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A Grozny, capitale della Cecenia, in un duplice attentato sono morte 7 persone tra cui dei poliziotti, nel bilancio anche 18 feriti. L'attacco è stato sferrato durante i festeggiamenti per la fine del Ramadan. Il triplice attentato condotto da kamikaze, legati ai gruppi islamici, hanno sferrato i vari attacchi in diversi momenti, concentrandosi sullo stesso luogo, questa modalità in gergo viene chiamata anche schema-trappola. La prima esplosione è avvenuta nei pressi di una caserma della Polizia. La seconda, quando un uomo, che si aggirava sul luogo dell' esplosione è stato fermato perchè considerato sospetto. L'uomo, appena è stato circondato dagli agenti si è fatto esplodere. La terza è avvenuta quando i passanti curiosi si sono fermati e dove altrettanti agenti sono accorsi per prestare soccorsi ai numerosi feriti. In quel momento altri due attentatori si sono fatti esplodere. Stando agli ultimi aggiornamenti della strage, l'identità dei tre kamikaze sarebbe stata riconosciuta, si tratterebbe di 3 giovani appena ventenni, tra cui ci sarebbe il fratello di un altro attentatore che si fece esplodere nel 2010.
Durante i festeggiamenti per la fine del Ramadan tre attentati terroristi in Cecenia mietono 7 vittime e numerosi feriti.
Fino a oggi l'impossibilità di accedere alla sterminata banca dati di brani di Spotify è stata considerata come uno degli aspetti per i quali Siri si trovava inspiegabilmente indietro rispetto all'Assistente Google, ma finalmente la lacuna è stata colmata: a partire da queste ore infatti l'assistente vocale di iOS è in grado di riconoscere i comandi legati alla celebre app di streaming musicale, e di riprodurre direttamente i brani che le vengono richiesti tramite comandi vocali. Che Apple e Spotify stessero lavorando sull'integrazione dei propri servizi era già noto da tempo, e in particolare risalgono a pochi giorni fa le prime avvisaglie della novità in arrivo. Oggi però il supporto di Siri a Spotify è ufficiale: pronunciando i relativi comandi preceduti dall'attivazione "Ehi Siri", l'assistente avvia in un paio di secondi la canzone o la playlist desiderata. Gli unici requisiti per il funzionamento della novità sono la compresenza di iOS 13 (l'ultima versione del sistema operativo per iPhone disponibile al grande pubblico ormai da qualche settimana) e dell'ultima beta di Spotify, anche se il supporto sarà presto messo a disposizione anche all'interno delle versioni stabili dell'app.
L’assistente digitale Apple supporta finalmente i comandi vocali per la riproduzione dei brani sulla celebre piattaforma di streaming. Gli unici requisiti per avere la novità a disposizione sono l’ultima versione dell’app di Spotify e iOS 13, che rende possibile l’integrazione tra i due servizi.
Andrea Bocelli e Laura Pausini si confermano ancora una volta come due dei nostri artisti più amati all'estero e in particolare nei Paesi latini. Sono state rese note, infatti, le liste dei candidati ai prossimi Latin Grammy Awards, ovvero, uno dei premi più importanti per artisti latini e gli unici due candidati italiani sono proprio il tenore e la cantante di "Simili". I due artisti non sono nuovi al Premio, con Bocelli che, star internazionale, è stata premiata nel 2014 con il Lifetime Achievement Award, ovvero un premio alla carriera, mentre la cantante lo ha vinto per ben tre volte, risultando a livello mondiale la cantante con più vittorie nella sezione Miglior Album Pop Femminile. Bocelli deve la nomination alla versione spagnola del suo ultimo album "Cinema", in cui rivisita alcuni dei temi cinematografici più famosi della storia, candidato come miglior album e Best Traditional Pop Vocal Album, mentre per la categoria come "Canzone dell'album" la sua "Me Faltarás" se la contenderà con "Lado Derecho Del Corazón", versione spagnola di "Lato destro del cuore" della Pausini, scritta dall'amico Biagio Antonacci. Tra i nominati ci sono anche artisti come Enrique Iglesias e Shakira. Sul suo Facebook, la cantante scritto: "It's an honor for me and my staff to be nominated #recordoftheyear". Album Of The Year Pablo Alborán, Tour Terral Tres Noches En Las Ventas Andrea Bocelli, Cinema (Edición En Español) Andrés Cepeda, Mil Ciudades Djavan, Vidas Pra Contar Fonseca, Conexión Juan Gabriel, Los Dúo 2 Jesse & Joy, Un Besito Más José Lugo & Guasábara Combo, ¿Dónde Están? Diego Torres, Buena Vida Julieta Venegas, Algo Sucede Record Of The Year Pepe Aguilar, "Cuestión De Esperar" Pablo Alborán, "Se Puede Amar" Andrea Bocelli, "Me Faltarás" Buika, "Si Volveré" Djavan, "Vidas Pra Contar" Enrique Iglesias (Feat. Wisin), "Duele El Corazón" Jesse & Joy, "Ecos De Amor" Laura Pausini, "Lado Derecho Del Corazón" Diego Torres, "Iguales" Carlos Vives & Shakira, "La Bicicleta" Song Of The Year (A Songwriter's Award) Patty Brayden, Ned Claflin & John Finbury, songwriters (John Finbury Featuring Marcella Camargo), "A Chama Verde" Manuel Medrano, songwriter (Manuel Medrano), "Bajo El Agua" Celso Fonseca, songwriter (Celso Fonseca), "Céu" Enrique Iglesias, Patrick A. Ingunza, Silverlo Lozada, Servando Moriche Primera Mussett, Hasibur Rahman, Francisco Saldana & Wisin, songwriters (Enrique Iglesias, feat. Wisin), "Duele El Corazón" Jesse & Joy, Danelle Leverett, Jason Reeves & Rune Westberg, songwriters (Jesse & Joy), "Ecos De Amor" Sin Bandera, songwriters (Sin Bandera), "En Ésta No" Kevin Johansen, songwriter (Kevin Johansen + The Nada), "Es Como El Día" Moska & Fito Páez, songwriters (Fito Páez & Moska), "Hermanos" Shakira & Carlos Vives, songwriters (Carlos Vives & Shakira), "La Bicicleta" Flavio Cianciarulo, songwriter (Los Fabulosos Cadillacs), "La Tormenta" Best New Artist Sophia Abrahão Alex Anwandter The Chamanas Esteman Joss Favela Ile Mon Laferte Manuel Medrano Morat Ian Ramil Best Contemporary Pop Vocal Album Pablo Alborán, Tour Terral Tres Noches En Las Ventas Jesse & Joy, Un Besito Más Pablo López, El Mundo Y Los Amantes Inocentes Luciano Pereyra, #Tumano Reik, Des/Amor Best Urban Fusion/Performance Alexis y Fido, "Una En Un Millón" El Dusty (Feat. Happy Colors), "Cumbia Anthem" Jacob Forever, "Hasta Que Seque El Malecón" Tubarão (Feat. Maneirinho & Anitta), "Pra Todas Elas" Yandel, "Encantadora"
Tra i candidati ai prossimi Latin Grammy 2016 ci sono anche due italiani: Andrea Bocelli e Laura Pausini rappresenteranno il nostro Paese in uno dei premi musicali più importanti dei Paesi Latini.
Si dice che Sarajevo non sia più quella di una volta. Che le ferite e gli stupri lasciati da quei quasi 1.500 giorni di assedio ne abbiano per sempre, o comunque ancora adesso, violato la sua naturale inclinazione ad essere la città laica e multietnica, il gioiello di tolleranza nel cuore del vecchio continente, laddove è facile passare da una Moschea ad una Chiesa Cristiana alla Sinagoga per poi ritrovarsi tutti, la mattina o il pomeriggio purché il clima lo consenta, a giocare sulla scacchiera gigante, spostando gli enormi pezzi bianchi e neri sul lastricato di una piazza, tra i suggerimenti e le tifoserie dei partecipanti. La Gerusalemme d'Europa, si dice, è cambiata, quanto meno nella forma: ha provato in tutti i modi a tessere le trame di una quotidiana normalità, all'epoca, mentre nel corso delle notti più buie e più lunghe c'erano i bombardamenti, i cecchini aumentavano in città, i viveri erano scarsi e razionati e, durante le file per l'acqua o per il pane, si poteva finire massacrati dagli ordigni che uccidevano in massa. La guerra è entrata sfondando la porta principale ed ha travolto tutto quello che è stata in grado di trovare mentre, silenziosa e dolente, Sarajevo cercava di diventare sempre più imprendibile, non solo dalle mani dei soldati ma anche da quelle della sorte, semplicemente pensandoci il meno possibile: come quel ristorante che rimosse dal nome impresso sulla propria insegna, To be or not to be, quell'«or not» che faceva troppo riflettere e troppo male. E poi c'era un tunnel, che oggi c'è ancora anche se non serve più allo scopo: per arrivarci, si passa attraverso sobborghi che ancora narrano le storie iniziate e mai finite, in quella notte tra il 5 ed il 6 aprile del 1992. Nient'altro che una botola dietro una casetta che oggi, destino comune, trascina su di sé i segni del martirio. È nel quartiere periferico di Butmir, 800 metri di lunghezza, a cinque metri di profondità, un metro di larghezza e poco più di un metro e mezzo di altezza; lo scavarono per la maggior parte volontari bosniaci. Attraverso quel misero budello si lottava e si sopravviveva, si diventava eroi contro la propria volontà, si giungeva fino alle pendici del Monte Igman e all'aeroporto aperto alle Nazioni Unite. Aiuti umanitari ed armi, farmaci ed alimenti, anziani e feriti, famiglie e bambini in fuga: grazie al tunnel, quel che poteva essere salvato di Sarajevo, si salvò.
Era il 6 aprile del 1992 quando Sarajevo si destò in un incubo destinato a finire solo nel 1996. Le tracce di quell’assedio non sono mai state cancellate, le urla di dolore di 11.451 vittime, il grido disperato “non lasciate che ci uccidano”, echeggiano ancora, nei ricordi, dall’altra sponda dell’Adriatico.
Da tempo ormai si parla di Neuralink, un'azienda fondata da Elon Musk che sta sviluppando un sistema per comunicare con computer e altri dispositivi utilizzando soltanto il pensiero. Passerà ancora del tempo prima che l'innovativa interfaccia in preparazione presso i laboratori Neuralink sia pronta, ma in questi giorni Elon Musk è tornato a puntare i riflettori sull'azienda, affermando che attraverso l'interfaccia Neuralink sarà possibile ascoltare musica in streaming caricata direttamente nel cervello, senza passare dai canali uditivi. L'affermazione non è stata fatta direttamente da Musk, ma da un utente di Twitter che lo ha contattato sul social per chiedergli se con Neuralink sarebbe stato possibile qualcosa di simile. L'imprenditore ha semplicemente risposto "Sì", scatenando la fantasia di chi ha letto lo scambio. Musk in effetti non è sceso nei dettagli della risposta, ma basandosi sul funzionamento finora noto dell'interfaccia Neuralink è facile immaginare come l'imprenditore intenda il concetto di streaming musicale cerebrale. L'interfaccia in fase di sviluppo presso Neuralink è infatti pensata per essere impiantata a contatto diretto con il cervello. Una parte del dispositivo viene inserita nella calotta cranica con un'operazione chirurgica e contiene 96 filamenti flessibili da posizionare tra le circonvoluzioni cerebrali: il loro scopo è interagire con l'attività elettrica dei neuroni senza danneggiarli. Questo elemento comunica in wireless con un'antenna a batteria da indossare dietro l'orecchio, che a sua volta scambia poi i segnali con eventuali dispositivi esterni. Dal momento che tutto ciò di cui abbiamo coscienza dipende dall'attività elettrica dei nostri neuroni, poter influenzare quest'ultima significa effettivamente poter alterare la nostra percezione di ciò che ci circonda. Questo include far sentire a un utente un suono che le orecchie non stanno registrando: in futuro l'app di Spotify sullo smartphone — anziché farsi sentire dagli altoparlanti del telefono e passare per orecchie, timpani e nervo acustico — potrebbe semplicemente inviare via bluetooth i dati al chip di Neuralink e dunque al cervello, con lo stesso risultato. Il tutto ovviamente in linea di principio. In pratica, sapere come raggiungere e toccare i neuroni giusti per riplasmare la realtà o il nostro atteggiamento nei confronti di essa si rivelerà decisamente più complesso. Per questo nei piani di Musk le priorità al momento sono altre: Neuralink spera di poter utilizzare inizialmente la propria interfaccia per amplificare i segnali elettrici generati dai neuroni di pazienti affetti da danni neurologici, come i malati di Alzheimer o le vittime di ictus e incidenti. Stando all'imprenditore il funzionamento dei chip potrà in futuro curare condizioni psicologiche come ansia e depressione, ma anche questo è un campo delicato che richiederà anni di ricerche posteriori all'uscita del prodotto. Anche da quest'ultimo punto di vista purtroppo ci sarà da aspettare: l'arrivo sul mercato non è ancora stato annunciato e lo stesso Musk ha recentemente pubblicato su Twitter una sorta di chiamata alle armi per scienziati e ricercatori che desiderino lavorare per l'azienda; il prossimo aggiornamento dettagliato sullo stato dei lavori è previsto per il 28 agosto.
Il numero uno di Neuralink da tempo sta sviluppando un’interfaccia che permetterà di comunicare con l’elettronica utilizzando solamente il pensiero. Il principio sul quale si basa la convinzione dell’imprenditore è chiaro, ma arrivarci potrebbe non essere così semplice e richiedere anni di sviluppo.
Arriveranno a breve le nuove linee guida per la gestione dell'emergenza Covid-19 nelle scuole. È quanto hanno confermato fonti ministeriali a Fanpage.it, sottolineando che gli esperti sono già al lavoro sul documento, che non è ancora chiuso e tra i cui obiettivi principali c'è l'armonizzazione delle quarantene. Secondo le prime indiscrezioni, infatti, si andrebbe verso l'azzeramento della quarantena per gli studenti over 12 di una classe in cui c'è un solo caso di Covid, che verrebbe sostituita con il tracciamento mediante tamponi per evitare il più possibile la didattica a distanza. Isolamento per tutta la classe, invece, se il virus colpisce un bambino da 0 a 6 anni. Attualmente la quarantena, anche per i docenti, dura dieci giorni per i non vaccinati e sette per i vaccinati, almeno per gli studenti dai 12 anni in su. L’intenzione è andare "verso un contenimento della quarantena per chi è vaccinato su tutto il territorio nazionale", come aveva già anticipato il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi durante il question time della scorsa settimana. A lui aveva fatto eco il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, secondo il quale si implementerà "l’uso mirato dei tamponi che possono consentire, proprio per la specificità del contatto, di poter permettere la didattica in presenza". Ma cosa potrebbe succedere in concreto? Nelle classi con studenti over 12, non ci sarebbe l'immediato stop alle lezioni in presenza in caso di un soggetto positivo. Se i compagni del contagiato sono tutti negativi al test, si continua ad andare a scuola. Dopo 5 giorni si ripetono i tamponi, e nel caso in cui ci sia un altro positivo, gli alunni non vaccinati dovranno andare in dad, mentre quelli vaccinati potranno restare in classe. Solo se si trovano tre positivi in classe, allora scatta la quarantena per tutti, di dieci giorni per i non vaccinati e di sette per i vaccinati, esattamente come succede adesso.
Il Ministero dell’Istruzione è al lavoro su un documento, che ancora non è stato chiuso, con alcune novità per quanto riguarda l’emergenza Covid-19 nelle scuole. In particolare, si andrebbe verso un azzeramento della quarantena per le classi di studenti over 12 in cui ci sia un solo caso di positività se tutti gli altri saranno negativi al tampone.
Dimenticate gli imponenti templi thailandesi fatti di pietra, legno, marmo, oro o altri materiali preziosi, a Chiang Mai è apparso un monumento davvero particolare: si tratta di un tempio titanico di ispirazione thailandese costruito interamente in cartone. L'edificio sostenibile è l'ultima opera dell'artista francese Olivier Grossetete che ha impiegato meno di un giorno per edificare il tempio. L'enorme struttura è un'opera effimera che presto verrà demolita. Il tempio di cartone di Olivier Grossetete si trova a Tha Phae Gate, un'antica porta di Chiang Mai, sul lato est della Città Vecchia. Come è tipico per i templi thailandesi, anche quest'opera effimera è posizionata nel tessuto urbano della Thailandia, in un sito popolare per eventi della comunità. L'enorme tempio di cartone è un padiglione temporaneo realizzato in occasione della Chiang Mai Design Week, al termine della quale verrà demolito. Grazie alla fornitura di scatole di cartone Siam Cement Group, Olivier Grossetete con il suo team di progettazione, insieme al centro di progettazione educativa e risorse TCDC Chiang Mai, hanno potuto costruire l'architettura di cartone in meno di un giorno, grazie anche al sostegno dell'Institut français e della città di Marsiglia. L'imponente opera di Grossetete misura 11 per 14 metri alla base e 15 metri di altezza. Tutti i pezzi sono stati realizzati in precedenza per poi essere trasportati al sito e quindi assemblati. Il tempio di cartone riprende la tradizione thailandese della costruzione di luoghi sacri, infatti i templi, in particolare, erano storicamente prefabbricati per facilitarne lo smontaggio e la ricostruzione come è di uso in Thailandia. L'opera è stata montata partendo dal tetto e dopo si aggiungo tutti gli altri pezzi successivi, dal basso verso l'alto, senza bisogno di scale o gru. La costruzione è molto leggera, per protezione contro i venti il tempio è stato ancorato a terra con due corde legate all'edificio e a serbatoi d'acqua da 1.000 litri su lati opposti. Sono state quaranta le persone impegnate nel cantiere, tutti di nazionalità differente: "È incredibile perché potevamo non parlare la stessa lingua, ma abbiamo potuto comunicare solo attraverso il movimento del corpo in alcuni casi", ha raccontato Olivier Grossetete, "…Questo edificio ci insegna che puoi andare più veloce da solo, ma lavorare insieme e andrai più lontano". Olivier Grossetete è un artista specializzato in architetture di cartone. Il suo lavoro è prolifico in tutto il mondo da 15 anni; di recente sono stati finiti vari progetti di cartone in cinque città della Cina. L'opera di Grossetete è molto di più di una sperimentazione effimera con il cartone ma tende a coinvolgere sempre le comunità locali e i passanti curiosi nella realizzazione di giganteschi edifici di cartone. "Ogni volta che sono invitato in una città, cerco di lavorare con l'immagine degli edifici esistenti", spiega Olivier Grossetete, "Per esempio, potrei fare una torre Eiffel di cartone a Parigi o qualche monumento speciale della città. Ma ogni volta la città e il popolo dovranno aiutare a scegliere ciò che sarà costruito, come questo tempio che si basa su una famosa attrazione di Chiang Mai".
Nè legno, cemento o materiali preziosi, il nuovo tempio titanico di ispirazione thailandese di Chiang Mai è costruito interamente col cartone.
Bradley Cooper e Irina Shayk sono sicuramente la coppia più invidiata di sempre. Bellissimi, giovani e fino a qualche tempo fa si sarebbe detto anche felici. Ma a quanto pare, secondo quanto riportato dalla stampa d'oltreoceano, la loro relazione starebbe pian piano precipitando. Da tempo di vociferava di una crisi tra i due, che hanno sempre reagito mostrandosi in pubblico più affiatati che mai, però da qualche tempo qualcosa è radicalmente cambiato. La coppia sta insieme ormai da 4 anni, cioè dal 2015, periodo in cui i due hanno iniziato a frequentarsi e hanno dovuto subire le voci di coloro che avvistavano tempi di crisi anche quando questa non era neanche lontanamente vicina. Eppure da quando Bradley Cooper ha iniziato le riprese per "A star is born" con Lady Gaga, se ne sono sentite di tutti i colori, illazioni che stando alla performance dei protagonisti durante la notte degli Oscar sembrerebbero, dato l'evidente feeling, piuttosto fondate. Fatto sta che, a prescindere dal fatto che il legame professionale con la cantante di origini italiane possa aver influito, la coppia Cooper-Shayk sembra essere meno unita del solito e i giornali non fanno che dar credito a queste ipotesi. Il Page Six è stato il primo a lanciare il vero e proprio boom mediatico, scrivendo che i due non sarebbero più felici insieme, aggiungendo che starebbero tentando di salvare la loro relazione per il bene della figlia Lea. Qualcuno vicino alla coppia, invece, avrebbe addirittura rilasciato una dichiarazione a E! News, dicendo: "Bradley e Irina si stanno chiedendo se continuare a essere una coppia sia la scelta migliore. Allontanarsi completamente non è facile perché hanno investito molto nel loro rapporto, ma stanno comunque cercando la loro strada, o almeno ci provano". Secondo il DailyMail la coppia sarebbe arrivata a prendersi una pausa di riflessione, supposizione avvalorata dal quotidiano che riporta la notizia secondo cui Irina Shayk avrebbe lasciato la loro bellissima casa, portando con sé la bambina. Indizio mondano di particolare rilevanza è la partecipazione solitaria della bellissima testimonial al Met Gala.
Bradley Cooper ed Irina Shayk sono una della delle coppie più ammirate nel mondo dello spettacolo, ma da quando hanno iniziato a frequentarsi le voci sulla loro crisi sentimentale si ripetono continuamente. Complice, forse, il legame creatosi tra l’attore e la cantante Lady Gaga durante le riprese di “A star is born”, la coppia si trova davvero ad affrontare un momento di difficoltà, come dichiara anche la stampa d’oltreoceano.
Con l'arrivo del coronavirus anche negli Stati Uniti, anche le aziende della Silicon Valley stanno iniziando a ritirare la propria partecipazione ad eventi e manifestazioni organizzati in precedenza, per evitare di diffondere il contagio e mantenere al sicuro i propri dipendenti. Gli ultimi casi riguardano Facebook e Twitter — che hanno annunciato in questi giorni che non parteciperanno all'annuale festival South by Southwest di Austin, in Texas — ma anche Google e Microsoft hanno già annullato due conferenze in programma prossimamente. Per Twitter — che doveva partecipare alla manifestazione con un keynote del suo numero uno — la mossa è una diretta conseguenza delle nuove politiche aziendali adottate a partire dall'inizio del mese e mirate a mantenere impiegati e partner commerciali al sicuro dal pericolo di un contagio. Neppure la decisione di Facebook in realtà giunge di sorpresa: pochi giorni fa il gruppo aveva deciso di annullare il suo appuntamento annuale più importante — ovvero la conferenza F8 dedicata agli sviluppatori. La manifestazione avrà luogo in un formato virtuale grazie al supporto di streaming video e diffusione di materiali online, esattamente come avverrà con altre due conferenze — organizzate da Google e Microsoft — recentemente saltate per le stesse motivazioni. Gli eventi organizzati dai due colossi avevano come temi rispettivamente il cloud e il networking e non avevano la stessa importanza rivestita da F8 per Facebook; nei prossimi mesi però entrambi potrebbero dover prendere una decisione del medesimo peso di quella presa dalla società di Mark Zuckerberg.
Facebook e Twitter hanno ritirato in questi giorni la propria partecipazione all’annuale South by Southwest di Austin, in Texas, per tenere al sicuro i dipendenti e contenere la diffusione del contagio. Anche Microsoft e Google hanno annullato già due conferenze e si preparano a una decisione difficile.
I rimedi del legislatore per ridurre i tempi del processo Per ridurre i tempi dei processi il legislatore ha agito su tre strade diverse: a) modifiche del codice di procedura civile (dal 1990 ad oggi ci sono state una serie infinita di riforme); b) predisposizione di riti conciliativi (mediazione e negoziazione), che hanno portato a scarsi risultati; c) l'aumento dei costi del processo in generale; d) l'inasprimento delle sanzioni per i procedimenti giudiziari intrapresi sapendo della infondatezza delle proprie ragioni. Per eliminare processi palesemente infondati il legislatore ha inasprito (ampliando) i casi nei quali è possibile chiedere il risarcimento del danno per una lite temeraria. Infatti, all'art. 96 cpc è stato aggiunto il 3 comma, nel quale è prevista la sanzione per la lite temeraria (diversa da quella prevista dal I e II comma) svincolata dall'elemento soggettivo (dolo o colpa) e che colpisce l'abuso dello strumento. Di solito si ritiene che l'istanza di lite temeraria può essere presentata entro (e non oltre) i termine del 183 cpc all'interno del procedimento nel quale si è verificato l'abuso Nella più recente ricostruzione, il fondamento della previsione normativa di cui agli artt. 96, primo e secondo comma, che impongono la proposizione dell'azione per responsabilità processuale all'interno dello stesso processo in cui si è prodotto il comportamento scorretto è individuato, più che nella competenza funzionale del giudice adito, in ragioni di economia processuale, peraltro dotate di un preciso fondamento costituzionale nel principio del giusto processo.. Risulta evidente che l'art. 96 cpc è stato concepito per essere applicato al singolo procedimento, ma il legislatore non si pone il problema se è possibile o ammissibile un'unica azione generale di risarcimento danni da plurime liti temerarie, svincolata dal procedimento. In altri termini, ad esempio, occorre valutare se in presenza di plurime condotte che si traducano nell'agire o resistere in più di un giudizio nei confronti di una medesima persona, assumendo linee difensive inutilmente defatigatorie è possibile, ed entro in quali limiti, la proposizione di un'(unica) azione generale di responsabilità civile per lite temeraria nei confronti del danneggiante, ovvero se la condotta processuale scorretta del danneggiante possa esser fatta valere solo all'interno dei singoli giudizi, proponendo la domanda di condanna per responsabilità processuale aggravata ex art. 96 c.p.c.
Cassazione 19.7.2018 n. 19179 L’azione di risarcimento danni per lite temeraria ex art. 96 commi 1 e 2 cpc è proponibile in un giudizio separato ed autonomo, rispetto a quello in cui si è verificato l’abuso, ove il danneggiato alleghi e provi che tale scelta sia dipesa, non già da una sua mera inerzia, ma da un interesse specifico a non proporre la relativa domanda nello stesso giudizio che ha dato origine all’altrui responsabilità aggravata.
Quando si rompono gli argini, spesso succede che l'esondazione diventi incontenibile investendo qualsiasi cosa. Kylian Mbappé è stato in silenzio per settimane fino a lunedì scorso, quando – sulla scia delle polemiche seguite al suo sfogo in panchina contro Neymar, reo di non passargli mai la palla, ed alla successiva clamorosa sconfitta del PSG contro il Rennes – l'attaccante francese ha rilasciato due interviste esplosive con RMC e L'Equipe. Mbappé ha confermato di aver dato del "barbone" a Neymar, ha svelato di aver chiesto di lasciare il PSG nello scorso luglio ed ha parlato di molto altro, dal rapporto un po' incrinatosi con la Nazionale transalpina fino a a quello con la nuova stella del club degli sceicchi, Leo Messi. "Il club ha fatto un grande mercato, colmando molte lacune – premette il 22enne parigino nella chiacchierata col quotidiano francese – Abbiamo una squadra molto competitiva e siamo ormai pronti a lottare per ogni obiettivo. Siamo tutti contenti, abbiamo Messi e anche altri grandi giocatori. Io ho sempre detto che voglio giocare con grandi giocatori, quindi non posso dire di non essere stato accontentato. Adesso spetta a noi fare in modo che il collettivo funzioni, anche sacrificandoci. Quando hai Messi in squadra bisogna fare qualche sacrificio. C'è una gerarchia stabilita: non c'è problema se c'è da correre quando lui cammina, stiamo parlando di Messi". Quanto alla Francia, Mbappé ha dovuto affrontare il momento difficile del rigore sbagliato agli Europei, un errore che è costato l'eliminazione della squadra di Deschamps agli ottavi di finale ad opera della Svizzera. La giovane stella esplosa al Monaco ha anche pensato di lasciare la Nazionale: "Ho sempre messo la Francia al di sopra di tutto e la metterò sempre al di sopra di tutto. Potrei giocare gratis per il mio Paese e non ho mai voluto essere un problema. La gente però ha cominciato a pensare che io lo fossi. Il messaggio che è passato è che abbiamo perso per colpa del mio ego ingombrante e che senza di me avremmo vinto. Ho parlato con il presidente federale, ci siamo incontrati al mio ritorno dalle vacanze. Ma era una cosa confidenziale e quando è uscita fuori, non l'ho capito. Mi sono lamentato con lui di essere stato insultato, di essere stato chiamato ‘scimmia' per un rigore sbagliato. Questo mi ha sconvolto. Ecco perché volevo sostegno, non perché ho tirato il rigore a sinistra e Sommer lo ha parato. Non è la stessa cosa".
Prima il “barbone” dato a Neymar, poi la confessione di aver chiesto di lasciare il PSG, adesso anche le parole su Leo Messi, suo nuovo compagno a Parigi. Kylian Mbappé ha rotto gli argini ed ha preso a parlare a ruota libera di qualsiasi cosa. Anche di cose molto dolorose: “Sono rimasto sconvolto”.
Il 18 maggio Bruce Willis, Henry Cavill e una “malvagia” Sigourney Weaver saranno i protagonisti di un avvincente thriller-action, diretto da Mabrouk El Mechri e intitolato “La fredda luce del giorno” (“The Cold Light of Day"). El Mechri è noto al grande pubblico soprattutto per essere stato il regista di “JCVD”, originale e curioso documentario sulla vita dell’attore Jean-Claude Van Damme. Questa sua nuova pellicola, come si evince anche dal trailer, è molto coinvolgente e adrenalinica, basata sull’avventura di un uomo in fuga in seguito a delle inquietanti scoperte che metteranno a repentaglio la sua vita e quella della sua famiglia. Quando Will Shaw arriva in Spagna per una vacanza in barca con la sua famiglia, questo giovane uomo d’affari non è di buon umore. Le difficoltà della sua azienda e il rapporto teso con il rigido padre Martin non fanno che peggiorare le cose. Ma quando la famiglia viene rapita da quelli che si rivelano essere degli agenti segreti impegnati a recuperare una misteriosa valigetta, Will si ritrova a dover scappare. La sua vita viene sconvolta nel momento in cui il padre Martin riappare, rivelando di essere un agente sotto copertura, invischiato in una ragnatela di segreti e bugie che vede protagonisti vari governi. Will deve trovare il modo di salvare la sua famiglia. Con i rapitori impegnati nel conto alla rovescia, la polizia spagnola che gli sta con il fiato sul collo per un omicidio che non ha commesso e diversi killer statunitensi alle costole, Will fugge attraverso Madrid, sforzandosi di far luce su questa cospirazione, in un labirinto degno delle antiche strade della città. In cerca di risposte, Will incontra Lucia, una sorellastra che non sapeva di avere e che ha intenzione di aiutarlo. Uniti dalla loro perdita comune, i due affronteranno mille ostacoli pur di riabbracciare i propri cari.
Bruce Willis e Henry Cavill sono i protagonisti di questo adrenalinico thriller-action che li vedrà fare i conti con un passato oscuro e le sue tremende conseguenze sul presente. A mettergli i bastoni tra le ruote, una fantastica e “cattivissima” Sigourney Weaver.
Le anticipazioni sulla prossima puntata del news magazine “Prime Time” della ABC sono scottanti, per la prima volta davanti ad una telecamera Janet Jackson parla della morte di suo fratello Michael e accusa il dottor Murray di essere sicuramente il principale responsabile della scomparsa del re del pop. Nel corso dell'intervista Janet ha ribadito che era Murray a somministrare costantemente al fratello i medicinali che l'hanno ucciso e ha continuato augurandosi che il Dottor Conrad Murray non possa più esercitare in qualità di medico così che questi non possa più <>. Come è noto, tuttavia, non esiste ancora alcuna accusa ufficiale formulata nei confronti del dottore personale di Michael Jackson, ma Janet rincara la dose e dice che <>, convinta della responsabilità di Murray. Esistono comunque questioni pendenti di cui tener conto per far luce sulla vicenda tra la cantante, vincitrice di cinque grammy, ed il dottore il quale ha già da tempo citato l'organizzazione che si occupa della promozione dei concerti di Janet e che egli ritiene responsabile di alcuni mancati pagamenti per prestazioni ricevute dalla cantante in passato. Inoltre c'è il nuovo album di Janet in arrivo, al che i maligni potrebbero pensare che la “sfuriata” dell'artista intervistata da Robin Roberts sia solo l'ultima delle bombe promozionali della “Jackson incorporated”.
Janet Jackson parla per la prima volta in un’intervista della morte di suo fratello Michael e sostiene la completa colpevolezza del Dottor Murray nella vicenda.
Maria De Filippi interveniene telefonicamente nel corso della finale dell’Isola dei famosi per parlare con Marco Carta, come già fece con Valerio Scanu lo scorso anno. La conduttrice è arrivata sorpresa, scusandosi con il cantante uscito da “Amici” per la poca attenzione dimostratagli in questi mesi: Sei tutto magro! Ti devo chiedere scusa perché in questi mesi sono stata meno presente però mi ricordo e ti ho visto e mi ha fatto veramente molto piacere quando mi hai mandato il video del compleanno. Capitava proprio nel periodo più delicato e mi ha veramente fatto piacere riceverlo. Parla di un momento delicato la conduttrice, e si riferisce probabilmente alla morte della sua adorata madre. La notizia è trapelata diverso tempo dopo la scomparsa della donna, e Maria De Filippi ha parlato pochissimo dell'argomento. Spese poche parole per raccontare il suo dolore durante la conferenza stampa di "Amici", senza nascondere di aver vissuto uno dei momenti più difficili della sua vita: Quest’anno per me è stato un anno un po’ difficile personalmente. E’ stato un po’ delicato e quindi l’idea è scemata per colpa mia perché non ho avuto tempo di lavorarci. Parlo proprio di motivi familiari personali. Non c’entra Maurizio, è mia mamma. Ho avuto un lutto dopo una malattia importante e quindi non ho avuto modo di portare avanti questa idea perché il tempo che non stavo in televisione stavo a casa. Comunque il progetto con Renato Zero è ancora in piedi. Parlando con Marco Carta all'Isola dei famosi, la De Filippi non ha parlato apertamente della madre scomparsa ma non è difficile collegare le sue parole a quanto accaduto nella sua vita qualche mese fa. Già nel 2015, intervistata dal settimanale "Chi", aveva parlato della malattia di sua madre descrivendola come un vero inferno perché terribilmente dolorosa da affrontare per la donna e per quanti continuavano a starle vicino:
Maria De Filippi interviene in diretta all’Isola dei famosi per scusarsi con Marco Carta per la poca attenzione dimostratagli in questi mesi: “Ti devo chiedere scusa, ma sai che ero in un periodo delicato”.
Il progetto «In classe si può», dell’Istituto comprensivo Regio Parco di Torino, sta per essere ingoiato dalla crisi. La preziosa iniziativa prevede che ogni classe possa divenire una piccola orchestra. L'educazione musicale è in queste scuole uno dei capisaldi per lo sviluppo di valori positivi da perseguire quali condivisione, umanità e integrazione. Ma a causa delle difficoltà economiche il progetto rischia di scomparire, nonostante la richiesta di partecipazione si sia estesa a ben 370 bambini di molte classi. Il problema è che non tutte le famiglie possono contribuire al progetto e gli insegnanti di musica devono essere retribuiti. La preside, Concetta Mascali, nonostante si mostri orgogliosa di quanto realizzato sin'ora, non riesce a nutrire molte speranze nella continuità del progetto "In classe si può" e ne motiva le ragioni: Purtroppo la scuola non ha risorse per intervenire. Speravo in qualche bando a cui abbiamo partecipato, invece niente. Mi spiace tanto, se il progetto finirà, soprattutto per la scuola di via Fiochetto che abbiamo caratterizzato con varie iniziative artistiche. Mentre la maestra Elena Diana, violoncellista, racconta come i bambini siano diventati davvero bravi e che ci sia molta soddisfazione condivisa nel veder raggiungere ottimi risultati. Inoltre sottolinea come nell'era dell'immigrazione la musica sia lo strumento ideale per creare integrazione fra i bambini di diversa cultura e provenienza:
Rischia di scomparire uno dei più bei progetti dell’Istituto comprensivo Regio Parco di Torino dove ogni classe diventa una piccola orchestra: non tutti i genitori degli allievi ce la fanno a offrire contributi e non si riesce più a contare sui bandi.
Quante volte l'immagine di un acuto che distrugge bicchieri, vetri etc ha fatto capolino nel vostro immaginario? E quante volte ve ne sarete ben visti dal crederci? L'altra sera, però, è successa una cosa strana. I Pooh erano a Belluno per il loro tour quando, durante l'esibizione de "Il Ragazzo del Cielo (Lindbergh)", pare che una lampadina si sia staccata da un'altezza di 25 metri e sia caduta in platea colpendo uno spettatore che non ha subito particolari danni a parte un grosso spavento. La particolarità è che, stando proprio ad alcune persone presenti in sala, la lampadina si sarebbe staccata durante uno dei tanti acuti di Roby Facchinetti come racconta lo staff sulla sua pagina Facebook, da cui arrivano anche i ringraziamenti alla persona che stoicamente ha deciso di rimanere a seguire tutto il concerto: "Ci teniamo a fare i complimenti a questa persona – si legge nello status – perché nonostante lo spavento e la ferita è rimasta a seguire il concerto, dimostrando un grande amore per la musica dei Pooh".
Un’acuto di Roby Facchinetti avrebbe fatto cadere una lampadina del teatro in cui si stavano esibendo. Così, almeno, avrebbero testimoniato alcune persone che si stavano godendo il concerto dei Pooh a Belluno.
Anche Twitter ha bloccato permanentemente il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump. In seguito alla decisione presa da altri social nei giorni successivi all'attacco al Congresso USA, la piattaforma di microblogging più utilizzata da Trump ha deciso di sospendere a tempo indefinito il profilo del politico. "Dopo aver revisionato i recenti tweet dell'account @realDonaldTrump e il contesto ad essi associato, abbiamo permanentemente sospeso l'account per il rischio di ulteriore incitamento alla violenza" ha scritto Twitter in una nota. In seguito al video pubblicato dal Presidente durante l'attacco a Washington, la piattaforma aveva già deciso di bandire l'account per 12 ore per "ripetute e severe violazioni della nostra politica". Una decisione alla quale ne sono seguite altre che hanno portato alla sospensione degli account social di Trump anche su portali come Facebook e Twitch. In quel momento Twitter aveva specificato che Trump sarebbe stato bandito in maniera permanente se avesse continuato a violare le regole: due suoi tweet successivi alle proteste sono stati giudicati in violazione delle policy e hanno quindi portato alla sospensione permanente.
Donald Trump è stato bannato da Twitter a tempo indeterminato. Il social ha preso la decisione dopo che il Presidente statunitense ha violato nuovamente le policy del portale in seguito alla sospensione di 12 ore che lo ha colpito dopo il video sull’attacco al Congresso USA.
Il trapano è un utensile usato tanto dai professionisti quanto dagli amanti del fai da te in ambiente casalingo per forare delle superfici, siano esse pareti, pavimenti o assi. Per utilizzarlo, basta posizionare l'estremità del trapano sul punto esatto del piano in cui si vuole praticare il foro e poi azionarlo. Semplice, vero? Qual è la parte complicata, allora? Beh, sicuramente la parte più complessa è scegliere quello giusto da utilizzare e applicarvi gli accessori più idonei. Non tutte le superfici sono uguali, quindi, chiaramente, non tutti i trapani possono essere uguali. In vendita ce ne sono tanti differenti, ciascuno con le proprie caratteristiche. Se date uno sguardo alla categoria "trapani" su Amazon, ad esempio, sarà facile rendervi conto dell'ampia gamma di prodotti a vostra disposizione. Tra tutti i modelli di trapani che è in commercio i più diffusi sono sicuramente i trapani a percussione, anche a batteria, caratterizzati da un movimento rotatorio e da un movimento orizzontale di percussione che permettono di praticare fori anche su materiali molto duri. Una valida alternativa è rappresentata anche dai trapani avvitatori a percussione, utensili molto versatili che, oltre per forare i materiali, vengono utilizzati anche per avvitare o svitare le viti. Scopriamo insieme quali sono i migliori di quest'anno tenendo in considerazione anche i brand: nella seguente liste troverete i trapani delle migliori marche, come Bosch, Black+Decker, Bavaria e Makita. Per prima cosa, abbiamo pensato di selezionare per voi, tra tutti i modelli di trapano in vendita online, i 10 ritenuti migliori. La scelta è ricaduta su quelli più acquistati e meglio recensiti da chi ne ha già fatto uso, e su quelli che sono consigliati sulla base del rapporto qualità/prezzo. Il trapano BavariaBID 650/1 è un trapano a percussione. Ad un prezzo davvero abbordabile potrete avere uno strumento adatto ad un uso quotidiano e semplice da utilizzare anche per i meno esperti. È dotato di una doppia impugnatura per permettere di lavorare con più facilità e comodità. Per lo stesso motivo, è provvisto del dispositivo di arresto di profondità. Pro: gli utenti che lo hanno acquistato lo hanno trovato adatto a lavorare anche con le superfici più delicate. Contro: il trapano è molto potente, ragion per cui il consumo energetico è leggermente superiore alla media. Il trapano Black+Decker con 32 accessori è a percussione di uno dei migliori marchi in fatto di macchine utensili per il "fai da te" presenti sul mercato. È adatto a forature di media intensità, previste per superfici di durezza media. Grazie all'asta di profondità, sarete guidati nei movimenti d'azione e il rischio di sbagliare si riduce notevolmente. Pro: contiene una valigetta con 32 accessori e una borsa con tracolla molto utile per il trasporto.
Tutti abbiamo a casa almeno un trapano. O dovremmo. La vecchia tecnica del chiodo e del martello per creare fori è superata. Grazie ad un trapano, i vostri fori saranno più precisi e realizzati in minor tempo. Diversi sono i modelli di trapano che possiamo acquistare. Scopriamo insieme quali sono e qual è il migliore in vendita online tra i trapani proposti dalle migliori marche, come Bosch, Black+Decker, Bavaria e Makita.
Godersi la compagnia di un nonno o di una nonna dalla prima infanzia fino ad arrivare all’età adulta è una vera e propria fortuna. Tutti i nipoti che avranno vissuto un’esperienza simile di sicuro ricorderanno i nonnini con dolcezza ed affetto, associando il periodo dell’infanzia ad un estremo benessere proprio grazie alla oro presenza. Sono sempre disponibili e fanno tutto solo per dimostrare il loro amore incondizionato. Rispetto al passato, però, la figura dei nonni è decisamente cambiata. La Società Italiana di Pediatri e Preventiva Sociale ha individuato il profilo del “nonno moderno”: ha tra i 65 e i 72 anni d'età, un’istruzione media e vuole essere un sostegno per la sua famiglia. L’Italia risulta essere il paese europeo in cui i nonni si occupano maggiormente dei propri nipoti, nel 33% dei casi vengono infatti affidati a loro ogni giorno. Dati simili, anche se sono positivi dal punto di vista umano, nascondo una realtà drammatica. Le famiglie giovani, in un periodo di crisi economica ed occupazionale, si trovano infatti costrette ad appoggiarsi a quelle di origine per poter accudire i propri figli, anche perché gli investimenti dei servizi sociali in questo settore sono decisamente carenti.
I nonni sono ormai diventati nelle figure fondamentali nella crescita dei nipoti, soprattutto al giorno d’oggi. Scopriamo per quale motivo le famiglie moderne non potrebbero più fare a meno della loro saggezza e disponibilità.
Mentre Emma Marrone perdona Stefano De Martino, c'è qualcuno che si preoccupa per Giulia Pauselli. L'amore tra la cantante salentina e il ballerino procede a gonfie vele, ma nessuno sembra dare ascolto al dolore che ormai accompagna da qualche settimana la perdente di Amici 10. Denny Lodi tenta di mitigare la sofferenza e rivolge un pensiero alla sua compagna di avventura, affidando le parole al settimanale di gossip Top: "Giulia è una ragazza bellissima, a cui voglio molto bene, anche perchè la conosco da diverso tempo. Una persona splendida e mi dispiace che in questo momento stia soffrendo". Quindi Giulia Pauselli soffre ancora per Stefano De Martino! Eppure Denny Lodi tenta di oltrepassare il muro di malinconia che avvolge la ballerina, consigliandole di dimenticare la sua ex fiamma, in fondo può contare sulla giovane età e sulla possibilità di incontrare presto la sua anima gemella: "Mi spiace tanto per lei ma non penso ne valga la pena. E a questo detto vorrei ricordare il detto: Morto un Papa se ne fa un altro. Giulia non deve dimenticare che siamo ancora molto giovani e che dobbiamo pensare a divertirci".
Denny Lodi rivolge un pensiero a Giulia Pauselli, consigliandole di dimenticare Stefano De Martino, il dolore è un sentimento che mal si concorda con la giovane età della ballerina.
I drammatici effetti del nubifragio che ha coinvolto la città di Livorno sono immortalati nelle immagini che in queste ore stanno documentando gli effetti devastanti del fenomeno meteorologico. In queste un'onda di sostegno e solidarietà si è propagata sui canali social, dove in tanti stanno esprimendo grande dolore per le vittime accertate, al momento sei. Anche Renato Zero, per ragioni personali particolarmente legato al pubblico livornese, che lo ha visto muovere i primi passi nel mondo della musica negli anni 70, ha rivolto ai familiari delle vittime e alla popolazione in difficoltà un messaggio di grande supporto: Voglio esprimere al popolo di Livorno tutta la mia solidarietà in un momento così duro e doloroso. Livorno, che mi hai sempre sostenuto e voluto bene. Coraggio! E che il Signore ti protegga. Per sempre vostro Renato Fiacchini (Zero). In un'intervista di qualche mese fa Zero,alla vigilia di un concerto a Livorno, aveva spiegato le ragioni di questo attaccamento particolare con la città, essendo stato luogo dei suoi primi passi artistici, che l'hanno poi portato ad essere uno degli artisti più amati d'Italia: Ho un legame speciale con questa terra che mi ha visto muovere i primi passi nel ’73 nel mondo dello spettacolo. Allora, non ero ancora conosciuto in tutta Italia e devo solo che ringraziarvi perché da quel momento mi avete sempre seguito, dimostrando un grande calore e affetto anche quando la volta scorsa per un problema alle corde vocali, ho dovuto rimandare il mio concerto. Grazie, perciò, di essere ancora una volta così puntuali e vicini a me. Siamo cresciuti insieme e, nonostante qualche ruga in più, siete sempre i sorcini di una volta ai quali chiedo di non dimenticare chi ha bisogno, basta un piccolo gesto per fare la differenza. Una sintesi degli ultimim aggiornamenti sugli effetti del nubifragio al Livorno, è stata resa nota dal sindaco Nogarin, che su Facebook ha fornito alcuni aggiornamenti sulla situazione della città, devastata dal maltempo. Alcuni aggiornamenti dopo la conclusione del tavolo interforze che si è riunito qui nella sede dell'unità di crisi. Le vittime accertate continuano ad essere sei e stiamo ancora cercando le altre due persone di cui si sono perse le tracce. Tutti gli hotel della città hanno dato la loro disponibilità a ospitare le persone che questa notte non potranno rientrare nelle loro case. Al momento, fortunatamente, stiamo parlando solo di 4 persone.
Il cantante rivolge un messaggio di sostegno ai livornesi che in queste ore sono vittime degli effetti di un nubifragio abbattutosi sulla città.
Vicino a Cupertino, negli USA, è atterrata un'astronave. È ciò che sembra dalle immagini diffuse sul sito ufficiale Apple del suo nuovo quartier generale in costruzione. L'Apple Campus 2 è un edificio a forma di ciambella, chiamato anche "astronave", progettato dal famoso architetto Norman Foster: un anello di quattro piani che metterà 13.000 ingegneri e progettisti sotto un unico tetto curvo. "Abbiamo scoperto che i rettangoli o i quadrati o i lunghi edifici inibiscono la collaborazione.", ha spiegato Peter Oppenheimer, CFO di Apple, "Volevamo che questo fosse un edificio percorribile, e questo è il motivo per cui alla fine abbiamo optato per un cerchio".
Lo chiamano “astronave” il futuro quartier generale di Apple a Cupertino che, dalle immagini diffuse sul sito ufficiale, sembra vicino al completamento.
Tra poco più di un mese gli utenti dell'operatore virtuale PosteMobile che per gestire gli aspetti chiave del servizio fanno affidamento sull'omonima app dovranno effettuare un piccolo cambiamento. A partire dall'11 gennaio infatti l'app PosteMobile a oggi ancora disponibile su App Store e Play Store sparirà dai negozi digitali dei telefoni Android e iOS e non sarà più supportata dall'operatore virtuale. La comunicazione è arrivata direttamente da PosteMobile sia attraverso il suo sito che tramite comunicazioni inviate agli utenti. Quello di PosteMobile non è un abbandono nei confronti dei suoi utenti, ma una semplice operazione di riorganizzazione delle sue app: le principali funzioni svolte da PosteMobile passeranno infatti all'interno di un altro software del gruppo Poste Italiane, ovvero l'app PostePay. Il software nato per gestire la nota carta prepagata del gruppo sarà presto l'unica destinazione designata per gli utenti dell'operatore virtuale, che al suo interno potranno gestire tutti gli aspetti legati alla loro SIM. Credito residuo e piano tariffario si potranno consultare dall'app PostePay, così come le opzioni legate alla tariffa attiva, che potranno continuare a essere gestite attraverso l'app così come avviene già da oggi. Lo stesso vale per i consumi, i bonus residui e lo storico del traffico e delle ricariche effettuate, tutti disponibili all'interno dell'app PostePay.
L’annuncio dell’operatore virtuale PosteMobile è arrivato in questi giorni ma l’alternativa per gli utenti è già disponibile: si tratta dell’app PostePay, che già da tempo include scorciatoie per tutte le funzioni più utilizzate all’interno dell’app che chiuderà i battenti a partire dall’11 gennaio 2021.
La riforma del condominio ha inciso anche sull'impugnazione delle delibere del condominio. Occorre, quindi, fare il punto della situazione per verificare se e quanto i principi precedenti alla riforma sono ancora applicabili. L'impugnazione delle assemblee è giustificato dall'esistenza di alcuni principi particolari in materia di formazione della volontà assembleare: la decisione viene assunta con metodo assembleare, in altri termini (oltre ad un particolare procedimento per la formazione della volontà nelle assemblea) la decisione è – di norma – assunta a maggioranza e questa decisione assunta a maggioranza vincola anche i contrari o gli assenti (1137 c.c.), in altre parole, mentre, la volontà contenuta in un contratto può diventare vincolante solo se c'è il consenso di tutte le parti, una decisione assunta dall'assemblea può diventare vincolante per tutti se c'è il consenso della maggioranza. Per evitare abusi e danni della maggioranza sulla minoranza (e per riequilibrare i rapporti di forza) il legislatore ha riconosciuto ai dissenzienti, astenuti, assenti, (ed in alcuni casi anche a coloro che hanno votato a favore) la possibilità di tutelare i propri diritti ricorrendo all'autorità giudiziaria (1137 c.c.). Esposti questi principi generali, occorre analizzare il modo con il quale è possibile impugnare la delibera e il tipo di contestazioni che possono essere solevate (perché come vedremo non tutti hanno la medesima legittimazione ad impugnare). L'impugnativa di una delibera di un condominio si propone con atto di citazione (non più con ricorso) nel tribunale del luogo dove si trova il condominio (qualcuno tende anche a ritenere competente anche il GdP,, ma, di solito, si tratta di delibere di valore indeterminabile o il cui oggetto non rientra nella competenza del GdP). E' possibile, con un normale ricorso d'urgenza ex 700 cpc chiedere la sospensione della delibera nulla o annullabile, (ma, di solito, anche se sussiste il fumus manca il pericolo di un danno e tali procedimenti d'urgenza vengono respinti). Il termine per impugnare è di 30 giorni, ma vale solo per le delibere annullabili e non per le delibere nulle che in sede condominiali sono impugnabili in ogni tempo. Il termine decorre per i presenti dalla data della delibera per gli assenti dalla data di ricezione del verbale di assemblea. Occorre anche chiedersi quale soggetto ha il diritto di impugnare una delibera di assemblea. La risposta è relativamente semplice possono impugnare (ex art. 1137 cc) una delibera i soggetti che possono partecipare (e votare) in assemblea. Infatti, l'art. 1137 cc attribuisce il diritto di contestare l'assemblea ex art. 1137 cc ai proprietari che hanno votato contro, si sono astenuti oppure erano assenti . La Cassazione civ sez, II del 26 febbraio 2019 n. 5611 ha confermato tale principio affermando che “L'art. 1137 c.c. prevede l'azione di annullamento delle deliberazioni assembleari, attribuendone la legittimazione ad ogni condomino assente o dissenziente (o astenuto, come precisato dalla legge 11 dicembre 2012, n. 220). La legittimazione all'impugnazione ex art. 1137 c.c., e cioè la qualità di condomino assente, dissenziente o astenuto, deve essere provata dall'attore (non bastandone la semplice allegazione); mentre l'accertamento del difetto di legittimazione ad impugnare la deliberazione dell'assemblea, in quanto tale da compiere anche d'ufficio ad opera del giudice, non va soggetto a preclusioni, non potendosi accordare siffatta azione a chi non abbia titolo per farla valere”. (Cassazione civ sez, II del 26 febbraio 2019 n. 5611)
L’impugnazione di un verbale di assemblea di condominio ex art. 1137 c.c., i termini, i modi, la mediazione, le delibere nulle o annullabili, la nuova legittimazione limitata per i vizi di convocazione (ex art. 66 disp. att. comma 2 c.c.), la revoca o convalida di una decisione invalida (i vantaggi economici)
La pandemia di coronavirus e il conseguente lockdown hanno costretto milioni di persone a rivolgersi ai servizi online per fare attività in compagnia che prima potevano essere svolte in presenza, tra le quali giocare a un gioco di società o semplicemente guardare un film insieme. Pur nella speranza che non si verifichino altre situazioni simili, in questi giorni Amazon ha attivato ufficialmente Twitch Watch Party, una funzione che permetterà agli utenti di Twitch di guardare ognuno da casa propria un film del catalogo Prime Video, perfettamente sincronizzato e con la possibilità di commentarlo nella stessa finestra di chat. Della novità si parlava già da tempo, dal momento che è stata al centro di una fase di test per mesi e ha debuttato negli Stati Uniti alla fine di giugno, quando ne abbiamo raccontato il funzionamento. Quel che cambia a partire da oggi è che un Watch Party potrà ora essere avviato dagli utenti di tutto il mondo: basta visitare il sito della piattaforma ed entrare con le proprie credenziali Amazon. Se all'account è abbinato un abbonamento a Prime Video sarà possibile ospitare una diretta con il film in trasmissione, che sarà visibile a tutti gli utenti registrati con abbonamento a Prime Video attivato. L'iscrizione al servizio di streaming Amazon è un prerequisito fondamentale per poter partecipare a un Watch Party. Per il resto però la visione non è limitata solamente ad amici e parenti: il collegamento da seguire per entrare in una stanza virtuale può essere reso pubblico e diffuso per creare esperienze di visione collettiva alle quali possono partecipare decine e decine di persone. La modalità di interazione predefinita tra gli spettatori resta sempre la chat integrata nel servizio, ma per i gruppi di amici più intimi resta sempre la possibilità di abbinare una chiamata audio o video su un altro servizio.
Amazon ha annunciato in queste ore l’arrivo della funzionalità Watch Party di Twitch in tutto il mondo. Gli utenti della piattaforma di streaming potranno avviare delle dirette con film e serie TV a piacere, alle quali potranno partecipare amici e familiari, ma anche spettatori provenienti da tutto il mondo.
Al termine di una serata ricca di emozioni non solo per il pubblico a casa, ma in special modo per molti concorrenti del Grande Fratello 11 che hanno avuto modo di risentire i propri affetti più cari, arriva inesorabile il momento delle nominations. Non arrivano sorprese in questo senso. L'unica incognita era rappresentata dal numero dei concorrenti che sarebbero finiti a rischio eliminazione, e la presenza o meno all'interno degli stessi di Ferdinando Giordano. Stando a quanto avevamo ascoltato dire in settimana dalla fazione avversa, Ferdinando Giordano avrebbe potuto dormire sonni tranquilli: infatti strategicamente il gruppo di Guendalina era orientato a far fuori gli ultimi entrati, per poi giocarsela nel tutti contro tutti. Ricordiamo infatti che dalla prossima settimana scade il periodo di immunità per Guendalina, Davide, Margherita, Andrea, Rosa, e Angelica. Per cui il giro di nominations finisce per diventare un plebiscito nei confronti della vittima predestinata: Raoul, protagonista stasera di un Raoul contro tutti, per vicende legate ai suoi insulti verso Guenda e a misteriose sparizioni di cibo. Altro predestinato, come accade ininterrottamente da quattro settimane, è Biagio d'Anelli, cui molti concorrenti giungono per esclusione. La terza vittima sacrificale questa volta è Emanuele Pagano, che paga i voti di Guendalina e Raoul. Ovviamente le due nuove entrate non votano, come sempre accade. Riassumendo: verranno sottoposti al giudizio del pubblico Raoul, Biagio, ed Emanuele.
Al termine di una serata come sempre ricca di spunti emozionali per vari concorrenti, il verdetto delle nominations parla molto chiaro: a sottoporsi al giudizio del pubblico da casa saranno Raoul Tulli, Biagio d’Anelli, ed Emanuele Pagano, le tre candidature più prevedibili.
Assieme ai cani, i gatti sono gli animali domestici più amati e diffusi nelle nostre case. Sono dolci, affettuosi e regalano sorrisi e tanta allegria in ogni famiglia. Ma non solo. Possono persino far bene al nostro cuore, stimolando il rilascio di ossitocina dopo qualche carezza, allontanando lo stress e riducendo la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa, come dimostrato da diversi studi. Chi soffre di patologie cardiovascolari e ha un gatto per amico, inoltre, in media vive più a lungo di chi non lo ha. Insomma, per questi e tantissimi altri motivi i piccoli felini migliorano le nostre esistenze e sono compagni di viaggio speciali, inseparabili. Tuttavia nascondono un “lato oscuro” che non deve essere assolutamente sottovalutato dai proprietari. Il gatto domestico (Felis catus), infatti, è una creazione dell'uomo: non esiste in natura, essendo stato selezionato migliaia di anni fa dal raro ed elusivo gatto selvatico. In parole semplici, non è un animale in armonia con i delicati equilibri ecologici che ci circondano. La sua introduzione capillare nell'ambiente naturale, anche a causa del numero soverchiante per un predatore apicale e abilissimo, è di fatto volano per un vero e proprio disastro, che sta mettendo a repentaglio la sopravvivenza di specie minacciate e la tenuta di molteplici ecosistemi. Non c'è da stupirsi che il gatto domestico è incluso nella lista delle cento specie più invasive e del pianeta (100 of the World’s Worst Invasive Alien Species – A selection from the Global Invasive Species Database) assieme alla zanzara tigre, al cervo nobile, alla nutria e a tanti altri organismi animali e vegetali che impattano negativamente sugli equilibri naturali. L'elenco è redatto dagli esperti del The Invasive Species Specialist Group dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), la più autorevole istituzione scientifica in tema di biodiversità. L'inclusione dei nostri adorati gatti in questo elenco di "invasori e devastatori" è frutto dell'analisi di numerosi studi, i cui dati mostrano incontrovertibilmente le responsabilità dei mici. O meglio, della nostra. Noi li abbiamo creati, li abbiamo fatti moltiplicare a dismisura, li abbiamo introdotti ovunque, anche in ambienti del tutto inidonei a ospitarli, continuando a permettere loro di far strage della fauna selvatica inerme. Spesso i proprietari meno sensibili alle tematiche ambientali accolgono i "regali" dei propri mici con cieco orgoglio: “Che bravo, oggi mi hai portato un passerotto”. Nulla meglio dei numeri di questa ecatombe di creature indifese dovrebbe spingerci a gestire meglio i nostri gatti, nutrendoli e amandoli come sempre, ma facendo tutto il necessario affinché non arrechino danno agli equilibri naturali. Lo studio “The impact of free-ranging domestic cats on wildlife of the United States” pubblicato su Nature Communications nel 2013 da scienziati dello Smithsonian Conservation Biology Institute e dello US Fish and Wildlife Service ha dimostrato che i gatti domestici in libertà, nei soli Stati Uniti uccidono fino a 3,7 miliardi di uccelli ogni anno e fino a 22,3 miliardi di mammiferi nello stesso arco di tempo. Lo studio del 2019 “We need to worry about Bella and Charlie: the impacts of pet cats on Australian wildlife” guidato da scienziati dell'Università Nazionale Australiana (ANU) ha rilevato che i gatti domestici uccidono ogni anno circa 230 milioni tra uccelli, rettili e mammiferi australiani nativi, tra i quali diverse specie minacciate di estinzione. Secondo il documento “Tackling Feral Cats and Their Impacts – Frequently asked questions” del governo australiano, da quando i gatti sono stati introdotti nella “terra dei canguri” hanno provocato l'estinzione di almeno 20 specie di mammiferi nativi, mentre oggi ne minacciano oltre 120. Quelli estinti erano tutti animali impreparati all'impatto del predatore invasivo, cancellati per sempre dalla biosfera solo e soltanto a causa nostra. Agli uccelli non va affatto meglio, in Australia: un recente studio pubblicato sulla rivista Biological Conversation stima infatti che i gatti domestici uccidano oltre 60 milioni di uccelli all'anno, il 99 percento dei quali nativi. Non a caso in diversi Paesi sono nate vere e proprie organizzazioni per tutelare gli uccelli e gli altri piccoli animali sterminati dai mici. E in Italia? Lo studio “License to Kill? Domestic Cats Affect a Wide Range of Native Fauna in a Highly Biodiverse Mediterranean Country” pubblicato su Frontiers in Ecology and the Environment da scienziati di diversi atenei ha determinato che i nostri amici a quattro zampe uccidono almeno 207 specie, delle quali oltre 30 sono classificate come minacciate nella Lista Rossa della IUCN. Gli scienziati sono giunti a queste conclusioni analizzando le prede riportate a casa da gatti di famiglia e “censite” dai proprietari. Tra le specie più cacciate il topo domestico, il merlo, la lucertola muraiola, la passera d'Italia e lo scoiattolo rosso. La passera d'Italia o passero italiano (Passer italiae), una specie che vive soltanto nello Stivale, è classificata come vulnerabile (codice VU) nella Lista Rossa della IUCN e le sue popolazioni sono sempre più rarefatte. In molte città sono quasi completamente sparite e gli ornitologi ne stanno studiando le ragioni. Gli esemplari di questa specie rappresentano circa l'8 percento delle prede aviarie catturate dai gatti domestici in Italia. Anche lo scoiattolo rosso euroasiatico (Sciurus vulgaris), fortemente minacciato dalla frammentazione dell'habitat e dall'introduzione dello scoiattolo grigio americano, è tra le principali prede del gatto: anch'esso rappresenta circa l'8 percento dei mammiferi uccisi dai gatti italici. Il fatto che i nostri gatti predino principalmente specie più comuni (75 percento), secondo gli esperti, non è affatto una “consolazione”. Non essendo frutto della selezione naturale, del resto, il gatto domestico va comunque ad alterare profondamente gli equilibri ecologici, riducendo ad esempio le prede per i predatori genuini, che ne hanno bisogno per sopravvivere.
Si stima che in Australia, ogni anno, i gatti domestici uccidano 60 milioni di uccelli, la stragrande maggioranza dei quali nativi. Negli Stati Uniti si ritiene che abbattano fino a 3,7 miliardi di volatili e fino a 22 miliardi di piccoli mammiferi nello stesso arco di tempo. In Italia sono almeno 207 le specie cacciate dai “mici”, un quarto delle quali minacciate. A fronte di questi numeri drammatici, tenendo conto che il gatto domestico non esiste in natura, gli scienziati esortano i proprietari a gestire meglio i propri felini, tenendoli quanto più possibile dentro casa.
Megan Fox è una delle star più amate e desiderate al mondo e, nonostante abbia messo al mondo tre figli, ha ancora un corpo impeccabile, tanto da fare invidia alle modelle e alle attrici 20enni. Di recente è stata avvistata in versione "mamma amorevole" tra le strade di Los Angeles con la famiglia al completo. Era in compagnia del marito Brian Austin Green e teneva per mano i due bimbi più grandi ma ad attirare le attenzioni dei media è stato il secondogenito Noah. Se la Fox è apparsa super glamour con un look casual caratterizzato da jeans skinny strappato, maglietta bianca, giacchino rosa e pantofole abbinate firmate Puma x Fenty decorate con un nastro di raso, il figlio ha sfoggiato un outfit davvero insolito. Noah ha 5 anni e, nonostante sia un maschietto, ha deciso di rendere omaggio al suo cartone preferito, la fiaba Disney "Frozen", indossando l'abitino azzurro della principessa Elsa con tanto di gonna di tulle, maniche trasparenti e brillantini Non è un caso che la nota attrice abbia dichiarato: "Se vuole indossarlo, allora lo indossa. Che siano vestiti, occhiali o pantofole, non importa, è la sua vita, non fa male a nessuno". Non è la prima volta che Noah porta l'abito da principessa, lo aveva già fatto negli scorsi anni, tanto che la cosa non fa praticamente più scalpore. Come se non bastasse, non è l'unico tra i figli delle star a non indossare i vestiti "riservati" al suo genere. Shiloh e Vivienne Jolie-Pitt hanno fatto il giro del web con i loro look da maschietto e, nonostante per loro ormai sia normale indossare giacche e completi fa uomo, ogni loro apparizione pubblica attira le attenzioni dei media. Insomma, Noah sarebbe solo l'ultimo della lista e a quanto pare si trova benissimo nei panni della principessa.
Megan Fox è stata avvistata tra le strade di Los Angeles con la famiglia al completo ma ad aver attirato l’attenzione è stato il figlio Noah. Ha 5 anni e, nonostante sia maschietto, ha indossato l’abito azzurro di tulle e raso della principessa Elsa.
Marco Mengoni con il brano “L’Essenziale” vince il Festival di Sanremo 2013 sconfiggendo i Modà e Elio e Le Storie Tese. Le sue prime parole sono state: “E’ stato un onore partecipare a questo Festival”. Una vittoria che già era nell’aria. Il calore del pubblico ogni volta che Mengoni compariva sul palco, lasciava ben pochi dubbi sul grande consenso di cui godesse.
Marco Mengoni vince il Festival di Sanremo 2013 con la canzone “L’Essenziale” battendo i Modà ed Elio e le Storie Tese.
Ilary Blasi non smette di sorprendere i fan durante quest'estate 2020. Se fino a qualche mese fa preferiva "latitare" sui social per preservare la sua privacy, ora non può fare a meno di documentare tutto quello che le accade con Stories e post. Archiviata la quarantena con i suoi look al naturale, da diverse settimane si sta godendo delle vacanze rilassanti in giro per l'Italia con la famiglia al completo. Abiti di paillettes per la discoteca, fasce-turbanti griffate per gli impegni lavorativi, costumi da centinaia di euro per andare a fare la spesa, la conduttrice viene ormai considerata una vera e propria icona di stile. Nelle ultime ore ha ancora una volta lasciato tutti senza parole, rinnovando in modo inedito la sua immagine. Ci eravamo abituati a vederla con i capelli lunghi e fluenti ma ora ha fatto un piccolo cambiamento: complice l'hairstylist di fiducia Alessia Solidani, è passata a delle mini treccine in stile anni '90. Le ha fatte solo su metà testa, lasciando la chioma sciolta e leggermente spettinata che le cade sulle spalle ma la differenza rispetto al passato è evidente. Come se non bastasse, Ilary si è distinta per sensualità, visto che per mostrare la nuova acconciatura ha pensato bene di posare in topless. Apparendo, però, solo di spalle, non ha rivelato nulla di "scandaloso" ma tanto è bastato per mandare in visibilio i fan. Le treccine anni '90 diventeranno l'hair trend dell'estate? L'unica cosa certa è che le star le amano e, dopo Elodie, la prima ad averle fatte, anche la Blasi non è riuscita a resistere alla mania. The day after……………… pic&hair by @alessiasolidani
Ilary Blasi ha cambiato look per l’estate, dicendo temporaneamente addio ai capelli sciolti e fluenti. Complice l’intervento dell’hairstylist di fiducia, si è ispirata agli anni ’90 e ha fatto delle mini treccine che le ricoprono metà testa.
La Juventus scappa con Morata in una azione classica da contropiede nei primi minuti della gara contro il Milan: un lancio lungo e perfetto di Dybala, la corsa dello spagnolo verso l'area rossonera, il vano tentativo di Theo Hernandez di fermarlo e il tocco morbido. Poi le immagini si interrompono sul più bello: gol o non gol? Certo che è gol, ma non lo si può far vedere e Sky nella notte di domenica ha rischiato la clamorosa gaffe in diretta, che sarebbe potuta costare carissima alla piattaforma satellitare. Che di Juventus-Milan non aveva i diritti, in esclusiva a DAZN. Un errore grossolano, risolto in extremis, sfumando video e audio ma dimenticandosi dei microfoni accesi in studio con il conduttore della trasmissione notturna del dopo partita "Sky Calcio Club senza giacca", Fabio Caressa, che tra l'imbarazzato e il sorpreso dice "vengono con le manette, ci arrestano…". Ma che cos'è successo su Sky domenica dopo la partita Juventus-Milan, conclusasi con le reti di Morata e di Rebic? Non possedendo i diritti della partita di domenica delle 20.45, come ad esempio il big-match della 4^ giornata tra Juve e Milan, per accordi siglati ad inizio stagione, su Sky gli highlights del posticipo domenicale non possono andare in onda se non tre ore dopo la sua conclusione. Da quest'anno infatti i diritti di tutti i match di Serie A sono esclusiva di DAZN con Sky costretta ad accontentarsi della co-esclusiva di sole tre gare: del sabato sera, della domenica a pranzo e del posticipo serale del lunedì. Dunque, lo spezzone di video che riproduceva quanto accaduto nella partita delle 20.45, messo live poco dopo la mezzanotte avrebbe violato qualsiasi tipo di patto, portando l'emittente satellitare a pagare una multa salata. Fortunatamente è stato posto subito rimedio, tagliando il video ed evitando guai peggiori. Un chiaro errore tecnico, assolutamente involontario che non avrà conseguenze. Eppure, tutto non è sfuggito ai sempre più attenti telespettatori che prontamente hanno postato sui social la gaffe e soprattutto il divertente commento di Fabio Caressa, divenuto subito virale
Un video che parte per errore poco dopo la mezzanotte, un rientro frettoloso in studio e un commento andato in diretta mentre si credeva di essere fuori onda. Tutto questo è accaduto domenica sera, a seguito del big-match tra Juventus e Milan conclusosi 1-1 in campo e con tanto imbarazzo su Sky.
Non importa dove si vive, un frigorifero scartato all'angolo di una strada, un divano logoro buttato sul marciapiede, un materasso macchiato appoggiato alla facciata di un edificio, possono essere all'ordine del giorno in qualsiasi città del mondo. Ma se ci si trova a Los Angeles è possibile che tutti questi mobili abbandonati abbiano un'espressione triste. Nell'ultimo anno, un artista anonimo, che su Instagram è conosciuto come Lonesome Town, ha umanizzato molti oggetti e arredi abbandonati sul ciglio delle strade di Koreatown e Silver Lake, a Los Angeles, disegnando su di loro volti di pagliacci tristi. Un mobile, un elettrodomestico o un oggetto abbandonato, è effettivamente una pezzo di una famiglia non più desiderato, dimenticato. Il progetto di Lonesome Town è nato quando l'artista ha percepito dell'empatia guardando un frigorifero abbandonato su un marciapiede. Lonesome Town era da poco rientrato dalla Spagna e mentre camminava si è sentito guardato da un frigorifero abbandonato: "Sentivo che mi stava fissando con un'espressione triste". L'artista anonimo inizialmente su quel frigorifero disegnò solo una faccia, che il giorno dopo non era stata rimossa. Così il giorno dopo aggiunse un papillon; il terzo giorno un cappello e così via. L'artista racconta: "Mi rende così felice disegnare dei volti sui mobili abbandonati perché sento che nessuno si interessa di queste mini tragedie". Il lavoro di Lonesome Town dell'ultimo anno, lungo le strade di Los Angelse, è diventato ormai noto in città e fonte di dibattito e riflessione per i residenti di Koreatown e Silver Lake. Con l'arte di Lonesome Town televisioni e sgabelli, poltrone ed armadi trascurati, tornano ad avere un valore. L'artista di base a Los Angeles impiega dai 10 ai 90 minuti per antropomorfizzare gli oggetti che incontra lungo le strade. I volti di tristi pagliacci che disegna posso far sorridere perché gli oggetti effettivamente si animano: "Sento che l'umorismo è importante quanto il triste sentimento, uno strano terreno di gioco tra i due", spiega Lonesome Town. Probabilmente prima nessuno notava le mini tragedie all'ordine del giorno per le strade; dopo l'intervento dell'artista anonimo sicuramente qualcosa è cambiato. Hashtag come #sadclown e #sadcouch iniziano a comparire sui social, accompagnati dalle immagini delle interventi artistici di Lonesome Town in cui la città è diventata parte integrante dell'opera.
Divani, tv o frigoriferi lasciati sul ciglio della strada si trovano in tutte le città del mondo ma a Los Angeles un artista anonimo disegna volti di pagliacci tristi sui mobili abbandonati dando espressione alla loro infelicità perché indesiderati.
Ancora una volta è una ragazza ad uscire dal Grande Fratello 11 dopo Cristina Alberto e Norma Silvestri è la bella siciliana pel di carota Elisa Lisitano . Entrata a trasmissione in corso è durata solo tre settimane, schiacciata dalla rivalità con personaggi forti all’interno della casa e con il fatto che i gruppi fossero già formati. Elisa eliminata dal Grande Fratello però confessa che se lo aspettava e non si dice troppo sorpresa per l’eliminazione. "Lo immaginavo, sin da quando settimana scorsa era fra i nominabili. Conoscendo l’ambiente lì dentro, sapevo di essere nominata. Quando ho visto i miei avversari ho pensato, David troppo personaggio, Clivio è il buono che piace a tutti, io sono la più aggressiva, quella che poteva scocciare, alterare gli equilibri interni. Immaginavo anche di finire con Clivio, insomma, me l’aspettavo”. Elisa si sofferma soprattutto sull’accoglienza ricevuta nella casa dalle ragazze” Sono entrata e, come dire, tante galline in un pollaio non ci possono stare, quindi ci sono state subito quelle ostilità stupide fra donne. Sono stata in crisi all’inizio, quando sono arrivata si erano già formati dei gruppi, le donne si dividevano il letto (…)Non è stato facile, ma comunque credo di essere stata me stessa, nonostante io fossi essenzialmente emarginata. Nella casa c’è stata molta tensione fra Elisa e Guendalina Tavassi. Elisa si è permessa di dire che al su posto non avrebbe lasciato sola la bambina per tanti mesi, e Guenda si è inviperita esprimendo commenti poco lusinghieri su di lei in confessionale “Ho anche visto i confessionali di Guendalina, immaginavo che lei pensasse quelle cose di me, ma io non sono mai stata offensiva. Io ho semplicemente detto che al suo posto, una madre con una bambina piccola, non sarei entrata nella Casa. Io penso ad una “madre” in modo diverso, anche se lei ha la scusante di avere solo 24 anni. Certo, da lì ha fare apprezzamenti pesanti sul mio conto, ha detto che sono una che va con i quarantenni, con i calciatori…lì è stata cattiva”.
Elisa Lisitano, l’ultima concorrente ad abbandonare la casa del Grande Fratello 11 parla dei suoi ex coinquilini, in particolar modo dell’amicizia con Davide Clivio e l’antipatia per Guendalina Tavassi.
Dopo "Prima di ogni cosa", la canzone in cui Fedez parlava della nascita del figlio Leone e della sua paternità con un mood ottimistico che il cantante rappresenta sempre anche nel suo autoracconto social, fatto del bimbo, della moglie Chiara Ferragni, di case, viaggi etc, forse non era facile aspettarsi un secondo lavoro che pare essere l'esatto contrappunto al primo, un'autocritica – che è anche un'autoanalisi – e una critica a un mondo che è "tutto fumo e pubblicità". Fedez, insomma, racconta del cul de sac in cui si è ritrovato dopo aver combattuto per anni contro il sistema, come spiegava anche qualche tempo fa in un'intervista al Maurizio Costanzo Show e il titolo potrebbe essere tranquillamente uno dei commenti hater sotto a una qualsiasi delle sue foto. Da sempre attivissimo socialmente e politicamente, Fedez si è ritrovato in pochi anni a combattere da due parti diverse della barricata, quella dell'antipotere, prima, e quella del potere in cui si trova adesso. Il pezzo, che vede la collaborazione di Tedua e del rapper americano Trippie Redd, infatti è un pezzo onesto che, però, contiene una contraddizione interna che lo stesso Fedez riconosce e canta, un inghippo da cui è complesso uscire. Il cantante, infatti, si mette al centro della scena: "Vivo le notti che non so ricordare con persone che non riesco a dimenticare, sopra questa giostra mi vien da vomitare sono uno squalo con il mal di mare" rappa Fedez riconoscendosi come un pezzo grosso (un pesce grosso, a proposito di squali) della scena, ormai, più grande, probabilmente di quanto potesse mai immaginarsi. Ma questa trasformazione ha anche un lato buio della medaglia, ovvero diventare parte integrante di quel meccanismo che da ragazzo volevi combattere ed si esplicita subito dopo quando racconta: "Volevo cambiare il mondo con le mie idee ma è stato più facile cambiare idea. Sono un ingranaggio, non sistemo il sistema (perché?), non cerchi soluzione quando ami il problema". Una contraddizione interna con cui combatte e che sarà interessante capire come affronterà nel prosieguo dell'album che lui stesso ha definito come diverso dagli ultimi: "Sono troppo felice di aver fatto dopo tanto (troppo forse) tempo un disco come piace a me senza troppi pensieri su come potrebbe andare" disse commentando la prossima uscita di questo singolo, una sorta di metacritica e a questo proposito, quello del sistema musicale, è esplicativo il verso: "Qua per farsi assumere bisogna trasformarsi in antidepressivi" che riassume in poche parole quella che è una tendenza musicale, ovvero quella della hit estiva, dell'uptempo, della musica per distrarre. Il suo album, "Paranoia Airlines" uscirà il prossimo 25 gennaio.
Dopo un pezzo intimistico in cui Fedez parlava della sua paternità è arrivato il secondo singolo del rapper, tratto sempre da Paranoia Airlines, il suo prossimo disco, in cui alla gioia si contrappone un’autocritica e un’autoanalisi: nato con la voglia di andare contro il Sistema, infatti, il rapper si è ritrovato parte importante di ciò contro cui lottava.
Per lo 0,01 percento delle persone più ricche del pianeta non ci sono crisi o coronavirus che tengano: le fortune che hanno accumulato tendenzialmente non possono che aumentare. Il discorso vale ovviamente anche e soprattutto per il più ricco di tutti, il fondatore di Amazon, Jeff Bezos. Nelle scorse ore il patrimonio del multimiliardario è infatti aumentato di diversi miliardi di dollari nel giro di pochi minuti, fino a toccare quota 211 miliardi. Il calcolo è stato fatto da Forbes, e porta il valore del guru dell'ecommerce più in alto anche del prodotto interno lordo di nazioni di non poco conto, come la Nuova Zelanda. Jeff Bezos domina ormai da anni la classifica degli uomini più ricchi al mondo: del resto l'impero che ha fondato (e dal quale si è affrancato pochi giorni fa) non ha fatto che espandersi vertiginosamente anche mentre il resto del mondo soffriva sotto il peso di crisi, conflitti e – più di recente – di una pandemia globale; il patrimonio di Bezos, che consiste anche in azioni del gruppo quotate in borsa, è levitato di conseguenza. L'ultimo balzo è dovuto proprio a questo: un +4,7 percento fatto registrare dal titolo Amazon dopo che il Dipartimento della Difesa statunitense ha reso nullo un contratto multimiliardario stretto con Microsoft per la fornitura di servizi cloud. Amazon, che nella sua espansione ha dato vita a una divisione leader proprio nel settore del cloud computing, si è trovata di fronte un'opportunità di crescita formidabile e gli investitori hanno reagito di conseguenza, regalando a Jeff Bezos un surplus di denaro di 8,4 miliardi di dollari nel giro di una sola giornata di contrattazioni in borsa.
Nelle scorse ore il patrimonio del multimiliardario e fondatore del colosso dell’ecommerce Amazon è aumentato di diversi miliardi di dollari nel giro di pochi minuti, grazie a un balzo verso l’alto delle azioni del gruppo. L’attuale valore dell’imprenditore tocca quota 211 miliardi ed eclissa quello del secondo uomo più ricco del mondo, Elon Musk.
Si è vaccinato negli ultimi giorni, Gino Paoli, e lo racconta senza alcuna esitazione rispetto alla scelta. Il cantautore 86enne ha raccontato l'esperienza nel corso del programma radiofonico Un Giorno da Pecora: "La scienza dovrebbe essere un bene di tutti – ha detto – La sola cosa che sento è che vorrei lo facesse anche mia moglie, è lei che fa tutto ed è lei che si è impegnata per farla fare a me". Paoli, che non è mai stato avaro di franchezza ai limit con il cinismo, si è anche rivolto idealmente ai negazionisti e alle persone contrarie al vaccino: Approfittare di un'arma per stare meglio mi pare una cosa di buon senso. Poi ci sono anche i cretini e quelli non lo faranno. Paoli dice la sua anche sul Festival di Sanremo, manifestazione alla quale ha partecipato di recente come ospite e a inizio anni duemila anche come concorrente. Ma la sua opinione non è affatto positiva: "Sanremo ha finito di essere il Festival della canzone. Una volta erano gli editori a mandare le proprie canzoni migliori. Poi è diventato solo uno spettacolo televisivo in cui si cerca scandalo. Non lo guardo mai. Quando ci sono andato è perché me lo avevano chiesto degli amici". Ma Gino Paoli non si risparmia nemmeno nei giudizi sulla politica e viene tirato in ballo per un giudizio che prima fa riferimento alle dimissioni di Nicola Zingaretti da segretario Pd, lui che si è più volte espresso sulle sue posizioni di sinistra: "Forse si è dimesso perché ne aveva le palle piene e quando hai le palle piene è meglio mollare". Ma il commento più tranchant sono riservate a Matteo Renzi:
Ospite del programma radiofonico Un giorno da pecora, il cantautore 86enne ha detto la sua (come sempre in modo tranchant) sull’ex premier: “È una persona che ha presentato un programma straordinario, giusto, che poteva mettere a posto tante cose. A me chiesero di appoggiarlo, ma ho detto che non mi piaceva perché quelli di Firenze mi stanno sul ca**o”.
Si è avverato il sogno americano di Elisabetta Canalis e Maddalena Corvaglia, che hanno deciso di lasciare il dorato ma volubile mondo dello spettacolo italiano, che le aveva lanciate insieme a Striscia la notizia, per inseguire un nuovo progetto negli Stati Uniti: aprire una palestra con centro fisioterapico nel cuore di Los Angeles. L'inaugurazione di Sky View LA, questo il nome della palestra in questione, è avvenuta nella città degli angeli con un grande party, cui sono intervenuti amici come la modella e showgirl Nina Senicar. Il centro si trova ai pieni alti di un grattacielo e gode di una splendida vista panoramica, da cui il nome (anche se non si può non pensare all'assonanza con Skyler, la bimba di Elisabetta). Pochi avrebbero immaginato che le due veline più amate e famose avrebbero detto addio alla tv (o, almeno, arrivederci) per ripartire da zero dall'altra parte del mondo, dove la Canalis si è trasferita per amore del marito Brian Perri e dove anche l'amica Corvaglia sembra essere decisa a vivere. "Non voglio più dipendere dalla telefonata di un agente", raccontava Maddalena all'annuncio del nuovo progetto, "È quello che mi ha dato sempre più fastidio del mio lavoro. Non sono disposta a scendere a compromessi. È arrivato il momento d’avere qualcosa di mio, di nostro, e ho messo in gioco tutto: dalla scuola di mia figlia al Paese dove vivere". Pronte all'avventura, la Canalis e la Corvaglia hanno pubblicato sui loro social foto della festa, regalandosi reciproche dediche piene di affetto e di gioia. Ha scritto Elisabetta all'amica: Grazie Maddy per essere non solo una donna di sani principi, un'instancabile lavoratrice, una prudente guidatrice, una cuoca così così, una persona che non ama esibire la sua più grande dote, la puntualità (perché non tutti quelli che ti aspettano in fondo se la meritano). Ti voglio bene e sono contenta di iniziare questa nuova sfida con te (male che vada scappiamo in Messico che è vicino). Bellissime anche le parole di Maddalena: Due giorni fa era una stanza vuota…. da domani si riempirà di colore e sfumature. Emozionatissima per questa nuova esperienza insieme alla mia sorellina. Un miliardo di cose sono successe in questi tre mesi, ma quella più bella è di averle affrontate al tuo fianco, teppistella sarda! 3,2,1…. in onda: Le veliiiiiine!!! Per le (ormai ex) veline, è tempo di un nuovo, bellissimo, spettacolo. Grazie Maddy per essere non solo una donna di sani principi, un'instancabile lavoratrice, una prudente guidatrice , una cuoca così così, una persona che non ama esibire la sua più grande dote , la puntualità (perche ' non tutti quelli che ti aspettano in fondo se la meritano) . Ti voglio bene e sono contenta di iniziare questa nuova sfida con te ( male che vada scappiamo in Messico che è vicino) . Voglio ringraziare PRIMA DI TUTTO @aledesiena e @therealdba che hanno fatto tantissimo per noi , i nostri sponsor, @Technogym che ci ha dato fiducia sin dall'inizio (non potevamo chiedere miglior partner in macchinari sportivi) , il nostro gruppo di PT ( che ci cureranno la parte fisioterapia) e @mardock74 , @alfaparfmilano_official #dibimilano #alfaparfmilano #olos per la parte beauty! Thanks to my partner and friend Maddalena, thanks to the PT group that will enjoy us soon, thanks to the best italian equipments brand in the world @Technogym and thanks to our partner for beauty and wellness @mardock74 @alfaparfmilano_official #dibimilano #alfaparfmilano #olos e grazie al MITICO @ziobotti che ci sopporta e supporta sempre nonostante la nostra allergia alla lettura delle email.
Le due ex veline hanno detto addio alla tv e inaugurato una palestra con centro fisioterapico a Los Angeles. Un nuovo progetto che le vede nuovamente insieme e più amiche che mai, come ai tempi di Striscia la Notizia.
A Carnevale uno dei travestimenti più gettonati è senza dubbio quello da gatta: per non creare il solito look banale e poco accattivante, puoi realizzare un trucco che metta in risalto gli occhi o che punti tutto sulla sensualità. Dimenticate il classico naso nero e i baffi disegnati in malo modo: ecco i look più belli per trasformarsi in una gatta a Carnevale. Se volete creare un perfetto make up da gatta dovrete prima di tutto pensare agli occhi: con un eye liner nero dovrete delineare sia la rima ciliare superiore che quella inferiore con un tratto spesso e preciso. La linea dovrà essere perfettamente definita e la parte finale dovrà essere sollevata vero l'alto, per ricreare il look cat eyes con l'occhio allungato e sensuale. In alternativa potete creare uno smokey eyes intenso e allungato verso le tempie, che darà al vostro look un tocco in più. Per terminare il look occhi saranno necessarie le ciglia finte: sceglietele lunghe e folte per avere tutta l'attenzione puntata sullo sguardo. Passate ora al trucco labbra: potete scegliere di applicare un rossetto rosso fuoco e sfumare il contorno delle labbra con una matita più scura, ma attenzione a miscelare i due colori in modo che non ci siano stacchi netti di colore. In alternativa sono perfette anche le labbra nere: in questo caso applicate il colore solamente sul labbro superiore e create una piccola linea sottile che si colleghi alla punta del naso, sul quale dovrete disegnare un triangolo nero. Sulle guance è perfetto un velo leggero di terra opaca: non dimenticate poi di disegnare i baffi, che dovranno essere precisi e simmetrici.
Vuoi trasformarti in una gatta per Carnevale? Ecco il make up ideale per questo look: tutti i consigli per creare un trucco originale e divertente.
In occasione dell'evento Google I/O 2016 i vertici dell'azienda di Mountain View hanno anticipato quelli che saranno i piani per i prossimi anni per quanto riguarda la realtà virtuale. A partire dall'uscita del nuovo sistema operativo per dispositivi mobile Android 7.0 Nougat sarà reso disponibile il supporto alla VR Mode e Daydream. Inoltre presto la realtà virtuale sarà supportata anche dal browser Google Chrome che permetterà di navigare su Internet con i visori per la realtà virtuale in commercio. In attesa della pubblicazione dei primi siti internet ottimizzati per la navigazione tramite visore per la realtà virtuale, il team di ingegneri di Big G è al lavoro al fine di consentire la navigazione VR su ogni pagina web, così da permettere agli utenti di indossare gli occhiali per tutto il tempo necessario e non solo per specifiche pagine web. Nelle ultime ore sono giunte nuove informazioni a riguardo dalla redazione della testata giornalistica Engadget che ha evidenziato una serie di nuove funzionalità scoperte all'interno delle ultime versioni Beta e Dev di Google Chrome.
In occasione dell’evento Google I/O 2016 i vertici dell’azienda di Mountain View hanno anticipato quelli che saranno i piani per i prossimi anni per quanto riguarda la realtà virtuale.
Sono disponibili a partire da oggi, per tutti, i biglietti del concerto italiano dei Kiss per il loro ultimo tour "End of the Road World Tour". La band storica del rock mondiale chiude una carriera durata 45 anni e lo farà con un concerto speciale che si terrà il prossimo 13 luglio 2020 all'Arena di Verona. La location scaligera da anni ormai si è trasformata in un luogo d'accoglienza per i generi musicali più svariati, dopo essere stata per anni luogo simbolo dell'Opera mondiale. I Kiss, insomma, porteranno la loro energia rock regalando l'ultima emozione live per il pubblico italiano. Dopo la messa in vendita dei biglietti in esclusiva per il fanclub ufficiale dalle ore 10 di martedì 12 novembre, la messa in vendita generale è partita invece dalle ore 11.00 di giovedì 14 novembre sui siti ufficiali di TicketMaster e TicketOne oltre che in tutti i punti vendita autorizzati. Due anni di tour per la band americana formata nel 1973 da Gene Simmons e Paul Stanley che col tempo hanno costruito un'immaginario particolare, anche grazie agli abiti e soprattutto all'inconfondibile trucco che copre i loro volti. La band, autrice di singoli come "I was made for loving you, baby", "Beth", "Detroit Rock City", "Rock and Roll all nite", hanno pubblicato l'ultimo disco in studio, "Monster", il 5 ottobre 2012, a tre anni di distanza dal loro ultimo disco di inediti, "Sonic Boom", mentre l'ultima uscita discografica è "Kissworld – The Best of Kiss", uscito all'inizio del 2019Negli anni la band ha venduto decine di migliaia di dischi, entrando anche a far parte della Rock and Roll Hall of Fame nel 2014.
Sono disponibili a partire da oggi, per tutti, i biglietti per il concerto italiano dei Kiss per il loro ultimo tour “End of the Road World Tour”. La band storica del rock mondiale chiude una carriera durata 45 anni e lo farà con un concerto speciale che si terrà il prossimo 13 luglio 2020 all’Arena di Verona.
Vi ricordate le forme curvy sfoggiate da Christina Aguilera agli American Music Awards 2012? Bene, cancellate dalla vostra memoria quelle immagini. Sì, perché adesso la cantante è profondamente cambiata. Sexy e nuovamente magrissima, Christina ha calcato il red carpet degli Ama sfoggiando la linea invidiabile di un tempo. Niente più curve rigogliose sui fianchi e addio alla forma arrotondata del viso: quella che abbiamo visto oggi è un'Aguilera tutta nuova, che ha dichiarato guerra ai kg di troppo e ha vinto la sua battaglia. Sexy come al solito, Christina ha sorriso ai flash dei fotografi, sicura di sè e più affascinante che mai. Anche l'abito bianco scelto per l'occasione è servito a sottolineare il suo nuovo stile. Gli spacchi laterali sui fianchi e la linea stretch servivano proprio a sottolineare la sua nuova figura e sono riusciti perfettamente nell'impresa. Diversamente da quanto aveva dichiarato, dunque, le critiche mosse al suo peso avevano fatto breccia, tanto da far nascere in lei la voglia di tornare quella di un tempo. Dieta equilibrata o chirurgia estetica? – Sarebbe celato un mistero dietro la nuova linea sfoggiata dalla cantante. Ai magazine che l'hanno intervistata sulla questione, Christina ha dichiarato di essersi liberata dei kg di troppo seguendo una dieta rigorosa da 1800 calorie al giorno, abbinata a tanto sport. Pare però che sia stata la chirurgia estetica ad aiutarla a tornare ai fasti del passato. Lance Wyatt, chirurgo plastico di Beverly Hills, ha dichiarato: Sembrerebbe che Christina si sia sottoposta a una liposcultura e a un’addominoplastica per rendere l’addome più piatto e il giro vita più stretto. Anche il suo viso sembra più sottile, probabilmente per la perdita di peso, ma potrebbe anche essere in seguito ad una procedura chirurgica. Una tesi avvalorata dalle dichiarazioni del nutrizionista Fred Pescatore, che ha rincarato la dose affermando: Probabilmente si è sottoposta a un lifting del seno, perché il suo seno si è ridotto in dimensioni perfette, il che può accadere naturalmente, ma è molto improbabile.
Magrissima e bella come sempre, Christina Aguilera ha sfoggiato la sua nuova linea sul red carpet degli American Music Awards 2013. E pensare che solo lo scorso anno era così…
Paolo Virzì – reduce dal successo del 31° Festival di Torino di cui è il nuovo direttore – torna nelle sale italiane con una nuova pellicola, dopo due anni dal non soddisfacente “Tutti i santi giorni”. Si tratta del thriller “Il capitale umano”, adattamento dell’omonimo romanzo dello scrittore americano Stephen Amidon, incentrato sul declino di due importanti famiglie del nord Italia. Il film è una coproduzione italo-francese Indiana Production con Rai Cinema e Manny Films, con il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Virzì ne ha scritto anche la sceneggiatura, insieme a Francesco Bruni e Francesco Piccolo, e la vera sorpresa è il genere, del tutto nuovo per il regista che non si è mai cimentato, prima d’ora con un thriller. “Il capitale umano” sarà distribuito in Italia da 01 a partire dal prossimo 9 gennaio. Siamo nei pressi del lago di Como, alla vigilia delle feste natalizie. Un ciclista viene investito durante la notte. L'evento e la dinamica dei fatti avranno conseguenze che cambieranno per sempre la ricca famiglia dei Bernaschi e quella dei Rovelli, sull'orlo del fallimento. Il regista ci porta nelle vite dei vari componenti, Scrutando da vicino le esistenze dei componenti, dove a primeggiare è l'ansia per il denaro, l'angoscia del volerlo moltiplicare e la paura della sua perdita. Ciò li porta a distruggere ogni legame affettivo e con il segnare per sempre il destino di ognuno di essi.
Virzì, reduce dal successo del 31° Festival di Torino di cui è il nuovo direttore, torna nelle sale con un thriller ambientato in nord Italia, incentrato sul declino di due importanti famiglie.
Dopo l'approvazione del decreto clima, ieri sera, voluto dal ministro dell'Ambiente Sergio Costa, un decreto che prevede fondi per 450 milioni di euro per politiche sull'ambiente, il Consiglio dei ministri si prepara ad esaminare il prossimo lunedì il decreto Fisco, collegato alla manovra di bilancio. Al suo interno si trova la riapertura della rottamazione-ter delle cartelle esattoriali, la confisca dei beni per gli evasori fiscali, un piano casa da un miliardo, un ‘bonus mobilità' per chi rottama auto e moto inquinanti, sconti per i seggiolini salva-bebè. la riapertura del termine di pagamento per la rottamazione-ter delle cartelle, che potrebbe slittare a fine novembre. La prima rata scaduta è il 31 luglio, e ora potrebbe essere fissata al 30 novembre 2019. Nel testo viene spiegato che l'intervento ha l’obiettivo di "evitare disparità di trattamento tra i debitori che hanno tempestivamente presentato la propria dichiarazione di adesione alla c.d. ‘rottamazione-ter' entro il 30 aprile 2019 – ovvero che provengono dalla c.d. ‘rottamazione-bis' o siano stati colpiti dagli eventi sismici verificatisi nel 2016 nell’Italia Centrale – e quelli che hanno fruito della riapertura del termine di relativa presentazione alla data al 31 luglio 2019". Per quanto riguarda la compensazione tra crediti e debiti con lo Stato, in un articolo della bozza viene specificato che prima di erogare i crediti fiscali, chiamati anche crediti d'imposta, lo Stato debba prelevare dal contribuente quanto dovuto, se i debiti sono superiori ai 100 euro e sono già stato notificati. In caso di compensazioni indebite, bisognerà presentare preventivamente la dichiarazione per importi sopra i 5mila euro annui tramite il modello F24 e solo attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate. La lotta all'evasione fiscale passa anche dalla confisca dei beni al cittadino fuorilegge. Il principio è uguale a quello che viene applicato nelle azioni di contrasto alla mafia. In caso di condanna penale per evasione di imposte sui redditi e Iva, il fisco confischerà beni "per sproporzione". Tradotto: la misura scatta quando il condannato non può giustificare la provenienza dei fondi accumulati. Per quanto riguarda il gioco d'azzardo la bozza del dl Fisco prevede un agente sotto copertura per stanare eventuali illegalità nelle sale da giochi e nei locali pubblici dove si trovano gli apparecchi per il gioco d’azzardo. In un'ottica ‘green', per incentivare chi utilizza mezzi inquinanti per circolare, viene concesso un bonus per chi rottama vecchie auto e moto. Il ‘bonus mobilità può arrivare anche fino a 1.500 euro da spendere per l'abbonamento a bus e metropolitana o per acquistare una bicicletta. Nel decreto clima sono previsti 1.500 euro a chi rottama entro il 31 dicembre 2021 auto fino agli Euro 3 e 500 euro per moto e motorini fino a Euro 2 o Euro 3 a due tempi. 255 i milioni di euro sono stati stanziati per il ‘bonus', cui si aggiungono 30 milioni per i Comuni per migliorare e rendere più efficiente il trasporto pubblico scolastico per alunni di elementari e medie con mezzi ibridi, elettrici o Euro 6. I seggiolini salva-bebè sono diventati obbligatori per i bambini fino ai 4 anni. Per rendere meno oneroso l'acquisto, come ha spiegato la ministra per le Infrastrutture e i Trasporti Paola De Micheli, nel decreto fiscale "ci saranno delle agevolazioni, sia per il dispositivo mobile che per tutto il seggiolino anti-abbandono". Il decreto prevede anche una stretta sugli acquisti di auto all’estero, anche usate: l’Agenzia delle Entrate potrebbe fare controlli preventivi anche per i privati che acquistano mezzi fiscalmente usati in altri paesi dell’Ue. Contro le frodi sui carburanti nasce poi il sistema ‘Infoil' per la "gestione della detenzione e movimentazione dei prodotti energetici per autotrazione", con il quale si prevede un recupero di circa 1,1 miliardi di euro per il mancato gettito su benzina e diesel.
Dopo l’approvazione del decreto clima, che prevede fondi per 450 milioni di euro per politiche su mobilità e ambiente, il Consiglio dei ministri di lunedì si appresta a esaminare anche il decreto fisco collegato alla manovra. Tra le misure contenute nella bozza c’è la confisca dei beni per gli evasori fiscali e la riapertura della rottamazione-ter.
L'ha prima colpita con il caricabatterie dello smartphone e poi con un pezzo di tubo per l’irrigazione fino a romperle il naso. Ma non è che l'ultima violenza subita da una donna, vittima da quattro anni di maltrattamenti da parte del suo convivente. Fino a quando non ha trovato il coraggio di denunciare. Così nel pomeriggio di ieri mercoledì 4 agosto i carabinieri di Mantova hanno dato esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Mantova, nei confronti di un uomo di 42 anni di origini rumene e residente a Mantova con la compagna: davanti ai giudici dovrà rispondere di gravi episodi di maltrattamenti contro la convivente.
Un uomo di 42 anni è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti contro la convivente: durante l’ultima violenza la donna era stata costretta ad andare in pronto soccorso dopo che l’uomo l’aveva colpita con il caricabatterie dello smartphone e con un pezzo di tubo per l’irrigazione tanto da spaccarle il naso. La donna ha trovato il coraggio di denunciare anni di violenze.
Saranno custoditi all'interno dello stadio San Paolo, futuro Diego Armando Maradona, i cimeli dei tifosi donati per omaggiare il Pibe de Oro scomparso lo scorso 25 novembre a El Tigre, in Argentina, per un arresto cardiaco. A comunicarlo è l'Amministrazione comunale di Napoli che, nelle persone degli assessori al Patrimonio Alessandra Clemente, all'Ambiente Raffaele del Giudice e allo Sport Ciro Borriello, ha detto: "Abbiamo subito individuato e attrezzato un grande locale all’interno dello Stadio per conservare tutte le dimostrazioni di amore per il nostro immenso Diego che tantissima gente ha deposto all’esterno della Curva". Già in corso le operazioni di recupero degli oggetti lasciati dai tifosi azzurri e dai cittadini tutti nei giorni subito successivi alla morte di Maradona, come confermato dal Comune. "Abbiamo fatto presto – hanno comunicato gli assessori -, le operazioni sono già partite pochi minuti fa utilizzando le nostre squadre di Asia e Napoli Servizi che ringraziamo". La necessità di operare quanto prima lo spostamento dei cimeli è stata dettata anche da una perturbazione in arrivo nelle prossime ore "che li rovinerebbe".
Gli oggetti deposti sotto la Curva dello stadio San Paolo per omaggiare Diego Armando Maradona, scomparso lo scorso 25 novembre, verranno custoditi all’interno dell’impianto sportivo. Lo ha comunicato l’Amministrazione comunale di Napoli invitando tutti coloro che vogliano lasciare un proprio cimelio ad aspettare l’allestimento del locale.
Le cover per iPhone sono accessori fondamentali a proteggere un telefono di qualità e decisamente costoso. Non solo infatti gli smartphone Apple vantano tutti schermi piuttosto fragili, ma in tutti i modelli degli ultimi anni utilizzano una protezione in vetro anche sul retro. Ecco perché una buona custodia che protegga il telaio e lo schermo facendo al contempo anche da pannello posteriore può aiutare a risparmiare centinaia di euro in riparazioni in caso di caduta accidentale. Di cover in commercio ne esistono a centinaia, non solo per via delle fantasie e dei design che i produttori adottano per renderle uniche, ma anche perché ogni anno dal 2014 Apple propone al suo pubblico almeno due modelli di iPhone. Il risultato è che ad oggi in circolazione di iPhone ce ne sono svariati: si va dall'ormai datato ma sempre valido iPhone 7 per salire ad iPhone 8 e al primo iPhone con notch, ovvero iPhone X. Seguono tutti i modelli del nuovo corso di iPhone, ovvero gli iPhone XR, XS e XS Max del 2018, gli iPhone 11, 11 Pro e 11 Pro Max dell'anno scorso e il nuovo modello di iPhone SE uscito poche settimane fa per sostituire il precedente uscito ormai nel 2016. Per ciascun modello è possibile trovare cover di ogni tipo: da quelle più economiche ai modelli di brand famosi o marche specializzate in questo genere di accessoristica. Per chi desidera strafare nel dare al proprio smartphone una personalità unica esistono perfino cover firmate da marchi di lusso come Gucci o Louis Vuitton. In ogni caso, estetica a parte, per valutare la bontà di una cover per iPhone vanno considerate alcune caratteristiche chiave in fase di acquisto: i materiali impiegati devono essere resistenti ma piacevoli al tatto; le cover in pelle e in tessuto devono essere realizzate con particolare cura per evitare che si usurino troppo in fretta; i pulsanti e gli elementi del telefono come touch screen e fotocamere devono rimanere perfettamente accessibili, e la porta lightning e l'eventuale jack audio non devono essere ostruiti o resi più difficili da utilizzare. Anche conoscendo le caratteristiche di una buona cover per iPhone, distinguere quelle di qualità leggendo solamente le caratteristiche e guardando le foto sui siti di ecommerce può essere difficile. Ecco dunque i prodotti più apprezzati da chi fa acquisti online, divisi per il modello di iPhone al quale si riferiscono. Gli iPhone 7 e 7 Plus possono ormai considerarsi datati, ma la longevità dei dispositivi Apple fa in modo che questi modelli siano ancora perfettamente funzionanti nelle mani di molti. Per mantenerli intatti ancora a lungo e dare una rinfrescata al loro look l'ideale è una cover con personalità. La custodia per iPhone 7 Fyy è di tipo flip e realizzata in finta pelle, e oltre ad avvolgere il telefono a 360 gradi vanta diverse funzioni. Funziona anche da piedistallo per la visione di film, permette di riporre contanti e carte in uno scomparto apposito e vanta un gancio per un laccio esterno. La cover per iPhone 7 realizzata da Jetech è una soluzione trasparente per chi vuole proteggere il telefono senza nasconderne il design del telefono. La protezione dagli urti deriva da un bordo in poliuretano termoplastico che avvolge il telaio e da un retro rigido in policarbonato. La custodia per iPhone 7 Plus Liquid Armod di Spigen vanta una struttura in poliuretano termoplastico flessibile, resistente e antiscivolo, che protegge l'integrità del telefono ma al contempo scherma anche il display e la fotocamera posteriore dai graffi grazie a cornici rialzate.
Un iPhone senza cover è praticamente nudo, esposto a decine di graffi e al rischio di rompersi a ogni caduta. Ecco perché investire in una buona cover è fondamentale. In commercio però ce ne sono a centinaia, ecco dunque alcuni dei modelli più gettonati per ogni singolo iPhone lanciato da Apple, da iPhone 7 in poi.
Non serve per forza viaggiare dall'altro lato del mondo e scoprire isole deserte per trovare il Paradiso in Terra. A volte la bellezza può racchiudersi anche entro quattro mura, quelle di alcune stanze che nascondono dei veri tesori. A volte basta varcare una porta per rendersi conto dell'armonia e delle proporzioni di alcuni luoghi nascosti in un interno: che sia un giardino d'inverno, una biblioteca, una piscina al coperto o una camera da letto, la bellezza arriva sempre a sorprenderci e spesso in modo inaspettato. Capita di farci affascinare dall'imponenza di alcuni monumenti o dallo splendore di alcuni edifici senza immaginare che al loro interno si celi una bellezza tale da abbagliare il nostro sguardo.
Chi immagina il paradiso solo come un giardino tropicale o un luogo all’aperto non ha mai visto queste stanze da sogno che faticherete a pensare esistano davvero.
Alem Saidy è un giovane afgano che vive in provincia di Venezia, lavora in fabbrica, ha la cittadinanza italiana, due figli, una moglie e ha da poco comprato casa. È felice, sorride. Sulla sua storia c'è anche un libro scritto a quattro mani, s'intitola "Fino alla Fine, storia di un sedicenne in fuga dall'Afghanistan" di Gianpaolo Gianni e Alem Saidy. Il suo terribile viaggio verso l'Italia si era concluso dentro ad un camion frigo dalla durata di 36 ore. La stampa locale al tempo aveva raccontato bene la drammatica vicenda del giovane 16enne dentro al camion frigo che arrivò a Cessalto, provincia di Treviso: "ricordo la Polizia che mi aiutò dandomi da bere 5 bottigliette d'acqua, poi un thè caldo e una coperta. Di solito la Polizia che incontravo mi picchiava o mi arrestava, qui in Italia mi sono sentito a casa per la prima volta". Ora, la sua preoccupazione va all'Afghanistan, e a suo fratello che non vede da molto tempo, "è un comandante Talebano, ricordo che già quando era in Afghanistan mio padre l'aveva cacciato di casa per il suo appartenere al gruppo armato e per il suo modo di vedere le cose", racconta Alem, "io sono stato in Europa e ho conosciuto la pace e l'amore per il prossimo, sono disposto a perdonarlo e ad amarlo, ma lui dice che sono un infedele".
Suo fratello è un comandante talebano che “non vuole che alcuni miei familiari vengano in Italia, non ci ho parlato per dieci anni”. Alem Saidy, afgano di 29 anni, padre di due bambini, vive a San Donà di Piave in provincia di Venezia, e spera di salvare alcuni parenti bloccati a Kabul.
Una corsa a due verso Palazzo San Giacomo tra Gaetano Manfredi e Catello Maresca, con il primo che, seppur in vantaggio, avrebbe bisogno del ballottaggio per imporsi sull'avversario. Questo lo scenario che emerge da un sondaggio di Winpoll-Arcadia per ilmattino.it con metodologia CATI-CAMI su 800 napoletani maggiorenni e che, alle prossime elezioni comunali tra settembre e ottobre, possano votare. Più staccati gli altri candidati (Bassolino, Clemente e D'Angelo), con il Movimento Cinque Stelle che si confermerebbe secondo schieramento più votato dietro il Partito Democratico. Il sondaggio "premia" nettamente Gaetano Manfredi, che con una lista unica formata da Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle andrebbe a raccogliere poco più del 40% dei voti. Molto più indietro Catello Maresca, candidato unico per il centrodestra, che supererebbe di poco il 23%, ma comunque nettamente davanti ad Antonio Bassolino (17,2%), Alessandra Clemente (14,2%) e Sergio D'Angelo (1,1%). Ai ballottaggi, tra Manfredi e Maresca non ci sarebbe poi storia: 62,6% per l'ex ministro dell'università contro il 37,2% del magistrato volto storico anticamorra. Ma i sondaggi di WinPoll-Arcadia prendono in considerazione anche altri scenari, come un eventuale ballottaggio tra Bassolino e Maresca (con il primo in vantaggio seppur di poco: 52,2% a 47,8%) e tra Manfredi e Bassolino (56,3% contro il 43,7%). Anche il Partito Democratico risulta dal sondaggio saldamente in testa, con il 19% delle preferenze. Alle spalle, si conferma forte il Movimento Cinque Stelle con il suo 16,2% in tutta la città. Ma salgono anche le liste civiche di Antonio Bassolino (14,8%) e di Alessandra Clemente (13,5%). Nel centrodestra, sale Fratelli d'Italia (10,9%) a fare da traino a Forza Italia (7,3%) e Lega (6,7%). Complessivamente, una coalizione tra Centrosinistra e 5 Stelle rappresenterebbe il 42,6% dei voti, mentre il centrodestra si fermerebbe al 24,9%
Elezioni comunali di Napoli 2021: Gaetano Manfredi (PD-M5S) nettamente avanti Catello Maresca (FI-FdI-Lega) nella corsa a Palazzo San Giacomo, ma senza vittoria al primo turno. Nettamente distaccati gli altri candidati (Bassolino, Clemente e D’Angelo). Il sondaggio Winpoll Arcadia con metodo CATI-CAMI.
Richard Linklater dirige il terzo capitolo della trilogia dedicata all'esplorazione di una storia profonda e tormentata storia d'amore. Il primo film è stato “Prima dell’alba”, del 1995, dove i protagonisti s’incontrano su un treno a Vienna. Nel 2004 è la volta di “Before Sunset”. Jesse è diventato scrittore e si trova a Parigi per presentare il suo primo romanzo ispirato proprio alla notte trascorsa a Vienna e qui incontra di nuovo Celine, lasciando capire agli spettatori che il loro secondo incontro viennese non si era poi materializzato. “Before Midnight” li vedrà ormai maturi, sposati e con prole, ma in crisi. Alla sceneggiatura hanno lavorato, anche gli attori protagonisti sin dalla prima pellicola: Ethan Hawke e Julie Delpy. Il film sarà nelle sale a partire dal 31 ottobre. Jesse e Céline hanno due bellissime bambine e sono il ritratto della famiglia perfetta. Tuttavia, quando le loro vacanze estive in Grecia finiscono, i due si rendono conto di non essere più i giovani e spensierati innamorati di un tempo. Lavoro e famiglia hanno lasciato il segno e il rientro a Parigi significa ritornare a una vita che nessuno dei due vuole più. La notte prima di ripartire affronteranno le paure più oscure legate all'amore, al senso di dovere e al matrimonio, per prendere una decisione finale: continuare a stare insieme o lasciarsi per sempre.
Ethan Hawke e Julie Delpy sono ancora i protagonisti dell’ultimo capitolo della trilogia dedicata all’esplorazione di una stupenda storia d’amore, iniziata nel 1995 con “Prima dell’alba”.
Kaldewei e Meissen: “Conoflat Dragon” in edizione limitata ed esclusiva per il mercato asiatico Una collaborazione unica: il piatto doccia smaltato decorato con il motivo a dragone unisce competenze e know how delle due note aziende tedesche. Una collaborazione unica tra due brand, Kaldewei, leader europeo nella produzione di vasche da bagno e piatti doccia in pregiato acciaio smaltato, e il leggendario produttore di porcellana Meissen hanno sviluppato un prodotto esclusivo, che coniuga e valorizza l'eccezionale abilità produttiva delle due aziende. Disegnato per il mercato asiatico, il pluripremiato piatto doccia a filo pavimento Conoflat in acciaio smaltato 3,5 mm è stato dipinto a mano con un motivo a dragone nella sede di Meissen prima di essere rifinito con un particolare processo di cottura presso lo stabilimento di Kaldewei. Il risultato di questa collaborazione creativa è stato presentato per la prima volta in Asia nel luglio 2012 in occasione dell'apertura degli showroom Kaldewei di Hong Kong, Guangzhou, Changdu e Singapore. In edizione limitata, Conoflat Dragon sarà disponibile in soli 49 pezzi. Kaldewei e Meissen, aziende tedesche famose a livello internazionale per i loro prodotti premium “made in Germany”, apprezzati e richiesti in tutto il mondo, condividono una spiccata sensibilità per la scelta dei materiali, a cui uniscono elevati standard estetici e qualitativi ed una consolidata tradizione aziendale. Combinare ed utilizzare i giusti materiali, sia nella produzione dell'acciaio smaltato 3,5 mm di Kaldewei che nella manifattura della porcellana Meissen, costantemente perfezionati e ottimizzati, è cruciale per garantire prodotti di assoluta bellezza. L'idea della collaborazione tra le due realtà si basa inoltre sul fatto che l'acciaio smaltato Kaldewei ha un effetto superficiale simile alla porcellana Meissen. Nicole Roesler, Marketing e Product Manager di Kaldewei, afferma: Kaldewei e Meissen costituiscono un connubio perfetto: entrambe sono aziende tedesche con una lunga tradizione e valori solidi, piacevolmente complementari” Il mercato cinese si sta rapidamente sviluppando con risultati estremamente positivi, in particolare per il segmento luxury, e diventerà ben presto un key market per la nostra azienda.
Nasce da qui la collezione limited edition di Conoflat, il piatto doccia rifinito a mano con il tradizionale motivo Meissen del dragone, pensata appositamente per il mercato asiatico in considerazione della sua crescente importanza.
Pierdavide Carone non ha forse vinto la scorsa edizione di Amici ma senza dubbio è uno di quelli che più ha lasciato il segno. E' stato proprio lui, infatti, a comporre la canzone vincitrice dello scorso Sanremo, quella interpretata da Valerio Scanu, che ha presentato il nuovo singolo Mio proprio durante la puntata di Amici di sabato scorso. Ma Pierdavide Carone ha firmato anche la nuova sigla "Ti Vorrei" di Amici, che quest'anno accompagnerà i protagonisti della decima edizione sino all'ultima puntata. Durante la puntata di sabato, memore della trasmissione a cui deve il proprio successo, Pierdavide Carone è stato ospite di Amici per presentare Distrattamente, il suo nuovo album in uscita proprio il quattro dicembre. Sicuramente si tratta di un gradito regalo di compleanno per Maria De Filippi che proprio oggi festeggia questa ricorrenza. Per quanto riguarda l'esibizione di Pierdavide Carone, a questo link potete vedere il video. Pierdavide ha deciso di presentare il primo singolo estratto da Distrattamente, ovvero La Prima Volta. Si tratta di un brano che a detta di molti non rientra propriamente nello stile di Pierdavide ma che al tempo stesso sembra essere molto amato dai fan.
Vi presentiamo il video dell’interpretazione di La Prima Volta di Pierdavide Carone, presentato dal giovane cantautore durante la diretta di Amici di sabato.
André Frank Zambo Anguissa, noto semplicemente come Zambo Anguissa, è diventato un calciatore del Napoli da pochi giorni ma ha già conquistato tutti. Il centrocampista camerunese è approdato in azzurro in prestito dal Fulham e ha fatto il suo esordio nel big match vinto dalla squadra di Luciano Spalletti contro la Juventus per 2-1, risultando uno dei migliori in campo grazie ad una prestazione di quantità e qualità al servizio dei compagni. Dopo un inizio timido, il calciatore classe 1995 ha iniziato a farsi vedere con più frequenza ed è diventato sempre più centrale nella manovra del club azzurro e nella riconquista del pallone: Anguissa è stato determinante per gli azzurri nel momento in cui c'è stata la grande pressione perché ha lavorato molto bene davanti alla difesa e ha recuperato diversi palloni per poter far ripartire subito l'azione. Mai fuori posizione, sempre con la giocata più facile (a parte qualche colpo di tacco superfluo) e il tutto condito con una grande fisicità. I numeri del suo primo match con la maglia partenopea sono piuttosto eloquenti: 84 tocchi di palla, 97% di precisione nei passaggi (70/72), due cambi di gioco riusciti su due tentati, sette contrasti vinti su 14 e due palloni intercettati in 95′. Luciano Spalletti ha elogiato la prova del suo centrocampista, affermando che "è un calciatore fondamentale, ci completa con le qualità che non avevamo"; e a tessere le lodi del nuovo acquisto del club azzurro ci ha pensato anche Matteo Politano nel post-partita del Maradona: "Sono davvero stupito da Anguissa: è arrivato da due giorni, si è integrato benissimo ed è stato uno dei migliori in campo".
La sorpresa Zambo Anguissa. Il centrocampista camerunese è stato uno dei migliori in campo al Maradona nella vittoria per 2-1 del Napoli sulla Juventus grazie ad una prestazione di quantità e qualità al servizio dei compagni: il 25enne può diventare un pezzo importantissimo della mediana di Luciano Spalletti.
Teresanna Pugliese decide di non correre più rischi. La tronista avrà sicuramente pensato: Antonio Passarelli lascia Uomini e Donne? E allora io non esco con Francesco Monte. Il Dj non riesce a credere alle proprie orecchia ma immediatamente ci si domanda il motivo che ha spinto la napoletana ad annullare l'esterna con il bel tarantino. Lei non fa una piega e sorridente ammette di aver dato buca al corteggiatore per una richiesta fuori luogo: organizzare il loro prossimo appuntamento. Insomma sembra proprio che la tronista ce la metta tutta per attirarsi le critiche dei telespettatori. Gli appassionati di Uomini e Donne hanno infatti interpretato le giustificazioni di Teresanna come una vera e propria scusa. Impossibile non concedere almeno un confronto, se si è rimasti delusi da un determinato atteggiamento. La Pugliese, però, è sicura di se e sviscera nel salotto televisivo quelle che sono le sue motivazioni che purtroppo non convincono nessuno. La verità sembra essere solo una: la tronista vuole evitare di vedere Antonio Passarelli in lacrime e, molto probabilmente, per rispetto, decide di evitare il bel tarantino. "Io penso di aver fatto tante cose per lui. Nel momento in cui mi viene chiesto di organizzare un'esterna, questa cosa non l'ho accettata. Mi aspettavo anche una reazione sua…", con queste parole la tronista apre le danze, subito interrotte da Maria De Filippi che le annuncia la reazione. Francesco Monte, infatti, non si mostra contento del comportamento della sua dolce metà e palesa i suoi dubbi a favore di telecamera. La richiesta era stata avanzata solo per mettere a tacere la sua insicurezza che, invece, la Pugliese ha lasciato fermentare. Un Francesco ingelosito da Teresanna e Antonio torna a far capolino nella trasmissione per cuori solitari, il bel tarantino non ha nessuna intenzione di organizzare l'appuntamento anche perchè il rapporto tra la tronista e Passarelli sta diventando sempre più ambiguo e la pazienza, come tutti ben sanno, ha un limite che non bisogna mai oltrepassare. La discussione si sposta poi nello studio televisivo dove Francesco affronta a muso duro il suo rivale in amore, mentre la tronista si gode in tutta tranquillità lo spettacolo della gelosia. Il tarantino non aveva proprio considerato il triangolo amoroso ma a quanto pare la scelta di Teresanna Pugliese è tutt'altro che semplice. I due corteggiatori non se le mandano a dire. Francesco bolla Antonio come un attore e Passarelli ribadisce che le continue critiche sono uno dei motivi che lo avevano convinto ad abbandonare per sempre il gioco delle coppie.
Teresanna Pugliese rifiuta l’esterna a Francesco Monte, alimentando così i dubbi del bel tarantino che entra in crisi e se la prende con Antonio Passarelli, accusandolo di essere un attore voglioso solo di vincere una sfida.
Francesco Rutelli, presidente dell'ANICA, ha ipotizzato la possibilità del cinema di aprire alla formula del Drive In, in attesa che l'emergenza coronavirus consenta la riapertura delle sale: "L'idea di fare delle arene cinematografiche in agosto, di avere la possibilità di luoghi all'aperto, distanziati, con dei protocolli, con protezione, sanificazione, gestiti dagli esercenti, potrebbe essere un modo intermedio, graduale, per non rassegnarci, mantenendo le condizioni di sicurezza". A Un giorno da pecora ha aggiunto che l'accordo con i Comuni è necessario e sarebbe l'unico scenario attuale che aprirebbe a una ripartenza del mercato: Bisogna fare un accordo coi Comuni, identificando aree molto grandi dove ci siano tutte le condizioni di sicurezza. Si possono studiare varie ipotesi, con automobili distanziate e tutto il resto, ma sarebbe un modo per tornare gradualmente, e prudentemente, a vivere. Accordi con i Comuni per spazi che consentano le norme di distanziamento anche tra le auto e un sistema di prenotazione da casa che impedisca assembramenti all'ingresso. No all'allestimento di Drive In nei centri città o nelle piazze, perché "per le auto, c'è bisogno di spazio", ma ok alla valutazione di zone fiera e periferiche che abbiano nel loro dna i requisiti minimi per consentire il flusso di persone minime a serata. L’Italia del cinema, al primo richiamo, si è già attrezzata e sta immaginando i primi drive in in diverse città. A partire da Roma, per aree tipo Casal Palocco o Eur, poi Milano con il Bovisa Drive-In, nell'area ex Triennale Bovisa, e Bologna, intenzionata a organizzare uno speciale drive-in al posto del tradizionale cinema all’aperto di Piazza Maggiore. Il cinema in piazza Maggiore, infatti, potrebbe trovare nuova vita con un progetto by car, sfruttando la visibilità che puntualmente ha in estate coniugandola con la formula che gli consentirebbe ancora vita. A sostenerlo, anche il direttore della Cineteca Gianluca Farinelli: "Pensiamo senza sosta a una formula per mantenere in piedi un qualcosa che sia vedere assieme un film, Tra le ipotesi, quella su cui stiamo ragionando di più è il drive-in. Sembrerebbe la posposta in grado di garantire più sicurezza, ed è è un'idea in un percorso lunghissimo".
Francesco Rutelli, presidente dell’ANICA, ha ipotizzato la possibilità del cinema di aprire alla formula del Drive In, in attesa che l’emergenza coronavirus consenta la riapertura delle sale: “L’idea di fare delle arene cinematografiche in agosto, di avere la possibilità di luoghi all’aperto, distanziati, con dei protocolli, con protezione, sanificazione, gestiti dagli esercenti, potrebbe essere un modo intermedio, graduale, per non rassegnarci, mantenendo le condizioni di sicurezza”.
“Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu”, il leggendario – un po' di enfasi è lecita, no? – primo album degli Elio e le Storie Tese, risale alla fine del 1989. La carriera “ufficiale” del gruppo, non contando i dieci anni di gavetta nei quali sono stati un fenomeno in massima parte milanese, sta dunque per raggiungere il quarto di secolo di durata. Riduttivo dire “felicemente”, perché i numeri – dischi prodotti e venduti, concerti, riconoscimenti e tutto il resto, senza dimenticare le due piazze d'onore (su due partecipazioni) al Festival di Sanremo, dicono di un successo notevolissimo e costante, che li qualifica come band transgenerazionale. Non ci fosse stata la prematura scomparsa, nel 1998, del polistrumentista Paolo Panigada, alias Feiez, si potrebbe parlare di perfezione, ma si sa che la perfezione non è di questo mondo e probabilmente nemmeno di quell'altro, ammesso che esista. Che si celebri la quasi-perfezione, allora, e che lo si faccia con un oggetto obsoleto come un CD. Anzi, con tre CD racchiusi assieme a un DVD in un bel cofanetto, che contiene pure un booklet pieno di foto ed è in vendita proprio da oggi ad appena venticinque euro. La cosa stravagante, in un mercato che non si fa certo scrupolo di festeggiare anniversari improbabili (si vedano le “edizioni del quarantacinquennale” dei Velvet Underground), è che nel comunicato stampa degli Elii delle nozze d‘argento con la discografia non si fa la minima menzione, così come dei trentacinque anni di attività totale. Non c'è niente da fare, i ragazzi ora più o meno ultracinquantenni non riescono davvero a essere normali. Per fortuna, eh. Il box in questione, che vanta una copertina esilarante, si intitola “Dei megli dei nostri megli” e si riallaccia in via diretta a quello che nel lontano 1997 fu il primo “best of” quasi convenzionale della formazione, “Del meglio del nostro meglio Vol.1”, che vi è recuperato interamente. “Del meglio del loro meglio”, il secondo CD, raccoglie invece una serie di duetti, anche inediti altrove, con amici/ospiti per lo più famosissimi: da Raffaella Carrà a Max Pezzali, da Lucio Dalla a James Taylor, da Enrico Ruggeri a Irene Grandi, da Riccardo Fogli a Eugenio Finardi, da Claudio Bisio a Gianni Morandi, da Giorgia a Pierangelo Bertoli. Nel terzo, “Del medio del nostro medio”, sono stati messi in fila qualche versione diversa di pezzi famosi (quella in spagnolo di “El Pube” fa sganasciare) e brani fino a ieri mai pubblicati che almeno in alcuni casi non paiono affatto scarti. Il top del programma, però, è costituito da “Gli audiovisivi”, DVD con venticinque clip del periodo 1989-2013 e una manciata di filmati extra (“contenuti speciosi”): non sono tutti quelli realizzati ma l‘excursus è straordinario, con punte di eccellenza nella “Born To Be Abramo” interpretata con Patrick Hernandez e “Ignudi fra i nudisti”. OK, tutti sono (o saranno presto) su YouTube, ma volete mettere? Va da sé che il pur ampio cofanetto rimane tuttavia solo un bignamino-ino-ino di ciò che rende gli Elii una delle band più brillanti, se non addirittura geniali, del rock italiano di sempre; rock da intendersi nell'accezione frankzappiana del termine, con relativi rischi di essere fraintesi a causa delle parolacce, dei coraggiosi equilibrismi sulla corda fra ironia e politicamente scorretto, dei cazzeggi sfrenati, del frequente ricorso al citazionismo musicale e testuale. Oggi che il gruppo è un'istituzione accade assai meno di un tempo, ma all'epoca di “Del meglio del nostro meglio Vol.1” – 1997, come si è detto – la situazione era ben diversa. Volli così propagandare in modo corretto il valore di Elio e compagni, e per farlo li convinsi a concedermi un'intervista nella quale mi avrebbero risparmiato il florilegio di stronzate che di solito regalavano ai giornalisti. Accettarono e ”l'intervista seria” (la chiamai esattamente così) fu apprezzata, tanto che nell'ultimo paio d'anni è stata persino riproposta due volte sui loro canali ufficiali. “L’associare le cazzate alla buona musica”, mi raccontò Elio, “è stata una scelta consapevole dall’inizio. Sapevamo, cioé, che avremmo dovuto affrontare questa dicotomia, e quindi ne accettiamo anche i lati meno positivi. Quello più negativo in assoluto è appunto l’essere considerati cazzari, gente che dice cazzate anche divertenti ma che non può essere presa sul serio come accade ad altri che magari suonano meno bene ma che interpretano la musica come una cosa sacra”. Solo un piccolo disappunto, ovvio, perché i consensi erano in ogni caso rilevantissimi, ma che ai nostri eroi non andava giù. Non deve essere granché bello sapere di essere amati per ciò che non si è. Nella primavera del 2013, in un‘altra chiacchierata, il bassista Faso mi confermò l‘avvenuto cambiamento di rotta: “Ci hanno visti in tante situazioni diverse, veicolando buona musica attraverso testi spiritosi. Con la televisione si arriva a una platea che altrimenti difficilmente raggiungeresti, e l’impressione generale è che siamo davvero bravi a suonare. Insomma, ora siamo reputati un'ottima band che fa anche ridere e non più dei cazzoni che suonano anche bene. Mi pare una differenza abbastanza significativa”. Senz'altro. Se qualcuno nutrisse ancora dubbi, “Dei megli dei nostri megli” ha comunque tutto ciò che occorre per fugarli.
È arrivata oggi nei negozi una ricca ma economica chiave di accesso in tre CD e un DVD al coloratissimo, irresistibile mondo di una delle migliori band della Penisola. Una band che a lungo, ci credereste?, è stata trattata con sufficienza da tanti appassionati. Aveva ragione Freak Antoni degli Skiantos a dire che “non c’è gusto in Italia ad essere intelligenti”.
Famosa per essere una delle fidanzate degli One Direction, Danielle Peazer non se la sta vedendo propriamente bene nelle ultime ore. E’ da questa mattina, infatti, che il suo nome è diventato TT su Twitter grazie ai fan, e non solo, che hanno voluto approfittare del celebre social network per farle gli auguri di buon compleanno. Questa splendida ballerina di origini miste (italiane, inglesi e indiane) compie proprio oggi 24 anni e in occasione di tale data, forse anche allo scopo di dimostrare vicinanza ai propri beniamini, le fan della celebre boy band si sono scatenate al fine di esprimerle i loro più sinceri auguri. Io non vedo Danielle come un idolo, ma: Happy Birthday Danielle :D — H. (@itsharrysgirl_) Giugno 10, 2012 evitate di dire "non mi importa di danielle e eleanor" se poi avete 41425353253 tweets dedicati a loro. — don't call me maria☮ (@shesdramaqueen) Giugno 10, 2012 Se fossi Danielle non chiederei niente per il compleanno. Ce l'ha già il regalo più grande. — Cèline Siragusa (@Shenandoah_) Giugno 10, 2012 Buon 24° compleanno Danielle,e grazie di rendere felice ogni giorno il nostro liam.♥♥♥♥we love you xxxx
E’ da questa mattina che il celebre social network Twitter si divide nel fare gli auguri a Danielle Peazer, fidanzata di Liam Payne degli One Direction. Qualcuno tra i fan, però, storce il naso di fronte a tale tendenza e ne approfitta per dire la sua su questa fortunata 24enne.
Per chi proviene da una realtà complessa e difficile come quella di Napoli, le problematiche di inquinamento o mancanza di spazi verdi di metropoli e capitali europee come Londra o Parigi sembreranno quasi una presa in giro. Ma in Europa e nel mondo, dove le città hanno un tasso di civiltà e vivibilità maggiore, si cerca realmente di trovare i modi migliori per vivere sempre meglio le città. Nathalie Kosciusko-Morizet, ex ministro e portavoce del precedente governo, astro nascente della destra francese, che punta a diventare sindaco di Parigi, si è imposta come obiettivo quello di stravolgere Parigi per renderla una delle città in cui vivere migliori al mondo. Le sue proposte per lo sviluppo urbano sono una triplice promessa: fare di Parigi una città con energia positiva, che dà più energia di quanta ne consuma, una città accogliente con la sua identità, la sua gente, l'ambiente ed infine una città ambiziosa. Il piano urbanistico di rinnovamento della capitale francese della Morizet si sviluppa in 8 punti: 1) Parigi è una delle città europee con minor spazio verde pro capite secondo i dati di NKM ed è dunque indispensabile fare un uso migliore degli spazi verdi esistenti, recuperando due polmoni verdi di Parigi come il Bois de Vincennes e Boulogne, e varare un piano per conquistare un milione di m2 di ulteriori spazi verdi. 2) La "piccola cintura" è una ferrovia che corre attorno a a Parigi, all'interno della città, e attraverso 9 distretti. In gran parte inutilizzato oggi, il sito ora ospita più di 400 specie vegetali e 100 specie animali. Per preservare la biodiversità e aprire questo luogo magico ai parigini, sarà trasformato in un percorso ecologico, che sarà anche il primo anello completo in bicicletta intorno a Parigi. 3) NKM vuole sperimentare una pedonalizzazione parziale dei quattro quartieri del centro (1a, 2a, 3a e 4a) e le "colline" di Parigi (la Montagne Sainte-Geneviève, Montmartre, Belleville), preservando gli assi principali circolazione (come Boulevard Sebastopol, Rue de Rivoli, rue Réaumur, rue Saint-Jacques). 4) Ogni uscita della tangenziale è una "porta" di Parigi. Oggi queste zone sono posti generalmente rumorosi e inquinati, dedicati esclusivamente alla vettura. Domani, la più importante di queste porte si trasformerà in grandi piazze pedonali che collegheranno Parigi alle periferie e diventare nuovi centri di vita culturale e sociale parigina. 5) Diverse stazioni della metropolitana sono "stazioni fantasma" sotto il suolo di Parigi: esse sono state chiuse nel 1940 dopo l'occupazione di Parigi, o non sono mai più state aperte ma obiettivo della candidata sindaco è di riconvertire questi luoghi abbandonati. 6) Seppellire la tangenziale è un progetto gigantesco: sarà effettuato entro il 2020 e finanziato dalla vendita di terreni. Si proseguirà con la realizzazione di un rivestimento per ridurre l'inquinamento acustico. 7) Sviluppare gli ex passaggi ferroviari di Bercy-Chareton. Sul territorio del 12° arrondissement (oltre 63 ettari) sarà costruito un distretto eccezionale ed esemplare incentrato su agricoltura urbana e cibo. Questo spazio ospiterà anche più di 50 000m ² di strutture pubbliche (asili nido, scuole …), un gruppo di negozi e servizi nelle vicinanze, e un parco di 3 ettari. Verranno creati serre di ricerca e la produzione di 30 000 m² di terreno coltivabile, che sarà la più grande area di Parigi dedicata all'agricoltura urbana. 8) Ristrutturare l'Arsenal creando una città dello sport di 8000 m2, quasi 180 case per le famiglie attraverso un programma studiato con i proprietari di abitazioni, alloggi per un centinaio di studenti, negozi, uffici, un vivaio, o spazi di parcheggio per i residenti locali.
Nathalie Kosciusko-Morizet, la candidata sindaco di Parigi, rivela i suoi progetti di sviluppo per la città.
"Mi annoiavo con tutta questa staticità nel mio mondo visivo", ha detto Anthony Howe, l'artista che realizza incredibili sculture cinetiche da lasciare senza parole. Immaginate di trovarvi in un parco di fronte a delle installazioni metalliche, probabilmente non ci fareste neppure caso se non fosse che con il vento queste sculture iniziano a muoversi e cambiare forma continuamente. Sembra quasi una magia che ipnotizza ma invece si tratta delle sculture cinetiche, cioè in movimento, dell'artista Anthony Howe. L'artista, pittore e sculture originario dell'Eastsound, WA, crea enormi pezzi, di metallo o specchio, che utilizzano la potenza visiva unita alla forza del vento. Howe crea un'arte che vive e si muove con la natura, e le sue sculture danno l'impressione di danzare nel mondo reale.
Si chiamano sculture cinetiche le opere d’arte di Anthony Howe, l’artista che realizza enormi installazioni che cambiano col vento creando effetti assolutamente ipnotici.
La collezione Primavera/Estate 2014 di Philipp Plein sembra segnare una svolta per la maison. Il designer mantiene il suo stile rock strong ma attenua il mood proponendo modelli più essenziale rispetto al passato. Le giacche in pelle, i teschi, le borchie e le applicazioni metalliche sfumano leggermente lasciando il passo a linee più essenziali, gonne a ruota pizzi sensuali e ad affascinanti tessuti lavorati.
Durante Milano Moda Donna, Philipp Plein presenta la collezione Primavera/Estate 2014 con uno show spettacolare. Sul palco la scatenata performance di Iggy Azalea.
Se il cinema italiano ha buone ragioni d'esultare dopo l'uscita di "Pinocchio" nei cinema americani, suscita non poco sconcerto il fatto che il film di Matteo Garrone venga distribuito oltreoceano con l'etichetta "PG13", ovvero "Film vietato ai minori di 13 anni non accompagnati da un adulto". Si parla di "immagini disturbanti" che hanno spinto la Motion Picture Association of America ad applicare tale misura. Negli Stati Uniti, Pinocchio è uscito a Natale. Considerato che il celebre romanzo di Carlo Collodi è una favola per bambini con diverse trasposizioni cinematografiche per famiglie (non ultima il film animato Disney del 1940), è invitabile lo stupore nei confronti del film di Garrone, che in Italia è uscito in sala a fine 2019 senza alcuna limitazione. Pare che tra le scene considerate sconvolgenti per i bambini ci siano quella in cui Pinocchio lancia un martello in faccia al Grillo Parlante, nonché le sequenza in cui viene impiccato dal Gatto e la Volpe e più tardi inghiottito dal Terribile Pesce-cane.
Il film di Matteo Garrone è uscito al cinema in America, ma ha ricevuto l’etichetta di PG13 (“Film vietato ai minori di 13 anni non accompagnati da un adulto”), a causa di alcune scene reputate “disturbanti”. Il film, fedelissima trasposizione del romanzo di Collodi, aveva scandalizzato anche alcuni genitori nel Regno Unito.
Insieme ai nuovi iPhone 7 e iPhone 7 Plus, in occasione del keynote Apple di oggi è stato presentato anche il nuovo Apple Watch Series 2, l'attesissimo smartwatch dell'azienda di Cupertino. Ad anticipare l'annuncio del nuovo orologio smart, dopo la notizia dell'arrivo di Super Mario Run su iPhone, l'interessante classifica che mette in evidenza il gran numero di wearable device Apple venduti: l'Apple Watch è l'orologio più popolare al mondo dopo Rolex. Secondo Apple, nella classifica batte brand di orologi molto noti come Fossil, Omega, Cartier, Citizen, Seiko, Patek Philippe, Longines, Tissot e Casio. Lo smartwatch Apple guadagna dunque la prima posizione come orologio intelligente più venduto. Dopo l'annuncio sale sul palco Jeff Williams che riassume tutte le novità del nuovo sistema operativo watchOS 3 come l'introduzione di una tastiera touch sulla quale disegnare le lettere e la funzione SOS per chiamare i soccorsi premendo un pulsante. Ma l'attenzione del pubblico presente è tutta rivolta al nuovo Apple Watch Series 2, un device resistente all'acqua fino a 50 metri di profondità. Tra le caratteristiche tecniche del nuovo orologio di Apple un chip S2, un dual core che nasconde una GPU due volte più efficiente rispetto a quella che caratterizzava il primo modello.
Insieme ai nuovi iPhone 7 e iPhone 7 Plus, in occasione del keynote Apple di oggi è stato presentato anche il nuovo Apple Watch Series 2, l’attesissimo smartwatch dell’azienda di Cupertino.
Se ne è detto tantissimo, e ancora più se ne è scritto, ma tra Rihanna e Jay Z non ci sarebbe mai stato alcun flirt. A negarlo, sebbene in maniera indiretta, è proprio Riri con un post pubblicato su Instagram per condividere la nuova gravidanza di Beyoncè. A poche ore dal momento in cui l’artista ha rivelato di essere in dolce attesa di due gemelli, la collega ha voluto essere la prima a farle pubblicamente gli auguri. “Sono eccitata per questa novità! Congratulazioni a te Beyoncè, e al mio fratellone Jay Z”: così Rihanna ha scritto sui social, complimentandosi con la coppia per la meravigliosa notizia. La popstar è incinta di due gemelli, che arriveranno 5 anni dopo la nascita della primogenita Blue Ivy. Questa notizia basta da sola a sgombrare il campo dalle voci di crisi che si sono susseguite sempre più numerose a proposito della coppia. so excited about this news!!!! Congratulations to you @Beyonce and my big brother Jay!!!! 👼🏾👼🏾 A post shared by badgalriri (@badgalriri) on Feb 1, 2017 at 11:51am PST Nel 2015 si è parlato a lungo di un flirt tra Rihanna e Jay Z. I due sarebbero riusciti a suscitare la gelosia della consorte del rapper al punto che la notizia sarebbe arrivata alla stampa. Quel pettegolezzo parte da lontano, fin da quando, nel 2005, Rihanna firmò con l’etichetta discografica di Jay Z, diventandone la “pupilla”. Si parlò addirittura di una crisi profonda nel rapporto tra i due, durata un anno e cominciata proprio a causa di Riri. In realtà, le cose starebbero in maniera diversa e il post pubblicato da Rihanna lo dimostra. La popstar, reduce dalla delusione legata al flirt nato tra Drake e Jennifer Lopez, non avrebbe mai nutrito altri sentimenti per Jay Z che non fossero quelli fraterni. Anche Kelly Rowland, grande amica di Beyoncè e sua ex collega, smentì quella rivalità con Rihanna: “Sono due donne molto sicure. E si sostengono l'un l'altra nonostante il mondo pensa che siano contro”.
A dispetto delle voci che volevano fosse una delle ragioni della presunta crisi tra Beyoncè e Jay Z, Rihanna è la prima a fare gli auguri alla popstar per la sua gravidanza. E al rapper si rivolge chiamandolo “fratellone”.
Nelle scorse settimane, la Procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, relativo alla morte di Pino Daniele. Dai primi esiti della consulenza medica, si è evinto che il decesso sarebbe stato causato dall'occlusione a un by pass ortocoronarico. Sembra, dunque, che grazie ad un intervento tempestivo, il cantante avrebbe potuto salvarsi. Amanda Bonini ha rilasciato un'intervista all'Ansa, tramite la quale ha ricostruito gli ultimi attimi della vita del compagno e ha dato la sua versione dei fatti. Tutto è iniziato con quello che sembrava essere un banale calo di pressione: "In casa Pino aveva avuto credo un calo di pressione e gli avevamo sollevato le gambe. Poi si era ripreso". L'artista, però, ha avuto un altro malore e così è stata chiamata l'ambulanza. Ha spiegato, dunque, perché hanno deciso di non attendere i soccorsi: "Non voleva farsi mettere le mani addosso da nessuno che non fosse il suo cardiologo di fiducia. Non aveva i sintomi dell'infarto e voleva essere portato a Roma (…) Non lo abbiamo contraddetto per non farlo agitare di più. Pino era determinato e autoritario. Nessuno avrebbe potuto fargli cambiare idea". Amanda Bonini, allora, ha accompagnato Pino Daniele a Roma. A sei minuti dall'arrivo in ospedale, però, ha smesso di parlare: "In auto diceva di sentire un formicolio alle gambe e pensava che fosse un ictus. Quando il navigatore indicava che mancavano sei minuti all'ospedale S. Eugenio, ha smesso di parlare. Credevo fosse svenuto". Poco dopo, l'ospedale ha annunciato la morte del cantante. Così la Bonini si è trovata a dover affrontare la furia dei fan e le frecciatine dell'ex compagna di Pino Daniele, Fabiola Sciabbarrasi. Ecco come ha commentato quanto sta accadendo:
Amanda Bonini, ultima compagna di Pino Daniele, ha rilasciato un’intervista all’Ansa in cui ha raccontato gli ultimi istanti di vita del cantante. Poi ha aggiunto: “Ora mi sento come Cristo in croce. La vita è un incubo, a volte vorrei non svegliarmi più”.
Il capolavoro – eufemisticamente parlando – è servito. 7 giugno 2020 termina gara 7 della semifinale di Eastern Conference tra Atlanta Hawks e Philadelphia 76ers. I quotatissimi uomini di Doc Rivers, dopo una regular season che tanto bene aveva fatto sperare per il cammino ai Playoffs, cedono davanti al proprio pubblico contro una squadra partita con ben altre ambizioni e trovatasi dinanzi a un roster impaurito, tornato improvvisamente disfunzionale e dilaniato dall’interno dal solito enorme equivoco tattico di nome Ben Simmons. Una gestione in campo, quella della point-guard australiana, che se possibile è stata comunque migliore di come invece è stata gestita la vicenda lontano dal parquet, con il coach della squadra Doc Rivers e la stella Joel Embiid che nei minuti immediatamente successivi a gara 7 non persero occasione di criticare il 25enne ignorando tutti quelli che sarebbero poi stati i risvolti in ottica mercato di quelle pesanti dichiarazioni. Perché se è vero che un giocatore come Simmons sia ancora oggi, nonostante lo status affermato di star NBA (3 volte All-Star), difensore d’élite (sempre in corsa per il premio di DPOY), giocatore dall’invidiabile visione di gioco (viaggia quasi in tripla doppia di media in carriera (15.9, 8.1 rimbalzi e 7.7 assist in 275 partite giocate in carriera) un rebus irrisolto in determinate situazioni di gioco (basti pensare al 34% con cui ha tirato i liberi in post-season) a causa di un tiro mai realmente allenato e ormai condizionato da troppi dubbi e insicurezze, dall’altra parte un giocatore esteso pochi mesi fa e ancora titolare di 33, 35, 38 e 40 milioni di dollari di contratto per le prossime 4 stagioni non andava svalutato e bistrattato al punto da mettere tutti i team NBA nella condizione di attendere la svendita di un potenziale uomo-franchigia. Il problema è il limite del giocatore o un suo errato utilizzo in campo? Messo nelle giuste condizioni tecniche (il più volte paventato utilizzo offensivo in stile-Draymond Green di Golden State) Simmons può ulteriormente migliorare e avere un ruolo non più macchiato da una lacuna evidente come quella del tiro in un attacco di una contender? La risposta è si, ma allo stesso tempo tutto questo non può avvenire, per questioni di spacing, nella stessa squadra di Joel Embiid. Non nel basket odierno, non col il centro più dominante della lega, ma altrove. Questo apre quindi uno scenario interessante sulle prospettive di mercato dell’australiano. C’è chi parla dei Rockets (in cambio di John Wall), c’è chi continua a menzionare Golden State, chi pensa ai Kings come sponda di una trade a più squadre e pronti a ricevere Simmons per fare uno step decisivo nella crescita di un roster da troppi anni nella mediocrità, c’è chi associa il caos generato a Philadelphia all’insoddisfazione di Damian Lillard in quel di Portland, ipotizzando uno scambio tra le due squadre.
Dopo l’ennesima bruciante eliminazione in post-season e i soliti, ciclici problemi emersi nella gestione tecnica di un giocatore perennemente in primo piano più per i difetti che per i pregi, Ben Simmons ha deciso: non parteciperà nemmeno al training camp dei 76ers e ha chiesto di essere scambiato quanto prima.
Si è da pochi minuti conclusa la conferenza d'apertura dell'evento Google I/O 2016, l'annuale incontro all'interno del quale l'azienda di Mountain View presenta tutte le principali novità per quanto riguarda i propri prodotti. Ad aprire la conferenza Google il CEO Sundar Pichai che dopo una rapida introduzione sull'evoluzione della Rete ha sottolineato l'importanza dei dispositivi mobile, sempre più utilizzati dagli utenti per cercare informazioni. Oggi il popolare motore di ricerca del colosso di Mountain View offre tecnologie evolute che hanno trasformato Google in una piattaforma sempre più funzionale: da un semplice luogo dove cercare informazioni tramite una serie di link alla tecnologia del Knowledge Graph che offre agli utenti soluzioni intelligenti con schede complete di contenuti multimediali, il supporto ai comandi vocali e tante altre funzionalità utilizzate ogni giorno da milioni di utenti in tutto il mondo. Tra le prime novità annunciate nel corso della sera di oggi dal numero uno di Google troviamo il servizio Assistant, un assistente virtuale in grado di aiutare le persone a svolgere azioni concrete nel mondo reale. Google Assistant verrà integrato a partire dalla fine del 2016 nei principali servizi di Big G tramite un'applicazione web, su smartphone e tablet Android, sugli smartwatch Android e sulle automobili che supportano Android Auto. Inoltre questa nuova tecnologia sarà integrata nel nuovo Google Home, un dispositivo per la casa in grado di essere comandato tramite comandi vocali: dalla riproduzione della musica fino all'interagire con Chromecast e Chromecast Audio. Un'altra novità annunciata dal palco della conferenza Google I/O 2016 è l'applicazione di messaggistica Allo che si contraddistingue delle altre app di instant messaging per una serie di funzionalità come la possibilità di rispondere in maniera automatica ad alcuni messaggi ricevuti grazie all'utilizzo dell'intelligenza artificiale ma anche altre feature più semplici come la possibilità di ingrandire il testo, scrivere sopra le foto inviate ed impostare un'opzione per far sapere ai propri contatti quando si è disponibili per chattare. L'app Allo di Google permette inoltre di prenotare un ristorante grazie alla partnership con il servizio OpenTable e di effettuare ricerche in-app per vedere i film in programmazione al cinema o per cercare un video da condividere all'interno di una conversazione. Subito dopo Allo il team di Big G ha svelato l'app Duo, un servizio dedicato alle videochiamate one-to-one per tutti gli smartphone Android e iOS. Google Duo offre la crittografia end-to-end come tutte le principali applicazione di messaggistica istantanea in circolazione e si distingue dalle altre applicazioni per la modalità knock-knock che permette di vedere cosa riprende la fotocamera della persona che si intende chiamare ancor prima che questo risposta alla chiamata. Una delle novità più attese all'evento Google I/O 2016 è stato sicuramente il nuovo sistema operativo Android N che offre agli utenti performance migliori ed una maggiore sicurezza grazie ad alcune tecnologie come la crittografia file-based oltre al rilascio di un numero di aggiornamenti più frequente. Inoltre il nuovo sistema operativo per smartphone Android offrirà il supporto nativo al multitasking e la funzione Quick Switch che permetterà di passare con un semplice doppio tap sulla schermata dell’ultima app aperta. Grande spazio alla realtà virtuale con la presentazione ufficiale della nuova piattaforma Daydream che sarà supportata dal nuovo sistema operativo Android N per trasformare tutti gli smartphone Android in un dispositivo VR. Grazie alla modalità VR disponibile nel nuovo sistema operativo per smartphone e tablet, gli utenti saranno in grado di trasformare gli smartphone Samsung, HTC, LG, Xiaomi, Huawei, ZTE e ASUS come visori VR. Insieme al VR Mode di Android N arriveranno anche applicazioni come Netflix, IMAX, HBO, CNN e Hulu ma anche applicazioni come YouTube, Maps, Street View e Google Foto. Il debutto della piattaforma Daydream ed il relativo controller saranno resi disponibili nel corso dell'autunno. Novità anche per i dispositivi indossabili, dal palco dell'evento per sviluppatori Google, infatti, il team dell'azienda del noto motore di ricerca ha annunciato il nuovo Android Wear 2.0, la nuova versione del sistema operativo per orologi smart che introduce una serie di novità come la possibilità di scrivere il testo sul display dell’orologio e numerose novità per il monitoraggio dell’attività fisica. Da segnalare inoltre il supporto alle applicazioni stand-alone che con Android Wear 2.0 potranno essere eseguite senza la necessità di collegare uno smartphone. A partire dalla serata di oggi il team di Google ha rilasciato per il download gratuito una prima versione dedicata agli sviluppatori, il rilascio della versione finale è invece atteso per l'autunno.
Si è da pochi minuti conclusa la conferenza d’apertura dell’evento Google I/O 2016, l’annuale incontro all’interno del quale l’azienda di Mountain View presenta tutte le principali novità per quanto riguarda i propri prodotti.
Si dice che gli occhi sono lo specchio dell’anima e che riescono a rivelare i propri sentimenti, ma non tutti sanno che possono dirci molto anche sulle nostre condizioni di salute. Ogni colore viene associato ad una determinata malattia a cui si è maggiormente esposti. Naturalmente il rischio di contrarla dipende da innumerevoli altri fattori, ma fare una visita dall’oculista potrebbe rivelare dei segnali di allarme. Dopo aver scoperto cosa ci dicono i brufoli e la lingua sulla nostra salute, è arrivato il momento di analizzare il colore degli occhi. Occhi marroni – Più sono scuri gli occhi marroni, più si avrà una naturale protezione dai raggi Uv. Le persone con gli occhi marroni hanno meno probabilità di andare incontro al cancro della pelle e alla cataratta, ma sono più esposti a vitiligine e malattie cutanee. Occhi nocciola – Gli occhi color nocciola indicano una maggiore sensibilità al dolore e all’ansia rispetto a coloro che hanno gli occhi più scuri. In particolare, le donne con questo colore di iride hanno più probabilità di avere un parto doloroso. Occhi verdi – Le persone con gli occhi chiari sopportano il dolore e solitamente non soffrono di ansia e depressione. Allo stesso tempo, però, gli occhi verdi non sono protetti dai raggi Uv e quindi si rischia maggiormente di andare incontro al cancro. Occhi blu – Le persone con gli occhi blu corrono gli stessi rischi di quelli con gli occhi verdi. Inoltre, hanno anche una maggiore tendenza a soffrire di problemi di alcolismo. Occhi Rossi – Ognuno di noi ha gli occhi rossi di tanto in tanto. Le cause possono essere molteplici, secchezza, allergia o esposizione al sole e alla polvere. Quando però si arrossiscono regolarmente si potrebbe essere maggiormente esposti alla depressione o alla sindrome di Sjögren, un’infezione che colpisce i vasi sanguigni, i cui effetti potrebbero diventare anche gravi.
Avete mai pensato che il colore degli occhi potesse darci delle informazioni utili sulle nostre condizioni di salute? Scopriamo a quali malattie siamo maggiormente esposti a seconda del colore dell’iride.
Quasi cinquanta gatti domestici spariti nel nulla da inizio estate, gli ultimi due appena qualche giorno fa. È un vero e proprio giallo quello che si sta consumando a Lesignano De' Bagni, un piccolo comune in provincia di Parma: in poco più di tre mesi sono scomparsi misteriosamente fin troppi felini per pensare che sia solo una coincidenza. “Sono tutti gatti che vivono in casa, che non escono dal loro giardinetto o comunque restano nelle zone limitrofe” spiega Luana Giusti, veterinaria e residente di Lesignano, che dal 13 luglio non ha più notizie di Aria, la sua gattina, e che da tempo si sta impegnando in prima persona per cercare di mobilitare cittadini, autorità e forze dell'ordine per provare a risolvere questo mistero, con tanto di mappatura delle sparizioni. Avvengono prevalentemente in alcune frazioni, ma non solo. Anzi, persino in alcuni paesi limitrofi si starebbero registrando episodi simili. Come racconta ancora la veterinaria, oltre alla grande maggioranza di gatti domestici, pertanto tutti “sterilizzati, pasciuti e ben nutriti, e quindi senza alcun motivo per allontanarsi”, a sparire sono anche alcuni esemplari delle colonie feline. Ma non fa molta differenza. Il punto è sempre lo stesso: “Non riusciamo a capire cosa sta succedendo e non riusciamo a fermare queste sparizioni. Normalmente scompaiono a tarda notte -continua- e ad onore del vero abbiamo trovato solo un gatto evidentemente sbranato da un animale selvatico, mentre di tutti gli altri non è mai stato trovato nulla”. Niente resti, niente impronte di lupi, ad esempio, e niente segni che possano aiutare le ricerche. Un paio di anni fa, sempre a Lesignano, erano già avvenute strane sparizioni di felini, ma alla fine si era riusciti a individuare un soggetto che si intrufolava nei giardinetti delle tante abitazioni circondate dal verde in paese per rubare degli esemplari che poi venivano utilizzati per l'allenamento dei cani da combattimento, ma questa volta pare che la pista da seguire sia un'altra. Quale, non è ancora dato sapere. Non essendo gatti di razza, è improbabile la loro rivendita nel mercato nero degli animali domestici o delle pellicce, mentre in paese, raccontano sia Giusti che Emanuela Zoppi, anche lei proprietaria di gattini scomparsi in cerca di verità, da un po' di tempo gira una strana voce e cioè che ci sia dietro qualcuno disposto a rivendere la carne felina spacciandola per quella di coniglio. “Spero che non sia vero: questi gatti fanno parte della nostra famiglia -dice Emanuela, che da un paio di settimane non ha più notizie di Mimì, esemplare di appena un anno- e non possiamo pensare che possano aver subito torture o qualcosa di molto brutto. Preferisco immaginare che sia passato un lupo, perché in quel caso è la natura che fa il suo corso e quindi ci sta. Ma che ci sia la mano dell'uomo per essere torturati o mangiati è una cosa che non si può proprio pensare”. “La questione è seria, anche se non parliamo di gatti di valore sono animali che rappresentano un bene per le persone -ribadisce invece Luana Giusti-. Hanno un impatto emotivo molto importante, sono membri della famiglia, senza dimenticare che a tutti gli effetti, anche dal punto di vista legale, l'animale è considerato una proprietà, dunque la loro sparizione andrebbe approfondita”.
Da inizio estate sono spariti misteriosamente a Lesignano, vicino Parma, quasi 50 gatti domestici: solo in un caso sono stati ritrovati i resti di un felino sbranato da animali selvatici, mentre degli altri non ci sono tracce. Non si tratta di esemplari di razza e quindi la pista di una rivendita risulta al momento improbabile, ma nessuna ipotesi è stata ancora esclusa. In paese, inoltre, ultimamente sta anche girando una voce secondo la quale qualcuno si sia messo a sottrarre questi animali ai propri padroni per spacciare la loro carne per quella di coniglio. Dopo denunce, esposti e ronde notturne, oltre ad una lettera al prefetto di Parma di diversi cittadini, fra cui la veterinaria Luana Giusti, che dopo la scomparsa della sua gatta si è presa l’impegno di mappare persino i luoghi delle misteriose sparizioni, anche il comune si è interessato al problema. “Ma non creiamo allarmismi”
E come ogni anno è arrivato il momento di decretare il Miglior Film secondo l'Academy, che tra le pellicole uscite al cinema nel 2012 ha scelto proprio "Argo" di Ben Afflecck che da outsider, snobbato nella cinquina dei registi e da sempre osteggiato dall'Academy per i suoi ruoli d'attore, questa volta aveva piazzato un film forte, capace di andare molto bene ai botteghini e di racimolare una valanga di premi tra più importanti del 2013 è stato ripagato con l'ambitissima statuetta, la più importante di tutte, annunciata nientemeno che dalla moglie del Presidente degli U.S.A., Michelle Obama. Tra i candidati di quest'anno c'era il caso particolare di “Amour” capolavoro del regista austriaco Michael Haneke e grande sorpresa di questi Oscar. Un film duro e difficile, che racconta la vita dei due anziani protagonisti, con garbo e raffinatezza e che curiosamente aveva fatto incetta di nomination ritrovandosi candidato anche come Miglior Film Straniero, Miglior Sceneggiatura Originale, Miglior Regia, e Attrice Protagonista, grazie alla meravigliosa Emmanuelle Riva, la più anziana nominata di sempre. Film rivelazione dell'anno, anche “Beasts of the Southern Wild” (da noi “Il Re Delle Terre Selvagge”) era incluso nei 9 migliori film. Diretto da Benh Zeitlin era l'outsider assoluto, già un caso per esser presente in questa categoria e per aver fatto guadagnare alla piccola Quvenzhané Wallis una candidatura come la più giovane Miglior Attrice candidata agli Oscar. Da sempre antipatico all'Academy, anche quest'anno Tarantino è stato ingiustamente escluso dalla cinquina dei miglior registi ma il suo “Django Unchained” era nominato come miglior film, oltre che per Sceneggiatura Originale, Montaggio Sonoro, Fotografia e per Christoph Waltz, nominato come Miglior Attore Non Protagonista. “Les Miserables”, la sfarzosa trasposizione cinematografica dell'opera di Hugo per mano di Tom Hooper era una tra le favorite di quest'anno, visto anche il grande successo del regista che vide trionfatore due anni fa “Il discorso del Re”.
La corsa di Ben Affleck si conclude con la vittoria più importante, quella del Miglior Film agli Oscar 2013 con “Argo” dove l’attore ha nuovamente battuto “Lincoln” dato per favorito.
Paisley Park, la proprietà in cui viveva, registrava ed è morto Prince sarà aperta al pubblico a partire dal prossimo ottobre, grazie alla volontà degli eredi del cantante e all'investimento della società che gestisce un altro luogo di culto della musica mondiale, Graceland, ovvero la proprietà che appartenne a Elvis. Non ci vuole molto per ipotizzare che anche questa diventerà un vero e proprio luogo di culto, anche per essere stato il luogo in cui il cantante ha trovato la morte. Prince, infatti, è stato trovato senza vita nell'ascensore la mattina del 21 aprile, ammazzato da un'overdose causato da pillole contraffatte che probabilmente contenevano fentalyn, un analgesico 50 volte più forte dell'eroina, che sarebbe stato acquistato illegalmente. La sorella di Prince ha specificato che quella di rendere pubblica la proprietà era già uno degli obiettivi del cantante di "Purple Rain": "L'apertura di Paisley Park è una cosa che Prince ha sempre voluto. Solo poche centinaia di persone hanno avuto la rara opportunità di poter girare la proprietà nella propria vita. Adesso, invece, i fan di tutto il mondo potranno vivere il mondo di Prince per la prima volta, dal momento che apriremo le porte di questo fantastico luogo". E chi se non coloro che gestiscono da anni una delle proprietà più visitate al mondo, ovvero quella di Elvis, poteva prendersi la responsabilità di farne un vero e proprio museo a cielo aperto: sarà la Graceland Holdings a organizzare tutto, forte dei 20 milioni di persone che hanno visitato la magione di Elvis (circa 600 mila all'anno).
I familiari di Prince apriranno la proprietà in cui il cantante è vissuto, registrato ed è morto lo scorso 21 aprile.
Il pressing delle ultime settimane ha portato i suoi frutti: Kaio Jorge sarà un nuovo calciatore della Juventus. Presto, prestissimo. Si tratta ormai di questione di giorni, con l'attaccante brasiliano pronto ad aggregarsi alla rosa a disposizione di Allegri già nel corso della prossima settimana, dopo l'accordo trovato tra la Juve e il Santos. Il club bianconero ha deciso di alzare la posta per accelerare e battere la folta concorrenza, Milan in testa. Anziché attendere la scadenza naturale del contratto, a fine anno, la Juventus ha messo sul piatto una cifra irrisoria, che è comunque bastata per convincere il Santos e aggirare gli ultimi ostacoli per la definizione della trattativa. I bianconeri pagheranno 1,5 milioni subito, altri 1,5 alla prossima qualificazione in Champions della Juve, poi i bonus potranno far lievitare a 4 milioni il costo totale dell'operazione (nella quale è inserita anche una percentuale del 5% sulla futura rivendita, a favore del club brasiliano). Kaio Jorge arriverà subito a Torino e andrà a completare il reparto offensivo della Juve, alle spalle di Cristiano Ronaldo, Dybala e Morata: visite mediche programmate nei prossimi giorni, poi la firma sul contratto e l'inizio della sua nuova avventura in bianconero.
Kaio Jorge sarà presto un nuovo giocatore della Juventus. Il giovane attaccante brasiliano del Santos arriverà subito alla corte di Massimiliano Allegri, dopo l’intesa trovata dai bianconeri con il club paulista. La Juve pagherà una cifra irrisoria, in considerazione del contratto in scadenza a dicembre: l’operazione, tra bonus e parte fissa, potrà arrivare a costare 4 milioni.
Zooey Smale è una ragazza di 28 anni, viene da Nottinghamshire, in Gran Bretagna, e lo scorso giugno ha realizzato il suo più grande sogno, essere eletta Miss United Kingdom. Purtroppo, però, non tutto è andato per il verso giusto e ha deciso di rinunciare alla tanto ambita coroncina. Mentre si stata preparando per la finale del concorso internazionale, Miss United Continent, le è stato chiesto di dimagrire. "Vorremmo che seguissi un programma di dieta in modo da perdere quanti più chili possibili in vista delle selezioni", sono state le parole precisi di una delle organizzatrici. La risposta della giovane? E' stata semplicemente "Prego?", visto che è rimasta scioccata fin dal primo momento. Nonostante portasse la taglia 38 italiana e non fosse affatto grassa o fuori forma, si è trovata lo stesso di fronte quelle assurde richieste. Ha dunque pensato bene di sfogarsi su Facebook, così da far capire a tutti cosa succede realmente nel fashion system. "Dopo oltre dieci anni nell’industria della moda mi rattrista vedere che c’è ancora gente che pensa che ‘più magro’ significhi ‘più bello’. Nel 2017 non ci si aspetta ci siano persone così ottuse", ha scritto con fermezza la modella.
Zooey Smale ha 28 anni e ha rinunciato alla coroncina di Miss United Kingdom. Il motivo? Le era stato chiesto di dimagrire, nonostante portasse la taglia 38, per prendere parte a un altro concorso di bellezza.
Il rischio stagnazione derivante dalla crisi economica è un pericolo concreto Entrambi i report dell’Istituto Nazionale di Statistica dimostrano benissimo come l’Italia sia attraversata da una crisi economica che è ben al di là dall’essere conclusa. Per quanto riguarda l’aspetto lavorativo, la situazione che viviamo sembra completamente statica, sia rispetto allo scorso mese che a luglio dello scorso anno i dati indicano un aumento degli occupati al di sotto del mezzo punto percentuale. Il tasso di occupazione, quindi, è al 56,9% e risulta stabile sia nel confronto congiunturale, sia in termini tendenziali. Il numero dei disoccupati si attesta sulle duemila unità e anche se in leggero aumento rispetto a giugno è in diminuzione del 3,5% su base annua. Il tasso di disoccupazione si attesta quindi all’8%, con variazioni minime sia rispetto al mese precedente che su base annua. Anche gli inattivi sono pressoché invariati attestandosi al 38%. Nessuna significativa differenza di genere nelle percentuali di variazione di occupati e disoccupati. La situazione italiana rispecchia un po’ quella Europea dove secondo i dati Eurostat il tasso di disoccupazione è sostanzialmente stabile e si attesta al 10% nell'Eurozona e al 9,5% nell'Ue a 27. Se l’occupazione non ha ricevuto grossi scossoni, i dati che emergono sui prezzi al consumo rivelano, invece, un aumento tendenziale dei costi di beni e servizi. Il NIC, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, fa segnare un aumento dello 0,3% rispetto al mese di luglio 2011 e soprattutto del 2,8% nei confronti dello stesso mese dell'anno precedente. L’inflazione per il 2011, quindi è pari al 2,6%. Da rilevare come nel computo totale ci sia una crescita dei prezzi dei beni e una diminuzione, invece, dei prezzi dei servizi.
Secondo i nuovi dati provvisori dell’Istituto di Statistica a luglio ferma l’occupazione. Aumentano invece i prezzi al consumo trascinati dal costo dei carburanti e dei trasporti.
L'uso del bene in comunione e l'uso del bene condominiale L'uso del bene in comune è regolato dall'art. 1102 cc prevede che ogni contitolare dei beni in comune può servirsi dei beni compresi nella comunione, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto. L'uso del bene condominiale è regolato dall'art. 1102 cc per il richiamo alla normativa della comunione previsto dall'art. 1139 cc, quindi, anche il bene condominiale può essere usato dal singolo proprietario, basta che non venga alterata la destinazione economica e non impedisca agli altri di fare uso del bene condominiale. Nel condominio, inoltre, è prevista una norma particolare l'art. 1120 cc. In particolare l'art. 1120 cc stabilisce che l'assemblea, con la maggioranza di 667 millesimi (quinto comma dell'articolo 1136 cc) possono disporre tutte le innovazioni dirette al miglioramento o all'uso più comodo o al maggior rendimento delle cose comuni. Sono vietate le innovazioni che possano recare pregiudizio alla stabilità o alla sicurezza del fabbricato, che ne alterino il decoro architettonico o che rendano talune parti comuni dell'edificio inservibili all'uso o al godimento anche di un solo condomino. Occorre precisare che l'art. 1102 e 1120 cc si riferiscono all'uso di un bene in comune o condominiale e non regolano l'uso esclusivo del bene condominiale. Sia la comunione sia il condominio prevedono l'esistenza di più contitolari dei beni, questo dato di fatto deve essere coordinato con la possibilità di un uso (singolo) del bene (comune o condominiale). Sicuramente sia l'art. 1102 cc e 1120 cc consentono l‘uso singolo del bene comune (in comunione o in condominio), ma l'uso singolo del bene in comune o in condominio da parte di ciascun condomino è sottoposto, secondo il disposto dell'art. 1102 c.c. (applicabile anche al condominio), a due fondamentali limitazioni, consistenti nel divieto di alterare la destinazione della cosa comune e nell'obbligo di consentirne un uso paritetico agli altri condomini. Simmetricamente, la norma in parola, intesa, altresì, ad assicurare al singolo partecipante, quanto all'esercizio concreto del suo diritto, le maggiori possibilità di godimento della cosa, legittima quest'ultimo, entro i limiti ora ricordati, a servirsi di essa anche per fini esclusivamente propri, traendone ogni possibile utilità,
Cassazione 15 gennaio 2019 n. 850 Le innovazioni ex art. 1120 cc si distinguono dalle modificazioni ex art. 1102 cc perchè le prime consistono in opere di trasformazione, che incidono sull’essenza della cosa comune, alterandone l’originaria funzione e destinazione, mentre le seconde si inquadrano nelle facoltà riconosciute al condomino, con i limiti indicati nell’art. 1102 cc, di ottenere la migliore e razionale utilizzazione della cosa.
Durante la pandemia di COVID-19 decine di migliaia di operatori sanitari hanno contratto l'infezione e in moltissimi hanno perso la vita per essa; soltanto in Italia sono caduti 269 medici in base all'elenco della FNOMCeO (la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri) e circa 60 infermieri. Nonostante l'uso di mascherine professionali (FFP2 – FFP3), visiere e altri dispositivi di protezione individuale, oltre al rigoroso rispetto delle norme anti contagio, gli operatori sanitari restano particolarmente esposti al rischio di contrarre il virus, e non a caso la campagna vaccinale – che il 27 dicembre partirà anche nei Paesi dell'Unione Europea – è dedicata inizialmente proprio a questa categoria. Un nuovo studio ha rilevato che l'aria degli ambienti ospedalieri è spesso contaminata dall'RNA virale del coronavirus SARS-CoV-2, e questo potrebbe spiegare almeno in parte l'alto tasso di contagio tra i lavoratori nonostante l'uso massiccio dei DPI. A determinare la diffusa contaminazione degli ambienti ospedalieri è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati dell'Imperial College di Londra e del Centro Ospedaliero-Universitario di Nantes, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi dell'INSERM di Parigi, dell'Università della Sorbona, dell'Unità di controllo delle infezioni dell'Ospedale Bichat – Claude Bernard e di altri nosocomi transalpini. Gli scienziati, coordinati dal professor Gabriel Birgand, docente di Farmacia specializzato in Malattie Infettive, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver analizzato migliaia di dati raccolti dai database MEDLINE, Embase e Web of Science. In tutto hanno coinvolto nella propria indagine di revisione 24 studi in lingua inglese, condotti in otto Paesi (Italia, Iran, Coreal del Sud, Stati Uniti, Cina, Regno Unito, Hong Kong e Singapore) e dedicati all'analisi di campioni di aria prelevati negli ospedali tra il primo gennaio e il 27 ottobre 2020. I campioni sono stati prelevati da diverse tipologie di ambienti; dalle stanze dei pazienti (comprese quelle di terapia intensiva) ai bagni, passando per corridoi, ingressi principali, spogliatoi, aree per la pausa, sale da pranzo e così via. In tutto sono stati raccolti 893 campioni, nel 17,4 percento dei quali è stato rilevato l'RNA virale del coronavirus SARS-CoV-2. Solo nel 9 percento, tuttavia, sono state rilevate particelle infettive, come dimostrato dalla contaminazione di cellule coltivate in laboratorio. Le percentuali più elevate di campioni contaminati sono state rilevate nei corridoi (56,33 percento) e nei bagni/servizi igienici (23,8 percento). Le unità di terapia intensiva avevano il doppio delle probabilità (25,2 percento) di essere contaminate rispetto alle altre stanze di ricovero (10,7 percento). In generale il 33 percento delle aree pubbliche risultava contaminato, così come il 19,2 percento dei campioni prelevati da sale riunioni, il 12 percento delle aree del personale e il 3,9 percento degli spogliatoi.
Analizzando i dati sui campioni d’aria prelevati da circa 900 ambienti ospedalieri, un team di ricerca internazionale ha determinato che bagni, sale da pranzo e corridoi sono spesso contaminati da elevate concentrazioni di particelle virali del coronavirus SARS-CoV-2. Sebbene solo in pochi casi (9 percento) sia stato rilevato virus infettivo, la diffusione di aerosol contaminati potrebbe in parte spiegare i contagi tra gli operatori sanitari nonostante l’uso dei DPI.
"Dove non può la Ragione, possono le Puppe", è questo lo slogan realizzato dalla 30enne Lara Tait, laureata in Scienze preistoriche all'Università di Ferrara, che ha aperto il blog su Tumblr dal titolo Tette per la Scienza. In poco più di una settimana il blog Tette per la Scienza sta riscuotendo un successo strepitoso. Come? Caricando foto di corpi femminili con cartelli che riportano in brevi alcuni concetti scientifici, un'ottima soluzione per promuovere la scienza in modo efficace e leggero. Come spiega Lara Tait, da sempre appassionata di scienza e comunicazione, il blog su Tumblr Tette per la Scienza è nato quasi per gioco, da una conversazione in chat con un amico che le fa i complimenti per l'ultima foto caricata su Facebook e lei, rispondendo "Pensa che volevo fare la divulgatrice scientifica", ha avuto l'idea di unire il corpo femminile ad alcuni concetti scientifici per rendere l'apprendimento di nozioni tecniche il più facile possibile.
“Dove non può la Ragione, possono le Puppe”, è questo lo slogan realizzato dalla 30enne Lara Tait, laureata in Scienze preistoriche all’Università di Ferrara, che ha aperto il blog su Tumblr dal titolo Tette per la Scienza.
Così come successo per "Io sono bella", Emma Marrone torna prima nella classifica Earone che conta le canzoni più trasmesse dalle radio grazie all'ultimo singolo "Latina". Ci mette qualche settimana, ma alla fine la canzone scritta da Calcutta, Davide Petrella e Dario Faini e interpretata dalla giudice di X Factor riesce a farsi spazio tra tormentoni al tramonto e innamoramenti disco stranieri, riuscendo anche a scalzare l'ultimo singolo di Ligabue, che la settimana scorsa era prima e così dopo aver navigato in posizioni alte è riuscita là dove, per esempio, non era riuscita "Stupida allegria" che pure si era arrampicata fino alla seconda posizione, senza riuscire a levarsi lo sfizio di guardare tutti dall'alto. Complice, forse, anche la sua partecipazione a X Factor, che l'ha scelta come giudice insieme a Manuel Agnelli, Mika e Hell Raton, ma soprattutto grazie a un brano che chiude bene la stagione estiva e dà il benvenuto all'autunno, unendo ritmo a un sapore dolceamaro e malinconico: "Anche se ora mi guardi sono solo una voce ho passato un’altra estate a innamorarmi di te, uscirei dalla radio per sfiorarti la pelle sono, solo una canzone me lo hai detto anche tu" canta Emma che della canzone ha anche pubblicato un video che è destinato a vedere crescere le views nei prossimi giorni. La cantante è tra le sorprese più gradite del talent di Sky e in queste prime puntate si è già ritagliata un ruolo da protagonista – cosa per nulla inaspettata conoscendone le doti – come dimostrano anche le tante menzioni sui social.
Così come successo per “Io sono bella”, Emma Marrone torna prima nella classifica Earone che conta le canzoni più trasmesse dalle radio grazie all’ultimo singolo “Latina”. Ci mette qualche settimana, ma alla fine la canzone scritta da Calcutta, Davide Petrella e Dario Faini e interpretata dalla cantante è arrivata in testa ai gusti delle radio italiane.
Mentre sembra sempre più confermata la presenza di Mara Maionchi come giudice nel serale di Amici 10, l'atmosfera al talent show di Maria De Filippi si fa ancora più rovente. Continuano, infatti, i problemi soprattutto nella squadra di canto, dove le titolari presenti da più tempo nel programma hanno fatto fronte comune contro le nuove arrivate e in particolare contro Antonella Lafortezza. Antonella ha suscitato gelosia nelle altre titolari, infatti, in quanto in pochissime settimane è riuscita a diventare una delle preferite di Luca Jurman riuscendo ad arrivare seconda nella classifica delle stelline per il serale. Le altre ragazze hanno, quindi, deciso di ostacolarla sfidando in massa Virgino: così facendo, infatti, anche se le ragazze dovessero perdere la sfida, le stelline andrebbero ad aggiungersi a quelle del loro "amico" e non a quelle della nuova arrivata da allontanare ad ogni costo. Antonella ha deciso di sfogarsi nel Videobox in merito a questa situazione e quando le altre ragazze sono venute a saperlo è scoppiata una lite furibonda: Francesca Nicolì, testa calda del gruppo, ha addirittura fatto irruzione all'interno del Videobox aggredendo a parole, e per poco fisicamente, una Antonella di già in lacrime.
Tira ancora aria di tempesta ad Amici 10: le ragazze fanno fronte comune contro Antonella con Francesca che fa addirittura irruzione nel VideoBox. Ecco il video!
È ormai febbre da Game of Thrones. I fan della serie vivono in attesa del finale dell'ultima stagione che concluderà una delle serie più amate e seguite di tutti i tempi. Prima di salutare per sempre tutti i personaggi e le loro storia di Game of Thrones, scopriamo quali sono stati alcuni luoghi di scene fondamentali della serie. E chissà che qualcuno non decida di fare un viaggio proprio per ripercorrere i set di Game of Thrones. Se siete tra questi vi farà piacere sapere che Essaouira, in Marocco, è stato il set di numerose riprese della serie cult. Molti fan di Game of Thrones, andando ad Essaouira, potranno riconoscere alcune location della serie come le mura di Astapor che corrispondono alle mura della fortezza conosciuta come Skala du Port, riconoscibili dal celebre bastione. Nella terza stagione, in occasione del primo incontro di Daenerys con gli immacolati, è facilmente visibile la città marocchina di Essaouira con la sua costa battuta spesso da forti venti, gli edifici bianchi e le mura del colore del deserto. Classificata come patrimonio mondiale dell'UNESCO, Essaouira è una delle città più suggestive del Marocco. Fondata dai cartaginesi, la città da subito ha rappresentato un importante scalo commerciale nell'Oceano Atlantico. Soggetta a differenti dominazioni (romani, arabi, portoghesi) Essaouira da sempre è stata crocevia di varie culture. Esempio di tale diversità che ha sempre convissuto ad Essaouira è la presenza di diversi cimiteri ebraici, arabi e europei, lungo la costa. Caratteristica peculiare della città è inoltre la sua qasba, cioè la cittadella fortificata che difendeva il porto con alte mura, le stesse che si possono ammirare spesso nelle puntate di Game of Thrones.
E’ tempo di countdown per i fan di Game of Thrones che stanno aspettando con grande ansia il finale della stagione previsto per domenica 19 maggi 2019. Prima dell’ultima puntata diamo uno sguardo ai luoghi dove sono state fatte le riprese della serie di maggiore successo del momento. Vi portiamo i marocco.
Si scusa con i propri fan Morrissey, l'ex leader dei The Smiths, e lo fa con un post sul fansite True to you. Il celebre cantante, infatti, ha dovuto interrompere ancora una volta il suo tour, questa volta quello che prevedeva 14 date in giro per il Sudamerica, a causa di un'intossicazione alimentare che lo ha colpito dopo aver mangiato una semplice pasta al sugo mentre era a Lima, capitale del Perù. "Non ho parole per esprimere il dolore che sento per la perdita del perfetto Perù" esordisce nella lettera prima di spiegare il motivo che l'ha portato alla cancellazione delle date peruviane e il ritorno a Los Angeles. Intossicazione che ha colto sia lui che un uomo della security con susseguenti cinque giorni di controllo. Il suo medico, dice il Moz, gli ha assicurato che starà bene e potrà rispettare gli impegni presi in Brasile e Argentina: "Non ho idea di dove sia finito il mio amato Cile – continua il cantante -. In questo susseguirsi di ritardi e cancellazioni, l'umiliazione e la mortificazione che sento a livello personale è troppo grande per essere misurata", prima di specificare come tutti, purtroppo, viviamo alla mercé del destino biologico e sottolineando come non cerchi rifugi nei cliché: "Ripeto le mie scuse a tutti coloro che sono venuti in Perù". Ecco il post completo apparso sul sito: I can't give words to the sorrow I feel at the loss of perfect Peru. Oh, black cloud. After such a victorious and uplifting welcome of Lima love, the contaminated jinx had its way via a simple restaurant meal of penne pasta and tomato. Three hours later, both I, and security Liam have collapsed with a deadly and delirious bedridden disease. Five days of round-the-clock medical supervision just barely controls the corrosively toxic food poisoning. I know my luck too well. Sorrow replaces joy, and in every dream home a heartache. It could only be me. I have returned to Los Angeles and to the expert supervision of my doctor Jeremy Fine, who assures me that I shall be fine (although not in the gossamer, powdery sense) for our upcoming shows in Argentina and Brazil. I have absolutely no idea where my beloved Chile has gone. In the heat of cancellations and postponements, the humiliation and mortification I feel on a personal level is too mammoth to be measured. If my spirits climb down any lower I could never again find the dignity to stand upright. We all live at the mercy of biological chance, and although I am not one to take refuge in clichés, I repeat my very servile apologies to any and all who back-packed their way to Peru. Alas, the dark shadow made the same journey. Each year of life brings us nearer to our decline, but I will continue to seek a listener until I'm dead in a ditch.
L’ex leader dei The Smiths si scusa col suo pubblico con una lettera a un fansite in cui spiega le ragioni dell’annullamento di alcune date in Perù e Cile. Non è la prima volta che il Moz è costretto ad annullare date del tour per motivi di salute.
La Francia è fuori dagli Europei, la Svizzera passa ai quarti dopo i calci di rigori e affronterà la Spagna. Seferovic segna nel primo tempo, nella ripresa Rodriguez sbaglia un rigore assegnato con il VAR e in quel momento la Francia si sveglia e segna due gol con Benzema e poi c'è un capolavoro di Pogba. La partita sembra finita, ma non è così. Seferovic di testa batte ancora Lloris, al 90′ c'è il 3-3 di Gavranovic che porta il match ai supplementari. La sfida si allunga ai calci di rigori in cui è perfetta la Svizzera. L'errore decisivo è di Mbappé. Deschamps cambia modulo a causa dei tanti infortuni nel reparto arretrato e gioca con la difesa a tre, la Svizzera schiera i titolarissimi. A Bucarest sin dall'inizio si capisce che per i campioni del mondo sarà molto dura. La nazionale guidata da Petkovic è perfetta, il tecnico ha preparato bene la partita, i suoi calciatori non lasciano respirare Kanté e Pogba. Improvvisamente ma con un'azione bellissima segna la Svizzera al 15′ con Seferovic che va in cielo, lascia fermo Lenglet, colpisce di testa in modo perfetto e insacca, Lloris vola ma non ci può arrivare. L'1-0 è meritato e il vantaggio si consolida senza troppi problemi. Perché Griezmann è spettatore non pagante e Benzema non si vede mai, Mbappé prova ogni tanto con qualche sgroppata delle sue, ma il guizzo vero e proprio non lo trova mai. Nei primi quarantacinque minuti ha una chance solo Rabiot, ma il suo tiro dalla distanza termina al lato. All'intervallo la Francia torna negli spogliatoi sotto di un gol con la Svizzera. Deschamps cambia modulo nella ripresa. Fuori il pessimo Lenglet, dentro Coman. Quattro punte non danno frutti e sbilanciano la squadra francese che al 54′ rischia di andare sotto di due gol. L'arbitro argentino Rapallini assegna un rigore con il VAR alla Svizzera. Dal dischetto calcia Rodriguez, ma capitan Lloris è bravissimo e para. Pericolo scampato, la Francia torna in vita e si scuote. Mbappé sfiora il pari, Benzema invece è implacabile e pareggia con una giocata da paura, il centravanti si porta il pallone sul sinistro e con un tocco morbido fa 1-1, terzo gol agli Europei per il bomber del Real Madrid. Il rigore fallito da Rodriguez è un macigno per la Svizzera, la Francia vola e segna ancora sempre con Benzema, che firma il gol del 2-1. Azione tambureggiante nata dai piedi di Pogba e proseguita da tutti e quattro gli attaccanti, di testa segna Benzema che sale a quota 4 gol agli Europei. Il tempo passa e la Svizzera non riesce a trovare più lo sprint, la Francia ha bisogno di un altro gol per chiudere la partita e lo segna con Pogba che al 75′ realizza il gol più bello degli Europei. Il centrocampista del Manchester United calcia dal limite dell'area e mette il pallone nell'angolino con un tiro favoloso, 3-1. Ma la partita non finisce in quel momento perché Petkovic va in all-in manda avanti tutti i calciatori offensivi che ha e schiera il 4-4-2. All'81' Seferovic, ex di Novara, Fiorentina e Lecce, di testa firma il 3-2 e riapre la partita. E la Svizzera con una squadra iper-offensiva la Svizzera trova anche il gol del 3-3. Sbaglia la Francia che concede il fianco a una ripartenza fantastica che produce il gol Gavranovic al 90′. La Francia, pur con tante pecche, ha la chance di qualificarsi al 94′ ma Coman centra la traversa con una conclusione fantastica. I tempi supplementari si aprono con l'infortunio di Benzema costretto a lasciare il posto a Giroud, anche Coman accusa dei problemi fisici ma riprende la via del campo. La Svizzera ne ha di più e cerca il gol con più forza. Anche se l'occasione migliore ce l'ha Pavard, a cui uno superbo Sommer dice di no. Nel secondo supplementare entra pure Marcus Thuram, la Francia il gol del 4-3 lo cerca, ha due buone occasioni che Mbappé non concretizza, poi tocca Giroud che non è fortunato. Si va ai rigori.
La nazionale guidata da Petkovic passa in vantaggio con Seferovic al 15′ e nella ripresa sbaglia un rigore con Rodriguez. Dopo il penalty neutralizzato da Lloris, la Francia segna tre gol in 20 minuti con Benzema (doppietta) e Pogba. La Svizzera non molla e negli ultimi dieci minuti si porta sul 3-3 e segna con Seferovic e Gavranovic che porta il match ai supplementari.
Un successo così non l’avrebbe neanche immaginato nel suo sogno più bello. Così dopo il boom ottenuto dal suo album d’esordio che – non a caso – si chiama I Dreamed a Dream, Susan Boyle fa segnare un altro record: il video della sua interpretazione di “I Dreamed A Dream” da “Les Miserables” in Britain’s Got Talent è il più visto in assoluto nel 2009 su YouTube con nientepopodimeno che 120 milioni di click. Distaccatissimo al secondo posto c’è un video dal titolo “David After Dentist” con 37 milioni di spettatori e lo stesso anche per gli altri video nelle prime posizioni. Intanto, anche qui da noi c’è una ragazza che spera di emulare le gesta della 48enne bruttina inglese, si chiama Carmen Masola, appena balzata agli onori della cronaca grazie a Italia’s Got Talent, riedizione italiana del famoso show musicale britannico.
Il video della 48enne inglese che interpreta “I Dreamed A Dream” a Britain’s Got Talent è stato cliccato per ben 120 milioini di volte!
Fiocco rosa tra le vecchie leve del Gf; dopo la nascita di Camilla Titone, la piccola di Pietro e Ilaria, anche George e Carmela del Grande Fratello 10 sono diventati genitori. A darne l'annuncio è lo stesso Leonard, che ha fatto sapere a tutti i suoi followers di aver vissuto il giorno più bello della sua vita. Un'emozione cercata e vissuta quella dei due innamorati, che si sono fidanzati sotto i riflettori della casa più spiata di Italia, promettendosi amore eterno. Oggi una delle Gioie + belle della Mia Vita… — George Leonard (@Georgeleonard82) Giugno 25, 2012 Amici Cari nn posso Rispondere uno ad Uno…ma posso Dirvi che..crisi,soldi,successo,lavoro ecc…quando nasce Tuo Figlio Cancelli tutto!:-) — George Leonard (@Georgeleonard82) Giugno 25, 2012
George Leonard e la sua “farfallina” Carmela sono diventati mamma e papà. La piccola Violante è frutto dell’amore dei due ex gieffini, che non si sono mai separati dopo l’esperienza nella casa bunker.
Risoluzione del contratto in generale Nei contratti a prestazioni corrispettive può capitare che una delle due parti non esegua la sua prestazione. In queste situazioni l'art. 1453 cc stabilisce che nei contratti con prestazioni corrispettive, quando uno dei contraenti non adempie le sue obbligazioni, l'altro può a sua scelta chiedere l'adempimento o la risoluzione del contratto, salvo, in ogni caso, il risarcimento del danno. Alla parte adempiente resta sempre la possibilità di scegliere tra le diverse opzioni. Il legislatore, però, lascia un margine di tolleranza, infatti, non ogni inadempimento porta alla risoluzione del contratto, ma solo l'inadempimento grave, di conseguenza, l'inadempimento non grave non può determinare la risoluzione del contratto, questo è il senso dell'art. 1455 cc il quale prevede che il contratto non si può risolvere se l'inadempimento di una delle parti ha scarsa importanza. Il legislatore anche se introduce un minimo di tolleranza non individua un criterio oggettivo e assoluto per valutare la gravità (o meno) dell'inadempimento, ma rinvia alla valutazione della situazione contratto, per contratto. Sicuramente la non scarsa importanza dell'inadempimento deve essere accertata non solo in relazione alla entità oggettiva dell'inadempimento, ma anche con riguardo all'interesse che l'altra parte intende realizzare. Questo comporta che il giudizio della non scarsa importanza dell'inadempimento non può essere affidato solo alla rilevata entità della prestazione inadempiuta, rispetto al valore complessiva della prestazione, poichè questa valutazione costituisce soltanto uno degli elementi di valutazione.
Cassazione 12.2.2019 n. 3966 Per la locazione per uso diverso dall’abitazione opera il criterio della non scarsa importanza dell’inadempimento stabilito dall’art. 1455 cc, nulla impedisce che il mancato pagamento del canone, pur in contrasto con l’obbligazione principale del conduttore, possa, per il concorso di determinate circostanze, essere valutato ex art. 1455 cc, come un inadempimento di scarsa importanza e non idoneo a provocare la risoluzione.
Laura Pausini tornerà in tv per presentare il suo prossimo album ‘Simili‘. Del suo sbarco sul piccolo schermo se ne parla da tempo e lo scorso anno, quando lanciava indizi per quello che doveva essere il suo prossimo impegno – che avremmo scoperto essere l'incarico di giudice nel The Voice in salsa spagnola -, in molti pensarono, finalmente, a un programma tutto suo, che potesse bissare quello di colleghi che in passato avevano fatto il salto, seppur momentaneo, dalla musica alla tv. Invece, appunto, non fu così e i fan dovettero ‘accontentarsi', nell'estate del 2014 di un One Woman Show dal Teatro Antico di Taormina, dove la cantante tenne qualche concerto ospitando tantissime colleghe, tra cui Emma e Fiorella Mannoia. Un programma suo che non era proprio quello che ci si aspettava e che poteva essere. lei ha spiegato, però, che l'arrivo sul piccolo schermo ci sarà solo quando arriverà l'occasione giusta, lasciando intendere che non sarà la presenza in qualche giuria di talent. Non in Italia. Per ora, quindi, il suo pubblico dovrà farsi bastare la voglia matta di presentare il suo nuovo album di inediti, che arriverà il prossimo 6 novembre a due anni dal suo Best of e a 4 da ‘Inedito'. Non si sa molto su quello che succederà, ma la Rai non poteva negare uno spazio a una delle artiste italiane più amate dentro e fuori i confini nazionali, soprattutto se con lei ci saranno altri grandi artisti di cui, la stessa cantante, ha comunicato la collaborazione. Un nuovo capitolo della mia vita, la meraviglia di essere Simili. Una nuova avventura che racconterò solo per voi. Il programma si chiamerà ‘La meraviglia di essere simili' e andrà in onda su Rai Uno sabato 14 alle 20.30. Assieme a lei, a raccontare l'album, quindi, ci saranno anche Lorenzo Jovanotti che ha scritto un brano per lei, per la prima volta, ‘Innamorata‘, Giuliano Sangiorgi che, invece, ha collaborato in ‘Sono solo nuvole' e Biagio Antonacci che è tornato a scrivere per lei ‘Lato destro del cuore‘, singolo di lancio dell'album. Una serata speciale che, però, appunto non sarà l'ultima, come si lascia – volontariamente – sfuggire la cantante presentandola su Facebook:
Laura Pausini torna in tv, su Rai Uno, per presentare il suo prossimo album ‘Simili’, in uscita a novembre. Con lei anche Jovanotti, Giuliano Sangiorgi e Biagio Antonacci che hanno collaborato all’album della cantante.
Il selfie perfetto esiste. Gli autoscatti realizzati con lo smartphone sono amati proprio da tutti, donne, uomini, adolescenti e celebrities. Sono le fotografie più condivise sui social per mettersi in mostra e condividere ogni momento della propria vita con gli altri. Ma come si realizza il selfie perfetto? Vediamo quali sono le regole e i consigli delle star per un autoscatto perfetto! Nell’epoca dei social tutto deve essere mostrato ed ostentato sui propri profili con le più svariate fotografie, scattate ad ogni ora del giorno e della notte. Ogni giorno, però, nascono nuove tendenze e bisogna stare bene attenti ad essere sempre al passo con i tempi. Sicuramente vi sarete fotografati con la cosiddetta “duck face”, con le labbra rivolte in fuori come a simulare un bacio. Arrivano però delle brutte notizie per quelle che avevano trovato l’espressione ideale per il selfie perfetto. Le “labbra a gallina”, tipiche degli autoscatti degli ultimi anni, non vanno più di moda. Sono state sostituite dal “fish grape”. Si tratta di una particolare espressione del viso che consiste nel tenere la bocca leggermente aperta, proprio come un pesce. Se si trova la posizione giusta delle labbra, si può risultare anche sensuali poiché è un’espressione che mette in evidenza gli zigomi e che fa sembrare più magre. L’unico inconveniente? Bisogna stare attente a non apparire “inebetite”, come se si fosse affette da una paresi facciale. A lanciare questa nuova tendenza, naturalmente, sono state le star, prime tra tutte Jennifer Lopez e Keira Knightley. Non l’hanno adottata solo per i selfie privati, ma anche per i photocall e per le copertine. Per apparire perfetta in foto devi fare attenzione non solo alla posa e alla luce, ma anche al trucco: c'è chi è impeccabile anche senza trucco e chi invece non può fare a meno del make up. Se vuoi creare un trucco no-make up, cioè che faccia sembrare il tuo viso naturale e perfetto avrai bisogno di uno struccante o di un'acqua micellare per rimuovere completamente il make up: prova lo Struccatore Addolcente Bi-Fase Occhi-Labbra di Collistar per eliminare rapidamente da occhi e labbra ogni tipo di trucco, anche waterproof. Spruzza poi un'acqua termale per rinfrescare e idratare il viso e uniforma l'incarnato con un velo di fondotinta: scegli il Fondotinta + Primer Uniformante di Collistar per avere una pelle perfetta in un solo gesto. Scegli un blush delicato per leggero velo di colore alle guance: è perfetto il Face Color – Trio di polveri per il viso effetto 3D di Shiseido. Incurva le ciglia con un piega ciglia ma non applicare il mascara: scegli piuttosto un gel trasparente per ciglia come il Pro Gel Mascara di Kiko che accentua lo sguardo in modo naturale.
Ormai la selfie mania ha contagiato tutti! Se anche voi non potete più fare a meno di immortalarvi in autoscatti più o meno artistici, vi sveliamo i segreti per creare il selfie perfetto e i consigli delle star, vere maestre dell’autoscatto.
Non crede ai contratti a tempo indeterminato l’attore Marco Bocci, nemmeno in amore. L’uomo che ha sposato Laura Chiatti un anno fa dopo un fidanzamento lampo – all’epoca delle nozze, l’attrice era già incinta di Enea – confessa al settimanale “Vanity Fair” di non credere nel “per sempre”, nella vita privata come nel lavoro. Solitamente schivo nel raccontare i dettagli della sua storia d’amore, Marco si lascia andare a una serie di confessioni che potrebbero far storcere il naso alla moglie. Non che il loro rapporto non funzioni, anzi, ma il “per sempre” è un concetto di Bocci sposa con difficoltà, pur considerando il matrimonio un impegno: È difficile associare il matrimonio a un contratto a tempo indeterminato. Niente è per sempre? Esatto, però certo che ho preso un impegno, ed è giusto così. Sono un passionale, non mi adagio mai. Per esempio, come artista non posso avere un contratto a tempo indeterminato: finché devo dimostrare sul campo ciò che valgo, è una buona cosa, perché c’è quella che io chiamo “rogna”, la voglia di fare che dà il passo in più. Nell’intimità, con quotidiani scombussolamenti di emozioni, è un continuo movimento. Certo, potrei definirmi fermo perché ho una famiglia. Ma non è così, anche se sto in pace con me stesso. Marco confessa inoltre di aver scelto lui stesso il nome del suo bambino, il piccolo Enea. Quella scelta tanto criticata all’epoca della nascita del suo primo figlio incontrò l’approvazione della moglie, ormai sempre più assorbita dal suo nuovo ruolo di madre: Laura non è mai cambiata ai miei occhi, nemmeno quando è diventata madre. Ha sempre avuto un grandissimo senso materno. E questo mi piace. Io non credo nei ruoli, una famiglia è un team. Diciamo che per me il letto si può semplicemente non farlo, tanto poi la sera ci devo tornare. Chiamare mio figlio Enea è stata una mia idea, piaciuta a Laura. È un nome che mi dà solarità, un colore che mi mette di buonumore.
Nulla è per sempre, nemmeno un impegno come il matrimonio. Lo dichiara Marco Bocci, marito di Laura Chiatti da un anno: “Le nozze non sono un contratto a tempo indeterminato”.
Vanessa Hudgens ci sta abituando a fotografie hot di qualsiasi tipo, che siano autoscatti fatti in casa oppure paparazzate la ragazza appare più sexy che mai. Dopo lo scandalo delle foto lesbo di Vanessa messe in circolazione sul web da un hacker, l'ex stellina di High School Musical di sicuro non stupirà più di tanto i suoi milioni di fan per l'ultima paparazzata. La giovane attrice è stata fotografata in compagnia di un'amica mentre si reca allo stadio Staples Center di Los Angeles per assistere ad una partita del NBA, il campionato di basket americano. A stupire non è stata la compagnia esclusivamente femminile ma per la mise della Hudgens. L'ex compagna di Zac Efron è stata immortalata con una canotte viola molto scollata e sotto di questa non portava il reggiseno. Sarà stata la liberazione dall'ex fidanzato oppure la decisione di mostrarsi più grande e abbandonare i panni della tenera ragazza della porta accanto, ma ormai è evidente che Vanessa sta optando per un look decisamente più malizioso. I fan della giovane attrice protagonista di Beastly Bestiale sembrano apprezzare molto questa sua svolta sexy ma non è dello stesso parere la Disney.
Vanessa Hudgens è stata paparazzata con un look decisamente sexy senza il reggiseno e ora rischia il licenziamento dalla Disney.
Per la prima volta è stata fabbricata cartilagine umana nello spazio, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Si tratta di un risultato scientifico eccezionale, che getta le basi per la produzione di tessuti umani anche fra le stelle. In futuro, infatti, macchinari in grado di assemblarli – basati sulla levitazione magnetica – potrebbero essere indispensabili per supportare gli astronauti vittime di infortuni, mentre sono impegnati in lunghi viaggi. Ad assemblare gli sferoidi (gruppi di cellule) di cartilagine umana ottenuta da ginocchia e fianchi è stato il cosmonauta russo della ROSCOMOS Oleg Kononenko, che si è servito di uno speciale bioassemblatore magnetico. A metterlo a punto un team di scienziati del Laboratorio di ricerca biotecnologica “3D Bioprinting Solutions” di Mosca, che hanno collaborato con i colleghi dell'Accademia Russa delle Scienze; dell'Università Tecnologica di Riga (Lettonia): del Dipartimento di Radiologia dell'Università di Stanford (Stati Uniti); dell'Università Susquehanna e di numerosi centri di ricerca russi. Ma come è stata prodotta la cartilagine? In parole semplici, l'astronauta russo ha iniettato le cellule di cartilagine (i condrociti) in un particolare fluido all'interno del macchinario, che dopo essere stato acceso ha permesso agli sferoidi di fondersi dando vita a una struttura compatta. Sulla Terra esistono già da tempo biostampanti in grado di produrre tessuti umani, che si basano sulla forza di gravita per permettere ai biomateriali (simili a gel e dentifrici) di unirsi e dare vita a strutture complesse, magari attorno a “scheletri” preimpostati. Il problema dello spazio è la microgravità, che rende impossibile far funzionare le normali biostampanti. Per aggirare il problema, gli scienziati di 3D Bioprinting Solutions guidati dal professor Vladislav A. Parfenov hanno messo a punto un dispositivo per il bio-assemblaggio in grado di assemblare biomateriali affrancandosi dalla gravità terrestre. Il “segreto” risiede in sofisticati magneti, che riescono a tenere sospese le cellule in un fluido paramagnetico. Gli sferoidi immersi nel fluido levitano tra i due magneti e si assemblano al centro di essi, compattandosi in strutture più complesse come tessuti e organoidi. È così che Kononenko ha fabbricato la prima cartilagine umana nello spazio.
Grazie a un sofisticato bioassemblatore a levitazione magnetica, un dispositivo in grado di tener sospese cellule umane in microgravità, per la prima volta è stata fabbricata cartilagine umana nello spazio. L’esperimento è stato eseguito dal cosmonauta russo Oleg Kononenko a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.
Tra gli album più attesi del 2011 c'è indubbiamente anche quello che rompe un silenzio durato cinque e il cui titolo è stato svelato nei giorni scorsi: I'm With You. Si chiamerà così il nuovo lavoro discografico dei Red Hot Chili Peppers, che vedrà la luce il prossimo 30 agosto. Il seguito di Stadium Arcanum del 2006 ha visto la partecipazione del guru dei produttori Rick Rubin (già collaboratore per lo stesso ultimo album, oltre che By The Way del 2002, Californication del 1999, One Hot Minute del 1995 e Blood Sugar Sex Magik del1 991).. E' sotto la sua supervisione che i RHCP hanno registrato, tra agli studi East West di Los Angeles e gli Shangri-la di Malibu, i quattordici brani inediti che andranno a comporre la tracklist del disco. Tracce mixate da Andrew Scheps e Greg Fidelman. I'm With You segna anche il debutto alla chitarra di Josh Klinghoffer, dopo la nuova (e probabilmente definitiva) uscita dal gruppo di John Fruscitante. Il resto della band è ormai consolidata: la voce di Anthony Kiedis, il basso di Flea (che intanto ha imparato a suonare anche il pianoforte) e la batteria di Chad Smith. Ad ogni modo i fan non dovranno aspettare fino al termine di agosto per ascoltare nuovo materiale dei Chilis. Il 18 luglio infatti sarà lanciato in rotazione radiofonico e disponibile su iTunes il nuovo singolo "The Adventures Of Rain Dance Maggie”. Quindi il tour mondiale le cui date ufficializzate al momento sono ancora poche: esordio ad Hong Kong il 9 agosto alla AsiaWorld Arena, quindi Summer Sonic Festival di Osaka il 13 agosto e il 14 a Tokyo. Altro importante appuntamento sarà quello del Festival Rock in Rio (de Janeiro) il prossimo 24 settembre. Ecco la tracklist ufficiale di "I'm with you":
Si chiamerà “I’M With You” il nuovo progetto discografico che vedrà la luce il prossimo 30 agosto. 14 tracce inedite col primo singolo “The Adventures Of Rain Dance Maggie” lanciato il 18 luglio in radio e su iTunes.
Ancora pochi giorni e sapremo chi sarà il vincitore di questa interminabile edizione del Grande Fratello 11. Nonostante molti dei candidati alla vittoria siano già stati eliminati, i fans degli stessi non demordono, guidati stavolta dalle indicazioni dirette dei propri beniamini. Indubbiamente la Fanpage più nutrita risulta essere quella di Guendalina Tavassi, che si approssima ai 100.000 fans, per cui quel fronte rischia di diventare determinante. Probabilmente così non sarà, visto che il sostegno di Guendalina a Davide non è risultato essere determinante, ma se consideriamo che stavolta le tifoserie non hanno un obiettivo su cui far confluire i propri voti, ma quattro, la dispersione potrebbe fare scherzi interessanti. In questo clima da guerra fredda spunta caldissima la sorpresa che non t'aspetti: dopo un giorno di valutazioni, Guendalina Tavassi fa sapere tramite l'admin della sua fanpage che la sua preferenza va a Jimmy. Non Margherita, per ovvi motivi, non Ferdinando, per altrettanto ovvi motivi, ma nemmeno Andrea Cocco. Qui i motivi possono essere facilmente dedotti dall'atteggiamento di Andrea, il quale, dopo le accuse di Guendalina a Margherita ha preferito schierarsi nettamente dalla parte della varesina, senza concedere attenuanti alla romana. Davide Baroncini, in quell'occasione, pur non condividendo le accuse di Guenda, tentò di giustificarne l'errore; Margherita definì Guendalina un mostro. E allora, considerata l'uscita di Davide, dei Magnifici Quattro cui Guenda era tanto legata, non restano che due superstiti, entrambi durissimi nel rinnegarla, anche dopo il primo tentativo di chiarimento tra le due amiche, naufragato nello sdegno di Marghe.
Chi voteranno come vincitore del Grande Fratello 11 i fans di Guendalina Tavassi, giunti al numero di 100.000? Si sarebbe immaginato che i voti di Guendalina sarebbero confluiti su Andrea Cocco, ma a sorpresa la romana chiede ai suoi fans di votare per Jimmy, l’unico che alla fine non l’ha delusa.
Tra le armi più efficaci per combattere una malattia infettiva come il nuovo coronavirus emerso in Cina (2019-nCoV) c'è sicuramente il vaccino, tuttavia sviluppare una preparazione di questo tipo può richiedere molto tempo, come specificato ai nostri microfoni dal virologo Fabrizio Pregliasco dell'Università degli Studi di Milano; in media, infatti, per la messa in commercio di un nuovo vaccino si impiegano dai 6 agli 8 anni. Tale procedura, come affermato dallo specialista, in determinate circostanze di necessità può essere accelerata; è ciò che è avvenuto per il contrasto del virus Ebola, una malattia altamente letale per la quale è stato necessario tagliare i passi della filiera standard. Ma il nuovo coronavirus è responsabile di una “influenzona”, i cui sintomi più diffusi sono febbre, tosse e dolori muscolari, e pur potendo precipitare in una grave forma di polmonite nei pazienti più suscettibili, i possibili effetti collaterali di un vaccino non testato possono essere decisamente più rischiosi, come indicato dallo stesso Pregliasco. In altri termini, il gioco non varrebbe la candela. Dunque quando sarà pronto un vaccino per il nuovo coronavirus? Difficile dare una risposta precisa a questa domanda. Il professor Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'Ospedale Spallanzani di Roma dove si trovano i due pazienti cinesi colpiti dalla patologia (i primi casi in Italia di coronavirus), durante una conferenza stampa ha specificato che a causa dei tempi necessari per metterne a punto uno, il preparato potrebbe diventare disponibile dopo la chiusura di questo focolaio. Quindi mesi, se non anni nel peggiore dei casi. Secondo il professor Pregliasco potrebbero volerci dai 6 agli 8 mesi per far fronte a questa emergenza sanitaria, ma al momento si tratta soltanto di stime. Il dottor Rino Rappuoli, vaccinologo di fama internazionale e dirigente presso il Dipartimento di Ricerca e Sviluppo della società GSK Vaccine, ha sottolineato che con le conoscenze e le tecnologie attuali un vaccino contro 2019-nCoV può essere sviluppato entro una settimana, ma si tratterebbe del prototipo basato sull'identificazione dello stipite virale. Prima di vedere un simile prodotto sugli scaffali della farmacia possono volerci mesi, perché sono necessari fondamentali test di sicurezza. “Non puoi sparare a milioni di persone un vaccino che non hai controllato”, ha affermato Pregliasco. La vicinanza genetica del nuovo coronavirus con quello della SARS (Severe acute respiratory syndrome) sta agevolando il lavoro degli scienziati, che sperano di arrivare a una soluzione in tempi rapidi. Tra i laboratori più avanti nello studio del 2019-nCoV c'è il Peter Doherty Institute for Infection and Immunity (Doherty Institute) dell'Università di Melbourne, in Australia, il primo istituto al di fuori della Cina a disporre del virus. Gli scienziati guidati dal dottor Julian Druce lo hanno ottenuto isolandolo da un campione del primo paziente identificato nella “terra dei canguri”; le colture saranno utilizzate per studiare il comportamento del virus, mettere a punto test diagnostici e appunto un possibile vaccino.
Per la messa a punto di un nuovo vaccino, come specificato dal professor Fabrizio Pregliasco dell’Università degli Studi di Milano, sono necessari anche dai 6 agli 8 anni, tuttavia in casi di particolare necessità i tempi possono essere sensibilmente ridotti. Alla luce delle caratteristiche del coronavirus 2019-nCoV, diversi esperti – tra i quali il professor Giuseppe Ippolito dello Spallanzani di Roma – ritengono che la preparazione possa essere resa disponibile al termine del focolaio. Ecco cosa sappiamo.
La mediazione obbligatoria, Basta pensare alla sospensione dei termini (di prescrizione e decadenza) non con la presentazione dell'istanza di mediazione, ma con la ricezione dell'invito di mediazione da parte del convenuto in mediazione. Oppure si potrebbe pensare alla norma della mediazione obbligatoria che prevede per i decreti ingiuntivi l'inizio della mediazione solo dopo l'udienza (di solito la prima) che decide sulla sospensione dell'esecutività del decreto ingiuntivo, Per risolvere il problema occorre individuare la ratio (la funzione) dell'art. 5 d.lgs. n. 28 del 2010 ed occorre interpretare tale norma in modo conforme alla sua ratio. Si potrebbe dire che la norma sulla mediazione obbligatoria è stata costruita (in teoria) in funzione deflattiva e, pertanto, va interpretata alla luce del principio costituzionale del ragionevole processo e, dunque, dell'efficienza processuale (in pratica, oggi, è un mero un ulteriore adempimento burocratico, ma questo aspetto riguarda l'operatività dell'istituto). In questa prospettiva la norma, attraverso il meccanismo della mediazione obbligatoria, mira – per così dire – a rendere il processo la extrema ratio: cioè l'ultima possibilità dopo che le altre possibilità sono risultate precluse. Quindi l'onere di esperire il tentativo di mediazione deve allocarsi presso la parte che ha interesse al processo e ha il potere di iniziare il processo. Il problema, in questo contesto, è dato dal fatto che esistono due soggetti che hanno interesse al processo, il primo, il creditore, che ha iniziato il procedimento del decreto ingiuntivo, il secondo il debitore, che ha iniziato il procedimento di opposizione al decreto ingiuntivo.
La Cassazione del 3.12.2015 n. 24629 ha stabilito che l’onere di esperire il tentativo di mediazione obbligatorio è della parte che ha interesse al processo ed ha il potere di iniziare il processo. Invero, con il decreto ingiuntivo, il creditore ha scelto la linea deflattiva coerente con la logica dell’efficienza processuale e della ragionevole durata del processo. Con l’opposizione al decreto ingiuntivo è l’opponente che ha il potere e l’interesse ad introdurre il giudizio di merito, cioè la soluzione più dispendiosa, osteggiata dal legislatore. E’ dunque sull’opponente che deve gravare l’onere della mediazione obbligatoria perché è l’opponente che intende precludere la via breve per percorrere la via lunga. Una diversa soluzione sarebbe palesemente irrazionale perché premierebbe la passività dell’opponente e accrescerebbe gli oneri della parte creditrice.
Patrocinato dal Consiglio del Mobile Norvegese (Norsk Industri), la Reale Ambasciata di Norvegia e Innovation Norway, agenzia governativa per lo sviluppo del commercio estero, il progetto INSIDE NORWAY presenta una selezione delle ultime novità proposte da sei aziende norvegesi di riferimento, alcune delle quali espongono in fiera per la prima volta. Lʼesposizione collettiva di questʼanno offre una panoramica degli ultimi trend nellʼambito dellʼinterior design e del mondo contract, grazie alla stretta collaborazione delle aziende con affermati designer norvegesi. Dalle sedute per la casa e lʼufficio agli arredi per uso pubblico e privato, dai pregiati tessuti in lane selezionate alle innovative soluzioni per lʼilluminazione pensate per i diversi ambienti, i prodotti in esposizione – che saranno tutti distribuiti sul mercato italiano – sono accomunati da uno stile naturale e da una forte personalità, sempre in nome della funzionalità e della sostenibilità. Dichiara Egil Sundet, Direttore di Norsk Indusrty møbel+interiør – Lʼassociazione dellʼArredo Norvegese e delle Industrie di Interior Design: “La riedizione del progetto collettivo INSIDE NORWAY al Salone del Mobile di Milano conferma il processo di internazionalizzazione che il settore del design norvegese sta vivendo. Il settore sta vivendo una nuova era di fermento, grazie alla continua evoluzione dei processi produttivi e alla personalizzazione del design, sempre più centrato sulla sperimentazione stilistica e sulla sostenibilità”. Protagoniste di INSIDE NORWAY 2013 saranno: HÅG Brand leader a livello europeo che produce e distribuisce da oltre 70 anni un vasto catalogo di sedute per ufficio, sale riunioni e sale conferenze che riunificano forma e funzione in un design completo. I motivi ispiratori delle sue collezioni sono lo stile innovativo, lʼergonomia, la sostenibilità e lʼutilizzo di materiali a basso impatto ambientale. Lʼazienda si è affermata come realtà promotrice del manifesto della Balans Revolution e vanta importanti collaborazioni con i più noti designer norvegesi, come Peter Opsvik, personalità di maggior spicco nel panorama scandinavo delle sedute di design. Pioniere nella tutela dellʼambiente, Håg impiega materiali riciclati da oltre ventʼanni. Oggi il 95% dei prodotti dellʼAzienda è riciclabile e la produzione industriale ha un bassissimo impatto ecologico, come attestato dalla certificazione ISO 14001, massima certificazione in tema di impatto ambientale dei materiali utilizzati. VÀRIER distribuita in tutto il mondo, Vàrier produce sedute “cult”, come lʼiconica Variable Balans®, vincitrici di numerosi premi internazionali. La filosofia dellʼazienda mira a produrre sedute di design audaci e non convenzionali nel totale rispetto dellʼergonomia e della correttezza della postura, grazie al supporto di affermati designer come Peter Opsvik e Olav Eldøy. Vàrier sposa in pieno il pensiero della Balans Revolution secondo cui il corpo umano è progettato per essere in movimento. A partire da queste considerazioni, lʼazienda progetta e produce “active sitting”, sedute che assecondano un leggero e naturale movimento che fa interagire lʼutente finale con lʼoggetto di design. I prodotti Vàrier pensati per dare benefici fisici nel lungo termine sono realizzati nel pieno rispetto dellʼambiente in un'ottica eco-responsabile. Lʼazienda vanta la creazione di Balans, uno dei più conosciuti modelli a livello mondiale, e si è aggiudicata diverse edizioni del The Award for Design Excellence in Norvegia. “Great design creates great places”. Questo il motto di Vestre, azienda norvegese fondata nel 1947, che progetta e produce arredi per uso pubblico e privato. Lʼattenzione alla ricerca di forme e materiali durevoli e resistenti ha portato Vestre ad attivare collaborazioni con importanti nomi dellʼindustrial design norvegese. La volontà di diffondere una cultura del progetto eco-sostenibile e una policy aziendale responsabile sono alla base del Vestre Quality Programme™, vincitore più volte del prestigioso Award for Design Excellence conferito dal Norwegian Design Council. Lʼazienda esordisce per la prima volta in Italia con una nuova collezione disegnata dallo studio Snøhetta Architects. RØROS Tweed è stato vincitore di diverse edizioni del prestigioso Award for Design Excellence assegnato dal Norwegian Design Council, Røros Tweed impiega lane selezionate di pecore norvegesi prodotte con le più avanzate tecnologie per soddisfare la domanda di tessuti di alta qualità. Fondata negli anni ʼ40, lʼazienda realizza tessuti di lana per arredamento, cuscini e tendaggi, riproponendo temi classici della tradizione norvegese rivisti e adattati al gusto moderno. Røros Tweed, con sede nellʼomonima città, è attiva dal 1939 e vanta prodotti 100% Made in Norway. Collabora oggi con alcuni dei migliori designer nazionali come Anderssen & Voll, membri del team riconosciuto a livello internazionale Norways Says, Arne & Carlos e Finn Schjøll. Ha già partecipato a esposizioni internazionali a New York, Parigi e Tokio e ha vinto diverse edizioni del The Award for Design Excellence in Norvegia.
Dopo il successo della prima edizione nel 2012, il meglio del design contemporaneo norvegese va nuovamente in scena al Salone Internazionale del Mobile di Milano con INSIDE NORWAY: una rassegna dal sapore nord-europeo da un collettivo di aziende che rappresentano un Paese da sempre attento alla cultura del progetto e ai temi dellʼecosostenibiltà.
Un ventilatore è la soluzione più immediata ed economica per combattere il caldo. Brevettato dall'ingegnere elettrico Schuyler Skaats Wheeler, il ventilatore è più pratico ed economico dei condizionatori ed è particolarmente apprezzato perché non occupa molto spazio, ha un costo contenuto e consumi ridotti. Eppure, sceglierne uno non è così semplice come potrebbe sembrare. Esistono, infatti, svariate tipologie di ventilatore – a piantana, a colonna, da soffitto, da tavolo, da parete o portatili – e vi basterà dare un'occhiata ai numerosi ventilatori in vendita, per avere un'idea di quanto sia vasta la possibilità di scelta. Qual è il ventilatore migliore? Certamente, il marchio è garanzia di qualità: Dyson e Rowenta sono tra i più richiesti, al momento. Ma ce ne sono tanti altri che, seppur meno conosciuti, garantiscono prestanza ed efficienza ad un prezzo concorrenziale. Per prima cosa, abbiamo selezionato i migliori ventilatori venduti online al momento. La scelta è ricaduta su 10 modelli in particolare, che sono risultati essere quelli più acquistati, consigliati e recensiti dagli utenti, ma anche quelli con le migliori caratteristiche tecniche e con il miglior rapporto qualità/prezzo. Il Dyson Jet Focus non è solo un ventilatore. Infatti, grazie alla tecnologia jet focus di cui dispone, vi permette di avere a disposizione sia getti di aria fredda che getti di aria calda. Potete quindi utilizzarlo sia d'estate che d'inverno. È molto silenzioso. Misura 64 x 18,5 x 22 centimetri e ha una potenza di 2o00 watt, grazie alla quale garantisce getti d'aria costanti e uniformi. Le sue misure compatte lo rendono l'ideale per essere posizionato in qualsiasi tipo di stanza. Non sono presenti pale e griglie da pulire, l'aria fluisce da piccole, ma efficaci fessure. Pro: la tecnologia jet focus che permette il rilascio sia di aria calda che di aria fredda lo rende un prodotto versatile, utilizzabile tutto l'anno.
Un ventilatore è un dispositivo indispensabile per sopravvivere alla calura estiva. In giro ce ne sono tanti, diversi per design e grandezza, ma soprattutto per funzionalità ed efficienza. Come facciamo a capire qual è quello più adatto alle nostre esigenze e a fare l’acquisto giusto? Proviamo a rispondere a questa domanda insieme.
Il ministro della giustizia nigeriano ha confermato l'entrata di Saadi Gheddafi e altre nove persone nel paese, diretti verso la città di Agadez Dopo la notizia dei primi scontri tra i lealisti di Gheddafi e i ribelli del CNT nella città di Sirte e dell'attacco dei ribelli fino al centro della città di Bani Walid, sono giunti degli aggiornamenti secondo cui sarebbe stato rinviato l'assalto finale dei ribelli a Bani Walid; Ahmed Bani, uno dei portavoce del Consiglio Nazionale di Transizione, intervistato dall'emittente Al-Arabiya ha appena affermato: "su Bani Walid il piano per il momento è quello di attendere. Le brigate di Gheddafi stanno usando scudi umani e hanno posizionato delle batterie di mIssili sui tetti delle abitazioni civili, rendendo impossibile alle forze del CNT e della Nato bombardare". L'AVANZATA VERSO SIRTE – La decisione del CNT è stata quella di mantenere lo stato di assedio per la città di Bani Walid e di concentrare le energie per la presa definitiva di Sirte, città strategicamente più importante, la cui caduta avrà un impatto decisivo. Oltre ad essere la città natale di Gheddafi, Sirte è stata trasformata nel simbolo della Rivoluzione libica del 1969. I ribelli (che preferiscono essere definiti Thuwar – rivoluzionari) sono arrivati ieri alle porte della città, ma uno dei problemi fondamentali riscontrato nelle loro fila sembra essere la mancanza di coordinamento. E' stato descritto come "impressionante" il numero di gruppi di rivoluzionari (ogni compagine di insorti con un proprio logo e accampamento) pronti a dare battaglia ai lealisti sulla strada per raggiungere Sirte. L'esercito dei lealisti ha difeso gli avamposti, bersagliando la lunga colonna disordinata di rivoluzionari che si era formata sulla strada che collega la città di Misurata a Sirte; gli attacchi armati da parte degli uomini fedeli all'ex rais hanno causato diverse vittime tra i ribelli. La mancanza di una strategia comune per il CNT ha causato il ritiro di alcuni gruppi di insorti, mentre altri sono rimasti a presidiare le postazioni conquistate. SAAD GHEDDAFI IN NIGER –
Il ministro della giustizia nigeriano ha confermato l’entrata di Saadi Gheddafi e altre nove persone nel paese, diretti verso la città di Agadez.
Esce allo scoperto Alex Casademunt, attore spagnolo di 33 anni che è stato fidanzato con Rocìo Munoz Morales per ben quattro anni e mezzo. Intervistato dal settimanale Chi in merito alla fine della sua storia d’amore più importante, Alex fa una serie di dichiarazioni spavalde. L’uomo annuncia di essere certo che, prima o dopo, Rocio tornerà tra le sue braccia e avverte Raoul Bova: la bella mora diventata sua fidanzata ufficiale lo avrebbe già tradito. Se avessi Raoul Bova qui davanti gli direi: “Proteggi Rocìo perché prima o poi me la vengo a riprendere”. Perché noi due siamo fatti per stare insieme e non credo che la loro storia durerà. Rocìo si annoierà di Bova. Lui è troppo grande per lei. Rocìo sarà sul palco della prossima edizione di Sanremo. La sua storia con Bova le ha consentito di diventare un personaggio noto in Italia. I due si sono conosciuti sul set del film “immaturi” e sarebbe stato proprio in quel periodo che sarebbe scoppiata la passione tra loro. All’epoca, l’attrice spagnola e il suo ex stavano ancora insieme: La loro storia è iniziata sul set di “Immaturi” quattro anni fa. Era l’ottobre del 2011. Da quando è volata sul set in Grecia tra me e Rocìo le cose non sono state più le stesse. Non mi voleva sul set e abbiamo passato le giornate a litigare via Skype. Quando ho saputo che nel cast c’era Bova ho avuto dei sospetti, ma lei ha sempre negato. Quando è tornata non era più la stessa. Dopo un tira e molla durato quattro mesi ci siamo lasciati. Non mi ha voluto nemmeno alla prima di “Immaturi”. Io avevo capito. E lei è sparita. E la nostra era una storia importante e passionale. Ci dovevamo sposare. Io avevo comprato l’anello dal padre di Rocìo che è un gioielliere di Granata. La nostra separazione è durata otto mesi. Io sono stato malissimo. Le ho dedicato una canzone “Se” che ho postato su Youtube. Dopo qualche giorno che era in rete Rocìo mi ha chiamato. Era a Istanbul. Piangeva, era disperata. Mi ha raccontato che era in viaggio con un impresario italiano di cui si era invaghita da otto mesi. E stiamo parlando del giugno 2012, otto mesi esatti dalla fine delle riprese di “Immaturi”. Mi ha promesso che mi avrebbe chiamato al suo ritorno e così ha fatto. Ci siamo rivisti e abbiamo fatto l’amore. Poi, però, è sparita di nuovo. Si è rifatta viva cinque mesi dopo, da Los Angeles mi ha raccontato che era sempre in vacanza con questo impresario italiano. A quel punto le ho chiesto di dirmi la verità e le ho domandato in maniera diretta: “Sei con Bova?” Per tutta risposta ha riattaccato. Poi i media hanno svelato la loro storia e ho capito di aver avuto ragione: il famoso impresario altri non era che Raoul Bova. Ma se i conti tornano, noi siamo stati insieme dopo la Turchia e ciò significa che c’è stato un tradimento anche con lui.
È una lunga intervista quella in cui Alex Casademunt, ex fidanzato di Rocìo Munoz Morales, racconta di essere stato a letto con lei nel periodo in cui l’attrice era già fidanzata con Raoul Bova.
Domenica 17 e lunedì 18 ottobre, i cittadini del Comune di Eboli, nel Salernitano, dovranno recarsi nuovamente alle urne per il turno di ballottaggio. Il primo turno delle elezioni, conclusosi con lo scrutinio di tutte le 34 sezioni, infatti, non ha portato alla vittoria di alcun candidato. I cittadini di Eboli, chiamati di nuovo alle urne, dovranno quindi scegliere chi tra il candidato Mario Conte, supportato da tre liste, e Antonio Cuomo, anch'egli sostenuto da tre liste, tra cui quelle del Partito Democratico e di Italia Viva, sarà il nuovo primo cittadino. Il primo, ha chiuso il primo turno, con un 26,93%, mentre il secondo ha ottenuto il 20,59% dei voti validi. A seguire, Cosimo Pio Di Benedetto, supportato da tre liste, che ha raggiunto il 15,9% e, poco lontano, Damiano Cappaccio, con due liste a supporto, tra cui quella del Movimento 5 Stelle, che ha ottenuto il 15,7%. Al quinto posto si è classificato Damiano Cardiello, supportato da quattro liste, tra cui quella di Forza Italia e Fratelli d'Italia, che si è fermato al 13,94%. Netto distacco per gli altri candidati: Giancarlo Presutto, Alessandro La Monica e Alfonso Del Vecchio che non hanno raggiunto il 5%. A Eboli, si è registrata un'affluenza pari al 68,45%: dei 30.201 elettori, 20.672 si sono recati alle urne per esprimere la propria preferenza.
Si sfideranno al turno di ballottaggio per il Comune di Eboli, domenica 17 e lunedì 18 ottobre, Mario Conte e Antonio Cuomo. Al primo turno, infatti, Conte ha ottenuto il 26,93%, mentre Cuomo ha raggiunto il 20,59% dei voti validi. Per il secondo turno, le urne saranno aperte dalle 7 alle 23 domenica 17, mentre lunedì 18 dalle 7 alle 15.
Grazie alla sua vittoria al reality X-Factor 4, ha ottenuto il lasciapassare per quest'edizione del Festival di Sanremo, e parteciperà alla kermesse nel suo stile, "in punta di piedi". Stiamo parlando di Nathalie Giannitrapani, che al reality targato Rai ha, un po' a sorpresa, sbaragliato tutti i suoi avversari, soprattutto il favoritissimo Davide Mogavero: la stessa Nathalie ha ammesso che Davide sarebbe stato più idoneo per una competizione come il Festival. La sua scalata non è stata certo frutto di una casualità: già a 15 anni comincia a scrivere testi di canzoni in italiano, inglese e francese, vincendo diversi concorsi musicali all'inizio degli anni 2000. Dopo aver fatto da supporter ad artisti come Max Gazzè e La Crus, Nathalie fonda una band Nu-metal, i Damage Done, che pubblicheranno sia un singolo che una demo. Continua la sua gavetta tra concorsi e demo, prendendo parte anche a due musical (Les Misérables e La Storia Infinita), ma la svolta della sua carriera arriva soltanto lo scorso anno, scelta da Elio per partecipare al reality X-Factor. Qui la cantautrice romana mostrerà tutto il suo talento, mostrando una buonissima presenza scenica e scrivendo autonomamente l'inedito che la trascinerà alla vittoria, "In punta di piedi".
Scopriamo insieme Nathalie Giannitrapani, una delle big più attese del Festival di Sanremo.
Ryanair ha lanciato oggi il suo "Black Friday"che prevede offerte voli low cost per 7 giorni consecutivi e tanti sconti da prendere letteralmente al volo. Avete sentito bene gli sconti di Ryanair per il black Friday dureranno ben una settimana. Dal 20 al 27 Novembre i viaggiatori potranno trovare con Ryanair tantissime offerte voli e sconti per viaggi low cost in tutta Europa, e acquistare biglietti aerei a prezzi imbattibili. Inoltre, sono previsti sconti del 20% sui bagagli acquistati in questa settimana. Per molti questo è il momento migliore dell’anno per iniziare a pensare ai regali di Natale, soprattutto per chi ha intenzione di acquistarli online. Il Black Friday, letteralmente significa "venerdì nero" e si celebra il giorno dopo la festa del Ringraziamento, una delle feste americane più importanti. È una tradizione che deriva dagli Stati Uniti, ma ormai esportata in tutto il mondo, durante la quale i negozi propongono promozioni e saldi. Insomma, un periodo perfetto per anticipare i regali di Natale.
E’ iniziata la settimana che porterà al Black Friday ed arriva la proposta di Ryanair, con sconti sui voli per viaggiare in Italia e in tanti Paesi europei a dicembre da soli 7,90€ a tratta.