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Tre installazioni e un grande schermo che proietta le evoluzioni isteriche ed eccessive di persone chiuse in una stanza, che di fronte alla telecamera si travestono ma non si capisce bene se si divertono davvero. I due curatori, Caroline Bourgeois e Michael Govan, che hanno intitolato la loro mostra Prima Materia, hanno scelto di cominciare da quest’opera per sottolineare come l’arte contemporanea punta a esercitare la sua influenza nella vita pubblica e privata, non a imporre nelle sue opere modelli di verità.
Si apre con un insieme di tre installazioni di Lizzie Fitch & Ryan Trecartin, Public Cop, Porch Limit e Local Dorck, la mostra della Fondazione Pinault a Punta della Dogana.
Dopo settimane di polemiche, Claudio Durigon si è dimesso dall'incarico di sottosegretario all'Economia. Il leghista ha deciso dopo un confronto con Matteo Salvini e ha dato l'annuncio in una lunga lettera in cui chiede attacca gli avversari politici e non solo. Poco dopo l'ufficialità della decisione sono arrivate le prime reazioni: "Ringrazio Claudio non solo come politico ma soprattutto come uomo, amico, persona onesta, concreta, schietta e coraggiosa, che a differenza di altri lascia la poltrona per amore dell'Italia e della Lega, e per non rallentare il lavoro del governo, messo irresponsabilmente in difficoltà per colpa di polemiche quotidiane e strumentali da parte della sinistra", commenta il segretario della Lega. Poi continua il suo attacco: "Contiamo che questo gesto di responsabilità e generosità induca a seria riflessione altri politici, al governo e non solo, che non si stanno dimostrando all'altezza del loro ruolo". Il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, esulta: "Sono finalmente arrivate le dimissioni del sottosegretario Durigon, avevamo prontamente denunciato l’incompatibilità con la permanenza nell’incarico di governo per chi aveva proposto di rimuovere l’intestazione del parco pubblico di Latina alla memoria di Falcone e Borsellino per restituirlo alla memoria del fratello di Benito Mussolini". L'ex presidente del Consiglio puntualizza: "Abbiamo insistito per questa soluzione non per accanimento nei confronti della persona, ma perché la buona politica non può esistere se separata dall’etica pubblica". Per Conte "chi ricopre funzioni di governo non può calpestare la memoria delle vittime della lotta alla mafia e disconoscere il fondamento antifascista della nostra Costituzione repubblicana".
Matteo Salvini ringrazia Claudio Durigon dopo le sue dimissioni e attacca gli avversari: “Contiamo che questo gesto di responsabilità e generosità induca a seria riflessione altri politici che non si stanno dimostrando all’altezza del loro ruolo”. Esultano Pd e Movimento 5 Stelle. “Finalmente, era incompatibile con la permanenza nell’incarico”, commenta Giuseppe Conte.
Ci sono dei termini che potrebbero entrare a far parte delle nostra lingua, da ‘petaloso' a ‘webete', fino a ‘colazionare'. Sono sempre di più le parole che ‘bussano' alle porte della Crusca, candidandosi a far parte del nostro lessico. A spiegare come funziona la selezione è Maria Cristina Torchia, interna all'Accademia: "Prima di inserire una proposta nell'elenco verifichiamo la frequenza, l'ambito e l'eventuale presenza nei dizionari storici, perché a volte si tratta di un ritorno". Ma più che di termini di ritorno, negli ultimi tempi a candidarsi sono parole inedite e spesso frutto di uno slancio di fantasia, sopratutto se a coniarle è un bambino. Ricordiamo la storia di "Petaloso", aggettivo di invenzione del piccolo Matteo di terza elementare nel tentativo di descrivere un fiore, durante un compito di Italiano nella scuola Marchesi di Copparo, in provincia di Ferrara. La sua maestra pensò bene di inviare la segnalazione all'Accademia della Crusca e la storia divenne virale. Treccani lo ha già accolto nel dizionario e il piccolo Matteo pare che l'abbia spuntata. Allora la Crusca si limitò a commentare così l'errore intelligente del bambino: La parola che hai inventato è una parola ben formata e potrebbe essere usata in italiano così come sono usate parole formate nello stesso modo: tu hai messo insieme petalo + oso, petaloso, pieno di petali, con tanti petali. Allo stesso modo in italiano ci sono pelo + oso, peloso, pieno di peli, con tanti peli e ancora coraggio + oso, coraggioso, pieno di coraggio. E per restare in tema è proprio "Bambinità", il termine che ha ricevuto il maggior numero di segnalazioni sul sito dell'Accademia della Crusca, l'istituto nazionale per la salvaguardia e lo studio della nostra lingua. La parola vorrebbe indicare la condizione del bambino e tutto ciò che ne consegue anche a livello psicologico. Viene già molto usata sui forum online dedicati ai genitori. Internet e tecnologia hanno preso le redini delle nostre vite rendendoci a volte "Webeti". Si tratta di una parola composta da "web" più "ebete", coniata dal giornalista Enrico Mentana per apostrofare un follower troppo pedante ma poco intelligente. La parola divenne subito un hashtag #webete, fino ad arrivare al cospetto della Crusca. Questo sì che è un ritorno, la parola si usava già negli anni '90, agli esordi del web per indicare persone che navigavano su internet senza obiettivi. Un altro termine misto è "Gengle", a prevalere in questo neologismo, l'inglesismo "single": è una parola utilizzata su internet per definire i genitori single. Paradossalmente non esiste un corrispettivo anglosassone o americano.
Alle porte dell’Accademia della Crusca, al cospetto di esperti e linguisti, bussano nuove parole, aspirano a far parte della nostra lingua italiana e spesso nascono dal Web. Ecco le più segnalate.
Pochi giorni fa a Lavagna, in provincia di Genova, un ragazzo di sedici anni si è suicidato lanciandosi dal balcone della sua casa al terzo piano davanti agli occhi della madre. Nell'abitazione era in corso una perquisizione della Guardia di Finanza, arrivata dopo aver trovato una decina di grammi di hashish nelle tasche del sedicenne durante un controllo avvenuto la mattina, a scuola. Da quel momento il dibattito sulla legalizzazione della cannabis nel nostro paese si è riacceso. Tra gli appelli di chi spinge per l'abbandono del proibizionismo e l'emanazione di una legge sulla legalizzazione, uno dei più condivisi è stato quello di Roberto Saviano: "Ha più senso tracciare il fumo prima che arrivi nelle mani dei sedicenni o ha più senso punire il sedicenne consumatore? (…) Il fumo che si spaccia davanti alle scuole, nelle discoteche, negli stadi e ovunque ci siano ragazzi è fornito dai cartelli criminali. Il problema sono loro o sono gli studenti che fumano? (…) Si parte dal piccolo spacciatore per rimanere al piccolo spacciatore o al consumatore. Per smantellare piazze di spaccio si rischia di lavorare a vuoto per mesi. E invece ci vogliono fatti concreti, bisogna fare numero, fermi, droga perquisita, grammi su grammi da comunicare nei dati che a fine anno verranno pubblicati affinché l'opinione pubblica si convinca che le forze dell'ordine fanno il loro lavoro", ha scritto su Repubblica. Anche i Radicali italiani si sono esposti, chiedendo ai parlamentari di non "voltarsi dall'altra parte davanti alle tantissime vite rovinate dalla follia proibizionista. Vite di giovani e giovanissimi, come il sedicenne di Lavagna, che l'ideologia proibizionista non ha mai messo al riparo dal consumo di droghe, ma solo umiliato e criminalizzato". Lo scorso 25 luglio il disegno di legge sulla legalizzazione della cannabis proposto dall'intergruppo parlamentare guidato da Benedetto della Vedova e firmato da oltre duecento deputati e senatori è arrivato in Aula alla Camera. Dopo una discussione in un'Aula semivuota – una trentina i deputati presenti – però, si è deciso per il rinvio a settembre all'esame delle commissioni Giustizia e Affari sociali della Camera. Un ritorno in commissione che era stato definito "necessario" per l'esame degli emendamenti. Sostanzialmente, si può dire che da qual momento in poi il ddl è finito nel cassetto. "C’è un problema centrale, che si chiama Pd: in molti hanno firmato, ma il partito finora non si è attivato. Io ci spero ancora, ma finora lo schema è quello di tutti i temi sensibili: continuiamo a navigare in un altro mondo", ha dichiarato amaramente il relatore Daniele Farina. La proposta di legge disciplina l'autocoltivazione, il possesso, la vendita e l'uso della cannabis. Viene fissato per le persone maggiorenni il limite della coltivazione di massimo cinque piantine, per cui non sarà necessaria un'autorizzazione, ma solo una comunicazione all'ufficio regionale dei monopoli di Stato. Una comunicazione simile va fatta in caso di coltivazione in "forma associata". Per quanto riguarda, invece, la detenzione personale, questa è consentita ai maggiorenni in misura non superiore a cinque grammi lordi – che diventano quindici "nel privato domicilio". In caso di prescrizione medica sarà consentita la detenzione di quantità maggiori – ma farà fede il documento rilasciato dal medico. Secondo il disegno, la cessione gratuita a terzi di piccoli quantitativi di cannabis e prodotti derivati a consumo personale non è punibile – salvo che il destinatario sia persona minore o manifestamente inferma di mente – mentre chiunque "per farne uso personale, illecitamente importa, esporta, acquista, coltiva, riceve a qualsiasi titolo o comunque detiene sostanze in violazione dei limiti e delle modalità previste, è sottoposto, se persona maggiorenne, alla sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da euro 100 a euro 1.000, in proporzione alla gravità della violazione commessa". Essendo la coltivazione, preparazione di prodotti derivati e vendita della cannabis soggette a monopolio di Stato, serviranno delle autorizzazioni particolari dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli per la vendita al dettaglio a maggiorenni, "in esercizi commerciali destinati esclusivamente a tale attività". Per quanto riguarda, invece, la produzione farmaceutica, si avrà un regime semplificato. Infine, nella proposta è previsto che il 5% dei ricavi per lo Stato sia destinata al Fondo nazionale per la lotta alle droghe; mentre le sanzioni amministrative relative alla violazione delle modalità previste per la coltivazione e detenzione di cannabis saranno interamente destinate a interventi informativi, educativi, preventivi, curativi e riabilitativi realizzati dalle istituzioni scolastiche e sanitarie per consumatori di droghe e tossicodipendenti. Nonostante sia stata molti considerata una legislazione piuttosto "tiepida", la proposta è comunque un primo passo. Che però, allo stato attuale, rischia di restare lettera morta. E invece sarebbe il momento anche per l'Italia di approvare una legge sulla cannabis. Nel nostro paese, stando a quanto diffuso dal dipartimento delle Politiche antidroga del Parlamento, il 32% della popolazione ha fatto uso di cannabis almeno una volta nella vita, poco più di 12 milioni e mezzo di persone. Secondo l'Istat ogni anno si spendono 2 miliardi e mezzo di euro in prodotti derivati dalla cannabis. Ad oggi l'uso personale di droghe leggere è soggetto a sanzioni amministrative. La legge in vigore è la Iervolino – Vassalli del 1990, tornata nel 2014 dopo che la Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale la legge Fini – Giovanardi. Quest'ultima – in vigore dal 2006 al 2014 – aveva cancellato la differenza tra droghe leggere e pesanti, abbassato le quantità massime per uso personale e alzato le pene per chi veniva accusato di spaccio (reclusione da sei a venti anni; da uno a sei in caso di lieve entità). Con la Iervolino – Vassalli è tornata la distinzione tra leggere e pesanti; le quantità massime per uso personale sono di cinquecento milligrammi di principio attivo (cinque grammi di cannabis) oltre i quali ci sono sanzioni amministrative. Chi detiene droghe leggere a fini di spaccio è punito con la reclusione da due a sei anni (da sei mesi a quattro anni in caso di lieve entità). In Italia la "Guerra alla droga" ha riguardato per lo più i consumatori di cannabis. Dall'entrata in vigore della Iervolino-Vassalli sono centinaia di migliaia le persone finite nel circuito della giustizia penale, nei tribunali e nelle carceri. Secondo l'ultimo Libro Bianco sulle droghe, nel 2015 un detenuto su quattro è entrato in cella per imputazioni o condanne basate sull'articolo 73 del Testo unico sulle sostanze stupefacenti (detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti). Il numero di incarcerazioni per questo reato supera di gran lunga il dato relativo all'articolo 74 (associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti). Ciò significa che ad essere colpiti, più che i grandi gruppi criminali, sono i pesci piccoli, i consumatori e in particolare tutto ciò che ruota attorno alla cannabis, che è la sostanza maggiormente reperibile nelle strade. Delle 10.751 operazioni di polizia in materia di stupefacenti portate avanti lo scorso anno, il 56,31% del totale, più della metà, riguardano cannabinoidi. Questo dato, si legge nel Libro Bianco, "testimonia l’orientamento repressivo della legge rivolto verso i ‘pesci piccoli', piuttosto che verso le associazioni criminali. Anzi, si può dire che in un certo senso le favorisca, ripulendo il mercato da tutti i possibili competitor meno esperti e mantenendo dunque una situazione di oligopolio che tiene alti i prezzi". Nel frattempo, come riporta la Relazione annuale al Parlamento su droga e dipendenze, tra il 2008 e il 2013 sono stati spesi circa 180 milioni di euro l'anno per attività di lotta alla droga. Il 44,6% della spesa del 2013 è stato utilizzato nel contrasto di produzione e vendita della cannabis.
Dopo l’episodio del sedicenne suicida di Lavagna, il dibattito sulla legalizzazione della cannabis nel nostro paese si è riacceso. La proposta di legge che si trova in parlamento, però, rischia di restare lettera morta. E invece sarebbe il momento anche per l’Italia di approvare una legge sulla cannabis.
Quanto fa male agli occhi la luce blu che proviene da smartphone, tablet e computer? Forse non quanto molti immaginano. Negli ultimi anni sono fioccati fior di studi secondo i quali l'esposizione prolungata a questa tipologia di luce sarebbe in grado di influenzare il ciclo sonno-veglia e, secondo l'interpretazione data ad alcune ricerche, perfino di causare potenzialmente danni permanenti alla vista in tempi più lunghi. Quest'ultimo allarme ha iniziato a circolare recentemente a causa di uno studio pubblicato dall'Università di Toledo, che ha rivelato come una moleola resente all'interno dell'occhio umano — il retinal — quando esposto alla luce blu assume il potenziale per danneggiare alcune cellule deputate a trasformare la luce in informazioni utili al cervello; si tratterebbe però di un allarme almeno parzialmente infondato. Per il contenuto e i toni utilizzati (in alcune interviste i ricercatori paventano il rischio di patologie invalidanti) il documento in effetti ha fatto velocemente il giro del mondo ma per fortuna le affermazioni che contiene vanno prese con le pinze: l'associazione degli oftalmologi statunitensi è infatti intervenuta nella questione per rimettere in prospettiva i risultati dello studio, spiegando che gli esperimenti condotti a Toledo non erano pensati per replicare quanto avviene realmente nell'occhio umano. Innanzitutto, illustra l'associazione, le cellule utilizzate nello studio non sono realmente prelevate dalla retina ma sono sostituti prodotti appositamente per la ricerca; inoltre i composti utilizzati non sono stati esposti alla luce blu in modalità compatibili con quanto avviene nell'occhio umano. Soprattutto però le porzioni di cellule risultate danneggiate dal contatto con il retinal non sono mai esposte realmente alla componente all'interno di un occhio umano; i ricercatori insomma hanno forzato l'interazione tra retinal e fotorecettori in modi che in natura non si verificano.
L’ultima ricerca scientifica circolata in rete sugli effetti della luce blu sull’occhio umano era particolarmente allarmista, ma per rimetterla in prospettiva è scesa in campo l’associazione degli oftalmologi statunitensi. Il risultato: meglio non abusare di smartphone e simili, soprattutto nelle ore notturne, ma l’associazione con danni a lungo termine non è ancora stata realmente dimostrata.
"Un elevato grado di colpa per Pietro Genovese" queste le parole del giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Roma Gaspare Sturzo, messe nero su bianco nelle motivazioni della sentenza che ha condannato ad otto anni il ventenne figlio del noto regista Paolo, che con il suo Suv ha travolto e ucciso le due sedicenni Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli su Corso Francia la notte tra il 21 e 22 dicembre del 2019. "È assai elevato il grado di colpa dell'imputato, sotto il profilo del quantum di evitabilità dell'evento – scrive il gup – essendo l'incidente frutto anche di una negligente scelta dell'imputato di mettersi alla guida dopo aver fatto uso di alcol, pur sapendo che era obbligato a non bere qualora avesse voluto condurre un'auto, secondo la sua età e per il tempo in cui aveva preso la patente". Nei confronti del giovane imputato il pubblico ministero aveva chiesto una pena di cinque anni, che la Corte ha ritenuto opportuno aumentare di tre. Secondo il giudice Gaia e Camilla quando hanno attraversato Corso Francia "erano sulle strisce pedonali, nel tratto della terza corsia di sinistra di corso Francia, dopo che queste avevano iniziato l'attraversamento con il verde pedonale ma si erano fermate per aver notato alla loro sinistra provenire dal precedente semaforo ad alta velocità tre auto impegnate, di fatto in una gara di sorpassi, che non accennavano a rallentare" si legge nelle motivazioni della sentenza. Dunque arriva la conferma della corretta condotta delle due adolescenti.
Il giudice nelle motivazioni della sentenza che condanna Pietro Genovese ad 8 anni di carcere per l’omicidio di Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli ha spiegato di aver riconosciuto nell’imputato “un elevato grado di colpa” per essersi messo al volante ubriaco e per aver bevuto sapendo che avrebbe dovuto guidare.
Inizia oggi il Festival di Cannes, uno degli eventi più attesi nel mondo del cinema, e come ogni anno il red carpet della Croisette si trasformerà in una vera e propria passerella. Ad aprire questa 70esima edizione sarà il film diretto da Arnaud Desplechin "Le fantomes d'Ismael", la cui protagonista è Marion Cotillard. L'attrice è diventata mamma per la seconda volta lo scorso marzo, quando ha messo al mondo la piccola Louise, ma pare che sia tornata già in perfetta forma, anche se non ha rinunciato agli abiti larghi. Durante la gravidanza, aveva sempre sfoggiato dei vestiti extra large che le coprivano il pancione e, a quanto pare, anche ora non si sente a suo agio nel rivelare le forme post-parto. In occasione del suo arrivo a Cannes, la Cotillard ha infatti sfoggiato un completo casual firmato Dior caratterizzato da una lunga maglia bianca con uno spacco profondissimo e un jeans alla caviglia. Per completare il tutto, ha indossato dei sandali con il tacco color nude e ha tenuto i capelli sciolti, leggermente tirati all'indietro sul lato sinistro. Certo, non avendo abiti aderenti, è impossibile capire se ancora deve smaltire la pancetta, ma è chiaro che i nove mesi di gravidanza non le hanno fatto mettere su troppi chili. L'attrice ha mantenuto invariata la bellezza che l'ha sempre contraddistinta e, come se non bastasse, ha dato prova di essere ancora elegante e raffinatissima. A questo punto, non resta che aspettare il suo arrivo sul red carpet di questa sera per capire se oserà di più con il look da sera per la prima del film di cui è protagonista. Thylane Blondeau, era la modella bambina più richiesta, ora sfila come una diva a Cannes
Marion Cotillard è una delle prime attrici arrivate a Cannes e ha dimostrato di essere tornata in forma dopo il parto. Certo, ha preferito coprire la pancia con una maxi t-shirt firmata Dior ma è apparsa meravigliosa ed elegantissima.
Nonostante davanti a sé avesse una scena drammatica con la mamma in balia dei morsi di un cane in strada, non si è perso d’animo: ha inforcato la bici e ha corso come un forsennato fino al paese dove si è fiondato in un negozio locale e ha chiesto aiuto salvandole così la vita. È la storia di coraggio di un bimbo di appena 6 anni, il piccolo Matvey, che con il suo gesto ha lanciato l'allarme e ha salvato la vita a sua madre, la 34enne Olga Bosonogova. I due erano in strada nei dintorni del villaggio di Ivanovka dove risiedono quando un grosso cane, un esemplare di Cane da pastore dell'Asia centrale ha aggredito la donna accanendosi su di lei. L’attacco sarebbe costato la vita alla 34enne se non fosse intervenuto il figlioletto che ha inforcato la bici e ha pedalato velocemente fino ad arrivare a un negozio locale dove è entrato urlando "Salvate mia mamma, salvate mia mamma". I presenti lo hanno così seguito e in pochi minuti si sono ritrovati davanti alla scena della donna sanguinante e all’animale che la trascinava a terra. Diversi uomini si sono affrettati ad allontanare il cane facendo scattare i soccorsi medici per la donna che però non sono serviti a salvarle il braccio.
L’attacco sarebbe costato la vita alla 34enne se non fosse intervenuto il figlioletto che ha inforcato la bici e ha pedalato fino ad arrivare a un negozio locale dove ha chiesto aiuto. Diversi uomini sono accorsi e hanno allontanato il cane facendo scattare i soccorsi medici per la donna che però non sono serviti a salvarle il braccio.
Certamente non è un grande risultato quello raggiunto sulle liberalizzazioni nella Manovra Monti, ad ammetterlo lo stesso Premier così come il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, che oggi in un'intervista a Repubblica esprime tutto il suo disappunto per non essere riuscito nell'intento. Deve essere dura accettare di non poter fare molto per due personaggi come Catricalà e Monti, nel passato paladini delle liberalizzazioni. Il Presidente del Consiglio come capo della Commissione per la concorrenza dell'Unione Europea e Catricalà al vertice dell'antitrust italiana. Niente passi indietro però, Catricalà ha promesso che il Governo proseguirà sulla strada delle liberalizzazioni anche l'anno prossimo, e i provvedimenti che non sono stati inseriti nella manovra economica saranno ripresentati nei prossimi mesi, durante i quali tutto il Governo si impegnerà a portare avanti la legge sulla concorrenza, per dare uno strappo definitivo ai tanti privilegi di alcune categorie. Del resto nonostante i precedenti, anche il Governo dei tecnici è rimasto sorpreso dalle forti resistenze incontrate in questo settore, le lobby scese in campo sono state diverse e hanno costretto il Governo ha rinunciare a una parte dei provvedimenti in materia di deregolamentazione. La sconfitta che pesa di più è proprio quella sulle liberalizzazioni delle farmacie, su cui l'Esecutivo guidato da Monti è stato preso alla sprovvista e ha dovuto accettare un emendamento all'ultimo momento. Sembrano impensierire meno, invece, le mancate liberalizzazioni dei taxi che nel Governo si affrettano a ricollocare nella più grande riforma del trasporto pubblico che entrerà a pieno regime quando sarà operativa l'Authority sulla concorrenza del trasporto, varata dalla manovra in discussione al Parlamento.
Dopo le mancate liberalizzazioni per taxi e farmacie nella manovra economica, il sottosegretario Catricalà ha assicurato che l’Esecutivo ci riproverà anche l’anno prossimo, ripresentando tutti i provvedimenti in materia di deregolamentazioni.
Era tra le perfomance più attese della quarta serata del Festival di Sanremo 2018, quella dedicata ai duetti, e non ha deluso le aspettative. Diodato e Roy Paci si sono esibiti sulle note della loro "Adesso" insieme a Ghemon, che ha dato il suo contributo alla performance scrivendo una strofa inedita del brano. "Se c’era una possibilità per me di andare a Sanremo era così – ha scritto il rapper sul proprio profilo Facebook qualche giorno fa -: con persone e artisti che stimo, su un brano che ritengo molto bello, a cui mi è stato chiesto di aggiungere un tocco personale. Cosi, invece, è una cosa super. Perciò dico grazie a Diodato, Roy, Claudio, Filippo, Macro e le persone che mi hanno dato carta bianca per farmi esprimere al massimo". Cosa succederà, ora, alla classifica? Ghemon, al secolo Giovanni Luca Picariello, classe 1982 e di origine avellinese, è un rapper che ultimamente ha anche provato un genere più pop e melodico. Il prossimo 24 marzo presenterà a Napoli il suo ultimo disco, dal titolo "Mezzanotte", che ha pubblicato lo scorso settembre dopo ben tre anni di silenzio e che rappresenta una sua riflessione sul proprio vissuto interiore, oltre che sulla qualità della sua carriera. Sul palco dell'Ariston ha cantato con Diodato e Roy Paci, aggiungendo un proprio tocco personale ad "Adesso", brano con il quale il duo è in gara, una decisione questa che non stupisce visto lo spessore cantautoriale dei tre artisti. "In passato ho biasimato, talvolta, e spesso non capito le scelte del Festival – ha scritto Ghemon su Facebook -, ma stavolta posso usare la mia voce per dire cose in modo diverso da ciò che il grande pubblico è abituato a sentire. È un'esperienza importante. L'ennesima in cui mi ritrovo e la onorerò, prima di tutto essendo me stesso".
Diodato e Roy Paci si sono esibiti nel corso della quarta 13serata del Festival di Sanremo, dedicata ai duetti, insieme al rapper Ghemon, che ha aggiunto una strofa scritta di sua mano ad “Adesso”.
Gli amanti del pettegolezzo attendevano con ansia di potersi gustare le foto del matrimonio di Renato Brunetta e Titti Giovannone. Niente di fatto, almeno per il momento. Sembra infatti che i neo sposini abbiano deciso di vendere l'esclusiva al settimanale di gossip Chi per la modica cifra di 25 mila euro e di donare poi in beneficenza il ricavato. Fin qui niente di strano. Certo gli scatti sono stati effettuali con l'Iphone (secondo quanto riporta ilcorriere.it) e inviati poi alla redazione, ma esiste una spiegazione per tutto o almeno i diretti interessanti cercano di fornirla, tentando così di mettere definitivamente a tacere la polemica innescata dal bluff contro i precari. Il primo a parlare è proprio Secondo Amalfitano, ex sindaco di Ravello nonché organizzatore delle nozze. La verità sul cambiamento di programma non sarebbe da attribuire al timore per la presenza dei manifestanti ( non sono bastate le scuse di Brunetta ai precari ) quanto piuttosto al rispetto per il piccolo comune della Costiera Amalfitana. Brunetta ci teneva al rispetto della quiete pubblica e ha deciso così di anticipare il matrimonio di 24 ore per evitare lo stress al paese. In fondo, come ammette lo stesso Amalfitano, Renato non era a conoscenza della protesta autorizzata. Il mistero insomma si infittisce. Se da un lato il Ministro era all'oscuro delle intenzioni dei precari, nonostante i continui annunci su Facebook, dall'altro lato neanche il Questore di Salerno era stato allertato sul cambio di programma. E Amalfitano conclude la sua arringa prendendo chiaramente le difese di Brunetta: "Non c'è stata alcuna costrizione. Il Ministro ha scelto liberamente la cosa più saggia per Ravello, per la sua privacy e anche per il futuro". Insomma tutto pur di tenere al riparo il paesino dagli strepitii dei manifestanti. In fondo il Ministro sa cosa significa finire nell'occhio del ciclone. Basti pensare all'offesa ricevuta da Tremonti! Persino Renato non nega di essere perdutamente innamorato del piccolo comune della Costiera Amalfitana: "Io amo due città straordinarie: Venezia e Ravello. Più di così. Ho il Nord e il Sud. Ho messo insieme il meglio del mondo". Prima della polemica sull'anticipazione del matrimonio, Brunetta si lasciò andare e confessò al Corriere della Sera alcuni dettagli sulle nozze tanto attese. Il suo look? Un bel panciotto blu, mentre il buffet sarà all'insegna della pizza, della pasta, dei dolci e del prosecco. Nessuna luna di miele per il momento. Solo in autunno Titti e Renato partiranno probabilmente alla volta della Normandia. Il lavoro prima di tutto!
Renato Brunetta e Titti Giovannoni anticipano le nozze e, per mantenere fede all’impegno preso con il settimanale di gossip Chi, i due neo sposini scattano foto con l’Iphone e le inviano poi alla redazione dietro compenso di 25mila euro, devoluto tutto in beneficenza.
Agosto è il mese prescelto per i viaggi, ma le possibilità – come ormai è noto a tutti – allettano il viaggiatore per tutto l'anno. L'ennesima dimostrazione ci viene offerta dalla compagnia di navigazione Snav, che prolunga la propria offerta agostana anche a settembre. Si tratta dei pacchetti "Tutto incluso", grazie ai quali portare con sé la propria auto o moto diventa estremamente economico. A partire da tariffe di 20 euro è possibile salire a bordo dei traghetti per la Sicilia, o salpare sulla nave Civitavecchia – Olbia. Con 35 euro, invece, si può prendere la nave Napoli – Palermo. Inoltre, chi si dirige verso Palermo o vero Olbia può approfittare della Happy Family, che da un minimo di 56 euro a tratta fa viaggiare due adulti, un bambino ed un'auto.
Continuano le offerte di Snav, che propone anche a settembre le tariffe All Inclusive e HAppy Family.
Da biblioteca pubblica a design hostel, il nuovo indirizzo di Aarhus, in Danimarca, ha trasformato il vecchio edificio originario della biblioteca della città in un ostello di lusso. Il progetto di Brøchner Hotels, la rinomata catena di hotel boutique danese , è il primo fuori Copenaghen e con un concetto completamente nuovo con capsule per dormire al posto degli scaffali dei libri e tutti i comfort di un albergo. BOOK1 Design Hostel è un ostello di design che si trova nel centro di Aarhus, la seconda città più grande della Danimarca, vicino all'acclamato museo d'arte ARoS e alla vivace vita cittadina. BOOK1 si trova nell'ex biblioteca principale della città, costruita nel 1934, e ora trasformata per accogliere una nuova generazione di viaggiatori, nel rispetto dell'architettura originale: "Vogliamo offrire agli ospiti la stessa atmosfera cool che incontri nei nostri hotel boutique, ma allo stesso tempo dare loro qualcosa di unico nella sua categoria. Crediamo che il viaggiatore moderno non possa essere classificato. Oggi, viaggiamo in base alle esigenze e le esigenze variano: da una vacanza in famiglia di una settimana a un viaggio di lavoro la prossima e forse una fuga romantica nel fine settimana. Di conseguenza, l'identificazione con un luogo e il rapporto qualità-prezzo diventa essenziale per il viaggiatore moderno. In BOOK1 ci occupiamo esattamente di questo con la nostra interpretazione di un ibrido tra hotel e ostello ", afferma Nickolas Krabbe Bjerg, CEO di Brøchner Hotels.
Brøchner Hotels apre le porte dell’ex biblioteca pubblica di Aarhus, in Danimarca. La rinomata catena di boutique hotel danese ha trasformato l’edificio della biblioteca originale della città in un ostello di design, BOOK1, con letti a capsule al posto degli scaffali dei libri e dettagli di lusso per i nuovi viaggiatori del mondo.
Almeno 18 persone sono morte e altre 16 sono rimaste ferite in un incendio in una scuola di arti marziali nella Cina centrale. La maggior parte delle vittime del dramma, secondo la ricostruzione dei media locali, erano allievi della scuola di età compresa tra i sette e i 16 anni. Le autorità della contea di Zhecheng hanno riferito che nei locali erano presenti 34 studenti quando è scoppiato l’incendio. Dei feriti, almeno quattro sarebbero in gravi condizioni: sono stati ricoverati in un ospedale locale. Un medico ha detto che si sta facendo di tutto per salvarli. A confermare il bilancio dell’incidente un comunicato ufficiale dell'amministrazione provinciale di Zhecheng. Secondo le prime ricostruzioni, l’incendio che ha ucciso 18 persone in Cina si è sviluppato nella notte propagandosi al primo piano dell'edificio che ospitava il dormitorio. Le fiamme sono state spente dopo l’intervento dei soccorritori. Arrestato il direttore del centro – In seguito al rogo nella scuola di arti marziali, il direttore del centro nella provincia di Henan è stato arrestato. Le autorità della provincia di Henan e della città di Shangqiu sono andate sul luogo dell'accaduto per avviare un’indagine.
Un incendio in una scuola di arti marziali nella provincia di Henan, nel centro della Cina, ha causato almeno 18 morti e 16 feriti. Le vittime sono allievi della scuola tra i 7 e i 16 anni. Quattro dei feriti sono in gravi condizioni. Il rogo si è sviluppato nella notte propagandosi al primo piano dell’edificio che ospitava il dormitorio.
Il 1 marzo del 2012, a pochi giorni dal suo noto compleanno, Lucio Dalla salutava in silenzio il pubblico italiano morendo all'improvviso, senza alcuna avvisaglia, in una stanza d'albergo a causa di un infarto. Il vuoto che ha lasciato dopo la sua scomparsa, avvenuta a pochi giorni dall'ultima partecipazione a Sanremo come direttore d'orchestra è immenso, musicalmente e culturalmente parlando. Un artista che ha saputo omaggiare la sua terra, su vari piani, che è stato italiano e bolognese soprattutto, vivendo la propria città d'appartenenza con una tale intensità da restare nel cuore di tutti. Oggi, quella che era la sua casa nei pressi di Piazza Maggiore, diverrà la sede della fondazione di cui si parlava da tanto e sulla quale tante sono state le polemiche, per chi dovesse caricarsi sulle spalle il peso di una tale responsabilità, per chi dovesse avere il diritto di omaggiare il nome del cantautore. I suoi familiari, beneficiari di un'eredità che Dalla non si era mai preoccupato di regolare a pieno, hanno infatti annunciato che la Fondazione Lucio Dalla nascerà proprio il 4 marzo di quest'anno, quando Lucio avrebbe compito 61 anni (anche se entrerà in attività piena fra qualche mese). Fondazione che perseguirà gli stessi scopi ipotizzati dallo stesso Dalla, che prima della sua morte stava già pensando a qualcosa di questo tipo, così da poter sostenere la musica, l'arte, la pittura, il teatro e naturalmente la promozione di giovani talenti. Naturalmente sarà centrale l'impegno del ricordo del cantautore e della sua attività. La sede sarà, naturalmente, quella casa di via D'Azeglio nella quale il cantante viveva, riaperta l'anno scorso al pubblico per pochi giorni e l'organigramma della fondazione vedrà Donatella Grazia alla presidenza, con la musicista Simona Baroncini e il collaboratore di Dalla Andrea Faccani come vice (quest'ultimo anche presidente onorario). personalità provenienti dai vari campi artistici faranno parte del comitato tecnico, mentre l'etichetta di Dalla Pressingline continuerà nel suo lavoro di scouting di nuovi talenti.
Per volere dei parenti del cantautore scomparso nasce la Fondazione Lucio Dalla, che si occuperà di sostenere nuovi talenti del mondo della musica, pittura, cinema e arte. Polemiche per l’assenza dall’organigramma di Marco Alemanno.
Non c'è pace per Alena Seredova. A settimane alterne, la modella si ritrova a dover smentire le voci di una presunta gravidanza. A volte basta una foto in cui indossa un abito largo, per far urlare al pancino sospetto. In altri casi, invece, si tratta di indiscrezioni che non godono del supporto della minima prova. Così, anche in questi giorni, diverse testate e siti online hanno parlato di una gravidanza in corso per l'ex moglie di Gigi Buffon. Su Dagospia, nella rubrica curata da Albertina Grey, si leggeva: "Pare proprio che Alena Seredova, vi ricordate l'ex compagna di Gigi Buffon piantata per la pari grado Ilaria D'Amico, sia incinta. Già, starebbe per imparentarsi nientemeno che con il clan Agnelli. Il suo compagno, Alessandro Nasi, top manager del gruppo Fiat, l'avrebbe messa incinta". Armandosi di pazienza, Alena Seredova ha smentito la notizia al settimanale Chi. Ecco quanto pubblicato dalla rivista di Alfonso Signorini: «Non sono incinta»: sospirando quasi stremata da tanta ripetitività, Alena Seredova sceglie “Chi” per smentire, ancora una volta, le “bufale” propagate da certa stampa, che la vorrebbero in dolce attesa.
Alena Seredova non aspetta un figlio da Alessandro Nasi. La modella e showgirl ha smentito la notizia, rilasciando un breve commento al settimanale ‘Chi’.
Sono tante le possibilità per chi desidera, almeno una volta nella vita, fare un'esperienza di volontariato, internazionale o nazionale che sia.. Si può scegliere liberamente il progetto e la destinazione che si preferisce (paesi in via di sviluppo, Italia ecc); e a parte poche eccezzioni, non c'è bisogno di precedenti esperienze o particlari qualifiche per partecipare. Si tratta di un'ottima occasione di crescita personale e professionale, tali esperienze consentono di offrire un prezioso contributo, e allo stesso tempo di acquisire competenze, viaggiare e arricchire il proprio curriculum vitae.
Campi di volontariato:sostegno concreto a realtà sociali e comunità locali, impegno collettivo, formazione, conoscenza, confronto, scoperta, amicizia e divertimento.
Megan Fox ha raccontato in una recente intervista di aver dovuto difendere suo figlio dagli attacchi online di coloro che hanno commentato in maniera aggressiva le sue scelte in fatto di vestiario. Il bambino, che ha solo otto anni, è stato spesse volte preso in giro sui social per aver indossato abiti più femminili. L'attrice, quindi, ha condannato aspramente questo atteggiamento e ha rivendicato l'importanza di lasciar esprimere come più desiderano i suoi figli. "Persone cattive, orribili e crudeli" così ha definito la star di Hollywood raccontando la vicenda, coloro che hanno criticato il suo primogenito, avuto dal matrimonio con l'attore Brian Austin Green, per aver indossato degli abiti più ascrivibili al genere femminile. L'attrice, poi, ha aggiunto: "Non voglio che debba mai leggere quello schifo perché lo sente dai bambini della sua stessa scuola che dicono, ‘I ragazzi non indossano le gonne". Già nel 2019, infatti, aveva dichiarato che suo figlio aveva manifestato la curiosità di indossare una certa tipologia di vestiti e già in quell'occasione aveva dichiarato: "Si veste da solo e gli piace indossare gonne alle volte" sottolineando, poi, di aver scelto una scuola che fosse il più libera possibile: "lo mando in una scuola davvero liberale e hippy, ma anche in un ambiente del genere, però, ci sono bambini che lo prendono in giro e che gli dicono ‘I maschi non indossano il rosa!'".
Megan Fox difende suo figlio, di soli otto anni, attaccato sui social per le sue scelte di vestiario. Il bambino, infatti, avrebbe manifestato più volte il desiderio di indossare abiti femminili e questo ha scatenato una serie di commenti poco piacevoli, da persone che l’attrice ha definito “orribili, malvagie e crudeli”.
Dopo otto anni di assenza dal territorio italiano, i Bon Jovi tornano in concerto domani 17 maggio ad Udine. Per celebrare un'esibizione tanto attesa, i fan italiani della band hanno deciso di riservare ai Bon Jovi un vero e proprio benvenuto da star. Autofinanziando il tutto, i fan di Bon Jovi si sono organizzati per creare un'imponente coreografia in stile made in USA per poter accogliere a dovere i propri beniamini e far sentire loro tutta la gioia del pubblico italiano per questo ritorno. Lo stadio di Udine è ormai pronto per accogliere i fan dei Bon Jovi, fan che all'arrivo al proprio posto riservato troveranno ad attendere ognuno di loro un cartoncino colorato a seconda della postazione. I cartoncini, infatti, serviranno a realizzare un messaggio dedicato alla band grazie alla grande organizzazione messa a punto proprio dal pubblico dei Bon Jovi. Nel settore gradinata, infatti, comparirà la scritta Jovi realizzata con dei cartoncini di colore rosso su di uno sfondo bianco e contornata da una serie di stelle blu. Nelle tribune, invece, il pubblico sempre grazie ai cartoncini realizzerà una bandiera degli Stati Uniti per mostrare il proprio affetto nei confronti alla band, mentre i 10 mila che si troveranno sul prato saranno invitati a sventolare delle bandierine italiane in segno dell'accoglienza del nostro paese ai Bon Jovi, che comunque sono profondamente legati all'Italia viste le origini italo-americane dello stesso Jon Bon Jovi.
I Jon Bon Jovi tornano in Italia dopo otto anni di assenza: sarà domani a Udine il grande concerto della band e i fan hanno preparato una coreografia imponente per accoglierli.
Oggi è Venerdì 17, un giorno come gli altri per la totalità della popolazione, un vero e proprio incubo per i più scaramantici: le origini di tale "leggenda" provengono tutte da un'impressionante sequela di coincidenze concernenti ad avvenimenti nefasti avvenuti proprio nel giorno incriminato (come l'anagramma in numeri romani di XVII, trasmutato in VIXI, sigla che appariva sulle tombe dei defunti, o ad esempio l'uccisione dei templari verificatasi proprio in un venerdì 17). Il rapper Fabri Fibra, dal canto suo, ha deciso in passato di comporre una canzone intitolata proprio Venerdì 17, attaccando in modo piuttosto forte e senza peli sulla lingua tutto ciò che gli andava: l'artista di Senigallia prende di mira la società italiana evidenziando gravi avvenimenti di grande importanza storica come il famoso G8 macchiato dalla morte di Carlo Giuliani, oltre a lanciare diverse stoccate ad altri "colleghi" musicali quali i Tiromancino e Irene Lamedica.
Fabri Fibra, in uno dei suoi primi lavori, decise di comporre una canzone intitolata proprio Venerdì 17, pregna di critiche nei confronti della musica e della società nostrana.
La sua versatilità artistica gli ha permesso di primeggiare in tanti dei campi che lo hanno visto come protagonista: dalla poesia alla TV, dal cinema fino alla musica, campo che ieri ha esplorato riproponendo sia un pezzo d'autore, che una canzone satirica al programma televisivo Vieni via con me. Grande impatto ha avuto sul pubblico l'esibizione della canzone di Benigni su Berlusconi, sincopata nel ritmo, perfetta nelle rime, ma soprattutto, irriverente, schietta e polemica nel testo, dove vengono evidenziati tutte le proprietà e tutte le "magagne" del premier italico; alla fine, è arrivata anche la riproposizione di "Via con me (It's Wonderful)", composta originariamente dal cantautore Paolo Conte. Nonostante il canto non sia proprio il suo campo prediletto, Roberto Benigni si destreggia alla grande anche grazie ad una interpretazione canora decisamente più adatta alle sue caratteristiche recitative che a quelle vocali, dato che l'artista fiorentino ha intonato le note del brano di Conte in accezione più recitativa che musicale, dando al brano originale un vero e proprio tocco alla Benigni.
Roberto Benigni ripropone, a “Vieni Via con me”, il vecchio brano “Via con me (It’s Wonderful)”, composto dal cantautore Paolo Conte.
Chi non vorrebbe Jovanotti professore per un giorno? Hanno potuto beneficiare della sua presenza gli Atenei di Cagliari e Palermo, che in un solo giorno hanno assistito alla sua speciale lezione sulla comunicazione contemporanea, i nuovi media, i social network e internet in generale. Grande accoglienza, quanto prevedibile, degli studenti accorsi in massa per assistere a questo particolare intervento. "Non essendo laureato (la mia vita universitaria è durata qualche settimana), non avrei facoltà di parlare, ma ho tanta vita vissuta sul campo della comunicazione. La mia storia è la storia di un ragazzo che aveva un desiderio feroce, che era sfondare nel mondo dello spettacolo, forse per una smania, un'attitudine o per una facilità di raccontare le mie storie". Una condivisione personale che ha aperto il varco ad una più ampia, tesa all'analisi dei nuovi mezzi di comunicazione: "Internet è una piazza, è una realtà. è il sistema nervoso del Pianeta e proprio per questo dobbiamo aspettarci di tutto. Dobbiamo essere consapevoli che internet non può essere il luogo della bellezza, dell'educazione e delle buone maniere, perché trasmette messaggi di ogni tipo, impulsi di ogni tipo. La rete è talmente compulsiva e rapida che sarebbe assurdo pretendere di tenerla sotto controllo". Domande rivolte alle giovani leve del domani, del tipo "Quali sono le vostre paure? quali sono i vostri desideri? qui si parla di un'Italia ripiegata su se stessa…" e l'accoglienza, allo stesso tempo, di uno sfogo sempre più persistenze, di chi ogni giorno lo acclama da lontano mentre lotta per un futuro migliore. Poi un tweet, lanciato in diretta dall'aula magna dell'Università di Cagliari, come esempio tangibile di quanto detto poco prima:
Ha incontrato gli studenti delle Università di Cagliari e Palermo, Lorenzo Cherubini è salito in cattedra per parlare di comunicazione, nuovi media, social network e del mondo di internet in generale. Standing ovation prevedibile degli studenti, intervenuti in massa per assistere alla lezione speciale.
Le proteste in seguito alla morte di George Floyd non si fermano, anzi, l'America sembra sia decisa a far sentire forte e chiara la sua voce e la sua sete di giustizia, per mettere a tacere anni di violenza razzista radicata in un sistema e in una società che necessitano di essere cambiati. Anche volti noti dello spettacolo non si sono tirati indietro davanti all'idea di manifestare per quanto è accaduto a Minneapolis, ultimo di una lunga serie di casi di violenza finiti in tragedia. Ed ecco, quindi, che anche un noto attore come Brad Pitt ha mostrato di sostenere questa battaglia, come dimostrano le foto scattate in esclusiva dal Daily Mail. Se Madonna è scesa in strada con le stampelle pur di manifestare e Kanye West ha fatto una generosa donazione alla figlia di George Floyd e altri ancora hanno marciato per le strade delle principali città americane, una delle più grandi star di Hollywood, Brad Pitt ha voluto unirsi alla lotta a suo modo: salendo a bordo di una moto da corsa, indossando una felpa sulla quale campeggia la scritta: "George Floyd". Tra le vie di Los Angeles, quindi, tra le 50 mila persone pronte a rivendicare i diritti civili al grido di Black lives matter, c'era anche lui. Nonostante avesse il casco e l'attore è stato riconosciuto e fotografato e gli scatti sono stati pubblicati sulla nota testata. EXCLUSIVE: 'It was so beautiful of him to be there.' Brad Pitt is spotted alongside protesters in Hollywood, as actor tried to blend in wearing George Floyd hoodie while riding his BMW motorcycle! A post shared by Daily Mail (@dailymail) on Jun 9, 2020 at 6:58am PDT
Le proteste per la morte di George Floyd continuano in tutta l’America ormai da settimane, e non è raro vedere personaggi noti che si uniscono al grido di “Black lives matter” per rivendicare i diritti civili di una parte del popolo americano. Per le strade di Los Angeles è stato individuato anche Brad Pitt, in sella ad una moto. La foto è stata pubblicata in esclusiva sul Daily Mail.
Ce lo siamo chiesto tutti, almeno una volta: considerando che il dorato mondo dei vip può ospitare una cerchia ristrettissima di eletti, com'è statisticamente possibile che molti tra loro siano addirittura parenti? Nella televisione italiana così come in quella estera, questi casi si ripetono da anni e ogni volta ci si ferma a riflettere sulla stranezza del fenomeno, l'unico in grado di sfidare ogni legge sul calcolo delle probabilità. Negli ultimi orni, per esempio, è stato Amedeo Aterrano a rivelare a sorpresa il suo status di "cugino" del neo tronista Diego Ciaramella. Il modello, ex protagonista del Grande Fratello, ha voluto fare i suoi migliori auguri – pubblici naturalmente – al cugino giunto all'inizio di questa sua nuova avventura, augurandosi per lui che possa presto trovare l'amore. Ma Amedeo non è certo l'unico esponente di tale fenomeno. Basti pensare alle tantissime coppie di parenti – vip sui quali ogni anno ci troviamo a interrogarci. L'elenco è lunghissimo, per ovvie motivazioni, ma proviamo a fare il punto della situazione. Francesca Lodo e Giorgia Palmas – Due sarde doc, entrambe bellissime e balzate agli onori della cronaca per essere riuscite a diventare soubrette protagoniste di due diverse trasmissioni Mediaset. Striscia la Notizia per Giorgia e Passaparola per Francesca. La prima a essere notata è stata proprio la Lodo alla quale, poco tempo dopo, si è affiancata la Palmas, arrivata a Roma dalla sua splendida per tentare la scalata al successo. Ed entrambe, almeno per un periodo, ci sono riuscite. Luca Argentero e Alessia Ventura – Quando l'ex gieffino varcò la tanto ambita porta rossa di Cinecittà, nessuno si aspettava che avesse già delle illustri conoscenze alle spalle. Col tempo, però, abbiamo scoperto che anche Luca Argentero – oggi un attore meritatamente acclamato dal pubblico nazionale e non solo – non era proprio estraneo al mondo vip. Soprattutto quando la cugina Alessia Ventura ne faceva parte già da anni in qualità di showgirl e fidanzata di Pippo Inzaghi. Belen e Cecilia Rodriguez – Qui l'arcano è presto svelato. Tra le due, almeno per ora, la vera diva è la neo incinta Belen, nuova star del piccolo schermo, che dopo i successi collezionati, è riuscita ad attirare talmente tanto l'attenzione su di sè, da rendere automaticamente nota perfino la sua giovane sorella per la quale, in pochi mesi, si sono spalancate le porte del mondo vip. Oggi Cecilia sfila, partecipa a serate in discoteca e inaugurazioni in cui fa da guest star e attende con pazienza la sua occasione di sfondare in tv, certa che anche per lei la gloria arriverà presto. Mario Balotelli e Abigail Barwuah – Alla sorella naturale di Supermario è bastato ancora meno per avere la sua occasione televisiva servita su un piatto d'argento. Pur non avendo esperienza alle spalle, la ragazza è riuscita a scavalcare la fila degli aspiranti partecipanti, diventando un'isolana in men che non si dica. Prima ancora, era riuscita perfino ad approdare in seconda serata da Piero Chiambretti nell'omonimo programma da lui condotto. Purtroppo, forse troppo preso dalla gravidanza di Raffaella Fico e dalla sua complessa situazione sentimentale, Mario non è riuscito a seguirla come dovuto e la ragazza è momentaneamente sparita. Dopo aver realizzato lauti guadagni, ovviamente. Supermario sembra si stia concentrando adesso per lanciare sul mercato calcistico il fratello Enoch. Non si sa mai che gli riesca di azzeccare la doppietta. Manuela e Sergio Arcuri – Anche qui, tutto è partito dalla Manuelona nazionale, splendida ragazza romana riuscita a diventare una stella della fiction grazie alle forme procaci e alla sua abilità interpretativa. Ebbene, considerando quanto sia difficile lavorare come attore al giorno d'oggi, la famiglia Arcuri è stata protagonista di un vero e proprio miracolo quando Sergio, fratello minore della diva, è riuscito a fare strada imboccando la stessa carriera della sua famosa sorella. Difficile avere ben due attori tv in famiglia, dite voi? Sarà, ma loro ci sono riusciti.
Amedeo Sterrano, ex star del Grande Fratello, è solo l’ultimo personaggio televisivo a svelare una “parentela sospetta”. Il ragazzo confessa infatti di essere il cugino di Diego Ciaramella, neo tronista a Uomini e Donne. E il pubblico finisce a chiedersi: possibile che quelli in tv siano sempre parenti?
Bubi chiude Fb dopo lo schiaffo di Tina Cipollari. L'ex corteggiatrice di Leonardo Greco però non si limita a bloccare la bacheca della sua fanpage ufficiale ma continua a far sentire forte e chiara la sua voce contro una televisione che raggiunge e supera, spesse volte, i limiti del trash ammissibile: "Io mi sto curando un'infezione all'anulare, grazie al fatto che mi sono state staccate con cattiveria due unghie in gel mentre venivo attaccata da chi sapete voi. L'unghia ha fatto poi infezione e ora sono sotto antibiotici e ho il dito fasciato". Mentre Maria De Filippi censura lo schiaffo della Cipollari, Bubi continua a discutere dell'argomento ma, questa volta, decide di difendere Leonardo e Diletta dalle accuse di aver partecipato alla "spedizione punitiva" scatenata dall'opinionista: "Leo e Dile non erano partecipi alle provocazioni e io non stavo attaccando nessuno. Ha fatto tutto da sola la signora. Prima ha interrotto la mia conversazione con Maria, poi mi ha insultata e io, dopo essermi difesa verbalmente le ho pure prese". Questo, in fondo, è l'epilogo che noi tutti ci aspettavamo. Il rapporto tra le due donne era ormai ai minimi storici e le minacce di querela di Tina Cipollari nei confronti di Bubi erano stato un chiaro segnale che la situazione ormai aveva preso una pessima piega. La 40enne però non ci sta a passare per la cattiva e decide di rifiutare l'invito di Maria De Filippi: "Ho preso provvedimenti per contrastare l'uso delle mani e della violenza fisica in tv, non partecipando alla prossima puntata. Sono molto dispiaciuta di non accettare l'invito della redazione e di Maria". Intanto anche l'agenzia di Bubi affronta il delicato argomento. Tina Cipollari non doveva arrivare a tanto. Il suo comportamento alla corte della De Filippi era altrettanto discutibile visto che, nel corso degli anni, non ha mancato di criticare duramente i protagonisti della trasmissione per cuori solitari. Al contrario di Tina, la 40enne, però, non si è mai permessa di alzare le mani e la sua difesa si basava unicamente sulle parole.
Bubi non si arrende alla violenza in televisione e decide di rifiutare l’invito di Maria De Filippi a partecipare a Uomini e Donne, intanto su Facebook, anche grazie all’ex corteggiatrice, si scatena un vero e proprio processo contro lo schiaffo di Tina Cipollari.
Quest'estate riprendono i matrimoni e le cerimonie, sempre nel rispetto delle regole anti-Covid. Dopo un anno e mezzo chiusi in casa, una cerimonia è l'occasione ideale per comprare un nuovo abito. Prima di strisciare la carta di credito però, provate a pensare: quante volte indosserò questo vestito? Vale davvero la spesa? Il lockdown e la nuova attenzione all'ambiente hanno spinto molte persone a ripensare le loro abitudini di acquisto: sappiamo che anche la moda inquina e che buona parte di ciò che compriamo resta abbandonato nell'armadio dopo pochi utilizzi. Una soluzione green ed economica? Noleggiare i vestiti. Può sembrare strano indossare un abito "preso in prestito", ma provate a pensare: perché spendere cifre da capogiro per vestiti che non metteremo mai più? Questa ultima soluzione permette di sbizzarrirsi con la fantasia, scegliendo un abito da sogno a piccolo prezzo. Il vantaggio è principalmente economico: le piattaforme specializzate offrono abiti griffati (Ermanno Scervino, Marchesa, Dolce&Gabbana) a un quinto o un decimo del prezzo di vendita. Garantiscono anche capi disinfettati e igienizzati alla perfezione, e nella maggior parte dei casi si occupano gratuitamente della tintoria, in modo da evitare ogni preoccupazione ai clienti. C'è poi un grande vantaggio in termini di sostenibilità ambientale: la produzione e il trasporto di abiti è un processo molto inquinante e il noleggio permette di ottimizzare al meglio i capi già esistenti (prima che finiscano in discarica) anziché produrne ancora di nuovi. Così anche nei nostri armadi non si accumulano abiti che dopo pochi utilizzi finiranno solo per prendere polvere.
Dopo la pandemia riprendono matrimoni ed eventi: prima di lanciarsi nella corsa al vestito perfetto si può valutare l’opzione noleggio. Il lockdown ha cambiato le abitudini di acquisto di molti consumatori, che hanno riscoperto i vantaggi di affittare un abito a piccolo prezzo. Ecco alcuni modelli a cui ispirarsi e i siti per il noleggio.
Con i costi della vita che tendono sempre ad aumentare, il caldo che avanza e negli ambienti chiusi l'aria condizionata sembra l'unica salvezza, è comune vedersi arrivare a a casa bollette sempre più salate. Sempre più famiglie faticano a far tornare i conti a fine sempre ma in soccorso a tale esigenze LG Electronics ha creato una guida pratica al risparmio energetico in casa. Tanti i trucchi e i consigli per arrivare a pagare di meno la bolletta a fine mese. Certo cambiare alcune abitudini domestiche è difficile, se però si iniziano a vedere i primi risultati nella prossima bolletta, allora ci si può iniziare a convincere che alcuni suggerimenti siano davvero efficaci:
I conti a fine mese faticano a tornare? Ecco alcune idee e consigli per risparmiare energia in casa.
Marco Mosca dopo il Grande Fratello 10 si sfoga sulle pagine del settimanale Top e accusa apertamente Veronica Ciardi: “La Ciardi ci sa fare e ha usato gli uomini, per avere vantaggi nel gioco. Ma quale maschietto avrebbe resistito?”, così il gieffino giustifica il breve flirt avuto con la romana, che gli è costato l’eliminazione dal reality show. Marco Mosca è infatti convinto che la relazione con Veronica sia stata la causa del suo allontanamento: “perché è successa poco dopo la storia con Carmen. Allora tutti hanno pensato che fossi un ragazzo frivolo, senza valori”. Le insinuazioni del torinese però non si fermano qua, Marco infatti punta il dito contro il legame che unisce Veronica Ciardi e Sarah Nile, così come fece Mauro Marin a Domenica 5. “È tutta una montatura per fare parlare di loro, una vera pagliacciata. Troppo facile mettersi in mostra così, ma dureranno poco” e aggiunge: “Se volessi lo potrei fare anch'io. Mi metto d'accordo con quattro ragazzi, facciamo una bella comitiva di finti omosessuali, andiamo in piazza Carlo Alberto a Torino e, mentre camminiamo, ci tocchiamo il sedere: il gioco è fatto”. Dopo il reality show però Marco, oltre ad aver perso i contatti con la gieffina più chiacchierata di quest’edizione, si è anche allontanato da Carmen Andolina, forse anche a causa della sua relazione con Giusy D’Amore, che lui definisce un’amica speciale ma non la sua fidanzata. Eppure Marco ammette di aver provato a ristabilire i contatti con la siciliana senza però alcun successo: “Abbiamo cercato di capire se c'erano i presupposti per riallacciare qualcosa, ma lei alla fine ha deciso di non sentirmi più”
Marco Mosca rilascia un’intervista al settimanale Top, durante la quale critica Veronica Ciardi e il legame che la lega a Sarah Nile.
Era il 1998 quando, un anno dopo la famosa pecora Dolly, alle Hawaii un gruppo di scienziati diretto da Yanagimachi Ryuzo – tra cui figuravano anche italiani – avviò gli esperimenti di riproduzione genetica che nelle attese avrebbero reso possibile la clonazione dell'uomo entro i cinque anni successivi. Previsioni ottimistiche che, pur essendo state disattese, non sminuiscono lo sviluppo successivo degli studi sulla clonazione. Fu allora che nacquero i primi topolini clonati e, dopo 15 anni dalle prime sperimentazioni, il team, condotto questa volta da Teruhiko Wakayama nel Centro Riken, è giunto a riprodurre la 26a generazione per un totale di 598 topi. Dalla rivista scientifica "Cell Stem Cell" si annuncia orgogliosamente che "tutti i topi sono sani". Tutte copie praticamente identiche tra di loro, con le stesse caratteristiche genetiche e provviste di normali capacità riproduttive. Il gruppo di ricerca diretto da Teruhiko Wakayama ha adoperato la tecnica del transfer nucleare, viene cioè prelevato il materiale genetico dall'esemplare da clonare, viene inserito in un ovocita enucleato della stessa specie e impiantato infine nell'utero di una femmina. Ogni generazione riprodotta ha principio dal materiale genetico della generazione precedente. L'obiettivo dichiarato di tali esperimenti è la riproduzione di tessuti ed organi per trapianti. Ha spiegato Wakayama che grazie agli studi condotti nel Centro Riken: Otteniamo una migliore comprensione dei meccanismi di programmazione e analizziamo la proprietà delle cellule staminali embrionali derivate attraverso il transfer nucleare somatico.
In Giappone il team diretto da Teruhiko Wakayama nel Centro Riken, ha clonato la 26a generazione di topi – tutti sani e identici tra loro – con la tecnica del transfer nucleare.
In Brasile si legge molto poco, secondo le statistiche la media annua per abitante non supera i due libri. Una situazione che probabilmente si riscontra in tanti altri paesi del mondo, complice anche la diffusione di smartphone e dispositivi elettronici che distraggono molto le persone che preferiscono trascorrere il proprio tempo libero sui vari social o giocando. Ma in Brasile, per promuovere la lettura, è stato ideato un metodo davvero ingegnoso: la L&PM, nota casa editrice di libri tascabili, ha inventato una serie di libri che diventano biglietti della metropolitana. Così si accede al treno con il proprio libro e si approfitta del viaggio per leggere. "Le persone sono sempre in movimento da un luogo all'altro. È difficile trovare il tempo per leggere. A meno che non si legga lungo la strada", spiega l'editore, "Così abbiamo creato i Ticket Books: una collezione di libri tascabili che vengono caricati come biglietti metropolitani. Basta toccare il tornello e via: l'input viene rilasciato in tempo. Una volta terminata la lettura, è possibile ricaricare il vostro ticket book come regalo ad un amico e incoraggiare la lettura".
Per promuovere la lettura in Brasile, l’editore L&PM ha creato una collana di libri che diventano biglietti della metropolitana di San Paolo per viaggiare da una parte all’altra della città.
Gli ultimi giorni della sua vita Diego Armando Maradona li ha vissuti nella cittadina di Tigre, non lontano da Buenos Aires dove si era stabilito quand'era uscito dall'ospedale a inizio novembre. Diego era assistito da degli infermieri che lo seguivano sempre. Nei giorni scorsi il campione aveva deciso di fare una passeggiata, e una vicina di casa ha immortalato quella passeggiata in un video, che la donna ha poi diffuso sul suo profilo Instagram. E si vede Maradona, aiutato da un infermiere, saluta un bambino. Non si sono incrociati i due, il piccolo era a casa sua, ma qualche parola con il Pibe de Oro l'ha scambiata e da Maradona è stato salutato. Immagini tenere che sono le ultime pubbliche dell'ex capitano dell'Argentina. Dunque una vicina di casa di D10S ha visto nei giorni scorsi Maradona uscire dalla sua abitazione e ha deciso di filmare Diego, che era accompagnato molto probabilmente da uno degli infermieri che lo assisteva. Una passeggiata, una cosa semplice, probabilmente voleva stare un po' all'aria fresca. La signora stava effettuando quel video perché voleva immortalare il saluto a distanza di Maradona al figlio, un bambino che vede uno dei suoi eroi e lo saluta. Diego risponde con affetto. Un momento davvero bello, dolce. Poi i due si scambiano qualche battuta e Maradona continua a camminare, anche se poi è costretto a fermarsi e si siede, su una sedia portata da un altro accompagnatore.
Una vicina nel quartiere di San Andres a Tigre, il luogo in cui Diego Armando Maradona è morto, ha ripreso le ultime immagini in vita del Pibe de Oro. Una passeggiata insieme agli infermieri che lo hanno assistito quotidianamente dopo l’operazione al cervello, con il saluto affettuoso ad un bambino.
È uscito il nuovo video di "Steal My Girls" dei One Direction tratto dal loro prossimo album "Fopur" che uscirà in tutto il mondo il 17 novembre. Il video è girato da Benjamin and Gabe Turner e vede protagonisti, oltre ai cinque ragazzi anglo irlandesi Niall Horan, Zayn Malik, Liam Payne, Harry Styles e Louis Tomlinson anche l'attore Danny De Vito che interpreta il regista del video. Un video che comincia con i ragazzi che escono da una roulotte nel deserto in cui si deve girare il video. Una metanarrazione, in pratica, che vede i ragazzi chiedersi dove sia e chi sia il regista, mentre il campo si allarga svelando quello che è un set cinematografico. L'arrivo dell'auto mostra la presenza di De Vito che fa un breve discorso ai ragazzi: "Ragazzi, perché siamo qua? Siamo qua in nome dell'arte – dice De Vito davanti alla band interdetta, prima di continuare spiegando che il loro compito è quello di dare vita al deserto. In un battibaleno Harry Styles diventa Amore, Niall Horan "Luce", Liam Payne "Potenza", Louise Tomlison "Pericolo" e Zayn Malik "Mistero": "Prima dovete distruggere le vostre inibizioni. Prima distruggete, poi create". Il pezzo che fa da antipasto al quarto album della band più venduta dello scorso anno è stato scritto da Louis e Liam insieme a Ed Drewett, Wayne Hector, Julian Bunetta e John Ryan, ovvero il team che ha anche prodotto “Best Song Ever” , il successo del 2013. Qualche settimana fa, invece, è stato presentato in anteprima “One Direction: Where We Are – Il Film concerto", per la prima volta sui grandi schermi dove i fan dei 1D hanno potuto rivivere la magia dello spettacolo live della band, registrato durante la tournée italiana allo Stadio di San Siro di Milano. l'1 dicembre, poi, uscirà in tutto il mondo il DVD e Blu-ray intitolato “Where We Are – Live from San Siro Stadium”. Ecco il video di "Steal My Girl":
I One Direction hanno pubblicato il video tratto dal loro primo singolo “Steal My Girl”, tratto dal prossimo album “Four”. Ospite del video dei 5 cantanti è Danny De Vito.
Sabato 14 settembre alle 20.45 allo Stadio San Siro l'Inter sfiderà l'Udinese nel terzo anticipo della terza giornata del Campionato Serie A TIM 2019-2020. Si tratta della sfida numero 93 tra la squadra milanese allenata quest'anno da Antonio Conte e il team friulano allenato dal croato Igor Tudor. L'arbitro designato è Mariani di Roma. L'Inter è reduce da due vittorie consecutive nelle prime giornate di campionato, e guida la classifica con punteggio pieno; l'Udinese è invece reduce dalla sconfitta contro il Parma dopo aver battuto il Lecce con 4 goal di scarto nella prima giornata di campionato. Riuscirà l'Inter a continuare il trend positivo con un'altra vittoria in casa? Per saperlo non resta che seguire Inter-Udinese in diretta streaming su DAZN. La diretta streaming di Inter-Udinese è disponibile in esclusiva su DAZN, il canale di streaming live per gli appassionati dello sport e del calcio, adesso disponibile anche sui decoder Sky Q e Mediaset Premium. Anche se il calcio d'inizio è fissato per le 20.45, già nelle ore precedenti Diletta Leotta e gli ospiti in studio prepareranno gli ascoltatori al match con le formazioni, le interviste ai protagonisti, il commento degli esperti. Chi non ha mai provato DAZN può attivare il mese gratis entro il 6/10/2019, per guardare non solo le partite di Serie A TIM, ma anche i match della Serie BKT, la Ligue 1 francese e la Liga spagnola. Fire TV Stick | Basic Edition - Versione internazionale Prezzo non disponibile Vedi su Amazon 64,94 € Spedizione Gratuita Vedi su eBay Quali sono gli altri match in programma nel weekend? Ecco tutte le partite della terza giornata di campionato Serie A TIM:
Sabato 14 settembre alle 20.45 allo Stadio San Siro l’Inter sfiderà l’Udinese nel terzo anticipo della terza giornata del Campionato Serie A TIM 2019-2020. Si tratta della sfida numero 93 tra la squadra milanese e il team friuliano: ecco come guardare la partita in TV e in streaming su DAZN approfittando del periodo di prova gratuito.
La Aviron Pictures ha pubblicato il primo trailer del film After, adattamento del primo romanzo della serie di After di Anna Todd. After è una serie di romanzi composta da cinque capitoli (e un prequel) e nata sulla piattaforma online Wattpad, ripresa poi in forma cartacea da Sperling & Kupfer nel 2015 (in Italia). La serie ha ottenuto un grande successo e i diversi volumi che la compongono risultano tra i libri più venduti del 2015. Nato come una Fanfiction dedicata ad Harry Styles, componente della band One Direction, è arrivato all'apice delle classifiche negli Stati Uniti, Germania, Spagna, Francia, Brasile, Portogallo, Gran Bretagna, Italia, Lituania, Russia e Giappone ed è in corso di pubblicazione in altri 30 paesi. Nel 2014, la Paramount Pictures ne ha acquistato i diritti cinematografici. Harry Styles mesi fa ha commentato su Rolling Stone l'idea che ha ispirato l'intero progetto editoriale e la successiva decisione di trasformarla in un film: “Non ho letto il libro ma spero che Hardin compia più imprese di me”. L’8 maggio 2018 è stata confermata la presenza di Hero Fiennes-Tiffin nel ruolo di Hardin Scott. Tessa Young, la protagonista femminile è interpretata da Josephine Langford, sorella della già conosciuta Katherine Langford. La pellicola arriverà nelle sale americane il 12 aprile 2019.
Online il primo trailer del film After, adattamento del primo romanzo della serie di After di Anna Todd. Definito ‘il 50 sfumature di grigio per teenager’, uscirà il 12 aprile 2019 in America. Nato come una Fanfiction dedicata ad Harry Styles, componente della band One Direction, è arrivato all’apice delle classifiche in più di 35 paesi nel mondo.
Riunione del Consiglio europeo di Bruxelles e accordo dell'Alleanza atlantica sulla guerra in Libia: la responsabilità dell'operazione militare “Odissea all'Alba” passa nelle mani della Nato. Nel testo adottato a Bruxelles, si legge che l'intervento militare ha contribuito a salvare vite umane e che l'obiettivo rimane quello di mettere al sicuro dalla minaccia di attacchi la popolazione civile nell'espletamento della risoluzione Onu 1973. Per il governo di Muammar Gheddafi sembra giunta la fine a causa del possibile blocco delle forniture di petrolio e derivati, nonché gas, ai paesi occidentali. Una sorta di embargo alla rovescia che potrebbe mettere in ginocchio il regime del colonnello. Tra un paio di giorni, il ruolo della Nato nel conflitto in Libia potrebbe anche diventare più importante. Non soltanto un controllo amministrativo, ma anche la direzione delle operazioni per far rispettare la No Fly Zone sui cieli della Libia. Il segretario generale dell'Alleanza, Ander Fogh Rasmussen, sottolinea che il controllo Nato sulle operazioni militari non sarà completo, perché i raid sul suolo libico continueranno a essere diretti dalla “coalizione dei volenterosi” con il comando Usa, Gran Bretagna e Francia. Hilary Clinton, il segretario di Stato americano, ha giudicato il trasferimento di poteri alla Nato – seppur limitato – in modo positivo. Ma nelle intenzioni di Usa e Italia c'è il passaggio totale della gestione delle operazioni militari in Libia sotto l'egida della Nato, però la Francia non è intenzionata a cedere su questo punto. Secondo il presidente Sarkozy, soltanto il comando operativo e tecnico potrà essere diretto dall'Alleanza, mentre il coordinamento politico dovrà rimanere prerogativa della coalizione.
Sarò la Nato a dirigere le operazioni militare in Libia nell’ambito della missione “Odissea all’Alba”. Il Consiglio europeo di Bruxelles e l’Alleanza atlantica approvano il passaggio di poteri.
Cosa indossare quest'estate per essere alla moda? Dopo aver dato un'occhiata ai trend di stagione è tempo di scegliere i capi giusti per creare un outfit estivo perfetto. Minigonne fresche, sensuali e comode, tute pantalone che ricordano quelle delle divise da lavoro, abiti lingerie simili a una sottoveste e pencil skirt aderenti e lunghe fino al ginocchio, ecco i capi must per l'estate 2018 da abbinare a T-shirt total white o a stampa e a micro top che assomigliano a un reggiseno. Quest'estate la tuta è il capo da avere nel guardaroba. Non importa che sia colorata o total black, in pelle o in tessuto, a nuance unica o con fantasia, il modello con pantaloni regna nella stagione calda. Le varianti sono tantissime e adatte a fisici differenti. Le jumpsuit più cool sono quelle che ricordano le divise da lavoro come quelle in denim di Max Mara o in pelle di Cristiano Burani, sensuali e colorate le tute super scollate di Missoni o quelle dal sapore anni '70 firmate Gucci. Sulla passerella di Philosophy di Lorenzo Serafini sfilano, invece, tute oversize a stampa, da portare con maxi cintura per sottolineare il punto vita e risvolti alla base dei pantaloni. Le chiamano gonne a tubo o a matita perché hanno una forma stretta e longilinea, possono essere a vita alta o bassa, arrivano fino al polpaccio e sono estremamente chic ed eleganti. Si tratta di modelli perfetti per essere indossati sia di giorno, magari in ufficio, o di sera, abbinate a tacchi a spillo e clutch gioiello. Diversi brand sulle passerelle estive hanno proposto pencil skirt in pelle nera, tra questi Fendi e Giada; da Max Mara sfilano romantiche versioni in bianco con fantasia floreale, mentre Alessandro Dell'Acqua, designer di N.21, disegna gonne a matita color nude impreziosite da arricciature su fianchi, da abbinare a camicia trasparenti e cintura tono su tono. Ormai sdoganata in passerelle, e nei look da sera, la T-shirt in versione couture è ormai un pezzo da avere in guardaroba. Versatile e di tendenza, la T-shirt bianca può essere indossata sotto abiti di paillettes, come negli outfit di Gucci, in versione oversize va abbinata a pantaloni palazzo, come le varianti di Rossella Jardini. Originali e divertenti le T-shirt con stampa di Louis Vuitton e le magliette logate di Balmain, da portare con i risvolti sulle maniche e da abbinare a pencil skirt total black. La tendenza "lingerie" è una delle più forti della prossima estate. Per seguire il trend basta indossare un abito che ricorda nelle linee e nei tessuti quelli di una sottoveste, con bretelline sottili, dettagli in pizzo e tessuti vedo non vedo. Elisabetta Franchi propone abiti da sera in seta bianca che ricordano in tutto e per tutto una sottoveste, proprio come i modelli in pizzo di Ermanno Scervino e quelli in celeste di Blumarine, stampe naif decorano gli abiti sottoveste di Antonio Marras, mentre un tessuto dark caratterizza i modelli da indossare con culotte in vista di N.21. Il reggiseno? Quest'estate va messo in mostra, indossato sotto camicie e giacche aperte o addirittura sopra camicie e T-shirt. Alcuni modelli sembrano veri e proprio top, come quelli a stampa di Marni o quelli con fantasia a righe di Fendi. Celeste e ferretto geometrico rendono originale il reggiseno Trussardi, un giallo fluo caratterizza i modelli visti sulla passerella estiva di N.21, mentre preziosi decori gioielli decorano i sensuali modelli firmati Francesco Scognamiglio.
Dalla tuta in stile “benzinaio” alla minigonna a vita alta come si portava negli anni ’80, dalle gonna a tubo (o longuette) che definisce la silhouette fino alla T-shirt con scritte e foto stampate, passando per il reggiseno in bella mostra e l’abito sottoveste, ecco 6 capi da avere quest’estate per essere alla moda.
La top 10 della classifica degli album non cambia molto, come normale che sia nel mese di agosto, quando non ci sono nuove uscite e il trend tende a essere lo stesso per settimane. Di questa cosa ne approfittano i Coldplay che restano al primo posto dei più venduti, con l'ep uscito lo scorso luglio "Kaleidoscope", confermandosi in testa a un podio che non cambia, con "Gentleman" di Gué Pequeno in seconda posizione e "Album" di Ghali in terza (che nel frattempo ha anche raggiunto la certificazione di platino, con oltre 50 mila album venduti e/o ascoltati in streaming). Dopo il dominio dei mesi scorsi Riki, vincitore della categoria "cantanti" nell'ultima edizione di Amici, il programma diretto da Maria De Filippi, resta ai piedi del podio, mantenendo il quarto posto e tenendosi alle spalle il Vasco Rossi di "Vascononstop", Ed Sheeran, che è in sesta posizione con "÷", gli Imagine Dragons con "Evolve". Ancora in buona posizione la Dark Polo Gang con "Twins" in ottava, mentre "Fenomeno" di Fabri Fibra, nono, si scambia di posto con "Comunisti col Rolex, di Fedez e J-Ax che scende in decima.
Non cambia la Top 10 della classifica Fimi, con i Coldplay che comandano un podio su cui ci sono anche Gué Pequeno e Ghali.
Armie Hammer è ormai al centro di un ciclone mediatico e giudiziario. L'attore americano, attualmente accusato di stupro in seguito alla testimonianza di una giovane donna conosciuta nel 2016 e della quale avrebbe abusato, rischia di far saltare anche uno dei film più attesi la cui uscita è stata rimandata per ben sei volte, ovvero "Assassinio sul Nilo", sequel del già famosissimo "Assassinio sull'Orient Express", entrambi interpretati e diretti da Kenneth Branagh, che veste i panni dell'investigatore Hercule Poirot. Nella pellicola Hammer ha il ruolo di Simon Doyle, uno dei principali, e a causa degli scandali sessuali in cui è invischiato il film potrebbe non debuttare mai. La questione è piuttosto intricata e, come spesse volte è accaduto in America, diventa una scelta etica e morale oltre che commerciale. Il film è pronto e stando a quanto riporta Variety, una fonte interna alla Disney, casa di produzione della pellicola, avrebbe dichiarato che girare nuovamente le scene in cui è presente Armie Hammer costerebbe una fortuna alla produzione e, inoltre, in un periodo in cui la corsa della pandemia non sia è ancora assestata sarebbe rischioso oltre che dispendioso far tornare sul set un gran numero di persone. La soluzione, quindi, potrebbe essere quella di bypassare l'uscita nelle sale, prevista per febbraio 2022 e procedere solo con quella in streaming, ma al momento non ci sono conferme a riguardo.
La presenza di Armie Hammer nel film “Assassinio sul Nilo” potrebbe pregiudicare l’arrivo nelle sale della pellicola di Kenneth Branagh, sequel del già famosissimo film “Assassinio sull’Orient Express”. Il motivo sarebbe da ricondurre alle accuse di violenza sessuale che hanno colpito l’attore in questi mesi, e per le quali è già stato escluso da alcune produzioni. Intanto la Disney, che ha già dichiarato di non poter girare nuovamente le scene in cui è presente il divo, sta valutando l’ipotesi di lanciare il film solo in streaming.
I loro fan lo considerano quasi un piccolo miracolo: gli Evanescence tornano insieme per un terzo album. Per troppo tempo Amy Lee si era allontanata dai palcoscenici internazionali e, ad un certo punto, aveva preso in considerazione fortemente di intraprendere la carriera solista. La bella e brava cantante ha affermato che sono passati circa 18 mesi prima che sentisse nuovamente la voglia di iniziare a scrivere musica. La svolta all'inizio di quest'anno, con la frontwman del gruppo made in USA che è riuscita a riformare una solida lineup, i cui frutti verranno colti dai fan dal prossimo 11 ottobre con l'uscita del nuovo album di inediti (su Wind-up Records). Dopo l'uscito del primo singolo e title-track del nuovo lavoro discografico, "What you want", brano che gli Evanescence hanno rilasciato in anteprima esclusiva sul sito Spin.com un nuovo brano intitolato "End Of The Dream". La stessa Amy Lee ha spiegato quel che è il tema centrale della canzone: “Si tratta di capire che questa vita non è per sempre, si tratta di capire come va vissuta la vita, abbraccia anche il dolore, prima che sia tutto finito. Per quanto fa male, significa solo che sei vivo. Quindi non abbiate paura di farvi del male perchè altrimenti rinunciate a vivere“. Proprio su Spin.com gli Evanescence hanno deciso di diffondere in anteprima l’intero nuovo album, follow-up di Open Door (2006) che ha venduto oltre 5 milioni di copie. "Più lavoravamo alle canzoni più capivo che questo era un lavoro di squadra – ha detto Amy riguardo al nuovo disco -. Prima era diverso, a comporre ci pensavamo solo io e Terry o io e Ben, stavolta tutti hanno contribuito. Per questo abbiamo deciso di intitolare così il nuovo album. E’ un disco di una rock band, molto dinamico, ispirato dai sentimenti e dall’istinto”.
In attesa dell’uscita del nuovo album (il prossimo 11 ottobre) Amy Lee & c. tornano con un nuovo singolo rilasciato in anteprima da Spin.
Due bambini di sei anni, i fratelli gemelli Guitar e Kiwi, la settimana scorsa si sono sposati con un rito buddista a Bangkok, in Thailandia. A voler questo matrimonio sarebbero stati i loro genitori, il trentunenne Amornsan Sunthorn Malirat e la moglie trentenne Phacharaporn. Genitori che avrebbero voluto questo matrimonio perché, stando a quanto si legge sul tabloid britannico Daily Mail, sono convinti che i loro figli sono stati amanti in una vita passata. E sposandosi, secondo un’antica credenza, avranno fortuna per il resto della loro vita. Video e foto apparse in rete mostrano i due bambini circondati dai loro familiari e amici durante una sontuosa cerimonia celebrata in Thailandia e costata migliaia di sterline ai genitori. Vestiti con abiti colorati, i due gemelli hanno partecipato a balli e canti e familiari e amici sono intervenuti per mostrare il loro sostegno e hanno preso parte alle celebrazioni.
Due gemelli di 6 anni si sono sposati la settimana scorsa a Bangkok, in Thailandia. I loro genitori hanno speso migliaia di sterline per organizzare questa sontuosa cerimonia buddista che, a loro dire, serve per risolvere i problemi di una vita passata e garantire ai bambini un futuro di successi.
‘Amarcord' e la filmografia tutta di Federico Fellini sono uno dei vanti dell'Italia nel mondo. Uscito alla fine del 1973 e presentato fuori concorso a Cannes nel 1974, il film si aggiudicò l'Oscar come migliore film straniero nel 1975, diventando subito un capolavoro della Storia del Cinema, anche grazie alla co-sceneggiatura dello scrittore Tonino Guerra. In occasione dei suoi 40 anni, il film restaurato dalla Cineteca di Bologna tornerà nelle sale il 14 settembre e potrebbe essere un'occasione in più per le generazioni successive che ancora non l'hanno fatto di ripercorrere la Storia di Titta Bionda e della sua famiglia e di un pezzo di vita dello stesso regista. Non poteva esserci occasione migliore del Festival di Venezia, dunque, per presentarlo e a assumersi l'onore di farlo è stato Giuseppe Tornatore, un altro regista che di Oscar se ne intende avendolo vinto nel 1990 con ‘Nuovo Cinema Paradiso'. Al Lido è stato presentato un montaggio inedito di otto minuti fatto proprio dal regista siciliano che ha ricordato la grandezza della pellicola che definisce terapeutica. E non poteva non lasciarsi andare proprio a un amarcord Tornatore, che ricorda di quando andò a vederlo a Palermo: E' stata un'esperienza meravigliosa lavorare a questi materiali e osservare Fellini dietro le quinte – ha detto il regista – ricordo benissimo quando vidi il film, era il primo giorno di programmazione in un cinema a Palermo, presi la corriera da Bagheria. Mi diede un'energia pazzesca per fare il mestiere che faccio. E ogni volta che lo vedo mi trasmette la stessa sensazione Se è vero, comunque, che il film ripercorre in parte anche la vita di Fellini è anche vero che il film parla di uno spaccato del nostro Paese: Amarcord non è solo un film di suggestione ti fornisce delle chiavi di interpretazione della nostra storia. È un film sul nostro Paese, sui nostri genitori e nostri nonni. È scherzoso e malinconico, e in momento come questo rivederlo può aiutare a trovare una chiave di analisi più serena a ciò che sta accadendo oggi. Forse quell'approccio ci aiuta ad avere la capacità di convivere con il mondo in maniera meno tragica. E a proposito di Fellini e nonostante l'ok della sua famiglia Tornatore critica la scelta di girare un remake di un altro capolavoro come ‘La dolce vita'
Torna al cinema in versione restaurata uno dei capolavori del cinema mondiale, ‘Amarcord’ di Fellini. In occasione del festival di Venezia ne ha parlato il regista Premio Oscar Giuseppe Tornatore che ha curato il montaggio del materiale inedito.
La terza edizione del Best Value Index di trivago ha stilato la classifica delle 100 città con il miglior rapporto qualità-prezzo da visitare nel 2016. In base al giudizio espresso da milioni di recensioni, i risultati vedono il trionfo della Cina con ben 5 località in top 20, ma anche l'Europa dell'Est si riconferma tra le aree più convenienti del mondo. Sul primo gradino del podio trionfa la cinese Fenghuang, città dal fascino suggestivo che affonda le sue radici nella leggenda. Il nome della località, infatti, deriverebbe dalla traduzione cinese della parola "fenice": questi animali mitologici avrebbero stabilito il loro nido proprio a Fenghuang per la straordinaria bellezza dei suoi paesaggi. Il rapporto tra qualità e prezzo medio delle sue strutture ricettive arriva al 98,01%. La bosniaca Mostar, regina della classifica nel 2015, occupa comunque un ottimo secondo posto con un valore di 97,22%. Del resto, questo gioiello dei Balcani possiede attrattive storico-artistiche come il pittoresco ponte ottomano “Stari Most”, Patrimonio Unesco. Terza posizione per Veliko Tărnovo (97,17%), città dal fascino secolare che è perfino stata capitale della Bulgaria. Novi Sad, in Serbia, che l'anno scorso occupava il secondo posto, ora scende al quarto.
Il trivago Best Value Index ha premiato le 100 città del mondo con il miglior rapporto qualità-prezzo. Cina ed Europa dell’Est dominano la classifica. E l’Italia? Ottiene un buon risultato con Trapani, che si piazza al diciottesimo posto della top 20.
Ha perso il controllo della sua Ferrari ed è andata a sbattere contro le barriere di protezione della strada statale della Malpensa, quello che collega il terminal 1 al terminal 2. È successo oggi mercoledì 4 agosto vicino all'aeroporto in provincia di Varese: dalle prime informazioni sembrerebbe che al volante della Ferrari ci fosse una donna subito soccorsa dopo il violento impatto. Sul posto, dopo che gli altri automobilisti hanno lanciato l'allarme, sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Somma Lombardo con un'autopompa e un fuoristrada: come riporta Varese News, questi hanno messo prima in sicurezza l'auto e la donna per poi aiutare a togliere la Ferrari dalla strada. La donna, di 44 anni, è stata subito soccorsa dai paramedici del 118 di Busto Arsizio e trasportata all'ospedale di Gallarate dove è stata ricoverata per accertamenti. Non sarebbe in gravi condizioni. Intanto la Ferrari è andata distrutta dopo il violento impatto. Ora le forze dell'ordine sono al lavoro per capire l'esatta dinamica di quanto accaduto: per il momento non risultano altre auto coinvolte. Tra le ipotesi quella della velocità e della pioggia battente caduta in giornata.
Un donna di 40 anni alla guida di una Ferrari è andata a sbattere in modo violento contro le barriere di protezione della strada statale della Malpensa, in provincia di Varese. Stando alle prime informazioni, la donna ha perso il controllo della sua auto per motivi ancora da accertare: non sarebbero state coinvolte altre macchine.
Mettiti nelle mie scarpe è l’installazione realizzata dall’artista inglese Clare Patey (Direttrice di Empathy Museum) e dallo scrittore nonché filosofo britannico Roman Krznaric. L’opera ha la forma di una grossa scatola, proprio come quella delle calzature. È in Italia grazie a Fondazione Empatia Milano e Levi's Footwear & Accessories, che l’hanno messa a disposizione dei visitatori in occasione della Milano Fashion Week. L’opera si trova in piazza XXV Aprile e lì resterà fino al 28 settembre. Il pubblico viene profondamente coinvolto sul piano emotivo: l’empatia è il valore portante, perché l’idea di fondo è quella di connettere le persone. Come suggerisce il nome stesso dell’installazione (versione inglese dell'italiano "mettiti nei miei panni") il principio è quello di indossare le scarpe del prossimo metaforicamente e fisicamente: condividerne esperienze, emozioni, sensazioni e storie. Ma entrando si può anche scegliere di sfilare le proprie calzature e mettere ai piedi quelle donate da una delle 31 persone che hanno raccontato la propria storia. Nella scatola, infatti, si ha proprio la possibilità di ascoltare una storia che parla di inclusione e diversità. Dalla scatola non si esce così come si è entrati, ma più consapevoli, più aperti verso l’altro, più propenso a prestargli attenzione, a comprenderlo nel profondo. Spesso, infatti, è l'ignoranza che moltiplica la paura verso il prossimo. Ciò che non si conosce genera timore, ci sono tanti pregiudizi di base che rendono più difficile l'accoglienza. Per questo, si è scelto di dare voce a storie difficili, che parlano di droga, sessualità, malattia, ma anche di riscatto sociale e individuale. Entrare nella scatola significa entrare in contatto con un aspetto umano che la società contemporanea sempre più guarda con avversione: l'accoglienza. Avvicinare il pubblico a queste storie ha l'obiettivo di stimolare la comprensione, la curiosità, di indurre a riflettere su quanto sia importante dare la possibilità all'altro di raccontarsi e farsi conoscere.
“Mettiti nelle mie scarpe” è un’installazione a forma di scatola visibile a Milano fino al 28 settembre. I visitatori entrano all’interno per immergersi nelle storie degli altri, riscoprendo così il valore dell’ascolto e della condivisione. È un modo per aprirsi nei confronti dell’inclusione e della diversità.
L'addio di Luigi De Magistris alla città di Napoli che ha governato per 10 anni da sindaco è consistito in una rapida operazione di voto al Vomero, nel seggio del Circolo Didattico ‘Giuseppe Quarati' in via Tosti e poi una "fuga" verso la Calabria, insieme alla moglie, l'insegnante Maria Teresa Dolce, verso la Calabria, lì dove è candidato alla presidenza della Regione. De Magistris ha ispirato e sostenuto la candidatura a sindaco di Napoli di Alessandra Clemente, sua ex assessora (che ha votato alle 11.15, al seggio della scuola Vanvitelli in via Luca Giordano al Vomero). Dunque l'uscente sindaco partenopeo non potrà aggiungere la sua preferenza per le Elezioni Regionali in Calabria, in quanto residente fuori regione. Nel capoluogo campano sono nella stessa condizione Gaetano Manfredi e Catello Maresca, entrambi residenti fuori dal capoluogo.
Il sindaco uscente di Napoli, Luigi de Magistris, ha votato insieme con la moglie per le amministrative in città nel seggio della scuola Quarati, quartiere Vomero. Subito dopo l’ex pubblico ministero è partito per la Calabria, dove è candidato alla presidenza della Regione.
Patrik Rubino ha deciso di non arrendersi con la musica, un mondo che molte volte gli ha sbattuto la porta in faccia, ma a cui il 22enne non ha mai rinunciato. Nemmeno dopo i tre tentativi per entrare nella scuola di Amici di Maria De Filippi, una possibilità che dal 2016 sembra essere irraggiungibile, come quando venne eliminato la prima volta per far spazio a colui che poi conquisterà il secondo posto: Riki. Nel frattempo però Patrik Rubino ha deciso di reagire, soprattutto nel 2020, quando attraverso la pubblicazione di tre singoli e una massiccia presenza sulla piattaforma cinese di TikTok, sembra aver avuto un importante aumento del pubblico che ascolta i suoi brani. "Ora" è sicuramente, per adesso, il suo brano più apprezzato, in grado di raccogliere più di cinque milioni di stream su Spotify, e di diventare uno dei singoli in tendenza sulla piattaforma cinese. Il 2020 di Patrik Rubino è stata una delle stagioni più entusiasmanti della carriera del cantautore campano, in grado di pubblicare tre singoli durante tutto l'arco dell'anno, imponendo nel primo lockdown con il successo di "Ora". Il brano, pubblicato lo scorso 6 marzo, fotografa appieno ciò che il ragazzo ha cercato di portare avanti durante la sua carriera musicale, un mix sonoro che va a unire la leggerezza del pianoforte con le melodie ruvide della chitarra elettrica, un concentrato di energia che da vita a una ballata triste. Il racconto di una storia d'amore, spezzata dalla lontananza e dalla solitudine dei due corpi, che Patrick descrive cantando: "Noi siamo forti come pagine una sopra l’altra, parole scritte con l’inchiostro, è ciò che conta, mi sento solo se non chiami me". Solo pochi mesi dopo il successo nazionale del singolo "Ora", Patrik scrive "Okay". Il 15 maggio viene pubblicato il secondo singolo, che continua la narrazione di "Ora", in cui la storia d'amore tra i due protagonisti sembra essersi conclusa, con Patrik che accenna a momenti di malinconia, ricordando gli attimi passati in compagnia della sua partner. Una trilogia che si chiude il 2 ottobre con l'ultimo singolo "Altre mille volte": rispetto ai brani precedenti, il sound più cupo del brano sembra sviluppare una parte ancora più intima della scrittura di Patrik, qualcosa di nuovo e più profondo che si avverte quando canta: "E tu lo sai che non posso stare, così lontano da te mi disintegro a pensare, nel letto, che è peggio di un buco nel petto, tienimi stretto, perché non sono bravo a restare". L'avventura ad Amici di Maria De Filippi di Patrik sembra non aver mai un lieto fine, un rapporto che dal 2016 ha punti di contatto sempre più fitti, ma che non ha ancora dato la possibilità e la visibilità giusta al cantante campano. Come la prima volta nel 2016, quando Patrik tenta di entrare nella scuola di Amici, in un duello che lo vedrà sfidarsi contro uno dei più agguerriti concorrenti di quella edizione: il secondo classificato alla fine, dopo il ballerino Andreas Muller, Riki. Nel 2019, una sorte meno benevola lo costringe a una concorrenza dura già dalla fase di casting, che non riesce a superare. Nel frattempo però il ragazzo decide di studiare alla Camp Academy di Napoli, dove si cimenta nel canto, nella produzione e nel pianoforte. Un miglioramento che lo mette sotto la lente del talent scout Francesco Facchinetti, che con la sua etichetta discografica Hokuto Empire, lo mette sotto contratto. Adesso spetta a lui convincere tutti della sua bontà, come ha fatto quest'anno con "Ora", una delle melodie più ascoltate durante il primo lockdown.
Patrick Rubino, in arte Patrik, è stato durante i primi giorni di lockdown lo scorso marzo, uno degli artisti italiani più ascoltati con il singolo “Ora”. Una storia d’amore con la musica che gli ha portato molte cose positive, come la pubblicazione degli altri due singoli “Altre mille volte” e “Okay”, ma anche dei tentativi non andati a buon fine, come la mancata partecipazione alle ultime quattro edizioni di Amici.
Il ministero degli Esteri italiano sta verificando la notizia secondo la quale un giornalista italiano sarebbe rimasto ferito o addirittura ucciso – quest'ultima eventualità è battuta da una agenzia di stampa russa, la Ria Novosti e dall'agenzia Interfax – a Sloviansk, in Ucraina -. Lo riferiscono fonti della Farnesina. Secondo la Novosti sarebbe stato ucciso anche il suo interprete. Tuttavia non ci sono ancora certezze e l'agenzia di stampa italiana Ansa, parla di "ferimento". Ancora da chiarire anche la dinamica: Russia Today riferisce che l'auto sulla quale viaggiavano i due è stata colpita dagli spari. Nello stesso episodio è stato ferito anche un giornalista francese, ricoverato in un ospedale locale e poi dimesso. "Nel villaggio di Andreyevka, non lontano da Slovyansk, un giornalista italiano ed il suo interprete sono stati uccisi ed un corrispondente francese ferito – ha detto alla Ria Novosti una fonte delle forze di autodifesa della città – Sono finiti sotto il fuoco". Il ministero degli Esteri, attraverso l'ambasciata a Kiev, sta cercando di verificare le notizie contrastanti e considerate anche le difficoltà sul terreno potrebbe passare del tempo prima di avere certezze sulla sorte di questi operatori dell'informazione. "L'italiano è stato colpito da mortaio, le bombe piovevano tutt'intorno": a parlare con l'agenzia di stampa France Press è il fotografo francese, William Roguelon, dell'agenzia Wostok Press, ferito anch'egli. Riferisce che lui, il collega italiano, l'interprete e il loro autista erano scesi dalla loro automobile quando hanno iniziato a cadere le bombe. Il fatto è avvenuto a Sloviansk, nella roccaforte dei filo-russi circondata dalle forze armate di Kiev, su una linea del fronte a sud della città. Secondo quanto riferito dal francese, prima si sarebbero sentiti colpi di kalashnikov e poi quelli di mortaio. Un colpo sarebbe caduto nel fossato in cui i fotografi si erano riparati. Il collettivo fotografico Cesura.it "non è in grado al momento di confermare né smentire la notizia che il reporter italiano rimasto vittima – secondo le agenzie russe Ria Novosti e Interfax – del fuoco incrociato nella regione di Donetsk in Ucraina sia Andy Rocchelli, il fondatore del gruppo". Rocchelli era in Ucraina col traduttore Andrei Mironov. La Farnesina sulla vicenda mantiene stretto riserbo, al fine di verificare la notizia. Siamo "al lavoro con tutti i canali e contatti utili in Ucraina e non solo per seguire il caso del reporter italiano colpito a Slaviansk". Così si esprime il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, sul suo profilo Twitter.
Giallo sulla sparatoria a Sloviansk che avrebbe coinvolto un cronista italiano e il suo interprete. Due agenzie di stampa riferiscono che entrambi sono stati uccisi, ma non ci sono conferme ufficiali. La Farnesina sta verificando dinamica e condizioni di salute.
Il contratto è in scadenza a giugno e i precedenti non sono dei migliori nella storia recente del Milan quando si parla di rinnovi. Già con Gigio Donnarumma e Hakan Calhanoglu si è arrivati alla rottura e il rischio concreto di vedere in salita anche la strada che porta al prolungamento di Franck Kessiè sembra concreto. Il giocatore vuole continuare in rossonero dopo l'ultima ottima stagione, il club è d'accordo ma manca l'intesa sulle cifre, non un particolare di secondo piano. Il centrocampista ivoriano sa che in questo Milan le ambizioni si sono alzate anche a fronte di un mercato che è andato a puntellare in ogni reparto con qualità e quantità per permettere a Pioli di gestire un gruppo in grado di restare competitivo sia in Italia (fronte scudetto e Coppa Italia) sia in Europa (con il ritorno in Champions League). Il tutto, però, dovrà essere commisurato alla reale importanza data a Kessiè nel progetto. L'entourage del giocatore ha sottolineato la crescita e il contributo sul campo di Kessiè che oggi guadagna la ‘pochezza' di 2.2 milioni di euro all'anno. Il rinnovo parte da una cifra ben diversa: 7 milioni a stagione più eventuali bonus da concordare (per una cifra attorno agli 8 – 8.5 milioni) e inserire nel contratto. Cifre che hanno frenato l'entusiasmo del Milan nel non dover perdere un centrocampista utile alla causa, ma le direttive di Elliott sono chiare e non possono esserci eccezioni. Dunque, il club resta fermo al momento sulla sua proposta al rialzo: 6 milioni, più eventuali bonus. C'è dunque un momento di stasi nel confronto: per il Milan – che sta adottando la stessa procedura vista con altri ex rossoneri sui rinnovi – la proposta non è trattabile, mentre per Kessiè – che dal suo punto di vista aveva già espresso la volontà di restare in rossonero – si potrebbero aprire le ultime porte del mercato estivo, con l'ennesima cessione che arriverebbe per mancato rinnovo. Le offerte sull'ivoriano non mancano.
Si complica la trattativa tra Framck Kessiè e il Milan per il rinnovo in scadenza nel 2022. Non c’è intesa tra le parti per le cifre dell’ingaggio: il centrocampista vuole tra parte fissa e bonus almeno 8 milioni, il club si ferma a 6. Sullo sfondo, l’ipotesi cessione: Liverpool e Tottenham sono interessate.
Con la sospensione di Uomini e Donne e poi, avvenuta verso la metà di agosto, il pubblico ha cominciato a chiedersi quando sarebbe cominciata la nuova stagione della trasmissione condotta da Maria De Filippi. Per il momento, non ci sono novità in tal senso ma, appena poche ore fa, l’autrice del programma Raffaella Mennoia ha fatto sapere che i nuovi tronisti della prossima stagione sarebbero già stati scelti. L’identità dei ragazzi che, tra qualche settimana, siederanno sulle celebri poltroncine rosse è ancora adesso top secret. Raffaella, reduce da una furibonda lite con Anna Munafò, è stata ben attenta a non lasciar trapelare alcun indizio in grado di tradirla. Sul web, però, cominciano già a circolare le prime indiscrezione legate alla possibilità che, sul trono di settembre, non compaia un volto sconosciuto ma uno di quelli già noti al pubblico del programma.
La nuova stagione di Uomini e Donne è alle porte e Raffaella Mennoia, autrice del programma, comunica che i nuovi tronisti sono già stati scelti.
Non è passato neanche metà anno dall'uscita del primo album di Riki, finalista di Amici e vincitore della categoria "Cantanti", che arriva l'annuncio dell'uscita del nuovo lavoro del cantante milanese, "Mania". "Perdo le parole" era presentato come un Ep e conteneva, come si leggeva nella nota stampa, "un best of dei migliori brani scritti da Riki nella sua giovane carriera", che permise al ragazzo di andare subito in testa alle classifiche, rimanendoci per otto settimane non consecutive che gli hanno permesso di essere anche l'album più venduto della prima metà del 2017 (triplo disco di platino), mettendosi alle spalle "Comunisti col Rolex", l'album che vedeva per la prima volta assieme, sulla lunga distanza, Fedez e J-Ax. Il nuovo album, quindi, si chiama "Mania" (e il gioco dio parole Riki Mania è lì a portata di mano) e uscirà a fine ottobre, anticipato, però, dal singolo "Se parlassero di noi" che sarà pubblicato il 29 settembre e che è descritto come "una ballad il cui testo è stato scritto da RIKI e la musica a 4 mani con Riccardo Scirè – che ha seguito anche l’arrangiamento e la produzione musicale". Nelle settimane scorse Riki aveva fatto capire di essere in fase di scrittura, al punto che ad agosto aveva avvisato i propri fan che si sarebbe preso un po' di tempo per lavorare a qualcosa di nuovo ("Si torna a scrivere isolati da tutto"). Non è raro che un cantante appena uscito da un talent pubblichi due album a distanza non enorme l'uno dall'altro, sebbene cinque mesi siano un tempo molto breve. Da una parte potrebbe essere il modo per sfruttare al massimo un piccolo fenomeno, qual è Riki, che ha fatto dimenticare in poche settimane i risultati della scorsa edizione, rischiando di regalargli due prime posizioni in pochi mesi, da un'altra parte a questo potrebbe aggiungersi l'effetto Sanremo con una prima edizione e poi un repack a febbraio.
A pochi mesi di distanza dall’uscita di “perdo le parole”, album più venduto della prima metà del 2017, Riki ha annunciato l’uscita di un nuovo lavoro, “Mania” che a febbraio sarà accompagnato dal tour.
Philippa Middleton è ormai la nuova icona della cronaca rosa. La sorella della duchessa di Cambridge conquista gli internauti ed è caccia alle foto che la ritraggono in pose decisamente provocanti. Dopo gli scatti di Pippa Middleton in bikini, ecco che spunta, come per in incanto, un'immagine che ha tutte le potenzialità per far tremare il mondo del chiacchiericcio. La scossa dura però solo qualche ora. Il portale inglese che ha pubblicato l'istantanea, stiamo ovviamente parlando del News of the World di David Murdoch, è stato vittima di qualche problema se, poco dopo, la foto di Pippa in topless era stata rimossa. Fortunatamente i sostenitori della sorella di Kate possono tirare un sospiro di sollievo. In poco tempo lo scatto fa lo giro del web e se News of the World perdona, gli altri siti ovviamente non ricambiano la cortesia. Dopo il lato b di Pippa Middleton anche il lato a diventa un acceso argomento di discussione e in molti si domandano se questa improvvisa popolarità piovuta addosso alla sorella della sposa altro non sia che un'abile mossa strategica per allontanare l'attenzione di pubblico e mass media dai duchi di Cambridge.
Pippa Middleton conquista con il suo lato b il mondo della cronaca rosa, ma ora anche il suo lato a diventa argomento di discussione dopo la pubblicazione della foto riguardante il topless reale.
"There’s a lady who’s sure. All that glitters is gold. And she’s buying a stairway to Heaven", cantano i Led Zeppelin e l'ultimo progetto dello studio giapponese Nendo sembra tradurre in architettura le immagini evocate dalla celebre canzone "Stairway to Heaven". Stairway house è una casa unica al mondo, situata in un quartiere residenziale di Tokyo, caratterizzata da una scala al centro che attraversa diagonalmente tutta l'abitazione e sembra condurre verso il cielo. Stairway house è una casa bifamiliare in cui la scala è l'elemento che collega due famiglie: la coppia più anziana che occupa il piano terra, per evitare che avessero difficoltà nel salire e scendere le scale; la coppia più giovane e il loro bambino risiedono al primo e al secondo piano. Nendo ha progettato la casa, il cui sito si trova in un tranquillo quartiere residenziale di Tokyo, spostato tutto il volume verso il lato nord del lotto. La facciata rivolta a sud è completamente di vetro in modo da garantire che la luce penetri in tutti gli spazi interni e che dalla casa si possa ammirare l'albero di cachi esistente amato dalle generazioni precedenti. La facciata nord è un blocco chiuso e compatto sulla strada. La scala è l'elemento caratterizzante di tutta la casa e l'attraversa lungo tutta la diagonale. Nonostante l'immagine evocativa e poetica di questa enorme scala che si estende verso l'esterno e verso il cielo, l'elemento è stato usato per racchiudere gli elementi funzionali, come i bagni e una scala per l'uso reale che conduce ai piani superiori. La casa al piano terra comprende un salotto, una cucina, una sala studio, una camera da letto, il bagno e c'è persino una stanza per gli otto gatti della coppia più anziana che sono lasciati liberi di salire e scendere lo scalone come il loro passatempo migliore. La casa ai piani superiori comprende due salotti, una cucina living, un bagno, una sala studio e due camere da letto. La grande scala conduce infine in alto verso una serra semi aperta che continua lungo tutta la rampa creando una piccola giungla domestica. E così, una scala e il verde collegavano delicatamente i piani superiore e inferiore lungo una linea diagonale, creando uno spazio in cui tutte e tre le generazioni potevano confortarsi a vicenda nella sottile presenza. Non solo la scala collega l'interno al cortile o lega una casa all'altra, ma questa struttura mira ad espandersi ulteriormente per unire i dintorni e la città, collegando la strada che si estende verso sud al livello del suolo.
Lo studio di architettura giapponese Nendo ha realizzato il suo ultimo progetto che fa sognare e ispira. Costruita in un quartiere residenziale di Tokyo, la Stairway house è una casa bifamiliare unica al mondo con un’enorme scala al centro che collega i vari livelli dell’edificio fino quasi simbolicamente ad arrivare al cielo.
Un business incredibile quello legato al film porno di Sara Tommasi. Numeri altissimi ed inediti per l'industria a luci rosse: sono oltre 25.000, ad oggi, le copie vendute in Dvd (il prezzo di una singola copia si aggira intorno ai 19.90 euro per copia), 5000 invece i noleggi da due differenti canali di distribuzione, quello del portale Love-Me, distributore della pellicola e del portale specializzato 69stream. Contattato telefonicamente il produttore, Federico De Vincenzo, ci rivela che numeri del genere erano assolutamente inaspettati. Ma il mercato non si ferma a questi numeri, perché sono 25.000 le copie distribuite su scala nazionale in tutte le edicole in blister e con contenuto editoriale esclusivo, senza contare che i grandi gruppi della PpV si sono tutti messi in fila per accaparrarsi i diritti di visione: Sky, Cubovision e H3G per la telefonia mobile non hanno mancato l'appuntamento con il video dell'anno.
Numeri incredibili per il porno di Sara Tommasi che, nonostante le critiche, è stato un affare d’oro per la produzione: dai Dvd ai diritti di visione ceduti a Sky, Cubovision e H3G.
La scelta di Andrea Angelini è stata un vero e proprio fulmine a ciel sereno. A soffrirne la repentinità sono state soprattutto le ex corteggiatrici del tronista, incredule di fronte al ritorno in scena di Perla Cupini. Teresa Langella, la giovane sulla quale tutto il pubblico avrebbe scommesso, racconta a Gossip fanpage i retroscena di una decisione che, col senno di poi, pare non essere stata ispirata esclusivamente dal sentimento. Ecco cosa ci ha raccontato Perché hai scelto di partecipare a Uomini e Donne? Inizialmente, ho partecipato a un appuntamento al buio. Chiaramente, non sapevo chi ci fosse dall’altro lato anche se, in cuor mio, ho sempre desiderato ci fosse Andrea. Quando mi sono resa conto che non c’era, e considerando che si tratta di un’esperienza che capita poche volte nella vita, ho deciso di rimanere e partecipare al gioco. Nonostante le premesse iniziali, mi stavo affezionando a Leonardo Greco poiché, in caso contrario, sarei andata via. Credo che capiti così un po’ a tutti. La partecipazione a Uomini e Donne è un’esperienza che nasce per gioco. Solo dopo entrano in ballo i sentimenti e, come è successo nel mio caso, può anche capitare di rimanerci male. Hai detto che, fin dall’inizio, avevi manifestato la tua preferenza per Andrea eppure, durante una recente intervista a Perla Cupini per Tv fanpage, la ragazza mi ha raccontato che, diversamente da quanto hai dichiarato tu, quando entrambe facevate parte del trono di Leonardo Greco e Federico Romano non avresti mai manifestato l’intenzione di cambiare a favore di Angelini. Come te lo spieghi? Non è vero. Mi sono accorta dell’esistenza di Perla solo a distanza di parecchie puntate dall’inizio del trono. Non ci ho mai parlato né abbiamo mai stretto amicizia. Non vedo, dunque, come lei faccia a dire che non ho mai chiesto di poter passare a corteggiare Andrea. Ti dirò di più. Nei camerini, mi sono sempre tenuta a distanza dalle altre corteggiatrici, soprattutto da quelle che corteggiavano il mio stesso tronista. Fa parte del mio carattere la ritrosia nell’avere rapporti con persone alle quali interessa lo stesso uomo che interessa a me. Mi meraviglia che Perla abbia potuto dire una cosa del genere. E’ normale che lei non sapesse della mia attrazione nei confronti di Andrea: non ci siamo mai parlate quindi non vedo perché avrei dovuto raccontare qualcosa a lei. Sei stata accusata di essere interessata solo alla notorietà. Tu, infatti, hai alle spalle una carriera nel mondo dello spettacolo e della musica (ecco il suo video neomelodico). Come ti difendi dalle critiche piovute sul tuo conto? Nel modo più semplice. Io canto da quand’ero bambina e l’ho fatto per un anno nel mondo neomelodico. Per questa possibilità, devo ringraziare i miei genitori che, con tanti sforzi, hanno cercato di fare in modo che io mi avvicinassi al mio sogno. E’ vero che il mondo dello spettacolo mi affascina eppure è bene scindere il mio voler affermarmi in tv dai sentimenti che ho provato nei confronti di Andrea. Nei suoi confronti, sono sempre stata sincera. Magari all’inizio posso aver sbagliato qualcosa ma al termine del nostro percorso è lui che ha deluso me e non viceversa. Quanto all’accanimento di una parte del pubblico nei miei confronti, so bene che molte delle critiche che mi sono state mosse dipendono dal mio pregresso in tv. Quando sono tornata a Uomini e Donne ero consapevole di quello che avrei potuto scatenare ma mi sono fatta forza perché Andrea mi piaceva. Rispetto alle telecamere, sarebbe da ipocriti dire che non m’interessano. La tv piace a tutti e non ho problemi ad ammetterlo, però se sono rimasta a Uomini e Donne l’ho fatto esclusivamente per Andrea. So che i miei modi di fare non hanno convinto il pubblico: io gesticolo e mi entusiasmo presto, ma sono napoletana e questo fa proprio parte del mio carattere. Chi mi conosce nella vita di tutti i giorni lo sa. Quindi, credi di essere stata fraintesa? Certo ma non incolpo a nessuno. Magari sono io il problema. Sono una persona vera e so bene che durante le registrazioni, poco prima di vederlo, quasi mi tremavano le gambe dall'emozione. Forse, non ho saputo dimostrare appieno quella che sono realmente. Dipende dal fatto che sono troppo orgogliosa, a volte ostinata, e ho fatto l’errore di chiudermi di fronte alla critiche senza lasciarmi apprezzare per quella che sono realmente. Nel rapporto con Andrea, però, ci credevo davvero. A Uomini e Donne, hai prima scelto di corteggiare Leonardo Greco per poi passare al trono di Andrea Angelini. Se avessi potuto scegliere, senza condizionamenti da parte dei tronisti, a chi dei due avresti rivolto le tue preferenze? Ad Andrea, senza dubbio. Per Leonardo, l’ha detto lui stesso, ero troppo piccola. A lui, però, devo rimproverare il fatto di avermi mandata via con una specie di sotterfugio. Sapeva che le cose tra me e lui non sarebbero decollate e ha utilizzato le segnalazioni arrivate sul mio conto per eliminarmi. Solo dopo ha ammesso che ero troppo giovane rispetto a lui e che il fatto di avermi mandata a casa non dipendeva dalle calunnie circolate sul mio conto. Che cosa ti ha spinto a passare a corteggiare Andrea dopo l'eliminazione dal trono di Leonardo Greco? Scelta coraggiosa vista la diffidenza del pubblico, che di certo ti avrebbe esposta a nuove critiche. Voglio farti un esempio. Nella vita di tutti i giorni capita a tutti di frequentare una persona per un certo periodo per poi accorgersi che non è quella giusta. A quel punto, che cosa bisognerebbe fare? Chiudersi in casa? Non credo. E’ stato normale, da parte mia, tornare a Uomini e Donne al fine di conoscere un’altra persona che, per di più, mi piaceva tanto. Lo avrei fatto anche lontano dalle telecamere e credo lo avrebbero fatto tutti. A questo, bisogna aggiungere il fatto che è stato proprio Andrea a chiedere di me e, sembrerà strano, ma io credo sia stato un segno del destino. Dopo la prima eliminazione, non avrei mai chiamato la redazione per tornare in studio e, invece, ci ha pensato lui al mio posto. Quale altra persona avrebbe rifiutato? Quali sono le qualità di Andrea che ti hanno attratto maggiormente? A differenza di quanto accaduto con molte altre ragazze, non sono mai stata interessata al personaggio “Andrea” visto come il corteggiatore perfetto di Ramona Amodeo. L’ho seguito, certo, ma non era quello ad attirarmi. Ho sempre pensato a lui come a un ragazzo umile, innamorato delle cose semplici e, come me, abituato a non aspettarsi troppo dalla vita. E’ chiaro che anche l’impatto fisico ha avuto la sua parte. Come si potrebbe non restare affascinati da un tipo come lui?
Teresa Langella, ex corteggiatrice di Andrea Angelini a Uomini e Donne, racconta a Gossip fanpage la sua verità circa la scelta che l’ha vista arrivare seconda rispetto alla rivale Perla Cupini.
Ieri il Ministro per i rapporti col parlamento Piero Giarda ha posto la questione di fiducia sul cosiddetto decreto salva Italia, oggi la palla passa all'aula. Le forze politiche saranno chiamate a pronunciarsi sul testo licenziato dalle commissioni bilancio e finanze: un testo, quindi, sul quale non hanno potuto metter bocca e che, se voteranno, dovranno ingoiare così com'è. Lega Nord e Italia dei Valori non ci stanno. Durante i due giorni di discussione in aula, il Carroccio ha fatto ostruzionismo contro il governo e, alla Camera, ha dato anche vita a proteste tutt'altro che civili. Inutile aggiungere che Bossi e soci non voteranno la fiducia al provvedimento. Anche l'Italia dei Valori, sebbene a un certo punto sembrava avesse cambiato idea, non sosterrà la manovra. Il partito di Di Pietro continua a definire il provvedimento iniquo e, come ribadito più volte dal capogruppo alla Camera Massimo Donadi, sarà costretto a dire "no". Il sì, forse obbligato, lo garantiranno il Popolo delle Libertà, il Partito Democratico e il Terzo Polo, a meno di clamorose sorprese. Il Pd ha accolto con grande favore le ultime modifiche al provvedimento e, anche se ci sono ancora alcuni punti che non digerisce, sicuramente non farà mancare il proprio appoggio. Stesso discorso per il Terzo Polo. Anche dal Pdl arriverà sicuramente la fiducia. Le dichiarazioni di voto sono iniziate alle 10, alle 12 ci sarà la prima chiama. Il testo dovrebbe essere licenziato in serata. 21.41- Con 402 voti favorevoli e 75 contrari la Manovra passa alla Camera. Sono 22 i deputati astenuti. 21.40- Aperta la votazione con il metodo elettronico 21.35- Si sono concluse le dichiarazioni di voto dei gruppi parlamentari, ora è il turno delle dichiarazioni a titolo personale. L'On Cambursano dell'Idv annuncia il suo voto favorevole in contrasto con il suo partito. 21.32- L'attacco di Alfano è sulle liberalizzazioni, su cui fa molti distinguo e dichiara "siamo per liberalizazioni che mettano al centro la persona". 21.27- A Parlare ora il segretario del Pdl Angelino Alfano che confermando l'appoggio al Govenro e alla Manovra ricorda però che ben poche cose sono cambiate rispetto al Governo precedente per lo stesso motivo che è che la crisi mondiale. Alfano ha rivendicato il lavoro del precednete Governo e rimproverato a Monti di lasciarsi influenzare troppo dai giornali riferendosi chiaramente alle parole del premier in risposta a quelle di Berlusconi. 21.25- L'intervento di Bersani è stato interrotto da parte di Fini per la scadenza del tempo a disposizione tra le grida dei leghisti che urlavano per scherno "Veltroni" all'indirizzo dei banchi del Pd.
Approda in aula il testo licenziato dalle commissioni sul quale il governo ha posto la fiducia. Lega Nord e Idv voteranno contro. Il testo verrà licenziato in serata.
Una commedia leggera e che parla d'amore, con personaggi di spessore e che non hanno ancora sbagliato un colpo ad Hollywood. Viene da chiedersi, ad una settimana dalla sua uscita italiana, perché gli americani abbiano stroncato il film di Gabriele Muccino, Quello che so sull'amore. Dopo che il pubblico nostrano ha ampiamente metabolizzato la pellicola, visti i risultati al box office, non è assolutamente sbagliato dire che il nuovo film del regista de L'ultimo bacio è stato un successone. Gli incassi? Siamo quasi a 2 milioni di euro e il regista adesso gongola: "Mi sento un gladiatore". La critica americana aveva scritto del film come "la peggiore produzione dell'anno", come una commedia "piatta e noiosa", "insulsa" e "destinata a finire nel dimenticatoio".
“Quello che so sull’amore” di Gabriele Muccino è in testa ai box office: storia di un successo commerciale italiano che l’America aveva dato per “prodotto spazzatura destinato al dimenticatoio”.
Che Facebook fosse al lavoro per portare internet in tutto il mondo tramite dei giganteschi droni è un fatto ormai risaputo. Per la prima volta, però, abbiamo avuto la possibilità di osservare un prototipo di questi velivoli potenziati dall'energia solare. È successo a San Francisco, durante la conferenza F8 che si sta svolgendo in questi giorni e che ha visto innumerevoli nuovi annunci da parte del social network. Tra questi, appunto, gli aggiornamenti in merito ai famosi droni per internet che puntano a diminuire il digital divide nelle zone più remote del pianeta. E che, secondo il CTO di Facebook Mike Schroepfer, avranno un'apertura alare più grande di quella di un Boeing 737. Il drone, la cui massa è comunque poco più grande di quella di una piccola macchina, ha già compiuto il primo volo di prova sopra il Regno Unito. "Sarà potenziato da pannelli solari posizionati sulle sue ali e sarà in grado di volare ad altitudini superiori ai 60 mila piedi per mesi" ha spiegato Mark Zuckerberg, CEO di Facebook "Velivoli come questo aiuteranno a connettere tutto il mondo perché possono servire quel 10% della popolazione che vive in zone remote che non dispongono un'infrastruttura per internet".
Durante la conferenza F8 che si sta svolgendo in questi giorni a San Francisco, Facebook ha svelato nuovi dettaglii in merito ai droni per internet che puntano a diminuire il digital divide nelle zone più remote del pianeta. E che, secondo il CTO di Facebook Mike Schroepfer, avranno un’apertura alare più grande di quella di un Boeing 737.
Arrestato vicino al Monumento dei Caduti, bandiera italiana come mantello e saluto romano prima delle manette. Questi gli ultimi istanti – significativi – di Luca Traini, il ventottenne arrestato a Macerata dopo il ferimento di almeno sei persone nella mattinata di sabato 3 febbraio. L'uomo è stato poi fotografato in caserma dopo l'arresto e il dettaglio del tatuaggio ha fornito ulteriori elementi per completare il quadro ideologico del ventottenne. Traini, meno di un anno fa, era tra i candidati della Lega Nord alle amministrative di Corridonia, in provincia di Macerata. Compare nei manifesti, presenzia al comizio di Matteo Salvini, ma poi alla fine ottiene zero preferenze. A votarlo nemmeno se stesso (di seguito lo screen alla fine dello spoglio pubblicato dal Comune di Corridonia), forse proprio perché, se da un lato Traini vede positivamente l'ascesa della Lega Nord, dall'altra parte non vuole partecipare al gioco democratico, a cui il pensiero eversivo di destra addebita – più che ai singoli partiti – il declino del paese. … ma con la bandiera italiana Nondimeno Traini è stato arrestato con la bandiera dell'Italia al collo, che non rientra affatto nella simbologia della Lega "pura". La dimensione nazionale del nuovo Carroccio di Salvini poco giustifica il nazionalismo espresso da Traini nei momenti che precedono l'arresto. L'estrazione politica del ventottenne va insomma cercata altrove, ed evidentemente negli ambienti del neofascismo. Il tatuaggio sulla tempia destra – il simbolo di Terza Posizione – conferma il radicamento politico di Traini nell'estremismo "nero". Da precisare che Terza Posizione oggi non esiste e, da organizzazione eversiva, di certo l'appartenenza non veniva dichiarata, tantomeno con tatuaggi così evidenti. Per Traini, insomma, TP è un riferimento ideologico e "di metodo". Traini partecipa agli eventi culturali dell'estrema destra, organizzati da ambienti vicini a Forza Nuova. Il due dicembre è nella biblioteca comunale di Civitanova Marche per la presentazione del libro "Donna Rachele mia nonna. La moglie di Benito Mussolini", di Adda Negri Mussolini. L'evento era stato organizzato da "Aries. Officina Nazional Popolare", che in un'altra occasione vede partecipare Traini ad un convegno in ricordo del camerata Roberto Scocco.
La personalità politica di Traini, dalla Lega Nord alla bandiera dell’Italia, passando per il riferimento a Terza Posizione.
La carriera di Képler Laveran Lima Ferreira, meglio noto come Pepe, è stata contraddistinta da tanti episodi sopra le righe. Spesso e volentieri il difensore portoghese si è reso protagonista di situazioni anti-sportive e di interventi al limite. Ecco perché quanto accaduto nel big match tra il suo Porto e lo Sporting, non è certo sorprendente. Al contrario sorprende e ha sollevato un polverone, il fatto che sia rimasto impunito. Alla mezz'ora di Sporting Lisbona-Porto sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Pepe ha rifilato un colpo proibito a Coates. Un vero e proprio cazzotto, quello del difensore ospite, che ha richiamato alla memoria il celebre precedente italiano Montero-Di Biagio, quando l'uruguaiano in un Inter-Juventus del 2000 colpì il centrocampista in una situazione di gioco praticamente identica. Nessuna sanzione da parte del direttore di gara, e del Var, nonostante le proteste veementi della formazione di casa che ha sottolineato la volontarietà dell'intervento falloso di Pepe che sembra anche chiudere le dita. Un episodio che sta ancora facendo discutere, con lo Sporting che dopo il pareggio (1-1) ha deciso di richiedere al Comitato Istruttori della Lega portoghese di intervenire per sanzionare Pepe depositando le immagini televisive come prova. Miguel Braga, responsabile della comunicazione allo Sporting al programma ‘Raio-X Sporting' di Sporting TV ha confermato: "Pepe fa quello che gli abbiamo visto fare in altri campionati. Il VAR, con assistente e non so come molte televisioni, guarda questo e pensa che sia normale. E ci sono ex arbitri che hanno quasi scritto che è stata colpa di Coates, quando Pepe ha stretto i denti, ha chiuso la mano, e gli ha dato un pugno alla mascella". E sui social, è già battaglia tra tifosi, e non manca chi ha chiesto addirittura provvedimenti esemplari nei confronti dell'esperto difensore, come una lunga squalifica o addirittura la radiazione.
Pepe si è reso protagonista ancora una volta di un brutto episodio in occasione della sfida tra il Porto e lo Sporting Lisbona. Un pugno a Coates, simile a quello rifilato da Montero a Di Biagio in un celebre Inter-Juventus è rimasto impunito, sollevando un polverone di polemiche in terra lusitana.
Il suo soprannome è isola gioiello, e già questo dovrebbe farci capire la bellezza di questo luogo in Thailandia. Ko Samet, un'isola mozzafiato con le sue spiagge di sabbia chiarissima e un mare cristallino che il sole illumina regalando mille sfumature. L'isola deve il suo nome all’albero Samet che qui cresce rigoglioso, fornendo il materiale delle tipiche imbarcazioni da pesca. Questo paradiso fortunatamente ancora non è stato eccessivamente invaso dal turismo e ha conservato intatta la natura selvaggia. Ko Samet è stata scoperta turisticamente solo agli inizi degli anni 80 ed è diventata una località famosa perché è rimasta un'oasi di pace, inoltre, insieme a Laem Ya ed altre isole circostanti fa parte di un Parco nazionale istituito nel 1981. La piccola isola di Ko Samet misura appena 13 chilometri quadrati e si trova vicino Bangkok, a sole due ore di macchine e catapulta il visitatore in un'ambiete esotico dove si può staccare la spina e rilassarsi. Tutta l'isola di Ko Samet presenta spiagge incantevoli e scegliere le più belle è davvero difficile. La zona orientale è una delle più amate, con il lungo litorale di Hat Sai Kaeo, detta la spiaggia di diamante. Con le luci del tramonto questa spiaggia diventa ancor più bella, con i tanti locali e ristoranti che punteggiano il litorare, perfetti per una cenetta suggestiva assaportando una delle cucine più buone di tutta la Thaialandia. Proseguendo sulla costa si incontrano diverse baie fino a Phai Beach, detta Paradise Beach, bagnata da un'acqua trasparente. Lo stesso vale anche le spiagge di Tub Tim e Pudsa, perfette per indimenticabili tramonti. A concludere la speciale lista ci sono Wong Deuan, Candlelight, Wai e Kui. Sul lato occidentale, invece, si incontra una baia nascosta, un vero gioiello dell'isola. Parliamo della Baia di Ao Prao, considerata un'isola nell'isola, avvolta da una fitta vegetazione e che ospita alberghi lussuosi e ristoranti tipici. Da ricordare anche Sai Kaew, più informale rispetto alla precedente. Questa parte dell'isola è più tranquilla rispetto a quella orientale, con meno vita mondana, ma con spiagge incantevoli in egual modo. Attorno all'isola di Ko Samet si trovano numerose isolette che possono costituire luoghi ideali per escursioni giornaliere. Queste isole custodiscono una meravigliosa barriera corallina dove praticare lo snorkeling. Tra queste ricordiamo Koh Kudee, la più vicina, Koh Thalu, con una splendida spiaggia e fondale sabbioso. Leggeremente più lontana è l'arcipelago delle isole Man, dove si può ammirare un allevamento di tartarughe di mare. A differenza degli altri luoghi di questa parte dell'emisfero l'isola di Ko Samet può essere visitata tutto l'anno, anche nella stagione delle piogge. Infatti, a parte qualche rovescio temporalesco, gode di una temperatura ottima anche da maggio a ottobre. Però, per non avere brutte sorprese, il periodo migliore per visitare Ko Samet è wuello che va da dicembre a settembre.
Un paradiso di spiagge bianchissime, mare cristallino, tramonti suggestivi e fitta vegetazione. Ko Samet è considerata l’isola gioiello della Thailanda, un luogo incantevole che conserva ancora un fascino incontaminato e selvaggio. Una meta perfetta un per staccare la spina e rilassarsi in un ambiente esotico.
La Rete dei Santuari degli Animali Liberi sparsi in Italia è un network che coordina e riunisce alcuni tra i più rappresentativi o antichi rifugi per animali cosiddetti da reddito, reduci dallo sfruttamento e dai maltrattamenti. Nasce nel 2010 con la volontà di mettersi insieme e risolvere i problemi con cui i santuari e rifugi si trovano ad avere a che fare come realtà uniche nel loro genere, per condividere esperienze dal punto di vista gestionale e medico veterinario. "Ospitiamo animali che vivono liberi, che non vengono utilizzati in alcun modo, né per le loro carni, né per uova, latte e formaggio, ma dove vengono riconosciuti come individui, per incontrarli ed ascoltare le loro storie – ha spiegato a Fanpage.it Sara D'Angelo, responsabile di Vitadacani-Santuario Porcikomodi e portavoce della Rete dei Santuari degli Animali Liberi – Non li acquistiamo né vendiamo, arrivano perché ‘scarti di produzione', sottoposti a sequestro penale, provenienti da allevamenti o da fattorie". Uno degli obiettivi della Rete dei Santuari è quello di arrivare al riconoscimento di questi luoghi come realtà diverse dall'allevamento. "Attualmente dal punto di vista normativo non esistono, ma sono equiparati agli allevamenti – continua Sara – Ciò significa che i controlli devono soddisfare gli stessi requisiti e standard degli animali destinati al consumo umano, un problema burocratico e concreto che si traduce ad esempio nel non poter togliere i marchi e somministrare alcuni tipi di medicinali che servono quando stanno male". Ma si intravede uno spiraglio, un dialogo con le istituzioni: "Dal 2012 abbiamo intrapreso una discussione con il Ministero della Salute per trovare dei punti d'incontro, con l'obiettivo di dotarli di microchip, di toglierli dall'anagrafica degli animali da reddito e di inserirli nella banca dati degli animali d'affezione". Uno dei rifugi che si trovano nel Nord Italia è il Miletta ad Agrate Conturbia, in provincia di Novara, anche Cras, ossia Centro di Recupero per Animali Selvatici, attivo 24 ore su 24. "Parte del nostro lavoro che portiamo avanti con tanto impegno è quello di sensibilizzare le persone a soccorrere e a segnalarci gli animali selvatici investiti e ad oggi ce ne arrivano tantissime dalla provincia di Novara – racconta Alessandra Motta – Ogni animale che arriva da noi ha scheda d'ingresso e teniamo informate le persone che lo hanno trovato sul suo stato di salute. Abbiamo caprioli, ricci, daini, ben ventiquattro cinghiali, volpi, faine, uccelli, poiane upupe, rondoni, gheppi, falchi pellegrini, cerchiamo di diffondere una cultura diversa di relazione con l'animale, li curiamo per poi reintrodurli in natura".
“Luoghi in cui incontrare gli animali cosiddetti da reddito, sfruttati, reduci da maltrattamenti, che hanno una nuova vita”. La Rete dei Santuari riunisce i rifugi italiani, che chiedono di essere riconosciuti a livello giuridico come realtà diverse degli allevamenti, perché gli animali sono salvi e non vengono utilizzati in alcun modo.
Non indossava la cintura di sicurezza, in braccio aveva un bambino e, mentre guidava, con la mano destra reggeva il cellulare perché a quanto pare era impegnato in una conversazione. E addirittura, sottoposto a controlli, è risultato anche senza patente di guida, che non aveva mai preso nella sua vita. È quanto accaduto a Brindisi, dove un uomo di trentacinque anni è stato beccato dagli agenti della polizia stradale che gli hanno contestato numerose infrazioni con relative sanzioni. Il trentacinquenne era alla guida di un autocarro. L’uomo è stato beccato e sottoposto a un controllo alle porte della città, nei pressi del centro abitato.
Record di violazioni del codice della strada per un uomo di 35 anni che è stato fermato dalla Polstrada alle porte della città di Brindisi. Guidava “tranquillamente” un autocarro senza cintura, senza patente, parlando al cellulare e con un bimbo sulle gambe.
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A "Verissimo", infine, è stata mostrata la nuova casa del Grande Fratello, dal momento che quella storica è andata completamente distrutta a causa di un incendio divampato mesi fa a Cinecittà. var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) { document.getElementById('widget-banner-6').id = 'div-banner-3'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-3"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-6').style.display = 'none'; } var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 768) { document.getElementById('widget-banner-7').id = 'div-banner-3'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-3"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-7').style.display = 'none'; } Ore 00.59 Fine della nostra diretta, grazie di averci seguito! Leggi anche Grande Fratello 13, la diretta della sesta puntata Ore 00.54 Continua il live del Grande Fratello su Canale 5. Nel frattempo ecco il #selfie della Marcuzzi: Ore 00.45 Agipronews fa sapere che la più quotata è Cecilia Rodriguez, sorella di Belén, bancata a 3,00 dalle sigle internazionali e possibile concorrente del Gf "vip". var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) { document.getElementById('widget-banner-8').id = 'div-banner-5'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-5"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-8').style.display = 'none'; } var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 768) { document.getElementById('widget-banner-9').id = 'div-banner-5'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-5"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-9').style.display = 'none'; } Ore 00.32 La Marcuzzi saluta i concorrenti del Grande Fratello. Ore 00.30 Segnaliamo qualche tweet sul #GF13: var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) { document.getElementById('widget-banner-10').id = 'div-banner-extra-1'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-extra-1"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-10').style.display = 'none'; } var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 768) { document.getElementById('widget-banner-11').id = 'div-banner-extra-1'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-extra-1"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-11').style.display = 'none'; } Ore o0.26 Parlano, finalmente, gli opinionisti. Nel frattempo vi segnaliamo che l'hashtag #GF13 è ancora trending topic su Twitter. Cliccatissimi anche #Francesca, Samba, Modestina, #FratelliPapillon e Mirco. Pubblicità. var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) { document.getElementById('widget-banner-12').id = 'div-banner-extra-2'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-extra-2"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-12').style.display = 'none'; } var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 768) { document.getElementById('widget-banner-13').id = 'div-banner-extra-2'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-extra-2"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-13').style.display = 'none'; } Ore oo.25 I due fratelli conoscono gli uomini rinchiusi in cantina. Ore 00.19 Al via il timer del Grande Fratello 13. var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) { document.getElementById('widget-banner-14').id = 'div-banner-extra-3'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-extra-3"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-14').style.display = 'none'; } var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 768) { document.getElementById('widget-banner-15').id = 'div-banner-extra-3'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-extra-3"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-15').style.display = 'none'; } Ore 00.15 Greta Maisto è la nuova concorrente del Gf: è di Roma, ha 26 anni, sogna di aprire un locale, nello specifico un'attività tutta sua. Ore 00.14 I due opinionisti Cesare Cunaccia e Manuela Arcuri finora si sono espressi pochissimo. Serratissimo il ritmo della serata: la Marcuzzi sta procedendo speditamente per presentare tutti i concorrenti. Ore 00.07 E' tutto pronto per la prima puntata del Grande Fratello 13, il reality show di Canale 5 condotto da Alessia Marcuzzi che in conferenza stampa ha già dato alcune anticipazioni. "Chi" invece ha annunciato, in anteprima, la notizia che ci sarebbe stata una ragazza senza braccio, Valentina Acciardi, poi presentata in esclusiva a "Pomeriggio Cinque"; secondo alcune indiscrezioni, poi, qualora la prima puntata non dovesse funzionare in termini di audience, potrebbe essere pronto un piano B con un'edizione del Gf "vip" (sarebbe stata contattata anche la sorella di Belén, Cecilia Rodriguez). A "Verissimo", infine, è stata mostrata la nuova casa del Grande Fratello, dal momento che quella storica è andata completamente distrutta a causa di un incendio divampato mesi fa a Cinecittà. Ore 00.59 Fine della nostra diretta, grazie di averci seguito! Ore 00.54 Continua il live del Grande Fratello su Canale 5. Nel frattempo ecco il #selfie della Marcuzzi: Ore 00.45 Agipronews fa sapere che la più quotata è Cecilia Rodriguez, sorella di Belén, bancata a 3,00 dalle sigle internazionali e possibile concorrente del Gf "vip". Ore 00.32 La Marcuzzi saluta i concorrenti del Grande Fratello. Ore 00.30 Segnaliamo qualche tweet sul #GF13:
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Il calendario della Serie A 2021/2022 è realtà. Il sorteggio di Milano ha definito il quadro di tutte le partite del prossimo campionato di calcio, che per la prima volta nella storia potrà contare su un girone di ritorno asimmetrico. Spicca l'avvio di campionato molto duro della Juventus che affronterà prima il Napoli in trasferta alla 3a giornata, e poi il Milan in casa alla 4a. Sarà un torneo ricco di spunti grazie al ritorno in Italia di Mourinho che affronterà da avversario l'Inter, e le nuove avventure di Allegri, Spalletti e Sarri. Nella prima giornata della Serie A 2021/2022, i campioni d'Italia dell'Inter affronteranno il Genoa (doppio confronto sull'asse Milano-Genova, con il Milan che sfiderà la Sampdoria), mentre la Juventus giocherà a Udine. Incrocio suggestivo per Sarri che tornerà a Empoli con la sua Lazio. Tra i match più intriganti quello tra la nuova Roma di Mourinho e la Fiorentina di Italiano, mentre il Napoli che dal 2013 non esordiva in casa, ospiterà la matricola Venezia. Ecco la 1a giornata: I primi big match del campionato sono in programma alla terza giornata, con Napoli-Juventus e Milan-Lazio. Calendario importante per la Juve che poi alla 4a giornata ospiterà il Milan. Il girone di ritorno della Serie A 2021/2021, asimmetrico rispetto a quello di andata, inizierà con il botto con i due big match Juventus-Napoli e Milan-Roma in programma nel turno del 6 gennaio. Grande attesa anche per il ritorno di Spalletti, con il Napoli, a Roma, alla 33a giornata, e quello di Sarri a Torino con la Lazio, alla penultima giornata. Mourinho dal canto suo guiderà la Roma per la prima volta contro la sua ex squadra Inter, alla 16a giornata. Il primo derby del campionato sarà quello capitolino tra la Lazio di Sarri e la Roma di Mourinho, in programma alla 6a giornata. Nella successiva ecco la stracittadina della Mole, con Torino-Juventus a conferma di un calendario inizialmente complicato per i bianconeri. Per il derby della Madonnina invece appuntamento alla 12a giornata. Ecco nello specifico tutte le giornate dei confronti tra squadre della stessa città.
Sorteggiato il calendario della Serie A 2021-2022 che per la prima volta nella storia sarà asimmetrico. Inizio di stagione complicato per la Juventus, e tanti i confronti intriganti nel corso della stagione. Occhi puntati sui derby romano e milanese, e sul ritorno di Sarri a Torino, di Mourinho a Milano e di Spalletti a Roma.
Il colosso di Redmond ha da poche ore annunciato il rilascio di un nuovo aggiornamento dell'app Microsoft Translator per smartphone Android e iOS. La nuova versione del traduttore di Microsoft consente di tradurre in tempo reale una conversazione. In maniera simile a quanto offerto da Google Translate, l'app Microsoft Translator permette a tutti gli utenti di tradurre parole, frasi, messaggi vocali e pagine web in più di 50 lingue. Grazie al nuovo aggiornamento dell'applicazione per smartphone, da oggi il traduttore di Microsoft permette di collegare l'app per smartphone con uno smartwatch così da intrattenere una conversazione in tempo reale con un’altra persona. Al momento il servizio di traduzione in tempo reale tra uno smartphone ed uno smartwatch con Microsoft Translator è disponibile solo per sette lingue: italiano, inglese, francese, tedesco, portoghese, spagnolo e cinese mandarino. Grazie a questo aggiornamento, disponibile per il download gratuito tramite App Store e Google Play Store, tutti gli utenti avranno modo di testare questa nuova feature senza la necessità di utilizzare un unico dispositivo da condividere con l'interlocutore.
Il colosso di Redmond ha da poche ore annunciato il rilascio di un nuovo aggiornamento dell’app Microsoft Translator per smartphone Android e iOS.
Tra le Nuove Proposte che questa sera si esibiscono sul palco dell'Ariston per la 71esima edizione del Festival di Sanremo c'è Simone Avincola. Il cantautore romano è in gara nella kermesse canora con il brano "Goal!" dopo aver ha superato la selezione di Sanremo Giovani. Questa sera sarà il terzo ad esibirsi dopo Gaudiano ed Elena Faggi. È alla sua seconda esibizione sanremese dopo aver partecipato nel 2019, sempre nella sezione Giovani, con il brano "Un rider". Ecco il testo di Goal! il brano di Avincola in gara a Sanremo 2021.
Ad esibirsi sul palco dell’Ariston questa sera ci sarà anche Avincola. Il cantautore romano gareggia tra le Nuove Proposte con il brano “Goal!”. Simone Avincola accede alla 71esima edizione del Festival di Sanremo dopo aver superato le selezioni di Sanremo Giovani. Il suo brano parla di riscatto e di come ognuno può avere l’opportunità di segnare il proprio goal.
È da diversi anni che si discute su articoli divulgativi o pseudo-scientifici sull'esistenza di piramidi nella zona compresa tra la provincia di Caserta e quella di Benevento, in Campania. Tutto ha avuto inizio quando Leonardo B. Romano, residente del piccolo comune di Sant'Agata dei Goti, in provincia di Caserta, ha pubblicato tramite il Centro Ricerche Ufo Liguria nel marzo 2009, lo scritto "Sant'Agata dei Goti una seconda Visoko?" in cui teorizza la presenza di una piramide ricoperta di vegetazione in luogo della collina conosciuta come "Ariella" a due chilometri di distanza da Sant'Agata dei Goti. Tale ipotesi viene supportata, secondo il ricercatore indipendente Romano, da immagini fotografiche e da una evidente similitudine con le Piramidi di Visoko in Bosnia Erzegovina, scoperte dallo studioso Semir Osmanagić nei pressi di Sarajevo, ma mai accertate dalla comunità storico-scientifica. Nella stessa zona Leonardo B. Romano informa anche i media italiani circa il ritrovamento di alcuni enormi massi di forma rotonda, con diametro variabile, simili alle sfere tonde ritrovate a Visoko e in Costa Rica: per Romano questo è la dimostrazione di un intervento umano sul territorio campano. Altre possibili piramidi sono state scoperte a Moiano e Caiazzo, poco distante da Sant’Agata dei Goti, e infine a Montesarchio, in provincia di Benevento. Per l’archeologa Gabriella Lukacs, la natura piramidale delle tre colline casertane può essere attestata dall'allineamento delle alture che, come le piramidi egiziane, ripropone la cintura di Orione. Attraverso Google Earth è anche possibile visualizzare la forma spiccatamente piramidale delle colline nella zona di Caserta e di Benevento. Uno scavo esplorativo in un fianco laterale della "piramide di Ariella" è stato anche iniziato ma repentinamente chiuso per motivi non precisati. Queste varie ipotesi e la poca chiarezza sul caso hanno sviluppato molti interrogativi e un senso di mistero tale da alimentare anche teorie aliene sulla realizzazione delle piramidi in Campania e altrove in Europa. La presenza delle sfere di pietra rotonde in prossimità della zona di Sant'Agata dei Goti e in Bosnia sembra supportare la tesi di una costruzione di grandi dimensioni. Fino ad oggi non è mai stato effettuato alcun reale ritrovamento di piramidi, né di altre strutture di pietra al di sotto delle colline considerate. Sembra dunque che tutte le ipotesi di costruzioni piramidali siano da ritenersi infondate perché non dimostrate da documenti scientifici e storici. Il geologo Paolo Balocchi, attraverso una ricerca bibliografica e uno studio delle foto satellitari, ha teorizzato una formazione assolutamente naturale delle colline di Sant'Agata dei Goti, Moiano, Caiazzo e Montesarchio:
C’è chi teorizza l’esistenza di Piramidi a Sant’Agata dei Goti, a Caiazzo e a Montesarchio ma è solo un’ipotesi che non trova fondamento scientifico secondo la tesi del geologo Paolo Balocchi.
Secondo il bollettino del commissario straordinario all'emergenza coronavirus in Italia sono state ad oggi – 10 marzo – somministrate 5.782.615 dosi di vaccini e un 1.747.516 di persone hanno completato il ciclo di vaccinazione con la doppia dose. Finora sono state impiegate 5.202.990 dosi di Pfizer/BionTeche, 1.512.000 di Astrazeneca e 493mila di Moderna e più della metà delle somministrazioni è andata a personale sanitario e cittadini over 80. Val D'Aosta, Campania, Puglia, Toscana e Marche sono le regioni che, in proporzione, hanno utilizzato la più alta percentuale di dosi rispetto a quelle ricevute mentre Veneto, Calabria, Liguria e Sardegna sono leggermente indietro. La campagna di vaccinazione in Italia così come nel resto d'Europa procede piuttosto lentamente. Come noti si sono verificati numerosi ritardi nelle consegne e la stessa macchina organizzativa ha ancora bisogno di essere rodata; il Ministro della Salute Roberto Speranza ha comunque garantito che entro la fine dell'estate tutti gli italiani che vorranno vaccinarsi potranno farlo, e ciò anche grazie alla consapevolezza che nei prossimi mesi potrebbero arrivare nel nostro paese decine di milioni di dosi. Secondo l'ultimo aggiornamento del piano vaccini, aggiornato al 3 marzo scorso, nel secondo trimestre del 2021 al nostro paese dovrebbero arrivare – salvo ritardi – oltre 52 milioni di dosi di vaccino.
Secondo il piano vaccini stilato dal Governo ed aggiornato al 3 marzo nel secondo trimestre del 2021 dovrebbero arrivare – salvo ritardi – oltre 52 milioni di dosi di vaccino contro il Covid-19: oltre ad Astrazeneca, Pfizer BionTech e Moderna si attendono più di 14 milioni di dosi dei sieri J&J e Curevac, che devono però ancora essere approvati.
Una donna di 46 anni è stata maltrattata da marito e figlio per diversi anni. Si era sposata 20 anni fa con l'uomo che la umiliava continuamente, soprattuto nella sfera sessuale. Il marito, infatti, le dava 5 euro ogni volta che facevano sesso in segno di umiliazione. A questo si aggiungevano offese, minacce e limitazioni della libertà personale. La signora, infatti, non poteva uscire da sola e veniva considerata "una pazza" dai conoscenti. Inoltre, la donna è stata più volte medicata al pronto soccorso al quale si recava per le botte ricevute.
Il marito della donna è accusato di maltrattamenti in famiglia, lesioni, violenza sessuale aggravata, mentre il figlio della coppia è accusato di maltrattamenti in famiglia.
Costruito su un pendio della foresta che si affaccia sul fiordo di Olso, vicino al centro di Drøbak, in Norvegia, il Bølgen Bath & Leisure Centre è un nuovo centro termale progettato dallo studio di architettura svedese White Arkitekter in un paesaggio mozzafiato. Il centro termale e ricreativo di Bølgen dispone di una piscina olimpionica, una piscina per immersioni, una piscina per bambini, uno scivolo d'acqua, una piscina terapeutica e vasche, di una sauna e un centro benessere in una location unica.
Lo studio di architettura svedese White Arkitekter ha costruito il Bølgen Bath and Leisure Centre su un fiordo norvegese a Drøbak. Il centro termale e ricreativo di Bølgen dispone di una piscina olimpionica, una piscina per immersioni, una piscina per bambini, uno scivolo d’acqua, una piscina terapeutica e vasche, nonché una sauna e un centro benessere in un paesaggio mozzafiato.
Uscirà il prossimo 19 febbraio il nuovo album della cantautrice Irene Grandi, si chiamerà “Alle porte del sogno” e sarà anticipato dal singolo “La cometa di Halley” che porterà alla prossima edizione del Festival di Sanremo dal 16 febbraio. “Alle porte del sogno” esce dopo 5 anni dall’ultimo album della cantante “Indelebile” e contiene 11 brani inediti sui quali la cantante ci ha lavorato personalmente, infatti è la co-autrice dei brani insieme alla produzione artistica di Pio Stefanini. Al nuovo album ha partecipato Gaetano Curreri degli Stadio, con il quale Irene aveva già collaborato tempo fa, questa volta Curreri ha scritto per lei il pezzo “Stai ferma”. La cantante, che manca da Sanremo dall’ormai lontano 1999 quando presentò “La tua ragazza sempre”, durante la presentazione del suo nuovo album ha detto: L'aspettativa di critica e pubblico m'ha fatto molto piacere. Tanti fanno finta di snobbare Sanremo, ma alla fine sono tutti incollati al televisore. Ho sentito persino di chi si orgnizzerà a casa di qualcuno per vederlo tutti insieme per me è come tornare agli inizi, direi che Sanremo è sempre un debutto. Mi farebbe piacere vincere non vado solo per partecipare. Un fattore positivo è che al voto del pubblico è abbinato quello dell'orchestra, potresti fare una performance migliore o peggiore di un altro artista, ma c'è sempre un fattore legato al caso.
La cantante presenterà a Sanremo il brano “La cometa di Halley” che anticiperà l’uscita del suo nuovo album “Alle porte del sogno”.
Tekashi 6ix9ine, una delle stelle della trap americana è nei guai seri e rischia una condanna che va da minimo 25 anni di prigione all'ergastolo, come ha scritto anche TMZ che sta seguendo il processo contro Daniel Hernandez, vero nome del cantante. Lui e due suoi assistenti, infatti, sono stati arrestati sabato sera con sei capi di imputazione, tra cui associazione a delinquere (racketeering) e sparatoria, come confermato anche a Billboard: il cantante, tra le altre cose, avrebbe sparato mentre si stava commettendo un crimine, stando a quanto riportato sempre da TMZ che ha letto le carte dell'iscrizione nel registro degli indagati. Stando all'accusa, gli atti di violenza perpetrati da Hernandez sarebbero stati compiuti per difendere gli affari di droga della sua gang contro una rivale, portandoli a commettere sparatorie, spaccio e rapina. Il rapper è stato anche accusato, assieme all'ex manager, di aver preso parte a una rapina avvenuta lo scorso 3 aprile e assieme ad altre persone di spaccio di sostanze stupefacenti come eroina, MDMA e marijuana a New York L'avvocato del rapper ha chiesto il rilascio su cauzione, a condizione che il suo assistito fosse tolto il passaporto (così da non poter espatriare), pagare un milione e stare agli arresti domiciliari, ma il giudice ha negato la cauzione optando per la detenzione e spiegando che Hernandez potrebbe essere ancora un pericolo per la comunità anche se le condizioni fossero rispettate. Le accuse nei suoi confronti sono il frutto di cinque anni di inchiesta, scrive Rolling Stone, ma il suo legale ha affermato che l'affiliazione del cantante alla gang sia recente, un anno più o meno. Per quanto riguarda l'accusa di rapina dello scorso aprile l'accusa dice che il rapper aspettava in auto mentre quattro dei suoi avrebbero rapinato la gang rivale; quando la sua casa fu perquisita, lo scorso settembre, la Polizia trovò del materiale rubato quel giorno d'aprile e il cantante fu anche accusato per il possesso di un AR-15 e il coinvolgimento in altre due sparatorie.
Rischia addirittura l’ergastolo il rapper americano Tekashi 6ix9ine, stella della trap e accusato di vari capi d’imputazione che ne hanno portato l’arresto sabato scorso. Associazione a delinquere, ma anche possesso d’armi, rapina tra le accuse che hanno portato il giudice a negargli la libertà su cauzione perché potrebbe essere ancora un pericolo per la comunità.
Intorno alle uova ruotano tantissimi falsi miti e diciamo pure bufale. Demonizzate per anni, perché accusate di contenere colesterolo e procurare danni al fegato, sono state ampiamente rivalutate dalla comunità scientifica che si occupa di alimentazione. Ma quali sono tutte le proprietà delle uova di gallina? "L'uovo è una cellula dalla quale si svilupperà un organismo e proprio questo motivo contiene al suo interno una quantità di sostanze utilissime alla crescita – ha spiegato a Fanpage.it il dottor Giorgio Donegani, tecnologo alimentare e consigliere della Fondazione Italiana per l'Educazione Alimentare – Le uova hanno un altissimo valore nutritivo". Le uova sono una preziosa fonte di nutrienti. In particolare di proteine: "Non solo sono presenti in quantità significative, ma sono anche di altissima qualità biologica. Si tratta di proteine nobili, ricche di aminoacidi essenziali, e tutte utilizzabili dal nostro organismo. E pensiamo anche al costo, estremamente accessibile di un uovo rispetto ad altri alimenti ricchi di proteine come la carne o il pesce". Le uova sono anche estremamente ricche di grassi, ma attenzione, di grassi buoni: "I tuorli sono ricchi di grassi polinsaturi che svolgono un'importante funzione strutturale: pensiamo alla massa cerebrale che è praticamente fatta di questo tipo di sostanze o anche a tutte le membrane delle cellule che sono formate proprio da grassi. In più all'interno dell'uovo troviamo anche i fosfolipidi, che hanno una funzione prettamente strutturale e che non troviamo in altri grassi animali". Le uova infine sono ricche anche di sali minerali: "Contengono molto ferro e anche zolfo e calcio. E anche sotto il profilo vitaminico sono un ottimo alleato: in particolare sono ricche delle vitamine del gruppo B, la B12 su tutte, una vitamina che spesso scarseggia nelle diete vegetariane". All'appello delle sostanze nutritive mancano soltanto i carboidrati: "Le uova non ne contengono, ma ricordiamo che si tratta di un alimento che deve sostenere la costruzione di un organismo, non dare energia". In un'intervista il famoso portiere Dino Zoff ha raccontato che la nonna Adelaide vedendolo mingherlino e basso di statura (a 14 anni era alto soltanto 160cm) iniziò a fargli mangiare ogni giorno 3 o 4 uova. Una ‘cura' che l'ha trasformato nel campione che tutti conosciamo alto 182cm. Ma, al di là della cura delle uova di nonna Adelaide, quante e quanto spesso possiamo mangiarle? "Gli adulti possono mangiare le uova fino a 4 volte la settimana. Una media che ci consente di restare nelle quantità previste dalla dieta mediterranea". Molti genitori evitano di darle ai figli troppo piccoli per paura che possano scatenare allergie: "Si tratta di un errore per due motivi: le uova sono prima di tutto un ottimo alimento per i bambini e per chi ha un fisico in crescita e poi è vero che come altri alimenti, hanno un certo potere allergizzante (l'albume in particolare), ma recenti studi hanno dimostrato che è meglio introdurle sin da bambini. Anzi aspettare troppo potrebbe aumentare le possibilità che si manifesti un'allergia". Per quel che riguarda la cottura invece è opportuno fare un distinguo tra il tuorlo e l'albume: "L'albume – spiega l'esperto – si digerisce molto meglio quando è ben cotto anziché crudo. E poi all'interno dell'albume si trova l'avidina, un'antivitamina che può produrre dei danni nel nostro organismo. Questa sostanza si distrugge con la cottura ed è per questo motivo che una buona cottura del bianco dell'uovo è assolutamente indispensabile". Per quel che riguarda il tuorlo invece la cottura più consigliata è alla coque, oppure in camicia: "Il tuorlo conserva moltissime delle sue proprietà soprattutto se mangiato crudo. Ma in questo caso è assolutamente indispensabile che l'uovo sia fresco. In generale, l'importante è non protrarre troppo a lungo la cottura. Più si cuoce minore sarà la sua digeribilità. Nel caso delle uova sode ad esempio ci accorgiamo di averlo cotto troppo quando tra il rosso e il bianco si forma quella colorazione scura: questo non significa che faccia male alla salute o che l'uovo sia vecchio, ma è semplicemente che è stato cotto troppo". Da sempre le uova si portano dietro questa cattiva fama di essere portatrici di colesterolo e di essere dannose per il fegato. Ma cosa c'è di vero? "In passato – chiarisce l'esperto – si era osservato che dopo aver mangiato uova alcune persone accusavano delle coliche epatiche e per questo motivo si pensava che fossero proprio le uova a scatenarle. In realtà le coliche sono causate dalla presenza di calcoli all'interno della cistifillea e le uova sono soltanto il fattore scatenante della colica. Possiamo dire che anzi le uova sono utili e che svolgono una funzione di campanello di allarme per i calcoli". Sfatata la bufala relativa al fegato, ce ne è un'altra che ancora resiste, quella sul colesterolo: "Le prime tabelle nutrizionali indicavano la quantità di colesterolo presente per 100 grammi di qualsiasi alimento. Ora è vero che in 100 grammi di tuorlo di uovo effettivamente è presente una significativa quantità di colesterolo, ma un tuorlo d'uovo pesa in media 16 grammi, per raggiungere il limite di colesterolo ritenuto dannoso si dovrebbero mangiare decisamente moltissime uova". In caso di un'ipercolesterolemia importante sicuramente è meglio non esagerare: "In questo caso dobbiamo comportarci come facciamo con i formaggi. Dobbiamo stare molto attenti, ma senza eliminarle totalmente dalla nostra dieta". Oltre la data di scadenza per scoprire se un uovo è ancora fresco dobbiamo fare attenzione a due dettagli, uno riguarda il guscio e l'altro l'interno: "Se il guscio dell'uovo è opaco e vellutato al tatto si tratta di un ottimo segno. Più è lucido infatti e meno è fresco l'uovo – spiega l'esperto – Mentre il tuorlo deve essere perfettamente convesso e l'albume non deve essere liquefatto, anzi deve essere più gelatinoso possibile. In caso contrario (e ancora di più se l'uovo ha un cattivo odore), siamo in presenza di uova non fresche". Sulle confezioni delle uova è ovviamente segnata anche la data di scadenza, il primo indicatore di freschezza delle uova. "La scadenza dura 28 giorni dal confezionamento e per ragioni di sicurezza, sono ritirate dai negozi una settimana prima. Ci sono alcune uova poi che vantano l'etichetta di Extra fresche: quelle sono perfette quando dobbiamo mangiarle crude (se vogliamo preparare il classico uovo sbattuto con lo zucchero) oppure darle ai più piccoli. Badiamo bene però che le uova conservano la caratteristica di extra fresche soltanto se consumate entro 9 giorni dalla deposizione".
Per anni demonizzate perché ritenute fonte di colesterolo e nocive per la salute, le uova oggi sono invece considerate un alimento fondamentale per una dieta equilibrata. L’esperto in nutrizione e tecnologo alimentare Giorgio Donegani spiega quali sono le loro caratteristiche perché fanno bene sia ad adulti che ai bambini.
I trend unghie per la primavera sono tantissimi e potete davvero sbizzarrirvi con tantissime idee: tra le tendenze più particolari e d'effetto c'è sicuramente la manicure sott'acqua, ovvero un effetto creato con un semplice top coat che rende l'unghia brillante e luminosa proprio come se fosse sommersa dall'acqua. Realizzare questa manicure è davvero facilissimo: una volta steso lo smalto scelto dovrai semplicemente applicare due strati di un top coat brillante che servirà per creare l'effetto wet. Questo look si può creare con qualsiasi colore di smalto ma quelli che si adattano meglio sono senza dubbio i colori pastello: dal lilla all'azzurro, ma anche il giallo, il verde menta e il rosa sono perfetti per creare una manicure fresca e brillante in linea con il trend. Per impreziosire la manicure è possibile anche applicare dei glitter argentati o tono su tono con la nuance scelta sopra lo smalto colorato per creare un effetto luminoso.
Per la primavera le unghie si vestono di un meraviglioso effetto wet, luminoso e brillante. Realizzarlo è davvero facile: vi servirà solamente uno smalto del vostro colore preferito e un top coat brillante. Ecco tutto quello che dovete sapere sul trend.
Il principio non è essere vegetariani o vegani, il principio è essere consumatori consapevoli. Ogni giorno sono milioni gli italiani che si nutrono di carne di maiale, ma quanti sono realmente consapevoli di cosa avviene all'interno degli allevamenti di suini del nostro Paese? Quanti hanno idea delle sofferenze che subiscono questi animali già dai primi giorni di vita? La LAV è entrata negli allevamenti italiani e ci mostra e spiega ciò che avviene in queste vere e proprie fabbriche del dolore all'interno delle quali vivono milioni di maiali destinati al macello. Parlare di allevamenti di suini significa anche parlare di mutilazioni genitali e taglio della coda entrambi eseguiti senza anestesia. Accade infatti che i piccoli suini, quando hanno circa una settimana di vita (5 giorni di solito), vengono castrati meccanicamente con l'utilizzo di uno strumento che mutila l'animale senza anestesia. Come? I maialini vengono staccati dalla madre, tenuti dalle zampe posteriori e immobilizzati, a questo punto un operatore, che non è un veterinario, taglia lo scroto praticando un'incisione, recide di testicoli e chiude la ferita, con un unico bisturi per tutti i maiali. In molti casi, purtroppo, la LAV ha potuto constatare che, in seguito alla mutilazione, i piccoli vengono ‘rilanciati' nel box, proprio come se si trattasse di un paio di scarpe e non di un essere vivente in grado di provare dolore o sentimenti. Perché? Il motivo è ovviamente qualitativo. Quando crescono, i suini maschi sviluppano un ormone molto odoroso, che conosciamo come ‘odore di verro', che porta la carne ad avere un sapore acre una volta cotta. L'insorgenza di questo odore però ha una probabilità bassa, stiamo parlando del 3,3% dei casi, che potrebbe essere ridotta con condizioni di vita e alimentari migliori (basta farsi un giro negli allevamenti intensivi per rendersi conto che le condizioni igienico-sanitarie non sono certo ottimali). Questo tipo di pratica potrebbe tranquillamente essere evitato. Le svariate sperimentazioni sugli animali hanno portato la scienza a progredire e a sviluppare vaccinazioni contro l'odore di verro. Purtroppo le ‘torture' non finiscono qui. I maialini infatti subiscono anche il taglio della coda, anch'esso praticato senza l'utilizzo dell'anestesia. Non si tratta di una vera e propria operazione chirurgica: qui infatti la coda viene recisa con una tenaglia. Perché? Le condizioni di vita dei maiali li rendono spesso aggressivi. Spazi piccoli al punto da non poter quasi sdraiarsi, scarsa igiene e sovraffollamento farebbero innervosire chiunque, capita quindi che i maiali finiscano per mordersi a vicenda, in particolare alla coda. Simili ferite possono portare infezioni, per evitarle dunque, invece di offrire maggior comfort e benessere ai maiali, gli allevatori preferiscono tagliare la coda. Sottolineiamo che queste pratiche sono consentite dalla legge.
La LAV è entrata negli allevamenti di suini italiani e ci mostra ciò che avviene al loro interno: mutilazioni genitali e taglio della coda entrambi effettuati senza anestesia. Quanti di noi sanno realmente ciò che succede all’interno delle fabbriche della carne?
Il disegno di legge Zan ha subito l'ennesimo rinvio. Dopo essere stato approvato alla Camera è approdato al Senato, dove continuano le difficoltà. Oggi la legge contro l'omotransfobia e la misoginia ha registrato l'ennesimo stop per un passaggio formale. Il tema è tornato al centro del dibattito pubblico dopo i fatti di Valle Aurelia, ma da destra piovono le critiche rispetto alla presunta discriminazione che creerebbe l'approvazione del ddl Zan. I diritti civili sono di nuovo una questione centrale, e sono tanti i temi di cui si parla: dalla discussione sul catcalling alla frase di Draghi sui migranti in Libia, dall'odio online alla parità di genere. Ne abbiamo parlato con la deputata del Partito Democratico, ed ex presidente della Camera, Laura Boldrini. Ennesimo slittamento per il ddl Zan in commissione Giustizia al Senato, perché si parla di ostruzionismo? A me sembra che sia un altro escamotage per prendere tempo invece che aprire una vera discussione nel merito. Una tattica dilatoria che dimostra il fatto che su questo tema, da parte di alcune forze politiche, non ci sia la volontà di confrontarsi nel merito, compreso il presidente della commissione, che non dovrebbe decidere la calendarizzazione in base ai contenuti del provvedimento. La legge, secondo la destra, sarebbe discriminatoria… Questo è del tutto arbitrario, perché il testo di legge è molto chiaro: parliamo di crimini d’odio. Dunque discriminatorio verso chi? Al contrario, senza questa legge continuiamo a tollerare evidenti discriminazioni. Il bacio tra un uomo e una donna non desta nessun tipo di reazione e nessuno si immaginerebbe di aggredirli, ma se a baciarsi sono due donne e due uomini la questione cambia. La stessa azione, a seconda di chi la mette in atto, suscita reazioni diverse. Qualcuno mi porti i casi di coppie eterosessuali fatte oggetto di violenza perché manifestano amore. Non esistono. Invece le cronache sono piene di coppie lesbiche o omosessuali che vengono malmenate o aggredite perché si scambiano gesti di affetto. Basta questo per capire che c’è una discriminazione. Questa misura rischia di fare la fine di tutti quei temi rimandati per anni, su cui la sinistra non si è mai imposta? Questa norma ci aspetta da anni, la prima proposta di legge sull’omofobia risale al 1996 e venne presentata da Nichi Vendola. Dopo 25 anni non abbiamo ancora una legge, anche se il Parlamento europeo ce lo ricorda da tempo. Nell’Unione tutti i grandi Paesi si sono adeguati: Spagna, Francia, Germania. C’è un grande vuoto legislativo nel nostro ordinamento, vuoto che noi siamo determinati a colmare per dare piena dignità a tutti e tutte nel nostro Paese. Questa è una legge che protegge dalle discriminazioni. Il ddl Zan è tornato al centro del dibattito dopo i fatti di Valle Aurelia, ed è emerso il fatto che ci sia in primis un problema culturale. Basta una legge per correggerlo?
Per il ddl Zan è arrivato l’ennesimo rinvio, ma è solo “un escamotage per prendere tempo”, perché “non si vuole discutere della questione nel merito”, punta il dito la deputata del Partito Democratico, Laura Boldrini, intervistata da Fanpage.it. Bene Letta sulla parità di genere, secondo l’ex presidente della Camera. Il catcalling “è una molestia vera e propria”, mentre la frase di Draghi sui migranti in Libia “è sbagliata, perché non ci sarà democrazia senza il rispetto dei diritti fondamentali”.
Quarto bebè in arrivo per l'influencer Mariano Di Vaio, che dalla moglie Eleonora Brunacci ha già avuto tre bellissimi e biondissimi maschietti di nome Nathan Leone, Filiberto Noah e Leonardo Liam. Come ogni coppia di webstar che si rispetti (insieme, Di Vaio e la Brunacci fanno oltre 7 milioni e mezzo di follower), per annunciare il sesso del nascituro non potevano che organizzare una festa in grande stile, immortalata su Instagram. La consuetudine degli influencer, da entrambi i lati dell'oceano, ormai è la stessa: i futuri genitori lanciano dei palloncini il cui colore rivelano il mistero sul gender del bebè. Sono rosa, nel caso del party organizzato da Di Vaio & Brunacci in Sardegna, dove stanno trascorrendo le vacanze. Dunque, dopo tre maschi finalmente arriverà una femminuccia. Non resta che attendere per sapere il nome della principessina: la gravidanza di Eleonora era stata svelata sui social per la prima volta il 5 agosto. Mariano Di Vaio ed Eleonora Brunacci: coppia unita nella vita quanto potente sul lavoro, due imprenditori del web puri. Lui è uno dei più noti influencer italiani, con 6,4 milioni di follower (meno dell'imprendibile Chiara Ferragni ma più di Giulia De Lellis, per dire). Ha iniziato a Londra come lavapiatti ma, dopo aver studiato da attore a new York, è presto diventato un modello di fama per i grandi marchi. Ha fondato un'azienda di e-commerce e ha provato anche a fare un'esperienza in tv, come "tutor" nel programma Selfie – Le cose cambiano con Simona Ventura. Eleonora Brunacci, avvocato e sua collaboratrice, fondatrice di un brand di gioielli, è sua moglie dal 2015. Nathan Leone è nato nel 2016, Leonardo Liam nel 2018 e Filiberto Noah nel 2019.
La popolare coppia di influencer, nuovamente in dolce attesa, ha svelato il sesso del bebè in arrivo durante una festa in Sardegna, attraverso Instagram. Dopo i tre maschietti, Nathan Leone, Filiberto Noah e Leonardo Liam, finalmente Mariano Di Vaio ed Eleonora Brunacci avranno una femminuccia.
Un antico coronavirus, probabilmente emerso più 20.000 anni fa, ha colpito le popolazioni ancestrali nell’Asia orientale, inducendo cambiamenti genetici le cui tracce sono ancora presenti nel DNA delle persone che oggi vivono in Cina, Giappone e Vietnam. A trovare le prove di questa remota epidemia è stato un team di ricerca dell’Australian National University di Canberra che ha individuato segni di adattamento genetico ai coronavirus nei geni umani che codificano per proteine che interagiscono con i virus (VIP). Questi cambiamenti, fisiologici o immunologici, avrebbero aiutato gli antenati a sopravvivere, migliorando la loro resistenza alle infezioni e riducendo l’impatto della malattia sulla salute. Negli ultimi decenni, spiegano gli studiosi, sono stati ideati potenti strumenti statistici per identificare le tracce genetiche di antichi eventi di adattamento tutt’ora presenti nel DNA delle persone. Questi strumenti, tra le altre cose, hanno permesso di scoprire quali sono i geni implicati nell’adattamento alla vita ad alta quota e nel consumo di latte da parte degli adulti. “Il nostro team era curioso di vedere se passate esposizioni ad antichi coronavirus avessero lasciato tracce simili – spiegano i ricercatori – . Oltre a rivelare l’esistenza di storici focolai di coronavirus, queste informazioni possono fornire nuove informazioni sulle basi genetiche dell’infezione e su come questi virus causino malattie nella moderna popolazione”. La loro analisi, pubblicata nel dettaglio su Current Biology, ha rivelato che i segni di adattamento ai coronavirus sono presenti in 42 diversi geni umani che codificano per le VIP. “Questi segni erano presenti solo in cinque popolazioni, tutte dell’Asia orientale, la probabile patria ancestrale della famiglia dei coronavirus. Ciò suggerisce che gli antenati della moderna popolazione asiatica orientale furono inizialmente esposti ai coronavirus circa 20.000 anni fa”. Ulteriori test hanno rivelato che le 42 VIP sono espresse principalmente nelle cellule dei polmoni, che sono il tessuto più colpito dal coronavirus di Covid-19. “Abbiamo anche confermato che queste VIP interagiscono direttamente con il virus Sars-Cov-2 responsabile dell’attuale pandemia – hanno aggiunto gli studiosi – Altri studi indipendenti hanno anche dimostrato che le mutazioni nei geni che codificano per le VIP possono mediare la suscettibilità a Sars-CoV-2 e la gravità dei sintomi di Covid-19 . Inoltre, diversi geni sono attualmente utilizzati come bersagli farmacologici per il trattamento dell’infezione o fanno parte di studi clinici a questo scopo”.
Prove della circolazione di un antico coronavirus nell’Asia orientale sono state trovate da un team di ricerca dell’Australian National University che ha individuato segni di adattamento genetico nel Dna della moderna popolazione di Cina, Giappone e Vietnam.
Il profilo Facebook di Riccardo Schicchi è stato rubato, e attualmente è in possesso di ignoti. A denunciarlo è Eva Henger ex moglie del manager dell'hard morto nel dicembre scorso. L'attrice fa sapere di avere libero accesso al suo account, possedendo la password, che però qualcuno ha cambiato. Eva racconta: Qualcuno è riuscito a entrare nel suo account e ha cambiato la password. Poi ha cancellato l'amicizia a tutti i parenti e conoscenti stretti, a mio marito, alle ex segretarie, mentre io sono stata addirittura bloccata. Se inserisco il nome nel campo di ricerca, mi risulta inesistente. Chi ha rubato il profilo Fb di Riccardo si è lanciato in un lavoro di ricerca di spogliarellista, usando anche il marchio che appartiene ai figli di Riccardo e alla stessa Henger: Mi riferiscono che stia persino usando il marchio Diva Futura, di proprietà mia e dei figli di Riccardo.
Eva Henger denuncia il furto del profilo Facebook dell’ex marito Riccardo Schicchi. Qualcuno ha cambiato la password e sta usando l’account del regista per cercare aspiranti spogliarelliste.
Il governo ha annunciato lo stanziamento di 25 miliardi di euro per far fronte all'emergenza coronavirus. Delle risorse che, come ha sottolineato il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, serviranno a sostenere il sistema sanitario nazionale, ma anche le famiglie e imprese in questa situazione difficile. La ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, ha parlato ammortizzatori sociali e ulteriori misure per la tutela delle aziende e della produttività italiana, ma anche di misure di appoggio alle famiglie, quali il congedo parentale o i voucher baby sitter, per superare il disagio delle scuole chiuse. Catalfo, dopo la conferenza stampa, è tornata a commentare su Rai Radio Uno le misure che dovrebbero essere messe su carta entro il 13 marzo 2020. Per le famiglie con i bambini "stiamo elaborando un congedo parentale speciale che dovrebbe durare dai 12 ai 15 giorni da usare in alternativa la mamma o il papà parametrato fino ai 12 anni dei figli e senza limiti d'età per figli disabili gravi", ha spiegato Catalfo: in altre parole, quello che sta mettendo in campo il governo è un congedo parentale speciale che può usare uno dei genitori con figli fino ai 12 anni della durata fino a 15 giorni. "In alternativa, si potrà prendere un voucher baby sitter che dovrebbe essere di 600 euro", ha proseguito la ministra. Sottolineando però che la questione sia differente per medici, infermieri e operatori socio-sanitari, per cui si starebbe mettendo a punto un voucher speciale, superiore ai 600 euro. Catalfo ha quindi rimarcato che le misure, che dovrebbero appunto arrivare sul tavolo di lavoro del Consiglio dei ministri entro venerdì, servono "a tutelare i lavoratori perché nessuno deve rimanere senza lavoro". La ministra ha quindi invitato nuovamente a "usare il più possibile il lavoro agile per non affollare i luoghi di lavoro e rallentare il contagio". Infine, per quanto riguarda più nello specifico i lavoratori, Catalfo ha informato di essere al lavoro per una serie di ammortizzatori sociali e provvedimenti che tutelino "tutti i lavoratori perché nessuno deve rimanere senza lavoro e tutti devono essere tutelati". In primis si tratta della cassa integrazione ordinaria, che deve essere "rimodulata e semplificata con la possibilità di accesso speciale". Inoltra, ha spiegato la ministra, la cassa integrazione straordinaria "si interromperà per far accedere all'ordinaria", facendo riferimento a "più soldi per il fondo di integrazione salariale che potrà essere usato anche nelle aziende con 5-15 dipendenti". Ma che cos'è il congedo parentale? Si tratta di un periodo di astensione dal lavoro concesso ai genitori che si devono prendere cura di un figlio nei suoi primi anni di vita: è una misura riservata ai lavoratori dipendenti e spetta ai genitori con bambini di età inferiore ai 12 anni. Come spiega l'Inps, i genitori devono essere "in costanza di rapporto di lavoro" alla richiesta di congedo. Il periodo massimo per cui ci si può assentare da lavoro è, al momento, di 10 mesi, che possono aumentare fino a 11 se è il padre ad astenersi dal lavoro per un periodo di almeno tre mesi. Ai genitori che richiedono i permessi dell'Inps viene pagato il 30% della retribuzione media giornaliera, se il congedo viene richiesto durante i primi sei anni di vita del figlio, o ne primi sei dall'ingresso in famiglia (per i casi di adozione o affido). Oppure può essere erogato il 30% delle retribuzione media giornaliera dai 6 agli 8 anni di età del figlio, nel caso in cui il reddito del richiedente sia di 2,5 volte inferiore al trattamento minimo annuo di pensione. Per quanto riguarda invece il voucher baby sitter, durante l'emergenza coronavirus, questo può essere richiesto dai genitori dei bambini con età inferiore ai 12 anni, che si ritrovano a rimanere a casa a causa della chiusura delle scuole. Il bonus in questione dovrebbe essere pari ai 600 euro, che devono appunto essere usati per pagare la baby sitter mentre i genitori sono a lavoro. La misura vuole anche alleggerire il carico dell'impegno sui nonni, che in queste settimane si sono dovuti far carico dell'accudimento dei nipotini. Inoltre, le persone anziane risultano la categoria più a rischio a livello sanitario, ed è importante limitare i contatti di queste persone: il contagio potrebbe anche arrivare dai bambini, tra cui non si registrano molti casi di Sars-Cov-2, ma che possono comunque trasmetterlo alle altre persone.
In queste settimane di emergenza da coronavirus, il governo ha messo sul campo diverse misure economiche di sostegno a famiglie e imprese. In particolare, come ha spiegato la ministra per il Lavoro, Nunzia Catalfo, si sono pensati degli strumenti (che dovrebbero essere approvati entro il prossimo 13 marzo) come il congedo parentale straordinario e il voucher baby sitter. Vediamo come funzionano.
Sono messaggi intensi che letti ora, a distanza di quattro mesi dalla sua scomparsa, lasciano un senso di amarezza e smarrimento nella mente e nel cuore di chi li legge. Sara Pedri non stava bene, non era serena, non dormiva la notte né mangiava. Era totalmente sopraffatta dai sentimenti che quel lavoro aveva fatto crescere dentro di sé: si sentiva inadeguata, non all'altezza, sentiva di aver fallito e nonostante l'appoggio incondizionato della sua famiglia non riusciva ad andare avanti. Sara non era lucida e i messaggi inviati tre giorni prima della sua scomparsa alla sorella Emanuela, lo dimostrano: "Ho paura di non svegliarmi domani mattina. Ho paura di tutto ultimamente – si legge nella chat whatsapp – sono stata sopraffatta dal peso della responsabilità e dal terrore di nuocere agli altri". Messaggi davvero drammatici che evidenziano tutto lo sconforto di Sara e che il settimanale "Giallo" ha pubblicato in esclusiva. Sono conversazioni finiti nell'inchiesta aperta dalla procura sulla scomparsa della ginecologa 31enne originaria di Forlì di cui non si hanno più notizie dal 4 marzo scorso. Il sospetto dei famigliari, ma anche degli inquirenti, è che Sara quel giorno si sia tolta la vita. Il suo corpo però, nonostante le ricerche senza sosta, non è stato ancora ritrovato. "Mi sento in trappola – scriveva Sara in un altro messaggio – so solo che ho deluso tutti. Non ho saputo cavarmela questa volta…".
Sono messaggi pregni di dolore e smarrimento quelli che Sara Pedri invia alla sorella Emanuela nei giorni precedenti alla scomparsa. È il primo marzo quando la ginecologa di Forlì scrive: “Non ne posso più Manù”. Qualche giorno dopo rassegna le dimissioni dall’ospedale di Cles e fa perdere le sue tracce.
Sei soldati italiani feriti. E' questo il bilancio di un attentato che ha avuto come obiettivo un'autocolonna di caschi blu italiani della missione Unifil in Libano. L'esplosione di un ordigno ha investito il mezzo sul quale viaggiavano i militari mentre si trovavano nella zona di Sidone, città a una quarantina di km a Sud di Beirut. La notizia è stata diffusa dall'emittente televisiva Al Arabiya che, inizialmente aveva parlato di 2 vittime e 5 feriti. Successivamente si era parlato di un morto e 4 feriti. A dare il bilancio ufficiale dell'incidente ci ha pensato però il tenente colonnello Luis Aparicio, responsabile dell'informazione pubblica militare, che all'Asca ha riferito di 6 feriti e nessuna vittima, precisando che tutti i feriti sono stati trasportati nell'ospedale di Hammoud, un piccolo sobborgo a nord-est di Beirut. Sul sito di al-Manar, emittente molto vicina al movimento sciita Hezbollah, si legge inoltre che nella deflagrazione sarebbero rimasti feriti anche 2 civili libanesi. Dalle prime ricostruzione pare che la bomba sia stata piazzata dagli attentatori dietro un muro di cemento lungo la superstrada Sidone-Beirut; l'ordigno avrebbe colpito l'ultimo veicolo di un convoglio composto da 4 vetture. Il Ministro degli Esteri Franco Frattini, raggiunto dalla notizia,aveva subito espresso la sua vicinanza alle famiglie dei militari colpiti. "Mi giungono dal Libano notizie drammatiche, che suscitano grande dolore e sentimenti di profondo cordoglio"- ha dichiarato Frattini.
In Libano è esplosa una bomba contro un veicolo su cui viaggiavano dei militari italiani. Inizialmente si era parlato di uno o due vittime, ma il tenente colonnello Luis Aparicio, responsabile dell’informazione pubblica militare, ha dichiarato che ci sono solo 6 feriti e nessuna vittima.
L'associazione temporanea di imprese Il rapporto creato con l'Ati non determina di per sé una nuova società o una nuova associazione (come si potrebbe pensare leggendo solo l'acronimo Ati) fra le imprese riunite, infatti, ogni impresa partecipante all'ati conserva la propria autonomia ai fini della gestione e degli adempimenti fiscali e degli oneri sociali. Il motivo di questa peculiarità si può spiegare se si analizza la natura giuridica dell'ati, infatti, l'ati è un mandato con rappresentanza conferito dalle imprese riunite nell'ati ad uno delle stesse (denominata capogruppo) per partecipare ad un appalto (partecipando alla gare ed eventualmente per eseguire l'opera), la capogruppo agisce in nome e per conto proprio e delle mandanti. Nei rapporti esterni (tra committente e appaltatore) l'ati comporta che le imprese riunite sono responsabili solidalmente nei confronti del soggetto appaltante. Il mandato conferito all'impresa capogruppo dalle altre ditte riunite è gratuito e irrevocabile e al mandatario spetta la rappresentanza esclusiva, anche processuale, delle imprese mandanti nei confronti del soggetto appaltante per tutte le operazioni e gli atti di qualsiasi natura dipendenti dall'appalto, anche dopo il collaudo dei lavori, fino alla estinzione di ogni rapporto. Può capitare che le imprese riunite nell'ati decidono, in seguito, di creare una vera e propria società per eseguire l'apparto a cui ha partecipato l'ati (e vinto dall'ati), in questa situazione si pone il problema di quale è il rapporto tra committente e nuova società (se la nuova società sostituisce o meno l'ati) e quale sarebbe la differenza tra l'ati e questa nuova società (costituita tra gli stessi partecipanti all'ati). Quanto al rapporto tra ati e nuova società (costituta tra le stesse imprese partecipanti all'ati) è possibile affermare che non c'è sovrapposizione o confusione tra le due figure giuridiche, infatti, il regime giuridico e le norme applicabili all'associazione temporanea d'imprese sono diverse da quelle della società costituita, infatti, nell'ati s'instaura tra la capogruppo e le altre un rapporto di mandato gratuito e irrevocabile e la stessa ati è retta dalle norme sul mandato, mentre la società costituita (tra le stesse partecipanti all'ati) è retta e regolata dalle disposizioni societarie del codice civile. Quanto detto si ripercuote anche nel rapporto (esterno) tra committente e società costituita (tra le stesse partecipanti all'ati). Occorre premettere che il contratto di appalto è stato stipulato tra ati (impresa capogruppo mandataria) e il committente, quindi in assenza di una qualsiasi cessione di contratto ad un altro soggetto (anche se fosse una nuova società costituita tra le stesse parti partecipanti all'ati) debitore e creditore restano quelli indicati nel contratto. Chiarito questo aspetto eventuali norme che permettono alla nuova società l'esecuzione dell'appalto devono essere interpretate nel senso che hanno una porta limitata ed esclusiva di legittimare la società nei confronti dell'ente appaltante nella esecuzione delle prestazioni oggetto del contratto a carico dell'ATI, ma non ne comporta la sostituzione o cessione del contratto o ad una successione nel rapporto giuridico sorto con la convenzione con l'ente appaltante.
La Cassazione del 24.2.2015 n. 3651 ha stabilito che se le imprese partecipanti all’Ati costituiscono una nuova società (consortile), resta sempre esclusivo il ruolo dell’impresa capogruppo Ati, quale mandataria (1720 c.c.) delle imprese riunite in Ati, nel rapporto con il committente, nel contratto di appalto e per l’amministrazione dello stesso rapporto (es. riscossione dei crediti, gestione del contenzioso), per questi atti è preposta solo la capogruppo indicata nell’Ati.
Simone Buratti, in arte GrenBaud, ha appena 20 anni ed è uno dei volti più noti di Twitch Italia, tra i canali solo chat più seguiti della piattaforma nella penisola, con almeno 8mila spettatori per ogni diretta. La sua passione per il web, che potrebbe risalire al 2015 con la pubblicazione dei primi contenuti su Youtube, lo ha portato negli ultimi sette anni, anche grazie all'aiuto di Twitch e TikTok, a realizzare uno dei suoi sogni: fare musica. Una produzione che negli ultimi due anni ha portato il ragazzo milanese a pubblicare quattro brani, dal primo nel 2019 "Prima o poi", all'ultima uscita, quella di "Panche", su Youtube dallo scorso 22 maggio. Un brano che racconta la solitudine dell'artista durante la prima quarantena, la fotografia di un luogo, la panchina vuota, che diventa il posto in cui raccogliere i pensieri. La scalata ai vertici del web italiano per GrenBaud ha avuto un exploit iniziale, con i primi contenuti su Youtube che hanno raccolto oltre il milione di visualizzazioni, soprattutto attraverso il format "Risposte epiche agli insulti". I video, come affermato dallo stesso Buratti, raccoglievano tutte le possibili misure da adottare, in chiave ironica, da parte di un ragazzino vittima di bullismo. Un contenuto, che attraverso la serializzazione, con un anno di programmazione video che riprendeva quel genere, ha portato alla crescita del seguito su Youtube Italia, con il canale ufficiale di GrenBaud che adesso conta oltre 211mila iscritti. Nel frattempo negli ultimi mesi, con il canale Twitch che conta oltre 326mila seguaci, il creator milanese ha scelto di aprire un canale secondario "La tana del frerito", dove vengono riportate le clip più interessanti delle dirette sulla piattaforma di streaming, dove negli ultimi tempi sono presenti anche alcune chiacchierate con i rapper Shade e Rosa Chemical. Se Youtube ha aperto le porte della fama digitale a GrenBaud, i suoi contenuti su Twitch lo attestano come uno dei migliori streamer just chatting italiani. Con un pubblico che ruota attorno ai 7mila – 8mila utenti per ogni diretta, il canale Twitch di GrenBaud è uno dei più virali, anche per gli ospiti e per il tipo di contenuto rilanciato in diretta. Dai prank alle interviste con gli altri utenti del web, dalle improvvisate nelle dirette Instagram di alcune influencer, alla reazione di altri streamer alle sue canzoni. GrenBaud raccoglie un pubblico in cerca di leggerezza, cercando di riversare gli stessi utenti anche sulle proprie ambizioni musicali: dal 2019 sono quattro i pezzi pubblicati, il pop rap come elemento identificativo e il brano "Panche", che anche se pubblicato da poco più di 48 ore, è già il più ascoltato con oltre 200mila stream su Spotify. La solitudine e la malinconia sono il fulcro narrativo dell'ultimo brano di GrenBaud "Panche", il singolo pubblicato da meno di 72 ore e che è già in tendenza su Youtube, anche grazie al video ufficiale della canzone. Una continua riproposizione del ragazzo milanese in cerca del proprio posto nel mondo, del proprio ruolo, nell'atto più malinconico del lockdown: la prima quarantena. L'alienazione e l'isolamento fisico vengono raccontati già nel primo ritornello: "Panche, tutto sembra più distante, sono in Shadow come Hunters, vedo il mondo così grande, che…". Il senso di insoddisfazione diventa sempre più chiaro, crescendo parallelamente al tono del brano: "Sembra poi mi prenda male sai questa vita, sento pare che mi fissano e c'ho una fissa, che poi no non mi passa mai, eh". Panche (eh) Tutto sembra più distante, (eh) Sono in Shadow come Hunters, (oh) Vedo il mondo così grande, che… Mi siedo solo sulle panche, (eh) Tutto sembra più distante, eh Sono in Shadow come Hunters, oh Vedo il mondo così grande, che… Sembra poi mi prenda male sai questa vita Sento pare che mi fissano e c'ho una fissa Che poi no non mi passa mai, eh Che poi no non mi passa mai, eh eh eh È facile poi dire sì di stare calmo, eh Se poi sono calmo quando sono solo, eh No non voglio starе in cielo come l'aria ma no, non lo so E dove vado sе non sono con lei Se non mi sento più me Non voglio stare immerso nelle pagine dove te Dicevi che non mi hai Ma che cosa vuoi che faccia Ma no non voglio spazio Ma no mi manca un bacio però E cosa faccio penso a me Che mi fa male tipo taser Mi chiedi che cosa vuoi Stare solo che pa ah ah ah ah
A pochi giorni dall’uscita di “Panche”, l’ultimo singolo dello streamer milanese GrenBaud è già il suo brano più ascoltato su Spotify, con oltre 200mila stream. Il video ufficiale su Youtube sembra aver reso le cose più semplici. entrando alla settima posizione in tendenza sulla piattaforma. Nel frattempo il suo canale su Twitch Italia è uno dei più seguiti.
YouTube ha preso le sue misure nei confronti della star R&b R. Kelly, dopo la condanna subita lo scorso 27 settembre durante il processo che si è tenuto a New York, che lo ha visto colpevole dei reati di abusi, sfruttamento sessuale e associazione a delinquere. Infatti, come annunciato dal capo dell'ufficio legale di YouTube Nicole Alston, i canali Tv e Vevo del cantante, sono offline, dando agli utenti il messaggio che "l'account è stato chiuso per una violazione dei Termini di servizio di YouTube". Tuttavia, YouTube continuerà a offrire il catalogo musicale di R. Kelly sul suo servizio di streaming audio, YouTube Music. Una rarità per il colosso dello streaming digitale, che in passato aveva preso la stessa decisione contro i canali di di Larry Nassar, Family of Five e Austin Jones tra il 2018 e il 2019. Ancora nessuna novità invece da Spotify, che in passato aveva deciso di rimuovere dalle playlist ufficiali le sue canzoni, per poi ritornare sui suoi passi dopo pochi mesi, annunciando: "Non miriamo a giocare a giudice e giuria". Dopo la condanna dello scorso 27 settembre, che lo vedrà ripresentarsi il prossimo maggio per il verdetto della giuria, l'eredità musicale di R. Kelly subisce un duro colpo, dopo l'annuncio di YouTube nelle scorse ore: attraverso una nota dell'ufficio legale presieduto dall'avvocato Nicole Alston, la piattaforma ha deciso di rimuovere i due canali ufficiali del cantante r&b, lasciando però disponibile la sua musica su YouTube Music. Una scelta che ha sorpreso molti, ma non tutti, dopo che negli ultimi tre anni la piattaforma aveva deciso di oscurare i canali di youtuber come Larry Nassar, Family of Five e Austin Jones per motivi legati a crimini eclatanti e che potevano offendere la morale degli utenti. Cliccando sui due canali, YouTube ha deciso di far apparire il messaggio: "L'account è stato chiuso per una violazione dei Termini di servizio di YouTube".
Dopo la condanna dello scorso 27 settembre per R.Kelly, che lo vede colpevole dei reati di abusi, sfruttamento sessuale e associazione a delinquere, YouTube ha deciso di oscurare definitivamente i due canali ufficiali del cantante sulla piattaforma. Una decisione che si contrappone al dietrofront di Spotify, che in passato rinunciò all’eliminazione dalle playlist ufficiali dei brani del cantante.
I due oncologi italiani Angelo di Leo e Cristiana Sessa hanno ricevuto un prestigioso riconoscimento dalla Società europea di oncologia medica, meglio conosciuta con l'acronimo di ESMO (European Society for Medical Oncology). Al primo è stato assegnato l'ESMO Lifetime Achievement Award 2019, un premio alla sua eccezionale carriera, mentre alla seconda è andato l'ESMO Women for Oncology 2019, un riconoscimento attribuito alle donne che si distinguono nel campo della ricerca e dell'insegnamento in ambito oncologico. I due scienziati italiani saranno premiati venerdì 27 settembre, in seno alla cerimonia di apertura del Congresso ESMO che si svolgerà fino al primo ottobre a Barcellona, in Spagna. Il dottor Angelo di Leo, primario nel reparto di Oncologia dell'Ospedale Santo Stefano di Prato, è uno stimato professionista a livello internazionale soprattutto per il suo contributo nel contrasto al cancro al seno (carcinoma mammario), una delle patologie oncologiche più diffuse – e purtroppo letali – tra le donne. Basti pensare che solo nel 2016, in Italia, è costato la vita a quasi 13mila donne, mentre si attendono oltre 50mila diagnosi per il 2019. Come si legge nel comunicato che annuncia la prestigiosa premiazione, il dottor di Leo è stato omaggiato per la sua “eccezionale carriera dedicata alla ricerca e all'insegnamento sul cancro”. Si specifica che lo scienziato italiano ha dato inizio a studi pionieristici sul cancro al seno e “ha contribuito in modo significativo allo sviluppo di approcci terapeutici personalizzati per i malati di cancro”. Infine, è stato riconosciuto il suo contributo per aver trasformato il dipartimento di Oncologia medica dell'Ospedale di Prato in un centro di eccellenza per la cura e la ricerca del cancro. “È un grande piacere per me ricevere un premio così prestigioso da quella che oggi è una società globale. Credo di aver avuto due grandi successi nella mia carriera: uno è stato quello di creare questo posto a Prato, partendo dal nulla, dove ora le persone vengono curate da una malattia così grave come il cancro, con molta fiducia nel nostro programma. L'altro è che ho avuto l'opportunità di lavorare e sviluppare un team di giovani oncologi e ricercatori estremamente qualificati. Sono orgoglioso di poter dire che un giorno il programma continuerà con successo senza di me”, ha affermato il dottor di Leo.
Durante la cerimonia di apertura del Congresso della Società europea di oncologia medica (ESMO) che si terrà dal 27 settembre al 1° ottobre a Barcellona, verranno consegnati prestigiosi riconoscimenti a due oncologi italiani, il dottor Angelo di Leo e la professoressa Cristiana Sessa. Al primo è stato assegnato l’ESMO Lifetime Achievement Award 2019, alla seconda l’ESMO Women for Oncology 2019.
Le persone che non hanno aspettative per il futuro, e che cioè non si vedono né meglio né peggio rispetto al presente, sono quelle che risultano più felici e soddisfatte a 10 anni di distanza. Vediamo insieme come i ricercatori siano arrivati a questa conclusione che, a loro dire, è sorprendente e quali potrebbero essere la cause. Pensare al proprio futuro per essere felici. Siamo abituati a pensare che essere ottimisti nei confronti del nostro futuro, e quindi immaginare noi stessi più intelligenti e migliori, possa portarci a diventare effettivamente più felici con il tempo. Analizzando però quasi 5.000 persone all’interno di uno studio longitudinale durato dieci anni, gli scienziati hanno scoperto che le cose stanno diversamente e dunque il segreto della felicità non è come pensiamo. Fly down e sii felice. I dati raccolti hanno portato ad una conclusione sorprendente: più le persone vedevano loro stessi identifico in futuro, quindi senza miglioramenti o peggioramenti su vari aspetti della vita, più risultavano soddisfatti della loro vita a 10 anni di distanza dall’inizio dell’esperimento. Diversamente, coloro che avevano grandi aspettative o che avevano aspettative pessimistiche risultavano meno felici. Conclusioni. Lo studio serve alla letteratura psicologica poiché suggerisce che percepire simile il proprio futuro genera benefici sul lungo periodo. Ciò che però stanno cercando ancora di capire gli scienziati è come mai alcune persone immaginano un cambiamento per loro stessi nel futuro, e come mai altre invece questo cambiamento non lo contemplano.
Gli scienziati si sono chiesti quale fosse il segreto della felicità delle persone e hanno scoperto, sorprendentemente, che coloro che non hanno aspettative per il futuro, e che cioè a distanza di dieci anni non si vedono né migliorati né peggiorati rispetto al presente, risultano più soddisfatti.
Dopo l'uscita del nuovo album, "Joanne", avvenuta lo scorso 21 ottobre, Lady Gaga è in assoluto una delle star più desiderate del momento. E' impegnata nella promozione del suo quinto lavoro, anticipato dal singolo "Perfect Illusion" che sta scalando le classifiche di tutto il mondo, ma la cosa che ha lasciato senza parole i fan non è tanto l'inevitabile successo ma piuttosto il suo "cambio look". La popstar si è sempre distinta per i suoi outfit eccentrici e sopra le righe, che le hanno permesso di provocare il pubblico a ogni sua apparizione, ma oggi appare decisamente più sobria. La copertina dell'album, ad esempio, la ritrae con uno stile semplice, essenziale, minimal, con indosso solo un cappello rosa antico a falda larga, di cui sembra proprio non poter fare più a meno. Che sia sui social o agli incontri con i fan non importa, Lady Gaga sfoggia sempre l'accessorio country, decorate spesso con fiori, brillantini e borchie, capace di dare un tocco in più alla sua nuova immagine sofisticata e raffinata. Solitamente abbina il copricapo a dei look total pink o, quanto meno, arricchiti con dei dettagli rosa come un ricamo, una giacca o le rifiniture del giubbino. L'idea sembra essere piaciuta anche a stilisti di fama internazionale come Gucci e Chanel, visto che sulle passerelle autunnali i cappelli colorati hanno decisamente spopolato. Tutte quelle che vogliono riprodurre il look di Lady Germanotta devono sapere che il cappello rosa fa parte di una limited edition firmata Gladys Tamez ma il suo prezzo non è decisamente abbordabile. Costa infatti ben 680 dollari, si chiama Joanne, proprio come l'album di Lady Gaga, e può essere acquistato sul sito ufficiale del brand. Chissà in quante il prossimo inverno non potranno fare a meno dello stravagante accessorio della popstar. Lady Gaga è una delle popstar più amate al mondo e, nel corso della sua carriera, si è sempre distinta per la sua originalità e per il suo animo ribelle. Da quando ha fatto il suo debutto nel mondo della musica con "Just Dance" e "Poker Face", a far parlare sono stati i suoi look stravaganti, provocatori e sopra le righe. Body sgambati, abiti in latex, maxi parrucche, zeppe, capelli biondo platino, occhialoni glitterati, bustier in pelle, scollature estreme: questi sono solo alcuni dei dettagli che l'hanno resa la regina delle trasgressioni. Chi non ricorda il vestito fatto completamente di carne con tanto di copricapo ricoperto di bistecche, sfoggiato agli Mtv Video Music Awards del 2010? Insomma, pare proprio che Lady Gaga non sappia cosa significhi la parola "sobrietà".
Da quando è uscito il suo nuovo album, “Joanne”, Lady Gaga non si separa mai dal cappello rosa a falda larga che sfoggia in copertina. L’accessorio country è firmato Gladys Tamez e rende il suo nuovo look decisamente sofisticato ed elegante.
Sebastian Harrison, questo nome non vi dice nulla? Forse qualcuno scavando nella sua memoria riuscirà a ricordare il suo viso avendolo visto interpretare il personaggio di Satomi nella serie tv Kiss me Licia. Questo bel fustacchione è stato ospite nel salotto di Barbara D'Urso a Pomeriggio 5, giustamente vi starete chiedendo il motivo? Secondo le ultime indiscrezioni è proprio lui la causa della rottura tra Lory Del Santo e Rocco Pietrantonio. Infatti mentre il giovane fidanzato della showgirl era impegnato nel reality game di Italia1 Uman Take Control, Harrison in tour in Italia, con la sua band i Bee Hive, non sapendo dove passare la notte ha dormito a casa della Del Santo, che tra l'altro è una sua ex. La cosa ha mandato su tutte le furie Rocco, gelosissimo della sua amata, ma Sebastian intervistato da Barbara D'Urso ha tranquillamente dichiarato che tra lui e Lory non c'è stato nulla e che ha dormito a casa della sua ex compagna solo perché gli alberghi gli fanno schifo. Noi amanti del pettegolezzo possiamo ipotizzare che tra la Del Santo e Rocco Pietrantonio sia tutto finito per colpa del presunto tradimento, come comunica il ragazzo con una lettera inviata a Domenica 5: "La mia vita improvvisamente ha preso una piega diversa: dopo due anni e mezzo la mia storia con Lory è ufficialmente finita… Ho vissuto un vero grande amore. Lory, a questo punto, non lo so. I suoi teatrini non ci hanno permesso di andare avanti e ci hanno fatto allontanare, questa volta per sempre". Rocco è rimasto visibilmente deluso da questa storia d'amore finita male e parla addirittura di ‘teatrini' messa in scena dalla sua ex fidanzata. Le ipotesi non ci sono mai piaciute e per soddisfare la nostra eterna curiosità abbiamo bisogno di certezze. Per questo motivo abbiamo indagato a fondo sulla fine di questo amore e le indagini ci hanno portato a scoprire che probabilmente la vera causa della rottura tra i due non è il presunto gossip con Sebastian Harrison, ma il rapporto burrascoso tra Rocco e Devin Sardi, il figlio della showgirl. Pochi giorni prima della lettera inviata a Domenica 5 da Pietrantonio, la Del Santo ha svelato al settimanale Vero: "Con mio figlio Devin all’inizio c’era una grande intesa. Adesso, però, tra loro i rapporti si sono raffreddati. Questo a causa di Rocco, che si è calato nei panni del capofamiglia, riprendendo Devin quando ha sbagliato in qualcosa. E mio figlio questa situazione non riesce ad accettarla".
Lory Del Santo e Rocco Pietrantonio si sono definitivamente lasciati, le cause della rottura sono il presunto tradimento della showgirl con Sebastian Harrison e il rapporto scontroso tra Rocco e Devin, il figlio della Del Santo.
Rihanna è sempre più hot. La bella cantante sta facendo parlare molto di se negli ultimi tempi. Dopo la mare di materiale osè che circola su di lei sulla rete, le percosse e le denunce contro l'ex-fidanzato Chris Brown, sembrava che nella vita della cantante fosse tornato il sereno e che gli scandali fossero ormai alle spalle. Invece, proprio nel momento in cui tutto pareva andare per il meglio, ecco esplodere un nuovo scandalo che, in verità, era nell'aria già da qualche tempo. Si tratta del presunto flirt che sarebbe scoppiato tra la bella Rihanna e Justin Timberlake che ha all'attivo già molte fidanzate illustri come Britney Spears e Cameron Diaz e che al momento sarebbe impegnato con la bella attrice Jessica Biel. La notizia che Justin e Rihanna fossero da qualche tempo amanti circolava già da qualche tempo, ma era stata fermamente smentita dalla stessa cantante la quale, in virtù della sua amicizia con la Biel, le avrebbe telefonato per tranquillizzarla, rassicurandola che tra lei e Justin c'è solo amicizia. Tutto pareva essersi risolto per il meglio, ma proprio in questi giorni il caso si è riaperto. Già perchè Rihanna avrebbe confidato ad un suo intimo amico che "il sesso con Justin era eccitante e selvaggio", confermando così i pettegolezzi.
Tra Rihanna e Justin Timberlake ci sarebbe una relazione di sesso selvaggio. A confermarlo la stessa cantante.
Nei primi giorni del mese di luglio Google ha ufficialmente presentato le nuove applicazioni di Google Maps per Android e iOS. Applicativi decisamente nuovi sia nelle loro funzionalità che nelle loro caratteristiche grafiche. Tutto questo ha portato anche ad un ufficiale abbandono di alcuni servizi che la stessa Google aveva inizializzato anni indietro e che ha reputato sostituire con nuovi. Parliamo innanzitutto di Google Latitude, un comodo servizio nato in simbiosi con Maps, che permette di avere in qualsiasi momento la visione dei propri amici, condividenti chiaramente la stessa, sulle mappe di Google. Un modo comodo, veloce e decisamente preciso per non perdere mai di vista, magari all'interno di un edificio o di un parco, i propri compagni di avventura. L'azienda di Mountain View però ha voluto integrare completamente tale servizio nelle nuove mappe e applicazioni eliminando completamente la denominazione di Latitude che cesserà dunque di esistere dal prossimo 9 agosto.
Il servizio di geolocalizzazione che Google aveva implementato nelle proprie mappe andrà in pensione dal prossimo 9 agosto. L’azienda lo ha ricordato ai suoi utenti con una mail.
Non ce l'ha fatta la giovane Camilla Canepa, la ragazza di diciotto anni di Sestri Levante che era ricoverata all'ospedale San Martino di Genova con una trombosi al seno cavernoso e conseguente emorragia cerebrale. La diciottenne, studentessa del liceo tecnologico, era finita in ospedale due settimane dopo aver partecipato a un open day che in Liguria ha dato la possibilità agli over 18 di ricevere il vaccino anti-Covid di AstraZeneca. La notizia del suo ricovero e ora della sua morte ha amplificato i dubbi, nella comunità scientifica e non, sull'opportunità di somministrare questo tipo di vaccino contro il Coronavirus ai giovani. Sono in corso indagini per chiarire l’accaduto e l’eventuale nesso con la somministrazione del vaccino. Camilla Canepa aveva ricevuto la prima dose del vaccino anti-Covid di AstraZeneca il 25 maggio scorso. Si era vaccinata nella Asl di residenza “dopo anamnesi vaccinale negativa”. Il 3 giugno si è recata in pronto soccorso con cefalea e fotofobia ed è stata sottoposta a tac cerebrale ed esame neurologico, entrambi negativi. “È stata dimessa con raccomandazione di ripetere gli esami ematici dopo 15 giorni", avevano spiegato Regione e Alisa ricostruendo la vicenda della studentessa. "Il 5 giugno è tornata in pronto soccorso con deficit motori ad un emilato. Sottoposta a Tac cerebrale con esito emorragico, è stata immediatamente trasferita alla Neurochirurgia del San Martino". Il primo intervento a cui Camilla è stata sottoposta è stato quello per rimuovere il trombo, poi un secondo per ridurre la pressione intracranica derivante dall'emorragia. La Direzione del Policlinico aveva attivato le previste segnalazioni nell'ambito delle procedure di farmacovigilanza verso Aifa, nelle quali sono stati indicati anche i farmaci assunti dopo la vaccinazione. Nei giorni successivi la situazione della giovanissima in rianimazione era però rimasta grave. A dar notizia, nel tardo pomeriggio di ieri, della morte di Camilla è stata la sindaca Valentina Ghio: "Sestri Levante è stata colpita da un lutto che mai avremmo voluto vivere – le sue parole -. L'amministrazione comunale e tutta la città si stringono intorno alla famiglia della ragazza scomparsa oggi. In questo momento di dolore esprimo tutto il mio affetto e la mia vicinanza ai familiari di Camilla”. Tutta Sestri Levante si è fermata stringendosi in un silenzioso rispetto attorno alla famiglia della diciottenne. Sono state cancellate anche tutte le iniziative legate alla prima giornata del festival Andersen di Sestri. Poi anche il Policlinico San Martino di Genova ha confermato il decesso. "L'Ospedale Policlinico San Martino comunica che è terminato il periodo di osservazione, relativo alla paziente di 18 anni ricoverata presso la Rianimazione – si legge in una nota -. La Direzione e tutto il personale del Policlinico si stringono attorno ai familiari, che abbiamo potuto apprezzare in questi tristi giorni per l'umanità e la disponibilità palesate nei confronti dei nostri professionisti". La famiglia, intanto, della ragazza ha dato l'autorizzazione all'espianto degli organi. Cinque i malati che potranno essere salvati. Dopo la morte di Camilla Canepa la procura di Genova ha cambiato il reato con cui era stato aperto il fascicolo che è passato da "atti relativi", a omicidio colposo a carico di ignoti. Il pubblico ministero Stefano Puppo insieme al procuratore Francesco Pinto disporranno l'autopsia che verrà affidata con ogni probabilità al medico legale Luca Tatjana e all'ematologo Franco Piovella. I due esperti hanno già eseguito gli esami sugli altri quattro casi di decessi dopo vaccini. Il primo è stato quello della docente Francesca Tuscano di 32 anni e poi di tre anziani, tra i 70 e gli 80, a cui erano stati somministrati vaccini Astrazeneca e Pfizer.
Camilla Canepa, studentessa di 18 anni, era stata ricoverata all’ospedale San Martino di Genova per una trombosi del seno cavernoso. È morta dopo due interventi chirurgici per rimuovere il trombo e contenere la pressione intracranica dovuta all’emorragia. Da chiarire l’eventuale nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino anti-Covid di Astrazeneca, che la ragazza aveva ricevuto lo scorso 25 maggio.
Fiori d'arancio per una delle storiche protagoniste di Uomini e Donne. Si è sposata oggi, 12 giugno, Ramona Amodeo, nota per essere stata tronista del programma di Maria De Filippi nel 2010. Ormai lontana dal mondo televisivo, la bella napoletana si è unita in matrimonio con Luca Cicia, in una romantica cerimonia celebrata a Pozzuoli, vestita come una principessa con un abito bianco ampio e vaporoso.
Ex tronista nota per la relazione con Mario De Felice, oggi Ramona ha trovato l’amore in Luca Cicia, cui ha giurato amore eterno in una romantica cerimonia.
Le persone con gruppo sanguigno A hanno un rischio maggiore di sperimentare sintomi più gravi della COVID-19, l'infezione provocata dal coronavirus SARS-CoV-2. Al contempo, il gruppo sanguigno 0 sembra offrire un certo grado di protezione dalle complicanze scaturite dal patogeno. Il gruppo sanguigno potrebbe giocare dunque un ruolo nella notevole diversità con cui si manifesta la patologia, che spazia dai casi asintomatici (ben il 79 percento tra i giovani, secondo uno studio della London School of Hygiene & Tropical Medicine) a condizioni talmente gravi da portare alla morte del paziente. Alla data odierna, venerdì 19 giugno, il SARS-CoV-2 ha infettato quasi 8,5 milioni di persone in tutto il mondo e ne ha uccise 454mila (in Italia si registrano circa 238mila contagi e e 34.514 decessi). A scoprire che il gruppo sanguigno può impattare sull'evoluzione della COVID-19 è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati dell'Istituto di Biologia Clinica Molecolare presso l'Università Christian-Albrechts, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi dello University Hospital Schleswig-Holstein, del German Research Center for Cardiovascular Research, dell'Università di Copenaghen, dell'Università di Alcalà e di numerosi altri istituti, tra i quali diversi italiani coordinati dal Politecnico di Milano. Sono stati ben 27 gli specialisti dell'istituto lombardo coinvolti nel progetto, ma hanno partecipato anche ricercatori dell'Istituto Humanitas e dell'Ospedale San Gerardo di Monza, tutti in prima linea nella lotta al coronavirus durante la fase più critica dell'emergenza. Gli scienziati sono giunti alle loro conclusioni dopo aver condotto un'approfondita analisi genomica su campioni biologici prelevati da pazienti con la manifestazione grave della COVID-19, in particolar modo insufficienza respiratoria, tra le principali complicazioni dell'infezione. Sono stati coinvolti nell'analisi finale 835 pazienti ricoverati in Italia e 775 in Spagna, i cui dati sono stati messi messi a confronto con quelli di 2.200 soggetti del gruppo di controllo (1255 italiani e 950 spagnoli). In totale i ricercatori hanno scandagliato ben 8,5 milioni di polimorfismi a singolo nucleotide, per andare a caccia delle differenze genetiche significative. Dall'analisi dei, come indicato, è emerso che il gruppo sanguigno A è risultato essere associato a una probabilità maggiore di sviluppare sintomi gravi, mentre il gruppo sanguigno 0 ha offerto un certo grado di protezione. “Con la nostra ricerca abbiamo stabilito che il gruppo sanguigno è uno dei principali fattori ereditari che predispongono a sviluppare una malattia più grave per la COVID-19”, ha dichiarato il professor Luca Valenti, medico del Centro Trasfusionale del Policlinico di Milano e coordinatore del gruppo di scienziati italiani coinvolti nell'indagine. “In particolare – ha aggiunto lo specialista – i risultati ci dicono che il gruppo sanguigno A ha un rischio aumentato di compromissione polmonare severa, mentre chi appartiene al gruppo 0 è più protetto. E dato che il gruppo sanguigno è ereditario, è possibile concludere che è ereditaria anche la predisposizione ai sintomi più gravi per questa malattia”. Il ruolo del gruppo sanguigno nel decorso della COVID-19 era già emerso da due precedenti indagini; la prima è stata condotta da scienziati dell'Università Meridionale della Scienza e della Tecnologia di Shenzhen e pubblicata sul database online MedRxiv, la seconda dal colosso biotecnologico americano “23&Me”, che ha analizzato il profilo genetico di ben 750mila persone. A differenza dello studio cinese, quello italiano risulta più approfondito poiché sono stati analizzati tutti i marcatori dell'intero genoma, come specificato dal coautore dello studio Daniele Prati, a capo del Centro Trasfusionale del Policlinico di Milano.
Analizzando i dati genomici di circa 1600 pazienti, un team di ricerca internazionale ha dimostrato che i pazienti con gruppo sanguigno A contagiati dal coronavirus SARS-CoV-2 hanno una probabilità superiore di sviluppare sintomi più gravi della COVID-19. Nell’indagine sono stati coinvolti numerosi scienziati italiani.
Arriva da Stefano Ierardi, ex fidanzato di Sara Tommasi, una confessione shock relativa alla vita dell’ex showgirl. L’uomo, imprenditore che è stato per mesi vicino a Sara anche dal punto di vista affettivo, prova a spiegare alcuni dei comportamenti della giovane anche alla luce di quanto sta accadendo nell’ultimo periodo. La china intrapresa da Sara dal momento in cui ha scelto di accompagnarsi ad Andrea Diprè potrebbe trovare spiegazione in alcuni episodi del passato della showgirl, un passato carico di dolore che avrebbe formato la donna che oggi dà scandalo attraverso i social network. L’ultimo video che la riguarda ha scosso più di una coscienza, quella di Stefano in primis, che prova a difenderla con un racconto inedito della vita privata di Sara risalente a quando ancora non era famosa. Queste le parole di Stefano: Ci ho pensato a lungo prima di fare questo post in quanto proprio non mi andava di condividere questo pensiero e di riassociare la mia figura a questa persona, ma poi mi sono deciso a scriverlo per far trapelare un messaggio di aiuto nei confronti di questa povera donna oramai incapace di intendere e di volere. Mi mette molta malinconia vedere una persona alla quale ho voluto veramente bene in passato ridursi in questo stato. Quando la conobbi, tre anni fa, era tutt'altra persona. Col senno di poi, mi sono accorto solo in seguito che raramente manifestava qualche piccolo sintomo del disturbo di bipolarità del quale soffre da adolescente (la bipolarità non la curi, la puoi solamente controllare) ma del quale, se non sei un medico o uno psichiatra, non eri in grado di accorgertene in quanto non era evidente come oggi. Voi dovete sapere che Sara era una splendida ragazza, molto intelligente e non mi riferisco solamente al suo 110 e Lode alla Bocconi o per le 4 lingue che parla correttamente. All’inizio della nostra relazione l'accompagnai alla Luis di Roma a sostenere un test di ammissione a numero chiuso per un Master che superò brillantemente, ma cui poi, inevitabilmente, non partecipò. Sara soffre di veri e problemi psichici che, laddove non curati, (e a vederla così sono certo che non lo stia facendo da tempo) peggiorano a livello esponenziale giorno dopo giorno. Senza parlare della pericolosità per chi soffre di questa malattia derivante dall'uso di droghe, del quale so per certo che ha abusato più volte in passato e probabilmente abusa tuttora, ma del quale sono anche consapevole non sia dipendente e sia stata più volte lunghi periodi senza farne uso. L’appello di Stefano prosegue con parole accorate: Alcuni di voi possono sorridere quando vedono questi video, ma dovete comprendere che questa ragazza non sta bene e questa è vera e propria circonvenzione d’incapace. Spesso viene soggiogata da persone meschine che la sfruttano per interessi personali. E con Sara in questo stato è facile farlo, come si suol dire "facile come rubare le caramelle a un bambino". Sara non ha nessun parente stretto al di fuori della sua famiglia. Suo papà sta peggio di lei. È una persona che lo stato Italiano di 50 anni fa terrebbe chiuso in un manicomio, ha già subito 5 trattamenti sanitari obbligatori nella vita. Sara mi ha raccontato più volte che all’età di 17 anni venne molestata dal medesimo, cosa che interruppe la relazione dei suoi genitori. La mamma di Sara soffre del morbo di Parkinson e di sclerosi multipla ad uno stadio avanzato, e non è assolutamente in grado di occuparsi di lei. Mi ricordo di aver trascorso ben 15 giorni con lei senza mai separarci, quando oramai la nostra relazione era già finita da almeno 3 mesi, perche lei stava dando i primi segni di instabilità. All’epoca la lasciai giacché mi stavo accorgendo che stavo rovinando la mia vita per salvare la sua, ma non riuscivo a fregarmene. Vedevo che nessuno al di fuori di me poteva aiutarla. Così trascorsi 15 giorni a organizzare a sua insaputa assieme al supporto telefonico della madre un trattamento sanitario obbligatorio a Roma (e vi garantisco che in Italia costringere una persona che non vuole farsi curare a fare un trattamento sanitario obbligatorio non è per nulla una cosa facile o realizzabile). Furono 15 giorni terribili, alla fine dei quali ero letteralmente stremato. Non potevo stare un attimo senza stargli con gli occhi addosso. Il problema di Sara essendo molto fragile è che cade spesso preda di persone meschine capaci di farle fare ciò che più gli aggrada. Infine si rivolge a quanti commentano i video che posta in rete, contribuendo alla loro condivisione: L’unico aiuto che noi possiamo dare a una persona che non sta bene è piantarla di alimentare questa bolla mediatica riguardante Sara e Diprè. Sara è schiava del successo, successo che 4-5 anni fa aveva, ma che ormai è sepolto da tempo. Nessuna persona seria e affidabile, dal mio punto di vista, potrebbe mai lavorare con lei, e sono certo che se si è associata a questo individuo lo fa, nella sua condizione psicofisica alterata, solamente in cambio di un po’ di popolarità mediatica. Quindi chiunque continui a condividere stati o link inerenti a questa vicenda si rende complice di questo schifo, e chiedo a chi di voi l' abbia fatto di metterci una pietra sopra, sperando che la Tommasi trovi al più presto la sua serenità.
Stefano Ierardi, ex fidanzato di Sara Tommasi, prende la parola per raccontare le motivazioni nascoste dietro alcuni dei comportamenti dell’ex showgirl. “Quando aveva 17 anni” racconta “fu molestata da suo padre”.
Ryanair è in vena di cambiamenti: la compagnia di voli low cost già ha una delle flotte aeree più giovani che esistano ma di recente ha presentato anche i disegni per dei nuovi sedili sulla sua flotta di Boeing 737 MAX 200. I nuovi posti della Ryanair sono più sottili e offrono un centimetro di spazio in più per le gambe. Ce ne saranno di più, 197 al posto di 189 degli attuali velivoli, proprio grazie alla nuova sottigliezza. Ma dai disegni già emergono alcuni difetti per le nuove sedute Ryanair. Ci sono buone e cattive notizie per i nuovi sedili Ryanair. La buona notizia è che i nuovi posti Ryanair offrono maggiore spazio per le gambe, 31 centimetri al posto di 30, a differenza della British Airways che ridurrà a 29 centimetri lo spazio per le gambe dal prossimo anno. La cattiva notizia è i sedili, come già nei precedenti aerei della compagnia low cost, ancora non saranno dotati di tasche posteriori dove poter inserire un libro, tablet un fodero di occhiali o altri oggetti utili ai passeggeri a bordo. I nuovi sedili saranno installati a partire dalla primavera 2019, sulla nuova flotta Boeing 737 MAX 200 di Ryanair. Il design più sottile dei sedili consente si avere a bordo anche più posti a sedere, 197 anziché 189. Sedili più sottili determinano anche un minore peso dell'aeromobile: più pesante è l'aereo, più combustibile si brucia e per le compagnie aeree il carburante è il costo più grande. Negli anni Ottanta Robert Crandall, allora amministratore delegato di American Airlines, aveva spiegato che la compagnia era riuscita ad ottenere un risparmio annuale di 40.000 dollari rimuovendo un'oliva da ogni insalata servita a bordo dei suoi voli. Ryanair aveva pensato anche di rimuovere i braccioli dei sedili per diminuire il peso degli arredi interni dell'aereo ma, per fortuna, ha scelto la comodità dei passeggeri.
Hanno più spazio per le gambe e sono più comodi i nuovi posti che Ryanair ha presentato per la sua flotta di Boeing 737 MAX 200 ma i sedili manifestano già alcuni problemi.
Intervistato dal settimanale “Di Più”, Valerio Scanu torna sulla polemica a distanza con Maria De Filippi, polemica alla quale la conduttrice si è sempre sottratta. Fino allo scorso anno sembrava che a legare i due fosse un buon rapporto, basato sulla stima reciproca e su un affetto incrollabile. Stando a quanto racconta Valerio, le cose starebbero in maniera diversa: Amici mi ha fatto conoscere al pubblico e ha dato il via alla mia carriera, ma tutto quello che ho realizzato in seguito l'ho fatto solo perché mi sono rimboccato le maniche, non perché ero il figlio di Maria. Ci sono stati momenti in cui ho chiesto supporto ad Amici e a Maria De Filippi e il supporto non è arrivato. E a proposito della redazione di “Amici” aggiunge: Quando fanno i montaggi delle immagini dei cantanti di Amici che hanno lasciato un segno, io non ci sono mai. È una domanda che ho posto a chi di dovere, ma non mi è stata data una risposta.
Maria De Filippi non avrebbe fornito a Valerio Scanu l’aiuto richiestogli dal cantante: “Le ho chiesto supporto ma non è mai arrivato”.
Social network e piattaforme di messaggistica sono luoghi virtuali dove molti si sentono liberi di potersi esprimere senza conseguenze, ma la realtà non è sempre così. Lo dimostra una recente decisione della Corte di Cassazione, che ha decretato come gli insulti relativi a una persona e diffusi su WhatsApp per mezzo della funzione stato costituiscono una vera e propria diffamazione ai danni del soggetto citato. La sentenza ha condannato l'imputato nel caso in questione al pagamento di un'ammenda da 3.000 euro. L'imputato aveva scritto su WhatsApp frasi offensive e lesive della reputazione di una sua conoscente, senza però limitarsi a inviarle in una chat ma pubblicandole come uno stato. La particolare funzione dell'app di messaggistica è simile alle Storie di Instagram: mantiene il contenuto pubblicato visibile per 24 ore e alla portata di una platea ben più ampia di quella di una singola chat o di una conversazione di gruppo. In caso la privacy sia impostata a zero, lo Stato è teoricamente visibile a chiunque decida di aggiungere il numero di telefono del mittente alla propria rubrica; se le protezioni in fatto di privacy sono attivate, lo Stato resta comunque a disposizione di tutti coloro che il mittente ha nella propria lista di numeri WhatsApp.
Una recente decisione della Corte di Cassazione ha decretato come gli insulti relativi a una persona e diffusi su WhatsApp per mezzo degli Stati costituiscono una vera e propria diffamazione ai danni del soggetto. La sentenza ha condannato l’imputato nel caso in questione al pagamento di un’ammenda da 3.000 euro.
Il nuovo entrato nella casa del Grande fratello Raoul Tulli confida a Ferdinando di provare un interesse nei confronti di Rosa. Raoul dice al coinquilino riferendosi a Rosa Baiano "In questa persona qua intravedo qualcosa, mi piace, non posso negarlo sarei un ipocrita", ma continuando a parlare mostra le sue perplessità "La vedo già impossibile un pò per l'età, un pò per quello che ho fatto" a questo punto Ferdinando interrompe il romano invitandolo a non essere prevenuto e continuare a conoscere Rosa. Il vero problema di Raoul è che non è sicuro se prova un interesse sincero nei confronti della napoletana. Uno dei motivi è che non ha dimenticato la sua ex ragazza con la quale è stato legato per ben 4 anni come lui stesso dice "Di cuore ancora non sono liberissimo, devo capire con me stesso cosa voglio" , inoltre pensa che una fidanzata gli possa ostacolare la sua scalata nel mondo dello spettacolo che vuole tentare sfruttando la popolarità ottenuta stando all'interno della casa. Nel nostro video Gf11 la confessione completa di Raoul con Ferdinando.
Nella casa del Grande fratello 11 Raoul confessa a suo Ferdinando un suo interesse per Rosa ma non è sicuro perché non ha il cuore libero.
"Com'è lui?" chiedi ad un'amica che finalmente ha trovato l'anima gemella. "Beh… è simpatico, e molto dolce" ti risponde lei. ‘Ok, è brutto' pensi subito tu, sfoderando un sorriso di circostanza all'amica. Quante volte capita di conoscere ragazze belle e intelligenti che scelgono (magari dopo accurate selezioni…) uomini che proprio belli non sono? E magari nemmeno tanto simpatici e romantici! E' abbastanza comune che una donna insicura non riesca a rendersi conto di potersi permettere… molto di più (e non stiamo parlando solo di aspetto fisico, ovviamente), ma quando sono loro, le dive del cinema, della tv e della musica a scegliersi uomini che neanche noi comuni mortali prenderemmo in considerazione viene da chiedersi cosa ci trovino nel loro compagni e se davvero sia un problema di bassa autostima o di visione distorta della realtà. Fatto sta che donne sensuali e ambite come la sexy Jennifer Lopez si scelgono uomini come Marc Anthony, padre dei due gemellini della cantante (che prima stava con niente meno che Ben Affleck!). Non si può dire che sia brutto però la donna dal lato b più famoso del mondo avrebbe potuto scegliere chiunque! Ma pensiamo anche alla modella Kate Moss, che fino a poco tempo fa era innamoratissima di Peter Doherty, leader dei Babyshambles decisamente bruttino e neanche tanto "bello dentro" dato che ha trascinato la top model in uno scandalo senza fine facendosi fotografare mentre sniffava cocaina insieme a lei. Incredibile poi l'accoppiata Marilyn Manson-Dita Von Teese. Difficile stabilire chi tra i due fosse il più truccato, ma sicuramente lo scettro della sensualità va a Dita. Abbiamo appena pubblicato le foto hot della Von Teese per uno spot e sembra incredibile che la regina del burlesque e il marito si siano lasciati perché lui ha tradito lei! Tralasciando gli ex, è interessante anche vedere il genere di uomini che si sono scelte star super sexy come Beyoncé tra le celebrità più potenti nella classifica di Forbes da due anni moglie del rapper Jay Z, Celine Dion incinta di due gemelli e moglie del suo anzianotto manager Rene Angelil, e infine la bellissima Alicia Keys che si è scelta come compagno di vita il produttore e rappaer Swizz Beatz.
Le più belle star di cinema, musica e tv che si sono innamorati di uomini… non belli!