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Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera. La prima newsletter, inviata il 15 ottobre scorso, è online per tutti qui. Per ricevere le successive gli abbonati devono indicarlo nella propria pagina account. Qui c’è scritto cosa ne pensa chi la riceve: qui sotto, online sul Post, c’è ogni giorno la parte centrale della newsletter, quella – dicevamo – sulla canzone. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Una canzone dei Silent league. Stasera ce la caviamo con poco: dovete addormentarvi nel giro di un minuto, ma poi dormirete benissimo. |
Nelle zone del terremoto nelle ultime 24 ore c’è stato un numero di scosse inferiore rispetto ai giorni precedenti. Gli eventi sismici registrati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia sono stati di lieve entità e la scossa più forte è stata rilevata alle 3:47 della notte, con magnitudo 3.2. Si è verificata nei pressi dei comuni di Novi di Modena, Concordia sulla Secchia e San Possidonio in provincia di Modena e in altre città in provincia di Reggio Emilia e Mantova. È avvenuta a una profondità di 8,3 chilometri e non ha causato nuovi danni agli edifici già lesionati dalle precedenti scosse di terremoto del 20 e 29 maggio. (Il terremoto vicino Ravenna) | Terremoto, la visita di Napolitano in Emilia. Il presidente a Mirandola, Crevalcore e Cento. I numeri degli sfollati e gli altri aggiornamenti. |
È morto a 76 anni Marty Balin, uno dei fondatori dei Jefferson Airplane, tra i gruppi di rock psichedelico più famosi degli anni Sessanta e Settanta. Balin, cantante e chitarrista, è morto giovedì a Tampa, in Florida, mentre lo stavano portando in ospedale. Balin, il cui vero nome era Martyn Jerel Buchwal, fondò il gruppo negli anni Sessanta ed è in seguito stato anche membro dei Jefferson Starship, il gruppo nato nel 1974 dopo lo scioglimento dei Jefferson Airplane. Paul Kanter, altro fondatore dei Jefferson Airplane, era morto nel 2016. | È morto Marty Balin, uno dei fondatori dei Jefferson Airplane. |
Il 3 febbraio il governo tedesco ha deciso di estendere agli ebook una legge che fissa il prezzo dei libri e impone a tutti i rivenditori di vendere un titolo allo stesso prezzo, indicato dalle case editrici, escludendo quindi la possibilità di sconti e riduzioni. La legge era entrata in vigore nel 2002 e finora riguardava soltanto i libri cartacei. La sua origine è però molto più antica e risale a un accordo basato sulla fiducia e raggiunto tra editori e librai nel 1888. Lo scopo originario dell’accordo era ridurre la competizione tra i rivenditori e permettere una maggiore diffusione ai titoli meno famosi; oggi la legge punta a proteggere le piccole librerie e a consentire alle case editrici di finanziare la stampa di titoli di nicchia e con un particolare valore culturale attraverso la vendita dei bestseller. La legge non ha nulla a che vedere con l’IVA, che viene ancora calcolata in modo diverso per i libri di carta (7 per cento) e per gli ebook (19 per cento). In Italia sia i libri cartacei sia quelli elettronici hanno l’IVA al 4 per cento dall’inizio del 2015. Quando entrerà in vigore, la nuova legge sarà applicata anche ai libri venduti online su Amazon e secondi alcuni ne rallenterà ulteriormente la crescita nel settore. La Germania è tra i paesi in cui Amazon, pur avendo successo, fa più fatica. Nel luglio del 2015 la Corte di Cassazione Federale tedesca ha stabilito che in passato Amazon ha violato la legge sul prezzo dei libri avendo proposto ai clienti tedeschi un buono da 5 euro che poteva essere usato per acquistare qualsiasi cosa fosse in vendita sul sito. Amazon era stata denunciata dall’Associazione degli editori tedeschi (Börsenverein des Deutschen Buchhandels) nel 2012 e aveva fatto ricorso due volte per ottenere l’annullamento della prima condanna, arrivata nell’agosto del 2013. | La Germania impone il prezzo fisso anche agli ebook. Una nuova legge stabilisce che un libro elettronico avrà ovunque lo stesso costo, stabilito dalla casa editrice: a risentirne sarà soprattutto Amazon. |
Uno dei problemi principali nella gestione dell’epidemia di COVID-19 in Italia riguarda il numero di tamponi fatti sui pazienti che manifestano i sintomi della malattia, che non rispetta le raccomandazioni italiane e internazionali ed è giudicato insufficiente da molti esperti. In Lombardia, la regione italiana largamente più colpita dal contagio, per settimane la versione ufficiale dell’amministrazione regionale è stata che i tamponi vengono fatti a tutti i pazienti sintomatici che ne hanno bisogno, e seguendo «rigorosamente» le direttive del ministero della Salute. In realtà, almeno fino al 3 aprile, il ministero della Salute e l’Istituto Superiore della Sanità hanno raccomandato di fare i test a tutti i pazienti che presentavano sintomi sospetti, cosa che non è avvenuta: i tamponi vengono fatti in larga parte soltanto ai pazienti così gravi da richiedere un ricovero in ospedale, e a migliaia di casi sospetti meno gravi (ma non per questo asintomatici o molto lievi) il tampone non è stato fatto. | Perché non stiamo facendo più tamponi? è fondamentale per contenere l'epidemia ma siamo ancora indietro: le regioni si stanno muovendo, in certi casi in ritardo, ma c'è un grosso ostacolo tecnico. |
Le cosiddette “buste arancioni” sono state inviate a 7 milioni di lavoratori del settore privato: si tratta di una campagna informativa dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) rivolta a tutti quegli iscritti e quelle iscritte che non hanno ancora attivato i codici per accedere al simulatore della pensione futura disponibile dal 2015 sul sito dell’INPS. Il servizio online si chiama “la mia pensione” e permette di simulare la pensione che si riceverà alla fine dell’attività lavorativa: il calcolo tiene conto della legge in vigore e si basa su età, storia lavorativa e retribuzione/reddito. È stato calcolato che solo un iscritto su cinque all’INPS ha usato questo servizio, che potrebbe essere utile soprattutto ai giovani che hanno particolare bisogno di fare una pianificazione lavorativa anche in vista della pensione a lungo termine. All’interno della busta arancione (chiamata così per un’iniziativa simile della Svezia negli anni Novanta) ci saranno sostanzialmente tre informazioni: | Che cosa sono le buste arancioni dell’INPS. Servono a sapere che pensione percepiranno, in sostanza: le stanno ricevendo 7 milioni di lavoratori del settore privato:. |
Quest’anno, almeno per come stanno ora le cose, non si farà una delle più storiche feste dell’Unità della Toscana, quella di Riglione, una frazione del comune di Pisa dove le elezioni amministrative dello scorso giugno sono state vinte dal candidato di centrodestra, Michele Conti. Era dagli anni Settanta che la sinistra non perdeva le elezioni in città. La festa dell’Unità di Pisa – che era molto partecipata, capace di fornire oltre 600 pasti al giorno e che costituiva dunque una delle principali forme di autofinanziamento del partito locale – si era svolta ininterrottamente ogni fine agosto negli ultimi cinquant’anni. Ad annunciare la decisione di non fare la festa e a spiegarne il motivo è stato il Comitato direttivo del Circolo PD Riglione-Oratoio-Pisanello-Pierdicino. I militanti hanno parlato di questioni tecnico-burocratiche, ma soprattutto di ragioni politiche. Il giornale online locale Pisa Today ha scritto che le normative per chi organizza eventi di grandi dimensioni sono diventate molto rigide: «C’è la necessità di ottemperare a nuove norme sulla sicurezza, sempre più stringenti, come i dispositivi sui conta-persone o l’impossibilità a utilizzare sedie non fissate a terra e collegate tra loro», hanno fatto sapere dal Comitato. Ma le ragioni per cui, almeno per ora, la festa è stata annullata, sembrano essere soprattutto politiche: | È saltata la Festa dell’Unità di Pisa. Per le norme sempre più rigide sulla sicurezza, ma soprattutto per ragioni politiche: "C’è stanchezza tra i militanti per come sono andate le cose". |
Venerdì mattina alcuni siti archeologici a Roma come il Colosseo, le Terme di Diocleziano, i Fori e gli scavi di Ostia antica hanno ritardato l’apertura fino alle 11 e 30 a causa di un’assemblea sindacale regolarmente comunicata e autorizzata. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha criticato duramente i sindacati per la decisione di chiudere i siti archeologici e di tenere fuori i turisti. Dell’assemblea, delle sue conseguenze e delle successive critiche si sta parlando da ieri su tutti i principali quotidiani nazionali. Non lasceremo la cultura ostaggio di quei sindacalisti contro l'Italia. Oggi decreto legge #colosseo #lavoltabuona pic.twitter.com/D154PLS8L8 | Cosa succede con il Colosseo. Ieri a Roma diversi siti archeologici sono rimasti chiusi per assemblee sindacali, il governo ha risposto approvando un decreto legge che trasforma i musei in "servizi essenziali". |
La settimana scorsa si è parlato molto di assorbenti igienici, perché la maggioranza di governo ha deciso di non abbassare l’IVA su questi e altri prodotti usati dalle persone con le mestruazioni, come proposto dal Partito Democratico. In particolare è stato criticato Francesco D’Uva, capogruppo alla Camera dei Deputati del Movimento 5 Stelle, che durante una puntata di Omnibus, su La7, aveva detto che tra le ragioni per cui l’IVA non è stata abbassata c’è l’impatto ambientale degli assorbenti e ha consigliato alle donne di usare le coppette mestruali e gli assorbenti di tessuto riutilizzabili. Molti sui social network lo avevano accusato di ipocrisia, dato che nemmeno sulle coppette è stata abbassata l’IVA, oltre che di arroganza per aver detto alle donne come gestire le mestruazioni e cosa fare con il proprio corpo. Al di là dei commenti di D’Uva, però, esiste una questione sull’impatto ambientale di assorbenti e prodotti simili. Negli ultimi anni vari metodi per raccogliere il sangue mestruale alternativi ai comuni assorbenti usa e getta – che hanno un alto contenuto di plastica – hanno avuto una certa diffusione, anche grazie a una maggior attenzione all’ambiente e alla riduzione dei rifiuti. Tuttavia non ci sono veri e propri studi sull’argomento, quindi non è semplice farsi un’idea di cosa convenga fare per essere più ecologisti riguardo alla gestione delle mestruazioni. Abbiamo provato a mettere in ordine quello che si sa sull’argomento, spiegando perché nei prossimi anni le cose potrebbero cambiare. | Cosa sappiamo dell’impatto ambientale degli assorbenti. Non ci sono molti studi in materia, ma tra tutti i rifiuti che produciamo non sono i peggiori e presto forse si potrà riciclarli. |
Nella notte fra venerdì e sabato Twitter ha deciso di «sospendere in maniera permanente», cioè sostanzialmente di rimuovere, l’account personale del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. In un breve comunicato stampa per motivare la sua decisione, Twitter ha spiegato che dopo averlo sospeso per 12 ore in seguito ad alcuni suoi tweet che legittimavano l’attacco al Congresso compiuto dai suoi sostenitori, Trump ha di nuovo violato per due volte le regole imposte da Twitter, che impediscono di incoraggiare la violenza. «I due tweet in questione devono essere letti nel contesto più ampio dei recenti avvenimenti nel paese, nel quale i comunicati del Presidente possono essere interpretati in diversi modi, fra cui anche l’incitamento alla violenza», ha scritto Twitter, che diventa così il primo importante social network a rimuovere l’account di Trump. | Twitter ha rimosso l’account di Trump. «In maniera permanente», dice, dopo altri due tweet ritenuti una legittimazione delle violenze degli ultimi giorni. |
“Atoms for Peace” è il nome del supergruppo che esiste dal 2009 con questa formazione: il cantante dei Radiohead Thom Yorke alla voce, chitarra e piano, Flea dei Red Hot Chili Peppers al basso, il produttore dei Radiohead Nigel Godrich alla chitarra e alle tastiere, Joey Waronker (il batterista di Beck) alla batteria e Mauro Refosco alle percussioni. Dal 2009 a oggi gli Atoms for Peace hanno tenuto insieme qualche concerto ai grandi festival estivi, suonando canzoni tratte principalmente dall’album solista di Thom Yorke. Default è il loro primo singolo come gruppo, si può già ascoltare online e acquistare su iTunes. È è tratto da un disco che i cinque hanno registrato insieme e che uscirà nel 2013 (ancora non si conosce il titolo). | La nuova canzone di Thom Yorke e gli Atoms for Peace. Si chiama Default, ed è tratta da un disco di cui ancora non si conosce il nome, che uscirà nel 2013. |
Dopo che il PdL ha dichiarato conclusa l’esperienza del governo Monti – e Monti ha annunciato l’intenzione di dimettersi – è molto probabile che le Camere saranno sciolte in anticipo e che le elezioni verranno indette prima della scadenza naturale della legislatura. Il meccanismo per arrivare al voto è abbastanza complesso, ma i tempi fissati dalla legge permettono di fare qualche previsione su quando si voteranno le prossime politiche. La differenza principale con molti altri paesi è che in Italia le elezioni potrebbero capitare in ogni momento. In altre parole, in Italia non sono previsti per legge periodi predeterminati in cui tenere le elezioni politiche: anche se, nella storia della Repubblica, si sono sempre tenute nel periodo di tre mesi che va dalla fine di marzo alla fine di giugno. Le elezioni che si sono tenute prima si sono svolte il 27-28 marzo (era il 1994), mentre le più “tarde” sono state il 26 giugno (nel 1983). | Come si vota in Italia. Chi stabilisce quando votare, come, e che cosa succede negli altri paesi (un indizio: molte meno elezioni anticipate). |
L’azienda di trasporti statunitense Lyft ha formalizzato la sua offerta pubblica iniziale (IPO) per potersi quotare in borsa nell’indice Nasdaq negli Stati Uniti. La richiesta era attesa da tempo ed è avvenuta anticipando Uber, azienda concorrente di Lyft che offre servizi simili per prenotare automobili con autista. Dai documenti presentati ora sappiamo che Lyft ha prodotto 2,2 miliardi di dollari di ricavi e ha gestito più di un miliardo di corse nel 2018. Lyft non è però ancora in attivo e lo scorso anno ha fatto registrare perdite per 911,3 milioni di dollari. Investitori e analisti guardano con interesse alle IPO di queste aziende, che hanno atteso a lungo prima di avviare le pratiche per quotarsi in borsa e che potrebbero valere svariate decine di miliardi di dollari una volta quotate. | Lyft ha formalizzato la sua richiesta per quotarsi in borsa negli Stati Uniti. |
Sabato 12 aprile sei persone sono state arrestate e diverse sono state ferite negli scontri tra manifestanti e polizia a Roma, durante una manifestazione contro l’austerità e per il diritto alla casa. Uno dei manifestanti ha riportato una ferita abbastanza grave dopo che un petardo gli è esploso in mano (l’ANSA ha scritto che è un cittadino peruviano di 47 anni e che la mano gli è già stata amputata). La manifestazione è partita da Porta Pia ed è arrivata a piazza Barberini intorno alle 18. Da qui i manifestanti avrebbero voluto percorrere via Veneto, verso il ministero del Lavoro, ma la strada era bloccata dai cordoni della polizia. Dopo circa 25 minuti sono cominciati gli scontri e le cariche. Verso le 19 i manifestanti sono ritornati verso Porta Pia. | Le foto degli scontri di domenica a Roma. Tra polizia e manifestanti per la casa e contro l'austerità: ci sono stati sei fermati e diversi feriti, di cui uno abbastanza grave. |
Oggi 5 settembre i 21 ministri del secondo governo Conte, guidati dal presidente del Consiglio, andranno al Quirinale per il giuramento di fronte al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La cerimonia è iniziata alle 10 e sancisce l’inizio ufficiale del nuovo governo sostenuto da Movimento 5 Stelle e Partito Democratico e la decadenza, definitiva, di quello precedente. Del governo precedente, soltanto Alfonso Bonafede e Sergio Costa hanno conservato i loro incarichi; Luigi Di Maio e Riccardo Fraccaro hanno cambiato incarico mentre Lorenzo Fioramonti è stato promosso da viceministro a ministro. A seguire le foto dei nuovi ministri alla cerimonia, per familiarizzare con i volti nuovi, mentre qui le informazioni da sapere su ciascuno di loro. Dopo il giuramento ci sarà un breve brindisi e quindi il governo si sposterà a Palazzo Chigi, sede della presidenza del Consiglio, per il primo Consiglio dei ministri. Il prossimo passaggio sarà il voto di fiducia alla Camera e al Senato, fissato per lunedì prossimo. | Le foto del giuramento del secondo governo Conte. I 21 ministri hanno giurato di fronte al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. |
Moncler, l’azienda italiana di abbigliamento che dallo scorso dicembre è quotata in borsa, ha perso nella mattina di lunedì 3,5 punti percentuali sul mercato. Secondo diversi analisti, la perdita in borsa è stata determinata in parte da alcune valutazioni negative fornite dalla banca francese BNP Paribas, ma in parte anche dalle critiche ricevute dall’azienda in seguito a un servizio del programma televisivo Report andato in onda su RaiTre domenica sera, a proposito di alcune tecniche di produzione della piuma d’oca tra fornitori ungheresi utilizzati, secondo gli autori del servizio, anche da note aziende di moda europee. La piuma d’oca è tra i principali materiali di imbottitura di uno dei prodotti più famosi e più venduti di Moncler: il piumino, nel senso della giacca trapuntata. Alcuni analisti di mercato italiani hanno detto che la pubblicità negativa di Report avrebbe avuto un impatto sulla clientela italiana. | Moncler e le accuse di Report sui piumini. Il video della puntata che accusa di maltrattamenti sulle oche e di truffe sulla qualità, e la dura risposta dell'azienda di oggi, dopo un calo in borsa. |
Il Guardian ha un estratto di un nuovo libro su John Martyn, che parla del suo rapporto con Nick Drake. Il New York Times ha raccolto una lista di pezzi poco noti ma noti per essere stati usati in altre canzoni. Ammetto di avere scoperto solo oggi che i fiati di Crazy in love non li aveva inventati Beyoncé, ma i Chi-Lites (quelli di quest'altra meraviglia). Se avete resistito vuol dire che avete un debole per gli anni Settanta, e quindi. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Una canzone di Rod Stewart. Non ne parliamo nemmeno, di come mi hai spezzato il cuore. |
Venerdì 21 gennaio 1921 un folto gruppo di uomini uscì dal teatro Goldoni di Livorno. Era mattina, pioveva, e si racconta che i loro passi fossero scanditi dall’Internazionale, il più famoso inno socialista e comunista. Un altro gruppo più numeroso era invece rimasto nel teatro, in aperto contrasto con quelli che erano usciti: entrambi i gruppi erano stati fino ad allora membri del Partito Socialista, che esisteva già dal 1892. Ma a partire da quel 21 gennaio, il partito si spaccò in due: chi era uscito si riunì in un altro teatro, fondando il Partito Comunista d’Italia. Cent’anni fa avvenne quella che di fatto fu la prima scissione della storia della sinistra italiana, usata spesso per interpretare e raccontare le successive divisioni interne. Il Congresso di Livorno – il XVII del Partito Socialista – ancora oggi viene citato nelle discussioni intorno ai destini della sinistra, spesso a sproposito. | La scissione da cui nacque il Partito Comunista. Cento anni fa a Livorno la sinistra italiana si divise per la prima volta, quando il Partito Socialista si spaccò su una richiesta di Lenin. |
Torniamo ai fatti, anche se era dal Lingotto di Veltroni che un comizio – parole – non riprendeva tanto peso politico nel dibattito nazionale. La legge sul processo breve si è quindi sgonfiata, scoppiata come bolla di sapone nel giro di 24 ore quando per due settimane era stata annunciata come la resa dei conti della guerra di trincea tra PdL e finiani, tra Berlusconi e Fini, linea Maginot sul cui eventuale spostamento si sarebbe misurata la forza degli uni e degli altri. Poi, all’improvvisio, Berlusconi ha smantellato la linea Maginot e annunciato che quella che sembrava la pietra angolare di una ricostruzione della giustizia italiana non era più così importante. Quali ulteriori giochi e rinnovati progetti si nascondano dietro questa scelta è già lavoro intenso da retroscenisti politici: ma un risultato chiaro c’è, visto che è la seconda volta che avviene una ritirata del genere in poche settimane (la prima sul ddl intercettazioni). Fini vince, vincono i finiani. | Fini vince. Dal ddl intercettazioni al processo breve, i finiani non ne hanno persa una contro Silvio Berlusconi. |
Luigi Ferrarella, uno dei più importanti giornalisti italiani che si occupano di cronaca giudiziaria, ha spiegato sul Corriere della Sera perché è stato giusto liberare dopo cinque anni di prigione un uomo che aveva ucciso sua la moglie con 71 coltellate. Uccide la moglie con 71 coltellate e dopo meno di 5 anni è libero da qualunque vincolo o pendenza giudiziaria: pare perfetto per lo scandalismo d’accatto, e invece questo esito interpella le coscienze nel profondo. È «giusto» di civiltà giuridica, ma anche spiazzante. Disorienta, eppure sta nelle regole del codice. È un successo clinico per i medici dell’uxoricida, e una scommessa su di lui vinta dall’apparato giudiziario; ma proprio per questo è nel contempo anche uno choc umano e una ferita che si riapre per la sbigottita famiglia della moglie uccisa. | Incapace di intendere e di volere. Il Corriere spiega perché è giusto che un uomo sia libero 5 anni dopo aver ucciso la moglie. |
Spotify ha aggiornato la sua applicazione per smartphone aggiungendo un nuovo sistema per ascoltare più facilmente le anteprime delle canzoni. Per usare la nuova funzione basta tenere premuto il dito sul titolo di una canzone, in qualsiasi sezione della app, quindi album, generi o playlist. La riproduzione dell’anteprima, in streaming, si attiva istantaneamente e dura fino a 30 secondi. Il sistema, che si chiama “Touch Preview”, è molto semplice ed è utile per scoprire nuove canzoni, che possono essere poi salvate e inserite nelle proprie playlist. Mentre si ascolta l’anteprima, si può fare scorrere il dito verso il titolo di un’altra canzone e l’applicazione fa partire immediatamente la successiva riproduzione. L’effetto è simile a quello che si prova quando si passa da una stazione radio all’altra (senza le interferenze di mezzo). La canzone che si sta ascoltando in anteprima viene evidenziata all’interno dell’applicazione, in modo da renderla più identificabile nell’elenco delle canzoni. | Le nuove anteprime su Spotify. Facili e immediate, permettono di passare rapidamente da una canzone all'altra come se fossero stazioni radio, muovendo il dito. |
Il 22 settembre 2015 uscirà FIFA 16, l’ultima edizione del famosissimo videogioco di calcio prodotto da EA Sports. Per la prima volta sarà possibile selezionare anche squadre composte da donne, perché i progettisti di FIFA 16 hanno incluso dodici squadre di nazionali femminili di calcio: Italia, Spagna, Messico, Stati Uniti, Australia, Cina, Svezia, Francia, Inghilterra, Canada, Germania e Brasile. Undici di queste dodici nazionali parteciperanno al Mondiale di calcio femminile che comincia il 6 giugno, in Canada(l’Italia non si è qualificata per la fase a gironi). In totale le squadre del mondiale sono 24. David Rutter, che è capo della serie di videogiochi FIFA, ha detto al Guardian che l’ipotesi di inserire le calciatrici veniva valutata da diverso tempo ma era troppo complicata a livello tecnico. Si sarebbero avute delle calciatrici identiche nei movimenti e nella struttura ai calciatori uomini. Ora invece hanno modificato il meccanismo di animazione affinché lo scheletro di ogni giocatore funzioni in maniera diversa a seconda delle proporzioni del corpo. Poi ovviamente c’è voluto del tempo per andare in giro per il mondo a scansionare i volti delle calciatrici, registrarne i movimenti e sbrigare altre faccende tecniche, e quindi sono riusciti ad inserirle solo quest’anno. | Le calciatrici in “FIFA 16”. Nella nuova versione del famoso videogioco di calcio per la prima volta sarà possibile giocare con le squadre femminili. |
Le più belle foto di bestie che abbiamo raccolto questa settimana si riferiscono in più di un caso a scene che abbiamo già visto raccontando altre grandi notizie degli ultimi tempi: lo tsunami giapponese, l’uccisione di Osama bin Laden, il matrimonio reale a Londra, i festeggiamenti olandesi per la regina. E poi, tra le immagini più belle, stavolta ci sono molti rapaci protagonisti. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Una settimana rapace. Molti animali hanno partecipato alle più grandi notizie degli ultimi tempi. |
Giambattista Tiepolo è ricordato nel “doodle” di Google di oggi con la ricostruzione grafica di un soffitto affrescato alla sua maniera che sostituisce il consueto logo di Google nella pagina del motore di ricerca (il nome di Google è inserito con una grafica che sembra meno coerente, questa volta). Tiepolo era nato il 5 marzo 1696 a Venezia, 318 anni fa. Google è solita inserire dei “doodle” commemorativi – disegni alternativi creati appositiamente – per alcuni anniversari o eventi, a volte nelle sue pagine in tutto il mondo, altre solo in determinati paesi, come nel caso di Giambatttista Tiepolo di oggi. | Tiepolo, il doodle di Google. Con tipico soffitto affrescato veneziano, alla maniera del pittore nato 318 anni fa. |
Un articolo del Wall Street Journal sostiene che la ragione per cui Martin Sorrell, considerato il più ricco e potente pubblicitario del mondo, è stato costretto a lasciare WPP, l’azienda che guidava da quando la fondò nel 1986, è che è stato accusato di aver usato soldi aziendali per pagare una prostituta. Finora si sapeva solo che Sorrell si era dimesso dopo che il consiglio d’amministrazione di WPP aveva fatto condurre un’indagine interna su un suo possibile uso improprio di fondi aziendali. Sembra che Sorrell sia stato accusato da un autista scontento per aver perso il lavoro. Un portavoce di Sorrell ha commentato l’articolo del Wall Street Journal dicendo che il pubblicitario ha firmato con WPP un accordo di riservatezza che gli impedisce di parlare delle circostanze che hanno portato alle sue dimissioni. Il portavoce ha anche detto che Sorrell nega sia di aver avuto dei rapporti con una prostituta sia di aver usato in modo scorretto soldi aziendali. | Secondo il Wall Street Journal il pubblicitario Martin Sorrell ha dovuto lasciare WPP perché accusato di aver pagato una prostituta con soldi aziendali. |
Da quando fu presentato per la prima volta alla comunità scientifica tre anni fa, il cosiddetto “Vangelo della moglie di Gesù”, un piccolo e controverso frammento di papiro che contiene un riferimento esplicito al fatto che Gesù avesse una moglie, è stato intensamente studiato e discusso. L’autenticità del papiro viene dibattuta sin da quando Karen L. King, una rispettata professoressa della facoltà di teologia di Harvard, lo presentò alla comunità scientifica nel 2012, sostenendo che risalisse al IV secolo e fosse stato scritto da un’antica comunità cristiana. Il Vaticano però l’ha sempre considerato un falso e altri importanti scienziati hanno criticato la teoria di King, spiegando che il papiro – scritto in copto, una lingua discendente dall’egiziano e scritta coi caratteri greci – presenta strani errori di grammatica e che la sua provenienza non è chiara. Di recente il Boston Globe ha fatto un punto sul dibattito attorno al papiro, spiegando che al momento l’ipotesi più diffusa è che sia un falso, ma che c’è ancora margine affinché la sua autenticità venga dimostrata con nuovi test scientifici. Il papiro Il papiro è stato presentato da King nel settembre del 2012 durante durante il Convegno Internazionale di Studi Copti. Il frammento – che misura 4 centimetri per 8 ed è scritto su entrambi i lati con inchiostro nero – contiene un dialogo tra Gesù e i suoi discepoli. King dice di averlo acquistato da un venditore anonimo – di cui non ha mai voluto rivelare l’identità – che a sua volta dice di averlo comprato dall’imprenditore tedesco Hans-Ulrich Laukamp. Il papiro contiene solamente frasi spezzate scritte in una grammatica piuttosto incerta, ed è possibile solamente fare ipotesi su che tipo di testo fosse. Alla quarta riga del lato recto c’è scritto: | Com’è finita la storia della moglie di Gesù? la scoperta del papiro che tre anni fa fece notizia in tutto il mondo fa ancora discutere gli esperti: l'ipotesi più diffusa è che sia un falso, ma non ci sono prove definitive. |
Guanti, mascherine protettive, grembiuli, ma anche piume, sono alcuni degli accessori che compongono le divise di diversi mestieri, come mostrano le foto in mostra fino al 3 maggio al MAST di Bologna, dove “UNIFORM INTO THE WORK / OUT OF THE WORK” esplora il tema dell’abbigliamento da lavoro. La mostra è divisa in due sezioni: una ha 44 immagini di lavoratori in contesti storici, sociali e professionali differenti, ritratti da grandi fotografi come Walker Evans, Irving Penn, Herb Ritts e August Sander e contemporanei come Paola Agosti, Sonja Braas, Song Chao e Sebastião Salgado; l’altra raccoglie i ritratti che l’artista statunitense Walead Beshty ha scattato a chi lavora nel settore artistico, come curatori, collezionisti e artisti stessi. La prima sezione è “un viaggio tra le uniformi, che sollecita una riflessione sull’essere e sull’apparire: le casacche da lavoro fotografate da Graciela Iturbide, i grembiuli protagonisti dei piccoli mestieri – come li chiamava il fotografo Irving Penn – del pescivendolo e del macellaio, le tute degli scaricatori di carbone nel porto dll’Avana ritratti da Walker Evans, gli abiti dei contadini negli scatti a colori di Albert Tübke, le tute da lavoro delle operaie nelle officine di montaggio della Fiat, a Torino, nelle fotografie di Paola Agosti”. | Ritratti di lavoratori in divisa in mostra a Bologna. Ritratti da grandi fotografi come Walker Evans, Irving Penn e Sebastião Salgado. |
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Washington (Seattle, Stati Uniti) ha condotto una serie di interviste per studiare l’utilizzo compulsivo degli smartphone, un problema che interessa tutti, seppure con gravità diverse a seconda dei casi. Sono emersi comportamenti comuni tra vari gruppi di persone, con età e livelli d’istruzione diversi, e una tendenza generale a impegnare qualsiasi momento “vuoto” della giornata per dare un occhio alle ultime sullo smartphone. Questa compulsione, dicono i ricercatori, può essere smontata cambiando piccoli tic e abitudini, a patto di essere seriamente interessati a farlo. Negli ultimi anni gli smartphone sono diventati gli oggetti più presenti nelle nostre esistenze, al punto da controllarli decine (in alcuni casi centinaia) di volte al giorno. I loro sistemi operativi e le applicazioni sono studiati per invogliarci a utilizzarli il più possibile: richiedono di continuo la nostra attenzione, con suoni e notifiche sullo schermo, che possono diventare fonte di distrazioni e causare una certa dipendenza. Le ultime versioni di iOS e Android offrono sistemi per provare a ridurre il tic di controllare di continuo il proprio smartphone, ma queste soluzioni non si sono rivelate finora molto efficaci (cause e meccanismi mentali del fenomeno non sono ancora completamente chiari). | Come superare la compulsione da smartphone. Quattro dritte per non fare la cosa che avete appena fatto e che farete altre cento volte in un giorno. |
Oggi a Teheran, la capitale dell’Iran, ci sono stati alcuni scontri tra polizia e gruppi di manifestanti, scesi in piazza per protestare contro la crisi della valuta iraniana, che negli ultimi giorni ha perso molto del proprio valore. Diversi testimoni hanno spiegato alla BBC che i manifestanti si sono radunati davanti alla sede della Banca Centrale iraniana, chiedendo le dimissioni del suo governatore e urlando slogan contro il governo. Non si sa di preciso quanti fossero, ma diverse agenzie di stampa parlano di almeno un centinaio di persone. La polizia è intervenuta per disperdere i manifestanti e ci sono stati alcuni scontri. Diversi negozi nella zona centrale della città hanno chiuso in concomitanza con la manifestazione, in segno di solidarietà con chi protestava davanti alla Banca Centrale. Tuttavia, il responsabile dell’associazione dei commercianti della zona ha dato una versione ufficiale diversa: ha detto che i negozi sono rimasti chiusi per motivi di sicurezza, con i negozianti intimoriti dalla possibilità che i manifestanti potessero far danni durante gli eventuali scontri con le forze di polizia. Alcune persone sono state arrestate. | La valuta iraniana è crollata. Il rial ha perso il 40 per cento nell'ultima settimana, anche per via delle sanzioni: oggi ci sono stati scontri a Teheran davanti alla Banca Centrale. |
Il 7 aprile la casa editrice inglese Vintage Books, che fa parte del gruppo Penguin Random House, ha pubblicato una nuova collana di libri di fantascienza chiamata Vintage Future. Comprende nove classici del genere distopico, quello in cui le storie sono ambientate in società nuove, gestite a volte in modo più efficiente rispetto al presente ma che quasi sempre rendono un incubo la vita delle persone. Ci sono per esempio Il mondo nuovo di Aldous Huxley, Il complotto contro l’America di Philip Roth, e Comica finale. Ovvero, non più soli di Kurt Vonnegut. Le copertine sono state realizzate dai grafici della casa editrice, che hanno una loro pagina su Facebook a nome CMYK: sono interessanti perché possono essere animate con un foglio di plastica nero con fessure, venduto insieme ai libri. Spostando il foglio sulle copertine si crea l’illusione di un’immagine in movimento: le immagini sono formate da righe verticali bianche su sfondi colorati, le fessure sul foglio di plastica hanno la stessa larghezza delle righe e spostando il foglio sulla copertina se ne coprono alcune e scoprono altre, facendo apparire prima un’immagine e poi un’altra, e creando così l’animazione. | Copertine animate di romanzi distopici. Quelli di Aldous Huxley, Philip Roth e Kurt Vonnegut, pubblicati nella nuova collana di Vintage Books. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.193 casi positivi da coronavirus e 57 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 4.664 (48 in meno di ieri), di cui 547 nei reparti di terapia intensiva (1 La storia di uno dei delitti più noti e violenti degli anni Settanta, al centro del film tratto da “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati | Si può sciogliere solo la Camera dei Deputati? la sbilenca invenzione del PresdelCons presa sul serio e spiegata. |
La La Land è il film favorito per vincere il premio Oscar come miglior film secondo praticamente chiunque, per varie ragioni. In questo ampio gruppo ci sono anche gli esperti di sondaggi e previsioni del sito FiveThirtyEight: secondo loro, La La Land vincerà non tanto per via delle sue qualità particolari o per il fatto che abbia vinto i principali premi pre-Oscar, ma a causa del sistema di voto con cui l’Academy sceglie i vincitori degli Oscar. Fino al 2009 i candidati al premio per il Miglior film erano solo cinque e il vincitore era il film che prendeva più voti e basta; dal 2010 i candidati sono diventati nove e il sistema di voto è tornato a essere basato su una specie di classifica, come già succedeva molti anni fa, dal 1934 al 1945. Questo sistema non favorisce il film che ha il sostegno più appassionato, ma quello che è piaciuto al maggior numero di persone, anche se magari il loro film preferito in assoluto era un altro: La La Land sembra essere proprio questo tipo di film. | Il sistema di voto degli Oscar avvantaggia “La La Land”? secondo FiveThirtyEight sì, perché tende a premiare un certo tipo di film (c'entra anche il sistema elettorale australiano). |
L’attore Seth Rogen, insieme al produttore cinematografico Evan Goldberg, ha fondato una società per produrre e vendere marijuana per scopi ricreativi. Rogen e Goldberg, che sono entrambi canadesi e hanno lavorato insieme in film come Suxbad, Facciamola finita, The Interview e Sausage party, hanno detto che la società, chiamata Houseplant, «è il risultato di anni di esperienza e di dedizione» e che hanno deciso di crearla «per rendere più facile per le persone imparare ad amare la cannabis quanto l’amiamo noi». La cannabis di Houseplant sarà realizzata in collaborazione con la società canadese Canopy Growth e sarà venduta solo in Canada, dove la vendita e il consumo di cannabis a scopo ricreativo sono legali dallo scorso ottobre: la prima varietà sarà di cannabis Sativa e sarà in commercio a partire da aprile. Seth Rogen spiega come si rolla una canna | L’attore Seth Rogen ha fondato una società per produrre e vendere marijuana. |
Gli Oscar 2015 sono stati assegnati domenica notte: quattro premi sono stati vinti da Birdman, con la delusione inaspettata da molti di Boyhood e quella più prevedibile di American Sniper e Interstellar, c’è stato il primo Oscar di Julianne Moore dopo una lunga e apprezzatissima carriera, poi il discorso di Patricia Arquette. Ma uno show delle dimensioni degli Oscar non si esaurisce nella premiazione, come sappiamo: e ne rimangono anche momenti, abbracci, battute, lacrime, cadute, vestiti, scene di cui il giorno dopo si parla forse persino più delle scelte dell’Academy. In queste foto ce ne sono un bel po’, per quelli che hanno visto la cerimonia degli Oscar in diretta e per quelli che hanno preferito dormire. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Oscar 2015, le foto più belle della serata. Momenti, abbracci, battute, risate, lacrime e vestiti, per quelli che hanno visto la cerimonia degli Oscar in diretta e per quelli che hanno preferito dormire. |
Ieri i leader dei paesi che aderiscono all’area dell’euro hanno deciso di mettere insieme un nuovo piano di aiuti economici per la Grecia. Il cosiddetto “Piano Marshall” mira a evitare il fallimento della Grecia e un pericoloso effetto domino che potrebbe avere ripercussioni finanziarie ed economiche sugli altri paesi europei già messi a dura prova dalla crisi. Da qui al 2014, la Grecia riceverà circa 109 miliardi di euro dal Fondo Monetario Internazionale e dall’European Financial Stability Facility, il fondo creato dai paesi dell’eurozona e che vede principalmente impegnati stati come Germania e Francia. Il timore è che le misure adottate ieri non siano sufficienti per arginare il fallimento e Foreign Policy spiega come l’Europa sia arrivata a questo punto, dopo un periodo iniziale in cui sembrava essere meno esposta alla crisi economica di questi anni. 1 – Iniziò con Islanda Le prime preoccupazioni sullo stato delle finanze europee sono iniziate con i problemi dell’Islanda. Quando il credito su scala globale diminuì verso la fine del 2008 a causa del collasso della banca di investimenti Lehman Brothers, le banche islandesi si ritrovarono con un debito sei volte più grande rispetto al prodotto interno lordo del paese. Il governo rispose cercando di nazionalizzare le banche, ma il piano non funzionò e l’Islanda ebbe bisogno del Fondo Monetario Internazionale. Per la prima volta dal 1976, l’FMI prestò soldi a un paese dell’Europa occidentale in crisi: 2,1 miliardi di dollari per rimettere in sesto l’economia nazionale. | La crisi in Europa in 10 punti. Non sappiamo come andrà a finire, ma sappiamo com'è cominciata. |
Quattordici persone sono morte negli ultimi giorni in Germania a causa di una infezione da Escherichia coli enteroemorragico (EHEC), un insieme di ceppi di batteri che possono portare forti dolori addominali, febbre e dissenteria con perdite di sangue. Nei casi più gravi e nei pazienti già poco in salute, l’infezione può portare a forme di insufficienza renale, che in alcuni casi si rivelano fatali. A distanza di una settimana dai primi casi registrati in Germania, non è ancora del tutto chiaro quale sia stata la fonte dell’infenzione, che inizia ora a interessare altri paesi europei. Il batterio viene solitamente contratto mangiando frutta o verdura concimata con letame infetto e non lavata a dovere. I principali indiziati sembrano essere alcune partite di cetrioli provenienti dalla Spagna, ma le autorità spagnole hanno respinto le accuse, dicendo che è ancora troppo presto per capire con chiarezza quale sia stata la fonte primaria che ha portato alle infezioni. | Le infezioni da batteri E. coli in Europa. Hanno ucciso 14 persone in Germania e ci sono centinaia di nuovi casi, la fonte dell'infezione forse è in Spagna. |
Oggi è in corso uno sciopero di 24 ore dei dipendenti pubblici, contro il precariato nel pubblico impiego e per chiedere al governo aumenti retributivi ulteriori rispetto a quelli decisi lo scorso dicembre. Lo sciopero è stato indetto dalla Federazione dei sindacati indipendenti (FSI-USAE) e durerà per tutta la giornata, mentre in molte città sono stati organizzati presidi o manifestazioni di protesta. Lo sciopero di oggi potrebbe causare disagi di diverso tipo e la chiusura di scuole e uffici pubblici, compresi quelli che si occupano di servizi sanitari (verranno in ogni caso garantiti i servizi minimi e quelli d’urgenza). Le motivazioni dello sciopero di oggi sono state estesamente presentate da FSI-USAE sul suo sito: | Lo sciopero di 24 ore dei dipendenti pubblici. È stato indetto dalla Federazione dei sindacati indipendenti per chiedere altri aumenti retributivi, dopo quello di dicembre: le cose da sapere. |
Durante un colloquio con i giornalisti avvenuto oggi a Potenza, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha fatto un po’ di confusione sull’incarico che ricopre: «Io come presidente della Repubblica sono il garante della coesione nazionale» | Giuseppe Conte si è confuso sul suo incarico. Ha detto che in quanto «presidente della Repubblica» ha l'incarico di tutelare l'unità d'Italia. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 878 nuovi casi di contagio da coronavirus e 4 nuovi decessi, per un totale di 261.174 casi e 35.445 morti dall’inizio della pandemia. Le persone attualmente ricoverate per COVID-19 nei reparti di terapia intensiva italiani sono 66 (uno in più di ieri) e quelle in altri reparti 1.058 (13 in più di ieri). Le persone testate nelle ultime 24 ore sono state 45.798, per un totale dall’inizio dell’epidemia di 4.819.124. Il maggior numero di contagi oggi è stato registrato nel Lazio (143). Seguono Campania (138), Veneto (119), Lombardia (119) e Emilia-Romagna (65). Solo in Molise oggi non sono stati registrati nuovi casi di contagio. Le province in cui è stato accertato il numero maggiore di casi sono Roma (117), Napoli (110), Treviso (47), Milano (37), Brescia (25) e Bari (25). | I dati sul coronavirus in Italia di oggi, martedì 25 agosto. |
Sul Corriere della Sera di oggi, giovedì 7 gennaio, Renato Benedetto ha raccontato i numeri dei parlamentari che eletti con un partito durante la legislatura corrente, iniziata nel marzo del 2013, hanno poi cambiato formazione. Senza tenere conto dei passaggi nel gruppo Misto e di altri casi particolari, il numero è piuttosto alto. Ci sono anche due grafici, uno per la Camera e uno per il Senato. A rendere possibile un cambio di partito dopo l’elezione è l’articolo 67 della Costituzione che tutela la libertà di idee e di espressione di ogni singolo parlamentare stabilendo che non c’è alcun vincolo di mandato né verso il partito a cui quel parlamentare apparteneva quando si era candidato, né verso il programma elettorale o gli elettori. L’ultimo è stato, a dicembre, il deputato messinese Francantonio Genovese: è passato dal Pd a Forza Italia (la sua seguace, Maria Tindara Gullo, l’ha invece preceduto di pochi giorni). Con lui sono 226. Sono tanti i parlamentari che – quando è trascorsa poco più di metà legislatura – hanno cambiato formazione di appartenenza in Parlamento. | Come è cambiato il parlamento, fin qui. Quanti deputati e senatori hanno cambiato partito dopo l'elezione? Lo spiega il Corriere della Sera con due grafici. |
Ieri nel Movimento 5 Stelle è successa una cosa senza precedenti: durante una riunione dei senatori del partito, il capo politico Luigi Di Maio non solo è stato apertamente contestato (e questa non è una novità) ma sono state raccolte firme per un’iniziativa autonoma da Di Maio e la protesta è divenuta pubblica, con i senatori che hanno accusato lo stesso Di Maio di fronte ai giornalisti. Di Maio «dovrebbe lasciare tutti gli incarichi», ha detto per esempio il senatore Mario Giarrusso, per poi aggiungere che l’attuale gruppo dirigente del Movimento 5 Stelle deve spiegare che fine abbiano fatto i sei milioni di voti persi nell’ultimo anno. Nel documento approvato al termine della riunione, i senatori chiedono una modifica dello statuto dei gruppi parlamentari, con lo scopo di gestire in maniera più collegiale il Movimento. | Di Maio deve guardarsi le spalle. 70 senatori del M5S su 107 hanno messo per iscritto per la prima volta la richiesta di cambiare la leadership del partito e adottare un sistema più collegiale. |
Giovedì 4 febbraio la Camera dei Deputati ha approvato un disegno di legge che sui social network e sui giornali è stato chiamato “dopo di noi”, e che si occupa delle persone con disabilità gravi che restano senza sostegno familiare. La proposta è stata approvata con 374 voti favorevoli e 75 contrari in prima lettura, ora passerà all’esame del Senato. Si tratta di un testo unificato di sei diverse proposte di legge presentate da PD, Lega, Scelta Civica e Area popolare, su cui si è trovato un consenso trasversale, con la sola eccezione del Movimento 5 Stelle che ha accusato la legge di “favorire le assicurazioni” e i “privati”. La legge, in sostanza, prevede la costituzione di un fondo con risorse pubbliche e private e una serie di agevolazioni fiscali per chi fornisce risorse finalizzate alla tutela e all’assistenza dei disabili gravi. Fino a ora L’articolo 3 della legge 104/1992 per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone disabili, definiva come “disabile grave” la persona che, a causa di «minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione». Successivamente la legge 162/1998 aveva introdotto una serie di programmi di aiuto alla persona, gestiti in forma indiretta, «allo scopo di garantire il diritto ad una vita indipendente alle persone con disabilità permanente e grave limitazione dell’autonomia personale nello svolgimento di una o più funzioni essenziali della vita». Per i disabili gravi senza sostegno del nucleo familiare, tali programmi di aiuto potevano essere organizzati dai comuni e dalle regioni. Si sono quindi diffusi modelli alternativi al ricovero in residenze sanitarie: sono state incentivate l’assistenza indiretta, la domiciliarità e percorsi di autonomia personale. Mancava però un’iniziativa specifica a tutela delle persone con disabilità non autosufficienti dopo la morte dei genitori. | Cos’è la legge sul “dopo di noi”. È stata approvata alla Camera e si occupa dell'assistenza delle persone con disabilità gravi che restano senza sostegno familiare. |
Una colonia di 1,5 milioni di pinguini di Adelia, la specie di pinguino più diffusa in Antartide, è stata scoperta grazie a fotografie satellitari del remoto arcipelago delle Danger Islands, nella parte più settentrionale del continente. Un gruppo di scienziati ha usato un algoritmo per cercare segni della presenza di pinguini nelle immagini raccolte durante la missione Landsat, una collaborazione tra la NASA e la United States Geological Survey (USGS). I pinguini sono stati localizzati grazie a grandi quantità di guano (concime naturale derivante dagli escrementi degli uccelli marini): i ricercatori hanno così organizzato una missione per capire quanto fosse grande la colonia e hanno scoperto che nelle Danger Islands vive la più grande popolazione di pinguini di Adelia dell’intera Antartide. La posizione dell’arcipelago antartico delle Danger Islands, nel punto più a nord dell’Antartide; proseguendo verso nord da lì si arriva in America del Sud (Scientific Reports/Alex Borowicz e altri) | La cacca di 1,5 milioni di pinguini si vede dallo Spazio. E ha permesso di trovare la più grande popolazione di pinguini di Adelia dell'intera Antartide. |
L’11 febbraio, al Madison Square Garden di New York, il musicista e stilista americano Kanye West ha presentato la terza collezione di Yeezy, il marchio di moda che disegna in collaborazione con Adidas. La colonna sonora dell’evento è stata il settimo disco di Kanye West, T.L.O.P., (la sigla sta per “The Life of Pablo”), che è stato presentato per la prima volta. Più di 20 milioni di persone hanno guardato lo streaming della sfilata, trasmesso su Tidal, la piattaforma per la musica in streaming di Jay-Z. L’evento – non proprio una sfilata, visto che i modelli erano immobili – è durato circa due ore. Al centro del Madison Square Garden – il palazzetto della squadra di basket dei New York Knicks – erano state allestite due alte strutture inizialmente coperte da teloni. Dopo l’ingresso del pubblico, è arrivato West che ha fatto partire le tracce di T.L.O.P.. Ci sono stati alcuni problemi tecnici e il computer usato da West ha ricevuto un’email, la cui notifica è stata sentita dal pubblico. Quando i teloni sono stati spostati, sono apparsi i modelli (che si sono dovuti attenere a queste regole). | Le foto della sfilata di Kanye West a New York. Si è tenuta al Madison Square Garden e nel frattempo è stato presentato anche il suo nuovo disco, “T.L.O.P.". |
Zerocalcare è un disegnatore romano che pubblica storie sul suo blog e su alcuni giornali con cui collabora. Due mesi fa ha pubblicato il suo primo libro, con l’aiuto di Makkox. Oggi ha messo online una illuminante storia sulla presentissima contraddizione tra l’età adulta nell’Italia di oggi e quello che ci siamo immaginati fosse fino ai decenni scorsi (e la riflessione può valere forse anche per i quarantenni, eccetera). | L’estinzione dei trentenni. Il racconto a fumetti di Zerocalcare sulla fine dell'età adulta, "una categoria superata". |
L’ultima volta che i milanesi hanno sentito parlare di Palazzo Citterio è stata probabilmente nel 2012, quando dopo essere stato vuoto e semi-abbandonato per 30 anni, lo storico edificio settecentesco del centro di Milano fu occupato dagli attivisti di MACAO, di cui in quei giorni si parlava molto. Gli occupanti furono presto sgomberati, e oggi – dopo oltre due anni di restauro e quasi 40 di chiusura e progetti falliti – Palazzo Citterio sarà riaperto al pubblico. Ospiterà – tra qualche mese – parte della collezione della Pinacoteca di Brera, quella dell’arte del Novecento, sale conferenza, e spazi per esposizioni temporanee. Da oggi a venerdì 20 aprile, intanto, i nuovi spazi restaurati si potranno visitare gratuitamente. Costruito nella prima metà del 1700 come residenza nobiliare, Palazzo Citterio fu acquistato negli anni Settanta dallo stato, che pagò 1 miliardo e 104 milioni di lire all’allora proprietario, il conte Giannino Citterio. L’idea – racconta Repubblica – era dall’inizio quella di farne un nuovo museo che raccogliesse le molte donazioni d’arte che in quegli anni stava ricevendo la Pinacoteca di Brera. Le cose però, non funzionarono: successivi progetti e investimenti sono sempre stati lasciati a metà, compresa la grande ristrutturazione iniziata negli anni Ottanta dal famoso architetto James Stirling. Nel 2010, quando il palazzo fu straordinariamente aperto per una mostra organizzata dalla fondazione Trussardi, la situazione era di «pavimenti senza pavimentazione e tubi a vista che si intrecciano: un grande cantiere interrotto». | Le foto di Palazzo Citterio restaurato, infine. Dopo quasi 40 anni di quasi abbandono, investimenti e progetti falliti: ospiterà una parte della collezione della Pinacoteca di Brera. |
Mancano quattro giorni al 2 agosto, giorno in cui per legge il governo americano non potrà più indebitarsi e quindi spendere denaro: per legge, infatti, negli Stati Uniti il debito pubblico non può superare una certa soglia, che da sempre il Congresso alza periodicamente senza troppi patemi. Stavolta le cose sono state molto più complicate, per via della imminente campagna elettorale, per le due maggioranze di colore diverso nei due rami del Congresso e per l’intransigenza dei tea party, numerosa e rumorosa fazione del partito repubblicano. Oggi le trattative politiche tra i due rami del Congresso e la Casa Bianca sono ancora in fase di stallo. La notizia delle ultime ore, però, conferma quanto già era apparso evidente negli ultimi giorni: se i democratici del Congresso sono uniti, seppure con molti malumori, dietro la proposta di Harry Reid, leader della maggioranza in Senato, i repubblicani non sostengono allo stesso modo la proposta di John Boehner, leader della maggioranza alla Camera nonché speaker. La proposta Boehner, che taglia circa 900 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni, doveva essere votata ieri sera, stanotte in Italia. L’intenzione dei repubblicani era approvarla alla Camera, dove hanno la maggioranza, per farla arrivare al Senato a poche ore dal 2 agosto come unica proposta in vita e col sostegno di un ramo del Congresso, così da forzare la mano alla Casa Bianca e ai democratici, che al Senato hanno la maggioranza. Il piano è fallito, per il momento: dopo molte ore di attesa, infatti, John Boehner ha prima rinviato e poi annullato il voto della Camera sulla sua proposta di innalzamento del tetto del debito. La ragione è che la proposta, oltre a non avere ovviamente il sostegno dei democratici, è osteggiata apertamente anche da una grossa fetta dei deputati repubblicani: soprattutto da quelli più vicini ai tea party, magari al primo mandato. Questa frangia chiede tagli al bilancio più incisivi e l’inserimento nella Costituzione di un emendamento sulla necessità di avere il bilancio in pareggio. La loro scarsa – per non dire nulla – propensione al compromesso, specie in un momento così delicato, è stata molto criticata in questi giorni: non solo dalla stampa liberal, che li ha ripetutamente accusati di essere del tutto irresponsabili, ma anche da molti illustri repubblicani. Lo speaker Boehner durante una riunione a porte chiuse avrebbe invitato loro a “get your ass in line” (serve una traduzione?). Il senatore John McCain ieri ha definito “quegli hobbit dei tea party” degli “sciocchi” e le loro proposte “bizzarre” e “ingannevoli”. Dei candidati repubblicani alla presidenza, l’unico a sostenere apertamente la proposta Boehner è Jon Huntsman: gli altri preferiscono starne alla larga. | La guerra sul debito negli Stati Uniti. I repubblicani si sono divisi sulla proposta del loro leader Boehner, i democratici sperano di approfittarne: e mancano quattro giorni al 2 agosto. |
Giovedì il ministro degli Affari europei Paolo Savona ha parlato di condono fiscale durante un’intervista a SkyTg24. La direttrice Sarah Varetto lo ha incalzato chiedendogli conto della scelta di approvare una misura che in passato era comune a tutti i governi, e che in molti non si sarebbero aspettati da quello che si è autodefinito “governo del cambiamento”. Savona non si è scomposto e ha risposto: «E perché allora noi non dovremmo farlo? Sarebbe sempre una redistribuzione del reddito dai più ricchi ai più poveri» | Il ministro Savona dice che il condono è «redistribuzione del reddito dai ricchi ai poveri». La sanatoria che permette di dichiarare centinaia di migliaia di euro di imposte evase servirà ad aiutare i più poveri, dice il ministro. |
Sul Corriere della Sera di ieri è stata pubblicata una lettera di Giuseppe Pignatone, procuratore capo presso il Tribunale di Roma. Pignatone ha ripreso un articolo pubblicato qualche giorno prima – sempre sul Corriere, firmato da Luigi Ferrarella e Milena Gabanelli – sulla questione della riforma della prescrizione, quella forma di garanzia che fa sì che, trascorso un certo tempo da quando un reato è stato commesso, quel reato si estingua e diventi non più perseguibile. Ferrarella, in particolare, citando una serie di dati, aveva scritto che le prescrizioni sono in calo ma che «mandano in fumo» ogni anno 130 mila processi a causa della lentezza della giustizia e delle indagini. Pignatone ha spiegato che questa conclusione, per quanto formalmente esatta, è «sostanzialmente sbagliata». Sul Corriere di lunedì 19 Luigi Ferrarella e Milena Gabanelli hanno fatto un attento, se pur sintetico, esame del problema delle prescrizioni dei reati che “manda in fumo” 130.000 processi l’anno. Vorrei fare una precisazione non per difesa di ruolo o di ufficio, che non mi appartiene, ma per evitare che dati sbagliati suggeriscano analisi imprecise e, quindi, rimedi inappropriati. Le statistiche ministeriali dicono che il 62% delle prescrizioni totali “maturano in mano ai pm nelle indagini prima del processo”. | Qualche precisazione sulla prescrizione. Il procuratore capo di Roma ha scritto una lettera al Corriere per spiegare un po' di contesto, soprattutto su un dato «formalmente esatto ma sostanzialmente sbagliato». |
Il regista americano Martin Scorsese ha compilato per il giornale online The Daily Beast una lista di quelli che secondo lui sono gli 11 migliori film di paura. Nelle scorse settimane i critici del Guardian avevano compilato una lista simile, cioè quella dei 10 migliori film horror, assieme a diverse altre. 11. | Gli 11 migliori film di paura secondo Martin Scorsese. Potreste non conoscerne una buona metà, soprattutto i più giovani: il più recente è del 1981. |
Tra quelli che valeva la pena fotografare questa settimana ci sono attori, attrici, membri della giuria, e registi presenti al Festival del Cinema di Venezia, che stiamo mostrando abbondantemente qui e qui. L’altro grande evento pop della settimana è stata l’assegnazione degli MTV Video Music Awards e non poteva mancare la foto di almeno uno dei numerosi costumi bizzarri della conduttrice Miley Cyrus. Per chi apprezza un altro tipo di fascino, ci sono gli attori francesi Jean-Paul Belmondo e Charles Gerard, Emma Thompson a una manifestazione di Greenpeace, e Barack Obama con in braccio un cagnolino in Alaska. Infine il cancelliere tedesco Angela Merkel e il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy che passeggiano in un parco a Berlino, Gerard Depardieu in scooter a Marsiglia e lo sguardo un po’ inquietante di J. K. Simmons. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Celebripost. Gerard Depardieu elegante con le Crocs, Justin Bieber commosso e Obama con un cucciolo (bingo), tra quelli che andavano fotografati questa settimana. |
Sabato 7 giugno si è tenuta ai Sony Pictures Studios di Culver City, in California, la cerimonia degli Spike Guys’ Choice Awards 2014, i premi assegnati dal canale satellitare Spike TV ad attori e personaggi dello spettacolo votati dai fan. Tra i personaggi premiati con la caratteristica statuetta a forma di corna di cervo ci sono stati Sandra Bullock, premiata da ben tre attori con cui ha lavorato in diversi film – Matthew McConaughey, Keanu Reeves e Hugh Grant – lo stesso Matthew McConaughey, Olivia Munn, Aaron Paul, Rihanna e la modella Emily Ratajkowski. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le foto dei Guys’ Choice Awards 2014. Con Sandra Bullock premiata da ben tre attori in un colpo solo, ma anche Rihanna, Aaron Paul e Olivia Munn. |
Noi a Firenze facciamo così Noi a Firenze pensiamo che la politica sia una sfida e non un problema, un sogno e non un incubo, un servizio e non un carrierificio. Noi a Firenze facciamo così. Noi a Firenze pensiamo che la felicità non venga dal successo ma che l’unico successo sia essere veramente felici. E poniamo il nostro onore nel meritare la fiducia di chi ci vuole bene. Noi a Firenze facciamo così. Noi a Firenze pensiamo che i medici debbano curare le persone, non denunciarle. E crediamo che l’altro sia una miniera di suggestioni, non un coacervo di ossessioni. E vogliamo vivere a viso aperto, non asserragliati nelle paure. Noi a Firenze facciamo così. Noi a Firenze pensiamo che i musei e le biblioteche debbano stare aperti fino a mezzanotte e offrire un’alternativa alla prima, alla seconda e anche alla terza serata televisiva. Pensiamo che sia commovente far declamare Dante da mille persone in mezzo alla strada, nei vicoli, negli angoli bui della nostra quotidianità. E pensiamo che la musica educhi il cuore al bello: e quando possiamo apriamo i nostri teatri e mettiamo i maxischermi col Maggio Musicale nelle nostre piazze. Noi a Firenze facciamo così Noi a Firenze facciamo così. Noi a Firenze pensiamo che una piazza di mestiere debba fare la piazza, non l’incrocio autostradale per cui dove possiamo pedonalizziamo, senza indugio. E quando c’è da decidere si decide: non si fa una commissione per decidere fino a quando si rinvia la decisione. E vogliamo che ogni cittadino abbia una piazza, un parco, un giardino a meno di dieci minuti a piedi da casa: perché l’urbanistica si fa occupandosi degli spazi da tenere vuoti, non solo degli spazi da riempire, di cemento e di banalità. Noi a Firenze facciamo così. Noi a Firenze vogliamo vincere, altro che partecipare. Ma sappiamo da molto tempo, per esperienza diretta, che è meglio secondi che ladri… Noi a Firenze facciamo così. Noi a Firenze facciamo così. Noi a Firenze dobbiamo tutto alle donne. È per l’intelligenza di una donna che è stato salvato il cuore della città. E’ per la nostalgia di due donne che c’è molta Firenze a Parigi. È per gli occhi di una donna che è stato scritto il più grande capolavoro della letteratura mondiale. Noi a Firenze combattiamo la mercificazione della donna, la sua umiliazione, la costrizione a ruolo di portatrice sana di lato B che tanta parte del mondo (anche politico) di oggi vorrebbe. Noi a Firenze facciamo così. Noi a Firenze facciamo così. Ci piace il Palazzo Vecchio, ma vogliamo le facce nuove. E pensiamo che il ricambio generazionale non sia un tema da convegni, ma una possibilità da osare, una risorsa da usare. E pensiamo che chi fa politica debba rischiare, senza avarizia, mettendosi in gioco fino in fondo. Noi a Firenze facciamo così. Noi a Firenze facciamo così. Quando c’è un grande architetto gli facciamo fare la Cupola del Duomo, ma anche il Salone degli Innocenti: il luogo di Dio, ma anche il luogo degli ultimi. Perché noi a Firenze pensiamo che si può essere solidi solo se si è solidali. E che si può custodire la bellezza solo se si è capaci di regalarla. Noi a Firenze facciamo così… Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | “Noi a Firenze facciamo così”. Matteo Renzi mette insieme un monologo teatrale e una piattaforma politica, e lancia il modello Firenze. |
Il sito della famosa rivista musicale inglese NME ha messo insieme la spiegazione di come sono nati cinquanta nomi di altrettante band o musicisti famosi. Fra i casi più notevoli c’è la rock band americana Lynyrd Skynyrd, chiamata così in omaggio al professore di educazione fisica di alcuni membri della band, e quello dei Fall Out Boy, che prendono il nome da un semi-sconosciuto personaggio dei Simpson. Abbiamo selezionato venti casi notevoli fra quelli elencati da NME: nella didascalia di ciascun musicista è contenuta la spiegazione che sta dietro al nome attuale (e a volte anche i nomi scartati in precedenza dal gruppo: si scopre che i Coldplay, a un certo punto, si sono chiamati “Pectoralz”). Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | 20 nomi di musicisti famosi, spiegati. Perché i Coldplay si chiamano così? E gli Arcade Fire? Perché Elizabeth Woolridge Grant ha voluto chiamarsi Lana Del Rey? Cosa c'entrano i Simpson con i Fall Out Boy?. |
Venerdì mattina il leader della Lega Matteo Salvini è stato ospite della trasmissione di La7 “L’aria che tira”. Intervistato dalla conduttrice Myrta Merlino, Salvini si è dilungato molto sui temi riguardanti l’estensione del Green Pass nei luoghi di lavoro e la campagna vaccinale contro il coronavirus, dicendo una serie di cose false o imprecise, tra cui il fatto che i tamponi sarebbero «il metodo più sicuro per individuare il negativo e il positivo, più ancora del Green Pass». Poi, parlando del vaccino, ha detto: Facciamo informazione corretta? Le varianti nascono come reazione al vaccino. È il mestiere del vaccino. Se io provo ad ammazzare il virus, il virus cerca di sopravvivere variando, mutando, reagendo al vaccino. | Matteo Salvini ha detto una cosa falsa sui vaccini. «Le varianti nascono come reazione al vaccino» è una bufala che circola molto tra i “no vax”. |
Sul numero di giugno della rivista americana Atlantic c’è un articolo intitolato My Family’s Slave, cioè “La schiava della mia famiglia”, che negli ultimi giorni è stato condiviso da moltissime persone sui social network perché racconta una storia vera e incredibile. L’autore dell’articolo è il giornalista americano di origini filippine Alex Tizon, vincitore di un premio Pulitzer nel 1997, morto lo scorso marzo. L’articolo parla di Eudocia Tomas Pulido, chiamata Lola, una donna vissuta nella famiglia di Tizon come schiava per 56 anni. Inizia così: «Le ceneri erano all’interno di una scatola di plastica nera grande quanto un tostapane. Pesava poco più di un chilo e mezzo. Lo scorso luglio l’ho infilata in una borsa di tela che poi ho messo nella mia valigia per un volo intercontinentale diretto a Manila. Da lì avrei preso un’automobile per raggiungere un villaggio di campagna. Una volta arrivato avrei detto addio a tutto ciò che restava della donna che aveva passato 56 anni della sua vita come schiava della mia famiglia». | La schiava di famiglia. L'articolo americano più apprezzato e condiviso in questi giorni racconta di una donna che ha vissuto per 56 anni come schiava: e non due secoli fa, ma fino al 1999. |
Ricardo Franco Levi – da luglio 2017 a capo dell’AIE, l’Associazione degli editori italiani – sarà il nuovo presidente di La Fabbrica del Libro, la società che si occupa di organizzare Tempo di libri, la fiera dell’editoria di Milano che si è tenuta per la prima volta nell’aprile scorso. Levi è stato indicato dal Comitato della società dopo le dimissioni di Renata Gorgani, direttore editoriale della casa editrice Il Castoro, che ha detto di volersi «dedicarsi pienamente alla sua casa editrice». La nomina sarà confermata dal consiglio generale dell’AIE e dal consiglio di amministrazione di La Fabbrica del Libro. La prossima edizione di Tempo di Libri si terrà dall’8 al 12 marzo 2018 alla Fiera di Milano, sotto la direzione di Andrea Kerbaker. Levi, che è nato a Montevideo, in Uruguay, nel 1949, è un giornalista e un politico, considerato vicino a Romano Prodi: il suo nome è legato alla legge del 2011 che ha limitato gli sconti sul prezzo dei libri, la cosiddetta legge Levi appunto, aiutando gli editori indipendenti, ma soprattutto ponendo un limite alle politiche sugli sconti di Amazon. Come giornalista Levi ha fondato il quotidiano L’Indipendente nel 1991, ha collaborato con Il Sole 24 ore, Il Messaggero e La Stampa e oggi scrive sul Corriere della Sera. Come politico è stato portavoce del presidente del Consiglio dal 1997 al 1998 e sottosegretario con delega all’editoria e all’informazione dal 2006 al 2008. Fino al 2012 è stato deputato e membro della Commissione Cultura. | Ricardo Franco Levi è il nuovo presidente della Fabbrica del Libro. Cioè la società che organizza Tempo di Libri, la fiera dell'editoria di Milano. |
La British Library ha messo online 1.200 fotografie, manoscritti, stampe e illustrazioni risalenti all’Inghilterra del Romanticismo e dell’Epoca vittoriana: dagli scritti giovanili di Charlotte Brontë e Jane Austen, alla prima stesura di Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll e di L’importanza di chiamarsi Ernesto di Oscar Wilde. La nuova sezione fa parte del sito dedicato alla scoperta della letteratura, e che verrà via via arricchito di materiali dalle origini del poema epico Beowulf fino ai giorni nostri. Tra gli obiettivi aiutare gli insegnanti nello spiegare e appassionare gli studenti ai grandi classici: secondo una recente ricerca condotta tra più di 500 insegnanti inglesi, infatti, il 76 per cento dice che gli alunni non riescono a immaginare i grandi autori come persone reali, mentre l’82 per cento nota che si interessano di più a contatto con bozze e manoscritti originali. | L’archivio online della British Library. Sono stati pubblicati oltre 1.200 manoscritti, lettere e diari dell'epoca Romantica e Vittoriana: dalle prime opere di Jane Austen e Charlotte Brontë a quelle di Oscar Wilde. |
Domenica Arno Kompatscher, il presidente della provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige, ha firmato un’ordinanza che stabilisce alcune regole diverse rispetto alle restrizioni previste dal nuovo Decreto del presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) per rallentare i contagi da coronavirus. Rispetto alle regole in vigore a livello nazionale, che prevedono la chiusura alle 18 per bar e ristoranti, in Alto Adige i bar dovranno chiudere alle 20 e i ristoranti alle 22, ma dalle 18 la somministrazione di cibi e bevande potrà essere effettuata solo al tavolo, con posti assegnati e un massimo di 4 persone per tavolo, ad eccezione dei familiari conviventi. Le nuove regole saranno in vigore dal 26 ottobre al 24 novembre. | In Alto Adige i ristoranti potranno chiudere alle 22 e cinema e teatri potranno rimanere aperti. |
TgCom ha diffuso un video dell’incidente tra un treno e un autoarticolato successo mercoledì sera a Caluso, tra Torino e Ivrea. Il video mostra il momento in cui il treno ha colpito l’autoarticolato, che stava attraversando un passaggio a livello intorno alle 23.30 quando le sbarre si sono abbassate per l’arrivo del treno. Nell’incidente sono morte due persone, il macchinista del treno e l’autista di uno dei furgoni che viaggiavano con l’autoarticolato per aiutare con il traffico e le manovre. Altre 23 persone sono state ferite, due in modo grave: tra loro c’è anche la capotreno, che è stata operata d’urgenza e poi sedata. Il treno era partito dalla stazione di Torino Porta Nuova circa un’ora prima dello scontro, ed era diretto a Ivrea; a bordo viaggiavano circa 30 persone. L’autoarticolato – che trasportava un “carico eccezionale” ed era accompagnato da due furgoni di scorta – proveniva dalla Repubblica Ceca ed era diretto a Foglizzo, che si trova a pochi chilometri da dove c’è stato l’incidente. | Il video dell’incidente ferroviario tra Torino e Ivrea. Lo ha trasmesso TgCom e mostra il momento del violentissimo scontro che ha ucciso 2 persone e ne ha ferite 23. |
Sette anni dopo Appuntamento a Belleville (Les Triplettes de Belleville, Premio Oscar nel 2004) Sylvain Chomet torna al cinema. E ci torna nel momento del 3D con un film fatto a mano, basato su una storia scritta negli anni Cinquanta da uno dei più grandi mimi e rappresentanti del cinema “quasi muto” francese, Jacquet Tati: quello di “Mio zio”. L’opera, che il regista morto nel 1982 non aveva mai messo in scena, è stata proposta a Chomet dalla stessa figlia di Tati, Sophie Tatischeff, commossa dall’omaggio che Chomet aveva già fatto al padre in Appuntamento a Belleville, dove erano mostrati i manifesti dei suoi film. Se già si conosce Tati, L’Illusionista risulterà un film fatto con amore. Un film delicato, elegante, aggraziato. E un po’ goffo. Come lo era Jacques Tati e come lo era Monsieur Hulot, il suo personaggio. Un omaggio fatto con grande rispetto che rispecchia la poetica, la recitazione, e la fisicità di Tati. Il film è la storia un illusionista, un mago di quelli “con il coniglio che esce dal cappello”, che vede come la sua arte un po’ alla volta perda attenzione, in un’epoca in cui il nuovo – in questo caso il rock’n’roll – che ha un altro ritmo, un’altra velocità e che porta con sé un altro mondo, arriva e ne prende il posto sulle scene. I personaggi sono quelli di Chomet, goffi e tristi, con corpi asimmetrici e strane anomalie. Rappresentanti, anche loro, della crisi che travolge l’Illusionista: trapezisti, ventriloqui e, ovviamente, un clown depresso e alcolizzato. Retorica? Sicuramente, ma la retorica è anche grande atto di omaggio. L’illusionista quindi parte e lascia Parigi per andare dove modestamente lo ingaggiano per i suoi spettacoli, che si tratti di un teatro a Londra o di un pub in Scozia. E parte con la sua valigia e il suo coniglio in una gabbia. E poi fa un incontro con una ragazzina, che lo costringerà a cambiare vita e a fermarsi un attimo di più a Edimburgo (era Praga nello script originale) per farle credere che la magia esiste. Il gioco non reggerà molto e il mago sarà costretto a lasciar perdere quel sogno. Il film è quasi muto: i pochi dialoghi sono dati da qualche parola in francese, una lingua inventata che somiglia all’inglese e al gaelico, e la musica che Chomet stesso ha scritto. Un film realizzato “a mano”: se in Appuntamento a Belleville ci sono 1400 piani, in L’Illusionista solo 400: che quasi quasi si può quasi parlare di “teatro filmato”. E il 3D? C’è, ma è usato con estrema parsimonia per i grandi piani del cielo e degli edifici. L’Illusionista è una sceneggiatura che risale agli anni Cinquanta. Pare che Tati non l’avesse realizzata perché non si ci riconosceva e perché non avrebbe potuto interpretarla lui stesso: aveva mani enormi ed era estremamente goffo, al punto che rompeva continuamente oggetti. L’opera era dedicata a sua figlia Sophie, che è morta poco dopo aver preso accordi con Chomet per la realizzazione del film. Un articolo dell’Observer dello scorso gennaio ha fatto però scoppiare una polemica: Helga Marie-Jeanne Schiel – figlia che Tati ebbe con una ballerina austriaca a Parigi negli anni Trenta per scappare all’Anschluss e che il regista rifiutò di riconoscere – dice che il film era dedicato a lei, estrema testimonianza della vergogna che Tati provava per quella vicenda e che Chomet avrebbe volutamente cancellato dal film. L’illusionista è stato presentato al Festival Internazionale del cinema d’animazione a Annency ed è uscito in Francia e Gran Bretagna il 16 giugno. In Italia dovrebbe arrivare a settembre distribuito dalla Sacher Film. | L’illusionista di Tati. L'autore di Appuntamento a Belleville ha fatto un nuovo film d'animazione da una storia scritta tanti anni fa. |
Il 26 settembre è uscito in Italia Bling Ring, il nuovo film di Sofia Coppola, ispirato alla storia vera di un gruppo di ragazzi americani ossessionati da personaggi famosi del cinema, della musica e della tv al punto da arrivare a svaligiare le case di alcuni di loro. Il film ricostruisce la successione cronologica dei furti in modo molto accurato, riporta fedelmente alcuni dialoghi tratti da video e interviste, inserisce numerosi dettagli ed espressioni effettivamente usate dai protagonisti. Allo stesso tempo Coppola ha modificato i nomi di tutti i ragazzi, ha eliminato o ridimensionati alcuni personaggi e ha aumentato la rilevanza di altri che nella realtà furono più marginali, come nel caso di Tess Taylor (Sam Moore, nel film) che non venne mai condannata. In particolare Bling Ring riprende esplicitamente l’articolo «I sospetti indossavano Louboutins», scritto dalla giornalista Nancy Jo Sales e apparso su Vanity Fair nel marzo del 2010, e si avvale anche della consulenza di Brett Goodkin, un agente del Dipartimento di polizia di Los Angeles che lavorò al caso e che compare anche brevemente nel film (e che per questa consulenza, data a indagini in corso, sta passando dei guai). | “Bling Ring”, la storia vera. Come andò davvero la vicenda dei sei ragazzi ossessionati dai vip che rubavano nelle case dei vip, raccontata dal nuovo film di Sofia Coppola. |
Lunedì 14 gennaio, Mario Monti è stato ospite della trasmissione Porta a Porta di Bruno Vespa su RaiUno. Insieme con gli ospiti della trasmissione, ha parlato del proprio impegno in politica dopo la presentazione delle sue liste, dei progetti contenuti nella sua Agenda Monti e non ha risparmiato critiche nei confronti di Silvio Berlusconi, definendolo anche un “pifferaio magico”. | Mario Monti a Porta a Porta. Ha parlato del proprio programma per le elezioni e non ha risparmiato critiche nei confronti di Silvio Berlusconi. |
È praticamente impossibile non avere mai visto almeno uno di quei video di rapide ricette con inquadrature dall’alto. Quelli originali e fatti meglio arrivano dalle pagine di Tasty, una sezione autonoma del sito BuzzFeed. La pagina Facebook di Tasty, dove vengono pubblicati praticamente tutti i suoi video, esiste da meno di due anni e piace a più di 87 milioni di persone; esistono poi altre pagine su altri social (ha 12 milioni di seguaci su Instagram) e alcune pagine secondarie, nate dopo la principale: per esempio Tasty Junior, Tasty Japan e Proper Tasty, con ricette un po’ più ricercate e difficili di quelle della pagina principale. I video di Tasty sono, come ha scritto Farhad Manjoo sul New York Times, i video più visti al mondo dopo quelli porno e quelli musicali. All’inizio – diciamo almeno fino a un anno e mezzo fa – i video di Tasty li vedeva un sacco di gente ma non portavano soldi. Ora, ha scritto Manjoo, sono diventati redditizi (soprattutto grazie a chi paga per avere i propri prodotti nei video di Tasty), e il sito ha anche deciso di andare oltre: tra qualche mese venderà Tasty One Top, un piano cottura fatto apposta per preparare e cuocere i piatti mostrati nei video di Tasty. | Come si fanno i video più visti al mondo, dopo il porno e la musica. Sono le ricette video di Tasty, la pagina con 87 milioni di "mi piace" su Facebook che sta cercando di diventare molto di più. |
Oggi all’Università di Roma Tre è stato presentato il sito www.archivispotpolitici.it, il primo archivio online di spot politici italiani che raccoglie quasi quarant’anni di video legati alla comunicazione politica in Italia. Il sito contiene circa 450 spot politici realizzati tra il 1974 e il 2012, consultabili per criteri di ricerca, parole e percorsi tematici. L’iniziativa è nata da un progetto di ricerca di Interesse Nazionale (PRIN 2008) finanziato dal ministero dell’Istruzione e della Ricerca. Nell’ambito di questo progetto il professore Edoardo Novelli ha coordinato il lavoro di ricerca “Trent’anni di spot politici in Italia: effetti e conseguenze sul linguaggio, sulle forme e sui modelli della comunicazione e della narrazione politica”, dal quale è nata l’idea di un archivio digitale e di un sito per la consultazione online. Alla realizzazione del sito hanno collaborato: Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico AAMOD, l’Archivio Nazionale dei Democratici di Sinistra, il Dipartimento Comunicazione del Popolo delle Libertà, il Dipartimento Comunicazione Unione di Centro, la Fondazione Craxi, YouDem. | 40 anni di politica in 15 spot. Da Craxi a Fini, da Vendola a Berlusconi, una selezione di video da un ricco archivio ("Care mamme, nonne e zie..."). |
Aggiornamento del 22 settembre 2015 Nelle prime ore di oggi il problema di Skype è stato risolto. Skype è offline da ore, i disservizi sono iniziati alle 10:20 circa di questa mattina, come segnalato inizialmente da molti utenti su Twitter e altri social network. Ci sono problemi a collegarsi sia con la versione per computer sia con quella per dispositivi mobili. In alcuni casi si riesce a comunicare con i singoli contatti, anche se lo stato risulta offline. Skype ha spiegato che il problema è legato in qualche modo al sistema che gestisce le impostazioni dello status dei contatti (“In linea”, “Assente”, “Occupato”, “Invisibile” e “Non in linea”). Nel pomeriggio di lunedì il problema è stato identificato e sono in corso le operazioni per ripristinare il servizio, ha comunicato sempre Skype. | Skype oggi non funziona, cosa succede. Il programma per chattare, telefonare e fare videochiamate non è accessibile dalle 10:20 di oggi, il problema riguarda milioni di utenti. |
Colorati, dipinti con disegni di astronauti e cieli stellati o murales, incorniciati da fiori o coperti dall’edera: sono i garage di Berkeley, in California, fotografi da Ian Wood, che da due anni gira nei quartieri della città a cercarli e documentarli. Wood vive e lavora a Berkeley da sempre, e ha iniziato il progetto Berkeley Garage – che potete vedere più estesamente sul suo sito o sul suo account Instagram – portando a spasso il suo cane. Ha raccolto decine di immagini che raccontano un pezzo di città, e dice che “i garage incarnano lo spirito colorato, disordinato e libero della storia di Berkeley”. Berkeley è nota soprattutto come città universitaria – l’università di Berkeley è una delle più importanti al mondo –ma ospita anche gli uffici e i centri di ricerca di alcune grandi aziende, come Bayer e Siemens. | I garage di Berkeley. Colorati, incorniciati da fiori o coperti da murales: Ian Wood li fotografa dal 2016 per raccontare un pezzo della sua città. |
La settimana scorsa la casa editrice Adelphi ha annunciato che a maggio pubblicherà la traduzione italiana di Yoga, il nuovo libro dello scrittore francese Emmanuel Carrère, che dal 2012, quando uscì Limonov, è molto apprezzato in Italia. Per gli impazienti e per chi vuole recuperare un altro dei suoi libri, quest’estate la piattaforma di streaming di audiolibri Storytel ha cominciato a renderne disponibili le versioni da ascoltare: tra le novità di settembre c’è Un romanzo russo. Abbiamo messo insieme, come ogni mese, un elenco di questa e altre novità interessanti, che sono arrivate ad agosto e arriveranno a settembre, non solo su Storytel ma anche su Audible, l’altra piattaforma di streaming di audiolibri presente in Italia. Entrambe si possono provare gratis per 30 giorni: per Storytel però solo se passate per questo link, altrimenti i giorni sono 14. | 19 libri da ascoltare a settembre. Su Storytel stanno arrivando le versioni audio dei libri di Emmanuel Carrère, e su Audible arriverà "I diavoli" di Guido Maria Brera, tra le novità del mese. |
Alice Brignoli, una donna italiana che nel febbraio del 2015 era partita da Bulciago, in provincia di Lecco, con il marito Mohamed Koraichi, per la Siria per aderire all’ISIS (o Stato Islamico), è stata arrestata e riportata in Italia insieme ai suoi tre figli e a un quarto bambino, avuto da Koraichi nei campi di addestramento da una seconda moglie. Brignoli è stata trovata in un campo per rifugiati di Al-Hawl, in Siria. Le ricerche di Brignoli andavano avanti dal 2016, quando il Gip di Milano Manuela Cannavale aveva emesso un’ordinanza cautelare per lei, il marito, la sorella e il cognato di Koraichi e un’ulteriore coppia di persone radicalizzate. Tutti insieme avevano raggiunto la Siria in auto attraverso i Balcani e la Turchia. | È stata arrestata in Siria Alice Brignoli, una donna italiana che nel 2015 aderì all’ISIS. |
La ministra della Giustizia, Marta Cartabia, ha chiesto «un rapporto completo su ogni passaggio di informazione e sull’intera catena di responsabilità» per le violenze del 6 aprile 2020 nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, condotte dagli agenti di polizia penitenziaria della struttura ed esterni contro 300 persone detenute. Sulla vicenda stava indagando da tempo la magistratura, ma il tema è tornato di attualità in seguito alla diffusione dei video delle telecamere interne del carcere, diffusi dal quotidiano Domani, che hanno mostrato in modo inequivocabile le violenze condotte su persone che non avevano modo e possibilità di difendersi. Proteste e pandemia Il carcere di Santa Maria C.V. viene spesso descritto dalle associazioni che si occupano dei diritti delle persone detenute come mal tenuto, con scarse condizioni igieniche e infestato dagli insetti, a causa della sua vicinanza a una discarica. La struttura ospita un migliaio di persone (la sua capienza massima è di 809 posti) suddivise in vari reparti che si chiamano con i nomi di alcuni fiumi come Danubio, Tevere e Nilo. | Le violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, dall’inizio. Cosa sappiamo sui fatti del 6 aprile 2020, quando decine di persone detenute subirono una violenta rappresaglia dopo una protesta. |
La riforma della scuola – quella che il governo Renzi chiama “La Buona Scuola” – è stata approvata dalla Camera con 277 voti favorevoli, 173 contrari e 4 astenuti. La riforma, che era già stata approvata dal Senato, è diventata legge. I circa 70 emendamenti presentati negli ultimi giorni alla Camera – dove il governo ha un’ampia maggioranza – sono stati respinti. Il disegno di legge “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” era stato presentato lo scorso 27 marzo alla Camera dei Deputati, che aveva condotto prima l’esame in sede referente presso la VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione), e poi in aula con approvazione il 20 maggio 2015. Il testo, dopo aver subito qualche modifica, era stato trasmesso al Senato dove era cominciato l’esame nella commissione Istruzione e dove erano stati presentati quasi 3 mila emendamenti. Il governo aveva deciso allora di trasmettere il disegno di legge all’aula senza l’approvazione della commissione, e sostituendolo con un maxi-emendamento su cui era stato posto un voto di fiducia: la fiducia era stata approvata da 159 senatori, con 112 contrari e nessun astenuto, e la riforma era tornata in seconda lettura alla Camera. | La riforma della scuola è diventata legge. La Camera ha approvato "La buona scuola" con 277 voti favorevoli e 173 contrari. |
Mercoledì il ministero dell’Istruzione ha annunciato quali saranno le materie della seconda prova per il prossimo esame di Maturità. La seconda prova – al contrario del tema di italiano della prima prova, che è uguale per tutti – cambia da indirizzo a indirizzo: riguarda le materie che più caratterizzano il tipo di scuola che hanno frequentato gli studenti nel loro corso di studi (liceo, istituto tecnico o istituto professionale) e ogni anno il ministero dell’Istruzione decide quale materia sarà oggetto d’esame. Insieme alle materie della seconda prova, è stato diffuso anche l’elenco delle materie che saranno affidate ai commissari esterni: lo trovate su questo documento del sito del ministero dell’Istruzione. | Maturità 2018: le materie della seconda prova. Le cose da sapere dopo l'annuncio del ministero dell'Istruzione, che ha diffuso anche l'elenco delle materie affidate ai commissari esterni. |
Nella notte tra il 2 e il 3 novembre c’è stato un incendio all’ospedale Villa San Pietro di Roma, sulla Cassia. Secondo le prime informazioni, l’incendio sarebbe iniziato verso le 4 di notte per via di un cortocircuito a un generatore, e da lì avrebbe raggiunto alcune aree dell’ospedale, compreso il reparto di rianimazione. Repubblica scrive, citando la direzione dell’ospedale, che «si sta lavorando al trasferimento di circa 400 degenti perché l’ospedale è al momento senza corrente». | C’è stato un incendio all’ospedale Villa San Pietro, a Roma: circa 400 pazienti saranno trasferiti in altre strutture. |
Sul Foglio di lunedì 26 settembre Alessandro Giuli ha pubblicato un lungo articolo intitolato “Il mio Cav.” per gli ottant’anni di Silvio Berlusconi (li compirà giovedì 29 settembre). L’articolo di Giuli è di fatto una lunga e informale intervista a Giuliano Ferrara che parla di Berlusconi, del suo rapporto con lui, di televisioni, Milan, politica e malattia, mettendo in chiaro, fin da subito, come stanno le cose: “Il Foglio, che di Berlusconi è stato un raro e atipico araldo fin sul piano societario, dapprincipio lo ha battezzato Cav. e per ultimo smetterà di volergli bene. A modo suo”. Nell’intervista Ferrara racconta dei suoi primi incontri con Berlusconi, quando lo chiamò mentre lavorava alla RAI per offrirgli un lavoro a Mediaset, dei colloqui di lavoro che faceva insieme a Fedele Confalonieri, dell’ingresso in politica – «quando mi dissero il nome del movimento, Forza Italia, volevo morire» – e della fondazione del Foglio, che Berlusconi suggerì di chiamare “il Quadrifoglio”, come portafortuna. È il racconto di un amico, molto tenero nei toni e nella sostanza, ma che dice molte cose sulla storia di Berlusconi, di Ferrara e di un pezzo dell’Italia. | Berlusconi, un raggio di sole. E altre cose divertenti che Giuliano Ferrara racconta al Foglio per celebrare l’ottantennio dell’ex PresdelCons. |
Martedì 23 settembre è iniziata a Parigi la settimana della moda, una delle manifestazioni più importanti del settore, con la presentazione delle collezioni primavera/estate per l’anno prossimo. La settimana della moda parigina terminerà il primo ottobre: si svolge due volte all’anno in quattro città nel mondo, fra cui – oltre a Parigi – New York, Milano e Londra, e per questo motivo le sfilate che si svolgono in queste città vengono chiamate “Big Four”. Come ogni anno a Parigi sfileranno le case di moda più importanti del mondo, in numerose location (tra cui il Salons du Louvre, il Palais de Tokyo e il Palais des Beaux Arts), con i più svariati personaggi famosi ad assistere alle sfilate: finora si sono visti soprattutto Kanye West e Kim Kardashian. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | La moda a Parigi. Fotografie dalla settimana della moda più importante del mondo: non solo dalle sue passerelle. |
«Le varianti nascono come reazione al vaccino» è una bufala che circola molto tra i “no vax” Diversi militanti dell'organizzazione neofascista si sono presentati appoggiando il candidato del centrodestra, perlopiù con la Lega | I grillini contestano Schifani alla festa del PD. Fassino: "Metodi squadristi". |
Stasera saranno assegnati i David di Donatello, i più importanti premi del cinema italiano. La cerimonia di premiazione sarà trasmessa in diretta su Rai Uno dalle 21.25 e condotta da Carlo Conti, dopo che per due anni era stata trasmessa su Sky. I cinque candidati per il Miglior film sono A Ciambra, Gatta Cenerentola, La tenerezza, Nico, 1988 e Ammore e malavita, che è anche il film con più candidature. Saranno assegnati in tutto più di venti David di Donatello, compresi quelli per il Miglior film straniero e il Miglior film dell’Unione Europea. Durante la serata saranno anche dati David speciali o alla carriera a Stefania Sandrelli, Diane Keaton e Steven Spielberg. A consegnare alcuni premi ci saranno Pierfrancesco Favino, Luca Zingaretti, Monica Bellucci, Roberto Bolle e Beppe Fiorello. Durante la serata Giorgia, Carmen Consoli e Malika Ayane canteranno le canzoni di alcuni «grandi film del passato, rendendo un loro personale omaggio al cinema italiano». | La guida ai David di Donatello. Stasera c'è la cerimonia di consegna dei più importanti premi del cinema italiano: su Rai Uno, con Carlo Conti, Diane Keaton e Steven Spielberg. |
La calvizie, detta propriamente alopecia androgenetica, interessa e preoccupa centinaia di milioni di uomini nel mondo, arrivando a interessarne circa la metà di quelli con più di cinquant’anni; e riguarda anche le donne, in misura significativamente minore. È uno di quei casi in cui coincidono una grande potenzialità commerciale e un imponente interesse scientifico, eppure i rimedi trovati finora consistono in cure farmacologiche che hanno successo in una percentuale ridotta di casi, o in interventi chirurgici che hanno normalmente buoni risultati, ma che hanno ancora grandi limiti. La scienza ha dedicato molti sforzi a trovare una strada alternativa, e nelle ultime settimane sono stati presentati i risultati di alcune ricerche promettenti che hanno a che fare con le cellule staminali e con le stampe 3D. Dal punto di vista clinico, la calvizie è legata alla produzione di ormoni androgeni – prodotti sia dagli uomini che dalle donne, generalmente in misura maggiore nei primi – e al loro effetto sui follicoli piliferi, le strutture che producono le cellule che costituiscono i peli e i capelli. Una testa normale contiene decine di migliaia di follicoli, ciascuno dei quali ha alla base una papilla dermica, la parte interna del bulbo vero e proprio, fondamentali per la crescita materiale del capello. La vita di queste papille è limitata, e collegata alla produzione di ormoni: quando scompaiono, i follicoli che le contengono si “miniaturizzano” entrando in una specie di fase dormiente. Le cause della calvizie possono essere varie, le avevamo raccontate più estesamente qui. | La lotta alla calvizie fa progressi. Negli ultimi mesi sono state presentate due promettenti ricerche con un obiettivo simile: ricreare i follicoli che ci riempiono la testa. |
Breaking News! «Un nuovo studio suggerisce che le femmine di lontra di mare investano così tante energie nel crescere i loro cuccioli da mettere a rischio la loro stessa sopravvivenza. Questi mammiferi marini usano circa 980 megajoule – una misura dell’energia – per allevare i loro cuccioli, l’equivalente di bruciare il 133 per cento della loro massa corporea». Le lontre di mare non sono arrivate nei tg della sera e nemmeno sulle prime pagine dei giornali, quando la notizia è stata data lo scorso mese, ma per il sito che se ne era occupato è stata una cosa grossa. NGNews.com, la versione digitale della rivista National Geographic, ha pubblicato la notizia subito dopo la presentazione della nuova ricerca. | Dove va il National Geographic. Come si fa far convivere un'antica e venerata istituzione dedita alla contemplazione della natura con le esigenze dell'editoria digitale? Ora c'è un nuovo CEO e una mezza rivoluzione in corso. |
I fotografi Channi Anand, Mukhtar Khan e Dar Yasin dell’agenzia Associated Press hanno vinto il premio Pulitzer nella categoria Feature Photograhy (servizi fotografici) per le loro fotografie che mostrano e raccontano com’è la vita nel Kashmir, l’unico stato indiano a maggioranza musulmana e non induista, oggetto di un’antica disputa territoriale tra India e Pakistan. Una buona parte del loro lavoro si concentra nel periodo intorno all’agosto 2019, quando l’India ha revocato lo “status speciale” garantito al Kashmir fin dagli anni Cinquanta, che era contenuto nella Costituzione indiana e che dava molta autonomia al governo locale. In quell’occasione il governo indiano ha mandato molti militari nella zona, ha imposto un coprifuoco per evitare manifestazioni, ha interrotto tutte le comunicazioni verso l’esterno, compreso Internet, ha arrestato centinaia di persone e vietato qualsiasi forma di riunione e protesta. | Le foto del Kashmir che hanno vinto il Pulitzer. Le hanno scattate tre fotografi di AP nello stato al centro di un’antica disputa territoriale, riuscendo a pubblicarle in modo rocambolesco. |
Domenica 19 gennaio sono iniziate a Parigi le sfilate delle collezioni primavera/estate dell’alta moda femminile, che dureranno fino a venerdì 24. All’evento partecipano le più prestigiose case di moda francesi e italiane, come Chanel, Christian Dior, Versace, Givenchy, Giorgio Armani, Schiaparelli e Valentino. La sfilata di Chanel, disegnata dallo stilista Karl Lagerfeld, è stata chiusa come da tradizione dall’abito da sposa – indossato dalla modella inglese Cara Delevingne, accompagnata da Lagerfeld e dal nipote Hudson Kroenigm, di cinque anni. Come per tutte le grandi sfilate di moda, le persone e le cose che ruotano attorno agli abiti e alle modelle in passerella sono altrettanto interessanti: da una truccatrice dal braccio ricoperto di tatuaggi coloratissimi, ai fotografi al lavoro, al pubblico: dalla sempre presente direttrice di Vouge americano, Anna Wintour, all’ex top model Elle MacPherson alla stilista Donatella Versace insieme a Lady Gaga, entrambe con chiome lunghissime e biondissime. | L’alta moda a Parigi. Abiti da sposa con le sneakers, parrucche colorate, tatuaggi e pubblico notevole: le foto più belle scattate in questi giorni intorno alle sfilate. |
Lunedì 4 giugno a San Ferdinando, in Calabria, c’è stata una manifestazione per Soumayla Sacko, un uomo di 29 anni originario del Mali ucciso sabato 2 giugno con una fucilata alla tempia e che viveva in una vicina tendopoli. I braccianti che spesso con un regolare permesso di soggiorno lavorano nei campi della piana di Gioia Tauro per pochi euro al giorno sono scesi per le strade gridando slogan come “Giustizia”, “Schiavi mai”, “Soumayla, uno di noi”, “Toccano uno toccano tutti”. E al nuovo ministro dell’Interno Matteo Salvini che domenica 3 giugno durante un comizio aveva detto che «Per gli immigrati clandestini è finita la pacchia», hanno risposto dicendo: «Al ministro dell’Interno Matteo Salvini diciamo che la pacchia per noi non è mai iniziata». Il corteo dei braccianti è arrivato fino al Comune, dove una delegazione è stata ricevuta dal sindaco Andrea Tripodi e dal vicario della Questura di Reggio Calabria e ha chiesto «case e non più tende». Lunedì, per Soumayla Sacko e contro il razzismo, ci sono state manifestazioni anche in altre città, come Napoli e Roma. La persona che ha sparato non è ancora stata identificata e arrestata. | Le manifestazioni per Sacko Soumayla. Il 29enne del Mali ucciso con una fucilata nella notte tra sabato e domenica è stato ricordato con cortei in Calabria, a Roma e a Napoli. |
Alla base di morigerato c’è il participio passato di morigerare, oggi caduto in disuso. Morigerare significava “educare alla moderazione”; la sua origine è il latino morigerari (“compiacere”), composto di mos (“costume”) e gerere (“portare”). Una persona morigerata è una persona sobria, temperata, controllata, costumata; è cortese nei modi, rispettosa delle regole, onesta e parsimoniosa nel vivere, moderata nel mangiare. La morigeratezza, quando si sta in tavola, non consiste però nella sola consumazione frugale di un pasto. In tanti trattati di buone maniere di un tempo si riferisce, in un contesto più generale, al corretto comportamento, all’educazione di cui doveva dar prova il perfetto commensale. In un codice anonimo del Quattrocento, conservato alla Biblioteca Casanatense di Roma, è elencata al riguardo una gustosa serie di norme; si raccomanda che «fossero puliti il viso, le mani, la lingua e i denti» e «le unghie e i capelli non fossero lunghi e sporchi», e viene espresso il «divieto di grattarsi o di schiacciare le pulci in pubblico»: Il commensale doveva afferrare il boccone con tre dita, non leccarsele, ed evitare di rosicchiare le ossa. Oltre ad essere morigerato, l’invitato doveva accettare volentieri anche cibi che gli incutessero timore. Si consigliava di non bere il vino tutto d’un fiato o prendere due sorsi consecutivi ed evitare di ansimare. Infine si consigliavano al massimo tre bicchieri di vino, con l’aggiunta di molta acqua (June di Schino, Furio Luccichenti, Il cuoco segreto dei papi. Bartolomeo Scappi e la Confraternita dei cuochi e dei pasticcieri, Roma, Gangemi, 2011, p. 150). | Cosa vuol dire “morigerato”. La quarta parola spiegata da Massimo Arcangeli è quella per descrivere chi "non oltrepassa mai la giusta misura, si tiene al riparo da ogni eccesso o sregolatezza". |
Subito dopo la cerimonia di premiazione degli Oscar, la prima tappa obbligata per chi ne ha vinto almeno uno è la cosiddetta “festa del Governors Ball”, che prende il nome dalla sala da ballo poco distante dal Dolby Theatre di Los Angeles, dove si svolge la cerimonia di premiazione. In quest’occasione le statuette degli Oscar vengono personalizzate con una targhetta con i nomi dei vincitori incisi, che per questo motivo si possono vedere fotografati mentre stringono l’Oscar in mano o lo guardano con attenzione, e qualcuno – come Rami Malek, che ha vinto come miglior attore, e Spike Lee, miglior sceneggiatura non originale – ne approfitta per iniziare a brindare. | Le foto del Governors Ball, subito dopo gli Oscar. Cioè la festa in cui le statuette vengono personalizzate e si comincia a brindare. |
Da quasi quarant’anni Salvador Rueda, urbanista, psicologo e autore di diversi libri, è immerso nella pianificazione urbanistica di Barcellona, ed è considerato un visionario. Durante tutta la sua carriera, passata negli uffici del governo locale e dell’Agenzia di ecologia urbana, Rueda ha lavorato su un piano rivoluzionario, un progetto enorme per cambiare Barcellona e il modo in cui è vissuta dalle persone. Rueda ha immaginato una città non più dominata dalle automobili, ma da spazi pubblici usati da pedoni e ciclisti e organizzati attorno alle cosiddette “superillas“, termine catalano che significa “superblocchi”, cioè pezzi di città dove le auto non sono benvenute (spesso viene usato anche il termine “supermanzanas”, blocchi di “manzanas”, “isolati”). Il piano di Rueda è rivoluzionario perché punta a far diventare Barcellona la prima grande città “post-automobili” del mondo: un posto dove la maggior parte delle strade non è destinata alle auto e la maggior parte delle persone non ne possiede una. | La rivoluzione urbanistica di Barcellona. Da anni la città sta mettendo in pratica un piano per togliere spazio alle auto e ridarlo a pedoni e ciclisti, con le cosiddette "superillas". |
Domani torna il riassunto per chi era via, iniziativa che la scorsa settimana avete molto gradito, ma questa selezione può essere comunque un buon punto di partenza per chi è sul punto di tornare dalle vacanze e vuole rimettersi in pari con quanto accaduto. Sono le tredici cose più lette sul Post di questa settimana e come potete vedere c’è molta Italia e molta economia: sono giornate così. – Estate in Groenlandia Fotografie bellissime e poco ferragostane da un posto in cui fa sempre più caldo, anche se non sembra | Sunday Post. Le tredici cose più lette sul Post di questa settimana, dalla Tobin Tax al Grande Lebowski passando per Mogadiscio e l'abolizione delle province. |
Lo scorso ottobre Visa, Mastercard, American Express e Discover, quattro delle principali aziende statunitensi che offrono carte di credito, hanno presentato un proprio servizio congiunto che permette di effettuare pagamenti online premendo su un bottone. Si tratta di uno di quei pulsanti che si trovano di solito sui siti di e-commerce nella sezione in cui bisogna scegliere un metodo di pagamento. Tra le opzioni di solito si può scegliere di pagare con carta di credito e inserire manualmente i numeri della propria carta, oppure premere un pulsante che rimanda a una pagina esterna in cui i dati della carta sono registrati in un portafogli virtuale, e quindi non serve inserirli. Il bottone di pagamento creato da Visa, Mastercard, American Express e Discover | La lotta per i bottoni di pagamento. Sono quelli che permettono di fare acquisti online senza inserire i numeri della carta di credito: PayPal l'ha fatta da padrone fin qui, ma è arrivata la concorrenza. |
Il nuovo film di Star Wars, Gli Ultimi Jedi, ha diviso gli appassionati sin dalla primissima scena (da qui in poi ci sono un sacco di spoiler, avvisati). Poe Dameron, il miglior pilota della Resistenza, si avvicina a un’enorme astronave del Primo Ordine per un attacco apparentemente suicida e deve cercare di prendere tempo. Contatta l’astronave, chiede di parlare col generale Hux e mentre aspetta di caricare le proprie armi fa finta di avere qualche problema col vivavoce, e di non sentire niente. È una gag tutto sommato innocua, ma ad alcuni è sembrata più vicina alla comicità del film-parodia Balle Spaziali che a quella dei film precedenti. Per molti fan della saga il film «è finito lì», come ha scritto il sito di critica cinematografica 400 calci. Se conoscete qualche impallinato di Star Wars probabilmente vi ha già elencato tutte le cose che non funzionano negli Ultimi Jedi, oltre alla prima scena. Il vostro impallinato non è solo: su Rotten Tomatoes, un sito che aggrega le recensioni cinematografiche di critici e utenti, il parere dei critici è nettamente superiore a quello degli spettatori fino a questo momento. Le recensioni entusiaste uscite nei giorni scorsi hanno fatto guadagnare al film un punteggio di 93 su 100. Le recensioni negative degli spettatori, invece, hanno addirittura superato quelle positive, tanto che il punteggio complessivo è di 56. | Perché il nuovo Star Wars non piace agli appassionati? i critici e gli spettatori occasionali ne parlano in termini entusiastici, quelli che hanno una spada laser a casa molto meno. |
Di ministri improbabili l’Italia ne ha avuti diversi: pochi però sono stati protagonisti di vicissitudini travagliate quanto quelle di Aldo Brancher. Chiusa – per ora – la questione del legittimo impedimento, chiusa – si fa per dire – la questione della paternità politica della sua nomina, è ritornato a galla il tema originario: a che serve il ministero di Brancher? Passano i giorni, infatti, e le deleghe non ci sono. Domenica Brancher aveva farfugliato qualcosa a Raitre, dicendo che le deleghe erano scritte sulla Gazzetta Ufficiale. Sulla Gazzetta Ufficiale non c’erano, la prassi è che vengano comunicati con un decreto pochi giorni dopo la nomina. E quel decreto ancora non c’è. Qualcuno sostiene che il decreto tardi ad arrivare per via di un errore nel nome del ministero – d’altra parte sono così tanti che i nomi stanno finendo – mentre secondo altri finché Berlusconi non tornerà dall’estero non ci saranno passi avanti. Scrive così Repubblica, oggi: Resta però il giallo deleghe, delle quali il neo ministro al Decentramento è ancora sfornito: dopo che gli sono state attribuite dal Consiglio dei ministri (18 giugno) sono rimaste sulla sua scrivania fino a sabato scorso, tempo utilizzato per limarle ed evitare sovrapposizioni di competenze con il ministro alle Regioni, Raffaele Fitto. Ora, raccontano dai suoi uffici, sono tornate a Palazzo Chigi dove attendono di essere definitivamente firmate del premier Berlusconi, che però potrebbe rimanere all’estero fino al 4 luglio. Con lo spettro di un ulteriore allungamento dei tempi per la loro formalizzazione, ovvero la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Come testimonia lo stesso Brancher, che se sabato era pronto a scommettere su un lieto fine entro domani, ora resta sul vago: «La loro pubblicazione non spetta a me, ma alla presidenza del Consiglio e Berlusconi è in Brasile». | Il ministro del nulla. Mistero sulle deleghe di Aldo Brancher, mentre si arricchiscono di dettagli le accuse del suo processo sulle tangenti. |
La settimana scorsa, durante il programma satirico della BBC “Revolting”, è stato trasmesso il primo di una serie di video-parodia sulle mogli dei jihadisti, intitolato The Real Housewives of ISIS. Il riferimento è al celebre reality The Real Housewives, che segue la vita di alcune donne molto ricche che vivono negli Stati Uniti. Il video, che dura poco più di un minuto e mezzo, è stato visto online più di 21 milioni di volte e ha portato a grandi discussioni. Nel video si vedono delle donne in hijab che nel loro guardaroba hanno giubbotti e cinture esplosive e parlano dei loro problemi quotidiani, comprese le liti con i mariti: «Non fa altro che parlare delle sue quaranta vergini, perché non riesce a essere felice con me?», si dice per esempio. O ancora: «Ali mi ha comprato una nuova catena, ora è lunga due metri e mezzo, riesco quasi a uscire di casa». Una protagonista si lamenta che un’amica indossa il suo stesso giubbotto esplosivo: «Mi copia in tutto», commenta. Un’altra dice di essere vedova di cinque mariti e dopo un’esplosione si corregge: «Ora sono sei». Le donne, poi, scrivono continuamente sui loro telefonini usando l’hashtag «morte all’Occidente» e si chiedono: «Manca poco alla decapitazione, e ancora non so che cosa indossare». | Si può fare satira sull’ISIS? un video di BBC che prende in giro i jihadisti e le loro mogli è stato giudicato molto coraggioso da alcuni, e offensivo da altri. |
A Parigi sta finendo la settimana della moda, iniziata lo scorso 23 settembre con le prime sfilate. È una delle manifestazioni più importanti del settore e serve per presentare abiti, vestiti e accessori che faranno parte delle collezioni per la primavera e per l’estate del prossimo anno. Le principali case di moda hanno organizzato le loro sfilate in alcuni dei luoghi più famosi di Parigi, come i Salons du Louvre, il Palais de Tokyo solitamente destinato all’arte contemporanea e il Palais des Beaux-Arts. La settimana della moda viene organizzata due volte all’anno in quattro città del mondo, che oltre a Parigi sono New York, Milano e Londra. Le sfilate che si svolgono in queste città sono chiamate “Big Four” e sono le più importanti e attese per la presentazione delle nuove collezioni. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | La settimana della moda a Parigi. Le foto più belle scattate intorno alle passerelle della settimana della moda più importante del mondo. |
Dronestagram è un sito per condividere le foto aeree scattate con i droni commerciali: “l’Instagram delle foto con i droni”, in sostanza. Come ogni anno, Dronestagram ha scelto le più belle foto scattate dall’alto con i droni negli ultimi 12 mesi: sono state fatte in giro per il mondo, la maggior parte a paesaggi naturali, e ce n’è anche una con un bizzarro photobomb di un uccello scattata a luglio in Polinesia Francese con un drone DJI Phantom 3. Alcune di queste foto potreste averle già viste qui, tra quelle premiate a luglio per l’International Drone Photography Contest, un concorso a premi organizzato da Dronestagram per National Geographic. Tornando invece al photobomb in Polinesia Francese: qualcuno ha chiesto al proprietario del drone se poi il drone sia riuscito a sopravvivere all’attacco dell’uccello. Non c’è risposta. L’utente che l’ha scattata ha però continuato a fare foto e video con i droni anche dopo quella foto: o si è salvato, o ne ha comprato un altro. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le più belle foto con i droni del 2016. Le ha scelte il sito "Dronestagram": un paio sono scattate in Italia e nella più bizzarra c'è il photobomb di un uccello. |
Dal 29 settembre va in onda su Showtime (il network televisivo statunitense di Weeds, Dexter e Homeland, tra gli altri) una nuova serie televisiva ancora inedita in Italia, Masters of Sex. Il titolo è un riuscito gioco di parole: oltre a significare maestro, specialista, “Masters” è anche il cognome di William Masters, sessuologo e ginecologo realmente esistito che insieme alla sua collega Virginia Johnson, alla fine degli anni Cinquanta, fu il primo a effettuare uno studio approfondito della fisiologia sessuale umana, esaminando nel corso degli anni migliaia di atti sessuali compiuti da centinaia di volontari. La prima stagione è in corso negli Stati Uniti e finirà a dicembre. La serie, creata da da Michelle Ashford, si basa sulla biografia di Thomas Maier, Masters of Sex: The Life and Times of William Masters and Virginia Johnson, una serie di interviste attraverso le quali Maier indaga le vite dei due sessuologi e soprattutto il loro lavoro sulla sessualità umana, allora considerato pionieristico, che contribuì a mostrare il sesso per la prima volta da un punto di vista scientifico e non più come la sfera privata della vita coniugale, oltre a demolire molti miti radicati nella cultura occidentale. | “Masters of Sex”, spiegato. Di cosa parla la serie tv americana del momento, a partire dalla storia vera di due famosi sessuologi tra gli anni Cinquanta e Sessanta. |
In queste settimane i giornalisti delle principali testate di tutto il mondo stanno provando la nuova Maserati Levante, il primo SUV (Sport Utility Vehicle) di lusso del marchio Maserati e del gruppo Fiat Chrysler Automobiles. La Levante è lunga poco più di cinque metri, pesa intorno ai 2.200 kg, ha trazione integrale e condivide la base meccanica con le berline Maserati Ghibli e Quattroporte. In Italia è disponibile con un motore turbodiesel 3.0 V6 da 275 CV o 250 CV (che non paga il Superbollo) e un benzina tre litri V6 biturbo da 430 CV, sviluppato in collaborazione con Ferrari, a prezzi che partono da 73.400 euro per la versione alimentata a gasolio e 91.300 euro per quella a benzina. La Levante è un modello molto importante per FCA: secondo le previsioni annunciate dal gruppo, il SUV dovrebbe portare le vendite annuali del marchio Maserati a 70mila unità entro il 2018, il doppio rispetto a quelle del 2015. La Levante è costruita nella fabbrica torinese di Mirafiori e debutta in un segmento – quello delle auto sportive a ruote alte – oggi molto popolare, in cui il principale concorrente è il SUV tedesco Porsche Cayenne, oltre ai connazionali Audi Q7, BMW X5 e Mercedes-Benz GLE, agli inglesi Range Rover e Jaguar F-Pace e al modello svedese Volvo XC90. | Cosa si dice della Maserati Levante. Il nuovo SUV di lusso di Fiat Chrysler pare sia piaciuto molto ai giornalisti, anche a quelli stranieri. |
Louis Tomlinson non ha la voce di Zayn Malik né il carisma di Harry Styles, non era simpatico e piacione come Niall Horan e non era nemmeno quello che faceva ballare tutti ai concerti, come Liam Payne. Negli One Direction, la boy band britannica di grande successo diventata famosa nel 2010 grazie a X-Factor e scioltasi – temporaneamente, pare – nel 2016, Louis Tomlinson era quello meno famoso e di talento: il quinto, che stava sempre dietro sul palco, che cantava meno da solista e che si preoccupava di rileggere i documenti che firmavano. Il più «dimenticabile» della band, come ha lucidamente detto lui stesso a Tom Lamont dell’Observer, che lo ha intervistato per capire come abbia vissuto lo scioglimento del gruppo e cosa lo abbia spinto, nonostante tutto, a rimettersi a lavorare a un nuovo disco. Oggi Tomlinson ha 25 anni, un figlio nato da una breve relazione e un paio di lavori che aveva iniziato ai tempi degli One Direction: fa il manager di una band di ragazze, ancora senza nome, e gestisce la sua casa discografica, la Triple String. Occuparsi delle cose burocratiche – ha raccontato a Lamont – era un po’ il suo lavoro anche negli One Direction: gestiva gli aspetti logistici del gruppo e quando c’era da dare una brutta notizia a qualcuno o litigare con i discografici, gli altri mandavano avanti lui. Negli One Direction era stato l’ultimo dall’inizio, fin dai tempi di X-Factor: durante il programma non ebbe mai l’occasione di cantare come solista nelle esibizioni della band, formata mettendo insieme cinque aspiranti solisti dai giudici Nicole Scherzinger e Simon Cowell. Tomlinson si sentiva quello inutile, dovendo stare sempre in fondo, a cantare la linea vocale più bassa, «quella che nel mix non si sente davvero», e nei mesi di X-Factor era conosciuto soprattutto come «quello con le espadrillas (le scarpe di tela e corda, ndr) che sta dietro agli altri». | Quello degli One Direction di cui non si ricorda nessuno. Anche Louis Tomlinson sta provando la carriera da solista, nonostante abbia meno seguito degli altri e ne sia molto consapevole. |
Da qualche giorno si è ricominciato a parlare di una sentenza molto controversa con cui lo scorso dicembre un uomo era stato condannato a 16 anni per l’omicidio della sua compagna, a Genova. La cosa di cui si sta parlando è che nelle motivazioni della condanna – ritenuta da molti non abbastanza severa – la giudice ha scritto che l’uomo ha «reagito» al comportamento della donna, un comportamento «del tutto incoerente e contraddittorio» poiché lei lo aveva «illuso e disilluso nello stesso tempo». Nell’aprile del 2018 Javier Napoleon Pareja Gamboa, un uomo di origini ecuadoriane di 52 anni, aveva ucciso con un coltello da cucina la compagna Jenny Angela Coello Reyes, 46 anni, nel loro appartamento di via Fillak, a Rivarolo, in Liguria. Dopo l’omicidio, Gamboa era scappato e aveva vagato per la città per due giorni, prima di essere arrestato. Lo scorso 6 dicembre è stato condannato a 16 anni di carcere con rito abbreviato. L’accusa aveva chiesto 30 anni di carcere, ma la giudice ha accolto la tesi della difesa concedendo le attenuanti generiche e ha applicato lo sconto di un terzo della pena previsto dal rito abbreviato. | La sentenza sull’omicidio di Genova di cui si parla. Un uomo aveva ucciso la sua compagna ed è stato condannato a 16 anni, con le attenuanti perché lei "lo ha illuso e disilluso allo stesso tempo". |
Jorge Maria Bergoglio, ora Papa Francesco, è stato indicato immediatamente come “il primo Papa gesuita” e anche, da chi conosce abbastanza la storia della Chiesa, come un vero “Papa nero”. I Gesuiti – o più esattamente: la Compagnia di Gesù – sono un ordine tra i più importanti della Chiesa e uno di quelli con la storia più ricca. In passato hanno esplorato nuovi mondi, combattuto guerre e organizzato complotti, sono stati soppressi e poi rifondati, sono stati le guardie dei papi più intransigenti e le avanguardie del progressismo. La fondazione La Compagnia di Gesù venne fondata nel 1540. Erano gli anni dello scisma protestante che stava dividendo l’Europa in una serie di guerre religiose che sarebbero durate oltre un secolo. Dalla Germania Martin Lutero e gli altri riformatori predicavano contro la corruzione della Curia Romana, contro il traffico delle indulgenze e contro la ricchezza della Chiesa. | Chi sono i Gesuiti. Storia, tratti fondamentali e citazioni pop dell'ordine di papa Francesco, "il primo Papa nero". |
Youth – La giovinezza è il nuovo film del regista italiano Paolo Sorrentino, presentato al festival di Cannes il 20 maggio. In un’intervista per Repubblica con Concita de Gregorio, Sorrentino ha raccontato un po’ sul nuovo film: più che della vecchiaia, dice, parla “di memoria e di assenza. Di cosa resta, nel ricordo, dei gesti di una vita quando la vita finisce. Cosa resta di un padre”. Sorrentino racconta infatti della sua infanzia e di aver perso i genitori quando aveva 17 anni, e dice di essere spaventato dal pensiero di cosa si ricorderebbero i suoi figli di lui se dovesse morire ancora giovane. Youth – La giovinezza è al cinema in Italia da mercoledì 20 maggio. Albergo sul mare, ultimo piano. In terra una palla da calcio di pezza per giocare con Carlo, 12 anni. Nell’altra stanza Anna, 18, si stira i capelli. Seduto in terrazza Paolo Sorrentino guarda i figli dalla porta a vetri. “Crescono. Bello, sì, ma anche un segreto dispiacere. Essere padre mi piace tanto, e non so bene come si fa il genitore quando diventano grandi”. Non lo sa. Aveva 17 anni quando i suoi genitori sono morti. “Sono stato solo figlio bambino, ragazzo. Mai figlio adulto”. È di questo che parla il suo film – la vecchiaia è uno schermo. Di memoria e di assenza. Di cosa resta, nel ricordo, dei gesti di una vita quando la vita finisce. Cosa resta di un padre. | Di che cosa parla “Youth”. Non proprio della vecchiaia, spiega Paolo Sorrentino in una bella intervista di Concita De Gregorio. |
Mercoledì sera la Camera ha approvato il cosiddetto “decreto Genova”, che contiene tutte le norme necessarie per regolare la ricostruzione del ponte Morandi, con tempi e procedure diverse e più rapide rispetto a quelle permesse dalle leggi ordinarie. Nel decreto, però, sono contenute anche altre norme che non hanno niente a che fare con Genova: la più contestata dall’opposizione riguarda quello che è stato definito un “condono edilizio” per Ischia, la piccola isola del golfo di Napoli. È una cosa di cui si è molto discusso nelle ultime settimane anche a causa delle divergenze tra Lega e Movimento 5 Stelle: il decreto permetterà infatti di usare i fondi per la ricostruzione del terremoto del 2017 anche per migliaia di case frutto di abusi edilizi. Luigi Di Maio e il Movimento 5 Stelle hanno detto spesso che la norma non equivale a un condono, ma la questione è complicata e se è vero che formalmente non è previsto un condono – scrivono Pagella Politca e AGI – gli effetti della nuova legge potrebbero avere effetti simili. Il 30 ottobre il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio ha scritto su Facebook “Basta bufale! A Ischia non c’è nessun condono”, e ha condiviso l’intervento dell’onorevole Antonio Federico (M5S) il quale a sua volta affermava “non c’è nessun condono per Ischia nel decreto emergenze”. Le opposizioni invece hanno duramente attaccato il governo, e in particolare il M5S, su questa vicenda. Proviamo a fare un po’ di chiarezza. | Quello di Ischia è un condono o no? il Movimento 5 Stelle dice di no e tecnicamente ha ragione: il decreto legge su Genova, però, avrà di fatto conseguenze simili, spiega AGI. |
Negli Stati Uniti i casi di persone infettate dal virus del Nilo occidentale hanno raggiunto livelli preoccupanti: i Centri federali per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) hanno fatto sapere che nella prima settimana di settembre (rispetto alla settimana precedente) i decessi riconducibili al virus sono aumentati di quasi il 32 per cento e che il numero di persone che sono state contagiate è cresciuto del 25 per cento. In tutto il Paese, dall’inizio dell’anno e fino al 5 settembre, si sono verificati 2.118 casi e 92 decessi: un record da quando il virus fu individuato per la prima volta negli Stati Uniti nel 1999. | Il virus del Nilo negli Stati Uniti. Sta raggiungendo una diffusione preoccupante: dall'inizio dell'anno a oggi si sono verificati 2.118 casi e 92 decessi. |
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