source
stringlengths
2
27k
target
stringlengths
19
1.08k
Stefano Sensi lascia il ritiro della Nazionale. Il centrocampista dell'Inter non parteciperà ai prossimi Europei 2021 a causa di un risentimento muscolare agli adduttori riacutizzatosi durante l'ultimo allenamento con gli Azzurri. Al suo posto rientra nella lista dei 26 convocati del commissario tecnico Roberto Mancini il centrocampista dell'Atalanta Matteo Pessina inizialmente portato in ritiro come riserva. Nel pomeriggio la FIGC aveva infatti diffuso un comunicato comunicando le condizioni di Stefano Sensi annunciando che nelle ore successive il calciatore sarebbe stato valutato dallo staff sanitario della Nazionale: "Domani in tarda mattinata il gruppo azzurro partirà in direzione Bologna, dove in serata affronterà la Repubblica Ceca nell’ultima amichevole ufficiale prima dell’inizio di Uefa Euro 2020. Questo pomeriggio, nel corso dell’allenamento, Stefano Sensi ha accusato un risentimento muscolare agli adduttori. La condizione del calciatore sarà valutata nelle prossime ore dallo staff medico della Nazionale".
A causa del risentimento muscolare agli adduttori che ha colpito Stefano Sensi durante l’ultimo allenamento con la Nazionale, il centrocampista dell’Inter è costretto a lasciare il ritiro dell’Italia e dire così addio agli Europei 2021 che prenderanno il via il prossimo 11 giugno. Al suo posto rientra nella lista dei 26 convocati dal ct Roberto Mancini il centrocampista dell’Atalanta Matteo Pessina.
Dopo essersi inserito di forza nella programmazione dei tormentoni estivi con la malinconica "L'estate di John Wayne", da oggi Raphael Gualazzi è in pre order con il nuovo album "Love Life Peace", che segna il ritorno del pianista a 3 anni dal precedente "Happy Mistake" e arriverà in digitale e nei negozi il prossimo 23 settembre su etichetta Sugar. L'acquisto su iTunes darà la possibilità di ricevere come instant gratification oltre al singolo estivo, anche “Pinzipo”, canzone composta per la colonna sonora della serie tv di successo “Tutto può succedere”, e la canzone che dà il nome all'album, “Love Life Peace”. Il proprio ritorno, Gualazzi ha voluto segnarlo con un pezzo delicato, scritto assieme a due nomi molto noti nell'ambiente della musica indipendente italiano, ovvero Colapesce e Alessandro Raina (ex Amor Fou), mentre per il cd ha pensato a un packaging particolare, legato allo strumento a cui è legato nell'immaginario generale: la versione fisica, infatti, uscirà con un esclusivo packaging in 3D che riproduce un pianoforte componibile che come un puzzle tridimensionale si unisce e si incastra in tutte le sue parti. A livello compositivo, invece, dei 12 brani presenti nell'album ci sarà anche "Buena Fortuna", che lo vede duettare con Malika Ayane. "L'estate di John Wayne" ha segnato un ritorno importante per l'autore di "Reality & Fantasy", che con questo brano pop è risultato tra i pezzi più trasmessi dalle radio italiane (questa settimana è terzo – primo italiano – nella classifica EarOne) e pone le basi per il tour che partirà tra qualche mese: Gualazzi, infatti, porterà il suo "Love Life Peace TOUR" in giro per l'Italia a partire da Bergamo, dove si esibirà il 18 novembre.
Dopo il singolo “L’estate di John Wayne”, Raphael Gualazzi è pronto a tornare il 23 settembre col nuovo album “Love Life Peace”, che da oggi è in pre order.
Questa sera, intorno alle 21.15 su Canale 5, appuntamento “gustoso” con il cinema italiano: è infatti in programmazione Lezioni di cioccolato, film del 2007, esordio alla regia di Claudio Cupellini, con un cast formato da attori molto amati dal pubblico: Luca Argentero, Violante Placido e Neri Marcorè. Una commedia gradevole, che narra la storia di Mattia, imprenditore senza scrupoli al comando di un cantiere edile, che pur di risparmiare qualche soldo rinuncia a costruire ponteggi di sicurezza. Kamal, un suo operaio egiziano cade però da un tetto e si ritrova tutto ingessato. Potrebbe scattare la denuncia, ma l'uomo propone a Mattia una sorta di bizzarro “ricatto”. L'imprenditore, infatti, sarà costretto a fingersi un immigrato egiziano, e dovrà frequentare un corso per diventare cioccolataio, corso a cui lo stesso Kamal si era iscritto prima dell'incidente. Lo scaltro Mattia dovrà così recitare sotto false spoglie, trovandosi di fronte a due mondi per lui finora totalmente sconosciuti: da una parte il cioccolato, con tutte le sue infinite varianti di gusto e preparazione, e dall'altra il mondo dell'immigrazione, che lui aveva solo sfruttato e che invece ora diventerà parte integrante della sua stessa vita. Il film di Cupellini cerca di mettere in scena tematiche sociali importanti, ma non approfondisce molto, restando piuttosto in superficie. Riesce però quantomeno a essere piacevole e leggero, anche se il bellissimo Chocolat di Lasse Hallstrom, con Juliette Binoche e Johnny Depp, era tutta un'altra cosa. Argentero, lanciato dal Grande Fratello, è ormai presenza fissa del cinema giovanile italiano, mentre la Placido ha fatto molto parlare di sé ultimamente, per la sua interpretazione nella fiction di Sky dedicata a Moana Pozzi.
Su Canale 5 il “gustoso” film italiano interpretato da Luca Argentero, Violante Placido e Neri Marcorè.
La riscossione coattiva dei crediti tributari Durante una riscossione coattiva tributaria ci si imbatte a) nel il ruolo esecutivo (equiparabile al titolo esecutivo), b) nell'estratto del ruolo è la riproduzione del ruolo esecutivo, c) nella cartella di pagamento che assolve alle funzioni che nel processo civile sono assolte dal titolo esecutivo e dal precetto. Ricevuta la cartella di pagamento il contribuente può decidere di contestarne il contenuto, per motivi formali o sostanziali (come ad esempio la prescrizione del credito), questa contestazione da vita ad un autonomo procedimento giudiziario diretto ad accertare la legittimità del credito e che si chiude con sentenza. Il socio di una società di persone in ambito tributario è estraneo agli atti impositivi, alla formazione del titolo nei confronti della società. Anche in ambito tributario si applica la responsabilità solidale ed illimitata del socio, prevista dall'art. 2291, primo comma, cod. civ. per i debiti della società in nome collettivo, (in assenza di un'espressa previsione derogativa, anche per i rapporti tributari). Il socio, quindi, pur essendo privo della qualità di obbligato, e come tale estraneo agli atti impositivi rivolti alla formazione del titolo nei confronti della società, resta sottoposto, a seguito dell'iscrizione a ruolo a carico di quest'ultima, all'esazione del debito, alla condizione, posta dall'art. 2304 cod. civ., che il creditore non abbia potuto soddisfarsi sul patrimonio della società. Pertanto « una volta escusso inutilmente il patrimonio sociale, legittimamente può essere chiamato a rispondere il socio, senza che risulti necessaria la notificazione dell'avviso di accertamento, rimasto inoppugnato, né quella della cartella di pagamento, rimasta inadempiuta, bastando la notificazione del solo avviso di mora, il quale svolge in tal caso una funzione secondaria di atto equivalente a quelli d'imposizione, oltre a quella primaria di atto equivalente al precetto nell'esecuzione forzata, con la conseguenza che contro di esso il socio può ricorrere ai sensi dell'art. 19, terzo comma, ultimo periodo, del d.lgs. 31 dicembre 1992, n. 546, impugnando congiuntamente gli atti presupposti» (Cass.nn. 10584/07, 20704/014). Il legislatore impone all'agente di riscossione dei termini entro cui iniziale l'azione esecutiva una volta notificata la cartella di pagamento. In particolare l'art. 25 del Dpr 29.9.1973 n. 603 prevede che il concessionario notifica la cartella di pagamento al debitore deve procede, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del 3 o 4 anno (dalla presentazione della dichiarazione. Risulta evidente che il superamento di tali termini comporta decadenza per il concessionario, il problema è dato dl fatto che se il contribuente contesta la cartella di pagamento, il procedimento potrebbe durare anche oltre i 3 o 4 anni previsti dall'art. 25 del dpr del 1973/603
Cassazione del 30.7.2018 n. 20104 ha affermato che alla sentenza emessa in seguito all’opposizione a cartella di pagamento non sono applicabili i termini di decadenza e/o di prescrizione che scandiscono i tempi dell’azione amministrativa/tributaria (ad esempio art. 25 dpr 29.9.1973 n. 603), ma soltanto il termine di prescrizione generale previsto dall’art. 2953 c.c. perché il titolo della pretesa tributaria cessa di essere l’atto (che, essendo stato tempestivamente impugnato, non è mai divenuto definitivo) e diventa la sentenza che, pronunciando sul rapporto, ne ha confermato la legittimita’
Dopo l'accoglimento dei ricorsi della difesa di Sabrina Misseri e Cosima Serrano di settembre, nonostante le richieste del procuratore generale che le due donne restino in carcere, delle novità sul caso Sarah Scazzi tornano a riempire le pagine di cronaca italiana. Il giorno 10 ottobre si è aperta l'udienza preliminare per l'omicidio di Scazzi e la Corte di Cassazione la quale, a sorpresa, sembra aver dato ragione alla difesa delle due donne, affermando che "c'è insussistenza del quadro di gravità indiziaria in ordine ai delitti di concorso, in omicidio volontario e sequestro di persona" per il delitto della povera Sarah Scazzi. Insomma, non ci sarebbero "gravi indizi" ai danni di Cosima Serrano e Sabrina Misseri. Restano però dei gravi indizi che confermano il reato di occultamento di cadavere e quindi le due donne restano in carcere. Secondo i giudici della Corte di Cassazione le ordinanze principali che accusano le due donne si contraddicono: per quanto riguarda Sabrina in un'ordinanza la si accusa di aver ucciso la giovane Sarah Scazzi in concorso col padre, nell'altra si accusa la giovane Misseri di averla uccisa con la madre Cosima. E' chiaro che su questi due provvedimenti bisogna far chiarezza e specificare quale debba restare valida. Ancora, sussistono delle incongruenze nelle ordinanze di custodia cautelare prese in esame dalla Corte: in una si accusa Sabrina di aver soffocato Sarah Scazzi in casa Misseri, in altre nel garage e nella vettura di Cosima Serrano. Anche la posizione di Cosima Serrano e le accuse a suo carico sembrano mancare di prove certe: secondo la Corte di Cassazione, infatti "l'asserito contributo all'uccisione della nipote non è stato in alcun modo specificato". Insomma, sembra proprio che i giudici della Corte abbiano velatamente criticato le indagini svolte dalla Procura di Taranto: non è logicamente possibile che restino in piedi due provvedimenti del genere, in cui Sabrina è l’assassina della cugina Sarah Scazzi con il padre Michele Misseri complice, e l'altra in cui avrebbe ucciso Sara grazie alla complicità della madre Cosima Serrano. Complicità il cui genere ancora che non è stato chiarito, se materiale o morale. Tutto da rifare, insomma: per i giudici della Corte di Cassazione c'era la necessità, così come la difesa di Sabrina Misseri e Cosima Serrano aveva richiesto, di fare una "valutazione critica delle diverse dichiarazioni rese da Michele Misseri"; valutazione che non c'è stata, anzi, lo zio-mostro ha fornito così tante versioni del delitto che risulta un testimone non attendibile. La sua non attendibilità trova conferma anche nelle sue dichiarazioni di qualche giorno fa: Non potrò mai perdonarmi di avere distrutto la vita a due donne innocenti. Non le posso più chiamare moglie e figlia dopo quello che ho fatto loro. I giudici devono credermi La Corte di Cassazione chiede anche di far luce sull'accusa di sequestro di persona per il delitto Sarah Scazzi, visto che è "necessaria una più organica ricostruzione dell'accaduto". Non è chiaro dove sia avvenuto il delitto, nè cosa le due donne abbiano fatto tra le 14 e le 14.42 del 26 agosto 2010, minuti in cui si è consumato il delitto: gli inquirenti hanno ricostruito minuziosamente i movimenti di Sabrina Misseri e Cosima Serrano nelle ore precedenti alle 14 ma non quello che le due donne hanno fatto in quei 42 minuti.
La Cassazione ha accolto parzialmente alcuni ricorsi dei legali di Sabrina Misseri e Cosima Serrano, per i quali non ci sarebbero gravi indizi di colpevolezza per i reati di concorso, in omicidio volontario e sequestro di persona. Le due donne restano in carcere per il reato di soppressione e occultamento di cadavere.
Il Veneto con le sue magiche architetture è un luogo speciale da visitare e dove rifarsi gli occhi. Vicenza nel 1994 è entrata nel patrionio mondiale dell'Unesco grazie a un grande architetto del 500 che è nato proprio qui. Si tratta di Andrea Palladio e la città di Vicenza è un vero tributo alla sua arte: da Piazza dei Signori alla Basilica Palladiana, dal Teatro Olimpico ai palazzi del centro storico. La città di Vicenza racconta l'eleganza delle architture di Andrea Palladio. Edifici maestosi che affascinano i turisti per la loro storia e la loro bellezza. Il centro della città di Vicenza è racchiuso tra mura medievali ed è attraversato dai fiumi Bacchiglione e Retronesi. Uno degli edifici più importani è la Cattedrale di Santa Maria Annunciata, eretta nel XIII secolo e ricostruita varie volte, fino ad assumere le attuali forme gotiche. La cupola e probabilmente la Cappella Alberico e il portone d’ingresso del lato nord sono stati progettati dal Palladio. Nel centro storico di Vicenza si può ammirare la Basilica Palladiana, un edificio imponente a più piani, che si trova in una delle piazze più eleganti d'Italia, Piazza dei Signori. Dal piano superiore si può ammirare una bellissima vista sulle tre piazze sottostanti, mentre al primo piano si trova il Museo del Gioiello. A fianco della Basilica svetta la Torre Bissara, la cui costruzione risale al XII secolo, ed ancora oggi è uno degli edifici più alti di Vicenza. Sempre su Piazza dei Signori si trova anche la Loggia del Capitaniato, attualmente sede del consiglio comunale cittadino. Altre piazze importanti della città di Vicenza sono Piazzetta Palladio, un piccolo slargo situato nella parte occidentale della Basilica e Piazza delle Erbe, così chiamata perchè in passato era la sede del mercato ortofrutticolo e floreale. Nella piazza si erge una torre, conosciuta come Torre del Tormento, che un tempo era usata come prigione e luogo di tortura, nella quale fu imprigionato anche Silvio Pellico. La città di Vicenza, come un museo a cielo aperto, ospita altre architetture di Palladio che ne caratterizzano l'assetto urbano. Si può ammirare Palazzo Chiericati, oggi sede del Museo Civico e della Pinacoteca, Palazzo Valmarana e Palazzo Barbaran da Porto, sede del Museo Palladiano. Quest'ultimo è il solo grande palazzo di città che Andrea Palladio riuscì a realizzare integralmente. Molto suggestivo è anche il Teatro Olimpico, iniziato da Palladio, ma completato negli anni successivi dal suo allievo Vincenzo Scamozzi. Per completare il tour in onore a Andrea Palladio non resta che visitare il luogo dove si trova la tomba dell'architetto. Per ammirarla bisogna recarsi nella Chiesa di Santa Corona, anche se le ossa non si trovano più qui, ma sono state trasferite al Cimitero Maggiore della città. Nei Chiostri della Chiesa di Santa Corona si trova il Museo Naturalistico – Archeologico di Vicenza, dove si può conoscere la natura dei Colli Berici e ritrovamenti nel territorio vicentino dal Paleolitico all'età longobarda. Altro palazzo molto bello è Palazzo Montanari che ospita le Gallerie d'Italia di Vicenza, l'interno è un vero viaggio tra ceramiche greche e pittura del Seicento veneto passando per le icone russe.
Vicenza è una città Patrimonio dell’Unesco che ospita tante meraviglie artistiche ed architettoniche. La sua bellezza e la sua fama sono dovute principalemte alle opere di Andrea Palladio, un celebre architetto del 500 nato in questa città. Ecco cosa vedere a Vicenza, un luogo elegante ed affascinate.
Ieri durante il daytime de La pupa e il secchione si è sfiorata quasi la rissa tra Elena Morali e Pasqualina Sanna per la camera matrimoniale. La napoletana, infatti, scelse per sé la stanza con il letto singolo ma, dopo aver perso Tassinari a causa dei suoi ripetuti atteggiamenti da prima donna, la pupa ha deciso di vendicarsi pretendendo la camera di Elena Morali, che si è pesantemente ribellata all’iniziativa prepotente della napoletana. La lite ha, come al solito, trovato d’accordo tutte le pupe del comedy show, in particolare Ludovica Leoni in coppia con Corteggi ha preso le difese di Elena, scatenando la sua rabbia contro la napoletana. “Io non solo mi devo fare una settimana in nomination, una settimana senza shampoo, senza trucco”, con queste parole Pasqualina Sanna sì è sfogata con Francesca Cipriani ma Elena è subito intervenuta nella discussione urlando contro la napoletana, che non si è lasciata però intimidire. Dopo un po’ anche Ludovica Leoni si è unita al coro delle lamentele: “Ma vedi di andartene. Ancora stai qui? Sono le sei di mattina dobbiamo andare a dormire e io devo sentire la tua voce?”, così la pupa ha puntato il dito contro la sua collega, mentre la tensione diventava sempre più pericolosa nella villa de La pupa e il secchione. Al termine dello scontro con Ludovica, de Giovanni ha poi commentato il comportamento di Pasqualina Sanna durante il confessionale: “per fortuna una delle pupe è stata un po’ più superiore e ha detto: a questo punto basta litigare come delle pazze scatenate. Prendiamoci i vestiti e torniamo in camera. Quindi abbiamo dimostrato un po’ di superiorità in più”. Alessia Mancini
Ludovica Leoni prende le difese di Elena Morali e attacca Pasqualina Sanna durante il daytime de La pupa e il secchione.
Claudia Galanti, dopo l’eliminazione dall’Isola dei Famosi 2010, è ospite di Simona Ventura. La regina della domenica più volte aveva affermato di essersi ricreduta nei confronti della show girl che aveva mostrato, durante il reality show, di possedere doti nascoste. Eppure la modella paraguaiana, nel momento del suo ingresso trionfale a Quelli che il calcio, si è mostrata tutt’altro che coperta. Gli occhi del pubblico erano, infatti, tutti puntati verso la soubrette, che indossava un mini abito viola molto aderente. La stessa Simona Ventura ha esclamato, vedendola scendere le scale: “Mamma mia, che roba!”e, subito dopo, la padrona di casa ha aggiunto “Adesso voglio vedere come ti siedi, Claudia”. Le affermazioni di SuperSimo hanno evidentemente creato una certa curiosità in studio, tanto che al momento clou tutto il pubblico presente ha commentato con un fragoroso boato. Claudia Galanti appare in splendida forma, il Nicaragua l’ha resa ancora più bella, e la scelta di apparire in pubblico in mini abiti aderenti non fa altro che sottolineare la bellezza della modella. Durante la sua esperienza televisiva Claudia si era molto legata a Denis Dallan: “E' un bel ragazzo e anche molto speciale…. E' sicuramente la prima persona che voglio riabbracciare appena finirà il reality”, con queste parole la show girl ha commentato l’amicizia con il rugbista, e poi ha precisato “Non ho mai preso l'Isola come un'agenzia matrimoniale e non sono andata là per cercare marito”. Eppure, prima del reality show, Rossano Rubicondi e Claudia Galanti furono beccati insieme a Milano, ma subito arrivò la smentita dell’attuale inviato di Simona Ventura. Di certo Claudia, in splendida forma, non avrà problemi a far capitolare ai suoi piedi qualsiasi uomo desideri.
Claudia Galanti ha fatto impazzire il pubblico di Quelli che il calcio, mentre si sedeva di fronte a Simona Ventura.
Era da un po’ di tempo che non sentivamo parlare di Taylor Lautner, l’indimenticabile licantropo Jacob Black della saga di “Twilight”. Il giovane attore, dopo aver preso parte alla commedia “Un weekend da bamboccioni 2” di Dennis Dugan, del 2013, in un thriller-action all’ultimo “salto”. Il titolo è “Tracers” e il regista è Daniel Benmayor (“Paintball”). Lautner interpreta il ruolo di un corriere di New York che, per arrotondare, decide di entrare a far parte di una team di atletici ragazzi che praticano la dinamica disciplina del parkour per scopi criminali, ma non sa che sta per entrare in un circolo dal quale sarà difficilissimo uscire. Naturalmente, non poteva mancare la storia d’amore che farà battere il cuore a tutte le fan del sexy Lautner e smorzerà la tensione delle scene rocambolesche girate tra i palazzi di New York, teatro di scatenati inseguimenti a colpi di parkour. Beh, il trailer è decisamente esplicativo, quindi, se volete vederlo non vi resta che andare al cinema a partire dal 5 agosto. Il giovane Cam, dopo essersi imbattuto casualmente, durante un incidente, nella bella Nikki, viene introdotto nel suo team che utilizza il parkour per scopi criminali. Cam si unisce subito al gruppo, sperando di poter guadagnare il denaro necessario a ripagare un debito contratto per curare sua madre. La posta in gioco diventa sempre più alta, le azioni sempre più pericolose e le ricompense sempre più alte, il che è una manna dal cielo per lui. Quando, però, Cam scoprirà i reali scopi di questa organizzatissima squadra, Cam dovrà utilizzare tutta la sua abilità per restare vivo.
Taylor Lautner torna nelle sale nel ruolo di un giovane corriere di New York che, per arrotondare, entra in una crew che pratica il parkour per scopi criminali. Non sa, però, che uscirne sarà un’impresa quasi impossibile.
Il secondo colloquio di Giuseppe Conte con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, tenutosi pochi minuti fa, è innegabilmente il punto di svolta della crisi politica apertasi con le dimissioni delle ministre Elena Bonetti e Teresa Bellanova. In poche ore, infatti, il vento sembra essere girato e il Presidente del Consiglio è nelle condizioni di presentarsi al Colle con più risposte da dare che consigli da accettare. La scelta di Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Liberi e Uguali di stringersi intorno a lui subito dopo lo strappo renziano, infatti, non solo lo blinda politicamente, ma esclude la quasi totalità delle altre opzioni di uscita dalla crisi che erano ancora sul tavolo. Con una serie di tweet praticamente identici, i maggiori esponenti di PD e M5s hanno ribadito la volontà di andare “Avanti Con Conte”, abbandonando la prudenza e stoppando ogni possibilità di andare avanti con la stessa maggioranza ma con un altro nome. Particolarmente significativo il sostegno del ministro della Salute Roberto Speranza (che ribadisce la condivisione totale delle scelte in materia di pandemia), del ministro Franceschini (il cui nome circola praticamente sempre ogni qual volta traballa la poltrona di Palazzo Chigi), dell’ex capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio (un altro potenzialmente interessato dal valzer degli incarichi) e di Beppe Grillo, il cui sostegno incondizionato a Conte significa molto anche in ottica di alleanze future. Sottilissimo anche il filo che ancora lega Italia Viva all’attuale maggioranza: se i renziani fanno sapere di essere ancora disposti a trattare (e lo stesso Renzi ribadisce di non aver mai posto pregiudiziali sui nomi, nemmeno su quello di Conte), allo stesso tempo la rottura appare insanabile e la durezza delle reazioni di ieri sera indica che nella lettura di PD e M5s questa volta si sia andati troppo oltre per poter tornare indietro. Insomma, Italia Viva è fuori dall’attuale maggioranza e parrebbe non poter rientrare. Un’altra delle soluzioni di cui si era parlato in queste ore rispondeva alla formula “esecutivo di responsabilità nazionale” e si traduceva in un’ammucchiata con la quasi totalità delle forze politiche e la guida affidata a un nome di altissimo profilo. A smontarla, ci ha pensato in parte Zingaretti, spiegando di considerare “impensabile e inaccettabile qualsiasi operazione di governo con la destra sovranista e nazionalista”, dunque chiudendo alla Lega, i cui voti potrebbero essere determinanti stante l’indisponibilità dei 5 Stelle a silurare Conte. Di tornare alle urne non se ne parla proprio, almeno non a breve, dunque resta una sola strada per risolvere velocemente questo pasticcio. Andare in Parlamento e rendere chiaro al Paese quali sono le forze in campo: così farà Conte, per disegnare nel frattempo la soluzione alla crisi. Quella che porta alla formazione di un gruppo di “Responsabili” al Senato (in cui troverebbero posto anche i transfughi di IV), magari con il via libera di Silvio Berlusconi, cui strizza l’occhio addirittura Luigi Di Maio, richiamando l’intesa che ha permesso l’elezione di Ursula von der Leyen alla Commissione Europea. A quanto ci risulta, lo scouting dei Responsabili sarebbe andato a buon fine già da qualche giorno, ma l’idea della sostituzione dei renziani con una pattuglia disomogenea e per nulla disinteressata di senatori provenienti da diverse formazioni politiche non aveva entusiasmato il Capo dello Stato. Nella lettura di Mattarella, infatti, un governo che si regga su operazioni e intrighi di palazzo non è la soluzione migliore per gestire un periodo così complesso, con la probabilissima escalation di contagi dovuta alla variante B117 e le difficoltà inevitabili di una campagna vaccinale a tappeto. Una preoccupazione in parte condivisa anche dai democratici, che vorrebbero maggiori garanzie e soprattutto che sia chiara e netta la piattaforma programmatica di governo (e la nuova squadra da affiancare a Conte, che deve essere rinnovata anche in caselle chiave).
La crisi di governo più incomprensibile di sempre potrebbe già essere giunta allo snodo decisivo: PD, LeU e M5s fanno muro intorno al nome di Giuseppe Conte e stoppano la ripresa del dialogo con Matteo Renzi. Al Senato, assicurano i contiani, i numeri ci sono. Ora resta da convincere il Presidente della Repubblica (e parte del PD).
Sono trascorse circa tre settimane da quando Sara Affi Fella ha deciso di chiudere l'account Instagram e lasciare – almeno per il momento – i privilegi dello status di personaggio pubblico. Come molti sapranno, la tronista di ‘Uomini e Donne‘ ha visto andare in frantumi la sua immagine dopo che Nicola Panico ha svelato che Sara era fidanzata con lui mentre fingeva di fare una scelta nel programma di Maria De Filippi. Il pubblico di ‘Uomini e Donne', sentendosi tradito da lei, ha smesso di seguirla sui social. Così, il numero dei follower è calato in modo netto. Non solo. Anche diversi sponsor e la sua agenzia hanno deciso di prendere le distanze dalla giovane. Una perdita economica considerevole stando a quanto dichiarato da Nicola Panico. Il calciatore, infatti, ha assicurato: "Io non ho guadagnato un centesimo da tutto questo, lei ha fatto contratti da 20-30mila euro". Così, Sara Affi Fella – intuendo probabilmente che la breve carriera di influencer stava subendo un'inevitabile battuta d'arresto – ha deciso di chiudere il suo profilo Instagram e da allora, nessuno ha più avuto sue notizie, fino a questa settimana.
Dopo lo scandalo scoppiato a ‘Uomini e Donne’, Sara Affi Fella ha chiuso il suo profilo Instagram e si è rifugiata tra gli affetti più cari, al riparo dalla luce dei riflettori. In questi giorni, però, è ricomparsa “indirettamente” sui social. Una ragazza, infatti, ha affermato di averla avvistata mentre faceva spesa con la madre e ha raccontato il loro incontro.
Era stato uno dei personaggi a far parlare più di sé durante l'ultima stagione di X Factor, anche senza esser arrivato alla fase finale del programma, a causa dell'eliminazione decisa dalla sua capitana Emma Marrone. Stiamo parlando di Roccuzzo, cantautore siciliano che si era presentato alla terza puntata delle Audition con il brano di Elisa "Promettimi", che negli ultimi giorni ha pubblicato anche una reinterpretazione del brano di Franco Battiato "La cura". Il singolo è diventato virale sulla piattaforma cinese TikTok, riuscendo ad entrare nelle posizioni più alte della classifica delle canzoni più utilizzate sull'applicazione. Un classico della musica italiana, una canzone in grado di riunire più generazioni musicali, a tal punto da riuscire a incidere anche in un luogo e in un pubblico in cui non ci si sarebbe mai aspettati: stiamo parlando del singolo "La cura" di Franco Battiato, pezzo pubblicato nel 1997, estratto dall'album "L'imboscata", arrivato tra le canzoni più virali su TikTok Italia, anche grazie all'interpretazione del brano da parte di Roccuzzo. Il cantautore siciliano, che aveva sorpreso durante le scorse audition di X Factor 2020 con il brano di Elisa "Promettimi", è ritornato nelle scorse settimane con la pubblicazione del brano di Franco Battiato, riarrangiato da Danilo Amerio. Il singolo è stato utilizzato in più di 30mila video su TikTok, diventando uno degli sfondi sonori più usati sulla piattaforma, come sottofondo ai video in cui si osservano scene di amore, da quello familiare a quello di coppia, ma anche quello rivolto ai propri animali domestici. In attesa del suo primo album ufficiale, Roccuzzo ha reinterpretato alcuni dei più grandi successi italiani degli anni passati, da Elisa a Franco Battiato, con cui dice di avere un rapporto particolare, soprattutto con il brano "La cura: "Ci sono canzoni eterne e La cura è una di queste. Volevo lasciare il mio colore in questa versione. Vorrei trasportare il suo significato intenso nella difficile situazione in cui stiamo vivendo. La distanza ci sta facendo capire quali sono i valori importanti, e in un momento così particolare volevo dedicare a tutti questa bellissima opera di Battiato: un messaggio d’amore che invita a prenderci cura delle persone che ci stanno a cuore e del nostro futuro. Tengo tanto a questo brano, anche perché fa parte della mia terra, radici e cultura»
Il cantautore siciliano Roccuzzo era stato uno dei protagonisti della scorsa edizione di X Factor, senza accedere alla fase finale, dopo l’eliminazione ottenuta dalla sua capitana Emma Marrone. Nel frattempo, in attesa del suo primo album ufficiale, ha pubblicato nelle scorse settimane la cover de “La cura” di Franco Battiato, diventata virale su TikTok Italia.
Ci sono molti modi per lasciare una fidanzata scomoda. Tra i vip l'ultima moda è quella di dire addio attraverso un messaggino. Dopo le lamentele di Monica Riva: Morgan è sparito dopo un sms squallido, arrivano quelle di Giulia Pauselli. Entrambe criticano le dinamiche della separazione e archiviano la pratica con il medesimo aggettivo. Le loro dolci, seppure ex, metà del cielo vengono bollate come "squallide". La ballerina si sfoga sulle pagine del settimanale Visto: "Per colpa sua io mi sono attirata l’odio dei fan, perdendo la possibilità di vincere al televoto, e oggi mi ritrovo sola e circondata da ricordi tristi". Quindi trova conferma lo scoop! Giulia Pauselli perde la finale di Amici per il gossip su Stefano De Martino. Ma le indiscrezioni sul flirt non finiscono qua. La ballerina è infatti sul piede di guerra! Dopo averla corteggiata con insistenza e senza mai darsi per vinto, Stefano avrebbe deciso poi di troncare la relazione, archiviando il fidanzamento con un sms da brividi: sono ancora innamorato di Emma Marrone. Il ballerino quindi non è riuscito a tenere fede alle sue promesse, anzi avrebbe addirittura alzato il tiro descrivendo come "un errore di pochi giorni" la sua relazione con la collega. Ma Giulia non ci sta e smentisce le dichiarazioni: "La nostra storia era cominciata due mesi fa a dire il vero. Comunque ora spero solo che sparisca perchè danzare ancora insieme sarebbe una tortura". Intanto il gossip continua a tenere banco. Emma e Stefano si amano ancora! Come reagirà la ballerina a questa nuova indiscrezione?
Giulia Pauselli affronta la separazione da Stefano De Martino su Visto, raccontando i retroscena del loro addio, simile a quello tra Monica Riva e Morgan.
Alcuni giorni fa, Kim Basinger ha compiuto 60 anni. Il suo fascino, però, non si è affatto affievolito. L'agenzia di modelle IMG Models, deve essersene accorta. Ha proposto, infatti, un contratto milionario alla star. Si avvera, così, un sogno che ha animato l'adolescenza di Kim Basinger. A soli 17 anni, infatti, aveva mollato gli studi universitari per recarsi a New York nella speranza di lavorare come modella. Ci provò per ben 5 anni, barcamenandosi tra provini e successi che non arrivavano. "Era davvero faticoso passare da un provino all’altro, e tutto girava intorno a al mio aspetto. Non potevo sopportarlo più mi sentivo soffocare" A 22 anni decise di arrendersi e provò a sfondare come attrice. Nel 1976 si trasferì a Los Angeles, dove riuscì ad ottenere i primi ruoli. Il resto è storia. Nella stessa agenzia di moda, c'è anche la figlia Ireland, nata dalla relazione con Alec Baldwin. Come riporta Play4Movie, il vicepresidente senior e amministratore delegato di IMG Models, Ivan Bart ha dichiarato:
Madre e figlia modelle per la stessa agenzia. Si avvera il sogno adolescenziale di Kim Basinger, che a 17 anni mollò tutto per provare a sfondare nella moda. Non ci riuscì e divenne un’attrice. Ora ha 60 anni e diventa modella per IMG Models.
Se Margherita e Andrea sono stati eletti come la miglior coppia del Grande Fratello 11, ad Angelica Livraghi e Ferdinando Giordano va certamente la palma dei più arditi anche se con qualche mese di ritardo rispetto al loro primo incontro. I due, intervistati da Vip, hanno raccontato in che modo si è sviluppata la sessualità che, all’interno della Casa di Cinecittà, è stata alla base di diversi scontri che, in più di un’occasione, li hanno portati a lasciarsi. Moltissimi ricorderanno che, quando ancora entrambi erano ospiti del reality campione di ascolti di Canale 5, tra di loro ci furono diverse incomprensioni legate al fatto che Angelica si rifiutava di cedere carnalmente al suo fidanzato di fronte alle telecamere, soprattutto a causa del giudizio che i suoi genitori, da casa, avrebbero potuto esprimere. Nonostante i buoni propositi, però, la prima notte d’amore tra Ferdinando e la Livraghi fu consumata a gennaio nel buio della capannina allestita per l’occasione, con buona pace dei proclami della ragazza che, solo poco tempo prima, aveva giurato che non avrebbe mai ceduto alla passione di fronte all’occhio indiscreto della telecamera. “In realtà, lo abbiamo veramente fatto in autostrada” Angelica Livraghi Il rapporto forse un po’ troppo puritano tra i due ha generato numerose chiacchiere. Da un lato, c’era la presunta omosessualità di Angelica, portata alla luce da Guendalina Tavassi, dall’altro, il giudizio dello stesso Ferdinando che, nella Casa, aveva etichettato la giovane come “tiepida”, almeno da quel punto di vista. Oggi, a distanza di diversi mesi, la prospettiva sembrerebbe essere completamente cambiata. A Vip che ha chiesto loro di raccontare l’evoluzione di questo rapporto, i due fidanzati hanno svelato un inconfessabile segreto in grado di accrescere l’intesa nata tra loro fino a portarla a livelli impensabili fino a pochissimo tempo fa. E’ stato proprio Giordano a dichiarare: Non ho nostalgia della maniera in cui abbiamo vissuto il nostro rapporto all’interno della Casa. In questo momento, la nostra intimità è molto più completa rispetto ad allora. In quel contesto, vivevamo una sessualità che non arrivava nemmeno al 40% di quella attuale. Ci capita di fare l’amore ovunque: in albergo come in autostrada. Rincara la dose, la stessa Angelica che, superate le inibizioni che hanno caratterizzato il suo primo periodo da protagonista in tv, ha aggiunto: In realtà, lo abbiamo veramente fatto in autostrada. Ci siamo guardati e abbiamo entrambi capito che dovevamo accostarci per quale tempo. Dopo il Grande Fratello, ho superato moltissimi dei miei tabù, anche nei confronti dei miei genitori. Sanno che Ferdinando è il mio ragazzo ed è normale che tra noi si sia stabilito un rapporto completo. Anche dal punto di vista sessuale.
Ferdinando Giordano e Angelica Livraghi, ex concorrenti del Grande Fratello 11, hanno ammesso di essere stati travolti dalla passione durante un viaggio in autostrada. Ecco il loro bollente racconto.
Uno dei più grandi film sportivi della storia del cinema usciva 35 anni fa. “Fuga per la vittoria”, diretto dal grande John Huston, fu presentato, per la prima volta, al Moscow Film Festival, il 7 luglio del 1981, per arrivare, poi, nelle sale statunitensi il 31 luglio e nelle nostre nel settembre dello stesso anno. Il film s’ispira alla “partita della morte”, svoltasi a Kiev nell’agosto del 1942, tra due squadre composte, rispettivamente, da calciatori di Dynamo e Lokomotiv e l’altra da ufficiali dell'aviazione tedesca Luftwaffe. Huston si prende qualche "licenza registica" e ci porta, invece, all’interno del campo di prigionia Gensdorff, in territorio francese, nel 1941. Qui, il maggiore Karl Von Steiner (Max von Sydow), ex calciatore della nazionale tedesca, riconosce fra i prigionieri l’ex calciatore inglese John Colby (Michael Caine), e decide di organizzare una partita fra soldati tedeschi e prigionieri Alleati. Colby accetta e nella sua squadra ci sono: Luis Fernandez (Pelè), Terry Brady (Bobby Moore), Carlos Rey (Osvaldo Ardiles) e Robert Hatch (Sylvester Stallone). I tedeschi, intanto, ne approfittano per fare propaganda, ma per gli Alleati quella è molto di più di una partita di calcio e si giocheranno la libertà in un match mozzafiato. La pellicola di Huston è passata alla storia, soprattutto, per la presenza di un cast senza precedenti. Naturalmente, Sylvester Stallone è il pilastro centrale, forte anche del successo della saga di “Rocky”, che fece impazzire i suoi fan con l’interpretazione di Robert Hatch, figura fondamentale allo svolgimento del piano degli Alleati. Per prepararsi al ruolo, l’attore fu allenato dal portierone inglese Gordon Banks per mesi e, da quel momento, si appassionò moltissimo al mondo del calcio. Il valore aggiunto è la presenza di tante stelle dello sport, ad iniziare da Pelé, mito del calcio brasiliano, poi Bobby Moore, capitano della nazionale inglese, il belga Paul Van Himst, il polacco Kazimierz Deyna, l’argentino Osvaldo Ardiles, Werner Roth, Laurie Sivell e Robin Turner. Il fenomenale Max von Sydow, invece, merita una menzione speciale perchè il ruolo del Maggiore Karl Von Steiner, è quello più emozionante e completo di tutti. Tra la guerra, la propaganda, il nazismo e lo sport, Von Steiner è l’unico personaggio che crede che quel momento ludico possa essere “giocato” su terreno neutro, senza costrizioni e pregiudizi, facendo valere solo le regole dello sport. Indimenticabile è, verso la fine del match, il suo "slancio" particolare dopo il gol segnato da una stella della squadra degli Alleati, che smorzerà definitivamente la tensione.
Il capolavoro di John Huston, con Stallone, Max von Sydow, Michael Caine, Pelé e tantissime stelle del calcio, usciva 35 anni. In breve, è diventato uno dei più grandi film sportivi della storia del cinema, grazie, oltre al cast d’eccellenza, anche alla curatissima regia e alle straordinarie musiche, che fanno da cornice perfetta ad un cult già eterno.
Per condividere valori culturali, spirituali, religiosi o filosofici con le persone può bastare spesso molto poco. A Pierre Sernet, ad esempio, servono solo delle quindici aste di legno unite negli angoli per creare un cubo senza pareti dove allestire una sala da tè. Che sia su una spiaggia o su un marciapiede affollato di New York, su un lago o sulla montagna, la sala da tè concettuale di Sernet gira il mondo per invitare ospiti scelti a caso, provenienti da una varietà di mondi e sfondi culturali, a bere e condividere le proprie esperienze.
Su una spiaggia o su un marciapiede affollato di New York, su un lago o sulla montagna, Pierre Sernet gira il mondo con il suo cubo concettuale dove crea all’occorrenza un’accogliente sala da tè e invita ospiti scelti a caso, provenienti da una varietà di mondi e sfondi culturali, per bere e condividere valori culturali, spirituali, religiosi o filosofici.
Gli effetti collaterali della terza dose sono “simili” a quelli della seconda: è quanto emerge dal monitoraggio dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) sulla sicurezza della dose aggiuntiva negli Stati Uniti, tra i primi Paesi ad aver modificato l’autorizzazione all’uso di emergenza (EUA) per i vaccini di Pfizer/BioTech e Moderna, approvando la somministrazione della terza dose per i fragili e gli over 65. La valutazione, basata sul sistema di sorveglianza v-safe sviluppato dai CDC, ha preso in esame un totale di 22.191 terze dosi nel periodo compreso tra il 12 agosto e il 19 settembre, quando negli Usa il booster vaccinale era indicato solo per le persone immunodepresse. Di queste, la quasi totalità delle somministrazioni è avvenuta con una terza dose dello stesso vaccino a mRNA (Pfizer o Moderna) utilizzato per le prime due, mentre solo l’1,5% ha ricevuto un vaccino diverso. “La maggior parte delle reazioni locali e sistemiche segnalate sono state da lievi a moderate, transitorie e riportate più frequentemente il giorno dopo la vaccinazione” indicano i CDC che hanno analizzato la frequenza di tali effetti collaterali. Reazioni nel sito di iniezione, come dolore o gonfiore, sono state riportate dal 79,4% dei partecipanti allo studio dopo una terza dose di vaccino, rispetto al 77,6% dopo la seconda dose. Leggermente inferiore, invece, la frequenza di reazioni sistemiche, come febbre o mal di testa, con il 74,1% delle persone che ha riportato questo tipo di effetto collaterale dopo la terza dose rispetto al 76,5% dopo la seconda. L’analisi, pubblicata su MMWR, ha inoltre indicato che tra coloro che hanno riportato dolore al sito di iniezione, la maggior parte delle reazioni è stata lieve (51,4%) o moderata (41,9%) e solo il 6,7% ha riportato un dolore tale da rende difficili o impossibili le attività quotidiane.
È quanto emerge dai dati del monitoraggio dei CDC sulla sicurezza della dose aggiuntiva negli Stati Uniti, rafforzando i risultati dello studio clinico di Pfizer/BionTech: “Effetti da lievi a moderati e transitori, senza alcun modello imprevisto di reazioni avverse”.
Mancano pochi giorni al sì di George Clooney ma, almeno per poche ore, Stacy Keibler è riuscita a rubargli la scena, sebbene in maniera non proprio plateale. L’ex fidanzata del divo hollywoodiano ha dato alla luce da poche ore la piccola Ava Grace, la figlia avuta dal matrimonio con Jared Pobre. L’annuncio è stato dato attraverso il profilo Instagram dell’aspirante showgirl che è si è detta felicissima di essere riuscita a diventare mamma. Stacy ha sposato Jared ad appena 8 mesi dalla rottura con Clooney. Da anni, la bella ex compagna del divo aspettava di poterlo condurre all’altare ma George è sempre sembrato essere refrattario all’idea, come accaduto con tutte le donne che l’hanno preceduta e che hanno tentato, senza successo, di compiere la stessa impresa. La Keibler è riuscita a realizzare i suoi sogni di famiglia solo dopo averlo lasciato ma mai ha voluto svelare alla stampa cosa fosse effettivamente successo per spingerla ad allontanarsi dall’uomo che sembrava averle fatto perdere la testa.
Stacy Keibler, ex fidanzata di George Clooney, è diventata mamma. È nata da poche ore Ava Grace, la figlia avuta dal marito Jared Pobre.
Nel match valido per le qualificazioni ai prossimi campionati Mondiali di Qatar 2022 contro l'Irlanda del Nord, Ciro Immobile torna a segnare con la maglia dell'Italia dopo 492 giorni di digiuno. L'ultima marcatura in azzurro del bomber biancoceleste prima del gol siglato nel match di questa sera risaliva infatti al 18 novembre 2019 quando in Italia-Armenia terminata con il risultato di 9-1 siglò una doppietta. Dopo quasi un anno e mezzo dunque Ciro Immobile mette fine al suo digiuno di gol in Nazionale e lo fa al termine di un'azione che ha visto protagonista il trio che ha fatto grande il Pescara di Zeman che nel campionato di Serie B 2011/2012 strabiliò tutti. A ricamare il pallone servito poi all'attaccante campano che ha fulminato il portiere nordirlandese sono stati infatti gli allora compagni di squadra nella formazione abruzzese Marco Verratti, oggi colonna portante del Paris Saint-Germain, e Lorenzo Insigne, oggi capitano del Napoli.
Nel match valido per le qualificazioni ai prossimi campionati Mondiali di Qatar 2022 contro l’Irlanda del Nord, Ciro Immobile torna a segnare con la maglia dell’Italia dopo 492 giorni di digiuno. L’ultima marcatura in azzurro del bomber biancoceleste prima del gol siglato nel match di questa sera risaliva infatti al 18 novembre 2019 quando in Italia-Armenia terminata con il risultato di 9-1 siglò una doppietta.
Emma Marrone è al lavoro ancora una volta con Matt Howe (sound engineer vincitore di un Grammy Award che ha collaborato, tra gli altri, con artisti del calibro di Lauryn Hill, Phil Ramone e Riyuichi Sakamoto) che in passato ha mixato "Adesso", l'ultimo lavoro della cantante, uscito nel 2015. Da qualche settimana la cantante pugliese sta postando foto dallo studio di registrazione e sta facendo riferimento al suo prossimo album, che potrebbe vedere la luce tra qualche mese (nel 2018) e di cui si sa ancora poco, se non qualche suggestione suggerita dai social di Emma. Sono mesi che Emma aggiorna i fan sui lavori in corso, accennando alla scrittura della nuova musica, postando foto, appunto, di luoghi e strumentazioni, senza contare tutta la musica – le nuove rotte, l'ultima delle quali è Meg – che condivide su Instagram, quello che pare essere il social preferito per tenersi in contatto col suo pubblico. Nei giorni scorsi aveva postato la foto di una casa non sua ("Fotografare i luoghi dove accadono le cose nuove. Ricordare ogni istante di questo percorso. Sta per succedere di nuovo. Questa non è casa mia. Da qui però si ricomincia da zero. Ho paura si. Eccitazione tanta. Voglia di dire e di raccontare infinita. La musica. Punto. Giorno 1") e sottolineare le raccomandazioni della madre, mentre ieri, appunto, tra lei e la sua manager Francesca Savini, hanno condiviso alcune foto tratte appunto da questi luoghi nuovi in cui sta mettendo a punto l'album. "Io e #matthowe. Ascoltiamo e ridiamo. Siamo felici delle nuove canzoni. Che belli i suoi suoni. Che gioia lavorare con lui. La musica ha scritto la cantante nell'ultimo post, mentre la Savini parlava di "prime magie". Quello che i fan possono fare, per adesso, è seguire l'evoluzione dei lavori dalle foto postate, in attesa che le comunicazioni comincino a diventare ufficiali. Io e #matthowe. Ascoltiamo e ridiamo. Siamo felici delle nuove canzoni. Che belli i suoi suoni. Che gioia lavorare con lui. La musica. A post shared by Emma Marrone (@real_brown) on Oct 3, 2017 at 3:52am PDT Prime magie✨ @real_brown A post shared by Francesca Savini (@francisavini) on Oct 2, 2017 at 9:57am PDT
Sui social Emma continua a raccontare, in maniera ufficiosa, la costruzione del suo nuovo album, svelando che continuerà la collaborazione con Matt Howe, già al lavoro su “Adesso”.
Incassi da record ma una critica abbastanza "cauta" per il terzo capitolo della saga di Twilight: Eclipse è arrivato nelle sale due giorni fa, con gran trepidazione delle giovanissime “stregate” dal fascinoso Robert Pattinson, il ventiquattrenne attore londinese reso famoso proprio dal ruolo del tormentato vampiro Edward Cullen. Lanciando i commenti sulla pellicola ai colleghi di Cinema Fanpage, ci dedichiamo invece alla colonna sonora di Eclipse che, come vi abbiamo già annunciato, vanta la firma di grandi nomi della musica internazionale. A fare da sfondo al triangolo sentimentale tra Edward, Bella Swank/Kristen Stewart e il licantropo Jacob Black – interpretato dal diciottenne Taylor Lautner – ci sono le voci dei Muse, che hanno realizzato per l’occasione il brano inedito Neutron Star Collision (Love Is Forever), dei Florence and The Machine, dei Metric – gruppo indie-rock canadese che interpreta la canzone con lo stesso titolo del film – e di altre band del rock mondiale. E proprio la musica sembra un’arte molto cara al protagonista Edward/Pattinson che, oltre ad essere modello, attore di teatro e di cinema, si diletta anche a suonare il pianoforte e la chitarra. Il vampiro più famoso del grande schermo ha una sua band, chiamata Bad Girls, e ha scritto varie canzoni, due delle quali hanno fatto parte della colonna sonora del primo capitolo della saga, Twilight. Robert ha anche una sorella, Lizzy, cantante di professione e abbastanza nota in Gran Bretagna. Ma Pattinson non è l’unico personaggio della pellicola con la passione per la musica: anche Jackson Rathbone – il vampiro Jasper Hale, adottato dai Cullen – ha una sua band, i 100 Monkeys, fondata insieme a due amici conosciuti alle scuole superiori.
L’attore che dà il volto al protagonista Edward Cullen, nella saga di “Twilight”, ama suonare la chitarra e il piano.
Vicino alla città di Chiang Rai, nel nord della Thailandia, risplende Wat Rong Khun, un tempio buddista pronto a diventare uno dei più incredibili monumenti religiosi del mondo. Meglio conosciuto in Italia come Tempio Bianco, è un edificio di recente realizzazione, al contempo buddista ed induista, progettato dal pittore visionario Chalermchai Kositpipat. La sua costruzione ha avuto inizio nel 1997 ma, su "modello" della Sagrada Familia, non è chiara la data in cui la sua costruzione dovrebbe concludersi: si parla del 2070. "Solo la morte può fermare il mio sogno, ma non può fermare il mio progetto," Kositpipat si riferisce al tempio come offerta al Buddha e ritiene che il progetto gli darà la vita immortale. Superman vola attraverso i dipinti su un muro del tempio. Un demone torreggiante brandisce una spada. Mani sorgono dalle profondità su un ponte di un tempio celeste. Teste rimpicciolite pendono dai rami degli alberi. Angeli thailandesi e creature mistiche saltellano attraverso i giardini del tempio e il santuario capolavoro nel cuore del tempio. Wat Rong Khun è ricco di simbolismo derivato da tradizioni buddiste e indù, così come alcune fonti più ortodosse. All'interno, Wat Rong Khun contiene ovviamente statue del Buddha, ma la particolarità è che l'eccentrico artista ha incluso anche le immagini di Superman, Batman, e Neo di Matrix, suoi miti. Mentre ci si sposta attraverso i giardini del tempio, vi troverete nella visione surreale dell'artista degli insegnamenti buddisti. Supereroi, stelle del cinema e fumetti fanno il loro ingresso nel tempio come murales raffiguranti motivi tradizionali buddisti. Il Tempio Bianco è realizzato completamente in gesso e specchietti (che, riflettendo il sole, creano i giochi di luce tanto cari all'artista), elemento in parte criticato dalle popolazioni indigene in quanto "contro la tradizione" locale, che prevede uno stile architettonico basato su colorazioni vivide e sgargianti. Gran parte dei messaggi del tempio si riferiscono a fuggire il desiderio, l'avidità e la passione e lo spostamento verso il sublime attraverso gli insegnamenti buddisti. Per raggiungere la sala principale del tempio, si attraversa una soglia sorvegliato da demoni e un ponte sopra un oceano di mani spettrali che rimandano al ciclo della morte e della rinascita. La costruzione del tempio simboleggia il regno del Buddha e l'aumento di uno stato del nirvana.
Wat Rong Khun, meglio noto come il Tempio Bianco, è un tempio buddista in Thailandia di recente realizzazione divenuto già una grande attrazione turistica.
In attesa della nuova puntata serale dell'Isola dei Famosi 2016, che decreterà l'eliminazione di Paola Caruso o di Stefano Nones, nuovi contrasti animano l'atmosfera tutt'altro che paradisiaca di Playa Uva. Una riunione indetta da Marco Carta ha infatti scatenato frecciatine e accuse reciproche, con protagonisti lo stesso cantante, la Bonas Paola e Andrea Preti. Secondo quanto dichiarato da quest'ultimo, la Caruso avrebbe infatti definito Marco una "prima donna", chiamandolo addirittura "checca isterica". Di fronte alla richiesta di spiegazioni Paola si è difesa, spiegando di aver usato il termine "prima donna" per dire che spesso Marco vuole essere il protagonista della scena. A quel punto, ecco scattare la lite tra Paola e Andrea, da lei definito "un burattinaio e una doppia faccia". La Bonas giura, sulla tomba del padre, di essere sincera, mentre Andrea l'avrebbe addirittura coinvolta in una finta scenata di gelosia contro Mercedesz. Una rivelazione che porta Jonas, molto protettivo nei confronti della giovane Henger, ad accusare Andrea: "Che giocava sporco lo sapevo già da parecchi giorni, però non potevo accusare nessuno perché non è bello accusare senza sapere le cose". Gli animi, insomma, sono parecchio caldi, mentre pare che parecchi naufraghi sperino nell'eliminazione della Caruso.
Ancora litigi e scontri all’Isola, con Marco Carta offeso per i presunti insulti della Bonas, che si dichiara innocente e definisce il “delatore” Andrea un burattinaio. La Bonas si scontra anche con Preti, mentre Alessia Reato rivela un retroscena: Stefano Nones le avrebbe impedito di parlare con i naufraghi “nemici” di Simona Ventura.
Una pirata della strada è stata identificata e denunciata a Pioltello, nell'hinterland di Milano. Lunedì mattina la donna, una 40enne residente nella zona, ha investito a bordo della sua auto un'anziana 80enne. Dopo l'episodio la conducente è scesa dall'auto, ha spostato l'anziana su un marciapiedi ma poi si è allontanata, scappando prima dell'arrivo dei soccorsi. Solo in seguito alle indagini da parte della polizia locale di Pioltello la pirata della strada è stata rintracciata, anche grazie alle immagini delle telecamere e al numero di targa annotato da alcuni testimoni, ed è stata denunciata a piede libero per omissione di soccorso e lesioni gravissime. Come riporta la testata "Milanotoday", le è stata inoltre ritirata la patente.
Una donan di 40 anni è stata rintracciata e denunciata per omissione di soccorso e lesioni gravissime a Pioltello, nell’hinterland di Milano. Lunedì mattina la donna, alla guida della sua auto, aveva investito un’anziana: si era fermata per spostarla sul marciapiedi e poi era fuggita. La pirata della strada è stata rintracciata dalla polizia locale, che le ha ritirato la patente. L’anziana investita ha riportato fratture multiple, con 50 giorni di prognosi.
Micol Olivieri L'attrice de "I Cesaroni 6" è stata inondata di messaggi di stima ed affetto con l'augurio che possa crescere nel migliore dei modi la figlia. Una delle sue sostenitrici le ha pure dedicato un video molto toccante: attraverso la manipolazione della sabbia, Rossella Milencio, questo il suo nome, ha disegnato i due genitori e la piccola, scrivendo poi "Benvenuta Arya". Per la Olivieri sono stati mesi intensi tra interviste (come quella rilasciata a Barbara d'Urso dove ha raccontato tutti i dettagli del suo amore con Christian Massella) e polemiche: in molti si sono chiesti se l'attrice fosse pronta, nonostante la sua giovane età, a diventare mamma. La Olivieri, tra l'altro, si è sempre difesa benissimo, dichiarando, senza mezzi termini, che questo era il momento giusto per dare alla luce una figlia. Ecco cosa è stato postato sulla pagina ufficiale Facebook di Micol Olivieri: (function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = 'https://connect.facebook.net/de_DE/sdk.js#xfbml=1&version=v3.2'; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk')); Grazie di 💖a Rossella Milencio per questo meraviglioso e poetico regalo!
Una fan di Micol Olivieri ha realizzato un video speciale per l’attrice de “I Cesaroni” che, da pochi giorni, è diventata mamma della piccola Arya…
A 21 settimane dall'uscita di "Gemelli", Ernia si mantiene ancora nella top ten dei singoli più venduti con il brano "Superclassico", una delle hit del suo album. Alla soglia dei 50 milioni di stream su Spotify, il brano è diventata un punto di riferimento in questo momento della musica italiana, un brano romantico dalle sonorità pop che esaltano la qualità di scrittura dell'artista. Ma non solo, perché Ernia ha dimostrato di poter arrivare con qualunque tipo di sonorità. Lo scorso 18 giugno, Ernia pubblicava il suo terzo album in studio "Gemelli", dopo la consacrazione avvenuta attraverso "Come uccidere un usignolo" e "68". Tra i singoli più importanti in questo progetto risulta "Superclassico", un brano molto romantico per il rapper, in cui racconta una storia d'amore finita che riaffiora nei ricordi delle persone che si sono allontanate e costruite un'altra vita. Il singolo, che ha raccolto per adesso quasi 50 milioni di stream su Spotify e 19 su Youtube, risulta per adesso il singolo più ascoltato di sempre di Ernia, un numero che racconta solo una parte del suo personaggio nella scena rap nazionale. "Però mi si ferma il battito, quando ti incontro per strada sembra un derby di coppa, noi siamo Superclassico" e "E c'è una parte di te che è una parte di me, che non andrà via in un attimo, forse dovrei essere elastico", sono i due momenti in cui si scorge il rifiuto maggiore dell'artista per una storia d'amore terminata ma mai dimenticata. Ora che fai? Davvero non ti han detto che non sono il tipo Da guardare a una festa, un pessimo partito? Son certo che nessuno te l'ha suggerito In fondo pure tua sorella ha detto, "Lascia stare Che con quelli così, si sa che ci si va a inguaiare" Ma poi mi hai scritto in poco tempo e forse io mi sento Che forse un po' ti penso, Dio, che fastidio Però mi si ferma il battito Quando ti incontro per strada sembra un derby di coppa Noi siamo superclassico E riempirei di mazzate quel tuo vecchio ragazzo Che è un coglione galattico E c'è una parte di te che è una parte di me Che non andrà via in un attimo Forse dovrei essere elastico Un po' elastico, baby Ora che fai? Mi hai fregato così non si era mai sentito Io dentro la mia testa non ti ho mai invitata Vorrei scappare che sei bella incasinata Ma poi ti metti sopra me e mi metti giù di forza Sembra che balli ad occhi chiusi, sì, sotto alla pioggia Poi stai zitta improvvisamente Ti chiedo, "Che ti prende?" Tu mi rispondi, "Niente" Dio, che fastidio Però mi si ferma il battito Quando ti incontro per strada sembra un derby di coppa Noi siamo superclassico E riempirei di mazzate quel tipo che ci prova Che è un coglione galattico E c'è una parte di te che è una parte di me Che non andrà via in un attimo Forse dovrei essere elastico Un po' elastico, baby Ti annoierai Un giorno proprio quando meno te l'aspetti Come se togliessi la maschera e tu t'accorgessi Che a stare vicino vediamo meglio i difetti E mi dimenticherò e tu ti dimenticherai Come se tutto tra noi non fosse successo mai Poi ci penseremo ogni tanto Io insieme ad un'altra Tu insieme ad un altro Dio, che fastidio Però mi si ferma il battito Quando ti incontro per strada sembra un derby di coppa Noi siamo superclassico E riempirei di mazzate quel tuo nuovo ragazzo Che è un coglione galattico E c'è una parte di te che è una parte di me Che non andrà via in un attimo Forse dovrei essere elastico Un po' elastico, baby Oltre a "Superclassico", l'ultimo album di Ernia ha dato la possibilità al rapper di citare una delle canzoni più rappresentati della storia dell'hip hop italiano "Puro Bogotà". Il brano del 2007, che vede la partecipazione dei Club Dogo con la collaborazione di Vincenzo da Via Anfossi e Marracash, è stato riportato ai giorni nostri dal rapper milanese in "Puro Sinaloa". Questa volta a partecipare al brano sono stati alcuni rappresentanti della nuova scena come Tedua, Rkomi e Lazza, che hanno cantato sul beat originario del produttore Don Joe.
Ernia con il brano “Superclassico” è ormai nei singoli più venduti in Italia da 21 settimane. Il brano ha raggiunto quasi 50 milioni di stream su Spotify e 20 su Youtube. Un singolo in cui Ernia dimostra di riuscire a rapportarsi anche con il pop, attraverso un brano romantico in cui racconta tutto ciò che gli manca della sua passata relazione.
Situata su uno sperone roccioso, Castrovalva si presenta in tutta la sua aspra e pittoresca bellezza. Frazione di Anversa degli Abruzzi, questo piccolo centro domina l'intera Riserva delle Gole del Sagittario. Situato a 820 metri sul livello del mare, il piccolo borgo abruzzese conta solo 14 abitanti ma si rivela ricco di sorprese. Con i suoi suggestivi scenari, Castrovalva riuscì a incantare anche un grande artista come Maurits Cornelis Escher, che immortalò il paesino in una bellissima litografia panoramica del 1930. Proprio all'artista olandese il Comune ha deciso di dedicare l'ultimo tornante prima dell'ingresso al paese. Da qui è possibile osservare Castrovalva dalla medesima prospettiva ritratta nella litografia. Per raggiungere il borgo è necessario percorrere un sentiero in salita che da Anversa degli Abruzzi raggiunge il lago di Scanno, attraversando le splendide Gole del Sagittario. A poca distanza, infatti, sorge la Riserva naturale protetta delle Gole del Sagittario, che ospita le "Sorgenti del Cavuto" e l'annesso giardino botanico sotto la tutela del Wwf. In questo pittoresco scenario si apre anche la splendida Valle dei laghi con i suoi tre gioielli, il Lago di San Domenico (nei pressi dell'omonimo eremo), il Lago di Scanno (ai piedi del meraviglioso omonimo borgo), e il Lago Pio.
Castrovalva è un paesino di poche decine di abitanti che sovrasta l’intera riserva delle Gole del Sagittario. Grazie alla bellezza dei suoi paesaggi, il piccolo borgo riuscì a catturare l’attenzione di un artista del calibro di Escher, che nel 1930 immortalò quel suggestivo panorama in una litografia.
Quando si parla di soldi agli sviluppatori non si può che pensare a Microsoft che negli ultimi tempi sta cercando di premiare i suoi sostenitori oltre che tutti gli sviluppatori che con lei si stanno impegnando per portare avanti lo sviluppo del proprio sistema operativo per personal computer. In questa nuova occasione i soldi sembrano essere decisamente tanti e l'azienda di Redmond sembra pronta a mettere in campo qualsiasi cosa pur di essere aiutata. Presto detto. L'azienda di Ballmer ha annunciato l'avvio di un programma di ricompense per chi scoverà nuovi bug nei software distribuiti dalla corporation. Il piano prevede tre diverse fasce di premio in denaro e potrà raggiungere addirittura la cifra di 100.000 dollari per ogni importante problema di sicurezza. La cifra chiaramente potrà essere aggiudicata solamente a coloro che saranno in grado di identificare un reale pericolo di sicurezza non ancora scovato dagli ingegneri di Microsoft, realizzando per giunta un exploit funzionante capace di sfruttarlo. Un premio di "bonus" di secondo livello di circa 50.000 dollari, sarà assegnato invece a chi accompagnerà il bug con "idee difensive" in grado di contrastarlo ed infine una cifra meno corposa di 11.000 dollari verrà assegnata a chi individuerà vulnerabilità nella versione preliminare di Internet Explorer 11 integrato in Windows 8.1.
Cospicua cifra quella che ha messo in palio Microsoft a tutti coloro che la aiuteranno a migliorare il proprio sistema operativo Windows 8.1 di prossima uscita.
Meghan Markle ancora una volta ha fatto infuriare gli ingessati frequentatori del palazzo reale infrangendo la rigorosa etichetta di corte. Questa volta non rompe le regole con un abito troppo corto, con un vestito che lascia le spalle scoperte o con scelte di vita salutari e originali, ritenute assurde a corte. Questa volta scatena l'ira con un gesto dolcissimo che dimostra il grande amore e l'attaccamento per Harry. Che cosa sarà mai successo? Forse Meghan avrà baciato con passione in pubblico il suo Harry? Forse avrà fatto dichiarazioni scottanti sulla loro vita privata? Nulla di tutto questo, il gesto della Duchessa di Sussex è molto più semplice e banale è quello di una donna che vuole restare al fianco del suo uomo.
Meghan Markle rompe ancora l’etichetta reale e non segue il galateo, questa volta lo fa compiendo un dolce gesto che dimostra il grande amore per il marito Harry e che ha fatto infuriare i tabloid inglesi.
Con i suoi 94 anni di età la regina Elisabetta è già campionessa di longevità, all’interno del mondo dei reali. Per non parlare dei quasi 70 anni passati sul trono, che sono da record. E in queste sette decadi passate con la corona sulla testa, accanto a lei c’è sempre stato il principe Filippo (99 anni). I due il 20 novembre festeggeranno ben 73 anni di matrimonio. Benché sia un traguardo importante e il loro sia stato un matrimonio d’amore e non combinato, non bisogna pensare che siano mancate le difficoltà. Tante volte la pazienza della sovrana è stata messa a dura prova, tant’è vero che più volte Sua Maestà ha avuto la tentazione di dare il benservito al marito, piuttosto incline ai tradimenti. Un documentario ha ricostruito quante volte i due sono stati sul punto di dirsi addio e porre fine al matrimonio.
Più volte la famiglia reale è stata messa in imbarazzo dalle voci dei tradimenti del principe Filippo. Nonostante la lunga lista di amanti attribuitegli, è sempre stato perdonato dalla regina Elisabetta. La coppia sta per festeggiare 73 anni di matrimonio, 73 anni in cui però sono stati vicini al divorzio un numero spropositato di volte, proprio a causa delle scappatelle di lui.
Sulla vicenda dell'incidente dell'aereo che si è schiantato contro un palazzo a San Donato Milanese (Milano) aleggiano ancora dubbi e perplessità. In queste ore si sono susseguite diverse ipotesi: dall'errore umano all'anomalia del motore, ma nessuna potrà essere confermata prima di ricevere i risultati della scatola nera. Per ora resta il dramma: due famiglie sono morte e tra loro c'è anche un bimbo di un anno e mezzo. Da un lato la famiglia del magnate romeno Dan Petrescu – alla guida del velivolo – e dall'altra quella di Filippo Nescimbene. Tra le ipotesi vi è quella dell'errore umano. Petroscu potrebbe essere stato vittima di "disorientamento spaziale" a causa magari delle nuvole di domenica. E magari questo unito a una errata valutazione di pesi e velocità potrebbe aver contribuito al disastro. Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Ansa, ci sarebbe stato un ultimo contatto tra la torre di controllo dell'aeroporto di Linate e il pilota. Il sostituto procuratore della Procura di Milano, Tiziana Siciliano, che coordina le indagini, ha invece spiegato a Fanpage.it che la torre ha registrato solo un cambio di rotta. Nessuna comunicazione sarebbe quindi avvenuta tra il pilota e la torre. Un altro dei dilemmi è quella della possibile anomalia e del guasto al motore. Quel giorno diversi testimoni hanno raccontato di aver visto uno dei motori prendere fuoco prima dell'impatto. Un video, acquisito dalla Procura che ha aperto un fascicolo per disastro colposo, riprende il momento dello schianto. Le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona non sono però chiarissime: "Durano pochi secondi – ha detto ancora Siciliano a Fanpage.it – e servirebbero dei tecnici che possano analizzare le immagini frame dopo frame". Piuttosto scettico sull'anomalia è il generale Carlo Landi, in servizio per 41 anni nell'Aeronautica: "Se ci fosse stata un'anomalia al motore (uno solo in questo tipo di velivolo) l'aeroplano – ha spiegato a Fanpage.it – sarebbe riuscito a restare in quota ancora qualche minuto grazie alle ali. Tempo magari sufficiente per ritornare in aeroporto. Ci sono buone probabilità che il pilota riesca a far atterrare l'aereo".
Sull’incidente dell’aereo contro un palazzo di San Donato Milanese (Milano) campeggiano vari dubbi e ipotesi: dall’anomalia del motore all’errore umano. Bisognerà però aspettare le analisi della scatola nera prima di poter sapere cos’è successo nella tragedia che ha causato la morte di otto persone.
Cogliendo l'opportunità della recente uscita in Dvd de "Il discorso del re", possiamo tornare a parlare di uno dei film più acclamati di questo inizio di stagione cinematografica. E' oramai passato molto tempo dal trionfo ottenuto dalla pellicola di Tom Hopper durante la cerimonia di consegna dei premi Oscar 2011, trionfo segnato dalla mole impressionate di nominations, ben 12, e dal conseguimento di ben 4 statuette, tre delle quali considerate tra i quattro premi principali dell'intera manifestazione: miglior film, miglior regia, miglior attore protagonista e miglior sceneggiatura originale. Senza la pressione di questi risultati e a bocce ferme possiamo anche noi dare la nostra opinione sul film e sulle interpretazioni che hanno consentito a gli attori di primeggiare sul palco del Kodak Tharer. Il discorso del re, sullo sfondo di un'Inghilterra a cavallo tra le due guerre, racconta fondamentalmente di un rapporto familiare pesantemente polarizzato dalle ingombrai aspettative di un genitore nei confronti dei due figli. L'uno, il primogenito, sfrontato, scavezzacollo, spavaldo ma totalmente inaffidabile e l'altro, il figlio cadetto, dimesso, disponibile ed oculato. Il complesso d'inferiorità del secondo nei confronti del primo viene esternato dall'uomo attraverso una grave forma di balbuzie, che non sarebbe un grave problema nella vita normale, ma essendo l'uomo il figlio del re d'Inghilterra le cose si complicano gravemente. Colin Firth irrompe sullo schermo con un principe Alberto, balbuziente, insicuro e frustrato dalla sua condizione in maniera assolutamente maiuscola, riuscendo a non forzare mai i toni della sua recitazione anche quando la sceneggiatura sembrerebbe essere pronta alla caricatura. Con la stessa naturalezza con cui da vita alle frustrazioni del futuro Re, Firth riesce a restituire al pubblico anche la dolcezza del padre e la goffaggine dell'uomo costretto in un ruolo più grande del suo. Anche più di Firth, Geoffrey Rush riesce a tenere sui binari della credibilità il rivoluzionario logopedista Lionel Logue, le bizzarrie che il copione prevedono per il personaggio sono costantemente imbrigliate dalle capacità di un attore di cui il grande pubblico può cogliere l'intensità di un movimento del viso o di uno sguardo, come non è stato possibile vedere sotto tutto il trucco indossato nella saga di Pirati dei Caraibi. I duetti messi in scena tra Firht e Rush tengono banco per buona parte del film rapendo lo spettatore, botte e risposte serrate sapientemente riprese dalla camera di Hopper. Il regista della Il discorso del Re, è presente in ogni ripresa, dall'inquadratura dei microfoni ai ritratti dei personaggi della sua commedia, che riesce a dipingere con la pellicola; sia nei movimenti che nelle inquadrature fisse i tagli scelti da Hopper risultano perfetti e sempre estremamente evocativi.
Con l’uscita in DVD de Il discorso del Re cogliamo l’occasione per tornare sul flm trionfatore della notte degli oscar 2011.
Dopo l'enorme successo ottenuto durante il tour invernale (160.000 biglietti venduti), è ritornato a grandissima richiesta in Italia il musical tratto dalla celebre serie tv argentina per ragazzi "Il Mondo di Patty". Dopo i primi show di Viareggio,Rimini e Verona Laura Esquivel & c. saranno stasera, 20 luglio, nello stadio di Montesilvano, per poi dirigersi verso il meridione con tappe che andranno da Napoli a Cagliari, passando per Messina e Palermo. Grande attesa, dunque, per il ritorno della sfida tra Popolari e Divine, capitanate dalla rispettive leader: la timida e spensierata Patty e la maliziosa e furba Antonella (Brenda Asnicar). Entrambi idoli per migliaia di teenager, e anche per questo al centro di numerose critiche, in particolare per il messaggio veicolato che tende a valorizzare il gruppo delle Divinas, snob, subdole e superficiali. Non mancheranno gli altri protagonisti: da Carmen a Leandro, da Giusi a Guido, da Matias a Bianca, e tutti gli altri. Tra le tappe del tour del musical, a Catanzaro, Laura Esquivel, che nel mese di febbraio ritirerà il "Riccio d'Argento" di Gerardo Sacco, premio per il "Miglior Musical dell'Anno" della rassegna "Fatti di Musica Radio Juke Box"concepita e diretta da Ruggero Pegna. Queste le altre date del musical: 21 luglio all'Arena Flegrea di Napoli 24 luglio allo Stadio di Lecce 25 luglio allo stadio Ceravolo di Catanzaro 27 luglio allo stadio Stadio San Filippo di Messina 29 luglio al Velodromo Borsellino di Palermo 31 luglio a Sabaudia (Arena del Mare) 3 agosto ad Alghero (Anfiteatro Maria Pia) 4 agosto a Cagliari (Anfiteatro Romano).
Il tour si svolgerà nel Sud Italia con con tappe che andranno da Napoli a Cagliari, passando per la Sicilia.
L'esplosione prima di Rondodasosa, poi di Vale Pain e Neima Ezza, sembrava aver aperto negli scorsi mesi un piccolo spiraglio sulla nuova wave milanese, un collettivo in grado di richiamare le sonorità drill newyorkesi e di adattarle a un immaginario italiano, con le dovute differenze. Tra di loro si è inserito anche Sacky, nome d'arte di Sami Abou El Hassan, un passato difficile nel carcere minorile con Baby Gang e la fretta adesso di arrivare al successo, di cambiare il passato gettando anima e corpo nella musica. Dopo l'esplosione con il collettivo in "Seven Zoo" e i due singoli "Paranza" e "Lo sanno" con Neima Ezza, Sacky punta a mettere ancora più in alto l'asticella con "Amg", un singolo che vuole suonare bene e mandare un messaggio, che sembra sempre lo stesso: la rivalsa attraverso la musica. C'è tutto il linguaggio della nuova scuola nel brano "Amg" – azienda partner di Mercedes Benz finalizzata alla progettazione e realizzazione dei modelli sportivi del marchio tedesco – di Sacky: l'investimento temporale per la musica che è diventata l'unica ossessione ma è anche parte di quel senso di rivalsa nei confronti di un passato violento, che Sacky cerca di allontanare. Ma non solo: un duro attacco anche al chiacchiericcio da social che ha visto il collettivo doversi difendere da accuse sulla veridicità dei loro testi. Il rapper ha fretta, e la metafora dell'auto nel titolo sembra proprio corrispondere al senso stesso del brano. Una fretta che però non gli fa dimenticare da dove è partito, dal suo quartiere, ma soprattutto con chi sta viaggiando, come ripete nel ritornello: "Io, fra', sono quello vero, l'ho fatto davvero. Siamo in quattro a duecento su un AMG, entro in studio di giorno, esco alle sei. Non ho tempo, spengo l'iPhone". Anche il video, che dà più immagini e inquadrature al singolo, permette di costruire meglio il significato del brano: dalla velocità di una pista da gara, alla cantina con un uomo incapucciato, per poi terminare con l'immagine di Sacky che scompare in un auto lussuosa nella notte. NKO Yeah, yeah Quello vero NKO Siamo in quattro a duecento su Siamo in quattro a duecento su un AMG (Su un AMG) Entro in studio di giorno, esco alle sei (Alle sei) Non ho tempo, spengo l'iPhone (Brr, brr, brr) Sono in studio, mon amour, baby (Baby) Siamo in quattro a duecento su un AMG (Yeah, yeah) Entro in studio di giorno, esco alle sei (Yeah, yeah) Non ho tempo, spengo l'iPhone (Real) Soldi che ballano, che sound (Real) Dieci li contano, big shot, let's go Vengo dal niente, c'ho una fame che Levati proprio, ti levo il ferro Sento ‘ste pussy parlare di me (Pussy, pussy, pussy) Voglio che quando arriva la mia ora Sia sul quadrante di un Rolex Daytona Così per sempre sarà la mia ora Non puoi tuffarti nel quartiere, devi (Devi) Scivolarci dentro, non lo scegli (Ehi, ehi, ehi) Fai del denaro il tuo Dio, ti tormenterà come il diavolo (Grr) Non toccare ciò che è mio, poi finisce che ti sparano Fanno San Siro, non sono San Siro Sono solo topi Parlan di cose che non hanno fatto Parlan di cose che non hanno visto Io, fra', sono quello vero L'ho fatto davvero (Pow, pow, pow, pow) Siamo in quattro a duecento su un AMG (Su un AMG) Entro in studio di giorno, esco alle sei (Alle sei) Non ho tempo, spengo l'iPhone (Brr, brr, brr) Sono in studio, mon amour, baby (Baby) Siamo in quattro a duecento su un AMG (Yeah, yeah) Entro in studio di giorno, esco alle sei (Yeah, yeah) Non ho tempo, spengo l'iPhone (Real) Soldi che ballano, che sound (Real) Dieci li contano, big shot, let's go Un, dos, tres, vanno a tempo i dindi Soldi ballano nelle mie tasche, fanno ballin' Questo rapper parla troppo, quarant'anni e vive con sua madre Io a diciotto col trabajo, preso un mezzo dopo per mio padre Ero uno stronzo in mezzo alla via (Via) Giravo a zonzo, nessun appiglio (Appiglio) Ora se passo è tutto l'opposto, chiedono foto in ogni posto "Come va, Sacky?", è tutto a posto (Yeah)
Dopo l’esplosione, prima con i brani “Paranza” e “Lo sanno” con Neima Ezza, poi con la posse con il collettivo “Seven 700”, Sacky ritorna con un suo nuovo singolo: si chiama “Amg” e rappresenta tutti i desideri del rapper. Abbandonare il passato, lanciandosi con tutto se stesso nella musica, tra chi lo attacca e chi invece sta percorrendo la strada musicale con lui.
È tornato in serata nel carcere di Viterbo Rudy Guede, l’ivoriano unico condannato in via definitiva per l’omicidio a Perugia della studentessa inglese Meredith Kercher. Guede è rientrato intorno alle 20, con circa un’ora di anticipo sul termine stabilito dal tribunale di sorveglianza che gli aveva concesso un permesso premio di 36 ore. Guede ha trascorso queste ore all'interno della Casa Accoglienza del Gavac a Viterbo dove ha incontrato diversi amici e conoscenti inseriti in una lista passata al vaglio dei magistrati. Con la maestra che lo aveva “cresciuto” e la sua famiglia oggi l'ivoriano ha pranzato. “Ha ripreso contatto con il mondo, ha dimenticato per qualche ora la sua condizione”, ha spiegato Daniele Camilli, il suo portavoce. Al termine del permesso premio Guede ha rimesso insieme le poche cose che aveva portato con sé ed è tornato in carcere. Prima di andar via ha però salutato i volontari del centro che lo hanno assistito in queste ore con un “grazie a tutti”.
Ruby Guede, unico condannato per l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, è rientrato nel carcere di Viterbo dopo aver usufruito di un permesso premio di 36 ore. Prima di andar via ha ringraziato i volontari che lo hanno assistito.
Le "Deezer Sessions" sono i live speciali pensati dalla piattaforma streaming che periodicamente seleziona, tramite il team editoriale, alcuni dei migliori gruppi emergenti e nomi affermati da tutto il mondo per renderli disponibili ai propri ascoltatori. A suonare live ci sono stati gruppi e artisti del calibro di Phoenix, James Blunt, Franz Ferdinand, Asaf Avidan e Stromae, per citarne qualcuno e oggi è la volta dei Little Green Cars gruppo irlandese che ha pubblicato l'anno scorso il suo primo album dal titolo "Absolute Zero". Anche stavolta il live è stato ripreso ed è visibile qua. I giovani irlandesi si sono esibiti in una performance che ha visto tre brani loro e una cover della bellissima "I'm On Fire" di Bruce Springsteen. Il prossimo appuntamento prevede l'esibizione della band australiana dei Cloud Control uscita lo scorso anno con l'album "Dream Cave". Ecco il live
La giovane band irlandese è stata la protagonista della nuova puntata delle “Deezer Sessions”, il live organizzata dalla piattaforma streaming che ha visto tra i suoi protagonisti artisti del calibro di Phoenix, James Blunt e Franz Ferdinand.
E’ “un’amica” speciale Alessandra Amoroso. In otto edizioni di “Amici”, il talent show condotto da Maria De Filippi, mai nessuno aveva raggiunto risultati così soddisfacenti e cifre da capogiro. Sarà per il sorriso contagioso, per la voce graffiante e risconoscibile al primo ascolto, per la grinta innata, per quell’immagine acqua e sapone che ha conquistato il pubblico italiano e messo d’accordo anche il più diffidente degli esperti musicali.Dopo “Immobile”,”Stupida” ed “ Estranei a partire da ieri” arriva “Senza Nuvole”, ovvero il brano che dà il titolo al disco.La canzone sarà tra i principali brani contenuti nella colonna sonora di “Amore 14”, il nuovo film di Federico Moccia in uscita nelle sale a fine Ottobre. L’album, uscito appena tre settimane fa, ha già venduto più di 40.000 copie e conquistato dischi d’oro e platino. Il successo di Alessandra non finisce qui, inarrestabile come poche, la vincitrice dell’ultima edizione del celebre talent show di Canale 5 farà da spalla canora a Gianni Morandi nella prima puntata del suo nuovo show, “Grazie A Tutti“. Morandi, infatti, esordirà in prima serata Rai Uno a partire da lunedì 26 ottobre e per l’occasione ha scelto la giovane cantante. C’è da scommettere che la talentuosa Ale non si fermerà qui. La giovane leccese ha tutte le carte in regola per un’eventuale partecipazione al prossimo Festival di Sanremo, seguendo le orme del “collega-amico” Marco Carta. Ma il palco dell’Ariston è ancora una meta così ambita? var static_url = ‘http://www.mp3.it/static';var song_id = 3646617; scarica
La vincitrice dell’ottava edizione di “Amici” scala le classifiche ed affianca Gianni Morandi nel suo nuovo show.
Il mal di schiena è uno dei dolori che affligge più spesso donne ma anche uomini: la stanchezza, lo stress e le posizioni scorrette potrebbero causare dolori e fastidio a livello della colonna vertebrale. Possono però esserci anche cause di altra natura come stiramenti, ernie, traumi e artrosi. Il dolore alla schiena può essere acuto, se dura dalle due alla quattro settimane o cronico, quando dura più di due mesi. Il 90% dei casi di mal di schiena riguarda la zona lombare, parliamo quindi di lombalgia, e spesso il dolore interessa anche il nervo sciatico: cosa fare allora per combattere il dolore? La prima cosa da fare è rivolgersi ad uno specialista fin dai primi episodi, così da trovare subito la cura e la terapia più indicata. Una volta accertate le cause, per combattere e prevenire la lombalgia,possiamo ricorrere a degli efficaci esercizi per il mal di schiena, oltre a dei semplici rimedi naturali da provare, per alleviare il dolore in poco tempo. Quali sono le cause più comuni che scatenano il mal di schiena? Come abbiamo già anticipato le cause del mal di schiena possono essere di natura diversa. Dopo aver effettuato una visita specialistica per accertare la natura del mal di schiena, potete ricorrere a ginnastica dolce, yoga, stretching e massaggi mirati che possono aiutare a far passare il mal di schiena, oltre a prevenirlo. Ci sono però anche degli efficaci rimedi naturali da provare. Vediamo quali! Rimedio freddo/caldo: tra i rimedi della nonna per alleviare il mal di schiena potete provare a mettere prima sulla parte dolorante una borsa con il ghiaccio, da alternare poi ad una di acqua calda: il freddo allevia il dolore e il caldo rilassa i muscoli a riattiva la circolazione. Zenzero : sapete che lo zenzero può aiutare a ridurre le infiammazioni? La radice infatti funziona come antibiotico naturale ed è utile per combattere il mal di schiena: sono perfetti quindi i decotti a base di zenzero: fate bollire una fettina sottile di zenzero facedno cuocere per mezz'ora, poi filtrate prima di bere. Arnica montana: è un vero e proprio alleato in caso di dolori: può essere utilizzata sia sotto forma di granuli omeopatici che come pomate da applicare con un massaggio delicato nella zona interessata. In questi casi può aiutare anche il calore: una semplice doccia calda posizionando il getto dell'acqua nella zona dolorante, o una pezzo di tessuto riscaldato può essere d'aiuto per alleviare il fastidio. Olio essenziale di lavanda: con l'olio essenziale di lavanda possiamo effettuare dei massaggi che serviranno a rilassare i muscoli e a ridurre le tensioni che potrebbero provocare il mal di schiena. Diluite poche gocce in un olio vegetale (olio di oliva, di mandorle o di jojoba) e procedete con un leggero massaggio, fino ad assorbimento.
Soffri spesso di mal di schiena? Ecco quali sono le cause principali e i rimedi naturali che possono aiutarci a contrastare il dolore in modo efficace.
Rihanna potrà averla superata su Facebook, ma Lady Gaga rimane la regina incontrastata di Twitter. A scadenza regolare di due mesi alla volta, infatti, è ormai normale sentir parlare di come Lady Gaga sia riuscita ad infrangere il record di followers sul social network preferito dalle star. Dopo i dieci milioni di fan raggiunti, superando colleghi e personalità altrettanto chiacchierate come Justin Bieber e il Presidente Obama, Lady Gaga questa volta raggiunge quota dodici milioni di followers distaccando di ben 800 mila unità il suo giovanissimo collega canadese, idolo delle ragazzine ma a quanto pare meno importante nel mondo di Twitter, almeno per il momento. Nonostante l'unico social network a vederla in testa sia Twitter, grazie alla somma totale di tutti i suoi followers, fan di Facebook e visualizzazioni Youtube, Lady Gaga riesce comunque a risultare regina incontrastata della fama online almeno secondo i calcoli di Famecount, un sito che aiuta a verificare la popolarità delle star.
Lady Gaga confermata regina di Twitter e della rete: suo il primato di gradimento tra tutti i social network e siti di condivisione. Al secondo posto Justin Bieber e in terza posizione Rihanna.
Si chiama Marie Frances O’Brien, ha 93 anni e, se qualcuno le avesse parlato di TikTok prima di luglio scorso, avrebbe risposto con una faccia perplessa, il tipico volto di chi non conosce l'argomento di cui si parla. Questa nonna che vive in Florida (Naples) sta spopolando sul social cinese a suon di balli e sketch divertenti. Il suo primo video, pubblicato solo due mesi fa, ha totalizzato più di 7,3 milioni di visualizzazioni e 1,3 milioni di like. Pare che tutto sia iniziato per aiutare la figlia della 93enne, che era in cura per un linfoma. Data la situazione, Allison Krause, nipote dell'anziana signora e figlia della paziente oncologica, aveva dunque deciso di fare qualcosa per la madre malata e, confidando sull'energia della nonna, propose a O'Brien di tirarla su di morale. Il risultato fu un video in cui l'anziana donna faceva sfoggio di vestiti che rivelavano un profondo amore per lo shopping e per gli anni '90. La trovata ha riscosso un notevole successo, contro ogni previsione e anche contro il volere della nonna che, nonostante l'entusiasmo per la nuova esperienza, storceva il naso all'idea che qualcuno (milioni di persone) guardasse il suo armadio. #oopsididitagain #93yearsyoung #grandmasoftiktok #oopschallenge ♬ original sound – Meghan Joy Yancy "Non so cosa sia Tiktok. Non ne ho idea", è stato il commento di O'Brien quando è venuta a sapere che la nipote aveva pubblicato il primissimo filmato, che ritraeva ultranovantenne sorridente in un camerino con un divertente commento ("Quando hai 90 anni e tua nipote ti dice di non comprare più vestiti"). Da quel momento in poi, sono bastati pochi mesi per fare dell'arzilla signora una delle star più seguite sulla piattaforma. Un successo che ha influito anche sulle sue abitudini quotidiane: basti pensare che ogni giorno controlla il suo profilo e chatta con i fan sparsi per tutto il mondo. "Quello che faccio porta gioia a molte persone e se le rende felici sono disposta a farlo", ha commentato O'Brien Da luglio in poi, come un fiume in piena, la pimpante nonna americana, spronata dalla nipote, è stata protagonista di decine di video. Uno di questi ha toccato il cuore di molti utenti (7,2 milioni per la precisione), che hanno apprezzato il contenuto 1,7 milioni di volte. Si tratta infatti del secondo video più popolare sulla sua pagina e raffigura O'Brien in due circostanze diverse: nella prima, appare molto più giovane e intenta a ballare con in braccio una giovanissima Allison; dopo solo qualche secondo, la scena cambia e ci si ritrova di fronte a un'anziana O'Brien che questa volta deve assecondare il volere di una nipote ormai cresciuta e capace di prendere la signora dalle gambe, mettersela quasi sulle spalle e farla dondolare a ritmo di musica. Il tutto corredato di un commento ironico: "Quando portavi tua nipote a ballare, ma ora, a 93 anni, è lei a portarti in braccio". #remix #fyp #throwbacksongs #friendship #grandma #showyourglow #fypシ
L’ultranovantenne Marie Frances O’Brien ha raggiunto la fama sulla piattaforma cinese grazie ad alcuni video divertenti. Tutto è iniziato a luglio, quando la nipote Allison Krause propose alla nonna di fare qualcosa per la madre malata. Da lì in poi, i filmati in cui la nonna balla e sorride hanno ottenuto un successo inaspettato, tanto da raggiungere 122 mila follower e 3,5 milioni di like.
"L’ultimo ginecologo non obiettore del Molise", titolano i giornali, ma non è vero. Michele Mariano, 69 anni, ginecologo all'ospedale Cardarelli di Campobasso, non è l’ultimo ginecologo del Molise non obiettore, e soprattutto non è mai stato l’unico. Accanto a lui, a sostituirlo nei giorni in cui non opera presso l’Unità "Centro regionale per la procreazione responsabile, la contraccezione e le malattie sessualmente trasmesse" c’è Giovanna Gerardi, ginecologa non obiettrice di coscienza ben prima di lui, assunta dall'ospedale Cardarelli tramite la legge 194 già nel 2001. Da quel momento però tutti i riflettori sono andati su lui, Mariano. Lo affianca nell'ombra dal 2009, anche adesso che lui sarebbe già dovuto essere in pensione. Gerardi ha chiesto di subentrare a Mariano il 10 aprile 2021, ma la Regione Molise, commissariata nel 2007 per disavanzi e fallimenti nella sanità, anziché raccogliere la sua candidatura, ha preferito rimandare per ben tre volte il pensionamento del dottor Mariano, pensando bene di indire un bando e offrire un contratto determinato. Risultato? Come prevedibile, nessuno dei pochi medici non obiettori che operano nella sanità pubblica ha risposto. Un flop annunciato, forse voluto, uno schiaffo in pieno volto alle donne i cui diritti vengono calpestati, a partire da colei che da oltre vent'anni garantisce il diritto all'aborto delle donne molisane. Ma nessuno sembra accorgersene. "Niente ferie, niente riposi. Estate e inverno. Ogni giorno", solo, a praticare interruzioni di gravidanza, riporta il Manifesto. Falso. Il dottor Mariano opera l’IVG due giorni a settimana, nei giorni restanti, per un totale di 18 ore settimanali, a praticare l'IVG c'è la dottoressa Gerardi, ufficialmente sua sostituta già dal 20 gennaio 2009. E ancora, il dottor Mariano sarebbe stato costretto a rinviare per ben due volte la pensione per via delle direttive ministeriali che consentono di "trattenere in servizio i dirigenti medici anche in deroga ai limiti previsti dalle disposizioni vigenti per il collocamento in quiescenza". Falso. Il pensionamento viene rinviato per motivi di natura forse personale, forse di carriera, non c’entrano nulla con la necessità di garantire i "livelli essenziali di assistenza", in questo caso, l’applicazione della legge 194/78 – IVG. Da Repubblica a il Manifesto, passando per gran parte dei media nazionali, nelle scorse settimane sono apparsi articoli al limite dell'agiografia, dove Mariano è dipinto "in trincea", insostituibile, al punto che, "se manca lui, in tutto il Molise non si può applicare la legge 194", in un articolo apparso su un sito di informazione locale indipendente, l’Officina dei giornalisti, aveva confidato "di aver chiesto all’azienda sanitaria di restare in qualità di libero professionista o dipendente ma, in ogni caso, toccherà a loro trovare la formula più giusta". Tramite posta certificata il 10 aprile 2021, all’apertura del bando indetto dall’Asrem, la dottoressa Gerardi ha espresso formalmente la sua disponibilità a subentrare al dottor Mariano, per continuare a tutelare il diritto ad abortire delle donne molisane. Rivolgendosi a tutti gli uffici competenti e alle persone preposte al ruolo di accogliere la sua richiesta e provvedere a garantire un servizio sanitario essenziale, la dottoressa Gerardi scriveva: Per motivi tuttora ignoti, la candidatura per il naturale subentro è finita nel dimenticatoio. "Chi fa aborti non fa carriera: trovatemi un primario che ne faccia. In Italia c’è la Chiesa, e finché ci sarà il Vaticano che detta legge questo problema ci sarà sempre" ha detto in un’intervista Mariano. Vero. E questo vale soprattutto in una Regione come il Molise, dove l’IVG si pratica in una sola struttura pubblica, l'ospedale Cardarelli di Campobasso, il resto è dirottato sulle strutture private. "Scegliere di interrompere una gravidanza è un diritto delle donne quindi garantire questo servizio è fondamentale" ha ribadito recentemente Mariagrazia La Selva, presidente della Commissione per la Parità e le Pari Opportunità e del centro antiviolenza Liberaluna. "Le donne sia che sono vittime di violenza che non che decidono di interrompere la gravidanza hanno bisogno di essere eseguite".
La ginecologa Giovanna Gerardi pratica l’interruzione di gravidanza ben prima del dottor Mariano, acclamato dai giornali come “l’ultimo dottore non obiettore in Molise”. Lui dovrebbe andare in pensione, ma l’Asrem continua a posticipare e a indire bandi ridicoli dove si offre un contratto a tempo determinato, in sfregio ai diritti donne, sia della dottoressa Gerardi, sia delle cittadine molisane.
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su Coronavirus ATTIVA GLI AGGIORNAMENTI var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 1023) { document.getElementById('widget-banner-5').id = 'div-banner-2'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-2"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-5').style.display = 'none'; } Dopo la definizione dell'intero territorio nazionale come zona protetta per l'emergenza coronavirus e il protocollo tra sindacati e associazioni imprenditoriali sulla sicurezza sui luoghi di lavoro contro i rischi di contagio, è stato approvato il decreto Cura Italia, con le misure economiche e i 25 miliardi stanziati per fronteggiare il lockdown delle attività produttive non essenziali. Il provvedimento stanzia fondi per diverse esigenze finanziarie, dagli straordinari del personale sanitario al sostegno per la liquidità di imprese e famiglie. Il Titolo II è dedicato agli ammortizzatori sociali per i lavoratori, per i quali si prevede una spesa di oltre 9 miliardi di euro: vediamo quali sono le misure previste, dalla cassa integrazione all'indennità di 600 euro per gli autonomi. var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) { document.getElementById('widget-banner-6').id = 'div-banner-3'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-3"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-6').style.display = 'none'; } Cassa integrazione var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 768) { document.getElementById('widget-banner-7').id = 'div-banner-3'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-3"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-7').style.display = 'none'; } In caso di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza coronavirus, i datori di lavoro possono presentare domanda di concessione di cassa integrazione ordinaria: la durata massima è di nove settimane, può partire dal 23 febbraio e comunque deve terminare entro il mese di agosto. Ne possono godere anche i lavoratori neoassunti (che di solito sono invece esclusi dalle misure di integrazione salariale). Le aziende che avevano già attivato il trattamento di integrazione salariale straordinaria possono comunque fare domanda: in caso, la cassa integrazione ordinaria sostituisce quella straordinaria. Leggi altro di questo autore Roberta Dopo la definizione dell'intero territorio nazionale come zona protetta per l'emergenza coronavirus e il protocollo tra sindacati e associazioni imprenditoriali sulla sicurezza sui luoghi di lavoro contro i rischi di contagio, è stato approvato il decreto Cura Italia, con le misure economiche e i 25 miliardi stanziati per fronteggiare il lockdown delle attività produttive non essenziali. Il provvedimento stanzia fondi per diverse esigenze finanziarie, dagli straordinari del personale sanitario al sostegno per la liquidità di imprese e famiglie. Il Titolo II è dedicato agli ammortizzatori sociali per i lavoratori, per i quali si prevede una spesa di oltre 9 miliardi di euro: vediamo quali sono le misure previste, dalla cassa integrazione all'indennità di 600 euro per gli autonomi. In caso di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza coronavirus, i datori di lavoro possono presentare domanda di concessione di cassa integrazione ordinaria: la durata massima è di nove settimane, può partire dal 23 febbraio e comunque deve terminare entro il mese di agosto. Ne possono godere anche i lavoratori neoassunti (che di solito sono invece esclusi dalle misure di integrazione salariale). Le aziende che avevano già attivato il trattamento di integrazione salariale straordinaria possono comunque fare domanda: in caso, la cassa integrazione ordinaria sostituisce quella straordinaria. È previsto un congedo parentale straordinario di massimo quindici giorni, continuativi o frazionati, che spettano alternativamente a entrambi i genitori: se il figlio ha meno di 12 anni, è prevista un'indennità pari al 50% della retribuzione (normalmente spetta invece il 30% solo se il bambino ha meno di 6 anni). Questa misura riguarda sia i lavoratori dipendenti, sia i lavoratori iscritti alla Gestione Separata. Se il figlio ha un'età compresa tra 12 e 16 anni, uno dei due genitori ha diritto di astenersi dal lavoro per la durata di sospensione di scuole e servizi educativi, senza retribuzione né indennità ma con diritto alla conservazione del posto di lavoro. Non si possono richiedere questi congedi se uno dei due genitori è disoccupato, non lavoratore o beneficiario di misure di sostegno al reddito per cessazione o sospensione dell'attività lavorativa. In alternativa alla richiesta di congedi parentali, è possibile richiedere un bonus, corrisposto tramite libretto famiglia, per un importo fino a 600 euro per l'acquisto di servizi di baby sitting. Il bonus raggiunge i 1000 euro per i lavoratori del settore sanitario. In caso di figlio disabile, i congedi parentali straordinari per quindici giorni danno diritto all'indennità pari al 50% della retribuzione anche se il minore ha più di 12 anni. Sono inoltre aumentati di ulteriori 12 giorni, complessivi per i mesi di marzo e aprile, i permessi previsti dalla legge 104 per l'assistenza a un familiare disabile. Sono previste indennità una tantum di 600 euro per diverse categorie di lavoratori: professionisti con partita iva, titolari di contratti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.) iscritti alla Gestione separata, autonomi iscritti alle Gestioni speciali Ago, lavoratori stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali, operai agricoli a tempo determinato (che abbiano lavorato almeno 50 giornate effettive nel 2019), lavoratori dello spettacolo (iscritti all'apposito fondo pensione, con almeno 30 contributi giornalieri nel 2019 e con un reddito nell'anno precedente inferiore a 50mila euro). L'indennità in questione non concorre alla formazione di reddito. Sono prorogati di sessanta giorni i termini per la presentazione delle domande di disoccupazione agricola, Naspi e Dis-Coll. La stessa proroga, senza interessi o sanzioni, vale per il versamento di contributi previdenziali, assistenziali e dei premi di assicurazione obbligatoria dovuti dai datori di lavoro domestico. Sono sospesi per sessanta giorni anche i termini per l'impugnazione dei licenziamenti. Per limitare gli spostamenti sul territorio, sono sospesi gli obblighi previsti per i percettori del Reddito di cittadinanza e le altre misure e condizioni previste per i percettori di Naspi e Dis-Coll.
Nel decreto Cura Italia, approvato dal governo, sono previsti la cassa integrazione ordinaria, congedi parentali, bonus baby sitter e proroghe di termini di decadenza. Il provvedimento, tra le varie misure economiche per imprese e famiglie, stanzia diversi fondi per dipendenti e autonomi. La spesa prevista, solo per il Titolo II, supera i dieci miliardi.
Senza utilizzare Photoshop il fotografo serbo Dusan Stojancevic è riuscito a racchiudere il mondo in una goccia d'acqua. Sono trascorsi ormai quindici anni da quando Stojancevic ha deciso di immortalare le maggiori città ed attrazioni del mondo in un modo del tutto nuovo: attraverso la macro-fotografia il fotografo serbo è riuscito a fotografare soggetti importanti riflessi in semplici piccole gocce d'acqua. Il suo lavoro ha avuto inizio a Belgrado, la sua città natale, per poi continuare in altre importanti metropoli come Barcellona, Istanbul e New York. Il mondo ritratto da Dusan Stojancevic sembra piccolo: quelli che sono monumenti imponenti vengono immortalati all'interno di minuscole gocce d'acqua, quasi potessero essere racchiusi in esse. Tutti gli edifici, le città, sono riconoscibili nelle gocce fotografate da Dusan Stojancevic. Per riuscirci il fotografo serbo usa la macro fotografia, cioè un tipo di fotografia ravvicinata che si realizza con un flash ad anello e con tubi flash disposti in cerchio intorno alla parte anteriore della lente che aiuta a rendere i soggetti nitidi anche a distanza ravvicinata. Il mondo rappresentato nelle fotografie di Stojancevic riportano un punto di vista mai mostrato prima. Così dalla Sagrada Familia di Barcellona, passando per la Moschea blu di Istanbul e tutti i più importanti monumenti di New York, il mondo racchiuso in una goccia d'acqua sempre accessibile, vicino e unico. Il progetto, dal titolo Microcosmos, ha visto Dusan Stojancevic fotografare per il momento solo quattro città ma siamo in attesa di un suo prossimo viaggio che servirà sempre ad ispirare e ricordare a tutti la bellezza del nostro mondo.
Dusan Stojancevic ha trascorso gli ultimi quindici anni a fotografare il volto delle città attraverso le gocce di acqua e le immagini sono davvero spettacolari.
Schermo nero, una rotella che gira, un messaggio d'errore: "Siamo spiacenti, si è verificato un problema con il video". È il messaggio d'errore che decine di migliaia di utenti hanno riscontrato su DAZN nel tentativo di vedere Inter-Cagliari o Verona-Lazio, le partite del campionato di Serie A in programma oggi sulla piattaforma streaming, e in generale qualsiasi evento previsto in programmazione. Soltanto una parte degli abbonati è riuscito ad accedere alla visione dei contenuti. Un disservizio su larga scala che ha fatto rumore a distanza di poche settimane dall'assegnazione dei diritti TV della Serie A a DAZN per il prossimo triennio. Il calcio in streaming, una svolta rivoluzionaria accompagnata da dubbi e scetticismo, in qualche modo alimentati dai problemi che hanno caratterizzato la domenica di DAZN. La prima nota ufficiale da parte della piattaforma streaming è giunta nel corso della sfida di San Siro, con un tweet, nel tentativo di calmare le acque: "Sappiamo che alcune persone stanno riscontrando problemi nella visione della partita Inter-Cagliari da APP. Stiamo lavorando per risolverlo". Le cause dei problemi sono state approfondite in una successiva comunicazione, riportata in forma breve anche in una finestra in sovrimpressione sull'app. "Siamo molto dispiaciuti di quando accaduto nel corso della visione della partita Inter Cagliari. Il problema è derivato dal fallimento del servizio di autenticazione fornito da un nostro partner esterno che non è stato in grado di risolvere velocemente applicando le previste procedure di backup, pur avendo ricevuto da parte di DAZN informazioni tempestive e collaborazione immediata. Il nostro partner è attualmente al lavoro per risolvere una problematica che sembra coinvolgere più paesi a livello Europeo e stiamo investigando ulteriormente la natura del danno ed eventuali responsabilità". Si tratterebbe dunque di un problema tecnico centralizzato e indipendente da possibili cause legate all'esperienza del singolo utente, come ad esempio la velocità di connessione. Nonostante siano stati molteplici i codici di errore riscontrati nel corso delle ore – errore 10-000-000, oppure 11-012-012, o ancora 11-303-020 e 10-022-003 – il problema sarebbe dovuto soltanto ad un disservizio legato al servizio di autenticazione, fornito a DAZN da una società esterna.
La spiegazione dei problemi tecnici che hanno interessato DAZN e compromesso la visione delle partite del campionato di Serie A in programma sulla piattaforma streaming, da Inter-Cagliari e Verona-Lazio: disservizi causati dal “fallimento del servizio di autenticazione fornito da un partner esterno”.
“Blocchiamo tutto, dappertutto”, è stata questa la parola d’ordine degli attivisti No Tav all’indomani degli scontri avvenuti in seguito allo sgombero della autostrada A32. Alle 18 di oggi i No Tav avevano promesso di ritornare, non solo in Val di Susa, per continuare a ribadire il loro “No” alla ferrovia ad alta velocità Torino-Lione. Bloccare tutto per rispondere all’azione di ieri della polizia, ritornare nelle strade, ritornare per un’assemblea a Bussoleno. In contemporanea all’assemblea sono previste manifestazioni di protesta in tutta Italia. Allo scattare dell’appuntamento le notizie iniziano a rincorrersi, soprattutto su Twitter dove si parla di gente in piazza per sostenere i No Tav in diverse città italiane: blocchi ad Alessandria, manifestanti e poliziotti alla stazione centrale di Milano dove diversi binari centrali sono stati bloccati. Blocchi in Calabria dove un gruppo di manifestanti ha occupato i binari della stazione ferroviaria di Paola in provincia di Cosenza impedendo la partenza di un treno per Roma. I manifestanti urlano slogan e innalzano striscioni contro la realizzazione della linea ad alta velocità. Anche a Bologna alcuni militanti avevano occupato l’ingresso posteriore della stazione ferroviaria, pacificamente, con striscioni di solidarietà per Luca Abbà. A Torino è presente un presidio sotto la sede Rai e il traffico in via Verdi e via Rossini è stato bloccato. Non sono mancate le proteste di alcuni automobilisti. Occupata la sede Pd a Roma – Nel pomeriggio già un gruppo di manifestanti aveva occupato gli uffici della sede nazionale del Pd a Roma inneggiando a Luca Abbà, il loro leader tuttora in un letto di ospedale. Intanto un altro dei volti dei No Tav, Alberto Perino, ha fatto sapere di aver riportato, in seguito agli scontri di ieri, una frattura a un gomito. La conta dei feriti di ieri sera, sia da parte delle forze dell’ordine che da quella dei manifestanti No Tav, continua a crescere: sarebbero 29 i feriti solo tra le forze dell’ordine.
Le iniziative e le manifestazioni dei contrari all’alta velocità si stanno sviluppando, come promesso, in diverse città italiane. Nel pomeriggio a Roma è stata occupata la sede del Pd. A Milano i No Tav stanno bloccando i binari centrali della stazione.
Il decreto ingiuntivo è uno strumento molto rapido ed agevole per ottenere il soddisfacimento del proprio credito. Si tratta di un mezzo processuale talmente efficiente che sono previste anche delle forme specifiche di decreto ingiuntivo, basta pensare al decreto ingiuntivo riconosciuto all'amministratore di condominio (ex art. 63 disp. att. c.c.) per il recupero degli oneri condominiali non pagati dai proprietari morosi (e dell'onere a carico dell'amministratore di attivarsi per il recupero, previsto dopo la riforma del condominio). L'efficacia del mezzo processuale, non esclude che possono verificarsi degli intoppi durante la procedura (es. errata notifica, notifica dopo i tempi) che possono determinare l'inesistenza del decreto ingiuntivo. Se si verifica una di queste situazioni occorre chiedersi quale rimedio usare per poter contestare l'inefficacia o l'invalidità del decreto ingiuntivo. Volendo soffermarsi ai vizi della notifica del decreto ingiuntivo, risulta evidente che la possibilità di contestazione sorge nel momento in cui il debitore ha notizia del decreto ingiuntivo ed i rimedi sono essenzialmente tre: l'opposizione (normale) al decreto ingiuntivo (640 cpc); opposizione (tardiva) a decreto ingiuntivo (650 cpc); opposizione al precetto o all'esecuzione (ex art. 615 cpc). In presenza di un vizio della notifica, il problema consiste, oltre che nell'individuare la tipologia del vizio (se si tratta di una notifica inesistente o di una notifica nulla, sul punto si precisa che l'inesistenza della notifica si ha solo quando la notifica venga effettuata in luogo o a mani di persona privi di ogni tipo di relazione con l'ingiunto), anche nella necessità di identificare le modalità con le quali contestare la notifica (alias) le dichiarazioni effettuate dall'ufficiale giudiziario che ha eseguito la notifica e riportate nella notifica stessa (quando il vizio della notifica dipende da questo tipo di contestazione), infatti, in alcune ipotesi è sufficiente una qualsiasi prova, in altre è necessaria la querela di falso. Risolti questi problemi occorre scegliere il tipo di opposizione da effettuare per contestare il decreto ingiuntivo, la questione nasce dal fatto che il decreto ingiuntivo potrebbe essere diventato titolo esecutivo e, quindi, il debitore, almeno in teoria, potrebbe trovarsi ad avere sia il decreto ingiuntivo, sia il decreto ingiuntivo esecutivo, con il precetto che minaccia l'esecuzione forza ed avverte dell'esecuzione forzata (considerando che il venir meno del titolo esecutivo – rilevabile d'ufficio – determina la fine dell'esecuzione risulta evidente l'interesse del debitore a contestare il vizio della notifica, che potrebbe travolgere tutta la procedura). In caso di esecuzione forzata intrapresa in forza di un decreto ingiuntivo, si distingue tra – l'ipotesi in cui venga affermata l'inesistenza della notificazione del titolo (fattispecie che legittima il ricorso al rimedio dell'opposizione all'esecuzione ex art. 615 cod. proc. civ.) – e quella invece in cui se ne deduca la nullità ( fattispecie in relazione alla quale il mezzo di tutela azionabile è l'opposizione tardiva, ex art. 650 cod. proc. civ., da proporsi entro il termine di cui al comma 3 della medesima norma). Di conseguenza, la nullità della notificazione del decreto ingiuntivo, anche se causa di inefficacia del decreto quale titolo esecutivo, può essere eccepita dall'intimato solo nel giudizio di cognizione instaurato con la opposizione al decreto, ai sensi dell'art. 645 cod. proc. civ., o con la opposizione tardiva, ai sensi dell'art. 650 cod. proc. civ., se la nullità ha impedito all'opponente di avere tempestiva conoscenza del decreto stesso, e non anche, successivamente alla notificazione del precetto, con opposizione ex artt. 615 o 617 cod. proc. civ. dinanzi ad un giudice diverso da quello funzionalmente competente a giudicare sulla opposizione al provvedimento monitorio.
La Cassazione del 20.4.2015 n. 7990 ha stabilito quando il vizio (nullità) della notifica del decreto ingiuntivo è contestabile solo con l’opposizione al decreto ingiuntivo ex art. 645 cpc o 650 cpc e quando il vizio della notifica (inesistenza) del decreto ingiuntivo può essere contestato anche con l’opposizione all’esecuzione ex art. 615 cpc o 617 cpc.
Il primo trapianto di faccia in Italia purtroppo non è riuscito. Nei giorni scorsi la notizia dell'operazione aveva fatto il giro del mondo rendendoci molto orgogliosi dell'obiettivo raggiunto, purtroppo però, poche ore dopo l'intervento, qualcosa ha iniziato ad andare storto e, nelle ultime ore, si è concretizzata la paura che tutti avevamo: il trapianto non è riuscito. Ma cosa è successo? C'è chi parla di rigetto, ma secondo il bollettino del Sant'Andrea di Roma in realtà la causa delle complicazioni sarebbe dovuta ad una sofferenza del microcircolo. Vediamo insieme di cosa si tratta. “Il lembo trapiantato non può restare senza sangue per più di un certo numero di ore. In questo caso è come se i ‘rubinetti’ che portano il sangue al lembo fossero rotti: l’incubo dei microchirurghi, qualcosa di molto diverso dal rigetto”, queste le parole utilizzate da Marco Lanzetta, direttore scientifico dell’Istituto italiano di chirurgia della mano, per spiegarci cosa è successo al volto trapiantato. In pratica un lempo di pelle che è stato trapiantato sul volto della donna ha avuto problemi al microcircolo. Il microcircolo è la circolazione del sangue nei vasi ematici con dimensioni piccolissime, si tratta di arteriole, metarteriole, capillari e venule. Il microcircolo fornisce ossigeno ai tessuti, ma anche sostanze nutritizie, cellule immunitarie ed ormoni: conduce anche il sangue ai singoli tessuti e regola il flusso. Se il microcircolo soffre (sofferenza del microcircolo) significa che il sangue non riesce ad arrivare adeguatamente al tessuto, quello che sembra essere successo alla paziente che ha ricevuto il trapianto di faccia. Quando parliamo di rigetto di trapianto ci riferiamo alla reazione del nostro sistema immunitario di fronte alla presenza di un organo nuovo che non viene riconosciuto e viene considerato ‘non-self' come fossero batteri o virus: in pratica il sistema immunitario non accetta l'organo. Per evitare questa situazione, i medici verificano la compatibilità tra il donatore e il ricevente. In alcuni casi però il rigetto avviene comunque e può essere:
Il primo trapianto di faccia eseguito in Italia è fallito. In attesa di un nuovo donatore per la paziente, che sembra essere in buone condizioni, cerchiamo di capire cos’è successo. C’è chi parla di rigetto, altri invece di sofferenza del microcircolo, vediamo quali sono le differenze tra queste due condizioni.
Colpo di scena nel caso di Bruna Bovino. Antonio Colamonico, l'uomo condannato in primo grado a 25 anni per l'omicidio della giovane, è stato assolto. La Corte di assise di appello di Bari, ribaltando la sentenza precedentemente emessa, ha assolto l'ex amante della ragazza "per non aver commesso il fatto". Colamonico tornerà libero oggi stesso, dopo oltre quattro anni e mezzo di detenzione in carcere. Fu arrestato nell'aprile 2014. All'assoluzione, riferiscono i legali della difesa, Nicola Quaranta e Massimo Roberto Chiusolo, si sarebbe arrivati provando l'esistenza in vita di Bruna fino alle 18:30, orario in cui, secondo le prove fornite, l'imputato sarebbe stato altrove. L'omicidio della 29enne italo-brasiliana Bruna Bovino, uccisa nel centro estetico che gestiva a Mola di Bari, risale al 2013. Il corpo venne trovato sul pavimento cosparso di sangue, semicarbonizzato. Bruna era stata aggredita con 20 colpi di forbici, strangolata e poi data alle fiamme, verosimilmente in un tentativo di occultare il delitto. In cima ai sospetti finì immediatamente Antonio Colamonico, con il quale all'epoca la ragazza, madre di due bambini, aveva una relazione clandestina.
Antonio Colamonico, l’uomo condannato in primo grado a 25 anni per l’omicidio di Bruna Bovino, è stato assolto dai giudici di appello. Al verdetto, spiegano gli avvocati della difesa, si è arrivati collocando l’ora della morte di Bruna in una fascia oraria in cui l’imputato era sicuramente altrove. La ragazza fu trovata carbonizzata nel centro estetico dove lavorava a Bari, nel 2013. Aveva una relazione clandestina con il Colamonico.
Non basta la raccomandazione dell’Aifa: in Italia le dosi dei vaccini AstraZeneca e Johnson & Johnson continuano a essere somministrate a tantissime persone con meno di 60 anni. Ricordiamo che l’Agenzia del farmaco ha raccomandato di impiegare questi preparati solamente per le persone con più di 60 anni. Indicazione, però, che spesso non viene rispettata. Abbiamo visto come nell’ultimo mese siano state somministrate quasi le metà delle dosi di AstraZeneca ad under 60 e persino ben più della metà delle dosi Johnson & Johnson sempre a persone con meno di 60 anni e anche a tanti minori. Restano, però, importanti differenze a livello regionale, con alcuni territori che considerano maggiormente le indicazioni dell’Aifa e altri che, invece, lasciano maggiore libertà di scelta ai cittadini, consentendo a tanti giovani di ricevere le dosi di AstraZeneca e Johnson & Johnson, magari incentivandoli con iniziative come gli open day. Va comunque ricordato che la decisione di ricevere il vaccino di AstraZeneca o di Johnson & Johnson per le persone con meno di 60 anni viene presa liberamente dai singoli cittadini, su base volontaria. Andando a considerare le somministrazioni dei vaccini dall’1 maggio al 6 giugno in Italia, possiamo vedere come le dosi inoculate siano state 18.122.827. Di queste la maggior parte sono di Pfizer (12,05 milioni), poi ne sono state somministrate 3,16 milioni di AstraZeneca, 2,02 milioni di Moderna e 873mila di Johnson & Johnson. Andiamo a prendere in considerazione i due vaccini per cui l’Aifa ha raccomandato l’utilizzo solamente sopra i 60 anni e le inoculazioni per fasce d’età. Tracciamo una linea tra gli under e gli over 60: tra gli over 60 sono state somministrate 8.872.916 dosi, tra cui 358mila di Johnson & Johnson e 1,71 milioni di AstraZeneca. Le dosi somministrate agli under 60 sono invece state leggermente di più (9.249.911), tra cui 514mila di Johnson & Johnson e 1,45 milioni di AstraZeneca. Il che vuol dire che il vaccino di Johnson & Johnson in Italia è stato somministrato – nell’ultimo mese – soprattutto agli under 60, contrariamente alle indicazioni dell'Aifa. Mentre quello di AstraZeneca è stato somministrato in maggioranza agli over 60, ma con uno scarto minimo. Dalla tabella sottostante è possibile capire quali Regioni abbiano somministrato più dosi di AstraZeneca agli under 60 e quali abbiano preferito darle agli over 60. Nella maggior parte dei territori ha prevalso l’utilizzo del vaccino di AstraZeneca per le persone più anziane, come indicato dall’Aifa: è il caso di Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Trento, Piemonte, Puglia, Sardegna, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto. E tra queste ci sono Regioni che hanno nettamente preferito la somministrazione delle dosi AstraZeneca agli over 60 (va anche considerato che parte di queste dosi erano richiami riguardanti anche molti under 60 vaccinati prima che fosse prevista la raccomandazione): si tratta soprattutto di Basilicata, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Sardegna e Veneto. Al contrario ci sono Regioni che hanno somministrato più dosi di vaccino AstraZeneca alle persone con meno di 60 anni, nonostante le raccomandazioni dell’Aifa: è il caso di Abruzzo, Calabria, Lazio, Bolzano, Sicilia e Toscana. In particolare i territori che meno hanno rispettato le indicazioni sono stati la Sicilia, la provincia di Bolzano e il Lazio.
L’Italia continua a somministrare una buona fetta (circa la metà) dei vaccini di AstraZeneca e Johnson & Johnson ai più giovani, nonostante le raccomandazioni dell’Aifa di inoculare queste dosi solamente alle persone con più di 60 anni. Vediamo quali Regioni hanno somministrato più vaccini di AstraZeneca e Janssen agli under 60 e quali più agli over 60 nell’ultimo mese.
Eva Longoria ha finalmente pronunciato il tanto desiderato sì. Dopo 3 anni di fidanzamento, ha sposato il produttore televisivo José Antonio Bastòn, coronando il suo sogno d’amore. Il matrimonio è stato celebrato a Valle De Bravo, in Messico, nell'enorme giardino di una delle case dello sposo, sia in inglese che in spagnolo, ed è stato un trionfo di romanticismo. Si dice che “non c’è due senza tre” e l’attrice lo ha dimostrato convolando a nozze per la terza volta, dopo che le precedenti relazioni con Tyler Christopher e Tony Parker non hanno avuto un finale idilliaco. Nonostante ciò, il ricevimento è stato ugualmente emozionante: lei aveva i capelli sciolti leggermente ondulati curati dall'hairstylist Ken Paves, un semplice collier di perle e un’espressione super felice, lui è apparso incredibilmente bello e innamorato. Tra i circa duecento invitati ci sono stati moltissimi “volti noti”, da Ricky Martin a Melanie Griffith, fino ad arrivare a Mario Lopez, Katy Perry, Penelope Cruz e alla grande amica Victoria Beckham, accompagnata dal marito David, che si è presentata con un abito nero senza spalline un po' "funereo" per un'occasione tanto lieta. Le celebrities sono però riuscite a trasformare un ricevimento di nozze in un vero e proprio evento mondano. Pare che sia stata proprio l'ex Posh Spice a disegnare l’abito bianco di Eva, caratterizzato da un lungo strascico, lo scollo a cuore ed una silhouette a sirena. Il meraviglioso vestito bianco costa 2.750 sterline ed è disponibile per essere acquistato sul sito mytheresa.com, anche se quello indossato da Eva è stato leggermente modificato dalla stessa Victoria, che lo ha reso ancora più incredibile pur di esaltare le forme della cara amica. A completare il tutto, un semplice mazzo di gladioli bianchi, che l'attrice ha tenuto tra le mani mentre percorreva la navata. Durante il ricevimento, inoltre, si è cambiata d'abito, sfoggiando un tubino strapless aderente che le metteva in evidenza il seno ed una parure di gioielli in diamanti coordinata. Love Is in the air! Enhorabuena @evalongoria y Pepe. Que gran celebración. Lo mejor para ambos. #bodadelaño #boda A post shared by Ricky (@ricky_martin) on May 22, 2016 at 7:36am PDT Per quanto riguarda José Antonio Bastón, questo si è rivolto allo stilista italiano Brunello Cucinelli, che ha realizzato per lui un completo grigio con tanto di panciotto. Tra fiori bianchi, fiaccole, musica e fuori d’artificio, tutti hanno avuto modo di divertirsi e di celebrare la felicità di Eva Longoria, che solo qualche giorno fa era apparsa in perfetta forma nelle foto di Victoria Beckham nel backstage del Festival di Cannes. Anche Vanessa Williams, collega del telefilm che l'ha resa famosa, ha voluto renderle omaggio dedicandole la sua canzone "Save the Best for Last". Il viaggio di nozze dovrebbe cominciare il prossimo 9 giugno ma, naturalmente, è ancora tutto top secret, così come le stesse nozze. Di sicuro, però, l’ex “casalinga disperata” non potrà fare a meno di documentare la sua luna di miele sui social. A questo punto, i followers non vedono l'ora di scoprire il luogo da sogno che visiteranno i due neosposini.
Dopo 3 anni di fidanzamento, Eva Longoria ha coronato il suo sogno d’amore sposando José Antonio Bastòn. Alla cerimonia erano presenti moltissime star, tra cui Victoria e David Beckham, Ricky Martin e Melanie Griffith.
Torna Uomini e Donne e, come accade da due anni a questa parte, le prime puntate sono dedicate a quanto accaduto nelle scorse settimane a Temptation Island, il programma estivo prodotto dalla Fascino, diventato un fenomeno televisivo degli ultimi anni. Protagonisti di questa prima puntata, in particolare, sono stati Francesco e Selvaggia, tra le coppie più discusse dell'ultima edizione di TI. Dopo essere stati sul punto di lasciarsi, alla fine dell'edizione i due avevano deciso di riprovarci, tornando a casa insieme. Tuttavia in questi mesi le cose non sembrano essere andate per il meglio, come ha spiegato Francesco, aka Lenticchio, il primo dei due ad entrare in studio: Ho messo un like a una persona, una single che viveva nel villaggio. Abbiamo litigato e le ho detto vattene di casa. Perché ogni volta che siamo in casa ci sono litigate catastrofiche e quindi ti viene da dire che se devi fare questo lavoro ogni giorno non ha senso. Lei è andata via e non se l'è fatto dire due volte. Il rapporto tra i due ha dunque continuato ad essere burrascoso anche dopo la fine del programma, come d'altronde era stato svelato dall'intervista con Filippo Bisciglia andata in onda l'ultima puntata del programma: "È uscita di casa da un mese – dice Francesco – forse di più. Mi sa che non tornerà. Ci siamo visti in questo mese, le cose sembrava stessero andando meglio e invece… Premetto che quello che ho fatto a Temptation Island non le è andato giù. Ogni volta che c'era la puntata dovevo scappare di casa, ogni volta era una litigata". A far saltare definitivamente la serenità tra i due, già precaria, sarebbe stato un like su Instagram che Francesco avrebbe messo ad una tentatrice dell'ultima edizione di TI (non Desirée). Una cosa che lui non elude, ma che comunque interpreta con una certa leggerezza, convinto si sia trattato di una reazione esagerata di rabbia da parte di lei: Poi è succesa questa cosa del like… a parte che voglio dire, quella foto a cui ho messo like non era una foto col sedere di fuori. A parte che non sono nemmeno sicuro di averlo messo quel like. A questo punto sono entrate in studio prima Selvaggia, che ha spiegato il perché della sua scelta di andare via di casa: "Tu sei fuori di testa, mi hai detto che io sto a casa tua per approfittare. Così così umilianti non me le faccio dire più". Tante le carenze avvertite da Selvaggia prima della partecipazione al programma: Io sono entrata nel programma perché mi mancavano tante cose, a cominciare da quelle banali come i complimenti. Vedere quelle mancanze di rispetto, mi ha portato a questa decisione.
Dopo la ricucitura del loro rapporto a Temptation Island, sembra essere finito l’amore tra Francesco e Selvaggia. Colpa di un like di lui su Instagram a una tentatrice e una situazione diventata insostenibile.
Dayane Mello frena gli entusiasmi: a differenza di quanto emerso nelle ultime settimane, lei e Stefano Bettarini non sono fidanzati e la loro è semplice attrazione, non un grande amore. In un'intervista a Vanity Fair, la modella brasiliana ha ridimensionato molto la liason che la lega all'inviato dell'Isola dei Famosi 2017, nata proprio all'interno del reality. Tornata in Italia dopo la sua eliminazione dal gruppo di naufraghi, la Mello si era detta follemente innamorata di Bettarini durante l'ospitata a Verissimo, confermando poi l'esistenza di un forte legame con l'ex di Simona Ventura in un'intervista rilasciata ai microfoni di Fanpage.it: "Potrebbe essere l'uomo giusto per me", disse Dayane, qualche giorno dopo addirittura pronta a volare in Honduras dal suo boyfriend. Ebbene, ora l'indossatrice fa un notevole passo indietro, smentendo di ritenersi la compagna del Betta e negando le precedenti dichiarazioni: Chiariamolo: non stiamo insieme. Ci siamo baciati, come capita a volte tra adulti quando c’è una certa attrazione, ma non sono la sua fidanzata. Ho detto che lo aspetto al suo rientro dall'Isola e lo ribadisco: voglio vederlo e chiarirmi con lui. Ma non ho mai affermato di essere innamorata pazza di lui, anzi. Non lo sono e non so se lo sarò mai… L’attrazione è una cosa, essere innamorati un'altra. E io non sono certo il tipo di donna che perde la testa per un uomo che conosce da appena quattro giorni. Non solo: Dayane Mello accusa Bettarini di essere piuttosto geloso nei suoi confronti (c'entreranno forse le voci su un presunto ritorno di fiamma con l'ex fidanzato e padre di sua figlia Stefano Sala, che pure ha smentito tutto?). La ex naufraga sostiene di non gradire l'alto numero di chiamate e messaggi con cui Stefano, causa la distanza, si fa sentire ogni giorno. Ha un atteggiamento possessivo e geloso che a volte mi spaventa. Non siamo una coppia e non ci eravamo mai frequentati prima dell’Isola dei Famosi, eppure da quando sono tornata a casa non solo mi chiama tutti i giorni più volte al giorno, ma mi sommerge di messaggi… Per una donna indipendente come me questo atteggiamento è difficile da accettare.
La naufraga dell’Isola dei Famosi ridimensiona la relazione con Stefano Bettarini: “Mi sommerge di chiamate, ma non siamo una coppia. L’attrazione è una cosa, essere innamorati un’altra”.
Lo avevamo lasciato alla fine di “The Avengers”, reduce da uno scontro stellare, nel vero senso della parola, in cui si era spinto oltre ogni limite per salvare la terra dall'invasione aliena. La Marvel come avrebbe potuto riprendere in mano un personaggio del genere dopo averlo lanciato tanto in alto nel film dei Vendicatori? Nella maniera più umana possibile, ovviamente, ed ecco comparire un Tony Stark decisamente provato e in preda a continui attacchi di panico. Disturbo post traumatico da stress, potremmo definirlo così e a far la diagnosi al nostro eroe è un bambino di dieci anni, questo dovrebbe bastare a far capire quanto sia diverso il personaggio nell'ultimo capitolo del franchise. Il nuovo Iron Man è cambiato, ha toccato con mano qualcosa che poteva seriamente mettere in discussione la sua invulnerabilità e viene tormentato dai ricorrenti flashback di quello scontro. Lo ritroviamo sempre sfacciato e brillante ma questa volta l'industriale Stark deve combattere contro un nemico che non sembra conoscere limiti e a essere in pericolo non è solo lui, ma tutto il suo mondo, che vedrà distruggersi sotto i suoi occhi. Drew Pearce e Shane Black, che ha anche diretto la pellicola e che con Robert Downey Jr. aveva già lavorato in “Kiss Kiss Bang Bang”, hanno quindi deciso di riprendere la storia dall’inizio, ripercorrendo fin dalle origini, negli anni '90, la nascita di Tony Stark come magnate d'industria fino a diventare il supereroe che oggi conosciamo. Per questo capitolo i produttori si sono ispirati a due episodi tratti dal fumetto “The Invincible Iron Man” che uscì nel maggio del '68, dove nel primo compariva il Mandarino, il terrorista che attacca il cuore dell'America per arrivare fino a Iron Man e nel secondo compare “Extremis”, la creatura di Aldrich Killian, che potenzia biologicamente gli esseri umani, fino a farli diventare vere e proprie macchine da guerra. Due minacce queste che creano un nemico potente ma fin dall'inizio ben celato, pensato per lasciare lo spettatore nel dubbio fino ai colpi di scena finali.
Tony Stark è pronto a spogliarsi dell’armatura e Iron Man sta per uscire di scena nell’ultimo capitolo del franchise più fortunato della Marvel, in uscita il 24 aprile.
Adesso tocca ad Alena Seredova parlare, dopo il ringraziamento pubblico di Gigi Buffon nel corso di un'intervista a cuore aperto per le telecamere di Sky Sport 24 – "Poteva inguaiarmi e non l'ha fatto", disse il calciatore della Juventus e della Nazionale, lodando la sua discrezione – è proprio la modella e attrice ceca a ringraziare i suoi sostenitori, tutti i fan che le sono stati vicino in questo momento critico e che non le hanno fatto mancare parole d'affetto attraverso i social network. Così il tweet di Alena, in tre lingue, assume la dimensione di un punto messo al primo stadio della separazione, perché ora, come confermato dalle fotografie che vede la coppia dirigersi in tribunale, parte il secondo atto: la divisione dei beni.
Alena Seredova ringrazia su twitter quanti le sono stati vicino in questo momento di difficoltà, ma adesso comincia il secondo atto della separazione: c’è da dividere l’impero immobiliare con Gigi Buffon.
L'attrice ha confessato che in passato aveva avuto questo desiderio. Anne Hathaway pensava di farsi suora quando era più giovane. L'attrice di One Day, ha detto al britanno Ok Magazine che avrebbe voluto entrare nell'ordine cristiano ma che al contempo pensava di fare l'attrice. C'era un pò di confusione nella testa di Anne sull'idea di cosa fare da grande. "Quando ero più giovane", ha raccontato la Hathaway, "pensavo di diventare una suora, succede quando si sta crescendo e la personalità si sta definendo, si pensano un sacco di cose diverse ma in realtà io ho sempre voluto fare l'attrice e intraprendere una carriera nel cinema". Effettivamente nell'adolescenza si pensano molte cose diverse e agli antipodi, infatti l'attrice pur avendo ricevuto una'educazione cattolica, oggi si definisce una Non denominational Christian (Cristiana generica) perchè non si riconosce in molti precetti affermati e sostenuti dalla Chiesa. A ciò ha contribuito anche l'omosessualità dichiarata dal fratello e come si sa il cristianesimo condanna e non ritiene leciti questi comportamenti e orientamenti sessuali. In una recente intervista Anne Hathaway oltre ad aver dichiarato l'omosessualità di uno dei suo ex, ha anche sperato che la liberalizzazione dei matrimoni gay possa estendersi oltre New York.
L’attrice confessa il suo passato desiderio di volersi fare suora.
Ancora Francesco Bocciardo, ancora un oro per l'Italia alle Paralimpiadi di Tokyo. Dopo il successo nei 200 metri stile libero, l'atleta azzurro affetto da diplegia spastica ha vinto anche i 100 metri S5 con una rimonta eccezionale che gli ha permesso di mettersi alle spalle i cinesi. E un'altra doppietta è arrivata poco dopo da Monica Boggioni, che ha centrato il bronzo nei 100 metri stile libero femminili. A completare la mattinata superlativa del nuoto azzurro Luigi Beggiato che ha trovato l'argento dei 200 metri stile libero categoria S4. E sono 8 le medaglie azzurre per l'Italia che avanza nel medagliere. Dopo l'oro di Rio nei 400, Bocciardo si è superato ai Giochi di Tokyo con una doppietta eccezionale. Ieri il primo posto nei 200 metri, oggi nei 100 stile libero S5 per l'azzurro che con un finale strepitoso si è messo alle spalle Wang e de Faria Dias. Incredulo l'azzurro nel post-gara ai microfoni di Rai Sport: "Ce l’abbiamo fatta, non ci speravo. Era più difficile rispetto a ieri. Gli avversari erano dei velocisti puri. Ci siamo detti ‘proviamoci, proviamoci’ e quando loro sono crollati io sono andato a bomba. Se questo è un sogno non svegliatemi". Sempre nei 100 metri stile libero, ma questa volta nella categoria S4 è arrivata un'altra medaglia per l'Italia con Luigi Beggiato. L'atleta che soffre di Tetraipereflessia e deficit funzionale al braccio sx, ha chiuso al secondo posto, portando a casa l'argento. Una gioia enorme per il nostro atleta che ha sfiorato l'oro e solo nel finale si è arreso al giapponese Suzuki. Seconda medaglia di bronzo dopo quella di ieri nei 200 metri stile libero, per Monica Boggioni che ha chiuso al terzo posto anche la prova dei 100. Entusiasmo alle stelle ma anche grande serenità per la classe 1998 che soffre di diplegia spastica agli arti inferiori: "Ho dato tutto quello che avevo. Ho immaginato tante volte questa gara e la immaginavo esattamente così. Le sensazioni sono uguali e sono contenta. Una paralimpiade fantastica? Sono serena, anche se emozioni e agitazioni ci sono. Me la sto godendo e ci sto riuscendo".
Francesco Bocciardo, ancora d’oro per l’Italia alle Paralimpiadi di Tokyo. Dopo il successo nei 200 metri stile libero, l’atleta azzurro affetto da diplegia spastica ha vinto anche i 100 metri con una rimonta eccezionale. Monica Boggioni, ha trovato poi il bronzo nei 100 metri stile libero femminili.
Chi dice che per stupire la persone amata, i propri genitori o un amico a Natale bisogna per forza comprare la cosa più costosa o preziosa che ci sia. A volte basta un pensiero, un gesto inaspettato e qualcosa fatto col cuore per riuscire a rendere felici le persone care. E non c'è nulla di meglio di un regalo fai da te per dimostrare le proprie attenzioni. Che si sappia cucire, cucinare, dipingere o nessuna di queste cose, sono tanti i modi per realizzare dei regali fatti a mano. Si possono creare tanti doni originali ed unici senza per forza spendere cifre stratosferiche ma riuscendo ugualmente a sorprendere i vostri amici, parenti o la persona che amate. Sono molti i vantaggi di fare un regalo di Natale fai da te: in primo luogo, i materiali sono facili da reperire; è possibile infatti utilizzare qualsiasi materiale disponibile a portata di mano e non c'è bisogno di pagare per procurarseli. Utilizzare materiali riciclati renderà il vostro regalo eco-friendly e budget-friendly. Un regalo fatto a mano è in grado di soddisfare qualsiasi cosa vi passi per la mente, sia che il regalo sia destinato agli adulti che ai bambini. I regali di Natale fai da te possono essere una buona idea per rendere la vostra vacanza ancora più speciale, semplice e significativa. Tante le idee per creare degli originali regali di Natale fai da te: se in casa si hanno jeans rotti o vecchie cerniere si può creare un porta cellulare o mp3 assemblando varie cerniere; fare solo attenzione di cucire le zip a versi alternati e fissarle ad un fondo in modo da inserire il dispositivo nella tasca che si viene a generare. Se vi sentite in grado di dipingere, comprando un kit da orologio e una tavola di legno, potete creare un fantastico orologio da parete. Oppure potete realizzare un vaso da fiori personalizzato attaccando uno stencil all'interno di un vecchio barattolo e facendo scorrere la vernice al suo interno. Si possono decorare semplici borse di stoffa con tempere o lettere magnetiche. Vecchie cornici e tele bianche possono diventare originali portagioie da parete. Anche un quadretto riempito di leccornie da rompere in caso di emergenza può essere un regalo gradito.
Sono economici ed originali, i regali fatti a mano sono sempre un’ottima idea per sorprendere il proprio partner, gli amici o i familiari in occasione del Natale.
Sarebbe bello a volte avere la palla magica per sapere come ci appariranno le città in futuro. Se le immagini di fantascienza o i film si avvereranno, se davvero ci saranno auto che volano e le case saranno in edifici fluttuanti in cui ognuno potrà creare il proprio habitat preferito con la mente come Leonardo di Caprio in Inception. Purtroppo l'essere umano è mortale e non può conoscere il tempo di permanenza che avrà sulla Terra. Dunque, se siete curiosi di sapere cose ci riserva il futuro ma non siete certi della vostra immortalità, vi consigliamo di dare uno sguardo alle proposte presentate dal eVolo Skyscraper Competition, uno dei concorsi sui grattacieli del futuro più conosciuto al mondo che indica quali saranno le tendenze delle costruzioni nelle città di domani. Il premio è stato istituito nel 2006 per riconoscere le idee eccezionali per vivere in verticale. A giudicare i progetti presentati ci sono personalità influenti come Massimiliano Fuksas e a fine marzo 2015 sono stati nominati i vincitori della competizione che ha visto partecipare 480 contendenti provenienti da tutto il mondo. Il primo posto è stato assegnato al progetto Essence Skyscraper di BOMP (Ewa Odyjas , Agnieszka Morga , Konrad Basan , e Jakub Pudo) dalla Polonia: una mega-struttura urbana caratterizzata da diversi habitat naturali. L'obiettivo del grattacielo è quello di creare un luogo in cui sfuggire, anche se per poco tempo, dai ritmi frenetici della città e stimolare esperienze diverse e complesse. "Lontano da routine di tutti i giorni, in un centro città densa, un giardino segreto che unisce architettura e natura nasce. L'obiettivo principale di questo progetto è quello di posizionare fenomeni non-architettoniche in un tessuto urbano. Un'ispirazione radicata nella natura permesso di formare una rappresentazione del mondo esterno a forma di una struttura verticale. Paesaggi sovrapposti come un oceano, una giungla, una grotta o una cascata stimoleranno una gamma diversificata e complessa di visivo, acustico, termico, olfattiva, ed esperienze cinestetiche", leggiamo sul sito.
Immaginate le città tra 20, 50 o 100 anni? Per saperlo potete aspettare o vedere i vincitori del concorso architettonico per grattacieli più famoso al mondo, eVolo Skyscraper Competition.
La Lombardia è la prima regione italiana a raggiungere il traguardo dell'80 per cento della popolazione con più di 12 anni vaccinata. Lo ha dichiarato in un messaggio sui social questa mattina la vicepresidente e assessora al welfare Letizia Moratti: "Abbiamo superato l'80 per cento di vaccinazione completa della popolazione lombarda vaccinabile. Grazie a tutti gli operatori e ai cittadini lombardi – ha detto – Proseguono intanto le adesioni che nella nostra Regione hanno toccato la media dell'87 per cento, con punte del 96 per cento (per gli over 80), del 93 per cento per gli over 60 e dell'82 per cento per la fascia tra i 12 e 29 anni". L'annuncio arriva poche ore dopo quello del governatore lombardo Attilio Fontana sulle terze dosi, che prenderanno il via il 20 settembre. Proseguono intanto le vaccinazioni anti-Covid in Lombardia con l’ausilio dei camper messi a disposizione da Areu (Azienda Regionale Emergenza Urgenza della Lombardia) su cui opera il personale medico regionale. Nella prima settimana di settembre, considerata tra le date 2-8 settembre, nel territorio dell’Ats Milano Città Metropolitana sono state somministrate oltre 900 dosi senza prenotazione. I dati fanno riferimento ai cittadini che hanno ricevuto una dose di vaccino in cinque Comuni nel Milanese: San Giuliano Milanese, Lodi, Motta Viconti, Sesto San Giovanni e Corsico.
La Lombardia è la prima regione italiana che ha raggiunto il traguardo dell’80 per cento della popolazione vaccinata. Lo ha annunciato in un messaggio sui social la vicepresidente e assessora regionale al welfare Letizia Moratti. La Regione intanto è pronta a partire il 20 settembre con la terza dose per i cittadini più fragili.
Manca pochissimo al matrimonio più atteso dell'anno, quello di Elettra Lamborghini, che alla fine del mese di settembre sposerà il fidanzato Afrojack. Tutto sembra essere pronto, dalla location all'abito bianco, fino ad arrivare ai look delle damigelle d'onore della sposa. Poteva mai mancare il tradizionale addio al nubilato? Assolutamente no, gli amici della cantante hanno voluto fare le cose in grande e hanno passato l'intero weekend fuori tra feste a tema e gite in barca al largo di Capri. Sono partiti tutti nella giornata di venerdì (con tanto di kit da festa in total pink) e, dopo aver fatto il tampone, hanno dato il via ai festeggiamenti. Che look ha sfoggiato la futura sposa? Fatta eccezione per la prima serata, durante la quale è diventata protagonista di un party total white, ha passato le giornate in costume. Tra gite in barca, feste a bordo piscina e bagni nel mare cristallino di Capri, Elettra Lamborghini è stata quasi sempre in costume da bagno. Ha spaziato tra diversi modelli interi, tutti super sexy, sgambati, così da rivelare il tatuaggio maculato sul lato b, con dei dettagli cut-out sui fianchi e di colori accesi sui toni del fucsia e del viola. Per completare il tutto ha scelto degli accessori a tema bride, dalla vestaglia di seta bianca al cappello di paglia abbinato in versione maxi, fino ad arrivare a delle ciabattine total white. Anche se all'apparenza sono delle comuni pantofole, in verità si tratta degli iconici sandali Oran di Hermès, il cui prezzo è di ben 485 euro.
Elettra Lamborghini è appena tornata dal suo addio al nubilato ma le foto dei festeggiamenti continuano a girare sui social. Ha indossato quasi sempre dei costumi colorati e sexy e ha completato il tutto con degli accessori a tema bride in bianco, primo tra tutti un paio di ciabatte “di lusso”.
L'Europa del calcio si ritrova ancora una volta a fare i conti purtroppo con il fenomeno del razzismo. A dir poco increscioso quanto accaduto a Praga in occasione del match tra i padroni di casa dello Sparta e i Rangers. Il centrocampista ospite Glen Kamara è stato oggetto di fischi costanti e purtroppo anche di "buu" razzisti. I protagonisti di questo pessimo e inqualificabile gesto? I 10000 bambini presenti allo stadio in sostituzione della tifoseria "classica" dopo i provvedimenti per i precedenti episodi di discriminazione nel match contro il Monaco. Notte da dimenticare per Glen Kamara, centrocampista dei Rangers Glasgow, in Europa League. Il calciatore finlandese di origine sierraleonese oltre a terminare la sua gara in anticipo per un'espulsione è stato preso costantemente di mira dai bambini presenti sugli spalti dell'impianto ceco. I 10000 giovani studenti, tutti sotto i 14 anni (e con accompagnatori) si sono potuti accomodare al Letna Stadium dopo la decisione dell'Uefa di far disputare la sfida a porte chiuse per i precedenti insulti razzisti dei tifosi dello Sparta in occasione del confronto contro il Monaco, diretti a Aurélien Tchouameni. Ogni volta che Kamara ha toccato palla ecco i fischi accompagnati anche dai beceri "buu" razzisti, con gli unici applausi arrivati ironicamente al momento dell'espulsione. E pensare che lo stesso Kamara era stato vittima di insulti razzisti nello scorso marzo in occasione del match contro l'altra squadra di Praga, lo Slavia. In quell'occasione Kudela, giocatore biancorosso, era stato squalificato per 10 partite dall'Uefa. Insomma una situazione difficile da commentare, ma che non ha sorpreso l'allenatore dei Rangers Steven Gerrard che nel post-partita ha dichiarato: "Non sono sorpreso, abbiamo giocato a porte chiuse, apparentemente, per una ragione. Non è la prima volta che succedono queste cose qui. Non è stato fatto abbastanza". Il legale di Kamara, Aamer Anwar, su Twitter ha alzato la voce: "Speravo che la chiusura dello stadio ai tifosi dello Sparta Praga per il loro abuso razziale nei confronti di Tchouameni di Monaco e l'invito a 10.000 bambini significasse che Glen e gli altri giocatori di colore non avrebbero dovuto fare i conti con il razzismo, ma stasera non ho avuto questa fortuna visto che il ragazzo è stato ancora insultato, è vergognoso".
Brutto episodio in occasione del match tra lo Sparta Praga e i Rangers di Europa League. Il centrocampista ospite Glen Kamara è stato preso costantemente di mira con fischi e buu razzisti da parte dei 10000 bambini presenti sugli spalti. L’Uefa aveva concesso a questi giovani studenti la possibilità di assistere al match dopo aver punito la squadra ceca con la chiusura dello stadio per un altro episodio di discriminazione.
Luigi Di Maio contro il Quirinale. La remissione dell'incarico da parte di Giuseppe Conte, dovuto molto probabilmente al veto posto su Paolo Savona indicato per il ministero dell'Economia, ha ufficialmente acceso lo scontro tra M5S, Lega e il presidente Mattarella: "Incomprensibile la scelta del presidente Mattarella. Mette il veto su Savona, uno che in passato ha fatto il ministro per questo Paese solo perché ha criticato l'euro. In questo paese puoi essere un criminale condannato per frode fiscale, puoi esser alfano, puoi essere un condannato per reati contro la pubblica amministrazione e puoi fare il ministro ma se hai criticato l'euro no. Ma non finisce qui". Presidente del Consiglio – Giuseppe Conte Vice presidente del Consiglio e ministro Sviluppo Economico – Luigi Di Maio Vicepresidente del Consiglio e ministro degli Interni – Matteo Salvini Ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta – Riccardo Fraccaro Ministro della Pubblica Amministrazione – Giulia Bongiorno Ministro per la disabilità – Lorenzo Fontana Ministro degli Esteri – Luca Giansanti
Criticando la decisione del Quirinale di porre il veto su Paolo Savona all’Economia, il capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio ha enunciato la lista dei ministri che il professor Giuseppe Conte aveva portato al Colle per sottoporla al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ecco tutti i nomi.
Qualche settimana fa si è parlato molto di Robbie Williams e dei suoi ex colleghi Take That, che dopo 15 anni sono tornati a registrare, insieme ad altri artisti, il pezzo benefico “Everybody Hurts” degli R.E.M. i cui ricavati verranno devoluti alla popolazione di Haiti. Robbie, dopo la sua esibizione ai Brit Awards dello scorso 16 febbraio, ha deciso di chiarire alcune cose riguardo ai suoi rapporti con i Take That in un’intervista rilasciata al settimanale britannico OK: A fare l'artista solista ci si sente soli. In un certo senso ho sempre voluto far parte di un gruppo già da quando ho lasciato ‘quel' gruppo. Se ci sarà la reunion? Probabilmente, non so in che termini e quanto di me dovrò metterci dentro, però so che voglio bene ai ragazzi. Vedremo, in questo momento non so che succederà. Quando me ne andai fu una questione di problemi con il manager, problemi all'interno del gruppo, droga e cose simili. Cose che succedono al 90% delle boyband. I problemi che avevo avuto con i ragazzi adesso non esistono più.
E’ pace fatta tra Robbie Williams e i suoi ex colleghi Take That. E’ stato proprio il cantante a riferirlo durante un’intervista con il settimanale britannico Ok.
Heimaey, con i suoi 3 km quadrati e poco più di 4.500 abitanti, è la più grande isola dell'arcipelago del Vestmannaeyjar, a sud dell'Islanda. Delle isole dell'arcipelago formatesi dai vulcani, quest'isola è anche geologicamente la più giovane. Dalle diverse eruzioni che si sono registrate nel tempo, l'isola ha acquisito una particolare conformazione che ha generato qualcosa di così stupefacente da attirare persone da tutto il mondo: una roccia a forma di elefante così identico alla forma dell'animale da sembrare reale.
C’è un enorme scoglio sull’isola di Heimaey, nel sud ovest dell’Islanda, che assomiglia ad un elefante che emerge dall’acqua con una proboscide imponente nell’Atlantico: le immagini sono incredibili.
Il cappotto per cani è un indumento che viene fatto indossare anche ai cani per proteggerli dal freddo invernale e dalla pioggia. Indispensabili per i cani anziani, quelli a pelo corto e i cuccioli, sono molto utili anche per protegge i nostri amici a quattro zampe dagli sbalzi termici, magari quando escono da un caldo appartamento per fare una passeggiata all'aperto. In commercio sono disponibili diverse tipologie: quelli imbottiti per i cani più sensibili al freddo o quelli impermeabili con cappuccio, perfetti per proteggerli dalla pioggia senza farli sentire costretti. Tra i più comodi, invece, segnaliamo quelli dotati di foto per il guinzaglio, con chiusura in velcro e quelli con bordi riflettenti, che aiutano ad individuare il cane anche al buio. Scopriamo insieme quali sono i migliori cappotti per cani delle marche più conosciute come Zellar, Dociote e Idepet, disponibili anche su Amazon Qui di seguito abbiamo raccolto i migliori cappotti invernali per cani. Per la scelta abbiamo tenuto in considerazione il rapporto qualità/prezzo e le recensioni degli utenti. L'impermeabile Zellar è realizzato per i cani ti taglia media e taglia grande. È molto utile per portare a spasso il cane anche quando piove senza che si bagni. Leggero e comodo, non limita in nessun modo i movimenti e le attività che svolge abitualmente. Ha una comoda chiusura a strappo e inserti riflettenti per fare le passeggiate serali in totale sicurezza. Infine dispone anche di una tasca sul dorso. Tra i cappotti per i cani da caccia, vi segnaliamo questo gilet in neoprene. Perfetto perché aiuta a mantenere la temperatura calda ed è un aiuta anche per galleggiare nell'acqua. È doppio 5mm ed ha una cerniera con chiusura in velcro sul retro. È l'ideale se durante le battute di caccia il cane si tuffa in acqua per afferrare le sue prede. Per il tuo cane di taglia media che odia la pioggia, l'impermeabile con cappuccio e visiera è la soluzione ideale. Il cappuccio è con elastico così è possibile regolare la sua larghezza, Sul dorso è presente un foro per lasciar passare il guinzaglio con copertura per evitare che il cane si bagni. Il design permette al cane di indossare la giacca senza dover alzare le zampe ma semplicemente regolando la fascia in velcro. L'impermeabile può essere lavato in lavatrice o pulito con un panno umido. Il cappottino Ancol Muddy Paws Coat è perfetto per i labrador e gli amstaff. Ha una comoda chiusura in velcro che vi permette di regolare la larghezza del torace. Il cappotto copre il busto e, grazie al colletto, riesce a tenere caldo anche il collo. Presenta anche i bordi riflettenti per far passeggiare il vostro cane in totale sicurezza. Disponibile solo in colore cioccolato. Il cappottino invernale Bwin è adatto per cani di taglia grande. È realizzato esternamente con un rivestimento impermeabile perfetto per la pioggia, mentre, all'interno ha un rivestimento in pile, molto caldo e comodo. Ha due fasce per la chiusura, sotto al collo e sotto il torace, in modo da regolare la misura proprio in base alla stazza del cane. È dotato del foro per lasciar passare il guinzaglio e strisce riflettenti per la notte.
Il cappotto per cani è un indumento che protegge i cani dal freddo invernale o dalla pioggia durante le passeggiate. È indispensabile per i cani anziani, a pelo corto, per i cuccioli e per tutti gli amici a 4 zampe particolarmente sensibili al freddo. In commercio sono disponibili diversi modelli, dagli impermeabili con cappuccio ai cappotti imbottiti, prodotti da diverse marche. Scopriamo insieme quali sono i migliori di quest’anno.
Nemmeno il tempo di esultare per la medaglia d'oro di Simone Barlaam ed ecco un nuovo trionfo azzurro alle Paralimpiadi. Arjola Trimi ha conquistato il gradino più alto del podio nella prova valida per i 50 metri dorso dei Giochi di Tokyo. Superlativa la classe 1987 nata a Tirana, che ha regalato all'Italia la settima medaglia d'oro. Poco dopo sono arrivate altre tre gioie: bronzo di Carlotta Gilli nei 50 metri stile libero, argento per la Ghiretti nei 100 metri rana, e bronzo per Carolina Costa nel judo. Con le medaglie azzurre arrivate a quota 25. Ha superato la britannica Challis e la russa Shishova, Arjola Trimi che proprio come Barlaam ha piazzato il tris centrando l'oro paralimpico dopo i titoli europei e mondiale. La classe 1987 di origini albanesi, affetta da tetraparesi spastica degenerativa, si è dimostrata irraggiungibile per avversarie con una prova che le ha permesso di vincere la seconda medaglia personale dopo quella messa in cascina nella prova della staffetta mista. Una carriera eccezionale quella della Trimi, che oggi è stata impreziosita ulteriormente, a conferma di una delegazione azzurra letteralmente dominante nel nuoto, come confermato dalle tantissime medaglie messe in cascina. Ai microfoni di Rai Sport, Arjola ha raccontato le sue emozioni a caldo, provando a spiegare il suo eccezionale feeling con il nuoto e con l'acqua che per lei è sinonimo di libertà: "Sono una tigre, non mi aspettavo un tempo così basso. Sono davvero felice. Credo che l'acqua mi abbia dato qualcosa di magico, c'è qualcosa che mi spinge, è libertà assoluta, mi aiuta a dare il massimo nei momenti più difficili. Grazie alla mia famiglia, se non fosse stato per loro non sarei quello che sono. Grazie a mio marito che mi ha accompagnato sempre in questi Giochi, abbiamo condiviso tutto. Ho dovuto fare della resilienza il mio punto di forza".
Dopo Simone Barlaam, altra medaglia d’oro di giornata dal nuoto alle Paralimpiadi di Tokyo. A trionfare è stata Arjola Trimi, che ha conquistato il gradino più alto del podio nella prova valida per i 50 metri dorso dei Giochi di Tokyo. Superlativa la classe 1987 nata a Tirana, che ha regalato all’Italia la settima medaglia d’oro. Da Carlotta Gilli, terza nei 50 stile libero, Giulia Ghiretti argento nei 100 metri rana e Carolina Costa nel judo le altre gioie.
Se capita di sentirsi stanchi e affaticati in questi tempi dove gli avverbi più usati sembrano essere “quickly” e “fast”, non ci si deve preoccupare più di tanto. Tuttavia, se la stanchezza sembra essere prolungata e il nervosismo e lo stress prendono il sopravvento, il problema potrebbe essere diverso e segnalare la carenza di un minerale prezioso come il magnesio. Il magnesio, infatti, è un minerale fondamentale per l’organismo, responsabile di oltre 300 reazioni chimiche indispensabili per l’equilibrio e la salute dell’organismo ed è per questo che deve essere assunto quotidianamente con la dieta o con una integrazione di qualità in quantità adeguate. Il magnesio è importante per la salute delle ossa poiché interviene nel metabolismo della vitamina D (che stimola l’assorbimento del calcio), per il buon funzionamento dei muscoli – poiché senza magnesio tendono ad avere spasmi e a indurirsi – e anche per la regolazione di minerali come il calcio, il sodio e il potassio. Il magnesio è strategico anche per il metabolismo energetico, essendo responsabile dell’attivazione dell’ATP (l’adenosina trifosfato), ossia della principale fonte di energia delle cellule: l’ATP si attiva solo legandosi a uno ione di magnesio, perciò se il magnesio è carente, percepiamo stanchezza, fatica e una certa forma di apatia. Se a questi sintomi si aggiunge il fatto di essere una donna tra i 15 e i 50 anni circa, la situazione diventa più complessa. Si è notato che magnesio e ormoni sono legati tra di loro da un rapporto di proporzionalità inversa: più sono alti gli estrogeni e il progesterone, meno è alta la quantità di magnesio. E questa carenza a volte è percepita dalle donne durante la seconda fase del ciclo, quella in cui gli ormoni sono più alti, poiché si acuiscono alcuni sintomi legati alla carenza di magnesio come i disturbi muscolari o i sintomi legati alla sindrome premestruale. Per sopperire a questa carenza, infatti, alcune donne cedono senza grandi sensi di colpa ai peccati di gola: la voglia di cioccolato fondente (ricco di magnesio) si fa più intensa e mangiarlo diventa un modo goloso per aumentare “inconsciamente” la quantità di magnesio nell’organismo. Proprio per questo integrare la dieta con del magnesio in “quei giorni” sembra attenuare alcuni sintomi quali l’irritabilità, la sensazione di gonfiore addominale, la tensione mammaria e il mal di testa. Il fatto è che il magnesio permette di produrre la quantità di acido gamma linoleico (GLA) necessaria per compiere senza disturbi le trasformazioni complicate legate al ciclo.
Sindrome premestruale segnata da gonfiore e irritabilità? Il deus ex machina per il tuo benessere può essere il magnesio, che consente all’organismo di produrre acido gamma linoleico, una sostanza fondamentale per le complesse trasformazioni legate al ciclo. Ma il magnesio serve a molto di più, scopriamolo assieme.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha deciso di raccomandare un nuovo farmaco contro la COVID-19, l'infezione provocata dal coronavirus SARS-CoV-2. Si tratta del Regeneron, combinazione di due anticorpi monoclonali (il casirivimab e l'imdevimab) balzata agli onori della cronaca internazionale poiché utilizzati sull'ex presidente americano Donald Trump nell'ottobre dello scorso anno, quando fu ricoverato a seguito dell'infezione. Si tratta di uno dei pochissimi farmaci raccomandati dall'OMS dall'inizio della pandemia: fra essi quelli che bloccano il recettore dell'interleuchina IL-6 (come il tocilizumab o sarilumanb); i corticosteroidi sistemici alla stregua del desametasone (che abbatte del 30 percento la mortalità); e l'antivirale remdesivir, sebbene per quest'ultimo si tratti di una raccomandazione “condizionale” per i pazienti ospedalizzati. La decisione di dare il via libera al cocktail di anticorpi monoclonali, cioè semi-sintetici e sviluppati in laboratorio, deriva dai risultati dello studio “Antibody and cellular therapies for treatment of covid-19: a living systematic review and network meta-analysis” pubblicati il 23 settembre sull'autorevole rivista scientifica The British Medical Journal. I ricercatori guidati dal professor Reed AC Siemieniuk dell'Università McMaster di Hamilton (Canada) hanno analizzato statisticamente i dati di 47 studi dedicati a vari trattamenti anti Covid – dal plasma iperimmune dei convalescenti/guariti a vari anticorpi monoclonali -, determinando che la combinazione di casirivimab e imdevimab è stata in grado di ridurre il rischio di ospedalizzazione. Alla luce di questi risultati l'OMS ha deciso di raccomandare il Regeneron in due specifiche condizioni: nei pazienti con la forma non grave della COVID-19 ma considerati ad alto rischio di peggioramento e ricovero, come gli anziani, i soggetti con obesità, gli immunodepressi come i trapiantati e chi è sottoposto a cure oncologiche; e i pazienti con una forma grave o critica della condizione ma che risultano sieronegativi, ovvero che non hanno sviluppato una risposta anticorpale contro il coronavirus SARS-CoV-2. “Per tutti gli altri tipi di pazienti con COVID-19, è improbabile che i benefici di questo trattamento con anticorpi siano significativi”, hanno scritto Siemieniuk e colleghi nello studio.
Sulla base di una approfondita analisi statistica dedicata all’efficacia di vari trattamenti anti Covid, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha deciso di raccomandare il Regeneron, il cocktail di anticorpi monoclonali casirivimab e imdevimab utilizzato anche per curare Trump. La raccomandazione, tuttavia, è specifica per due categorie di pazienti.
Le estrazioni del Lotto, Superenalotto e 10eLotto di oggi, sabato 12 dicembre 2020, verranno comunicate in diretta su Fanpage.it dopo le 20 di stasera. Sale a 72,6 milioni di euro il jackpot del SuperEnalotto per chi centra i 6 numeri vincenti. Anche questa sera le estrazioni di Lotto e 10eLotto e i simboli fortunati del Simbolotto arriveranno in ritardo come da un mese a questa parte: aggiorna questa pagina per conoscere tutti i numeri estratti. Ecco i numeri del Lotto estratti oggi su tutte le ruote: Bari: 29 – 27 – 11 – 6 – 89 Cagliari: 14 – 63 – 54 – 66 – 87 Firenze: 84 – 60 – 51 – 47 – 40 Genova: 11 – 20 – 48 – 75 – 64 Milano: 28 – 78 – 64 – 21 – 27 Napoli: 64 – 36 – 63 – 80 – 59 Palermo: 44 – 32 – 30 – 41 – 23 Roma: 86 – 44 – 11 – 57 – 50 Torino: 63 – 46 – 71 – 7 – 89 Venezia: 74 – 87 – 81 – 16 – 38 Nazionale: 34 – 55 – 76 – 51 – 88 Ultima estrazione della settimana per il Lotto: oggi i numeri sulle 11 ruote arriveranno ancora in ritardo a causa delle regole previste dal nuovo dpcm. Dopo 123 estrazioni, è uscito il 2 sulla ruota di Cagliari, tra i più ritardatari in assoluto. Il jackpot per l'estrazione del Superenalotto di oggi vola a 76,2 milioni di euro, in attesa di un fortunato giocatore che centri tutti e 6 i numeri vincenti. Previste variazioni nel calendario delle estrazioni in occasione delle festività; quote del SuperEnalotto e relative vincite su superenalotto.com e sul sito di Sisal. Combinazione vincente SuperEnalotto: 14 – 18 – 64 – 85 – 11 – 59 Numero Jolly: 1 Numero Superstar: 84 Jackpot: 76.200.000€ I numeri del 10eLotto per l'estrazione serale sono: 11 – 14 – 20 – 27 – 28 – 29 – 32 – 36 – 44 – 46 – 51 – 54 – 60 – 63 – 64 – 74 – 78 – 84 – 86 – 87 Il numero Oro è 29, il Doppio Oro è 29, 27
I numeri estratti per il Lotto, 10eLotto e Superenalotto di oggi, sabato 12 dicembre 2020, in diretta testuale su Fanpage.it come di consueto. 76,2 milioni di euro il jackpot del SuperEnalotto in palio per chi indovina la sestina fortunata, anche quest’oggi i numeri sulle ruote del Lotto e la combinazione vincente del 10eLotto e Simbolotto arriveranno con ritardo.
Anna Tatangelo ha più volte dimostrato di sapersi reinventare con una certa facilità, è da quando aveva 16 anni che è sempre stata sulla cresta dell'onda e da allora non ha mai smesso di sorprendere i fan. Dopo aver passato la quarantena chiusa in casa tra maglioni sexy e capelli "al naturale", ha sconvolto tutti tingendo la chioma di biondo platino. La cantante ha inoltre cancellato tutti i post precedenti al cambio look estremo, lasciando intendere che c'era qualche grande novità in arrivo. Nelle ultime ore l'ha finalmente rivelata: ha pubblicato la hit dell'estate, si intitola "Guapo" ed è stata realizzata in collaborazione con Geolier. La cosa particolare è che per l'occasione Anna ha stravolto radicalmente il suo stile, ricoprendo gli inediti panni della trapper.
Anna Tatangelo ha cambiato ancora una volta stile, lo ha fatto per lanciare la hit dell’estate intitolata “Guapo”. Dopo aver stravolto i suoi capelli, tingendoli di biondo, questa volta ha detto addio agli abiti bon-ton e sofisticati per passare a un look da trapper con maxi occhiali a mascherina e pantaloni con i tasconi.
Rumors confermati, Nicole Minetti e Gue Pequeno stanno uscendo insieme. Eloquente lo scatto che mostra il rapper dei Club Dogo indirizzare un messaggio "d'amore" a tutti i followers del social network più usato sugli smartphone, instagram. Felici come due ragazzini, per il loro primo appuntamento hanno scelto un cinema milanese di sabato pomeriggio. Entrati in sala, la coppietta ci ha dato dentro di brutto, proprio come "al tempo delle mele". Secondo quanto riferiscono i magazine del gossip, la serata si è conclusa nel superattico dell'ex consigliera regionale, dove poi la star dei Club Dogo ha trascorso la notte. La Minetti ha da poco chiuso la sua storia con Giuseppe Cipriani, adesso pare che con Gue Pequeno il rapporto possa proseguire.
Passione confermata tra Nicole Minetti e Gue Pequeno dei Club Dogo, ecco il primo scatto pubblicato su instagram dalla sexy ex consigliera regionale della Lombardia.
Il caso Suarez nasce almeno due settimane prima dell'esame "farsa" sostenuto poi dal giocatore presso l'Università per gli stranieri di Perugia per l'ottenimento della certificazione di lingua italiana finalizzata all'ottenimento del passaporto. A poco a poco, grazie alle intercettazioni e al materiale requisito durante le perquisizioni, gli inquirenti stanno cercando di ricostruire nei minimi dettagli la vicenda per capire come sono andate realmente le cose e qual è stato anche il ruolo della Juventus. Gli indagati al momento restano 5 ovvero il rettore dell'Università per Stranieri Giuliana Grego Bolli, il direttore generale Simone Olivieri, i professori Stefania Spina e Lorenzo Rocca, e Cinzia Tamagna che ha predisposto l'attestato. Ecco la ricostruzione della vicenda. Tutto inizia dunque ai primi di settembre, con la Juventus interessata ad acquisire le prestazioni di Luis Suarez ma bloccata dal suo status non comunitario che ne impedisce il tesseramento. Necessario il conseguimento del passaporto, attraverso un esame che certifichi la sua padronanza della lingua italiana. Federico Cherubini, Head of Football Teams and Technical Areas del club bianconero in virtù di una vecchia conoscenza, contatta Maurizio Oliviero, rettore dell’Università Statale di Perugia per capire se il suo ateneo tenesse gli esami di italiano necessari per la cittadinanza italiana di Luis Suarez. Stando alle ultime indiscrezioni anche Fabio Paratici, chief football officer del club di Corso Galileo Ferraris, avrebbe effettuato altre telefonate. Oliviero nei contatti evidenzia che la Statale non è abilitata per questo tipo di esami, e sente a tal proposito i vertici dell'Università per stranieri di Perugia, ovvero la rettrice Giulia Grego Bolli e poi il direttore generale Simone Olivieri. E questo il momento in cui il focus degli inquirenti già alle prese con intercettazioni per un altro filone di un'inchiesta nata lo scorso febbraio si sposta sul caso Suarez. La Grego Bolli e Olivieri si attivano, intensificando i contatti con i dirigenti della Juventus, e l'avvocatessa Maria Turco, dello studio dell'avvocato Chiappero legale della Juventus. Quest'ultima in una lettera fatta pervenire anche alla nostra redazione ha poi spiegato di non aver mai chiesto "trattamenti di riguardo", spiegando che il suo riferimento alla possibilità dopo Suarez, di portare a Perugia altri calciatori della Juventus per il passaporto, non era riferito alla volontà di stabilire una corsia "privilegiata". L'avvocato Chiappero dal canto suo assiste ad una telefonata della Turco con l'università, con lo scopo di ottenere"indicazioni burocratiche" sull'esame. Ai nostri microfoni l'avvocato della rettrice dell'Università per gli stranieri Giulia Grego Bolli ha voluto spiegare la posizione della sua assistita dichiarando: "Ritengono di aver fatto le cose correttamente, non ci sono state pressioni. Hanno pensato che la presenza del calciatore potesse essere un motivo di visibilità per l’ateneo. L’università ha pensato che potesse essere un momento di pubblicità per l’ateneo, che la presenza di una persona così famosa a Perugia potesse essere una buona occasione per farsi conoscere. Non c’è stata pressione – dichiara David Brunelli–, ma se uno fa un esame necessario per ottenere la la cittadinanza è chiaro che spera di passare. Questo era un soggetto molto noto, è evidente che una bocciatura gli avrebbe provocato un dolore. Se uno prende un charter poi ovviamente si aspetta di passare l'esame, ma questo fa parte di cose umane e comprensibili". A questo punto dopo una serie di contatti, oggetto delle intercettazioni degli inquirenti, parte la macchina organizzativa dell'esame vero e proprio. Olivieri chiama Lorenzo Rocca, del Centro per la valutazione e la certificazione linguistica e dichiara "Mi ha chiamato Paratici, è più importante di Mattarella", anche se bisogna capire se si tratti di una telefonata reale o di un contatto millantato. E così via ad altre dichiarazioni intercettate che fanno scattare un ulteriore campanello d'allarme per gli inquirenti come quelle professoressa Stefania Spina, tifosa Juventina che ha il compito di preparare Suarez all'esame d'italiano a distanza "Passerà perché con 10 milioni a stagione di stipendio non glielo puoi far saltare perché non ha il B1", oppure "Ci fa vincere la Champions". E non mancano tra gli interlocutori anche riferimenti al risultato "Ti invitano in tribuna vip!". Quello di Luis Suarez a Perugia è stato un vero e proprio blitz. Arrivato nel primo pomeriggio a bordo di un volo privato, dopo l'allenamento mattutino con il Barcellona (sua ex squadra visto che nelle scorse ore è stato ufficializzato il trasferimento all'Atletico Madrid), il Pistolero senza rilasciare interviste si è subito recato presso l'Ateneo per sostenere l'esame. Un test durato circa un quarto d'ora in un'atmosfera di grande cordialità, con tanto di foto con i professori. Dopo aver risposto alle domande, la ripartenza veloce, sfuggendo alle domande dei cronisti. Un aspetto questo che, a giudicare dalle intercettazioni, preoccupava i docenti ("Il mio timore è che tirando tirando diamo il livello ed esce, i giornalisti fanno due domande in italiano e la persona va in crisi"). A tal proposito il colonnello della Guardia di Finanza Selvaggio Sarri ai nostri microfoni ha dichiarato: "I vertici si preoccupavano di far uscire Suarez da vie secondarie per evitare che venisse intervistato dai giornalisti e tutti si accorgessero che non sapeva parlare italiano". Un esame dunque con domande che sarebbero state concordate in anticipo con il giocatore, sulla base di un trattamento di favore. E confermato da altre intercettazioni degli indagati come "L'abbiamo instradato bene, sta memorizzando parte dell'esame", "Non coniuga i verbi, parla all'infinito". Fatto sta che il test segue perfettamente il copione presentato al giocatore in un file pdf ricevuto attraverso la piattaforma Teams proprio dalla professoressa Spina, con domande assolutamente elementari ovvero "come ti chiami", e così via sulla città in cui s'immaginasse ovvero Torino e la professione "Faccio il calciatore e sono da 6 anni al Barcellona" come riportato dall'Ansa, con il riconoscimento delle immagini relative ad un cocomero e al supermercato.
La ricostruzione dell’esame Suarez e di quanto accaduto, prima, durante e dopo. Dal contatto tra i dirigenti della Juventus e l’Università di Perugia, alle modalità del test concordate in anticipo con domande elementari, con le intercettazioni sull’organizzazione dello stesso. Ecco tutto quello che c’è da sapere al momento sull’inchiesta relativa al centravanti.
La storia di Sarah Smith, giornalista inglese, ha dell'incredibile: si è rivolta al nutrizionista per curare dei disturbi di stomaco e al neurologo per i frequenti mal di testa ma non è stato un medicinale a risolvere i suoi problemi di salute, bensì l'acqua. Dopo aver letto uno studio clinico in cui si affermava che una donna su cinque non beveva abbastanza acqua, Sarah ha constatato che lei stessa beveva solamente un litro di acqua tra colazione, pranzo e cena. La decisione di condurre un esperimento è stata immediata: la donna di 42 anni ha voluto provare a bere i 3 litri di acqua giornalieri raccomandati dallo studio per vedere i risultati e gli effetti sul suo corpo e sul suo viso sono stati sorprendenti dopo appena qualche giorno, come ha rivelato lei stessa pubblicando la sua esperienza sul Daily Mail. Prima di cominciare, Sarah ha voluto immortalare il suo viso con una fotografia: il primo giorno dell'esperimento il suo volto era stanco, le labbra secche e la pelle non era luminosa tanto che le sue figlie le hanno detto che sembrava avere 100 anni.
L’esperimento condotto da Sarah ha dell’incredibile: bevendo tre litri di acqua al giorno il suo viso è ringiovanito, ha risolto alcuni disturbi di salute ed è tornata in perfetta forma fisica. Ecco perché è importante bere acqua.
Alice Bellagamba è uno dei talenti usciti fuori dalla scuola di Amici. Ballerini e anche attrice ha trovato molti sbocchi lavorativi sia in teatro che in alcune fiction. L'abbiamo vista al fianco di Andrea Montovoli nel TV movie ‘Il ritmo della vita' e questa sua vicinanza, con uno dei giovani emergenti del cinema italiano, non ha disturbato il suo fidanzato Luca Napolitano. Anche il ragazzo è stato alunno del programma di Maria De Filippi, ma come cantante. I due si sono innamorati nella scuola e al termine del loro percorso scolastico sono andati a vivere insieme, ma il loro rapporto, dopo un anno è in crisi. Al settimanale Visto Alice ha confessato: “Le mie lacrime in scena non sono da copione, io e Luca siamo in crisi“, la ballerina è in questi giorni in teatro con lo spettacolo ‘Non ci posso far niente', un dramma di passioni ispirato a Le relazioni pericolose. Una crisi molto profonda a cui il suo silenzio e le poche parole che aggiunge a commentare quest'evento non fanno ben sperare. Lei sta già cercando un'altra casa in cui vivere, quasi rassegnata e certa di non poter superare questa divisione. Dietro la rottura ci sarebbero i troppi impegni che entrambi hanno, in settori diversi, che non gli consentono di incontrarsi e di viversi come vorrebbero. Alcune voci maligne sparlano di una gelosia di Luca nei confronti di Mattia Mor, inquilino per poco tempo del Grande Fratello 10. il ragazzo è il protagonista dello spettacolo in cui sta lavorando Alice, anche se lei ammette che la loro separazione non dipende dal futuro attore di ‘Così fan tutte‘.
Alice Bellagamba è in crisi con Luca Napolitano ma sulle pagine di Visto assicura che non c’entra niente Mattia Mor, l’ex inquilino del Grande Fratello.
Le tisane dimagranti possono essere un valido aiuto per perdere peso in modo naturale, si realizzano infatti utilizzando erbe e piante che, grazie ai loro principi attivi, aiutano a bruciare i grassi e depurare e drenare l'organismo, oltre ad attivare il metabolismo. È importante però sottolineare che questi infusi fai da te non devono essere considerati come delle soluzioni veloci per dimagrire: le tisane dimagranti, infatti, vanno assunte seguendo un'alimentazione sana e bilanciata, associata a regolare attività fisica. È inoltre fondamentale rivolgersi ad un professionista, prima di consumarle, che valuterà la situazione caso per caso, tenendo conto anche di eventuali patologie e dell'assunzione di farmaci. Oltre che per perdere peso, questi benefici infusi aiutano anche ad aumentare la diuresi, soprattutto le tisane drenanti, diminuendo così la ritenzione idrica, spesso associata al sovrappeso. Per notare gli effetti benefici di queste tisane bisogna assumerle regolarmente per periodi abbastanza lunghi, seguendo sempre i consigli e le dosi suggerite dall'erborista o dal proprio medico. Le tisane dimagranti agiscono grazie ai loro principi attivi che donano a questi infusi proprietà termogeniche: aiutano cioè ad aumentare il metabolismo, permettendo così di bruciare calorie più velocemente. Inoltre sono spesso composte da erbe ricche di fibre che svolgono un'azione diuretica e lassativa, oltre che depurativa. Queste sostanze ad effetto diuretico e depurativo unite all'acqua con cui si prepara la tisana, risultano efficaci nel favorire l'eliminazione di sostanze tossiche dall'organismo, facilitando allo stesso tempo la perdita dei chili di troppo. Le fibre, inoltre, aumentano il senso di sazietà riducendo l'assorbimento da parte dell'intestino di grassi e tossine. Prima di vedere nello specifico quali sono le tisane dimagranti più efficaci e come prepararle, è importante sapere che, per ottenere buoni risultati, bisogna assumere da 1 a 3 tazze di tisane al giorno per un periodo che può variare da 2 settimane a 1 mese o anche di più, in base alle indicazioni del medico. Si possono assumere subito prima o dopo i pasti principali, ma anche durante lo spuntino o la merenda: in questo modo terremo sotto controllo il senso di fame. Per una migliore efficacia dimagrante sarebbe meglio bere le risane così come sono, evitando l'uso di dolcificanti. Preferibilmente acquistate le erbe per la preparazione delle tisane in erboristeria e raccoglietele solo se le conoscete bene e in luoghi non inquinati. La tisana dimagrante a base di menta, è un anti-fame naturale, oltre a favorire il processo digestivo, soprattutto la menta piperita. Assumetela prima dei due pasti principali così da arrivare al pasto con poca fame, migliorando anche la digestione. Per prepararne una tazza vi occorre 1 cucchiaio di foglie di menta fresca o secca: se utilizzate le foglie fresche ricordate di lavarle bene prima dell'utilizzo. Fate bollire l'acqua, spegnete e aggiungete la menta. Lasciate in infusione per 10 minuti con la tazza coperta. Infine filtrate e bevete. Un'altra tisana ottima favorire la perdita di peso è quella a base di Erba Mate o Yerba Mate, detta anche Matè. Una bevanda molto consumata in Sudamerica, dove viene bevuta al posto del caffè: stimola la diuresi, placa la fame nervosa e attiva il metabolismo,grazie alla sua azione termogenica, inoltre dona una sensazione di energia che dura tutto il giorno. Per la preparazione di una tazza vi occorre 1 cucchiaio di foglie di Erba mate. Fate bollire l'acqua, aggiungete l'erba e lasciate in infusione 5 minuti e bevete senza filtrare. Evitate l'assunzione di questa tisana la sera se avete difficoltà ad addormentarvi. Una combinazione perfetta è quella tra zenzero e limone, la tisana dimagrante fa da te ideale per stimolare il metabolismo e per ridurre il senso di fame. Lo zenzero contiene inoltre gingerolo, che lo rendono un alimento termogenico, un'eccellente brucia grassi naturale. Il limone invece combatte la ritenzione idrica eliminando il gonfiore addominale. Per preparare la tisana dimagrante zenzero e limone fate bollire 200 ml di acqua, aggiungete poi 6 fettine di zenzero e 1/2 limone, sia scorza che succo. Lasciate in infusione per 10 minuti, filtrate e bevetelo. Assumete questa tisana prima dei pasti principali: al mattino aiuterà anche a depurare l'organismo. Altro infuso da bere per dimagrire è la tisana di ibisco, conosciuta anche con il nome di Karkadè o di tè rosso. Si tratta di una pianta originaria dell'Africa tropicale, ottimo diuretico e brucia grassi, inoltre non contiene caffeina: può essere quindi bevuta anche la sera, senza disturbare il sonno. Per la preparazione, portate ad ebollizione 200 ml di acqua, aggiungete 1 cucchiaio di fiori essiccati di ibiscoe lasciate in infusione per una decina di minuti, filtrate e bevete calda o fredda. Se preferite potete aggiungere un po' di succo di limone, soprattutto se decidete di berla fredda: sarà ancora più dissetante. Un'efficace tisana brucia grassi è quella a base di caffè verde : si tratta in realtà del normale caffè che viene raccolto prima di raggiungre la completa maturazione. In erboristeria lo trovate in chicchi o direttamente in bustine monodose. Il caffè verde riduce l'assorbimento di grassi, grazie alle metilxantine, sostanze dall'azione lipolitica, mentre l'acido clorogenico riduce l'assorbimeno di zuccheri da parte dell'intestino, velocizzando il metabolismo. Se acquistate i grani tritateli con un frullatore o un macinino da caffè, e mettetene 1 cucchiaino in una tazza di acqua caldissima ma non bollente: la temperatura ideale sarebbe 80°C. Lasciate in infusione per 10 minuti, filtrate e bevete tiepida.
Le tisane dimagranti possono essere un valido aiuto per perdere peso, ma solo se associate ad una sana alimentazione e ad una regolare attvità fisica. Ecco come preparare a casa delle tisane bruciagrassi fai da te, a base di erbe naturali ad azione depurativa, diuretica e spezzafame.
Non ‘è pace per Hannah Montana. Da quando il video choc di Miley Cyrus ha fatto il giro del web, la star non dorme più sonni tranquilli. Lo stress e alle stelle e le parole del padre hanno alimentato il chiacchiericcio, tanto che ormai i paparazzi non mollano più la cantante neanche quando si reca alla palestra. Quando è troppo, è troppo! Miley mal digerisce l'invadenza nella sua vita privata ormai sbandierata ai quattro venti e decide di salvare il salvabile, scagliandosi contro un fotografo colpevole di averla aspettata all'uscita della palestra. Ma perchè tutto questo interesse morboso nei confronti di Hannah? Ad alimentare la fama di bella e danna ci pensa anche lei con dichiarazioni choc: fumo erba, non sono perfetta. Quando però non sono foto o video ad incastrarla, allora è il padre ad accusarla di tutti i mali del mondo. Billy Ray dichiarò infatti ai giornali che il suo divorzio sarebbe stato dovuto ad Hannah Montana, il personaggio televisivo che ha portato al successo la giovane attrice. Ovviamente le parole del genitore hanno mandato su tutte le furie Miley, da indiscrezioni rivelate da amici delle star, ed è per questo motivo che la diva si sarebbe scagliata contro il paparazzo!
Hannah Montana è diventata Miley Cyrus e le sue intemperanze sono ormai da mesi argomento di discussione, l’ultima in ordine di tempo è l’aggressione ai danni di un paparazzo.
A meno di clamorosi imprevisti, Khaby Lame è sulla buona strada per diventare il tiktoker più seguito al mondo. Dopo un esordio che l'ha accumulato a molti altri creator presenti sulla piattaforma, da questa primavera il ventunenne di Chivasso ha conquistato la piattaforma di condivisione attirando a se milioni di nuovi follower ogni giorno che passava. Al momento si trova al secondo posto nella classifica delle personalità più seguite di TikTok in tutto il mondo, e davanti a sé si trova solo Charli D'Amelio, celebre influencer e ballerina nonché regina del social da più di un anno: la distanza tra i due si sta però accorciando in modo costante, tanto che ormai è possibile prevedere in qualche misura quando avverrà il sorpasso. Da una parte infatti i dati di TikTok rivelano come Khaby Lame si è sia già lasciato alle spalle il suo momento di crescita più esplosiva: sono passati i giorni in cui il ragazzo conquistava 3 milioni di nuovi fan in un solo giorno. D'altro canto la sua crescita in termini di seguito social si sta stabilizzando e ai suoi follower ormai affezionati si sta aggiungendo un seguito di nuovi spettatori abituali capace comunque di far girare la testa: negli ultimi 30 giorni la media di nuovi follower che hanno iniziato a seguire le aventure di Khaby su TikTok è stata di oltre 400.000 persone al giorno. Charli D'Amelio non può vantare da tempo numeri simili, e forse tutto sommato non ne ha neppure più bisogno: la sua carriera è avviata ben al di fuori dei confini di TikTok, dove ha a più riprese affermato di non sentirsi più pienamente a suo agio. Sta di fatto che i nuovi utenti che nell'ultimo mese hanno deciso di seguirla sono stati poco più di due milioni, per una media di meno di 100.000 ogni giorno.
Pochi giorni fa il tiktoker di Chivasso ha festeggiato i 100 milioni di fan conquistati sulla piattaforma di condivisione cinese, ma il ritmo al quale il suo seguito sta crescendo lo ha messo sulla buona strada per superare la numero uno in classifica e diventare la persona più seguita al mondo all’interno dell’app.
Nessuna benedizione, lo scuolabus è laico. Il mezzo in questione, in servizio al comune di Bibiana in provincia di Torino, è finito al centro di una polemica, approdata anche sui social, tra il sindaco del paese Fabio Rossetto e il parroco di San Marcellino don Gustavo Bertea. Il primo cittadino del piccolo comune del torinese ha infatti impedito che il giorno dell'inaugurazione dello scuolabus, a cui ha partecipato anche il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il diacono mandato in vece del parroco benedicesse il mezzo. "Avevamo deciso di soprassedere già il giorno prima, quando io e il diacono ci siamo sentiti al telefono – ha precisato a Repubblica il primo cittadino – Non c'è stata nessuna presa di posizione il giorno dell'inaugurazione che è stata invece una festa condivisa con tutte le scuole della città e i dirigenti scolastici". Una cerimonia in piazza per mandare in pensione il vecchio scuolabus dopo 24 anni di servizio.
Polemica a Bibiana, in provincia di Torino, tra il sindaco Fabio Rossetto e il parroco don Gustavo Bertea. All’origine della lite tra i due, arrivata sui social, il rifiuto del sindaco di permettere la benedizione del nuovo scuolabus cittadino. Il mezzo era stato inaugurato lo scorso 7 ottobre alla presenza del governatore della regione Piemonte Alberto Cirio.
Lorella Cuccarini torna all'esperienza del doppiaggio con il film d'animazione "My Little Pony", film uscito nelle sale il 6 dicembre che prova a raccogliere la sfida di riportare sul grande schermo un film uscito nelle sale nel 1986 col titolo “Mio Mini Pony – Il film” e da cui è stata tratta una popolare serie tv. La presentatrice, ballerina e attrice presta la sua voce al personaggio di Tempest Shadow: "Un'esperienza bellissima – racconta a Fanpage.it, – intanto perché mi piace moltissimo il doppiaggio e credo che la scuola italiana sia tra le migliori al mondo. E poi perché questo è un personaggio con tante sfaccettature, molto fragile e molto tenero". Non è la prima volta che Lorella Cuccarini veste i panni di un personaggio dalle tante sfumature, che non può essere classificato esattamente nella categoria dei buoni. Proprio Lorella lo rimarca, citando le precedenti esperienze a teatro in "Rapunzel – Il Musical" e "La Regina di ghiaccio": "Un'altra cattiva di turno, cosa che evidentemente è nelle mie corde perché, passando da Madre Gothel alla Regina di Ghiaccio, adesso è arrivata questa Tempest che però, come tutti i personaggi cattivi non nasce cattiva". La voce di Lorella Cuccarini non è solo servita ad animare Tempest Shadow nella versione italiana di "My Little Pony". Sua è la voce della canzone principale del film dal titolo "Guarda la realtà", cantata proprio dal personaggio di Tempest Shadow. Una forza oscura minaccia Equestria e le sei protagoniste – Twilight Sparkle, Applejack, Rainbow Dash, Pinkie Pie, Fluttershy e Rarity – decidono di partire per una fantastica avventura di dimensioni “poniche”. Tra nuovi amici da incontrare e grandi sfide da affrontare, i pony più amati del mondo cercheranno di salvare il loro magico villaggio, riscoprendo ancora una voltala bellezza e la forza dell’amicizia.
Lorella Cuccarini ritorna all’esperienza del doppiaggio prestando la sua voce al personaggio di Tempest Shadow nel film “My Little Pony”, dal 6 dicembre nelle sale. Intervistata da Fanpage.it ha raccontato questa nuova esperienza da “cattiva” dopo aver vestito i panni di Madre Gothel e la Regina di ghiaccio.
Anche se non dovrebbe essere vista come tale, spesso l'acne è un problema che mette a disagio. La comparsa di brufoli sul viso può far nascere delle insicurezze e nella società di oggi dove vediamo frequentemente immagini di donne con la pelle perfetta potrebbe farci sentire in difetto. Chi soffre di acne però non dovrebbe vergognarsi come sostengono sempre più spesso influencer e celebrities che stanno abbracciando lo skin positivity, il movimento che celebra la pelle così com’è realmente. La cosa importante è prendersi cura della pelle nel modo giusto, affidandosi anche a meni esperti di estetiste e dermatologi. Ma se non si può andare dall'estetista o si è costretti a interrompere per un periodo i trattamenti, cosa bisogna fare? Per prima cosa non farsi prendere dal panico: la possibilità che compaia qualche nuovo sfogo è reale, ma evitando alcuni errori comuni potresti riuscire a tenere a bada le imperfezioni. Ecco le 5 cose da non fare per non far peggiore l'acne sul viso. Quando nasce un nuovo brufolo la tentazione di schiacciarlo per eliminarlo il prima possibile è altissima, ma non farlo. Quando schiacci i brufoli infatti, oltre a rischiare di infettarli maggiormente e quindi di ritrovarti il giorno successivo con un brufolo ancora più grande, spargi sul viso i batteri e causi così un proliferare di imperfezioni. Hai mai fatto caso che quando schiacci un brufolo poi ne compare subito un altro lì vicino? Evita quindi di toccare le imperfezioni sul viso, anche se hanno la punta bianca o sono fastidiose. In questo modo il brufolo seccherà molto più velocemente e scomparirà più in fretta. Non è vero che chi ha l'acne non può truccarsi: l'importante è scegliere il tipo di cosmetico giusto per le esigenze della pelle, selezionando quindi prodotti non comedogenici. Bisogna poi fare particolare attenzione agli strumenti che si utilizzano per applicare il make up: quando si ha l'acne è fondamentale pulire pennelli e spugnette quotidianamente per evitare di applicare sul viso, oltre al trucco, i batteri che possono esserci tra le setole del pennello, dalla polvere al sebo in eccesso della pelle. Un pennello sporco infatti può causare nuovi sfoghi sulla pelle e peggiorare quelli esistenti. Lava la tua spugnetta con acqua e sapone e neutro, mentre se non hai tempo per pulire i tuoi pennelli con un vero e proprio shampoo puoi utilizzare un detergente apposito che disinfetta e pulisce le setole eliminando il prodotto in eccesso dal pennello e le impurità contenute all'interno. Sia per quanto riguarda il trucco che per la detersione e l'idratazione è molto importante scegliere il prodotto giusto per pelli acneiche: quando si utilizza un detergente sbagliato per esempio, si rischia di aggredire la pelle, irritandola ulteriormente. Quando compri un nuovo prodotto dovrai quindi controllare l'etichetta e fare attenzione che sia riportata la dicitura "non comedogeno", ovvero che non ostruisce i pori causando punti neri che possono essere l'anticipo di un fastidioso brufolo. Evita poi i prodotti che contengono siliconi e parabeni. Per quanto riguarda il trucco prediligi i prodotti in polvere, ma se hai bisogno di coprenza puoi utilizzare tranquillamente un correttore o un fondotinta, a patto che riportino la dicitura indicata in precedenza e non siano a base oleosa. È un vizio che abbiamo in molti e di cui spesso non ci accorgiamo: quando ci tocchiamo il viso portiamo inevitabilmente sul volto impurità, batteri, polvere e altri elementi dannosi per la pelle. È un'abitudine da evitare, soprattutto quando si soffre di acne: toccando il viso con le mani non perfettamente igienizzate rischi di peggiorare l'infiammazione della pelle, causando così nuovi brufoli oppure peggiorando quelli già esistenti. Cerca quindi di fare attenzione ai tuoi movimenti, evitando di appoggiare le mani sul volto. Quando sei al pc o davanti alla televisione il movimento potrebbe essere incondizionato, così come quello di grattarsi il viso: ogni volta che ti accorgi di portare la mano al viso, fermati e se è un'azione realmente necessaria, cerca prima di lavarti le mani.
Quali sono le cose da evitare per non peggiorare l’acne? Quando sei obbligata a interrompere i trattamenti estetici perchè non puoi andare nel tuo centro di fiducia devi fare attenzione a non commettere errori, per non rischiare di causare nuovi sfoghi o peggiorare quelli esistenti. Ecco i 5 errori da non fare per evitare di peggiore l’acne quando non puoi andare dell’estetista.
Un venerdì tragico nella spiagge australiane. Uno squalo ha attaccato un ragazzo mentre faceva surf. Nulla da fare per il 17enne, morto in seguito alle ferite. Il dramma a Coffs Harbour, presso la Wooli Beach, vicino a Grafton, sulla costa nord del Nuovo Galles. Tutto è accaduto poco prima delle 14:30. "Sembrava una scena di un film dell'orrore", hanno commentato i testimoni, mentre la polizia recuperava il corpo del giovane dilaniato dalle ferite inferte dai denti della bestia. Il 17enne ha subito gravi lesioni alle gambe e nonostante gli siano stati dati primi soccorsi e gli sforzi da parte dei servizi di emergenza per rianimarlo, è deceduto sul posto. A dare la notizie, i principali quotidiani australiani. Enormi segni di morso sono stati riscontrati anche sulla tavola (addirittura si parla di un pezzo di fibra di vetro divelto) della vittima. "I soccorsi sono arrivati ancora prima che l'adolescente ferito fosse portato a riva", ha detto la polizia del NSW. “Il primo soccorso gli è stato dato per le per gravi lesioni alle gambe e nonostante gli sforzi degli operatori nel rianimarlo, il diciassettenne è morto sulla scena.Le spiagge della zona tra cui Wooli, Diggers Camp e Minnie Water sono state chiuse."
È morto così un surfista di 17 anni, attaccato da uno squalo nei pressi di una spiaggia vicino a Wilsons Headland, vicino a Wooli Beach, vicino a Grafton poco prima delle 14.30 (ora locale). Portato a riva, è stato subito soccorso dai paramedici è morto poco dopo.
Per il grande pubblico, Chiara Giordano non è più “solo” l’ex moglie di Raoul Bova. Produttrice cinematografica, madre di due figli e ballerina, ha deciso di regalarsi un’opportunità partecipando alla prima edizione di Amici Celebrities, il talent show di Maria De Filippi che le ha permesso di mettere in mostra la sua abilità con il ballo. Un’eventualità alla quale lei per prima non avrebbe mai pensato fino a qualche anno fa. Al settimanale Chi ha confessato di avere rifiutato qualsiasi offerta arrivata in questi anni. Fino a quando la De Filippi e la passione per il ballo sono riuscite a farle cambiare idea: Se penso a questi sei anni in cui ho rifiutato di tutto (…) anche a un introito economico… e oggi invece mi ritrovo qui su Chi e ieri a ballare per Maria De Filippi, significa che le cose cambiano. Per cambiare ci vuole sempre un buon senso e un lungo percorso dettato dalla sofferenza interiore. Chiara ha dimostrato ad Amici Celebrities di nutrire una forte passione per il ballo. Ballare l’avrebbe aiutata a ritrovare la femminilità che aveva inconsciamente nascosto: “Da quando ballo mi piaccio di più, mi sento femminile cosa che prima non succedeva. Forse quando stavo con Raoul questo aspetto era nascosto, spariva“. Proprio con un ballo avrebbe conquistato l’ex marito: Credo di avere un video di quello sera… Eravamo a casa con due amici. A un certo punto ho iniziato a ballare il Meneito e lui credo si sia sentito un ragazzo normale che guardava una ragazza semplice che non aveva velleità artistiche o professionali, ma pensava alla sua laurea. Semplici come eravamo noi.
Chiara Giordano, ex moglie di Raoul Boa e concorrente di Amici Celebrities, racconta gli ultimi 6 anni difficili segnati dalla separazione e dalla volontà di rifuggire il più possibile la luce dei riflettori. “Se penso a questi sei anni in cui ho rifiutato di tutto (…) anche a un introito economico… e oggi invece mi ritrovo qui su Chi e ieri a ballare per Maria De Filippi, significa che le cose cambiano” ha dichiarato, lei stessa sorpresa di com’è cambiata la sua vita. E ha rivelato che l’ex marito lo avrebbe conquistato proprio ballando.
Leone Guicciardini è l'ultimo eliminato dalla casa del Grande Fratello 12; come ogni escluso che si rispetti è tornato al mondo reale dopo la reclusione e si è dedicato alle interviste e alle dichiarazioni, impressioni sulla sua esperienza da concorrente. Il fiorentino dal sangue blu ha raccontato i suoi 50 giorni nella casa, fatti di poca complicità con i compagni, non nasconde infatti di essere quasi soddisfatto dell'eliminazione. I commenti di Leone nella videochat ufficiale del Gf 12 spaziano fino ad arrivare ai suoi compagni d'avventura, non per tutti ci sono delle buone parole. Ad una domanda di un telespettatore sull'amicizia "intima" tra Gaia e Adriana, Leone controbatte senza dubbi: Il rapporto Gaia – Adriana rischia di fare la stessa fine delle altre due ragazze, Veronica Ciardi e Sarah Nile; che dentro hanno fatto tutte le amichette e fuori non si sono più viste neanche per sbaglio. Hanno creato questo personaggio, ci giocano parecchio su. Il punto di vista di Leone è molto interessante se legato alla possibile tattica di gioco adottata da alcune delle concorrenti del famoso reality show. Non è da escludere che le due concorrenti abbiano scelto la tendenza lesbo per rendere accattivante la loro permanenza in casa e far risultare la loro storia avvincente agli occhi del pubblico. E a quanto pare ha ragione: difatti Gaia Bruschini è già sopravvissuta a due nomination e il suo personaggio non accenna a barcollare nel gradimento dei telespettatori. Potrebbe toccare la stessa sorte ad Adriana, che questa settimana è in nomination, a discapito di Amedeo o Vito. La tesi di Leone è da supportare guardando i comportamenti a volte forzati di Adriana e Gaia che si abbracciano, coccolano e fanno compagnia proprio come una coppia di innamorate. Sebbene potrebbe essere obiettato che Gaia ha fatto outing durante i primi giorni di partecipazione al reality, la teoria della messa in scena è supportata da esempi precedenti. Come sottolinea Leone, Gaia e Adriana "ci marciano", si corteggiano e si sbaciucchiano a favor di telecamera. Andando indietro con la memoria non sarà difficile scoprire dei precedenti, altre gieffine candidate nel girone delle "vogliose" quanto meno di facile popolarità. Basta tornare all'edizione dell'anno scorso, Grande Fratello 11, per scovare una sequenza di baci lesbo tra Angelica e Margherita. Fu contestualizzato come un gioco ma come dimenticare le tendenze, o presunte tali, della Livraghi? Guendalina, che la conosceva già prima del gioco, era certa della sua bisessualità e non aveva dubbi sul fatto che la bionda fosse attratta da Rosa Baiano. Quell'edizione fu indimenticabile proprio per il numero mai visto di coppie nella casa; forse in quel caso valeva il caso inverso, la copertura della relazione con Ferdinando a favor di telecamera, ma nel suo profondo una tendenza saffica.
Gaia Bruschini e Adriana Peluso stanno riscaldando l’edizione tiepida del Grande Fratello 12 con baci e attenzioni intime. Il loro legame non è così veritiero come sembra, paragonabile a quello di Sarah Nile e Veronica Ciardi o a molte altre gieffine “aspiranti lesbiche”
Manca pochissimo all’uscita nelle sale dell’atttesissimo reboot de “L’uomo d’acciaio”, la rilettura delle avventure di Superman secondo Zack Snyder. Il film uscirà il 14 giugno nei cinema statunitensi e il 20 nei nostri. A differenza di “Superman Returns” di Bryan Singer, più concentrato sulla figura del supereroe, quello snyderiano si focalizzerà sull’aspetto più realistico e umano del protagonista. Oggi vogliamo, però, darvi un quadro completo di quello che andrete a vedere al cinema e qualche curiosità che farà contenti i fan del personaggio e non solo. 1 – Diatriba sulla scelta del regista: il primo regista ad essere considerato dalla Warner Bros. è stato Guillermo Del Toro, che dovette rinunciare per dedicarsi ad altri progetti in ballo già da tempo. Fu, allora contattato Robert Zemeckis, ma anche lui non accettò. Il due di picche fu dato anche da Ben Affleck che dichiarò di avere poca esperienza per dirigere un film pieno di effetti speciali. Alla fine, Christopher Nolan, curatore del soggetto, fece personalmente il nome di Zack Snyder, ricordando i successi di “300” e “Watchmen”. Snyder si disse subito entusiasta del progetto poiché grande fan di Superman, ma ci tenne a precisare che il suo personaggio non avrebbe avuto niente a che fare con la Justice League e con la trilogia di Batman dello stesso Nolan. Insomma, aveva chiesto carta bianca. 2 – Soggetto e sceneggiatura a 10 mani: la sceneggiatura è stata scritta da David S. Goyer (“Ghost Rider – Spirito di vendetta”, “Batman Begins”, “Il cavaliere oscuro – Il ritorno”) che aveva già lavorato più volte con Nolan e proprio al regista disse che questo nuovo adattamento sarebbe stato ambientato in un contesto moderno, proprio com’era accaduto per la nuova trilogia di Batman. La Warner fu entusiasta, ma poco prima dell’inizio delle riprese, la sceneggiatura fu rimaneggiata dallo stesso Nolan, poi da Kurt Johnstad, collaboratore di Snyder, dal fratello minore di Christopher Nolan, Jonathan, e dallo stesso Zack Snyder. Un collage d’idee i cui risultati saranno visibili solo a partire dal 20 giugno. 3 – Henry Cavill non è stato la prima scelta: il nuovo sex-symbol di Hollywood, visto in “Immortals”, “La fredda luce del giorno”, seppur perfetto per la parte e già contattato all’epoca per “Superman Returns” di Bryan Singer, in seguito non è stato più la prima scelta della Warner Bros. che contattò anche Matthew Goode, James Holzier, Armie Hammer, Matt Bomer, Joe Manganiello, Colin O’Donoghue e persino Zac Efron. In pole c’era il granitico Manganiello ma dovette rinunciare a causa delle riprese della serie “True Blood”, così alla fine lo stesso Snyder convinse la major a scegliere Cavill che diventa il primo attore non americano (è nato sull’isola di Jersey, nel canale della Manica) ad interpretare il ruolo di Superman, dopo George Reeves, Christopher Reeve e Brandon Routh. 4 – Amy Adams batte Kristen Stewart per il ruolo di Lois Lane 5 – Cavill e la passione per i fumetti DC: Non tutti sanno che Henry Cavill è un divoratore di fumetti della DC e proprio per prepararsi alla parte, ne ha letti una quantità infinita. Le fonti principali da cui ha tratto ispirazione sono quattro: “La morte di Superman” del 1992, in cui il supereroe muore dopo lo scontro con Doomsday; “Il ritorno di Superman”, del 1993, in cui quattro personaggi sostengono di essere la reincarnazione di Kal-El (vero nome dell’eroe); “Superman: Red Son”, del 2003, una sorta di rivisitazione della storia, dato che il piccolo Kal-El viene fatto atterrare in Russia invece che negli USA, combattendo poi contro i comunisti nella Guerra Fredda; l’ultimo è “Superman/Batman: The Search for Kryptonite” dove c’è l’alleanza tra i due eroi per ripulire il pianeta dopo lo schianto sulla Terra di una meteora di kryptonite.
il 20 giugno uno dei supereroi più amati di sempre approderà nelle nostre sale e conquisterà sicuramente il box office. Ma siete sicuri di sapere veramente tutto riguardo il reboot firmato da Zack Snyder?
La scelta della mano preferita, quella con cui svolgiamo i lavori più faticosi o di maggiore precisione, potrebbe dipendere dalla presenza di un gene, il Pcsk6. La ricerca che ha fatto luce su una possibile causa del mancinismo è stata condotta all'Università di St Andrews, nel Regno Unito, ed è stata coordinata dalla studiosa italiana Silvia Paracchini. Il gene in questione era già noto per essere parte del codice genetico che regola le asimmetrie nel nostro corpo già a livello embiornale, ma potrebbe dipendere proprio da lui la preferenza per una mano o per l'altra. Tuttavia, non si tratta dell'unico fattore che influenza la scelta. Le asimmetrie, compresa quella manuale, hanno più cause. Sono diversi i geni chiamati a "decidere" la distribuzione dei ruoli e degli specialismi dei due lobi cerebrali, dai quali conseguirebbe poi la preferenza per una mano piuttosto che per l'altra. William Brandler, primo autore dello studio, ha precisato che "lo sviluppo della preferenza per una mano deriva da una miscela di geni, ambiente e pressione culturale a conformarsi alla destrimania".
Secondo una ricerca coordinata nel Regno Unito da una ricercatrice italiana, la scelta della mano preferita viene fatta già a livello embrionale in base alla presenza di un gene. Non tutto, però, dipende dal Dna.
Usciva nel settembre 2013 uno dei brani più importanti per la carriera della cantante neozelandese Lorde: "Team". Il brano, a quasi otto anni di distanza, è ritornato in tendenza grazie a una challenge su TikTok, in cui il ritornello del brano viene utilizzato come sottofondo sonoro per le rivelazioni dei giovani creator. Il brano, che fa parte dell'album di debutto di Lorde "Pure Heroine", raccoglie tutti i tratti caratteristici della musica della cantante, dalle sonorità indie-pop all'utilizzo dell'elettronica, fino alla denuncia sociale del testo. Il brano, come affermò anche nei mesi successivi la cantante, era un omaggio alla sua famiglia, ai suoi amici e al suo paese, la Nuova Zelanda. "Viviamo in un paese che non vedrete mai attraverso i vostri schermi". Potrebbe bastare solo questo a spiegare il significato del brano della cantante neozelandese Lorde "Team". Un processo di qualifica delle proprie origini, mai nascoste ma abusate da chi ha cercato di descrivere e raccontare la sua crescita musicale, in un momento quello del 2013, di massima esposizione per la cantante. A poco meno di 20 giorni dall'uscita del suo album di debutto "Pure Heroine", la cantante pubblicò il singolo "Team", un chiaro riferimento alla sua famiglia e al suo paese, un posto che, come afferma Lorde, "Non sarà bellissimo, ma sappiamo come mandare le cose avanti". La provocazione continua anche nei versi successivi, quando Lorde afferma di essere stanca di dover prendere sempre con leggerezza le cose: "mi sono un po’ stufata di sentirmi dire di lanciare le mani in aria, quindi, sono più vecchia di quando mi hanno lasciata andare senza preoccuparsi". Il brano "Team", a quasi otto anni di distanza dalla sua pubblicazione ufficiale, è ritornato in tendenza grazie a una challenge su TikTok: #sesapessi. I creator dell'applicazione utilizzano come sottofondo sonoro il brano, per rivelare alcune dei loro tratti caratteriali più segreti. Sulle note di "We live in cities you'll never see on-screen, not very pretty, but we sure know how to run things, livin' in ruins of a palace within my dreams, and you know, we're on each other's team", i creator rivelano alcuni dei loro segreti, anteponendo la formula: "Mi guarderesti cosi #sesapessi". La challenge ha ormai raccolto oltre 94 milioni di visualizzazioni sulla piattaforma, con tiktoker italiani come Giulia Salemi, Alberico Eyes e Giovanni Buscetta che si sono cimentati nelle scorse settimane. Wait till you're announced We've not yet lost all our graces The hounds will stay in chains Look upon Your Greatness and She'll Send the call out, send the call out Send the call out, send the call out Send the call out, send the call out Send the call out, send the call out Send the call out, send the call out Send the call out, send the call out Send the call out, send the call out Send the call out, send the call out Call all the ladies out They're in their finery A hundred jewels on throats A hundred jewels between teeth Now bring my boys in Their skin in craters like the moon The moon we love like a brother While he glows through the room Dancin' around the lies we tell Dancin' around big eyes, as well Even the comatose They don't dance and tell We live in cities you'll never see on-screen Not very pretty, but we sure know how to run things Livin' in ruins of a palace within my dreams And you know, we're on each other's team I'm kind of over gettin' told to throw my hands up in the air So there
“Cambieresti idea su di me, se ti mostrassi i miei segreti più intimi?”. La challenge #sesapessi su TikTok è una delle più virali sulla piattaforma, anche grazie al sottofondo sonoro che accompagna le rivelazioni dei creator: il brano è “Team” della cantante neozelandese Lorde, un successo del 2013 del suo album d’esordio “Pure Heroine”.
I giocatori di Fortnite che in questi giorni stanno imbracciando le armi per calcare l'arena virtuale dello sparatutto online si stanno trovando davanti a elementi sovrannaturali che con il titolo Epic hanno poco a che fare: dei portali che nell'aspettano ricordano molto quelli che nella serie TV Netflix Stranger Things conducono al Sottosopra. I misteriosi passaggi si trovano tutti nell'area del Mega Mall della mappa, e anche se attraversarli dà inizialmente l'impressione di essere condotti nell'ormai celebre dimensione parallela della serie statunitense, di fatto i tunnel dimensionali portano semplicemente a un'altra zona di gioco. Molto presto però quello che ora si può considerare semplicemente come un omaggio sfocerà in un vero e proprio evento crossover. Netflix ed Epic del resto sono due tra le aziende hi tech che più di tutte hanno compreso l'importanza di ibridare tra loro le esperienze che offrono rispettivamente ai propri spettatori e giocatori: Netflix per la promozione della nuova stagione di Stranger Things prima di questa collaborazione con Fortnite è arrivata a scomodare Uan di Bim Bum Bam, mentre Epic approfitta ormai da tempo degli eventi più attesi nel mondo della cultura pop per colpire il suo pubblico con sorprese lampo o eventi a tempo più strutturati.
Nella giornata di oggi all’interno di Fortnite è previsto l’inizio di un evento che vedrà il mondo di Stranger Things collidere con quello dello sparatutto online. I giocatori hanno già iniziato da qualche ora a trovare diversi portali per il Sottosopra sparsi nell’area di gioco, ma altri contenuti sono in arrivo.
Filippo Tortu ha chiuso il suo meraviglioso 2021 con una prestazione straordinaria, a Nairobi è arrivato terzo nella tappa del Gold del Continental Tour, ma in quella gara ha ottenuto il miglior tempo della sua carriera nei 200 metri, ed è diventato l'italiano il secondo italiano più veloce di sempre in questa specialità dopo il grandissimo Pietro Mennea. Un risultato eccezionale che gli è valso anche la qualificazione ai Mondiali che si terranno nel 2022. Un tempo splendido, 10"11 – comunque ben lontano dall'insuperabile 19.72 di Mennea (che detiene da oltre 40 anni il record europeo) – che soddisfa ovviamente l'atleta delle Fiamme Gialle, che però al tempo stesso è amareggiato. Perché Tortu è consapevole che avrebbe potuto fare ancora di più in questo 2021, che resta magico: "Questo è un personale che mancava da troppo tempo, dal 2018 per l'esattezza, con il 9"99 di Madrid. Sono davvero soddisfatto di questo risultato, che mi qualifica direttamente per i Mondiali di Eugene, ma che ha anche un sapore dolce-amaro. Sì perché alla grande soddisfazione si unisce la consapevolezza che, essendo arrivato alla fine della stagione, avrei potuto fare molto meglio quest'anno. È certamente stata la stagione più complicata di sempre e solo dopo la staffetta ai Giochi sono riuscito a darmi una sferzata a livello mentale. Ora ho una maggior consapevolezza dei miei mezzi e sono felice di aver concluso in bellezza. Ora è il momento di prendermi una strameritata vacanza".
Filippo Tortu a Nairobi ha corso i 200 metri in 20”11. L’atleta italiano ha realizzato il miglior tempo della sua carriera nei 200 ed è il più veloce in assoluto tra gli italiani dopo il mito Mennea. Ma dopo la gara Tortu era contento ma anche un po’ amareggiato: “Sono davvero soddisfatto per questo risultato, ma che ha anche un sapore dolce-amaro. Sì perché alla grande soddisfazione si unisce la consapevolezza che, essendo arrivato alla fine della stagione, avrei potuto fare molto meglio quest’anno”.
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI DECRETO 14 maggio 2014 Attuazione dell'articolo 6, comma 5, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 102, convertito, con modificazioni dalla legge 28 ottobre 2013, n. 124 – Morosita' incolpevole. (14A05481) in G.U. Serie Generale n.161 del 14-7-2014 Fondo per il pagamento delle morosità delle locazioni ad uso abitativo in caso di morosità incolpevole. Criterio di definizione di morosita' incolpevole (art. 2). Per morosita' incolpevole si intende la situazione di sopravvenuta impossibilita' a provvedere al pagamento del canone locativo a ragione della perdita o consistente riduzione della capacita' reddituale del nucleo familiare. Motivi da cui può derivare l'impossibilità di pagare i canoni di locazione. La perdita o la consistente riduzione della capacita' reddituale (art. 2 comma 1) possono essere dovute ad una delle seguenti cause:
Il Decreto Ministeriale del 14.05.2014 del Ministero delle infrastrutture fornisce la definizione di morosità incolpevole degli inquilini (art.2 comma 1), individua le cause da cui può derivare la morosità (art. 2 comma 2), descrive gli altri criteri per essere ammessi al fondo (art.3): limite di reddito, sfratto per morosità, locazione ad uso abitativo, mancanza di altra abitazione. Il limite massimo entro che si può ottenere dal fondo è di euro 8000 (art. 4)
Tutti in carriera devono affrontare il tonfo al botteghino, è un momento che prima o poi arriva per tutti. Forse nessuno si aspettava che per Emma Watson, la magica Hermione della saga di "Harry Potter", questo momento sarebbe arrivato così presto. Il suo ultimo film, "Colonia", ha guadagnato nel primo weekend ai botteghini britannici soltanto 47 sterline, debuttando in soli tre cinema del Regno Unito. Quel che è peggio è che le recensioni ben coincidono con i guadagni. Ne parlano tutti male nonostante l'esperimento curioso, quello di rendere il film disponibile, da subito, anche on demand. In "Colonia", Emma Watson interpreta una donna che cerca di infiltrarsi in un culto religioso per salvare suo marito, detenuto nella Colonia Dignidad, fondata dall'ex nazista Paul Schäfer. Il film non ha entusiasmato i critici. Dennis Harvey, critico di "Variety", ha scritto di aver raramente visto un film così ricco di cliché mentre "The Hollywood Reporter" ha obiettato che è assurdo l'uso dell'inglese come lingua principale in ambienti dove tutti parlano spagnolo o tedesco. Neil Genzlinger sul "New York Times" sembra centrare il problema: Emma Watson non ha ancora trovato un ruolo che la spinga ad un livello successivo nella recitazione.
L’attrice non ha ancora trovato un ruolo che la spinga ad un livello successivo e la allontani da Hermione, il personaggio interpretato nella saga di “Harry Potter”. Il suo ultimo film, “Colonia”, ha incassato solo 47 sterline nel weekend.
Apple non utilizzerà più i processori Intel all'interno dei suoi Mac, ma li sostituirà con chip proprietari che l'azienda di Cupertino inizierà a produrre entro il 2020. È questa l'indiscrezione pubblicata da Bloomberg che fa tremare entrambe le realtà per le implicazioni che questa scelta avrebbe sulla produzione dei processori e dei computer della mela. Apple punta quindi a portare anche nella sua linea di computer l'approccio già attuato con i suoi dispositivi portatili, dove da anni utilizza processori prodotti internamente. La modifica avrà probabilmente inizio nella fascia dei MacBook da 12 pollici, dove Apple ha già attuato una riduzione estrema della componentistica interna, ormai praticamente relegata ad un piccolo spazio della sottilissima scocca in favore di un'ampia batteria. Le ripercussioni per Intel non sarebbero nemmeno così limitate: solo la notizia del possibile cambio di rotta ha fatto subire un ribasso al valore delle azioni dell'azienda, mentre l'impatto sui ricavi sarebbe ancora più grave, visto che ad oggi i chip per i Mac costituiscono il 5 percento circa dei ricavi annuali di Intel. Un elemento frutto dei pochi cambiamenti in ambito chip effettuati all'interno dell'ecosistema dei Mac, di fatto passati dai PowerPC di IBM ai processori di Intel, che hanno portato avanti la loro presenza nell'ecosistema della mela fino ad oggi. Questi processori resteranno con molta probabilità integrati all'interno dei Mac più performanti, come l'iMac Pro, almeno fino a quando la'zienda di Cupertino non sarà in grado di creare chip in grado di soddisfare le esigente degli utenti professionali. Tutti gli altri, però, vedranno con molta probabilità l'arrivo dei processori proprietari, basati su tencnologia AR.
Apple non utilizzerà più i processori Intel all’interno dei suoi Mac, ma li sostituirà con chip proprietari che l’azienda di Cupertino inizierà a produrre entro il 2020.
Il caldo torrido non ha fermato gli amanti del rock, provenienti da ogni angolo d’Italia – e non solo – per la prima giornata dell’Heineken Jammin’ Festival 2010, al via ieri nell’immenso Parco San Giuliano di Mestre. Se la partenza ha raccolto oltre venticinquemila visitatori, altrettanti sono attesi oggi, per il secondo appuntamento con l’evento rock più atteso dell’anno. Ed è stato un inizio “col botto”, dal momento che sul palco allestito nella grande area veneta sono saliti Stereophonics, Cranberries e Aerosmith, un po’ invecchiati – proprio nel 2010 festeggiano, infatti, quarant’anni di carriera – ma sempre in grado di scaldare il pubblico come pochi sanno fare. E per la giornata odierna il programma è altrettanto ricco: il primo concerto, iniziato pochi minuti fa e ancora una volta sotto un sole cocente, è quello dei Bastard Sons of Dioniso. La band, scoperta durante la seconda edizione di X Factor e che ha già all’attivo tre album in studio, è intervenuta anche alla conferenza stampa di questa mattina, insieme a Stefano Borghi, Direttore Commerciale di Heineken, e Roberto De Luca, Direttore Artistico di LiveNation Italia – entrambi, naturalmente, più che soddisfatti per l’andamento del primo giorno. Al termine della prima performance, si prosegue con tre nomi provenienti dalla scena internazionale: gli Editors, gruppo indie-rock nato a Birmingham sette anni fa, seguiti dalle più note band statunitensi dei Rise Against e dei 30 Seconds to Mars. A chiudere la serata un altro gruppo che ha segnato la storia del rock made in USA: i Green Day , con alle spalle una carriera ventennale e costellata di premi e riconoscimenti – il più recente è il Grammy Award per il “Best Rock Album”, ottenuto grazie al loro ultimo lavoro discografico, 21st Century Breakdown, del 2009.
Dopo gli Aerosmith, che ieri hanno inaugurato l’evento rock dell’estate, oggi è la volta della band californiana e di Editors, Rise Against, 30 Seconds to Mars e Bastars Sons of Dioniso.
Nona edizione del Netcomm E-Commerce Forum 2014, uno degli eventi più importanti in Italia nel settore, con la relazione del presidente del consorzio Roberto Liscia, presidente del Consorzio Netcomm, che stamattina ha fatto il punto della situazione in Italia per quanto riguarda gli acquisti online, nel 2013, e ha dato anche qualche previsione per il 2014. Il dato che va subito evidenziato è che le vendite online in Italia sono previste in crescita per tutto il 2014 e la crescita è prevista di un ulteriore 17%, con un fatturato di 13,2 miliardi di euro. Ma quello che fa registrare davvero numeri straordinari è il Mobile Commerce, cioè gli acquisti effettuati dai dispositivi mobili, confermandosi come l'elemento trainante di tutto l'E-commerce italiano. Solo nel 2013, gli acquisti online fanno registrare una crescita del 289% e fa registrare una crescita dell'85% nel 2014. Il valore economico di questa crescita comincia ad essere anch'esso molto rilevante, infatti in soli due anni si passa da 164 milioni di euro a 1,2 miliardi di euro. Quindi l'E-commerce continua a crescere e continua ad essere una grossa opportunità per tutte le aziende che vogliono vendere online, considerando gli effetti in termini di crescita del proprio business che questo comporta, un elemento non da poco. In Italia ad oggi sono 16 milioni gli utenti che effettuano acquisti online e aumenta la penetrazione dell'E-commerce in Italia. Solo nell'ultimo anno si passa dal 3% al 3,6%. Numeri interessanti anche se rapportati ai numeri degli altri paesi europei c'è la conferma che ancora resta da fare da questo punto di vista. In Francia, il tasso di penetrazione dell’E-Commerce si conferma al 6,1%, in Germania tocca l'8,5% e in UK il 15%, il tasso di penetrazione più alto tra i paesi europei. Negli Usa è all’11%. C'è però da considerare che dove l’E-Commerce ha raggiunto una maggiore maturità, la crescita è compresa tra il 10% (USA, Germania, Francia) e l’11% UK, mentre in Italia la crescita è del 18%. Segno che nel nostro paese ci sono ancora margini per crescere. La maggior parte dei principali comparti beneficiano della crescita generale. Tra i prodotti, l’Informatica fa registrare l’incremento più elevato (+32%), seguita a ruota dall’Editoria che balza in avanti del 28%. Il Grocery conferma un trend rilevante di crescita e dopo il +11% nel 2013, fa segnare nel 2014 un +23%. L’abbigliamento si conferma come uno dei settori più costanti con un +21%. crescono anche Turismo e Assicurazione, rispettivamente +11% e +2%. I servizi in sostanza costituiscono il 62% delle vendite online.
Nona edizione del Netcomm E-Commerce Forum 2014, uno dei più importanti eventi del settore in Italia. Nel 2013 il Mobile Commerce cresce del 289% e ora vale più di 1 miliardo di euro. L’E-Commerce continua a crescere e il fatturato è di oltre 13 miliardi di euro.
Kristen Stewart colpisce ancora: nel corso degli anni abbiamo assistito a tanti colpi di testa e cambi di look, ma questa volta ha lasciato davvero tutti a bocca aperta sfoggiando un hair style con il quale non l'avevamo mai vista. Abbandonata la sua chioma ramata la Stewart ha scelto di schiarire notevolmente i suoi capelli diventando bionda. L'abbiamo conosciuta con i capelli scuri e castani, che spesso portava mossi da onde naturale e ribelli, ma negli ultimi anni l'attrice, un po' per esigenze di copione e un po' per seguire gli ultimi trend, ha davvero cambiato tantissimi look. I capelli si sono accorciati fino a raggiungere un taglio mascolino come il pixie cut, sfiorando look davvero ribelli, sfilati e ispirati agli anni'70 per poi arrivare al taglio più trendy degli ultimi anni, il bob. Anche con il colore Kristen ha sperimentato in diverse occasioni: da castana è diventata nera, per poi provare con l'arancione acceso e vibrante e finire con un rosso ramato. Questa volta però, il cambio di look è stato davvero radicale. Complice la tendenza del momento, Kristen Stweart è diventata bionda, scegliendo come nuance il colore più in voga per il 2016, l'ice blonde: una tonalità metallizzata che si allontana dal classico biondo platino per arricchire la chioma di luminosità e giochi di colore. L'attrice ha così impersonato alla perfezione il look androgino anni'90 che sfoggia da alcuni anni, unendo al suo mood selvaggio e ribelle un tocco di tendenza, come hanno fatto tantissime altre star che non hanno saputo rinunciare all'ice blonde.
Kristen Stewart ha, di nuovo, cambiato colore di capelli: questa volta ha abbandonato la sua chioma ramata puntando sulla tendenza del momento, l’ice blonde. Ecco la trasformazione dell’attrice!
Che Johnny Depp sia un abile trasformista è cosa nota. Dai tempi di "Edward Mani di forbice" alle più recenti interpretazioni come Cappellaio Matto in "Alice in Wonderland", Jack Sparrow nella saga di "Pirati dei Caraibi" o nel ruolo dell'inquietante gangster Whitey Bulger in "Black Mass", il camaleontico attore hollywoodiano si è sottoposto a mascheramenti e metamorfosi di ogni tipo. Pochi, tuttavia, potevano immaginare di vederlo addirittura calarsi nei panni di Donald Trump. Il magnate e candidato repubblicano alla Casa Bianca, in questi giorni in corsa per le primarie, è certamente uno dei politici più discussi della storia americana, noto per le posizioni ritenute estreme (quando non razziste) e per i toni molto accesi con cui sta conducendo la sua campagna elettorale. Insomma, il personaggio perfetto per una parodia da parte di Hollywood, mondo tradizionalmente di credo democratico. Depp si è così camuffato dietro una parrucca bionda e un pesante make up nel film comico ‘The Art of the Deal: The Movie‘, disponibile in streaming sul web e prodotto da ‘Funny or Die'. Girato come un film degli anni ottanta e ispirato a un libro pubblicato da Trump nel 1987, dura 50 minuti e vede nel cast anche Alfred Molina, Patton Oswalt, Michaela Watkins, Henry Winkler, Stephen Merchant, Kristen Schaal, Paul Scheer. La voce narrante è del regista Ron Howard, ovviamente nei panni di se stesso. "È stata un’idea completamente folle che in qualche modo siamo riusciti a realizzare. Le scene con Johnny le abbiamo girate in poco meno di quattro giorni, a dicembre", ha dichiarato Adam McKay, uno dei fondatori di Funny Or Die.
L’attore si cala nei panni del discusso magnate e candidato repubblicano alla Casa Bianca, in un film comico che si prende gioco di Trump, disponibile sul web. La voce narrante è di Ron Howard.
La regina Elisabetta II ha messo fine al suo isolamento ed è tornata al lavoro dopo aver passato mesi chiusa in diversi palazzi reali per evitare il contagio da Coronavirus. Ad accompagnarla nel suo primo impegno pubblico post-lockdown è stato il nipote, il principe William, apparso al suo fianco durante la visita agli scienziati del Defense Science and Technology Laboratory. Insieme li hanno ringraziati per il supporto vitale fornito fin da quando è scoppiata l'epidemia. La sovrana ha puntato tutto su uno dei suoi soliti look variopinti, anche se ha fatto non poco discutere per non aver indossato la mascherina anti Covid-19. I Royals sono arrivati al Defense Science and Technology Laboratory a bordo di un elicottero privato ma è stata soprattutto la regina Elisabetta II ad attirare le attenzioni dei media, visto che questo è stato il suo primo impegno lavorativo ufficiale dopo la quarantena. Per l'occasione ha scelto un look total pink con un cappotto di cashmere firmato da Stewart Parvin, un modello con l'abbottonatura doppio petto e i bottoni neri a contrasto. Lo ha abbinato a un cappellino in pieno stile britannico dello stesso colore e decorato con dei fiori di Rachel Trevor-Morgan, a un paio di guanti neri e all'immancabile borsetta di pelle di Launer London.
La regina Elisabetta II è tornata al lavoro dopo aver passato gli ultimi mesi in isolamento. Per l’occasione ha puntato tutto su un look rosa, abbinando il cappottino griffato al capello. Il dettaglio che non è passato inosservato? Non ha indossato la mascherina.
Forse sarà colpa del caldo e dei vestiti troppo scollati o forse si tratta solo di una delle ultime tendenze proposte dagli stilisti sulle passerelle di Milano e Parigi. Fatto sta che molte donne dello star system hanno iniziato a sfoggiare sensuali abiti senza indossare il reggiseno. L'ultima moda è decisamente audace ma sembra che diverse celebrities abbiano deciso di seguirla. I molti casi sono proprio gli abiti a non consentire l'utilizzo del "ferretto", ma in diverse occasioni le star amano mostrarsi "al naturale" per catturare l'attenzione o semplicemente per non avere costrizioni di alcun genere.
La nuova moda arriva dalle ultime passerelle e sta contagiando le dive che amano stupire con look sexy e “naturali”. Da Rihanna a Miley Cyrus ecco le donne dello star system che odiano indossare il reggiseno.
“È un disturbato, dal comportamento ossessivo”. Definisce così Fiorella Paladino, primario del Pronto Soccorso Obi dell'Ospedale “Cardarelli” di Napoli, l'autore del video choc che ritrae un uomo morto steso sul pavimento del bagno del Pronto Soccorso del nosocomio napoletano. Immagini definite “terribili” dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, esponente del Movimento 5 Stelle, che hanno fatto il giro d'Italia. Di quel video molto criticato, a distanza di 24 ore, il presunto autore ha rivendicato la paternità con un post sul suo profilo social. A stretto giro, però, arriva anche il commento dei responsabili dell'Ospedale che da mesi lottano contro il Coronavirus. “È difficile e doloroso – scrive in una nota Fiorella Paladino, primario del Pronto Soccorso Obi del "Cardarelli" di Napoli – commentare le dichiarazioni di Rosario La Monica”. “Più volte – aggiunge Paladino – le nostre infermerie hanno dovuto chiedere a quell'uomo di allontanarsi dalla strumentazione medica e dai monitor di sorveglianza di altri pazienti. Un uomo disturbato – sottolinea il dirigente sanitario – che nel breve tempo nel quale è stato ricoverato ha tenuto un comportamento ossessivo”.
Fiorella Paladino, primario del Pronto Soccorso Obi dell’Ospedale “Cardarelli” di Napoli: “L’autore del video è un disturbato. Durante il ricovero ha tenuto un comportamento ossessivo. Triste che abbia approfittato di ogni istante nel quale aveva modo di essere solo per portare avanti la sua ossessione, usando la sofferenza di altri pazienti e il nostro ospedale quasi come un set per girare video che ha poi postato sui social”.
Bella la gravidanza: mettere al mondo una nuova vita, risplendere di una nuova luce, il coronamento di un progetto di coppia, la rinascita come madre, l’inizio di una nuova fase della propria vita, un essere a cui donare e da cui ricevere amore incondizionato. Questa è la narrazione della gravidanza a cui siamo sempre state abituate, come se raccontare pubblicamente chiaro e tondo cosa comporta realmente nel quotidiano togliesse magia a un evento che magico certamente è, ma che indubbiamente ha delle sfaccettature anche poco idilliache. In gravidanza così come nella fase post parto i cambiamenti del corpo con cui una donna deve fare i conti sono tanti ed è comprensibile, del tutto umano, che possa creare qualche problema conviverci. Ashley Graham, da poco diventata mamma per la prima volta, non si è mai tirata indietro quando si è trattato di raccontare con verità la propria gravidanza e i mesi successivi: dalle smagliature alla pancia fino alla caduta dei capelli. Il piccolo Isaac, nato un anno fa, le ha cambiato la vita: la modella ha raccontato sui social questi mesi, per certi versi entusiasmanti ed emozionanti, ma per certi altri anche difficili. Ashley Graham, che ai follower si è sempre mostrata esattamente per quella che è in una chiave molto naturale e sincera, non ha esitato nel mostrare le smagliature post parto, per dire alle mamme di non vergognarsi dei cambiamenti del loro corpo che ha appena donato la vita. Lei si è presa un momento di pausa dal lavoro, per poi tornare radiosa in passerella in occasione della Milano Fashion Week. E per dimostrare che una donna può perfettamente conciliare carriera e maternità, si è ripresa nel backstage di una sfilata intenta a usare un tiralatte: ulteriore modo per normalizzare la maternità.
Ashley Graham è tornata sui social a parlare della maternità, un argomento che affronta da mesi con grande sincerità, mostrandone anche gli aspetti meno “idilliaci”. Ha fotografato la ricrescita dei capelli sulla fronte, ironizzando anche sulla somiglianza col personaggio di un film, rivelandosi nuovamente una donna autentica.