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Tradizionalmente impersonali e poco confortevoli, le preoccupazioni portate dalla pandemia stanno spingendo a riprogettarne gli spazi per renderli più accoglienti È quello alla fondatrice di Theranos, Elizabeth Holmes, che promise un sistema rivoluzionario per le analisi del sangue che non ha mai funzionato | La prima intervista con il nuovo ministro dell’economia. Ferruccio de Bortoli ha intervistato Vittorio Grilli, che ha parlato dei progetti per ridurre il debito pubblico, delle cause della crisi finanziaria e delle tasse. |
Da circa due settimane è arrivato anche in Italia Instagram Reels, la nuova funzione di Instagram per realizzare, modificare e condividere brevi video molto simili a quelli di TikTok, l’app che ha avuto grande successo soprattutto grazie ai suoi video comici e musicali. Oltre che in Italia, Reels è arrivato in decine di altri paesi, compresi gli Stati Uniti, e negli ultimi giorni sono uscite diverse sue recensioni: Reels è stata stroncata da quasi tutte, sia per motivi tecnici, legati al suo funzionamento, che per motivi più pratici, legati alla creazione e fruizione dei video da parte degli utenti. – Leggi anche: Google Maps cambierà un po’ | Cosa si dice di Reels. Per il momento la nuova funzione di Instagram "alla TikTok" non sta piacendo per niente. |
Katrin Rodegast è un’artista e illustratrice che lavora con la carta: in uno dei suoi lavori più recenti, Anatomical Paper Organs, commissionato dal Politecnico di Zurigo per la sua rivista Globe, ha creato organi e ossa del corpo umano con le mappe della città di Zurigo. L’ETH di Zurigo, come viene chiamato il politecnico, è un’università di scienza e tecnologia con un importante centro di ricerca. Rodegast ha spiegato che la parte più difficile del lavoro è stata trovare cartine abbastanza grandi di Zurigo, visto che ormai non le usa più nessuno, e in molti casi ha dovuto farsele spedire direttamente dalla Svizzera. Già appassionata di biologia, scienza e corpo umano, per creare organi e ossa di carta ha svolto un grande lavoro di ricerca sui libri di anatomia, per cercare di riprodurre anche i dettagli. Le foto sono state scattate dal fotografo Ragnar Schmuck e poi pubblicate sulla rivista universitaria o usate per scopi pubblicitari. | Cuore, cervello e polmoni fatti di mappe. Organi e ossa fatti con la cartina di Zurigo, nel lavoro dell'artista tedesca Katrin Rodegast. |
Uno sciopero generale e nazionale è in programma per la giornata di domani, venerdì 26 ottobre 2018, indetto dai sindacati USI, CUB, SGB, SIAL Cobas per tutte le categorie di lavoratori. Durerà per tutte le 24 ore della giornata, anche se con modalità diverse da servizio a servizio. Lo sciopero riguarderà sia i mezzi di trasporto nazionali che quelli del trasporto pubblico locale, ma anche la scuola e tutte le altre categorie di lavoratori pubblici e privati. L’ATM, l’azienda dei trasporti di Milano, ha comunicato sul suo sito ufficiale che lo sciopero avrà inizio alle 8.45 e verrà sospeso alle 15, ma riprenderà alle 18 per continuare fino alla fine della giornata. Sul sito dell’ATAF (azienda dei trasporti di Firenze) e su quello di TPER (azienda dei trasporti dell’Emilia-Romagna) sono stati comunicati gli orari delle fasce garantite e le modalità con cui i dipendenti delle rispettive aziende aderiranno allo sciopero. | Sciopero di domani, 26 ottobre 2018: riguarderà treni e mezzi pubblici. Parteciperanno tutte le categorie di lavoratori, pubblici e privati, compresi trasporti e scuola: le cose da sapere. |
Sergei Kirienko è l’amministratore delegato della Rosatom, l’azienda nazionale russa che si occupa degli impianti nucleari. In una intervista a margine di una riunione dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Nucleare, ha detto che la Russia intende estendere il periodo di attività di alcuni dei suoi reattori più vecchi, che risalgono all’Unione Sovietica, da 30 a 45 anni. Con questa decisione rimarranno ancora attivi per molti anni undici reattori simili a quello che causò la catastrofe di Chernobyl nel 1986. Quello costruito più di recente verrà dismesso solo a partire dal 2035. Gli undici reattori fanno parte di tre centrali nucleari: quattro reattori nella centrale nucleare a pochi chilometri di distanza da San Pietroburgo, costruita tra il 1970 e il 1975; quattro nella centrale di Kursk, vicino all’Ucraina (costruita tra il ’72 e l’81) e tre a Smolensk, vicino alla Bielorussia (1975-1984). La decisione della Rosatom è una conseguenza della generale revisione dei piani sull’uso dell’energia nucleare da parte di molti paesi in tutto il mondo, dopo il recente disastro della centrale giapponese di Fukushima. Mentre alcuni paesi, come Germania e Svizzera, hanno deciso di rinunciare all’energia nucleare programmando la chiusura delle centrali nei prossimi anni, con tutti i problemi che questa decisione comporta, altri paesi hanno deciso di arrestare la costruzione di nuovi e costosi impianti e di prolungare la vita di quelli tuttora in attività. Per quanto riguarda la Russia, molti esperti internazionali delle tecnologie per la produzione di energia nucleare hanno reagito al recente annuncio della Rosatom con grande perplessità, a causa delle mancanze dal punto di vista della sicurezza di una tecnologia superata come i reattori di tipo RBMK, utilizzata negli undici reattori in discussione. | La Russia manterrà le sue vecchie centrali nucleari. L'agenzia governativa Rosatom ha detto che i vecchi (e pericolosi) reattori RBMK resteranno in servizio 45 anni, invece dei 30 previsti. |
Esce oggi su iTunes Following Sea, il nuovo disco dei dEUS. I dEUS sono «una rock band belga, con un debole per i violini: e tra le migliori rock band europee degli ultimi quindici anni. In equilibrio tra frastuoni punk e gentilezze melodiche perfette. La di è minuscola, per logo aziendale»; così li definisce Luca Sofri, peraltro direttore del Post, sul libro Playlist. Dal disco precedente, Keep You Close è uscito a settembre 2011, sono passati pochissimi mesi, ma come racconta il frontman della band, Tom Barman, c’erano dei validi motivi per farne uscire uno nuovo a così poca distanza: C’erano alcune canzone che non volevamo perdere, che non volevamo stessero a prendere polvere su uno scaffale per quattro anni, e abbiamo deciso di cambiare il nostro solito modo di lavorare, di fare meno i preziosi, finendo i brani velocemente per renderli disponibili al pubblico. E’ il fottuto 2012, l’idea di aspettere mesi prima di pubblicare qualcosa è così fuori moda. | Following Sea, il nuovo disco dei dEUS. Tutto l'album in streaming e il video del primo singolo Quatre Main. |
Oggi è uscito il video della nuova canzone di Fabio Rovazzi, “Volare”. Rovazzi è quello di “Andiamo a comandare”: ha cominciato a farsi conoscere in giro come youtuber, cioè pubblicando video divertenti su internet, poi è diventato uno degli artisti di Newtopia, la casa discografica di Fedez e J-Ax. Grazie ad “Andiamo a comandare” è diventato il primo italiano a vincere il disco d’oro con una canzone solo grazie agli streaming. Se siete i genitori di adolescenti fan di Rovazzi e volete capire tutti i riferimenti presenti nel video di “Volare” per stupire i vostri figli, questa guida potrebbe esservi utile; ma pure se siete giovani è probabile che vi sia sfuggito qualcuno. Non tutte le persone che compaiono nel video sono famose solo tra chi va alle superiori, ma è molto probabile che qualcuna ve la siate persa. Le trovate nell’ordine di apparizione nel video. | Tutte le persone del nuovo video di Fabio Rovazzi. Guida per chi non ha idea di chi sia quel tipo sulla Harley Davidson, la hostess sull'aereo e quello con il ciuffo blu. |
Domenica i media di tutto il mondo hanno ricordato John Nash, il matematico statunitense e premio Nobel per l’Economia morto in un incidente stradale nel New Jersey (Stati Uniti) insieme alla moglie, e considerato uno dei più importanti matematici della storia del Novecento. Nash aveva 86 anni ed era soprattutto conosciuto per avere dato un contributo fondamentale alla cosiddetta “teoria dei giochi”, quella parte della matematica dedicata allo studio e all’analisi delle decisioni che ogni soggetto fa quando interagisce con altri per ottenere il massimo guadagno possibile, adottando diversi tipi di strategie e soluzioni, e non necessariamente per vincere. Le teorie di Nash furono in parte illustrate nel film A Beautiful Mind, che fu però criticato per non avere spiegato in modo sufficientemente chiaro in che cosa consista la teoria dei giochi, né quali siano stati i contributi di Nash alla sua evoluzione. Teoria dei giochi Il nome “teoria dei giochi” deriva dal libro Theory of Games and Economic Behavior, pubblicato nei primi anni Quaranta da John von Neumann e Oskar Morgenstern, che avevano provato a definire in termini matematici il modo in cui si comportano gli individui quando si trovano in una situazione che può portare alla spartizione o alla vincita di qualcosa. La teoria si applica quindi a un’infinità di scenari più o meno complessi, da una partita a scacchi a come si regolamenta un mercato per gli scambi economici. Semplificando: si applicano le regole della matematica per descrivere e in certa misura prevedere l’andamento di un gioco o di uno scenario reale. | Che cos’è la teoria dei giochi. Guida minima alla teoria matematica che descrive le scelte dei giocatori quando interagiscono tra loro, a cui lavorò John Nash. |
Carol, nei cinema italiani dal 5 gennaio, è uno dei film di cui si è parlato meglio e di più negli ultimi giorni: è per esempio il film che ha ricevuto più nomination ai Golden Globes, i premi televisivi e cinematografici che saranno assegnati nella notte tra domenica e lunedì 10 e 11 gennaio. Carol è un dramma sentimentale diretto da Todd Haynes – il regista di Io non sono qui e Lontano dal paradiso – e le nomination che ha ricevuto sono cinque: per il miglior film nella categoria drama, per la miglior regia, per la miglior colonna sonora originale e due nomination (su cinque complessive della categoria) per il ruolo di miglior attrice in film di genere drama – una per Cate Blanchett e una per Rooney Mara, le due attrici protagoniste del film. Negli Stati Uniti Carol è uscito a novembre ed è stato apprezzato sia dal pubblico che dalla critica cinematografica: è ambientato nella New York degli anni Cinquanta e racconta la storia d’amore tra una ragazza di diciannove anni (Therese) e Carol, una donna con più anni di lei (interpretata da Blanchett) e in crisi con il marito (interpretato da Kyle Chandler). Therese è invece interpretata da Rooney Mara, che dopo che il film è stato presentato a Cannes ha vinto il Premio per la miglior attrice in un film in concorso al Festival. Carol è tratto dall’omonimo romanzo scritto nel 1952 da Patricia Highsmith, che al tempo usò lo pseudonimo “Claire Morgan”. | Cosa si dice di “Carol”. È un dramma sentimentale con Rooney Mara e Cate Blanchett: è nei cinema dal 5 gennaio, racconta l'amore tra due donne nella New York degli anni Cinquanta, se ne parla benissimo. |
Aggiornamento delle 22.00 Renata Polverini ha ottenuto il consenso del consiglio a un piano di tagli calcolato “di 20 milioni” e le minacce di dimissioni sono rientrate: resta aperta la questione delle dimissioni di Battistoni, e soprattutto non si capisce come dei tagli siano la soluzione per gli abusi sui fondi esistenti. Si abuserà un po’ meno? Aggiornamento delle 17:15 Il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha tenuto un lungo discorso durante il Consiglio regionale di oggi sul caso Fiorito. Polverini ha parlato di una “catastrofe politica”, dicendo di aver vissuto la vicenda con “sconcerto e disgusto”. Come era stato anticipato nelle ultime ore, il presidente ha elencato una serie di punti da seguire per cambiare “oggi stesso” altrimenti “si va a casa”. Ha chiesto di azzerare la Giunta regionale, di applicare nuovi tagli ai costi della politica, al numero di assessori e di rinunciare ai fondi per i gruppi consiliari, quelli da cui Fiorito avrebbe attinto per spese difficilmente giustificabili come attività politica. Se le nuove misure non saranno adottate, ha spiegato Polverini, ci saranno le dimissioni del presidente della Regione. | Tutte le storie del caso Fiorito. SUV e vacanze pagate con i soldi pubblici, guerricciole nel PdL, minacce e regione Lazio a rischio crisi: promemoria di quello che l'Italia è stata in questi anni (ed è tuttora). |
Questa settimana c’è molta politica tra gli articoli più letti sul Post, con il nostro editoriale sulla futura campagna elettorale, lo «spudorato ritorno di Berlusconi» sul New York Times, Ferruccio De Bortoli che racconta la fine del governo Monti e infine una risposta definitiva alle questione: Monti può o non può ricandidarsi? (la risposta è si). Poi, la risposta a un’altra domanda, probabilmente ancora più importante in questi giorni: ma le gomme da neve sono obbligatorie? (questa volta la risposta è no, ma c’è un po’ di confusione). Infine le mappe di Google che ritornano sugli iPhone e una mappa che mostra dove vengono perseguitati gli atei nel mondo. – Chi era Ada Lovelace Una grande matematica inglese, studiosa del computer prima che esistesse il computer, celebrata nel doodle di Google di lunedì scorso. | Sunday Post. Molta politica, ma anche le gomme da neve e Google Maps, tra le cose più lette sul Post di questa settimana. |
I ministri del governo Monti stanno pubblicando sui siti Internet dei loro rispettivi ministeri le loro dichiarazioni patrimonali. La nuova scadenza era stata fissata per oggi direttamente da Mario Monti dopo che una precedente scadenza era stata rispettata soltanto dai ministri Francesco Profumo (Istruzione), Fabrizio Barca (Coesione territoriale) e Filippo Patroni Griffi (Funzione Pubblica). Cominciano ad essere pubblicati i redditi dei ministri, online per l’operazione trasparenza del governo Monti. | I redditi dei ministri sono online. Stavolta i membri del governo Monti hanno rispettato la scadenza, pubblicando le informazioni sui loro guadagni e patrimoni. |
Durante il 2016 è circolata molto – soprattutto sui social network – l’impressione che quest’anno fosse cresciuto eccezionalmente il numero di morti di persone famose di cui riceviamo notizia. È accaduto soprattutto per le emozioni che hanno generato le morti di diversi grandi musicisti – Leonard Cohen, David Bowie, Prince, George Michael, Glenn Frey –, la cui fama ha a che fare con un mondo creatore di emozioni, come quello della musica: ma in generale è vero che nel 2016 le morti di personaggi celebri soprattutto nel mondo occidentale sono cresciute di numero. E ci sono alcune spiegazioni. Ce ne accorgiamo di più Ci sono intanto una percezione e una commozione aumentate da Internet e dai social network: solo dieci anni fa la condivisione e la permanenza delle notizie e dei lutti passavano per meno canali e venivano “vissute” più rapidamente. Oggi la morte di un personaggio famoso è diventata una sorta di format della condivisione online, e persino nomi che magari immediatamente non ricorderemmo diventano rapidamente familiari, e la loro fama spesso ricostruita ed adottata da tutti, in un sistema di comunicazione in cui partecipare è diventata una priorità. Quindi cominciamo col dire che oggi ci accorgiamo di più, e registriamo più profondamente, le morti di personaggi pubblici. | Come mai nel 2016 sono morte tante persone famose? è vero, in effetti: un po' dipende da loro, un po' dipende da noi, e probabilmente saranno sempre di più. |
Domenica si è concluso il festival di Glastonbury, uno dei più importanti festival musicali del mondo che si tiene ogni anno – dal 1970 – a Worthy Farm, nel Somerset inglese. I Kasabian sono stati l’ultima band sul “Pyramid stage”, il palco principale: hanno suonato, tra le altre cose, Praise You dei Fatboy Slim, Crazy dei Gnarls Barkley, e un omaggio al grande musicista soul Bobby Womack, morto venerdì scorso. Domenica sono stati al festival, tra gli altri, i Black Keys, James Blake, Yoko Ono, Ed Sheeran, Ellie Goulding, i Massive Attack e Dolly Parton, che oltre a storici successi come Jolene, 9 to 5, e I Will Always Love You, ha cantato anche una canzone dedicata all’onnipresente fango di Glastonbury, scritta domenica mattina (poi c’è stata tutta una polemica sul dubbio che abbia cantato in playback). L’English National Ballet si è esibito con un omaggio alle persone morte nella Prima guerra mondiale (sabato 28 giugno era il centesimo anniversario dell’uccisione dell’erede al trono austriaco Francesco Ferdinando, l’episodio che diede origine alla Grande Guerra). La coreografia è stata curata da Akram Khan, che aveva partecipato alla realizzazione della cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Londra 2012, con Danny Boyle. | Le foto più belle di Glastonbury. E i video, del grande festival musicale inglese finito domenica: hanno suonato, tra gli altri, i Kasabian, i Massive Attack, gli Arcade Fire, Ellie Goulding, i Metallica e Dolly Parton. |
Sono stati assegnati oggi i premi del 76º Festival del cinema di Venezia: il Leone d’oro, il premio più importante, è andato al film Joker, di Todd Philips. Ji Yuan Tai Qi Hao ha vinto il premio per la Miglior sceneggiatura, per No. 7 Cherry Lane, Ariane Ascaride che recita in Gloria Mundi ha vinto la Coppa Volpi per la miglior attrice; Luca Marinelli, che recita in Martin Eden, quella per il miglior attore. Roman Polanski ha invece vinto il Gran premio della giuria, per il film J’accuse. La giuria che ha assegnato i premi più importanti era composta dalla regista argentina Lucrecia Martel (presidente), accompagnata dal critico Piers Handling, la regista Mary Harron, l’attrice Stacy Martin, il direttore della fotografia Rodrigo Prieto e i registi Shin’ya Tsukamoto e Paolo Virzì. | I vincitori del Festival di Venezia. Il Leone d'oro è andato al film "Joker" di Todd Philips; Luca Marinelli ha vinto il premio per il miglior attore, Ariane Ascaride quello per la miglior attrice. |
Le Canzoni è la newsletter serale che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. L’indomani – il martedì, mercoledì e venerdì – la pubblichiamo sul Post, ci si iscrive qui. È stata pubblicata una nuova canzone inedita di Prince. Ho trovato questo video di Suzanne Vega che racconta cosa successe alla sua canzone Tom's diner, e la ricanta com'era, uno spettacolo. Sentite, alla fine io oggi ho comprato i primi biglietti di concerto da un anno e mezzo, i Deacon Blue a Glasgow, che l'ultima volta fu una pacchia. (e se qualcuno sa come linkare le storie di Instagram senza che da mobile - da desktop non capita - finiscano nell'account "highlights", gliene sarò grato) Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Una canzone delle Love unlimited. Farsi i video nella testa, e vedere bielle e locomotive. |
«Le varianti nascono come reazione al vaccino» è una bufala che circola molto tra i “no vax” Diversi militanti dell'organizzazione neofascista si sono presentati appoggiando il candidato del centrodestra, perlopiù con la Lega | Il video di Matteo Renzi ad Amici. Sabato il sindaco di Firenze è intervenuto ad Amici e ha parlato per qualche minuto ai concorrenti. |
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia | Venerdì 16 giugno ci sarà uno sciopero di 24 ore dei trasporti. Riguarderà treni, aerei e trasporto pubblico locale e potrà causare molti disagi: le cose utili da sapere. |
Per millenni tutte le specie animali hanno vissuto seguendo i cicli dettati dalla rotazione della Terra sul suo asse, da quella della Luna intorno alla Terra e da quella della terra intorno al Sole. Ma la settimana? Da dove arriva la settimana? Il sistema di vita su un ciclo di sette giorni, con uno o due giorni riservati al riposo, è una cosa relativamente nuova. Solo negli ultimi secoli, a causa della colonizzazione di mezzo mondo da parte degli occidentali, la maggioranza degli esseri umani ha adottato il sistema della settimana. Le ragioni che giustificano l’esistenza della settimana non sono mai state esattamente ineccepibili. E stanno diventando sempre più deboli. La maggioranza degli occidentali non osserva più lo Shabbath, il giorno di riposo, e i vantaggi di mantenere le vite di tutti più o meno coordinate sono in larga parte esauriti. Allora perché questo arbitrario ciclo del tempo continua a dettare il ritmo delle nostre vite? Non è che è arrivato il momento di abolire la settimana e trovare un modo migliore per strutturare il nostro tempo? | Abolire la settimana. L'abitudine di dividere il tempo in periodi da sette giorni – cinque di lavoro e due di riposo – è nata per rispondere a esigenze pratiche che non esistono più. |
Anthony Bourdain, celebre cuoco e personaggio televisivo americano, è morto venerdì a 61 anni: si è ucciso in una stanza d’albergo a Strasburgo, in Francia, dov’era per registrare una puntata del suo programma Cucine segrete, trasmesso in Italia da La Effe. Bourdain era uno dei più noti, talentuosi e apprezzati divulgatori di cucina del mondo. Negli ultimi dieci anni, con i suoi programmi andati in onda principalmente su CNN, viaggiò in tutto il mondo e raccontò non solo le tradizioni gastronomiche locali, ma più in generale le culture dei posti che visitava. Nelle ore che hanno seguito la notizia della sua morte cuochi, celebrità, giornalisti e semplici appassionati hanno spiegato sui giornali e sui social network perché Bourdain era speciale, in cosa era diverso dagli altri, e perché ci ricorderemo di lui. “Low plastic stool, cheap but delicious noodles, cold Hanoi beer.” This is how I’ll remember Tony. He taught us about food — but more importantly, about its ability to bring us together. To make us a little less afraid of the unknown. We’ll miss him. pic.twitter.com/orEXIaEMZM | Perché Anthony Bourdain era speciale. Colleghi, giornalisti e fan stanno spiegando in queste ore i tanti motivi per cui ricorderemo il cuoco e divulgatore morto ieri a 61 anni. |
Gli OK Go, band americana famosa per i suoi video molto complessi ed elaborati (probabilmente addirittura più che per le canzoni), hanno diffuso il video della canzone “I Won’t Let You Down”, tratta dal disco Hungry Ghosts, uscito lo scorso 14 ottobre. Il video è stato girato con un drone, e mostra i membri della band muoversi su dei monocicli elettrici, accompagnati da decine di comparse che ballano e si esibiscono in una notevole coreografia con degli ombrelli colorati. | Il nuovo video degli OK Go. Si chiama “I Won't Let You Down” ed è girato con un drone: ci sono monocicli elettrici e un sacco di ombrelli colorati. |
Intel, una delle più importanti aziende produttrici di microprocessori al mondo, ha acquistato per 900 milioni di dollari (circa 800 milioni di euro) Moovit, la società israeliana dell’omonima app che fornisce indicazioni in tempo reale riguardo ai mezzi di trasporto pubblici. Moovit è stata fondata nel 2012 ed è utilizzata da più di 700 milioni di utenti in oltre 100 paesi. Intel ha spiegato che l’acquisizione di Moovit servirà a migliorare lo sviluppo di auto a guida autonoma e che l’app verrà integrata con Mobileye, un’azienda che si occupa di automobili a guida autonoma che Intel ha acquistato nel 2017 per 15 miliardi di dollari (quasi 14 miliardi di euro). Oggi, spiega Intel in una nota, «Mobileye è il primo partner di soluzioni per l’automotive che rendono possibile lo sviluppo di sistemi avanzati di guida assistita (ADAS) in circa 70 milioni di veicoli con più di 25 produttori di automobili partner». | Intel ha comprato l’app per i trasporti pubblici Moovit per 900 milioni di dollari. |
Craiglist e eBay, i due siti più famosi per vendere e comprare qualsiasi tipo di oggetto, sono stati fondati nel 1995 e sono stati a lungo i principali siti di e-commerce. Oggi però esistono altri siti in cui vendere e comprare cose usate che si basano su un modello diverso: registrandosi chiunque può creare la sua vetrina ma invece di vendere direttamente a un altro utente si appoggia alla società che gestisce il sito e fa da intermediaria. In inglese questo tipo di operazione si chiama “consignment“, cioè “consegna in conto vendita”. Esistono molti siti di questo tipo, che si differenziano per il tipo di oggetti di cui si occupano. Gazelle è specializzato in smartphone e prodotti elettronici usati; Material Wrld, Crossroads, The RealReal e thredUP in abbigliamento e accessori (alcuni solo da donna); Move Loot, Lofty, Chairish e Viyet trattano oggetti di arredamento. Questi siti sono più comodi rispetto a eBay e Craiglist per chi vuole sbarazzarsi e vendere cose che non usa perché non si deve fissare un prezzo e trattare con i potenziali acquirenti. Come i tradizionali rigattieri, i gestori di questi siti valutano gli oggetti, propongono un prezzo, li comprano e poi li rivendono sulle loro vetrine digitali. Chi li vende, li deve spedire ai gestori del sito e riceverà poi la somma stabilita. Le cose che non sono ritenuti vendibili vengono restituiti al mittente o, se questo è d’accordo, donate a un’organizzazione di beneficenza. | Il modo più comodo per svuotare l’armadio. Rivolgendosi a uno dei nuovi siti che funzionano come rigattieri virtuali: valutano gli oggetti di cui vogliamo sbarazzarci e li rivendono online. |
Nei primi tre mesi del 2018 gli acquisti di frutta e verdura sfusa sono scesi del 3,5 per cento rispetto a un anno prima, mentre sono aumentati dell’11 per cento gli acquisti di frutta e verdura confezionata. I dati sono stati presentati in uno studio dell’Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare), che ha messo in relazione questa variazione nelle abitudini di acquisto con l’introduzione dell’obbligo di usare sacchetti biodegradabili per gli acquisti di frutta e verdura sfusi nei negozi e nei supermercati, di cui si è parlato moltissimo proprio all’inizio dell’anno. Dal primo gennaio 2018 – difficilmente qualcuno se ne sarà dimenticato – è entrata in vigore una legge che prevedeva l’introduzione di nuovi sacchetti biodegradabili per gli acquisti di frutta e verdura al posto dei vecchi sacchetti di plastica, ritenuti tra i principali responsabili dell’inquinamento dei mari. Della legge si parlò molto perché imponeva che il costo dei sacchetti biodegradabili – compreso tra 1 e 5 centesimi – fosse chiaramente indicato come a carico del consumatore anche sugli scontrini: questo fece arrabbiare molti consumatori che consideravano un’ingiustizia dover pagare il sacchetto della spesa (che naturalmente veniva pagato anche prima, con il suo costo spalmato occultamente su quello dei prodotti acquistati). | Stiamo comprando più frutta e verdura confezionata. E forse c'entra la storia dei sacchetti biodegradabili a pagamento: anche se i prodotti confezionati sono molto più cari di quelli sfusi. |
I progressi nell’intelligenza artificiale ottenuti negli ultimi anni non hanno precedenti: computer sempre più potenti e la possibilità di avere enormi quantità di dati, grazie a Internet, hanno reso possibile la creazione di software molto elaborati, che nei prossimi anni potrebbero cambiare sensibilmente il nostro rapporto con i computer, le macchine e più in generale il mondo. Alcuni piccoli pezzi di questi progressi e innovazioni fanno già parte delle nostre vite, dagli assistenti personali sugli smartphone come Siri alle automobili che si guidano da sole, passando per software sofisticati come AlphaGo di Google, che l’anno scorso ha imparato a giocare al complicatissimo gioco da tavola cinese “go” meglio di chiunque altro, battendo un campione mondiale. Ma se da un lato è vero che le nostre esperienze si incrociano sempre più spesso con software “intelligenti”, siamo ancora molto distanti dalla creazione di una vera e propria intelligenza artificiale (AI), in grado di pensare e comportarsi come un essere umano, se non meglio. Definire l’AI Non esiste una sola definizione di intelligenza artificiale e non c’è nemmeno un ampio consenso tra ricercatori e informatici su come possa essere definita, perché il concetto comprende una grande quantità di argomenti che vanno dalla pura informatica alla neurologia, passando per gli studi su come funziona il nostro cervello. In linea di massima possiamo dire, molto genericamente: l’intelligenza artificiale è la scienza che si occupa di come creare macchine intelligenti, e che ha trovato nelle possibilità offerte dall’informatica la via più pratica e probabile per ottenere un simile risultato. Questo ambito della scienza è strettamente legato a quello ancora più ampio che da tempo cerca di rispondere alla domanda delle domande: come funziona l’intelligenza umana? Le scoperte sull’intelligenza potrebbero portarci a sviluppare la migliore AI possibile, ma secondo altri ricercatori potrebbe avvenire il contrario: sviluppando un’AI potremmo scoprire cose su come funziona il nostro cervello. | Che cos’è l’intelligenza artificiale. Perché se ne parla di nuovo tanto e a che punto siamo nella costruzione di un computer che pensa da solo. |
Tradizionalmente impersonali e poco confortevoli, le preoccupazioni portate dalla pandemia stanno spingendo a riprogettarne gli spazi per renderli più accoglienti È quello alla fondatrice di Theranos, Elizabeth Holmes, che promise un sistema rivoluzionario per le analisi del sangue che non ha mai funzionato | La disoccupazione è al 10,8 per cento. L'ISTAT ha diffuso i dati di giugno: il tasso generale ai massimi storici, la disoccupazione giovanile scende di un punto rispetto a maggio. |
Mercoledì 24 febbraio sono state introdotti in tutto il mondo i nuovi tasti con cui Facebook ha sostituito il tradizionale “mi piace”: si chiamano Facebook Reactions (reazioni), e consentono di esprimere emozioni diverse dal semplice “apprezzamento” sui contenuti condivisi dalle pagine e dagli utenti. In tutto le Reactions sono sei: il tasto “mi piace” (che è rimasto), un cuore e cinque emoji, che rappresentano una faccia divertita, una soddisfatta, una stupita, una che piange e una arrabbiata. | Come si usano le Reazioni di Facebook. Sono i nuovi tasti che permettono di esprimere emozioni diverse dal “mi piace”, e da oggi sono disponibili per tutti. |
Nella sezione elettorale 144 del quartiere torinese di Mirafiori Nord c’è stato un problema con le schede elettorali, segnalato da Repubblica Torino. In serata un cittadino si è accorto che i nomi sulla sua scheda non coincidevano con quelli esposti sui tabelloni all’esterno della scuola in cui è ospitato il seggio in questione; così ci si è resi conto che al seggio erano arrivate non solo le schede previste, quelle della circoscrizione 1, ma anche schede destinate alle circoscrizioni 3 e 4, erroneamente timbrate dal presidente del seggio di Mirafiori Nord. Dopo la scoperta del doppio errore, le procedure di voto sono proseguite facendo attenzione a consegnare ai cittadini solo le schede giuste, ma è probabile che molti dei voti raccolti dalla sezione nel corso della giornata saranno stati fatti sulle schede sbagliate. Solo dopo l’apertura delle urne alle 23 si capirà quanti sono, e dopo ancora si deciderà se saranno annullati o meno. I risultati, le notizie e i commenti sul voto, man mano che arrivano | In un seggio di Torino c’è stato uno scambio di schede elettorali. |
Fiat Chrysler (FCA) ha firmato un accordo con Tesla per comprare “quote verdi” e rientrare nei parametri per le emissioni di CO2 stabiliti dall’Unione Europea, evitando eventuali sanzioni della Commissione Europea. La notizia è stata riportata domenica dal Financial Times, che ha scritto che FCA pagherà centinaia di milioni di euro all’azienda di Elon Musk. Come spiega Repubblica, questo sistema di scambio delle quote di emissioni (il cosiddetto “pool”) è permesso dalla Commissione, e consente alle aziende in credito di rivendere “quote verdi” a quelle che invece inquinano di più. «Dopo tutto», ha spiegato FCA a Repubblica, «il senso di un mercato del credito di CO2 è quello di sfruttare i modi più convenienti per ridurre le emissioni complessive di gas serra sul mercato. Il pool di acquisti offre flessibilità per fornire prodotti che i nostri clienti sono disposti ad acquistare gestendo nel contempo la conformità con l’approccio a costi più bassi». Dal 2021 entreranno in vigore nuove regole europee, che prevedono un limite di 95 grammi di emissioni di CO2 per chilometro per tutte le auto di nuova costruzione. Dal 2015 il limite era fissato a 130 grammi per chilometro. | Fiat Chrysler ha comprato “quote verdi” da Tesla per rientrare nei limiti europei sulle emissioni di CO2. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 174 nuovi casi di contagio da coronavirus, per un totale di 240.310, secondo i dati diffusi oggi dal ministero della Salute. I morti totali comunicati sono 34.738, 22 in più rispetto a ieri (quando ne erano stati comunicati 8: il numero più basso dall’1 marzo). Le persone attualmente ricoverate nei reparti di terapia intensiva sono 98 (ieri erano 97) e le persone che sono state sottoposte a tampone fino ad oggi sono 3.220.020, 21.183 più di ieri. In Lombardia sono stati registrati 97 nuovi casi di contagio, per un totale di più di 93mila casi totali, e i dati lombardi continuano a essere di gran lunga i peggiori in Italia: le altre regioni con il maggior incremento del numero dei casi confermati oggi sono Emilia-Romagna (21), Piemonte (14) e Lazio (14). Ci sono otto regioni senza nemmeno un nuovo caso: Marche, Campania, Puglia, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta, Molise e Basilicata. | Le notizie di domenica sul coronavirus in Italia. Sono stati registrati 174 casi di contagio e 22 morti. |
Da oggi, 5 settembre, sono sospesi tre medici dell’Ospedale Donna e Bambino di Borgo Trento, a Verona, in seguito all’esito della relazione della Commissione regionale sui casi di infezione causati dal batterio Citrobacter koseri nei reparti di terapia intensiva neonatale e pediatrica dell’ospedale, che tra l’aprile 2017 e il luglio 2020 hanno provocato gravi lesioni cerebrali a 5 neonati e la morte di altri 4. La notizia è stata data ieri sera dalla direzione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona (AOUIV), cioè la struttura sanitaria di cui fa parte l’ospedale. I medici sospesi sono la dottoressa Chiara Bovo, direttrice sanitaria dell’Azienda ospedaliera, la dottoressa Giovanna Ghirlanda, direttrice medico della struttura, e il dottor Paolo Biban, direttore della Pediatria. La Commissione non è stata in grado di stabilire le cause della presenza del batterio ma ne ha rilevato la presenza sui rompigetto di alcuni rubinetti nella terapia intensiva neonatale e in quella pediatrica e sulle superfici interne ed esterne dei biberon utilizzati da due neonati risultati positivi. La Commissione ha rilevato anche carenze igienico-sanitarie, protocolli di sicurezza non rispettati e sottovalutazione del problema: l’ospedale non lo aveva comunicato né alla Regione né ad Azienda Zero – l’ente che amministra la sanità veneta – come avrebbe invece dovuto. | Tre medici dell’ospedale di Verona sono stati sospesi per le infezioni batteriche nella terapia intensiva neonatale e pediatrica. |
Nel solco della tendenza diffusa al monitoraggio dei propri parametri vitali, recentemente favorito dalla diffusione di applicazioni specifiche per smartphone, un utente di Reddit ha pubblicato sul gruppo “Data is beautiful” un grafico che mostra le variazioni della sua frequenza cardiaca durante un viaggio a Roma in cui ha proposto alla sua fidanzata di sposarlo. L’utente – che si descrive fisicamente come un generico maschio di 28 anni – ha monitorato la sua frequenza cardiaca in un arco di tempo di 40 minuti, durante i quali lui e la sua fidanzata hanno, tra le altre cose, fatto una passeggiata al Colosseo. Ha poi trasformato in un grafico i valori ottenuti e riportati su Excel: il momento in cui ha raggiunto la massima frequenza cardiaca (131 bpm) è stato esattamente il momento in cui ha cominciato a parlare per offrire alla sua fidanzata la proposta di matrimonio. (L’immagine si ingrandisce con un clic) | Come cambia la frequenza cardiaca durante una proposta di matrimonio. Un utente di Reddit ha pubblicato un grafico che mostra il suo battito cardiaco mentre chiede alla sua fidanzata di sposarlo, durante un viaggio a Roma. |
Giovedì alle 13 sarà annunciato il nome del vincitore del Premio Nobel per la letteratura. L’anno scorso fu attribuito allo scrittore peruviano Mario Vargas Llosa, romanziere molto conosciuto ma fuori dalla lista dei favoriti di allora. Quest’anno, dicono esperti e osservatori, potrebbe andare a un poeta, dopo quattordici anni di premi a romanzieri e drammaturghi. L’ultima volta, nel 1995, era toccato alla poetessa polacca Wislawa Szymborska, che fu premiata per «l’ironica precisione con cui i suoi versi consentono al contesto storico e biologico di emergere attraverso frammenti di realtà umana». Come da tradizione, negli ultimi giorni sono rimbalzate diverse ipotesi su chi vincerà il premio del 2011. Dagli ultimi aggiornamenti dei broker i favoriti sono Adonis, Tomas Transtomer e Haruki Murakami, già nella top five dell’anno scorso. L’unica vera novità dei pronostici di quest’anno è l’ingresso a sorpresa di Bob Dylan, che oggi è addirittura dato 8/1 dai siti di scommesse, la stessa quotazione di Murakami e Transtomer. Altri outsider potrebbero essere il poeta siriano Zakaria Tamer e quello palestinese Samih al-Qasim. Philiph Roth e Cormac McCarthy sono come al solito tra i primi quindici, ma per gli Stati Uniti il New Yorker suggerisce di tenere d’occhio un nome meno noto: William H. Gass, romanziere, saggista ed ex professore di filosofia. | Chi vince il Nobel per la letteratura? gli scommettitori puntano su un poeta arabo e nel frattempo è saltato fuori anche il nome di Bob Dylan. |
Alle 18 di martedì i casi di contagi confermati del coronavirus (SARS-CoV-2) in Italia erano 332, secondo gli ultimi dati comunicati dalla Protezione Civile, quasi tutti concentrati nel Nord Italia tra Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna. Finora ci sono state 11 morti legate al virus, 9 in Lombardia e 2 in Veneto: l’ultima persona morta era una donna di 75 anni affetta da obesità e ricoverata all’ospedale di Treviso per un grave scompenso cardiaco. Secondo gli ultimi dati forniti martedì dalla Protezione Civile, i contagiati per regione sono: 240 in Lombardia, con 9 morti, 43 in Veneto, con 1 morto, 26 in Emilia-Romagna, 3 in Piemonte, 3 nel Lazio, 3 in Sicilia (a Palermo), 2 in Toscana (uno a Firenze e uno a Pistoia), 1 in Liguria (un lodigiano trovato positivo ad Alassio), e 1 in Trentino-Alto Adige (a Bolzano). | Ci sono 11 morti legate al coronavirus in Italia. E almeno 332 persone contagiate: la Protezione Civile ha confermato i casi in Toscana, in Sicilia e in Liguria. |
La lunga e vivace storia del movimento di liberazione delle donne è fatta di conquiste grandi – diritti sociali, civili, economici – e altre più piccole, che nella quotidianità le hanno liberate da incombenze, scomodità e stereotipi. Alcune di queste fanno parte della storia del costume, e qualcuno potrebbe pensare per questo che siano solo frivolezze, ma hanno avuto un impatto significativo e non solo simbolico: una di queste è la coda di cavallo, che secondo l’edizione francese di Vogue è stato il modo di portare i capelli più di moda dell’autunno 2018. La coda di cavallo ha una sua storia. Inizialmente era una cosa da uomini, intanto: convenzionale e per niente originale. A parte qualche testimonianza nell’antica Grecia (ci sono affreschi a Creta che mostrano delle donne acconciate in questo modo), la coda di cavallo era una tradizione per i maschi Manciù della Cina nord-orientale, che nel Diciassettesimo secolo sconfissero la dinastia Ming e fondarono la dinastia Qing: avevano mezza testa rasata nella parte anteriore e il resto dei capelli raccolti in lunghe code. I Manciù imposero con la forza il loro stile agli uomini cinesi Han: l’accettazione dell’acconciatura significava l’accettazione dei Ming al dominio Qing, ed era utile a identificare i dissidenti che non avevano voluto sottomettersi. | La coda di cavallo ha una storia. Era una cosa da uomini, poi cominciarono a portarla anche le donne: sembra che andrà molto di moda l'anno prossimo. |
È morto George Steiner, noto critico e scrittore franco-americano: aveva 90 anni. La notizia della sua morte è stata confermata al New York Times dal figlio. Steiner era uno dei critici letterari più famosi al mondo: aveva insegnato nelle università più prestigiose al mondo – su tutte, quelle di Cambridge e Princeton – e scritto diversi saggi, molto citati nell’ambiente. Si occupava soprattutto di letteratura comparata, la materia che insegnava più di frequente, ma soprattutto negli ultimi anni aveva scritto anche alcuni racconti brevi e un’autobiografia, Errata. Uno dei suoi libri più famosi è The Portage to San Cristobal of A.H., un breve romanzo uscito nel 1981 in cui immaginava che Adolf Hitler fosse ancora vivo e che dopo la Seconda guerra mondiale fosse stato cercato da cacciatori di nazisti ebrei (Steiner stesso era ebreo e scappò da Parigi, dove era nato, poche settimane prima dell’occupazione nazista). | È morto George Steiner, noto critico e scrittore franco-americano: aveva 90 anni. |
Un gruppo di ricercatori del Murdoch Childrens Research Institute di Melbourne, in Australia, ha forse trovato una cura per le persone che sono allergiche alle arachidi, una condizione che in alcuni casi può portare alla morte tra chi ingerisce accidentalmente alimenti contenenti le noccioline. I risultati della sperimentazione sono stati pubblicati sul Journal of Allergy and Clinical Immunology, una delle più importanti pubblicazioni al mondo per quanto riguarda la ricerca sulle allergie. Saranno necessari ancora altri test e verifiche sull’efficacia del trattamento, ma i ricercatori di Melbourne dicono di essere ottimisti considerati i risultati ottenuti finora. I test sono stati condotti su 30 bambini allergici alle noccioline. Per 18 mesi hanno ricevuto ogni giorno una dose giornaliera di proteine contenute nelle arachidi, e responsabili delle reazioni allergiche, insieme con dosi crescenti di probiotici, i fermenti che si trovano in diversi alimenti come lo yogurt e che contribuiscono all’assorbimento dei nutrienti da parte del nostro organismo. | Forse c’è una cura per l’allergia alle noccioline. Un gruppo di ricercatori di Melbourne ha fatto assumere per 18 mesi arachidi e grandi quantità di probiotici a 30 bambini: l'80 per cento fin qui non ha più avuto crisi allergiche. |
Roberto Perotti, professore dell’università Bocconi ed ex commissario alla revisione della spesa pubblica (la cosiddetta “spending review”), ha scritto un articolo pubblicato ieri su Repubblica in cui parla delle società partecipate dallo Stato, di come ridurle di numero e renderle più efficienti. Le società partecipate dallo Stato sono società di cui lo Stato è proprietario di una quota del capitale. Nell’articolo Perotti elenca tre “falsi miti” sulle società partecipate e tre “soluzioni sbagliate” che hanno l’obiettivo di ridurre il problema dei costi eccessivi e della scarsa efficienza, ma che rischiano di ottenere risultati opposti a quelli che si propongono. La situazione delle partecipate è un problema di cui in Italia si sente parlare da anni. Secondo il luogo comune sono tra le 8 e le 10 mila società di cui gran parte non svolgono una vera funzione pubblica, ma sono soltanto fonte di sprechi e corruzione, oppure si occupano di attività che con l’amministrazione pubblica c’entrano ben poco. Uno dei casi che si citano più spesso è quello delle più di trenta partecipate del comune di Roma, tra cui sono società come Assicurazioni Roma, che, come il nome lascia intuire, è una vera e propria società assicurativa. Si tornato a parlare di recente di questo tema per via della cosiddetta “riforma Madia“, dal nome della ministra della Funzione pubblica Marianna Madia. Tra molte altre cose, la riforma prova anche a ridurre e razionalizzare le società partecipate. Secondo Perotti, però, la riforma parte da alcune concezioni sbagliate e finirà così col produrre pochi risultati (i primi risultati della riforma in questo settore si dovrebbero vedere a fine settembre). Perotti fu nominato commissario alla “spending review” del governo Renzi nel marzo 2015 e si dimise il novembre successivo in polemica con il governo. | I falsi miti sulle società partecipate. Li ha elencati su Repubblica l'ex commissario alla spending review Roberto Perotti, insieme a tre "soluzioni sbagliate" promosse dalla riforma Madia. |
Francesca Del Rosso, scrittrice e giornalista di 42 anni, è morta per un tumore di cui soffriva da diversi anni, ha detto su Twitter suo marito, il conduttore radiofonico di Radio24 Alessandro Milan. Del Rosso era anche conosciuta con lo pseudonimo di Wondy – da Wonder Woman –, che era anche il titolo del libro in cui aveva raccontato la sua malattia. Il sottotitolo del libro era “Ovvero come si diventa supereroi per guarire dal cancro”. Del Rosso era laureata in filosofia e in antropologia, aveva lavorato alla Rai, a Radio24 e a Rcs Mediagroup, e dal 2015 era giornalista freelance. Alla radio era stata autrice per il programma di Enrico Ruggeri “Il Falco e il Gabbiano”, e aveva un blog sul sito di Vanity Fair. La mia amata Francesca, la nostra @wondy74 ci ha lasciati e ci saluta da un luogo speciale: il Paradiso. Vi voglio bene. | È morta Francesca Del Rosso, cioè “Wondy”. Aveva 42 anni ed era stata giornalista e scrittrice, molto conosciuta per aver raccontato in un libro com'era cambiata la sua vita con il tumore di cui soffriva. |
Nasdaq – la società di servizi finanziari che gestisce il famoso indice della borsa di New York – ha ritirato la propria offerta per l’acquisizione dell’operatore di borsa norvegese Oslo Bors VPS, uno degli ultimi operatori di borsa indipendenti d’Europa. Con ogni probabilità Oslo Bors VPS sarà quindi ora comprato per circa 700 milioni di dollari da Euronext, la società che già gestisce alcune delle principali borse europee, comprese quelle di Parigi, Amsterdam e Bruxelles. Nasdaq controlla invece gli operatori di borsa di alcuni paesi scandinavi e baltici. Come scrive Reuters, «sia Euronext che il Nasdaq stanno cercando di espandere i propri portafogli, ma le opportunità scarseggiano perché gli operatori di mercato appartengono già a gruppi internazionali o i loro azionisti vogliono rimanere indipendenti». | La società Nasdaq ha ritirato la propria offerta per l’acquisizione dell’operatore di borsa norvegese Oslo Bors VP. |
Da lunedì, il capitano Giampaolo Scafarto del Nucleo operativo ecologico dei carabinieri (NOE) è indagato con l’accusa di aver falsificato alcune intercettazioni e altri elementi dell’inchiesta CONSIP, la vasta indagine sulla società che si occupa di gran parte degli acquisti della pubblica amministrazione, divisa tra le procure di Roma e Napoli e in cui è stato coinvolto anche Tiziano Renzi, padre dell’ex presidente del Consiglio. Scafarto è uno dei principali investigatori tra quelli che hanno seguito sin dall’inizio la vicenda CONSIP. Nel primo interrogatorio, che si è svolto lunedì a Roma, Scafarto si è avvalso della facoltà di non rispondere, mentre il suo avvocato ha spiegato che tutta la vicenda è stata causata da una trascrizione errata e che quindi non c’è alcun dolo. Secondo i magistrati di Roma, invece, Scafarto avrebbe consapevolmente inserito informazioni false nell’informativa lunga mille pagine che pochi mesi fa è stata consegnata ai magistrati romani quando una parte dell’inchiesta CONSIP è stata spostata per competenza territoriale dalla procura di Napoli a quella di Roma. In particolare, nell’informativa veniva riassunta in maniera errata un’intercettazione dello scorso dicembre. Scafarto scrisse che Alfredo Romeo, l’imprenditore napoletano accusato di corruzione al centro di uno dei filoni dell’inchiesta, aveva detto: «Renzi, l’ultima volta che l’ho incontrato…». Scafarto commentò questo estratto aggiungendo alcune considerazioni personali: «Questa frase assume straordinario valore e consente di inchiodare alle sue responsabilità Tiziano Renzi in quanto dimostra che effettivamente Romeo e Renzi si sono incontrati, atteso che Romeo ha sempre cercato di conoscere Matteo Renzi senza riuscirvi». Quando i magistrati di Roma hanno riascoltato l’intercettazione ed esaminato i verbali originali si sono però accorti che a pronunciare quella frase non era stato Romeo, ma il suo collaboratore Italo Bocchino, ex parlamentare: e Bocchino non si riferiva a Tiziano, ma al figlio Matteo. | Breve storia del capitano Scafarto. Cosa sappiamo dell'ufficiale dei carabinieri accusato di aver falsificato le intercettazioni del caso CONSIP, e che era stato coinvolto in storie simili già in precedenza. |
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) italiana – quella che siamo abituati a chiamare “Antitrust” – ha multato Poste Italiane con una sanzione di 5 milioni di euro per la mancata consegna delle raccomandate. In particolare, secondo l’autorità, Poste Italiane ha pubblicizzato in modo ingannevole il servizio di recapito delle raccomandate, in quanto non viene nella realtà effettuato «nei tempi e con la certezza enfatizzate nei messaggi pubblicitari». Gli operatori di Poste Italiane infatti spesso lasciano, per comodità, l’avviso di giacenza della raccomandata nella cassetta postale anche quando sarebbe stato possibile consegnare la raccomandata stessa nelle mani del destinatario. Secondo l’Antitrust sono numerosissimi i reclami dei consumatori che hanno segnalato il mancato tentativo di consegna delle raccomandate, anche quando avevano la certezza di essere stati presenti in casa (come durante il lockdown dovuto all’emergenza coronavirus o nel caso di persone disabili). | L’Antitrust ha multato Poste Italiane per 5 milioni di euro a causa della mancata consegna delle raccomandate. |
Vincenzo Gallo, giornalista e vignettista noto come Vincino, è morto oggi, martedì 21 agosto, a Roma; aveva 72 anni ed era malato da tempo. La notizia è stata data su Twitter dal quotidiano Il Foglio, con cui Vincino collaborava fin dalla fondazione, 22 anni fa. Questa è la sua ultima vignetta, uscita sul giornale di oggi. E' morto oggi a Roma Vincino. E' stato al Foglio la nostra speranza, il nostro specchio, la nostra risorsa d’acqua e di alcol e di fumo https://t.co/JoslsTJoBH | È morto Vincino. Cioè Vincenzo Gallo, lo storico vignettista e illustratore del Foglio: aveva 72 anni. |
Dopo la trasmissione in diretta della morte di una ragazzina di dodici anni sui social network, la polizia americana non ha potuto fare molto per evitare che quel filmato inquietante si diffondesse online. Il video è apparso immediatamente su diversi siti, tra cui Facebook e YouTube, che hanno poi cercato di rimuoverlo. YouTube ha eliminato il video, sostenendo che violasse le politiche del sito relative ai contenuti violenti o espliciti. Secondo alcune ricostruzioni giornalistiche, però, il video è rimasto su Facebook per quasi due settimane prima che il social network iniziasse a rimuovere alcune versioni del filmato dalla sue pagine. Nel frattempo era stato visto fino nel Regno Unito. Katelyn Nicole Davis di Polk County, in Georgia, è morta il 30 dicembre. La ragazza ha trasmesso il suo suicidio usando un’app per lo streaming video chiamata Live.me. Durante la diretta di 40 minuti, la ragazza ha raccontato di aver subìto abusi sessuali da un familiare, stando a quanto riportato da BuzzFeed. Successivamente nel video si vede Davis, che indossava una camicetta bianca a maniche lunghe, mentre si uccide. | Ci sono volute due settimane per togliere il video di un suicidio in diretta da internet. Perché si è diffuso velocemente e i nostri strumenti sono poco efficaci: è un problema. |
Il 24 aprile uscirà in Italia Avengers: Endgame, che dopo 22 film chiuderà la cosiddetta Saga dell’Infinito dell’Universo Cinematografico Marvel. Tradotto per profani: è un film attesissimo, che conclude un racconto cinematografico lungo nel complesso più di 50 ore e iniziato più di 10 anni fa, che nel frattempo ha incassato l’equivalente di svariati miliardi di euro. Avengers: Endgame sarà con ogni probabilità il film con i maggiori incassi dell’anno e uno di quelli con i maggiori incassi di sempre. Se ne parlerà tanto e ci sarà il rischio che altri film vengano un po’ trascurati. Tralasciando Avengers: Endgame, di cui a tempo debito parleremo ovviamente anche sul Post, abbiamo scelto i più interessanti o attesi tra i film in uscita da qui all’inizio dell’estate. Ci sono grandi blockbuster come Godzilla 2 o filmoni Disney come Aladdin, ma anche film “da Oscar” come Rocketman e cose più piccole e di nicchia. Cafarnao – Caos e miracoli – già nei cinema | I prossimi film da vedere al cinema. Non c'è solo "Endgame", l'atteso finale degli "Avengers": nelle prossime settimane escono anche altri film interessanti. |
Fiat Chrysler Automobiles, il gruppo automobilistico che comprende la Fiat, ha deciso la rimozione di Sergio Marchionne dalla carica di CEO, che deteneva dal 2009. Marchionne sarà sostituito dal manager inglese Mike Manley. FCA ha detto che la sostituzione di Marchionne si è resa necessaria per le sue condizioni di salute, dopo il sopraggiungere in settimana di «complicazioni inattese durante la convalescenza post-operatoria del Dr. Marchionne, aggravatesi ulteriormente nelle ultime ore». Non ci sono altre informazioni più precise, ma tutti i giornali sono concordi nel dire che stia molto male. Fabio Poletti, inviato della Stampa a Zurigo, ha scritto che è «ricoverato in terapia intensiva» e che «le sue condizioni sono definite irreversibili». L’ultima volta che Marchionne ha rappresentato FCA in pubblico è stata il 27 giugno, quando presentò le Jeep Wrangler fornite in dotazione ai carabinieri. I giornali italiani spiegano poi che il 28 giugno andò all’Universitätsspital (un ospedale universitario) di Zurigo, in Svizzera, per quella che in molti descrivono come un’operazione alla spalla. Sempre secondo i giornali, Marchionne non sarebbe mai uscito dall’ospedale: pochi giorni fa ci sarebbero state le gravi complicazioni che hanno portato FCA a indire un cda straordinario. Non è chiaro se le complicazioni siano emerse in seguito all’operazione o a causa di una malattia che non era ancora stata diagnosticata. | Sergio Marchionne sta molto male. Da sabato non è più il capo di FCA: sembra che sia in ospedale da quasi un mese, l'azienda dice che non potrà più tornare al lavoro. |
La moda è fatta di vampate di successo e lunghi periodi di dimenticanza e disprezzo, come si vede dai mille ritorni del velluto, dell’animalier o della camicia hawaiana. Questa regola sembra non valere per alcuni capi che dominano da anni il gusto e i guardaroba: non parliamo, per questa volta, dei jeans skinny – cioè quelli aderenti, per cui sembra iniziata la fine – ma delle sneaker, le scarpe da ginnastica indossate nella vita di ogni giorno. Da anni sono portate da chiunque in qualsiasi occasione, dall’uscita con gli amici agli incontri di lavoro, e per le donne hanno rimpiazzato le scarpe eleganti e col tacco non solo per stare più comode ma per essere più “cool”. Il loro successo si accompagna a quello della moda casual, dello streetwear (cioè il modo di vestire della strada, nato tra i surfisti californiani degli anni Settanta e poi arrivato ai rapper) e dall’athleisure (la tendenza a portare abiti comodi, come felpe e scarpe da ginnastica, nella vita di tutti i giorni) e le ha spinte fino alle passerelle delle grandi case di moda, dove sono accoppiate a eleganti completi maschili e ai vestiti da sera femminili. Vanessa Friedman, critica di moda del New York Times e tra le più autorevoli in circolazione, ha scritto un editoriale intitolato The Season of Peak Sneaker Silliness (“La stupida stagione dell’impazzimento per le sneaker”) in cui si lamenta della loro insensata onnipresenza, aggiungendo che forse è una bolla sul punto di scoppiare. | Godetevi le vostre sneaker, perché passeranno di moda. Da anni le portiamo in qualsiasi occasione, ma secondo il New York Times presto non sarà più così. |
Il Guardian ha raccontato una delle più diffuse pratiche di composizione nella musica pop contemporanea: l’abitudine di inserire pezzi di altre canzoni nelle proprie, sia nella musica sia nel testo. È una tendenza che ormai ha qualche anno e che si muove in un’area grigia fra citazione, plagio o semplice allusione. Il Guardian si chiede se questa abitudine sia più vicina a una forma di pigrizia nella composizione musicale o a un più moderno – e onesto – approccio alla musica, dato che la contaminazione ha ormai un ruolo predominante nella cultura di questi anni. L’idea di inserire un pezzo di una canzone altrui nella mezzo della propria – un fenomeno noto come “interpolazione” – potrebbe essere il futuro del pop. Dopo tutto viviamo in un mondo in cui quasi ogni nuova canzone è piena di riferimenti a pezzi più vecchi, e citare esplicitamente un’altra canzone sembra la cosa più sensata da fare. | Le canzoni sono sempre più interpolate. Forse non sapete cosa vuol dire, ma nelle canzoni che ascoltiamo capita sempre più spesso: è una furbata o un'evoluzione?. |
Yi-Fen Lin è una ricercatrice della University of Massachusetts, negli Stati Uniti, e da un paio di anni si è messa in testa di scoprire come fanno le talpe a scavare i loro cunicoli, e soprattutto a muoversi così rapidamente al loro interno. Chi studia gli animali si occupa spesso di come si muovono nell’ambiente che li circonda: ci sono migliaia di studi su come corrono i cavalli, su come volano particolari specie di uccelli e di insetti, su come nuotano i delfini. Finora in pochissimi si sono presi la briga di capire come si muovono alcuni animali in sostanze molto più dense dell’acqua e dell’aria, come il sottosuolo. A un recente convegno dell’Associazione per la biologia integrata e comparativa, Lin ha spiegato che sostanzialmente le talpe “nuotano” sottoterra. Le loro zampe anteriori, larghe e massicce con unghie molto robuste, sono usate per spostare con forza grandi quantità di terra e al tempo stesso per avanzare, con movimenti simili a quelli che compie un nuotatore quando usa lo stile a rana. Lin ha calcolato che una talpa in media esercita una forza pari a 40 volte il proprio peso, quando scava i cunicoli sottoterra. | La scienza delle talpe. Con molta pazienza, e qualche pala, una ricercatrice nel Massachusetts sta studiando il comportamento di questi animali e ha scoperto che "nuotano" nel sottosuolo. |
Qualche giorno fa la Rai ha annunciato che avrebbe offerto un’applicazione per poter vedere i mondiali su iPad. Una saggia e interessante offerta, simile a quelle rapidamente diffuse da molti mezzi di comunicazione appena iPad è stato disponibile in Italia (e anche prima). La Rai coi mondiali non è stata altrettanto veloce (ma con Radiorai sì, invece), ma mercoledì scorso ha comunicato quanto segue: Una non-stop di oltre un mese sul portale www.mondiali.rai.it che sarà disponibile per le dirette, l’on demand e le news in tempo reale anche su iPad, grazie a un’applicazione gratuita realizzata per l’occasione. | Ma dov’è l’applicazione Rai per iPad? annunciata con orgoglio, non se ne hanno notizie: e i mondiali sono cominciati. |
Pantone è la famosissima azienda statunitense che nel tempo è diventata sinonimo di una delle classificazioni di colore più conosciute e importanti al mondo: quella che ogni anno sceglie “il colore dell’anno”, che influenzerà lo sviluppo di prodotti in settori come la moda e il design (per il 2017 è il Greenery). Pantone ispira in continuazione nuovi progetti artistici, che ruotano attorno alla mazzetta o al colore dell’anno: piatti accoppiati e catalogati per colore, cibi in formato mazzetta, persone classificate in base alla sfumatura della pelle e album della regina Elisabetta in scala cromatica. Tra questi, c’è anche quello di Andrea Antoni, grafico e artista italiano che raccoglie sul suo profilo Instagram foto di paesaggi, città e oggetti abbinati alle combinazioni corrispondenti sulla mazzetta Pantone. Antoni modifica sempre le sue foto con interventi di vario grado (da un aggiustamento dei colori a modifiche più complesse), e poi inserisce a posteriori sull’immagine la foto della sua mano con la mazzetta pantone. Il mondo sembra fuoriuscire da una bacchetta magica che irradia i suoi colori e allo stesso tempo venire compresso e assorbito in una scala astratta di tinte. | I colori Pantone nel mondo reale. Il grafico Andrea Antoni pubblica su Instagram fotografie di paesaggi e città con la palette corrispondente. |
Cinquant’anni fa uscì in Italia C’era una volta il West: uno dei migliori western di sempre e quindi uno dei migliori film di sempre, per quelli a cui piacciono i western. C’era una volta il West è stato anche tra i migliori film, se non il migliore, di tutti quelli che ci lavorarono. E ci lavorarono persone che di grandi film ne fecero molti: il regista è Sergio Leone, le musiche sono di Ennio Morricone, alla sceneggiatura contribuirono Dario Argento e Bernardo Bertolucci, e gli attori principali sono Henry Fonda, Charles Bronson, Jason Robards, Claudia Cardinale e Gabriele Ferzetti. C’era una volta il West è il primo film della cosiddetta trilogia del tempo di Leone. Uscì prima di Giù la testa e di C’era una volta in America e dopo i film della trilogia del dollaro, quella dei film con Clint Eastwood. Rispetto ai film della trilogia del dollaro, è più epico e tragico. È un film fatto di tante lunghe attese: ci vuole molto per capire cosa vogliono tutti i personaggi e perché lo vogliono. Per di più quasi nessuno ottiene quel che vuole, alla fine. Perché quasi tutti i personaggi fanno parte del vecchio West e il film è ambientato quando quel mondo sta per finire. Perché sta arrivando il progresso, rappresentato in questo caso dalla ferrovia, dai treni e dalle persone che ci viaggiano sopra. | C’era una volta il West. E "C'era una volta il West", il film di Sergio Leone che uscì cinquant'anni fa, lo raccontò benissimo. |
Il tema del ruolo della critica letteraria è nato insieme alla critica letteraria, e dei suoi sviluppi, crisi e ricerche di senso si discute intensamente da decenni: ma in particolare le recensioni come formato giornalistico sembrano sempre più accartocciate in un fine unicamente promozionale, per il libro in questione e/o per il recensore. Quest’estate ne aveva scritto su Rivista Studio Francesco Guglieri, raccontando la storia della celebre rivista letteraria New York Review of Books (qualche giorno fa, qui, Luca Sofri, peraltro direttore del Post). Per buona parte del 1963 i giornali di New York non andarono in edicola a causa di uno sciopero dei giornalisti durato 114 giorni. Non uscivano più giornali ma non per questo non uscivano libri, solo che non c’era nessuno a recensirli: mai nella storia si sarebbe ripetuto un momento più propizio per fondare una rivista di recensioni librarie. A capirlo furono un gruppo di intellettuali e scrittori che gravitavano intorno a Robert Lowell, il poeta, e sua moglie, la scrittrice Elizabeth Hardwick: l’editore A. Whitney Ellsworth e soprattutto Robert B. Silvers e Barbara Epstein. Per quanto il momento fosse propizio, la loro non era certo l’idea per un investimento commerciale (da quando fondare una rivista letteraria, fatta soprattutto di lunghe recensioni poi, è un’idea anche solo vagamente favorevole dal punto di vista economico? No, neanche allora), quanto piuttosto la risposta a un’insoddisfazione per il miserevole stato delle recensioni, della recensione come genere letterario, negli Stati Uniti e in particolare sul New York Times e il suo supplemento domenicale dedicato ai libri. Una manciata di anni prima, nel 1959, la Hardwick aveva pubblicato sull’Harper’s Magazine un pezzo rimasto giustamente famoso, “The Decline of Book Reviewing“, in cui lamentava la pigrizia intellettuale, la scrittura sciatta, l’eccessiva tendenza alla lode, ma soprattutto: l’abissale, devastante noia. «Il torpore della New York Times Book Review è quello che colpisce di più. La lode banale, la critica flebile, lo stile sciatto e gli articoli esili, l’assenza di coinvolgimento e passione, personalità e originalità – la mancanza, infine, di uno stesso tono letterario – hanno fatto del New York Times un giornale di provincia», scriveva la Hardwick. | A cosa serve una recensione? francesco Guglieri racconta la storia del film sulla New York Review of Books e si fa delle domande. |
Nella prima sequenza del film di Stanley Kubrick 2001: Odissea nello spazio una tribù di ominidi primitivi scopre come utilizzare una tibia di bufalo come utensile. L’ominide più grosso del gruppo capisce immediatamente come quel nuovo strumento lo potrà aiutare nella sua vita quotidiana e lo usa per uccidere il capo di una tribù rivale e conquistare una pozza d’acqua. Il film uscì nel 1968: Kubrick non sapeva che proprio in quegli anni l’antropologa Jan Goodall stesse dando una conferma scientifica al significato di quella sequenza. Goodall scoprì che gli scimpanzè, i primati più vicini all’uomo, sono una specie intrinsecamente violenta, capaci di portare avanti guerre e genocidi contro i membri della loro stessa specie. Le scoperte di Goodall furono all’epoca molto contestate: nei decenni successivi questa teoria è stata tra le più discusse di tutta l’antropologia e la primatologia. Mercoledì 17 settembre la rivista Nature ha pubblicato un lungo ed elaborato studio – che potete leggere qui – che cerca di dare una risposta definitiva alla questione: le scimmie sono cattive o no? | La guerra delle scimmie. Una ricerca pubblicata da Nature prova a rispondere a una delle domande più controverse dell'etologia: gli scimpanzé sono violenti per loro natura o a causa dell'uomo?. |
È uscito il primo trailer di Irrational Man, il nuovo film di Woody Allen con Joaquin Phoenix, Emma Stone, Parker Posey e Jamie Blackley. La commedia racconta la storia di un professore di filosofia universitario di mezza età e in crisi esistenziale (Joaquin Phoenix) e di come inizia a uscirne grazie alla migliore delle sue studentesse (Emma Stone). Il film sarà presentato fuori concorso al Festival di Cannes e uscirà negli Stati Uniti il 17 luglio. Non è ancora prevista una data di uscita italiana. | Il trailer di “Irrational Man”, il nuovo film di Woody Allen. Racconta la storia di un professore di Filosofia in crisi, interpretato da Joaquin Phoenix, e del legame con la più brillante delle sue studentesse, interpretata da Emma Stone. |
Eva Mozes Kor è una donna di 81 anni nata in Romania e sopravvissuta all’Olocausto, durante il quale fu sottoposta assieme a sua sorella gemella ad alcuni esperimenti di eugenetica. I suoi genitori e le sue due sorelle maggiori morirono durante la detenzione nei campi di concentramento nazisti. In seguito alla guerra, Kor ha fondato l’associazione CANDLES (acronimo di “Children of Auschwitz Nazi Deadly Lab Experiments Survivors”) rivolta ai sopravvissuti agli esperimenti sugli esseri umani portati avanti dai nazisti. Tiene discorsi pubblici sull’importanza di perdonare i responsabili di crimini di guerra, su cui ha anche scritto alcuni libri. Da alcuni giorni Kor sta partecipando come testimone al processo ad Amburgo, in Germania, contro Oskar Groening, un uomo di 93 anni che lavorava al campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia. Nonostante non abbia materialmente ucciso, Groening è accusato di avere concorso alla morte di 300mila persone per avere contribuito al funzionamento del campo. Giovedì 23 aprile, dopo aver testimoniato al processo, Kor ha voluto stringere la mano a Groening, che a sua volta l’ha baciata sulla guancia. Kor ha scritto un articolo su Quora in cui spiega perché ha voluto stringere la mano di Groening. | Perché stringere la mano a un nazista? lo spiega una sopravvissuta di Auschwitz, che ha stretto la mano a un uomo accusato di aver partecipato all'uccisione di 300mila persone. |
Il CEO di Facebook, Mark Zuckerberg, si è scusato per la sua diretta in realtà virtuale (VR) da Porto Rico, organizzata lo scorso 9 ottobre per mostrare i danni causati dall’uragano Maria e al tempo stesso mostrare le potenzialità del sistema per vedere ambienti reali remoti utilizzando un visore VR. La dimostrazione aveva ricevuto molte critiche, sia per il tono usato da Zuckerberg, sia per alcune affermazioni di una sua collaboratrice che partecipava alla visita virtuale, che in più occasioni aveva elogiato le funzionalità del sistema con toni che erano sembrati piuttosto stonati e fuori luogo considerate le devastazioni a Porto Rico e le sofferenze della popolazione. In uno dei commenti al suo video, Zuckerberg ha scritto: | Mark Zuckerberg si è scusato per il tono della sua diretta in realtà virtuale da Porto Rico. |
Una cincia con un seme nel becco, gli occhi di un allocco di Lapponia, la cresta di un cacatua, un gipeto, un porciglione eurasiatico che sembra danzare sull’acqua, piccioni sulle statue e gabbiani, che sono un po’ i piccioni del mare: sono gli animali con il becco che valeva la pena fotografare questa settimana, insieme ad altri nove animali che il becco non ce l’hanno ma valeva la pena fotografare comunque. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Weekly Beasts. La cresta di un cacatua, giochi tra la neve e molti animali con il becco, nella raccolta bestiale della settimana. |
Buzzfeed segnala il tumblr music history in gif che racconta con GIF animate i momenti salienti degli ultimi cinquant’anni di storia della musica, proponendone uno per anno: la prima esibizione di Bob Dylan con la chitarra elettrica al festival di Newport, nel 1965; la pubblicazione di Alive! dei Kiss, nel 1975; la prima volta che Michael Jackson si esibì nel moonwalk, nel 1983 fino ad arrivare al recente successo di PSY con Gangnam Style, nell’estate di quest’anno. Psy, Gangnam style, 2012 | La storia della musica in 15 GIF animate. Una per anno in un tumblr fantastico: da Abbey Road ai Ramones, da Michael Jackson fino a Gangnam Style. |
La lista Europa Verde, formata dalla Federazione dei Verdi e da Possibile, punta ovviamente moltissimo sul tema dell’ambiente, ma tra le sue 12 priorità ci sono anche un welfare europeo più sostenibile, la parità di genere e la lotta contro la violenza sulle donne. La lista ha aderito anche al manifesto dei Verdi Europei che si pone l’obiettivo di costruire un’Europa più democratica e inclusiva, socialmente giusta e sostenibile dal punto di vista ambientale. | Il programma dei Verdi per le elezioni europee 2019. Tutte le proposte e le promesse del partito in vista delle elezioni europee del 26 maggio. |
Fra meno di due settimane inizierà la scuola in tutte le regioni italiane, che già da alcune settimane hanno diffuso il calendario per l’anno scolastico 2016-2017. Le date dell’elenco che segue si riferiscono alle scuole elementari fino alle superiori: le scuole dell’infanzia hanno date leggermente diverse, soprattutto sulla fine delle lezioni (quasi ovunque prevista per il 30 giugno 2017). Per ogni regione è indicata la data dell’inizio e della fine delle lezioni: il link nel nome a ogni regione rimanda alle delibere regionali con cui sono stati stabilite – stilare il calendario scolastico è di competenza regionale – e ai giorni di festa di ciascuna regione. Gli studenti che inizieranno prima le scuole sono quelli della provincia di Bolzano, che cominceranno il 5 settembre: per ultimi inizieranno le lezioni quelli di Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Puglia e Toscana, il 15 settembre. Abruzzo 12 settembre 2016 – 7 giugno 2017 | Quando inizia la scuola (e quando finisce). Per gran parte delle regioni italiane fra una decina di giorni, ma c'è chi inizia prima e chi dopo: un elenco completo. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 13.846 casi positivi da coronavirus e 386 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 31.559 (627 in più di ieri), di cui 3.510 nei reparti di terapia intensiva (62 in più di ieri) e 28.049 negli altri reparti (565 in più di ieri). Sono stati analizzati 106.736 tamponi molecolari e 62.460 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 12,4 per cento, mentre quella dei test antigenici dell’1 per cento. Nella giornata di domenica i contagi registrati erano stati 20.045 e i morti 300. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Emilia-Romagna (2.118), Lombardia (2.105), Piemonte (1.521), Lazio (1.407) e Campania (1.313). | I dati sul coronavirus in Italia di oggi, lunedì 22 marzo. |
I carabinieri del comando provinciale di Piacenza hanno rintracciato e portato in caserma Massimo Sebastiani, sospettato di avere ucciso l’amica Elisa Pomarelli e di averne poi nascosto il cadavere. Insieme a Pomarelli, Sebastiani era scomparso il 25 agosto scorso nel piacentino. Le ricerche di Pomarelli sono ancora in corso, in attesa di avere informazioni da Sebastiani. Negli ultimi giorni gli investigatori si erano concentrati sulla vita di Sebastiani, operaio di 45 anni, cercando tracce nella sua auto e nella sua abitazione, posta sotto sequestro. Insieme a Pomarelli, aveva pranzato in una trattoria a Carpaneto, sempre in provincia di Piacenza. Prima che se ne perdessero le tracce, era stato visto un’altra volta, da solo, mentre faceva benzina in un distributore di carburante. | I carabinieri hanno trovato Massimo Sebastiani, l’uomo scomparso a fine agosto assieme a Elisa Pomarelli. |
È uscito il 25 gennaio The deep field, il terzo disco di studio Joan As Police Woman (che si chiama in realtà Joan Wasser ed è una ormai affermata cantautrice del Connecticut). Nel 2009 Joan era stata ospite su Radiodue di Condor, il programma allora condotto da Matteo Bordone e dal direttore del Post Luca Sofri, a cui ieri ha mandato – con dedica per il Post – un video delle prove del suo concerto di due giorni fa al Barbican di Londra, in cui suona una cover acustica di “Woman” di John Lennon e la sua “The Magic”. Joan ha esordito professionalmente dopo la morte di Jeff Buckley, all’epoca suo compagno, cominciando a cantare e scrivere canzoni con alcuni elementi della band di Buckley; il gruppo si chiamava Black Beetle. Prima di scegliere questo nome d’arte – che fa riferimento ai film polizieschi anni ’70 – Joan è stata in tour e ha collaborato con musicisti come Rufus Wainwright e Antony and the Johnsons. Nel 2006 è uscito il suo primo disco solista Real Life, seguito nel 2008 da To Survive (c’è anche un più raro disco di cover intitolato coerentemente Cover, del 2009). | Il soundcheck di Joan As Police Woman. La cantautrice americana ha offerto al Post la sua cover di "Woman" di John Lennon nelle prove del concerto a Londra. |
Da qualche mese WhatsApp, una delle app di messaggistica più popolari al mondo, ha introdotto una nuova funzione, gli “Stati”, sequenze di foto, GIF e video che assomigliano molto alle Storie di Instagram e a quelle più recentemente introdotte da Facebook. Gli “Stati” hanno preso il posto dei messaggi di stato e, come molte delle novità introdotte da WhatsApp negli ultimi tempi, hanno funzioni che non tutti conoscono. Abbiamo raccolto dritte e consigli per utilizzare al meglio WhatsApp e per conoscerne (o ripassare) trucchi e funzionalità, come ad esempio scrivere in grassetto e corsivo, impedire che i vostri amici sappiano quando avete letto un loro messaggio o sapere se qualcuno vi ha bloccati. | WhatsApp: 10 trucchi per usarlo meglio. Molte cose che (forse) non sapete su WhatsApp: da come nascondere gli "Stati" a come aggirare le maledette spunte blu. |
L’ex presidente della Sicilia è stato condannato in via definitiva per favoreggiamento aggravato alla mafia e violazione del segreto istruttorio. La Cassazione ha chiesto sette anni di reclusione e l’aggravante mafiosa impedisce l’applicazione delle misure alternative alla detenzione: per questo Cuffarò, oltre a decadere dal seggio di senatore, dovrà andare in carcere. Di cosa parliamo Salvatore Cuffaro è stato eletto per la prima volta presidente della Sicilia nel 2001. A giugno del 2003 Cuffaro viene indagato per concorso esterno in associazione mafiosa dalla procura di Palermo nell’ambito di un’indagine sulle continue fughe di notizie dalla Direzione distrettuale antimafia e sui rapporti della mafia con la classe politica locale. L’indagine su Cuffaro scatta quando il boss mafioso Giuseppe Guttadauro trova a colpo sicuro e distrugge le microspie che le forze dell’ordine avevano piazzato nella sua abitazione, mentre gli inquirenti stavano ascoltando. Gli inquirenti ritengono che sia stato lo stesso Cuffaro a far sapere a Guttadauro della presenza delle microspie, tramite la mediazione dell’allora deputato regionale Antonio Borzacchelli e da Domenico Miceli, medico, amico di Cuffaro ed ex assessore a Palermo. Inoltre, Cuffaro è accusato anche di avere dato informazioni riservate legate al suo processo a Michele Aiello, imprenditore nel settore della sanità indagato per associazione mafiosa. Salvatore Cuffaro si dice innocente e rinuncia all’immunità che gli spetterebbe in quanto parlamentare europeo. | Perché Cuffaro è stato condannato. Quali sono i reati per cui l'ex presidente della Sicilia andrà in carcere. |
Durante l’assedio di Sarajevo, cominciato il 5 aprile 1992, l’opinione pubblica europea e mondiale assisteva agli aggiornamenti continui: fu seguito dai mezzi di comunicazione come nessun’altra operazione di guerra prima di allora. Ma nella copertura che i media fecero della guerra, e nella reazione degli stessi paesi occidentali, ci furono però alcuni episodi che ebbero tanto risalto da diventare veri e propri momenti di svolta: sia nel racconto della guerra che nella gestione diplomatica del conflitto. Uno dei principali fu la prima delle due stragi che avvennero al mercato di Markale, nel centro storico di Sarajevo, il 5 febbraio 1994. Vent’anni fa. Prima della guerra Sarajevo era una delle città dall’aspetto più orientale che si potesse trovare in Europa, ed era una meta turistica famosa per i suoi caffè, le sue moschee e i mercati. Quello di Markale, nella parte più antica della città, lungo la trafficata via Maresciallo Tito, era formato da file e file di tavoli metallici ed era spesso molto affollato. Grazie ai tunnel scavati sottoterra per sfuggire ai colpi dei cecchini e dell’artiglieria, anche durante la guerra vi si poteva trovare ancora un po’ di tutto – ortaggi freschi provenienti dai dintorni, vestiti di seconda mano e apparecchi elettrici – in una città che per molta parte era un cumulo di rovine. Il 5 febbraio, un sabato, intorno alle 12.10 un proiettile di mortaio calibro 120 millimetri, sparato dalle colline che circondavano la città e dove operava l’artiglieria serba comandata dal generale Ratko Mladic, colpì in pieno il mercato. 68 persone morirono e oltre 140 rimasero ferite. | La strage del mercato di Sarajevo, 20 anni fa. La prima delle due che avvennero durante l'assedio della città: perché fu un momento di svolta sia nel racconto della guerra che nella sua gestione diplomatica. |
Si inaugura oggi a Milano un esperimento che ha a che vedere con una fotografa, uno stampatore di fotografia, e dei poster. Lo stampatore è di Milano, si chiama Linke e oltre a occuparsi di postproduzione delle immagini e di stampa prova a fare da spazio espositivo e di discussione attraverso degli incontri sulla fotografia, chiamati Live Blog, utili per scambiarsi opinioni tra addetti ai lavori e non, trasformando il laboratorio in un luogo di incontro e di produzione culturale. La fotografa si chiama Alessia Bernardini, si occupa di temi molto diversi tra loro e i suoi lavori hanno sempre a che fare con le immagini e la fotografia. I poster sono le immagini in mostra, che si intitola Anywhere, but exactly here, e che verranno appesi e stampati live – in diretta – durante la serata. | Una mostra fatta solo di poster. Si inaugura oggi a Milano un esperimento che ha a che fare con una fotografa, uno stampatore di fotografie e dei poster. |
Solo la mancanza del calcio fa sì che questa domenica sembri appartenere più al mese di agosto che a quello di settembre. Ma è settembre, e quindi con oggi consideriamo le ferie e le vacanze ufficialmente concluse: moltissimi di voi sono tornati già, lo abbiamo visto nei nostri numeri, altri torneranno nel corso di questo fine settimana. In ogni caso da domani facciamo che ci siamo tutti, quindi chi vuole può approfittare di oggi per rimettersi in pari. Di cose questa settimana ne sono successe parecchie. Ciao, buona domenica. – Questo non è un quadro Alexa Meade dipinge direttamente sulle persone che vuole ritrarre e le fa sembrare quadri bidimensionali | Sunday Post. Le tredici cose più lette sul Post di questa settimana, da quello che non si racconta del Lido di Venezia agli zainetti rosa dei giocatori di baseball. |
Due persone sono morte in una grossa esplosione avvenuta in un distributore di benzina in provincia di Rieti sulla via Salaria, la famosa strada statale che collega Roma all’Adriatico. Le persone morte sono un vigile del fuoco e un civile. Ci sono almeno 18 feriti, tra cui sei vigili del fuoco: tre sono in condizioni gravi, secondo quanto ha detto la questura di Rieti, e tutti hanno riportato ustioni. A prendere fuoco è stata un’autocisterna piena di GPL che stava scaricando il carburante, che poi è esplosa: non si sa ancora da cosa sia dipeso l’incidente. Secondo Repubblica, l’esplosione ha sbalzato a diversi metri di distanza la stessa autocisterna e un mezzo dei vigili del fuoco che era arrivato sul posto a spegnere l’incendio. Sempre Repubblica scrive che il civile che è morto si trovava in un’auto vicino al distributore. Il vigile del fuoco che è morto si chiamava Stefano Colasanti e aveva 50 anni. Era in servizio ma di passaggio, diretto a Roma, dicono i giornali: si era fermato quando aveva visto l’incendio ma è stato poi travolto e ucciso dalla successiva esplosione. L’incidente è avvenuto vicino a Borgo Quinzio e Passo Corese, due frazioni di Fara in Sabina. La via Salaria è bloccata in entrambe le direzioni tra Borgo Quinzio e Borgo Santa Maria. | L’autocisterna esplosa sulla via Salaria. Stava scaricando GPL in una stazione di servizio quando ha preso fuoco e poi è esplosa: ci sono due morti e diciotto feriti. |
Il 16 novembre scorso Bono Vox, cantante e leader degli U2, uno dei più noti gruppi rock degli ultimi trent’anni, ha avuto un incidente in bicicletta a New York e si è rotto un braccio: ha subito fratture a un’orbita oculare, a una mano e a una spalla. Sono stati necessari il ricovero in ospedale e due interventi chirurgici, in uno dei quali Bono ha subito l’inserimento di tre placche di metallo e 18 viti al braccio. Benché fosse stato riferito e ripreso da diversi media, l’incidente non aveva comunque suscitato particolari preoccupazioni tra i fan. Se ne è tornato a parlare da qualche giorno dopo che in un articolo di fine anno, pubblicato l’1 gennaio sul sito ufficiale del gruppo, Bono ha raccontato che la guarigione da quell’infortunio si sta rivelando “più difficile” di quanto pensasse e che non è ancora chiaro se sarà di nuovo in grado di suonare la chitarra. L’annuncio di Bono ha suscitato da una parte la curiosità riguardo il suo scarsamente noto ruolo come chitarrista all’interno del gruppo e dall’altro una preoccupazione maggiore rispetto a prima riguardo la reale entità del suo recente infortunio. Per molti è stata una notizia già soltanto sapere che Bono suoni la chitarra, dal momento che è ben più noto per il suo ruolo di cantante. Lui stesso ci ha scherzato sopra, spiegando il suo infortunio: | Ma la chitarra di Bono è importante per gli U2? se ne parla perché lui ha detto che forse non potrà più suonarla, dopo un incidente. |
Carlotta Proietti, figlia dell’attore Gigi Proietti, morto a 80 anni lo scorso 2 novembre, ha scritto un post su Facebook in cui ha smentito l’articolo pubblicato ieri da Repubblica in cui si diceva che il Comune di Roma non avrebbe ancora trovato un posto per seppellire il padre. Vi informo che la notizia uscita su Repubblica ieri, è una fake news. Abbiamo preparato immediatamente una smentita, congiuntamente con Ama e Roma Capitale, che pubblico qui sotto, e che non tutti hanno letto, evidentemente. Vi pregherei di non alimentare queste polemiche, inutili e dannose. È stato evidentemente un attacco alla città, alla sindaca, fatto usando il nome di mio padre. Forse la cosa che fa più tristezza è quando ci si permette di dire “cosa avrebbe detto Gigi”. Bene. Nessuno può sapere cosa avrebbe detto, di sicuro posso dirvi che a lui Virginia Raggi piaceva, e non avrebbe “riso sornione”, non avrebbe preso in giro, non avrebbe ironizzato. Sicuramente si sarebbe informato prima di aprire la bocca e daje fiato. Papà amava la sua città, amava il suo pubblico, il suo teatro, e queste sono le cose a cui teniamo anche noi. Per la sepoltura ci vorrà del tempo, i tempi sono lunghi ora e lo sono sempre stati, i problemi ci sono e ci sono sempre stati. State calmi, abbiamo già tanti problemi da risolvere, vogliamo far partire una stagione teatrale di questi tempi. Se proprio dovete parlare, parlate di questo. Parlate del Globe. Parlate del bello possibile. Oggi se ne va una grande donna, unica, Carla Fracci. Impariamo da lei almeno la grazia e la delicatezza che sembra abbiano tutti un po’ perso. | Non è vero che il Comune di Roma non ha trovato posto per seppellire Gigi Proietti. Lo ha ribadito la figlia dell'attore romano, smentendo un precedente articolo di Repubblica. |
Da lunedì 24 maggio nelle regioni italiane che si trovano in zona gialla (ovvero tutte, attualmente) potranno riaprire le palestre, chiuse in tutto il paese da sette mesi a causa della pandemia. La riapertura sarebbe dovuta avvenire il primo giugno, ma il 17 maggio il governo aveva approvato un nuovo decreto legge per anticipare la data. L’accesso alle palestre dovrà avvenire secondo le linee guida fissate dal governo e valide per tutti i luoghi chiusi in cui si svolga attività fisica, quindi anche sale fitness e centri e circoli sportivi. Sarà vietato l’accesso a chi ha una temperatura superiore a 37,5 °C, e sarà obbligatorio indossare la mascherina in qualsiasi momento all’interno della struttura, ad eccezione del momento specifico in cui si svolge attività fisica sul posto. | Da oggi riaprono le palestre. Si dovrà indossare sempre la mascherina, tranne quando si svolge attività fisica sul posto, e sarà vietato utilizzare le docce. |
PwC, la società prima nota come PricewaterhouseCoopers, ha comunicato le nuove regole che userà per custodire e consegnare a chi di dovere le buste con i nomi dei vincitori dei premi Oscar alla cerimonia del prossimo 4 marzo. Le nuove regole serviranno a evitare che succeda qualcosa di simile a quanto successo un anno fa, quando per il premio più importante, l’Oscar per il Miglior film, era stato inizialmente chiamato il film sbagliato – La La Land – prima che qualcuno si accorgesse dell’errore e il premio venisse dato, come era giusto, a Moonlight. Le nuove regole sono state comunicate da Tim Ryan, presidente della divisione statunitense di PwC. Prevedono nuove forme di controllo e verifica dei nomi dei vincitori e alcune nuove regole per i dipendenti di PwC che custodiranno le buste durante la cerimonia, tra cui il divieto di usare gli smartphone. Come era prevedibile, PwC ha anche scelto di cambiare le persone selezionate per questo incarico rispetto all’anno scorso. Per capire il senso delle nuove regole, però, è il caso di ripassare velocemente cosa è successo un anno fa, e perché. | Le nuove regole per evitare altri guai agli Oscar. Cosa è stato deciso per evitare che anche quest'anno, come nel 2017, qualcuno annunci il vincitore sbagliato. |
Macaulay Culkin è morto. Mangiare limoni cura il cancro. E questo video incredibile dimostra che nessun aereo ha veramente colpito le Torri Gemelle, l’11 settembre. Questo se credete a ciò che leggete su Facebook: cosa che una quantità spaventosa di gente sembra fare. Un recente sondaggio dell’istituto Pew ha scoperto che il 30 per cento degli americani adulti usa i social network per informarsi, rendendoli i media più influenti del paese. C’è molta più gente che consulta Facebook, ogni giorno, rispetto a quella che legge il New York Times o guarda la CNN. | Perché Facebook non fa niente contro le bufale. Il suo algoritmo decide già cosa mostrare e cosa no nel suo Newsfeed, ma per ora non ha fatto molto per evitare che circolino notizie false e leggende metropolitane. |
Giovedì l’Economist ha presentato una nuova versione interattiva del suo celebre “indice Big Mac”, uno strumento piuttosto artigianale ma di grande successo per verificare se le diverse valute del mondo sono al loro valore “corretto”. La teoria economica che sta sotto è quella della parità di potere d’acquisto (PPA, in inglese PPP, purchasing-power parity), e cioè che i tassi di cambio tra le diverse valute dovrebbero tendere verso un identico prezzo in tutto il mondo per uno stesso paniere di beni e servizi. Il paniere che scelse l’Economist nel 1986, quando inventò l’indice, era composto da un solo bene, diffuso più o meno in tutto il mondo: un Big Mac della catena statunitense di fast food McDonald’s. Per fare un esempio concreto del suo funzionamento, usando lo strumento pubblicato oggi, proviamo a osservare che cosa si ottiene paragonando il prezzo del panino in Europa e in Cina. Questa è la mappa che si ottiene. | A che cosa serve l'”indice Big Mac”. Ieri è stato presentato dall'Economist in una nuova versione interattiva: e spiega, per esempio, perché l'accendino che avete in tasca è fatto in Cina. |
In Italia fare il Parlamentare è un mestiere ben pagato: secondo la commissione Giovannini, che ha concluso i suoi lavori poco più di un anno fa, in tutto un parlamentare percepisce mensilmente 16 mila euro lordi, circa 11 mila euro netti. Secondo alcuni è una retribuzione troppo alta, molti partiti nei loro programmi hanno detto di volerla abbassare, il Movimento 5 Stelle ha costruito buona parte della sua campagna elettorale sui privilegi dei parlamentari. C’è una parte della storia che si conosce meno, però: quella dei costi che devono affrontare i parlamentari. Non i costi di rappresentanza, quelli che servono per organizzare iniziative, farsi conoscere, eccetera: i costi da pagare per farsi candidare, da quando in Italia vige una legge elettorale con le liste bloccate. Per essere candidati in Parlamento con i principali partiti, in Italia – da almeno due elezioni – bisogna pagare ai partiti un “contributo alla campagna elettorale”: cifre che vanno dai 50 mila ai 20 mila euro per il PD e il PdL. A questa spesa una tantum vanno aggiunte le donazioni obbligatorie che ogni mese i parlamentari di alcuni partiti devono versare. Per PD e Lega Nord sono cifre che possono arrivare a diverse migliaia di euro al mese. A conti fatti, fare il parlamentare può essere un mestiere pagato bene ma piuttosto costoso. | Quanto costa fare il parlamentare. Parecchio, soprattutto in certi partiti: alcuni chiedono versamenti mensili, altri un sostanzioso contributo una tantum per la candidatura, fino a 50 mila euro. |
Lo sciopero di 8 ore dei treni di Trenord previsto per martedì 6 febbraio è stato rimandato. Il sindacato di categoria Orsa, che aveva indetto lo sciopero, non ha ancora reso nota la nuova data. Trenord, società che opera nel trasporto ferroviario regionale in Lombardia, aveva comunicato che il prossimo martedì avrebbero potuto esserci ritardi, variazioni o cancellazioni nella programmazione dei treni regionali, suburbani, di lunga percorrenza e aeroportuali a causa di uno sciopero del personale di bordo (i capitreno), di macchina (i macchinisti) e della «unità produttiva a lunga percorrenza». | Lo sciopero dei treni di Trenord previsto per martedì 6 febbraio è stato rimandato. |
Adobe ha stretto un accordo per acquisire Magento, società specializzata nell’e-commerce che gestisce lo sviluppo di uno dei software più utilizzati online per creare negozi virtuali. Adobe pagherà 1,68 miliardi di dollari per l’acquisizione, avviata con l’obiettivo di arginare la concorrenza di altre grandi aziende nel settore e in rapida espansione come Salesforce e Oracle. Adobe è conosciuta soprattutto per la produzione di software di grafica come Photoshop, ma negli ultimi anni sta differenziando molto l’offerta dei suoi prodotti. Per Adobe è la terza acquisizione più grande di sempre e grazie a Magento potrà offrire nuovi prodotti per creare siti di e-commerce, sistemi di pubblicità e altre soluzioni per le transazioni economiche online. Si stima che Magento sia usato da siti che messi insieme producono circa 155 miliardi di dollari all’anno di fatturato. Un tempo di proprietà di eBay, Magento fu venduta nel 2015 e da allora è stata sostenuta da un fondo privato di Permira Holdings. | Adobe ha acquisito l’azienda per l’e-commerce Magento con un accordo da 1,68 miliardi di dollari. |
Room – uno dei film di cui si è più parlato prima, durante e dopo gli Oscar di domenica notte – è nei cinema italiani da oggi, giovedì 3 marzo. Era candidato a quattro premi Oscar – Miglior film, Miglior regia, Migliore sceneggiatura non originale e Miglior attrice protagonista – e ne ha vinto uno, grazie all’attrice Brie Larson. Il regista è Lenny Abrahamson – quello di Frank, il film con il personaggio con una maschera di cartapesta in testa – e la storia è tratta dal romanzo Stanza, letto, armadio, specchio di Emma Donoghue: il libro, pubblicato in Italia da Mondadori, è del 2010 e il suo titolo inglese è Room. Nel cast di Room c’è anche Jacob Tremblay, un attore canadese di nove anni che quando ha girato il film ne aveva sette e nel film interpreta un bambino di cinque anni. Tremblay aveva già avuto qualche ruolo al cinema – ne I Puffi 2 per esempio – ma questo è il suo primo ruolo drammatico e da protagonista. La sua interpretazione è piaciuta tantissimo e c’è anche chi ha scritto che avrebbe meritato una nomination all’Oscar. | Quattro buoni motivi per vedere Room. Il film esce oggi in Italia e se ne è parlato benissimo: i protagonisti sono Brie Larson (che ha da poco vinto l'Oscar) e Jacob Tremblay (che ha 9 anni). |
La saga fantascientifica di Star Wars fa parte da decenni dell’immaginario pop occidentale, e di conseguenza di mondi attigui come quello della politica, anche quella americana. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, in particolare, è uno di quelli che si è più spesso mostrato grande fan di Star Wars, usando citazioni e riferimenti della saga, oltre che facendosi vedere dal vivo con alcuni dei suoi personaggi. L’episodio più recente è avvenuto mercoledì 4 maggio, quando in occasione dello Star Wars Day Obama ha ballato insieme a sua moglie Michelle e alcuni stormtrooper (soldati dell’Impero galattico, per i profani) su una musica diffusa da un modello di R2-D2 (il famoso robot bianco e blu). Dance. Or dance not. There is no try. #MayThe4thBeWithYou https://t.co/9g1JUHV1n5 | Obama <3 Star Wars. Foto e video delle molte volte che ha citato la saga in questi anni, da un ballo assieme a R2-D2 a una festa di Pasquetta con gli stormtrooper. |
Giovedì scorso il CEO di Facebook, Mark Zuckerberg, ha presentato alcune importanti novità per il social network che interesseranno i suoi 800 milioni di iscritti. Nelle prossime settimane cambieranno i profili, diventando una sorta di diario (“Timeline”) sul quale raccontare la propria vita, e cambieranno anche le applicazioni diventando più “intelligenti” e in grado di interagire automaticamente con la propria pagina personale. Non si tratta di un cambiamento da poco e secondo Farhad Manjoo, lo specialista di nuove tecnologie su Slate, potrebbe per sempre modificare il nostro modo di condividere le attività che svolgiamo online e al di qua dello schermo. Qualsiasi cosa che farai online sarà condivisa in modo predefinito. Tu leggi, guardi, ascolti o compri e tutti lo sapranno grazie a Facebook. Pensate alla nuova applicazione per Facebook legata al servizio musicale Spotify, che dice automaticamente ai vostri amici quali canzoni state ascoltando. Gli aggiornamenti compaiono in un nuovo riquadro sulla destra del profilo chiamato “Ticker” con un messaggio: “Farhad sta ascoltando le Spice Girls su Spotify”. Incuriositi dalla mia scelta, fate clic sul link e così, uao, Facebook inizia a riprodurre quella canzone per voi. | L’idea tremenda di Zuckerberg. Il nuovo Facebook permette agli utenti di condividere tutte le loro attività indiscriminatamente, eliminando la fatica di dire agli altri che cosa ci piace. |
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera. La prima newsletter, inviata il 15 ottobre scorso, è online per tutti qui: e qui ce ne sono alcune altre accessibili a tutti. Per ricevere le successive gli abbonati devono indicarlo nella propria pagina account. Qui c’è scritto cosa ne pensa chi la riceve: invece qui sotto, online sul Post per gli abbonati, c’è ogni giorno la parte centrale della newsletter, quella – dicevamo – sulla canzone. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Una canzone dei Pearl Jam. "L'uomo del momento", in inglese, è citato in ben due delle più belle e tristi ballate rock di sempre. |
Anthony Bourdain, famoso chef, scrittore e personaggio televisivo statunitense è morto venerdì a Strasburgo, in Francia, dove si trovava per registrare una puntata del suo programma di viaggi e cucina Parts Unknown. Bourdain aveva 61 anni, e in Italia era conosciuto anche per essere il compagno dell’attrice Asia Argento. CNN, la rete che produceva e trasmetteva il suo programma, ha confermato la notizia e ha aggiunto che si è trattato di suicidio. La polizia però non ha ancora confermato la causa della morte. Bourdain era uno dei più famosi divulgatori culinari al mondo, ed era noto soprattutto per i suoi programmi televisivi in cui girava il mondo raccontando la cucina locale, spesso assaggiando piatti “estremi” e poco convenzionali. Il suo stile, molto personale, provocatorio e irriverente, era una delle caratteristiche più apprezzate dei suoi programmi. Bourdain aveva più volte ammesso di avere avuto problemi di tossicodipendenza, e aveva spesso litigato con altri chef della televisione. | È morto a 61 anni lo chef Anthony Bourdain. Era uno dei più famosi divulgatori culinari al mondo, noto soprattutto per i suoi programmi televisivi di cucina; CNN dice che si è ucciso. |
I vigili del fuoco hanno trovato due cadaveri in un piccolo edificio all’interno di un campo dove si era sviluppato un grosso incendio vicino a Tivoli, in provincia di Roma. Non sono ancora chiare le cause delle morti né se sono legate all’incendio in corso. | I corpi di due persone sono stati trovati in un edificio circondato da un incendio vicino a Tivoli. |
Nel fine settimana ci sono stati tre crolli nel sito archeologico di Pompei, in provincia di Napoli, a causa delle forti piogge degli ultimi giorni. Il crollo più recente si è verificato in via Nola 19, regio V, insula 2, dove è caduta una porzione lunga 4 metri di muro, alto circa 2 metri. La struttura era precaria da tempo, dice il Sole 24 Ore, ed era già stata segnalata alla direzione del sito archeologico da parte di alcuni custodi. Le fotografie che seguono mostrano invece la porzione di muro della tomba di Lucius Publicius Syneros, nella cosiddetta necropoli di Porta Nocera. Ogni immagine si ingrandisce con un clic. | Un altro crollo a Pompei – foto. La foto del muro caduto nella necropoli di Porta Nocera: nel fine settimana ci sono stati tre crolli. |
Il programma della lista +Europa per le elezioni europee, pubblicato sul sito ufficiale del partito, è diviso in otto sezioni tematiche che vanno dalla costruzione di un’Europa più forte sotto un’unica federazione a maggiori diritti civili e libertà individuali. A maggio +Europa si presenterà in lista con Italia in Comune, il movimento fondato dal sindaco di Parma Federico Pizzarotti. Emma Bonino, fondatrice del partito, è anche una delle candidate alla presidenza della Commissione Europea del partito liberale europeo ALDE, che dopo le elezioni si scioglierà per formare un gruppo ancora più grande con il partito del presidente francese Emmanuel Macron. | Il programma di +Europa per le elezioni europee 2019. Tutte le proposte e le promesse del partito in vista delle elezioni europee del 26 maggio. |
In un articolo del Corriere della Sera di oggi Massimo Franco racconta dell’attualità di un vecchio canone della differenza tra paesi nordeuropei e sudeuropei, tra i rispettivi gradi di civiltà e capacità di progresso: quello sulle conseguenze sociali e culturali della presenza di due chiese differenti come quella protestante e quella cattolica. E parla con Stephan Richter, direttore di Globalist, il sito che analizza i trend mondiali nell’era della globalizzazione: che ha immaginato quello che avrebbe detto Martin Lutero, il teologo tedesco padre della riforma protestante, se avesse potuto essere presente a Maastricht nel 1992, al momento di gettare le basi dell’Unione europea: «Leggete le mie labbra: nessun Paese cattolico che non ha vissuto la riforma protestante deve entrare nell’euro». Forse non tutti lo sanno, ma in Nord Europa molti pensano che lo spread alto sia il frutto di un peccato cattolico. In tedesco il termine «Schuld» non significa solo debito ma anche colpa. Sono sfumature semantiche che riflettono differenze culturali profonde. E aiutano a comprendere meglio la diffidenza marcata, fino al pregiudizio, di alcune nazioni europee del Nord nei confronti dei Paesi percepiti come membri di un incosciente «Club Med». Lo spread, il differenziale fra titoli di Stato italiani e spagnoli e quelli tedeschi, finisce così per assumere un’eco con vibrazioni etiche: discriminanti ben più dei bilanci dei singoli Stati. Rimanda senza volerlo, anzi quasi con la paura di dirlo, a valori che impastano cultura e religione, e iniettano nelle fibre stanche dell’Ue veleni antichi. | Il cattolicesimo fa male allo spread. Sul Corriere della Sera Massimo Franco scrive dell'attualità di un'annosa questione: lo scontro tra la rigorosa cultura protestante del Nord Europa e quella cattolica, lassista e autoindulgente dei paesi del Sud. |
Fino al 31 gennaio la Galleria Carla Sozzani a Milano ospita la mostra “Daido Moriyama in Color”, a cura di Filippo Maggia e dedicata al fotografo giapponese Daido Moriyama, famoso per aver raccontato con le sue immagini sgranate, sovraesposte, sfocate, spesso in bianco e nero, la rottura dei valori tradizionali nel Giappone degli anni Sessanta e Settanta. La mostra espone 130 fotografie inedite in Italia: sono tutte a colori, scattate tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta, riflettono i temi e le tecniche per cui Moriyama è più conosciuto. È accompagnata da un volume di oltre 250 fotografie edito da Skira e curato sempre da Maggia. La mostra – che è gratuita – è realizzata in collaborazione con Fondazione Fotografia Modena, dove si sposterà dal 6 marzo all’8 maggio. Il pensiero e l’opera di Moriyama – nato nel 1938 a Ikeda-cho nella prefettura di Osaka – furono molto influenzati dalla cultura beat americana, dal libro Sulla Strada di Jack Kerouac e dalle proteste giovanili di quegli anni, che cercò di documentare e riflettere nel suo lavoro. Le sue fotografie mostrano le strade e i vicoli vivaci e a volte poco raccomandabili di Tokyo, la vita quotidiana e i nightclub, e adolescenti nude ritratte con colori pop e pose provocanti e delicate allo stesso tempo. | Le fotografie di Daido Moriyama a Milano. Raccontano il Giappone degli anni Settanta e Ottanta: strade, vicoli, night club, ragazze nude ritratte in modo sfocato, sgranato, e con colori pop. |
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha tenuto oggi a Strasburgo, davanti alla seduta plenaria del Parlamento europeo, un discorso di presentazione del programma italiano per il semestre di presidenza del Consiglio dell’Unione Europea. Il discorso di Renzi e la seduta plenaria aprono di fatto ufficialmente il semestre di presidenza italiana. Informazioni e dettagli sul semestre di presidenza italiana si possono trovare sul sito ufficiale e sul profilo Twitter aperto dal governo. La parte più interessante del discorso di Renzi è stata probabilmente la replica, quando ha risposto al capogruppo del PPE, il tedesco Manfred Weber, che si era detto contrario alla richiesta italiana di maggiore “flessibilità”. Renzi ha ricordato a Weber che i guai dell’Italia si devono anche ai governi di un suo collega di partito, facendo riferimento a Berlusconi, e che la Germania dieci anni fa violò i parametri finanziari europei per rimettere in moto la sua economia. | Il discorso di Renzi al Parlamento europeo. Il presidente del Consiglio ha presentato il programma per il semestre di presidenza italiana, e ha risposto piccato in aula al capogruppo tedesco del PPE. |
Un’immagine cinematografica (detta anche “fotografia cinematografica”) è ciascuno dei fotogrammi che compongono un film: si differenzia dalla fotografia canonica perché è pensata per essere inserita nella successione dinamica delle immagini del film. Il responsabile della resa di queste immagini è il direttore della fotografia, un ruolo sottovalutato dal grande pubblico del cinema, ma che in realtà è una delle figure professionali più importanti di una troupe cinematografica, oltre ad essere molto spesso il collaboratore più stretto del regista: deve saper sposare conoscenze tecniche e doti artistiche e deve occuparsi, tra le altre cose, delle luci, dei movimenti della macchina da presa, della scelta dell’obiettivo, della messa a fuoco, dell’apertura del diaframma per l’esposizione e naturalmente anche dei colori. La graphic designer Roxy Radulescu ha creato un blog, Moviesincolor, in cui raccoglie fotogrammi di film famosi associandoli alle palette di colori utilizzati: come spiega la stessa Radulescu non si tratta semplicemente di un esercizio estetico, ma di un lavoro di ricerca che metta in evidenza la relazione tra colore, luce, fotografia e scenografia. E per una volta, nei crediti delle immagini, mettiamo anche il nome dei direttori della fotografia di questi celebri film. | I colori dei film. 20 fotogrammi di film famosi con le relative palette di colori. |
Negli ultimi giorni sui social network e in alcuni casi su testate giornalistiche nazionali sono state diffuse numerose notizie false su quello che è accaduto a Genova, dove martedì è crollato il ponte Morandi, causando la morte di almeno 38 persone. Il sito Wired ne ha raccolte una decina, tra quelle notate dai principali siti di debuking. Quasi tutte sono il classico tipo di notizie false studiato a tavolino per raccogliere più condivisioni possibili allo scopo di guadagnare con la pubblicità e altri metodi. La più improbabile della lista è quella secondo cui il ponte sarebbe stato distrutto di proposito con dell’esplosivo, e il crollo farebbe parte di un qualche tipo di complotto più o meno internazionale. Poi ci sono una serie di foto usate fuori contesto: quella di un cane utilizzato dai soccorritori nei giorni successivi all’11 settembre spacciata per la foto di un cane usato dai vigili del fuoco a Genova; travi di cemento corrose e piloni instabili di viadotti già chiusi sono state diffuse come foto del ponte Morandi, e infine la foto di una bambina salvata dai vigili del fuoco, diffusa come se fosse stata scattata a Genova, che risale invece al terremoto di Ischia. | Le bufale sul ponte Morandi. Wired ha raccolto le dieci che sono circolate di più in questi giorni: dal "cane eroe" alle foto di travi corrose e piloni instabili. |
«Le varianti nascono come reazione al vaccino» è una bufala che circola molto tra i “no vax” Diversi militanti dell'organizzazione neofascista si sono presentati appoggiando il candidato del centrodestra, perlopiù con la Lega | Il referendum di Piacenza per cambiare regione. Ed evitare di accorparsi con la provincia di Parma: la Cassazione ha dato parere positivo, entro tre mesi si potrà decidere la data. |
L’attore statunitense Kevin Spacey, vincitore di due premi Oscar, è il nuovo protagonista della campagna #MakeYourTimeGreat di Renault, casa automobilistica francese fondata nel 1898. Nel primo spot della campagna di promozione del crossover Renault Espace, Kevin Spacey – che di recente è stato protagonista di un altro spot per E*TRADE – si presenta dicendo «sono un attore e passo molto tempo nei panni di altre persone». Spacey racconta e “attraversa” scene che citano e richiamano i suoi tre ruoli più importanti, mentre guida un’automobile: il padre in crisi di American Beauty, il criminale de I soliti sospetti e il Frank Underwood di House of Cards. Proprio per American Beauty e I soliti sospetti Kevin Spacey ha vinto i suoi due Oscar: uno come attore non protagonista e uno come attore protagonista. Lo spot – a cui ne seguiranno altri quattro – contiene un piccolo “spoiler” scherzoso su I soliti sospetti (chi ha visto il film lo sa) e un’allusione che chi ancora non ha finito la seconda stagione di House of Cards potrebbe non voler sentire. | Il nuovo spot di Renault con Kevin Spacey. L'attore vincitore di due premi Oscar cita i suoi ruoli in "American Beauty", "I Soliti Sospetti" e "House of Cards", nella campagna pubblicitaria #MakeYourTimeGreat. |
Zayn Malik, ex membro dei One Direction, ha diffuso il video del suo primo singolo da solista. La canzone si chiama “Pillow Talk” ed è tratta dal disco Mind of Mine, che dovrebbe uscire in primavera. Malik ha detto che “Pillow Talk” parla di sesso, «una cosa che tutti fanno e di cui vogliono sentire parlare. È una parte della vita di tutti quanti, una parte importante». Nel video c’è anche Gigi Hadid, una delle modelle più popolari del momento. La canzone è stata prodotta da Levi Lannox e MYKL e il video è stato diretto da Bouha Kazmi. Malik dice di avere scritto più di 40 canzoni per il nuovo album, ma alla fine ne ha selezionate 17-18; in alcune ci saranno delle parti in rap. Malik aveva lasciato gli One Direction lo scorso e a luglio aveva annunciato di avere firmato con la casa discografica RCA, di proprietà della Sony, che lavora con artisti come Justin Timberlake e A$AP Rocky. | È uscito il primo singolo di Zayn Malik, “Pillow Talk”. È la prima canzone ufficiale da quando ha lasciato gli One Direction. |
Il 21 aprile 2016 è uscito l’ultimo film interpretato da Toni Servillo: Le confessioni, del regista Roberto Andò, che ha diretto Servillo anche in Viva la libertà, del 2013. Nel cast ci sono anche Pierfrancesco Favino, Daniel Auteuil, Connie Nielsen, Lambert Wilson e Moritz Bleibtreu. Servillo interpreta il personaggio del monaco certosino Roberto Salus ed è sempre vestito con un saio bianco. Le confessioni è ambientato in Germania, in un resort di lusso, e racconta di un incontro tra i ministri dell’economia dei paesi del G8: il direttore del Fondo Monetario Internazionale Daniel Roché (interpretato da Auteuil) invita anche il monaco Salus a cui chiede di essere confessato la notte prima di prendere un’importante decisione che riguarda le popolazioni più povere del pianeta. Dopo la confessione però Roché viene trovato morto. La casa editrice Skira ha pubblicato la sceneggiatura del film – scritta da Roberto Andò e da Angelo Pasqualino – insieme alle foto del set scattate da Lia Pasqualino. Il libro, intitolato a sua volta Le confessioni, è curato dal giornalista e critico Marco Olivieri e costa 19,50 euro. | Fotografie dal set di “Le confessioni”. Con Toni Servillo che interpreta un monaco e Pierfrancesco Favino un ministro. |
Il filmato di Wikileaks sull’uccisione di due giornalisti Reuters e alcuni altri civili da parte dell’esercito americano ha portato a un ampio dibattito, non solo sulle procedure adottate dai soldati nelle aree di guerra, ma anche sull’opportunità di mostrare immagini anche molto esplicite e macabre sui combattimenti. Newsweek racconta che grazie all’ampia produzione di filmati ufficiali e non, provenienti dai fronti dell’Iraq e dell’Afghanistan, la “pornografia bellica” ha raccolto numerosi estimatori che si ritrovano online per condividere video e impressioni sulle azioni di guerra. Quando sono scoppiati i conflitti in Afghanistan e Iraq, l’esercito ha diffuso alcuni filmati originali con scene di combattimento ora disponibili su Internet per creare un legame più forte tra il campo di battaglia e il fronte interno. I soldati hanno iniziato realizzando loro stessi dei video o ricavandoli dalle riprese degli apparati bellici come i droni Predator. Ma non appena queste immagini sono diventate disponibili, civili e soldati hanno iniziato a montare insieme gli spezzoni, aggiungendo spesso delle colonne sonore e condividendoli sul Web. Oggi ci sono migliaia di video di pornografia bellica e sono già stati visualizzati milioni di volte. | Pornografia bellica. Newsweek racconta i siti di filmati espliciti sulle azioni di guerra in Afghanistan e Iraq. |
Mercoledì 29 maggio Google ha presentato una nuova versione della “Posta in arrivo” di Gmail, il suo servizio di posta elettronica. La casella è stata arricchita con una serie di schede (tab) per suddividere automaticamente la posta in categorie in base alle proprie necessità. Si possono quindi creare tab per le mail principali, per quelle di notifica inviate dai social network, per le promozioni e lo shopping online e così via. Possono essere aggiunte fino a cinque schede diverse e ogni messaggio può essere trascinato da una all’altra. Una serie di filtri serve per indicare quali messaggi devono sempre finire in una scheda e quali no. | La nuova “Posta in arrivo” di Gmail. Google l'ha ripensata con una serie di schede per organizzare e suddividere meglio i messaggi. |
La sera dell’8 dicembre 1980, quarant’anni fa, John Lennon fu assassinato davanti al Dakota Building, il palazzo di New York affacciato su Central Park dove viveva con la moglie Yoko Ono e il figlio Sean. Anche se da circa 10 anni i Beatles non esistevano più e nei sei anni precedenti si era fatto vedere poco, avendo deciso di ritirarsi in una specie di pre-pensionamento, Lennon era ancora una delle più grandi icone della musica mondiale, e il suo omicidio fu un momento di grande shock e commozione collettiva, uno di quelli di solito ricordati vividamente da chi c’era, ancora oggi. Chi era John Lennon nel 1980 Gli ultimi dieci anni di John Lennon furono quelli in cui il musicista inglese aveva smesso di essere un membro dei Beatles. Nel dicembre del 1970 uscì John Lennon/Plastic Ono Band, il suo primo disco dopo lo scioglimento della band, e l’anno dopo Imagine, il suo maggior successo solista, in corrispondenza del quale Lennon e Ono si trasferirono a New York. Lì si impegnarono nell’attivismo di sinistra, diventando un simbolo del pacifismo e subendo per quattro anni i tentativi di espulsione da parte dell’amministrazione del presidente Richard Nixon. Nel frattempo Lennon e Ono si allontanarono: la separazione durò 18 mesi che Lennon passò in California, facendo intenso uso di alcol e droghe. Alla fine del 1974 la coppia si riunì e nel 1975 nacque Sean: da quel momento Lennon smise di occuparsi pubblicamente di musica, e si occupò soprattutto del figlio, facendo il «casalingo», come disse lui stesso. | L’omicidio di John Lennon, 40 anni fa. La storia dell'8 dicembre 1980, il giorno in cui Mark David Chapman sparò all'ex Beatles sconvolgendo mezzo mondo. |
È morto a 93 anni, nella sua casa di Philadelphia, l’architetto statunitense Robert Venturi, uno dei più importanti del Novecento. La notizia è stata data oggi, giovedì, dal figlio James Venturi, ma la morte è avvenuta martedì 18 settembre per complicazioni legate all’Alzheimer. Venturi fu il primo a mettere in discussione le regole del Movimento moderno di Le Corbusier, Ludwig Mies van der Rohe e Walter Gropius, che dettavano forme rigide, disadorne e unicamente funzionali, ed è considerato per questo tra padri del post-modernismo. Nel 1964 fondò uno studio con la moglie Denise Scott Brown, anche lei architetto e urbanista, ora noto come VSBA (Venturi Scott Brown Associates), e progettò case private, musei, università, piazze e biblioteche. Nel 1991 vinse il Pritzker Prize, il più alto riconoscimento al mondo nell’architettura, che rivendicò anche per la moglie che ne era stata ingiustamente esclusa. | È morto l’architetto Robert Venturi. Fu uno dei più importanti del '900, vinse il Pritzker Prize e mise in discussione le regole del tempo per uno stile più decorativo e asimmetrico. |
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