il designer João Leão ha usato Open Design con cui si può facilmente prototipare e distribuire progetti su scala globale, promuovendo al contempo la produzione locale. Il progetto è nato in collaborazione con un Fab Lab ldi Porto, VIVA Lab, un centro creativo dedicato alle aree dell'istruzione, del design e dell'innovazione che sta costruendo una comunità per l'innovazione sociale, e Precious Plastic, un progetto sviluppato dal product designer danese Dave Hakkens che sta costruendo una comunità globale di centinaia di persone che lavorano per una soluzione all'inquinamento da plastica.
Contro la grande quantità di rifiuti sulle spiagge e nei mari del mondo e per velocizzare gli spostamenti nelle metropoli del mondo, il designer João Leão ha realizzato il primo scooter elettrico ricavato dalla plastica riciclata. L’innovativo prodotto si chiama Pet Mini e risolverà la vita di molti oltre che del Pianeta.
Ieri non si è celebrato solo il matrimonio di Antonio Cassano e Carolina Marcialis, ma nozze da favola si sono svolte anche in Svezia. La principessa Victoria Ingrid Alice Desiree, duchessa di Västergötland, erede al trono svedese, ha sposato nella cattedrale di San Nicola, a Stoccolma, Daniel Westling, suo ex personal trainer, che è diventato di diritto Principe Daniel, duca di Vastergotland, cavaliere dell'ordine di Seraphim. Un ‘Cenerentolo' che ha conquistato il cuore della futura regina, il quale l'ha aiutata a uscire dal brutto periodo dell'anoressia. Gli è stato sempre molto vicino e il loro amore ha sconfitto la depressione e lei è finalmente serena. Le nozze si sono celebrate nella stessa chiesa e nello stesso giorno, di 34 anni fa, del re e della regina di Svezia, il papà della sposa Re Carlo Gustavo l'ha condotta all'altare, non nascondendo l'emozione. Lei indossava un abito di seta color crema creato per l'occasione dallo stilista Par Engsheden. Inoltre lo strascico era lungo cinque metri, mentre sul capo portava la stessa tiara indossata nel 1976 da sua madre, la regina Silvia, nel giorno del matrimonio con il re. Dopo la solenne cerimonia e il giro in carrozza per le strade della città, al pomposo banchetto nuziale per 1.200 invitati. Tra questi c'erano i reali di Belgio, Olanda, Danimarca, Norvegia e i principi ereditari. La bellissima Rania di Giordania, Letizia di Spagna, Alberto di Monaco con la fidanzata Charlene Wittstock. Unico italiano presente il cuoco Stefano Catenacci, ormai naturalizzato svedese, che a Stoccolma è considerato una celebrità. Si attendono le foto della bomboniera e del lancio del bouquet, in fondo tutte sognano di diventare principesse per un giorno e un matrimonio da favola.
La principessa Victoria di Svezia ha sposato il suo personal trainer Daniel Westling con una cerimonia da favola.
Nei prossimi mesi e forse anni un terzo dei tedeschi si infetterà con il coronavirus. È la previsione choc della cancelliera tedesca Angela Merkel, realizzata oggi a Berlino durante una conferenza stampa straordinaria. “Visto che il virus è già qui e la popolazione non è immune, non esiste un vaccino o una terapia, dobbiamo aspettarci un aumento dei contagiati – ha dichiarato Merkel ai giornalisti – e gli esperti sono d’accordo nel ritenere che il 60-70 per cento della popolazione sarà infettata”. Nella sua prima apparizione pubblica per affrontare l'epidemia da Covid-19, Merkel ha affermato che l’obiettivo del governo è quello di limitare la velocità di trasmissione del contagio. “Si tratta di guadagnare tempo”, ha ammonito la cancelliera, accompagnata dal ministro della salute tedesco Jens Spahn. Per questo ha invitato i tedeschi a seguire i consigli degli esperti medici per garantire che il sistema sanitario sia in grado nei prossimi giorni di curare il prevedibile aumento di nuovi ammalati da coronavirus. Grandi eventi a Berlino, Monaco e altrove, come molte partite di calcio, sono stati cancellati o si svolgeranno a porte chiuse. Merkel, tuttavia, ha rifiutato l’idea di chiudere le frontiere come misura per contenere la diffusione del coronavirus. Una posizione opposta a quella adottata dall’Austria, che ha deciso di sigillare i propri confini con l’Italia. La priorità di Berlino resta quindi quella di ridurre il numero di infezioni, soprattutto nelle persone vulnerabili, anziane o malate croniche, e prevenire così il collasso degli ospedali. “È essenziale non sovraccaricare il nostro sistema sanitario”, ha detto Merkel. Spahn si è rivolto direttamente alla popolazione chiedendo di capire la necessità di cooperare tutti assieme “per proteggere sé stessi e gli altri”. Il ministro della salute tedesco, inoltre, si è congratulato con le aziende che in questi giorni facilitano il telelavoro per i loro dipendenti. La cancelliera tedesca ha parlato anche delle ripercussioni economiche del coronavirus nella più grande economia europea. “Siamo all’inizio di una fase di cui non possiamo ancora vedere la fine – ha avvertito Merkel – ma noi come Paese faremo tutto il necessario per lavorare all'interno del blocco europeo”, riferendosi a un possibile allentamento dei vincoli di bilancio. Il ministro dell’economia tedesco il prossimo venerdì annuncerà nuovi strumenti finanziari per aiutare le aziende. Spahn e il presidente del Robert Koch Institute, Lothar Wieler, la più alta autorità epidemiologica del Paese, hanno ricordato che circa l'80% delle persone infette sono asintomatiche o presentano sintomi lievi. Per quanto riguarda le scuole, è di pochi giorni fa la notizia che un'università della Renania-Palatinato ha chiuso per il timore al coronavirus. Si tratta della WHU-Otto Beisheim School of Management, una delle migliori ‘business school' europee, che rimarrà senza studenti e professori per l'intera settimana. Sono decine comunque gli istituti in Germania temporaneamente chiuse a causa dell'epidemia da Covid-19. L'Associazione degli insegnanti tedeschi (Deutsche Lehrerverband, o DL) stima che circa 100 scuole e asili nido in tutto il Paese abbiano chiuso i battenti. In alcune aree, come Heinsberg nel Nordreno-Westfalia, per il momento tutte le scuole sono state chiuse. A Monaco di Baviera, gli studenti di ritorno da aree a rischio – come ad esempio il nord Italia – non possono entrare a scuola o in un asilo nido per 14 giorni. "La chiusura delle scuole può avere senso se le misure igieniche non possono essere garantite", ha affermato il virologo Ulrike Protzer dell'Helmholtz Zentrum di Monaco. "Bisogna considerare anche l'enorme impatto sull'economia – ha aggiunto il professore – in particolare sul sistema sanitario. I genitori non possono più andare a lavorare perché devono prendersi cura dei propri figli".
“Tra il 60 e il 70 per cento della popolazione tedesca si infetterà con il coronavirus”, è la previsione choc della cancelliera Angela Merkel. La Germania, con quasi 1.300 contagiati e tre vittime, comincia a fare i conti con la grave crisi sanitaria provocata dal Covid-19. Circa 100 scuole e asili chiusi per contenere la diffusione del contagio.
Dopo dieci anni di assenza dalla scena musicale, anche i Cranberries hanno deciso di tornare per la gioia dei fan della storica band di Limerick. A partire da oggi, infatti, è disponibile sulla pagina Facebook della band il nuovo singolo promozionale dal titolo Show Me. I fan potranno scaricare gratuitamente il singolo semplicemente inviando la propria email tramite Facebook. Immediatamente riceveranno un link grazie al quale scaricare il nuovo brano. Per chi invece volesse soltanto ascoltarlo, la band ha caricato Show Me sul proprio canale Youtube. Questo singolo promozionale segna solo una tappa del ritorno dei Cranberries: la band, infatti, ha in programma per il prossimo mese di febbraio un nuovo album dal titolo Roses. La data di uscita prevista è il 14 febbraio 2012, una data decisamente simbolica per un album dal titolo a sua volta tanto romantico. Per anticipare l'album, i Cranberries hanno previsto anche un singolo ufficiale che farà da traino a Roses: si tratta di Promises, un brano che sarà possibile ascoltare in rotazione radiofonica il mese prossimo a partire dal 18 di novembre.
Sono passati dieci anni dall’ultimo album dei Cranberries: in attesa del nuovo album della band la cui uscita è prevista per il 14 febbraio 2012, Dolores O’Riordan e compagni invitano i fan a scaricare gratuitamente il singolo promozionale Show Me.
Ormai ci siamo quasi. Il 12 giugno, un giorno prima del previsto, arriverà nelle nostre sale “Into Darkness – Star Trek”, film di fantascienza diretto dal grande J.J. Abrams, sequel del reboot della saga del 2009. La pellicola è già uscita in Australia (il 9 maggio 2013) e negli USA (il 17 maggio) riscuotendo un grande e prevedibile successo. Abrams, ritenuto da molti il vero erede di Steven Spielberg, riesce a dare di nuovo la sua particolare e inconfondibile impronta a questo secondo capitolo, potente, incalzante, adrenalinico, capace di catturare l’attenzione su un franchise nato nel 1966 ma tuttora sulla cresta dell’onda. Grandi protagonisti sono Chris Pine, Zachary Quinto e Benedict Cumberbatch. Sarà un successo anche in Italia? Quando l'Enterprise viene richiamata sulla Terra, l’equipaggio si rende conto che una terrificante e inarrestabile forza ha devastato dal suo interno la flotta e tutto quello che essa rappresenta gettando il pianeta nel caos. Il Capitano Kirk si ritroverà allora a dover condurre una caccia all'uomo per scovare un'arma di distruzione di massa. In un'epica partita tra la vita e la morte, l'amore verrà messo in discussione, gli amici si troveranno divisi e Kirk dovrà fare dei sacrifici per salvare l'unica famiglia che gli rimane: il suo equipaggio.
L’atteso sequel firmato da J.J. Abrams approderà nelle nostre sale a partire dal 12 giugno prossimo, dopo aver conquistato l’Australia e gli Stati Uniti.
La successione delle leggi nel tempo Può capitare che una legge sia sostituita (integralmente o in modo parziale) da un'altra legge. Inoltre, può capitare che un Decreto legge (un provvedimento del governo avente forza di legge, che può essere adottato in casi d'urgenza) può essere modificato dalla successiva legge di conversione oppure può non essere convertito in legge. In tutte queste ipotesi si pone il problema di individuare i principi in base ai quali i rapporti (debiti, crediti, contratti) sorti durante l'efficacia di un provvedimento legislativo non più vigente. La questione diventa particolarmente sentita quando occorre applicare i decreti legge, infatti, tali provvedimenti, avendo efficacia di legge (anche se per un tempo limitato, fin o alla legge di conversione) possono attribuire (immediatamente) diritti o poteri (es. diritto di recesso da contratti pluriennali) diritti e poteri che potrebbero non essere riconosciuti dalla legge di conversione o essere limitati dalla legge di conversione (il diritto di recesso è consentito solo se il contratto da cui si vuole recedere è stato stipulato da più di sei anni). In presenza di decreti legge, colui che ha esercitato il diritto previsto dal decreto legge, poi modificato o non convertito, subisce le conseguenze della successiva modifica o non conversione ? la stessa domanda può essere posta chiedendosi, se il decreto legge modificato o non convertito produce effetti limitatamente al periodo in cui aveva efficacia (perdendo efficacia ex nunc dalla mancata conversione o dalla modifica) oppure non produce nessun effetto (perdendo efficacia ex tunc in caso di mancata conversione in legge d'un decreto-legge o dalla conversione parziale o con modifiche) Sulla questione dell'efficacia intertemporale di norme contenute in decreti-legge e modificate o soppresse dalla legge di conversione esistono molti contrasti
La Cassazione del 10.5.2016 n. 9386 ha stabilito che per valutare l’efficacia intertemporale delle norme contenute in un decreto legge modificato o non convertito in legge occorre distinguere tra emendamenti soppressivi e sostitutivi da un lato, ed emendamenti modificativi dall’altro. Mentre i primi travolgono il decreto legge con effetto ex tunc, i secondi hanno effetto solo ex tunc. L’effetto ex tunc degli emendamenti contenuti nella legge di conversione si produce se si tratta di emendamenti soppressivi o sostitutivi, ma non di emendamenti modificativi.
Nel corso della finale del ‘Grande Fratello Vip‘ c'è stato spazio anche per il gossip. Ilary Blasi ha colto l'occasione per fare una domanda ad Alfonso Signorini. La presentatrice gli ha chiesto: "È vero che sei andato a letto con Valeria Marini?". All'inizio, il direttore di ‘Chi', sembrava intenzionato a non rispondere. Poi, però, ha replicato: "Non se n'è nemmeno accorta, sono stato talmente veloce…" In realtà, negli anni, Alfonso Signorini ha parlato di tanto in tanto di questa storia d'amore che ha caratterizzato il suo passato. Nel 2014, ospite di Domenica Live, ha svelato: "Ho avuto una relazione con Valeria. Non è stata la storia di una notte, è durata cinque mesi. L'ho presentata anche a mia madre". La loro relazione risale al 1993, dunque sono trascorsi ormai 23 anni da allora. Anche lo scorso anno, nella trasmissione ‘Le invasioni barbariche', però, Alfonso Signorini ribadì la relazione avuta con Valeria Marini e anche in quel caso ironizzò sulle proprie capacità amatorie, sospettando che la showgirl non si fosse nemmeno accorta di aver avuto un rapporto con lui.
Correva l’anno 1993, Alfonso Signorini aveva 29 anni e Valeria Marini 26. Tra loro, secondo quanto afferma il direttore di ‘Chi’, ci sarebbe stata una relazione durata cinque mesi. Nel corso della finale del ‘Grande Fratello Vip’, Signorini è tornato a parlare del flirt avuto con la showgirl.
E se la relazione con Andrea Damante fosse solo un tentativo di provocare la gelosia e il pentimento di Manfredi Ferlicchia? È questo ciò che suggerisce il sito IsaeChia che pubblica un’indiscrezione destinata a far sognare i fan di Giorgia Lucini. Nelle ultime ore, l’ex tronista di Uomini e Donne ha pubblicato sul suo profilo Facebook privato un video emblematico che sembra essere dedicato proprio al suo ex fidanzato. Il filmato in questione è tratto da Grey’s Anatomy ed è titolato “Ti amo, non lo capisci?”. Immediata è scattata la corsa all’indizio. I fan si sono chiesti se non fosse effettivamente indirizzato a Manfredi che, nel frattempo, pare stia molto soffrendo per la fine della storia con Giorgia. Quella frase, infatti, ricorda molto quella pronunciata più volte dalla Lucini durante l’ultima puntata di Temptation Island. In lacrime, disperata di fronte alla rabbia di Ferlicchia, Giorgia continuava a ripetere: “Perché non capisce che lo amo?”. È lecito pensare che la ragione che l’ha spinta a pubblicare proprio quel video sia da ricercare proprio nel sentimento mai morto nei confronti di Manfredi.
La storia d’amore con Andrea Damante potrebbe essere solo il tentativo di suscitare la gelosia di Manfredi. Questo è ciò che lascerebbe intendere Giorgia Lucini che, su Facebook, fa una dichiarazione che ci lascia di stucco.
L’inconfondibile voce roca e caricaturale, i modi bruschi e sinceri, gli storici ed esilaranti duetti con Eduardo De Filippo, Totò e Vittorio De Sica, l’hanno resa un’icona del cinema italiano del dopoguerra e la caratterista comica per eccellenza. Tina Pica, nome d’arte di Annunziata Pica, nasceva a Napoli, 130 anni fa, precisamente nei pressi del Borgo di Sant’Antonio Abate, il 31 marzo 1884. La sua famiglia è composta interamente da attori: la mamma, Clementina Cozzolina è attrice, e anche suo padre Giuseppe è stato un grande attore-capocomico, che portò al successo, nel corso dell’800, il famoso personaggio di Anselmo Tartaglia. L’attrice mosse i primi passi proprio nella compagnia teatrale di suo padre, addirittura sin da quando aveva sette anni. All’inizio recitò in testi drammatici come “La figlia del condannato”, “Le due orfanelle”. Grazie alla sua voce roca e profonda, nella compagnia le è stato chiesto più volte di recitare anche parti maschili come quella dello stesso Anselmo Tartaglia e di una versione napoletana di “Amleto”, di Shakspeare. Negli anni ’20, pur essendo giovanissima, aveva già una solida gavetta alle spalle, e così decide di creare la sua compagnia teatrale, iniziando a girare per i teatri italiani. Il primo ruolo significativo arriva nel 1937, in “Fermo con le mani”, commedia del grande Totò. Nello stesso periodo, Tina Pica scrive anche opere teatrali e si occupa anche della traduzione in napoletano di testi teatrali già esistenti, mettendoli in scena al Teatro Italia, di sua gestione. Il grande Eduardo De Filippo non potè fare a meno di notare il suo enorme talento e la scritturò in alcune delle sue commedie più importanti come “Natale in casa Cupiello”, “Napoli Milionaria”, “Filumena Marturano” e “Questi fantasmi”. Si dice che il rapporto tra i due non fosse così idilliaco e che, anzi, visto che avevano entrambi caratteri molto forti e un tantino “dispotici”, litigassero spesso. Dopo aver lavorato con lui in “Palommella zompa” e “Miseria e nobiltà”, nel 1955 decide di recidere il legame con De Filippo. Nel frattempo, aveva già girato “Pane, amore e fantasia”(1953) di Luigi Comencini, nel ruolo della spassosissima governante Caramella, che le regalerà la gloria e il successo che meritava, all’età di 69 anni. L’anno dopo recita al fianco di Vittorio De Sica in “Pane, amore e gelosia”(1954), aggiudicandosi il Nastro d’Argento come migliore attrice non protagonista. Il fenomenale cerchio si chiude con “Pane, amore e…”(1955), con Sophia Loren, e ormai il personaggio di Caramella è entrato nel cuore di tutti gli italiani. Sempre con Totò gira “Totò e Carolina”(1953) di Mario Monicelli, “Destinazione Piovarolo”(1955) e, successivamente è di nuovo sulla cresta dell’onda con “Arriva la zia d’America”(1956), “La nonna Sabella” (1957), “La nipote Sabella”, “Il conte Max”, “La duchessa di Santa Lucia”, “La sceriffa” e “Non perdiamo la testa” (1959). Vittorio De Sica non può fare più a meno di lei e la vuole a tutti i costi nel ruolo della nonna in “Ieri, oggi, domani”(1963), che resterà il suo ultimo lavoro per il cinema, quando ormai aveva 79 anni.
Ha lavorato con i più grandi registi e attori italiani, ma è stato il personaggio della governante Caramella a renderla un’icona incontrastata del cinema italiano. Tina Pica è, tuttora, un modello per tutti i caratteristi contemporanei.
Le regole? Un giardino ordinato da cui ogni tanto qualcuno chiede di uscire. E se succede che la richiesta arrivi da una persona con poche ore di vita che vorrebbe concedersi l'ultimo vizio in un ospedale (dove i vizi non sono ammessi) allora la "sregola" diventa un abbraccio di pietà e compassione. Carsten Flemming Hansesm a 75 anni poche ore prima di morire ha così esaudito il proprio desiderio di bersi un bicchiere di vino, fumarsi una sigaretta e gustarsi il suo ultimo tramonto grazie all'aiuto di medici e infermieri. La storia è accaduta in Danimarca, al Aarhus University Hospital, dove Carsten era stato ricoverato d'urgenza per un grave problema arterioso che i medici hanno ritenuto impossibile da operare. Il paziente, sapendo che da lì a breve il suo sanguinamento gli sarebbe stato letale, ha confidato all'infermiera Rikke Kvist la sua ultima volontà: godersi il tramonto con un bicchiere di vino e la sua ultima sigaretta. E anche se vino e sigarette non sono autorizzate all'interno della struttura ospedaliera i medici (in accordo con la famiglia di Carsten) hanno pensato che quell'ultima volontà meritava di essere accolta lì dove la medicina non avrebbe potuto fare altro. Tramonto, vino e sigaretta: la foto è stata postata sul profilo Facebook della struttura ospedaliera danese. "Una morte dignitosa" è il titolo che campeggia sopra quell'immagine che ha il profumo della serenità nonostante il dolore. "C'era un'atmosfera molto accogliente e rilassante", ha detto l'infermiera Rikke Kvist, "Ovviamente i parenti erano tristi per il fatto che stesse per morire, ma hanno affrontato la cosa con umorismo e serenità." C'è un limite sottile tra le regole e il sentimento inteso come capacità di "sentire": lì in mezzo ci sta la compassione, il patire insieme. E al Aarhus University Hospital sembrano avere il coraggio di coglierla. Come farebbe bene anche a noi. A tutti.
La storia di Carsten Flemming Hansesm a 75 anni poche ore prima di morire ha esaudito il proprio desiderio di bersi un bicchiere di vino, fumarsi una sigaretta e gustarsi il suo ultimo tramonto grazie all’aiuto di medici e infermieri.
Con l'aumento dei casi di Coronavirus in Campania, da settimane si susseguono gli appelli di medici e farmacisti sulla difficoltà di reperire ossigeno gassoso, a causa della richiesta aumentata a dismisura, a fronte dell'esiguo numero di bombole, difficili da reperire anche per la mancata restituzione alle farmacie di quelle già utilizzate e quindi vacanti. Ecco che allora, per far fronte alla domanda notevole di ossigeno – che oltre a costituire terapia salvavita per i pazienti con insufficienze respiratorie croniche, è utile anche per i pazienti Covid costretti a curarsi in casa – la Regione Campania ha firmato un protocollo d'intesa che autorizza di medici di base a prescrivere ossigeno liquido anche a coloro che non sono affetti da Bcpo (Broncopneumopatia cronica ostruttiva).
Da settimane, medici e farmacisti si rivolgono alla cittadinanza: c’è difficoltà a reperire ossigeno gassoso, a causa dell’alta richiesta e dell’esiguo numero di contenitori a disposizione. Ecco che allora la Regione Campania ha autorizzati i medici di base a prescrivere anche l’ossigeno liquido: una decisione che dovrebbe migliorare la situazione.
I Maneskin sono la band rock che ha vinto Sanremo 2021 con il brano "Zitti e buoni". Il gruppo si è formato a Roma nel 2015, tra i banchi del liceo Kennedy e, dopo qualche anno di gavetta nell'underground romano, ha trovato il successo grazie alla partecipazione ad X Factor 11 del 2017, classificandosi secondi. La band è formata da Damiano il cantante, Victoria al basso, Thomas alla chitarra e Ethan alla batteria. Il primo album trainato dal singolo "Torna a casa" li ha lanciati nel panorama della musica italiana grazie all'ormai nota figura di Marlena. Da allora i Maneskin (letteralmente in danese "chiaro di luna") hanno conquistato 16 dischi di platino, 5 dischi d'oro e hanno collezionato oltre sessanta date sold out in Italia e in Europa. Dal loro primo singolo "Chosen", presentato ad X Factor, seguito da "Il ballo della vita". Ad ottobre 2020 hanno pubblicato il loro ultimo singolo "Vent'anni", con una campagna fotografica che ha fatto parecchio discutere. Damiano David, frontman dei Maneskin, nasce a Roma nel 1999. Ben presto, dopo due bocciature, decide di dedicarsi interamente alla sua carriera nella musica, lasciando il liceo classico nel 2014. Dallo stile "fashion gipsy" come lui stesso ama definirlo, Damiano è il cantante del gruppo ed è proprio con la sua band che inizia a fare gavetta. Victoria De Angelis, bassista dei Maneskin, nasce a Roma il 28 aprile del 2000. Nota anche con il soprannome "Vic", la bassista ha origini danesi. È lei infatti a proporre il nome del gruppo. Inizia a suonare la chitarra ad 8 anni, poi il basso. Frequenta il liceo scientifico Kennedy di Roma dove conosce il chitarrista Thomas Raggi. Dal loro lavoro musicale, nel 2015 nasce la band che avrebbe trovato il successo appena due anni dopo grazie al talent show di Sky. Ethan Torchio, batterista dei Maneskin, nasce a Roma l'8 ottobre del 2000. Suo padre è un regista e per questo sviluppa sin da bambino il fascino per i set cinematografici e per la musica. Ethan ha raccontato di essersi unito alla band rispondendo ad un annuncio su Facebook, quando Damiano, Victoria e Thomas erano in cerca di un batterista. Si contraddistingue per il suo look che ricorda quello di un indiano d'America.
Vincitori di Sanremo 2021 con il brano “Zitti e buoni”, i Maneskin sono una band musicale rock che ha ottenuto il successo grazie alla partecipazione ad X Factor ne 2017. Il gruppo originario di Roma è formato da Damiano Davide, frontman e voce, Victoria de Angelis (basso), Ethan Torchio (batteria) e Thomas Raggi (chitarra). Dal loro primo singolo “Chosen” presentato al talent, i Maneskin hanno conquistato 16 dischi di platino, 5 dischi d’oro e hanno collezionato oltre sessanta date sold out in Italia e in Europa.
Il 13 agosto, la bella Kasia Smutniak compie 40 anni e pochi sanno che ha già girato 26 film per il grande schermo e circa 12 tra serie e film tv di enorme successo. L’attrice ha esordito al cinema con Giorgio Panariello che la volle nel suo “Al momento giusto”, del 2000, e da allora non si è più fermato girando film importanti come “Caos Calmo”, “Allacciate le cinture” “Perfetti sconosciuti”, “Loro” e “La profezia dell’armadillo”. A breve, la vedremo nell’attesa serie tv “Devils”, accanto ad Alessandro Borghi e Patrick Dempsey. La Smutniak è nata a Pila, in Polonia ed è figlia di un generale dell’aviazione polacca che le trasmette la passione per il volo, tanto che già a 16 anni ottiene il brevetto di pilota di alianti. A 17 anni, però, arriva seconda ad un concorso di bellezza e inizia a lavorare come modella in giro per il mondo, arrivando in Italia nel 1998. Qui lavora per l’agenzia “Why Not” ed esordisce sul grande schermo grazie a Giorgio Panariello che la vuole nel suo “Al momento giusto”(2000), a cui seguirà “Haker”(2002), di Janusz Zaorski. Nello stesso anno, diventa testimonial della TIM mentre nel 2003 è sul set di “Radio West”, di Alessandro Valori, dove conosce anche il compagno Pietro Taricone, icona del primo Grande Fratello dal quale avrà la figlia Sophie. Purtroppo il loro sogno d’amore svanirà nel 2010, quando Taricone muore a seguito di un tragico incidente di paracadutismo. Le grandi serie tv Nel 2004 è sul grande schermo in “Ora e per sempre”, di Vincenzo Verdicchi e “13dici a tavola”, diretto da Enrico Oldoini ma anche la televisione di accorge di lei. Infatti, la Smutniak sarà nel cast del film tv “Ultimo – L’infiltrato”(2004) e delle mini-serie “Questa è la mia terra”(2006), “La moglie cinese”(2006), “Giuseppe Moscati”(2007) e “Rino Gaetano – Ma il cielo è sempre più blu”(2007). Al cinema sarà nei film “Nelle tue mani”(2007), diretto da Peter Del Monte (che le fa vincere il Globo d’oro come Attrice rivelazione); “Carnera – The Walking Mountain”(2008), per la regia di Renzo Martinelli e “Caos Calmo”, di Antonello Grimaldi. In tv la rivedremo nella mini-serie “Carnera – Il campione più grande” mentre la sua carriera cinematografica continua con “Barbarossa”(2009), di Renzo Martinelli”; “From Paris with Love”(2010), del Grande Pierre Morel e “La passione”(2010) del compianto Carlo Mazzacurati. Rolando Ravello, nel 2013, la vuole in “Tutti contro tutti” e Riccardo Milani nella divertente commedia “Benvenuto Presidente!”. La vedremo anche in tv con la serie “In Treatment” invece, l’anno dopo, Ferzan Ozpetek le offre il bellissimo ruolo drammatico di Elena nel commovente “Allacciate le cinture!". Per la parte riceve la nominaton ai Nastri d’argento e vince il David di Donatello come Migliore attrice protagonista. In seguito, sarà in “Maraviglioso Boccaccio”(2015), dei fratelli Taviani e nel blockbuster “Perfetti sconosciuti”(2016), di Paolo Genovese che le farà vincere il Nastro d’argento speciali assieme a tutto il cast.
Sono passati quasi 20 anni dall’esordio al cinema con Giorgio Panariello, eppure kasia Smutniak conserva sempre lo stesso fascino semplice e irresistibile che l’ha resa una delle attrici più ricercate del nostro cinema. Il 13 agosto compie 40 anni e, dopo film di estremo successo come “Allacciate le cinture”, “Perfetti sconosciuti” e “Loro”, la vedremo nella serie tv “Devils”, con Alessandro Borghi e Patrick Dempsey.
Robbie Williams papà per la quarta volta. La popstar britannica è stata immortalata con in braccio il suo quarto figlio. Un annuncio a sorpresa, visto che anche questo bambino, come la piccola Coco nata poco più di un anno fa, è arrivato tramite madre surrogata. La notizia è stata data attraverso un post pubblicato dalla moglie di Robbie Williams, Ayda Field, che ha postato su Instagram la breve clip. Robbie Williams e Ayda Field, attrice televisiva statunitense, si sono fidanzati nel maggio 2006 e si sono sposati nella loro abitazione di Beverly Hills il 7 agosto 2010. L'amore è stato coronato dalla nascita di Theodora Rose, la primogenita venuta al mondo il 18 settembre 2012, e dal secondo figlio, Charlton Valentine, nato il 27 ottobre 2014. Solo nel 2018 è invece arrivata la piccola Coco, nata proprio attraverso una madre surrogata.
La moglie di Williams, Ayda Field, condivide un video di suo marito con in braccio il quarto figlio, nato da madre surrogata come Coco, che invece era arrivata nel 2018. Non è stato ancora reso noto il nome del piccolo, ma la famiglia si allarga e i due non sono la prima coppia di star ad aver scelto questa modalità.
Il produttore automobilistico di lusso, Aston Martin, ha collaborato con l'architetto visionario Sir David Adjaye e Lightstone, una delle più grandi società immobiliari private negli Stati Uniti, per la creazione di cinque case esclusive all'interno de 130 William, il più importante nuovo complesso residenziale di lusso di New York City che domina lo skyline della città. Ogni casa sarà progettata in edizione limitata e permetterà a ciascun proprietario di spostarsi a bordo di un'automobile Aston Martin DBX 130 William Adjaye Special Edition progettata dallo stesso Sir David Adjaye in abbinato a ogni esclusiva abitazione. Aston Martin ha collaborato con Sir David Adjaye per la realizzazione di cinque case in edizione limitata all'interno di 130 William. Per gli appassionati di Aston Martin, vivere in una casa progettata dal noto produttore automobilistico di lusso e guidare una delle sue automobili in edizione limitata, è un sogno che diventa realtà. 130 William è il nuovo sviluppo residenziale di lusso di New York progettato dall'architetto di fama internazionale Sir David Adjaye, indicato tra una delle 100 persone più influenti al mondo secondo il TIME. Adjaye è responsabile della visione olistica di 130 William, progettando la sua iconica architettura esterna, così come degli interni dell'edificio che comprende 242 residenze, oltre servizi e un nuovo parco. 130 William è un grattacielo di circa 244 metri e con i suoi 66 piani domina lo skyline di Manhattan. Il progetto si ispira alla storia dell'architettura in muratura di New York, con una facciata realizzata a mano su misura caratterizzata da dettagli in bronzo, come interpretazione contemporanea della pietra che caratterizzava l'architettura classica di Manhattan. “Questo è un progetto affascinante per il team di design di Aston Martin su cui lavorare e una grande opportunità per collaborare con Sir David. È il nostro primo progetto immobiliare a New York City, ma la nostra seconda collaborazione nella progettazione immobiliare dopo le Aston Martin Residences a Miami. Possiamo applicare ciò che abbiamo imparato a Miami e anche portare le nostre capacità uniche di design automobilistico in queste bellissime case di lusso ", ha dichiarato il Chief Creative Officer di Aston Martin, Marek Reichman.
Il famoso architetto Sir David Adjaye ha collaborato con Aston Martin nella progettazione di cinque case di lusso uniche da costruire a New York City. Le abitazioni in edizione limitata sorgeranno presso il nuovo sviluppo residenziale di lusso 130 William e ogni casa sarà dotata di una propria edizione speciale di automobile Aston Martin DBX progettata su misura dallo stesso Sir David Adjaye.
Lo studio di architettura cinese LOOK Architects ha progettato un sistema di passerelle serpeggianti a Fuzhou, in Cina. Soprannominato Fudao (福 道) e lungo 19 chilometri sopra i boschi, collega il fiume Minjiang e il lago occidentale. Il Fuzhou Forest Walkway si snoda attraverso varie aree boschive ed è composto da passerelle pedonali in acciaio uniche nel loro genere. Il sistema è dotato inoltre di rifugi, ponti e torri di osservazione e case da tè con servizi igienici per gli abitanti del posto e i visitatori. Il termine "Fudao" indica "coscienza risvegliata" per migliorare la vita degli abitanti delle città portando la natura a portata di mano. L'elevata crescita urbana ha infatti ridotto molto la presenza di natura nelle città cinesi: "Fuzhou è la capitale della provincia del Fujian ed è una delle città più verdi della Cina. A volte indicata come Rongcheng o "città di banyan", famosa per i numerosi alberi di banyan che fiancheggiano le sue strade. Insieme alla geografia montuosa e ai pittoreschi laghi artificiali, il fascino della bellezza naturale di Fuzhou è indiscusso.", raccontano gli architetti di LOOK Architects, "Tuttavia, la crescita urbana accelerata ha ridotto la copertura delle zone boschive – Jinniushan è uno dei più grandi polmoni verdi situati all'interno del centro".
Situato a Fuzhou , in Cina , Fudao (福 道) è un sistema di passerelle serpeggianti lungo 19 chilometri che corre sopra i boschi e si estende per 6,3 chilometri da un capo all’altro, collegando il fiume Minjiang e il lago occidentale. Progettato dallo studio cinese LOOK Architects, il sistema di passerella è dotato di rifugi, ponti e torri di osservazione e case da tè con servizi igienici.
La notizia era già nell'aria negli ultimi giorni: la tanto paventata scissione è arrivata. Il senatore dem Matteo Renzi lo aveva annunciato ai suoi ieri. Questa sera ha telefonato al premier Giuseppe Conte per informarlo della decisione di lasciare il Partito Democratico, per creare gruppi autonomi. Fonti vicine all'ex segretario dem lo hanno confermato. Nella stessa telefonata l'ex-segretario Pd ha assicurato al presidente del Consiglio che continuerà a sostenere convintamente il governo. Domani Renzi uscirà ufficialmente dal partito. A Palazzo Madama sono in dieci per il momento: Bonifazi, Bellanova, Comincini, Ginetti, Grimani, Cerno, Marino, Faraone Renzi e Nencini (anche se una nota del Psi fa sapere che quest'ultimo "è e resta socialista"). Alla Camera dovrebbero essere molti di più i renziani pronti a strappare, forse 25. Domani Renzi, prima in un'intervista ad un quotidiano, poi dal salotto di Porta a Porta, scioglierà la riserva, spiegando le ragioni politiche della sua scelta. Secondo il senatore il Partito democratico si è spostato troppo a sinistra, accantonando alcune riforme importanti come quella costituzionale e il job Act. La nuova area d'azione sarà un campo dei moderati. Renzi si considera il regista della nascita del governo giallo-rosso: un'alleanza Pd-M5s era necessaria per salvare i conti del Paese. Ma d'altra parte Renzi non vede di buon occhio un patto tra Pd e 5stelle sul territorio. La separazione dal Pd partirà prima alla Camera e poi al Senato. A Montecitorio il capogruppo dovrebbe essere Marattin, mentre al Senato si fa il nome di Faraone. I renziani sono impegnati in queste ore nella costituzione dello Statuto del movimento che dovrebbe chiamarsi ‘Italia del si", ma non c'è ancora una conferma. Non si sa ancora se ne faranno parte anche esponenti di Forza Italia, ma fonti parlamentari dem giurano che 7-8 senatori sarebbero pronti ad entrare nel gruppo in un secondo momento. La mossa ha spiazzato la maggioranza del Pd, mentre nelle scorse ore si erano susseguiti gli appelli da parte di altri dem, affinché Renzi tornasse sui suoi passi. Dario Franceschini gli aveva chiesto di ripensarci: "Non voglio credere a questa cosa della scissione, o a questa cosa ridicola della separazione consensuale. Rompere una storia politica è una cosa drammatica, come ci può essere una separazione consensuale quando spacchi un partito". Il ministro della Cultura alludeva alle dichiarazioni di Rosato e Scalfarotto.
Matteo Renzi ha chiamato il premier Giuseppe Conte in serata per annunciargli la sua fuoriuscita dal Partito Democratico, per creare gruppi autonomi. Nella stessa telefonata l’ex-segretario dem ha assicurato al presidente del Consiglio che continuerà a sostenere convintamente il governo. La decisione sarà ufficializzata domani.
Negli Stati Uniti, vicino al Mount Rushmore (la montagna con scolpiti i volti dei presidenti) nelle Black Hills, è stato ritrovato il piede di dinosauro più grande mai fin ora neanche immaginato. Probabilmente, una volta studiato, ridisegnerà la storia evolutiva dei grandi giganti del passato, i sauropodi come il Brachiosauro e il Diplodoco. Le misure delle ossa del piede estratte dal sito arrivano a un diametro di oltre un metro, donando al nuovo gigante il meritato nome di Bigfoot (grande piede). La Morrison Formation è uno strato roccioso del tardo Giurassico ed è stata una delle prime formazioni mesozoiche esplorate negli Stati Uniti a partire dalla metà dell'Ottocento, con la prima grande "febbre" da dinosauro. Tutt'oggi ci dona diversi reperti, come il piede di Bigfoot ritrovato sotto la le ossa di una coda di Camarasaurus dal collo lungo. Anche se gli scienziati non sono sicuri di quale sia la specie da cui provengono il fossile, è probabilmente un parente stretto del Brachiosaurus, si proprio quello del film del 1993 "Jurassic Park". Grazie a moderne tecniche di scansione 3d e di calcolo sono riusciti ad ipotizzare le dimensioni di Bigfoot. Secondo i ricercatori doveva essere di circa quattro metri di altezza e di ventidue o ventiquattro metri di lunghezza.
Il piede più grande mai ritrovato di un dinosauro è stato scoperto nelle Black Hills negli Stati Uniti. Secondo i ricercatori che hanno soprannominato il ritrovamento Bigfoot, era un sauropode lungo quasi ventiquattro metri e alto quattro, parente prossimo dei brachiosauri, famosi co-protagonisti del film Jurassic Park.
”Star Trek Beyond”, terza pellicola del reboot della famosa saga e sequel di “Into Darkness – Star Trek”, atterra nelle sale, prodotta da J.J. Abrams e diretta da Justin Lin. Al cinema, tornerà anche Adam Sandler con la nuova commedia (amara) “Mr Cobbler e la bottega magica”, diretta da Thomas McCarthy, regista premio Oscar 2016 per “Il caso Spotlight”. Il regista Andres Couturier, invece, porta sul grande schermo il film d’animazione “Top Cat e i gatti combinaguai”, per la gioia di tutti i fan della serie animata creata da Hanna & Barbera. Il personaggio di Top Cat, infatti, è apparso per la prima volta in televisione nel 1961 e, nelle prime puntate della serie animata dell’edizione italiana, era stato denominato Temistocle. “Star Trek Beyond”: La USS Enterprise, durante il suo viaggio quinquennale, subisce un violento attacco da parte di alieni sconosciuti che distruggono la nave. L'equipaggio sopravvissuto effettuerà un atterraggio d'emergenza e Kirk e Spock si ritroveranno divisi, su un pianeta dove dovranno affrontare un nuovo e pericoloso nemico. “Mr Cobbler e la bottega magica”: Max Simkin è un calzolaio di New York e lavora nella stessa bottega che è stata della sua famiglia per generazioni. Un giorno, l’uomo s’imbatte in un cimelio magico, cioè una vecchia cucitrice, che gli darà potere di entrare letteralmente nelle vite dei suoi clienti. Allargando la visione del suo mondo, Max troverà la forza e il coraggio per dimostrare a tutti le sue vere potenzialità e tornerà, finalmente, a riprendere in mano la propria vita.
“Star Trek Beyond” atterra nelle sale italiane. La terza pellicola del reboot della famosa saga farà la felicità dei fan, ma al cinema ci saranno anche la commedia (amara) “Mr Cobbler e la bottega magica”, con Adam Sandler e il film d’animazione “Top Cat e i gatti combinaguai”.
In occasione del vertice della Nato tenutosi oggi, è stato deciso che all'Italia spetterà il comando navale sull'embargo delle armi in Libia e in particolare, al contrammiraglio Rinaldo Veri è stato assegnato il compito di far rispettare questa parte della risoluzione Onu, in quanto capo delle operazioni. "La missione è controllata dalla Nato e dall'ammiraglio americano Samuel Locklear, il cui comando ha base a Napoli. La componente aerea è stata affidata al comando di Izmir, in Turchia, mentre la componente marittima è stata affidata all'Italia", ha annunciato Massimo Panizzi, portavoce dell'ammiraglio Giampaolo Di Paola, presidente del comitato militare della Nato. Si tratta di una soluzione che incontra la soddisfazione del nostro governo, che aveva premuto perché le operazioni militari fossero condotte dalla Nato e che venga operata una tutela degli interessi italiani in Libia. Anche la Turchia verrà coinvolta nella missione "Odyssey Dawn", sebbene continui a mantenere un atteggiamento ancora critico sulla conduzione dell'azione militare. Il governo di Ankara ha quindi messo a disposizione cinque navi da guerra e un sottomarino, che però non saranno coinvolti direttamente negli interventi militari, ma saranno utilizzati per controllare che venga rispettato l'embargo sulle forniture di armi. Nel frattempo, la Francia ha espresso il suo dissenso in merito al trasferimento del comando della guerra in Libia alla Nato, e ha tenuto a precisare che l'Alleanza non assumerà la guida politica della coalizione internazionale, ma che il suo ruolo sarà puramente tecnico e non di natura decisionale. Invece, la Germania ha deciso di ritirare le sue truppe dal Mediterraneo, tirandosi quindi fuori dal quadro delle operazioni militari previste contro Gheddafi, da parte della coalizione internazionale.
Le operazioni di guerra in Libia saranno condotte dalla Nato e all’Italia spetterà il comando navale sull’embargo delle armi nel paese nord africano.
Dopo il "licenziamento" di Costanza Caracciolo e Federica Nargi, allo scadere dei quattro anni di militanza sul bancone di Striscia, Veline riparte alla ricerca di nuovi volti con il suo carrozzone estivo nelle più importanti piazze d'Italia e si riscopre anche un ottimo banco di prova per aspiranti vallette, vecchi e nuovi volti della tv. A fare capolino tra le Veline anche Elena Morali, la bionda ex Pupa che ha deciso di riprovarci in tv. La bella bionda ha deciso di sfruttare al meglio la sua buona occasione, anziché affibbiarsi falsi flirt come quello con George Leonard che l'ha smentita e a ragione, considerando che la sua compagna Carmela Gualtieri ha partorito proprio in queste ore.
La bionda esplosiva non molla la presa in quanto a partecipazioni televisive. Dopo il successo de La pupa e il secchione, non le è andata altrettanto bene con Uman Take Control, e ha deciso di riprovarci partecipando ai casting di Veline.
Sapevi che l'argilla è un ottimo alleato per la tua bellezza? Questo ingrediente è un vero toccasana per quanto riguarda la cura della pelle del viso: le sue proprietà depurative e purificanti la rendono perfetta soprattutto per quei tipi di pelle impure che soffrono di brufoletti e punti neri. In commercio esistono sempre più spesso prodotti a base di argilla che rispondono alle esigenze più disparate, dalle maschere viso che combattono l'acne ai detergenti sebo equilibranti, fino ad arrivare ai prodotti per i capelli. Scopri tutti i prodotti cosmetici a base di argilla nella gallery! L'argilla può essere utilizzata in bellezza per diversi scopi ma è conosciuta soprattutto per le maschere viso. L'argilla è composta da diversi minerali, come il silicato di alluminio, l’argento, il ferro, il mercurio, il piombo, l’oro, lo stagno e il rame: questo mix di elementi naturali la rendono perfetta per curare alcune patologie come infiammazioni e dolori muscolari-scheletrici, ma è perfetta anche nel campo cosmetico, per un'azione purificante. L'argilla è utile non solo per pulire a fondo la pelle, ma anche per rendere più forti i capelli e per contrastare gli inestetismi cutanei come l'acne e i brufoletti. Inoltre, contrasta i rossori e stimola la circolazione, rendendo la pelle più levigata. Può essere inoltre usata anche come rimedio anti age, dal momento che stimola la produzione di nuovo collagene che rende la pelle più tonica e compatta. Nonostante quella verde sia l'argilla più conosciuta, ne esistono diverse tipologie, ognuna indicata per un particolare rimedio di bellezza.
L’argilla è un ottimo ingrediente naturale per prendersi cura di pelle, capelli e corpo. Esistono diverse tipologie di argilla, indicate per differenti scopi: scopri tutto quello che devi sapere su questo ingrediente naturale e i prodotti cosmetici da provare!
Britney Spears si è attivata per raccogliere fondi a favore delle vittime dell'alluvione dei giorni scorsi in Louisiana, di cui la cantante è originaria (è di Kentwood). Il 12 agosto scorso, infatti, un'alluvione ha colpito lo Stato americano, provocando almeno 13 vittime con 13 mila persone che hanno chiesto ufficialmente assistenza a causa della calamità. La Spears, che a breve uscirà con il suo nuovo album ha deciso di muoversi in prima persona e su Twitter ha lanciato, appunto, una campagna fondi con i suoi fan. La popstar, infatti, ha organizzato una sorta di lotteria che ha come premi uno degli abiti che utilizzerà ai prossimi MTV Awards (al secondo classificato) e un viaggio per poter andare a vedere di persona assieme a lei la serata degli MTV Awards. Chi vuole partecipare potrà donare 10 dollari e il ricavato totale sarà donato interamente alla Croce Rossa e servirà per aiutare la popolazione colpita e uno Stato che ha visto almeno 60 mila abitazioni distrutte. L'idea della cantante è piaciuta anche ai suoi colleghi che hanno retwittato il suo post, come Edward Norton che ha scritto: "Grande gesto per la Louisiana. Se sei un fan ecco un bel contest per aiutare", mentre i Backstreet Boys hanno twittato: "Amiamo quello che la nostra ragazza Britney Spears sta facendo per la Louisiana":
Per raccogliere fondi per le popolazioni della Louisiana che nei giorni scorsi sono state colpite da un’alluvione, Britney Spears ha voluto lanciare una lotteria, mettendo in palio uno degli abiti che utilizzerà agli Mtv Wards o un viaggio per vedere i premi assieme a lei.
Non è semplice trovare un nome per la cucciola che sta per arrivare e, spesso, la sua scelta richiede un lungo consulto di famiglia. I nomi femminili per cani sono davvero tanti e la scelta può essere difficile. C'è chi preferisce restare sul classico (Fuffy, Lilly), chi ama i nomi di persona (Sofia, Aurora), chi opta per nomi strani e particolari (Astrid, Elettra) o chi ama per i cani solo nomi femminili stranieri, soprattutto inglesi o spagnoli (Sandy, Daisy, Azul). Non mancano poi quelli che si ispirano alle fiabe (Anastasia) o ai personaggi famosi (Diana, Naomi). Vediamo come scegliere il nome della nostra cagnolina con alcune idee originali che faranno al caso vostro. Prima di vedere quali sono le proposte più strane e particolari, scopriamo quali sono le regole per scegliere il nome della nostra cagnolina. Come abbiamo visto è consigliabile seguire piccole regole per la scelta del nome della cucciola che sta per arrivare a casa ma, sulla scelta del nome, per chi è stufo dei classici nomi da cane, è possibile trovare nomi originali o strani magari ispirati a qualche star oppure a nomi di cantanti o scrittori, ma vediamo ora alcune idee sul nome da scegliere! Ecco alcune idee: Per il nome della nostra cucciola possiamo anche ispirarci a eroine e personaggi di fiabe Disney e cartoni animati. Chi ama i cartoon può scegliere il nome della sua eroina preferita di cartoon classici degli anni '80 o '90, quei cartoni animati che non tramontano mai e che sono conosciuti anche dai più piccoli. Altra idea sono i nomi di principesse o protagoniste delle fiabe, adatti se vogliamo optare per un nome romantico e dolce. Ecco alcune idee a cui ispirarsi: Cartoni animati: Sandy, Heidi; Georgie; Candy, Lamù, Lisa, Lycia, Emy, Bia, Mafalda, Minnie, Olivia, Betty, Jem, Kim, Pimpa, Pollon, Renzie, Creamy.
Quanti tipi di nomi femminili esistono per la nostra cagnolina? Scegliere il nome giusto per un cane è molto importante perché le apparterrà per anni e dovrà essere bello da sentire ma anche breve e incisivo. Meglio semplice o originale? Vediamo come sceglierlo!
Il 2015 conferma il trend positivo per le Bandiere Blu in Italia. Lo assicura il Prof. Claudio Mazza, Presidente della FEE Italia, illustrando scopo e funzione del riconoscimento internazionale che premia non soltanto la qualità delle acque di balneazione, ma anche una serie di fattori correlati, quali la gestione e la sostenibilità ambientale. Ecco cosa ci ha riferito il Prof. Mazza nell'intervista che segue. Prof. Mazza, come nascono le Bandiere Blu e a quale scopo? Le Bandiere Blu nascono nel 1987, anno europeo dell'ambiente. In base alle indicazioni dell'Organizzazione Mondiale del Turismo, agenzia ONU, la FEE ha riscontrato l'imminenza di flussi importanti all'interno dell'area mediterranea, una delle più fragili al mondo. A questo punto si è resa necessaria l'istituzione di uno strumento per mitigare la portata di questi flussi. Quello delle Blue Flag è un Ecolabel che richiama il binomio tra ambiente e turismo, non così scontato per quei tempi. Si tratta di un riconoscimento per le comunità rivierasche che mettono al primo posto la sostenibilità. Basandosi sul miglioramento continuo, si cerca di migliorare le performance ambientali. Gli standard sono sempre più elevati, ma il trend è positivo anche quest'anno. Su quali criteri si basa la selezione? Il primo punto, ovviamente, è la qualità e l'eccellenza delle acque di balneazione. In secondo luogo si valuta la presenza o meno di un depuratore adeguato, la tipologia del depuratore, la raccolta differenziata, la gestione dei rifiuti, l'accessibilità, l'assistenza bagnanti, la qualità dei servizi. Per quanto riguarda il territorio si valutano le iniziative ambientali, il risparmio energetico, le piste ciclabili, la creazione di parcheggi, l'educazione ambientale rivolta sia alla cittadinanza che ai turisti. La Bandiera Blu è un marchio di qualità ambientale internazionale che ha come referente l'amministrazione comunale, ma è rivolta a tutta la cittadinanza. In che modo avviene la valutazione e quante domande arrivano dalle diverse regioni? La valutazione è svolta da una commissione composta da una serie di enti per lo più pubblici, che esaminano e valutano le varie sottoscrizioni. La commissione opera in totale autonomia e successivamente avviene un'ulteriore verifica. La nostra è una procedura trasparente: è possibile che questo crei remore ad alcuni comuni che ritengono di non avere i requisiti per partecipare. Tuttavia questo è un errore. Partecipare non è vietato a nessuno, anche perché, a prescindere dall'esito, forniamo sempre delle risposte sui punti da migliorare e sui punti di forza. Quest'anno, su 200 candidature, le località selezionate sono 147: sette in più rispetto all'anno scorso. Quali sono i motivi più frequenti di esclusione?
Il Prof. Claudio Mazza, Presidente della FEE Italia, traccia un resoconto (positivo) sulle Bandiere Blu 2015 e sui criteri di assegnazione. Spiegando il motivo per cui il riconoscimento in Italia è a costo zero: evitare sterili polemiche.
Il nostro Universo potrebbe essere l'immagine speculare di un Anti-universo (composto principalmente da antimateria) che si estende indietro nel tempo prima del Big Bang. In altri termini, l'evento che circa 14 miliardi di anni fa determinò l'avvio dell'espansione dell'Universo rappresenterebbe l'ago della bilancia di due universi riflessi e in equilibrio fra loro, che “viaggiano” in direzioni temporalmente opposte. A proporre la nuova, affascinante teoria di modello cosmologico sono stati tre fisici teorici canadesi del Perimetery Institute for Theoretical Physics dell'Ontario, secondo i quali l'esistenza di questo Anti-universo, in coppia col nostro, rispetterebbe una regola fondamentale della fisica chiamata simmetria CPT. Il nostro Universo, da solo, non rispetta la regola della simmetria poiché col passare del tempo si è espanso, raffreddato e presenta più materia che antimateria; non è dunque in equilibrio. L'esistenza dell'Anti-universo teorizzata dai tre scienziati Latham Boyle, Kieran Finn e Neil Turok non solo ristabilisce il corretto bilanciamento, ma offre anche una spiegazione naturale all'esistenza della materia oscura, cioè quella che non emette radiazione elettromagnetica e dunque non è rilevabile direttamente come la materia ordinaria, che è composta da galassie, stelle, pianeti e tutto ciò che possiamo osservare. Secondo gli autori della ricerca, la presenza di questo Anti-universo darebbe vita a un numero elevatissimo di neutrini sterili massicci, le misteriose particelle che potrebbero essere alla base della materia oscura.
Tre fisici teorici canadesi hanno proposto un nuovo modello cosmologico in base al quale esisterebbe un Universo di antimateria speculare al nostro che si estende indietro nel tempo, prima del Big Bang. La sua esistenza rispetterebbe una regola fondamentale della fisica chiamata simmetria CPT (che il nostro Universo, da solo, viola) e fornirebbe una spiegazione della materia oscura.
La megattera era rimasta spiaggiata per oltre dodici ore; due moto d'acqua e decine di volontari hanno reso possibile l'intervento. Un cucciolo di megattera è stato riportato in mare, al largo della Gold Coast australiana, dopo che per circa dodici ore era rimasto spiaggiato a Surfers Paradise. Il piccolo (se così si può chiamare) è stato avvistato alle prime luci dell'alba e sono scattati immediatamente i controlli e i monitoraggi in mare, ma della madre neanche l'ombra. Per riportare in mare la balenottera disorientata sono state necessarie due moto d'acqua e decine di volontari. per fortuna, l'intervento è stato tempestivo, e questo ha permesso al cucciolo di tornare a nuotare liberamente senza alcun danno, continuando così a regnare incondizionatamente nell'oceano, alla ricerca forse della mamma. Nel frattempo, a circa 10.000 km, la balena Juno (anch'essa appartenente alla famiglia delle balaenopteridae) si divertiva a ballare accompagnata dal suono dei mariachi.
Grazie all’intervento tempestivo di decine di volontari e di due moto d’acqua, il cucciolo di megattera arenato per dodici ore sulle spiagge di Surfers Paradise è ritornato a nuotare nell’oceano.
"La nuova stanza di Leo è finalmente pronta: è stata tutta creata dai miei amici di @131design e Leo lo adora così tanto .", con queste parole Chiara Ferragni ha presentato ieri, sul suo profilo Instagram, le immagini esclusive della nuova cameretta del suo primogenito, inserita nell'attico della coppia più famosa del web, i Ferragnez, nei nuovi edifici di CityLife a Milano. Del restyling della cameretta di Leone si sapeva già da tempo perché Chiara Ferragni e Fedez avevano già mostrato alcune immagini sui loro profili social. Ora la stanza è davvero finita. I professionisti dello studio 131 Design hanno scelto uno stile medievale per la camera con arredi tutti nella tonalità dell'azzurro pastello, giallo e bianco. Le immagini della stanza finita di Leo Ferragni sono state condivise domenica 7 febbraio e in meno di 24 ore hanno raggiunto oltre un milione di visualizzazione sui social. Di sicuro sono in tanti ad aver desiderato una camera come questa, anche se non più bambini. Il figlio di Chiara Ferragni e Fedez sta infatti crescendo e necessitava un nuovo tipo di arredamento per la sua cameretta nell'attico della coppia posizionato in una delle zone più esclusive di Milano. " La camera di Leo è grande come tutta casa mia", è il commento più ricorrente al post del video della stanza di Leone, che pare sia grande quanto un monolocale medio del capoluogo lombardo. La cameretta inoltre ha una vista mozzafiato sullo skyline di Milano, trovandosi in un attico degli edifici residenziali progettati da Zaha Hadid nel distretto Citylife. Nella camera da letto del piccolo Leone, che ha compiuto tre anni, gli arredi sono stati realizzati su misura e comprendono un letto singolo e un'area salotto con comode panche e tavolino, l'uno di fronte all'altro, sormontati da tende-baldacchino bianche con i bordi dorati, simili a quelle che si trovavano nelle stanze dei castelli medievali. Al centro della stanza si trova un tappeto con disegni che ripropongono i più comuni animali della Savana, simili alle figure riproposte da Enzo Mari nelle sue collezioni per bambini. Quadretti, mensole e specchi decorano le pareti dove abbondano i numerosi pupazzi e giochi del figlio di Chiara Ferragni e Fedez. Tra le varie cornici sulla parete, Ferragni si sofferma principalmente su un quadro che ritrae la coppia Ferragnez, con il figlio, in versione Supereroi della Marvel e un quadretto dedicato a Leone in versione Buzz Lightyear di "Toy Story". Per tenere in ordine la stanza sono state aggiunte varie ceste e alcuni contenitori bianchi di vimini, che probabilmente già abbondano di giochi e oggetti vari. Leone nella sua stanza gode di un grande armadio a quattro ante. In fondo alla stanza, sulla destra, verso la grande apertura vetrata che dà sulla città, si scorge un'apertura che nessuna immagine indaga, probabilmente si tratta del bagno del bambino. Tutta la stanza offre inoltre un'atmosfera sognante grazie a carta da pareti azzurra con piccole nuvolette bianche.
La nuova stanza di Leone, il figlio di Chiara Ferragni e Fedez, è stata completata ed è il sogno di ogni bambino (ma anche di qualche adulto) con arredi su misura in perfetto stile medievale e una vista mozzafiato sullo skyline di Milano. Il restyling della camera da letto è stato curato dallo studio 131 Design che ha creato un’atmosfera sognante per la nuova stanza del piccolo dei Ferragnez che vivono in un attico di CityLife.
Sembra ancora di essere in un film di fantascienza, ma è realtà. Le emozioni che la NASA ci ha regalato ieri con la diretta dell'atterraggio della sonda InSight e del primo scatto ‘marziano' sono ancora vive e adesso direttamente dal Pianeta Rosso arriva un'altra importante novità: i pannelli solari si sono aperti e si stanno ‘ricaricando'. Lo scatto ha raggiunto il Pianeta Terra attraverso la sonda orbitante Mars Odyssey. Una nuova casa per la sonda InSight. “There’s a quiet beauty here. Looking forward to exploring my new home” – “C'è una bellezza quieta qui. Non vedo l'ora di esplorare la mia nuova casa”. Con questo tweet direttamente dal profilo della sonda InSight, la NASA ci mostra che tutto sta continuando a procedere per il verso giusto: oggi, dopo aver superato i ‘7 minuti di terrore', la strada non può che sembrarci in discesa. Ma il cammino è ancora lungo. A cosa servono i pannelli solari. La NASA ci spiega che i due pannelli solari gemelli di InSight hanno una larghezza di 2.2 metri quando sono aperti, in pratica l'intero lander ha le dimensioni di una grande decappotabile degli anni'60. I pannelli sono molto grandi perché la luce solare su Marte è più debole di quella sulla Terra, poiché il pianeta è più lontano dal sole. I pannelli riescono a fornire 600/700 watt al giorno, nelle giornate limpide, cioè quello che serve a noi per alimentare un frullatore, quando invece sono coperti dalla polvere, cosa piuttosto comune su Marte, ne forniscono 200/300. Cosa accadrà nei prossimi giorni? Il braccio robotico di InSight verrà attivato nei prossimi giorni e inizierà a scattare le foto del terreno che tanto stiamo aspettando, questo permetterà agli ingegneri di capire dove posizionare gli strumenti scientifici: per tutto ciò serviranno circa due o tre mesi.
La sonda InSight della NASA è atterrata su Marte, dopo il primo scatto che ha fatto i giro del mondo, eccone un altro che ci annuncia l’apertura dei pannelli solari. Ma a cosa servono? Ecco cosa c’è da sapere sui pannelli solari della sonda InSight e quale sarà l’obiettivo di questa missione su Marte.
In principio era Ignazio Moser, giovane aitante che nella Casa del Grande Fratello Vip 2017 stava cercando la compagna di viaggio. Chiamiamola così. Poi c'era Cecilia Rodriguez, la Ceci, sorella della numero 1 Belén (come ama chiamarla il fratello minore Jeremias) e fidanzata del volto di Uomini e Donne, Francesco Monte. Due bellissimi ragazzi che, a un certo punto, si sono avvicinati e hanno iniziato a colmare i loro vuoti. Lui quello di un probabile passatempo, ovvero una bella ragazza da corteggiare, lei quello delle ‘coccole', perché ‘certo se arrivano me le prendo, ma mica gli sto dando un limone!". Succede che questi amici siano diventati sempre più complici e l'intimità condivisa nella Casa del GFVip ha iniziato a sollevare il gossip. Massaggi prolungati, abbracci ripetuti, saune condivise, sguardi, carezze, i famigerati grattini, ed ecco che la tensione intorno ai due concorrenti è aumentata a dismisura, a tal punto da spingere Jeremias a parlare sia con Cecilia che con Ignazio. Il chiarimento ha portato la Ceci a subire tremendi sensi di colpa e il figlio del noto ciclista a vessarsi da solo per non essere stato abbastanza rispettoso nei confronti di una terza persona che è fuori ad aspettare che la sua fidanzata esca. "Certo che darebbe fastidio anche a me, mica dico che è normale…" ha confessato a Jeremias, ammettendo che le attenzioni destinate ogni giorno alla bella showgirl non siano del tutto comprensibili o cristalline. Il confronto successivo con Cecilia, però, è stato ancora peggio. La ragazza si è rintanata sotto il piumone e Ignazio ha dovuto tenerle a stento la mano, cercando di scusarsi per aver avuto un comportamento non proprio corretto. "È quello che non avrei mai voluto accadesse" ha dichiarato l'argentina in Confessionale, chiedendo a lui di non mettere una distanza netta dopo aver cacciato fuori le sue fragilità e perplessità. Difficile ripristinare una situazione di normalità, tant'è che i due hanno iniziato a destreggiarsi all'interno di un rapporto altalenante e fatto di molte resistenze, pur non ignorandosi del tutto. QUI IL VIDEO
Cecilia Rodriguez e Ignazio Moser nella Casa del GfVip sono sempre più intimi, a tal punto da dover chiarire la natura della loro storia. C’è chi teme l’ingresso, già previsto da settimane, del fidanzato di lei, Francesco Monte, e chi, a gran voce, sta dichiarando sui social network che questo ‘improvviso’ rapporto sembra davvero costruito ad arte.
Nell'oroscopo della settimana che va da lunedì 5 a domenica 11 ottobre, on la Luna calante e Venere ufficialmente stanziatasi nel segno della Vergine, preparate vi a farmi un sacco di paranoie! Certo, poteva andare peggio, poteva esserci Saturno retrogrado che invece, almeno lui, ci grazia per ora di moto diretto. In un segno decisamente agguerrito come l'Ariete, Venere in Vergine e la Luna calante portano ad una insicurezza continuamente alla ricerca di conferme. Certo, la logica attenta della Vergine conterà fino almeno a cinque prima di fare dichiarazioni sentimentali compromettenti, da ciascun lato. L'oroscopo della settimana non andrà però ovviamente per tutti allo stesso modo: soprattutto per chi se la deve vedere con questa sosta particolarmente incarnita di Marte potrebbe essere una settimana di insofferenza. Parliamo di Cancro, Capricorno e Bilancia. Ricordatevi però che io sono una grande sostenitrice dei transiti, come questo di Marte, che ci fanno fare finalmente delle cose in una modalità sconsiderata che, con la sola ragione, non saremmo mai arrivati a mettere in pratica. Quando si dice voler vedere il bicchiere mezzo pieno! La tua modalità nel vivere questa settimana è inevitabilmente in agitazione. Che tu abbia il cuore in fermento per un nuovo amore, che tu sia sull'orlo di un inevitabile ed irrecuperabile sfan***amento (termine tecnico astrologico!), in tutti i casi diciamo che la noia non colorerà di grigio le tue giornate. Nemmeno se vivi in val padana. Quindi caro Ariete preparati sempre almeno un posto letto di riserva, non si sa mai! Voto 8 e mezzo perché questa è comunque la tua natura: focosa! Questa storia di Mercurio in opposizione ma Venere a favore esalta i tuoi pregi e minimizza i tuoi difetti. Ma cosa vuoi di più dalla vita Torone? Praticamente saranno tutti concentrati nell'ammirare quanto tu sia bravo ad abbinare i colori, preparare torte, sorridere amorevolmente anche agli sconosciuti che si dimenticheranno di farti le domande fondamentali. Capo compreso. In tutti casi a chi dovesse chiederti qualcosa di sconveniente allunga un muffin e siamo a posto così! Voto 8 perché sai bene usare le tue armi anche se ha a disposizione solo una limetta per le unghie. Avete presente, Gemelli, quando nell'introduzione all'oroscopo della settimana (perché voi avete letto l'introduzione all'oroscopo della settimana, vero?) parlavo di questo assetto astrologico che richiama la paranoia? Ecco, benché Marte pare proprio che vi lasci in pace, la vostra testolina non vuole saperne di risposte superficiali. Pensate, ripensate, confrontate i vostri pensieri con chiunque, anche con chi dichiara di non saperne assolutamente nulla di quello di cui voi state parlando. Dimenticare anche di mettere i pantaloni per uscire di casa perché la vostra capoccia sta facendo gli straordinari. Voto 6 e mezzo perché so che la situazione vi intriga molto.
L’oroscopo di questa settimana che va da lunedì 5 a domenica 11 ottobre vedrà la Luna nella sua parte calante, Venere ormai stanziata definitivamente nel segno della Vergine e Marte che non si smuove per nessun motivo al mondo dal suo adoratissimo segno zodiacale dell’Ariete. Uno scontro deciso tra ragione e passione.
Aveva 38 anni ed era il panda gigante più vecchio del mondo, il suo nome era Jia Jia e viveva presso l'Ocean Park di Hong Kong. Se a noi la sua età può non dire molto, ci basti pensare che corrisponde a circa 100 dei nostri anni. A dare conferma della morte dell'animale, attraverso un lungo post su Facebook, sono gli stessi responsabili del parco in cui risiedeva: nel comunicato ufficiale si legge che da un paio di settimane Jia Jia non stava bene, non aveva appetito, era passata da 10 a 3 chili di cibo al giorno, questo l'aveva portata a perdere peso, da 71 a 67 chili, e negli ultimi giorni trascorreva le sue giornate per lo più dormendo fino a quando la situazione si è fatta critica e Jia Jia non camminava più. A questo punto i medici hanno deciso di addormentarla per sempre evitandole di soffrire inutilmente nell'attesa di morire di morte naturale: secondo gli esperti infatti non si sarebbe ripresa da quella pessima condizione di salute. Da 17 anni presso l'Ocean Park Hong Kong, Jia Jia era molto amata sia dal pubblico sia da coloro che si occupavano di lei che ormai da tempo era diventata un'importante ambasciatrice per la sua specie, quella appunto del Panda Gigante. Il Panda Gigante, Ailuropoda melanoleuca, è un mammifero appartenente alla famiglia Ursidae ed è originario della Cina orientale. Simbolo del WWF, il Panda Gigante vive mediamente 20 anni, per questo i 38 anni di Jia Jia rappresentano un'eccezione degna di nota, si nutre di bambù ed ha una dieta principalmente erbivora anche se in realtà, a livello di tassonomia, è inserito tra i carnivori. Il Panda Gigante rientra da tempo nell'elenco degli animali a rischio estinzione, anche se ultimamente, grazie ad un'enorme campagna di ripopolamento e protezione, il numero di esemplari appartenenti a questa specie è aumentato al punto da farci sperare che possa presto essere considerato non più “in pericolo”, ma “vulnerabile”.
Jia Jia è morta all’età di 38 anni ed era il Panda Gigante più vecchio del mondo. Purtroppo negli ultimi giorni le sue condizioni di salute sono peggiorate molto e i medici hanno deciso di addormentarla per sempre.