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Quali sono i trend maschili per la prossima primavera? Cosa indosseranno gli uomini nella prossima stagione calda? Sulle passerelle di Milano Moda Uomo sfilano in anteprima le collezioni maschili per la Primavera/Estate 2019, da Versace a Stella McCartney, da Marni a N.21, da Prada a Fendi. Osservando i diversi show ciò che emerge è uno stile contemporaneo e iper moderno che però guarda all'eleganza "indie" degli anni '70 e al minimalismo dei '90. Ritorna forte il trend del fluo, già visto sulle passerelle invernali della donna, e continuano a essere di moda alcuni accessori come il marsupio, le cinture mini o il calzino corto in bella mostra. I pattern, le stampe e i tessuti di moda sono colorati e vistosi: si va dai fiori multicolor alle strisce da abbinare a contrasto, dai collage in stile pop fino ai capi in pvc in totale contrasto con il classico gessato. Sono sempre più corti i bermuda maschili e sono più simili ad un paio di shorts i modelli per la Primavera/Estate 2019 proposti sulle passerelle degli stilisti alla Milano Fashion Week. Anche l'uomo in estate scopre dunque le gambe e sceglie modelli cortissimi da abbinare a sandali, ciabatte poolside e sneaker maxi con il calzino corto bene in vista. Il classico completo maschile diventa "short" nella collezione disegnata da Alessandro dell'Acqua per il suo brand N.21, hanno i toni caldi della terra i bermuda cortissimi di Versace e Fendi, ricordano quelli da tennista i modelli firmati Prada, mentre hanno linee over e pince frontali quelli di Neil Barrett. Dopo che Prada la scorsa stagione ha inserito alcuni look al neon in collezione, diversi stilisti hanno iniziato a seguire la tendenza che sta pian piano prendendo piede. Scommettiamo che in breve tempo le tinte fluo torneranno a essere di gran moda? Per la prossima P/E 19 Prada sceglie il verde neon per lupetti sportivi con taschini da abbinare a jeans anni '90, sono arancio fluo i capospalla senza maniche di Palm Angels, mentre sulla passerella di Versace sfilano bomber e canotte giallo lime alternate a completi total fluo in rosa shock e verde acceso. Massimiliano Giorgetti sulla passerella di MSGM gioca con i colori fluo proponendo look total green al neon o mixando i colori accesi come giallo e fucsia. Giallo e rosa neon appaiono anche sulla passerella di Marcelo Burlon County of Milan che propone maxi camicie a maniche corte da indossare con pantaloni della tuta e shorts. Le sneaker maxi, con suola imponente simile a una zeppa, dette anche chunky, saranno ancora di gran moda la prossima primavera dopo il grande successo dei maxi modelli firmati Balenciaga. Diverse Maison del fashion propongono a Milano versioni più o meno grandi, più o meno vistose. Sono giga le scarpe con suola in gomma di Dsquared2, hanno stampe, dettagli fluo e suola vistosa le chunky sneaker di Versace, più sobri ma sempre maxi i modelli di Stella McCartney, mentre da Fendi le scarpe da ginnastica maschili hanno suola imponente e loghi stampati o incisi nella pelle. Dopo gli anni '90 e gli '80 tornano di moda i colori, le linee e gli shape degli anni '70. Via dunque con short corti da tennista, lupetti e dolcevita, pantaloni a zampa, camicie stampate portate aperte sul petto, foulard al collo e cardigan. Il designer Filippo Scuffi guarda ai seventies scegliendo quegli anni come ispirazione principale della nuova collezione Primavera/Estate 2019 di Daks: in passerella sfilano stampe, colori caldi, pantaloni a zampa e maxi cappelli abbinati a occhiali tondi e mocassini in vernice. Cardigan dal sapore seventy sono invece i protagonisti principali della passerella estiva di Fendi, mentre da Prada si respira un mood anni '70 grazie alle giacche in suede e ai lupetti indossati sotto polo da tennista. Sulle passerelle Primavera/Estate 19 vai in scena un moderno Flower power: si vai dai fiori pop con colori fluo alle stampe floreali simil orientali, fino a fantasie più tenui. Nei look maschili regnano dunque i fiori, cuciti nel tessuto o stampati, inseriti negli abiti con patch o dipinti. Versace sceglie il mix and match su pull primaverili con pois bianchi e neri o la stampa flower all over su completi e camicie maschili con fiori mini su fondo total black. Ricordano i fiori della seta di un kimono gli inserti floral dei giacconi oversize di Dsquared2, mentre hanno colori accesi i fiori dalle tonalità neon scelti da Massimo Giorgetti per i completi con camicia a maniche corte e shorts. La cintura diventa protagonista dei look maschili per la prossima estate, perlopiù molti designer scelgono varianti mini o cinture lunghissime da portare con un lato che cade sui pantaloni. Sono micro le cinture in vernice rossa o beige che spiccano sui pantaloni anni '70 di Daks, colori tenui caratterizzano le varianti con fibbie logate di Versace e Fendi, sportive e con inserti metallici le cinture mini di Palm Angels e MSGM. Le stampe per la prossima estate sono grosse vistose e soprattutto in versione patch. Non si tratta di disegni ben definiti ma di un mix "confusionario" di disegni e lettering, di messaggi scritti e fotografie stampate mescolate tra loro. L'effetto finale è un caleidoscopio di immagini e colori che si fondono dando vita a vistosi look in technicolor. A lanciare il trend del patch print sulle passerelle maschili è, tra gli altri, Donatella Versace, che propone look maschili con giacche, pantaloni e accessori decorati da loghi in formati differenti mescolati tra loro come in un collage. Da Prada sfilano felpe con zip frontali decorate da stampe patch fluo, mentre Marni sceglie il mood cartoon per i completi e le shirt con stampa simil fumetto.
Cappelli da pescatore, calzini corti in bella mostra, marsupi e sneakers dalle dimensioni maxi, ma anche shorts cortissimi, abiti gessati, colori fluo e stampe floreali, ecco le tendenze maschili per la prossima Primavera/Estate 2019 viste in passerella durante Milano Moda Uomo.
Dal momento in cui si è diffusa la notizia che Lucas Peracchi avrebbe abbandonato il trono di “Uomini e Donne” insieme a Giulia Carnevali, il pubblico che segue la trasmissione è stato colto da un’irrefrenabile curiosità di saperne di più. La redazione della trasmissione ha accontentato i curiosi, mostrando il motivo celato dietro la decisione di Lucas di lasciare il programma insieme a Giulia. In realtà non sarebbe stato il tronista a scegliere di uscire dalla trasmissione, ma vi sarebbe stato costretto dopo che la scoperta della redazione di un presunto accordo con Giulia, nel quale (secondo i due) sarebbe stata coinvolta anche Tara Gabrieletto, fidanzata d Cristian Gallella. L’uno contro l’altra di fronte alle telecamere, Giulia e Lucas si sono reciprocamente accusati. In seguito a quella puntata andata in onda la scorsa settimana, Tara ha perfino chiuso la sua pagina Facebook e ha dato mandato al suo avvocato – raggiunto da Fanpage.it – affinché la difendesse dalle accuse a lei rivolte nelle sedi opportune. La versione dei fatti raccontata da Giulia differisce completamente da quella fornita da Lucas. L’ex corteggiatrice rivela a Fanpage.it che sarebbe stato Peracchi, e sempre e solo lui, a voler portare avanti questa messa in scena al fine di guadagnare visibilità e, successivamente, serate e ingaggi. Giulia racconta anche che quello che è stato mostrato nei filmati in cui entrambi ammettevano le loro colpe non corrisponderebbe a pieno a ciò che era accaduto a telecamere spente. Dice che la rabbia della redazione del programma e della conduttrice Maria De Filippi sarebbe esplosa soprattutto nei confronti di Lucas e che, solo una volta ritornati in studio, le cose sarebbero cambiate: Lucas è protetto. È il tronista e doveva uscirne pulito. La redazione sapeva perfettamente quello che era accaduto però in puntata erano tutti contro di me.
Parla per la prima volta dopo la puntata di “Uomini e Donne” che ha segnato la sua uscita di scena Giulia Carnevali, la corteggiatrice allontanata dalla trasmissione in seguito all’accordo con Lucas Peracchi. Furiosa per il trattamento ricevuto, racconta a Fanpage.it la sua verità su Tara Gabrieletto e su quanto accaduto dietro le quinte.
Alberto Bonafede ed Aldo Giustina sono i nome dei due volontari di San Vito di Cadore che sono precipitati all'alba di questa mattina dal monte Pelmo, sulle Dolomiti bellunesi, investiti da una frana di sassi che li ha centrati in pieno e ne ha tranciato le corde; la caduta dei massi potrebbe essere dovuta al fatto che negli ultimi giorni sulla zona vi erano stati forti piovaschi che potrebbero aver favorito la caduta di materiale pietroso. La notizia è stata resa nota dal Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, che ha fatto sapere anche che i due esperti si stavano calando a circa 2.900 metri di altitudine per raggiungere e soccorrere due alpinisti tedeschi rimasti feriti sulla via Simon-Rossi, recuperati poi da un elicottero e trasportati in ospedale. Al momento il Soccorso alpino, che si stringe intorno alle famiglie dei due volontari, non riesce ancora ad avvicinarsi alle salme che si trovano su una cengia, per la caduta di altro materiale dalla parete rocciosa e sta sorvolando la zona con alcuni elicotteri. Gli accessi al Pelmo sono ora stati fatti chiudere da ordinanze dei sindaci locali e controllati da molti tecnici del Soccorso alpino di diverse Stazioni bellunesi. Sul grave incidente è intervenuto anche il sindaco di San Vito di Cadore, Andrea Fiori, che ha detto che "la comunità perde due persone speciali, il paese adesso è come morto. Erano due ragazzi sempre disponibili, con tutti impegnati non solo nell'organizzazione del soccorso, ma in tante associazioni di impegno sociale. Siamo sconvolti, in queste ore c'é una processione continua di gente, qui in Comune e nella sede del Soccorso".
I due volontari stavano raggiungendo due alpinisti tedeschi rimasti feriti; sono precipitati per 700 metri a causa di una frana che ha tranciato le corde e sono morti.
Neanche Lady Gaga può niente contro Benji & Fede che alla prima settimana utile si prendono la prima posizione con il loro nuovo, secondo, album "0+", uscito la settimana scorsa e che come il precedente si prende "20:05" uscito un anno fa esordisce in prima posizione. Un esordio che non sorprende chi conosce bene il fenomeno che da un po' accompagna Benjamin Mascolo e Federico Rossi, il duo che si è conosciuto su Facebook e ha spopolato su Facebook prima di prendersi classifiche di vendita sia musicali che di libri, grazie a "Vietato smettere di sognare", l'autobiografia uscita pochi mesi fa. Questa posizione non stupisce neanche per chi ha visto crescere la band e ha tenuto sott'occhio i numeri di questi ultimi giorni, con il duo che ha avuto il numero più alto di copie vendute nella prima settimana di pubblicazione dall’inizio del 2016. Sono stati migliaia i fan che li hanno accompagnati nel firmacopie di accompagnamento all'uscita dell'album e quelli che hanno ascoltato "Amore wi-fi", il singolo record di streaming su Spotify. Insomma, tutti i numeri giocano a favore di questi due ragazzi che si mettono alle spalle anche un colosso come Lady Gaga che ha esordito con il nuovo "Joanne" che bissa la posizione di "Artpop" che pure partì secondo, nel 2013. Un ritorno, però, che la critica ha accolto molto meglio del precedente album di inediti (nel mezzo c'è stato "Cheek To Cheek", l'album di standard jazz assieme a Tony Bennett) e che tiene alle spalle il box dei Pooh, che festeggia i 50 anni della band e che continua a rimanere nelle posizioni alte della classifica, davanti al ritorno di Nek con "Unici", in quarta e all'omaggio de Il Volo ai tre tenori, che questa settimana è in quinta posizione. "Nobody But Me", l'album che segna il ritorno di Michael Bublè è in sesta posizione, davanti al numero uno della scorsa settimana, ovvero "Terza stagione" di Emis Killa e a uno dei pilastri della musica mondiale, ovvero il Leonard Cohen di "You Want It Darker". A chiudere la top 10 ci sono, Paolo Conte con il suo "Amazing Game", album strumentale di un altro pezzo da 90 della musica italiana e ai Coldplay di "A Head Full of Dreams".
Benji & Fede sono i nuovi primi della classifica degli album più venduti con “0+”, che esordisce davanti a Lady Gaga. In Top 10 arrivano anche i nuovi di Michael Bublè e Leonard Cohen.
L’inizio dei saldi invernali è uno dei momenti più attesi dell’anno, soprattutto dalle donne. Trovare articoli di ogni tipo, accessori, abiti, articoli di arredamento a prezzi stracciati è il sogno di tutte noi, soprattutto durante le festività. Molti preferiscono limitare gli acquisti natalizi, in modo tale da poter spendere di più durante il periodo dei saldi, che quest’anno sarà estremamente anticipato. Per tutti coloro che non hanno bisogno di un oggetto o di un vestito in particolare, si consiglia di aspettare l’inizio delle offerte per dedicarsi agli acquisti. Si potranno trovare molti articoli a metà prezzo e, nonostante siano rimanenze, possono essere ugualmente di ottima qualità. Durante la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, tenutasi a Roma lo scorso 8 dicembre, è stata approvata la proposta di anticipare i saldi invernali al 3 gennaio 2015. La richiesta era stata effettuata da tutte le associazioni nazionali di categoria ed è stata condivisa dalla maggior parte delle Regioni italiane. In questo modo, non ci sarà concorrenza sleale tra le diverse città ed inoltre, appena prima della Befana, i consumatori potranno usufruire dei saldi applicati su molti prodotti da regalare. L'adiconsum chiede addirittura di anticipare i saldi al 27 dicembre, poiché bisogna dare la possibilità ai commercianti di applicare degli sconti sulle rimanenze natalizie e ai clienti di poter risparmiare in tutti i periodi dell’anno. Anche se questa proposta probabilmente non verrà accettata, si tratta di un’ottima iniziativa per far fronte al periodo di crisi in cui ormai ci troviamo da anni. Non tutte le regioni, però, si adeguano al provvedimento nazionale, esistono infatti delle eccezioni. In Campania e in Basilicata, l’inizio del saldi 2015 è fissato al 2 gennaio, nei comuni colpiti dalle alluvioni durante lo scorso autunno sarà possibile anche anticipare le vendite promozionali nei quaranta giorni precedenti al 3 gennaio. Nella maggior parte dei casi, i saldi continueranno fino al 5 marzo; in Sicilia, Lazio e Toscana si protrarranno fino al 15 marzo ed addirittura fino al 31 marzo in Campania e in Friuli Venezia Giulia. Saranno meno fortunati, invece, Veneto e Piemonte, che potranno usufruire delle svendite solo fino alla fine di febbraio.
Con l’inizio dei saldi invernali sarà possibile trovare ogni tipo di prodotto ad un prezzo stracciato. Scopriamo quando cominceranno e quando finiranno i saldi 2015 nelle diverse città italiane, quando potrà essere applicato il diritto di recesso e quali capi potranno essere scontati.
Belén Rodriguez è innamorata di Andrea Iannone? È questa la domanda che il mondo del gossip, si è posto negli ultimi giorni. Le indiscrezioni su un presunto flirt in corso tra la showgirl e il pilota abruzzese sono diventate sempre più insistenti, fino a rendere necessario l'intervento dei diretti interessati. Dopo le foto pubblicate da ‘Chi' che immortalavano i due a Ibiza, in atteggiamenti apparentemente complici, in molti hanno pensato che il cuore della bella argentina fosse tornato a battere dopo la separazione da Stefano De Martino. La verità, però, sembra essere altrove. Andrea Iannone, intervistato da Sky Sport, ha chiarito che tra lui e Belén c'è solo un'amicizia: "Belén Rodriguez è una mia amica, è questo, basta. Siamo amici, io sono amico del fratello. Ho conosciuto la sua famiglia e siamo stati qualche giorno insieme in vacanza, così…tutti quanti insieme. Quindi, niente di male credo".
Andrea Iannone ha commentato ai microfoni di SkySport, il gossip che lo ha visto protagonista con Belén Rodriguez. Il pilota abruzzese ha smentito di avere una relazione con la showgirl argentina. Tra loro ci sarebbe solo un’amicizia.
Un uomo è stato ricoverato in un ospedale in Messico lamentando “un'erezione di tre giorni" dopo aver assunto uno stimolante sessuale "usato per allevare tori". Come si legge sul Daily Mail, il paziente, che non è stato nominato, ha ricevuto un intervento chirurgico urgente presso lo Specialist Hospital 270, nella città di Reynosa, al confine tra Stati Uniti e Messico, dopo che al pronto soccorso hanno confermato le condizioni persistenti. Ha spiegato di aver assunto la sostanza mentre “progettava di fare sesso con una donna di 30 anni”, riferisce il quotidiano peruviano La Republica. "È stato ricoverato allo Specialist Hospital 270, della città di Reynosa", hanno detto al quotidiano i medici. “Aveva preso uno stimolante sessuale che aveva comprato a Veracruz, usato dagli agricoltori di quella regione per rinvigorire i tori per l'inseminazione” aggiungono gli specialisti. L’uomo si sarebbe recato direttamente nella città ad oltre 900 km di distanza, nel Messico orientale, per acquistare lo stimolante usato per il bestiame. Non ci sono stati aggiornamenti sulle sue condizioni a seguito dell'intervento chirurgico.
L’uomo è stato ricoverato in ospedale nella città di di Reynosa, al confine tra Stati Uniti e Messico di Reynosa. Ha raccontato di aver preso le pillole mentre progettava di “fare sesso con una donna di 30 anni”. I medici costretti ad operarlo.
Mentre ormai i gattini sono protagonisti indiscussi del web, tra le cose più cercate e viste in internet, ci siamo chiesti quale importanza il dolce e graffiante animaletto abbia avuto nella storia dell’arte: ebbene si scoprirà che, come oggi i gattini vengono fotografati e filmati continuamente, anche in passato artigiani e artisti li immortalavano nelle loro opere. I gatti sono apparsi nella storia dell’arte sin dall’antichità. La simbologia associata al felino ed i suoi significati positivi o negativi, le superstizioni e i misteri legati a lui sono cambiati nel corso dei secoli, ma la rappresentazione dell’animale non è mai mancata, forse perché in fondo, oggi come ieri, i gattini piacciono tanto e piacciono a tutti. Scopriamo ora, con una selezione di 10 opere dall’antico al contemporaneo, alcuni dei gatti più belli e famosi della storia dell’arte. Gatto dell’Antico Egitto Animale sacro nell’antica civiltà egizia, il gatto veniva venerato e rappresentato, bellissimo e regale, in numerosi manufatti ed opere d’arte. Sono tante le antiche statuette feline provenienti dall’Antico Egitto: alcune di queste erano oggetti votivi, altre delle vere e proprie urne per piccole mummie di gatti. Quella in foto è una statuetta bronzea databile al periodo 722-332 a.C, conservata oggi al Museo Egizio di Torino. Gatto della Casa del Fauno Su un pannello musivo rinvenuto della casa del Fauno di Pompei, risalente al II secolo a.C., oggi al Museo Archeologico di Napoli, un piccolo gatto, in una forma antica di natura morta, azzanna un volatile per divorarlo. Piccolo e agile, il felino di epoca romana sta in realtà rubando dalla dispensa la cacciagione, ma è qui rappresentato con occhi dolci e con tenerezza che suggeriscono l’amore e l’indulgenza per il gatto, ormai già animale domestico. Trittico del Giardino delle Delizie – Hieronymus Bosch Un po’ grottesco e buffo, il gatto del pittore fiammingo Bosch ha appena catturato un rettile e lo porta via stringendolo tra i denti. Il felino boschiano abita il Paradiso Terrestre: l’artista lo rappresenta infatti nell’Eden del Trittico del Giardino delle Delizie (1480-1490), al Museo Prado di Madrid, proprio vicino alle figure di Adamo, Dio ed Eva, a rappresentare probabilmente la tentazione, in quanto nel Medioevo il gatto era associato a figure diaboliche.
Le Chat Noir, il gattino di un mosaico pompeiano, i gatti teneri degli Impressionisti o quelli naif di Andy Warhol: dall’antico al contemporaneo, il gatto è stato protagonista di grandi opere. Scopriamo insieme alcuni dei gatti più belli e famosi dell’arte.
Siamo andati al Parco Archeologico di Paestum dove da meno di due settimane si è insediato il nuovo direttore Gabriel Zuchtriegel che fa parte della squadra dei venti direttori dei principali musei italiani, scelti con la procedura di selezione internazionale. Proprio a lui abbiamo chiesto di commentare la polemica sui direttori stranieri scoppiata questa estate dopo la pubblicazione delle nomine: “Non mi sento straniero – ci ha raccontato Zuchtriegel – ho svolto in Italia parte della mia formazione e lavoro qui già da diversi anni, prima all’Università in Basilicata e poi a Pompei. Rispetto alla polemica io credo che sia un fatto positivo, indice di un interesse molto forte verso i musei e i suoi direttori per questo ringrazio tutti quelli che hanno partecipato al dibattito”. Gabriel Zuchtriegel, 34 anni, è un archeologo tedesco di Weingarten, nel Baden-Wurttemberg, Germania del sud. È stato professore a contratto di archeologia e storia dell'arte greca e romana nell'Università della Basilicata dove ha condotto un progetto di ricerca ad Heraclea, nel metapontino. Dal 2015 ha lavorato come archeologo nella segreteria tecnica del Grande progetto Pompei. Tra le novità annunciate dal nuovo direttore quella di “aprire almeno uno dei templi del Parco Archeologico, oggi visitabili solo dall’esterno, anche all’interno per renderli fruibili a tutti offrendo un’esperienza unica ai visitatori”. Un altro aspetto a cui il neo direttore sembra tenere molto è quello di “raccontare la storia post antica di Paestum, quella medievale, il grand tour fino allo sbarco degli alleati. Questo è un sito molto importante, unico nel mediterraneo, per la riscoperta dell’antico”. Un altro aspetto che Zuchtriegel ci ha tenuto a ricordare è quello legato alla didattica: “Bisogna ripensarla mettendosi nei panni dei bambini. Io ho dei figli piccoli e voglio che prima di tutto loro possano fruire di questo splendido sito. In generale la comunicazione museale fino a poco fa è stata sempre pensata per una élite, scritta da archeologi per altri archeologi. Dobbiamo ribaltare questo paradigma e rendere sia il Museo sia il Parco accessibile a tutti”. Tra i problemi attuali evidenziati dal neo direttore ci sono quelli legati alle strutture “infiltrazioni, problemi di illuminazione, da risolvere subito per mettersi al passo con i grandi musei internazionali. Ma anche la comunicazione internet: fino ad oggi il sito di Paestum era solo in italiano, stiamo subito aggiornando anche in inglese e abbiamo già creato una fanpage su facebook poiché qui a Paestum vengono visitatori da ogni parte del mondo”.
Appena insediato alla guida del Parco Archeologico di Paestum, Gabriel Zuchtriegel è un archeologo tedesco trentaquattrenne a cui spetta il compito di rilanciare l’immagine di uno dei siti più importanti dell’intero Mediterraneo. Lo abbiamo incontrato e vi raccontiamo con una videointervista i suoi progetti.
Meno di un mese fa era già tutto pronto per l’arrivo di Diamante, la seconda bambina concepita da Michela Quattrociocche e dal marito Alberto Aquilani. La piccola chiamata con il nome di una canzone di Zucchero è finalmente nata oggi, per la gioia dell’attrice che, subito dopo la fatica del parto, ha dato l’annuncio della nascita via Instagram. La notizia è trapelata da pochissimo, sono stati proprio i neo genitori a voler tenere informati i fan che da anni li seguono attraverso i loro profili social. È soprattutto Michela a interagire con il pubblico e a postare su Instagram foto tratte dalla loro quotidianità. Dolcissima la didascalia postata dalla Quattrociocche insieme alla prima immagine della mano minuscola della sua bambina: È poi sei arrivata tu, la mia Diamante.
Michela Quattrociocche e Alberto Aquilani sono diventati genitori per la seconda volta. È nata oggi Diamante, l’ultima bambina nata dal loro matrimonio.
Laura Pergolizzi, meglio nota nel mondo della musica con l'acronimo LP, non ha probabilmente il physique du rôle delle popstar che riempiono quotidianamente le pagine del gossip più di quelle musicali, però è riuscita, nonostante ciò, a far sì che la sua "Lost On You" diventasse una delle sorprese di questa estate musicale. Lo potremmo definire tormentone se questa parola ormai abusata non portasse automaticamente a pensieri sterotipati in negativo, all'idea di canzoni mordi e fuggi, buoni solo per una stagione e poi da buttare: una one hit wonder, per usare un altro termine comune per chi si occupa di musica. LP, infatti, ha tutte le caratteristiche per non restare la cantante da una sola canzone famosa, anzi. Non altissima, molto magra, androgina, con i tratti del volto molto marcati e capelli riccissimi, LP ti rapisce appena la vedi e ti lascia stupefatto appena apre la bocca e attacca a cantare. Ukulele alla mano, sorriso sempre stampato in faccia, quello di chi su quel palco sa come ci si diverte, e una serie di canzoni – e cover – in grado di mandarti ko al primo ascolto e piazzarsi in testa in un istante. L'Italia l'ha scoperta questa estate grazie al singolo che ci ha accompagnato in questi mesi e che questa settimana è salito in testa alla classifica delle canzoni più passate dalle radio indipendenti italiane, dimostrando che chi ci aveva scommesso qualche mese fa aveva ragione. Ma quella sulla cantante di origini napoletane non era propriamente una scommessa ad occhi chiusi, visto il suo passato sia nelle vesti di cantante che di autrice per altri. "Into the wild" aveva posto le basi per una carriera che sta pian piano trovando sempre più successo, ma LP è anche dietro a successi cantati da gente come Rihanna e Rita Ora: per la cantante di origini delle Barbados, infatti, ha scritto "Cheers (Drink to That)", Shine Ya Light" per l'inglese, ma ha crediti anche in canzoni di artisti che vanno dai Backstreet Boys a Cher e Christina Aguilera. Nel frattempo ha pubblicato tre album Heart-Shaped Scar (2001), Suburban Sprawl & Alcohol (2004) e Forever for Now (2014) che è stato l'album che ha svoltato il suo sound, indirizzandolo definitivamente verso lidi più pop ("Sono affascinata dal pop e lo sono sempre stata" ha detto in un'intervista). La conquista definitiva, almeno per chi scrive, è avvenuta una sera di giugno, quando la cantante americana si è ritrovata quasi per caso a Napoli, durante un mini tour promozionale in Italia. Dico per caso, perché è stata Kiss Kiss a far sì che la cantane non si fermasse a Roma, ma proseguisse verso la città alla quale è legata a doppio filo. Un pubblico volutamente poco numeroso, un'ambientazione intima, qualche problema tecnico che nonostante tutto non ha rovinato un set di 4 canzoni che comprendeva anche il singolo e una versione intensa di "Halo", il successo di Beyoncé che è anche uno dei suoi cavalli di battaglia tra i pezzi che ama rifare. Scatenata sul palco col suo ukulele e accompagnata dal chitarrista Trevor Menear LP si muoveva come se si trovasse sul palco di un qualunque festival all'aperto, ma con la possibilità di guardare negli occhi il suo pubblico e giocarci. Lo ammetto, se c'è una cosa di cui mi pento è stato dover fuggire subito dopo il miniset, senza poterci fare due chiacchiere, ma non prima di averla potuta ringraziare per quella performance. Il minimo.
Una delle canzoni che ha segnato questa estate msuicale è senza dubbio “Lost on You”, la canzone di LP, cantante americana di origini italiane che in passato ha scritto anche successi per Rihanna e Rita Ora.
Per la prima volta nella storia potrebbe essere stata osservata la nascita “in diretta” di un buco nero o di una stella di neutroni, le ipotesi più probabili per spiegare un insolito evento astronomico osservato nel giugno 2018, un'intensa esplosione nello spazio conosciuta col nome di “the Cow”, la Mucca. A suggerirlo un team di ricerca internazionale guidato da scienziati dell'Università Northwestern di Evanston, Stati Uniti, che hanno collaborato con i colleghi di numerosissimi istituti, osservatori e atenei di tutto il mondo, tra i quali l'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e l'Università degli Studi di Bologna. Una “Mucca” spaziale. Gli autori della ricerca, coordinati dalla dottoressa Raffaella Margutti, ricercatrice del Center for Interdisciplinary Exploration and Research in Astrophysics (CIERA) e del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell'ateneo dell'Illinois, come tutti gli appassionati di astronomia rimasero affascinati innanzi all'insolita esplosione spaziale, catturata dai telescopi gemelli Atlas alle Hawaii il 17 giugno 2018. Fu infatti dalle 10 alle 100 volte più brillante di una classica supernova (un'esplosione stellare), inoltre apparve e scomparve molto più velocemente di questi fenomeni e raggiunse il suo picco energetico in appena un paio di settimane. Fu così luminosa che gli scienziati inizialmente pensavano potesse provenire persino dalla Via Lattea, tuttavia i calcoli eseguiti in seguito determinarono l'origine nella galassia nana CGCG 137-068, a 200 milioni di anni luce dalla Terra. L'insolito fenomeno venne chiamato tecnicamente At2018cow, che gli astrofisici hanno subito ribattezzato in “the Cow”, la Mucca, appunto. Lo studio. Puntando il misterioso oggetto celeste con una moltitudine di telescopi (sia spaziali che terrestri), radiotelescopi e altri raffinati strumenti gli scienziati hanno potuto cogliere diverse informazioni interessanti, grazie alle osservazioni condotte nelle lunghezze d'onda di tutto lo spettro elettromagnetico, dai raggi gamma alle onde radio. La rilevazione di idrogeno ed elio, ad esempio, ha fatto escludere a Margutti e colleghi la possibilità che potesse trattarsi della fusione di due oggetti super densi e compatti come due stelle di neutroni. La rilevante e movimentata emissione di raggi X, invece, come suggerisce la dottoressa Giulia Migliori dell'INAF, potrebbe provenire direttamente dalla sorgente che alimenta la “Mucca”, di conseguenza potrebbe trattarsi proprio della nascita di un buco nero o di una stella di neutroni.
Un team di ricerca internazionale guidato dall’astrofisica italiana Raffaella Margutti ha determinato che l’esplosione spaziale nota come la “Mucca”, osservata per la prima volta nel giugno del 2018, potrebbe rappresentare la nascita di un buco nero oppure quella di una stella di neutroni. L’esplosione è stata dalle 10 alle 100 volte più brillante di una tipica supernova e presenta diverse anomalie.
A meno di due mesi dagli MTV Europe Music Awards 2012, il sito della manifestazione rende già noti quali saranno tutti gli artisti che concorreranno al fine di guadagnare uno o più titoli. In sfida l'uno contro l'altro nella kermesse ospitata a Francoforte domenica 11 novembre, i più grandi nomi della musica europea e non solo dovranno dar vita a uno spettacolo sensazionale, volto a bissare il successo già raccolto con la diretta degli MTV VMA 2012. Tantissime le star in gara, prima tra tutte la splendida Rihanna che ha già raccolto ben 6 nomination in diverse categorie. A seguire Taylor Swift con cinque candidature alla quale succedono subito dopo l'idolo delle teenager Justin Bieber e Katy Perry con ben 4 nomination. Ecco quindi la lista competa degli artisti che parteciperanno alla manifestazione, suddivisi per categoria: Miglior canzone Carly Rae Jepsen – Call Me Maybe Rihanna feat. Calvin Harris – We Found Love Gotye – Somebody That I Used To Know Pitbull feat. Chris Brown – International Love fun. feat. Janelle Monáe – We Are Young Rivelazione 2012 Rita Ora fun. One Direction Lana Del Rey Carly Rae Jepsen Miglior interprete femminile Rihanna Katy Perry P!nk Taylor Swift Nicki Minaj Miglior interprete maschile Justin Bieber Kanye West Flo Rida Pitbull Jay-Z Miglior canzone pop Justin Bieber No Doubt Katy Perry Taylor Swift Rihanna Miglior performance dal vivo Taylor Swift Lady Gaga Jay Z & Kanye West Green Day Muse
Ecco la lista completa degli artisti che concorreranno per aggiudicarsi uno o più riconoscimenti in vista degli MTV EMA 2012. In testa la splendida Rihanna con ben sei nomination. A seguire, suddivisi in categorie, tutti i più grandi nomi della musica europea.
Eros Ramazzotti e Marica Pellegrinelli si stanno godendo le vacanze a Miami. In particolare, le fatiche sono terminate soprattutto per il bell'Eros che ha terminato il tour "Perfetto", quindici mesi in giro per il mondo non sono cose da poco. Si gode il sole, si gode la bella moglie Marica Pellegrinelli, si gode i figli che la modella gli ha dato, i piccoili Gabrio Tullio e Raffaela Maria. È stato il settimanale "Diva e Donna" a ritrarre la coppia in vacanza. In edicola questa settimana, la rivista di gossip mostra la bella modella con un bikini in fantasia che esalta le sue splendide forme. Eros Ramazzotti, da quando ha sposato Marica Pellegrinelli, è come rinato. È tutto davvero "Perfetto", come il tour. E il prossimo anno potrebbe riservare diverse sorprese alla famiglia Ramazzotti-Hunziker con Aurora Ramazzotti che, dopo aver terminato la seconda edizione del suo Daily Factor per X-Factor, punterebbe a quel famoso duetto con papà. In una recente intervista al Corriere della Sera, Aurora Ramazzotti aveva dichiarato di essere pronta a cantare con il padre: L’ho sognato tante volte. Mi piacerebbe con ‘Amore contro', che è nelle mie corde. Amo cantare, ma non so se potrei reggere un palco. E comunque dovrebbe volerlo lui per primo.
Eros Ramazzotti e Marica Pellegrinelli si stanno godendo le vacanze a Miami insieme a Gabrio Tullio e Raffaela Maria. Terminato il tour, per Eros è ancora tutto “Perfetto”.
"Ricordo quando il futuro riguardava il lasciare la terra in un noioso razzo o in una singola capsula. Gli scienziati stavano inseguendo il sogno di vivere in un buco sulla luna o costruire insediamenti in un deserto di Marte. L'idea del futuro ci suonava eccitante, sembrava l'unica idea possibile … chi poteva biasimarci? quella era l'unica visione del futuro che ci veniva fornita.", così il designer Eugen Quitllet presenta il suo ultimo progetto. Si chiama GalaXsea ed è la prima barca solare stampa in 3D nello spazio per lo spazio. Si tratta proprio di una barca a vela ma non è destinata ai nostri mari bensì a viaggi nello spazio. Il futuro è molto più vicino di quel che pensiamo. E nel futuro lo spazio sarà la prossima "terra" da conquistare. Così dal mondo del design, il più visionario, arrivano soluzioni per viaggi nello spazio come il primo hotel spaziale dove soggiornare. Eugen Quitllet ha disegnato la prima barca solare stampa in 3D nello spazio per viaggi nello spazio. Il nome GalaXsea gioca con la crasi tra galassia e mare perché l'imbarcazione ideata da Quitllet serve a navigare nello spazio a bordo di una nuova tipologia di piattaforma prodotta con lo stesso processo che la natura utilizza per creare esoscheletri e altre strutture come lumache e conchiglie. Il processo di stampa 3D usato passa da duro a morbido senza transizione fisica.
Lo Spazio non è più un limite ormai. I viaggi nella galassia possono essere il futuro prossimo non così lontano e c’è chi inizia a disegnare veicoli per spostarsi tra i pianeti e nell’atmosfera come Eugen Quitllet che ha progettato la prima barca a vela solare stampata in 3D per spostarsi nello spazio.
Dimenticate le tradizionali case giapponesi col tetto inclinato, le pagode o altre costruzioni del genere, in provincia di Hiroshima, in Giappone, sta facendo letteralmente impazzire tutti i passanti la nuova casa nella tranquilla cittadina giapponese che ha la forma di una busta di latte. Mirasaka è una tranquilla, anonima cittadina, che si distingue per le distese di campi e le abitazioni basse su due livelli, a circa un'ora e mezzo di distanza dalla stazione di Hiroshima in auto; ma una famiglia giapponese ha deciso di vivere qui in una casa che sembra un cartone di latte. La particolare abitazione sta diventando una vera e propria attrazione in città, attirando anche la stampa nazionale ed internazionale, sussulti di sorpresa e applausi entusiasti. La casa di Mirasaka riproduce la busta della "Mainichi Gyunyu", un marchio giapponese di latte molto diffuso nel paese. L'edificio rosso, bianco e blu spicca tra le altre case della zona. La famiglia che ci abita ha deciso di costruire una casa dalla forma così bizzarra perché la propria azienda è proprio specializzata nella vendita del latte "Mainichi Gyunyu". L'edificio a forma di cartone di latte ospita infatti il negozio di latte a conduzione familiare della famiglia giapponese che vive all'interno della casa e da qui vende prodotti lattiero-caseari all'intero quartiere.
Sembra uscita da un cartone animato questa casa di Hiroshima con la forma di una busta di latte ma ci vive una vera famiglia giapponese: ecco perché.
Marco Predolin fuori dal Grande Fratello Vip, escluso dal gioco per un'imprecazione pronunciata involontariamente in diretta. Non è la prima volta che un caso simile si verifichi in un reality show in Italia e la reazione delle produzioni è sempre stata rigida e intransigente. Nessuna elasticità verso la bestemmia e d'altronde è lo stesso contratto firmato dai partecipanti a dimostrare che su questo punto non si fanno sconti: se imprechi, sei fuori. Tralasciando ogni tipo di considerazione etica sulla doppia morale del Grande Fratello Vip rispetto all'intransigenza su una bestemmia e la tolleranza parallela su discorsi omofobi e scene poco edificanti (ne ha già parlato Gennaro Marco Duello), c'è una questione formale, legale, che va aldilà della sensibilità comune e spinge a soffermarsi ulteriormente su quanto accaduto ieri al Grande Fratello Vip. La bestemmia, sebbene al Grande Fratello Vip venga considerata come il più imperdonabile degli scivoloni, fuori dalla Casa non costituisce più un reato da diversi anni. O, perlomeno, non dal punto di vista penale. Lungi da noi giustifacare gli atteggiamenti di Predolin o renderlo un martire, ma a minuziosità si risponde con pignoleria. Va innanzitutto precisato che la connotazione giuridica della bestemmia non è in linea con il parere di Alfonso Signorini rispetto alla questione. Rientrato in studio dopo l'esclusione, Predolin ha chiesto al pubblico se qualcuno conoscesse il significato della parola mannaggia, affermando che a suo modo di vedere la pronuncia di quel termine non corrispondesse ad una imprecazione. Ed ha quindi chiesto l'intervento del direttore di Chi, che partendo dal significato della parola, ha aggiunto una precisazione di carattere etimologico: "‘Mannaggia' vuol dire etimologicamente ‘male ne abbia', che significa maledetto, applicato al nome di un santo e di una divinità, equivale a un'imprecazione". In Italia l'imprecazione ha sempre rappresentato una manifestazione di grande disvalore sociale e continua a farlo ancora oggi. Eppure pronunciare una bestemmia in pubblico ha rappresentato un comportamento penalmente rilevante sino al 30 dicembre 1999, ovvero fino all'entrata in vigore del decreto legge numero 55/1999 che, con l'articolo 57, ha depenalizzato tale fattispecie. Da allora, per quanto la rilevanza non sia scemata del tutto, la bestemmia viene trattata in termini giuridici per via amministrativa e non più penale. Chiunque bestemmi in pubblico, questo significa anche sui social network, è soggetto ad una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra 51,00 euro e 309,00 euro. C'è un dettaglio ancora più curioso, che riguarda naturalmente l'aspetto strettamente giuridico della questione. Perché se la sensibilità comune ritiene oltraggiosa qualsiasi frase offensiva inerente la Madonna, è altrettanto vero che da un punto di vista meramente giuridico l'ordinamento italiano non include tra le bestemmie le imprecazioni verso la madre di Gesù e i santi. Il dettaglio si trova nel passaggio che afferma come "Chiunque pubblicamente bestemmia, con invettive o parole oltraggiose, contro la Divinità, è punito con la sanzione amministrativa da euro 51 a euro 309". La "divinità", appunto, quale la Madonna e i santi non sono. La logica vuole, dunque, che se l'offesa è rivolta alla Madonna e i santi, che sono simboli e persone, ma non Divinità, la bestemmia non c'è. Dunque quello di Predolin non è, tecnicamente, un atto di blasfemia. A fare scuola, nel 2007, è stato il caso relativo alle accuse di vilipendio all'associazione gay bolognese "Carni Scelte", alla quale era stato contestato dal deputato di Forza Italia Fabio Garagnani di aver titolato uno spettacolo teatrale ("La Madonna piange sperma") con un'imprecazione. Il gip Enrico Di Nicola decideva tuttavia di archiviare il caso con la motivazione secondo la quale "Per il codice la bestemmia è tale solo se indirizzata a santità o divinità e la Madonna, per i teologi, non rientra in nessuna di queste categorie". Il riferimento di Di Nicola era proprio alla sentenza 440 della Corte Costituzionale datata 18 ottobre 1995, che modificava l'articolo 724, comma primo, limitando di fatto il reato di bestemmia a chi oltraggia la "divinità". La vicenda è raccontata dettagliatamente in un articolo del Corriere della Sera di quell'anno. Marco Predolin, squalificato dal Grande Fratello Vip nel corso della quarta puntata del programma, è stato appunto accusato di aver bestemmiato. Diversi video pubblicati sui social e tratti dalla diretta del reality, documentano come, in effetti, il conduttore de Il Gioco delle coppie si sia lasciato scappare un insulto alla Madonna, probabilmente involontario, durante una conversazione con Onestini e Gianluca Impastato. Una frase esplicita che ha portato alla sua "condanna" e alla decisione inderogabile della produzione di escludere dalla Casa il conduttore televisivo.
Il GfVip non fa sconti al conduttore, escludendolo dopo un’imprecazione verso la Madonna. A voler essere pignoli però, dal punto di vista giuridico è ritenuto blasfemo solo l’insulto alla Divinità, quale la Madonna non è. Inoltre la blasfemia in Italia non è più un reato penale dal 1999, può comportare unicamente un’ammenda di tipo amministrativo.
E' ufficialmente cominciata la stagione dei matrimoni e sono diverse le star che convoleranno a nozze proprio nei prossimi giorni. Dopo le nozze di Harry e Meghan, toccherà infatti anche a due coppie del mondo dello spettacolo italiano, Chiara Ferragni e Fedez e Daniele Bossari e Filippa Lagerback. Questi ultimi si sono fidanzati quando il presentatore era nella casa del Grande Fratello Vip e da allora hanno fatto il possibile per organizzare una cerimonia di nozze da urlo. Ecco tutti i dettagli sul ricevimento che ancora nessuno conosce. 1. Si svolgerà a Varese – Filippa Lagerback e Daniele Bossari diventeranno marito e moglie durante una cerimonia civile che si svolgerà l'1 giugno a Varese. Gli amici e i parenti sono invitati tutti a Ville Ponti, un complesso da 56.000 metri quadri con tre dimore storiche e una vista mozzafiato sulla collina di Biumo Superiore. 2. Come sarà l'abito da sposa di Filippa? – L'abito da sposa di Flippa Lagerback è stato realizzato da Enzo Miccio in collaborazione con un atelier pugliese e sarà raffinato, elegante e con un lungo strascico. La presentatrice svedese non ha rivelato altri dettagli, ha solo comunicato che rispecchierà a pieno il suo carattere semplice e riservato. 3. Stella Bossari sarà damigella d'onore – Stella Bossari, la figlia 15enne della coppia, non poteva che essere la damigella d'onore del matrimonio. Cosa indosserà? Un abito disegnato appositamente per lei dal wedding planner. Gli unici ad averlo già ammirato sono la mamma e il papà che sono scoppiati in lacrime quando hanno visto la ragazza in versione tanto elegante. 4. Gli sposi non vogliono regali – Una delle questioni che preoccupa maggiormente gli invitati a un matrimonio è la scelta del regalo. Filippa e Daniele, però, hanno preso una decisione drastica: alle loro nozze non ci saranno né doni né bomboniere. Non è un caso che nell'invito abbiano scritto: “Il vero regalo è che siate accanto a noi”. 5. Il tema della cerimonia – I due futuri sposi hanno scelto anche un tema per il loro ricevimento, la storia di "Alice nel paese delle meraviglie" ma in chiave ironica. Di sicuro, dunque, tutti gli invitati si troveranno a vivere in un'atmosfera magica e divertente. 6. Come sarà il vestito dello sposo? – Daniele Bossari ha dimostrato di essere un'icona di stile durante le sue ultime apparizioni televisive e anche al matrimonio cercherà di puntare tutto sull'eleganza. Indosserà un completo firmato Etro decorato in modo molto particolare, cioè con dei simboli esoterici. 7. Chi saranno i testimoni? – In un matrimonio non possono mancare i testimoni, solitamente amici stretti o parenti dei due sposi. Filippa Lagerback ha scelto di avere al suo fianco Barbara Snellenburg e Monica Schlösser, mentre Daniele ha voluto Lorenzo Flaherty, conosciuto nella casa del Grande Fratello e l’amico d’infanzia Giuseppe.
Dopo essersi fidanzati ufficialmente al GF Vip, Daniele Bossari e Filippa Lagerback convoleranno a nozze il prossimo 1 giugno. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul loro grande giorno, dall’abito da sposa alle bomboniere, fino ad arrivare alle fedi.
In Iraq è una delle più note cantanti pop, ma il suo ultimo videoclip ha innalzato un incredibile polverone tra le frange estremiste islamiche del paese. Mzhden Slih, popstar di origini curde, nel video del suo ultimo brano "Padasht" ("messaggio di passione" in curdo), in alcune scene appare completamente nuda con indossa solo un pupazzo di peluche. I fondamentalisti islamici non sono stati a guardare, accusando la ragazza di aver violato i valori e le tradizioni del popolo curdo, arrivando a minacciarla di morte. Mzhden ha denunciato il fatto al sito Al-Sumaria News, chiedendo a tutte le emittenti via satellite dello stato musulmano di trasmettere il videoclip. "Subito dopo la diffusione del mio video su YouTube – ha detto – ho ricevuto una serie di telefonate intimidatorie nelle quali venivo incriminata di aver violato le tradizioni del popolo curdo per come sono apparsa nel video". La cantante si dice delusa in particolare dal fatto "di aver sentito da alcuni amici che ci sono gruppi di militanti i quali starebbero preparando una manifestazione contro questo mio lavoro artistico". Ma lei non demorde perchè convinta "di ciò che ho fatto perché la mia filosofia non e' quella di voler essere immorale ma di voler realizzare una società curda aperta e trasparente e per questo continuerò a lavorare in questo senso".
Il video di Mzhden Slih, 28 anni, è uno dei più cliccati in questo momento. Su Facebook la cantante ha un profilo con circa 6mila fan.
Due grandi nomi in due giorni, due generazioni diverse accontentate e altri headliner da annunciare per il Firenze Rocks, il festival che si terrà dal 13 al 16 giugno 2019 alla Visarno Arena di Firenze e che negli anni scorsi ha esibirsi artisti del calibro di Guns ‘N’ Roses, Aerosmith, Eddie Vedder, Foo Fighters, Ozzy Osbourne, Iron Maiden e System of A Down. Se oggi alla Visarno Arena è stato annunciato Ed Sheeran, che suonerà a Firenze il prossimo 14 giugno, ieri erano stati annunciati i The Cure. La band capitanata da Robert Smith è stata il primo grande annuncio per quello che in questi ultimi anni si è affermata come una delle rassegne più attese della primavera/estate italiana e che vedrà la band esibirsi domenica 16 giugno per un unico grande concerto in Italia. E anche quest'anno, quindi, visti i primi annunci si prospetta un'annata importante. Per quanto riguarda l'acquisto dei biglietti, gli organizzatori fanno sapere che "per la giornata di domenica 16 giugno del festival, prodotto e organizzato da Live Nation Italia, saranno disponibili in anteprima esclusiva tramite l’APP ufficiale di Firenze Rocks a partire dalle ore 11.00 di martedì 2 ottobre 2018; la messa in vendita generale dei biglietti partirà invece dalle ore 12.00 di mercoledì 3 ottobre su www.ticketmaster.it, www.ticketone.it e in tutti i punti vendita autorizzati".
Sono stati i The Cure, la storica band guidata da Robert Smith, il primo nome annunciato per lanciare il Firenze Rocks 2018, il festival che si terrà a Firenze il prossimo giugno e che vedrà esibirsi anche Ed Sheeran. La band inglese si esibirà domenica 16 giugno per un unico grande concerto nel nostro Paese.
“La scuola più pazza del mondo” è il lungometraggio d’animazione del regista Takekiyo Hitoshi, basato su un cortometraggio che lo stesso regista ha realizzato per un canale di video musicali. La storia è incentrata sulle avventure di tre piccole pesti alle prese con scheletri, modelli anatomici, conigli, mafia e vari mostriciattoli. Diciamo che, Hitoshi ha prodotto un film d'animazione non proprio adattissimo ai più piccoli, ma l'originalità e il plot simpatico lo rendono veramente imperdibile. La pellicola arriverà nelle nostre sale dopo aver conquistato il Giappone e la potremo vedere a partire dal 27 febbraio 2014. Alla scuola elementare Saint Claire, l'attenzione di tutti viene attirata dalla temeraria Mako, dalla cinica Miko e dall'eccentrica Mutsuko, tre bambine pestifere che sono chiamate "Ma mi mu". Passando per l'aula di scienze, le tre trovano Kun, un modello anatomico, e vedendolo nudo decidono di "vestirlo" a modo loro. A mezzanotte esatta Kun, che di giorno non può muoversi, prende vita e giura vendetta nei confronti delle ragazzine, facendosi aiutare dall'amico scheletro Goth.
Tre piccole pesti alle prese con mostriciattoli, scheletri e un modello anatomico sono le protagoniste di questo film d’animazione giapponese che ha già conquistato tutto il mondo.
"Alexa attenta che cadi" oppure "Alexa attenta che si rompe" sono frasi che nel Regno Unito cominciano a sentirsi sempre meno. Il motivo è semplice: negli ultimi due anni si è spesso scelto di non usare il nome Alexa per le nuove nate per evitare che il nome venga confuso con l'altoparlante intelligente di Amazon che, appunto, si chiama Alexa. A certificare questo dato è stato l'Ufficio di Statistica Nazionale del Regno Unito (ONS) il quale ha scoperto che nel 2018 il nome Alexa si è dimezzato rispetto al 2017, un periodo che corrisponde ad una maggiore diffusione nel Regno Unito dello smart speaker di Amazon. Per dare qualche dato, nel 2017 il nome Alexa era stato dato a 301 nuove nate mentre nel 2018 si è registrato un tracollo con solo 118 bambine chiamate Alexa. Di converso, aumenta la diffusione del nome Olivia e della versione maschile Oliver. Che la tecnologia potesse influenzare la vita di tutti i giorni era ormai chiaro, ma che arrivasse a influenzare anche la scelta dei nomi da dare ai figli era davvero poco probabile. Eppure è quello che sta accadendo nel Regno Unito. Sono sempre meno le nuove nate che si chiamato Alexa per evitare che questo nome possa confondersi con Alexa di Amazon, lo smart speaker che in UK è molto diffuso e che utilizza proprio la parola "Alexa" come input di attivazione. Per evitare che una frase rivolta alla figlia possa trasformarsi in una domanda o, peggio ancora, in una richiesta all'altoparlante intelligente di Amazon, allora si preferisce usare meno il nome, virando su un nome sicuro come Olivia o Oliver al maschile.
Negli ultimi due anni si è usato sempre meno il nome Alexa per le nuove nate nel Regno Unito per evitare che il nome venisse confuso con l’altoparlante intelligente di Amazon che, appunto, si chiama Alexa. A certificarlo è l’Ufficio Nazione di Statistica del Regno Unito (ONS).
Tutti conosciamo quando è arrivato il momento di gettar via il latte o i medicinali perché la loro data di scadenza è ben stampata sulle confezioni; ma per quanto riguarda i mobili di casa, dove non esiste data di scadenza, come si fa a sapere la loro aspettativa di vita? In realtà, anche se non è stampata né indicata, gli arredi hanno tutti una durata massima. Mentre per gli elettrodomestici o per gli accessori più tecnologici può essere facile capirlo perché si rompono o iniziano a manifestare i primi segni di inefficienza in modo evidente, con un divano o una sedia il discorso è un po' più difficile La maggior parte delle persone pensa che i mobili debbano durare 20 anni o anche per l'eternità. E sicuramente a tanti sarà capitato di andare ad acquistare un divano sentendosi rassicurare sulla sua longevità: "Sarà stanco di quel tessuto molto prima che si consumi la struttura del divano". Ma, sarà una sorpresa scoprire che la maggior parte degli arredi ha una durata di vita media. Tutti i giorni siamo circondati da oggetti, utili, amati, odiati, di lusso o decadenti. Spesso ci affezioniamo a certi oggetti, altre volte non possiamo permetterci di sostituirli, ma come tutto nella vita, anche gli arredi e accessori di casa hanno una durata limitata. A volte l'indicazione viene fornita nel manuale d'istruzione e manutenzione, altre volte è utile sapere che: Il materasso va cambiato dai 5 ai 10 anni a seconda che sia a molle, di lattice, di memory foam o ad acqua. Bisogna però fare una distinzione tra longevità e durata del materasso: "Longevità" o "vita" si riferisce alla lunghezza della vita utile di un materasso, cioè quanto tempo mantiene almeno una parte della sua comodità e il sostegno originale. Durata fa riferimento a "durabilità" che si riferisce al modo in cui un materasso può resistere deterioramento, arrivando a pezzi o rotto". Scegliere il materasso con cura è indispensabile a garantirsi un ottimo riposo: bisogna quindi sapere che i materassi più duraturi (questo però non vuol dire che siano i più longevi) sono generalmente quelli ad aria che vanno cambiati dopo 8-10 anni; seguono quelli ad acqua che durano fino a 8 anni; i memory foam e i materassi in lattici andrebbero cambiati dopo 5-6 anni; tutti gli altri, come il futon, resistono almeno fino a 5 anni di vita. Insieme al letto la cucina è sicuramente l'elemento di casa che conosce maggior usura. Secondo la ricerca KFA – Kitchen Furniture and Appliances, un sistema di indagini al servizio dell’industria degli elettrodomestici da cucina, ha evidenziato che in media le cucine sostituite, cioè quelle rottamate o semplicemente soppiantate da nuovi modelli in casa, hanno una vita di circa 20 anni. Per garantire la buona durata di una cucina però bisogna innanzitutto seguire il manuale di uso e manutenzione. Quando si acquista una cucina, più della marca e del prezzo, bisognerebbe andare a controllare le caratteristiche di cerniere e meccanismi, delle cappe e dei lavelli. ad esempio le cerniere dovrebbero essere collaudate per almeno 60mila cicli di apertura; i cassetti a circa 20mila cicli d'uso che corrispondono a circa 10 anni di durata; i pensili dovrebbero poter sopportare fino a 70 chili di peso di tenuta; etc. Queste informazioni sono riportate sulle schede tecniche fornite nei manuali di istruzioni. La vita media di un tappeto cambia in base alla fattura dell'oggetto. Tutti sappiamo che esistono diversi tipi di tappeti, industriali, artigianali, fatti in serie o a mano, di cotone, lana o seta. La fattura ed il tessuto variano di tanto la durata di un tappeto e a differenza di una cucina, spesso il costo di un tappeto può essere indicativo: per quelli più economici la durata media sarà tra 1 e 5 anni; un tappeto di medio valore potrà essere cambiato dopo 5 massimo 15 anni di vita; i tappeti di fascia alta hanno inevitabilmente una durata maggiore che va dai 15 ai 25 anni. Ovviamente stiamo parlando sempre di accessori e arredi di uso quotidiano perché quando si fa attenzione a non sottoporre a troppa polvere e parassiti il tappeto e si ha un'ottima manutenzione del tessuto si può garantire anche una durata prolungata e non calcolabile. Generalmente gli imbottiti, con i quali si indicano sia divani che poltrone, sono tra gli arredi che hanno un'aspettativa di vita più lunga a livello strutturale. Quando infatti lo scheletro dell'arredo, che sia in legno o in metallo, risulta rivestito dal tessuto si logora con maggiore difficoltà. In questi casi poi fa molta differenza la qualità dei materiali utilizzati e certificati dalle garanzie dei prodotti. Orientativamente, in base anche all'uso che si fa del divano o della poltrona e alla loro posizione in casa o altrove, la durata media di un imbottito varia dai 7 ai 15 anni di vita. Bisogna fare attenzione alla garanzia di qualità dei prodotti, fornita per legge dall'azienda, si riferisce alla struttura di divani e poltrone e non al tessuto che invece si logora più facilmente e potrebbe richiedere di essere cambiato con maggiore frequenza. Anche l'imbottitura ha un discorso a Sè perché dipende dalla frequenza di utilizzo dell'arredo: generalmente quando imbottitura e rivestimento sono rovinati, conviene sempre sostituire il divano o la poltrona piuttosto che farli riparare. A tal proposito viene incontro alle famiglie italiane il "Bonus mobili" prorogato al 2017 quando si acquista un arredo nell'ambito di una ristrutturazione di casa. Costantemente a contatto con polvere e altri parassiti dell'aria, i cuscini, se non sono regolarmente puliti, dovrebbero essere sostituiti dopo 6 mesi. La loro durata media però è in genere di 3 anni, purché se ne abbia cura. Gli acari della polvere, anche se non li notiamo, si annidano facilmente ai tessuti e all'interno dei cuscini. Il contatto con la polvere può causare diverse malattie negli essere umano. Bisognerebbe dunque lavare periodicamente le federe dei cuscini e cambiare o lavare, quando ne viene indicata la possibilità, ogni sei mesi l'imbottitura interna del cuscino. Il tappeto del bagno è quello che viene usato con maggior frequenza in bagno e che viene a contatto con un maggior numero di acari, parassiti e sporcizia. Per garantire una maggiore qualità ed efficienza dello stuoino bisognerebbe cambiarlo ogni 1-2 anni, in modo da dare sempre una sensazione di freschezza e pulizia in bagno.
Per quanto tempo pensi che un divano possa restare in casa? Quando bisogna cambiare il materasso? Qual è la vita media di una cucina? Forse non lo sai ma è giunto il tempo di sostituire alcuni oggetti: ecco come fare per capirlo.
"Il Consiglio dei Ministri è convocato in data odierna alle ore 19,00 a Palazzo Chigi, per l’esame di provvedimenti urgenti in materia finanziaria". Con una breve nota la Presidenza del Consiglio dei Ministri ufficializza la convocazione di un'assise mai così attesa e potenzialmente decisiva anche per il futuro dello stesso Governo. Sul tavolo infatti ci saranno i contenuti della nuova manovra finanziaria approntata dal Ministro dell'Economia Giulio Tremonti e "presentata", sia pure in maniera sommaria e senza dettagli essenziali, alle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio di Camera e Senato in seduta congiunta. Un'audizione che ha scatenato una marea di polemiche, non soltanto da parte dell'opposizione. In effetti, se non sono certo passati inosservati i "modi" (più che la sostanza) con cui i principali politici dell'opposizione hanno commentato la relazione del "superministro", altrettanto rilevanti risultano i distinguo all'interno della maggioranza, che rivelano tensioni e distanze profonde che potrebbero avere clamorosi sviluppi nelle prossime settimane. Se l'impostazione tremontiana non convince la Lega Nord, allo stesso modo non entusiasma (per usare un eufemismo) nemmeno il gruppo direttamente riconducibile al Presidente del Consiglio. Tanto più che su alcuni punti la maggioranza sarà con ogni probabilità costretta a rimangiarsi "impegni categorici e promesse elettorali", sotto le pressioni di Bce e Commissione Europea. E' ad esempio il caso dell'ipotesi di una nuova patrimoniale, che è passata da "inaccettabile" a "dolorosa eventualità" fino ad arrivare a "scelta difficile ma probabilmente necessaria", come ammesso sia pure a malincuore e "fatto salvo un criterio di equità" dal segretario del Popolo della Libertà Angelino Alfano. L'ex Guardasigilli è peraltro reduce da un incontro mattutino al Quirinale, dove il Presidente della Repubblica sta continuando nel giro di consultazione dei principali leader politici e istituzionali (dopo gli incontri con Draghi e lo stesso Tremonti di ieri, ora è la volta di Gianfranco Fini).
Il titolare del Dicastero di via XX settembre nella bufera dopo l’audizione in Commissione. Attacchi dall’opposizione e scetticismo nella maggioranza, intanto restano oscuri molti punti della “nuova” manovra economica.
Kim Kardashian è una delle star più richieste al mondo e si è sempre distinta per la sua incredibile bellezza. Anche se di recente ha destato scalpore per essere apparsa in pubblico con un mini abito completamente sudato sotto il seno, ha dato prova di avere dei capelli tanto in salute da rimanere meravigliosi e fluenti anche di fronte alle tropicali temperature estive. Per la gioia delle sue followers, sui social ha rivelato qual è il segreto per raggiungere un risultato simile. Si tratta di alcune vitamine in pastiglie, chiamate SugarBearHair, che prende ben due volte al giorno. Non si tratta di farmaci ma di semplici pilloline verdi gommose che contengono biotina, acido eolico e vitamina D, tutti ingredienti perfetti per rendere i capelli forti, elastici, lunghi e lucenti. Certo, ci sarà bisogno di fare ugualmente una piega impeccabile per avere dei capelli ondulati come Kim ma, a giudicare dai risultati vantati da lei, le vitamine sembrano funzionare. Non è un caso che anche le sue sorelle abbiano sponsorizzato lo stesso prodotto sui social. Sia Kylie Jenner che Kloé Kardashian si sono infatti fotografate con una pastiglia tra le labbra con i lunghi capelli fluenti in primo piato. Le vitamine SugarBearHair vengono vendute sul sito ufficiale dell’azienda che le produce a un minimo di 30 dollari. Tutte quelle che vogliono avere i capelli come Kim Kardashian di sicuro non vedranno l’ora di provarle, anche se sarebbe consigliabile puntare su un’alimentazione sana e ricca di nutrienti, così da evitare di ricorrere a prodotti realizzati artificialmente. #ad New obsession @sugarbearhair 🐻 I have two of these a day as part of my hair care routine. They are delish! #sugarbearhair #sp A post shared by Kim Kardashian West (@kimkardashian) on Jun 20, 2016 at 12:22pm PDT @kyliejenner Our favorite "SugarBear promotion partner" Kylie photo! We absolutely love her and we're proud to say she loves us! SugarBearHair: helping give healthy hair and beautiful smiles on lovely ladies and gents worldwide 🐻❤️ Disclosure: *Kylie Jenner is a SugarBearHair paid promotional partner*
Kim Kardashian si è sempre distinta per la sua chioma lunga e fluente e, finalmente, ha svelato qual è il suo segreto di bellezza. Si tratta di alcune vitamine capaci di rendere i capelli forti, elastici e luminosi.
Dopo l'esibizione di Marco Carta in Niente Più di Me, la puntata dell'8 gennaio della decima edizione di Amici è proseguita con la presentazione delle squadre dei bianchi e dei blu, la cui composizione finale era stata svelata dopo le super-sfide del 1 gennaio. Come da tradizione, ogni squadra è entrata in studio sulle note di una canzone che farà da "sigla" e in un certo senso cercherà di trasmettere lo spirito dei componenti di ciascuna squadra. Si è iniziato dalla squadra dei blu che ha deciso di entrare in scena sulle note di Think della grande Aretha Franklin, recentemente dimessa dall'ospedale dopo un'operazione per il tumore al pancreas. I ragazzi della squadra dei blu hanno cercato di metterci tutto il loro impegno e la loro esuberanza nell'interpretare questo brano, esuberanza già dimostrata nei giorni scorsi quando si sono esibiti in Single Ladies per Zerbi. Di seguito ecco il video della sigla dei blu: Think . La squadra dei bianchi, invece, ha deciso di assumere un atteggiamento da veri e propri guerrieri della luce e così con tanto di trucco in faccia a mo' di nativi americani, Virginio, Antonio e compagnia si sono letteralmente scatenati sulle note di We Will Rock You, arrivando addirittura a saltare sui banchi della commissione. Ecco il video di We Will Rock You, sigla dei bianchi:
Ecco i video delle sigle delle due squadre di Amici: Think di Aretha Franklin per i blu e We Will Rock You dei Queen per i bianchi.
WhatsApp continua a bannare gli utenti che utilizzano applicazioni non ufficiali come WhatsApp Plus o WhatsApp in Material Design. Dopo i ban del mese di gennaio che hanno provocato la sospensione temporanea del servizio per migliaia di utenti che venivano informati del blocco con un messaggio chiaro: "Sei stato momentaneamente sospeso da WhatsApp perché potresti aver violato le condizioni d'uso del servizio. Sarai in grado di utilizzare nuovamente WhatsApp tra 24 ore", ora i tecnici di WhatsApp tornano sull'argomento per informare tutti i fruitori di servizi di terze parti che il blocco è temporaneo ma ora potrebbe durare oltre le 24 ore originariamente previste. Nel dettaglio ora il ban risulterà permanente fino a quando l'utente non deciderà di eliminare tutte le applicazioni non ufficiali collegate a WhatsApp.
WhatsApp continua a bannare gli utenti che utilizzano applicazioni non ufficiali come WhatsApp Plus o WhatsApp in Material Design. Dopo i ban del mese di gennaio che hanno provocato la sospensione temporanea del servizio per migliaia di utenti, ora i tecnici di WhatsApp tornano sull’argomento per informare tutti i fruitori di applicazioni di terze parti che il blocco è temporaneo ma ora potrebbe durare oltre le 24 ore originariamente previste.
Ministero dell’Interno, Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Direzione Centrale dell'Immigrazione e della Polizia delle Frontiere Oggetto: unione di persone dello stesso sesso e titolo di soggiorno ai sensi del Decreto Legislativo n. 30/2007 Circolare n. 8996 del 26 ottobre 2012 In riferimento al quesito posto da codeste Questure, concernente il rilascio del titolo di soggiorno previsto dal D.Lgs. n.30 del 2007, a cittadino straniero sposato in Spagna con un cittadino italiano dello stesso sesso, residente in Italia, si comunica quanto segue. In generale, si osserva che la legislazione italiana non prevede alcuna legge che riconosca le unioni civili e tuteli i diritti delle coppie omosessuali, risultando improponibile il rilascio del permesso di soggiorno di cui all’art. 10 del suddetto d. legislativo.
Il Ministero dell’interno con la circolare n. 8996 del 26.10.2012 prende atto della prassi e dell’orientamento giurisprudenziale secondo il quale può essere fornito il permesso di soggiorno (ex. Decreto Legislativo n. 30 del 2007) al cittadino straniero spostato all’estero con italiano dello stesso sesso, facendo rientrare i medesimi nella nozione di “familiare” e non di “coniuge”
Quello di lunedì 7 giugno è un oroscopo del giorno apparentemente dolce, con Venere in Cancro e la Luna in Toro, due segni molto materni, femminili, sensuali e attenti. Se non fosse che, oltre all'opposizione ancora attiva tra Marte e Plutone della quale abbiamo parlato venerdì, è da notare che la Luna si muove attorno ad Urano, pienate dei cambiamenti, quadrandosi così a Saturno. La Luna in Toro quindi resta il bisogno di stabilità e di protezione ma sembra essere messa in discussione (o mettere in discussione lei stessa) le modalità con le quali questi bisogno sono stati risolti di norma. Quindi è una Luna che non dimentica il bisogno di emozioni protettive e accoglienti ma cerca nuove modalità per esprimerli. Siete pronti? Arrabbiato col mondo come le due cornacchie che, a Roma, hanno dato la caccia a chiunque si avvicinasse al loro nido. Marte ti rende battagliero e Venere nervoso oltre misura! Tutto ti sembra di difficile sopportazione e le scadenze al lavoro iniziano a darti ansia! Siediti un momento e rilassati. Tira un profondo respiro e cerca di concentrarti sulle cose da fare prima. In qualche modo, sono sicura, riuscirai a spuntarla anche oggi. Amore: pressioni dal partner: vuole assolutamente che tu metta in mostra quel bruttissimo vaso cinese che vi ha regalato sua madre… Lavoro: il peso specifico della pila di fogli appoggiati sulla tua scrivania supera quello dell’osmio. Salute: avresti bisogno di mettere le zampette in ammollo e di una serata di completo relax! Il consiglio del giorno: elimina tutte le conversazioni con i tuoi ex dal cellulare: non rischiare che, in un momento di noia, tu possa riprendere a incasinarti la vita! Voto 6 e mezzo Se stai per caso seguendo una delle guide che vanno di moda ora per aumentare il tuo charme e per far durare di più il profumo che indossi: lascia perdere. Non hai bisogno di trucchi! Con una Venere a tuo favore e una Luna che amplifica il tuo fascino ogni strategia è superflua! Sei davvero irresistibile e comunichi, col solo sguardo, tutte le emozioni che sei in grado di provare! Unica nota negativa resta Saturno: ti darà problemini in ufficio! Amore: si profilano all’orizzonte conoscenze interessanti! Lavoro: incomprensioni e qualche ritardo nelle consegne! Salute: energico e senza momenti di défaillance! Il consiglio del giorno: colpisci l’attenzione di chi ti interessa con qualche dedica inaspettata sotto un tuo post Instagram! Voto 8 Il regalo perfetto per voi è il nuovo accessorio per wc di Xiaomi che vi consente di avere disinfezione, massaggio acquatico e profumazione ogni volta che andate in bagno a “incipriarvi il naso”! A voi piacciono tutte queste diavolerie tecnologiche applicate alla vita di tutti i giorni e, anche se Mercurio non ha ben capito cosa ci facciate con un massaggio SPA al fondoschiena, voi vi lasciate trascinare comunque e cliccate su “ordina subito” per assicurarvene subito un paio! Amore: andateci piano con i regali al primo appuntamento… Lavoro: determinati a terminare per tempo lavori lunghi e laboriosi anche contro tutti i pronostici. Salute: annoiati e un po’ distratti. Il consiglio del giorno: mettete mano a fogli e pratiche che avete parcheggiato sul tavolo della cucina da qualche mese a questa parte: è ora di dare loro l’attenzione che meritano! Voto 6 +
Nell’oroscopo di lunedì 7 giugno 2021 la Luna si trova nel segno del Toro che, insieme a venere nel Cancro, è perfetta per disegnare armonia, femminilità, sensibilità e dolcezza nel cielo astrologico. Se non fosse che questa Luna si aggira attorno a Urano e quindi è quadrata a Saturno per buona parte della giornata. Per questo i bisogni del Toro restano ma cambia il modo di affrontarli. E’ un’ottima cosa!
Il visionario Christopher Nolan è il regista di “Interstellar”(2014), sci-fi mozzafiato, con un cast d'eccezione. Protagonista assoluto è il premio Oscar Matthew McConaughey, che dovrà cercare una nuova dimensione spazio-temporale per poter salvare l’umanità dopo che un drastico cambiamento climatico ha devastato l'agricoltura del pianeta Terra. Da perfezionista incallito, per il film il regista si è servito della consulenza del fisico teorico Kip Thorne e nel cast ha voluto anche Anne Hathaway, Jessica Chastain e Matt Damon. La pellicola è diventata già uno dei capolavori del genere ed ecco, quindi, 10 curiosità che ve la faranno conoscere ancora meglio. Anne Hathaway, nei panni di Amelia Brand, in una scena del film doveva immergersi nelle acque ghiacciate islandesi. Tuttavia, il suo costume di scena non era completamente impermeabile e il premio Oscar ha rischiato l’ipotermia. Nolan si è servito della collaborazione del Dottor Kip Thorne, il quale ha imposto al regista che nulla avrebbe violato le leggi della fisica e che le potenziali speculazioni dello sceneggiatore, avrebbero comunque avuto un fondamento scientifico. I due si sono scontrati solo quando Nolan ha proposto a Throne l’idea di viaggiare più veloce della luce. Matt Damon è entrato nel cast a riprese già iniziate e interpreta il ruolo del dottor Mann, le cui scene sono state filmate solo in Islanda. Per la scena del campo di grano, Nolan ha fatto crescere veramente 500 acri di granoturco, confrontandosi anche con il regista Zack Snyder, che lo aveva fatto precedentemente per il suo “Uomo d’acciaio”. Alla fine, la produzione lo ha rivenduto, guadagnando un bel po' di soldi. Alla fine di dicembre 2015, è stato reso noto – dal sito Variety – che “Interstellar” è stato il film più piratato dell’anno, con ben 46.762.310 download illegali globali. Nel film, sono presenti due robot, CASE e TARS. Nolan non voleva che i robot avessero fattezze geometriche, cioè quattro blocchi principali combinabili in tre modi diversi. L'attore Bill Irwin prestò la voce e manovrò i robot sul set, ma in seguito venne doppiato (da Josh Stewart) e la sua immagine cancellata digitalmente. Data la nota avversione di Nolan per la CGI, i tre veicoli spaziali che vediamo nel film – il Ranger, l'Endurance, e il Lander – sono stati creati utilizzando delle miniature, riportate sul grande schermo grazie al grande lavoro degli New Deal Studios.
Nolan è il regista di questo sci-fi che è già diventato un cult del genere. Protagonista è il premio Oscar Matthew McConaughey, che dovrà cercare una nuova dimensione spazio-temporale per poter salvare l’umanità dopo che un drastico cambiamento climatico ha devastato l’agricoltura del pianeta Terra. Ecco 10 curiosità che ve lo faranno conoscere meglio.
Due voci molto diverse tra loro per due artisti con percorsi differenti alle spalle: dietro l’espressione Due di Picche si nascondono il timbro soul e rassicurante di Neffa – alias Willy di Picche – e lo scatenato rap di J-Ax – in arte Johnny di Picche –, reduci dalla recente fondazione di un inedito sodalizio. Il risultato di questa nuova unione artistica è l’album C’eravamo tanto odiati, che è arrivato nei negozi di dischi il 1° giugno, su etichetta Best Sound/Hermanos e distribuzione Rca/Sony Music. A fare da apripista al CD è stato il singolo Faccia con il cuore, già in radio da qualche settimana e accompagnato da un videoclip, disponibile come traccia multimediale all’interno del disco. Giovanni Pellino – questo il vero nome del salernitano Neffa – e Alessandro Aleotti – ovvero J-Ax, ex vocalist degli Articolo 31 – hanno scritto e arrangiato le nove tracce contenute in C’eravamo tanto odiati e si sono cimentati anche con la coreografia, realizzata da loro per il video di Faccia con il cuore. Un album che promette sorprese e che i due artisti hanno dedicato a tutti coloro che non hanno paura di esprimere le proprie idee, anche se ciò comporta l’esclusione dalla massa. Willy e Johnny di Picche, nei giorni scorsi, hanno già presentato la loro creazione a Milano, Torino e Genova, mentre stasera saranno a Pisa (Mediaworld). Queste le altre date per incontrare Neffa e J-Ax e conoscere il loro esplosivo progetto: il 7 giugno a Roma (Mondadori), l’8 a Napoli (Mediaworld), il 9 a L’Aquila (Mediaworld), il 10 a Roma (Saturn), il 12 a Verano Brianza (Saturn).
I due artisti hanno appena pubblicato l’album “C’eravamo tanto odiati”, prima creazione del nuovo sodalizio artistico.
Con la hit "All about that bass" si è fatta promotrice della bellezza curvy. Da sempre, Meghan Trainor incoraggia le sue fan ad accettare il loro corpo anche se non corrisponde ai canoni di bellezza imposti dai media. Così, non stupisce la sfuriata della cantante alla vista del suo nuovo videoclip: "Me too". L'artista dalle curve sinuose ha lamentato un editing eccessivo del video, fatto con lo scopo di renderla più magra. Su Snapchat, si è sfogata: "Mi hanno photoshoppata da far schifo, ne ho abbastanza ed è ora di finirla. Ho deciso di far eliminare il video: sarà pubblicato quando lo rimetteranno a posto. Il mio punto vita non è così sottile, ma non so perché a loro non sia piaciuto. Comunque non mi hanno chiesto l'approvazione prima di diffondere il video, quindi ora sono molto in imbarazzo". Il video è stato rimosso. È tornato online solo in queste ore, nella versione originale. Intervistata da Entertainment Tonight, Meghan Trainor ha raccontato cosa è accaduto: "Non abbiamo avuto molto tempo per questo video. Abbiamo dovuto confezionarlo velocemente. Hanno avuto circa un giorno per occuparsi della postproduzione. Mi prendo la completa responsabilità per non aver notato il risultato. Ho approvato una versione del video, ma eravamo totalmente concentrati sulla scena in macchina, perché c'erano dei filtri da impostare. Ho detto di ‘no' e mi sono assicurata che quel filtro venisse rimosso. È stato fatto tutto di fretta. Non ho prestato attenzione alla scena in cui ballo". Poi la scoperta grazie ai fan: "Ho visto che i fan continuavano a pubblicare foto della scena del ballo. Mi sono chiesta: ‘Perché i fan, stanno usando Photoshop sul mio punto vita?' poi ho capito che quello era il video. Sono andata su tutte le furie e ho chiamato tutti. Abbiamo sbattuto la testa contro il muro. Come abbiamo fatto a non accorgercene? La cosa mi turba perché non voglio che si parli della canzone, il mio secondo singolo, solo per la questione Photoshop. Inoltre non voglio che i miei fan conoscano una versione poco realistica del mio corpo o pensino che il mio punto vita è così sottile". Ecco il video della canzone "Me too" rimesso online in queste ore, senza eccessivo ritocco sulla silhouette dell'artista.
Meghan Trainor è andata su tutte le furie dopo aver notato che nel videoclip della canzone “Me too”, la sua immagine era stata ritoccata con Photoshop per farla apparire più magra. La cantante ha tuonato: “Rimuovetelo, il mio punto vita non è così sottile. Non voglio che i fan abbiano una visione poco realistica del mio corpo”.
Tempo fa vi abbiamo fatto vedere la prima foto tratta dal set di “Nymphomaniac”, film a tinte porno di Lars Von Trier, che ritraeva l’attrice Charlotte Gainsbourg occupata in un ménage a trois. Oggi, invece, è stata rilasciata un’altra immagine piena di doppi sensi sempre riferiti al sesso. Approfittando del clamore suscitato dal Festival di Cannes 2013 – dal quale il regista fu espulso, nel 2011, per alcune dichiarazioni definite antisemite – la Zentropa Entertainment e la Nordisk Film hanno annunciato la data d’uscita del film, il 25 dicembre 2013, dando in pasto ai media l’immagine di cui vi parlavamo. In questa sorta di collage ci sono tutti i protagonisti: Charlotte Gainsbourg, Stacey Martin, Stellan Skarsgard, Jamie Bell, Christian Slater, Willem Dafoe, Uma Thurman, Connie Nielsen e Udo Kier, oltre allo stesso Von Trier. Tutti i componenti sono intenti a mimare azioni erotiche: il regista ha una macchina fotografica in mano e la bocca tappata col nastro adesivo; Connie Nielsen pulisce il pantalone di Willem Dafoe; Christian Slater è in ginocchio davanti a Charlotte Rampling (che è a gambe aperte) e spreme una spugna da cui esce della schiuma, e così via.
Oggi è stata rilasciata un’altra immagine dell’atteso film di Lars Von Trier a tinte porno che mostra tutti gli attori del cast intenti a mimare azioni erotiche, mascherati da gesto consueti e quotidiani. La curiosità ci ucciderà.
Momenti di paura a New York, dove un uomo di 37 anni è stato fermato dai sorveglianti della Cattedrale di San Patrick, il principale luogo di culto della Grande Mela, mentre trasportava due taniche di benzina, secondo quanto riferito da NBC News. È stato descritto dalle fonti delle forze dell'ordine come “emotivamente disturbato”, ha riferito la NBC. L'arcidiocesi ha confermato in una dichiarazione ufficiale, che il personale di sicurezza della cattedrale di Saint Patrick, intensificato dopo il dramma di Notre-Dame (per quanto sia quasi certo si sia trattato di un incidente), ha notato Marc Lamparello (questo il nome del presunto piromane) con due taniche di benzina da 5 litri, un sacchetto con dentro altri due flaconi di liquido infiammabile e due accendini da cucina. L’uomo stava per entrare nella navata centrale quando è stato fermato. Quando una guardia della chiesa ne ha impedito l’accesso, l'uomo è fuggito dalla 5th Avenue. Dopo che le autorità lo hanno raggiunto, Lamparello ha provato a spiegare che la sua auto “era a corto di gas e stava prendendo una scorciatoia attraverso la chiesa”, ha detto la polizia di New York. Gli agenti hanno però controllato la sua macchina e scoperto che non era affatto in riserva.
Il 37enne è stato fermato dellʼingresso nella chiesa. Aveva taniche di benzina, liquido infiammabile e accendini. All’inizio di questa settimana, c’è stato un incendio nella Cattedrale di San Giovanni il Divino a Manhattan. I fatti arrivano a pochi giorni dal dramma di Parigi.
Sembra che Melissa Satta non possa fare a meno di mostrarsi in bikini o in lingerie: la Satta aspirante angelo di Victoria's Secret non è riuscita nell'intento di sfondare in America con la lingerie e si è consolata con le sfilate in bikini per Calzedonia Mare 2010. Poi, sempre più hot, Melissa Satta è apparsa nuda su Sport Illustrated. Infine l'ex velina di Striscia la Notizia ha posato in bikini per il numero di Giugno di Maxim, che le ha dedicato anche la copertina. Proprio sulle pagine del mensile la bella fidanzata di Bobo Vieri ha raccontato che i suoi progetti per il futuro hanno a che fare con gli USA: "Ci sto lavorando e ci sono già delle cose in ballo". Già perché l'America è un universo a parte: "L'Italia e l'America sono due mondi completamente diversi soprattutto nei budget, quelli americani sono tutta un'altra cosa. Poi gli americani sono molto rigorosi sul lavoro, noi non arriviamo a quei livelli" ha aggiunto la Satta. Melissa snobba così il paese che le ha dato la popolarità e lo stesso programma che l'ha portata alla ribalta: "Se Antonio Ricci mi chiamasse per tornare a Striscia la notizia non tornei a fare la velina, l'ho già fatta". Insomma, oltre che della fuga di cervelli il nostro paese soffre anche della fuga di showgirl.
Melissa Satta posa in bikini su Maxim.
I nuovi Galaxy S9 e S9+ di Samsung non sono ancora usciti, ma hanno già un problema. L'interesse nei nuovi dispositivi sudcoreani non sembra aver raggiunto i livelli sperati dall'azienda per quello che si pone come competitor dell'iPhone X e del futuro iPhone. Lo rivelano i dati pubblicati dall'agenzia sudcoreana Yonhap News Agency e dall'analista Jeff Johnson, secondo i quali il nuovo smartphone di Samsung sarebbe caratterizzato da preordini di molto inferiori a quelli dell'S8, il modello dello scorso anno. Secondo Johnson, inoltre, si parlerebbe del 50 percento di preordini in meno rispetto al 2017. Una situazione non del tutto inaspettata, soprattutto viste le modalità di annuncio scelte da Samsung quest'anno. Per l'S9, infatti, l'azienda ha deciso di anticipare di un mese le solite tempistiche, svelando il suo dispositivo durante l'evento Unpacked che si è tenuto a Barcellona nel corso del Mobile World Congress. Fin dall'annuncio era chiaro che, nonostante la grande rilevanza fornita allo smartphone, l'S9 non avesse creato così tanto interesse. Elemento che, se unito alle veloci tempistiche di immissione sul mercato – i preordini aperti due giorni dopo l'annuncio con un lancio previsto per il 16 marzo – hanno di certo minato i preordini.
Lo rivelano i dati pubblicati dall’agenzia sudcoreana Yonhap News Agency e dall’analista Jeff Johnson, secondo i quali il nuovo smartphone di Samsung sarebbe caratterizzato da preordini di molto inferiori a quelli dell’S8. Secondo Johnson, inoltre, si parlerebbe del 50 percento di preordini in meno rispetto allo scorso anno.
Presentato all’ultimo Festival di Venezia, e successivamente a quello di Toronto, l’ultimo thriller di e con Robert Redford, intitolato “La regola del silenzio”(“The Company You Keep”) si appresta a sbarcare nelle nostre sale. La pellicola, ispirata all’omonimo romanzo di Neil Gordon, è il nono film da regista del grande Redford e la critica mondiale l’ha accolto molto bene. Thriller a sfondo storico-politico, il film è una sorta di gioco tra il gatto e il topo, tra due uomini in cerca della verità, come ha dichiarato lo stesso regista, e non c’è un solo minuto “morto” per tutta la sua durata. Come non fidarsi? Redford racconta e intreccia le storie dell’avvocato Jim Grant, vedovo e padre di una bimba di undici anni, e di Ben Shepard, ambizioso cronista del giornale locale. Un giorno viene arrestata Sharon Solarz, casalinga insospettabile di Albany: la donna confessa di esser stata membro dei Weather Underground, parte braccio terroristico che rapinò una banca provocando anche diverse vittime. L'FBI apre, quindi, un’inchiesta, e veniamo a sapere che anche Jim faceva parte dello stesso gruppo della Solarz. Da quel momento la tranquilla vita di Jim cambia radicalmente: si troverà a fuggire dai federali e dal giovane Shepard, con un’accusa di omicidio che pende sulla sua testa.
Robert Redford, Shia LaBeouf e Susan Sarandon sono i protagonisti questo adrenalinico thriller politico incentrato sulla ricerca di una verità nascosta per più di trent’anni.
Le storie di Instagram hanno assunto un ruolo particolare nel raccontare la quotidianità di milioni di persone: vengono ormai utilizzate molto di più rispetto ai comuni post, e la loro scomparsa fissata dopo 24 ore incoraggia gli utenti a utilizzarle in modo meno artefatto. Questo non vuol dire però che questi contenuti siano al riparo da occhi indiscreti: se da una parte Instagram offre una funzione per sapere con precisione chi ha guardato le proprie storie, d'altro canto esistono metodi per guardare questi contenuti in modo anonimo e perfino salvarli per sempre. Il primo e meno efficace consiste nell'attivare la modalità aereo del telefono subito prima di aprire la storia Instagram desiderata. L'app in effetti salva anticipatamente un certo numero di storie in memoria, proprio per portarsi avanti e risparmiare tempo quando l'utente decide di vederle. Le storie pre-caricate in questo modo restano dunque visibili anche senza connessione a Internet, e guardarle dalla modalità aereo non manda agli autori alcun indizio sull'attività. Di contro, sta però a Instagram scegliere quali storie salvare in memoria in anticipo: il trucco insomma non funziona sempre. Un altro modo in cui chiunque può vedere una storia su Instagram in modo anonimo è utilizzando un account fasullo. Che si tratti di un profilo senza foto né biografia, poco importa: se l'account da spiare è aperto, vederne le storie costa solo un tocco sullo schermo o un clic. Il proprietario vedrà tra il pubblico della storia un account sconosciuto, ma se i follower sono numerosi non lo noterà probabilmente neppure. Il terzo modo per spiare le storie di un account Instagram senza rendersi noti all'autore è utilizzare uno dei numerosi servizi online che si occupano proprio di questo, come ad esempio Instadp. Questi siti si collegano al social network e caricano le storie dei profili richiesti proponendole come video in una finestra del browser; questa tecnica è particolarmente insidiosa perché tra le opzioni permette di scaricare permanentemente le clip e le foto caricate dagli autori nell'illusione che Instagram ne possa garantire la temporaneità.
Il fatto che le storie di Instagram scompaiano dal social dopo un giorno di permanenza online e rivelino agli autori chi le ha viste non vuol dire che non possano essere osservate da occhi indiscreti o perfino salvate temporaneamente su altri dispositivi. Ecco i tre metodi più usati per farlo, e come proteggersi dal rischio.
Il cinema italiano ha perso uno dei suoi ultimi grandi Maestri del passato: ci ha lasciati Ermanno Olmi, immenso e pluripremiato cineasta che con caposaldi come L'albero degli zoccoli, Il posto o Il mestiere delle armi scrisse pagine fondamentali della nostra cultura. Nelle ore successive all'annuncio della scomparsa, tantissimi sono i messaggi piovuti sui social, provenienti da personaggi del mondo dello spettacolo, della politica e della cultura. Intanto, è stato reso noto che i funerali si svolgeranno in forma strettamente privata. Tanti gli attori che hanno reso omaggio a Olmi, da Alessandro Gassmann a Stefano Accorsi. Giulio Base cita Montale per rievocare un episodio della loro amicizia, mentre Claudio Santamaria, che ha recitato nel suo testamento artistico Torneranno i prati, ha pubblicato su Instagram un'immagine del film: "Ti saluto con la semplicità che ti contraddistingueva, caro Ermanno, e con tutta la grande poesia che hai lasciato nel mio cuore e in quello degli altri ragazzi che hanno avuto, come me, la fortuna di aver lavorato con te. Ciao Amico, ciao Maestro". Lo ricordano registi, musicisti e conduttori, come l'amico Fabio Fazio: "Ci ha insegnato a vedere noi stessi nel nostro prossimo con il suo sguardo indulgente e carico di affetto e umanità. Un intellettuale carico di sapienza e dolcezza: una persona meravigliosa". Lo ricorda con affetto anche Raz Degan, scelto come protagonista per Centochiodi. Non manca il cordoglio del mondo politico (Con Ermanno Olmi perdiamo un maestro del cinema", scrive Paolo Gentiloni, "e un grande esempio di cultura e di vita. Il suo sguardo incantato ci ha raccontato e fatto capire le radici del nostro paese"), ma sono soprattutto le principali istituzioni del cinema a rendere omaggio a un regista tanto premiato. Lo ricordano le pagine ufficiali del movimento Centoautori e dei David di Donatello (Olmi vinse per Il mestiere delle armi, La leggenda del santo bevitore e Centochiodi), mentre Alberto Barbera, direttore della Mostra di Venezia, scrive: "Un altro giorno di lutto e dolore. Ermanno Olmi non è stato soltanto un grande cineasta, ma un umanista di profonda influenza, un maestro per tutti, un riferimento imprescindibile per chi crede che la verità non stia nei dogmi e nelle ideologie". Dalla Francia, arrivano le condoglianze del Festival di Cannes, che gli attribuì la Palma d'Oro per L'albero degli zoccoli. La kermesse transalpina aprirà i battenti proprio domani: ci sarà un ricordo del regista sulla Croisette?
Personaggi del cinema, della politica e dello spettacolo rendono omaggio al regista di capolavori come L’albero degli zoccoli e Il mestiere delle armi.
Il nuovo coronavirus emerso in Cina (SARS-CoV-2) responsabile della pandemia che sta sconvolgendo il mondo non è stato creato in laboratorio, ma ha un'origine naturale. A confermarlo è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati del prestigioso The Scripps Research Institute di La Jolla (California – Stati Uniti), che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi dell'Istituto di Biologia Evoluzionistica presso l'Università di Edimburgo (Regno Unito), della Scuola di Salute Pubblica “Mailman” dell'Università Columbia di New York e del Marie Bashir Institute for Infectious Diseases and Biosecurity dell'Università di Sydney, Australia. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sull'autorevole rivista scientifica Nature Medicine. Gli scienziati, coordinati dal professor Kristian G. Andersen, docente presso il Dipartimento di Immunologia e Microbiologia dell'istituto statunitense, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver analizzato a fondo il profilo genetico del patogeno. “Confrontando i dati disponibili sulla sequenza del genoma per ceppi di coronavirus noti, possiamo stabilire con certezza che il SARS-CoV-2 ha avuto origine attraverso processi naturali”, ha affermato lo scienziato in un comunicato stampa pubblicato dal The Scripps Research Institute. Dopo l'avvio del primo focolaio epidemico nella città di Wuhan, nel cui mercato del pesce si ritiene che il coronavirus abbia fatto il salto di specie da un animale (non ancora identificato) all'uomo tra il 20 e il 25 novembre dello scorso anno, gli scienziati cinesi si sono immediatamente messi a lavoro per sequenziarne il genoma, e dopo aver raggiunto l'obiettivo hanno condiviso i risultati con la comunità scientifica internazionale. Proprio studiando questi dati il team guidato dal professor Andersen è riuscito a confermare l'origine animale del coronavirus. Allo scoppio dell'epidemia, recentemente divenuta pandemia dopo l'annuncio dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, si era infatti parlato della possibile creazione del virus in laboratorio, e ad alimentare questo “sospetto” vi era anche il fatto che nella metropoli da 11 milioni di abitanti dello Hubei si trova una struttura con il massimo livello di biosicurezza (BLS4) per il contenimento di agenti infettivi.
Un team di ricerca internazionale guidato da scienziati americani del The Scripps Research Institute ha confermato che il virus ha avuto un’origine naturale, dunque non è stato creato in laboratorio come sostenuto da alcuni. A dimostrarlo vi sono le caratteristiche genetiche del patogeno, frutto dell’evoluzione e non dell’ingegneria genetica. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica Nature Medicine.
Le riprese di Mission Impossible 7 si fermano di nuovo, causa Covid. Secondo quanto riporta il The Sun, 14 persone hanno presentato sintomi da Coronavirus, 4 delle quali sarebbero ballerine che hanno girato una scena in discoteca insieme a Tom Cruise, che per questo ora è costretto a 14 giorni di isolamento. Chissà quale sarà stata questa volta la reazione dell'attore, che lo scorso dicembre aveva completamente perso le staffe, minacciando lo staff di licenziare tutti, dopo aver ripreso alcuni membri della sua troupe che non rispettavano il distanziamento sociale. "Abbiamo temporaneamente interrotto la produzione di ‘Mission Impossibile 7' fino al prossimo 14 giugno, a causa di alcune positività riscontrate nei tamponi di routine", ha fatto sapere un portavoce della Paramount Pictures ad Entertainment Weekly. "Stiamo seguendo i protocolli di sicurezza e continueremo a monitorare la situazione". In isolamento, come Tom Cruise, altre 60 persone membri dello staff. Lo scorso ottobre, durante il set italiano, a Venezia, le riprese del film erano state già interrotte una prima volta. Già rinviati per il lockdown, i lavori erano stati interrotti dopo appena un paio di giorni dall'avvio, per un sospetto caso di Covid nella troupe americana.
Tom Cruise sarebbe di nuovo su tutte le furie, per via dell’ennesimo stop imposto alle riprese di Mission Impossible 7. Stando a quanto riporta il The Sun, 14 persone dello staff sarebbero risultate positive al Covid e 4 di queste avrebbero girato una scena a poca distanza dall’attore, che già lo scorso dicembre aveva minacciato di licenziare tutti qualora non avessero rispettato le misure di sicurezza. Il set dovrebbe ripartire il prossimo 14 giugno.
Belén Rodriguez non sarebbe ancora mai stata in Trentino per far visita alla famiglia di Ignazio Moser, compagno della sorella Cecilia. A raccontarlo a Eleonora Daniele durante l’ultima puntata di Storie Italiane andata in onda su Rai1 è stato Francesco Moser, futuro suocero della modella argentina. “I genitori di Cecilia sono stati qui diverse volte con il figlio di Belén. Belén, invece, non è ancora mai venuta. Il padre Gustavo si è offerto più volte di aiutarmi con la motosega” ha raccontato l’ex ciclista. Non ha mai menzionato Stefano De Martino ma, considerando la pace recente con la soubrette, è possibile che nemmeno il ballerino abbia ancora avuto il tempo necessario ad approfondire meglio la conoscenza con i familiari di Ignazio. Cecilia, stilista, modella e influencer, avrebbe ormai conquistato la famiglia di Ignazio. Moser senior le rimprovera solo di non essersi dimostrata particolarmente avvezza alle faccende che competono a chi gestisce dei terreni agricoli: “È una brava ragazza ma non è molto abituata alle faccende domestiche. Imparerà. Le insegneremo qualcosa di più, forse l’anno prossimo riuscirà a cavarsela con l’orto”. E all’orto spera ritorni presto anche il figlio Ignazio: Non credo durerà per sempre questa cosa dello spettacolo. Spero che Ignazio possa presto tornare ad occuparsi a tempo pieno dell’attività di famiglia.
Francesco Moser, padre di Ignazio, racconta di non avere ancora mai ricevuto la visita di Belén Rodriguez, sorella di Cecilia. La showgirl argentina non sarebbe mai partita alla volta del Trentino per visitare i territori di proprietà dei Moser, al contrario del figlio Santiago: “È stato qui diverse volte insieme ai suoi nonni”.
Gli opinionisti di Uomini e Donne sono schierati al completo dalla parte di Giorgio Manetti nella vicenda che lo ha visto contrapposto a Gemma Galgani. Oggi che la dama torinese ha voltato pagina e appare felice accanto a Marco Firpo, Giorgio è rimasto da solo, probabilmente in attesa della donna giusta insieme alla quale lasciare lo studio della trasmissione condotta da Maria De Filippi. La donna in questione non è Gemma, e non perché questo sia dipeso da lei. Dal momento in cui i due si sono lasciati ufficialmente due anni fa, la Galgani ha fatto il possibile per tornare da Giorgio. Determinata a riconquistarlo, ha provato per ben due volte a chiedergli di tornare insieme, calpestando il suo orgoglio e ottenendone in cambio solo dei rifiuti. Secondo gli opinionisti della trasmissione, però, l’ago della colpa penderebbe decisamente dalla sua parte. A Tina Cipollari e Gianni Sperti si unisce anche Tinì Cansino, altra opinionista del dating show. L’ex soubrette del Drive In ha rilasciato un’intervista al settimanale VeroTv in cui si è detta certa che la stragrande maggioranza della responsabilità del fallimento di questa storia d’amore sia da imputare proprio alla Galgani. Confrontandola con Tina, sua collega in trasmissione, Tinì ha dichiarato: Sono due belle donne e forti. Gemma è la disperazione dell'amore, ha perso una grande storia perché voleva l'amore a modo suo, di fanciulla, ma ormai è adulta. E non ha capito che Giorgio l'amava davvero, a modo suo, certo, ma l'amava. Tina rappresenta la sua parte razionale. Lui è pulito, è un gabbiano meraviglioso. La pausa estiva di Uomini e Donne è cominciata e la trasmissione riprenderà solo a settembre. Tinì non è stata ancora confermata, ma spera di esserci anche il prossimo anno:
Tinì Cansino, opinionista di “Uomini e Donne”, rimprovera a Gemma Galgani di essersi lasciata sfuggire Giorgio Manetti: “Lui è un gabbiano pulito. L’amava davvero”.
La figura di Lorenzo Di Domenico resta una delle principali dell'inchiesta che ha travolto la Sma Campania, la partecipata per l'ambiente della Regione: ieri sono state eseguite 19 misure cautelari (3 in carcere, 13 ai domiciliari e 2 sospensioni dal servizio) per episodi di corruzione, riciclaggio, inquinamento ambientale, rivelazione ed utilizzazione di segreti d'ufficio. Di Domenico è uno dei tre indagati finiti in carcere. Dalle indagini sono emersi suoi contatti con il vicepresidente Fulvio Bonavitacola, all'epoca assessore all'Ambiente, che con lui dialogava quando, nel 2018, le gare andavano deserte e non si riuscivano a smaltire i fanghi dei depuratori. Appare anomala agli inquirenti la stessa nomina di Di Domenico, che è considerato persona molto vicina all'ex consigliere regionale Luciano Passariello (non indagato), che era all'opposizione. Come vicino a Passariello risulta anche Agostino Chiatto (finito ai domiciliari), indicato come suo segretario particolare e assunto alla Sma. I pm hanno chiesto ai consiglieri regionali il motivo per cui Di Domenico venne nominato a capo di una partecipata così importante. Secondo il capogruppo di Forza Italia Armando Cesaro i motivi potevano essere due: con quella nomina De Luca potrebbe avere "invaso il campo della minoranza, indebolendola" oppure l'incarico a Di Domenico potrebbe essere stato "frutto di un accordo tra De Luca (ovvero la sua Giunta) e un consigliere di minoranza come Passariello, circostanza che dal punto di vista politico rappresenterebbe un forte elemento di debolezza per l'opposizione". Mario Casillo, capogruppo del Pd, dice che la nomina di Di Domenico causò "sorpresa e sdegno" nei colleghi di partito e nei sindacati, in quanto si trattava di persona evidentemente vicina a Passariello, e afferma di ritenere che quell'incarico potesse essere stato deciso perché "il presidente De Luca, a cui notoriamente non piacere essere contraddetto, ha pensato che con tale nomina al vertice della Sma l'opposizione di Passariello il Consiglio fosse meno accesa e pressante". Di Domenico, emerge dall'ordinanza, premeva per ottenere affidamenti diretti, ma secondo Bonavitacola non c'erano i presupposti per una procedura che aggirasse l'aggiudicazione tramite gare d'appalto. Dopo la diffusione dell'inchiesta giornalistica Bloody Money di Fanpage.it, scrive il gip nell'ordinanza, la condotta di Bonavitacola (che non risulta coinvolto in nessun illecito contestato), è "censurabile": "cerca nel corso delle avviate indagini di limitare un danno di "immagine" e di evitare, per tale via, di dover fornire ulteriori giustificazioni agli organi di giustizia". Tre mesi dopo la diffusione dell'inchiesta giornalistica, quando il caso era stato portato in Consiglio Regionale dal Movimento 5 Stelle, Bonavitacola aveva parlato di "pseudo inchiesta", "stupidaggini", "sciocchezze" e "fesserie". In particolare, ascoltato dagli inquirenti, Bonavitacola ha riferito di avere parlato con Di Domenico sulla vicenda dei fanghi soltanto nel giugno 2017, mentre le intercettazioni dimostrano che ci sono stati ulteriori contatti. Bonavitacola ha spiegato che in quella circostanza il direttore della Sma si era rivolto a De Luca per ottenere una proroga dell'incarico alle società che già si stavano occupando dello smaltimento, senza però menzionare come soluzione quella dell'affidamento diretto. L'ordinanza, ha aggiunto Bonavitacola, non era stata emessa perché sarebbe stata inutile: il problema infatti nasceva dal fatto che le discariche erano soltanto due, circostanza che Bonavitacola ha detto di avere appreso dal video di Fanpage.it, e con la proroga la situazione sarebbe rimasta invariata, quindi non ci sarebbe stato un miglioramento quantitativo dello smaltimento.
L’inchiesta sulla Sma Campania e sugli illeciti sullo smaltimento di rifiuti ruota intorno al ruolo di Lorenzo Di Domenico, all’epoca consigliere delegato della partecipata della Regione. Emerge che Bonavitacola aveva negato di aver parlato più volte con Di Domenico: verrà smentito dalle intercettazioni e il suo comportamento sarà definito “censurabile” dai pm.
Ping Pong
L’animale avrebbe annusato il piccolo lasciato morire da sua madre in un terreno in Thailandia. “Avevo paura di dire a mio padre che ero rimasta incinta” si è giustificata. Ping Pong, investito da un’auto, ora è l’eroe della comunità di Tha Talat.
Anche se non era presente sul palco, la radice del programma Rai "Vieni via con me" è di sua provenienza, dato che il titolo della trasmissione viene direttamente da una sua canzone. Paolo Conte, nato ad Asti nel 1937, può esser considerato uno dei più grandi parolieri di sempre, oltre ad aver rappresentato, in un'epoca pregna di sonorità easy-listening, una musica decisamente colta e di stile, sforando i canoni della musica jazz qui in Italia. Autore di testi per vari artisti di spessore quali Adriano Celentano, Caterina Caselli e Patty Pravo, Conte ha ottenuto notevole successo anche come cantautore, grazie soprattutto al suo brano di maggior successo, "Via con me (It's Wonderful)"; entrata nella colonna sonora di ogni italiano che si rispetti, questa canzone è stata fonte d'ispirazione proprio per gli autori del programma Rai, che ha visto Benigni tra i recenti protagonisti. Proprio Benigni ha cantato Via con me di Paolo Conte, esaltando la platea in studio e reinterpretando, a modo suo, proprio il brano simbolo che rappresenta il nome della trasmissione.
Scopriamo Paolo Conte, l’artista che si cela dietro il titolo dell’ormai trasmissione cult “Vieni via con me”.
Fumarsi una canna per alleviare l'ansia o la depressione potrebbe non essere la scelta migliore da fare, sul lungo periodo. Ad avanzare questa ipotesi sono i ricercatori della Colorado State University che hanno studiato gli effetti della cannabis sull'attività neurologica, compresa quella che si occupa delle emozioni, nel corso del tempo. I dati raccolti dimostrerebbero che, diversamente da quanto si potesse pensare, questa sostanza non ha effetti positivi sull'ansia e sulla depressione. Lo studio, intitolato “The relationship between cannabis use and measures of anxiety and depression in a sample of college campus cannabis users and non-users post state legalization in Colorado”, è stato pubblicato su PeerJ. Prima di comprendere quali siano i risultati di questa ricerca, va detto che è stata effettuata basandosi sull'autodiagnosi di un gruppo di 178 persone. Si tratta di consumatori abituali di cannabis ricreativa che, dal 2014, è diventata legale in Colorato, USA. A questi vanno aggiunti anche altri due gruppi di partecipanti, uno di controllo di non fumatori e uno di consumatori non abituali. Per ogni partecipante sono stati effettuati inoltre due misurazioni dell'umore in strutture specializzate. La superfame da cannabis I dati raccolti hanno evidenziato che coloro ai quali era stata diagnosticata una forma subclinica di depressione, e che facevano uso di cannabis per migliorarne i sintomi, in realtà erano più depressi che ansiosi. Lo stesso discorso valeva per i soggetti ansiosi le cui risposte hanno evidenziato che, pur consumando cannabis, erano comunque più ansiosi che depressi. Insomma, in tutti e due i casi, i partecipanti che facevano uso di cannabis per determinati scopi, alla fine dei conti non ne traevano vantaggio. Questo cosa significa?
“Ho un po’ d’ansia, mi fumo una canna”, questa convinzione non è corretta. I ricercatori hanno scoperto che la cannabis non migliora i sintomi della depressione, e non solo.
Ritorna Luciano Ligabue e lo fa alla sua maniera, con stivali, collane e tanta voglia di regalare all’Italia che lo ama il suo sound, il suo rock d’autore. Il ritorno sulla scena del rocker di Correggio è sottolineato dall’uscita del nuovo album Arrivederci, mostro!, presente in tutti i negozi di dischi a partire dal 7 maggio e anticipato dall'uscita del singolo "Un colpo all'anima". Il titolo del nuovo album sembra essere usato come un buon augurio per tutti quelli che hanno salutato il mostro che si portano dentro, come afferma lo stesso Ligabue: “Ognuno di noi ha i propri mostri, i propri fantasmi. Li si possono chiamare ossessioni, paure, condizionamenti, senso di inadeguatezza, aspettative e chissà in quali altri modi ancora. Sappiamo, però, che sono vivi e sono il filtro attraverso cui chiunque matura la propria, personale visione del mondo. Credo di conoscere abbastanza bene i miei mostri, mi fanno compagnia da tanto tempo. Può darsi che sia anche per questa lunga frequentazione che ora, in questa fase della mia vita, mi sembrano meno potenti e ingombranti. Alcuni di loro li ho affrontati in questo album ma era solamente per fargli sapere che li stavo salutando. Loro come tutti gli altri. So benissimo che sarebbe fin troppo bello che fosse un saluto definitivo. Infatti non mi sono permesso di dire: Addio, mostro! ma un più prudente e realistico: Arrivederci, mostro!. Un titolo però che, solo a pronunciarlo o a leggerlo, mi porta a galla sensazioni come sollievo, voglia di giocare, leggerezza, energia e fiducia”.
Si chiama Un colpo all’anima il nuovo singolo del rocker di Correggio, Luciano Ligabue. Il rock d’autore torna a far parlare di sé.
Il 2018 è appena cominciato e tutti cerchiamo di trasformare in realtà i buoni propositi che abbiamo promesso di rispettare alla fine dell'anno appena trascorso, così da migliorare la qualità della nostra vita. Vivere 12 mesi fortunati, lontano da ogni tipo di preoccupazione e di ansia, è praticamente il sogno di tutti ma non sempre le cose vanno nel modo giusto. E' possibile però mettere in atto alcuni gesti propiziatori e scaramantici per cominciare al meglio l'anno nuovo che, anche se non sono assolutamente dimostrati scientificamente, vengono considerati dei veri e propri portafortuna: ecco quali sono i più bizzarri. 1. Rompere i piatti – Rompere i piatti all'inizio di un anno non è solo un modo per liberarsi dai demoni che hanno caratterizzato gli ultimi 12 mesi ma anche un metodo per liberarsi dalla rabbia. Si fa a Napoli ma anche in Danimarca e in Giappone e la particolarità sta nel fatto che è un gesto dal potere catartico. 2. Fare il bagno in un lago ghiacciato – Quale modo migliore per cominciare l'anno se non facendo un bagno in acque ghiacciate, scrollandosi di dosso tutta la negatività? In Siberia, precisamente nel lago Baikal, è una tradizione che si ripete sempre, considerata una forma di portafortuna. Chi avrebbe il coraggio di farlo? 3. Un bouquet sotto al letto – Secondo una vecchia tradizione popolare nata nelle campagne, all'inizio dell'anno nuovo è necessario mettere sotto al letto un bouquet, considerato simbolo propiziatorio per l'amore e per la salute. Per essere efficace, però, deve essere formato da un rametto d'ulivo, una spiga di grano, una foglia d'alloro e annotato con un nastro rosso. 4. I propri desideri in tasca – Uno dei riti portafortuna più bizzarri per cominciare l'anno nuovo al meglio? Scrivere i propri desideri su una pergamena e profumarla con dell'essenza di ambra prima di chiuderla con un nastrino. La si deve poi riporre in un sacchetto rosso da portare sempre con sé nella giacca o nella borsa. In questo modo, i proprio sogni avrebbero più possibilità di avverarsi. 5. Scrivere su un foglio tutto ciò di cui ci si vuole liberare – Coloro che vogliono liberarsi da tutte le ansie e le preoccupazioni che si sono portati dietro nel 2017 dovrebbero scrivere le abitudini e le persone a cui vogliono dire addio nel nuovo anno su un foglio di carta. Dopo aver riletto tutto, è necessario bruciare il foglio nel camino: il senso di liberazione che si prova in quel momento è incredibile. 6. Un sacchetto dietro l'uscio di casa – La casa è il luogo in cui si trascorre la maggior parte del proprio tempo e per proteggerla fin dall'inizio del nuovo anno si può seguire un preciso rito portafortuna. E' necessario mettere in un sacchetto di juta tre foglie di ulivo benedetto, una foglia di alloro, sette chicchi di grano, un pizzico di zucchero e di sale grosso. Appendendolo dietro l'uscio della porta, si terrà fuori ogni tipo di negatività.
Il 2018 è appena cominciato e volete far qualcosa per far sì che sia un anno fortunatissimo? Potete provare con alcuni rituali “propiziatori”: ecco quali sono i più bizzarri provenienti da ogni parte del mondo.
La presidenza della Conferenza episcopale italiana ha disposto l'immediato stanziamento di un milione di euro da destinare ai centri colpiti dal sisma in Centro Italia. I fondi, provenienti dalla raccolta dell'otto per mille, saranno utilizzati per far fronte alle prime urgenze e per acquistare beni di primissima necessità. "La Chiesa che è in Italia si raccoglie in preghiera per tutte le vittime ed esprime fraterna vicinanza alle popolazioni coinvolte in questo drammatico evento. Le diocesi, la rete delle parrocchie, degli istituti religiosi e delle aggregazioni laicali sono invitate ad alleviare le difficili condizioni in cui le persone sono costrette a vivere. A tale scopo, la Presidenza della Cei indice una colletta nazionale, da tenersi in tutte le Chiese italiane il 18 settembre 2016, in concomitanza con il 26° Congresso Eucaristico Nazionale, come frutto della carità che da esso deriva e di partecipazione di tutti ai bisogni concreti delle popolazioni colpite", ha spiegato la Cei in una nota diramata alla stampa. Per quanto invece riguarda la colletta nazionale indetta questa mattina, la Cei ha inoltre fatto sapere che le "offerte raccolte dovranno essere inviate con sollecitudine a Caritas Italiana, Via Aurelia 796 – 00165 Roma, utilizzando il conto corrente postale n. 347013 o mediante bonifico bancario su Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113 specificando nella causale ‘Colletta terremoto centro Italia'".
La Conferenza episcopale italiana ha inoltre indetto l’organizzazione di una colletta nazionale. Chi volesse contribuire potrà farlo utilizzando i numerosi canali messi a disposizione, con bonifici online o tradizionali, specificando “Colletta terremoto centro Italia” come causale.
"Funky come Pino D'Angio però, Tarro come Massimo Ciavarro", menzionato anche dagli Articolo 31 di J-Ax e Dj JAD nella loro "Funkytarro" è un idolo indiscusso degli anni '80 ed attore simbolo per due generazioni di ragazzi e, soprattutto, sogno proibito delle ragazzine, il bell'attore di "Sapore di Sale" torna alla ribalta grazie alla sua autobiografia "La forza di cambiare", edizioni Piemme. In una intervista rilasciata a "Chi", Massimo Ciavarro si è raccontato ed ha rivelato una chicca inedita, quella di una storia d'amore con Moana Pozzi. Si è trattato di una cosa breve, ma di cui conservo un bellissimo ricordo. Moana era una ragazza con straordinari occhi verdi, timida, tranquilla, di sani principi. In seguito, diventata famosa, in un libro diede un voto ai suoi amanti. A me riservò un 6 perché quando avevamo fatto l'amore, non mi ero tolto i boxer. Nel libro, Massimo Ciavarro parla anche della sua infanzia. Aveva solo 14 anni quando suo padre morì, la sua vita cambiò radicalmente così si lanciò nel lavoro di suo padre, al mattatoio del Testaccio, un ambiente che non era per lui. Lo notarono subito con quel viso angelico, gli proposero di fare i fotoromanzi e così, a soli 18 anni, Massimo Ciavarro guadagnava già 5 milioni al mese in un periodo dopo lo stipendio medio non arrivava neanche ad un milione. Massimo Ciavarro dedica anche un po' di spazio al suo grande amore, conosciuta proprio sul set, ovvero Eleonora Giorgi. Abbiamo passato tredici anni insieme, di cui tre da sposati. Dall'oggi al domani lei è andata via. Avrà avuto le sue ragioni, ma io di colpo ho perso tutto: la moglie e l'amore, in un certo modo anche l'essere un padre per Paolo e per Andrea, il figlio che Eleonora ha avuto con Angelo Rizzoli, e che io avevo praticamente cresciuto.
L’attore simbolo degli anni ’80 confessa di aver avuto una storia con Moana Pozzi: “Mi mise solo 6 perché, quando avevamo fatto l’amore, non mi ero tolto i boxer”.
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Qualche minuto in compagnia con l'ex star della Rai che, da qualche anno, è approdata a Sky dove ha "rilanciato" la sua carriera, ha dato inizio ad un nuovo percorso professionale sulla rete tv di Murdoch. La Ventura, come ricorderete, è stata alla guida de "L'Isola dei Famosi", il fortunato reality show di Rai 2 che successivamente ha chiuso i battenti e che, secondo rumors sempre più insistenti, potrebbe tornare sul piccolo schermo, ma stavolta a Mediaset e con la conduzione di Barbara d'Urso, volto storico del Biscione. Tutte indiscrezioni, ancora niente di ufficiale. Per la Ventura, dunque, continua la sua avventura in Sky e, al momento, non è previsto il grande ritorno nella tv di stato: Ora non mi sembra il momento, stiamo lì lì per la rivoluzione bianca. Vengo tra un po'. Simona Ventura non condurrà la nuova edizione de L'Isola dei Famosi Simona Ventura, dunque, non ha in mente di tornare in Rai, almeno per il momento, e neppure a Mediaset dove potrebbe essere trasmessa la nuova edizione de "L'Isola dei Famosi". "Non è ancora vero, mi dispiace. Non è vero che condurrò L'Isola a Mediaset" ha tuonato, lasciando intendere, però, che la partita è ancora aperta. Tutto può succedere. Alla domanda se ha guardato i match calcistici dei Mondiali del Brasile sulla Rai o su Sky, la conduttrice ha risposto in maniera diplomatica, asserendo che non ha rinunciato né alle dirette dell'Azienda a cui è stata legata per anni né a quelle di Sky dove tra le protagoniste spicca certamente Ilaria D'Amico. La giornalista di Sky, secondo i beninformati, avrebbe avuto un flirt con Gianluigi Buffon che a sua volta ha lasciato la moglie Alena Seredova: tutte indiscrezioni, anche queste, non confermate da entrambe le parti. A proposito del presunto flirt D'Amico-Buffon la Ventura ha dichiarato: Leggi anche Simona Ventura: "La mia figlia adottiva Caterina, ora ha il mio cognome" Dico solo una cosa: chi va al mulino, s'infarina… Continua a leggere su Fanpage.it var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; document.getElementById('widget-banner-7').id = 'div-banner-6'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-6"); }); }); Alena Seredova Simona Ventura Vip 344 CONDIVISIONI commenta condividi chiudi La conduttrice Simona Ventura è stata ospite del programma "Un giorno da pecora", condotto da Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Laura, e in onda su Rai Radio2. Qualche minuto in compagnia con l'ex star della Rai che, da qualche anno, è approdata a Sky dove ha "rilanciato" la sua carriera, ha dato inizio ad un nuovo percorso professionale sulla rete tv di Murdoch. La Ventura, come ricorderete, è stata alla guida de "L'Isola dei Famosi", il fortunato reality show di Rai 2 che successivamente ha chiuso i battenti e che, secondo rumors sempre più insistenti, potrebbe tornare sul piccolo schermo, ma stavolta a Mediaset e con la conduzione di Barbara d'Urso, volto storico del Biscione. Tutte indiscrezioni, ancora niente di ufficiale. Per la Ventura, dunque, continua la sua avventura in Sky e, al momento, non è previsto il grande ritorno nella tv di stato: Ora non mi sembra il momento, stiamo lì lì per la rivoluzione bianca. Vengo tra un po'. Simona Ventura, dunque, non ha in mente di tornare in Rai, almeno per il momento, e neppure a Mediaset dove potrebbe essere trasmessa la nuova edizione de "L'Isola dei Famosi". "Non è ancora vero, mi dispiace. Non è vero che condurrò L'Isola a Mediaset" ha tuonato, lasciando intendere, però, che la partita è ancora aperta. Tutto può succedere. Alla domanda se ha guardato i match calcistici dei Mondiali del Brasile sulla Rai o su Sky, la conduttrice ha risposto in maniera diplomatica, asserendo che non ha rinunciato né alle dirette dell'Azienda a cui è stata legata per anni né a quelle di Sky dove tra le protagoniste spicca certamente Ilaria D'Amico. La giornalista di Sky, secondo i beninformati, avrebbe avuto un flirt con Gianluigi Buffon che a sua volta ha lasciato la moglie Alena Seredova: tutte indiscrezioni, anche queste, non confermate da entrambe le parti. A proposito del presunto flirt D'Amico-Buffon la Ventura ha dichiarato:
Queste le parole di Simona Ventura, intervenuta alla trasmissione “Un giorno da pecora”, in merito al presunto flirt tra il portiere Buffon e la giornalista di Sky Ilaria D’Amico. Ecco cosa ha dichiarato…
E' mare ed è storia, è novità e ricordo: le sponde familiari ma straniere della Croazia hanno il nostro passato – visibile, evidente, riconoscibile – ma altra lingua e colori. Il mare Adriatico, qui azzurro e roccioso, corre da Fiume (Rijeka) a Ragusa (Dubrovnik) – rientrando, sporgendo, poi distaccandosi e tornando – in mille insenature. Da un lato la voglia di tuffarsi, dall'altro quella di restare, girare, guardare i resti di Roma e Venezia. E poi il verde florido che zampilla nelle cascate dei parchi nazionali. Ma la Croazia è traguardo non solo per gli amanti delle affinità storiche e del mare, ma anche per chi – semplicemente – ricerca viaggi a basso costo. Ebbene, la crescita di questo paese – ed è una fortuna – ha abbattuto gran parte dei vantaggi economici dei turisti, restando comunque un luogo d'incanto a prezzi accessibili. Per una vacanza che rappresenti bene l'anima del paese – nel rispetto di tempo e portafogli – si suggerisce un itinerario di due settimane nella regione meridionale del paese, da Zara a Dubrovnik. Da Ancona partono quotidianamente i traghetti della Jadrolinija per Zara (Zadar), in cui si consiglia di sostare circa 4 giorni per vedere uno dei tipici borghi medievali del Paese e godere il mare della regione. Facendo tappa a Sibenico, ci si fermi a Trogir (nella foto sopra), magnifica isola nell'Adriatico legata da un ponte alla terraferma e da un altro ponte ad un'isola. Sostatevi 4-5 giorni e dodetevi il mare e le escursioni nel vicino parco nazionale del Krk e nella romana Spalato (Split), dove poter sostare tra le rovine dell'Impero e visitare i sotterranei del Palazzo di Diocleziano. A proposito, occorre ricordare che il centro storico di Spalato è il Palazzo di Diocleziano. Decisamente suggestivo, per quanto talora, tra gadget e ristoranti, alquanto dissacrante. Si chiuda infine la propria vacanza a Dubrovnik (Ragusa), dove dover fermare le proprie pulsioni allo shopping per concentrarci sugli incantevoli scorci godibili dalle mura. Attenzione, nella fin troppo nota Dubrovnik quasi ogni azione ha un prezzo: siate cauti con l'auto (parcheggi liberi solo a chilometri di distanza dal centro storico), con i bar, i negozi, l'arte. Tutto. Da qui, una nave vi condurrà nuovamente in Italia, fermandosi a Bari.
Una vacanza tra mare, storia e natura attraversando la Croazia da Zara a Dubrovnik, passando per Sibenico, Trogir e Spalato.
Sono passati 40 anni dalla pubblicazione di uno degli album simbolo della musica italiana: era il 1977 quando Lucio Dalla pubblicò "Com'è profondo il mare", il suo settimo album e il primo in cui il cantante bolognese si impegnò completamente e a solo nei testi, dopo la rottura col poeta Roberto Roversi che lo aveva accompagnato nella stesura dei tre precedenti "Il giorno aveva cinque teste", "Anidride solforosa" e "Automobili". E l'esordio fu anche la conferma di Dalla come uno dei maggiori artisti che l'Italia musicale potesse vedere in quegli anni e in quelli a seguire. Il cantante, infatti, conservò l'esperienza con Roversi, scrivendo un album che affondava le radici nelle storie quotidiane, raccontando l'Italia attraverso una serie di racconti, bozzetti, che sono rimasti ben presenti nella mente di chiunque ami la musica: nell'album sono presenti brani come "Il piccolo Alfredo", "Corso Buenos Aires" e "Disperato erotico stomp". L'inizio, però, è con la canzone che, non a caso, dà il nome al disco, ovvero "Com'è profondo il mare", una canzone diventata cult, con un testo ricco e complesso che negli anni ha visto molti tentare un'esegesi. "Siamo noi, siamo in tanti, ci nascondiamo di notte per paura degli automobilisti, dei linotipisti siamo gatti neri, siamo pessimisti, siamo i cattivi pensieri, e non abbiamo da mangiare, come è profondo il mare, come è profondo il mare" canta Dalla dopo l'ormai noto fischio con cui dà il via alla canzone, in un esordio che fin da subito ha visto tante interpretazioni. Scritta nel 1977, la canzone probabilmente risente dell'attualità dell'epoca che vedeva un'Italia colpita dal terrorismo (pochi mesi dopo Aldo Moro sarebbe stato rapito e poi ucciso) e nelle varie strofe si sente l'anelito storico che pervade tutto, come sottolinea anche Davide Saini su La Balena Bianca: "Strofe intere a ricostruire eventi storici: la quarta rappresenta la rivoluzione russa del 1917, la quinta la seconda guerra mondiale, la sesta i campi di concentramento, la settima lo sgancio della bomba nucleare". Scritto alle Isole Tremiti, il testo lungo di questa canzone – che comprende anche autobiografia, come quando Dalla canta "Babbo che eri un gran cacciatore di quaglie e di fagiani" – è una sorta di percorso storico che parla di deboli e di lotta di classe ("È inutile non c'è più lavoro, non c'è più decoro, Dio o chi per lui sta cercando di dividerci, di farci del male, di farci annegare", ma anche "fu scaraventato in un palazzo o in un fosso, non ricordo bene, poi una storia di catene, bastonate e chirurgia sperimentale) e un finale che definisce chiaramente ciò di cui stiamo parlando, ovvero di un "dramma collettivo": "Frattanto i pesci, dai quali discendiamo tutti, assistettero curiosi, al dramma collettivo di questo mondo che a loro indubbiamente doveva sembrare cattivo". I quarant'anni di un album così importante non poteva che essere festeggiato come si deve e così il 24 novembre prossimo torna nei negozi la Legacy Edition di "Com'è profondo il mare" che uscirà nella versione CD che comprende l’album “Come è profondo il mare” + 1 CD bonus contenente 7 brani live inediti e un libretto di 40 pagine con foto e contenuti inediti e la versione LP dell’album rimasterizzato a 24bit/192KHZ, la migliore definizione attualmente possibile, + 1 CD bonus con 7 brani live inediti e libretto.
Sono passati 40 anni dalla pubblicazione di “Com’è profondo il mare”, il primo album scritto totalmente dal solo Lucio dalla che partiva proprio con la canzone omonima.
Se immaginate il Giappone come la terra in cui tutto è tecnologia, vi sbagliate di grosso. I grattacieli spiccano nel cielo e sulle strade buttano generose quantità di aria condizionata, ma il paese del Sol Levante è anche quello degli spazi aperti, della spiritualità shintoista e dei fiori. Proprio in questi giorni, dal 18 aprile al 5 maggio 2015, si sta svolgendo lo Shibazakura Festival, ossia il Festival del Muschio Rosa. Ha luogo a Takinoue nella Prefettura di Hokkaido e dà modo di passeggiare nel bellissimo parco locale circondati dai colori viola, rosa e lilla. 800.000 fiori circa stendono intorno ai visitatori un prato di allegria e, al tempo stesso e secondo inclinazione personale, di tranquillità. Poco distante dal parco si trovano i "Cinque laghi", ovvero il Lago Motosuko, zona da visitare assolutamente in cui è potersi rimettere in pace con la Natura.
Il Festival del Muschio Rosa del Giappone ci invita a rivalutare il luogo comune di un paese che si vorrebbe sempre accelerato, iper-tecnologico ed alienato da produttivismo e consumismo.
Sembra che quest'anno "l'argomento di stile" che interessa di più il pubblico italiano sono i capelli di Ilary Blasi. Il lunedì sera, durante la diretta del Grande Fratello Vip 2018, tutti si chiedono: Ilary Blasi al GF Vip indossa una parrucca? Sì, la showgirl in questa edizione ha scelto di cambiare in ogni serata, non solo gli abiti e le scarpe, ma anche i capelli e non modificando acconciatura ma cambiando radicalmente look con parrucche molto diverse tra loro. Un giorno appare con capelli alle spalle mossi e biondi, la volta successiva con boob liscio e corto, poi con il carré e addirittura con caschetto dai capelli mori. Questa sera, per la puntata numero dieci i capelli sono platino, quasi bianchi, e cortissimi. Dopo essere apparsa sul palco del Gf Vip con lunghi abiti neri dalla scollatura sexy, dopo aver stupito il pubblico con completi maschili e cappelli effetto bagnato o ancora dopo aver ammaliato con abiti dalla stampa maculata, Ilary Blasi nella decima diretta del reality di Canale 5 sceglie di indossare un completo maschile firmato Plein Sud. Il look è composto da una giacca incrociata senza revers dal tessuto lucente in lurex, stretta in vita con una maxi cintura in pelle nera, abbinata a un paio pantaloni skinny in tessuto coordinato total black. Completano il look un paio di décolleté in camoscio nero dai chilometrici tacchi a spillo (disponibili qui a 520 euro) della collezione Autunno/Inverno 2018-19 del marchio italiano Le Silla. A rendere unico il modello di scarpe che Ilary Blasi indossa al GF Vip un grosso petalo montato sul tallone, che ricorda quello di una rosa e che conduce ad un tacco a stiletto alto e sottile. Al completo in stile "mannish", reso glamour e femminile dal tessuto lucente, Ilary questa sera abbina una parrucca con capelli corti sulla nuca e lunghi ciuffi lisci sul davanti raccolti in una fila laterale. La Blasi aveva indossato nell'ottava puntata del Gf Vip una parrucca molto simile che però per l'occasione è stata modificata e accorciata dai suoi hair stylist che hanno postato sui social il video del momento in cui tagliano la finta chioma di Ilary. Il cortissimo carré color platino arriva dopo la parrucca con capelli biondi e mossi in stile beach waves e quella con caschetto liscio e fila al centro. questa sera nn siamo per le mezze misure…short hair… 😉 #veryshorthair #moodoftheday #topsalon #blonde #mondaymood #workwithlove #smile #newlook #gfvip #besthaircut #besthairstyles #cool A post shared by Alessia Solidani (@alessiasolidani) on Nov 12, 2018 at 12:40pm PST Tutti i lunedì, non appena la puntata del reality di Canale 5 prende il via, sui social i fan del GF Vip si scatenano pubblicando commenti e postando meme dedicati allo stile di Ilary Blasi, ai suoi abiti e soprattutto alle sue parrucche. In tanti continuano a chiedersi il perché la conduttrice indossi delle parrucche in trasmissione, cosa che la Blasi ha spiegato più volte affermano di voler cambiare stile senza compiere un taglio radicale, proprio come fanno le star d'oltreoceano o come faceva la sua adorata nonna negli anni '50. Nella decima puntata i commenti sono tutti per il taglio cortissimo con capelli platino, che ricorda da vicino le acconciature di Maria De Filippi o quelle sfoggiate da Nadia Toffa a Le Iene. Per il pubblico dunque Ilary ha copiato lo stile di due bionde conduttrici della Tv italiana.
Per la decima puntata del Grande Fratello Vip 2018 Ilary Blasi sfoggia una parrucca platino con capelli sempre più corti a cui abbina un completo maschile dal tessuto glam e tacchi a spillo. Ecco il look di Ilary Blasi per il GF Vip e il video del momento in cui la conduttrice taglia i capelli.
Chiara Ferragni non è una semplice fashion influencer che lancia mode e tendenze sui social, è un'imprenditrice digitale capace di "lasciare il segno" con ogni singolo post. Da quando è andata agli Uffizi di Firenze, ha fatto sì che i musei tornassero "di moda", facendo registrare un boom di presenze nelle settimane successive e spingendo i giovanissimi ad avvicinarsi alla cultura. Oggi non può fare a meno di sostenere una delle sfide social più nobili di tutti i tempi, la #WomenSupportingWomen, il cui obiettivo è invitare le donne a unirsi contro sessismo, body shaming, abusi e discriminazione di genere. Come molte altre star, dalla Balivo a Marica Pellegrinelli, anche lei ha posato in bianco e nero, lasciandosi immortalare in topless. La moglie di Fedez è apparsa sensualissima con indosso solo dei pantaloni bianchi a vita alta, i piedi nudi, il tatuaggio con la scritta "Luce" in bella vista e lo sguardo fiero e determinato rivolto in camera. Nella didascalia ha poi scritto: Cresciamo sempre quando sosteniamo gli altri. Amo le sfide che mi permettono di sostenere le donne che ammiro. Grazie a Laura Pausini, a Sabina Belli e a tutte le altre donne incredibili che mi hanno nominato. Nomino Valentina e Francesca Ferragni, Veronica Ferraro, Pardis Zarei, Martina Maccherone, Rachel Zeilic, che sono alcune delle donne e amiche care che mi fanno sentire potente. Donne, siamo forti e insieme possiamo essere ancora più forti. We rise by lifting others 🙏🏻 I always love a challenge when I can support other women I admire.. Thank you @laurapausini, @sabinabli and all the other incredible women who nominated me.. I nominate @valentinaferragni @fraferragni @veronicaferraro @pardiszarei @martina_mac @rachelzeilic that are some of my closest friends and women that make me feel empowered.. Women, we’re so strong, and together we can be even stronger 🙏🏻 #WomenSupportingWomen #WomenEmpoweringWomen Pic by @giampaolosgura ❤️ A post shared by Chiara Ferragni ✨ (@chiaraferragni) on Jul 28, 2020 at 2:01am PDT
Chiara Ferragni è una delle star che hanno preso parte alla sfida social #WomenSupportingWomen. Per sostenere la sorellanza e la solidarietà al femminile ha posato sensuale in topless, invitando le donne a unirsi per diventare ancora più forti.
Ottobre 2009. Il maresciallo Roberto Mandolini corre a confidarsi con l'appuntato scelto dei carabinieri Riccardo Casamassima, che di lì a poco diventerà il testimone chiave dell'inchiesta sul caso di Stefano Cucchi, il geometra romano arrestato per spaccio e deceduto qualche giorno dopo all’ospedale capitolino Sandro Pertini. “Si è presentato in caserma: mi confidò che c'era stato un casino perché un giovane era stato massacrato di botte dai ragazzi, quando si riferì ai ‘ragazzi', l'idea era che erano stati i militari che avevano proceduto all'arresto", ha raccontato oggi Casamassima in aula, ribadendo le sue accuse ai colleghi (“i ragazzi”) nell'ambito del processo ai cinque carabinieri, tra cui Alessio Di Bernardo, Raffaele D'Alessandro e Francesco Tedesco, accusati di omicidio preterintenzionale. "Io non assistetti al colloquio tra Mandolini e Mastronardi" – ha dichiarato Casamassima in aula – ma seppi cosa si dissero da quella che è poi diventata la mia compagna, Maria Rosati, che assistette al colloquio perché era autista del comandante Enrico Mastronardi. Avevano deciso, e stavano cercando, di scaricare le responsabilità dei carabinieri sulla polizia penitenziaria. Lei capì il nome Cucchi ma all'epoca non era una vicenda nota perché non era morto". Casamassima: "Avevo paura di ritorsioni" – La decisione di raccontare questo episodio arrivò qualche anno dopo la morte di Cucchi, nel 2015, "perché pensavo che Mandolini volesse fare lui stesso qualcosa. Avevo paura di ritorsioni – ha aggiunto Casamassima – dopo la mia testimonianza hanno cominciato a fare pressioni pesanti nei miei confronti. Ho avuto anche problemi perché ho rilasciato interviste non autorizzate; si stava cercando di screditarmi, e io dovevo far capire che tutto quello che dicevano non era vero”.
Parla il teste chiave dell’inchiesta Riccardo Casamassima davanti alla prima Corte d’Assise del tribunale di Roma: “Mandolini mi aveva detto quello che era successo a Stefano”. Le sue dichiarazioni confermano dunque il pestaggio del giovane geometra romano, arrestato nellʼottobre 2009 e poi morto una settimana dopo in ospedale.
Le difficoltà della ripartizione delle spese degli impianti condominiali Croce e delizia di ogni condominio è l'individuazione (materiale) del danno presente negli impianti condominiali, la riparazione e, infine, la successiva ripartizione della spesa. I motivi che portano a creare situazioni di forte contrasto tra i singoli proprietari sono molteplici e possono individuarsi sia nel fatto che gli impianti condominiali possono avere parti private (ad esempio gli impianti di scarico delle acque) sia nel fatto che l'impianto, anche se interamente condominiale, può essere usato solo da alcuni dei proprietari (e non da tutti) oppure alcuni tratti sono usati solo da alcuni e altri tratti da tutti i proprietari. Come si è detto gli impianti del condominio: a) possono essere usati da tutti i proprietari o solo da alcuni dei proprietari (in questa ipotesi la ripartizione delle spese segue i principi indicati nell'art. 1123 cc) b) è anche possibile che gli impianti condominiali abbiano dei tratti condominiali e tratti privati (basta pensare alle tubazioni degli scarichi o alle diramazioni degli impianti che giungono nelle singole unità immobiliari) in queste situazioni occorre distinguere tra spese relative alle parti private e spese relative alle parti condominiali, ma per distinguere le parti condominiali e le parti private occorre individuare il punto preciso in cui l'impianto termina di essere condominiale e diventa privato; (questa è solo una parte del problema perché per la parte di impianto imputabile al condominio occorre poi applicare l'art. 1123 cc). Un aiuto relativo all'individuazione del punto preciso in cui un impianto termina di essere condominiale e diventa privato è fornito dall'art. 1117 comma 3 cc il quale prevede che sono considerate condominiali le opere, le installazioni, di qualunque genere destinati all'uso comune, come gli ascensori, i pozzi, le cisterne, gli impianti idrici e fognari, i sistemi centralizzati di distribuzione e di trasmissione per il gas, per l'energia elettrica, per il riscaldamento ed il condizionamento dell'aria, per la ricezione radiotelevisiva e i relativi collegamenti fino al punto di diramazione ai locali di proprietà individuale dei singoli condomini, ovvero, in caso di impianti unitari, fino al punto di utenza, salvo quanto disposto dalle normative di settore in materia di reti pubbliche. Quindi, il legislatore individua come confine tra impianto condominiale e impianto privato il punto di derivazione ai locali di proprietà privata oppure fino al punto di utenza.
Cassazione del 17.1.2018 n. 1027 ha stabilito che in base all’articolo 1117 n. 3 cc si presumono comuni i canali di scarico solo fino al punto di diramazione degli impianti ai locali di proprietà esclusiva, per cui, partendo dal testo normativo, si è esclusa dalla proprietà condominiale della braga (cioè l’elemento di raccordo tra la tubatura orizzontale di pertinenza del singolo appartamento e la tubatura verticale di pertinenza condominiale)
Stacey Sutherland è una mamma, viene da Houghton-le-Spring ed ha fatto una scoperto drammatica in modo insolito. Mentre si trovava in una gita di famiglia, ha scattato una foto con lo smartphone al piccolo Zak ed è proprio così che ha notato qualcosa di strano nel suo occhio sinistro. Il bambino aveva già sviluppato una lieve forma di strabismo e il mese scorso, ad un appuntamento con il medico, non era stato trovato nulla di strano. Quello scatto però a spinto la donna a portare suo figlio nuovamente da uno specialista. Questa volta il responso non è stato dei migliori, gli è subito stato diagnosticat un retinoblastoma, cioè una rara forma di tumore dell'occhio che colpisce i bambini sotto i cinque anni e che alcune volte può portare anche alla rimozione dell’occhio malato. Nel caso di Zak, però, i medici hanno assicurato che la diagnosi precoce lo ha salvato e che ci sono moltissime possibilità che guarisca. Il piccolo infatti è stato subito sottoposto ad trattamento di chemioterapia presso il Royal Victoria Hospital, a Newcastle, ed è già sulla via della guarigione. Oggi, Stacey vuole però esortare gli altri genitori a portare i propri figli a degli controlli periodici, così da poter prevenire il cancro prima che diventi una malattia incurabile. La donna ha infatti spiegato: “Questo tipo di tumore cresce abbastanza rapidamente e se avessimo aspettato, Zak avrebbe potuto perdere l’occhio. Fate controllare i vostri figli, non ci vuole molto per capire se c’è qualcosa che non va”. La donna vuole che la sua esperienza sproni anche gli altri genitori a non sottovalutare nei propri figli i sintomi di una possibile malattia.
Stacey Sutherland è mamma di Zak, un bimbo di 20 mesi, ed ha scoperto in modo insolito che suo figlio aveva il cancro. Gli ha scattato una foto con lo smartphone ed ha subito notato qualcosa di strano nel suo occhio sinistro. Fortunatamente, se n’è accorta in tempo e il bimbo è sulla via della guarigione.
Dalle pagine della rivista InTouch l'attrice statunitense Jennie Garth, famosa per aver interpretato il ruolo di Kelly Taylor nella serie televisiva Beverly Hills 90210, vorrebbe un quarto figlio dal marito Dave Abrams. Jennie Garth e Dave Abrams si sono sposati lo scorso anno dopo la separazione dell'attrice con Peter Facinelli.
Dalle pagine della rivista InTouch l’attrice statunitense Jennie Garth, famosa per aver interpretato il ruolo di Kelly Taylor nella serie televisiva Beverly Hills 90210, vorrebbe un quarto figlio dal marito Dave Abrams.
Robert Pattinson è single da pochissime settimane e la sua vita sembra viaggiare a gonfie vele: Leonardo DiCaprio l'ha invitato a Miami a divertirsi, magari insieme a qualche sua amica fotomodella, ma pare che Rob abbia deciso diversamente e pare trascorra buona parte del suo tempo con l'amica Katy Perry. La sua amicizia con la cantante di Hot n Cold è cosa nota da tempo e la stessa Stewart sembrava molto gelosa del loro rapporto molto stretto. La popstar dalle curve mozzafiato è stata molto vicina all'attore di Twilight dopo la prima rottura con Kristen e una fonte raccontò al settimanale Heat: "Katy era amica di Kristen, ma adesso va davvero molto d’accordo con Robert. Tutti sanno che lui ha sempre avuto una piccola cotta per lei e Katy, dal canto suo, non fa altro che giocarci. Rob è un grande ammiratore di Katy e quest’ultima gli è stata vicino l’anno scorso quando si è lasciato con Kristen".
Robert Pattison è single da pochissime settimane e la macchina del gossip è già attiva per “scovare” la sua nuova fiamma: sembra che non ci sarà da cercare molto lontano. Rob trascorre molto tempo con Katy Perry e dopo essere stati avvistati insieme ad un concerto, pare che trascorreranno alcuni giorni in vacanza alle Bahamas.
Uno dei protagonisti assoluti del cielo di ottobre sarà il pianeta dell'amore Venere, che dopo un'estate “sottotono” torna a impreziosire il firmamento serale. La sua presenza sulla volta celeste aumenterà giorno dopo giorno nel corso del mese, tramontando sempre più tardi dopo il Sole (alla fine del mese oltre 2 ore dopo). Durante la sua cavalcata tra le stelle sarà anche protagonista di una spettacolare congiunzione astrale con la falce di Luna crescente sabato 9, quando i due corpi celesti duetteranno tre le costellazioni dello Scorpione e della Bilancia. Col passare dei giorni, inoltre, si avvicinerà sempre di più anche alla brillante Antares, una spettacolare stella supergigante rossa, la più luminosa dello Scorpione. Riconoscere Venere sulla volta celeste non è complicato. Si tratta infatti del terzo oggetto più luminoso del nostro cielo dopo il Sole e la Luna (il quarto è Giove, il gigante gassoso del Sistema Solare). Il pianeta si presenta come un luminosissimo faretto, che in questi giorni è ben visibile al crepuscolo a Sud Ovest. È talmente “accecante” che in alcuni casi può tradire anche i piloti, che possono scambiarlo per un altro velivolo. La ragione di questa sua luminosità è legata alla densa e corrosiva atmosfera, che provoca un mostruoso effetto serra sulla superficie. Basti pensare che la temperatura raggiunge i 464° C – sufficienti per fondere il piombo – a causa di un mix letale di anidride carbonica (oltre il 96 percento del totale), acido solforico, anidride solforosa e altri composti chimici. Questa densa nube di gas intrappola i raggi solari non permettendone la fuga nello spazio; ciò fa letteralmente bollire superficie. Non a caso Venere è più caldo di Mercurio, il pianeta più vicino al Sole del nostro Sistema, la cui superficie raggiunge la temperatura massima di 427° C. Al di là della notevole luminosità, Venere (così come gli altri pianeti del Sistema Solare visibili a occhio nudo) si distingue dagli astri circostanti poiché la sua luce non brilla; si tratta infatti di quella riflessa del Sole, non è emessa dalle reazioni di fusione nucleare come avviene per le stelle. Questo dettaglio, assieme alla vicinanza al nostro pianeta, proietta un fascio di luce “uniforme”, non scisso e brillante come avviene per le lontanissime stelle puntiformi.
Venere è il terzo oggetto più luminoso della volta celeste dopo il Sole e la Luna. Nel mese di ottobre sarà visibile a sud Ovest e tramonterà sempre più tardi, impreziosendo il firmamento serale. Per sabato 9 il pianeta dell’amore sarà protagonista anche di una spettacolare congiunzione astrale con la falce di Luna crescente. Ecco come vederlo dall’Italia.
L’obiettivo è quello di istituire una commissione d’inchiesta parlamentare sulle stragi nel Mediterraneo. Realizzando, inoltre, una missione in Libia. Ma prima una richiesta urgente rivolta al governo: offrire un porto sicuro in Italia alla Sea Watch 3, l’imbarcazione che una settimana fa ha salvato 47 migranti e ora si trova al largo delle coste siciliane. L’appello viene lanciato da Luigi Manconi, attraverso un post sul suo blog sull’Huffington Post. Un manifesto sottoscritto da tanti nomi conosciuti nel mondo dello spettacolo, della politica, del giornalismo e tanto altro ancora. Tra i firmatari si leggono i nomi di Luigi Manconi, Roberto Benigni, Sandro Veronesi, Massimo Cacciari, Gad Lerner, Armando Spataro, Gabriele Muccino, Paolo Virzì, Roberto Saviano. “Non possiamo e non vogliamo essere complici di questa strage”, afferma Manconi sottolineando che lunedì 28 gennaio si terrà una manifestazione a Roma, a piazza Montecitorio, alle 17. Il titolo del manifesto è ‘Non siamo pesci’. Tre parole pronunciate da Fanny, “fuggita da un conflitto armato in Congo e per 19 giorni a bordo della nave Sea Watch”, come spiega Manconi. Che spiega poi da cosa nasce l’esigenza del manifesto: Qualche giorno fa, in una manciata di ore, hanno perso la vita nelle acque del Mediterraneo 170 tra migranti e profughi. Quarantasette sono stati tratti in salvo dall’organizzazione non governativa Sea Watch e circa 100 sono stati raccolti dal cargo battente bandiera della Sierra Leone e avviati verso il porto di Misurata dove, prevedibilmente, saranno reclusi in uno dei centri di detenzione, legali o illegali, della Libia. Centri dove, secondo i rapporti delle Nazioni Unite e di tutte le agenzie indipendenti, si praticano quotidianamente abusi, violenze, stupri, torture. Ciò che emerge è il deprezzamento del senso e del valore della vita umana. Sea Watch, va ricordato, è l'unica Ong oggi presente nel Mar Mediterraneo, ormai privo di qualsiasi presidio sanitario, di soccorso e di protezione dei naufraghi. Altro che fattore di attrazione per i flussi migratori, altro che "alleati degli scafisti" o "taxi del mare": le navi umanitarie, le poche rimaste, salvano l'onore di un'Europa che dà il peggio di sé e si mostra incapace persino di provare vergogna. Vogliamo dare voce a un'opinione pubblica che esiste e che di fronte a una tale tragedia chiede di ripristinare il rispetto delle leggi e delle convenzioni internazionali, e soprattutto del senso della giustizia. A cominciare con il consentire alle navi militari e alle Ong che salvano le vite in mare di poter intervenire.
Si chiama ‘Non siamo pesci’ ed è il manifesto lanciato da Luigi Manconi e sottoscritto da varie personalità come Roberto Benigni e Roberto Saviano. L’obiettivo dell’appello è quello di istituire in Parlamento una commissione d’inchiesta sulle stragi nel Mediterraneo. La proposta riceve il sostegno del Pd che si impegna a portare la questione in Parlamento.
La pandemia di coronavirus SARS-CoV-2 sta avendo un impatto significativo sulla salute mentale delle persone, e sempre più studi stanno evidenziando una diffusione capillare di ansia, stress, sintomi depressivi e altri disturbi che abbracciano la sfera psicologia e psichiatrica. Laddove già presenti, queste condizioni si sono ulteriormente inasprite, talvolta a livelli insopportabili. Basti pensare a quanto emerso da un sondaggio dell’Istituto Piepoli commissionato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, in base al quale durante il periodo del lockdown più del 60 percento degli italiani stava soffrendo di stress, ma ben il 43 percento sperimentava il livello massimo possibile. Un nuovo studio ha dimostrato che la pandemia sta aggravando sensibilmente insonnia e ansia nelle mamme con figli piccoli; anche per questi ultimi si stanno evidenziando problemi nella qualità del sonno. A determinare l'impatto della pandemia sulla salute mentale delle mamme è stato un team di ricerca israeliano guidato da scienziati dell'Università Ben ‐ Gurion del Negev di Beersheba, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Dipartimento di Psicologia presso il Centro di Ricerca per la Psicobiologia del The Max Stern Yezreel Valley College. Gli scienziati, coordinati dalla professoressa Liat Tikotzky, direttrice del BGU Parenting, Child Development and Sleep Lab, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver sottoposto specifici questionari e test a centinaia di mamme con figli piccoli durante il primo lockdown in Israele (recentemente ne è stato avviato un secondo, a causa della preoccupante impennata dei contagi). Proprio l'isolamento sociale, la distanza dagli affetti più cari, l'impossibilità di frequentare luoghi e persone che si amano sono stati tra i principali catalizzatori del disagio mentale, assieme alla paura del contagio e alle problematiche economiche innescate dalla pandemia. Analizzando statisticamente le risposte, Tikotzky e colleghi hanno osservato che le madri con la cosiddetta “insonnia clinica materna” – che si determina con un punteggio superiore a 15 in uno specifico test – è più che raddoppiata durante la pandemia, passando dall'11 percento rilevato uno o due mesi prima della diffusione del virus al 23 percento durante il lockdown. L'ansia è stata rilevata nella stragrande maggioranza delle donne (circa 4 su 5, l'80 percento), benché i livelli fossero assai variabili, da lieve a severo. Chi sperimentava problemi del sonno più marcati aveva anche maggiori probabilità di livelli più elevati di ansia. Circa il 30 percento delle mamme, inoltre, ha osservato una riduzione nella qualità del sonno del proprio bambino (quelli coinvolti avevano un'età compresa tra i sei mesi e i sei anni); la maggior parte di esse non ha tuttavia rilevato problemi, e alcune hanno addirittura osservato una migliore qualità del sonno (12 percento) e una durata maggiore del riposo (25 percento).
Un team di ricerca israeliano guidato da scienziati dell’Università Ben ‐ Gurion del Negev ha determinato che durante la pandemia è più che raddoppiata l’insonnia clinica nelle mamme, e circa l’80 percento di esse ha sperimentato livelli di ansia da lieve a severa. Rilevata una riduzione della qualità del sonno anche nei piccoli.
La diretta delle estrazioni del Lotto, SuperEnalotto e 10eLotto di martedì 18 maggio 2021, tutti i numeri vincenti dalle ore 20.00 su Fanpage.it. A partire dalle 20 di stasera saranno comunicati i numeri estratti sulle ruote del Lotto e la sestina fortunata del SuperEnalotto per un jackpot di 153,8 milioni di euro: aggiorna questa pagina per seguire i risultati delle estrazioni di oggi per Lotto, 10eLotto, Simbolotto e SuperEnalotto. Dopo la comunicazione dei numeri vincenti, verranno rese note da Sisal e Lottomatica le quote e le vincite delle tre lotterie per l'estrazione di martedì 18 maggio 2021. Particolare interesse per le quote del SuperEnalotto relative all'estrazione di oggi (concorso n.59). Nell'ultima estrazione nessun 6 nè 5+1. Ecco i numeri del Lotto estratti oggi su tutte le ruote: Bari: 29 – 19 – 46 – 72 – 23 Cagliari: 49 – 87 – 14 – 85 – 82 Firenze: 33 – 7 – 63 – 13 – 44 (per errore era stato riportato il numero 3 al posto del 33) Genova: 88 – 32 – 40 – 77 – 21 Milano: 70 – 59 – 85 – 62 – 80 Napoli: 42 – 19 – 1 – 28 – 24 Palermo: 90 – 79 – 26 – 39 – 48 Roma: 79 – 47 – 77 – 17 – 71 Torino: 17 – 8 – 50 – 74 – 87 Venezia: 4 – 49 – 63 – 10 – 85 Nazionale: 83 – 75 – 13 – 44 – 25 L'estrazione del Lotto di oggi 18 maggio 2021 è la prima della settimana; come di consuetudine, il calendario delle estrazioni prevede tre appuntamenti ogni martedì, giovedì e sabato. 11 le ruote del Lotto su cui vengono estratti i numeri vincenti, sul sito di Lottomatica la verifica della vincita della schedina. Il Lotto è un gioco d'azzardo gestito dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Combinazione vincente SuperEnalotto: 78 – 11 – 15 – 47 – 10 – 19 Numero Jolly: 68 Numero Superstar: 90 Jackpot: 153.800.000€ L'estrazione del SuperEnalotto di oggi, martedì 18 maggio 2021, mette in palio un jackpot di 153,8 milioni di euro, in crescita rispetto all'ultima estrazione dello scorso sabato, quando non sono stati centrati 6 nè 5+1. Il jackpot pieno si vince indovinando tutti e 6 i numeri vincenti senza Numero Jolly o Numero Superstar. Ecco le quote del SuperEnalotto di oggi e le relative vincite, comunicate da Sisal: Punti 6: nessuno Punti 5+1: nessuno Punti 5: 18 da 11.581,29 euro Punti 4: 1.501 da 142,77 euro Punti 3: 45.701 da 14,02 euro Punti 2: 542.189 da 5,00 euro
Le estrazioni del Lotto, SuperEnalotto e 10eLotto di oggi, martedì 18 maggio 2021, in diretta dalle ore 20 su Fanpage.it come di consueto: ecco i numeri vincenti per le tre lotterie italiane e le quote del SuperEnalotto di oggi. Il jackpot per chi centra i 6 numeri fortunati sale a 153,8 milioni di euro.
Con uno spettacolare giardino di farfalle, una piscina panoramica sul tetto e un centro benessere per viaggiatori stanchi, non stupisce che per il quarto anno consecutivo il Jewel Changi Airport di Singapore abbia vinto come migliore aeroporto del mondo secondo i viaggiatori inseriti nel sondaggio da Skytrax. I World Airport Awards sono un prestigioso premio che celebra le migliori strutture aeroportuali al mondo in base a diverse categorie. Quello che ha raggiunto un maggior punteggio in tutte le diverse categorie, con 50 milioni di voti, è stato di nuovo nel 2016 l'aeroporto di Singapore, che fornisce ai passeggeri innumerevoli attività ricreative ideali per occupare il tempo di attesa di un volo. Il Changi Airport ha vinto come miglior aeroporto per i servizi al tempo libero, potendo offrire una serie di attività – dal torre d'avvistamento più alta in un aeroporto a un giardino di cactus e negozi o ristoranti di fascia alta – che rendono molti aeroporti del mondo monotoni a confronto. E nonostante il primo premio degli ultimi quattro anni, l'aeroporto di Singapore non cessa di migliorarsi e per il 2018 è prevista la costruzione di un enorme edificio in vetro di 10 piani che vanterà la cascata interna più alta del mondo e un parco enorme. Ma il Changi Airport non è l'unico aeroporto premiato: la top ten dei World Airport Awards 2016 stupisce tutti con alcuni ingressi in lista inaspettati: 1 di Singapore Changi Airport 2 Aeroporto Internazionale di Incheon 3 Munich Airport 4 Tokyo International Airport (Haneda) 5 Hong Kong International Airport 6 Chubu Centrair Nagoya 7 l'aeroporto di Zurigo Aeroporto 8 London Heathrow Aeroporto 9 Kansai International 10 Hamad International Airport
Dimenticate i tristi e banali aeroporti, i World Airport Awards premiano i migliori aeroporti al mondo: il Jewel Changi Airport di Singapore ha vinto il primo premio per il quarto anno consecutivo ma non mancano le novità.
A Takaharu, una piccola cittadina della prefettura di Miyazaki, in Giappone, c'è una fermata d'autobus unica al mondo perché ha la forma di Totoro, il famoso personaggio creato dallo Studio Ghibli, la casa cinematografica delle più amate anime giapponese. L'incredibile opera è oggetto di veri e propri pellegrinaggi dei fan di Studio Ghibli che arrivano nella piccola cittadina per un abbraccio e una foto accanto all'originale fermata realizzata da una coppia di anziani nonnini per fare felici i propri nipoti. Per chi non lo sapesse Studio Ghibli è l'equivalente giapponese della Disney. I suoi film d'animazione sono conosciuti non solo in Giappone ma in tutto il mondo e i personaggi degli anime creati da questa casa cinematografica giapponese sono tra i più amati. Una delle sue creazioni più popolari è Totoro, un paffuto e peloso mostro, apparso per la prima volta nel film nel film "Il mio vicino Totoro" del 1988, che è diventato anche il logo dello Studio Ghibli e un simbolo nazionale con un grande seguito in Giappone. L'iconico personaggio dello Studio Ghibli è da sempre fonte di ispirazione per molti. Una coppia di anziani di Takahuru ha però stupito il mondo intero quando è riuscita a creare nella propria cittadina una fermata d'autobus a forma di Totoro a grandezza naturale. I due settantenni hanno costruito a mano la replica del grande personaggio del film d'animazione dello Studio Ghibli come dono per i propri nipoti. Non stupisce che da ogni angolo del Sol Levante arrivino fan di Totoro per scattarsi una foto abbracciati al simpatico anime. * トトロ超絶可愛かった🥺❤️ . . #トトロ #となりのトトロ #オブジェ #インスタ映え #宮崎インスタ映え #フォトスポット #湯之元の隠れ家 #高原町のトトロ #湯之元の隠れ家 #湯之元 #ジブリ #宮崎旅行 #宮崎 #福岡 #fukuoka #miyazaki #yunomoto #takaharu #totoro #ghibli #camera #like4like #l4l #邦ロック好きな人と繋がりたい A post shared by 松雪まなみ (@manamiiru) on Feb 17, 2020 at 5:16am PST
Gli amanti dei film d’animazione dello Studio Ghibli stanno arrivando a Takaharu, una piccola cittadina giapponese della prefettura di Miyazaki, da ogni parte del mondo per vedere la fermata d’autobus a forma di Totoro, il famoso personaggio e logo della casa cinematografica, grazie ad una coppia di anziani che ha realizzato l’incredibile opera per far felici i propri nipoti.
Parte questa sera da Milano l'0ultimo tour dei Pooh che con quest'ultima tournée festeggiano i 50 anni di carriera. ‘Reunion – L'Ultima Notte Insieme' che vedrà Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian, Stefano D'Orazio e Riccardo Fogli esibirsi in uno dei tempi della musica italiana – che pochi giorni fa ha visto esibirsi Laura Pausini – è uno dei passi di una festa lunga un anno: per tutto il 2016, infatti, si celebrerà la band più longeva della musica italiana. Per l'occasione la band suonerà, riadattandola per le loro 5 voci, tutti i brani che hanno fatto la loro storia: alla formazione che ha girato il Paese in questi ultimi anni si è aggiunto anche il figliol prodigo Riccardo Fogli, che sarà con i compagni anche per le altre tappe: Roma (15 giugno), Messina (18 giugno) e Verona (tra date a settembre). Dopo gli stadi sarà la volta dei palazzetti, che prenderà il via il 28 ottobre al Pala Sele di Eboli (Salerno) e proeseguirà fino a fine novembre, un mese prima della fine ufficiale dei festeggiamenti e dello scioglimento definitivo della band. Anche il figlio Francesco ha voluto festeggiarlo su Facebook piostando una foto col figlio in cui li si vede vestiti con le magliette della band Siamo pronti per il concerto del nonno di questa sera a SanSiro! Leo e Papà ❤️ Ps Dalle 21 in poi farò la diretta dell'evento qua su FB Anche Spotify ha voluto celebrare questo momento ripescando tra i suoi dati e scavando un po' tra le preferenze dei fan e dei propri utenti. la piattaforma di streaming svedese ha scoperto che sono soprattutto gli uomini ad ascoltare i Pooh con un 60%, mentre la fascia media è è quella tra 45-59 anni (38%), seguiti dai fan più giovani tra i 35-44 (oltre il 15%).
I festeggiamenti per i 50 anni dei Pooh toccano San Siro: la band più longeva del Paese, infatti, comincia questa sera dal San Siro il tour negli stadi.
L’approvazione della legge di Bilancio al Senato, avvenuta senza una reale di discussione e senza la possibilità di modificare un testo completamente blindato, ha portato l’opposizione sul piede di guerra. Il Pd, con Maurizio Martina, invoca una mobilitazione per il 29 dicembre davanti alla Camera e a gennaio in tutte le piazze. E Matteo Richetti, senatore del Pd che sosterrà proprio Martina al Congresso dem, spiega a Fanpage.it quanto successo ieri, attaccando duramente il governo e la maggioranza. Il comportamento delle scorse ore, secondo Richetti, certifica “che la nostra è una democrazia senza regole e senza garanzie”. L’impossibilità di discutere, spiega l’esponente del Pd, è stata vissuta male anche “dai parlamentari della maggioranza: chi ha vissuto il Senato ha vissuto un’umiliazione a prescindere dal colore politico”. Il governo avrebbe dovuto invece discutere la manovra anche in questi giorni: “A costo di fare tutta la giornata di oggi, del 24, perché viene prima il Parlamento, dello shopping di Salvini e Di Maio, bisognava dare il tempo al Parlamento per discutere e cambiare”. Perché ritenete grave quanto avvenuto al Senato? Già è molto grave che la prerogativa costituzionale del Parlamento di fare leggi sia stata palesemente violata. Doppiamente grave se questo atteggiamento viene messo in atto da chi propagandava la democrazia, il rispetto della volontà popolare, l’affermarsi del parlamentarismo sull’azione di governo, cose contestate durante la scorsa legislatura… Questa notte c’è stato un contrappasso imbarazzante. Chi doveva dire adesso il Parlamento torna a contare sul governo che impone cose, ha messo in atto l’apoteosi del governo che fa votare un provvedimento a scatola chiusa. Penso che tutto ciò non possa passare sotto silenzio. Abbiamo annunciato ricorso alla Corte costituzionale perché pensare che la commissione Bilancio non può esaminare il bilancio vuol dire certificare che la nostra è una democrazia senza regole e senza garanzie. Perché presentate ricorso alla Corte costituzionale e che possibilità ci sono che venga accolto? È l’extrema ratio, a seguito dell’impossibilità di esercitare la dialettica parlamentare. È stata una compressione che va oltre le forzature, c’è differenza tra forzare e ledere. La Corte è stata molto attenta a questo in passato, credo che il ricorso abbia una fondatezza legata all’iter che si è visto. L’hanno rilevato anche parlamentari della maggioranza, chi ha vissuto il Senato ha vissuto l’umiliazione a prescindere dal colore politico. Abbiamo fatto finta di discutere sul testo della Camera, sapendo che si aspettava un provvedimento su cui il Parlamento nulla avrebbe potuto. La Corte deve valutare se siamo entrati nello stato di fatto diverso dallo stato di diritto sancito dalla Costituzione. Da ieri la prerogativa di fare le leggi è nel contratto di governo: è ciò che accaduto, anche nel racconto della maggioranza. Cosa avrebbe dovuto fare la maggioranza per permettere una discussione? Non si doveva per mesi fare quelle pagliacciate dal balcone, il 2,4%, me ne frego dell’Europa, per poi farsi ridurre a scrivere la manovra dall’Europa. Batterò i pugni su quel tavolo, dicevano, poi li hanno presi a ceffoni. Juncker li ha presi a ceffoni. Arrivati al punto in cui si è arrivati, a costo di fare tutta la giornata di oggi, del 24, perché viene prima il Parlamento, dello shopping di Salvini e Di Maio, bisognava dare il tempo al Parlamento per discutere e cambiare. A fronte del mantenimento dei saldi, come in tutte le manovre, ci deve essere la possibilità di proporre altre soluzioni. Faccio una domanda ai parlamentari del M5s eletti nei territori: che istanze territoriali hanno potuto portare? È una cosa gravissima, qui non si è fatta discussione né commissione né Aula: è tutto blindato. E alla Camera andrà sempre così, i due rami del Parlamento non toccano una virgola. Arrivati a questo punto si dovevano dare almeno 48-72 ore per fare proposte. Ma non avrebbero retto neanche la discussione interna alla maggioranza. Nel merito della manovra, quali sono i punti che contestate?
Matteo Richetti, senatore del Pd, commenta quanto successo con la manovra e parla di “umiliazione” vissuta da tutti i parlamentari, anche quelli della maggioranza, per la mancata discussione della legge di Bilancio: “Viene prima il Parlamento dello shopping di Salvini e Di Maio, bisognava avere il tempo per discutere e cambiare”.
Nella serata finale che ha incoronato Michele come vincitore di questa settima edizione di X Factor, la trasmissione ha voluto rendere omaggio a un grande politico scomparso pochi giorni fa, ovvero Mandela. L'omaggio è stato reso da tutti i ragazzi che hanno partecipato al talent accompagnati da 4 grandi voci della musica italiana: Elisa, Giorgia, Marco Mengoni e Mario Biondi. Vestiti con abiti che ricordavano cromaticamente la bandiera sudafricana i ragazzi si sono esibiti in una bella versione di "Man on the mirror", lo storico singolo di Michael Jackson del 1987 contenuto in "Bad" e considerata una delle canzoni più belle del King of Pop.
Quattro talenti della musica italiana sono stati protagonisti assieme ai ragazzi di X Factor di un omaggio al leader africano Nelson Mandela, scomparso pochi giorni fa, a cui hanno dedicato “Man In The Mirror”, successo di Michael Jackson.
Nina Moric è finalmente felice. Dopo anni di dolori e lotte con la giustizia, ora può stare con il figlio Carlos Maria, e con lui ha appena trascorso una vacanza in Puglia: insieme a loro, l'ex marito e papà del ragazzo, Fabrizio Corona, col quale i rapporti sono tornati finalmente sereni. Un'esperienza su cui Nina fa il punto in un post sul suo profilo Instagram, nel quale racconta la sua gioia per l'amore che ha trionfato: Che dire. Ho trascorso momenti bellissimi con il mio piccolo uomo, di gioco, di confronto, di coccole. L’ho guardato dormire notti intere, ho seguito il suo respiro sfiorandolo appena. Questa la vera magia che mi ha donato l’estate: addormentarmi e risvegliarmi, ritrovando sempre Carlos. E ancora. Ritrovare con Fabrizio il senso del nostro viaggio. Carlos, per entrambi l’unica Itaca. Il senso della famiglia, quello fuori dal tempo e dallo spazio, che supera rancori, gelosie o barriere formali di concetti giuridici come separazioni e divorzi. L’amore. Ecco cosa porterò a Milano nella valigia. L’amore che vince su tutto. Sempre. Nina, però, fa anche alcune precisazioni su notizie uscite sui giornali o possibili fraintendimenti. Lei e Corona hanno raccontato la loro serenità ritrovata su Chi, in un'intervista raccolta nel corso dei giorni in Puglia, che in molti ha fatto nascere il sospetto di un ritorno di fiamma tra i due ex coniugi. Inoltre, su Chi si è parlato di un trasferimento a Miami per entrambi, insieme a Carlos, lontano dal gossip. Ebbene, questo particolare viene ora completamente smentito dalla Moric, che chiude la questione in modo definitivo. Mentre Corona, su Instagram, pubblica una foto di lui e Nina scrivendo "La Storia siamo noi… L’amore nella sua accezione migliore", la modella croata puntualizza: Nessuno partirà per Miami, nessun ritorno di fiamma ormai spenta da tempo, nessuna vita oltreoceano. Nessun villaggio. Nessuna “casa Corona”. Semplicemente un nuovo inizio che sarà con noi a Milano, con il colore del mare e il profumo di salsedine. Un nuovo inizio che non avrà mai fine, nonostante io e Fabrizio non torneremo mai più insieme, ma il lieto fine è dare serenità a nostro figlio Carlos Maria. Del resto, Fabrizio sembra già impegnato in una nuova relazione, dopo la rottura da Silvia Provvedi. L'ex galeotto più chiacchierato d'Italia starebbe portando avanti una liason con Zoe Cristofoli, sensuale e tatuatissima modella veronese ex del tronista Andrea Cerioli. Lei ha smentito, ma a contraddirla sono diverse foto che la mostrano in atteggiamenti hot con Corona, uscite su Diva e Donna. Chi esce più amareggiato da questa storia è Luigi Favoloso, che sembra aver chiuso, stavolta definitivamente, la lunga storia con la Moric. Il gieffino sostiene che Corona abbia fatto pressioni per separarli, usando Carlos come arma di ricatto: "In 6 giorni di vacanza hai fatto 3 servizi fotografici e un’infinità di video, facendo anche fraintendere che siete tornati insieme, nonostante tu lì sia con un’altra donna. Tu pensa a farle vivere momenti come questi (che hanno riempito di gioia anche me) indipendentemente da qualsiasi sviluppo abbia la nostra relazione. Solo così potrai essere forse etichettato come una brava persona, altrimenti per usare un eufemismo, saresti il solito opportunista". Estate 2018. Che dire. Ho trascorso momenti bellissimi con il mio piccolo uomo, di gioco, di confronto, di coccole. L’ho guardato dormire notti intere, ho seguito il suo respiro sfiorandolo appena. Questa la vera magia che mi ha donato l’estate: addormentarmi e risvegliarmi, ritrovando sempre Carlos. E ancora. Ritrovare con Fabrizio il senso del nostro viaggio. Carlos, per entrambi l’unica Itaca. Il senso della famiglia, quello fuori dal tempo e dallo spazio, che supera rancori, gelosie o barrire formali di concetti giuridici come separazioni e divorzi. L’amore. Ecco cosa porterò a Milano nella valigia. L’amore che vince su tutto. Sempre. Nessuno partirà per Miami, nessun ritorno di fiamma ormai spenta da tempo,nessuna vita oltreoceano. Nessun villaggio. Nessuna “casa Corona”. Semplicemente un nuovo inizio che sarà con noi a Milano, con il colore del mare e il profumo di salsedine. Un nuovo inizio che non avrà mai fine, nonostante io e Fabrizio non torneremo mai più insieme, ma il lieto fine è dare serenità a nostro figlio Carlos Maria. A post shared by Nina Moric (@nina__moric) on Aug 15, 2018 at 3:12am PDT
Nina Moric esprime tutta la sua felicità per aver finalmente ritrovato il figlio Carlos, dopo anni di separazioni legali. La modella croata puntualizza però l’attuale stato del rapporto con l’ex marito Fabrizio Corona: sono di nuovo uniti per amore del figlio, ma non ci sarà alcun ritorno di fiamma.
Il flirt tra la Ferilli e Francesco Testi – vero o presunto che sia – sta scuotendo il mondo del gossip come solo poche altre notizie sanno fare. La possibilità che una tra le attrici italiane più belle abbia potuto tradire il compagno Flavio Cattaneo con un collega conosciuto proprio sul set, ha attraversato la fantasia di moltissimi appassionati di cronaca rosa che, dopo aver visto le foto pubblicate da Oggi che ritraggono i due particolarmente vicini, non hanno potuto fare a meno di chiedersi se le immagini in questione corrispondessero al vero o fossero state rubate dal set, come nelle dichiarazioni dell’attrice. Ad aggravare la posizione della Ferilli arriva l’intervista ad A, il mensile che l’ha intervistata recentemente e al quale, come si evince dall’intervista stessa, Sabrina avrebbe affidato i suoi primi pensieri dopo “il fattaccio”. Le prime anticipazioni pubblicate, che dovrebbe riportare fedelmente le parole espresse dalla Ferilli, sono chiarissime. L’attrice, secondo la rivista, si sarebbe espresso in merito a tale vicenda, dichiarando: Ma quale vampata bulgara? Lui cerca pubblicità. Sono foto di scena, mai avuto rapporti intimi con Testi. Lui è profondamente legato al produttore di “Baciamo le mani”. Alberto Tarallo non ha mai nascosto infatti il progetto di volerlo trasformare in un nuovo Gabriel Garko. Tali dichiarazioni sono state, però, prontamente smentite dalla fidanzata di Cattaneo che, appena appreso il tono di quanto sarebbe stato a breve pubblicato, ha stilato un comunicato volto a precisare la sua posizione: Preciso che l'intervista al settimanale A che uscirà domani e di cui leggo alcune anticipazioni, è stata da me rilasciata il 3 maggio scorso. Non ho mai parlato con la giornalista di vicende recenti sulle quali ho rilasciato un comunicato stampa giovedì 21 giugno. Quindi, qualsiasi frase aggiuntiva attribuitami dal settimanale A in questa intervista sui recenti avvenimenti, è da ritenersi falsa, tendenziosa e fuorviante. Deciderò quali misure adottare a difesa di ciò che ho oggi dichiarato.
Smentisce categoricamente quanto sarà pubblicato nell’intervista al mensile A, Sabrina Ferilli che nega con forza di aver avuto una relazione col collega Francesco Testi, l’attore col quale avrebbe tradito Flavio Cattaneo.
Non c’è alcuna crisi tra Orlando Bloom e Katy Perry. A smentirlo è un video pubblicato dalla popstar sui social, filmato casalingo girato nel giorno del Ringraziamento a casa della cantante. Nel filmato compaiono i suoi familiari e anche il fidanzato che si presta solo per qualche istante prima che l’inquadratura passi oltre. Non servono parole a Katy per negare la crisi in corso, le immagini sono sufficienti a parlare per loro. “Hi Internet” scrive l’artista che ne approfitta per salutare i suoi fan, fare gli auguri a quanti festeggiano come lei e negare le voci che la vogliono ormai separata dal divo. L’amore tra Katy Perry e Orlando Bloom non è finito, e guai a dire il contrario. La rettifica della popstar è sempre dietro l’angolo, una forma di protezione della sua vita privata dai pettegolezzi senza quartiere di cui è diventata spesso oggetto nell’ultimo periodo. A parlare di crisi erano stati i giornali americani solo qualche giorno fa. Il magazine “InTouch Weekly” aveva parlato di una separazione già avvenuta e voluta dal divo, ex marito di Miranda Kerr: Non molto tempo dopo Halloween, Orlando ha confessato ai suoi amici di essere intenzionato a mettere fine alla loro relazione. Ha sostenuto che semplicemente non si sente pronto a sposarsi e avere bambini. Lei ha dichiarato che stanno compiendo percorsi di vita differenti. Per quanto lo ami, è giunto il momento di andare avanti.
Nessuna rottura tra Orlando Bloom e Katy Perry, la cui storia d’amore era stata data per spacciata. I due hanno trascorso insieme il giorno del Ringraziamento. Con loro anche la famiglia della popstar che condivide il video casalingo sui social.
Non era andata propriamente a buon fine la liaison tra Luca Cenerelli ed Elisabetta Simone. I due, dopo essersi conosciuti a Uomini e Donne ed essersi frequentati per qualche tempo, sembrava avessero chiuso i rapporti, come era emerso anche nell'ultima puntata del dating show di Canale 5, dove la dama non aveva usato parole lusinghiere nei confronti del cavaliere che, intanto, la stuzzicava in merito a delle presunte nuove frequentazioni. Eppure i due sono stati beccati insieme, proprio dopo la fine del programma. I due sono stati avvistati a Milano, camminare insieme in atteggiamenti piuttosto complici, potrebbe essere l'inizio di una possibile seconda chance. Lontani dalle telecamere, quindi, i due avranno deciso di rivedersi e riprendere in mano un discorso al quale sembrava fosse stata messa la parola fine. Non ci sono state dichiarazioni in merito da parte di nessuno dei due, ma forse per scoprire qualcosa in più, toccherà aspettare la nuova stagione del programma che, come di consueto, dovrebbe partire nel mese di settembre, per capire se ci sono stati degli sviluppi nel corso di questi mesi lontano dalla tv.
Elisabetta Simone e Luca Cenerelli sono stati beccati insieme dopo la chiusura stagionale di Uomini e Donne. La dama e il cavaliere avevano messo fine alla loro frequentazione, in seguito agli atteggiamenti che avevano fortemente deluso la 35enne, intenzionata a non voler investire più tempo ed emozioni. Sembrerebbe, però, che qualcosa sia cambiato, ma è presto per decretare gli sviluppi di questo avvicinamento.
Anche le orche (Orcinus orca) uccidono i piccoli per costringere le femmine ad accoppiarsi. Il primo infanticidio per scopo riproduttivo in questi grossi delfinidi è stato documentato a largo dell'isola di Vancouver, in Canada, dove un team di ricerca dell'organizzazione scientifica OrcaLab ha potuto osservare lo spietato comportamento già noto in altri mammiferi, come ad esempio leoni e roditori. Per quanto concerne i cetacei erano conosciuti casi soltanto in tre specie di delfini. A rendere ancora più impressionante e in qualche modo tragico l'evento, il fatto che il maschio direttamente responsabile della morte del piccolo è stato supportato da sua madre. I ricercatori di OrcaLab hanno iniziato a sentire strani richiami provenire dagli idrofoni (microfoni subacquei) a largo dell'isola canadese, piazzati proprio per studiare una popolazione di orche del Pacifico settentrionale. Così hanno deciso di inviare sul posto un gommone con tre biologi marini, per verificare esattamente cosa stesse succedendo. Jared R. Towers e i colleghi della Pacific Biological Station, Fisheries and Oceans Canada si sono trovati innanzi a una scena che li ha inorriditi e meravigliati allo stesso tempo. Un maschio di 32 anni in compagnia della madre di 46 ha puntato una giovane famiglia composta da madre di 28 anni, figlie di 5 e 8 anni e un piccolo di nemmeno un giorno (i ricercatori hanno determinato l'età del neonato dalla posizione della pinna dorsale, non ancora eretta). Dalle acque agitate dai cetacei il piccolo di un giorno non emergeva più per respirare, e quando gli schizzi si sono calmati gli scienziati si sono accorti che il maschio di 32 anni lo aveva afferrato con i denti, trattenendolo sott'acqua dalla pinna caudale per impedirgli di riemergere. La madre del piccolo ovviamente voleva intervenire, ma ogni possibile tentativo di salvare il figlio veniva ostacolato dalla madre del grosso maschio, che la colpiva con violenza e la teneva nelle retrovie. L'assalto si è concluso con la morte del piccolo, del quale tuttavia non è stato recuperato il corpo a causa dell'oscurità sopraggiunta. I ricercatori sono comunque sicuri che il maschio non lo ha mangiato, ma lo ha semplicemente eliminato per rendere sua madre nuovamente disponibile all'accoppiamento. Il supporto della madre di lui è stato spiegato dagli scienziati nell'ottica della propagazione dei geni. Nella società delle orche, del resto, comandano le femmine adulte e già riprodotte; molto probabilmente la madre di 46 anni deve aver ‘pensato' che aiutando il figlio i propri geni si sarebbero trasmessi ai nipoti. Un infanticidio col supporto della madre dell'assassino è la prima volta che viene osservato al di fuori degli esseri umani. I dettagli sul comportamento inedito per le orche sono stati pubblicati sulla rivista Scientific Reports.
Un orca maschio di 32 anni ha ucciso un neonato di nemmeno un giorno per costringere sua madre ad accoppiarsi. Il comportamento, osservato per la prima volta in questi cetacei, è stato reso ancor più ‘spietato’ dall’intervento della madre del grosso maschio, che ha impedito alla madre del piccolo di difendere suo figlio.
Sulla superficie di Marte sarebbero presenti insetti vivi e fossili, oltre che animali più evoluti simili ai nostri serpenti. A ipotizzarlo non è un appassionato di fantascienza, ma il dottor William Romoser dell'Università dell'Ohio, docente emerito di entomologia che ha trascorso gli ultimi anni ad analizzare migliaia di fotografie di “rocce” e paesaggi marziani catturate dai rover presenti sul Pianeta Rosso. Romoser si è concentrato in particolar modo su quelle scattate dalle fotocamere di Curiosity, che dal 2012 sta scorrazzando nel cuore del cratere Ghale. Lo scienziato, specializzato in arbovirologia ed entomologia medica e generale, studiando accuratamente le immagini è riuscito a identificare strutture come ali, zampe, antenne, carapaci, corpo segmentato e altri dettagli anatomici ascrivibili agli artropodi, il phylum cui appartengono anche gli insetti. “Su Marte c'è stata e c'è ancora vita”, ha dichiarato l'esperto entomologo, che ha insegnato presso l'ateneo americano per oltre 45 anni. “Esiste un'apparente diversità nella fauna marziana simile ad un insetto, che mostra molte caratteristiche simili agli insetti terrestri dei gruppi avanzati, quelli che presentano ali, la flessione dell'ala, il volo agile e vari elementi strutturali delle zampe”, ha aggiunto lo studioso in un comunicato stampa pubblicato sul sito dell'Università dell'Ohio. Lo scienziato, che ha presentato la sua ricerca durante una conferenza al meeting annuale dell'Entomological Society of America tenutosi a St. Louis (Missouri), ha mostrato numerose immagini nelle quali si dovrebbero intravedere le strutture sopraindicate, anche se sono molto sfocate e all'occhio di un “profano” potrebbero apparire poco più di macchie di colore scuro su rocce chiare. Come indicato, in una delle immagini avrebbe addirittura individuato un animale simile a un serpente, mentre in altre ci sarebbero insetti in volo. Romoser assicura di aver analizzato le immagini intervenendo su parametri come gamma, luminosità, contrasto, valori tonali e via discorrendo, al fine di far emergere gli sfuggenti dettagli anatomici. “Un esoscheletro e appendici articolate sono elementi sufficienti per stabilire l'identificazione come artropodi. Tre regioni del corpo, una sola coppia di antenne e sei zampe sono tradizionalmente sufficienti per stabilire l'identificazione come insetto sulla Terra”, sottolinea lo studioso, asserendo che tali caratteristiche devono essere sufficienti per identificare un organismo anche sul Pianeta Rosso. Rosomer indica che gli insetti rilevati somigliano un po' ai bombi e alle api operaie presenti sulla Terra. La loro presenza deve essere naturalmente associata all'acqua, e l'entomologo afferma di aver identificato anche quella, aggiungendo che la sua presenza sarebbe suggerita dai rilievi dei rover. Le immagini mostrate da Rosomer sono davvero di difficile interpretazione, e sembra strano che in tutti questi anni gli scienziati della NASA non abbiano mai rilevato nulla del genere o fatto comunicazioni al riguardo. Al massimo, del resto, su Marte si ipotizza la presenza di microorganismi (probabilmente solo fossili), anche a causa delle condizioni estreme attualmente presenti. Romoser, tuttavia, non è il solo ad aver osservato vita su Marte; recentemente un team di ricerca internazionale ha infatti mostrato le "prove fotografiche" di funghi, alghe e licheni che crescerebbero sulla regolite marziana. “Le prove della vita su Marte presentate qui forniscono una base solida per molte altre importanti questioni biologiche, nonché sociali e politiche. Rappresentano anche una solida giustificazione per ulteriori studi”, ha concluso Rosomer. Secondo alcuni lo studioso potrebbe essere “vittima” della pareidolia, quel fenomeno illusorio che ci fa vedere volti, oggetti e silhouette note mentre emergono da forme astratte, come quelle presenti sulla carta da parati o sulle mattonelle.
Il professor William Romoser dell’Università dell’Ohio ha presentato uno studio nel quale mostra la presenza di insetti e animali simili a serpenti su Marte. Lo studioso, esperto di entomologia, ha analizzato le immagini catturate dai rover sul Pianeta Rosso, rilevando dettagli di zampe, antenne, carapaci, ali e altre strutture riferibili all’anatomia degli artropodi.
Il Grande Fratello Vip non si farà più. Tanto rumore per nulla, dalla configurazione alla collocazione del palinsesto, dai rumors sul presunto cast fino alla baruffa della conduzione, Marcuzzì sì, Marcuzzi no. Tutto a causa della difficoltà che l'edizione ora in onda del Grande Fratello sta avendo nell'imporsi nella lotta degli ascolti, risultati bassi che non fanno ben sperare per un'eventuale Grande Fratello Vip, che sarebbe sì una novità, ma che non gode di rosee previsioni. Lo scrive Tvzoom, nonostante la notizia non sia ancora ufficiale: La notizia al momento gira solo nei corridoi di Mediaset senza avere ufficialità, ma pare proprio che la prima edizione del Grande Fratello Vip non si farà, o nella migliore delle ipotesi verrà rimandata a data da destinarsi. Le motivazioni, sempre secondo le voci di corridoio a Cologno Monzese, sarebbero gli ascolti non eccelsi dell’edizione “normale”. Per tamponare questa perdita, però, ci sarebbe già pronta a marzo 2016 la seconda edizione deL’Isola dei Famosi targata Biscione. Nelle settimane scorse era circolata anche la voce di una certa difficoltà nella costruzione di un cast di richiamo, difficoltà ammessa anche dal direttore di Canale 5 Giancarlo Scheri durante la conferenza stampa del GF a Cinecittà.
Secondo quanto rivelato dalla rivista Tvzoom, l’edizione vip del Grande Fratello verrà sospesa per concentrare gli sforzi sulla seconda edizione Mediaset de “L’Isola dei Famosi”.
Uomini e Donne accoglie a braccia aperte le due nuove troniste. Il video di presentazione di Giulia Montanarini ha lasciato con la bocca spalancata gli appassionati del programma per cuori solitari. Possibile che una soubrette già conosciuta nel mondo del cinema e del piccolo schermo cerchi un fidanzato alla corte di Maria De Filippi? A rispondere è proprio la diretta interessata attraverso le pagine del settimanale Top. "Praticamente è un sogno che si avvera. Tra l'altro, è anche piuttosto curioso il modo in cui mi è stato proposto. Avevo accompagnato una mia amica a fare un provino e, quasi scherzando, mi sono autocandidata. Ed eccomi qui". Insomma, un colpo di fortuna! Chissà se la penseranno allo stesso modo i telespettatori. Le dichiarazioni di Giulia Montanarini però non si fermano qua. "Partendo dal presupposto che, da sempre, sono stata incuriosita da questo programma televisivo, adesso che sono sul trono sono davvero felice". Non è la prima sorella "Occhi di gatto" a diventare tronista. Prima che a lei fu concessa questa opportunità alla sorella Claudia Montanarini, al settimo cielo per l'avventura sentimentale che le farà presto incontrare il futuro cognato: "E' contentissima, come del resto lo sono tutti i miei amici. Sanno che con Maria sono in buone mani".
Giulia Montanarini cerca un uomo da sposare, i corteggiatori possono dormire sonni tranquilli, la nuova tronista sogna i fiori d’arancio.
Emiliano Vannoli è stato uno dei protagonisti più discussi della trasmissione Uomini e Donne a causa del corteggiamento poco chiaro per la tronista Monica Pisano. Adesso ha deciso di svelare le motivazioni dei suoi comportamenti sul settimanale Visto. Alla domanda se gli piacesse davvero Monica ha risposto: "Da subito mi ha attratto fisicamente. Poi a livello caratteriale mi piacevano la sua spontaneità e la capacità di fare cose che tante altre ragazze, senza telecamere, racconterebbero a fatica anche alla migliore amica. E' una ragazza determinata, sa cosa vuole". Allora cosa non ha funzionato per averla rifiutata durante la scelta in macchina? "Certi suoi atteggiamenti aggressivi mi hanno disturbato. Capisco che potessero essere determinati dal fatto che lei fosse coinvolta e poi Uomini e Donne è un contesto particolare, che lei non ha saputo gestire sin dall'inizio. Però poi abbiamo parlato a lungo e ho capito che non era lei ad avere mancanze: semplicemente non è scattato qualcosa in più dentro di me". monica pisano finge di scegliere emiliano vannoli all'inizio del trono rosa di uomini e donne Proseguendo la giornalista gli ha chiesto se nel corso della "scelta finta" fatta all'inizio della stagione la motivazione reale del rifiuto fosse davvero la sua maternità: "Assolutamente no. In passato ho avuto una storia con una ragazza che aveva una bambina e sarei pronto a rifarlo se mi innamorassi. Ci conoscevamo da troppo poco tempo e quindi non volevo prendere in giro, con un "si" televisivo, una donna che ha già la responsabilità di una figlia a casa". Sul perchè non si è presentato in puntata, scatenando la reazione del pubblico, ha solo dichiarato: "Non volevo dirle di no in studio. A Monica voglio bene. Come credo di non averla illusa, non volevo nemmeno deluderla". La proposta di un eventuale trono dovrebbe essere valutata attentamente a suo dire e sulla possibilità di vedere Monica fuori dal programma non ha dubbi: "Certo, ma solo in amicizia. Mi piacerebbe poterle parlare senza telecamere. Io mi rendo diponibile, ma non so se lei vorrà dopo il mio gesto".
Emiliano Vannoli ha rilasciato un’intervista a Visto sul rifiuto dato a Monica Pisano nella trasmissione Uomini e Donne.
La figlia di Paul Walker, Meadow appunto, è stata costretta a sopportare non solo il peso della morte di un genitore in un tale, tragico, e prematuro incidente, ma soprattutto, ad un'età giovanissima, haanche dovuto sopportare il peso mediatico di un personaggio come suo padre e le ripercussioni che questa fama ha avuto dopo la morte, forse in parte alleviando il dolore per l'affetto globale dimostrato a suo padre, ma dall'altra rischiando di amplificarlo proprio per il continuo vociare in merito all'incidente. Suo nonno, il padre di Walker, ha rilasciato una bella dichiarazione al giornale "In Touch", parlando attraverso il legale di famiglia, con la quale ha effettivamente sottolineato la forza d'animo con la quale la ragazza, che ha ricominciato a vivere solo molti mesi doo la morte del padre, ha retto tutto questo: "Tutti quanti siamo rimasti davvero scioccati dalla morte di Paul, ci è voluto tempo, molto tempo, per superarla". Probabilmente un dolore che mai si riuscirà a superare, ma va appunto sottolineato il coraggio della ragazza di 16 anni: Paul era fiero di lei, ogni giorno della sua vita […] E' una ragazza eccezionale, piena di grazia, quando vedi Meadow non sembra che cammini, ma che fluttui. Sua madre è proprio come lei.
Parla il padre dell’attore morto in un tragico incidente automobilistico più di un anno fa, elogiando la forza e la grazia della figlia di Paul Walker, Meadow, 16 e tutto il peso del ricordo di suo padre sulle spalle. Da due settimane circa la ragazza ha portato in tribunale la casa automobilistica Porsche.
Oltre un milione di visualizzazioni in 24 ore per il video di "Barrio" il nuovo singolo di Mahmood, il primo solista che esce dopo l'album "Gioventù Bruciata". Dopo il successo di "Soldi", canzone con cui ha vinto l'ultimo Festival di Sanremo, dandogli popolarità internazionale anche grazie alla carta Eurovision Song Contest, e il tormentone estivo "Calipso", condiviso, nella voce con Sfera Ebbasta e Fabri Fibra, il cantante ha aspettato la fine delle vacanze per tirarsi fuori dalla discussione ‘tormentone sì, tormentone no' e lo ha fatto facendosi accompagnare dal duo di producer che aveva firmato proprio Soldi e Calipso,Charlie Charles e Dardust e dalla penna di Davide Petrella. E in queste ore è stato anche annunciato un nuovo concerto a Tel Aviv. È inevitabile, appena parte la chitarra spagnoleggiante – ma anche quell'handclapping -, non andare con la testa al flamenco rivisitato di Rosalìa, per un brano che potrebbe confermare il cantante italiano come una delle migliori novità d'esportazione di questi ultimi anni, al di là dei soliti noti. Farsi affiancare da due dei produttori più in gamba del momento, e anche da Davide Petrella, dà la possibilità a Mahmood di poter ambire anche a qualcosa di più delle milioni di visualizzazioni italiane, ma aprire una porta – e in futuro un portone – anche per la nostra scena pop, non proprio in grado di farsi notare fuori dai confini. Il cantante riesce a intitolare una canzone "Barrio" senza perdersi nello stereotipo latino che tanto frega il nostro rap/pop/trap, ma la sua voce si fa sempre più marchio di fabbrica e il barrio (quartiere popolare) diventa la scusa per raccontare una storia d'amore: "Casa mia mi sembra bella, dici: "Non fa per te", però vieni nel quartiere per ballare con me" canta Mahmood raccontando, probabilmente, il suo quartiere milanese: "Guido veloce, cambio corsia ma non per arrivare a te, se devo scalare la tua gelosia preferirei una piramide". "La periferia vitale da sempre fulcro del melting pot e della contaminazione tra culture fa da cornice alla storia d’amore raccontata nel brano" si legge anche nella nota che accompagna la canzone.
Oltre un milione di visualizzazioni in 24 ore per il video di “Barrio” il nuovo singolo di Mahmood, il primo solista che esce dopo l’album “Gioventù Bruciata”. La canzone è ancora una volta prodotta da Charlie Charles e Dardust e sarà tra quelle che il cantante porterà nel suo tour europeo che si aggiorna con una data in Israele dove è diventato una star.
Gigi Buffon e Alena Seredova stasera saranno ospiti di Piero Chiambretti nella puntata del 1 aprile del Chiambretti Night. Qualche mese fa Gigi ha chiesto la mano ad Alena, per farla diventare la futura signora Buffon. La Seredova però non ha risposto subito, prima del fatidico si il portiere della nazionale ha dovuto soffrire un po': "Ho chiesto ad Ale di sposarmi a dicembre, a cena. E lei ci ha pensato qualche giorno prima di dire sì". La coppia nel salotto di Pierino Chiambretti ha annunciato di sposarsi il prossimo 14 giugno. Dopo la lieta novella Pierino ha stuzzicato Gigi sul suo futuro calcistico, in particolare il portiere è stato pizzicato sulle voci del gossip che attribuiscono la causa dei suoi infortuni al fatto che la Seredova è scatenata a letto. Scherzi a parte Buffon ha messo fine ai pettegolezzi che lo vogliono lontano dalla Juventus la prossima stagione: "Ho 33 anni e so di poter giocare ancora 4-5 anni ad altissimo livello. Mi auguro di chiudere la carriera nella Juve, se non sarà possibile andrò via. Dieci anni fa valevo 105 miliardi, adesso con me non si fa più cassa".
Gigi Buffon e Alena Seredova annuncieranno la data del loro matrimonio questa sera al Chiambretti Night.
Negli ultimi mesi Chiara Ferragni e suo marito Fedez sono diventati dei veri e propri trend setter in fatto di unghie: dopo fiori, fiamme e smile qualche giorno fa Chiara ha sfoggiato una manicure magnetica sui toni del rosa. Una nail art luminosa e metallizzata che ricorda l'effetto velluto, proprio come lo ha definito Isabella Franchi, la nail artist che ha creato la manicure. Inutile dire che sotto il video pubblicato da Chiara tutti hanno iniziato a chiedersi che tipo di smalto fosse stato utilizzato e come per magia dopo poche ore il prodotto era già sold out. Chiara Ferragni ha sfoggiato qualche giorno fa le sue unghie magnetiche e sono già diventate di tendenza. Il trend, conosciuto anche come unghie cat eye, è luminoso e cangiante: il colore dello smalto infatti riflette la luce in modo differente a seconda di come essa colpisce l'unghia, creando così effetti sempre diversi. L'influencer di Cremona ha scelto un colore tenue e delicato applicandolo su tutte le unghie: è lo smalto semipermanente di GellyFit, della linea Andromeda nella colorazione AG80. Inutile dire che lo smalto è andato sold out in pochissimo tempo. Today’s nails by @unghiedellamadonna 💖 A post shared by Chiara Ferragni ✨ (@chiaraferragni) on Sep 20, 2020 at 6:38am PDT
La manicure must have del momento è quella indossate da Chiara Ferragni: le unghie magnetiche dell’influencer di Cremona hanno mandato in visibilio il web tanto che lo smalto utilizzato è andato sold out in poche ore. Luminose, cangianti e metallizzate: ecco tutto quello che devi sapere sugli smalti magnetici.
Gli scienziati italiani hanno sfruttato l’interferenza a RNA, iRNA, per trattare malattie genetiche associate alla duplicazione di gene, cioè alla presenza di tre copie di un gene invece di due. Vediamo insieme come funziona la tecnica del ‘silenziamento allele-specifico’ e i dettagli dello studio dell’Università di Torino. Malattie con duplicazione di gene e interferenza a RNA. Partiamo con il dire che l’interferenza a RNA, iRNA, è un meccanismo fisiologico che è presente nelle nostre cellule e che utilizza le molecole dell’RNA a doppio filamento per regolare l’espressione genica e, quindi, proteggerci anche dagli agenti patogeni. La scoperta dell’interferenza a RNA è di due americani, i professori Fire e Mello, Nobel per la Medicina nel 2006 proprio grazie alle ricerche su questo argomento. I ricercatori italiani hanno sfruttato l’iRNA per il trattamento di malattie genetiche provocate proprio dalla duplicazione di un gene, cioè alla presenza di tre copie di questo gene invece di due, come dovrebbe essere fisiologicamente. I test sulla leucodistrofia autosomica dominante dell’adulto. Gli esperti hanno testato l’iRNA come trattamento sui pazienti con Leucodistrofia autosomica dominante dell’adulto, cioè una malattia neurodegenerativa con insorgenza in età adulta che è caratterizzata dalla perdita della ‘sostanza bianca’ del sistema nervoso centrale e che comporta problemi ai movimenti e alla pressione del sangue, alla temperatura del corpo e incontinenza, legati ad alterazioni dello sistema nervoso autonomo. I test effettuati hanno dimostrato che l’iRNA è in grado di spegnere proprio una delle tre copie del gene LMNB1, nello specifico selettivamente quella in eccesso, per riportare i livelli di lamina B1 nella norma, di fatto evitando la malattia. Il futuro. Lo studio per ora non è stato effettuato su pazienti, ma su cellule neuronali che sono state generate da fibroplasti di pazienti con questa malattia genetica. Saranno necessari altri esperimenti per comprendere come applicare realmente queste tecnica che però sembra effettivamente efficace.
Gli scienziati italiani dell’Università di Torino hanno sfruttato l’interferenza a RNA per realizzare una terapia in grado di contrastare le malattie causate dalla duplicazione di un gene. Vediamo insieme in cosa consiste questo trattamento, cos’è l’interferenza a RNA e cosa aspettarci per il futuro.
Svaligiato l'appartamento di Riccardo Manattini, imprenditore romano e testimone chiave nel processo Mafia Capitale. Un furto apparentemente "normale", con un bottino di diverse decine di migliaia di euro tra orologi, contanti ed altri oggetti di valore. Ma il sospetto è che possano essere stati portati via anche documenti, magari "compromettenti", dall'abitazione di Manattini. Gli inquirenti mantengono il massimo riserbo, ma il sospetto è d'obbligo. A fare insospettire gli investigatori sono anche le modalità del furto: i ladri sono entrati nell'abitazione in maniera al momento "poco chiara", professionisti che sembrano non aver lasciato tracce e che avrebbero conosciuto bene i luoghi interni, sapendo come spostarsi e come colpire. E dunque anche "cosa" portare via, compresi i file dell'impianto di registrazione delle telecamere di videosorveglianza interne ed esterne. Insomma, nessun "balordo", né un topo d'appartamento di quelli che d'estate colpiscono un po' ovunque: ma professionisti, che sono apparsi e scomparsi con il bottino con una facilità e velocità disarmante.
Svaligiata l’abitazione di Riccardo Manattini, testimone chiave nel processo Mafia Capitale: professionisti sono entrati nell’appartamento per poi fuggire con un cospicuo bottino, e forse anche documenti riservati, senza lasciare tracce e portandosi via anche le immagini dell’impianto di videosorveglianza interno ed esterno.
Il principio generale in materia Il legislatore prevede anche un'azione individuale del singolo socio o del terzo quanto questi soggetti ricevono un danno diretto dagli atti colposi o dannosi dell'amministratore, in particolare, l'art. 2395 cc stabilisce che le disposizioni dei precedenti articoli non pregiudicano il diritto al risarcimento del danno spettante al singolo socio o al terzo che sono stati direttamente danneggiati da atti colposi o dolosi degli amministratori. Sulla base di questi principi deve essere risolta la questione relativa all'eventuale risarcimento richiesto da un acquirente di azioni sociali agli amministratori, che sulla base di bilanci apparentemente corretti, (ma che -successivamente- risulteranno redatti in modo non conforme ai principi previsti dal codice), hanno deciso di acquistare delle azioni della società e si trovano, dopo l'acquisto, a dover ridurre e ricostruire il capitale sociale, per far fronte ad una situazione debitoria che non appariva dai bilanci. In questa situazione, l'acquirente di partecipazioni sociali (che dalla posizione di terzo, assume la posizione di socio) per poter essere risarcito dagli amministratori quali oneri deve adempiere ? La giurisprudenza sembra seguire la seconda tesi. Infatti, tenendo inevitabilmente fermo il principio indiscusso secondo cui l'accoglimento della azione risarcitoria proposta a norma dell'art.2395 cod.civ. richiede l'accertamento non solo della condotta contra legem ma anche (al pari di ogni altra azione risarcitoria) la allegazione e prova, da parte dell'attore, del danno lamentato e del nesso causale intercorrente tra questo e la condotta stessa, pare evidente che non possa, in diritto, affermarsi che la responsabilità, prevista dalla norma richiamata, degli amministratori di una società nei confronti dei terzi acquirenti di quote di partecipazione della società da essi gestita sussisterebbe per il solo fatto che i bilanci da essi redatti non risultino conformi alle prescrizioni degli artt.2423 e ss. cod. civ. L'applicabilità di questo principio diventa più chiaro se si considera il tipo di danno oggetto della domanda di risarcimento. Del resto, quando il danno di cui è stato chiesto il risarcimento consiste nelle somme spese per l'acquisto delle azioni (oltre che per la successiva ricostituzione del capitale sociale), occorre verificare "se" e "quale" incidenza causale abbia avuto la rappresentazione non veritiera -o comunque non chiara- della situazione patrimoniale e del conto economico contenuta nei bilanci redatti dagli amministratori dell'epoca nel compimento da parte della ricorrente dell'atto dannoso, costituito dall'acquisto per quel corrispettivo di azioni che afferma essersi rivelate prive di valore.
La Cassazione del 18.2.2016 n. 3186 ha affermato che l’accoglimento della azione risarcitoria proposta ex art. 2395 cc richiede l’accertamento non solo della condotta contra legem, ma anche (al pari di ogni altra azione risarcitoria) la allegazione e prova del danno lamentato e del nesso causale intercorrente tra questo e la condotta stessa; ora pare evidente che non può affermarsi che la responsabilità ex art. 2395 cc degli amministratori di una società nei confronti degli acquirenti di quote della società sussiste per il solo fatto che i bilanci da essi redatti non risultino conformi alle prescrizioni degli art. 2423 cc e ss.
"Il discorso del re" è il nuovo film di Tom Hooper, che approderà nelle nostre sale cinematografiche il prossimo 28 Gennaio 2011. Sarà invece presentato in anteprima il 22 Gennaio, al teatro Petruzzelli di Bari in occasione della seconda edizione del Bif&stil-Bari International Film&Tv Festival, la famosa rassegna promossa dalla Regione Puglia e gestita dall'Apulia Film Commission, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Vi proponiamo il video youtube del trailer ufficiale in italiano di questa pellicola che può vantare addirittura sette nomination ai Golden Globes degli Stati Uniti, considerati un dolce preludio all'ancora più prestigiosa notte dei Premi Oscar. Nel cast de "Il discorso del re" ci imbattiamo in volti noti del panorama cinematografico internazionale come Colin Firth, Helena Bonham Carter, Geoffrey Rush e Derek Jacobi. La pellicola narra la storia del sovrano britannico Giorgio VI (Colin Firth), padre dell'attuale regina d'Inghilterra Elisabetta II. Infine, per guardare trailer e video youtube dei film in uscita, vi consigliamo di cliccare sulla nostra pagina dedicata ai trailer dei film.
“Il discorso del re”, il nuovo film di Tom Hooper con Colin Firth uscirà al cinema il 28 Gennaio. Ecco il trailer ufficiale in italiano su video youtube.
Dopo aver riempito una piazza pubblica di Olbia con un concerto gratuito non autorizzato, il cantante Salmo è entrato nella quarta dimensione. Non stiamo parlando di un suo viaggio sulla Luna né dell'ultima apparizione live bensì della nuova pubblicità del cantante sardo che utilizza un cartellone pubblicitario tridimensionale davvero impressionante. La pubblicità è stata realizzata a Milano, in Piazza San Babila, per il lancio del nuovo album "Flop" di Salmo che riprende una tendenza dell'advertising già molto diffusa negli Stati Uniti d'America e che con il cantante sardo ha fatto il suo ingresso anche in Italia. "Pubblicità che "bucano" i cartelloni sarà il futuro del marketing perché la regola è stupire sempre. Così, utilizzando una tecnologia basata su sistemi laser orientati in più direzioni in modo ‘capillare', sarà possibile creare un effetto tridimensionale visibile senza l'ausilio di specifici occhialini", scrivevamo già in un nostro articolo sulla tendenza dei cartelloni pubblicitari tridimensionali ed è proprio quello che ha fatto Salmo a Milano per pubblicizzare il lancio del suo nuovo album "Flop". Il cantante sardo è riuscito nuovamente a stupire tutti con una tecnologia 3D innovativa che da poco ha fatto il suo ingresso in Italia, dopo essere stata largamente utilizzata in America negli ultimi anni. Il cartello pubblicitario tridimensionale di Salmo mostra inizialmente solo un'immagine bidimensionale con il volto del cantante accanto alla notizia dell'uscita il 1 ottobre 2021 del nuovo album. All'improvviso lo schermo sembra squarciarsi e appare il volto di Salmo che sembra scrutare il mondo esterno in modo inquietante, come Jack Nicholson nel film Shining di Stanley Kubrick. Per fortuna si tratta solo di una pubblicità, anche se piuttosto coinvolgente. A post shared by Salmo Official (@lebonwski) La pubblicità tridimensionale di Salmo per il lancio di Flop è sicuramente di grande impatto, tuttavia non si tratta di un'iniziativa originale. È dal 2015 che la tecnologia 3D ha fatto il suo ingresso nel mondo del marketing pubblicitario eppure in Italia è una pratica ancora poco diffuso. L'apripista di tale strategia di advertising è stata sicuramente la Coca Cola che è apparsa nel 2016, a Times Square a New York, una delle piazze con la maggior affluenza al mondo. La pubblicità della Coca Cola era un cartellone tridimensionale che faceva scorrere immagini della famosa bevanda a ripetizione dando l'impressione allo spettatore che i prodotti fuoriuscissero dallo schermo. Lo schermo utilizzato da Coca Cola era aveva dimensioni 20.7 x 12.8 metri ed era composto da 1.760 led che riuscivano appunto a catturare i passanti in un mondo tridimensionale apparentemente reale. Sempre a Times Square Rayban ha realizzato un billboard 3D con i suoi occhiali da sole più iconici che si muovono in modo realistico tra emoji ed altre figure da videogioco che riuscivano a catturare gli spettatori in un mondo di fantasia davvero incredibile. La tecnologia tridimensionale applicata ai cartelloni pubblicitari utilizza l'anaformismo che sfrutta l'illusione ottica per far creare immagini simili alla realtà senza bisogno di occhiali tridimensionali. È ciò che ha fatto Vodafone a Piccadilly Circus a Londra dove un enorme palla da rugby sembrava sfondare al facciata di un edificio storico della città e piombare sui passanti. La sensazione per chi si trovava sotto il cartellone pubblicitario 3D era davvero impressionante.
Salmo utilizza un cartellone pubblicitario tridimensionale davvero impressionante per presentare a Milano il lancio del nuovo album Flop. Camminando nel capoluogo meneghino è impossibile non notare l’opera innovativa comparsa a Piazza San Babila che riprende una tendenza dell’advertising già molto in uso negli Stati Uniti d’America e giunta finalmente anche in Italia. Capiamo di cosa si tratta.
L'eliminazione di Irene Casartelli cui assisteremo nella prossima puntata del trono blu non impedisce alla bella ex corteggiatrice di Aldo Palmieri di esprimere la sua opinione sul suo trono e sulle sue ex rivali, anche se a distanza. L'ex femme fatale di Uomini e Donne è stata mandata via dal tronista che, pur provando un forte interesse nei suoi confronti, non la crede sincera. Troppe sono le segnalazioni arrivate sul suo conto e troppe le amicizie poco chiare che la ragazza avrebbe stretto lontano dallo studio di Canale 5 (l'ultima è quella con Alessio Lo Passo). Aldo ha provato in ogni maniera possibile a concederle fiducia ma di fronte all'ennesimo colpo di testa della ragazza – che ha disertato un'esterna per altri impegni – ha deciso di eliminarla. Dal divano di casa sua e di fronte alla televisione per assistere a questa nuova puntata del trono, la Casartelli ha voluto comunque dire la sua sulla sua pagina Facebook ufficiale. Stanca di essere additata, ha ringraziato quanti hanno creduto in lei per poi lanciare una velata frecciata all'indirizzo delle sue rivali, l'irascibile Alessia Cammarota in primis, soprattutto perché al momento è l'unica cui il tronista presti attenzione. //
E’ stata eliminata da Aldo Palmieri la bella Irene Casartelli ma, via Facebook, l’ex femme fatale di Uomini e Donne continua a commentare, e non in senso positivo, il trono blu.
Per pulire un divano in pelle colorata è necessario utilizzare tutta l'attenzione che poniamo nella normale pulizia dei divani in pelle ma, in più, è importante seguire dei semplici consigli, utilizzando gli accorgimenti giusti per mantenere al meglio i colori dei nostri divani in pelle, che siano tenui o sgargianti. In questo modo li faremo durare più a lungo mantenendoli puliti e brillanti: vi basterà trattare il vostro divano in pelle colorata nel modo giusto per averlo morbido e come nuovo nel tempo. Prima di passare alla pulizia vera e propria è importante sapere che la pelle è un materiale molto delicato e quando si tratta di pelle colorata, c'è bisogno di ancora più attenzione per non scolorire il tessuto e per non rovinarlo. Fate quindi sempre una prova su una piccola parte nascosta del vostro divano, così da testarne la resistenza a quel determinato rimedio. In generale evitate sempre detergenti abrasivi o aggressivi ma optate per prodotti naturali da utilizzare con panni morbidi. Vi basterà poi seguire dei semplici consigli affinchè il vostro divano in pelle colorata si mantenga come nuovo. Anche se potrà sembrare un'operazione noiosa, si tratta di un'azione indispensabile per la pulizia giornaliera del vostro divano in pelle colorata. Spolveratelo ogni giorno utilizzando un panno morbido asciutto mentre, ogni due settimane, passate su tutta la superficie del divano anche una spazzola morbida di peli di cinghiale: in questo modo catturerete anche la polvere più nascosta per una pulizia più accurata. In caso di sporco accumulato è meglio eliminare la polvere dal vostro divano in pelle colorata con l'aspirapolvere: utilizzatela però con delicatezza senza strofinare troppo per evitare di rovinare la superficie del divano. Una volta al mese potete procedere con una pulizia più accurata utilizzando una pelle di daino bagnata in acqua tiepida e ben strizzato: l'acqua sarà infatti sufficiente per mantenerlo pulito, in quanto la pelle di daino svolge un'azione sgrassante ma delicata. In caso di macchie potete aggiungere all'acqua un po' di sapone di Marsiglia liquido, passando il panno ben strizzato su tutta la superficie del vostro divano in pelle colorata. Passate poi alla fase di risciacquo utilizzando sempre il panno ben strizzato, e infine asciugate il divano con in panno morbido: è importante asciugare bene la pelle perché potrebbe indurirsi.
Per pulire un divano in pelle colorata è importante utilizzare rimedi delicati ed efficaci come per tutti i divani in pelle, ma con qualche accortezza in più. Ecco come prendersene cura nel modo giusto.
Siamo sempre stati abituati a vedere i figli di grandi celebrities internazionali sfondare nel mondo dello spettacolo ma la verità è che anche in Italia abbiamo dei piccoli talenti pronti a conquistare lo star system. È il caso di Stella Bossari, la figlia di Filippa Lagerback e Daniele Bossari che, da quando è apparsa splendida in lilla al matrimonio dei genitori, è diventata super seguita sui social. Non vanta solo una bellezza mozzafiato, ha anche stile da vendere e ne dà prova ogni volta che posta una foto sui social, registrando veri e propri boom di like. È da diversi giorni che la sua estate è cominciata ufficialmente e non poteva che curare i suoi look nei minimi dettagli.
Stella Bossari ha solo 16 anni ma, visto il suo seguito sui social, ha tutte le carte in regola per diventare icona di stile. In questa estate 2020 sta sfoggiando solo capi alla moda, dai costumi a fascia in total black alle camicie zebrate, a dimostrazione del fatto che continua a essere più trendy che mai.
Nel Parlamento Europeo c'è tensione in vista delle prossime elezioni di maggio 2019. Il rischio che si ripeta quanto avvenuto negli Stati Uniti e nel Regno Unito — con milioni di profili Facebook bersagliati da messaggi di propaganda creati ad hoc per influenzare l'elettorato in modo più efficace — è percepito come alto; per questo motivo è stata votata in questi giorni una risoluzione che contiene svariate raccomandazioni rivolte sia ai maggiori social network che agli stati membri dell'Unione, affinché le elezioni europee dell'anno prossimo si possano svolgere al termine di una campagna elettorale il più possibile sana e libera da interferenze provenienti dall'esterno. Nella risoluzione — firmata dal presidente della commissione Libertà, giustizia e affari interni Claude Moraes — il Parlamento considera in effetti quello delle interferenze nelle campagne elettorali "un rischio concreto e grave per la democrazia, per contrastare il quale sono rischiesti sforzi congiunti tra i fornitori di servizi, i legislatori e i partiti politici". Per questo motivo le raccomandazioni sono rivolte a ciascuno dei soggetti citati. Gli stati membri ad esempio sono incoraggiati a trattare le campagne politiche online alla stregua di quelle convenzionali, ovvero facendo rispettare regole come il silenzio elettorale, limitando la spesa destinata agli annunci, e soprattutto obbligando i finanziatori dei partiti a rendere pubblica la propria attività di promozione: per chi sta ricevendo una comunicazione elettorale deve insomma essere sempre chiaro non solo che il messaggio è di natura propagandistica, ma anche chi sta spendendo denaro per diffonderlo. Anche Facebook e gli altri social network, dal canto loro, sono chiamati alla trasparenza completa nei confronti di questa insidiosa tipologia di campagna pubblicitaria, rendendo chiaro ai propri utenti come e perché stanno ricevendo una comunicazione pubblicitaria da parte di un determinato partito politico. La pratica di costruire profili personali sulla base dei mi piace e di altre informazioni per inviare messaggi più efficaci dovrebbe poi essere del tutto impedita, e i social network dovrebbero denunciare alle autorità competenti questo tipo di comportamento da parte dei loro inserzionisti. Non solo: le piattaforme per prime dovrebbero mettere a disposizione personale specializzato che possa spiegare ai partiti le regole relative alle sponsorizzazioni delle campagne elettorali, di modo che non ci sia spazio per alcun tipo di ambiguità al riguardo.
Una risoluzione votata in questi giorni chiede ai social network e agli Stati Membri di adoperarsi per evitare che le prossime campagne elettorali siano dominate da messaggi di propaganda impossibili da tracciare. Facebook viene citato diverse volte in relazione allo scandalo Cambridge Analytica.
La cellulite è uno degli incubi delle donne. Non importa se si è una persona normale o una diva, la buccia d'arancia non conosce status sociale e colpisce tutte, indistintamente. Lo sa bene Jennifer Lopez fotografata durante il suo debutto come giudice nella trasmissione televisiva "American Idol". Circondata dai colleghi ( Randy Jackson, Randy Jackson e Ryan Seacrest ) la bellissima attrice si è presentata sul palco con un miniabito che lasciava poco spazio all'immaginazione e un paio di scarpe leopardate. Fin qua niente di strano. Ma le è bastato accavallare le gambe per mostrare la buccia d'arancia. Quindi la notizia del lato b in decadenza di Jennifer Lopez non era, purtroppo, solo un chiacchiericcio. La perfezione non è di questo mondo e le foto pubblicate mostrano quanto anche J. Lo soffra di ritenzione idrica. La star hollywoodiana ha ormai varcato la soglia dei 41 anni e il tempo non è stato clemente con lei. Nonostante le cure, i soldi e la possibilità di pagare un personal trainer l'attrice ha dovuto cedere, come tutte d'altronde, alla realtà dei fatti: la cellulite.
Jennifer Lopez la dea del lato b è stata immortalata durante un accavallamento di gambe e non è riuscita a nascondere la ritenzione idrica di cui soffre.
La "Tube" di Londra è stata invasa da decine di cartelli ironici, simili alle insegne adesive presenti sui treni della metropolitana. Alcuni burloni, se così vogliamo definirli, hanno attirato l'attenzione della stampa di tutto il Regno Unito per aver aggiunto fermate e divieti alle normali indicazioni presenti nelle stazioni. Essi si riuniscono nel gruppo Facebook "Stickers on the Central Line", ossia "Adesivi sulla Linea Centrale". La notizia è rimbalzata su vari quotidiani inglesi, tra i quali anche il Daily Mail che ha pubblicato una folta gallery di foto, che riprendono, appunto, gli adesivi aggiunti alle tradizionali fermate della metro. Sono state modificate fermate e create di nuove: ora c'è la fermata 1984, che richiama il celeberrimo romanzo di George Orwell, il capolinea denominato "The End", alla fine della Central Line. Nomi più accattivanti sono stati affibbiati ad altre stazioni: la Shepherd's Bush è diventata un Shepherd's Pie, tipico pasticcio inglese di carne d'agnello coperto con purè. Oxford Circus è stata sostituita con “Nightmare on Elm St.”, il titolo inglese del primo film della serie horror di Freddy Krueger, da noi conosciuto con il titolo "Nightmare: dal profondo della notte".
Usate gli iPod e non cedete il posto quando siete in metro: queste le “raccomandazioni” presenti sugli adesivi incollati nella Tube di Londra.
Nell'ultimo giorno utile per divulgare rilevazioni in vista delle elezioni regionali in Emilia-Romagna del 26 gennaio, da un sondaggio dell'istituto Emg Acqua, effettuato nelle giornate del 7 e dell'8 gennaio, emerge che l'esponente del Pd Stefano Bonaccini è in leggero vantaggio sulla leghista Lucia Borgonzoni; ma le liste che sostengono i due principali candidati alla presidenza della Regione, secondo la rilevazione, sono pari. Bonaccini, infatti, è indicato al 46,5% delle preferenze degli elettori, mentre Borgonzoni lo tallona con il 43,5%. Molto indietro appare invece il candidato del Movimento 5 Stelle Simone Benini, fermo al 6,5%. Nelle ultime tre settimane sembra insomma che la candidata espressa dal Carroccio abbia recuperato terreno. In un sondaggio effettuato prima di Natale, per esempio, la forbice tra i due maggiori candidati che si contendono la guida della Regione si è ristretto di parecchi punti: a metà dicembre infatti il governatore uscente dell'Emilia-Romagna poteva contare sul 47,2% delle indicazioni di voto, mentre la candidata leghista del centrodestra era data poco sopra il 40% (40,1%). Ora invece nel testa a testa Bonaccini risulta vincitore, ma con uno scarto più risicato.
Secondo il sondaggio effettuato da Emg Acqua a due settimane dal voto in Emilia-Romagna, relativo alle giornate del 7 e dell’8 gennaio, il vantaggio del governatore uscente Bonaccini sulla principale sfidante Borgonzoni, si è ridotto: il candidato dem è dato al 46,5%, mentre la candidata della Lega lo insegue con il 43,5%.
Tutto è cambiato, il mondo è cambiato, dopo la caduta del Muro. Attraversando le città della Germania dell'Est oggi sembra di trovarsi in una terra dimenticata, dove gli essere umani sembrano essere spariti e il tempo si sia fermato. È questa la realtà raccontata negli scatti di Jeanne Fredac, artista francese, residente a Berlino. La sua serie fotografica “Rovine Contemporanee” è il frutto di un viaggio dal 2006 al 2015 tra edifici abbandonati e fabbriche in disuso della della vecchia RDT (Repubblica Democratica Tedesca) post caduta del Muro di Berlino. Nelle fotografie di Jeanne Fredac si può ammirare tutta la bellezza di quei "resti di una storia contemporanea improvvisamente congelata". Tutto ha avuto inizio nella città di Lusatian, dove Jeanne Fredac, fotografa autodidatta, si è imbattuta nelle prime fabbriche in disuso, scheletri testimoni di un passato di vita, di sviluppo. "Le prime visite avevano un sapore incantato, l'eccitazione della scoperta, la puntura di pericolo e l'ignoto". Gli esterni erano tutti grigi, monotoni, ma all'interno di questi mostri di ferro e cemento, degli edifici abbandonati che la fotografa francese scopriva giorno dopo giorno, vi era un'esplosione di colore. La raccolta di scatti è continuata fino al 2015 dando vita alla serie fotografica “Rovine Contemporanee” che è possibile ammirare fino al 24 marzo 2017 a Napoli, presso l'Istituto francese e il Goethe-Institut. Queste immagini ci parlano anche nel profondo. Queste stampe “positive” rievocano anche dei “negativi” che ciascuno sviluppa nel suo immaginario. Alcune scene popolate dagli assenti si profilano allora in noi secondo delle nostre fantasie… E’ la vita, il passaggio del tempo e delle sue interazioni che questi veri e propri quadri mettono in scena nel nostro spirito. Metafora dolce e tragica del cataclisma che è l’oblio per le cose che ci circondano ma anche per ognuno di noi. Il trattamento dei colori partecipa alla sensazione di irreale, e non si è lontano dal fumetto in ciò che ha dato di più brillante: si pensa ad Enki Bilal di cui i personaggi potrebbero abitare come fantasmi in questi luoghi. L’irrisoria arroganza di questi spazi al tempo stesso svuotati e carichi serve un estetismo che non è affatto vuoto. Paola Laura Gorla
La fotografa Jeanne Fredac ci conduce alla scoperta delle città della Germania dell’Est dimenticata con la sua serie fotografica “Ruines contemporaines” che riesce ad immortalare la suggestione di edifici decadenti ed abbandonati dopo la caduta del Muro.
Julian Nagelsmann sarà il prossimo allenatore del Bayern Monaco, a partire dalla prossima stagione. Si tratta di un percorso già scritto, per la volontà sia dei bavaresi sia dell'attuale allenatore del Lipsia, che ha atteso il momento giusto per tornare in Baviera. Per Nagelsmann si tratterà di un ritorno nella regione tedesca, perché l'Alta Baviera è il posto in cui è nato quasi 34 anni fa, precisamente a Landsberg am Lech, cittadina a 60 chilometri da Monaco. Spesso etichettato come predestinato, in realtà l'ex allenatore dell'Hoffenheim ha dovuto affrontare sfide probanti sia all'interno che al di fuori del campo per raggiungere il suo obiettivo, sedere sulla panchina del Bayern. Nato il 23 luglio 1987 e ultimo di tre fratelli, Julian ha iniziato presto la sua partita con la vita, avendo perso presto suo padre per una malattia. Mentre suo fratello e sua sorella vanno a lavorare per sostenere la famiglia, il giovane Nagelsmann continua a fare la cosa che gli riesce meglio: giocare a calcio nelle giovanili dell'Augsburg. La dolorosa perdita, però, ha anche degli effetti positivi sulla sua crescita, come ha affermato lo stesso allenatore del Lipsia: Ciò che è successo mi ha reso più maturo e mi ha aiutato a crescere. Probabilmente, a quei tempi ho fatto cose inusuali per gli altri ragazzi della mia età. Julian incassa il colpo e reagisce. Si trasferisce al Monaco 1860, dove è difensore e capitano della squadra primavera. Tutto sembra andare bene, finché il ginocchio non inizia a dargli problemi. Si sottopone a una serie di operazioni per tornare al proprio livello, ma il troppo dolore non gli consentirà mai di farlo. Torna all'Augsburg, nella squadra riserve, per provare a ricominciare, ma la sofferenza fisica è troppo forte e lo costringe a ritirarsi quando non ha nemmeno 20 anni. I problemi al menisco e alla cartilagine e l'artrosi diagnosticatagli hanno la meglio su di lui. Nagelsmann cerca un piano b, pensa di averlo trovato studiando economia, ma si accorge di aver sbagliato e lascia la facoltà dopo due anni. Si iscrive a scienze motorie e porterà i suoi studi fino in fondo, ma intanto è già avvenuto l'incontro che ha cambiato la sua vita professionale, quello con Thomas Tuchel, attuale allenatore del Chelsea. L'ex tecnico del PSG lo ha allenato nelle riserve dell'Augsburg e, avendo Julian ancora un contratto con il club, gli chiede di studiare gli avversari conto suo e scrivere dei rapporti sui calciatori osservati. A Tuchel piacciono gli appunti di Nagelsmann, tanto che gli consiglia di diventare allenatore. Avrà ragione lui. L'allenatore del Chelsea lo vorrebbe con lui anche per la stagione successiva, ma Julian riceve un'offerta dal suo vecchio club, il Monaco 1860, che lo nomina assistente nell'Under 17 di Alexander Schimdt. Resta due anni alle spalle dell'uomo che lo aveva allenato quando era ancora un giocatore, prima di ricevere la chiamata dell'Hoffenheim, quella che gli cambierà la vita. La società tedesca gli affida prima la panchina dell'Under 17, poi quella dell'Under 16, fin quando, alla fine del 2012, il nuovo allenatore della squadra Frank Kramer lo vuole nel suo staff. Nagelsmann ha 25 anni e comincia ad assaggiare la Bundesliga. La Germania calcistica inizia a parlare di lui e Julian fa capire subito che tipo di figura vuole essere all'interno della squadra: I miei punti di forza sono nell’ambito tecnico e tattico. Posso aiutare i giocatori ad assorbire i contraccolpi. Durante il primo incontro con la squadra, ero nervoso nello stare di fronte a professionisti con esperienza, ma i giocatori hanno capito velocemente che potevo essergli d’aiuto. Non avevo aspettato che si instaurasse un rapporto di fiducia.
Il Bayern Monaco ha scelto Julian Nagelsmann come allenatore per la prossima stagione. L’attuale allenatore del Lipsia, che non ha ancora compiuto 34 anni, è un esempio di precocità. Dopo essersi ritirato a 20 anni in seguito ai troppi infortuni, ha iniziato la sua carriera in Bundesliga nell’Hoffenheim, con cui è diventato il più giovane allenatore della storia del campionato tedesco.
Dopo l'accordo raggiunto tra sindacati e ministero sul Protocollo di sicurezza per il ritorno in classe a settembre sono subito scoppiate le polemiche dopo l'annuncio della norma sui tamponi gratuiti per gli insegnanti No Vax. Questa mattina i sindacati che hanno firmato il Protocollo si sono detti soddisfatti per una misura che consentirà la normale ripresa dell'anno scolastico. Ma dopo le lamentele, arrivate soprattutto dai presidi italiani, ma anche da diversi partiti, è arrivato il chiarimento del ministero: "Nel Protocollo d'intesa siglato con le Organizzazioni sindacali, non è previsto, né si è mai pensato di prevedere, un meccanismo di gratuità del tampone ai cosiddetti no vax". "Il Protocollo prevede, invece, – si afferma in una nota – una corsia preferenziale per il personale che deve ancora vaccinarsi" e "un supporto ai più fragili, ovvero a chi non può vaccinarsi per particolari motivazioni che saranno ulteriormente indicate negli accordi con le Aziende Sanitarie Locali, in raccordo con il Ministero della Salute". Anche il ministro dell'Istruzione Bianchi è intervenuto sulla questione: "Stiamo mettendo in campo ogni azione necessaria per assicurare il rientro in aula con interventi mirati e puntuali. L'intesa raggiunta con le Organizzazioni sindacali è un ulteriore tassello e testimonia l'impegno comune per garantire a ogni studentessa e a ogni studente il diritto di poter tornare a frequentare in sicurezza e in presenza la Scuola, recuperando il rapporto con i loro compagni, i docenti, la socialità", ha scritto in riferimento all'accordo sul Protocollo sicurezza per le scuole. "Continuiamo a collaborare, ciascuno per la propria parte di responsabilità per sostenere le istituzioni scolastiche nel loro lavoro, per dare risposte alle famiglie e garantire il diritto allo studio a ogni studente. Abbiamo stanziato già oltre 2 miliardi per il rientro a Scuola. Stiamo lavorando da mesi. Con il Protocollo appena siglato siamo intervenuti a sostegno delle situazioni e delle persone più fragili. Per quanto riguarda il distanziamento, interveniamo dove ci sono le classi più numerose, che si concentrano soprattutto nelle scuole di secondo grado delle periferie urbane. Abbiamo risorse già stanziate per queste situazioni, fondi che ora distribuiremo rapidamente. Le scuole, poi, in accordo con le Aziende sanitarie locali e il Commissario straordinario, potranno intervenire a favore dei più fragili, specificatamente coloro che non sono vaccinabili e che risultano, quindi, anche i più esposti al contagio. Interventi mirati, dunque, a favore delle situazioni più difficili per una Scuola che vuole riaprire non dimenticando nessuno".
Il ministero dell’Istruzione ha chiarito che i tamponi gratuiti per il personale scolastico, misura contenuta nel nuovo Protocollo di sicurezza per la ripresa della scuola, saranno a disposizione solo per i soggetti fragili, e non per coloro che semplicemente sceglieranno di non vaccinarsi. L’accordo raggiunto con i sindacati prevede invece una corsia preferenziale per il personale che deve ancora immunizzarsi.
"Come stai Ilaria?" "Ho vissuto settimane migliori". Così la giornalista ha risposto a Massimo Mauro nel corso del consueto appuntamento "Sky Calcio Show", mentre secondo quanto riportato da "Il Secolo XIX", sarebbe stata avvistata in compagnia del suo storico fidanzato Rocco Attisani e il figlio Pietro. Mentre Gigi Buffon festeggia il compleanno più turbolento della sua vita e risponde agli assalti dei giornalisti con risposte secche e la Seredova si vede costretta a smentire le dichiarazioni di Alfonso Signorini, la D'Amico si rilassa con i suoi affetti.
Dopo che lo scandalo del gossip l’ha investita in pieno, la giornalista Sky è stata avvistata nei pressi di un parco commerciale con il compagno Rocco Attisani ed il figlio Pietro.