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L’ultimo rapporto Ecotour della Coldiretti rivela l’incremento nel mercato del turismo ecologico che sta avvenendo in Italia: un giro di 10 miliardi annui per 100 milioni di presenze che visitano le 772 aree protette del nostro paese, un totale del 10% del territorio. Pasqua sarà protagonista, secondo le previsioni, di un vero e proprio boom. Secondo il rapporto infatti i desideri principali di quelli che ricercano la vacanza ecologica sono il contatto con la natura (38%) e relax e tranquillità (13,7%). Ma anche le tradizioni culturali ed enogastronomiche (12,6%), con un occhio al risparmio (10,3%). Infine sono il 9,9% quelli che ricercano la vacanza all’aria parte come possibilità di praticare turismo attivo (trekking, mountain bike, climbing).
Il rapporto Ecotour mette in evidenza i desideri degli italiani nella ricerca di una vacanza a contatto con la natura e con la specialità culinarie locali per imbandire la tavolata di Pasqua.
Sulla pagina ufficiale del volto noto di Uomini e Donne è appena giunta notizia della morte di suo padre Gigi. I fan si sono stretti intorno al suo dolore improvviso e hanno iniziato a manifestare tutto il loro affetto per il trauma derivato dalla triste scomparsa. "Abbiamo appena saputo che è venuto a mancare il papà di Manfredi" si legge in un post dedicato "In questi momenti ogni parola è superflua. Soprattutto quando ci si trova di fronte alla perdita di un genitore. Ti siamo vicini, ci stringiamo tutti a te perché con il cuore siamo con te…Condoglianze a te e alla Famiglia Ferlicchia per la triste perdita".
È deceduto il papà di Manfredi Ferlicchia, volto di Uomini e Donne ed ex fidanzato di Giorgia Lucini. I fan si stanno stringendo intorno al suo dolore e stanno cercando di dargli conforto con numerosi messaggi d’affetto.
I Radiohead hanno fatto causa a Lana Del Rey per il plagio di una canzone per cui, chiamati in Tribunale a loro volta, hanno dovuto riconoscerne un'ispirazione terza, modificandone i credits. Ieri la cantante americana ha confermato con un post sui propri social che la band capitanata da Thom Yorke l'ha denunciata per plagio chiedendo il 100% dei diritti d'edizione della canzone e nonostante la cantante, che sottolinea che non si è ispirata in nessun modo a "Creep" per la sua “Get Free”, tratta dall'album "Lust For Life" aveva comunque proposto il 40%, cercando un accordo che la band inglese ha rifiutato: i due artisti, quindi, andranno in causa e sarà un Tribunale a stabilire quanto le due canzoni siano simili e quanto e se la Del Rey dovrà agli inglesi. "La storia della denuncia è vera, e sebbene io so che la mia canzone non è affatto ispirata a ‘Creep', i Radiohead pensano che lo sia e vogliono il 100% delle edizioni. Nei mesi scorsi gli abbiamo offerto il 40% ma loro accettano solo il 100%. I loro avvocati non hanno voluto sentire ragioni e per questo motivo sarà un Tribunale a decidere" ha scritto la cantante con un tweet, ribadendo il suo punto di vista sull'argomento e ricevendo molta solidarietà, soprattutto per la storia travagliata che la stessa "Creep", canzone del 1992 dei Radiohead, presente nel loro album d'esordio "Pablo Honey". Quello che ha sorpreso i fan di entrambi gli artisti è che anche i Radiohead, in passato, hanno subito un'azione legale per il presunto plagio della canzone, la prima hit di Thom Yorke e soci, ad oggi una delle band più conosciute al mondo. Albert Hammond e Mike Hazlewood, autori di "The Air That I Breathe" dei The Hollies, infatti, ascoltandola hanno trovato troppe somiglianze nella melodia e nella progressione armonica e così hanno fatto causa ai Radiohead i quali, ammettendo una certa ispirazione, hanno risolto tutto accordandosi – al di fuori delle sale dei Tribunali – per cedere una percentuale delle royalties ai due, i quali sono stati anche citati nelle edizioni successive della canzone, come co-autori.
Lana Del Rey dovrà rispondere in tTribunale del presunto plagio di “Creep”, una delle canzoni più note dei Radiohead. La cantante lo conferma con un tweet in cui spiega che non vi è stata alcuna ispirazione.
In cerca di fortuna, direzione Italia. Dalla Tunisia e in misura minore dall'Egitto (dove Mubarak ha dato le dimissioni) stanno arrivando uno dopo l'altro barconi di profughi che prendono di mira l'isola di Lampedusa: circa 1200 negli ultimi 3 giorni, ben 852 nella sola notte di ieri. I barconi continuano ad arrivare, viste anche le condizioni stabili del canale di Sicilia e nelle prossime ore la situazione potrebbe già diventare preoccupante. Il problema di dare una prima accoglienza agli immigrati, infatti, non è un problema di facile risoluzione. Il centro di permanenza temporanea dell'isola è chiuso e né il ministro Maroni né il sindaco di Lampedusa Bernardino De Rubeis intendono riaprirlo: farlo significherebbe incentivare i clandestini a tentare la fortuna e doversi trovare a gestire flussi di migliaia di persone. Per Maroni: "La grave crisi del Maghreb, in particolare dalla Tunisia e dall'Egitto, sta portando ad una fuga di massa verso l'Italia. Stanno arrivando centinaia di persone sulle coste italiane e stiamo mettendo in campo tutte le forze per fronteggiare una vera e propria crisi umanitaria". E oggi non sono mancati attimi di tensione: un barcone con a bordo un gruppo di immigrati, infatti, è stato avvistato da una motovedetta tunisina che lo ha bloccato. Una volta a bordo, però, gli immigrati si sono ribellati ai militari e hanno dato vita a un parapiglia che ha attirato un aereo della Guardia Costiera, in servizio di ricognizione nel Canale di Sicilia. L'aereo ha allertato un pattugliatore italiano che ora si sta dirigendo nella zona per prestare soccorso all'equipaggio della motovedetta.
Sempre più barconi stanno partendo dalla Tunisia direzione Lampedusa: in soli 3 giorni si è registrato lo sbarco di più di mille clandestini. La situazione è già molto complessa.
Morto Carlo Vanzina, pare essersi riacceso per qualche ora un dibattito che in Italia ha tenuto banco per molti anni, senza che mai si riuscisse ad agguantare una risposta univoca, come accade per tutti i fenomeni culturali divisivi: il filone cinematografico nato coi fratelli Vanzina, che include ma non è fatto unicamente dei tanto bistrattati cinepanettoni, merita di uscire definitivamente dall'angolo delle pellicole di serie b in cui è stato costretto da parte dell'opinione pubblica, oppure al contrario si dovrebbe evitare di esaltarlo come paradigma della commedia italiana di quella stagione? Risposta, appunto, non c'è. Era lo stesso Vanzina a non preoccuparsene, comprendendo come il suo cinema fosse una sintesi dell'incontro tra la cultura alta e la commedia umana, quella più spontanea che ogni giorno si può trovare in strada. "Il massimo della snobberia è fare film di Natale, e la sera leggere Maupassant", aveva detto una volta Carlo Vanzina, descrivendo i tratto suoi e di suo fratello Enrico. Ma a dispetto delle critiche che si sono riaccese in queste ore, c'è una cosa che i Vanzina hanno saputo fare in maniera limpida e inequivocabile, riuscendo nel miracolo di lasciare lo stesso segno su diverse generazioni. C'è quella scena, quella nota a molti, la sequenza che mette fine a "Sapore di mare", durante la quale lo spessore del messaggio e la popolarità si sintonizzano sulla stessa frequenza per un periodo di tempo breve, della durata di pochi minuti. Perché la pioggia di fine estate l'abbiamo vista tutti e tutti abbiamo provato un'immensa tristezza. E chiunque ha creduto, almeno per un istante, che l'amore nato tra gli ombrelloni potesse permettersi la presunzione di essere permanente. E ognuno di noi è in grado di comprendere il senso dello sguardo smarrito di Jerry Calà, segnato da un velo di tristezza e rimpianto, e l'alone di compiacimento sul volto di Marina Suma, che lo guarda da lontano. La parola che spiega tutto è naturalmente la nostalgia (sì, quella celeste e perfettamente didascalica della canzone di Cocciante in sottofondo), il più universale tra i sentimenti. Tanto facile da provare, quanto ardua e complessa è la sfida a raccontarla, immortalarla in pochi secondi. A chi ci è riuscito, con la gentilezza con cui lo hanno fatto i Vanzina, andrebbe riconosciuto il merito. Non è da tutti saper raccontare la nostalgia.
Nell’incrocio di sguardi di Jerry Calà e Marina Suma nel finale di “Sapore di mare” si legge un sentimento chiaro, riconoscibile a tutti, che in pochi hanno saputo raccontare con lo stesso garbo e la stessa precisione dei Vanzina.
Le star ne sanno una più del diavolo quando si parla di stile e non perdono occasione per fare visita al parrucchiere di fiducia per rinnovare con una certa frequenza la loro immagine. Così facendo, riescono a rimanere sempre sulla cresta dell'onda in fatto di look, lanciando ogni mese nuove mode e tendenze. Lo sa bene Bella Hadid, che negli ultimi tempi sembra proprio non riuscire a trovare un'acconciatura che la soddisfi. Qualche settimana fa era apparsa più glamour che mai con un caschetto in pieno stile anni '90, portato con la fila centrale e gonfio sulle punte, ma nelle ultime ore è già passata a qualcosa di diverso, mostrandosi sui social in una versione inedita.
Bella Hadid ha cambiato ancora una volta look, apparendo irriconoscibile sui social. Dopo aver sfoggiato un caschetto in pieno stile anni ’90 nelle ultime settimane, ora è passata a una chioma lunghissima e scura.
La settimana appena conclusa è stata caratterizzata da uno scoop che ha riempito le pagine di gossip. La storia d'amore tra Lele Mora e Fabrizio Corona ha sconvolto il mondo dello spettacolo e tra verità e smentite non si capisce ancora chi è stato con chi e perché. In tutto questo sarebbe interessante capire l'opinione di un'altra star da copertina, ovvero Belen Rodriguez, ex fidanzata del paparazzo, che secondo le ultime notizie non sarebbe poi tanto ‘ex'. Infatti, Fabrizio avrebbe raggiunto la showgirl argentina in Sudafrica in occasione del suo compleanno. Belen ha compiuto 26 anni il 20 settembre e mentre girava alcune scene del nuovo cinepanettone Fabrizio Corona si è presentato sul set e lei è apparsa molto serena e molto felice. Segno che la storia procede a gonfie vele nonostante quello che dicono i giornali. Insomma l'amore e la vita lavorativa vanno a gonfie vele per Belen che sarà protagonista del film di Natale di Neri Parenti ‘Natale in Sudafrica'. Al suo fianco ci saranno grandi nomi del cinema italiano come Cristian De Sica, Giorgio Panariello e Massimo Ghini e la testimonial di Miss Sixty ha spiegato così il suo ruolo: “Il mio personaggio si chiama Angela, sono una ricercatrice, arrivo in Sudafrica con l’unico scopo di trovare una farfalla. In realtà non faccio niente, fanno tutto gli altri, io sto lì e mostro il sedere. Nel film di Natale c’è sempre stata la bella di turno, in genere ‘femme fatale', stavolta, leggendo il copione, ho trovato, invece, che il mio ruolo fosse delicato. I momenti in cui si vedono le mutande sono due, ma c’è una certa eleganza”. Insomma una bella occasione per continuare la sua ascesa nel mondo del cinema, inoltre, non mancherà, come colonna sonora, la canzone dall'estate: il waka waka che sarà ballato anche dalla showgirl.
Belen Rodriguez è la protagonista del nuovo cinepanettone e sul set in Sudafrica è stata raggiunta da Fabrizio Corona.
Non c’è niente di più semplice e più classico, in questi anni, di una storia di supereroi. Contemporaneamente non c’è niente di più innovativo, in Italia, in questi anni, di una storia di supereroi. Gabriele Salvatores ci ha provato con l’operazione di alto profilo Il ragazzo invisibile e ha preferito contaminarla con il suo cinema e una visione molto d’autore per finire a fare qualcosa di lontano dal puro intrattenimento e dall’azione. Gabriele Mainetti (un esordiente) invece è andato fino in fondo e il suo Lo chiamavano Jeeg Robot (presentato oggi alla Festa del cinema di Roma) è una vera sorpresa, l’unico film di supereroi moderno che sia mai stato girato nel nostro paese. Quello che accade a Enzo Ceccotti, mezza tacca (mezzo scemo) del sottobosco criminale italiano potrebbe essere stato scritto da Stan Lee negli anni ‘60: fuggendo dalla polizia dopo il furto di un orologio si butta nel Tevere per nascondersi, sfondando per errore un barile di materiale radioattivo e finendoci dentro. Niente di più tipico per acquistare dei superpoteri. Da quel momento in poi tutto il resto del film seguirà la parabola tipica dell’eroismo Marvel, dalla scoperta dei suddetti poteri, fino allo scontro con la nemesi. Sembra impensabile che una storia simile possa essere ambientata in Italia, ma Mainetti assieme agli sceneggiatori Menotti e Nicola Guaglianone ha trovato la chiave perfetta, quel misto di serietà, crimine e ironia che rende tutto credibile ed emozionante. Ad aiutarlo anche un cast in grandissima forma, Claudio Santamaria nel ruolo protagonista e Luca Marinelli in quello di un villain, tra il joker e il dandy. Quella cosa che al cinema italiano riesce così difficile, rinunciare a idee intellettuali e realizzare film di puro genere e puro intrattenimento, fatti bene e con grande conoscenza tecnica e dell’azione, Lo chiamavano Jeeg Robot è riuscito a farla, contaminandola di un’ironia quasi indispensabile per non prendersi troppo sul serio. In fondo è pur sempre un adattamento di un genere straniero, in fondo non siamo a Manhattan o Tokyo e il protagonista ha a che fare con dei coatti di periferia. Uscito rinforzato Enzo Ceccotti vuole fare soldi e usa la sua forza per sradicare un bancomat (non sa che se lo si forza le banconote vengono macchiate da inchiostro indelebile), una videocamera di sicurezza lo riprende e diventa subito virale online, un mito: il supercriminale contro le banche. I suoi problemi però sono altri, più grossi, pericolosi e armati. Con una scena di chiusura che si diverte a far finta di essere Batman ma una trama molto originale, che non pensa in piccolo ma in grande, che fa il massimo uso di effetti speciali non perfetti ma funzionali e che sa bene cosa sia importante in una storia simile, Lo chiamavano Jeeg Robot si fa amare al primo colpo. Mette due scemi (letteralmente) al centro di una storia di crimine e grazie a loro la tramuta in supereroismo di quartiere, non dimenticando di immaginare intorno a loro un mondo in crisi, bombe che esplodono e scenari da fine del mondo. L’unica salvezza sono i DVD di Jeeg Robot, punto di riferimento imprescindibile per Alessia, la matta che si è attaccata ad Enzo convinta che sia lui Jeeg.
La festa del cinema di Roma scopre il talento dell’esordiente Gabriele Mainetti, autore del primo vero cinefumetto italiano. Ispirato all’America, appassionato di Giappone ma radicato a Roma, il film è una vera e propria goduria.
L'orca Kayla, una delle ‘attrazioni' del SeaWorld di Orlando, si è spenta a soli 30 anni, a causa di una malattia fulminante che l'ha colta nell'ultimo weekend di gennaio. A darne annuncio è stato lo staff del parco acquatico, comunicando che i veterinari hanno fatto tutto il possibile per salvarle la vita, ma invano. “Mentre oggi è una giornata difficile per tutti noi di SeaWorld, Kayla ha ispirato generazioni di ospiti e dipendenti a prendersi cura e conoscere meglio questa incredibile specie”, si legge nel messaggio d'addio. Le frasi di circostanza sono state tuttavia rispedite al mittente dagli ambientalisti, che da anni, assieme a molti studiosi, puntano il dito contro i parchi acquatici che imprigionano questi meravigliosi mammiferi marini, confinandoli in spazi angusti e privandoli della libertà per il pubblico ludibrio. Un'esistenza drammatica. Kayla nacque il 26 novembre del 1988 nel SeaWorld di San Antonio, in Texas, da mamma Keanu e papà Orky 2. A differenza di altre orche tenute in cattività, non ha mai assaporato la vita nel proprio habitat naturale. Nel 1991 Kayla fu trasferita al Sea World dell'Ohio (oggi chiuso) e successivamente fu di nuovo spostata in quello di San Antonio. Qui si unì col maschio Keet, e il 9 ottobre 2005 diede alla luce la sua unica figlia, Halyn. Kayla, a causa del regime di cattività, la respinse, per questo lo staff del Sea World separò i due cetacei e trasferirono la piccola nella vasca col padre Keet. Halyn morì solo 3 anni dopo la nascita, il 15 giugno del 2008. Kayla nel 2006 fu spedita al Sea World di Orlando, in Florida, dove nell'aprile del 2007 abortì un feto maschio. Durante la sua lunga permanenza nel nuovo parco si è sempre dimostrata gentile con i propri ‘allenatori' e con gli altri esemplari di orca; era molto intelligente e aveva imparato diverse esibizioni complesse. Sabato 26 gennaio ha manifestato segni di grande sofferenza, per questo le sono stati somministrati antibiotici ed è stata costantemente seguita dallo staff veterinario. È morta il 28 gennaio alle 12:15. Verrà eseguita un'autopsia per determinare le cause della morte, al momento sconosciute.
L’orca Kayla è morta al SeaWorld di Orlando a soli 30 anni, a circa un terzo dell’aspettativa di vita in natura. Ha vissuto l’intera esistenza imprigionata all’interno dei parchi acquatici americani, dove ha anche perduta una figlia di 3 anni e ha abortito il feto di un maschio.
L'Eurovision Song Contest 2021 è stato confermato, come annunciato dagli organizzatori che hanno anche reso noto come si comporteranno a seconda delle condizioni in cui si troveranno a causa del Covid-19. L'ESC, infatti, ha messo sul tavolo tre scenari diversi, cancellandone già uno (erano 4 quelli che erano stati presi in considerazione all'inizio): "L'evento si svolgerà sicuramente il 18, 20 e 22 maggio. A poco più di 3 mesi dalla fine, gli organizzatori dell'Eurovision Song Contest 2021 hanno concordato un approccio determinato, ma realistico nella fase finale dei preparativi" si legge nella nota pubblicata sul sito ufficiale. Lo scenario che è stato naturalmente cancellato è quello che prevedeva uno svolgimento normale dell'evento, che quest'anno si terrà a Rotterdam. Un'ipotesi impossibile, come spiega Martin Österdahl, supervisore esecutivo dell'Eurovision Song Contest. "L'Eurovision Song Contest farà sicuramente il suo gradito ritorno a maggio nonostante la pandemia ma, nelle circostanze prevalenti, è purtroppo impossibile tenere l'evento nel modo in cui siamo abituati (…). In una situazione in continua evoluzione, ci stiamo prendendo il nostro tempo per assicurarci di poter ospitare l'Eurovision Song Contest nel modo migliore e più sicuro possibile". Lo scenario a cui si sta lavorando è quello denominato B, ovvero quello che prevede distanziamento sociale obbligatorio, misure di sicurezza rigorose con frequenti test Covid e un "protocollo per proteggere artisti, delegazioni e troupe dentro e fuori dal sito", con la possibilità di chi non può raggiungere Rotterdam di esibirsi "live-on-tape" utilizzando una performance registrata: "Ci sarebbero 9 spettacoli (6 prove generali, 2 semifinali e un gran finale), senza pubblico o con un pubblico ridotto per consentire il distanziamento sociale. La capacità finale dipenderà dalle linee guida del governo locale. Ci saranno attività nella città di Rotterdam svolte in modo sicuro e responsabile". "La sicurezza, la salute e l'incolumità di tutti i partecipanti all'Eurovision Song Contest, dalla troupe agli artisti, è la nostra massima priorità. Stiamo seguendo da vicino gli sviluppi internazionali e continuiamo a esplorare e pianificare 3 scenari rivisti (B, C e D) annunciati per la prima volta lo scorso autunno", ha aggiunto Österdahl.
L’Eurovision Song Contest 2021 è stato confermato, come annunciato dagli organizzatori che hanno anche reso noto come si comporteranno a seconda delle condizioni in cui si troveranno a causa del Covid-19. L’ESC, infatti, ha messo sul tavolo tre scenari diversi, cancellandone già uno, quello della normalità.
Tra le centinaia di manifestanti che ieri a Piazza San Giovanni – Roma – sono scesi in piazza per dire no al Green Pass c'era anche una dirigente di polizia, il vicequestore Nunzia Alessandra Schilirò, che non solo si è mischiata tra i contestatori, tra i quali spiccavano non pochi no vax e negazionisti, ma è anche salita sul palco e al microfono ha affermato che il certificato verde rappresenterebbe una "tessera di discriminazione", una considerazione che a 24 ore di distanza sta facendo discutere tanto che la Questura di Roma starebbe valutando anche un'azione disciplinare. Schilirò però non è una sconosciuta nel mondo dei "no Green Pass", tanto da essere stata presentata sul palco non soo come poliziotta ma anche come autrice di Byoblu, sedicente "tv dei cittadini" che ospita personaggi controversi, dichiaratamente no vax, negazionisti, complottisti et similia.
Tra i manifestanti che ieri a Piazza San Giovanni sono scesi in piazza per dire no al Green Pass c’era anche una dirigente di polizia, la vicequestore Nunzia Alessandra Schilirò, che non solo si è mischiata tra i contestatori ma è anche salita sul palco e al microfono ha affermato che il certificato verde rappresenterebbe una “tessera di discriminazione”.
L'ipotizzata cessione della porzione statunitense di TikTok a un'azienda con base negli USA sta iniziando a suscitare reazioni contrarie di stampo sempre più netto in Cina. Nella giornata di ieri a prendere la parola contro l'operazione in corso (che vede tra i protagonisti il colosso dell'informatica Oracle e quello della distribuzione Walmart) è stato il Global Times, tabloid pubblicato direttamente dal Partito Comunista Cinese che ha definito le attenzioni degli USA nei confronti della piattaforma di condivisione video come "un furto senza vergogna". L'articolo in questione è un editoriale pubblicato in occasione dell'ultima decisione negli Stati Uniti in merito alla vicenda della cessione e del blocco di TikTok. In questi giorni il giudice incaricato di decidere se l'app si sarebbe dovuta eliminare da App Store e Play Store ha di fatto congelato fino al 12 novembre lo stop ai download che l'amministrazione Trump minaccia ormai da agosto. Nell'editoriale non firmato, l'organo di partito accoglie la decisione con favore, sottolineando come sospendere i download di TikTok avrebbe serie ripercussioni per il destino della piattaforma, che negli Stati Uniti ha già diversi concorrenti che aspettano solo di accogliere i 100 milioni di utenti orfani dell'app. Imporre a ByteDance di mettere le attività statunitensi di TikTok in mano a un'azienda locale in uno scenario simile — è l'accusa del Global Times — equivale a "voler estorcere a ByteDance un accordo con la forza". Non per niente, da quando Trump ha firmato l'ordine esecutivo che ha messo a repentaglio l'esistenza di TikTok, il gruppo si sta muovendo su due fronti: da una parte ha cercato e sta ancora cercando di contrastare il governo sul piano legale; dall'altro sta cercando di siglare un accordo con la statunitense Oracle per esaudire la rischiesta degli USA senza dover cedere completamente il controllo del suo prodotto.
L’ultimo a schierarsi contro l’operazione di cessione delle operazioni statunitensi imposta a TikTok dall’amministrazione Trump è stato il Global Times, tabloid edito direttamente dal Partito Comunista Cinese che definisce la richiesta fatta allo sviluppatore ByteDance al pari di una estorsione.
Riccardo Guarnieri rompe il silenzio. Lo scorso maggio, il cavaliere del Trono Over ha lasciato Uomini e Donne, dopo avere accusato Roberta Di Padua di averlo costretto a restare più del dovuto in studio, per guadagnare visibilità e lavorare di più con il suo profilo Instagram. Accuse che Roberta aveva rispedito al mittente. Al magazine dedicato al programma pomeridiano di Maria De Filippi, Guarnieri ha assicurato di stare benissimo: "Sono tornato a essere quello che ero: single e spensierato". Le parole spese su Roberta Di Padua sembrano non lasciare aperto alcuno spiraglio alla possibilità di una riconciliazione. Ha precisato di non sentire affatto la sua mancanza: "Roberta è stata attaccata sui social? Non mi riguarda più la cosa. Ognuno deve prendersi le proprie colpe che, in questo caso, sono al cinquanta e cinquanta. Non ho mai sentito la sua mancanza, nemmeno i primi giorni post rottura perché era vivo il ricordo delle sue parole che ho vissuto come offese. Mi è sembrato che lei, a un certo punto, non facesse altro che umiliarmi, o almeno mi sono sentito così, pur di avere ragione". Dopo mesi di silenzio sui social, Riccardo Guarnieri è ricomparso solo lo scorso 9 luglio, con una foto su Instagram che lo ritrae abbronzato e sorridente (vedi foto in alto, ndr). L'uomo ha spiegato perché ha ritenuto opportuno allontanarsi per un po' dai social e starsene in silenzio: "Ho deciso di sparire dai social perché dopo quello che è successo bisognava solo abbassare la testa ed evitare di ritornare su ciò che è accaduto in studio, anche perché in trasmissione mi sono come svuotato. Sono uscito, ovviamente a testa bassa, ma pulito". Quindi ha parlato dell'ipotesi di tornare a Uomini e Donne:
Intervistato da Uomini e Donne Magazine, Riccardo Guarnieri si è detto “single e spensierato”. Le parole spese sulla ex Roberta Di Padua non sembrano lasciare aperto uno spiraglio alla riconciliazione. L’ex cavaliere del Trono Over ha chiarito di non sentire affatto la sua mancanza. Poi ha parlato dell’ipotesi di tornare in studio.
Il nuovo film di animazione dedicato a Super Mario arriverà nei cinema nell'inverno del 2022 ed è già una delle notizie dell'anno. In queste ore c'è stato l'annuncio del super cast di doppiatori che presteranno la voce in inglese ai personaggi del più celebre videogioco di sempre, realizzato in collaborazione con Illumination Entertainment (lo stesso studio che ha concepito i Minions e Cattivissimo Me) e Chris Meledandri. Si parte da Chriss Pratt che darà la voce a Mario e Anya Taylor Joy, reduce dall'enorme successo de La Regina degli Scacchi, che invece sarà la Principessa Peach. Ad interpretare Luigi sarà invece Charlie Day, mentre Jack Black nel ruolo di Bowser. Ci saranno anche Keegan-Michael Kay e Seth Rogen, nel ruolo di Donkey Kong. Se il nuovo film porterà Super Mario in un nuova dimensione, non può mancare il riferimento alla tradizione. Tra le voci, con un piccolo cameo, ci sarà anche Charles Martinet, storica voce di quasi tutti i personaggi del mondo di Mario Bros. Nulla ancora si sa dei doppiatori italiani. L'annuncio del cast di doppiatori è arrivato direttamente attraverso la voce di Shigeru Miyamoto in persona, colui che all'idraulico italiano coi baffi protagonista ha dato i natali e collabora alla pellicola nelle vesti di producer. Dal genio di Miyamoto sono nati anche altri celebri titoli di videogiochi, sempre per Nintendo di cui è stato direttore creativo: da Donkey Kong a The Legend of Zelda, passando per Pikmin, Star Fox, F-Zero.
In queste ore è arrivato l’annuncio dell’uscita di un film di animazione dedicato al celebre videogioco. Il creatore Shigeru Miyamoto ha dato notizia del cast di star al doppiaggio. Si parte da Chriss Pratt che darà la voce a Mario e Anya Taylor Joy, reduce dall’enorme successo de La Regina degli Scacchi, che invece sarà la Principessa Peach.
Ieri è stata una giornata importante per il Principato di Monaco, è stata celebrata la Festa Nazionale e per l'occasione la famiglia Grimaldi si è riunita, affacciandosi ai balconi del palazzo reale per salutare i sudditi. L'unica grande assente era Charlotte Casiraghi ma, nonostante si sia sentita la sua mancanza, le altre principesse sono riuscite a "reggere il confronto", incantando tutti con il loro stile. Sono state soprattutto Beatrice Borromeo e Charlene Wittstock ad attirare le attenzioni dei media grazie a dei look davvero glamour. Le due si sono sfidate a colpi di cappellini e cappotti bon-ton, la prima ha puntato sul tartan, mentre la moglie di Alberto sul total white, ma in entrambi i casi l'effetto finale è stato super chic. Chi delle due può essere definita la più raffinata? Negli ultimi tempi si è parlato molto di Charlene di Monaco, la moglie del principe Alberto, visto che per qualche mese è letteralmente scomparsa, prendendosi un periodo di pausa dai riflettori. È riapparsa in pubblico qualche giorno fa ma il look dismesso con occhiali da vista e stivali bassi non ha convinto i fan. In occasione della Festa Nazionale di Monaco, invece, ha lasciato tutti senza parole con la sua raffinatezza, anche se secondo i tabloid continua ad avere un'espressione triste. Ha puntato sul total white con un cappotto di cashmere firmato Akru, abbinato a maglione a collo alto e a dei pantaloni palazzo dello stesso colore e della stessa Maison. Per completare il tutto ha scelto dei guanti in pelle e un cappello a falda larga, entrambi disegnati personalmente dal direttore creativo Albert Kriemler. Insomma, Charlene ha dimostrato che il bianco non è un colore prettamente estivo, è perfetto anche per l'inverno.
Ieri è stata celebrata la Festa Nazionale del Principato di Monaco e i Grimaldi sono apparsi (quasi) al completo al balcone del palazzo reale. A sfidarsi a colpi di stile sono state le principesse Charlene e Beatrice Borromeo, apparse elegantissime tra cappellini e cappotti bon-ton.
Nessuna campagna vaccinale anti covid in programma e nemmeno nessuna cura contro il coronavirus approvata dalla comunità medico scientifica per curare i malati ma solo preghiere ed intrugli a base di erbe e piante rigorosamente locali, è il caso della Tanzania, il Paese africano dichiarato ormai da tempo covid free dal governo locale ma dove contagi e morti in realtà vengono semplicemente nascosti. Dopo aver visto una prima impennata di casi durante la prima ondata del contagio, il presidente della Tanzania John Magufuli, ha deciso improvvisamente di interrompere il conteggio dei casi nello scorso mese di maggio e un mese dopo ha dichiarato che la nazione aveva eliminato il virus dopo tre giorni di digiuno e preghiere. Mentre il mondo fa fatica a liberarsi dalla pandemia da coronavirus e si confronta con una nuova ondata di contagi, il governo negazionista della Tanzania ha adottato quindi una strada tutta sua non solo ignorando ogni tipo di lockdown possibile e ogni norma anticontagio ma anche negando direttamente l'esistenza del virus nel Paese dove non vengono fatti tamponi e test nemmeno sui malati. Una politica portata avanti ancora oggi dal Presidente in persona ma anche dall'intero governo. Dunque niente obbligo di mascherina o distanziamento e addiritturavia libera a feste in discoteche e locali per turisti da tutto il mondo senza controlli e tamponi come accaduto a Zanzibar in estate. La stessa ministra della salute Dorothy Gwajima si è presentata in conferenza stampa elogiando le doti miracolose contro la covid altri mali di un preparato a base di zenzero, cipolle, limone e pepe che lei stessa ha mostrato come preparare. "Dobbiamo migliorare la nostra igiene personale, lavarci le mani con acqua corrente e sapone, usare fazzoletti, fare esercizio fisico, mangiare cibi nutrienti, bere molta acqua e usare rimedi naturali di cui è dotata la nostra nazione", ha detto Gwajima, specificando però che il virus non è nel paese ma sta "devastando" i paesi vicini.
Niente medicinali né vaccini, contro la covid il governo negazionista della Tanzania propone rimedi naturali a base di erbe e piante ma solo perché il virus sta “devastando” i paesi vicini. Il presidente della Tanzania John Magufuli, ha interrotto il conteggio dei casi na maggio e un mese dopo ha dichiarato che la nazione aveva eliminato il virus dopo tre giorni di digiuno e preghiere. “Se l’uomo bianco fosse stato in grado di inventare i vaccini, avrebbe dovuto averne già trovati per l’Aids, il cancro e la tubercolosi” ha spiegato.
Il Paradiso di Rimini, la storica discoteca della riviera romagnola, per la serata di sabato 29 gennaio ha invitato come ospite d'onore Ruby Rubacuori. La ragazza marocchina dopo l'intervista a Kalispera sta diventando sempre di più un personaggio dello spettacolo. Per pubblicizzare l'evento i gestori del locale hanno creato un'apposita pagina sul popolare social network Facebook. Dopo poche ore dalla creazione della pagina sono piovuti insulti nei confronti di Ruby, i commenti irripetibili hanno costretto i creatori della pagina a chiuderla. La presenza di Ruby non è stata ben accolta nemmeno da alcuni parroci della zona che hanno invitato i ragazzi a boicottare la serata. Nonostante l'idea di far venire Ruby come ospite non sia piaciuta a molti, l'interesse intorno all'evento sta crescendo e la curiosità fra la clientela della discoteca è salita a mille. Anche perché più se ne parla, sia nel bene che nel male, più aumenta la pubblicità della serata. I gestori del Paradiso pregustano già il gran pienone per l’ospitata della protagonista del caso Ruby, inoltre i gestori del locale ribattono le polemiche ironizzando sui vari tentativi di boicottaggio : “I parroci che invitano a non andare in… Paradiso! Per noi avrà l’esatto effetto contrario: anche chi magari non avrebbe voluto ora forse sarà più attratto verso l’evento”.
Ruby Rubacuori la protagonista del Bunga Bunga è stata invitata come ospite dalla celebre discoteca riminese il Paradiso. I gestori del locale hanno creato su Facebook una pagina per sponsorizzare la serata e questa pagina sono stati costretti a chiuderla a causa dei tanti insulti postati nei confronti di Ruby.
"Perché col tempo cambia tutto lo sai, cambiamo anche noi e cambiamo anche noi e cambiamo anche noi, na na na na na". È cambiato molto Vasco in quarant'anni di carriera, dagli esordi da dj, passando per le velleità cantautorali, fino ai 220 mila di Modena Park, un numero di persone che non strabilia, visto che con 7 date negli stadi i numeri sono quelli, ma che a guardare tutti assieme arrivati a Modena solo per lui, per un'unica serata, un po' di impressione la fa. E subito la domanda è: chi riuscirà a ripetere un'impresa numerica di questa portata? Quello che resta, per adesso, è una serata magica per chi ama il cantante di Zocca, l'uomo che ha segnato la storia del rock nostrano, che sbatteva a terra il microfono sanremese, chiedeva di parlare con dio, fregandosene dei canoni di bon ton, plasmando la lingua a proprio suo e consumo, attorniandosi di musicisti e collaboratori eccellenti e che anche per questo (soprattutto per le sue canzoni, ovviamente) ha una fanbase che può contare su intere generazioni, di appassionati, collezionisti, che non si pone neanche più il problema se "era meglio negli anni '80/'90", ma canta a memoria ogni singola canzone. E quindi la domanda è: cosa (a chi) importa del record? A chi importano le critiche? Vasco sale sul palco e fa quello che da quarant'anni sa fare meglio, trasmettere la sua energia al suo pubblico, a quelle 220 mila persone assiepate al Modena Park che cantano tutte le canzoni, sfumatura per sfumatura, che non hanno bisogno che qualcuno gli spieghi chi è Jenny, chi è Gabry, chi è Sally, chi è il negro di "Colpa d'Alfredo" che sanno che con "Albachiara", sempre lei, si chiuderà quello che, piaccia o meno, è uno dei massimi eventi rock della storia di questo Paese. Perché la grandezza di un cantante è anche la capacità di far discutere, dopo aver segnato intere annate di proprie canzoni, gettato in pasto alla discografia album che mescolavano reggae alla emiliana, ballads, rock, canzoni con titoli come "Ieri ho sgozzato mio figlio", "Fegato, fegato spappolato" e frasi come "Con le mie mani tra le gambe diventerai più grande". E ieri sera Vasco ha celebrato se stesso e il suo pubblico, con una scaletta che pescava a piene mani dal meglio della sua produzione, con le immancabili hit e qualche chicca, con ospiti non altisonanti, ma graditi ritorni o semplicemente esposizione di collaboratori di una vita, da Gaetano Curreri degli Stadio a Guido Elmi, produttore di una vita, Maurizio Solieri, Andrea Braido e anche Massimo Riva a cui, come sempre, Vasco ha dedicato un ricordo e un'ovazione. E il colpo d'occhio, ieri, era impressionante, come ha mostrato lo stesso cantante sorvolando più volte l'area del parco Enzo Ferrari o le telecamere della Rai, quando lo riprendevano di spalle, braccia alzate e un fiume incredibile di persone. E l'appuntamento, temuto per le possibili conseguenze anche terroristiche o di organizzazione, è filato quasi perfettamente, a parte un po' di problemi alla fine, quando per defluire si è creato un imbuto che ha provocato qualche leggero malore e malumore. Proprio al pubblico si è rivolto per ringraziarli di essere lì, per non aver avuto paura di riempire un'area così grande dopo mesi e anni in cui il terrorismo ha colpito proprio i raduni musicali: "Noi non abbiamo paura, voi non avete paura. Ditelo forte che non ci chiuderanno in casa con la nostra paura, non cambieremo abitudini. L'amore è sopra la paura" ha gridato con enfasi dal palco enorme, sigillando da lassù quello che aveva detto anche prima del concerto, ovvero che il suo era anche un concerto contro la paura.
Tre ore e mezza di pubblico per Vasco Rossi a Modena Park, per quello che è uno degli eventi musicali più importanti e discussi di sempre, per un “concerto contro la paura” che celebrava i 40 anni di carriera del rocker di Zocca.
Aveva già manifestato grossa tenerezza nei confronti di Charlotte Elizabeth Diana nel giorno della sua nascita, dicendosi desideroso di conoscerla al più presto e dichiarando pubblicamente di trovarla bellissima. Scopriamo oggi che la ragione di tanta sollecitudine non riguarda solo l’affetto normale di uno zio nei confronti di una nipote appena nata. La nascita della Royal baby ha scatenato la voglia di paternità del Principe Harry che, intervistato da Sky News, si dice pronto ad avere un figlio: Certo che mi piacerebbe avere dei bambini adesso, ma c'è tutto un processo prima. Già, a Harry manca la materia prima. Dopo la rottura con Cressida Bonas, il Principino più sexy d’Inghilterra sta cercando una nuova compagna con la quale mettere su famiglia. Le candidate non mancano ma il fratello di William è intenzionato a fare la scelta giusta. Il primogenito di Carlo e Diana è riuscito nell’impresa di trovare la moglie perfetta e Harry non vuole certamente essere da meno. Trovare una donna con le stesse qualità di Kate – che è riuscita a essere perfetta perfino poche ore dopo il parto – non è però impresa semplice: Ci sono momenti in cui si pensa che sia arrivato il momento di sistemarsi, anche se non è adesso. Non credo che queste cose si possano forzare, accadrà quando accadrà. Spero di stare facendo bene da solo, ma sarebbe bello avere qualcun altro accanto a te per condividere la pressione. La donna giusta verrà, basta aspettare. E tutto ciò che deve succedere, succede.
La nascita della Royal baby ha innescato la voglia di paternità in Harry d’Inghilterra che svela il suo sogno di diventare papà proprio come il fratello William. Unico intoppo? Una mamma per il suo bambino.
Se alcune relazioni, nate a "Uomini e Donne", si sono concluse in un nulla di fatto, la stessa cosa non si può dire per Aldo Palmeri e Alessia Cammarota. La loro storia procede benissimo e i due giovani sembrano essere sempre più innamorati. Un amore che è stato suggellato anche da un prezioso anello. Intervistato dalla rivista "Di Più", Aldo ha raccontato di aver voluto conoscere subito i genitori della sua compagna: "Ho voluto conoscere anche i genitori di Alessia. Lei mi aveva detto che suo padre è un po' all’antica perciò ho voluto subito incontrarlo per rassicurarlo sui miei sentimenti. Anche la mia famiglia ha voluto conoscere Alessia e lei ha conquistato tutti. Pensi che mia mamma, che in passato era sempre stata gelosa delle mie fidanzate, mi ha detto ‘Aldo, questa è la donna giusta per te. Mi raccomando, non fartela scappare’. E io l’ho presa alla lettera: pochi giorno dopo la nostra visita in Sicilia ho regalato ad Alessia un anello di fidanzamento." Aldo ha spiegato cosa lo ha spinto a lasciare Catania, per stare vicino alla sua Alessia. Già in un'intervista rilasciata a Fanpage, aveva svelato di voler aprire un ristorante a Roma, per poter trascorrere ogni giorno al fianco della sua fidanzata. Sulle pagine di "Di Più" ha dichiarato: "Alessia, in pochi mesi, mi ha travolto e regalato emozioni fortissime e anche, dal punto di vista fisico, tra noi c'è stata un'intesa perfetta: sembrava che ci conoscessimo da sempre. Il nostro è diventato subito un legame importante, al punto che ho sentito il bisogno di fare un gesto "forte" per dimostrarle la profondità dei miei sentimenti. Per lei, ho lasciato Catania, dove sono nato e cresciuto, e mi sono trasferito a Roma. Viviamo già insieme perché ci siamo resi conto che non riuscivamo a stare lontani l'uno dall'altra, soffrivamo troppo." Infine, per quanto riguarda l'ipotesi di un imminente matrimonio, ha commentato:
Intervistato da “Di Più”, l’ex tronista di “Uomini e Donne” ha ribadito il forte sentimento che lo lega ad Alessia Cammarota. Aldo è intenzionato a sposarla, ma prima preferisce sistemarsi.
Se è vero che l'abito non fa il monaco, è anche vero che azzeccare un titolo di un libro non è sempre semplice. Se poi questo libro è una raccolta di saggi forse è ancora più complesso. Ian Penman, forse uno dei critici inglesi più interessanti del panorama contemporaneo, ha raccolto alcuni saggi musicali e li ha intitolati "Mi porta a casa, questa curva strada" che altro non è che un distico di W.H. Auden che, come spiega lui stesso, ha nel termine "track" una parola che semanticamente unisce le anime del libro, volendo dire sia "sentiero" che "traccia", quella del vinile. Ma non è solo per una questione semantica che è bene spendere due parole in più sul titolo di questo libro pubblicato da Atlantide Edizioni (e in inglese da Fitzcarraldo, editore che negli ultimi anni si è conquistato un posto importante grazie alla cura con cui sceglie le pubblicazione e qualche Nobel per la Letteratura): c'è anche la questione poetica che in qualche modo accompagna il critico e quello che scrive. Nei saggi di Penman, infatti, la scrittura è importante tanto quanto l'osservazione dei vari fenomeni e artisti, e dare fin dal titolo idea di "come" si leggerà e non solo "cosa" si leggerà dà merito all'intenzione tutta. Dentro, insomma, ci sono influenze di pensatori, sociologi, filosofi, c'è una competizione intellettuale con altri critici, c'è una volontà di pensiero che è mirata, però, a dare al lettore sempre un punto di vista preciso. Quelli raccolti in questo libro sono saggi apparsi su varie riviste, affrontando alcuni tra i miti della musica mondiale, ma soprattutto personaggi complessi, alcuni con storie di debolezza che alla fine li ha portati alla distruzione, altri narcisisti, geni, talenti assoluti, di fama mondiale, di nicchia, unendo sempre la persona e l'artista, spesso impossibili da scindere. Ci sono James Brown, Frank Sinatra, Elvis Presley, Prince e Charlie Parker, ma anche due passioni totalizzanti dell'autore come Donald Fagen degli Steely Dan e John Fahey (bella scoperta anche per chi scrive che ha approfondito la musica di questo bluesman). Si analizza la guerra tra Mod e Hipster, si entra nei meandri del jazz e della black music. Penman fa un lavoro enorme cercando traiettorie diverse da quelle percorse da altri, cita le biografie degli artisti, ne individua punti di forza e debolezza – a volte scontrandosi a muso duro con gli autori di quei libri – per arrivare sempre a un punto di vista originale. "Filo conduttore tra alcuni dei saggi è una tesi dialettica tra il disordine e talvolta la disperazione della vita privata degli artisti di cui si parla e l'eleganza, l'economia quasi soprannaturale delle loro canzoni" scrive Penman nell'intro facendosi una domanda che è attuale sempre e soprattutto oggi: "Quanta larghezza di vedute morali siamo disposti a concedere a questi artisti nella sfera privata prima di dire basta".
James Brown, Frank Sinatra, Elvis Presley, Prince, Donald Fagen degli Steely Dan, John Fahey Charlie Parker, e poi i Mod e gli Hipster, sono i protagonisti dell’indagine musicale del critico musicale inglese Ian Penman di cui Atlantide Edizioni ha pubblicato una raccolta di saggi che si muove tra arte e privato con una grande penna.
Wendy Ida viene dalla California, ha 64 anni ma nessuno lo direbbe mai. Vanta un fisico straordinario, fa regolarmente body building e ogni volta che conosce qualcuno le vengono dati 30 anni in meno. Addirittura, quando cammina con la figlia Sky, di 41 anni, le due vengono scambiare per amiche o sorelle. Ha cominciato ad andare in palestra all’età di 43 anni, dopo che aveva messo fine in modo brusco ad una relazione che durava da anni. All’epoca, aveva perso l’autostima e non sapeva più cosa fare per uscire da quel terribile stato di depressione. “Volevo schiarirmi le idee e l’esercizio fisico era una via di fuga. Non pensavo che sarei sopravvissuta a quella rottura, poi ho capito che dovevo cambiare qualcosa nella mia vita”, ha spiegato Wendy. Nonostante avesse già superato i 40 anni, il suo personal trainer le aveva detto che poteva raggiungere risultati incredibili ed infatti così è stato. Negli ultimi anni ha passato quasi tutte le sue giornate in palestra, allenandosi almeno per due ore.
Wendy Ida ha 64 anni, è nonna di tre nipoti ma nessuno lo direbbe mai. Ha un corpo perfetto, si allena regolarmente ed è pienamente soddisfatta della sua forma fisica.
Buongiorno S.p.A., la multinazionale fondata da Mauro Del Rio leader nell'offerta di servizi e soluzioni per la mobile connected life, ha sottoscritto con Dada il contratto definitivo di acquisizione del 100% del capitale sociale di Dada.net. Lo ha comunicato Dada in una nota, dove si precisa che, prima di quest'operazione, la società ha siglato un accordo per il riacquisto del 13% di Dada.net che non possedeva da Sony Music Entertainment per un corrispettivo in contanti di 7,2 milioni di euro Un corrispettivo in contanti pari a 28,5 milioni di Euro oltre alla posizione finanziaria netta consolidata di Dada.net S.p.A. alla data del closing, dalla quale verrà esclusa la posizione finanziaria netta di Giglio Group S.p.A. (negativa per circa 3,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2010), con un beneficio finanziario complessivo per Dada di circa 32,3 milioni di Euro; Il prezzo sarà versato dall'acquirente in due tranche: al closing verrà corrisposta la prima parte, pari a 27,5 milioni di Euro, il rimanente milione andrà saldato al verificarsi di taluni predeterminati eventi e in ogni caso entro 24 mesi dalla data del closing; E' inoltre previsto un earn-out in favore di Dada qualora la partecipazione in Giglio Group fosse ceduta a terzi registrando un plusvalenza entro 3 anni dal closing, per ulteriori massimi 2,5 milioni di Euro. L'operazione prevede l'acquisizione da parte di Buongiorno di una partecipazione del 100% del capitale di Dada.net S.p.A.. Il perimetro oggetto di cessione comprende, oltre a Dada.net S.p.A., le sue partecipate:
Buongiorno, multinazionale leader nell’offerta di servizi e soluzioni per la mobile connected life, ha sottoscritto con Dada il contratto definitivo di acquisizione del 100% del capitale sociale di Dada.net.
Amedeo ammette senza remore di aver avuto una settimana più leggera senza Chiara in casa; una buona notizia se non fosse che Alessia lo informa che ci sarà il tanto atteso confronto di Chiara, eliminata la scorsa settimana, contro Nathalie Cadlini, la sua fidanzata. Uno scontro senza mezzi termini, dopo che la bionda fa il suo ingresso in studio carica come non mai. E’ faccia a faccia con la brasiliana, i toni sembrano tutt’altro che pacati: per rinfrescare le idee alle due rivali, Alessia manda in onda i filmati in cui Nathalie definisce la pr milanese una sfascia famiglie, e la Giorgianni dal canto suo la critica in confessionale accusandola di essere in cerca di notorietà. Chiara non le manda a dire e attacca Nathalie: “Le attenzioni che ho dato ad Amedeo sono state sempre ricambiate; lui è impegnato ma mi ha dedicato carezze e abbracci.” La difesa della Caldini è sicuramente più tiepida, sicuramente per le difficoltà linguistiche, ma non certo meno ferma: “Tu come definisci una ragazza che va con un uomo sposato? Una sfascia famiglie.” La Giorgianni non si piega, e in quanto a tono di voce disintegra la fidanzata di Aterrano. Nathalie con molta calma ribatte: “Se ti fidanzerai un giorno spero che non avrai a che fare con una single come te, che da confidenze a un ragazzo impegnato.” La querelle termina quasi con dei complimenti, almeno sul piano estetico tra le due, ma irrompe Amedeo a spingere sul disinteresse per l’ex compagna di avventure. Per lui un boato di disappunto dallo studio, ma Aterrano si difende con la scusa dell’amicizia sincera e nient’altro, almeno prima che i due finissero ai ferri corti anche come amici. Insomma ognuno, dal suo punto di vista, sembra aver ragione, e soprattutto sembra voler mettere la parola fine al presunto triangolo d’amore. Malgrado lo scontro a fuoco sia finito, la fidanzata di Amedeo ha avuto modo di dire la sua anche in altre trasmissioni tv. Durante un'intervista a Mattino Cinque, la bella brasiliana non ha certo usato parole morbide per il napoletano: "Io sono innamorata, ma sono più arrabbiata con lui che con lei, è lui ad essere fidanzato." Non si smuove dalla sua situazione e ancora una volta ribadisce il fastidio agli apprezzamenti del fidanzato verso Chiara: "Tutti quei riferimenti al fatto che se non fosse stato fidanzato si sarebbe lasciato andare con lei."
La Giorgianni è arrivata armata fino ai denti in studio per controbattere la sua rivale in amore; Nathalie Cadlini si fa trovare tutt’altro che impreparata, anche se nel confronto con il suo ragazzo qualcosa non va per il verso giusto.
Gennaio è un mese di anniversari se pensiamo a Giorgio Gaber, una delle figure imprescindibili della musica italiana e capostipite di quella che si definisce "Scuola di Milano", ovvero quel gruppo di cantautori che avevano la città meneghina come ambito di provenienza e che si sviluppò a metà degli anni 60 e che ebbe come protagonisti Enzo Jannacci e lo stesso Gaber, appunto che insieme formavano il duo "Due corsari". Il 25 gennaio cade l'80° anniversario della nascita di un artista che si definiva, tra le altre cose, "filosofo ignorante" e che ancora oggi è un artista di riferimento a cui si torna spesso, per la sua ironia, per i temi delle sue canzoni (dalla Politica a quelli della solitudine e del disagio di vivere), per le sue incredibili doti. Comincia a scrivere le sue prima ballate negli anni '60 e arriva pian piano il successo, portandolo anche più volte al Festival di Sanremo, ma è con lo spettacolo e l'album "Signor G che è, a un tempo, il suo primo spettacolo teatrale e uno dei primi LP incisi dal vivo in Italia. Il Signor G mescola teatro, cabaret e canzone e affida a una sola persona, Gaber appunto, tutti i ruoli esecutivi: cosa alquanto inconsueta sui nostri palcoscenici" come scrive Gianni Borgna nella "Storia della canzone italiana". Il suo ultimo album, "Io non mi sento italiano" uscì pochi giorni dopo la sua morte – avvenuta l'1 gennaio 2003 – e conteneva 6 tracce ("Il tutto è falso", "Non insegnate ai bambini", "Io non mi sento italiano", "I mostri che abbiamo dentro", "Il corrotto" e "La parola io"): "Il rischio di percepire l'opera come un testamento spirituale si pone fin dai primi versi del disco di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, ‘Io non mi sento italiano': ‘Questo mondo corre come un aeroplano e mi appare più sfumato e più lontano'" scriveva Mario Luzzatto Fegiz in un articolo di presentazione uscito sul Corriere della Sera. "Mi scusi Presidente non è per colpa mia ma questa nostra Patria non so che cosa sia. Può darsi che mi sbagli che sia una bella idea ma temo che diventi una brutta poesia. Mi scusi Presidente non sento un gran bisogno dell'inno nazionale di cui un po' mi vergogno. In quanto ai calciatori non voglio giudicare i nostri non lo sanno o hanno più pudore" è l'incipit della canzone che dà il titolo all'album e che ad oggi resta anche una delle sue più famose (al fianco di "Destra Sinistra", "La libertà", "La ballata del Cerutti", "Lo shampoo", "Torpedo Blu" per citare una casistica ampia delle sue canzoni): il brano è una lettera al Presidente in cui Gaber parla con amarezza e disillusione del proprio Paese, giocando con fatti d'attualità (l'inno dei calciatori) e con residui del passato (il fascismo), ma anche con momenti di orgoglio ("Mi scusi Presidente ma forse noi italiani per gli altri siamo solo spaghetti e mandolini. Allora qui mi incazzo son fiero e me ne vanto gli sbatto sulla faccia cos'è il Rinascimento") fino a quel ritornello ormai famoso: "Io non mi sento italiano ma per fortuna o purtroppo lo sono".
Giorgio Gaber avrebbe compiuto 80 anni questo 25 gennaio e per ricordarlo sarà apposta una targa fuori la sua casa di via Londonio. Il suo ultimo album uscì postumo, pochi giorni dopo la sua morte e si intitolava “Io non mi sento italiano”, che prendeva il titolo anche da quella che sarebbe diventata una delle sue canzoni più famose.
I radiatori a olio sono dei dispositivi di riscaldamento davvero interessanti. Questi, i quali hanno la forma di un tradizionale termosifone, contengono uno speciale olio riscaldante che non si consuma o brucia con l'utilizzo. Nel momento in cui si collega il radiatore all'elettricità, quest'olio viene riscaldato e circola all'interno della struttura raggiungendo in pochissimo tempo la massima temperatura. Una volta che l'olio ha accumulato calore a sufficienza il radiatore si spegne per poi riaccendersi nel momento in cui la temperatura riscende. Questo garantisce un enorme risparmio energetico in termini di consumi rispetto ad altri sistemi di riscaldamento elettrico e prestazioni ottimali. In commercio esistono davvero tantissimi modelli di radiatore a olio elettrico ed è per questo che risulta importante conoscere le caratteristiche che delineano un buon prodotto. Bisogna tener conto ad esempio della potenza riscaldante di un prodotto, dell'efficienza energetica ma anche della sicurezza, trattandosi di dispositivi che raggiungono temperature anche molto elevate. Insomma scegliere non è semplice e proprio per questo abbiamo stilato una classifica dei migliori radiatori a olio. In questo modo avete la possibilità di vedere degli ottimi modelli e farvi un'idea di cosa sia importante notare per capire quale acquistare. Se siete alla ricerca di un modo economico e rapido per riscaldare la vostra casa, siete nel posto giusto. Buona lettura! Come detto in questa classifica vedremo i migliori radiatori ad olio elettrici del 2021. Si tratta di prodotti di alta qualità che garantiscono prestazioni eccezionali in termini di potenza riscaldante, consumi e sicurezza. Vediamoli insieme. Iniziamo subito con quello che è probabilmente il miglior radiatore elettrico a olio di questa classifica. Nello specifico questo De'Longhi TRRS0920 presenta un apposito termostato intelligente che permette di avere sempre la temperatura desiderata all'interno dell'ambiente.
Se si cerca il miglior radiatore a olio è fondamentale valutare diversi aspetti. Parliamo di un dispositivo riscaldante dalla forma di un termosifone ma che utilizza uno specifico olio ad alte temperature, riscaldato elettricamente. Per sceglierne uno è fondamentale considerare la potenza riscaldante ma anche l’efficienza energetica e la sicurezza. In questa guida abbiamo raccolto i migliori radiatori a olio elettrici in commercio valutati anche in base al rapporto qualità/prezzo e alla marca.
Come abbiamo visto negli ultimi giorni, la musica e il calcio hanno un legame molto forte, e non solo per i vari inni nazionali che le diverse squadre sono chiamate a interpretare in occasione delle partite o per i mille e più cori che i tifosi portano con sè dalle diverse parti del mondo per incoraggiare i propri beniamini e farli sentire più a casa. Questa settimana, infatti, si sono tenuti il concerto e la cerimonia di apertura dei Mondiali di calcio 2010, due eventi che hanno unito la passione per lo sport con quella per la musica, grazie alle esibizioni di artisti sia locali che internazionali come Shakira, Juanes, Alicia Keys e i Black Eyed Peas. Oltre a questi concerti, però, i Mondiali sono accompagnati da un inno ufficiale interpretato solitamente da artisti di spicco che cercano di riunire il maggior numero di persone grazie alla loro musica. La tradizione dell'inno dei Mondiali di Calcio, però, non è sempre esistita. Se, infatti, la prima edizione della Coppa del Mondo si è svolta nel 1930 in Uruguay, bisognerà attendere fino al 1978 per avere il primo vero inno ufficiale dei Mondiali. Inno che fu composto per l'occasione da un vero maestro, già autore di musical di grandissimo successo quali Jesus Christ Superstar e Il Fantasma dell'Opera. Ovviamente stiamo parlando di Andrew LLoyd Webber, che proprio in onore della nazione ospitante compose Argentine Melody, un brano che riprende in modo più che palese determinati suoni caratteristici di un certo tipo di musica popolare dell'Argentina. Ecco che noi di Music Fanpage approfittiamo di questa occasione per farvi sentire il capostipite di una famiglia molto fortunata che può annoverare fra i suoi pargoli brani come La Copa De La Vida di Ricky Martin, Boom di Anastacia e Waka Waka di Shakira. Valentina
Quella dell’inno dei Mondiali è una tradizione che risale al 1978, iniziata dal Baronetto Andrew Lloyd Webber con il suo Argentine Melody.
Quando si avvicina il weekend e il tempo non accenna a migliorare tra pioggia, vento e freddo autunnale, per non farsi prendere dal nervosismo, o addirittura dalla rabbia, pensando ai giorni di sole e di caldo durante la settimana quando si era costretti a lavorare, è sempre utile sottolineare i lati positivi della pioggia: si può restare sotto le coperte a godere del meritato riposo, quasi grati di poter starsene nel letto comodamente mentre fuori piove; si possono organizzare gite nei musei o in visita a monumenti (tanto fuori piove!); si possono organizzare pranzi e cene a casa di amici perché andare in giro è così triste con la pioggia; i più coraggiosi possono chiudersi in un centro commerciale e dedicarsi allo shopping sfrenato; si può andare al cinema a vedere finalmente quel film uscito nelle sale d'estate ma che i tanti eventi all'aperto e le serate in riva al mare non siete riusciti a vedere; si può restare a casa con la propria dolce metà perché in fondo è sempre romantica la pioggia fuori dalla finestra.
Dal Giappone arrivano gli ombrelli idro-sensibili che cambiano fantasia a contatto con la pioggia.
Questa mattina un uomo di sessant'anni è stato trovato senza vita all'interno della carrozzeria in cui lavorava a Bernareggio, in provincia di Monza e Brianza. Stando alle primissime informazioni, a trovare il corpo senza vita del 60enne verso le 9 è stato un familiare della vittima, anche lui lavoratore della carrozzeria. Subito ha allertato i soccorsi: sul posto sono intervenuti immediatamente in codice rosso i paramedici e i medici del 118. Inutili però i disperati tentativi di rianimare l'uomo, il personale sanitario non ha potuto far altro che constatare il decesso. Sul luogo dell'accaduto sono intervenuti anche i carabinieri, ora al lavoro per risalire all'esatta dinamica di quanto accaduto. Dai primi accertamenti però risulterebbe che l'uomo è stato visto dai familiari l'ultima volta venerdì sera, alla chiusura della carrozzeria prima della pausa del fine settimana. Il corpo senza vita è stato trovato questa mattina all'interno dell'area in cui il 60enne era solito pernottare. Al vaglio tutte le ipotesi: dai primissimi riscontri il decesso sembrerebbe essere riconducibile a cause naturali. Non sarebbe, dunque, riconducibile a un incidente sul lavoro.
Un uomo di 60 anni è stato trovato morto da un suo parente questa mattina all’interno della sua carrozzeria a Bernareggio, in provincia di Monza Brianza. Inutili i disperati tentativi di rianimarlo, il personale sanitario non ha potuto far altro che constatare il decesso. Ora si indaga per capire quanto accaduto.
Dopo i discussi casi dell'ucraina Valeria Lukyanova, della sua concittadina Alina Kovalevskaya e di Lolita Richi (incredibile a dirsi, anche lei proveniente dalla medesima nazione), arriva un'altra Barbie umana. Per quanto sia innegabile che la celebre bambola sia compagna inseparabile di ogni bambina da tre generazioni, quella di assomigliarle in tutto e per tutto sembra ormai essere diventata ormai una moda, particolarmente insistente nei territori dell'Est Europa. Stavolta, il turno è di Angelica Kenova proveniente dalla Russia. Classe 1988, nativa di Mosca, ovviamente biondissima e con gli occhi azzurri, Angelica presenta però delle notevoli differenze rispetto alle "colleghe"che popolano il web. Diversamente dall'impressionante Lukyanova, la Kenova ha un aspetto più realistico e meno "plasticoso". La sua metamorfosi in Barbie non è fondata tanto su una trasformazione drastica del proprio corpo a colpi di bisturi e di diete selvagge (benché i ritocchi chirurgici siano almeno a prima vista evidenti e abbondanti), ma giocata sul make up e su una collezione di outfit che sembrano davvero usciti direttamente dai fornitissimi armadi dell'eroina Mattel. Inoltre, la carriera della Kenova non è costruita esclusivamente sulla celebrità come bambola umana. Angelica è infatti impegnata professionalmente come psicologa infantile. In un'intervista rilasciata al sito britannico Metro qualche tempo fa, aveva comunque negato di essere ricorsa alla chirurgia estetica, spiegando che la sua somiglianza con Barbie è un qualcosa che l'accompagna sin dall'infanzia:
Un’altra Barbie Girl popola il mondo del web, insieme a “colleghe” come Valeria Lukyanova o Lolita Richi. Si tratta della russa Angelica Kenova, psicologa infantile che gioca sulla sua somiglianza incredibile con la bambola Mattel, si diverte a indossare abiti coloratissimi e nega di aver subito interventi di chirurgia estetica.
Luca Viganò ha scelto Luce Barucchi e ha lasciato a casa le altre accanite corteggiatrici. Nella puntata di oggi di Uomini e Donne assisteremo alla seconda parte della scelta, dopo aver visto la battaglia con cui si sono scontrate Luce e Patrizia nella prima parte, che ha lasciato anzitempo lo studio una volta che ha capito che ormai l'agente di commercio di Gallarate avesse ben chiaro in mente l'intenzione di non scegliere lei. Così è la bella Luce, la ragazza romana che dopo numerose liti proprio con il tronista, è pronta a salire sulla sedia rossa e ad accogliere tra le sue braccia il suo Luca. QUI IL VIDEO DELLA PRIMA PARTE DELLA SCELTA DI LUCA VIGANO’ A UOMINI E DONNE. Ore 15.54 – Luce trae le sue conclusioni sul finire di puntata e rivela: "Se le cose andranno bene, conoscerà anche mio figlio, è quello che ci auguriamo certo. Se le cose andranno bene, così sarà". Anche Luca dice la sua in una sorta di confessionale privato: "Un augurio che ci possiamo fare per noi è che non ci arrendiamo alle prime difficoltà, che non sia un problema la distanza, che si svolga tutto in un modo più naturale possibile. Voglio che nella quotidianità si capisca la reale importanza della situazione. Io nel mondo di Luce ci voglio entrare, voglio conoscere suo figlio quando me ne darà l'occasione". Ore 15.40 – La puntata prosegue mostrando il giorno dopo la seconda sera, in una passeggiata per le strade di Roma. Incontrano una ragazza che li riconosce e che dice a Luca: "Scegli lei", ed allora Luce le rivela felice: "Già m'ha scelto!". Scattano baci ed abbracci con la fan incontrata per caso, poi lei scherza: "Visto che non sono gelosa? Ti faccio abbracciare e baciare da altre ragazze". Tornano negli studi di Cinecittà e riguardano il film della loro storia, sin dai primissimi momenti e dalla prima esterna. Quando passano le immagini della seconda esterna, Luce e Luca si guardano e si danno un bacio. Non soltanto i momenti più emozionanti e belli, ma anche quelli dove non sono mancate le lacrime, le paure ed i dubbi. Come quando Luca ha deciso di continuare l'esterna con Patrizia a telecamere spente ed in trasmissione ha detto a Luce di doversi fidare di lui, senza preoccupazioni. Ore 15.30 – Le telecamere di "Uomini e Donne" vanno a trovare i piccioncini al mattino in albergo e già Luce fa una rivelazione "scioccante". Tra le risate ininterrotte di un Luca divertito, Luce rivela che quando gli ha chiesto di spegnere la luce, "s'è spento pure lui", lasciando intendere che non c'è stato niente di particolarmente rilevante da raccontare. Tra i due il rapporto sembra davvero frizzante e pieno di energia. Luca scherza ancora: "Rimpiango già un po' la mia vita da single!" e Luce: "È stata bella, vé?". E la sera al ristorante, Luca: "Sei gnocca?" e Luce: "Ce sò nata gnocca!". Luca spiega che ad un certo punto del loro percorso si è detto: "O la perdo o la prendo. E non volevo perderti". Dopo aver cenato in terrazza, Luca e Luce si dedicano ad un ballo romantico. Ore 15.25 – Luca dice a Luce di dover andare da Patrizia per spiegarsi, Luce precisa: "Si, però sii celere!". A quanto pare la gelosia si manifesta subito. Luca arriva nel camerino di Patrizia: "Io sono stato benissimo con te, solo che non volevo illuderti. Infatti ho preferito scegliere subito e non darti l'illusione di un'altra puntata". Tra i "buona fortuna" di rito, le telecamere indugiano sulle lacrime e sul dolore di Patrizia che rivela: "Sono stata bene…". Poi si ritorna sulle risate di Luca e Luce. E adesso che è finito il programma? Luce sorride: "Verrò a conoscere tutti i tuoi amici su da te e ti faccio le sorpresine!!!". Ore 15.20 – Luce Barucchi è incredula, prima di telefonare alla madre parla con Maria De Filippi: "Adesso Luca è mio, no?". Luca si allontana per un attimo, Luce lo riprende: "Aò, questo già se ne va, nun ‘a capito!". Poi la madre di Luce risponde: "A mà, me porta ‘a Varese! Non è uno scherzo. Anzi fa una cosa: scrivilo ovunque". La simpatia e la spontaneità di Luce viene accolta con un grande applauso dal pubblico. Luca poi scherza: "Alla fine ti ho scelto solo perché hai delle belle tette", ma Luce non si scompone: "L'importante è che mi hai scelto". Ore 15.10 – Entra Luce Barucchi in studio che non fa caso ai petali sparsi per lo studio. Luca allora prende le parole: "Io ti ho conosciuto e ci sono state cose che mi sono piaciute e cose che non mi sono piaciute. Dopo aver fatto la giornata con te, ho pensato e te l'ho anche detto, semmai dovessi scegliere te tu mi incasineresti la vita". Luca prende una pausa, un sospiro e riprende, Luce è emozionata: "Non lo so, Luce. Alla fine voglio farmi incasinare la vita". Applausi. Sulle note di "L'amore conta" di Ligabue, Luca sceglie Luce. Petali di rosa, abbracci, baci, applausi.
Segui e commenta in diretta la seconda parte della scelta di Luca Viganò: vedremo come il tronista di “Uomini e Donne” prende la decisione di stare con Luce Barucchi.
La musica italiana dice addio a Nilla Pizzi. Ad annunciare il decesso è Lele Mora, l'agente della cantante. A quasi un mese dal suo compleanno ( 12 aprile ) l'artista saluta per sempre la vita. Aveva 91 anni. Tre settimane fa Nilla aveva subito un intervento ed era stata ricoverata presso una clinica, quando il suo cuore ha smesso di battere. Il suo ricordo non abbandonerà mai gli amanti della buona musica. Nilla Pizzi fu la prima vincitrice del Festival di Sanremo. La sua voce le regalò molti successi e tante soddisfazioni. Figlia di una sarta e di un contadino, l'artista si dedicò a molti lavori prima di diventare famosa, passando dal panificio di Casaralta alla Ducati di Bologna. La sua carriera fu interrotta solo durante il periodo fascista, perché la sua voce era considerata troppo sensuale per poter essere trasmessa in radio. Nilla Pizzi fu una donna molto amata, non solo dagli italiani. La sua vita sentimentale è stata ricca di amori e di relazioni che hanno fatto tanto parlare le cronache rosa del tempo. Si sposò con Guido Pizzi nel 1940, ma i due si dissero presto addio senza potersi più rivedere. Il giovane manovale fu richiamato alle armi e la coppia si separò per sempre. Poi la cantante si legò sentimentalmente al maestro Cinico Angelini. La loro relazione naufragò e Nilla trovò conforto tra le braccia del collega Luciano Benevene. Il loro purtroppo fu un amore movimentato destinato a finire. La cantante divenne poi protagonista del gossip scandalistico a causa del rapporto con il cantante Gino Latilla. L'uomo tentò il suicidio dopo essere stato lasciato dalla Pizzi. Questo fu un duro colpo per l'artista che iniziò a dimagrire a vista d'occhio e suggellò il suo malore, diventando bionda.
Nilla Pizzi dice addio alla vita, ad annunciare il decesso della cantante è l’agente Lele Mora.
I record di Cristiano Ronaldo, Leo Messi o Robert Lewandowski non li può nemmeno sognare, perché in Champions League Sebastien Haller ha esordito troppo tardi, ma non è mai troppo tardi per ottenere dei primati. L'attaccante franco-ivoriano dell'Ajax dopo il poker allo Sporting Lisbona ha fatto gol anche con il Besiktas ed è diventato il primo calciatore nella storia di questa competizione a segnare 5 gol nelle prime due partite di Champions. L'Ajax è tornata una macchina da gol, segna a raffica in patria, ed è tornata la solita squadra vincente oltre che bella anche in Champions League. Nelle gare della terza e della quarta giornata con il Borussia Dortmund gli olandesi si giocheranno il primato del girone, che può valere un buon sorteggio per gli ottavi. ten Hag ha creato nuovamente una macchina perfetta, Tadic è il giocatore più talentuoso, ma ora c'è anche un grande bomber: Haller che, dopo essere stato preso lo scorso gennaio dal West Ham e dopo essere stato incredibilmente dimenticato dall'Ajax che non lo inserì nella lista Uefa, ha fatto fare il salto di qualità all'Ajax, tornato protagonista in Europa.
Dopo aver esordito in Champions League realizzando quattro gol in una sola partita, Sebastien Haller si è ripetuto anche contro il Besiktas, segnando però ‘solo’ una rete. Haller con cinque gol in due partite ha stabilito un primato, perché mai nessuno aveva esordito in questo modo in Champions League. E ora lo aspetta la sfida con Haaland.
Amici 10 è iniziato con molte novità, oltre all'annunciato doppio vincitore, quest'anno ci sono anche i ragazzi divisi tra titolari e aspiranti e ogni settimana devono presentarsi alla commissione per confermare o cambiare ruolo. Tra i 12 titolari ufficiali oggi è stato presentato Virginio Simonelli, il ragazzo di Fondi di 25 anni. Molti gli dicono che ne dimostra di meno ma lui se ne sente di più, forse perché è diventato grande troppo in fretta, vive a Milano da un paio di anni e sente molto la nostalgia di casa. E' un cantautore e si è presentato così: “Sono molto forte quando devo aiutare gli altri, quando si tratta di sollevare gli altri, quando invece, si tratta di me tendo a farmi troppe domande. Sono molto autocritico, anche se magari, a volte, non lo do a vedere, cerco di dare una parvenza di me che sia sicura”. Ammette di essere un diesel, viene fuori sulle lunghe distanze, ha bisogno di tempo per farsi conoscere e per mostrare le sue qualità e aggiunge: “Tendo a non parlare di me perché sono molto riservato ma non per questo non sono sincero con le persone”. Poi ha raccontato la sua esperienza a Sanremo, dove ha partecipato quattro anni fa, con la canzone ‘Davvero', un percorso deludente che l'ha portato a un momento difficile nella sua vita: “Ho dovuto imparare a crollare e a rialzarmi”. Adesso, però, è più forte, l'unica sua debolezza sono la sorella e il fratello. Quando parla di loro si commuove, mostra la sua fragilità ed è felice di poter essere un orgoglio per loro, soprattutto adesso che è nel talent show può dimostrare realmente le sue doti e presentare le sue canzoni.
Virginio Simonelli è il titolare di Amici 10, il cantautore passato per Sanremo riprova a scalare il successo con il talent show.
Giovanni Conversano, l'ex corteggiatore e tronista di Uomini e Donne, parla della sua relazione con Giada Pezzaioli, di 15 anni più giovane di lui. Lo fa al settimanale "Visto" e racconta che le cose tra loro vanno a gonfie vele proprio perché restano lontani, a debita distanza dal mondo dell'entertainment e del gossip. Solo lavoro e famiglia per Giovanni Conversano che, ironicamente, spiega: Non siamo una coppia da gossip. Ci dedichiamo alla famiglia e al lavoro e abbiamo anche poco tempo per tradirci. Eppure il bel Giovanni Conversano resta uno dei corteggiatori-tronisti più belli e appetibili della storia di Uomini e Donne, nonostante questo se ne sta fuori dagli inciuci, dai nuovi format, vedi quello di Temptation Island che è stato in grado di scoppiare una coppia "non famosa", come quella di Gianmarco Valenza e Aurora Betti. Qual è il segreto della loro relazione? La sincerità. Soprattutto nell'affrontarsi e nel litigare, e pare succeda spesso. Litighiamo spesso, come accade in tutte le coppie, ma lo sfondo è quello di un sentimento solido, per cui se ci sono discussioni o punti di vista diversi, cerchiamo sempre un punto d'incontro e non andiamo alla rottura. Giovanni Conversano è stato anche ex calciatore di Campioni, durante i giorni di quel reality condotto da Ilaria D'Amico, sembrava un vero latin lover, la bella Giada è riuscita a "frenargli" un po' il carattere. Ecco le sue dichiarazioni: Anche con i miei valori e il mio modo di vivere e di pensare, che applico tutti i giorni, penso di essere riuscita a portarlo sulla mia stessa lunghezza d'onda. Senza presunzione, eh… Sicuramente è diverso da come era un tempo.
Giovanni Conversano confessa al settimanale Visto che con Giada Pezzaioli, di 15 anni più giovane di lui, va tutto bene: “Non siamo una coppia da gossip, pensiamo solo al lavoro e abbiamo poco tempo per tradirci”.
Gli ultimi mesi della vita di Gigi Hadid sono stati davvero magici e particolari, lo scorso settembre è diventata mamma della sua prima figlia nata dalla relazione con il fidanzato Zayn Malik e da allora le sue priorità sono cambiate. Nonostante sia tornata a lavoro, al momento essere genitore è la cosa che la rende più felice, tanto che sui social preferisce postare foto e Stories in versione casalinga piuttosto che gli scatti patinati realizzati per shooting e riviste. Ad oggi la piccola riempie le sue giornate ma nelle ultime ore la modella ha deciso di coccolarsi, concedendosi una giornata dal parrucchiere.
Gigi Hadid è diventata mamma a fine settembre e negli ultimi mesi si è dedicata anima e corpo alla piccola. Nelle ultime ore, però, ha pensato bene di “coccolarsi” facendo visita al parrucchiere. Ha tagliato i capelli per la prima volta dopo la gravidanza, sfoggiando un look inedito sui social.
Dopo un inizio tutto al "maschile", in cui Alessia Marcuzzi ha sfoggiato una serie di look con giacche mannish e camicie di jeans, la conduttrice dell'Isola dei famosi 2019 ha iniziato a cambiare stile indossando sensuali abiti scuri dalle scollature profonde o con spacco. Nella nona puntata del reality di Canale 5 un nuovo cambio di stile: Alessia dice addio ai capi in denim e agli short in pelle per indossare un sensuale minidress lingerie firmato Versace, abbinato a maxi stivaloni total black. Quest'anno all'Isola dei famosi Alessia ha scelto un mood sensuale e trendy fatto di abiti mini che lasciano le gambe scoperte e sandali dal tacco a spillo alternati a stivali cuissardes in denim o pelle, tutti capi firmati Versace, Maison che veste la conduttrice in questa edizione 2019 del reality. La Marcuzzi ha esordito sul palco indossando una giacca maschile come abito, poi l'abbiamo vista con pantaloni slim e pull bianco, poi ancora con abito in pelle indossato su T-shirt logata Versace. Recentemente Alessia è invece apparsa sul palco con un look riciclato, infatti ha sfoggiato un abito corto e scollato che aveva già indossato alla sfilata milanese di Versace.
Con un sensuale abito sottoveste e con maxi stivali in pelle, così Alessia Marcuzzi è apparsa sul palco della nona puntata dell’Isola dei famosi 2019. Ecco tutti i dettagli del look della conduttrice.
Quando c'è l'amore bisogna affermarlo con forza e in ogni circostanza ed è quello che ha fatto anche Hugh Grant qualche giorno sul suo profilo Twitter. L'attore britannico, infatti, ha voluto rettificare una inesattezza inerente alla sua vita privata e in particolare relativa al suo matrimonio con Anna Elisabet Eberstein. Per scongiurare false notizie, quindi, il divo ha chiarito pubblicamente i motivi che l'hanno portato a sposare la donna che è tuttora al suo fianco, dopo che giravano voci sulla possibilità che i due si fossero sposati non perché innamorati. Si legge, infatti, cercando notizie sul matrimonio dell'attore che lui e la sua consorte si siano sposati per ragioni legate al passaporto, cosa che però Hugh Grant ha voluto chiarire intervenendo in prima persona sulla questione. Fotografando i risultati sul motore di ricerca, il divo ha evidenziato l'articolo in cui si svelerebbe la presunta verità attorno alle nozze e ha scritto: "No Internet non l'ho fatto per questo. L'ho sposata perché la amo". Hugh Grant e Anna Erbestein si sono sposati nel 2018, dopo anni di relazione e ben tre figli. I due, infatti, avevano reso nota la notizia affiggendo anche le pubblicazioni delle nozze presso il municipio di Chelsea, dove da anni vivono insieme in una lussuosa villa. Il loro incontro è avvenuto quando lui era ancora impegnato con Tinglan Hong e, infatti, la nascita del primo figlio avuto con la produttrice 39enne risale proprio al 2012. Da scapolo d'oro britannico, quindi, è passato ad essere un marito devoto e, infatti, ci tiene a sottolineare i motivi che l'hanno portato a scegliere di pronunciare il fatidico sì, sebbene non abbia mai voluto convolare a nozze nelle precedenti relazioni, seppure importanti, avute quando era più giovane.
Hugh Grant è intervenuto qualche giorno fa sul suo profilo Twitter per smentire una notizia circolata sul suo conto e che riguarda il matrimonio con la produttrice Anna Erbestein. I due, si sono dichiarati eterno amore nel 2018, ma giravano voci sul fatto che le nozze fossero avvenute per questioni burocratiche. L’attore, quindi, è intervenuto per correggere quanto detto s riguardo.
Scoperto un complesso molecolare in grado di arrestare la proliferazione del cancro, impedendo lo sviluppo delle metastasi e la crescita di nuovi tumori. Si tratta di una proteina chiamata Activina B e del recettore ALK7, che operando in sinergia possono abbattere l'aggressività – e dunque la letalità – delle neoplasie. A individuare questo promettente bersaglio farmacologico è stato un team di ricerca svizzero guidato da scienziati della Facoltà di Scienze della Vita presso la Scuola Politecnica Federale di Losanna (EPFL), che hanno collaborato con i colleghi dell'Istituto di Patologia dell'Università di Berna e dell'Istituto Svizzero di Bioinformatica. La ricerca. Gli scienziati, coordinati dai dottori Douglas Hanahan e Iacovos P. Michael, ricercatori presso l'Istituto svizzero di ricerca sperimentale sul cancro (ISREC) dell'ateneo di Losanna, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver condotto alcuni esperimenti sui topi. Hanahan e colleghi hanno analizzato le vie di segnalazione del recettore ALK7 in topi affetti da carcinoma mammario e tumori neuroendocrini del pancreas. In parole semplici, quando questo recettore – che fa parte dei recettori del fattore di crescita tumorale beta (TGFß) – viene attivato dalla proteina Activina B, induce una serie di reazioni molecolari e biochimiche che portano le cellule cancerose al cosiddetto “suicidio cellulare” o apoptosi. Il risultato è l'arresto della proliferazione delle cellule cancerose e delle metastasi. Bloccando l'attivazione di ALK7 da parte dell'Attivina B, una proteina coinvolta nel metabolismo, nella risposta immunitaria, nella regolazione del ciclo mestruale e in altre importanti funzioni biologiche, gli scienziati hanno scoperto che le cellule tumorali proliferavano facilmente catalizzando l'aggressione di altri organi (come fegato e polmoni).
Un team di ricerca svizzero guidato da scienziati della Scuola Politecnica Federale di Losanna (EPFL) ha individuato un complesso molecolare in grado di catalizzare il “suicidio” delle cellule cancerose, bloccando la proliferazione delle metastasi e lo sviluppo di nuovi tumori. È composto dalla proteina Activina B e dal recettore ALK7. Al momento i test sono stati condotti solo sui topi.
Barry Cox ha viaggiato molto nella sua vita ammirando sempre la meraviglia della natura e l'abilità umana nel realizzare spettacolari architetture. Le chiese sono state le costruzioni che maggiormente lo hanno colpito durante i suoi giri esplorativi lungo il Pianeta. Così, quando è tornato a casa, in Nuova Zelanda, ha deciso di voler lasciare anche lui il suo segno nel mondo ma, non essendo né un architetto né un ingegnere, avrebbe escogitato un modo diverso per realizzare la sua chiesa personale: per rendere il suo sogno realtà, Barry Cox ha trascorso gli ultimi quattro anni nel curare alcune specie di alberi ideali per costruire la sua casa di culto.
Barry Cox ha impiegato quattro anni per realizzare la sua chiesa di alberi, una casa di culto che vive e respira come i suoi fedeli.
Si potranno fare le stesse cose di una discoteca normale, bere, ballare, flirtare, ma tutto si svolge sott'acqua. E come tutte le discoteche che si rispettino è impossibile parlare al proprio vicino di dancefloor ma non per il volume della musica che non consente di sentire le parole bensì perché in testa si ha un apposito casco per poter restare a lungo sott'acqua a divertirsi. Se questa discoteca fossero vera sicuramente sarebbe tra le più frequentate del mondo. Purtroppo le immagini che vediamo sono parte di una campagna pubblicitaria per un marchio di orologi. La prima discoteca subacquea del mondo è ancora solo una finzione, ma la società pubblicitaria Thinkmodo ha allestito a New York un set dove si riproduce una vera e propria discoteca sottomarina. Costruirla nella realtà sarebbe dunque possibile anche se non è stato ancora mai fatto. la campagna è nata per pubblicizzare orologi impermeabili ovviamente. Il risultato è così credibile da sembrare reale ma sarebbe davvero bello se qualcuno si mettesse d'impegno per poterlo realizzare. Per creare la prima discoteca subacquea del mondo si è dovuto cercare una piscina abbastanza profonda per poter allestire il set e consentire di avere abbastanza spazio per catturare immagini in alta risoluzione. La piscina utilizzata doveva anche avere un sistema di filtrazione giusta per evitare problemi di visibilità. Una piscina pubblica non era dunque adatta a questo tipo di utilizzo ma è stata usata una struttura di formazione militare. Non è stato possibile usufruire dei materiali comunemente usati per costruire i set (come il legno, le vernici, ecc), perché si sarebbero sciolti in acqua o avrebbero galleggiato. Si è dovuto cercare dunque un'apposita attrezzatura per luoghi sottomarini. E per consentire ai clienti di respirare e divertirsi sott'acqua sono stati utilizzati caschi di respirazione su misura, chiamati Sea Trek.
Si balla in costume e si beve in appositi bicchieri subacquei in quella che è la prima discoteca sottomarina del mondo a New York.
Proprio stamattina, vi abbiamo dato la notizia che tra il cast di "Manuale d'amore 3" ci saranno Monica Bellucci e Robert De Niro che, sul set, saranno i protagonisti di una storia d'amore. Del film, che dovrebbe uscire a Febbraio 2011 nelle sale, proprio in questi giorni, si stanno girando alcune scene a Roma. Alcuni dettagli sulle trame dei vari capitoli del film sono già noti, la storia d'amore che coinvolge Monica Bellucci e l'attore americano fanno parte del terzo capitolo, "Oltre", che vuole essere una riflessione sull'amore tra due persone ormai mature e si contrappone alle altre due parti del film che dovrebbero trattare l'amore in giovane età. Ma aspettando di saperne di più, vi proponiamo alcune foto di Robert De Niro e della nostra bella attrice, ormai adottata dalla Francia, rubate dal set romano.
Monica Bellucci e Robert De Niro saranno i protagonisti di una storia d’amore in “Manuale d’amore 3”. Vi proponiamo alcune foto tratte dal set romano.
Antonio Ingroia, procuratore aggiunto di Palermo, ha fatto sapere che non parteciperà al premio Borsellino, a Teramo. Una decisione, spiega il procuratore, arrivata "dopo aver appreso della lettera di minaccia pervenuta tramite l'organizzatore dell'incontro e delle scritte murali contro la mia persona". La presenza del magistrato era prevista per le 9.30 di domani presso la sala polifunzionale della Provincia. "Morte per Ingroia comunista"- Nella giornata di ieri, su due muri del centro di Teramo, in una zona molto vicina alla sala polifunzionale della Provincia, erano comparse le scritte "Morte per Ingroia comunista" e "Ingroia condannato a morte". Entrambe le scritte, vergate con una bomboletta spray di colore nero, sono accompagnate da una croce celtica. La seconda, poi, reca anche la sigla "FN". Una lettera di minacce è stata poi recapitata a "Società civile", l'ente che aveva organizzato l'evento. Nella missiva, firmata Fronte Nazionale e Forza Nuova, si legge che "il giudice Antonio Ingroia è stato condannato a morte dal tribunale popolare". Chi ha scritto la lettera parla del governo Monti come di un preludio "a un definitivo periodo di ingovernabilità in cui saranno messi a nudo l'impoverimento del paese voluto dal capitalismo, l'aggravarsi del malcontento sociale e la subalternità della politica al potere mafioso". I giudici, definiti "servi del sistema", vengono indicati come l'ultimo ostacolo alla rivoluzione. Ecco perché, si legge nella lettera, "persone come il giudice Antonio Ingroia sono persone pericolose che vanno condannate e eliminate per portare avanti il compito che la storia ci ha assegnato".
Nel centro di Teramo sono comparse le scritte “Morte per Ingroia comunista” e “Ingroia condannato a morte”. Alla società che organizzava l’evento è poi arrivata una lettera di minacce.
Una nuova capitale del divertimento sta per sorgere non lontano da Riyadh in Arabia Saudita. Si chiamerà Qiddiya e sarà un vero e proprio distretto dedicato all'intrattenimento, allo sport e all'arte. A svelarne i piani per la costruzione è lo studio di architettura BIG guidato dall'architetto danese Bjarke Ingels che ha progettato un parco a tema comprensivo anche di una pista di Formula 1. La nuova capitale del divertimento avrà un'estensione di 334 chilometri quadrati e verrà completata entro il 2022. Qiddiya sarà "la capitale dello spettacolo, dello sport e delle arti", così la società d'investimenti Qiddiya ha definito il progetto. Il masterplan condiviso da BIG prevede la costruzione di numerose attrazioni ma anche di piste ciclabili e percorsi pedonali per inserirsi nell'ambiente naturale circostante nel modo più sostenibile possibile. Il distretto è pensato come un insieme di nuclei distinti per funzioni: al centro si colloca la zona degli alberghi con ristoranti e negozi; accanto sorge l'area dedicata agli spettacoli che può accogliere fino a 40.000 spettatori; ci sarà anche un parco a tema e strutture sportive come una pista da sci e di Formula 1.
Lo studio di architettura BIG guidato dall’architetto danese Bjarke Ingels ha svelato i piani per la fondazione di un nuovo distretto dedicato all’intrattenimento, allo sport e all’arte in Arabia Saudita. Posto a 45 chilometri di distanza dalla capitale Riyadh, l’ambizioso progetto verrà completato entro il 2022.
Secondo disco di platino per Alessandra Amoroso. La cantante haraggiunto un altro importante traguardo raggiungendo il secondo disco di platino per il suo ultimo lavoro, uscito nel 2013, "Amore Puro". Ad annunciarlo è la stessa cantante su Facebook dove si fa fotografare con un doppio disco: sul primo c'è scritto "amore puro", appunto, mentre sul secondo c'è l'hashtag "#bigfamily" che è il nome con cui la Amoroso ha definito la propria fanbase. Ed è proprio a loro che questo secondo platino è dedicato. Ad accompagnare la foto, infatti, un post che recita: "Un altro traguardo… #noi #secondoplatino #amorepuro Grazie Bigfamily". Un pensiero, insomma, come sempre ai propri fan a cui deve il successo che sta ottenendo dopo il lancio avvenuto ad Amici di Maria De Filippi. "Amore puro", prodotto da Tiziano Ferro e Michele Canova, aveva ricevuto il primo disco di Platino nel dicembre scorso, dopo aver raggiunto in pochissimo tempo quello d'oro. Da quel momento l'anno della cantante è stato costellato di successi, a partire dall'assegnazione dell'Arena di Verona per il suo concerto a solo in uno dei tempi del teatro e della musica, appunto, mondiali. Un'occasione che spetta a pochi e che la cantante ha sfruttato al meglio, nonostante la pioggia, antipasto dell'Amore Puro tour che l'ha portata a girare la Penisola attorniata sempre dal suo pubblico.
Alessandra Amoroso conquista il secondo disco di platino, ennesimo suggello ad un anno d’oro per la cantante di “Amore puro”.
Il codice civile individua Si pensi, ad esempio, ad un locale cantinato costruito nel suolo sul quale è costruito l'edificio (quindi si tratta di una cantina interrata nel suolo sul quale sorge l'edificio e costruita al di sotto del primo piano di calpestio del primo appartamento). In una situazione simile occorre comprendere se detto locale condominiale oppure può essere un bene privato. Per risolvere questa questione il primo punto da affrontare è quello relativo alla possibilità che la condominialità del bene possa derivare dal contesto in cui è situata la cantina, cioè poiché la cantina è costruita nel suolo nel suolo su quale sorge l'edificio, la cantina, come il suolo, in cui è situata sono condominiali. In realtà, la nozione di suolo sul quale sorge l'edificio e l'unità immobiliare (privata o condominiale) sono due nozioni diverse, quindi, basterebbe questo per sottolineare che non è possibile far derivare la natura condominiale di una cantina dalla nozione di suolo dell'edificio (anche se la cantina è costruita nel suolo sul quale sorge l'edificio). Inoltre, la nozione di suolo sul quale sorge l'edificio si intende la parte di suolo sotto l'edificio e facente parte dell'edificio è anche una eventuale cantina (anche se interrata), quindi, in tema di condominio negli edifici, oggetto di proprietà comune, ai sensi dell'art. 1117 c.c., è quella porzione di terreno su cui viene a poggiare l'intero stabile, cioè la parte infima di questo, esistente (quando esistono delle cantine interrate) sotto il piano cantinato più basso, per cui i vani scantinati possono presumersi comuni, non in quanto facenti parte del "suolo su cui sorge l'edificio", ma solo se ed in quanto risultino obiettivamente destinati all'uso ed al godimento comune. Ecco, quindi, che occorre valutare se la cantina (o il vano cantinato) possa essere condominiale e per fare questo occorre, da un lato, che non sussistono titoli contrari, dall'altro che il locale sia destinato ad avere una funzione (uso condominiale). L'inesistenza di titoli contrari non significa non deve esserci nessun titolo, ma significa anche che alcune cantinole possono essere private ed altre condominiali, infatti, nulla esclude che alcune cantinole siano private ed altre condominiali, (come del resto è possibile che alcune parti dello stesso bene siano private ed altre condominiali, basta pensare ai balconi). Infatti, l'esistenza di alcuni atti di assegnazione delle cantinole che occupano una parte del cantinato non consente, comunque, di escludere la condominialità della restante parte di cantinato, perché la proprietà esclusiva delle cantinole individuate e separate fin dall'origine del condominio dalla restante area del piano cantinato può giuridicamente coesistere, in mancanza di espressa riserva di proprietà esclusiva con la condominialità della residua parte del cantinato stesso la quale è stata destinata a soddisfare oggettivamente esigenze collettive. E' opportuno precisare che quando si parte di atti di assegnazione si intende un titolo contrattuale (o una sentenza es. usucapione) idonea a trasferire la proprietà e non un mero atto di accatastamento.
La Cassazione del 20.4.2015 n. 8038 ha stabilito che in tema di condominio negli edifici, oggetto di proprietà condominiale, ex 1117 cc, è quella porzione di terreno su cui viene a poggiare l’intero stabile, cioè la parte infima di questo, esistente sotto il piano cantinato più basso, per cui i vani scantinati possono presumersi comuni, non in quanto facenti parte del “suolo su cui sorge l’edificio”, ma solo se ed in quanto risultino obiettivamente destinati all’uso ed al godimento comune, così come è stato accertato dalla Corte di appello.
Una allegra combriccola si ritrova radunata sul divano del Grande Fratello 11 a scambiare quattro chiacchiere. Giuliano ha la possibilità di esprimere il suo verbo, e parte di monologo rivelando in particolar modo al nuovo entrato Jimmy la sua filosofia di vita e di gioco. La prima frase ad effetto: “l’unico problema che ho è che non ho paura di niente e di nessuno”. Il secondo sproloquio ad effetto: “io non mi sono mai preoccupato di piacere al Grande Fratello durante le selezioni, non mi sono mai preoccupato di piacere ai ragazzi, non mi preoccupo di quelli che mi guardano da casa, e ho la presunzione di vincere il Grande Fratello. Questo significa avere una determinata determinazione in tutto quello che faccio. Questo è Giuliano. Punto.”. Durante il soliloquio Olivia tenta di integrare le parole di Giuliano Cimetti con sinonimi vari, ma l’ex gigolò non dimostra di apprezzare particolarmente questi interventi. Alla terza integrazione, esplode in maniera smisurata, alzando i toni dal 10 al 1000: “Tu non mi devi interrompere perchè non sei dentro la mia testa.”. Olivia Lechner, sconcertata, risponde: “Io non ti interrompo. Posso parlare quando voglio.”. Non l’avesse mai detto. Giuliano, caricata la giugulare, parte ancora una volta in quinta, con un nettissimo “stai zitta”. E qui Olivia, già digerito lo sconcerto iniziale, risponde a tono: “Ma come ti permetti, Giuliano! stai fuori? Ma tu pensi che io voglio entrare nel tuo cervello? Ma per carità!”. E’ difficile credere basti la cacofonica erre rotante delle ultime due parole di Olivia a far imbizarrire una persona. E’ più facile ritenere che Giuliano stia adottando una strategia precisa. Nella stessa giornata era stato lui il motore scatenante della prima lite tra Andrea Cocco e Guendalina. Se il modello e la romana sono una coppia di amici collaudata, parimenti possiamo ritenere Davide ed Olivia la coppia nascente del momento. E se il fiuto non inganna, Giuliano sta applicando un piano preciso, rispondente all’assunto di romana memoria: divide et impera. Nel momento in cui vede che Davide Baroncini ci prova con Olivia, decide di porsi ad ostacolo tra i due, attaccando lei per una inezia trascurabile, e mettendo così il concorrente Davide in una pessima posizione d’imbarazzo. Staremo a vedere se Giuliano continuerà con questa politica. Nel frattempo ne ammiriamo gli esiti comici nel nostro video gf11.
Giuliano Cimetti, interrotto a più riprese da Olivia Lechner durante uno dei suoi monologhi, esplode tutta la sua rabbia sulla bionda austriaca, intimandole varie volte di star zitta con toni e parole decisamente oltre le righe.
L'Italia fa il suo dovere, vince in Lituania e si conferma al primo posto del girone di qualificazione ai Mondiali 2022 in Qatar. Gli azzurri viaggiano a punteggio pieno dopo il 25° risultato consecutivo in partite ufficiali, striscia che certifica la bontà del lavoro di Roberto Mancini in vista delle sfide contro la Svizzera in programma tra settembre e novembre: gli incontri che decideranno, di fatto, chi dal Gruppo C andrà in Qatar e chi dovrà passare attraverso gli insidiosi playoff. A Vilnius, però, non è stata una passeggiata, nonostante l'enorme divario tecnico tra le due squadre. L'Italia ringrazia così Stefano Sensi, protagonista a sorpresa con il gol in avvio di sorpresa che sblocca la partita. Nel finale la rete dello 0-2 di Immobile, su calcio di rigore, che chiude la partita e contribuisce a migliorare la differenza reti, che vede gli azzurri a +6 contro il +3 degli elvetici (che hanno giocato una partita in meno).
Lituania-Italia la decidono Sensi e Immobile: a Vilnius finisce 0-2 dopo una gara più complicata del previsto per gli azzurri, che comandano il gioco ma non riescono a chiudere l’incontro e rischiano in occasione di un paio di sbavature difensive. Tante le occasioni sprecate dalla squadra di Mancini, che resta al primo posto a punteggio pieno nel girone di qualificazione ai Mondiali.
A nord di Düsseldorf, in Germania, quasi al confine con l'Olanda, quando si parlava di attivare una centrale nucleare furono così tante e incisive le proteste che il sito, seppur costruito nella sua totalità, non entrò mai in funzione. Nel 1991 l'olandese Hennie van der Most decise di acquistare la ex centrale nucleare per farne un luogo che riscattasse il ricordo minaccioso del sito trasformandolo, al contrario, in un vero paradiso per bambini: nacque il Wunderland Kalkar. Sei alberghi otto bar e quattro ristoranti, oltre ad uno spettacolare complesso ricreativo, oggi sorgono al posto della centrale nucleare le cui strutture costruite per l'impianto sono state tutte integrate all'interno del parco e delle sue attrazioni.
In Germania una vecchia centrale nucleare ha evitato il destino da relitto abbandonato trasformandosi in un paradiso per i bambini: benvenuti al parco giochi Wunderland Kalkar.
I ricercatori hanno progettato una plastica riciclabile che, come i pezzi di Lego, può essere smontata nelle sue parti costitutive a livello molecolare, e quindi ricomposta in una forma, una struttura e un colore diversi senza limiti di volte, senza perdita di prestazioni o qualità. Vediamo insieme come i ricercatori siano riusciti a creare una plastica completamente riciclabile. Plastica, croce e delizia. La plastica è stata considerata una scoperta fondamentale del secolo scorso, ha rivoluzionato la nostra esistenza ed è diventata parte integrante delle nostre vite. Con il passare degli anni però ci siamo resi conto che questo materiale si sta accumulando sul Pianeta al punto da diventare una vera minaccia inquinante. Gli scienziati, negli ultimi anni, stanno lavorando per sostituire la plastica o, almeno, per ottimizzarla rendendola di nuovo un’opportunità e non una condanna. La plastica contiene vari additivi al suo interno, come coloranti o filler, o ritardanti di fiamma, e solo alcune tipologie di plastica, davvero poche, possono essere riciclate completamente. Ad esempio la PET, la plastica più diffusa, può essere riciclata solo al 20-30%, il restante 80-90% finisce in inceneritori e discariche dove il materiale ricco di carbonio impiega secoli per decomporsi. Plastica 100% riciclabile. Gli scienziati sono riusciti a creare una plastica, chiamata PDK, che, come i mattoncini Lego, può essere montata e smontata nelle sue parti costituenti a livello molecolare e riassemblata in forme, texture e colori differenti senza limiti e senza perdita di prestazioni o qualità. Come utilizzare questa nuova plastica. Gli scienziati vogliono sfruttare questa nuova tipologia di plastica per sostituire quella attualmente non del tutto riciclabile così da produrre adesivi, scarpe, cavi di computer e in generale tutto ciò che è in plastica. “Siamo ad un punto critico in cui dobbiamo riflettere sull'infrastruttura necessaria per modernizzare le strutture di riciclaggio per il futuro smistamento e lavorazione dei rifiuti”, spiegano gli scienziati. “Se queste strutture fossero progettate per riciclare PDK e materiali plastici correlati, saremmo in grado di deviare in modo più efficace la plastica dalle discariche e dagli oceani”. Chissà che non sia proprio questa plastica la rivoluzione del futuro e la salvezza del nostro pianeta.
Gli scienziati sono riusciti a creare una plastica completamente riciclabile che può essere utilizzata all’infinito senza perdere qualità e proprietà. Questa nuova plastica è ‘smontabile’ come una costruzione Lego e potrebbe rappresentare la soluzione perfetta contro l’inquinamento provocato oggi dalla plastica. Vediamo insieme cosa c’è da sapere.
Da parte dei rettori delle università italiane c’è la “più viva preoccupazione” in merito alla vicenda dei test per i corsi di laurea a numero programmato sulla cui valutazione inciderà anche il voto conseguito alla maturità. Ciò che chiede Marco Mancini, Presidente della Crui, è infatti di congelare il provvedimento relativo al “bonus maturità” in vista di una revisione. Secondo i rettori italiani “occorre probabilmente una fase di riflessione in più prima di dare piena attuazione a quella parte del provvedimento che si occupa del punteggio correlato alla maturità e distribuito in maniera differente da scuola a scuola”. È quanto la Crui esprime in una nota in cui precisa anche che, in ogni caso, lo spirito meritocratico nei confronti della carriera scolastica “è assolutamente condivisibile”. Dal punto di vista del Presidente dei rettori, la cosa più opportuna da fare sarebbe un intervento normativo per bloccare l’applicazione immediata del provvedimento e consentire di rivederne la disciplina dei punteggi nelle scuole.
Con gli esami di maturità 2013 ormai alle porte continua a tener banco la polemica relativa alla vicenda dei test universitari per i corsi a numero programmato sulla cui valutazione inciderà anche il voto conseguito all’esame di Stato.
A poche ore dal lancio nell'edizione domenicale di Studio Aperto, il video messaggio del Presidente del Consiglio continua a far discutere e ha scatenato un vero e proprio "mistero a tinte rosa". Un intervento giunto, come più volte annunciato nelle ultime settimane, per "difendersi dalla volontà persecutoria dei giudici", pochi giorni dopo l'esplosione dell'ennesimo scandalo "sessuale", avente per oggetto la giovanissima "Ruby Rubacuori". Come ricorderete, infatti, nella mattinata di venerdì, il Cavaliere era stato indagato per concussione e prostituzione minorile dalla Procura di Milano, nell'ambito delle indagini, coordinate da Ilda Boccassini, sulla vicenda che qualche mese fa vide protagonista l'allora minorenne Kharima el Marhourg, accusata di furto e in seguito affidata al consigliere regionale Nicole Minetti, dopo una telefonata di Berlusconi che affermava di conoscerla in quanto "nipote di Mubarak". Nel lungo video, che vi proponiamo in versione integrale, il Presidente del Consiglio tocca i punti salienti di quella che definisce una vera e propria persecuzione, sottolineando che nella suia vita non ha mai pagato donne e soprattutto che in questo momento intrattiene una relazione stabile. Ovviamente si è subito scatenata la caccia alla misteriosa dama bianca di Silvio Berlusconi, con tutti i siti online di settore che stanno sondando diverse ipotesi e consultando fonti più o meno attendibili. "Gravissima intromissione nella vita privata ed inaccettabile schedatura degli ospiti nella mia casa privata", per "finalità di carattere politico" di alcuni magistrati che non hanno apprezzatto "il voto di fiducia del 14 dicembre", nè tollerato la decisione della Corte Costituzionale sul legittimo impedimento: questo il pensiero di Berlusconi sull'inchiesta "ad orologeria" dei "magistrati politicizzati" della Procura di Milano. Poi anche una determinata difesa di Emilio Fede ("amico carissimo"), Lele Mora, conosciuto per il suo "eccellente lavoro a Mediaset" e Nicole Minetti, una "giovane preparata che sta pagando in questo modo il suo impegno in politica".
Il video messaggio agli italiani del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, con una clamorosa dichiarazione circa la sua vita privata.
Tra le emergenze che riguardano l'occhio, una delle più serie è quella del distacco della retina che, se non operata in tempo, può portare alla perdita della vista. Ma cos'è esattamente il distacco della retina? Vediamo insieme le diverse tipologie, le cause, la diagnosi, i sintomi e la cura di questa condizione. Quando parliamo di ‘distacco della retina' ci riferiamo a quella condizione dell'occhio in cui uno strato della retina, la neuroretina, si stacca dal tessuto epiteliale pigmentato portando con sé i vasi sanguigni annessi che servono per dare ossigeno e nutrimenti all'occhio: e quindi per farlo funzionare. Per intervenire, i medici hanno massimo 48 ore prima che le cellule inizino a morire portando ad una progressiva perdita della vista. La retina può staccarsi in maniere differenti, quattro in totale sono le tipologie: La retina può distaccarsi a causa del naturale invecchiamento dell'occhio che porta all'accumulo di liquido che, diventando denso, può sollevarla. In altri casi il distacco è determinato dopo l'intervento di cataratta, traumi, infiammazioni e, come dicevamo, diabete. I sintomi principali sono: La diagnosi del distacco della retina consiste in una visita oculistica specifica e un'ecografia oculare. Quanto alla cura invece, i trattamenti utilizzati sono il laser retinico che cicatrizza la rottura evitando l'ingresso di altro liquido e la chirurgia nei casi più gravi.
Il distacco della retina è una delle emergenze più serie che riguarda l’occhio: ecco cos’è, quali sono i sintomi e come si cura.
Dai teatri e set cinematografici il mondo della cultura è pronto a spostarsi nelle piazze. Venerdì 30 ottobre lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo saranno in sedici città italiane insieme ai sindacati. A Roma l'appuntamento è alle ore 10 in piazza di Montecitorio, per protestare contro l'ultima disposizione del Governo che ha chiuso i luoghi della cultura. Decisione che ha tolto il lavoro a migliaia di persone, ora senza stipendio ma con diverse spese da sostenere. David Ghollasi dell'assemblea Autorganizzati Spettacolo Roma (Asr) è tra quelli che vivono questa situazione. All'inizio del lockdown i lavoratori hanno cominciato a organizzarsi con le Camere del Lavoro Autonomo e Precario (CLAP), costituendo a livello nazionale la rete intersindacale RISP. Ed è anche con loro che il 30 ottobre scenderanno in piazza. In un documento l'Agis, associazione Generale Italiana dello Spettacolo, ha scritto che c'è stato finora 1 contagiato su 350mila spettatori. I teatri sono sicuri? Nei teatri si rispettano i protocolli. È vero però che per il pubblico sono molto sicuri, meno per i lavoratori dello spettacolo. Non bisogna sottovalutare per loro il rischio di contagio. Il ministro della cultura, Dario Franceschini, ha detto che chi protesta non ha capito la "gravità della crisi". Come rispondete? Ci rendiamo conto della gravità della situazione. Non siamo contrari alla chiusura, ma chiediamo un sostegno economico, non elemosina. Tanti lavoratori sono stati tagliati fuori dal bonus e altri ancora devono ricevere quello di marzo e aprile. Il governo ha annunciato che arriveranno 1000 euro, ma siamo in una nuova fase d'emergenza. I risparmi sono stati consumati e le persone sono allo stremo. Va immaginata una misura strutturale. Come il reddito universale che ha rilanciato ZeroCalcare? Non necessariamente. Ora chiediamo un reddito di continuità, che possa traghettare i lavoratori fuori dalla crisi. Oppure un reddito indiretto, con blocco degli affitti, utenze e spese vive. Che invece continuano a pesare. È vero però che, potendosi muovere solo in alcune fasce orarie, si spende anche meno. Non c'è quindi risparmio?
Dopo l’ultimo Dpcm che chiude cinema e teatri, “i lavoratori dello spettacolo sono alla fame”, racconta a Fanpage.it David Ghollasi dell’assemblea Autorganizzati Spettacolo Roma (Asr). Servono “misure strutturali”, che permettano di “traghettare i lavoratori fuori dalla crisi”. Prevista manifestazione in piazza venerdì 30 ottobre.
Acquista i biglietti per il concerto di Biagio Antonacci Le informazioni sul tour 2012 Info e prezzi dei biglietti per i concerti di Biagio Antonacci L'elenco delle date del tour 2012 La scaletta e l'elenco delle canzoni del tour 2012 di Biagio Antonacci Biagio Antonacci in tour 2012 – il video del concerto Biagio Antonacci è tornato! L'artista di origini milanese torna in tour per una serie di concerti imperdibili per i suoi fan. L'ultima fatica in studio di Biagio Antonacci, intitolata semplicemente "Inaspettata", è stata accompagnata da un tour capitanato dall'entusiasmante concerto al Colosseo, immortalato successivamente su un album live comprendente anche un DVD video, una testimonianza perfetta per assistere sul salotto di casa le sue gesta dal vivo. Biagio Antonacci e il suo entourage hanno deciso di "comprimere" le date previste nel 2012 tutte nel mese di maggio, dove l'artista percorrerà gran parte dello "stivale". Il tour verrà inaugurato dal concerto al PalaFlorio di Bari del 5 maggio e si chiuderà a Perugia, nella data del 30 maggio al PalaSport Evangelisti. Nonostante la prima data sia stata fissata nel mese di maggio del 2012, grazie a Viagogo.it è possibile acquistare i biglietti svariati mesi prima. Leader nella vendita di tagliandi per manifestazioni sportive, musicali e teatrali, Viagogo vi permette di scegliere la data da assistere e il posto da occupare, con la massima precisione possibile, grazie ad una mappa interattiva che si preoccuperà di visionare in anteprima il posto da occupare. I prezzi si aggirano intorno ai 40 e ai 60 €, e sarà possibile riceverli già da adesso. Per acquistare i biglietti per il tour 2012 di Biagio Antonacci, basta cliccare qui e selezionare la data desiderata: a quel punto apparirà la schermata di selezione dei tagliandi suddivisi per locazione, dal parterre alle curve, dopodiché basterà selezionare la quantità di biglietti d'acquistare e il tipo di pagamento per procedere all'acquisto. Per il suo tour previsto per il 2012, Biagio Antonacci ha deciso di partire dal sud Italia, inaugurando la lunga serie di concerti al PalaFlorio di Bari, data inizialmente non prevista ed aggiunta solo successivamente. Dopo il concerto del 12 maggio a Roma, si sale a Firenze, per poi concludere questo vero e proprio "tour de force" il 30 maggio a Perugia, al PalaSport Evangelisti. Ecco le date del tour 2012 di Biagio Antonacci: 05 maggio 2012, 21:00 – PalaFlorio, Bari 07 maggio 2012, 21:00 – PalaTupparello, Acireale 09 maggio 2012, 21:00 – Palasele, Eboli 10 maggio 2012, 21:00 – PalaMaggiò, Castel Morrone 12 maggio 2012, 21:00 – PalaLottomatica, Roma 13 maggio 2012, 21:00 – Nelson Mandela Forum, Firenze 15 maggio 2012, 21:00 – Palarossini, Ancona 16 maggio 2012, 21:00 – Futurshow Station, Casalecchio di Reno – Bologna 18 maggio 2012, 21:00 – Palabam, Mantova 19 maggio 2012, 21:00 – Palasport – PalaFabris, Padova 22 maggio 2012, 21:00 – Palatrieste, Trieste 23 maggio 2012, 21:00 – Palatrento, Trento 24 maggio 2012, 21:00 – 105 Stadium, Genova 26 maggio 2012, 21:00 – Palaolimpico, Torino 29 maggio 2012, 21:00 – 105 Stadium, Rimini 30 maggio 2012, 21:00 – PalaSport Evangelisti, Perugia Visualizzazione ingrandita della mappa La data inaugurale al PalaFlorio di Bari è stata aggiunta solo qualche giorno dopo l'annuncio delle date ufficiali, per la felicità del popolo pugliese, che potrà assistere al concerto del proprio beniamino. Nato nel 1980, l'impianto è il quarto più grande di tutto il meridione, dopo il PalaPentimele di Reggio Calabria, il PalaMaggiò di Caserta e il PalaDelMauro di Avellino. Oltre ad aver spesso ospitato le partite della nazionale italiana di Basket, il PalaFlorio è stato utilizzato anche per la sceneggiatura di un film di Ermanno Olmi, intitolato "Il villaggio di cartone". Per ulteriori informazioni sull'impianto, contattare il seguente numero telefonico: 080 5010829. Clicca qui per acquistare i biglietti per il concerto di Bari. Visualizzazione ingrandita della mappa
Uno tra gli artisti più famosi ed apprezzati in Italia torna alla carica! Biagio Antonacci sarà protagonista di un tour che lo vedrà esibirsi in diverse città italiane: ecco come acquistare i biglietti per i suoi concerti.
Squalificato fino al 30 settembre 2026. E' questa la decisione del Giudice Sportivo relativa all'episodio avvenuto domenica scorsa 26 settembre in Prima Categoria durante le fasi finali della partita Oleggio Castello-Carpignano, poi conclusasi in anticipo dall'arbitro colpito violentemente al volto da un pugno a tradimento dall'allenatore degli ospiti. Il colpevole si chiama Giovanni Alosi, 47 anni, tecnico del Carpignano. La vittima è Andrea Felis, giovane arbitro della sezione di Torino. Nel secondo tempo del match, il direttore di gara si avvicina alla panchina del Carpignano ed espelle per proteste l'allenatore che, invece di prendere la via degli spogliatoi, entra in campo e sferra un pugno in pieno viso all'arbitro. Gara sospesa. Questa la cronaca, oggi la sentenza da parte del Giudice Sportivo: "Per la condotta violenta nei confronti dell'arbitro a seguito della notifica del provvedimento di espulsione. Il signor Alosi dapprima affrontava verbalmente il direttore di gara con atteggiamento minaccioso e proferendo ingiurie; successivamente, quando l'arbitro era voltato di spalle e aveva preso le distanze, lo raggiungeva e lo colpiva con un violento pugno al volto di violenza tale da far arretrare l'arbitro di alcuni passi, inducendolo a sospendere la gara per il forte dolore alla mandibola destra" Queste le motivazioni di una squalifica lunga, di cinque anni (oltre a 200 euro di multa al Carpignano e il 3-0 a tavolino per l'Oleggio Castello). Con una aggiunta finale: "Stante la gravità della condotta, si dispone a carico del sig. Giovanni Alosi la preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della FIGC". C'è da sottolineare comunque che lo stesso Alosi, subito dopo l'accaduto aveva immediatamente provveduto a formulare le proprie scuse pubbliche all'arbitro oltre a dimettersi dalla propria carica di allenatore. "Negli spogliatoi ho subito presentato alla società le mie dimissioni" aveva detto Alosi "Non mi riconosco in ciò che ho fatto. Ho anche chiesto scusa all'arbitro: ho avuto un black-out, mi vergogno per quanto fatto e, qualsiasi sarà la mia squalifica, mi dimetto dal mio incarico".
Il Giudice Sportivo ha squalificato per 5 anni Giovanni Alosi, l’allenatore che durante una partita di Prima Categoria sferrò un violento pugno in pieno viso all’arbitro che lo aveva espulso. “Condotta grave e violenta” si legge nelle motivazioni. Alosi, dopo il folle gesto aveva chiesto pubblicamente scusa e si era subito dimesso.
Dal 9 aprile sarà nelle sale italiane con "Il cacciatore di Ex" film girato con l'ex compagna Jennifer Aniston, ma Gerard Butler non ha intenzione di dormire sugli allori. Dopo aver prestato la voce ad uno dei vichinghi in Dragon Trainer l'attore è stato intercettato a Londra alla prima del sequel teatrale del Fantasma Dell'Opera, dove si è sbottonato sui suoi progetti futuri. Prima di tutto ha smentito una sua futura partecipazione ad un probabile sequel cinematografico della piece teatrale, il ruolo di fantasma nel primo film sembra avergli dato la notorietà che cercava, in più rivela che era alla prima solo per una fortunata coincidenza (e noi per ora gli crediamo). Interrogato sull'annunciato sequel di Rocknrolla del regista Guy Ritchie, Butler ha risposto così: " Ci terrei molto, ma dopo il successo di Sherlock Holmes immagino che Guy sarà impegnato a seguire il capitolo 2,3,4,5,6 fino all'8 ed è un peccato perchè ho adorato Rocknrolla". Portato al successo dal film più acclamato e più parodiato di tutti i tempi 300, Butler ha all'attivo un numero considerevole di commedie romantiche e avventurose con diverse attrici: in P.S. I love you era il corrispondente postumo di Hilary Swank, ne La dura verità faceva infuriare Katherine Heigl, in Alla ricerca dell'isola di Nim combatteva l'agorafobia di Jodie Foster. Sceglie i suoi ruoli con attenzione l'attore scozzese, con le donne giuste, per le donne e anche per il successo al botteghino. Fino a questo momento ha sbagliato poco, cavalcando l'onda del successo delle compagne di schermo e buttandosi su progetti che gli calzavano a pennello, la sua paga l'ha sempre meritata. Vedremo dal 9 aprile se l'ultimo film sarà un successo o uno degli scivoloni.
Gerard Butler parla del sequel di Rocknrolla di Guy Ritchie e dei prossimi progetti.
“AC/DC: Iron Man 2” Nell’album saranno presenti 15 tracce personalmente scelte da Jon Favreau tra i vari lavori pubblicati dalla band dei fratelli Angus tra il 1978 e il 2008. “La visione e passione di Jon Favreau per la musica degli AC/DC si sposa perfettamente con questo film incredibile. La musica sottolinea davvero la grande energia ed eccitazione della pellicola" ha spiegato Steve Barnett, co-presidente della Columbia Records, che produrrà il nuovo disco degli AC/DC. La tracklist dell'album è la seguente: Ricordiamo che gli AC/DC saranno in Italia il prossimo 19 maggio allo stadio Friuli di Udine per quella che sarà l’unica tappa del loro tour nel nostro paese. Questo è il video di “Shoot to Thrill”, primo singolo estratto dall'album:
Il primo singolo estratto del nuovo album “AC/DC: Iron Man 2” della band australiana è “Shoot The Trill” di cui possiamo vedere il video nel presente articolo.
Le vittorie riportate negli ultimi mondiali di nuoto – Federica Pellegrini ha vinto anche nei 200 metri – stanno pian piano cedendo il passo al nuovo triangolo del gossip in campo sportivo che, oltre alla bravissima atleta, vede per protagonisti Luca Marin e Filippo Magnini. Negli ultimi giorni, è enorme la curiosità che si è riversata su questi tre atleti che, proprio durante l’avventura a Shangai, si sarebbero ritrovati a scontrarsi su un territorio comune: l’amore. Federica, nel dichiarare la rottura con Luca Marin, aveva però smentito che nel suo cuore ci fosse già un nuovo amore, sebbene le cronache delle ultime ore raccontino una storia diversa. Il terzo incomodo, ex inviato de L’Isola dei famosi, avrebbe pesantemente contribuito alla crisi con Marin, peraltro nell’aria già da qualche tempo. Ma che cos’è davvero accaduto tra questi tre atleti in gradi di catturare l’attenzione del mondo intero? Con Filippo Magnini ci sarebbe solo amicizia LA SCENATA DI GELOSIA DI LUCA: Il quotidiano Repubblica parla chiaro. Prima ancora che la metamorfosi di Federica Pellegrini si rivelasse in tutta la sua sconcertante chiarezza – l’atleta non è mai sembrata più serena che in questo periodo – c’era qualcosa che non andava. Probabilmente, il fidanzato Luca aveva sentito una sorta di distanza da parte della sua donna ma, attribuendo il fatto alla concentrazione pre gara della Pellegrini – potrebbe non aver dato particolare importanza al suo stato d’animo. Questo accadeva fino alla sera fatidica in cui tutto è precipitato. In quel momento, prima che Federica si aggiudicasse la vittoria ai Mondiali di Shangai, Luca è a cena ma qualcuno lo avverte che la Pellegrini è in camera con Filippo, suo compagno di stanza. Furioso e intenzionato a vederci chiaro, Marin si precipita dai due e, trovandosi di fronte a una porta chiusa, comincia a bussare in maniera forsennata. A Federica, da dietro la porta, urla di uscire fuori per spiegargli che cosa sta succedendo e, soprattutto, da quanto tempo va avanti quell’amicizia. A sedare la lite, intervengono i dirigenti della squadra che cercano di calmarlo così come lo stesso Magnini che specifica che quella con Fede sarebbe solo un’amicizia. La Pellegrini, però, è più distaccata e, in maniera lapidaria, gli dice di smetterla perché, se già da prima le cose tra loro non andavano bene, così non avrebbe fatto altro che peggiorarle.
Filippo Magnini, capotano della squadra azzurra di nuoto, ha smentito categoricamente le voci relative a un suo flirt con Federica Pellegrini. I più informati, però, parlano di una furibonda scenata di gelosia di Marin all’indirizzo del rivale. Che cosa è veramente accaduto tra loro?
La sera del 15 luglio, meteo permettendo, potremo gustarci una meravigliosa congiunzione astrale nel cielo, un duetto tra la Luna quasi piena e il “Signore degli Anelli” Saturno. I due oggetti celesti danzeranno nel cielo meridionale per tutta la notte, dato che il loro tramonto è previsto attorno alle 4:30 del giorno successivo. L'incontro tra il satellite della Terra e il sesto pianeta del Sistema solare giunge a soli due giorni di distanza dalla magnifica congiunzione astrale tra la Luna e Giove. La Luna sorgerà alle 19:46 ora di Roma a Sud Est, nel cuore della costellazione del Sagittario. Sarà seguita una mezzora più tardi da Saturno, anch'esso incastonato nella stessa costellazione. Sarà visibile ad alcuni gradi di distanza a sinistra della Luna, all'altezza della stella Nunki. Il gigante gassoso, secondo solo a Giove per massa e dimensioni, sarà facile da distinguere dagli astri circostanti per via della sua peculiare luminosità, caratterizzata da una colorazione biancastra-giallognola. Va inoltre sottolineato che, come tutti i pianeti, mostrando la luce riflessa del Sole non brilla come fanno le stelle, che invece emettono luce propria scaturita dalle reazioni nucleari. I due oggetti celesti raggiungeranno la massima elevazione attorno alla mezzanotte nel cielo meridionale.
L’ultima congiunzione astrale del mese ha come protagonisti una magnifica Luna quasi piena e il “Signore degli Anelli” Saturno. I due oggetti celesti danzeranno nel cielo meridionale dalla sera di lunedì 15 fino alle 04:30 circa del giorno successivo. Ecco come e dove osservarli sulla volta celeste.
Apre a Roma Five Guys, la catena fast food più famosa nel mondo. L'inaugurazione del nuovo ristorante è prevista lunedì 4 ottobre all'interno della stazione Termini di Roma. Il marchio Five Guys è nato nel 1986 in Virginia, creato dalla famiglia Murrell di Arlington. Il capofamiglia Jerry e i suoi quattro figli sono i ‘Five Guys' che danno il nome alla catena, arrivata in Europa nel 2013. Per il momento a Roma si potrà solo portare via l'hamburger e non si potrà consumare in loco. Questa la spiegazione dell'azienda: "Prima di aprire le porte dello spazio per la ristorazione eat –in, inaugurando la zona più istituzionale con tavoli e sedute, la catena americana vuole giocare in maniera ancora più incisiva con il concetto che resta alla base della sua filosofia: casual restaurant. Non fast food né ristorante: un’identità ben chiara, quella del celebre colosso, che ama definire così i locali e la brand philosophy della catena, nel rispetto di standard ben precisi e caratteristiche che la distinguono e hanno reso il nome di Five Guys famoso nel mondo".
Lunedì 4 ottobre a Roma l’inaugurazione del primo locale ‘Five Guys’ della Capitale. Il marchio Usa, famosissimo in tutto il mondo per i suoi hamburger, arriva alla stazione Termini. Per il momento non sarà possibile mangiare all’interno del locale, ma sarà possibile soltanto effettuare il ‘take away’.
Ashley Graham sta vivendo un momento particolarmente felice della sua vita, lo scorso 18 gennaio è diventata mamma del piccolo Isaac, il primo figlio nato dal matrimonio con Justin Ervin, ed è più bella e raggiante che mai, tanto da non aver perso l'occasione per condividere una dolcissima foto in cui allatta il bimbo al seno. Nonostante l'emozione provata di fronte un'esperienza tanto intensa, la modella ha voluto essere sincera con i followers e, dopo aver documentato i nove mesi di gravidanza tra cellulite e smagliature, ha parlato degli inconvenienti che una donna si ritrova ad affrontare dopo il parto, argomento che solitamente non viene mai affrontato pubblicamente per pudore e imbarazzo. La curvy, però, che da sempre ha dimostrato di essere una donna forte e orgogliosa anche dei suoi difetti, non ha avuto paura di fotografasi in bagno con la pancetta post-parto, le ascelle pelose e della lingerie comoda. Nella didascalia dello scatto non ha usato mezzi termini e ha dichiarato: Alza la mano se non sapevi che avresti cambiato anche i tuoi stessi pannolini. Dopo tutti questi anni nella moda, non avrei mai potuto immaginare che la biancheria intima usa e getta sarebbe il mio capo di abbigliamento preferito, ma eccoci qui! Nessuno parla del recupero e della guarigione attraverso cui le nuove mamme devono passare. Volevo mostrarvi che non sono tutti arcobaleni e farfalle! È difficile, sono molti gli ostacoli che dobbiamo ancora affrontare per parlare di ciò che le donne attraversano davvero dopo il parto. Raise your hand if you didn’t know you’d be changing your own diapers too🙋🏻‍♀️ After all these years in fashion I never could’ve guessed that disposable underwear would be my favorite piece of clothing but here we are! No one talks about the recovery and healing (yes even the messy parts) new moms go through. I wanted to show you guys that it’s not all rainbows and butterflies! It’s been tough, but my friend Chelsea @cmrh and ceo at @fridamom is making waves and starting honest conversations. It’s unbelievable the obstacles we still face talking about what women really go through. All their stuff she sent me has been a life saver. A post shared by A S H L E Y G R A H A M (@ashleygraham) on Feb 10, 2020 at 6:14pm PST
Ashley Graham è diventata mamma da meno di un mese e, piuttosto che mostrarsi in splendida forma dopo il parto come fanno molte star, ha deciso di essere sincera. Ha rivelato la pancetta, i peli sotto le ascelle e non ha avuto paura di parlare del difficile recupero che ogni donna deve affrontare dopo la nascita del piccolo.
Giulia De Lellis per la semifinale del Grande Fratello Vip 2, andata in onda su Canale 5 lunedì 27 novembre 2017, sceglie un sexy look per stupire il pubblico e tutte le sue fan. Durante la diretta, la fidanzata di Andrea Damante è apparsa con un outfit nude fatto di trasparenze, spacchi profondi, ambia scollatura sul seno e tessuti vedo non vedo che mettevano in mostra l'intimo total black. Con il sexy abito vedo non vedo, Giulia dice addio alle mingonne di plastica nere abbinate a shirt bianche, alle paillettes cangianti e agli abiti "caramella" dal colore sgargianti, per indossare un outfit total black. La De Lellis torna inoltre a puntare sulla sensualità con vestiti che mettono in mostra l'intimo, l'ultimo outfit scelto è infatti molto simile a quello scelto in una delle prime puntate, outfit che faceva il verso ad un celebre look sfoggiato sul red carpet dalla top model Sara Sampaio. Per la semifinale Giulia ha indossato un abito vestaglia nero in tessuto trasparente firmato Nina Hand Made with Love, lo stesso marchio del minidress in velluto verde indossato dalla De Lellis nella precedente puntata. L'abito aperto sul davanti ha una profonda scollatura che mette in mostra il seno e un ampio spacco frontale. Il modello ha maniche lunghe con spalline a sbuffo e Giulia lo indossa su una body a culotte tono su tono e impreziosisce il modello con una cintura in vita dalla borchia metallica. La finalista del GF Vip2 completa poi il look con una pettinatura raccolta, un maxi chignon alto sulla testa, e con sandali neri dalle linee semplici e tacchi a spillo. Non tutti hanno apprezzato il look sfoggiato dalla De Lellis durante la finale del GF Vip, per molti il sexy outfit dal sapore dark era troppo simile a quello di una strega cattiva, c'è addirittura chi l'ha paragonata a Malefica del film Disney "Maleficent", altri hanno invece apprezzato il lato ultra sensuale del mood scelto dalla concorrente del reality di Canale 5.
Giulia De Lellis sceglie per la semifinale del Grande Fratello Vip 2 un sexy look nudo con abito trasparente dalla profonda scollatura che mette in mostra l’intimo. Ecco tutti i dettagli dell’outfit di Giulia De Lellis.
La casa di produzione Disney Pixar ha sempre cercato di stare al passo con i tempi, includendo nei propri film le più svariate tematiche sociali e delineando determinati personaggi. Ed ecco che nel nuovo film d'animazione, Onward, in uscita nelle sale il prossimo 6 marzo possiamo vedere il primo personaggio marcatamente LGBTQ. Si tratta di una poliziotta ciclope, l'Ufficiale Specter, che comparirà spesso nel corso della pellicola. Onward è il nuovo film della Disney che sarà proiettato nelle sale americane a partire dal 6 marzo, mentre ancora non è stata resa nota quella italiana. Sebbene l'ambientazione sia completamente fantastica, e la trama segue le avventure dei due fratelli elfi Ian e Barley Lightfoot alle prese con la ricerca della magia in un mondo che somiglia vagamente alla Terra di Mezzo, non mancano dei riferimenti all'attualità. Uno di questi è proprio la presenza di un personaggio LGBTQ, che in questo caso veste i panni di una poliziotta Ciclope, l'Ufficiale Specter. La decisione di fare spazio a figure che prima d'ora non erano state coinvolte nel mondo dei cartoni animati, permette un'integrazione e una conoscenza della contemporaneità sicuramente più dettagliata, che passa attraverso la dimensione fantasiosa dei film d'animazione e che consente una comprensione di certi fenomeni anche tra i più piccoli. Ed in effetti è proprio questo l'obiettivo comunicato dal regista del film, Dan Scanlon, già autore dell'iconico Monster & Co, il quale ha dichiarato: "È un mondo fantasy moderno e vogliamo rappresentare il mondo moderno". A fornire ulteriori specifiche sull'argomento è anche il produttore Kori Rae, che parlando dei momenti del film in cui è presente l'ufficiale Specter, sposata con una donna che ha già una figlia, dichiara: "La scena, quando l’abbiamo scritta, era abbastanza adatta e apre un po’ a quel mondo, ed è quello che volevamo".
Arriva anche per la Disney l’intuizione di introdurre un personaggio LGBTQ in uno dei suoi film. Si tratta dell’Ufficiale Specter, una poliziotta ciclope che troviamo in Onward, il nuovo film della nota casa di produzione cinematografica che in America sarà nelle sale a partire del 6 marzo. L’idea, promossa sia dal regista che dal produttore della pellicola, è quella di aprire le frontiere del cinema d’animazione, come annunciato anche ultimamente dalla Marvel.
Inter-Bologna e Salernitana-Atalanta sono due partite valide per il campionato di Serie A 2021/2022 che si disputano nella giornata di sabato 18 settembre. Sono valide per la 4^ giornata: il primo incontro si gioca alle 18:00 allo Stadio San Siro di Milano, il secondo alle 20:45, allo stadio Arechi di Salerno. Inter-Bologna sarà usufruibile in diretta attraverso il servizio DAZN mentre Salernitana-Atalanta sarà disponibile anche sulla piattaforma di Sky. I nerazzurri di Simone Inzaghi si confrontano con gli uomini di Mihajlovic che, dopo 3 partite di campionato, hanno gli stessi punti in classifica, 7. Meglio i nerazzurri che hanno segnato 9 gol subendone 3, i felsinei però – pur avendone segnati meno, 4 – hanno subito solo 2 gol. Una partita delicatissima, dunque, per i campioni d'Italia reduci dal pareggio esterno contro la Sampdoria e in cerca di un prontissimo riscatto. Per la Salernitana, match casalingo contro l'Atalanta che ha il sapore già dell'ultima spiaggia non avendo conquistato alcun punto nei precedenti 3 match. La squadra allenata da Castori fin qui è stata la peggiore in campionato, subendo 11 reti e segnandone solamente 2 (peggior attacco e peggior difesa). Per l'Atalanta c'è da reagire alla sconfitta interna subita dalla Fiorentina. Inter-Bologna è una partita valida per la 4^ giornata di campionato di Serie A. Si disputa a San Siro, sabato 18 settembre con fischio di inizio programmato alle 18:00. La gara verrà trasmessa in esclusiva da DAZN per i soli abbonati che avranno aderito al servizio, sia in diretta Tv sia in live streaming attraverso l'applicazione di DAZN che permetterà la visione su smart Tv, tablet, pc o smartphone. Salernitana-Atalanta è il posticipo serale della 4^ giornata di campionato di Serie A che si gioca alle 20:45 di sabato 18 settembre. La partita sarà visibile in diretta Tv sia attraverso il servizio promosso da DAZN sia sulla piattaforma di Sky. In live streaming Salernitana-Atalanta sarà proposta sia da DAZN attraverso la propria app che permetterà la fruizione su smartphone, tablet o pc, sia da Sky attraverso SkyGo. Entrambe le opzioni sono sempre riservate ai soli abbonati.
Sabato 18 settembre, le partite di Serie A stasera in TV e streaming su Sky e DAZN. Inter-Bologna e Salernitana-Atalanta aprono la giornata di Campionato: tutte le partite sono trasmesse in diretta su DAZN, ma una delle due è disponibile in TV anche su Sky.
Bella, divertente e intelligente. Sono queste le parole che la mamma di Elisha Gault ha utilizzato per descrivere sua figlia, scomparsa a quattordici anni e trovata morta in un fiume. Il dramma di Elisha si è consumato in Irlanda: come si legge sui media locali, l’adolescente era scomparsa il giorno di San Patrizio e per giorni in tanti l’hanno cercata nella zona di Tipperary e non solo. Alla fine la giovane è stata trovata priva di vita nel fiume Suir. La quattordicenne era stata vista l’ultima volta il giorno di S. Patrick, patrono dell’Irlanda, a Carrick-on-Suir, una cittadina nella contea di South Tipperary. Centinaia di volontari si sono messi a lavoro per cercarla, ma purtroppo domenica pomeriggio, otto giorni dopo la scomparsa, la ragazza è stata trovata a circa otto chilometri dal luogo in cui era stata vista l'ultima volta.
Elisha Gault, una ragazza irlandese di 14 anni, risultava scomparsa dalla sera di San Patrizio. Dopo otto giorni di ricerche l’hanno ritrovata in un fiume. La mamma su Facebook: “La mia bella, divertente e intelligente bambina”.
Si parla molto in questi ultimi tempi di Intelligenza Artificiale e di Machine Learning, indicati spesso come due dei cardini su cui poggia il fenomeno dell'Industria 4.0. Si parla quindi di sistemi automatizzati e di sistemi di apprendimento automatici che potrebbero contribuire a fare innovazione sempre più accurata. Ma si parla davvero poco di quelli che potrebbero essere i rischi che anche questi sistemi potrebbero comportare. Un esempio su tutti, ultimo in ordine di tempo, è il finto video porno realizzato con un algoritmo di machine learning che, attraverso l'effetto di "face swapped" (scambiare il viso con un altro), mostra l'attrice Gal Gadot (la protagonista del film Wonder Woman). Il video sembra "quasi" vero anche se l'attrice non ha mai girato quelle scene per adulti. Il breve filmato è stato realizzato da "deepfakes" e diffuso via Reddit e sta facendo discutere gli esperti per il fatto che oggi strumenti come questi sono di facile reperimento, esponendo tutti a rischi come questi. Ogni innovazione e tecnologia ha i suoi rischi e non potevano essere da meno anche fenomeni come l'Intelligenza Artificiale e il Machine Learning. E se è vero che più sono sofisticate ed evolute queste tecnologie, allo stesso modo sono sempre più sofisticati ed evoluti i rischi che da queste possono derivare. Il caso del video di "deepfakes" in cui compare l'immagine di Gal Gadot ne è la prova. L'attrice israeliana non ha mai girato quel video per adulti, eppure a vederlo sembra proprio lei. Tutto grazie ad un algoritmo di machine learning, quindi di apprendimento automatizzato che "deepfakes" ha realizzato per realizzare questo finto video porno. In pratica l'agoritmo "si nutre" delle immagini (tantissime) che gli vengono somministrate, e il gioco è fatto. E non è la prima volta che prende di mira personaggi del cinema, in passato aveva già colpito Taylor Swift, Scarlett Johansson, Maisie Williams e Aubrey Plaza.
Si parla molto in questi ultimi tempi di Intelligenza Artificiale e di Machine Learning, ma si parla davvero poco di quelli che potrebbero essere i rischi che anche questi sistemi potrebbero comportare. Un esempio su tutti, ultimo in ordine di tempo, è il finto video porno realizzato con un algoritmo di machine learning che ritrare l’attrice di Wonder Woman, Gal Gadot.
Portorico è stato uno dei centri nevralgici, musicalmente parlando, del 2020, soprattutto grazie all'artista più ascoltato dell'anno: il bambino d'oro Bad Bunny. Attraverso il trittico "Yo Hago Lo Que Me Da La Gana", "Las que no iban a salir" e "El Último Tour Del Mundo", il portoricano è riuscito ad attestarsi come uno degli artisti più apprezzati al mondo, mettendo ancora una volta il Portorico sulla mappa. Al 2021 ci hanno pensato le altre due espressioni musicali più alte dell'arcipelago del Sud America, uno dei massimi esponenti del reggaeton latino Ozuna e il suo coetaneo Anuel AA, stella della trap latina, che in passato ha anche collaborato con Tekashi 6ix9ine. I due da pochi giorni hanno pubblicato l'album "Los Dioses", un tentativo di unire due mondi distanti, soprattutto per immaginario e sonorità, facendo leva sull'effetto nostalgia. Un tentativo molto astuto, che per adesso viene ripagato dai numeri dello streaming digitale, ma che potrebbe essere l'ulteriore testimonianza che ciò che ha fatto Bad Bunny nel 2020 sia un percorso irraggiungibile per i due. Un album con poche anticipazioni e che ha sorpreso tutti per la modalità di pubblicazione: "Los dioses" di Ozuna e Anuel AA è stato pubblicato lo scorso 22 gennaio, un progetto che cerca di unire due mondi che si sono contrapposti per alcuni anni, soprattutto in America Latina, ma che hanno trovato nella musicalità dei ritornelli, il loro punto d'unione. Basti solamente osservare le ultime uscite dei due artisti: partendo da Anuel AA, per cui si era paventato anche un possibile ritiro, la pubblicazione di "Emmanuel" è stato un crocevia per la sua carriera. Il progetto che contiene le collaborazioni di Lil Wayne, ma anche di Enrique Iglesias e Bad Bunny, è il tentativo di avvicinare più persone alla sua musica, anche diluendo l'immaginario dark della sua musica. I numeri dello streaming digitale gli hanno dato ragione, anche se nessun singolo sembra aver sfondato la parete, sia negli Stati Uniti, sia in Europa. Discorso minimamente diverso per Ozuna, che con il suo "Enoc" ha cercato di variare la sua offerta musicale, offrendo hit reggaeton come la lovesong "Caramelo" a brani come "Del Mar", con Sia e la giovane rapper Doja Cat, in cui sperimenta nuove sonorità. "Los Dioses" è il tentativo di unire sotto il segno della nostalgia dei tempi passati, tutte le sonorità dei due artisti portoricani. Un esempio? "Antes". Il brano con una melodia che cerca di restituire il chiaroscuro delle restrizioni, della chiusura e della leggerezza del passato, è il capolavoro musicale del disco, ma non sembra avere altri fratelli a fargli compagnia. Un progetto che sembra dividersi in due anime, quella più romantica e attrattiva di Ozuna, che sembra dichiararsi in brani come "Dime Tù" e "Rd": racconti di storie d'amore passionali, di notti calde in cui la donna diventa una figura costruita su due asserti: da una parte oggetto del desiderio, in grado di capovolgere umori e sensazioni, dall'altra un'altra tacca da aggiungere alla lista delle cose fatte nella propria vita, come un viaggio, come una notte in discoteca. Girando il vinile, troviamo una seconda parte in grado di accentuare la tecnica di scrittura di Anuel, come in "La Maria" e "Contra el mundo". L'ultima parte dell'album, come ogni progetto reggaeton che si rispetti, è riservata alle atmosfere dance di "Perreo" e "Nunca", brani che potrebbero aver maggior fortuna soprattutto su TikTok. Un disco che aveva l'ambizione di proseguire il percorso che Bad Bunny ha trascinato lungo il 2020, ma ci si accorge di quanto i due siano lontani da quella complessità artistica e musicale che Bad Bunny ha trasferito lungo gli ultimi tre album. "Los dioses", titletrack dell'album, in tendenza su Youtube attraverso il video ufficiale pubblicato solo due giorni fa e che ha raccolto più di 27 milioni di visualizzazioni, ha la particolarità di avere un'intro di tutto rispetto. Si tratta della produzione utilizzata dal wrestler della WWE John Cena, ogni qualvolta entra sul ring. Un connubio che potrebbe sembrare strano, ma che ha una sua motivazione. Basti pensare quanto questi due mondi siano legati, e lo saranno ancora: infatti durante il prossimo appuntamento della WWE, il 1° febbraio per la Royal Rumble, Bad Bunny si esibirà con il suo singolo "Booker T", un chiaro omaggio all'ex campione di wrestling.
Lo scorso venerdì 22 gennaio è stato pubblicato uno dei dischi latin più attesi: il joint album tra Ozuna e Anuel AA “Los Dioses”. Il progetto, che cerca di unire l’anima più romantica e reggaeton di Ozuna e quella più trap e oscura di Anuel AA, ha la sua fotografia in brani come la titletrack e “Antes”, una fotografia nostalgica del passato.
Piazza San Marco a Venezia deserta, La Fontana di Trevi a Roma senza turisti, Piazza del Duomo a Milano senza ambulanti, immagini del genere probabilmente le avevamo viste solo nei film di fantascienza ma oggi sono la realtà. A testimoniarlo sono vari siti, come Skylinewebcams che con le proprie webcam stanno catturando immagini che entreranno nella storia, di piazze e monumenti vuoti, quasi metafisici, nel loro silenzio e deserto.
Da Milano a Roma, da Napoli a Palermo, dopo una settimana dall’estensione della zona rossa l’Italia sembra deserta. Le più importanti e famose piazze del Bel Paese sembrano surreali e metafisiche nel loro silenzio e deserto, come testimoniano le immagini raccolte da vari siti, come Skylinewebcams, che rivelano i principali luoghi d’Italia in tutta la loro bellezza, senza turisti né ambulanti.
Aspettate, aspettate, sentite questa perché è bella… Praticamente per Matteo Salvini, quello che ha evidentemente dimenticato il dolore causato da chi pretendeva, in nome di un fantomatico concetto di razza, la perfezione assoluta; o come quell’altro lì, l’amico, che dispensava olio di ricino e fucilate a chiunque si opponesse al suo regime, lamentarsi dei “bulli” facendo il bullo vero sarebbe una strategia consolidata. Malsana, vigliacca, stronza, ma a lui affezionata. Perciò sì, iniziamo subito col chiamare le cose con il proprio nome: Sergio Echamanov è un ragazzo con DSA, Matteo Salvini è un politico con vigliaccheria. Ma spieghiamola meglio. Matteo Salvini è così, lo sappiamo tristemente tutti: non bastavano giovani attiviste (penso a Greta Ramelli e Vanessa Marzullo) e Capitane di navi (penso a Carola Rackete, ovviamente) troppo umane per essere difese, ex Ministre capaci e schierate dalla parte delle minoranze (penso a Laura Boldrini e Monica Cirinnà, donne meravigliose), e poi ancora ragazzini minorenni o persone con disabilità. Adesso se l’è presa anche con un giovane dislessico, Sergio, appunto. Eppure quello che è successo al ventunenne durante la manifestazione delle Sardine a San Pietro in Casale, è un inciampo universale fatto di bellezza e umanità, di fragile forza coraggiosa. Coraggio, perché ci vuole cuore – cor habeo – a scendere in piazza e remare contro le ingiustizie, i soprusi, le discriminazioni e l’intolleranza, a maggior ragione se si deve prima lottare con una qualche sfida personale. E un politico questo dovrebbe saperlo. Soprattutto un papà, come lui ci ricorda ad ogni occasione; soprattutto un cristiano cattolico, come lui ci ostenta ad ogni occasione. Eccolo lì dunque, su Facebook, il senatore a calpestare non solo il diritto costituzionale di manifestare, ma soprattutto quello di essere se stessi, rifiutando la tolleranza delle diversità. Ogni sfumatura viene puntualmente ridicolizzata, messa alla gogna scavalcando la legge, da tipico prepotente della classe: quello che non sta mai attento, copia i compiti per casa durante il cambio dei professori e siede ai lati della stanza per tirare ai compagni palline di carta con una cerbottana improvvisata. Ma adesso non sono palline e non si hanno più dodici anni.
Sergio Echamanov è un ragazzo dislessico che, dopo una manifestazione a San Pietro in Casale, è stato bullizzato da Matteo Salvini che ha pubblicato il video del suo discorso un po’ “impacciato”, dopo averlo prima montato ad arte. Ma l’impiccio di Sergio è l’impiccio di tutti noi, e ne siamo orgogliosi.
Si chiama Maya Henry l’ultimo, presunto, flirt di Andrea Damante. Il settimanale Diva e Donna ha fotografato l’ex compagno di Giulia De Lellis a Los Angeles in compagnia di un’altra splendida ragazza mora. Si tratta di un’ereditiera molto nota oltreoceano, tra le più ricche d’America. Maya ha 18 anni, vanta un curriculum sentimentale di tutto rispetto (e un ex del calibro di Liam Payne degli One Direction), e si occupa di charity. Sua è infatti un’associazione che si prende cura di bambini e animali. Al momento, da parte di nessuno dei due è giunta conferma rispetto a questo nuovo amore in corso. Maya è figlia di un noto avvocato americano, a capo di uno studio che vanta oltre 60 collaboratori di prestigio. Innamorato della sua bambina, per i suoi 15 anni volle regalarle un party chiacchierato in tutto il mondo. Per accontentare sua figlia, l’avvocato Henry spese oltre 6 milioni di dollari. La festa si svolse su una superficie di 16mila metri quadrati con oltre 600 invitati. Abbagliata dalle luci della ribalta, la 15enne Maya commentò: “Una notte fantastica. Non la dimenticherò mai, è stato un sogno che diventa realtà”. Altro che Riccanza (il reality di Mtv cui Damante parteciperà per una puntata): il livello patrimoniale, in questo caso, è decisamente più alto.
Andrea Damante avrebbe un nuovo amore. L’ex compagno di Giulia De Lellis è stato fotografato con Maya Henry, modella 18enne ed ereditiera considerata una tra le più ricche d’America. I due sono stati fotografati insieme a Los Angeles. Tra i suoi ex, Maya vanta un personaggio del calibro di Liam Payne degli One Direction.
Si chiama Victor Allen l'uomo che Tiziano Ferro ha sposato con una cerimonia intima a Sabaudia il 13 luglio. Americano di 54 anni, era già diventato marito del cantante grazie alle nozze officiate a Los Angeles il 25 giugno, cui però la coppia ha voluto aggiungere l'unione civile celebrata in Italia. Conosciamo meglio il compagno di vita di Ferro, che fino all'annuncio del matrimonio non aveva mai parlato di lui per tutelare la loto vita privata. Victor Allen è di Los Angeles e non è un personaggio dello spettacolo, anche se lavora e ha lavorato a contatto con il mondo dell'entertainment. Laureato presso l'Università Politecnica della California di San Luis Obispo, ha operato in una società di costruzioni e successivamente, per quasi 14 anni, ha ricoperto il ruolo di vicepresidente del comparto marketing alla Warner Bros. Attualmente è direttore operativo dell’agenzia di consulenza Levine Partners. "La vita e le sue imprevedibili e meravigliose svolte. Non vedo l’ora di raccontarvi questa ennesima storia di gioia e celebrazione dell’amore": questo è stato il primo messaggio di Tiziano Ferro dopo il matrimonio. Lui e Allen si sono sposati a Sabaudia al tramonto davanti a una quarantina di invitati, compresi i genitori del cantante. Gli sposi erano uniti sentimentalmente già da tre anni, ma non si erano mai mostrati insieme pubblicamente e l'artista laziale ha sempre preferito tenere il massimo riserbo sulla loro relazione. Ci fu un'uscita "non ufficiale" quando vennero paparazzati insieme a Taormina, nel 2017. Ora, Ferro avverte l'esigenza di parlare di lui: "Victor entra a far parte della mia famiglia. Sento il bisogno di raccontare al mondo che questa persona c'è e che mi ha migliorato come essere umano", ha dichiarato a Vanity Fair in un'intervista in occasione delle nozze. La vita e le sue imprevedibili e meravigliose svolte. Non vedo l’ora di raccontarvi questa ennesima storia di gioia e celebrazione dell’amore. —- Life and its unbelievable turns. Looking forward to share this new story of joy and celebrate love with you all my friends . —- La vida y sus increíbles vueltas. No veo la ora de compartir con vosotros esta historia de joya y celebración del amor. #tznwedding #accettomiracoli#aceptomilagros#buonacattivasorte#buenamalasuerte#tzn2020#matrimonio
Con una doppia cerimonia celebrata a Los Angeles e a Sabaudia, il cantante è diventato il marito del 54enne statunitense, suo compagno da tre anni. Lui, californiano, ha lavorato in Warner Bros e ora è direttore operativo di un’agenzia di consulenza: “Victor è entrato a far parte della mia famiglia”.
Il caldo di questi ultimi giorni è destinato a concedere una breve pausa: le previsioni meteo per giovedì 8 luglio a Milano indicano l'arrivo di una perturbazione che porterà intensi temporali, con possibili grandinate, oltre a un calo delle temperature massime. È l'effetto, come scrive il servizio meteorologico dell'Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale), del transito su tutta la Lombardia di una saccatura atlantica che determinerà instabilità diffusa e calo termico. Vediamo dunque nel dettaglio come sarà il tempo a Milano. La giornata di giovedì 8 luglio a Milano si aprirà all'insegna del cielo sereno e del sole. Col passare delle ore, tuttavia, già dalla tarda mattinata, aumenterà la nuvolosità. Le prime precipitazioni sono attese a partire dal primo pomeriggio, con pioggia alternata a schiarite. È dalla sera tuttavia che il maltempo potrebbe colpire più duramente il capoluogo lombardo: si prevedono forti temporali con possibili grandinate. Le temperature sono in calo rispetto a quelle degli scorsi giorni: le massime non dovrebbero raggiungere i 30 gradi, fermandosi di poco sotto a tale soglia.
Temporale estivo in arrivo a Milano: secondo le previsioni meteo per giovedì 8 luglio, sul capoluogo lombardo è previsto maltempo, con piogge intense e possibili grandinate soprattutto a partire dal tardo pomeriggio. Il cielo sarà molto nuvoloso su buona parte della Lombardia. Da venerdì è però previsto un generale miglioramento delle condizioni meteo.
Lo Stadio della Roma a Tor di Valle non si farà, ormai è arrivata la conferma. A darne l'annuncio il Campidoglio, in una nota pubblicata nella serata di venerdì 26 febbraio. "Prendiamo atto della decisione presa autonomamente questa sera dal Cda dell'As Roma in merito al progetto per la realizzazione dello stadio a Tor di Valle, si tratta di una valutazione imprenditoriale" si legge. "Rassicuriamo i cittadini che le opere pubbliche previste, come il potenziamento della ferrovia Roma-Lido e la realizzazione del Ponte dei Congressi, verranno portate avanti dall'amministrazione capitolina". La comunicazione ufficiale del Campidoglio arriva a seguito della decisione presa dalla società giallorossa, che ha annunciato di aver deciso di abbandonare il progetto, in occasione della relazione finanziaria semestrale che risale al 31 dicembre 2020. La motivazione sarebbe da ricercare nel fatto che la proprietà "intende investire, per essere competitiva, in una squadra vincente che possa giocare in un nuovo stadio moderno ed efficiente" e che il Cda, "sulla base degli approfondimenti condotti da advisor finanziari, notarili e legali di primario standing, nonché alla luce delle ultime comunicazioni di Roma Capitale, ha verificato che non sussistono più i presupposti per confermare l'interesse all'utilizzo dello stadio da realizzarsi nell'ambito dell'attuale progetto immobiliare relativo all'area di Tor Di Valle, essendo quest'ultimo progetto divenuto di impossibile esecuzione". Inoltre "ha constatato che anche la pandemia ha radicalmente modificato lo scenario economico internazionale, comprese le prospettive finanziarie dell'attuale progetto stadio".
“Prendiamo atto della decisione presa Cda dell’As Roma sul progetto per la realizzazione del progetto a Tor di Valle” scrive il Campidoglio. Lo Stadio della Roma non si farà, almeno non a Tor di Valle. Se prima la decisione era nell’aria, oggi è arrivata la conferma ufficiale da parte della società giallorossa.
Nessuno si sveglierebbe senza stress sapendo di dover preparare tutto velocemente al mattino. Perciò l’abitudine migliore per iniziare la giornata al meglio è… lavorare d’anticipo. È meglio assicurarsi che valigetta, zaino o qualunque altra cosa, siano completi del materiale utile per il giorno dopo. Fare una lista è importante per verificare che sia tutto in ordine. Una volta archiviato il capitolo “organizzativo” alla sera, ti sentirai già più alleggerito. La colazione è uno dei rituali più importanti per farci svegliare tra coccole per il palato, chiacchierate con i familiari, un sottofondo musicale per chi ne ha bisogno o semplicemente il silenzio davanti a una tazza di caffè fumante. Se si sta sotto le coperte e si è apparecchiata la tavola la sera prima, si pregusterà con il sorriso il dolce momento di gusto. È come regalarsi un momento di benessere che si aspetta dalla sera prima. Tazzine con i piattini coordinati, tovagliette personalizzate, tovagliolini, zucchero di canna, miele, e la ciotola per immergere la granola preferita nel latte o nello yogurt. Tutto perfetto per il risveglio. Che colazione sarebbe se per caso al mattino scoprissi di non avere qualcosa di fondamentale per te? Devi sempre assicurarti che la caffettiera o la teiera siano pronte e la dispensa sia ben fornita: basta aprire la confezione di granola W. K. Kellogg per immaginare il momento di puro piacere: come quando inizi la tua colazione con la croccantezza della granola W.K. Kellogg, il gusto delle mandorle e della frutta secca di W.K. Kellogg Senza Zuccheri Aggiunti* Frutta Secca, il cacao e le nocciole di W.K. Kellogg Senza Zuccheri Aggiunti* Cacao e Nocciole, o ancora il cioccolato fondente unito al cocco di W.K. Kellogg Proteine Vegetali Cioccolato Fondente e Cocco, il tutto accompagnato da latte o yogurt e della frutta fresca. Svegliarsi con un “bip-bip” è l’incubo di ognuno di noi, ma anche un brano hard rock potrebbe essere troppo. Perciò se si usa lo smartphone come sveglia, scegliamo tra le opzioni più adatte e “suadenti”, oppure scarichiamo qualche app che permetta di scegliere la playlist migliore tra quelle più soft. Ci sono tante soluzioni, basta trovarle. E per la musica, a ciascuno il suo. Musica francese anni Trenta? Musica indiana? Country? Ogni melodia possibile, basta che sia invitante e gentile. Un’abitudine da prendere per iniziare con piacere ogni giornata, è quella di evitare di velocizzare tutto, ma di godersi piano piano il risveglio assicurandosi alcuni momenti solo per te. Qualche esempio? Appena sveglio, prima di scendere da letto, posa una mano sul diaframma e respira lentamente e in modo profondo: serve per riattivare il metabolismo con dolcezza facendo “centro” su te stesso e riducendo lo stress. Un’altra idea è quella di allontanare i pensieri negativi con una doccia calda scegliendo un docciaschiuma dal profumo dolce e un po’ cipriato o dalle note saline del mare: l’aromaterapia funziona anche al mattino, non solo alla sera. Se hai bisogno di fare movimento correndo o camminando prima di colazione, meglio svegliarsi mezz’ora prima e prendersela con calma, magari ascoltando con le cuffie la tua musica preferita.
Alcune dolci abitudini e piccoli consigli per iniziare la giornata con il piede giusto e garantire un risveglio piacevole.
Noi tutti abbiamo oggetti vecchi in casa che non utilizziamo e capita anche spesso a molti di non avere il coraggio di sbarazzarsene. Così farà piacere ai più nostalgici e romantici sapere che i vecchi oggetti di casa possono tornare a nuova vita, ma con un'altra funzione. Non bisogna per forza buttare le cose rotte, vecchie o inutilizzate, si può dare loro una seconda vita, più utile e creativa. Si possono riciclare le vecchie posate, le racchette rotte, i libri impolverati, le vecchie valigie o le tazzine scheggiate, le lampadine fulminate e molto altro ancora Sono tante le idee per dare nuova vita ai vecchi oggetti. Le racchette rotto o ormai inutilizzate possono diventare degli specchi da parete: basta eliminare la rete centrale, portare la racchetta da un vetraio per farsi creare uno specchio da parete davvero originale. Una valigia rotta o ormai logora può essere trasformata in una poltroncina, in un pouf o in una cuccia per animali da compagnia: basta riempire la valigia di una comoda imbottitura, piuttosto sostenuta; fare dei fori alla base della valigia e fissare quattro piedi da tavolino; e la vostra nuova poltroncina, cuccia o pouf da salotto è pronto per una nuova vita. Non buttate le vecchie posate, quelle troppo rovinate o semmai rimaste solitarie nel mucchio: le posate si possono modellare per diventare dei porta bottiglia da tavolo piegandole in modo da sostenerne il peso. Anche le vecchie tazzine, semmai scheggiate, non vanno gettate via ma si possono riutilizzare per creare un originale lampadario da cucina: basta forare il fondo della tazzina, anche attaccata al suo piattino se volete; inserire una lampadina e appenderla scendere dal soffitto; il risultato è migliore se si utilizzano più tazzine insieme. Tutti abbiamo in casa dei libri dimenticati, a cui ormai non siamo più legati, che sicuramente non ci capiterà di rileggere e che semmai stanno in qualche angolo a prendere polvere: tutti questi libri possono essere incollati tra loro, in gruppi di tre,quattro o cinque, per diventare delle mensole davvero creative. Una vecchia cassettiera può essere invece trasformata in un porta piante unico. Mentre un pianoforte rosso può diventare un comodo mobile bar da salotto.
Dai libri impolverati alle valigie rotte, in casa esistono tanti oggetti inutilizzati che possono tornare a nuova vita in modo facile ed economico.
Il Cagliari di Semplici torna a vincere contro il Parma e contro la mala sorte che sembrava aver segnato anche questa partita. Iniziata malissimo e finita in crescendo, ribaltando il risultato nei minuti di recupero e riuscendo a vincere 4-3 dopo essere stati in svantaggio 0-2 e 1-3. Un'incredibile girandola di emozioni che premia la squadra di Semplici che ha espresso il calcio migliore. Il Cagliari parte bene, prova in questa sfida spareggio a dettare tempi e ritmo ma è il Parma di D'Aversa a trovare per primo la via del gol e a indirizzare la gara verso le proprie caratteristiche. Così i ducali prima sfruttano un gran colpo da fuori di Pezzella che sorprende tutti, oltre allo stesso Vicario che vede all'ultimo il pallone. Poi, ci pensa capitan Kucka a ottimizzare l'unica altra palla gol reale, portandosi sul 2-0. E il Cagliari? Semplici è di pietra in panchina: vede la sua squadra gestire il possesso e creare ma ancora una volta venire punita alla prima occasione. Quando anche l'arbitro Valeri ci mette del suo, insieme al VAR a non decretare un rigore a favore degli isolani, sembra l'ennesima serata no per il Cagliari. Alla moviola il gomito di Pezzella sembra allargarsi impattando con il pallone in area: proteste sarde ma il rigore non arriva. Arriva invece il gol di Pavoletti, perfetto di testa a superare Pepe, che prima dell'intervallo accorcia le distanze e riapre le speranze di rientro da parte dei padroni di casa. Il secondo tempo si apre con il Cagliari votato in avanti: Nainggolan prende per mano il centrocampo e sfiora per due volte il pareggio. Gioca meglio del Parma ma a rimettere le cose a posto è Man che alla prima disattenzione sarda punisce per la terza volta Vicario smorzando sul nascere ogni tentativo di rimonta. Un gol che spezza le gambe e annienta gli uomini di Semplici soprattutto nella testa, non riuscendo più ad entrare realmente in partita.
Alla Sardegna Arena non sono mancate le emozioni e i gol. Il Parma ha aperto le marcature con Pezzella per poi raddoppiare con capitan Kucka. Rientro del Cagliari con Pavoletti a inizio ripresa, poi muovo allungo dei ducali con Man e 2-3 di Marin. Il Parma pensa di avercela fatta ma nei minuti di recupero arriva il 3-3 di Gaston Pereiro e il 4-3 di Cerri.
A sei mesi dalla sua morte, Mango appare nell'ultimo video in cui è stato protagonista e il destino ha voluto che fosse quello di una cover che una band di Bologna, gli Zois, ha fatto di una sua canzone. È ‘Oro', infatti, il pezzo scelto per essere rivisto e se non si leggesse il titolo sarebbe difficile a primo acchito capire che si tratta di uno dei brani più noti del cantautore lucano. Se il testo, infatti, rimane fedele all'originale è la musica a essere completamente rinnovata, più elettronico, più distorto e più duro, con la carica energica lasciata alla cantante Valentina Gerometta che ha formato la band assieme a Stefano di Chio. È l'ultima apparizione del cantante di Lagonegro che l'8 dicembre scorso si accasciò durante un concerto a Policoro, colpito da un infarto. In una lettera pubblicata in esclusiva da Tv Sorrisi e Canzoni (dove trovate il video), la moglie del cantante Laura Valente ha spiegato quanto e perché Mango tenesse a questo progetto, raccontando di come gliel'abbia presentato, un giorno, mentre tornavano a casa da Napoli. Era l'inverno del 2013 e la Valente spiega come la colpì la voce della cantante, della rivisitazione del brano e della richiesta della band di ricantare un pezzo di ‘Oro' Uno dei tanti viaggi in macchina tra l'aeroporto di Napoli e casa. Siamo partiti da poco e Pino mi dice: “ti va di sentire il gruppo di Bologna di cui ti ho parlato?”. Infila la mano nella grande borsa poggiata vicino ai suoi piedi, sempre colma della sua musica­in­progress, come una cornucopia. Tira fuori un cd e lo mette nell'impianto. Con la coda dell'occhio, mentre guido, vedo che mi guarda. Sa che, come al solito, non mentirò. Quante discussioni dopo gli ascolti; quando non siamo d'accordo, non se ne fa una ragione e cerca di convincermi che mi sbaglio. Parte la canzone. Se non sapessi che si tratta di Oro, non lo capirei. È una rilettura assolutamente imprevedibile (…). Il tempo scorre e l'inverno del 2013 diventa quello del 2014, quello del viaggio verso Bologna per chiudere anche questo capitolo a cui Giuseppe (vero nome del cantante) teneva particolarmente Si finisce con Oro. Si riparte da Oro. Mi sembrava strano che Pino lasciasse una canzone a metà. Non è da lui. Il destino è insensibile e casuale, ma talvolta sa disegnare geometrie perfette, tanto perfette da illuderci che non siano affatto casuali (…). Se l'amore esiste, tutta questa musica è solo amore. E allora, accanto a me, Pino si china in avanti, infila una mano nella sua grande borsa e tira fuori il cd degli Zois.
È un video della band bolognese Zois a mostrare per l’ultima volta Mango in un video musicale. Il gruppo, infatti, chiese all’artyista lucano di rifare un pezzo della sua ‘Oro’ per una cover inclusa nel loro ultimo album.
Saverio Costanzo torna nelle sale italiane dopo “In memoria di me” e “La solitudine dei numeri primi”. Il film drammatico “Hungry Hearts” è stato presentato, in concorso, al Festival di Venezia del 2014, dove ha vinto due Coppe Volpi per le interpretazioni dei due straordinari attori protagonisti: Adam Driver e Alba Rohrwacher. La pellicola di Costanzo, ispirata al romanzo di Marco Franzoso intitolato “Il bambino indaco” edito da Einaudi, racconta di una storia d’amore dolce, anche timida all’inizio, che diventa, man mano, ossessiva, ansiogena e anche alquanto pericolosa. Finalmente, adesso, grazie alla 01 Distribution, “Hungry Hearts” arriva nei nostri cinema dal 15 gennaio prossimo. Appuntamento da non mancare. Jude, ingegnere americano e Mina, impiegata all’ambasciata italiana, s’incontrano per caso a New York. I due s'innamorano, si sposano e presto avranno un bambino. Si trovano così, nel giro di pochissimo tempo, catapultati dentro una nuova vita. Sin dai primi mesi di gravidanza Mina si convince che il suo sarà un bambino speciale. E' un infallibile istinto di madre a suggerirglielo. Suo figlio deve essere protetto all'inquinamento del mondo esterno e per rispettarne la natura bisogna preservarne la purezza. Jude, per amore di Mina, la asseconda, fino a trovarsi un giorno di fronte ad una terribile verità: suo figlio non cresce ed è in pericolo di vita, deve fare presto per salvarlo. All'interno della coppia inizia una battaglia sotterranea, che condurrà ad una ricerca disperata di una soluzione nella quale le ragioni di tutti si confondono.
Mina e Jude si conoscono per caso a New York e, in pochissimo tempo, decidono di sposarsi. La loro vita cambia radicalmente con l’arrivo del primo figlio: Mina crede che suo figlia sia speciale, ma il bimbo, in realtà, non cresce ed è in pericolo di vita.
Quasi da subito le fan italiane dei Tokio Hotel si sono dimostrate le più attive e fedeli al quartetto tedesco. E in questi giorni si è appreso che i Tokio Hotel hanno dec iso di ringraziare le loro fan più assidue registrando la tappa milanese del loro concerto per trasformarla poi in DVD. La band tedesca si trova in Italia in queste settimane per il suo tour nel nostro Paese, iniziato a Torino lo scorso 25 marzo e che li ha portati già ad esibirsi a Padova il giorno seguente, regalando ad alcune fortunate fan un apprezzatissimo meet and greet. Mancano ormai all'appello solo le date dell'11 aprile a Roma e la fatidica data del 12 aprile in quel di Milano, che sarà poi la protagonista vera del prossimo DVD Live della band tedesca dei gemelli Kaulitz, che in questi ultimi anni si è affermata praticamente in tutto il mondo come una delle teen-band più seguite e amate del momento, merito anche del look androgino e stravagante del leader del gruppo Bill Kaulitz.
I Tokio Hotel hanno deciso di ringraziare le fan italiane registrando la tappa milanese del loro tour che si terrà il prossimo 12 aprile e trasformandola nel loro prossimo DVD Live.
All'Isola dei famosi 2017, la prova ricompensa ha definitivamente messo fine all'alleanza tra Nancy Coppola, Malena, Samantha De Grenet, Giulio Base ed Eva Grimaldi. Ma andiamo con ordine. La prova prevedeva che la leader della settimana, dividesse i compagni in due squadre e poi scommettesse sulla vittoria di una delle due. I vincitori avrebbero ricevuto in premio, una porzione di lasagna. La divisione operata da Samantha ha fatto storcere il naso, perché non reputata equilibrata. Una squadra – quella su cui lei poi ha puntato – era composta da Simone Susinna, Giulio Base ed Eva Grimaldi. L'altra era composta da Nancy Coppola, Malena e Raz Degan. Ha vinto la prima squadra e così Samantha De Grenet, insieme ai tre naufraghi, si è goduta un piatto di lasagna. Nancy Coppola e Malena sono apparse subito contrariate e hanno fatto sapere a Samantha De Grenet: "Raz è stato veramente bravo con noi, è stato un gioco di squadra perfetto con lui". In confessionale, la cantante partenopea ha ribadito di volersi schierare dalla parte di Degan, una tendenza che sembra accomunarla a Simone Susinna: "Abbiamo sempre detto ‘Siamo i quattro che arriveranno insieme in finale, i quattro amici perfetti, bla, bla, bla'. Io avrei fatto diversamente. Non è per la lasagna, è per il gesto. Ti aspetti altro. Samantha si è servita di Simone, l'ha aggregato a Giulio e ha fatto finta di fare la conta e poi ha scelto la squadra di Giulio. Deve arrivare l'ottava puntata. Magari non posso fare fuori tutti e due, ma almeno uno se ne deve andare. Il mio cuore e il mio istinto mi dicono di non credere a Samantha. In questo caso, mi sto schierando dall'altra parte, apprezzo di più Raz". Samantha De Grenet ha detto la sua su questo avvicinamento improvviso di Nancy e Malena a Raz Degan:
All’Isola dei famosi 2017 cambia tutto. Nancy Coppola si è sentita tradita dalla De Grenet e ha deciso di schierarsi dalla parte di Raz Degan. Samantha ha commentato: “Per distruggere il re e la regina, Raz si sta accaparrando l’amore dei sudditi”.
Khloe Kardashian è una delle star più richieste al mondo ed è famosa per la sua incredibile forma fisica. Come la sorella Kim, ha un lato b decisamente abbondante ma è riuscita a renderlo il segreto del suo successo, come ha dimostrato ieri sera, quando si è presentata in compagnia di Kylie Jenner all’inaugurazione dello store “House of CB” a West Hollywood con un look incredibile. La 31enne di casa Kardashian ha lasciato tutti senza fiato con un abito color mandarino con dei piccoli tagli sulle parti laterali firmato proprio House of CB che le fasciava le forme perfette, esaltando le curve sinuose e la silhouette a clessidra. A completare il tutto, delle scarpe alte Louboutin color nude, una pochette della stessa tonalità dell’abito, una coda di cavallo e anelli, bracciali e cerchi in oro. Tutte quelle che vogliono imitare il look della star saranno liete di sapere che lo store mette in vendita il suo abito anche sul web a 156 euro. Il brand è famoso per aver vestito moltissime celebrities, tra cui le sorelle Jenner e Kardashian, Jennifer Lopez, Hailey Baldwin e Beyoncé.
Khloe Kardashian è tornata in forma ed ha sfoggiato le sue forme perfette all’inaugurazione dello store “House of CB” a West Hollywood con un look incredibile. Si è presentata fasciata in un meraviglioso abito arancione, esaltando la sua silhouette a clessidra.
Come da prassi, l’annuncio del preferito settimanale è scandito in due tempi: prima vengono annunciati i due concorrenti più votati, e poi Alessia rivela il più votato in assoluto. Stesso rito, stessi nomi: ancora una volta, a campeggiare sull’Olimpo dei fans ci sono, rigidamente in ordine alfabetico, Ferdinando Giordano e Guendalina Tavassi. Da tempo la romana aspetta di veder consumato il sospirato sorpasso, ma dovrà attendere ancora. L’esito è il solito, Ferdinando primo, ma non ci è dato sapere se Guendalina sta effettivamente guadagnando terreno, se è in prossimità del sorpasso, o se si allontana sempre di più dal traguardo. L’ennesima vittoria parziale di Ferdinando Giordano lo porta a reagire come sempre, pronunciando il suo tipico “grazze”, urlato a squarciagola, con annessi questa volta gli auguri di Natale per tutti i suoi fans. Il prossimo annuncio riguarda i nominabili. A questo punto occorre ribadire una particolarità della serata: tra i sicuri nominati ci sarà Matteo Casnici. Se è vero che Matteo Casnici resta al Grande Fratello perchè la sua bestemmia è stata considerata involontaria, è anche vero che il GF non smentisce la sua proverbiale spietatezza, condannando il modello ad una sicura nomination di ufficio. Quindi tra i nominabili non ci sarà certamente il suo nome, in quanto già nominato. A fargli compagnia tra i nominabili del Grande Fratello 11 ci saranno due tra Andrea, Nando, Francesca, David. Il secondo rischio da scongiurare, per Matteo, è che gli capiti proprio Francesca. Ed in questo senso sarà fortunato per la seconda volta. Matteo si scontrerà con Nando Colelli e David Lyoen, i due concorrenti col maggior numero di nominations assegnate dai propri compagni di avventura. I volti e le reazioni dei protagonisti nel nostro video gf11.
In seguito alla roulette delle nominations e dopo la scelta del Grande Fratello 11 riguardo la punizione a Matteo Casnici per la bestemmia, in nomination ci finiscono in tre: David Lyoen, Nando Colelli, i più votati, in negativo, della casa, e per l’appunto Matteo Casnici.
La figura del legittimario Il legislatore riserva ad alcuni eredi (legati al defunto da stretti legami di parentela: moglie, marito, figli) una quota dell'eredità, questi eredi assumo la denominazione di legittimari (per distinguerli dagli altri eredi, che non hanno diritto a nessuna quota dell'eredità). Logica conseguenza di quanto detto è che i legittimari possono ricevere meno di quanto hanno diritto (c.d. legittimario leso) oppure il legittimario può essere anche completamente escluso dalla successione (legittimario preterito). I motivi che portano al verificarsi di una situazione simile sono numerosi, basta pensare ad un testamento redatto escludendo uno dei legittimari dall'eredità, oppure alla presenza di donazioni effettuate durante la vita de de cuius, che hanno ridotto il patrimonio ereditario). Anche in presenza di un legittimario completamente o parzialmente danneggiato, la scelta se richiedere l'integrazione dalla quota ereditaria è una scelta discrezionale e soggettiva del legittimario, il quale potrebbe anche non esercitare il suo diritto di avere una quota dell'eredità (se completamente preterito) o l'integrazione di quanto effettivamente dovuto (se leso). La rinunzia del legittimario a richiedere quanto dovuto può essere espressa, ma può anche essere tacita, facendo decorrere i termini entro cui esercitare le azioni poste a tutela del legittimario. Per raggiungere l'obiettivo di avere una quota dell'eredità possono essere seguite due strade: la prima convenzionale, con la quale gli altri eredi con un contratto riconoscono al legittimario la sua quota (negozi di reintegra della quota del legittimario) oppure in sede giudiziaria mediante l'esercizio di apposite azioni processuali (azione di reintegra della quota, azione di riduzione). In sede processuale o conteziosa il legittimario deve far riconoscere la propria posizione di legittimario, chiedere la reintegra della sua quota, chiedere la riduzione delle disposizioni lesive. Inoltre, il legittimario ha l'onere di indicare il valore della massa ereditaria e il valore della sua quota come legittimario al fine di valutare l'entità della lesione.
La Cassazione del 6.3.2018 n. 5159 ha affermato che solo quando l’azione di simulazione viene esercitata nel contesto di una azione di riduzione (per tutelare la quota del legittimario) il termine prescrizionale decorre dalla data di apertura della successione, mentre quando l’azione di simulazione non è esercita per la tutela della quota di riserva del legittimario e non è affermata alcuna lesione di legittima, il termine di prescrizione decorre dal compimento dell’atto simulato.
Per la prima volta nella storia dell'esplorazione spaziale gli astronauti italiani potranno calpestare il suolo della Luna. Alle 16:30 di venerdì 25 settembre a palazzo Chigi è stato infatti firmato uno storico accordo tra Stati Uniti e Italia per una futura e sempre più proficua cooperazione spaziale, che porterà appunto i primi italiani sulla regolite del satellite della Terra. A sottoscrivere il documento James Frederick “Jim” Bridenstine, attuale amministratore della NASA ed ex pilota della marina americana, e Riccardo Fraccaro, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alle politiche spaziali. L'accordo bilaterale tra i due Paesi, che si affianca a quello tra l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) – di cui fa parte anche l'Italia – e la NASA, è il trampolino di lancio per proiettare il tricolore nel cuore del virtuoso programma Artemis, quello che punta innanzitutto a portare “la prima donna e il prossimo uomo” sulla Luna nel 2024. Essendo guidato dall'agenzia aerospaziale statunitense, naturalmente i primi astronauti a tornare sul satellite (a 52 anni dall'Apollo 17, l'ultima con equipaggio umano) saranno americani, ma il programma prevede una vera e propria spola col satellite. L'obiettivo è stabilire una presenza costante sul suolo lunare – con un campo ad hoc – per gettare le basi di un traguardo ancor più ambizioso: la conquista ben più impegnativa del “Pianeta Rosso” Marte (che potrebbe avvenire attorno alla metà degli anni '30, secondo le più ottimistiche previsioni). La partnership tra Italia e Stati Uniti non deve tuttavia sorprendere più di tanto, considerando che già lo scorso anno il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) Giorgio Saccoccia e lo stesso Bridenstine avevano sottoscritto un primo documento atto a stabilire un rafforzamento nella cooperazione delle missioni spaziali. Del resto l'Italia è considerata uno dei Paesi più avanzati nell'ambito delle tecnologie aerospaziali, in particolar modo per quel che concerne la costruzione dei moduli abitativi, come ad esempio il “Leonardo” (Permanent Multipurpose Module, PMM) della Stazione Spaziale Internazionale, realizzato da una delle vecchie società confluite nella Thales Alenia Space. L'Italia è inoltre già in prima linea nel progetto Lunar Gateway, che prevede la costruzione di una stazione spaziale analoga alla ISS ma in orbita lunare; per questo il contributo del nostro Paese è considerato estremamente prezioso dai partner internazionali.
Il governo italiano ha sottoscritto un accordo di cooperazione spaziale con la NASA, grazie al quale i nostri astronauti potranno raggiungere la Luna in seno al programma Artemis, quello che dovrebbe portare la prima donna (e il prossimo uomo) sul satellite della Terra nel 2024. Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti sono i due astronauti che hanno le maggiori possibilità di sbarcare sulla regolite lunare.
Solo ai Ferragnez poteva capitare che la paparazzata di una loro lite, tanto furiosa da far addirittura pensare a un inizio di crisi, arrivasse proprio in concomitanza del loro terzo anniversario di matrimonio. Così, mentre le immagini di loro che si urlano in faccia su un lussuoso yacht fanno il giro del web, Chiara Ferragni e Fedez rispondono pubblicando una fiumana di immagini delle nozze che si celebrarono in quel di Noto il 1 settembre 2018 e restano il vero "royal wedding" italiano di questi anni. Insomma, altro che litigate: le dediche che i due coniugi si scambiano su Instagram sono al miele. "5 anni fa ho scritto una canzone che mi ha fatto conoscere la persona della mia vita, esattamente 3 anni fa ci siamo sposati. Grazie per esserci sempre, grazie per avermi donato le anime più preziose della mia vita. Grazie per essere il mio Leone e la mia Vittoria. Ti amo", sono le romantiche parole di Fedez. E la Ferragni: "Tre anni fa ho sposato l'uomo della mia vita ed è stato uno dei giorni più belli che abbia mai vissuto, circondato da tutte le persone che amo veramente Per molti altri anni celebreremo questo sentimento. Ti amo". Il bello è che i due scherzano anche sulla notizia della lite, immortalata dai paparazzi di Chi. Il magazine ha parlato di "un uragano" tra i due, con la "rabbia furibonda" di lui e "le lacrime di lei". Mistero sul tema dello scontro: "Durante la lite il rapper mostra qualcosa sul cellulare, fa delle telefonate mentre lei cerca di intervenire come se volesse dare la sua versione dei fatti", fa sapere il giornale di Signorini, parlando di un Fedez che per due giorni è rimasto lontano dalla moglie. A questo punto viene anche da dire "chissenefrega", visto che le acque nel frattempo si sono calmate e gli stessi Ferragnez ci scherzano su. Con molta autoironia, Fedez ha commentato con una risata la foto della lite che un fan gli ha inviato. "Spesso anche così", gli fa eco Chiara, ricordandoci che pure le coppie vip hanno i loro momenti di scontro. Insomma, la vita dei Ferragnez non sarà sempre rose e fiori come lasciano intendere le foto social (ma chi mostra i momenti no su Instagram, a parte le celebrity che hanno solo quello da raccontare?), ma il sentimento resta immutato dopo tre anni dal sì. Quelle nozze da favola unirono il rapper e l'influencer pochi mesi dopo la nascita del loro figlio Leone: ora i due hanno allargato la famiglia e sono anche genitori della piccola Vittoria. E continuano a essere la coppia più chiacchierata d'Italia, per un motivo o per un altro. A post shared by FEDEZ (@fedez)
Mentre le foto della lite in vacanza fa il giro dei media, Chiara Ferragni e Fedez appaiono più uniti che mai e iper romantici nelle rispettive dediche per il loro terzo anniversario di nozze. Il 1 settembre del 2018 la coppia più chiacchierata del web si univa in matrimonio. Già genitori di Leone, quest’anno hanno avuto anche la figlia Vittoria.
Dimenticate i terribili gargoyle, quelli che spaventavano il gobbo di Notre Dame e che sono stati protagonisti di diverse storie di terrore del passato. Oggi le decorazioni sugli edifici sono tutt'altro che spaventosa: nella città olandese di Amersfoort l'architetto Changiz Tehrani ha usato le Emoji come elementi di decoro. Le Emoji sono le icone più riconoscibili del 21° secolo, per questo Tehrani motivo ne ha collocate ventidue nella facciata di mattoni e calcestruzzo del centro di Vathorst, ad Amersfoort. Nell'architettura classica si usavano teste di re, santi e altre figure sugli edifici, Changiz ha pensato alle emoji come ornamento per il Centro di Vathorst, in modo che quando si guarderà a questo edificio tra dieci o venti anni lo si potrà riconoscere come icona del nostro secolo. Un tempo infatti le costruzioni venivano decorate, soprattutto in Francia, con i mostruosi gargoyle, in italiano garguglia, che sono doccioni dal volto mostruoso. I doccioni contemporanei secondo la visione di Tehrani sono delle simpatiche emoji. Le famose faccine espressive sono collocate in fasce di calcestruzzo che segnano i marcapiani dell'edificio.
Non solo per messaggi su Facebook o WhatsApp, le emoji diventano anche divertenti decori per gli edifici al posto degli spaventosi gargoyle del passato. L’architetto responsabile dice: “Sempre meglio che usare teste di re o qualsiasi altra cosa”.
Il Burj Khalifa, precedentemente conosciuto con il nome di Burj Dubai, è la più alta struttura mai realizzata dall'uomo. L'altezza finale del Burj Khalifa è stata sempre mantenuta segreta per motivi di competizione; l'altezza ipotizzata di 819 m è stata poi ridimensionata a 818 m, quando a gennaio 2009 è stata raggiunta la sommità. Durante l'inaugurazione, svoltasi il 4 gennaio 2010, è stata ufficialmente dichiarata la sua altezza complessiva comprensiva di guglia, pari a 829,8 metri, diventando la struttura più alta mai costruita dall'uomo battendo la CN Tower di Toronto, e l'antenna KVLY-TV mast nel North Dakota; ha superato in altezza persino alcuni edifici in costruzione quali la Freedom Tower di New York e la Chicago Spire. Diversi mega-progetti in svariati stati cercheranno di contendersi nei prossimi anni l'ambìto titolo di edificio più alto al mondo ma nel frattempo il BK si aggiudica un altro primato: ecco la più alta piattaforma di osservazione della Terra secondo il Guinness World Records. Il grattacielo più alto del mondo è stato progettato da Skidmore, Owings, & Merrill, già autori della Sears Tower a Chicago e della Freedom Tower a New York. La pianta dell'edificio, circondato da strutture minori, è ispirata alla forma di un fiore, l'Hymenocallis, molto diffuso a Dubai, dove è particolarmente popolare. Fino a poco tempo fa i visitatori potevano accedere fino al 125°piano della struttura, ma di recente ha inaugurato il nuovo punto di osservazione del Burj Khalifa, al 148° piano, che ha reso l'edificio la più alta piattaforma di osservazione della Terra. I piani dal 45º al 108º ospitano 700 appartamenti privati, che, secondo i costruttori, sono stati tutti venduti entro otto ore dalla messa in vendita. È in costruzione una piscina al 78º piano. Gli altri piani sono occupati da uffici, e il 37° piano è occupato dall'Hotel Armani, stilista che ha curato anche tutti gli interni del grattacielo. Il Burj Khalifa detiene ad oggi diversi record: – il più alto grattacielo al mondo all'antenna: 829,8 m (precedentemente Taipei 101 – 509,2 m); – la struttura più alta mai costruita: 829,8 m (precedentemente l'antenna Radio di Varsavia – 646,38 m); – la struttura più alta ancora in piedi: 829,8 m (precedentemente l'antenna della KVLY-TV – 628,8 m); – la struttura a sé stante più alta: 829,8 m (precedentemente CN Tower – 553,3 m); – l'edificio con più piani: 163 (precedentemente International Commerce Centre – 118 piani); – gli ascensori più alti al mondo; – gli ascensori più veloci al mondo: 18 m/s (64 km/h) (precedentemente Taipei 101 – 16,83 m/s); – la gettata di cemento più alta per un edificio: 606 m (precedentemente Taipei 101 – 449,2 m); – la prima struttura più alta al mondo ad includere appartamenti abitabili; – la piattaforma d'osservazione esterna più alta al mondo; – l'ascensore con il percorso continuo più lungo al mondo; – l'ascensore di servizio più alto al mondo; – l'installazione in alluminio e vetro più alta al mondo, a 512 m.
Il Burj Khalifa di Dubai raggiunge un altro primato secondo il Guinness World Records: oltre ad essere l’edificio più alto del mondo, ha da poco inaugurato la più alta piattaforma di osservazione della Terra.
Il tema è stato rilanciato ieri dal neo-segretario del Pd, Enrico Letta: approvare lo ius soli. Subito sono arrivate le proteste dall’interno della maggioranza, soprattutto dalla Lega di Matteo Salvini. Ma il Pd tira dritto e in queste ore continua a chiedere al Parlamento di provare ad approvare la legge sulla cittadinanza: “È una cosa centrale per noi, ci distingue dalle altre forze politiche, anche da quelle con cui siamo al governo, non si annacquano le differenze dentro una maggioranza, che è eccezionale”, afferma Valentina Cuppi, presidente del Pd, a Omnibus, su La7. Secondo Cuppi “ius soli e culturae sono cose a cui il Paese è pronto”, poiché “i nostri bambini vivono nel multiculturalismo, chi nasce e fa un percorso qui deve aver gli stessi diritti degli altri”. Letta ieri, nel suo discorso, ha chiesto al governo Draghi di “dar vita alla normativa dello ius soli”, rilanciando così il tema durante l’assemblea dem che lo ha eletto segretario. Immediata la risposta di Matteo Salvini: “Letta e il Pd vogliono rilanciare lo Ius Soli, la cittadinanza facile per gli immigrati? Se il nuovo segretario torna da Parigi e parte così, parte male. Risolviamo i mille problemi che hanno gli italiani e gli stranieri regolari in questo momento, non perdiamo tempo in cavolate”. Critico anche Roberto Occhiuto, capogruppo di Forza Italia alla Camera: “Chiariamo subito un aspetto. In un momento drammatico come quello che stiamo vivendo, con una crisi sanitaria ed economica senza precedenti, lo ius soli sarà l’ultima delle priorità: per il governo, per gli italiani, per il Paese”.
Il Pd rilancia il tema dello ius soli con il suo neo-segretario Enrico Letta: proposta ribadita dalla presidente Valentina Cuppi, che ritiene la questione “centrale, ius soli e culturae sono cose a cui il Paese è pronto”. Andrea Orlando e Graziano Delrio rispondono a Salvini chiedendo di portare la discussione sulla cittadinanza in Parlamento.
Il segretario del Pd Matteo Renzi lancia la sfida a Silvio Berlusconi: “Vorrei che i cittadini potessero votare nel collegio Renzi contro Berlusconi”. Il segretario del Pd si augura quindi che Berlusconi si possa candidare alle prossime elezioni e non sia più incandidabile per poterlo sfidare in una sfida nei collegi uninominali previsti dal Rosatellum bis, la nuova legge elettorale con cui si andrà a votare nel 2018. “Vorrei proporgli di candidarsi contro di me perché leggo sempre che c’è un accordo segreto e vorrei che i cittadini potessero votare nel collegio Renzi contro Berlusconi”. E dopo una risposta quasi in diretta di Berlusconi, Renzi aggiunge: "Sembra che Berlusconi non voglia accettare la sfida, peccato. Facciamo io contro di lui nel collegio di Milano 1: sarebbe una bella sfida". Renzi, durante la registrazione di Porta a Porta, parla anche della sua candidatura a premier: “Sarei disposto a rinunciare al ruolo di candidato premier? Lo abbiamo già fatto, nella sostanza. Una cosa è quello che vale per il partito, dove è una decisione che prendono gli elettori delle primarie. Il candidato premier del Pd lo scelgono gli elettori delle primarie, il candidato premier della coalizione lo sceglie il presidente della Repubblica”. Sempre in tema di candidature, Renzi annuncia che a sfidare il candidato premier del M5s Luigi Di Maio nei collegi uninominali per il Pd sarà un “giovane ricercatore: il capo M5s elogia i no vax e le scie chimiche, allora metteremo una persona che spiega la scienza, noi non siamo dalla parte delle bufale e degli apprendisti stregoni”. Renzi prende posizione anche sulla manovra in discussione in Parlamento e sulle richieste avanzate da alcune parti politiche. “Ap ci chiede di inserire il bonus bebè, io sono più d'accordo a reinserirlo che a tenerlo fuori”, ha detto. Aggiungendo poi, sull’abolizione del superticket sanitario: “Teniamo le porte aperte a tutti. Quando Campo progressista chiede più attenzione sui temi del sociale, noi ci stiamo. L'abolizione dei superticket, ad esempio, è una proposta di Campo progressista. Fossi da solo non lo farei ma per un accordo sono pronto a farmi carico di alcune delle richieste degli altri. Poi sarà il governo a decidere, ma io darò una mano volentieri se serve ai cittadini”. Renzi sostiene di non essere ottimista sulla possibilità di un’alleanza con la sinistra e Mdp: “Noi lasciamo la porta aperta e la risposta non è incoraggiante”. Sui temi posti da Mdp e anche da Si si sofferma ancora il segretario del Pd, parlando di Jobs Act e tasse: “Sì alla mediazione, no all’abiura”, commenta. E sull’articolo 18 il “no” di Renzi è netto: “Se Mdp o Ap chiedono di fare un tavolo e discutere di come far sì che si possa aumentare il numero dei lavoratori e che possano essere il più possibile a tempo indeterminato, io ci sto. Ma se mi viene chiesto di abiurare all'articolo 18, io non ci sto”. Il segretario del Pd si schiera dalla parte del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni sul tavolo con i sindacati in tema di pensioni: “Credo abbia fatto una proposta e uno sforzo per raggiungere l'accordo”. Mentre sulla posizione di Susanna Camusso e della Cgil dichiara: “La Camusso rappresenta la Cgil, non Mdp. Penso che sia ingiusto per la Cgil, che è una grande organizzazione, dire il contrario”.
Il segretario del Pd Matteo Renzi si augura che Silvio Berlusconi sia candidabile alle prossime elezioni per poterlo sfidare in un faccia a faccia, magari nel collegio Milano 1. Nel collegio uninominale del leader M5s Luigi Di Maio, invece, “il Pd schiererà un giovane ricercatore, uno che spiega la scienza”.
Ospite di Eleonora Daniele a Storie Italiane, Viola Valentino commenta il presunto tradimento di Karin Trentini ai danni di Riccardo Fogli, suo ex marito. La cantante rivela di essere stata tradita tante volte all’epoca della loro storia d’amore. A quei tempi, sebbene distrutta, avrebbe cercato di far fronte a ogni mancanza di rispetto con fredda dignità. Si chiede se oggi, qualora certe accuse fossero confermate, Riccardo sarà pronto a fare lo stesso. Viola Valentino commenta la vicenda manifestando una certa durezza: “La calunnia è un venticello. Se questo venticello si trasformerà in tempesta, capirà che cosa significa aver fatto del male a delle persone […] Io non sono stata tradita una volta sola, sono stata tradita mille volte, diecimila, non lo so quante. Ripagato con la stessa moneta adesso voglio vedere, se fosse vera questa cosa, se l’accetterà con grandissima dignità come ho fatto io”. Quando in studio commentano che Karin Trentini ha smentito ogni accusa, la Valentino aggiunge: “Lei può negare quello che gli pare! Ci sono delle prove […] O la mettono a tacere dimostrando che la cosa non è vera oppure va avanti e vedremo come andrà”. Via Instagram, però, la Valentino manifesta vicinanza a Fogli dopo la vicenda che l’ha visto contrapposto a Fabrizio Corona. Quel filmato, che ha già incassato il biasimo di numerosi volti noti, non è piaciuto nemmeno all’ex moglie di Riccardo: “Un pensiero prima di andare a nanna, anime belle. Trovo che il comportamento di Corona nei confronti di Riccardo sia veramente sleale! Ha tirato un sasso grande come una casa e poi ha nascosto la mano!!! Io credo che mostrare un pc chiuso e dire che lì ci sono le prove sia da vigliacchi. E non credo ad una parola di quello che dice. Dovrebbe chiudere la bocca e evitare inutili attacchi ad una persona più grande di lui che si sta mettendo in gioco. L’Isola è un’esperienza dura fisicamente e psicologicamente. I partecipanti diventano persone più vulnerabili!! Quindi io non condivido la prepotenza del signor Fabrizio Corona”. Un pensiero prima di andare a nanna #animebelle trovo che il comportamento di Corona nei confronti di Riccardo sia veramente sleale! Ha tirato un sasso grande come una casa e poi ha nascosto la mano!!! Io credo che mostrare un pc chiuso e dire che li ci sono le prove sia da vigliacchi .. e nn credo ad una parola di quello che dice… dovrebbe chiudere la bocca e evitare inutili attacchi ad una persona più grande di lui che si sta mettendo in gioco.l’isola è un esperienza dura fisicamente e psicologicamente i partecipanti diventano persone più vulnerabili!! Quindi io nn condivido la prepotenza del signor Fabrizio Corona. @storieitalianerai @eleonora_daniele_official
Viola Valentino, ex compagna di Riccardo Fogli, difende l’ex marito dopo il video trasmesso in diretta all’isola dei famosi in cui Fabrizio Corona dichiara di avere le prove del tradimento di Karin Trentini: “È stato prepotente, Riccardo adesso è fragile”. Pochi giorni fa aveva ammesso di essere stata più volte tradita proprio dal cantante.
Christian Drummond, un 40enne proveniente da Brighton, Sussex, ha guadagnato fino a € 60.000 all'anno, giocando alle quiz machine dei vari pub che frequenta. L'uomo, infatti, Le quiz machine hanno rappresentato l'unica fonte di reddito per Christian Drummond: l'uomo ha raccontato di essersi messo alla ricerca di un lavoro "normale" ma che, a causa dell'incalzante crisi, non è riuscito nell'intento. Pertanto, come lui stesso ha dichiarato "ho giocato alle macchinette per cinque anni ed esse sono diventate la mia principale fonte di reddito". Il personale dei vari bar, pub e discoteche non hanno preso bene il modo in cui Christian vinceva i vari jackpot, ma c'era poco da fare: il ragazzo andava pagato, perché vinceva onestamente. Christian ha rivelato che la gente non gli crede quando dice quello che fa per vivere. La moglie, però, preoccupata che il marito diventasse dipendente dal gioco d'azzardo, gli ha imposto di non giocare alle macchine quando escono insieme.
Grazie ai ricavi ottenuti, Christian Drummond è riuscito a terminare gli studi accademici e a sposarsi, “lavorando” esclusivamente alle quiz machine dei pub che frequenta.
Il fatto che Barbara D’Urso sia diventata ormai un personaggio controverso, sembra sia chiaro. Accanto ai fedelissimi fans che non si perdono una puntata dei suoi programmi, aumenta il gruppo dei detrattori, di quanti sembrano non poterne più delle sue faccine, dell’espressione contrita e della tendenza al melodramma. Se la settimana scorsa abbiamo assistito alla lettera di Fabrizio Corona che dal carcere sosteneva che la D’Urso non meritasse nemmeno un commento, in questi giorni ha avuto luogo lo sfogo di una donna di spettacolo che tutti conosciamo. La donna di cui stiamo parlando è Marisa Laurito. In uno sfogo avvenuto su Twitter ha dichiarato di non comprendere il motivo per cui la Barbarella nazionale, non faccia altro che piangere, per poi iniziare a sorridere non appena l’argomento cambia. Non contenta, rincara la dose esplicitando ulteriormente il suo punto di vista con un altro tweet.
Le faccine di Barbara D’Urso sembrano essere mal tollerate da molti. L’ultimo sfogo viene da Marisa Laurito che, senza mezzi termini, definisce i programmi condotti dalla bislacca di Cologno, trash e lacrimosi.
E’ il capostipite di quelli che saranno chiamati “cinepanettoni” anni dopo, ma anche quello rimasto nella storia più di tutti gli altri. “Vacanze di Natale”, di Carlo Vanzina, usciva il 22 dicembre 1983, anno in cui il regista ci porta a Cortina, dove le famiglie più altolocate si riuniscono per trascorrere le festività. C’è la ricca famiglia Covelli, capitanata dall’avvocato Giovanni Covelli (Riccardo Garrone), con i tre figli Roberto (Christian De Sica), arrivato da New York con la fidanzata Samantha (Karina Huff); l’irrequieta Diamante (Roberta Lerici) e Luca (Marco Urbinati), fidanzato con Serenella (Antonella Interlenghi), ma più interessato alla Roma, sua squadra del cuore. Da Roma, invece, arriva Mario (Claudio Amendola), con la sua famiglia decisamente “diversa” dai Covelli. Il ragazzo è interessato a Samantha, con cui riesce a trascorrere la notte di Capodanno. Alle loro storie, si unisce quella dello squattrinato playboy del piano bar, Billo (Jerry Calà), che ha un ritorno di fiamma con la sua ex Ivana (Stefania Sandrelli), ora sposata con un ricco milanese, e farà di tutto per riconquistarla. Alla fine, tutti si rincontreranno in estate, in Sardegna. In epoca moderna, il termine “cinepanettone” è usato il più delle volte con accezione negativa. Questo non vale per “Vacanze di Natale” che, sulla scia del clamoroso successo di “Sapore di mare”, uscito nel febbraio dello stesso anno, riporta la stessa goliardia dalla spiaggia alla montagna, offrendo la fotografia di uno spaccato sociale degli anni ’80 molto vivido, divertente e nostalgico allo stesso tempo. Vanzina, autore anche della sceneggiatura con suo fratello Enrico, parte da storie semplicissime che s’intrecciano tra loro ma senza ricorrere mai alla volgarità, mantenendosi sempre su un’ironia molto leggera, con gag riuscitissime e diventate storiche. Comicità e sentimentalismo si mescolano alla perfezione, facendo scivolare i 97 minuti in maniera piacevole e senza alcuna pretesa. Tutti gli altri capitoli successivi saranno una variazione degli stessi temi e, a lungo andare, risulteranno decisamente molto più scontati e ripetitivi rispetto al primo capitolo del 1983.
Il capostipite dei cinepanettoni usciva il 22 dicembre del 1983 e, ad oggi, si può ampiamente dire che sia ancora il migliore di tutti. Vanzina offre la fotografia di uno spaccato sociale degli anni ’80 molto vivido, divertente e nostalgico allo stesso tempo, senza alcuna volgarità e con un cast perfettamente amalgamato.
Da poche ore si è concluso il Met Gala 2019, uno degli eventi di moda più attesi che ha come location il Metropolitan Museum di New York. Quest'anno il tema era il Camp ossia l'eccesso, la libertà di essere se stessi, un tributo a Susan Sontag e al suo saggio Notes on Camp. L'evento stupisce ogni anno per i look trasgressivi e sopra le righe di attrici, cantanti, modelle presenti alla serata. Ieri sera le celebrities del Met si sono fatte notare non solo per la scelta degli outfit stravaganti e di tendenza ma anche per la varietà di beauty look scelti ad hoc per l'evento, da quello più semplice, con trucco nude, a quello più strong e aggressive, con ciglia extra long, parrucche colorate e make up dalle tonalità accese. La star indiscussa della serata è stata Lady Gaga che si è mostrata in tutta la sua eccentricità come ai vecchi tempi, per l'occasione ha scelto ciglia extra long di color oro, super eye-liner per gli occhi, cristalli a goccia come face jewel e, per completare il make-up, un rossetto pink fluo abbinato ad uno dei suoi lunghi abiti firmati Brandon Maxwell. Le sue scelte di stile hanno senza dubbio fatto colpo catturando l'attenzione di tutti. Merito della cantante, capace di sfoggiare beauty look di grande impatto, ma anche della sua originale make-up artist di fiducia Sarah Tanno. Per i capelli la cantante di Poker Face ha scelto un grande fiocco rosa come accessorio e fiocchi più piccoli fatti con le sue stesse ciocche platino. Nemmeno il beauty look di Gigi Hadid, una delle modelle più pagate al mondo, è passato inosservato: protagonisti del suo make-up i toni del bianco e del nude. Per lei ciglia bianche extra long a effetto Frozen, perfette per i suoi magnetici occhi di ghiaccio. Per le labbra, invece, un color nude, il tutto incorniciato da un copricapo fatto di paillettes oro e bianche e orecchini pendenti super scintillanti. Kate Perry ha voluto osare più del solito indossando un vero e proprio lampadario (e poi un mega hamburger) come fosse ad un ballo in maschera, per questo nel make-up non ha potuto osare altrettanto scegliendo colori neutri come il marrone e il rosa beige. Sul red carpet del Met Gala la famiglia più famosa d'America, i Kardashian, ha incantato il pubblico con vistosi look firmati Versace, Mugler e Tommy Hilfiger, riguardo ai beauty look, invece, è stata la semplicità a primeggiare. Kim Kardashian, con abito pioggia di Mugler, ha scelto un make-up sui toni del marrone e del nude tipico del suo stile, un ritorno agli anni '90 anche nell'uso del tratto di matita labbra più scuro rispetto al rossetto nude. Semplicità è la parola d'ordine anche per i capelli bagnati, effetto wet, come se fosse appena rientrata da una giornata al mare. Kylie Jenner più che sul make-up ha puntato sul colore dei capelli, tinta pastello per la folta chioma che richiama il colore lilla del long dress griffato Atelier Versace. L'altra sorella, Kendall Jenner, riprende la scelta della sorella maggiore Kim, un trucco necessariamente basic sui toni del nude data la scelta strong del long dress orange arricchito di piume. Anche Jennifer Lopez, come le più giovani di casa Kardashian/Jenner, ha indossato un modello coperto di cristalli firmato Atelier Versace. Il beauty look della cantante portoricana è un ritorno agli anni '20, smookey eyes sui toni del viola che richiama il colore della pietra preziosa della sua collana, ciglia finte non troppo lunghe, rossetto nude, tutto impreziosito da una cuffietta di strass stile charleston. Per il Met Gala c'è anche chi ha scelto un make-up più colorato omaggiando la primavera, come Cara Delevigne che ha scelto un mood tribale, con la striscia bold arancione tracciata tra occhi e naso. Per completare il look stravagante, la modella ha scelto un cappello fatto di banane, uova al tegamino e caramelle, al Met per il party Camp non c'è limite all'eccesso! La cantante inglese Dua Lipa ha puntato sui capelli, scegliendo un'acconciatura molto femminile, in stile anni '60, con una maxi cofana impreziosita dall'accessorio in pietre, make-up semplice sui colori del viola. Al Met Gala, l'attrice della saga di vampiri Twilight, Kristen Stewart, è apparsa completamente trasformata nel suo nuovo look Camp. La Bella della saga ha scelto un taglio corto colorato con ciocche arancioni e bionde. Per il make-up, invece, ha optato per un semplice nude sulle labbra e ombretto sui toni del marrone, ma la particolarità è stata la scelta delle sopracciglia colorate di arancione. Ormai da tempo Kristen ha abbandonato l'aspetto da brava ragazza per mostrare, proprio come al Met Gala, una veste più dark, trasandata ma molto chic. Probabilmente la vecchia Kristen non tornerà più, abituiamoci quindi a questa nuova versione di Bella.
Ieri sera c’è stato il Met Gala 2019, l’evento di moda più atteso dell’anno. Attrici, cantanti, modelle presenti al Met hanno sfoggiato il loro beauty look, dal più semplice al più aggressive. Sul red carpet abbiamo assistito a un tripudio di capelli colorati, paillettes e ciglia extra long. Da Kristen Stewart con sopracciglia arancio a Lady Gaga con ciglia aliene, da Jennifer Lopez con capelli di cristallo a Kylie Jenner con chioma viola, ecco i beauty look che hanno reso indimenticabile la serata.
Dopo aver proibito l'uso degli aspirapolvere potenti per ridurre il consumo di energia e risparmiare, sembra che l'UE stia prendendo di mira asciugacapelli, tosaerba e bollitori elettrici, i quali sono elettrodomestici che solitamente utilizzano un grande quantitativo di energia. Il divieto di utilizzo di decine di dispositivi elettrici che consumano troppa energia potrebbe essere introdotto la prossima primavera il tutto per poter raggiungere gli obiettivi fissati da Bruxelles. Le nuove regole vietano la fabbricazione o l'importazione di eventuali motori per aspirapolvere ed altri elettrodomestici con valori introno ai 1.600 watt. Uno studio della Commissione Europea, suggerisce che la potenza degli asciugacapelli potrebbero essere ridotta fino al 30 per cento. La produzione di asciugacapelli meno potenti, che consumano meno, potrebbe essere una delle tante soluzioni per risparmiare energia nel lungo periodo. Sono 30 i dispositivi elettrici che rientrano nella direttiva sulla progettazione ecocompatibile dell'UE che potrebbe entrare in vigore nel 2015 vietando l'uso degli apparecchi ad alto voltaggio. L'attuale legislazione tratta la meteria del risparmio energetico indicando quali soglie di consumo bisogna rispettare nel caso di televisori, lavatrici, frigoriferi e aspirapolvere, non viene nominata la maggior parte dei piccoli elettrodomestici che solitamente si utilizzano in casa, come asciugacapelli o bollitori elettrici.
L’UE propone di vietare l’utilizzo di piccoli elettrodomestici troppo potenti come gli asciugacapelli, il tutto per poter risparmiare energia.
Una delle più stucchevoli consuetudini quando si verificano tragedie naturali in paesi che non sono il nostro, come accaduto di recente con il gravissimo terremoto in Nepal, è di preoccuparsi troppo della possibilità che ci siano connazionali rimasti vittime, piuttosto che del numero effettivo di persone che hanno perso la vita senza averne alcuna colpa. Ma è altrettanto vero che alcune storie, come quella di Giorgio Mastrota, conferirebbero una forma di sollievo e un sincero sorriso anche se di mezzo non ci fossero italiani. Il conduttore infatti, rilasciando alcune dichiarazioni a "Top", ha raccontato di aver patito la drammatica paura di sapere sua figlia in pericolo, visto che la ragazza, nei giorni del sisma in Nepal si trovava prorpio in quelle zone, precisamente sull'Himalaya. La ragazza, 19 anni, che si chiama Natalia proprio come la Estrada, sua madre, è infatti una scialplinista e si trovava lì per una spedizione, come racconta lo stesso Mastrota al settimanale, raccontando della paura e poi del sollievo, ma dell'angoscia della figlia:
Il conduttore ha rivelato dello spavento subito nei giorni scorsi, quando in Nepal si consumava la tragedia tellurica che ha provocato migliaia di morti. La figlia, Natalia, concepita insieme alla Estrada, si trovava sull’Himalaya per una spedizione.
Sarà a causa della crisi che aguzza l'ingegno, sarà perché è sempre difficile liberarsi delle vecchie cose che ci rendiamo conto di non poter più usare come una volta, ma la t-shirt ormai troppo piccola che diventa una borsa o una scala che si trasforma in una libreria sembrano idee deliziose per riciclare vecchi oggetti inutilizzati e possibili per tutti da realizzare. Appena emerge un'esigenza quasi sempre si pensa che la soluzione si debba comprarla. Ma a volte, prima di acquistare qualcosa, bisognerebbe valutare se c’è un’alternativa, e spesso la soluzione si trova proprio in casa: un oggetto inutilizzato che cambia funzione e riprende vita e valore. Non bisogna essere dei grandi creativi, basta veramente poco per ridare vita a qualche oggetto ed evitare di spendere soldi inutili. Una delle maggiori soddisfazioni della vita green è proprio il riciclo creativo.
Tanti e semplici sono i modi per re-inventare gli oggetti con il fai da te che trasforma tutto in una moda anti-crisi, ecologica e perfino molto vip.
Piccoli servizi musicali crescono. Anzi, se parliamo di SoundCloud non possiamo neanche più definirli "piccoli", visto che con i 60 milioni di fondi ricevuti ieri dall'Institutional Venture Partners e dal Chernin Group portano il loro valore a circa 700 milioni di dollari, presentandosi sempre più come una delle migliori realtà musicali di questi ultimi anni. SoundCloud, infatti, è una piattaforma fondata nel 2007 da Alex Ljung e Eric Wahlforss, di base a Berlino, che a differenza dei normali servizi di streming come Spotify, Deezer etc, permette a chiunque di caricare e condividere musica. Chiunque, infatti può sia caricare la propria musica che remixare quella di vari artisti, compresi quelli famosi che la mettono a disposizione. Chi comincia ha a disposizione due ore di caricamento gratuito prima di pagare abbonamenti mensili o annuali che lo rendono, poi, illimitato, e che gli danno la possibilità di usufruire di mezzi per promuovere la propria musica. Ma qual è l'idea dei fondatori di SoundCloud? Cosa ne faranno di questo investimento? La risposta è semplice: "L'investimento permetterà a SoundCloud di crescere più velocemente per quello che riguarda prodotto, personale ed espansione dell'offerta mobile" come riporta il Wall Street Journal, affinché il servizio possa ricalcare i passi di un altro gigante della musica, ovvero YouTube. Somesh Dash e Dennis Phelps dell'Institutional Venture Partners hanno spiegato il perché dell'investimento nell'azienda berlinese: "La nostra tesi principale per l'investimento in SoundCloud è centrato sulla nostra convinzione che diventerà la piattaforma digitale dominante per quanto riguarda l'audio in più o meno lo stesso tempo in cui YouTube è diventata la piattaforma online dominante per quanto riguarda i video". Un grosso attestato di fiducia per un'azienda che ha dichiarato che i propri utenti caricano 12 ore di audio al minuto e che vanta collaborazioni e lanci esclusivi da parte di personalità importanti del mondo della musica come i Nine Inch Nails e Beyoncé, senza contare marchi importanti come quello di Comedy Central, ad esempio.
Il servizio di condivisione di musica SoundCloud riceve un sostanzioso finanziamento e mira a diventare per l’audio quello che YouTube è diventato per i video.
Questa semplice, diretta e semplice dichiarazione d'amore per Maria De Filippi è il punto più commovente della lunga intervista che Maurizio Costanzo ha rilasciato in esclusiva al settimanale Chi (in edicola da mercoledì 1 febbraio). Un’intervista che anticipa il lungo faccia a faccia che il giornalista e la regina della tv, sua moglie da 22 anni, hanno fatto nella trasmissione "L'Intervista" in onda giovedì 2 febbraio su Canale 5. "Alla fine ci sono cascato anch'io", spiega Maurizio Costanzo a "Chi", "Mia moglie mi ha fregato, alla grande! Avevamo pensato a questa intervista per l'ultima puntata. Io avrei preparato i filmati per lei, e lei sarebbe stata un'ospite come gli altri. Io sono molto meticoloso e avevo già fatto montare i filmati con titoli e narrativa, per usarli quando sarebbe venuta. E invece, mentre aspettavo un altro ospite, è sbucata all'improvviso e mi ha fregato. Me l'ha fatta. Segno che anche quando pensi di controllare tutto, poi il tutto controlla una parte di te. È stato un momento emozionante. Alla mia età, dopo aver combattuto la mafia, dopo aver raccontato le tragedie d'Italia e avere incontrato i personaggi che hanno fatto la storia, da Totò a Oriana Fallaci a Donald Trump, non credevo di potermi emozionare ancora così. Di dover trattenere il fiato per portare a termine il mio lavoro". Il noto conduttore non ha dubbi sul fatto che a oggi l'unico vero perno intorno al quale ruota la sua vita sia proprio lei, Maria De Filippi: "Mia moglie Maria è la cosa più importante della mia vita. Ieri avrei risposto il mio lavoro. Oggi no, vivo per mia moglie". Costanzo nell'intervista parla ovviamente dell’esperienza sanremese di Maria De Filippi, che la conduttrice ha accettato anche grazie a lui. Quando mi ha chiesto cosa ne pensavo di una sua partecipazione a Sanremo le ho detto di andare e divertirsi. Però avrei preferito che si presentasse il giorno stesso della kermesse. Invece va via due settimane. Questo un po' mi spiace. A un certo punto ho cambiato idea e avrei voluto dirle: “Ma vai per una sola sera". Ma era troppo tardi. Morale: a volte è meglio tacere anche quando dentro sei felice e vorresti dare il meglio per la persona che ami.
Un’emozionante dichiarazione d’amore è il punto più commovente della lunga intervista che Maurizio Costanzo ha rilasciato in esclusiva al settimanale Chi (in edicola da mercoledì 1 febbraio). È Maria De Filippi oggi l’unica cosa importante, laddove ieri erano il lavoro e la carriera. L’Intervista di Costanzo alla moglie è stata uno dei momenti più emozionanti della sua vita e, stando alle parole del noto conduttore, un momento in cui ha dovuto trattenere il fiato per portare a termine il suo lavoro.