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Carolina Marconi è l'indubbia ereditiera del patrimonio che ha lasciato Sabrina Ferilli, storica tifosissima della Roma che regalò il celebre spogliarello, o meglio la passerella in reggiseno e slip color carne, quando la Roma vinse l'ultimo scudetto della sua storia, nel lontano 2001. Da allora non si può dire che non ne sia passata di acqua sotto i ponti, ma è passato anche del tempo. E così era necessario che qualcuna si caricasse della responsabilità d'essere tifosissima dei giallorossi, con l'aggiunta delle necessarie curve per onorare chi l'aveva preceduta. E' il caso di Carolina Marconi appunto, che da tempo prova a mettere il cappello l'esclusiva su questa cosa. Così continua a postare su Instagram foto con didascalie che rimandano alla sua fede di lupacchiotta, non dimenticando di lasciare intravedere ai suoi seguaci anche le sue scollature prorompenti.
Prova a proporsi come la tifosa ufficiale dei giallorossi e tenta di portare fortuna ai suoi, prima della sfida col Napoli. Non sortisce un buon effetto, ma le curve della Marconi non sono mai di disturbo.
In questi giorni Kate Middleton e il principe William sono impegnati nel primo viaggio ufficiale in Australia e Nuova Zelanda. Nelle varie tappe la Duchessa di Cambridge sta affascinando il pubblico con i suoi splendidi outfit, confermando ancora una volta il suo status di regina di stile ed eleganza. Kate riesce sempre ad essere impeccabile, raffinata e glamour, il tutto senza strafare o apparire eccessiva. Con il suo stile sobrio e ricercato ha saputo conquistare il popolo della terra dei canguri. Ecco i look più belli scelti da Kate Middleton per il viaggio. Il 7 aprile, per il suo arrivo all'aeroporto militare di Wellington, Kate ha sfoggiato un outfit colorato super chic. La principessina è scesa dall'aereo accanto al Principe William, portando in braccio suo figlio George ed indossando un lucente cappotto rosso con maxi colletto e bottoni metallici. Il modello firmato Catherine Walker aveva maniche svasate e una base ampia e svolazzante. L'outfit è stato completato con un cappellino rouge dallo stile retrò, disegnato da Gina Foster, e con un paio di semplici décolleté in suede total black. Per rendere omaggio al paese in cui era in visita, la Duchessa di Cambridge ha appuntato sul cappotto una lucente spilla in oro e diamanti a forma di piuma, il simobolo della Nuova Zelanda. Poco dopo l'arrivo in Nuova Zelanda, Kate Middleton si è recata insieme al piccolo George ad un incontro con le madri del Plunkett’s Parents’ Group. Per l'evento ha scelto un particolare modello decorato da una fantasia optical in bianco e nero della collezione resort 2014 di Tory Burch. Dopo che è apparsa in pubblico con il tubino della Burch, il modello ha registrato sull'e-shop del marchio il tutto esaurito in poche ore. Il look da giorno è stato completato con un paio di décolleté total black di Prada. Il 9 aprile Kate e William hanno partecipato, a Wellington, ad un evento formale con alcuni esponenti del governo della Nuova Zelanda. Per l'occasione Kate ha sfoggiato un abito longuette nero con scollo a barca, firmato da una delle sue stiliste, Jenny Packham. Anche in questo caso Kate rende omaggio al paese che la ospita esibendo nuovamente il simbolo della piuma, il black dress è, infatti, impreziosito da una lucente piuma di cristalli cucita su una spalla. Completano il look da sera mini clutch, pumps nere e preziosi gioielli di diamanti. Il giorno successivo la coppia reale è stata ospite del Blenheim War Memorial. Kate Middleton indossava un meraviglioso cappotto militare di Alexander McQueen. Il modello, di un azzurro intenso, aveva maxi tasche sui fianchi, cintura in vita e bottoni nascosti, mentre sulla parte posteriore era decorato con una particolare maxi plissettatura del tessuto. Kate completa il look con una clutch in suede blu navy, abbinata a décolleté dal tacco medio dello stesso colore, e con un'elegante acconciatura raccolta.
Dal cappotto svolazzante dell’arrivo in aeroporto all’outfit casual con jeans e occhiali da sole della regata in barca a vela, ecco tutti i look sfoggiati da Kate Middleton durante il suo primo viaggio ufficiale in Australia e Nuova Zelanda.
Normalmente cerchiamo di astenerci dal qualunquismo. Tendenzialmente cerchiamo di evitare di cavalcare le ondate di populismo che ciclicamente attraversano il nostro Paese e monopolizzano l'attenzione dell'opinione pubblica. La stessa polemica anti – casta ci ha visto e ci vede certamente in prima fila, ma in relazione agli insopportabili privilegi e al sostanziale menefreghismo rispetto alle sorti del Paese di una classe politica che ha fallito ed è in larga parte responsabile della crisi in cui versa il Paese. Per intenderci, noi di fanpage non crediamo che a "destra e sinistra" siano tutti uguali, che "si stava meglio quando si stava peggio" e che i "politici sono tutti ladri, i preti tutti falsi moralisti e i commercianti tutti disonesti" (scegliendo fior da fiore fra i luoghi comuni tornati prepotentemente in auge negli ultimi tempi). Stavolta però le cose sono sostanzialmente diverse e, con le dovute differenze, ci sia consentito uno strappo, una piccola concessione. Già, perché di fronte alla "brutale evidenza" dei dati relativi all'enormità delle spese militari che vi abbiamo mostrato in un dettagliato dossier, crediamo sia doveroso dire con chiarezza e senza troppi distinguo alcune cose. Cominciando dai punti fermi. L'idea che mentre al Paese vengono richiesti sacrifici si possa pensare concretamente all'acquisto di 135 F35 è semplicemente scandalosa. La sola ipotesi di dover sperperare l'equivalente di un quarto della manovra lacrime e sangue targata Monti per fregiarsi della partecipazione al progetto FREMM a bordo di dieci fregate da guerra, semplicemente ci fa ribollire il sangue. Il pensiero di vivere in un Paese in cui i cittadini devono rinunciare alla rivalutazione delle pensioni sopra i 1400 euro mentre non un euro viene stornato dai giocattoli di guerra dei nostri generali (si veda il progetto "Forza Nec", per il quale rischiamo di spendere circa 12 miliardi di euro), è semplicemente insopportabile. E davvero crediamo sia giunto il momento di chiedere al Governo ed al ministero competente un ripensamento complessivo della "strategia" in un settore così importante. Anche perchè, come mostrato dal nostro report, il sostanziale consolidamento delle spese per gli investimenti non è accompagnato da un miglioramento delle condizioni "complessive" dei tantissimi occupati dal settore, in larga parte lavoratori male utilizzati e sottopagati, costretti a scontare ritardi ed inefficienze, sotto il peso di una burocrazia abnorme e "antiquata". Ecco perchè ci piace pensare che opporsi all'acquisto di nuovi prodotti dell'industria bellica non sia affatto in disaccordo con la valorizzazione del ruolo dei nostri militari, anzi. E' un vero e proprio atto d'amore verso la nostra patria, una scelta consapevole e di grande civiltà, una ridefinizione delle priorità degna di un paese moderno e civile.
In un momento di grave crisi economica appare giusto ed equo ripensare il senso ed il valore degli investimenti nel settore della Difesa. Una scelta per l’Italia, per gli italiani.
Che sia per strada, fuori ad un negozio, in casa o al mare, può capitare di imbattersi in pezzi di legno abbandonati: possono essere delle mensole non più funzionali, dei rami caduti dagli alberi, delle travi rotte o dei tronchi abbandonati. Nella maggior parte dei casi ci passiamo davanti senza neppure troppa attenzione mentre potrebbero essere tanti gli usi che si possono ottenere dal riciclo di quei vecchi pezzi di legno. Il legno può infatti essere riciclato per creare utili arredi o oggetti per la casa. Da vecchie mensole, rami spezzati, pezzi di tronchi o travi si possono ricavare arredi per la casa al mare, il vostro giardino, la terrazza o l'appartamento in città.
Vecchie mensole, rami spezzati, pezzi di tronchi o travi possono essere riutilizzati in modo facile e creativo: ecco come.
Sono passati più di tre mesi dal terremoto e dal conseguente tsunami che hanno sconvolto il Giappone causando, tra l'altro, il dramma nucleare di Fukushima. Pochi ne parlano ormai nonostante la situazione in Giappone sia tutt'altro che migliorata. Le autorità della provincia di Fukushima, epicentro della crisi nucleare giapponese, hanno iniziato oggi ad effettuare dei controlli per misurare le radiazioni alle quali sono state esposte approssimativamente 2 milioni di persone. I check-up medici hanno come obiettivo quello di analizzare la quantità di materiale radioattivo eventualmente presente nei residenti, eventualità che verrà confermata o meno attraverso le analisi delle urine e degli appositi misuratori di radioattività. I primi esami sono stati effettuati oggi nell'Istituto Nazionale di Scienze Radiologiche di Chiba con un gruppo di dieci abitanti provenienti dalla città di Namie, a meno di venti chilometri dalla centrale di Fukushima Daiichi (all'interno della zona di esclusione imposta dal governo nipponico). Le autorità di Fukushima hanno accettato di condurre questo tipo di prove davanti alla crescente preoccupazione per il livello di esposizione alle radiazioni nella zona ed i risultati a lungo termine verrano utilizzati per analizzare come il corpo umano reagisce a piccole dosi di esposizione radioattiva durante un periodo di tempo prolungato. La scorsa settimana le autorità di Fukushima avevano anche deciso, come misura preventiva e davanti al crescente allarmismo della popolazione, di distribuire dosimetri a circa 280.000 bambini. La situazione nel paese del Sol Levante resta dunque preoccupante soprattutto per la salute dei giapponesi che vivono vicino al centro nucleare. Secondo il noto quotidiano giapponese, Japan Times, una quantità superiore a 3 millisievert di radiazioni (il sievert misura gli effetti ed i danni provocati dalle radiazioni su un organismo) è stata riscontrata nelle analisi delle urine di una quindicina di abitanti di città distanti più di 30 chilometri dalla centrale nucleare di Fukushima. Nonostante le continue rassicurazioni del governo giapponese, sono parecchie le preoccupazioni sulle reali conseguenze sulla salute dell'uomo causate dall'esposizione alle radiazioni che, dopo quasi tre mesi, continuano a fuoriuscire dai reattori danneggiati. [quote|left]|"Non ci sarà nessun problema se le persone del posto non mangeranno verdure o altri prodotti che sono contaminati"[/quote]
Secondo il noto quotidiano giapponese, Japan Times, una quantità superiore a 3 millisievert di radiazioni è stata riscontrata nelle analisi delle urine di una quindicina di persone che vivono a 30 chilometri dalla centrale danneggiata di Fukushima.
Robert Pattinson il giovanissimo attore inglese protagonista della famosa saga di Twilight, ora impegnato sul set dell'ultimo capitolo della serie Twilight: Breaking Dawn, ha rilasciato un'intervista al magazine Style che ha spiazzato tutti i suoi numerosi fan. Il giovane attore ha dichiarato di non amare la vita mondana: "Hotel di lusso, modelle e stilisti che mi ronzano attorno? Tutte trappole, voglio una vita tranquilla", forse per questo motivo Robert è finito sull'orlo di una crisi di nervi. Pattinson continuando la sua intervista ha confessato di voler metter su famiglia: "Non mi interessano i rapporti casuali, ho bisogno di conoscere le persone. Non ne faccio una dichiarazione esistenziale: semplicemente, voglio una famiglia, con due o tre figli". Cosa ne penserà di quest'ultima dichiarazione dell'attore la sua fidanzata Kristen Stewart. Ultimamente tra i due, che si sono conosciuti proprio sul set del primo film di Twilight, le cose non sembrano andare molto bene. Più volte si sono sentite voci che parlavano della fine del loro rapporto ed inoltre alcuni più maligni hanno ipotizzato che la loro storia d'amore fosse finta, creata col solo scopo di pubblicizzare la saga che li vedeva amanti anche sul grande schermo.
Robert Pattinson dichiara di voler mettere su famiglia e di volere anche dei figli, ma la sua fidanzata Kristen Stewart cosa ne pensa?
Courtney Love ha annunciato la reunion delle Hole in un'intervista data alla rivista The Quietus. La cantante, moglie di Kurt Cobain, di cui sabato ricorreranno i 20 anni dalla morte, annuncia quindi il ritorno alla line up originale che vede oltre a lei anche Eric Erlandson, Melissa Auf Der Maur e Patty Schemel che torneranno a suonare assieme dopo lo scioglimento del 2002 (la band, però, si riunì per poco alla prima del documentario del batterista Schemel "Hit So Hard"). Ultimamente la cantante è molto attiva, tra musical sul marito e reunion: "Ho cominciato a suonare con Patty, Melissa e Eric, solo per vedere com'era" ha detto la Love "Abbiamo già suonato tre o quattro volte la settimana scorsa". L'idea di questo ritorno alle origini è venuta lo scorso dicembre quando la cantante postò su Facebook una foto sua e di Erlandson abbracciati (in cui erano taggati anche la Auf Der Maur e il manager Peter Mensch) con la scritta: "È appena successo. Il 2014 sarà un anno molto interessante". I cattivi rapporti tra i due erano stati alla base dello scioglimento della band, visto che la cantante aveva accusato il chitarrista di essersi appropriato di alcune chitarre appartenute a Cobain.
Courtney Love ha dichiarato in un’intervista che presto potremmo rivedere di nuovo assieme le Hole nella formazione originale. Ricuciti i rapporti col chitarrista Eric Erlandson, presto la band seguirà la cantante in tour.
Mentre l’artista Marco Mengoni sembra essersi svincolato dalle logiche di X Factor, il talent che gli ha permesso di essere conosciuto dal grande pubblico, parte delle vecchie ruggini nate durante il programma televisivo si fanno ancora sentire. Morgan è stato il suo mentore artistico durante il percorso ad X Factor, ma sono ben noti i dissapori e i litigi nati in fra loro a conclusione del programma. Malgrado Marco sia tornato a X Factor per un’esibizione durante l’edizione del 2011, lasciando perplessa gran parte del pubblico dopo le sue dichiarazioni, ritrovarsi con Morgan non è bastato per portare a termina una definitiva riappacificazione. Marco ne parla durante la presentazione del film di animazione Lorax – Il Guardiano della Foresta, nel quale si è cimentato come doppiatore prestando la voce a Onceler, il cattivo del cartoon. E’ stata l’occasione per parlare della sua nuova avventura in sala di registrazione ma anche di togliersi qualche sassolino dalla scarpa, rimarcando rancori del passato ancora irrisolti e, a quanto ne dice, non per colpa sua. Quando gli viene chiesto se farà mai pace con Morgan replica: No, non accadrà finché Morgan non farà pace con se stesso, ci ho provato in tutti i modi, e non ho intenzione di pregarlo, non prego il Signore figuriamoci Morgan. Una risposta perentoria e che non lascia spazio a dubbi sull’irremovibilità del Re Matto, che, alla luce di una crescita artistica e personale, si sente molto meno Re anche se ancora matto. Mentre una riconciliazione con Morgan sembra lontana ora più che mai, Marco parla di se e delle sue paure a seguito di una mancata continuità nel lavoro, nonostante i suoi due album di successo: Il mio è un lavoro precario per antonomasia, sono tornato a vivere con i miei genitori, l’arrivo di Monti mi ha messo paura, mi sono anche comperato una Smart perché consuma poco. Spero di iniziare presto a incidere il nuovo album, voglio sprigionare tutte le emozioni che ho vissuto in questi concerti a teatro.
La querelle tra Marco e il suo ex coach a X Factor sembra tutt’altro che superata. Mengoni racconta dei suoi progetti presenti e futuri, ma non mancano riferimenti ai dissapori con Morgan, non ancora sopiti.
"L'Italia è la rappresentazione lampante che l'architettura non è semplicemente una tecnologia, ma è un'arte; la tecnologia verrà sempre superata, muterà sempre rapidamente, ma l'arte è eterna", così Daniel Libeskind descrive alle nostre telecamere la sua esperienza in Italia come architetto. In occasione della 53a edizione del Salone Internazionale del Mobile ha infatti intervistato l'architetto statunitense. Abbiamo incontrato Daniel Libeskind a Milano dove si trovava per presentare i suoi ultimi progetti per la casa e l'ufficio: prodotti di vario formato, che vanno da un intera cucina su misura Scrivania in vetro, a mobili, illuminazione , elementi architettonici , e altro ancora. L'ingrediente comune è che ciascun oggetto è stato fabbricato con grande precisione da parte dei migliori artigiani del mondo. "É così gratificante collaborare con lavoratori qualificati la cui esperienza deriva da secoli di disegno, intelligenza e ambizione artistica, ma che sono disposti a sperimentare e fare le cose in modo diverso per aiutare a realizzare le mie idee" , dice Daniel Libeskind . "Io sono sempre soddisfatto quando la progettazione di prodotti significa creare qualcosa di veramente unico e funzionale", aggiunge l'architetto. Tra i 12 disegni menzoniamo Ice Chandelier, un lampadario soffiato a mano in cristallo e in vetro prodotto da Lasvit ; una libreria geniale e un guardaroba per Poliform; una vasca idromassaggio Jacuzzi; Paragon Lamp, una lampada da terra per Artemide dal profilo slanciato che getta una lama di luce verticale; uno specchio e una scrivania di vetro per Fiam e un sistema di illuminazione da ufficio per la iGuzzini.
In occasione del Salone del Mobile 2014, Fanpage ha intervistato l’archistar Daniel Libeskind, presente a Milano con una nuova collezione di arredi.
Il giovane Niccolò, il ragazzo di 17 anni che era rimasto bloccato a Wuhan, epicentro del contagio da coronavirus, e dimesso dopo la quarantena allo Spallanzani, ha voluto ringraziare il personale della struttura sanitaria romana per le cure ricevute durante il periodo di degenza. Il 17enne era stato rimpatriato lo scorso 15 febbraio, dopo due tentativi annullati perché presentava febbre; dopo il volo era stato trasferito allo Spallanzani per la quarantena. In Italia era stato sottoposto ai test per verificare il contagio da coronavirus, che avevano dato esito negativo. "Volevo ringraziare tutta la dirigenza e il personale dello Spallanzani – si legge nella lettera di Niccolò – che in queste due settimane mi ha assistito e tutte quante le istituzioni che hanno reso possibile il mio rientro in Italia (Ministri, Farnesina, Regione Lazio, Ambasciata d'Italia a Pechino, Intercultura) e tutti i volontari di Wuhan. Io adesso sto bene, sono contento di poter ritornare a casa da parenti e amici. Quello che mi sento di dire, avendo vissuto questa esperienza, è che con le dovute precauzioni si possono evitare i contagi".
Niccolò, il ragazzo di 17 anni che era rimasto bloccato a Wuhan per febbre e rimpatriato lo scorso 15 febbraio, ha voluto ringraziare con una lettera l’istituto Spallanzani, dove ha trascorso la quarantena necessaria prima di poter riabbracciare i familiari. Il giovane era risultato negativo ai test per appurare il contagio da coronavirus.
Cosa nasconde ancora l'auto di Veronica Panarello? Il veicolo in uso alla mamma di Santa Croce Camerina, condannata lo scorso luglio a 30 anni di carcere per l'omicidio del figlioletto Lorys e dissequestrato ora dopo quattro anni, è di nuovo sotto i riflettori. Proprio recentemente l'auto con cui Veronica si disfece del corpicino di Lorys è stata mostrata dalle telecamere di Canale Cinque, che ne hanno mostrato il contenuto. La vettura che Veronica utilizzò il giorno del delitto, contiene ancora, bel bagagliaio due giubbotti di Veronica, il grembiule di Lorys e la copertina in cui era avvolto il corpo del bimbo. Intanto sono state depositate le motivazioni della sentenza di secondo grado a carico della Panarello, centocinquanta pagine che spiegano le dinamiche e il movente del delitto che ha scioccato la Sicilia. Secondo i giudici infatti, Lorys sarebbe stato ucciso "verosimilmente, per la resistenza mostrata dal bambino a recarsi a scuola” e “il desiderio di restare con la madre e andare con lei al corso di culinaria”. Depositato anche il ricorso dell'avvocato Villardita, legale di Veronica Panarello che ha elencato punto per punto quelle che ritiene essere le incongruenze della condanna: “l’elemento soggettivo del reato e la contraddizione della sentenza che parla di dolo d’impeto, ma anche di pianificazione con il sopralluogo di Veronica Panarello; l’assenza di movente; e la capacità di intendere e volere dell’imputata”. Secondo Villardita Veronica dovrebbe sottoporsi a una nuova perizia che possa riconoscere quello che secondo lui è un disturbo di personalità in grado di alterare la capacità di intendere e di volere di Veronica.
Cosa nasconde ancora l’auto di Veronica Panarello? Il veicolo in uso alla mamma di Santa Croce Camerina, condannata lo scorso luglio a 30 anni di carcere per l’omicidio del figlioletto Lorys e dissequestrato ora dopo quattro anni, è di nuovo sotto i riflettori. Intanto il legale di Veronica ha depositato il ricorso contro la sentenza di condanna a 30 anni, contestando la capacità di intendere e di volere riconosciuta alla donna.
Gigi D'Alessio è diventato nonno per la terza volta, in attesa di diventare papà del suo quinto figlio. Il cantante partenopeo può accogliere tra le braccia Giselle, la figlia del suo primogenito Claudio e della compagna Giusy Lo Conte. La piccola è nata nella mattinata di mercoledì 15 settembre, come annuncia il figlio del noto musicista su Instagram, dove ha pubblicato alcuni scatti in cui la piccola è avvolta in un lenzuolo tra le braccia di mamma e papà. Un tenero messaggio quello rivolto da Claudio D'Alessio all'ultima arrivata nella sua famiglia. La compagna, Giusy, ha dato alla luce una bambina che la coppia ha deciso di chiamare Giselle per un motivo ben preciso, come spiega lui stesso nell'annunciare l'arrivo della bambina: Il destino ha voluto che la mia vita si tingesse di Rosa. Oggi è nata la mia terza Principessa. Benvenuta Giselle D’Alessio, il tuo nome vuol dire “Promessa” quella che faccio a me stesso, di impegnarmi ad essere un papà degno delle mie figlie Giusy sarà un lungo cammino, ma insieme a te… una solo una piacevole passeggiata. Ti Amo amore mio #forever #family #love. Una bellissima dedica d'amore anche per la sua compagna con la quale ha condiviso il sogno di una famiglia che, pian piano, tassello dopo tassello stanno costruendo insieme. Si tratta della terza figlia per Claudio D'Alessio. La prima bambina, infatti, è nata dalla relazione dell'imprenditore con Francesca la fidanzata di quando aveva appena 20 anni, tanto è vero che Noemi, questo il nome della sua primogenita, ha già 15 anni. Dopo la fine di questa storia e altri flirt, D'Alessio junior ha poi trovato l'amore con Giusy Lo Conte, il loro rapporto è cresciuto nel tempo e, infatti, nell'agosto 2020 è la nata la loro prima figlia Sofia, che ha reso il cantante partenopeo nonno per la seconda volta.
Gigi D’Alessio è diventato nonno ancora una volta. Nella mattina di mercoledì 15 settembre è nata Giselle, figlia di Claudio D’Alessio e della compagna Giusy Lo Conte. Ad annunciare la lieta notizia è proprio il primogenito del cantante napoletano che accoglie la nuova arrivata in casa con immensa gioia.
Vinicio Capossela ci ha abituato, ormai, a un'idea musicale come poche in Italia, all'idea di una progettualità che è costruita mattone su mattone e il cui risultato è sempre diverso, ma mai dissimile dalla sua idea musicale e artistica che da anni porta avanti. Sebbene sembrino lontani i tempi di "Che cos'è l'amor", Capossela, invece, ha percorso una strada che questa volta approda a un "Bestiario d'amore". Il Bestiario è un topos della Letteratura (da Julio Cortázar alla ‘follia" di J. Rodolfo Wilcock), ma anche nella Musica c'è chi ha voluto cimentarsi (vedi Lucio Corsi), ma Capossela è senza dubbio il primo nome da cui ci si potrebbe aspettare un lavoro del genere, memori anche di quello che è stato "Ballate per uomini e bestie", il suo ultimo progetto sulla lunga distanza uscito nel 2019, in cui si raccontava la peste contemporanea e che ha avuto una coda lunga nella collaborazione con Young Signorino. Questa volta il cantautore di origini irpine è tornato con un EP intitolato, appunto, "Bestiario d'amore" (La Cupa/Warner Music Italy), nell'anno in cui festeggia i 30 anni di carriera ("All'una e trentacinque circa" era del 1990. Un progetto che è "una piccola opera composta di 4 brani di ambientazione trobadorica" che dal vivo è stato presentato nel giorno di San Valentino sotto le volte gotiche e gli animali in pietra della Union Chapel di Londra. Questo nuovo lavoro è il compimento naturale dell'ultimo album, una coda e un completamento di quel viaggio medioevale che aveva al suo interno già alcune storie raccolte proprio da bestiari medievali, di bestie che avevano riferimenti teologici, filosofici e morali, che fungevano da allegorie contemporanee, raccontando la peste contemporanea. Questa volta il cantautore ha attinto a piene mani dal componimento letterario di un erudito del milleduecento, Richart de Fornival che, come ci dice la nota stampa "combinando le favolose descrizioni naturalistiche dei Bestiari medievali e la fenomenologia dei comportamenti amorosi tenta l’impossibile: dare vita a un trattato scientifico che descriva e decifri il più misterioso dei sentimenti. L’amore.". Perché in fondo è quello il motore di tutto e l'approdo. Un poema che si avvale della collaborazione della Bulgarian National Radio Symphony Orchestra e del M° Stefano Nanni: "Il “Bestiario d’Amore” è una delle opere più straordinarie, più ironiche, più immaginifiche che si possano trovare su questa forza misteriosa che trasforma e imbestia le creature umane quando sono sotto l’effetto dell’amore. L’intero meccanismo amoroso è analizzato in maniera scientificamente impossibile. Come un indagatore del moto perpetuo, Fournival prova a codificare le incodificabili ed eppure certissime leggi che governano questa mascherata perenne che è la commedia amorosa. Accanirsi nel musicare un’opera che comincia con una messa al bando del canto è stata un’impresa diversamente bizzarra e inutile, oltre che superstiziosamente pericolosa. Chi canta o ascolta non fa mai una buona fine nel bestiario: che sia il canto della sirena, o quello del cigno, o quello del grillo si finisce sempre per morirne" dice Capossela che prosegue Forse per questo il poeta, una volta constatato che “il canto poetico conduce alla morte senza procurare alcun beneficio”, rinuncia e affida il suo estremo bando a parole e immagini, perché per mezzo di immagini e parole si possa giungere alla memoria che è “custodia dei tesori che lo spirito umano conquista con l’eccellenza del suo ingegno”. Se cantare è rischioso, più che una canzone ho provato a mettere insieme una specie di racconto musicale in cui ogni creatura viene evocata con sigle melodiche o timbriche, grazie all’opera di Stefano Nanni che ci ha messo l’orchestra, che è pur sempre il più grosso organismo vivente in musica: l’Orcaestra sinfonica, l’essere smisurato in grado di inghiottire l’esperienza della vita e risputarla fuori in forma di emozione. Nel suo emiciclo è finito questo testo prezioso, riassunto e rischiosamente cantato novecento anni dopo, solo per il rinnovato diletto del vedere, udire e ricordare parole che mettano in mostra il bestiario illustrato che siamo. Ora come allora non si è mai così soli e affollati di mostri, come da innamorati. Completano la compagnia di ventura una opertūra-copertina musicale e due canzoni ricavate da liriche trobadoriche, a conferma del fatto che l’unica cosa che conta sia l’essere trovati.
Si chiama “Bestiario damore” il nuovo EP di Vinicio Capossela. Un progetto con cui il cantante irpino festeggia i 30 anni di carriera e che affonda ancora le mani nel medioevo trobadorico, pescando dai bestiari, appunto, per parlare d’amore. L’Ep chiude il cerchio aperto dalle “Ballate per uomini e bestie”.
A circa due mesi dall'acquisizione dei droni di Titan Aerospace, Google continua la sua marcia per eliminare il digital divide nei paesi in via di sviluppo e per farlo investirà una cifra astronomica, che potrebbe variare da un miliardo di dollari fino ad arrivare ai tre miliardi, a seconda di come starà strutturata la rete finale. A riportare la notizia è il Wall Street Journal, che spiega nel dettaglio i progetti del colosso di Mountain View: 180 satelliti di piccolissime dimensioni che orbiteranno intorno al pianeta ad altitudini più basse di quelle dei satelliti tradizionali e – a quanto pare – affiancheranno i droni e i palloni aerostatici nella battaglia al digital divide. "La connettività Internet migliora significativamente la vita delle persone." – ha spiegato un portavoce di Google al WSJ – "Eppure due terzi del mondo non vi hanno ancora accesso". Il progetto non è nuovo ma è stato rimandato più volte per problemi tecnici e finanziari che pare siano stati risolti anche grazie a Greg Wyler, fondatore di O3b Networks, che da poco è entrato in Google assieme al suo direttore finanziario ed è subito stato posizionato a capo del nuovo team.
180 piccoli satelliti per connettere i restanti due terzi del pianeta. E’ questo il nuovo progetto di Google che, non contento dell’acquisizione dei droni di Titan Aerospace, tenta di rianimare un progetto vecchio di qualche anno nel quale investirà una cifra che potrebbe variare da 1 a 3 miliardi di dollari.
«La mia preoccupazione è che quando ci saranno gli sfratti, queste famiglie rischiano veramente di andare a dormire a Piazza Municipio, perché non hanno alternative». A parlare a Fanpage.it è Antonio Giordano, segretario regionale del Sunia (Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari) Campania. Sono circa 10mila gli sfratti nell'area metropolitana di Napoli che potrebbero essere eseguiti e, secondo Giordano, c'è la necessita fornire un'alternativa a queste persone che altrimenti si troverebbero a dormire per strada. «Sulle politiche abitative – spiega il segretario generale del Sunia – il Comune di Napoli ha fatto flop: ha creato, con i fondi europei, una società – l'Agenzia sociale per la casa – che dovrebbe aiutare a risolvere i problemi abitativi, ma che non ha mai fornito nessuna risposta». Napoli ha un nuovo sindaco. Quali sono le vostre richieste? Anzitutto, la riorganizzazione degli uffici, perché in questi anni c’è stato uno smantellamento di tutto quello che si chiamava "servizio casa", tant’è vero che il comune non riesce nemmeno a fare le pratiche per l’erogazione dei buoni contributi. Un'altra richiesta riguarda lo sviluppo del patrimonio di edilizia pubblica: con i fondi che stanno arrivando, riteniamo che il Comune debba mettere mano ad un piano massiccio, che, senza consumare suolo, possa recuperare tutta una serie di periferie degradate per la realizzazione di alloggi di edilizia pubblica. Sul patrimonio, chiediamo che si faccia chiarezza, perché c'è quasi un azzeramento delle politiche gestionali, tant’è vero che non ci sono fondi per la manutenzione né per qualunque altra attività. Poi, poiché dal 1° gennaio dell’anno prossimo andrà in vigore l’anagrafe dell’utenza e del patrimonio, il Comune si deve dotare di una struttura adeguata per poter inserire i dati nella piattaforma regionale per poter arrivare ad avere un censimento serio di quelle che sono le proprietà pubbliche e di quelli che sono i fruitori. E qual è oggi la situazione abitativa a Napoli? Nel senso di sviluppo di nuova edilizia, non c’è ristrutturazione e manutenzione del patrimonio. Tenga conto che a Napoli, negli ultimi quattro anni, non si è assegnata una sola casa. Il Comune di Napoli si preoccupò di bloccare le graduatorie, però non ha fatto altro. Non si sa neanche quali siano oggi i titoli per ottenere l’assegnazione. Quindi è una situazione veramente disastrosa. Con la fine del blocco degli sfratti a causa della pandemia, ora cosa cui rischia?
Sulle politiche abitative, secondo Antonio Giordano, segretario regionale del Sunia Campania, il Comune di Napoli non ha fatto abbastanza. Ci sono circa 10mila sfratti che potrebbero essere eseguiti e molte persone che non possono contare su un’alternativa. Fanpage.it ha intervistato Giordano per capire quali sono le priorità di cui il nuovo sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, dovrebbe tenere conto.
Procedono spediti i lavori per la costruzione del più potente telescopio ottico e infrarosso al mondo, l'ELT (Extreme Large Telescope), come dimostra l'immagine delle curiose fondamenta diffusa dall'Osservatorio Europeo Australe (ESO). La silhouette scolpita sulla cima del Cerro Armazones nel Deserto di Atacama, in Cile, dove la “prima pietra” del telescopio fu depositata nel maggio 2017, ricorda infatti quella del Millennium Falcon, l'iconica astronave di Star Wars comandata da Han Solo e Chewbacca. Per sviluppare questa enorme struttura gli operai hanno dovuto appiattire la vetta della montagna di ben 18 metri, un lavoro necessario perché l'ELT aveva bisogno di uno spazio enorme nella migliore posizione possibile per la ricerca astronomica (assenza di inquinamento luminoso, clima secco e alta quota). Non è un caso che nello stesso deserto si trovi già un altro gigante dell'ESO, il VLT (Very Large Telescope), che tuttavia impallidirà innanzi alla potenza dell'avveniristico ELT, in grado di raccogliere più luce di più di 200 telescopi Hubble messi assieme. Lo specchio dell'Extreme Large Telescope avrà un diametro di ben 39 metri, ma poiché è impossibile ottenere qualità scientifica con un un unico “disco” gigantesco, gli ingegneri hanno progettato una struttura a nido d'ape composta da ben 798 specchi esagonali da 1,4 metri. A differenza del VLT, che è composto da quattro grandi telescopi da 8,2 metri, l'ELT non sarà soggetto agli effetti dell'interferometria, procedura necessaria per ottenere un'unica immagine (senza spazi vuoti) dalla combinazione del lavoro di più specchi. In parole semplici, anche se sarà composto da un nugolo di piccoli specchi, con l'ELT si otterrà un'unica, spettacolare immagine, senza passare per complessi calcoli e algoritmi. Con i suoi 39 metri di diametro sarà in grado di raccogliere luce da un'area cento volte più grande di quella accessibile al VLT, oltre che di raccogliere cento volte più luce. Ciò permetterà di osservare nello spazio oggetti con una luminosità estremamente bassa.
Nel cuore del Deserto di Atacama, in Cile, è in costruzione il telescopio più potente al mondo che opera nell’ottico e nell’infrarosso. L’ELT, acronimo di Extreme Large Telescope, sarà in grado di raccogliere la luce di oltre 200 Hubble messi assieme. Ci aiuterà a scovare pianeti simili alla Terra nella Via Lattea.
Il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha presentato alle parti sociali la manovra da 24 miliardi. Si tratta del quarto intervento fiscale a partire dalla crisi del debito dell'estate scorsa, il nuovo Primo Ministro ha ribadito le parole chiave che ispirano il provvedimento: “rigore, equità e sviluppo”. Su Twitter, il sindaco di Bari – Michele Emiliano – ha confermato che il ministro Giarda ha stimano in 5 miliardi i tagli per Regioni e Enti locali. Tutti i sindacati contestano aspramente le nuove misure, che colpiscono con maggiore violenza i lavoratori pubblici e chi ha sempre pagato le tasse. Il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, si è detta favorevole alla manovra “pesante, ma necessaria”: “Non abbiano scelta questa manovra la dobbiamo fare”. Decisamente contrari tutti i sindacati, a partire dalla Cgil – che per bocca del segretario Susanna Camusso prende posizione: “un durissimo colpo ai redditi dei pensionati. Un allungamento insostenibile per tanti lavoratori e lavoratrici che si troverebbe sconvolte le prospettive di pensione e molto incrementati gli anni di lavoro”. Decisamente sfavorevole anche il segretario generale della Cisl Bonanni, secondo cui l'indirizzo della manovra è sbagliato perché non contempla la patrimoniale. L'aumento dell'età pensionabile avrà un “effetto devastante”: “La manovra grava solo su lavoratori e pensionati. Occorrono invece risposte immediate ma ben ponderate. Siamo d'accordo a epurare l'Irap, ma la stessa attenzione serve sul sostegno ai consumi”. Contraria anche la Uil, il segretario Luigi Angeletti si è detto contrario alle misure prese sulla materia delle pensioni: “Non si può chiedere ai lavoratori di continuare a lavorare senza avere alcun vantaggio dal versamento dei contributi. Bisogna poi separare finalmente la previdenza dall'assistenza, altrimenti ci sono conseguenza ingiuste”. Al centro della manovra il pareggio di bilancio per il 2013: “Siamo di fronte a una alternativa tra la situazione attuale, con i sacrifici richiesti e una situazione di uno Stato insolvente, di un euro distrutto magari per infamia dell'Italia” ha ammonito il presidente Monti, rimandando al consiglio dei Ministri di stasera il varo delle misure economiche. Bilancio pubblico, previdenza e sviluppo, i temi su cui si concentrano i provvedimenti. Gli interventi sul mercato del lavoro non sono contemplati nel testo attuale, ma saranno approvati successivamente: “Il settore dove serve maggiore concertazione è quello del mercato del lavoro, meno sulla previdenza e sulle politiche economiche” ha tenuto a sottolineare il presidente del Consiglio. Lotta all'evasione fiscale e uno sfogo alla pressione sulle tasse per le imprese saranno punti nodali del testo in esame questa sera. Sul tema delle pensioni, verrà esteso il metodo contributivo pro rata. Secondo indiscrezioni, il ministro del Welfare Elsa Fornero vorrebbe abolire le finestre di uscita per le pensioni, introducendo le fasce di flessibilità per chi volesse uscire dal mercato del lavoro in anticipo ma con assegni mensili di minore entità. Le pensioni di anzianità si raggiungeranno all'età di 42 anni per gli uomini e 41 per le donne.
Soltanto il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, si dice favorevole alle manovra economica da 24 miliardi in esame al Consiglio dei ministri convocato stasera dal presidente Mario Monti. Sindacati uniti contro le misure che colpiscono pensioni e lavoro dipendente.
Continua la crisi tra Francesco Chiofalo e Antonella Fiordelisi. Dopo le lacrime di entrambi sui social, l'ex concorrente e tentatore di ‘Temptation Island' sta provando in tutti i modi a riconquistare la sua ex fidanzata. In queste ore, prima le ha scritto una lettera e ha tentato di fargliela avere diffondendola su Instagram, poi si è recato a Salerno, città d'origine di Antonella. Francesco Chiofalo ha scritto una lunga lettera ad Antonella Fiordelisi. Le ha confidato di stare soffrendo tantissimo per la fine della loro storia d'amore. Tutto ciò che le chiede è di permettergli di darle la sua versione dei fatti sul presunto tradimento (qui l'intervista di Fanpage.it ad Aurora Ciorbi, la donna con la quale Chiofalo avrebbe tradito Antonella Fiordelisi). Non riesce a credere che Antonella sia decisa a chiudere la loro storia d'amore: "Non mi rispondi al telefono, ai messaggi, non mi hai dato modo neanche di parlare e spiegare quello che è successo, hai tratto le conclusioni da sola e sei andata via. In questo momento mi sento come se avessi la testa immersa nell'acqua e non riuscissi a respirare. È come se improvvisamente mi avessero levato la terra da sotto i piedi, in poche ore è cambiato tutto. Sono tre notti che non dormo e non mangio. Sto a pezzi. Piango sempre. Ti chiedo solo di parlare, non ho nulla da nascondere. Non puoi far finire così la nostra stupenda storia d'amore, senza neanche sentire quello che ti devo dire. Ti prego amore mio dammi modo di parlarti e spiegarti tutto". Quindi ha concluso, ribadendo l'amore che ancora prova per lei: "Io ti amo più della mia vita e dopo tutto questo dolore che sto provando mi sono reso conto che nonostante siano solo 5 mesi che stiamo insieme e io ho avuto in passato storie più lunghe, tu sei la persona che ho amato di più in assoluto. Ti amo, amore mio".
Francesco Chiofalo sta facendo il possibile per ricucire il rapporto con Antonella Fiordelisi. In queste ore, prima le ha scritto una lettera, poi l’ha raggiunta a Salerno. L’ex tentatore e corteggiatore di ‘Temptation Island’ vorrebbe solo poterle parlare e darle la sua versione dei fatti ma Antonella non sembra disposta a perdonarlo.
Andrea Pirlo ha lasciato la Juventus dopo aver comunque centrato la fondamentale qualificazione alla Champions League: il quarto posto conquistato ai danni del Napoli adesso se lo godrà Max Allegri, cercando di rilanciare le azioni europee dei bianconeri dopo le ultime deludenti campagne. Tutto questo in un universo che non tenga conto di quella cosa chiamata Superlega che ha scosso il calcio europeo dalle fondamenta e adesso rischia di vedere proprio il Napoli prendersi il posto Champions guadagnato sul campo dalla Vecchia Signora. Già, perché sulla testa della Juventus – ma anche di Real Madrid e Barcellona, ovvero gli altri due club ‘fondatori' che non hanno fatto marcia indietro rispetto al progetto – pende il procedimento disciplinare aperto dall'UEFA qualche giorno fa, dopo la chiusura della relativa inchiesta. Tutto lascia presupporre, visto che i 9 club ‘pentiti' sono stati multati, che le tre società in questione rischino una sanzione più pesante, ovvero l'esclusione dalle coppe europee per uno o due anni. Sentenza appellabile al TAS, che potrebbe intanto sospendere la pena in attesa dell'arbitrato, consentendo quindi a Juve, Real e Barcellona di partecipare alla prossima edizione della Champions, rinviando l'esclusione eventualmente al 2022/23. Intervistato da ‘Sky', il presidente UEFA Alexander Ceferin ha rincarato la dose nei confronti dei ribelli: "Per me è davvero strano il fatto che pubblicamente facciano ancora parte di questa Superlega, manifestando la volontà di giocarla, ma poi inviano una lettera per poter disputare la Champions League. Tu non puoi giocare la Superlega e la Champions… non riesco a capire, è abbastanza difficile capire cosa intendano. Vogliono giocare la Superlega? Che la giochino. Ma poi non possono dire di voler giocare la Champions". Quanto alle possibili sanzioni, Ceferin fa muro: "Il nostro comitato disciplinare è indipendente. Quando inizia a lavorare su un caso non ci sono rapporti di alcun tipo, non arrivano informazioni e io non posso commentare. Non so dire quando, se e di quale portata saranno eventuali sanzioni. Il Napoli in Champions al posto della Juve? Non voglio commentare cosa potrebbe accadere, perché il nostro comitato è indipendente e deciderà".
Il presidente dell’UEFA Alexander Ceferin fa capire che non ci saranno sconti nei confronti di Juventus, Real Madrid e Barcellona, dopo la loro reiterata volontà di continuare nel progetto Superlega. Anche l’invito al dialogo dei tre club in questione viene ritenuto fasullo: “Mandano comunicati, ma non ci chiamano…”.
Paillettes, maxi spacco, scollatura hot e chi più ne ha più ne metta, Wanda Nara quando sale sul palco del Grande Fratello Vip 2020 non si risparmia in fatto di look e punta sul glamour e la sensualità. Anche nella terza puntata del reality show di Canale 5 condotto da Alfonso Signorini, la moglie di Mauro Icardi sceglie un outfit vistoso e luccicante, con un tocco sexy che nel suo stile non manca mai. In diretta Wanda, affiancata da Pupo, l'altro opinionista di questa edizione, ha commentato le "gesta" dei concorrenti Vip mostrando una scollatura vertiginosa e rivelando di non indossare il reggiseno, dal maxi spacco dell'abito scelto per la puntata spuntavano poi un paio di stivali dall'accecante tonalità fluo. Siamo abituati a vedere Wanda Nara nei suoi sexy look, spesso molto costosi e composti da capi super griffati, che mostra ai fan sulla sua pagina ufficiale di Instagram o nelle trasmissioni televisive a cui partecipa. Anche al Grande Fratello Vip, in cui è stata scelta da Alfonso Signorini come opinionista, sta sfoggiando una serie di look glamour e sensuali: nella prima puntata del reality show l'abbiamo vista con indosso un lungo abito nude vedo non vedo, in tessuto trasparente e con ricami di paillettes, un modello dal prezzo accessibile del marchio Ombelico, che ha vestito in altre occasioni altre star come Elettra Lamborghini. Poi un totale cambio di rotta nella seconda puntata, dove Wanda è apparsa con un mini dress blu elettrico, simile a una giacca maschile in doppiopetto, e abbinato a stivali alti dello stesso colore del vestito corto, in questo caso il total look era firmato da Elisabetta Franchi, una delle stilista più amate dalla Nara, che ha scelto un abito del marchio anche per il compleanno celebrato di recente con un party di lusso. Ancor prima l'avevamo vista con indosso un completo maschile giacca-pantalone in total white per la conferenza stampa di lancio della trasmissione, anche in quel caso il dettaglio sexy non è mancato e Wanda ha sfoggiato una scollatura da capogiro.
Paillettes, maxi scollatura con seno in vista e stivali rosa fluo, sul palco della terza puntata del Grande Fratello Vip 2020 Wanda Nara stupisce tutti con il suo look audace e luccicante. Ecco quanto costano gli abiti dell’opinionista del reality show e tutti i dettagli dell’outfit sexy.
In queste ore ha fatto il giro del mondo la notizia di un particolare ristorante di proprietà di Jon Bon Jovi inaugurato nei giorni scorsi in New Jersey, patria del celebre artista italoamericano. La particolarità di questo locale starebbe nella sua filosofia altamente benefica detta del "pay-as-you-can" ovvero "paga-quel-che-puoi" che all'atto pratico si traduce in una sorta di baratto dove chi può permettersi di pagare un pasto non fa altro che fare un'offerta in denaro a seconda delle proprie possibilità, chi invece non ha soldi a sufficienza può semplicemente darsi da fare servendo ai tavoli, cucinando o lavando i piatti per potersi meritare un pasto caldo. Chiaramente quest'idea è nata a causa della grave crisi economica che ha colpito gli Stati Uniti e il mondo intero e che non ha lasciato indifferente Jon Bon Jovi, un artista che da sempre alla musica rock affianca il proprio impegno umanitario. La crisi economica, però, sembra non aver ispirato al cantante soltanto l'idea del ristorante: stando alle ultime dichiarazioni dello stesso Bon Jovi, infatti, anche il nuovo album della band, la cui uscita è prevista per il 2013, conterrà brani interamente dedicati al difficile periodo storico ed economico che stiamo vivendo in questi anni. Bon Jovi ha, inoltre, assicurato che ad accompagnare il nuovo lavoro ci sarà anche il solito maxi-tour mondiale tanto atteso dai fan che sicuramente non sono rimasti delusi in occasione dell'ultimo tour dei Bon Jovi: la band in occasione dell'ultima tournée ha addirittura avuto modo di ringraziare i fan italiani su Facebook per l'accoglienza a Udine con tanto di coreografia imponente realizzata appositamente per lo show dei Bon Jovi.
I Bon Jovi annunciano ai fan un nuovo album la cui uscita è prevista per il 2013 e i cui brani avranno come ispirazione il difficile periodo storico che stiamo vivendo caratterizzato dalla crisi economica.
Sono ormai milioni in tutto il mondo i fan di Hello Kitty. Anche star come Lady Gaga e Katy Perry impazziscono per il più famoso pupazzo bianco col fiocco rosa della dell'azienda giapponese Sanrio. Anche se non li dimostra ha da poco compiuto poco più di 40 anni: era il 1974 quando Yuko Shimizu inventò Hello Kitty e da allora è diventato un vero e proprio oggetto di culto. Mostre d’arte hanno celebrato il famoso personaggio dal fiocco rosso. Gadget, abiti, accessori, l’immagine di Hello Kitty è ormai ovunque ed è entrata nel desiderio di grandi e piccini. E oggi a completare l’apoteosi del suo successo, in Italia arriva la sua casa. Una vera e propria immersione nel fantastico mondo di Hello kitty: per la prima volta tre vere e proprie case mobili, dedicate al famoso personaggio dal fiocco rosso, sorgeranno in Italia, all’interno dei Family Park di ECVacanze, sul Lago di Garda e a Roma, dove sarà possibile trascorrere le vacanze. La casa di Hello Kitty sarà tutta rosa, con tanto di staccionata in legno bianca. Ovunque sarà impressa l'immagine del famoso personaggio dal fiocco rosso, dall’ingresso, alla cucina alla camera da letto e in ogni angolo della casa. I fan di Hello Kitty potranno finalmente vivere come il proprio personaggio preferito in due case mobili sul Lago di Garda nell’Altomincio Family Park, e in una a Roma, ne I Pini Family Park. “Siamo molto orgogliosi di essere i primi a realizzare un progetto del genere collaborando con un brand come Hello Kitty, amatissimo in tutto il mondo. Siamo sicuri che questo personaggio conquisterà i nostri ospiti più giovani e le loro famiglie, attirandone molte altre” – dichiara Elisa Arnetoli, Direttore Marketing & Commerciale ECV Group, realtà leader per le vacanze, a livello internazionale, con 30 anni di epsperienza – “Questa operazione si inserisce nel nostro progetto più ampio di valorizzazione del modello turistico italiano per esportarlo nel mondo”. Da quest'anno sarà possibile andare in vacanza a casa di Hello Kitty, grazie alla collaborazione tra Sanrio e Gelati Motta, che dal 2008 ha dedicato al famoso personaggio un gelato della sua collezione.
Da oggi i numerosi fan di Hello Kitty potranno gioire perché sarà possibile andare in vacanza a casa del famoso personaggio dal fiocco rosso sul Lago di Garda o a Roma.
Se siete curiosi di entrare in contatto con il mondo dei creativi ma non sapete da dove iniziare, vi suggerisco di cercare i #TDKtuesdays della vostra città, e non solo, per farvi aprire le porte delle case dei più innovativi pittori, grafici, architetti, designer, scultori e registi. I #TDKtuesdays sono gli eventi promossi da The Design Kids HQ che ogni primo martedì del mese permette di conoscere un artista partendo dalla casa in cui abita. Gli eventi sono organizzati in varie città del mondo allo scopo di fare rete per far conoscere, rilassarsi, approfondire, ascoltare i creativi del Pianeta. I #TDKtuesdays sono i luoghi ideali per conoscere altri creativi, "scambiare appunti, farsi coinvolgere e in genere costruire una comunità di progettazione più grande e migliore nelle propria città. Se sei timido e "fare rete" è difficile, questo è un punto di partenza più facile". Lo scorso martedì siamo andati a casa di Lucia Emanuela Curzi, un'illustratrice italiana che lavora con le più prestigiose riviste di moda e i più noti luxury brand. La casa di Lucia si trova a Milano, nel quartiere di NoLo. NoLo sta per Nord Loreto e rappresenta il nuovo quartiere in fermento del capoluogo meneghino dove si sono trasferiti numerosi creativi, hipster e gallerie di moda. Il quartiere da popolare oggi è diventato un luogo di tendenza. La casa di Lucia si trova al quarto piano di una stretta palazzina di NoLo. Appena si entra in casa si viene accolti in uno spazio aperto adibito a salotto dove è evidente la passione dei suoi abitanti per l'arte, come le sculture femminili di Niki de Saint Phalle, la fotografia di Herb Ritts, Irving Penn, Richard Avedon e Sarah Moon e il vintage in ogni sua accezione. Dal salotto si accede alla camera da pranzo che per i #TDKtuesdays era stata addobbata di bevande e leccornie ma soprattutto delle migliori produzioni di Lucia Emanuela Curzi.
Pittori, grafici, architetti, designer, registi e altri creativi aprono le porte delle proprie casse in giro per il mondo grazie ai #TDKtuesdays ogni primo martedì del mese. Siamo stati a Milano nella casa di Lucia Emanuela Curzi, l’illustratrice italiana che lavora con le più prestigiose riviste di moda e i luxury brand.
Quale migliore occasione dell'arrivo della primavera per stravolgere il proprio look? Sarà perché il caldo comincia a farsi sentire o perché si vuole fare qualcosa di materiale per lasciarsi l'inverno alle spalle, ma l'unica cosa certa è che sono diverse le star che stanno rivoluzionando la loro immagine in questo periodo. L'ultima ad averlo fatta è stata Nicole Kidman, apparsa irriconoscibile in un recente servizio fotografico. Il motivo? Ha detto addio alla lunga chioma ed è passata a un taglio cortissimo. Nicole Kidman non ha mai stravolto la sua immagine in modo drastico nel corso della carriera, al massimo è passata dal rosso al biondo o viceversa, mantenendo però quasi del tutto invariata la lunghezza. Oggi, però, pare che abbia deciso di "darci un taglio" e in un servizio fotografico realizzato per l'edizione americana di Vanity Fair è apparsa decisamente irriconoscibile. L'attrice ha detto addio alla chioma lunga per passare a un taglio cortissimo e mascolino, praticamente a spazzola, di colore biondo platino e pettinato con il gel. NEW DAY NEW NICOLE KIDMAN ⚡️ A post shared by Every Lesbian & Their Fashion (@everylesbianandtheirfashion) on Apr 23, 2019 at 7:37am PDT
Siamo sempre stati abituati a vedere Nicole Kidman con i capelli lunghi e vaporosi ma oggi ha cambiato look in modo drastico. Ha infatti posato in un’inedita versione mascolina con un taglio cortissimo che l’ha resa praticamente irriconoscibile.
L'abbandono di Mirko D'Arpa è uno dei temi focali della serata del Grande Fratello 12, che fin'ora si è barcamenata nella solita lentezza fatta di litigi tra le prede dello squalo bianco Luca Di Tolla, e il siparietto di Floriana che urla al telefono con il suo ex fidanzato Nico. Mirko è fuori dalla casa e invia un videomessaggio ai suoi ex compagni di gioco, confessando di essere sereno adesso al fianco della sua fidanzata Turchese. Il romano ha rinunciato al Gf 12 e al montepremi che avrebbe potuto conquistare per amore. Il contenuto della lettera è delicato e la notte in cui D'Arpa ha lasciato la casa ha raggiunto subito la sua fidanzata per rivelargli il contenuto della stessa. Finalmente Mirko rivela il contenuto della missiva che risale a tre anni e mezzo fa: all'epoca Mirko viveva un'esistenza molto diversa da adesso, dissoluta e fatta di frequentazioni sporadiche con molte donne. Una di queste lo corteggiava con fiori e regali fin quando non gli ha fatto recapitare una lettera anonima nella quale gli diceva di essere rimasta incinta senza sapere se il padre fosse del suo compagno o di un altro uomo, tra cui poteva esserci anche Mirko. Non so se sia stato uno scherzo o meno e se è così spero di non saperlo io reagirei molto male. Se invece dovesse essere vero io non mi tirerei indietro dinnanzi alle mie responsabilità.
Il broker romano torna in studio al Grande Fratello 12 dopo l’autoesclusione di lunedì scorso. L’ex concorrente si è liberato del peso della lettera segreta, raccontando tutto alla sua fidanzata Turchese.
Tra le future mamme vip del 2014 figura anche la meravigliosa Claudia Galanti, il cui pancino fino ad oggi era stato tenuto celato dalla stessa showgirl e dagli eleganti cappotti sfoggiati durante le uscite a passeggio per la città di Milano. In vacanza nella suggestiva città marocchina di Marrakesh, la ex showgirl paraguaiana ha finalmente mostrato ai suoi followers il pancione, al settimo mese di gravidanza. Forma ovviamente perfetta per la ex isolana che da sempre si tiene in forma con tanta ginnastica e i primi sette mesi non hanno fatto differenza. In bikini colorato e decollté in bella mostra, la bellissima Claudia ha mostrato delle linee sicuramente addolcite come per ogni futura mamma che si rispetti, ma è evidente che non ha messo su troppi chili ed è in forma smagliante. In vacanza in Marocco dopo le feste natalizie – Dopo aver cucinato personalmente il pranzo di Natale 2013, opportunamente documentato con immagini della tavola imbandita e con clip delle sue prodezze ai fornelli pubblicati su Instagram, Claudia Galanti è volata in Marocco, nella città dai colori e profumi più famosa del mondo e si è concessa qualche giorno di puro relax. Crogiolata al sole, la ex showgirl, che conduce una vita da sogno come spesso lei stessa ha confermato durante le famose interviste di Barbara D'Urso a "Domenica Live", ha regalato ai suoi followers il primo "selfie" incinta: In esplorazione nella Medina di Marrakesh – La splendida Claudia non ha certamente perso la sua passione per gli acquisti e anche in Marocco ha dato prova del suo proverbiale buon gusto, mostrandosi a passeggio per la Medina di Marrakesh con un abito elegante e raffinato firmato Cavalli:
La ex showgirl è volata in Marocco per le vacanze di Natale 2013 e ha regalato ai suoi followers su Instagram il primo “selfie” del pancino, giunto al settimo mese di gravidanza.
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Ma noi di Fanpage.it, non contenti, abbiamo deciso di contattare telefonicamente Marcello Macchia, meglio conosciuto come Maccio Capatonda, che ha chiarito la vicenda: var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) { document.getElementById('widget-banner-6').id = 'div-banner-3'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-3"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-6').style.display = 'none'; } var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 768) { document.getElementById('widget-banner-7').id = 'div-banner-3'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-3"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-7').style.display = 'none'; } Quella che è uscita su Chi non è una notizia, non ho nulla da dire perché è un argomento che a mio avviso non merita visibilità o notiziabilità. Non reputo che sia una notizia due persone che vanno in giro per strada. Nessuna smentita o conferma sulla sua presunta love story con la Canalis che al momento non rientra nei personaggi della nuova serie tv “Mario”: Leggi anche Folla di vip al compleanno della Canalis, ma Belén non porta Stefano Non credo ci sarà, anche se potrebbe esserci chiunque, non abbiamo scritto niente di definitivo. Non si sa. Mario critica i tabloid e lo stesso fa, in tono sempre scherzoso, lo stesso Marcello Macchia: var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) { document.getElementById('widget-banner-8').id = 'div-banner-5'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-5"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-8').style.display = 'none'; } var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 768) { document.getElementById('widget-banner-9').id = 'div-banner-5'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-5"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-9').style.display = 'none'; } Fate il gossip, spiatemi ovunque e lo scoprirete […] Il tweet che ho scritto è come per dire “se lo dicono loro..”. Con Mario faccio sempre un’aspra critica a questo modo di fare giornalismo. Questo il tweet in questione: Chi sono io per smentire i tabloid. — maccio capatonda (@marciocapatonda) July 31, 2013 Maccio ha festeggiato ieri i suoi 35 anni ed è appena partito per le sue tanto meritate ed attese vacanze. Sta già scrivendo la seconda serie di “Mario” che verrà trasmessa a Febbraio. Le riprese cominceranno ad Ottobre e a quanto pare ci sono ancora diversi aspetti da definire. Continua a leggere su Fanpage.it var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; document.getElementById('widget-banner-10').id = 'div-banner-6'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-6"); }); }); Elisabetta Canalis Gossip News 87 CONDIVISIONI commenta condividi chiudi La coppia dell’estate, quella di cui stanno parlando tutti i giornali italiani, è quella formata da Elisabetta Canalis e Maccio Capatonda che sono stati paparazzati dalla rivista “Chi". Nessun bacio galeotto, nessuna conferma o smentita dai diretti interessati. Ma noi di Fanpage.it, non contenti, abbiamo deciso di contattare telefonicamente Marcello Macchia, meglio conosciuto come Maccio Capatonda, che ha chiarito la vicenda: Quella che è uscita su Chi non è una notizia, non ho nulla da dire perché è un argomento che a mio avviso non merita visibilità o notiziabilità. Non reputo che sia una notizia due persone che vanno in giro per strada. Nessuna smentita o conferma sulla sua presunta love story con la Canalis che al momento non rientra nei personaggi della nuova serie tv “Mario”: Non credo ci sarà, anche se potrebbe esserci chiunque, non abbiamo scritto niente di definitivo. Non si sa. Mario critica i tabloid e lo stesso fa, in tono sempre scherzoso, lo stesso Marcello Macchia: Fate il gossip, spiatemi ovunque e lo scoprirete […] Il tweet che ho scritto è come per dire “se lo dicono loro..”. Con Mario faccio sempre un’aspra critica a questo modo di fare giornalismo. Questo il tweet in questione:
In esclusiva ai microfoni di Fanpage.it c’è Marcello Macchia, meglio conosciuto come Maccio Capatonda, che ha commentato il presunto flirt con la showgirl Elisabetta Canalis.
Con la commedia “La mossa del pinguino”, anche Claudio Amendola fa il suo esordio alla regia. Il trailer ci mostra Edoardo Leo – attore e regista italiano sulla cresta dell’onda e attualmente nelle sale con “Smetto quando voglio” – impegnato a mettere assieme un’improbabile squadra di curling per partecipare alle Olimpiadi. Naturalmente, lo sport è solo un pretesto che Amendola coglie per parlare del precariato e dell’arte di arrangiarsi sviluppatisi a dismisura nel nostro Paese negli ultimi anni a causa della crisi. La pellicola sarà distribuita nelle nostre sale a partire dal prossimo 6 marzo. Salto nel passato. Siamo a Roma, nel 2006. Bruno e Eva sono sposati e hanno un figlio. Nonostante ciò, l’uomo si rifiuta di crescere, affetto dalla classica sindrome di Peter Pan, ed è incapace di tenersi un lavoro. Trascorre le sue giornate tra progetti inconcludenti e a giocare a calcio balilla con l'amico Salvatore. La mancanza di soldi e i rapporti sempre più tesi con Eva, lo spingono un giorno a concepire una nuova idea bizzarra: formare una squadra di curling con cui arrivare fino alle Olimpiadi invernali di Torino, coinvolgendo, oltre che Salvatore, anche Neno, un biscazziere che vive di espedienti, e Ottavio, un vigile urbano in pensione.
L’attore romano esordisce alla regia con questa commedia che, prendendo spunto dallo sport del curling, mette in scena, con estrema ironia, il problema del precariato e dell’arte di arrangiarsi.
Federica Grisanti ha corteggiato per qualche mese Samuele Mecucci a Uomini e Donne. Tra loro c'erano stati anche un paio di baci ma poi, inspiegabilmente, il tronista l'aveva eliminata dicendo che non gli interessava più. La modella si è sfogata sulle pagine di Top dicendosi molto delusa da Samuele: "All'inizio mi piaceva, poi ho cambiato idea. Mi ha baciata in esterna e in trasmissione. Poi sono venuta a sapere che si sentiva con Luana al di fuori dello studio. Ha fatto la fine che si meritava. Non cercava veramente una donna, voleva solo giocare e farsi qualche serata. Ha fatto di tutto per dare spettacolo". Ma la rivelazione più grave fatta da Federica è un'altra. Come ricorderete, il trono di Samuele Mecucci è finito a causa dello scandalo di cui erano protagonisti lui e la corteggiatrice Luana Pellecchia, che a quanto pare si erano visti (e baciati) al di fuori del programma durante una festa e continuavano a sentirsi tramite cellulare beffando la redazione. Gravissime anche le affermazioni del tronista, che assicurava a Luana che sarebbe stata la sua scelta aggiungendo però che era costretto a temporeggiare perché la redazione di Uomini e Donne cercava di manovrare le sue decisioni. La Grisanti rincara la dose: "Samuele contattava anche me. Ho anche le prove, sms e chiamate. Gli ho detto più volte di lasciarmi in pace, che non sarebbe stato giusto. Quel ragazzo si è montato la testa: mi ha addirittura fatto chiamare da un amico spacciandolo per il suo segretario!". Insomma sembra che il simpatico Mecucci non fosse proprio un angioletto…
Federica Grisanti, ex corteggiatrice di Samuele Mecucci, ha degli sms che provano che il tronista contattava di nascosto anche lei oltre a Luana Pellecchia.
La spettatrice che ha provocato la maxi caduta nella prima tappa del Tour de France è ricercata in tutto il Paese. Sulla donna, denunciata a piede libero con l'accusa di violazione manifestamente dolosa di un obbligo di sicurezza e di prudenza, è stata aperta un'inchiesta per "lesioni non intenzionali con incapacità non superiore a 3 mesi". Cosa rischia? Una sciocchezza rispetto alla follia del gesto commesso e alle conseguenze che avrebbe potuto causare ai ciclisti coinvolti, loro malgrado, nell'incidente e finiti sull'asfalto. Una multa di 1500 euro, una sanzione pecuniaria e null'altro sempre che – una volta rintracciata dalla Gendarmeria, che ha divulgato la sua foto attraverso i mezzi d'informazione e i social network – non sia oggetto di querele ulteriori da parte dei concorrenti. Uno in particolare, il tedesco Jasha Sütterlin (DSM), che è stato costretto al ritiro in seguito al ruzzolone: se sporgerà denuncia nominativa, quel modo molto incauto di mettersi in mostra dinanzi alle telecamere potrebbe costare provvedimenti molto più severi alla donna. Secondo l'articolo 222-20 del codice penale, infatti, alla donna potrebbe essere comminata anche una pena massima di un anno di reclusione oltre a una multa di 15.000 euro. Un'imprudenza commessa per mostrare un cartello di cartone. Dal fermo immagine dell'episodio si nota come la persona, sola, assolutamente incurante del gruppo di ciclisti che è a pochi metri da lei, esca dal solco ai bordi della strada, metta un piede sul ciglio della carreggiata e si sporga – sorridente – per mostrarsi dinanzi alle telecamere. È in quel momento che, al passaggio dei corridori, si è scontrata con il tedesco Tony Martin (Jumbo-Visma) che nella caduta ha trascinato altri cinquanta concorrenti. La donna, spaventata e consapevole di averla fatta grossa, s'è subito dileguata approfittando dell'assenza delle forze dell'ordine in quel tratto della tappa. Perché non c'erano agenti? Le condizioni della gara, l'ostruzione provocata dal mucchio di biciclette e ciclisti, hanno impedito agli agenti in moto di intervenire subito sul luogo dell'impatto che non era presidiato poiché non ritenuto una zona pericolosa come rotonde oppure incroci. Inutili le testimonianze. Finora è stato impossibile riconoscere e rintracciare la spettatrice sia per le immagini che non sono abbastanza nitide sia per il modo in cui era vestita: aveva il visto coperto da un paio di occhiali da sole e sulla testa un cappellino che le raccoglieva i capelli; indossava una giacca impermeabile di colore giallo, una maglia a righe orizzontali bianche e rosse, un paio di jeans di colore blu scuro, calzava scarpe nere.
La spettatrice che ha provocato la maxi caduta nella prima tappa del Tour de France è ricercata in tutto il Paese ed è stata denunciata per “lesioni non intenzionali con incapacità non superiore a 3 mesi”. Difficile rintracciare la donna nonostante la Gendarmeria abbia diffuso la sua immagine mentre era sul luogo dell’incidente. Ecco cosa rischia per quel gesto folle e imprudente.
Abbiamo imparato ad amarla per quel viso e quell’espressione quasi ingenua, che si scontra con la sessualità feroce che solo l’attrazione per un vampiro porta. Ma stavolta Anna Paquin, protagonista della sorprendente serie HBO True Blood, ci ha spiazzati come non mai: durante una pubblicità sulla parità sessuale e sui diritti di omosessuali e affini, Anna dichiara “I’m bisexual”. Subito le agenzie di stampa si sono rincorse per battere in fretta la notizia, ma non è uno scoop pubblicitario, bensì una campagna per difendere la libertà sessuale negli Stati Uniti, paese in cui “ogni ora di ogni giorno si commette un crimine d’odio a sfondo sessuale”. Non è la prima volta che Paquin fa parlare di sé, fin da quando, alla tenera età di 11 anni, vinse l’Oscar come attrice non protagonista in Lezioni di piano di Jane Campion, bissando il premio più di dieci anni dopo col Golden Globe per la sua prova proprio in True Blood. La serie, giunta alla terza stagione, creata da Alan Ball (Six Feet Under, American Beauty) e trasmessa in Italia da Fox, racconta dell’amore tra Sookie e il vampiro Bill (interpretato dall’attuale fidanzato di Anna, Stephen Moyer) in una società in cui i vampiri sono noti e tenuti a bada attraverso un sangue sintetico, che però non riesce a calmare la vera sete di sangue. Una serie trascinante nel suo umorismo bizzarro, nella sensualità eccessiva, nel ricorso ossessivo alla metafora: un pastiche che ben si adatta all’erotismo acqua e sapone di Miss Paquin. Che non smetterà, come stavolta, di sorprenderci.
In uno spot per la parità dei diritti, la bella interprete di Sookie Stackhouse dichiara le proprie tendenze sessuali: “Sono bisessuale”.
Entro la fine dell’anno il Pd vuole portare a termine un provvedimento che elimini la possibilità di emettere bollette a 28 giorni per gli operatori telefonici e per tutte le altre aziende che applicano abbonamenti per i loro utenti. A fare questa promessa è Alessia Morani, vicecapogruppo del Pd alla Camera, che a Fanpage.it spiega che l’unico modo per mettere fine a questa pratica, a cui ormai ricorrono non solo gli operatori telefonici ma anche le pay-tv come Sky, è un intervento legislativo. In materia è già intervenuta l'Agcom, ma a qualche mese di distanza dal richiamo dell'autorità per le comunicazioni la situazione non è cambiata e alcuni operatori continuano a introdurre o applicare la tariffazione a 28 giorni. L'unica soluzione, secondo gli uffici legislativi del Pd, sembra quindi essere una norma da inserire nella legge di bilancio per contrastare questa pratica con la quale gli operatori telefonici, o comunque tutte le aziende che applicano abbonamenti mensili, emettono bollette a 28 giorni e non più con cadenza mensile. Con un conseguente aumento delle tariffe e del numero di bollette emesse e da pagare. Da un po’ di tempo gli operatori telefonici hanno modificato, in alcuni casi, gli abbonamenti mensili dei propri utenti, passando la tariffazione da mensile a 28 giorni. L’ovvia conseguenza è un aumento delle tariffe sull’arco di tutto l’anno, con un rincaro calcolato intorno all’8,7%. In sostanza, una bolletta in più l’anno: 13 invece che 12. In estate, anche Sky ha comunicato di applicare una nuova tariffazione a 28 giorni, comportando quindi l’emissione di una bolletta in più durante l’anno. Le compagnie che decidono di ricorrere a questa pratica hanno il solo obbligo di comunicarlo agli utenti e di permettere loro di disdire il contratto gratuitamente in seguito al cambio delle condizioni contrattuali sottoscritte. In un richiamo pubblicato a marzo, l’Agcom – l’autorità garante per le comunicazioni – aveva vietato in parte queste pratiche. L’autorità ha previsto che le utenze per la telefonia fissa debbano essere pagate obbligatoriamente a cadenza mensile, mentre nel caso della telefonia mobile si può scendere a tariffazioni a 28 giorni, ma non al di sotto di questo periodo di tempo. Inoltre, ha stabilito che nei casi di tariffe congiunte per telefonia fissa e mobile si debba applicare il parametro relativo alla linea fissa, ovvero la cadenza mensile e non a 28 giorni. Gli operatori avevano 90 giorni per adeguarsi alle regole, ma tutt’ora queste norme non vengono applicate da alcune compagnie. Assotelecomunicazioni-Asstel ha contestato la delibera dell’Agcom, ritenuta “priva di basi giuridiche di riferimento”: “Agcom non ha il potere di disciplinare il contenuto dei rapporti contrattuali tra operatori telefonici e clienti”, sostiene l’associazione dei consumatori ricordando che di recente il Tar del Lazio era intervenuto “ribadendo la piena legittimità da parte degli operatori di introdurre modifiche unilaterali al contratto”. A settembre, alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, l’Agcom sarà chiamata a decidere sia sul caso Sky e sulle nuove tariffazioni previste dalla pay-tv, annunciate nei mesi estivi, sia sulle sanzioni a carico degli operatori telefonici inadempienti, ovvero quelli che non hanno rispettato la precedente delibera di marzo. A febbraio del 2018, invece, è prevista una udienza del Tar del Lazio sul ricorso degli operatori che chiedono venga bloccata la delibera di Agcom di marzo. La deputata del Pd Alessia Morani ha annunciato di voler proporre un provvedimento che impedisca agli operatori (non solo quelli telefonici) di applicare tariffe a 28 giorni, portando così il consumatore a pagare 13 bollette annue. “Ho parlato con la persona degli uffici legislativi del Pd che si occupa della materia della concorrenza – spiega la Morani a Fanpage.it -. Il discorso riguarda l’inefficacia di Antitrust e Agcom: le sanzioni ci sono state, ma le compagnie se ne fregano perché sono irrisorie rispetto agli introiti. Mi ha detto che l’unico modo è pensare a un intervento legislativo per obbligare gli operatori a emettere bollette a 30 giorni. L’unica via è quella legislativa”. Al momento non c’è ancora una soluzione certa e una idea precisa di cosa possa prevedere il provvedimento. “C’è chi ipotizza che un sistema per aumentare la trasparenza possa essere quello di un calcolo su base settimanale delle bollette, in modo che l’utente possa farsi un calcolo e capire quanto spenderà, senza cadere nell’inganno delle 13 bollette invece che 12”, spiega la deputata dem. “Oppure – continua – si potrebbe trovare un modo per inserire l’obbligo mensile. Stiamo studiando le ipotesi. Ancora non sappiamo quale può essere la più efficace”. Unico punto certo è riuscire a ideare un “provvedimento che non possa concedere appigli agli operatori. Io sono convinta che l’unico modo per obbligarli è una legge, quindi bisogna studiarla bene”.
La pratica delle tariffazioni a 28 giorni per le bollette telefoniche si è di recente estesa anche alle pay-tv, nonostante la contrarietà dell’Agcom. La vicecapogruppo del Pd alla Camera, Alessia Morani, annuncia a Fanpage.it che è allo studio un provvedimento per abolire per legge le tariffe a 28 giorni.
La chiamano ‘eroina gialla' ed è la ‘nuova' droga che circola tra gli adolescenti e che può essere letale, ma cos'è? Innanzitutto va detto che non si tratta di una nuova droga, ma è eroina lavorata diversamente e che arriva da paesi come l'Afghanista. Vediamo cosa c'è da sapere sull'eroina gialla e perché è così pericolosa. Come dicevamo, l'eroina gialla non è altro che eroina di una colorazione giallina e che appare così perché contiene meno solventi che possano renderla completamente trasparente. L'eroina gialla contiene al suo interno non solo il principio attivo dello stupefacente, che in questi ultimi anni è aumentato esponenzialmente per via delle richiesta dei ‘consumatori' e che arriva fino al 50% (mentre l'eroina ‘classica' ne contiene l'1%), ma anche altre droghe artificiali o altri oppiodi o allucinogeni (destrometorfano, crack, coraina, carfentanil). Per via dei tagli, quindi per via della composizione, l'eroina gialla è da considerarsi molto pericolosa: basta infatti un mix squilibrato per provocare overdose in chi ne fa uso. Si parla di overdose quando il nostro corpo non tollera la quantità di sostanza che ci siamo iniettati: questo si traduce in perdita di coscienza, insufficienza respiratoria e morte che sopraggiungono nel giro di pochi minuti. Le persone maggiormente a rischio overdose sono coloro che non sono abituati ad assumere sostanze, per questo il corpo ha una minor tolleranza.
La chiamano ‘eroina gialla’, è in Italia e sta già facendo le sue prime vittime: ma che cos’è? Capiamo insieme cos’è l’eroina gialla, quali sono i rischi di questa droga e perché può essere letale. L’eroina gialla può portare ad overdose, che porta alla morte se non si interviene in tempo: ecco cosa fare.
Drammatico incidente stradale questa mattina a Fontanafredda, nella provincia di Pordenone. Una ragazza di diciannove anni di Sarmede (Treviso) ha perso la vita. Stando a una prima ricostruzione dell’incidente mortale che è avvenuto intorno alle 7.30 del mattino, la giovane vittima, che viaggiava a bordo di una Citroen Saxo, si è scontrata con una Ford Scudo per cause ancora al vaglio della polizia stradale di Spilimbergo e Pordenone. Lo schianto fatale è avvenuto poco dopo l’uscita dell’autostrada A23 Sacile Est.
L’incidente stradale questa mattina a Fontanafredda: inutili i soccorsi per la vittima, una ragazza di Sarmede, grave il conducente dell’altra auto.
Lotto, SuperEnalotto e 10eLotto, le estrazioni di oggi sabato 9 gennaio 2021 e i numeri vincenti in diretta su Fanpage.it. A partire dalle 20 verranno comunicati i risultati delle lotterie di Lottomatica e Sisal: sale a 89,1 milioni di euro il jackpot in palio per il Superenalotto, giunto all'estrazione del 9/1/2021, la quarta dall'inizio dell'anno. Aggiorna questa pagina per conoscere i numeri del Lotto di oggi, la combinazione estratta al 10eLotto e i simboli vincenti per l'estrazione del Simbolotto. A seguire le quote dei premi del SuperEnalotto. Ecco i numeri del Lotto estratti oggi su tutte le ruote: Bari: 25 – 87 – 48 – 88 – 8 Cagliari: 53 – 59 -47 -24 – 67 Firenze: 76 – 42 – 84 – 61 – 85 Genova: 6 – 67 – 51 – 85 – 55 Milano: 79 – 3 – 29 – 30 -68 Napoli: 4 – 53 – 7 – 83 – 19 Palermo: 28 – 12 – 25 – 49 – 71 Roma: 69 – 5 – 29 – 86 – 68 Torino: 23 – 45 – 60 – 58 – 43 Venezia: 86 – 68 – 34 – 50 – 73 Nazionale: 87 -45 – 34 – 51 Ultima estrazione della settimana per il Lotto di sabato 9 gennaio 2021. La lotteria più famosa d'Italia prevede premi prestabiliti in base a quote fisse, a differenza del Superenalotto. E' possibile scoprire i premi del Lotto online sul sito di Lottomatica, dove è disponibile anche la verifica della vincita della schedina. I numeri vincenti saranno completati entro le 21, è possibile seguire le estrazioni in diretta a questo link. Il SuperEnalotto di oggi 9 gennaio 2021 mette in palio un montepremi di 89,1 milioni di euro. Durante l'ultima estrazione sono stati centrati sei 5 con una vincita di oltre 29mila euro. Sul sito di Sisal le quote del Superenalotto e i premi dell'ultimo concorso. Combinazione vincente SuperEnalotto: 35 – 58 – 64 – 14 – 47 – 16 Numero Jolly: 40 Numero Superstar: 20 Jackpot: 89.100.000€ I numeri del 10eLotto per l'estrazione serale sono: 3 – 4 – 5 – 6 – 12 – 23 – 25 – 28 – 42 – 45 – 48 – 53 – 59 – 67 – 68 – 69 – 76 – 79 – 86 – 87 Il numero Oro è 25, il Doppio Oro è 25, 87
Le estrazioni di Lotto, 10eLotto e Superenalotto di sabato 9 gennaio 2021: i numeri vincenti, le quote e i premi delle estrazioni di oggi in diretta su Fanpage.it. 89,1 milioni di euro in palio per chi indovina la sestina del concorso di casa Sisal; attesa per scoprire i numeri estratti sulle ruote del Lotto e la combinazione fortunata di 10eLotto e Simbolotto.
Fabrizio Marrazzo è il candidato sindaco del Partito Gay per i diritti Lgbt+, formazione che si definisce "solidale, ambientalista, liberale". L'ingegnere ed attivista Marrazzo giudica la sua candidatura come "una scelta naturale". Il candidato ha in tasca la tessera dell'ArciGay dal 1994, da quando aveva 16 anni. Ha già fondato il numero verde Gay Help Line 800 713 713, il Gay Center, struttura Lgbt più grande della capitale, e la prima casa famiglia per le vittime di violenza Lgbt in Italia. Vorrebbe portare al Campidoglio le istanze della comunità che vuole rappresentare. Quando e perché ha scelto di partecipare alla corsa per il Campidoglio? Che valore ha la sua candidatura per il partito Gay LGBT+? La scelta di partecipare a questa corsa al Campidoglio è stata naturale dopo aver fondato un partito nazionale sui diritti delle persone Lgbt. A tutti i livelli istituzionali le nostre istanze vengono dimenticate e per questo è importante la mia candidatura, così come le candidature nelle altre città: da Napoli a Torino, da Milano a Monterone, il comune più piccolo d’Italia. Il valore che noi vogliamo portare è quello dei diritti al centro. Dopo più di un anno di pandemia, di solitudine e violenze in famiglia, ci vuole una rigenerazione. La vecchia politica ha programmi molto lunghi, delle bibbie, noi invece in tutte le città abbiamo un programma molto chiaro e un’idea brillante: in unico progetto uniamo sostenibilità ecologica, riuso dei rifiuti, innovazione, lavoro e ambiente. Una proposta che si base sulla riconversione degli immobili inutilizzati in periferia. Vogliamo riutilizzare grandi immobili pubblici, e Roma ne ha tanti, per farli diventare dei grandi centri culturali con una buona sostenibilità economica. Come? Pensiamo a laboratori in cui coinvolgere le grandi imprese del design e della moda per ottenere vestiti e accessori a impatto zero, con il riutilizzo dei tessuti. La stessa cosa vale per la plastica, che può dare vita a oggetti di uso quotidiano. Nessun impatto ambientale e centri per dare lavoro a giovani, a donne e persone Lgbt vittime di violenza. Centri piccoli ma in tutte le periferie, per ridare vita e lavoro. Cosa significa per lei città inclusiva? Qual è la sua idea di Roma? Nessuno si deve sentire escluso. Va fatto, ad esempio, un lavoro sulle scuole che non sono di competenza comunale ma sappiamo benissimo che il comune può influire. Si possono organizzare attività formative contro il bullismo e l’omofobia in particolare, ma anche contro la violenza di genere, per fare in modo che i romani crescano come cittadini informati, istruiti e civili. E poi campagne di sensibilizzazione e un continuo monitoraggio, con uffici e organi preposti all’interno del comune per monitorare i casi di discriminazione. A proposito, il candidato Gualtieri ha da poco annunciato che nelle eventuali vesti di sindaco aprirebbe un ufficio speciale per le relazioni con la comunità Lgbtq+. Come giudica questa proposta? L’ufficio speciale mi sembra un po’ come il trattamento speciale che facevano in altre epoche, che non serve. Serve un trattamento integrato non un ufficio speciale. Non serve un paragrafetto nel programma per le persone Lgbt. I temi Lgbt devono essere inseriti ovunque: società partecipate, risorse organizzative, formazione dei dipendenti, polizia urbana, accesso al mondo del lavoro. Devono essere in tutta la struttura comunale. Serve una linea dritta e dedicata che faccia sì che i nostri temi siano trattati in tutte le sedi opportune. L’ufficio serve per mettere un’etichetta: l’ha già fatto Marino con risultati zero. Recentemente lei ha promosso un flash mob davanti alla sede occupata di CasaPound. Perché?
A Roma è in corsa per la fascia tricolore. Il fondatore del Partito Gay Fabrizio Marrazzo, con una lunga carriera da attivista alle spalle, vuole portare in Campidoglio la battaglia quotidiana per la difesa dei diritti delle persone Lgbt+. È convinto di raggiungere un buon risultato: “La comunità Lgbt rappresenta il 15% della popolazione italiana. Più voti avremo e più avremo forza nel portare i nostri temi al ballottaggio”.
Erica Spaeth ha 21 anni, è una studentessa statunitense e, attratto dal mondo dello spettacolo e dalla notorietà delle sorelle Kardashian, ha voluto capire sulla sua pelle cosa significa vivere una settimana come Kylie Jenner. Per sette giorni, si è dunque ispirata allo stile di vita della star e il risultato è stato assurdo. Come prima cosa, ha modificato la sua routine beauty, utilizzando ombretti scuri intorno agli occhi e dei rossetti che rendessero la sua bocca più carnosa, così da somigliare il più possibile alla modella. Ha passato ore a truccarsi per avere un viso perfetto, per poi scattarsi dei selfie in continuazione, con tanto di filtri e di “effetti speciali” di Snapchat. Naturalmente, ha assunto le stesse pose plastiche della sorellina della Kardashian ma la cosa più terribile della sua “settimana da star” è stata la dieta rigorosa seguita. Kylie indossa spesso abiti aderentissimi che mettono in risalto la silhouette perfetta ma, per avere un corpo così impeccabile, fa delle cose molto particolari: indossa regolarmente un corsetto per avere una vita più snella e non mangia latticini.
Erica è una studentessa americana e per 7 giorni ha provato a condurre lo stesso stile di vita di Kylie Jenner. Tra corsetti, selfie e make-up marcato, il risultato è stato incredibile.
Dopo aver archiviato la relazione con Giorgio Manetti e Michele D'Ambra, il cuore di Gemma Galgani è tornato a battere per Marco Firpo. I due avevano già avuto una breve frequentazione nei mesi scorsi, ma si era risolta in un nulla di fatto. La dama del Trono Over di ‘Uomini e Donne‘, però, ad un tratto si è riscoperta innamorata del biondo Marco, così si è lanciata alla sua riconquista. Sin dal principio, Marco Firpo ha spiegato di non reputare possibile un rapporto che vada oltre l'amicizia. Il cavaliere è stato molto chiaro: "Con te ho dovuto chiudere per la mia salute psicologica e per ora non me la sento di riprendere". Durante una romantica esterna girata in una casa sull'albero, però, i due si sono baciati più volte. Una volta in studio, Firpo ha sminuito l'importanza di quel bacio, reputandolo solo un gesto amichevole. Gemma Galgani, però, non ha intenzione di darsi per vinta. Nella puntata trasmessa giovedì 30 marzo, la dama ha attraversato lo studio e ha raggiunto Marco, baciandolo più volte. Poi, ha ballato con lui sulle note di ‘Reality', colonna sonora del film ‘Il tempo delle mele'. Tenendolo stretto a sé, è scattato l'ennesimo tenero bacio. Le anticipazioni di ‘Uomini e Donne' sono impietose. Lunedì 27 marzo, infatti, è stata registrata una nuova puntata relativa al Trono Over, che ha svelato come Marco abbia preso una decisione, riguardo alla sua relazione con Gemma. Dopo un'esterna nella romantica cornice di Roma, Firpo ha spiegato di non avere più stimoli con la Galgani, concludendo con una frase che lascia poco spazio a dubbi: "Tra noi non può funzionare". Gemma Galgani non si è ancora arresa. A Marco Firpo ha promesso che continuerà a tentare di sorprenderlo. Sui social, intanto, appare decisamente ottimista. In un post, pubblicato in queste ore, ha svelato che la giornata di oggi promette bene: "È proprio quando meno te lo aspetti che capitano le cose più belle…non cercate, non aspettate, vivete! Oggi la giornata promette bene, intuito di Gemmina!". Molti telespettatori di ‘Uomini e Donne', però, non sembrano essere dalla sua parte e giudicano la sua testardaggine "patetica" e simbolo di una "mancanza di dignità".
Nella puntata di ‘Uomini e Donne’ trasmessa giovedì 30 marzo, Gemma Galgani ha baciato teneramente Marco Firpo, nonostante lui abbia chiarito di reputarla un’amica. Sui social sono piovute le critiche, mentre le nuove anticipazioni relative al programma, svelano che Marco ha intenzione di chiudere con la donna.
Una lettera anonima scritta da una persona che nel settembre del 2004, quando è scomparsa Denise Pipitone, si trovava a Mazara del Vallo. È quella che è stata inviata ormai diverse settimane fa, mentre le indagini sul sequestro di Denise vanno avanti, prima all’avvocato di Piera Maggio, Giacomo Frazzitta, e poi anche alla redazione della trasmissione di Rai3 “Chi l’ha visto?” che da sempre si occupa del caso della piccola Denise. Ed è stata proprio la trasmissione, dopo aver rilanciato gli appelli dell’avvocato e della mamma di Denise al testimone che però è rimasto finora senza un nome, a svelare il contenuto di quella missiva scritta a mano. Lo ha fatto nel momento in cui, sul fronte delle indagini, è stato interrogato Gaspare Ghaleb, ex fidanzato di Jessica Pulizzi, la sorellastra di Denise processata e assolta per concorso nel sequestro della bambina. Nella lettera il testimone fa riferimento proprio al giovane tunisino che nel 2004 aveva diciotto anni. Nella lettera anonima sul caso Denise Pipitone il testimone parla di un’auto con dentro una bambina che gridava aiuto. “Il mese di settembre 17 anni fa io abitavo in quei contorni, orario più orario meno erano le 12.30-13, ho finito di lavorare, mi recavo a casa per andare a mangiare. Mi trovo in via della Pace, a quei tempi c’era il mercato, è stato di mercoledì, c’era una fila indiana di auto, a un certo punto io venivo dalla zona ospedale, via Salemi, salendo da via Pace. Mi esce una auto ad alta velocità dalla via Mongiolisi, sorpassando le auto in corsia, io venivo dalla Via Pace, lui gira a destra, c’erano auto in fila, si mette correndo nella mia carreggiata, mi tocca specchio, auto, io in quel momento faceva caldo, avevo il finestrino aperto, mi sono accostato perché mi ha toccato lo specchietto dell’auto. Guardo dallo specchietto e vedo e sento una bambina gridare: ‘Aiuto mamma, aiuto’”, è parte di quanto scritto nella lettera mostrata a “Chi l’ha visto?”. Vengono fatti tre nomi in questa lettera e uno è quello di Gaspare Ghaleb.
Cosa dice la lettera anonima su Denise Pipitone, la bambina scomparsa nel 2004 da Mazara del Vallo (Trapani). Un testimone, rimasto anonimo nonostante i ripetuti appelli, ha inviato una missiva scritta a mano all’avvocato di Piera Maggio, Giacomo Frazzitta, e alla redazione di “Chi l’ha visto?”. Tutti gli aggiornamenti sul caso.
I cellulari, o meglio gli smartphone, sono entrati a far parte della nostra vita quotidiana, tanto che ormai è impossibile incontrare una persona che non ne possiede uno. E’ praticamente impossibile tenere in borsa il cellulare per più di mezz’ora e a volte le situazioni diventano davvero imbarazzanti. Quando andiamo a prendere un caffè con gli amici questi non fanno altro che scorrere la loro bacheca di Facebook, il partner non può fare a meno di messaggiare su WhatsApp con gli amici anche nei momenti intimi, insomma siamo letteralmente ossessionati dai social, dai messaggi e dalle notifiche che potremmo ricevere in ogni momento. Il risultato è che spesso ci perdiamo una serie di esperienze e di momenti incredibili, semplicemente perché continuiamo a restare incollati allo smarphone. Ecco tutte le cose che ci perdiamo perché rimaniamo a fissare il display del cellulare. 1. Stare soli con i propri pensieri – Negli ultimi tempi, a causa della presenza ossessiva degli smarphone nelle nostre vite, è sempre più difficile ritrovare da soli a fare i conti con i propri pensieri. Questa abitudine potrebbe avere delle conseguenze negative sulle nostre scelte private, dato che dei momenti di riflessioni sono necessari per rilassarsi e per rimanere razionali. 2. La compagnia degli amici – Quante volte, durante una serate divertente con gli amici, ci ritroviamo ad isolarci completamente a causa dello smartphone? Impariamo a goderci la compagnia e a vivere di più i rapporti reali piuttosto che quelli virtuali. 3. Il sorriso dei nostri figli – Ormai anche le mamme non possono fare a meno dei social e stando incollate ai loro cellulari finiscono per perdersi sorrisi, parole e storie dei loro piccoli. La crescita dei propri bambini è più importante di una stupida notifica di Facebook. 4. Un panorama mozzafiato – Nell’epoca dei social, fotografiamo tutto. Dall’aperitivo ai panorami mozzafiato che a volte ci troviamo di fronte, quasi come se fosse un nostro dovere morale mostrare a tutti dove ci troviamo. A volte però le immagini di momenti indimenticabili sono indelebili nella nostra memoria e non hanno bisogno di essere fotografate. 5. Le conoscenze in strada – Siete single e non sapete come conoscere la persona giusta? Staccatevi dal cellulare e cominciate a guardarvi intorno. I rapporti si costruiscono guardandosi negli occhi e non nascosti dietro uno schermo. Chissà quante occasioni ci saranno sfuggite, quanti sguardi non avremmo ricambiato semplicemente perché dovevamo rispondere ad un messaggio. 6. I momenti intimi con il partner – Con gli smartphone anche la vita di coppia è cambiata ed è praticamente normale che il proprio partner controlli il cellulare in un momento intimo. Quando troverete un uomo che sarà capace di rinunciare a messaggi e telefonate per un paio d’ore, allora sarà sicuramente quello giusto. 7. Le chiacchiere in autobus – Quando prendiamo l’autobus o la metropolitana, praticamente tutti sono immersi nel mondo del proprio smartphone, tra social network e musica, così da rendere impossibili le classiche chiacchierate con gli sconosciuti. Forse a volte saranno anche discorsi banali, ma in alcuni casi potrebbero essere incredibilmente sorprendenti.
Gli smartphone hanno letteralmente invaso la nostra vita. Non siamo più capaci di goderci la compagnia degli amici o di passare più di mezz’ora senza controllare le notifiche dei social. Ecco le 10 cose che ci perdiamo perché rimaniamo incollati al cellulare.
Abbiamo visto ieri come Lady Gaga stia riuscendo a conquistare la stima di grandi dive della musica pop e addirittura di Broadway con le recenti dichiarazioni di Liza Minnelli che si è dichiarata grande fan della star di Alejandro. Ora sembra che Cher, che già aveva avuto modo di dimostrare la propria ammirazione nei confronti di Lady Gaga, abbia deciso di dimostrare ancora di più il più proprio apprezzamento nei confronti della star lavorando con lei. Cher e Lady Gaga si sono incontrate in occasione degli MTV Video Music Awards e da allora sembra che tra le due sia scoccata una scintilla non indifferente. Non solo, infatti, Lady Gaga ha chiesto a Cher di tenere la sua borsetta di carne durante il discorso di ringraziamento per il premio ricevuto, ma addirittura Cher ha dichiarato di aver trovato il coraggio di indossare nuovamente uno dei suoi vecchi costumi che tanto suscitarono scalpore, proprio grazie a Lady Gaga e al suo abbigliamento strampalato. Le due sicuramente hanno molto in comune oltre al modo di vestire bizzarro, dal momento che entrambe hanno segnato in modo indelebile la musica pop della loro generazione ed entrambe si battono in modo serio e costante per i diritti delle persone omosessuali.
Lady Gaga e Cher potrebbero presto registrare insieme un duetto per il nuovo album di Lady Gaga: Born This Way.
Da quando è uscita dalla casa del Grande Fratello 10 Carmela Gualtieri ha dovuto affrontare le critiche che le sono piovute addosso a causa della sua relazione con il discusso George Leonard, accusato da molti di strumentalizzare il legame con Carmela semplicemente per ottenere visibilità. Ed infatti sono ben pochi coloro che credono nella sincerità di questo legame e soprattutto nella veridicità dei sentimenti del principe nei confronti di Carmela, "invitata" da molti ad aprire gli occhi sulle reali intenzioni del suo fidanzato. Ma Carmela non ci sta e a spada tratta difende l'amore con George e soprattutto la sincerità del suo compagno. In un'intervista rilasciata a Star TV Carmela ha preso nuovamente le difese del suo fidanzato: "Non mi importa cosa pensa la gente o del passato di George. Io quando incontro una persona provo a conoscerla e a valutarla per quello che offre e trasmette a me, non per il suo passato. Se dovrò lottare per questo amore non mi tirerò indietro". Parlando dell'esibizionismo di George, Carmela ha poi dichiarato: "Voi conoscete il George televisivo, lo showman. Io conosco il vero George che è molto diverso. Meno appariscente ed egocentrico, una persona sensibile e protettiva , che ha sofferto molto nella vita. Io amo tutto di lui. Anche questa sua voglia di essere sempre al centro dell'attenzione. E' fatto così e non voglio cambiarlo. Il suo sogno è sempre stato di entrare a far parte del mondo dello spettacolo e non voglio ostacolarlo. Il fatto che lui vada sempre a mille è una cosa che mi piace. Cercherò di adattarmi al suo stile di vita ma di certo non mi trasferirò mai a Milano! Entrambi abbiamo deciso di spostarci, ma non abbiamo ancora deciso nulla". Bhè Carmela pare credere davvero nella storia con George, vedremo se il tempo le darà ragione, anche se recentemente sulle pagine di Chi li abbiamo visti molto uniti ed innamorati.
Carmela Gualtieri, intervistata da Star TV difende il suo amore con George Leonard e la sincerità dei suoi sentimenti.
Nelle ultime 24 ore in Russia sono stati registrati 968 decessi provocati dal Covid-19. È il numero più alto in un giorno registrato dall'inizio dell’epidemia. A darne notizia la Tass che cita il centro operativo nazionale anti-coronavirus. Non va meglio sul fronte dei contagi. Nel corso dell’ultima giornata, stando ai dati del centro, in Russia si sono registrati 29.362 nuovi casi di Coronavirus. In questo caso si tratta del numero massimo in un giorno dal 24 dicembre scorso. Anche nelle ventiquattro ore precedenti la Russia aveva sfiorato le mille vittime al giorno: i dati di venerdì riportano 936 morti per Covid. Da quattro giorni consecutivi ormai i decessi giornalieri per Covid in Russia superano le 900 unità. Ad oggi, secondo i dati della Johns Hopkins University, le vittime nel Paese sono 211.627. I contagi da inizio pandemia salgono invece a 7.631.034. Poco sotto i 30.000 al giorno i positivi registrati nell’ultima settimana.
La Russia è nel pieno di una nuova ondata pandemica. Non si arresta l’impennata di decessi provocati dal Covid: nuovo record nelle ultime 24 ore da inizio epidemia con 968 morti in un giorno. Quasi 30.000 invece i nuovi contagi. Troppo lenta la campagna di vaccinazione nel Paese e le autorità non intendono inasprire le restrizioni.
Se sabato sera eravate in giro per Roma sappiate che avreste potuto beccare in giro Steven Tyler con la chitarra che suonava. Sì, proprio così, visto che il leader degli Aerosmith era nella capitale per una vacanza e, vestito con una camicia a fiori, jeans e sandali, non ha resistito al busking e così ha suonato alcuni classici a Piazza del Popolo, prima di andarsene a mangiare una classica pizza.
Steven Tayler ha improvvisato un mini live nelle strade del centro di Roma dove era in vacanza. Camicia a fiori, jeans e sandali per il leader degli Aerosmith che dopo è andato a mangiarsi una pizza.
Ha patteggiato una pena a due anni e quattro mesi il ragazzo che nel febbraio del 2020 a Gavardo, nel Bresciano, causò un incidente stradale in cui morì l'amico 18enne, Marin Moustafa. Il responsabile dell'incidente, di un anno più grande dell'amico morto, era ubriaco alla guida. Alcune ore prima dell'incidente aveva pubblicato sulla sua pagina Instagram delle story in cui si vedevano diversi cocktail su un tavolo di un bar, con frasi come "Stiamo a livello" e Camparotti gang". E anche subito dopo lo schianto della sua auto contro un albero, mentre l'amico veniva soccorso e trasportato d'urgenza in ospedale, dove poi morì, il giovane uscito illeso dall'incidente pubblicò un'altra story su Instagram, dicendo: "Sono ancora qua, sono sopravvissuto. Gli amici di Polizia e Vigili del Fuoco mi hanno aiutato, e io li rispetto. Perché loro fanno un lavoro che merita rispetto, con tutto il mio cuore".
Nel febbraio del 2020 a Gavardo, nel Bresciano, un ragazzo oggi 20enne si mise ubriaco alla guida di un’auto, causando un incidente in cui morì un suo amico 18enne. Dopo lo schianto, mentre l’amico lottava ancora tra la vita e la morte, il giovane uscito illeso dall’auto pubblicò anche un video su Instagram. Adesso il 20enne ha patteggiato una pena di due anni e quattro mesi per omicidio stradale.
Il decreto di sequestro preventivo per una inchiesta giornalistica di Fanpage.it, disposto dal Tribunale di Roma suscita la reazione degli organismi di categoria, Ordine dei giornalisti e sindacato. Ottavio Lucarelli e Mimmo Falco, presidente e vice dell'Odg campano scrivono L'Ordine dei Giornalisti della Campania è al fianco dei colleghi di Fanpage.it cui stamane è stato notificato, nella redazione napoletana, un decreto di sequestro e oscuramento preventivo – che non sappiamo in che modo e forma potrà essere eseguito – per una inchiesta giornalistica sull'ex sottosegretario della Lega Claudio Durigon che tira in ballo anche Giuseppe Zafarana, attuale comandante generale della Guardia di Finanza. L'idea che si possa ordinare di oscurare preventivamente una testata giornalistica senza che peraltro l'Autorità Giudiziaria abbia mai ascoltato né gli autori del servizio in questione né il direttore responsabile è grave e va respinta con forza in ogni sede. Claudio Silvestri, segretario del Sugc, il sindacato unitario dei giornalisti della Campania, in una nota scrive: La Procura di Roma ha chiesto e ottenuto il sequestro preventivo dell'inchiesta pubblicata da Fanpage ‘Follow the money', sull'ex sottosegretario Durigon e i fondi della Lega. Il provvedimento è partito da una querela del comandante generale della Guardia di Finanza Zafarana, tirato in ballo dal dirigente della Lega durante una conversazione registrata. Riteniamo che quello del Tribunale di Roma sia un atto abnorme, gravissimo e inaccettabile che lede pesantemente il diritto di cronaca, garantito dalla nostra Costituzione.
Ordine e Sindacato giornalisti della Campania schierati con la redazione di Fanpage.it dopo la notizia del sequestro e oscuramento di una inchiesta giornalistica: “Leso il diritto di cronaca, non è possibile che il giornalismo di inchiesta possa essere fermato a colpi di querele, magari temerarie”.
I cinefili più accaniti si saranno chiesti, qualche volta, qual è il film in cui ci sono più morti in assoluto nella storia del cinema. Ebbene, a risolvere il dubbio amletico ci ha pensato il sito Go Compare che ha stilato la top 10 delle pellicole più sanguinarie, a partire dagli anni ’40 fino ad oggi. Molti di voi saranno stupiti nel sapere che, in cima alla lista, c’è il film Marvel “Guardiani della Galassia”(2014), diretto da James Gunn e con un cast di stelle capeggiato dal granitico Chris Pratt. Nel fantasy, infatti, sono stati calcolati ben 83.871 morti, in gran parte dovuti alla battaglia che vediamo verso la fine del film, con perdite, soprattutto, tra i piloti della Nova Corps. E’ molto strano, perché, solitamente, i film Marvel sono considerati film per famiglie e targati Disney, quindi il primato ha lasciato a bocca aperta milioni di spettatori e non è l’unico presente in questa curiosa classifica. Al secondo posto, ma con “soli” 5.687 morti, si piazza “Dracula Untold”(2014), diretto da Gary Shore, con Luke Evans nei panni del sanguinario Vlad III di Valacchia e al terzo troviamo l’action-thriller “Al vertice della tensione”, del 2002, per la regia di Phil Alden Robinson, con Ben Affleck e Morgan Freeman, con 2.922 vittime. Molti si aspettavano valanghe di vittime nella trilogia de “Il Signore degli Anelli”, in “300” e nella saga di “Matrix” e, infatti, le pellicole sono presenti nella Top 10, ma i numeri non sono, poi, così alti. Per esempio, nel pluripremiato “Il Signore degli Anelli: Il ritorno del re”(2003), diretto da Peter Jackson, conta 2.798 vittime e si piazza al quarto posto, seguito da “300: L’alba di un impero”(2014), con 2.234. Anche ne “Il Signore degli Anelli: Le due torri”(2002) ci sono molti morti, ma il numero si ferma a 1.741 e nella top list il film occupa il sesto posto. Di seguito, comunque trovate la classifica completa delle pellicole con il relativo numero di morti visti in scena e, anche le altre posizioni, rivelano non poche sorprese. 1. Guardiani della Galassia (2014) – 83.871 morti 2. Dracula Untold (2014) – 5.687 3. Al vertice della tensione (2002) – 2.922 4. Il signore degli anelli: Il ritorno del Re (2003) – 2.798 5. 300: L’alba di un impero (2014) – 2.234 6. Il signore degli anelli: Le due torri (2002) – 1.741
Il sito Go Compare ha stilato la curiosa ed originale classifica dei film in cui ci sono più morti in assoluto, partendo dal 1940 fino ad oggi. Ebbene, in testa si piazza, a sorpresa, il film Marvel “Guardiani della Galassia”, e a seguire il fanta-horror “Dracula Untold” e il thriller “Al vertice della tensione”. Anche le altre sette posizioni vi sbalordiranno.
I Google Glass si laureano e fanno un passo avanti. Lo ha annunciato l'azienda di Mountain View sul profilo Google+ del progetto, dove ha ringraziato tutti i partecipanti del progetto Explorer e ha annunciato che da ora i Glass non fanno più parte di Google X ma sono una divisione a sé stante. Fino a pochi giorni fa, infatti, i Google Glass erano sviluppati ancora all'interno della divisione di ricerca Google X, una sorta di grande calderone di idee innovative dal quale, a volte, escono prodotti destinati ai consumatori. Da questo momento in poi i Glass saranno considerati non più come un prototipo ma come un vero e proprio prodotto Google. A capo della nuova divisione ci sarà Tony Fadell di Nest – una delle più importanti aziende nel campo della demotica – che si definisce "entusiasta di poter lavorare con Ivy Ross per integrare i consigli che i consumatori ci hanno dato durante questi mesi". La prima decisione di Fadell è quella di chiudere il programma Explorer, il beta testing diffuso che aveva coinvolto migliaia di americani. A partire dal 19 gennaio non sarà più possibile acquistare i Google Glass attraverso il sito. Fin dall'attivazione del programma, i residenti degli Stati Uniti hanno potuto acquistare un prototipo del device al prezzo di 1.500 dollari.
Tony Fadell è il nuovo capo della divisione responsabile dei Google Glass, che escono finalmente dai laboratori di Google X e diventano un prodotto vero e proprio. Presto arriverà una nuova versione, migliorata ascoltando i consigli dei partecipanti del programma Explorer.
Emma ha reso noto il titolo di tutte le canzoni che comporranno "Essere qui", il suo nuovo album che uscirà il prossimo 26 gennaio. La cantante pugliese, infatti, ha postato sui suoi social il retro della copertina del suo nuovo lavoro, su cui si leggono tutti i titoli, a partire da "L'isola", il singolo uscito lo scorso 5 gennaio, seguito da: "Le ragazze come me", "Sottovoce", "Mi parli piano", "Effetto domino", "Le cose che penso", "Portami via da te", "Luna e l'altra", "Malelingue", "Sorrido lo stesso", "Coraggio". Il 31 gennaio la cantante aveva annunciato che ci sarebbe stata qualche novità e poche ore dopo, ovvero allo scoccare della mezzanotte, quindi con l'inizio del 2018 era stata annunciata l'uscita del seguito del multiplatino "Adesso" del 2015, oltre all'annuncio del nuovo singolo. Nel post la cantante spiegava il perché di quel titolo, riassumendo quello che era stato il suo 2017, un anno in cui aveva raccolto idee e si era guardata dentro, lavorando alacremente a questo nuovo album, che sarà uno dei primi tra quelli che caratterizzeranno questo 2018 di grandi ritorni tra le cantanti (Pausini, Amoroso ed Elisa, tra le altre), e di cui aveva anticipato qualche informazione in fieri, come la scelta dei collaboratori che l'avrebbero accompagnata in questo percorso, tra vecchie conoscenze e nuovi ingressi.
Emma ha pubblicato la tracklist del suo prossimo album “Essere qui” che uscirà a fine gennaio e che è stato anticipato dal singolo “L’isola”.
La doccia sexy era una scena imprescindibile nella commedia sexy all’Italiana. Edwige Fenech o Nadia Cassini venivano a turno spiate da Alvaro Vitali o Enzo Montagnani, per la gioia di Quentin Tarantino, l’unico a cui piacciono questi film ormai. Ma anche nella casa più spiata è diventata una consuetudine, e nessuna bella di turno si è potuta esimere dal farsi riprendere sotto la doccia (anche perché anche la più bella dopo qualche settimana senza lavarsi potrebbe incominciare a puzzare). Protagonista del siparietto voyeuristico è la bella africana Norma Silvestri, che in costume rosa delizia i milioni di fans. Lo spogliarello di Norma Silvestri nella prima puntata del Grande Fratello 11 aveva già dato grosse soddisfazioni, che pare non finiranno qui. L’attesa su chi sarà il fortunato concorrente che godrà delle grazie di Norma è tanta, ma non è detto che questo accada, molti maschi infatti inizialmente sembrano attratti da altre ragazze all’interno della casa, forse il suo aspetto aggressivo scoraggia gli uomini, come ha anche affermato la stessa ragazza. Non abbiate paura non morde, se non glielo chiedete. C’è spazio anche per l’occhio femminile, infatti pettorali e addominali del bel Davide Clivio sono in bella mostra.
Norma Silvestri del Grande Fratello 11 viene ripresa durante la doccia, ed è un gran bello spettacolo.
Rimane ancora aperto il caso di Giacomo Sartori: il 30enne scomparso il 18 settembre – dopo che gli era stato rubato lo zaino in un locale di Porta Venezia a Milano – e il cui cadavere è stato ritrovato il 24 settembre. Al momento l'ipotesi è quella del suicidio: il corpo è stato infatti trovato appeso con una corda a un albero. Secondo la Procura di Pavia, le cui indagini sono affidate al procuratore Mario Venditti, esistono alcune anomalie che meritano ulteriori accertamenti: "Quando completeremo gli approfondimenti – spiega il pm a Fanpage.it – si valuterà se confermare l'ipotesi del suicidio". La principale anomalia è quella relativa al tempo trascorso tra la scomparsa e il ritrovamento del cadavere. Le indagini quindi si stanno concentrando sugli spostamenti di Giacomo: secondo la Procura, almeno una o due notti potrebbe aver dormito in auto. La posizione dei sedili dell'auto lascia infatti pensare che qualcuno possa aver dormito lì. L'altra stranezza, come spiegato dal Procuratore, riguarda gli abiti che aveva addosso il giovane. I vestiti erano infatti puliti nonostante si sia arrampicato sull'albero. Infine il ritrovamento dell'auto e il fatto che nessuno abbia notato il corpo del giovane che è stato poi ritrovato due giorni dopo a pochi metri dal luogo in cui era posizionata il veicolo.
Sul caso di Giacomo Sartori, il 30enne scomparso il 18 settembre e il cui cadavere è stato ritrovato il 24 settembre, sono ancora in corso le indagini. Al momento l’ipotesi è quella del suicidio: esistono però alcune anomalie: “Quando completeremo gli approfondimenti – spiega il procuratore Mario Venditti a Fanpage.it – si valuterà se confermare l’ipotesi del suicidio”.
Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, ha pubblicato l'1 aprile ‘Porno contro amore‘, il suo ultimo album. E quando scriviamo ‘ultimo' lo intendiamo in ogni senso: questo, infatti oltre a esserlo in ordine cronologico, lo sarà anche in assoluto. Il cantante, infatti, ha deciso di dire basta alla pubblicazione di inediti e lo ha fatto con un vero e proprio testamento di vita e di arte in cui, come dimostrato dal primo singolo omonimo attraversa una carriera fatta di successi, ma anche di dipendenze (il sesso e il gioco d'azzardo) e depressioni da cui è uscito soprattutto grazie all'amore di due donne, tra cui oggi, come noto, oggi si divide. Fanpage.it ha incontrato il cantante durante la conferenza stampa che ha tenuto assieme a Giuseppe Cruciani per parlare un po' di questo lavoro, del materiale (ampio) da cui è nato e delle tempistiche: Per me è stato più facile farlo oggi anche perché qualche segnale l'avevo già dato raccontando le mie esperienze sentimentali, anche legate al gioco d'azzardo. Ho usato la mia vita in maniera leale per dare delle emozioni, per creare delle sensazioni come farebbe una poesia e credo che se fatto in maniera onesta sia opportuno. Notoriamente bigamo, vittima della dipendenza dal gioco, e uno dei volti più noti della canzone italiana, ma anche della tv. Per qualcuno potrebbe essere un paradosso, ma Pupo spiega che non lo è, soprattutto se guardiamo a quello che i canali principali ci mostrano ogni giorno Ogni giorno combatto contro chi vuole farmi fuori e non ci riesce (…). Poi avete mai visto le fiction che vanno in onda sulle tv generaliste raccontando intrighi, tradimenti, omicidi, e oscenità di tutti i generi? Quindi credo che all'ultimo ci sia spazio per tutti, anche per me, nella rete generalista di stato. E se tra il gioco e il sesso la dipendenza più complessa da superare è stata la prima, il loro superamento è stato dovuto anche alle due donne che il cantante ama e a un percorso che non è stato semplice, spiega Pupo e che non si sentirebbe di consigliare (‘È un po' come fare 13 al Totocalcio'). Il futuro lo vede in giro a raccontare le sue storie, quelle di un uomo che ce l'ha fatta e che spiega come ‘anche tu ce la puoi fare, ma devi essere disposto ad essere umile e soffrire'. L'ultima parola è per il mercato discografico, quello che una volta poteva darti la ricchezza e che ti cambiava la vita:
L’1 aprile è uscito ‘Porno contro amore’ l’ultimo (per sempre) lavoro di Pupo che ai microfoni di Fanpage.it ha parlato della sua genesi, delle sue dipendenze, delle contraddizioni della tv italiana e di cosa farà dopo.
Ieri sera l'ottava puntata del "Grande Fratello 13" è stata ricca di colpi di scena: è stata eliminata Valentina Acciardi, la ragazza che ha perso il braccio destro in un incidente stradale, e non è stata superata la prova settimanale utile per aggiudicarsi il budget per la spesa. La Acciardi, poi, intervistata dai colleghi di Reality & Show, ha spiegato che forse è stata "l'esasperazione venuta fuori un paio di puntate fa" ad incidere sulla sua eliminazione: insomma, quel presunto complotto smascherato da Giovanni avrebbe spinto il pubblico a farla fuori, nonostante fosse un esempio per milioni di ragazzi alle prese con piccoli e grandi problemi della vita. Peccato che quel complotto, a detta di Valentina, è stato solo "un grande fraintendimento ed un'esasperazione esagerata". Poi ha parlato della sua esperienza al Gf: Io ho vinto il mio Grande Fratello perché mi ha dato l'opportunità di far vedere con i fatti come si possa vivere serenamente nella società. E' stata la vittoria più grande. "Ora ho sette amici in più" ha sbottato Valentina, certa che alcune amicizie continueranno anche fuori dalla "casa". A Samba, invece, non ha riservato parole di stima ed affetto: Samba è stata la delusione più grande a livello umano. Il vero Samba non è ancora uscito […] Lui si riempie la bocca di belle parole e di messaggi d’amore che poi non riporta nella realtà. Mi ha raccontato spesso delle risse e baraonde che ha fatto fuori dalla Casa. L’ho visto inorridire spesso quando si parlava di gay. Fabio dovrebbe vincere questa edizione mentre la storia tra Giovanni e Chicca potrebbe essere finta:
Queste le parole di Valentina Acciardi che a “Reality & Show” ha parlato della sua esperienza al “Grande Fratello 13” criticando soprattutto Samba e la coppia Giovanni-Chicca.
Entro il 2023 le emissioni di anidride carbonica globali raggiungeranno un nuovo, drammatico record, che continuerà a crescere negli anni successivi. Questo nonostante gli altisonanti proclami rilasciati dai governanti sulla volontà di raggiunge la cosiddetta neutralità carbonica (entro il 2050 per l'Unione Europea) e sull'intenzione di voltar pagina rispetto al periodo precedente alla pandemia di COVID-19, avviando una vera “rivoluzione verde” plasmata sulle energie rinnovabili, ovvero la solare, l'eolica, la geotermica, l'idroelettrica, e quelle basate sulla forza delle maree e delle onde del mare. A lanciare l'allarme sul rischio del nuovo record di CO2 immessa nell'atmosfera è l'Agenzia Internazionale dell'Energia (AIE), in un dettagliato rapporto chiamato “Sustainable Recovery Tracker” che verrà costantemente aggiornato dagli esperti. Ma cos'ha calcolato esattamente l'AIE? Sicuramente ha confermato l'antico adagio che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. In questo caso il mare è la catastrofe climatica, verso la quale ci stiamo dirigendo facendo pochissimo o nulla per evitarla. Lo sottolinea un dato economico esplicativo. Per rilanciare l'economia mondiale dopo la catastrofica pandemia che stiamo vivendo, come specificato dall'AIE i governi di tutto il mondo hanno messo in campo una quantità di danaro senza precedenti: sulla base delle stime del Fondo Monetario Internazionale (FMI), sono stati stanziati ben 16 trilioni (migliaia di miliardi) di dollari, pari a 14mila miliardi di Euro. Di questa immenso “tesoro” per rivitalizzare società ed economie disastrate, una parte considerevole sarebbe dovuta servire per incentivare e avviare la svolta green annunciata a più riprese, eppure i governi hanno stanziato solo 380 miliardi di dollari per promuovere l'energia pulita nei propri Paesi. Ciò significa che è soltanto il 2 percento dei fondi messi sul piatto. Rispetto a quanto elargito negli anni precedenti è un cospicuo 30 percento in più, tuttavia, piega l'AIE, è appena il 35 percento dell'importo previsto dal Sustainable Recovery Plan dall'organizzazione per avviare il pianeta verso la neutralità carbonica (ovvero emissioni nette di CO2 pari a zero) entro il 2050. Analizzando centinaia di indicatori in decine di Paesi relativi a efficienza energetica, trasporti e ripresa delle attività economiche post pandemia, è stato stimato che nel 2023 ci sarà un aumento record di CO2 immessa in atmosfera. L'anidride carbonica è il principale dei gas a effetto serra derivati dalle attività umane (trasporti, industrie, riscaldamento) ed è il catalizzatore dei cambiamenti climatici, che hanno tra gli effetti lo scioglimento dei ghiacci ai poli, l'acidificazione degli oceani e le ondate di calore estreme, con tutte le catastrofiche conseguenze che ne derivano. Sebbene i nuovi investimenti sulle rinnovabili permetteranno di “risparmiare” 800 milioni di tonnellate di CO2 entro il 2023, la quantità del gas immessa nell'atmosfera sarà comunque di 3,5 miliardi di tonnellate superiore rispetto al valore necessario per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, secondo il rapporto dell'AIE “Net Zero by 2050: A Roadmap for the Global Energy Sector”.
Nel suo nuovo rapporto “Sustainable Recovery Tracker” l’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE) ha annunciato che nel 2023 raggiungeremo il nuovo record storico di emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera, che continueranno ad aumentare in futuro. Questo nonostante i proclami della “svolta green” sbandierati per il post pandemia.
Si torna al 1979, quando la cantante Donatella Rettore, dopo non aver attecchito al Festival di Sanremo 1974 con "Capelli sciolti" e nel 1977 con "Carmela", presenta in quell'anno "Splendido Splendente", un singolo che le aprirà le porte della grande musica italiana. Registrato in formato 45 giri con il brano "Salvami", scritto a quattro mani con Claudio Rego, "Splendido Splendente" è una denuncia ironica della cantante verso l'aumento di popolarità sociale in quegli anni della chirurgia estetica. A ridosso degli anni '80, Donatella Rettore dopo non aver sfondato nelle sue prime due partecipazioni al Festival di Sanremo, pubblica il singolo "Splendido Splendente". Un brano che grazie al ritmo trascinante, realizzato anche da musicisti come Tullio de Piscopo e Pinuccio Pirazzoli, contribuisce all'esplosione mediatica della cantante. Il testo si concentra sul tema dell'estetica e sulla crescente moda della chirurgia estetica, diventata quasi la normalità in una società che dell'aspetto estetico ne fa uno dei valori centrali. Donatella Rettore critica anche la facilità con cui ogni persona può ricorrere alla chirurgia, qualcosa che ritroviamo nella strofa: "Anestetico d'effetto e avrai una faccia nuova, grazie a un bisturi perfetto. Invitante, tagliente, splendido splendente". Oltre alla facilità d'accesso, la cantante gioca anche sulla vanità dei personaggi che ricorrono a questi trucchi per far sì che la loro pelle non subisca i segni del tempo: "Come sono si vedrà, uomo o donna senza età, senza sesso crescerà, per la vita, una splendente vanità". Splendido splendente L'ha scritto anche il giornale Io ci credo ciecamente Anestetico d'effetto E avrai una faccia nuova Grazie a un bisturi perfetto Invitante, tagliente Splendido splendente Pa ra pa pa pa ra Pa ra ra pa pa pa ra Pa ra pa pa pa ra Splendido splendente Costa poco e finalmente Io sorrido eternamente Amo un camice innocente Si avvicina sorridente È padrone e già si sente
Era il 1979 quando Donatella Rettore pubblica il 45 giri contenente il singolo “Splendido splendente”, uno dei brani più importanti nella carriera della cantante di Castelfranco Veneto. Una canzone che attacca la società che si avvia negli anni 80′, con la fruizione della chirurgia estetica che diventa un modo per apparire senza tempo.
Le dichiarazioni di don Richard Bucci su pedofilia e aborto hanno provocato una bufera. Il sacerdote 72enne della chiesa del Sacro Cuore di West Warwick, nello Stato di Rhode Island, durante un’intervista ha detto che “la pedofilia non uccide mentre l’aborto sì”. Per cercare di calmare gli animi è dovuto intervenire Thomas Tobin, il vescovo di Providence, la capitale del piccolo Stato sulla costa est degli Usa. Se padre Richard è convinto che l’aborto sia peggio della pedofilia in quanto il primo uccide e la seconda no, il vescovo Tobin mette sullo stesso piano le violenze sessuali su minori e l’interruzione di gravidanza. È quanto si legge in un comunicato diffuso il 13 febbraio dalla diocesi di Providence. “È importante affermare che sia l’abuso sessuale su minori sia l’aborto sono entrambe azioni orribili e immorali che hanno conseguenze molto gravi e dannose”, premette il vescovo. “In primo luogo – scrive Tobin – non è mai accettabile la sottovalutazione del danno provocato dalle violenze sessuali ai minori. Gli abusi di carattere sessuale, ovunque e in qualsiasi momento, causano danni duraturi, a volte permanenti e devastanti alle vittime sopravvissute, alle loro famiglie e all'intera comunità”. “Le accuse di abuso sessuale devono sempre essere prese molto sul serio – continua – e dovrebbe essere fatto ogni sforzo per proteggere i bambini e i giovani, per eliminare gli abusi, per incriminare gli abusatori e per offrire assistenza alle vittime”. Dopo queste necessarie considerazioni il vescovo di Providence affronta il tema dell’interruzione di gravidanza. “Anche l'aborto è un atto peccaminoso e immorale, un ‘crimine abominevole’. (Concilio Vaticano II) l'aborto distrugge la vita innocente non nata; sfrutta le donne vulnerabili; svilisce la vita familiare; e corrode il tessuto morale della società. Non ci sono circostanze, personali o politiche, che giustifichino l’interruzione della gravidanza di bambini non ancora nati. La Chiesa cattolica è stata molto chiara e coerente nel condannare il male dell'aborto e affermiamo che coloro che promuovono, sostengono e approvano l'aborto, compresi i leader civili, sono responsabili di un grave male agli occhi di Dio Onnipotente”. “Nell'attuale discussione pubblica, esorto tutte le parti ad astenersi da inutili e provocatorie retoriche e a riflettere personalmente e con la preghiera sulle conseguenze di queste gravi questioni. Possiamo rinnovare i nostri sforzi per proteggere la vita e promuovere il bene comune, specialmente per i bambini e i giovani, e possa Dio benedire il nostro impegno con saggezza, prudenza, umiltà e carità”. Solo pochi giorni fa, don Bucci era stato criticato perché aveva pubblicato una lista con i nomi di 44 deputati e senatori che nel 2019 avevano votato a favore di una legge statale che contempla una serie di diritti per le donne che vogliano interrompere la gravidanza. Nella sua parrocchia del Sacro Cuore di West Warwick il reverendo vietava ai 44 politici del Rhode Island di ricevere la comunione, così come essere padrini a battesimi, testimoni ad un matrimonio o fare discorsi durante un funerale . Le reazioni alla “scomunica” e alle parole di don Bucci su pedofilia e aborto non si sono fatte attendere. Un gruppo di legislatori, assieme a due vittime di abusi sessuali del clero, hanno chiesto al vescovo di sospendere il sacerdote del Sacro Cuore. L’ecclesiastico, tuttavia, non sembra intenzionato a prendere nessuna misura contro padre Richard. Almeno così si deduce da quanto scrive Tobin sul suo account Twitter. “Possiamo chiarire, ancora una volta, che nessuno ha il diritto assoluto a ricevere la Santa Comunione? Per fare ciò una persona deve essere canonicamente idonea e disposta spiritualmente. In altre parole, in unione istituzionale e spirituale con la Chiesa”. E la risposta non si è fatta attendere: “Possiamo dirlo chiaramente ancora una volta – ha replicato Nick Inglis – nessuno ha il diritto di ignorare gli abusi sessuali su minori. Farlo significa stravolgere completamente gli insegnamenti di Cristo. In altre parole, dovresti dimetterti e scusarti con le vittime che hanno sofferto a causa della tua mancanza di moralità”.
Dopo le dichiarazioni di don Bucci su pedofilia e l’aborto, è intervenuto il vescovo di Providence, Thomas Tobin. “Le violenze sessuali ai minori sono da condannare tanto quanto l’aborto”, ha detto Tobin. La polemica non si placa e un gruppo di politici del Rhode Island, assieme a due vittime di abusi sessuali del clero, hanno chiesto al vescovo di sospendere padre Bucci.
Oggi il Consiglio dei ministri si è riunito per discutere la bozza di un nuovo decreto contro l'emergenza del coronavirus. Le maggiori novità riguardano le multe che potranno arrivare fino a 4mila euro per chi viola le disposizioni del governo ed esce di casa senza valide ragioni e l'utilizzo dell'esercito per assicurare il rispetto delle misure per contrastare la diffusione dell'epidemia. I provvedimenti, si specifica, potranno essere prorogati fino al prossimo 31 luglio 2020. Nel nuovo testo vengono riordinate tutte le misure approvate con i vari Dpcm dall'inizio dell'emergenza: rimane quindi limitata la libertà di circolazione delle persone, verranno chiuse al pubblico strade urbane e parchi e non si potrà uscire dal proprio Comune. Sono vietati gli assembramenti e ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato. Si impone la quarantena precauzionale ai soggetti che sono stati in contatto con persone positive e si vieta qualsiasi spostamento alle persone contagiate in isolamento. Le scuole di ogni ordine e grado rimangono chiuse, così come gli uffici pubblici e le attività commerciali. Anche l'attività delle imprese che non riguardano le necessità primarie rimane sospesa. Tutti i lavori che possono essere svolti in modalità agile continuano ad essere permessi. "Continuano ad applicarsi nei termini originariamente previsti le misure già adottate con i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri adottati in data 8 marzo 2020, 9 marzo 2020, 11 marzo 2020 e 22 marzo 2020 per come ancora vigenti alla data di entrata in vigore del presente decreto", si specifica nel documento, visionato da Fanpage.it. Per quanto riguarda le Regioni, "in relazione a specifiche situazioni sopravvenute di aggravamento ovvero di attenuazione del rischio sanitario verificatesi nel loro territorio o in una parte di esso, possono introdurre ovvero sospendere, limitatamente a detti ambiti territoriali, l’applicazione di una o più delle misure", si precisa. Il Comune può emanare un'ordinanza per rendere più restrittive o alleggerire i provvedimenti in atto: "Il Sindaco può introdurre ovvero sospendere nel territorio comunale, con propria ordinanza, l’applicazione di una o più delle misure, fatte salve le esigenze di mantenimento dei servizi essenziali nazionali assicurati da infrastrutture presenti nel territorio regionale". Chiaramente, si specifica, i primi cittadini "non possono adottare le ordinanze sindacali contingibili e urgenti dirette a fronteggiare l'emergenza predetta in contrasto con le misure statali". In ogni caso, si sottolinea, l'ordinanza sindacale dve essere immediatamente comunicata al presidente della Regione che può modificarla, confermarla o revocarla. In tema di sanzioni si specifica: "Salvo che il fatto sia punito come costituisca reato delitto dalla legge penale, il mancato rispetto delle misure di contenimento è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 500 – 400 a euro 4.000 – 3.000 euro". Inoltre, si precisa, se il mancato rispetto delle disposizioni del governo consegue all'utilizzo di un veicolo, le sanzioni possono essere aumentate fino a un terzo. Per assicurare il rispetto dei provvedimenti, le autorità locali possono ricorrere anche all'esercito: "Il Prefetto, informando preventivamente il Ministro dell’interno, assicura l’esecuzione delle misure avvalendosi delle Forze di polizia e, ove occorra, delle Forze armate, sentiti i competenti comandi territoriali. Al personale delle Forze armate impiegato, previo provvedimento del Prefetto competente, per assicurare l’esecuzione delle misure di contenimento di cui agli articoli 1 e 2 è attribuita la qualifica di agente di pubblica sicurezza".
La principale novità del nuovo decreto approvato dal governo riguarda le sanzioni per chi non rispetta le misure di contenimento del coronavirus, che potranno arrivare fino a 4mila euro. Inoltre, si precisa, se il mancato rispetto delle disposizioni del governo consegue all’utilizzo di un veicolo, le sanzioni possono essere aumentate fino a un terzo.
Anna Tatangelo è una delle protagonista del Festival di Sanremo, giunto quest'anno alla 69a edizione che si terrà dal 5 al 9 febbraio prossimo. La cantante di Sora porterà sul palco dell'Ariston – un palco per lei molto importante – la canzone "Le nostre anime di notte", brano scritto da Lorenzo Vizzini, descritta come una ballad in cui si racconta "di una notte rivelatrice. La storia di una coppia che dopo tante incomprensioni e frasi non dette, per la prima volta si rivela completamente al buio della notte, e tutto diventa improvvisamente più chiaro. E così come è evidente che niente potrà tornare mai uguale a prima, è altrettanto evidente che, al di là di tutti gli errori commessi e delle direzioni che prenderà il futuro, sarà impossibile per entrambi perdersi veramente". Per la cantante quella di quest'anno è solo l’ultima delle apparizioni sul palco dell’Ariston: la sua esperienza, infatti, cominciò nel 2002 quando, appena quindicenne, vince la categoria Giovani con la canzone “Doppiamente Fragili”. L’anno successivo è la volta di “Volere volare”, questa volta tra i “Big”. Nel 2005 la Tatangelo si presentò con “Ragazza di periferia” (terzo posto nella categoria “Donne” e appena riarrangiata insieme ad Achille Lauro e Boss Doms), nel 2006 con “Essere una donna” (brano scritto per lei da Mogol, primo posto nella categoria “Donne”). E ancora “Il mio amico” nel 2008, con cui ha duettato con Michael Bolton, “Bastardo” nel 2011, e infine “Libera” nel 2015. La canzone della Tatangelo è stata la canzone 2000 del festival, come annunciato da Virginia Raffaele. "Le nostre anime di notte" sarà contenuta nel suo nuovo album "La fortuna sia con me" che uscirà l’8 febbraio su etichetta GGD srl/Sony Music a quattro anni dall'ultimo lavoro "Libera". La cantante ha presentato nei mesi scorsi anche il singolo "Chiedere scusa" e poche settimane fa una versione remixata da Achille Lauro e Boss Doms di "Ragazza di periferia". Ad aprile, inoltre, la cantante tornerà anche in concerto con sei eventi speciali attraverso l’Italia per poi proseguire il tour per tutta l’estate.
Anna Tatangelo parteciperà al prossimo Festival di Sanremo, per la 69a edizione, con la canzone “Le nostre anime di notte”. Per la cantante non è la prima volta sul palco dell’Ariston in passato ha anche vinto tra le Nuove Proposte. Questo brano è tratto dal nuovo album della cantante, “La fortuna sia con me” che uscirà l’8 febbraio.
Il ministero dell’Istruzione conferma che gli studenti saranno obbligati a indossare la mascherina anche al banco, così come previsto dal dpcm del 3 novembre. Una nota del ministero, infatti, precisa che è stato chiesto un parere sul tema al Comitato tecnico-scientifico, il quale ha precisato che bisogna indossare sempre i dispositivi di protezione individuale all’interno degli istituti scolastici. In particolare il ministero riporta nella nota quanto emerso dal verbale del Cts della riunione dell’8 novembre. Il quesito del ministero riguarda un punto specifico dello scorso dpcm, quando si dice che “l’attività didattica ed educativa per la scuola dell'infanzia, il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l'infanzia continua a svolgersi in presenza, con uso obbligatorio di dispositivi di protezione delle vie respiratorie salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina”. La specifica, ad oggi, riguarda solamente scuole elementari e medie, considerando che le superiori sono chiuse e vanno avanti solamente attraverso la didattica a distanza. Il Comitato tecnico-scientifico precisa che il dpcm “non indica per il contesto scolastico eccezioni correlate al distanziamento”. E di fatti gli esperti che forniscono suggerimenti scientifici al governo sulla gestione dell'emergenza Coronavirus proseguono: “Al riguardo, anche in considerazione dell’andamento della contingenza epidemiologica, il CTS ritiene auspicabile e opportuno confermare la misura adottata, in coerenza con la scalabilità delle misure previste dalle ‘Misure di prevenzione e raccomandazioni per gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado per la ripresa dell’anno scolastico 2020-2021’ approvate nella seduta del CTS n. 104 del 31/08/2020”. Nella nota, quindi, si sottolinea come la mascherina vada indossata sempre a partire dalla scuola primaria. E da chiunque all’interno dell’istituto. Anche “quando gli alunni sono seduti al banco e indipendentemente dalle condizioni di distanza previste dai precedenti protocolli”. L’unica eccezione vale per i bambini al di sotto dei sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’utilizzo delle mascherine. Il ministero ricorda che è possibile abbassare la mascherina per bere, per la merenda o a mensa, mentre si consuma il pasto. Per l’attività musicale, invece, è permesso levarla per l’uso degli strumenti a fiato e per il canto, ma è possibile abbassare la mascherina solamente “durante l’esecuzione”.
Il ministero dell’Istruzione, dopo aver ricevuto un parere sul tema da parte del Comitato tecnico-scientifico, conferma che tutti gli studenti dovranno indossare la mascherina a scuola anche in classe, quando sono seduti al banco. L’uso dei dispositivi di protezione individuale sarà obbligatorio sempre e per tutti (alunni, docenti e personale scolastico) all’interno degli istituti.
Il giovane topo Remy sogna di diventare uno chef importante, così dopo una serie di vicissitudini decide di stabilirsi in uno dei ristoranti più rinomati di Parigi per trovarsi del cibo. Conoscerà Linguini, un giovane ragazzo che lavora nelle cucine. Sarà lui a scoprire lo straordinario talento del topo Remy. Ratatouille è l'ottavo lungometraggio animato di Phillip Bradley Bird, premiato con l'Oscar al miglior film d'animazione 2008 e ai Broadcast Film Critics Association Award, ai Saturn, al BAFTA e ai Golden Globe. Con un incasso in worldwide pari a 620 milioni di dollari, il film nelle sale è uscito in concomitanza con "300" e "I Simpson", battendoli entrambi. Per creare le ambientazioni, i programmatori hanno scattato più di 4500 fotografie per le strade di Parigi Il film viene citato nella pluripremiata serie cult, nel quarto episodio della quinta stagione "Un ambiente migliore". Nella scena in cui Rémy esce dalla fogna e sale sui tetti di Parigi, fra i vari ambienti che attraversa c'è un appartamento dove si intravede il cane Dug, presente nel decimo lungometraggio Pixar "Up". Nel film "Up" fate attenzione a questa curiosità: quando sono nel dirigibile di Muntz, Carl e Charles mangiano “le animelle alla Gusteau” apparse nel film “Ratatouille". Durante l'inseguimento in cui Skinner cerca di riprendersi i documenti rubati da Rémy, si può scorgere in un'inquadratura l'auto del Pizza Planet di Toy Story. Più di 270 piatti sono stati ricreati in digitale, al computer.
Il film Disney Pixar premio Oscar nel 2008 è ormai un grande classico, ma forse ci sono ancora delle curiosità nascoste per voi: eccone 10.
Anche l'edizione numero 14 del "Grande Fratello" è giunta al termine, nel segno di Federica Lepanto. La 23enne concorrente di Salerno si è aggiudicata la vittoria nel reality più famoso di sempre, come del resto era stato abbondantemente pronosticato. Nonostante la significativa popolarità di Simone Nicastri, l'altro favorito della vigilia (classificatosi addirittura terzo, dietro a Domenico Manfredi), Federica ha battuto tutti, in un'annata dello show Mediaset contraddistinta da ascolti non proprio entusiasmanti, nonché da un indice di gradimento che lascia pensare come i tempi d'oro del GF siano, ahimè, ben lontani. Federica ne esce come l'eroina della Casa, una ragazza fragile e determinata al tempo stesso, al centro di numerosi intrecci ed eventi chiave che hanno animato un'edizione altrimenti piuttosto deludente. Sin dai primissimi giorni, Federica ha conquistato una posizione di primo piano con il suo flirt chiacchieratissimo con Alessandro Calabrese. A nemmeno 24 ore dall'inizio dello show, i due erano già intenti a scambiarsi effusioni amorose molto appassionate. Peccato che l'imprevisto fosse già dietro l'angolo: i "diabolici" autori hanno pensato bene di far entrare nella Casa anche Lidia, ex fidanzata (mai dimenticata) di Alessandro. La classica dinamica del triangolo amoroso si è così innescata stimolando il dibattito nel pubblico. In quel momento, pochi avrebbero immaginato cosa sarebbe accaduto dopo: ovvero, un Alessandro ancora innamorato di Lidia tanto da mettere presto da parte Federica, salvo poi finire vittima del fascino pericoloso dell'ospite Desirèe. Per uno strano scherzo del destino, nella Casa è nata anche una profonda amicizia tra Federica e Jessica Vella, gemella della rivale in amore Lidia. Dopo un breve flirt con Livio, entrato sotto falsa identità e in realtà ex fidanzato di Barbara, Federica è tornata alla ribalta per un fatto decisamente più drammatico. Durante una puntata serale è emerso un traumatico episodio del passato della Lepanto, di cui però lei ha chiesto espressamente di non parlare. Tuttora non è chiaro cosa sia successo a Federica durante l'adolescenza, ma in rete si sono ovviamente scatenate le teorie più varie, dal sospetto di bulimia o di altri problemi alimentari all'ancora più atroce possibilità di una violenza subita. Secondo quando accennato dalla mamma, non si tratterebbe fortunatamente di una fatto così grave. Vedere la ragazza alle prese con le sue fragilità e i suoi difficili ricordi è stato sicuramente un momento di grande presa sul pubblico, che ha accresciuto l'appoggio dei fan nei suoi confronti. Sin dalle prime puntate, la popolarità di Federica è andata in continuo crescendo, tanto che a tutti gli effetti la 23enne salernitana è sempre apparsa come la favorita (anche secondo i giudizi dei bookmaker alla vigilia della finale). Il popolo della rete ha dimostrato grande affetto verso la giovane studentessa di infermieristica, un affetto confermato anche dai lettori di Fanpage.it, che nel nostro sondaggio l'hanno eletta vincitrice con il 49% dei voti, a larghissima distanza dagli altri concorrenti.
Come annunciato dai pronostici, Federica ha conquistato l’edizione numero 14 del Grande Fratello. Secondo e terzo classificato sono rispettivamente Domenico Manfredi e Simone Nicastri.
Il campionato di calcio è cominciato con la prima giornata di Serie A che ha visto fare la voce grossa a Juventus, Inter e Napoli. Ma se per gli europei ci siamo divertiti a scoprire tutte le wags dei calciatori delle nazionali, chi sono le più belle del campionato nostrano? Eccole in successione, una più bella dell'altra. Carolina Marcialis sarà felice di aver visto il suo Antonio Cassano giocare di nuovo, e molto bene, con la sua nuova maglia: quella dell'Inter. Il suo maritino ha realizzato un sogno che aveva sin da piccolo, vestiti i colori della sua squadra del cuore Federica Nargi è in ansia per il "Mitra" Matri che pare destinato anche quest'anno ad un anno di tribolazioni da vivere rigorosamente come riserva. A meno che il calciomercato non gli regali la possibilità di andare via dalla Juve, per il suo boyfriend ci sarà da annoiarsi quest'anno. Meno male che c'è la panchina lunga! Alena Seredova dopo aver assistito a tutte le partite del suo Gigi ad Euro 2012, contentendosi lo scettro delle EuroWags con le spagnole, sabato era in tribuna proprio con lui a sostenere la squadra bianconera. Un occhio di riguardo alla porta difesa da Marco Storari, sperando che rimanesse intatta. Obiettivo raggiunto, la Juventus non ha subito gol! Cristina De Pin, la playmate di Riccardo Montolivo ha assistito all'esordio dell'ex viola con la maglia del Milan. E' tra le wags più apprezzate, soprattutto all'estero, ma di "calciomercato" lei non vuole saperne assolutamente. Troppo innamorata dell'ex wonderboy che quest'anno compie 28 anni. Sarah Felberbaum poteva essere a Manchester in questo momento, sponda City, a tifare per il suo Capitan Futuro e per la squadra di Mario Balotelli. Ma proprio grazie alla lealtà sportiva del suo Daniele De Rossi sarà Roma a vita per i piccioncini. Una cosa che non dovrebbe darle molti dispiaceri, visto che per un'attrice essere a Roma è quasi una conditio sine qua non. Eleonora Abbagnato con la valigia in mano e pronta a partire verso il Teatro dell'Opera di Roma. Eppure è stata un'estate travagliata per lei e il suo Federico Balzaretti, a tentennare tra Parigi, Roma e Napoli. Alla fine la scelta è ricaduta sulla Capitale, professionalmente migliore secondo Eleonora? Ma per Federico che scelta è stata? Sembra che quest'anno la Roma subirà parecchi gol con Zeman, mentre il Napoli è in odor di tricolore. Ai posteri… Ilary Blasi è la "capitana" e non si discute. Ancora altri due anni all'Olimpico (ma è una romana sfegatata, quindi sarà per sempre l'idillio) a supportare suo marito Francesco Totti, fino al ritiro del grande campione. Quest'estate la coppia ci ha fatto divertire tra le spiagge spagnole e quelle di Sabaudia. Ma, cara Ilary, la prossima estate fai attenzione agli slip!
Dalla Cabau alla Blasi, dalla Abbagnato alla De Pin eccole tutte in una gallery le splendide wags della Serie A.
Zayn Malik, il fidanzato di Gigi Hadid, nonché ex leader degli One Direction, è uno degli uomini più amati e seguiti al mondo e ogni piccolo dettaglio della sua vita privata fa scalpore. Di recente, in particolare, avrebbe fatto qualcosa di drastico, trasformando completamente il suo aspetto. Il cantante ci ha infatti "dato un taglio", rasandosi completamente i capelli. Ha ancora la barba incolta che gli dona il fascino del classico "bello e dannato" ma vanta una testa liscissima. A mostrare questa sua inedita versione è stata la mamma Trisha che sul suo profilo Instagram ha postato una foto in cui Zayn è con lei e le fidanzata Gigi mentre il nuovo taglio di capelli. Se da un lato la Hadid si limita a sorridere divertita, la mamma gli dà un bacio sul cranio, simbolo del fatto che apprezza molto il suo nuovo look. Anche i fan sembrano aver gradito questa versione rasata, visto che hanno fatto guadagnare alla foto oltre 104.000 like e centinaia di commenti positivi. ❤️❤️❤️ A post shared by Trisha Malik💋 (@trishamalik1069) on Sep 3, 2017 at 9:05am PDT
Zayn Malik ha cambiato look in modo drastico. Il fidanzato di Gigi Hadid ci ha dato un taglio netto e oggi ha la testa completamente rasata. A mostrare questa sua inedita versione è stata la mamma Trisha, che ha postato per prima la foto con il nuovo taglio.
Ronaldinho dribla gli avversari ma non le donne, anzi sembra che si faccia beccare più del dovuto.Il campione brasiliano del Milan è stato fotograto insieme diverse belle ragazze durante la sua più recente scappatella notturna, e fra di queste c’è niente di meno che la bellissima Sara Tommasi. Ma la simpatia fra i due era già nota e pare che si frequentino di nascosto addiritura dalla scorsa primavera, quando Ronaldinho con un colpo da maestro dei suoi è riuscito a strappare a Sara il numero di telefono, ma forse non si è dovuto impegnare più di tanto. Molto probabilmente Sara è ancora indecisa e non sa come e se chiudere la relazione con Massimo Giletti, molto più carino del coniglio brasiliano ma certo meno agile. Insomma Milano e le sue notti sono sempre una forte tentazione per i calciatori brasiliani, infatti i proprietari dei locali ancora piangono la partenza di Adriano dall’Inter, individuo che spendeva e spandeva durante le sue uscite, accompagnato spesso dalla sua corte di bellissime ragazze.
L’asso del Milan non si dedica solo agli allenamenti e alle partite, ma d’altronde chi lo fa? Si teme un calo delle prestazioni…in campo.
‘Omaggio‘ è una parola di antica derivazione francese: stringendo un po' gli occhi, tendendo un po' l'orecchio ci si può vedere e sentire dentro il termine ‘homme‘ (‘uomo‘), che porta all'omaggio attraverso la forma ‘homage‘. Ma aspetta, come è che si arriva dall'uomo al regalo? Come sappiamo l'omaggio non è solo il dono: anzi, il suo primo significato indica l'atto di deferenza, di devozione, di ammirazione o cortesia: pensiamo a quando, con gusto rétro, porgiamo i nostri omaggi, all'omaggio pronunciato dal presentatore all'autorità che assiste allo spettacolo, alla citazione cinematografica che vuole essere un omaggio al grande regista del passato. Ebbene, l'omaggio è innanzitutto un atto di riconoscimento perché nasce tecnicamente come cerimonia con cui il sovrano concedeva un feudo a qualcuno. Ce lo dobbiamo figurare in ginocchio, il futuro feudatario, davanti al re che gli tiene le mani giunte fra le sue. Dobbiamo sentirlo mentre giura di servirlo fedelmente con tutte le forze necessarie, adesso che in virtù delle nuove disponibilità e dei privilegi che il feudo gli assicura queste forze le ha. Dobbiamo vedere il sovrano riconoscerlo in quanto suo alto servitore, in quanto suo nuovo uomo, homme, homage. Ecco: l'omaggio è la cerimonia con cui la persona si eleva a dignità di uomo del sovrano. Così la suggestione della cerimonia, la sua solennità e la sua impronta di devozione ha fatto sì che l'omaggio passasse a indicare in generale l'atto o la professione di deferenza e ossequio di cui parlavamo; e da questo atto, anche il beneficio che lo ricambiava, e che in realtà non era un dono, ma privilegio (revocabile) per mezzo del quale farsi servire. Ma nessuno più, in questa parola, sente gli echi delle aule di pietra in cui si svolgevano gli omaggi: l'uso commerciale costante ne copre l'origine, ci distrae col portachiavi in omaggio, con l'omaggio esclusivo, con il secondo prodotto in omaggio. Questo però non ci deve confondere, far credere che l'omaggio debba essere qualcosa di materiale. Il cuore dell'omaggio è sempre il riconoscimento: questo è evidente quando l'orchestra suona un brano in omaggio al compositore scomparso. Ma anche il piccolo, insulso, irrichiesto omaggio che troviamo nel pacco che ci porta il corriere ha questa misura: un segno di riconoscimento (se non di riconoscenza) per l'acquisto. Non sempre è uno specchietto per le allodole; volentieri è un segno di complicità, e se il pacchettino di biscotti per cani, la penna o le caramelle non valgono a renderci ‘uomini' del venditore, possono almeno riconoscerci come clienti simpatizzanti.
Campioni omaggio come se piovessero, se ne compri due il terzo è in omaggio: ma non facciamoci sfuggire che l’omaggio nasce nel medioevo, raccontandoci il momento rituale della concessione del feudo. Che non era proprio il piccolo dono che conosciamo oggi per ‘omaggio’, anzi, non era proprio un dono.
Da qualche minuto diversi utenti iscritti a Facebook stanno riscontrando problemi di accesso al social network, come si legge attraverso i numerosi tweet postati dagli utenti su Twitter con l'hashtag #FacebookDown, da alcuni minuti la piattaforma di Mark Zuckerberg risulta inaccessibile da molti utenti. A segnalare i problemi di connessione a Facebook anche il sito internet DownDetector.com che riporta numeri report da parte degli iscritti alla piattaforma. Al momento dai tecnici del social network non è arrivata alcuna comunicazione ufficiale, da una prima analisi sembra che il problema non riguarda tutti gli utenti ma le segnalazioni sono comunque numerose. L'errore sembra si stia verificando soprattutto per gli utenti che provano ad accedere a Facebook da desktop anche se non mancano casi di errore dalle applicazioni per smartphone e tablet. Il problema sembrerebbe essere legato al login di Facebook, gli utenti che provano ad effettuare l'accesso al social network ricevono infatti un messaggio d'errore: "Facebook sarà di nuovo disponibile a breve. Facebook al momento non è disponibile a causa di un'operazione di manutenzione e dovrebbe tornare ad essere disponibile tra pochi minuti".
Da qualche minuto diversi utenti iscritti a Facebook stanno riscontrando problemi di accesso al social network, come si legge attraverso i numerosi tweet postati dagli utenti su Twitter con l’hashtag #FacebookDown, da alcuni minuti la piattaforma di Mark Zuckerberg risulta inaccessibile da alcuni utenti.
La casa nuova che dà il titolo alla nuova canzone di Laura Pausini e Biagio Antonacci ha vari significati o, almeno, sono vari quelli che gli si potrebbe attribuire. È stata pubblicata oggi "Questa nostra casa nuova", il nuovo singolo dei due artisti, che prima di partire con il loro primo tour assieme "Laura Biagio Tour 2019" hanno deciso di regalare ai fan un po' di materiale nuovo da cantare assieme e così, dopo che i due avevano già collaborato in passato con Antonacci che aveva scritto alcune canzoni per la Pausini, questa volta la canzone nasce pensata direttamente per questo duetto ed è la prima volta. La canzone mostra le varie anime dei due, con una partenza più dolce e sognante crescendo pian piano per are modo a chi sarà negli stadi di poterla cantare, con le voci di pausini e Antonacci così caratteristiche da dare l'impressione di già sentito. "Ogni casa in cui ho vissuto mi ha lasciato un segno indelebile e in ognuna c’è il ricordo delle persone con le quali ho vissuto. E per voi cos’è la casa?" chiede la cantante per lanciare il singolo che nel ritornello si apre con percussioni e archi che live faranno molto effetto. L'idea pare quella di raccontare, appunto, la bellezza del ritorno verso qualcosa di confortevole ("io tra fiori freschi e viaggi io sono tornata sempre fortunatamente in tempo per renderti la luna che mi dai") e che dà sempre la spinta per ripartire (" Non dimenticare non dimenticare che la casa nasce per lasciare fuori il male, casa nuova per tornare, non dimenticare non dimenticare che la casa nasce per ricominciare"). Nei giorni scorsi si è anche consumata una polemica attorno "In questa nostra casa nuova": sui social della cantante, alcuni fan avevano scritto che la canzone era stata già pubblicata e girava tra i vari gruppi Whatsapp, scatenando la rabbia della Pausini che aveva risposto ad alcuni follower chiedendo che facessero il nome della persona da cui tutto era partito: "Ecco come rovinare la storia delle canzoni pop … in classifica non andranno mai se continuano tutti a passarsele… a me sta storia succede sempre… sta per uscire un singolo e ce l’hanno già tutti prima che esca.. sta storia deve finire". Il tour della Pausini e di Antonacci partirà il prossimo 26 giugno allo Stadio San Nicola di Bari e li vedrà impegnati il 29 giugno allo Stadio Olimpico di Roma, il 4 e il 5 luglio allo Stadio di San Siro di Milano, l’8 luglio allo Stadio Artemio Franchi di Firenze, il 12 luglio allo Stadio Dall’Ara di Bologna, il 17 luglio allo Stadio Olimpico di Torino, il 20 luglio allo Stadio Euganeo di Padova, il 23 luglio allo Stadio Adriatico di Pescara, il 27 luglio allo Stadio San Filippo di Messina e l’1 agosto alla Fiera di Cagliari. E’ così bella l’armonia in questa nostra casa nuova sembra poco ma è un miracolo Questo giardino non confina divide solo noi dal mondo mentre tu bevi con le rondini io tra fiori freschi e viaggi io sono tornata sempre fortunatamente in tempo per renderti la luna che mi dai inconsapevole mi dai senza chiedere mi dai arriviamo dove vuoi Hai qualcosa dentro di te che funziona che funziona che funziona hai qualcosa dentro di te che ripara quando tutto sembra fine
Biagio Antonacci e Laura Pausini presentano il loro nuovo singolo “In questa nostra casa nuova”, la canzone che il cantante ha scritto pensando per la prima volta a un duetto. Il singolo – che ha portato qualche polemica per essere stato messo online prima della data ufficiale – sarà un momento importante del tour negli stadi.
Sin dal suo primo annuncio, Death Stranding è da sempre stato accompagnato da video cinematici affascinanti e criptici. E non sarebbe potuto che essere così dato il genio di Hideo Kojima, il game director dell'attesissimo titolo che, nel corso della serata di apertura della Gamescom 2019 ha continuato il suo percorso di approfondimento sulla storia dei personaggi. Personaggi, tra l'altro, interpretati da veri e propri attori di fama mondiale. E più ci si avvicina alla data di vendita di Death Stranding, più diventa chiaro il carnet dei protagonisti del gioco: come ormai ampiamente anticipato, sul palco di Geoff Keighley Kojima è stato nuovamente protagonista, portando con sé altri dettagli sulla sua ultima creazione (o meglio, visione). L'empatia dei personaggi di Death Stranding è tale, da rendere sufficiente un breve video cinematico per chiarirne la tristezza, il senso d'angoscia e il dolore. E quello di Mama, il personaggio interpretato da Margaret Qualley, non è da meno. Angoscia e dolcezza si mescolano in un personaggio che abbiamo già visto nel precedente trailer del gioco, mentre interagiva con una presenza intangibile con la stessa delicatezza che avrebbe una madre con suo figlio. E così, dal nuovo trailer cinematico della creatura di Hideo Kojima ne arriva la conferma: Mama abbraccia e accudisce la sua piccola figlia, nata nell'altro mondo, che nonostante sia priva di un corpo fisico rimane connessa al ventre della madre. "Lei non è come le altre Creature Arenate", dice la ragazza ad uno scosso Sam, che percepisce la presenza grazie al Bridge Baby. Una presenza che lascia intuire come la posizione fisica e quella geografica siano in sovrapposizione nel gioco e potrebbero rappresentare uno degli elementi che dovrà essere più tenuto in considerazione nell'avanzamento della storia. Nel secondo trailer cinematografico di Death Stranding, invece, vediamo Deadman spiegare più nel dettaglio cosa siano i Bambini Ponte. Dei pargoli incapsulati che vengono utilizzati come semplici strumenti per entrare in contatto con quello che viene definito "il mondo dei morti". Mondo con il quale Sam è in grado di interagire proprio grazie al Bambino Ponte che porta con sé (e che lui chiama "il mio bambino). A quanto pare, quindi, non esiste un unico bambino ponte, ma nel gioco ce ne saranno numerosi e praticamente tutti avranno una sorta di "data di scadenza": un ciclo temporale ben definito, terminato il quale non si conosce ancora il destino. Ogni Bambino Ponte è stato strappato dall'utero materno e soffre della mancanza della sua Still Mother, una donna che ha perduto il proprio pargolo quando il feto aveva tra le 20 e le 28 settimane di sviluppo. La Still Mother del Bambino Ponte di Sam si trova a Capital Knot City, e potrebbe essere proprio questa grande distanza la causa principale dell'insofferenza del BB (Bridge Baby) che accompagna il protagonista del gioco, stress che va tenuto sotto controllo in tutto l'avanzamento della storia.
Più ci si avvicina alla data di vendita di Death Stranding, più diventano chiari il carnet dei protagonisti del gioco e le loro storie: come ormai ampiamente anticipato, Hideo Kojima è stato nuovamente protagonista sul palco della Gamescom 2019, portando con sé altri dettagli sulla sua ultima creazione.
Il settimanale Visto ha paparazzato il playboy Marco Stabile mano nella mano con Kimberly Figuera in un parco romano. Chi è Kimberly? In effetti non si tratta proprio di una sconosciuta… La bella venezuelana (che ora abita a Vicenza) è stata un'ex corteggiatrice di Marcelo a Uomini e Donne. E non è tutto, cacciata quasi subito dal modello cileno che non l'aveva trovata abbastanza interessante, Kimberly Figuera ha giurato che avrebbe conquistato Marcelo Fuentes a tutti i costi, attraverso la sua pagina di Facebook ("Ora che sei di nuovo single le proverò tutte! E ti conquisterò! Lo puoi giurare!"). Marco Stabile, il primo caso di tronista cacciato da Maria De Filippi, dopo Uomini e Donne si è trasformato in un vero e proprio farfallone. Gli ultimi avvistamenti vedevano Marco Stabile con la modella Liliana Pintilei al mare in atteggiamenti piuttosto hot. Insomma, anche se non si sono esattamente incontrati e innamorati nello studio di Uomini e Donne, sembra che tra Marco e Kimberly sia nato del tenero, anche se i due hanno confessato, in un'intervista che uscirà su Visto n°30, che inizialmente non si stavano proprio simpatici, anzi… In fondo molte storie d'amore nascono così, giusto?
Marco Stabile e Kimberly Figuera sono stati paparazzati mano nella mano in un parco romano. Tra i due c’è del tenere, secondo il settimanale Visto.
Matteo Renzi è stato esplicito e in un’intervista ha dichiarato: in Italia “le banche vanno ridotte di numero”. Difficile dargli torto a prima vista, con 643 banche commerciali operanti nel “bel paese” a fine giugno secondo le ultime statistiche della Banca centrale europea ossia circa una ogni 95 mila italiani. Peraltro i numeri italiani non sono così eccezionali in Europa: la piccola Austria (meno di 8,5 milioni di abitanti) di banche operanti nei suoi confini ne contava, sempre a fine giugno, 663 (una ogni neppure 13 mila abitanti), la Polonia (38,5 milioni di abitanti) ne contava 664 (una ogni 58 mila residenti) e la Germania (82,5 milioni di abitanti) ben 1.760 (una ogni neppure 47 mila residenti). Il problema non è dunque nel numero, semmai nella omogeneità dei modelli di business adottati, modelli che faticano a tener dietro alla trasformazione in atto nel mercato del credito, con una clientela che da anni sta cambiando sia le abitudini in termini di approccio (preferendo operare online anziché allo sportello per tutta una serie di operazioni “standard”, dai bonifici al trading su bond, azioni o fondi comuni) sia di esigenze (cresce la domanda di credito al consumo, resta moderata quella di mutui, si riduce forzatamente quella di anticipazioni, sconti, leasing e factoring, complice il persistere di un quadro macroeconomico poco esaltante). Supponiamo tuttavia che l’auspicio di Renzi per una riduzione del numero di istituti vada a cogliere il senso della necessità di veder emergere pochi gruppi di medie e grandi dimensioni, in grado di sostenere adeguati investimenti per innovarsi e offrire nuovi prodotti e servizi al passo coi tempi (e si spera ad un giusto prezzo). Siamo sicuri che la strada delle fusioni e acquisizioni sia quella più conveniente per tutti? Per manager e azionisti “di riferimento” come le Fondazioni potrebbe anche esserlo, specie se continueranno a prevalere le fusioni “tra pari”, formula bizantina che solitamente comporta un raddoppio degli organi societari così da mantenere intatti gli equilibri politici all’interno degli organi stessi, vedasi quanto accaduto negli anni passati a Intesa Sanpaolo, Unicredit o Ubi Banca solo per fare tre esempi noti. Per gli altri stakeholder, a partire dai dipendenti e dalla clientela, non è detto che sia altrettanto una buona idea. La governance è un punto discriminante per capire se le fusioni sono pensate per creare valore per azionisti e stakeholder tutti o solo garantire gli interessi di alcuni, ma anche la necessità di integrare differenti culture aziendali può giocare un ruolo importante e non solo in ambito bancario. Prendete la fusione da 50 miliardi di dollari che giusto un anno fa è stata celebrata tra la svizzera Holcim e la francese Lafarge, due colossi europei del settore del cemento il cui “matrimonio” ha dato vita al nuovo numero uno mondiale del comparto. LafargeHolcim ha visto le quotazioni calare del 39% in questi dodici mesi, mentre il settore ha ceduto appena l’1,5% e alcuni gruppi come l’irlandese Crh e la tedesca HeidelbergCement hanno visto le quotazioni salire rispettivamente del 29% e del 13%.
Matteo Renzi preme per ridurre il numero di banche operanti in Italia, ma prima di procedere a nuovi matrimoni tra istituti sarà bene verificare la governance dei nuovi soggetti nascenti, il modello di business adottato e l’integrabilità tra le diverse culture aziendali. Altrimenti il rischio di contraccolpi negativi è dietro l’angolo…
Avete sempre creduto di mangiare il cioccolato nel modo giusto? Probabilmente vi sbagliate e la cosa vi ha impedito di gustare i suoi sapori più intensi travolgenti. A rivelarlo è stata Jennifer Earle, la fondatrice di Chocolate Ecstasy Tour, che ha spiegato quali sono i trucchi per godersi al 100% l'esperienza. Seguendo i suoi consigli, di sicuro si aggiungerà un tocco di dolcezza alle prossime feste di Natale, che a causa della pandemia saranno un tantino diverse dal solito, visto che si dovranno evitare i banchetti e le grosse riunioni familiari.
Mangiare il cioccolato è un’esperienza capace di coinvolgere tutti i sensi, a patto che venga fatto nel mondo giusto. Ecco quali sono i consigli da seguire per godersi al 100% il suo sapore intenso e travolgente.
A due mesi dall'individuazione del primo caso di coronavirus in Italia, il nostro paese conta più di 180 mila contagi totali e circa 25 mila deceduti ufficiali, di cui più della metà solo in Lombardia. Come è potuto succedere che l'Italia raggiungesse uno dei più alti tassi di letalità per coronavirus? Oggi, in attesa di uscire dalla “Fase 1”, possiamo provare a rispondere ad alcune domande, per capire cos’è che non ha funzionato a partire dalla regione più colpita. L’emergenza sanitaria che ha sconvolto il nostro paese inizia il 21 febbraio a Codogno, un paesino in provincia di Lodi a 50 km da Milano, dove per la prima volta un paziente italiano risulta positivo al coronavirus. È Mattia, un giovane di 38 anni, che passerà alla storia come il “Paziente 1”. Due giorni dopo, il 23 febbraio, il governo istituisce la zona rossa intorno a Codogno, mettendo in quarantena circa 45 mila persone con il divieto di entrata e di uscita da quei territori. Il virus, però, si era già diffuso fuori dal lodigiano, lo testimoniano i numerosi pazienti che prima di quel 21 febbraio si erano recati in ospedale con i sintomi del Covid, anche se verranno diagnosticati solo successivamente. A spiegarlo è Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università di Milano e direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi: “Il virus in Nord Italia c’era dalla fine di dicembre, dall’inizio di gennaio, quindi il “Paziente 1” poteva essere il paziente 200, o chissà” Per mesi l’Organizzazione mondiale della sanità e il Ministero della salute italiano, che ne ha seguito le indicazioni, hanno spiegato che era possibile riscontrare un caso di coronavirus su un paziente nel caso di “Infezione respiratoria acuta grave, con febbre e tosse che ha richiesto il ricovero in ospedale” solo se unita ad un’altra specifica condizione: “Storia di viaggi a Wuhan, provincia di Hubei, Cina, nei 14 giorni precedenti l'insorgenza della sintomatologia”. Questa è la ragione per la quale, per settimane i pazienti con disturbi respiratori ma non direttamente riconducibili alla Cina, non sono stati sottoposti a tampone e quindi lasciati liberi di circolare anche se potenzialmente contagiosi. Lo spiega Angelo Pan, virologo e direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale di Cremona: “I criteri diagnostici dell’Oms erano un quadro di polmonite grave e un recente viaggio in Cina, senza quel dato epidemiologico non veniva neanche in mente” Soltanto il 22 febbraio, quando il caso del “Paziente 1″ di Codogno diventa di dominio pubblico, il Ministero della salute pubblica una circolare nella quale viene data una nuova indicazione per la diagnosi che amplia le possibilità di riscontro.
Com’è possibile che l’Italia abbia uno dei più alti tassi di letalità per coronavirus al mondo? Cos’è che non ha funzionato nella gestione di questa emergenza? Partendo dall’analisi del disastro lombardo ecco la risposta ad alcune delle domande più ricorrenti su quanto è successo negli ultimi due mesi di emergenza sanitaria.
Ci sarebbero proteine e conservanti, e non una sola causa scatenante, dietro ai rari casi di trombosi dopo la vaccinazione anti-Covid. A suggerirlo è il team di ricerca del professor Andreas Greinacher dell’Università di Greifswald, in Germania, in un nuovo studio pubblicato su Research Square e non ancora sottoposto a peer review, nel quale viene analizzato il potenziale meccanismo che porta alla formazione di coaguli di sangue dopo la vaccinazione con Astrazeneca. Secondo gli studiosi, alcuni dei quali che hanno descritto per primi gli eventi trombotici associati a un basso numero di piastrine indotti dal vaccino (VITT), il meccanismo coinvolge proteine umane vaganti e un conservante del vaccino, l’acido etilendiamminotetraacetico (EDTA). “Attualmente, non è noto quale delle oltre mille proteine identificate nel vaccino siano coinvolte” precisano i ricercatori, osservando che nella formulazione sono presenti anche quantità significative di proteine umane, presumibilmente derivate dalla linea cellulare utilizzata per far crescere l’adenovirus (il vettore virale su cui si basa il vaccino) durante il processo di produzione. Gli autori del preprint ipotizzano che queste proteine e il conservante EDTA possano innescare la pericolosa risposta del sistema immunitario in alcune delle persone vaccinate. “Le componenti del vaccino – si legge nelle conclusioni dello studio – formano complessi antigenici con il fattore piastrinico 4 (PF4), l’EDTA aumenta la permeabilità microvascolare e le componenti del vaccino causano reazioni infiammatorie acute. La formazione di antigeni in un ambiente proinfiammatorio offre una spiegazione per la produzione di anticorpi anti-PF4. Gli anticorpi anti-PF4 ad alto titolo attivano le piastrine e inducono l’attivazione dei neutrofili e la formazione di trappole extracellulari di neutrofili (NET) di DNA extracellulare, alimentando la risposta protrombotica VITT”. In altre parole, Greinacher e i suoi colleghi indicano che la formazione di complessi tra alcune componenti del vaccino e il fattore piastrinico PF4, unitamente alla forte infiammazione innescata dalla vaccinazione, possano attivare un insieme specializzato di cellule immunitarie che induce la produzione di anticorpi contro PF4, analogamente a quanto accade nella trombocitopenia grave indotta da eparina – un disturbo causato da anticorpi attivatori delle piastrine che legano i complessi tra PF4 ed eparina. Questo legame attiva le piastrine, inducendo la formazione di coaguli potenzialmente mortali nei vasi sanguigni del cervello e dell’addome.
Il sospetto è che il conservante EDTA e alcune proteine contenute nel vaccino possano innescare la sequenza di eventi che porta alla formazione di pericolosi coaguli nei vasi sanguigni del cervello e dell’addome. “Formano complessi antigenici con il fattore piastrinico 4, inducendo la reazione immunitaria che alimenta la risposta protrombotica VITT”.
I Talebani sono arrivati nella capitale dell’Afghanistan Kabul. L’ordine è quello di attendere alle porte della città e non entrare, in attesa che si possa arrivare a una transizione pacifica. “Non ci sarà alcuna vendetta” sul popolo afghano, assicura il portavoce dei talebani: “Assicuriamo alle persone in Afghanistan, in particolare a Kabul, che le loro proprietà e le loro vite sono al sicuro. La nostra leadership ha ordinato alle nostre forze di rimanere alle porte di Kabul, di non entrare in città. Stiamo aspettando un trasferimento pacifico del potere”, afferma Suhail Shaheen alla Bbc. Lo stesso portavoce, secondo quanto riporta il Guardian, avrebbe offerto anche altre garanzie: “Rispetteremo i diritti delle donne. La nostra politica è che le donne avranno accesso all'istruzione e al lavoro. Nessuno dovrebbe lasciare il Paese, abbiamo bisogno di tutti i talenti e le capacità, abbiamo bisogno di tutti”. Il presidente afghano, Ashraf Ghani, intanto avrebbe lasciato il Paese, secondo quanto riferisce l’agenzia locale Tolonews. I negoziatori talebani sarebbero andati al palazzo presidenziale per un trasferimento pacifico dei poteri, senza alcun attacco alla capitale. Secondo quanto riportano alcune fonti diplomatiche citate dai media internazionali, sarà l’ex ministro dell’Interno Ali Ahmad Jalali a guidare il governo di transizione una volta formalizzate le dimissioni del presidente Ghani. Migliaia di civili in queste ore sono in fuga dalla città. Secondo la Nato una soluzione politica per l’Afghanistan è “più urgente che mai”. I talebani rivendicano anche il controllo della base aerea e della prigione di Bagram, alla periferia di Kabul. Mentre nelle ultime ore hanno conquistato anche la città di Charikar, il principale centro della valle del Kohdaman e capitale della provincia di Parvan. “Durante la rapida operazione di oggi il governatore provinciale, il capo della polizia e il centro di intelligence sono passati sotto il completo controllo dei Mujahedin”, ha annunciato su Twitter un altro portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid. “Un gran numero di armi, strumenti e attrezzature sono nelle mani dei Mujahedin”, ha aggiunto.
I Talebani hanno circondato Kabul: hanno accerchiato la capitale dell’Afghanistan e sono entrati al suo interno pur non avendo continuato con l’operazione di presa della città, attendendo una transizione pacifica. In attesa dell’istituzione di un governo di transizione, i Talebani assicurano che i cittadini non avranno nulla da temere e che rispetteranno le donne.
Non si fermano le notizie intorno alla figura di Michael Jackson, morto quasi quattro anni fa a seguito di un'iniezione di Propofol eccessiva, per la quale il suo dottore Conrad Murrey sta tutt'oggi rispondendo in tribunale. È spuntato, nelle ultime ore, un altro particolare inquietante: la presenza di un impianto nel corpo del re del pop, che pare inibisse la dipendenza dalle sostanze oppiacee, bloccando i recettori del piacere attraverso piccole dosi di Narcan (Naloxone), il farmaco che viene dato ai tossicodipendenti di eroina o morfina. Pare che Jacko se lo fosse fatto inserire nel 2003, quando tentò per l'ennesima volta di combattere la sua dipendenza dalle droghe.
Se lo era fatto inserire nel corpo nel 2003 per combattere la dipendenza dalle sostanze oppiacee ed è stato rinvenuto dopo l’autopsia.
Rocio Munoz Morales ha rilasciato un'intervista a Secret Style Magazine. L'attrice ha parlato del suo rapporto con la stampa e di quelle notizie false che all'inizio la ferivano, ma che poi ha imparato a ignorare: "Di solito si tende a dare delle etichette, soprattutto quando non si conoscono le persone. Io sono stata molto testarda e ho continuato a fare quello che volevo, andando per la mia strada. Mi sento apprezzata nel mio lavoro. Questa è la mia grande soddisfazione. Inizialmente soffrivo molto per quello che scrivevano sul mio conto, mi sembrava ingiusto. Ancora oggi, si continuano a scrivere bugie, non ne azzeccano una. Notizie belle si trasformano in notizie brutte. Ho smesso di prendermela e non tendo più a smentire notizie false". Al di là dei battibecchi con i paparazzi, l'Italia è anche un Paese che le ha dato tanto. Ecco come è arrivata a costruire qui, la sua carriera: "Sono approdata in Italia in un momento in cui sentivo di voler provare nuove esperienze, crescere a livello professionale. In Spagna, avevo una carriera lavorativa avviata e in quel periodo recitavo in una serie tv. Volevo cambiare qualcosa ma non sapevo ancora bene come. Mi sono ritrovata a lavorare con una produzione in Germania. In Italia, invece, avevo le porte semiaperte perché avevo fatto Immaturi, avevo conosciuto professionisti italiani, capivo un po' la lingua, cominciavo ad incuriosirmi. Tutto ciò però senza alcuna certezza, mi impauriva dover ricominciare da zero un'altra vita lontana da Madrid".
Rocio Munoz Morales ha dichiarato che all’inizio soffriva molto per ciò che i giornali dicevano di lei. Pian piano, però, ha imparato a tollerare le “notizie false” e ha “smesso di prendersela”.
Non si sente diversa, ma il percorso della maturità che dagli esordi alla prima edizione di X Factor l'ha condotta sul palcoscenico di Sanremo 2013 si fa sentire, specialmente nella sua musica. Ilaria Porceddu è l'anima sarda del Festival, pronta a portare la sua esperienza musicale fatta di anni di studio e live, anche accanto a grandi nomi come Gino Paoli, insieme al tratto identificativo della sua terra, la lingua sarda. Arriva con i toni naif del brano In Equilibrio, storia di personaggi circensi metafora della vita di ognuno. Tra la malinconia di una maschera e la voglia di affrontare il futuro con indole positiva, le intenzioni della sua musica arrivano diritte al punto.
La bella cantautrice sarda presenta al Festival il suo brano fatto di storie circensi e vita reale. Intervallando un motivo orecchiabile e fresco alle strofe in lingua sarda, Ilaria Porceddu porta tutta la sua identità sul palco più atteso.
Oggi, sabato 9 ottobre, nel Lazio su oltre 8mila tamponi e oltre 14mila antigenici per un totale di oltre 22mila test si registrano 230 nuovi casi positivi, 64 in meno rispetto a ieri e 244 le persone guarite. Sono 3 invece i decessi registrati nelle ultime 24 ore, lo stesso numero di ieri. A Roma città i contagi sono stati 107. Il rapporto tra positivi e tamponi è del'1,0%, mentre nelle province i nuovi contagi sono 60. Lo ha comunicato l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. Gli attuali casi positivi al Covid-19 nel Lazio sono 9239. I pazienti ricoverati non in terapia intensiva sono 348, mentre quelli ricoverati in terapia intensiva sono 52. In isolamento domiciliare ci sono 8839 persone. In totale sono morte 8682 persone e ne sono guarite 369069. Il totale dei casi esaminati è di 386990. Asl Roma 1: 31 casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano 2 decessi; Asl Roma 2: 40 casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registra 1 decesso; Asl Roma 3: 36 casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano 0 decessi; Asl Roma 4: 12 casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano 0 decessi. Asl Roma 5: 13 casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano 0 decessi. Asl Roma 6: 38 casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano 0 decessi;
Il bollettino sull’andamento dei contagi da Covid-19: nel Lazio sono stati diagnosticati oggi, sabato 9 ottobre, 230 nuovi casi di coronavirus. I contagi a Roma città sono a quota 107. La Regione Lazio ha comunicato anche 3 decessi. Lo ha comunicato oggi l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato.
Ieri sera durante Miss Italia 2010 Alessia Mancini in lacrime ha urlato al mondo intero: non sono trans. Queste parole sono state, però, pronunciate dopo la sua eliminazione dal concorso di bellezza. Miss Lazio dovrà quindi accontentarsi di essere riuscita ad entrare tra le 60 finaliste di Miss Italia 2010. Eppure mentre la reginetta, esclusa ieri sera, ha pianto lacrime di rabbia e di delusione, un’altra bellezza italiana si è commossa per tutt’altro motivo. Stiamo parlando di Marika D’Amico eletta Miss Italia Trans 2010. La reginetta 32enne di origini fiorentine si è dichiarata felice per la fascia vinta: “Non so cosa dire. È una cosa inaspettata, bellissima, nuova. Grazie Dio, grazie alla mia famiglia che sta a Firenze, grazie alle mie amiche brasiliane, grazie a tutti gli anni che ho passato qui a Torre del Lago”. Mentre il caso del trans a Miss Italia 2010 stava tenendo tutto col fiato sospeso, Marika D’Amico ha interpretato questa sua vittoria come un riscatto sociale affermando: “Dopo tante sofferenze avevo bisogno di una vittoria. È arrivata, grazie. Non cambierà niente. Io sarò la solita ragazza che va a fare la spesa al mercato però ogni tanto è anche bello vincere”. Nonostante le critiche e l’eliminazione alla semifinale di Miss Italia 2010 Alessia Mancini trans per Dagospia ha guadagnato, grazie al concorso di bellezza, molta visibilità e soprattutto l’amore del suo ex fidanzato. Per Marika D’Amico, invece, la vittoria di Miss Trans ha un significato molto più profondo. È un riscatto sociale, la possibilità di non dover più nascondere la propria identità al mondo intero. Alessia Mancini
Marika D’Amico è la Miss Italia Trans 2010.
Oltre 1,2 milioni per lo Stadio Caduti di Brema a Barra, a Napoli Est, riqualificando anche le aree circostanti. Un concorso pubblico per assumere 93 dipendenti con contratti a tempo determinato fino a dicembre 2023 e 60mila euro per prorogare fino al 31 dicembre prossimo le attività degli ex Apu (Attività di Pubblica Utilità) utilizzati per i controlli anti-Covid19 nelle scuole e in iniziative sull'ambiente. Circa 2,5 milioni per i servizi aggiuntivi del trasporto pubblico per il Covid e altri 800mila euro per comprare i moduli prefabbricati e ristrutturare le aule per le scuole a corto di spazi a causa della pandemia, da spendere nell'anno scolastico 2021-22. E, ancora, risorse alla Polizia Locale per i controlli Covid19 e soldi per le politiche sociali. Sono le misure approvate dal consiglio comunale di Napoli, inserite nei due maxi-emendamenti al bilancio di previsione 2021-23 e al Dup, il Documento Unico di Programmazione, firmati dal sindaco Luigi De Magistris. I due maxi-emendamenti sono arrivati in extremis in Aula e accorpano, nel primo caso 7 emendamenti, nel secondo 4 emendamenti, ritenuti urgenti dall'amministrazione arancione per non perdere i finanziamenti. La ristrutturazione dello Stadio a Napoli Est, quindi, è tra le ultime novità inserite nel DUP, ossia la guida strategica e operativa del Comune per i prossimi tre anni. Il progetto prevede la “riqualificazione dello stadio Caduti di Brema e delle aree interne perimetrali da adibire a funzioni di aggregazione sociale" nell’ambito del programma Next Generation EU, Programmazione delle risorse finanziarie del piano europeo ReAct EU nell'ambito del PON Città Metropolitane 2014-2020, che ha la scadenza improrogabile per l'eleggibilità della spesa fissata al 31.12.2023. La tabella di marcia prevede l'approvazione del progetto preliminare entro il 2021, con affidamento dell'incarico di progettazione definitiva ed esecutiva. Nel 2022 l'approvazione della progettazione definitiva ed esecutiva e l'affidamento ed inizio dei lavori, da ultimare e collaudare nel 2023. Il costo del progetto è di 80mila euro, i lavori invece costeranno 1,2 milioni. Altri 800mila euro vanno all'acquisto di moduli prefabbricati e ai lavori di edilizia leggera per aumentare le aule e gli spazi a disposizione delle scuole napoletane, che devono fare i conti con le regole sul distanziamento per il Covid. Risorse stanziate dal Miur ad agosto dai Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la Scuola, competenze e ambienti per l'apprendimento” 2014-2020, e destinate all'anno scolastico 2021-22. Altri soldi andranno alla messa in sicurezza della scuola Sant'Eligio dell'I.C. Campo del Moricino di piazza Sant'Eligio, nella II Municipalità (207mila euro) e alla manutenzione straordinaria della scuola dell’infanzia I.C. 20° Villa Fleurent – Bruno, plesso Bruno, a Calata Capodichino, nella III Municipalità (474mila euro).
Nel maxi-emendamento al bilancio firmato dal sindaco Luigi De Magistris, oltre 1,2 milioni per lo Stadio Caduti di Brema a Barra, a Napoli Est, un concorso pubblico per assumere 93 dipendenti con contratti a tempo determinato fino a dicembre 2023 e la proroga fino al 31 dicembre prossimo delle attività degli ex Apu.
La pertosse è una malattia infettiva che prima dell'introduzione del vaccino colpiva circa l'80% delle persone e i bambini sono particolarmente suscettibili poiché non hanno gli anticorpi necessari a proteggerli. Vediamo insieme esattamente cos'è la pertosse, come si trasmette, quali sono i sintomi e le complicanze, come si diagnostica e cura, ma anche qual è la prevenzione necessaria. La pertosse, da cui il nome, si presenta con una tosse violenta ed è una malattia infettiva e davvero molto contagiosa provocata dal batterio Bordetelle pertussis che va a a localizzarsi nelle cellule che rivestono l'apparato respiratorio provocando, appunto, la tosse tipica. La pertosse lascia ai pazienti un'immunità, che significa che sono protetti da eventuali altri attacchi, che però con il passare del tempo declina. Questo vuol dire che se si è stati malati (o vaccinati) di pertosse da bimbi, da adulti è possibile ammalarsi di nuovo, ma con forme più attenuate o atipiche. Inoltre chi è stato contagiato da piccolo rischia di essere contagioso per gli altri. La trasmissione dell'infezione avviene attraverso la saliva, emessa con la tosse e gli starnuti, ma anche parlando: la pertosse per questo è molto contagiosa, soprattutto nelle prime due settimane in cui compare la tosse. La pertosse ha un periodo di incubazione che varia da 5 a 21 giorni e si sviluppa in diverse fasi: La pertosse può essere molto pericolosa per i bambini che hanno meno di un anno perché può portare a conseguenze invalidanti come: emorragie sottocongiuntivali e epistassi, otite, polmonite e broncopolmonite. Nei casi davvero più gravi, la pertosse può portare a encefalopatia. Quanto alla morte, è davvero molto difficile nei Paesi occidentali, mentre in quelli in via di sviluppo è più probabile. Diverso è il discorso quando parliamo di letalità dell'encefalopatia pertossica che può arrivare al 30% portando circa il 50% dei pazienti ad avere danni neurologici permanenti. Esami del sangue e radiografia toracica sono necessari per la diagnosi della pertosse, in caso di tosse persistente si consiglia di contattare il medico per eslcudere l'infezione. Quanto alla cura invece sono necessari antibiotici e riposo, ricorveri ospedalieri sono previsti nei casi più gravi o per i bambini e i lattanti per evitare eventuali complicazioni come la polmonite.
Le pertosse è una malattia infettiva molto contagiosa che si presenta con una forte tosse che può portare a complicazioni anche a livello neurologico, soprattutto quando colpisce i bambini. La pertosse però può essere prevenuta con un vaccino. Ecco quali sono i sintomi di questa condizione, come si diagnostica e cura.
Per cultura e tradizioni, la Sardegna è sempre stata vista quasi come un mondo a parte rispetto al resto del nostro paese. Non poteva essere diversamente anche per quanto riguarda i festeggiamenti di Carnevale. Uno dei Carnevali più caratteristici è quello di Mamoiada, una manifestazione folcloristica in costume tradizionale, che propone i riti antichissimi della Barbagia. Mamoiada si trova proprio nel cuore della Sardegna, nella Barbagia, ed ogni anno si colora dell'allegria e della festa dedicata al Carnevale. Durante questi rituali tradizionali, però non ci sono i soliti carri o maschere, ma sfilate in costumi tradizionali, accompagnate da canti e balli popolari. In particolare le maschere tradizionali del Carnevale di Mamoiada sono simboli i Mamuthones e gli Issohadores, che fanno la loro prima apparizione il 17 gennaio di ogni anno, in occasione della festa di Sant’Antonio del Fuoco e poi continuano a danzare ed allietare i partecipanti per tutta la durata del Carnevale. I Mamuthones indossano vestiti scuri, di pelle di pecora nera, e una maschera di legno, portano dei grossi campanacci, sotto il peso dei quali si muovono lenti e curvi e facendoli suonare ad intervalli regolari. Gli Issohadores sono più vivaci, indossano un vestito bianco e rosso con bottoni dorati e una berritta, dando movimento alla processione e catturando con il lazo le donne che assistono alla festa. Questo rituale è conosciuto come l'allacciata, che secondo la tradizione, avrà tanta fortuna e felicità. Un rito molto sentito è quello della vestizione dei Mamuthones, che deve essere compiuto da due persone. Dopo la vestizione, i Mamuthones sfilano in gruppi di dodici, numero che rappresenta i mesi dell’anno, guidati dagli Isshoadores che sfilano in gruppi di otto e danzano eseguendo passi di notevole difficoltà che devono essere imparati fin da bambini. Un altro simbolo del Carnevale di Mamoiada è Juvanne Martis Sero, un fantoccio sistemato in un piccolo carretto ornato da frasche e trainato da un asino. La sua grossa testa di legno è collegata da un tubo ad una piccola botte di vino nascosta proprio all’interno del corpo del fantoccio. Questo particolare pupazzo è vestito con abiti in velluto e riempito di paglia per una ragione ben precisa. La mattina del martedì grasso viene portato in giro per il paese da uomini con la faccia annerita da sughero bruciato e vestiti con gli abiti tradizionali delle donne sarde, intonando una nenia. molto simile ai lamenti funebri. In realtà, nonostante il tono lamentoso, si tratta dicanti goliardici nei confronti dei passanti.
Dimenticate le classiche maschere di Carnevale, i carri e i travestimenti da supereoi. Il Carnevale in Sardegna è fatto di riti e tradizioni che antiche ricche di suggestioni. Un esempio è il Carnevale di Mamoiada.
Tra una manciata di ore, il 2018 volgerà al termine. Tra le tante persone che stanno stilando la lista dei buoni propositi, c'è anche Andrea Cerioli. Il tronista di ‘Uomini e Donne' ha pubblicato un lungo post su Instagram, nel quale ha parlato delle speranze che accompagnano l'arrivo del 2019. Cerioli ha voluto fare una importante promessa a se stesso: "Ci siamo, anche quest’anno si sta spegnendo, ma questa volta, voglio fare una promessa a me stesso…". Andrea Cerioli ha intenzione di impegnarsi a combattere la paura di vivere i suoi sentimenti. Nel corso degli anni, le sofferenze della vita lo hanno costretto a cambiare e a lottare anche contro se stesso. Tuttavia, ora è pronto a vestirsi di coraggio e a provare a essere finalmente felice: "Non voglio più avere paura di vivere a pieno quello che sento, non voglio rimpianti. Voglio entrare in questo nuovo anno a testa alta, fiero, spalle dritte…dritto a prendermi tutta la felicità che mi si presenterà davanti, ho pagato caro sofferenze che non meritavo. La vita ti cambia, ho lottato tanto con me stesso più che con qualsiasi altro". Andrea Cerioli ha concluso la sua promessa, rimarcando il desiderio di lasciarsi il passato alle spalle. Lo ha rappresentato metaforicamente come uno zaino che contiene le sue paure, le sofferenze e le mille battaglie. Lo lascerà fuori dalla porta e si spoglierà di tutto, coltivando l'unico sogno che gli stia veramente a cuore: conquistare la felicità. "Tra pochi giorni varcherò la porta di questo nuovo anno e giuro, giuro su quel che ho di più caro, che lascerò tutto lo zaino fuori dalla porta, entrerò solo io con il sogno di un bambino, quello di essere felice. È una promessa a me stesso". Ci siamo… anche quest’ anno si sta spegnendo, ma questa volta, voglio fare una promessa a me stesso… Non voglio più avere paura di vivere a pieno quello che sento, non voglio rimpianti. Voglio entrare in questo nuovo anno a testa alta, fiero, spalle dritte… dritto a prendermi tutta la felicità che mi si presenterà davanti, ho pagato caro sofferenze che non mi meritavo… la vita ti cambia, ho lottato tanto con me stesso più che con qualsiasi altro… Tra pochi giorni varcherò la porta di questo nuovo anno e giuro, giuro… su quel che ho di più caro, che lascerò tutto lo zaino fuori dalla porta, entrerò solo io… con il sogno di un bambino, quello di essere felice. É una promessa a me stesso. #saudade
Capodanno 2019 è ormai alle porte e il tronista di ‘Uomini e Donne’ ha pubblicato un lungo post su Instagram nel quale ha svelato i suoi buoni propositi. Andrea Cerioli desidera lasciarsi il passato alle spalle e realizzare il sogno di essere finalmente felice. Così, ha fatto un’importante promessa a se stesso.
Il primo impianto di compostaggio umano al mondo ha iniziato a funzionare. Si tratta di una vera rivoluzione sostenibile per il mondo delle sepolture. Dall'8 febbraio 2021 Recompose ha accolto i primi individui per accompagnarli nel loro viaggio di trasformazione in suolo. I corpi sono stati inseriti in vasi. Sotto e intorno al corpo c'è una morbida miscela di trucioli di legno, paglia ed erba medica. Serve un mese per il riposo, la decomposizione e la trasformazione. Alla fine tornano a far parte dell'ecosistema naturale sotto forma di terra, prato e foresta. A post shared by Recompose (@recomposelife) La prima sede di Recompose in assoluto è operativa da poco più di un mese. La prima struttura di Recompose, la Greenhouse, si trova a sud di Seattle, ed è il luogo in cui avviene la trasformazione in suolo. Dieci individui sono stati posizionati nei vasi Recompose e hanno iniziato il loro viaggio. Recompose chiama la pratica di collocare un corpo in un vaso il "giacimento". Alla Greenhouse, la trasformazione di ogni corpo da umano a suolo richiede 30 giorni. I vasi sono costantemente monitorati e dopo 30 giorni il personale trasferirà il terreno in un contenitore di finitura, per un ulteriore cura di 2-4 settimane. "Il lavoro di Recompose è svolto in gran parte dai microbi. Questi microbi sono presenti in natura: sono su di noi mentre viviamo e respiriamo. Sono sui nostri corpi dopo la morte.", spiega il team di Recompose. "Ogni vaso Recompose è progettato per impilare con altri vasi. Dopo la morte, facciamo parte di un collettivo. Una volta che i nostri corpi si sono trasformati, possiamo entrare a far parte dell'ecosistema più ampio. Diventiamo la foresta, il prato, la terra". Recompose utilizza i principi della natura per trasformare i corpi in terreno fertile. Questo processo risulta essere estremamente rispettoso non solo dell'individuo ma sopratutto per l'ambiente: "Gli impatti ambientali della sepoltura e della cremazione convenzionali sono profondi. Negli Stati Uniti, i cimiteri occupano 1 milione di acri di terra e gli scrigni utilizzano 4 milioni di acri di foresta ogni anno. Il combustibile fossile necessario per un anno di cremazioni in Nord America potrebbe guidare un'auto a metà strada verso il sole.", spiega il team di Recompose, "Recompose ti offre un'azione tangibile e personale nella lotta al cambiamento climatico. Il compostaggio umano consente di risparmiare una tonnellata metrica di anidride carbonica per corpo rispetto alla sepoltura o alla cremazione convenzionale. È equivalente alle emissioni di CO2 di 1.102 libbre di carbone, guidando 2.481 miglia o più di 40 cilindri di propano".
Il primo sistema di riduzione dei corpi umani in terreno fertile ha iniziato a funzionare, si chiama Recompose, si trova a sud di Seattle e ha accettato i primi dieci individui che hanno intrapreso il loro viaggio di trasformazione a terra, prato o foresta. Recompose è un impianto di compostaggio umano che rispetta l’uomo e l’ambiente riducendo una tonnellata di anidride carbonica per corpo rispetto alla sepoltura o alla cremazione convenzionali.
Immaginate di vivere un appartamento con vista mare un giorno e svegliarmi il mese dopo con le finestre che guardano le montagne: non temete, nessun uragano ha spostato la vostra casa ma è la casa ad essersi spostata da sola. Sembra essere sempre più difficile trovare, specialmente in città, un appartamento con una buona esposizione ma presto questa problematica potrebbe essere un lontano ricordo. Nelle città del futuro non servirà più girare e girare per trovare quella casa con vista sul parco anziché sull'edificio di fronte, o che garantisca un panorama mozzafiato sulla spiaggia, sulle cime innevate o sul fiume, perché gli edifici garantiranno ad ogni abitazione di avere la vista preferita:ì. Vi chiederete: "come sia possibile?". La risposta arriva da un designer con sede a San Francisco, Shin Kuo, che ha ideato un nuovo tipo di grattacielo: si chiama Turn to the Future ed il primo grattacielo che ruota continuamente su sé stesso. Ogni giorno ciascuna unità si sposta, così ciascun appartamento non avrà mai la stessa esposizione e lo stesso panorama per i successivi due mesi, quando la rotazione sarà poi completata. Ma Turn to the Future è molto di più di questo: ruotando intorno ad un asse a spirale l'edificio garantisce a chi sta ai piani più bassi di avere la vista dei piani più alti. "Turn to the Future è una costruzione concettuale a spirale rotante del futuro con una particolare attenzione per le persone che condividono il punto di vista dei loro spazi di vita. Questo progetto offre al cittadino la possibilità di cambiare la propria vita, perché ridefinisce il futuro degli spazi abitativi. La caratteristica principale dell'edificio comprende un sistema che permette ad ogni unità di muoversi su una traccia a spirale su una linea temporale predeterminata. Grazie al particolare design, ogni residente che abita nello stesso edificio può condividere una vista e godersi l'alta qualità del loro spazio vitale", spiega il designer, "Questo concetto cambierà il modo in cui gli esseri umani interagiscono con il loro ambiente. Spostando le unità degli spazi di vita dell'utente cambiano anche i loro rapporti interni con la terra, il cielo, la luce, la gravità e l'ombra".
Vi piacerebbe cambiare esposizione di casa ogni giorno? Abitare al pian terreno ma il mese successivo avere un attico? Con il nuovo grattacielo rotante ora si può e i vantaggi sono davvero tanti.
Più di 1.000 persone si teme che siano morte a seguito del devastante terremoto e del conseguente tsunami che hanno devastato il Giappone. Per il Paese asiatico si preannuncia una missione di soccorso senza precedenti. I primi compiti hanno riguardato la riduzione della pressione in due reattori dopo che il primo ministro giapponese Naoto Kan ha rivelato che una certa quantità di radiazioni era stata rilasciate dalla centrale di Fukushima. Nel frattempo, più di 215.000 persone sono state introdotte ai rifugi di emergenza a est e nord del paese. Ma il numero dei senza tetto si crede essere molto più elevato, mentre la polizia ha detto di non aver ancora ricevuto un riscontro in tal senso dalla provincia di Miyagi, una zona a nord del Giappone, tra le più colpite dal sisma, dove sono segnalati centinaia di morti. La massiccia scossa terremoto di magnitudo 8,9 di venerdì 11 marzo ha provocato un'onda alta 10 metri che ha colpito il porto della città di Sendai, travolgendo navi e imbarcazioni, oltre alle automobili e gli edifici lungo le strade. La zona costiere a nord-est della regione è stata inondata dallo tsunami, con strade e ferrovie inghiottite e veicoli e treni spazzati via. Il bilancio ufficiale è 413 vittime, con 784 dispersi e 1.128 feriti. Ma la stampa rivela che in Giappone i morti sono anche oltre i 1.300. In Nord e Sud America e alle Hawaii, migliaia di persone so fuggite dale zone costiere nel timore che lo tsunami si abbattesse anche in quella zona dell'Oceano Pacifico, ma nessun'onda anomale si è verificata. In mezzo alla distruzione in Giappone è arrivato un racconto più gioioso, con gli elicotteri della marina e la guardia costiera che ha ritrovato la nave che era stata travolta in mare, trasferendo in aereo tutte le 81 persone a bordo. Migliaia di soldati, 300 aerei e 40 navi sono state mobilitate come riferito dal governo giapponese. Navi militari americane e portaerei sono già state inviate verso l'arcipelago sinistrato con squadre di soccorso provenienti da Australia, Nuova Zelanda e Sud Corea.
Per il Paese asiatico devastato dal terremoto e dal conseguente tsunami, si preannuncia una missione di soccorso senza precedenti.
Lo scorso giugno, Lady Gaga aveva dichiarato di avere pronto il nuovo album, il cui titolo ai tempi aveva promesso di rivelare solo a Capodanno. In realtà la star non è riuscita a mantenere la promessa: Lady Gaga ha svelato il titolo del nuovo album in occasione degli MTV Video Music Awards, mentre si trovava sul palco con indosso il famoso vestito di carne. La rivelazione in quel caso è sicuramente arrivata come un modo per festeggiare la vittoria per aver ottenuto un così alto numero di premi e soprattutto il più ambito della serata, quello per il miglior video dell'anno. Lady Gaga ha, quindi, detto che il nuovo album si intitolerà Born This Way e ha poi cantato un piccolo estratto dal nuovo brano omonimo. Sembra, però, che la rivelazione di Capodanno potrebbe rimanere e cambiare solo nei contenuti. Lady Gaga, infatti, il giorno di Natale ha promesso ai mostriciattoli che il suo regalo sarebbe stata una nuova dichiarazione proprio in merito a Born This Way che la star avrebbe intenzione di rilasciare a mezzanotte in occasione dell'arrivo dell'anno nuovo.
Lady Gaga promette per la notte di Capodanno una nuova rivelazione in merito al suo nuovo album Born This Way.
Che Natale sarebbe senza la neve? Questo è quello che pensano probabilmente le persone che vivono nel parte più a nord del nostro Pianeta, il clima però, quest'anno, ha voluto accontentare anche le zone di solito più calde regalando una nevicata da record al deserto del Sahara, tra l'Algeria e il Marocco. Come mostrano le immagini della NASA scattate dal satellite Landsat 7 e dall'utente Facebook Karim Bouchetata, l'effetto della neve sul deserto è decisamente affascinante. Era il 19 dicembre 2016 quando sul deserto del Sahara è scesa una nevicata imponente che non si vedeva da 37 anni. I fiocchi hanno ricoperto la parte a nord del deserto, tra il Marocco e l'Algeria e la città di Ain Safra. Le immagini scattate dalla NASA mostrano l'importanza di questa nevicata mettendo a confronto gli scatti realizzati negli anni passati: non è raro che nevichi, ma erano quasi 40 anni che non si vedeva così tanta neve. [Foto di NASA]
Il deserto del Sahara si è svegliato coperto di neve, sarà un Natale da record visto che non si vedevano così tanti fiocchi da 37 anni. Ecco le immagini.
Alle 13:58 di domenica 26 agosto (ora italiana) la Luna raggiungerà la fase di Luna piena, che nel mese di agosto prende il nome di Luna Storione o Luna dello Storione. L'evento astronomico, che si ripete ogni 29 giorni, 12 ore, 44 minuti e una manciata di secondi, è legato all'allineamento del sistema composto da Sole, Terra e Luna, col nostro satellite in opposizione alla stella. Ciò permette ai raggi solari di illuminare completamente il disco lunare e regalarci lo spettacolo del plenilunio. A quell'ora, tuttavia, la Luna non sarà ancora visibile dall'Italia: dovremo aspettare il suo sorgere (a Est) alle 20:09. I nomi delle lune piene, come appunto Luna Storione, sono dovuti alle tradizioni dei nativi americani, che scandivano i propri anni attraverso un calendario lunare, plasmato sulla base degli eventi naturali più importanti per le tribù. Il plenilunio di agosto si chiama Luna Storione semplicemente perché questo mese era il migliore dell'anno per andare a pesca dello storione, nello specifico dello storione americano, una specie che arriva a due metri di lunghezza e che centinaia di anni fa era molto diffusa nei Grandi Laghi e in altri bacini d'acqua del Nord America, dove i nativi si radunavano per catturarne gli esemplari. Oggi, a causa della pesca commerciale, dei cambiamenti climatici e dell'inquinamento, i numeri si sono ridotti sensibilmente, ma la Luna piena di agosto continua ad avere questo nome, in memoria delle grandi battute di pesca che un tempo sostenevano le tribù di nativi. La carne dello storione è infatti nutriente ed era molto apprezzata per il sapore, soprattutto in vista dell'approssimarsi delle stagioni più fredde.
Ad agosto la Luna piena prende il nome di Luna Storione poiché in questo mese i nativi americani organizzavano grandi battute di pesca a questa specie di pesce, che un tempo era molto abbondante nei Grandi laghi del Nord America. Il plenilunio di agosto è conosciuto anche con i nomi di Luna Mirtillo, Luna del Grano verde e Luna della Nonna.
Il lancio commerciale dei Google Glass appare ormai definitivamente archiviato. Del resto era già stato accantonato diversi mesi fa quando da Mountain View decisero di concentrarsi sul mercato aziendale. E a conferma di questo, oggi Google ha chiuso tutti i profili social legati al progetto, dove si raccontavano le novità e le esperienza legati a questo particolare gadget. Google decide quindi di chiudere il progetto Google Glass anche sui social media e quindi sono stati chiusi i profili Twitter, Facebook e Instagram. Mentre sul social di casa, Google Plus, è stato pubblicato un post di congedo a tutti gli sviluppatori che li avevano provati inserendo anche i nuovi riferimenti per contattare il team di sviluppo. Come già anticipato un anno fa, Google punta in maniera più intensa sulla fascia "Enterprise Edition" del dispositivo, concepita per il mondo del lavoro e che ora starebbe cominciando ad avere un maggiore riscontro. L'azione di oggi chiude quindi il sipario su un progetto degli "smart glass" che al livello commerciale non è mai partito. In commercio esiste solo la versione "Explorer Edition", indirizzata proprio alla community di sviluppatori. E di un eventuale progetto successivo ai Google Glass si occupa adesso Project Aura, su cui le prime indiscrezioni sono circolate lo scorso autunno. Il team, guidato da Tony Fadell e Ivy Ross, sarebbe al lavoro non solo sui Glass Enterprise Edition ma anche su altri due dispositivi indossabili, sul capo, senza "schermo" e con funzioni audio particolari. Il device dovrebbe contare soltanto su un’asticella sull’orecchio che scende fino alla nuca, stravolgendo la tipica forma ad occhiali. Completano il nuovo prodotto un processore Intel e una batteria con una durata maggiore. Non è escluso che poi il progetto possa rivelarsi differente, infatti non ci sono conferme ufficiali basandosi solo su indiscrezioni.
A distanza di un anno oggi Google decide di chiudere tutti i profili social legati al progetto Google Glass. Sono stati chiusi quindi i profili su Twitter, Facebook e Instagram. Su Google Plus è stato pubblicato un messaggio di congedo rivolto agli sviluppatori.
La maggioranza degli italiani non è d'accordo con le aperture festive di negozi e centri commerciali. Secondo un sondaggio condotto da Confesercenti, il 59% dei consumatori sarebbe favorevole a introdurre una limitazione delle aperture delle attività commerciali in occasione delle principali festività nazionali come il Natale, la Pasqua e il primo maggio. "La liberalizzazione delle aperture delle attività commerciali, introdotta dal governo Monti a partire dall'1 gennaio 2012, prevede la possibilità di rimanere aperti sempre, anche a Pasqua e Natale. Obiettivo dichiarato del provvedimento, l'aumento delle occasioni d'acquisto per i consumatori e il conseguente impulso a consumi ed occupazioni", sostiene Confesercenti in un comunicato. Ad oggi, in media, un consumatore approfitta delle liberalizzazioni circa 10 giorni l'anno, sui 60 "in più" concessi dalla liberalizzazione delle aperture delle attività commerciali e lo spostamento dello shopping dai giorni feriali a quelli festivi non avrebbe prodotto alcun tangibile aumento degli acquisti: nel 2017 le vendite del commercio al dettaglio sono ancora inferiori di oltre 5 miliardi di euro rispetto ai livelli del 2011, ultimo anno prima della liberalizzazione. Per quanto riguarda l'occupazione? Anche in questo caso, secondo Confesercenti, l'effetto "è stato nullo. Se è vero che nella grande distribuzione sono state assunte circa 30mila persone, il provvedimento è stato una catastrofe per i negozi indipendenti che, a partire dal fattore lavoro, non sono stati in grado di competere con le aperture 24 ore su 24, sette giorni su sette, praticate dalla grande distribuzione. E sono stati costretti a chiudere: secondo le nostre stime, dal 2012 ad oggi l'aumento di competizione innescato dalla deregulation ha portato alla cessazione di almeno 90mila piccoli negozi". In sostanza, la liberalizzazione Monti avrebbe spostato quote di mercato verso la grande distribuzione, "l'unica in grado di stare aperta 365 giorni l'anno, contribuendo all'aumento dell'erosione di quote di mercato della gran parte dei piccoli esercizi, che dal 2011 hanno visto travasare circa 7 miliardi di euro di vendite travasate dai negozi alla Gdo", rimarca Confesercenti.
Secondo un sondaggio condotto da Confesercenti, associazione nazionale che rappresenza le Pmi del commercio, il 59% degli italiani sarebbe favorevole a ridurre le aperture festive delle attività commerciali.
La sexy reginetta del pop Selena Gomez sembra essersi definitivamente gettata il passato alle spalle, e con esso anche la love story tormentata con Justin Bieber. Con il giovane fenomeno della musica hanno provato in più occasioni a ricucire il rapporto ma a quanto sembra senza successo. Selena oggi avrebbe un nuovo amore, secondo il magazine Us Weekly la Gomez farebbe coppia fissa con Ed Sheeran, il cantante britannico noto per la sua chioma pel di carota. Pare che tra i due sarebbe scoccata la scintilla grazie all'intervento dell'amica comune Taylor Swift, che è in tour con Ed: Stanno uscendo insieme. Diciamo che sono amici dalla mentalità aperta. Lui è sensibile e dolce, e molto più profondo di Justin.
Selena volta pagina e dopo Justin Bieber punta sul cantante inglese Ed Sheeran. La bella popstar avrebbe scelto un ragazzo più maturo, stanca del comportamento infantile di Bieber, di cui doveva prendersi cura come una balia.
Siamo andati al Teatro Mercadante di Napoli per vedere “Candide”, una riscrittura ispirata all’originale di Voltaire firmata dal drammaturgo inglese Mark Ravenhill, uno dei più importanti autori contemporanei. La messinscena è del regista Fabrizio Arcuri, già direttore artistico dell’Accademia degli Artefatti e animatore del festival romano “Short Theatre”. Lo spettacolo è una produzione del Teatro di Roma, dove ha debuttato la scorsa settimana, ed è realizzato in collaborazione con il Centro Teatrale Santacristina. Il testo di Ravenhill, scritto appena tre anni fa, è un’indagine sul nostro tempo che si serve dell’originale di Voltaire come canovaccio, uno schema, per interrogare il concetto stesso di Occidente e la sua crisi ideologica e politica. Il tutto con un raffinato e complesso gioco teatrale suggerito nel testo non da note o descrizioni di ambienti, ma dal linguaggio con cui i personaggi si esprimono, dai registri che via via utilizzano. Diviso in cinque atti “Candide” attraversa i secoli partendo dal ‘700, e quindi dal tempo dell’originale, per arrivare a un futuro indefinito dove le contraddizioni del presente (nostro) esplodono in una sorta di tragica farsa, spietata e implacabile, in cui le due storie che corrono parallele lungo i primi quattro atti si incontrano nel quinto. C’è da dire che questo testo è davvero molto ostico, pur nella sua sofisticata bellezza, e probabilmente la versione inglese risulta un tantino più asciutta di quella italiana. Non deve essere stata affatto un’impresa facile per il traduttore Pieraldo Girotto riuscire a dare fluidità ai dialoghi originali così come per gli attori in scena, tutti molto bravi, che sono anche costretti, nonostante siano ben undici, a interpretare più personaggi. Insomma un’impresa sia artistica che produttiva davvero ambiziosa. Ed è per questo che da osservatori bisogna esigere il massimo. Parlando della messinscena di Arcuri la sua chiave, in accordo con un testo così ricco, è l’abbondanza di elementi, l’accumulo, la saturazione: un apparato scenografico tanto imponente quanto ridondante, tante luci dentro e fuori la scena e i costumi sontuosi e colorati. Ecco, se come hanno scritto anche altri commentatori e come lo stesso regista sottolinea, l’intenzione dello spettacolo è politica – aspetto che peraltro è centrale nel teatro di Arcuri e nei testi di Ravenhill -, forse una messinscena così fastosa finisce col distrarre troppo lo spettatore. Quest’ultimo se la deve vedere, infatti, con dei dialoghi intensi e a più voci in cui si mescolano sia i registri linguistici che quelli interpretativi. La prima ora e mezza, ad esempio, è tutta impostata su una recitazione volutamente enfatica e declamatoria che unita agli altri elementi in scena, alle riflessioni ficcanti e taglienti del testo, alle battute sagaci e fulminanti, alla lunga durata complessiva, crea non poca confusione e non trova una sua sintesi. Si fa molta fatica a stare dietro a tutto e il discorso "politico" sfuma, si disperde.
In scena al Teatro Mercadante di Napoli la riscrittura del “Candide” di Voltarie firmata dal drammaturgo inglese Mark Ravenhill, uno dei più importanti autori contemporanei, con la regia di Fabrizio Arcuri. Uno spettacolo che ripercorre più di tre secoli, dal ‘700 ad oggi, per indagare i problemi dell’Occidente e della sua crisi ideologica e politica.
Ha appena 15 anni, e da più parti viene definito un “bulletto” di quartiere, ma c'è anche chi ne parla come un "ragazzo educato". Eppure due giorni fa il ragazzino, moglianese ma di origini straniere, ha sferrato una ventina di coltellate a Marta Novello, una dopo l’altra, anche dopo la caduta in un fossato. La 26enne è stata aggredita lunedì pomeriggio mentre faceva jogging in una campagna nel trevigiano. La studentessa di Lingue si trova ora ricoverata in condizioni disperate all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. Il suo giovane aggressore è stato arrestato per tentato omicidio e portato nel carcere minorile di Treviso. "Era conosciuto come un bulletto di quartiere, ha violato in più di un'occasione le norme anti Covid… nonostante questo non ci capacitiamo di quello che è avvenuto": così il sindaco di Mogliano Davide Bortolato parla del 15enne.
Il sindaco di Mogliano Veneto evidenzia come il giovane facesse parte di un gruppo di ragazzini più volte identificati dalla polizia che spesso si davano appuntamento in barba alle norme anti-contagio che vietano gli assembramenti. Altri lo descrivono come un bravo ragazzo “con alle spalle una vita molto difficile”.
Oltre quarant’anni di carriera tra successi e canzoni celebri, ma anche tra censure e innumerevoli provocazioni, che hanno contribuito a trasformarla nel simbolo del rock italiano al femminile. Oggi, 20 settembre, Loredana Berté spegne sessanta candeline: festeggerà in compagnia di pochi intimi. Il brindisi ufficiale però ci sarà, in occasione del compleanno di uno dei suoi più cari amici, Renato Zero, con il quale intraprende la sua avventura artistica quando entrambi hanno quindici anni. Anche il collega, infatti, sta per compierne sessanta – il 30 settembre prossimo – e ha deciso di far festa con una serie di concerti a Palazzo Siena a Roma. La Berté sarà ospite del primo, mercoledì 29 settembre. Loredana e Renato si conoscono nel 1965, al Piper Club della Capitale, dove la ragazza si trasferisce pochi mesi prima insieme alla mamma e alle tre sorelle – tra cui l’amata Mimì, di tre anni più grande – da Bagnara Calabra, sua città natale. Entrambi entrano nel gruppo di ballo dei “Collettoni e Collettini”, supporter di una giovanissima Rita Pavone agli esordi. Insieme iniziano poi a esibirsi in spettacoli di mimo, canto e danza. Il primo successo discografico è Sei bellissima, del 1975, tra le sue canzoni più famose. Quattro anni più tardi arriva …E la luna bussò, un brano reggae innovativo per l’epoca. Nell’82 è la volta di Non sono una signora, scritto per lei da Ivano Fossati, con la quale vince il Festivalbar – un pezzo che la rappresenta perfettamente ancora oggi. Poi la prima partecipazione a Sanremo – con Re – nell’86, con quel pancione finto che fa scalpore, e quella con la sorella Mia Martini del ’93, con il brano Stiamo come stiamo. Dieci anni dopo è protagonista del reality di Raidue Music Farm. Noi vogliamo farle gli auguri con il video di Non sono una signora. Il filmato è dell’82.
Stasera la voce più grintosa e irriverente della musica italiana al femminile festeggerà con pochi intimi. Ma il 29 settembre sarà ospite di Renato Zero, in un concerto a Roma, per brindare al compleanno dell’amico, anch’egli 60enne tra pochi giorni.
Sulla piattaforma di messaggistica istantanea WhatsApp è già possibile intrattenere conversazioni temporanee, i cui messaggi si autodistruggono dopo una settimana di permanenza nella cronologia delle chat. Presto però all'interno dell'app sarà possibile inviare anche foto e video della stessa natura: gli sviluppatori ci stanno lavorando e sono quasi pronti a introdurre la novità nelle prossime versioni della loro creazione, anche se dal punto di vista della privacy questi contenuti non saranno particolarmente sicuri. Dei contenuti multimediali effimeri che si cancellano senza rimanere in memoria ormai si parla da tempo come una delle prossime caratteristiche di WhatsApp. La novità è stata descritta più volte dalle anticipazioni fornite dalla comunità di WABetaInfo, ma ormai sembra decisamente in arrivo. Proprio il portale dedicato alle indiscrezioni che ruotano intorno allo sviluppo dell'app ha pubblicato una prima immagine che mostra la schermata introduttiva della novità — segno che nelle versioni preliminari di WhatsApp la funzione è già stata introdotta ed è in fase di rodaggio prima di debuttare sui dispositivi di tutti gli altri utenti. Foto e video che si autodistruggono funzionano in modo diverso rispetto a quanto funzionano le chat effimere già introdotte in WhatsApp. Queste ultime cancellano i messaggi al loro interno dopo una settimana di permanenza nei telefoni, mentre i contenuti multimediali temporanei che stanno per arrivare sono basati sulla visualizzazione del contenuto: i file possono rimanere nelle conversazioni anche per settimane, ma fino a quando non vengono visualizzati non scompaiono. Nelle chat si presentano sfocati, ma dopo essere stati aperti e richiusi spariscono dalla memoria del telefono del destinatario; per inviare un contenuto in questa modalità basterà toccare un'icona con il simbolo di un timer che verrà mostrata nell'interfaccia grafica tra le opzioni di invio. Purtroppo la schermata introduttiva trapelata in questi giorni online grazie a WABetaInfo conferma i dubbi che circondavano la novità in fatto di privacy. Nell'introduzione alla nuova funzione è ben spiegato infatti che i destinatari potranno catturare schermate del materiale visionato, e il fatto che questo aspetto venga specificato fin da subito lascia pensare che WhatsApp non introdurrà nessuna notifica per il mittente quando questo scenario dovesse verificarsi.
Una schermata introduttiva della novità in arrivo mostra in anteprima alcuni aspetti del suo funzionamento, compreso quello più controverso in fatto di privacy: i destinatari dei messaggi potranno salvare schermate di foto e video temporanei senza che il mittente riceva alcuna notifica in merito.
Anche il Festival di Cannes 2015 non ha dimenticato di ricordare il cinema italiano e Virna Lisi nel filmato di memorie abituali che ogni ano ricorda i personaggi che hanno fatto la storia della manifestazione. L'attrice era stata già ricordata, appunto, in occasione degli Oscar dello scorso marzo (a differenza di quanto accaduto, spiacevolmente, per Francesco Rosi, morto poche settimane prima della manifestazione degli Academy Awards); ma in questa occasione, se possibile, è stato ancora più toccante il momento in cui si è vista l'attrice, scomparsa a dicembre dello scorso anno lasciando un gran vuoto nel cinema italiano, ringraziare il pubblico, i presenti in sala e la giuria, in lacrime.
La manifestazione ricorda l’attrice scomparsa a fine 2014 nel video di raccolta di grandi momenti del passato della manifestazione. Nel 1995 la si vedeva, in lacrime, ringraziare il pubblico per il le Prix d’interprétaion féminine ricevuto grazie all’interpretazione nel film “La Regina Margot”.
Prosegue il percorso di studi di Teresanna Pugliese, la ex tronista di "Uomini e Donne" ha deciso di staccarsi definitivamente dal mondo delle "socialite" e, dopo aver fatto un seminario intensivo con Giancarlo Giannini, la bella napoletana sta studiando con Laura Morante. Per lei è stata un'esperienza da ricordare, come rivela lei stessa sul suo social network. Tra Facebook e Instagram, infatti, ci sono le foto che raccontano la sua esperienza. Quando ci sarà il debutto a teatro per la bella napoletana? I suoi fan non vedono l'ora di applaudirla in questa nuova veste.
Teresanna Pugliese prosegue la sua formazione come attrice e, dopo aver studiato con Giancarlo Giannini, segue il corso di Laura Morante.
Le cuffie subacquee sono delle cuffie impermeabili specifiche per il nuoto che permettono di ascoltare la musica sott’acqua mentre si è in piscina (o nel corso altre attività subacquee) e durante altri sport all’aria aperta. Se si pratica il nuoto e si vuole ascoltare la musica mentre ci si allena, è fondamentale scegliere cuffie subacquee realizzate in materiali impermeabili e, ovviamente, in grado di offrire un'ottima diffusione del suono sott'acqua. Importante, inoltre, è che siano molto aderenti e stabili, caratteristiche essenziali che evitano di perderle durante l'attività. In vendita sono disponibili diverse tipologie: è possibile, infatti scegliere tra semplici auricolari per il nuoto, le cuffie subacquee con lettore MP3 integrato o modelli a conduzione ossea. Qualunque sia la scelta è fondamentale assicurarsi che abbiano un grado di impermeabilità tale da garantire protezione assoluta dall'acqua. Per questo motivo, prima dell'acquisto, è importante verificare che le cuffie subacquee riportino sulla confezione la sigla IPX7 o IPX8, due indicatori che certificano che il prodotto possa essere utilizzato fino a diversi metri di profondità. Scopriamo insieme quali sono le migliori cuffie subacquee attualmente in commercio, acquistabili online su Amazon, proposte da marche note ed affidabili, come Sony e JBL. Inoltre, abbiamo stilato una pratica guida all'acquisto dove illustreremo tutti i fattori da tenere in considerazione prima della scelta come i materiali e il livello di impermeabilità, ma non solo. Di seguito abbiamo stilato una classifica delle 12 migliori cuffie subacquee per ascoltare la musica durante il nuoto e altri sport, attualmente disponibili sul mercato, da acquistare online su Amazon. Vediamo insieme quali sono. Le cuffie subacquee bluetooth IPX8 Sony NW-WS623 sono ideali sia per il nuoto che per altri tipi di sport. Sono dotate dell'impermeabilità IP68 che permette di resistere all'acqua, alla sabbia e alla polvere. Sono, inoltre, in grado di resistere anche agli sbalzi di temperatura in un range tra -5°C e +45°C, tali da essere indossati in qualsiasi situazione e condizione termica. Si connettono tramite bluetooth e si possono regolare con il telecomando integrato, da legare al polso o al dito. Tale funzione consente anche di rispondere alle telefonate e ascoltare la musica sul proprio smartphone. Sono in grado di supportare i formati Mp3 e WMA. Inoltre, queste cuffie sono intercambiabili, in quanto vi sono in dotazione sia quelle waterproof, che quelle standard, da utilizzare quando si è fuori dall'acqua. Sono dotate anche di una funzione aggiuntiva che consente di sentire sia la musica che il rumore ambientale fuori, per essere sempre connessi anche con il mondo esterno. Pro: ha un'ottima autonomia, pari a 12 ore di ascolto Mp3 o 4 ore se collegato allo smartphone tramite bluetooth. Ha una funzione quick charge che consente di avere un'ora di autonomia con una ricarica di soli 3 minuti.
Le cuffie subacquee sono dei dispositivi impermeabili che permettono di ascoltare la musica durante le attività sportive sott’acqua, utili per allenarsi con la giusta carica. Possono essere semplici auricolari, cuffie integrate con lettore Mp3 o a conduzione ossea e si caratterizzano per l’elevata impermeabilità dei materiali e la buona diffusione del suono sott’acqua. Scopriamo insieme quali sono le migliori cuffie subacquee di quest’anno proposte da marche come Sony, JBL, Aftershokz, Finis e Tayogo, da acquistare su Amazon, e come sceglierle.
Con le vostre opinioni sul nuovo film di Checco Zalone avete rotto il ca**o. Conta solo la mia di opinione! Scherzo, proviamo a parlarne con tranquillità. Cioè non troppa, prendiamoci pure a cazzotti ma piano. Come dicevano le nonne: "Corri, ma non sudare". Ho visto Tolo Tolo che vuol dire "solo solo", è una storpiatura dell'italiano "solo solo". Una roba da pre-fascismo come quei giornalacci che titolano "vu' cumprà" per riferirsi ai venditori ambulanti. Non fa ridere, come fa ridere poco il film, che però mi è piaciuto! Partiamo dall'inizio! Checco Zalone ha una capacità comica, fisica e verbale, enorme. Era bravissimo anche quando imitava Nichi Vendola, che c'è pure nel film (viva papà Nichi!) ma questa è un'altra storia. Zalone è proprio bravo, la colonna è questa. Sono contento che abbia fatto questo film, sono contento di essere andato al cinema a vederlo, ho riso tre volte, più due e mezzo che tre ad essere precisi, e con me metà sala. L'altra metà invece rideva molto di più, perciò magari voi sareste tra quelli che ridono sempre, non lo so, andate a vederlo, è anche un modo per sostenere il giovane cinema italiano impegnato emergente indipendente, che altrimenti non avrebbe spazio nei media tradizionali. Ok, sto scherzando. Però andate a vederlo. Perché no? Anzi sì, questa è una recensione positiva del nuovo film di Checco Zalone. E però guardate anche Pinocchio e il nuovo film di Ken Loach, altrimenti vengo a casa vostra e faccio come il Papa alla fedele asfissiante. Zalone ha fatto un film di sinistra ma non troppo, un po' come Veltroni, che però piace anche ai leghisti, questo un po' come Renzi.
Tolo Tolo, il nuovo film di Checco Zalone in tutti i cinema italiani, sta spaccando l’opinione pubblica. A qualcuno piace tanto, a qualcun altro tantissimo, ad alcuni per niente. Qualcuno lo accusa di razzismo, soprattutto riguardo al trailer. Io sono andato a vederlo al cinema e questa che vi presento è la mia recensione senza peli sulla lingua e sullo stomaco.