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"Sento dire che andrà tutto bene. Ma come può andare tutto bene se continuiamo ogni giorno a uscire per fare la spesa, per fare benzina o per andare a correre?" È virale il video-sfogo di Gianfilippo Bancheri, Sindaco di Delia (Caltanissetta). Parole dure e necessarie verso chi non sta rispettando le regole del decreto che, in questi giorni, prova a contrastare il contagio da Coronavirus, limitandone gli effetti per evitare che il sistema sanitario collassi ancor di più. Il suo invito davanti alla camera, seguito da commenti di approvazione, è ad uno sforzo necessario che tutta la cittadinanza deve fare, con pazienza e rigore, per tutelare la salute di ognuno. Peccato che il finale del video pubblicato sulla pagina del Sindaco sia poco felice… rovinando, con un amaro in bocca, un contenuto di per sé giustissimo. "Per fare il cartellone con la scritta ‘Andrà tutto bene' le persone chiamano cugini, zii, parenti, perché il cartellone deve essere bello. Quello è contagio! Qualcuno evidentemente non riesce ancora a collegare il cervello. E non perché è lento, ma perché è ritardato". Ed eccoci qua, al "solito" malcostume difficile da estirpare dalla nostra dis-educazione: utilizzare un termine riferito alla disabilità, in questo caso "ritardato" (disabilità cognitiva) come sinonimo di "stupido". Un'offesa che, seppur indirettamente, colpisce prima di tutto le persone con disabilità che non sono stupide, o almeno non necessariamente (come tutte le persone, d'altronde, buone/cattive, belle/brutte, intelligenti/stupide). Le parole sono importanti perché creano cultura, compreso quella "alla disabilità" (e quindi all'inclusione e all'integrazione). Per far capire il danno di certi modi di dire superficiali e spesso inconsapevoli: non crediamo che il Sindaco di Delia sarebbe felice se qualcuno, a un cretino che non rispetta le leggi, venisse detto "Sei proprio un Gianfilippo Bancheri!"… e avrebbe, giustamente, ragione ad offendersi. Fortunatamente, qualcuno, ha fatto notare la questione al Sindaco che, preso dal condividere articoli dove parlano del suo video virale, ha trovato il tempo di registrarne un secondo per chiedere scusa: “Mi scuso se qualcuno ha decifrato male la parola ‘ritardato’, non era l’intento mio quello di toccare chi ha una disabilità. Il mio discorso era contestualizzato a chi ritardava nel capire le cose, però mi scuso se qualcuno si è offeso di questa mia espressione infelice.” Che quello di offendere le persone con disabilità non fosse l’intento del discorso del Sindaco è chiaro a tutti. Ed è proprio questa la pericolosità di un’abitudine che dobbiamo contrastare ogni giorno: eliminare la superficialità nel dire (e nello scusare) certi termini, sapendo che alimentano una visione distorta della diversità. Perché se “chi arriva tardi” è un “ritardato” (spiegazione un po’ forzata, dato che si dice “ritardatario”), automaticamente tutti i “ritardati” certificati saranno percepiti o si percepiranno come sbagliati.
È diventato virale lo sfogo del sindaco di Delia, in Sicilia, contro chi non rispetta le regole del decreto “Io resto a casa”. Peccato però che, sul finale, quella parola “ritardato” come sinonimo di “stupido” faccia storcere il naso, rendendo un messaggio giusto in un’offesa – seppur indiretta – alle persone con disabilità.
Alle 7,38 di oggi sabato 15 febbraio, nella base di Pratica di Mare è atterrato l’aereo proveniente da Wuhan con a bordo Niccolò Cicogna, lo studente 17enne di Grado costretto due volte, a causa della febbre, a restare nella città cinese da dove si è diffusa l’epidemia di coronavirus Covid-19. Ad attenderlo sulla pista dell’aeroporto, oltre alla sua famiglia, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio Niccolò sta bene e dopo circa 13 ore di volo e è stato trasferito all’ospedale Spallanzani dove trascorrerà la quarantena. Il terzo tentativo di rientrare a casa è finalmente andato a buon fine. Niccolò è in ottime condizioni, hanno detto i medici, "presenta una febbricola e non manifesta altra sintomatologia. Appare sereno e di ottimo umore. Continua a rimanere in osservazione". Il bollettino medico dice che sul giovane "è stato effettuato un tampone naso-faringeo per la ricerca del nuovo coronavirus e di altri eventuali agenti patogeni". Niccolò ha parlato con la madre al telefono chiedendole "del prosciutto. Era sereno e tranquillo", ha detto l'assessore alla Salute della Regione Lazio Alessio D'Amato.
È atterrato all’aeroporto di Pratica di Mare l’aereo militare con a bordo Niccolò Cicogna, il 17enne rimasto bloccato a Wuhan, epicentro in Cina della nuova epidemia di coronavirus. Ad accoglierlo c’era il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, oltre alla sua famiglia. Il giovane trascorrerà la quarantena all’ospedale romano Spallanzani.
Al primo che verrà a dirmi che i The National sono noiosi consiglierò di andare ad ascoltarseli live, consiglio che probabilmente darà chiunque fosse stato presente domenica sera a Roma, dove il gruppo ha suonato per la rassegna "Luglio suona bene", prima delle due date italiane del tour che accompagna l'uscita del loro sesto album "Trouble will find me". In un Auditorium Parco della Musica completamente pieno ci sono volute tre canzoni per far sì che il composto concerto degli americani perdesse l'aplomb del pubblico seduto e si trasformasse, com'era giusto che fosse, in un vero e proprio concerto rock, coadiuvato anche dall'assenza di barriere tra il gruppo e il pubblico. Sul palco i The National sono 7, con due fiati in più a completare la formazione originale formata da Matt Berninger, dai gemelli Bryce e Aaron Dessner alla chitarra e dai fratelli Bryan Devendorf, bassista e Scott Devendorf al basso e dietro di loro degli efficaci led che mandano immagini suggestive ad accompagnare i pezzi. È "Squalor Victoria" ad aprire le danze prima del classico "È tanto che non veniamo a Roma. Siamo contenti di essere tornati", frase che Matt Berninger, cantante del gruppo, dimostrerà che forse non era solo formalità. Berninger riesce ad alternare momenti raccolti – con la sua voce baritona lasciata a fare da protagonista – a momenti di completo furore, sia nella voce che nell'atteggiamento, fino a quando scopre l'abbraccio che il pubblico gli regala appena si avvicina al perimetro del palco, ci prende l'abitudine e non la smette più. Anche la vigilanza sotto al palco a un certo punto capisce che la propria presenza ormai è solo formalità. Berninger e anche i fratelli Dessner si lasciano abbracciare e abbracciano, cercando il contatto fisico col pubblico vicino e quello nelle file più in alto. La scaletta è ovviamente basata sugli ultimi 4 album con un'incursione nell'ep "Cherry Tree", quando eseguono "About Today". Per il resto ci sono i loro successi maggiori, da "Fake Empire" a "Mr November", passando per "Sorrow", "Mistaken for Strangers", l'ultimo "Don't swallow the cap" e l'emozionante "I need my girl" che fa da preludio al ricordo di quando nel 2003/2004 suonarono proprio a Roma, allo Zoobar, davanti a… 30/40 persone (era il 2005 ndr). Il gruppo è in forma e lo si vede da subito, non perde un colpo; quando arrivano ad "Abel" Matt diventa un indemoniato e piantato sul posto comincia a urlare come un matto il ritornello "My mind's not right/My mind's not right7My mind's not right". Il pubblico è chiaramente impazzito (ma lo è stato un po' per tutto il concerto, grazie anche all'empatia col gruppo) e a quel punto tocca a una bella versione di "Slow Show" abbassare i toni introducendo prima uno dei pezzi migliori dell'ultimo album, "Pink Rabbits", poi "Sorrow", cavallo di battaglia dell'album precedente "High Violet", fino a chiudere col trittico "Graceless", "About Today" e "Fake Empire". Cinque minuti di stop e poi il gruppo rientra e, tempo di suonare "Hevenfaced" e "Humiliation", Matt decide di darsi definitivamente al pubblico romano. Scende dal palco seguito dalla crew che gli tiene il microfono e percorre tra il pubblico tutto il semiciclo caratteristico dell'Auditorium, arrampicandosi sui sedili per salutare i fan dell'anello superiore. Quando risale sul palco rimane il tempo per Mr. November. Poi il gruppo molla tutto e si avvicina al perimetro del palco per eseguire una versione acustica di "Vanderlyle crybaby geeks". Matt ha mollato il microfono, lo ha lasciato al centro del palco, se ne impossessa solo per qualche istante e lascia che sia il pubblico a cantare tutto il pezzo. Insomma i The National hanno conquistato Roma con due ore di show, se andrete a vederli a Milano (dove suoneranno a seguito di Colapesce e Johnny Marr per il CitySound Festival) possiamo tranquillamente dirvi che lo spettacolo ne varrà la pena.
Il primo dei due live italiani dei The National a Roma ha fatto il tutto esaurito e il gruppo ha saputo come ricambiare l’affetto dell’Auditorium. Energico, emozionante, folle, il gruppo ha eseguito uno spettacolo che i fan difficilmente dimenticheranno.
Diletta Pagliano risponde alla lettera di Bubi. La 40enne si era scagliata contro la dolcissima corteggiatrice, dichiarando a gran voce: Leonardo Greco è un burattino nelle tue mani. Ora è la scelta di Leonardo Greco a dire la sua: "La lettera che mi hai inviato attravero Di Piu’ è davvero maligna, visto che tu, correggimi se sbaglio, non mi hai mai conosciuto a telecamere spente". Queste sono le parole di esordio. Facebook diventa ancora una volta lo strumento di comunicazione prediletto dai protagonisti di Uomini e Donne. Diletta Pagliano continua e accusa la sua ex rivale in amore: "E’ inutile che ora fai la donna per bene, scrivendo che mi stimi: la verita’ è che ti sei messa al pc solo per cercare di modificare la pessima idea che molte persone hanno di te. Tutti sanno che sulla tua pagina di facebook, il sito dove le persone fanno amicizia, continui ad insultare sia me sia il mio uomo : vergognati". Dopo il bacio del sì tra Leonardo Greco e Diletta Pagliano è sbocciato l'amore, ma Bubi ancora non si rassegna all'evidenza, tanto che la giovane corteggiatrice difende il suo rapporto con l'ex tronista: "Nelle tue parole si percepisce il grande rancore che ti porti dentro: la tua lettera non ha altri motivi se non quello di cercare di rovinare la nostra coppia. Credimi, Leonardo non mi sta usando. P rovi rabbia, forse invidia, ma di certo non mi vuoi nemmeno un briciolo di bene". Insomma sembra proprio che la guerra a Uomini e Donne non sia ancora finita e Diletta lancia un'ultima scoccata a Bubi: "L’unica che sta usando i nostri nomi sei tu, perche’evidentemente non sai piu’ come apparire sfruttando di riflesso la nostra immagine. Bubi sappi che per noi sei un capitolo chiuso. Come tu mi hai teso la mano, io ti tendo la mia. insieme a Leo ti suggeriamo e consigliamo con altrettanta gentilezza, visto che sei una donna di un certo spessore di girare definitivamente pagina". Sarà arrivato il messaggio? var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) { document.getElementById('widget-banner-10').id = 'div-banner-extra-1'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-extra-1"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-10').style.display = 'none'; } var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 768) { document.getElementById('widget-banner-11').id = 'div-banner-extra-1'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-extra-1"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-11').style.display = 'none'; } var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) { document.getElementById('widget-banner-12').id = 'div-banner-extra-2'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-extra-2"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-12').style.display = 'none'; } var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 768) { document.getElementById('widget-banner-13').id = 'div-banner-extra-2'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-extra-2"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-13').style.display = 'none'; } Continua a leggere su Fanpage.it var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; document.getElementById('widget-banner-14').id = 'div-banner-6'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-6"); }); }); Leonardo Greco Uomini e Donne Gossip News 28 CONDIVISIONI commenta condividi chiudi
Diletta Pagliano risponde su Facebook alla lettera di Bubi, pubblicata sul settimanale di gossip Dipiù, difendendo se stessa e il suo rapporto con Leonardo Greco.
Per chi soffre di vertigini è meglio stare alla larga da questo ponte spaventoso. Lo Skywalk Zhangjiajie Grand Canyon è l'ultima attrazione cinese ad essere stata inaugurata pochi giorni fa. Si tratta di una passerella vertiginosa sospesa tra due enormi scogliere all'interno del parco nazionale di Zhangjiajie, attorno al monte Tianmen, nella provincia di Hunan. Il ponte è lungo 60 metri ed alto 1430, ma l'aspetto più suggestivo è che è fatto completamente di vetro, quindi sarà impossibile non guardare giù. Lo Skywalk è stato progettato dall'architetto israeliano Haim Dotan, ed ha superato tutti i record sui ponti più spettacolari del mondo: è il più lungo,uno dei più alti e sopratutto il più trasparente. Camminando su questa passerella si avrà la sensazione di passeggiare sull'aria e di non avere niente sotto i piedi. Non a caso il ponte da brividi è stato ironicamente chiamato "Sentiero della Fiducia". I 60 metri della passerella trasparente costituiscono la parte finale di un percorso di due chilometri, che si inerpica intorno alle vette del monte Tianmen. Tutta la superficie è realizzata in vetro temprato e misura 6 centimetri di spessore e meno di un metro di larghezza. Nonostante l'apparente sensazione di pericolo che una sottile passerella di vetro può incutere nei visitatori l'ufficio turistico assicura che il ponte non nasconde nessun rischio, anzi è a prova di corsa e di salto. Ai turisti coraggiosi che decidono di intraprendere questa passeggiata mozzafiato, viene chiesto di indossare dei copriscarpa, per tenere pulita e non graffiare la superficie. Ovviamente il panorama è mozzafiato per la bellezze naturali, ma anche per il vuoto che c’è sotto i piedi, e non ha nulla da invidiare allo skywalk più famoso del mondo, quello del Grand Canyon. Per i turisti più avventurosi e incuranti del pericolo, oltre a poter camminare su questa superficie da brivido potranno anche provare l'adrenalina di tuffarsi nel vuoto legati all'elastico del bungee jumping. Lo Skywalk di vetro sarà aperto ai turisti nel mese di luglio, potrà contenere 800 visitatori alla volta e potrà essere raggiunto tramite una funivia di oltre sette chilometri. Tra i vari progetti c'è anche l'intenzione di utilizzarlo come spettacolare passerella per sfilate di moda.
In Cina apre la passerella più terribile del mondo: lunga 60 metri ed affacciata su un precipizio di 1.430 metri. Ma l’altezza non è l’unica cosa che mette i brividi, infatti il ponte è completamente di vetro. Una tappa obbligata per gli amanti dell’adrenalina e del brivido.
Vi capita mai di immaginare un paesaggio alieno? Lo Yehliu Geopark è quanto di più vicino possa esserci. Luogo magico e fuori dal tempo, si trova sulla costa settentrionale dell'isola di Taiwan nella contea di Taipei, a breve distanza da Keelung City. Il parco è visitato da più di tre milioni di persone ogni anno. Alcuni turisti decidono di attraversarlo in moto per godere delle sue viste panoramiche, ma le escursioni a piedi sono l'ideale per imbattersi nelle sue curiose sculture naturali: rocce di arenaria modellate dagli elementi, che si distinguono per la loro forma bizzarra. Il promontorio di Yehliu si estende all'incirca 1.700 metri sul Mar della Cina. Gli strati rocciosi sul litorale sono di origine calcarea e il loro aspetto brullo contrasta con il verde rigoglioso delle colline che si stagliano all'orizzonte. I venti, le piogge e le correnti oceaniche hanno forgiato nel corso dei secoli veri e propri capolavori di scultura. La natura si è sbizzarrita nel creare rocce a forma di funghi o favi di miele, animali come elefanti, cammelli, pappagalli, oltre alle suggestive Ginger Rocks. E non è tutto, perché una veduta panoramica dell'area regala un emozionante effetto sorpresa. Visto dall'alto, l'insieme delle formazioni rocciose ricorda un'enorme tartaruga che sta per tuffarsi in acqua. Secondo la leggenda, uno spiritello dalle sembianze di tartaruga stava causando inondazioni e maremoti nelle acque circostanti, così l'Imperatore di Giada inviò una fata per placare il malvagio animale che, gravemente ferito, rimase letteralmente "intrappolato" nel parco, regalando al luogo la caratteristica conformazione. Davvero curiosa la Fairy's Shoe, o "scarpa della fata". Modellata con perizia dagli agenti atmosferici, ricorda un sandalo adagiato sulla scogliera color ruggine, lasciato in balia delle onde da una Cenerentola troppo distratta. Secondo la leggenda, la scarpetta sarebbe stata abbandonata dalla fata scesa sulla terra per domare la malvagia tartaruga. Una cosa è certa: la proprietaria di quella scarpa doveva avere un piedino non proprio da fata. Alla sua sinistra troviamo la Peanut Rock, una roccia a forma di nocciolina. I più golosi apprezzeranno la Ice Cream Rock, che rievoca un gustoso gelato. Spettacolari la Dragon Head Rock, un'enorme testa di drago, e la Gorilla Rock, che ricorda un primate in procinto di porgere i suoi omaggi al re Dragone. Interessanti le "candele di mare", che sembrano accendersi per l'effetto delle onde che si infrangono sulla scogliera con grandiosi schizzi di spuma: un capolavoro naturale unico al mondo. Una delle meraviglie naturali del geoparco è la Queen's Head Rock, così chiamata per la somiglianza con la testa della regina egizia Nefertiti, ma c'è chi la associa alla regina Elisabetta I d'Inghilterra. Assediata dai turisti che la bombardano di foto, la scultura è il fiore all'occhiello del parco. Tuttavia sul "collo" della statua stanno emergendo crepe più o meno vistose. Gli scienziati temono che, oltre all'erosione causata dell'acqua marina e dal vento, l'azione di tifoni e terremoti potrebbe causare la disintegrazione di questo fragile monumento naturale. A tal proposito, stanno cercando di mettere a punto nanotecnologie che lo aiutino a resistere all'erosione e a rinforzare lo strato di roccia che lo ricopre. L'erosione delle onde marine ha creato anche pozze dalle forme caratteristiche e grotte come la Lover's Cave, costituita in realtà da due caverne comunicanti. Le Grotte degli Innamorati sono legate a una leggenda romantica: due fidanzati, la cui relazione era contrastata dalle rispettive famiglie, decisero di rifugiarsi insieme in una grotta dove progettavano di attuare un gesto estremo. Quella notte la ragazza vide in sogno un uccellino che la esortava a non compiere il suicidio e ad apprezzare il valore della vita. Raccontò l'esperienza al suo amato, che le riferì di avere fatto lo stesso sogno. Così i due innamorati tornarono a casa insieme, decisi a sfidare tutto e tutti per il loro amore.
La fantasia di Madre Natura non ha limiti: lo dimostra il Geoparco Yehliu, situato a Taiwan. Con le sue rocce dalle forme bizzarre, è tra le meraviglie dell’Asia e affonda le sue radici nella leggenda.
È in corso la Milano Fashion Week dedicata alle collezioni per la Primavera/Estate 2021, è la prima volta che va in scena in formato Phygital, quest'anno, infatti, l'evento è stato ridimensionato a causa dell'emergenza Coronavirus. È da diversi giorni che le più grandi Maison di fama internazionale tengono le proprie sfilate in formato tradizionale o in streaming ma ad aver rivoluzionato davvero in modo drastico il settore è stato GCDS, che ieri sera ha mandato in scena uno show completamente virtuale. Ha fatto incontrare moda e tecnologia, trasformando ospiti e modelli in avatar e dando vita a un mondo fashion virtuale dal grande impatto visivo. Sarà questo il futuro della moda? GCDS, il brand di Giordano e Giuliano Calza, ha collaborato con il team di ingegneri americani Emblematic Group per dare vita a un fashion arcade, una sorta di videogioco in 3D nel quale i modelli hanno sfilato in un mondo immaginario chiamato Out of this world che ricorda vagamente l'antico Egitto. A partire dei disegni dei look realizzati da Giuliano Calza, si è passati ai cartamodelli e alla successiva digitalizzazione. Il risultato è stato impeccabile, tanto che sono stati ricreati anche i riflessi, le pieghe dei tessuti, il movimento e le espressioni del volto. Gli abiti e gli accessori sono in pieno stile GCDS, si ispirano agli anni '60 e '80 con latex, vinile, strass arcobaleno, foglie di marijuana, margherite. Pantaloni a vita bassa, ombelico in mostra, costumi provocanti, capi genderless: il tema della collezione è il sexy e l'eccesso.
GCDS ha portato una grande rivoluzione nel mondo della moda: ha mandato in scena una sfilata completamente digitale, così da risolvere il problema del distanziamento sociale alla Milano Fashion Week. Modelli e ospiti sono stati trasformati in avatar e hanno popolato un mondo immaginario realizzato virtualmente in 3D.
Fine settimana con pioggia e vento su tutta la Campania: il quadro climatico è ormai prossimo a cambiare, con una instabilità diffusa su tutta la regione e nuvolosità in aumento ovunque. Per un giovedì ancora sereno e umido, dunque, ci sarà un fine settimana che già da venerdì vedrà un rapido peggioramento con le prime piogge destinate a cadere già nel primo pomeriggio, per poi aumentare di intensità con il trascorrere delle ore. Sabato 18 settembre invece il cielo sarà chiuso, con piogge sparse un po' su tutti i versanti, anche copiose. Qualche leggera schiarita nel tardo pomeriggio e nelle prime ore della serata. Domenica 19 invece, pur con un quadro climatico instabile, le piogge saranno sparse e solo localmente abbondanti. Per attendere il ritorno del bel tempo si dovrà attendere la prossima settimana.
Ultime ore di caldo e sole sulla Campania: già da venerdì inizieranno gli annuvolamenti e le piogge a carattere locale. Sabato 18 temporali anche intensi su tutti i versanti, poi qualche schiarita in serata. Domenica 19 settembre clima ancora instabile e locali rovesci, solo dalla prossima settimana tornerà il bel tempo.
Il nuovo coronavirus emerso in Cina (SARS-CoV-2) potrebbe sopravvivere in aria fino a 3 ore, mentre la resistenza sulle superfici è stimata in 3 giorni al massimo, in base al materiale preso in esame. Questi dati suggeriscono che la trasmissione possa verificarsi sia attraverso l'aerosol (contrariamente a quanto specificato fino ad oggi), che con i cosiddetti fomiti, ovvero entrando in contatto con quegli oggetti che, una volta contaminati, possono essere fonte di contagio di una malattia infettiva alla stregua della COVID-19, quella scatenata dal coronavirus. A determinare il potenziale tempo di resistenza in aria e sulle superfici del patogeno è stato un team di ricerca americano guidato da scienziati del National Institute of Allergy and Infectious Diseases o NIAID, fra le decine di istituti che fanno parte del National Institutes of Health (NIH) statunitense. I ricercatori, guidati dal professor Neeltje van Doremalen, hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi della prestigiosa Università di Princeton, dell'Università della California di Los Angeles e dei Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (Centers for Disease Control and Prevention o CDC). La ricerca, che ancora deve essere sottoposta a revisione tra pari, è stata finanziata anche dalla DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency) e dalla U.S. National Science Foundation. Van Doremalen e colleghi hanno sottoposto i campioni di coronavirus a diversi test di sopravvivenza, determinando appunto una resistenza massima negli aerosol di circa 3 ore. Per quanto concerne le superfici, è stato osservato che SARS-CoV-2 resiste fino a 4 ore sul rame; fino a 24 ore su cartone e fino a 2-3 giorni su plastica (polipropilene) e acciaio inossidabile. Gli scienziati hanno utilizzato 68 ceppi in tutto, tra quelli del nuovo coronavirus e quelli del patogeno responsabile della SARS, un altro betacoronavirus che condivide l'80 percento del profilo genetico col responsabile della COVID-19. I test sono stati condotti a una temperatura di 21-23° Celsius e con un'umidità relativa del 40 percento. I risultati, spiegano i ricercatori nel proprio articolo pubblicato su Medrxiv, suggeriscono che “la trasmissione attraverso aerosol e fomiti di SARS-CoV-2 è plausibile, poiché il virus può rimanere vitale negli aerosol per 42 ore e sulle superfici fino a giorni”.
Un team di ricerca americano guidato da scienziati del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID) ha determinato che il nuovo coronavirus SARS-CoV-2 potrebbe sopravvivere in aria fino a 3 ore, mentre su superfici come plastica e acciaio fino a 3 giorni. I risultati suggeriscono una potenziale trasmissione attraverso aerosol e contatto con oggetti contaminati.
A Hollywood, si sa, dietro alla finzione cinematografica, ai tappeti rossi, ai premi e ai lustrini, ai sorrisi e alle frasi di circostanza, ci sono vite complesse, e relazioni che iniziano e finiscono in un batter d'ali. Raramente una storia d'amore tra due personaggi dell'establishment dura a lungo, e molto spesso questi rapporti sono più di facciata che altro. Questo peraltro non è stato il caso di Kate Winslet e Sam Mendes (regista dell'indimenticato American Beauty), il cui legame durava da diversi anni. La coppia infatti si era sposata nel 2003, e da lì era sempre rimasta insieme, avendo anche nello stesso anno un figlio, Joe (la Winslet aveva poi già un'altra bambina, nata dal matrimonio precedente). I due recentemente avevano anche condiviso un film, il discusso e solo parzialmente riuscito Revolutionary Road, regista lui, attrice protagonista lei (insieme a Leonardo Di Caprio). Ora però, la favola è finita, e per i due (ex) felici sposi è arrivato il momento del divorzio. L'annuncio è arrivato il 15 marzo. Un portavoce della coppia ha dichiarato che << entrambi sono molto dispiaciuti nel far sapere che la loro relazione è terminata all'inizio di quest'anno. La separazione è comunque completamente amichevole, e decisa di comune accordo >>. Ora, come sempre in questi casi, ci sarà da stabilire come dividere il (cospicuo) patrimonio, e come gestire l'affidamento della prole. Sogni e fiabe, realtà e beghe, maschere e misteri, litigi e separazioni. This is Hollywood.
Il matrimonio tra il regista di American Beauty e la splendida attrice, che durava da sette anni, è giunto ormai al capolinea.
È Novella 2000 a pubblicare le foto di Alena Seredova paparazzata in strada con un accompagnatore segreto. La bella modella ceca si è beccata un titolo a tutta pagina "Bacia un altro" a causa di un avvicinamento improvviso al volto di un uomo misterioso. Non è dato sapere il rapporto che intercorre ad oggi tra i due, ma il settimanale non ha perso tempo e gli ha già affibbiato il primo flirt post separazione. I paparazzi la stavano aspettando fuori il ristorante Petit Bistrot, che solo qualche giorno fa ha dato una magnifica festa con tanti personaggi famosi per festeggiare i quattro anni di attività. Alena, elegantissima e come sempre molto compita, si è fatta accompagnare alla macchina dal suo amico e l'ha salutato con molto affetto. Ultimamente Alena Seredova e Gigi Buffon sono stati fotografati fuori il tribunale dove si erano recati per la separazione. La coppia non ha mai mostrato segni di cedimento in pubblico o particolare nervosismo, tutt'altro. Da mesi sono molto uniti in questa bufera mediatica, che ha posto sotto l'occhio del ciclone mediatico anche la bellissima Ilaria D'amico. Sebbene in molti si sarebbero aspettati la solita querelle a mezzo stampa tra due ex coniugi, Gigi ha teso più volte a ribadire che la sua ex moglie è stata una donna splendida, che avrebbe potuto creargli enormi problemi e invece ha preferito soffrire in silenzio pur di non provocare traumi ai loro figli.
È Novella 2000 a pubblicare le foto di un’Alena Seredova particolarmente affettuosa con un accompagnatore segreto. Le immagini sono la prima testimonianza di un cambiamento di vita dopo la separazione da Gigi Buffon.
Con il superamento della quota 100 una delle opzioni in campo è quella della quota 41, ovvero la possibilità di andare in pensione per tutti i lavoratori che hanno versato almeno 41 anni di contributi indipendentemente dall’età. Un’ipotesi che sembra però possa essere scartata per una semplice motivazione: il suo costo. Come spiega il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, in occasione della relazione annuale dell’istituto di previdenza, la quota 41 sarebbe la proposta “più costosa” tra quelle al vaglio dell’Inps. Costerebbe, infatti, 4,3 miliardi nel 2022 fino ad arrivare a 9,2 a fine decennio, corrispondenti “allo 0,4% del prodotto interno lordo”. La relazione traccia anche un bilancio sulla quota 100 in questi anni: “Ha permesso il pensionamento anticipato di 180.000 uomini e 73.000 donne nel biennio 2019-20, mentre Opzione Donna ha portato circa 35.000 pensionamenti nello stesso periodo”. L’anticipo pensionistico è stato utilizzato prevalentemente da uomini, da soggetti con reddito medio-alti e soprattutto da dipendenti pubblici. La sperimentazione della quota 100, però, non ha dato i suoi frutti dal punto di vista dell’impatto occupazionale, tanto che l’attesa sostituzione dei pensionati con i lavoratori giovani sembra non esserci stata: “Un'analisi condotta su dati di impresa non mostra evidenza chiara di uno stimolo a maggiori assunzioni derivante dall'anticipo pensionistico”, afferma Tridico. L'istituto parla anche delle pensioni nel loro complesso: gli assegni medi mensili degli uomini sono pari a 1.897 e superano nettamente gli importi previste per le donne, la cui media si attesta solamente a 1.365 euro. Al Centro-Nord le pensioni medie superano i 1.700 euro, mentre al Sud e nelle Isole sono pari a 1.400. In Italia i pensionati al 31 dicembre 2020 erano circa 16 milioni, di cui 7,7 milioni di uomini e 8,3 milioni di donne. Altri dati forniti dalla relazione annuale sono quelli riguardanti gli occupati, che in Italia sono scesi tra l’ultimo trimestre del 2019 e il primo trimestre del 2021 del 2,8%, con un calo che durante la pandemia di Covid ha riguardato soprattutto gli indipendenti (-5,1%). Per i lavoratori dipendenti il calo è stato del 2,1%. I licenziamenti, invece, si sono dimezzati: da circa 560mila di media dei due anni precedenti a 230mila tra marzo 2020 e febbraio 2021. Secondo le stime dell’Inps i posti di lavoro preservati grazie al blocco dei licenziamenti potrebbero essere stimati in circa 330mila e riguardano soprattutto le imprese con meno di 15 dipendenti.
In occasione della relazione annuale l’Inps fornisce alcune stime sui possibili costi della quota 41, ovvero una delle proposte in campo per sostituire la quota 100 con un nuovo anticipo pensionistico: questa misura, secondo il presidente dell’istituto di previdenza Pasquale Tridico, sarebbe la più costosa tra quelle proposte, arrivando a richiedere fino a 9,2 miliardi.
“Madagascar 2” (“Madagascar: Escape 2 Africa”) è diretto dalla coppia formata da Eric Darnell e Tom McGrath. È uscito nel 2008 e vede Alex il Leone, Marty la zebra, Melman la giraffa Gloria l’ippopotamo, i Pinguini e i loro amici abbandonati sulle spiagge del Madagascar. Gli animali, però, hanno architettato uno strampalato piano per tornare a New York, soprattutto grazie all’ingegno dei pinguini, ma prima vivranno sgangherate avventure nel cuore dell'Africa. Il film ha incassato tantissimo e i bambini (ma anche gli adulti) lo hanno amato all’infinito, ma ci sono ancora 10 cose che ancora non sapevate. Nella versione italiana del film, Alex il leone e Marty la zebra sono doppiati sempre da Ale e Franz, ma Melman la giraffa e Gloria l'ippopotamo non hanno più la voce di Fabio De Luigi e Michelle Hunziker , che li hanno doppiati nel primo capitolo, bensì quelle di Chiara Colizzi e Roberto Gammino. Nel primo capitolo, Alex il leone non ha la macchia a forma di continente Africano sulla zampa destra,. Infatti, il segno è stato inserito nel secondo capitolo per ragioni di sceneggiatura. Fateci caso, Il piccolo leone Alex arriva a Manhattan prima dell`11 settembre 2001. Infatti, in una veduta panoramica degli edifici ci sono ancora le Torri Gemelle. “Madagascar 2” è stato dedicato alla memoria di Bernie Mac. L’attore, nella versione originale, doppia il personaggio di Zuba, il padre di Alex, e morì prima che il film uscisse nelle sale, in seguito ad una polmonite. Il cantante Will.i.am, dei Black Eyed Peas, presta la voce originale a Moto Moto e canta 4 pezzi della colonna sonora: “The Traveling Song”, “I Like to Move It”, “Big and Chunky” e “She Loves Me”. Forse non tutti sanno che la voce di Alex da piccolo è del figlio di Ale (del duo Ale e Franz), Filippo. Il simpaticissimo Chris Rock, nella versione originale del film, presta la voce a Marty ma anche a tutte le l alter zebra che vediamo nella pellicola. Geniale.
Il sequel del film del 2005 è diretto da Eric Darnell e Tom McGrath e vede Alex il Leone, Marty la zebra, Melman la giraffa Gloria l’ippopotamo, i Pinguini e i loro amici abbandonati sulle spiagge del Madagascar. Gli animali, però, hanno architettato uno strampalato piano per tornare a New York, soprattutto grazie all’ingegno dei pinguini, ma prima vivranno straordinaria avventure nel cuore dell’Africa. Ecco 10 cose che ancora non sapevate sul film.
"Mi sento "vuoto", "arrabbiato" e "sconvolto" per aver perso Teddie. E' chiaramente devastato Liam Gibb, 34enne inglese, che ha parlato per la prima volta ai media da quando Kane Mitchell, 31 anni, nel 2019 ha fracassato la testa del suo bambino di appena 11 mesi in quello che è stato definito uno "scatto di rabbia improvviso". L'uomo, che è stato condannato ad un minimo di 18 anni a gennaio, aveva una relazione con la mamma di Teddie, Lucci Smith, 29 anni, da otto mesi e viveva con loro a St Neots, nel Cambridgeshire, Regno Unito. Il bambino era cresciuto sempre con Mitchell poiché la relazione tra sua madre e il padre biologico si era interrotta mesi prima della sua nascita. “Dopo che ci siamo separati non sono mai stato coinvolto nella gravidanza, nel parto e non l'ho nemmeno incontrato quando è nato" ha raccontato Liam a Metro.co.uk. "Non l'ho mai nemmeno tenuto in braccio, né l'ho visto di persona. Non ho mai avuto modo di incontrare mio figlio o vederlo crescere" dice affranto. "Avevo sentito voci preoccupanti su quell'uomo, ma non c'era niente che potessi fare. Mi sentivo così impotente. Sono furioso per l'intera faccenda. Mi ha fatto pensare anche al suicidio" ammette il 34enne. La madre del bambino era tornata dalla scuola dove insegnava nel novembre 2019 e aver trovato Teddie privo di sensi e, dopo aver chiamato un medico generico, le era stato consigliato di chiamare il 999 (numero d'emergenza in Regno Unito), ma ha aspettato mezz'ora prima di farlo. Il bambino è stato ricoverato d'urgenza in ospedale dove gli è stata riscontrata e una frattura cranica e un'emorragia importante al cervello, ma dopo 10 giorni di rianimazione i medici hanno deciso che non poteva essere salvato.
Liam Gibb ha parlato per la prima volta ai giornali inglesi della morte di suo figlio Teddie per mano di Kane Mitchell, il nuovo compagno della sua ex, dal quale aveva avuto il piccolo. L’uomo avrebbe causato fratture devastanti al bambino durante uno “scatto improvviso di rabbia” nella loro casa di St Neots, nel Cambridgeshire, Regno Unito, nel 2019.
Prima ancora del suo annuncio ufficiale, spuntano in rete i dettagli del Galaxy Core Prime, il nuovo smartphone di fascia bassa di Samsung. Le specifiche sarebbero state pubblicate su uno store online indiano, il quale ha prontamente eliminato ogni traccia del prezzo del dispositivo una volta sparsa la notizia. L'elemento che è subito saltato agli occhi dei curiosi è infatti il costo: 110€ per un device che, sulla carta, sembra essere potente e in linea con i modelli più costosi. Secondo le ultime indiscrezioni, il Galaxy Core Prime vanterebbe un display da 4.5 pollici e sarebbe mosso da Android 4.4 KitKat. Tante sorprese anche per quanto riguarda le specifiche tecniche: un processore quad-core da 1.3GHz accompagnato da 1Gb di RAM e 8GB di memoria interna espandibile fino a 32GB. Per quanto riguarda la componente fotografica, invece, il Galaxy Core Prime offre una fotocamera posteriore da 5 megapixel – con flash led e capacità di registrare video in full HD – e una fotocamera anteriore da 2 megapixel. Per concludere, il device sarà accompagnato da una batteria da 2.000 mAh.
Svelato da uno store online indiano, il device monterebbe Android 4.4 KitKat e sarebbe accompagnato da un processore quad-core da 1.3GHz. L’elemento più interessante, però, è il prezzo: 110€ secondo le prime indiscrezioni.
Finalmente arriva anche in Italia la commedia “La fine del mondo”, diretta da quel pazzo di Edgar Wright e interpretata dai suoi amici Nick Frost e Simon Pegg. La pellicola chiude la “Trilogia del Cornetto”, iniziata nel 2004 con “La notte dei morti dementi” e continuata con “Hot Fuzz” nel 2007. Wright, quindi, continua con le sue parodie, la prima horror, la seconda action e la terza fantasy, molto apprezzata dal pubblico giovane, ma forse ancora ancorata ad un’idea dell’umorismo troppo “americana” e quindi poco incline ad una platea internazionale. Comunque, se siete amanti del genere, fan del regista e dei protagonisti, allora non potete non andare al cinema a partire dal 26 settembre. Cinque scatenati amici decidono di riunirsi, vent’anni dopo un'epica gara ad un pub, quando uno di loro si mette in testa di partecipare di nuovo ad una maratona di bevute. Convinti da Gary King, un quarantenne dallo spirito ancora di un adolescente, a ritornare al loro paese natale e a metter piede al mitico pub "La fine del mondo", si ritroveranno a dover lottare per salvare il loro futuro e dello di tutta l'umanità da un’imminente apocalisse, causata da creature aliene mostruose e dai poteri straordinari.
Il folle regista Edgar Wright ha voluto Nick Frost e Simon Pegg per completare la “Trilogia del Cornetto” e dar vita a quest’esilarante “americanata” che farà la gioia di tutti i fan di Wright e dei pazzi protagonisti.
A quattro mesi di distanza dall'uscita di Mood, il rapper romano Nayt analizza come è arrivato al pubblico il suo ultimo disco e la sua evoluzione musicale, che passa anche attraverso la pubblicazione del singolo "Tutto il resto è noi". Nayt, confessando l'allontanamento totale dalla saga Raptus, ha parlato anche di come si sia evoluta la sua scrittura e il processo di autoanalisi affrontato per la composizione del progetto: "Ormai ho scavato veramente molto in fondo". Poi la Roma che non vorrebbe più lasciare e la sua opinione sul ritorno della wave classic dell'hip hop italiano, con dischi come "17" e "FastLife Mixtape 4". Qual è il brano a cui sei più affezionato di Mood? Il mio pezzo preferito di Mood è Favolacce, ma ogni giorno ne cambio uno. Questo brano è stato concepito in due momenti diversi: il primo dove ero più in crisi, e poi l'ho ripreso in un secondo momento, infatti c'è questa trasformazione anche durante lo svolgimento della traccia, dove si riscopre un contatto con i sentimenti, con l'ascoltarsi. Complice anche la pandemia che ci ha rimesso un po' in ascolto, è nato questo pezzo spontaneamente come gli altri. Canti la realtà non è all'altezza dei sogni in "Favolacce". È uno sguardo disilluso verso l'industria musicale, o semplicemente il cambiamento tra uno spirito "underground" di vivere la musica e la sua naturale evoluzione, almeno per te mainstream? Puoi ritrovare un sacco di riferimenti, di argomenti, di temi. Quello principale che mi tocca di più è il fatto che ho idealizzato, come molti ragazzi tendono a fare quando si relazionano con l'idea del successo, della fama, certe situazioni, certe dimensioni. Mi sono reso conto che tante volte è un cliché: lo so e me ne rendo conto. Tante belle cose alla fine le avevo già in mano e non me ne rendevo conto, non voglio sminuire questa cosa. È stata una grande vittoria per me. Spero di continuare a collezionarne tante, ma la realtà è più complessa di quello che pensiamo. Parlando di Mood, quali sono le sensazioni a 4 mesi di distanza, per te e per il pubblico che ha ascoltato e commentato il progetto? Sono veramente fiero di quello che siamo riusciti a fare con questo disco perché era una grande sfida, in pochi ci credevano, secondo me non ho preso una direzione semplice. Non mi sono adagiato su quello per cui la gente mi conosceva, o non soltanto quello. Non ho voluto soddisfare per forza il pubblico, piuttosto ho cercato una mia identità, che sto ancora cercando perché sono giovane sia artisticamente, che anagraficamente. Sono andato più alla ricerca di certe sensazioni, emozioni, atmosfere. Qualcosa di reale che desse alla mia musica una sua unicità. In musica ovunque, la distanza tra le due strofe sembra proprio fotografare il lasciare la via vecchia per la nuova: come pensi che il pubblico abbia preso questo passaggio tra la saga raptus e Mood?
È uscito nelle scorse settimane il suo nuovo singolo “Tutto il resto è noi”, che sembra confermare l’evoluzione artistica del rapper romano Nayt. Una trasformazione che potrebbe essere confermata anche dalle sonorità ritrovate in “Mood”, il suo ultimo progetto uscito quattro mesi fa. Ci racconta il suo cambiamento in questa intervista.
Britney Spears aveva festeggiato il proprio compleanno lo scorso 2 dicembre in maniera davvero speciale, ovvero annunciando il suo nuovo album, la cui uscita è prevista per il marzo prossimo. Ovviamente, l'uscita dell'album sarà preceduta da un singolo che farà da traino e servirà a pubblicizzare ulteriormente il ritorno tanto atteso della reginetta del pop. L'attesa per il nuovo singolo è quasi finita dal momento che Britney Spears tornerà a farsi sentire musicalmente parlando a partire dal prossimo 7 gennaio. In quell'occasione, infatti, è prevista l'uscita di Hold It Against Me, il nuovo singolo della star che a detta di chi l'ha già ascoltato promette di essere grandemente apprezzato dai fan di Britney. Hold It Against Me è stato prodotto da Dr Luke e Max Martin, che hanno deciso in questo caso di dare al brano un sound definitivamente diverso rispetto a quello degli altri artisti di cui i due si sono occupati finora. In merito a Hold It Against Me si è recentemente scatenato un piccolo scandalo per quanto riguarda il testo della canzone: qualcuno aveva pubblicato online il testo di una canzone che sarebbe dovuta essere quella di Britney. Dr Luke si è, però, affrettato a smentire il tutto via Twitter quindi ad oggi non si conosce il vero testo di questo brano. Un'altra incognita di questo grande ritorno per Britney Spears resta il titolo dell'album. La reginetta del pop, recentemente tornata in auge grazie anche all'episodio di Glee a lei dedicato, non ha ancora svelato quale sarà il titolo del suo nuovo album, lasciando quindi un'ultima sorpresa ai propri fan sicuramente in trepidante attesa per questo ritorno. Non resta, quindi, che attendere ancora qualche giorno per scoprire che cosa ha in serbo Britney Spears per questo 2011, con la speranza che la reginetta del pop possa tornare a far parlare di sè solo per la sua musica e non più per il gossip legato alla sua complessa vita privata.
L’attesa sta per finire: esce il 7 gennaio Hold It Against Me, il nuovo singolo di Britney Spears che segnerà l’attesissimo ritorno della reginetta del pop.
La lotteria degli scontrini è ufficialmente partita l'1 febbraio. La nuova riffa di Stato non riguarda soltanto i cittadini, ma premia anche i commercianti: anche loro, infatti, possono partecipare alle estrazioni e vincere premi. Lo scorso gennaio, l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato una guida sugli adempimenti necessari per i negozianti e le istruzioni per l'invio dei dati dei corrispettivi tramite i registratori di cassa telematici, il cui adeguamento è obbligatorio da aprile. La partecipazione alla lotteria non è obbligatoria per i commercianti che non corrono il rischio di sanzioni ma possono essere segnalati all'Agenzia delle Entrate in caso di mancata adesione. La possibilità di partecipare alla lotteria si applica a tutti gli acquisti del valore di almeno 1 euro effettuati dai cittadini presso i negozianti che sono obbligati alla memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi, ovvero tutti gli esercizi che emettono il documento commerciale. Il cliente deve mostrare all’esercente il codice lotteria per accedere alle estrazioni. Si può partecipare solamente per gli acquisti effettuati con strumenti elettronici e per un importo di almeno un euro. Ogni acquisto genera biglietti virtuali che consentono all'utente di partecipare alle estrazioni. Vediamo come funziona la lotteria degli scontrini per i commercianti, secondo quanto indicato sul sito dell'Agenzia delle Entrate. Per partecipare alle estrazioni nel documento commerciale relativo al singolo pagamento deve essere riportato il codice lotteria e la specifica del pagamento elettronico. L’esercente, quindi, deve acquisire al momento della registrazione dell’operazione il codice lotteria del cliente con il lettore barcode o digitando il codice alfanumerico con il tastierino del registratore. Se l’operazione va a buon fine, il commerciante deve chiudere lo scontrino digitando sul tasto del pagamento elettronico. Quando l’operazione viene chiusa e il documento commerciale viene emesso, l’esercente non deve fare altro: il registratore trasmette in automatico i dati al sistema lotteria. Preventivamente, comunque, l’esercente deve verificare che il registratore telematico sia adeguato alla registrazione del codice lotteria e che sia presente il tasto del pagamento elettronico. Di fatto l'esercente deve: In ogni caso, sullo scontrino elettronico dovrà essere riportato sia il codice lotteria del cliente sia il pagamento elettronico dell'acquisto. Se un cliente vince attraverso i suoi biglietti anche l’esercente che ha emesso quel documento commerciale abbinato viene premiato. Vince, quindi, lo stesso scontrino per commercianti e cittadini. I premi sono settimanali, mensili e annuali. Per gli esercenti i premi settimanali sono 15 da 5mila euro ciascuno; quelli mensili sono 10 da 20mila l’uno; quello annuale è uno solo, da un milione di euro. Nel caso in cui gli esercenti vincano attraverso uno scontrino, vengono avvisati tramite Pec o tramite raccomandata al proprio domicilio fiscale, nel caso in cui la Pec non sia attiva o sia piena.
L’Agenzia dell’Entrate ha pubblicato una guida per i negozianti sugli adempimenti necessari per partecipare alla Lotteria degli scontrini 2021. Per gli esercenti non è obbligatorio partecipare alla lotteria degli scontrini: non si rischiano sanzioni, anche se i commercianti che non partecipano possono essere segnalati all’Agenzia delle Entrate. Cosa devono fare i commercianti per permettere ai clienti di partecipare alle estrazioni? E quali sono i premi previsti anche per gli esercenti? Vediamo come funziona la lotteria dei corrispettivi per i commercianti.
Seppur con un po' di ritardo rispetto alle ultime edizioni, il cast del Festival di Sanremo 2012 sta prendendo forma giorno dopo giorno. Dopo la chiusura della pratica conduttori con la notizia che a presentare la kermesse musicale insieme a Gianni Morandi, sarà Rocco Papaleo con le vallette Tamara Ecclestone e Ivana Mrazova, ora c'è da risolvere quella relativi ai 14 big che saliranno sul palco dell’Ariston. La lista ufficiale sarà comunicato solo il prossimo 10 gennaio, ma i nomi già ci sono. Partiamo dai mostri sacri della musica italiana, anticipando che il vincitore dell'ultima edizione, Roberto Vecchioni, non ci sarà. A differenza invece di Eugenio Finardi, Lucio Dalla, Fabio Concato. Il primo ha già assicurato che ci sarà, sul secondo peserebbero la forte richiesta da parte dello stesso Morandi e per quanto riguarda Concato la partecipazione sarebbe mirato anche alla promozione del suo nuovo album di inediti che esce a gennaio col titolo Tutto Qua. Gianni Morandi vorrebbe veder cantare pure Morgan per mettere fine definitivamente ad una polemica che dura dal 2010: quella relativa alle sue dichiarazioni sulle droghe che gli chiusero le porte dell'Ariston due anni or sono. E a Sanremo potrebbe tornare anche un ex vincitore come Francesco Renga (già vincitore con Angelo) in coppia con Omar Pedrini, per riformare quelli che furono i Timoria.
Dopo le conferme più o meno ufficiali delle presenze di Emma Marrone ed Eugenio Finardi, c’è grande attesa per gli altri nomi dei Big che si esibiranno al 62esimo Festival di Sanremo. Non ci sarà Roberto Vecchioni, si vocifera di Morgan e degli altri ex talent show.
Sexy, talentuoso, misterioso, un po’ burbero ma dalla bravura immensa. Joaquin Phoenix è realmente uno dei più istrionici attori di Hollywood, ma l’Academy non gli ha ancora assegnato un meritatissimo Oscar, anche se ci è andato vicino più volte. Lo ha sfiorato nel 2001, quando è stato nominato per la sua fenomenale interpretazione di Commodo ne “Il gladiatore”, di Ridley Scott, e nel 2006 quando ha dato vita ad uno straordinario Johnny Cash in “Quando l’amore brucia l’anima – Walk the line”, vincendo il Golden Globe e un Grammy Award. L’ultima nomination risale al 2013, per “The Master”, di Paul Thomas Anderson, che gli ha comunque fatto vincere la Coppa Volpi al Festival di Venezia, nel 2012. L’attore è anche noto per il suo attivismo sociale e il sostegno di associazioni come Amnesty International, The Peace Alliance, e si batte da sempre in difesa degli animali, infatti è membro di People for the Ethical Treatment of Animals e In Defense of Animals, oltre ad essere un convinto vegano. La stessa vita di Joaquin Phoenix sembra un film. Il suo vero nome è Joaquin Rafael Bottom e nasce a San Juan il 28 ottobre del 1974. Suo padre è John Lee Bottom, carpentiere cattolico di Fontana, in California, mentre sua madre è Arlyn Dunetz, segretaria nata nel Bronx da genitori ungheresi e russi, di religione ebraica. I due si conobbero a Los Angeles e vissero da hippie, per poi diventare missionari nella setta religiosa dei Figli di Dio, in Sud America. John e Arlyn ebbero cinque figli: River, Rain, Joaquin, Liberty e Summer. Joaquin era l’unico al quale non fu dato un nome ispirato alla natura così, per non sentirsi escluso, a quattro anni decise di farsi chiamare Leaf (foglia). I genitori rientrarono in USA nel 1978, dopo la delusione ricevuta dalla setta, e decisero di cambiare il cognome in Phoenix (Fenice, in onore dell’uccello che risorge dalle proprie ceneri). In USA, la madre cominciò a lavorare come segretaria alla NBC e il padre come architetto. I figli iniziarono ad esibirsi in varie competizioni ad Hollywood, fino a quando vennero notati dalla talent scout Iris Burton e furono scritturati dalla regista Penny Marshall per la Paramount. L’esordio di Joaquin avviene nel 1982, con la serie tv “Sette spose per sette fratelli”, dove suo fratello River è uno dei protagonisti. Successivamente, reciterà in “Space Camp – Gravità zero”, 1986, di HarryWiner e “Parenti, amici e tanti guai”, nel 1989, ma poi seguì il padre in Messico, lasciando momentaneamente le scene. All’inizio degli anni Novanta torna negli USA, ma purtroppo vivrà una terribile esperienza che lo segnerà a vita. L’attore, infatti, sarà uno dei testimoni della morte del fratello River, avvenuta per overdose nel locale Viper Room, di proprietà di Johnny Depp, durante la notte di Halloween del 1993. Depp e Flea, chitarrista dei Red Hot Chili Peppers stavano suonando e si precipitarono fuori quando videro River in condizioni pietose. Joaquin chiamò il 911, ma quando arrivò l’ambulanza era già morto. L’autopsia rivelò che era deceduto per un mix letale di eroina, cocaina, cannabis, Valium e un anti-influenzale. La telefonata di Joaquin fu registrata e trasmessa da varie trasmissioni e tv e quest’invadenza nella sua vita privata lo fece allontanare, nuovamente, da Hollywood. Phoenix decide di tornare nel 1995, girando il film “Da morire”, di Gus Van Sant, poi “U Turn – Inversione di marcia”(1997), di Oliver Stone, “Il sapore del sangue” (1998), diretto da David Dobkin e “8mmn – Delitto a luci rosse”(1999), di Joel Schumacher. La sua stella inizierà a splendere senza sosta all’inizio degli anni Duemila. Proprio in quell’anno, Phoenix gira “Quills – La penna dello scandalo”, di Philip Kaufman, nel ruolo di Abbé de Coulmier, ma il successo planetario glielo darà il ruolo dell’imperatore patricida Commodo ne “Il gladiatore” di Ridley Scott. A quel punto, decide di collaborare con il regista M. Night Shyamalan in due blockbuster assoluti: “Signs”(2002) e “The Village”(2004). Nel 2005 gira il profondo “Hotel Rwanda”, di Terry George e il bellissimo “Quando l’amore brucia l’anima – Walk The Line” diretto da James Mangold. A scippargli l’Oscar, per quest’ultimo film, fu Philip Seymour Hoffman, protagonista di “Capote”. Nel 2010, l’attore gira il mockumentary “Joaquin Phoenix – Io sono qui”, diretto da Casey Affleck e presentato, fuori concorso, al 67° Festival di Venezia. La pellicola racconta la vita dell'attore Joaquin Phoenix, a partire dall'annuncio dell'abbandono della sua carriera cinematografica, e descrive il suo passaggio ad una carriera come artista hip hop. Durante tutto il periodo delle riprese cinematografiche, Phoenix è rimasto nel personaggio durante le apparizioni in pubblico, questo ha fatto sì che il progetto cinematografico sia rimasto oscuro al pubblico e agli addetti ai lavori.
Il fenomenale attore ha sfiorato per ben tre volte l’ambita statuetta, ma la sua estrema bravura, lo charme innato e l’istrionicità dei suo ruoli, lo hanno portato comunque in cima all’Olimpo di Hollywood, a soli 40 anni. La strada è ancora lunga e l’Academy si ricorderà, nuovamente, di lui.
Non è raro che su TikTok un video apparentemente simile a molti altri finisca per qualche motivo sotto agli occhi di milioni di persone; nell'ultimo caso però, oltre alla fama istantanea, l'operato degli algoritmi della piattaforma ha fruttato all'autore dell'ultimo fenomeno virale un pick-up completamente nuovo e una fornitura titanica di succo di mirtilli. La storia ha per protagonista Nathan Apodaca, un TikToker statunitense che sulla piattaforma di condivisione video pubblica clip ormai da gennaio di quest'anno, ma che a fine settembre si è esibito in una scena che ha attirato l'attenzione di parecchi utenti: dopo essersi trovato con la vecchia automobile in panne si è recato al lavoro sulla sua longboard sorseggiando placido da una bottiglia di succo di mirtilli Ocean Spray, una marca nota negli Stati Uniti. Il video non mostra acrobazie eclatanti né può essere considerato particolarmente degno di nota tra tutti quelli che popolano TikTok; qualcosa nella miscela tra la musica scelta — Dreams dei Fleetwood Mac, sulla quale l'autore fa anche un lip sync al termine del video — e l'atmosfera della clip deve però aver colpito gli utenti della piattaforma. L'attenzione iniziale suscitata dal video ha fatto in modo che gli algoritmi di TikTok lo proiettassero nelle pagine di milioni di persone, amplificandone il potenziale virale. Il risultato: il singolare viaggio in longboard di Apodaca è stato visto 29 milioni di volte, e la sua bottiglia di Ocean Spray in bella vista ha fatto al brand una pubblicità insperata. L'azienda se n'è accorta e ha pensato di approfittare della situazione e contemporaneamente di ricompensare il TikToker per l'operazione di marketing involontaria: pochi giorni dopo la pubblicazione del video virale ha fatto recapitare a casa di Apodaca un pick-up — ovviamente carico di succo di mirtilli — col quale potersi recare al lavoro senza doversi preoccupare della vecchia auto. We loved the skateboard, but thought this set of wheels had a better sound system… Enjoy @doggface208! #dreamschallenge #cranberrydreams
Nel video l’autore si reca al lavoro sulla sua longboard dopo essere rimasto con l’auto in panne. Il video ha accumulato 29 milioni di visualizzazioni, facendo pubblicità al marchio del succo di frutta che appare all’interno, e per questo motivo l’azienda ha premiato il TikToker con un mezzo di trasporto nuovo di zecca.
Aveva detto che l'edizione 2021 sarebbe stata l'ultima, Amadeus, dopo essere tornato sui suoi passi già nel 2020, quando aveva detto che non avrebbe condotto la seconda edizione del festival di Sanremo. E invece siamo al terzo anno consecutivo in cui il presentatore salirà sul palco dell'Ariston, facendolo da vincitore. Le critiche che gli erano piombate addosso prima e durante quest'ultima edizione, ma anche una certa sfiducia da parte della Rai e le voci fatte circolare sull'arrivo di Alessandro Cattelan avevano portato Amadeus a ripetere in tutte le interviste che questa volta il suo no era definitivo. La porta era rimasta aperta solo a una sorta di Sanremo estiva per ripagare la città delle problematiche della cinque giorni di marzo. Poi, però, è successo qualcosa. Innanzitutto c'è stato il successo clamoroso dei Maneskin, la band che dopo Sanremo ha conquistato l'Eurovision, riportandolo in Italia, e conquistando le classifiche di tutto il mondo, diventando una delle 15 band più ascoltate al mondo in streaming. Ma soprattutto il cambio ai vertici Rai con l'arrivo nella tv pubblica dell'Amministratore Delegato Carlo Fuortes, che ha avuto un ruolo decisivo nella conferma del presentatore, che ovviamente è anche una fonte sicura di pubblicità, specie dopo il risultato di questi due anni. In fondo lo ha detto lo stesso Amadeus nella breve dichiarazione post annuncio: "E' una grandissima gioia – aggiunge Ama – e per questo ringrazio l'amministratore delegato Fuortes e il direttore di Rai1 Coletta". E proprio Coletta ha sottolineato come "il percorso musicale intrapreso due anni fa da Amadeus ha segnato un cambiamento culturale importante nella storia del Festival che ha portato i Maneskin, vincitori dell'ultima edizione, ad aggiudicarsi anche l'Eurovision Song Contest". Quella del 2020 fu l'edizione dei record, con ascolti altissimi e la vittoria di Diodato, con una canzone che era piaciuta a tutti, dando finalmente una vittoria importante a uno dei cantautori più talentuosi del Paese. Ma era anche stata l'edizione del rilancio definitivo di Elodie, dell'esplosione anche per un pubblico diverso e mainstream dei Pinguini Tattici Nucleari e, ovviamente, della crescita della popolarità e della polarizzazione nei confronti di Achille Lauro. Ma quello del 2020 è stato anche l'ultimo Sanremo pre pandemia: Diodato, per esempio, non ha potuto sfruttare quella vittoria, accontentandosi di un Eurovision senza gara e quel successo era stato presto offuscato dal Covid, con un anno senza concerti se non una piccola finestra estiva, con tutte le restrizioni del caso. Riprendere in mano il festival ha voluto dire, per Amadeus, rimettersi in gioco, pur sapendo che non sarebbe stato lo stesso. I problemi sono stati tanti e anche gli errori di comunicazione non hanno contribuito a tenere il clima disteso e sereno. Gli ascolti hanno un po' pagato dazio, pur restando alti, ma è anche vero che dopo un anno in casa, si è ampliata la platea sul second screen a discapito della fruizione tradizionale, con un incremento enorme di Raiplay, grazie anche a una line up giovane. Ma soprattutto è stato l'anno dei Maneskin, la band di Damiano, Victoria, Thomas ed Ethan che sta conquistando le classifiche mondiali, compresi Uk e Usa, e che oggi sono tra i 15 artisti più ascoltati in streaming con oltre 52 milioni di ascoltatori mensili. Un successo, questo, che si deve ad Amadeus, e alla sua scelta. Ma da questo Sanremo è anche uscito uno dei tormentoni più apprezzati di questi ultimi anni, ovvero "Musica leggerissima" di Colapesce Dimartino e, in generale, un totale di ascolti che deve tanto anche alla coppia Fedez-Michielin, Irama, Madame, tra gli altri. Insomma, nonostante il fantasma Cattelan, Amadeus è stato individuato come quello che poteva ancora una volta prendere la guida di un'auto non semplice.
Aveva detto che l’edizione 2021 sarebbe stata l’ultima, Amadeus, dopo essere tornato sui suoi passi già nel 2020, quando aveva detto che non avrebbe condotto la seconda edizione del festival di Sanremo. E invece siamo al terzo anno consecutivo in cui il presentatore salirà sul palco dell’Ariston, facendolo da vincitore.
Spesso si pensa che regalare un profumo a Natale sia scontato e banale: un regalo che viene acquistato solo da chi non ha idee originali per stupire amiche, partner o colleghi di lavoro. In realtà se il profumo viene scelto accuratamente in base alla persona che lo riceverà può essere un pensieri apprezzato. Ecco 10 idee da mettere sotto l'albero: dai profumi per lei alle fragranze per gli uomini, senza dimenticare i cofanetti regalo. Dior – Miss Dior (57,50€): un profumo must have per le donne che amano le fragranze fresche e fruttate. Un profumo delicato ed elegante che evolve con il tempo: da fragranza agrumata si trasforma in floreale e infine in muschiata. Un regalo perfetto per chi ama lasciare il segno. Jean Paul Gaultier – Classique Intense (44,00€): una nuova fragranza orientale e intensa, ideale per la donna che ama colpire con la propria sensualità. Una profanazione floreale arricchita da patchouli e melograno e vaniglia abbinata ai fiori di tiarè e d'arancio. Chloé – Love Story (56,50€): un profumo fresco e sexy perfetto per la donna che ama la propria femminilità; la fragranza è impreziosita dalle note del gelsomino stephanotis, conosciuto anche come il fiore della felicità, oltre che dal cedro e dai fiori d'arancio.
Chi l’ha detto che regalare un profumo a Natale è scontato e banale? La giusta fragranza o cofanetto di profumi studiato appositamente per chi riceve il regalo può essere un pensiero apprezzato. Ecco 10 idee da mettere sotto l’albero.
Sono stati confermati ufficialmente i primi nomi del concerto evento che il prossimo 7 giugno si terrà allo Stadio San Paolo per ricordare Pino Daniele. Una serata speciale che si chiama "Pino è" in omaggio a quella "Napule è", una delle canzoni più amate del cantante napoletano e che tra qualche mese vedrà salire sul palco alcuni tra gli artisti più amati del Paese: hanno dato conferma, infatti, Biagio Antonacci, Claudio Baglioni, Mario Biondi, Francesco De Gregori, Elisa, Emma, Giorgia, Jovanotti, Fiorella Mannoia, Gianna Nannini, Eros Ramazzotti e Giuliano Sangiorgi che sono solo i primi nomi che daranno vita a un concerto speciale. All'interno di uno dei luoghi simbolo del calcio, ma anche della musica napoletana (soprattutto negli anni scorsi), andrà in scena una serata commemorativa di cui si parla da qualche mese e di cui erano stati anticipati dei nomi che oggi hanno trovato conferma. In uno dei rari appuntamenti musicali nello Stadio di Fuorigrotta, quindi, si alterneranno molti dei cantanti che hanno avuto un rapporto particolare col mascalzone Latino che fu protagonista di un concerto storico, nel 1994, assieme a Jovanotti e a Eros Ramazzotti, che lo vollero ricordare chiamando al proprio fianco il sax di James Senese suonando e cantando "Yes I know my way", "Chiove", "Napul’è" e una versione di "A me me piace o blues": "Questa musica non si fermerà, Pino Daniele mi ha insegnato la libertà perché Je sò pazzo, io penso positivo, Je song'e Napule, facimme nu burdello" disse Jovanotti che aveva studiato bene.
Ci saranno Jovanotti e Ramazzotti, ma anche Giorgia, Emma, Fiorella Mannoia, De Gregori e tanti altri al concerto evento dedicato a Pino Daniele che si terrà il prossimo giugno allo Stadio San Paolo.
Fino a dove possa spingersi l'amore di un padre solo chi è genitore può saperlo. Ma sicuramente esaudire i desideri della persona amata è una delle gioia più grandi che chiunque possa provare. Così un papà ha deciso di realizzare il sogno della figlia: avere una camera da letto incantata. L'utente di imgur ha spiegato sul suo blog come è riuscito a costruire un perfetto luogo da fiaba: "Mia figlia voleva un albero delle fate nella sua stanza in cui potesse sedersi e leggere libri, scalare i rami, e con anche un salotto superiore. Ero un po' impreparato per la realtà fisica di questo progetto. Ho usato il set-design Disney come ispirazione. Anche se è stato difficile, ho imparato una quantità enorme di cose lungo la strada. È riuscito tutto abbastanza bene, e lei è così felice nella sua nuova stanza!", spiega l'ingegnoso papà che si confessa esperto di video giochi ma non di costruzioni. La sua inesperienza non lo ha però spaventato o fermato nel trasformare la camera di sua figlia in un luogo fatato.
L’amore di un padre non conosce limiti anche se richiede un lavoro di 18 mesi per creare una camera da letto da fiaba alla propria figlia.
Come preannunciato dal presidente dell'Enac ieri, i voli dal Nord Italia sono ripartiti questa mattina a partire dalle 8. L'attività riprende dunque gradualmente, dopo che il primo decollo – un volo AirOne diretto da Linate Milano a Palermo – ha dato il via al riattivarsi del traffico aereo. Da stamattina i vettori collegano l'Italia anche alle mete nordeuropee: un aereo Klm è volato in direzione di Amsterdam. I voli nell'aerea immediatamente interessata dall'eruzione in Islanda, invece, sembra siano ancora interessati da un considerevole rallentamento. La British Airways, ad esempio, ha annullato tutti i voli a corto raggio a causa della nube islandese, mentre quelli a lungo raggio dovrebbero potersi riattivare a partire dalle ore 16. La compagnia inglese ha commentato in una nota che "Dopo le ultime informazioni ricevute dal National Air Traffic Services sull'evoluzione delle ceneri vulcaniche nello spazio aereo del Regno Unito, siamo spiacenti di non poter assicurare i nostri voli a corto raggio per martedì 20 aprile".
Non mancano cancellazioni ed incertezze. Ryanair e British Airways hanno già dovuto cancellare alcuni voli per il nord Europa.
È un Jovanotti in versione Babbo Natale quello di queste ultime settimane. Il cantante di Cortona, infatti, è stato protagonista di vari gesti di solidarietà umana e non solo, dalla cena con gli sfollati del terremoto del centro Italia, fino alla donazione al canile di Ossona, passando per il concerto a sorpresa all'ospedale pediatrico di Firenze. Insomma, non si fa pregare Jova che cerca di fare tutto senza riflettori – non troverete riferimenti sulla sua pagina a queste donazioni – ma che si dà da fare senza distinzioni. Nei giorni scorsi, infatti, il cantante ha regalato 15 quintali di crocchette per i cani accolti dal canile di Ossaia di Cortona (Arezzo) a cui ha voluto dimostrare il proprio affetto in questo modo. Il rifugio, che posta periodicamente anche sui propri social, foto e informazioni dei propri ospiti serve i 5 comuni dell'area sanitaria della Valdichiana, ovvero Cortona, Castiglion Fiorentino, Lucignano, Marciano della Chiana e Foiano della Chiana ed è un'istituzione per cui Jovanotti si era già mosso in passato, diventandone anche testimonial diretto, quando posò, assieme ad altri amici per il calendario annuale creato proprio per raccogliere fondi a favore della struttura.
Jovanotti ha regalato 15 quintali di crocchette al canile di Ossaia di Cortona, una struttura che aveva già supportato in passato. Nei giorni scorsi, inoltre, era stato protagonista di un concerto a sorpresa per i bambini dell’ospedale Meyer di Firenze.
I travestimenti delle ragazze nelle serate di Arcore? Solo gare di burlesque. A dichiararlo è Silvio Berlusconi durante una pausa dell'udienza del processo Ruby. L'ex Presidente del Consiglio tenta così di giustificare il racconto di Imane Fedil, una delle "pentite" delle feste di Arcore. Imane, qualche giorno fa, fece riferimento alla presunte performance di Nicole Minetti e Barbara Faggioli che, in una serata trascorsa in compagnia del Cavaliere, "si presentarono vestite con tunica nera, copricapo bianco e croce sul seno". Le ragazze, a suo dire, iniziarono un balletto, a seguito del quale "si misero a togliere, mentre cantavano e si dimenavano tra di loro". Poi c'era Iris Berardi che "indossò la maglietta di Ronaldinho, con tanto di maschera, e si mise a ballare al palo. A poco a poco si è tolta tutto ed è rimasta in perizoma". Per Berlusconi, però, si trattò solo di "gare di burlesque".
Così Silvio Berlusconi ha commentato i travestimenti delle ragazze durante le serate ad Arcore. Poi ha affermato: “Mantengo queste ragazze perché hanno avuto la vita rovinata da questo processo”.
Fiocco azzurro per Beatrice Borromeo e Pierre Casiraghi: la giornalista e il figlio di Carolina di Monaco sono diventati genitori di un maschietto. Il piccolo, il cui nome al momento non è stato ancora reso noto, è nato il 28 febbraio, all'ospedale Principessa Grace di Montecarlo, lo stesso dove erano nati gli gli zii Andrea e Charlotte. La prima a dare la notizia è stata Matilde Borromeo, che ha pubblicato una tenera foto su Instagram, lasciando intendere come, da oggi, un'altra data nella storia della famiglia avesse assunto un certo peso: "28/02/2017, una nuova data da aggiungere nel calendario della nostra famiglia". Questo il contenuto del post pubblicato dalla più piccola delle sorelle Borromeo, con tanto di cuoricini azzurri. Arriva così in casa il primo piccolodella coppia, dopo le foto delle scorse settimane in cui la splendida giornalista mostrava ai fotografi un pancione enorme, in dolce attesa.
Il primo figlio della coppia di rampolli è un maschietto. A dare la notizia la più piccola delle sorelle Borromeo, che ha pubblicato su Instagram una foto per dare la notizia.
È diventato un vero e proprio caso politico il prolungato silenzio del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, soprattutto perché ha coperto un arco di tempo fondamentale per la campagna elettorale, tanto delle Regionali che del referendum sulla riforma della Costituzione. Un periodo di assenza dalla scena pubblica che non ha una spiegazione ufficiale, ma che fa tanto più rumore perché cominciato dopo il “no, grazie” di PD e M5s all’invito di allearsi anche in Puglia e nelle Marche per provare a contendere la vittoria al centrodestra, evitando così di rafforzare l’opposizione e in particolare Matteo Salvini. Da allora, Conte non si è fatto né vedere né sentire, continuando a lavorare al Recovery Plan nazionale, ma evitando accuratamente di associare la sua figura alle competizioni territoriali e men che meno al referendum sul taglio dei parlamentari (aveva annunciato il sì settimane prima). Intendiamoci, non c’è mai stata la possibilità che questo del 20 e 21 settembre potesse essere considerato un test nazionale sull’operato del suo governo durante la pandemia. Ma per le singole forze che compongono la maggioranza questo è comunque un appuntamento cruciale, diremmo addirittura fondamentale. Il punto è che, lasciando da parte Campania e Veneto (di fatto assegnate), le forze della maggioranza hanno praticamente tutto da perdere e pochissimo da guadagnare: il M5s non ha chance di essere competitivo da solo, il PD si è ridotto a considerare un successo l’eventuale tenuta in Puglia e Toscana, Italia Viva non si aspetta granché dalla consultazione, l'area di sinistra è essenzialmente subalterna ovunque. Il senso della proposta di Conte, in effetti, era tutto qui: fare fonte comune per non rafforzare l’opposizione, prendendo atto della necessità di mettersi d’accordo su candidati comuni, legittimando politicamente il patto di governo e preparando il terreno per i prossimi mesi. Peraltro, in un contesto di graduale ma costante avvicinamento strutturale di PD e M5s, testimoniato dalle parole di Di Maio e Zingaretti e dal rafforzamento dell’ala governista trasversale ai gruppi parlamentari. Non è un caso che in queste ore siano in molti all’interno dei due schieramenti a pensare che “si sarebbe potuto fare di più” per non disperdere i consensi nelle Regioni in bilico (Puglia e, in parte, Marche) e in Toscana, dove un’eventuale sorpresa leghista potrebbe avere ripercussioni clamorose sulla stessa leadership democratica.
Malgrado le solite manovre diversive, è chiaro a tutti che le Elezioni Regionali del 20 e 21 settembre avranno ripercussioni importanti sul futuro del Governo Conte. In gioco, più che la tenuta dell’esecutivo, vi sono gli equilibri interni al Partito Democratico e al Movimento 5 Stelle. E non è un caso che Conte se ne stia tenendo alla larga.
Questa novità legislativa ci permette di completare il quadro delle problematiche relative alla separazione e al divorzio. Infatti, in passato abbiamo già analizzato – l'obbligo di mantenimento del coniuge debole e la questione connessa alla problematica della perdita del diritto al mantenimento per l'addebito della separazione – l'obbligo di mantenimento dei figli (maggiorenni o meno) – la violazione dell'obbligo di mantenimento dei figli e del coniuge – il diritto di abitazione della casa familiare – l'addebito della separazione
I nuovi articoli da 337 bis c.c. a 337 octies c.c. (introdotti dal decreto legislativo del 28.12.2013 n.154 art. 55) riscrivono la responsabilità genitoriale verso i figli in caso di separazione, scioglimento, cessazione degli effetti civili, annullamento, nullità del matrimonio e nei procedimenti relativi ai figli nati fuori del matrimonio.
Fermare i migranti con muri, barriere e fili spinati. Un'idea che periodicamente torna di moda per risolvere le crisi migratorie nel mondo, dal confine Sud degli Stati Uniti a quello dell'Est Europa. Nel giorno in cui i ministri dell'Interno dell'Unione europea si riuniscono in Lussemburgo, per confrontarsi proprio sulla questione migratoria e sulle frontiere dell'Ue, da un gruppo di Paesi comunitari è partita una lettera diretta alla Commissione europea e alla presidenza del Consiglio Ue. A firmarla sono Austria, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Grecia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria. Secondo i dodici Paesi dell'Unione europea che firmano la lettera è necessario trovare nuovi strumenti per proteggere le frontiere esterne dell'Ue di fronte ai flussi migratori, anche col finanziamento europeo di recinzioni e muri. L'Europa "ha bisogno di adeguare il quadro giuridico esistente alle nuove realtà", come la "strumentalizzazione dell'immigrazione irregolare", si legge nella missiva. Bisogna creare "salvaguardie nel diritto dell'Ue che consentano agli Stati membri di agire rapidamente e proporzionalmente alla minaccia, in difesa della loro sicurezza nazionale e dell'intera Ue". Il problema, in pratica, è che "la sorveglianza delle frontiere non impedisce alle persone di tentare illegalmente valichi di frontiera" e perciò "sarebbe utile integrarla con ulteriori misure preventive".
Austria, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Grecia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria hanno firmato una lettera in cui chiedono alla Commissione Ue e al Consiglio europeo di pensare alla costruzione di “barriere fisiche” per proteggere le frontiere dell’Unione.
Ci sono voluti mesi per metabolizzare due delle sfide più difficile che la vita le ha posto: Belen Rodriguez si mette finalmente a nudo dopo un periodo nero a seguito dell’aborto spontaneo e della diffusione del video hard, da parte del suo ex fidanzato Tobias Blanco. All’indomani della sua partecipazione a Sanremo 2012, la showgirl si racconta alle pagine di Vanity Fair, tirando fuori dolore e delusione, ma anche una rinnovata voglia di vivere. La storia del video a luci rosse è arrivata proprio quando Belen viveva uno dei momenti più splendidi della sua carriera, gettando fango e cattiverie sull’argentina. Per la prima volta la Rodriguez parla del suo ex, l’uomo che lei ha ormai trascinato in tribunale: Quella è stata una violenza che mi ha stroncato. Vergognarmi non è nella mia natura, ma ci ho messo un pezzo a ritrovare il coraggio di guardare in faccia le persone. Mostrarmi sensuale non è un problema – altrimenti non avrei posato per queste foto – però la sessualità è una cosa diversa, intima. Ero giovane, inesperta, il mio ex è stato una carogna senza onore a ricattarmi… Di sbagliato c'era l'età, non la cosa in sé. Tra noi donne, ne sono convinta, siamo in tante a giocare con video e foto: non mi sembra una perversione oscena. All'inizio della storia con Fabrizio, a volte, nascondevo una telecamera prima di fare l'amore.
Dopo mesi di silenzio Belen Rodriguez torna sulla storia del ricatto per il video hard, da parte del suo ex fidanzato Tobias Blanco; una carogna senza onore, ecco la definizione più appropriata per l’uomo che le ha rubato l’intimità quando era poco più di una bambina.
Come ormai sappiamo "All I Want For Christmas" è la canzone di Mariah Carey che le ha dato la possibilità entrare in tutte le case del mondo nel periodo natalizio, diventando in pochissimi anni un grande classico delNatale, assieme alle varie "White Christmas", "Jingle Bells" e "Let It Snow" per citarne solo alcune. Ogni anno, poi, si scopre che la canzone ha sorpassato qualche record: da dicembre in poi, infatti, il pezzo della Carey torna in alta rotazione nelle radio di tutto il mondo e sono tantissimi quelli che l'ascoltano sulle varie piattaforme di streaming audio e video. Nei giorni scorsi Billboard, la rivista che pubblica anche le classifiche ufficiali di vendita negli Stati Uniti ha confermato che "All I Want For Christmas is You" è l canzone natalizia a raggiungere la posizione più alla nella Billboard 100, la classifica dei singoli, piazzandosi alla posizione numero 6. Un classico che si ripete ogni anno scalando un gradino e così diventa la più alta da 60 anni a questa parte, ma non in generale, visto che "The Chipmunk Song," di David Seville and The Chipmunks raggiunse la prima posizione, nel 1958, restandoci per quattro settimane. Non smetto mai di stupirmi quando questa canzone riemerge nelle classifiche, ogni anno" ha detto proprio la cantante a Billboard in una nota stampa. "Che incredibile regalo di Natale. È stato un anno fantastico per me con l'uscita del mio album ‘Caution' e questa è la stella in cima al mio Albero di Natale. Grazie a tutti per il supporto".
Come ogni anno “All I Want For Christmas”, classico natalizio, ormai, di Mariah Carey, diventa la colonna sonora delle feste e soprattutto ogni anno batte un record. Quest’anno è diventata la canzone natalizia a raggiungere la più alta posizione in classifica da 60 anni a questa parte. Ma quanti introiti porta a la cantante?
Tornare a spostarsi liberamente in Europa: è questo l'obiettivo dell'Ue. Come raggiungerlo? Con un passaporto Covid. Si tratta di una vera e propria proposta di legge, con un valore riconosciuto dunque, non opzionale. L'annuncio lo ha dato Ursula Von der Leyen su Twitter: "Presenteremo questo mese una proposta legislativa per un digital green pass". Il passaporto verde digitale ha l'obiettivo di fornire: "La prova che una persona è stata vaccinata, i risultati dei tamponi per coloro che non hanno ancora ricevuto il vaccino e informazioni sulla eventuale guarigione dal Covid-19", spiega la presidente della Commissione europea. I dati personali saranno protetti, così come la sicurezza e la privacy dei cittadini europei. Il digital green pass servirà a "facilitare la vita degli europei", continua Von der Leyen. L'obiettivo della proposta di legge portata avanti dalla Commissione Ue è "consentire ai cittadini di muoversi gradualmente in sicurezza nell'Unione o all'estero, per lavoro o per turismo". Un vero e proprio passaporto che contenga tutte le informazioni necessarie, in sostanza. La proposta della Commissione sarà presentata ufficialmente il prossimo 17 marzo, ma è stata già annunciata ai ministri della Salute dei Paesi europei in un incontro informale in videoconferenza.
Un passaporto Covid vero e proprio, questa è la proposta legislativa portata avanti dalla Commissione europea per riprendere a viaggiare nel continente in sicurezza. Il digital green pass – annunciato da Ursula Von der Leyen – terrà conto del vaccino e del risultato dei tamponi fatti nel caso in cui non lo si abbia ancora ricevuto, ma anche della eventuale guarigione dal virus. La presidente garantisce che la privacy e la sicurezza dei dati saranno prioritarie.
Due cuccioli di tigre bianca, Osman e Halime, sono stati trasferiti nella loro nuova casa nel Nicaragua National Zoo dove ad aspettargli ci sono altri esemplari rari di grandi felini. I due piccoli infatti appartengono ad una specie molto rara. Vediamo insieme cosa c’è da sapere su questi due cuccioloni di tigre bianca. Osman e Halime, chi sono. I fratelli Osman e Haline sono due cuccioli di tigre bianca di cinque mesi e sono gli unici della loro specie in America Centrale. Sono stati donati da uno zoo messicano, dove si trovano i loro genitori, e rappresentano la terza generazione di tigri nate in cattività in questo paese. Cosa dobbiamo sapere sulle tigri bianche. Le tigri bianche, così come i leoni bianchi, sono animali estremamente rari, di loro se ne contano poche centinaia di esemplari in tutto il mondo, e il loro aspetto è così a causa di un gene recessivo, che non centra nulla con l’albinismo, la condizione per cui la produzione di melanina è inibita. La tigre bianca è la tigre reale del Bengala ed ha questi colori a causa della mancanza di un pigmento, la Feomelanina, che dà il colore arancione al pelo. Non si tratta di una sottospecie di tigre, così come non è albina, come già detto, ma è proprio una variante rara della tigre del Bengala. Gli esemplari appartenenti a questa specie sono lunghi tra i 2,4 e i 3,1 metri, per quanto riguarda i maschi, e tra i 2,1 e i 2,6 metri, per quanto riguarda le femmine. I primi pesano tra i 190 e i 260 chili, mentre le seconde circa 160 chili.
Due cuccioli di tigre bianca, una specie di tigre molto rara, sono stati trasferiti in uno zoo in Nicaragua dove troveranno altri esemplari di grandi felini speciali come loro. I piccoli hanno cinque mesi e si chiamano Osman e Halime e sono stati separati dai loro genitori, rimasti in uno zoo in Messico. Ecco cosa c’è da sapere su di loro.
Tira una brutta aria fra Angelica Livraghi e il preferito dal pubblico e autoelettosi leader Ferdinando Giordano all’interno della casa del Grande Fratello 11. Il nocciolo della discussione ruota intorno alle malelingue riguardo alla loro relazione e alla spontaneità di entrambi, ma soprattutto di Ferdinando che avrebbe montato tutto per ottenere riscontro all’interno e all’esterno della sua simpatia e attrazzione per Angelica. La ragazza gli ha sempre rimproverato un espressione troppo plateale del suo sentire, ma l’aveva accettata perché facente parte del suo modo di essere. Ora però Angelica dopo aver parlato con Sheila Capodanno, che è la più agguerrita nemica della coppia, la quale le ha detto di aver parlato con Ferdinando e che questi le avesse confessato che ci voleva provare solo per fare Gossip e salire nelle preferenze del pubblico. Il ragazzo parla di un fraintedimento, che lui avrebbe detto che la cosa avrebbe necessariamente creato pettegolezzo e che non lo aveva fatto appositamente per quello. Angelica credendo nella coppia con Ferdinando lo ammonisce dicendo che se ha qualcosa da dire dovrebbe dirlo a lei per prima, altrimenti si creano brutti giri di parole, e comunque non bisogna dimenticare che si tratta di un gioco, e se gli altri concorrenti dovessero convincersi della falsità dei due non ci metterebbero molto a coalizzarsi ed estrometterli dalla casa, e buonanotte ai suonatori come si suol dire. CHI VUOI ELIMINARE FRA NORMA, PIETRO E MATTEO? CLICCA QUI PER VOTARE
La coppia più amata del Grande Fratello 11 Angelica Livraghi e Ferdinando Giordano chiariscono alcuni aspetti della loro storia e del rapporto con gli altri inquilini.
In futuro l'asteroide Apophis 99942 rischierà di schiantarsi contro la Terra un centinaio di volte, col passaggio più pericoloso previsto per il 2068. Lo ha annunciato un team di astronomi russi del Dipartimento di Meccanica Celeste presso l'Università Statale di San Pietroburgo, che ha pubblicato un nuovo e dettagliato rapporto sulle possibili traiettorie del famigerato ‘sasso spaziale'. Cos'è Apophis 99942. Scoperto il 19 giugno del 2004 dagli scienziati Roy A. Tucker, David James Tholen e Fabrizio Bernardi (astronomo italiano) grazie al Kitt Peak National Observatory nel deserto di Sonora, in Arizona, Apophis 99942 – chiamato come il dio del male egizio – è un asteroide di circa 320 metri di diametro. È uno degli oggetti celesti che più ha creato apprensione negli scienziati, dato che i primi calcoli prevedevano una possibilità di impatto col nostro pianeta circa del 3 percento (1 su 37) il 13 aprile del 2029. Calcoli successivi hanno tuttavia ridotto di molto questo rischio, e ora sappiamo che passerà in tutta sicurezza a una distanza di appena 37.600 chilometri dalla Terra. È un'inezia dal punto di vista astronomico – la Luna ad esempio è in media a 384mila chilometri -, ma proprio questo passaggio ravvicinato rischia di metterci in pericolo nei prossimi decenni. Orbita perturbata. Secondo gli scienziati russi, l'attrazione gravitazionale della Terra durante il transito del 13 aprile 2029 potrebbe perturbare a tal punto la traiettoria di Apophis 99942 da renderlo pericoloso nel successivo passaggio del 2068. Il ‘sasso spaziale' potrebbe infatti entrare nel cosiddetto “buco della serratura”, una quota precisa e circoscritta in grado di deviare l'asteroide dalla sua traiettoria ‘sicura' e metterlo nella condizione di puntare il nostro pianeta in un passaggio futuro. Secondo recenti calcoli effettuati da scienziati del Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA, tuttavia, le probabilità di un impatto nei prossimi cento anni sono piuttosto ridotte, dato che si parla di una su circa centomila.
L’asteroide di circa 320 metri Apophis 99942 rischia di schiantarsi sul nostro pianeta nel 2068, sprigionando un’energia pari a 2.500 megatoni. Secondo gli autori di un nuovo rapporto, che verrà presentato a Mosca a fine mese, quando il ‘sasso’ spaziale transiterà nei pressi del nostro pianeta il 13 aprile 2029 potrebbe subire una pericolosa deviazione della traiettoria, che lo porterebbe a puntare verso la Terra 30 anni dopo.
L'azienda di Mountain View è stata condannata al pagamento di una maxi-multa da un milione di euro per il suo Street View. A stabilirlo è stato il Garante per la privacy che lo scorso 18 dicembre ha condannato Big G per violazione della privacy con ilo suo servizio di visualizzazione fotografica a 360° integrato in Google Maps. Un vero e proprio record negativo per Google, che è stata costretta al pagamento della multa più alta mai sanzionata all'azienda. Il problema fondamentale, in termini di privacy, risiede nella natura stessa del servizio di mappatura stradale di Google Maps: per rendere possibile l'utilissima funzione fotografica di Maps è infatti necessario scattare fisicamente una serie di fotografie, che verranno poi elaborate e montate da un software del tutto automatico. Per raccogliere le immagini l'azienda ha da tempo dato vita ad una vera e propria flotta di Google cars, dotate di una fotocamera sferica, in grado di immortalare in un solo istante un'immagine a 360°. Per il Garante però, nonostante l'azienda offuschi con cura volti e targhe dei veicoli fotografati, la violazione della privacy si profila comunque: secondo quanto sanciscono gli articoli 13, 162 e 164 del codice per la tutela della privacy, a tutte le persone fotografate dalle automobili di Google dovrebbero essere comunicate un informativa che li avvisa dell'avvenuta fotografia, e l'esistenza "di una banca dati di particolari dimensioni in occasione della raccolta di dati effettuata dalla società mediante le c.d. Google cars nell'ambito del servizio denominato Street View". "Sin dal momento del lancio [del servizio Street View]" – si legge nell'Ordinanza – "Google ha adottato una privacy policy globale […] Poiché si tratta di un servizio globale gestito in modo centralizzato, era difficile per Google tenere conto di tutte le normative privacy dei singoli Stati dove il servizio è attivo e soddisfare tutti i singoli requisiti da esse previsti. La scelta è stata quindi di individuare un minimo comune denominatore che tenesse conto degli aspetti fondamentali della difesa della privacy degli utenti […] nonché delle esigenze di funzionalità del sistema".
Il Garante per la privcacy ha multato per 1 milione di euro il colosso di Mountain View: l’accusa è quella di violazione della privacy dei cittadini tramite la realizzazione delle mappature per il servizio Street View integrato in Google Maps.
Pep Guardiola si consola in piccola parte dall'aver fallito la vittoria in finale di Champions League col suo Manchester City, mettendo in bacheca il titolo di allenatore dell'anno della Premier League. È la terza volta che il tecnico catalano riceve il riconoscimento, dopo il 2018 e il 2019. Solo Sir Alex Ferguson ne ha esposti di più nel salotto di casa: sono addirittura 11 per il leggendario allenatore del Manchester United. Guardiola porta a casa il trofeo di Manager of the Year sull'onda delle vittorie del City in Premier e Coppa di Lega: una stagione ovviamente positiva, ma l'amarezza per la sconfitta in Champions contro il Chelsea è ancora tutta da digerire. Non solo per lui, e non solo quella. C'è chi ci aggiunge anche un addio a Manchester che probabilmente non avrebbe voluto: è il caso di Sergio Aguero, sicuramente non cascato male approdando al Barcellona dell'amico Messi, ma quanto il Kun ci sia rimasto male lo dimostrano le parole al veleno dei suoi familiari più stretti. Prima a caldo ci aveva pensato il fratello a dare del falso a Guardiola con un post poi cancellato, adesso il padre di Aguero ribadisce il medesimo concetto, riferendosi all'intervista con cui Pep aveva commentato commosso la partenza del Kun dopo 10 anni in maglia Sky Blues: "Lo amiamo così tanto, è una persona speciale per tutti noi. Non possiamo sostituirlo". "Non credo alle sue lacrime. No, non lo credo. Per me, non ha mai voluto Sergio – ha detto Leonel Del Castillo a ‘Radio La Red' – Piangeva per le telecamere? Certo. Vuole sempre essere lui il protagonista e non i giocatori. Non credo in Guardiola. Non ha mai voluto la Champions, vuole essere protagonista di tutte le squadre". Pesa ovviamente sia il benservito dato al miglior marcatore ogni epoca del City (260 gol in 390 presenze), sia gli spiccioli di finale di Champions concessi da Guardiola ad Aguero. Un finale della storia che meritava di essere diverso per un amore così grande.
Pep Guardiola è stato nominato per la terza volta in carriera allenatore dell’anno in Premier League, grazie alle vittore domestiche del suo Manchester City: solo Alex Ferguson ha più riconoscimenti individuali di lui. Ma il finale di stagione amaro per gli Sky Blues ha lasciato qualche strascico velenoso: arrivano parole durissime contro il catalano.
Chiara Ferragni è ufficialmente entrata nella 39esima settimana di gravidanza, presto metterà al mondo la piccola Baby V. e non vede l'ora di poterla finalmente tenere tra le braccia. Il suo pancione è diventato enorme, riesce a indossare solo tute e maxi felpe ma, nonostante ciò, le contrazioni stentano ad arrivare, tanto che non ha esitato a farsi raccontare dalle followers le loro esperienze con il parto indotto. Rispetto a quando è nato Leone, questa sua seconda esperienza con la maternità è decisamente diversa, con il primogenito aveva infatti dovuto partorire in anticipo a causa di alcuni problemi con la placenta. Ora, invece, la moglie di Fedez aspetterà di entrare naturalmente in travaglio, anche se l'attesa sta diventando estenuante. Come ha "ammazzato il tempo" nelle ultime ore? Ha preparato la borsa da portare in ospedale. È tutto pronto per il parto di Chiara Ferragni: dopo la visita al ginecologo all'inizio della 39esima settimana di gravidanza, ora non le resta che aspettare l'inizio del travaglio e la rottura delle acque. Nelle ultime ore ha preparato tutto ciò che porterà in ospedale, ha riempito la sua maxi valigia da viaggio con i vestiti per lei e la piccola Baby V., mentre ha riposto gli accessori da usare nella quotidianità all'interno di una borsa davvero esclusiva. Si tratta di un borsone firmato Louis Vuitton, per la precisione il classico modello Keepall 50 Bandouliere Mesh ma declinato in una versione davvero esclusiva. È infatti in fucsia fluo, fa parte di un'esclusiva collezione firmata da Virgil Abloh ed è stato decorato con un portachiavi della Chiara Ferragni Collection che riproduce la sua immagine in formato cartoon.
La gravidanza di Chiara Ferragni è arrivata agli sgoccioli e, sebbene per il momento le contrazioni non siano ancora arrivate, mancherebbe pochissimo alla nascita di Baby V. Come ha passato l’ultima serata l’influencer? Ha preparato la borsa da portare in ospedale al momento del parto e la cosa particolare è che si tratta di un accessorio rarissimo e prezioso.
I famosi Golden Record inviati nello spazio (nel 1977) a bordo delle sonde Voyager come ‘biglietto da visita' dell'umanità, non solo potrebbero non essere compresi da potenziali civiltà extraterrestri, ma c'è il rischio che possano essere persino interpretati come una minaccia. Insomma, invece di veicolare un messaggio di pace, come desiderato dal co-fondatore del SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligence) e ideatore del progetto Carl Sagan, gli alieni – qualora dovessero esistere davvero – potrebbero sentirsi confusi e minacciati da noi. Non esattamente il modo migliore per presentare l'umanità a potenziali creature senzienti. A ipotizzare il ‘flop' dei Golden Record, che contengono suoni e immagini della Terra, oltre che canzoni e saluti in oltre cinquanta lingue, due ricercatrici della Bowling Green State University dell'Ohio (Stati Uniti), la dottoressa Sheri Wells-Jensen e la studentessa Rebecca Orchard, che hanno presentato uno studio ad hoc presso l'International Space Development Conference di Los Angeles. Secondo le due studiose, il problema risiederebbe nella mancanza di armonia nel materiale contenuto nei dischi di rame placcati in oro, l'assenza di una “congruità grammaticale” che potrebbe apparire come ostile. Il riferimento è in particolar modo ai saluti, dove i passaggi tra una lingua e un'altra potrebbero ricordare un crescendo di insulti all'interno di una discussione. Anche le 90 canzoni – provenienti da stili ed epoche diverse – inserite rischiano di confondere gli alieni, a patto naturalmente che abbiano i sensi e gli strumenti adatti per leggere il contenuto dei due dischi, uno all'interno di Voyager 1 e un altro in Voyager 2. “Il Golden Record è un bellissimo artefatto e rappresentazione di come gli umani vogliono vedere se stessi – ha sottolineato alla conferenza la Orchard -, ma è pensato per essere recepito e interpretato da qualcosa che ha le capacità sensoriali dell'uomo medio”. “Se uno di questi sensi è assente o se viene aggiunto un senso completamente diverso, il Golden Record diventa un po' confuso”, ha aggiunto la ricercatrice. La Wells-Jensen fa parte del METI (Messaging Extraterrestrial Intelligence), una sorta di costola del SETI che sta studiando proprio il metodo migliore per farci comprendere da potenziali civiltà aliene. Il Golden Record probabilmente non è stato sviluppato nella maniera corretta, ma prima che possa giungere in mano ai presunti extraterresti ci vorrà parecchio tempo; trovandosi la Voyager 1 ad “appena” 21 miliardi di chilometri dalla Terra e la Voyager 2 a 17 miliardi di chilometri, a questa velocità impiegheranno 40mila anni prima di raggiungere un altro sistema solare. Insomma, c'è tutto il tempo per inviare altri messaggi e magari con una tecnologia più veloce ed efficace.
Due ricercatrici della Bowling Green State University dell’Ohio hanno ipotizzato che i messaggi contenuti nei Golden Record, i dischi placcati d’oro spediti nello spazio nel lontano 1977 a bordo delle sonde Voyager 1 e 2, potrebbero essere scambiati dagli alieni come ostili. Tra i dati canzoni e saluti in oltre cinquanta lingue.
Federica Pellegrini è una delle grandi protagoniste di Tokyo 2020, dove dal 23 luglio all'8 agosto 2021 porterà alto il nome dell'Italia nel nuoto. Si tratta della sua quinta esperienza ai Giochi Olimpici (come annunciato da lei stessa, potrebbe essere l'ultima volta che vi prende parte): sebbene non venga considerata la favorita, non potrebbe essere più felice di mettere ancora una volta in gioco il suo talento. Era il 2004 quando partecipò per la prima volta alle Olimpiadi, all'epoca era solo una ragazzina di 16 anni, portava i capelli lunghi e aveva uno stile acqua e sapone. Da allora di tempo ne è passato e inevitabilmente anche il suo aspetto è cambiato moltissimo: ecco le foto che mostrano l'incredibile trasformazione della nuotatrice soprannominata "La Divina". Il 2004 è stato un anno importante per Federica Pellegrini: ha rappresentato il suo debutto ai Giochi Olimpici. Aveva solo 16 anni quando è volata in Grecia per le Olimpiadi di Atene con la nazionale italiana e, nonostante la giovanissima età, è riuscita a conquistare la medaglia d'argento nei 200 m stile libero, divenendo la più giovane atleta italiana a salire su un podio olimpico individuale. All'epoca era solo un'adolescente, portava i capelli a caschetto e, complice il fatto che appariva in pubblico solo prima e dopo le gare in piscina, prediligeva i look acqua e sapone, mostrandosi sempre senza neppure un filo di trucco sul viso. L'unico dettaglio che è rimasto invariato da allora? Non ha mai rinunciato al biondo, il suo colore naturale. La seconda esperienza della Divina ai Giochi Olimpici risale al 2008, quando a Pechino ha regalato all'Italia il primo oro femminile nel nuoto, superando nei 200 m stile libero la rivale slovena Sara Isaković. All'epoca aveva 20 anni e, confrontando le foto dell'epoca con quelle della sua prima volta alle Olimpiadi, la differenza estetica è decisamente evidente. Federica aveva un viso leggermente più maturo rispetto al passato e, sebbene per le gare continuasse a prediligere dei look al naturale, optò per un cambiamento drastico in fatto di capelli, apparendo in pubblico con un taglio inedito. È stato in quel momento che la campionessa ha detto addio al caschetto, provando per la prima volta nella sua vita un'acconciatura corta con il ciuffo laterale. Le Olimpiadi di Londra del 2012 sono state una grande delusione per Federica Pellegrini: nonostante fosse la favorita nei 200 stile libero, in nessuna delle gare è riuscita a conquistare il podio. La cosa ha creato non poche polemiche, i media nazionali non hanno esitato a parlare di flop, sottolineando il fatto che era dal 1984 che l'Italia non conquistava nessuna medaglia d'oro nel nuoto. Anche in quell'occasione la nuotatrice è apparsa cambiata rispetto al passato: ai Giochi Olimpici di Londra non solo ha sfoggiato un taglio di capelli ancora più corto ma ha rivoluzionato anche il suo stile. Ha detto addio ai look acqua e sapone e ai costumi in tinta unita, per le gare in piscina ha cominciato a usare un tocco di trucco waterproof e dei capi olimpionici trendy e colorati. Federica Pellegrini è stata tra le grandi protagoniste delle Olimpiadi di Rio 2016, dove è stata scelta come portabandiera della delegazione italiana alla cerimonia di apertura (andata in scena il 5 agosto, giorno del suo compleanno). In vasca, però, non è riuscita a raggiungere il successo, tanto che in molti hanno cominciato a parlare del suo ritiro dalle attività agonistiche. Se da un lato all'epoca ha lasciato invariato l'hair look con la chioma corta e bionda, dall'altro ha stravolto il suo stile in fatto di costumi. In piscina non è più apparsa variopinta, ha preferito il total black con cuffia e costumi a tutina abbinati. Così facendo, ha messo in risalto i numerosi tatuaggi che ha fatto in diverse parti del corpo.
Federica Pellegrini è tra le grandi protagoniste di Tokyo 2020, dove dal 23 luglio all’8 agosto 2021 porterà alto il nome dell’Italia nel nuoto. In quanti ricordano i suoi esordi ai Giochi Olimpici? Aveva solo 16 anni quando partecipò per la prima volta all’evento e da allora il suo aspetto è molto cambiato: ecco le foto che mostrano la trasformazione.
Tiziano Ferro è testimonial di Save The Children da quasi due anni, ormai e questa volta il suo sostegno lo ha esplicitato mettendoci la faccia. La Onlus, infatti, ha pubblicato un video in cui il cantante di Latina è protagonista di un appello a donare per la campagna "Fino all’ultimo bambino", focalizzandosi sulle monetine che spesso dimentichiamo o abbandoniamo nei posti più disparati, quelle che troviamo nei jeans, tra i sedili dell’auto, in lavatrice. Pochi centesimi, dice il cantante, che per noi non sono nulla e che invece possono essere fondamentali nella vita di molti bambini: basta poco, insomma, per migliorare la vita di molti. "Quelle monetine che dimentichiamo nella tasca dei jeans, nei cassetti, nei vecchi portafogli; che ritroviamo dopo mesi nel fondo di una borsa, che girano facendo tin tin nella lavatrice, che se ne stanno per terra, all’ombra dei marciapiedi – racconta nel video Tiziano Ferro -. Quelle monetine che spuntano sotto i sedili delle auto, che appoggiamo sul tavolino all’ingresso di casa e poi lasciamo lì, indisturbate, per giorni. Quei 2 euro dimenticati possono fare qualcosa di indimenticabile: possono salvare la vita di un bambino". Il cantante, quindi, invita i fan a sostenere la campagna donando 2 euro con un SMS al numero 45544.
Tiziano Ferro, testimonial di Save the Children dal 2016, è il protagonista del video per la donazione nell’ambito del progetto “Fino all’ultimo bambino”.
La detrazione per le ristrutturazioni edilizie (anche per i lavori di ristrutturazione condominiali) arriva al 50%. Decreto Legge 22 giugno 2012 n. 83 Misure urgenti per la crescita del Paese. in G.U. del 26 giugno 2012 n. 147 (supplemento ordinario n. 129 / L ) Art. 11 Detrazioni per interventi di ristrutturazione e di efficientamento energetico 1. Per le spese documentate, sostenute dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino al 30 giugno 2013, relative agli interventi di cui all'articolo 16-bis, comma 1 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, spetta una detrazione dall'imposta lorda pari al 50 per cento, fino ad un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 96.000 euro per unita' immobiliare. Restano ferme le ulteriori disposizioni contenute nel citato articolo 16-bis. 2. All'articolo 1, comma 48, della legge 13 dicembre 2010, n. 220, dopo il primo periodo e' aggiunto il seguente: «Per le spese sostenute dal 1° gennaio 2013 al 30 giugno 2013, fermi restando i valori massimi, le detrazioni spettano per una quota pari al 50 per cento delle spese stesse». 3. All'articolo 4, comma 4, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, l'ultimo periodo e' soppresso; la presente disposizione si applica a decorrere dal 1° gennaio 2012. Il Decreto legge è stato convertito in legge e pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell'11.08.2012 con queste modifiche Art. 11 Detrazioni per interventi di ristrutturazione e di efficientamento energetico 1. Per le spese documentate, sostenute dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino al 30 giugno 2013, relative agli interventi di cui all'articolo 16-bis, comma 1 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, spetta una detrazione dall'imposta lorda pari al 50 per cento, fino ad un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 96.000 euro per unita' immobiliare. Restano ferme le ulteriori disposizioni contenute nel citato articolo 16-bis.
La detrazione per le ristrutturazioni edilizie (anche per i lavori condominiali) arriva al 50 % (disposizione confermata anche nella legge di conversione pubblicata in Gazzetta Ufficiale l’11.08.2012.
Una donna, Carmen De Giorgi, è stata uccisa a coltellate la scorsa notte in un bar nel Torinese. A colpirla mortalmente un uomo armato che si è poi scagliato contro altre due giovani donne, ferendole in maniera non grave. L'omicidio si è consumato in un bar di Luserna San Giovanni, nel Torinese, dove i carabinieri hanno poi arrestato l'assassino: il 34enne Hounaifi Mehdi. L'allarme è scattato la scorsa notte intorno all'1.30 quando è stato chiesto l'intervento del 112 nei pressi del bar Primavera, in via I Maggio, a Luserna San Giovanni, in provincia di Torino. È qui che l'assassino, brandendo un'arma bianca, si è scagliato contro la vittima, che ha colpito più volte uccidendola. Sul posto sono giunti i carabinieri di Pinerolo che hanno immediatamente arrestato l'uomo: non è ancora chiaro se l'omicida conoscesse la sua vittima. I militari stanno indagando per ricostruire l'accaduto ma stando a quanto raccontato da due testimoni che hanno assistito all'omicidio, l'assassino avrebbe aggredito la vittima dopo il rifiuto di quest'ultima alle sue avances.
Un uomo è stato arrestato la scorsa notte dai carabinieri di Pinerolo per l’omicidio di una ragazza e il ferimento di altre due in un bar del Torinese. Il 34enne è entrato nel bar a Luserna San Giovanni armato di coltello e ha colpito la vittime e le altre due giovani donne che però non sarebbero in pericolo di vita.
Se a volte le ricette di bellezza fai da te sono degli ottimi rimedi per la cura della pelle, nel caso delle creme solari è meglio evitare di crearli a casa propria: se da un lato possono sembrare più economici, il rischio di scottature e di danni alla pelle come macchie solari e melanomi è dietro l'angolo. A differenza dei solari prodotti dalle industrie di settore, quelli fatti in casa "espongono la pelle al rischio di scottature e melanoma. Le aziende investono milioni di dollari nel formulare e testare schermi protettivi e assicurare i prodotti che siano stabili ed efficaci": ad affermarlo sul Daily Mail è stata Whitney Bowe, dermatologa statunitense. La creazione del filtro solare è infatti un processo lungo e complicato, frutto di studi e di ricerche che garantiscono uno schermo dai raggi UV: basta pochissimo per rendere anche gli ingredienti ideali per creare il filtro protettivo inefficaci. Diffidate quindi dei tantissimi tutorial che vengono pubblicati online nel periodo estivo: se volete puntare su prodotti non chimici e meno aggressivi, potete scegliere i prodotti bio.
Per esporsi al sole senza rischi bisogna sempre fare affidamento su una crema solare che protegga la pelle dai raggi UV. Da evitare i solari fai da te: se volete un prodotto senza ingredienti chimici potete scegliere i solari eco bio che fanno bene sia alla pelle che all’ambiente.
Prima sembrava mancasse poco tempo per vedere la Lombardia zona arancione, come sostenuto dalla sindaca di Lodi Sara Casanova ("So che sta per avere la firma del ministro Speranza perché la Lombardia entri nella zona-covid arancione"), poi Speranza l'aveva smentita, con tanto di conferma di Fontana stesso ("Nonostante la mia opposizione, il Governo intende mantenere in vigore fino al 3 dicembre le attuali misure restrittive e, quindi, lasciare la Lombardia in zona rossa"). Infine pochi minuti fa, è arrivato l'ennesimo ribaltone. Il governatore della Lombardia ha infatti annunciato di aver "avuto un confronto schietto e diretto con il ministro Speranza. Entrambi condividiamo che, secondo il modello delle ‘zone' predisposto dal Governo, la Lombardia abbia tutti i requisiti per passare da quella rossa a quella arancione". Fontana ha quindi concluso dicendo che "ci siamo lasciati con l'impegno di riaggiornarci molto presto per verificare quella che realmente può essere la data giusta per allentare le misure restrittive nella nostra regione". Dopo le parole della Casanova, una agenzia di Askanews riportava la decisione del ministro della Salute Roberto Speranza il quale avrebbe comunicato ai governatori che probabilmente non ci saranno passaggi di fascia delle Regioni nel corso di questa settimana. Il ministro ha giustificato la scelta ricordando che non è il momento di allentare la tensione. E a conferma di ciò, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana aveva diramato una nota in cui dichiarava che "nonostante la mia opposizione, il Governo intende mantenere in vigore fino al 3 dicembre le attuali misure restrittive e, quindi, lasciare la Lombardia in zona rossa". Il governatore lombardo aveva inoltre aggiunto che "nel Dpcm sono presenti automatismi secondo i quali la Lombardia è da due settimane pienamente nei parametri previsti per il passaggio in zona arancione". Quindi, Fontana aveva ribadito di aver fatto presente al Governo "che, così come si applicano automatismi in senso negativo, gli stessi devono essere attuati quando la situazione migliora". Il governatore aveva infine concluso dicendo che "restare in zona rossa significa non fotografare la realtà dei fatti e non considerare i grandi sacrifici dei lombardi". Tra le principali variazioni di limitazioni tra zona rossa e zona arancione, c'è quella relativa agli spostamenti all'interno del proprio comune. Nelle zone classificate come rosse, è sempre vietato ai cittadini spostarsi all'interno del proprio comune se non per comprovate esigenze di lavoro, necessità e/o salute, che devono essere dimostrate con un'autocertificazione. Con l'istituzione della zona arancione, invece, in Lombardia i cittadini saranno liberi di girare per il proprio comune senza dover giustificare la motivazione dello spostamento
Prima l’annuncio del sindaco di Lodi Sara Casanova (“La Lombardia si appresta a diventare zona arancione”), poi le voci su una smentita di Speranza e dopo ancora la conferma di Attilio Fontana (“La Lombardia resta zona rossa fino al 3 dicembre”). Ma ora è arrivato un altro dietrofront: il governatore ha annunciato di aver sentito il ministro Speranza che condivide l’istituzione di una zona arancione in Lombardia al più presto.
Uno dei giovani attori più affascinanti del panorama italiano è senza dubbio il giudice di Amici Luca Argentero. Il sexy torinese continua a cimentarsi al cinema e attualmente è impegnato sul set del film "Cha Cha Cha" di Marco Risi. La pellicola non è ancora nelle sale, ma intanto emergono indiscrezioni su Facebook con alcuni scatti hot. E' proprio il bel Luca il protagonista di un nudo integrale durante le riprese. La foto sarebbe da includersi in una scena dove Argentero prova a divincolarsi da due individui che cercano di braccarlo. Secondo quanto riporta il mensile "Ciak", nel film Luca interpreta un investigatore privato che deve indagare sull'ambiente oscuro delle feste vip a Roma. Nel Thriller di Risi Luca Argentero viene sorpreso nudo dai suoi aggressori, mentre è sotto la doccia.
Il bel Luca Argentero completamente nudo in un frame del film “Cha Cha Cha” di Marco Risi. Sul web si è diffusa una foto di una scena del film, dove l’ex gieffino mette in mostra il fisico scolpito. A quanto pare dopo questa scena hot Luca Argentero risulta tra i candidati al ruolo di Christian Grey nel film “50 sfumature di grigio”.
A poche settimane dalla notizia di un colossale archivio di informazioni provenienti da 500 milioni di utenti Linkedin messo in vendita online, il social network dedicato ai professionisti è finito ancora sotto i riflettori per una ancora più grave. Secondo quanto riportato da Privacy Sharks, è stata infatti messa a disposizione un'altra banca dati contenente informazioni sensibili di 700 milioni di persone iscritte al sito, ovvero circa il 92 percento del totale. Anche quest'ultimo faldone è stato messo in vendita su un forum online. L'archivio contiene nomi e cognomi, email, numeri di telefono e indirizzi degli utenti, insieme a informazioni ancora più preziose come i curriculum e potenziali stipendi. Si tratta in sostanza di un archivio attraverso il quale potenziali truffatori possono lanciare comodamente campagne di phishing e altri raggiri ad ampio spettro. Le informazioni non sono state pubblicate nella loro totalità; gli hacker che le hanno ottenute le hanno però messe in vendita, lasciando a disposizione i dati di un milione di persone per provare l'autenticità di quanto offerto ai migliori offerenti. La vicenda è già stata commentata dai responsabili del social, che hanno però negato di aver subito una violazione informatica. Linkedin sostiene che i dati non sono stati ottenuti con tecniche di intrusione, ma che si tratti di informazioni che gli utenti hanno sostanzialmente reso pubbliche da soli, accumulate poi con tecniche automatizzate alle quali ci si riferisce con il termine inglese scraping. Il social ha poi specificato che dalla sua piattaforma non è uscita alcuna informazione privata degli utenti. Da questo punto di vista i gestori della piattaforma hanno tecnicamente ragione: quelli estratti a tonnellate sono tutti dati che gli utenti hanno deciso di inserire nei loro profili e di mantenere pubblici. Gli hacker hanno rastrellato questi dati scrivendo algoritmi che si collegano automaticamente ai server di Linkedin per visitare milioni di pagine a ripetizione e usare il loro contenuto per compilare la banca dati poi messa online. Il problema è che le vittime dell'attacco hanno deciso di tenere pubbliche le loro informazioni per motivazioni precise che derivano dalla natura stessa di Linkedin – un social i cui utenti desiderano essere trovati da potenziali datori di lavoro ancora sconosciuti.
Dopo la messa in vendita dei dati di mezzo miliardo di utenti, un’altra operazione simile riaccende i riflettori sul social network dedicato ai professionisti. Anche in questo caso i gestori negano di aver subito attacchi informatici, ma il fatto che le informazioni accumulate fossero pubbliche non rende il fatto meno grave.
"Non scordartelo, sta per arrivare la festa della mamma". È la frase che in molti stanno trovando in cima al News Feed di Facebook a partire da questa mattinata, un invito a ricordarsi della ricorrenza, a preparare i regali e a segnarsi sul calendario la prossima domenica 8 maggio per non dimenticarsi di fare gli auguri alla propria mamma. Per ora, quindi, il social network di Zuckerberg non propone ancora festeggiamenti ufficiali – per quelli bisognerà probabilmente aspettare proprio domenica – ma invita i suoi utenti a non dimenticarsi della ricorrenza. È la seconda iniziativa di questo tipo attuata da Facebook dopo quella dedicata al papà. "Non scordartelo, sta per arrivare la festa della mamma" si legge nel piccolo box che sta spuntando sotto allo spazio per aggiornare il proprio stato. "L'8 maggio, proprio questa domenica". La novità è accompagnata da una piccola illustrazione festosa riportante l'immagine di un mazzo di fiori. Nulla più, almeno per ora. A differenza delle iniziative precedenti, infatti, Facebook non propone pulsanti con i quali personalizzare lo stato ma solo un semplice invito a non dimenticare la festa. Per i festeggiamenti veri e propri dovremo aspettare domenica, quando probabilmente il social network pubblicherà il classico bigliettino d'auguri.
“Non scordartelo, sta per arrivare la festa della mamma”. È la frase che in molti si stanno trovando in cima al News Feed di Facebook a partire da questa mattinata.
In un periodo dove le coppie stanno scoppiando una dopo l'altra, vedi la più recente separazione tra Melanie Griffith e Antonio Banderas oppure i venti di crisi che spirano forte tra Jay-Z e Beyoncé Knowles, chi non soffre di questi problemi è sicuramente la coppia fresca di matrimonio formata da Kanye West e Kim Kardashian. La "socialite" americana che aspetta di diventare zia per la terza volta con sua sorella Kourtney in dolce attesa, si è mostrata in una tenuta esplosiva al Bonnaroo Music and Arts Festival nel Tennessee, dove era atteso proprio suo marito come ospite speciale. Il Jacket verde militare su una maglia bianca trasparente che mette in mostra il seno prorompente: il matrimonio sembra non averla "addomesticata" per niente, anzi si sta scatenando sempre più. "Ma tanto Kanye non è geloso, anzi…" – pare abbia rivelato ad una fonte molto vicina alla coppia. Sarebbe proprio Kanye West ad incoraggiare tutti i giorni sua moglie a lasciare che la sua sensualità possa esprimersi a pieno. Il seno di Kim è stata una sorta di "attrazione" per tutta la serata e sulle foto postate su instagram non è stato di certo fatto passare inosservato dai tantissimi fan della star del reality show legato alla sua famiglia, "Keeping up with Kardashians".
Kim Kardashian si presenta con delle trasparenze hot al concerto di suo marito: il matrimonio non l’ha calmata.
Allestire un acquario per pesci è un'operazione che può richiedere attenzione e dedizione, ma è sicuramente alla portata di chiunque voglia appassionarsi a questo hobby. Di tipologie di acquari in realtà ne esistono molte: alcune sono più facili da allestire, altre invece richiedono di prendere in considerazione un numero decisamente più elevato di variabili. Fortunatamente per dare vita a un acquario di acqua dolce — sia esso un acquario tropicale o un acquario di acqua fredda — le istruzioni da seguire sono relativamente poche. Si comincia con la scelta della posizione dell'acquario, per proseguire con l'acquisto della vasca più adatta e iniziare con l'allestimento vero e proprio: dalla sistemazione di fertilizzante e ghiaia a quella di piante e rocce, per arrivare agli impianti tecnici e infine all'inserimento dei pesci. Ecco la guida a come allestire un acquario passo per passo. Prima di allestire l'acquario è fondamentale decidere dove posizionarlo e da questo punto di vista assicurarsi di almeno tre aspetti. Il primo è che la posizione scelta sia in prossimità di una presa di corrente, dal momento che l'acquario dovrà fare affidamento su sistemi di filtraggio e illuminazione che avranno bisogno di un allaccio alla rete elettrica per funzionare. La vasca deve inoltre essere al riparo dalla luce diretta del sole, per evitare il proliferare incontrollato di alghe all'interno: meglio evitare dunque la prossimità delle finestre. L'acquario deve infine avere una base stabile sulla quale risiedere, e non basta che il piano d'appoggio sia a livello con il pavimento. La vasca finirà infatti col pesare tanti chili quanti sono i litri d'acqua che contiene, senza contare il peso aggiuntivo di rocce, piante e pesci: il tavolo o il mobile scelto deve poter reggere questo peso, meglio ancora se si tratta di supporti progettati espressamente per ospitare un acquario. In vendita esistono acquari di tutte le tipologie, divisi per dimensioni in centimetri e capienza in litri. Le dimensioni della vasca del resto sono fondamentali e andrebbero scelte in considerazione delle dimensioni, della tipologia e del numero di pesci che si desidera inserire all'interno, tenendo però in considerazione alcuni aspetti. Innanzitutto una vasca più piccola può paradossalmente risultare più difficile da gestire: in un ambiente più ristretto e con meno acqua a disposizione infatti i parametri dell'habitat sono soggetti a cambiare in modo più repentino, danneggiando i pesci. La vasca dovrebbe inoltre essere dotata di impianti di filtraggio e illuminazione, per fare in modo che l'ambiente non diventi presto tossico per i pesci: questi dispositivi possono essere venduti insieme alla vasca o acquistabili separatamente. In fase di acquisto dell'acquario occorrerà dunque assicurarsi di questo aspetto. Una volta acquistata la vasca è necessario prepararla per gli ospiti che arriveranno. Il primo elemento del quale occuparsi è ovviamente la base dell'acquario, ovvero il fondo fertile che costituisce la porzione di nutrienti della quale andranno a cibarsi le piante vive dell'acquario. Sopra questo strato va poi posizionata la ghiaia — ovvero la base che ancorerà le piante al suolo — non prima però di averla lavata accuratamente. Una volta sistemati questi elementi è possibile iniziare a riempire parzialmente la vasca con acqua tiepida, ponendo una piastra o una pentola sulla ghiaia per evitare che i due substrati si rimescolino per via dell'ingresso dell'acqua. Solo ora è possibile posizionare le piante, dal momento che queste non possono rimanere al di fuori dell'ambiente acquatico per troppo tempo. Con la vasca già parzialmente piena, le piante acquatiche si possono estrarre dal loro recipiente e posizionare a piacimento e in tutta tranquillità nell'acquario, facendo in modo che le radici affondino bene nella ghiaia e magari disponendo le piantine più piccole in primo piano e le più voluminose sul retro per metterle in mostra tutte. Anche per la disposizione delle rocce decorative occorre utilizzare senso pratico: gli elementi naturali dell'acquario, se posizionati accuratamente, serviranno anche a nascondere elementi tecnici fondamentali al benessere dei pesci ma decisamente antiestetici, come l'impianto di trattamento dell'acqua. Chiaramente in caso si scelgano piante sintetiche non c'è bisogno di alcun tipo di cura nel disporle né del substrato fertilizzante sotto alla ghiaia. Chi non desidera confrontarsi con questo aspetto della gestione dell'acquario potrebbe dunque preferire questa tipologia di decorazione, disponibile in plastica lavabile o in seta, più raffinata e sicura per il pesce. Le piante vere però non sono solamente ornamentali, ma svolgono una funzione utile per i pesci sottraendo l'anidride carbonica che producono per restituire ossigeno. La loro presenza inoltre contrasta la formazione di alghe, rendendo l'habitat più piacevole da osservare. Una soluzione di compromesso per i principianti può essere quella di privilegiare piantine resistenti che non hanno bisogno di particolari livelli di manutenzione.
Allestire un’acquario non è un’operazione complessa come può sembrare. Per dare vita a un habitat accogliente per i pesci servono dedizione e attenzione, ma i passaggi da seguire sono relativamente pochi. Ecco come fare per realizzare un acquario di acqua dolce, che sia tropicale o di acqua fredda.
Acquista i biglietti per i concerti di Jovanotti Tutte le informazioni sul tour 2011 di Jovanotti Informazioni sulle date del tour di Lorenzo Cherubini La scaletta e l’elenco delle canzoni che Jovanotti eseguirà dal vivo Jovanotti in tour 2011 – il video del concerto Informazioni e prezzi sui biglietti per i concerti di Jovanotti Lorenzo Cherubini è pronto per tornare alla carica! Dopo il notevole successo registrato nell'Ora Tour 2011, Jovanotti è pronto ad invadere nuovamente le piazze di mezza Italia con la sua grinta, la sua bravura e le sue canzoni, per una serie di imperdibili concerti tutti da seguire. Se vi siete persi una delle date estive proposte dall'artista, è arrivato il momento di rimediare: Jovanotti approderà in ben 9 città italiane, coprendo gran parte del territorio italico, in modo da accontentare tutti i fan dell'artista sparsi per l'Italia. Il massiccio utilizzo di strumenti tecnologici all'avanguardia stanno regalando ai suoi concerti un tocco sempre più innovativo ed appassionante, con dei giochi di luce capaci di ammaliare i fan tra una canzone all'altra. Uno spettacolo assolutamente imperdibile per ogni fan di Jovanotti che si rispetti. Dopo il festeggiamento dei suoi 45 anni, Jovanottiha quindi deciso di darsi da fare per regalare ai suoi fan altri momenti di grande musica, dopo la scorpacciata di concerti visti in quest'estate. L'atteso tour invernale di Jovanotti partirà il 27 novembre a Forlì, al Pala Credito di Romagna, per poi approdare dopo due giorni al celebre Palaolimpico Isozaki di Torino, che in questo fine anno ospiterà artisti stranieri di spicco come Rihanna e Red Hot Chili Peppers. Arriverà poi un dicembre di fuoco per l'artista romano, visto che prenderà parte ad un "tour-de-force" non-stop dal 1° dicembre fino al 16, dove spiccano i doppi spettacoli al Nelson Mandela Forum di Firenze e al Mediolanum Forum di Assago; grande attesa anche per la doppia data del 6 e del 7 dicembre a Roma, al Palalottomatica. Visualizzazione ingrandita della mappa Come specificato poc'anzi, la data inaugurale del nuovo tour di Jovanotti prenderà forma a Forlì, al Pala Credito di Romagna. L'impianto sorge all'interno del complesso polifunzionale "Fiera di Forlì", una piccola cittadella atta ad ospitare eventi aziendali, sportivi e musicali. Il Pala Credito può contare su una capienza pari a 5500 posti a sedere, che in caso di concerti salgono a 6500, proprio per la presenza dei posti alzati, previsti dal "parterre". Se volete contattare la segreteria della struttura per informazioni aggiuntive sull'impianto e sul concerto, potete chiamare al seguente numero: 0543/793511, oppure mandare un messaggio di posta elettronica all'indirizzo email [email protected]. Visualizzazione ingrandita della mappa Il Palaolimpico di Torino rappresenta una tra le strutture più all'avanguardia del nostro paese. In questo fine anno l'impianto torinese ospiterà artisti di spicco come Negramaro, Zucchero, Red Hot Chili Peppers e Rihanna, i cui biglietti stanno andando letteralmente a ruba. Per quanto concerne gli eventi musicali, l'Isozaki rappresenta probabilmente il miglior impianto attualmente presente sulla piazza italiana, per capienza (12.500 posti) e per acustica, tra le migliori in Italia. Per ulteriori informazioni su come raggiungere l'impianto o sul concerto, contattare il numero 011 6164963, o inviare un messaggio di posta elettronica all'indirizzo email [email protected] Visualizzazione ingrandita della mappa Costruito nel 2003, il 105 Stadium fu progettato nell'area ex Ansaldo, nell'opera di qualificazione di una locazione che, attualmente, è maggiormente conosciuta l'area Fiumara. Inizialmente intitolato Mazda Palace, solo nel 2007 ha cambiato sponsor e nome, divenendo l'attuale 105 Stadium, presente anche a Rimini. Per ulteriori informazioni, chiamare il numero 010-6422264, o inviare un email all'indirizzo [email protected] Visualizzazione ingrandita della mappa Considerato come il più importante palazzetto dello sport residente nel capoluogo toscano, il Nelson Mandela Forum, intitolato al celebre politico sudafricano per dare all'impianto un senso forte di "comunità", è stato costruito nel 1985, subendo una forte opera di restaurazione nel 2004. Oltre ad essere lo stadio che ospita le partite della Pallacanestro Firenze, il Nelson Mandela Forum può esser utilizzato, per l'appunto, come impianto adibito ad eventi musicali, ospitando artisti illustri come Vasco Rossi, Tiziano Ferro, Zucchero, Bob Dylan, Depeche Mode, Deep Purple e Litfiba, oltre ad aver ospitato, il 10 giugno 2011, una tappa del tour WWE europeo con Smackdown. Per ricevere ulteriori informazioni su come raggiungere l'impianto o sul concerto in generale, telefonare al numero 055 67.88.41, o mandare un messaggio di posta elettronica all'indirizzo [email protected]. Visualizzazione ingrandita della mappa Uno tra gli impianti più longevi in Italia, il Palalottomatica, nato nel 1958 ed inaugurato due anni dopo, rappresenta un luogo eccellente per ospitare eventi musicali, soprattutto grazie alla buona acustica che lo stabilimento riesce a regalare. In passato, infatti, molti artisti di caratura mondiale sono approdati a Roma per eseguire le proprie performance dal vivo, come i Rolling Stones, Paul McCartney, gli Iron Maiden e Carlos Santana. La sua notevole capacità (12.200 posti) lo rende quindi ideale per ospitare eventi musicali come quello del 6 e del 7 dicembre, con l'arrivo di Jovanotti nella sua città natale. Per ulteriori informazioni, contattare il numero 199128800, o inviare un messaggio di posta al seguente indirizzo email: [email protected]
Dopo l’entusiasmante tour estivo, Jovanotti è pronto ad infiammare nuovamente le piazze di mezza Italia, con una serie di concerti invernali tutti da scoprire! Verranno presentati sia i brani storici, sia quelli tratti dall’ultimo album.
Il peperoncino ha molte proprietà antitumorali e dimagranti ma è conosciuto anche come potente afrodisiaco. Originario dell'America del sud, è conosciuto anche con il nome scientifico Capsicum, la specie più coltivata è il Capsicum annuum. Oggi la sua coltivazione è diffusa in tutto il mondo e, in Italia, le regioni che ne producono maggiori quantità sono Calabria, Campania, Sicilia e Basilicata. Le bacche del peperoncino sono inizialmente verdi e poi mutano di colore man mano che si avvicina la maturazione: prima giallo/arancio fino al rosso, colore conferito dalla capsantina un carotenoide contenuto in grandi quantità nel peperoncino. Il principio attivo che dona al peperoncino il suo gusto piccante tanto apprezzato in cucina, e che gli conferisce proprietà benefiche e curative è la capsaicina che, tra le tante proprietà: stimola il flusso sanguigno, accelera il metabolismo, ha funzioni antibatteriche, stimola la produzione di succhi gastrici favorendo la digestione. Scopriamo allora tutti i benefici del peperoncino! SOMMARIO Proprietà benefiche e curative del peperoncino Valori nutrizionali Scala di piccantezza del peperoncino Quali sono le tipologie più conosciute di peperoncino? Come coltivare il peperoncino Controindicazioni Peperoncino: quanto mangiarne al giorno, usi in cucina e ricette Come spegnere il bruciore del peperoncino? Benefici al sistema cardiocircolatorio: il peperoncino, soprattutto grazie alla capsaicina, ha un effetto vasodilatatore aumentando così il flusso sanguigno. Ciò a beneficio sia del colesterolo, riducendone i livelli nel sangue, sia del cuore, che è più protetto da malattie cardiovascolari e infarto. Inoltre riduce anche il rischio di ictus e tiene sotto controllo la pressione del sangue in chi soffre di ipertensione. Previene i tumori: soprattutto grazie alla capsaicina, il peperoncino previene la formazione del tumore al colon-retto. Inoltre, studi recenti hanno dimostrato che il consumo regolare di peperoncino diminuirebbe l'incidenza di tumore alla prostata e allo stomaco Aiuta la digestione: il peperoncino aumenta sia la secrezione di saliva che quella dei succhi gastrici, ciò a beneficio della digestione che è più veloce. Utile in caso di diarrea: soprattutto quando si tratta di un problema dovuto a un'infezione. Il peperoncino riesce a combattere il disturbo in modo efficace e in poco tempo.
Conosci le proprietà benefiche del peperoncino? Non solo dà gusto e sapore ai nostri piatti ma è anche un ottimo alleato per il nostro benessere. Ecco tutti i vantaggi che puoi ottenere consumando regolarmente il peperoncino.
La limited edition della Birkin, modello iconico di borsa Hermès, è stata venduta all'asta da Christie's Hong Kong, la più grande casa d'aste al mondo, per 208mila dollari (180mila euro). La costosissima borsa appartiene alla collezione So-Black lanciata dall'ex direttore creativo di Hermès Jean Paul Gaultier, che l'aveva realizzata prima di lasciare il marchio nel 2010. Gli offerenti sono accorsi da ben 20 paesi del mondo per acquistare il prezioso accessorio. Già un'altra Birkin di Hermès del modello So-Black aveva registrato un record mondiale qualche anno fa. La borsa più costosa al mondo è la Birkin della collezione So-Black di Hermès, dotata di clochette, serratura, chiavi, una protezione in feltro nero e un sacchetto nero, tutto racchiuso in 30cm. La collezione So-Black è stata realizzata da Jean Paul Gaultier nel 2010 per gli amanti del nero monocromo ed è diventata sin da subito la più richiesta sul mercato. Le borse So-Black però sono state rapidamente ritirate dalla distribuzione perché la natura delicata dell'hardware preoccupava i consumatori ma è stato proprio questo che ha attirato l'attenzione dei collezionisti. La casa d'aste Christie's New York ospita fino al 14 giugno l'asta online di borse e accessori Hermès, sono esposti al pubblico fino al 5 giugno presso le gallerie del Christie's Rockefeller Center.
Nuovo record per la borsa Birkin di Hermès, è stata venduta all’asta di Hong Kong per oltre 150mila euro. La Birkin total black è attualmente la più costosa al mondo.
È morta Maria Stella, simpaticissima donna di 81 che si fece notare al trono over di "Uomini e Donne" per la sua relazione con uno dei cavalieri più famosi del programma, Arnaldo. È un secondo lutto che colpisce il programma di "Uomini e Donne", dopo la morte del padre di Manfredi Ferlicchia. Maria Stella era molto amata dal pubblico appassionato del trono over di "Uomini e Donne", perché la storia con Arnaldo non fu facile, visto il suo caratterino sempre fumantino. Ma fu una storia bellissima dove entrambi condividevano la passione per il ballo e la coppia si esibì infatti nelle gare di ballo del programma. Nata a Laino Borgo, comune in provincia di Cosenza, nel 1932, Maria Stella incontrò l'amore della sua vita a Castrovillari decidendo di trasferirsi in Argentina e poi in Uruguay. Poi il ritorno in Italia. Maria Stella ha avuto quattro figli ed undici nipoti. Quando Arnaldo e Maria Stella sono stati insieme, lui andò a Castrovillari, paese natale dove lei ha vissuto l'infanzia. Lo fece per conoscere amici di sempre e familiari, il tutto fu documentato da un'esterna di Uomini e Donne e, per l'occasione, il sindaco di Castrovillari dispose una festa comunale per la coppia dove ad Arnaldo vennero consegnate le chiavi della città.
Un grave lutto colpisce il trono over di “Uomini e Donne”, diciamo addio a Maria Stella. Aveva avuto una storia con Arnaldo.
Bong Joon-ho è il regista coreano premio Oscar per Parasite, che quest'anno è stato convocato come Presidente di giuria alla Mostra del Cinema di Venezia 2021. Insieme agli altri membri Saverio Costanzo, Virginie Efira, Cynthia Erivo, Sarah Gadon, Alexander Nanau e Chloé Zhao, regista premio Oscar per Nomadland, Bong Joon-ho si troverà a giudicare i film in concorso e, in una delle prime conferenze stampa ha già manifestato la sua ammirazione per il cinema italiano. Non solo, anche per la musica leggera, con la quale ha un legame viscerale. "Ora che sono in Italia vorrei incontrare Gianni Morandi". Così il regista coreano in una delle prime conferenze stampa della Mostra del cinema di Venezia spiazza e fa sorridere la stampa. Eppure non c'è da sorprendersi visto che Bong Joon-ho aveva scelto di far sentire la classicissima "In ginocchio da te" di Gianni Morandi nel suo Parasite per il quale nel 2020 è stato premiato con il premio Oscar. "Mio padre era un grande fan della canzone italiana anni Sessanta e di Morandi", spiega il regista in conferenza stampa, "Mio padre è morto lo scorso anno e io che non ho mai incontrato Morandi, vorrei tanto farlo". Chissà che la notizia non giunga all'orecchio di Morandi che, intervistato da Fanpage.it, aveva espresso il desiderio di incontrare il regista: "Mi piacerebbe molto conoscerlo e magari, chissà, se mi invitasse in Corea a fare un concerto ci andrei volentieri". Il cantante si era detto sorpreso ma onorato della sua scelta: Mi sorprende ed è bellissimo, oltre al fatto che questa canzone io l'abbia incisa quando avevo 19 anni. Ha un sapore particolare perché dietro c'è anche l'arrangiamento di Ennio Morricone e questa cosa è notevole, nel senso che il regista avrà anche avuto sensazione di questo suono particolare. "Ci aspettiamo di vedere film bellissimi", preannuncia il regista coreano che presiede la giuria. Ripone grande fiducia nel cinema italiano, che quest'anno, al Lido di Venezia, partecipa con cinque titoli in gara per il Leone d'oro (È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino, Il buco di Michelangelo Frammartino, Qui rido io di Mario Martone, Freaks Out di Gabriele Mainetti e America Latina di Fabio e Damiano D'Innocenzo). "Bello vedere il cinema italiano attraverso le nuove generazioni, io sono un grande fan di Alice Rohrwacher, ho visto il suo Corpo celeste dieci anni fa e ne sono stato colpito", racconta il regista coreano. "Sono molto emozionato di vedere i film italiani, il cinema italiano ha una storia lunga qui ne raccontiamo solo una pagina ma è bello vedere tanti nuovi registi italiani".
Il presidente di giuria della 78esima edizione della Mostra del cinema di Venezia Bong Joon-ho ammette in conferenza stampa di avere un desiderio nel cassetto: quello di incontrare Gianni Morandi. Non a caso il regista coreano aveva scelto di utilizzare “In ginocchio da te” per il suo film premio Oscar Parasite. Il motivo è il legame viscerale che nutre non solo con il cinema italiano, ma anche con la musica leggera anni Sessanta.
Nell’acceso dibattito sui vaccini Covid, molte discussioni si sono incentrate sul fatto che siano stati approvati in tempi molto rapidi, cosa che ha sollevato alcuni dubbi tra gli scettici, fino a parlare del rischio di “effetti collaterali a lungo termine”. Parte di questo scetticismo può dipendere da una diffidenza generalizzata nei confronti dei vaccini, oppure derivare da una scarsa conoscenza dei metodi impiegati per verificarne l’affidabilità. In alcuni casi, l’impiego di tecniche assolutamente innovative, come la tecnologia dell’mRNA messaggero (mRNA), ha alimentato ulteriori perplessità sulle armi più efficaci contro il coronavirus. Chi è sospettoso o incerto sugli effetti a lungo termine dei vaccini Covid, potrebbe comunque allontanare alcuni dubbi, facendosi meglio un’idea su come si è arrivati in tempi rapidi a valutare la sicurezza ed efficacia delle formulazioni. Nelle fasi di sperimentazione che, è bene ricordarlo, si sono concluse prima dell’approvazione da parte delle agenzie regolatorie, le autorità di controllo hanno fornito la possibilità di effettuare i test in parallelo, risparmiando quindi molto tempo e garantendo allo stesso modo la sicurezza dei partecipanti agli studi. Nel complesso, i trial clinici hanno coinvolto decine di migliaia di persone per ciascun siero, e i dati raccolti sono stati rivisti da esperti esterni alle società farmaceutiche, da gruppi consultivi esterni agli enti regolatori nonché dalle autorità sanitarie dei singoli Paesi dove sono state avviate le vaccinazioni. In ognuno di questi passaggi, è stato puntualmente verificato come i vaccini siano sicuri e non comportino particolari eventi avversi. E gli “effetti collaterali a lungo termine”? In virologia, fa notare l’Istituto Mario Negri, se tali effetti non emergono entro 6 mesi, un vaccino è considerato sicuro, né i vaccini finora impiegati hanno fatto registrare effetti collaterali a distanza di mesi. “La vaccinazione degli adulti a livello globale è iniziata da più di 6 mesi e conta centinaia di milioni di persone – precisa la fondazione per le ricerche farmacologie di Milano – . Un numero enorme che consentirebbe, quindi, di osservare anche eventuali eventi estremamente rari”. Eppure, chiarisce l’Istituto, dai dati finora raccolti nei sistemi di farmacovigilanza di tutto il mondo, non sono emersi segnali di allarme su effetti con comparsa a distanza di tempo dalla vaccinazione. “Questo rende alquanto implausibile questa eventualità”.
L’Istituto Mario Negri chiarisce i dubbi degli scettici: “Nessun evento avverso con comparsa a distanza di tempo è stato segnalato a più di 6 mesi dall’avvio della vaccinazione degli adulti a livello globale. Questo permette di considerare i vaccini sicuri, rendendo alquanto implausibile questa eventualità”.
È un lombardo la mente del gruppo degli otto no vax che via Telegram pianificavano di fare "saltare il Parlamento con tutti dentro, utilizzando un drone e tritolo". Di questi otto, oltre il leader del gruppo, altri due sono lombardi, tra Milano e Bergamo dove sono scattate anche le perquisizioni della Digos e della Polizia postale questa mattina al termine di un'attività investigativa coordinata dal capo della Sezione Distrettuale Antiterrorismo della Procura di Milano Alberto Nobili e dal pubblico ministero Piero Basilone. Stando a quanto riferito a Fanpage.it dalla Polizia Postale, l'età dei tre è di 46, 53 e 34: chi custode e chi operaio. Gli investigatori fanno sapere che si trattano di persone culturalmente povere e molto ostili soprattutto nei confronti di giornalisti, politici e forze dell'ordine. Dopo la perquisizioni nelle loro case lombarde è emerso che sono soprattutto persone violente: nelle loro abitazioni sono stati trovati tirapugni e altre armi, quasi tutte procurate tramite internet. Quando questa mattina i poliziotti sono entrati in casa del capo del gruppo, questo la prima cosa che ha fatto è stata quella di cancellare la chat di Telegram, cercando di eliminare tutte le prove del suo coinvolgimento. Dalle indagini emerge che tutti gli indagati risultano veramente non vaccinati: si trattano dunque di persone contrarie al vaccino pronte a impugnare le armi in qualche manifestazioni.
A capo del gruppo degli otto no vax, che in una chat su Telegram organizzava azioni violente contro politici e giornalisti, c’è un 50enne lombardo. Altri due del gruppo sono compaesani: chi custodi e chi operai. Tra i presunti piani c’è anche quello di bruciare le antenne 5G: “Dobbiamo bruciarle come hanno fatto in India. Le antenne sono ben esposte, basta avere la mira giusta dalla distanza”.
Anche un pareggio a reti inviolate può regalare giocate di altissima qualità. Lasciate perdere chi dice questo, vuol dire che è abituato a non guardare le partite ma solo ad analizzare i tabellini finali. Questo può essere il caso di quanto accaduto allo stadio metropolitano Roberto Meléndez di Barranquilla dove poche ore fa si sono affrontate Colombia e Brasile per le qualificazioni ai Mondiali del 2022 in Qatar. Nel decimo turno la capolista del girone dell'America Latina i Cafeteros rallentano la corsa di Neymar e compagni strappando loro un pareggio con una partita che ha visto prima il dominio della Seleçao di Tite e poi la reazione degli uomini di Rueda. Al minuto 80, in occasione di un'azione offensiva, Luis Diaz si è reso protagonista di una giocata che da diverse ore è diventata virale sui social e ha esaltato sia i tifosi dei Cafeteros che quelli del Porto, i quali da ore si godono in loop questa straordinaria follia del classe 1997: per uscire dalla pressione di un paio di calciatori, il centrocampista offensivo è riuscito a sottrarsi ai suoi marcatori sulla strada. Quella del numero 14 è una vera e propria magia, termine fin troppo abusato nel gergo calcistico ma in questo caso più che calzante per quanto ha fatto l'esterno offensivo che nei mesi scorsi era stato accostato spesso alla Roma. Diaz è impegnato in un'azione personale sulla corsia di sinistra, davanti a lui c'è Marquinhos e al suo fianco arriva Fred per il raddoppio: Luis da Barrancas viene ostacolato dal centrocampista del Manchester United, che interviene in scivolata e gli fa perdere il tempo di gioco, ma lui ha sempre il controllo del pallone e una volta di spalle alla linea di fondo inventa. Proprio mentre i due calciatori brasiliani sembrano in vantaggio per la riconquista del pallone il colombiano tocca due volte con la suola e con il collo destro alza la palla verso l'altro piede. Nel momento in cui la palla sembra ormai persa ecco che Diaz riesce ad uscire dalla marcatura con un tocco di sinistro che fa passare il pallone tra i suoi due avversari e gli permette di muoversi di nuovo in libertà. Una volta uscito dalla morsa Luis Diaz appoggia ad un suo compagno arrivato in suo aiuto ma la giocata per uscire dalla doppia marcatura è sensazionale. Non è la prima volta che Luis Diaz si esalta contro la Seleçao visto che nella scorsa edizione della Copa America aveva segnato un bellissimo gol in rovesciata nella fase a gironi. Quando vede i Penatacampeao il calciatore del Porto si esalta.
Luis Diaz incanta la Colombia e umilia due calciatori esperti come Fred e Marquinhos con una giocata sensazionale sulla linea di fondo. Sul finire del match di Baranquilla tra i Cafeteros e il Brasile l’esterno offensivo del Porto riesce a divincolarsi dalla doppia marcatura brasiliana facendo passare la palla passa dove non sembra esserci più spazio. Magia pura.
È rimasta single per mesi dopo la sua uscita dalla Casa del “Grande Fratello 2015” ma da poco Federica Lepanto ha finalmente ritrovato l’amore. Archiviata la delusione sentimentale legata al rifiuto di Alessandro Calabrese – che ha preferito tornare tra le braccia della fidanzata storica Lidia Vella – Federica ha conosciuto un altro uomo che è riuscito nell’impresa di farla innamorare. Si tratta di Gianfilippo Lavuri, il modello e attore che le fan su Instagram hanno immediatamente riconosciuto essere il suo ultimo amore. Federica aveva già rivelato qualche settimana fa di aver iniziato una nuova storia d’amore, ma aveva precisato che sarebbe andata avanti con lentezza proprio allo scopo di comprendere se fosse proprio lui l’uomo giusto. Questa certezza deve essere arrivata visto che poche ore fa l’ex gieffina ha postato sul suo profilo Instagram la prima foto che mostra parte del viso del suo nuovo amore, abbinata alla didascalia: “L’amore è quando in una foto in bianco e nero si riescono a distinguere mille colori”. Gianfilippo, nuovo fidanzato di Federica, è un modello e attore italiano. Al lavoro nel mondo dello spettacolo, però, abbina quello di gestore di una gelateria. Ha recentemente partecipato alla trasmissione tv “Undressed”, in onda su Deejay tv. Si tratta di un programma che consente a due persone di qualunque orientamento sessuale, purché single, di conoscersi al buio, nudi e in mezz’ora al fine di capire se ci sia del feeling. Il corpo scolpito di Gianfilippo e i suoi meravigliosi occhi azzurri hanno stregato Federica, al punto da costringerla a uscire allo scoperto sui social network. Entusiaste della sua scelta le sue numerosissime fan, che non hanno potuto fare a meno di riconoscere il buon gusto dell’ex gieffina in fatto di uomini. La Lepanto, però, ancora non si è espressa. Dopo il flirt con Alessandro Calabrese, il rifiuto da lui ricevuto e il tentativo – fallito – di instaurare un rapporto con Livio Parisi, l’ex gieffina si è presa tutto il tempo possibile per rimettere in sesto la sua vita amorosa, prima di lanciarsi in un’altra avventura sentimentale. Questa volta, però, sembrerebbe essere davvero felice. ❤️L'amore e' quando in una foto bianca e nera si riescono a distinguere mille COLORI❣❣ #miss #lovely #distance #missyou buon pomeriggio #amici
È il modello e attore Gianfilippo Lavuri il nuovo fidanzato di Federica Lepanto, vincitrice del “Grande Fratello 2016”.
A volte c'è bisogno di prendersi una pausa da WhatsApp: l'app rende tutti raggiungibili ovunque e in qualunque momento lo smartphone sia acceso, e a molti questo genere di reperibilità può non andare sempre a genio. Disinstallare temporaneamente il software dal telefono può essere una soluzione ideale per prendere le distanze dal mondo della messaggistica istantanea, ma cosa succede quando si elimina WhatsApp dallo smartphone senza però cancellare il proprio account? Per eliminarsi definitivamente da WhatsApp in effetti occorre prima passare dall'apposita opzione all'interno dell'app che cancella l'account legato al proprio numero di telefono, come descritto qui. Cancellare l'app disinstallandola direttamente dal sistema operativo Android o iOS in realtà invece permette di interrompere la ricezione di messaggi e notifiche pur mantenendo attivo il proprio profilo, a patto di non far passare troppo tempo prima di reinstallare l'app e tornare online. Disinstallare WhatsApp in questo modo ad esempio non fa scomparire il proprio profilo utente: la foto e lo status rimangono consultabili da chiunque abbia il numero in rubrica. Anche la presenza nei gruppi rimane inalterata: le chat che includono un utente che ha disinstallato WhatsApp rimangono non lo eliminano automaticamente. L'unico indizio del fatto che qualcuno potrebbe aver disinstallato l'app deriva dalle spunte di notifica della ricezione delle missive: inviare un messaggio a un utente che non ha WhatsApp installato darà come risultato una singola spunta bianca, che non diventerà doppia fino a quando eventualmente quest'ultimo non avrà reinstallato l'app accedendovi con il proprio numero. Questo vale sia per le chat singole, che per i gruppi. In sostanza, disinstallare WhatsApp senza prima aver effettuato l'eliminazione dell'account equivale a rimanere con il telefono spento per parecchi giorni. Una volta reinstallata l'app e rieffettuato l'accesso con il proprio numero di telefono, WhatsApp si premurerà di inoltrare tutti i messaggi ricevuti dal momento della disinstallazione: il processo potrebbe durare qualche minuto, ma una volta gestite le notifiche in arretrato la situazione sarà tornata esattamente a prima dell'eliminazione dell'app.
Cancellare l’app della piattaforma di messaggistica istantanea dal telefono non equivale ad aver eliminato il proprio account. Ecco cosa succede dopo aver disinstallato WhatsApp senza prima aver annullato l’iscrizione al servizio, ed entro quando non è più possibile recuperare backup e conversazioni in sospeso.
Il caffè per molti di noi è fondamentale per tenerci attivi durante l’arco della giornata, però non dovremmo mai esagerare se non vogliamo rischiare di sviluppare malattie cardiache. Gli scienziati della University of South Australia ci svelano quante tazzine possiamo bere al giorno per evitare problemi di salute. Malattie cardiovascolari e caffè. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ci fa sapere che le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte al mondo, una morte che può essere evitata. A stimolare lo sviluppo di malattie cardiache può essere anche il caffè, la caffeina contenuta in questa bevanda infatti può causare l’ipertensione che è precursore di queste condizioni pericolo per il nostro cuore: questo significa che bere troppo caffè può farci male. Ma qual è la quantità limite? Lo studio. Per rispondere a questa domanda, gli scienziati hanno analizzato i dati raccolti da 347.077 persone tra i 37 e i 73 anni. Considerando l’abilità del gene CYP1A2, che metabolizza la caffeina per processarla, gli esperti hanno identificato un incremento del rischio di malattie cardiovascolari nei soggetti che consumavano molto caffè e che erano predisposti geneticamente a queste condizioni. Ecco quanto caffè possiamo bene. Dalle analisi effettuate è emerso che per mantenerci in salute ed aver un cuore sano ed una pressione sanguigna adeguata, non dovremmo bere più di sei tazzine di caffè al giorno. Oltre questa quantità, raggiungiamo il punto critico in cui la caffeina inizia ad influenzare negativamente il nostro cuore, incrementando del 22% il rischio di malattie cardiovascolari. Insomma, come per ogni sostanza, ciò che conta sono le quantità.
Bere troppo caffè ogni giorno può incrementare del 22% il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, questo è quanto sostengono gli scienziati della University of South Australia che attraverso il loro nuovo studio ci svelano come mai il caffè possa danneggiare il nostro cuore e quante tazzine possiamo bere.
L'avevamo accennato pochi mesi fa e ora è arrivata la conferma ufficiale da parte della diretta interessata: Lily Allen , la reginetta del pop made in England, ha deciso di prendere una pausa dal mondo della musica. In realtà si tratta giusto di uno o due anni di stop dai concerti e dal registrare nuovi album, ma è qualcosa di cui la Allen a quanto pare sentiva il bisogno. Lo stop avrà inizio nel marzo 2010, dopo il suo ultimo concerto, e durante questo periodo la Allen ha intenzione di dedicarsi alla sua nuova attività di produttrice, ma anche di aprire un negozio di abiti con la sorella. Inoltre ha deciso di allontanarsi dal frenetico mondo di internet. Lily Allen ha, infatti, dichiarato: "Ho smesso tutto, non ho un computer e non ho un blackberry. Non uso più le email nè altre cose del genere. Ho deciso di smettere di essere così ipocrita e di consumare cose che mi tocca pagare. Compro la musica su vinile e compro i quotidiani. Sostengo l'industria per cui lavoro. Sono una neo-luddista, è così che mi descrivo." La sua attività nel campo della produzione discografica, invece, andrà ad aiutare e sostenere i giovani artisti nelle primissime fasi della loro carriera nel mondo musicale. E per quanto riguarda il negozio che intende aprire con la sorella, la Allen ha affermato di voler aprire un negozio di abiti da affittare, che si chiamerà Lucy in Disguise "per rendere la moda democratica. E' questa l'idea che c'è dietro. Si tratta di prendere dei vestiti davvero belli ma lasciare che la gente li affitti a dei prezzi ragionevoli così possono uscire e sentirsi come se stessero indossando qualcosa che costa un milione di dollari ma non gli costerà un milione di dollari."
Niente più internet, un negozio di affitta-abiti e una carriera da produttrice discografica: ecco gli impegni di Lily Allen a partire dal prossimo marzo 2010.
Il Paris Saint-Germain è stato protagonista di una campagna acquisti davvero incredibile in questa sessione estiva: prima sono arrivati Achraf Hakimi e Sergio Ramos, dopo qualche settimana Georgino Wjinaldum e Gigio Donnarumma e dulcis in fundo Lionel Messi. Nomi di primissimo livello che hanno completato un roaster già fortissimo a disposizione di Mauricio Pochettino e che vedrà, quasi sicuramente, diverse uscite entro la fine di agosto per questioni numeriche, tecniche ed economiche. Il colpo a effetto è quello che riguarda la Pulce, che sembrava destinato a rinnovare con il Barcellona ma dopo l'annuncio di divorzio la situazione si è evoluta in maniera talmente rapida che nessuno si è reso conto di cosa stesse accadendo. Il numero 10 della nazionale argentina ha raggiunto una squadra che in attacco vanta gente del calibro di Neymar, Mbappé, Icardi, Kean e Draxler ma certamente la rosa del PSG dovrà essere sfoltita nelle prossime settimane per motivi numerici ed economici. A fare più scalpore, però, è la presenza di quelli che sono stati due simboli della battaglia tra Real Madrid e Barcellona nel secondo decennio degli anni 2000, ovvero Messi e Sergio Ramos. I due sono stati acerrimi rivali nei Clasicos più duri della storia e si sono ritrovati spesso faccia a faccia sul rettangolo verde ma da qualche ora dividono lo stesso spogliatoio.
Lionel Messi e Sergio Ramos nella stessa squadra dopo essere stati rivali in tantissime battaglie tra Barcellona e Real Madrid. Il fuoriclasse argentino ha raggiunto il difensore spagnolo al Paris Saint-Germain e ora divideranno lo stesso spogliatoio dopo aver combattuto faccia a faccia in numerose occasioni.
Avere un letto in più in casa fa sempre comodo, per accogliere ospiti inattesi. Se avete poco spazio, quello che fa per voi è una poltrona letto, da usare tutti i giorni come una normale poltrona dove rilassarsi e da trasformare all'occorrenza in un comodo letto. In commercio si trovano molti tipi di poltrone letto, che si differenziano per sistema di apertura, dimensioni, design e rivestimento. Alcune poltrone si aprono a fisarmonica, altre nascondono un materasso ripiegato sotto la seduta, altre ancora vanno semplicemente reclinate. Tutte, però, si trasformano in un letto singolo. Scegliere una poltrona letto non è facile. Oltre al sistema di apertura, bisogna valutare anche la comodità del materasso e della seduta, l'ingombro e, ovviamente, l'estetica, soprattutto se avete intenzione di metterla in salotto. Per aiutarvi a fare la scelta giusta, abbiamo fatto una classifica delle migliori poltrone letto attualmente in commercio, scegliendole tra le più vendute e meglio recensite online. Dopo la classifica, troverete anche una pratica guida all'acquisto, con tutti gli elementi da valutare. Per stilare la classifica delle migliori poltrone letto del 2021, abbiamo selezionato i modelli più venduti e con il maggior numero di recensioni positive online, in particolare su Amazon. Di tutte le poltrone troverete foto, caratteristiche principali, pro e contro emersi dalle recensioni degli utenti e suggerimenti su dove acquistarle al prezzo più conveniente. La migliore poltrona letto per rapporto qualità-prezzo è questa di Homcom in ferro e cotone, con struttura in ferro, imbottitura in spugna e rivestimento in cotone. Trasformarla in letto è semplicissimo: basta aprire in avanti la seduta e reclinare lo schienale. La poltrona chiusa misura 75 x 70 x 75 cm, mentre il letto misura 185 x 75 x 25 cm. In dotazione c'è anche un cuscino da 55 x 20 x 12 cm. Il carico massimo che il letto riesce a reggere è di 100 kg. Il design è semplice e moderno, adatto a tutti gli stili di arredamento. Pro: secondo le recensioni degli utenti che l'hanno acquistata su Amazon, è molto comoda sia come poltrona che come letto. Si apre facilmente in pochi secondi, la struttura è stabile e resistente. Contro: il rivestimento non è sfoderabile, ma si può pulire facilmente con un panno umido.
Le poltrone letto sono comodissime per avere in casa sempre un letto pronto per accogliere gli ospiti. In commercio se ne trovano di tantissime tipologie, che si differenziano per sistema di apertura, dimensioni, design e rivestimento. Per aiutarvi a scegliere quella più adatta alle vostre esigenze, ecco una classifica delle migliori poltrone letto del 2021 e una pratica guida all’acquisto.
Di questo passo non finirà mai. Lo streamer Ludwig Ahgren si è imbarcato in una diretta su Twitch decisamente ambiziosa, che si sta protraendo da giorni senza una fine all'orizzionte: una lunghissima maratona live sulla piattaforma di proprietà di Amazon che terminerà solamente quando il conteggio delle ore mancanti raggiungerà lo zero. C'è un solo problema: il contatore continua a sommare 10 secondi al termine delle trasmissioni per ogni utente che si iscrive al canale dell'autore. Con questo stratagemma Ahgren si è assicurato notti insonni per i giorni a venire, ma è anche diventato improvvisamente lo streamer più seguito di tutta la piattaforma. Dopo le prime 19 ore di streaming passate da sveglio, il ragazzo ha deciso di appisolarsi per recuperare qualche ora di sonno, svegliandosi il mattino dopo con un picco di 30.000 utenti che si sono sintonizzati sul suo canale durante la notte, rendendolo il programma seguito da più utenti in contemporanea su Twitch nella giornata del 15 marzo. Sul perché tanti utenti abbiano deciso di seguire Ahgren proprio mentre dormiva ci si può interrogare a lungo, fatto sta che da domenica 14 marzo le trasmissioni non sono ancora terminate. Nelle ore del giorno Ahgren si dedica ad attività consuete per la maggior parte degli streamer su Twitch: dai videogiochi a chiacchiere casuali con ospiti e interazione con gli utenti in chat. Durante la notte il ragazzo si riposa, e il canale viene gestito da moderatori che trasformano la diretta in un party notturno dove vengono ritrasmessi video condivisi insieme agli spettatori.
Con questo stratagemma lo streamer Ludwig Ahgren si è assicurato notti insonni per i giorni a venire, ma è anche diventato improvvisamente il personaggio più seguito di tutta la piattaforma. Da domenica 14 marzo le trasmissioni non sono ancora terminate, ma a causa dell’intervento degli utenti il conto alla rovescia per il termine della live continua a salire anziché scendere.
Continuano gli scontri in tutta la Libia occidentale, a Tripoli si spara ancora nei pressi della cittadella bunker di Bab al-Aziziya, mentre scambi di artiglieria si registrano nei pressi della città di Zuwara. I ribelli dopo aver conquistato buona parte della Capitale e l’importante porto petrolifero di Ras Lanuf, marciano ora verso Sirte, città natale del colonnello Gheddafi e ultimo bastione dei lealisti del governo libico. Nonostante tutti si affrettino a dire che non è importante dove sia il Rais, è lui il ricercato numero uno. “Lo uccideremo come un ratto” ha detto Muktar al-Akhda comandante dei ribelli, mentre il Consiglio Nazionale Transitorio ha offerto una taglia di 1,6 milioni di dollari sulla testa Muammar Gheddafi, vivo o morto. Inoltre come ha dichiarato il presidente dello stesso consiglio, Mustafa Abdel Jalil, a chiunque consegnerà il rais sarà concessa l'amnistia. Per il momento notizie certe sulla sua posizione non ve ne sono, le possibili vie di fuga sono molte anche se in tanti credono che in realtà sia ancora sul suolo libico, lo stesso Gheddafi in un comunicato radiofonico ha assicurato di volere resister fino alla fine. Secondo alcuni si troverebbe ancora nei dintorni di Tripoli, in qualche fattoria a sud della capitale. Molte forze lealiste, infatti, sono ancora asserragliate in alcune zone della capitale e colpi di artiglieria e missili stanno piovendo sull’aeroporto e sulla stessa Bab al Aziziya in mano ai ribelli. Liberi invece i giornalisti che erano prigionieri all’interno dell’hotel Rixos, i lealisti che controllavano l’edificio e i cecchini sembrano si siano spostati, forse per raggiungere le altre forze che si battono nei sobborghi a sud della capitale. In aiuto dei ribelli molto probabilmente ci sono delle forze speciali di alcuni Paesi della Nato, anche se il comando dell’alleanza atlantica ha precisato che nessuna forza di terra è prevista dall’attuale missione in Libia.
Mentre continuano gli scontri in alcune zone di Tripoli, il consiglio di Bengasi mette una taglia sulla testa del dittatore, vivo o morto e annuncia un’amnistia per chiunque consegnerà il Rais. Dopo la conquista di Ras lanuf i ribelli marciano verso Sirte, città natale di Gheddafi.
Fabrizio Corona questa volta sembra aver voltato paginao. A darne una chiara impressione è quello che dice e fa pubblicamente, sotto i riflettori, dopo la commutazione della sua pena dalla detenzione all'affidamento ai servizi sociali. Giovedì 22 ottobre l'ex re dei paparazzi era presente al carcere di Milano, elegante come non lo si vedeva da molto tempo, in vista dell'udienza a porte chiuse presso il tribunale di sorveglianza di Milano, dove la decisione per la conferma delle misure alternative verrà prsa da un collegio di giudici, per il definitivo affidamento ai servizi sociali presso la comunità di Don Mazzi, che negli ultimi anni si è battuto contro la detenzione dell'ex compagno di Belen Rodriguez e padre di un bambino avuto con Nina Moric. Fabrizio Corona ha parlato pubblicamente, come riportato dal Corriere della Sera: "Mi è stata data un’opportunità e vi ringrazio molto". Fabrizio Corona è parso l'uomo nuovo che ha annunciato di essere, consapevole di dover invertire quella rotta che l'ha portato all'arresto. Ha annunciato ai cronisti la sua richiesta, nella quale risiede una speranza di fondo, quella di una nuova possibilità per rifarsi: "Sono un uomo nuovo e ve lo dimostrerò, fidatevi di me".
L’ex re dei paparazzi a Milano per l’udienza privata nella quale un consiglio dovrà decidere se confermare o meno la conversione della sua pena dalla detenzione ai servizi sociali.. Lui chiede un’altra possibilità per la sua vita.
Angelina Jolie parla da madre, più che da attrice. E lo fa con la calma di chi, al momento, non vuole fare altro che dedicarsi ai suoi figli. In un'intervista pubblicata dal settimanale Chi, l'attrice racconta l'anno appena trascorso, che ha segnato inesorabilmente la sua vita di donna a causa della separazione chiacchieratissima da Hollywood Brad Pitt. L'attrice sembra stare meglio e parla, se pur con dolore, di questi dodici mesi appena trascorsi: "Ho passato un anno molto difficile e i miei figli avevano bisogno di me a casa. Da un anno, a parte il mio lavoro umanitario, mi dedico interamente a loro. Non mi lamento, adoro il mio ruolo di madre. Quando loro vorranno che io torni a lavorare, riprenderemo la strada insieme. Per il momento, sto cercando di mantenere in tutti i modi il mio equilibrio". Qualcosa che non aveva calcolato, certo, era di dover affrontare le incombenze familiari, le esigenze e i desideri dei figli, da sola. Di certo il rapporto civile con Pitt non la lascia del tutto priva di sostegno (i due si interessano l'un l'altra a vicenda), ma se c'è una cosa che traspare in modo piuttosto palese è il senso di solitudine che la Jolie sta affrontando: "Sì, è difficile essere sola. Immaginavo un futuro molto diverso. Per me quello che conta quando mi sveglio è sapere che i miei figli sono felici e in buona salute. Quanto a me, incrocio le dita che tutto vada bene nonostante il caos degli ultimi mesi". Al lavoro riserva lo spazio necessario, ma di certo minoritario rispetto a un tempo. In queste settimane sarà impegnata per il lancio del suo nuovo film da regista “Per primo hanno ucciso mio padre”, dedicato al genocidio dei cambogiani sotto il regime di Pol Pot. probabilmente la regia è la sua valvola di sfogo, o di certo uno di quei ruoli in cui riesce a esprimere anche la parte più profonda e intellettuale della sua persona: "Prima di avere i ragazzi e di lavorare per gli altri non sapevo davvero cosa significasse essere felice, ma mi ritengono sempre una outsider". Da donna, deve certamente far fronte una serie di pregiudizi nei suoi confronti, motivo per il quale si apre parzialmente sul lavoro da un punto di vista emotivo: Dicono che sono fredda, indifferente. È vero, mi capita di essere dura, ma la verità è che ho molto amore da donare. Sono una guerriera, posso lottare con molta passione per le mie idee, ma cerco sempre di non fare del male intorno a me. Desidero il meglio per tutti. Mi sorprende semplicemente il fatto di essere ancora viva! Da adolescente pensavo sempre alla morte. Sono molto fortunata perché posso vivere la vita per cui sono fatta. Adoro essere molto impegnata, svegliarmi con i miei figli e i cani. Per me il caos è vita
Sulle pagine di Chi il racconto dell’attrice del primo anno da separata. Un anno duro, come lo descrive lei, in cui ha scelto di dedicarsi unicamente ai suoi figli.
E' al settimo cielo Francesca Senette che dopo aver annunciato di essere incinta sul suo blog, sceglie di nuovo la rete per far sapere a tutti della nascita del suo secondogenito. "E' nato Tommaso" cinguetta su Twitter la giornalista, che dopo la nascita della piccola Alice può dirsi felice dell'arrivo del suo "ometto". La neo-mamma si tiene in contatto costante con i suoi sostenitori e gli amici su Twitter, e fa sapere di essere già alle prese con le prime notti insonni. La gioia per l'arrivo del piccolo però non ha prezzo, e mamma Francesca la condivide con i fan.
L’ex giornalista del Tg4 è diventata di nuovo mamma. Francesca Senette ha dato alla luce Tommaso, e condivide la gioia per il nuovo arrivato su Twitter.
Alcuni avevano fatto dei tamponi in piazza Garibaldi ma non avevano la documentazione di negatività al seguito, altri avevano attestazioni russe non valide in Italia, altri ancora non avevano proprio nulla. Nessuno, però, aveva il Green Pass, necessario per entrare negli stadi. E così una ventina di ultras dello Spartak Mosca, ieri sera, hanno rischiato di perdersi la partita. Con le possibili, per non dire certe, ripercussioni sull'ordine pubblico quando avrebbero capito che non avrebbero raggiunto gli spalti. A risolvere l'impasse ci ha pensato la Polizia di Stato: sono stati tutti caricati nuovamente sugli autobus e portati alla farmacia più vicina per sottoporsi al tampone rapido Covid; la soluzione, spiegano fonti qualificate a Fanpage.it, era l'unica per evitare che il divieto di accesso potesse portare a problemi di ordine pubblico, la cui salvaguardia resta una priorità. Per controllare tutti ci è voluta circa un'ora, quindi i tifosi hanno perso il primo tempo e anche una parte del secondo, ma almeno la situazione è rimasta sempre sotto controllo. Con qualche piccola eccezione, dovuta alla curiosità che si è generata quando è stato visto arrivare un autobus di tifosi, scortato dalla polizia, davanti alla farmacia di via Diocleziano (e a qualche occhiataccia con dei tifosi napoletani che stavano guardando l'incontro in un vicino centro scommesse).
Una ventina di ultras dello Spartak Mosca sono stati fermati davanti allo stadio Maradona perché senza Green Pass. Per tutelare l’ordine pubblico la Polizia di Stato ha risolto la situazione scortandoli tutti alla più vicina farmacia, dove si sono sottoposti al tampone rapido Covid, tra la curiosità dei passanti e le occhiatacce di qualche tifoso napoletano.
I fan di Emma Marrone sanno bene quanto lei sia legata alla sua famiglia. La cantante salentina ha un bellissimo rapporto sia con i genitori che con il fratello. Questo legame speciale è evidente anche dalla bellissima lettera che Emma ha scritto a sua madre nel giorno del suo compleanno. La missiva, affidata a un post su Instagram, è stata accompagnata da una foto che la ritrae ancora neonata tra le braccia della signora Maria. Emma Marrone ha dato inizio alla sua intensa lettera, ricordando che bimba era. Dalle sue parole trapela tutto l'amore che prova per la donna che l'ha cresciuta, l'ha protetta e le ha trasmesso quei valori che poi si sono rivelati fondamentali nella gestione del successo: "Ciao mamma, oggi più che mai penso a te e a tutte le volte che mi hai raccontato di come ero da bambina, un gattino selvatico che sfuggiva dagli abbracci, che rifiutava i baci e le carezze, che tu riuscivi a darmi quelle poche volte che mi addormentavo. Oggi più che mai vorrei essere lì con te e farmi abbracciare così forte quasi da perdere il fiato, vorrei darti mille baci lunghissimi sul collo, dietro l’orecchio dove trovo l’essenza del tuo profumo, unico al mondo così come sei unica tu". Emma Marrone ha espresso il suo dispiacere per non poter essere con la madre nel giorno del suo compleanno. La cantante non trattiene le lacrime. Mentre si ritrova in una stanza d'albergo, la mancanza della signora Maria e il desiderio di riabbracciarla presto, si fanno sentire ancora di più. Così, Emma conclude la sua lettera: "Anche quest’anno non ci sono mamma e mentre ti scrivo queste parole, perché a voce non sono mai capace, mi scendono le lacrime mentre sono seduta su un divano che non è il mio, in una stanza d’albergo che non sa di casa e ho il tuo profumo nella testa. Buon compleanno da qui mamma. Sono a Milano e forse in questi giorni nevicherà, mi manchi da morire e ti amo, ti amo tantissimo. Sei il regalo più bello del mondo. Spero un giorno di diventare come te. Buon compleanno Mamma. Ti dedico tutto". Ciao mamma Oggi più che mai penso a te e a tutte le volte che mi hai raccontato di come ero da bambina,un gattino selvatico che sfuggiva dagli abbracci,che rifiutava i baci e le carezze,che tu riuscivi a darmi quelle poche volte che mi addormentavo. Oggi più che mai vorrei essere lì con te e farmi abbracciare così forte quasi da perdere il fiato,vorrei darti mille baci lunghissimi sul collo,dietro l’orecchio dove trovo l’essenza del tuo profumo,unico al mondo così come sei unica tu. Vorrei dirti “buon compleanno Mamma” e comprarti un regalo, e guardarti mentre lo scarti e mi dici “non dovevi…” perché sei una donna che nella vita si è sempre guadagnata tutto e delle cose materiali non te n’è mai fregato niente. È da quasi dieci anni che ti di dico “buon compleanno Mamma” al telefono,perché sono sempre in giro per la musica, ma per fortuna da quando finalmente mi hai permesso di comprarti un telefono “moderno” possiamo anche vederci e ti sei pure fatta Instagram per seguire tutto quello che faccio,tu che hai sempre “odiato” la “tecnologia”. Anche quest’anno non ci sono mamma e mentre ti scrivo queste parole perché a voce non sono mai capace,mi scendono le lacrime mentre sono seduta su un divano che non è il mio,in una stanza d’albergo che non sa di casa e ho il tuo profumo nella testa. Buon compleanno da qui mamma.. Sono a Milano e forse in questi giorni nevicherà,mi manchi da morire e ti amo.. ti amo tantissimo .. Sei il regalo più bello del mondo. Spero un giorno di diventare come te. Buon compleanno Mamma. Ti dedico tutto.
Nel giorno del compleanno della madre, Emma Marrone le ha scritto una lunga e intensa lettera pubblicata poi su Instagram. La cantante ha ammesso di non riuscire a trattenere le lacrime, perché sente la mancanza dei genitori. Purtroppo non ha potuto raggiungere la signora Maria in questo giorno tanto speciale per lei.
È una delle vicende giudiziarie più controverse degli ultimi anni quella legata all’omicidio di Meredith Kercher, la studentessa inglese che la notte del primo novembre 2007 è stata uccisa con una coltellata alla gola nella casa in cui viveva a Perugia, dove era arrivata con il progetto Erasmus. Meredith aveva 22 anni e nell’appartamento di via della Pergola a Perugia viveva con altre studentesse tra cui l’americana Amanda Knox. Quest’ultima, 20enne di Seattle che all’epoca dei fatti aveva una relazione con il 24enne pugliese Raffaele Sollecito, è diventata sin da subito una della “protagoniste” della vicenda. Il caso sembrava già chiuso pochi giorni dopo il delitto, quando furono arrestati i due fidanzatini (tracce del dna di Meredith e Amanda vennero rilevate su un coltello da cucina sequestrato a casa di Sollecito) e Patrick Lumumba, 38enne titolare di un bar dove Amanda lavorava saltuariamente. Il congolese Lumumba era stato accusato dalla studentessa americana di essere l’assassino di Meredith, ma fu rilasciato poco dopo in quanto assolutamente estraneo ai fatti. Il successivo arresto per il delitto di Perugia è stato quello del 21enne ivoriano Rudy Hermann Guede. Il 20 novembre 2007 Guede fu bloccato dalla polizia in Germania dopo che gli investigatori palmari individuarono l'impronta di una sua mano insanguinata su un cuscino accanto al cadavere della studentessa inglese e a diverse tracce di dna in casa. Il 19 giugno dell’anno successivo i pm Giuliano Mignini e Manuela Comodi depositano l'atto di chiusura indagini: per loro Meredith Kercher fu uccisa da Knox, Sollecito e Guede per futili motivi. Dei tre Rudy Guede è stato processato con rito abbreviato e poi condannato, in via definitiva, a 16 anni di reclusione. Il dibattimento per Sollecito e la Knox inizia invece il 18 gennaio del 2009: la prima sentenza per i due ex fidanzati di Perugia arriva il 5 dicembre dello stesso anno. La Corte d'Assise di Perugia, escludendo le aggravanti, condanna Amanda Knox a 26 anni di carcere e Raffaele Sollecito a 25. I giudici scriveranno che Amanda e Raffaele hanno ucciso Meredith spinti da un movente “erotico, sessuale, violento”. Sempre secondo i giudici Guede “concorse pienamente” al delitto. Il secondo processo per Amanda e Raffaele si apre il 24 novembre 2010: la Corte d'Assise d'Appello di Perugia accoglie la richiesta delle difese per una nuova perizia del dna presente sul coltello considerato l'arma del delitto e sul gancetto del reggiseno della vittima. Gli accertamenti tecnici, diranno sei mesi dopo i consulenti della Corte, “non sono attendibili”. L’assoluzione per la Knox e Sollecito arriva il 3 ottobre del 2011: la Corte d’Assise d’Appello assolve i due imputati “per non avere commesso il fatto” e ne dispone la scarcerazione. Secondo i giudici di secondo grado i mattoni su cui si è basata la prima condanna sono venuti meno: c'è una “insussistenza materiale” degli indizi, dalle tracce di dna all'arma del delitto. Amanda esce dal carcere e vola subito in America: non tornerà più in Italia. Il 25 marzo del 2013 il processo per l’omicidio di Meredith Kercher approda per la prima volta in Cassazione: il pg chiede l'annullamento della sentenza di assoluzione, definita un “raro concentrato di violazioni di legge e di illogicità”. Ed è quello che faranno i giudici: il 26 marzo del 2013 viene annullata la sentenza di secondo grado e i giudici rinviano alla Corte d'Appello di Firenze per un nuovo processo che si apre il 30 settembre del 2013. Quattro mesi dopo, il 30 gennaio del 2014, la Corte d'Assise d'Appello di Firenze condanna a 28 anni e sei mesi e 25 anni la Knox (che ha seguito il processo dagli Usa) e Sollecito per il quale viene anche disposto il divieto di espatrio. Secondo la ricostruzione dei giudici toscani, Meredith Kercher venne uccisa in una “progressiva aggressività” innescata da una lite scoppiata nella casa di via della Pergola. Per la Corte fu proprio Amanda a colpire mortalmente alla gola la studentessa inglese con un coltello da cucina poi sequestrato nella casa di Sollecito che a sua volta – sempre in base alla motivazione del collegio di Firenze – ne impugnava uno più piccolo e mai individuato. Aggressione alla quale prese parte anche Guede.
Meredith Kercher, studentessa inglese di 22 anni in Italia col progetto Erasmus, venne uccisa a Perugia la notte del primo novembre del 2007. La vicenda giudiziaria legata a questo delitto è una delle più controverse degli ultimi anni.
La reginetta del country regala ai fan del New Jersey due cover storiche Tempo di cover leggendarie per le star della musica commerciale: dopo aver visto Rihanna esibirsi sulle note di Sweet Home Alabama, questa volta vi mostriamo come se l'è cavata Taylor Swift a confronto con alcune icone della musica statunitense. Durante il concerto in New Jersey, la reginetta del country ha pensato bene di ricordare ai propri fan come nel loro stato si siano formati alcuni dei gruppi più importanti a livello internazionale. Dopo aver sentito il boato della folla, Taylor ha deciso di omaggiare proprio questi gruppi realizzando le cover di due delle canzoni più celebri di due vere icone della musica nate nel New Jersey ovvero Bruce Springsteen e i Bon Jovi. Taylor Swift, come potete vedere nel video che vi presentiamo, si è esibita in Dancing in the Dark di Bruce Springsteen e Livin' on a Prayer dei Bon Jovi con dei risultati sicuramente apprezzati dai fan della reginetta del country ma che faranno storcere il naso non poco ai fan dei due artisti tirati in causa.
Dopo Rihanna, anche Taylor Swift si cimenta con alcuni brani simbolo della tradizione musicale statunitense: come se la sarà cavata la reginetta del country alle prese con due icone come Bruce Springsteen e i Bon Jovi?
Arriva nelle nostre sale il 15, 16 e 17 settembre "Amy", il documentario girato da Asif Kapadia sulla vita di Amy Winehouse, che oggi avrebbe compiuto 32 anni. Si tratta di un documentario che il padre Mitch non ha riconosciuto, ma che è stato applaudito all'ultimo Festival di Cannes, ,presentato fuori concorso. Saranno disponibili immagini, filmati d'archivio dell'artista, la sua ascesa sul tetto del mondo ed il suo rapido declino fino alla morte all'età di 27 anni, quell'età maledetta che la include nel famoso "club 27's" di cui fanno parte star celebri come Kurt Cobain, Jim Morrison e Janis Joplin. "Amy – The Girl Behind the Name" racconterà il percorso esistenziale della Winehouse, i problemi con la droga e con gli alcolici, il complesso rapporto con il mondo dei media e le sue difficoltà nel riuscire a gestire vita privata e popolarità. Asif Kapadia intervista gli amici più stretti, intervista Blake Fielder-Civil, suo ex marito, da molti considerato responsabile indiretto della sua discesa verso il baratro. Ovviamente Mitch Winehouse ha definito falso ed offensivo il lavoro realizzato dal documentaristo Asif Kapadia. Resta per un lavoro toccante ed imperdibile per i fan della cantante inglese che potranno vivere le emozioni del docu-film solo in alcune sale. Qui l'elenco completo. Mitch Winehouse in una lunga intervista al Sun ha spiegato le ragioni di tanta rabbia nei confronti del lavoro di Asif Kapadia: Mi sono sentito molto triste la prima volta che l'ho visto. Amy sarebbe stata furiosa. Non è quello che avrebbe voluto. Sono stato descritto come un padre assente durante i suoi ultimi anni. Si dà l'impressione che la famiglia non fosse presente (…). Io ero lì per lei. Tutti noi eravamo lì, ogni giorno, e Amy mi telefonava anche sette volte al giorno. Guardando questo film non si ha questa impressione. Io ero lì soprattutto quando era malata.
“Amy” arriva nelle sale per un’evento speciale il 15, 16 e 17 settembre: l’indimenticabile artista oggi avrebbe compiuto 32 anni.
Un farmaco anticancro testato in laboratorio ha dimostrato di avere una capacità antivirale contro il coronavirus SARS-CoV-2 circa 30 volte superiore al Remdesivir e quasi cento volte superiore rispetto a un altro medicinale. Si tratta della plitidepsina o deidrodidennina B, un principio attivo commercializzato dalla casa farmaceutica spagnola PharmaMar. Il farmaco è attualmente approvato per il trattamento del mieloma multiplo recidivante e refrattario in Australia, ed è già stato coinvolto coinvolto in studi clinici di Fase 1 e 2 nei pazienti con COVID-19, l'infezione provocata dal coronavirus. I risultati della nuova indagine, benché limitati alla fase pre-clinica della sperimentazione, sono estremamente promettenti e potrebbero portare allo sviluppo di nuove terapie efficaci. Al momento, infatti, l'unico farmaco che ha dimostrato chiaramente di ridurre la mortalità nei pazienti contagiati è l'antiinfiammatorio steroideo (corticosteroide) desametasone, che tuttavia punta a colpire le complicazioni – come la famigerata “tempesta di citochine” – e non il virus in sé. A dimostrare l'efficacia della plitidepsina contro il coronavirus SARS-CoV-2 è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati della Icahn School of Medicine at Mount Sinai di New York, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Dipartimento di Microbiologia e Immunologia dell'Università del Maryland, dell'Università della California, del Dipartimento di ricerca e sviluppo della PharmaMar, dell'Istituto Pasteur di Parigi e di altri centri di ricerca. Gli scienziati, coordinati dal professor Adolfo García-Sastre, hanno determinato l'efficacia della plitidepsina dopo un certosino lavoro di selezione, durante il quale sono andati a caccia di molecole in grado di interagire con specifiche proteine umane. L'obiettivo del team di ricerca, infatti, non era quello di trovare un farmaco che colpisse direttamente il virus, ma uno che reagisse con le proteine umane fondamentali per i meccanismi biologici del virus (come la replicazione) durante l'infezione. Gli scienziati hanno identificato ben 332 proteine umane che giocano un ruolo nei processi vitali del coronavirus SARS-CoV-2, individuando altresì 47 farmaci già approvati per interagire con esse. Durante i test delle molecole su cellule in coltura, hanno osservato che le più potenti nel neutralizzare il coronavirus erano proprio quelle che colpivano i meccanismi alla base della replicazione, associati alla proteina Nsp9 del patogeno. Fra esse, quella che ha dato i risultati migliori in termini di neutralizzazione è stata la plitidepsina, un principio attivo ottenuto da animali marini invertebrati e filtratori chiamati ascidie. Testato su specifici gruppi di cellule in coltura, questo farmaco ha dimostrato una potenza di nove volte superiore alla ternatina-4 e di ben 87,5 volte maggiore allo zotatafin. Su cellule umane in coltura ha invece dimostrato un'efficacia neutralizzante 27,5 volte superiore al Remdesivir, il primo farmaco ufficialmente approvato contro il coronavirus, ma sulla cui efficacia ci sono ancora parecchi dubbi. In parole semplici, l'efficacia della plitidepsina è dovuta al fatto che il principio attivo inibisce una proteina umana (chiamata eEF1A) senza la quale il coronavirus non riesce a replicarsi. L'effetto protettivo è stato dimostrato anche su modelli murini (topi).
La plitidepsina, un farmaco anticancro utilizzato control il mieloma multiplo, ha dimostrato in test di laboratorio un’efficacia nel neutralizzare il coronavirus SARS-CoV-2 circa trenta volte superiore al Remdesivir e quasi cento volte maggiore a un altro medicinale. Il principio attivo è ottenuto da invertebrati marini chiamati ascidie. I promettenti risultati dovranno essere confermati nei pazienti con COVID-19.
Dopo i vari problemi personali (e con la legge), Lindsay Lohan si prepara a tornare al cinema in un ruolo ad alto tasso erotico. La pellicola s’intitola “The Canyons”, una produzione indipendente, diretta da Paul Schrader – sceneggiatore di successi come “Toro scatenato” e “Taxi Driver” col grande Robert De Niro – e scritta da Bret Easton Ellis (“American Psycho”, con Christian Bale). Il protagonista maschile è la star del porno statunitense, James Deen, 26enne, che tutto sembra tranne che un divo dei film a luci rosse. Il film è ambientato a Los Angeles, dove vive Christian (James Deen), produttore di film, ossessionato dal sesso. La Lohan è Tara, la sua fidanzata, un’ex modella che adesso è disposta a tutto pur di mantenere un certo tenore di vita.
La problematica attrice tornerà nelle sale, nei primi mesi del 2013, con un thriller ad alto tasso erotico in cui dividerà la scena con una delle star maschili del porno made in USA.
Molto presto tutti scopriranno di aver bisogno di armature per i propri gatti o cani, è questa la convinzione di una società giapponese chiamata Samurai Age che ha di recente ideato un modo per far sentire gli animali domestici al sicuro e renderli ancora più irresistibili ai nostri occhi. Siamo abituati a vedere immagini tenere, divertenti o ridicole di cani e gatti. Il web ne è tappezzato e nel mondo sono sempre più numerose le attività dedicate ai nostri amici a quattro zampe. Ma è la prima volta che si pensa di realizzare delle armature per cani e gatti. Dimenticate i comuni vestiti per animali, la società giapponese Samurai Age ha prodotto una serie di armature per cani e gatti. I nostri animali domestici in fondo sono come piccoli samurai fedeli al nostro fianco e così l'idea di piccole armature non può che sembrare geniale. Samurai Age offre armature standardizzate per gatti e cani di piccola taglia, ma i disegni possono essere personalizzati in base alle esigenze individuali dei loro proprietari, o per i più espressivi, in base ai desideri dei propri animali a quattro zampe. Tutte le corazze sono realizzate a mano, una ad una. Le armature per gatti e cani di piccola taglia possono anche essere riciclati come coperture per bottiglie, per mantenere costante la temperatura delle bevande. Per questo motivo le originali corazze hanno vinto il "Premio Idea" nel "Gran Premio Souvenir 2015" dall'Autorità del Turismo Giapponese.
Dimenticate i comuni vestiti per animali, la società giapponese Samurai Age ha prodotto una serie di armature per cani e gatti a cui sarà impossibile resistere.
Si può essere favorevoli o contrari, ma il dato di fatto resta. Il sodalizio tra musica e reality sembra essere divenuto un fenomeno sociologico. Basti pensare ai tanti ragazzi che varcano la soglia di programmi tv come Amici e X-Factor per ottenere la tanto agognata notorietà. Il piccolo schermo non è più la meta, ma diviene il punto di partenza. Del resto questi format fatti da giovani talentuosi e di belle speranze continuano a mietere successi (di ascolti) e ad avviare al successo. E l’accoppiata musica-reality si dimostra vincente. Come non pensare a Giusy Ferreri, vincitrice "morale" di X-Factor 1, che nel legame artistico con Tiziano Ferro ha trovato la sua strada? O a Marco Carta, prima vincitore di Amici di Maria De Filippi e poi numero uno tra i big di Sanremo? O, ancora, alla voce graffiante di Noemi e alla solarità di Alessandra Amoroso, a breve partner di Gianni Morandi nel suo prossimo spettacolo su Raiuno?
Tanti giovani cantanti si affidano a questi show televisivi per emergere nel mondo dello spettacolo.
Siete fan dell’universo Disney? Guardando 30 film o serie Disney in 30 giorni è possibile guadagnare 1000 dollari. Il particolare “lavoro”, sicuramente affascinante per gli amanti dei film Disney e del cinema in generale, viene offerto da Reviews.org, che ha pubblicato una inserzione in cui appunto cerca persone disposte a guardare 30 film o serie tv in 30 giorni. Chi verrà scelto verrà ricompensato con 1000 dollari, un account Disney+ e anche una serie di prodotti che potranno aiutarlo nel suo binge watching. Ovviamente, per provare a ottenere questo particolare lavoro, sono richiesti dei requisiti come ad esempio essere maggiorenni e cittadini americani (o in possesso di un permesso di soggiorno permanente). Il candidato dovrà compilare un form indicando i propri dati, film Disney preferiti, recensire i film in questione e fornire una serie di risposte che permetteranno ai selezionatori di capire se il candidato è qualificato al lavoro offerto da Disney+. Saranno cinque i fortunati che potranno accedere a questa offerta.
Guadagnare dei soldi guardando per un mese 30 film del catalogo streaming di Disney+. Parte dal sito Reviews.org la particolare “offerta di lavoro” che sicuramente verrà apprezzata dagli appassionati di cinema, che appunto saranno pagati per guardare un film al giorno dal catalogo del nuovo sito streaming.
Una bambina di otto anni che aveva aiutato i suoi familiari a organizzare il proprio funerale dopo che i medici le avevano diagnosticato una rara forma di cancro alle ossa è morta domenica mattina. A dare la triste notizia della scomparsa di Darcy McGuire, che viveva in Scozia, è stata la sua famiglia con un post su Facebook. “Col cuore spezzato comunichiamo a tutti che Darcy Rae McGuire ha conquistato le sue ali d’angelo la mattina del 15-12-2019”, si legge nel post. “Vorrei ringraziare tutti colore che hanno inviato messaggi per avere aggiornamenti, ma io e i bambini abbiamo avuto bisogno di trascorrere queste ultime settimane senza rispondere”, recita il messaggio. Come ricostruito dai media britannici, la piccola Darcy si era ammalata per la prima volta all’età di tre anni ma nonostante ripetute visite dal suo medico di famiglia e anche da alcuni specialisti solo dopo quattro anni ai familiari è stata comunicata la terribile diagnosi. Lo scorso gennaio la piccola Darcy ha scoperto di avere un cordoma. Dopo che Darcy ha scoperto di essere malata terminale, non solo ha aiutato sua madre a organizzare il suo funerale, ma ha anche raccolto migliaia di sterline per una organizzazione benefica che ha fornito un valido aiuto e sostegno alla famiglia.
Darcy McGuire, una bambina scozzese di 8 anni, è morta domenica mattina. A dare la triste notizia i suoi familiari, che avevano spiegato che a gennaio alla piccola era stato diagnosticato dopo molteplici visite un raro tumore alle ossa. La bambina, consapevole della sua malattia, aveva aiutato i genitori a pianificare il suo funerale.
Di Maio ha rimesso in piedi la trattativa, che sembrava ormai accantonata, di un esecutivo giallo-verde. Salvini, dal canto suo, non si è ancora espresso sulla soluzione prospettata da Di Maio, che ha chiesto di dirottare Paolo Savona su un altro ministero."Se vado al Quirinale? No. Non ho niente da dire, portate pazienza. Fatemi andare", ha detto il leader della Lega, giacca blu e libro di Carofiglio sotto braccio, trolley in mano, concedendo una battuta ai giornalisti che lo attendevano al Terminal 1 a Fiumicino. Ma in queste ore circola già una lista di nomi per il governo M5S-Lega, che riprende sempre più campo, quando sembrava ormai sul punto di nascere il governo tecnico del premier incaricato Carlo Cottarelli. Se il premier dovesse essere il professor Giuseppe Conte, stando alla proposta di Di Maio, i riflettori sarebbero puntati ancora una volta sul dicastero dell'Economia, che non più di 4 giorni, dopo il veto posto dal Colle su Paolo Savona, ha mandato all'aria l'accordo di governo tra le due forze vincitrici lo scorso 4 marzo. Al posto dell'economista no-euro, che potrebbe andare agli Esteri o alle Politiche Europee, si pensa che potrebbe essere indicato il nome dell'ex vicedirettore generale di Bankitalia Pier Luigi Ciocca, uomo legato a Ciampi e con una forte rete di relazioni a Bruxelles e a Francoforte. Ciocca potrebbe piacere a Mattarella, che vedrebbe bene per via xx Settembre una personalità che gode di ottima considerazione in Europa. Ma l'economista smentisce: "L'ipotesi, apparsa sui media, di una mia propensione o disponibilità a fungere da ministro è, oggi come in passato, destituita di qualsivoglia fondamento". Luigi Di Maio e Matteo Salvini, come era stato già annunciato nella precedente versione della squadra di governo, andrebbero rispettivamente al Lavoro e agli Interni. Non è escluso anche l'ingresso di FdI nel governo, con Giorgia Meloni o Guido Crosetto alla Difesa, ipotesi però non confermata dal M5S. "Non sono ministro della Difesa in pectore, smentisco in modo ufficiale: non farò ministro della Difesa, se Fratelli d'Italia entrasse al governo c'è già Giorgia Meloni", precisa però il coordinatore nazionale di FdI Crosetto. Ma Secondo il capogruppo alla Camera Fabio Rampelli, il suo partito potrebbe anche appoggiare un governo M5s-Lega anche se non dovessero ottenere il ministero della Difesa. Giancarlo Giorgetti, come già annunciato, ricoprirebbe l'incarico di sottosegretario alla presidenza del Consiglio, e non sarebbe quindi in lizza per l'Economia, come invece aveva suggerito anche lo stesso Mattarella. Per il resto dei dicasteri gli altri ministri papabili sono Riccardo Fraccaro (M5s) guiderebbe i Rapporti con il Parlamento. La leghista Giulia Bongiorno sarebbe invece la prescelta per la Pubblica Amministrazione. Fuori quindi Laura Castelli, che era stata indicata in un primo momento per le Infrastrutture e poi per la P.A.. Mentre alla leghista Erika Stefani sarebbero destinati gli Affari Regionali. Gian Marco Centinaio (Lega) potrebbe invece essere il nuovo ministro alle Politiche Agricole e Giulia Grillo (M5s) rimane la più quotata per il ministero della Salute.
Con la ripresa delle trattative tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio è ripartito il totoministri per l’eventuale squadra di governo. Il nodo da sciogliere rimane sempre quello del dicastero dell’Economia.
Quando l'Ifab si disse finalmente pronta per l'introduzione della tecnologia a supporto degli arbitri, gli addetti ai lavori avevano ben in mente gli episodi sui quali intervenire. Casi come il doppio fallo di mano di Henry nello spareggio mondiale contro l'Irlanda nel 2010 che costò la qualificazione agli allora uomini di Trapattoni, oppure il goal fantasma di Lampard contro la Germania proprio ai Mondiali in Sudafrica. Situazioni evidenti, che minano la credibilità di una partita e – se capitano in momenti cruciali – rischiano di alterare totalmente il corso di una competizione e del sistema calcio in generale. Clement Turpin, arbitro Uefa della categoria Elite (quella che raccoglie i migliori fischietti europei, ndr) è ancora grato per la rivoluzione tecnologica che ha investito il mondo del pallone. Chelsea-Bayern Monaco, gara di andata degli ottavi di finale dell'ultima Champions League. Il difensore dei Blues Marcos Alonso sbraccia e colpisce Lewandowski. Turpin fischia. "Non avevo la visuale chiara sulla situazione, era più una sensazione. Interruppi il gioco e lo ammonii per condotta antisportiva". In venti secondi il Var gli suggerisce la review, "chiaro colpo al volto". "Ecco perché secondo me esiste il Var", dice Turpin. "Guardavo il pallone, non potevo guardare anche il contatto". La serie tv "Man in the Middle", diffusa su Uefa.tv e incentrata sugli arbitri dell'ultima edizione della Champions League, permette di ascoltare le inedite comunicazioni in campo tra i direttori di gara, oltre a offrire spunti regolamentari e mostrare le vite dei fischietti europei quando non sono impegnati sul terreno di gioco. Per Danny Makkelie, olandese, il suo lavoro di poliziotto non è così diverso dall'arbitrare. "In entrambi i casi ti occupi di giustizia", dice. "Servono comunicazione e leadership, intorno a te sono tutti molto coinvolti emotivamente, e devi prendere decisioni alla svelta". Carlos Del Cerro Grande, spagnolo, ringrazia l'arbitraggio per avergli consentito di viaggiare in ogni parte del mondo. Studia le squadre prima di trovarsele di fronte sul terreno di gioco ("Lipsia e Tottenham sono rapide nei contrattacchi"), spiega le sue decisioni ("È fallo, anche se tocca il pallone e dopo c'è un tackle"), pretende ordine in campo ("Dele Alli, possiamo parlare, ma non fare gesti"). "Per me ‘rispetto' è una parola bellissima, bisognerebbe anche capirla e applicarla". Lo chiede anche Daniele Orsato a Sergio Ramos, durante Real Madrid – Manchester City, per sollecitare l'uscita dal campo di Vinicius. "Sergio, facciamo presto, rispetto per l'arbitro e per gli avversari". L'epidemia da Coronavirus ha modificato radicalmente anche le abitudini degli arbitri. La Champions League si è fermata per poi ripartire sotto forma di mini-torneo a eliminazione diretta da disputare in Portogallo. Per tenere gli arbitri in allenamento nel periodo di stop forzato, il responsabile Uefa della preparazione fisica Werder Helson si è inventato delle video-riunioni con programmi specifici per tutti i suoi atleti. "Si tratta di sessioni online che i ragazzi potevano fare a casa senza equipaggiamento", dice. "Ci concentriamo principalmente su quattro topic da 20 minuti: forza e prevenzione infortuni, braccia e spalle, concentrazione e decision making, cardio". Gli arbitri seguono dove possono: chi in balcone, chi in giardino, qualcuno, come Makkelie, ha una palestra privata. Helson è anche insegnante di Teorie dell'allenamento sportivo all'Università belga di Leuven. "Per questo – dice – ho accesso a numerosi dati e studi scientifici. Un arbitro Elite, ad esempio, corre una distanza totale dai 10 ai 13 chilometri, di cui almeno 3 oltre i 20 chilometri orari, quindi ad alta intensità. Non solo, in base allo sviluppo del gioco fanno circa 1800 cambi di direzione". Per questo tenerli allenati è fondamentale, soprattutto nelle partite di Champions. Da un paragone con le competizioni nazionali, infatti, emerge che nelle gare europee le sollecitazioni fisiche degli arbitri che portano il battito cardiaco dell'85% oltre la media durano almeno 15 minuti in più. "Questo – sostiene Helson – per due motivi: i match sono più intensi, e c'è maggiore probabilità che si arrivi ai supplementari".
Clement Turpin, arbitro francese tra i migliori della Champions League, ricorda nella serie tv targata Uefa dedicata al mondo dei direttori di gara quella volta in cui la Var gli fu indispensabile per garantire giustizia in un match degli ottavi tra Chelsea e Bayern Monaco: “Non potevo vedere quel colpo, a questo serve la tecnologia”.
I trafori elettrici, detti anche trafori oscillanti, sono apparecchi da laboratorio composti da lame di acciaio che vengono utilizzati per il fai da te perché utili per tagliare e forare in modo preciso tavole di legno, o altri materiali solidi, e realizzare piccoli o grandi lavori di precisione. Vengono infatti utilizzati per l'hobbistica in quanto, seguendo dei disegni o delle sagome prestabilite, sono capaci di realizzare non solo linee dritte e precise, ma anche curve e tagli inclinati per dar vita a modellini, giocattoli e a diversi oggetti decorativi. I trafori elettrici generalmente restano fissi su un banco da lavoro o, quelli migliori, sono dotati di un piano d'appoggio incorporato inclinabile fino anche a 45° per permettere di eseguire anche tagli obliqui. Dal momento che in commercio sono disponibili diversi modelli, abbiamo stilato una lista contenete i migliori trafori oscillanti del 2021 basandoci sulle recensioni degli utenti che hanno acquistato online. Scopriamo insieme quali sono. Anche se i trafori oscillanti elettrici sono strumenti principalmente utilizzati per il fai da te sul mercato sono disponibili tante tipologie che si differenziano per funzionalità, per caratteristiche tecniche e per il costo. Vediamo insieme quali sono quelli che dovrebbero essere presenti in tutti i laboratori degli appassionati di bricolage. Iniziamo la nostra lista di suggerimenti con Proxxon 28092 un modello con una potenza di ben 205 Watt che consente di eseguire dei lavori professionali e di tagliare con estrema precisione non solo il legno, ma anche metalli. Dotato di un funzionamento a due velocità, questo traforo elettrico raggiunge dai 990 ai 1500 giri al minuto, caratteristica che consente di eseguire tagli netti e precisi per risultati eccellenti. Essendo un apparecchio abbastanza pesante, sopporta molto bene le vibrazioni ed assicura solidità e robustezza. Pro: la sua versatilità, dal momento che è possibile inclinarlo di 45° per poter effettuare anche tagli obliqui molto precisi. Contro: alcuni utenti segnalano che le lame sono leggermente sottili e tendono un po' a flettersi durante i lavori. Dremel Moto-Saw è uno strumento dall'ottimo rapporto qualità/prezzo adatto sia ai professionisti del fai da te, sia agli appassionati alle prime armi. Con il suo motore da 70 Watt e la possibilità di variare la velocità, che va dai 1500 ai 2250 giri al minuto, è possibile realizzare piccoli o grandi lavori di precisione con tagli altamente professionali. È, infine, uno dei modelli più leggeri in assoluto, caratteristica che consente di utilizzarlo sia in modalità fissa, sia in modalità mobile, per tagliare anche tavole o lastre di grandi dimensioni. Pro: è dotato di binari e di linee guida parallele che consentono di eseguire lavori molto precisi e di un seghetto molto leggero che risulta facile e pratico da utilizzare.
I trafori elettrici, o trafori oscillanti, sono strumenti indispensabili per gli amanti dell’hobbistica e del fai da te perché consentono di tagliare il legno, o altri materiali solidi, in modo preciso e creare oggetti decorativi. Grazie alla loro precisione millimetrica, soprattutto nei tagli curvi e in quelli inclinati, è possibile realizzare grandi o piccoli lavori di precisione, tra i quali giocattoli e modellini, dando al legno o all’acciaio la forma desiderata. Vediamo quali sono i migliori del 2021.
Il cervello dei musicisti e dei bilingue è più efficiente di quello delle persone che non suonano strumenti e/o parlano lingue straniere. In parole semplici, il loro organo consuma meno risorse per eseguire determinati compiti ed elaborazioni mentali; ciò determina un vantaggio immediato e uno sul lungo termine, dato che ‘spendere meno' protegge dal declino cognitivo cui siamo condannati dallo scorrere del tempo. A svelare la migliore efficienza del cervello di musicisti e bilingue è stato un team di ricerca del Rotman Research Institute, Baycrest Center dell'Università di Toronto (Canada), che ha costruito la propria indagine sui risultati già ottenuti da precedenti studi. In passato, infatti, era già stato dimostrato che in queste specifiche categorie di persone c'è una memoria di lavoro migliore, un tipo di memoria a breve termine che permette di ricordare e gestire informazioni come numeri di telefono, lista delle cose da fare e via discorrendo. Gli scienziati, guidati dal professor Claude Alain, docente presso il Dipartimento di Psicologia dell'ateneo canadese, hanno coinvolto nello studio 41 giovani tra musicisti e bilingue e altre persone come gruppo di controllo, che conoscevano solo la propria lingua madre e non erano capaci di suonare uno strumento. I partecipanti sono stati tutti sottoposti agli stessi esercizi mnemonici, mentre venivano eseguite delle risonanze magnetiche per valutare la loro risposta cerebrale. I due gruppi specializzati hanno mostrato una maggiore o minore attività neurale in determinate aree del cervello in base alla propria formazione, ma nel complesso meno impegnativa in termini di risorse rispetto al gruppo di controllo. I bilingue, ad esempio hanno ‘acceso' di più le aree legate al linguaggio, come il giro supramarginale sinistro, mentre i musicisti hanno mostrato una minore attività cerebrale nel giro frontale prefrontale superiore e nella corteccia prefrontale dorsolaterale. Ciò suggerisce un uso migliore e più efficiente delle risorse neurali. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Annals of the New York Academy of Sciences.
Ricercatori canadesi hanno dimostrato che chi suona strumenti musicali e/o parla fluentemente lingue straniere ha un cervello più efficiente che consuma meno risorse. Ciò si traduce non solo in una memoria di lavoro più brillante, ma anche in una protezione contro il declino cognitivo innescato dal tempo.
Sulle passerelle nascono i trend: dai capelli agli accessori, passando ovviamente per il make up. Must have e look da copiare per la prossima stagione per essere all'ultima moda. Beauty look semplici ma d'effetto, incarnati acqua e sapone o labbra in primo piano e per chi ama il trucco occhi linee grafiche e eye liner.
Make up nude, eye liner e labbra in primo piano, linee importanti e colori forti ma anche incarnati impalpabili sono i trend lanciati sulle passerelle della New York Fashion Week per la possima stagione.
L'estate è anche sinonimo di sconti: continuano le offerte eBay su piccoli e grandi schermi con la possibilità di acquistare prodotti scontati davvero interessanti. Sul famoso marketplace, infatti, si possono acquistare Smart TV, Smartphone e anche schermi per il PC curvi ideali per il gaming o per le attività lavorative. Tra le proposte convenienti troviamo anche tablet e lavagne LCD per disegnatori, grafici, studenti o insegnanti. Fino alla mezzanotte del 18 agosto 2021, inoltre, è possibile usufruire di un buono sconto aggiuntivo del 15% per garantirsi un ulteriore risparmio. Vediamo quali sono i migliori prodotti in offerta per questa occasione! Per utilizzare il coupon del 15% di sconto sui prodotti Xiaomi basterà fare riferimento al seguente codice MIDAYSAGO21. Una volta aggiunto il prodotto al carrello, prima di procedere con l'acquisto, basterà copiare il codice coupon e inserirlo nel campo dedicato. Ricordiamo che questo sconto aggiuntivo del 15% è valido esclusivamente sulle proposte Xiaomi incluse nella promozione. È possibile ottenere uno sconto massimo di 50 euro ed è disponibile una sola volta per utente, valido fino alla mezzanotte del 18 agosto 2021. – 30% su tablet Lenovo M10: questo modello di tablet con un display LCD HD da 10.1 pollici, ha una risoluzione di 1280×800 ppi per immagini luminose e nitide. Ha una memoria RAM da 4GB e sistema operativo Android 10. Tra le specifiche ricordiamo: sensore di luce ambientale, accelerometro, navigatore satellitare e memoria espandibile. – 20% su Samsung Galaxy Tab A: il tablet proposto da Samsung con display da 8 pollici e risoluzione di 1280 x 800 pixel, ha un design essenziale e compatto. Si caratterizza per la presenza di un doppio speaker con modalità bambino e parental control. Memoria RAM da 32 GB e tecnologia One UI per ottimizzare la visualizzazione dello schermo. – 15% su Xiaomi Mi SmartTV 4S: questa Smart TV firmata Xiaomi ha uno schermo LED da 43 pollici, con risoluzione in 4K e HDR per una qualità delle immagini sempre ottimale. Il motore grafico aggiornato è in grado di garantire colori brillanti per non perdere nessun dettaglio durante un film o una partita di calcio in TV. Grazie al sistema dolby + DTS e al doppio altoparlante stereo da 8W, inoltre, i suoni sono chiari e puliti. Capacità di archiviazione 2GB+8GB. – 15% su Smart TV Xiaomi Mi LED TV: con uno schermo LED da 55 pollici, la Smart TV Xiaomi ha una qualità di immagine ad alta definizione 4K + HDR. Le immagini e i movimenti sono realistici e fluidi, senza nessuna sfocatura mentre i suoni, grazie al sistema Dolby + DTS e alla possibilità delle diverse impostazioni per i bassi, sono di alta qualità. Processore quad-core da 64 bit e spazio di archiviazione di 2GB più 8 GB per le app. – 15% su Monitor per gaming Xiaomi Mi Curved: questo monitor per PC Xiaomi Mi Curved è pensato appositamente per gli amanti del gaming. Grazie alla sua curvatura e agli angoli inclinati, infatti, garantisce un'esperienza di gioco ottimale. Si tratta di uno schermo ideale anche per ottimizzare l'esperienza lavorativa. Con un display da 34 pollici e una risoluzione in 4K ultra HD + HDR, la qualità dell'immagine è garantita insieme all'ottimizzazione d'illuminazione e contrasto.
Gli sconti eBay non sono ancora finiti: tantissimi i prodotti in offerta tra piccoli e grandi schermi. Non solo Smart TV o Smartphone, ma anche schermi per PC, tablet o lavagne LCD. Inoltre, fino al 18 agosto sarà possibile usufruire di uno sconto aggiuntivo del 15%. Scopri come attivare il coupon e quali sono i migliori prodotti scontati attualmente disponibili su eBay.
E' morto il padre di Elisa Toffoli, la cantante nota ai fan semplicemente con il suo nome di battesimo, tra le artiste più note del panorama musicale italiano. L'annuncio è stato dato dalla cantante sulla sua pagina facebook ufficiale poche ore fa, quando con un laconico messaggio, affine al modo di essere proprio della cantante, si è limitata con garbo e gentilezza a ringraziare tutti coloro abbiano mostrato solidarietà nei suoi confronti e di sua sorella Elena. Non si hanno molte informazioni sino a questo momento riguardo la scomparsa e in merito alle cause del decesso, ma la sola cosa certa è che i fan della cantante si sono immediatamente prodigati a manifestare tutto il dispiacere nei suoi confronti, tentando di rincuorarla con messaggi di affetto molto sentiti.
La cantante ringrazia sulla sua pagina Facebook tutti coloro che le abbiano dimostrato affetto e vicinanza per la scomparsa del padre, cui era dedicata una delle canzoni più note della sua produzione. Al momento sono sconosciute le cause del decesso.
L'Inter di Simone Inzaghi è una delle squadre più in forma del campionato al pari di Napoli e Milan. I nerazzurri sono reduci dalla discussa gara contro il Sassuolo che ha visto protagonista soprattutto Handanovic. Il portiere sloveno è stato al centro delle polemiche per quel contatto con Defrel non considerato falloso dal direttore di gara. Un episodio che ha diviso anche il popolo nerazzurro che non ha perso occasione per prendere di mira il portiere nerazzurro. Da tempo infatti, alcune disattenzioni dell'ex Udinese, hanno fatto storcere il naso ai tifosi. Ecco perché, anche per questo motivo, l'Inter sta cercando un nuovo portiere che possa prendere l'eredità di Handanovic. Quest'ultimo ha anche un contratto in scadenza a giugno 2022 e a 37 anni è giunto il momento di cambiare drasticamente. Marotta ha già individuato il sostituto blindando praticamente l'acquisto di André Onana. Sarà lui il portiere titolare dell'Inter a partire dalla stagione 2022-23. L'estremo difensore del Camerun, attualmente tesserato con l'Ajax, ha anche lui un contratto in scadenza nel 2022 con gli olandesi che però non rinnoverà. Onana ha dunque lo stesso anno di scadenza contrattuale di Handanovic. Quest'ultimo, secondo quanto riferisce la Gazzetta dello Sport, potrebbe anche restare come vice. Onana ha 25 anni e sarà libero di firmare per una nuova squadra dal prossimo 1 febbraio: salvo sorprese, la nuova destinazione sarà Milano, sponda nerazzurra. L’accordo con l’Inter è già stato trovato e il club lo ufficializzerà solo dopo il mercato di riparazione. Classe 1996, cresciuto nelle giovanili del Barcellona, Onana è all'Ajax dal 2015 totalizzando ben 142 presenze in Eredivisie. Lo scorso mese di giugno, il Tribunale arbitrale dello sport (Tas) ha ridotto da 12 a nove mesi la squalifica inflitta lo scorso febbraio dalla commissione disciplinare Uefa a Onana. Il portiere era stato accusato di violazione del regolamento antidoping. Tracce di furosemide, un diuretico, erano state trovate nelle urine del 25enne il 30 ottobre, durante un controllo senza preavviso. L'Ajax ha affermato che Onana si sentiva male e aveva assunto per errore farmaci destinati a sua moglie. La sanzione nei confronti di Onana, iniziata il 4 febbraio, scadrà il prossimo 3 novembre.
L’Inter ha trovato l’accordo per l’acquisto di André Onana. Il portiere, attualmente all’Ajax, sarà l’erede di Handanovic che milita in nerazzurro dal 2012. L’annuncio dell’estremo difensore del Camerun è atteso a inizio febbraio. Attualmente Onana sta ancora scontando la squalifica che gli era stata inflitta.
Ilary Blasi è una delle presentatrici più amate e seguite del nostro paese e, anche se è impegnata con "Le Iene Show", trova sempre il modo per sostenere e stare al fianco del marito Francesco Totti. Ieri sera i due sono volati a Montecarlo per partecipare a un ambito evento sportivo, i Laureus Awards, dove il calciatore è stato premiato con il Laureus Academy Exceptional Achievement Award per i 25 anni trascorsi solo con la maglia della Roma e per la vittoria con la nazionale italiana nella Coppa del Mondo 2006 in Germania. Anche se il protagonista indiscusso della serata è stato Totti, anche la moglie Ilary è riuscita ad attirare tutti i riflettori su di sé grazie al suo look scintillante.
Francesco Totti è stato premiato ai Laureus Awards per i 25 anni passati nella Roma e ha voluto al suo fianco la moglie Ilary Blasi per un’occasione tanto importante. La presentatrice ha sfoggiato un’elegante smoking ricoperto di paillettes dorate, peccato solo che avesse già sfoggiato lo stesso modello di tailleur al GF Vip.
Tragedia in Virginia, Stati Uniti, dove una bambina di soli 10 anni, Teresa Sperry, è morta per complicazioni dovute al Covid-19 pochi giorni dopo aver manifestato i primi sintomi. Sotto accusa è finita la scuola che la bimba frequentava, la Hillpoint Elementary School di Suffolk: come riporta la stampa locale, infatti, la mamma della piccola ha raccontato sul proprio profilo Facebook che una settimana prima che le sue condizioni si aggravassero la maestra aveva affidato a Teresa l'incarico di fare da "infermiera" ai suoi compagni di classe. "Nostra figlia era perfettamente in salute e lo sarebbe ancora se le persone avessero smesso di mandare i loro bambini malati a scuola – si legge ancora nel post -. Le era stato chiesto di accompagnare i suoi amichetti che stavano male in infermeria. Abbiamo fatto tutto il possibile. Il Covid è reale e non gli importa chi contagia".
Lutto in Virginia, Stati Uniti, dove il Covid-19 ha fatto una giovane vittima: si tratta di Teresa Sperry, morta a 10 anni lo scorso 27 settembre a causa di complicazioni della malattia da Coronavirus a meno di una settimana dalla manifestazione dei primi sintomi. La denuncia della mamma: “A scuola le hanno dato il compito di fare da infermiera ai suoi compagni di classe”.
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L’obiettivo è di realizzare delle loro opere dall’accesa cromaticità che possano irradiare attraverso la città, trasformando case e appartamenti degradati in spazi urbani vivaci. Nel 2005, Haas & Hahn hanno promosso la loro idea creativa in una comunità-pilota del Brasile, che in seguito si è diffusa in luoghi come Santa Marta. Leggi anche Un asilo-giraffa e Parigi diventa una giungla urbana L’avventura artistica del duo continua oggi con una campagna di raccolta fondi, tramite kickstarter, per il loro più grande progetto di pittura urbana: intonacare e dipingere un'intera favela in uno dei quartieri più famosi di Rio de Janeiro. Il sito di progetto è una collina centrale nella comunità di Vila Cruzeiro, una parte del Complexo da Penha nella Zona Nord di Rio, dove gli artisti hanno trascorso qui del tempo per creare i loro primi due progetti. Visivamente, la collina offre una posizione geografica ideale per un effetto monumentale. "Quando abbiamo visitato le favelas, nel 2005, il modo in cui sono costruite e come funzionano socialmente ci ha colpito come realtà urbana molto bella. Allo stesso tempo, esse venivano generalmente percepite come zone cupe, pericolose e disfunzionali. Il nostro progetto si propone di fornire un’opportunità per le persone di trasformare il proprio quartiere in un luogo, precedentemente visto come negativo, in un luogo che è in grado di comunicare la sua creatività, la bellezza e l'innovazione per il mondo esterno attraverso l'arte", hanno dichiarato Haas & Hahn. Dipingere le case comporta un miglioramento visivo, intonacarle aiuta il benessere interno con un controllo dell’umidità, dell’acustica e della temperatura: Favela Painting realizza tutto questo, attraverso inoltre la formazione e la creazione di nuovi posti di lavoro, in una realtà dove le opportunità sono scarse. L'arte del progetto di Haas & Hahn non è di nascondere l’estetica di una zona degradata, ma piuttosto ringiovanire aree svantaggiate di una città creando un effetto sociale positivo sul quartiere. È un mezzo di immaginazione, di ripensamento e ridisegno di una comunità che conserva i suoi valori. var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) { document.getElementById('widget-banner-8').id = 'div-banner-5'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-5"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-8').style.display = 'none'; } Continua a leggere su Fanpage.it var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; document.getElementById('widget-banner-9').id = 'div-banner-6'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-6"); }); }); Architettura 27 CONDIVISIONI commenta condividi chiudi A partire dal 2005, gli artisti olandesi Haas & Hahn (Jeroen Koolhaas e Dre urhahn) curano un progetto di pittura urbana delle favelas di Rio allo scopo di dare nuovo impulso a quartieri degradati della città e utilizzare l'arte come strumento per ispirare, creare bellezza, combattere i pregiudizi e attirare l'attenzione. Il progetto si chiama Favela Painting e nasce in collaborazione con la popolazione locale. L’obiettivo è di realizzare delle loro opere dall’accesa cromaticità che possano irradiare attraverso la città, trasformando case e appartamenti degradati in spazi urbani vivaci. Nel 2005, Haas & Hahn hanno promosso la loro idea creativa in una comunità-pilota del Brasile, che in seguito si è diffusa in luoghi come Santa Marta. L’avventura artistica del duo continua oggi con una campagna di raccolta fondi, tramite kickstarter, per il loro più grande progetto di pittura urbana: intonacare e dipingere un'intera favela in uno dei quartieri più famosi di Rio de Janeiro. Il sito di progetto è una collina centrale nella comunità di Vila Cruzeiro, una parte del Complexo da Penha nella Zona Nord di Rio, dove gli artisti hanno trascorso qui del tempo per creare i loro primi due progetti. Visivamente, la collina offre una posizione geografica ideale per un effetto monumentale. "Quando abbiamo visitato le favelas, nel 2005, il modo in cui sono costruite e come funzionano socialmente ci ha colpito come realtà urbana molto bella. Allo stesso tempo, esse venivano generalmente percepite come zone cupe, pericolose e disfunzionali. Il nostro progetto si propone di fornire un’opportunità per le persone di trasformare il proprio quartiere in un luogo, precedentemente visto come negativo, in un luogo che è in grado di comunicare la sua creatività, la bellezza e l'innovazione per il mondo esterno attraverso l'arte", hanno dichiarato Haas & Hahn.
Gli artisti Haas & Hahn promuovono una campagna di sensibilità per dipingere un’intera Favela di Rio de Janeiro nella speranza di raccogliere fondi e aumentare così l’orgoglio e l’autostima di chi vive in quartieri con difficoltà sociale.
Jennifer Lopez e Marc Anthony si sono detti addio dopo sette anni di matrimonio. La coppia ha annunciato in maniera congiunta la separazione attraverso un comunicato diffuso dall'Associated Press che ha lasciato tutti i loro sostenitori con la bocca spalancata: "Abbiamo deciso di interrompere il nostro matrimonio. E' stata una decisione molto difficile ma siamo giunti ad una conclusione amichevole su tutte le questioni". I due si erano sposati nel 2004 e hanno avuto due gemelli di tre anni, Max ed Emme. Nessuno sospettava che la coppia fosse giunta al capolinea. Tuttavia gli amanti del gossip sicuramente avranno notato l'assenza di Marc Anthony ai Bafta Awards 2011, dove invece Jennifer si era recata insieme alla madre Guadalupe per incontrare gli attuali duchi di Cambridge, William e Kate Middleton. Dopo svariate stagioni trascorse insieme la cantante e la sua dolce metà del cielo hanno messo la parola fine a una relazione non solo sentimentale ma anche lavorativa. I due hanno annunciato la separazione attraverso un comunicato stampa Per entrambi però non si trattava del primo matrimonio. La Lopez era infatti al suo terzo sì pronunciato durante una cerimonia segreta tenutasi nella sua lussuosa casa di Beverly Hills. Al momento del matrimonio, l'inchiostro sulle carte del divorzio per Marc Anthony era ancora fresco. Il cantante portoricano si era appena lasciato dalla sua prima moglie, l'ex Miss Universo Dayanara Torres. Dopo aver ostentato pubblicamente le relazioni con Ben Affleck e e il rapper Sean ‘Diddy' Combs, la Lopez ha preferito tenere al riparo la sua relazione con Marc, rendendo pubbliche le nozze solo otto mesi dopo.
Jennifer Lopez e Marc Anthony annunciano dopo 7 anni di matrimonio e attraverso un comunicato stampa la loro separazione. I due si erano sposati nel 2004 in una cerimonia segreta a Beverly Hills.
Una campagna elettorale sostanzialmente bipolare quella di Trieste. Dieci candidati sindaco che si riducono a due, se si considerano solo i più papabili: da un lato il sindaco uscente Roberto Dipiazza, ricandidato alle elezioni comunali con il sostegno del centrodestra, e dall'altro il dem Francesco Russo alla guida di una coalizione di centrosinistra. Il primo, è stato tra i forzisti degli esordi (almeno fino al 2013) e oggi si ripresenta alla città con una lista civica, ma con l'appoggio di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia. Per Dipiazza è il tentativo di ottenere il quarto mandato nel capoluogo essendo già stato sindaco dal 2001 al 2011 e poi di nuovo eletto cinque anni fa. Per Russo, invece, si tratterebbe della prima esperienza da primo cittadino, ma in una competizione in cui corre nelle vesti di vicepresidente della Regione Friuli Venezia-Giulia. Qui i sondaggi hanno subito dato Dipiazza per favorito, ma con percentuali che non consentirebbero una vittoria al primo turno e che potrebbero condurre Trieste al ballottaggio del 17 e 18 ottobre. Se non fosse per l'arresto di Ugo Rossi, il candidato sindaco del Movimento 3V, probabilmente la campagna elettorale di Trieste sarebbe passata quasi in sordina rispetto a quella delle altre grandi città italiane chiamate al voto del 3 e 4 ottobre. L'unico altro colpo di scena potrebbe riservarlo un 28enne, il candidato sindaco Riccardo Laterza che potrebbe rappresentare il terzo polo tra Dipiazza e Russo e ribaltare le previsioni in caso di ballottaggio. Un sondaggio realizzato da BiDiMedia a inizio settembre, infatti, dava Laterza davanti a Alessandra Richetti, la candidata del Movimento 5 Stelle. Se si andasse al secondo turno, quello di Laterza sarebbe senz'altro un tesoretto destinato a far gola al centrosinistra di Russo che non rinuncerebbe neanche all'elettorato pentastellato per vincere in un testa a testa con il sindaco uscente. Apparentamenti che sarebbero naturali con i 5 stelle e necessari con la lista Adesso Trieste di Laterza, sostenuta anche da Sinistra Italiana.
Il sindaco uscente di centrodestra Roberto Dipiazza è il favorito alla vigilia delle elezioni comunali di Trieste, seguito dal dem Francesco Russo. Le percentuali però non escludono l’ipotesi di un ballottaggio in cui il 28enne Riccardo Laterza potrebbe ribaltare le previsioni con un apparentamento con il candidato di centrosinistra.
"Il lusso è il sogno, il design la sua realizzazione", è questo il mantra di Romeo Sozzi, designer, artista, uomo di cultura e raffinato imprenditore, fondatore e presidente dell'azienda di mobili di lusso Promemoria, che ha arredato e firmato gli ambienti e le dimore più prestigiose di tutto il mondo. Con showroom monomarca nelle più importanti città del mondo, come Milano, Mosca, Parigi, New York, Londra, Amburgo, Monaco, Hong Kong, Varsavia e Taipei, Romeo Sozzi ha conquistato tutti con il suo stile, sempre ricercato e attento ai dettagli, l'elevata qualità dei materiali, l'artigianalità ed esclusività delle sue realizzazioni, ma soprattutto per i suoi modi galanti, la sua costante curiosità verso la vita e la ricerca infinita del bello in ogni cosa: "il bello che fa bene". Classe 1948 ma energico come un ragazzino, Romeo Sozzi non è solo un designer raffinato e un abile imprenditore, ma anche un'infaticabile lavoratore, sempre alla ricerca di ispirazione e suggestioni nell'arte, nella cultura e nella natura, attento ai piaceri della convivialità, un artista dell'eleganza e del buon gusto. Ci ha aperto le porte della sua splendida residenza seicentesca a Varenna, sul lago di Como, dove ogni dettaglio racconta del suo lavoro e della sua vita. Nulla è lasciato al caso, dalla tavola preparata per la colazione alla cura del giardino. Sozzi ha esordito nell’interior decoration nel 1988, innovando, ma senza mai dimenticare, l'attività di famiglia impegnata nel restauro e riparazione di carrozze dell’aristocrazia lombarda nell'Ottocento, e di mobili nel Novecento. Dopo gli studi all'Accademia di Brera, fonda Promemeoria, "nome che è una dichiarazione d’amore per il saper conservare: il fatto a mano, lo straordinario, l’eccezionale. Ricordare il passato per migliorare il futuro, è questa la vera mission dell’azienda, che affonda le sue radici nella tradizione per costruire un solido futuro". Gli arredi di Romeo Sozzi sono spesso prodotti su misura e in tiratura limitata. La sua produzione è profondamente legata al Lago di Como, sia perché è qui che ha sede la sua azienda e la sua residenza, ma anche perché è nella acque lacustri del Lago che riesce spesso a trovare la sua concentrazione e ispirazione. Sozzi può essere considerato senza dubbio un rappresentante del lusso Made in Italy, un lusso elegante, mai ostentato, attento ai dettagli e alla migliore qualità. I suoi oggetti d'arredo impongono di essere guardati e toccati perché il designer originario di Valmadrera, nel Lecchese, dove ha vissuto tutta la vita, stupisce in ogni pezzo per la precisione della sua fattura, per l'accostamento dei materiali scelti, come il velluto di seta, e la loro preziosa qualità: "Sono arredi che stabiliscono una relazione intima con chi li possiede, evocativi e funzionali, importanti e domestici. Sono piccoli gioielli che richiedono ore e ore di lavoro per la loro realizzazione, espressione di un’azienda che fin dai suoi esordi ha coltivato uno sguardo esclusivo sul mondo degli interni". Anche i colori hanno un ruolo importante negli arredi Promemoria, sono "parole su carta per definire la sfumatura di una nuvola, di una roccia, di un’infiorescenza e poi, con l’inseparabile scatola di acquerelli, ricostruirli.", come li definisce Romeo Sozzi, “Colori intelligenti, da scindere da quelli stupidi che non mi interessano”.
Designer raffinato, infaticabile lavoratore, sempre alla ricerca di ispirazione e suggestioni nell’arte, nella cultura e nella natura, attento ai piaceri della convivialità, un artista dell’eleganza e del buon gusto, Romeo Sozzi ci ha accolto nella sua splendida residenza seicentesca a Varenna, sul lago di Como, dove ogni dettaglio racconta di lui, del suo lavoro e della sua vita, da ammirare.
A Benevento, dove sono state scrutinate 22 sezioni su 72, il sindaco uscente Clemente Mastella, ha ottenuto il 46,90% dei voti. Segue il candidato del centrosinistra Luigi Diego Perifano, che è arrivato al 32,94%. Il terzo posto è attualmente occupato da Angelo Moretti, sostenuto da tre liste, che ha raggiunto il 15,20% dei voti scrutinati. E, infine, Rosa De Stasio, sostenuta da due liste, tra cui quella di Fratelli d'Italia, che è ferma al 4,96%. L'ipotesi ballottaggio resta quindi aperta a Benevento.
A Benevento si rischia il ballottaggio, dove, ad ora, sono state scrutinate 22 sezioni su 72. Clemente Mastella, sindaco uscente, in corsa per una riconferma, è fermo al 46,90% dei voti, subito seguito dal candidato di centrosinistra Luigi Diego peritano, che ha raggiunto il 32,94%. Al terzo posto, Angelo Moretti, che è fermo al 15,20% dei voti scrutinati.
"L'auditorium del palazzo Pirelli è stato intitolato a Giorgio Gaber", aveva scritto il consigliere Pd Fabio Pizzul sul suo blog , "e nel giorno dei funerali di Enzo Jannacci il neo presidente lombardo Maroni ha detto che la Lombardia ricorderà adeguatamente il cantautore e poeta milanese. E allora perché non dedicare il Belvedere a Enzo Jannacci? Sarebbe un bel modo per ricordare assieme i due cantori della Milano della ricostruzione e del boom e della sua gente comune. Dal trentunesimo piano poi, si ha uno sguardo del tutto particolare, unico e inusuale sulla città e diverso, unico e irrituale era lo sguardo di Jannacci nei confronti di Milano". La Regione Lombardia ha deciso di appoggiare tale proposta e concretizzarla prima possibile, grazie anche all'approvazione dell'assessore alle Culture Cristina Cappellini. Jannacci rimarrà per sempre nei cuori dei milanesi per il suo grande spessore umano e artistico. Per questo motivo accogliamo con favore la proposta avanzata oggi dal consigliere Fabio Pizzul di dedicare al cantautore il Belvedere di Palazzo Pirelli. Si tratta di una proposta che, come ha fatto notare anche lo stesso consigliere Pizzul, si trova in piena sintonia con l'intenzione già espressa giorni fa dal presidente Roberto Maroni di rendere il giusto tributo al grande artista milanese. E non è tutto, dalle parole della Cappellini emerge anche l'intenzione di rendere omaggio al maestro Jannacci con un evento organizzato appositamente nel giorno della sua nascita, ovvero il prossimo 3 giugno, al quale dovrebbero partecipare molti amici artisti per ripercorrere i più grandi successi della sua carriera:
Dopo l’auditorium intitolato a Giorgio Gaber, la Regione ha deciso di dedicare il Belvedere di Palazzo Pirelli a Enzo Jannacci, perché il suo nome non venga dimenticato.