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La Nations League è finita. Con le Final Four che si sono svolte in Italia, tra Milano e Torino, e che hanno visto la vittoria della Francia al termine della finale vinta a San Siro contro la Spagna, non si placano le polemiche. La nascita di questo torneo extra riservato alle nazionali, aveva fatto storcere fin da subito il naso a tanti giocatori. Calendario troppo fitto, tantissimi impegni e poco tempo per recuperare le forze. Un concetto affrontato più volte da diversi esponenti di spicco del mondo del calcio che hanno chiesto a Uefa e FIFA di considerare la possibilità di rendere più snello il ventaglio di gare che ogni anno si disputano tra club e nazionali. Ad esporsi in prima linea, proprio durante le Final Four di Nations League, era stato Thibaut Courtois. Il portiere del Belgio, subito dopo la sfida persa in semifinale contro la Francia, aveva definito "inutile" la finale per il terzo e quarto posto tra la nazionale di Martinez e l'Italia. "Non capisco perché dobbiamo giocarla". Non contento, l'estremo difensore del Real Madrid, ai microfoni di Sky Sports UK, ha poi ribadito nuovamente il concetto spiegando al meglio il suo pensiero. Courtois ha attaccato in modo durissimo la Uefa. "Qui si gioca solo per soldi e dobbiamo essere onesti – ha detto Courtois – Noi giochiamo solo perché per la UEFA sono soldi extra". Courtois ha accusato le autorità calcistiche di dare la priorità alle entrate rispetto al benessere dei giocatori in una valutazione complessiva del calendario calcistico globale. Courtois, ha parlato al termine della sfida persa dal Belgio 2-1 contro i campioni d'Europa dell'Italia nella ‘finalina' per il terzo posto della Nations League di ieri. Entrambi le nazionali hanno apportato una serie di modifiche alle loro formazioni iniziali rispetto alle rispettive sconfitte in semifinale a metà settimana. Il Belgio ha infatti rinunciato al proprio capitano, Eden Hazard, e l'attaccante Romelu Lukaku a causa dell'affaticamento muscolare. "Guarda quanto sono cambiate entrambe le formazioni – ha tuonato Courtois – Se entrambe le squadre fossero state in finale, ci sarebbero stati altri giocatori nella finale. Il portiere continua nel suo lunghissimo attacco alla Uefa: "Questo dimostra solo che giochiamo troppe partite" ha ribadito il portiere. Courtois, che gioca nel Real Madrid, uno dei club promotori del progetto della Superlega, ha anche criticato le proposte della FIFA di organizzare le finali della Coppa del Mondo ogni due anni. Ma ha soprattutto attacco la Uefa. "Hanno creato un trofeo extra come la Conference League per lo stesso concetto – ha detto – Possono essere arrabbiati per le altre squadre che vogliono la Superlega, ma non si preoccupano dei giocatori, si preoccupano solo delle loro tasche".
Thibaut Courtois è stato uno dei protagonisti della Nations League giocata dal Belgio che si è qualificato quarto nella competizione che ha giocato le sue fasi finali in Italia. Il portiere del Real Madrid però, al termine del torneo, si è sfogato con un attacco durissimo nei confronti della Uefa: “Pensano ad arricchirsi e riempirsi le tasche”.
Con la nascita del Royal baby, l'Inghilterra ha fatto festa. I sudditi della Regina Elisabetta si sono sintonizzati sui tg locali per salutare l'arrivo del figlio di William d'Inghilterra e Kate Middleton. Con l'avvento del piccino, tutti hanno tirato un sospiro di sollievo, lieti che il travaglio fosse ormai terminato. Tutti meno uno, il Principe Harry, che con la nascita del piccino vede allontanarsi sempre più i sogni di gloria nei confronti del trono. Il piccolo, del quale non si conosce ancora il nome, ha infatti soffiato allo scapestrato zio il titolo di terzo erede alla corona. Sua Altezza Reale Principe di Cambridge verrà immediatamente dopo il suo regale padre e l'altrettanto altezzoso nonno nelle linea di successione. E non finisce qui perché se Kate e William dovessero concepire un altro figlio, Harry scenderebbe addirittura in quarta posizione, a dimostrazione del fatto che la vita di un secondogenito può essere particolarmente dura. Del resto, dopo le bravate del Principino, sarebbe stato veramente complesso affidargli la guida del paese.
Non ha ancora un’ora di vita ma il Royal baby, figlio di William d’Inghilterra e Kate Middleton, potrebbe già essersi attirato le antipatie dello zio Harry. Il piccolo, che è un maschio, gli ha infatti soffiato il titolo di terzo erede al trono.
Jannik Sinner affronta Alexei Popyrin nel secondo turno del Masters 1000 di Madrid. Sfida intrigante quella che andrà in scena oggi non prima delle 16.15 sul campo in terra rossa del Caja Mágica di Madrid. Il 19enne italiano reduce dal successo su Pella, ritiratosi nel corso del secondo set, se la vedrà con il 21enne australiano che dopo le qualificazioni si è imposto con Struff. Tra Sinner e Popyrin non ci sono precedenti e il confronto mette in palio, oltre ad un premio di circa 37 mila euro, gli ottavi dell’Atp Madrid contro il vincente tra la testa di serie numero 1 Nadal e il giovane connazionale Alcaraz. Ecco tutte le info vedere l'incontro in TV e streaming. Sinner-Popyrin sarà trasmessa in TV in esclusiva su Sky. L'incontro valido per i sedicesimi di finale del torneo Atp di Madrid, si potrà seguire non prima delle 16.15 di oggi mercoledì 5 maggio su uno dei due canali dedicati Sky Sport Uno e Sky Sport Arena (201, 204 del satellite, 472, 482 del digitale terrestre). Telecronisti della sfida Paolo Bertolucci ed Elena Pero. Sinner-Popyrin si potrà vedere anche su dispositivi portatili, e computer sfruttando l'app Sky Go. Un'opportunità riservata agli abbonati all'emittente satellitare. Quella tra Jannik Sinner e Alexei Popyrin è una delle sfide dei sedicesimi di finale del Masters 1000 di Madrid di oggi mercoledì 5 maggio. L’incontro è in programma sul campo numero 3, non prima delle 16.15, dopo quelli tra Schwartzman e Karatsev, e Millman ed Evans. Se queste due sfide dovessero protrarsi a lungo allora Sinner-Popyrin potrebbe slittare a più tardi.
Jannik Sinner affronterà Alexei Popyrin nei sedicesimi di finale del Masters 1000 di Madrid. Il 19enne italiano è reduce dal successo su Pella, ritiratosi nel secondo set, e sfiderà il talento australiano che a sua volta ha superato Struff nel primo turno. Nessun precedente tra i due che si giocano l’accesso agli ottavi contro il vincente di Nadal-Alcaraz. Ecco tutte le info per seguire l’incontro in TV e streaming.
Il bassista degli Slayer, Tom Araya, da tempo gli è stato diagnosticato la radiocolopatia cervicale, che lo ha costretto ad operarsi alla schiena già lo scorso novembre. Purtroppo i problemi di salute sembrano persistere e quindi dovrà essere operato di nuovo a fine mese, e ciò ha fatto si che la band si fermasse per qualche mese. Già da qualche settimana si parlava della cancellazione dell'intero tour degli Slayer (dal 18 gennaio fino ad aprile), invece, proprio in queste ore è arrivata la notizia che i due live italiani si faranno. Inizialmente le date fissate in Italia erano previste per il 28 e il 29 marzo 2010, ora, invece, sono state spostate al 29 e al 30 giugno 2010. I possessori del biglietto per la tappa del 28 marzo, che è già sold out, potranno assistere al concerto che si terrà il 29 giugno. Mentre i possessori del biglietto per il concerto del 29 marzo, potranno assistere al concerto del 30 giugno. Attualmente i biglietti disponibili sono solo quelli per la tappa del 30 giugno. I due live si terranno comunque all'Alcatraz di Milano.
Le date italiane del tour degli Slayer si faranno, sono solo state posticipate al 29 e al 30 giugno 2010.
Mentre in Italia il tasso di disoccupazione sembra crescere a un ritmo inesorabile e la situazione economica è mese dopo mese più drammatica negli Stati Uniti la situazione è decisamente diversa: nel mese di settembre, infatti, sono stati creati 248mila nuovi posti di lavoro e il tasso di disoccupazione è sceso al 5,9%, meno della metà di quello italiano. Il dato è di gran lunga migliore rispetto persino alle più rosee previsioni effettuate dagli analisti finanziari, che avrebbero scommesso su 215mila posti di lavoro e una disoccupazione al 6,1%. Rivisto anche il dato di agosto a 180mila unità da 142mila con un tasso di disoccupazione rimasto invariato al 6,1%. Il dato di settembre ha una portata a suo modo storico: in tutta l'era Obama, infatti, il tasso di disoccupazione non era mai stato tanto basso. Il Presidente degli Stati Uniti ha commentato: "È una buona notizia, non mi sarei aspettato che questo accadesse". Identica la reazione del Presidente del Consiglio degli advisor economici della Casa Bianca, Jason Fruman, che alla Cnbc ha spiegato come il traino principale sia stato il settore manifatturiero. E sull'ebola ha dichiarato: "Non ritengo che avrà un forte impatto sull’economia americana".
Il tasso di disoccupazione registrato a settembre è stato del 5,9%: un risultato di gran lunga superiore alle previsioni più ottimiste.
"Oggi non ho tempo, oggi voglio stare spento" canta Vasco Rossi in uno dei suoi pezzi più celebri, "Vivere". E proprio i diritti di utilizzo di questo brano sono stati donati all'Associazione Luca Coscioni che l'ha utilizzata nella nuova campagna di sostegno alla proposta di legge sull'eutanasia. Il successo di Vasco, che si è riavvicinato ai Radicali e all'Associazione Luca Coscioni, in particolare, è stato utilizzato "per rappresentare il punto di vista di un malato costretto nel suo letto dopo una vita intensa di ricordi" come sostiene la stessa Associazione in una nota pubblicata ieri sul proprio sito internet. Questo video è il terzo che viene prodotto e segue quello di "AAA cerchiamo malati terminali" e un secondo spot realizzato dagli studenti dell'Accademia della Comunicazione di Milano. Nel video si vede un malato terminale nel proprio letto, accudito dai propri cari e con la sola possibilità di accendere e spegnere una radio. Ed è proprio il gesto di spegnimento quello che compie quando arrivano le parole di Vasco. La battaglia sull'eutanasia è uno dei cavalli di battaglia dei Radicali che da anni, da quando la cominciò Piergiorgio Welby, cercano di aprire "un dibattito sull'eutanasia legale come alternativa alla ‘morte all'italiana' dell'eutanasia clandestina". La Proposta di Legge di iniziativa popolare “Rifiuto di trattamenti sanitari e liceità dell’eutanasia” firmata da oltre 67.000 cittadini italiani è stata consegnata alla Camera dei Deputati il 13 settembre del 2013 dal Comitato Promotore Eutanasia Legale, composto da Associazione Luca Coscioni, Exit, Uaar, Radicali italiani, Amici di Eleonora Onlus, Associazione radicali Certi diritti e la stessa Presidente della Camera, laura Boldrini, ha riconosciuto l'importanza di questa battaglia. L'Associazione conclude la propria nota ricordando come "Piergiorgio Welby non c’è più, ma le sue parole, la sua richiesta di una ‘morte opportuna' riecheggiano e pesano come macigni sulla indifferenza che i partiti hanno dimostrato dinanzi alle morti in solitudini dei tanti come Carlo Lizzani, Franco Lucentini, Mario Monicelli, Lucio Magri, Vittorio Bisso, Daniela Cesarini, Piera Franchini, Roberto Gandolfo, Pietro D’Amico".
Il riavvicinamento di Vasco ai Radicali porta con sé anche la cessione dei diritti di uno dei brani più amati del cantante per l’utilizzo in un video dell’Associazione Luca Coscioni a favore dell’eutanasia legale.
"Sequel to the Prequel" è il nuovo album dei Babyshambles, uscito ormai nel settembre del 2013 e segnando il terzo album per la formazione guidata da Pete Doherty ( e formata da Drew McConnel, Mick Whitnall e Jamie Morrison), rockstar maledetta dell'Inghilterra degli anni 2000. Un lavoro a corrente alterna che ha avuto recensioni ottime e stroncature altrettanto forti, ma che ha segnato il ritorno della band a 6 anni di distanza da "The Shotter's Nation", album del 2007 che piacque più dell'esordio "Down In Albion" con cui il cantante ricominciò dopo l'esperienza breve ma significativa coi Libertines. Un personaggio che difficilmente mette d'accordo, Doherty, che è riuscito a mettere da parte un po' di problemi e ha deciso di pubblicare col nome del suo gruppo un po' di canzoni che aveva scritto inizialmente per sé. Registrato a Parigi negli studi Question Du Son e mixato a Londra presso The Bunker, con il produttore e collaboratore di vecchia data Stephen Street, l'album parte con un passo avanti già a partire dalla copertinam disegnata dal celebre artista damien Hirst, ma lo stesso Doherty tiene a spiegare l'importanza di questo nuovo lavoro che, dice, “non voglio che sia una mezza roba, voglio farlo sentire a tutti, forte e chiaro. Non è un ritorno per i Babyshambles perchè non siamo mai andati via”.
Uno degli autori più controversi di questi ultimi anni sbarca in Italia con la sua band per due concerti che si preannunciano infuocati. Pete Doherty e i Babyshambles saranno a Milano e Roma.
Apprendiamo ora, dal sito del Senato, che la Commissione Giustizia in sede deliberante nella seduta del 20 novembre 2012 ha approvato "definitivamente" la riforma del condominio, ecco cosa riferisce il Senato Disciplina del condominio: approvazione definitiva in 2a Commissione 20 novembre 2012 Martedì 20 novembre la Commissione Giustizia, in sede deliberante, ha approvato definitivamente il ddl n. 71-355-399-1119-1283-B sulla disciplina del condominio. Anche se nella seduta del 13 novembre 2012 in Commissione Giustizia del Senato erano state presentate una serie di modifiche e, di conseguenza, la seduta era stata rinviata al 20 novembre 2012, in questa ultima riunione non sono state apportate variazioni al testo di legge e la Commissione Giustizia del Senato in sede deliberante ha approvato il testo. In mancanza di modifiche, il testo sulla riforma del condominio licenziato dalla Camera è legge dello Stato. Si attende, ovviamente, la pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale. Quindi, si può affermare che dopo circa 70 anni è stata approvata la riforma del condominio. Questo non deve sollevare facili entusiasmi perchè saranno molte le problematiche che porterà la nuova normativa. Qui il testo dell'annuncio stampa del Senato
La riforma del Condominio nel novembre 2012 diventa legge dello Stato, (Legge 11.12.2012 n. 220), ecco una disamina e una sintesi delle principali innovazioni e modifiche (articolo per articolo) apportate al condominio dalla legge approvata dal Senato (art. 1 – 32).
Più della metà dei nuovi contagi da coronavirus Sars-Cov-2 è dovuta a persone asintomatiche o presintomatiche. A indicarlo sono i Centers for Disease Control and Prevention (CDC), l’organismo di controllo sulla sanità pubblica degli Stati Uniti in un nuovo brief scientifico sull’importanza dell’uso delle mascherine. “Più del 50% di tutte le infezioni vengono trasmesse da persone che non presentano sintomi” stimano i CDC citando due studi (Moghadas SM et al.; Johansson MA et al.) sulle implicazioni della trasmissione silenziosa per il controllo dei focolai e la prevenzione della diffusione di Sars-Cov-2 da persone senza sintomi. Secondo i CDC, il 24% delle persone che trasmette il virus agli altri non sviluppa sintomi dell’infezione mentre un altro 35% è presintomatico. L’Agenzia Usa indica inoltre che il 41% delle infezioni arriva invece da sintomatici. “Con queste ipotesi, il 59% delle infezioni verrebbe trasmesso quando non sono presenti sintomi, ma questa percentuale potrebbe variare dal 51% -70% se la frazione di infezioni asintomatiche fosse del 24% -30% e il picco di infettività fosse compreso tra 4-6 giorni”. Riguardo al picco di contagiosità, i CDC ritengono infatti che si verifichi cinque giorni dopo l’infezione. “Tra le persone che sviluppano una malattia sintomatica, il rischio di trasmissione raggiunge il picco nei giorni immediatamente precedenti alla comparsa dei sintomi (infezione presintomatica) e per alcuni giorni successivi. Di conseguenza, il numero di infezioni trasmesse raggiunge il suo massimo quando i livelli di virus raggiungono il picco”.
Lo indica un nuovo rapporto dei CDC statunitensi, indicando che più della metà dei nuovi contagi è dovuta alla trasmissione del virus da parte di persone asintomatiche o presintomatiche, spesso inconsapevoli di essere contagiose per gli altri. Secondo l’Agenzia il 41% delle infezioni deriva invece da persone sintomatiche.
RICCIONE – Un attimo di distrazione, forse un malore, la perdita dell'equilibrio e il volo oltre il parapetto del balcone dell'hotel. Una ragazza di 18 anni di Prato, si trova ora ricoverata in prognosi riservata all'ospedale Bufalini di Riccione. La ragazza è stata operata d'urgenza nel corso della notte, mentre adesso i sanitari aspettano di osservare il decorso operatorio della giovanissima per sciogliere la prognosi. La ragazza si trovava in vacanza a Riccione con un gruppo di amici quando, per cause che saranno oggetto di indagine, ha perso l'equilibrio ed è caduta nel vuoto facendo un volo di circa 7 metri. Immediati sono scattati i soccorsi, all'hotel Nizza di viale D'Annunzio dove i ragazzi alloggiavano. I carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Riccione hanno sentito gli amici della ragazza e gli addetti dell'hotel. Quello che al momento è classificato come un incidente si è verificato attorno alle 23. Secondo le prima informazioni, la ragazza avrebbe avuto un malore al seguito del quale avrebbe perso l'equilibrio e sarebbe precipitata nel vuoto.
Una ragazza giovanissima di Prato si è sentita male ed è precipitata dal balcone dell’hotel Nizza di Riccione: l’albergo era stato autore di una discussa campagna pubblicitaria rivolta ai giovanissimi intitolata “Se sei astemio, non venire”. La ragazza ora lotta tra la vita e la morte all’ospedale Bufalini di Riccione.
La presenza dei cinghiali a Roma è un argomento che solleva l'interesse dei cittadini, strumentalizzato dalla politica e usato in campagna elettorale in vista delle elezioni amministrative che si terranno il 3 e 4 ottobre 2021. Il tema esiste e serve affrontarlo, con l'obiettivo di garantire la sicurezza dei cittadini per potenziali incidenti stradali, ma al tempo stesso di salvare gli animali dalle uccisioni. Per farlo bisogna smetterla di gridare agli abbattimenti, perché non sono la soluzione e ragionare invece nella direzione di preservare gli esemplari, ricollocandoli all'interno delle riserve e nelle zone boschive. La Lac, data l'esposizione mediatica, stima per quest'anno dall'apertura della stagione venatoria iniziata nel Lazio lo scorso 19 settembre, un aumento considerevole degli esemplari di cinghiale uccisi, animali che già solitamente riscuotono grande interesse da parte dei cacciatori. Un ruolo di primo piano nella tutela della fauna selvatica lo riveste la Regione Lazio, che dovrebbe intervenire con una solida programmazione, investendo risorse anche in termini finanziari, facendo informazione nelle scuole e tra i cittadini, ma in questo senso non c'è ancora una svolta che miri veramente alla loro salvaguardia dagli interessi dei cacciatori. Gli abbattimenti dei cinghiali non servono ad eliminare la presenza degli ungulati per le strade di Roma. Come ribadisce anche la Lac, Lega Anti Caccia, con le parole del suo fondatore ed ex professore universitario di Zoologia Carlo Consiglio "le femmine di cinghiale quando si sentono minacciate, per un meccanismo di autoprotezione della specie tendono ad andare in calore prima del tempo e a produrre molte più cucciolate, con il risultato di un aumento degli esemplari". Ciò favorisce di fatto i cacciatori e i loro profitti, senza rappresentare alcun giovamento per i romani. La caccia al cinghiale risulta particolarmente pericolosa per chi la fa e per i cittadini essendo una pratica invasiva svolta con armi ad alto potenziale, in grado di creare problemi di ordine pubblico. "Le battute sono azioni cruente e non regolamentate – spiega Roberto Vecchio, presidente Lac Lazio – sono centinaia ogni anno le persone (non cacciatori) ferite per incidenti durante l'attività venatoria".
La campagna elettorale a Roma si accende anche sui cinghiali, l’aumento della loro presenza in città è oggettivo, ma l’uccisione non è la soluzione. Bisogna smetterla di gridare agli abbattimenti e garantire la sicurezza dei cittadini tutelando gli esemplari con misure di contenimento non cruente.
Caterina Balivo è una delle presentatrici più apprezzate del nostro paese e ogni pomeriggio allieta il pubblico su Rai uno con "Vieni da me", dove lascia sempre tutti senza parole con i suoi look impeccabili. Spazia tra minigonne, tailleur, pantaloni e abiti giacca ma è sempre elegante e glamour. Nonostante in tv appaia perfetta, non ha paura di mostrarsi in versione "acqua e sapone" alle prese con i preparativi. Di recente, ad esempio, si è mostrata nel backstage con i bigodini tra i capelli. Siamo sempre abituati a vedere le star in forma smagliante sui palcoscenici ma spesso dimentichiamo che anche loro sono delle persone "normali" che utilizzano i rimedi di bellezza più svariati per apparire al top. A dimostrarlo è stata Caterina Balivo, la presentatrice del nuovo programma pomeridiano di Rai uno "Vieni da me", che non ha avuto paura di immortalarsi nel backstage alle prese con i preparativi. Pausa pranzo con risotto ai funghi, in attesa della puntatona di @vienidamerai! Oggi verranno a trovarci: Claudio Lippi, @giampiero_ingrassia @la_andreozzi @caterina_murino_official e il cast della fiction L’amica geniale! Vi aspetto alle 14 su Raiuno ❤️#vienidame #caterinabalivo #caterinasecrets A post shared by Caterina Balivo (@caterinabalivo) on Nov 27, 2018 at 4:36am PST
Caterina Balivo è la presentatrice del nuovo programma pomeridiano di Rai 1 “Vieni da me” e in ogni puntata riesce a incantare tutti con i suoi look. Nonostante appaia sempre impeccabile in tv, non ha paura di rivelare i suoi trucchi di bellezza. Un esempio? Nel backstage usa i bigodini.
A pochi mesi dalla presentazione ufficiale del nuovo LG G5, annunciato in occasione del Mobile World Congress 2016 di Barcellona, sul sito ufficiale del produttore LG è apparso un nuovo smartphone chiamato LG G5 se, un nome che ricorda quello scelto da Apple per il nuovo iPhone SE, lo smartphone da 4 pollici presentato qualche settimana fa dal colosso di Cupertino. I vertici dell'azienda con sede a Seul non hanno rilasciato alcun comunicato ufficiale ma come visibile sul sito russo dell'azienda è stata rilasciata la scheda tecnica del nuovo LG G5 se che offre caratteristiche tecniche molto simili a quelle del top di gamma annunciato durante il mese di febbraio alla kermesse spagnola.
A pochi mesi dalla presentazione ufficiale del nuovo LG G5, annunciato in occasione del Mobile World Congress 2016 di Barcellona, sul sito ufficiale del produttore LG è apparso il nuovo smartphone LG G5 se.
Il mondo intero sta vivendo un momento storico difficile a causa della pandemia ma i Royals continuano a lavorare tra smartworking e apparizioni in videochat. Gli spagnoli, però, stanno prendendo parte di persona agli eventi pubblici, primi tra tutti quelli di beneficenza e volontariato, così da dare prova del fatto che non hanno alcuna intenzione di abbandonare il loro popolo in un periodo tanto duro. Ad attirare le attenzioni del pubblico è soprattutto la regina Letizia che, al fianco del marito Felipe VI, sfoggia sempre dei look impeccabili ed eleganti, anche se un tantino più sobri rispetto al solito. Il dettaglio che non è passato inosservato? Anche lei sente il peso della chiusura dei parrucchieri e ha la ricrescita dei capelli bianchi in bella vista. Letizia di Spagna ha fatto visita alla sede della Croce Rossa di Madrid in pieno lockdown. Munita di guanti e mascherina, ha sostenuto tutti i volontari che stanno facendo il possibile per aiutare le persone bisognose in questo momento storico difficile. Il dettaglio che ha attirato le attenzioni del pubblico questa volta non è stato il suo look casual, quanto piuttosto i capelli. Complice la chiusura dei parrucchieri, la regina ha rivelato la ricrescita dei capelli bianchi abbastanza evidente, non avendo paura di lasciarsi fotografare "al naturale". Certo, anche in passato era apparsa spesso in pubblico con qualche filo argentato all'attaccatura della chioma, ma in quarantena la cosa è diventata ancora più evidente. Letizia potrà anche essere una regina ma rimane una donna "normale", nonché un simbolo della bellezza acqua e sapone.
Letizia di Spagna sta continuando ad apparire in pubblico in pieno lockdown e, anche munita di mascherina e guanti, continua a essere una vera e propria icona di stile. Il dettaglio che non può passare inosservato? Complice la chiusura dei parrucchieri, la ricrescita dei capelli bianchi comincia a diventare evidente.
Dopo l'esclusione di Maurizio Solieri dal prossimo LIVE KOM 014 di Vasco Rossi, è proprio il chitarrista escluso a parlare in un'intervista esclusiva al settimanale Oggi, in edicola a partire da domani e presente anche online al sito www.oggi.it. L'esclusione di Solieri ha scatenato i fan in Rete, lui però ha specificato che non sarebbe stato Vasco Rossi a decidere per la sua esclusione e che non ci sarebbe nessuna vecchia ruggine ad aver contribuito allo stop della collaborazione: Capisco i fan, anch’io se vedessi sempre un grande cantante con il suo musicista di fianco ci rimarrei male se non ci fosse più a un certo punto. La scelta di non coinvolgermi nei prossimi concerti è soprattutto del produttore Guido Elmi. Aveva bisogno di dare un suono diverso, più metal, e io non sono certo la persona più adatta. Capita. Non c’è alcun problema, siamo tutti grandi e vaccinati. Non sono certo stato l’unico a essere “esodato” nel corso degli anni. Certo non è che prima avevamo fatto dei concerti di pop leggero, comunque resto sereno ed auguro a Vasco di continuare a divertirsi sul palco. Io continuerò a farlo, alla sagra della birra nel bergamasco, come nei club e nei teatri.
Lo storico chitarrista di Vasco Rossi rivela ad “Oggi” il perché della sua esclusione dal prossimo tour: “Non è stato lui a non volermi più, ma il produttore Guido Elmi”.
Non solo l'assenza di Gigi D'Alessio nelle foto con cui Anna Tatangelo ha salutato il 2017, riflettendo su quello che è stato un periodo complesso in cui ha "imparato a cadere senza far rumore e rialzarmi più forte di prima" come ha scritto in un post sui suoi social. C'è anche un po' di musica, un accenno, anche se la cantante di Sora non dà alcun appuntamento esplicito ai propri fan nelle poche righe in cui dà il benvenuto al nuovo anno. Il 2017 della Tatangelo è stato segnato e non poco dalla separazione con Gigi D'Alessio, rottura che ha segnato le loro vite anche artistiche, accantonate da quella privata: "Voglio salutare questo 2017 ringraziandolo dal profondo del cuore per tutte le cose belle che ho vissuto , ed anche per tutti i momenti difficili in cui ho imparato a cadere senza far rumore e rialzarmi più forte di prima, grazie alle persone che amo che non mi hanno fatto mai sentire sola.. L’augurio che vi faccio é quello di avere come me la fortuna di essere circondati da persone che vi amano , vi apprezzano e non vi danno mai per scontate , ma tirano fuori ogni giorno il meglio che è in voi.. di non sentirvi mai soli e di riuscire come me in momenti difficili a guardarvi intorno e trovare magia in ogni piccola cosa !!!".
Un riferimento alla musica per Anna Tatangelo, nel messaggio di addio al 2017, ma nessuna nuova informazione sul nuovo album che, però, potrebbe uscire nel 2018.
Altra sessione di prove libere disastrosa per la Ferrari a Monza. Nelle FP2 del GP d'Italia di Formula 1 Carlos Sainz è stato protagonista di un brutto incidente che ne mette anche a rischio la presenza nella Qualifica Sprint Race in programma nel pomeriggio. Lo spagnolo, come accaduto anche nello scorso week end a Zandvoort, ha perso il controllo della sua SF21 andando a sbattere violentemente contro le barriere. Nel suo box adesso si lavora alacremente per cercare di sistemare la monoposto in tempo per la gara sprint da 100 km che andrà in scena tra qualche ora. Seconda sessione di prove libere che non fa sorridere nemmeno l'altro alfiere del Cavallino Charles Leclerc che non ha brillato né per quel che riguarda il giro secco (soltanto 11° nella classifica dei tempi) né per quanto concerne il passo gara (girando più lento di oltre un secondo rispetto a Mercedes e Red Bull).
Lewis Hamilton è il più veloce nella seconda sessione di prove libere del GP d’Italia di Formula 1 a Monza. Il britannico della Mercedes precede il compagno di squadra Valtteri Bottas e le Red Bull di Max Verstappen e Sergio Perez. FP2 disastrose per la Ferrari con Charles Leclerc solo 11° e Carlos Sainz andato a muro con la sua SF21 in un incidente che mette a rischio la sua partecipazione alla Qualifica Sprint Race del pomeriggio.
Sapete quanti assorbenti usa in media una donna durante l'età fertile, dunque dalla pubertà alla gravidanza? Ben 12.000, facendo eccezione per le eventuali gravidanze. Come è ormai risaputo, tutti i prodotti per l'igiene femminile vengono tassati come beni di lusso perché considerati non essenziali, quindi mediamente un pacco di assorbenti costa circa 4 euro. È chiaro che, moltiplicando questa cifra per tutti i cicli mestruali che si hanno nel corso della vita, si raggiunge un prezzo da capogiro che non tutte possono permettersi. È proprio per venire incontro alle esigenze di tutte che Julie Anne Genter, la ministra per le donne della Nuova Zelanda, ha messo a disposizione delle studentesse tamponi e assorbenti gratuiti.
La Nuova Zelanda ha dimostrato ancora una volta di essere un paese leader in fatto di modernità. A partire dal 20 luglio metterà a disposizione delle studentesse assorbenti e tamponi gratuiti, così da combattere la period poverty e le disparità sociali.
Con una lettera alla presidente della Camera, Laura Boldrini, e ai capigruppo delle varie forze politiche, 67 parlamentari hanno chiesto la calendarizzazione delle proposte di legge in materia di fine vita. L'argomento è dei più spinosi, e in Italia più che mai. Nonostante i casi eclatanti che hanno occupato le nostre cronache – da Eluana Englaro a Piergiorgio Welby – nel nostro paese, infatti, non solo perdura l'assenza di una legge che disciplini la volontà di un paziente di porre fine alla sua vita, ma manca proprio un vero dibattito sul tema. Eppure i tempi per una discussione sarebbero favorevoli. Secondo il Rapporto Italia 2014 di Eurispes, il 58,9% dei cittadini sono favorevoli all’eutanasia; oltre i tre quarti della popolazione – il 71,7% del campione – vede di buon occhio il testamento biologico. Recentemente della questione si è tornati a parlare con il caso di Max Fanelli, un 54enne marchigiano malato di Sla – Sclerosi laterale amiotrofica. Immobilizzato nel suo letto di Senigallia, l'11 ottobre ha deciso di sospendere le cure e lasciarsi morire, in protesta contro la mancata calendarizzazione della legge sul fine vita. "Insieme a tante altre situazioni come la mia i diritti dei morenti sono costantemente trascurati dai capigruppo di Camera e Senato, che ignorano ogni appello. Caro Stato, se non mi dai la libertà e la dignità, tieniti pure le medicine per la Sla", ha scritto in una lettera Fanelli, completamente paralizzato a eccezione di un occhio e l'udito. Solo grazie a una particolare macchina per il controllo oculare è riuscito a scrivere tre righe ogni due ore. La presidente della Camera ha risposto poco dopo alla lettera, garantendo che avrebbe sollecitato i gruppi parlamentari a prendere in esame le leggi di iniziativa popolare "anche sulla base" del richiamo di Fanelli, a cui ha chiesto di riprendere a curarsi. Invito che Fanelli non ha accolto. "Continuerò a lottare, proprio perché ho fiducia nelle istituzioni e nei cittadini italiani che stanno mostrando di essere più maturi del legislatore, ma sono disposto anche ad interrompere l'alimentazione forzata qualora ce ne fosse bisogno", ha risposto. Sulla vicenda del 54enne di Senigallia si sono susseguiti diversi appelli e sollecitazioni, finora caduti per lo più nel vuoto. La Regione Marche – dove vive Fanelli – ha recentemente approvato una mozione "per esortare il Governo a discutere quanto prima nelle aule parlamentari le proposte di legge in materia di fine vita". Attenzione che era già stata chiesta più di un anno fa, dall'allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. La proposta di cui si chiede a gran voce la calendarizzazione è la numero 1582, "Rifiuto dei trattamenti sanitari e liceità dell'eutanasia", depositata alla Camera dei deputati dal 23 settembre 2013 dall'Associazione Luca Coscioni. Si tratta di una proposta di legge di iniziativa popolare, presentata grazie alle firme di oltre 67.000 cittadini. "Che oramai sono diventate molte di più, oltre 102 mila", spiega Matteo Mainardi, coordinatore della campagna Eutanasia legale, comitato promotore e attivo per chiedere la calendarizzazione della pdl. Anche la lettera inviata dai parlamentari rientra in questa campagna. I 67 fanno infatti parte di un Intergruppo parlamentare per l’eutanasia legale e il testamento biologico, nato recentemente proprio su sollecitazione della Coscioni. "Stiamo facendo questa campagna – aggiunge Mainardi – perché il Parlamento almeno calendarizzi la nostra proposta per poi discuterla. Del resto l'articolo 71 della Costituzione dice che il popolo esercita la sua iniziativa per fare le leggi. Quello che stiamo chiedendo noi è non leggere questa norma come mero esercizio del potere dei cittadini di raccogliere delle firme, ma di entrare nel merito e prendere un impegno. Altrimenti è un gioco". La proposta ha una struttura semplice: solo 4 articoli in cui si chiede la depenalizzazione dell'eutanasia nel caso in cui una persona che sia maggiorenne, malata terminale e con un'aspettativa di vita molto ridotta chieda di morire. Ogni cittadino può rifiutare l’inizio o la prosecuzione di trattamenti sanitari, nonché ogni tipo di trattamento di sostegno vitale o di terapia nutrizionale. Il personale medico e sanitario è tenuto a rispettare la volontà del paziente ove essa: a) provenga da un soggetto maggiorenne; b) provenga da un soggetto che non si trova in condizioni, anche temporanee, di incapacità di intendere e di volere, salvo quanto previsto dall’articolo 3; c) sia manifestata inequivocabilmente dall’interessato o, in caso di incapacità sopravvenuta, anche temporanea dello stesso, da persona precedentemente nominata, con atto scritto con firma autenticata dall’ufficiale di anagrafe del comune di residenza o domicilio, fiduciario per la manifestazione delle volontà di cura. In questi casi, il personale medico e sanitario che "non rispetta la volontà manifestata" è tenuto "in aggiunta ad ogni altra conseguenza penale o civile ravvisabile nei fatti, al risarcimento del danno, morale e materiale, provocato dal suo comportamento". Se la richiesta d'eutanasia rispetta le condizioni – e il paziente è stato "congruamente e adeguatamente informato delle sue condizioni e di tutte le possibili alternative terapeutiche e prevedibili sviluppi clinici e abbia discusso di ciò con il medico", i medici non commetteranno reato. Ad oggi, infatti, chi pratica l'eutanasia rischia fino a quindici anni di carcere. Un reato assimilabile all'omicidio di consenziente o all'istigazione al suicidio. La proposta pensa anche al caso in cui il malato si trovi in condizioni di non poter manifestare la propria volontà, prevedendo la possibilità per ogni persona di redigere un atto scritto, con firma autenticata dall’ufficiale di anagrafe del comune di residenza o domicilio, con il quale chiede l’applicazione dell’eutanasia nell’ipotesi in cui egli successivamente venga a trovarsi nelle condizioni previste dall’articolo 3, comma1, lettera e), e sia incapace di intendere e di volere ovvero di manifestare la propria volontà, nominando contemporaneamente un fiduciario perché confermi la richiesta
Sessantasette parlamentari e associazioni chiedono a gran voce la calendarizzazione della proposta di legge di iniziativa popolare sul fine vita depositata dal 23 settembre 2013 alla Camera dei deputati. Nonostante sollecitazioni e campagne, infatti, nel nostro paese continua a mancare un dibattito sul tema.
Parole pesanti come macigni. Il commissario tecnico nella nazionale Under 21 della Spagna ha puntato il dito contro l'Italia dopo la sfida valida per gli Europei chiusasi sul risultato di 0-0 e contraddistinta da diversi episodi da moviola. Al selezionatore iberico Luis de la Fuente, non è piaciuto l'atteggiamento degli azzurri, che a suo dire sono stati anti-sportivi anche grazie alla permissività degli arbitri. Due espulsi per l'Italia, Scamacca e Rovella, e uno per la Spagna, Mingueza. La sfida di cartello della seconda giornata dei Campionati Europei Under 21 è stata tesa e combattuta. Gli azzurrini hanno chiuso per la seconda volta di fila un match in 9 (dopo che contro la Repubblica Ceca erano stati allontanati Tonali e Marchizza), con il ct Nicolato che nel post-partita ha parlato di provvedimenti "esagerati". Molto più duro, il suo collega e avversario de la Fuente, che in conferenza stampa ha criticato l'atteggiamento degli azzurrini definiti addirittura anti-sportivi. De la Fuente ha dichiarato: "I giocatori erano disgustati. Quando cerchi di proporre un certo stile di calcio e il rivale usa un gioco poco sportivo … Se ero indignato, lo erano anche loro. Abbiamo trovato una riedizione di quello che abbiamo vissuto due anni fa. Alcune situazioni .. . grottesche su un campo di calcio. Una squadra colpisce e può farlo. Rovinando il lavoro dell'altra squadra in modo antisportivo". A giudizio di de la Fuente la direzione di gara non è stata all'altezza. Le due espulsioni per l'Italia, a quanto pare non sono bastate al commissario tecnico spagnolo: "A questo serve un arbitro, deve far scorrere la partita attraverso canali sportivi, senza calci o aggressioni. Se una squadra è autorizzata a fare quello che vuole in campo in termini di contrasti, aggressioni … è molto ingiusto nei confronti dell'altra squadra, che vuole giocare a calcio e usare le "armi" che sono nei regolamenti. Ci sono state fasi di gioco molto buono con un avversario che non ha permesso di sfruttare situazioni normali. toccando il limite del regolamento". Entrando nello specifico poi de la Fuente ha giudicato eccessivo il rosso a Mingueza: "Non è successo nulla. Oscar non tocca affatto l'italiano, che invece causa il tutto. L'arbitro ha pensato che Mingueza avesse respinto la precedente aggressione e lo ha espulso, ma lui non ha fatto niente. Ci appelleremo e vedremo cosa succederà".
Il Commissario tecnico della nazionale spagnola de la Fuente ha puntato il dito contro l’Under 21 azzurra dopo la sfida valida per gli Europei finita 0-0. Il selezionatore ha criticato l’atteggiamento dei ragazzi di Nicolato, parlando di Italia anti-sportiva anche grazie alla permissività del direttore di gara.
Meteo permettendo, alle 8:49 ora italiana di sabato 2 marzo la navicella spaziale Crew Dragon – o Dragon V2 – sarà lanciata a bordo di un razzo Falcon 9 verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) dal John F. Kennedy Space Center di Cape Canaveral, Florida. Si tratta di una missione sperimentale (chiamata Demo-1) attesissima, poiché la navetta sviluppata da SpaceX, la compagnia aerospaziale privata fondata da Elon Musk, è progettata per il trasporto di equipaggio umano. È in pratica un erede spirituale dello Space Shuttle. Dall'ultima missione della mitica navicella, avvenuta nel 2011, gli americani sono stati costretti a “chiedere un passaggio” alle navette russe Soyuz, ma con la Crew Dragon, realizzata in esclusiva per la NASA in seno al programma Commercial Crew Program, potranno tornare a gestire i viaggi con equipaggio da e per la ISS in autonomia. Sperimentale ma non troppo. Come indicato, tecnicamente si tratta di una missione sperimentale per verificare sicurezza, capacità di attracco e altri parametri della nuova navicella. Del resto a bordo non ci saranno uomini, ma un manichino vestito da astronauta. Tuttavia sia SpaceX che la NASA prendono estremamente sul serio la Demo-1; innanzitutto perché a bordo della Stazione Spaziale Internazionale ci sono tre membri dell'equipaggio, e di certo non è pensabile fare semplici “esperimenti” mettendo a rischio la vita degli astronauti. In secondo luogo la Crew Dragon è stata caricata con preziosa strumentazione scientifica da consegnare ai laboratori della ISS. Insomma, sperimentale sì, ma con tutti i crismi della vera missione. Se il lancio dovesse filare liscio, SpaceX e NASA potrebbero mandare i orbita i primi astronauti già a luglio di quest'anno.
A otto anni dall’ultima missione dello Space Shuttle, gli americani sono pronti a far decollare una nuova navicella in grado di trasportare astronauti nello spazio. Si tratta della Crew Dragon di SpaceX, che sabato 2 marzo – meteo permettendo – alle 8:49 ora italiana effettuerà il primo volo sperimentale verso la ISS.
Eros Ramazzotti è innamorato e lo proclama al mondo intero. Il suo cuore batte solo ed esclusivamente per Marika Pellegrini. Soltanto un anno fa la loro storia d'amore sembrava un flirt passeggero, l'amore di un'estate e invece ogni giorno questo legame si è consolidato sempre di più e il pubblico ha iniziato ad accettare che ci fosse un'altra donna al fianco del cantante. Infatti, i più romantici sperano sempre che Eros torni con Michelle Hunziker, la quale si proclama ancora single. Forse perché i due hanno fatto sognare con il loro amore o forse perché saranno sempre uniti dal frutto del loro matrimonio, Aurora. Però di fronte alla dichiarazione d'amore che Eros ha fatto a Marika sulle pagine del settimanale ‘Chi' non si può far altro che fare il tifo per loro due: "Lo ammetto. Amo Marica più di ogni altra cosa al mondo. Dopo mia figlia Aurora, lei è la donna più importante della mia vita. Lo so, mi conosco. Ho pochi punti fermi nella vita, tra questi c’è che voglio stare con Marica per sempre”. ‘Per sempre' potrebbe far ipotizzare anche ad un futuro matrimonio, ma cosa ha di speciale questa ragazza, modella e futura attrice? Lo spiega lo stesso cantante: “‘In lei ho trovato una persona speciale. Presto debutterà nel mondo del cinema. Se avesse voluto sfruttare la situazione come la ‘donna di Ramazzotti' sarebbe uscita allo scoperto molto tempo fa. Invece uscirà presto sui giornali per conto suo. E lo farà al momento opportuno”. Eros Ramazzotti e Marica sul red carpet per la sfilata di Dolce&Gabbana erano sembrati davvero uniti, ma non così tanto da far ipotizzare ad una relazione già matura. Adesso bisogna solo attendere che scriva una canzone per lei.
Eros Ramazzotti confessa, al settimanale ‘Chi’, il suo amore per Marika Pellegrini, con la quale vuole condividere la vita per sempre.
Se qualcuno si aspettava dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, un duro attacco contro Matteo Salvini, lasciando a lui tutta la responsabilità sul caso della nave Gregoretti, per ora rimane deluso. Lo stesso Conte, infatti, rispondendo a una domanda sul tema nella tradizionale conferenza stampa di fine anno, spiega che sta effettuando verifiche per essere certo che non ci siano stati suoi interventi, se non per la parte dei ricollocamenti, su cui effettivamente è stato coinvolto. La risposta di Conte non significa che lui sia effettivamente intervenuto, ma lascia qualche possibilità e fa sembrare il presidente del Consiglio incerto sul tema. Per Salvini è stata chiesta l'autorizzazione a procedere su cui si dovrà esprimere il Senato. "Sto completando le verifiche, perché mi occupo contemporaneamente di tantissimi dossier – risponde Conte -. Con il massimo scrupolo, con la massima correttezza, verificherò il ruolo che ho avuto”. Conte spiega ancora: “Ho fatto già una verifica, per quanto riguarda i messaggi anche sul cellulare, sto facendo fare una verifica per quanto riguarda le mail, sicuramente dal primo riscontro c'è stato un coinvolgimento della presidenza, come è sempre avvenuto, per la ricollocazione. In questo momento non ho avuto ancora riscontri sul mio coinvolgimento per quanto riguarda invece lo sbarco, però non ho ancora sciolto la riserva, voglio completare tutte le verifiche. Se troverò un frammento di coinvolgimento sarò il primo a dirlo, perché è giusto che sia così, però permettetemi di completare l'istruttoria”. In conferenza stampa Conte parla del governo nato da pochi mesi come di un atleta che ha corso i cento metri e che ora è atteso da una “maratona di tre anni”. Ma c’è una certezza, per il presidente del Consiglio: non ci sarà un governo Conte tre. “Per carità”, replica a chi chiede se ci sia questa possibilità. E si appella a tutte le forze di governo: “La politica non deve promettere cose che non può mantenere. Non sprechiamo un’occasione d’oro. Le polemiche, i distinguo, non ci fanno bene. Non servono a noi”. Conte parla anche di rimodulazione dell’Irpef “a favore della classe media”, mentre la rimodulazione dell’Iva “non è all’ordine del giorno”. Inoltre, il presidente del Consiglio si sofferma sul superbonus befana: “Si conseguiranno dei punteggi, secondo le nostre ultime proiezioni arriveremo all’inizio del 2021 a restituire anche sino a 2mila euro di superbonus”. Tanti gli altri temi affrontati dal presidente del Consiglio in conferenza stampa, andiamo a vedere quali con le risposte di Conte. Tra i punti programmatici ci sono le modifiche. Il decreto sicurezza bis, in particolare, è stato varato al Cdm in una versione diversa. Poi è stato arricchito di alcune previsioni che ci siamo impegnati a rimuovere, non ci siamo riusciti perché cento giorni sono pochi. Adesso sarà uno dei temi del vertice di gennaio. Sull’immigrazione, intanto, mi sembra che il tema sia sparito dai radar. Noi stiamo ottenendo degli ottimi risultati, per certi versi anche migliori rispetto al precedente esecutivo, senza clamori, senza un dibattito su porti chiusi e invasione di migranti. L’Italia chiuderà il 2019 con meno di 12mila sbarchi, il 2018 è stato chiuso con circa il doppio degli sbarchi. E in più il dato più significativo, forse, è che abbiamo migliorato il numero dei ricollocati: negli ultimi 4 mesi sono 98 al mese, contro 11 al mese del precedente esecutivo. Questo perché nel frattempo è stato sottoscritto un accordo con cui abbiamo raggiunto dei risultati. Il problema non è porto aperto, porto chiuso. Perché i nostri porti non sono mai stati chiusi. La differenza era di tenerli più giorni in mare o meno giorni in mare, ma i porti chiusi non lo sono mai stati. In questo momento una frammentazione delle forze politiche di maggioranza non fa bene neppure al governo. Il mio invito è che servano solo per il dibattito interno di ogni forza politica. Io non ho velleità di avere un partito o un gruppo di riferimento: non è nelle mie corde e sarebbe una missione diversa da quella che ho assunto di fronte ai cittadini italiani. Non posso pensare che dei parlamentari debbano ricorrere al mio nome per formare un gruppo e a questi parlamentari, se ci sono, io rivolgo un pubblico appello: rimanete nelle forze di governo, non alimentate questi passaggi che non contribuiscono alla stabilizzazione del panorama politico. Manifestate il dissenso, lavorate all’interno, ma dar vita a nuovi gruppi rischia di destabilizzare l’iniziativa di governo.
In occasione della tradizionale conferenza stampa di fine anno, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, risponde a chi gli chiede se ci sia stato un suo coinvolgimento sul caso Gregoretti, per cui è stata chiesta l’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini: “Con il massimo scrupolo, con la massima correttezza verificherò il ruolo che ho avuto”, risponde. Ecco tutti gli altri temi trattati in conferenza stampa.
Dopo i fatti di Parigi, con l’attentato alla sede del giornale Charlie Hebdo e la lunga caccia all’uomo che sta tenendo impegnati migliaia di uomini delle forze speciali francesi, il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha scelto di riferire alle Camere sui “possibili rischi connessi al terrorismo internazionale” per quel che concerne il nostro Paese. All’intervento hanno assistito meno della metà dei deputati, circostanza che in qualche modo stride con il riflesso che i fatti di Parigi hanno avuto sull’opinione pubblica e con il rilievo che lo stesso ministro ha dato alla vicenda. Ecco cosa ha detto Alfano, in sintesi: Nel commentare la vicenda dell'uccisione dei giornalisti satirici francesi e di due agenti di polizia, ho detto che un dato che sicuramente colpisce è legato alle modalità esecutive dell'azione. Finora la maggior parte degli attentati terroristici commessi da elementi delle componenti jihadiste era caratterizzata dal fatto che l'autore o gli autori mettevano in conto e accettavano l'idea che l'azione si sarebbe certamente conclusa con la loro morte, escludendo che il piano dell'attentato contemplasse possibili vie di fuga per loro stessi. Le modalità esecutive dell'attentato parigino, invece, sembrano indicare una modalità diversa, logica di azione, che non esige il martirio, né lo contempla come esito scontato e ineludibile dell'attacco terroristico. Un altro elemento di assoluta importanza risiede poi nella riconducibilità dell'attentato parigino, stando alle fonti informative disponibili e alle dichiarazioni degli stessi superstiti della strage, alla componente qaedista dell'estremismo islamico. […] L'eccidio di Parigi, comunque, conferma l'estrema pericolosità del fenomeno del reducismo e dei «foreign fighters» […] In effetti, la spietata freddezza del commando entrato in azione a Parigi lascia ipotizzare che essa sia frutto di un addestramento militare acquisito nei luoghi di conflitto e della conseguente dimestichezza con l'uso delle armi da guerra: una combinazione micidiale di elementi, pronta a lasciare la sua traccia mortale nei Paesi in cui i combattenti stranieri fanno ritorno, come sembra avvenuto, appunto, anche nel caso dei tre responsabili del massacro parigino. Per completezza informativa, voglio aggiungere che uno dei tre, il trentaduenne franco-algerino, Cherif Kouachi, era noto anche alle forze di polizia italiane, in quanto implicato nelle filiere di estremisti islamici diretti in Iraq e più volte sottoposto da parte delle autorità francesi a misure restrittive. Preciso, tuttavia, che il Kouachi non è stato mai presente nel territorio nazionale. L'Italia è pur essa toccata dal fenomeno dei «foreign fighters», sebbene in misura sensibilmente minore rispetto ad altri Paesi occidentali. Mentre, infatti, sono circa 3 mila i combattenti stranieri censiti in Europa, il nostro Paese interessato da numeri molto più esigui: risultano, infatti, cinquantatre le persone finora coinvolte nei trasferimenti verso i luoghi di conflitto, che hanno avuto a che fare con l'Italia nella fase della partenza o anche solo in quella di transito; quattro di esse hanno nazionalità italiana, due delle quali già segnalate nella precedente informativa, come il genovese Delnevo, morto in combattimento ad Aleppo, e un giovane marocchino naturalizzato, che si trova attualmente in un altro Paese europeo. La quasi totalità di queste persone è ancora attiva nei territori di guerra, mentre la restante parte, decisamente minoritaria, è deceduta in combattimento o è detenuta in altri Paesi. […] Non abbiamo in questo preciso momento – voglio subito ribadirlo – segnali che indichino l'Italia o gli interessi italiani come esposti a specifiche ed attuali forme di rischio […] Tornando ai fatti di Parigi, alcune dichiarazioni hanno ritenuto di evidenziare, tra le possibile fonti di rischio, i centri di aggregazione religiosa in cui potrebbero operare i predicatori di odio, fomentando azioni violente. Voglio rassicurare sul fatto che sia le moschee sia gli altri luoghi di culto non vengono affatto trascurati nelle analisi di intelligence investigativa e siamo oggi in grado di poterne avere una fedele fotografia, avendone recentemente anche curato una puntuale rilevazione i cui dati numerici ho fornito nella precedente informativa di settembre.
Di fronte ad una Camera dei deputati semi – deserta, l’intervento di Angelino Alfano dopo i fatti di Parigi: “Non abbiamo in questo preciso momento segnali che indichino l’Italia o gli interessi italiani come esposti a specifiche ed attuali forme di rischio”.
Una brutta notizia ha rovinato la ripresa dei lavori in casa Salernitana. La squadra di Castori reduce dal primo successo in Serie A, ha perso Franck Ribery per infortunio. L'esperto calciatore francese si è fermato nel corso dell'allenamento odierno a causa di un problema fisico alla caviglia. Le sue condizioni saranno valutate nei prossimi giorni, ma filtra preoccupazione in vista dei prossimi scontri diretti che attendono i campani. Una tegola, anzi tre per Davide Castori. In un comunicato ufficiale, la Salernitana ha annunciato lo stop di 3 giocatori. Si tratta di Ribery, Gondo e Bogdan, tutti finiti ko durante la seduta odierna: "Nel corso dell’allenamento odierno Franck Ribery ha riportato un trauma contusivo-distorsivo alla caviglia destra, Luka Bogdan ha riportato un risentimento muscolare al gemello esterno della gamba destra e Cedric Gondo un risentimento muscolare all’adduttore sinistro. Le loro condizioni saranno valutate nelle prossime quarantotto ore".
La Salernitana deve fare i conti con la tegola dell’infortunio di Franck Ribery. L’esperto francese, fiore all’occhiello dell’ultima sessione di mercato, è finito ko nel corso dell’ultimo allenamento e le sue condizioni preoccupano Castori. La speranza è quella di non perderlo a lungo, in vista dei prossimi scontri diretti.
Tania Cagnotto è incinta, aspetta il primo figlio da Stefano Prolin, il commercialista che ha conosciuto durante una vacanza all'Isola del Giglio, ed è più felice che mai. Ha documentato tutta la gravidanza sui social, mettendo spesso in mostra con orgoglio il grosso pancione. Certo, dopo le medaglie olimpiche di Rio ha detto addio alle competizioni ma, nonostante ciò, non potrebbe sentirsi più soddisfatta: entro la fine di gennaio terrà tra le braccia la sua bambina ed è questa l'unica cosa che conta per lei ora come ora. La Cagnotto è arrivata ormai alle ultime settimane di gravidanza e, come ha fatto fin dal momento in cui ha scoperto di aspettare un bambino, continua a documentare la dolce attesa sui social, tanto che di recente ha condiviso su Instagram uno scatto molto particolare. La nuotatrice ha scattato una foto mentre è sulla bilancia con l'ago che segna i 63,9 chili e in primo piano il pancione che è diventato così grosso da impedirle quasi di guardarsi i piedi. Nella didascalia ha poi scritto “Aiuto!!! Inizia a salirmi un po’ di ansietta”, con tanto di hashtag "Panzona" e emoticon di un maialino. Insomma, la campionessa sembra essere arrivata agli sgoccioli della gestazione: anche se ha più volte dichiarato che il parto sarà per lei un vero e proprio "salto nel vuoto", non vede l'ora di tenere tra le braccia la sua piccolina. Aiuto!!! Inizia a salirmi un po’ di ansietta 😬🙈 A post shared by Tania Cagnotto (@cagnottotania) on Jan 3, 2018 at 3:48am PST
Tania Cagnotto è incinta, è al nono mese di gravidanza ed entro la fine di gennaio darà alla luce la sua prima bambina. Ha documentato la dolce attesa sui social e di recente non ha potuto fare a meno di mostrare l’enorme pancione.
Un rimorchio così non si era mai visto, con un tempo di apertura relativamente rapido e un design che si espande ma non si esaurisce, Easy Caravanning ha lanciato un prodotto che conquisterà il mondo dei campeggiatori. Si chiama TakeOff e permette di fermarsi e godersi il panorama oppure di sostare e approfittare di tutti i comfort del rimorchio rivoluzionario. L'innovativo rimorchio è stato presentato ad ottobre 2019 e adesso è in fase di produzione in Olanda. Una nuova era dei camper è stata avviata grazie a TakeOff, il primo rimorchio che si apre in meno di un minuto. Il nuoov rimorchio pop-up di Easy Caravanning conquista fino ai suoi componenti più semplici: un tetto rigido, pareti laterali in tessuto e un ascensore a pedone. Per aprire, il proprietario si limita a sbloccare la parte posteriore, lascia cadere il gradino d'ingresso e spinge il tetto verso l'alto. L'unica fase di installazione all'interno è quella di regolare il tavolo da pranzo in posizione. Tutto ciò accade in circa 30 secondi. TakeOff non necessita di alcuna patente di guida speciale per rimorchio e consente una vista libera sul retro senza bisogno di specchi retrovisori esterni. È anche abbastanza leggero per essere trainato da piccole auto.
La nuova generazione di camper è arrivata, si chiama TakeOff ed è un rimorchio unico al mondo perché si monta in pochissimo tempo, consente una vista libera sul retro senza bisogno di specchi retrovisori esterni, non necessita di alcuna patente di guida speciale per rimorchio ed è così spazioso che c’entra persino un letto matrimoniale.
L'art. 999 c.c. riconosce all'usufruttuario In caso di morte dell'usufruttuario, stabilendo che le locazioni concluse dall'usufruttuario, in corso al tempo della cessazione dell'usufrutto continuano per la durata stabilita, ma non oltre il quinquennio dalla cessazione dell'usufrutto, se il contratto di locazione ha la forma dell'atto pubblico o di una scrittura privata di data certa anteriore (alla morte dell'usufruttuario), questo per evitare che il nudo proprietario possa essere danneggiato da locazioni prive di data certa). Se la cessazione dell'usufrutto avviene per la scadenza del termine stabilito, le locazioni non durano in ogni caso se non per l'anno, e, trattandosi di fondi rustici dei quali il principale raccolto è biennale o triennale, se non per il biennio o triennio che si trova in corso al tempo in cui cessa l'usufrutto. Il legislatore non regola la sorte dei rapporti derivanti dal contratto di locazione, ad esempio, non stabilisce a chi deve essere rivolta la domanda di restituzione di un canone di locazione pagato in misura maggiore rispetto a quanto stabilito nel contratto di locazione. Le implicazioni della risposta a questa domanda sono notevoli, infatti, la questione incide sulla legittimazione ad agire e potrebbe esserci un litisconsorzio necessario tra nudo proprietario ed usufruttuario. Sia prima della morte dell'usufruttuario, sia dopo la morte dell'usufruttuario, il nudo proprietario non è litisconsorte necessario in relazione alla domanda riconvenzionale, avente ad oggetto la restituzione di canoni pagati in eccesso (almeno quando, dopo la morte dell'usufruttuario, non si intromette nella gestione della locazione). Per meglio comprendere la portata di questa affermazione è opportuno distinguere tra – la domanda di restituzione relativa dei canoni di locazione pagati in eccesso percepiti dall'usufruttuario in vita – e la domanda di restituzione dei canoni di locazione pagati dal conduttore (ad esempio all'erede dell'usufruttuario) dopo la morte dell'usufruttuario. Dopo la stipula del contratto di locazione sottoscritto dall'usufruttuario nel legittimo esercizio del suo diritto di usufrutto ex art. 999 c.c. e, finché questo ha prodotto i suoi effetti – cioè per l'intera vita dell'usufruttuario – all'usufruttuario (e ai suoi eredi) debbono essere riferiti debiti e crediti nascenti dal rapporto, fra cui il debito maturato a carico dell'usufruttuario per l'asserita percezione di somme eccedenti quelle dovute in pagamento del canone.
La Cassazione del 20.8.2015 n. 17030 ha stabilito che è errato ritenere il nudo proprietario sia litisconsorte necessario in relazione alla domanda riconvenzionale, avente ad oggetto la restituzione di canoni di locazione pagati in eccesso, nel contratto di locazione stipulato tra l’usufruttuario e il conduttore (999 cc), sia prima della morte dell’usufruttuario, sia dopo la morte dell’usufruttuario, se il nudo proprietario (ora pieno proprietario) non si attiva per subentrare nel contratto, in questo caso la gestione del contratto di locazione passa a chi sia subentrato all’usufruttuaria nella disponibilità di fatto dell’immobile e nell’esercizio dei diritti-doveri nascenti dal rapporto di locazione; fermo restando il suo obbligo di rispondere della gestione e dei frutti nei confronti del proprietario pieno, nel momento in cui questi farà valere i suoi diritti.
"Questo film l'ho girato subito dopo aver sconfitto il cancro e sarò eternamente grato per questo regalo". Dopo aver pronunciato queste parole, Michael Douglas si blocca, tossisce ed inizia a commuoversi. Eppure, nonostante il tema trattato, con la storia del controverso Liberace a fare da ritorno sicuro e con questa genuina sottotraccia, Hollywood non ne ha voluto saperne di produrre il film e lanciarlo al cinema. Behind the candelabra sarà trasmessa dalla HBO, emittente statunitense già nota per altre libertà ben note, come la serie tutta sesso e violenza, Game of Thrones, che di recente è stata bersaglio dell'Aiart per la sua trasmissione su Rai 4. Il film racconta la vera storia di Liberace (interpretato appunto da Michael Douglas), pianista e showman italoamericano degli anni '60, dalla vita piena di eccessi e trasgressioni, compresa la sua omosessualità mai dichiarata. E' la storia del suo rapporto con il bel Scott Thorson (Matt Damon), autore del libro da cui è stato tratto il film. Nel film ci sono scene di sesso spinto tra i due attori e, per il suo contenuto, ha avuto una fase di produzione molto travagliata. Le riprese erano previste nel 2008 ma, dopo alcuni rinvii dovuti proprio alle case di produzione, fu ulteriormente posticipato proprio a causa del tumore alla gola che colpì l'attore protagonista nel 2010.
Michael Douglas in conferenza stampa presenta “Behind the candelabra” e si commuove quando parla della sua battaglia: “Ho girato questo film subito dopo aver sconfitto il cancro e sarò eternamente grato per questo regalo”.
Si sa tutto o quasi degli spostamenti delle sue migliori amiche, dalla Minetti a Miami in spiaggia con bikini esplosivi ai super paparazzati topless della Galanti nella stessa città americana. La Zardo, ex pr del Billionaire di Briatore e una rete di contatti più che imponente da far impallidire Samantha Jones di "Sex And The City", ha vissuto le ultime settimane all'ombra del gossip che ha illuminato alcune delle donne più chiacchierate del momento. Giornalista ex meteorina di Emilio Fede, per il quale avrebbe voluto reclutare Giusy Buscemi, dopo la conduzione di "Sipario", trasmissione poi eliminata dal nuovo direttore Toti, prosegue oggi una carriera lanciatissima nelle public relations. Amica della chips Nicole Minetti – La ex consigliera era alla sua prima "uscita pubblica" dopo le dimissioni dal Consiglio regionale lombardo e forse grazie ai sapienti consigli di un'amica come Raffaella ha messo a tacere tutti postando personalmente autoscatti hot e mostrando un nuovo lato social di sé; al resto ci hanno pensato i fotografi, immortalando ogni spostamento, compreso il flirt della ex igienista dentale con un fotomodello di colore. La Zardo è uno di quei nomi che dallo scorso Natale ad oggi capita di leggere sempre più sovente accostato al gossip che circonda le sue care amiche, riuscendo qualche volta a far fotografare anche un suo profilo accanto alle più belle. Stessa spiaggia, ma con Claudia Galanti – Prima di trascorrere alcuni giorni con la Minetti, tutti hanno ammirato il vero scoop fotografico del 2012: lo splendido topless e fisico mozzafiato di Claudia Galanti a Miami. Ebbene sì, stessa spiaggia stesso mare, segno che la sabbia finissima americana è un'attrazione irresistibile. Insieme a Claudia si è allenata, anche durante la vigilia di Natale, ha fatto footing di mattino presto per tenere il suo fisico longilineo e tonico. Visto che gli obiettivi durante le feste natalizie sono stati tutti sulla Galanti e il suo seno in bella vista, anche la Zardo, stesa tranquilla sul suo lettino ha ricevuto, suo malgrado, un pizzico di notorietà. Complice un'amicizia di tanti anni le due regalano ai fan sorrisi e decollté pubblicati sul profilo twitter della starlette italiana di stanza a Parigi.
L’ex meteorina di Emilio Fede è uno di quei nomi capita di leggere sempre più spesso accostato alle donne più belle e sotto l’occhio del gossip. Le sue migliori amiche sono infatti la paparazzatissima Claudia Galanti e l’ex consigliera Nicole Minetti. Ha trascorso le vacanze anche con Aida Yespica e Cecilia Capriotti.
È arduo per un attore immaginare di essere diretto da un regista premio Oscar come Paolo Sorrentino, per interpretarlo da giovane. È quello che è successo a Filippo Scotti, protagonista di "È stata la mano di Dio", il primo film espressamente autobiografico di Sorrentino, da lui scritto e diretto, che racconta la giovinezza vissuta a Napoli dal giovane regista, nel segno dell'ingombrante presenza di un personaggio come Diego Armando Maradona, con un titolo evidentemente riferito al Pibe de Oro e a uno dei suoi gol più celebri. Nel giorno in cui è stata annunciata la presenza di È stata la mano di Dio tra i film italiani in concorso alla 78esima Mostra del Cinema di Venezia, Filippo Scotti ha pubblicato sul suo account Instagram una foto insieme a Sorrentino sul set, ringraziandolo per il lavoro svolto insieme. A post shared by filipposcotti (@filipposcotti) Ma chi è Filippo Scotti? Giovanissimo, 21 anni, l'attore è nato a Napoli il 22 dicembre 1999. Si è formato professionalmente nella sua città, iniziando a recitare sin dal 2010 e prendendo parte a diversi corsi e laboratori teatrali in città, l'ultimo dei quali dal 2015 al 2017 con la compagnia Murìcena teatro. Oltre il teatro, che lo ha visto collaborare con registe e registi come Annamaria e Gabriele Russo, Feancesca Macrì e Patrizia Di Martino, prende parte a diversi cortometraggi prima di approdare al cinema, con la partecipazione al film di Laura Angiulli Happy Crown. Negli anni sono arrivate poi le prime partecipazioni a serie Tv, tra cui "1994", ultimo atto della trilogia prodotta da Sky con Stefano Accorsi tra i protagonisti, e ancora "Luna Nera", serie Tv italiana del 2020 distribuita da Netflix.
Biografia, formazione e carriera di Filippo Scotti, l’attore napoletano che interpreta un giovane Paolo Sorrentino nel film “È stata la mano di Dio”, diretto dallo stesso regista partenopeo, in cui si raccontano gli anni della giovinezza vissuti a Napoli. Classe 1999, Scotti si è formato professionalmente in teatro, prendendo parte negli ultimi anni ad alcune serie Tv.
La rinascita dei Litfiba è stata accolta con clamore dai fan della storica rock band di Piero Pelù e del chitarrista Ghigo Renzulli. Il doppio album live Stato libero di Litfiba con 24 brani storici della band più i due inediti Sole nero e Barcollo (mixati da Tim Palmer agli Electric Lady Studios di New York) ha ottenuto il disco d'oro ad un mese dall'uscita (1° giugno 2010) e ha preceduto il tour estivo in giro per l'Italia che è stato giudicato dal MEI come “Miglior Tour del 2010”. I Litfiba saranno premiati il 28 novembre a Faenza. Prima di quella data, per tutti coloro che non sono riusciti a seguire dal vivo i loro beniamini in estate, il 20 novembre a Torino, inizia il tour autunnale della band fiorentina che si esibirà per sette concerti fino alla tappa del 3 dicembre a Perugia. Oltre a Piero e Ghigù sul palco ci saranno il bassista Daniele Bagni, il tastierista Federico Sagona e il batterista Pino Fidanza. Da segnalare lo show del 1° dicembre a Firenze, data celebrativa dei trent'anni dalla nascita dei Litfiba. Questo il calendario del tour:
La tournè comincerà con lo show del 20 novembre a Torino e terminerà il 6 dicembre a Lugano, ma è probabile che altre saranno aggiunte altre date.
Al ‘Grande Fratello Vip‘, Carmen Di Pietro ha vissuto un momento di grande sconforto. La showgirl ha preso alla lettera le parole di Simona Izzo, che durante un gioco l'ha invitata a fare attenzione alle sue amiche. Ha fatto credere a Carmen, che una di loro avesse una relazione con l'ex marito Giuseppe Iannoni. In realtà si è trattato di uno scherzo. Carmen Di Pietro, in lacrime, ha raccontato a Daniele Bossari quanto aveva appreso da Simona Izzo: "Simona mi ha messo contro tutte le mie amiche. Queste cose non si fanno. Davanti a tutti ha detto che c'è una che si vede con il mio ex. Ha fatto passare il mio ex per un mascalzone, perché noi ci siamo lasciati da poco. Ha parlato di una mia amica…Che stron**, sapendo che lunedì vado via, non mi ha preso da parte per dirmi che scherzava. Davanti a tutti mi ha detto ‘Stai attenta a chi frequenti, alle tue amiche'. È una cosa gravissima che mi ha fatto. Il mio pensiero è sempre lì". Carmen Di Pietro ha chiarito che le sue lacrime non erano causate dalla gelosia nei confronti dell'ex marito, ma dalla preoccupazione per i figli. La showgirl teme infatti che i bambini possano rimanerci male: "Mi ha fatto una cosa gravissima. I miei bambini hanno ascoltato questa cosa…Io non posso più frequentare le mie amiche, tu lo capisci. È vero che ci siamo lasciati da qualche mese, ma se come dice lei devo stare attenta a una mia amica, posso pure pensare che si vedevano già quando stavamo insieme. I miei bambini ora devono pensare al padre come a un mascalzone? I miei ragazzi staranno dicendo al padre ‘Ma chi è quella che tradisce mamma?'. Non è una cosa bella". Quindi si è infuriata: "Come si è permessa a mettere becco nella mia vita. Ha portato scompiglio nella mia famiglia. Mi fa passare da cornuta davanti a tutta Italia, perché poi uno pensa chissà da quanto andava avanti questa storia. Io e il mio ex abbiamo sempre cercato di mantenere la serenità per i bambini, poi arriva questa e porta lo scompiglio in famiglia". Simona Izzo ha raggiunto Carmen Di Pietro per scusarsi con lei e ha rimarcato che la sua rivelazione era solo frutto di uno scherzo: "Ma era uno scherzo. Era un gioco. Mi dispiace, ma ti pare che se sapessi una cosa del genere la direi? Giocavamo. Perdonami. Veramente ci hai creduto? Non ti ho detto che era uno scherzo perché ero convinta che lo avessi capito. Non conosco tuo marito. Sono disperata, era talmente paradossale che ero convinta che tu stessi allo scherzo".
Al ‘Grande Fratello Vip’, Carmen Di Pietro è scoppiata a piangere dopo che Simona Izzo le ha fatto una confidenza riguardante l’ex marito Giuseppe Iannoni. In un secondo momento, la regista ha avuto un chiarimento con la showgirl e le ha svelato che la sua rivelazione era frutto di uno scherzo.
Derubava donne sole mentre salivano sulle loro auto dopo aver fatto la spesa, viaggiando a bordo di una Fiat Punto nera. Arrestato il ladro seriale dei parcheggi dei supermercati della Lomellina. Tra settembre e ottobre ha messo a segno 16 colpi, tra cui 15 furti con destrezza e una rapina, riuscendo a racimolare un bottino di oltre 3mila euro. Ma è stato arrestato dai Carabinieri di Vigevano, in provincia di Pavia. Il protagonista è un uomo di 39 anni, accusato di aver compiuto una lunga serie di colpi nelle ultime settimane, tutti nei parcheggi di supermercati della Lomellina e con vittime donne da sole.
Arrestato il ladro seriale dei parcheggi dei supermercati della Lomellina, viaggiando a bordo di una Punto nera. Tra settembre e ottobre ha messo a segno 16 colpi per oltre 3mila euro. Si tratta di un 39enne della zona. Le sue vittime erano sempre donne sole, derubate dopo aver fatto la spesa, prima di salire sulle loro auto.
Uno sciame di api ha assalito due mamme con i loro due figli: è successo a Sant'Angelo Lodigiano, comune in provincia di Lodi, nella giornata di oggi giovedì 13 maggio. Tutti e quattro sono stati trasportati in ospedale per essere tenuti sotto osservazione, ma non sarebbero in pericolo di vita. L'incidente si è verificato nella via adiacente il parco delle scuole elementari statali di via Riccardo Morzenti. Stando a una prima ricostruzione, sembrerebbe che questa mattina era stata segnalata la presenza di un ampio sciame di api che girava nei pressi di un albero del giardino della scuola. Le due donne e i loro bimbi sono stati aggrediti intorno alle 18 di oggi pomeriggio. In base alle prime informazioni ottenute, sembrerebbe che il ramo dove le api stavano costruendo il loro alveare si sia staccato dall'albero.
Due mamme di 21 e 30 anni e i loro bimbi di un anno sono stati aggrediti da uno sciame di api in un parco a Sant’Angelo Lodigiano, in provincia di Lodi. La presenza dello sciame era stato già segnalato nella mattinata di oggi, giovedì 13 maggio. I quattro sono stati trasportati in ospedale dove sono stati tenuti sotto osservazione.
Roberto Occhiuto, candidato del centrodestra, ha vinto le elezioni in Calabria diventando così il nuovo governatore della Regione. Ha superato la candidata del Partito democratico e Movimento Cinque Stelle, Amalia Bruni, l'indipendente Mario Oliverio e Luigi de Magistris, sostenuto da liste civiche. Sostituirà Jole Santelli, eletta nel gennaio 2020 e deceduta nell'ottobre dello stesso anno. Il forzista ha ottenuto il 54% contro il 27% di Bruni e il 16% di De Magistris. Occhiuto, già capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, a questa tornata elettorale ha potuto contare sul sostegno del suo partito e della Lega, ma anche di Unione di centro, Forza Azzurri, Coraggio Italia e Noi con l'Italia. Occhiuto era già stato candidato in Calabria alle elezioni del 2000, proposto da Silvio Berlusconi, e aveva ottenuto circa 9 mila preferenze, diventando il più giovane consigliere regionale di Forza Italia. A causa di una serie di contrasti con i leader regionali del partito, per un periodo Occhiuto ha abbandonato Forza Italia, passando al Centro Cristiano Democratico di Pier Ferdinando Casini e successivamente nell’Udc.
Ha superato la candidata del Partito democratico e Movimento Cinque Stelle, Amalia Bruni, l’indipendente Mario Oliverio e Luigi de Magistris, sostenuto da liste civiche: è il candidato del centrodestra, Roberto Occhiuto, il nuovo governatore della Regione Calabria. Sostituirà Jole Santelli, eletta nel gennaio 2020 e deceduta nell’ottobre dello stesso anno.
In queste ore, hanno destato preoccupazione le immagini che ritraggono Jeremias Rodriguez con il piede fasciato. Nella giornata di ieri, il fratello di Cecilia ha dovuto accompagnarsi alla sorella per camminare. La situazione, però, sembra essere migliorata rapidamente. Jeremias, infatti, non porta nemmeno più la fasciatura. L'infortunio sembra essere avvenuto mentre Jeremias Rodriguez giocava con la sorella Cecilia e con Luca Onestini. I due fratelli hanno proposto di cimentarsi nella "corsa dei conigli". Si sono seduti sugli sgabelli a forma di coniglio presenti in giardino e hanno iniziato a rincorrersi fino a raggiungere il traguardo. Luca Onestini parteggiava per Cecilia. Entrambi i fratelli sarebbero caduti, ma solo Jeremias si è leggermente fatto male a un piede. La produzione è intervenuta prontamente, fornendo a Jeremias Rodriguez del ghiaccio e una pomata antinfiammatoria. All'inizio Jeremias si è accompagnato a Luca e Cecilia per potersi muovere per la casa. Il piede, inoltre, era stato debitamente fasciato. Dalle immagini live più recenti, però, si nota che la medicazione è scomparsa.
Lieve infortunio per Jeremias Rodriguez. Il concorrente del ‘Grande Fratello Vip’ si è fatto male a un piede mentre giocava con la sorella Cecilia e Luca Onestini.
Arriva una notizia molto romantica che farà felici di fan di Uomini e Donne di vecchia data. Sono tornati insieme o, meglio, c'è stato un riavvicinamento, tra Antonella Bravi e Tony De Leonardis, coppia nata al Trono Over nell'ormai lontano 2011. Si erano sposati nel 2012 pder poi separarsi. Il bello è che il ritorno di fiamma è avvenuto per merito dei loro cani. Antonella e Tony avevano celebrato le nozze il 14 luglio 2012. Tre anni dopo, però, era iniziata la crisi: una "burrasca" che "è stata dolorosa e tortuosa", come aveva dichiarato lei su Uomini e Donne Magazine nel 2018. Quell'anno, infatti, i due avevano firmato le carte per il divorzio. A distanza di tre anni, tuttavia, è accaduto l'inatteso: la Bravi e De Leonardis si sono incontrati per caso in un centro commerciale. Forse non si sarebbero neppure visti, se la cagnetta che dopo la rottura era rimasta con Antonella non si fosse messa ad abbaiare dopo aver visto le sue figlie, le cagnoline che si era tenuto Tony. Grazie all'amore canino, i loro padroni si sono ritrovati. “Ho sentito il classico tuffo al cuore nel vedermela lì davanti in carne e ossa, dopo anni in cui ho sognato e temuto quell’incontro”, ha svelato lui alla rivista Grand Hotel. Dopo aver firmato il divorzio, Antonella Bravi e Tony De Leonardis avevano troncato ogni contatto. Pare che la forte carica passionale che aveva animato i loro primi tempi insieme si fosse spenta e avesse lasciato il posto alla delusione reciproca. E invece, qualcosa è scattato nel momento in cui si sono ritrovati. Per il momento i due si stanno sentendo, ma vogliono andarci piano e al momento non hanno intenzione di risposarsi:
Si erano conosciuti a Uomini e Donne e si erano sposati nel 2012. Nel 2015, però, era arrivata una crisi irreversibile, con il conseguente divorzio nel 2018. Ora Antonella Bravi e Tony De Leonardis hanno deciso di riprovarci, dopo essersi rivisti per puro caso: tutto merito delle loro cagnoline.
Tutti gli ultimi aggiornamenti sulle formazioni titolari delle squadre di Serie A 2021/2022: le rose, i probabili titolari, le panchine e i moduli squadra per squadra scelti dagli allenatori. Terminato il calciomercato, e con il Fantacalcio alle porte, ecco le formazioni tipo delle squadre di Serie A per il nuovo campionato. Gian Piero Gasperini confermerà ancora una volta il suo 3-4-2-1 come base di partenza. La novità è rappresentata dal cambio in porta, con Musso che ha preso il posto di Gollini, ceduto al Tottenham. Dopo aver disputato un grande Europeo, Maehle, così come il nuovo arrivato Zappacosta, potrebbe scalzare sulla fascia destra Hateboer, ancora alle prese con problemi fisici, mentre dalla trequarti in avanti il Gasp ruoterà i suoi di partita in partita, avendo a disposizione tante scelte per ogni ruolo. Sinisa Mihajlovic ripartirà ancora una volta dal suo 4-2-3-1, sperando di trovare un buon equilibrio difensivo con la nuova coppia formata da Bonifazi e Soumaoro. A centrocampo sono in tre per due maglie, con Schouten, Svanberg e Dominguez pronti a giocarsi il posto. Arnautovic è il nuovo acquisto scelto dalla società per risolvere l'atavico problema del centravanti. Leonardo Semplici è pronto a cambiare un po' il suo Cagliari. A centrocampo, l'ex tecnico della SPAL potrà contare sui muscoli e sull'esperienza di Strootman, mentre sulla fascia ha scelto di puntare su Dalbert, preferendo un esterno più offensivo rispetto a Lykogiannis. Assetto in attacco consolidato, con Joao Pedro che affiancherà ancora Pavoletti anche se con l'acquisto di Keita Balde, arrivato l'ultimo giorno di mercato, si potrebbe virare su un 3-4-1-2. Ritorno in Serie A dopo due anni di assenza per l'Empoli, che ha scelto di affidarsi nuovamente ad Aurelio Andreazzoli. L'ex allenatore del Genoa punterà ancora sul 4-3-1-2, con Vicario pronto al suo primo campionato da titolare in Serie A. Il neoacquisto Stojanovic agirà sulla fascia destra, mentre a Samuele Ricci e Bajrami sarà affidato il compito di accompagnare la coppia d'attacco formata da Mancuso e Cutrone, grande colpo di mercato dei toscani. Pinamonti pronto a subentrare in attacco. Rivoluzione targata Vincenzo Italiano in casa Fiorentina, con il nuovo tecnico che ha deciso di puntare sul 4-3-3. Le chiavi del centrocampo vanno al neo-arrivato Torreira, davanti non si tocca Vlahovic e sono altissime le aspettative per Nico Gonzalez, esterno d'attacco argentino, fresco vincitore della Copa America. Perso Pezzella, in difesa torna Nastasic e sulla destra Odriozola porta spinta e qualità. Solito mercato movimentato per il Genoa di Preziosi, attivo soprattutto nell'ultima fase del mercato. Tanti colpi all'insegna dell'esperienza: Sirigu tra i pali, Maksimovic in difesa, Hernani a centrocampo e Caicedo in attacco garantiscono una certa competitività al Grifone. Cambio d'allenatore ma non di modulo per la squadra detentrice dello scudetto, la nuova Inter di Simone Inzaghi. Persi Hakimi e Lukaku e in attesa di novità su Eriksen, l'ex allenatore della Lazio punterà forte su Calhanoglu e sulla coppia d'attacco formata da Lautaro Martinez e Dzeko.
Terminato il calciomercato, ecco le formazioni titolari di Serie A e come giocheranno le venti squadre che parteciperanno al campionato 2021/2022. Scopriamo tutte le formazioni tipo dopo gli acquisti ufficiali, tra titolari e panchina, esclusi gli infortunati, aggiornate dopo la chiusura delle trattative di mercato. Una guida indispensabile in vista dell’asta del fantacalcio.
Fabrizio Corona approfittando dell'assenza di Nina Moric impegnata sull'Isola dei Famosi 2011, ha preso il figlio Carlos senza il consenso dell'ex suocera e se l'è portato via. La mamma della Moric ha detto di essere stata anche maltrattata dall'ex re dei paparazzi e dopo è finita all'ospedale per un malore. La donna ha poi denunciato ai carabinieri che Corona ha preso Carlos con la forza e senza nessun consenso. Ma Fabrizio non era solo, infatti insieme a lui c'era la showgirl argentina Belen Rodriguez. I due insieme al piccolo Carlos sono stati avvistati in macchina mentre si dirigevano verso Parigi per andare ad Eurodisney, dove tutt'ora si trovano. L'ex marito della Moric alle denuncie ed alle irruzioni ormai è abituato, ultima in ordine di tempo è stata l'irruzione in casa Scazzi di Corona ovviamente seguita dalla denuncia. Chi rischia grosso in questa faccenda è la Rodriguez, infatti potebbe essere considerata complice di un atto illegale e subire tutte le conseguenze del caso. La showgirl sta vivendo un periodo professionale d'oro, dopo aver trionfato a Sanremo Belen è stata eletta personaggio dell'anno, ma ora rischia di perdere addiritura l'assistenza del suo manager Lucio Presta. Secondo i rumors Presta, sempre rispettoso delle dinamiche familiari, avrebbe deciso di non essere più il manager della Rodriguez.
Fabrizio Corona dop aver preso il figlio Carlos senza il consenso di Nina Moric, lo porta a Eurodisney con Belen.
Eliminazioni tutte al femminile per l'ultima puntata dell‘Isola dei Famosi 7, nel corso della quale ad abbandonare il reality sono state due donne, una famosa, Pamela Compagnucci, e una non famosa, Aura Rolenzetti. Quest'ultima ha perso lo scontro con Dario Nianni, mentre Pamela è stata cacciata dal televoto dei telespettatori che hanno deciso di mandarla a casa appena dopo una settimana di permanenza sull'isola. Si perchè Pamela era giunta in Nicaragua appena sette giorni fa, proprio dopo l'eliminazione del suo ex-fidanzato, Federico Mastrostefano, anche lui eliminato dal pubblico il quale, probabilmente, non aveva gradito molto la poca delicatezza dimostrata dall'ex-tronista di Uomini e Donne, che aveva lasciato in diretta proprio Pamela. La Compagnucci, invece, è stata probabilmente eliminata per il fatto di non aver vissuto troppo bene questi giorni sull'isola. Durante la sua permanenza a Lime Island, infatti, Pamela era entrata in crisi, probabilmente proprio perchè cominciava a sentire forte la mancanza di Federico, sebbene avesse cercato di nascondere la delusione procuratale da Federico. Si è conclusa anche l'esperienza di Aura Rolenzetti, ex-fiamma di Valentino Rossi, che è stata battuta nello scontro con Dario Nianni, poi finito di nuovo in nomination con Guenda Goria. Nel frattempo si è saputo che la redazione del programma ha deciso di accogliere le richieste delle donne dell'isola, deluse dai maschietti, a loro parere poco collaborativi e troppo impegnati a prendere la tintarella. Così prossimamente arriveranno sull'isola, anche se per poco, tre bei giovanotti che di certo tireranno su il morale alle ragazze. Si tratta dell'ex-compagno di Milly D'Abbraccio, l'attore Andrea Dioguardi e di due modelli Ercole Cellino e Davide Rossi, la cui presenza non passerà di certo inosservata.
L’ottava puntata dell’Isola dei Famosi 2010 ha visto un’eliminazione tutta “in rosa”: fuori Pamela Compagnucci e Aura Rolenzetti.
Quando ci dedichiamo alla manicure fai da te il momento più critico e, non nascondiamolo, noioso è l'asciugatura dello smalto. Scegliere uno smalto ad asciugatura rapida e stenderlo in strati sottili ti aiuteranno ad avere la tua manicure impeccabile in poco tempo, ma sapevi che esistono dei metodi per farlo asciugare più velocemente senza dover per forza ricorrere allo smalto semipermanente o alla ricostruzione in gel che asciugano con la lampada UV? Metodi semplicissimi, veloci e pratici che ti permetteranno di avere una manicure impeccabile in poco tempo, facendo asciugare più velocemente il tuo smalto evitando così di rovinarlo o sbeccarlo quando è ancora umido. Oltre ai metodi naturali come immergere le mani nell'acqua con i cubetti di ghiaccio e il phon esistono dei prodotti in grado di velocizzare l'asciugatura dello smalto come ad esempio le gocce ad asciugatura rapida e gli spray fissanti per la manicure: scopri nella gallery tutti i cosmetici per far asciugare più velocemente il tuo smalto. Le gocce ad asciugatura rapida sono uno dei metodi più efficaci: si tratta di gocce dalla consistenza oleosa che una volta applicate creeranno un film protettivo sull'unghia evitando così che lo smalto sbavi, e permetteranno allo smalto di asciugare più velocemente e in modo uniforme. Basterà applicare una singola goccia su ogni unghia utilizzando l'apposito contagocce presente nella confezione: le gocce ridurranno i tempi di asciugatura e prolungheranno la durata dello smalto. Un metodo simile alle gocce ad asciugatura rapida è quello che prevede l'utilizzo di un comune olio da applicare sulle unghie una volta steso lo smalto. L'ideale è utilizzare degli olii nutrienti come ad esempio l'olio di mandorla, che oltre a velocizzare l'asciugatura dello smalto andranno a nutrire le cuticole attorno all'unghia ammorbidendole. L'olio evaporerà velocemente facendo asciugare anche più velocemente lo smalto. L'ultimo step della manicure, l'applicazione del top coat, non serve solo a rendere brillante e luminoso lo smalto: il top coat infatti sigilla la manicure facendola durare più a lungo ma soprattutto facendola asciugare più velocemente. In commercio esistono anche dei top coat ad asciugatura rapida che permettono di terminare la tua manicure in modo ancora più veloce per un risultato ipeccabile.
L’asciugatura dello smalto è uno degli step più noiosi della manicure fai da te: e se ti dicessimo che esistono dei metodi per fare asciugare lo smalto più velocemente? Da quelli naturali come immergere le mani in acqua e ghiaccio ai cosmetici come le gocce ad asciugatura rapida, scopri tutti i modi per fare asciugare lo smalto più velocemente.
In questo 2011 dedicato ai 150 anni dell'Unità d'Italia molti sono gli artisti del nostro paese che hanno deciso di celebrare questo evento tanto importante con la propria musica. Tra questi abbiamo già visto come Jovanotti vorrebbe dedicare un brano all'Italia, e come un talentuoso utente di Youtube sia riuscito a realizzare il sogno del rapper italiano con il video di Ora per i 150 anni dell'Unità d'Italia. Altri artisti si sono dati alla vena più polemica per raccontare il paese, sempre più allo sbando in queste ultime settimane. Basti pensare ad A.A.A. Cercasi di Carmen Consoli che racconta del degrado dell'immagine della donna o a Caparezza con Il Sogno Eretico. Da qualche settimana, però, è arrivata nelle radio una canzone davvero particolare che cerca di far capire agli italiani e in particolare ai giovani cosa significhi combattere per il proprio paese al giorno d'oggi. I Nuovi Mille, scritta da Lucariello, Giuliano Sangiorgi e Vittoria Cosma, infatti, presenta le generazioni di oggi come dei novelli garibaldini che ogni giorno non solo si battono ma rischiano la vita per il proprio lavoro e il proprio paese. La canzone, interpretata da Lucariello stesso e Gerardina Trovato, parla di storie di tutti i giorni, di vicende di giovani che si trovano ad affrontare situazioni e lavori difficili tra pecariato, missioni di pace portate avanti coi fucili e incidenti mortali sul lavoro.
Vi presentiamo il video de I Nuovi Mille, la canzone interpretata da Lucariello e Gerardina Trovato per dare una voce alle nuove generazioni di giovani che cercano di costruire un’Italia migliore, proprio come i garibaldini 150 anni fa.
Se non avete paura degli squali e vi appassionano le situazioni estreme, ecco l'occasione giusta per voi: Airbnb offre la possibilità di dormire in una suite circondata dagli squali. Una notte all'Acquario di Parigi è l'ultima proposta comparsa sul famoso sito di alloggi: "Appassionati di squali? Noi abbiamo quello che ti serve. Solo per una notte, barattate la vostra vista sui tetti per una visione a 360 gradi del mondo degli squali", si legge su Airbnb, "Il vostro sogno è un'avventura a 20.000 leghe sotto i mari? Che ne dite di trascorrere una notte in un acquario sotto 3 milioni di litri di acqua, 10 metri di profondità e 35 squali? Immergetevi nel misterioso mondo di animali sconosciuti e spesso fraintesi". Una suite completamente immersa nella vasca degli squali: solo per una notte l'Acquario di Parigi aprirà le sue porte ad una coppia fortunata che vincerà la possibilità di alloggiare a 10 metri di profondità l'11, il 12 o il 13 Aprile 2016. Per poter vincere questa possibilità bisogna partecipare al concorso indetto sul sito di Airbnb scrivendo il motivo per cui si ritiene di essere la persona perfetta per vivere quest'esperienza: il messaggio può essere scritto anche in italiano.
Airbnb offre una notte all’Acquario di Parigi in una stanza completamente immersa nella vasca degli squali: solo per ospiti coraggiosi.
La gioia della terza vittoria in tre gare per l'Italia di Mancini dopo lo 0-2 alla Lituania, è stata subito smorzata dalla nota diramata dal FIGC dopo il fischio finale della sfida di Vilnius. Nel comunicato viene evidenziato come 4 membri dello staff azzurro siano risultati positivi al Covid-19. Nello specifico, si parla di un contagio riscontrato a Sofia, con uno dei componenti dello staff dell'Italia sintomatico, isolato e successivamente sottoposto a tampone molecolare dopo il rientro in Italia, che ha dato esito positivo nel pomeriggio. Al termine della partita quindi, i risultati dello screening, che hanno messo in evidenza la presenza di altri tre positivi nello staff della Nazionale per un totale di quattro contagi al Covid-19 nel gruppo. Una situazione che adesso mette in allarme la Federazione che dovrà garantire il ritorno in sicurezza dei calciatori e di tutto il gruppo squadra azzurro in Italia e nei propri club d'appartenenza. La selezione azzurra si era sottoposta ad un primo screening, secondo il Protocollo UEFA, mediante test molecolare nella giornata di lunedì che aveva dato esito negativo prima della positività del membro dello staff tecnico la mattina di martedì 30 marzo. Gli ultimi 3 contagiati al Covid-19 non rientreranno in Italia con la squadra a scopo cautelativo ma lo faranno da soli con un volo privato dal resto del gruppo, per potersi sottoporre ad isolamento preventivo. La situazione è in continua evoluzione e si attendono novità nella giornata odierna per capire se vi sia la possibilità di nuove positività all'interno della Nazionale Italiana. Il rischio dei contatti avuti dai tre membri dello staff contagiati con tutto il resto del gruppo squadra è alto. Ma filtra cauto ottimismo in questo specie in virtù del fatto che i diretti interessati sono stati immediatamente posti in isolamento. Cosa succederà ai giocatori al rientro in Italia?
I quattro membri dello staff della Nazionale Italiana risultati positivi al Covid-19 mettono in apprensione il gruppo azzurro per il rischio di nuovi contagi all’interno del team. Apprensione soprattutto per il rientro in Italia dei vari calciatori che dovranno aggregarsi ai propri club di appartenenza.
Il ponte sullo stretto di Messina dovrebbe essere l'ultima delle preoccupazioni del capo del governo italiano. E invece Matteo Renzi ha rispolverato un progetto degno del faraone Ramesse II, un progetto che credevamo seppellito ai tempi di Silvio Berlusconi. Ha poi però precisato il premier che a Messina bisogna prima fare altre cose. Ecco, diciamola meglio: se iniziassero a lavorarci a partire da stasera, forse, fra 10 anni Messina sarebbe una città in media con gli standard europei. Frane, popolazione per giorni senz'acqua, un tasso di disoccupazione che va oltre il 20 percento, l'inquinamento mafioso che arriva fino a toccare le istituzioni. È singolare dover vedere l'ala renziana del Partito Democratico, una formazione politica che in molti casi si era schierata contro il Ponte sullo Stretto di Messina ora dover abbozzare e parlarne bene. Ed è ancora più sconfortante che la discussione su una infrastruttura invasiva e miliardaria si faccia ‘a margine' del libro di Bruno Vespa. È il nuovo corso baby. E tanto somiglia al vecchio.
È singolare vedere i renziani del Partito Democratico turarsi il naso e dire che il Ponte sullo Stretto è bello, anzi bellissimo. Ed è ancora più sconfortante che la discussione su una infrastruttura del genere si faccia ‘a margine’ del libro di Bruno Vespa.
I fan di Milla Jovovich ben ricorderanno il triste episodio di qualche mese fa, quando la star neoquarantenne chiese a tutti i suoi follower via social di pregare per la sua controfigura Olivia Jackson, in coma dopo un terribile incidente avvenuto sul set di "Resident Evil: Final Chapter". La 34enne stuntwoman era in sella a una moto per girare una scena action, quando ha subito un schianto contro una gru, riportando diverse ferite. Sopravvissuta per miracolo, la Jackson è uscita dal coma indotto dopo due settimane, ma le conseguenze dell'infortunio sono gravissime. Il più pesante dei danni è a un braccio, rimasto completamente paralizzato tanto che dovrà essere amputato, come lei ha rivelato per la prima volta al Sun. Il mio braccio sinistro è paralizzato e sarà amputato. Ho delle orribili cicatrici sul viso e vorrei tornare ad avere il volto di prima. Ma sono veramente grata di essere viva. Una tragedia orribile, quella che ha colpito la stunt, sui set da soli 4 anni eppure già attivissima. Prima di essere il "doppio" della Jovovich nelle scene più estreme di "Resident Evil", la Jackson è stata la controfigura di Charlize Theron in "Mad Max: Fury Road" (ironia della sorte, nei panni di un personaggio privo di un arto) e di Rosie Huntington-Whiteley nello stesso film, di Gwyneth Paltrow in "Mortdecai" e di Elizabeth Olsen in "Avengers: Age of Ultron". Ha inoltre lavorato in "Cenerentola", "Guardiani della galassia" e persino in "Star Wars: Il risveglio della Forza", dove non è accreditata ma pare che abbia sostituito la protagonista Daisy Ridley.
Olivia Jackson, 34 anni, ha subito un gravissimo incidente sul set dell’ultimo capitolo di Resident Evil e, dopo essere uscita dal coma, ha riportato ferite multiple, cicatrici orribili sul volto e la paralisi di un braccio, che ora dovrà essere amputato. Ha lavorato sui set di Star Wars, Mad Max e Avengers.
La rigogliosa Foresta Amazzonica è vicinissima al punto di non ritorno, un processo che potrebbe renderla molto simile all'arida savana africana. A lanciare l'allarme sono stati i due scienziati Thomas E. Lovejoy e Carlos Nobre, che per decenni hanno studiato a fondo l'Amazzonia. Il secondo, climatologo conosciuto in tutto il mondo e vincitore del Premio Nobel per la Pace nel 2007 assieme ad Al Gore e ad altri colleghi del Comitato intergovernativo per i cambiamenti climatici dell'ONU, già ad ottobre in un intervento alla Camera dei Deputati italiana aveva sottolineato il rischio di “savanizzazione” del 70 percento della Foresta Amazzonica entro una trentina di anni. Ora, assieme al suo collega conosciuto come il “Padrino della Biodiversità”, docente presso il Dipartimento di Scienze e politiche ambientali dell'Università George Mason, ha pubblicato un approfondito editoriale su Science Advances nel quale ha spiegato nel dettaglio perché il “polmone verde” della Terra è prossimo al tracollo. Il processo descritto da Lovejoy e Nobre ha un nome specifico, ovvero “dieback”, che in parole semplici implica la fine della rigogliosa foresta pluviale per come ancora la conosciamo oggi, nonostante sia costantemente assediata da incendi e sovrasfruttamento. A causa dell'incessante disboscamento, causato dagli incendi per far posto a terreni agricoli, miniere e allevamenti, si sta creando un disequilibrio nel ciclo dell'acqua, che sta facendo sparire l'umidità tipica di una foresta pluviale. Il ciclo è intimamente connesso al vapore acqueo rilasciato dalle foglie degli alberi (il processo di traspirazione) e all'evaporazione dell'acqua piovana. Ma essendoci sempre meno alberi, il 50 percento dell'acqua piovana abbandona le aree più disboscate defluendo attraverso i fiumi verso gli oceani, senza rientrare nel ciclo dell'acqua. Ciò, spiegano Lovejoy e Nobre, sta inaridendo porzioni sempre più grandi della “ex foresta”, e se non verranno riforestate il più rapidamente il disequilibrio che si è venuto a creare potrebbe superare la fatidica soglia del dieback, determinando una savanizzazione irreversibile. Gli alberi superstiti seccherebbero, brucerebbero e rilascerebbero nell'atmosfera fino a 140 miliardi di tonnellate di carbonio, una quantità immensa che andrebbe ulteriormente a catalizzare il riscaldamento globale. L'anidride carbonica, del resto, rappresenta il principale dei gas serra. Nell'anno appena concluso sono stati registrati ben 195mila roghi, moltissimi dei quali appiccati da agricoltori e allevatori senza scrupoli per ampliare le proprie terre a disposizione, favoriti anche dalle politiche antiambientaliste del presidente Jair Bolsonaro. I modelli climatici mostrano l'umidità della foresta pluviale amazzonica influenza le piogge in buona parte del Sud America ma anche negli Stati Uniti; se dovesse sparire il polmone della Terra, il Texas perderebbe un quarto delle proprie piogge annuali, diventando ancora più arido e desertico.
In un approfondito editoriale pubblicato su Science Advances i due scienziati di fama internazionale Thomas E. Lovejoy e Carlos Nobre hanno affermato che la Foresta Amazzonica è vicina a un punto di non ritorno; sarebbe prossima a trasformarsi in una terra arida come la savana africana. A causa del disboscamento catalizzato dagli incendi si è innescato un disequilibrio nel ciclo dell’acqua, che potrebbe portare a conseguenze irreversibili.
In questi giorni – in seguito all'ennesimo bombardamento da parte di Israele in cui è stato ucciso uno dei capi di Hamas – molti hanno ricordato (e in alcuni casi realizzato…) che c'è un conflitto in corso a poche centinaia di chilometri dal nostro paese; un conflitto decennale e sanguinario che violenta quotidianamente ogni disposizione internazionale e di cui non si parla granché fino a quando il governo di Israele non decide di intensificare prepotentemente gli attacchi. Ma è proprio in momenti di conflitto così intesi che vale la pena sottolineare che gli abusi israeliani non sono un'eccezione, ma la regola; che i ferimenti e i morti sono quasi giornalieri e che l'occupazione territoriale avanza di settimana in settimana con sublime menefreghismo di qualsivoglia risoluzione ONU. Allo stesso modo, anche Hamas esplode quotidianamente i suoi razzi Qassam, ma – senza voler sminuire il valore delle morti israeliane – forse è bene ricordare che negli ultimi dodici anni questi razzi hanno provocato una dozzina di vittime vittime, eppure è soprattutto contro il lancio di questi razzi che Israele invoca la tanto decantata "legittima difesa". Gli USA – da par loro e nella persona di Susan Rice – fanno sapere che sostengono Israele nella sua battaglia in quanto: "nulla giustifica la violenza di Hamas e di altre organizzazioni terroristiche contro il popolo israeliano". D'accordo. Questi razzi hanno ammazzato dieci, dodici, quindici esseri umani e non sono giustificabili. Così come non sono giustificabili gli attentati suicidi che, tra il 2000 e il 2005, hanno fatto centinaia di vittima tra i civili israeliani. Ma quest'ultima pratica terroristica è stata abbandonata da tempo, mentre Israele non ha abbandonato nessuno dei suoi metodi, né è arretrata di un passo dai territori che occupa abusivamente, né – tanto meno – ha restituito un solo grammo delle risorse naturali rubate alla Palestina. Ora: se la violenza è ingiustificabile, qualunque sia l'offesa, cosa giustifica la violenza di Israele contro i palestinesi? Se, solo a titolo di esempio, l'operazione di guerra del 2009 (Piombo Fuso), in cui quasi 1.400 palestinesi furono uccisi e oltre 5.000 feriti, non giustifica l'intensificarsi del lancio di missili Qassam da parte di Hamas negli ultimi tre anni, cosa può mai giustificare questo nuovo bombardamento israeliano contro Gaza? In questo momento, mentre Hamas esplode una pioggia di razzi, Israele bombarda quasi senza sosta e prepara l'attacco via terra. Già 22 persone sono morte (3 israeliani e 19 palestinesi); centinaia di donne, uomini e bambini sono rimasti feriti più o meno gravemente. Questa apparente uguaglianza nella pratica offensiva, però, non cancella l'evidenza dei fatti. Il Primo Ministro egiziano, dopo una breve visita a Gaza, parla di una città devastata e di una situazione disastrosa. E sono in molti a credere che stanotte potrebbe essere paragonabile alle terribili notti del 2009, quelli che caratterizzarono l'operazione Piombo Fuso. Fortunatamente a Tel Aviv non sembra esserci la medesima situazione e, anche se le sirene d'allerta hanno cominciato a risuonare in città, Tel Aviv non brucia, gli edifici non sono distrutti, le strade non sono devastate. Il conflitto israelo-palestinese, negli ultimi dodici anni, ha provocato quasi ottomila vittime sul fronte palestinese e poco più di mille su quello israeliano (un conteggio che comprende le vittime degli attentati suicidi del 2000-2005). Negli ultimi sette anni, i palestinesi sono stati quasi gli unici a pagare: sia in termini di morti, che di feriti, che di detenuti illegalmente nelle carceri. Parliamo, in grandissima parte, di vittime civili. Ma è chiaro che la questione non è risolvibile facendo la conta dei feriti e un dettagliato elenco mortuario. Il punto è che non ci si difende dai razzi Qassam bombardando scuole, ospedali, strade, palazzi e impedendo – contro ogni disposizione ONU – l'accesso alle acque pescose, ai campi fertili; gambizzando quotidianamente chi va a lavorare; arrestando e detenendo illegalmente bambini e adulti (per anni) senza riuscire a formulare la benché minima accusa; privando uno stato del diritto a ospitare internazionali venuti in suo soccorso; impedendo ai cittadini di muoversi liberamente dentro e fuori la terra in cui sono nati. Pur volendo, come potrebbe la pioggia di razzi fermarsi davanti all'arroganza dello strapotere israeliano? Tutto questo non ha nulla a che vedere con la legittima difesa, è oppressione pura e semplice; è rifiuto di voler riconoscere ai palestinesi il diritto a sopravvivere. In quest'ottica, i Qassam sono un'ottima scusa per continuare a perpetrare l'eccidio. Se Hamas smettesse di lanciarli, per Israele sarebbe la fine. La difesa del territorio, delle donne e degli uomini di entrambi gli stati non c'entra nulla con quanto sta accadendo. E nessun funambolismo retorico potrà modificare la realtà e trasformarla da qualcosa di diverso da quello che è. Per comprendere cosa sta accadendo, infatti, occorre partire da un dato: esiste un oggettivo squilibrio tra i due stati, ed è un dato da cui non si può prescindere. La potenza bellica e diplomatica di Israele è imparagonabile a quella della Palestina. A questo proposito, è curioso notare come il rapporto tra il Davide (re d'Israele) che affrontò Golia (gigante palestinese) sia da tempo invertito. Ora è Israele il gigante, il titano, e la Palestina è il minuto re con la fionda. Questo dato prescinde da qualsivoglia simpatia politica; prescinde da qualsiasi analisi sociologica e da ogni considerazione di tipo personale. È un fatto. In aggiunta, lo squilibrio tra le due nazioni non è solo di natura materiale, ma – soprattutto – di natura geopolitica. Israele gode del sostegno economico e politico degli USA (e non solo), è uno stato riconosciuto dall'ONU, mentre alla Palestina è stato impedito di diventare uno stato membro grazie all'antidemocratico strumenti del veto di cui gli USA (e altri paesi vincitori della seconda guerra mondiale) godono all'interno del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Forse è arrivato il momento di dismettere maschere ed ipocrisia e ammettere che il bombardamento di Gaza non c'entra nulla con il lancio di missili da parte di Hamas. Anzi, i Qassam sono spesso un comodo pretesto che Hamas continua ad offrire al governo di Israele per continuare i suoi attacchi. Tant'è vero che, a sentir parlare i politici israeliani, non esiste altra autorità in Palestina se non quella che fa capo al gruppo fondamentalista islamico. Ma così non è. È indispensabile sottolineare che – se è vero che Gaza è governata da Hamas (democraticamente eletto nella Striscia) – è pur vero che è l'Autorità Nazionale Palestinese l'istituzione di riferimento per l'organizzazione e l'azione politica dell'intero territorio. Questa istituzione fa capo ad Abu Mazen e non ha esploso un solo razzo in questi anni, né ha imprigionato nessuno. Il governo di Israele, invece, è stato protagonista di ripetuti eccidi civili, abusi, incarcerazioni illegali, ferimenti… In alcuni casi (come nella vicenda di Shabra e Chatila) si è macchiato di genocidio. Al momento l'ANP si occupa di agire diplomaticamente per la risoluzione del conflitto ed ha uno spirito di contestazione molto più vicino alla disobbedienza civile che al terrorismo. Ed è proprio questo il problema. Quello che l'ANP di Abu Mazen sta tentando di fare per vie diplomatiche, infastidisce Israele molto più dei razzi Qassam; tanto che – probabilmente – è questa la vera ragione dell'attacco. In questi mesi Abu Mazen si è impegnato a fondo affinché l'esistenza dello stato palestinese venisse finalmente riconosciuta all'interno dell'ONU. Se questo dovesse avvenire, Israele non potrebbe agire in maniera così libera e indiscriminata nei confronti dello stato palestinese perché – a quel punto – la sua azione di guerra quotidiana, la sua inarrestabile occupazione andrebbe colpirebbe un paese delle Nazioni Unite, con conseguenze diplomatiche molti più gravose dei semplici richiami verbali ai quali – oggi – è soggetta. È questa la ragione per cui gli USA avrebbero opposto il loro veto affinché alla Palestina non fosse consentito di entrare nel Consiglio di Sicurezza come paese membro, ma il veto non è stato necessario grazie all'astensione della Bosnia che ha impedito il raggiungimento del quorum necessario. Il diritto di veto, però, non esiste all'interno dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite e – il prossimo 29 novembre – la Palestina ha ottime probabilità di vedersi approvata la richiesta di entrare a far parte dell'assemblea come stato osservatore (la stessa condizione, ad esempio, dello Stato del Vaticano). A quel punto, lo stato palestinese potrà godere di tutte le tutele offerte agli altri stati osservatori, compresa la possibilità di ricorrere alla Corte Penale Internazionale dell'Aja. È questo che Israele sta cercando di impedire. Il tentativo sembra essere quello di mostrare come il paese sia ancora troppo orientato al conflitto per accedere a tale tutela.
Altro che missili Qassam. La ragione del conflitto che in queste ore sconvolge – ancora una volta – l’area israelo-palestinese non ha nulla a che vedere con Hamas. Il nemico è Abu Mazen, ormai molto vicino a fare della Palestina uno stato osservatore dell’ONU. Con tutte le conseguenze del caso…
Cinque nuove specie di rane minuscole sono state scoperte nelle foreste del Madagascar, in Africa. Tre di esse appartengono a un genere completamente nuovo, che gli scienziati hanno simpaticamente deciso di chiamare “Mini”. Ancor più geniali sono i nomi scientifici scelti per i minuscoli anfibi, tra gli invertebrati più piccoli del nostro Pianeta: Mini mum, Mini ature e Mini scule, con chiaro riferimento ai termini minimo, miniatura e minuscolo. Le altre due nuove specie appartengono invece a generi noti, ovvero Rhombophryne proportionali e Anodonthyla eximia. Ricerca internazionale. A scoprire e classificare le cinque nuove specie di rana è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati tedeschi Università Ludwig Maximilian di Monaco, che hanno collaborato con i colleghi dell'Università di Porto (Portogallo), dell'Università Oxford Brookes (Regno Unito), dell'Università di Antananarivo (Madagascar) e di altri istituti. Gli scienziati, coordinati dal biologo evoluzionista Mark Scherz, hanno avuto non poche difficoltà a trovare e analizzare questi piccolissimi anfibi, dato che si somigliano molto fra loro e richiedono esami morfologici estremamente approfonditi. Il riconoscimento è stato fatto con scansioni microCT per l'analisi delle ossa e dei denti. Nelle foreste le femmine sono state molto più difficili da individuare dei maschi. Le nuove specie. La più piccola delle rane scoperte è Mini mum, con dimensioni massime registrate di 9,7 millimetri nei maschi adulti e 11,3 millimetri nelle femmine adulte. Scherz e colleghi hanno trovato gli esemplari nella remota foresta di Manombo, nel Madagascar orientale. La colorazione tendente al marrone è molto criptica e permette alla rana di nascondersi nel sottobosco. Leggermente più grande è Mini scule, scoperta nel suo habitat naturale a Sainte Luce, nel Madagascar sudorientale. Questa specie è caratterizzata da denti mascellari e da un colore marrone scuro con chiazze nere più evidenti sulle zampe posteriori. La più grande del nuovo genere Mini è Mini ature, scoperta ad Andohahela nel Madagascar sudorientale. Le dimensioni massime raggiungono i 14 millimetri e anche in questo caso la colorazione è particolarmente criptica. Le altre due specie, Rhombophryne proportionali e Anodonthyla eximia, sono state scoperte rispettivamente a Tsaratanana e Ranomafana.
Un team di ricerca internazionale coordinato da biologhi tedeschi ha scoperto cinque nuove specie di minuscole rane nelle foreste del Madagascar (Africa). Tre appartengono a un genere completamente nuovo che è stato chiamato “Mini”. Le loro dimensioni vanno da quelle di un chicco di riso a quelle di una graffetta.
Tra gli ultimi trend in fatto di unghie sta spopolando sui social la tendenza della broken glass manicure: si tratta di una mail art piuttosto particolare, brillante e sicuramente d’effetto. Il risultato finale sull’unghia è simile proprio a quello di un vetro rotto, caratterizzato da tantissime sfaccettature e luminosità. Niente paura, per realizzarla non dovrete certo utilizzare del vetro vero. Vi serviranno però delle decorazioni da applicare sulle unghie: potete scegliere dei glitter azzurri a patto che abbiano un taglio geometrico e possibilmente irregolare, pre creare un effetto ancora più sfaccettato. L’ideale è utilizzare decorazioni cangianti sull’azzurro e sul rosa, che richiamano proprio l’effetto dei vetri rotti. Una volta trovata la decorazione giusta per voi non dovrete fare altro che stendere uno smalto di base, preferibilmente scuro, e poi stendere una passata di top coat sulla quale andrete a posizionare le decorazioni. Utilizzate un top coat piuttosto corposo, in modo che i glitter aderiscano perfettamente alla superficie dell’unghia. Per finire applica un’ultima passata di top coat trasparente e brillante.
L’ultima tendenza in fatto di unghie è la broken glass manicure, ovvero la nail art che si ispira all’effetto sfaccettato e cangiante dei vetri rotti. Ecco come realizzarla.
Il reality show sulla vita di Charli D'Amelio, Dixi D'Amelio e il resto della loro famiglia sarà disponibile anche in Italia. La serie, intitolata "The D'Amelio Show", non ha ancora debuttato negli Stati Uniti ma ha già una data di arrivo nel nostro Paese: si tratta del 13 ottobre, momento in cui tutti gli episodi saranno caricati online per gli utenti della piattaforma in streaming Disney+. Lo show sulla diciassettenne star di TikTok e sul mondo che le ruota intorno era particolarmente atteso dai suoi più di 120 milioni di fan che la seguono sulla piattaforma di condivisione cinese, ma fino a poche ora fa non aveva ancora una destinazione in Italia. Il reality show è infatti un contenuto originale Hulu, piattaforma che però non è presente nel nostro Paese. Della produzione e realizzazione della serie si parla però ormai da mesi: Charli D'Amelio del resto non è solo la star più seguita di TikTok (con Khaby Lame in seconda posizione e pronto al sorpasso), ma è diventata un influencer a tutto tondo a livello globale: ha lanciato linee di abiti e accessori, scritto libri, partecipato come ospite a trasmissioni televisive. Ad affiancarla c'è la sorella ventenne Dixi, altra personalità che come la sorella ha trovato in TikTok un trampolino di lancio per una carriera già fulgida. Le due giovani promesse del mondo VIP sono accompagnate dai genitori Heidi e Marc D'Amelio, in un viaggio che durerà 8 puntate e seguirà l'intera famiglia alle prese sia con il successo delle ragazze che con le opportunità e le difficoltà che la loro fama porta con sè.
Da mesi lo show sulla diciassettenne star di TikTok e sul mondo che le ruota intorno era particolarmente atteso dai suoi più di 120 milioni di fan che la seguono sulla piattaforma di condivisione cinese, ma fino a poche ora fa non aveva ancora una destinazione in Italia. Ora sono stati resi noti data di uscita e destinazione.
La "Signora della musica italiana" non sarà sicuramente tra le estimatrici del prossimo Festival di Sanremo 2013. Intervistata dal Gazzettino di Padova la Vanoni si è lasciata andare in alcune dichiarazioni che non faranno piacere né agli organizzatori della kermesse né alla cantante contro cui si è scagliata l'artista: Chiara Galiazzo. Troppo giovane secondo Ornella, che si associa così ad un filone di pensiero secondo cui la vincitrice di X Factor sarebbe ancora "una sconosciuta", musicalmente parlando, per far parte dei Big in gara. Di contro, un gran numero di fan e sostenitori amano e apprezzano il talento puro che ha vinto l'ultima edizione del talent show di Sky Uno, tra tutti l'ineguagliabile Mina che le ha dato il benvenuto nel mondo della musica. "La musica in Italia sta andando a rotoli a causa dei talent" – Di tutt'altro avviso Ornella Vanoni, che, infastidita dal clamore e della onnipresenza sulla scena musicale dei giovani provenienti dai talent show italiani, ha voluto dire la sua contro la Galiazzo e contro il sistema di categorie sanremesi che ha dato la possibilità ad una cantante, ancora non famosissima, di far parte dei veterani pur essendo una quasi sconosciuta: La Galiazzo? Non ho avuto modo di ascoltarla. Ero in vacanza. È inaudito, però, vederla subito concorrere alla vittoria nel girone con i 14 Big. Per me è un grosso errore darle questa possibilità. La musica in Italia sta andando a rotoli a causa dei talent: solo da noi chi vince Amici riceve più soldi rispetto a chi invece si esibisce da tantissimo tempo. Non mi rispettano più. Sono felici di sentirmi cantare solo all'estero. Posto che la Vanoni non ha mai ascoltato la splendida voce di Chiara, ha poi precisato che il suo risentimento non è contro la cantante nello specifico, ma contro le scelte dei direttori di Sanremo di lasciar troppo spazio ai talent show italiani. La sua è una piccola battaglia per lasciare lo spazio che meritano i cantanti che fanno questo mestiere da decenni. Particolare però che ad inveire sia un'artista come lei che ha fatto parte del talent Star Academy nelle vesti di giudice: anche se la trasmissione si rivelò per certi versi un flop è fuori discussione che Ornella abbia una certa familiarità con i giovani che provano a far parte della musica italiana partecipando ad un programma tv. Fazio le ha proposto di partecipare come superospite – La cantante ha raccontato inoltre che è da diverso tempo che non guarda più con piacere il Festival di Sanremo e che ha rifiutato l'invito di Fabio Fazio a partecipare come superospite o comparsa come ha polemicamente sottolineato:
La “Signora della musica italiana”, intervistata dal Gazzettino di Padova, si è lasciata andare in alcune dichiarazioni contro il Festival di Sanremo 2013 e la scelta di far concorrere giovanissimi talenti nella categoria Big.
Emergono nuovi, piccanti dettagli sui festini organizzati dall'ex primo ministro Silvio Berlusconi nelle sue residenze private: ad Arcore le ragazze invitate si travestivano «da infermiere o da bambine». E' uno dei particolari del racconto di Liza Barizonte (nella foto piccola), una delle ragazze presenti nella villa del Cavaliere e testimone nel processo sul caso Ruby che vede Berlusconi indagato. Nel Tribunale di Milano la modella cubana ha sostenuto che non si trattava solo di semplici cene, ma anche di «spettacoli teatrali erotici ma non con fini sessuali». La giovane ha parlato di serate «tranquille» e di dopocena con spettacolini teatrali «con costumi particolari, magari arabi». Già in passato le ragazze sentite come teste dai magistrati milanese nell'ambito del Processo Ruby, avevano parlato di travestimenti eccentrici voluti da Berlusconi per rallegrare le serate a Villa San Martino (dalla Minetti vestita da suora con tanto di crocifisso alla Berardi con maglietta e maschera di Ronaldinho). Ci vestivamo anche da infermiere o da bambina e trovavamo qualcosa di carino da fare». "Spettacoli erotici, ma niente sesso" – Liza Barizonte ha poi affermato di aver conosciuto l'ex premier nel 2009 ad una partita allo stadio Giuseppe Meazza, di ricevere da lui dallo scorso marzo un bonifico mensile di 2.500 euro (particolare confermato anche da un'altra Olgettina la scorsa settimana) e di essere stata parecchie volte a dormire ad Arcore. Nel contempo, rispondendo a una domanda dell'avvocato Niccolò Ghedini, la testimone ha escluso che Berlusconi ed Emilio Fede si avvicinassero, durante i balletti, alle ospiti con «atteggiamenti di natura sessuale».
La giovane cubana è stata interrogata oggi al processo Ruby contro Berlusconi: “Ci vestivamo anche da infermiere, ma non c’erano fini sessuali”. Sentite al Tribunale di Milano anche le ex ministre Gelmini e Carfagna.
Le stelle cadenti nel cielo di luglio iniziano ad abbondare con qualche picco durante il mese, stiamo parlando di 20 meteore ogni ora. Tra queste, nei prossimi giorni, ci saranno le Pegasidi e le beta Capricornidi. Vediamo insieme quando potremo goderci lo spettacolo delle meteore nel cielo e come possiamo osservarle. Ecco cosa c’è da sapere sulle Pegasiadi e sulle beta Capricornidi. In ordine di tempo, le prossime a passare saranno le Pegasidi, già osservabili dal 29 giugno e che dureranno fino al 13 luglio, con picco massimo previsto per il 10 luglio. Questo sciame è conosciuto dalla metà dell’800 e, ancora oggi, non è stata definita la come di origine. Quanto alla tipologia di meteore, gli esperti dell’Unione Astrofili Italiani spiegano che si tratta di meteore deboli che hanno un picco di frequenza molto breve, “Il radiante, osservabile dalle ore 23 in poi, raggiunge la maggiore altezza sull'orizzonte all'iniziare del crepuscolo mattutino (oltre 60°). La notte del 10/11 luglio di maggiore attività quest'anno sarà favorevole all'osservazione dalle 23h30m in poi, da quando la Luna sarà bassa al tramonto”.
Il cielo di luglio di notte si sta preparando ad illuminarsi dal passaggio degli sciami di meteore conosciuti come Pegasidi e beta Capricornidi. Vediamo insieme quando potremo goderci questo spettacolo notturno così da poter esprimere fino a 20 desideri l’ora, visto il numero di stelle cadenti previsto ogni 60 minuti.
Non solo temi leggeri, ecco il cambiamento radicale di Annalisa Scarrone che, nel suo ultimo album, oltre a cantare l'amore, tratta storie difficili come la dipendenza e il femminicidio. A queste piaghe sociali è anche dedicato ed orientato il tour che farà tappa domani sera all'Auditorium Parco della Musica di ROma. Presenterà il suo ultimo album, Nali, distribuito da Warner Music, un lavoro emotivo ed interiore, con queste canzoni legate tra loro da un sottile filo rosso. Al pubblico piace tantissimo la nuova Annalisa che ha conquistato anche il web: in un solo giorno, la versione digitale di Nali ha conquistato il secondo posto su iTunes, al momento della pubblicazione. Attenzione all'amore cieco. Annalisa canta i rischi che corrono le donne ad amare troppo una persona sbagliata:
Arriva a Roma il tour di Annalisa Scarrone per una serie di canzoni che spaziano dall’amore a temi molto importanti come la violenza sulle donne. Una metamorfosi di “Nali” che il pubblico ama tantissimo.
La diffusione di fake news su volti noti del mondo dello spettacolo sta diventando un'amara consuetudine. Per ottenere qualche click in più, alcuni siti, blog e pagine Facebook sono pronte a dichiarare qualsiasi cosa. Anche la morte di alcuni tra i personaggi più amati. Le ‘vittime' delle bufale sono varie. A volte si tratta di artisti come Vasco Rossi. Altre di campioni del mondo del calcio come il portiere del Paris Saint-Germain Gigi Buffon. Non sono immuni personaggi del piccolo schermo come Luca Laurenti. La motivazione della morte indicata è quasi sempre un incidente stradale, così si tenta di rendere più credibile il decesso improvviso. L'ultimo vip, in ordine di tempo, nel mirino delle fake news è stato Gabriel Garko. Nella giornata di giovedì 31 gennaio, su una pagina Facebook è stata diffusa la bufala secondo la quale il celebre attore sarebbe deceduto. Come causa della morte (viva la creatività!) è stato indicato come sempre un incidente stradale che sarebbe avvenuto alle ore 11:00 di martedì 29 gennaio. La notizia falsa si concludeva con l'invito a mettere il like alla pagina Facebook per restare aggiornati.
Dopo Vasco Rossi, Luca Laurenti, Gigi Buffon e una serie infinita di volti noti, è toccato a Gabriel Garko dover replicare a una fake news sul suo conto. Nelle scorse ore, si è diffusa su Facebook la notizia della sua morte. L’attore è intervenuto e in un breve post pubblicato nelle Instagram Stories ha smentito la bufala e ha fatto gli scongiuri del caso.
Negli ultimi anni, è aumentata l'età in cui le donne cominciano a pensare alla maternità. Sarà perché si vuole avere prima un lavoro stabile o perché si vuole essere certe di aver incontrato la persona giusta ma sono moltissime quelle che cercano di avere un bambino intono o dopo i 40 anni. La cosa però non è semplice. Anche se si hanno cicli mestruali e ovulazioni regolari, la fertilità femminile comincia a declinare alcuni anni prima della menopausa. Con il passare degli anni, aumenta la possibilità di andare incontro a problemi e aborti spontanei. Ecco dunque quali sono le 9 cose che una donna deve fare dopo i 40 anni per preservare la sua fertilità. 1. Andare dal ginecologo una volta all'anno – Quando una donna supera i 40 anni, farebbe bene ad andare almeno una volta all'anno dal ginecologo. In questo modo, potrà valutare lo stato di salute del suo apparato riproduttivo, così da evitare fibromi, polipi ed endometriosi. 2. Assumere vitamine C ed E – Le vitamine C ed E sono legate alla produzione di ovociti di buona qualità e, dopo i 40 anni, se ne devono assumere in grandi quantità. Il motivo? Favoriscono un buon esito della gravidanza. 3. Mantenere la linea – Il sovrappeso non fa bene alla salute, soprattutto a quella di una donna che ha superato i 40 anni. Potrebbe provocare alterazioni ormonali e cicli senza ovulazione, che creano difficoltà nel caso in cui si volesse concepire un figlio. 4. Non essere sottopeso – Oltre al sovrappeso, anche l'essere eccessivamente magre ha degli effetti negativi sulla salute. Quando la quantità di tessuto adiposo è inferiore al 10% rispetto al proprio peso, la produzione di ormoni viene compromessa e l'ovulazione, dunque, salta. 5. Evitare rapporti sessuali promiscui e non protetti – Una volta raggiunti i 40 anni si dovrebbe dire addio al sesso promiscuo e non protetto. Il motivo? La trasmissione di germi potrebbe causare patologie tubariche. 6. Non fumare – Le donne che fumano hanno il 60% di possibilità in più delle non fumatrici di soffrire di infertilità. Dopo i 40 anni, dunque, sarebbe meglio smettere. 7. Fare attività fisica – L'attività fisica ha sempre degli effetti positivi ma, in particolare, le donne dopo i 40 anni dovrebbero praticare esercizio di tipo aerobico, come camminata veloce, corsa o nuoto. Sono tutte cose che migliorano la funzionalità ovarica.
Negli ultimi anni, sono sempre di più le donne che cominciano a pensare alla maternità intorno ai 40 anni. Rimanere incinta a questa età, però, non è semplice. Ecco quali sono le 9 cose che tutte dovrebbero fare per preservare la propria fertilità.
L'8 dicembre, Mick Jagger è diventato padre per l'ottava volta. L'artista ha avuto un bellissimo maschietto dalla ballerina Melanie Hamrick. È stata proprio la ventinovenne a pubblicare sui social il primo scatto del bimbo, svelandone anche il nome. "Sono così innamorata del mio bambino Deveraux Jagger". Dal profilo di Elizabeth Jagger, altra figlia del cantante, è possibile apprendere il nome completo del piccolo: "Sono così orgogliosa del mio bellissimo fratellino Deveraux Octavian Basil Jagger". Il bimbo ha un nome decisamente altisonante. Octavian corrisponde al latino Octavius, nome che veniva attribuito all'ottavo figlio. Basil, invece, era il primo nome del padre di Mick Jagger, anche se tutti lo conoscevano come Joe. L'uomo è scomparso l'11 novembre del 2006. Il nome Devereaux, infine, sembra sia stato scelto semplicemente perché piaceva a mamma e papà. Il 17 marzo 2014 è morta L'Wren Scott. La stilista era stata la compagna di Mick Jagger sin dal 2001. La relazione tra l'artista e la ballerina Melanie Hamrick ha avuto inizio dopo il suicidio della Scott. I 44 anni di differenza tra loro, non hanno rappresentato un problema. A luglio del 2016 è arrivato l'annuncio della gravidanza della Hamrick e lo scorso 8 dicembre, è nato il piccolo Devereaux Octavian Basil. Così, è diventata ancora più numerosa, la già affollata famiglia Jagger. L'artista ha altri sette figli: Karis, Jade, James, Georgia, Gabriel, Lucas ed Elizabeth. I'm so love with my baby Deveraux Jagger 💙 Thank you @lizzyjagger for the sweet introduction 😍😂 ❤️ A post shared by Melanie Hamrick (@melhamrick) on Dec 16, 2016 at 9:31am PST
Melanie Hamrick ha diffuso sui social la prima foto di Deveraux Octavian Basil Jagger. Ha svelato, dunque, il volto e il nome dell’ottavo figlio di Mick Jagger.
Tiziano Ferro sbarca sul grande schermo per una produzione internazionale. No, il cantante di Latina, che da poco ha terminato un fortunato tour in giro per l'Italia, non sarà protagonista fisico di un film, ma presterà la propria voce e una canzone al lungometraggio "All Roads Lead To Rome" girato dalla regista svedese Ella Lemhagen che ha diretto un cast internazionale formato, tra gli altri, da attori come Raoul Bova, Claudia Cardinale, Rosie Day, Paz Vega e Sarah Jessica Parker. È ‘La differenza tra me e te', primo singolo estratto dal quinto album del cantante ‘L'amore è una cosa semplice', la canzone scelta per accompagnare una parte di viaggio che vede protagonisti l'attore italiano e la protagonista di ‘Sex & the City', trasmessa dall’autoradio di una Panda gialla anni '80, facendo ‘da cornice ad una delle scene più suggestive della commedia più attesa della prossima stagione cinematografica' stando a quanto riportano le agenzie che hanno dato la notizia. Il film, girato tra le colline toscane e la capitale, sarà nelle sale a partire dal 2016 e sarà proiettato anche nelle sale mondiali. Non è la prima volta che un brano del cantante è utilizzato per accompagnare alcune scene di un film. In passato, infatti, vari singoli sono stati utilizzati per il cinema e la tv: ‘Sere nere' fu utilizzato per la colonna sonora di ‘Tre metri sopra il cielo', il film tratto dall'omonimo best seller di Federico Moccia, mentre il singolo ‘Ti scatterò una foto' e ‘La paura che…' fecero parte del film ‘Ho voglia di te', tratto ancora una volta dal libro dell'autore romano. ‘L'amore è una cosa semplice' e ‘TVM', invece, furono parte de ‘L'amore è imperfetto', film del 2012 girato da Francesca Muci, mentre ‘Non me lo so spiegare' ha accompagnato ‘Braccialetti Rossi', uno dei maggiori successi televisivi di questi ultimi anni.
Un brano di Tiziano Ferro farà parte di una delle scene cruciali del film ‘All Roads Lead To Rome’, che vedrà tra i protagonisti Raoul Bova e Sarah Jessica Parker.
Il vaccino russo “Sputnik V” determina una significativa produzione di anticorpi contro il coronavirus SARS-CoV-2 e non induce effetti collaterali gravi. In altri termini, appare sicuro e teoricamente in grado di proteggere dalla COVID-19, l'infezione provocata dal patogeno emerso in Cina. A dimostrarlo lo studio “Safety and immunogenicity of an rAd26 and rAd5 vector-based heterologous prime-boost COVID-19 vaccine in two formulations: two open, non-randomised phase 1/2 studies from Russia” pubblicato sull'autorevole rivista scientifica The Lancet. Si tratta dei primi dati scientifici “certificati” sullo Sputnik V, balzato agli onori della cronaca nei giorni scorsi per essere stato il primo vaccino anti COVID al mondo a essere approvato per l'uso di massa. In precedenza un annuncio del genere aveva riguardato anche il vaccino cinese Ad5-nCoV della CanSino Biological Inc. e dell'Istituto di Biotecnologie di Pechino, la cui autorizzazione ha tuttavia riguardato solo i militari e non la popolazione generale. Ad annunciare l'approvazione dello Sputnik V il presidente Vladimir Putin in persona, durante una conferenza stampa in cui ha dichiarato che anche una delle sue figlie si è sottoposta alla vaccinazione sperimentale. La preparazione è stata messa a punto dal Gamaleya Research Institute di Mosca ed è stata approvata dal Ministero della Salute russo, tra lo scetticismo delle comunità scientifica internazionale. Ora ci sono disponibili le prime prove della sua (potenziale) efficacia. Il vaccino, di tipo eterologo, è basato su due componenti distinte: un vettore di adenovirus ricombinante di tipo 26 (rAd26) e un vettore di adenovirus ricombinante di tipo 5 (rAd5). Questi due ceppi di adenovirus sono utilizzati come “navette” per presentare all'organismo umano il materiale genetico relativo alla Proteina S o Spike del coronavirus SARS-CoV-2, quella che il patogeno sfrutta per legarsi al recettore ACE2 delle cellule umane, disgregare la parete cellulare, riversarsi all'interno e dare il via al processo di replicazione, che è alla base dell'infezione (COVID-19). Quando i vettori vengono iniettati nell'organismo umano, o quando si viene esposti al patogeno vero e proprio, il sistema immunitario risponde producendo gli anticorpi o immunoglobuline, glicoproteine in grado di riconoscere l'agente esterno – nel caso specifico la proteina S del coronavirus – e rispondere all'invasione. Gli anticorpi sono caratterizzati da una peculiare forma a Y che permette loro di identificare il nemico e attivarsi: i più “importanti” nel prevenire una patologia infettiva sono i cosiddetti anticorpi neutralizzanti IgG. La vaccinazione serve ad addestrare l'organismo a difendersi, presentando dosi controllate dell'antigene che permette lo sviluppo dell'immunogenicità (che può essere a vita o temporanea a seconda dell'aggressore). Per verificare sicurezza ed immunogenicità del vaccino Sputnik V, gli scienziati russi hanno coinvolto 76 volontari sani tra i 18 e i 60 anni e li hanno sottoposti a due iniezioni per via intramuscolare. Come si legge nell'abstract dello studio, entrambe le formulazioni testate sono state ben tollerate dai partecipanti, che hanno manifestato solo effetti collaterali lievi, spariti rapidamente. Gli eventi avversi più comuni sono stati dolore nel sito di iniezione (58 percento); ipertermia (50 percento); mal di testa (42 percento); astenia (28 percento); e dolore muscolare e articolare (24 percento). Non sono stati evidenziati eventi avversi gravi. Durante il periodo di follow-up sono stati effettuati test per valutare le concentrazioni degli anticorpi, che sono stati rilevati in tutti i partecipanti. “Il vaccino per la COVID-19 basato su vettori eterologhi rAd26 e rAd5 ha un buon profilo di sicurezza e ha indotto forti risposte immunitarie umorali e cellulari nei partecipanti”, hanno sottolineato gli scienziati guidati dal professor Denis Logunov.
Gli scienziati del Gamaleya Research Institute di Mosca hanno pubblicato sull’autorevole rivista scientifica The Lancet i risultati degli studi clinici di Fase 1-2 sul vaccino anti COVID “Sputnik V”, già approvato dal Ministero della Salute russo. La preparazione determina una significativa produzione di anticorpi e non produce effetti collaterali. Le buone premesse, tuttavia, non sono ancora sufficienti per dimostrarne l’efficacia protettiva.
Continua l'attività della Sora Cesira che dopo la recente collaborazione con Madonna per Papa No Beach, questa volta ha deciso di affidarsi al Coro dell'Antoniano per una sua versione de Le Tagliatelle di Nonna Pina. Anche in questo caso, infatti, la canzone di partenza serve da spunto alla comica romana per parlare delle questioni politiche più calde di questi tempi: tra decreto salva-Ruby e varie scappatoie ideate dal PdL per sottrarsi all'inevitabile giudizio, infatti, i bambini dello Zecchino d'Oro tracciano un resoconto della politica italiana davvero interessante. Ne Le Scappatelle di Zio Angelino, infatti, Berlusconi viene visto come "Nonno Silvio", e Angelino Alfano è per l'appunto lo zio Angelino del titolo. La canzone lascia spazio anche alla Lega Nord i cui esponenti sono definiti nella canzone come "dei bruttoni con la cravatta verde". Insomma, ancora una volta Sora Cesira non ha risparmiato nessuno ed è riuscita a far parlare di politica persino i bambini dell'Antoniano, un'impresa che solo lei avrebbe potuto compiere.
Ecco il nuovo video della Sora Cesira: questa volta è il Coro dell’Antoniano a parlare di politica con Le Scappatelle di Zio Angelino.
Morgan dichiara di non sapere che faccia abbia Belén Rodriguez. La showgirl è una tra le più popolari in Italia, immediatamente riconoscibile da chiunque guardi o abbia guardato un minimo di televisione. Il musicista, però, racconta addirittura di averla scambiata per una passante. Durante un’intervista concessa alla trasmissione radiofonica Non è un paese per vecchi, Marco Castoldi ha raccontato un aneddoto che coinvolge proprio la celebre soubrette: Non guardo la tv, io non so niente, non so chi sia Belén o Costantino, quando parlano di queste persone io non so che faccia abbiano. Una volta si è fermata a parlare con me ma io pensavo che fosse una passante… Quella di Morgan appare più una presa di posizione che una testimonianza di reale ignoranza a proposito del personaggio. Già nel 2010, in riferimento alla sua esclusione da Sanremo dopo lo scandalo cocaina, a Castoldi fu chiesto di dare un giudizio sulla Rodriguez, a cui non fu impedito di partecipare al Festival pur essendo rimasta coinvolta in una vicenda analoga. A Morgan fu chiesto di commentare quella decisione arrivata da parte del sindaco di Sanremo, e anche allora, il musicista rispose dicendo di non conoscerla, pur dimostrando con le sue dichiarazioni di possedere una certa infarinatura sul personaggio:
Morgan dichiara di non sapere chi sia Belén Rodriguez, aggiungendo un aneddoto divertente: pare che la showgirl argentina gli si sia avvicinata per parlare e lui l’abbia scambiata per una passante. Si tratta di una presa di posizione: nel 2010 aveva detto la stessa cosa.
La pandemia di Covid-19 ha determinato un importante scostamento sugli esiti della gravidanza rispetto al passato. Lo indicano i dati di una review di 40 studi condotti in 17 Paesi i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Global Health. L’indagine ha rilevato un aumento globale dei tassi di mortalità materna e di natimortalità, cresciuti di circa un terzo rispetto al periodo pre-pandemico, con esiti peggiori nei Paesi a basso e medio reddito. In particolare, dall’analisi di 12 studi sull’incidenza della natimortalità, è emerso che il tasso di bambini nati morti è aumentato del 28% durante la pandemia, passando da un rapporto di 1.325 bambini nati morti su 198.993 gravidanze a 1.099 su 168.993 gravidanze. La revisione ha inoltre incluso due studi sull’impatto della pandemia sui tassi mortalità materna, entrambi condotti in Paesi a medio reddito (uno in India e l’altro in Messico), che congiuntamente hanno rilevato che il rischio di morte in gravidanza o durante il parto è aumentato di oltre un terzo rispetto al periodo pre-pandemico, con un tasso di mortalità materna passato da 698 decessi su 2.224.859 gravidanze a 530 su 1.237 gravidanze. La revisione, d’altra parte, non ha rilevato differenze significative nei tassi globali di parto pretermine, anche se i dati degli studi condotti nei Paesi ad alto reddito hanno indicato una riduzione di quasi il 10% del rischio, suggerendo agli autori che il calo registrato possa essere stato determinato da una diminuzione dei parti prematuri spontanei piuttosto che di quelli che richiedono l’interruzione precoce del travaglio o il taglio cesareo e che, al contrario, potrebbero essere aumentati. Una proporzione che rifletterebbe un cambiamento nell’erogazione dell’assistenza sanitaria e nei comportamenti della popolazione, fornendo informazioni utili alla comprensione dei meccanismi alla base delle nascite pretermine. Gli studi condotti nei Paesi a medio e basso reddito, d’altra parte, non hanno evidenziato un cambiamento di probabilità di parto pretermine, il cui tasso è rimasto invariato. Nel complesso, sebbene l’analisi non abbia analizzato l’impatto dell’infezione da coronavirus durante la gravidanza, lo studio ha fornito una prima valutazione globale degli effetti della pandemia sugli esiti della gravidanza e della sua influenza sui tassi di natimortalità e morte materna come risultato di una riduzione di screening e controlli medici, nonché della ridotta fornitura di servizi sanitari . “La pandemia di Covid-19 ha avuto un profondo impatto sui sistemi sanitari di tutto il mondo – ha affermato Asma Khalil, docente della St. George University di Londra e autrice principale della review – . Interruzione dei servizi, lockdown a livello nazionale e paura di frequentare le strutture sanitarie significano che gli effetti negativi di Covid-19 potrebbero avere conseguenze sulla salute che si estendono oltre i decessi e le malattie causate dal virus stesso.
Lo rivelano i risultati di una review di 40 studi pubblicata su The Lancet: “Crescita globale di circa un terzo del rischio di natimortalità e di morte materna ma probabilità di parto prematuro diminuita del 10% nei Paesi ad alto reddito”.
Sulla cima del Monte Padang, nella parte occidentale dell'isola di Giava (Indonesia), è stata scoperta un'antichissima e immensa “piramide” nascosta da terra e vegetazione. Si tratta di un tempio costruito strato dopo strato nell'arco di millenni, del quale fino ad oggi era conosciuta solo la parte superficiale, dove è ospitato un sito archeologico avviato all'inizio del XIX secolo. I ricercatori dell'Istituto delle Scienze indonesiano guidati dall'archeologo Danny Hilman Natawidjaja sospettavano da tempo che una parte della collina non fosse completamente naturale, tuttavia non immaginavano che tutta l'area sotterranea – alta una trentina di metri – fosse un'immensa costruzione artificiale. “Credevamo che in passato questa collina fosse una specie di edificio. Si è scoperto che si estende molto più in basso, consiste di diversi strati ed è in realtà l'intero volume della collina”, ha dichiarato all'agenzia di stampa russa Rio Novosti il geologo Andang Bakhtiar, supervisore dell'area archeologica. Gli scienziati hanno svelato l'arcano servendosi di immagini satellitari, rilevazioni radar, tomografie a raggi X e altri metodi di scansione. Grazie ad essi hanno rilevato i gradoni di un tempio che si estende per ben 150mila metri quadrati. La parte più profonda sarebbe stata costruita ben 28mila anni fa, mentre gli strati più recenti dovrebbero avere rispettivamente 9mila anni, 8.300-7.500 anni e 3.000-3.500 anni. Lo strato più superficiale è composto da rocce basaltiche intagliate per formare colonne e passaggi; proprio durante quest'ultima opera di aggiornamento sarebbe stato deciso di interrare e celare con la vegetazione le parti più antiche della struttura. È interessante sapere che nell'area del sito archeologico gli autoctoni si recano ancora oggi per pregare e deporre corone di fiori; non si esclude che questa tradizione religiosa vada avanti da migliaia e migliaia di anni con lo stesso rito.
Archeologi dell’Istituto delle Scienze indonesiano hanno scoperto un’immensa “piramide” nascosta nel cuore di una collina sul monte Padang, nella parte occidentale di Giava. Il tempio, composto da più strati, occupa l’intero volume della collina, un’area di ben 150mila metri quadrati. Lo strato più antico della costruzione interrata si stima abbia ben 28mila anni.
È tempo di passione al "Grande Fratello 14" e, in questo caso, non parliamo di semplici coccole affettuose o teneri abbracci sul divano, come quelli che abbiamo appena visto con l'ultima coppia nata in ordine di tempo, quella formata da Jessica e Kevin. Si tratta di Barbara e Manfredi, che hanno cominciato a flirtare già nei primi giorni dalla messa in onda del reality e ora sembrano fare davvero sul serio, tanto da regalare al pubblico bollenti siparietti hot. Domenico (che, curiosamente, viene abitualmente chiamato per cognome) e la Donadio si sono esibiti in una scena degna di una pellicola ad alto tasso erotico, abbandonandosi alla passione durante un bagno in piscina. Forse gelosa del fatto che poco prima Manfredi aveva tentato un approccio con le altre ragazze della Casa, Barbara ha riportato "la pecora all'ovile" pretendendo il ragazzo tutto per sé. La conseguenza è stato il momento caldissimo, che ha fatto presumere a molti spettatori che si sia consumato un vero e proprio rapporto sessuale tra le acque. Una scena che ha attirato numerose critiche, come mostrano i commenti su Twitter. La sensazione è che buona parte del pubblico abbia trovato l'atteggiamento della coppia piuttosto volgare. cosa sarebbe il GF, però, senza amplessi davanti alle telecamere? Date della volgare a Federica perché ha le tette e indossa un costume ma Barbara e Manfredi che si accoppiano in piscina tutto ok? Ma la volgare sarebbe Federica e non Barbara che a momenti rimane incinta in piscina con Manfredi???? Ma fatemi capire al #GF14 hanno tutti gli ormoni in fermento?! Manca poco che fanno una orgia di gruppo. Comunque lo schifo che hanno fatto Manfredi e Barbara non ha precedenti #GF14 Nomino Mary e Giovanni e Barbara e Manfredi come coppie più ridicole di ogni Grande Fratello del mondo, il caso è chiuso Da odiarsi a fare un figlio… la storia d'amore tra Me manfredi in 48h
Il pubblico del reality show ha criticato fortemente il momento di passione in piscina tra Manfredi e Barbara, molto vicino alla consumazione di un vero e proprio atto sessuale. Cosa sarebbe, tuttavia, il Grande Fratello senza gli immancabili amplessi consumati davanti alle telecamere?
Forse sarà il caso di cominciare a rifletterci. I nostri politici non sembrano un granché consapevoli di ciò che sta accadendo. Ma anche i cittadini paiono abbastanza distratti. E c’è perfino chi invoca il default come una manna che risolverebbe tutti i problemi del paese. Dunque, forse, è giunta l’ora di porsi seriamente la domanda: cosa succede a me se l’Italia va in default? Difficile rispondere, salvo dire che sarebbe l’evento più traumatico affrontato dal paese dai tempi della seconda guerra mondiale. Non perché non vi siano esempi in età contemporanea di paesi che non sono stati in grado di onorare i propri impegni finanziari (Corea del Nord, Argentina, Russia solo per citarne alcuni), ma perché il default sul debito italiano sarebbe veramente un evento epocale, una crisi finanziaria come il pianeta non ha conosciuto dai tempi dei grandi conflitti mondiali. L’Italia possiede il primo debito pubblico in Europa per un valore pari a circa 1900 miliardi di euro. Il mercato BTP era considerato, fino a non poco tempo fa, come uno dei più liquidi su cui investire. Dunque nelle grandi istituzioni della finanza vi sono depositati enormi quantità di titoli pubblici italiani che, a Wall Street, senza tanti giri di parole, vengono già apertamente paragonati ai tanto famigerati titoli tossici di tre anni fa (i subprime, ricordate?). Ed infatti già è partita la gran corsa a liberarsene il più in fretta possibile. I record registrati dallo spread del BTP decennale sull’equivalente bund tedesco stanno a rappresentare proprio questa corsa alla salvezza dal rischio di un default dell’Italia. Nessuno sa di preciso cosa accadrebbe. Tutti però sanno che sarebbe devastante. Ma aldilà delle ripercussioni sulla finanza globale (come, ad esempio, la fine dell’euro e una crisi finanziaria globale senza precedenti) che già di per se dovrebbe destare enormi preoccupazioni (una tale crisi infatti avrebbe immediate e devastanti ripercussioni sull’economia globale con l’avvio di una crisi economica che colpirebbe tutte le principali economie del mondo, in particolare la nostra), cosa accadrebbe ai cittadini normali? Ripeto, difficile rispondere, ma sarà meglio cominciare a farsi un’idea, anche a costo di essere brutali. Come prima cosa partirebbe la corsa agli sportelli delle banche. In verità, come ci raccontano le cronache, questa corsa è già partita in sordina, soprattutto per portare fuori dalle filiali tutta quella liquidità che è a maggior rischio di essere soggetta ad imposte di emergenza come i patrimoni evasi. Partita la corsa, le banche si ritroverebbero presto a corto di liquidità e i cittadini finirebbero rapidamente per trovare le serrande alle filiali con la scritta “chiuso fino a data da destinarsi”. A questo punto, i risparmiatori, finalmente resisi conto della serietà della cosa, correrebbero ai supermercati per fare provviste, salvo rendersi conto che le loro carte di credito e i bancomat non vengono più accettati. E mentre il commercio andrebbe in tilt, le banche si vedrebbero costrette a chiudere le linee di credito verso le aziende. Come noto, le nostre aziende sono straordinariamente sottocapitalizzate e dipendono in modo essenziale dal credito. Comincerebbero a saltare i pagamenti. Prima si tagliano i fornitori con aggravio ulteriore della posizione di cassa delle aziende. Ma ad un certo punto, arriverebbe il giorno degli stipendi, e sarebbero fortunati coloro che si trovassero a ricevere solo una decurtazione nella busta paga. Peggio andrebbe ai dipendenti pubblici e ai pensionati. Con lo stato incapace di reperire liquidità sui mercati, si andrebbe a raschiare il barile e sarebbero in tanti a rimanere completamente a secco. Nel frattempo l’Italia sarebbe già fuori dall’Euro, costretta a reintrodurre la lira. Evviva, grideranno in molti, soprattutto le imprese esportatrici, a partire da quelle manifatturiere che costituiscono il nerbo dell’economia nazionale. Con il ritorno alla lira, in automatico partirebbe la svalutazione che renderebbe più competitivi i nostri prodotti sui mercati internazionali. Certo! Peccato però che il debito pubblico, oggi al 120% del PIL, è stato in buona parte emesso in euro. Quindi, altrettanto automaticamente, si assisterebbe ad una rivalutazione del debito che non farebbe fatica a raggiungere il 200% del PIL, rendendo, a quel punto, qualsiasi futura azione di ristrutturazione l’equivalente di una carneficina. E non parliamo del peso che graverebbe sulle generazioni future. E tutto questo non sarebbe che l’inizio. Con il commercio in tilt, le aziende a secco e lo stato incapace di pagare anche la cancelleria, seguirebbe una crisi devastante con un’inflazione a due-tre cifre, milioni di nuovi disoccupati, il crollo dei valori immobiliari e i risparmiatori sul lastrico. Ed un giorno avremmo anche la notizia di pugliesi sui gommoni che schivano le vedette della guardia costiera albanese per raggiungere le coste di quel ormai prospero paese…. Ripeto, si tratta di una brutalizzazione. Molti di questi eventi comincerebbero a manifestarsi già prima di un default. Ma che dite? Vogliamo provarci seriamente ad evitare questo scenario?
Si parla ormai da settimane di “rischio default”, ma quale sarebbe lo scenario nel caso il nostro Paese precipitasse nel baratro? Prova a spiegarcelo Peter W. Kruger.
Anna Tatangelo col pancione in vista alla serata dedicata alle donne. Il settimanale Gente mostra le prime foto della cantante incinta e bellissima, nel suo vestito blu con stacco imperiale. Al suo fianco, sorridente ed emozionato, il compagno Gigi D'Alessio, padre del futuro nascituro. L'occasione non poteva essere più adatta: la serata di Doppia Difesa, l'associazione contro la violenza sulle donne, sorretta dall'apporto prezioso di Michelle Hunziker e dall'avvocato Giulia Bongiorno. Anna ha anche duettato con sua figlia Aurora, sempre con la supervisione di Gigi. La coppia tornerà insieme in tv a Marzo con un nuovo show ma al momento ha tutte le attenzioni focalizzate sulla gravidanza.
Anna Tatangelo ha mostrato per la prima volta il pancione insieme al compagno Gigi D’Alessio, in occasione della serata di Doppia Difesa, l’associazione di Michelle Hunziker contro la violenza sulle donne.
Sembra che in casa Judd le opinioni sulla reginetta country del momento siano decisamente contrastanti. Da un lato c'è Wynonna Judd, grande cantante country statunitense che qualche mese fa aveva giudicato l'ascesa al successo di Taylor Swift troppo rapida e di facile accesso. La polemica era nata da un commento fatto dalla Judd contro i molti premi guadagnati dalla nuova reginetta del country, incluso il tanto ambito premio per la miglior artista country: stando alla Judd i giovani di oggi non sanno cosa voglia dire fare la gavetta nel mondo della musica e sono esposti facilmente al successo rapido soprattutto grazie alla sovraesposizione mediatica di cui alcuni godono. Ora, però, interviene Naomi Judd, madre di Wynonna nonchè sua metà artistica almeno agli esordi dal momento che le due erano solite esibirsi insieme nel duo The Judds. Stando a Naomi, la stampa e i vari detrattori dovrebbero smettere di prendersela con Taylor Swift per la cattiva performance dell'ultima edizione dei Grammy. Secondo la cantante, infatti, capita a tutti di avere una giornata no, artisti inclusi, e sicuramente lo stress dovuto all'esibirsi insieme ad una grande come Stevie Nicks hanno giocato un brutto scherzo ai nervi e soprattutto alla voce della povera Taylor. Naomi Judd, però, non si è fermata qui ed ha proseguito elogiando ampiamente la Swift non solo per le proprie doti canore e di artista, ma anche e soprattutto per il suo atteggiamento in un mondo come quello delle celebrità.
Naomi Judd va in difesa di Taylor Swift dopo che la figlia Wynonna l’aveva addirittura criticata pochi mesi fa: secondo la stella del country, la giovane star sarebbe un modello da imitare.
Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) è un disordine psichiatrico caratterizzato da pensieri ossessivi e comportamenti compulsivi, messi in atto per attenuare o neutralizzare le ossessioni. Si tratta di una condizione mentale che colpisce tra il 2 e il 2,5 percento della popolazione, come specificato dalla Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitiva APC, e può interessare sia bambini che adulti, benché abbia la massima incidenza tra l'adolescenza e la prima età adulta. In Italia si stima siano colpite circa 800mila persone. Un nuovo studio ha dimostrato che la pandemia di COVID-19 sta peggiorando i sintomi di chi soffre di questa condizione, così come ansia e depressione in bambini e giovani adulti. Lo studio è stato condotto dai tre scienziati danesi J.B. Nissen, D. Højgaard e P.H. Thomsen del Dipartimento di psichiatria infantile e dell'adolescenza presso l'ospedale universitario di Aarhus. I ricercatori sapevano che situazioni traumatiche e stressanti possono inasprire i sintomi di disordini mentali come il disturbo ossessivo-compulsivo, pertanto durante la primavera, in pieno picco della prima ondata di infezioni da coronavirus SARS-CoV-2 e lockdown, hanno deciso di sottoporre un questionario ad hoc a due gruppi di bambini e giovani che avevano ricevuto una diagnosi di disturbo ossessivo compulsivo. Avevano tutti un'età compresa tra 7 e 21 anni e la diagnosi era stata fatta da psichiatri del Centro per la psichiatria infantile e dell'adolescenza e dell'Associazione Danese OCD (acronimo di obsessive-compulsive disorder). In tutto hanno risposto alle domande 102 partecipanti.
Dopo aver sottoposto un questionario a due gruppi di bambini e giovani adulti tra i 7 e i 21 anni con diagnosi di disturbo ossessivo-compulsivo, un team di ricerca danese ha dimostrato che la pandemia di COVID-19 e le restrizioni hanno peggiorato ossessioni, comportamenti compulsivi, ansia e depressione.
Paul W.S. Anderson, regista de “I tre moschettieri” e della saga di “Resident Evil”, sta per sbarcare in Italia con “Pompei”, il suo nuovo kolossal catastrofico che ci riporta direttamente al 79 d.C., l’anno della più devastante eruzione del Vesuvio, che provocò distruzione delle città di Ercolano e Pompei. I due protagonisti principali sono Kit Harington (“Silent Hill: Revelation 3D”, “Il Trono di Spade”) ed Emily Browning. Il regista è stato sempre ossessionato dagli antichi romani e ha cercato di girare “Pompei” dal 2008, ma ci sono stati altri film e altri impegni che gliel’hanno impedito. Il risultato, guardando il trailer, è davvero entusiasmante, e per vederlo al cinema dovremo aspettare fino al 20 febbraio. Nel 79 d.C. a Pompei, il giovane Milo, uno schiavo trasformatosi in un invincibile gladiatore, si trova ad ingaggiare una corsa contro il tempo per salvare l'amata Cassia, la figlia di un ricco mercante promessa sposa ad un corrotto senatore romano. Quando il Vesuvio erutta e lascia fuoriuscire un torrente di incandescente lava, Milo dovrà muoversi prima che la città intorno a lui venga definitivamente distrutta.
Paul W.S. Anderson ci riporta al 79 d.C., durante la più catastrofica eruzione del Vesuvio. Alle sue falde, si consumerà anche una storia d’amore e corruzione, prima che la lava seppellisca tutto e tutti.
Sono giorni convulsi quelli di chi sta scommettendo sui Bitcoin. Nelle ultime ore la criptovaluta è stata protagonista di un tonfo seguito da un parziale recupero, il tutto dopo settimane di ascesa vertiginosa che erano quasi riusciti a illudere i risparmiatori più entusiasti della stabilità e della sicurezza dell'asset. Al momento è difficile prevedere cosa riservi il futuro prossimo per chi desidera investire sui Bitcoin, ma un minimo di accortezza a questo punto è d'obbligo. La cavalcata del Bitcoin durava ormai da mesi: per tutto il 2020 in effetti al moneta virtuale ha continuato a crescere stabilmente e a ritmo sempre maggiore, con una sola battuta d'arresto a metà marzo; il risultato raggiunto è stato impressionante, soprattutto negli ultimi mesi. Partita da un valore di 7.200 dollari all'inizio dell'anno, prima della metà dell'anno la criptovaluta aveva sfiorato la quotazione i 10.000 dollari. È stato da ottobre però che il valore si è impennato quasi in verticale: in un mese ha raddoppiato il suo valore arrivando a 20.000 dollari e superando così la quotazione massima toccata a dicembre 2017; in altri 30 giorni – dall'inizio di dicembre – il valore è raddoppiato ulteriormente fino a superare quota 40.000 dollari il 7 di gennaio.
Nelle ultime ore la criptovaluta è stata protagonista di un tonfo del 37 percento del suo valore, seguito poi da un parziale recupero. Il tutto è avvenuto dopo settimane di ascesa vertiginosa che ne hanno quadruplicato le quotazioni, riuscendo a illudere i risparmiatori più entusiasti della sua stabilità e sicurezza.
Vi siete mai chiesti come deve essere la vita del genio della lampada? E se non fosse il genio della lampada ma del vaso, come vivreste? A questa domanda sapranno sicuramente rispondere gli ospiti del Pottery Village Bed & Breakfast, situato sull'isola sudcoreana di Yeongheung, nel Mar Giallo, dove si soggiorna all'interno di enormi vasi di ceramica. Il bizzarro Bed & Breakfast è infatti caratterizzato da sei case sul mare tutte con la forma di un vaso di ceramica tradizionale tipico coreano. All'arrivo sembrerà di stare in un villaggio dei Fratelli Grimm, ma al di là di quest'apparenza pittoresca degli edifici, le case a forma di vaso all'interno hanno le stesse caratteristiche delle abitazioni tradizionali coreane. L'esterno ricorda un mondo da favola o di un cartone animato con la forma di un vaso coreano, largo alla base e col tetto che ristringe; ma l'interno ha tutti servizi di una casa normale.
In Corea del Sud esiste un villaggio dove le case hanno tutte la forma di enormi vasi di ceramica e qui le persone possono godere di un’esperienza di soggiorno unica al mondo.
La Commissione Europea ha dato il via libera all'acquisizione da parte della Sony Corporation della Sony/ATV, che in precedenza era divisa a metà tra la stessa società americana e la Michael Jackson Estate. Non c'è, dunque, alcun problema riguardo la possibilità che questa acquisizione possa creare un problema di accentramento di potere e influire sul mercato: "La Commissione non crede che questa transazione possa avere un impatto negativo sulla concorrenza nei mercati della musica riprodotta e delle edizioni musicali nell'Area economica europea", come si legge dal comunicato ufficiale rilasciato qualche giorno fa sul sito dell'Istituzione. Dopo settimane tribolate per gli eredi di Michael Jackson, che stanno combattendo con le rivelazioni a pillole del dottor Conrad Murray – condannato per omicidio colposo nella causa sulla morte del Re del Pop -, autore di un memoir in cui si parla del suo rapporto col cantante e le rivelazione di alcuni tabloid sulla sua presunta pedopornografia – da cui fu assolto completamente mentre era in vita -, si torna a parlare di musica o almeno di fatti musicali. Gli eredi di Michael Jackson, quindi, hanno definitivamente venduto il 50% di un catalogo che conteneva le edizioni di artisti come Beatles, Bob Dylan, Marvin Gaye, Lady Gaga – per un totale di circa 2 milioni di canzoni – oltre che dello stesso autore di "Thriller" che acquistò la Sony/ATV nel 1985 per una cifra complessiva di 41 milioni di dollari e che in seguito fu divisa proprio con la Sony che oggi torna in possesso dell'intero catalogo per una cifra che si aggira attorno ai 750 milioni di dollari, ma che gli permetterà di gestire alcuni tra i cataloghi più prolifici al mondo.
L’acquisto da parte di Sony del 50% rimanente della Sony/ATV appartenente a Michael Jackson non provoca problemi di concorrenza, come ha sentenziato la Commissione Europea, che dà il via libera all’operazione.
Lana Del Rey ha cancellato tutte le date del suo tour europeo, inclusa un'apparizione che aveva programmato con Zane a Radio 1 Live Lounge, la motivazione sembra risalire a problemi di salute senza entità dettagliata, da cui sarebbe afflitta da diverso tempo. La cantante aveva già cancellato due concerti privati per gli ascoltatori parigini di Virgin Radio e la stessa motivazione è proprio quella dei problemi di salute. Da Radio 1 arriva la speranza che il programma possa essere riprogrammato in futuro, entro la fine dell'anno. Virgin Radio ha invece affermato che boicotterà la cantante, non contenta dell'atteggiamento da lei avuto. Ma le motivazioni ufficiali per la cancellazione sembrano in realtà piuttosto serie: "Per ragioni mediche indipendenti dalla nostra volontà, l'artista è forzata a cancellare tutte le attività promozionali pianificate in Europa nei giorni a venire", è quanto afferma la Universal Music.
La cantante ha cancellato tutti i suoi impegni per sopraggiunti motivi di salute non dipendenti dalla volontà dello staff. Ma intanto Virgin Radio protesta e ritiene una grande mancanza di rispetto nei confronti dei fan.
Secondo le previsioni meteo di oggi, 1 ottobre, a partire da questa sera nelle regioni settentrionali si faranno sentire i primi effetti della perturbazione destinata a scendere, tra mercoledì e giovedì, verso le regioni del centro sud Italia. Il passaggio di una massa di aria fredda artica, oltre a causare una generale fase di maltempo, con piogge e temporali, genererà anche un abbassamento delle temperature, localmente anche importante. I prossimi giorni saranno quindi decisamente più freschi e venerdì le piogge potranno riguardare il sud della Calabria e la Sicilia orientale mentre altrove si passerà a un tempo più stabile e abbastanza soleggiato di cui godremo anche nella giornata di sabato. Per domenica potrebbe arrivare nuova perturbazione dagli effetti ancora molto incerti. Nella giornata di oggi, martedì primo ottobre, su Emilia Romagna, regioni centrali adriatiche, al sud e sulle Isole insisterà il bel tempo. Su Toscana, Umbria e Lazio cielo da poco nuvoloso a parzialmente nuvoloso con nuvole un po’ più dense nel nordovest della Toscana dove, dalle ore pomeridiane, saranno possibili locali precipitazioni. Come spiega Meteo.it "nelle restanti regioni settentrionali nuvolosità in aumento sin dalla mattinata: dal pomeriggio prime locali precipitazioni su nord del Piemonte e della Lombardia". Tra stasera e stanotte tendenza ad un più deciso peggioramento con rovesci e temporali in graduale diffusione dal settore di Nordovest al Triveneto. Nella notte piogge localmente intense sulla Lombardia e sulla Liguria di Levante. Le temperature massime in caleranno lievemente al Nord, senza grandi cambiamenti altrove con caldo fuori stagione al Centro-sud con punte fino a 30°C al Sud e nelle Isole. Nelle regioni settentrionali precipitazioni e temporali su Lombardia, Liguria centro orientale e regioni di Nordest ma con tendenza ad un miglioramento da metà giornata su gran parte delle aree nord occidentali. Lungo il Tirreno fino alla Campania e nelle Isole tendenza a graduale peggioramento con piogge o temporali a cominciare da Toscana e nordovest della Sardegna. Sul medio Adriatico, nel resto del Sud peninsulare e sulla Sicilia ionica resiste un tempo piuttosto soleggiato. Temperature massime in discesa al Nord, sulle regioni centrali tirreniche, in Umbria e sulla Sardegna.
Secondo le previsioni meteo, a partire da oggi nelle regioni settentrionali si faranno sentire i primi effetti della perturbazione destinata a scendere, tra domani e giovedì, verso le regioni del centro sud Italia. Il suo passaggio, oltre a causare una generale fase di maltempo, genererà anche un calo termico, temporali e grandinate.
Femministe sul piede di guerra in Australia, per una vicenda che ha coinvolto il locale talk show femminista Cherchez la Femme e il social network Facebook. In occasione di una puntata che affronta il tema "femminismo e grasso", per promuovere l'accettazione del corpo in tutte le sue taglie, gli organizzatori hanno richiesto la messa in evidenza del post promozionale dell'evento su Facebook. A corredo del messaggio è stata scelta un'immagine della nota modella plus size Tess Holliday in bikini. A quella che deve essere apparsa semplice routine è seguita la doccia fredda. Un breve ma inequivocabile messaggio da Facebook ha lasciato attonita la produttrice che aveva inviato la richiesta: la foto metterebbe in risalto uno stile di vita malsano, contravvenendo alla politica di Fitness e Salute che il social si impegna a promuovere. Credendo in un fraintendimento sono state richieste ulteriori spiegazioni, ma la risposta non è cambiata. Esaltazione di una condizione del corpo non desiderabile e di una condizione medica grave, contraria alla politica salutista che Facebook si impegna a trasmettere. Il post quindi, non è stato rimosso, ma è stato dichiarato non pubblicizzabile. L'Ads Team ha anche suggerito di promuovere l'evento, di per sé legittimo, con un'immagine più sana, quale un soggetto nell'atto di eseguire un'attività fisica, provocando la reazione ironica degli organizzatori dello show che hanno postato la foto di una tonda signora in bicicletta.
Femministe contro Facebook: l’immagine di Tess Holliday per pubblicizzare un evento per l’accettazione del corpo è stata dichiarata inadeguata dal social network perché contraria allo stile di vita salutistico che cerca di promuovere.
Continua il giallo sulla gravidanza di Beyoncè. I fan di tutto il mondo si chiedono addirittura se la cantante e moglie di Jay Z sia davvero incinta. L'interrogativo è sorto mentre la star, che stava partecipando al programma televisivo "Sunday Night", si è seduta comodamente sulle poltrone e, come per magia, la pancia è apparsa sgonfia e sembrava proprio ripiegarsi su se stessa. La cantante e moglie di Jay Z mette a tacere tutti quelli che mettono in dubbio la sua gravidanza La super star americana è ultimamente al centro di diverse polemiche, dopo aver mostrato il pancione agli MTV Video Awards 2011 sperava di aver messo a tacere tutti i dubbi sulla sua gravidanza, ma così non è stato e i fan americani tornano a chiedersi se Beyoncè sia davvero incinta, o almeno se il pancione sia davvero così gonfio. “E' ridicolo, stupido e falso” Beyoncè rispetto le accuse Secondo alcune malelingue, Beyoncé avrebbe "esagerato l'aspetto del suo ventre", magari gonfiando il suo pancione per fugare ogni dubbio. Ma l'effetto ottenuto è stato opposto: chi ha visto la cantante al Sunday Night giura di aver visto il suo pancione di Beyoncé (teoricamente sarebbe incinta di cinque mesi) ripiegarsi e meno grande rispetto alle foto e video precedenti. La cantante dovrebbe partorire il prossimo febbraio, e ha deciso che non vuole più commentare alcuna notizia o indiscrezione sulla sua gravidanza.
La superstar Beyoncè Knowles ha replicato seccatissima alle accuse di un finto pancione, che ha definito assolutamente ridicole, stupide e false. Da questo momento, fino alla nascita del bebè prevista a febbraio la star non parlerà più della sua gravidanza.
L'architettura di container è una tendenza che da tempo si sta diffondendo in tutto il mondo. Di case di container ce ne sono tante nel mondo tuttavia è la prima volta che un container viene proposto come casa di lusso off grid che resiste agli incendi. L'idea è dell'architetto Doug Burdge e il costruttore Nate Garnero, che dopo il devastante incendio che ha colpito la California nel 2018, hanno lanciato Buhaus, una casa-container che resiste al fuoco e dove si vive senza bollette. Buhaus è una piccola casa container pre-fabbricata per una vita off grid. A differenza delle altre architetture ricavate da vecchi container, Buhaus si distingue per i suoi dettagli su misura e di lusso: "Le persone apprezzano l'ottimo design e la maggior parte dei progetti di container sembrano essere di fascia più bassa", afferma l'architetto Burdge, "Volevamo creare un'unità abitativa per container di fascia alta". Ogni unità misura circa 15 metri quadrati ma non manca di nulla al suo interno e permette anche una vita all'aria aperta confortevole. La casa è suddivisa in tre parti: una zona giorno/notte con angolo cottura, un bagno e una terrazza esterna. Buhaus è progettato per offrire lusso, comfort, utilità e resistenza al fuoco. La casa è autosufficiente grazie a un sistema off grid di energia alternativa. I pannelli di rivestimento esterno in metallo della struttura sono resistenti al fuoco e possono essere sollevati per fungere da elementi di ombra per una zona giorno all'aperto.
Dopo gli incendi che hanno distrutto la California nel 2018, l’architetto Doug Burdge e il costruttore Nate Garnero hanno progettato una casa di lusso che resiste al fuoco e dove si vive senza bollette. Si chiama Buhaus ed è ricavata in un container in cui gli interni sono progettati su misura per non rinunciare a nessun comfort.
In arrivo a Cannes giusto in tempo per il party esclusivo di Vanity Fair, che celebra fra le altre cose la sua Film Fondation che compie 20 anni, Martin Scorsese presenzierà alla cena di gala,tra le 600 pellicole restaurate dalla sua fondazione anche il Gattopardo che ha visto il ritorno sulla Croisette della coppia Alain Delon e Claudia Cardinale. Ma sono altre le notizie che interessano i cinefili, come l'annuncio da parte del regista di un nuovo progetto documentaristico questa volta su un membro dei Beatles: George Harrison. Chi pensava che a Scorsese piacessero solo i Rolling Stones, pensiero ovvio visto che compaiono in quasi tutte le sue pellicole con le colonne sonore e nell'ultimo film musicale Shine a Light diretto proprio da Scorsese, evidentemente si sbagliava di grosso. A quanto pare Liam Gallagher si dovrà fare da parte o quantomeno avrà un concorrente nel dirigere un film sui fab 4. Il film sarà prodotto dalla vedova di Harrison, Olivia e Nigel Sinclair e conterrà immagini e interviste inedite a Paul McCartney, Ringo Starr, Eric Clapton e la ormai scrittrice Yoko Ono. Titolo del progetto: Living in the material world: George Harrison, un tributo alla musica del membro di un gruppo storico, che come spesso accade aveva molto più da offrire rispetto alla fama e alle polemiche che colpirono tutti i suoi compagni. Interessante la presenza della testimonianza di Eric Clapton che gossippando, ma i fan già conosceranno la storia, aveva avuto momenti di tensione quando l'ex moglie di Harrison, la modella Pattie Boyd, l'aveva lasciato per scappare con lui, in una storia romantica che ha dato vita anche a due canzoni famosissime che Clapton scrisse per l'occasione. Per ripicca qualche anno più tardi Harrison decise di prendersi una sbandata per Lory Del Santo, moglie di Clapton nel 1991, che durò tre giorni. Chi la fa la aspetti, alla fine quello che conta è ciò che era e sarà George Harrison, un chitarrista giustamente celebrato, un compositore talentuoso e un ricercatore musicale d'avanguardia di cui si sente la mancanza, sarà importante riscoprirlo in questo documentario.
Da Cannes il maestro parla del suo ultimo progetto, un documentario sulla vita del Beatle.
Microsoft ha annunciato un nuovo evento di presentazione per il prossimo 21 gennaio, all'interno del quale svelerà nuove funzionalità del sistema operativo Windows 10. Nonostante solo poche settimane fa le previsioni sull'uscita del nuovo OS fossero ottimistiche, tanto da far supporre un lancio nei primi mesi del 2015, il COO Kevin Turner ha confermato che Windows 10 non vedrà la luce prima della fine del prossimo anno. L'evento, visibile anche in streaming, si concentrerà sull'esperienza utente di Windows 10 e vedrà intervenire grandi nomi di Microsoft come il CEO Satya Nadella, il capo della divisione Windows Terry Myerson e il capo della divisione Xbox Phil Spencer. Windows 10 è stato annunciato nel corso di un altro evento svoltosi a settembre e ha subito attirato l'attenzione per un curioso elemento: Microsoft ha scelto di saltare un numero passando da Windows 8 a Windows 10. "Non sarebbe stato corretto chiamarlo Windows 9" ha spiegato Terry Myerson "Il nuovo Windows dovrà funzionare su una vasta gamma di dispositivi, sarà un sistema operativo completamente nuovo". Windows 10, infatti, abbraccerà l'intero ecosistema di device – PC, smartphone e tablet – unendo il tutto con una piattaforma unificata: One Store. Una delle novità più importanti sarà l'integrazione di Cortana, l'assistente vocale dei Lumia, anche sul sistema operativo dei PC.
Il 21 gennaio Microsoft terrà una conferenza nella quale svelerà nuovi dettagli in merito alla nuova versione del suo sistema operativo. Secondo le ultime indiscrezioni, però, Windows 10 non uscirà prima della fine del 2015.
Gli appassionati non staranno nella pelle per l'approdo al cinema di un film tratto dai meravigliosi disegni di Charles Schultz, vale a dire gli indimenticabili Peanuts. La 2oth Century Fox ha infatti previsto il lancio del film per il 2015 in tutte le sale, e ci si aspetta che non sia un semplice film per bambini, ma che come ha sempre fatto riesca a cogliere a pieno lo spirito filosofico e morale di cui erano impregnate le linee di Schultz. A tal proposito, la casa, forte di una base di fan e appassionati enormi, sta provando a renderli partecipi dell'operazione, chiedendo loro quale potrebbe essere il nome più appropriato per il film.
L’uscita è prevista nel 2015, con grande attesa da parte dei fan. Nel frattempo, sulla pagina Facebook, tutti gli appassionati sono chiamati a scegliere il nome del film sui Peanuts.
Come già accaduto nell’edizione del 2015, la prima andata in onda sulle reti Mediaset, la prima puntata dell’Isola dei famosi è stata annullata a causa del maltempo. Dopo una diretta durata poco più di mezz’ora, la conduttrice Alessia Marcuzzi è stata costretta a interrompere il debutto per dare appuntamento a martedì 31 gennaio, data in cui andrà in onda la vera prima puntata del reality. Certo, la Marcuzzi non brilla per fortuna sotto questo punto di vista ma, quando si tratta di reality, l’imprevisto è dietro l’angolo. Qualcosa di analogo accadde anche quando l’Isola dei famosi andava in onda sul secondo canale Rai. Il 17 settembre del 2004, data in cui sarebbe dovuta andare in onda la prima puntata della seconda edizione dell’Isola, l’uragano Jeanne si abbatté su Santo Domingo, obbligando la produzione del reality a rimandare lo sbarco dei naufraghi. Simona Ventura, all’epoca conduttrice del reality, fece il possibile per tenere in piedi lo show per il più lungo tempo possibile, ma realizzare i lanci dall’elicottero e le prove previste sarebbe stata un’impresa ardua. Da qui la scelta di trasmettere comunque la puntata d’esordio appoggiandosi esclusivamente ai collegamenti dallo studio con i naufraghi non ancora naufragati e con l’inviato sul posto Massimo Caputi. La diretta durò solo mezz’ora, poi, come accaduto questa sera con la scelta di rimandare l’appuntamento al 31 gennaio 2017, la conduttrice salutò i naufraghi e annunciò la messa in onda di un film. Quella falsa partenza fu recuperata la settimana successiva.
Ad Alessia Marcuzzi è accaduto 2 volte su 3, ma anche la stagione Rai dell’Isola dei famosi conta una falsa partenza: era il 17 settembre 2004 e alla conduzione c’era Simona Ventura.
Negli ultimi mesi si è fatto un gran parlare della sua reunion con i Take That, con i quali il prossimo 22 novembre pubblicherà il nuovo disco intitolato ‘Progress', preceduto dal singolo The Flood. Ora Robbie Williams torna a discutere della sua vita privata, ed in particolare si dice determinato a metter su famiglia al più presto. Parlando al programma radiofonica australiano Kyle and Jackie O Show, il cantante britannico ha detto: "Voglio un figlio gay. Ne abbiamo parlato con Ayda ed è questo ciò che vogliamo. Non importa se sia femmina o maschio". Dichiarazioni queste che riportano alla mente le rivelazioni fatte pochi giorni fa da Tiziano Ferro. "Avrei sempre voluto un maschietto, da quando ero giovane. Ma adesso credo che anche una bambina sarebbe gradito. Del resto non sono le cocche di papà"? "Se è un ragazzo ho intenzione insegnargli a giocare calcio e cose simili e se è una ragazza ho intenzione di proteggerla fino alla mia morte, " aggiunge Robbie che ammette che con la Field, sposata lo scorso mese di agosto, sta prendendo in considerazione l'ipotesi della fecondazione in vitro per aumentare le possibilità di avere figli.
Il cantante britannico si dice anche disposto a considerare l’ipotesi della fecondazione in vitro per aumentare le possibilità di avere figli.
Julian Paul Assange, noto ai più quale collaboratore dell'organizzazione WikiLeaks, è nato a Townsville in Australia nel 1971. Assange intraprende studi scientifici nella fisica e nella matematica, maturando poi una profonda competenza nel Web, tanto da diventare hacker e programmatore. Scrive, tra gli altri, l'Assange Strobe – primo open source post scanner. E' coautore, poi, Rubberhose, un sistema di crittografia nato, secondo Assange, "come uno strumento per operatori dei diritti umani che avevano bisogno di proteggere i dati sensibili sul campo". WikiLeaks nasce in tempi relativamente recenti, nel 2006, e raggiunge subito una fama internazionale grazie alla pubblicazione di documenti riguardanti la guerra degli Stati Uniti in Iraq ed Afghanistan. Soprattuto grazie all'opera svolta attraverso il suo sito – che nel frattempo fa registrare un numero di accessi sempre crescente – Julian Assange viene insignito del premio "New Media 2009" di Amnesty International per aver denunciato gli assassinii estragiudiziali in Kenya con il documento "The Cry Blood – Sparizioni e uccisioni extrgiudiziali". Nel 2010 il fondatore di WikiLeaks viene premiato dalla Sam Adams Associates for Integrity in Intelligence, mentre nel settembre dello stesso anno viene incluso dalla rivista inglese "New Statesman" come 23esimo uomo più influente del 2010. E' ad oggi una delle figure maggiormente favorite nel sondaggio del Time sul "Personaggio dell'anno". Alcune di queste premiazioni, tra l'altro, hanno offerto l'occasione di vedere Assange in pubblico, cosa piuttosto rara, dal momento che il fondatore di WikiLeaks è in costante movimento. Secondo l'analista militare Daniel Ellsberg, Assange non si presenta negli States perché teme di poter essere arrestato in America. In occasione dell'arresto di Bradley Manning, sempre Ellsberg ha affermato che Assange si sarebbe trovato davvero in pericolo. Ma – giugno 2010 – le preoccupazioni dell'analista sono state liquidate da Marc Ambinder come "ridicole". Il 18 novembre del 2010 il tribunale distrettuale di Stoccolma chiede di trattenere Assange perché possa essere interrogato e giudicato sulle accuse di stupro e molestie sessuali. Preso atto dell'assenza sul territorio nazionale dell'accusato, due giorni dopo – il 20 novembre – viene spiccato un mandato di arresto internazionale tramite Interpol. Assange continua a sostenere che le accuse mosse a suo carico sono il frutto di una capagna denigratoria; mentre l'avvocato ha affermato pubblicamente la debolezza dell'impianto dell'accusa.
Programmatore, redattore, investigatore: Julian Assange è stato definito il 23esimo uomo più influente del 2010 e si candida ad essere – dopo la pubblicazione dei dispacci tra diplomazie – uno dei più pericolosi per l’establishment del pianeta.
Con la fine de Il più grande spettacolo dopo il weekend, il Grande Fratello non ha più scuse e deve assolutamente trovare il modo di risollevare gli ascolti. In queste ore, ci hanno pensato i ragazzi finiti nel tugurio a movimentare un po’ la situazione in Casa, organizzandosi con un gioco molto gettonato tra i più giovani, il mai tramontato “Obbligo o Verità”. Pronti a sottoporsi alle punizioni più divertenti c’erano la bella Enrica Saraniti, ormai libera dalle attenzioni di Luca Di Tolla, la bionda Gaia, il sempre più desiderato Amedeo – che nonostante lo sfogo di Nathalie Cadlini continua a non sottrarsi di fronte alle attenzioni a lui tributate dalle donne della Casa – il polipone Kiran, Martina e, infine, Caterina e Armando, sempre più vicini. Secondo le preferenze espresse dalle donne del Grande Fratello 12, è stata proprio l’ultima entrata Martina ad avere la sorte migliore. Dopo aver scelto di fare penitenza piuttosto che raccontare qualche inconfessabile segreto, alla modella torinese è stato fatto obbligo di avvicinarsi al sempre più desiderato Aterrano fino a baciargli il contorno labbra in una maniera piuttosto provocante. Il ragazzo, ovviamente, sembra aver gradito. Meno bene è andata alla sex symbol Enrica alla quale è stato richiesto di baciare Kiran o anche definito come “quello che ci prova con tutte”. La siciliana l’ha sensualmente baciato ed è stata preceduta da Gaia che, prima di lei, aveva già dovuto fare penitenza, avendo come “compagno di gioco” proprio l’aspirante latin lover della Casa. Il gioco è stato un modo affinchè i ragazzi potessero alleviare la noia del tugurio ma ha rappresentato anche un’occasione per i concorrenti di avvicinarsi gli uni con gli altri senza tabù, al fine di testare quanta affinità potesse esserci tra loro.
I ragazzi del Grande Fratello 12 finiti in tugurio si divertono con uno dei giochi più gettonati tra i giovani: il classico “Obbligo o verità” che consente loro di testare, sotto forma di scherzo, le reciproche affinità. Ecco il video.
Per la prima volta dall'uscita di "Judas", gli attacchi nei confronti di Lady Gaga non arrivano da ambiti ecclesiastici, bensì da una collega: Christina Aguilera. La cantante americana neo divorziata è in questo periodo giudice del talent show "The Voice". Nel dietro del quinte del programma la Aguilera sarebbe stata sentire attaccare la collega, come scrive The National Enquirer. "Christina ha detto a un concorrente che lei è 10 volte meglio di Gaga, ha detto che la sua rivale è fastidiosa e ha espresso il suo stupore per il fatto che Gaga sia diventata così famosa. Ha messo in piedi una scena, e i produttori hanno insistito per rigirare quella parte.” La produzione dello show ha però smentito la voci: “Questa storia è completamente falsa. Non abbiamo registrato The Voice da più di un mese. Non vale nemmeno la pena commentare.” Ma c'è di più. Un membro del talent show avrebbe definito la Aguilera: "Una donna vecchia e amara intrappolata nel corpo di una 30enne!" come scrive lo stesso Enquirer.
Duro attacco della Aguilera alla collega popstar. Ma le voci sarebbero “completamente false” secondo la diretta interessante.
Ramona Amodeo e Mario De Felice si sono lasciati. L'ex corteggiatore non ha però dimenticato la napoletana e, mentre lei si trincera dietro il più assoluto silenzio, lui concede un'intervista a Vip, lanciando un appello alla sua dolce metà: "Al momento non so. Probabilmente se lei dovesse tornare da me, io sarei disposto a ricominciare". La separazione è stata una scelta obbligata. Eppure gli amanti di Uomini e Donne sperano con tutto il cuore che la loro relazione non sia definitivamente naufragata. Mario De Felice non nasconde il dolore e il sentimento che ancora lo lega alla ex tronista: "Sono davvero molto dispiaciuto, io ho amato Ramona con tutto me stesso e probabilmente è il mio sentimento nei suoi riguardi è ancora vivo, ma ad oggi la situazione è questa". Mentre si inseguono petteggolezzi su Andrea Angelini che non ha mai nascosto il suo legame nei confronti della napoletana, tanto da dichiarare: ad oggi la mia scelta è Ramona Amodeo, Mario De Felice ammette di aver dato tutto se stesso per far funzionare il suo rapporto d'amore: "Ritengo di possedere una sensibilità unica. E in questa storia mi sono impegnato ai massimi livelli". Forse, complice il carattere forte della sua ex fidanzata, il sentimento non è stato sufficiente per mantenere a galle una relazione che già annaspava: "Lei mi ha amato intensamente. Ma io nel nostro rapporto sono sempre stato l’unico a chinare il capo se sorgevano delle problematiche fra noi. Ha un carattere forte, deciso , determinato e per certi versi mi ha colpito proprio questo di lei, perché penso che una ragazza di ventuno anni sia da ammirare, se ha questo temperamento, ma forse in un rapporto di coppia non sempre va bene".
Mario De Felice svela la verità sulla sua storia con Ramona Amodeo ma non nega di essere ancora legato all’ex tronista e di essere pronto a ricominciare a vederla.
Sono saliti a 250.566 i casi di Coronavirus in Italia (+463, ieri +347), di cui 202.098 guariti (+151 ieri +305) e 35.205 morti (+2, ieri +13). Questi i numeri dell'emergenza Covid-19 nel nostro Paese secondo il bollettino aggiornato ad oggi domenica 9 agosto, come reso noto dal Ministero della Salute. I casi attivi in Italia sono 13.263. Di questi, 763 sono ospedalizzati e 45 persone sono ricoverate in terapia intensiva. Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 37.637 tamponi, per un totale di 4.296.730 dall'inizio della pandemia. La Regione più colpita rimane la Lombardia, che ha fatto registrare 71 nuovi casi e un decesso. In totale i casi in Italia sono 250.566 così suddivisi come emerge dalla tabella fornita dal Ministero della Salute: Di seguito i dati aggiornati Regione per Regione: Lombardia: 93.853 Piemonte: 31.868 Emilia Romagna: 30.121 Veneto: 20.656 Toscana: 10.644
Il bollettino del Ministero della Salute sui contagi da Coronavirus in Italia di oggi, domenica 9 agosto 2020: secondo l’ultimo bilancio aggiornato a oggi, il numero dei casi positivi al Covid-19 in Italia sale a 250.566 (+463) di cui 202.098 guariti (+151 ieri +305) e 35.205 morti (+2, ieri +13).
Se quest'estate avete voglia di respirare un po' di libertà e di sana avventura, magari visitando tanti posti diversi in sole due settimane, allora un bel viaggio in auto è la vacanza che fa per voi. Non dimenticate però di impegnarvi nel calcolo delle distanze chilomentriche prima di mettervi in viaggio. Prima di tutto decidiamo l'itinerario da percorrere, e qui ci sarà davvero l'imbarazzo della scelta. Potremmo intraprendere un fantastico viaggio da nord a sud, attraverso il nostro Bel Paese. L'Italia con le sue bellezze artistiche e naturali è la meta ideale per chi ha in programma una vacanza culturale. Ma anche andare alla scoperta di un'altra nazione europea è un alternativa entusiasmante. La caliente Spagna e la splendida Francia sono sempre tra le mete più gettonate. Una volta scelto lo sfondo della nostra estate, non ci rimane che pianificare il viaggio in auto facendo un attento calcolo delle distanze tra le città che intendiamo visitare. Se avete preso già in mano la cartina geografica, site fuori strada… la soluzione è proprio nel vostro pc. Navigando un po' su Internet, scoprirete infatti che Google maps e ViaMichelin potranno facilmente aiutarvi a calcolare esattamente le distanze da coprire durante il tuo viaggio. In questo modo, potrete organizzare meglio la vacanza, stabilendo i tempi di viaggi in anticipo e con precisione. Si tratta di strumenti molto intuitivi. Basta scrivere la città da cui partite (se proprio volete essere serviti col cucchiaino scrivete anche l'indirizzo preciso) e quella a cui volete arrivare. A questo punto non dovete fare altro che attendere che il motore di ricerca calcoli il percorso e i tempi ed ecco che, come per incanto, avrete tutte le indicazioni: sia sulla mappa, sia in forma testuale. ViaMichelin offre qualche servizio aggiuntivo. Se infatti il viaggio è solo uno degli aspetti gradevoli della vacanza (traffico escluso), non bisogna dimenticare che avremo anche i "dispiaceri". E, in particolare, i costi. Quanto ci costerà, dunque, il viaggio dal punto A al punto B? Ecco la risposta. Su ViaMichelin, infatti, potete inserire la tipologia della vostra auto e, se lo ritenete opportuno, il tipo e costo del carburante da voi utilizzato. Una volta inserite le tappe, il sito vi calcolerà non solo le distanze chilometriche, ma anche il prezzo del pedaggio e il costo del carburante.
Se hai in programma un viaggio in auto, Google maps e ViaMichelin ti potranno aiutare a calcolare le distanze tra le città che intendi visitare.
Mentre TikTok continua ad attrarre un numero sempre maggiore di utenti anche a causa delle misure di lockdown anti Covid-19, la reputazione dell'app viene messa in discussione da un bacino di persone sempre più ampio. Gli ultimi a essersi esposti criticando apertamente l'app di origine cinese sono gli hacker di Anonymous, che in un Tweet pubblicato nelle scorse ore hanno caldamente sconsigliato di installare e utilizzare l'app: "Cancellate TikTok in questo stesso momento" ha esortato uno degli account del gruppo "E se conoscete qualcuno che lo usa, spiegategli che non è nient'altro che un malware nelle mani del governo cinese, intento in una colossale operazione di sorveglianza di massa". Come avviene sempre con gli hacker di Anonymous, è difficile attribuire la paternità del tweet all'intera collettività di hacker, dal momento che per sua stessa costituzione non si tratta di un'organizzazione con un vertice ma di un gruppo decentralizzato. L'account che ha diffuso il cinguettio è però divenuto nel tempo una delle voci più seguite in riferimento alle attività di Anonymous, motivo per cui c'è ragione di credere che la posizione assunta sia per lo meno condivisa da una nutrita schiera di membri del gruppo. Dal canto suo il tweet è stato pubblicato in risposta a un contenuto che fa riferimento a una ulteriore vicenda: la scoperta — da parte di uno sviluppatore indipendente — di alcune funzioni sospette interne a TikTok. La storia era finita sotto i riflettori pochi giorni fa: da una parte TikTok veniva accusata di tracciare gli utenti e collezionare i loro dati in modo molto preciso; dall'altra le accuse non sono ancora state provate. Non è sicuramente la prima volta che TikTok viene tacciata di invadenza nei confronti della privacy degli utenti. Lo sviluppatore ByteDance ha sempre risposto alle accuse negando ogni addebito, ma la sua provenienza cinese ha alimentato i timori di Paesi come gli Stati Uniti e più recentemente l'India, preoccupati che i dati raccolti possano finire nelle mani del governo locale. Chi si aspetta un'azione concreta da parte di Anonymous nei confronti di TikTok però potrebbe aspettare invano: quella del gruppo per il momento va considerata una semplice presa di posizione su un'app e un tema che online stanno facendo discutere da mesi. La risposta di TikTok:
Uno degli account Twitter più seguiti legati al gruppo di hacker ha invitato gli utenti a liberarsi di TikTok, prendendo una posizione netta contro la piattaforma di condivisione video: “Non è nient’altro che un malware nelle mani del governo cinese, intento in una colossale operazione di sorveglianza di massa”.
Le buone notizie sembrano continuare a piovere su Psy. Prima Brian May ipotizza una collaborazione con lui, in un'intervista rilasciata a Rolling Stones, poi sfonda il tetto dei 3 miliardi di visualizzazioni su YouTube. E come affronta le belle notizie il cantante coreano? Bevendo. Proprio così. In un'intervista al The Sunday Times Magazine, Psy ha parlato di questo "vizio" che proprio non riesce a togliersi. Per lui bere è la risposta a tutto. Infatti dichiara: "Se sono felice, bevo, se sono triste, bevo. Se sta piovendo, bevo, se c'è il sole, bevo. Smetto solo quando sto soffrendo i postumi della sbornia" La sua preferita è la vodka Coreana, di cui dice: "E' la mia migliore amica, ma mi scolo allegramente anche whisky, tequila, qualunque cosa" Psy parla anche del suo lavoro e di come all'inizio gli sia stato proposto di ricorrere ad un chirurgo plastico, per migliorare il suo aspetto. Lui si è rifiutato:
Al The Sunday Times Magazine, Psy parla della sua passione per gli alcolici, degenerata in vero e proprio vizio. Rivela, poi, le richieste che gli sono state fatte all’inizio della sua carriera e che ha prontamente rifiutato.
Non tutto è ciò che sembra. A volte l'occhio si può confondere, può essere ingannato. Così davanti alle opere dell'artista francese Mademoiselle Maurice si può pensare di trovarsi di fronte a una normale espressione di street art ma non è così. Viste da lontano le opere della giovane artista francese sembrano un'esplosione di colori arcobaleno realizzati con la vernice, le bombolette spray o la pittura. Ma in realtà le opere d'arte di Mademoiselle Maurice sono realizzate con gli origami. Attraverso l'uso di carta modellata appositamente, l'artista originaria della Savoia crea degli incredibili capolavori tridimensionali di street art. Contro il grigiore delle città, Mademoiselle Maurice realizza coloratissime installazioni sulle facciate dei palazzi del mondo. La sua arte è fatta di origami di carta e filo che lei modella in modo complesso. Le sue opere si inseriscono nel paesaggio urbano come un flusso di colore che abbellisce gli angoli bui delle città. Così una facciata grigia di un edificio diventa un arcobaleno a cielo aperto, delle comuni scalinate si trasformano in un trionfo di colori. Non usa pittura, vernice né bombolette spray o stencil, la street art di Mademoiselle Maurice è caratterizzata da variopinti origami.
Decora le facciate dei palazzi in giro per il mondo ma non usa vernice né stencil: non immaginerete mai di cosa sono fatte le opere dell’artista francese Mademoiselle Maurice.
Il nome di Neymar continua a trovare spazio su tutte le prima pagine dei giornali brasiliani. E non solo per le sue giocate e per i suoi gol. Ad accendere l'ennesimo faro sul talento verdeoro è stata ancora la sua voglia di divertirsi fuori dal terreno di gioco, e in particolare per la festa di Capodanno che ‘O'Ney' ha organizzato per salutare il 2020. La stampa ha infatti riportato dell'apertura di un'indagine ufficiale da parte della procura brasiliana: allertata da alcune segnalazioni relative alla megafesta con 500 persone organizzata in una struttura vicina alla villa del giocatore a Mangaratiba, a 110 km circa da Rio de Janeiro,. Nonostante la precisazione dell'Agência Fábrica, società specializzata nell’organizzazione di concerti ed eventi pubblici e privati, che ha parlato di una festa organizzata in tutta sicurezza e riservata a ‘soli' 150 invitati, Neymar è stato però invitato a fornire chiarimenti sul "numero di ospiti, l'organizzazione della festa e sulle misure sanitarie prese". Si parla infatti di un party con un numero spropositato di partecipanti e cominciato addirittura già a Natale: un ritrovo festoso e legale, in base alle regole in vigore nello Stato di Rio de Janeiro, ma decisamente fuori luogo alla luce di ciò che sta accadendo in Brasile per la pandemia del Coronavirus. A post shared by FÁBRICA (@fabricaag)
La mega festa organizzata a Mangaratiba dal giocatore del PSG, ha messo in moto la procura di Rio de Janeiro che ora vuol vederci chiaro sull’evento e sul numero di partecipanti a questo party. Di fronte al possibile assembramento di più di 500 persone, Neymar è stato chiamato a a fornire chiarimenti sul “numero di ospiti, l’organizzazione della festa e e sulle misure sanitarie prese”.
Nonostante le sue indiscutibili qualità di showgirl, ampiamente dimostrate di fronte alla macchina da presa, anche Belen Rodriguez avrebbe ricevuto una spinta da parte di Silvio Berlusconi affinchè potesse affermarsi quale nuovo e promettente personaggio della tv. Nei giorni cui le intercettazioni delle telefonate tra il Premier e Gianpaolo Tarantini stanno distruggendo la vita privata del Presidente del Consiglio – esponendolo alla gogna mediatica per la sua ormai famosa passione per le donne giovani e belle – non c’è più spazio per la privacy. Nel calderone, prima o dopo, ci sono finite tutte: dalla Arcuri rifiutata da Berlusconi, ma precedentemente beatificata sul web, a Nicole Minetti, passando per la mulatta Marysthell Garcia Polanco. L’ultima, in ordine di tempo, è la donna simbolo del desiderio dei maschi italiani, la splendida fidanzata di Fabrizio Corona: Belen. Quando Belen arriva in Italia, è conosciuta soprattutto per essere la fidanzata di Marco Borriello. Splendida sebbene non ancora particolarmente nota, la nuova conduttrice di Italia’s got talent 3 attira subito l’attenzione generale. Con la partecipazione a L’Isola dei Famosi ottiene finalmente il primo dei tanti riconoscimenti che le saranno tributati in qualità di astro nascente del piccolo schermo. Nel frattempo, se prima Berlusconi aveva dichiarato Belen come intoccabile perché fidanzata con uno dei suoi calciatori – si riferisce ovviamente a Marco, oggi attaccante nella Roma ma all’epoca militante nella squadra del Milan – adesso la situaizone cambia. Belen, tornata improvvisamente single, diventa oggetto delle attenzioni del Premier. E’ il 1 gennaio 2009 quando Berlusconi chiama Tarantini per fargli gli auguri per l’anno appena iniziato. Gianpaolo che ha trascorso il compleanno in compagnia dell’argentina oltre che con Manuela Arcuri e Claudia Galanti, racconta al Premier la notte di baldoria appena terminata: Tarantini: Belen ha fatto dei balli latino-americani…mamma mia Berlusconi: Chi li ha fatti? Belen? Tarantini: Belen, sì. Berlusconi: Ma adesso è libera? Con chi sta? Tarantini: Con nessuno. Glielo ho detto ieri infatti l’ho chiamata tante volte che volevo farle gli auguri perché a destra mia Belen…a sinistra Claudia e di fronte Manuela.
Una nuova indiscrezione sul conto del Presidente del Consiglio e dei favori, televisivi e non, che avrebbe concesso alle sue donne, coinvolge questa volta la splendida Belen Rodriguez. Per favorirla alla conduzione di Scherzi a Parte, Berlusconi avrebbe esercitato numerose pressioni. E lei, in una telefonata intercettata, lo ringrazia e promette: “Non ti deluderò”.
La rinnovata corsa allo spazio dopo l'epoca d'oro degli anni '50-'70 del secolo scorso non sta coinvolgendo solo governi ed enti istituzionali, ma anche industrie private di ricchi magnati, pionieri del nuovo e redditizio settore del turismo spaziale. Da una parte c'è SpaceX di Elon Musk, che collabora da anni con la NASA e promette viaggi orbitali, visite alla Luna e in prospettiva persino spedizioni verso Marte, dall'altra ci sono la Virgin Galactic di Sir Richard Branson e la Blue Origin di Jeff Bezos, che puntano invece a esperienze “mordi e fuggi”, dove si può assaporare l'ebbrezza dello spazio – con microgravità, cielo nero e curvatura della Terra – soltanto per alcuni minuti. I recenti voli inaugurali che hanno avuto come protagonisti proprio il fondatore della Virgin e l'ex CEO di Amazon, oltre a una selezione di fortunatissimi astronauti "in erba", dimostrano che il turismo spaziale è possibile e, sebbene al momento sia dedicato solamente ai super ricchi – un biglietto costa 250mila dollari -, in futuro ci sarà sicuramente margine per ampliare la platea di viaggiatori. Sembra tutto molto bello, ma la corsa allo spazio ha un notevolissimo prezzo da pagare in termini di impatto ambientale, proprio in un momento in cui dovremmo fare tutto il possibile per ridurre le emissioni di anidride carbonica (CO2) e di altri inquinanti in atmosfera, per evitare la catastrofe climatica verso cui ci stiamo avviando. A sottolineare quali sono i (pesanti) costi ambientali di questi lanci è la professoressa Eloise Marais, docente di Geografia Fisica presso lo University College London (UCL), che in un approfondito articolo pubblicato su The Conversation si è concentrata soprattutto sui vari propellenti. I meno inquinanti in assoluto sono sicuramente i razzi lanciatori di Blue Origin di Bezos, che utilizzando idrogeno liquido e ossigeno liquido non emettono anidride carbonica (il principale dei gas a effetto serra), ma grandi quantità di vapore acqueo. Come spiegato dalla professoressa Marais, d'altro canto, il velivolo VSS Unity di Virgin Galactic sfrutta invece un propellente ibrido composto da un combustibile solido a base di carbonio, polibutadiene con terminazione idrossile (HTPB) e un ossidante liquido, il protossido di azoto. I razzi Falcon di SpaceX Falcon usano invece una combinazione di cherosene e ossigeno liquido. I combustibili utilizzati dalle compagnie di Elon Musk e Richard Branson producono anidride carbonica, fuliggine e una piccola parte di vapore acqueo, mentre l'ossidante a base di azoto della VSS Unity determina anche la produzione di ossidi di azoto, che giocano un ruolo significativo nell'inquinamento atmosferico. Come sottolineato dalla scienziata, i lanci spaziali rilasciano fino a 100 volte più CO2 per passeggero rispetto a quella di un volo intercontinentale. Lo stesso Branson ha confermato che il suo velivolo genera tanta anidride carbonica quanta quella di un volo tra Londra e Singapore, con la differenza che nel suo caso viene emessa per il divertimento di pochi minuti di una manciata di ricchissimi, mentre nel secondo caso i passeggeri possono essere anche centinaia (e la CO2 si calcola per passeggero). Considerando che nel prossimo futuro questi lanci turistici diventeranno molto più frequenti, la CO2 rilasciata avrà un impatto da non sottovalutare; non a caso secondo uno studio pubblicato su Geophysical Research Letters un migliaio di lanci di razzi può aumentare di 1° C la temperatura ai poli e ridurre la superficie di ghiaccio del 5-15 percento. Come spiegato dalla professoressa Marais, la maggior parte (il 75 percento) dei composti liberati dai lanci viene rilasciata tra la stratosfera e la mesosfera, dove possono perdurare per anni. “Nella stratosfera, gli ossidi di azoto e le sostanze chimiche formate dalla scomposizione del vapore acqueo convertono l'ozono in ossigeno, impoverendo lo strato di ozono che protegge la vita sulla Terra dai dannosi raggi UV”, afferma la scienziata. Se ciò non bastasse, l'azoto presente stabilmente nell'aria viene convertito in azoto reattivo a causa delle altissime temperature che raggiungono i razzi mentre “bruciano” passando attraverso l'atmosfera. La professoressa Marais spiega che i razzi possono emettere fino a dieci volte più ossidi di azoto della Drax , la più grande centrale termica del Regno Unito, nello stesso periodo. L'atmosfera, inoltre, può essere raffreddata dalla formazione di nuvole a causa del rilascio di vapore acqueo, con effetti che gli scienziati devono ancora valutare nel dettaglio. I rischi per l'ambiente non sono dunque da sottovalutare e gli scienziati chiedono a gran voce che le autorità regolatorie verifichino a fondo l'impatto di questi lanci per il divertimento di pochi. A rendere la situazione ancor più paradossale il fatto che proprio i fondatori di queste aziende aerospaziali private si riconoscono come fervidi sostenitori della lotta al cambiamento climatico. Ma in fondo il loro comportamento non è molto diverso da quello dei governi; nonostante gli altisonanti proclami di lotta al cambiamento climatico, dei 14mila miliardi di dollari stanziati per la ripresa economica dopo la pandemia, soltanto il 2 percento sono indirizzati verso le energie rinnovabili. Ciò porterà a un inevitabile record delle emissioni di CO2 atteso per il 2023.
Tre compagnie aerospaziali private americane, la SpaceX di Elon Musk, la Blue Origin di Jeff Bezos e la Virgin Galactic di Richard Branson, stanno spianando la strada verso il turismo spaziale, dopo i primi voli inaugurali. L’esperienza, visto il costo esorbitante dei biglietti, al momento è destinata solo ai super ricchi. Ciò che preoccupa, tuttavia, è che per il divertimento di pochi si rischia di avere un impatto ambientale da non sottovalutare. Ecco perché.
Negli ultimi giorni ad Amici si è fatto un gran parlare dei contratti discografici che i ragazzi potrebbero firmare una volta usciti dal talent show: e se Annalisa Scarrone è corteggiata dalle case discografiche presenti in studio, il contratto Sony è a rischio per Francesca Nicolì che ancora una volta si è dimostrata un vero e proprio concentrato di maleducazione. Fortunatamente, però, Amici non è fatto solo di polemiche e così ecco che in questi giorni si è tornato a parlare anche dei prossimi ospiti del programma. Dopo la notizia della probabile partecipazione di Raffaella Carrà alla semifinale, è ora il momento di parlare degli ospiti più imminenti. Per quanto riguarda la puntata di domani pomeriggio è prevista la partecipazione di Loredana Errore, la ragazza che lo scorso anno ha partecipato alla nona edizione di Amici e che quest'anno è salita sul palco del Teatro Ariston di Sanremo per accompagnare Anna Tatangelo nella sua Bastardo. Insieme a Loredana Errore, però, ci sarà anche un'altra Loredana, una vera e propria colonna portante nel panorama musicale italiano. Si tratta ovviamente di Loredana Bertè che ad Amici ha già fatto coppia recentemente proprio con Francesca Nicolì per un duetto in occasione di una puntata del serale.
Loredana Errore e Loredana Bertè saranno ospiti di Amici domani pomeriggio per un duetto sicuramente d’eccezione.
Mentre i divi di Twilight, Robert Pattinson e Kristen Stewart lavorano alle riprese dell'ultimo capitolo della saga "Breaking Dawn", gli appassionati e non della serie vampiresca possono rallegrarsi dell'uscita in blu ray dell'esilarante parodia "Mordimi", il film diretto da Jason Friedberg e Aaron Seltzer. A rivestire i panni di Robert Pattinson e della sua fidanzata Kristen Stewart sono gli attori Matt Lanter (Edward Sullen) e Jenn Proske (Becca Crane); ma la saga di Twilight non è l'unica ad essere presa di mira. Gli autori propongono la parodia dei cult adolescenziali più popolari, divertendo innanzitutto gli appassionati del genere che sono in grado di cogliere più facilmente le sfumature e l'ironia di questa simpatica pellicola. L'edizione blu ray di Mordimi prevede una versione estesa del film con alcuni minuti inediti, ma risulta decisamente scarno il reparto degli extra. Chissà che penseranno Robert Pattinson e Kristen Stewart della loro esilarante parodia?
“Mordimi”, la parodia di Twilight di Robert Pattinson e Kristen Stewart esce in versione blu ray. Chissà cosa penseranno i protagonisti di Breaking Dawn di questa esilarante trasposizione comica?
Forza Italia ha fatto le sue scelte depositando le liste dei candidati per le prossime elezioni europee 2019 in ogni circoscrizione, compresa quella del Sud, in discussione fino all'ultimo. Mara Carfagna non è in nessuno di questi elenchi: la vicepresidente della Camera, dopo la polemica scoppiata ieri, resta fuori dalle candidature, ma ciò che è sicuro è che la discussione, nata ieri mattina, lascerà degli strascichi. Lo scontro interno a Forza Italia è iniziato quando Roberto Occhiuto e Paolo Russo, parlamentari azzurri del Sud, hanno richiesto la candidatura della Carfagna alle europee, con la vicepresidente della Camera che ha risposto prontamente: "Se il partito lo ritiene utile sono a disposizione, come in passato e come sempre". Poi l'accusa piovuta dai vertici di Forza Italia, che l'hanno incolpata di tentare il "golpe" contro Berlusconi. Nonostante lei abbia definito "calunnie" queste parole e sia stata difesa da volti importanti del partito come Renato Brunetta e Mariastella Gelmini, Mara Carfagna non correrà alle elezioni europee. Una candidatura che sarebbe servita non tanto per l'elezione a Bruxelles (Carfagna è attualmente vicepresidente della Camera), quanto per portare voti al partito. Dopo la polemica uscita di scena di Elisabetta Gardini (che si candiderà al Nord-Ovest con Fratelli d'Italia) e le voci che si sono susseguite tra ieri e oggi è sempre più chiaro che dentro Forza Italia si sta giocando anche una partita per la successione di Silvio Berlusconi. Da una parte ci sono i fedelissimi, dall'altra c'è il differente approccio nei confronti della Lega: con Giovanni Toti favorevole e la stessa Carfagna sempre più lontana dalle posizioni del leader del Carroccio. Poi c'è Antonio Tajani, al momento vicepresidente del partito e capolista per la circoscrizione del Centro, unica lista a cui il Cavaliere ha rinunciato. Se la Carfagna fosse stata presentata come capolista al Sud e avesse superato il consenso di Tajani si sarebbero aperte nuove discussioni, che rimandano inevitabilmente al futuro di Forza Italia dopo Berlusconi.
Mara Carfagna non correrà alle prossime elezioni europee di fine maggio. Dopo la polemica scoppiata nella giornata di ieri, con i vertici di Forza Italia che hanno accusato la vicepresidente della Camera di voler tentare un “golpe” contro Berlusconi, la Carfagna non è stata inserita nelle liste presentate oggi dal partito per la circoscrizione Sud.
Ha dichiarato di aver sconfitto tre volte Satana a suon di preghiere e ricoprendosi di croci. Ad ottobre, si ipotizza una reunion con l'ex moglie Romina. Ma la notizia che sta facendo parlare di Al Bano, in queste ore è un'altra. L'animo passionale del cantante, sembra non essersi affatto sopito con il passare del tempo. In un'intervista rilasciata al sito tedesco Express.de, ha parlato del suo rapporto con le groupies. Sono numerose, infatti, le irriducibili fans che si fanno trovare in camerino dopo i suoi spettacoli. L'artista ha spiegato che il suo piacere per il sesso è rimasto intaccato e che non se la sente di dire no alle sue fans. "Anche adesso alle groupies non riesco a dire di no. L’amore è importante, l’amore è parte della vita e il piacere del fare sesso non passa nemmeno con l’età" Al Bano ha spiegato che c'è sempre un folto gruppo di ragazze, disposte a correre nel suo camerino pur di conoscerlo e davanti ad una donna che lo attrae, non si sente di tirarsi indietro: "Ci sono donne di tutte le età. Se trovo una donna che mi piace la invito a venire da me. E poi? Dai, non serve spiegare cosa succede nel dettaglio, vero?" Il leone di Cellino San Marco, però, rivela una passione segreta per una cantante di musica popolare tedesca di 28 anni, con cui ha avuto modo di duettare in passato. Lei è Helene Fischer. Di lei dice:
Intervistato da Express.de, il cantante ha parlato del suo rapporto con le groupies che si presentano in camerino. Al Bano non disdegna di approfondire la conoscenza con le fan che trova particolarmente attraenti. Rivela poi di avere un debole per la cantante Helene Fischer.