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Dopo 4 anni Hakan Calhanoglu ha lasciato il Milan per trasferirsi all'Inter a costo zero ed ora il club rossonero e Stefano Pioli si trovano nella difficile situazione di dover sostituire nell'intelaiatura della squadra che tanto bene ha fatto nello scorso campionato un elemento cardine a dire poco. Stiamo parlando semplicemente del miglior giocatore dei 5 campionati europei top quanto ad occasioni da gol create nell'ultima stagione: il turco è primo a quota 98, davanti a gente come Bruno Fernandes (95) e Memphis Depay (94). Valorizzato all'ennesima potenza da Pioli, che gli ha dato la fiducia di cui aveva bisogno, Calhanoglu è stato per il Milan la scintilla che ha fatto la differenza dalla trequarti in su. Al di là della destinazione sorprendente, non si può invece dire che l'addio al club rossonero sia stato un fulmine a ciel sereno, alla luce delle richieste molto alte del giocatore e soprattutto del precedente di Donnarumma, quando la dirigenza di Via Aldo Rossi aveva già mostrato schiena dritta e nessuna voglia di eccedere i propri limiti di spesa. Insomma, Maldini e Massara hanno già pronta una lista di potenziali sostituti di Calhanoglu ed in cima ci sono due nomi che quanto a talento non hanno nulla da invidiare al turco: Hakim Ziyech e Josip Ilicic. Profili esperti (28 e 33 anni rispettivamente) e reduci dalla Champions League. Il marocchino del Chelsea non è stato centrale nel progetto tecnico culminato nella vittoria della coppa dalle grandi orecchie, ma è pur sempre stato pagato 40 milioni dall'Ajax la scorsa estate, quindi non andrà via a prezzo di saldo, a fronte di un contratto lunghissimo (scadenza 2025).
Hakan Calhanoglu ha lasciato il Milan per approdare all’Inter, ma la dirigenza rossonera non era certamente impreparata all’addio del turco, alla luce dello stallo che andava avanti da mesi sul rinnovo del suo contratto. Maldini e Massara sanno già chi sostituirà l’elemento cardine dell’impianto di Pioli.
Ancora un'altra star ha deciso in questi giorni di rendere omaggio a quanti stanno soffrendo le consequenze del terremoto in Giappone, una delle catastrofi naturali che più hanno sconvolto il mondo in questi ultimi tempi. Questa volta si tratta di Liam Gallagher, ex Oasis e ora leader dei Beady Eye. Il cantante in questi giorni sta facendo parlare molto di sè nel mondo della musica, soprattutto in seguito al suo commento in merito a Lady Gaga da lui giudicata "l'unica con le palle". Ma in queste ultime ore, Liam Gallagher ha deciso insieme alla sua band di fare un gesto per tutti coloro che sono rimasti vittime dello tsunami in Giappone, dedicando loro una canzone. Durante il concerto che la band ha tenuto a Parigi in questi giorni, infatti, Liam ha cantato Kill For A Dream indirizzandola al popolo giapponese. Sicuramente si tratta di un bel gesto da parte del controverso cantante che nelle ultime settimane si era dimostrato decisamente collerico nei confronti di alcuni colleghi come i Radiohead e Thom Yorke in particolare.
Anche Liam Gallagher dei Beady Eye si unisce alle star che hanno espresso il proprio cordoglio per le vittime dello tsunami in Giappone.
Archiviato il flirt vero o presunto con Teo Mammucari, l'ex tronista Flora Canto prosegue la sua storia con il "nemico" televisivo Enrico Brignano. Già sorpresi insieme al mare lo scorso anno, la bellissima Flora e il simpatico Enrico sono stati beccati dai fotografi del settimanale Visto alla stazione di Milano. Entrambi col cappello ben calcato sulla testa, probabilmente nel tentativo di passare inosservati, l'ex beniamina di Maria De Filippi e il noto comico e conduttore continuano a vivere lontani da ogni clamore la loro storia d'amore. Il feeling mai confermato dura da oltre un anno ma nessuno dei due ha mai voluto confermare ne' smentire questo amore in corso. A parlare per loro ci sono le foto dei settimanali che sempre più numerose continuano a confermare quest'amicizia speciale.
Continua la storia tra Enrico Brignano e l’ex tronista di Uomini e Donne Flora Canto che non escono allo scoperto. Il feeling, però, è innegabile.
Andrà a Jeremy Irons l’Ischia Legend Award, premio speciale assegnato nell’ambito della rassegna cinematografica ischi tana e che l’attore, già Premio Oscar nel 1990 per l’interpretazione ne Il mistero Von Bulow, ritirerà il 13 luglio. Ad accogliere Irons sull’isola verde ci saranno il regista Billie August che lo ha diretto ne La casa degli spiriti e Michael Redford, con cui ha condiviso il set ne Il mercante di Venezia. Prima di lui, nell’albo d’oro dei premiati: Vanessa Redgrave, Hillary Swank, Murray Abraham, Giancarlo Giannini, Stefania Sandrelli e Sir Ben Kingsley e Dennis Hopper, indimenticabile interprete di Easy Rider. Giunto alla sua ottava edizione, l’Ischia Global Film & Music Fest 2010 si svolgerà anche quest’anno nella cornice di Lacco Ameno dall’11 al 18 Luglio e aprirà i battenti con l'anteprima assoluta in Italia di Wall Street 2 di Oliver Stone, appena presentato al Festival di Cannes. Una proiezione speciale fortemente voluta dallo stesso regista anch’egli insignito tre anni fa dello stesso premio che riceverà Jeremy Irons, il quale in questi giorni si trova in Italia, ospite a Roma di Viaggio nel Cinema americano, un evento organizzato ogni hanno dalla Fondazione Cinema per Roma e che ha visto intervenire star internazionali del calibro di David Lynch, Tim Burton, Wes Anderson, Susan Sarandon, e Spike Lee. Sollecitato dalle domande dei giornalisti Antonio Monda e Mario Sesti, l’attore ha ripercorso le tappe fondamentali della sua trentennale carriera cinematografica a partire dagli inizi teatrali a Londra. "La mia grande fortuna è stata quella di poter lavorare molto in teatro, un luogo che ti offre grande tranquillità e la possibilità di sperimentare". Il primo ruolo di rilievo al cinema arriva nel 1981 con La donna del tenente francese accanto alla straordinaria Meryl Streep. Ma è Lolita di Adrian Lyne quello che lo rende in assoluto più orgoglioso. “Scelsi di non vedere la versione di Kubrick, ma lessi il romanzo di Vladimir Nabokov e decisi di dare al mio Mr. Humbert un qualcosa di positivo. Molti trovarono pazzesco che potessi far piacere un personaggio malvagio, ma credo che nel mondo esistano persone in grado di commettere gesti tremendi risultando comunque simpatiche e se non sbaglio – frecciatina alla politica italiana – qui in Italia avete un Presidente del Consiglio che ne è la dimostrazione". Infine, un aneddoto sul rapporto con De Niro: “Quando arrivai sul set (di Mission ndr) si rivelò insoddisfatto della scelta, poiché non accettava di dover lavorare con un attore con una formazione come la mia. Con il passare dei giorni l'antagonismo crebbe fino a che non scoppiò una lite furibonda, placata grazie al nostro produttore. Da allora siamo diventati grandi amici".
La carriera trentennale di Jeremy Irons sarà celebrata il prossimo 13 luglio con la consegna dell’Ischia Legend Award.
Kim Kardashian conferma l’arrivo del quarto figlio. Intervistata nel corso dell’ultima puntata di Watch What Happens Live with Andy Cohen, la star di A spasso con i Kardashian ha fatto sapere che avrà un maschietto, anche questo da madre surrogata. Non ha voluto svelare la data di nascita del piccolo in arrivo, ma si è sbottonata in merito al sesso. Ad accompagnarla in studio le sorelle Kourtney e Khloe. Per Kim si tratta del secondo figlio nato da madre surrogata. Lei stessa aveva dichiarato che non avrebbe portato avanti in prima persona la gravidanza che ha portato alla nascita di Chicago West, la sua terzogenita. Dopo essere rimasta incinta di North e del piccolo Saint, la star americana aveva dichiarato di volere ancora diventare mamma ma senza doversi sobbarcare l’onere dell’attesa in prima persona. Da qui la scelta di rivolgersi a una professionista, una pratica consentita negli Stati Uniti, che svolgesse al posto suo la gestazione.
Kim Kardashian conferma di essere in attesa del suo quarto figlio, il secondo da madre surrogata. “Sarà un maschietto” fa sapere una tra le influencer più conosciute al mondo, noto personaggio televisivo americano. La Kardashian è già mamma di North, Saint e Chicago West. Nell’ultimo caso, tuttavia, ha preferito non essere lei a portare avanti la gravidanza.
L'attrice inglese di origine giamaicana Jodie Turner-Smith è stata vittima di un furto durante la sua permanenza al Festival di Cannes: le sono stati rubati i gioielli dalla sua camera d'albergo e se all'inizio la notizia era stata riportata da Nice Matin e da alcune testate oltreoceano, ma è arrivata la conferma anche dalla polizia giudiziaria di Nizza che, infatti, sta indagando sul furto. Un evento spiacevole che ha cambiato il soggiorno dell'attrice arrivata a Cannes per la rassegna cinematografica. I gioielli che le sono stati rubati non è chiaro se siano tutti di sua proprietà oppure se, come spesso accade in occasioni di questo genere, alcuni brand abbiano scelto delle attrici come testimonial per mostrare le loro creazioni e, quindi, gli oggetti le fossero stati prestati appositamente per proiezioni e red carpet. Sembrerebbe, però, che tra i monili rubati alcuni fossero anche di famiglia, come ad esempio, l'anello di matrimonio appartenente a sua madre. La polizia giudiziaria di Nizza ha confermato che, subito dopo la notizia del furto, sono state avviate le indagini per scoprire chi possa aver commesso il reato.
Sono stati rubati all’attrice Jodie Turner-Smith i suoi gioielli dalla camera d’albergo in cui alloggiava durante la partecipazione al Festival di Cannes. La polizia di Nizza ha aperto un’indagine a riguardo. Tra gli oggetti rubati alcuni appartenevano anche alla sua famiglia, mentre altri si ipotizza le siano stati prestati da alcuni brand, come accade in eventi di questo calibro.
Oggi, nella maggior parte dei casi, per acquistare, vendere o locare un immobile, ci si imbatte in un'agenzia immobiliare e si paga il relativo onorario. A fronte del costo esoso (da aggiungersi al corrispettivo del contratto) dell'agente immobiliare nessuno o quasi nessuno è cosciente della reale attività che dovrebbe compiere l'agente e di cosa, invece, non può fare o non potrà mai fare e, di conseguenza, nessuno è in grado di parametrare l'onorario dell'agente immobiliare all'incarico effettivamente svolto. Il codice civile all'art. 1754 c.c. rubricato come "Mediatore" fornisce la definizione del mediatore (l'agente immobiliare è un mediatore) e descrive gli obblighi principali dell9 stesso affermando che "È mediatore colui che mette in relazione due o più parti per la conclusione di un affare, senza essere legato ad alcuna di esse da rapporti di collaborazione, di dipendenza o di rappresentanza". Dalla lettera del codice risulta, quindi, che l'agente immobiliare ha solo il compito di "mettere in relazione" due persone, cioè ha solo il compito di far incontrare domanda e offerta (proposta ed accettazione) e per questo viene pagato. All'art. 1754 c.c. deve essere rapportata l'intera attività del mediatore, ci si riferisce, in particolare, alla "prassi" imposta da molte agenzie di far sottoscrivere "proposte" di acquisto e/o di locazione e alla successiva prassi imposta di far "accettare" tali proposte, questa è una prassi utile alle agenzie immobiliari solo al fine di "documentare" il proprio operato e necessaria a far scattare l'obbligo di pagamento, ma, essendo escluso a carico delle agenzie immobiliare qualsiasi obbligo di "consulenza giuridica", le parti contrattuali non sono informate che quando viene accetta una proposta contrattuale si ottiene un contratto perfetto, vincolante e produttivo di effetti, [quale sia la natura giuridica di un tale contratto (se definitivo o preliminare) è tutta un'altra questione, che dipende da cosa è scritto in queste "proposte" ed "accettazioni" usate dalle agenzie]. Quindi, se da un lato, con l'accettazione della proposta l'agenzia completa il suo incarico e ha diritto all'onorario, dall'altro, l'aver sottoscritto un contratto (anche se sotto forma di proposta ed accettazione) espone le aprti contrattuli a gravi pericoli, poichè in teoria, una volta stipulato un contratto, per apporre delle modifiche a tale contratto è necessario il consenso di tutte le parti, e senza il consenso di tutte le parti contrattuali nessuna altra clausola può essere inserita o modificata, per cui, se l'acquirente ha firmato una proposta di acquisto senza (ad esempio), far menzione del mutuo, (o una diversa rateizzazione del prezzo) il venditore potrebbe anche rifiutarsi di modificare o integrare il contratto senza che nessuna contestazione possa essere rivolta al venditore. Identico discorso deve essere fatto per i controlli ipotecari (cioè per l'inesistenza di iscrizioni o trascrizioni pregiudizievoli) o sui titoli edilizi (concessioni edilizie, permessi di costruire) in caso di vendita o sull'abitabilità dell'immobile in caso di locazione. In modo conforme all'art. 1754 c.c. devono essere "parametrati" ed "interpretati" tutti gli altri articoli del codice civile che impongono al mediatore obblighi di comunicazione o obblighi di "informazione", ci si riferisce, in particolare, all'art. 1759 c.c. rubricato con il titolo di "Responsabilità del mediatore" il quale dispone che "Il mediatore deve comunicare alle parti le circostanze a lui note, relative alla valutazione e alla sicurezza dell'affare, che possono influire sulla conclusione di esso", da quando detto, risulta evidente che l'art. 1759 c.c. deve essere interpretato solo come mero obbligo di informazione delle circostanze (eventualmente) note, ma non può essere interpretato come obbligo di consulenza tecnico – giuridica, e non può essere interpretato come obbligo di effettuare ricerche in generale, o, comunque, ricerche che richiedono nozioni peculiari o specifica preparazione tecnico – giuridica (anche di circostanze non note), ad esempio, il mediatore non deve fare le ricerche ipocatastali e neppure ha obblighi di consulenza o valutazione (tecnico giuridica). Se l'attività delle agenzie è solo quella di mettere in "contatto" due persone (oltre agli obblighi di informativa generica delle circostanze, sempre, però, disgiunti da consulenza tecnico – giuridica) a tale attività deve essere quantificato l'onoraio deglia genti immobiliari, se, quanto detto è corretto, ne deriva che risultano particolarmente alti gli onorari di dette agenzie (se rapportati alla effettiva attività svolta per le parti contrattuali limitata ad una mera ricerca dell'acquirente e del venditore), del resto, un alto onorario riconosciuto all'agente, non significa che l'agente deve eseguire ricerche o effettuare consulenza tecnico – giuridica, ma significa solo che le parti non hanno tutelato bene i propri diritti. Per ovviare a tale inconveniente è possibile ricordare che anche l'onorario delle agenzie può essere oggetto di contrattazione. Ecco, dunque, che anche per le agenzie immobiliari è possibile a) "quantificare" l'onorario, contrattando le loro richieste, inoltre, b) è possibile anche (soprattutto per il venditore o per il locatario) escludere qualsiasi onorario a carico dell'agente immobiliare prevedendo ad esempio che le spese dell'agenzia saranno solo a carico dell'acquirente. Nulla esclude che un tale tipo di clausola sia anche prevista a favore dell'acquirente o del conduttore (quando, ad esempio, il venditore o il locatore si è dimenticato di tutelarsi escludendo l'onore dell'agente). E' opportuno anche aggiungere che in base all'art. 1754 c.c. l'agente agisce senza incarico o senza rappresentanza di nessuna parte, quindi, nell'ipotesi in cui dovesse, ricevere un espresso mandato da una delle parti, l'onorario dell'agente è a carico solo di colui dal quale ha ricevuto il mandato (come per le norme in materia di mandato).
Le agenzie immobiliari hanno solo il compito di mettere in contatto due parti contrattuali, non hanno l’obbligo di effettuare consulenza tecnico – giuridica e non devono effettuare ricerche ipotecarie o presso le conservatorie dei registri immobiliari (in assenza di uno specifico incarico delle parti). Per cui, l’onorario, può essere contrattato con l’agente e può essere quantificato in base dell’attività effettivamente svolta dall’agenzia, ma un alto onorario riconosciuto all’agente non significa che quest’ultimo deve effettuare consulenza tecnico – giuridica o ricerche presso i pubblici registri.
Immaginate di andarvi a fare una passeggiata al parco di domenica ma per entrare al parco scendete diversi metri sotto terra. Non si tratta di un incubo ma di quello che faranno i visitatori del Lowline Lab a New York a partire dal 17 ottobre. Situato nel luogo dove un tempo sorgeva un mercato, poi abbandonato, sulla Lower East Side Lowline Lab è il primo parco pubblico completamente sotto terra.
Il Lowline Lab aprirà il 17 ottobre e sarà il primo parco realizzato completamente sotto terra, sconsigliato ai claustrofobici.
A Riace, il piccolo borgo calabrese che conta meno di 2mila abitanti, ieri il tempo sembrava essersi fermato al 2018, a qualche ora prima di quel drammatico 2 ottobre che mandò in frantumi l'invidiato modello di accoglienza agli immigrati, fortemente voluto dall'allora sindaco Domenico Lucano, per tutti Mimmo, finito agli arresti nell'ambito dell'inchiesta "Xenia" con accuse pesantissime, prima fra tutte: favoreggiamento all'immigrazione clandestina. La piazza con le gradinate dipinte con i colori dell'arcobaleno, simbolo della pace, erano occupate da centinaia di cittadini, esponenti delle associazioni e attivisti giunti da ogni angolo di Italia. Erano tutti lì per lui, ma la chiusura della campagna elettorale, a cui Lucano ha preso parte come candidato a sostegno della coalizione di Luigi De Magistris, c'entra poco. 24 ore prima il tribunale di Locri lo ha condannato in primo grado di giudizio a 13 anni e 2 mesi di carcere. Qualcosa in più di quanto hanno inflitto i colleghi romani ai due carabinieri accusati di aver massacrato Stefano Cucchi, quasi il doppio rispetto alla richiesta del Pm, la pubblica accusa, che aveva chiesto invece una pena di "soli" 7 anni e 11 mesi. Una condanna, quella di Lucano, che è sembrata abnorme rispetto ai fatto contestata. Secondo la Cassazione, chiamata in causa poco dopo l'operazione Xenia, a fronte di qualche evidente scorrettezza, l'indagine sarebbe costellata di "congetture" e priva di prove schiaccianti nei confronti del principale imputato. La sentenza ha quindi sollevato un nuovo vespaio di polemiche, riportando l'attenzione mediatica in quell'angolo del profondo sud, proprio come ai vecchi tempi. L'evento politico, che ha chiuso una campagna elettorale lunga e velenosa, si trasforma per Lucano nell'occasione di rispondere alle domande della stampa. Nemmeno il pesantissimo verdetto sembra aver scalfito l'orgoglio per il "modello Riace" che, al netto delle indagini, ha reso comunque il piccolo borgo un posto dove gli immigrati hanno ritrovato dignità e speranza. "Rifarei tutto – ha detto l'ex sindaco -, in quegli anni ho dato tutto me stesso, trascurando tutto il resto. Nessuno può pensare di far finire tutto. Qui l'accoglienza non si è mai fermata". Quando parla della sua esperienza come sindaco di Riace e dell'accoglienza ai migranti, Lucano nomina Peppe Valarioti, Peppino Impastato e Rocco Gatto, illustri vittime di mafia, facendo scattare l'applauso dei presenti. Li indica come unici suoi "mandanti", perché – dice – "volevamo dare un messaggio di speranza". I riacesi lo hanno eletto sindaco per tre volte, ma l'operazione "Xenia" è stato un colpo durissimo. Quando si ripresenta nel 2019, aspirando a uno scranno da consigliere comunale, la sua lista si piazzerà terza e lui personalmente prenderà non più di una manciata di preferenze. La cittadina eleggerà invece Antonio Trifoli, di fede leghista, e per Lucano sarà un doppio pugno allo stomaco. Passano i giorni, i mesi, e Lucano nell'estate 2021 si rimette in gioco. Si ripresenta agli elettori da aspirante consigliere regionale al fianco di Luigi De Magistris, che ieri ha deciso di portare solidarietà e sostegno al suo candidato. "Siamo orgogliosi – ha detto l'ex magistrato – di avere in squadra Mimmo Lucano, un uomo giusto, l'antitesi del crimine". E sulla sentenza afferma: "Non ho mai visto una condanna raddoppiare rispetto alla richiesta del pubblico ministero, almeno non in processi di questo tipo. Alla fine Lucano sarà assolto e dovranno chiedergli anche scusa".
Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace (RC), oggi candidato al consiglio regionale della Calabria, è stato condannato dal tribunale di Locri a 13 anni e 2 mesi di carcere per presunti illeciti sulla gestione dei progetti di accoglienza per gli immigrati. L’ex primo cittadino per anni ha gestito risorse milionarie dando vita al “modello Riace”, divenuto ben presto noto in tutto il mondo.
Indagato per vilipendio dell'ordine giudiziario Roberto Lassini, il candidato nelle liste del Pdl per le elezioni comunali di Milano, assieme ad altre due persone: tutti responsabili di aver diffuso i manifesti su cui era scritto "Via le BR dalle Procure". Lassini, personaggio sconosciuto fino a ieri, evidentemente in cerca di un po’ di notorietà facile in vista delle elezioni del 2011, aveva rilasciato un’intervista al quotidiano della famiglia Berlusconi “Il giornale” nella quale rivendicava l’atto. Tale intervista è attualmente stata acquisita agli atti delle indagini coordinate dal pm Armando Spataro assieme a Grazia Pradella e Ferdinando Pomarici. Assieme alla sua diretta testimonianza, anche le parole di Riccardo Falcone, titolare di un’agenzia di comunicazione politica, nel cui deposito sono state trovate le matrici dei manifesti incriminati. Lassini sarebbe presidente dell’associazione “Dalla parte della democrazia” a nome della quale i manifesti sembrano essere stati commissionati: in verità con ottime probabilità l’associazione è Lassini stesso. Un altro manifesto, comparso nei giorni scorsi a Milano su cui era scritto “Toghe rosse. Ingiustizia per tutti” è attualmente oggetto di accertamenti da parte dei pm, perché probabilmente commissionato dallo stesso Lassini. Intanto unanime è la condanna per un atto non solo diffamatorio e verbalmente violento ma, soprattutto, caratterizzato da una ignoranza e da una stupidità che solo di questi tempi potevano trovare libero sfogo.
Il candidato del Pdl per le elezioni comunali di Milano che ieri si è confessato autore dei manifesti affissi nella città è attualmente indagato per vilipendio dell’ordine giudiziario assieme ad altre due persone.
I lettori di Fanpage.it sono stati chiamati a esprimere una preferenza. Abbiamo chiesto loro chi avrebbero voluto eliminare tra Lorenzo Flaherty e Aida Yespica nel corso della sesta puntata del Grande Fratello Vip. Com’è noto, infatti, la showgirl e l’attore si stanno affrontando al televoto dopo essere risultati i due più votati nel corso dell’utlima puntata del reality andata in onda. Sarà il pubblico a decidere chi tra i due dovrà abbandonare la Casa, rinunciando all’incredibile visibilità offerta da quest’edizione del gioco e alla possibilità di concorrere al montepremi finale. Per i lettori di Fanpage.it non c’è dubbio: il 66% ha votato per l’uscita della Yespica, contro il 34% attribuito a Lorenzo Flaherty. Se anche questa settimana i lettori dovessero averci visto giusto, è possibile che l’attore riesca a passare indenne anche l’ultima nomination, l’ennesima che è stato chiamato ad affrontare dal momento in cui il reality è cominciato. C’è da dire che il contributo fornito da Aida nella Casa non è stato decisivo al punto da permettere agli spettatori del reality di farsi un’idea precisa della sua personalità. La Yespica è rimasta sempre ai margini degli eventi, probabilmente volendo sfuggire le liti ed eventuali disaccordi. Non la si vede in maniera particolare tra i suoi compagni di gioco, se non in riferimento al sex appeal di cui è generosamente provvista e che non esita a sfoggiare.
Fanpage.it ha chiesto ai lettori quale vorrebbero fosse il concorrente eliminato nel corso della sesta puntata del Grande Fratello Vip. Per i votanti non c’è dubbio: a tornare a casa dovrebbe essere Aida Yespica. Salvo ancora Lorenzo Flaherty.
Sembra che sia vicino il ritorno sulla scena musicale della tanto chiacchierata Lindsay Lohan, che in questi ultimi anni si è dedicata principalmente al gossip, mettendo da parte la sua carriera cinematografica e musicale. Intanto, continuano a susseguirsi le voci su un presunto ritorno della giovane Lindsay nella musica, infatti, da qualche giorno è stato pubblicato – illegalmente– online un suo nuovo brano. Il brano in questione è “Can't stop, won't stop" e potrebbe far parte del nuovo lavoro discografico della cantante, che è ferma, ormai, da alcuni anni. “Can’t stop, won’t stop” è stata pubblicata sul web senza alcuna autorizzazione da parte della cantante e della sua etichetta discografica Universal Motown. Il pezzo, a quanto sembra, è stato scritto nel 2007 quando la Lohan firmò un contratto discografico per la realizzazione di un nuovo album, le cui registrazioni sono state interrotte nel 2008. Intanto, la cantante/attrice in queste ultime settimane continua a far parlare di se poiché potrebbe interpretare Linda Lovelace, attrice porno, nel rifacimento del film “Inferno”, che racconta la realizzazione di Gola Profonda, film porno, che nel 1972 ebbe un successo straordinario e che consacrò la pornostar Linda Lovelace simbolo della libertà. Il film sarà diretto da Matthew Wilder e nuovi particolari sull’interpretazione di Lindsay Lohan nel ruolo di pornostar saranno svelati durante il prossimo Festival Di Cannes. Qualche giorno fa, invece, Lindsay Lohan ha pubblicato delle immagini sul suo account Twitter che la ritraevano con una pistola in bocca e in intimo davanti ad un muro cosparso di sangue. Le foto, ovviamente, hanno accesso subito molte polemiche ma la giovane Lindsay si è difesa dichiarando che le foto che ha pubblicato su Twitter sono “arte”.
La giovane Lindsay potrebbe ritornare a breve sulla scena musicale, ma intanto, si prepara ad interpretare un ruolo porno nel rifacimento di “Inferno”
Rita Ora e Cara Delevingne non nascondono più il loro amore, dopo aver calcato insieme diversi red carpet hanno ammesso di avere una relazione sentimentale postando foto e dolcissimi messaggi sui social network. Due star al top nonostante la giovanissima età, che si sono incontrate ed innamorate, scegliendo di mostrare senza remore il proprio sentimento. Cara, 20 anni, è una delle Top Model più richieste del momento, sfila sulle passerelle dei più importanti stilisti in tutto il mondo ed è protagonista di diverse campagne pubblicitarie di marchi famosi; Rita, 22 anni, è stata scoperta lo scorso anno da Jay-Z, ha all'attivo un disco già primo in classifica e diversi singoli in top ten.
Rita Ora e Cara Delevingne non nascondono più il loro amore, dopo aver calcato insieme diversi red carpet hanno ammesso di avere una relazione sentimentale postando foto e dolcissimi messaggi su Twitter.
Con il lancio imminente dei nuovi smalti firmati Christian Louboutin le nail addicted non sono state con le mani in mano e hanno rispolverato un trend di qualche stagione fa riportando in voga la manicure ispirata alle celebri scarpe dello stilista. Le decolletè con la suola rossa sono ormai famose in tutto il mondo, e mentre aspettiamo che gli smalti della maison francese arrivino anche in Italia possiamo sbizzarrirci con una manicure facile ed sofisticata ispirata alle creazioni dello stilista. Questa nail art è molto facile da ricreare a casa tua e si differenzia da tutte le altre perché non prevede l'applicazione solo sulla parte superiore dell'unghia, ma anche su quella inferiore: per questa manicure quindi, serviranno le unghie lunghe, che fuoriescano almeno un paio di millimetri oltre il polpastrello. Per la forma potete scegliere tranquillamente quella che preferite, ma l'unghia a mandorla è quella che si addice di più per questa manicure. Tutto quello che ti servirà per questa manicure sono due smalti, uno nero e uno rosso fuoco fuoco, un top coat brillante, e una penna correttiva.
E’ tornato il trend per le unghie ispirato a Louboutin: la manicure diventa nera e rossa, proprio come la suola delle celebri scarpe. E’ facile e veloce da realizzare, e anche le star come Adele l’hanno sfoggiata. Ecco come crearla a casa tua!
"Ho dolori alle gambe". Così Jonathan Spano, 25enne di Manfredonia, in Puglia, aveva descritto il suo malessere alla compagna Rossella. Aveva giocato una partita a calcetto, con gli amici. Un’abitudine che lo faceva star bene, che allontanava i pensieri. Poi, un’ora dopo, il dolore raggiunge la schiena. Poi, ancora, il petto. "Chiama l’ospedale perché non ce la faccio", ripete. Una lunga attesa e la notizia che gela il sangue: "Purtroppo il tuo compagno non ce l’ha fatta". Così Jonathan é morto per infarto a 25 anni. Non aveva patologie pregresse. Lascia la sua compagna Rossella, la piccola Evelyn e una bambina in arrivo a luglio. "Aveva un cuore grande – racconta Rossella a Fanpage.it. -, un cuore grande che donava a tutti". Jonathan era un pescatore. Che cosa sia successo davvero ancora nessuno lo sa. È stata aperta un’indagine per omicidio colposo e responsabilità colposa per morte in ambito sanitario a carico di ignoti. Secondo una prima ricostruzione, Jonathan si sveglia intorno alle 6 di domenica mattina. Si veste, beve il caffè e fuma la sua solita sigaretta. Si reca al campetto per una partita con gli amici. Negli ultimi tempi, complice la pandemia, aveva giocato poco. "Ci voleva proprio", dirà alla compagna una volta a casa. Intorno alle 10,20 fa il suo ritorno. Si sente un po’ affaticato, ma è convinto che sia colpa del ritmo. Fanno male le gambe. Poi, alle 11,15 il dolore si estende alla schiena e infine al petto. La corsa in ospedale e lì una lunga attesa: "Satura 100, quindi può aspettare ci hanno detto", racconta Rossella. Le voci si confondono, Rossella assiste inerme a un via vai di infermieri e soccorritori. La situazione si complica. "Sentivamo i macchinari che lo stavano rianimando", ma Jonathan improvvisamente muore.
Aveva 25 anni Jonathan Spano, morto improvvisamente a Manfredonia per un infarto dopo una partita di calcetto, quando comincia ad avvertire prima un dolore alle gambe, e poi alla schiena e al petto. Inutile la corsa in ospedale. Lascia la compagna Rossella, con la quale aveva una figlia di 3 anni e un’altra in arrivo a luglio. Nessuna patologia pregressa: sul caso è stata aperta un’indagine.
Continua l'estate di Emma Marrone. La cantante ha trascorso un breve periodo nella sua terra d'origine, il Salento. Il settimanale ‘Chi', l'ha immortalata in barca con diversi amici. Tra loro, c'era anche il collega e amico Giuliano Sangiorgi. L'artista, con addosso un costume intero verde, è apparsa sorridente e rilassata mentre scherzava con Giuliano. Sangiorgi le ha accarezzato la pancia e poi sono scoppiati a ridere. Tra tuffi, risate e chiacchierate, i due amici si sono goduti il mare cristallino della loro terra. Nelle scorse settimane, ‘Il giornale' ha diffuso una notizia che vedeva protagonista proprio Emma Marrone. Secondo quanto riportato, l'artista sarebbe stata narcotizzata e derubata mentre si trovava in vacanza ad Ibiza. Sul quotidiano si leggeva: "Il fattaccio arriva il giorno dopo una nottata per locali. Un po' frastornate, le ragazze si sono rese conto di essere state derubate di contanti e alcuni oggetti di valore e, per agire indisturbati, i ladri le hanno narcotizzate. Il fatto ha spinto Emma ad abbandonare l'isola prima del previsto e a giurare ai suoi amici che lì non avrebbe mai più messo piede".
Emma Marrone ha trascorso alcuni giorni in Salento. Il settimanale ‘Chi’, l’ha immortalata mentre si trovava in barca con alcuni amici. Tra loro c’era anche Giuliano Sangiorgi. Tra tuffi, risate e chiacchierate, i due artisti si sono goduti il panorama mozzafiato della loro terra d’origine.
Natale è il giorno in cui la famiglia si riunisce per gioire insieme di un giorno di festa, per gustare una fetta di panettone o divertirsi assieme magari giocando alla tombola o al gioco dei mimi. Eppure ci sono famiglie che sono costrette a restare divise o sospese nelle corsie e nelle sale di attesa degli ospedali anche a Natale. Famiglie che vivono momenti delicati, che vedono i propri figli ammalarsi e richiedere cure lontano dalla propria casa. Per loro, però, esistono case "lontane da casa" anche a Natale. La Fondazione per l'Infanzia Ronald McDonald Italia è un'associazione no profit, nata nel 1974 negli Stati Uniti e nel 1999 in Italia, con l'obiettivo di creare, trovare e sostenere progetti che contribuiscono a migliorare in modo diretto la salute e il benessere dei bambini e delle loro famiglie. Tutto inizia con la piccola Kim. È il 1974 quando a Philadelphia Fred Hill, famoso giocatore di football americano, scopre che la sua bambina ha la leucemia. Insieme a sua moglie, Fred deve affrontare giornate davvero lunghe tra le corsie degli ospedali e le sale di attesa, mangiando dai distributori automatici ma soprattutto cercando di nascondere a Kim la tristezza e la stanchezza di quei giorni. A un certo punto, guardandosi attorno, si accorge che lui e sua moglie non erano soli. C'erano molte famiglie che oltre al dolore per la malattia del loro bambino avevano ulteriori preoccupazioni: i lunghi viaggi per le cure ospedaliere e i costi di una forzata permanenza lontano da casa. Da un momento difficile, l'idea. È durante la malattia della sua bambina che Fred si rende conto della necessità di pensare a un posto dove i genitori dei bambini malati possono ritrovarsi per sostenersi a vicenda. Ray Kroc, fondatore di McDonald’s, che in quel momento aveva sotto contratto Fred Hill, viene così colpito da questa idea tanto da decidere di appoggiarla in pieno, con la promessa di raddoppiare ogni dollaro raccolto. Grazie a questo lavoro di squadra la dottoressa Audrey Evans, responsabile dell’unità oncologica dell’ospedale pediatrico di Philadelphia, realizza una casa come residenza temporanea per le famiglie dei bambini in cura presso l’ospedale. Così nel 1974, con l’inaugurazione della prima Casa Ronald, nasce ufficialmente la Ronald McDonald House Charities (RMHC®). Oggi si contano 373 Case Ronald e 259 Family Room Ronald McDonald diffuse in 64 Paesi e regioni e che collaborano con il 90% degli ospedali di eccellenza pediatrica nel mondo. Il modello di cura che la Fondazione supporta coinvolge in modo attivo le famiglie nella cura dei propri figli: Family Centered Care significa, infatti, porre al centro il benessere della famiglia a 360°, perché una famiglia unita è la prima forma di cura di un bambino. I programmi della Fondazione permettono, infatti, l'accesso a cure di eccellenza ma nel contempo garantiscono alle famiglie di accudire i propri figli e di stare insieme. Così anche in Italia la Fondazione si occupa di offrire ospitalità e assistenza ai bambini malati attraverso 4 Case Ronald attive a Brescia, Roma Palidoro, Roma Bellosguardo, e Firenze e attraverso due Family Room nei reparti pediatrici degli ospedali di Bologna (presso Azienda Ospedaliero-Universitaria del Policlinico S. Orsola Malpighi) e Alessandria (presso Azienda Ospedaliera Nazionale SS Antonio e Biagio e Cesare Arrigo). Le Case Ronald sono delle vere “home” dove ci sono spazi privati per stare in famiglia e spazi condivisi come la cucina, la sala da pranzo, le zone relax, le zone di gioco e anche una palestra per la riabilitazione dei piccoli. Questo favorisce lo scambio di esperienze, la nascita di nuove relazioni tra le famiglie e tra bambini per affrontare il percorso di cura. Le strutture Ronald in Italia hanno ospitato circa 40.000 persone in questi anni, hanno garantito benessere alle famiglie e fatto risparmiare loro circa 20 milioni di euro. Nel mondo i numeri aumentano in proporzione: solo l'anno scorso hanno potuto beneficiare del supporto di Ronald McDonald House Charities – grazie a tutti i programmi e progetti dell'organizzazione – ben 3,5 milioni di bambini e famiglie. Perciò quest'anno Babbo Natale non può sbagliare indirizzo: nelle Case Ronald ci saranno tanti bambini davvero molto buoni che aspettano il loro regalo. Uno è già stato fatto loro: assicurare una festa in famiglia anche a Natale.
Stare insieme per una famiglia è importante come l’ossigeno per vivere. Per una famiglia con un bambino ammalato è come una medicina salvavita: Fondazione Ronald McDonald aiuta le famiglie a prendersi cura di se stesse e dei piccoli, con una rete di strutture ospitanti vicine ai luoghi di cura.
A New York si sta diffondendo un'altra variante del coronavirus SARS-CoV-2 potenzialmente in grado di rendere meno efficaci i vaccini. Chiamata B.1.526, è stata identificata per la prima volta a novembre dello scorso anno, quando rappresentava già un caso su quattro di quelli identificati. Sotto questo nome, in realtà, al momento sono racchiusi due distinti ceppi del patogeno emerso in Cina. Il primo è caratterizzato dalla famigerata mutazione E484K sulla proteina S o Spike del virus, già identificata nelle varianti sudafricana, brasiliana e in alcuni casi di quella inglese. È balzata agli onori della cronaca internazionale poiché dona al virus una certa capacità di eludere gli anticorpi neutralizzanti, sia quelli indotti dall'infezione naturale che quelli scaturiti dalla vaccinazione (come dimostrano i risultati sull'efficacia dei vaccini di Johnson & Johnson e Novavax, così come il boom di contagi a Manaus, in Brasile, nonostante una devastante prima ondata di contagi). La seconda versione di B.1.526 si caratterizza per la mutazione S477N, in grado di influenzare la forza del legame tra le particelle virali e le nostre cellule. A descrivere la proliferazione della nuova variante B.1.526 nella “Grande Mela” vi sono due distinti studi citati dal New York Times, sebbene nessuno dei due sia stato già sottoposto a revisione paritaria e dunque pubblicato su una rivista scientifica. Ciò significa che i risultati sono ancora preliminari e andranno confermati con tutte le verifiche opportune. La prima delle due ricerche è stata condotta da scienziati della Divisione di Biologia e Ingegneria Biologica del California Institute of Technology (Caltech) di Pasadena, che ha sfruttato un software chiamato Variant Database (VDB) per analizzare rapidamente le sequenze genetiche virali depositate nella banca dati GISAID, con l'obiettivo di intercettare le numerose mutazioni a carico della proteina S o Spike. Nel nuovo lignaggio chiamato B.1.526 sono state identificate le seguenti mutazioni: L5F, T95I, D253G, D614G, A701V e E484K o S477N (queste ultime, come indicato, caratterizzano le due ‘versioni' del lignaggio). La seconda delle due ricerche, come riporta il New York Times, è stata invece coordinata dall'Università Columbia, che grazie al sequenziamento genomico di oltre mille campioni virali prelevati dai pazienti newyorchesi ha determinato che il 12 percento di essi presentava la mutazione E484K, già osservata dalle altre varianti. Come specificato dagli studiosi, non c'è da stupirsi che questa mutazione stia emergendo indipendentemente in vari ceppi, poiché dona al coronavirus un effettivo vantaggio evolutivo mentre le persone continuano a essere infettate e procede la campagna vaccinale. Secondo quanto dichiarato al quotidiano americano dal dottor Anthony West, un biologo computazionale del California Institute of Technology, nel mese corrente (febbraio 2021) risulta che il 27 percento delle sequenze virali estrapolate dai pazienti di New York è relativo alla variante B.1.526. Ciò significa che è già molto diffusa tra la popolazione. La comparsa di questa variante non è “una notizia particolarmente felice”, ha affermato l'immunologo dell'Università Rockfellere Michel Nussenzweig, tuttavia averla identificata è un bene “perché forse possiamo fare qualcosa al riguardo”. Ci sono diversi scienziati preoccupati dall'emersione di questa variante, potenzialmente in grado di ridurre l'efficacia dei vaccini, così come di reinfettare chi è stato colpito dalla prima ondata della pandemia: “Visto il coinvolgimento delle mutazioni E484K o S477N, in combinazione con il fatto che la regione di New York ha molta immunità legata all'ondata primaverile, si tratta sicuramente di una questione da tenere sotto controllo”, ha dichiarato il virologo dello Scripps Research Institute di San Diego Kristian Andersen.
Gli scienziati del California Institute of Technology e dell’Università Columbia hanno descritto una nuova variante del coronavirus SARS-CoV-2 che sta circolando nella città di New York. Chiamata B.1.526, è caratterizzata da mutazioni che potrebbero rendere meno efficaci i vaccini e l’immunità offerta da una precedente infezione naturale.
Ancora un chilometro di coda tra l'innesto della complanare A24 e il Grande Raccordo Anulare. Il traffico resta congestionato sia sulla Tangenziale Est che sul Gra, dopo una prima mattinata da incubo. Da stamattina, intorno alle 7, mezza Roma è rimasta bloccata e la situazione, al momento, sembra solo in lieve miglioramento. È rimasto chiuso per ore il nodo tra la A24 e la Tangenziale est a causa di un incidente avvenuto all'altezza della Galleria Nuova Circonvallazione Interna. Il risultato è stato disastroso su tutta la viabilità.
Mezza Roma paralizzata: un’incidente nella notte sulla tangenziale Est ha bloccato tutto il quadrante della capitale per la parte cruciale della mattinata. Il tratto tra l’incrocio con l’uscita della A24 e l’uscita di via Nomentana è rimasto chiuso fino alle 8.40 circa. Code chilometriche sulla A24 in entrata già dall’altezza di Settecamini: traffico in tilt e gravi disagi.
Dopo l'infortunio al ginocchio capitatole a Genova, durante il concerto allo RDS Stadium, Gianna Nannini torna dal vivo al PalaGeorge di Montichiari, davanti a una platea gremita, che l'aspettava impaziente dopo l'infortunio al ginocchio. La cantante, infatti, la sera prima, aveva postato un video da un'autoambulanza, spiegando che aveva subito un incidente mentre si esibiva – a quattro canzoni dalla fine – a Genova, infortunio avvenuto sul palco: "Mi dispiace aver interrotto un concerto bellissimo a quattro pezzi dalla fine. Il pubblico genovese era veramente caloroso. Salendo sulla pedana rialzata, nel buio sono caduta nel vuoto" aveva riferito, spiegando, però che questa cosa non avrebbe inficiato il prosieguo del "Fenomenale – Il Tour" che la cantante sta riportando in giro per l'Italia dopo alcuni concerti sold out in Germania. "Ho un grosso problema al ginocchio, ma ci vediamo domani a Montichiari e…. tutti seduti!" aveva scritto nel messaggio e così, ieri, sera, la cantante era regolarmente sul palco, anche se ha dovuto rimodellare la tipologia di concerto, appunto. La serata in provincia di Brescia è stata particolare, ma non meno bella stando ai commenti online di chi era presente: la Nannini si è presentata vestita completamente di bianco e seduta su un trono (un po' come avevano fatto Dave Grohl dei Foo Fighters e Axl Rose dei Guns ‘n' Roses quando avevano subito un infortunio simile), come ha scritto anche Il Giornale di Brescia: "Assisa su un trono, abbagliante nel completo bianco che terrà per quasi tutta la sera, deve rinunciare all’atletismo da folletto ipercinetico". E per chiudere è lei stessa a prendere la parola con una diretta Facebook che ha tenuto a fine concerto, quando ha dato appuntamento ai fan di Conegliano, perché "The Show Must Go On": "Ehi, questa è una diretta live dal concerto di Montichiari, sono in piedi e andiamo avanti con il tour, grazie a loro (indica il pubblico, ndr) e a voi domani".
Gianna Nannini torna in concerto dopo l’infortunio al ginocchio capitatole a Genova e lo fa seduta su un trono durante il live di Montichiari.
Un regalo speciale, sfoggiato con orgoglio sui social: Elisabetta Gregoraci ha fatto impazzire i fan condividendo una foto di un suo look in un pigro pomeriggio piovoso trascorso in casa, come ha scritto nella didascalia. Niente tute comode, ma una camicia indossata in modo sexy con le gambe scoperte e un paio di stivali con i lacci. Ad attirare l'attenzione dei suoi follower è stata proprio la camicia: un regalo dell'amico Tommaso Zorzi, con cui ha condiviso l'esperienza nella casa del Grande Fratello Vip. Un modo per dimostrare un legame speciale anche dopo essere uscita dalla casa. Sorridente e seduta sul divano della sua casa di lusso a Montecarlo, la showgirl sfoggia un look sexy: indossa solo una maxi camicia con una stampa di fotografie in bianco e nero firmata Benevierre, che costa 129 euro. Sotto non indossa nulla, se non un paio di combact boots alti quasi fino al ginocchio firmati Aquazzurra, dal prezzo di 995. Gioielli esclusi, il prezzo totale del look è di 1124 euro. Ma questa volta i fan hanno notato altro rispetto ai brand dei capi: la camicia black&white è la stessa che ha indossato Tommaso Zorzi nella casa del Grande Fratello Vip. In molti l'hanno riconosciuta nei commenti, scrivendo: "La camicia di Tommy!" e ricordando alcuni momenti dello show. La Gregoraci nei commenti ha confermato che è proprio un regalo dell'amico.
La showgirl ha deciso di alleviare la noia di un pomeriggio piovoso passato in casa condividendo alcuni scatti in un look sexy: camicia portata con le gambe scoperte e combact boots. Un omaggio all’amico Tommaso Zorzi che non è sfuggito ai follower: la stessa Gregoraci ha confermato che si tratta di una capo indossato da lui che ha poi ricevuto in regalo.
Ci sono ancora diverse pezzi del puzzle da mettere a posto ma sembra davvero che il progetto Superlega sia già un lontano ricordo o comunque un'idea poco praticabile in questo momento. Dopo il documento pubblicato dalla UEFA e dall'ECA nei giorni scorsi, che vedeva il ritorno di 9 delle 12 squadre fondatrici del nuovo progetto all'interno delle due associazioni europee dopo la fuga collettiva nelle ore che avevano seguito all'annuncio, ecco che arrivano le parole di Giuseppe Marotta a mettere una pietra tombale sulla Super League. Il dirigente dell'Inter dopo la riunione tenutasi a Milano tra i 20 club di Serie A per tentare una riconciliazione ha dichiarato: "Abbiamo affrontato tematiche varie in un clima di grande cordialità. Abbiamo fatto un'analisi del calcio italiano in relazione a quello europeo, la conclusione è estremamente positiva e conciliativa in merito agli aspetti che avevano generato questo impasse". Il dirigente nerazzurro ha fatto capire che all'interno del gruppo dei club del massimo campionato italiano si stanno cercando soluzioni per un modello di calcio più sostenibile: "Il discorso Superlega è stato archiviato. Tutti i partecipanti hanno espresso la volontà di mettersi a disposizione per trovare un modello di sostenibilità. La Juventus? Gli aspetti giuridici non competono sicuramente a me. Ripeto, il tema Superlega è stato superato in un clima di grande cordialità". Nonostante le parole concilianti di Marotta, sono arrivate quelle durissime del presidente del Torino, Urbano Cairo, che già aveva utilizzato toni piuttosto forti nelle riunione subito dopo l'annuncio della nascita della Superlega e oggi si è scagliato ancora una volta contro la Juventus e Andrea Agnelli perché fa ancora parte del gruppo di tre club (insieme a Real Madrid e Barcellona) che ancora non hanno lasciato il nuovo progetto calcistico: "Juve non ha fatto un passo indietro sulla Superlega, l'Inter lo ha fatto. Decideranno Uefa e Figc le regole per partecipare a campionati e coppe. Si è parlato anche di fondi, si tratta di riprendere in mano le cose in modo giusto, con la maggioranza dei 14".
Nonostante le parole concilianti di Beppe Marotta in seguito alla riunione tenutasi a Milano tra i 20 club di Serie A per archiviare il tema Superlega, sono arrivate le dichiarazioni di fuoco da parte di Urbano Cairo nei confronti di Andrea Agnelli e della Juventus: “Juve non ha fatto un passo indietro sulla Superlega, l’Inter lo ha fatto”.
Una nuova allerta alimentare per prodotti potenzialmente pericolosi è stata sgelata oggi al Ministero della salute nella sezione del proprio portale web dedicata agli avvisi di sicurezza e ai richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori. Questa volta il ritiro da tutti gli scaffali dei negozi italiani riguarda un lotto di farina di farro integrale a causa della presenza di allergeni non dichiarati in etichetta. Nel dettaglio, il prodotto interessato dall'avviso è un lotto di Farina di farro integrale venduta a marchio "Lo Conte – Le farine magiche" e prodotta dalla ditta Iafood srl nello stabilimento di viale Taverna Annibale, a Frigento, in provincia di Avellino. Il prodotto interessato dal ritiro è venduto in confezioni da 400 grammi ciascuna con il lotto di produzione 18339 e scadenza o termine minimo di conservazione fissati al 31 dicembre 2020 Come spiega l'avviso di richiamo, che risale in realtà al 5 ottobre scorso ma è staro reso noto solo oggi dal Ministero, il ritiro si è reso necessario a causa della presenza di Soia nel prodotto non dichiarata sulle confezioni in vendita. Chi avesse già acquistato l'alimento ed è allergico alla soia non deve consumarlo ma restituire il prodotto nel punto vendi di acquisto che si incaricherà di ritiralo per conto del produttore. Le altre persone no allergiche invece posso tranquillamente continuare a usare il lotto di la farina richiamato.
Come spiega l’avviso di richiamo del Ministero della salute, il ritiro si è reso necessario a causa della presenza di Soia nel prodotto non dichiarata sulle confezioni in vendita. Il prodotto interessato dall’avviso è un lotto di Farina di farro integrale venduta a marchio “Lo conte- Le farine magiche”.
Mahmood sta meglio, si è ripreso dall'influenza e ha tenuto anche le sue prime prove generali per il prossimo Eurovision Song Contest che si terrà dal 14 al 18 maggio prossimo a Tel Aviv, in Israele, cercando di giocarsi l'evento e riportarlo in Italia, bissando il successo sanremese di "Soldi" che vivrà in una versione che non prevede l'inglese: "Mi sono finalmente ripreso dall’influenza e le prove sono andate bene. Intanto “Soldi” va a farsi un giro in Europa! Grazie ai miei amici" ha scritto sulle sue pagine social, annunciando anche i nuovi concerti che lo vedranno protagonista la prossima estate quando si esibirà in alcuni dei maggiori festival nazionali. Il cantante, infatti, dopo un primo giro dei club italiani, che si è fermato solo per la parentesi internazionale, ma ricomincerà il 22 maggio dal Locomotiv di Bologna, suonerà in alcuni festival: il 25 maggio sarà a Milano per il Mi Ami, una delle principali rassegne di musica italiane, il 05 giugno sarà a Igea Marina (RN) per Notte Rosa, il 7 luglio salirà a Barolo (CN) per il Collisioni Festival, in cui la musica, la letteratura e l'attualità sono protagoniste, il giorno dopo, l'8 si sposterà a Montreux (Svizzera) per lo storico Montreux Jazz Festival (a cui parteciperà anche Rita Ora), il 10 sarà la volta di Spoleto (PG) per il Festival Dei Due Mondi prima di terminare il 27 settembre a San Vito Lo Capo (TP) per il Cous Cous Fest. Nonostante Soldi resista nella Top 10 della classifica dei singoli FIMI crollando in quella delle radio, Mahmood continua a restare sulla cresta dell'onda grazie a "Calypso", la canzone che lo vede cantare assieme a Fabri Fibra e Sfera Ebbasta con la produzione di Charlie Charles e Dardust (che firmarono anche quella della canzone vincitrice del festival) prima in classifica tra i singoli. Eppure, con l'Eurovision alle porte, il cantante ha pensato bene di tentare una rinfrescata internazionale alla canzone e così da qualche giorno sono presenti su Spotify due nuove versioni della canzone (più alcuni remix): c'è una versione con il rapper spagnolo Maikel Delacalle che canta alcuni versi proprio in spagnolo, e una versione inglese con il cantante pop finlandese Isac Elliot.
Mahmood sta meglio, si è ripreso dall’influenza e ha tenuto anche le sue prime prove generali per il prossimo Eurovision Song Contest che si terrà dal 14 al 18 maggio. Il cantante, intanto, annuncia anche alcuni concerti estivi e pubblica nuove versioni in spagnolo e inglese di “Soldi” con Maikel Delacalle e Isac Elliot.
Quando terminerà la prima edizione del Grande Fratello Vip, se dovesse esserci l'occasione di fare un racconto esaustivo di quanto accaduto si potrebbe senz'altro dire che le persone più influenti sono state Andrea Damante e Giulia De Lellis. Anche se non ha partecipato, la compagna di Andrea Damante è stata determinante per la scalata di Andrea Damante ed il suo arrivo in finalissima. I contrasti con Asia Nuccetelli ed Antonella Mosetti, la rissa scoppiata nella casa quando è entrata Giulia De Lellis, le beghe ed i litigi con gli altri coinquilini della casa hanno finito per dare ad Andrea Damante un vantaggio sostanziale contro tutti. E al televoto il risultato è sempre stato quello: ha sempre perso si è messo contro i Damellis. I fan di Andrea Damante e Giulia De Lellis hanno sempre sostenuto la coppia fuori e dentro la casa del Grande Fratello Vip. Ecco allora che la fanbase di Damante ha giocato un ruolo fondamentale per il suo cammino che, nonostante tutto, sembra essere stato sempre sul filo della coerenza. Ha giocato bene le sue carte, si è fatto volere bene dalla maggioranza dei coinquilini ed ha finito per arrivare in finale. Probabilmente si giocherà le chance di una vittoria che non era per nulla scontata fino alla fine.
Il rapporto tra Andrea Damante e Giulia De Lellis ha condizionato il Grande Fratello Vip: chi si è messo contro di loro è stato eliminato. Il sostegno dei Damellis impatta contro Stefano Bettarini che è stato l’unico ad aver superato eliminato il tronista.
A pochi giorni dalla notizia diffusa dalla testata giornalistica Bloomberg che evidenzia il sorpasso dell'applicazione Snapchat nei confronti del social network di micro blogging Twitter per quanto riguarda l'utilizzo quotidiano da parte degli utenti, nella giornata di oggi è stato reso disponibile per il download gratuito un nuovo aggiornamento per tutti gli smartphone con sistema operativo iOS e Android. Il nuovo aggiornamento di Snapchat, già disponibile per il download tramite Google Play Store e App Store, introduce una serie di novità per quanto riguarda le sezioni Discover e Stories che come anticipato dalle indiscrezioni della scorsa settimana hanno subito un redesign con una nuova grafica più elegante ed organizzata. Nel dettaglio la nuova sezione Discover di Snapchat si presenta con informazioni più dettagliate, tutti i contenuti pubblicati dagli editori partner della piattaforma come CNN, Comedy Central, Cosmopolitan, Daily Mail, ESPN, Food Network, National Geographic, People, Vice, Yahoo! News e Warner Music ora mostrano il nome della testate ed il titolo della storia che sarà accompagnato da un'immagine che evidenzia il contenuto dello Story.
Nella giornata di oggi è stato reso disponibile per il download gratuito un nuovo aggiornamento di Snapchat per tutti gli smartphone con sistema operativo iOS e Android.
Molti si accalcavano attorno all’opera, credendola un miracolo; avrebbero voluto toccare il viso della ragazza scolpita in maniera tanto sapiente da sembrare viva, lucente. Lo stupore si mescola all’incredulità e alla fantasia. Gli uomini che parlano di fronte all’opera, in quel giorno di primavera dell’ultimo anno del Quattrocento, non sanno che il genio che ha creato quel miracolo è in piedi, a pochi metri da loro. Non possono sapere né immaginare che quel ventiquattrenne dalla barba folta, lo sguardo accigliato, torvo, gli occhi profondissimi, sia lo scultore che ha realizzato quanto vedono. Lui li sente chiacchierare. Loro, come molti altri, non comprendono: perché il volto della Vergine Maria è così giovane? Sembra quello di una fanciulla, eppure alla morte di Gesù Nazareno, che lei tiene sulle gambe, doveva essere ormai una donna molto avanti nell’età. E poi perché non piange? Sembra solo angosciata. E poi chi è l’autore di questa statua? “Credo con certezza sia un'opera di Cristoforo Solari”, dice uno dei signori riccamente vestiti. Quando sente questa frase, il ragazzo dai profondi occhi torvi getta verso l’uomo il martello che teneva in mano. Poi se ne va come in preda a un’ira irrefrenabile. Lo credono un pazzo introfulatosi nella Chiesa per chiedere la carità. Quella stessa notte, quel ragazzo entrerà dalla sagrestia con la chiave e, mettendo mano al suo capolavoro, vi inciderà sopra il suo nome. Sarà la prima e unica volta che, nella sua lunghissima esistenza, firmerà una delle sue opere. “Michelangelo”. Ora nessuno può più sbagliare. Ma resta l’altro mistero. Quello del perché il volto di Maria anziana ai piedi della Croce sia quello di una ragazza. Lui per tutta la vita avrebbe ingaggiato formidabili corpo a corpo con il mistero della morte e resurrezione alla vita. Passeranno pochi anni da quel giorno di fine secolo, e lo chiameranno a Firenze, nella sua città, a scolpire un immenso blocco che nessuno era riuscito a scalfire. Lui lo capovolse, e vi vide nascosto quanto altri non vedevano: il David un attimo prima di diventare se stesso. Nei lunghi anni della sua formidabile vita, l’ineffabilità di Dio lo avrebbe ossessionato. Quella ricerca, spasmodica, di una quiete; quella pretesa di un’estasi alla fine dell’inquietudine della carne; quella carne che vorrebbe liberarsi da se stessa: in Michelangelo l'ascesi mistica diventa tensione psicofisica all'assoluto. Perché ogni essere è imprigionato nella propria materia, esattamente come le statue. Dentro, dentro il blocco – sia esso di marmo o di carne e sangue – vi siamo noi, la nostra forma più vera e perfetta. Basta togliere: in questo consiste l’arte. E anche la vita. Nelle sue mani, vibra scintillando la tonante potenza di Dio, e lui lo sa. La sua mente è in grado di penetrare le nuvole. Lui lo sa perché nello scolpire toglie materia alla realtà, trasforma in energia di bellezza la staticità del morire, del soffrire che ci accompagna nelle ore. Quel ragazzo finirà i suoi giorni, quasi otto decenni dopo quella notte in cui per la prima e unica volta scolpisce il suo nome sul marmo, inseguendo ancora quel mistero: il Nazareno morente tra le braccia di Maria. Ancora un Pietà, prima di morire. Ma la sua prima grande opera già parla, lui ventiquattrenne, e rivela quanto non afferma. Il volto così giovane della Vergine Maria: perché? Perché, diranno, l’artista volle raffigurare la Vergine simbolicamente, non come donna reale; perché è un’allegoria della Chiesa, diranno altri; perché, essendo santissima, non è soggetta al tempo, in quanto incorruttibile, glosseranno altri ancora. Li avesse ascoltati, quel ragazzo dagli occhi torvi avrebbe tirato anche contro di loro, con tutta la sua forza, il suo martello di scultore. Perché la verità è un’altra, altro il mistero. Quando Maria era solo una ragazza, l’Arcangelo le si parò di fronte con la notizia immensa. Lei, piena di grazia, benedetta tra le donne ne ascoltò estaticamente il messaggio. E mentre l’Arcangelo cantava le sue parole di luce, lei sinistramente presentì nel cuore il mistero della croce. Sapeva, lei sapeva che quel frutto benedetto del suo ventre, il suo unico figlio, doveva, per la redenzione del cosmo, morire giovanissimo. Sacrificato su una croce romana, come il peggiore dei criminali. E che lei avrebbe assistito a quella morte. Lo sa, lo sa già quando l'Arcangelo le si parò davanti, come a dirle: "Tu non sei più vicina a Dio di noi, siamo lontani, tutti. Ma tu, tu sei la pianta". Maria lo sa che l’avrebbe abbracciato morto, facendolo scendere dalla collina dove l’avrebbero appeso. Maria lo sa. Lo sa come lo sa una madre, come lo sa una donna.
Nella Pietà di Michelangelo, da secoli parla il mistero del volto di Maria di Nazareth. Perché appare così giovane, benché l’episodio narri uno dei momenti finali della sua vita?
Non è un anno fortunato per i cani delle popstar. Ieri, infatti, Justin Bieber ha annunciato sui suoi profili Facebook la morte di Sammy, il cane che gli faceva compagnia da anni, ormai. Per farlo, ad accompagnare il messaggio: "‘R.i.p Sammy you were the best puppy ever" ("Rip Sammy, sei stato il miglior cane di sempre" ha affiancato una sua foto da giovane assieme al cagnolino. Sammy, nel frattempo, però, non viveva con Bieber, ma con i suoi nonni in Ontario, vista la difficoltà del cantante di star fermo in un luogo. Insomma, una scena che si ripete, dopo la morte dell'Husky di Miley Cyrus, anche se a differenza dell'americana, la popstar canadese ha un rapporto un po' meno lineare con gli animali. Nel dicembre del 2013, infatti, Bieber regalò al padre Jeremy un cane, Karma, che a febbraio finì in un centro di addestramento da cui non è uscito più. Pare, infatti, che Jeremy non sia mai tornato a riprenderlo, stando a quanto riporta, ad esempio, il Daily Mail: "È come se portassi tuo figlio a scuola e non tornassi a prenderlo", ha dichiarato l'addestratore Trevor Dvernichuk, aggiungendo nel settembre scorso un post su Facebook che giocava su un doppio senso e diceva: "Karma verrà a mordervi il sedere biebers". R.i.p Sammy 😪😢😢 you were the best puppy ever A post shared by Justin Bieber (@justinbieber) on Dec 11, 2014 at 4:56pm PST
Justin Bieber saluta il suo cagnolino storico Sammy con un post sui suoi social. Il cagnolino, che ormai viveva coi nonni del cantante, sarebbe deceduto ieri.
Il segreto della felicità in una coppia? Nel caso di Will Smith e Jada Pinkett Smith, uniti da vent'anni, sembra essere l'assenza di gelosia. Ecco perché la signora Smith, anche lei affermata attrice e attualmente nel cast della serie "Gotham", non ha battuto ciglio alla vista del marito impegnato in bollenti scene di sesso insieme alla supersexy Margot Robbie. Ovviamente, era tutto per finta: Smith affianca la bionda esplosiva di "The Wolf of Wall Street" nel film"Focus – Niente è come sembra", nelle sale italiane dal 5 marzo. Mentre l'inedita coppia è evidentemente destinata a fare sfracelli sul grande schermo, Jada non si scompone, anzi. Vedere il marito impegnato in scene erotiche con altre donne è per lei addirittura eccitante. All'anteprima americana del film, ha sorpreso tutti con una dichiarazione inattesa: Dopo vent'anni, è un bel modo voyeuristico di guardare il tuo uomo. Lo so, sono un po' strana! Will Smith conferma: Sì, lei è un po' stravagante. Le immagini circolate in questi giorni delle due star, sorridenti e innamoratissimi, ha allontanato definitivamente i sospetti di una crisi risalenti a un anno fa. Will e Jada sono sposati dal 1997 e sono genitori di Jaden (apparso con papà in "Alla ricerca della felicità" e "After Earth") e Willow (che invece ha recitato con Will in "Io sono leggenda"). Restano certamente una delle coppie più stabili del bizzarro e capriccioso mondo dello showbiz hollywoodiano. Merito dell'apertura mentale di Jada? Forse, e intanto l'attrice ha comunque la possibilità di prendersi una bella rivincita: apparirà infatti in "Magic Mike XXL", dove sarà circondata da un discreto numero di uomini affascinanti e palestrati come Channing Tatum, Matt Bomer e Joe Manganiello, nudi per gran parte del tempo. E qui, Will si dichiara di vedute molto meno ampie rispetto alla moglie, scherzando:
L’attrice ha confessato di non nutrire alcun sentimento di gelosia quando vede il marito Will Smith impegnato in scene erotiche. Le torride sequenze con Margot Robbie in “Focus – Niente è come sembra” l’hanno anzi divertita. L’attrice sta comunque per prendersi la rivincita: in “Magic Mike XXL” apparirà letteralmente circondata da uomini palestrati e senza veli.
Essere principessa è una responsabilità enorme, si sta sempre sotto i riflettori con gli occhi dei media puntati addosso, attenti a cogliere il minimo difetto e la minima imperfezione, ed è per questo che ad ogni apparizione pubblica bisogna sfoggiare degli outfit impeccabili e raffinati, degni del proprio "sangue blu". Ad averlo capito bene è Kate Middleton, diventata ormai una vera e propria icona a livello internazionale, nonostante la sua passione per il riciclo. Anche se fino ad oggi la britannica ha dimostrato di essere una regina in fatto di look ed eleganza, pare proprio che abbia trovato una "rivale" che presto le darà del filo da torcere. Si tratta di Letizia, regina di Spagna, che negli ultimi tempi ha stravolto in modo impressionante il suo stile. Se un tempo era famosa per i completi un po' troppo formali e "ingessati", oggi appare completamente cambiata. Indossa abiti in pizzo, cappottino strizzati in vita, tacchi alti, tubini aderenti, fantasie floreali, tutti vestiti perfetti per una principessa glamour, attentissima alle ultime tendenze fashion.
Kate Middleton e Letizia di Spagna sono due delle principesse più amate al mondo e, a renderle uniche, sono i loro look glamour e impeccabili. Chi è la più elegante?
Sara Affi Fella ha rilasciato una lunga intervista al settimanale ‘Chi', nella quale ha fatto chiarezza sullo scandalo che l'ha investita nei mesi scorsi. L'ex tronista di ‘Uomini e Donne‘ si è scusata con le persone con le quali non è stata sincera e ha invitato tutti a seppellire l'ascia di guerra, dandole la possibilità di tornare a vivere. Nel corso dell'intervista, ha lanciato anche delle accuse all'ex fidanzato Nicola Panico, che in queste ore ha replicato. Ma andiamo con ordine. Nell'intervista rilasciata a ‘Chi', Sara Affi Fella ha rotto il silenzio sullo scandalo scoppiato a ‘Uomini e Donne', quando venne smascherata la relazione che aveva con Nicola Panico mentre era sul trono. Nel lungo sfogo, la giovane parla del malessere psicofisico che l'accaduto ha scatenato, ma lancia anche delle accuse ben precise al suo ex fidanzato: "Più volte ho detto a Nicola che volevo lasciare il trono, ma lui mi diceva ‘Continua perché è un’opportunità’. Dovevo ascoltare me stessa, non ne ho avuto la forza anzi ne ho approfittato come se fossi ‘drogata’ della tv. Durante il trono, in silenzio, sono stata male fisicamente. Nicola lo ha raccontato e ha violato un mio dato sensibile. Ho subito un intervento grave, in quel momento lui era con me. Avevo un melanoma maligno, non c’ero con la testa. Quando ho ripreso in mano la mia vita ho capito che Nicola era un affetto fraterno. Per me era finita. Succedeva ad agosto. Dopo il trono e prima che il caos scoppiasse. Il fatto che fosse nascosto nell'armadio? Follia. Falso. Non so nemmeno come abbia potuto dire una cosa simile. Quando ha visto le foto con Vittorio Parigini ha capito che mi aveva perso e si è vendicato". In questi giorni, in tanti hanno chiesto a Nicola Panico di replicare, confermando o smentendo la versione di Sara Affi Fella. L'uomo, prima di esprimersi, ha preferito leggere l'intervista integrale. In queste ore, ha messo un punto alla questione, affermando di preferire il silenzio e dicendosi stanco di combattere: "Credo che l'indifferenza sia l'arma migliore in situazioni come questa. Ho combattuto abbastanza, anche quando non era più il caso di farlo, c'ho creduto e ho creduto ai tuoi occhi fino a pochi giorni fa, ma a quanto pare non ne è valsa la pena. A tutto questo marasma rispondo col silenzio, perché se parlo io, scateno una nuova guerra. E non ho più né la voglia, né la forza per combattere".
Nicola Panico è intervenuto sui social per dire la sua sull’intervista rilasciata da Sara Affi Fella al settimanale ‘Chi’. L’ex fidanzata lo ha accusato di averla convinta a restare sul trono di ‘Uomini e Donne’ nonostante avesse una relazione con lui. Panico sostiene di voler scegliere la strada del silenzio e dell’indifferenza.
Se il Gf ha deciso di tacere sulla bestemmia di Caterina Siviero, potrebbe non fare altrettanto il pubblico a casa che, per la prima volta in assoluto, avrà la possibilità di determinare se la presenza della padovana in Casa sia interessante ai fini del gioco o meno. E sì perché, questa settimana, anche la bella fidanzata di Armando Avellino sarà costretta ad affrontare la nomination insieme a un nutrito gruppo di compagni con i quali, per tutta la settimana, si sfiderà per decidere chi tra loro potrà rimanere in Casa. La decima puntata del Gf12, infatti, ha dato vita a una nomination senza precedenti che, per la prima volta dall’inizio del gioco, vede a rischio ben cinque concorrenti la cui sorte sarà affidata al televoto del pubblico che dovrà decidere chi tra loro eliminare. Insieme a Caterina, al voto finisce anche Armando, il concorrente con il quale ha recentemente iniziato una storia che, probabilmente, continua a non essere vista di buon occhio dai loro coinquilini che hanno deciso di candidare entrambi all’uscita. Alla coppietta, si aggiunge il sex symbol Amedeo Aterrano, il concorrente di Avetrana Vito Mancini e il neo entrato Franco Giusti. Saranno loro a formare la rosa dei cinque “sfortunati” costretti a lottare con le unghie e con i denti per garantirsi la permanenza nel reality. Prima di cominciare con le nomination e con la lista fornita dagli autori dalla quale attingere allo scopo di fare due nomi, la conduttrice Alessia Marcuzzi svela che, anche per questa settimana, è Ilenia Pastorelli la preferita del pubblico a Casa, la prima a guadagnarsi l’immunità dal voto. In virtù delle preferenze raccolte, la modella romana potrà fare il nome di uno dei compagni di gioco che, in automatico, godrà della stessa immunità a lei concessa. Come prevedibile, la giovane salva Rudolf, l’amico rugbista. Si passa poi alla lista dei nominabili fornita dal Gf che reca i nomi di cinque persone: Armando, Caterina, Franco, Vito e Amedeo. Saranno loro a dover affrontare il voto dei compagni e proprio tra loro si determinerà la lista dei “cattivi” soggetta al televoto settimanale. Comincia Luca Di Tolla che fa i nomi di Vito e Franco ai quali non si sente vicino. Prosegue Floriana che nomina la coppia formata da Caterina e Armando perché troppo diversi da lei. Si passa a Vito che nomina Amedeo e Franco senza una speciale motivazione. Anche Gaia fa il nome del bell’Aterrano e, a lui, aggiunge quello di Vito. Tocca ad Armando che nomina Franco e Amedeo. La Giorgianni, invece, sempre fedele al sentimento nato in Casa nei confronti del modello fidanzato con Nathalie Cadlini, fa i nomi di Caterina, per gli stessi motivi della scorsa settimana, e di Franco, ancora uno sconosciuto.
Una puntata del Grande Fratello ricca di sorprese quella andata in onda ieri sera culminata con le nomination che, a sorpresa, hanno messo a rischio la posizione di ben cinque concorrenti i quali, durante tutta la settimana, saranno costretti ad affrontare il televoto.
L'attrice potrà tornare ai suoi impegni lavorativi Linsay Lohan è finalmente libera o quasi. Dopo aver scontato 35 giorni ai domiciliari per aver violato la libertà vigilata, l'attrice potrà uscire di casa e magari anche far tardi. La notizia l'ha riempita di gioia, anche perchè il 2 luglio compirà 25 anni e da tempo sta organizzando in ogni minimo dettaglio quello si preannuncia già come il party dell'estate. La Lohan era stata condannata a trascorrere 4 mesi ai domiciliari, per aver violato la libertà vigilata, in seguito ad un procedimento per il furto di una collana in una gioielleria di Los Angeles. Ma il conto con la giustizia non si chiude quì, l'attrice infatti deve ancora completare 480 ore di lavori sociali e seguire un corso anti taccheggio.
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1gyuugui di dm_50583eb3064d5 Nelle anticipazioni di Uomini e Donne risalenti a qualche giorno fa, era già stato annunciato: a scendere in campo in difesa di Jessica ci sarebbe stato Massimo, l'ex protagonista del trono over nonché la persona che avrebbe presentato la ragazza a Francesco Monte in occasione delle ormai note serate in Sicilia. Nella puntata andata in onda oggi, quanto previsto si è puntualmente verificato. L'uomo è stato ospite nella trasmissione di Maria De Filippi e, seduto di fronte al pubblico ostile, ha confermato la versione della Cerniglia. Nelle notti in questione, Massimo avrebbe visto con i suoi occhi l'amica salire in camera in compagnia del tronista ma, non essendo presente all'incontro, non può raccontare quanto sarebbe accaduto tra loro. 2ihii di dm_50583eb3064d5
Si fa più complicata la situazione di Francesco Monte in merito a quanto sarebbe accaduto con Jessica Cerniglia. La ragazza cambia infatti versione rispetto alla notte trascorsa insieme al tronista e lascia intendere che tra loro ci sarebbe stata più che qualche semplice carezza.
Già durante il programma di Amici, il singolo di Emma Marrone, vincitrice di questa nona edizione del talent-show, si era piazzato in testa alla classifica di iTunes come uno dei singoli più scaricati. Da questo primato e dal successo della giovane cantante durante lo show era facile intuire che sarebbe stato facile per Emma Marrone guadagnarsi la fiducia del pubblico che avrebbe acquistato il suo CD anche una volta uscita dalla scuola della De Filippi. E così, infatti, è stato. Il primo EP di Emma, Oltre, è uscito lo scorso 16 marzo e in poche settimane è riuscito già a raggiungere oltre 120 mila copie, guadagnandosi di diritto il doppio disco di platino. Anche il singolo Calore, sempre della brava cantante salentina di origini toscane, permane in vetta alle classifiche dei più scaricati di iTunes. Emma non è la sola allieva della scuola di Amici, però, ad avere questo grande successo a poche settimane dall'uscita dalla scuola. An che Pierdavide Carone e Loredana Errore, infatti, si trovano rispettivamente al secondo e al terzo posto di questa classifica con i loro singoli Di Notte e Ragazza Occhi Cielo.
Il primo EP di Emma Marrone ottiene il doppio disco di platino, vendendo oltre 120 mila copie dal 16 marzo ad oggi.
Steve Dobbs ha 68 anni ed è un ingegnere aerospaziale alla Boeing in pensione, insegna ancora alla Cal Poly Pomona ma soprattutto fa il nonno a tempo pieno. Tre anni fa, Dobbs comprò un trenino elettrico a motore per i suoi nipoti con cui farli divertire nel suo giardino ma presto i nipoti iniziarono ad annoiarsi. Così nonno Dobbs, conoscendo la passione dei suoi nipoti per i parchi divertimento Disney, ha cominciato a costruire un vero parco a tema in stile Disneyland nel suo giardino: i nipoti non potevano chiedere niente di meglio. Il parco si chiama Dobbsland ed è il sogno di ogni bambino. Il parco di Dobbs cresce insieme ai nipoti: per evitare che essi si annoiassero Steve Dobbs di continuo aggiunge nuove giostre nel suo giardino, sfruttando le sue capacità ingegneristiche. Inizialmente c'era solo un tunnel di cartone con un trenino mobile; poi si sono aggiunte le montagne russe, un tunnel formato famiglia con i pupazzi di Natale, un ex teatrino trasformato in un'attrazione di Winnie the Pooh e molto altro ancora. Dobbsland può ospitare fino a 50 persone comodamente, e ha ospitato numerose feste per la famiglia e gli amici di Dobbs. I miei nipoti più giovani sono pazzi di Disneyland. Ho voluto dare loro un motivo per venire a casa mia a trascorrere del tempo con me… Steve Dobbs
La gioia di un nonno è far felici i propri nipoti e Steve Dobbs ci è riuscito creando un parco divertimenti nel suo giardino che fa concorrenza a Disneyland.
Lo scorso 24 settembre Gigi Hadid è diventata mamma, ha messo al mondo la sua prima figlia nata dalla relazione con Zayn Malik e oggi è più felice che mai. A poche ore dal parto ha celebrato l'arrivo della piccola con un dolcissimo scatto social e qualche giorno dopo è stata lieta di condividere con i followers il suo primo look griffato, a prova del fatto che le sta già provando a trasmettete la passione per la moda. Certo, all'inizio aveva preferito tenere il pancione nascosto, visto che ha affrontato la gravidanza in un momento storico complesso, ma oggi è più raggiante che mai e non perde occasione per mostrare a tutti ogni dettaglio della sua nuova vita.
Gigi Hadid è diventata mamma a fine settembre e, anche se la piccola riempie le sue giornate, trova lo stesso il tempo per prendersi cura del suo stile. La modella ha celebrato la sua nuova vita con una collana trendy in oro e diamanti con la scritta “Mama”.
Dal "tradimento" di Andrea Pirlo alla Juventus, dove era suo stretto collaboratore, alla panchina dell'Hellas Verona. La nuova avventura in Serie A di Igor Tudor riparte dal Bentegodi. L'ex calciatore croato (in A indossò proprio la maglia bianconera della ‘vecchia signora') firma un contratto fino al termine della stagione con la possibilità di prolungare l'accordo in caso di raggiungimento della salvezza. Si accomoderà in panchina al posto di Eusebio Di Francesco che, con la squadra ancora a zero punti dopo 3 giornate, è stato esonerato a margine della sconfitta incassata contro il Bologna. Verona – Hellas Verona FC comunica di aver affidato la conduzione tecnica della Prima Squadra a mister Igor Tudor, che si è legato al Club gialloblù sino al termine della corrente stagione sportiva, 2021/22. Una maledizione per l'allenatore che, dopo l'exploit in Champions League alla guida della Roma, ha inanellato una serie di esperienze poco felici. Sampdoria (8 giornate durò il suo incarico) e Cagliari (licenziato dopo 26 turni) le ultime squadre condotte in Serie A con alterne fortune. In campionato non è riuscito più a vincere una partita da novembre 2020 e, dopo 19 incontri tra sardi e scaligeri, è arrivata la decisione più dura da digerire. È Tudor il profilo individuato dalla proprietà per dare una sterzata al campionato e risalire la china in classifica. Pendenza massima per i gialloblù che sono a zero punti come la Salernitana ma penultimi in virtù di una differenza reti migliore (-4 rispetto al -9 dei granata). Il calendario propone all'orizzonte un match tutt'altro che abbordabile sulla carta: a Verona arriverà la Roma di José Mourinho lanciata in testa alla graduatoria (9 punti in 3 giornate come Napoli e Milan).
Il Verona ha scelto il nuovo allenatore dopo l’esonero di Eusebio Di Francesco: è Igor Tudor, ex collaboratore di Pirlo alla Juventus. L’ex calciatore ha rescisso il contratto con i bianconeri e firma con gli scaligeri: contratto fino a giugno con possibilità di rinnovo in caso di raggiungimento della salvezza.
Mentre in tutto il mondo si celebrava l'arrivo del 2019 alle Isole Faroe si è consumata la prima Grindadrap del nuovo anno, la caccia tradizionale ai cetacei che ha portato alla morte una settantina di globicefali (Globicepahala sp.), odontoceti conosciuti col nome comune di balene pilota. Ad annunciarlo, oltre a un giornale locale online, è stata l'organizzazione ambientalista senza scopo di lucro Sea Shepherd, che da anni si batte contro le atroci mattanze che tingono di rosso le baie del piccolo arcipelago, facente parte del Regno di Danimarca. Nel nuovo massacro è stato condotto alla morte un intero branco (tecnicamente pod) che ha avuto la sventura di passare nelle acque di Suðuroy, la più meridionale delle Isole Faroe e la quarta per dimensioni (circa 160 chilometri quadrati per poco meno di cinquemila abitanti). Una volta avvistati da terra gli esemplari sono stati raggiunti e accerchiati da una piccola flotta composta da 12-14 imbarcazioni, che hanno spinto i cetacei – terrorizzandoli – verso la riva fino a farli spiaggiare. Ad attenderli, come vuole l'atroce tradizione, uomini assetati di sangue con uncini, lunghi coltelli e altri strumenti di morte che si sono accaniti contro gli indifesi cetacei, senza risparmiarne nemmeno uno. Gli animali vengono uccisi con la recisione del midollo spinale, una fine atroce che talvolta comporta diversi minuti di agonia, tra le urla agghiaccianti di creature che soffrono esattamente come noi, non solo per sé stesse, ma anche per i membri del proprio gruppo mentre vengono macellati senza pietà in un lago di sangue. La nuova mattanza, oltre ad avere un valore simbolico poiché inaugura un altro anno di sofferenze per i cetacei, rappresenta anche un respingimento diretto della proposta conciliante di Sea Sheperd. Il gruppo capitanato da Paul Watson, infatti, per mettere la parola fine a queste stragi aveva offerto alle Faroe una somma di denaro (un milione di euro) da investire su progetti di conservazione, whale watching e altre iniziative al fine di trasformare questa assurda barbarie in un'industria economicamente vantaggiosa.
In una baia dell’isola di Suðuroy, sita nella parte meridionale dell’arcipelago delle Faroe, decine di uomini armati di coltelli, uncini e altri strumenti di morte hanno massacrato un intero branco composto da settanta balene pilota. La strage è stata consumata nel primo giorno dell’anno, inaugurando una nuova stagione di atrocità legate alla “Grindadrap”, la spietata caccia tradizionale ai cetacei.
Chi ha mai assistito ad una maratona di baci? Di sicuro non è usuale imbattersi in un evento particolare come questo. Ma niente è proibito e non esistono taboo quando di mezzo c'è Amy Winehouse. La cantante britannica vive sopra le righe almeno quanto Lady Gaga e quando c'è lei di mezzo lo spettacolo e il pettegolezzo sono sempre dietro l'angolo. Qualche sera fa la 27enne si è esibita in un bar di Londra, il Jazz After Dark e forse si è immedesimata un po' troppo con l'aria del noto quartiere gay di Soho. Dopo aver cantato era visibilmente ubriaca e ha omaggiato i suoi fans in un modo molto particolare: baciandoli tutti o quasi. Nessuna distinzione di sesso età religione o razza: la sua maratona kiss potrebbe essere un vero sponsor contro il razzismo. La cantante era senza il suo nuovo compagno Reg Traviss che ha conosciuto dopo l'ennesimo ricovero in ospedale della Winehouse. Prima di andare via scortata dal suo body guard non ha mancato di firmare autografi e mostrare una provocante scollatura e il seno nuovo di zecca dopo un intervento di chirurgia plastica. I fans saranno al settimo cielo dopo i baci ricevuti, di gran lunga meglio di qualsiasi autografo o foto ricordo.
E’ stato soprannominatao“maratona del bacio” l’ultimo episodio che ha coinvolto la cantante. Ubriaca dopo un’esibizione ha iniziato a baciare uomini e donne senza pensarci troppo.
Il Grande Fratello 11 non fa in tempo a cominciare, che già somiglia ad una saga di Omero. L’episodio di oggi riguarda il celebre phono della discordia, motivo di contesa e recriminazione dagli albori della civiltà. Nell’antica Grecia per lui litigarono addirittura tre dee dell’Olimpo. Nella versione moderna, invece, a contendersi il phon ci sono da una parte Giuliano Cimetti, dall’altra il duo formato da Guendalina Tavassi e Margherita Zanatta. Il tutto comincia con una innocua richiesta da parte di Giuliano, che ha bisogno di usare il phon per dare un senso alla propria pettinatura. Le due ragazze però tergiversano, fingendo scherzosamente di perder tempo, e la cosa allo gigolò proprio non va giù. Sentendosi preso in giro, reagisce a muso duro, facendo sentire le sue ragioni a due centimetri dalle compagne di avventura. Guendalina critica immediatamente la reazione del comasco, bollandola come esagerata e fuori luogo, e più glielo dice, e più s’infervora. Margherita accenna un timido tentativo di pacificazione, ma Guendalina ormai è un fiume in piena, ed ogni parola di Giuliano non fa altro che stimolarla ad investirlo ancora. Le due ribadiscono il concetto che stavano scherzando, Giuliano ribadisce che non gli va di esser preso in giro, e si va avanti così finchè il phon non finisce nelle mani dello gigolò, che, soddisfatto, si alliscia la chioma. Ma a restare con il rospo in gola è Guendalina, la quale, nient’affatto sazia della sfuriata precedente, si sfoga ancora con Norma Silvestri. Caso vuole che di lì a poco passi proprio il comasco, e i due ricominciano a beccarsi, tanto che Guendalina si becca della “gallina” dal galletto con la cresta bionda. La romana non crede alle sue orecchie, e la litigata di poco prima, al confronto del nuovo scontro, diventa un the con la regina Elisabetta. Giuliano esce dalla disputa decisamente malconcio, beccandosi dalla “gallina” un “pervertito maniaco”. Non gli serve a nulla nemmeno l’atteggiamento ora indifferente, ora minaccioso: Guendalina è una furia, e molla la presa solo quando il suo avversario batte in ritirata, saggiamente. Ma se volete gustarvi l’episodio con le voci dei protagonisti, ecco l’originale video gf 11.
Giuliano e Guendalina litigano dopo la contesa di un phon.
Nate nel 1952 grazie al tennista britannico Fred Perry, le polsiere nel corso degli anni si sono trasformate da semplici polsini per asciugare il sudore della fronte dei tennisti ad accessori indispensabili per il fitness e la pesistica, dove vengono utilizzate anche per prevenire infortuni e proteggere il polso durante gli allenamenti più duri. Con o senza pesi al loro interno, le Wrist Wraps (come vengono comunemente chiamate) hanno infatti il compito di dare supporto e protezione al polso durante l'allenamento crossfit o il sollevamento pesi e in occasione di un percorso ortopedico e riabilitativo per curare lesioni o fratture. Prima di scegliere e acquistare le polsiere dobbiamo però prima capire come sono fatte e che tipo di utilizzo ne dobbiamo fare. In caso di riabilitazione dopo un problema fisico al polso, dovremo invece passare da un medico per farci dare un consiglio sulla scelta e l'acquisto più adatto. Sono diversi i tipi di fasce disponibili sul mercato: alcune specifiche per la riabilitazione, altre adatte principalmente per l’uso sportivo. Chiamate anche ‘ortesi' in ambito ortopedico, devono garantire stabilità al polso, alleggerirlo dagli sforzi e aiutare le articolazioni. In questa guida all'acquisto vediamo ora i dieci modelli disponibili su Amazon e preferiti dagli utenti. Prodotte con materiali di altissima qualità, le polsiere Beast Gear sono l'ideale per l'allenamento con i pesi, per il crossfit e il fitness. Lunghe 50 cm, e adattabili a qualsiasi tipo di polso, proteggono da infortuni, sostengono gli avambracci e hanno una vestibilità confortevole e sicura grazie anche alla chiusura in velcro e al passante per il pollice. Le secondo polsiere che vi presentiamo sono di un noto marchio inglese di prodotti per il fitness. Le RDX Sports W2 assicurano un'ottima compressione e il cotone misto con il quale sono state realizzate permette compattezza e un effetto termico lenitivo che diminuisce l'indolenzimento del polso. Regolabili e con proprietà antimicrobiche che combattono i cattivi odori e allontanano l'umidità, queste fasce garantiscono una comoda vestibilità grazie al materiale in gomma flex grip e alla chiusura con gancio e occhiello. Confort e stabilità sono invece i punti di forza delle Fitgriff Wrist Straps. Queste fasce prodotte da un'azienda tedesca, proteggono il polso con una giusta pressione e assicurano stabilità e resistenza grazie a chiusure realizzate con un potente velcro industriale e a doppie e triple cuciture con superficie esterna anti-sfilacciamento. La parte interna è imbottita e sono disponibili su Amazon in molti colori e anche in una speciale tinta camouflage. Tra le polsiere in commercio meritano particolare attenzione anche le Sportvitae Wrist Wraps. Lunghe 45 cm e perfette per il vostro allenamento, queste fasce sono molto resistenti e possono contare su un velcro che dura a lungo e offre una presa perfetta. Anche loro hanno il passante per il pollice e sono dotate di cinturini da polso che garantiscono una maggiore stabilità. Sono in vendita in diversi colori e vengono fornite di una pratica sacca per il trasporto. Il prodotto della Viper SportsWear unisce la protezione della fascia intorno al polso alla comodità di un guantino che evita calli e vesciche alla mano. Ideali per il fitness e per molti altri tipi di allenamento, queste polsiere sono realizzate in neoprene: materiale che fa circolare l'aria ed evita la sudorazione. L'imbottitura extra sul palmo e gli strati di pelle rinforzata offrono inoltre un incredibile comfort. Sono vendute in quattro colori e devono essere scelte a seconda della larghezza del palmo della vostra mano. Come le altre fasce fino ad ora segnalate, anche le Rip Toned Wrist Wraps possono essere utilizzate sia dagli uomini che dalle donne. Queste polsiere assicurano alte prestazioni, sostegno e stabilità, sono lunghe 45,7 cm e sono consigliate dall'ex campione del mondo di sollevamento pesi Kevin Weiss. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un modello adattabile ad ogni polso, dalle cuciture di qualità, dal velcro extra resistente e facili da indossare e da lavare in lavatrice.
Le polsiere per bodybuilding o crossfitt, chiamate anche Wrist Wraps, sono un accessorio indispensabile per molti sportivi. In questa guida all’acquisto vi segnaliamo come e perché scegliere le fasce per i vostri polsi e quali sono i dieci modelli preferiti dagli utenti e disponibili su Amazon.
Victoria Beckham è una delle donne più eleganti al mondo e ne dà prova ad ogni sua apparizione pubblica. Sui red carpet fa impazzire tutti, alle sfilate di moda sfoggia outfit meravigliosi e ad ogni evento mondano è sempre impeccabile. Una delle cose che lascia i suoi fan senza parole è il fatto che cura i suoi look in ogni dettaglio, dall’acconciatura al trucco, fino ad arrivare al perfetto abbinamento tra cappotto, sciarpa e scarpe, anche quando per lavoro è costretta a viaggiare in giro per il mondo. E’ proprio per la sua capacità di essere sempre perfetta che la British Airways, in collaborazione con la stylist Elizabeth Saltzman, l’ha messa al primo posto delle star meglio vestite in viaggio. Victoria, che non rinuncia al tacco 12 neppure quando sta per salire sull'aereo, è capace di trasformare il gate in una vera e propria passerella. Guardando le sue foto, è impossibile non rimanere a bocca aperta. La stessa stilista che si è occupata della classifica ha elogiato la sua eleganza dichiarando: “Victoria Beckham è sempre impeccabile quando vola, è impressionante. Di solito nel suo guardaroba da viaggio c'è sempre un elemento maschile, è chic e sofisticata ma classica e comoda al tempo stesso”.
Victoria Beckham è una delle donne più desiderate al mondo ed è capace di mostrare la sua innata raffinatezza anche quando sale sull’aereo. E’ proprio per questo che la British Airways l’ha messa al primo posto nella classifica delle star meglio vestite in viaggio.
Potrebbe essere una nuova svolta nel rapporto tra lo Stato palestine e Israele, o un nulla di fatto, il tentativo di dialogo che i due leader si sono lanciati nei loro duri discorsi davanti all’assemblea generale dell’Onu. In occasione della richiesta ufficiale di riconoscimento dello Stato della Palestina il leader dell’Anp, Abu Mazen è stato chiamato ad intervenire davanti all’assemblea delle Nazioni Unite. Abu Mazen accolto da un lungo applauso di molti rappresentanti dei Paesi presenti, ha chiesto a gran voce l’approvazione della richiesta consegnata poco prima al segretario generale dell’Onu Ban Ki-Moon. “Siamo l'ultimo popolo sotto occupazione straniera, questa richiesta non può essere respinta” ha detto il leader dei palestinesi che nell’istanza presentata reclama uno Stato palestinese entro i confini del 1967, quelli prima della guerra dei sei giorni. Il capo dell’Autorità Nazionale Palestinese ha introdotto il suo discorso con un duro attacco contro la politica israeliana, che non fa altro che prevedere “nuove confische di terre palestinesi per costruire nuovi insediamenti”. Abu Mazen non ha voluto usare mezze misure e si è scagliato contro Israele e “la sua pulizia etnica verso i palestinesi”, contro quelle politiche di insediamenti che “minacciano l'esistenza stessa dell'Anp”. Il leader dei palestinesi si è rivolto direttamente ai rappresentanti in sala ricordando a tutti che non si può permettere “a Israele di stare sopra la legge e di rifiutare le risoluzioni dell'Onu e quelle della Corte di Giustizia internazionale”, Abu Mazen ha avvertito che la “politica israeliana provoca lo stop del processo di pace e distrugge le possibilità di arrivare alla soluzione due popoli due Stati accettata dalla comunità internazionale”. Dopo i toni duri, alla fine, è arrivato anche lo spiraglio lanciato alla parte avversa, “siamo pronti a tornare al tavolo del negoziato” ha detto Abu Mazen, ovviamente con la condizione che siano interrotte le attività degli insediamenti e, con un appello finale al dialogo, ha concluso “io dico agli israeliani, fate un passo verso la pace”. Accuse reciproche e tentativi di dialogo tra il leader palestinese e quello israeliano nel discorso tenuto in occasione della richiesta di riconoscimento dello Stato della Palestina Probabilmente Benyamin Netanyahu ha ben ascoltato il discorso di Abu Mazen, benché non fosse presente in Aula, il suo intervento, infatti, è iniziato con una chiara risposta al leader palestinese, “tendo la mano ai palestinesi per una pace giusta e durevole” ha esordito, ma poi ha subito rispedito indietro le accuse di pulizia etnica ricordando che “i palestinesi, nel loro nuovo Stato, non permetteranno l'ingresso degli ebrei”. Il Premier israeliano ha chiarito che senza una pace duratura non ci sarà alcuno Stato palestinese, “viene prima la pace con noi, poi lo Stato palestinese” ha sentenziato. Netanyahu ha attaccato direttamente Abu Mazen e la sua politica rammentando il caso della Striscia di Gaza in mano ah Hamas, “gli avevamo lasciato le chiavi di Gaza, ma lì l'Autorità palestinese è collassata in un giorno” ha ricordato. Netanyahu continuando nel suo atto di accusa al leader palestinese ha detto “ci siamo incontrati una sola volta quest'anno, anche se la nostra porta è sempre rimasta aperta, e posso venire a Ramallah”, infine, ha voluto lanciare una proposta immediata “incontriamoci oggi in questo edificio, siamo nella stessa città, nello stesso palazzo, se vogliamo davvero la pace chi ci ferma? Parliamo apertamente e onestamente, ascoltiamoci”.
In occasione della richiesta ufficiale di riconoscimento dello Stato della Palestina presentata all’Onu, il leader palestinese e quello israeliano hanno tenuto il loro discorso davanti all’assemblea Generale delle Nazioni Unite.
E anche Alessandra Amoroso è arrivata al fatidico traguardo dei 30 anni. La cantante li ha compiuti il 12 agosto, ricevendo una valanga di auguri sui social. Sin dalle prime ore del giorno del suo compleanno è stato creato l'hashtag #happybirthdaysandrina, tramite il quale i suoi tantissimi fan hanno potuto dedicare un messaggio alla loro beniamina. Realizzata nel lavoro e felice in amore, Alessandra Amoroso ha pubblicato un lungo messaggio sui social, tracciando un bilancio di questi anni e ringraziando i fan per gli auguri: "Ed eccoci qui, questi 30 anni sudati; dicono che è un'età importante, di bilanci, consapevolezze, scelte. Io tirerò la mia linea, farò le somme di tutto, metterò tutto sulla bilancia come fanno tutti e poi chissà. La vita è così breve che ho voglia di viverla in tutte le sue sfumature cercando di trovare la MIA vera felicità che è diversa da quella di altri come me perché sono sempre stata una tra tanti e voglio continuare a esserlo. Allora Sandrina tanti auguri a te e goditi questo momento con le persone che ti amano…un augurio vero da me, semplicemente Sandrina!" Tra tutti coloro che hanno fatto gli auguri ad Alessandra Amoroso, c'è anche Gianni Morandi, che ha ricordato il programma ‘Grazie a tutti', nel quale hanno lavorato insieme: "Auguri Alessandra per questo compleanno così importante! Mi torna in mente il nostro incontro, qualche anno fa, il programma TV, il piacere di cantare insieme. Da allora sei cresciuta molto, sei diventata una donna forte e sicura, hai fatto tanta strada con grandi risultati. Continua così, con questa passione e con questa grinta! Ti abbraccio". Ed eccoci qui, questi 30 anni sudati e quanti come me,avranno spento questo numero di candeline e magari tanti come me lo staranno facendo in questo momento; dicono che è un'età importante,di bilanci,consapevolezze,scelte…io tirerò la mia linea,farò le somme di tutto,metterò tutto sulla bilancia come fanno tutti e poi chissà…la vita è così breve che ho voglia di viverla in tutte le sue sfumature cercando di trovare la MIA vera felicità che è diversa da quella di altri come me…perché sono sempre stata una tra tanti e voglio continuare ad esserlo… Allora Sandrina tanti auguri a te e goditi questo momento con le persone che ti amano…un augurio vero da me…semplicemente Sandrina!❤️ #happybirthdaysandrina #evvivalavita #30anni #vivereacolorisempre
Il 12 agosto, Alessandra Amoroso ha compiuto 30 anni. La cantante ha tracciato un bilancio sui suoi profili social. Tra i tanti auguri ricevuti dalla salentina, ci sono anche quelli di Gianni Morandi.
Fare il bucato o guardare la televisione non sarà più lo stesso con i nuovi elettrodomestici LG Electronics, leader a livello mondiale nei settori dell’elettronica di consumo, telefonia mobile ed elettrodomestici, ha creato quattro elettrodomestici dalle forme essenziali e dal carattere tecnologico ineguagliabile. LG SIGNATURE è il nome della nuova collezione di prodotti LG Electronics, facili da usare e con prestazioni senza eguali. LG SIGNATURE, il nuovo premium brand di LG, è sta presentato nell'elegante Villa Necchi Campiglio di Milano alla presenza di noti personaggi del mondo dell’architettura, dell’arredamento e della fotografia, come Paola Marella, Fabio Novembre, Settimio Benedusi e il celebre chef stellato Moreno Cedroni, ospiti e ambassador di LG SIGNATURE. La nuova linea di elettrodomestici si compone di un purificatore d'aria, una lavasciuga, un frigorifero e un televisore Oled TV. Ogni comando ed elemento superfluo è stato eliminato nella nuova linea di prodotti per un design minimale senza rinunciare alla massima efficienza. La caratteristica di tutti i prodotti LG SIGNATURE è l'essenzialità del design che nasconde una tecnologia innovativa e facile da usare. Il televisore, dal profilo così sottile (2,57mm) da sembrare una finestra nella parete, garantisce qualità d'immagine e di suono ineguagliabili. La lavasciuga consente di fare due bucati contemporaneamente: una parte superiore lava 12 kg di bucato e ne asciuga 7 kg; in basso una lavatrice orizzontale lava fino a 2 kg di bucato, ideale per i capi delicati. L'oblò è touch screen e con il sistema di Autodosing la lavatrice dosa in automatico detergente e ammorbidente, prendendolo dall’apposito serbatoio in base al programma selezionato. Il purificatore d'aria elimina le polveri sottili provenienti dall'esterno per un ambiente più salubre e vitale. Il frigorifero, dal design rivoluzionario, diventa trasparente con soli due tocchi per vedere cosa c'è all'interno senza aprire le ante ed è dotato di sistema Auto Open Door. Per l’architetto Paola Marella la lavasciuga LG SIGNATURE è “geniale per la possibilità di fare due bucati in un colpo solo. Un risparmio di tempo enorme soprattutto per chi, come me, ha un lavoro che mi vede spesso molto impegnata”. L'Ambassador del PURIFICATORE D’ARIA LG SIGNATURE è Fabio Novembre, architetto e designer internazionale, che spiega: “L'Air Purifier è l'ospite ideale dei miei spazi, una pianta iper-tecnologica in grado di rendere l'aria incontaminata. Un angelo lo riconosci dal respiro”. Ad esaltare l'innovativa linea LG SIGNATURE presentata presso Villa Necchi Campiglio di Milano è stato chiamato il fotografo Settimio Benedusi che ha realizzato una mostra fotografica che contestualizza i nuovi prodotti LG all’interno del tessuto urbano di Milano.
Una lavatrice che fa due bucati contemporaneamente e un televisore sottilissimo, LG Electronics ha reinventato gli elettrodomestici con quattro prodotti che integrano l’essenzialità del design con una tecnologia più intuitiva e facile da usare per un’esperienza d’uso senza eguali.
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Il progetto è parte della riqualificazione in corso del vecchio quartiere portuale di Wilhelminapier, e mirano a ripristinare la vivace attività urbanistico-commerciale un tempo presente nella zona. Leggi anche Stefano Boeri racconta Bosconavigli, il nuovo complesso di Milano: "Il verde non è più semplice ornamento" Image courtesy of OMA; photography by Charlie Koolhaas Con una superficie di circa 160.000 metri quadrati, il De Rotterdam è il più grande edificio dei Paesi Bassi: tre torri sovrapposte che raggiungono i 150 metri di altezza sono suddivise in blocchi con differenti funzioni interconnesse di spazio commerciale, uffici, appartamenti residenziali, hotel e strutture per conferenze, ristoranti e bar. Tutti i diversi fruitori del complesso possono condividere e utilizzare i vari programmi del De Rotterdam. Nella parte basamentale di ciascuna torre è posizionata la lobby ed è l'unico spazio di reale collegamento tra i vari edifici, che diviene un unico grande luogo pubblico e collettivo. Image courtesy of OMA; photography by Ossip van Duivenbode Densità urbana e diversità, sia nel programma che nel modulo, concetti architettonici cari ad OMA, sono i principi guida del progetto, iniziato nel 1997. Rem Koolhaas ha dichiarato: " Nonostante la sua portata e apparente solidità, i blocchi separati del complesso creano un aspetto in continua evoluzione, diverso da ogni parte della città. Il fatto che esso oggi sia terminato rappresenta un piccolo trionfo di costanza per la città, lo sviluppatore, il contraente e gli architetti". var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) { document.getElementById('widget-banner-8').id = 'div-banner-5'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-5"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-8').style.display = 'none'; } Image courtesy of OMA; photography by Philippe Ruault Continua a leggere su Fanpage.it var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; document.getElementById('widget-banner-9').id = 'div-banner-6'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-6"); }); }); Architettura 19 CONDIVISIONI commenta condividi chiudi Il 21 novembre 2013 lo studio OMA di Rem Koolhaas ha inaugurato il completamento di un nuovo progetto: il De Rotterdam, un complesso di edifici a forma di torre, destinati ad un uso misto, concepito come una ‘città verticale' sul fiume Maas. De Rotterdam è il nome di una delle navi dell'Holland America Line, che partì dalla Wilhelminapier nei decenni passati per portare migliaia di emigrati europei negli Stati Uniti. Il progetto è parte della riqualificazione in corso del vecchio quartiere portuale di Wilhelminapier, e mirano a ripristinare la vivace attività urbanistico-commerciale un tempo presente nella zona. Con una superficie di circa 160.000 metri quadrati, il De Rotterdam è il più grande edificio dei Paesi Bassi: tre torri sovrapposte che raggiungono i 150 metri di altezza sono suddivise in blocchi con differenti funzioni interconnesse di spazio commerciale, uffici, appartamenti residenziali, hotel e strutture per conferenze, ristoranti e bar. Tutti i diversi fruitori del complesso possono condividere e utilizzare i vari programmi del De Rotterdam. Nella parte basamentale di ciascuna torre è posizionata la lobby ed è l'unico spazio di reale collegamento tra i vari edifici, che diviene un unico grande luogo pubblico e collettivo.
Tre torri interconnesse ad uso misto che ospitano uffici, appartamenti, un hotel, sale conferenze, negozi, ristoranti e caffetterie è il nuovo progetto di Rem Koolhaas per la sua città natale, Rotterdam.
Nella città cinese Qingdao (o Tsingtao) si è verificato un fenomeno ‘atmosferico' estremamente insolito; una vera e propria pioggia di frutti di mare, con gamberetti e stelle marine piombati dal cielo sui parabrezza delle vetture. Gli automobilisti, increduli per quanto stava accadendo, hanno iniziato a scattare diverse fotografie che hanno fatto rapidamente il giro del mondo. Le immagini che circolano sono tutte vere ad eccezione di una, quella che mostra un polpo in caduta libera, creata ad hoc per scherzare sull'insolito avvenimento. Ma com'è possibile che animali marini come questi possano letteralmente piovere dal cielo? Le autorità della popolosa città costiera della Cina orientale non hanno ancora diramato un comunicato ufficiale; del resto vi è più di una possibile spiegazione. L'evento è accaduto durante la seconda settimana di giugno, quando la provincia orientale dello Shandong – dove si trova Qingdao – è stata investita da una violentissima tempesta, con forti piogge e venti a 34,8 metri al secondo (125 chilometri orari). Si tratta di un valore di livello 12 (il massimo) sulla Scala di Beaufort, che misura empiricamente la forza dei venti. Non a caso gli eventi atmosferici sono stati così intensi che la città cinese ha subito ingenti danni alle infrastrutture e ai trasporti. In un simile contesto non va esclusa la probabile formazione di una potente tromba d'aria, che avrebbe sollevato gli sfortunati animali dalla superficie del mare e che, dopo averli trasportarti in aria, li avrebbe scagliati con violenza sulle strade della città (dove fra l'altro sono giunti anche chicchi di grandine grandi come palline da golf). L'ipotesi più probabile, tuttavia, è un'altra: quella della distruzione di un mercato del pesce causata dal vento. A quella velocità avrebbe spazzato via interi banchi e cassette stracolmi di frutti di mare, sparpagliandone il contenuto in un'area piuttosto ampia.
Qingdao, città costiera della provincia cinese dello Shandong, è stata investita da un’insolita pioggia di gamberi, stelle marine e altri frutti di mare. Gli animali potrebbero essere stati sollevati dall’oceano da una violenta tromba d’aria, oppure spazzati da un mercato del pesce a causa dei venti fortissimi che hanno colpito la regione.
Il periodo che va da ottobre 2009 a oggi sarà ricordato, in ambito musicale, come l’anno delle reunion. In Italia, Piero Pelù e Ghigo Renzulli hanno ricomposto i Litfiba delle origini; all’estero ci hanno pensato Skin & soci a ricostituire una delle band più amate degli anni Novanta, gli Skunk Anansie, in concerto a Milano e di recenti apparsi alla trasmissione X-Factor, su Raidue. E poi i Take That, che hanno riacquistato il reticente Robbie Williams. Il numero di ieri di Tv Sorrisi e Canzoni, poi, ha dato notizia di un altro ricongiungimento artistico: Silvia Mezzanotte, voce dei Matia Bazar dal 1999 al 2004, è tornata a far parte della band. A maggio il gruppo era rimasto “orfano” della sua quarta cantante – dopo Antonella Ruggero, Laura Valente e la Mezzanotte –, Roberta Faccani. Ma l’assenza di una vocalist è stata breve: già un mese fa, infatti, Silvia Mezzanotte e gli altri componenti dei Matia Bazar si sono incontrati in studio di registrazione, dove hanno iniziato a lavorare a un nuovo album. Per il 2011 è prevista anche una lunga tournée, sull’impulso della ritrovata intesa artistica. Un’affinità che non è mai mancata, nonostante la separazione durata sei anni, anzi: in questo arco di tempo sia la cantante sia il gruppo sono cresciuti artisticamente, maturando nuove idee che saranno racchiuse nel prossimo album.
Negli ultimi dodici mesi ben quattro band, tra italiane e straniere, sono tornate a lavorare insieme. La reunion più recente è quella dei Matia Bazar, che hanno riconquistato la cantante Silvia Mezzanotte.
Limite dei due mandati, rapporti interni alla maggioranza, figure con dei ruoli nell'esecutivo all'interno degli organi collegiali del movimento. Sono questi alcuni dei temi emersi agli Stati Generali del M5s. Ad aprire oggi l'assemblea plenaria nel giorno conclusivo degli Stati generali del Movimento è stato il capo politico Vito Crimi, sono poi intervenuti tra gli altri il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, Alfonso Bonafede, Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista. "Sono confermati alcuni principi cardine della nostra storia. Nessuna deroga al limite dei due mandati per le istituzioni regionali, nazionali e europee, valorizzando comunque l'esperienza maturata nelle elezioni amministrative comunali. Necessaria una formazione permanente”, ha detto Vito Crimi. “È emersa la necessità di una guida politica collegiale – così il capo politico del M5s in apertura – che risponda alle esigenze di efficacia ed efficienza nella azione politica. È inoltre emersa la possibilità di dotarsi anche di un organo ad ampia rappresentatività che garantisca la coerenza dell'azione politica con i nostri programmi e le indicazioni che arrivano tramite gli strumenti di democrazia diretta dai nostri iscritti". "Questo periodo ci ha insegnato tante cose e il M5s ha avuto idee lungimiranti, dai riders al decreto dignità o al reddito di cittadinanza. Tutti vedono il risultato ma poco il lavoro che c'è dietro. Questo non vuol dire che va tutto bene", così il ministro Luigi Di Maio agli Stati Generali. "Io voglio un M5s autonomo, forte e protagonista e che si deve far valere di più nel governo, deve cambiare passo", ha aggiunto. Di Maio ha parlato anche del limite ai due mandati, definendolo “sacrosanto”. “Il limite ai due mandati è sacrosanto e a quanto ho capito troveremo una nuova sinergia con Rousseau. Continueremo a lavorare con Davide", le sue parole. Del doppio mandato ha parlato anche Alessandro Di Battista, che aveva anche pubblicato un post polemico su Facebook. "Venga scritto nero su bianco che non ci sarà nessuna deroga al doppio mandato", ha detto, aggiungendo di non vedere l’ora di rimettersi in gioco col Movimento 5 stelle. "Qualunque legge elettorale ci sarà, il Movimento si presenterà alle prossime elezioni da solo. E il Movimento non appoggerà mai una legge elettorale senza preferenze", ha poi richiesto. "Dobbiamo cambiare l'organizzazione per adattarla a quello che siamo ora. Il capo politico deve essere un organo collegiale nazionale che rappresenti tutti e faccia sintesi. Lo stesso a livello territoriale, superando il team del futuro", l’intervento del presidente della Camera Roberto Fico.
Non ci sarà “alcuna deroga al limite dei due mandati per le istituzioni regionali, nazionali ed europee, valorizzando l’esperienza maturata nelle elezioni amministrative comunali”: a dirlo il capo politico del M5s, Vito Crimi, parlando durante l’assemblea plenaria degli Stati Generali del Movimento. Di Battista “pronto a rimettersi in gioco”.
L’abbiamo definita il volto del cambiamento del potere Usa. La poetessa afroamericana Amanda Gorman è appena salita sul palco di Capitol Hill e ha commosso gli spettatori. Attivista da sempre, le sue parole hanno tracciato un solco profondo tra la politica muscolare di Trump e quella che sembra essere una “politica gentile” rappresentata da Joe Biden. Un potere che guarda all’uguaglianza, parola che più volte è stata pronunciata durante i vari interventi. Ha usato parole leggere, ma che ben evidenziano l’indirizzo che la maggior parte degli statunitensi si aspettano da questo nuovo corso politico targato Biden-Harris. “Ora siamo uniti. Vogliamo proporre un Paese impegnato" ha esordito Amanda Gorman in un total look a firma Prada. "Ora volgiamo lo sguardo non per guardare ciò che ci divide, ma per guardare oltre l’orizzonte. Per guardare il futuro dobbiamo deporre le armi e tendere la mano gli uni verso gli altri. Siamo stati messi alla prova, ma usciremo vittoriosi perché sappiamo che non vorremo più vedere divisioni". Il cuore del discorso è proprio il futuro, il volersi lasciare alle spalle le frasi di odio, le contrapposizioni che gli Stati Uniti hanno vissuto in questi ultimi anni. "La vittoria non sarà nella lama che ci divide, bensì nel ponte che ci porterà oltre le sfide. Noi siamo il passato che abbiamo ereditato, ma anche la luce che guida il nostro futuro. La democrazia non può essere rimandata, mai può essere sconfitta. Non siamo stati pronti a ereditare la paura, vogliamo aprire un nuovo capitolo di speranza e prevalere sulle catastrofi. Le catastrofi non possono prevalere sulle nostre identità. L’amore diventerà la nostra eredità."
La poetessa afroamericana Amanda Gorman è salita sul palco di Capitol Hill e ha incantato gli spettatori con le sue parole di uguaglianza e il suo sguardo verso il futuro. “La vittoria non sarà nella lama che ci divide, bensì nel ponte che ci porterà oltre le sfide” ha detto la giovane, tracciando il solco che dividerà la politica di Joe Biden dall’eredità di Donald Trump.
Il comunicato ufficiale parla chiaro quanto un un pesce. D’altra parte siamo ad Aprile, ed il tema va di moda. Nell’annunciare una misteriosa telefonata per un concorrente, i redattori del Grande Fratello 11 si sbizarriscono in un entusiasmante 50% e 50%: la telefonata potrebbe rappresentare una buona novella come un ulteriore motivo di scompiglio. Come regolare allora le nostre aspettative durante queste poche ore che ci separano dall’evento? Scopriamolo insieme. Spesso gli annunci di questo tipo riguardano i concorrenti nominati il lunedì precedente, perchè questo crea l’opportunità di renderli visibili ancora una volta. Un ultimo tributo, o un regalo gratis, a seconda che il concorrente poi esca o meno. Nel nostro caso i personaggi in questione sono addirittura quattro: Andrea, Jimmy, Emanuele, e Davide. Andrea ha dato l’addio definitivo a Szilvia due settimane fa, ed oltretutto l’ungherese ha avuto la possibilità di chiamarlo in diretta e non l’ha fatto. Difficile le venga concessa una seconda opportunità, nella medesima modalità, a maggior ragione per il fatto che i progetti di Margherita sono ancora tutti da interpretare, ma procedono. Jimmy ha ricevuto la visita dei parenti in occasione del suo 40esimo compleanno, proprio lunedì scorso. Difficilmente verrà premiato di una novità per due settimane di seguito, anche se in sospeso restano le recriminazioni di un certo William, uomo inglese o bufala nostrana che pretende di essere il fidanzato ufficiale di Jimmy, e lo vorrebbe più ligio all’amore gay. Emanuele non ha ricevuto notizie dalla sua famiglia. Non solo è il concorrente che meno sembra averne bisogno, ma consideriamo anche che, come dice Rosa, è in casa da meno tempo degli altri, quindi, sempre stando al discorso della napoletana, Emanuele merita meno degli altri il montepremi così come i premi in itinere. Infine Davide. Il catanese sembra aver preso le misure al reality e alle proprie intemperanze. La mancanza di Erinela viene attualmente sublimata tramite messaggi in giardino et similia, ma il Grande Fratello potrebbe lasciargliela godere dal vivo ancora una volta. È già accaduto, però, di recente, quindi tenderemmo a scartare l’ipotesi.
Questa sera un concorrente del Grande Fratello 11 riceverà una misteriosa telefonata: non è dato sapere di chi si tratti, ma proviamo ad azzardare comunque le nostre ipotesi, e puntiamo per questo su Emanuele, che ancora non ha ricevuto mai sorprese di questo tipo.
"Hai paura del buio?" è uno degli album più conosciuti degli Afterhours e da qualche mese è anche il nome di un festival itinerante che ha come scopo quello di "innescare una specie di spirale positiva e quindi fare rete tra artisti e altre iniziative (…) e rivendicare le professionalità attorno alla cultura", dice Manuel Agnelli a Federico Guglielmi che lo ha intervistato, assieme a Rodrigo D'Erasmo, per Fanpage. Un festival, quello organizzato dal gruppo, che ha si è svolto prima a Torino e poi a Roma e che ha visto alternarsi sul palco tantissimi artisti, non solo musicisti, visto che, come dice D'Erasmo il festival "proprio per la sua interdisciplinarità è molto plasmabile, mutabile anche rispetto spazio che lo ospita". "Hai paura del buio?", che ha raccolto anche l'apprezzamento del ministro Bray, ha anche un manifesto molto chiaro che trovate qua e che recita, tra le altre cose: "La cultura è il nostro modo di fare politica. La cultura è politica". Un concetto che lo stesso Agnelli spiega nell'intervista che potrete ascoltare per intero sopra: "[In Italia] C'è un vuoto di potere quindi le lobby che prima ci tenevano chiusi nei nostri orticelli sono crollate e questo ha creato la crisi economica, ma anche un'enorme libertà d'azione. È un momento importante per cambiare la visione della cultura in Italia, quindi anche la visione della musica e di come si vive la musica in questo paese". Il Festival, continua Agnelli, nasce anche per "diventare un esempio di imprenditoria culturale" visto che non tutti si rendono conto che anche dietro a un evento del genere si muove l'economia e di fronte alle critiche che hanno colpito il progetto Agnelli risponde che è "naturale che quando muovi qualcosa ci sia una reazione uguale e contraria. Però le critiche servono, quando sono motivate, a farci capire quello che riusciamo a trasmettere e quanto riusciamo a comunicare bene le cose" e continua sottolineando i tanti sforzi e le frustrazioni "ma i risultati sono stati superiori, quindi le soddisfazioni sono tantissime" poi è normale che "Un festival da solo non cambia niente ma fare queste cose non è neanche più una scelta, è necessario" chiude. E per quanto riguarda gli Afterhours? Cosa bolle in pentola? La risposta la dà D'Erasmo: "Non riusiamo a non far bollire qualcosa in pentola, a partire dal festival. Di qui a breve credo che ci rivedremo in studio. Gli After ambiscono ad essere sempre più un progetto e non solo una band".
Manuel Agnelli e Rodrigo D’Erasmo (Afterhours) spiegano, nell’intervista che hanno dato a Federico Guglielmi per Fanpage, la genesi e gli obiettivi del loro festival interculturale itinerante “Hai paura del buio?” che si chiuderà, per quest’anno, il 30 ottobre all’Alcatraz di Milano.
Il Commissario Montalbano e i vecchi episodi fanno record di ascolti, la produzione non poteva trascurare questo piccolo aspetto e si è data da fare avviare la lavorazione per la prossima stagione.
In esclusiva la foto dal set della serie tv Italiana più seguita dagli italiani.
In molti, dopo l’eliminazione di Guendalina Tavassi, si staranno chiedendo che fine ha fatto la loro beniamina. La procedura resta sempre la stessa: segregazione totale in albergo per contratto. Cominciano a filtrare comunque le prime notizie riguardo la famiglia, riguardo le prime interviste, e le prime serate. Partiamo dalle ultime per finire in crescendo. Guendalina sarà ospite d’onore presso il Karma, noto locale milanese, nelle serate del 25, 26, 27 Marzo. E fin qui la notizia è certa, visto che sono state già affisse le prime locandine ed il meccanismo promozionale è a pieno regime. Riguardo le prime dichiarazioni pubbliche, non sta accadendo, invece, quanto è accaduto con la prima intervista di Angelica Livraghi dopo l’uscita dal GF. Siamo già al terzo giorno e nessuno è riuscito ad avvicinare la reclusa. Angelica cominciò a rilasciare esternazioni già a partire dal secondo giorno. L’unica traccia resta un annuncio di Eva 3000, secondo cui Guendalina avrebbe dovuto rispondere oggi alle domande della redazione e del pubblico, ma il tutto è stato ufficialmente posticipato alla prossima settimana, da martedì in poi (probabilmente a causa di un’esclusiva che toccherà al Grande Fratello 11, lunedì, in puntata). “Ragazzi, Guenda è blindata fino a martedì! faremo l’intervista tra una settimana e ovviamente riporteremo a lei tutte le vostre domande”: questo è quanto si legge nella pagina Facebook di Eva 3000 Mese. Resta da chiarire se Guendalina Tavassi abbia o meno potuto riabbracciare i suoi cari. La madre di Guendalina, ancora una volta grazie a Facebook, ci fornisce una risposta. Innanzitutto ringrazia i fans della figlia per il calore e l’affetto che le hanno dimostrato, e poi confessa di aver potuto ascoltare la figlia per pochi minuti al telefono, intorno alle due di notte. È andata un po’ meglio a Gaia, che ha potuto riabbracciare la madre dopo mesi, anche se solo per un quarto d’ora, grazie ad una concessione speciale del Grande Fratello 11. Emanuela, la madre di Guendalina, afferma di non sapere com’è andato l’incontro, proprio per l’isolamento imposto, ed in questo ci viene in soccorso il padre: Luciano Tavassi informa chiunque ci tenga a saperlo che l’incontro tra Guenda e Gaia è stato breve, si, ma intenso: “sono state immensamente felici”.
Guendalina Tavassi, dopo l’eliminazione dal Grande Fratello 11, vive segregata in albergo come i suoi predecessori: ma filtrano notizie circa un suo breve incontro con la figlia Gaia, ed una ancor più breve telefonata con la madre, che l’avrebbe messa in guardia da Margherita Zanatta.
Uomini e Donne è ormai giunto alle battute finali. Marco Meloni e Gianfranco Apicerni sono vicini ad una scelta. Ma mentre il sardo ha avvertito di essere pronto a pronunciare il nome della corteggiatrice che è riuscita a conquistargli il cuore, il romano è ancora indeciso. Fortunatamente Sara Petri è stata eliminata dalla rosa delle possibili scelte. Il motivo? Una segnalazione ha infranto i sogni di gloria della 20enne. Qualche sospetto sulla preferita del tronista sardo esiste, visto che Marco Meloni attratto da Ludovica non ha mai fatto mistero del suo interesse. Gianfranco Apicerni, invece, oggi ha sorpreso tutti. Alessandra Caliandro compresa. Il romano ha scoperto le carte in tavola, baciando per la prima volta Valeria Bigella. I due sono legati da un sottile filo di complicità e le accuse di conoscenza pregressa alimentano il chiacchiericcio sulla eventuale decisione del tronista. Mentre la curiosità degli appassionati della trasmissione per cuori solitari sale alle stelle, i due protagonisti hanno due belle gatte da pelare.
Gianfranco Apicerni e Valeria Bigella si baciano a Uomini e Donne, sembra che il romano si stia preparando alla scelta e la sarda sembra essere tra le sue favorite.
Cara Delevingne è una delle star più famose degli ultimi anni e, anche se ha detto addio al fashion system, continua a essere richiestissima nel mondo dello spettacolo. Attualmente, è impegnata con le riprese del film "Life in a Year", che sta girando in Canada con il 18enne Jaden Smith, ma ha sfoggiato un look diverso dal solito. La Delevingne è infatti apparsa per la prima volta in pubblico con la testa completamente rasata, dando prova di non aver resistito alla moda più diffusa negli ultimi tempi tra le celebrities, quella dei capelli a zero. La 24enne è stata paparazzata mentre usciva da un'auto, portava un abitino largo in stile camicia da notte, una felpa con il cappuccio verde militare e l'inedito taglio di capelli, capace di esaltare i lineamenti perfetti del suo viso. L'ex modella non ha rinunciato alle sopracciglia folte, considerate il segreto del suo successo, che appaiono ancora più doppie del solito, forse perché decisamente in contrasto con la testa rapata. Nel corso della carriera, la Delevingne ha sempre portato i capelli lunghi fino alle spalle. Wow she went all the way😮 Wow I don't how to react to this. She is probably really cold 😅 but at least she is not embarrassed by it and doesn't care that people will see it. #caradelevingne A post shared by Cara Delevingne ❤ (@cara_adicecream) on Apr 25, 2017 at 10:50am PDT
Anche Cara Delevingne non ha resistito alla moda del momento, quella dei capelli rasati a zero. Sarà perché il film che sta girando richiedeva un taglio tanto estremo o perché voleva cambiare immagine, ma la 24enne ha cambiato completamento look.
Il Qatar è in pieno fermento per i preparativi della Coppa del Mondo 2022. È appena stato presentato il progetto per la costruzione di 16 hotel galleggianti sulle rive dell'Isola di Qetaifan Nord per fornire alloggio ai visitatori e ai tifosi che si riverseranno in Qatar per i Mondiali del 2022. Questi hotel marini, simili a enormi yacht di lusso, sono stati presentano un design unico che renderà l'Isola di Qetaifan Nord una delle principali attrazioni turistiche del Qatar nel prossimo futuro. In Qatar sono previsti un milione di visitatori in occasione la Coppa del Mondo del Qatar 2022. Il paese attualmente ha meno di 40.000 camere d'albergo. Così è nata l'idea di progettare degli hotel galleggianti che potessero accogliere i turisti e i tifosi per i Mondiali e che sfruttassero la vicinanza del Qatar al Golfo del Persico. I 16 hotel galleggianti, progettati dallo studio di architettura finlandese Sigge Architect e costruiti dalla società di costruzioni immobiliari Admares, sorgeranno sulle rive dell'Isola di Qetaifan Nord, vicino allo stadio internazionale di Lusail, che ospiterà le partite di apertura e le finali della Coppa del Mondo FIFA 2022. Le strutture saranno lunghe 72 metri e larghe 16 metri, ciascuna avrà a disposizione 101 camere, un ristorante e un lounge bar. Tutti i 16 gli hotel si sviluppano su quattro piani e saranno identici, offrendo un totale di 1616 camere d'albergo galleggianti. L'Isola di Qetaifan Nord, dove sorgeranno i 16 hotel galleggianti, è posta al largo di Lusail City. Lusail è una città che non esisteva fino al 2014, quando il Qatar è stato selezionato per ospitare la Coppa del Mondo FIFA 2022, e la sua costruzione dal nulla è costata 45 miliardi di dollari. L'Isola di Qetaifan Nord si estende per circa 1,3 milioni di metri quadrati e offrirà ai visitatori dei Mondiali 830.000 metri quadrati di attrazioni, con sette spiagge che ne faranno la principale destinazione sul lungomare della città di Lusail.
Saranno 16 gli hotel galleggianti che sorgeranno per ospitare i visitatori e i tifosi per la Coppa del Mondo del Qatar 2022. Lunghi 72 metri, larghi 16 metri e in grado di ospitare 101 camere, un ristorante e un lounge bar, questi hotel marini sembrano yacht minimalisti e di lusso sulle rive dell’Isola di Qetaifan Nord.
Con i tanti teatri di Broadway e i numerosi cinema di New York, si potrebbe pensare che i cittadini della Grande Mela siano saturi dal mondo dello spettacolo ma niente affatto: presto in città, grazie ad un investimento di 130 milioni di dollari da parte del magnate della comunicazione Barry Diller, ex capo della Paramount Pictures e della Fox, e di sua moglie Diane von Furstenberg, aprirà uno spettacolare parco pubblico a tema, il Pier 55. Si può parlare di un Hollywwod Park galleggiante che aprirà a New York, 186 metri al largo del litorale del fiume Hudson, in corrispondenza della 14esima Street. Il futuristico sorretto da 300 colonne di cemento a forma di fungo va a sostituire l'ormai degradato molo Pier 54 dove in passato furono accolti i superstiti e i resti del Titanic. Il Pier 55 ospiterà spettacoli all'aperto, un santuario marino per la spigola a strisce e proteggerà la città contro le tempeste. Prati aperti, piccoli boschetti, luoghi in cui rilassarsi e un anfiteatro da 700 posti costituiranno il paesaggio lussureggiante del nuovo parco galleggiante e qui si svolgeranno eventi di intrattenimento a basso costo ma dalla importante ricerca qualitativa. Opere commissionati ad artisti locali ed internazionali, guidati dal produttore premio Oscar Scott Rudin, daranno vita al più famoso luogo dedicato alla musica, alla danza, al teatro e all'arte che New York abbia mai visto.
Hollywood sul fiume Hudson, questo sarà il nuovo spettacolare parco pubblico galleggiante che aprirà presto a New York.
Navigando su Youtube tante sono le versioni di spezzoni dei film ridoppiati in dialetto. Si trova quella del Gladiatore o quella dell' Esorcista ma la nuova frontiera dei trash movies non ha bisogno di grandi registi ne di botteghini, basta il successo virtuale e il passaparola per rendere un film cult, un vero e proprio tormentone. Non siamo sicuri che tutto ciò sia apprezzabile dagli attori professionisti (chissà come la prenderebbe Russell Crowe o come si stizzirebbe Orlando Bloom) Questo è quanto è successo al Signore degli Anelli, che nelle mani di quattro ragazzi del sito Clistere.org è diventato un vero protagonista delle serate e dei discorsi di molti giovani internettiani. La maratona spoof però non si limita a cambiare il titolo del film, ma a ridoppiarlo interamente. Così La compagnia dell'anello diventa "La compagnia del verginello", Le due Torri "I due Porri", mentre l'ultimo capitolo è ancora in lavorazione ed è tanto atteso che sul sito ufficiale è apparsa una barra che avvisa i naviganti sul lavoro fin'ora svolto (ora è al 47%). Per tutti i curiosi anche su facebook sono già in condivisione alcuni spezzoni del nuovo film, che fanno da trailer e da anteprima al nuovo capolavoro. Qui in alto è possibile trovare il trailer montato dai ragazzi, che anticipa l’uscita del film con le nuove voci. Ovviamente anche i protagonisti hanno nomi diversi e accenti particolari: Godo e Semghei (indovinate l'inclinazione di quest'ultimo), Arabong, Ganjalf (il pusher), Rizlas (l'elfo livornese), Ghivmix (il nano napoletano), Cimino e Porro le due menti hobbit sempre a caccia delle ultime scorte di cannabis e poi Sboromir, Dildo e Lexotan. Diseducativo tutto ciò? Certo, e sboccato come tanto altro che circola sul web, ma se preso con la giusta visione e una buona dose di umorismo può solo risultare piacevolissimo e divertente. Alcuni pensano addirittura che questa trilogia sia meglio dell’originale, sicuramente risulta più scorrevole e piena di spunti geniali.
Su internet la versione ridoppiata de Il Signore degli anelli, quattro ragazzi doppiatori per il nuovo “svarione”.
Un piccolo balcone, un terrazzino o una veranda, quando arriva l'estate avere uno spazio esterno è fondamentale per il comfort ed il relax in casa. Dopo una giornata di lavoro, con le temperature in aumento e le vacanze che sembrano un miraggio, avere un luogo dove potersi rilassare e alleviare il il caldo estivo è importante. Chi ha la possibilità di uno spazio di casa all'aria aperta può contare su pochi e semplici elementi per sfruttare al meglio il proprio balcone o terrazza. Talvolta bastano davvero piccoli accorgimenti per rendere migliore uno spazio. La giusta combinazione di colori, un po' di luci, piante e qualche decoro possono fare la differenza. Poche sedute, qualche cuscino, piante e luci, ci sono tanti modi, semplici e facili da realizzare, per rendere accoglienze uno spazio esterno, anche se di piccole dimensioni. Innanzitutto una buona combinazione di colori può rendere gli spazi piccoli molto più ampi, e puntare sul classico bianco e nero è una garanzia di successo. Dal tappeto al tavolino da caffè, così come i grandi cuscini e le tende, tutto contribuisce a rendere lo spazio più confortevole. Aggiungere inoltre qualche candela qua e là è sempre un'ottima idea per rendere le serate più luminose. Il verde è fondamentale per uno spazio esterno che si rispetto. Costruire un mini giardino verticale nel portico o nel balcone cpuò davvero fare la diffrenza. L'intera struttura per il giardino viene fornita da un pallet, che posizionato su una parete, permette di arredare lo spazio. Basta poi inserire varie piante e qualche luce per dare atmosfera al proprio spazio esterno. Non dimenticare di collegare i vasi al telaio del pallet con l'aiuto di fascette metalliche e l'effetto sarà ancora più soddisfacente. Anche se il balcone è piccolo ci si può attrezzare per creare un piccolo angolo bar, che permette di rilassarsi all'aperto per un paio di drink con gli amici e la famiglia. Per la soluzione bar si consiglia di usare il legno di cedro e delle sedute effetto industriale. Basta montare una barra su un muro esterno e creare un piccolo snack per avere il proprio angolo bar da esterni. Non c'è bisogno di spendere tanti soldi per arredare il proprio balcone o terrazzino. A volte basta acquistare delle semplici sedie in plastica, verniciarle con uno spray, semmai in bronzo lucidato, aggiungere la giusta illuminazione e l'effetto scenografico è realizzato. Per l'illuminazione è sufficiente anche prendere una serie di palline da ping pong, opportunamente tagliate per inserire delle lucine in ognuna di esse. Aggiungendo infine qualche cuscino e delle piante, lo spazio esterno diventerà un luogo accogliente e confortevole. Un semplice set di tavolino da caffè e due sedie dall'aspetto rustico è tutto ciò che serve per arredare uno spazio esterno. Per sfruttare al meglio uno spazio minuscolo, un tappeto rustico gettato proprio davanti al tavolo e alle sedie può aiutare a far sembrare il balcone più grande. Per un po ‘di intimità, non c'è nulla di male nel mettere una trapunta o una coperta elegante sulle sedie, completando ulteriormente l'aspetto dello spazio con alcune cornici a parete che mostrano citazioni di ispirazione, messaggi o foto di famiglia. Come ciliegina sulla torta, un po' di lanterne, delle sedie in vimini con una comoda imbottitura e i cuscini possono dare un tocco vintage per un maggiore comfort esterno.
Non serve avere un grande giardino o terrazza per godere dello spazio di casa all’aria aperta. Qualche seduta, piante, luci ed elementi decorativi, talvolta basta davvero poco per sfruttare al meglio un piccolo balcone o terrazzino e ottenere il massimo dal proprio spazio esterno. Ecco alcune ispirazioni in vista dell’estate.
Manca ormai poco al momento in cui Federica Pellegrini e il suo nuovo flirt – non più tanto presunto – saranno costretti a uscire allo scoperto. Dopo l’ammissione di Magnini rispetto all’attrazione per Federica, infatti, una nuova puntata segna la continuazione di questa soap che, allo stato attuale delle cose, pare proprio non avere fine. Ai baci in pubblico che i due si sarebbero scambiati, documentati in un servizio pubblicato da Chi, si aggiunge una presunta notte d’amore che i due avrebbero trascorso insieme appena dopo la festa organizzata per il 23esimo compleanno di Federica. Come stanno, dunque, le cose tra loro? FILIPPO LASCIA CRISTIANA: Ieri, con un messaggio che ha di poco anticipato l’uscita del servizio pubblicato su Chi, Filippo ha fatto sapere che la storia tra lui e la sua fidanzata sarebbe terminata sabato. Nonostante le dichiarazioni di Cristiana Nardini la quale aveva promesso che lo avrebbe aspettato per chiarire quanto accaduto, è stata proprio la ragazza a ricevere una non proprio inaspettata doccia fredda. Nella mattinata di ieri, infatti, Magnini ha rilasciato un messaggio all’Ansa in cui dichiara: Con Cristiana è tutto finito, ora sono di nuovo libero. Alla mia ex ragazza, ho detto sabato che la nostra era una storia chiusa, e i perché li sappiamo entrambi. Piuttosto, per il rispetto che ancora le porto, ci tengo a precisare che una foto diffusa in queste ore dal settimanale Chi, in cui bacio Federica Pellegrini, risale all'agosto 2006 e non, come invece dicono loro, al 2007. Sembra un puntiglio, ma per me è importante: nel 2006 ero libero, nel 2007 stavo con Cristiana. Difficile che, nonostante questa puntualizzazione, la ragazza si sente disposta a perdonarla, almeno per il momento. Lei, parte lesa insieme all’ancora innamorato Luca Marin, di questo pericoloso quadrilatero, avrebbe pienamente ragione a sentirsi presa in giro.
Federica Pellegrini e Filippo Magnini avrebbero trascorso una focosa notte insieme subito dopo il party organizzato per il compleanno della nuova diva del nuoto italiano. L’atleta, il giorno dopo, ha lasciato la fidanzata Cristiana Nardini.
Vuoi una manicure estiva e originale? È il momento di decorare le tue unghie con i frutti! Avete capito bene: dopo i disegni ispirati ai cartoni Disney e alla manicure 3D è arrivato il momento di disegnare la frutta sulle unghie. Il risultato sarà una manicure colorata e frizzante, perfetta per le giornate estive. Non è di certo una manicure adatta alle occasioni formali ed eleganti, ma è perfetta per un look casual e vivace. Sui social impazza già il trend e i frutti più riproposti sono ovviamente quelli estivi: tra i più colorati c'è senza dubbio l'anguria, ma anche il limone, le ciliegie, i kiwi e chi più ne ha più ne metta. Per creare questo tipo di manicure serve tanta creatività e un briciolo di tecnica. I frutti infatti dovranno essere perfetti. Ma come fare? Tra le più abili c'è chi disegna un frutto diverso su ogni unghia, ma puoi anche ricreare lo stesso tema su tutte e dieci le dita, cambiando leggermente il disegno. In alternativa, per chi è meno pratico con il disegno, si può ricreare un dettaglio del frutto solo sulla punta dell'unghia.
Vuoi una manicure originale e frizzante per l’estate? Prova la fruit nail art e disegna sulle tue unghie le forme dei frutti che più ti piacciono con colori vivaci e freschi. Guarda la gallery e lasciati ispirare!
Che fosse un'icona di stile riconosciuta in tutto il mondo lo sapevamo già, sapevamo anche che negli ultimi anni è riuscita a diventare la regina dei red carpet grazie ai suoi strepitosi look all'avanguardia. Chi non ricorda, ad esempio, il nude look sparkling sfoggiato agli ultimi CFDA? Durante la sua carriera Rihanna ha dimostrato di avere stile da vendere, di seguire le ultime tendenze senza esserne schiava, di saper giocare con la moda trasformandola a suo modo. In breve tempo è riuscita a trasformare la propria immagine mostrando i mille volti di una fashion icon inimitabile. Ora per la star della pop music si apre un nuovo capitolo, una nuova carriera nel fashion system, il brand Puma ha infatti annunciato ufficialmente una partnership pluriennale con la cantante, che avrà inizio a partire da Gennaio 2015. "Rihanna è unica – ha dichiarato Adam Petrick, Global Brand & Marketing Director di Puma – La sua personalità e il suo approccio alla vita incarnano appieno il nostro ideale di Puma Woman. Ammiriamo il suo approccio alla vita, la sua energia e la sua capacità di essere sempre un passo avanti". A partire dal prossimo anno, dunque, RiRi, diventerà global ambassador di Puma per la linea Training donna e sarà la Creative Director della collezione donna. Rihanna scenderà dal palco per dedicarsi esclusivamente alla moda? Senza alcun dubbio RìRì non lascerà la musica ma, di tanto in tanto, abbandonerà la ribalta per dedicarsi alla nuova attività di stilista. Rihanna lavorerà insieme al Team Creativo di Sviluppo Prodotto di Puma per dare un nuovo mood ai modelli iconici del brand e utilizzerà tutto il suo estro e la sua originalità per realizzare capi ed accessori completamente nuovi. Inoltre giocherà un ruolo da protagonista nella Campagna di Brand Forever Faster di PUMA, al fianco dei più importanti atleti del mondo come Usain Bolt e Sergio Agüero, oltre ad essere al centro di un programma di eventi e attività dedicate ai fans e alla creazione di contenuti esclusivi per i social media. Per Rihanna questa non è la prima incursione nel dorato mondo della moda, a qualche tempo fa risale la collaborazione con l'amico stilista Adam Selman per la creazione di alcune collezioni femminili per il marchio River island. A proposito della nuova partnership con Puma Rihanna ha dichiarato: ‘E’ fantastico per me essere riuscita a trovare un brand che celebra la creatività, l’innovazione e l’individualità. Non potrei immaginare partner migliore con il quale collaborare in qualità di Direttore Creativo. Sono davvero felicissima." Bjørn Gulden, CEO di PUMA ha commentato:
E’ ufficiale: Rihanna è stata nominata global ambassador e nuova direttrice creativa della collezione donna di Puma. La popstar dirà addio alla musica per diventare stilista ed entrare definitivamente a far parte del fashion system?
Giorgia Lucini ha voltato pagina. Dopo la tormentata storia con Manfredi Ferlicchia – conosciuto nella trasmissione "Uomini e Donne" – e la relazione con Andrea Damante, incontrato nel reality "Temptation Island", il suo cuore è tornato a battere. Giorgia Lucini è fidanzata con Federico Loschi, cestista del Givova Scafati Basket. I fan, avevano intuito della relazione tra loro basandosi sulle foto sempre più numerose che li ritraevano insieme. In queste ore, però, è arrivata la conferma da parte della diretta interessata. La giovane ha pubblicato una foto che ritrae un messaggio che il fidanzato le ha lasciato un mese fa. È ad allora, dunque, che risale il principio della loro storia. Il cestista le ha scritto: "Te lo scrivo qui, così mangiando il gelato sarai più dolce. Vuoi essere la signorina Loschi?" La foto era accompagnata dalla frase: "Un mese fa. Federico Loschi sono tua. Ed è solo l'inizio verso un noi pazzesco, sono pazza di te". La risposta che la Lucini ha dato a Loschi, è stata pubblicata sul profilo Instagram del cestista. Chiaramente si tratta di un sì, forte e chiaro. Federico ha commentato: "Anche due semplici lettere e una semplice scatola di gelato insieme possono formare un'accoppiata pazzesca".
Giorgia Lucini ha ufficializzato la relazione con Federico Loschi. I due si sono fidanzati un mese fa. L’ex tronista di “Uomini e Donne” ha mostrato ai fan, come il cestista le ha chiesto di iniziare una relazione.
Oggi, mercoledì 4 agosto, Meghan Markle festeggia i suoi 40 anni. Per l'occasione, la Duchessa di Sussex e moglie del Principe Harry, ha lanciato la sua nuova iniziativa benefica. In un esilarante video realizzato con l'attrice Melissa McCarthy, ha spiegato di avere coinvolto 40 volti noti, tra artisti, atleti e leader, per sostenere e consigliare le donne che hanno perso il lavoro a causa della pandemia di Covid-19 e stanno trovando difficoltà ad ottenere una nuova occupazione. Intanto, nonostante le tensioni degli ultimi mesi, sono arrivati sui social gli auguri di buon compleanno della famiglia reale. Sono stati mesi di tensione nei rapporti di Harry e Meghan con la famiglia reale. L'intervista rilasciata dalla coppia a Oprah Winfrey, in cui la quarantenne confidava di aver subito episodi di razzismo a palazzo e di avere persino pensato al suicidio, ha lasciato i suoi strascichi. Nel giorno del funerale del principe Filippo e dell'inaugurazione di una statua dedicata a Lady Diana, però, William e Harry sono di nuovo apparsi l'uno accanto all'altro. Una pace solo di facciata o hanno seppellito l'ascia di guerra? Quello che è certo è che in mattinata William e Kate Middleton si sono premurati di fare gli auguri a Meghan Markle sui loro profili social ufficiali. Il messaggio del Duca e della Duchessa di Cambridge recita: "Auguriamo un felice quarantesimo compleanno alla Duchessa di Sussex". Al post è allegata una foto della cognata, durante un viaggio alle Figi avvenuto nel 2018. Ma quelli di William e Kate non sono gli unici auguri "reali" ricevuti da Meghan Markle. Sul profilo ufficiale della famiglia reale sono apparsi gli auguri della Regina Elisabetta II: "Auguro alla Duchessa di Sussex un felicissimo compleanno". A Sua Maestà, hanno fatto eco anche Carlo e Camilla: "Auguriamo alla Duchessa di Sussex un felicissimo quarantesimo compleanno". Insomma, la famiglia reale non ha brillato in fantasia e si è rivolta a Meghan Markle usando il suo titolo nobiliare. Ma, in fondo, è il pensiero che conta.
Oggi, 4 agosto, Meghan Markle ha festeggiato i suoi 40 anni. Per il suo compleanno, la Duchessa di Sussex e moglie del Principe Harry, ha ricevuto gli auguri da parte di alcuni membri della famiglia reale. Tra coloro che le hanno rivolto un pensiero sui social anche William e Kate Middleton, la Regina Elisabetta II, il Principe Carlo e la moglie Camilla.
Il concerto di Lady Gaga previsto per lo scorso 26 settembre e cancellato a causa di dolori fisici acuti "che non le permettono di esibirsi" sarà recuperato il prossimo 18 gennaio 2018. Lo ha comunicato Live Nation, società organizzatrice del concerto che ha spiegato in un comunicato stampa, che la popstar ripartirà con il suo "Joanne World Tour" a novembre e fino a dicembre continuerà in Nord America, prima di trasferirsi in Europa dove ricomincerà il 14 gennaio da Barcellona, prima di proseguire con le città previste in precedenza e concludersi con lo show di Berlino il 23 febbraio. Lo scorso settembre, a seguito di alcuni problemi di salute che l'avevano obbligata a cancellare alcuni concerti, tra cui quelli previsti a Montreal, in Canada, e a Rio, in Brasile, la cantante aveva deciso di fermarsi definitivamente a causa di dolori fisici che le impedivano di esibirsi al meglio. Di questi dolori, tra parte, parla anche nel documentario "Five Foot Two" dove annunciava di soffrire di fibromialgia, ovvero una malattia reumatica che periodicamente la obbligava a un riposo completo, impedendole di muoversi. Nel comunicato con cui annullava il rinvio del tour, spiegava: "Al momento [Lady Gaga, ndr] rimane sotto le cure di esperti medici che le hanno raccomandato la riprogrammazione del tour. Ha intenzione quindi di trascorrere le prossime sette settimane affidandosi alle cure dei suoi dottori per recuperare la sua salute e guarire dai traumi passati che tutt’ora influiscono sulla sua vita e le provocano dolori acuti".
Live Nation ha annunciato che il concerto di Lady Gaga previsto lo scorso settembre a Milano sarà recuperato a gennaio.
Lady Gaga è stata recentemente "beccata" dai paparazzi mentre parlava al cellulare sulla terrazza di un hotel di Miami. La star, che ha da sempre dimostato di non avere problemi a farsi vedere senza troppi vestiti indosso, ha così deciso di mandare i paparazzi spioni a quel paese a modo suo. Lady Gaga, infatti, non si è limitata a mostrare loro il dito medio, ma si è praticamente esibita in un mezzo spogliarello, mostrando ulteriormente le proprie grazie ai fotografi che l'hanno così immortalata per la gioia dei fan, come potete vedere nella galleria presentata da gossip.it, che vi riproponiamo in questa pagina. In questi giorni, inoltre, Lady Gaga si sta preparando a festeggiare il suo compleanno. La star di Bad Romance, infatti, compirà ventiquattro anni domenica 28 febbraio. E sembra che i suoi amici e collaboratori abbiano già iniziato a sbizzarrirsi con i regali più originali in circolazione tanto per non deludere l'unica vera regina dell'eccentrico di questi tempi. E così ecco che Lady Gaga stessa aggiorna i suoi fan sui regali ricevuti finora, pubblicando su Twitter le foto di lei ancora una volta in topless con indosso una serie di denti da vampiro donatale dalla sua Haus of Gaga, dopo che la star stessa li avrebbe letteralmente "implorati" affinchè glieli donassero. E ovviamente, l'immancabile foto con una tazzina da te definita dalla star "rosso comunista".
Lady Gaga inscena un vero show per i paparazzi che l’hanno beccata in topless sulla terrazza di un albergo di Miami.
Che Scientology c'entrasse fin troppo nel matrimonio e poi nel divorzio tra Tom Cruise e Katie Holmes era ormai cosa nota. Quello che non ci si aspettava di sapere è che la misteriosa setta ha rappresentato un incubo per Katie ancor prima delle nozze. Secondo una dettagliata inchiesta di Vanity Fair Usa, Scientology avrebbe indetto un vero e proprio processo di selezione, alla ricerca della nuova signora Cruise. Era il 2004 quando i capi dell'organizzazione, in prima linea David Miscavige e sua moglie Shelly, hanno messo a punto un casting tra le attrici già membri della setta. I provini sono stati dettagliati e a quanto riferiscono fonti interne ci sono anche registrazioni che li testimoniano. I requisiti richiesti alla "moglie perfetta per Cruise" erano i più disparati; inizialmente alle donne che parteciparono alle audizioni venne detto solo che si trattava di "una missione speciale interna a Scientology." Malgrado ciò alle attrici provinate veniva chiesto: "Cosa ne pensi di Tom Cruise?" Non bastava solo compiacere l'uomo che stavano per sposare, ma bisognava essere completamente in linea con le regole di Scientology. Le selezioni furono più che accurate, considerando i precedenti di Nicole Kidman e Penelope Cruz, che erano contravvenute alle leggi della setta, mandando Tom "fuori di testa". Prima di Katie Holmes tra le selezionate era stata scelta l'attrice di origini iraniane Nazanin Boniadi. Tra lei e Tom una breve relazione durata dal novembre 2004 al gennaio 2005, ma che non si è concretizzata nelle nozze perché la donna commise un errore ritenuto imperdonabile dai capi della setta. Nel periodo di formazione è stata sotto osservazione da parte degli alti funzionari di Scientology, le fu chiesto perfino di parlare dei suoi segreti e della sua vita sessuale. Per la fidanzata di Cruise era tutto già scritto, mancava solo la firma del contratto, ma Nazanin ha azzardato contraddire e rispondere male a David Miscavige, che non le ha mai perdonato l'affronto.
L’ombra di Scientology continua ad aleggiare sul matrimonio tra Katie Holmes e Tom Cruise. Prima dell’accordo la setta ha indetto dei casting, selezioni accurate e alquanto invadenti per scegliere la moglie perfetta per l’attore di Hollywood.
L'ottava edizione è giunta al termine e stasera scopriremo chi sarà il vincitore tra i 4 finalisti dell'Isola dei Famosi 2011: Larte Pappalardo, Giorgia Palmas, Roberta Allegretti e Thyago Alves. Gli ascolti di quest'anno per il reality condotto da Simona Ventura non sono stati esaltanti come quelli dell'edizioni precedenti, a dirla tutta la partenza del programma è stata un vero e proprio flop e la sonora sconfitta nella sfida d'audience col Grande Fratello 11 ha costretto gli autori a cambiare il giorno della diretta. Col passare del tempo i telespettatori hanno iniziato ad affezionarsi ad alcuni naufraghi, per salvare gli ascolti gli autori hanno fatto sbarcare in Honduras la bellissima croata Nina Moric. Ma lo share si è risollevato grazie al boom d'ascolti per lo sbarco di Simona Ventura sull'Isola dei Famosi 2011, dopo di lei in Honduras ci sono finite altre due guest star. Prima fra tante polemiche è rimasto per una settimana a Cayo Paloma il principe Emanuele Filiberto, dopo di lui è andata in ‘vacanza' per due giorni Alba Parietti. Ora tutti siamo curiosi di sapere stasera chi sarà il vincitore di quest'ottava edizione del reality di RaiDue. Il pronostico è di quelli davvero difficili, tutti e 4 i naufraghi rimasti in gare hanno ottime possibilità di aggiudicarsi il montepremi di 200mila euro. Prima di lasciare l'Honduras Daniele Battaglia, l'inviato di questa edizione, ha fatto una sorpresa ai naufraghi. Per noi telespettatori la prima sorpresa della finale sarà scoprire il verdetto del televoto settimanale. I telespettatori dovranno decidere chi tra Giorgia Palmas, Roberta Allegratti e Thyago Alves sarà il primo eliminato della finale, Laerte sicuramente è sul podio perché la settimana scorsa ha vinto la prova immunità.
Stasera scopriremo chi sarà il vincitore dell’Isola dei Famosi 2011 tra Laerte Pappalardo, Thyago Alves, Giorgia Palmas e Roberta Allegretti.
È la tendenza del momento: dopo stagioni in cui le manicure erano elaborate e vistose, a tratti persino eccentriche, la nail art ritorna naturale e soft. Il trend che impazza sui social si chiama baby boomer e non è nient'altro che una french manicure in versione sfumata. Niente più linee nette e precise, la manicure più trendy è ombrè e delicata. È perfetta per un look sposa o per una nail art delicata e sobria: adatta sia per le più giovani che per le donne in carriera, questa manicure permette di avere mani sempre in perfetto ordine e curata, senza osare con look eccessivi. Se si scelgono gli smalti tradizionali è molto semplice anche da creare a casa propria, mentre se si punta sulla ricostruzione in gel conviene affidarsi a mani esperte. L'effetto finale della manicure, più o meno sobrio, cambierà a seconda della tonalità di smalto scelta. Abbinare un bianco gesso a un rosa baby renderà la manicure più vistosa e accesa, mentre l'abbinamento tra un panna o un bianco latte e uno smalto nude creerà un effetto più discreto. Ma come si fa la nail art baby boomer?
La baby boomer nail art è la manicure del momento: delicata, sobria e naturale, è facilissima da creare a casa tua per un effetto delicato ed elegante. Ecco tutti i passaggi per realizzarla e le idee da copiare.
L'equinozio d'autunno, che sancisce il passaggio astronomico e ufficiale dalla stagione estiva a quella autunnale, nel 2019 è caduto esattamente alle 9:50 di lunedì 23 settembre, dunque siamo appena entrati nel semestre “freddo” dell'anno. Non sono tuttavia le variazioni del meteo a determinare l'alternanza tra equinozi e solstizi – e dunque delle stagioni – , bensì il moto celeste della Terra attorno al Sole e l'inclinazione dell'asse sul quale ruota il nostro pianeta. Ecco cinque cose che devi assolutamente sapere sugli equinozi. Come indicato, l'equinozio d'autunno è il momento esatto in cui finisce l'estate e inizia la stagione autunnale. Il nome equinozio deriva dal latino “aequinoctium” e significa “notte uguale”; in parole semplici vuol dire che il giorno dura quanto la notte. In realtà non è esattamente così, poiché a causa della rifrazione della luce solare da parte dell'atmosfera terrestre, ci sarà sempre un leggero vantaggio delle ore di luce rispetto a quelle di buio. Quando si raggiungono gli equinozi d'autunno e di primavera (che si alternano ogni sei mesi) il Sole si trova allo zenit dell'equatore e i raggi solari arrivano perpendicolarmente all'asse della Terra. Durante gli equinozi il Sole sorge esattamente a Est e tramonta esattamente a Ovest. Poiché l'asse della Terra è inclinato, le stagioni tra emisfero settentrionale (boreale) e meridionale (australe) sono “opposte”; ciò significa che se da noi è appena iniziato l'autunno, nei Paesi dell'emisfero sud – come l'Australia o il Sud Africa – ha avuto inizio la primavera. La stessa cosa avviene con i solstizi d'estate e d'inverno, rispettivamente i giorni con più e meno luce dell'anno. Gli equinozi (e i solstizi) esistono proprio a causa dell'inclinazione dell'asse della Terra e del moto di rivoluzione che essa compie attorno al Sole. Questa inclinazione – di poco più di 23° – fu probabilmente causata dall'impatto di un gigantesco oggetto celeste durante la formazione nostro pianeta, miliardi di anni fa. Poiché la Terra ruota attorno al Sole e l'asse rimane sempre inclinato, ne consegue che Polo Nord e Polo Sud sono puntati alternativamente (per sei mesi) verso la stella. È il motivo per cui si alternano le stagioni. Non è la distanza dal Sole a determinare le temperature elevate dell'estate o quelle fredde dell'inverno, ma proprio l'inclinazione del pianeta. Basti pensare che la Terra si trova all'afelio (la massima distanza dal Sole, per via dell'orbita leggermente ellittica) all'inizio dell'estate, tra il 3 e il 7 luglio. Mentre l'equinozio di primavera cade tra il 19 e il 21 marzo, quello d'autunno arriva il 22 o il 23 di settembre. Il motivo del “ritardo” è dovuto al fatto che quando la Terra si trova all'afelio (152 milioni di chilometri di circa) è leggermente più lenta, e come indicato ciò si verifica in estate. Ne consegue così uno piccolo spostamento in avanti dell'arrivo dell'autunno rispetto a quello della primavera. Va inoltre considerato che un anno (un giro completo attorno al Sole) dura esattamente 365,25 giorni, mentre il nostro calendario – quello gregoriano – prevede solo 365 giorni. Quel quarto di giorno si accumula facendo slittare di 6 ore in 6 ore i solstizi e gli equinozi di anno in anno; al quarto slitterebbero di un giorno intero. Per “pareggiare” i conti è stato introdotto l'anno bisestile ogni quattro anni, che ha un giorno in più aggiunto nel mese più corto dell'anno (febbraio con 29 giorni anziché 28).
Alle 09:50 del 23 settembre si è verificato l’equinozio d’autunno del 2019, che ha determinato il passaggio dall’estate alla stagione autunnale. L’evento si alterna ogni sei mesi all’equinozio di primavera ed è caratterizzato dalla medesima durata tra giorno e notte, benché il primo abbia sempre un minimo vantaggio sulla seconda. Ecco cinque cose da sapere sull’equinozio d’autunno.
La raccolta di sacche di sangue non è ancora un’emergenza ma potrebbe diventarlo molto presto se chi dona non verrà messo nelle condizioni di poterlo fare in spazi e tempi più ampi. L’estate 2021 si è conclusa con un calo del 10% delle donazioni, dovuto all’organizzazione rallentata e contingentata della raccolta di sangue, per il Covid, all’insufficienza del personale medico e infermieristico preposto a ciò e anche alle fake news che disorientano i cittadini. Nel giugno e luglio 2021 il report dell’Avis, Associazione Volontari Italiani del Sangue, mostra come in tutta la nazione in media ci sia stato un calo delle donazioni pari al 10%. La sensibilità dei cittadini, però, non è cambiata su questo tema. A prendere un’altra strada è stata l’organizzazione del sistema sanitario che, a causa dell’emergenza Covid, ha dovuto programmare delle giornate in cui i donatori potessero cedere il proprio sangue, entrando nelle strutture poco alla volta, per poche ore al giorno. Inoltre, la necessità di medici e infermieri in corsia, nelle terapie intensive e negli hub vaccinali ha sottratto gran parte di quel personale sanitario che abitualmente collaborava con i centri di donazione e trasfusione. Chi soffre di più questo calo sono le regioni in cui ci sono più malati di talassemia: Sardegna, Campania e Calabria. A questi pazienti non è stato possibile effettuare la trasfusione di due sacche di sangue, di cui normalmente avrebbero bisogno. Ma anche loro si sono dovuti adattare alla necessità: una sola sacca, perché il resto del sangue veniva dedicato alle emergenze e alle attività ospedaliere riprese dopo il blocco Covid. Un danno ragionato? Non secondo il presidente nazionale di Avis, Gianpietro Briola, che a fanpage.it ha dichiarato: “È mancata totalmente una programmazione preventiva dell’aumento della raccolta di sangue”. Si poteva, dunque, prevedere che appena fosse finita la fase critica del Covid, le attività sanitarie avrebbero ripreso a pieno regime e con le stesse richieste di sempre di sacche ematiche negli ospedali. La Toscana, che normalmente è autosufficiente e addirittura in esubero a livello di sacche ematiche donate, ha sofferto lo stesso quest’anno. Nella regione, infatti, vengono effettuati anche molti trapianti e ogni diminuzione di sangue disponibile crea fortissimi disagi. Se i donatori ci sono ancora e a mancare è invece una migliore organizzazione di tempi e spazi preposti, a ciò non dovrebbe aggiungersi lo spazio, invece, che le fake news sono riuscite a trovare. Bufale, informazioni false e pericolose su donazioni e vaccini anti-Covid. Ognuna di esse lascia il dubbio, insinua spesso il sospetto che ciò che circola sul web senza un dato scientifico fondato, possa essere attendibile tanto quanto un’informazione istituzionale basata su argomentazioni precise. Famosa fu la bufala NoVax di Enrico Montesano. Secondo il comico i vaccinati non potevano donare il sangue che si sarebbe coagulato. “Si corre un rischio molto elevato a diffondere fake news. – ha commentato il presidente dell’Avis, Briola – Il dato certo è che non c’è alcuna correlazione tra la vaccinazione e il rischio della donazione per il donatore, o di trasfusione per il malato”.
Nel 2021 i dati pubblicati da Avis dimostrano che c’è stato un netto calo delle donazioni di sangue, pari ad almeno il 10% in meno rispetto all’anno scorso. I motivi secondo Gianpietro Briola, Presidente dell’Associazione, sono l’insufficienza del personale medico, i rallentamenti per il Covid e le bufale in circolazione su donazione e vaccini.
Era attesissimo da una parte cospicua dei cittadini, è online da poche ore e sta già attirando critiche: è il sito web dedicato al reddito di cittadinanza, creato dal Ministero del Lavoro e che però — dietro alla facciata frontale dedicata all'interazione con gli utenti — sembra nascondere un codice sorgente che poteva essere scritto meglio. La denuncia è partita da Matteo Flora, ricercatore informatico nel campo dell'analisi e della protezione dei dati che, a partire dalla messa online del portale, ne ha passato al setaccio il codice html — ovvero il linguaggio che spiega al browser degli utenti che si collegano cosa va visualizzato nella pagina, in quali proporzioni e con quali caratteri. La scoperta: all'interno del sito risiedono due errori che potrebbero far finire i dati dei cittadini che richiedono il sussidio dritti nelle mani di due multinazionali dell'hi tech: Google e Microsoft. Le sviste — racconta Matteo Flora sul suo blog — sono grossolane ma potenzialmente gravi, e riguardano due stratagemmi utilizzati dagli sviluppatori per rendere più accattivante ed efficiente la piattaforma: il primo è l'utilizzo di una famiglia di caratteri tipografici che fa parte della libreria di Google; il secondo è lo sfruttamento di un'infrastruttura cloud di Microsoft, probabilmente utilizzata per includere all'interno delle pagine filmati caricati ad alta qualità e da distribuire in modo veloce. Chiamare in causa questi due sottosistemi all'interno di una propria pagina non è una pratica inusuale, ma ha delle conseguenze: concede cioè alle società in questione alcuni dati personali di chi naviga sul sito, come indirizzo IP, dispositivo utilizzato, sistema operativo e altre informazioni che potrebbero consentire di identificare chi naviga in modo univoco; il tutto avviene inoltre senza che nell'informativa sulla privacy ci sia alcuna traccia.
Due stratagemmi utilizzati per rendere il sito più accattivante ed efficiente chiamano in causa servizi e contenuti delle due multinazionali, che in cambio hanno accesso ai dati degli utenti collegati senza che questi vengano avvisati. Difficile che le informazioni vengano sfruttate, ma l’errore si poteva evitare.
Solo una botta, niente di più per Francesco Guccini, il cantautore bolognese che ieri era in visita ad Auschwitz per visitare per la prima volta nella sua vita il campo di concentramento a cui ha dedicato una delle sue canzoni più note. Il cantautore, infatti, è salito sul treno della memoria alle 12.50 da Milano per percorrere il terreno del luogo cantato nella canzone che quest'anno compie 50 anni e che inizialmente fu incisa dall'Equipe 84 prima che Guccini la inserisse nel suo album ‘Folk beat n. 1', col titolo ‘La canzone del bambino nel vento (Auschwitz)'. Assieme a 420 ragazzi delle scuole medie e superiori e a monsignor Matteo Maria Zuppi, vescovo di Bologna, il cantante ha preso parte al viaggio organizzato da Cgil, Cisl e Uil Lombardia e sotto l’alto patronato della Presidenza della Repubblica. Oggi, però, il cantante ha avuto un piccolo incidente quando, riportano le cronache, si è fatto male a una spalla dopo essere scivolato su una mattonella sconnessa. Niente di grave per il cantautore che comunque è stato trasportato all'ospedale di Cracovia, città in cui fa base. ‘Ancora tuona il cannone, ancora non è contenta, di sangue la belva umana e ancora ci porta il vento'. Prima dell'incidente, però, Guccini ha voluto parlare con i ragazzi, non negandosi alle loro domande e curiosità e ripescando nella memoria anche il momento in cui scrisse ‘Auschwitz‘. Lo ha raccontato al Secolo XIX che riporta la testimonianza anche del perché ha aspettato tutto questo tempo: Questo è il momento giusto, anche se mi avrebbe fatto piacere andarci quando ero più giovane (…) Non è facile descrivere come nasce una canzone. Ho immaginato che fosse un bimbo a ricordare l’orrore.
Francesco Guccini a 50 anni dalla pubblicazione di ‘Auschwitz’ ha voluto visitare il campo di concentramento con il Vescovo di Bologna e centinaia di ragazzi. Durante la visita, però, iul cantautore bolognese è stato vittima di un piccolo incidente.
Nel 1994, come a dire una vita fa, Davide Toffolo era un disegnatore e fumettista emergente. Stava per pubblicare la sua prima opera importante (“Piera degli spiriti”, con testi di Giovanni Mattioli) e, su “Rumore”, la storia dei Cinque Allegri Ragazzi Morti, base di partenza per tutto l’immaginario del gruppo che aveva da poco messo in piedi assieme al batterista Luca Masseroni e al bassista Stefano Muzzin e per il quale, nel ruolo di cantante/chitarrista, aveva scritto un bel po’ di brani in buona parte raccolti nella cassetta “Mondo naïf”, sempre del 1994. L’anno dopo sarebbe toccato a un secondo nastro, “Allegro pogo morto” (con il bassista Paolo Conforto) e l’anno ancora dopo un terzo, “Si parte”. Il primo album, quello che ratificava l’ingresso in organico dell’ultimo e definitivo bassista, Enrico Molteni, arrivava invece solo nel 1997, ma ai tempi i Tre Allegri Ragazzi Morti erano già uno dei nomi più gettonati del circuito indipendente, con alle spalle una lunga serie di concerti e migliaia di cassette vendute. Di loro piaceva la freschezza, la formula punk-pop affine a quella dei Ramones e/o del beat ma con un pizzico di anni ‘90, i testi calati in un unico contesto adolescenziale, i disegni di Toffolo adottati al posto delle foto promozionali, le maschere da teschio perennemente indossate a coprire i volti, la doppia identità professionale del frenetico leader, la curiosa espressione – “bacini e rock’n’roll” – con cui salutavano il pubblico. Una perfetta band di culto, insomma. Da parecchio i Tre Allegri Ragazzi Morti sono cresciuti in ogni senso, anche se hanno fatto attenzione a non soffocare la curiosità e il candore dei primi giorni. Non c’è quindi tanto da stupirsi se gli eterni ragazzi, un po’ per spirito ludico e un po’ per non smentire di essere affetti dal complesso di Peter Pan, hanno deciso di riportare sui palchi solo il repertorio iniziale, per un tour all’insegna dell’amarcord che si snoderà attraverso la Penisola facendo per di più tappa nei locali dell’epoca (quelli che ancora esistono, ovviamente). Solo dieci concerti, partendo da Roma (mercoledì 9 aprile, Circolo degli Artisti) per chiudere nella Pordenone che al terzetto ha dato i natali (giovedì 24 aprile, Naonian City Hall): occasioni esclusive per godere o rigodere di brani come “Mai come voi”, “15 anni già”, “Come mi vuoi”, “Hollywood come Roma”, “Mondo naïf”, “Fortunello” o “Sono morto”, dove il concetto di intrattenimento pop è interpretato alla luce di un’attitudine giovane. “La musica che suoniamo, che ci piace definire semplicemente rock’n’roll”, mi spiegò Toffolo una quindicina di anni fa, “ha una connotazione atemporale. Nella concezione del gruppo c’è l’idea che il tempo sia in qualche modo fermo, e dunque il nostro lavoro sull’adolescenza non è basato sull’adolescenza di oggi, di ieri o magari di domani, ma sulla teoria di un’adolescenza occidentale che nella sostanza è uguale dall’epoca di Elvis Presley. Il nostro atteggiamento è comunque critico così come la nostra scrittura è metalinguistica: non ‘reale’, ma di meditazione sull’adolescenza”. Gli spettatori avranno inoltre l’opportunità di acquistare le ristampe in vinile a cura della Tannen, in preziose edizioni 180 gr. numerate a mano (rispettivamente cinquecento, cinquecento e trecento esemplari, comprese le piccole tirature speciali colorate), delle tre cassette: materiale che è naturalmente disponibile in Rete e che nel 2002 era stato raccolto nel CD “Le origini”, ma che può far piacere possedere in una ricca veste da feticisti… sperando magari che al banchetto sia disponibile pure la bellissima locandina del tour, omaggio alla (e non “plagio della”) inconfondibile copertina di “Goo” dei Sonic Youth.
D’accordo che i Tre Moschettieri erano in effetti quattro e i TARM no (benché da un paio d’anni, solo dal vivo, abbiano il loro D’Artagnan), ma il “Vent’anni dopo” è arrivato anche per loro. Valeva davvero la pena di approfondire.
Fabrizio Nicastro, dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), ha trovato la massa mancante dell'universo, cioè la materia visibile prevista dai calcoli di cui non c'era traccia in 10 miliardi di anni di storia e che va a completare un quadro finora in dubbio. La scoperta, che è stata pubblicata su Nature, è stata possibile grazie ai dati del telescopio Xmm-Newton dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa). Ma di cosa si tratta? La spiegazione. "Sappiamo ormai da decenni che il 30-40 percento dei barioni che ci aspettiamo di trovare nell’Universo locale sfuggono alle osservazioni. I barioni sono ciò che consideriamo materia ordinaria, vale a dire stelle, pianeti, gas, polveri e anche noi stessi. Teoria e osservazioni indirette di questa materia durante le prime fasi di vita dell’Universo, sono in grado di fornire sia stime di quantità, facendo emergere la considerevole porzione di materia mancante, sia una possibile soluzione a questo rompicapo" spiegano dall'INAF. Nello specifico, gli esperti ci spiegano che i barioni ‘sfuggenti' potrebbero trovarsi lungo filamenti di gas che collegano tra loro le galassie: "Tali filamenti sono formati principalmente da idrogeno ionizzato, e quindi sono molto deboli e difficili da osservare. Grazie all’avvento, circa 20 anni fa, degli osservatori spaziali ai raggi X in grado di effettuare misure spettroscopiche ad alta risoluzione, gli astronomi hanno potuto iniziare ad indagare questo mistero. Nonostante i numerosi sforzi, fino ad ora erano state realizzate rilevazioni non conclusive, con bassa significatività". Conclusioni. "Le nostre osservazioni, giunte dopo diciotto anni di incessanti tentativi da parte di diversi gruppi di ricerca nel mondo, hanno finalmente individuato la materia ordinaria mancante dell’Universo" afferma lo stesso Fabrizio Nicastro, ricercatore dell’INAF e primo autore dell’articolo. "La materia che abbiamo trovato è esattamente nella posizione e nella quantità predette dalla teoria, quindi possiamo dire di aver risolto uno dei più grandi misteri dell’astrofisica moderna: quella dei barioni mancanti".
Fabrizio Nicastro, dell’INAF, ha scoperto dove si trova la massa mancante che, secondo i calcoli, rendeva ‘incompleto’ l’Universo. Ecco di cosa si tratta e a cosa serve questa scoperta.
La sorella 13enne si suicidò, poiché vittima di bullismo: due mesi dopo la sorella maggiorenne si toglie la vita nella stessa maniera. Shannon Gallagher forse non ha retto il dolore legato alla perdita della sorella minore Erin, la quale il 27 ottobre scorso aveva segnalato, attraverso alcuni post messi online, di essere perseguitata da cyberbulli. Le due sorelle studiavano entrambi alla Finn Valley College a Stranorlar, in Irlanda.
La sorella minore, vittima di cyberbullismo, si è tolta la vita circa due mesi fa: questo è il motivo che ha spinto Shannon Gallagher a togliersi la vita.
“Ciao Matteo Salvini. Volevo dirti che se fai approdare Open Arms e sbarcare i detenuti, alle prossime elezioni ti voto”: è stata questa la proposta dell’attore e regista Valerio Mastandrea al ministro dell’Interno Matteo Salvini. Mastandrea è l’ennesimo volto noto che va ad aggiungersi al sempre più nutrito gruppo di personalità del mondo della musica e del cinema che si sono schierate al fianco della Ong spagnola Proctivia Open Arms, la cui nave versa ormai da giorni in una situazione di stallo, bloccata al largo di Lampedusa. “Ma non è troppo?” chiede al regista un utente via Twitter. Lui replica mantenendo lo stesso tono leggero: “Proviamole tutte”. Anche il cantante Achille Lauro si è schierato al fianco di Open Arms. L’autore di Rolls Royce ha pubblicato alcune storie su Instagram a supporto di Open Arms. Ha chiesto agli italiani di scavare nella memoria fino a ricordare quando, poco più di 50 anni fa, erano i nostri connazionali a emigrare all’estero alla ricerca di un futuro migliore. “È vergognoso lasciare morire così le persone” ha tuonato l’artista “Quello che sta succedendo non è solo ignorare la gente che ha un disperato bisogno di aiuto, quello che sta succedendo è essere complici di delitti. È un’umanità senza umanità”.
Valerio Mastandrea lancia una “sfida” al ministro dell’Interno Matteo Salvini. L’attore e regista si è schierato con Open Arms pur adottando una linea morbida nei confronti del ministro dell’Interno. “Falli sbarcare e ti voto” è la soluzione proposta sia Twitter. Mastandrea è solo l’ultimo volto noto a essersi schierato con Open Arms.
In Cornovaglia si nasconde un luogo di incantevole bellezza. Un luogo il cui nome richiama atmosfere epiche e fantasy, pur se immerso in una magica e misteriosa quiete. I Giardini Perduti di Heligan sono una delle attrazioni più incredibili da visitare nel cuore della campagna inglese. Qualcosa che va oltre ogni immaginazione più ardita, non tanto per la sua estensione e per il meraviglioso spettacolo naturale. Quanto per il suo passato ricco di gloria, una gloria decaduta nel tempo e oggi riportata al suo massimo splendore. Camminando per questi verdi prati non si ha solo la possibilità di respirare il profumo intenso delle miriadi di fiori, ma si assiste a qualcosa di più: uno stretto legame tra l'imperscrutabile forza vitale della natura, e la volenterosa opera umana capace di far rinascere un luogo il cui ricordo si era smarrito nell'oscurità della guerra. La storia dei giardini di Heligan si perde in secoli addietro, quando la prima residenza che ne porta il nome viene costruita sul territorio che conosciamo oggi nel XII secolo. In lingua cornica la parola heligan vuol dire salice piangente. Solo una delle tante piante che avrebbero poi ornato il celebre giardino. Ma bisogna aspettare centinaia di anni prima che quest'ultimo cominci a vedere la luce. Nel 1569 il maniero viene acquistato da Sampson Tremayne, esponente di una famiglia nobiliare il cui nome resterà indissolubilmente legato a quelle terre. Ma fu solo due secoli dopo che il giardino cominciò a prendere vita grazie a Henry Hawkins Tremayne. Questi comincerà a sviluppare i Northern Garden, la Melon Yard e i Flower Gardens, tutti circondati da una vasta piantagione di alberi che ne delimitavano i confini. I discendenti di Henry Hawkins continuarono a sviluppare il giardino con aggiunte significative. Tra il 1829 e il 1907 vennero creati un giardino all'italiana, uno giapponese, un'enorme piantagione di rododendri e camelie, e un bosco di felci conosciuto come la Giungla. Tra tutte queste creazioni, una spicca per la sua unicità: in inglese la chiamano "pineapple pit", ed è un metodo straordinario creato nell'era vittoriana per coltivare le ananas in una serra anche con le temperature fredde tipiche dell'Inghilterra. Un sistema che richiede una manutenzione talmente dispendiosa che si capì ben presto che importare i frutti tropicali da oltreoceano sarebbe stato più conveniente. Il metodo di coltivazione fu ben presto abbandonato, ed è per questo motivo che oggi la pineapple pit dei giardini di Heligan è l'unica rimasta in tutta l'Europa. L'arrivo della Prima Guerra Mondiale segnò l'inizio della decadenza per i giardini. I giardinieri vennero chiamati alle armi e solo pochi fecero ritorno a casa vivi. La tenuta fu poi requisita dal Dipartimento di Guerra e usata come ospedale da campo. Dopo la guerra Jack Tremayne, l'ultimo erede maschio diretto della famiglia, si trasferì in Italia e la villa fu venduta. Questa venne poi espropriata dall'esercito americano e utilizzata come alloggio per le truppe durante la Seconda Guerra Mondiale. Dopo anni l'intero giardino era andato in rovina, e boscaglia ed erbacce avevano ormai coperto quello che un tempo era stato un rigoglioso parco di 100 acri. Nel 1990 il giardino fu riscoperto grazie a una visita organizzata da uno degli eredi della famiglia Tremayne, John Willis. Questi vi si recò con il produttore discografico Tim Willis: entrambi rimasero folgorati da quello che sembrava l'ingresso a un mondo dimenticato. I due fecero partire l'anno dopo un grandioso progetto di restauro che si compì nel giro di un anno: per Pasqua 1992 i giardini perduti erano di nuovo aperti al pubblico. L'evento ebbe risonanza mondiale. La BBC seguì i lavori di ristrutturazione e li raccontò in un lungo documentario di un'ora. Mentre il Times descrisse l'opera come "il progetto di restauro del secolo". Il giardino continuò a crescere e a migliorarsi nel corso degli anni, mentre continuava a vincere premi e a vedere pubblicazioni che lo riguardavano. Oggi il parco copre un'area di 80 acri, ed è in continua fase di sviluppo, che mira ad espandersi negli anni successivi per oltre 300 acri. L'intero progetto ha dato lavoro a migliaia di persone e ha rilanciato il turismo della zona. Tutte i giardini originali creati dai Teyman sono ritornati al loro antico splendore. Il bosco di rododendri e camelie è diventato un Patrimonio Nazionale. Naturalmente non mancano spettacolari aggiunte: tra queste due sculture in erba conosciute come la Testa Gigante e la Ragazza di Fango. La Giungla continua ad arricchirsi di piante tropicali, tanto da aver creato un microclima interno più caldo di 5 gradi rispetto ai Northern Gardens. Naturalmente in condizioni del genere la vita animale cresce e prospera: quella d'allevamento, grazie all'apicoltura e ai pascoli; e quella selvaggia, rappresentata da volpi e predatori alati.
Una vacanza nel Regno Unito può essere arricchita dalla scoperta di un luogo magico ed epico: The Lost Gardens of Heligan è un parco di 80 acri nel cuore della Cornovaglia. Una gemma nascosta, scoperta dopo decenni di abbandono e riportata al suo antico splendore secolare.
"Una metropolitana vuol dire anche stazioni: perché limitarsi a soluzioni puramente ingegneristiche e non trasformare questi luoghi in oggetti architettonici di pregio, con sistemazioni urbane di qualità e che invoglino a usare sempre di più il mezzo pubblico su ferro eliminando il profilo dimesso, punitivo che spesso comunicano tunnel, scale mobili e piattaforme? Perché non arricchire di valori estetici un grande servizio pubblico, coniugando funzionalità e cordialità?", queste sono state le domande poste all'avvio del progetto di realizzazione delle Stazioni dell'arte per la Linea 1 della metropolitana di Napoli. In questi anni le risposte sono state varie e positive: il progetto ha avvicinato l'utenza all'arte contemporanea, favorendone sia conoscenza che diffusione; ha favorito l'utilizzo della metropolitana e di conseguenza, vi è una significativa riduzione del traffico di superficie e dell'inquinamento atmosferico; le aree urbane servite dalle stazioni dell'arte sono state sensibilmente riqualificate. E non dimentichiamo che Napoli ha ottenuto un ottimo ritorno d'immagine ad esempio con la Stazione di Toledo eletta la stazione metropolitana più bella del mondo. var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 1023) { document.getElementById('widget-banner-6').id = 'div-banner-2'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-2"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-6').style.display = 'none'; } Il 2 dicembre si aggiungerà un nuovo tassello a quest'enorme progetto urbano: apre la Stazione di Piazza Garibaldi. Nell'area, uno spazio di 400 metri per 160, si concentrano cinque stazioni: quella ferroviaria, due linee della metropolitana, la circumvesuviana e la futura stazione dell'Alta Velocità. All'esterno, c'è uno degli snodi principali per i mezzi pubblici. Il restyling ha puntato sulla costruzione di un «salotto alle porte della città» su due livelli: una galleria di collegamento tra la città superiore e il nodo di interscambio inferiore, illuminata con luce naturale, con centri commerciali, negozi, bar, ristoranti, e circondata da alberi metallici. Leggi anche S/WATCH ME - Al PL-Art il trentennale La Piazza è ripartita in una parte aperta e una parte protetta: nella parte nord uno spazio aperto costituito dai giardini, dalle aree di gioco e di riposo, dalla Piazza della Stazione Centrale; nella parte sud la stazione della della metropolitana si riconnette ad una galleria commerciale, uno spazio urbano ipogeo protetto da una grande copertura che ripara una Piazza sotterranea, dove il traffico pedonale mescola utenze di varia provenienza e destinazione. La copertura è una vasta superficie prismatica composta da diversi tipi di metallo perforato con differente densità e permeabilità all'acqua e alla luce. 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Per l'architetto, che ha tra i progetti in corso la realizzazione dell'enorme università di Seul, la ristrutturazione del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, della Biblioteca François Mitterrand di Parigi, del Velodromo e piscina olimpica di Berlino: "La vera finalità dell'architetto è scuotere la percezione di chi guarda. E' proprio lì nell'emozione che suscita una struttura che l'architettura diventa di tutti". (Immagini © DPA/ADAGP) Continua a leggere su Fanpage.it var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; document.getElementById('widget-banner-9').id = 'div-banner-6'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-6"); }); }); News 519 CONDIVISIONI commenta condividi chiudi Il 2 dicembre si aggiungerà un nuovo tassello a quest'enorme progetto urbano: apre la Stazione di Piazza Garibaldi. Nell'area, uno spazio di 400 metri per 160, si concentrano cinque stazioni: quella ferroviaria, due linee della metropolitana, la circumvesuviana e la futura stazione dell'Alta Velocità. All'esterno, c'è uno degli snodi principali per i mezzi pubblici. Il restyling ha puntato sulla costruzione di un «salotto alle porte della città» su due livelli: una galleria di collegamento tra la città superiore e il nodo di interscambio inferiore, illuminata con luce naturale, con centri commerciali, negozi, bar, ristoranti, e circondata da alberi metallici. La Piazza è ripartita in una parte aperta e una parte protetta: nella parte nord uno spazio aperto costituito dai giardini, dalle aree di gioco e di riposo, dalla Piazza della Stazione Centrale; nella parte sud la stazione della della metropolitana si riconnette ad una galleria commerciale, uno spazio urbano ipogeo protetto da una grande copertura che ripara una Piazza sotterranea, dove il traffico pedonale mescola utenze di varia provenienza e destinazione. La copertura è una vasta superficie prismatica composta da diversi tipi di metallo perforato con differente densità e permeabilità all'acqua e alla luce. Composta da una serie di otto alberi metallici, in semplici variazioni di tre modelli, crea un quadro simile a grappoli nodosi e flessibili. La next station è stata progettata dall'architetto e urbanista francese Dominique Perrault. 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Il progetto per la nuova stazione della Linea 1, firmata Dominique Perrault, nasce per fare dell’abbandonata Piazza Garibaldi l’area principale di transito cittadino, il nuovo centro di Napoli. La sfida più insidiosa presto diverrà realtà.
La notizia non era ancora stata data ma era praticamente scontato che sarebbe successo: dopo Facebook, anche Google ha dovuto annullare la sua più importante conferenza dell'anno a causa del coronavirus. Il Google I/O è un ritrovo a cadenza annuale tradizionalmente dedicato agli sviluppatori, ma al contempo è anche una importante vetrina mediatica per la casa di Mountain View: quast'anno il suo svolgimento era previsto per il 12, 13 e 14 maggio, ma a quanto pare non si terrà più — almeno non nella sua forma classica. L'annuncio è arrivato dai canali social dell'azienda e ricalca quello effettuato da Facebook soltanto pochi giorni fa: "a causa delle preoccupazioni suscitate dal coronavirus abbiamo deciso di annullare l'evento faccia a faccia previsto allo Shoreline Amphitheatre. Ci rattrista dover rinunciare a un'occasione per riunire la nostra comunità di sviluppatori, ma la vostra salute è una priorità". Soltanto pochi giorni fa la casa di Mountain View in effetti aveva dovuto fare la stessa cosa con un altro evento di minore importanza, ma l'ingresso del coronavirus nei confini statunitensi ha evidentemente fatto propendere l'azienda per un approccio ancora più prudente nei confronti dell'epidemia. La stessa cosa del resto è successa per eventi ancora più importanti: è il caso del Mobile World Congress di Barcellona, che avrebbe dovuto riunire quasi tutte le aziende tecnologiche più importanti del pianeta e che è stato annullato del tutto con meno di due settimane di anticipo dall'apertura prevista. Facebook ha già annullato giorni fa la sua conferenza prevista anch'essa per il mese di maggio, e a questo punto potrebbe arrivare da un momento all'altro un annuncio di Microsoft sulla sua conferenza Build, che dovrebbe tenersi alla fine dello stesso mese.
Il Google I/O, importante ritrovo dedicato agli sviluppatori e al contempo è anche una importante vetrina mediatica per la casa di Mountain View, quest’anno non si terrà. Lo ha annunciato l’azienda attraverso i suoi canali social. Al suo posto saranno probabilmente organizzati workshop, attività e annunci in streaming.
Le nozze di Laura Chiatti e Marco Bocci sarebbero sempre più vicine. I due attori umbri dovrebbero pronunciare il fatidico sì il 4 luglio, una data che è stata data per certa da numerosi settimanali e trasmissioni di gossip, così com’è stata data per certa anche la gravidanza di Laura che sarebbe in attesa del suo primo figlio. Secondo le ultime notizie trapelate sull’evento, Marco si starebbe apprestando a sorprendere la sua bella compagna con effetti speciali. L’attore di Squadra Antimafia, infatti, avrebbe “ingaggiato” un’allegra combriccola di amici perché gli facciano da spalla per organizzare una sorpresa alla sua Laura. La notte prima delle nozze, e quindi questa sera, Marco dovrebbe presentarsi sotto il balcone della Chiatti per la tradizionale “serenata”. Insieme ai suoi amici, Bocci canterà l’amore per Laura stando sotto il balcone della casa di Magione, l’appartamento nel quale Laura risiede al momento. All’attrice, saranno dedicate le canzoni della tradizione romantica italiana.
Sarebbe tutto pronto per le nozze di Laura Chiatti e Marco Bocci. E mentre la sposa festeggia l’ultima serata da single, lo sposo si prepara a farle una romantica serenata.
Destino incrociato per Zinedine Zidane, Massimiliano Allegri e Antonio Conte. Le scelte dei tre allenatori sembrano essere legate in un vero e proprio puzzle della panchina che si sta a poco a poco componendo nelle ultime ore. La decisione del francese di lasciare il Real Madrid potrebbe aver cambiato ulteriormente uno scenario che è in via di definizione: Allegri che resta sempre vicinissimo alla Juventus, viene considerato la prima scelta di Florentino Perez, che però ha altre due carte da giocare, ovvero la soluzione interna Raul e la pista Conte con quest'ultimo che piace molto anche al Tottenham. Quello che è certo è che al momento il tecnico dal cui futuro dipendono anche le sorti degli altri, è Massimiliano Allegri. Ecco la situazione. Zinedine Zidane ha comunicato a spogliatoio e dirigenza di voler lasciare il Real Madrid. Quale sarà la sua prossima squadra? La suggestione Juventus, al contrario di quanto ipotizzato settimane fa, resta sullo sfondo e sembra dipendere dalle decisioni di Allegri (al netto delle indiscrezioni su possibili incontri tra emissari bianconeri) che negli ultimi giorni ha avuto contatti sempre più frequenti con i vertici di Madama. Quest'ultimo viene considerato l'unica vera alternativa in caso di addio a Pirlo. Al momento per il futuro di Zizou sembra essere calda anche l'ipotesi di un periodo di stop, o di un anno sabbatico con la prospettiva di un impiego sulla panchina della Francia post-Europeo.
Dopo la decisione di Zidane di lasciare il Real Madrid, Florentino Perez considera Allegri la sua prima scelta. Il tecnico toscano, che ha ricevuto anche un’offerta importante dall’Inter, è vicinissimo alla Juventus. È lui dunque la prima tessera di un vero e proprio effetto domino delle panchine.
Quest'anno i beauty look del Festival di Sanremo lasciano un po' a desiderare: nessun make up degno di nota e nessuno styling capelli davvero esemplare. Se I look più belli sono stati finora quelli delle ospiti come Conchita Wurst, Charlize Theron e Vittoria Puccini; sembra invece che per i look di vallette e cantanti gli hair stylist dietro le quinte si concentrino principalmente su look mossi, creando onde più o meno morbide, focalizzandosi solo sulle punte o su tutta la chioma delle cantanti. In fatto di capelli, la 65 edizione della kermesse canora non ha ancora messo in mostra hair style particolari e originali: la più versatile è stata finora Arisa, che graize al suo pixie cut ha potuto sfoggiare diversi look, da quelli più sbarazzini a quelli più ordinati à la garçonne. Le altre vallette invece, Emma e Rocío sono apparse sul palco dell'Ariston con dei look piuttosto discutibili. La modella in particolare, non è stata per niente valorizzata: se la prima sera i suoi capelli erano acconciati con un severo raccolto dietro la nuca, che durante la seconda serata è stato visto su Emma, durante la terza serata i suoi capelli erano raccolti in una coda di cavallo mossa e poco ordinata, che non si abbinava per nulla all'abito elegante e sofisticato che indossava. Look flop anche per Emma che in due serate su tre ha scelto capelli mossi, mentre lo chignon severo e rigoroso donava al look un mood troppo austero.
I look capelli visti sul palco dell’Ariston per il momento non si sono di certo distinti per originalità e bellezza: padroneggiano lo styling mosso, i look banali e i raccolti voluminosi. Ecco tutti i flop del Festival di Sanremo.
“Tu mi sa la porta non la vedi. Non sei un bomber.” Con queste parole Pietro Titone punzecchia Davide Baroncino, alludendo alla possibilità che Rosa Baiano esca prima che Davide riesca a concluderci qualcosa. Dal canto suo Davide sembra divertito, risponde che potrà dire di averci provato, e Pietro continua: “vabbè ma tanto ti aspetta fuori”. Pochi secondi e parte la seconda serie di risate. Il baroncino a quel punto va scherzosamente a cercare conforto nel letto dei suoi due amici Pietro e Ferdinando. I tre continuano a ridacchiare ancora un po’, ma Ferdinando capisce che forse Davide ha bisogno anche di qualche parola seria, e gli consiglia di dire a Rosa di svegliarsi, per tagliare la testa al toro ed evitare l’uscita prematura. Pietro replica che il pubblico del Grande Fratello 11 si accorgerebbe del cambiamento repentino, e non approverebbe, ritenendolo sospetto, costruito, e in definitiva poco sincero. Davide sembra concordare con Pietro, e lascia intendere con le chiederebbe mai una cosa del genere. Nel pieno di una commovente solidarietà quasi fraterna, lo stesso Pietro pronostica semmai un ripiego su Sheila. Pochi secondi ancora di risate mal trattenute. Tra amici si cerca insomma di sdrammatizzare, ma non appena cala qualche attimo di silenzio in più, le telecamere ad infrarossi colgono gesti di chiara preoccupazione sul volto di Davide, che si passa le mani sul viso, e si stropiccia gli occhi, pensieroso. Ci penserà ancora una volta Pietro a riportare il discorso in superficie, compatendo l’amico per la costipazione dei suoi ormoni. Davide stavolta conferma a malincuore, ma con la voce di chi pensa: “oh, finalmente qualcuno che mi capisce”. divertitevi a scovare le espressioni dei protagonisti nel video gf11 che vi proponiamo. CHI VUOI ELIMINARE TRA CRISTINA, CLIVIO E ROSA? CLICCA QUI PER VOTARE
Pietro e Ferdinando prendono in giro Davide riguardo l’uscita possibile di Rosa dal programma. Davide sta allo scherzo, ma a tratti si dimostra davvero in pensiero.
Una mano non è solo un gruppo di cinque dita tenute insieme da una struttura scheletrica e coperte da un po’ di epidermide. E’ un arto di straordinaria complessità che non ha uguali nel mondo animale. Il suo pollice opponibile, capace di muoversi indipendentemente dalle altre dita e cooperare con esse nell’apparentemente semplice azione di afferrare un oggetto, ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’intelligenza umana. Perciò, la perdita di una mano o dell’avambraccio è un evento fortemente limitante; la tecnologia moderna sta mettendo a punto protesi sempre più avanzate che permettano di sostituire degnamente l’arto amputato. Christian Cipriani, giovane ricercatore della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, sta portando avanti un progetto di frontiera, MY-HAND, che ha ricevuto un importante finanziamento dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca nell’ambito del programma “Futuro in Ricerca”. “La Scuola Sant’Anna di Pisa e in particolare l’Istituto di Bio-Robotica si occupa dello studio e sviluppo di mani robotiche artificiali e di protesi di mano innovative dal 1999”, spiega il dottor Cipriani, intervistato da Fanpage. “Inizialmente, era l’INAIL a finanziare un piccolo laboratorio congiunto coordinato dalla professor Carrozza; dopo alcuni anni, dai primi anni 2000, sono stati fondi europei competitivi a finanziare queste ricerche a Pisa. In particolare sono i progetti CYBERHAND (2002-2005), NEUROBOTICS (2003-2008) coordinati dal professor Dario della Scuola Sant’Anna e SMARTHAND (2006-2010) coordinato dall’Università di Lund. Il mio progetto di ricerca si inserisce in questo contesto e a differenza degli altri, rappresenta il primo significativo finanziamento da parte del Ministero della Ricerca”. Un risultato importante soprattutto perché ottenuto da un ricercatore giovane, che sta facendo fare importanti passi in avanti nella ricerca in questo settore. “L’obiettivo del progetto è lo stesso, da tempo perseguito alla Scuola: realizzare una protesi di mano controllabile intuitivamente e in grado di restituire stimoli sensoriali alla persona; in altre parole, una mano in grado di trasformare l’intenzione dell’amputato in azione della mano robotica, e allo stesso tempo, l’interazione della mano con il mondo in percezione per la persona. L’obiettivo è consentire un controllo intuitivo e capacità manipolative, utilizzando delle interfacce non-invasive, indossabili. La novità del progetto sta proprio nell’idea di controllo: si vuole unire ai segnali mioelettrici (i segnali elettrici che naturalmente scorrono nei muscoli quando compiamo un movimento) informazioni inerziali del braccio, di modo da compensare gli effetti negativi del peso e dell’inerzia della protesi in movimento. A questo concetto di controllo, di cui detieniamo un brevetto, integreremo feedback vibrotattile collegato ai sensori artificiali sulla protesi robotica: ogni volta che l’amputato toccherà qualcosa, sentirà una piccola vibrazione sul moncone”. La differenza, insomma, non solo si vede, ma si sente. Infatti, spiega Cipriani, “le mani artificiali tradizionali e in commercio si differenziano molto da questo concetto, sia perché sono semplici pinze e quindi, con una destrezza molto limitata, sia perché non sono controllate naturalmente, e perché non restituiscono all’amputato nessuno stimolo di feedback sensoriale”. Per la precisione, le protesi attualmente in commercio si dividono in cinematiche, cosmetiche e mioelettriche. “Le protesi cosmetiche sono semplici rimpiazzi estetici, che possono essere usate a supporto dell’altra mano (sia naturale che artificiale). Le protesi cinematiche sono costituite da una pinza o un uncino, il quale è movimentato da un cavo inguainato (il funzionamento è simile al freno della bicicletta) che è connesso a una parte del corpo libera di muoversi (solitamente si utilizza l’abduzione/adduzione della scapola per aprire chiudere un uncino). Le protesi mioelettriche, sono semplici mani robotiche ad 1-2 gradi di libertà, controllate dai segnali mioelettrici: solitamente, se l’amputazione è transradiale (sotto il gomito) la contrazione dei flessori e degli estensori del polso è utilizzata per controllare la chiusura o apertura della mano. Questo tipo di controllo non è sempre intuitivo, e inoltre non esiste feedback sensoriale (se non quello del rumore del motore mentre si chiude). Tra le possibilità di controllo avanzate, la ricerca internazionale si sta orientando verso soluzioni invasive, ovvero che prevedono operazioni chirurgiche, onde ottimizzare l’accoppiamento tra il sistema nervoso (dove risiede l’intenzione) e la protesi”. “Questo progetto dura tre anni. Se sapremo sfruttare appieno l’occasione che ci viene data, possiamo costruire con le nostre ‘mani’ il nostro futuro.” Christian Cipriani Imitare il movimento della mano umana, infatti, non è una cosa semplice. “La mano umana è movimentata da 38 muscoli, e contiene circa 20 mila mecarecettori (sensori)”, specifica il dottor Cipriani. “E’ evidente che qualunque ritrovato tecnologico difficilmente permetterà di ricostruire la complessità che madre natura ci ha dato. Tuttavia, a mio avviso, non è importante replicare in tutto e per tutto le caratteristiche della mano; ciò che conta è replicare le funzionalità, ovvero le capacità di compiere quelle azioni che sono necessarie nella vita quotidiana (afferrare oggetti, usare le dita, e perché no, gesticolare). Se noi ingegneri riusciamo a far questo con 3-4 motori, e un’architettura intelligente, l’obiettivo è raggiunto”. E’ a questo che lavorano i ricercatori del Sant’Anna di Pisa impegnati nel progetto MY-HAND: “Cercheremo di realizzare una protesi più funzionale (ovvero dotata di più movimenti) che l’amputato transradiale potrà controllare in maniera intuitiva: tutto questo senza ricorrere a metodi invasivi, ma cercando di rendere più intelligente l’interfaccia e gli algoritmi di controllo”. Le tempistiche? Cipriani è ottimista: “I progetti FIRB (Futuro in Ricerca) sono per loro natura ambiziosi: noi vogliamo rivoluzionare il settore delle protesi, realizzando dei prototipi avanzati, che possano essere il più velocemente possibile trasferiti al mercato. Le pubblicazioni scientifiche sono importanti, ma con questo progetto puntiamo principalmente a realizzare brevetti e generare economia”.
Fanpage intervista Christian Cipriani, ricercatore alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che con il progetto MY-HAND – finanziato dal Ministero della Ricerca – mira a realizzare una protesi artificiale capace di imitare le funzionalità della mano umana.
Val Kilmer torna a parlare dopo aver combattuto e vinto la battaglia contro un cancro alla gola. Intervistato da "The Hollywood Reporter", l'attore oggi 57enne, apre le porte della sua casa di Brentwood per presentare la sua famiglia, Mercedes e Jack, rispettivamente 26 e 22 anni, nati dal rapporto con la sua ex moglie, l'attrice Joanne Whalley. È stato uno degli attori più belli e richiesti della sua generazione. Negli anni '80 e '90 è stato protagonista di grandi successi di botteghino, come "Top Gun", "The Doors" nell'iconico ruolo di Jim Morrison, "Batman Forever", sequel non indimenticabile diretto da Joel Schumacher. Nell'intervista racconta che la sua battaglia lo ha costretto a una lunga pausa, lo ha cambiato nel fisico e soprattutto nella voce, ridotta a qualcsoa di gracchiante e che lo ha portato a corto di fiato. Val Kilmer ha avuto il tempo di riconsiderare molti aspetti della sua vita, che prima non aveva mia preso in considerazione. La fama è un pasticcio, un imbroglio. Si viene trattati in modo diverso, ma nulla di tutto questo ha a che fare con quello che sei veramente. Poi parla dei suoi figli. Di Jack, che ha preso l'espressione di suo padre e che sta studiando recitazione, "è un dilettante pieno di esperienza", dice. Di Mercedes, sguardo da ‘femme fatale', dice che sa i genitori che ha alle spalle, "non può non ricordarsi". Jack, che ha ereditato il broncio arlecchino di suo padre, dice recitazione gli permette di provare "un po ‘di tutto, come un dilettante esperienziale." Mercedes, con una faccia degna di una femme fatale, dice che "non può ricordarsi di non essere a conoscenza" della fama dei suoi genitori. "Si trattava di navigazione come gli altri ci percepiscono piuttosto che qualsiasi tipo di resa dei conti." Dopo la diagnosi, Mercedes è stata coinvolta in un incidente in macchina, qualcosa di spaventoso che l'ha costretta all'ospedale per lungo tempo. Val Kilmer ha raccontato che, curiosamente, i due hanno condiviso lo stesso ospedale per lungo tempo: "Ci siamo conosciuti di più". La carriera di Val Kilmer ha subito una brusca frenata ma adesso si sente pronto a ripartire. Nell'intervista scherza e torna alle ambizioni di quando era ragazzo.
L’attore torna a parlare dopo aver sconfitto un cancro alla gola che lo ha costretto a frenare la carriera: “Ho imparato a conoscere meglio i miei figli”.
Ora è ufficiale: come già era facile da immaginare, l’Eurovision Song Contest 2020 è stato cancellato a causa dell'emergenza Coronavirus. Previsto a Rotterdam a maggio, è stato annullato del tutto e non rinviato: dunque, non sarà possibile per Diodato rappresentare l'Italia dopo la vittoria a Sanremo 2020. Il cantante ha commentato la decisione con un post, ammettendo il suo rammarico ma al contempo riconoscendo consapevolmente come la decisione fosse inevitabile. Mi dispiace tanto per la cancellazione dell’Eurovision, per il lavoro portato avanti in queste settimane da Carosello Records e Rai 1, per tutte le belle idee che stavamo realizzando. Ma viviamo in un periodo drammatico e di grandissima difficoltà. E sono convinto la priorità debba essere quella di tutelare la salute di tutti i cittadini. Solo quando tutti supereremo questo momento buio potremo tornare a vivere con la giusta leggerezza e gioia un evento di tale condivisione. "È con enorme dispiacere che siamo costretti ad annunciarvi la cancellazione dell'Eurovision Song Contest 2020 previsto a Rotterdam", è la dichiarazione che si legge nella nota stampa rilasciata dal concorso. Purtroppo non è stato possibile far slittare le date o trovare altre strade per mettere comunque in scena lo spettacolo: "Nelle scorse settimane abbiamo esplorato molte alternative per permettere lo svolgimento della rassegna. L'incertezza creata dalla diffusione del COVID-19 in tutta Europa e le restrizioni messe in essere dai governi delle emittenti partecipanti e dalle autorità dei paesi Bassi ha costretto l'EBU a prendere questa decisione difficile di non continuare come previsto". Intanto, Diodato si è reso protagonista di un momento molto toccante per il pubblico italiano alle prese con la pandemia e l'isolamento. Nella puntata di Che tempo che fa di domenica 15 marzo, in uno studio totalmente vuoto, si è esibito con una grandiosa e commovente esecuzione di "La cura" di Franco Battiato.
Il cantante vincitore del Festival di Sanremo commenta la decisione di cancellare l’Eurovision Song Contest 2020, in cui avrebbe dovuto rappresentare l’Italia. Diodato esprime rammarico riconoscendo però l’inevitabilità della scelta: “Spiace per il tanto lavoro fatto, ma viviamo in un periodo drammatico”.
Carrè o non carrè, twerking o meno, vendite o scandali, Miley Cyrus fa comunque parlare di sé e il suo profilo Twitter diventa fonte di news sulla popstar più amata (e odiata) dell'anno. Stando alle prime pagine dei giornali o alle classifiche di vendite e popolarità la Cyrus è senza dubbio la regina del 2013 come ha confermato anche MTV pochi giorni fa, incoronandola Regina del Pop mondiale. Sulla sua popolarità non c'è nulla da dire, e la cantante è riuscita a fare del suo corpo l'arma migliore del marketing, come dimostra anche il fatto che il video di "Wrecking Ball", in cui dondola nuda appesa a una palla da demolizione, è il video più popolare dell'anno su VEVO. Ma la Cyrus non ha bisogno di twittare, ballare o cantare (che pure dovrebbe essere il suo lavoro principale) per far parlare di sé. Ieri la giovane star, infatti, si disperava perché avrebbe dovuto lasciare a casa i sui amati cani in vista della partenza per Minneapolis per il suo "Bangerz Tour" (cominciato ieri a Saint Paul), con cui porterà in giro per il mondo il suo ultimo album. Per condividere coi suoi fan il momento triste, la cantante ha postato una foto in cui bacia sulla bocca il suo cane accompagnandola con il post "Non voglio lasciare i miei bambini". Subito l'attacco in prima pagina sul Daily, che ha disapprovato l'intimità del momento e ha definito il bacio "antigienico" piuttosto che tenero. Subito dopo, poi, la cantante ha postato un'immagine che la riprende sulla pista d'atterraggio appena sbarcata in una Minneapolis innevata, appunto.
La regina del pop di questo 2013 sbarca a Minneapolis per la partenza del suo tour ma la difficoltà più grande, scrive su Twitter è una sola, i suo cani. E così la cantante posta una foto mentre lo bacia sul muso.
Terza video chiamata tra Eitan e gli zii paterni. Il piccolo, unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, è stato rapito l'11 settembre scorso dal nonno materno. L'uomo è partito insieme al nipote con un aereo privato dalla Svizzera per arrivare in Israele. Da allora Shmuel Peleg è indagato per sequestro di persona aggravata insieme alla nonna Esther Cohen. La battaglia legale raggiungerà l'apice il 29 settembre quando si svolgerà l'udienza per il rientro in Italia. Intanto, probabilmente domenica, la zia Aya Biran potrebbe incontrare il piccolo in Israele. Il colloquio telefonico, secondo quanto riporta il quotidiano "La Repubblica", si è svolto venerdì sera. Il bambino si troverebbe a casa del nonno a Petah Tivka, vicino a Tel Aviv. A organizzare le videochiamate è lo zio materno e fratello della mamma di Eitan. Il piccolo si sarebbe mostrato felice: "Ci ha fatto vedere i pacchi con i regali che gli sono arrivati erano tutti sul tavolo. Eitan, come tutti i bambini, era contento all'idea di scartare quei regali".
Nella serata di ieri, venerdì 17 settembre, si è svolta la terza chiamata tra Eitan e gli zii paterni. Il piccolo è sembrato felice e ha aperto i regali che gli sono arrivati nelle ultime settimane. Domani, probabilmente, la zia paterna arriverà in Israele e nei prossimi giorni incontrerà il nipote.
Pasqua, nella tradizione della cucina napoletana, fa rima con casatiello. Provolone, salame, pecorino e pepe nero, sono solo alcuni dei numerosi ingredienti del casatiello, che rendono questa pizza rustica un piatto tipico delle festività pasquali, immancabile sulla tavola dei partenopei sia a pranzo il sabato precedente la Risurrezione di Gesù sia il Lunedì dell'Angelo per picnic e gite fuori porta. Spesso lo si confonde con il tortano, altro rustico pasquale molto amato nella città all'ombra del Vesuvio. C'è, addirittura, chi utilizza questi due termini come sinonimi, per indicare la stessa prelibata pietanza. In verità, ci sono delle differenze sostanziali tra le due preparazioni da tenere sempre presenti. Entrambe queste ricette affondano le radici in tempi antichissimi. Molti scrittori, anche di un certo livello, ne scrivevano già nei secoli passati per celebrare queste pietanze ricche di ingredienti e molto sostanziose. È Raffaele D'Ambra nel suo vocabolario Napolitano-Italiano del 1873 a dare una delle prime definizioni di "casatiello": si tratta di un pane condito con sugna, o strutto, e pepe, avvolto in forma di grossa ciambella, con uova intere, mezzo incavate nell'impasto e ricoperte in cima da fettucce sistemate a croce. Il termine deriverebbe da "caso", che significa in dialetto "formaggio", riferendosi all'abbondante presenza di pecorino al suo interno, perché fatto del latte di pecora di cui si nutre l'agnello, creatura pura ed innocente simbolo della Pasqua cristiana. Il tortano, invece, è sì fatto con la sugna ma la sua forma a ciambella nasce da più cordoni di pasta attorcigliati tra di loro per simboleggiare la corona di spine indossata da Gesù in croce e quindi la sua passione. Dunque, i prodotti utilizzati per realizzare i due rustici sono pressoché gli stessi, tra farina, strutto, salame, pepe e lievito, a cambiare è un solo elemento: le uova. È tutta qui la differenza tra le due preparazioni. Mentre nel casatiello sono aggiunte uova sode nell'impasto e uova crude e intere in superficie, dove sono tenute ben salde da pezzi di pasta disposti a croce, nel tortano queste si inseriscono già sode a spicchi solo nell'impasto. Si ricorda che proprio le uova sono uno degli emblemi di questa festività, rappresentando la rinascita primordiale del mondo, proprio come il cristiano rinasce a vita eterna con la Resurrezione del Figlio di Dio. Casatiello e tortano sono solo alcune delle ricette più famose della cucina napoletana e campana in generale per il periodo pasquale. Esiste, per esempio, anche una versione dolce del casatiello, chiamato in alcune zone della regione, soprattutto del casertano, "palomme" o "pigna": si tratta di un impasto, realizzato sia con lievito madre che senza criscito, soffice e ricoperto da una glassa di zucchero e zuccherini, chiamati diavolilli, e piccole uova di cioccolato. Impossibile, poi, non annoverare tra i piatti tipici partenopei la pastiera, a base di grano, ricotta e uova, la cui lavorazione è lunga e complessa, ma a cui i napoletani non rinuncerebbero per nulla al mondo. Anche in questo caso, la storia del dolce è antichissima, richiamando addirittura il mito pagano della primavera, celebrata attraverso il frumento, oltre che la religione cristiana.
Gli ingredienti tradizionali delle due gustosissime torte rustiche tipiche della Pasqua partenopea sono pressoché gli stessi, con strutto, farina, cicoli e formaggio. Ma non bisogna confondere tortano e casatiello: distinguerle è infatti la presenza delle uova, simbolo della Resurrezione di Gesù.
Alessia Marcuzzi ha trascorso il Natale 2019 a Dubai insieme all’ex compagno Simone Inzaghi, padre di suo figlio Tommaso. La conduttrice è volata all’estero anche in questa occasione – lo aveva già fatto qualche mese fa per festeggiare il suo compleanno – per vivere le feste al caldo degli Emirati Arabi. Con lei i figli Mia e Tommaso e una parte della loro famiglia allargata, quella composta da Simone, Gaia Lucariello e Lorenzo, il figlio nato dal loro legame. Gaia e Alessia sono grandi amiche, tanto che la prima ha voluto che fosse proprio la Marcuzzi a farle da testimone di nozze nel giorno delle nozze con Inzaghi. Quello della conduttrice dell’Isola dei famosi resta il più popolare esempio di famiglia allargata vip italiana. Nessuna come la Marcuzzi è riuscita a fare altrettanto e per così tanto tempo. Alessia sta trascorrendo le vacanze natalizie al caldo, divisa tra piscina, escursioni, arrampicate e cene organizzate all’interno dei ristoranti più popolari tra i turisti a Dubai. Della sua compagnia, oltre ai già citati Simone Inzaghi e Gaia Lucariello, fanno parte Ciro Immobile e la moglie Jessica Melena. Campione della Lazio, Immobile ha deciso di volare a Dubai insieme al suo allenatore. Tra Jessica e Gaia è nato un ottimo rapporto tanto che la Melena, popolarissima su Instagram, si rivolge pubblicamente a Gaia chiamandola “la mia mister”. Della compagnia della Marcuzzi non fanno parte, ma solo per quest’anno, Francesco Facchinetti e la moglie Wilma. Lo scorso anno il papà della piccola Mia e la moglie avevano trascorso le vacanze insieme all’ex compagna di lui, alla loro bambina e agli altri figli nati dal loro legame. Lui stesso lo ha ricordato postando su Instagram una foto scattata insieme a Wilma e Alessia, scatto realizzato a testimonianza dell’equilibrio familiare raggiunto. Attenzione, si sono coalizzate contro di me. CERCO ALLOGGIO 😄❤️ AIUTOOOOOOOOO A post shared by frafacchinetti (@frafacchinetti) on Nov 6, 2019 at 6:13am PST Per il 2019, Facchinetti sembrerebbe essere rimasto in Italia, probabilmente a causa dei sempre più numerosi impegni di lavoro. Anche lui e Wilma fanno parte del circolo familiare creato dalla Marcuzzi, un esempio di equilibrio al quale ogni ex coppia dovrebbe tendere nel rispetto della serenità dei più piccoli. L’anno scorso, a Natale🎄, ero messo così. Cosa succederà quest’anno😄?
Natale 2019 a Dubai per Alessia Marcuzzi che ha voluto trascorrere le feste insieme a una parte della sua famiglia allargata, quella legata al figlio Tommaso. Con lei negli Emirati Arabi c’erano l’ex compagno Simone Inzaghi, padre del suo primogenito, e Gaia Lucariello, moglie del mister della Lazio. Gaia è tra le migliori amiche di Alessia.
Due applicazioni perfette del regolamento e dell’utilizzo del Var in Juventus-Udinese, per due falli di mano che hanno portato alle reti di De Paul e di Ramsey, annullate entrambe dall’arbitro della gara – Piero Giacomelli – dopo “on field review”. Nonostante entrambi i gol siano stati viziati da due tocchi irregolari (il friulano tocca con il polso, lo juventino con l’avambraccio), i due episodi fanno riferimento a due casistiche differenti del regolamento, entrambe però riguardanti l’ambito dei falli di mano commessi in attacco che portano alla segnatura. Procediamo con ordine. L’Udinese passa in vantaggio al 10’ con il suo uomo migliore, il trequartista argentino Rodrigo De Paul, che riceve palla su un lancio lungo, scambia con il compagno di reparto Kevin Lasagna e deposita in rete da centro area. L’arbitro viene chiamato alla review dal Var Abisso, per un controllo irregolare a inizio azione che era sfuggito praticamente a tutti. Il pallone, spiovente, viene effettivamente addomesticato da De Paul con la mano, poi stoppato di coscia e portato avanti verso la porta di Szczesny. L’intervento della tecnologia è corretto in quanto tutte le reti che vengono segnate devono superare il controllo della cosiddetta “Attacking Phase Possession” (Fase di possesso in attacco, abbreviato ad App, ndr): se in questa fase, che va da quando inizia l’azione di attacco al momento della segnatura, si riscontra un’infrazione, allora la rete è da annullare. E così è stato in questo caso, con Giacomelli che ha giustamente ritenuto punibile il fallo di mano a inizio manovra di De Paul. Il braccio è largo, e si muove verso il pallone. Inoltre, sebbene l’argentino sia lanciato in corsa con Bentancur, la sua non si può considerare una posizione “naturale” dell’arto, in quanto con questa accezione si tende a definire un braccio steso lungo il corpo in fase di riposo o “largo” in fase di salto e atterraggio su un colpo di testa. Totalmente diverso invece il caso della rete di Ramsey, che al 7’ della ripresa si è visto annullare la rete del momentaneo 3-0 per la Juventus. Dopo una mischia con il portiere avversario Musso e un paio di difensori dell’Udinese, il gallese era riuscito a spingere in rete il pallone grazie a un rimpallo. Ma poco dopo la sua esultanza è stata strozzata nuovamente da una “on field review”: il bianconero aveva toccato il pallone involontariamente mentre era a terra, con il braccio che lo sosteneva nella scivolata, una fattispecie indicata precisamente dal regolamento come situazione nella quale il tocco non è punibile. Ma ciò non è bastato a “scagionarlo”, in quanto il suo tocco di mano, seppur involontario, ha immediatamente condotto alla segnatura di una rete. “Immediatamente” è anche la parola prevista dalle regole del gioco in questi casi. Nella scorsa edizione del regolamento, infatti, questa non era inserita e aveva portato all’annullamento di alcuni gol – come quello di Ibrahimovic a Firenze – per tocchi di mano totalmente casuali e avvenuti molto tempo prima rispetto al momento in cui il pallone entra in rete.
Rodrigo De Paul e Aaron Ramsey si sono visti annullare due reti per fallo di mano in Juventus-Udinese. In entrambi i casi il Var è interventuo per correggere la decisione iniziale dell’arbitro Piero Giacomelli, ma le due infrazioni non sono uguali: la prima, del friulano, consiste in un tocco volontario nell’azione che porta alla rete, mentre la seconda – quella dello juventino – è considerata “involontaria” ma, vista la modifica regolamentare in vigore da quest’anno, comunque da sanzionare.
A causa di un viaggio da toccata e fuga in Puglia, per partecipare a una delle puntate di Battiti Live, Emma Marrone ha dovuto fare i conti con sua grande fobia: i viaggi in aereo. La cantante è stata costretta a volare per la prima volta dopo molto tempo: “Non prendevo un volo da due anni, chi mi conosce sa”. E su Instagram ha pubblicato un video, diventato subito virale, che la mostra letteralmente terrorizzata durante il volo, con l'eloquente colonna sonora de Il tè nel deserto. Come mostrato su Instagram, la Marrone è salita su un piccolo aereo privato, che presenta ancora più sobbalzi di un normale volo di linea. "Cosa non si fa per la musica", ha scritto Emma, che appare visibilmente agitata e sofferente per le turbolenze. In una foto con l'amico Silvano Riccardi, vediamo addirittura lui che le tiene la mano. L'artista pugliese, che non ha potuto godersi nemmeno un po' il suo Salento e ha dovuto rientrare in fretta al lavoro, ha raccontato con molta autoironia il suo terrore sacro degli aerei, scatenando inevitabilmente il divertimento dei suoi sostenitori.
La cantante ha la fobia del volo ma è stata costretta a salire su un piccolo aereo privato per recarsi in Puglia e partecipare a Battiti Live. Il terrore si legge nei suoi occhi nel video che ha pubblicato su Instagram. I fan, divertiti, le hanno giocato uno scherzo, andando a cambiare la sua pagina Wikipedia.
Adele è una delle giovani promesse della musica inglese, ribattezzata già la "nuova Amy" a causa del suo sound decisamente soul ma altamente restia a farsi incasellare in un genere già esistente. La sua Rolling in the Deep è riuscita nel giro di poco a piazzarsi in cima a tutte le classifiche musicali, facendo conoscere Adele anche al pubblico internazionale. Il testo di Rolling in the Deep di Adele è sicuramente molto forte e parla di una storia d'amore finita male. Adele si trova a cantare il suo dolore nei confronti di un uomo che l'ha fatta soffrire proprio quando la loro storia sembrava andare per il verso giusto.
Ecco una spiegazione del testo di Rolling in the Deep della brava Adele, la nuova promessa del soul britannico.
Nel corso del Premio Ara di Giove 2013 condotto da Salvo La Rosa nella città di Pedara (Catania) abbiamo incontrato Greta Manuzi, seconda classificata ad Amici 2013 dopo il rapper genovese Moreno Donadoni con il quale ha dichiarato di essere molto amica così come con Pasquale Di Nuzzo, anche se negli ultimi giorni si era vociferato di un possibile flirt tra i due; ai nostri microfoni la Manuzi ha smentito la notizia ammettendo invece che si tratta di uno dei suoi migliori amici. L'ex concorrente del talent show di Maria De Filippi non si aspettava di arrivare in finale e ogni settimana era convinta che sarebbe uscita lei: ama cantare, una passione che al momento non vuole chiamare "lavoro". Non si è sbilanciata invece su una sua possibile partecipazione al Festival di Sanremo 2014 così come Antonio Maggio che ai nostri microfoni ha preferito fare gli scongiuri.
In esclusiva a Fanpage.it c’è Greta Manuzi, seconda classificata ad Amici 2013 che sta lavorando ad un secondo disco e ad un nuovo video, non sbilanciandosi però su una sua possibile partecipazione a Sanremo 2014.
Trafalgar Square chiusa al traffico, ai turisti e ai pochi residenti per ben tre ore domenica 25 novembre. Il motivo? Il regista Doug Liman e Tom Cruise erano impegnati in una scena del film "All You Need Is Kill", per le quali si sono serviti proprio della celebre piazza come location. Il centro nevralgico della città inglese è stato totalmente bloccato per permettere le riprese di quello che si preannuncia un colossal del 2014. Grazie alle foto e all'articolo pubblicato dal sito www.play4movie.com tanti dettagli sulla pellicola in uscita nel 2014 sono stati svelati e l'attore è apparso davvero in ottima forma.
Basato sull’omonimo libro di fantascienza di Hiroshi Sakurazaka l’attore americano interpreta il colonnello Bill Cage nel nuovo film in uscita nel 2014. Per girare una scena di quello che si preannuncia un colossal, la produzione ha bloccato il traffico di Londra.
Cristina Buccino e Claudio D’Alessio si sono lasciati Bugie e tradimenti in primis, ma a poche ore dall’uscita nelle edicole del giornale arriva la smentita. Libero Magazine ha intervista la ragazza che aveva preannunciato che la stampa stava spettegolando troppo su di lei e alla domanda se lei e il figlio di Gigi D’Alessio si sono lasciati, risponde categorica: “Assolutamente no! Stanno facendo confusione: io avevo fatto delle dichiarazioni dicendo che avevo dei problemi con Claudio e c'eravamo presi una settimana di riflessione. Ma qui sono impazziti, hanno scritto delle cose allucinanti, che non sono assolutamente vere”. "Hanno travisato tutto quello che ho detto. Vale a dire che Claudio, che ha solo 23 anni, è giusto che faccia la sua vita ed esca con i suoi amici. Magari qualche volta mi ha detto delle bugie, ma da qui a scrivere che l'ho lasciato per quello ce ne passa”. E ha spiegato che una lite c’è stata ma subito risolta: “La lite fuori della discoteca a Milano Marittima ammetto che c'è stata, ma lui stava solo chiacchierando con una ragazza. Non c'è stato nient'altro, poi ognuno per la sua strada. Non ho motivo di dubitare della sua fedeltà, i nostri problemi sono altri, ma di questi non parlo”. Ha poi aggiunto: “Non ci siamo visti né sentiti per una sola settimana, ma già ora ci vediamo e sentiamo di nuovo, la crisi è passata e il clima è sereno. Siamo assolutamente fidanzati! Adesso prendiamo una casa e andiamo a convivere, pensa un po'!” Cristina ha chiarito la sua posizione, ma il dubbio, che il re del gossip Alfonso Signorini abbia pubblicato delle dichiarazioni non vere, resta.
Cristina Buccino non ha lasciato Claudio D’Alessio, la smentita arriva online e ammette che dopo una settima di crisi sono tornati insieme.
Giuseppe Mazzitelli, ex tronista di Uomini e Donne in un intervista su Vip parla un po della sua vita recente e soprattutto della fine della storia con Roberta Pontesilli. Conosciuta proprio in trasmissione. Giuseppe ha raccontato “eravamo troppo diversi l’uno dall’altra. Tra noi non è scattata la scintilla. Mi sono reso conto che non era la donna giusta per me, mancava la passione. Quindi abbiamo deciso di lasciarci per salvaguardare, quantomeno, un rapporto di amicizia”. Infatti i due si sentono ancora ma sporadicamente. Anche se Roberta Pontesilli pensa ancora a Giuseppe Mazzitelli e si è detta forse ancora innamorata di lui. L’ex tronista ha confermato le voci che lo volevano felicemente fidanzato “sono fidanzato con Zulema. La nostra storia va avanti abbastanza bene (…)lei è di origine spagnola, ma vive a Zurigo. Dopo il nostro incontro, lei ha deciso di venire a Milano per conoscermi meglio, e tra di noi è subito scattata la scintilla".
Giuseppe Mazzitelli ex tronista di Uomini e Donne ricorda la relazione con Roberta Pontesilli e ne spiega i motivi della breve durata.