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Una nuova carriera per Eminem? Le star non si accontentano mai, un “cattivo ragazzo” come Eminem ancor meno! Si mette in cattedra e bacchetta i giudici dell’edizione britannica di X-Factor, anzi fa di più. Il rapper si è candidato come giudice del talent show. Ricordiamo che X-Factor è uno dei programmi televisivi più seguiti in Gran Bretagna, ma anche qui le polemiche tra i giudici sono all’ordine del giorno. Eminem resa pubblica la sua conoscenza della versione britannica della trasmissione televisiva, ha fatto capire, senza troppi giri di parole, che gli attuali giudici (Cheryl Cole, Danni Minogue e Louis Walsh) non sono da considerarsi tra i più qualificati in materia propriamente hip-hop. Un giornale londinese riporta le sue parole: "Rispetto gli attuali giudici ma c’è bisogno di gente che abbia venduto molti dischi, di star globali. Devi preparare i concorrenti per quel che veramente c’è la fuori, e a che genere di pressione dovranno affrontare. Da questi show vengono continuamente fuori persone dotate di un talento medio, è arrivato il momento di dare una chance a chi se la merita davvero. Una star dell’hip-hop non vincerà mai uno show come X-Factor senza qualcuno come me in giuria. Ci sono un sacco di potenziali star dell’hip-hop piene di talento che ucciderebbero per aver successo nel Regno Unito, ma i giudici non sono competenti in materia". E se in Ighiterra non fossero d’accordo? C’è sempre la versione italiana di X-Factor che, quest’anno come non mai, ha bisogno di colpi di scena per risollevare lo share. Immaginate Morgan ed Eminem seduti uno accanto all’altro? Di certo farebbero scintille, ma la sua partecipazione sarebbe una manna dal cielo per gli ascolti. | Eminem si è candidato al ruolo di giudice del reality musicale X-Factor britannico. |
È stato cancellato già da quest’anno il tanto contestato bonus maturità. Lo prevede, secondo quanto si apprende, il decreto legge sulla scuola che è stato presentato oggi in Consiglio dei ministri. Si tratta di un bonus che ha scatenato molte polemiche nei giorni scorsi in quanto andava a creare delle iniquità e che lo stesso ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza aveva deciso di modificare. E a test universitari in corso (oggi sono al lavoro gli aspiranti studenti di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria) si è deciso di eliminarlo già per l’anno accademico 2013-2014. In questa tornata di test d’ingresso non si terrà dunque conto del voto conseguito all’esame di Stato. Ridurre costo libri di testo – Il Consiglio dei ministri, dopo un’ora e mezzo di riunione, ha dato il via libera al decreto legge sulla scuola. “Ci interessa ricominciare a investire sulla scuola e l’istruzione dopo anni di tagli, perché sono il centro per il rilancio del nostro Paese. Abbiamo messo a punto alcune prime risposte, ne verranno altre”, è quanto detto dal Presidente del Consiglio Enrico Letta dopo l’approvazione del decreto. Letta ha parlato anche della necessità di intervenire per far gravare meno sulle famiglie il peso dei libri di testo. “Ridurre il peso del costo dei libri di testo a carico delle famiglie e degli studenti – così Letta – è uno dei temi più gravosi e più complessi”. Stop alle sigarette elettroniche a scuola – Tra le regole presenti nel decreto legge c'è quella che vieta le sigarette elettroniche in tutti gli edifici. Per i trasgressori sono previste sanzioni pecuniarie. I proventi, da quanto si apprende, saranno riassegnati al ministero della Salute “per il potenziamento dell’attività di monitoraggio sugli effetti derivanti dall'uso di sigarette elettroniche, nonché per la realizzazione di attività informative finalizzate alla prevenzione del rischio di induzione al tabagismo”. Carrozza ha confermato poi la proroga del piano triennale di assunzioni di docenti e Ata. Il piano punta a coprire il turn-over e tutti i posti liberi e disponibili pari, dal 2014 al 2016, a circa 42mila posti. Via libera all’assunzione a tempo indeterminato di 26.000 insegnanti di sostegno: verranno stabilizzati nell’arco di un triennio passando dall’organico di fatto a quello di diritto. | Dopo le polemiche e a test universitari in corso arriva la cancellazione immediata del cosiddetto bonus maturità. I punti assegnati dal voto dell’esame di maturità non varranno per l’ammissione all’università. Il Cdm approva il decreto legge sulla scuola. |
Enrico Varriale non è stato sospeso per decisione dei vertici Rai. Secondo quanto riportato da fonti di viale Mazzini, è stato solo sospeso l'intervento in video previsto per il 10 ottobre in occasione delle finali della Nations League. Il telecronista sportivo non è stato sospeso né è risultato destinatario di provvedimenti disciplinari. La decisione è stata presa a tutela della Rai e del giornalista. Varriale è indagato per stalking e lesioni nei confronti della donna, e nei suoi confronti è stato disposto il divieto di avvicinamento a meno di trecento metri non solo dalla donna, ma anche dai luoghi da lei frequentati. Il giornalista, da parte sua, ha dichiarato che le accuse mosse dall'ex compagna sono false. Enrico Varriale è stato denunciato dall'ex compagna, che ha raccontato di essere stata picchiata dal giornalista durante una lite avvenuta quest'estate. Non solo: Varriale l'avrebbe tempestata di messaggi e chiamate, citofonandole più volte anche verso le 6 del mattino. Comportamenti, si legge nelle carte, che avrebbero provocato nella donna "un grave stato d'ansia e paura". E ancora: "Le condotte poste in essere dal Varriale danno conto di una personalità aggressiva e prevaricatoria, evidentemente incapace di autocontrollo". | Enrico Varriale non è stato sospeso dai vertici Rai, come appreso in un primo momento, ma non andrà in video per le finali Nations League. La decisione è stata presa dopo che l’ex compagna lo ha accusato di percosse e di stalking. Il telecronista sportivo ha negato di aver agito in questo modo e dichiarato che si tratta di accuse false. |
La morte di Carrie Fisher ha scioccato milioni di fan di Star Wars in tutto il mondo, ma frutterà a Disney la bellezza di 50 milioni di dollari (circa 48 milioni di euro). Tale è la cifra che la casa di Topolino, che produce e distribuisce i nuovi film della saga, dovrebbe ricevere come risarcimento assicurativo dopo la scomparsa dell'attrice, interprete della principessa Leia. Per il ritorno della Fisher in Guerre stellari, a partire dal settimo episodio "Il risveglio della Forza" (2015), la potente casa cinematografica ha infatti stipulato una polizza con i Lloyds di Londra per tutelarsi nel caso la star non fosse stata in grado di ultimare la nuova trilogia. La Fisher è riuscita a concludere le riprese sul set di Star Wars – Episodio VIII, tra i film più attesi del 2017 previsto in uscita il 14 dicembre. La rivedremo dunque nei panni di Leia, in una interpretazione postuma che, ne siamo certi, sarà l'elemento più atteso del film. Sfortunatamente, però, non ha potuto prendere parte alla lavorazione di Episodio IX (in sala nel 2019), il cui inizio è programmato per la prossima primavera. Non è ancora chiaro se anche il personaggio morirà, o se verrà tenuto in vita grazie alla tecnologia dell'animazione in CGI, com'è stato fatto nello spin off Rogue One – A Star Wars Story per Grand Moff Tarkin/Peter Cushing e per la stessa Fisher, miracolosamente ringiovanita grazie ai prodigi della tecnica. | La casa di Topolino è pronta a riscuotere il più grande premio assicurativo della storia cinematografica, dal momento che l’attrice è scomparsa prima di poter girare il nono episodio della saga di Star Wars. |
Il mese scorso, Mila Kunis e Ashton Kutcher si sono fidanzati ufficialmente. L'attore ha regalato alla sua compagna un luccicante anello di diamanti, confermando la sua intenzione di sposarla e mettere su famiglia con lei. Da allora il gossip si è scatenato. Prende sempre più piede l'indiscrezione che vedrebbe la bellissima Mila Kunis, in dolce attesa. Nelle ultime ore è stata immortalata mano nella mano con Kutcher, mentre si godevano una passeggiata romantica. | Mila Kunis è stata paparazzata insieme ad Ashton Kutcher, mentre si godevano una passeggiata romantica. La maglia ampia, indossata dall’attrice, ha alimentato ancora di più i pettegolezzi che la vedrebbero in dolce attesa. |
Si trova in gravissime condizioni un uomo di 68 anni, risultato infetto al Covid-19, che è ricoverato in terapia intensiva all'Ospedale Sant'Anna di Ferrara. L'uomo si è rifiutato di vaccinarsi contro il coronavirus, e per curarsi aveva scelto la telemedicina, con consulti via telefono e via mail con un medico che fa parte dell'associazione Ippocrateorg, la stessa del convegno in Senato sulle terapie alternative che ha scatenato una bufera politica. Sul caso, raccontato dalla Nuova Ferrara, la Procura ferrarese ha aperto un'inchiesta conoscitiva. Il 68enne, con patologie pregresse e per il quale il Sant'Anna avrebbe richiesto anche una consulenza psichiatrica, è stato ricoverato diverse settimane fa, e il quadro clinico è molto critico. La segnalazione del caso è partita dall'ospedale e la Procura di Ferrara ha aperto un'inchiesta conoscitiva in attesa di capire di più sulle posizioni del paziente, del medico che lo curava a distanza e dell'associazione, di cui lo stesso paziente aveva parlato ai medici del Sant'Anna. Al vaglio i messaggi e le mail che il 68enne aveva fornito ai medici del Sant'Anna al primo accesso, chiedendo tra l'altro di essere dimesso. Non è stato ancora stabilito se l'uomo stesse seguendo o meno le prescrizioni ricevute. | Un malato di Covid di 68 anni, che è stato curato con la telemedicina da un medico legato all’associazione Ippocrateorg, si trova in gravi condizioni, e lotta tra la vita e la morte. L’anziano, ricoverato in terapia intensiva all’Ospedale Sant’Anna di Ferrara, non è vaccinato. La Procura ferrarese ha aperto un’inchiesta conoscitiva. |
Ha avvelenato la minestra dei suoi alunni con massicce dosi di nitriti di sodio solo per fare un dispetto a una collega. Per questo è stata arrestata la maestra dell'asilo MengMeng di Jiaozuo, nella provincia cinese di Henan, in Cina, che avrebbe potuto essere l'autrice di una vera e propria strage. Ventitré bambini sono infatti finiti in ospedale lo scorso mercoledì 27 marzo, ma nessuno di loro sarebbe in pericolo di vita. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la donna avrebbe riempito le pietanze servite alla mensa ai bimbi con dei prodotti carichi di sostanze tossiche. Il suo intento era quello di far ricadere la colpa del gesto quasi omicida su una collega. Ma le indagini della polizia alla fine sono riuscite a fare piena luce sulla vicenda e a incastrare l'insegnante, che è finita in carcere per tentato omicidio. | Una maestra d’asilo di Jiaozuo, in Cina, ha avvelenato la minestra dei suoi alunni con nitrito di sodio in dosi eccessive per fare un dispetto ad una sua collega. 23 bambini sono finiti in ospedale dopo aver accusato nausea, dolori addominali e svenimenti. L’insegnante è stata arrestata e la scuola chiusa momentaneamente. |
La giuria del Festival di Cannes 2017 – presieduta dal regista Pedro Almodovar e con Paolo Sorrentino, Agnès Jaoui, Fan Binbing, Will Smith, Maren Ade, Jessica Chastain, Park Chan-Wook e Gabriel Yared – ha scelto il vincitore di questa 70esima edizione. A portare a casa la Palma d'Oro, contro tutti i pronostici, è stato lo svedese Ruben Östlund per l'originale e provocatorio "The Square". Il protagonista è Christian (Claes Bang), direttore di un museo di arte contemporanea sexy e sciupafemmine che, un giorno, perde il cellulare. Attraverso l’applicazione “Trova il mio iPhone”, l’uomo riesce a trovare il palazzo dove si nasconde il ladro del suo telefono e, così, scriverà una lettera minatoria a tutti gli abitanti dell’edificio affinchè il ladro si faccia avanti. La Migliore regista di quest’anno è Sofia Coppola per “L’Inganno”, assente in platea ma ha ringraziato con un messaggio. Il Grand Prix della Giuria è stato attribuito a Robin Campillo per "120 battements par minute", che ha ricevuto una vera e propria ovazione dal pubblico. Per il Premio alla Migliore sceneggiatura c’è stato un ex aequo che ha entusiasmato la Croisette. Sono stati premiati, infatti, Yorgos Lanthimos & Efthimis Filippou per “The Killing of a Sacred Deer” e Lynne Ramsay per “You Were Never Really Here” mentre il Premio della Giuria è andato a “Loveless”, di Andreï Zviaguintsev. Diane Kruger ha fatto suo il Premio per la Migliore interpretazione femminile per il film “In The Fade”, di Fatih Akin, sbaragliando l'agguerrita concorrenza, mentre un incredulo Joaquin Phoenix ha ritirato il Premio per la Migliore interpretazione maschile per il suo ruolo in “You Were Never Really Here”, di Lynne Ramsay. La Camera d’Or è andata alla francese Léonor Serraille per l’emozionante “Jeune Femme” mentre il Premio Speciale del 70esimo anniversario è andato a Nicole Kidman, che non era presente sul palco, ma ha ringraziato con un videomessaggio. "The Square", regia di Ruben Östlund "Svezia, Danimarca, Francia, Stati Uniti d'America) "120 battements par minute", regia di Robin Campillo Sofia Coppola per “L’Inganno” Ex Aequo a Yorgos Lanthimos & Efthimis Filippou per “The Killing of a Sacred Deer” e Lynne Ramsay per “You Were Never Really Here” Diane Kruger per “In The Fade”(“Aus dem Nichts”), di Fatih Akın Joaquin Phoenix per “You Were Never Really Here”, di Lynne Ramsay | Pedro Almodovar e la Giuria del Festival di Cannes 2017 hanno attribuito la Palma d’Oro a Ruben Östlund per “The Square” mentre i Migliori attori sono stati Diane Kruger e Joaquin Phoenix. Migliore regista è Sofia Coppola per “L’Inganno” mentre il Grand Prix della Giuria è andato a Robin Campillo per “120 battements par minute”. |
Mercoledì verrà varato il nuovo dpcm, con restrizioni in arrivo in tutta Italia. Non solo l’obbligo di mascherine all’aperto, che sembra ormai quasi scontato. Ma anche limitazioni sul numero di partecipanti alle feste private e la possibile stretta sugli orari di chiusura dei locali. Il governo sta ancora valutando le misure da far rientrare nel dpcm, ma vuole aspettare il confronto con il Parlamento, che si terrà domani con l’informativa del ministro della Salute, Roberto Speranza. Tra le ipotesi allo studio ci sono quelle delle feste private con pochi partecipanti, i maggiori controlli nelle zone della movida e la possibile chiusura anticipata per bar e ristoranti. Il dpcm dovrebbe arrivare già stasera in Consiglio dei ministri. Non la versione definitiva probabilmente: dopo l’intervento di Speranza in Parlamento si valuterà – magari insieme all’opposizione – cosa modificare. Lo stesso ministro dovrebbe, inoltre, annunciare ufficialmente la proroga dello stato d’emergenza fino al 31 gennaio. Probabile anche un confronto con le Regioni, alle quali verrà probabilmente impedito di emanare ordinanze meno restrittive rispetto a quelle governative. Si tornerebbe alla fase 1, quando i dpcm potevano essere limati dai presidenti di Regione solamente in senso restrittivo. Come confermato dal ministro Speranza, viene escluso l’allargamento del numero di spettatori che potranno entrare negli stadi: non saranno più di mille per il momento. Quasi certa l’estensione dell’obbligo di indossare le mascherine all’aperto, fondamentali soprattutto in alcuni contesti come le uscite delle scuole e fuori dai locali della movida. Rimane il divieto di assembramenti. L’obbligo di utilizzare le mascherine all’aperto è già in vigore in alcune Regioni come Lazio e Campania, dove il numero dei contagi è maggiore. | Mercoledì verrà varato il nuovo dpcm, contenente ulteriori restrizioni che seguono l’aumento dei contagi da Covid-19 in Italia. Quasi certo l’obbligo di indossare le mascherine anche all’aperto, mentre si sta valutando l’ipotesi di introdurre una serie di misure restrittive per quanto riguarda i locali e le feste private. |
Le notifiche ordinarie L'inizio di un procedimento giudiziario (almeno nella sua fase introduttiva mediante l'atto di citazione) richiede che l'atto giudiziario sia notificato alla controparte prima del deposito del fascicolo processuale in tribunale. Anche se la notifica (che di fatto è la materiale consegna di un documento ad un altro soggetto) può sembrare relativamente semplice presenta diverse problematiche. La notifica dovrebbe essere effettuata presso la residenza anagrafica, ma viene considerata valida anche la notifica presso la dimora non anagrafica, ma abituale. La discrasia tra residenza anagrafica e residenza effettiva (e di conseguenza la validità della notifica) può essere provata in ogni modo. Chiamata in giudizio può essere una persona giuridica, in queste situazioni possono sorgere delle complicazioni relative all'individuazione del soggetto incaricato di ricevere le notifiche o all'eventuale notifica alla società oggetto di un procedimento di fusione . Quanto, invece, alle persone fisiche la notifica può avere delle difficoltà in presenza di più soggetti destinatari della notifica o di morte del soggetto destinatario della notifica. Normalmente le notifiche vengono effettuate tramite l'ufficiale giudiziario, questo significa che sussistono alcune parti della notifica contestabili solo a querela di parte ed altre parti della notifica contestabili con una semplice prova contraria (senza querela di parte). Altre volte le notifiche possono essere effettuate tramite il servizio postale . Come si è visto può anche capitare la necessità di dover notificare a più persone, nella locuzione più persone può rientrare | La Cassazione del 10.5.2018 n. 11299 ha affermato che la mancanza dei presupposti di fatto in presenza dei quali viene autorizzata la notificazione per pubblici proclami può essere denunziata in sede di gravame dal convenuto rimasto contumace. |
Una donna inglese, madre di 3 figli, ha gettato gettato candeggina in faccia ad un vicino per strada. Leanne Wilson è stata però prosciolta e non andrà in carcere. La 33enne avrebbe lanciato la bottiglia contenente il liquido caustico addosso Jack Bradley, dopo che quest’ultimo aveva sparso la voce secondo cui era stato a “letto con Leanne per una notte”. Voci che erano arrivate anche al compagno della 33enne. La donna l’avrebbe inoltre ripetutamente colpito con un martello, riporta il Liverpool Echo. La Wilson si è difesa sostenendo che le accuse nei suoi confronti erano totalmente inventate e che, anzi, era stato Bradley a lanciare addosso un biberon perché si era lamentata del fatto che l’uomo “vendeva cannabis” fuori dalla sua casa di Southport. “Ho raccolto quel biberon e gliel’ho tirato contro, ma non sapevo che contenesse candeggina” ha detto. La donna ha negato di averlo colpirlo con un martello o qualsiasi altro oggetto. Il procuratore Gerald Baxter ha affermato che l'incidente è avvento dopo che la Wilson è uscita dalla sua Ford Fiesta mentre Bradley, che aveva una gamba rotta col gesso e stava usando le stampelle, era fuori da un minimarket a Ainsdale, nel Merseyside, il 7 febbraio di quest'anno. | Leanne Wilson, 33enne inglese, avrebbe gettato il liquido caustico addosso al vicino Jack Bradley. Lei però nega le accuse: “L’ho solo affrontato perché vendeva droga davanti le nostre case”. Il ragazzo avrebbe rivelato che qualche settimane prima la donna era stata a letto con lui e la voce era giunta anche al compagno della vicina. |
Il Milan riparte da Rodrigo De Paul. I rossoneri sono pronti a iniziare la prossima stagione cercando di coprire subito i vuoti lasciati dai mancati rinnovi di Donnarumma e Calhanoglu. A meno di clamorosi ribaltoni infatti, oltre al portiere campano, a cui Maldini a già dato il benservito pubblicamente acquistando poi anche Maignan dal Lille, dovrebbe salutare anche il turco che ancora non ha accettato l'offerta di rinnovo del club del diavolo ed è ormai vicino alla scadenza naturale del contratto. A questo punto il Milan ha intenzione proprio di rimpiazzare l'ex Bayer Leverkusen con il trequartista dell'Udinese. Nei giorni scorsi c'era stata un'accelerata da parte dell'Atletico Madrid che aveva messo sul piatto 20 milioni di euro più il cartellino di Nehuen Perez. I Pozzo però, nonostante i buoni rapporti con il club spagnolo, vorrebbero cedere l'argentino senza l'inserimento di contropartite tecniche, ma solo accettando un'offerta da 40 milioni di euro. Ecco perché il Milan ora è in vantaggio. Il Milan ha chiuso il colpo Mike Maignan per un totale di 33 milioni tra costo del cartellino da pagare al Lille (15 milioni) più un ingaggio da 3 milioni per i prossimi 5 anni. Un'operazione studiata alla perfezione dal club che con i soldi guadagnati dopo l'approdo in Champions League, si è regalato l'estremo difensore francese di 25 anni. E proprio con la stessa strategia meticolosa fatta di incastri perfetti tra ingaggi e costi d'acquisto, il Milan sta provando a chiudere per l'acquisto di De Paul dall'Udinese assecondando le volontà della famiglia Pozzo. La necessità di prendere un trequartista è di vitale importanza e bisogna chiudere in tempi brevi per non rischiare di finire al centro di un'asta lunga e dispendiosa. Il club friulano chiede 40 milioni di euro. Secondo la Gazzetta dello Sport, questa cifra sarebbe raggiungibile grazie a ciò che il Milan risparmierà dal mancato rinnovo di Donnarumma e Calhanoglu per i prossimi 5 anni di contratto. | Il Milan è pronto a mettere le mani su Rodrigo De Paul. Il club rossonero non vuole più perdere tempo con Calhanoglu e sta accelerando i tempi per prendere il trequartista dall’Udinese. I Pozzo per l’argentino chiedono 40 milioni di euro per un totale complessivo dell’operazione pari a 50 milioni. Soldi che arriverebbero dai mancati rinnovi di Donnarumma e dello stesso turco ex Bayer. |
Ludovica Valli, sorella di Beatrice, è la nuova tronista di Uomini e Donne. Accanto alla collega ed ex gieffina Rossella Intellicato, sta cercando l’amore nella trasmissione pomeridiana condotta da Maria De Filippi. Purtroppo, però, non ha ricevuto il sostegno della sorella, compagna di Marco Fantini. Le due non si seguono a vicenda sui social network e non sono mai state fotografate insieme. Beatrice non ha mai partecipato ad alcuna puntata del programma per fare da supporto alla sorella 18enne, cosa che, tra le altre accadute, ha spinto il pubblico a farsi qualche domanda. Che cosa è accaduto di non detto tra loro e, soprattutto, le due sorelle Valli che tipo di rapporto hanno? È Beatrice a spiegarlo con un post pubblicato su Instagram. Tra loro non ci sarebbe un legame particolarmente stretto: Voglio chiarire una volta per tutte che io e Ludovica non abbiamo mai litigato ma, a causa di scelte di vita diverse, non siamo molto unite. Questo non significa che io non le voglia bene o che non la senta, anzi. Siamo tutte in buonissimi rapporti. Basta con questa storia, per favore. | Non si seguono a vicenda sui social e non vengono mai fotografate insieme. È Beatrice Valli a spiegare perché: “Ludovica e io non siamo molto vicine”. |
[ymv|normal|center] "Quanta fretta ma dove corri, Dalai Là!". Citando Il gatto e la volpe, i Revenex Quote rileggono così il caso della settimana sul mancato conferimento della cittadinanza onoraria di Milano al Dalai Lama, sospeso dal sindaco Giuliano Pisapia. Ed è stato davvero un goffo dietrofront con le inevitabili polemiche del caso, visto che la decisione alquanto stramba sembra esser stata presa in seguito alle pressioni del Governo Cinese, che avrebbe minacciato di ritirare tutti i suoi investimenti per il prossimo Expo 2015. La politica, ovviamente, si è scagliata tutta contro il sindaco, insediatosi da un anno. Anche Formigoni, attualmente indagato per corruzione e per finanziamento illecito, ha gettato benzina sul fuoco. I Revenex Quote intervengono in quest'argomento esilara/delirante chiamando in causa Edoardo Bennato, o meglio, il suo storico sosia ufficiale, Franco Rinaldi. Ancora una volta i due "satiri che non s"a tirano", Luca Iavarone e Simone Petrella, producono l'ennesimo video in tempi record, una produzione impressionante con idee fresche e sempre divertenti. | La gaffe di Giuliano Pisapia sul mancato conferimento della cittadinanza onoraria di Milano al Dalai Lama viene riletta dai Revenex Quote nella parodia de “Il gatto e la volpe” di Edoardo Bennato. |
Se vi siete divertiti a sbirciare il gossip della settimana, allora proprio non potete perdervi la lista che M magazine ha stilato per gli appassionati della cronaca rosa. Non basta essere semplicemente famosi per essere citati perchè è necessario, prima di tutto, avere un patrimonio da capogiro e poi essere degli adolescenti che hanno avuto la fortuna o sfortuna, dipende dai punti di vista, di diventare popolari prima di aver raggiunto una certa maturità mentale e fisica. Insomma il magazine non si lascia scappare l'occasione per "mettere a nudo" il portafoglio delle star internazionali rigorosamente giovani. La lista contiene 10 nomi e il primo solleva la nostra curiosità perchè è stato in grado di scalzare Justin Bieber. Il giovane cantante canadese può infatti contare su una vasta rosa di fan ma questo non gli è servito per gonfiarsi a dismisura il conto corrente. Sarà forse per la sua giovane età o per il debutto non proprio in prima serata, fatto sto che le bieberine devono arrendersi alla realtà. Il loro idolo è solo secondo ma c'è tempo anche per questo! Ora non ci resta che sbirciare il podio e capire a quanto ammonta il patrimonio di queste star ancora in erba. 120 milioni di dollari per Miley Cyrus: la cantante e attrice statunitense batte tutti i suoi colleghi e non è difficile da credere visto che lei ha debuttato sul piccolo schermo sin da giovanissima prima nel ruolo di Hannah Montana e poi, successivamente, anche in film come"The Last Song", per non parlare poi del successo ottenuto con le sue canzoni. Non male per una ragazza di soli 20 anni. Miley Cyrus messa a nudo solo dagli Hacker? Non proprio visto che ora il suo conto corrente non è più un mistero. 65.5 milioni di dollari per Justin Bieber: 18 milioni di dollari per Nick Jonas: ed ecco chi si appropria del terzo posto. Stiamo ovviamente parlando del cantante dei Jonas Brothers. Stando alle prime posizioni ci viene da fare una considerazione, quando hai un'ugola d'oro e sei di bell'aspetto, il successo, quasi sicuramente, ti sorriderà. Nick, infatti, ha iniziato da giovanissimo a comporre, debuttando come solista. Solo in seguito i suoi due fratelli si sono uniti a lui formando una band il cui sound ha incontrato l'approvazione del produttore. 4 milioni di dollari per Selena Gomez: la fidanzata di Justin Bieber è solo nona nella lista di M Magazine. Eppure l'attrice ha iniziato a lavorare a 7 anni in una serie televisiva per bambini e solo quando ne ha compiuti 12 è stata scoperta dalla Disney che l'ha lanciata definitivamente nel mondo del piccolo schermo. Con tutti i suoi impegni lavorativi non sorprende affatto essere venuti a conoscenza del ricovero di Selena in ospedale. Speriamo che non sia niente di grave! | Miley Cyrus batte i suoi colleghi in fatto di patrimonio. Justin Bieber si classifica solo secondo, mentre Selena Gomez raggiunge a stento la nona posizione. |
Corinne Clery e Angelo Costabile sono tornati insieme. A raccontarlo è proprio l’attrice francese che, dopo mesi di pressing, è tornata con l’uomo che era stato il suo compagno fino a due anni fa. La relazione tra la diva e il giovane calabrese era naufragata dopo la partecipazione dei due a “Pechino Express”. In questi 2 anni, Angelo non ha mai perso la speranza di riconquistarla e, grazie alla sua tenacia, ci è riuscito. Al settimanale “Nuovo” che l’ha intervistata, l’attrice ha raccontato che cosa è accaduto: Lui non demorde. Io ero felicemente single da mesi, ma Angelo è uno che non molla: vuole stare con me e basta. Gli voglio molto bene e non esiste una persona migliore di lui. L'avevo lasciato perché non sopporto che l'amore e la passione si smorzino e che tutto si appiattisca. Lui si era un po' troppo seduto e così a gennaio l'ho mollato. Il sesso tra loro sarebbe ripreso alla grande: “Sto con un uomo giovane e lascio tutto alla vostra immaginazione”. Ad aiutarla a conquistare l’amore di Angelo anche il fatto di essere rimasta bellissima com’era quando diventò un sex symbol in tv: Tutte le donne sono belle. E non bisogna avere paura d'invecchiare. Io sono fortunata, ho un Dna favoloso, anche se so che dicono che sono rifatta. Una volta ho fatto la sciocchezza di riempirmi un po' le labbra e non ero più io. Così ho tolto tutto. | Dopo una crisi durata due anni, Corinne Clery e Angelo Costabile sono tornati insieme. Sarebbe stato il calabrese fare pressing sulla sua ex affinché tornassero insieme, nonostante la differenza d’età e gli schiaffi ricevuti a “Pechino Express”. |
Alla fine Tremonti potrebbe cedere al Cavaliere. La tanto agognata Riforma del Fisco voluta da Berlusconi e e fin qui mai attuata per carenza di fondi, potrebbe farsi. La politica del controllo dei conti pubblici, indispensabile ai fini della tenuta dell'economia italiana alla fine non è servita a vincere le elezioni comunali e potrebbe far perdere anche le prossime politiche. Il Ministro del'Economia è il maggior imputato delle ultime sconfitte elettorali (e non) del centrodestra. Il Ministro per i beni e le attività culturali, Giancarlo Galan, a tal proposito è stato chiaro: "Le due sconfitte che abbiamo subito nelle ultime settimane sono imputabili alla politica economica in corso, quella del ministro Tremonti, perché non è quello che abbiamo promesso agli elettori". E anche se agli occhi degli elettori un peso preponderante ce l'hanno avuto anche lo sfaldamento del centrodestra e il Bunga Bunga, alla fine Tremonti sembra essersi convinto. Così, dopo un week-end dove egli stesso ha riconosciuto che alla riforma fiscale ci sta pensando almeno da un anno, ieri all'assemblea di Confartigianato ha dettato la sua linea: Un sistema con 3 aliquote e 5 imposte dove il prelievo sui redditi venga calcolato in funzione «dei figli, del lavoro e dei giovani". Inoltre, con una base imponibile ampia "le aliquote più basse possibili sono il miglior investimento per ridurre l'evasione fiscale". Peccato che poi Tremonti precisa che ”la riforma fiscale non si può fare in deficit" perché porterebbe "effetti di contraddizione". Ma se Tremonti predica prudenza, c'è chi invece come Maroni che afferma che "un Governo politico deve avere il coraggio di fare scelte popolari o impopolari, ma scelte che vanno nelle direzione giusta. Confermo la mia convinzione che questo sia il modo migliore per uscire da questa situazione difficile per noi”. Da cosa ripartire, dunque, per risanare il deficit? Innanzitutto dai tagli ai costi della politica: “Ci sono molti costi della politica che devono essere ridotti. E non conta quanti soldi valgono, conta che così puoi legittimarti nel disegno di un Paese nuovo." In particolare il riferimento di Tremonti e a "Meno aerei blu e più Alitalia". E qui la mente ci riporta al caso di qualche mese fa che ha visto protagonista il ministro La Russa volato a Milano per vedere la sua Inter con un aereo di Stato. | Il Ministro dell’Economia: «Tasse più basse contro l’evasione anche se la riforma non si può fare in deficit». Per risanarlo chiede l’esempio alla politica: «Meno voli blu, più Alitalia». |
La dichiarazione d’amore di Davide per Rosa in prima serata, non più di una settimana fa, suscitò lo stupore generale perchè arrivò inaspettata come un fulmine a ciel sereno. Ciò che ne è seguito rivelava però mezzi passi indietro, smentite, e tentativi di ridimensionare il tutto nell’ambito di una maggiore prudenza. Davide si diceva convinto che non avrebbe approcciato Rosa se non dopo essersi chiarito con se stesso, e questo richiedeva tempo. Quelle affermazioni rivelavano un Davide Baroncini ancora confuso sull’amore per Rosa, tanto che non si diceva ancora certo fosse la donna per lui. Il tempo richiesto per un chiarimento interiore evidentemente ha subito una brusca accelerazione. Pochi giorni fa infatti, prendendo spunto da una gentile offerta di caffè da parte della napoletana, il catanese si rifà avanti e provoca Rosa augurandole uno come lui per il suo futuro. Infastidita lei si allontana, ma un sorriso, dopo settimane, lo ha regalato. Il secondo approccio è decisamente meno prudente. Dopo aver passato giorni a guardarla mentre balla, mentre pulisce, mentre si diverte con gli altri concorrenti del Grande Fratello 11, Davide mostra segni di evidente irrequietezza. Confidandosi coi suoi amici ammette finalmente: “Rosa è il mio primo pensiero quando mi sveglio la mattina”, e poi va a dirlo direttamente a lei, scusandosi per la confusione che ha fatto nel suo percorso, e sussurrandole che in testa ha un chiodo fisso, e non riesce a rimuoverlo. Rosa Baiano lo ascolta malvolentieri, e riferisce il discorso a Margherita e Angelica, aggiungendo il racconto di un ulteriore episodio. Sembra infatti che Davide le si sia avvicinato anche mentre faceva la doccia, stringendola in un abbraccio non richiesto. Margherita racconta che in quell’occasione, quando Rosa si è allontanata, Davide ha anche preso a pugni la doccia, sfogando così il suo senso di frustrazione. La napoletana è ancora più indispettita da questi atteggiamenti, e rincara la dose citando un ulteriore episodio: dopo la doccia, Davide Baroncini la segue in stanza e le chiede: “come va, tutto bene?”, suscitando la risposta piccata: “no, non mi devi più toccare”. Se prima Rosa parlava di aspettare dimostrazioni, ora parla solo di rabbia e fastidio. Sintomo che l’indifferenza sta scivolando lentamente via, o che la situazione sta precipitando? Studiate bene le sue parole nel nostro video gf11. | Davide Baroncini intensifica il suo pressing su Rosa Baiano, causando le reazioni infastidite di lei, fino a costringerla a chiedergli esplicitamente di non toccarla più e di lasciarla definitivamente in pace. |
Che il soggetto scelto da Ridley Scott per il suo ultimo kolossal "Exodus: Dei e Re" potesse essere soggetto a polemiche, questo era prevedibile in virtù dell'argomento più che sensibile trattato dalla pellicola. Ma per il regista e la produzione, che devono già fare fronte a notizie di incassi ai botteghini non proprio esaltanti, si aggiunge una tegola che rischia di ridurre ancor di più le possibili entrate del film, pieno di effetti speciali e costato nientemeno che 140 milioni di euro (cast stellare, con Christian Bale e Aaron Paul tra gli altri). L'Egitto infatti, lì dove è ambientata la vicenda, ha deciso di annullare il revistore release del 31 dicembre, optando per il blocco della pellicola, colpevole a detta dello stato africano, di raccontare gli eventi condendoli di inesattezze storiche. Sono due i punti sui quali si fa leva per motivare questa contestazione, il primo è l'informazione che passa secondo la quale gli egizi avessero usato degli schiavi ebrei per costruire le piramidi, appunto ritenuta non attendibile. Ancor di più poi, si contesta la narrazione biblica dell'apertura delle acque, che naturalmente nei libri sacri viene ritenuta come uno dei massimi esempi di segno divino e che invece, per gli egiziani, non è stata provocata da altro che da un terremoto. A propendere per la scelta di bloccare il film potrebbe non essere il solo Egitto, ma anzi la cosa si potrebbe estendere anche al Marocco. | Il film di Ridley Scott è stato bloccato in Egitto per le inesattezze storiche che secondo gli organi di controllo contiene. E adesso rischia di subire lo stesso trattamento anche in Marocco. Una brutta notizia che rischia di pesare ancora di più se si pensa che gli incassi del kolossal da 140 milioni, non sono un granché. |
La quarta serata del Neapolis Live Festival al Giffoni vede come headliner Caparezza, reduce dal grandissimo successo del suo tour e del suo ultimo album Il sogno eretico. A completare la line-up di martedì 17 luglio i Capone & Bungt Bangt, l'eclettica band di percussionisti capitanata da Maurizio Capone. Adrenalina e canzone di protesta, ritmi provenienti da strumenti privi di valore che produrranno un sound unico, tutto questo vi aspetta allo stadio Comunale di Giffoni Valle Piana. Caparezza, al secolo Michele Salvemini, è tra gli artisti italiani più apprezzati del momento. Tre volte disco d'oro, una volta disco di platino, il rapper di Molfetta con Il sogno eretico ha venduto oltre 60mila copie. L'ultimo è il doppio live (CD+DVD) Esecuzione Pubblica, estratto dal live svoltosi a Firenze l'11 aprile 2012, l'album ha esordito subito raggiungendo la seconda posizione nella Classifica FIMI Artisti. | Il 17 luglio allo Stadio Comunale di Giffoni Valle Piana arrivano Caparezza e i Capone & BungtBangt a regalare adrenalina ed un sound unico. |
Il nuovo vento di libertà e riscossa che sta soffiando sul mondo arabo ha raggiunto anche la Libia, paese che finora era rimasto immune dalle ondate di proteste che hanno travolto la Tunisia e che stanno minacciando il regime di Mubarak in Egitto. "Le rivolte di Tunisia ed Egitto possono propagarsi alla Libia. Mi auguro che Gheddafi compia passi che permettano il passaggio alla democrazia" ha commentato il nipote dell'ultimo re deposto da Gheddafi nel 1969, Idris Al Senussi, in un'intervista al settimanale Oggi. "L’effetto domino può continuare. Gheddafi è al potere da 42 anni. È il governante autoritario più longevo del mondo. Quando il tempo al governo è molto lungo, si tende a perdere il contatto con la realtà e ad avere paura del cambiamento. La Libia ha molto petrolio e pochi abitanti, come l’Arabia Saudita e gli Emirati: quattro milioni contro gli 80 dell’Egitto. Eppure, invece di avere una ricchezza diffusa e prosperare, è ancora arretrata. Gheddafi ha preferito beneficiare più i suoi seguaci e parenti". A conferma di quanto affermato da Al Senussi arriva la notizia che il 17 febbraio ci sarà la "Giornata della collera" organizzata dall'opposizione libica tramite internet e con la partecipazione degli studenti, manifestazione che sta preoccupando il colonnello Muhammar Gheddafi e che ha già creato scompiglio nel governo di Tripoli. Infatti, per correre ai ripari, da tre giorni Gheddafi sta convocando giornalisti e attivisti politici per fare il punto della situazione. | Dopo Tunisia ed Egitto le proteste potrebbero interessare la Libia. Infatti, alcuni gruppi libici di opposizione hanno proclamato tramite Internet il 17 febbraio come “Giornata della collera” nel paese. Preoccupato il colonnello Muammar Gheddafi. |
C'è una nuova tendenza che arriva da Los Angeles e presto potrebbe contagiare varie città del mondo: case tutte rosa salvate dalla demolizione. Queste case colorate si trovano all'angolo di Saturn Street & al 1500 di Hi Point Street a Los Angeles. Probabilmente rientrano nel filone della flamingo mania, cioè la tendenza che sta contagiando il mondo intero ispirata ai simpatici fenicotteri rosa, ma il progetto è un'installazione concettuale dello studio M-Rad Architecture, una società di Culver City che ha contattato un artista locale, Matty Mo (si definisce "The Most Famous Artist") e la sua compagnia, per dipingere di rosa delle case prossime alla demolizione. Le Case Rosa (Pink Houses) sono composte da tre abitazioni basse, che sono state dipinte interamente di rosa, dal tetto fino ai pavimenti esterni e persino le piante. Le Case Rosa a Miracle Mile, Los Angeles, dovevano essere demolite per far posto ad un edificio di 45 unità. L'installazione artistica ha lo scopo di attirare l'attenzione sul destino di queste residenze che presto verranno demolite per far posto ad un condominio di fantasia. "The Most Famous Artist", ispirato dai lavori di grandi dimensioni come Christo, Louise Nevelson e Julian Schnabel, e il movimento artistico Dada del XX secolo, spiega che si tratta di "un progetto di arte concettuale effimera come spunto per una conversazione sullo sviluppo della comunità, l'arte pubblica, e i social media". | Forse sulla scia della flamingo mania, le case rosa di Mid-City, a Los Angeles, da quando sono state ridipinte di rosa sono diventate una vera e propria attrazione in città e su Instagram. |
Le mille domande che hanno accompagnato gli appassionati per 6 anni stanno per essere sciolte: la sesta e ultima stagione di Lost, la spettacolare serie creata dal genio di J.J.Abrams, è finalmente giunta tra noi. Dal 10 febbraio, a nemmeno 10 giorni dalla prémière americana, Fox (canale del pacchetto Mondo di Sky) trasmette gli episodi dell’ultimo ciclo, quello che – a detta degli autori – dovrà dare le risposte che gli spettatori cercano. Ma ovviamente, non tutte. La quinta stagione finiva con il punto di svolta dell’intero arco narrativo, l’esplosione del pozzo a seguito degli esperimenti della Dharma, pozzo nel quale si trova Juliette che quell’esplosione avrebbe dovuto evitare per cercare di impedire che l’Oceanic 815 precipitasse: è difficile, a tratti impossibile districarsi in poche righe nel magma di falle spazio-temporale aperte dalla serie e che gli autori devono chiudere. Ancora più difficile se Lindelof e socistravolgono di nuovo la struttura narrativa, sostituendo ai flashback e ai flashforward, i flashsideways, cioè la descrizione della realtà parallela che le azioni dei naufraghi hanno creato. C’è di che far girare la testa nei 16 episodi che daranno la chiusura al più grande culto televisivo del 21° secolo, ma i produttori dello show promettono un ritorno alle tensioni e alle atmosfere delle prime stagioni, evidenziato dal probabile ritorno di personaggi come Shannon (Maggie Grace) o Ana Lucia (Michelle Rodriguez, recente ospite del Festival di Sanremo). A sperarlo evidentemente sono in molti, più di 14 milioni in America, quasi 400.000 in Italia, cifra record per il canale satellitare | il debutto della sesta e ultima stagione della serie di Abrams, Lindelof e Cuse ha travolto i fans italiani e americani. |
In un villaggio della provincia di Idlib, una scuola utilizzata come rifugio per sfollati è stata colpita da un raid aereo. Drammatico il bilancio delle vittime: almeno 8 persone hanno perso la vita, tra cui cinque bambini. È l'ennesimo massacro avvenuto in Siria. Le vittime si trovavano in una struttura scolastica a Jubass, piccolo centro abitato vicino alla città di Saraqib, da giorni teatro di violenti attacchi dell’aviazione siriana e russa. La notizia è stata resa nota dall'Osservatorio siriano per i diritti umani, il gruppo con sede a Londra che da anni informa grazie ad una rete di contatti sul terreno sull'andamento della guerra nel Paese mediorientale. La strage di civili è stata confermata anche dai Caschi Bianchi, il corpo di volontari impegnato nel soccorso delle vittime dei bombardamenti nelle aree sotto il controllo degli insorti. La situazione nel sud della provincia di Idlib si fa di ora in ora più drammatica. A Maarat al Numan, città da giorni obiettivo delle bombe dell’aviazione russa e governativa, gli abitanti stanno scappando con qualsiasi mezzo a disposizione. Di fronte all'escalation di violenza, l'Ong Sams (Syrian American Medical Society) ha annunciato l’evacuazione del proprio personale medico impegnato nei due maggiori ospedali cittadini che davano servizio a 25mila persone. “L’attacco sistematico sui civili e sulle infrastrutture pubbliche ha causato enormi ondate di sfollati”, denuncia Sams. Secondo quanto riferito dall'Ocha (l'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari), sono oltre 180.000 le persone fuggite dalle aree meridionali di Idlib alla ricerca di un luogo sicuro. “Questo spostamento – continua la Ong internazionale – aggrava la vulnerabilità di coloro che hanno gravi necessità”. “In queste difficili circostanze, le nostre strutture mediche continuano a lavorare instancabilmente per rispondere al numero esorbitante di civili feriti. Solo questo mese, abbiamo ricevuto oltre 700 feriti, molti dei quali bambini”. Nell'ultima settimana, conferma l’organizzazione turca Humanitarian Relief Foundation (Ihh), sono stati 120mila i civili scappati verso il confine con la Turchia. Dopo 4 giorni di combattimenti senza tregua, l’esercito di Damasco ha strappato 43 villaggi e città al controllo degli insorti. Idlib, assieme ad alcune aree delle province di Hama e Aleppo, sono gli ultimi territori della Siria nord-occidentale ancora in mano alle forze anti Assad, tra cui spiccano diverse formazioni jihadiste. Ad Idlib, in particolare, hanno trovato riparo circa 3 milioni di persone, sfollati nel corso delle innumerevoli battaglie della guerra siriana che si trascina da quasi 9 anni. | Un altro massacro in Siria: una scuola utilizzata come rifugio è stata colpita da un bombardamento in un villaggio della provincia di Idlib. Almeno 8 i morti, tra cui cinque bambini. Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani che attribuisce la responsabilità dell’attacco ad “aerei russi”. Intanto non si ferma l’esodo di siriani in fuga dalla violenza: solo nell’ultima settimana sono già 120mila gli sfollati. |
La cabina di regia ha deciso: il coprifuoco si sposta alle 23, a partire dall'entrata in vigore del decreto legge che verrà varato in Consiglio dei ministri, ma solo per le zone gialle. Dopo settimane di polemiche e botta e risposta nella maggioranza, il governo Draghi ha deciso di cambiare l'orario di inizio del coprifuoco notturno, ma senza – per ora – eliminarlo del tutto. Il passaggio era ormai abbastanza scontato, visto che fin dall'approvazione del decreto Riaperture si era fissato l'appuntamento a metà maggio per ridiscutere alcune delle misure restrittive in base all'andamento dei contagi e all'avanzamento della campagna di vaccinazione. Una di queste era – appunto – il coprifuoco. Il blocco notturno sarà in vigore dalle 23 alle cinque del mattino. Nelle prossime settimane, invece, il coprifuoco verrà abolito completamente. Dal primo giugno Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna saranno in zona bianca, dal 7 giugno si aggiungeranno anche Abruzzo, Veneto e Liguria. In queste Regioni, e nelle altre che passeranno nella fascia di colore più chiara, con meno margine di rischio, varranno solo le regole di comportamento come la mascherina e il distanziamento. Il coprifuoco verrà abolito al momento dell'ingresso in zona bianca. Per il momento sarà semplicemente posticipato l'orario di inizio del coprifuoco notturno, che però resterà in vigore almeno nelle prossime settimane. Poi, gradualmente, verrà abolito. La road map che trapela dalla cabina di regia rivela delle date ben precise: spostamento del coprifuoco a mezzanotte a partire dal 7 giugno, con l'abolizione completa dal 21 giugno. Le regole saranno valide in zona gialla. | Il coprifuoco cambia: l’orario di inizio viene spostato alle 23, mentre terminerà sempre alle 5 del mattino, ma solo in zona gialla. In zona bianca, dove dall’inizio di giugno andranno diverse Regioni, il coprifuoco sarà abolito al momento dell’ingresso nella fascia più chiara. La misura è stata decisa in cabina di regia oggi pomeriggio, dopo settimane di discussioni. Di fatto, però, si è seguito il programma già stabilito a fine aprile: ridiscutere la misura a metà maggio e, visto il buon andamento della campagna di vaccinazione e il calo dei contagi, eventualmente modificarle. Secondo il programma del governo il 21 giugno verrà abolito completamente. |
Ieri Roby Facchinetti e Riccardo Fogli hanno annunciato lo spostamento dei due concerti previsti inizialmente al Mediolanum Forum di Milano e al Pala Lottomatica di Roma, previsti rispettivamente il 7 e 9 aprile, al Teatro degli Arcimboldi di Milano il 15 maggio e all’Auditorium Parco della Musica di Roma il 31 maggio. Uno spostamento che gli organizzatori hanno spiegato come dovuto a "uno speciale tv interamente dedicato alla loro straordinaria carriera e alla loro amicizia lunga oltre 50 anni" e di conseguenza al bisogno di una "dimensione più intima dei teatri per agevolare le riprese". Un cambiamento improvviso anche di date che ha creato qualche problema ai fan dei due artisti, al punto che lo stesso Facchinetti è dovuto intervenire sui suoi social per scusarsi coi fan e spiegare ulteriormente quello che è successo. Qualcuno, infatti, dopo l'annuncio dello spostamento ha fatto notare come, arrivando da fuori aveva già organizzato spostamenti e alloggio: "Io e Riccardo siamo profondamente dispiaciuti per i cambiamenti apportati alla prima tranche della nostra tournée. E non possiamo che scusarci con voi nel modo più sincero e sentito possibile: specie con coloro fra di voi che oltre ad acquistare i biglietti avevano già organizzato viaggi e pernottamenti in relazione alle date di Milano e Roma previste dopo Pasqua" dicono i due nel comunicato, spiegando di stare male loro per i fan, pur non condividendo alcuni toni troppo bruschi. | Roby Facchinetti è tornato sullo spostamento dei due concerti di Roma e Milano, scusandosi coi fan che avevano criticato la scelta e ribadendo la ricerca di una strada che potesse accontentare tutti. |
L'attrice Jamie Lee Curtis e suo marito hanno annunciato pubblicamente che il figlio Thomas ha completato il percorso di trasformazione in donna: "Io e mio marito Christopher Guest – ha detto l'attrice in un'intervista rilasciata al magazine Aarp – abbiamo vissuto con meraviglia e orgoglio la trasformazione di nostro figlio Thomas in nostra figlia Ruby". L'attrice, star del film "Halloween" e nota per altri grandi titoli come "Terminator", non si limita a rendere nota la cosa, ma approfitta per raccontare quello che è stato il suo percorso di madre in relazione a questa decisione della figlia. Spiega infatti come la scelta l'abbia aiutata "a capire che il genere sessuale non è fisso e da allora ho buttato via quella vecchia idea e ho imparato invece che la vita è una metamorfosi costante". Non c'è solo la transizione, visto che Ruby, da poco 25enne, ha preso un'altra decisione importante: "Ho assistito con meraviglia e orgoglio – ha spiegato Curtis- a come nostro figlio è diventato nostra figlia Ruby. Lei e il suo fidanzato si sposeranno l'anno prossimo nel corso di una cerimonia di matrimonio che officerò io stessa". Oltre a Ruby, Jamie Lee Curtis ha anche un'altra figlia, Annie, che è sposata e lavora come istruttrice di ballo. | In un’intervista rilasciata a un magazine statunitense, l’attrice 62enne ha svelato la transizione del figlio Thomas, che ha scelto di diventare donne: “”Io e mio marito Christopher Guest – ha detto l’attrice in un’intervista rilasciata al magazine Aarp – abbiamo vissuto con meraviglia e orgoglio la trasformazione di nostro figlio Thomas in nostra figlia Ruby”. |
E' arrivata la prima foto ufficiale di famiglia. Ecco William e Kate che presentano ufficialmente il Royal Baby, George Alexander Louis, in compagnia del resto della loro famiglia: Lupo (sonnecchiante sulla sinistra) e Tilly, abbracciata proprio dal principe William. Non c'è però un fotografo ufficiale, come si conviene, dietro l'obiettivo, bensì il nonno Michael, papà della Duchessa di Cambridge. Certo non è un esperto, vista la palese posizione controluce, disobbedendo così alla prima regola fondamentale della fotografia, ma poco importa. Quello che conta, in certi casi, è la sincerità del contenuto e, a giudicare dai sorrisi e dal tenero quadretto allargato, sembra che William e Kate mai abbiano vissuto emozioni così forti. Il monello dorme. Soltanto ieri il principe William ha rivelato nella sua prima intervista dopo la nascita del Royal Baby che "George è un monello", ma qui lo vediamo placidamente dormire, beato tra le braccia di mamma Kate. Già, la Duchessa, per lei da suo marito tutte le parole più dolci di questo mondo: "Sta facendo un lavoro fantastico". Un delizioso quadretto familiare che, facendo il paio con il recupero del principe Harry, adesso sulle orme di Lady D, porta l'immagine della famiglia Windsor lontana anni luce da quella opaca che, per anni, ha dato alla stampa l'unione di Carlo e Camilla. | Papà, Mamma, il principino e i due cani: ecco la prima foto ufficiale di William, Kate e il piccolo George Alexander Louis (i teneri amiconi sono invece Lupo e Tilly). Ma non c’è un fotografo ufficiale dietro l’obiettivo, bensì nonno Michael, il papà della Duchessa. |
Il mondo dello spettacolo è ormai stato invaso dai "figli di", i giovanissimi dal cognome famoso che sognano di ripercorrere le orme dei genitori, arrivando a calcare i palchi, le passerelle e i red carpet più ambiti al mondo. C'è però qualcuno che è riuscito più degli altri ad attirare l'attenzione dei media, si tratta di Rafferty Law, il figlio 23enne di Jude Law e Sadie Frost. È riuscito a conquistare tutti con il suo indiscusso sex appeal e, a giudicare dal numero di fan che sta accumulando, di sicuro continuerà a far parlare di lui anche nei prossimi anni. A chi si ispira? Naturalmente al papà, dal quale ha ereditato gli occhi azzurri e profondi, il fascino irresistibile e lo stile da dandy. A differenza di quest'ultimo, però, non ha alcuna intenzione di diventare attore e, dopo alcune esperienze nella moda, sogna di diventare un musicista. Rafferty Law ha 23 anni e, come si può intendere dal cognome, è il figlio del noto divo britannico Jude Law e della sua prima moglie, l'attrice Sadie Frost. Ha due fratelli più piccoli, Iris e Rudy, e, nonostante sia ancora giovanissimo, viene già considerato una vera e propria star. Anche se ha dei genitori "famosi", sembra non avere alcuna intenzione di seguirli quando si parla di carriera, da loro ha ereditato solo la bellezza mozzafiato che li contraddistingue. Fin da piccolo è sempre stato appassionato di musica, da diversi anni fa parte della band chiamata Outer Stella Overdrive e da quando ha terminato gli studi liceali gira il mondo esibendosi, sperando di diventare un artista internazionale. Certo, ha anche lavorato nella moda, dal 2016 è diventato più volte modello per Dolce&Gabbana, ha calcato le passerelle della Milano Fashion Week e ha fatto parte anche di alcune campagne pubblicitarie, ma a quanto pare il suo obiettivo non è conquistare il fashion system. Per quanto riguarda la vita privata, dopo aver avuto una storia con la modella Clementine Linieres, sui social non c'è più traccia di una presunta fidanzata, sta molto attento a preservare la sua privacy. Il suo più grande amore ora è la musica, riuscirà a sfondare in questo campo? | Rafferty Law è il figlio 23enne di Jude Law e, anche se non vuole seguire le sue orme nel mondo della recitazione, ha ereditato da lui bellezza e fascino. Si ispira al papà anche quando si parla di stile, spaziando tra completi eleganti da dandy e cappelli a falda larga. |
Quando si va al mare e ci si dimentica di portare le infradito può essere una tragedia, specialmente se la sabbia è rovente o si è scelto di raggiungere qualche spiaggia di ciottoli dolorosi. Ma da oggi nessun problema perché una start up italiana ha ideato un modo geniale per camminare su qualsiasi superficie senza bruciarsi o farsi male. Il prodotto innovativo si chiama NakeFit e consiste in un paio di suole che si attacca alla pianta del piede e le rendono delle superfici gommate per muoversi ovunque. NakeFit sono delle suole adesive ipoallergeniche usa e getta, che permettono di camminare liberamente dove si vuole, senza dover indossare le scarpe. Non importa se vi troviate in spiaggia, in piscina, sulle rocce o alle terme, NakeFit sono perfette per tutte le superfici e le pavimentazioni e vi consentono di non portare con voi altre scarpe di ricambio, infradito o protezioni. Le geniali suole sono facili da indossare, da togliere, resistenti all'acqua e ai tagli, elastiche, anti-scivolo e proteggono il piede da qualsiasi batterio o incidente. | Se avete dimenticato l’infradito al mare o le scarpette da scoglio, nessun problema con NakeFit, la prima suola adesiva resistente ad ogni pavimentazione. |
Dopo aver aperto le Giornate degli Autori a Venezia con “L’arbitro”, di Paolo Zucca e incantato la critica con “Viaggio sola”, diretto da Maria Sole Tognazzi, Stefano Accorsi è passato in cabina di regia. L’attore ha girato il cortometraggio “Io non ti conosco”, prodotto da Yoox Group e presentato venerdì al Museo Maxxi di Roma. L’opera dura circa tredici minuti e il plot è stato scritto in collaborazione con Marianna Cappi e Francesco Bruni. E’ il racconto di un uomo che, dopo molti anni di matrimonio, è ancora profondamente innamorato di sua moglie. Decide , quindi di recarsi da un fioraio e lì avrà come un’illuminazione che gli svelerà realtà inaspettate. I protagonisti sono lo stesso Accorsi, Accorsi, Vittoria Puccini, Gianfelice Imparato e Gianmaria Martini. L’attore ha dichiarato, ad Adnkronos, che sta preparando anche un lungometraggio: C'è già un soggetto al quale sto lavorando. In generale, mi piace che ci sia una struttura, una vicenda che sostenga in modo efficace quello che mi interessa di più avere in primo piano, ovvero i rapporti umani, quelli fra le generazioni, tra padri e figli, mogli e mariti. Penso che non ci sia niente di più appassionante di questo. Per prepararlo spero di non impiegarci otto anni! Voglio, comunque, prendermi il tempo che ci vuole. | L’attore ha esordito in cabina di regia con un cortometraggio dai toni quasi fiabeschi, ma ha già in cantiere un film, di cui svela alcuni dettagli. |
Violenze sessuali in Africa di cui sarebbero responsabili funzionari della missione anti-Ebola dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms). Abusi, che l’Oms ha ammesso, che sono avvenuti in Congo durante l’epidemia di Ebola. Ora il capo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus si è scusato con le vittime e i sopravvissuti degli abusi. "La prima cosa che voglio dire è che mi dispiace. Sarà una mia priorità assoluta che i colpevoli non siano perdonati ma che paghino", ha detto durante una conferenza stampa. A commettere gli abusi personale assunto a livello locale e membri di squadre internazionali al lavoro dal 2018 al 2020 per combattere l’Ebola. Gli abusi so venuti a galla dopo un'indagine indipendente della stessa Oms: tutto è partito da un reportage dell'agenzia Reuters che, in collaborazione l'ong The New Humanitarian, ha raccolto oltre 50 denunce di stupro da parte di donne residenti nell’est del Congo. È emerso che le vittime non hanno ricevuto il sostegno e l’assistenza necessari contro l’Ebola e che gli episodi di abusi hanno contribuito a una loro maggiore vulnerabilità. Decine di donne sarebbero state costrette ad avere rapporti sessuali in cambio di un lavoro o sarebbero state minacciate in caso di rifiuto. Tra le vittime di violenza cuoche e addette alle pulizie che lavoravano per i programmi di informazione sull'Ebola. Degli 83 responsabili, 21 fanno parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. "Falle strutturali" nella gestione del lavoro e "negligenze" gli errori all'origine delle violenze secondo la commissione d'inchiesta indipendente istituita dall'ente dell'Onu per indagare sulle denunce. L'indagine condotta in questi mesi ha coinvolto oltre 200 persone, tra vittime di stupro, presunte vittime e operatori sanitari. | Da un rapporto emerge che gli operatori umanitari impegnati nella missione per debellare l’Ebola nella Repubblica Democratica del Congo hanno molestato e stuprato decine di donne. Individuati 83 presunti autori di abusi sessuali: in 21 casi si è riusciti a stabilire che si trattava di dipendenti dell’Oms. |
Elena Santarelli non poteva scegliere posa migliore per mostrare il suo momento di relax a tutti i suoi fan su instagram. Sul popolare social network che parla con le immagini, sono oltre 112mila i follower che la seguono e questa foto è riuscita a realizzare in pochi minuti ben 2500 like. I commenti non sono da "bollino rosso", ma sono come vere e proprie dichiarazioni d'amore. Non c'è nessun dubbio su Elena Santarelli, lei si che sa come giocare alla "social addicted". | Elena Santarelli mostra il suo momento di relax e manda letteralmente in tilt il suo profilo su instagram: boom di commenti e like per la deliziosa soubrette. |
Se c'è una canzone che ha segnato la storia recente del Festival di Sanremo, quella è L'Italiano, il successo di Toto Cutugno del 1983, divenuta all'istante un classico, nonostante il mancato successo in classifica al Festival di quell'anno. Canzone che Francesco Gabbani propone sul palco dell'Ariston a Sanremo 2020. L'artista toscano, che porterà in gara il brano Viceversa, sceglie il successo senza tempo di Toto Cutugno per celebrare la settantesima edizione di Sanremo. Una canzone che Toto Cutugno portò in gara al Festival nel 1983, classificandosi in quinta posizione, consolandosi tuttavia con la vittoria assegnatagli dagli italiani da casa con il concorso Totip "Cantanti e vincenti". La canzone era stata inizialmente scritta dal cantautore per Adriano Celentano, che poi non accettò di inciderla. Per fortuna di Cutugno, se si considera l'enorme successo internazionale della canzone, che nel corso degli anni è diventata, di fatto, una delle più note al mondo. Oltre al quinti posto in classifica, la canzone si piazzò al secondo posto nella classifica del premio della critica assegnato dai giornalisti, dietro a Vacanze romane dei Matia Bazar e davanti a 1950 di Amedeo Minghi. L'Italiano è certamente tra le canzoni più evocative e significative della carriera di Toto Cutugno, nonché della canzone italiana moderna. Il pezzo, che elenca i vizi e le virtù degli italiani, legandoli a fenomeni e manifestazioni tipiche della gente che abita la penisola, appare uno spaccato dell'Italia degli anni '80. La canzone è stata il trampolino di lancio per la celebrità di Toto Cutugno all'estero, e in particolare oltre la cortina di ferro, nell'est europeo e in Russia. Proprio nel 1983 il Festival di Sanremo venne trasmesso dalla televisione russa, divenendo un evento molto amato e L'italiano, proprio in virtù delle forti immagini di italianità contenute nella canzone, acquisì enorme fama. Lasciatemi cantare Con la chitarra in mano Lasciatemi cantare Sono un italianoBuongiorno Italia, gli spaghetti al dente E un partigiano come presidente Con l'autoradio sempre nella mano destra Un canarino sopra la finestraBuongiorno Italia con i tuoi artisti Con troppa America sui manifesti Con le canzoni, con amore Con il cuore Con più donne e sempre meno suoreBuongiorno Italia, buongiorno Maria Con gli occhi pieni di malinconia Buongiorno Dio Lo sai che ci sono anch'ioLasciatemi cantare Con la chitarra in mano Lasciatemi cantare Una canzone piano pianoLasciatemi cantare Perché ne sono fiero Sono un italiano Un italiano veroBuongiorno Italia che non si spaventa Con la crema da barba alla menta Con un vestito gessato sul blu E la moviola la domenica in TVBuongiorno Italia col caffè ristretto Le calze nuove nel primo cassetto Con la bandiera in tintoria E una Seicento giù di carrozzeriaBuongiorno Italia, buongiorno Maria Con gli occhi pieni di malinconia Buongiorno Dio Lo sai che ci sono anch'ioLasciatemi cantare Con la chitarra in mano Lasciatemi cantare Una canzone piano pianoLasciatemi cantare Perché ne sono fiero Sono un italiano Un italiano veroLasciatemi cantare Con la chitarra in mano Lasciatemi cantare Una canzone piano pianoLasciatemi cantare Perché ne sono fiero Sono un italiano Un italiano vero | Il successo senza tempo di Toto Cutugno ha fatto capolino nella storia della nostra musica a Sanremo 1984, classificandosi in quinta posizione, ma diventando la canzone più acclamata di quell’anno. Il brano verrà eseguito nel corso della serata cover del Festival di Sanremo 2020 da Francesco Gabbani. |
Lo spazio in casa non sembra mai essere sufficiente per le esigenze della vita quotidiana. Quando poi un'orda di amici o parenti invade casa, riuscire a trovare il modo per far stare tutti comodi sembra davvero un impresa. Ma da oggi non bisogna porsi più problemi di spazio con FlexibleLove, la prima sedia di cartone che si modella e si espande in molteplici forme e lunghezze. Questa innovativa sedia è realizzata usando il cartone riciclato e la fibra di legno che consentono di farla espandere fino a contenere sedici persone. Perché non utilizzare la carta per fare mobili? Abbiamo iniziato a chiederci, affascinato dalla bellezza, la flessibilità e la durevolezza incredibile della carta con struttura a nido d'ape. Perché non utilizzare allora il cartone riciclato e la fibra di legno riciclato? Come se la prima idea non risultasse già abbastanza pazza. Apparentemente FlexibleLove sembra un comune arredo di cartone, come ormai se ne trovano tanti in giro, in ristoranti, negozi, uffici o residenze. Ma grazie alla sua struttura a nido d'ape, FlexibleLove è una sedia che può acquisire infinite forme e dimensioni: da una seduta singola l'innovativa sedia di cartone si può trasformare in una panca su cui si siedono anche sedici persone, un divanetto circolare, una chaise longue e molto altro ancora. La struttura a nido d'ape rende FlexibleLove come un fisarmonica che si può modificare a proprio piacimento acquisendo lunghezze incredibile e forme svariate pur mantenendo la stessa resistenza di una comune seduta. Per estendere, modificare o accorciare FlexibleLove basta tirare le estremità della sedia e scegliere la posizione che si desidera. E se in casa, in ufficio o all'aperto non c'è più bisogno di un posto a sedere, Flexible si può sempre ricompattare | Non occupa spazio e si modella a proprio piacimento, FlexibleLove è la prima sedia di carta, resistente come un qualsiasi arredo, ma con infinite possibilità in più. |
Altro che crisi tra Ambra Angiolini e Massimiliano Allegri. La coppia più inattesa dell'estate 2017, quella formata dall'attrice dall'allenatore calcistico, è stata data già in bilico da alcuni media, ma a smentire tutto ci pensa un paparazzo decisamente sui generis. A immortalare i due mano nella mano per strada, con tanto di valigia che testimonia un viaggio insieme, è stato il cantante Tommaso Paradiso. Proprio lui, il leader della popolare band dei Thegiornalisti, ha filmato la coppia in arrivo alla stazione di Torino e pubblicato un video sulla sua Instagram Stories con tanto di cronaca: "Ambra e Allegri mano nella mano, che bello l'amore!". Se un giorno la carriera musicale dovesse stancarlo, Paradiso può sempre reinventarsi come fotografo per Chi o Novella 2000 (dai Thegiornalisti al mestiere di giornalista di gossip?). Tanto più anche il buon Tommaso è ormai abituato al mondo dei pettegolezzi, essendo finito da poco nel mirino dei media per il suo fidanzamento con Carolina Sansoni. | A smentire del tutto le voci di crisi nella coppia più chiacchierata dell’estate 2017 ci pensa il cantante, che si è improvvisato paparazzo e ha beccato Ambra Angiolini e Massimiliano Allegri mano nella mano. |
Jeans iper luccicanti, tacchi a spillo e "sexy touch" con schiena in mostra, Ilary Blasi sfoggia ancora un look particolare sul palco de "Le Iene Show". Non è la prima volta che la conduttrice opta per un outfit casual e trendy, qualche settimana fa l'avevamo vista addirittura in tuta mentre, poco prima, era apparsa con un completo in stile anni '90 in perfetta sintonia con la tendenza nineties che ultimamente spopola. Oltre a seguire la moda del momento, la Blasi ama stupire il pubblico de "Le Iene" indossando capi vistosi ed eccentrici e, soprattutto, adora ammaliare con dettagli estremamente sexy. Chi non ricorda l'abito completamente trasparente con intimo in vista o il coloratissimo stretch dress con profonda scollatura o ancora il tubino rosa shocking in pizzo che lasciava intravedere il corpo sinuoso della sohwgirl? Per la puntata del 23 aprile 2015 de "Le Iene Show" Ilary Blasi indossa un completo che lascia la schiena completamente nuda e jeans sparkling, non mancano tacchi a spillo altissimi, da cui la conduttrice non si separa mai. L'outfit è composto da un top-gilet in grigio lucente, senza maniche, con zip frontale e tagli a vivo, firmato dalla designer emergente Federica Pittaluga, stilista che già nelle scorse puntate de "Le Iene" ha vestito Ilary Blasi. Il capo sembra lasciare la schiena completamente nuda in realtà sulla parte posteriore è composto da un inserto in velo trasparente color carne, quasi invisibile, il quale dà la sensazione che il top copra solo il seno. | Schiena nuda, jeans vistosi ricoperti di paillettes lucenti e vertiginosi tacchi a spillo, così Ilary Blasi è salita sul palco de “Le Iene Show” nella puntata del 23 aprile 2015. Ecco tutti i dettagli del look di Ilary Blasi, gli stilisti che hanno firmato l’outfit e dove poter trovare i capi indossati dalla showgirl. |
Con il nuovo dpcm che contiene le misure anti Covid più stringenti che rimarranno valide fino al prossimo 3 dicembre, le messe saranno ancora consentite. Il presidente del Consiglio Conte questa sera in conferenza stampa ha annunciato che il nuovo decreto per fronteggiare l'emergenza è slittato di un giorno, e non entrerà in vigore prima di venerdì 6 novembre. Il provvedimento, che suddivide la Penisola in tre aree di rischio, contraddistinte da tre colori, giallo, arancione e rosso, non vieta ai fedeli di partecipare alle cerimonie religiose in chiesa. In tutte le Regioni, a prescindere dal livello di gravità della situazione epidemiologica, si potrà quindi andare a messa, ma si dovranno sempre indossare le mascherine. Il testo prevede che "il legale rappresentante dell'ente" individui "la capienza massima dell'edificio di culto, tenendo conto della distanza minima di sicurezza, pari a un metro frontale e laterale". "L'accesso alla chiesa – si legge – resta contingentato da volontari e/o collaboratori. Laddove la partecipazione attesa dei fedeli superi significativamente il numero massimo di persone consentite si consideri l'ipotesi di incrementare il numero di celebrazioni liturgiche". Il testo si ricorda che "coloro che accedono ai luoghi di culto per le celebrazioni liturgiche siano tenuti a indossare mascherine". Nelle zone considerate a rischio massimo, in questo momento Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle d'Aosta, e in quelle a rischio alto, cioè Sicilia e Puglia, sono chiusi invece bar e ristoranti, 7 giorni su 7, e sono consentiti soltanto l'asporto e il servizio a domicilio. Nelle zone rosse, per le quali scatterà un vero e proprio lockdown light, chiudono anche i negozi, a eccezione di quelli che vendono beni alimentari e di necessità, delle edicole, tabaccherie, farmacie, parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. A differenza delle zone gialle e arancioni chiuderanno qui i centri estetici. La didattica a distanza diventa obbligatoria al 100% alle superiori per le zone gialle e arancioni; nelle zone rosse la Dad viene estesa anche alla seconda e alla terza media. | Le messe non sono vietate con il nuovo dpcm anti Covid che entra in vigore da venerdì 6 novembre. Il testo prevede che “il legale rappresentante dell’ente” individui “la capienza massima dell’edificio di culto, tenendo conto della distanza minima di sicurezza, pari a un metro frontale e laterale”. |
Questa sera andrà in onda l'undicesima puntata del Grande Fratello Vip. A meno di colpi di scena, uno tra Ivan Cattaneo e Lory Del Santo lascerà la casa prima dello sprint finale. Abbiamo chiesto ai lettori di Fanpage.it quali tra i due concorrenti in nomination merita di essere salvato, la partecipazione è stata come sempre molto attiva. Più di seimila voti in redazione e un risultato abbastanza chiaro: Ivan Cattaneo è il concorrente che deve restare nella casa del Grande Fratello Vip secondo i lettori di Fanpage.it. Ricordiamo che il nostro sondaggio ha un valore puramente indicativo, fornisce un orientamento di massima e non è in alcun modo collegato alle reali dinamiche del gioco. Tra Ivan Cattaneo e Lory Del Santo, la scelta dei nostri lettori è stata abbastanza chiara. Il 55% dei partecipanti al nostro sondaggio ha scelto di salvare Ivan Cattaneo: per lui più di 3500 voti. Per Lory Del Santo, il 45% delle preferenze, circa 3000 voti. L'indicazione di voto dei nostri lettori sembra portare fuori dalla casa del Grande Fratello Vip proprio Lory Del Santo, che tanto clamore ha suscitato quando è stata fatta entrare, tre settimane dopo l'inizio del reality. Con un comunicato stampa ufficiale Mediaset conferma la finale programmata per la serata del 10 dicembre, smentendo ogni chiusura anticipata del programma e rivendicando gli ottimi dati di ascolti del programma in questa edizione. Si era diffusa la voce di una chiusura anticipata legata a un presunto calo di ascolti: la fine del programma è, sì, anticipata rispetto al numero di puntate che erano inizialmente previste, ovvero 13 in tutto. Algebricamente, la finale si sarebbe dovuta disputare il 17 dicembre. È corretto parlare di finale anticipata, non di chiusura. | L’undicesima puntata del Grande Fratello Vip, a meno di colpi di scena, andrà a fermare la corsa di uno tra Ivan Cattaneo e Lory Del Santo verso la finale. Secondo i lettori di Fanpage.it che hanno partecipato al sondaggio, il cantante meriterebbe un’altra chance all’interno della casa del GfVip. |
Anche in passato il calciatore più amato dalle donne non ha perso occasione per mostrare il fisico statuario e i suoi muscoli definiti. Chi non ricorda la campagna di Emporio Armani in cui Cristiano Ronaldo appariva in slip, le cui immagini alcuni anni fa tappezzarono le maggiori città del mondo. Ultimamente Cristiano si era spogliato anche per il lancio di CR7, la linea di intimo firmata dal calciatore. Oggi il celebre calciatore si spige ancor più là posando completamente nudo insieme alla compagna Irina Shayk per la cover di giugno di Vogue Spagna. | Cristiano Ronaldo posa senza veli con la compagna Irina Shayk per la copertina del numero di giugno di Vogue Spagna. |
Il MET Gala a New York svoltosi due giorni fa a New York sta facendo ancora parlare si sé. Il motivo? I look improbabili scelti dalle star. C’è Rihanna che è stata paragonata ad una gigantesca frittata o ad una pizza dagli utenti del web, Jennifer Lopez che si è presentata quasi completamente nuda per mettere in risalto il suo lato b e FKA Twings, fidanzata e forse futura sposa di Robert Pattinson, che era passata inizialmente inosservata viene, ma che con un semplice dettaglio si è aggiudicata l’outfit più “hot” del tappeto rosso. Tra i grovigli in pizzo del suo abito disegnato dallo stilista scozzese Christopher Kane spicca un pene stilizzato. Sul vestito della star vi è infatti un disegno artistico in cui corpi maschili si intrecciano tra loro, lasciando poco spazio all'immaginazione. I commenti sul web sono stati moltissimi, alcuni considerano scandalosa e discutibile questa insolita scelta, altri non possono fare che seguire il trend e rendere il pene il tratto distintivo del proprio look. Incredibilmente infatti la cosa è stata molto apprezzata soprattutto dalle altre star che stanno rendendo l’organo genitale maschile un accessorio alla moda irrinunciabile per decorare i propri abiti. Solo qualche giorno fa Miley Cyrus ha ad esempio mostrato le sue infradito rosa a forma di pene su Instagram. | Volete sapere qual è il nuovo trend in fatto di moda? Gli accessori e gli abiti con dei peni disegnati. FKA Twings ha sfilato infatti al Met Gala con un abito con su l’organo genitale maschile, anche se nessuno se n’è accorto ed ormai è la mania più diffusa tra le star. |
Matteo Salvini arriva a Como a sostegno del candidato sindaco Mario Landriscina e in piazza Volta, al solito, in mancanza di altri argomenti se la prende con i migranti: "i comaschi devono riprendersi la città – dice – i migranti che hanno pasti gratis ma sfruttano minorenni facendole prostituire (nessuna indagine, tra l'altro, su un caso del genere onda) vanno cacciati a calci nel culo. Quelli non fuggono dalla guerra, la guerra ce la portano". I giornali locali riprendono il comizio, «via i migranti da Como» riportano tutti in prima pagine con la faccia del leader leghista. Le solite parole come pietre, senza fondamento nei fatti, la solita bile versata per una manciata di voti e la risposta più forte arriva da una libreria. La libreria Feltrinelli di Como pubblica sul proprio profilo Facebook la foto della sua vetrina con le parole di Salvini e la la "Guida per rifugiati e migranti" con il tag #RefugeesWelcome: «Spiace per Salvini, ma nella vostra libreria come in tutte le Feltrinelli d'Italia distribuiamo gratuitamente fino ad esaurimento scorte la guida per rifugiati e migranti in quattro lingue.», scrivono. Salvini incassa e risponde: «Non darò più una lira agli amici dei clandestini. W le librerie piccole e indipendenti. P.s. Già in molti hanno commentato, qui: http://bit.ly/2rqtOsi. Non credo che questi signori de "La Feltrinelli" di Como abbiano fatto un gran affare…» E partono ovviamente gli stacchi dei commentatori: "Così come non vado più da Lidl smetterò di andare anche nei vostri negozi visto che sfruttate la scia opportunista della migrazione strumentale e incontrollata. Tanto vivo bene lo stesso! Anzi meglio!", scrive Stefano; "E io non vengo più alla Feltrinelli, semplice ^_^ non finanzio traditori del mio paese, Salvini tutta la vita !", scrive Raffaella; "Wow voi sì che siete dei veri rivoluzionari! Tanto qualsiasi carro è buono per saltarci sopra se è pieno di soldi. Mascherare un'iniziativa di marketing passandola per umanitaria è una cosa semplicemente VERGOGNOSA" dice Armando. | Salvini arriva a Como per un comizio in appoggio al candidato sindaco e come al solito spara contro i migranti. La libreria Feltrinelli mette in vetrina la “Guida per rifugiati e migranti” e si scatena il pandemonio sui social. Eppure prendere posizione, di questi tempi, è indispensabile. |
A New York dopo il fumo dai tombini e il mare di taxi gialli, quello che i turisti fotografano di più sono le scale antincendio sulle facciate dei palazzi. Chi di voi infatti non ricorda la celebre scena di una malinconica Audrey Hepburn che suona ‘Moon river' in Colazione da Tiffany, oppure Tony a Maria in West Side Story, o ancora le tante scene di telefim come Friends o Sex and City, tutte hanno avuto come scenografia privilegiata le scale antincendio degli edifici di Manhattan. Beh, potete dire addio a queste immagini che presto potrebbero diventare solo dei ricordi. | Il volto di Manhattan potrebbe cambiare per sempre: dite addio alle famose scale antincendio dei palazzi tanto usate in film e serie tv. |
L’articolo 38 della legge del 27.07.1978 n. 392 Il procedimento indicato nell'art. 38 è lo schema tipico con il quale il conduttore ad uso commerciale dovrebbe essere messo in grado di esercitare la prelazione, però, può capitare che il proprietario non informi l'inquilino della vendita (oppure, può capitare che il proprietario proceda alla vendita prima che siano decorsi i 60 giorni indicati nell'art. 38 legge 27.07.1978 n.392). In queste situazioni, il conduttore, non ha più a sua disposizione il diritto di prelazione (cioè il diritto di essere preferito in caso di vendita), in quanto la vendita del bene impedisce l'esercizio della prelazione. Il legislatore, per non rendere inutile il diritto di prelazione del conduttore, fornisce al conduttore il diritto di riscatto, cioè il diritto di sostituire l'acquirente del bene nel contratto di vendita (rendendo, così reale la tutela del diritto di prelazione). In questo modo, viene rafforzato e protetto il diritto di prelazione contro eventuali inadempimenti del proprietario. Il diritto di riscatto, di fatto, rende inutile il trasferimento del bene attuato al solo fine di aggirare la prelazione o di impedire l'esercizio del diritto di prelazione. Di fatto, il riscatto, il una forma di protezione per la violazione del diritto di prelazione. Il diritto di riscatto è attribuito solo al prelazionario e, di solito, è presente in tutte le prelazioni legali, cioè imposte dal legislatore ( si è usata la locuzione "di solito" in quanto potrebbero esserci delle prelazioni legali che non prevedono il riscatto). Il diritto di riscatto, cioè la dichiarazione con la quale il prelazionario (il conduttore nel caso di prelazione ad uso commerciale) dichiara di voler sostituire l'acquirente del bene nel contratto di vendita, (avente ad oggetto il bene locato), può essere effettuata con un atto stragiudiziale (prima dell'inizio del procedimento giudiziario) firmato dal conduttore oppure può essere contenuto direttamente nell'atto di citazione (firmato anche dal conduttore). Qualche problema potrebbe sorgere in presenza di un atto di citazione non firmato anche dal conduttore e non preceduto dalla dichiarazione di riscatto stragiudiziale. E' opportuno chiarire che il procedimento giudiziale di riscatto ha solo la funzione di confermare che l'esercizio del diritto di riscatto è stato esercitato in modo corretto. Quindi, l'esercizio del diritto di riscatto (effettuato con atto stragiudiziale) inviato all'acquirente e al venditore, è già sufficiente per produrre l'effetto della sostituzione del conduttore all'acquirente, il successivo giudizio serve solo ad confermare che il conduttore ha correttamente seguito la procedura. Come si è detto, può capitare che l'atto di citazione, per la convalida dell'esercizio del diritto di riscatto, non sia preceduto dalla dichiarazione stragiudiziale di riscatto. In queste ipotesi, non sussistono problemi se l'atto di citazione è sottoscritto anche dal conduttore, in quanto, di fatto, il conduttore esercita il diritto di riscatto direttamente con l'atto di citazione e fa propria la dichiarazione di riscatto contenuta nell'atto di citazione. | La Cassazione del 9.4.2014 n. 8264 ha stabilito che, in caso di prelazione ad uso commerciale, la procura alle liti conferita per il giudizio di riscatto, non attribuisce la legittimazione ad effettuare per il conduttore, la dichiarazione di riscatto, salvo che nel testo della procura sia contenuta la dichiarazione di riscattare l’immobile. |
La nuova iniziativa della NASA (Ente Nazionale per le attività Spaziali e Aeronautiche), nonché responsabile del programma spaziale americano, che ha studiato e schedato tutte le cadute dei propri astronauti durante le missioni Apollo per ottenere dati sulle camminate lunari, potrebbe avere questo slogan: un piccola caduta di un astronauta è un grande passo per l'umanità . Camminare sulla Luna a quanto pare non è per niente semplice. Uno studio della NASA che raccoglie minuziosamente ogni caduta avvenuta sul suolo lunare nelle missioni apollo 15 e 16, sembra dimostralo. L'enorme e ingombrante tuta spaziale, le diverse condizioni di gravità e i numerosi apparecchi tecnologici che gli scienziati si portano dietro, limitano non poco le capacità di movimento. Sul satellite terrestre chi vi cammina è soggetto a diverse condizioni fisiche rispetto alla terra. La minor grandezza della Luna genera una forza di attrazione molto minore verso essa (un uomo di 70k.g. avvertirebbe il peso di 11k.g.) e quindi l'attrazione verso il centro del pianeta su cui stiamo camminando cambia. Un altro problema pare essere dato dalla massa, cioè la quantità di materia di cui siamo fatti che invece non subisce variazioni, lasciando così identici l'inerzia e la resistenza al movimento. Tutto ciò rende, per chi non vi è abituato come noi terrestri, veramente difficile passeggiare per crateri lunari. A cosa serve oltre che ridicolizzare dei poveri astronauti che hanno rischiato la vita per il progresso dell'umanità? Nuove missioni spaziali sembrano essere sul punto di essere varate. Mentre già da anni si studia come portare la nostra specie su Marte, la NASA pare essere intenzionata a ritornare sulla Luna. Uno studio sistematico sulla mobilità in ambienti così ostili può portare, in un'ottica di una presenza costante umana in terreni al di fuori di quelli terrestri, a una riduzione degli incidenti e dei tempi di messa in opera dei vari compiti. | Le cadute degli astronauti sulla Luna sono oggetto di studio da parte della NASA. Gli scienziati stanno rivalutando tutti gli incidenti motori avvenuti sul suolo lunare nelle missioni Apollo 15 e 16 attraverso 2 documenti che li raccoglie minuziosamente. Lo scopo è quello di trovare nuove metodologie più sicure per le future camminate lunari. |
Kate Middleton e il principe William sono tornati ad Anmer Hall per vivere nel più totale isolamento l'ennesimo lockdown della Gran Bretagna. Se da un lato i piccoli di casa George, Charlotte e Louis sono liberi di giocare all'aria aperta negli enormi giardini della residenza di campagna, loro dedicano le giornate allo smartworking, trasferendosi quotidianamente per qualche ora a Sandringham Palace (che dista qualche minuto in auto). Come riescono a far andare sempre tutto liscio, dalle videocall agli eventi di beneficenza in digitale, fino ad arrivare ai look sfoggiati online dalla principessa? Si affidano a un team scelto con estrema attenzione. Sebbene il periodo storico che stiamo vivendo sia particolarmente delicato un po' per tutti, i Windsor continuano a essere molto esigenti con il loro staff, tanto da imporgli delle precise e rigidissime regole. Coloro che credevano che lavorare per la Royal Family fosse una passeggiata si sbagliavano. Al di là della regina, famosa per il rigore con cui rispetta tutte le rigide regole del protocollo reale, anche Kate Middleton e il principe William sono molto esigenti con il loro staff. Quali sono le caratteristiche essenziali per entrare a corte? Bisogna essere riservati e discreti, soprattutto in questo periodo di pandemia. I Duchi stanno infatti lavorando in smartworking e, non potendosi spostare da una parte all'altra del paese, seguendo personalmente eventi e appuntamenti ufficiali, hanno ampliato il loro team digital, cosa che gli ha permesso di essere molto presenti sul web e sui social. Cosa succede a chi non si adegua alla riservatezza e alla discrezione richiesta? Naturalmente viene licenziato all'istante. | Credevate che ci fossero meno pressioni sullo staff reale in tempi di pandemia? Vi sbagliavate. Per lavorare al fianco di Kate Middleton e del principe William in questo particolare periodo storico è necessario rispettare una serie di regole rigorose: ecco quali sono. |
Diventata mamma del piccolo Liam da appena due mesi, Alessandra Pierelli avrebbe potuto anche impiegare più tempo per tornare in forma. Anche a una mamma vip come lei sarebbe stato concesso un trattamento più indulgente. E invece l'ex fidanzata di Costantino Vitagliano è ritornata alla linea di sempre in tempi record. Beccata sul lungomare di Sabaudia dai fotografi del settimanale Di Più, l'ex corteggiatrice di Uomini e Donne ha mostrato una figura invidiabile che il bikini pare enfatizzare. Insieme ai due figli e al marito Fabrizio Baldassarri, l'ex attrice – che ha abbandonato il mondo dello spettacolo per amore della sua famiglia – si è lasciata fotografare dai paparazzi curiosi che le hanno dedicato un intero pomeriggio. Del resto, checché se ne dica, la Pierelli continua a fare notizia nonostante la decisione di abbandonare il mondo dello spettacolo presa circa due anni fa. | Pur se diventata mamma da appena due mesi, Alessandra Pierelli è già tornata in perfetta forma. Lo dimostrano le foto della sua prima prova costume per il 2013. |
È un momento decisamente fortunato per Giulia De Lellis. Per l'ex corteggiatrice di ‘Uomini e Donne' e gieffina, infatti, sembra che le cose stiano andando alla grande sia nella carriera che in amore. Spesso ciò che la riguarda avviene sotto l'occhio attento dei paparazzi. Solo negli ultimi giorni, infatti, è stata protagonista di ben due notizie. Come mostrano le foto pubblicate da Oggi.it, Giulia De Lellis è stata paparazzata su una spiaggia di Miami durante la pausa di uno shooting fotografico. La giovane era intenta a cambiarsi. Così, è stata immortalata in topless mentre tentava di coprirsi con una camicia bianca. Le curve esplosive non sono un dono di madre natura. Come lei stessa ha dichiarato più volte, ha deciso di rifarsi il seno quando aveva vent'anni. Una scelta che non ha mai rimpianto. | Giulia De Lellis e Andrea Damante sono tornati insieme? A giudicare dalle foto pubblicate dal settimanale ‘Chi’, sembrerebbe proprio di sì. La coppia, infatti, è stata paparazzata in giro per le vie di Roma, mentre si scambiava un tenero bacio. Solo qualche giorno fa, erano apparse le foto dell’ex corteggiatrice di ‘Uomini e Donne’ in topless a Miami. |
Dopo cinque mesi torna in carcere il boss Pasquale Zagaria, fratello del capoclan dei Casalesi Michele Zagaria "Capastorta". Questa mattina è stato trasferito nel cercare di Opera, a Milano, la struttura individuata dal Dap come luogo idoneo per la detenzione. Zagaria era stato scarcerato (e sottoposto ai domiciliari) ad aprile dal giudice di sorveglianza di Sassari, lo stesso che poi aveva sollevato questione di legittimità contro il decreto Bonafede. A fronte di un cumulo di pena di 20 anni complessivi, Zagaria ne ha già scontati 16, avrebbe lasciato il carcere definitivamente per fine pena a fine 2020. Malato di cancro e detenuto al 41-bis in Sardegna, Zagaria, 60 anni, soprannominato "Bin Laden", ad aprile era stato trasferito in una struttura a Pontevico, in provincia di Brescia, perché sull'isola gli ospedali erano stati tutti convertiti all'emergenza Covid-19. Era stato quindi sottoposto agli arresti domiciliari, in casa di un familiare. Il Tribunale di sorveglianza di Sassari aveva però disposto un termine di 5 mesi alla misura dei domiciliari, scaduto ieri; il tribunale di Brescia ha quindi ritenuto cessate le esigenze e riportato il boss in carcere. | A distanza di 5 mesi torna in carcere Pasquale Zagaria, fratello del superboss Michele “Capastorta”. È stato trasferito stamattina, 22 settembre, nel carcere di Opera, a Milano. Era stato trasferito ai domiciliari per un errore di battitura: l’incaricato del Tribunale di Sassari aveva invertito due lettere dell’indirizzo mail e la comunicazione al Dap non era mai arrivata. |
Anche nel condominio è possibile Di solito, è necessario procedere alla nomina dell'amministratore giudiziario, quando l'assemblea del condominio per inerzia o per contrasti interni non riesce a nominare un amministratore, si tratta di situazioni che si verificano spesso nella realtà, infatti, basta pensare all'ipotesi nella quale per nominare l'amministratore servono i millesimi di un proprietario, il quale è restio a nominare l'amministratore, perché moroso e, quindi, è cosciente che facendo nominare l'amministratore riceverà i decreti ingiuntivi per il pagamento delle spese condominiali, oppure, si potrebbe pensare all'ipotesi in cui, il vecchio amministratore si dimette e l'assemblea (per inerzia) non si riunisce e non nomina un sostituto. L'art. 1129 c.c. prevede che "Quando i condomini sono più di otto, se l'assemblea non vi provvede, la nomina di un amministratore è fatta dall'autorità giudiziaria su ricorso di uno o più condomini o dell'amministratore dimissionario". L'art. 1129 c.c. pone due questioni: a) la legittimazione a procedere alla nomina dell'amministratore giudiziario, b) la possibilità (o meno) di poter procedere alla nomina dell'amministratore giudiziario quando il numero dei condomini (o dei proprietari?) è minore di 8. La riforma del condominio è intervenuta sulla legittimazione a chiedere la nomina individuando uno dei proprietari e l'amministratore uscente, offrendo a tale soggetto una via di fuga dal condominio, nelle ipotesi nelle quali, presentate le dimissioni o (scaduto l'incarico) l'assemblea non provvede alla nomina di un nuovo amministratore. L'art. 1129 c.c. fa riferimento ad un numero preciso 8 condomini, (sorvolando sul fatto che anche in questa ipotesi in questa ipotesi si pone il problema, già sollevato per l'assemblea del supercondominio, se la locuzione condomino corrisponde – o meno – a quella di proprietario) occorre chiedersi se è possibile procedere alla nomina di un amministratore di condominio quando i condomini sono meno di 8. Per poter fornire una risposta esauriente occorre considerare che anche in presenza di soli due proprietari (c.d. condominio minimo) si è in presenza di un condominio, infatti, il numero dei proprietari può essere rilevante per semplificare alcuni aspetti della gestione del condominio, ma non è un elemento che esclude l'esistenza del condominio. Inoltre devono essere considerati altri due elementi: 1) non esiste nessun obbligo a carico dei singoli proprietari di dover assumere la carica di amministratore di condominio, il altri termini è nulla una delibera di assemblea (o anche un regolamento di condominio) che imponesse ai proprietari di essere amministratore anche se con un sistema turnario (oppure, addirittura, di pagare un amministratore a proprie spese quando è il proprio turno) in quanto imporrebbe degli obblighi senza il consenso di tutti i proprietari, 2) nulla esclude che possano esistere dei condomini con 6 unità immobiliari, ma che hanno un carico di spese (es. due dipendenti) che necessitano di un amministratore, non potendosi ipotizzare una gestione amichevole (o de-formalizzata) del condominio. | La Cassazione dell’11.2.2015 n. 2719 afferma che la condanna alle spese ex art. 91 cpc si riferisce ad ogni processo, senza distinzioni di natura e di rito ed il termine “sentenza” è usato nel senso di provvedimento che, nel risolvere contrapposte posizioni, chiude il procedimento stesso innanzi al Giudice che lo emette: quindi, anche se tale provvedimento sia emesso nella forma dell’ ordinanza o del decreto, come nelle ipotesi di nomina ex 1129 c.c. (o revoca) giudiziale dell’amministratore di condominio ex art. 737 cpc. |
Stava facendo una passeggiata lungo viale Oriente a Jesolo, nel Veneziano, quando ha visto spuntare qualcosa dalla sabbia che gli è sembrato un ordigno. Ed effettivamente quella che un residente in città aveva appena trovato era proprio una bomba risalente alla prima guerra mondiale. Il protagonista del particolare ritrovamento ha subito allertato la polizia locale che si è precipitata sul posto in attesa degli artificieri. L’ordigno – si tratta di un colpo di artiglieria calibro 77 e di 30 centimetri di diametro – è stato trovato mercoledì sera in una zona centrale e piuttosto esposta, che come ricordano i quotidiani locali non è nuova a simili ritrovamenti. | L’ordigno ritrovato da un residente durante una passeggiata: subito allertata la polizia locale che si è precipitata sul posto per mettere in sicurezza la zona. |
Siamo sempre stati abituati a vedere i membri della Royal Family impeccabili ed eleganti agli eventi di gala o a degli appuntamenti istituzionali ma questa volta hanno cambiato registro, lasciando senza parole i sudditi. Kate Middleton e il principe William sono diventati cuochi per un giorno e, ospiti di una nota trasmissione della BBC, si sono letteralmente "sporcati le mani", dandosi da fare ai fornelli al fianco della famosa chef britannica Mary Berry. Hanno preparato diverse pietanze perfette per il menù natalizio e, tra risate e grembiuli sporchi di farina, si sono mostrati più "normali" e spontanei che mai. La trasmissione andrà in onda il prossimo 16 dicembre ma sul profilo ufficiale di Kensington Palace è stata condivisa un'anteprima dell'apparizione in tv dei Duchi di Cambridge. | Kate Middleton è stata ospitata in un programma tv insieme al marito William e per l’occasione si è trasformata in una chef. Non ha rinunciato all’eleganza, puntando tutto su un impeccabile look natalizio, al quale ha aggiunto un grembiule da cucina. |
La speranza di Luca Cardillo, un ragazzo di ventitré anni di Giarre (Catania), è partire per gli Stati Uniti e sperare di poter migliorare le sue condizioni di salute con un intervento e una cura sperimentale. Luca ha un raro tumore alle ossa della gamba destra e ormai da due anni combatte contro la malattia. Con sua madre il giovane ha girato vari centri sperimentali d’Italia nella speranza di poter trovare una cura efficace, ma purtroppo come lui stesso dice in un video in cui descrive la sua condizione il tumore è considerato “inoperabile”. Da qui l’appello sui social del giovane e della sua famiglia, con la sorella Lidia che ha lanciato una raccolta fondi su GoFundme per avere la possibilità di volare negli Stati Uniti per curare l’osteosarcoma. In tanti, compresi alcuni volti noti come l’attore Alessandro Borghi e la cantante Emma Marrone, hanno già aderito alla raccolta fondi per il giovane siciliano: al momento per Luca sono stati donati più di 28000 euro. La diagnosi nel 2016 e le cure inefficaci – La sorella di Luca ha spiegato su GoFundme cosa è accaduto a suo fratello, che nella sua vita sognava di diventare un attore e per farlo si era trasferito a Roma per frequentare l’Accademia di Cinecittà. Il suo calvario è iniziato però nel 2016 quando, di ritorno in Sicilia per le vacanze, ha deciso di sottoporsi a degli esami perché avvertiva forti dolori alla gamba destra. Grazie a una tac si è arrivati subito alla diagnosi e così il giovane ha iniziato a curarsi, anche con le prime chemioterapie, al Gemelli di Roma. Ben presto però i medici hanno capito che la situazione era molto grave. Nonostante le cure, la gamba destra di Luca si è gonfiata sempre più. È lo stesso giovane a raccontare in un lungo video postato su Youtube le fasi della malattia: “Il tumore si è esteso nell'arteria femorale e in tutti i vasi sanguigni. Le metastasi si sono triplicate, l'osteosarcoma non si è ridotto. Tutte le cose sono andate per il verso sbagliato”. | Luca Cardillo è un ragazzo di ventitré anni di Giarre (Catania) che sogna di diventare un attore. Stava frequentando l’Accademia di Cinecittà quando nel 2016 ha scoperto di avere un raro tumore alle ossa della gamba destra. In un video ha raccontato la sua storia e la sorella ha lanciato una raccolta fondi per tentare di portarlo negli Stati Uniti. |
Rispetto a un collega uomo, in Italia una donna percepisce in media una mensilità e mezza in meno pur svolgendo le stesse ore di lavoro. Quinto obiettivo da raggiungere entro il 2030 per lo Sviluppo Sostenibile promosso dall’ONU e perseguito dall’Unione Europea nel quinquennio 2016-2019 poi rinnovato per il 2020-2025, la parità di genere in Italia rimane un miraggio, soprattutto nel lavoro. Abbiamo incrociato i dati di due importanti osservatori, uno italiano, il JobPricing, che ha da poco pubblicato un report in collaborazione con Spring Professional e IDEM – Mind The Gap, e uno globale, il World Economic Forum (WEF), con il consueto Global Gender Gap Report: questo lo stato dell’arte nel 2020 in Italia. Le donne sono una minoranza tra i dirigenti e i quadri soprattutto nel privato. Un paradosso, considerato che la carriera dirigenziale e più remunerativa è associata a un maggiore livello di istruzione e che le donne sono più istruite e con voti migliori in Italia. A dare il polso della situazione è però la netta disuguaglianza salariale che – a parità di ruolo e ore svolte – discrimina le lavoratrici in Italia. JobPricing ha raccolto le relazioni obbligatorie sulle remunerazioni fornite dalle società per l'anno 2020. Facendo una media, è come se una donna cominciasse a lavorare il 7 febbraio e percepisse quasi una mensilità e mezzo in meno rispetto a un uomo. Le laureate sono maggiormente concentrate nelle discipline umanistiche, in particolare i corsi di insegnamento, lingue e psicologia vedono le donne iscritte per oltre l’80%. Pari presenze, invece, negli studi di agraria e veterinaria, mentre si avvicinano a un equilibrio gli studi di medicina, architettura ed economia e statistica. Le discipline STEM (dall’inglese Science, technology, engineering, and mathematics) rimangono appannaggio degli uomini (presenti fra il 60% e l’80%) eppure, nonostante siano in minoranza, le donne ottengono voti più alti degli uomini. Ricapitolando: in rapporto alla popolazione, le donne sono più istruite degli uomini su tutti i livelli, inoltre, a parità di corsi di istruzione, ottengono voti più alti non solo a livello medio ma in quasi tutte le aree disciplinari, ad eccezione dell’ambito letterario, con -0.6 punti rispetto agli uomini. Ciò significa che in un mondo sempre più digitalizzato, che richiede sempre più informatici e figure STEM, le donne tendono ad autoescludersi nonostante in tali ambiti risultino più brave, e "si accontentano" dei percorsi umanistici, dove, contrariamente ai falsi stereotipi, in alcune discipline sono più bravi gli uomini. Nel 2020 l’occupazione femminile si attesta al 49%, circa 17 punti in meno di quella maschile. Tra gli occupati, il tasso di part-time è di circa il 34% per le donne mentre per gli uomini si ferma al 9%. Se scorporiamo i dati, vediamo come l’occupazione tra i non laureati sia maggiore tra gli uomini mentre quella tra i laureati sia maggiore tra le donne, numericamente già istruite e con voti mediamente più alti degli uomini. | Meno assunte e meno pagate nonostante siano più istruite e abbiano voti più alti dei colleghi uomini, anche nelle discipline STEM da cui però si autoescludono perché vittime di stereotipi. Abbiamo analizzato i dati dei più importanti osservatori italiani, europei e mondiali (anche perché i dati dell’Italia sono stati giudicati “poco trasparenti” dall’Ue) e questo è lo stato dell’arte in Italia, Anno Domini 2020. |
Attorno alle 17:40 di lunedì 20 novembre sarà possibile ammirare lo spettacolare ‘incontro' tra una sottilissima falce di Luna e il pianeta Saturno, in una delle sue ultime apparizioni serali prima di sparire durante la stagione fredda. I due oggetti si troveranno (virtualmente) molto vicini fra loro sulla volta celeste, e per individuare il “Signore degli Anelli” basterà volgere lo sguardo a sinistra del nostro satellite. La Luna, tuttavia, non sarà semplicissima da individuare nel cielo, soprattutto se sporcato da qualche nuvola, poiché sarà illuminata soltanto per il 5 percento: del resto sono trascorsi soltanto due giorni dalla cosiddetta Luna nuova. Per cercare la sottilissima falce guardate molto basso all'orizzonte, verso sud-ovest; dopo il tramonto, che oggi cadrà esattamente alle 16:46, dovrebbe essere più semplice trovarla, ma assicuratevi di avere la vista sgombra da ostacoli come gli alberi. Saturno, alla sinistra del nostro satellite, si presenterà come un puntino solitario e luminoso, con un colore tenue bianco-giallognolo. Si tratta di una delle ultime occasioni per ammirare il pianeta, poiché nelle ore buie dei prossimi giorni sarà sempre più basso all'orizzonte, sino a sparire completamente al di sotto di esso. Fra l'altro entrerà a breve anche in congiunzione col Sole, la cui luminosità renderà ancora più difficile scorgerlo. Lo spettacolo sarà perfettamente godibile a occhio nudo, ma con un buon binocolo – dotato di almeno trenta ingrandimenti – o un piccolo telescopio sarà possibile apprezzarlo al meglio. Poiché la turbolenza dell'aria è maggiore quando si osserva nei pressi della linea dell'orizzonte, è possibile che Saturno risulti “bollire” negli strumenti ottici, col rischio di non riuscire a distinguere nitidamente i suoi caratteristici anelli. Un sacrificio accettabile, considerando che ci sarà da attendere parecchio per rivedere il pianeta alto e ‘brillante' nel cielo stellato. Da segnalare che poco al di sotto di Luna e Saturno in queste ore si trova Mercurio; gli ultimi giorni di novembre sono notoriamente i migliori dell'anno per tentare la difficile osservazione del piccolo pianeta. Il momento più adatto per tentare la sorte sarà l'ora successiva al tramonto del 28 novembre. | Il ‘Signore degli Anelli’ diventerà visibile alla sinistra della Luna, illuminata solo per il 5%. Lo spettacolo sarà apprezzabile per poco circa un’ora dopo il tramonto, che oggi avverrà alle 16:46. |
Paola Barale, dopo aver lanciato un Rvm che ha analizzato il rapporto tra Pasqualina Sanna e Luca Tassinari, si è rivolta alla pupa, dicendole: “ sei tremenda”, mentre al secchione ha dedicato queste parole: “sei un uomo molto fortunato”. La napoletana, non contenta delle sue performance, ha poi ammesso: “Io distinguo tre cose: l’arte dello stuzzicare, della seduzione e della prestazione. Per ora siamo ancora allo stuzzicare”. Ludovica Leoni è, però, intervenuta nella discussione: “io vedo Pasqualina una ragazza che pur di emergere, farebbe fare anche un brutta figura a Tassinari”, Francesca Cipriani le ha fatto eco e, alla fine, Pasqualina ha replicato alle accuse alzando la voce, e ribadendo che si tratta solo di un gioco: “siete voi che giocate contro di me. Io sono una stella che brilla di luce propria” e poi, rivolgendosi all’ex gieffina, ha urlato: “ah bella, tu sei quattro anni che stai tentando di sfondare, sei dovuta venire a La pupa e il secchione ma statti zitta…”. Francesca non sì è però lasciata intimidire e le ha risposto a tono prima “idiota” e poi “deficiente”. Alla fine anche Platinette, dopo l'attacco a Elena Morali avvenuto durante la prima puntata, si è unita al coro delle critiche: “ se poi ti danno della z…a non ti lamentare”. Pasqualina si è subito difesa, ma tra le due si è immediatamente scatenato uno scambio di battute molto accesso, tanto che la napoletana è esplosa, dicendo a Platinette: “vacci piano con i termini”, e ha poi aggiunto “io sono qui per vincere, per fare dei soldi e per studiare. Hai capito?”. Dopo qualche minuto Vittorio Sgarbi ha preso le difese della napoletana per le parole troppo forti di Platinette: “se quei due si trovano bene: scopino. Lo facciano, ma non è z…..a per questo. Lo ha fatto la Parietti a 19 anni e non è z…..a o forse lo è anche lei”. Al termine della sfuriata Vittorio Sgarbi ha concluso in bellezza, prendendo Alba Parietti e baciandola in diretta televisiva. Ieri il comedy show ha riservato quindi tante sorprese ed anche il presidente di giuria ci ha tenuto ha dare il suo contributo per rendere La pupa e il secchione hot con ottimi ed inaspettati risultati. Foto: Tvblog. | Platinette si scaglia contro il comportamento di Pasqualina Sanna, che viene poi difesa da Vittorio Sgarbi. |
Nuova violenza transfobica, questa volta nel Napoletano. Nella serata di ieri la transgender Sara Lopez, tramite i suoi social, ha denunciato di essere stata molestata da una banda di ragazzini a Pompei e che questi, dopo averla insultata l'avrebbero presa di mira con una pistola a pallini sparando al suo indirizzo diversi colpi, diversi dei quali andati a segno come testimoniato dai segni che ha mostrato sui social. La sex worker ha raccontato l'episodio e la paura provata, trovando subito il sostegno dell'Arcigay e dell'associazione locale Pride Vesuvio Rainbow. Le associazioni arcobaleno hanno sottolineato che, proprio le difficoltà a trovare un lavoro dei cittadini transgender, li espone spesso alla violenza della strada e ai rischi connessi al lavoro sessuale. "Sara Lopez da anni è costretta a lavorare come sex-worker, così come tante donne transessuali che hanno difficoltà a trovare un lavoro per poter vivere dignitosamente. – si legge in una nota di Vesuvio Rainbow – Sara vive tutte le sere i pericoli della strada. Condanniamo fermamente la terribile aggressione, rinnoviamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza a Sara e a tutte le donne transgender che ogni notte sono costrette a vivere la strada tra paure e violenze. Auspichiamo l’immediato intervento dello Stato per individuare i responsabili di questa aggressione. Siamo preoccupati per una possibile escalation di violenza ai danni dei/delle più fragili e dei/delle più esposti/e all’odio e all’intolleranza". | La transgender Sara Lopez è stata vittima di un’aggressione per le strade di Pompei che ha denunciato sui social network: una banda di ragazzini l’avrebbe presa di mira esplodendo al suo indirizzo diversi colpi con una pistola a pallini. “Sara Lopez da anni è costretta a lavorare come sex-worker e vive tutte le sere i pericoli della strada”, sottolinea l’associazione Pride Vesuvio Rainbow. |
1ugio di dm_509be4667b531 Non è semplice inserirsi alla perfezione in un ambiente come quello di Uomini e Donne se non si riscontrano le simpatie giuste. Probabilmente sarà proprio questo il problema che la dama Melina sarà costretta ad affrontare nei prossimi giorni. Sì perchè la donna che la scorsa settimana aveva catalizzato l'attenzione generale dopo essersi presentata in studio per corteggiare il veterano Giuliano, ha già cambiato idea. Napoletana doc, la bionda e bella signora in questione è arrivata oggi in trasmissione dichiarando che nonostante le buone intenzioni iniziali, non ha più intenzione di andare avanti nel corteggiamento. L'uomo si sarebbe infatti macchiato della colpa di "voler arrivare subito al sodo" senza concedere a lei la possibilità di conoscerlo meglio prima di affrontare un passo di questo tipo. 2uvfygkl di dm_509be4667b531 | Si fanno sempre più movimentate le puntate del trono over di Uomini e Donne. L’ultima a provocare scalpore è stata Melina, dama napoletana che, arrivata nel programma per corteggiare Giuliano, ha finito per scaricarlo fin troppo velocemente. E le colleghe non hanno gradito… |
Barbara D'Urso si è raccontata al settimanale ‘Oggi'. La presentatrice ha da poco compiuto 60 anni ma confida di non ritrovarsi in quell'età: "Ma non sono miei, mi sembra uno scherzo, io sono una quarantenne!" Barbarella è inarrestabile e al settimanale racconta le sue frenetiche giornate, in cui si dedica non solo al lavoro ma anche alle sue passioni. Si sveglia alle 06:45 e va avanti fino a notte fonda. "Non mi fermo un attimo", ammette. Un desiderio, per il momento ancora irrealizzato, è quello di trovare l'uomo giusto. Da molto tempo, infatti, Barbara D'Urso è single e – dopo aver festeggiato i 60 anni – si augura di trovare anche una persona con cui condividere il suo cammino: "Da tanto tempo sono sola e a questo punto urge assolutamente che mi innamori. Ne ho una voglia matta". Il lavoro non rappresenta un impedimento per la sua vita sentimentale. Barbara D'Urso, infatti, ha chiarito che riesce a trovare il tempo per le persone che ama: "Se trovassi un uomo troverei il tempo per frequentarlo, proprio come faccio con gli amici. Il problema è che non mi piace nessuno sino in fondo". Parole che ricalcano quelle pronunciate nei giorni scorsi in un'intervista rilasciata a Tv, Sorrisi e Canzoni, dove aveva espresso anche un augurio per se stessa: | Intervistata dal settimanale Oggi, Barbara D’Urso ha parlato dell’importante traguardo dei 60 anni e del forte desiderio di innamorarsi. |
Visto lo sconvolgimento suscitato al Festival di Cannes, non c'è da stupirsi che siano intervenuti la censura e i divieti per "La casa di Jack", il nuovo controverso e violentissimo film del regista danese Lars Von Trier. Dopo il dibattito infinito che suscitò sulla Croisette ormai quasi un anno fa, il film con Matt Dillon, storia di un feroce serial killer, arriva finalmente anche nelle sale italiane con la distribuzione di Videa e un pesante intervento per evitare polemiche sulle numerose scene truculente. Pertanto, verranno distribuite due diverse versioni, entrambe vietate ai minori di 18 anni. Questo il comunicato del distributore: “La Società di Distribuzione Cinematografica Videa SpA, da sempre impegnata nella diffusione di opere cinematografiche dalla forte connotazione autoriale, ha deciso di distribuire La casa di Jack, l’ultimo controverso film di Lars Von Trier, in due versioni, alle quali la censura ha dato VM 18. La versione italiana sarà distribuita con tagli nelle scene più cruente e violente, scene che hanno spinto il pubblico dell’ultimo festival di Cannes ad abbandonare la sala prima della fine della proiezione, mentre la versione in lingua originale sottotitolata rispetterà l’integrità dell’opera del regista. È il primo caso in Italia di un film che entra contemporaneamente in censura in due versioni e che ha anche nella versione “alleggerita” dai tagli il vietato ai 18 anni". Curiosità: negli Usa il film è stato vietato soltanto ai minori di 17 anni non accompagnati da un adulto. "La casa di Jack" (in originale "The House That Jack Built") si ambienta negli Stati Uniti del 1970 e racconta la storia di un ingegnere psicopatico con tendenze ossessivo-compulsive. Dopo aver assassinato una donna che gli aveva chiesto soccorso per strada, Jack si convince di dover continuare a uccidere per raggiungere la perfezione. Ogni delitto dovrà essere un'opera d'arte. Il cast è stellare e comprende, oltre a Matt Dillon nel ruolo del protagonista, Uma Thurman (la prima vittima), Riley Keough (Jacqueline "Simple") e il compianto Bruno Ganz, scomparso da poco, nei panni di Virgilio, personaggio chiaramente ispirato alla Divina Commedia. | Dopo aver sconvolto Cannes, il controverso e violentissimo film del regista danese arriva in Italia dal 28 febbraio, in due versioni: quella italiana, sforbiciata dalla censura per evitare i dettagli più truculenti, e quella in lingua originale, senza tagli. Entrambe saranno vietate ai minori di 18 anni. |
La proteina p53 era già nota alla scienza per essere coinvolta nel meccanismo di sviluppo delle neoplasie. Adesso, i ricercatori dell’Istituto per l’endocrinologia e l’oncologia Gaetano Salvatore del Consiglio nazionale delle ricerche (Ieos-Cnr) di Napoli e dell’Università di Salerno hanno individuato una sua nuova funzione legata al regolamento della via metabolica del mevalonato, fondamentale per la proliferazione cellulare, la cui produzione incontrollata è associata a diverse tipologie di tumori, dal carcinoma mammario, polmonare ed epatico ai linfonodi, alle leucemie e ai tumori cerebrali come i glioblastomi. Come spiegato da Chiara Laezza, dell'Ieos-Cnr tra i coordinatori del lavoro, il fattore trascrizionale p53 è noto originariamente come oncosoppressore: i geni coinvolti nella trasformazione delle cellule da sane a tumorali, infatti, possono essere oncogeni ed oncosoppressori. Ora, i ricercatori hanno scoperto che quando p53 subisce delle mutazioni non perde soltanto la sua proprietà soppressiva sul tumore ma acquisisce nuove funzioni oncogeniche, quindi in grado di sostenere i diversi aspetti aspetti del processo che porta alla genesi del cancro, tra cui l'alterazione dell'attività metabolica; «In particolare, il nostro studio si è concentrato sulla regolazione da parte di p53 dell’espressione di alcuni enzimi del metabolismo del mevalonato nel glioblastoma multiforme, un tumore cerebrale altamente aggressivo» ha spiegato la ricercatrice. Uno squilibrio nel metabolismo del mevalonato, che fornisce molecole come colesterolo e isoprenoidi indispensabili per l'alimentazione delle cellule, è all'origine della proliferazione incontrollata delle cellule tumorali che avviene anche in condizioni sfavorevoli alla sopravvivenza; nelle cellule normali, infatti, il metabolismo è regolato da meccanismi di controllo. «Nelle cellule normali, a regolare il metabolismo sono altri fattori trascrizionali, mentre abbiamo osservato che l’attività regolatrice di p53 si esplica principalmente nel compartimento tumorale. In particolare, p53 è capace di legarsi a regioni specifiche dei promotori dei geni di diversi enzimi, attivandone la trascrizione: questi risultati rivelano un nuovo e più ampio ruolo di p53 nella biologia umana» precisa Maurizio Bifulco, presidente della facoltà di Farmacia e Medicina dell’Università di Salerno, anch'egli coordinatore dello studio. | Individuato grazie ad uno studio dell’Ieos-Cnr di Napoli e dell’Università di Salerno potrebbe essere un primo passo verso nuove terapie. |
Nonostante solo la settimana scorsa la duchessa di Cambridge Kate Middleton abbia sfoggiato la coroncina di famiglia incastonata di diamanti in occasione della cena di gala con il presidente cinese, per lei non sono terminate le apparizioni ufficiali. La mamma dei due eredi al trono britannico non ha mostrato alcun segno di stanchezza quando lo scorso lunedì ha partecipato ad un evento di beneficenza organizzato dalla Charities Forum insieme a William ed Harry. Insieme ai bambini presenti, i tre hanno partecipato alla prima del film “Shaun The Sheep” ed hanno improvvisato un torneo di welly wanging, un gioco che consiste nel gettare uno stivale il più lontano possibile. Il vincitore è stato il principino William, ma gli altri due concorrenti hanno fatto il possibile per batterlo. Kate Middleton si è divertita in compagnia dei suoi familiari e, naturalmente, non poteva che sfoggiare un look raffinato e di classe. Ha infatti indossato un vistoso abito con una fantasiosa stampa blu firmato da una delle sue stiliste preferite, Tabitha Webb, con cui la sorella Pippa ha collaborato all’inizio di quest’anno. | Kate Middleton non è solo un’icona di stile ma anche una principessa attenta alle esigenze del popolo. Ha partecipato insieme a William ed Harry ad un evento di beneficenza ed ha giocato con i bimbi, sfoggiando un look raffinato e di classe. |
Eleonora Brigliadori farà parte del gruppo degli 8 famosi che parteciperanno alla nuova edizione dell'Isola dei Famosi. Eleonora in una recente intervista ha dichiarato: "E' una bella cosa, mi riposo un po'. Vorrei fare un po' d'arte sull'Isola. L'Isola è un programma televisivo e cosa fa una persona di quel tempo dipende da chi è. In questi anni ho sperimentato tutti i generi tv, compreso il giornalismo, mi mancava solo il reality". La Brigliadori sull'isola ritrova Raffaele Paganini con il quale molti anni fa ha ballato in un programma di Raffaella Carrà. La partecipazione al reality entusiasma la Brigliadori che dice di non temere nulla: “Il mio spirito di avventura è indomito, l’Isola rappresenta la possibilità di vivere uno spazio immenso, libero. Paura? Solo del freddo. Per il resto, non temo nulla“. Come dare torto all'ex annunciatrice televisiva che ha sconfitto un cancro senza curarsi: "Dieci anni fa mi dissero che sarei morta entro sei mesi. Avendo già perso mia madre e mia nonna di tumore, e avendole viste spegnersi tra atroci sofferenze dovute alla chemioterapia, mi convinsi che il percorso ospedaliero era solo un modo per morire nel peggiore dei modi. Quindi non ho fatto alcuna cura e neppure esami invasivi. Non ho fatto neppure la chemioterapia. Dopo tre anni il carcinoma che avevo al fegato è scomparso, è andato via quando il virus dell’epatite l’ha metabolizzato". La Brigliadori parla anche dei suoi progetti futuri: "Ho scritto un reality sul volo. Come la Carlucci per il ballo, io vorrei farlo per il volo. Sarebbe una specie di concorso fra persone che vogliono prendere il brevetto, con i migliori piloti d'Europa". | Eleonora Brigliadori parteciperà alla prossima edizione del reality condotto da Simona Ventura l’Isola dei Famosi. |
Gli ultimi due paesi dell'Europa dell'est ad entrare nell'Unione Europea hanno perso la battaglia per l'ingresso nell'area Schengen, che avrebbe consentito ai cittadini romeni e bulgari di viaggiare negli altri paesi europei (che hanno aderito agli accordi di Schengen) senza passaporto. Le principali cause del rifiuto di Bruxelles sono riposte nella dilagante corruzione e nel diffuso crimine organizzato di Romania e Bulgaria. Il duro colpo inferto alla classe politica dei due paesi europei ha scatenato polemiche tra i principali sostenitori della "causa Romania-Bulgaria" come la Polonia e i fermi oppositori come la Finlandia e i Paesi Bassi. Per potere aderire all'accordo di Schengen occorre il consenso di tutti gli altri paesi membri (attualmente 25). I governi dei Paesi Bassi e della Finlandia hanno opposto il loro veto, preoccupati dalla mancanza di garanzia sulla sicurezza dei due candidati, che non riescono ad assicurare un efficace controllo delle frontiere, ad esempio. Dal loro ingresso nell'Unione Europea nel 2007 Romania e Bulgaria non sono riusciti a convincere gli altri stati sull'efficacia delle riforme contro la corruzione, sulla criminalità organizzata interna che hanno intrapreso. Pochi i paesi che si sono detti favorevoli all'ingresso della Romania e Bulgaria nell'area Schengen: solo la Polonia (cui spetta la presidenza di turno dell'Unione fino alla fine del 2011) tramite le parole del suo Ministro degli Interni Miller, ha spesso sostenuto che i due paesi in questione rispettino le condizioni di sbarramento per l’ingresso già da qualche mese: Bulgaria e Romania stanno proteggendo il confine esterno dell’Ue, impedirgli l’ingresso nell’area è contrario ai principi di solidarietà europea Lo spazio Schengen, all'interno del quale circolano liberamente 400 milioni di persone resterà quindi chiuso per i due paesi, nonostante i criteri tecnici fossero soddisfatti e il Parlamento europeo si fosse espresso a maggioranza a favore dell'adesione di Romania e Bulgaria. Occorreva il voto unanime dei 25 membri che non c'è stato: il veto olandese e finlandese ha "distrutto" il sogno dei due paesi di entrare a pieno titolo nell'Unione. Il ministro dell'immigrazione olandese, in particolare, ha additato la causa di questo "no" alla scarsa lotta alla corruzione, al crimine organizzato e all'immigrazione illegale: "a nulla serve la porta più sicura, se qualcuno la apre per lasciare passare chiunque". A niente è servito il "compromesso" proposto dalla Polonia, ovvero un ingresso in più fasi, prevedendo prima l'apertura degli aeroporti e solo successivamente quella delle frontiere terrestri. Olanda e Finlandia si sono opposte su tutta la linea. La polemica sull'apertura dei confini romeni e bulgari avviene in un momento storico dei paesi aderenti all'Unione Europea di chiusura e timore; un esempio fra tutti è l'atteggiamento della Francia che ha minacciato di uscire dall'UE. Le ritorsioni, se così possiamo definirle, sono già iniziate: dal 17 settembre alcuni autotrasportatori che trasportano tulipani olandesi sono fermi al di fuori dai confini romeni, in attesa di entrare nel paese. Secondo i doganieri il carico di fiori trasporterebbe un pericolosissimo batterio, e anzi, diversi camion sono già tornati in patria. Basterà questa "guerra dei fiori" per risolvere la situazione? Anche il ministro degli esteri bulgaro ha annunciato alcune misure "restrittive". Se l'ingresso negato alla Romania e Bulgaria è, per gli europei "una mancanza di fiducia politica", il governo di Bucarest e di Sofia saranno liberi di esprimere una mancanza di fiducia nei tulipani olandesi? Intanto, un sondaggio interno nei due paesi sotto accusa ha mostrato che gli stessi abitanti bulgari e romeni appoggiano il veto olandese e finlandese: "un bulgaro su tre ritiene giustificato il ritardato ingresso nell'area Schengen, anche se la Bulgaria rispetta i parametri previsti per l’accesso. Sofia e Bucarest dovrebbero prima fare progressi nella lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata". | Le “preoccupanti” condizioni della sicurezza interna in cui versano Romania e Bulgaria, gli ultimi due paesi ad entrare nel 2007 nell’Unione Europea, hanno convinto gli altri paesi membri a bloccarne l’ingresso all’area Schengen, che consente di viaggiare senza passaporto. |
La 76esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia è entrata nel pieno e ogni sera il red carpet viene invaso dalle star che arrivano al Lido per assistere alle prime internazionali dei film. Ieri è stato il turno di "The King", un dramma storico fuori concorso prodotto da Netflix che vede tra i protagonisti Lily-Rose Depp e Timothée Chalamet, che ricopre i panni del protagonista Enrico V d'Inghilterra, una figura leggendaria del medioevo britannico. Sono stati proprio loro a incantare il pubblico per bellezza e stile, distinguendosi grazie all'originalità dei loro look. La cosa particolare è che i due starebbero insieme non solo all'interno della pellicola ma anche nella vita reale, si sono innamorati sul set e da allora sono più uniti che mai. | Ieri al Festival del Cinema di Venezia si è tenuta la prima di “The King” e a incantare tutti per bellezza e stile sono stati i due protagonisti Lily-Rose Depp e Timothée Chalamet. Se la figlia del divo hollywoodiano ha puntato sul rosa cipria, il nuovo fidanzato ha sfoggiato un originale completo grigio perla. |
La notizia gossip della settimana è la gravidanza di Meghan Markle, che aspetta il primo figlio dal principe Harry. La notizia ha fatto rapidamente il giro del mondo, ma pochi si aspettavano, probabilmente, la reazione entusiasta di Samantha Markle, la sorellastra che nel corso dell'ultimo anno ha avviato una vera e propria "battaglia" a colpi di dichiarazioni contro la Duchessa di Sussex. Interrogata dal Sun, la donna si è detta felicissima della notizia e ha dichiarato di voler far pace con la sorella. Inoltre, ha manifestato la volontà che il padre Thomas (con cui Meghan ha chiuso i rapporti da anni) sia coinvolto nella crescita del bambino. "Questa notizia, semplicemente, cancella tutto quello che è successo nell'ultimo anno. Voglio che Meghan sia felice, tranquilla e abbia pace, tutti devono essere positivi", ha dichiarato Samantha Markle al tabloid britannico, dichiarandosi così disposta a "seppellire l'ascia di guerra". Ha però sottolineato il fatto che Thomas Markle non sia stato nominato nel lieto annuncio della gravidanza: "Spero – per il bene del bambino, della famiglia, del mondo e di mio padre – che lasciarlo fuori dalla dichiarazione non sia stato intenzionale". La Markle ha sempre accusato la sorella di aver abbandonato la famiglia d'origine e di aver fatto soffrire il padre (che non ha partecipato alle nozze reali con Harry). La volontà di Samantha è che tutto questo cambi:"Spero che mio padre sia coinvolto. Se sarà escluso, non ne sarò felice, perché un suo coinvolgimento è nell'interesse del bambino. Penso che tutti dobbiamo evitare ogni sentimento negativo e lavorare per una nuova vita gioiosa e positiva. Al momento giusto, tutti devono fare un passo indietro e ogni cosa si sistemerà da sola. Voglio permettere a Meg e Harry di coinvolgere mio padre nel momento opportuno perché è quello che dovrebbero fare. Anche se amo mia sorella, non sono stata contenta del modo in cui mio padre è stato trattato". Resta da capire se Meghan sarà disposta ad ascoltare l'appello di Samantha. | Samantha Markle, la sorellastra di Meghan, si è dichiarata felice alla notizia della gravidanza della coppia reale. La donna, dopo un anno di attacchi, si è detta pronta a fare pace con la sorella e ha manifestato il desiderio che il padre Thomas sia coinvolto nell’educazione del bambino che nascerà in primavera. |
Dopo la prima uscita ufficiale a Sanremo 2014, Marco Bocci e Laura Chiatti si sentono finalmente pronti a rivelare qualche dettaglio della loro romantica storia d'amore. E' il settimanale Chi a contattare l'attrice umbra dopo aver visto le immagini del suo ultimo e significativo tatuaggio. Nella parte interna del braccio, la Chiatti ha inciso la data del primo bacio scambiato con Bocci, seguita dalla parola "stop", quasi a voler sottolineare che dopo Marco non ci sarà spazio per nessun altro. Intervistata da Chi che è riuscito a strapparle solo poche dichiarazioni, Laura ammette che il rapporto con l'attore di Squadra Antimafia è il più speciale della sua vita e che proprio per questo intende proteggerlo: Vivo un amore sincero e vero e voglio che sia privato il più possibile. Non ho mai usato la mia vita privata per finire sulle copertine. Non lo farò adesso con questo amore così diverso. | E’ innamorata Laura Chiatti che si è tatuata sul braccio la data del primo bacio con Marco Bocci. Pare, inoltre, che le nozze potrebbero svolgersi a luglio. |
Giorgio Manetti è tornato a ribadire la situazione attuale tra lui e Gemma Galgani, in un'intervista rilasciata a DiPiù. In queste settimane, si sono rincorse diverse indiscrezioni sulla coppia. C'è chi ha parlato di un ritorno di fiamma, di incontri segreti e addirittura di una relazione che non si sarebbe mai interrotta e procederebbe lontano dai riflettori. La verità, però, sembra essere altrove. Il cavaliere ha ribadito la rottura con la dama del Trono Over di "Uomini e Donne" e ha smentito le voci di un riavvicinamento: "Sì, ho letto tutto questo in Internet, ma che motivo avrei per mettere in piedi questa messinscena? Se volessi vederla, prenderei un treno, andrei a Torino e le chiederei un incontro. Io sarò sempre me stesso, limpido e trasparente. Cascasse il mondo". La lettera di Gemma Galgani, dunque, sembra non aver sortito l'effetto sperato. Intanto, la notorietà acquisita ha dato a Giorgio Manetti la possibilità di sperimentare nuove strade. L'uomo, infatti, terrà un corso di seduzione. In proposito ha dichiarato: "Spero di lasciare un messaggio di fiducia e di positività. Oggi molti hanno problemi a confrontarsi, si fa sempre più fatica a mettere in chiaro i propri pregi e le proprie debolezze. Perché non aiutiamo queste persone?" | Giorgio Manetti ha smentito le indiscrezioni che parlavano di un ritorno di fiamma con Gemma Galgani. Il cavaliere del trono over di “Uomini e Donne” ha chiarito che se provasse interesse per lei, non avrebbe problemi ad andarla a trovare. Inoltre, ha svelato che gli piacerebbe esprimere la sua filosofia di vita “in un libro o davanti a una telecamera”. |
A pochi giorni dalla pubblicazione dei risultati del test di Medicina di quest’anno torna a toccare lo spinoso argomento il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. Ministro che, come si legge sul Corriere della Sera, ha aperto alla possibilità di rivoluzionare il sistema di accesso alle facoltà universitarie a numero chiuso. Ha parlato della possibilità, insomma, di abolire il tanto discusso test di ingresso a Medicina per far posto al “modello francese”. E cioè gli aspiranti medici potranno sostenere un primo anno di università con uno sbarramento finale: “Se passi gli esami ti iscrivi al secondo anno, altrimenti sei fuori”. La titolare del Miur ha messo in dubbio il sistema dei test a risposta multipla per l’accesso alle facoltà a numero chiuso: “Il bilanciamento tra fabbisogno di camini bianchi e numero di laureati è sacrosanto. Ma non è detto che il sistema dei test a risposta multipla sia il migliore”. “Non è che così passare diventi più facile – ha spiegato ancora il ministro -. Semplicemente si spalma la valutazione dalla prova di un singolo giorno ai risultati di un anno intero di studio”. | Il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini torna a parlare dei test universitari per accedere alle facoltà a numero chiuso e in particolare di quello di Medicina, che potrebbe essere abolito per far posto al “modello francese”. |
Alla fine, pure il mondo di Hollywood dovrà farsene una ragione: Trump è il presidente degli Stati uniti d'America, lo sarà per i prossimi quattro anni e c'è poco da discutere sulla legittimazione della sua carica. Le star del cinema e della musica hanno incanalato e dato voce a grandi proteste contro il neo presidente eletto negli ultimi anni, prendendo apertamente posizioni contrarie a quello che attualmente si può considerare come l'uomo più potente del mondo. Eppure, evidentemente, non è bastato. Allora tocca fare un passo indietro, come in un certo senso ha fatto l'attore premio Oscar Matthew McConaughey, haters della prima ora di Donald Trump, il quale in un'intervista recente ha dovuto riconoscere la necessità di una tregua: Non abbiamo scelta adesso, è il nostro presidente, è dinamico ed è più divisivo di chiunque altro sia mai stato al suo posto, ma è il momento di accettarlo, fare i conti con questa cosa e cercare di essere costruttivi con lui per i prossimi quattro anni | Una delle personalità più esposte di Hollywood, critico della prima ora di Trump, rilascia un’intervista in cui invita tutti a riconoscerne l’autorità e provare ad essere costruttivi con il nuovo presidente. Ma a differenza sua c’è chi non si arrende. |
Nel cielo astrologico di giovedì 4 giugno, come anche ieri, la Luna in Scorpione, Mercurio in Cancro e la Venere congiunta al Sole in Gemelli rendono ancora più importanti del solito le parole, i concetti, la comunicazione e le idee. Non dimentichiamoci che domani, venerdì 5 giugno, ci sarà la Luna piena con il Sole in Gemelli opposizione alla Luna a 15 gradi del segno del Sagittario. L'asse tra Gemelli e Sagittario ha proprio a che fare co le idee e la comunicazione, con il capire e l'essere compresi, con il dire quello che si pensa e lottare per i principi. Nell'oroscopo del giorno di oggi parliamo di dialogo ma non solo. Pronti a leggere le previsioni per il vostro segno zodiacale? Quanta voglia di parlare e di essere ascoltati, capiti e compresi. Anche oggi il dialogo è decisamente importante sia in amore che nella vita sociale. Il Sole si trova, tra l'altro, insieme a Venere in perfetta quadratura a Marte cosa che indica uno scontro, un senso di frustrazione, il bisogno di affrancarsi e di farsi valere. E con questo cielo astrologico curiosiamo l'oroscopo di oggi segno per segno. Non hai sempre delle buone idee ma credo che anche le cattive abbiano come base qualche insicurezza di troppo. Sei un po' come i protagonisti del rincaro del turismo, dai viaggi agli hotel. Lo so che qualche volta ci si fa prendere dall'ansia ma tu cerca di fare la cosa giusta e soprattutto di pensare solo con la tua testa, ok? Marte non aiuta a tenere i nervi saldi. Amore: l'eros risolve ogni dubbio e soprattutto riempie ogni silenzio. Lavoro: deleghi volentieri perché sei svogliatissimo. Salute: fai il minimo indispensabile per no sentirti in colpa. Il consiglio del giorno: dedicati una lunga sessione dall'estetista per sentirti ancor più bello del solito. Fa bene anche all'umore. Voto 7 e mezzo abbondante Ti prepari a farti vedere e soprattutto a farti sbaciucchiare con passione dal tuo amore un po' come gli stabilimenti balneari che in questi giorni posizionano ombrelloni e benefit di ogni genere ma poi, per colpa della Luna storta, Torone, piove. Quindi per l'assalto di passione ai tuoi lidi dovrai attendere qualche giorno. Amore:con la Luna storta trovi difetti anche in Brad Pitt. Lavoro: azzardi anche se non sai la risposta. Oggi ti butti. Salute: dimostri di essere fortissimo. Il consiglio del giorno: accetta le sfide di una gara di corsa con gli amici… Ti piace metterti alla prova e ti fa anche bene. Voto 6 e mezzo Vi sentite come quelli che fanno il flash mob davanti ai grandi monumenti nazionali che finalmente riaprono. Fa nulla se siete contingentati Gemelli voi vi sentite liberi e felici anche di amare e di ballare. Poi, per sicurezza, ovviamente non vi abbracciate con passione ma la cosa oggi non vi pesa nemmeno tanto. Amore: tantissime cose da dire: ci si metta comodi per dichiarazioni d'amore. Lavoro: siete pronti a risolvere ogni situazione anche solamente con idee geniali. Proprio quelle alle quali nessuno aveva ancora pensato. Salute: solo cibo sano ma niente sport: questo è il patto. Il consiglio del giorno: acquistate il libro di fitness per le anti sportive di Federica Accio "In forma con Fede". Funziona! Voto 8 | Anche nell’oroscopo del giorno giovedì 4 giugno non si ferma la voglia di chiacchiere e discussioni, scambi di opinioni e dichiarazioni. Tutti i pianeti si trovano in segni zodiacali dove la comunicazione è fondamentale così come la capacità di ascoltare in profondità e con sensibilità. Leggete il vostro oroscopo del giorno di oggi per scoprire come comunicare ciò che sentite! |
Colpo di scena, è proprio il caso di dirlo, in occasione degli American Music Awards che si sono tenuti ieri sera in quel di Los Angeles. Nonostante praticamente tutti si aspettassero un altro en-plein da parte della solita Lady Gaga, questa volta la star più chiacchierata di questi ultimi due anni ha dovuto cedere lo scettro alle nuove leve. Lady Gaga, infatti, non è riuscita ad aggiudicarsi il premio "più ambito" della sera, quello di Artista dell'Anno, che è stato, invece, vinto dal giovanissimo Justin Bieber, il sedicenne canadese che sta facendo sognare e delirare le ragazzine di tutto il mondo con le sue canzoni d'amore sdolcinate e la sua capigliatura ormai diventata un vero e proprio simbolo. Lady Gaga non era neppure presente alla premiazione di ieri sera in quanto impegnata ancora con il suo Monster Ball Tour e si è dovuta "accontentare" di un solo premio, quello per la migliore artista femminile. Come si è visto nella lista di tutti i vincitori degli American Music Awards di quest'anno, Justin Bieber ancora una volta è riuscito a superare la grande popstar in questa occasione portandosi a casa ben quattro premi, e tutti decisamente di rilievo: Artista dell'Anno, Artista Emergente, Miglior Album e Miglior Artista Maschile. | Lady Gaga è costretta a cedere lo scettro di Artista dell’Anno al giovanissimo Justin Bieber in occasione degli American Music Awards tenutisi ieri sera a Los Angeles. |
Manca poco davvero poco al parto tanto atteso dai fan del Grande Fratello e non solo. La gravidanza di Alessia Marcuzzi è agli sgoccioli e tra poco darà alla luce il piccolo Facchinetti. Nel frattempo la nota conduttrice si diverte con i suoi "seguaci" su Facebook, che non aspettano altro di vedere le foto private di Alessia Marcuzzi comparire sulle loro bacheche. Detto fatto, appena due giorni fa verso le 19:00 Alessia li ha omaggiati di una foto dolcissima e al contempo spiritosa, nella quale possiamo ammirarla in posa davanti allo specchio con il suo splendido pancione e la cover di Wonder Woman sul suo Iphone. | Alessia Marcuzzi stupisce tutti e pubblica la foto di lei in posa davanti allo specchio mentre regge il pancione e…il suo Iphone con la cover di Wonder Woman. |
C'è grande fermento per la puntata finale del Grande Fratello Vip 2, prevista per stasera alle 21.20 su Canale 5. Dopo tre mesi di reclusione, finalmente scopriremo chi tra Daniele Bossari, Giulia De Lellis, Luca Onestini, Raffaello Tonon, Ivana Mrazova e Aida Yespica avrà la meglio al televoto, conquistando il podio del reality condotto da Ilary Blasi. Per Alfonso Signorini lo meriterebbe Ivana Mrazova, come un vero colpo di scena, ma sin dalle prima settimane è Daniele Bossari uno dei vip più amati. Sembrava che tutto procedesse per il verso giusto per il noto conduttore, ma negli ultimi tempi il folto gruppo di sostenitrici di un altro concorrente ha rimesso le carte in tavola e riaperto i giochi. Parliamo delle ‘bimbe' di Giulia De Lellis, più intenzionate che mai a far vincere la loro beniamina. Organizzate come un vero esercito, hanno creato pagine Facebook, mandato aerei sulla Casa di Cinecittà con i messaggi più disparati e costituito un gruppo Instagram seguito da quasi 100mila followers. Sembra che tutta questa attenzione abbia portato, già nelle ultime fasi del gioco, grandi risultati sia alla fidanzata di Andrea Damante, sia alla sua amica del cuore, Ivana Mrazova. La modella, infatti, sembrava spacciata al televoto contro Cristiano Malgioglio, scelto da lei stessa come avversario in un televoto lampo, e invece è riuscita a cacciarlo fuori dalla Casa del Gf Vip, conquistando così la finale e l'eterna riconoscenza dei suoi coinquilini. D'altronde anche le quote, dei grandi portali di scommesse online, parlano chiaro: Giulia De Lellis è la favorita a quota 1.85; a seguire Daniele Bossari a 2.10; Ivana Mrazova quotata a 5, così come Luca Onestini; Raffaello Tonon, entrato a programma in corso, è quasi attaccato a loro, quotato a 7, mentre totalmente sfavorita è Aida Yespica, data a 12. Per votare uno dei finalisti del Grande Fratello Vip dovete andare sul sito ufficiale ed effettuare l'accesso, anche tramite Facebook), dopo di che potete dare un massimo di 50 voti. Si può votare anche via SMS mandando un messaggio al 477.000.3 con il nome del concorrente preferito. Costo massimo per SMS è 0,16€ iva inclusa a seconda dell'operatore. L’utente, come da norma e regola, sarà tenuto a pagare solo i voti validi. Si potrà votare anche tramite Messenger, cercando la pagina ufficiale del Grande Fratello su Facebook (@GrandeFratello) e cliccando su “Invia un messaggio”. In questa maniera entrerete nel chatbot di Grande Fratello Vip e potrete votare selezionando “Vota” dal menu o digitando “Vota”. | C’è grande fermento per l’ultima puntata del Grande Fratello Vip 2017, che vede alle battute finali i concorrenti Daniele Bossari, Giulia De Lellis, Luca Onestini, Raffaello Tonon, Ivana Mrazova e Aida Yespica. Bossari, sin dalle prime settimane, è stato il vip preferito dalle masse, ma nell’ultimo mese ‘le bimbe’ di Giulia De Lellis hanno rafforzato l’idea che potrebbe essere la fidanzata di Andrea Damante a conquistare il podio. |
La domanda di ammissione al passivo fallimentare L'art. 93 della legge fallimentare prevede la domanda di ammissione al passivo di un credito, la domanda di restituzione o rivendicazione di beni mobili e immobili, si propone con ricorso almeno trenta giorni prima dell'udienza fissata per l'esame dello stato passivo. Al ricorso sono allegati i documenti dimostrativi del diritto del creditore ovvero del diritto del terzo che chiede la restituzione o rivendica il bene. L'art. 98 della legge fallimentare prevede che contro il decreto che rende esecutivo lo stato passivo può essere proposta opposizione, impugnazione dei crediti ammessi o revocazione. Con l'opposizione il creditore o il titolare di diritti su beni mobili o immobili contestano che la propria domanda sia stata accolta in parte o sia stata respinta. Con l'impugnazione il curatore, il creditore o il titolare di diritti su beni mobili o immobili contestano che la domanda di un creditore o di altro concorrente sia stata accolta. L'art. 99 della legge fallimentare prevede che le impugnazioni si propongono con ricorso. Il ricorso deve contenere 3) l'esposizione dei fatti e degli elementi di diritto su cui si basa l'impugnazione e le relative conclusioni; e 4) a pena di decadenza, le eccezioni processuali e di merito non rilevabili d'ufficio, nonché l'indicazione specifica dei mezzi di prova di cui il ricorrente intende avvalersi e dei documenti prodotti. L'art. 93 e 99 della legge fallimentare fanno riferimento ai documenti necessari per essere ammessi al passivo oppure per contestare l'esclusione dal passivo, ed è evidente che sono identici (o sono i medesimi) i documenti che giustificano la richiesta di ammissione al passivo fallimentare e i documenti con i quali si contesta l'esclusione dl passivo (chiedendo implicitamente di essere ammessi al passivo del fallimento). | Cassazione 19.12. 2018 n. 32851 l’art. 99 della legge fallimentare non prevedere un onere per il ricorrente di produrre (di nuovo) i documenti unitamente al deposito del ricorso, ma fa semplicemente riferimento alla necessità di elencare, nel ricorso introduttivo dell’opposizione, i documenti già versati agli atti del processo, il Tribunale in sede di opposizione è tenuto ad acquisire i documenti in questione. |
Ieri sera si è tenuta a Hollywood la 90esima edizione degli Academy Awards, che come ogni anno hanno premiato gli attori e gli artisti che si sono distinti per bravura e talento nel mondo del cinema. L'evento ha visto il trionfo di "The Shape of Water", che si è aggiudicato l'ambita statuetta come Migliore film dell'anno, ma ad aver attirato l'attenzione dei media non potevano che essere le star che hanno calcato il red carpet con i loro abiti più eleganti e sofisticati, da Nicole Kidman a Meryl Streep, fino ad arrivare a Emma Stone e a Jennifer Lawrence, apparsa scatenata e sexy poco prima dell'inizio della cerimonia. A distinguersi per bellezza, anche Lupita Nyong'o che non ha avuto paura di indossare gli occhiali da vista subito dopo aver posato di fronte ai fotografi sul tappeto rosso. Lupita Nyong'o è una delle attrici che hanno preso parte alla 90esima edizione dei premi Oscar e, anche se non si è aggiudicata nessun premio, è salita lo stesso sul palco del Dolby Theatre, dove in compagnia del collega Kumail Nanjiani ha affrontato il tema dell'immigrazione. L'attrice ha calcato il red carpet con indosso un meraviglioso abito "metallico" nero e oro di Atelier Versace, caratterizzato da una scollatura monospalla e un profondo spacco che ha rivelato le gambe lunghe e snelle. Per completare il tutto ha scelto un'intricata acconciatura raccolta decorata con dei dettagli dorati e dei gioielli brillanti, che le hanno permesso di distinguersi per bellezza ed eleganza. | Lupita Nyong’o è una delle star che hanno partecipato alla 90esima edizione dei premi Oscar. L’attrice è apparsa meravigliosa in un abito “metallico” oro e nero e, subito dopo aver calcato il red carpet, non è riuscita a fare a meno dei suoi occhiali da vista, sfoggiandoli anche sul palco del Dolby Theatre. |
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Qualche settimana fa Bradley Manning è stato formalmente incriminato dinanzi alla Corte Marziale degli Stati Uniti d'America; a Fort Meade, nel Maryland, ha udito dalla voce di un procuratore i 22 capi d'imputazione che costituiscono il suo atto di accusa, tra cui il più grave «collusione con il nemico» quello che, a questo giovane di 24 anni, gli ultimi due dei quali trascorsi da prigioniero dietro le sbarre, potrebbe costare addirittura il carcere a vita. La sua storia è tornata così a far parlare di sé dopo che il fenomeno WikiLeaks era sceso dai prestigiosi primi posti nell'informazione mondiale fino a divenire una notizia quasi datata di cui, comunque sia, nessuno ricorda la conclusione. Solo perché, in verità, le conclusioni sono ancora ben lungi dall'essere scritte e per Manning, sospettato di essere una talpa di Julian Assange e di aver passato a questi decine di migliaia di documenti riservati, solo il primo atto della sua tragica vicenda volge al termine.
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Collateral Murder, quando la denuncia diviene reato – Una vicenda drammatica che comincia in una terra sventurata, l'Iraq, dove il 12 luglio del 2007 due elicotteri Apache sparano assassinando un reporter della Reuters Namir Noor-Eldeen ed il suo autista; un video documenta l'evento, mostrando la crudeltà con cui i mitraglieri si accaniscono contro coloro i quali erano intervenuti per cercare di aiutare i feriti, per un bilancio di una dozzina di civili disarmati uccisi. Uno dei tanti episodi abbandonati all'oblio più oscuro che lì travolge tutto quello che trova in nome di improbabili «missioni di pace» e «guerre umanitarie»; di cui probabilmente non si sarebbe saputo nulla se il video non fosse divenuto tristemente celebre nel maggio 2010 con la sua pubblicazione, mostrando ad un vasto pubblico di utenti le meschine, e banalmente sadiche, atrocità commesse in virtù dell'alibi della divisa militare. Trascorrono pochi giorni e Manning finisce in carcere: inizia da lì il proprio cammino tra le mura di diversi istituti penitenziari, con l'accusa di aver scaricato una immensa mole di files grazie al suo incarico di analista informatico mandato in servizio in Iraq, trasferendoli poi a WikiLeaks.
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«Trattato in modo crudele, inumano e degradante» – Detenuto prima in Kuwait per due mesi, fu trasferito nel luglio del 2010 nel carcere militare di Quantico in Virginia e, successivamente, a Fort Leavenworth nel Kansas, proprio a causa delle forti pressioni internazionali subite dal governo americano per le condizioni di detenzione in cui il giovane era tenuto, soprattutto senza essere stato a tutt'oggi ancora non condannato per alcun reato. La vicenda, che corre il rischio di essere dimenticata al pari di quella dei detenuti del carcere di Guantanamo, prigionieri silenti in attesa del giudizio di un'America che viola arbitrariamente i diritti umani, è stata seguita con interesse dalle stesse Nazioni Unite che hanno, infine, accusato il governo statunitense di aver adottato nei confronti di Bradley Manning un comportamento «crudele, inumano e degradante, imponendo condizioni punitive gravissime ad una persona non riconosciuta colpevole di alcun crimine, in violazione dei suoi diritti, della sua integrità fisica e psicologica». Tenuto in isolamento per 23 ore al giorno, con la giustificazione che tale regime aveva lo scopo di evitare eventuali danni dei quali, però, non è stato possibile conoscere l'entità; costretto a dormire con le luci accese, svestito e coperto da un tappeto; nel corso delle proprie visite Juan Mendez, l'inviato speciale ONU incaricato di verificare, non ha ricevuto il permesso di avere dei colloqui privati con Manning: e anche questo rientra nelle violazioni dei diritti umani. Così, mentre la battaglia per la verità prosegue con la recente pubblicazione dei Global Intellingence Files di WikiLeaks, mentre i segreti e gli intrecci più oscuri del potere vengono rivelati a chi ha orecchie per sentire, la storia del giovane Bradley Manning, lo scontro da un onnipotente governo americano contro il resto del mondo, è ancora in attesa di essere scritta del tutto: e il pericolo che finisca nell'oblio è terribilmente forte.
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Qualche settimana fa Bradley Manning è stato formalmente incriminato dinanzi alla Corte Marziale degli Stati Uniti d'America; a Fort Meade, nel Maryland, ha udito dalla voce di un procuratore i 22 capi d'imputazione che costituiscono il suo atto di accusa, tra cui il più grave «collusione con il nemico» quello che, a questo giovane di 24 anni, gli ultimi due dei quali trascorsi da prigioniero dietro le sbarre, potrebbe costare addirittura il carcere a vita. La sua storia è tornata così a far parlare di sé dopo che il fenomeno WikiLeaks era sceso dai prestigiosi primi posti nell'informazione mondiale fino a divenire una notizia quasi datata di cui, comunque sia, nessuno ricorda la conclusione. Solo perché, in verità, le conclusioni sono ancora ben lungi dall'essere scritte e per Manning, sospettato di essere una talpa di Julian Assange e di aver passato a questi decine di migliaia di documenti riservati, solo il primo atto della sua tragica vicenda volge al termine. Collateral Murder, quando la denuncia diviene reato – Una vicenda drammatica che comincia in una terra sventurata, l'Iraq, dove il 12 luglio del 2007 due elicotteri Apache sparano assassinando un reporter della Reuters Namir Noor-Eldeen ed il suo autista; un video documenta l'evento, mostrando la crudeltà con cui i mitraglieri si accaniscono contro coloro i quali erano intervenuti per cercare di aiutare i feriti, per un bilancio di una dozzina di civili disarmati uccisi. Uno dei tanti episodi abbandonati all'oblio più oscuro che lì travolge tutto quello che trova in nome di improbabili «missioni di pace» e «guerre umanitarie»; di cui probabilmente non si sarebbe saputo nulla se il video non fosse divenuto tristemente celebre nel maggio 2010 con la sua pubblicazione, mostrando ad un vasto pubblico di utenti le meschine, e banalmente sadiche, atrocità commesse in virtù dell'alibi della divisa militare. Trascorrono pochi giorni e Manning finisce in carcere: inizia da lì il proprio cammino tra le mura di diversi istituti penitenziari, con l'accusa di aver scaricato una immensa mole di files grazie al suo incarico di analista informatico mandato in servizio in Iraq, trasferendoli poi a WikiLeaks. «Trattato in modo crudele, inumano e degradante» – Detenuto prima in Kuwait per due mesi, fu trasferito nel luglio del 2010 nel carcere militare di Quantico in Virginia e, successivamente, a Fort Leavenworth nel Kansas, proprio a causa delle forti pressioni internazionali subite dal governo americano per le condizioni di detenzione in cui il giovane era tenuto, soprattutto senza essere stato a tutt'oggi ancora non condannato per alcun reato. La vicenda, che corre il rischio di essere dimenticata al pari di quella dei detenuti del carcere di Guantanamo, prigionieri silenti in attesa del giudizio di un'America che viola arbitrariamente i diritti umani, è stata seguita con interesse dalle stesse Nazioni Unite che hanno, infine, accusato il governo statunitense di aver adottato nei confronti di Bradley Manning un comportamento «crudele, inumano e degradante, imponendo condizioni punitive gravissime ad una persona non riconosciuta colpevole di alcun crimine, in violazione dei suoi diritti, della sua integrità fisica e psicologica». Tenuto in isolamento per 23 ore al giorno, con la giustificazione che tale regime aveva lo scopo di evitare eventuali danni dei quali, però, non è stato possibile conoscere l'entità; costretto a dormire con le luci accese, svestito e coperto da un tappeto; nel corso delle proprie visite Juan Mendez, l'inviato speciale ONU incaricato di verificare, non ha ricevuto il permesso di avere dei colloqui privati con Manning: e anche questo rientra nelle violazioni dei diritti umani. Così, mentre la battaglia per la verità prosegue con la recente pubblicazione dei Global Intellingence Files di WikiLeaks, mentre i segreti e gli intrecci più oscuri del potere vengono rivelati a chi ha orecchie per sentire, la storia del giovane Bradley Manning, lo scontro da un onnipotente governo americano contro il resto del mondo, è ancora in attesa di essere scritta del tutto: e il pericolo che finisca nell'oblio è terribilmente forte. | L’ex analista dell’esercito statunitense, accusato di essere stato una fonte di WikiLeaks, è prigioniero dal luglio del 2010, rinchiuso prima nel carcere militare di Quantico, in Virginia, successivamente a Fort Leavenworth, in Kansas. L’incaricato speciale ONU che ne ha verificato le condizioni di detenzione ha concluso che la situazione patita da Manning è vicina a potersi definire “tortura”. |
L'attrice Ellen Page, nota al grande pubblico anche come regista ma soprattutto per la sua interpretazione nel film "Juno", è uscita allo scoperto durante una conferenza a sostegno dei giovani LGTB, facendo un coming out che in pochi avrebbero previsto. Le sue dichiarazioni sono forti, ed essendo una 26enne, certamente può spostare un discreto quantitativo di attenzione nei confronti della questione: Sono stanca di nascondermi e sono stanca di mentire omettendo la verità. Sono qui, oggi, perché sono gay e forse perché posso fare la differenza | L’attrice 26enne, protagonista di del film “Juno”, ad una manifestazione LGTB ha fatto coming out: “Forse, con questo gesto, posso fare la differenza”. |
Monica Belluci e Léa Seydoux: sono loro le due bellezze del cinema mondiale che interpreteranno le nuove Bond Girl, protagoniste della nuova avventura di James Bond, personaggio interpretato da Daniel Craig che, diretto da Sam Mendes, vivrà la sua avventura nel nuovo film ‘Spectre'. Ed è una clip pubblicata ieri a presentare i due personaggi femminili principali, descritte dalle stesse attrici che ne interpreteranno le gesta. La Bellucci non nuova alla saga, infatti, sarà Lucia Sciarra, una vedova di un mafioso, il cui funerale dà il la a tutto il film, mentre la Seydoux interpreterà la dottoressa Madeleine Swann. Nella clip, che vede anche lo stesso Mendes presentare i due personaggi, Monica Bellucci spiega: È una vedova italiana con molti segreti. James Bon è parte della Storia del cinema. Ho grande rispetto per tutte le Bond Girl perché sono state interpretate da attrici incredibili e ora abbiamo Lea Seydoux che è veramente bellissima, con un talento straordinario che la rende una grande Bond Girl. Anche la francese Léa Seydoux ha voluto presentare il proprio personaggio, descrivendolo come: Un dottore, intelligente e con un carattere molto sensibile. Sono veramente fortunata a lavorare con questi attori fantastici e un grandissimo regista.È stata una grande avventura. Quello diretto da Sam Mendes – già dietro la macchina da presa in ‘Skyfall' – è il 24° episodio della serie dell'agente segreto nato dalla penna di Ian Fleming, che questa volta si imbarcherà in una missione che lo porterà in Messico per seguire un messaggio che arriva direttamente dal proprio passato. Sarà lì, dopo aver incontrato a Roma Lucia, che comincerà a sospettare l'esistenza di un'agenzia segreta chiamata, appunto, ‘Spectre'. In Spectre, entrambe le donne che Bond incontrerà avranno grande mistero ed entrambe hanno un grande spessore, per questo motivo avevo bisogno di due grandi attrici. Riguardo la Bellucci ha detto: Chi altri se non lei. Ha senso con la storia, per l'età del personaggio con cui ha a che fare. ha un'incredibile presenza seduttiva nella vita e nel film. | Le nuove Bond Girl le presentano le stesse attrici che ne interpreteranno il ruolo in ‘Spectre’, nuovo capitolo delle avventure di James Bond. In un nuovo trailer, infatti, Monica Belluci e Léa Seydoux (oltre al regista Sam Mendes) introducono i due affascinanti personaggi. |
E’ diventato il nuovo sex-symbol delle teenagers grazie a “Divergent”, il primo capitolo della nuova saga che sta conquistando il botteghino mondiale. Re delle serie tv, James ha debuttato al cinema, nel 2010, con “Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni”, diretto da Woody Allen, ma dopo quell’esperienza ha girato pochissimo altri film, e in Italia era praticamente uno sconosciuto, fino a quando Neil Burger ha messo gli occhi su di lui e gli ha affidato il ruolo di Four (Quattro), accanto alla giovane Shailene Woodley/Tris, nella saga tratta dai romanzi di Veronica Roth. Siete curiosi di sapere qualcosa di più su di lui? Eccovi accontentati. 1 – Divo delle serie tv 2 – Niente stuntman: 3 – Cantante provetto: Oltre ad essere un apprezzato attore, James è stato anche un ottimo chitarrista e cantante. Era il leader della band londinese degli Shere Khan, gruppo che ha annunciato lo scioglimento con un comunicato su Facebook il 22 novembre 2012. L’attore, comunque, non esclude di poter tornare un giorno a coltivare questa sua passione, chissà, magari girando un film musicale. 4 – Cultore della forma fisica: L’allenamento fisico per interpretare al meglio il ruolo di Four (Quattro) in “Divergent” è stato davvero massacrante. L’attore si è sottoposto a delle sessioni in palestra estenuanti e ha dovuto seguire un regime alimentare assolutamente privo di sgarri. Lui stesso, però, afferma che è stato sempre un cultore della forma fisica e che odia vedersi o sentirsi grasso. Già ai tempi dell'horror "Underworld – Il risveglio" (2012) gli fu chiesto di sfoggiare una forma fisica invidiabile e, da allora, non ha più smesso di allenarsi assiduamente. | E’ diventato il nuovo sex-symbol delle teenagers di tutto il mondo grazie al ruolo di Four/Quattro in “Divergent”, ma Theo James ha esordito con Woody Allen e in USA è già un divo del piccolo schermo. Scopriamo insieme altre curiosità sul suo conto. |
Negli ultimi giorni, tutti parlano di Leonardo DiCaprio in relazione alla sua performance in "Revenant", che potrebbe finalmente consentirgli di portare a casa il tanto agognato Oscar. E così, mentre il pubblico plaude allo stoicismo dimostrato sul set (tra le altre cose ha rischiato l'assideramento e ha dovuto mangiare fegato di bisonte crudo), ci si è dimenticati per un attimo della sua vita privata e della sua proverbiale capacità seduttiva. Ecco però che alcuni scatti rubati riportano il casanova Leo su tutte le cronache rosa, con la più inattesa delle notizie. È ancora passione con Rihanna, come si vede dalle foto apparse sul nuovo numero di "Chi". Se prima quelle sul loro flirt tanto chiacchierato sembravano essere solo voci non corroborate da prove, queste immagini sono decisamente inequivocabili. Per quanto non ufficiale, la liason tra l'attore e la popstar sembra essere davvero duratura, dal momento che se ne parla da gennaio 2015. Secondo Chi, la coppia si sarebbe incontrata a Parigi il 17 gennaio, nel privé della discoteca L'Arc (di proprietà di Lenny Kravitz). Dopo un'ora di effusioni, Rihanna e DiCaprio sarebbero usciti dal locale per raggiungere un albergo di lusso, che li avrebbe ospitati fino all'alba. | Chi ha immortalato la coppia più bollente dello star system, provando finalmente quella liason su cui si mormora ormai da un anno. DiCaprio e Rihanna si sono scambiati sensuali effusioni in un noto locale parigino, qualche giorno fa, e avrebbero trascorso la notte in un albergo di lusso. |
Non riesce a stare tranquilla, neanche per un giorno solo. Dopo l’ossessione per il bisturi, Amy Winehouse torna a far parlare di sé . Niente amori e foto scandalose, ma un problema più grave: la sua permanenza negli Usa è a rischio, se non le verrà rilasciato il visto americano slitterà l’uscita del suo album. A dare la notizia e' il Sun. La star, che sta lavorando al suo terzo disco con il produttore Salaam Remi, senza il visto non puo' andare a Miami per vederlo di persona. "Salaam abbiamo delle grane, il mio visto e' un ostacolo, e' cosi' anche a Londra? Mi manchi e ti voglio bene xxx Amy", ha scritto la cantante su Twitter. Questa volta le autorità statunitensi non hanno chiarito se si tratti di un rifiuto dovuto ai suoi trascorsi di tossicodipendente o ai suoi recenti guai con la giustizia, ma quel che è certo è che la cantante inglese non ha reagito bene alla notizia. Ma non si tratta della prima volta che Amy non riesce a tornare negli Stati Uniti. Quest'anno dopo aver ricevuto la revoca del visto, per aver aggredito un suo fan, Amy per entrare negli Usa ha dovuto usare la scusa del Festival Coachella. L'anno scorso invece, il visto le era stato revocato per problemi di droga, cosi' invece di ritirare i suoi 5 premi ai Grammy Awards, la Winehouse ha partecipato alla cerimonia tramite collegamento satellitare. Riuscirà la Winehouse ad entrare negli Stati Uniti? | Amy Winehouse resta ancora una volta senza il visto per entrare in terra americana. |
Il trono de L'amore non ha età si è concluso con il bacio del sì tra Leonardo Greco e Diletta, eppure c'è chi ancora ha qualcosa da dire all'indirizzo del tronista. Di chi stiamo parlando? Ma ovviamente di Bubi, la corteggiatrice che con i suoi show ha tenuto sotto scacco la corte di Maria De Filippi. "Quando seduco vengo sempre corrisposta. Non avere tutte le attenzioni di Leonardo mi ha condizionato. Comunque meritavo di essere io la sua scelta, invece ha fatto quella più ovvia. Forse l”ho sopravvalutato", con queste parole la 40enne si scaglia contro Leonardo colpevole di averle preferito una corteggiatrice molto più giovane di lei a Uomini e Donne. La telenovela dello strano triangolo d'amore ancora non mette la parola fine alla scelta che ha tenuto i telespettatori con il fiato sospeso. Se solo si pensa al confronto tra i fan di Bubi e Diletta dopo la scelta, allora si capisce il motivo per cui la sanguinaria non riesce proprio a fare a meno della corteggiatrice che ha osato sfidare la sorte, mettendosi in gioco per conquistare i favori del tronista. | Bubi non le manda a dire e si sfoga attraverso le pagine del settimanale Visto, mettendo almeno per una volta da parte Facebook, e si scaglia contro Leonardo Greco e la sua facile scelta. |
© Survival Se c’è un filo rosso che unisce la devastazione ambientale del pianeta e l’epidemia di Covid-19, al termine di quel filo c’è un uomo che si chiama Karapiru. Karapiru era uno dei cinquecento membri degli Awa, una delle ultime tribù ancora in parte inconttatate dell’Amazzonia ed è morto di Covid-19 il 16 luglio scorso. Non è un caso, né un accidente del destino. Perché se è vero che il Brasile è uno dei territori più colpiti al mondo dalla pandemia – quasi 20 milioni di casi e più di mezzo milione di morti -, è vero anche che la proliferazione del virus in Amazzonia è al centro di numerose indagini e denunce che coinvolgono in prima persona il presidente Jair Bolsonaro, accusato non solo di non aver difeso dal Covid le popolazioni indigene, che hanno accesso solo in parte alle cure e al vaccino anti-Covid e che non sanno minimamente come affrontare una pandemia come questa. I dati, scarsi, parlavano qualche mese fa di più di un indigeno su venti contagiati e di un tasso di mortalità più che doppio rispetto a quelli di città come Rio de Janeiro o San Paolo. Questa però è solo la fine della storia di Karapiru. E forse è pure solo la fine della storia del Covid-19. Perché Karapiru e gli Awa sono al centro di una battaglia che dura da più di mezzo secolo per la protezione dell’Amazzonia, il cosiddetto polmone del mondo. È una storia, quella di Karapiru – che vuol dire “falco” nella lingua Awa – che inizia alla fine degli anni sessanta del secolo scorso, quando alcuni geologi americani in ricognizione aerea sopra lo stato del nello stato del Maranhão, tra le foreste equatoriali dell’Amazzonia occidentale, scoprirono alcune rocce grigio-nere sul terreno. Non sapevano ancora che quello era il più grande giacimento di ferro del pianeta, il Gran Carajas. © Peter Frey/Survival A metterci le mani sopra furono, ovviamente, tutte le grandi potenze economiche del pianeta, dagli Usa al Giappone, sino all’allora Comunità Economica Europea. Come racconta Survival International, “furono costruite una diga, fonderie d’alluminio, una linea ferroviaria lunga 900 km e strade asfaltate che distrussero immense fasce di foresta pluviale primaria. Nacquero i primi allevamenti di bestiame e nel suolo della foresta fu scavata una voragine così vasta da poter essere vista dallo spazio: nel corso del tempo sarebbe diventata la miniera a cielo aperto più grande del mondo”. In quella che un tempo era foresta, arrivava il capitalismo. Minatori, ovviamente. Ma anche taglialegna, allevatori e semplici coloni, desiderosi di prendersi brandelli di quell’enorme giacimento di denaro. Deforestazione nel territorio Awá © Survival In tutto questo, gli Awa non erano che un ostacolo da rimuovere. E a rimuoverlo ci pensarono bande di assassini che si incaricarono di sterminare tutti i membri della tribù. La famiglia di Karapiru fu fucilata in massa, e lui fu l’unico a scampare al massacro, con un proiettile conficcato nella schiena. Per dieci anni, Karapiru vagò da solo nella foresta, percorrendo a piedi circa 650 km nello stato di Maranhão. Il primo uomo che vide fu un contadino che lo avvistò stremato alla periferia di una cittadina ai confini dello stato di Bahia e lo accolse con sé, offrendoli ospitalità in cambio di qualche lavoretto. Karapiru, grazie al contadino e ai membri del Funai – il dipartimento governativo per gli affari degli indigeni – riuscì anche a ritrovare suo figlio Xiramukû, e tornò a vivere con gli Awa, dove si risposò ed ebbe altri due figli. Ma la sua vita, da quel momento in poi, fu segnata dalla lotta per la sopravvivenza del suo popolo, costantemente minacciato da chi voleva distruggere la foresta. Ancora di più da quando, nel 2019, è diventato presidente del Brasile Jair Bolsonaro, sotto la cui presidenza le multe contro i crimini ambientali nel bacino amazzonico sono calate del 42%, e il budget per la tutela delle aree protette è diminuito del 27%. | Era uno degli ultimi membri della tribù amazzonica degli Awa. Ha visto sterminare la sua famiglia da chi voleva devastare la foresta. Ha lottato per decenni per la sopravvivenza del suo popolo. È morto di Covid-19 lo scorso 16 luglio, con la complicità del governo brasiliano, che non ha protetto gli indigeni dalla pandemia. Non c’è storia che meglio della sua racconta il legame tra il disastro sanitario e la devastazione del pianeta. |
Notizia di oggi, quella che vede una nuova bellezza affiancare l'impegnatissima Penelope Cruz sul vascello dei Pirati dei Caraibi 4. Gemma Ward, supermodella australiana dalle fattezze particolari e affascinanti, avrà il ruolo di una sirena nel prossimo film della saga prodotto da Jerry Brucheimer. Non la prima esperienza come attrice per Gemma, che nel 2008 ha avuto una parte in The Strangers thriller mozzafiato con protagonista Liv Tyler, nel quale portava una maschera praticamente tutto il tempo, una parte che non rendeva giustizia alla sua bellezza, per la prima prova da attrice non si poteva chiedere di più. Anche questa volta la parte non sarà così consistente, ma almeno la si potrà ammirare con calma farsi strada nel cinema nell'era delle modelle attrici che scalzano le professioniste, come già successo con Megan Fox rimpiazzata da Rosie Huntington Whiteley in Transformers 3. D'altraparte l'assenza nel film della drammatica Keira Knightley doveva essere colmata, la carica delle donne provocanti potrebbe essere la mossa giusta. | I pirati dei caraibi 4 assolda la modella Gemma Ward nel ruolo di una sirena. |
Per Halloween 2010, che corrisponde per lo più al nostro ponte di Ognissanti, l'Heineken organizza ben 700 party nelle maggiori città italiane per celebrare degnamente la notte delle streghe, diventando per l'occasione Heineken Halloween Night 2010. In particolare, il party di Roma sarà una mega festa esclusiva che avrà luogo in una location esclusiva con ospiti speciali e a cui potranno partecipare soltanto i fortunati che riusciranno ad ottenere l'invito. Per conquistare il pass del super party, che prevede anche il pernottamento in un albergo della capitale, basta partecipare al concorso con il quale l'Heineken ha intenzione di reclutare per l'occasione uno "staff da paura". Gli interessati alla selezione dovranno vestire i panni di diversi protagonisti della festa di Halloween (baristi, cubiste, dj e buttafuori) e pubblicare la propria foto/videocandidatura. I candidati che risulteranno più convincenti e otterranno il maggior numero di voti potranno partecipare al party di Roma come special guest! Vi proponiamo il video youtube del promo delle video-candidature e vi rimandiamo al sito ufficiale dell'Heineken Halloween Night 2010 per maggiori informazioni. | Per Halloween 2010, l’Heineken diventa Heineken Halloween Night 2010, organizzando ben 700 party in tutta Italia e promuovendo un evento speciale a Roma. |
Luca Cardillo ce l'ha messa tutta ma, come ci confermano i suoi familiari, già nei prossimi giorni farà rientro in Italia, nella sua Sicilia, a Giarre, dove continuerà le cure. I medici americani sono stati chiari: l'amputazione della gamba destra (per rimuovere l'osteosarcoma, un tumore maligno) è certamente possibile ma si tratterebbe di un intervento rischiosissimo. Luca Cardillo, allora, in piena libertà, ha scelto di continuare a vivere, di non rischiare. Perché non può essere operato? Il tumore maligno è avanzato, il suo quadro clinico è peggiorato e, ad aggravare ancora di più la situazione, sono stati tre fattori: il versamento pleurico, la tachicardia e la polmonite (quest'ultima curata tempestivamente, ndr). Luca, intanto, lotta con le metastasi polmonari e con il tumore primario alla gamba destra, quello che ha stravolto il suo fisico e la sua vita. Il ragazzo, che ormai tutta Italia ha imparato a conoscere e a volergli bene, è stato posto davanti a una scelta: o un'operazione delicatissima (con il rischio di morire sotto i ferri) o la possibilità di rientrare subito in Italia dove continuerà la chemioterapia. Lui ha scelt, con grande serenità, di continuare a stare coi suoi affetti finché il suo corpo lo consentirà. Dal punto di vista psicologico Luca è sempre forte, col sorriso sulle labbra, consapevole della sua situazione attuale, di cosa rischia e di quanto questa battaglia sia diventata difficile, più di quanto credesse. Luca, però, ha una certezza: aver fatto tutto il possibile, non aver lasciato nulla di intentato. Si è giocato la sua ultima carta, la sua ultima speranza, nel tentativo disperato di rimanere aggrappato alla vita. La sua ultima "carta" era quella di volare negli Usa. E c'è riuscito solo grazie a una straordinaria gara di solidarietà scattata dopo la pubblicazione di un appello su Gofundme della sorella Lidia. | Luca Cardillo ha deciso di non essere operato: salta l’amputazione alla gamba destra poiché rischiosissima. Il tumore maligno, in queste settimane, è avanzato, il suo quadro clinico peggiorato e, ad aggravare ancora di più la situazione, sono stati il versamento pleurico, la tachicardia e la polmonite. Il rientro in Sicilia del 23enne è previsto per lunedì. Luca ora non ha più bisogno di donazioni ma solo di tanto affetto. |
Egregio Presidente, ogni giorno seguo con fervore le decisioni che insieme al Governo prende per il bene della nostra Nazione e mi stupisco sempre più della sua caparbietà e della sua umanità. Mi chiamo Antonio Bene, sono un infermiere e con la presente voglio raccontarLe, come farei con un padre, la mia ultima esperienza. Da giusto un anno presto il mio servizio presso l’Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino, sede Molinette, nonostante sia cresciuto, vissuto e formatomi professionalmente nella mia Napoli. Torino mi ha ben accolto, come fa ogni volta con i miei concittadini e con gli abitanti del Sud, dandomi la possibilità di creare un futuro per me e per la mia prossima famiglia. Anche se lontani, infatti, io e la mia fidanzata avevamo deciso di sposarci il prossimo giugno perché sentivamo la necessità di iniziare a “diventare grandi”, e l’avevamo fatto anche ristrutturando una piccola casetta dei miei genitori nel comune di Afragola (Napoli) per risparmiare qualche soldino da “investire” per i miei viaggi da pendolare. Nonostante questa lontananza eravamo contenti lo stesso e non vedevamo l’ora di iniziare una nuova vita insieme. Questa Sua frase mi ha dato tanta forza quando qui al Nord stava prendendo sempre più piede il diffondersi del virus e quando ho ritenuto opportuno restare qui, nonostante i preparativi per la casa e per la cerimonia erano entrati nel vivo, rispettando sia i miei cari, sia i miei colleghi che, alla fatica lavorativa, dovevano associare il timore per i propri affetti. Ho chiesto così alla mia futura sposa di stringere i denti perché sarebbe stato ancora più bello ritrovarci dopo essere stati distanti. Ci siamo dati forza e abbiamo accettato questa prova e l’abbiamo fatto anche quando il mio reparto ha avuto l’ordine di tramutarsi in reparto Covid. Ho avuto un po' di paura e, anche se sono stato tentato di mollare tutto e tornare a casa, ho deciso di affrontare questa battaglia fino in fondo con l’angoscia dell’incertezza del futuro e con la certezza che la data del mio matrimonio era stata purtroppo cancellata.“Siamo in guerra” dicevo sempre ai miei e “non posso mollare proprio adesso!”. Non potevo farlo Presidente, non potevo tirare i remi in barca e così ho deciso di combattere… perdendo. Dopo due settimane di duro lavoro e di turni all’insegna di tute, guanti e mascherine che non ti fanno quasi respirare, ho iniziato a non sentire più nulla. Nessun odore, nessun sapore, nulla. Conoscevo bene i sintomi di questo virus e sapevo bene che stava toccando proprio a me. Le giuro, mi è crollato il mondo addosso, non perché mi fossi ammalato, ma perché mi sono sentito prigioniero del mio corpo e prigioniero in una città dove le uniche persone che conosco sono i miei colleghi. Sono rimasto da solo, chiuso nel mio monolocale in affitto, da solo con il mio tampone positivo. E lo sono ancora tutt’ora (dopo 30 giorni) senza poter parlare con nessuno, senza nessuno che mi possa portare un po’ di spesa e, se non fosse per i riders di cui non conosco nomi e volti, non so a quest’ora come avrei fatto. Io resto in attesa che il mio tampone si negativizzi e che possa tornare ad essere quello di prima, anche se credo questa situazione mi segnerà per sempre. In questi giorni ho pensato a quanto sia bella la semplicità di avere i propri cari vicino, di quanti sacrifici fa chi per lavoro si allontana dal proprio porto sicuro e di quante paure affliggono chi si ritrova in mezzo ad un mare agitato con solo un giubbotto di salvataggio o una piccola scialuppa. Io mi sento così e penso a quanto sarebbe stato diverso combattere questa Pandemia sapendo di affacciarsi dal balcone e trovare tua mamma o qualcuno che, anche solo per dirti grazie, ti lascia un piatto di pasta fuori alla porta di casa. Devo molto a Torino ma quando penso alla mia terra mi viene da piangere. Non me ne vergogno a dirlo. Lo faccio perché credo che lì al Sud ci sarebbe l’opportunità per tutti di poter restare e credo che Lei sia la persona giusta per recuperare questo ritardo sociale, sperando con questa lettera di averLe fatto vivere con maggiore empatia la tristezza di noi lavoratori fuori sede. Il mio desiderio è quello di tornare al più presto a Napoli in uno dei tanti ospedali pieni di professionisti e di persone che combattono contro malattie del corpo e non solo. So che sarà difficile e che la burocrazia non mi ripagherà di questi mesi terribili, ma sono sicuro che, considerando le carenze croniche di personale sanitario nella Sanità Campana, potrà capire questo mio umile sfogo. Presidente, io continuo a fare il tifo per lei e per il suo lavoro, lei però, non si dimentichi di chi è solo, lontano e impaurito… come lo sono ancora io tutt’oggi. Con immensa stima". | A Fanpage la lettera di Antonino, infermiere campano in servizio a Torino, per il premier Giuseppe Conte. “Ho combattuto e ho perso, mi sono ammalato sul lavoro. Da 30 giorni sono chiuso in casa con un tampone positivo, lontano dalla mia famiglia e dalla mia futura moglie. Presidente, non dimentichi chi è solo, lontano e impaurito come me”. |
Snooki è diventata mamma di Lorenzo Dominic, lo ha comunicato la stessa diva di Jersey Shore sul suo profilo twitter ufficiale. Avevamo seguito le tappe più curiose della sua gravidanza, da quando con il pancione in bella vista scivolava dalle sue scarpe con zeppe vertiginose, fino agli ultimi recenti scatti senza trucco e senza inganno. Il suo fidanzato Jionni LaValle si è detto al settimo cielo, era al suo fianco il "tamarro" americano per sostenerla e rincuorarla. Il piccolo, che pesa 3 kg, è nato intorno alle 3 americana al San Barnaba Medical Center di Livingston nel New Jersey. I am SO IN LOVE with my son Lorenzo Dominic ! I had my little man last night, healthy at 6lbs! HE'S MY WORLD! ❤ | Nicole Snooki Polizzi è diventata mamma e lo annuncia su twitter: “E’ nato il mio piccolo uomo stanotte, Lorenzo Dominic”. |
Interessante week end di cinema che porta in sala tra i film in uscita alcuni delle pellicole più attese degli ultimi mesi, che subito balzano in testa alla classifica italiana del boxoffice. Ma andiamo a vedere nello specifico cosa è accaduto alla classifica del botteghino italiano dopo l'iniezione di queste attesissime nuove pellicole. Cominciamo con l'incoronare re del week end e della classifica italiana Fast & Furious 5, che da subito parte, neanche a dirlo, a tutta velocità piazzandosi in testa alla classifica, scalzando il campione d'incassi della scorsa settimana Thor. Quasi cinque milioni totali e più di tre milioni e trecentomila euro d'incasso nel week end è lo straordinario risultato ottenuto dalla pellicola interpretata ancora una volta da Vin Disel e Paul Walker, che tornano alla grandissima nel regno delle corse. Come vi abbiamo preannunciato poco fa in seconda posizione troviamo Thor, il dio del tuono ottiene un risultato notevolmente inferiore a quello della settimana d'esordio, ottenendo un incasso di poco superiore ad un milione di euro durante il fine settimana, ad ogni modo il film riesce ad incassare un totale di più di cinque milioni e settecentomila euro. L'atteso ritorno al cinema di Robert Pattinson non fa il botto ma riesce a piazzarsi al terzo posto in classifica, Come l'acqua per gli elefanti incassa 379.453 euro, un risultato non eclatante che non fa sicuramente il paio con i risultati ottenuti dall'attore con le sue interpretazioni più rappresentative, ovvero quelle della saga di Twilight. Un risultato di poco inferiore lo ottiene Machete, piazzandosi quarto. 329.226 euro è quanto riescono ad incassare Robert Rodriguez ed il suo cast. Le grazie di Jessica Alba, Lindsay Lohan e Michelle Rodriguez, oltre che l'iperviolenza caratteristica del cineasta statunitense, non sono rbastate a far accorrere le folle che ci si aspettava all'esordio. Tengono botta, restando nella top ten Source Code, 326.690 euro nel week end, Rio che con 231.009€ raggiunge un incasso totale di oltre sei milioni di euro, ed Habemus Papam, che in quattro settimane arriva a sfiorare i 5 milioni di euro. | Fast & Furious 5 parte davvero fortissimo e si piazza primo durante il week end, superando Thor. Il ritorno di Roberto Saviano al cinema resta fuori dalla top ten Tatanka si piazza solo undicesimo. |
Oggi è una giornata speciale per la Royal Family, il principe Filippo di Edimburgo compie 99 anni e, nonostante sia in isolamento a Windsor da oltre due mesi, non ha voluto rinunciare ai festeggiamenti. Certo, non è stato organizzato nulla di ufficiale o di spettacolare ma, tra un pranzo con la regina Elisabetta II e delle videochat con figli e nipoti sparsi per il mondo, renderà omaggio al meglio a questa data importante. Per l'occasione marito e moglie sono diventati protagonisti di un inedito ritratto di coppia che è stato condiviso sui social, anche se ad attirare le attenzioni del pubblico non poteva che essere il primo look post quarantena della sovrana. A curarlo è stata la sua assistente personale Angela Kelly, che ha pensato bene di puntare tutto su un mood primaverile fresco e colorato. 📸 This new photograph of The Duke of Edinburgh and The Queen was taken last week in the quadrangle at Windsor Castle to mark His Royal Highness’s 99th birthday tomorrow. . Copyright: Press Association A post shared by The Royal Family (@theroyalfamily) on Jun 9, 2020 at 2:35pm PDT | La regina Elisabetta e il marito Filippo sono diventati protagonisti di un nuovo ritratto di famiglia in occasione dei 99 anni del principe. La sovrana ha puntato tutto su un look in pieno mood primaverile, indossando un abito a fiori e una spilla preziosa a forma di cuore. |
Tutte le lingue si evolvono naturalmente e la nostra non è da meno: l’italiano si è trasformato e continua a farlo ogni giorno. Lo sanno bene i linguisti e, qualora vogliate saperne qualcosa anche voi, sappiate che “Comprendere l'italiano: passato, presente, futuro” è uno dei corsi online messi a disposizione da Federica.eu, il progetto dell’Università Federico II grazie al quale l’internauta può avere accesso gratuitamente a lezioni e dispense di diverse facoltà. Un corso aperto a tutti che porta l’italiano al di fuori delle aule e che, quindi, è una potenziale risorsa anche per gli stranieri. Un buon modo per comprendere la duttilità della nostra lingua, le sue origini e le sue innovazioni, può essere quello di guardare a quelle forme che hanno mutato aspetto e significato nel corso degli anni: eccone alcune, testimonianza delle trasformazioni ancora in atto. Uno dei dubbi più frequenti in merito alla nostra lingua si manifesta nella scelta dell’ausiliare quando si utilizzano verbi che designano fenomeni meteorologici. Benché tradizionalmente la norma prevedesse l’uso del verbo essere (quindi è piovuto), sono ormai accettate entrambe le forme: quindi ha grandinato ed è nevicato sono corrette allo stesso modo. Attenzione, però, quando questi verbi perdono il proprio carattere di impersonalità perché qui non ci sono eccezioni e l’ausiliare è essere: ci si riferisce, ad esempio, al caso dei significati traslati o figurati come L’amore è piovuto dal cielo. Il verbo agire è intransitivo: non vuole il complemento oggetto e non può avere la costruzione passiva. Fin qui tutto regolare ma come spiegare, allora, alcune costruzioni dello stesso verbo che sembrano dimostrare il contrario? Accade con alcune forme attestate (e riportate dai dizionari) nei testi di ambito psicologico, pedagogico e sociologico: il verbo agire, in realtà, può variare nel momento in cui è interpretato come corrispondente dell’inglese to act out riferendosi, ad esempio, al comportamento. Ma quest’uso, peculiare del linguaggio tecnico, in alcune circostanze, si è esteso fino al significato di mettere in atto e compiere: un fenomeno non soltanto contemporaneo, dato che viene sporadicamente rilevato anche in testi dei secoli scorsi. Anche se abbiamo detto che agire è intransitivo, in effetti, va ricordato che il verbo latino da cui deriva, agĕre, era transitivo. Quindi, concludendo, gli utilizzi transitivi di agire in caso di linguaggio tecnico sono ammessi, anche se il verbo resta sostanzialmente intransitivo. Possiamo definire corretto l’utilizzo di lui, lei e loro come soggetto del verbo oppure in ogni caso si tratta di un errore ed è necessario ricorrere a Egli, ella ed essi (che alle orecchie contemporanee acquisiscono sempre più un suono retrò)? In primo luogo è necessaria una premessa: l’italiano, con la profonda differenziazione che prevede tra le diverse voci verbali, può fare spesso e volentieri a meno del soggetto. Lui, lei e loro, però, possono essere normalmente e correttamente soggetto in due casi: quando vengono dopo il verbo o quando vogliono intendere per quanto riguarda lui (il soggetto). E per il resto? Considerate che la questione è molto più antica di quanto si possa pensare, poiché attraversa praticamente tutta la storia della lingua italiana: tant’è che, già a partire dal XIX secolo, le grammatiche hanno dovuto quanto meno menzionare quest’uso confinandolo, però, nell’ambito dello stile colloquiale informale, semplice. Il merito fu anche di Alessandro Manzoni che, ne I promessi Sposi, aprì la strada letteraria a questo uso. Ormai, di lui, lei e loro soggetti ne ritroviamo anche nella scrittura mentre egli, ella, essi ed esse sono diventati sempre più rari nel parlato, sopravvivendo nella scrittura quando questa si allontana dalla forma orale. Non si faccia l’errore di banalizzare il discorso pensando che qualunque errore, purché diffuso, possa poi, con il tempo, essere accettato: in alcuni casi vige la totale inammissibilità. Si prenda l’espansione semantica di cui è protagonista il piuttosto che, caricato di uso disgiuntivo che non gli è proprio: in questo caso le ambiguità che nascono dall'utilizzo di piuttosto che trasformato in oppure rendono semplicemente impossibile l’imporsi di questa forma che ha, oltretutto un suono inguaribilmente antipatico. Fiorita in ambito settentrionale in seno ad un linguaggio «venato di snobismo», l’espressione è entusiasticamente accettata da giornalisti e conduttori televisivi in genere. Sul sito dell’Accademia della Crusca leggiamo, in proposito: Non c'è giorno che dall'audio della televisione non ci arrivino attestazioni del piuttosto che alla moda, spesso ammannito in serie a raffica: «… piuttosto che … piuttosto che … piuttosto che …», oppure «… piuttosto che … o … o … », e via con le altre combinazioni possibili. Dalla ribalta televisiva il nuovo modulo ha fatto presto a scendere sulle pagine dei giornali: ormai non c'è lettura di quotidiano o di rivista in cui non si abbia occasione d'incontrarlo. E purtroppo la discutibile voga ha cominciato a infiltrarsi anche in usi e scritture a priori insospettabili (d'altra parte, se ha prontamente contagiato gli studenti universitari, come pensare che i docenti, in particolare i meno anziani, ne restino indenni?). – Ornella Castellani Pollidori | Come la duttilità della lingua trasforma alcuni errori molto comuni in elementi che, di fatto, la rinnovano (e cambia in errore forme un tempo corrette). |
Dopo la stagione televisiva intensa e impegnativa, con la diretta del Grande Fratello ma anche, al contempo, la registrazione delle puntate di Extreme Makeover Home Edition Italia, Alessia Marcuzzi si gode il meritato riposto di una vacanza a Formentera con le sue amiche. Mare, sole, spiaggia, costantemente, quasi h 24. E Alessia non manca di mostrare ai propri fan le immagini splendide del paesaggio delle Baleari e, soprattutto, le sue di immagini, in costume da bagno. In forma come sempre, linea perfetta, magrissima ma scolpita, Alessia mette in mostra tutti i risultati della sua pratica yogica (anche di quelle non mancano foto splendide). | La conduttrice posta bellissime foto durante la sua vacanza nell’isola delle Baleari. Si gode le meritate vacanze e tra yoga, sole e mare, si mostra in tutta la sua forma. |
La loro esibizione agli ultimi Grammy Awards ha spopolato in rete, grazie al pezzo, ovviamente, quella "Get Lucky" che è stato un tormentone del 2013 e anche per la presenza di artisti quali Pharrell Williams, Nile Rodgers e Steve Wonder, ovviamente. Perfino la platea non ha potutop resistere e così hanno ballato un po' tutti, da Yoko Ono a Paul McCartney, passando per Ringo Star e Katy Perry, giusto per citarne qualcuno. Ma dei Grammy, i due francese, sono stati anche i protagonisti assoluti, con quattro premi portati a casa, tra cui quello dell'Album dell'anno per "Random Access Memories". | Guy-Manuel de Homem-Christo e Thomas Bangalter sono i veri nomi dei Daft Punk e da oggi abbiamo qualche immagine in più anche dei loro volti, celati, solitamente, dietro ai caschi che, assieme alla loro musica, li hanno resi famosi nel mondo. |
Il reboot più atteso degli ultimi anni sta per arrivare in Italia. Il film, diretto da Marc Webb, verrà distribuito in tutto il mondo tra il 3 e il 6 luglio 2012, ad eccezione dell’Ucraina, dove uscirà il 12 luglio. Il Giappone, invece ospiterà l’anteprima il 30 giugno. Nel nostro paese potremo vederlo a partire dal 4 luglio. La pellicola sarà distribuita sia in versione 2D che in 3D. Prepariamoci ad assistere ad un esorbitante successo, dato che la precedente trilogia firmata da Sam Raimi, con protagonista Tobey Maguire, ha portato nelle sale milioni di spettatori, guadagnando cifre mai raggiunte prima da un eroe dei fumetti portato sul grande schermo. Che dire del trailer? Semplicemente fantastico! Peter Parker viene abbandonato dai suoi genitori da piccolo e viene allevato dagli zii Ben e May. Peter è un geek che frequenta il liceo, senza amici, e si innamora della compagna Gwen Stacy. Un giorno il ragazzo viene in possesso di una valigetta che apparteneva a suo padre e inizia ad indagare sulla scomparsa dei suoi genitori. Le ricerche lo conducono alla Oscorp, dove lavora lo scienziato Curt Connors, ex collega di suo padre. Peter otterrà poteri speciali, che deciderà di usare per diventare un supereroe e che dovrà usare contro il mostruoso alter ego di Connors, il terribile e malvagio Lizard. La tuta del celeberrimo Uomo Ragno stavolta sarà indossata da Andrew Garfield, giovane ma già celebre attore di Hollywood apparso in “Leone per Agnelli”, con Glenn Close Tom Cruise. Ma la vera popolarità l’ha raggiunta con “The Social Network” (2010), il pluripremiato film di David Fincher, nel ruolo di Eduardo Saverin. La bella di turno è Emma Stone (Gwen Stacy), la studentessa di cui Peter s’innamorerà perdutamente, apprezzata nel recente “The Help” e nella commedia “Amici di letto”, per la regia di Will Gluck. Il villain Curt Connors avrà invece il volto di Rhys Ifans, il folle amico di Hugh Grant in “Notting Hill” (1999) e Xenophilius Lovegood nel film “Harry Potter e i Doni della Morte: Parte I”. Pochi mesi fa è stato anche uno dei protagonisti di “Anonymous” di Roland Emmerich. Sally Field e Martin Sheen saranno rispettivamente May e Ben Parker, gli zii di Peter. Denis Leary è George Stacy, il capitano della polizia di New York, padre di Gwen, mentre Irrfann Khan è il dottor Ratha, collega di lavoro di Connors. Il resto del cast è composto da Annie Parisse (moglie del dottor Ratha)), Campbell Scott (Richard Parker, padre di Peter), Embeth Davidtz (Mary Parker, madre di Peter), C. Thomas Howell (Ray), Hannah Marks (Missy Kallneback), Miles Elliott (Billy Connors) e Kelsey Chow (Sally Avril). Il compito del regista Marc Webb non era affatto facile. Riportare uno dei supereroi più amati di sempre, di nuovo sul grande schermo, dopo l’immenso successo della trilogia di Sam Raimi sembrava un’impresa impossibile, e forse anche inutile. Invece si tratta di un lavoro molto apprezzabile, fatto con la massima cura e con alcuni tocchi originali. Tra questi, il fatto di aver scelto di raccontare una parte ignota della storia di Peter Parker, riguardante sua padre e una strana valigetta contenente dei documenti top secret legati al dottor Curt Connors. L’altro fattore che giustifica questo reboot è la presenza del nuovo villain, Lizard, interpretato da un grandissimo Rhys Ifans, certamente non all’altezza di Goblin/William DeFoe, ma sicuramente affascinante e perfettamente nella parte. Unico difetto legato al mostruoso nemico è forse l’uso un tantino esagerato della computer grafica, ma ciò non toglie nulla all’estrema accuratezza della sua caratterizzazione. Il pericoloso spettro del “deja vu” fa capolino in alcune scene, ma senza fare danni eccessivi. Fa sicuramente effetto vedere i grandissimi Martin Sheen e Sally Field nei panni dello zio e della zia Ben e May Parker, due colonne di Hollywood a cui andava dedicato, secondo noi, più spazio. Il protagonista Andrew Garfield è promosso a pieni voti. La tuta dell’Uomo Ragno gli calza a pennello, e non fa rimpiangere il suo predecessore, Tobey Maguire. Garfield è davvero molto simile allo Spider-Man dei fumetti di Stan Lee e c’è una svolta più ironica (quasi comica) nella sceneggiatura – scritta egregiamente dal trio James Vanderbilt, Alvin Sargent e Steve Kloves – che rende il personaggio più simpatico e coinvolgente, non tralasciando assolutamente le straordinarie acrobazie tra i palazzi di New York, i combattimenti aerei, esaltati da un 3D, non sempre riuscito, ma efficace al punto giusto. La storia d’amore, meno romanzata e più moderna, con Gwen Stacy/Emma Stone – attrice semplice, naturale e tremendamente adatta alla parte – funziona a meraviglia, l’alchimia tra i due è decisamente migliore rispetto a quella instauratasi nella precedente trilogia tra Tobey Maguire e Kristen Dunst. In realtà tutti i personaggi sono più attualizzati, più aderenti alla realtà, il che è un pro e un contro allo stesso tempo, dato che tra qualche anno il film potrebbe essere considerato già datato. Ad ogni modo, la prova risulta superata ed è già in cantiere un secondo episodio. | il 4 luglio arriverà nelle sale l’atteso reboot con il nuovo protagonista Andrew Garfield, nei panni del celeberrimo Uomo Ragno. Riuscirà a bissare l’enorme successo della precedente trilogia firmata da Sam Raimi? |
"Susanna" di Adriano Celentano è il brano scelto da Francesco Gabbani per la terza serata del Festival di Sanremo 2017, dedicata, secondo il programma voluto dal direttore artistico Carlo Conti, alle cover dei più grandi successi della musica italiana. Questa canzone, che suscitò all'epoca della sua uscita in Italia, nel 1985, grande entusiasmo, è a sua volta riadattamento di "Suzanne" dei de Kunst uscita nel 1983. Il vincitore della passata edizione della kermesse sanremese nella categoria Nuove Proposte è uno dei 16 big non a rischio eliminazione ad esibirsi sul palco del Teatro Ariston. La sua "Occidentali's Karma" è infatti una delle hit salvate dal rispescaggio nel corso della serata dell'8 febbraio. "Susanna" è una cover di "Suzanne" dei VOF de Kunst, gruppo olandese, uscita nel 1983. Fa parte dell'album "I miei americani", il 26esimo di Adriano Celentano, pubblicato nel 1984 dalla Clan Celentano, che oltre a questa hit conteneva anche "Michelle" dei The Beatles. L'originale è diventato un successo immediato nei Paesi Bassi. La canzone parla della tristezza di una serata romantica con un amica attesa in cui, sfortunatamente, non tutto fila liscio come l'olio. Successivamente è stata riadattata anche in inglese e in spagnolo da Ricky Martin, primo ospite internazionale di questa edizione numero 67 del Festival di Sanremo, come brano del suo primo album del 1991. | Francesco Gabbani, alla sua seconda volta al Festival di Sanremo si presenta con la cover di “Amara Terra mia” una delle canzoni più note di Modugno. |
Dalle pagine del portale The Verge è stato diffuso uno screenshot che mostra una nuova funzionalità in fase di test all'interno del social network di Mark Zuckerberg. Come è possibile osservare dall'immagine in apertura, Facebook sta testando l'aggiunta dei tag all'interno dei profili in modo molto simile a quanto già avviene su LinkedIn, il social network dedicato al mondo del lavoro. L'idea è nata durante un hackathon organizzato da Facebook e riprende tutte le dinamiche di LinkedIn: ogni utente avrà la possibilità di aggiungere dei tag al proprio profilo ai quali potranno essere aggiunte anche altre etichette da parte dei propri amici che saranno poi visibili sul profilo solo dopo l'approvazione del proprietario. | Dalle pagine del portale The Verge è stato diffuso uno screenshot che mostra una nuova funzionalità in fase di test all’interno del social network di Mark Zuckerberg. |
Il virus Toscana è presente in Italia ed in cinque regioni è stato associato a casi di meningite e meningoencefalite nell'uomo. Vediamo insieme cos'è questo virus Toscana, come si trasmette, a cosa dobbiamo fare attenzione e quali sono sintomi e cura. Il suo nome deriva dalla regione in cui è stato isolato a inizio anni '70 dalla dottoressa Paola Verani ed è un virus poco conosciuto che si trasmette attraverso la puntura di flebotomi infetti (pappataci, Phlebotomus perniciosus e Phlebotomus perfiliewi), insetti che sono simili a zanzare molto piccole e le cui punture sono irritanti. In caso di puntura di insetto infetto, il periodo di incubazione varia da pochi giorni ad un paio di settimane e il sintomo principale è la febbre lieve. In alcuni casi, quelli più gravi, i sintomi possono essere anche mal di testa, nausea, vomito, dolori muscolari e febbre, ma anche eritama cutaneo maculo-papulare. Nel giro di una settimana il paziente guarisce. In almeno cinque regioni italiane, il virus Toscana ha però causato anche meningite e, soprattutto nei mesi estivi, si registrano casi di meningoencefalite. La diagnosi avviene attraverso testi di laboratorio e la cura specifica non esiste poiché nelle forme più lievi non è necessaria, mentre in quelle più gravi si interviene per alleviare i sintomi. In caso di meningite, il trattamento riguarda non tanto il virus quanto l'infiammazione. | Si chiama virus Toscana, è presente in Italia e in cinque regioni è stato associato a casi di meningite, ma può provocare anche meningoencefalite. Ecco cosa c’è da sapere su questo virus trasmesso dalla puntura di flebotomi infetti, quali sono i sintomi, dai più lievi ai più gravi e perché non c’è una cura. |
Il tasso di mortalità per Covid-19 negli Stati Uniti è superiore di quanto stimato. Lo suggerisce un nuovo studio della Virginia Commonwealth University (VCU) i cui risultati sono stati pubblicati sotto forma di lettera di ricerca su Jama, la rivista peer-review dell’American Medical Association. Sulla base dei dati degli anni precedenti, gli Stati Uniti hanno registrato il 20% in più di morti nel periodo marzo-luglio 2020, di cui più della metà è attribuibile all’infezione da coronavirus Sars-Cov-2. “Covid-19 – si legge nello studio – è stata documentata come causa di decesso nel 67% di queste morti in eccesso, con alcuni Stati hanno avuto maggiori difficoltà nel contenere la diffusione del virus nella comunità, causando un aumento della mortalità che si è protratto fino all’estate”. Nello specifico, nel periodo compreso tra il 1° marzo e il 1° agosto sono stati registrati 1.336.561 decessi negli Usa, in crescita del 20% rispetto a 1.111.031 decessi attesi. Dei 255.530 morti in eccesso, 150.541 (67%) sono stati causati da Covid-19 con un tasso di mortalità più elevato negli stati di New York, New Jersey, Massachusetts, Louisiana, Arizona, Mississippi, Maryland, Delaware, Rhode Island e Michigan. “L’aumento delle morti assolute in questi Stati – spiegano i ricercatori – variava dal 22% dello Stato di Rhode Island e del Michigan fino al 65% di New York. I tre Stati con tassi di mortalità più elevati (New Jersey, New York e Massachusetts) hanno rappresentato il 30% delle morti in eccesso negli Stati Uniti”. Oltre alla stima delle morti in eccesso, gli studiosi hanno anche esplorato la relazione temporale tra i tassi di mortalità e le misure di lockdown, osservando che “gli Stati colpiti più duramente nel mese di aprile (chiusi e riaperti in seguito) hanno avuto epidemie più brevi, con dati che nel mese di maggio sono tornati ai valori di riferimento”. Al contrario, gli Stati che hanno riaperto le attività in anticipo “hanno registrato un aumento dei decessi più prolungati, che si è protratto fino all’estate”. | Il 67% dell’eccesso di morti registrato nel periodo marzo-luglio 2020 è stato attribuito all’infezione da coronavirus. In aumento anche i decessi per altre cause: “La crescita può indicare i morti per infezione non riconosciuta oppure i decessi di pazienti negativi derivanti dalle interruzioni prodotte dalla pandemia”. |
Dopo una lunga vacanza estiva, Belén ritorna sul piccolo schermo per la prima puntata della nuova edizione di "Italia's Got Talent", indossando un particolare look che vi avevamo mostrato in anteprima. Lo scorso anno la splendida showgirl aveva stupito il pubblico sfoggiando sul palco del talent sensuali abiti premaman e soprattutto aveva colpito per alcune scelte di stile originali. Belén infatti aveva scelto le creazioni di diversi giovani talenti della moda italiana. Anche quet'stanno prosegue quella che possiamo definire un'attività di ricerca: la Rodriguez da spazio ai nuovi designer indossando in prima serata i loro abiti. Il look di Belen Rodriguez – Per la prima puntata del talent show, Belén ha scelto un modello del giovane stilista Daniele Carlotta, il quale ha disegnato anche il suo abito da sposa e diversi completi per le puntate della scorsa stagione. Si tratta di una particolare jumpsuit aderente e asimmetrica, ricoperta da una stampa vichy in black&white, ispirata alle celebri tute esibite da Heather Parisi negli anni '80. | Dopo la pausa estiva, Belén Rodriguez torna sul piccolo schermo sfoggiando un sensuale look per la prima puntata della nuova edizione di Italia’s Got Talent”. Ecco chi ha firmato i capi dell’outfit. |
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