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Erano stati avvistati sulla spiaggia di Fregene intenti a scambiarsi effusioni e baci appassionati, ma non si trattava di un weekend d'amore per Giulia Stabile e Sangiovanni, bensì del set di un servizio fotografico come dimostrano le attrezzature posizionate in riva al mare. Lo shooting in questione è quello comparso sul settimanale Chi, diretto da Alfonso Signorini, edito da Mondadori e da sempre afferente al mondo Mediaset. Un servizio che magnifichi il loro amore così puro e fresco, un amore nato per caso nella casetta di Amici20 e di cui adesso parlano davvero tutti, non soltanto gli appassionati del talent show di Canale 5. Così, travolti dalla passione ma anche dalla onde del mare, i due si sono lasciati ritrarre dagli obiettivi dei fotografi, divertendosi a farsi travolgere dall'acqua, giocando e scherzando sempre con la solita ilarità che li distingue e che emerge anche dagli scatti in cui appaiono sorridenti e visibilmente divertiti, sebbene non manchino dei momenti più intensi, stesi sul bagnasciuga. | Giulia Stabile e Sangiovanni erano stati immortalati da alcuni fan in spiaggia a Fregene, intenti a scambiarsi effusioni appassionate. Non si trattava di una giornata d’amore, bensì del set di un servizio fotografico pubblicato sul settimanale Chi, diretto da Alfonso Signorini, e da sempre vicino ai volti Mediaset. |
Mancano, ormai, solo dodici giorni al fatidico "Sì, lo voglio" di Elisabetta Canalis e Brian Perri. Il matrimonio si terrà in Sardegna, il 14 settembre. In queste settimane, sono trapelati diversi dettagli riguardo al giorno delle nozze, ma quello che i fan di Elisabetta aspettavano di scoprire è il vestito che la renderà ancora più bella in uno dei giorni più speciali della sua vita. L'attesa, però, è finita. L'abito da sposa è stato svelato. L'abito da sposa di Elisabetta Canalis è disegnato da Alessandro Angelozzi – In questi mesi, Elisabetta Canalis è stata contattata da diverse griffe che volevano avere l'onore di vestirla nel giorno in cui sarebbe diventata la signora Perri. Dopo tanta riservatezza, la showgirl ha finalmente svelato la sua scelta. L'abito bianco da sogno che indosserà il 14 settembre è stato disegnato dallo stilista Alessandro Angelozzi. Elisabetta Canalis, dunque, ha puntato sullo stile italiano, privilegiando la semplicità ma anche la cura dei dettagli. Elisabetta Canalis ha scelto un capo di grande pregio – Si tratta di un capo di grande pregio, ricamato e cucito con cura dalle mani esperte di maestranze nostrane. L'abito è stato realizzato in Abruzzo, nelle sartorie del borgo di Garrufo di Sant'Omero. È in quella cornice, infatti, che ha sede il quartier generale dell'Alessandro Angelozzi Couture, che da anni veste con cura ed eleganza le sue clienti, tra le quali non mancano diversi volti noti. Elisabetta Canalis è una donna con le idee molto chiare. La scelta dell'abito, infatti, è avvenuta in poco tempo. È lo stesso stilista Alessandro Angelozzi a dichiararlo: “Elisabetta è una donna molto intelligente quanto pratica e la decisione sulla scelta dell’abito da sposa è stata presa in pochissimo tempo, contrariamente a tante donne che passano mesi interi a riflettere sulla scelta del loro abito, dimostrandosi una donna sicura di sé e conscia dei suoi gusti." Per lei ha pensato ad un abito che esalti sia la sua femminilità che la sua semplicità: | Il 14 settembre, Elisabetta Canalis sposerà Brian Perri. A pochi giorni dalle nozze, la showgirl ha svelato il bozzetto del suo abito da sposa. È un capo di enorme pregio disegnato da Alessandro Angelozzi. Lo stilista ha puntato su un abito romantico, in grado di sottolineare sia la femminilità che la semplicità di Elisabetta. |
E pensare che non appena uscì in sala, “Flashdance” fu letteralmente stroncato da molti giornalisti. Roger Ebert, il critico recentemente scomparso, lo mise nella lista dei film peggiori della storia, mentre la Haliwell's Film Guide, la bibbia dei cinefili, gli assegnò solamente una stella su quattro. E non finisce qui, il New Yorker definì il film “una serie di videoclip rock”, mentre il The Guardian lo criticò duramente accusandolo di aver ottenuto “un successo ridicolo”. La sceneggiatura fu persino candidata al Razzie Award ma niente di tutto questo valse per arrestare il grande successo del musical, che diventò un vero e proprio cult, dagli anni '80 ai giorni nostri. La pellicola, spesso paragonata a “La febbre del sabato sera” con John Travolta, lanciò una ventenne Jennifer Beals nei panni della ballerina Alex Owens e oggi, "Flashdance" compie trent'anni anche se non sembra essere passato tutto questo tempo. | Il film cult degli anni ’80 diretto da Adrian Lyne, che lanciò una giovanissima Jennifer Beals, compie 30 anni. |
Il terzo capitolo di "Ghostbusters" si diverte ad invertire i ruoli. Dopo la notizia di un cast tutto al femminile con le nuove "acchiappafantasmi" che saranno Kristen Wiig, Melissa McCarthy, Kate McKinnon e Leslie Jones, arriva la bomba. Chris Hemsworth, il Thor dei cine-comics Marvel, sarà il receptionist delle nuovissime Ghostbusters. In pratica una Janine al maschile, confermando questa inversione pressoché totale. L'annuncio è stato dato attraverso twitter da Paul Feig: "Il nostro receptionist". Manca adesso il Rick Moranis di turno, che nei primi due film flirta proprio con Janine. Le speculazioni portano a credere che, in linea con la produzione di questo terzo capitolo, trasformeranno il personaggio da maschile a femminile. Melissa McCarthy, Kristen Wiig, Leslie Jones e Kate McKinnon sono le attrici chiamate ad adempiere a questo duro e difficile compito, rinverdire il franchise dei Ghostbusters senza sporcarne il buon nome. Si tratta di una sfida avvincente per tutti, dalla produzione al regista Paul Feig, che si mette in gioco dopo una serie di pellicole di medio successo ma di certo non esaltanti ("Le amiche della sposa" e "Corpi da reato"). | Confermati i ruoli invertiti nel terzo e atteso capitolo degli ‘acchiappafantasmi’: dopo la notizia di un cast tutto al femminile, il “Thor” del cinema sarà il receptionist che nei primi due film era l’occhialuta Janine. |
E' successo ancora, e questa volta la cattiva sorte è toccata ad Angelina Jolie. Sul red carpet del film The Normal Heart il volto della bella attrice è apparso completamente bianco in alcune zone, come se la Jolie avesse utilizzato del talco o peggio ancora una sostanza stupefacente. Brad Pitt era al suo fianco anche questa volta, ma non si è accorto di nulla: solo i fotografi hanno notato l'errore e non si sono lasciati sfuggire il beauty look della sventurata attrice immortalando il trucco nei loro scatti. Questa volta la colpa è tutta del make up artist che tentando di minimizzare l'effetto lucido sul viso dell'attrice ha abusato di un particolare tipo di cipria foto riflettente: l'eccesso di polvere non si vede a occhio nudo ma solamente se colpito dalla luce diretta di un flash. Ecco perché solamente i fotografi hanno notato l'errore e né Brad né Angelina stessa si erano accorti di nulla. Cos'hanno di particolare queste ciprie? Al loro interno è presente la silica, un minerale che è ideale per assorbire l'eccesso di sebo nelle pelli miste o grasse. Se applicata magistralmente e con la giusta tecnica il risultato è omogeneo ed estremamente naturale tanto da far apparire la pelle levigata e chiudere i pori, ma basta un piccolo eccesso per rovinare il trucco: a occhio nudo l'errore non si vede ma essendo la cipria sensibile alla luce di flash e riflettori comparirà in foto e video. Per scongiurare l'effetto gessoso sul viso è essenziale prima di tutto applicare la cipria con un pennello da polveri, stemperandolo sul tappo della cipria per eliminare l'eccesso prima dell'applicazione. Appoggiate delicatamente il pennello sul viso e muovetelo in modo circolare: assicuratevi di aver sfumato completamente il prodotto. Al contrario del pennello, le spugnette rotonde o i piumini sono più pericolosi perché se non si è esperti si rischia di dosare in modo non corretto la cipria e di ritrovarsi con un esubero di prodotto sul viso. Se non volete rischiare invece delle ciprie HD potete utilizzare le ciprie ad effetto matt che opacizzano il volto regolando la lucidità. | Questa volta l’errore più clamoroso nel make up è toccato ad Angelina Jolie che sul red carpet del film The Normal Hear è apparsa con il volto intriso di una polvere bianca. Vi sveliamo perché nessuno se n’è accorto. |
Oggi l'Italia si è risvegliata con una bella notizia. Il film di Paolo Sorrentino, "La grande bellezza" ha vinto l'Oscar come miglior film straniero. Chiara Ugolini ha intervistato Carlo Verdone per Repubblica. L'attore, nel film, interpreta Romano, l'aspirante scrittore amico di Jep Gambardella. Se nei giorni scorsi aveva affermato che avrebbe aspettato il responso insieme ad amici e colleghi, nel corso dell'intervista ha rivelato di essere andato a letto presto perché ha un forte raffreddore. Questa mattina, però, si è svegliato alle 6:00 per scoprire com'era andata. "La prima cosa che ho fatto, ho chiamato Paolo, l'ho trovato subito. Siamo stati al telefono e io gli ho detto "Grazie", lui mi ha risposto "Grazie a te" e ci siamo commossi tutti e due un'altra volta. Poi mi ha passato Toni…mamma mia, è stato veramente bellissimo, una grandissima emozione. Sono quelle cose che non capitano mai nella vita di un attore, quando mai, per chi fa le commedie poi è impossibile" Un Oscar che l'Italia non vinceva dai tempi del capolavoro di Roberto Benigni "La Vita è Bella". "Sono contento per la cosa, sono contento per la cultura italiana. Nei giorni in cui cascano ancora dei pezzi a Ercolano per la pioggia, finalmente qualcuno che prende qualcosa di solido, che dice "Siamo anche un Paese serio, ecco guardate, credeteci". In un momento molto delicato per noi è una bella finestra internazionale, poi tanto incoraggiamento per i produttori, per i nuovi autori. Questo premio fa bene a tutti, farà bene alle nuove generazioni." I primi complimenti su Twitter sono arrivati da Franceschini e da Renzi e Carlo Verdone commenta così: "È un grande assist a questo governo. Il miglior film straniero è un film italiano, di un napoletano. È importante" Intanto, l'attore e Paolo Sorrentino stanno già pensando ai festeggiamenti italiani: | Carlo Verdone è entusiasta e commosso dalla conquista dell’Oscar. Intervistato da Repubblica, lo definisce “Un premio che farà bene alle nuove generazioni” e annuncia un festeggiamento italiano. |
Il “ragazzo fortunato” ne ha fatta di strada: Jovanotti è oggi uno dei cantautori italiani più apprezzati, non solo in Italia, e lo dimostra l’importante invito che ha ricevuto, in questi giorni, dall’Università di Harvard. Il prossimo 27 aprile, Lorenzo Cherubini terrà, nel prestigioso ateneo americano, una lezione-conferenza sul tema “Musica e diritti umani”. Jovanotti sarà il primo artista italiano a entrare nella storica università in veste di professore: merito del suo impegno attivo a favore della promozione dei diritti umani. Da anni, infatti, Lorenzo collabora con diverse associazioni umanitarie – tra cui Emergency e Amnesty International –, facendosi portavoce di autentiche “battaglie” per i diritti con le sue canzoni. Ricordiamo tutti la sua esibizione come ospite al Festival di Sanremo del 2000, quando canta il brano Cancella il debito, per la cancellazione del debito ai Paesi del Terzo Mondo. Agli studenti di Harvard il cantante illustrerà, con lo sguardo rivolto alla sua personale esperienza, la natura del legame tra musica popolare e difesa dei diritti dell’uomo. Si tratta di due mondi lontani solo in apparenza, che dal secondo dopoguerra fino a oggi camminano fianco a fianco. La lezione avrò luogo nel corso della tournée che l’artista terrà tra Stati Uniti e Canada a partire dal 22 aprile, attraversando città come Washington, Filadelfia, Boston, Montreal, Toronto, Chicago. Nel nostro Paese, intanto, Jovanotti è candidato al David di Donatello, nella categoria “Miglior Canzone Originale”, per il brano Baciami ancora, inserito nella colonna sonora dell’omonimo film di Gabriele Muccino . | Il prossimo 27 aprile, il cantautore romano terrà una lezione su “Musica e diritti umani” nella prestigiosa università americana di Harvard. |
Luogo unico in una cornice d'eccezione, l'Hotel Le Corbusier apre le sue porte sull'utopia di un uomo diventata realtà: La Cité Radieuse di Marsiglia. Classificata tra i monumenti storici Patrimonio dell'Umanità, l'Unité d'Habitation di Marsiglia (anche conosciuta come Cité Radieuse appunto), è una residenza edificata tra il 1945 e il 1952 da Le Corbusier che con tale progetto tenta di concretizzare una nuova forma di città, un villaggio verticale caratterizzata da spazi individuali inseriti in un ampio contesto di aree comuni: un sistema di relazioni, partendo dalla singola unità abitativa, intesa come cellula di un insieme, si estendeva all'edificio, al quartiere e all'intero ambiente costruito. L'edificio rappresenta quindi una sorta di contenitore che racchiude in esso uno spazio urbano, che porterebbe al salto dimensionale tra il singolo edificio e la città, cosicché il primo divenga un sottomultiplo della seconda. Voluto dallo stesso architetto svizzero, l'Hotel Le Corbusier è inserito nel cuore di questa città verticale. Nulla è stato modificato della struttura originaria: l'organizzazione degli spazi, la chiarezza dei luoghi, il parco, le facciate, il mobilio. Lo spirito e la materia sono là. Una grande diversità di ambienti sono stati però realizzati nell'albergo: camere cabina (fatte a modello delle celle monastiche del monastero di La Tourette di Le Corbusier) studi e grandi camere. Le tariffe variano dai 78 euro della camera singola ai 149 euro delle suite. È un luogo di soggiorno raro, carico di senso magico e relax. Oltre l'esperienza unica di dormire in luogo mitico della stria dell'architettura, è possibile scoprire il tetto della grande struttura e assaporare piatti eccezionali nel ristorante gastronomico del hotel con lo chef Alexandre Mazzia: "Le Ventre de l'Architecte", dotato di un tennis club (recarsi muniti delle proprie racchette), una pista da jogging sul tetto, un ciné club, una biblioteca, apprezzata per i lunghi soggiorni, un solarium sul tetto e una piccola piscina per i bambini. | A Marsiglia arriva Le Corbusier Hotel, un nuovo albergo all’interno della Cité Radieuse concepita dal famoso architetto svizzero, da cui trae il nome la recente struttura. |
Momenti di terrore nella tarda mattinata di oggi – sabato 11 settembre – nel centro di Fiuggi. In via Nuova Italia tre banditi armati e con il volto travisato hanno fatto irruzione all'interno della gioielleria Cataldi, molto nota nella città termale in provincia di Frosinone. Da quanto si apprende il titolare stava per chiudere il negozio quando sono arrivati i rapinatori che lo hanno preso in ostaggio, assieme al personale e ai clienti. Sotto la minaccia delle armi si sono fatti consegnare ori e gioielli, svuotando le vetrine in fretta e furia riuscendo poi a darsi alla fuga senza essere fermati. Non è noto il valore del bottino, ma il provento della rapina sarebbe un vero e proprio tesoro. Una volta dato l'allarme sul posto sono piombati gli agenti della polizia e i carabinieri che ora sono a caccia della banda che si è allontanata a bordo di un furgone. Diversi i posti di blocco allestiti. L'ipotesi più accreditata è che si tratti di una banda di professionisti. Secondo quanto reso noto nella fuga avrebbero anche tamponato un'automobile al casello autostradale di Ferentino. | Rapina a mano armata nel pomeriggio di oggi a Fiuggi in una gioielleria. I banditi, che si sono riusciti a dare la fuga senza essere catturati, hanno fatto irruzione pistola in pugno e preso in ostaggio i presenti per fuggire a bordo di un furgone. Ora è caccia alla banda che gli inquirenti ritengono essere dei professionisti. |
L'approvazione tramite Dpcm del green pass europeo in Italia aiuterà anche da noi milioni di persone già vaccinate, guarite o negative al tampone a circolare liberamente e in sicurezza per tutto il continente. La soluzione scelta dall'UE porta con sé indubbi vantaggi in direzione del raggiungimento di una nuova normalità, ma non è esente da criticità; in particolare, il modo scelto per notificare la disponibilità dei certificati sugli smartphone dei cittadini – ovvero email e SMS – può inavvertitamente dare adito al proliferare di campagne truffaldine basate su questi canali di comunicazione. Lo hanno dimostrato decine di raggiri online che anche nel passato recente hanno sfruttato come protagonisti involontari aziende come Poste Italiane, Apple, Decathlon e Carrefour: basta veramente poco per inviare in massa messaggi con esche capaci di portare le vittime a cedere i loro dati personali a malintenzionati. Nel caso del green pass, potrebbe essere tutto anche più facile: in effetti le autorità nostrane hanno chiarito che le notifiche sulla disponibilità della certificazione verranno recapitate a chi si è vaccinato attraverso email e messaggi di testo, e i cittadini stanno imparandolo già in queste ore attraverso stampa e social; a questo punto fingersi un ente governativo e contattare migliaia di individui proponendo link fasulli da seguire rischia di rivelarsi estremamente proficuo. Per alzare il livello di allerta nei confronti di eventuali truffe online che utilizzano il certificato verde come esca non c'è dunque bisogno di aspettare. Innanzitutto i truffatori – anche quelli attivi fuori dall'Italia – hanno a più riprese dimostrato una comprensione di ciò che avviene sul nostro territorio più che adeguata a cogliere di sorpresa le loro vittime, con riferimenti a nuove leggi effettivamente approvate, rincari in bolletta in arrivo e molto altro. Inoltre il green pass è una soluzione approvata da tutta l'Unione Europea: ovviamente non tutti i Paesi utilizzeranno notifiche SMS o email come farà il governo italiano, ma l'Italia non sarà neppure la sola a puntare su questi canali di comunicazione con i propri cittadini. Chi organizza questi raggiri si trova insomma un pubblico di potenziali vittime composto da decine di milioni di persone: tanti sono gli individui che dopo il vaccino si aspetteranno di ricevere una comunicazione via posta o messaggistica da un mittente che si qualifica semplicemente come il governo. Inserirsi in questo meccanismo con comunicazioni fasulle rischia di avere particolare successo anche per motivi legati alla disposizione psicologica delle potenziali vittime. Operazioni simili del resto vanno a buon fine perfino quando sul piatto vengono messi buoni sconto del valore di 100 euro. Cadere in eventuali tranelli può essere ancora più facile se i truffatori promettono la possiblità di circolare liberamente ovunque o, al contrario, minacciano di far saltare le ambite vacanze se non si installa una determinata app o non si immettono i propri dati personali in siti web creati ad arte: questi tipi di leva sono esattamente ciò che è in grado di far saltare le difese razionali che normalmente chiunque innalzerebbe di fronte a una comunicazione sospetta. A questo si aggiunge il fatto che chi organizza questi raggiri potrebbe essere già in possesso di alcuni dati personali delle vittime, come nomi e cognomi associati ai numeri e agli indirizzi email. Queste informazioni – trapelate negli anni attraverso fughe di dati come quelle che hanno coinvolto Ho.Mobile, Facebook e decine di altre grandi aziende – possono essere state inserite in vere e proprie banche dati della truffa, utilizzate lanciare campagne di comunicazione di massa che fanno credere a chi si contatta di essere chi non si è veramente: ad esempio, nel caso in oggetto, un ente governativo che si rivolge ai suoi cittadini con la formula "Gentile nome e cognome". Per usare una formula abusata in questi giorni di campagna vaccinale, i benefici legati alla diffusione dei pass vaccinali in formato digitale superano comunque abbondantemente i rischi – che però non vanno sottovalutati. Per ridurre questi ultimi a zero, basta tenere sempre a mente che le comunicazioni che contengono i codici non richiedono mai di installare app che non provengano dagli store digitali dello smartphone, e provengono sempre da mittenti che si firmano in modi specifici: "Ministero della Salute" e "[email protected]" per le email e "Min Salute" per gli SMS. | Il green pass, o certificato verde, permetterà a vaccinati, guariti e negativi al tampone di circolare liberamente ovunque e senza restrizioni. Il metodo scelto per notificare i cittadini che il loro certificato è pronto presta però il fianco a campagne truffaldine basate su messaggi di posta e SMS fasulli. |
Incredule davanti alla morte di una persona così giovane, in maniera così improvvisa, Federica Carta e MyDrama, nome d'arte di Alessandra Martinelli, che nell'intervista a Fanpage.it, hanno raccontato il loro stato d'animo per la scomparsa del giovane 28enne, avvenuta lo scorso 6 giugno dopo una leucemia fulminante. Con Federica Carta il cantante aveva condiviso un percorso lungo quanto personale, essendo stati entrambi protagonisti della sedicesima edizione di Amici. Con Mydrama, invece, il contatto era avvenuto tramite Instagram, dove si erano scambiati alcuni messaggi. Durante l'intervista a Fanpage.it, in cui Federica Carta e Mydrama hanno presentato il loro ultimo singolo "Tocca a me", raccontando l'impegno sociale nella lotta alla omotransfobia e il loro apporto per una maggiore inclusione, le due artiste hanno affrontato anche la morte di Michele Merlo, il giovane cantante 28enne scomparso a causa di una leucemia fulminante. Proprio con Federica Carta, il cantante aveva trascorso alcuni dei mesi più importanti della sua vita durante la 16° edizione del talent Amici. Una scomparsa che ha molto colpito la cantante, che non è riuscita a spendere molte parole per la commozione trattenuta, ma ha lasciato il suo pensiero in una frase: "Più che altro non mi sento di dire molto, perché potrei scoppiare a piangere. Spero soltanto che abbia trovato la sua pace". | Durante l’intervista a Fanpage.it per la presentazione del brano “Tocca a me” con Mydrama, Federica Carta si è lasciata andare a un pensiero al suo collega e ex compagno di avventure ad Amici ’16 Michele Merlo, scomparso lo scorso 6 giugno a causa di una leucemia fulminante che lo ha portato via a 28 anni. |
Verissimo è il rotocalco di Canale 5 e ogni settimana intrattiene il pubblico, rendendo il sabato pomeriggio ancora più piacevole. A condurlo da anni c'è Silvia Toffanin, ormai considerata non solo una presentatrice talentuosa ma anche una vera e propria icona di stile e di eleganza. La puntata del 29 febbraio è stata molto particolare, visto che è stata registrata senza pubblico, così da combattere l'emergenza Coronavirus che sta mettendo in ginocchio l'Italia, soprattutto Milano e i paesi limitrofi. Nonostante ciò, lo studio è stato popolato da innumerevoli ospiti speciali, da Elodie che ha parlato della sua esperienza sanremese a Clizia Incorvaia appena uscita dalla casa del GF Vip. | Sabato 29 febbraio è andata in onda una nuova puntata di Verissimo e per l’occasione la “padrona di casa” Silvia Toffanin ha puntato sul colore dell’anno, il blu. Si è presentata in studio con un sofisticato tailleur, abbinandolo a dei décolleté con il tacco a spillo della stessa tonalità. |
Lo sfogo di Linda Santaguida proprio non è piaciuto a Belen Rodriguez che, particolarmente arrabbiata per quanto l'ex fidanzata di Costantino Vitagliano aveva scritto di lei su Twitter, ha atteso il momento giusto per rimproverarla pubblicamente. Qualche settimana fa, infatti, la ragazza aveva riportato sul celebre social network la notizia relativa al comportamento di una nota soubrette – non ha mai fatto il nome dell'argentina ma il riferimento è sempre stato chiarissimo – che in vacanza a Formentera, si sarebbe ubriacata dando di matto per strada e di fronte ai passanti increduli. | Lo sfogo di Linda Santaguida su Twitter proprio non è piaciuto a Belen Rodriguez che, alla prima occasione utile, ha furiosamente litigato con l’ex fidanzata di Costantino Vitagliano. Nel frattempo, accanto a lei a Formentera è tornato il suo Stefano. |
E' il personaggio musicale del momento Annalisa Scarrone. La seconda classificata della decima edizione di Amici, vinta da Virginio Simonelli, è ai vertici della classifica degli album più venduti con il suo primo disco Nali, mentre cinque canzoni contenute nel cd (Questo bellissimo gioco, Inverno, Brividi, Solo e Diamante lei e luce lui) sono presenti contemporaneamente nella classifica Top Digital Download. Annalisa presenterà il suo nuovo album Nali a partire dal 22 marzo a Roma (Fnac) ore 17,00, per poi proseguire il 23 marzo a Firenze (Fnac) ore 17,00; il 24 marzo a Catania (Mediaworld) ore 17,30 e 25 marzo a Palermo (Mondadori) ore 17,30. Ricordiamo che la Scarrone è nata a Savona il 5 agosto 1985, ma vive a Carcare con il padre e la madre. Fin da bambina si è interessata alla musica grazie ad un'ampia collezione di dischi, messa su dai genitori. Laureata in Fisica, ha studiato canto e diversi strumenti musicali, appassionandosi a differenti generi musicali. A tal proposito ieri abbiamo parlato della collaborazione del 2006 col DJ Carlo Polliano per il disco acid jazz Blue Trip, nel quale il duo si ribattezzò Elaphe Guttata . | Un periodo d’oro per Annalisa, che nonostante la seconda posizione ad Amici 10 è stata pure premiata anche dalla critica e con questo mini-tour per l’ album Nali potrà iniziare a godersi l’affetto dei suoi fan. |
La bellissima Gigi Hadid ha confessato di soffrire di una malattia che, in questi mesi, l'ha portata a ricevere diverse critiche per il suo aspetto fisico: nel mondo della moda, si sa, non si perdonano i chili (considerati) di troppo. La giovane è affetta da tiroidite di Hashimoto, conosciuta anche come tiroidite cronica autoimmune, scoperta appunto dallo specialista Haraku Hashimoto a inizio ‘900. La malattia, che rientra tra le patologie tiroidee, è considerata la prima causa di ipotiroidismo primario, che consiste in una non adeguata funzionalità della ghiandola. La tiroidite di Hashimoto è una malattia caratterizzata da una continua infiammazione autoimmune della tiroide, la ghiandola endocrina che si trova nella parte anteriore del nostro collo, che con il tempo porta ad ipotiroidismo (quando cioè l'ormone tiroideo non viene prodotto a sufficienza). Quella di Hashimoto è una tiroidite che parte con un'iperfunzione per poi passare ad una fase di ipofunzione. Nella fase di iperfunzione, i sintomi principali riguardano l'instabilità umorale (irritabilità, nervosismo, apatia), debolezza muscolare, perdita di peso pur mantenendo l'appetito, disturbi del ciclo mestruale. Nella fase di ipofunzione si passa invece ulteriori disturbi dell'umore (ansia, depressione, panico), insofferenza al freddo, aumento di peso, mancanza di concentrazione. I sintomi sopra riportati riguardano casi in cui la malattia non viene trattata, o prima di diagnosticarla, diversamente, per tenerli sotto controllo, i medici prescrivono l'utilizzo di un trattamento utile a riequilibrare i valori della tiroide (il TSH). Quanto alla diagnosi, sono necessarie analisi del sangue specifiche. | La modella Gigi Hadid ha dichiarato di soffrire di tiroidite di Hashimoto: ecco cos’è questa malattia della tiroide, quali sono i sintomi e come si cura. |
Chris Martin e Gwyneth Paltrow hanno annunciato la loro separazione solo poco più di una settimana fa, ma già sono iniziati a spuntare i retroscena della scelta di mettere fine ad un matrimonio durato dieci anni. Secondo quanto riportato dal New York Post, il cantante avrebbe avuto una relazione con una ragazza dello staff del "Saturday Night Live". Il flirt sarebbe avvenuto quando Martin era ancora sposato con l'attrice. | In queste ore, il New York Post ha rivelato un presunto flirt del cantante, con una ragazza dello staff del “Saturday Night Live”. I due si sarebbero conosciuti nel 2011, quando Chris Martin era ancora felicemente sposato con Gwyneth Paltrow. |
Quest'anno al timone della puntata domenicale de "Le Iene Show" c'è lei, Miriam Leone. Dopo l'addio di Ilary Blasi, che per anni ha condotto l'ormai storica trasmissione televisiva di Italia 1, sul palco a scaldare gli animi dei fan con sensuali look e outfit da commentare sui social è arrivata la splendida attrice italiana dalla chioma rossa. Fin ora con la Blasi sul palco de "Le Iene" avevamo visto una serie di look estremamente sensuali con profonde scollature, abiti cortissimi o completamente trasparenti. Ilary amava stupire il suo pubblico con scelte di stile estrose e decisamente originali, considerate da molti ai limiti del kitsch. Chi non ricorda la tutina in pizzo completamente trasparente della Blasi? E come dimenticare l'outfit in stile dark con tanto di piume della biondissima conduttrice? A completare ogni look gli amati tacchi a spillo, spesso firmati Casadei, sandali luminosi o altissimi cuissardes. Nonostante le continue critiche, durante tutti gli anni di conduzione Ilary ha voluto proseguire per la sua strada infischiandosene dei giudizi e continuando a seguire il proprio gusto. Poi la showgirl ha iniziato a far scegliere al suo pubblico cosa indossare, poco prima della diretta Tv sui social de "Le Iene" appariva un link su cui poter votare l'outfit della conduttrice per vederlo sul suo corpo durante la trasmissione serale. In diretta Tv, poi, Ilary Blasi ha dato notizia della sua gravidanza e dopo l'annuncio ha iniziato a sfoggiare una serie di outfit premaman con pancione in bella mostra, senza mai rinunciare ad abiti aderenti, trasparenze e tacchi alti. Ora l'epoca Blasi è finita, la moglie di Totti ha lasciato il campo all'attrice Miriam Leone. Sembra dunque che i tempi degli outfit rock, dei completi con lustrini e paillettes e degli abiti super sexy a cui la Blasi ci aveva abituati siano ormai lontani. Certo la sensualità non manca, Miriam infatti in ogni puntata non perde occasione per indossare leggeri abiti dai tessuti trasparenti e rivelatori, canotte scollate che mettono in mostra il décolleté e modelli nude super sexy. Quello della Leone però è uno stile più ricercato in cui l'elemento provocante è solo sussurrato e mai gridato. Lo styling è curato nei mini dettagli, dall'abito ai gioielli, dall'acconciatura al make up, il risultato finale, bisogna ammetterlo, è impeccabile. In ogni puntata Miriam appare con un look trendy ed estremamente chic in cui pezzi glamour si mescolano con abiti e accessori al limite del concettuale, tra questi i gioielli scultura con occhi e labbra umane, i sandali tridimensionali e gli abiti dai decori geometrici. A vestirla sono i grandi stilisti e i brand dell'Alta Moda, come Fendi, Etro e Gucci, l'attrice però non disdegna le creazioni di giovani stilisti e designer emergenti, in alcune puntate ha infatti sfoggiato look griffati Marco De Vincenzo e Daniele Carlotta. Ad impreziosire poi ogni look décolleté e sandali dai tacchi alti. Fin ora però, ciò che ha colpito di più il pubblico sono stati i gioielli di Miriam Leone, una serie di originali creazioni tutte firmate Delfina Delettrez, figlia di Silvia Venturini Fendi, creatrice visionaria di splendidi gioielli dal sapore surrealista. Nella prima puntata de "Le Iene Show" edizione 2016 Miriam ha scelto un look glam griffato Gucci, composto da top in seta total black con scollo a V, micro spalline, bordi ricamati e api applicate sulle bretelle (disponibile qui a 550 euro) e gonna midi in lurex gold plissettato (disponibile qui a 1200 euro). A completare il look un paio di platform in suede nero dal sapore seventies e un originale bracciale rigido in oro di Delfina Delettrez che ricorda il nido d'ape con tanto di piccole apine laccate in giallo e nero applicate sulla superficie. Come dicevamo non solo grandi marchi ma anche designer emergenti per i look de "Le Iene" di Miriam Leone, per la seconda puntata dello show domenicale la conduttrice ha infatti scelto un originale abito di Marco De Vincenzo (disponibile qui a 1819 euro), con corpetto in seta nera decorato da maxi pois bicolor che richiamano i motivi round ricoperti di frange della gonna dall'effetto tridimensionale. L'effetto 3D ritorna anche sui sandali neri con maxi trecce sulla parte posteriore, ancora una creazione dello stilista Marco De Vincenzo (disponibili qui a 1811 euro). Anche in questa puntata Miriam completa il look con gioielli di Delfina Delettrez, in questo caso la conduttrice sceglie anelli della "Dots Collection" con oro e pietre preziose colorate (disponibili qui a 1050 euro). Durante la terza puntata de "Le Iene Show" Miriam è salita sul palco della trasmissione di Italia 1 con indosso un romantico abito bianco trasparente di Etro, con maniche corte a sbuffo, lunga gonna e inserti in pizzo. La nuova conduttrice ha lasciato tutti a bocca aperta con il suo etereo nude look che lasciava intravedere il seno nudo dal tessuto trasparente. Per completare il look ha indossato un paio di décolleté fiorate dai colori pastello e un maxi bracciale in oro di Delfina Delettrez. Dopo l'oro, i colori accesi e il bianco, arriva il primo abito scuro. Ancora un vestito trasparente, indossato su culotte tono su tono e reggiseno nude, per la conduttrice che, nella quarta puntata de "Le Iene Show", indossa un abito Fendi dal motivo floreale ricamato tono su tono, con profondo scollo a V e maxi spacchi laterali. Per completare il look Miriam Leone indossa orecchini in oro geometrici e sandali spuntati legati alla caviglia firmati Lodovico Zordanazzo. | Dopo Ilary Blasi sul palco de “Le Iene Show” arriva Miriam Leone ad incantare il pubblico con i suoi splendidi look e con il suo stile ricercato e sensuale. Ecco tutti i look della nuova conduttrice de “Le Iene”, ecco quali stilisti firmano i suo outfit e chi ha creato gli originali gioielli dalle forme inconsuete che l’attrice indossa nelle diverse puntate dello show di Italia 1. |
In queste ore sembra impossibile parlare del mondo musicale senza ritrovarsi a fare continuamente riferimento alla notizia di questi giorni: la morte di Amy Winehouse. Anche una star mondiale del calibro di Lady Gaga si è espressa più volte in merito all'avvenimento che ha sconvolto il mondo della musica. Dopo aver pubblicato su Twitter le sue prime impressioni in merito, infatti, unendosi al coro di quanti ricordavano la star, Lady Gaga è tornata nella serata di ieri a parlare tramite social network dell'eredità artistica di Amy Winehouse. Lady Gaga, infatti, ha scritto: Amy ha cambiato la musica pop per sempre. Ricordo quando sapevo che c'era speranza e non mi sentivo sola grazie a lei. Ha vissuto il jazz, ha vissuto il blues I termini jazz e blues, però, in questo caso non fanno solo riferimento ai due generi musicali sicuramente molto amati dalla Winehouse ma soprattutto a due stati d'animo che la sfortunata star conosceva molto bene. | Lady Gaga non riesce a capacitarsi della scomparsa di Amy Winehouse e in serata torna a parlare della sfortunata collega. |
La Corte sportiva d'Appello conferma la decisione del Giudice Sportivo: Maurizio Sarri resta fermo per due turni, dunque rientrerà solamente per il derby contro la Roma. L'allenatore della Lazio, che era stato protagonista di un acceso confronto con Saelemaekers nel finale di Milan-Lazio, il tutto messo a verbale dall'arbitro Chiffi, aveva ricevuto due giornate di stop, contro cui aveva mosso ricorso. Rifiutato. La Lazio tornerà in campo giovedì 23 settembre con la sfida al Torino per il 5° turno, infrasettimanale, di Serie A e lo farà senza il proprio allenatore. Le motivazioni scritte dall'arbitro Chiffi sugli episodi dello scorso 12 settembre sono state ritenute tali da confermare i due turni, così come la replica del tecnico non è apparsa sufficiente per ridurre la squalifica ad una giornata. Rientro previsto per il derby contro la Roma, in programma per la 6^ giornata, il 26 settembre. Una giornata era stata inflitta per atteggiamento intimidatorio, una per aver proferito un linguaggio blasfemo ripetuto ("due bestemmie" si leggerà nel referto arbitrale). Se la prima motivazione era stata accettata dall'allenatore, di certo non la seconda: lo stesso Sarri, nella vigilia della partita di Europa League contro il Galatasaray, era ritornato sull'argomento, rifiutando in modo categorico di aver bestemmiato, contestando quanto scritto da Chiffi. | La Corte d’Appello ha respinto la richiesta di Maurizio Sarri di vedersi diminuire la squalifica da due a una giornata. Il tecnico della Lazio, squalificato dopo gli episodi a margine di Milan-Lazio, resterà in tribuna anche per la sfida di giovedì contro il Torino e potrà risedersi in panchina per il derby del 26 settembre contro la Roma. |
Dal 6 aprile del prossimo anno in Gran Bretagna sarà vietata la vendita di cuccioli di cani e gatti al di sotto di sei mesi da parte dei negozi e di tutte le cosiddette “terze parti”, a meno che non siano stati allevati in loco; chi vorrà adottare un piccolo amico dovrà infatti rivolgersi direttamente agli allevatori certificati. L'obiettivo della legge, chiamata “Lucy Law” (Legge di Lucy) in memoria di una Cavalier King Charles Spaniel sfruttata in uno degli allevamenti-lager per la produzione illegale di cuccioli, è principalmente quello di tutelare il benessere degli animali, che molto spesso vengono strappati da piccolissimi dalle cure delle madri determinando problemi comportamentali, rischio di malattie e grande sofferenza. Fabbrica di cuccioli. Con la Legge di Lucy si vuol mettere la parola fine alle cosiddette fabbriche di cuccioli, il cui unico interesse spessissimo è solo quello economico, come si evince dalle precarie condizioni igieniche in cui vengono lasciati gli animali e dai casi di maltrattamento che emergono dai casi di cronaca. Basti pensare al destino delle femmine come la sfortunata Lucy, utilizzata come una vera e propria macchina per produrre piccoli a ripetizione. Fu salvata nel 2013 da un allevamento-lager del Galles nel 2013, spegnendosi tuttavia nel 2016. A forza di rimanere bloccata a terra per gestire le gravidanze ripetute le sue anche si erano letteralmente fuse, e non poteva più partorire. Era in pratica diventata un peso e un problema per i suoi sfruttatori. La nuova legge prevede che i cuccioli siano allevati in un ambiente sicuro e pulito, che restino tutto il tempo necessario con la madre affinché completino lo svezzamento e il naturale percorso di crescita. Potranno essere venduti solo ed esclusivamente dal luogo della loro nascita. | Dalla primavera del prossimo anno in Gran Bretagna non potranno più essere venduti cuccioli di cani e gatti da negozi e commercianti di terze parti, a meno che gli animali non siano stati allevati direttamente da loro. Con l’entrata in vigore della “Legge di Lucy” si vuol mettere la parola fine agli allevamenti-lager e allo sfruttamento degli amici a quattro zampe, spesso sottoposti a indicibili sofferenze. |
È stato trovato morto all'età di 19 anni Matthew Mindler, giovane studente universitario che da bambino aveva avuto una breve carriera nel cinema. Il ragazzo era comparso al fianco di Paul Rudd nel film del 2011 "Our Idiot Brother" in Italia conosciuto come "Quell'idiota di nostro fratello". Successivamente anche recitato in "Frequency" nel 2013, ma non recita dal 2016. Una morte improvvisa di cui ancora le autorità che si sono interessate al caso, secondo quanto riportato da TMZ, non hanno fornito informazioni più specifiche. Non è chiaro, quindi, se si sia trattato di un incidente o, magari, di una bravata tra ragazzi finita male. Mindler era scomparso dalla sera di martedì 24 agosto, ultimo giorno in cui si sono avute sue notizie e quando è stato visto nei pressi del parcheggio del campus che frequentava, con addosso una felpa bianca, dei jeans e uno zaino nero. Dopo svariati tentativi di contattarlo invano, la famiglia ha allertato l'università e la polizia, che ha immediatamente dato il via alle ricerche. Sui social dell'ateneo americano, infatti, è comparso un annuncio per sollecitare gli studenti a parlare nell'eventualità avessero visto o sapessero qualcosa in più sulla faccenda. Dopo il ritrovamento di stamane, avvenuto in un posto non troppo lontano dal campus, è stata la Millersville University ad annunciare la morte del diciannovenne con uno straziante messaggio, in cui fornisce anche i dettagli in merito all'esito delle ricerche portate avanti nei giorni scorsi: | È morto all’età di 19 anni, il giovane studente universitario nonché attore bambino, Matthew Mindler. Il ragazzo, scomparso già dalla sera del 24 agosto, è stato ritrovato senza vita non lontano dal campus della Millersville University da lui frequentata. Nella sua breve carriera cinematografica aveva lavorato accanto a Paul Rudd, per poi allontanarsi dagli schermi nel 2016. |
‘Vogue America' ha dedicato la copertina a Selena Gomez. L'artista è tornata a parlare dei problemi di salute con i quali ha dovuto lottare. Lo scorso anno ha annunciato di doversi fermare a causa di una malattia. Le era stato diagnosticato il lupus, una malattia autoimmune. Per lei non è stato facile affrontare la diagnosi: "La mia autostima era annientata. Ero depressa, ansiosa. Ho iniziato ad avere attacchi di panico prima di salire sul palco. In pratica sentivo come se non fossi brava abbastanza, che non fossi capace. Noi ragazze veniamo educate a essere forti, ma siamo autorizzate a cadere a pezzi". Così, ha preso il coraggio a due mani e ha deciso di staccare la spina, salutare i fan e dedicarsi alla cura della sua salute. Ha seguito una terapia per tre mesi: "La terapia mi ha cambiato la vita. È stata una delle cose più difficili che abbia mai fatto, ma anche la migliore in assoluto". Selena Gomez faceva anche fatica a staccarsi da Instagram, dopo essere stata proclamata la star più seguita: "Appena sono diventata la persona più seguita sul social network sono andata nel panico. Era la prima cosa a cui pensavo quando mi svegliavo e l’ultima prima di andare a dormire". Oggi ha cambiato vita: "Solo 17 persone hanno il mio numero di telefono al momento, di cui forse solo un paio famose. Io amo tanto quello che faccio, ma alle volte vorrei che la gente si dimenticasse per un po' di me". @SelenaGomez is our April cover star! Tap the link in our bio to read the full interview. Photographed by @mertalas and @macpiggott, styled by Camilla Nickerson. | Quando le è stato diagnosticato il lupus, la vita di Selena Gomez è cambiata. L’artista ha iniziato a soffrire di ansia, depressione e attacchi di panico. La terapia alla quale si è sottoposta, seppure difficile, le ha permesso di tornare a vivere con più serenità. |
Cristiano Ronaldo come al solito ha segnato e De Gea all'ultimo respiro ha parato il rigore del possibile 2-2 di Noble, ma il vero protagonista della vittoria del Manchester United in casa del West Ham, è stato Jesse Lingard. Il grande ex ha segnato la rete dei 3 punti, ma ha deciso di non esultare in segno di rispetto ai tifosi Hammers. C'è stato però chi in campo ha provato a fargli cambiare idea con le maniere forti, ovvero i due compagni di squadra Bruno Fernandes e Cristiano Ronaldo. Dall'inferno al paradiso. Jesse Lingard protagonista in negativo nel match di Champions contro lo Young Boys, ha vestito i panni dell'hombre del partido contro il West Ham. Il classe 1992 entrato nel finale ha segnato la rete della vittoria, e nonostante la soddisfazione per il personale riscatto ha deciso di non esultare scusandosi con i tifosi di casa. Il pubblico del West Ham infatti non ha dimenticato il contributo di Lingard nella scorsa annata, quando ha segnato 9 gol in 16 presenze, al punto da riservargli anche applausi al momento dell'ingresso in campo (ad inizio stagione c'è stata anche una trattativa relativa al possibile trasferimento definitivo a Londra). Ecco allora che Lingard ha alzato le mani, restando quasi indifferente senza nemmeno riuscire a sorridere. Un atteggiamento che però non è stato condiviso da alcuni compagni: subito dopo il gol infatti, il calciatore è stato avvicinato da Cristiano Ronaldo e Bruno Fernandes. Prima l'ex Juventus e poi il connazionale hanno iniziato a spintonare Lingard indicando il settore ospiti e spingendolo con il sorriso a festeggiare la rete con i sostenitori Red Devils. Una scena a dir poco curiosa che non è passata inosservata. L'autore del gol è rimasto quasi impassibile, anche se poi ha dovuto cedere: pugno alzato e sorriso, verso la curva ospite. E anche nel post partita c'è stato chi ha bacchettato Lingard per la sua mancata esultanza, ovvero la grande gloria ed ex United Michael Owen che ha dichiarato: "Non posso credere che i giocatori non esultino quando segnano un gol contro il loro vecchio club. È l'unica cosa che mi ha deluso oggi, perché tutto il resto è assolutamente spettacolare". Il diretto interessato invece a Manchester United TV ha dichiarato: "È stata una grande accoglienza da parte dei fan del West Ham. Mi sono divertito molto qui, ma oggi dovevo fare la mia parte. Mi hanno supportato durante il prestito e mi hanno dato un'ottima accoglienza, quindi era giusto ripagarli". | Jesse Lingard autore del gol vittoria nel match tra il Manchester United e il West Ham ha deciso di non esultare in segno di rispetto verso i suoi ex tifosi. A quel punto Cristiano Ronaldo e Bruno Fernandes hanno deciso di usare le “maniere forti” per costringere il loro compagno a celebrare la rete con i suoi tifosi. |
Da alcuni giorni a questa parte, Sonia Bruganelli si è trovata al centro di una polemica, nata da una foto pubblicata sul suo profilo Instagram. La moglie di Paolo Bonolis si è recata a Formentera con tutta la famiglia. La vacanza è stata documentata da diversi scatti sui social. La prima foto ha rappresentato la pietra dello scandalo. La famiglia Bonolis era ritratta a bordo di un jet privato. Così, diversi internauti hanno accusato Sonia Bruganelli di "ostentare la sua ricchezza". La diretta interessata è intervenuta su Instagram dove ha spiegato di aver noleggiato quel mezzo perché ne ha le possibilità. Le sue parole, però, non sono bastate a placare gli animi. Così, in queste ore, Sonia Bruganelli ha rilasciato un'intervista a Tiscali nella quale ha svelato che Paolo Bonolis le ha consigliato di lasciar perdere i social network: "Paolo mi dice: ‘Continui con questa roba? Sei una persona intelligente perché non lasci perdere?'. Ma nel mio caso quella di comunicare sui social la mia vita è una modalità a cui non vorrei rinunciare. Non vedo cosa ci sia di male nel fare una battuta o nel postare un'immagine. E comunque tutta questa faccenda non va drammatizzata. So perfettamente come funziona: chi vorrebbe avere una vita diversa da quella che ha, spera con un commento negativo di avere quella popolarità che altrimenti gli è negata. Non è la prima volta e non sarà l’ultima. Di sicuro non pubblicherò foto che mi ritraggono mentre preparo il minestrone. Ognuno è fatto a modo suo e sceglie di condividere con gli altri ciò che vuole". Sonia Bruganelli, dunque, è passata a chiarire che noleggiare il jet privato non ha comportato una spesa poi così eccessiva: "Questa vicenda non ha senso. Non sono una donna che nasconde quello che vive, nel bene e nel male. Anzi, a dir la verità, il male e certe dinamiche tendo a tenerle per me. Questa è la nostra vita. A viaggiare eravamo 12 persone e, come ha annotato Marco Salvati, il costo del noleggio di un piccolo aereo privato è leggermente superiore a quello della somma dei biglietti aerei che avremmo dovuto comprare. Abbiamo scelto una soluzione più comoda, soprattutto per i bambini. Tutto qui". | Sonia Bruganelli è stata criticata aspramente per aver pubblicato sui social, una foto che la ritrae con la famiglia a bordo di un jet privato. Paolo Bonolis le ha consigliato di abbandonare Instagram, ma lei non ci sta e replica a coloro che l’hanno attaccata. |
Aurora Ramazzotti si è ribellata agli stereotipi di bellezza e non ha avuto paura di mostrarsi "al naturale", diventando un importante esempio di body positivity. Nel momento in cui scorriamo le home dei nostri profili social, siamo ormai abituati a vedere foto e video di star senza neppure un difetto fisico, con corpi da urlo in primo piano e con una pelle così liscia e levigata da far invidia a un bambino. Pur di raggiungere risultati simili, spesso seguiamo allenamenti faticosi e diete estreme, dimenticando che quella realtà perfetta descritta su Instagram non corrisponde quasi mai alla vita vera ma è solo frutto di fotoritocco, filtri e pose scelte ad hoc. La figlia di Michelle Hunziker lo ha voluto dimostrare con un semplice scatto, ha detto basta a ogni tipo di finzione e si è lasciata immortalare con i brufoli sul viso in bella vista. La sua speranza? Che le persone capiscano che la perfezione non esiste, la vera bellezza sta nell'essere se stessi e nell'accettarsi così come si è. Per postare una foto così, come l’hai scattata, ormai ci vuole coraggio. Sopratutto per chi da sempre fa a botte con la sua insicurezza, il suo peso, i suoi brufoli. Abbiamo dato vita ad una piattaforma dove essere “umani” spicca perché è quasi strano. Siamo tutti belli, famosi, felici e realizzati. Certo, condividere il bello è giusto e lo sarebbe ancor di più se non fosse un mondo un po’ contorto in cui tutti fanno a gara con gli altri. Anche io gioco la mia parte ma cerco sempre di farlo mantenendo quella componente di verità perché altrimenti non sarei fedele a me stessa. E poi non mi piace fingere di essere qualcuno che non sono. Troverò sempre assurdo che qualcuno possa anche lontanamente ispirarsi proprio a me che sono un disastro sia dentro che fuori. Ma allora, visto che ne ho la possibilità, sfrutterò questa stessa piattaforma che sa di perfezione per ricordarci che la perfezione non solo non esiste, ma non è neanche bella. Siamo belli noi, con le nostre cicatrici, e anche se sembra tutto un po’ cliché, a questo punto non c’è cosa a cui credo di più. A post shared by Aurora Ramazzotti (@therealauroragram) on Jul 18, 2020 at 6:48am PDT Aurora Ramazzotti non ha mai avuto paura di mostrarsi senza trucco sui social ma nelle ultime ore ha voluto fare di più, diventando la paladina della body positivity. Soffre di acne ma, piuttosto che nascondere i brufoli con fondotinta e filtri, ha deciso di metterli in mostra in uno scatto in cui appare sorridente e bellissima in primo piano. Nella didascalia ha poi scritto un messaggio che fa riflettere. Le sue parole sono state: Per postare una foto così, come l’hai scattata, ormai ci vuole coraggio. Sopratutto per chi da sempre fa a botte con la sua insicurezza, il suo peso, i suoi brufoli. Abbiamo dato vita ad una piattaforma dove essere “umani” spicca perché è quasi strano. Siamo tutti belli, famosi, felici e realizzati. Certo, condividere il bello è giusto e lo sarebbe ancor di più se non fosse un mondo un po’ contorto in cui tutti fanno a gara con gli altri. Anche io gioco la mia parte ma cerco sempre di farlo mantenendo quella componente di verità perché altrimenti non sarei fedele a me stessa. E poi non mi piace fingere di essere qualcuno che non sono. Troverò sempre assurdo che qualcuno possa anche lontanamente ispirarsi proprio a me che sono un disastro sia dentro che fuori. Ma allora, visto che ne ho la possibilità, sfrutterò questa stessa piattaforma che sa di perfezione per ricordarci che la perfezione non solo non esiste, ma non è neanche bella. Siamo belli noi, con le nostre cicatrici, e anche se sembra tutto un po’ cliché, a questo punto non c’è cosa a cui credo di più. | Aurora Ramazzotti non è solo una delle figlie d’arte più famose del nostro paese, ha dimostrato di avere anche coraggio da vendere. In un mondo dominato da filtri e fotoritocco, non ha avuto paura di mettere in mostra i brufoli sul viso, diventando un esempio di body positivity. |
Enrico Achilli agricoltore di 51 anni è morto nella serata di ieri, 19 ottobre, in un incidente sul lavoro in località Torzano di Piozzano, in Valtidone provincia di Piacenza. L'uomo stava seminando con il suo trattore in un campo molto scosceso quando, per cause ancora da accertare da parte dei carabinieri della compagnia di Bobbio, il mezzo agricolo si è ribaltato travolgendo in pieno l'agricoltore. A trovarlo e a dare l'allarme è stato un vicino. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco e i sanitari del 118 con ambulanza ed automedica. Vani i tentativi di rianimazione, le autorità hanno potuto solo constatare l'avvenuto decesso. Per estrarre il corpo dell'uomo i vigili del fuoco hanno dovuto utilizzare un'autogru. | Incidente sul lavoro nel piacentino. Un agricoltore di 51 anni ha perso la vita mentre stava seminando con il suo trattore in un campo scosceso. Il mezzo si è ribaltato schiacciandolo. Per lui non c’è stato nulla da fare e i soccorritori, allertati da un vicino hanno potuto solo constatare l’avvenuto decesso dell’uomo. |
I tatuaggi con il simbolo dell'infinito sono molto amati e richiesti: un numero 8 rovesciato che nasconde un significato profondo per chi decide di imprimerlo sulla pelle. Il segno dell'infinito rappresenta la complessità, in quanto è legato alla matematica, ma anche l'universo con la sua immensità. Viene scelto da molte persone per le quali rappresenta un valore importante: l'amore, la famiglia, i figli e le varianti sono tante: con scritte, con cuori, iniziali, animali. I posti più adatti per i tatuaggi infinito sono il polso, il collo, la spalla, le dita, la caviglia, i piedi e le braccia, zone poco estese e strategiche. Ma scopriamo di più su questi tatuaggi simbolo di legami eterni. Chi decide di fare un tatuaggio con il simbolo dell'infinito ha voglia di segnare sulla propria pelle qualcosa di eterno e senza fine: persone o ideali a cui non si rinuncerà mai perché rappresenteranno qualcosa si importante per la vita. Anche se l'infinito rappresenta l'eternità ognuno può attribuirgli uno speciale significato, infatti i tatuaggi infinito sono sempre diversi tra loro e possono essere personalizzati a seconda del senso e dei sentimenti che vogliamo esprimere. Se hai deciso di fare questo tatuaggio scegli allora cosa è veramente importante per te per rendere unico il tuo tatuaggio. Ci sono tante idee a cui ispirarsi per realizzare il tatuaggio con simbolo dell'infinito che più si addice a noi: unirlo al nome di un familiare a cui siamo molto legati, o a quello di un figlio. C'è poi chi decide di realizzare tatuaggi infinito con frasi, citazioni, parole di canzoni, qualcosa che ci rappresenti o che ha per noi un preciso significato e che vogliamo portare sempre con noi. Inoltre è possibile anche aggiungere al simbolo dell'infinito altri simboli formando spesso degli intrecci: un cuore, una piuma, un'ancora, qualcosa a cui siamo legati in modo particolare. Ma vediamo alcune idee da realizzare. I tatuaggi infinito con scritte sono forse tra i più richiesti: c'è chi decide di farsi tatuare i nomi dei propri cari, un vero e proprio tatuaggio di famiglia, oppure frasi e citazioni: "stay strong", "infinity", o semplicemente "love". C'è chi decide di imprimere una promessa d'amore verso un partner, un genitore o un figlio, un legame che si ritiene indissolubile. Per un tatuaggio originale potete poi scegliere una frase o un pensiero scritti da voi per rendere unico il vostro tatuaggio. Chi non vuole svelare troppo può optare per delle iniziali così da rendere il significato più nascosto. Chi lo vuole minimal può decidere di farlo sulle dita o dietro il collo. Spesso il simbolo dell'infinito viene associato alle rondini che rappresentano la libertà, è il tatuaggio ideale per chi sente di essere "libero per sempre". È molto amato dalle donne e di solito lo fanno sulla caviglia o sul polso ma è l'ideale anche per la spalla. Possiamo decidere se farlo in bianco e nero con tre o quattro rondini oppure colorato, magari con le rondini che formano le linee dell'infinito. Possiamo dare libero sfogo alla fantasia e magari proporre il disegno che più ci piace al tatuatore così da proporre un disegno personalizzato. Se al simbolo dell'eternità volete aggiungere l'innocenza e la purezza allora dovete aggiungere al vostro tatuaggio con il simbolo dell'infinito una piuma. È tra i simboli più richiesti e anche questo è molto amato dalle donne può essere anche abbinato ad un pensiero che si ritiene puro o magari al nome di un figlio per rappresentare l'innocenza. Potete aggiungere alla vostra piuma un cuore o altri simboli che vi sono cari e che sentite vostri. | I tatuaggi con il simbolo dell’infinito sono tra i più richiesti e si possono realizzare in tanti modi diversi: con scritte, disegni e sono l’ideale su zone del corpo poco estese. Ma scopriamo di più sui tatuaggi infinito e le idee da realizzare! |
Per tutta l’estate fino allo scorso venerdì, la trasmissione “Uomini e Donne e poi” ha allietato il pomeriggio del pubblico di Canale 5 che ha potuto rivedere uno speciale riassunto di tutte le storie d’amore più belle nate proprio nella famosa trasmissione di Maria De Filippi. Purtroppo, alle 14.45 di oggi, quegli stessi telespettatori si sono trovati di fronte a un’amara sorpresa. Senza preavviso alcuno, il programma ha chiuso i battenti, lasciando spazio ai soliti film televisivi tipici del palinsesto pomeridiano estivo di Mediaset. Il pubblico ha così scoperto che la messa in onda di “Uomini e Donne e poi” è stata sospesa. Purtroppo, dato il calo di ascolti avvenuto nelle ultime settimane, la rete ha deciso di congelare il programma. La trasmissione – una specie di sequel della versione tradizionale del programma – era riuscita a far registrare dati positivi solo fino a un certo punto ma, quando ormai anche agosto si appresta a volgere al termine, è stata sospesa. A farne le spese sono stati Eugenio Colombo e Francesca Del Taglia, il cui trono sarebbe dovuto essere trasmesso proprio verso la fine della stagione. I genitori del piccolo Brando sono stati “silurati”, con sommo dispiacere dei numerosi fan che hanno atteso a lungo di poter finalmente vedere riproposta la loro storia d’amore salvo poi rimanere a bocca asciutta. | Il pubblico di Canale 5 si è accorto solo oggi dell’improvvisa e inaspettata chiusura di “Uomini e Donne e poi” e a farne le spese sono stati Eugenio Colombo e Francesca Del Taglia. |
Bisogna ammettere che quest'anno, sul red carpet degli Oscar, ha regnato il buon gusto, la maggior parte degli abiti scelti dalle star sono a dir poco meravigliosi. Per non parlare degli accessori e dei gioielli: bellissimi sandali dai tacchi alti, lucenti clutch con dettagli preziosi e collier degni di una regina hanno fatto il loro ingresso sul tappeto rosso. Sembra quasi che negli States sia finito il periodo "austero", gli scorsi anni avevamo visto abiti estremamente essenziali, moltissimo nero, colori scuri, pochi fronzoli e gioielli ridotti all'osso. Sul red carpet degli Oscar 2013, invece, ritornano i colori pastello, le ruche, i tessuti preziosi e i collier milionari. Oltre allo scintillio ed al glamour style ritornano, come ogni anno, gli abiti kitsch, completati con accessori ancor più pacchiani, del resto su un tappeto rosso che si rispetti non possono mancare i look sbagliati delle star più trash. Le giovani star promosse a pieni voti – Le giovani attrici si sono distinte grazie a scelte di stile perfette, sfoggiando look impeccabili ed estremamente raffinati. Anne Hathaway era meravigliosa nel suo abito in seta rosa pastello di Prada, con profonda scollatura ed incroci sulla schiena. La più bella dell'edizione 2013 è sicuramente Jennifer Lawrence, che ha calcato il tappeto rosso con un lungo abito Dior Haute Couture, purtroppo l'ampia gonna le ha causato qualche problemino facendola inciampare mentre saliva sul palco per ritirare il suo Oscar. Molto eleganti anche le attrici Kerry Washington, in un abito corallo di Miu Miu, Naomi Watts, in un vestito di paillette argentate di Armani Privè, e Jennifer Garner, che ha sfoggiato un modello viola con maxi ruche posteriori di Gucci. Sul tappeto rosso spicca anche il meraviglioso abito bianco, firmato Dior Haute Couture, di Charlize Theron, composto da top peplo con dettagli lucenti e lunga gonna a strascico. Una menzione d'onore va ad Helen Hunt che ha scelto di indossare un abito di H&M realizzato con tessuti ecologici, peccato che il modello era spiegazzato. Le star rimandate – Reese Witherspoon era sicuramente splendida nel suo abito in seta blu, con profili e fiocco nero, di Louis Vuitton, forse però l'attrice avrebbe potuto osare un pò di più. Anche Adele era molto bella con indosso un abito nero di Jenny Packham, con strass e pietre applicate sul tessuto, il problema è che la cantante sceglie per le occasioni importanti abiti troppo simili, proponendo look sempre uguali. Zoe Saldana ha optato per un abito troppo antiquato di Alexis Mabille, mentre Amanda Seyfried ha calcato il tappeto rosso con un abito in organza di Alexander McQueen, ricoperto da libellule in paillette, niente da dire sulla splendida creazione disegnata da Sarah Burton ma il color troppo tenue non si sposa alla perfezione con l'incarnato chiarissimo dell'attrice. I look bocciati sul red carpet – Veniamo ora alle note dolenti. Sandra Bullock, ad esempio, è decisamente out e fuori moda con il suo abito antiquato di Elie Saab, cosa dire poi di Nicole Kidman, ormai totalmente alla deriva, che indossa un vestito a sirena di L'Wren Scott, ricoperto di paillettes nere e di decori sull'orlo della gonna, decisamente brutti. | Questa notte a Los Angeles è andata “in scena” la cerimonia degli Oscar 2013. Sul red carpet dell’evento hanno sfilato giovani star con abiti meravigliosi e attrici consumate con modelli davvero kitsch. Ecco i look più belli e quelli che non avremmo voluto vedere sul tappeto rosso. |
Una donna spagnola di trenta anni è morta a Madrid probabilmente a causa di una intossicazione da inalazione di ammoniaca. Secondo quanto si legge sui media spagnoli, la trentenne si è sentita male e ha chiamato i soccorsi dopo aver pulito per circa due ore la sua cucina con ammoniaca e candeggina. Quando ha iniziato a non sentirsi molto bene la giovane donna ha chiamato il numero per le emergenze: erano le 3 del pomeriggio e lei, che era sola nella sua casa di Madrid, ai soccorritori ha detto che si sentiva svenire. Purtroppo però quando i vigili del fuoco sono arrivati a casa sua lei non ha aperto la porta. E quando i pompieri l’hanno forzata hanno trovato la trentenne per terra nella sua cucina. Aveva avuto un arresto cardiaco. I paramedici hanno provato per trenta minuti a rianimarla ma per lei non c'è stato nulla da fare. | Una donna spagnola di 30 anni si è sentita male ed è morta dopo aver pulito per circa due ore la cucina della sua casa a Madrid. Quando ha iniziato a star male ha chiamato il numero per le emergenze, ma quando i soccorritori sono arrivati da lei era già privi di sensi. Si sospetta una intossicazione da inalazione di ammoniaca. |
Ottantatre nuovi buchi neri supermassicci risalenti all'Universo primordiale sono stati scoperti grazie alla sensibilissima fotocamera equipaggiata sul Telescopio Subaru, posizionato alle Hawaii. Secondo i calcoli degli autori dello studio, questi mostruosi “cuori di tenebra” con una massa pari a milioni (o miliardi) di volte quella del Sole erano già presenti 800 milioni di anni dopo il Big Bang, l'evento che 13,8 miliardi di anni fa diede avvio all'espansione dell'Universo. A individuarli è stato un team di ricerca internazionale composto da studiosi dell'Osservatorio Astronomico Nazionale del Giappone (NAOJ), dell'Istituto Kavli IPMU, dell'Università di Tokyo, dell'Organizzazione KEK, dell'Academia Sinica Institute for Astronomy and Astrophysics di Taiwan (ASIAA) e della prestigiosa Università di Princeton (Stati Uniti). A caccia di quasar. Ma come hanno fatto a scoprire così tanti buchi neri se si tratta di oggetti invisibili? Gli scienziati guidati dal professor Yoshiki Matsuoka, docente presso l'università giapponese di Ehime, sono andati a caccia dei cosiddetti quasar (Quasi-Stellar Radio Source), nuclei galattici luminosissimi che si formano quando un buco nero supermassiccio divora gas e polveri. In parole semplici, l'attrito di questo materiale che scivola nei buchi neri emette una fortissima radiazione elettromagnetica; in pratica, “accende” i mostruosi oggetti celesti e li rende individuabili. | Ricercatori giapponesi, americani e taiwanesi hanno scoperto 83 buchi neri supermassicci risalenti a 13 miliardi di anni fa, circa 800 milioni di anni dopo il Big Bang. Li hanno scovati grazie allo strumento “Hyper Suprime-Cam” installato sul Telescopio Subaru alle Hawaii. |
Il mondo del cinema italiano è in lutto: Mario Monicelli è morto suicida a 95 anni, dopo essersi buttato dal quinto piano dell'ospedale San Giovanni di Roma. Il regista, colpito da un tumore alla prostata, ha firmato diversi capolavori del cinema italiano, tra i quali Il Marchese del Grillo, Amici Miei, L'Armata Brancaleone, I Soliti Ignoti e Parenti Serpenti. Tra i suoi collaboratori, Monicelli poteva contare sull'apporto di Nicola Piovani, compositore e direttore d'orchestra italiano che ha firmato alcune tra le colonne sonore più belle di sempre: da ricordare, soprattutto, la soundtrack del film "La Vita è bella", che gli è valsa il premio Oscar nel 1999 come Miglior Colonna Sonora. Con Monicelli, invece, sono state numerose le collaborazioni, componendo le sountrack di suoi diversi film, tra cui "Il Marchese del Grillo". La valenza di tale soundtrack è testimoniata dal fatto che è possibile scaricarla sul noto store digitale "iTunes", e noi di Music Fanpage ve ne proponiamo un assaggio in questo video. La colonna sonora firmata da Piovani non ha fatto altro che trainare al successo un film dalla comicità irresistibile, merito soprattutto di uno strepitoso Alberto Sordi. | Uno dei film di maggiori film di successo di Mario Monicelli, “Il Marchese del Grillo”, può contare su una colonna sonora davvero d’impatto composta da Nicola Piovani, di cui vi proponiamo un assaggio. |
Manca ancora un mese alla fine dell'inverno ma Michelle Hunziker sembra essere già entrata nel mood vacanziero, anche se non ha perso occasione per rivolgere un pensiero a tutti coloro che in Italia si sono ritrovati a combattere contro il Coronavirus. Da qualche giorno è volata alle Maldive in compagnia delle amiche e colleghe e sta passando le giornate nel più totale relax tra acque cristalline, tintarella e spiagge da sogno. Quale migliore occasione di questa per concedersi un servizio fotografico ad alto carico erotico? È proprio quanto ha fatto la conduttrice di origine svizzera nelle ultime ore ma la cosa particolare è che si è ispirata a una scena iconica di uno dei film su James Bond, di recente tornato al cinema con il nuovo capitolo della saga "No time to die". Ecco il risultato del nostro shooting “home made”…un omaggio alla mitica Ursula Andress da tutti noi!!! ❤️ In Ursula Andress: Michelle Hunziker 😂 Hair and make up: @laurabarenghi, Stylist: @gra69 Assitente Stylist: @gra69 😂 Pic by: @laurabarenghi, Assitente alla Fotografia: @laurabarenghi management: @gra69 , Videomaker: @laurabarenghi ….ma sopratutto Catering: @laurabarenghi 🤣🤣🤣 location paradisiaca: @baglioniresortmaldives A post shared by Michelle Hunziker (@therealhunzigram) on Feb 23, 2020 at 9:32am PST | Michelle Hunziker si sta godendo una vacanza da sogno alle Maldive e ha colto l’occasione per concedere uno scatto sexy ai fan. Si è trasformata nella Bond girl Ursula Andress, abbinando un micro bikini bianco e una maxi cintura borchiata. |
Oggetto del contratto determinato o determinabile L'oggetto del contratto deve essere determinato, intendendosi con tale locuzione che l'oggetto del contratto deve essere espressamente indicato nel contratto; è anche previsto l'oggetto del contratto può essere determinabile, questa fattispecie si realizza quando l'oggetto del contratto non è espressamente indicato nel contratto, ma è reso determinato mediante il richiamo (contenuto nel contratto) ad altri documenti (ad esempio mappe, dati castali ecc.). In poche parole, le lacune relative all'individuazione dell'oggetto del contratto possono essere eliminate richiamato il contenuto di altri documenti, questa situazione è diversa da quella relativa all'abusivo riempimento di un foglio in bianco. Se l'oggetto del contratto non è determinato o determinabile il contratto è nullo. (Si è fatto espressamente riferimento all'oggetto del contratto, in quanto possono esserci regole diversi per altri atti come ad esempio il testamento) Resta da chiedersi se il principio di diritto sostanziale (secondo il quale l'oggetto del contratto può essere determinabile) può essere applicato anche nell'ambito processuale. Occorre, ovviamente, distinguere l'ipotesi in cui il provvedimento processuale di condanna non contiene nessuna quantificazione della condanna al pagamento o al risarcimento del danno, dall'ipotesi in cui il provvedimento processuale di condanna non contiene una quantificazione espressa della condanna (al pagamento o al risarcimento), ma il provvedimento quantifica la condanna al pagamento facendo riferimento (o richiamando) ad altri documenti (diversi dal provvedimento processuale). Nel caso in cui il provvedimento giurisdizionale di condanna non contenga la espressa indicazione del "quantum" liquidato, si può applicare il principio di diritto secondo il quale eventuali incertezze che nascono dalla pronuncia giudiziale di accertamento del diritto, possono essere risolte attraverso la integrazione extratestuale del provvedimento, ricorrendo anche a fonti esterne, purchè costituenti atti e documenti ritualmente introdotti nel giudizio e sui quali sia stato, quindi, instaurato il contraddittorio delle parti. Quindi, l'elemento peculiare (o il limite della relatio ammissibile nelle sentenze) è rappresentato dal principio secondo il quale i documento che possono essere richiamati dalla sentenza (al fine di quantificare il quantum dovuto) sono solo quelli ritualmente prodotti nel giudizio e sui quali sia stato instaurato il contradditorio tra le parti. | La Cassazione del 5.7.2017 n. 16511 ha stabilito che nel caso in cui il provvedimento giurisdizionale di condanna non contenga la espressa indicazione del quantum liquidato, si applica il principio secondo cui eventuali incertezze possono essere risolte attraverso la integrazione extratestuale del provvedimento, ricorrendo anche a fonti esterne, purchè costituenti atti e documenti ritualmente introdotti nel giudizio. |
Presto tutti potranno avere diritto all'acqua potabile grazie a WaterSeer, la prima turbina eolica in grado di sfruttare l'aria per produrre acqua. Non necessitano poteri inquinanti né sostanze chimiche per produrre 37 litri di acqua potabile al giorno ma WaterSeer utilizza la condensa dell'aria per risolvere un problema che affligge circa 2 miliardi di persone nel mondo. WaterSeer è la soluzione sostenibile e definitiva alla carenza di acqua nel mondo. WaterSeer utilizza la condensa dell'aria per produrre acqua potabile. È sostenibile, semplice, a bassa manutenzione, facile da implementare e scalabile per qualsiasi comunità. Il sistema funziona come una normale turbina eolica ma le pale girano verso l'interno in modo da incamerare condensa. L'aria condensata viene raccolta in un serbatoio posto nel terreno in cui la turbina è fissata. L'acqua nel serbatorio viene raffreddata dal terreno stesso. L'aria si condensa nel serbatoio stesso che funge da pozzo artificiale: le persone possono estrarre acqua potabile tutto il giorno con una sorta di pompa idraulica. Il modello originale è stato testato come prototipo presso la UC Berkeley Gill Community Farm nel mese di aprile 2016: i risultati sono stati eccellenti. Attualmente WaterSeer ha superato l'obiettivo della campagna di crowdfunding a cui era stata sottoposta e presto potremo assistere al superamento della carenza di acqua potabile nel mondo. Ogni 90 secondi un bambino muore a causa della mancanza di acqua pulita. Oltre 2,2 miliardi di persone non hanno accesso all'acqua potabile. WaterSeer aiuterà ad alleviare questo onere cronico e tragico, fornendo accesso all'acqua potabile a chi non ha diritto all'acqua pulita nel posto in cui vive, estraendo l'acqua dall'aria. Per ogni WaterSeer acquistato, uno sarà inviato a una famiglia in un paese in via di sviluppo, il tempo di costruire comunità fiorenti, avviare imprese e migliorare la vita, soprattutto per le donne e liberando le ragazze. | Usa l’aria per produrre acqua potabile che salverà molte vite umane: WaterSeer è il primo passo verso una definitiva soluzione sostenibile alla carenza d’acqua nel mondo. |
È caduta in un pentolone pieno di curry bollente mentre si trovava a scuola. Ha urlato più che poteva ma l'unico che avrebbe potuto fare qualcosa per salvarla era il cuoco che aveva le cuffie nelle orecchie e non ha sentito nulla, almeno stando a quanto riferito dal padre. Tragedia nell'area di Mirzapur, nell'Uttar Pradesh, in India, dove una bimba di soli 3 anni, Aanchal, è morta davanti agli occhi del fratellino dopo aver riportato ustioni sull'80 per cento del corpo. La notizia ha fatto il giro dei media internazionali. Stando a quanto riferito dalla stampa locale, dopo l'incidente, il fratello della piccola è uscito correndo per chiamare i soccorsi: gli insegnanti si sono precipitati ad aiutare la bimba, ma ormai era troppo tardi. Dopo essere stata portata d’urgenza in ospedale, i medici hanno fatto il possibile per salvarla ma il suo cuore ha smesso di battere lunedì. | Tragedia in India, dove una bimba di tre anni è caduta in un pentolone mentre si trovava nella mensa della scuola davanti agli occhi del fratellino, dopo aver riportato ustioni sull’80 per cento del corpo. L’unico che avrebbe potuto fare qualcosa per salvarla era il cuoco che però aveva le cuffie nelle orecchie e non ha sentito nulla. Sospeso il preside dell’istituto. |
Dare in garanzia il patrimonio immobiliare dello Stato per ricostruire l'Italia dopo l'emergenza Coronavirus. Questa l'ipotesi di Luigi Zanda, senatore e tesoriere del Partito Democratico. Oltre le analisi sui numeri, i bilanci del contagio e dei decessi, l'emergenza Coronavirus è inevitabilmente un tema sul quale la politica sta producendo elementi di discussione quotidiana. Zanda ha detto la sua in un'intervista a Repubblica, guardando oltre l'emergenza: Oggi l’intera classe dirigente nazionale, a partire da governo e Parlamento, ha due priorità assolute […] La prima è la lotta senza quartiere alla pandemia del coronavirus. La seconda è il dopo, quando ricominceremo a vivere. Un dopo che va pensato e ben progettato perché durerà a lungo e sarà molto duro, avrà cioè una gestione assai più difficile di quanto oggi si immagini. Le idee per consentire all'Italia di risollevarsi dovranno essere accompagnate e sostenute da risorse finanziarie importanti, "tanti tanti soldi" per ricostruire. Qualcosa che non sarà semplice reperire, sottolinea Zanda, facendo quindi la sua proposta: "Siccome nessun prestito ci verrà mai concesso senza garanzie per far fronte al nostro fabbisogno straordinario senza far esplodere il debito pubblico potremmo dare in garanzia il patrimonio immobiliare di proprietà statale". Il riferimento è agli edifici che ospitano uffici pubblici ed enti, tra cui anche Montecitorio e Palazzo Madama: E perché no? Siamo in guerra. E poi parliamo di garanzia, non di vendita […] Si tratta di beni già iscritti nel bilancio dello Stato per un valore che si aggira intorno ai 60 miliardi. Ai quali aggiungere i beni degli enti locali e delle regioni, che sono censiti solo parzialmente e secondo alcuni valgono circa 300 miliardi. Per poi domandarsi se si possa far rientrare anche il demanio non strategico né militare, facendolo concorrere al grande sforzo che attende il Paese. | Fa discutere l’idea di Luigi Zanda, senatore e tesoriere del Pd, che in un’intervista a Repubblica parla della ricostruzione dell’Italia dopo l’emergenza: “Siamo in guerra, serviranno molti soldi per ripartire e nessun prestito ci verrà concesso. Perché non dare in garanzia gli immobili dello Stato?”. A stretto giro arriva la risposta di Salvini: “Giù le mani dall’oro degli italiani.” |
La stagione estiva è appena iniziata ma le star nostrane sono già al mare, pronte a sfoggiare i bikini più sexy per i mesi più caldi. Tutte o quasi si sono date da fare durante l'inverno e la prova costume non è vista come un terribile esame da temere, dopo tanto sport e una dieta corretta. C'è chi è tornata sexy dopo la gravidanza come Belén, e chi lamenta la cellulite come la Santarelli, anche se sembra in perfetta forma. Alcune sfoggiano il lato A come arma di seduzione come Nicole Minetti, la Marcuzzi invece punta tutto sul lato B. Ce n'è per tutti i gusti ma chi delle 10 vip riuscirà a stabilire il primato di miglior bikini 2013? La sexy mamma di Santiago è tornata in forma in un lampo dopo la gravidanza. In molti si chiedono ancora come ha fatto, di sicuro il suo è uno dei bikini vip più sexy del 2013. La bella conduttrice romana ha da sempre un fisico invidiabile, e sembra proprio che con l'età sia migliorata. Complice il suo blog di moda si diverte con gli autoscatti sexy in bikini, mostrando lato A e B da urlo. Anche la Torrisi si inserisce di diritto tra le mamme più sensuali d'Italia. Il bikini su di lei è un valore aggiunto, e su Instagram ne da "libero sfogo" in stampe leopardate, paillettes e colori caldi. Per l'ex Miss Italia l'autoscatto in bikini è rigorosamente in casa. Così, tra una prova e l'altra davanti allo specchio, anche la modella è splendida in costume da bagno, sfoggiando un addominale scolpito da medaglia d'oro. Tra i bikini vip più sexy dell'anno non poteva mancare Nicole Minetti, che ha dato sfoggio di costumini microscopici e hot tutto l'anno, tra vacanze a Miami e bagni a Formentera. Di recente si è calata nelle vesti di bagnina a Rimini, sembra proprio che Nicole voglia conquistare ogni spiaggia del globo. Di recente la bella showgirl ha mostrato la cellulite, ma non per questo sembra essere meno sexy. Il bikini sembra fatto apposta per lei, che lo indossa con una leggiadria invidiabile. La venezuelana è andata fino a Bora Bora per indossare il primo due pezzi dell'estate. Lo scettro di bikini più sexy lo aveva già conquistato all'Isola dei Famosi, ma in "borghese" non è da meno. | Dall’immancabile Belén Rodriguez alle veline, passando per Nicole MInetti, Laura Torrisi e co. Chi si aggiudica lo scettro come miglior bikini dell’estate 2013? |
Non è tutto oro quello che luccica e spesso non c'è bisogno che luccichi perché sia oro. È il caso del fondoschiena di tale Courtney Barnies, una ragazza di 29 anni ossessionata dal divismo sfrenato, al punto da spendere più di 60mila euro in operazioni per aumentare le dimensioni del suo Lato B. Il punto di riferimento è ovviamente Kim Kardashian, colei che ha il fondoschiena più grande e armonioso del mondo dello spettacolo. Dell'armonia però, la gigantesca Courtney se ne frega ed esasperando il concetto di curvy models, si è iniettata tantissimo materiale anche tossico per aumentare il suo "popò" di oltre 150 centimetri di circoferenza: 4o in più rispetto a Kim Kardashian. Nonostante la vistosa esagerazione, Courtney è molto amata su instagram, dove le dive dal fondoschiena esagerato abbondano: Lavoravo in un ufficio, avevo un lavoro tradizionale ma quando ho visto che le mie foto e i miei video diventavano virali, ho deciso di investirci su e cominciare a ballare nei club. Sono a tutti gli effetti una ‘instagram model', credo che sia il miglior mercato possibile per me, a questo punto della mia vita. Perché piace il mio culo? Perché è essenzialmente composto di pane e burro! A questo punto spiega il suo "disegno": Volevo essere più esagerata di Kim Kardashian ed è per questo che ho puntato tutto sul mio fisico. Oggi posso dire di esserci riuscita. | Lascia l’ufficio ed investe più di 60mila euro per aumentare a dismisura il suo Lato B: “Volevo fare più di Kim Kardashian”. Oggi è una “instagram model” di successo. |
Dopo le sfilate del primo giorno della Milano Fashion Week si è conclusa anche la seconda giornata della manifestazione, un second day ricco di splendidi show all'interno dei quali sono state presentate le collezioni donna per la Primavera/Estate 2013. Oltre alle creazioni di Emporio Armani, hanno brillato in passerella gli abiti di grandi nomi del fashion system italiano, come Prada, Ermanno Scervino, Blugirl di Blumarine, Max Mara, Krizia e Jo No Fui. La collezione etno chic di Ermanno Scervino – I colori e i ricami intagliati nei tessuti sono stati il clou della collezione di Scervino. Splendide nuance colorano mini dress con frange e ruches dal sapore etnico, lunghi abiti con dettagli in pizzo e top con decori originali. Il black and white degli ultimi capi mostrati sul catwalk ha completamente sovvertito le "regole" iniziali con i disegni geometrici sui tubini stretch in nero e con i decori ricamati su giacche e gonne. Altissimi platform e orecchini con pietre lucenti completano il look della donna etno chic firmata Ermanno Scervino. La donna soldato di Max Mara – Il brand propone in passerella una donna soldato che indossa abiti perfetti per sopravvivere ad una giungla urbana. La femme pensata da Max Mara è moderna e decisa, non ha tempo per i vezzi femminili ma non vuole rinunciare ad un capo chic e ricercato. Le forme basic di ogni abito sono impreziosite con tessuti lucenti come il satin. Gonne longuette, abiti a portafoglio e tute sono i pezzi forti dell'intera collezione. I colori sono scuri: si va dal nero al grigio antracite, passando per nuance di verde militare, beige e ocra. La ninfa dei boschi di Blugirl – La donna che veste Blugirl è un'eterna bambina che ama giocare tra i prati e sogna di essere una fata vestita di fiori. Nei capi in stile naif pizzi, merletti e trasparenze sono esaltati da applicazioni floreali e da tenui colori pastello. Cappelli in paglia, corone di fiori e stringate con maxi tacco e plateau completano il look neo romantico creato da Anna Molinari. La rivoluzione dello stile di Prada – Miuccia Prada ancora una volta sovverte completamente le regole della Moda presentando una collection al di là di ogni schema, con abiti ed accessori inconsueti ed originali. Per la P/E 2013 la stilista ha creato capi che non seguono le tendenze di stagione, propone infatti in passerella bluse, cappotti e pochette in pelliccia, abiti dalle linee rigorose e dai colori scuri decorati esclusivamente con semplici fiori in bianco e rosso. Le scarpe non hanno mezze misure riguardo all'altezza e alle forme: enormi zeppe con para in legno si contrappongono a stivaletti in pelle raso terra simili ad un calzino, tutti i modelli sono particolarmente semplici o estremamente originali. Questa è l'anima di Prada, una Maison che in ogni fashion show più che semplici abiti propone un'idea, un concetto che molti altri presto o tardi imiteranno. La stone collection di Krizia – Krizia nella collection primaverile osa con colori scuri come il nero e il marrone accostati ad un bianco accecante. Saltano all'occhio gli abiti decorati con enormi pailettes, cucite come fossero ali di farfalla su candidi mini dress, e i tubini scollati, impreziositi da pietre nere. La donna firmata Krizia è dinamica e moderna, vuole essere comoda senza però rinunciare alla sensualità di uno scollo profondo o di un capo attillato. Lo stile folk glam di Jo No Fui – Il brand tutto italiano per questa stagione primaverile sceglie di mixare due stili completamente diversi, proponendo in passerella outfit folk, con fantasie etniche cucite su shorts e giacche, e look glamour, con abiti ricoperti di paillettes e glitter lucenti. Il brand riesce a proporre un mood del tutto nuovo in cui capi ed accessori sportivi si mescolano con creazioni molto eleganti, componendo outfit perfetti per una donna moderna e dinamica che non ha paura di sperimentare. Il bianco e le trasparenze di PORTS 1961 – Il marchio sceglie uno stile basic, proponendo in passerella modelli semplici in total white, intervallati da capi in nuance accese e con tagli asimmetrici. Tutta la collection è basata su un gioco di sovrapposizione e contrapposizione di tessuti e forme diverse, sotto il cotone e la seta spuntano dettagli in pizzo e velo trasparente, gli spacchi e le linee squadrate si accostano ad orli tondeggianti e a profondi scolli a V. | Si conclude anche il secondo giorno di Milano Moda Donna. Ecco gli abiti più belli proposti dai grandi stilisti italiani per la Primavera/Estate 2013. |
Insorge la popolazione accampata a Piazza Tahrir per chiedere le dimissioni di Hosni Mibarak, che sembravano imminenti dopo che in serata si era diffusa la voce che l'esercito avesse già destituito il presidente dell'Egitto. Invece, Mubarak si è mostrato in un discorso alla tv di Stato in cui ha si è detto non disposto a dimettersi, ma ha annunciato che cederà deleghe governative al suo visce recentemente nominato, Omar Suleiman. Come già annunciato nel precedente messaggio televisivo, Hosni Mubarak ribadisce di non volersi ricandidare alle prossime elezioni che si terranno in settembre. Inoltre, altra grande concessione alla piazza, annuncia l'abrogazione prossima dell'articolo 179 della Costituzione egiziana, che prevede lo stato di emergenza nel paese e la soppressione di alcune libertà democratiche. Hosni Mubarak denuncia l'ingerenza delle potenze straniere nelle rivolte in Egitto, ma continua ad affermare: “Morirò in Egitto”, generando il malcontento della piazza Tahrir che chiede il suo esilio all'estero. Per le strade sono riprese le urla e pianti disperati della popolazione in rivolta, mentre in Piazza Tahrir i manifestanti hanno lanciato scarpe contro il maxischermo su cui veniva proiettato il discorso del presidente. | Insorge la popolazione accampata a Piazza Tahrir per chiedere le dimissioni di Hosni Mibarak, che sembravano imminenti dopo che in serata si era diffusa la voce che l’esercito avesse già destituito il presidente dell’Egitto. |
L'isola di Monemvasia è considerata uno dei luoghi più affascinanti della Grecia. Uno dei motivi più significativi è la sua conformazione, che dall'alto si presenta come un susseguirsi di tornanti che si intrecciano tra loro. Monemvasia è uno sperone di roccia proteso nel mare, che somiglia ad una balena o un dinosauro, un disegno creato da Madre Natura che lascia a bocca aperta. L'isola Greca oggi è collegata alla terra ferma a Yéfira grazie ad un ponte e custodisce al suo interno un villaggio cinto da mura, una fortezza inespugnabile molto suggestiva. Rispetto alle più tradizionali mete turistiche come Creta, Mykonos o Santorini, è meno conosciuta, ma non per questo meno affascinante. Un luogo che appare come un'isola felice, dove non ci sono auto, ma si può solo camminare tra i vicoli caratteristici e molto curati. Le stradine, infatti, sono troppo strette per permettere alle auto di passere, per questo sono bandite. Monemvasia è stata definita la Portofino medievale della Grecia, poichè tutto è curatissimo e chic, con i negozi di gioielli e le gallerie d'arte, i tavolini dei ristoranti sulle terrazze che guardano il mare, i bar che diffondono musica chill out. Tutto quesyto si trova nella strada principale, nelle strade limitrofe, invece, si viene catapultati in un mondo totalmente diverso, dove gli oleandri spuntano dai ruderi delle case, le buganvillee prendono possesso di muri scarnificati dal tempo, i gradini salgono verso la rocca, in un ricco contrasto tra antico e moderno. L'isola di Monemvasia è dominata dal Castello (Kastro), e sempre nel centro si trovano varie piccole chiese, anche se sono sopravvissute solo quattro delle originali quaranta chiese, che si trovano nella parte bassa della città, tra cui la Cattedrale del Cristo in Catene. Salendo verso il kastro si aprono delle vedute incredibili su tutta l'isola, e dalla cima parte un sentiero a picco sul mare che raggiunge la Chiesa di Agia Sofia, in cima ad una scogliera. | Se non avete mai sentito parlare di Monemvasia è l’ora di visitarla. Un luogo che appare come un’isola felice, dove non ci sono auto, ma si può solo camminare tra i vicoli caratteristici e molto curati. |
Anche in campo di vaccinazioni la Calabria dimostra tutta l'inefficienza della macchina organizzativa. Basta dare uno sguardo al report ufficiale, consultabile sul portale del Ministero della salute, per scoprire che ad oggi le vaccinazioni effettuate in Calabria sono 300.999 (su una popolazione di circa 1.800.000 abitanti), il che colloca la terra dei Bruzi in bassa classifica per valore assoluto e stabilmente in ultima posizione per quanto riguarda la distribuzione delle dosi rispetto alle consegne, ferma 73%. Secondo i dati ufficiali in Calabria sono state consegnate in totale 412.450 dosi. Ancora una volta la regione guidata dal presidente facente funzioni Nino Spirlì fa registrare un record negativo, dimostrando di avere grosse difficoltà nell'arginare la pandemia. E intanto i contagi e ricoveri continuano ad aumentare. Lo scorso 21 marzo, il portale della Regione Calabria informava i cittadini che era stata autorizzata la vaccinazione anche ai soggetti fragili, circostanza che si è verificata falsa in molteplici occasioni. Sono infatti numerose le testimonianze di persone disabili che hanno denunciato l'impossibilità a vaccinarsi perché i loro codici sono stati respinti dalle piattaforme. Ma nella campagna di vaccinazione calabrese non ci sono solo ritardi ed errori nelle somministrazioni; le operazioni fanno registrare anche episodi come quello accaduto ieri mattina innanzi al Palasport di Vibo Valentia, per il quale si è reso necessario l'intervento delle forze dell'ordine. Un centinaio di persone si è accalcato innanzi alla struttura dopo che sabato sera l'Asp ha dato il via libera ai soggetti di età compresa tra i 60 e i 79 anni comunicandolo ai sindaci del territorio. Le persone interessate si sarebbero dovute presentare nel piazzale senza prenotazione, munite soltanto di tessera sanitaria. Per ripristinare l'ordine e garantire le distanze di sicurezza è stato necessario l'arrivo della Polizia. | Appena 300mila dosi su un totale di 1,8 milioni di abitanti: un dato che colloca la regione più povera d’Italia all’ultimo gradino anche nelle vaccinazioni Covid. Fioccano episodi di disorganizzazione e nel caos troppi fanno i furbi e vengono vaccinati nella categoria “altro”. E sono tanti quanti i vaccinati over 80. |
Migliorano decisamente le condizioni di salute di Georgette Polizzi, che addirittura ha avuto la possibilità di uscire brevemente dall'ospedale e tornare a dedicarsi, seppur per poco, al suo lavoro. La fidanzata di Davide Tresse, con cui ha partecipato alla scorsa edizione di Temptation Island è stata ricoverata a fine aprile per un problema neurologico che le ha bloccato l'uso degli arti. Georgette è sulla sedia a rotelle ma sta riacquistando lentamente l'uso di braccia e gambe. Straordinaria la forza che sta dimostrando, come emerge dai suoi post Instagram pieni di positività. Dopo l'esperienza a Temptation Island, la Polizzi ha avviato una fortunata attività di stilista di capi d'abbigliamento che personalizza con tocchi di colore. In permesso dall'ospedale in cui è ricoverata da settimane, è riuscita a utilizzare di nuovo i pennelli, come mostra un post su Instagram. Ogni volta che mi concedono un permesso dall’ospedale corro nel mio laboratorio. Qualche giorno fa non sono riuscita a fare molto oggi invece ho preso in mano i miei pennelli.. Non vi dico l’emozione… non vi dico quanto forte ha battuto il mio cuore!! Mi hanno detto che le mie mani ci metteremo un bel po' a recuperare al 100% ma ho voluto provare lo stesso e appena ho appoggiato il pennello qualcosa è scattato e improvvisamente tutto è sembrato così naturale!! Alcuni giorni fa, aveva iniziato a muovere i primi passi, aiutata dal compagno Davide Tresse e dalle tante amiche che la stanno sostenendo nel suo lungo percorso verso la guarigione. Sorprende davvero la carica positiva della stilista, che la sta aiutando a fare enormi miglioramenti. Pazzesco quello che la testa riesce a fare!! In un giorno di sconforto uno degli infermieri che mi segue mi ha guardato negli occhi e mi ha detto “Georgette, se ne vuoi uscire devi usare 2 cose: LA TESTA ED IL CUORE!!” E così ho fatto!! La voglia di tornare nel mio mondo creativo mi sta dando la forza di fare cose che a volte sembrano più dei miracoli che dei miglioramenti! Infine, nel post Georgette ringrazia i suoi tanti fan, che sostengono lei e i suoi modelli, e l'hanno confortata in questi giorni difficili: "Però oggi voglio dire GRAZIE a voi Pollini che state portando pazienza… che avete capito qualche piccolo ritardo nelle consegne… che avete rispettato il mio staff… che mi avete sostenuta continuando ad acquistare le mie creazioni. Dal mio letto d’ospedale vedevo i report delle vendite e mi veniva la pelle d’oca. Mi dicevo: “Cioè io sono qui spacciata e le persone acquistano così tanto lo stesso??!? … i Pollini non mi hanno mollato!!” e posso garantirvi che anche questo mi ha aiutato e mi sta aiutando a tornare la Polly di sempre!". Infine, ecco un nuovo messaggio di Tresse, con cui l'amore è sempre più forte: "Vedrai che presto torneremo a ridere insieme!!! …e tutto tornerà a colori … Forza My lion !!! Io sarò sempre al tuo fianco nel bene e nel male … SEMPRE…". p e r m e s s o t i m e ✌🏽✌🏽 Ogni volta che mi concedono un permesso dall’ospedale corro nel mio lab @georgettepol_brand qualche giorno fa non sono riuscita a fare molto oggi invece ho preso in mano i miei pennelli.. Non vi dico l’emozione… non vi dico quanto forte ha battuto il mio cuore!! Mi hanno detto che le mie mani ci metteremo un bel po a recuperare al 100% ma ho voluto provare lo stesso e appena ho appoggiato il pennello qualcosa è scattato e improvvisamente tutto è sembrato così naturale!! Pazzesco quello che la testa riesce a fare!! In un giorno di sconforto uno degli infermieri che mi segue mi ha guardato negli occhi e mi ha detto “ georgette se ne vuoi uscire devi usare 2 cose: LA TESTA ED IL CUORE!!” E così ho fatto!! La voglia di tornare nel mio mondo creativo mi sta dando la forza di fare cose che a volte sembrano più dei miracoli che dei miglioramenti! Però oggi voglio dire GRAZIE a voi Pollini che state portando pazienza… che avete capito qualche piccolo ritardo nelle consegne… che avete rispettato il mio staff… che mi avete sostenuta continuando ad acquistare le mie creazioni. Dal mio letto d’ospedale vedevo i report delle vendite e mi veniva la pelle d’oca. Mi dicevo: “cioè io sono qui spacciata e le persone acquistano così tanto lo stesso??!? … i Pollini non mi hanno mollato!!” e posso garantirvi che anche questo mi ha aiutato e mi sta aiutando a tornare la polly di sempre! QUINDI OGGI IL MIO GRAZIE VA A VOI POLLINI ❤️ #nonsimollauncazzo #nonhopauradite | Incredibile il miglioramento della ex protagonista di Temptation Island, che sta dimostrando un’eccezionale forza di volontà dopo il problema neurologico che le ha bloccato l’uso degli arti: “Ci mettò un bel po’ a recuperare al 100%, ma sono tornata a usare i pennelli”. |
District 9 è stato sicuramente uno dei film rivelazione del 2009. Un lavoro complesso e vario, appassionante e sorprendente, che ha saputo utilizzare vari generi e fonderli insieme nella maniera più opportuna: la fantascienza del cinema degli anni '50, l'horror, l'azione pura, il B-Movie, il film di guerra, e anche il mockumentary (ovvero un falso documentario che finge di ricostruire gli eventi raccontati nella vicenda, espediente in questi ultimi anni utilizzato in tante pellicole, da Diary of the Dead di Romero a Cloverfield, fino al recente Il Quarto tipo). Tratto da un precedente cortometraggio del regista intitolato Alive in Joburg, District 9 è riuscito poi a coniugare con intelligenza lo spettacolo cinematografico, le innovazioni tecniche moderne, la tematica aliena, e alcune riflessioni sociali molto importanti (il razzismo, l'apartheid, la non accettazione della diversità, la paura di ciò che non si conosce), senza per questo scadere nella retorica, finendo per dimostrare come in questo mondo, alla resa dei conti, i veri mostri siamo noi. Ora il film di Blomkamp è uscito anche in Italia in Dvd, edito da Sony Pictures Home Entertainment, con tripla possibilità d'acquisto: disco singolo, edizione speciale a due dischi con interessanti contenuti speciali (tra cui un documentario sulla realizzazione del film e un dietro le quinte), oppure in versione Blu-ray per chi già si è avvicinato a questa nuova tecnologia. Sicuramente un prodotto da collezione, meritevole di ogni apprezzamento, tanto da essere stato perfino candidato a 4 premi Oscar. | L’ottimo e appassionante film fantahorror di Neil Blomkamp è finalmente uscito in Dvd anche sul mercato italiano. |
In poco tempo Michela Quattrociocche è diventata una delle attrici italiane più giovani e conosciute, grazie a "Scusami ma ti chiamo amore" e "Scusami ma ti voglio sposare", le due pellicole dirette da Federico Moccia che la vedono protagonista insieme a Roul Bova. La bella attrice, che colpisce soprattutto per la sua immagine semplice, molto acqua e sapone, ha posato per un servizio fotografico esclusivo per la rivista GQ, alla quale ha anche raccontato qualcosa della sua vita privata e soprattutto della sua relazione con il calciatore Alberto Aquilani, con il quale Michela fa coppia da circa due anni. Proprio per amore del suo Alberto, Michela si è trasferita a Liverpool, dove il calciatore milita nella squadra della città, e racconta di una vita molto tranquilla, fatta di poca vita mondana e di molto relax. "Passo la maggior parte del tempo a Liverpool, in Italia vengo soprattutto per lavorare e ho poco tempo per altro. Mi sveglio tardi la mattina, niente vita mondana, mi piace tanto stare a casa, sul divano a vedere un film. E' una città piccola, non caotica come Londra. Viviamo in un cottage che sembra quello di Kate Winslet in L'amore non va in vacanza". Parlando poi della sua relazione con Alberto e dei progetti futuri, Michela aggiunge: "Stiamo insieme da un paio d'anni, naturale che si comincia pensare al matrimonio. Ho le sue iniziali tatuate dietro il collo, lui ha le mie sul polso. Ci vogliamo bene, siamo felici". | Michel a Quattrociocche posa per un servizio fotografico per GQ e parla del lavoro e dell’amore. |
Nelle stories su Instagram svelano il dietro le quinte. Colla, pennelli, cartoncini e, ci tengono a sottolinearlo, uno spirito militante. Tanto basta a un gruppo di ragazze di Parigi per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della violenza di genere. Sono il collettivo Le Colleuse (le incollatrici) con il loro progetto Collages Femminicides, che denunciano femminicidi e violenze sui muri delle principali città francesi. Sul loro sito il messaggio è chiaro: ogni anno 219 mila donne sono vittime di violenza coniugale. Ogni 48 ore una donna muore sotto i colpi di un proprio congiunto, marito amante o padre che sia. E questo gruppo di ragazze ha deciso di portare all’attenzione il tema riempiendo i muri francesi, soprattutto quelli parigini, di messaggi che ricordino ai cittadini di questa brutale violenza. Il New York Times ha seguito due loro, Astrid Tenon e Chloé Madesta, per una notte, accompagnandole nelle strade della città ad affiggere i loro messaggi. “Dicevi che mi amavi, ma era sempre uno stupro” è quanto incollano quella sera sui muri. Ma ancora: “Il silenzio non è consenso”, “Papà ha ucciso la mamma”, “Lei lo ha lasciato e lui l’ha uccisa”. Sono messaggi forti, scritti con un pennarello nero su un foglio bianco: nient’altro che il crudo messaggio sotto gli occhi dei passanti. E non importa la multa salata a cui rischiano di incorrere se colte in flagrante (quattromila euro), le Colleuse non si fermano. Hier soir, l’association @art_azoi (qui détient des murs à programmation dans Paris destinés aux graffeurs.euses) nous a convié.e.s à coller sur l’un de leurs murs. Nous avons choisi de coller sur le remaniement de la honte pour dénoncer les propos sexistes, racistes et LGBTQIA+phobe de Darmanin et Dupond-Moretti. Nous avons collé avec les membres de @decolonisonslefeminisme sur cette thématique car le féminisme se doit d’être décolonial. Nous avons estimés qu’il était nécessaire de partager notre plateforme avec d’autres concerné.e.s par ce remaniement. En plus de ces collages, les membres de @decolonisonslefeminisme ont collé sur les personnes racisé.e.s et contre le racisme. Nous remercions l’association @art_azoi de nous avoir prêté l’un de leur mur pour nous permettre de nous exprimer et de visibiliser nos luttes. A post shared by @ collages_feminicides_paris on Jul 14, 2020 at 8:55am PDT La denuncia è forte e colpisce anche il Governo, che secondo loro non mette in campo abbastanza risorse per contrastare il fenomeno della violenza sulle donne. Per farlo utilizzano slogan che colpiscono per il loro impatto deflagrante, ma anche per la crudezza. Per le vie di Parigi, una delle prime affissioni a loro firma, è stata quella contenente ben 111 nomi di donne assassinate dal proprio partner nel 2019 in Francia. Un muro enorme, ricoperto da scritte nere. Qualsiasi persona che crede in questa causa, dicono le organizzatrici, può partecipare. Basta armarsi di fogli, pennarelli neri, colla e pennello. La brutalità della realtà fa il resto, regalando amaramente spunti per slogan da scrivere e orrori da denunciare. Dal 2019, quando il progetto è partito, sono 1500 le affissioni in numerose zone della Francia, non più solo a Parigi. 📸 @tay_calenda Entre notre premier collage et aujourd’hui, 111 femmes ont été assassinées par leur (ex) conjoint. La vie de 10 travailleuxses du sexe leur a été arrachée. D’autres sont mort.e.s encore, victimes de la domination patriarcale misogyne, comme Céleste, 15 ans, violée et tuée il y a quelques jours par un violeur multirécidiviste. Ce sont leurs noms que nous collons ce soir, au coeur d’un mémorial de rue dressé au 44 rue Bouvier, dans le 11ème arrondissement de Paris. Nous invitons toutes et tous à venir vous y recueillir et vous rendre compte ce que représentent autant de mort.e.s. Le 30 août 2019, nous nous retrouvions en petits groupes pour peindre et coller les noms des femmes assassinées par leur (ex) conjoint. Un an après, nous sommes près de 3000 à Paris, plusieurs milliers de militant.e.s dans 200 villes en France, ainsi que dans une dizaine de pays dans le monde. Le collage, extraordinaire dispositif d’expression et de lutte, a très rapidement évolué et été investi par d’autres groupes, pour aujourd’hui aborder d’autres thématiques comme le racisme, les violences faites aux travailleuses du sexe, les LGBTQIA+phobies, l’islamophobie, la pédocriminalité et les violences faites aux enfants, ainsi que les violences sexistes de manière globale. Depuis le début, nous n’avons qu’un seul objectif en tête : arrêter de compter nos mortes et nos adelphes violenté.e.s. Un an après, des milliers d’heures de travail, autant à arpenter les rues de France, voici le bilan que nous pouvons tirer : La politique de lutte contre les violences faites aux femmes portée par l’ancienne Secrétaire d’Etat à l’Egalité Femmes-Hommes Marlène Schiappa a été un exercice de communication politique de bout en bout. Nous en ressortons avec un budget trafiqué épinglé par le Sénat lui-même, des mesures mettant en danger les femmes victimes de violences (comme la levée du secret médical sur décision du médecin en cas de suspicion de violence) et une absence de planification forte, demandée depuis des années par les structures spécialisées (formation continue des services de police dans la prise en charge des victimes par exemple). Suite en commentaire A post shared by @ collages_feminicides_paris on Aug 31, 2020 at 5:09am PDT | Le Colleuse, un collettivo di ragazze francesi, da un anno si sono armate di carta, colla e pennarello nero per sensibilizzare e denunciare i femminicidi e la violenza sulle donne attraverso affissioni sui muri parigini. Frasi forti, messaggi diretti, che fotografano una realtà spesso ignorata anche dal Governo. |
Chiuso in casa dei genitori, a Cervera, insieme a suo fratello Alex, dallo scorso 16 marzo, giorno in cui la Spagna ha dichiarato lo stato di allerta per contrastare l’emergenza Coronavirus (qui le ultime notizie e gli aggiornamenti in tempo reale sulla situazione in Italia e nel resto del mondo), Marc Marquez sta approfittando di questo periodo senza corse per “mettere in ordine la stanza” e continuare a lavorare per recuperare la piena forma fisica dopo l’intervento alla spalla. “Vado ad allenarmi al capanno, è a 100 metri da casa, ma ci vado in auto – racconta il campione in carica della MotoGP in un collegamento video con Dazn – . Diventa difficile, ma si tratta di un atto di responsabilità e anche una lezione di vita, per tutti, che ci unirà molto di più. I veri eroi sono i medici e i sanitari, li apprezzeremo molto di più in futuro. Speriamo che presto tutto torni alla normalità”. Tra i temi che hanno tenuto banco nei test invernali della MotoGP, il dubbio che l’operazione avesse causato una lesione a un nervo. “Pian piano, ma va meglio – garantisce lo spagnolo – . Prima della quarantena, mi sono allenato con il motocross su una pista piatta. La spalla sta dando più problemi del previsto ma quel nervo si sta riattivando e inizia a dare segnali di vita. I dottori si stanno prendendo cura di me”. Parlando poi dei test di Sepang e Losail (“Abbiamo trovato qualcosa di positivo e lavorato abbastanza bene, l’obiettivo resta vincere il titolo anche se sarà molto difficile eguagliare o fare meglio del 2019 che, finora, è stata la mia stagione migliore”), Marc ha anche assicurato che il ritiro di Jorge Lorenzo “è stato una sorpresa”, azzardando allo stesso tempo che l’ex compagno di squadra abbia preso la sua decisione per motivi diversi da quelli che lui stesso ha spiegato a Valencia. | “Aveva paura della Honda”: l’otto volte iridato e campione in carica MotoGP dalla quarantena nella sua Cervera parla a Dazn assicurando che l’ex compagno di squadra ha preso la decisione di lasciare l’HRC dopo appena un anno sulla RC213V per ragioni diverse da quelle che lui stesso ha spiegato a Valencia. “Ha detto che ha lasciato perché aveva avuto paura dopo gli incidenti, ma è tornato alla Yamaha e ha deciso di fare una wild card al Montmelò. Allora non era paura di correre ma forse della nostra moto”. |
La giustizia americana dà ragione a Vittorio Cecchi Gori, che poco tempo fa aveva avviato un'azione legale contro Netflix e il regista Martin Scorsese, per l'assenza del suo nome dai titoli di cosa di "The Irishman". Questo nonostante un accordo preesistente che avrebbe dovuto assicurare l'inserimento del nome del produttore italiano nei credits. Cecchi Gori ha vinto la sua battaglia contro il colosso dello streaming e il regista newyorchese. Lo ha spiegato lui stesso, come riportato da Novella 2000: Il Tribunale della California, in tempi rapidissimi, mi ha dato ragione in merito alla mia richiesta urgente di introdurre il mio nome nei crediti del film dove era stato sostituito da quello del traduttore del contratto. L’indebita rimozione è avvenuta mentre, nel dicembre del 2017, in seguito a un malore ero finito in ospedale e non potevo seguire da vicino i miei affari. “Avevo già prodotto il suo Silence", spiega Cecchi Gori in riferimento alla richiesta contro Netflix e Scorsese, “e collaborato ad altri suoi film come The Departed e Shutter Island, entrambi interpretati da DiCaprio. Ora sono felice della sentenza che mi collega indiscutibilmente a The Irishman. Il film è bellissimo e mi auguro possa ricevere delle nomination all’Oscar. Il mio nome nei crediti porterebbe un po’ d’Italia alla notte delle stelle". La prossima edizione degli Academy Awards potrebbe essere in effetti avida di soddisfazioni per l'Italia: in attesa di conoscere le nomination, sappiamo già che "Il traditore" è stato escluso dalla rosa dei titoli in lizza come miglior film straniero. | Il produttore cinematografico italiano aveva avviato un’azione legale contro il colosso dello streaming e il regista newyorchese, in merito alla sua assenza dai titoli di The Irishman: “Il Tribunale della California, in tempi rapidissimi, mi ha dato ragione”, riferisce Cecchi Gori, il cui nome è stato aggiunto ai credits. |
Se nel giro di tre giorni Salvini passa da descriverti come "sbruffoncella" a descriverti come "fuorilegge", qualcosa è cambiato. La situazione si è evoluta in maniera lineare secondo le dichiarazioni d'intenti che Carola Rackete , capitana della Sea Watch 3, aveva espresso giorni addietro: ciò che aveva detto avrebbe fatto, ha fatto. Qualcosa è cambiato nel modo in cui Salvini vuole dipingere la realtà, nella realtà che vuole comunicare, che vuole creare per chi lo segue. Il verbo "sbruffare" non si usa quasi più, ma è da lì che nasce lo "sbruffone", che propriamente sarebbe chi è incline a sbruffare, cioè a spruzzare draghescamente un liquido dalla bocca o dalle narici, come quando ci fanno ridere mentre siamo a mezzo sorso di vino. In generale evoca un tipo di sbuffo che calza particolarmente bene sulla figura del fanfarone, tant'è che lo sbruffare arriva ad essere il raccontare esagerazioni incredibili; e di qui, più precisamente, arriva lo sbruffone, cioè il fanfarone, lo spaccone. Lo sbruffoncello è diminuito dal suffisso, e reso innocuo, adolescenziale. L'uso fatto da Salvini di questo appellativo ci dice forte e chiaro: "Ma che cosa presume di fare questa nullità? Qui si parla con voci nazionali, si parla fra governi, e lei vorrebbe partecipare, questa ragazzina ricca, ma riesce solo a farlo sulla pelle dei migranti". La realtà che dipingeva con quell'epiteto era questa. Però Carola Rackete ha poi dato una prova da manuale di che cosa sia la disobbedienza civile. A quelli che le chiedevano un commento sul fatto che Salvini l'avesse presa a nemica, rispondeva con un'argomentazione di solito carissima all'industrioso Salvini, che suona all'incirca: "Sto lavorando, qui ho la responsabilità di un sacco di persone, se Salvini vuole essere considerato si deve mettere in fila". La sfida che Rackete ha portato al cattolicissimo Salvini si è rivelata molto più efficace di quanto questo credesse, anzi volesse far credere. Per questo cambia la narrazione: stamani il Cattolicissimo infila un tweet ricco di falsità, in cui campeggia però il nuovo appellativo. Non più comandante sbruffoncella, ma comandante fuorilegge. Lui è lo sceriffo che l'ha inchiodata: ecco la realtà da Far West che vuole creare, che ha creato per chi lo ascolta entusiasta. | Matteo Salvini sceglie le parole con una cura eccezionale. Quando Carola Rackete della Sea Watch dichiarava che avrebbe violato il divieto di entrare in acque italiane e faceva seguire i fatti alle parole, per Salvini era una “sbruffoncella”. Adesso però è diventata una “comandante fuorilegge”: che cosa è cambiato nella rappresentazione che Salvini vuole dare? |
160 mq per il nuovo spazio che inaugurerà il 10 ottobre. Parliamo dell’opening milanese della galleria romana di Giacomo Guidi. In via Stoppani la sede, in quel distretto di Porta Venezia che ospita già tantissimi nomi importanti. E' proprio lo spazio di Fabbri Contemporary Art, la galleria di Renata Fabbri, ad accogliere Guidi, e lui stesso spiega: “Con Renata ci siamo conosciuti e incontrati durante le fiere nel corso dell’anno e ci siamo piaciuti soprattutto in virtù dei gusti comuni; allora le ho chiesto di restare nella partita come direttrice della sede milanese della galleria. D’altro canto, con due sedi e con i tanti eventi che stiamo organizzando assieme alle istituzioni, io sono costretto a stare sempre in giro e devo avere persone di fiducia per le sedi”. Cambio radicale di ruolo, dunque, per la Fabbri, che non entra in società, abbandona l’esperienza di gallerista ed entra in gioco con una veste e una responsabilità ben diverse. Un nuovo assetto, quello scelto da Guidi, che determinerà cambiamenti anche per la sede romana: “Anche a Roma ho pensato a un direttore della sede e l’ho trovato nella persona di Marco Rovacchi, un professionista con una solida esperienza all’estero, soprattutto a Istanbul ultimamente”. | L’arte contemporanea sarà protagonista dopo l’estate a Milano con l’apertura dello spazio dedicato all’arte contemporanea. |
I ricercatori dell'American Chemical Society ci spiegano come reagisca il nostro cervello di fronte alla morte, sia se siamo noi in prima persona a provarla sia se invece stiamo assistendo come accade ad esempio quando guardiamo un film horror. La prima emozione che proviamo è quella della paura. Ma di cosa si tratta esattamente? Una risposta cognitiva che ci allerta quando siamo in una situazione di difficoltà. Quando ci spaventiamo, attiviamo il talamo che, come un centralino, invia i segnali necessari ad altre parti del cervello e nel nostro corpo vengono rilasciati glucosio, cortisolo e adrenalina, così come dall'ipotalamo vengono messe in moto le risposte fisiologiche corrispondenti alla “reazione di attacco o fuga” grazie alle quali riusciamo o a difenderci o a scappare. Una volta che il nostro cervello si è ‘terrorizzato', possiamo iniziare a gridare. Ma cosa significa? Diversamente da quanto potremmo pensare, le urla non rappresentano una risposta della parte del cervello dedicata al linguaggio, il lobo temporale, ma una conseguenza dell'attivazione dell'amigdala che, tra le altre cose, innesca in chi ci ascolta una reazione simile a quella che stiamo vivendo noi, in pratica ci permette di avvisare che il pericolo è vicino. Dopo la paura e le urla, è il momento della sofferenza. Quando veniamo feriti, i nocicettori, terminazioni di neuroni sensoriali, inviano al talamo la segnalazione corrispondente al dolore utile al nostro cervello che viene così stimolato ad inventarsi qualcosa per evitare il ripetersi dell'esperienza negativa. Se non ci riusciamo, la conseguenza è la morte clinica. In questo caso il nostro cervello rimane cosciente ancora per qualche istante, entrando in quella che è stata battezzata l'esperienza ‘pre morte', dopo la quale sopraggiunge la morte biologica. | Paura, urla, dolore e poi morte: i ricercatori dell’American Chemical Society ci spiegano cosa accade nel nostro cervello quando giunge la nostra ora. |
Secondo una ricerca realizzata da Fondazione Mondo Digitale, con il supporto del Dipartimento di Economia politica e statistica della Università degli Studi di Siena, su 4.000 studenti tra i 14 e i 19 anni (tutti protagonisti della prima edizione di Fattore J), il 78% vorrebbe maggiore chiarezza e più capacità di ascolto e l’81% considera prioritario il ruolo della ricerca di nuovi vaccini e farmaci per superare l’emergenza sanitaria attuale. Sono dati che fanno riflettere e ben sperare che la scienza, continuando il suo viaggio di scoperta, troverà proprio nel meglio dei giovani di oggi i protagonisti del suo futuro. La chiave di volta di queste nuove speranze risiede nella scienza, nell’innovazione e nella tecnologia che hanno accelerato esponenzialmente il cambiamento in atto. Pensiamo, per esempio, alle scoperte e agli avanzamenti degli ultimi decenni, che continuano la loro scalata verso la conoscenza e la soluzione di piccoli e grandi problemi. Pensiamo anche a quanto la comunicazione e la diffusione di informazioni siano diventate semplici grazie al web e ai social riuscendo a metterci in contatto con chiunque nel mondo e facilitando la condivisione di ogni tipo di messaggio. Tuttavia, questa infodemia rende spesso difficile distinguere notizie vere e fake news che rischiano di diventare virtualmente indistinguibili. E quando questo avviene nell’ambito della salute, i risultati possono avere un impatto davvero dannoso per l’intera società. Lo spartiacque del vero e del falso deve avere una base solida a cui far riferimento: la scienza. La fiducia nel progresso scientifico è ciò che permette di guardare al futuro con ottimismo. E non può che essere così, visto che possiamo toccare con mano dove ci ha portato finora. Grazie anche alle scoperte nel campo medico oggi possiamo aspirare a un’età media di 82 anni, quando alla fine del diciannovesimo secolo si poteva, in media, arrivare a 55. 27 anni in più! Il vaccino contro la poliomielite, scoperto a metà del Novecento, quello contro il vaiolo, malattia ora completamente debellata, e via via fino ad arrivare alle terapie personalizzate che stanno aiutando a costruire un futuro senza le malattie del passato. E le energie dei giovani sono fondamentali per la costruzione di questi scenari futuri. Per questo motivo è stata lanciata un’iniziativa tutta dedicata a loro – perché possano sfruttare questi “27 anni in più” guadagnati grazie alla scienza per poter vivere al meglio e con intensità ogni giorno. Fondazione Mondo Digitale in collaborazione con Janssen Italia, l’azienda farmaceutica del gruppo Johnson & Johnson, ha dato vita a una nuova edizione di Fattore J, il progetto di formazione per studenti tra i 14 e i 19 anni che ha l’obiettivo di sensibilizzare sull’importanza di una corretta informazione scientifica e sulla scelta di comportamenti responsabili per il benessere e la salute di tutti. Nel nuovo anno scolastico, saranno tantissimi gli appuntamenti di formazione che coinvolgeranno 10.000 giovani in un percorso interattivo che li metterà a confronto con ricercatori, scienziati, esperti del settore salute e della comunicazione, associazioni di pazienti. Testimonianze e dialoghi si alterneranno a workshop pratici per imparare a individuare le fake news. Nel corso dell’anno ai partecipanti verranno forniti tutti gli strumenti per essere i fautori del cambiamento e ambasciatori di messaggi positivi. 13 associazioni pazienti coinvolte, 3 società scientifiche a patrocinare l’iniziativa e il Campus Biomedico di Roma come partner scientifico saranno al fianco di ragazze e ragazzi per la costruzione del primo Manifesto per la Salute del futuro. Perché è vero che la scienza ci indica la strada verso un futuro migliore, ma la fiducia che riponiamo in essa è il motore che ci permetterà di percorrerla. Visita www.fattorej.org per iscrivere la tua scuola. A post shared by Janssen Italia (@janssen_italia) A post shared by Janssen Italia (@janssen_italia) | 27 è il numero di anni in più che, grazie ai progressi della scienza medica, un essere umano ha “guadagnato” rispetto all’aspettativa di vita di poco più di un secolo fa – quando la media era di 55 anni. Oggi la durata e la qualità della vita sono migliorate concretamente: per educare i più giovani a continuare ad avere fiducia nelle nuove conquiste in ambito salute, a partecipare attivamente nel migliorare il mondo con il proprio comportamento e a farsi ambasciatori di messaggi positivi è nato Fattore J, un percorso di formazione che ha già coinvolto 12.000 studenti lo scorso anno scolastico e che sta per partire con la seconda edizione “nelle mani della scienza”, realizzato da Fondazione Mondo Digitale in collaborazione con Janssen Italia. |
Sabato 9 giugno si è tenuto a Londra il Trooping The Colour, la tradizionale parata organizzata dalla Royal Family per celebrare il compleanno della regina Elisabetta II. Come succede ogni anno, i reali inglesi hanno fatto la loro apparizione sul balcone di Buckingham Palace e, nonostante questa volta ci fosse anche una "new entry", ovvero Meghan Markle, diventata la moglie del principe Harry da meno di un mese, ad attirare i riflettori sono stati i bambini, dai principini George e Charlotte a Savannah. Per loro più che un appuntamento ufficiale si è trattato di un momento divertente ma la cosa particolare è che, nonostante i capricci e i giochi, sono riusciti a incantare tutti con la loro eleganza. | Sabato scorso si è tenuto a Londra il Trooping The Colour, la tradizionale parata per il compleanno della regina Elisabetta II, e ad attirare le attenzioni sono stati i bambini della Royal Family, da George e Charlotte alle sorelline Savannah e Isla. Ecco cosa hanno indossato per un evento tanto atteso. |
Ashley Graham è una fiera sostenitrice della body positivity, ma da molto prima che questo termine diventasse così gettonato e forse un po' abusato come oggi. Sul suo profilo Instagram si legge: beauty beyond size. La modella, infatti, da tempo porta avanti con convinzione un messaggio di amore e accettazione per il proprio corpo, al di là della taglia. Lei è stata la prima la prima top model curvy ad apparire su Sport Illustrated nel 2016 e nella sua carriera non ha mai ceduto a canoni di bellezza, stereotipi, misure, a chi le diceva che non avrebbe mai potuto fare la modella. Parallelamente all'ascesa nel mondo della moda ha portato avanti la vita privata con un matrimonio e un figlio. Isaac (nato a gennaio 2020) le ha dato modo di celebrare il suo corpo in un modo nuovo. Non ha esitato a raccontare la maternità in tutti i suoi aspetti, compresi quelli idilliaci, senza mai nascondere nulla dalle smagliature alla perdita dei capelli. E lo stesso sta facendo anche adesso che è in attesa del secondo figlio. Per annunciare la seconda gravidanza la modella ha pubblicato a luglio una foto realizzata da suo marito, il fotografo Justin Ervin, che l'ha immortalata come una dea della maternità: è di profilo e sullo sfondo c'è un romantico paesaggio naturale, lei indossa solo un abito chemisier azzurro. In queste settimane ha continuato a testimoniare il progredire della gravidanza, senza escluderne gli aspetti meno piacevoli, come la sensazione si stanchezza con cui a volte ha a che fare. E senza escludere anche gli stravolgimenti fisici. La sua è una gravidanza senza filtri e ritocchi, perché come ha sempre fatto anche stavolta vuole celebrare il suo corpo esattamente così com'è, il corpo di una donna che accoglie una nuova vita. Lei infatti è perfettamente a proprio agio, anche in bikini. Tra le tendenze di questa estate c'è sicuramente la body chain, il gioiello per il corpo che tantissime celebrities stanno sfoggiando. Una delle prime a lanciare l'accessorio è stata Heidi Klum, mettendo in risalto con una catenina dorata gli addominali scolpiti e l'abbronzatura. L'hanno indossata anche Hailey Bieber, Kylie Jenner e la nostra Ilary Blasi, che ha sfoggiato il bijoux in vita durante le sue vacanze. Anche Ashley Graham ha fatto suo il trend, che le permette di mettere in risalto ciò che al momento più le piace di lei. | La body chain è l’accessorio maggiormente di tendenza questa estate. Anche Ashley Graham, alle prese con la seconda gravidanza, ha indossato la famosa catenina che si porta in vita: è il suo modo per celebrare la maternità, il corpo femminile e porre l’attenzione sul dettaglio che di sé ora come ora ama di più, cioè la pancia. |
Lorella Boccia e Niccolò Presta si sono giurati eterno amore sabato 1 giugno, nella chiesa Gran Madre di Dio a Roma. Si è celebrato finalmente uno dei matrimoni più attesi dell'anno dai fan del mondo gossip, quello tra la conduttrice e ballerina e l'agente di spettacolo figlio del noto manager dei vip Lucio Presta. Le loro sono state nozze principesche, con la Boccia stretta in un abito di pizzo elegantissimo con mantello e lungo strascico, firmato Blumarine. Dopo la cerimonia religiosa, la festa si è spostata con il ricevimento in un casale antico alle porte di Roma, dove gli sposi hanno fatto il loro ingresso salutati dagli applausi e dalle note di "That's Amore". Tantissimi, ovviamente, i personaggi famosi invitati al matrimonio della Boccia e di Presta. A partire dal gruppo di Amici: non potevano mancare Marcello Sacchetta e Paolo Ciavarro, che su Instagram Stories hanno regalato con la Boccia una divertente versione del loro "daytime" del talent show. Presenti anche Gabriele Esposito, Veronica Peparini e Andreas Muller (ormai ufficialmente una coppia) e la compagna di Sacchetta Giulia Pauselli. La lista degli inviti ha inoltre compreso super vip come Paolo Bonolis e la moglie Sonia Bruganelli (proprio nel loro Ciao Darwin è scoccata la scintilla tra i due sposi), e, pare, anche Gianni Morandi e Lorella Cuccarini. Infine, sono intervenuti persino Andrea Cerioli e Arianna Cirrincione, coppia lanciata da Uomini e Donne. | A Roma, si sono celebrate le nozze tra la conduttrice e ballerina e l’agente di spettacolo figlio di Lucio Presta. Tantissimi gli invitati vip, da Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli a Gianni Morandi e Lorella Cuccarini, dai volti di Amici, come Marcello Sacchetta e Paolo Ciavarro, a una coppia di Uomini e Donne. |
Tanto è stato detto sui dARi, formazione valdostana alquanto bizzarra e che ha fatto dell’eccentricità il loro vero leitmotiv. Chi li considera un’accozzaglia di incapaci messi insieme solo per far soldi a discapito delle ragazzine, chi li ritiene dei geni innovatori nel panorama musicale italiano, comunque è evidente come con i dARi le vie di mezzo non esistano. dARi inizia come solista nel 2003 per arrivare dopo numerose vicissitudini alla formazione attuale composta da quattro elementi noti come Dari (Dario Pirovano), Fabeeo (Fabio Cuffari), Cadio (Andrea Cadioli) e Fasa (Daniel Fasano). Cercano di partecipare al Festival di Sanremo nel 2008, ma la loro canzone Wale (tanto wale) viene scartata dalle selezioni iniziali. Poco tempo dopo, però, la stessa canzone appare su youtube e da lì inizia il vero successo di questa band che si autoproclama emotronik (un misto tra i generi emo e elettronico) e che riesce a costruirsi una fanbase proprio grazie a siti quali youtube e myspace. Al singolo d’esordio Wale (tanto wale) seguirà un album, Sottovuoto Generazionale, i cui brani riprendono ormai la grafia distorta del primo successo della band che diventa una sorta di marchio di fabbrica dei dARi. Il tutto è nato, in realtà, da una tastiera di computer difettosa a cui mancava la lettera V, sostituita per l’occasione con una W. L’album debutta al dodicesimo posto della classifica italiana e ora è disponibile in versione EP con il titolo Sottovuoto: d-VERSION, contenente i brani dell’originale remixati e nuove tracce come il singolo Non Pensavo in collaborazione con l’ex-883 Max Pezzali. Nonostante siano ancora solo all’inizio della loro avventura nel mondo della musica, i quattro di Aosta hanno già pubblicato anche un’autobiografia. Insomma, non si può dire che i dARi non sappiano sfruttare a pieno il momento d’oro che gli è concesso. Solo il tempo dirà se saranno in grado di tenere le redini del successo o se dovranno cedere il passo a qualcuno di ancora più bizzarro e innovativo di loro. | Dalla Val d’Aosta al successo della rete: breve biografia dei dARi. |
L'UEFA ha inteso dare un calcio a tutte le polemiche seguite ad un suo asserito ‘cerchiobottismo' politico durante gli Europei, sanzionando con mano pesante la condotta dei tifosi ungheresi alla Puskas Arena di Budapest in occasione degli incontri Ungheria-Portogallo del 15 giugno, Ungheria-Francia del 19 giugno e Germania-Ungheria del 23 giugno. Il massimo ente calcistico continentale ha dunque punito la Federcalcio ungherese con la disputa di tre partite della sua Nazionale a porte chiuse, una delle quali sospesa per un periodo di prova di due anni, per il comportamento discriminatorio dei suoi tifosi durante le tre gare in questione, in base all'articolo 14 comma 2 del Regolamento Disciplinare UEFA. La Commissione di Controllo, Etica e Disciplina dell'UEFA ha dunque concluso il doppio procedimento che aveva aperto a carico dell'Ungheria e che aveva ad oggetto le tre partite che la Nazionale di Marco Rossi aveva disputato davanti al pubblico di casa durante il girone eliminatorio. Oltre alla sanzione delle porte chiuse per i prossimi match della Nazionale, l'ente di Ceferin ha anche irrogato una multa di 100mila euro alla Federcalcio magiara. | L’UEFA ha sanzionato la Federcalcio ungherese con la disputa di tre partite della Nazionale magiara a porte chiuse, una delle quali sospesa per un periodo di prova di due anni, per il comportamento discriminatorio dei suoi tifosi durante le tre gare giocate alla Puskas Arena di Budapest nel girone eliminatorio degli Europei. |
Ama definirsi un cantaproduttore, Andrea Nardinocchi giovane del Festival di Sanremo 2013, con un bagaglio musicale fatto di strumenti non convenzionali e musica prodotta con l'aiuto di loop station e launchpad. Ne è venuto fuori un risultato inatteso, che ha riscosso una reazione positiva da parte del pubblico, che ha accolto a braccia e orecchie aperte i singoli di Andrea dell'ultimo periodo. Dopo il successo estivo di Un posto per me Andrea ha proposto la sua Storia Impossibile a Sanremo, brano dolce-amaro che racconta una storia d'amore che non funziona più. | Sanremo 2013 si avvicina e porta con se le novità più fresche nella sezione giovani. Approda al Festival anche Andrea Nardinocchi, giovane bolognese con una “Storia Impossibile” da raccontare. |
Due settimane fa, Mara Venier e Nicola Carraro hanno festeggiato 10 anni di matrimonio. Un traguardo che celebra un amore che non sembra conoscere crisi. La presentatrice televisiva ha raccontato al settimanale "Nuovo", come ha trascorso quest'importante ricorrenza: "Festeggiare dieci anni di matrimonio fa un certo effetto. Come passa il tempo quando stai bene e con la persona che ami al tuo fianco". A giugno del 2015, la madre di Mara Venier è morta. Da tempo era malata di Alzheimer. La sessantacinquenne era profondamente legata a lei e la sua perdita l'ha portata a provare un senso di profondo sconforto. Ancora oggi avverte questo dolore, perciò non se l'è sentita di organizzare una grande festa per celebrare i 10 anni di matrimonio con Nicola Carraro. "Abbiamo trascorso il nostro anniversario in maniera semplice perché non me la sento di organizzare grandi feste. Un anno fa è morta mia madre e sento ancora questo grande dolore. Abbiamo deciso di andare tre giorni al mare e poi di tornare a Roma". Miss Italia 2016 vedrà alla conduzione Francesco Facchinetti. In giuria, però, ci sarà Mara Venier che in proposito ha dichiarato: "Sono pronta per scegliere la più bella d’Italia, anche se non è semplice. Però sono molto contenta di questa mia seconda vita professionale entrare nelle case degli italiani come giurata, mi piace molto". 10 anni oggi….l'amore della mia vita ❤️❤️❤️❤️❤️@provo2000 #anniversariodimatrimonio ❤️❤️❤️❤️ | Mara Venier e Nicola Carraro hanno raggiunto l’importante traguardo dei dieci anni di matrimonio. La presentatrice, però, ha spiegato di non essersela sentita di organizzare una grande festa perché avverte ancora il dolore per la morte della madre. La coppia si è concessa tre giorni al mare. |
La regina Elisabetta II ha compiuto 90 anni ed è in assoluto il personaggio più citato sui social nella giornata di oggi. Tra abiti colorati e fantasiosi, borse abbinate e curiosità sulla sua vita privata, sembra che proprio tutti vogliano conoscere i segreti di corte. Nelle ultime ore, però, a far molto parlare sono i "ritratti di famiglia". Solo ieri aveva fatto il giro del web la foto che ritraeva la sovrana in compagnia del principe Carlo, William e il piccolo George, uno scatto che univa ben quattro generazioni differenti. Oggi, a “rubare la scena” alla regina è stata Mia, la figlia di Zara Phillips e del giocatore di rugby Mike Tindall, che è stata immortalata in una foto scattata da Annie Leibovitz con la borsa di sua nonna tra le mani. Si tratta di una delle tante Launer da mille sterline che Elisabetta conserva nel suo armadio e sembra aggiungere un tocco di classe al look impeccabile della bimba, caratterizzato da un adorabile maglioncino rosa, una gonna di jeans e delle scarpette marroni. | La regina Elisabetta ha compiuto 90 anni e, per l’occasione, è diventata la protagonista di diverse foto di famiglia. A “rubarle la scena”, è stata la nipote Mia, che è stata immortalata mentre teneva tra le mani la preziosa borsa della nonna. |
Pagoda in cinese significa "torre a otto angoli" ed effettivamente per pagoda si intende un edificio a torre caratterizzato da differenti piani ognuno coperto da un tetto a falde spioventi. Seppur spesso vengono associati alla religione buddista, questi edifici maestosi non sempre sono stati realizzati a fini religiosi, ma sicuramente rappresentano un'architettura iconica dell'Asia orientale. Dal Giappone alla Thailandia passando per il Myanmar le pagode sono alcuni degli edifici più preziosi d'Oriente: rivestiti con diamanti, foglie d'oro e pietre preziose, questi tetti fanno brillare gli occhi anche al ladro più esigente. Le pagode più preziose si trovano quasi tutte in Myanmar, dove si trova la Pagoda Shwedagon Paya addobbata con quasi 5.000 diamanti -e rivestita di foglie d'oro. La maggior parte delle pagode del Myanmar sono templi buddisti con un tema comune: la pace e la tranquillità. Sono generalmente tutti edifici di dimensioni enormi, ed è anche la loro grandezza a lasciare i visitatori meravigliati oltre che abbagliati dalla loro ricchezza di materiali. Colpisce ad esempio la Pagoda Kyaiktiyo, conosciuta anche come la Roccia D'Oro, che nonostante sia alta solo 7 metri di altezza, è costruita su un enorme masso di granito rivestito di foglie d'oro messe dai fedeli. Tale pagoda costituisce il terzo luogo di pellegrinaggio buddhista più importante della Birmania. | Addobbate con 5.000 diamanti, ricoperte di foglie d’oro e pietre preziose, le pagode orientali, dal Giappone alla Thailandia, sono una meraviglia per gli occhi da visitare almeno una volta nella vita. |
Come riportato su un articolo di Nature, i ricercatori dell'esperimento ALPHA del CERN di Ginevra sono riusciti, per la prima volta, a studiare lo spettro di un atomo di anti-idrogeno. In altre parole, grazie ad un fascio luminoso sono riusciti ad ottenere un “identikit” di un atomo di antimateria, ossia la materia le cui particelle hanno la stessa massa ma carica elettrica opposta rispetto a quelle della materia. Dai risultati emerge la prima verifica sperimentale di quella che prima era solo un’ipotesi: lo spettro ricavato infatti non mostra differenze rispetto allo spettro di un atomo di idrogeno, a conferma delle teorie fisiche oggi considerate valide. "L'obiettivo era capire se l'antiatomo funziona come un atomo", ha dichiarato Fernando Ferroni, presidente dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn),. Ma facciamo un passo indietro. L'antimateria è la materia costituita dalle cosiddette antiparticelle, uguali per massa alle particelle ordinarie, ma con alcuni "numeri" di segno opposto, come la carica elettrica. Le leggi che governano le combinazioni di antiparticelle per formare antielementi e antimolecole sono simmetriche rispetto a quelle che governano la materia. Quando una particella e un'antiparticella vengono a contatto si verifica il cosiddetto fenomeno di annichilazione, nel quale la materia si trasforma in radiazione (o per dirla in modo informale, sparisce). Quello che sappiamo è che agli albori dell’Universo, poco dopo il Big Bang, materia e antimateria esistevano in quantità pressochè simili. Tuttavia oggi la materia è quasi onnipresente nell’Universo, a dispetto dell’antimateria che è praticamente introvabile. Se le cose fossero andate diversamente, e la materia e l’antimateria si fossero annichilite maggiormente, l’Universo non sarebbe quello che conosciamo, e quasi certamente la vita non sarebbe stata possibile. Tuttavia le ragioni che hanno portato a questa situazione sono tutt’ora un mistero e oggetto di studio. Studiare l'antimateria dunque, può aiutarci anche nella comprensione della storia del nostro Universo. La difficoltà principale nello studio dell'antimateria è che oltre ad essere impossibile da trovare, se questa viene a contatto con la materia si annichilisce. Gli scienziati di Ginevra, per compiere il loro esperimento, hanno prima creato le antiparticelle in laboratorio, e poi utilizzato forti campi magnetici per intrappolarle in un vuoto: in questo modo è stato possibile conservare le antiparticelle per 15 minuti, tempo sufficiente per illuminarle con un raggio laser da cui ricavarne lo spettro in uscita. | Il gruppo di ricerca ALPHA del CERN di Ginevra ha compiuto un passo avanti nello studio dell’antimateria e dell’Universo, ottenendo il primo spettro di un atomo di anti-idrogeno. |
Combinando i principi di ecologia, comfort e design moderno,'Glamping' è un termine che si riferisce al camping glamour il cui obiettivo è di offrire ai visitatori la possibilità di avvicinarsi alla natura con i confort dell'architettura moderna. Questa nuova tipologia di campeggio ha raccolto popolarità in tutto il mondo grazie ai suoi ambienti unici. Lo studio di Seoul ArchiWorkshop ha infatti attinto a tale tendenza con lo sviluppo della sua lussuosa ‘Glampsite', un camping nei dintorni di Yang-Pyeong, una zona remota della Sud Corea. Il ‘Glamping per glampers' permette agli ospiti di stabilire un collegamento più stretto con la natura attraverso due tipologie distinte: i Doughnut a forma di ciambella e i Modular Flow, simili a bruchi, studiati per allungarsi in base al numero dei campeggiatori. Entrambi gli alloggi hanno una struttura a doppia pelle che offre una protezione UV, una maggiore resistenza alle estreme condizioni climatiche delle quattro stagioni coreane, nonchè sicurezza al fuoco e impermeabilità, grazie ad una membrana speciale, in tessuto hi-tech. studiata appositamente per il progetto. | Il Glamping Architecture è un nuovo concetto di camping, glamour e moderno, progettato dallo studio ArchiWorkshop in Sud Corea. |
Le difficoltà del settore alberghiero e di tutta l'industria del turismo è stata messa in evidenza diverse volte nel corso di questi anni di profonda crisi economica. Ogni periodo festivo diventa l'occasione per tracciare una nuova linea e constatare che la somma data è cosa triste. Anche per il primo maggio non si possano fare bilanci diversi. Saranno circa 5,6 milioni gli italiani che trascorreranno fuori casa la Festa dei lavoratori. Il fatturato di questo ponte, rispetto a quello dell'anno scorso dovrebbe essere dell'8,7% in meno. Ma alle valutazioni negative bisogna aggiungere due considerazioni positive di non poco conto. In primo luogo partono 1,3 milioni di persone in più rispetto al ponte del 25 aprile e, in secondo luogo, il confronto con il 2012 penalizza l'anno corrente anche per il giorno settimanale in cui cade la festa. L'anno scorso, infatti, il 1 maggio cadeva di martedì. Il mercoledì di quest'anno è più disincentivante del martedì per chi intende prendere giorni di ferie per l'ambito "ponte". | Sono 5,6 milioni gli italiani in partenza tra il pomeriggio del 30 aprile e la giornata del primo maggio. La crisi demotiva i potenziali viaggiatori, ma la giornata sarà comunque da bollino rosso. |
La Galleria M&D Arte di Gorgonzola ospita fino al 1 marzo la mostra“I fotografi”, una collettiva di personalità eterogenee che procedendo per umori amori e occasioni, deliberatamente contaminando foto “di ricerca” con foto nate a fronte di una precisa destinazione, hanno segnato la storia della fotografia. Dalle riproduzioni di opere d’arte e scorci cittadini dei Fratelli Alinari, grazie ai quali ha visto la luce un nutrito corpus di immagini che costituiscono ancora oggi la maggior fonte d'illustrazioni della grande editoria italiana, fino agli scatti di Gian Paolo Barbieri, che alle campagne etniche e alle nature morte ha affiancato le più grandi icone del cinema e della moda, la mostra ripercorre gli esordi e gli sviluppi di questa autentica forma d'arte attraverso vedute urbane o rurali, ritratti di artisti e personaggi famosi, immagini tratte da reportage sociali e sperimentazioni al limite dell’astratto. | Fotografi che hanno lasciato un segno indelebile nella storia della fotografia, insieme in una grande esposizione alla galleria di Gorgonzola fino al 1 marzo. Da non perdere! |
Sensualità da vendere tanto da aver conquistato la fascia di Miss Montenegro, di Katarina Knezevic, sentiremo parlare a lungo. Questa splendida modella appena ventenne sarebbe infatti l’ultima conquista sentimentale di Silvio Berlusconi, l’unica fidanzata ufficiale all’interno del circo di attrici e starlette che, in tempi più o meno recenti, si sono avvicinate al Cavaliere. Nelle ultime settimane non si parla d’altro. Dopo l’arresto di Gianpaolo Tarantini, il caso delle escort è scoppiato in tutta la sua sconcertante violenza. E’ dall’inizio di quest’anno, infatti, che non si fa che discutere delle presunte fidanzate di Berlusconi senza che, a oggi, si sia riusciti a trovare il bandolo della matassa. Dalle dichiarazioni di Roberta Bonasia a Darina Pavlova, di acqua sotto i ponti ne è passata e sono diventate impossibile da contare le donne che, nel tempo, avrebbero potuto godere delle attenzioni del Presidente del Consiglio. Oggi, a sorpresa, un’altra donna riesce a catalizzare su di sé l’attenzione dei riflettori, dichiarando di essere l’unica fidanzata ufficiale del Cavaliere e di avere con lui una relazione che va avanti da circa due anni. La Knezevic si confessa in un’intervista in cui ripercorre la sua storia fin dall’incontro con Berlusconi avvenuto nel 2009. Un amore che non sarebbe mai stato un mistero, tanto da aver provocato l’invidia delle cosiddette Olgettine, convinte che la bella Katarina tenga il Premier in pugno con ricatti, foto compromettenti e registrazioni audio che lo obbligherebbero a stendere il mondo ai suoi piedi. La versione della Knezevic, tuttavia, è completamente diversa e racconta di una storia d’amore importante, vissuta alla luce del sole. In tempi in cui le intercettazioni tra Manuela Arcuri e Berlusconi minacciano di rovinare la carriera dell’attrice – che più delle altre avrebbe ragione di tenere segreta questa storia – Katarina rappresenta una boccata d’aria fresca e, senza alcun tipo di forzatura, racconta fin dall’inizio la passione travolgente che, ancora oggi, la unisce al suo impensabile fidanzato: Ci siamo incontrati a Milano, a un'inaugurazione. Dove c'è lui ci sono io, lo seguo ovunque. La nostra relazione non è un mistero. Anche se finora abbiamo sempre evitato di farci fotografare insieme. Pur avendo io 20 anni, sono del parere che in amore l'età non è importante. Una persona straordinaria come lui avrebbe potuto avere anche cento anni: mi avrebbe colpito allo stesso modo. Montenegrina, vincitrice del titolo che l’ha eletta come la donna più bella del suo paese, è arrivata in Italia agli inizi del 2009. Il popolo italiano la vede per la prima volta quando, il 24 maggio 2009, siede in tribuna alla Stadio San Siro, ospite di Berlusconi per la partita dell’addio di Maldini al calcio. Da quel momento in poi, assicura lei, non si sarebbero mai più lasciati. Le Olgettine – le donne vicine al Presidente ribattezzate in questo modo in onore del quartiere nel quale vivono quasi tutte insieme – forniscono però una versione diversa. Katarina non sarebbe la ragazza dolce e sprovveduta che lascerebbe intendere di essere ma una donna furba e calcolatrice che, insieme alla gemella Kristina, punta al potere. Le gemelle Knezevic, sebbene fossero ancora in Montenegro, avrebbero puntato Silvio fin dall’inizio. E’ il marzo del 2009 quando il primo ministro Milo Dukanovic organizza una cena in grande stile a Villa Gorica, nella città di Podgorica, per festeggiare la presenza del Premier italiano. Katarina e Kristina fanno di tutto per farsi invitare ma vengono scartate perché troppo giovani e non ancora in grado di parlare in italiano. Quella della splendida modella, dunque, sarebbe una strategia studiata ad arte e volta a mettersi in evidenza al fine di catturare l’attenzione di un uomo tanto importante. La passione di Berlusconi per le donne è ormai nota – le intercettazioni tra Silvio e Belen Rodriguez non hanno fatto altro che dimostrarlo – e le due gemelle Knezevic hanno tutte le intenzioni di approfittarne. | In tempi in cui un coinvolgimento sentimentale col presidente del Consiglio Silvio Berlusconi fa moda, spunta a sorpresa la ventenne Katarina Knezevic, modella ed ex Miss Montenegro che confessa la sua storia d’amore col Premier. |
Tyson ha confessato con coraggio di aver trovato Brad Pitt a letto con sua moglie. Una notizia che ha fatto subito scalpore considerando che il signor Chanel n°5 sta per convolare a nozze con Angelina Jolie. La diva avrà tremato a sentire le parole di Tyson che ha rivelato il misfatto in un'intervista allo show di Graham Besinger, ma avrà potuto rilassare i nervi nel sapere che il tradimento risale a circa vent'anni fa, ed è quindi solo ai danni dell'ex pugile. Mike ha fatto sapere di aver trovato Brad a letto con sua moglie proprio quando "prima di divorziare volevo passare per una sveltina.. ma c'è chi mi ha battuto sul tempo!" ed ha inoltre specificato di essere stato visto dal rivale in amore. I toni sono rilassati e probabilmente i due non sono venuti alle mani come si immagina, Tyson l'ha presa con "filosofia" considerando che il matrimonio con Robin Givens era già a un punto di non ritorno. Chi è Robin Givens? – Occhi puntati sull'attrice che ha fatto scalpore per uno degli episodi di corna più insoliti tra i personaggi dello showbiz americano. Robin è una splendida attrice e modella che ha conosciuto il successo negli anni '80, con la partecipazione in The Cosby Show. Ha recitato in alcune serie tv come Il mio amico Arnold, per poi votarsi al grande schermo e recitare in più di 20 film. E' proprio nella sua carriera a Hollywood che ha conosciuto alcuni attori che hanno avuto un ruolo chiave anche nella sua vita privata. Ha avuto una storia con Eddie Murphy, una passione scoppiata sul set della sitcom Head of the Class, e in seguito con Brad Pitt, che ai tempi era ben lontano dai fasti da star di oggi. Tutte le sue storie sembravano acqua passata quando ha sposato Mike Tyson. Un matrimonio turbolento e secondo le dichiarazioni di Robin anche violento; in un'intervista Robin descrisse la vita con Tyson dicendo: E' una tortura, un vero infermo, peggiore di quanto potesi immaginare. Tutti gli uomini di Robin – La Givens descrisse suo marito come affetto da un disturbo maniaco-depressivo e ha lamentato anche abusi sessuali. Un mese dopo queste dichiarazioni Robin chiese il divorzio. La storia con Brad Pitt sembrava ormai un ricordo passato, ma a giudicare dal racconto di Iron Mike tra i due c'è stato un ritorno di fiamma pericoloso. Tyson era solito tornare a casa per cercare incontri sessuali con la sua quasi ex moglie, nonostante fossero ai ferri corti. Fu proprio in uno di questi tentativi che sorprese Robin e Brad a letto insieme. Un episodio passato che Mike non ha dimenticato ma che ha del tutto superato: Spero che Brad non pensa che io sia arrabbiato con lui. Io non sono arrabbiato con questo ragazzo, in nessun modo. Non era Brad Pitt allora. Era solo un tizio carino con un bel look da spiaggia. Probabilmente stava vendendo il suo corpo per denaro o qualcosa del genere, non lo so. Era molto carino. | Dopo una scioccante dichiarazione del suo ex marito Mike Tyson, Robin Givens è nell’occhio del ciclone per essere stata l’amante segreta di Brad Pitt, ormai vent’anni fa. La sua personalità divide, da un lato adultera imprudente e dall’altro vittima delle violenze del pugile. |
E’ stata lei la prima vera “fidanzata d’America”, la diva dal sorriso smagliante e dall’ugola d’oro, un’artista completa che ha recitato in quasi quaranta film, ha inciso ben 650 canzoni e che ha lavorato anche in televisione, con grande successo. Il suo aspetto da “ragazza della porta accanto” l’ha fatta entrare da subito nel cuore di tutti gli americani e del pubblico di tutto il mondo, permettendole di scalare le classifiche musicali e cinematografiche con lavori indelebili. La bionda diva è nata ad Evanston (Ohio), da Alma Sophia Welz e Wilhelm Kappelhoff, due immigrati tedeschi. Il nome Doris le fu dato proprio dalla mamma, in onore dell’attrice del cinema muto Doris Kenyon, mentre il cognome d’arte Day, le fu dato dal suo primo maestro d’orchestra. Già all’età di 12 anni, la Day iniziò a prendere lezioni di danza e ad esibirsi in spettacoli di tip-tap ma, sfortunatamente, restò ferita alla gamba destra in un grave incidente, nel 1937, mentre era in California, il che le compromise la carriera da ballerian professionista che aveva sempre sognato. Costretta a letto, Doris Day iniziò a prendere lezioni di canto e fu ingaggiata dall’orchestra di Barney Rapp, tra il 1939-40. In seguito, si unì alle orchestre di Jimmy James, Bob Crosby e Les Brown e, proprio con quest’ultima, portò al successo la sua prima hit “Sentimental Journey”, del 1945, che balzò in vetta alla classifica USA e vinse il Grammy Hall of Fame nel 1998. Questa storica canzone diventò l’inno delle truppe americane e dei soldati che aspiravano al ritorno a casa dalla Seconda guerra mondiale, rendendo Doris Day una delle star più acclamate di quel periodo. A rafforzarne la fama, ci pensarono altri pezzi di successo come “My dreams are getting better all the time”, “Till the End of Time” e “I Got the Sun in the Morning”, nel 1945, che diedero una spinta decisiva al suo tour per gli Stati Uniti. Terminata la trionfale tournée, Doris dovette affrontare la separazione dal secondo marito, che la devastò psicologicamente. La diva voleva lasciare la California per far ritorno in Ohio, ma il suo agente la convinse a partecipare ad una festa a casa del famoso compositore Jule Styne, per risollevarle un po’ il morale. Al party la Day cantò “Embraceable You”, conquistando Styne, che decise di presentarla al regista Michael Curtiz. Proprio Curtiz le offrì il ruolo di Ruth, una ballerina che scopre il suo talento come cantante, nella commedia “Amore sotto coperta”. Dopo questo film, Doris Day diventò la regina delle commedie musicali della Warner, girando “La ninna nanna di Broadway”(1951) e “Aprile a Parigi”(1952), “Non sparare, baciami!”, di David Butler, dove l’attrice interpretava il ruolo di Calamity Jane e cantava il brano “Secret Love”, che vinse l’Oscar alla migliore canzone. La Day diventò, in pochi anni, una delle attrici più pagate di Hollywood e, tra il 1955 e 1957, lasciò la Warner, e girò i suoi tre film di maggior successo: “Amami o lasciami”(1955), “L’uomo che sapeva troppo”(1956) e “Il gioco del pigiama”(1957). Nel primo è Ruth, una ballerina che scopre il suo talento come cantante. La colonna sonora raggiunse la prima posizione nella Billboard 200 per 25 settimane, trainata dal singolo “It’s magic”. Nel secondo, un thriller diretto da Alfred Hitchcok, è Jo McKenna, una donna che si troverà implicata, con la sua famiglia, in un assassinio politico a Londra, durante un concerto. Il film ha come colonna sonora il celebre brano “Whatever will be (que sera sera)”. Il terzo è un adattamento di uno spettacolo di Broadway. Si tratta di una classica commedia musicale, ambientata in una fabbrica di pigiami, con al centro la storia di amore e conflitti tra il direttore e l’animatrice della commissione interna Babe Williams, interpretata dalla Day. La carriera dell’attrice sembrava inarrestabile. I suoi ruoli, nelle commedie successive, giocavano sempre sulla simpatica battaglia tra uomo e donna, a colpi di canzoni e scaramucce come in “Il letto racconta”(1959), “Amore ritorna!”(1961), con Tony Randall, e poi la celebre pellicola “Il visone sulla pelle”(1962), nel quale Doris Day è Chaterine Timberlake, ragazza di provincia intenta a salvaguardare la sua innocenza fino al matrimonio dall’uomo d’affari Philip Shayne, interpretato dal grande Cary Grant. L’attrice diradò le sue intepretazioni dopo le pellicole “La ragazza più bella del mondo”(1962) e “C’è un uomo nel letto di mamma”(1968). | E’ stata lei la prima “fidanzata d’America”, grazie al suo sorriso smagliante, la voce angelica e l’aspetto da ragazza della porta accanto che l’hanno fatta diventare la regina delle classifiche e delle commedie musicali. |
Uscirà questo weekend nelle sale italiane Chloe – Tra seduzione e inganno, film diretto da Atom Egoyan (regista egiziano già autore di ottimi lavori tra cui Il viaggio di Felicia e False verità), e interpretato dalla magnifica Julianne Moore. Insieme a lei, l'astro nascente Amanda Seyfried, e il solito Liam Neeson. Un particolare menage à trois, che si disvela attraverso una storia di fremente gelosia. Catherine, ginecologa con ottimi riscontri professionale, è sposata con David, ed è assolutamente convinta che lui la tradisca. Ogni volta che lui rivolge anche solo uno sguardo a una cameriera oppure a una donna che passa per la strada, la moglie crede di vedere le prove di un adulterio. Sull'onda emotiva di questa stancante situazione, Catherine assolda Chloe, una giovane e bella escort, che avrà il compito di sedurre il marito, e riverarle poi, nei minimi particolari, tutte le fasi dell'adulterio. Istruzioni per l'uso: questo non è un film “nuovo”. La pellicola diretta da Egoyan, infatti, altro non è se non il remake a stelle e strisce di Nathalie, buon film francese del 2003, coinvolgente e sensuale al punto giusto, diretto da Anne Fontaine, e interpretato da Fanny Ardant, Emmanuelle Béart e Gerard Depardieu. C'era proprio bisogno di rifarlo in versione americana? No, decisamente no. Per carità, Egoyan non è uno sprovveduto, e Julianne Moore vale sempre e comunque la visione, ma la giovane Seyfried non possiede certo neanche l'ombra dell'erotismo puro incarnato dalla divina Béart. A voi dunque la scelta: andare al cinema, oppure magari risparmiare i soldi del biglietto e ripescarvi il film originale. | Uscirà questo weekend “Chloe”, diretto da Atom Egoyan, remake del bel film francese “Nathalie”. Un’operazione di cui non c’era alcun bisogno. |
Angelina Jolie Pitt, mai più solo Jolie. È adesso ufficiale che l'attrice, dopo il matrimonio, ha preso il cognome del suo amato Brad. Lo rivela il poster ufficiale di "By the Sea", film che li vede di nuovo insieme sul set, a dieci anni di distanza da "Mr. e Mrs. Jones" che li fece innamorare. Come potete vedere, cerchiato in azzurro, accanto al nome di Brad Pitt c'è il "nuovo" nome di Angelina: Angelina Jolie Pitt. Nata Voight, Jolie è il secondo nome di Angelina che l'attrice ha scelto di tenere come cognome d'arte. È l'ennesimo passo di un amore fortissimo, che sorprenderebbe tutti se un giorno dovesse finire. Il matrimonio della coppia si è celebrato con cerimonia privata il 23 agosto 2014 nel loro castello a Miraval, in Francia, lì dove la coppia produce anche un ottimo vino. "By the Sea" è il primo film che vede l'attrice accreditata come Angelina Jolie Pitt, un film che l'attrice ha diretto e scritto. Questo sarà il futuro di Angelina Jolie Pitt, che in un'intervista recente ha promesso che nel giro di pochi anni smetterà di girare per dedicarsi completamente alla regia e alla scrittura. "By the Sea" è la storia dell'ex ballerina Vanessa e del marito Roland, uno scrittore americano che viaggiano insieme per la Francia. La coppia sembra essere spenta, ma quando si ritrovano in una cittadina di mare, sembrano riavvicinarsi grazie ad una serie di incontri e alla condivisione di alcune storie dei vivaci abitanti del posto. | L’attrice ha ufficialmente preso il cognome del suo amato Brad, lo dimostra la copertina di “By the Sea”, film che li vede entrambi protagonisti, scritto e diretto proprio dalla Jolie Pitt. |
Enrico Nascimbeni è un cantautore italiano, noto per la sua musica, i suoi concerti, i libri scritti. Da qualche anno ha detto basta con la musica, ritirandosi in un certo senso a vita privata. Ma in questi giorni riemerge agli onori delle cronache per una vicenda relativa ad alcune sue affermazione del 2010, quando parlava di Tiziano Ferro rilevando alcuni elementi relativi alla sua vita privata, alla sua omosessualità e al fatto che avesse un compagno. Lo accusava, senza acredine, ma più che altro con dispiacere, di omertà, non capendo per quale motivo Ferro, una volta rivelata la sua omosessualità, nascondesse di avere un compagno affermando che era in cerca d'amore: "Ha una sessantina d'anni. Stanno insieme da almeno sei, o sette anni. Tiziano ha tenuto nascosto questa storia da sempre. Ma qualche giorno fa ha fatto coming out. Senza però far cenno alla sua relazione”. Riteneva che forse Tiziano avesse voluto fare un passo alla volta o forse che non si sentisse ancora pronto per rivelare di avere un compagno, oltre ad essere omosessuale. Aggiungeva, nell'intervista in questione rilasciata a Tg Com: L'omertà che c'è stata su questa storia d'amore nell'ambiente musicale la trovo stupida e omofoba. Ecco perché la racconto: perché non ci trovo niente di male. Finché Tiziano Ferro ha tenuto segreto questo aspetto della sua vita, io non ho mai detto niente. Ma ora che ha parlato non capisco perché dichiari che abbia voglia di innamorarsi, quando in realtà lo è già da tanto tempo Parole che stanno costando care a Nascimbeni, querelato da Tiziano Ferro per quelle affermazioni, e condannato a pagare al cantante 15mila euro. La sentenza recita testualmente: "Il contenuto dell'intervista assume una valenza diffamatoria non tanto perché attribuisce falsamente a Ferro l'esistenza di una relazione affettiva, ma perché mina la credibilità dell'artista ed ottiene l'effetto di screditare la sua immagine agli occhi dei lettori e del pubblico in generale, facendolo apparire come colui che aveva offerto a tutti una falsa rappresentazione di sé". Il particolare è che Nascimbeni, di quella querela partita anni fa, è venuto a conoscenza solo negli ultimi giorni, come conferma Vanity Fair, che riporta le dichiarazioni del cantautore di sostanziale pentimento: "Non sapevo nemmeno di essere stato rinviato a giudizio. Forse la notifica è stata inviata in Veneto, dove ho la residenza, ma io, da quando mi sono sposato, sono tornato a vivere a Milano. Sarebbe bastata una telefonata dei legali di Ferro". Nonostante precisi di scusarsi per quanto affermato, fa notare che quelle affermazioni non fossero ufficiali, ma confidenze rivelate al direttore di TgCom Paolo Liguori. Nonostante ciò, non si tira indietro dal riconoscere le sue colpe: E’ una sentenza molto pesante. Sono un uomo di 58 anni, e pensavo che queste cose non mi sarebbero mai successe. Se avessi 20 anni, forse sarei più incosciente, ma questa è una situazione che mi umilia. Ci sono rimasto molto male […] 15 mila euro, per me, sono tanti. Io non posso permettermi di pagare questa somma. Non li ho. Come per molti altri italiani, anche per me questo momento non è economicamente felice. | Il cantautore nel 2010 aveva accusato il cantante d’essere stato omertoso nel suo coming out, non specificando di avere un compagno. Ora è stato condannato a pagre 15mila euro che lui ammette di non avere e si scusa con Ferro: “Sono certo che anche lui non sia felice di avermi messo in ginocchio”. |
E se già fosse crisi? Non sarebbe certo una notizia incredibile ma avrebbe un certo effetto sui milioni di fan della saga di Twilight. Si stiamo parlando di Kristen Stewart e il vampiro Robert Pattinson che hanno reso pubblica la loro relazione dopo mesi di chiacchiericci. Il loro amore nato sul set ha fatto piacere a tutti i fan, ma che adesso saranno sicuramente in apprensione. Robert e Kristen hanno deciso di trascorrere il Natale separati. Lui è tornato in Gran Bretagna dalla sua famiglia mentre lei è rimasta negli Stati Uniti. Non si conoscono i motivi di questa improvvisa separazione ma qualcuno ha tirato in ballo la gelosia. Robert ha appena finito di girare Bel Ami con Uma Thurman e Christina Ricci . La storia è quella di un giovane dongiovanni che ama sedurre tutti i tipi di donne, indifferentemente dall’età e dall’estrazione sociale. Proprio la Ricci in un intervista ha detto che Robert è effettivamente un vero seduttore e che bacia molto bene. Queste frasi non devono essere per niente piaciute a Kristen che probabilmente si è risentita molto. Comunque non si è ancora parlato di una rottura, probabilmente è solo una crisi temporanea niente di serio. | Robert Pattinson e Kristen Stewart, la coppia nata sul set di Twilight pare essere già in crisi e non trascorreranno il Natale insieme. |
Fortnite per Android è finalmente disponibile, ma non per tutti. Il gioco multipiattaforma più diffuso del momento è stato rilasciato solo per alcuni dispositivi animati dal sistema operativo di Google, in versione beta e tramite una mailing list con la quale Epic Games sta distribuendo (molto lentamente) la versione di Fortnite per Android. E se siete tra i fortunati che possono già utilizzarlo su Android, sappiate che esistono alcuni trucchi per Fortnite su Android che ne potranno migliorare la grafica e lo velocizzeranno su dispositivi con prestazioni non al massimo. In questa video guida vi parlerò proprio dei tre trucchi da seguire con cui velocizzare e migliorare la grafica di Fortnite per Android, in modo da migliorare l'esperienza di gioco e ottimizzare grafica e prestazioni in base al dispositivo che si sta utilizzando: per farlo non modificheremo alcuna impostazione del gioco, ma utilizzeremo un menu nascosto di Android con il quale è possibile modificare moltissime impostazioni di sistema in Android. Se quindi anche voi volete conoscere i trucchi Fortnite per velocizzare e migliorare la grafica, prendetevi due minuti di tempo e seguite i miei consigli: ma fate attenzione a modificare esclusivamente le voci che vi indicherò io e non cambiare alcuna impostazione nascosta nel menu segreto di Android che andremo ad utilizzare. La prima cosa da fare per migliorare la grafica di Fortnite è aprire le impostazioni di Android ed entrare nella sezione relativa alle informazioni sul dispositivo. A questo punto dovrete trovare la voce "Numero Build" e tapparci ripetutamente fino a che non compare la scritta "Ora sei uno sviluppatore": si attiverà in questo modo il menu segreto di Android "Opzioni sviluppatore". Attivato il menu "Opzioni sviluppatore", dovrete entrarci e scorrere in basso senza modificare alcuna impostazione, finché non troverete la voce "Forza MSAA 4X" ed attivare la spunta visualizzata accanto. In questo modo Android "forzerà" il rendering in tutti i giochi, in modo tale da utilizzare una risoluzione di multi-sample ed anti-aliasing quattro volte superiore alla dimensione del display e, successivamente, la ricomprimerà in modo da essere visualizzata nello schermo: il risultato è una grafica notevolmente più pulita e definita, che potrebbe però far consumare più velocemente la batteria ed è ovviamente più avida di risorsa. Ecco perché è consigliato eseguire questa procedura solo su smartphone piuttosto potenti Alcuni dei consigli per migliorare le prestazioni di Fortnite potrebbero sembrarvi banali, ma credetemi: funzionano. La prima cosa da fare per rendere più veloce Fortnite è limitare al minimo i processi attivi in background: per farlo, dovrete entrare nuovamente nel menu "Opzioni sviluppatore" e scorrere in basso fino a trovare la voce "Non conservare attività" per attivare poi la spunta visualizzata accanto. In questo modo, Android disabiliterà il multitasking, non ci saranno più app o giochi attivi in background, e dedicherà tutte le risorse disponibili all'app o al gioco in esecuzione: in questo caso Fortnite. È molto importante però, tenere ben presente che in questo modo non arriveranno le notifiche di WhatsApp, Facebook e così via e – soprattutto – qualora steste giocando a Fortnite e dovesse arrivare una telefonata o doveste uscire involontariamente dal gioco, non rimarrà attivo ma si chiuderà automaticamente. | Fortnite per Android è disponibile in beta (e con un sistema a mailing list) per molti dispositivi, alcuni top di gamma, molti mid-market oppure modelli piuttosto datati: seguendo questi tre consigli potreste ottenere un miglioramento della grafica del gioco nei device più potenti, oppure un miglioramento delle prestazioni qualora fosse necessario. |
Jennifer Lopez è una delle tante star che stanno documentando la quarantena sui social, dove tra foto, post e Stories prova a mantenere un contatto con i followers in questo momento difficile. A causa dell'emergenza Coronavirus è stata costretta ad annullare il matrimonio con Alex Rodriguez ma, nonostante ciò, non ha perso la speranza e la positività e continua a godersi le giornate di pausa dal lavoro nella sua enorme casa. Se qualche giorno fa si è data ai festeggiamenti "domestici" per il compleanno della figlia del fidanzato, nelle ultime ore ha preferito rilassarsi in piscina, sfoggiando un look ad alto carico erotico. Mother Earth 🌿💧…. Be conscious of how you treat her. Love her and she will keep you forever. #HappyEarthDay A post shared by Jennifer Lopez (@jlo) on Apr 22, 2020 at 7:16pm PDT | Jennifer Lopez è in quarantena e, come ogni donna che si ritrova a passare queste giornate difficili in casa, ha deciso di dare spazio a dei look acqua e sapone. Sebbene abbia lasciato i capelli “al naturale”, ha puntato tutto su un costume ad alto carico erotico che ha esaltato le sue forme da urlo. |
Dopo alcuni anni di assenza dalle scene internazionali, Ricky Martin e Joss Stone sono tornati con The Best Thing About Me is You, un brano che parla di amore in maniera decisamente gioiosa e scanzonata a riprova del periodo di grande felicità che Ricky Martin sta vivendo in questi mesi. A seguito del suo coming-out, Ricky Martin ha, infatti, più volte dichiarato di sentirsi un uomo più felice e soprattutto libero di essere se stesso senza bisogno di nascondersi. Tutto questo sembra riflettersi inevitabilmente anche sulla sua musica, se il ritmo e le tematiche di The Best Thing About Me Is You serviranno da paradigma per il resto del suo nuovo album in uscita fra pochi mesi. | Ecco il significato di The Best Thing About Me Is You, il nuovo brano firmato Ricky Martin e Joss Stone. |
Nel fine settimana torna la Formula 1, i duellanti Hamilton e Verstappen si sfideranno nel circuito dell‘Istanbul Park che per il secondo anno consecutivo fa parte del calendario. Ma il Gran Premio di Turchia originariamente non si sarebbe dovuto disputare. Perché in calendario il 10 ottobre c'era il Gran Premio del Giappone, cancellato per il secondo anno consecutivo a causa della pandemia. A Suzuka ci sarebbe dovuto essere un doppio splendido omaggio per la Honda, che fornisce i motori a Red Bull e Alpha Tauri e che a fine stagione lascerà il circus. La Red Bull e l'Alpha Tauri, però, hanno deciso lo stesso di correre con delle livree speciali in occasioni del Gp di Turchia, sarà il loro modo di rendere merito alla Honda, che ha fatto passi da gigante in queste ultime stagioni con il cosiddetto ‘motorone'. La Red Bull riporterà in Formula 1 una colorazione antica e meravigliosa, mentre l'Alpha Tauri si limiterà a un messaggio sulla vettura. Le RB16B della Red Bull di Max Verstappen e Sergio Perez saranno dipinte diversamente dal solito. Il muso è già visibile, la Honda su Twitter ha postato un video in cui si vede che i colori della Red Bull saranno principalmente il bianco e il rosso, che sono i colori della bandiera del Giappone e sono i colori della Honda Ra 272 che regalò il primo successo in Formula 1 alla Honda – quando Richie Ginhter trionfò in Messico. E ora non resta che aspettare la nuova livrea e bisogna capire se cambieranno anche le divise della Red Bull. Va da sé comunque che considerando il bianco e il rosso e la motorizzazione Honda viene alla mente anche l'epoca d'oro della McLaren di Senna e Prost. | La Red Bull a Istanbul sfoggerà una livrea unica. Il team austriaco omaggia la Honda e come svelato sui social cambia colori. La Red Bull riprende il bianco e il rosso che erano i colori della Honda che nel 1965 vinse il primo Gp della sua storia in Formula 1. Mentre l’Alpha Tauri scriverà un messaggio sulle ali delle vetture di Gasly e Tsunoda. |
Vi è mai capitato di visitare una città e di sentirla vostra fin dal primo momento? La gente che incontrate, le strade che percorrete vi sembrano stranamente familiari ed è come se fosse a casa vostra. Sembrerà assurdo, ma esiste una correlazione tra segni zodiacali e città internazionali. Ogni segno infatti ha i suoi pregi, i suoi difetti e la sua personalità, che si adatterà alla perfezione ad un paese e ad una cultura in particolare. Scopriamo qual è la vostra città ideale a seconda del periodo dell’anno in cui siete nati. Ariete – Città del capo – L’ariete è impulsivo e coraggioso. Per lui il viaggio è sinonimo di avventura, va alla ricerca di situazioni estreme e di emozioni forti. Città del Capo, nel Sud Africa, sarà dunque la sua meta ideale. Deserto, mare e savana: è una città piena di contrasti, proprio come l’ariete. Toro – Dublino – Il toro è un segno pigro, che ama gli agi e la comodità. Quando parte, cerca di raggiungere delle mete vicine, utilizzando i mezzi di trasporto più agevoli e prediligendo i luoghi bucolici con grandi spazi verdi incontaminati. Dublino sarà dunque la sua città ideale, tranquilla, verdissima, in cui allo stesso tempo si potrà trovare un pizzico di divertimento quando si avrà voglia. Gemelli – Londra – I gemelli amano i viaggi, soprattutto quando sono on the road. Per loro partire è un modo per combattere la noia e sentirsi stimolati. La loro meta ideale è sicuramente Londra, una metropoli ricca di attrazioni, movimento e vita. Con poche ore di volo, i gemelli riusciranno a sentirsi dei veri cosmopoliti. Cancro – Venezia – Il cancro è indubbiamente il segno più romantico dello zodiaco. Allontanarsi da casa e dalle sue radici, per lui significa perdere un pezzetto della propria anima. La sua meta ideale sarà dunque Venezia, una città vicina, da sogno e allo stesso tempo perfetta per il suo animo perennemente innamorato. Leone – Los Angeles – Il leone è sempre il numero uno e anche nella scelta della meta di un viaggio deve dimostrare la sua personalità da leader. Per un megalomane come lui, Los Angeles sarà sicuramente perfetta: sole, spiagge di Malibù, Santa Monica e soprattutto Hollywood, cosa si potrebbe chiedere di più? Vergine – Ginevra – La vergine è il segno più preciso, razionale e ipocondriaco dello zodiaco, non partirà mai per un inter-rail con lo zaino in spalla. In Svizzera molto probabilmente troverà molti abitanti con il suo stesso modo di fare. Ginevra, dunque, sarà la meta perfetta per lui, la patria degli orologi, delle cliniche e delle banche. Bilancia – Parigi – La bilancia vuole essere elegante e raffinata a tutti i costi, vuole distinguersi dagli altri per la sua classe. Non esiste una città che esprima meglio la sua personalità che Parigi, la Ville Lumiere, la patria dell’haute couture, degli atelier e della femminilità. Il quartiere Montmartre sarà in assoluto il suo preferito. | Vi siete mai ritrovati in una città straniera e l’avete sentita “vostra” fin dal primo momento? Sembrerà assurdo, ma esistono delle affinità tra città internazionali e segni zodiacali. Scopriamo quali sono i paesi che più rispecchiano la nostra personalità a seconda del mese dell’anno in cui siamo nati. |
Nei giorni scorsi, Beatrice Valli ha rilasciato un'intervista al settimanale Top, nella quale ha dichiarato che avrebbe voluto sposarsi con il pancione, ma la proposta di Marco Fantini non è arrivata: "Mi sarebbe piaciuto sposarmi incinta, ma la proposta non è arrivata. Quindi mi accontento così, anche perché ora ci lega una persona ancora più speciale di un semplice contratto". Inoltre, ha spiegato che il suo compagno molto probabilmente non sarebbe stato presente nel momento del parto: "Lavorerà sempre tutto il periodo di giugno e di luglio ed ho la scadenza a fine giugno, massimo ai primi di luglio. Quindi appena mi sento male, dovrò chiamarlo e chissà in quel momento dove si troverà. Però ci tiene tanto ad assistere alla nascita di sua figlia". Sono bastate queste dichiarazioni, perché iniziasse a circolare la voce di una presunta crisi di coppia. Nulla di più falso. Beatrice Valli ha messo le cose in chiaro su Instagram. L'ex volto di ‘Uomini e Donne' ha dichiarato: | Beatrice Valli è intervenuta sui social per chiarire che non c’è alcuna crisi in atto tra lei e il compagno Marco Fantini. L’ex corteggiatrice di ‘Uomini e Donne’ ha spiegato: “Credo sia il momento più bello della nostra vita”. |
Gli ultimi attacchi via social network non hanno ancora risolto completamente quanto era rimasto in sospeso tra Manfredi Ferlicchia e Veronica Valà. L’ex fidanzato di Giorgia Lucini e la single conosciuta a Temptation Island hanno messo una pietra sopra la loro relazione ma non si risparmiano frecciate a distanza che hanno come scopo ultimo quello di danneggiare pubblicamente l’altro. Solo pochi giorni fa, in un’intervista rilasciata al settimanale Vip, Manfredi aveva dichiarato conclusa la sua storia con Veronica, spiegando quali sarebbero state le caratteristiche che l’hanno portato a pensare che non sarebbe stata la donna adatta a lui: Non posso farmi piacere una persona troppo diversa da me. Lei non fa niente: non studia, non lavora in modo continuativo, un giorno vive da sola, l’altro torna dai genitori. Io ho bisogno di avere accanto una persona stabile e lei lo sa. Le ho detto di cambiare, ma più per se stessa che per me, ma lei non cambiava. Tra noi c’è stato qualche bacio, ci siamo frequentati per 3 settimane ma non sarei un signore nel raccontare altro. La Valà è rimasta comprensibilmente piccata dalle dichiarazioni che Manfredi ha reso sul suo conto ma, su Instagram, ha preferito che fosse la sorella a rispondere per lei. La ragazza, esattamente come Manfredi, ci è andata giù pesante, arrivando perfino a mettere in discussione le arti amatorie del giovane. Va ricordato che questo è un momento delicato per Manfredi che ha da poco perso il padre. Ciò non ha impedito alla sorella di Veronica di sminuire l’ex corteggiatore, rendendolo bersaglio della sua pungente ironia: Cara la mia sorellina, non devi essere triste per Manfredi. Tu non lo sapevi, ma lui è migliore di Oscar Wilde. Lui ha ragione quando scrive che tu non fai niente nella vita. Invece sbaglia clamorosamente Oscar Wilde quando scrive che :"il non far nulla è la cosa più difficile del mondo; la più difficile e la più intellettuale". Che importa se tutto questo non è capito dal Vip palermitano? O forse a lui meglio si addice la favola della volpe e l'uva, ma io e te cara sorella amiamo i classici e lui invece sembra più attratto dai lumi della ribalta e dai fumi dell'alcool che dalla gioia del sapere. La relatività Manfrediana ci insegna che settimane vissute a casa nostra, con i nostri genitori, con nostra nonna, addirittura condividendo un momento intimo come il compleanno di mamma in realtà non sono altro che il tempo di un bacio. Perché svilire l'importanza di un bacio? Perché nascondersi dietro una presunta signorilità per non ammette che c'era una forte attrazione fisica tra voi? Ovviamente con le conseguenze che tra adulti consenzienti ci possono essere. Tu hai dimostrato la tua signorilità, cara Veronica, tacendo sulle arti amatorie del Tronista. Del resto il grande Totò diceva che signori si nasce e secondo me rimanere con "un’amica" e andare in discoteca quando hai problemi a casa non è signorile. Ma la sensibilità non è patrimonio. Una foto pubblicata da Veronica Valà (@valaveronica) in data Ott 10, 2014 at 6:35 PDT | “Con Veronica c’è stato solo un bacio. Lei non studia, non lavora e non è la donna per me”: le parole di Manfredi colpiscono la Valà che, invece di lasciarsi affondare, risponde a Ferlicchia con la stessa veemenza. |
Ma come, non vi basta che la Federal Reserve abbia ancora una volta Se la Federal Reserve e la Bank of England non alzeranno così presto i tassi come stavano iniziando a scontare i mercati, vuol dire che l’indebolimento dell’euro è probabilmente giunto al capolinea e infatti, sarà un caso, da meno di 1,26 dollari l’euro è risalito a oltre 1,27 dollari in queste ultime ore. Insomma: altri aiuti non arriveranno da un “euro debole” perché un dollaro, una sterlina (o uno yen) troppo forti non fanno altro che spostare il peso della crisi su altre spalle per nulla intenzionate a pagare ulteriori costi, economici e sociali, in assenza di contropartite. E questo dovrebbe anche servire una volta per tutte per chiudere il discorso della teorica (di fatto non è possibile o quanto meno non si saprebbe al momento come farla) uscita dell’Italia dall’euro per ritornare a una “lira super debole” che nessuno ci consentirebbe di avere (come nessuno ci consentirebbe, senza ritorsioni, di introdurre dazi doganali o altre amenità del genere). Visto che di crescita non se ne nota traccia e anzi si inizia a temere che il 2014 chiuda male e/o il 2015 apra peggio di come finora previsto (la famosa “luce in fondo al tunnel”, ve la ricordate? Doveva comparire nel corso del 2012…), c’è chi si chiede, da tempo, se non siamo forse in una situazione di “trappola della liquidità”, in cui la politica monetaria non ha più alcun potere di influenzare le decisioni di imprese (che non investono né assumono, anzi tendono a tagliare posti di lavoro per preservare i margini di redditività comprimendo i costi in un momento di prolungata crisi della domanda che comprime i ricavi) e l’unica via d’uscita sia ricorrere alla politica fiscale (attenzione: riducendo, non aumentando le tasse). Sì e no, perché come noto il problema a monte è che l’Eurozona è legata da un vincolo molto forte (la moneta unica) ma non è ancora riuscita a eliminare le sue discrepanze. Sicché il “denaro facile” figlio della politica monetaria ultra rilassata della Banca centrale europea di Mario Draghi (che suscita sempre maggiori proteste da parte dei partiti “anti euro” tedeschi, irrigidendo così a sua volta la posizione ufficiale di Angela Merkel) rischia di creare qualche surriscaldamento dei prezzi solo nel Nord Europa mentre non scalda minimamente gli animi del Sud Europa, Italia e Francia in particolare. Un minimo di rilassamento fiscale, in verità, si sta intravedendo per il prossimo anno, dopo la “ribellione” francese al diktat dei parametri del Fiscal Compact, ribellione che potrebbe consentire anche all’Italia di varare una Legge di Stabilità, a giorni, meno pesante del previsto. Ma il problema non cambia: se le poche risorse disponibili (anche “a sorpresa”) vengono spese solo per mantenere elevata la spesa pubblica senza provare quanto meno a migliorarla e/o a ridefinire il perimetro del settore pubblico, sarà difficile che le imprese private possano avere molto più spazio per investire, cosa che è invece necessaria perchè con un debito pubblico già pari al 140% del Pil che cresce del 4,7% l'anno mentre il Pil resta fermo, come ricordavo ieri, non c'è più modo di far crescere la "mano pubblica". Ma se non si modificherà il modello del credito (cosa che presumibilmente succederà a medio termine anche a seguito di nuove fusioni e acquisizioni e conseguente espulsione di mano d’opera) sarà difficile che qualcosa si rimetta in moto. Su questo fronte, pure, non ci sono buone notizie: sempre in agosto, secondo gli ultimi dati di Banca d’Italia i prestiti al settore privato sono calati del 2,5% annuo (erano in calo del 2,6% in luglio), i depositi sono invece aumentati del 3,1% (dal +2,9% del mese precedente). Le corsa delle sofferenze (+20%) continua ma continua anche a rallentare (erano a +25% annuo un mese prima). Tutto come previsto, più o meno, e dunque previsioni che si confermano di almeno altri 12-15 mesi di contrazione del credito prima che il sistema sia nuovamente in equilibrio ossia con un ammontare dei prestiti pari a quello dei depositi. | Dopo 15 anni di mancata crescita e nonostante le banche centrali continuino a mantenere i tassi vicino a zero, i mercati non sembrano molto rassicurati. Hanno ragione perchè si rischia, in Europa, una “trappola della liquidità”. Da cui si dovrebbe uscire tagliando le tasse, non aumentandole ulteriormente… |
Gli US Open, quarto e ultimo torneo dello Slam stagionale entra nel vivo. Il prestigioso appuntamento che si gioca sui campi dell'USTA Billie Jean King National Tennis Center di Flushing Meadows, New York iniziato il 30 agosto si chiuderà il 12 settembre con l'attesa finale. Montepremi da record considerando il tabellone femminile e maschile con 57.5 milioni di dollari complessivi. Il favorito numero 1 è Novak Djokovic che può approfittare dell'assenza di Roger Federer, giocatore in attività con il maggior numero di successi (5, mentre i recordman storici sono Sears, Tilden e Larden con 7 trofei), Rafa Nadal e del campione in carica Thiem. Il serbo va a caccia del Grande Slam e del 4° titolo americano. Attenzione però a Medvedev finalista della scorsa edizione che affronterà Sinner. Ecco tutto quello che c'è da sapere sui premi riservati ai giocatori, dalle qualificazioni fino alla finale degli US Open. Il vincitore degli US Open 2021 porterà a casa un premio di 2.500.000 dollari ovvero 2.107.840 euro. Il successore di Dominic Thiem dunque incasserà una cifra molto alta ma di 500.000 dollari inferiore a quella dell'austriaco, a causa degli effetti della pandemia. Il secondo classificato potrà consolarsi con un bottino di 1.250.000 dollari (1.053.920 euro). Senza Nadal e Federer, dunque è caccia al grande favorito Novak Djokovic che si è già assicurato gli altri 3 Slam e sogna di mettere a segno il poker. Per lui si tratterebbe di un traguardo prestigioso, anche in termini economici. | Gli US Open, quarto e ultimo Slam della stagione si chiuderanno il 12 settembre con la finale. Il favorito è Djokovic che può giovare anche dell’assenza di Federer, Nadal e del campione in carica Thiem. Con un successo il numero 1 al mondo completerebbe il Grande Slam e incasserebbe un premio notevole. Ecco il montepremi, i prize money e i punti Atp e Wta degli Us Open 2021. |
Il tema del momento, in ambito televisivo, è senz'altro il caso Corona/Fogli, che ha scatenato un vero e proprio terremoto mediatico all'Isola dei Famosi 2019, mettendo a rischio la stessa trasmissione di Canale 5. Il video di Fabrizio Corona contro Riccardo Fogli, mandato in onda in prima serata con la pubblica umiliazione di un artista con 50 anni di carriera alle spalle, è una pagina nera nella storia di Mediaset di cui si parlerà ancora a lungo. Ne sono seguite le scuse dello stesso Corona, che però non sono bastate a placare lo scandalo. Ecco, punto per punto, la ricostruzione del caso. Tutto è partito da un gossip lanciato dal sito di Fabrizio Corona, che ha parlato del presunto tradimento di Karin Trentini, moglie di Fogli, con l'imprenditore Giampaolo Celli. Entrambi hanno negato e Fogli, impossibilitato a difendersi del tutto perché trattenuto in Honduras, ha creduto alla versione della compagna, sfidando chiunque avesse messo in giro l'indiscrezione. Chiamato in causa, Corona non si è fatto pregare e ha inviato all'Isola il videomessaggio che ha scatenato l'inferno, un vero e proprio attacco frontale alla vita privata del cantante: Sono io il bastardo che ha messo in giro la notizia. Devi imparare che anche se hai 75 anni, se accetti di partecipare a un reality, devi accettare tutto quello che viene pubblicato. Se tua moglie ti ha tradito per 4 anni, devi imparare ad accettarlo. Prima del duello ti ricordo che io dentro il mio iPad ho le prove del tradimento di tua moglie con il mio amico. Non per un anno, non per due, ma per quattro anni. Ti dirò di più, io li ho frequentati insieme. Siamo andati a tante feste insieme, siamo stati a tante cene insieme. Noi che ci avviamo all’età anziana e stiamo con donne giovani, dobbiamo accettarlo. Forse ci sono degli accordi, ma quando le cose diventano pubbliche è meglio dire ‘ok, ci sta’. Alla fine siamo tutti un po’ cornuti Riccardo. Ben più dei presunti spinelli di Monte della precedente edizione, la squallida scena andata in onda nel corso dell'ottava puntata ha scatenato un'infinità di attacchi e di critiche. Contrariamente a quanto sperato dal reality, l'apparizione di Corona non ha attratto più di tanto il pubblico, che ha risposto con un timido 16% di share e per giunta si è sentito preso in giro dal programma. Per la prima volta, non si sono indignati solo gli spettatori, ma un esercito di star dello spettacolo hanno stigmatizzato la scena, a partire dalle opinioniste dell'Isola Alba Parietti e Alda D'Eusanio che si sono dissociate dalla scelta di mandare in onda Corona. Tra i detrattori è persino intervenuta la ex di Corona, Belen Rodriguez, cui Fabrizio ha peraltro risposto con un'invettiva tutt'altro che tenera. Moltissimi sono i vip che si sono schierati dalla parte di Fogli, a partire dai vecchi amici Pooh. Il commento forse più appropriato è quello di Nino Formicola, uno che l'Isola la conosce bene (vinse nel 2018) e che ha definito la puntata "Una delle pagine più tristi della storia della televisione". L'unico a uscire bene da questa storia, per paradosso, è stato proprio Fogli, che ha reagito da signore ed è rimasto in gioco continuando a credere alla buona fede della moglie. In apparenza pentito, e puntuale come un orologio svizzero, Corona ha scritto anche il successivo capitolo della querelle, convocando addirittura una conferenza stampa per scusarsi pubblicamente con Fogli: "Ho provato a immedesimarmi in lui e mi sono rivisto in galera. Qui viene la parte umana, che non mi ha fatto dormire tre giorni. Ho ferito una persona che non meritava di essere ferita, non bisogna fare del male alle persone impotenti", ha dichiarato Corona, definendo il videomessaggio "il punto più basso della mia carriera" ma stando bene attento a dividere la responsabilità del gesto con la produzione. | La ricostruzione completa dal caso Fogli/Corona all’Isola dei Famosi 2019, uno scandalo che ha travolto il reality con la forza di un vero terremoto mediatico. Dal videomessaggio di Fabrizio che ha sollevato l’ira di pubblico, vip e opinionisti, fino alle tardive scuse dello stesso Corona. Il rischio è che le contromisure prese da Mediaset potrebbero comprendere una cancellazione dello show dal 2020. |
Un evento che rappresenta un'importante occasione sia per divertire i bambini con le storie magiche della Disney, sia per intrattenere i grandi con le evoluzioni sul ghiaccio degli artisti che partecipano allo show: al teatro Palapartenope di Napoli (Fuorigrotta) va in scena, dal 10 al 14 marzo 2010, il "Disney On Ice! Topolino e Minni nel Magico Viaggio". Contrariamente a quanto può indurre a pensare il titolo dell'evento, lo spettacolo non si concentra solo ed unicamente su quelli che sono forse i massimi esponenti della nota cartoon house americana. Presentato in Italia da "Applauso" e prodotto dalla "Feld Entertainment", il "Magico viaggio" si basa sulla riproduzione degli scenari de La Sirenetta, Il Re Leone, Lilo & Stitch e Peter Pan e Trilli, presentati appunto da Topolino e Minnie. Coreografia mozzafiato, abilità dei pattinatori e mondi fantastici noti a tutti e riprodotti egregiamente oltre ogni immaginazione costituiscono la miscela che ha portato il produttore Kenneth Feld ad affermare che "è uno spettacolo fantastico e una vera vacanza per tutta la famiglia concentrata in una sola notte". Danilo M. | Dal 10 al 14 marzo 2010 Napoli ospita la Walt Disney per uno spettacolo sul ghiacchio, in cui adulti e bambini verranno accompagnanti nel mondo de La Sirenetta, Il Re Leone, Lilo & Stitch e Peter Pan e Trilli. |
Non è un funerale quello che si vede in alcune immagini pubblicate dal padre di Saman Abbas e diffuse dalla trasmissione di Rai3 “Chi l’ha visto?”. Il padre della diciottenne scomparsa a Novellara dopo essersi opposta a un matrimonio combinato aveva pubblicato (e poi rimosso) un video sui social, ma quello che inizialmente è stato interpretato come un funerale senza salma organizzato forse proprio per la figlia in realtà sarebbe tutt’altro. A precisarlo la giornalista Sabika Shah Povia che ricostruisce come quel video non mostra un funerale né ha nulla a che vedere col caso di Saman. È stato realizzato nel 22esimo giorno del Ramadan, giorno del martirio dell'imam sciita Ali in cui si ricorda la sua morte attraverso dei riti particolari. Nel servizio di "Chi l'ha visto?" si mostra prima l'intervista rilasciata da Shabbar Abbas al Resto del Carlino in cui diceva che la figlia era in Belgio e poi vengono trasmessi i pochi secondi del video in diretta streaming cancellato poco dopo. Si indaga intanto sulle dichiarazioni del fratello minorenne della ragazza. Il 16enne avrebbe detto che Saman aveva rifiutato il matrimonio con un cugino e per questo motivo sarebbe stata uccisa. Il minore avrebbe dichiarato inoltre di aver visto i cinque parenti indagati portare via il corpo della 18enne per seppellirla nei campi. I carabinieri sono convinti che Saman sia stata "punita" non solo per il matrimonio rifiutato, ma anche per la denuncia fatta durante l'estate con conseguente fuga dalla casa familiare. In quell'occasione, il tutto era finito con un nulla di fatto: la ragazza aveva fatto ritorno a casa ma aveva mantenuto i contatti con gli assistenti sociali che nel novembre del 2020 le hanno poi aperto le porte della struttura protetta per evitare il matrimonio combinato. Il padre, la madre, lo zio e due cugini della giovane sono accusati di omicidio e occultamento del cadavere. Nel frattempo i carabinieri lavorano per ritrovare il corpo della ragazza, probabilmente sepolto nei campi adiacenti l'abitazione della famiglia Abbas. | Il video trasmesso dal programma Rai “Chi l’ha visto?” non mostrerebbe un “funerale senza salma” né avrebbe alcun legame con la vicenda di Saman Abbas, la 18enne scomparsa a Novellara dopo essersi opposta a un matrimonio combinato. Il filmato di pochi secondi era stato pubblicato e poi rimosso dal padre della 18enne. Nel frattempo i carabinieri continuano le ricerche della salma. |
Punizione differente a Casaletto Lodigiano per un gruppo di vandali tredicenni che hanno imbrattato le mura della città disegnando svastiche e altra simbologia nazi-fascista. I sei protagonisti della vicenda, tutti giovanissimi, non verranno denunciati ma dovranno ripulire le zone sporcate con la vernice e seguire un corso personalizzato di Storia con la sindaca del Comune, Nathalie Sitzia. I tredicenni erano stati scoperti quasi subito dopo aver imbrattato i muri, fotografati da altri cittadini che hanno dato l'allarme. Quindi, sono stati denunciati dai carabinieri ma la sindaca è riuscita a far desistere l'Arma proponendo un rimedio diverso. Per riparare al danno pubblico creato, oltre all'offesa, la prima cittadina ha deciso che prenderanno parte alle operazioni di volontariato per ripulire i muri e, successivamente, saranno obbligati a seguire un determinato numero di lezioni "private" per imparare la Storia e cosa ha rappresentato il nazi-fascismo in Italia e nel mondo. La sindaca Sitzia, docente 49enne di matematica, conosce bene sia la storia del fascismo che quella del Terzo Reich, sia in virtù degli studi da lei conseguiti che per via del salvataggio della sua famiglia che ai tempi della Seconda Guerra Mondiale nascose una famiglia ebrea nella loro casa in Costa Azzurra. | Hanno imbrattato i muri disegnando croci celtiche e svastiche ma, al posto di essere denunciati, la sindaca di Ospitaletto Lodigiano Nathalie Sitzia ha deciso di fargli pulire le pareti danneggiate e “riportarli a scuola”. I sei giovanissimi vandali, tutti tredicenni, dovranno infatti seguire delle lezioni di Storia direttamente con la prima cittadina per imparare cos’è stato il nazi-fascismo. |
Megan Fox come non l'avete mai vista (o quasi). Si, perchè la protagonista di “Transformers” si è sempre dichiarata contraria al nudo fotografico, eppure in questi giorni sono saltate fuori delle foto che la ritraggono senza troppi veli in pose in cui l'attrice scopre quasi del tutto le sue parti intime. Lei è una delle attrici più amate di Hollywood e in molti hanno sempre apprezzato il suo senso del pudore che la distingue dalla maggior parte delle sue colleghe che si spogliano alla prima occasione. Megan Fox ha sposato Brian Austin Green il mese scorso coronando un sogno d'amore lungo anni. Anche per lei come per Robbie Williams sposo di Ayda Field si è trattato di una cerimonia top secret, svolta alle Hawaii in gran segreto. Nelle immagini in fotogallery Megan appare senza veli in pose estremamente sexy: in un succinto bikini chiaro prima e nuda sotto ma coperta da piume rosa poi. L'attrice americana ha posato per FHM nel 2008 e finalmente abbiamo foto e video del backstage del servizio fotografico: seduta o stesa sul letto la donna abbassa gli slip mostrando uno dei suoi tanti tatuaggi (quello all'inguine) e scoprendo quasi completamente le sue parti più intime. Si tratta del primo di una lunga serie di tatuaggi: Megan Fox ha mostrato il suo ultimo tatuaggio alle Hawaii poco prima delle nozze. La dedica? Per il suo neo sposo ovviamente, noto come David di Beverly Hills. | Spuntano foto osè per la neo sposa, la quale si è sempre dichiarata contraria alle foto nuda. Fatta eccezione per un servizio del 2008. |
Da giorni fa discutere l'appello pubblicato da Catherine Deneuve e da altre cento attrici, giornaliste e scrittrici su Le Monde, che offre un parere decisamente controcorrente sullo scandalo dei vari casi di molestie che sta sconvolgendo il mondo dello spettacolo. "Difendiamo la libertà di importunare, indispensabile alla libertà sessuale" era stato il titolo di quel manifesto, che ha condannato severamente le violenze sulle donne ma al contempo ha affermato come movimenti nati sul solco del caso Weinstein, come #MeToo, rischiano di scatenare una vera e propria caccia alle streghe in cui si annulla la distinzione tra abusi e semplici avance. Benché la lettera sia stata sottoscritta da un grande numero di personalità, è proprio la Deneuve ad essere stata la più attaccata, tanto che la diva di "Belle de Jour" ha deciso di rispondere con un'altra lettera, stavolta pubblicata su Libération, in cui accusa "conservatori e razzisti" di aver strumentalizzato quelle parole e scusandosi, ma solo con le vittime di molestie e violenze. "Sì, mi piace la libertà. Non mi piace questa tendenza del nostro tempo in cui tutti hanno il diritto di giudicare, di condannare", inizia la Deneuve, dichiarandosi per nulla pentita di aver firmato la petizione. L'attrice prende le distanze dalle affermazioni di alcune firmatarie, come l'ex pornostar Brigitte Lahaie ("Dire in un canale televisivo che puoi godere durante uno stupro è peggio che sputare in faccia a tutti coloro che hanno subito questo crimine") e, pur ammettendo di non condividere alcune frasi dell'appello, sottolinea come "nulla nel testo afferma che le molestie hanno qualcosa di positivo, altrimenti non avrei firmato". Ribadisce, inoltre come la condanna preventiva degli accusati porti con sé pericoli gravi, quali il rischio di "manipolazioni", "colpi bassi" o "suicidi di innocenti". Ho firmato questo testo per una ragione che, a mio avviso, è essenziale: il pericolo della censura nelle arti. Bruceremo le opere di Sade? Considereremo Leonardo da Vinci un artista pedofilo e cancelleremo i suoi dipinti? Toglieremo Gauguin dai musei? Distruggeremo i disegni di Egon Schiele? Proibiremo i dischi di Phil Spector? Questo clima di censura mi lascia senza parole e preoccupata per il futuro delle nostre società. A volte sono stata accusata di non essere una femminista. Devo ricordarvi di essere stata una delle 343 tro** con Marguerite Duras e Françoise Sagan che hanno firmato il manifesto "Ho abortito" scritto da Simone de Beauvoir? L'aborto, all'epoca, era punibile con procedimenti penali e detenzione. Questo è il motivo per cui vorrei dire ai conservatori, ai razzisti e ai tradizionalisti di tutti i tipi che mi hanno sostenuto per strategia che non mi faccio ingannare così. Non avranno né la mia gratitudine né la mia amicizia, al contrario. Sono una donna libera e rimarrò tale. Saluto con affetto tutte le vittime di atti odiosi che possono essersi sentite offese da questo dibattito pubblicato su Le Monde, è con loro e con loro soltanto che mi scuso. Per completezza, torniamo a riportare uno stralcio del manifesto pubblicato da Le Monde, che oltre alla Deneuve ha visto tra le firmatarie la giornalista Elisabeth Levy, le scrittrici Catherine Millet e Catherine Robbe-Grillet, l'attrice Ingrid Caven. Lo stupro è un crimine. Ma tentare di sedurre qualcuno, anche in maniera insistente o maldestra, non è un reato, né la galanteria è un'aggressione del maschio. Nel caso Weinstein, c'è stata una legittima e necessaria presa di coscienza delle violenze sessuali esercitate sulle donne, in particolare nell'ambito professionale, dove certi uomini abusano del loro potere. Ma la liberazione della parola diventa oggi il suo contrario: bisogna parlare come si deve, tacere quel che infastidisce, e le donne che si rifiutano di piegarsi a queste ingiunzioni sono giudicate traditrici, o complici. (…) Questa giustizia sommaria ha già le sue vittime, uomini puniti nell'esercizio del loro lavoro, costretti a dimettersi, avendo avuto come unico torto quello di aver toccato un ginocchio, tentato di strappare un bacio, o aver parlato di cose intime durante una cena di lavoro, o aver inviato messaggi a connotazione sessuale a una donna che non era egualmente attratta sessualmente. | Attaccata per aver firmato il manifesto apparso su Le Monde che difendeva “la libertà di importunare” in riferimento agli scandali molestie, Catherine Deneuve risponde. Per nulla pentita, si scusa solo con le vittime che “possono essersi sentite offese” e prende le distanze dai “razzisti e conservatori” che l’hanno sostenuta “per strategia”. |
Brutte notizie per Céline Dion : la diva canadese per eccellenza, infatti, non sarebbe più incinta stando alle ultime indiscrezioni di questi giorni. Céline, al termine del suo Taking Chances Live Tour che l'ha portata ad esibirsi in tutto il mondo, era ricorsa nuovamente alla fecondazione in vitro dopo essersi sottoposta a varie cure ormonali durante il 2008 e finalmente aveva annunciato lo scorso agosto di essere incinta del suo secondo figlio, gravidanza che sarebbe stata ottenuta grazie ad un embrione congelato 8 anni fa, quando la diva e il marito-manager René Angelil erano diventati genitori di René-Charles, il loro primo figlio. Negli ultimi mesi, però, erano apparsi sul web alcuni scatti che immortalavano Céline in perfetta forma, un po' troppo perfetta per una donna incinta di qualche mese. E ora è arrivata, infatti, la conferma: la diva non è affatto incinta. Ma il suo desiderio per una seconda maternità è tale da non scoraggiarla e quindi Céline e René sicuramente cercheranno nuovamente di dare un fratellino al piccolo René-Charles ora che entrambi si stanno concedendo delle meritate vacanze dopo gli impegni che li hanno visti sempre occupati in questi ultimi anni tra gli show di Céline a Las Vegas, il tour mondiale della diva e la partecipazione del marito a Star Académie lo scorso inverno, in qualità di direttore della scuola del talent show franco-canadese. In bocca al lupo a Céline allora, che nonostante i mille impegni e il suo successo planetario si è sempre dimostrata una persona semplice e una madre premurosa nei confronti di René-Charles nonostante gli attacchi ricevuti dalla maggior parte della stampa italiana di taglio decisamente retrograda a poche ore dalla notizia della seconda gravidanza. | Smentita la gravidanza annunciata ad agosto per la diva franco-canadese, per ora niente fratellino per il piccolo René-Charles Angelil. |
La 75esima edizione dei Golden Globe, l'evento che ogni anno premia coloro che si sono distinti per bravura nel mondo del cinema e della televisione, è andato in scena ieri sera al Beverly Hilton hotel e nelle ultime ore non si fa altro che parlare delle star che hanno calcato il red carpet. Hanno sfoggiato tutte dei look total black per ribellarsi ai casi di molestie sul lavoro, dando prova del fatto che anche in nero sanno essere eleganti e sofisticate. Le future mamme Eva Longoria, Miranda Kerr e America Ferrera hanno messo in mostra il pancione, Alessandra Mastronardi ha portato alto il nome della raffinatezza italiana, ma ad aver attirato l'attenzione è stata anche una "veterana" della cerimonia, Angelina Jolie, in gara come regista per il film "First They Killed My Father". La cosa particolare è che ha sfilato al fianco del figlio Pax: ha intenzione di lanciarlo presto nel mondo dello spettacolo? | Angelina Jolie ha preso parte ai Golden Globe di ieri ma non ha calcato il red carpet da sola. Ha portato con lei il figlio 14enne Pax Thien Jolie-Pitt, apparso più elegante che mai in smoking. Ha intenzione di seguire le orme della mamma? |
Individuare i meccanismi alla base della Sclerosi Laterale Amiotrofica per avvicinarsi a nuove tipologie di trattamenti mirate ed efficaci, questo è quanto stanno realizzando i ricercatori del Center for Life Nano Science, il centro IIT e dell’Università La Sapienza di Roma guidati da Giuseppe Antonacci che, sulla rivista Communication Biology, hanno pubblicato la loro ricerca intitolata “Background-deflection Brillouin microscopy reveals altered biomechanics of intracellular stress granules by ALS protein FUS”. Ma cosa si intende? La microscopia ottica. In pratica i ricercatori per la prima volta sono riusciti a vedere perché e come all'interno delle cellule nervose si formino degli aggregati di proteine all'origine della malattia neurodegenertaiva. Per farlo hanno utilizzato una nuova tecnica che si chiama ‘microscopia ottica', è uno strumento ad altissimo contrasto che misura otticamente le proprietà meccaniche, come rigidità e viscosità di strutture intracellulari di dimensioni inferiori rispetto a quelle fino ad oggi visibili. Il ruolo dei motoneuroni. La SLA è una malattia degenerativa che colpisce i motoneuroni, cioè quelle cellule del sistema nervoso che trasportano il segnale di movimento dal cervello ai muscoli e che, nella SLA appunto, muoiono. Ma come? I ricercatori spiegano che si formano degli aggregati forse tossici intorno a queste cellule che li uccidono. Responsabile è la proteina FUS mutata che espressa rendere i sotto-compartimenti cellulari più rigidi e viscosi. | Grazie ad un’innovativa tecnica i ricercatori italiani sono riusciti ad individuare una possibile causa della SLA legata ad una proteina chiamata FUS: quanto scoperto potrebbe aprire nuove strade per una cura della malattia neurodegenerativa che porta i pazienti all’impossibilità di muoversi. |
La notizia è ufficiale leggendo attentamente la relazione finanziaria della società laziale al 30 giugno 2021, pubblicata sul sito ufficiale. In una sezione in particolare intitolata "Prospetto delle movimentazioni dei diritti alle prestazioni pluriennali dei tesserati" è presente un elenco che riporta i costi che la Lazio dovrà sostenere, giocatore per giocatore. Nella colonna relativa alle scadenze dei contratti si scoprono le novità sull'attaccante e sul centrale difensivo. Per Francesco Acerbi si tratta di un rinnovo ufficiale fino al 2025. L'attuale contratto che lo legava alla Lazio aveva scadenza giugno 2023 ma il rapporto continuerà. Il difensore, attualmente squalificato per due giornate dopo l'espulsione rimediata nella partita di campionato contro il Bologna, ha risolto le frizioni che lo avevano visto protagonista con il club durante la scorsa stagione. Acerbi continuerà a difendere la porta della Lazio con uno stipendio di 2.5 milioni di euro a stagione. Accordo trovato anche con il bomber Ciro Immobile che si lega praticamente a vita alla Lazio. L'attaccante, infortunatosi e assente nella doppia sfida di Nations League dell'Italia contro la Spagna in semifinale e il Belgio nella finale per il 3° posto, ha allungato di un altro anno il proprio accordo con la società capitolina. Il contratto in essere aveva scadenza estate 2025 ed è stato prolungato fino a tutto il 2026, quando Immobile avrà 36 anni. | I due prolungamenti, ufficializzati attraverso la relazione finanziaria al 30 giugno 2021, sono praticamente un accordo a vita: Francesco Acerbi ha firmato fino al 2025 quando avrà 37 anni, Ciro Immobile fino al 2026, quando ne avrà 36. Un fondamentale segno di fiducia e continuità all’attuale progetto sportivo in mano a Maurizio Sarri. |
Più che una sfilata quello organizzato da Philipp Plein, durante la settimana della moda milanese, è stato un vero e proprio mega party, con concerto annesso e parata di ospiti Vip accorsi per non perdersi l'evento. Una chiesa sconsacrata nel centro di Milano ha fatto da cornice alla sfilata e al party che l'ha seguita. Luci fluo, neon ed un enorme teschio ricoperto di strass rendevano l'atmosfera molto cool. Prima del fashion show gli artisti del Cirque du Soir hanno intrattenuto il pubblico con una performance particolare, lasciando poi il palco alla cantante Sandrine, testimonial del brand, che con la sua splendida voce ha introdotto i modelli della collezione A/I 2012-2013 firmata Philipp Plein. Lo show ha visto la partecipazione di un folto gruppo di Vip nostrani: dalla Iena Matteo Viviani con la fidanzata Ludmilla Radchenko alla soubrette Elena Santarelli passando per alcuni ex concorrenti del Grande Fratello. La donna presentata in passerella sembra la regina di una giungla metropolitana, bella, sensuale e selvaggia. L'opulenza offerta da pellicce e e glitter si incontra con un appeal folk-rock molto originale grazie al quale nasce uno stile aggressivo e vistoso per una donna glamour al cento per cento. La collezione – Philipp Plein ripropone anche per il prossimo inverno alcuni elementi che hanno fatto la fortuna del brand: teschi, pellicce e tanto glitter uniti in una serie di modelli in cui eleganza e casual style si mescolano. Tanta pelle nera ricopre minidress, gonne, pantaloni skinny e chiodi rock abbinati ad abiti in seta arricchiti con borchie, applicazioni metalliche, piume, pizzi e ricami. Abiti e gonne lunghe sono coperti da fantasie animalier nei toni del grigio, queste ultime ricoprono anche collant e dettagli sparsi su diversi capi della collection. Pelle di coccodrillo si alterna a quella di pitone su giacche abiti ed accessori. Plein propone anche una serie di maxipull con stampa, abbinati a gonne più eleganti o pants ultra skinny. Morbide pellicce in colori naturali o declinate in rosso vengono utilizzate per impreziosire abiti da sera, mini giacche in pelle, cappotti o mantelle di lana. Le linee sono molto senuali e femminili dato che i pantaloni sono stretti, le gonne corte e gli abiti alternano trasparenze e tessuti leggeri a materiali più caldi e pesanti. Gli accessori – La donna Philipp Plein è super accessoriata con borse in pitone, scarpe altissime con borchie e glitter e lunghi guanti in pelle. Le borse hanno tutte dimensioni medie o sono minibag da sera in pelle matelassè impreziosite da Swarovski e tracolle con catene. La maggior parte dei modelli sono interamente realizzate in pitone o hanno patte in cavallino con stampa animalier, lunghe code di pelliccia, borchie e charms arricchiscono diverse bag viste in passerella. | Philipp Plein presenta, durante la settimana della moda milanese, la collezione donna A/I 2012-2013 con un mega party in una chiesa sconsacrata. |
Dopo la sconfitta in casa contro il Real Madrid, l'Inter di Simone Inzaghi affronta lo Shakhtar Donetsk di De Zerbi a Kiev per la partita del secondo turno di Champions League martedì 28 settembre 2021. I nerazzurri, inseriti nel gruppo D e reduci dal pareggio in Serie A, dovranno guadagnare i 3 punti per sperare di passare il girone da secondi in classifica, proprio sotto gli spagnoli, attualmente in testa insieme allo Sheriff, che ha messo ko proprio lo Shakhtar. La partita di Champions tra Inter e Shakhtar Donetsk è in programma alle ore 18.45, non è possibile vederla in TV in chiaro ma solo su Sky. "Partita decisiva? Non ancora, ma senz'altro è molto importante", ha dichiarato Simone Inzaghi alla vigilia del match. "L'Inter di quest'anno è più forte dell'anno scorso", queste le parole di Roberto De Zerbi. Le ultime sulle formazioni vedono due dubbi nell'undici nerazzurro: Vecino insidia Calhanoglu a centrocampo, a destra dubbio tra Dumfries e Darmian. In attacco confermati Dzeko e Lautaro per chiudere il 3-5-2 di Inzaghi. De Zerbi non cambierà la sua formazione con Traorè a fare da riferimento offensivo del 4-2-3-1. Inter e Shakhtar si sono affrontati anche lo scorso anno, nei gironi di Champions League: entrambe le partite si erano concluse con un amaro 0-0. Ecco le informazioni su come vedere la partita di Champions tra Inter e Shakhtar in TV e streaming. La seconda partita dell'Inter nel girone D della Champions League 2021-2022 non verrà trasmessa in diretta TV in chiaro ma sarà possibile vederla in esclusiva su Sky: i canali interessati per il match di Kiev sono Sky Sport Uno (201) e Sky Sport (252) del satellite e il 472 e 482 del digitale. Prima e dopo la partita, anche su Il match tra gli ucraini e i meneghini si potrà seguire in streaming attraverso l'app Sky Go, riservata agli abbonati. La diretta streaming di Shakhtar Donetsk – Inter è disponibile anche su Mediaset Infinity+. Si potrà acquistare il singolo evento sulla piattaforma Now TV. Simone Inzaghi si affiderà al solito 3-5-2 con Dzeko e Lautaro Martìnez nel tandem offensivo e Calhanoglu a fare da raccordo tra i reparti. Brozovic e Barella sono insostituibili, così come i tre dietro. Si sono allenati col gruppo Correa e Vidal, ma non dovrebbero esserci cambiamenti nella formazione titolare. De Zerbi può contare su tutti gli uomini della rosa e dovrebbe schierare il solito 4-2-3-1 con Traoré unica punta e alle sue spalle il terzetto formato da Marlos, Alan Patrick e Pedrinho. In mezzo al campo Maycon e Stepanenko, con Dodô, Marlon, Matvienko e Ismaily a difendere la porta dell'eterno Pyatov. SHAKHTAR (4-2-3-1): Pyatov; Dodô, Marlon, Matvienko, Ismaily; Maycon, Stepanenko; Marlos, Alan Patrick, Pedrinho; Traoré. Allenatore: De Zerbi. | I nerazzurri di Simone Inzaghi sfidano gli ucraini di Roberto De Zerbi nella partita del secondo turno di Champions League. Alle 18.45 la partita a Kiev, la partita in TV su Sky, non va in chiaro su Canale 5. Le ultime sulle formazioni: ballottaggio tra Dumfries e Darmian sulla fascia e Vecino e Calhanoglu a centrocampo; Dezko-Lautaro il tandem offensivo dell’Inter. Nerazzurri alla ricerca di punti preziosi per il girone dopo la sconfitta contro il Real Madrid. |
I cinefili romantici avranno pane per i loro denti. “Noi Siamo Tutto”(Everything, Everything”), il commovente film basato sull’omonimo romanzo best-seller di Nicola Yoon, sta per arrivare nei nostri cinema. La pellicola, diretta da Stella Meghie, racconta l’improbabile storia d'amore di Maddy, una 18enne costretta, da una malattia, a vivere all'interno praticamente sigillata nella sua abitazione e Olly, il suo vicino di casa. Il loro amore riuscirà a superare qualsiasi barriera, anche se ad un prezzo altissimo. J. Mills Goodloe ha scritto la sceneggiatura di questo dramma sentimentale dolce, struggente, significativo ed estremanente emozionante, interpretato dai giovanissimi Nick Robinson e Amandla Stenberg che, sicuramente, diventeranno i nuovi idoli dei giovanissimi. “Noi Siamo Tutto” uscirà nelle nostre sale a partire dal prossimo 21 settembre. Cosa succede se non si può venire a contatto con il mondo esterno? Senza mai un respiro d’aria fresca, né un raggio di sole caldo sul viso… o un bacio dal ragazzo della porta accanto? "Noi siamo tutto" racconta l’improbabile storia d'amore di Maddy, una diciottenne intelligente, curiosa e fantasiosa, costretta da una malattia a vivere all'interno dell'ambiente ermeticamente sigillato della sua abitazione e Olly, il ragazzo vicino di casa, che non permetterà alla malattia di allontanarli. Maddy vorrebbe con tutta se stessa sperimentare le gioie del mondo esterno e vivere la sua prima storia d'amore. Guardandosi attraverso le finestre e parlando solo attraverso messaggi, Olly e Maddy stringono un legame profondo che li porta a rischiare tutto per stare insieme… anche se ciò significa perdere tutto. Gli attori che formano il cast sono: Nick Robinson (Olly Bright), Amandla Stenberg (Maddy Whittier), Taylor Hickson (Kara Bright), Ana de la Reguera (Carla), Peter Benson (dottor Chase), Anika Noni Rose (Dottor Whittier), Dan Payne, Farryn VanHumbeck (Ruby), Danube Hermosillo (Rosa) e Robert Lawrenson (Signor Waterman). 1. Nel film, Olly ha gli occhi marroni, mentre nel libro li ha blu. 2. Amandla Stenberg è nota al grande pubblico per il ruolo di Rue nella saga di "Hunger Games" e per le serie tv "Sleepy Hollow" e "Mr Robinson". | Stella Meghie porta al cinema lo struggente romanzo di Nicola Yoon, che racconta la storia d’amore di Maddy, una 18enne costretta da una malattia, a vivere praticamente sigillata all’interno della sua abitazione e Olly, il suo giovane vicino di casa. Il loro puro amore riuscirà a superare qualsiasi barriera, anche se ad un prezzo altissimo. |
Rob Cohen porta nelle sale il thriller “Alex Cross – La memoria del killer”, adattamento cinematografico del romanzo di James Patterson “La memoria del killer”. Questo è il terzo film con protagonista il personaggio di Alex Cross, dopo “Il collezionista” e “Nella morsa del ragno”, nei quali è stato interpretato dal grande Morgan Freeman. Stavolta nei panni di Cross c’è Tyler Perry, che per prepararsi ad affrontare il ruolo ha dovuto seguire vari corsi di difesa personale e di attacco delle forze dell’ordine e ha affiancato i poliziotti della squadra omicidi di Atlanta. Nel film c’è anche un irriconoscibile Matthew Fox – il dottor Shepard di “Lost” – dimagrito di ben 18 kg e con una massa muscolare da fare invidia a Sylvester Stallone. Alex Cross è un detective e psicologo del dipartimento di polizia di Washington, da anni sta dietro alle indagini che dovrebbero portare all'arresto di Michael Sullivan, un serial killer psicopatico soprannominato "il macellaio" per l'efferatezza con cui compie i suoi crimini. Quando Cross sembrava essere arrivato vicino a una conclusione, Sullivan si è rifatto vivo uccidendogli la moglie incinta a sangue freddo. Da quel momento, Cross non si fermerà davanti a nulla pur di arrivare alla sua cattura. | Il regista porta nelle sale il terzo film con protagonista il personaggio di Alex Cross, dopo “Il collezionista” e “Nella morsa del ragno”, ma stavolta troviamo Tyler Perry al posto di Morgan Freeman e un irriconoscibile Matthew Fox nei panni del cattivo di turno. |
"Questo macchinario è mezzo rotto", così si era lamentata col fidanzato nei giorni prima della tragedia la giovane Luana D'Orazio, l'operaia di 22 anni morta in fabbrica nel capannone di una ditta di Montemurlo schiacciata proprio da un macchinario industriale su cui stava lavorando il 3 maggio scorso, un orditoio. Il messaggio audio inviato dalla giovane era uno sfogo privato per le condizioni di lavoro a cui doveva sottostare in fabbrica ma come rivela il Corriere della Sera, è probabile che venga acquisito nei prossimi giorni dagli inquirenti e messo agli atti dell'inchiesta per comprendere quali ernoa in effetti le condizioni di lavoro all’interno dell'azienda tessile toscana. Nello stesso messaggio audio, la 22enne, madre di un bambino di 5 anni, infatti oltre raccontare che il macchinario "si ferma e ci mette più di tutti gli altri perché è mezzo tronco" rivela anche alcuni rapporti e dinamiche interne alla fabbrica. Luana racconta ad esempio di una lite "con lui", cioè la persona che impartiva gli ordini. Il riferimento forse è al marito della titolare dell’Orditura, Luana Coppini, che invece viene descritta come una che "se ne lava le mani". La donna rimane l’indagata principale individuata dalla Procura di Prato nell'inchiesta per omicidio colposo che vede coinvolto anche il responsabile della manutenzione dei macchinari. In un altro messaggio, pubblicato da Repubblica, la giovane lamentava di aver dovuto "correre come una dannata" e di dover lavorare in autonomia e senza un tutor anche se era alle prime armi su quel macchinario. | Lo sfogo della ragazza di 22 anni morta in fabbrica nel capannone di una ditta di Montemurlo schiacciata proprio da un macchinario industriale su cui stava lavorando il 3 maggio scorso, I messaggi privati erano uno sfogo privato per le condizioni di lavoro a cui doveva sottostare in fabbrica ma no son agli atti dell’inchiesta per omicidio colposo. |
Si è da poco conclusa la Settimana della Moda di Milano dove hanno sfilato le collezioni donna per l'Autunno/Inverno 2020-2021 dei grandi marchi del fashion italiano e internazionale. In passerella abbiamo visto sfilare le tendenze per la prossima stagione fredda, dalle paillettes lucenti alle frange in versione preziosa, dai capi con spalle maxi a quelli con volumi scultorei, passando per le pellicce eco e le scarpe con punta quadrata. Quali saranno invece i capi must su cui puntare? Quale cappotto scegliere per essere alla moda e per quali modelli di blazer o pantaloni bisogna optare per essere trendy? Cappotti come cappe, giacche oversize, gonne a pieghe e pullover impreziositi con cristalli o ricami, ecco i must have dalle passerelle di Milano. Il cappotto teddy bear, ovvero quello che ricorda un orsacchiotto di peluche, ha spopolato quest'inverno e continuerà a essere un must la prossima stagione fredda. Sulle passerelle milanesi abbiamo visto versioni di coat teddy bear dai colori accesi e con cintura in vita, come quelli di MSGM, con lunghe frange alla base, come i modelli di Bottega Veneta o in versioni doppiopetto con maxi tasconi esterni, come quelli visti nella collezione Autunno/Inverno 2020-2021 di Tod's. I pullover per il prossimo inverno visti sulle passerelle di Milano sembrano veri e propri gioielli da indossare, proprio come quelli in giallo acceso di Ermanno Scervino, decorati da una cascata di cristalli lucenti, o i pullover corti con cut geometrici di N.21, brand di Alessandro Dell'Acqua che nella collezione creata per celebrare i 10 anni del suo brand inserisce pull decorati vero must della Maison. Preziosi ricami floreali ricoprono i pull da indossare come mini abito di Versace e di Salvatore Ferragamo. Grosse spille floreali, impreziosiscono, infine i maxi pull visti sulla passerella Autunno/Inverno 202-21 di Marco De Vincenzo. La gonna a pieghe o plissettata è un capo intramontabile, sempre elegante, sempre alla moda, sempre perfetta per rendere un look chic e ricercato. Si può indossare di giorno con scarpe basse o di sera con tacchi alti e gioielli preziosi. Il prossimo inverno i maggiori brand di moda rivisitano il capo proponendo in passerella gonne dalle pieghe maxi in pelle, come i modelli visti sulla passerella di Fendi. Anche Salvatore Ferragamo e DROMe scelgono il trend della gonna a pieghe in pelle, mentre sono maxi le pieghe dei modelli di Sportmax e Bally. Prada estremizza il trend tagliando le gonne a pieghe e trasformandole i gonne a maxi frange, originali e super cool. Blazer e giacche doppiopetto per il prossimo inverno hanno linee e volumi enormi. Le spalle sono maxi come anche la silhouette è extra large. Si indossano su maxi pull e gonne longuette, sugli abiti da sera o addirittura come fossero un minidress, proprio come avviene nei look con giacche pied de poule in rosso di Versace. Over i modelli visti sulla passerella di Tod's, da abbinare a jeans e camicia, e quelli di Prada, da indossare su abiti in seta o su pantaloni a tre quarti. Hanno spalle imponenti le giacche over di Annakiki, MSGM e Philosophy di Lorenzo Serafini. Il capo must del prossimo inverno è senza dubbio il vestito in pelle total black o colorata. Modelli simili hanno sfilato in varianti diverse tra loro sulle passerelle di molti stilisti italiani. La pelle in total black è stata protagonista nella collezione Autunno/Inverno 2020-2021 di Versace, dove sono apparsi mini dress dalle linee scultoree con sensuali cut sul corpetto. Particolari e bellissimi i mini dress in pelle che sembrano intarsiati firmati Marco De Vincenzo, con corpetti strapless e gonne balloon, modelli realizzati con l'increspatura della pelle cucita in modo da creare una superficie frastagliata e non liscia. Pelle nera per abiti longuette appare anche da N.21 e DROMe, mentre Sportmax e Ferragamo scelgono la pelle in bordeaux o in senape per eleganti abiti in leather Già quest'inverno sono apparsi indosso alle star più trendy dello showbiz, ora i pantaloni a tre quarti in versione larga spopolano anche sui catwalk milanesi. Modelli simili hanno sfilato sulla passerella Autunno/Inverno 2020-21 di Salvatore Ferragamo, abbinati a gilet dello stesso colore, di Ermanno Scervino, in pelle nera, e da Prada, realizzati in tessuti leggeri e trasparenti. Più aderenti e con una fantasia vistosa i pantaloni a tre quarti visti sulla passerella di Moschino, con maxi pieghe alla base e abbinati alla giacca quelli di Antonio Marras. | Dal cappotto teddy bear a quello a cappa, dai maglioni ricoperti di cristalli e ricami alle gonne a pieghe, passando per giacche oversize, abiti in pelle e pantaloni a tre quarti, ecco i capi must direttamente dalle passerelle della Milano Fashion Week e i modelli da avere il prossimo Autunno/Inverno 20-21. |
Apre in via San Zeno in oratorio il primo negozio di Verona dedicato alla cultura della canapa. Lo store – l’inaugurazione è in programma oggi, lunedì 26 febbraio – si chiama "Health Hemp Farm" e nasce da un’idea di Paola Bisinella, una ex dipendente della Melegatti. “Con la crisi dell'azienda, a dicembre sono rimasta senza lavoro”, il racconto della ventiquattrenne che a “L’Arena” ha spiegato come è nato il suo progetto. “A Milano ho visto un negozio simile. Sapendo che a Verona non c'era niente del genere, mi sono detta: perché non tentare? Per me si tratta di un'avventura del tutto nuova e siccome il prodotto che propongo è particolare, mi sono informata bene su tutto per non incappare in qualche inconveniente. E infatti non ho avuto alcun problema”, ha spiegato ancora. | Health Hemp Shop è il primo shop dedicato alla cultura della canapa in centro a Verona. L’idea è di una ex dipendente di Melegatti rimasta a dicembre senza lavoro. |
La stagione del gossip è appena iniziata e i vip stanno inaugurando le vacanze con flirt e nuovi amori sotto l'ombrellone. Ufficialmente è single ma a guardare le foto pubblicate dal settimanale "Chi" Marco Carta potrebbe essere uno dei protagonisti del gossip con un nuovo flirt. Il tatuatissimo e palestrato Marco è stato fotografato in compagnia di Valentina Tarsitano, vecchia conoscenza di "Amici" ai tempi della settima edizione. Il cantante e la ballerina sono stati beccati in atteggiamenti più che amichevoli, mentre fanno il bagno insieme abbracciati e si scambiano dolci effusioni in spiaggia. Forse è presto per chiamarlo amore, anche perché Marco e Valentina sembrano molto uniti, e pubblicano su Instagram molte foto insieme. Intanto i presupposti per una nuova passione abbondano; la ballerina si è tatuata Je me choisis (“Scelgo Me”) ovvero il titolo di una canzone di Marco. L'ultima dichiarazione del cantante sardo sulla sua situazione sentimentale risale al febbraio scorso, quando in un'intervista a "Verissimo" disse: C’è stato un tempo dell’amore ma non l’ho ancora trovato. Un flirt ogni tanto capita ma non mi sono innamorato. Sono libertino. La storia più lunga? Due annetti prima di entrare ad Amici. | Dolci effusioni al mare lasciano presupporre che tra i due ex protagonisti di Amici 7 ci sia qualcosa in più dell’amicizia. Marco e Valentina sembrano molto intimi, che sia nato un nuovo amore? |
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