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Will Smith compie oggi 50 anni e ancora si fa fatica a capire cosa gli venga meglio. È stato nominato a due Oscar (per La ricerca della felicità e per Alì), ha fatto alcuni dei più grandi blockbuster degli anni Novanta (il decennio dei migliori blockbuster), ha fatto almeno un paio di canzoni molto note e da qualche mese si è messo anche a fare l’influencer, su Instagram e YouTube. È però vero che da qualche anno a questa parte non riesce a imbroccare il giusto film e che, nonostante qualche film drammatico, è legato soprattutto ai suoi ruoli in film come Man in Black e Independence Day, per i quali qualcuno lo ha definito “star dalla generazione di MTV”. Prima di tutto questo è però stato anche Willy, superfico di Bel-Air. Willard Carroll “Will” Smith, Jr. è nato a West Philadelphia, in Pennsylvania, il 25 settembre 1968. Quando parla della sua infanzia non la racconta come difficile: dice solo che avrebbe potuto avere una possibilità di andare a studiare al MIT di Boston ma che la rifiutò perché già faceva rap, con il nome The Fresh Prince insieme a un DJ noto come Jazz Jeff. Nel 1989, quando Smith aveva poco più di vent’anni, uscì la loro canzone più famosa: “Parents Just Don’t Understand”; un rap divertente e innocuo, buono per tutto. | Questa è la maxi storia di come la sua vita è cambiata. Will Smith compie 50 anni: è partito dalla musica, è diventato famoso in tv, ha fatto grandi blockbuster e ruoli impegnati e ora fa anche l'influencer. |
Lo sappiamo, lo sappiamo, molti in vacanza ci devono ancora andare. Ma siamo quasi in agosto: molti altri ci sono andati, sono tornati e oggi sono ai loro consueti posti, a casa o in ufficio o a studiare. Siccome ci è nota e familiare la sensazione di smarrimento di quando si torna alla vita normale dopo qualche settimana in giro, e sappiamo degli sforzi che si fanno nel tentare di recuperare le puntate precedenti, capire cosa è successo nel mondo e cosa è importante sapere, questo articolo è la risposta del Post: in testa trovate le cose più importanti successe la settimana scorsa, poi vari altri aggiornamenti sintetici e per punti. Se volete approfondire, ci sono i link. Se non eravate in vacanza ma volete un ripasso, fate pure. E bentornati. Londra 2012 Sono iniziate le Olimpiadi di Londra, con una cerimonia di apertura pazzesca e la Regina che ha recitato con 007. L’Italia al momento ha sette medaglie: quattro ottenute nella scherma (tre solo nel fioretto femminile: oro a Di Francisca, argento a Errigo, bronzo a Vezzali), una nel tiro con l’arco, una nel judo, una nella pistola ad aria compressa. Nello speciale del Post trovate notizie, foto e programma giorno per giorno. Oggi è di nuovo giornata di scherma femminile. | Che cosa vi siete persi. Il riassunto della settimana scorsa, per chi è tornato oggi dalle vacanze o era semplicemente distratto. |
Poche cose sono facili da preparare come una tazza di cereali a colazione: basta versare dei cereali a scelta nella tazza e aggiungerci il latte. Per mangiarli servono soltanto la bocca e un cucchiaio. Parte del grande successo riscosso nel corso dei decenni dai cereali, per cui ancora oggi i soli americani spendono 10 miliardi di dollari all’anno, è dovuto a una loro qualità in particolare: la praticità. Eppure per i giovani americani di oggi i cereali non sono pratici abbastanza. Lunedì 22 febbraio il New York Times ha dedicato un articolo ai cereali, uno degli alimenti preferiti per la colazione negli Stati Uniti, e in uno dei passaggi più sconcertanti si legge: Secondo quasi il 40 per cento dei millennials interpellati dalla società di ricerche di mercato Mintel per il suo rapporto del 2015 i cerali rappresentano una scelta scomoda per la colazione perché li obbliga a pulire dopo aver mangiato. | Perché i giovani americani mangiano meno cereali a colazione. Per non lavare le tazze, e questo spiega una parte della crisi del settore e più in generale verso quali tempi stiamo andando. |
C'è una terza canzone che anticipa il disco nuovo di Bill Callahan, in cui pure lui dice che fa fatica con i libri, di questi tempi. I Future Islands sono quella band di Baltimora che si fece notare nel 2014 per un'ottima canzone in particolare e per le peculiari movenze del suo cantante. Ora ne hanno una nuova, che suona piuttosto simile a quella. Il Regno Unito è quel paese in cui nel 2020 al numero uno in classifica ci va il disco nuovo di Paul Weller. Fate voi. In mezzo tra una boutade e l'altra, Kanye West ha pubblicato una canzone dedicata a sua madre. È uscito il disco nuovo di Rufus Wainwright, con un lungo trailer video. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Una canzone di Elliott Smith. Che concorse a portarlo sul palco degli Oscar, quella famigerata sera con Céline Dion. |
Facebook ha annunciato mercoledì che pagherà 550 milioni di dollari (circa 500 milioni di euro) per risolvere una causa legale con alcune associazioni dell’Illinois, negli Stati Uniti, sull’uso del riconoscimento facciale. Facebook è stata accusata sulla base di una legge statale che obbliga le aziende tecnologiche a chiedere il permesso scritto agli utenti prima di raccogliere dati biometrici come le impronte digitali o i tratti del volto, e inizialmente Facebook aveva respinto le accuse. Facebook possiede una tecnologia di riconoscimento facciale che permette di riconoscere i volti nelle foto caricate sul suo social network. «Abbiamo deciso di accordarci perché la cosa migliore per la nostra community e per i nostri azionisti era di andare avanti e lasciarci questa questione alle spalle», ha detto in un comunicato un portavoce della società. | Facebook pagherà 550 milioni di dollari per risolvere una causa legale sull’uso del riconoscimento facciale. |
Google è il motore di ricerca più utilizzato online, controlla quasi i due terzi di tutte le ricerche effettuate dagli utenti su Internet e ha un peso enorme nella promozione e nel successo dei siti web: deve quindi anche combattere ogni giorno contro i siti che cercano di scoprirne i segreti per conquistare i primi link nelle pagine dei risultati. Per tenere alla larga i siti di scarso valore, quelli pieni zeppi di pubblicità con testi e link copiati integralmente da altri siti, i responsabili di Google hanno deciso di cambiare in parte le formule matematiche (l’algoritmo) utilizzate dal motore di ricerca per offrire i risultati delle ricerche online. In realtà, quelli di Google apportano in continuazione piccole modifiche al loro sistema per migliorarlo e renderlo più veloce, ma le nuove correzioni sono maggiormente incisive, come spiegano gli stessi tecnici sul blog ufficiale del motore di ricerca. | Google cambia le regole. Il motore di ricerca ha cambiato le sue formule: per dare risultati più rilevanti e punire chi copia e basta. |
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia | “Il PD non disturba”. Paolo Cosseddu analizza la campagna "porta per porta" lanciata da Bersani. |
Nella giornata di mercoledì c’è stata una piccola agitazione giornalistico-social intorno a un preteso “caso” che ha generato proteste e indignazioni che a una lettura più attenta si sono dimostrate esagerate e fuori luogo – basate su una notizia falsa – ma che hanno generato conseguenze interessanti e preoccupanti. Alcuni giornali e siti di news hanno dato molto spazio alla segnalazione di un questionario linguistico distribuito ai ragazzi da certe scuole britanniche per conoscere la loro lingua prioritaria, in un paese di estesa e varia immigrazione. Tra le lingue indicate – tantissime – anche molte declinazioni regionali di lingue nazionali, e per l’Italia il napoletano, il siciliano, il sardo, dialetti che è capitato che i figli di immigrati usassero più frequentemente. L’elenco delle lingue è uno standard usato internazionalmente per i contesti più diversi: basti dire che le stesse lingue – compreso sardo, napoletano, eccetera – sono persino nelle scelte di lingua degli iPhone (Preferenze-Generali-Lingua e Zona). Ma ignari di questo, alcuni giornalisti hanno confuso la normale richiesta linguistica contenuta nei moduli britannici con una classificazione “etnica” (che esiste, ma su “etnie”, appunto, classificate diversamente e in numero assai più limitato e generale) e hanno associato alla presunta scoperta scandalo e indignazione per quella che hanno sostenuto essere una sorta di “profilazione razzista” di cui non si capiva quali fossero peraltro gli effetti discriminatori. | La bufala del questionario britannico. Alcuni giornali e siti di news, con la complicità di un nazionalismo da social network, hanno creato un caso diplomatico equivocando una cosa normalissima. |
Giovedì 23 gennaio si è verificata una frana a Ronchi di Termeno, un piccolo paese che si trova a circa 20 km a sud di Bolzano. Dalle montagne vicine si è staccata una quantità di roccia stimata tra i tre e i quattromila metri cubi. Un masso di circa 160 metri cubi si è fermato a pochi metri dal maso “Freisinger”, che è stato evacuato. Nessuno è rimasto ferito. La frana ha causato l’interruzione di alcune strade: per diversi giorni gli esperti hanno lavorato a sbriciolare tramite cariche esplosive i resti della frana e la parte della montagna, alta 15-20 metri, che sembrava ancora instabile e minacciava nuovi crolli. | I grandi massi franati a Ronchi di Termeno. Le foto e il video della frana che ha distrutto parte di una casa in provincia di Bolzano il 23 gennaio. |
Secondo la CNN, Facebook avrebbe acquistato Gowalla, il sistema di geolocalizzazione per smartphone. L’annuncio ufficiale ancora non c’è, così come non si sa la cifra eventualmente pagata da Facebook per la sua acquisizione, ma dovrebbe essere tutto confermato a giorni, e molti altri siti danno l’affare per concluso. Secondo, la fonte della CNN si «tratta di un’unione perfetta» per la nuova Timeline di Facebook. Almeno metà dello staff di Gowalla dovrebbe trasferirsi presso gli uffici di Facebook a Palo Alto, mentre gli altri rimarranno ad Austin, in Texas, dove si trova la sede del quartier generale di Gowalla. Non si sa se l’azienda Gowalla, dopo l’acquisizione ormai certa di Facebook, rimarrà in vita o verrà “soppressa” dal colosso di Zuckerberg per incorporare soprattutto i suoi cervelli da destinare ad altri progetti, come già successo con altre promettenti servizi e start-up: Beluga, Hot Potato, Drop.io, Snaptu e Digital Staircase. L’obiettivo di queste operazioni, come già dichiarato da Facebook lo scorso agosto, è quello di controbattere gli attacchi di Google e Twitter, migliorando i servizi, le applicazioni per smartphone e la grafica del sito di Facebook. | Facebook ha comprato Gowalla. Non c'è ancora la conferma ufficiale, ma tutti danno l'affare per fatto: ora è da vedere come Facebook userà il sistema di geolocalizzazione contro i concorrenti. |
Al Mobile World Congress (MWC) di Barcellona, la società MasterCard ha annunciato che selfie e impronte digitali saranno un’alternativa alle password per i pagamenti online con le sue carte di credito. Nei test effettuati da MasterCard nei Paesi Bassi il 95 per cento dei clienti che hanno provato ad autenticarsi con le impronte digitali e l’80 per cento di quelli che hanno usato il riconoscimento facciale (scattandosi un selfie) hanno detto di preferire il nuovo sistema alle password. Il nuovo sistema tra l’altro è considerato più sicuro, perché molte persone continuano a scegliere password facili da ricordare ma anche da indovinare. La nuova tecnologia sarà lanciata nell’estate del 2016 negli Stati Uniti, in Canada e in diversi paesi europei, tra cui l’Italia. Per poter confermare i pagamenti scattandosi un selfie i clienti di MasterCard dovranno scaricare una app disponibile per smartphone, tablet e computer. Per effettuare i pagamenti andranno comunque inseriti i dati della carta di credito, ma come autenticazione ulteriore i clienti dovranno guardare nella fotocamera del loro dispositivo e scattarsi una foto, oppure usare il sensore per la rilevazione delle impronte digitali. Per dimostrare di non stare mostrando al telefono una foto scattata in precedenza sarà necessario muovere le palpebre. | Mastercard sostituirà le password con i selfie. Dall'estate sarà possibile confermare i pagamenti online attraverso il riconoscimento facciale o con la rilevazione delle impronte digitali. |
Una documentata inchiesta del sito Music Business Worldwide, specializzato in notizie sull’industria discografica, ha ipotizzato che una truffa messa in piedi da una o più persone in Bulgaria abbia prodotto guadagni fino a un milione di dollari sulla piattaforma di streaming Spotify, utilizzando delle playlist finte e forse senza infrangere alcuna legge né regolamento del servizio. Music Business Worldwide dice di aver raccolto informazioni e prove tra diverse fonti a conoscenza del caso, e in particolare un dirigente di un’etichetta discografica che ha scoperto il caso nel settembre del 2017. Due diverse playlist, chiamate “Soulful Music” e “Music From The Heart”, sono arrivate lo scorso 23 settembre tra le prime posizioni delle classifiche delle playlist nel mondo e negli Stati Uniti: la prima al 35esimo posto in quelle globali, e all’11esimo tra quelle statunitensi; la seconda all’84esimo e al 22esimo. La classifica della popolarità delle playlist non è pubblica, ma è diffusa settimanalmente da Spotify agli addetti ai lavori: Music Business Worldwide dice di aver visto queste classifiche, che confermano il posizionamento delle due playlist. Entrambe contenevano codici identificativi che le riconducevano allo stesso autore, in Bulgaria, che con ogni probabilità deteneva i diritti d’autore sulle canzoni. | C’è stata una grande truffa contro Spotify? un'inchiesta sostiene che delle persone in Bulgaria potrebbero aver guadagnato 1 milione di dollari con delle playlist finte, senza violare nessuna legge. |
Nonostante l’incredibile successo che sta avendo in tutto il mondo, Pokémon Go non si sta riposando sugli allori. Lo scorso fine settimana, John Hanke – CEO di Niantic, la società che ha sviluppato l’app – ha raccontato al pubblico del Comic-Con di San Diego che il videogioco si evolverà. Hanke ha detto che Niantic ha inserito per ora solo «forse un decimo» delle funzioni che aveva immaginato per Pokémon Go. Nel corso di un incontro con il conduttore americano Chris Hardwick al Comic-Con, Hanke ha rivelato alcuni importanti dettagli che dovrebbero fare contenti i fan di Pokémon Go. | Le prossime novità di Pokémon Go. Ci si potranno scambiare i Pokémon e cambieranno Pokéstop e palestre, ha detto il capo della società che ha sviluppato il gioco. |
L’energia del vento (o energia eolica) è tra le fonti più pulite e rinnovabili per produrre energia elettrica, ma i suoi costi di manutenzione, l’intermittenza dei venti e l’impatto ambientale sono spesso un ostacolo alla costruzione di parchi eolici di grandi dimensioni. Il vento soffia in media più forte alle alte quote, cosa che negli ultimi anni ha portato alla costruzione di pale eoliche su rilievi montuosi e costieri, oppure su torri alte centinaia di metri con un aumento sensibile dei costi di realizzazione. Un gruppo di aziende sta sperimentando da qualche anno un’alternativa ritenuta più efficiente ed economica: utilizzare grandi aquiloni e sfruttare il loro movimento per produrre energia elettrica. SkySails, per esempio, è una società tedesca che sta mettendo a punto un sistema di grandi paracadute, simili a quelli impiegati per fare parapendio, da far volare a 800 metri e ancorati al suolo con un cavo. La base, che può essere un normale container a terra o un sistema galleggiante nel mare, ha un verricello che si srotola man mano che l’aquilone prende quota grazie al vento. Il verricello è collegato a un generatore di energia elettrica e, grazie a un sistema automatico, gestisce l’allontanamento dell’aquilone in modo che descriva particolari movimenti in aria, che contribuiscono alla produzione di energia. | L’energia eolica prodotta con gli aquiloni. Diverse società stanno sperimentando sistemi alternativi alle classiche pale eoliche, per rendere meno costosa e più pulita la produzione dell'elettricità. |
Sabato primo luglio inizieranno in tutta Italia i saldi estivi: è il secondo anno che la data di inizio viene uniformata dalla Conferenza delle Regioni, e questa volta non ci sarà nessuna eccezione. La durata dei saldi però cambierà ancora da regione a regione. Nella maggior parte dei casi termineranno a fine agosto, ma in Lazio e Liguria dureranno solo un mese e mezzo, mentre in Friuli-Venezia Giulia e Valle d’Aosta le svendite promozionali continueranno fino al 30 settembre. Un caso particolare è quello di Modena, in Emilia Romagna: a causa del grande concerto di Vasco Rossi del primo luglio, che porterà in città oltre 220 mila persone e che comporterà la chiusura della maggior parte dei negozi, il comune ha deciso di anticipare l’inizio dei saldi al 29 giugno. Abruzzo: 1 luglio – 30 agosto Basilicata: 1 luglio – 2 settembre Calabria: 1 luglio – 1 settembre Campania: 1 luglio – 30 agosto Emilia Romagna: 1 luglio – 30 agosto Friuli Venezia Giulia: 1 luglio – 30 settembre Lazio: dal 1 luglio per sei settimane (quindi il 12 agosto) Liguria: 1 luglio – 15 agosto Lombardia: 1 luglio – 30 agosto Marche: 1 luglio – 1 settembre Molise: 1 luglio – 30 agosto Piemonte: dal 1 luglio per otto settimane non consecutive Puglia: 1 luglio – 15 settembre Sardegna: 1 luglio – 30 agosto Sicilia: 1 luglio – 15 settembre Trentino Alto Adige: date differenti da comune a comune Toscana: 1 luglio – 30 agosto Umbria: 1 luglio – 30 agosto Valle d’Aosta: 1 luglio – 30 settembre Veneto: 1 luglio – 31 agosto | Quando iniziano i saldi estivi. Lo stesso giorno in tutte le regioni, ma finiranno in momenti diversi. |
Sono state annunciate le date del tour europeo del 2016 di Adele, la popolare cantante inglese. Le date sono state annunciate da Adele stessa, in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook il 26 novembre. Il suo nuovo disco 25 è uscito il 20 novembre. Tra gli stati europei in cui Adele si esibirà c’è anche l’Italia: il 28 e il 29 maggio 2016 suonerà all’Arena di Verona. I biglietti per questi due concerti si potranno comprare dal 4 dicembre. La prima data del tour di Adele sarà a Belfast, in Irlanda del Nord, il 29 febbraio. Finora le vendite di 25 sono andate benissimo, è stato il disco che ha venduto più copie nella sua prima settimana negli Stati Uniti. Molti critici musicali lo hanno però ritenuto un disco poco coraggioso, molto simile ai due precedenti, 19 e 21 (i dischi di Adele sono tutti intitolati come il numero di anni che aveva quando ha iniziato a lavorarci). Lo straordinario successo commerciale è dovuto in larga parte al fatto che Adele non ha reso disponibile 25 per l’ascolto in streaming su piattaforme com Spotify. | Tutte le date del tour 2016 di Adele, annunciate da Adele. Da febbraio 2016 inizierà a Belfast il suo tour europeo, che passerà anche in Italia a maggio. |
I due film presentati in concorso al festival di Venezia ieri 7 settembre sono Cari Compagni! di Andrei Konchalovsky e Non ci sarà mai più la neve di Małgorzata Szumowska e Michał Englert. Il primo parla di una violenta repressione contro una manifestazione operaia ed è basato su «un fatto realmente accaduto a Novocherkassk, in Russia, il 2 giugno del 1962 e secretato fino agli anni Novanta». Il secondo racconta la storia di un «massaggiatore dell’Est» e del suo «ingresso nella vita dei facoltosi abitanti di una comunità scialba e inaccessibile». Oltre ai registi e agli attori protagonisti di questi due film, nella giornata di ieri valeva la pena fotografare l’artista JR, Alice Rohrwacher, e chi ha presenziato alla proiezione del corto Revenge Room, come Violante Placido, Baby K e Francesco Rutelli. – Leggi anche: 17 film passati da Venezia, da vedere in streaming | Le foto di lunedì a Venezia. Il giorno di "Cari Compagni" e "Non ci sarà mai più la neve", con Sandra Milo, Violante Placido e Baby K. |
I portafogli delle donne si stanno rimpicciolendo. Non è una metafora per dire che le donne portano meno soldi in giro: i portafogli stanno effettivamente diventando più piccoli. Il motivo è che le donne oggi comprano borse più compatte, e le persone non hanno più bisogno di molte tessere e grandi quantità di denaro in contanti. Le tendenze nel campo della moda spingono le donne verso tracolle eleganti e borsette minuscole. Dato che i cellulari ormai fanno anche da tessere clienti, carte fedeltà, biglietti da visita, oltre che da carte di credito e contanti, non c’è più bisogno (né voglia) di portafogli grossi e ingombranti. Il risultato è il passaggio a modelli più contenuti: borsette zip-around, portafogli sottili, piccoli portatessere in pelle e così via. «È normale che gli accessori stiano diventando più piccoli», ha detto Jaime Cohn-Barr, direttrice di WGSN, una società che si occupa di previsioni nel settore della moda. «Le persone hanno bisogno di portare in giro meno cose». I portafogli da donna non sono cambiati molto nel corso della storia. Gli articoli di piccola pelletteria hanno un ruolo secondario rispetto ad altri prodotti più grandi e visibili: nei negozi non sono esposti in posizione centrale e nei siti di e-commerce spesso sono nascosti nella sezione “accessori”. Semplicemente, i portafogli non sono molto glam: la maggior parte delle volte sono infilati da qualche parte vicino a chiavi, gomme da masticare, creme e lucidalabbra vari. Per le borse, invece, c’è un grande ricambio, e ogni stagione escono nuovi modelli dai materiali appariscenti e design creativi. | Perché i portafogli da donna stanno diventando microscopici. È colpa degli smartphone, in breve, grazie ai quali possiamo portare meno roba in giro. |
Con l’aumentare dei risultati politici e personali ottenuti da Matteo Renzi, sono naturalmente aumentati nei mesi anche i suoi nuovi sostenitori, alleati, saliti sul proverbiale carro. Ma contemporaneamente, con l’aumentare dei compromessi e delle deroghe rispetto a progetti e obiettivi dichiarati a suo tempo da Matteo Renzi, è aumentata anche una più piccola compagine di renziani delle prime ore divenuti in modi e tempi diversi più critici, diffidenti o delusi di questi sviluppi: e quindi divenuti meno centrali nel gruppo di collaboratori più fidati del PresdelCons. “Diversamente renziani” li ha chiamati il Foglio in un articolo di Salvatore Merlo martedì che ha descritto pensieri e percorsi di alcuni di loro. Lo descrivono circondato da una immutabile cerchia di geometrie magiche o tragiche, giglio o cerchio che sia, tampinato da camerieri, yes man, servizievoli cretini e controfigure quasi sempre rivali tra loro, ma con una caratteristica pressoché comune: parlano tutti in toscano come lui, come Matteo Renzi. E infatti sempre più, tra i cinquanta parlamentari che sin dall’inizio di questa legislatura stanno con lui, tra i renziani della prima ora, quelli che lo seguivano quando ancora era “Matteo” e non “il presidente”, adesso si sollevano lamenti, mugugni, fermenta un generale sentore d’impotenza e di trascendentale sconforto: le porte sempre chiuse, il filtro della grammatica fiorentina che impedisce ogni comunicazione, e poi il fastidio che i pretoriani del renzismo manifestano per le idee difformi, per le manifestazioni pur vaghe d’indipendenza e di libertà personale. Dunque Simona Bonafè, che sarebbe potuta essere tutto ma oggi è soltanto europarlamentare, in privato si agita, critica, solleva il sopracciglio, così come Matteo Richetti, come i cattolici di Alfredo Bazoli o Sergio Chiamparino, come Giorgio Gori o il sottosegretario Angelo Rughetti, il vecchio mondo Anci, i manager amici, a cominciare da Andrea Guerra. Tutto un cosmo che per ragioni diverse, e spesso scollegate, soffre. | Diversamente renziani. Secondo il Foglio sta crescendo una eterogenea comunità di sostenitori della prima ora del PresdelCons divenuti lealmente critici. |
Da sabato 28 aprile a martedì 1 maggio a Venezia verranno sperimentati i nuovi sistemi di deviazione dei flussi di turisti. Su ordinanza del sindaco Luigi Brugnaro, due varchi d’accesso sono stati installati in due punti della zona che comprende piazzale Roma – il capolinea dei mezzi pubblici – e la stazione Santa Lucia: il primo si trova ai piedi del Ponte della Costituzione, il secondo all’inizio di Lista di Spagna, l’imbocco della via turistica principale della città (Strada Nova). Nei giorni più affollati, in caso di concentrazioni di massa provocate dall’arrivo simultaneo di treni, autobus e tram, i varchi entreranno in funzione deviando il percorso dei turisti a sud – verso l’Accademia – permettendo l’accesso verso Strada Nova solo a residenti, lavoratori e turisti ospitati nelle strutture della zona. Il primo varco, posto ai piedi del Ponte della Costituzione, la via d’accesso principale alla città (LaPresse) | Come funzionano i varchi per i turisti a Venezia. È in corso la sperimentazione delle nuove misure pensate per deviare i flussi di turisti e diminuire l'affollamento nella zona della stazione e a San Marco. |
La NASA ha approvato la progettazione di un nuovo aereo supersonico che un giorno potrebbe diventare l’erede del Concorde, l’aeroplano di linea che tra il 1974 e il 2000 ha permesso di volare a una velocità superiore a quella del suono riducendo enormemente i tempi di percorrenza: dalle quasi 7 ore del Boeing 747 alle 3 ore e 20 per un viaggio da Londra a New York. Il Concorde fu ritirato dopo un grave incidente, ma ebbe comunque una storia travagliata a causa del forte rumore che produceva superando la cosiddetta barriera del suono. I progettisti del nuovo aeroplano dovranno trovare il modo di escludere il problema, rendendo più silenziosi i voli supersonici, e non sarà semplice. Il piano della NASA, Commercial Supersonic Technology Project, ha previsto una prima fase di selezione dei progetti più promettenti, presentati da centri di ricerca e aziende attive nell’aviazione. Il contratto è stato infine affidato a Lockheed Martin Aeronautics, una delle più grandi aziende del settore, che riceverà un finanziamento di 20 milioni di dollari per sviluppare la sua idea per una tecnologia supersonica silenziosa (Quiet Supersonic Technology). Il nuovo sistema dovrà creare dei “battiti supersonici”, così li definisce la NASA, al posto del classico fragoroso boato che gli aeroplani di questo tipo producono quando superano la velocità del suono. | Avremo un nuovo Concorde? la NASA ha commissionato la progettazione di un nuovo aereo supersonico: il problema è evitare che faccia il classico fragoroso "BAM!". |
Sotto il periodo di Natale i cinema di tutto il mondo fanno sempre incassi molto alti: le persone hanno più tempo da dedicare ai film e in generale poca voglia di fare altro. Le case cinematografiche fanno in modo di piazzare qualche film importante nei giorni di Natale: quindi li fanno uscire qualche giorno prima – normalmente almeno una settimana prima – in modo che siano nei cinema nei giorni dove si fanno incassi più alti. Questa settimana l’offerta è un po’ più limitata: ci sono Franny, un film drammatico con un molto apprezzato Richard Gere, e due cartoni animati proprio-per-bambini (e non cartoni animati anche-per-bambini come quelli Pixar): uno è Alvin Superstar – Nessuno ci può fermare, l’altro è Masha e Orso – Amici per sempre. Franny È un film drammatico di Andrew Renzi, regista di 31 anni al suo primo lungometraggio (finora ha diretto solo documentari). Il protagonista di Franny – il cui titolo originale è The Benefactor – è Richard Gere, che interpreta, per l’appunto, un milionario di nome Franny. Il personaggio di Gere non ha una famiglia e nemmeno un vero lavoro. Franny ha tanti soldi e altrettanti sensi di colpa: passa la vita a fare il filantropo, a cercare di occupare il suo tempo libero e a cercare di dimenticare le sue colpe nell’incidente che alcuni anni prima ha causato la morte di una coppia di suoi amici. L’evento scatenante del film è l’incontro tra Franny e Olivia, l’unica figlia dei suoi amici morti nell’incidente. Negli Stati Uniti il film uscirà a gennaio, in Italia è nei cinema dal 23 dicembre. Secondo la maggior parte dei critici tutto ciò che di buono c’è nel film arriva dall’interpretazione di Gere; la sceneggiatura e la regia sono descritte come piuttosto deboli e comunque mai sorprendenti. | Stasera cinema? c'è il nuovo film di Richard Gere, il quarto su "Alvin and the Chipmunks" e uno su Masha e Orso (se avete figli, sapete cos'è). |
Un addetto alla consultazione della biblioteca nazionale della Norvegia ha trovato per caso sul posto di lavoro un atlante ottomano che sembrava perfetto per il gruppo di Reddit dedicato agli estimatori di antiche cartine geografiche. Qualche settimana dopo ha capito che si trattava di una copia di uno degli atlanti più antichi del mondo, fino ad allora sconosciuta: l’atlante Cedid. Il bibliotecario Anders Kvernberg – conosciuto su Reddit con lo username PisseGuri82 – aveva pubblicato circa due settimane fa un’immagine dell’atlante sul subreddit “MapPorn“, un forum dedicato alle mappe particolari, indicando semplicemente che la cartina – la cui immagine era stata composta mettendo insieme diverse scansioni parziali dell’atlante – era una mappa ottomana del mondo del 1803. Inizialmente sembrava solo una delle tante polverose cartine dimenticate nascoste tra le collezioni della biblioteca. «Dei 15 mila atlanti e cartine che abbiamo, direi che ne vengono usate solo qualche migliaia all’anno», aveva scritto Kvernberg su Reddit. L’atlante non era nel catalogo digitale e Kvernberg non capisce il turco ottomano: all’epoca non aveva quindi molte altre informazioni. | Il rarissimo atlante scoperto per caso grazie a Reddit. Un bibliotecario norvegese ne ha pubblicato una foto senza sapere cosa fosse: ha scoperto storia e valore con l'aiuto di altri utenti. |
Aggiornamento delle 22.30 Secondo nuove informazioni e correzioni alle precedenti uscite da chi prepara le regole, la possibilità di registrarsi online per votare alle primarie del centrosinistra rappresenterebbe soltanto un passaggio (facoltativo) in più, rispetto alla procedura di registrazione stabilita dal regolamento ufficiale delle primarie: l’unico vantaggio sarebbe quello di evitare lunghe code all’ufficio elettorale, secondo quanto spiega oggi l’Unità. Il doppio passaggio della registrazione quindi rimarrà lo stesso: una volta stampata la ricevuta di conferma della pre-registrazione si dovrà comunque andare agli uffici elettorali per ritirare il certificato del voto e completare la procedura pagando 2 euro. Poi, con il certificato, si potrà votare nei seggi. L’Unità aveva scritto, inizialmente, che la pre-registrazione online sostituiva la registrazione all’ufficio elettorale, in base a quanto avrebbe detto Nico Stumpo, il responsabile organizzativo del Partito Democratico. Ma le parole di Stumpo sarebbero state interpretate male: l’Unità ha poi corretto la prima interpretazione, confermando la procedura stabilita dal regolamento ufficiale delle primarie. Inoltre, Roberto Seghetti, il capo ufficio stampa del PD, ha confermato sul proprio profilo Facebook che in sostanza la procedura non cambia e che le parole di Stumpo sarebbero state interpretate male. Al momento, il Partito Democratico non ha pubblicato nessun comunicato o documento ufficiale sulla questione. *** | Alle primarie del centrosinistra ci si potrà registrare online? pare di no, dopo un falso allarme: l'iscrizione su internet non escluderà il doversi registrare di persona prima di andare a votare. |
Mercoledì 15 aprile a Milano si terranno i funerali di stato di Fernando Ciampi, Lorenzo Alberto Claris Appiani e Giorgio Erba, le tre persone uccise dall’imprenditore Claudio Giardiello lo scorso giovedì nel Palazzo di Giustizia di Milano. La cerimonia si svolgerà in Duomo e sarà officiata dal cardinale Angelo Scola. Giardiello si trova ora nel carcere di Monza, dove ieri ha avuto un malore che gli ha impedito di partecipare all’interrogatorio di convalida dell’arresto. Secondo il suo avvocato, Giardiello è attualmente in stato confusionale e si trova nell’infermeria del carcere. I magistrati di Monza tenteranno di interrogarlo nuovamente lunedì alle 10 e nel frattempo hanno disposto su di lui una perizia psichiatrica. Dopo l’interrogatorio di domani, l’inchiesta passerà al tribunale di Brescia che è competente per le indagini sui fatti accaduti al tribunale di Milano. Tra le cose non ancora chiare, c’è il modo in cui Giardiello è riuscito ad entrare armato nel Palazzo di Giustizia: per entrare nell’edificio, il pubblico deve sottoporsi ai controlli del metal detector e solo avvocati e personale del tribunale possono entrare mostrando semplicemente un tesserino di riconoscimento. | Le novità sull’attentato di Milano. Domani i magistrati interrogheranno di nuovo Claudio Giardiello, mercoledì ci saranno i funerali di stato per le tre persone uccise. |
Accurat, una società con sede a Milano e a New York che si occupa di information design, e che tra le altre cose cura spesso le grafiche della Lettura del Corriere della Sera, ha realizzato “Friends in Space”, un’applicazione per il web con la quale per i prossimi sei mesi sarà possibile seguire le attività dell’astronauta italiana Samantha Cristoforetti sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). L’idea è offrire un luogo in cui gli appassionati di cose di Spazio si possano trovare facilmente, e possono soprattutto ricevere informazioni e aggiornamenti su cosa succede in orbita a bordo della Stazione. L’applicazione può essere usata tramite browser, sia in forma anonima (con funzionalità limitate) sia iscrivendosi attraverso il proprio account Twitter o Facebook o Google. “Friends in Space” mostra nella sua schermata principale il punto in cui si trova la ISS in orbita e la posizione geografica delle persone che si sono iscritte all’iniziativa. In questo modo l’applicazione può avvisare ogni utente quando la Stazione sta per passargli sopra la testa, dandogli la possibilità di inviare un “Ciao” virtuale verso l’orbita. | “Friends in Space” per seguire Samantha Cristoforetti in orbita. Un'applicazione permette di avere aggiornamenti sulla posizione e le attività della Stazione Spaziale Internazionale in orbita. |
Possiamo già valutare online ristoranti, alberghi, cinema, corsi universitari, politici, agenzie governative e movimenti intestinali: quindi la cosa più sorprendente di Peeple, un nuovo servizio che potremmo descrivere come uno Yelp o Tripadvisor per le persone, è che nessuno finora avesse avuto il coraggio di lanciare un prodotto del genere. Quando l’app di Peeple sarà disponibile, probabilmente verso la fine di novembre, si potranno dare recensioni da una a cinque stelle di chiunque si conosca: i propri ex partner, i colleghi, il signore anziano che vive nella casa accanto. Non ci si può escludere: una volta che qualcuno mette il tuo nome su Peeple, resta lì a meno che non ci siano violazioni delle condizioni del servizio, e d’altra parte già oggi nessuno può impedire a nessuno di scrivere online un’opinione sul proprio vicino di casa, a patto di rispettare le leggi su diffamazione, ingiurie, eccetera. E non si possono cancellare recensioni negative o parziali: farebbe venire meno il principio stesso dell’app. | L’app per recensire le persone. Si chiama Peeple, permetterà di recensire chiunque, come già facciamo con ristoranti e alberghi, e al Washington Post fa un po' paura. |
Cosa sarà è la serie di incontri online sull’”autunno che ci aspetta” organizzata dal festival Pensavo Peccioli, che avrebbe dovuto tenersi lo scorso marzo ed è stato rinviato a causa del coronavirus. Il Post è partner del progetto e ospiterà le dirette delle conversazioni in streaming ogni giorno: mercoledì alle 18,30 Riccardo Luna intervista Enrico Letta. | Cosa sarà, con Enrico Letta. Un appuntamento del festival online di cui il Post è partner, con un ospite al giorno. |
«Ho fatto un corso di lettura veloce. Ho letto Guerra e pace in due ore. Parla di certi russi…» Woody Allen non è tra i più accaniti sostenitori dello speed reading, la lettura rapida tanto di moda qualche tempo fa. La sua (poco) velata critica potrebbe oggi rappresentare la battaglia di chi scorge pericoli e trappole anche nello speed thinking, il pensiero veloce cui ci ha abituato l’uso di Internet. Susan Mausahart, paladina dei critici d’Oltreoceno e autrice del fortunato L’inverno della nostra disconnessione, analizza i rischi cui siamo sottoposti stando con le dita premute sui touch-screen e con il cervello concentrato sul susseguirsi rapido delle notizie. La giornalista non è una conservatrice tecnofobica, né ovviamente fa parte del pubblico di Rete 4, abituato dai servizi di Emilio Fede a considerare Facebook un coacervo di mali indicibili e vergognose attitudini. Susan Maushart è, invece, una signora avvezza alla digitocrazia e suggerisce agli utenti americani una dieta tecnologica dimagrante, promossa anche sulle pagine del Wall Street Journal. L’invito a staccarsi dallo schermo del computer e a spegnere BlackBerry e iPhone durante le conversazioni con gli amici, le cene galanti e le serate in famiglia non è nuovo: è, anzi, un monito provenuto da più parti e lanciato spesso da voci autorevoli. È un bene o meno essere always on, sempre connessi? La domanda nasconde una trappola cognitiva, c’è una parola spia da cancellare dal vocabolario: sempre. Il rischio è, infatti, che il dibattito venga animato da due fazioni di ultrà i cui punti di vista sono poco utili a capire l’impatto del web sulla società attuale. Ci sono i fautori della connessione perpetua, che nemmeno in vacanza, magari durante una passeggiata in alta quota, riescono a staccare la suoneria da ufficio dell’aggiornamento mail sullo smart phone. Sono i cyberentusiasti, sereni solo se hanno a portata di mano la mail del capo, vivono di stress, sorridono instancabili sulla foto del profilo LinkedIn. I grandi oppositori sono invece i timorosi tecnofobici, convinti che nel nuovo si nasconda sempre il barbaro male, conservatori persino nella capigliatura, hanno di solito idee in grado di scadere in fretta come gli yogurt del discount. «Sono due atteggiamenti depressivi, perché dogmatici, impediscono di comprendere». Li liquida così, Douglas Ruskoff, entrambi, gli allegri digitomani e i grigi spaventati. Vincitore del primo Neil Postman Award, premio alla carriera come intellettuale di rilievo pubblico, è un giovane guru degli studi mediatici, concentrato sugli sviluppi e le implicazioni della cultura pop. Autore di Program or be programmed. Ten commands for a digital age, pone le condizioni per un dibattito davvero proficuo. «Il ragionamento sulla bontà o sulla cattiveria della Rete è inadatto a dare le risposte alle vere domande del nostro tempo. La Rete è ovunque, non è solo da qualche parte. La vera domanda è: la usiamo o siamo noi ad essere usati?». Il tranello c’è, riuscire ad evitarlo dipende dalla consapevolezza degli internauti. Esiste, allora, un modo per stare bene on line, così come ne esiste uno per vivere bene, per stare al mondo. Ruskoff descrive dieci regole basilari e tutte vertono su un assunto chiave: il linguaggio di programmazione è la letteratura del tempo contemporaneo. Ognuno ha da compiere una scelta: capire il web e accedere, così, al pannello di controllo della civilizzazione, oppure restare inconsapevole e subire gli effetti della Rete. Internet è un pezzo di mondo, per starci bene è necessario conoscerlo, non valgono a nulla i preconcetti, né sono giuste quelle le domande in grado di contenere in sè una risposta e di rafforzare un pregiudizio. | Troppo connessi? ci vuole più internet, non meno, scrive Federica Colonna sul Secolo. |
Ieri la Corte di Cassazione ha emesso una nuova sentenza che cerca di chiarire il ruolo dei direttori delle testate online. Secondo la Corte, il reato previsto dall’articolo 57 del Codice penale, che stabilisce provvedimenti contro i direttori che non hanno debitamente vigilato sui contenuti delle pubblicazioni che dirigono, non può essere applicato ai giornali che esistono sul Web perché nel testo si parla solo ed esclusivamente della carta stampata. La sentenza, ripresa da Repubblica, ricorda infatti che l’articolo del Codice penale «si riferisce specificamente all’informazione diffusa tramite la carta stampata. La lettera della legge è inequivoca e a tale conclusione porta anche l’interpretazione storica della norma». Del caso si è occupata la Quinta sezione penale, che ha analizzato alcuni precedenti verificando se fosse possibile estendere il concetto espresso nell’articolo 57 anche ad altre tipologie di mezzi di comunicazione. | Per i direttori dei giornali online non c’è il reato di omesso controllo. L'articolo del Codice penale sulla responsabilità dei direttori non vale per internet, dice la Cassazione. |
Tra le cose più lette sul Post questa settimana c’è la storia di Frank Zamboni, l’uomo che ha inventato le macchine per il ghiaccio e che è stato protagonista del doodle di Google di mercoledì scorso. Poi una selezione piuttosto eclettica: dalla storia di Aaron Swartz, uno degli inventori di Reddit, a una guida minima sui peperoncini, passando per l’intervista di Stefano Fassina, responsabile economico del PD, al Financial Times. C’è anche la classifica dell’Economist delle città più inquinate al mondo (un’italiana in classifica: indovinate quale) e il video e la storia del più spettacolare atterraggio di emergenza di sempre (su una pista particolare: il fiume Hudson). – Frank Zamboni e le macchine del ghiaccio L’inventore delle famose macchine per rifare il ghiaccio sulle piste di pattinaggio è il protagonista del doodle di Google di mercoledì scorso, per ricordare i 112 anni della sua nascita. | Sunday Post. Macchine per il ghiaccio, città inquinate e peperoncini, ma anche la storia di Aaron Swartz e i Golden Globes, tra le cose più viste sul Post questa settimana. |
È un mondo difficile per le gracule, per le vacche riluttanti e gli elefanti disattenti. Tra corse di maiali e più ortodosse corse di cavalli, le ultime settimane hanno portato qualche nuovo inquilino negli zoo del mondo e la cattività può essere migliore del previsto, con cibo, giochi e cure. La libertà invece ha le sue insidie: i rubinetti sono difficili da capire, e quando pensi di poter migrare tranquillo con la tua mandria finisce che ti devono ripescare da una cisterna con il bulldozer. Ecco le migliori foto di animali della scorsa settimana. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | È un mondo difficile. Rubinetti ostili, maiali, vacche riluttanti ed elefanti pescati con le ruspe nelle migliori foto di animali della settimana. |
Vittorio Colao, capo della task force voluta dal governo per gestire la ripartenza del settore manifatturiero e di quello edilizio nella cosiddetta “fase 2” dell’epidemia da coronavirus, ha spiegato in un’intervista al Corriere della Sera come sarà gestito nelle prossime settimane e mesi il rischio di un nuovo aggravamento dell’epidemia. Tra le altre cose, Colao ha spiegato che per evitare peggioramenti della situazione e nuove restrizioni nazionali bisognerà tenere sotto controllo la situazione a livello locale: | Nella “fase 2” l’approccio dovrà essere «microgeografico». Lo ha spiegato Vittorio Colao al Corriere della Sera: per evitare restrizioni nazionali bisognerà «intervenire il più in fretta possibile, nella zona più piccola possibile». |
Negli ultimi anni Cina e India sono riuscite a conquistare gran parte del mercato mondiale dei farmaci, e oggi producono circa l’80 percento dei componenti usati nelle medicine vendute in tutto il mondo. La competizione tra i due paesi è cresciuta così rapidamente che presto riusciranno a vendere a prezzi molto bassi anche i costosi farmaci che oggi vengono usati per curare malattie come cancro e diabete. Il loro ingresso nel mercato, reso possibile dall’investimento di milioni di dollari nel campo della biotecnologia, potrebbe non solo trasformare il modo in cui oggi migliaia di persone vengono curate nel mondo, ma innescare anche una feroce lotta con le case farmaceutiche dei paesi occidentali, come spiegano sul New York Times. Le aziende farmaceutiche indiane e cinesi dicono che sono sul punto di vendere copie a prezzi più bassi di farmaci come l’Herceptin usato per il cancro al seno, l’Avastin usato per il cancro alla prostata e il Rituxan, usato per l’artrite reumatoide. L’amministrazione Obama ha già cercato di impedire che le nazioni più povere ottenessero il riconoscimento di un accordo internazionale per cui avrebbero potuto aggirare i diritti proprietari sui brevetti e importare medicine cinesi o indiane a più basso costo per curare il cancro e il diabete. | La battaglia per i farmaci contro il cancro. Cina e India li vogliono produrre a prezzi più bassi, ma le aziende farmaceutiche che li hanno creati si oppongono. |
Nella notte tra martedì e mercoledì c’è stato un Consiglio dei ministri durato fino all’alba, in cui le trattative sul futuro delle concessioni di Autostrade per l’Italia (Aspi) sembrano essere arrivate infine a una soluzione. Mercoledì mattina la presidenza del Consiglio ha pubblicato un breve comunicato che riassume la base di accordo accettata da entrambe le parti. In breve, il governo dice di aver ottenuto quello che voleva, perché Aspi ha accolto le sue richieste e la rischiosa rescissione del contratto sembra quindi evitata. È stato un esito rapido e un po’ inaspettato, visto come si erano messe le cose nei giorni scorsi: ma ci sono dubbi su quali saranno i veri effetti, e soprattutto su chi ne trarrà maggior vantaggio. Il punto più importante, perché il governo aveva deciso di investirci la propria credibilità, riguarda il ruolo che avranno i Benetton da qui in avanti: la famiglia, che attualmente possiede l’88 per cento delle quote di Aspi attraverso la holding Atlantia, ha accettato di tirarsi indietro con un percorso graduale. Arriverà al 10-12 per cento, scrive Ansa, ed entrerà al suo posto la Cassa Depositi e Prestiti – una controllata del ministero delle Finanze – che dovrebbe diventarne azionista di maggioranza di Aspi con il 51 per cento delle quote. Un altro punto dell’accordo prevede che Aspi sia scorporata da Atlantia e poi quotata in borsa, con un’ulteriore riduzione della quota posseduta dai Benetton. | C’è un accordo tra governo e Autostrade. Dopo una notte di trattative c'è una bozza che ha messo d'accordo le due parti: prevede, tra le altre cose, l'uscita dei Benetton. |
Sono stati diffusi dall’ISTAT, l’Istituto Nazionale di Statistica, i dati relativi al PIL e all’occupazione nel secondo trimestre del 2015. Per quanto riguarda il PIL c’è stata una crescita dello 0,3 per cento rispetto al trimestre precedente e dello 0,7 rispetto al secondo trimestre 2014. Anche nel primo trimestre del 2015 c’era stata una crescita dello 0,3 per cento rispetto al trimestre precedente: due trimestri di fila con un tasso di crescita positiva non capitavano dal 2011. Fino adesso il PIL italiano è cresciuto dello 0,6 per cento nel 2015. La crescita prevista per il 2015 è dello 0,7 per cento. Il dato diffuso oggi supera leggermente la stima preliminare che era stata diffusa lo scorso 14 agosto: era stato detto che la crescita sul primo semestre 2015 era dello 0,2 per cento. Crescita economica acquisita per 2015 = 0,6%, già vicina a ns stima per l’anno (+0,7%) http://t.co/Eexkapb9gV #cisiamo | I dati su PIL e occupazione nel secondo trimestre del 2015. Sono stati diffusi quelli definitivi e le cose vanno un po' meglio di quanto ci si aspettasse. |
La sonda Hayabusa-2 dell’agenzia spaziale giapponese JAXA ha sganciato due robot automatici (rover) per farli atterrare sull’asteroide Ryugu, intorno al quale viaggia nello Spazio profondo dallo scorso giugno. Saranno necessari uno o due giorni prima di avere una conferma sull’avvenuto atterraggio: nel caso di un esito positivo, i rover potranno esplorare l’asteroide, scattandogli fotografie e raccogliendo numerosi dati. I tecnici della JAXA sono piuttosto ottimisti e sperano che i due rover non abbiano mancato Ryugu, quando sono stati rilasciati dalla sonda a una distanza di circa 55 metri dall’asteroide. Breathtaking… just breathtaking, don't you think? Go MINERVA II1 rovers! You’re on your way to #Ryugu … and I'm next! #hayabusa2 #asteroidlanding pic.twitter.com/NOsCL87YaT | L’agenzia spaziale giapponese è in attesa di un segnale dai suoi robot da poco sganciati sull’asteroide Ryugu. |
Il 26 novembre del 1865, su suggerimento dei numerosi amici che gli consigliavano di far stampare il manoscritto e renderlo accessibile a un pubblico più vasto, Lewis Carroll pubblicò per la prima volta Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie, uno dei più famosi libri fantasy di sempre. Carroll sviluppò l’idea durante una gita in barca nei pressi di Oxford, in Gran Bretagna, con tre bambine: Lorina, Edith e Alice. Fu proprio quest’ultima a ispirare l’autore. Il libro racconta la storia di una bambina, Alice appunto, che si addormenta e sogna di seguire un coniglio bianco in un mondo fantastico, che contraddice le leggi fisiche di quello reale, pieno di personaggi incredibili e paradossali: il mondo, appunto, delle meraviglie. 1. Chi era Lewis Carroll Lewis Carroll è lo pseudonimo di Charles Lutwidge Dodgson, matematico e scrittore inglese nato nel 1832 e morto nel 1898. Lo pseudonimo è un gioco di parole fra i suoi due nomi di battesimo: Charles (Carolus in latino) è diventato Carroll; Lutwidge (Ludovicus in latino) è diventato Lewis. È molto probabile, scrive il Guardian, che Lewis Carroll soffrisse di un particolare disturbo neurologico che causava allucinazioni e distorsioni nella forma degli oggetti, facendoli sembrare molto più piccoli o molto più grandi (un tema ricorrente, nel libro). Il disturbo, scoperto e spiegato nel 1955 dallo psichiatra inglese John Todd, è anche conosciuto come l’Alice in Wonderland Syndrome. | 8 cose su Alice nel Paese delle Meraviglie. Citazioni, disegni e videoclip tratti dalla surreale storia per bambini pubblicata 150 anni fa. |
«Le varianti nascono come reazione al vaccino» è una bufala che circola molto tra i “no vax” Diversi militanti dell'organizzazione neofascista si sono presentati appoggiando il candidato del centrodestra, perlopiù con la Lega | L’intervista in bicicletta di Piero Fassino. Un giro in tandem nel centro di Torino per il progetto Radio Bici. |
Flickr è il sito per la condivisione e la gestione delle fotografie più conosciuto online. Ogni giorno sul social network vengono caricate centinaia di migliaia di immagini, realizzate con macchine fotografiche professionali, compatte o con le piccole fotocamere dei telefoni cellulari. Per ora la macchina fotografica più popolare su Flickr è la Nikon D90, ma entro un mese il primato sarà probabilmente strappato dall’iPhone 4, che ha scalato rapidamente la classifica superando diverse fotocamere sul mercato già da alcuni anni. | L’iPhone 4 supera le reflex su Flickr. Nella classifica di Flickr sta per diventare la fotocamera più popolare e usata in assoluto. |
Il Post ha chiesto un’intervista a Marco Patuano, dallo scorso aprile nuovo amministratore delegato di Telecom, e ci siamo accordati per una conversazione in diretta in streaming con il direttore Luca Sofri, trasmessa oggi alle 17 su questa pagina. Dalle 18,30, poi, Patuano replicherà un confronto con tutti attraverso Twitter. È possibile inviare domande già da venerdì su Twitter utilizzando la destinazione @MarcoPatuano e lo hashtag #twittertimeti. | Twitter intervista Marco Patuano. La prima intervista a un giornale del nuovo amministratore delegato di Telecom, e poi le risposte alle domande di tutti. |
Il gruppo editoriale Mondadori ha sottoscritto con De Agostini Editore il contratto per acquisire De Agostini Scuola S.p.A., una delle principali aziende di editoria scolastica in Italia. L’operazione dovrà ora essere autorizzata dall’Antitrust, l’Autorità Garante della Concorrenza e il Mercato: se sarà approvata, Mondadori diventerà la principale azienda italiana di editoria scolastica, un settore che rappresenta quasi un quarto del mercato dei libri in Italia. L’entità dell’acquisizione è stata definita sulla base del valore stimato di De Agostini Scuola ed è pari a 157,5 milioni di euro, prezzo che verrà corretto sulla base di una serie di valutazioni di mercato e finanziarie. | Mondadori ha comprato De Agostini Scuola. E diventerà così la principale azienda italiana di editoria scolastica, un settore che vale quasi un quarto del mercato dei libri. |
I produttori della bevanda 7UP hanno pubblicato un video che mostra l’artista argentino Raul Lemesoff girare per Buenos Aires, la capitale dell’Argentina, a bordo di un carro armato pieno di libri, mentre li distribuisce gratuitamente ai passanti. L’iniziativa fa parte della campagna pubblicitaria #FeelsGoodToBeYou della 7UP. Lemesoff possiede da anni un finto carro armato ricavato da una Ford Falcon del 1979, che sulle pareti esterne può contenere fino a 900 libri, stipati su alcune mensole. Lemesoff la definisce «un’arma di istruzione di massa». Nel video, distribuisce gratis i libri trasportati sul carro armato a patto che le persone che li prendono li leggano davvero. | Un carro armato pieno di libri in giro per Buenos Aires. È una campagna pubblicitaria di 7UP realizzata dall'artista argentino Raul Lemesoff, che definisce il suo mezzo «un'arma di istruzione di massa». |
C’è una canzone nel nuovo disco del rapper Drake, “If You’re Reading This It’s Too Late”, che si chiama “Madonna”. Drake l’ha eseguita al Coachella, il grande festival di musica nel quale ha cantato anche Madonna, tra gli altri. Alla fine dell’esibizione di Drake, Madonna l’ha raggiunto sul palco indossando una maglietta con la scritta “Big as Madonna” (un verso della canzone di Drake) e gli ha dato un bacio molto intenso. Drake è apparso sorpreso, mentre lei è uscita camminando decisa dietro le quinte. | Il bacio tra Madonna e Drake. Sul palco del Coachella, dopo che Drake ha cantato una sua nuova canzone che si chiama "Madonna". |
Consumer Reports è un mensile di recensioni e “prove su strada” di prodotti di ogni genere pubblicato negli Stati Uniti dal 1936 da un’organizzazione non profit che si chiama Unione dei Consumatori. La sua attendibilità è ritenuta molto alta, e a dimostrarlo basta citare i suoi oltre sette milioni di abbonati. Di conseguenza, i giudizi di Consumer Reports sono molto importanti per le vendite di un prodotto. Bene, oggi la rivista ha anticipato sul suo sito la recensione del nuovo iPhone 4, uscito da qualche settimana negli Stati Uniti e atteso per fine luglio in Italia: “è ufficiale: i laboratori di Consumer Reports hanno appena concluso i test su iPhone 4”. Nelle ultime righe di riassunto dei test si dice che: | iPhone4: il problema con l’antenna c’è. Il mensile americano Consumer Reports torna sui suoi passi e annuncia di non poter raccomandare il nuovo iPhone. |
Venerdì 27 marzo un tribunale di San Francisco, negli Stati Uniti, ha respinto una causa presentata dalla 45enne Ellen Pao – attuale CEO ad interim del social network Reddit – nei confronti della sua precedente azienda, il fondo di investimento speculativo Kleiner Perkins Caufield & Byers (KPCB). Nel 2012 Pao aveva fatto causa a KPCB – che investe da anni in società come Google, Uber e Amazon – sostenendo di essere stata discriminata sul posto di lavoro in quanto donna: Pao ha raccontato di essere stata esclusa da riunioni e convegni importanti e di non aver ricevuto una promozione che invece meritava. Ha aggiunto di essere stata molestata sessualmente da un suo collega con cui in precedenza aveva avuto una relazione. Il tribunale di San Francisco ha deciso di dare ragione a KPCB, che nel corso del processo ha sostenuto che Pao negli anni ha tenuto un comportamento poco collaborativo con i propri colleghi e che in generale non era sufficientemente brava per meritarsi la promozione a socio “anziano” della società. Il processo è stato molto seguito perché tratta un argomento parecchio discusso negli Stati Uniti: la scarsa presenza e la presunta discriminazione delle donne nei consigli di amministrazione e nei posti chiave di società che si occupano di tecnologia e investimenti sulla tecnologia. Farhad Manjoo, che si occupa di cose di tecnologia per il New York Times, ha scritto che nonostante Pao abbia perso, la sua causa «ha aperto un dibattito sulla condizione delle donne in un’industria che sebbene parli spesso di trasparenza e progresso è sempre stata molto riservata riguardo i propri difetti». | Ellen Pao e il sessismo nella Silicon Valley. L'attuale CEO di Reddit ha perso una causa per discriminazione con la sua vecchia società, che ha fatto riparlare dei problemi di sessismo nelle società di tecnologia. |
La sfilata di Prada, che è stata trasmessa mercoledì sul sito e sui social network dell’azienda, era l’evento più atteso della Settimana della moda di Milano, che si tiene dal 22 al 28 settembre e che presenta le collezioni da donna della primavera/estate 2021. Lo era da febbraio, quando il marchio aveva annunciato che Miuccia Prada, la storica direttrice creativa, sarebbe stata affiancata nel ruolo dallo stilista belga Raf Simons. Dopo la sfilata, chiamata significativamente Dialogues, Prada e Simons hanno risposto ad alcune domande raccolte sui social network, a metà strada tra una conferenza stampa e una chiacchierata tra amici di lungo corso. Prada e Simons sono tra gli stilisti più apprezzati dalla critica e da una solida base di ammiratori: rappresentano entrambi una moda intellettuale, minimalista, all’avanguardia, che ha cambiato come ci vestiamo e che è in grado di interpretare e rispondere al mondo contemporaneo. Sono «due degli autori più rispettati e amati nel mondo della moda, uniti da un’unica missione: riaffermare il primato della creatività nella moda alta», riassume Nicole Phelps su Vogue. Molti osservatori si chiedono, poi, se la collaborazione di una coppia creativa possa essere un nuovo modo di lavorare rispetto alla tendenza di affidare l’estetica di un marchio al gusto assoluto e uniformante di un singolo direttore creativo; altri sperano che l’arrivo di Simons concentri ancora di più l’attenzione sulla moda di Milano. | La sfilata più attesa della moda a Milano. È quella disegnata da Miuccia Prada e Raf Simons, due dei migliori stilisti del momento, per la prima volta insieme. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 782 casi positivi da coronavirus e 14 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 2.037 (32 in meno di ieri), di cui 294 nei reparti di terapia intensiva (4 in meno di ieri) e 1.743 negli altri reparti (28 in meno di ieri). Sono stati analizzati 62.622 tamponi molecolari e 75.769 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 1,2 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,05 per cento. Nella giornata di sabato i contagi registrati erano stati 836 e i morti 40. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (119), Sicilia (111), Campania (95), Lazio (93) ed Emilia-Romagna (61). | I dati sul coronavirus in Italia di oggi, domenica 27 giugno. |
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Questa mattina a Venezia si è verificato di nuovo il ricorrente fenomeno dell’acqua alta: l’Istituzione Centro Previsioni e Segnalazioni Maree del comune ha registrato una marea di 125 centimetri sopra il livello medio del mare, che dovrebbe essere il picco massimo previsto per oggi. Il 37 per cento della città è allagato e in Piazza San Marco sono stati registrati 40 centimetri. L’acqua alta è prevista anche per domani mattina ed è scattato, come succede in questi casi, il piano di intervento di sistemi alternativi grazie alle passerelle, per poter attraversare le strade. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le foto dell’acqua alta a Venezia. Il livello registrato questa mattina è di 125 centimetri sopra il livello medio del mare, il 37 per cento della città è allagato. |
In questi giorni il governo sta discutendo il documento più importante dell’intero anno: la legge di bilancio, che stabilisce come e dove si spenderanno i soldi pubblici. È al contenuto di questa legge che il portavoce del presidente del Consiglio Rocco Casalino alludeva nel messaggio in cui insultava i tecnici del ministero dell’Economia; ed è intorno a questa legge che si sono creati i più grossi attriti fin qui tra la Lega e il Movimento 5 Stelle. Spesso però, quando si parla di legge di bilancio si utilizzano termini complicati e gergali non proprio facilissimi da capire: con questa breve guida diventerete perfettamente in grado di dire la vostra su deficit, coperture e parametri europei. | Guida alla legge di bilancio. Per arrivare preparati alle discussioni sulla legge più importante dell'anno, quella che tra deficit e coperture stabilisce come e dove lo stato spenderà i suoi soldi. |
Ci sono paesi in cui le questioni legate al riscaldamento globale sono particolarmente sentite: per esempio le Isole Salomone, per l’innalzamento del livello dell’oceano Pacifico. Oppure la Svizzera. La Svizzera non ha sbocchi sul mare, ma è comunque uno dei paesi che più interessati alle conseguenze del cambiamento climatico, come spiega un articolo del New York Times (con animazioni e molte belle foto): i ghiacciai che le forniscono il 60 per cento della sua energia grazie agli impianti idroelettrici si stanno sciogliendo. Per questo gli svizzeri si stanno dando da fare per trovare fonti energetiche alternative e anche per cercare opportunità legate allo scioglimento dei ghiacciai. | I ghiacciai che si sciolgono offrono anche qualche opportunità. In Svizzera ci sono dei progetti per sfruttare le valli lasciate libere dal ghiaccio per produrre più energia idroelettrica. |
Salma Hayek, famosa attrice statunitense di origini messicane che ha recitato in film come C’era una volta in Messico, Dal tramonto all’alba e Il racconto dei racconti, e candidata al premio Oscar come migliore attrice per Frida, ha raccontato in un lungo articolo sul New York Times (tradotto in italiano su Repubblica di giovedì) di essere una delle persone molestate e minacciate dal produttore cinematografico Harvey Weinstein. Hayek ha spiegato che durante le riprese di Frida – che fu lei a ideare e produrre, e nel quale interpretò l’artista messicana Frida Kahlo – Weinstein le fece molte e diverse richieste sessuali, arrabbiandosi e ostacolandola dopo i suoi rifiuti. Hayek apre il suo racconto scrivendo: «Harvey Weinstein era un cinefilo appassionato, un uomo che sapeva prendersi dei rischi, un mecenate con un talento per i film, un padre amorevole e un mostro. Per anni, è stato il mio mostro». Ha raccontato che quando iniziò a ottenere i primi successi e riconoscimenti nel cinema, Weinstein era tra i più importanti esponenti di un nuovo tipo di cinema, «che portava contenuti originali nella cultura mainstream». Era anche molto difficile per un’attrice messicana fare strada a Hollywood. Lei voleva fare un film su Kahlo, da sempre sua fonte di ispirazione, e aveva iniziato a produrlo con un’altra casa cinematografica, ma si convinse a ricominciare e farlo fare a Weinstein. «Tutto quello che sapevo al tempo era che era molto intelligente, che era un padre amorevole e un uomo di famiglia. Sapendo quello che so ora, mi chiedo se non fu la mia amicizia con loro – Quentin Tarantino e George Clooney – che mi salvò dall’essere violentata». | Il racconto di Salma Hayek su quello che le ha fatto Harvey Weinstein. In un lungo articolo sul New York Times ha raccontato le ossessive richieste sessuali e le sfuriate che le fece sul set di "Frida". |
Mercoledì 4 luglio è uscito nei cinema italiani The Amazing Spiderman diretto da Marc Webb, il primo episodio di una nuova trilogia di film dedicati all’Uomo Ragno dopo quella di grande successo uscita tra il 2002 e il 2007, diretta da Sam Raimi. Prima della trilogia di Raimi, all’Uomo Ragno erano stati dedicati solo un paio di film di scarso successo alla fine degli anni Settanta, derivati da una serie televisiva e distribuiti solo fuori dagli Stati Uniti. L’Uomo Ragno nacque come un personaggio dei fumetti della Marvel Comics. Quelli che inventarono il personaggio e ne disegnarono l’aspetto furono Stan Lee e Steve Ditko, ma mentre il primo, a 89 anni, è una personalità molto conosciuta, che partecipa a molti eventi pubblici e ha avuto un grande successo professionale grazie al suo lavoro nei fumetti, di Steve Ditko si sa molto meno. Pochi giorni fa se ne è occupato il New York Post, raccontando un po’ della sua storia e che cosa fa oggi. | L’altro creatore dell’Uomo Ragno. La storia di Steve Ditko, "il J.D. Salinger del fumetto", che non si fa fotografare e non rilascia un'intervista dagli anni '60. |
Domenica, in un’intervista al Corriere della Sera, l’ex presidente del Consiglio ed ex segretario del Partito Democratico Matteo Renzi ha definito «folle» l’ipotesi di andare a votare il prima possibile, come chiesto dalla Lega, e ha auspicato la formazione di un «governo istituzionale» che possa condurre il paese alle prossime elezioni permettendo l’approvazione nei tempi giusti della legge di bilancio, ed evitando quindi l’aumento automatico dell’IVA. L’intervista di Renzi è stata in qualche modo sorprendente, visto che ha di fatto sconfessato le sue posizioni degli ultimi mesi: Renzi era stato il dirigente del PD più ostile all’ipotesi di un’alleanza con il Movimento 5 Stelle, sia nella fase immediatamente successiva alle elezioni politiche del 2018 sia nei mesi che sono seguiti. Anche se non ha più ruoli formali all’interno del partito, Renzi è ancora molto influente: l’attuale delegazione parlamentare del PD è frutto di liste elettorali composte quando era il segretario del PD, e non riflette quindi i nuovi equilibri interni al partito successivi al congresso che ha portato all’elezione a segretario di Nicola Zingaretti. | Cosa diavolo è la “coalizione Ursula”. È l'ipotesi di alleanza tra PD, M5S e Forza Italia di cui parlano i giornali, e oggi apparentemente l'unica vera alternativa alle elezioni subito. |
Giovedì il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, ha firmato una nuova ordinanza che permette dall’8 al 17 maggio di riaprire in tutto il territorio regionale «le attività sportive individuali all’aria aperta» in impianti e centri sportivi. Oltre all’attività sportiva all’aperto permessa a tutti in Italia dal Dpcm del 26 aprile, con questa ordinanza sarà quindi possibile la riapertura degli impianti in cui si possano praticare alcuni sport, tra cui «golf, tiro con l’arco, tiro a segno, atletica, equitazione, vela, canoa, attività sportive acquatiche individuali, canottaggio, tennis, corsa, escursionismo, arrampicata sportiva, ciclismo, mountain-bike, automobilismo, motociclismo e go-kart». | Da oggi in Lombardia possono riaprire gli impianti per gli sport individuali. |
Oggi a Cannes sono stati presentati due film in concorso: Mal de pierres, un film drammatico della regista francese Nicole Garcia, e American Honey, della statunitense Andrea Arnold, la regista di Wuthering Heights. Nel primo film recita Marion Cotillard, nel secondo c’è invece Shia LaBeouf. Gli attori più fotografati sono però stati Ryan Gosling e Russell Crowe, protagonisti del film fuori concorso The Nice Guys, che è ambientato negli anni Settanta e parla di un detective privato e un poliziotto che indagano sul suicidio di una pornostar. In Italia uscirà il primo giugno. Mal de pierres è un adattamento di un romanzo della scrittrice italiana Milena Agus: parla di una donna costretta a stare con un uomo che non ama e di cosa succede quando ne incontra uno di cui invece si innamora. | Le foto di domenica a Cannes. Ryan Gosling, Russell Crowe, Shia LaBeouf e Marion Cotillard, giusto per dirne quattro. |
Tra le cose più lette sul Post questa settimana c’è una presenza assidua anche nei Sunday Post delle settimane passate: il redditometro. In particolare, La Stampa ha risposto a cinque domande frequenti sul nuovo strumento per la lotta all’evasione fiscale (no, d’ora in poi non dovete conservare tutti gli scontrini). Poi c’è il ritorno di Kim Dotcom e di Megavideo, questa volta senza video, e la spiegazione di come funziona la procedura per le nuove iscrizioni online a scuola. Poi un articolo con tutte le cose che ci sono da sapere sul Django del 1966, il film di Sergio Corbucci al quale Quentin Tarantino si è ispirato per il suo Django Unchained, al cinema dalla settimana scorsa. Infine le foto spettacolari di un palazzo di Chicago dove i pompieri hanno spento un incendio, nel corso di una notte molto fredda: la temperatura è scesa molto sottozero e andate a vedere che effetto ha fatto. – Cinque domande sul redditometro Bisogna conservare gli scontrini? Cosa fa scattare il redditometro? E altri dubbi a cui questa settimana ha risposto La Stampa. | Sunday Post. Ancora il redditometro, foto di ghiaccio e di fuoco e la storia del primo Django (quello del 1966) tra le cose più lette sul Post questa settimana. |
Annalisa Chirico è la giornalista autrice dell’articolo che più degli altri oggi ha agitato la politica italiana e le discussioni intorno: è uscito sul Foglio, intitolato “Perché i magistrati vogliono fermare Renzi” – con virgolette sulla versione cartacea, senza sulla versione online – ed è la trascrizione di una conversazione informale con Piergiorgio Morosini, magistrato, consigliere del Consiglio Superiore della Magistratura – cioè l’organo di autogoverno della magistratura – ed esponente di Magistratura Democratica, la corrente più “di sinistra”, tra molte virgolette. L’articolo di Chirico – che è la terza parte di una più ampia inchiesta sulla magistratura – attribuisce a Morosini frasi e posizioni molto dure su temi controversi e delicati, soprattutto sul governo e sui suoi progetti di riforma. Tra le altre cose, Morosini dice che «bisogna guardarsi bene dal rischio di una democrazia autoritaria» e «per questo al referendum costituzionale il prossimo ottobre bisogna votare no», e poi: | Annalisa Chirico e il caso Morosini. Una spiegazione chiara della storia e dell'articolo che da giovedì mattina agitano le discussioni intorno a politica e magistratura. |
Alcuni film si inventano storie nuove, fittizie; altri scelgono di raccontare storie vere. Occupiamoci dei secondi. Abbiamo scelto alcuni film disponibili su Netflix – documentari e non – che hanno una caratteristica in comune: raccontano la vita, spesso una parte, di una persona più o meno nota. Cleopatra, l’ultimo uomo ad andare sulla Luna, Dalton Trumbo, il generale Patton, Steve Jobs e lo chef Jiro, tra gli altri. Vale la regola di sempre, in particolar modo per i non-documentari: sono film, anche quando raccontano storie vere, e qualcosa cambiano. Se invece preferite storie di altro tipo, sempre su Netflix, abbiamo già pensato a diverse alternative: film horror, italiani, documentari, classici, di fantascienza, musicali o romantici e per bambini. | 15 film su 15 persone. I migliori film biografici disponibili su Netflix fra Cleopatra, l'ultimo uomo ad andare sulla Luna, Steve Jobs e lo chef Jiro, tra gli altri. |
Chad Hurley e Steve Chen sono entrambi sulla trentina, hanno fatto un sacco di soldi vendendo YouTube a Google nel 2006 per 1,65 miliardi dollari e ora sono al lavoro per la loro nuova impresa sul Web: trasformare Delicious da un servizio che non usa più nessuno in un successo. Il sistema che consente di salvare e condividere i link online apparteneva a Yahoo, che ha deciso di metterlo in vendita per concentrarsi su altri servizi. Le notizie su una possibile vendita erano iniziate a circolare a dicembre del 2010, proprio nel periodo in cui Chen e Hurley avevano fondato la loro nuova società Avos, ospitata in un edificio a pochi isolati di distanza dalla prima sede di YouTube a San Mateo, a sud di San Francisco in California. Dopo aver letto e sentito voci insistenti sulla cessione di Delicious, i due hanno deciso di mettersi in contatto con l’ex CEO di Yahoo, Jerry Yang, e di fargli un offerta per l’acquisizione. Nei mesi successivi l’accordo è stato formalizzato per una cifra che non è stata ancora comunicata, ma che secondo alcuni si aggira intorno ai cinque milioni di dollari. Nel 2005 quando era stata acquisita da Yahoo, Delicious era costata 20 milioni di dollari. | Come sarà il nuovo Delicious. I due cofondatori di YouTube che l'hanno comprato spiegano come vogliono salvarlo, sfidando Facebook e Twitter se necessario. |
Sono stati condannati i quattro carabinieri che nel 2009 cercarono di ricattare l’allora presidente della regione Lazio Piero Marrazzo. Per i reati di concussione, rapina, violazione della legge sugli stupefacenti e ricettazione sono stati condannati a dieci anni i carabinieri Nicola Testini e Carlo Tagliente, mentre i loro colleghi Luciano Simeone e Antonio Tamburrino sono stati condannati rispettivamente 6 anni e 6 mesi e a 3 anni. All’epoca, i quattro carabinieri erano entrati nell’appartamento dove Marrazzo si trovava in compagnia di una donna transessuale e lo avevano filmato, minacciando poi di pubblicare il video. | Sono stati condannati i quattro carabinieri che ricattarono l’allora presidente della regione Lazio Piero Marrazzo. |
Una decisione dell’AGCM – l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, anche nota come Antitrust – ha sospeso provvisoriamente le nuove regole sui bagagli a mano delle compagnie aeree low-cost Ryanair e Wizz Air che sarebbero entrate in vigore da oggi, 1 novembre 2018. La decisione è rilevante soprattutto per Ryanair, una delle compagnie aeree più attive in Italia. In sintesi, l’Antitrust ha ordinato a Ryanair di offrire gratuitamente ai propri clienti la possibilità di portare un bagaglio a mano “regolare”, da imbarcare o a bordo o in stiva. Ora sta a Ryanair decidere se rispettare o meno la decisione: nel secondo caso, rischia una pesante sanzione amministrativa. Nelle scorse settimane, Ryanair aveva stabilito che a partire dall’1 novembre la tariffa standard dei biglietti avrebbe incluso la possibilità di portare con se un unico bagaglio a mano di dimensioni molto ridotte, da poter infilare sotto il sedile. Per portare a bordo un secondo bagaglio a mano – come i trolley, quelli che le altre compagnie di norma imbarcano gratuitamente – era previsto un sovrapprezzo fra 8 e 10 euro. Ryanair aveva spiegato che la nuova policy avrebbe reso l’imbarco di passeggeri e bagagli più rapido e diminuito i ritardi. L’azienda stimava anche che il 60 per cento dei passeggeri non sarebbe stato interessato dalla modifica. | Cosa cambia con la decisione dell’Antitrust su Ryanair. L'autorità italiana ha bloccato le nuove controverse regole sul bagaglio a mano, che sarebbero dovute entrare in vigore oggi. |
Migliaia di ricercatori in tutto il mondo sono al lavoro per trovare nuovi trattamenti contro la COVID-19, la malattia causata dal coronavirus. Uno dei progetti più promettenti è stato organizzato dall’Università della California (San Francisco) e ha portato all’identificazione di 50 farmaci già esistenti e sviluppati per altre malattie, che potrebbero offrire nuovi sistemi per bloccare il virus e impedirgli di replicarsi nelle cellule del nostro organismo. Rispetto ad altre epidemie emerse in passato e su scala più piccola, le ricerche stanno procedendo più velocemente, tra speranze e primi insuccessi nelle sperimentazioni. Non c’è cura A oggi contro la COVID-19 non c’è una cura. La maggior parte degli infetti sviluppa sintomi lievi, che passano dopo un paio di settimane di isolamento a casa assumendo farmaci per ridurre febbre e dolori. Per gli altri può essere necessario il ricovero in ospedale a causa di sintomi più gravi, soprattutto a carico dell’apparato respiratorio. I pazienti ricoverati sono trattati nei normali reparti o in terapia intensiva, a seconda delle loro condizioni, ma con trattamenti che possono solamente ridurre i sintomi o favorire la respirazione (tramite mascherine a ossigeno o con l’intubazione). L’obiettivo è guadagnare tempo, evitando che il paziente si aggravi mentre il suo sistema immunitario reagisce all’infezione per sbarazzarsi del virus. | A che punto siamo con i farmaci contro il coronavirus. Una collaborazione internazionale sta studiando oltre 50 principi attivi che potrebbero fermare il virus, mentre c'è un primo insuccesso di una terapia antivirale. |
Il 17 gennaio 1945, esattamente 70 anni fa, i soldati dell’Armata Rossa – l’esercito sovietico – entrarono in quello che restava della città di Varsavia, in Polonia. Nell’autunno dell’anno precedente l’Armata Rossa non aveva reagito mentre i nazisti reprimevano violentemente un’insurrezione della resistenza polacca scoppiata in città. Almeno 150mila civili furono uccisi nel corso di due mesi di combattimenti, mentre l’esercito russo restava al di là del fiume Vistola. Le truppe che entrarono in città erano seguite a breve distanza dagli uomini della polizia segreta che si diedero da fare per completare ciò che era stato iniziato dai nazisti. Una ricostruzione in 3D di Varsavia basata su foto aeree del 1945 | La “liberazione” di Varsavia, 70 anni fa. Il 17 gennaio 1945 l'esercito russo entrò in quello che restava della città polacca, dove i tedeschi avevano appena represso un'insurrezione con estrema brutalità. |
Oggi la prima pagina di Libero dedica la sua apertura alla storia degli appalti per le agendine della Camera e del Senato. La gara della Camera si è conclusa a dicembre: dare a ogni deputato “oltre 50 agende”, scrive Tommaso Montesano, costerà poco più di un milione di euro l’anno. Quella del Senato si concluderà il prossimo 4 giugno: l’istituzione offre 950 mila euro più IVA ogni anno per dare a ogni senatore circa 70 agende. Alla Camera dei deputati la gara si è conclusa a dicembre. E per stampare ogni anno 32.800 agende dal 2013 al 2015, Montecitorio ha messo sul piatto poco più di un milione di euro ogni dodici mesi. Totale da pagare nel triennio: 3,015 milioni più Iva. Al Senato, invece, la procedura si concluderà solo il prossimo 4 giugno, quando saranno aperte le buste con le offerte per il biennio 2013-2014. Offerte che potranno essere presentate fino alle 15 di lunedì 28 maggio. L’ufficio per le gare e i contratti di Palazzo Madama offre 950mila euro più Iva per produrre ogni anno 5.200 agende da tavolo e 16.800 agende tascabili. Numeri da moltiplicare per due, visto che la fornitura sarà biennale (e rinnovabile). | Le agende dei parlamentari. Camera e Senato spendono almeno un milione di euro ogni anno per decine di migliaia di agende, racconta Libero. |
Nella notte tra il primo e il 2 ottobre del 2009, un violento nubifragio causò in parte della Sicilia nord-orientale lo straripamento di diversi corsi d’acqua e la formazione di frane, con colate a valle di fango e detriti che causarono la morte di almeno 30 persone (la cifra non è nemmeno ancora chiara del tutto: secondo chi parla la stima varia da 31 a oltre 40). L’alluvione interessò principalmente le aree di Scaletta Zanclea e altre località vicine a Messina come Giampilieri, Molino e Pezzolo. In seguito al disastro la Procura di Messina aprì un’inchiesta e le indagini, appena concluse, hanno portato a diciotto amministratori indagati con l’ipotesi di reato di disastro e omicidio colposi plurimi. Mentre la vicenda segue il proprio iter giudiziario, gli abitanti delle zone colpite attendono da anni di ricevere i fondi per le compensazioni dei danni subiti e per la ricostruzione. Dopo aver tergiversato per quasi due anni, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha emanato lo scorso 2 settembre un’ordinanza per stanziare 70 milioni di euro per l’alluvione del primo ottobre, e altri 90,8 milioni per i comuni interessati da altre alluvioni e smottamenti nel febbraio del 2010. Il problema sembrava essere finalmente risolto, ma a fine ottobre il responsabile della Protezione civile, Franco Gabrieli, denunciò l’impossibilità di utilizzare i fondi a causa di un errore contenuto nell’ordinanza del governo. | L’alluvione di Messina, due anni dopo. Uno dei voti persi alla Camera da Berlusconi ha a che fare col disastro che uccise almeno 30 persone: i fondi stanziati non sono ancora disponibili. |
Nelle ultime ore diversi giornali italiani hanno ripreso una notizia falsa, ingigantita e distorta da diversi quotidiani britannici, secondo cui nella bozza iniziale dei prossimi negoziati su Brexit l’Unione Europea avrebbe inserito la richiesta che il Regno Unito restituisca alla Grecia alcuni marmi del Partenone, il famoso tempio greco di Atene, oggi conservati al British Museum di Londra. In realtà la bozza non contiene alcun riferimento al Partenone, e diverse fonti – comprese alcune governative greche – hanno spiegato che il paragrafo in questione riguarda il problema delle opere d’arte antica che finiscono illegalmente nella disponibilità delle case d’asta londinesi. I giornali italiani hanno ripreso senza fare ulteriori verifiche una notizia apparsa perlopiù sui tabloid e i giornali conservatori britannici, che hanno un approccio esplicitamente ostile all’Unione Europea e in passato hanno spesso diffuso informazioni false o esagerato alcune notizie che la mettessero in cattiva luce. In particolare la notizia falsa sul Partenone è circolata nei giorni in cui l’Unione Europea sta mettendo insieme la bozza iniziale per i negoziati sul futuro accordo commerciale che entrerà in vigore alle fine del periodo di transizione di Brexit, cioè nel 2021. I tabloid hanno quindi tutto l’interesse a descrivere le richieste dell’Unione Europea come irragionevoli o eccessivamente dure nei confronti del Regno Unito. | No, l’Unione Europea non ha chiesto al Regno Unito di restituire i marmi del Partenone. La notizia sta circolando sui giornali italiani ma proviene dai soliti screditati tabloid britannici, ed è infondata. |
La notte del referendum sull’uscita dal Regno Unito dall’Unione Europea, i primi a prendere sul serio l’eventualità che i sondaggi avessero sbagliato a prevedere come sarebbe andata a finire sono stati i mercati finanziari. Quando il conteggio dei primi voti reali ha mostrato un vantaggio inaspettato del “Leave” a Sunderland, uno dei primi collegi a comunicare i risultati, la sterlina è precipitata. POUND PLUNGING AFTER MASSIVE WIN FOR LEAVE IN SUNDERLAND pic.twitter.com/O1LOT8EXBu | Cosa sta succedendo alle monete mondiali. Perché la sterlina è crollata, e cosa sta succedendo alle altre monete ed economie coinvolte dai risultati del referendum britannico. |
Apple e il produttore di componenti Qualcomm, uno dei più grandi al mondo, hanno stretto un accordo per mettere fine a tutte le cause legali in corso, in diverse parti del mondo. L’accordo prevede il pagamento da parte di Apple di una cifra in denaro, il cui importo non è stato specificato, e la possibilità per l’azienda di utilizzare per sei anni (più altri due opzionali) i prodotti di Qualcomm sotto licenza, senza particolari limitazioni. Negli ultimi anni Apple aveva fatto causa a Qualcomm accusandola di applicare prezzi troppo alti per alcuni suoi componenti degli smartphone, come i modem per farli collegare alle reti cellulari, in un regime di sostanziale monopolio. Qualcomm, per contro, aveva accusato Apple di utilizzare i suoi sistemi senza le necessarie licenze, ottenendo in alcuni casi la sospensione delle vendite di alcuni modelli di iPhone in Germania e in Cina. La notizia dell’accordo è arrivata di sorpresa, proprio mentre stava iniziando un nuovo grande processo negli Stati Uniti che vedeva coinvolte le due aziende. | Apple e Qualcomm hanno fatto pace. |
Con la legge di stabilità appena approvata dal Parlamento cambiano alcune cose riguardo alle pensioni. Innanzitutto viene ripristinato l’aumento annuale di tutte le pensioni in base all’inflazione, che era stato bloccato per quelle superiori a 1.486 euro lordi al mese dalla riforma Monti-Fornero. L’aumento viene calcolato sull’andamento dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, previsto all’1,2% (l’anno scorso era il 3%, questo perché l’inflazione è in diminuzione). Le pensioni aumenteranno gradualmente sulla base di questo tasso: quelle fino a 1.487 euro al mese (tre volte il minimo) aumenteranno del 100% del tasso (quindi dell’1,2% totale), per arrivare ad un aumento dello 0,60% (50% dell’indice) per quelle d’importo mensile compreso tra 2.478 a 2.973 euro (tra le 5 e le 6 volte il minimo). Quelle sopra i 2.973 euro al mese aumenteranno invece di soli 14 euro. Torna anche il contributo di solidarietà per le pensioni sopra i 90 mila euro. Un cantiere perennemente aperto quello della previdenza. Il pianeta pensioni negli ultimi due anni ha registrato numerose novità. E non poteva mancare la legge di Stabilità (la vecchia Finanziaria) che nel ripristinare l’indicizzazione dei trattamenti ha rivoluzionato (in peggio) il meccanismo. Insomma, non butta bene per i pensionati, né tanto meno per i prossimi pensionati, chi si ritirerà dal lavoro con l’anno nuovo. I primi dovranno fare i conti con aumenti decisamente risicati e con la prospettiva di dover lasciare sul campo un consistente contributo di solidarietà (per le pensioni più alte). Gli altri, in particolar modo le donne, con l’innalzamento dei requisiti per ottenere la rendita di vecchiaia. Questo in sintesi il quadro che si presenta dopo la definitiva approvazione della legge di Stabilità. | Cosa cambia per le pensioni. La legge di stabilità ha reintrodotto per tutti l'adeguamento annuale all'inflazione ma anche il contributo di solidarietà per le pensioni più alte: le cose da sapere. |
I Rolling Stones hanno suonato ieri sera al Lucca summer festival nell’unica data italiana del loro tour europeo “No Filter”. Il concerto è durato due ore, nelle quali il gruppo ha suonato venti canzoni: Mick Jagger, Keith Richards, Ronnie Wood e Charlie Watts hanno iniziato con “Sympathy for the devil” e chiuso con “Satisfaction”. Si calcola che al concerto di ieri ci siano stati circa 50mila spettatori. Per evitare problemi di sicurezza, l’organizzazione ha previsto misure abbastanza rigide: tra gli oggetti che non è stato possibile introdurre all’interno dell’area concerto c’erano anche macchine fotografiche professionali o compatte, videocamere, GoPro e selfie stick. Nonostante queste limitazioni, qualcuno è riuscito comunque a fare video e foto, pubblicandole poi su Instagram, Twitter e Youtube. | I Rolling Stones nelle foto del loro concerto di ieri sera a Lucca. Per chi si è perso la loro unica data italiana di quest'anno: in due ore di concerto hanno suonato una ventina di canzoni. |
È morto sabato a Los Angeles, a 91 anni, Hal David: per le complicazioni seguite a un infarto. Era stato un grandissimo autore di testi di canzoni, in particolare in collaborazione col compositore Burt Bacharach, e sono sue le parole di molti famosissimi classici degli anni Sessanta. David era nato a New York nel 1921 e conobbe Burt Bacharach nel 1957, dopo che aveva già cominciato a scrivere testi. La loro carriera di autori per altri interpreti fu formidabile, dal successo di “Magic moments” cantata da Perry Como in poi, con diverse canzoni candidate all’Oscar e “Raindrops keep falling on my head” (da Butch Cassidy) che lo vinse. David scrisse canzoni di successo anche con altri autori, tra le quali “We have all the time in the world”, con John Barry: la cantò Louis Armstrong in “007, al servizio segreto di sua maestà”. Magic moments (Hal David-Burt Bacharach) | 10 grandi canzoni di Hal David. È morto ieri, aveva scritto con Burt Bacharach canzoni meravigliose, da "Raindrops keep falling" a "Magic moments" a "I say a little prayer". |
Per la prima volta un veicolo di Virgin Galactic ha raggiunto lo Spazio: è un importante passo avanti per l’azienda spaziale del miliardario britannico Richard Branson. Nelle prime ore di giovedì 13 dicembre (in Italia era il tardo pomeriggio) lo spazioplano VSS Unity ha raggiunto un’altitudine di 80 chilometri circa, superando il confine oltre il quale per convenzione inizia lo Spazio. La soglia degli 80 chilometri di altitudine non è condivisa da tutte le organizzazioni, con altre che ritengono che lo Spazio inizi un poco più sopra, oltre i 100 chilometri. Il risultato raggiunto da Virgin Galactic è comunque molto importante, nell’ambito dei viaggi spaziali per i privati cittadini. SpaceShipTwo looking back on Spaceship Earth ? pic.twitter.com/ynr31mKzzf | Virgin Galactic ha infine raggiunto lo Spazio. Per la prima volta lo spazioplano dell'azienda di Richard Branson si è spinto oltre gli 80 chilometri di altitudine, un passo importante per i suoi voli da 250mila dollari. |
Il 29 luglio 2013 Eric Priebke, un ex ufficiale delle SS condannato all’ergastolo per la strage delle Fosse Ardeatine, ha compiuto cento anni. Priebke si trova a Roma dove sconta la condanna agli arresti domiciliari nella casa del suo avvocato e gode di permessi per uscire di casa in alcuni orari del giorno. L’arrivo del suo compleanno, come era accaduto nel 2003, ha aperto diverse polemiche. Sotto la sua abitazione ci sono stati scontri e sopra diversi muri del quartiere sono comparse scritte di auguri e simboli nazisti. La strage delle fosse ardeatine Il 23 marzo del 1944 in via Rasella, a Roma, i partigiani dei Gruppi di Azione Patriottica (GAP) che combattevano contro l’occupazione nazista attaccarono un gruppo di soldati altoatesini del reggimento Bozen, uccidendone 33. Il comando tedesco di Roma decise una rappresaglia e l’ordine di uccidere 10 italiani per ogni tedesco morto nell’attentato arrivò direttamente dal quartier generale di Adolf Hitler. | Perché parliamo ancora di Erich Priebke. Perché ha 100 anni ed è un pezzo della storia più tragica del secolo scorso, il pezzo che riguarda noi. |
In corsia Sulla leggera salita che porta all’ingresso del pronto soccorso ci sono persone che avanzano barcollando, come fossero ubriache. Altri vengono sorretti dagli amici, che li trascinano reggendoli per le spalle, un passo alla volta, alla maniera dei massaggiatori che portano il calciatore infortunato fuori dal campo. All’Ospedale Galliera hanno sgomberato due interi reparti, abbattuto muri di cartongesso, per creare un enorme stanzone che adesso, in questa notte fonda del 20 luglio dove l’irreparabile ormai è accaduto, è illuminato da una luce fredda e bluastra. Sulle barelle allineate a ridosso delle grandi finestre, una attaccata all’altra, ci saranno almeno cento persone, ognuna con una flebo al braccio. Distilla gocce di una soluzione chimica che dovrebbe ridare ossigeno al sangue e ai polmoni intossicati dai gas lacrimogeni. Tutti quelli che sono qui dentro hanno respirato la battaglia. Qualcuno ha il braccio libero ammanettato alla sbarra orizzontale del lettino. Gli inservienti passano la scopa con lo straccio per pulire il pavimento a scacchi biancorossi dal vomito di chi non è riuscito a trattenersi. C’è un odore diffuso di acido fenico. Il trattamento dura circa mezz’ora. Scende un paziente ne sale un altro, avanti così fino al mattino. Non parla nessuno, c’è poca voglia di raccontare. Le uniche voci arrivano dal corridoio che conduce allo stanzone. I medici hanno messo una vecchia scrivania di traverso, lasciando libero solo uno spazio largo una ventina di centimetri dal quale passa chi deve essere curato, dopo aver rilasciato le proprie generalità. Sul muro c’è un foglio di carta A4 con la scritta “accettazione” fatta a pennarello. L’infermiera trascrive su un registro nome, cognome e professione. Accompagna le persone alle barelle, mette le flebo e torna alla scrivania, per dare il cambio alla collega che intanto l’ha sostituita. | Tutta la storia del G8 di Genova. È raccontata nel nuovo libro di Marco Imarisio, "La ferita". |
L’amministratore delegato della banca britannica Barclays, Bob Diamond, si è dimesso dal proprio incarico. Ieri aveva annunciato le sue dimissioni il presidente di Barclays, Marcus Agius, cui sono seguite oggi quelle del direttore operativo Jerry del Missier . Barclays è una delle più grandi e profittevoli banche del mondo, e le dimissioni dei suoi vertici si devono ad accuse particolarmente gravi. La settimana scorsa, infatti, Stati Uniti e Regno Unito hanno multato Barclays per 450 milioni di dollari per aver cercato di manipolare il Libor e l’Euribor, i tassi d’interesse che utilizzano le banche per prestarsi denaro a vicenda. Secondo le accuse, la società avrebbe manipolato i dati per anni per aumentare i profitti e, dopo l’inizio della crisi finanziaria, per nascondere i rischi cui era sottoposta la banca. Diamond ha spiegato di essersi dimesso in seguito alla pressioni esterne ricevute negli ultimi giorni, che rischiano di danneggiare seriamente il marchio della società: «Sono profondamente deluso per la sensazione creata da ciò che è accaduto la scorsa settimana a Barclays e che non potrebbe essere più lontana dalla realtà». L’ex amministratore delegato ha poi detto che comparirà comunque, domani, davanti alla commissione parlamentare che si sta occupando dello scandalo nel Regno Unito. Le dimissioni, ha detto, gli consentiranno di fornire con maggiore libertà e senza particolari vincoli la propria versione su come andarono le cose con i tassi d’interesse. | Lo scandalo Barclays. Perché nel giro di due giorni si sono dimessi il presidente e l'amministratore delegato di una delle più grandi e profittevoli banche del mondo. |
Uno degli eventi più attesi della Settimana della moda di New York – quando dal 6 al 14 settembre le aziende statunitensi presentano le collezioni per la primavera-estate 2019 – è la serata di gala organizzata dalla rivista Business of Fashion, in cui vengono annunciati i cosiddetti BoF500, le 500 persone più significative della moda al mondo, che la rivista sceglie dal 2013. Quest’anno la serata si è tenuta domenica e tra gli ospiti c’erano modelle, imprenditori, stilisti, giornalisti, tra cui Gigi e Bella Hadid, Rosie Huntington-Whiteley, Silvia Venturini Fendi, Tommy Hilfiger e Pete Nordstorm. L’evento conferma ogni anno l’importanza di Business of Fashion, che in pochi anni si è trasformata da un blog scritto di notte e nei ritagli di tempo dal suo fondatore Imran Amed alla testata più autorevole nel mondo della moda, soprattutto per gli aspetti economici, industriali, di analisi e di visione del sistema. Tim Lewis ha raccontato sull’Observer la storia della rivista, che definisce «l’oracolo nel mondo dello stile»: iniziò nel gennaio 2007 quando Amed, che ora ha 43 anni, decise di rivoluzionare la sua vita. A 29 anni aveva fatto tutte le scuole giuste e lavorato nelle aziende più prestigiose, ma non era soddisfatto e si sentiva svuotato e depresso. Viveva a Londra, a Notting Hill, ma era cresciuto a Calgary, in Canada, dove i suoi genitori si erano trasferiti poco prima che nascesse; erano di origine indiana ma cresciuti in Africa, e si erano conosciuti a Nairobi, in Kenya. Dopo aver studiato in Canada, alla McGill University, e negli Stati Uniti, alla Harvard Business School, Amed si trasferì in Regno Unito per lavorare come consulente della società McKinsey & Co. Ogni tre mesi gli era affidata una nuova azienda, di cui doveva comprendere i punti deboli e correggerli per portarla al successo. | L’uomo della moda più potente che non avete mai sentito nominare. È Imran Amed, il fondatore della rivista "Business of Fashion", considerata la più autorevole e influente del settore. |
Google ha presentato il suo primo prototipo di automobile che si guida da sola. Il prototipo è stato realizzato interamente dai suoi progettisti, senza utilizzare auto già in commercio come base per il suo sistema come era avvenuto fino a ora. Esteticamente la nuova automobile è una via di mezzo tra una Smart e un trabiccolo dei cartoni animati, con linee molto arrotondate e la parte frontale che ricorda il muso di un koala. È stata realizzata da Google X, la divisione della società che si occupa di realizzare e sperimentare nuove tecnologie, che potrebbero poi finire nei prodotti che usiamo tutti i giorni, non solo online. La nuova versione di auto che si guida da sola di Google non ha volante, pedali per accelerare o frenare, né buona parte degli altri comandi che di solito si trovano a bordo di un veicolo. Non servono: i sensori e il software di bordo fanno tutte le cose necessarie per far muovere il veicolo, facendolo viaggiare al sicuro. I sensori sono in grado di rilevare i punti ciechi per noi classici guidatori, ostacoli improvvisi e oggetti fino a una distanza di 200 metri in tutte le direzioni. | Come sarà l’auto che si guida da sola. Google ha presentato il primo prototipo del suo ambizioso progetto per cambiare il modo in cui ci muoviamo per strada: non ha volante né pedali. |
Alle elezioni comunali di Vicenza che si terranno il prossimo 10 giugno il Movimento 5 Stelle non presenterà alcun candidato. Ieri, quando mancavano meno di 48 ore alla scadenza per presentare le liste e i candidati, il Movimento ha negato agli attivisti vicentini il diritto di utilizzare il simbolo del partito, di fatto impedendo loro di candidarsi. I dirigenti non hanno fornito alcuna spiegazione per la loro scelta e nessun comunicato è stato pubblicato sui siti del Movimento. Il Post ha chiesto ulteriori chiarimenti, ma non è ancora stato possibile ricevere una risposta. Gli attivisti del “meetup di Vicenza” (la sezione locale del Movimento 5 Stelle) hanno saputo della loro esclusione quando nel canale Telegram dedicato agli enti locali del Movimento è stata pubblicata la lista dei comuni alle cui elezioni il Movimento avrebbe partecipato. Nell’elenco, Vicenza non compariva. La stessa lista è stata poi pubblicata sul sito del Movimento 5 Stelle. Gli attivisti vicentini sostengono di non aver ricevuto nessun’altra comunicazione o spiegazione da parte del Movimento. | Il Movimento 5 Stelle non candiderà nessuno a Vicenza. A meno di 48 ore dal termine per depositare le liste – e senza dare nessuna spiegazione - i dirigenti del partito hanno deciso di non concedere l'uso del simbolo agli attivisti locali. |
Alcuni operatori telefonici del Regno Unito hanno iniziato a rivedere i propri piani per il roaming nell’Unione Europea in seguito a Brexit, nonostante avessero in precedenza annunciato di non avere intenzione di modificare le tariffe per i cittadini britannici in visita negli stati membri dell’Unione. La possibilità di accedere al sistema che consente di telefonare, inviare SMS e navigare online pagando le medesime tariffe nazionali anche all’estero – se all’interno dell’Unione Europa – era stata infatti esclusa dalle lunghe trattative sugli aspetti commerciali legati all’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. La prima compagnia telefonica britannica ad annunciare la reintroduzione delle tariffe per il roaming è stata EE, società controllata da BT. Anche gli operatori Three e O2 hanno annunciato alcuni cambiamenti che influiranno sul costo delle telefonate e della navigazione da smartphone per i loro clienti, quando si trovano nell’Unione Europea. Vodafone non ha invece per ora piani per la modifica delle politiche legate al roaming. Come segnala Politico, tutte e quattro le compagnie telefoniche avevano detto a inizio anno di non avere intenzione di reintrodurre maggiorazioni in seguito a Brexit. | Il ritorno del roaming dopo Brexit. Alcuni operatori del Regno Unito imporranno nuove tariffe per i cittadini britannici che telefonano, inviano SMS e navigano mentre si trovano nell'Unione Europea. |
Le aule del Parlamento hanno visto di sicuro momenti peggiori di caduta di stile e dignità istituzionale, anche in epoca repubblicana: dai cappi sventolati, alla mortadella ingurgitata, a cartelli, tumulti e risse vere e proprie. Ma che le celebrazioni da stadio dopo il voto sul federalismo di mercoledì sera – mancavano i mortaretti – ci sembrino appunto tutto sommato “moderate”, la dice lunga sugli standard di autorevolezza che ormai siamo costretti ad attribuire alle rappresentanze parlamentari. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Un bivacco di manipoli. Le foto del voto di ieri sera alla Camera, mancava solo il trenino. |
L’8 marzo a Milano, durante la manifestazione per la Giornata internazionale della donna, alcune attiviste del movimento femminista Non Una Di Meno hanno imbrattato con vernice rosa lavabile la statua del giornalista Indro Montanelli che si trova vicino all’ingresso dei giardini pubblici a lui intitolati, lungo Corso Venezia. Il movimento ha spiegato di aver voluto attirare l’attenzione verso una storia di cui si parla ciclicamente in riferimento a Montanelli, considerato da molti una delle firme storicamente più autorevoli del giornalismo italiano: di quando, soldato in Etiopia negli anni Trenta, comprò ed ebbe relazioni sessuali con una ragazzina eritrea di 12 anni. L’imbrattamento ha provocato un’accesa polemica tra chi sostiene che il comportamento di Montanelli vada in qualche modo contestualizzato con le abitudini dei soldati italiani nelle colonie nei primi decenni del Novecento, e chi invece ritiene che proprio la giustificazione di quei comportamenti sia una forma di rimozione verso i crimini commessi dagli italiani nelle colonie africane. In molti, poi, ricordano che Montanelli raccontò quell’esperienza ancora in tempi recenti, quando le sensibilità erano ormai ampiamente cambiate, senza fare una vera autocritica e senza scusarsi pubblicamente. | La storia della statua di Indro Montanelli imbrattata a Milano. Il movimento femminista Non Una Di Meno l'ha cosparsa di vernice lavabile per ricordare quando, durante l'invasione italiana dell'Etiopia, «comprò» una ragazzina eritrea di 12 anni. |
Apple ha diffuso una guida per gli utenti di iPhone X, il nuovo modello di smartphone presentato la settimana scorsa e dotato di un sistema di riconoscimento facciale per sbloccarlo: tra i consigli, c’è quello di non usare il riconoscimento se si hanno meno di 13 anni, e se si hanno gemelli o anche solo fratelli molto somiglianti. In iPhone X, a differenza delle precedenti versioni di iPhone, non c’è più il Touch ID, cioè il sensore per il riconoscimento dell’impronta digitale integrato nel tasto Home. Si potrà invece attivare la funzione che riconosce il volto, Face ID, sbloccando così il telefono senza dover inserire una password. Apple ha però spiegato che prima dei 13 anni le caratteristiche distintive dei volti dei bambini potrebbero non essersi ancora interamente sviluppate, e per questo potrebbero creare problemi al sistema di riconoscimento. iPhone 8 e iPhone X, quando arrivano in Italia e quanto costano | Meglio non usare il riconoscimento facciale degli iPhone X se si hanno fratelli molto somiglianti. O anche se si hanno meno di 13 anni: lo consiglia la stessa Apple, spiegando che Face ID potrebbe confondersi. |
Il 29 marzo la Camera dei deputati ha approvato una legge che garantisce una maggiore protezione ai minori non accompagnati che arrivano in Italia. La legge, che era già stata approvata dal Senato, è stata approvata alla Camera con 375 voti favorevoli, 13 contrari e 41 astenuti, è la prima in Europa a occuparsi di vari aspetti fondamentali della vita delle persone minorenni che arrivano in Italia: tra questi, il testo prevede la regolamentazione delle procedure per l’identificazione e l’accertamento dell’età dei minori migranti, la promozione del loro affidamento e l’accesso alle cure e all’istruzione. Lo scorso anno il numero dei minori arrivati in Italia via mare senza un accompagnatore ha superato i 25.800, più del doppio rispetto al 2015. Secondo le stime dell’organizzazione Save the Children, invece, dall’inizio del 2017 i minori arrivati sarebbero 3.360, di cui almeno tremila non accompagnati. Tuttavia questi dati non sono ritenuti particolarmente affidabili da organizzazioni come l’Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI) perché non tengono conto di chi arriva via terra o si dichiara maggiorenne senza esserlo al momento dello sbarco. La legge, che ha tra i primi firmatari una deputata del Partito Democratico, Sandra Zampa, era stata proposta nel 2013 da Save the Children e depositata in Parlamento lo stesso anno. | La nuova legge che protegge i minori stranieri non accompagnati. L'ha approvata il Parlamento, regola questioni importanti come l'accertamento dell'età e l'accesso a istruzione e cure. |
È morto a 89 anni il fisico statunitense Murray Gell-Mann, vincitore del Premio Nobel per la Fisica nel 1969. Gell-Mann era nato a New York e si era laureato in fisica all’università di Yale, per poi conseguire un dottorato al Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston. Gell-Mann è conosciuto soprattutto per i suoi studi nella fisica delle particelle e in particolare per la scoperta dei quark (che sono fermioni elementari, ovvero i mattoncini che servono per costruire i protoni e i neutroni) avvenuta nel 1964, indipendentemente da quella fatta nello stesso anno dal fisico George Zweig. Gell-Mann decise di chiamare quelle particelle quark, ispirato da una frase del romanzo di James Joyce Finnegans Wake (“Three quarks for Muster Mark“). Gell-Mann insegnò fisica all’università di Chicago tra il 1954 e il 1955 e poi si spostò al California Institute of Technology, dove rimase fino al 1993, anno in cui andò in pensione. | È morto Murray Gell-Mann, il fisico che contribuì alla scoperta dei quark. |
Lunedì 1 giugno la Corte Suprema degli Stati Uniti si è pronunciata a favore di Samantha Elauf, la ragazza musulmana che nel 2008 non ottenne un posto da commessa in un negozio di Abercrombie Kids a Tulsa, in Oklahoma, perché si era presentata al colloquio di lavoro indossando uno hijab nero (il velo che copre i capelli e il collo della donna lasciando scoperto il viso, tipico della religione islamica). La storia di Elauf Nel 2008 Elauf aveva 17 anni e si presentò al colloquio di lavoro nella speranza di diventare una delle quasi modelle addette alle vendite di Abercrombie. L’assistant store manager di Abercrombie & Fitch espresse un giudizio positivo sulla ragazza, ma la sua candidatura fu scartata sia dall’intervistatore che da un supervisore perché Elauf indossava il velo nero per motivi religiosi, cosa che andava contro la Look Policy dell’azienda. Gli stessi impiegati e manager di Abercrombie ammisero in seguito di aver scartato la ragazza per questo motivo, benché fosse qualificata; e dissero di averlo fatto perché il regolamento aziendale prevede che i commessi della catena indossino abiti a loro scelta in stile preppy, o East Coast collegiate – quello della sottocultura statunitense delle scuole private di preparazione all’università, chiamate preparatory schools – e non cappelli e/o abiti completamente neri. | Non assumere una ragazza perché indossa il velo è discriminatorio. Almeno negli Stati Uniti, dove la Corte Suprema si è pronunciata a favore di una ragazza musulmana che non aveva ottenuto un posto da commessa da Abercrombie. |
Apple ha confermato di avere acquisito Shazam, la società della famosa applicazione che riconosce le canzoni, l’audio dei film e altri contenuti analizzandoli tramite il microfono del proprio smartphone. I termini dell’accordo non sono stati diffusi, ma secondo il sito Recode l’acquisizione sarebbe costata circa 400 milioni di dollari a Apple, una cifra piuttosto distante dal miliardo di dollari di valutazione che aveva ricevuto Shazam qualche tempo fa. Nonostante sia molto utilizzata, l’app non ha del resto mai prodotto molti ricavi: circa 54 milioni di dollari nel 2016. Apple ora potrà sfruttare le tecnologie di riconoscimento della musica di Shazam direttamente nei suoi prodotti, a cominciare dal servizio di musica in streaming Apple Music. Il comunicato di Apple: | Apple ha comprato Shazam. |
Spectre, il 24esimo film della saga di James Bond, è uscito nelle sale italiane il 5 novembre. È il film su James Bond che è costato di più e, ancora più quelli che l’hanno preceduto, è ricco di marchi: Daniel Craig – che interpreta James Bond per la quarta volta – e gli altri attori del film indossano abiti, guidano auto, usano accessori e bevono alcolici che sono molto costosi e molto riconoscibili. Mark O’Flaherty ha scritto sul Financial Times che Bond è «l’uomo che ogni uomo vorrebbe essere e con cui ogni donna vorrebbe stare» e, di conseguenza, anche il personaggio a cui alcuni dei più importanti marchi al mondo vogliono essere associati. In molti casi si tratta di product placement, l’inserimento “a pagamento” di un ben visibile marchio in un film. In altri casi il percorso è inverso: non sono i marchi a proporsi al film, ma sono i costumisti del film a mettersi in contatti con determinati marchi. Su Bloomberg Business Hannah Elliott ha fatto un dettagliato elenco – comprensivo del prezzo – delle “cose più care” che si vedono in Spectre. | I prezzi delle cose che si vedono in “Spectre”. Costano molto: occhiali da sole Vuarnet da 500 euro, maglioni Missoni da 1000 euro e prototipi di Aston Martin da 4 milioni di euro, tra le altre. |
Jason Gay del Wall Street Journal ha provato le HyperAdapt 1.0, cioè le scarpe Nike che si allacciano da sole ispirate alle famose scarpe utilizzate da Marty McFly (Michael J. Fox) nel film Ritorno al Futuro – Parte II (1989). Da fine novembre sono in vendita negli Stati Uniti e, complice l’attesa dei fan di Nike e del film, sono state presentate in buona parte dei programmi di notizie e intrattenimento statunitensi, contribuendo ulteriormente al loro successo. Non è ancora chiaro quando saranno vendute in altri paesi, ma in molti si sono chiesti se passata l’iniziale curiosità possano avere un futuro delle scarpe da ginnastica che costano 720 dollari e che non hanno particolari altre attrattive, oltre al fatto di allacciarsi da sole. Tiffany Beers, che ha progettato le HyperAdapt 1.0 insieme a Tinker Hatfield, ha spiegato a Gay che la parte più interessante delle nuove scarpe è nel bel mezzo della suola: lì ci sono una batteria e il “motore per l’allacciamento”, una sorta di minuscolo verricello che avvolge su se stesso le stringhe, facendo quindi restringere la scarpa nella sua parte superiore, soprattutto sul collo del piede. All’interno della soletta c’è un sensore che rileva quando viene indossata la scarpa, in modo da attivare il motore che stringe le stringhe. Su un lato della scarpa, poco sotto alla caviglia, ci sono due tasti che possono essere utilizzati per stringere di più la scarpa o ridurre la stretta delle stringhe. | Come funzionano le Nike che si allacciano da sole. Ricordano quelle di "Ritorno al futuro", sono comode come le altre scarpe, ma costano molto e vanno ricaricate. |
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è stato ieri ospite all’annuale meeting organizzato a Rimini da Comunione e Liberazione. Napolitano ha pronunciato un discorso sulla crisi del Paese – economica e politica – dai toni risoluti, solenne ma senza la polverosa ampollosità che spesso ha caratterizzato simili appuntamenti: è stato un reality check, una sveglia data al governo e all’opposizione e un buon esempio di utilizzo del potere di persuasione morale che è proprio del Capo dello Stato. Che poi vuol dire, semplicemente, dire le cose giuste, predicare bene e invitare tutti a razzolare di conseguenza. Colgo in questo incontro, nella sua continuità con l’ispirazione originaria e la peculiare tradizione del Meeting di Rimini, l’occasione per ridare respiro storico e ideale al dibattito nazionale. Perché è un fatto che ormai da settimane, da quando l’Italia e il suo debito pubblico sono stati investiti da una dura crisi di fiducia e da pesanti scosse e rischi sui mercati finanziari, siamo immersi in un angoscioso presente, nell’ansia del giorno dopo, in un’obbligata e concitata ricerca di risposte urgenti. A simili condizionamenti, e al dovere di decisioni immediate, non si può naturalmente sfuggire. Ma non troveremo vie d’uscita soddisfacenti e durevoli senza rivolgere la mente al passato e lo sguardo al futuro. Ringrazio perciò voi che ci sollecitate a farlo. | «Fare i conti con noi stessi». Il testo del discorso di Napolitano sulla crisi al meeting di CL, con la sveglia data al governo e all'opposizione. |
Probabilmente la parola “virale” vi fa pensare a Internet o a qualche malattia contagiosa. Claudio Saunt, un professore di storia americana della University of Georgia, ha scoperto però che i meme virali hanno una lunga e interessante storia che risale all’era pre-digitale. «Oggi sappiamo che la struttura dei social network influisce sui movimenti dell’informazione», ha detto Saunt, che è tra gli ideatori di un nuovo progetto che studia la storia della viralità prima dell’arrivo di Internet. «Ma i contenuti circolavano viralmente già nel Settecento e nell’Ottocento, quando i nodi e le reti erano più facili da modellare e capire». Saunt non era partito con l’obiettivo di fare luce sulla lunga storia dei contenuti virali, quando iniziò il progetto US News Map. Questo sito interattivo, nato dalla collaborazione tra la University of Georgia e Georgia Tech, è partito dall’ampia collezione di giornali digitalizzati e consultabili della Biblioteca del Congresso americano, che copre un arco temporale che va dal 1836 al 1924 per un totale di dieci milioni di pagine. Storici e altri accademici usano da tempo il database della libreria del Congresso, che però non permette di filtrare la ricerca per periodo o area geografica. Trasferendo invece le pagine su una mappa, gli utenti possono vedere non solo perché ma anche quando e dove si evolvevano in passato le storie giornalistiche. Passando un po’ di tempo sulla mappa si può notare come in passato gli scambi tra i giornali funzionassero più o meno come i social network moderni. Prima dell’invenzione del telegrafo questi scambi erano il modo in cui i giornali locali raccoglievano le notizie: i direttori si spedivano a vicenda copie dei loro quotidiani, formando una rete di giornali di dimensioni diverse con posizioni politiche simili. Spesso i direttori copiavano alla lettera gli articoli pubblicati sui giornali dello stesso orientamento politico: una specie di retweet, intorno al 1847. | Le storie virali esistevano anche prima di Internet. E anche le bufale: lo dimostra lo studio di un database dei quotidiani americani stampati tra Ottocento e Novecento. |
Mark Zuckerberg, fondatore e amministratore delegato di Facebook, ha annunciato che dalla prossima settimana il social network darà la priorità alle pagine di notizie giudicate «affidabili» nella sezione Notizie (“News Feed”), l’home page del social network. Per stabilire l’affidabilità delle pagine di notizie Facebook farà dei sondaggi tra gli utenti, che quindi con i loro giudizi determineranno quanta visibilità avrà una pagina nella sezione Notizie, e di conseguenza quanto traffico da Facebook riceverà il sito che la gestisce. È l’ultima misura pensata da Facebook per ridurre il problema delle cosiddette “fake news”. Zuckerberg ha spiegato: «La questione più difficile su cui abbiamo dibattuto è come decidere quali sono le fonti di notizie ampiamente ritenute affidabili in un mondo così diviso. Avremmo potuto provare a prendere questa decisione da soli, ma non è qualcosa con cui ci sentivamo a nostro agio. Abbiamo preso in considerazione l’idea di chiedere a esperti indipendenti, cosa che ci avrebbe sollevati dal prendere la decisione noi stessi, ma che non avrebbe risolto il problema dell’obiettività. Oppure potevamo chiedere a voi – la community – e usare il vostro feedback per valutare le pagine. Abbiamo deciso che quest’ultima opzione è il metodo più obiettivo». | Facebook farà decidere ai suoi utenti quali sono le fonti di notizie «affidabili». E in molti stanno elencando tutte le cose che potrebbero andare storte. |
Nella tarda serata di giovedì 6 marzo, Facebook ha annunciato una nuova modifica della sezione Notizie (“News Feed”) del suo social network, la prima cosa che si vede quando si va su Facebook.com, per intenderci. La nuova versione è praticamente uguale a quella già visibile da tempo sui dispositivi mobili: è più pulita e minimale, i testi sono mostrati con un corpo carattere più grande e numerosi elementi grafici sono stati ripresi dalla versione per smartphone e tablet. Tra le modifiche più significative c’è la suddivisione di ogni post elencato nel flusso Notizie in singole schede, in modo da rendere più facili da identificare l’inizio e la fine dei singoli post. Per mettere ulteriormente in evidenza le singole schede, lo sfondo passa da bianco a grigio chiaro. Questa soluzione permette anche di distinguere meglio le altre due colonne: quella di sinistra, dalla quale si può accedere ai diversi servizi offerti da Facebook (messaggi, applicazioni, calendario) e quella di destra, dove sono mostrati aggiornamenti in tempo reale sulle attività degli amici, gli eventi a cui si è invitati e gli argomenti più discussi sul social network. | Facebook ha rifatto la sezione Notizie. Come cambia la cosa più vista sul social network da centinaia di milioni di persone ogni giorno, dopo la rinuncia al ridisegno radicale e ambizioso dell'anno scorso. |
La Guardia di Finanza ha sequestrato a Genova oltre 2 tonnellate di cocaina che si trovavano a bordo di una nave proveniente dalla Colombia e diretta a Barcellona, in Spagna. La Guardia di Finanza ha scritto che la cocaina è stata trovata il 23 gennaio e che c’erano «1.801 panetti di cocaina purissima, per un peso complessivo di oltre 2.100 chilogrammi». La cocaina sequestrata ha un valore stimato di circa 500 milioni di euro: è il più grande sequestro di droga fatto in Italia negli ultimi 25 anni. La cocaina si trovava in un container a bordo di una nave mercantile. Per poter identificare le persone che avrebbero ricevuto il carico in Spagna, la Guardia di Finanza ha sostituito la cocaina con del sale, lasciando che la nave andasse da Genova verso Barcellona. È stato quindi arrestato un uomo di 59 anni «incaricato dall’organizzazione all’estrazione dello stupefacente dal porto». | La Guardia di Finanza ha sequestrato 2 tonnellate di cocaina nel porto di Genova. |
È dal 1946 che il Costume Institute del Metropolitan Museum di New York organizza il Met Gala, la serata di beneficenza che inaugura l’annuale mostra del museo: nel tempo è diventato l’evento di moda dell’anno, quello a cui non possono mancare le persone famose del momento, che siano modelle, stilisti, attrici o cantanti. Alcuni lo considerano addirittura più mondano e sbrilluccicoso degli Oscar, anche per la bellezza e stravaganza dei vestiti degli ospiti, spesso scelti seguendo il tema della mostra: al Met Gala dedicato alla moda britannica si è visto molto tartan, a quello su Paul Poiret, padre della moda moderna, c’erano abiti a frange ispirati agli anni Venti, mentre per la retrospettiva sulla moda cinese Rihanna ha indossato il famoso abito-frittata di Puo Gei. Le fotografie del gala di questi ultimi vent’anni sono un album dei ricordi di celebrità presenti e passate, di come sono cambiate – loro e il loro gusto negli anni – e delle diverse persone con cui sono uscite, di quelle che sono rimaste e che continuano a far parlare di sé e a quelle che sono durate una stagione. Ma è anche un modo per pensare non tanto a com’è cambiata la moda e quello che riteniamo bello e interessante, quanto la nostra idea di festa e sfarzo: ci sono fotografie rassicuranti, altre che tradiscono un’atmosfera trasgressiva e stravagante, altre esteticamente perfette, con tutto sotto controllo. | Vent’anni di Met Gala. Album dei ricordi del famoso evento annuale per celebrities, dove si è visto il meglio di tutti: da Jude Law a Kate Moss, da Claudia Schiffer a Charlize Theron. |
Lunedì la direzione nazionale del PD, l’organo di indirizzo politico del partito, ha assegnato al vicesegretario Maurizio Martina il compito di guidare il partito fino all’Assemblea nazionale che a metà aprile dovrà scegliere un primo successore del segretario dimissionario Matteo Renzi, in attesa di avviare il congresso. Martina – che era anche ministro delle Politiche Agricole e che si è dimesso da questo incarico nel pomeriggio di martedì 13 marzo – guiderà il partito per più di un mese: l’assemblea potrebbe confermarlo come reggente fino al congresso, ma non è scontato, e alla fine di questo processo si troverà probabilmente in una buona posizione per essere considerato tra i possibili candidati alla successione a Renzi. È un importante balzo di carriera per lui, a lungo funzionario di partito poco conosciuto, diventato vicesegretario meno di un anno fa e oggi arrivato di fatto alla guida del partito. Martina ha 40 anni ed è nato nel 1978 in una famiglia di operai della provincia di Bergamo, un’area dove i voti sono sempre stati raccolti prima dalla Democrazia Cristiana e poi dalla Lega Nord. Martina si è diplomato all’istituto agrario per poi laurearsi in scienze politiche a Macerata. Il suo impegno politico è cominciato prima nel Movimento Studentesco e poi nella Sinistra Giovanile della Lombardia. A 21 anni era già stato eletto consigliere comunale del suo paese, Mornico al Serio, con una lista civica vicina all’allora sindaco, presidente della Compagna delle Opere, l’associazione di imprenditori vicina a Comunione e Liberazione che in alcune aree della provincia di Brescia e Bergamo ha più iscritti della Confindustria. | Chi è Maurizio Martina. Da dove viene il vicesegretario del PD che guiderà il partito (almeno) fino a metà aprile. |
Franco Battiato è nato a Ionia, in provincia di Catania, il 23 marzo 1945: oggi compie gli anni. Queste sono le dodici canzoni che Luca Sofri, il peraltro direttore del Post, aveva scelto per il suo libro Playlist, per chi è più giovane e non le conosce (o non le conosce nella versione originale), o per quelli che invece le sanno a memoria ma vogliono una scusa per riascoltarle. Franco Battiato (1945, Ionia, Catania) L’unico grande cantautore italiano che se la tiri più di De Gregori, al pari con quest’ultimo ha riempito le nostre vite di canzoni straordinarie, provando più spesso vie nuove e diverse. A un certo punto l’autocompiacimento e il vezzo di cantare stranezze pseudocolte sono divenuti così palesi da diventare una cifra, inimitata. | Dodici canzoni di Franco Battiato. Oggi compie gli anni, ed è uno che ha scritto versi più conosciuti di quelli dell'Infinito di Leopardi. |
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato sui social network di aver firmato un’ordinanza per bloccare i voli provenienti dal Brasile e vietare l’ingresso e il transito in Italia di chi sia passato per il paese negli ultimi 14 giorni. «Chiunque si trovi già in Italia, in provenienza da quel territorio, è tenuto a sottoporsi a tampone contattando i dipartimenti di prevenzione», ha aggiunto Speranza. Firmato ordinanza che blocca i voli in partenza dal Brasile e vieta l’ingresso in Italia di chi negli ultimi 14 giorni vi è transitato. Chiunque si trovi già in Italia, in provenienza da quel territorio, è tenuto a sottoporsi a tampone contattando i dipartimenti di prevenzione. | L’Italia sospenderà i voli dal Brasile per via delle varianti del coronavirus diffuse localmente. |
A Piazza Montecitorio, a Roma, si sono tenuti i funerali di Pietro Ingrao, importante e storico dirigente della sinistra comunista italiana morto domenica scorsa. Ingrao aveva 100 anni ed era nato a Lenola, in provincia di Latina, il 30 marzo 1915. Dopo la guerra diventò uno dei più importanti esponenti dell’ala “sinistra” del Partito Comunista Italiano; negli anni ebbe diverse polemiche con vari politici dell’ala più moderata del PCI, come Giorgio Amendola e Giorgio Napolitano, e fece parte di Rifondazione Comunista dopo lo scioglimento del PCI. Ai funerali – durante i quali le bandiere di Palazzo Montecitorio sono state esposte a mezz’asta – erano presenti, tra gli altri, il presidente del Consiglio Matteo Renzi, il presidente del Senato Pietro Grasso, la presidente della Camera Laura Boldrini, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e l’ex presidente Giorgio Napolitano. C’erano anche molti attivisti e militanti di sinistra, perché Ingrao era stato uno dei più amati dirigenti e politici. Alfredo Reichlin, altro storico ex dirigente comunista, ha detto: “Quando i Tg domenica hanno dato la notizia, l’hanno così sintetizzata: è morto il capo della sinistra comunista. C’è, nella sintesi giornalistica, un dato di verità. Che chi dice che questo paese ha una storia, non è solo una sommatoria di individui, è una storia fatta di passioni e di comunità”. | Le foto dei funerali di Pietro Ingrao. Si sono tenuti in Piazza Montecitorio a Roma: c'erano bandiere rosse, pugni chiusi, Mattarella e Renzi, tra gli altri. |
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