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Arriva in Italia Minecraft Earth, riproposizione mobile in realtà aumentata del celebre titolo a 8 bit di Mojang e Microsoft, in cui poter scavare, costruire e gestire un mondo colorato e quadrettato. Da oggi è possibile scaricare gratuitamente Minecraft Earth su tutti i dispositivi iOS e Android in accesso anticipato, cioè una versione ancora in via di sviluppo, a cui segue la beta riservata ad alcuni utenti – pubblicata ieri tra l'altro – attraverso cui gli sviluppatori possono raccogliere i feedback degli utenti per apportare migliorie e aggiungere nuove funzioni nel corso degli aggiornamenti. L'Italia fa proprio parte dei paesi selezionati per potere scaricare il gioco in accesso anticipato, via App Store e Play Market. Vi rimandiamo al sito ufficiale di Minecraft Earth per avere tutti i dettagli necessari per il download. Minecraft Earth riprende la tecnologia della realtà aumentata, giù utilizzata da Pokémon GO, portando i giocatori in giro per le strade per trovare – tramite dispositivi mobile e geolocalizzazione – i materiali necessari per le costruzioni in blocchetti così tipiche del brand Minecraft. Ogni elemento, che sia un cubo di sabbia, terra o roccia, può essere estratto da oggetti o luoghi geolocalizzati sulla mappa. Capiterà dunque di poter trovare risorse utili presso i parchi delle nostre città, i cantieri, e così via. Tali risorse potranno poi essere utilizzate per realizzare costruzioni originali, e lasciare che gli altri giocatori armati di smartphone le possano ammirare. Oltre alla ricerca di materiali, costruzioni e demolizioni, Minecraft Earth prevede l'incontro con i mob, personaggi sia amichevoli che avversari, come Muddy Pig, Moodbloom, Jumbo Rabbit e Cluckshroom.
Dopo l’annuncio avvenuto lo scorso maggio, oggi in Italia è possibile scaricare gratuitamente Minecraft Earth per tutti i dispositivi Apple e Android. Proprio come visto in Pokémon GO, Minecraft Earth si basa sulla realtà aumentata e la geolocalizzazione tramite smartphone per portare i giocatori ad esplorare le città per trovare materiali e costruire senza limiti alla fantasia.
Veronica Ciardi è stata eliminata nel corso della precedente puntata del Grande Fratello 10, perdendo la sfida al televoto contro Mauro Marin, suo acerrimo nemico nella casa già da qualche settimana. Stasera però la cubista romana avrà la possibilità di avere un confronto con il salumiere e anche con gli altri due uomini sedotti nel corso del gioco: Massimo Scattarella, il Pitbull col cuore da chihuahua, e Daniele Santoianni, il tenebroso col cuore di ghiaccio. Massimo ha avuto già modo di vederla un paio di puntate fà per comunicarle la fine della loro relazione, a seguito della spiacevole decisione di incontrare Sarah Nile piuttosto che lui. Una scelta fatta con il cuore, disse Veronica, della quale non sembra essersi pentita. E sarà proprio Sarah la sorpresa più grande della serata, il suo amore vero nella casa, con la quale è riuscita a trasmettere il Sogno in giro per il mondo E gli uomini guarderanno a bocca asciutta….Ne vedremo delle belle!
Veronica Ciardi riabbraccia Sarah Nile in diretta televisiva e si confronta con Massimo, Daniele e Mauro.
I funerali di Franco Battiato saranno celebrati nella mattinata di mercoledì 19 maggio, in forma strettamente privata e alla presenza di pochi intimi. Arrivano nuovi dettagli dalle esequie del grande artista scomparso a 76 anni. La cerimonia verrà officiata nella chiesetta della villa di Battiato a Milo (Catania) da padre Orazio Barbarino, parroco di una chiesa di Linguaglossa, e da un sacerdote di Milano, amico di famiglia. La salma sarà successivamente cremata, nel rispetto delle sue ultime volontà. Nella giornata dei funerali, sarà lutto cittadino, con le bandiere a mezz’asta, a Catania, Milo e Riposto, la cittadina che diede i natali a Battiato. Il fratello Michele Battiato ha spiegato che sarà un sacerdote amico del cantante a presiedere l'ultimo saluto al cantautore: "Ho chiamato un sacerdote nostro amico che conosceva e parlava con Franco. Ci sarà lui a benedire, accanto a noi, pochissimi, quasi gli stessi che mio fratello ha avuto vicini in questi mesi di sofferenza. Nessun altro. Ecco perché abbiamo pensato al servizio d'ordine". La volontà della famiglia è dire addio al Maestro senza l'ingerenza delle telecamere, in quello che deve essere un "momento intimo e privato". Ricordiamo che le norme anti Covid non permetterebbero comunque funerali aperti alle masse. Intenso è comunque il cordoglio della città di Milo, in lutto per la perdita dell'illustre concittadino.
I funerali di Franco Battiato saranno celebrati in forma strettamente privata nella mattinata di mercoledì 19 maggio, alla presenza dei famigliari e di pochi intimi nella chiesetta di Villa Grazia a Milo, dove l’artista ha abitato per tanti anni. Dopo la cerimonia, la salma di Battiato verrà cremata.
Definizione di sottotetto Il sottotetto può essere descritto come quello spazio (o area) immediatamente sotto il tetto di copertura dell'edificio e l'appartamento sito all'ultimo piano dell'edificio. Il pavimento del sottotetto separa il sottotetto dall'unità immobiliare sita all'ultimo piano dell'edificio , mentre il tetto dell'edificio separa il sottotetto dall'area non edificata sopra l'edificio. Il sottotetto può avere diverse destinazioni (o funzioni): può servire ad isolare l'appartamento dell'ultimo piano dal freddo proveniente dal tetto, oppure può essere destinato ad ospitare alcuni servizi destinati a favore del condominio. Passando ad analizzare i principi che possono essere usati per identificare la proprietà dei sottotetti si può dire che nel condominio, la natura del sottotetto di un edificio è, in primo luogo, determinata dai titoli e, solo in difetto di questi ultimi, (si applica il principio sussidiario della contitolarità – condominialità ex art. 1117 cc del bene) e, quindi, il sottotetto può ritenersi comune, se esso risulti in concreto, per le sue caratteristiche strutturali e funzionali, oggettivamente destinato (anche solo potenzialmente) all'uso comune o all'esercizio di un servizio di interesse comune. Il sottotetto può considerarsi, invece, pertinenza dell'appartamento sito all'ultimo piano (in assenza di titolo contrattuale) solo quando assolva alla esclusiva funzione di isolare e proteggere l'appartamento medesimo dal caldo, dal freddo e dall'umidità , tramite la creazione di una camera d'aria e non abbia dimensioni e caratteristiche strutturali tali da consentirne l'utilizzazione come vano autonomo. Risulta evidente che prima applicare il criterio sussidiario della funzione del sottotetto occorre valutare (interpretare i titoli contrattuali) ed è bene ricordare che il risultato dell'interpretazione del contratto effettuata dal giudice costituisce un tipico accertamento di fatto riservato al giudice di merito e incensurabile in sede di legittimità, quando non risultano violati i canoni legali di ermeneutica contrattuale di cui all'art. 1362 e segg. cod. civ. e la motivazione della sentenza impugnata è esente da errori logici e giuridici. Come si è detto, per accertare la natura condominiale o privata del sottotetto di un edificio, in mancanza del titolo, deve farsi riferimento alle sue caratteristiche strutturali e funzionali, sicchè, quando il sottotetto sia oggettivamente destinato (anche solo potenzialmente) all'uso comune o all'esercizio di un servizio di interesse comune, può applicarsi la presunzione di comunione ex art. 1117, comma 1, cod. civ.; viceversa, allorchè il sottotetto assolva all'esclusiva funzione di isolare e proteggere dal caldo, dal freddo e dall'umidità l'appartamento dell'ultimo piano, e non abbia dimensioni e caratteristiche strutturali tali da consentirne l'utilizzazione come vano autonomo, va considerato pertinenza di tale appartamento. Gli elementi concreti che possono confermare la natura condominiale del sottotetto (in assenza di titolo specifici) possono essere i seguenti:
La Cassazione del 8.5.2017 n. 11184 ha stabilito che in tema di condominio, la proprietà del sottotetto di un edificio è, in primo luogo, determinata dai titoli e, solo in difetto di questi ultimi, può ritenersi comune ex art. 1117 cc, se esso risulti in concreto, per le sue caratteristiche strutturali e funzionali, oggettivamente destinato (anche solo potenzialmente) all’uso comune o all’esercizio di un servizio di interesse comune.
Questa sera, dopo un nuovo episodio dei Cesaroni, andrà in onda su Canale 5, verso le 23.20, una nuova puntata del Chiambretti Night. Il programma ha esordito con grandi ascolti, dovuti soprattutto alla presenza di un ‘Numero 1' come Federica Pellegrini. Questa sera Piero Chiambretti vuole ripetere e bissare il suo successo invitando uno dei personaggi più richiesti e sempre schivi al mondo della televisione, si tratta di Abigail Balotelli, la sorella di Mario Balotelli. Il calciatore del Manchester City ha una storia molto lunga alle spalle, anche se ha solo vent'anni. Lei suoi origini sono ghanesi, è nato a Palermo e all'età di tre anni vive con la famiglia Balotelli nel nord Italia. La sua famiglia d'origine, i Barwuah, gli sono sempre stati vicini e non gli hanno mai fatto mancare il loro appoggio, il loro conforto e il loro affetto, anche in questo momento che Super Mario è stato operato al menisco. La sorella del calciatore non si è mai mostrata al grande pubblico e questa sera sarà intervistata da Pierino e saprà raccontare i retroscena, le emozioni e i dolori che il ragazzo ha provato quando veniva contestato. Abigail è intervenuta solo una volta per difendere il fratello quando sui campi di gioco indossava la maglia dell'Inter e veniva fischiato e verso di lui innalzavano cori razzisti. “Non è giusto quello che hanno fatto a Mario, lui è un ragazzo dal ‘cuore d’oro, è buono e sensibile e chi lo conosce bene sa che dico la verità: non meritava quei brutti cori. Quelli sono solo degli ignoranti. Magari qualcuno può equivocare i suoi comportamenti in campo, ma tutti quelli che veramente lo conoscono sanno chi è”.
Abigail Balotelli è la sorella di Mario che sarà ospite al Chiambretti Night per un’intervista esclusiva, che svelerà particolari interessanti sulla vita del fratello.
L'Italia del tennis fa meraviglie in Australia. Sinner corre nel torneo di Melbourne e spera di qualificarsi per la finale, se ce la farà giocherà con Stefano Travaglia, sarebbe un derby storico. Mentre nella ATP Cup Berrettini e Fognini hanno piegato Bautista Agut e Carreno Busta e hanno trascinato l'Italia alla finalissima, nella notte tra sabato e domenica gli azzurri cercheranno l'impresa contro la fortissima Russia. Nadal non ha giocato nemmeno una partita in questa ATP Cup a causa di un problema alla schiena, ma la squadra spagnola era comunque di tutto rispetto. Perché in campo sono scesi due giocatori solidi che sono stati entrambi nella top ten ed hanno entrambi raggiunto le semifinali in un torneo dello Slam. Nella prima sfida Fognini ha battuto per la prima volta dopo sette sconfitte consecutive Pablo Carreno Busta con il punteggio di 6-2 1-6 6-4. Poi è sceso in campo Berrettini che era favorito con Bautista Agut. Il romano che è tornato sui livelli degli US Open del 2019 ha piegato lo spagnolo con il punteggio di 6-3 7-5. Il doppio non si è giocato, gli spagnoli hanno dato forfait e così il risultato finale è stato un roboante 3-0.
Berrettini e Fognini vincono ancora e trascinano l’Italia in finale nella ATP Cup. Fognini ha sconfitto in tre set l’ostico Carreno Busta, poi Berrettini ha battuto 6-3 7-5 Bautista Agut. Nella notte tra sabato e domenica l’Italia affronterà nella finalissima la Russia di Medvedev e Rublev che ha sconfitto la Germania.
Una giovane madre di origini brasiliane ha ucciso i due figli, di uno e tre anni, nel giorno di Natale. Henrique e Rafael, questi i nomi delle due vittime, dormivano ciascuno nel proprio lettino, quando la madre ha appiccato il fuoco in casa, per poi chiudere la porta della cameretta e fuggire via. La donna non ha saputo spiegare al giudice i motivi del suo gesto, continuava semplicemente a ripetere "Non so cosa ho fatto". In un primo momento, la tragedia familiare che ha commosso l'intero Portogallo, era parsa come un fatale incidente, per poi rivelarsi un infanticidio. L'incendio si è verificato in un tugurio vicino a Alenquer, a nord di Lisbona.
Dopo aver appiccato il fuoco, la donna si è data alla fuga: è stata ritrovata in un villaggio vicino, in stato confusionale.
A circa dieci giorni dall'inizio dell'anno scolastico 2021/2022 in presenza in tutta Italia nessuno sa quanti contagi ci sono tra studenti e docenti né quanti sono dovuti tornare in Dad, nonostante giorno dopo giorno arrivino dalle Regioni notizie di intere classi in quarantena. Fanpage.it ha chiesto sia a fonti ministeriali che all'Associazione nazionale presidi, ma nessuno ha dati aggiornati che possano fotografare la reale situazione nelle scuole. È pur vero che nelle prossime settimane qualcosa potrebbe cambiare: a inizio settembre è infatti stato diffuso il piano per il monitoraggio della circolazione del coronavirus nelle scuole elementari (6-11 anni) e medie (12-14 anni), che punta a testare ogni 15 giorni 54 mila studenti in una serie di cosiddette "scuole sentinelle", per valutare la prevalenza del virus nelle scuole. Ma al momento di numeri non se ne parla. Ad oggi, le uniche statistiche su cui si sono potute fare delle valutazioni sono state quelle sui contagi, divisi in base all’età e diffusi dall'Iss. Intanto, il sottosegretario alla Salute, Costa, ha appena dichiarato che "la quarantena nelle scuole è un tema sul quale la politica è chiamata a fare una riflessione ed assumersi una responsabilità. E' chiaro che siamo nell'alveo delle scelte che la politica deve fare sulla base anche delle indicazioni scientifiche del Comitato tecnico" Eppure, continuano ad aumentare le classi che tornano alla didattica a distanza perché in quarantena. Nulla che in realtà che non fosse stato messo in conto all'inizio dell'anno scolastico, come ci hanno spiegato i dirigenti, soprattutto all'asilo, alle elementari e in prima media dove non ci sono vaccinati tra gli alunni. Si parla di centinaia di classi. In Piemonte, nella sola Torino, sono stati sottoposti a isolamento domiciliare 800 alunni, che stanno continuando a seguire le lezioni da casa, mentre i focolai attivi sono invece 4: un nido nel Vercellese, 2 asili, nell’Astigiano e a Torino, 1 elementare nel Biellese. Anche in Liguria, al 22 settembre, quindi ad una settimana esatta dall'inizio della scuola, si contavano 25 classi in quarantena. Secondo Alisa, l’Agenzia ligure per la sanità, si trovano per la maggior parte nell’area di Genova e nell’Imperiese. In Alto Adige sono 57 le classi poste in quarantena a seguito di positività al Covid-19 tra studenti e personale scolastico. Sono più che raddoppiati in appena quattro giorni, passando dalla ventina di casi registrati sabato scorso a quota 45, le classi in isolamento in Puglia, dove le lezioni sono riprese solo lunedì scorso. In Molise addirittura tutte le scuole sono state chiuse a Fornelli, in provincia di Isernia, decisione presa dal sindaco Giovanni Tedeschi in seguito al numero crescente di contagi nel piccolo centro di circa 1800 abitanti. "L'obiettivo – ha spiegato il primo cittadino – è consentire una sanificazione più accurata degli edifici scolastici e predisporre tutte le misure per l'organizzazione dello screening degli studenti non tracciati, gratuito e su base volontaria, che si terra' domenica presso all'auditorium comunale". Critico sulla questione gestione dell'emergenza Covid a scuola è stato nelle scorse ore anche Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, che ha realizzato un Report proprio sulla sicurezza Covid-19 nelle scuole. "L'obiettivo del governo di garantire la scuola in presenza al 100% – ha spiegato Cartabellotta – rischia di essere fortemente disatteso come dimostra il numero di classi e studenti già in quarantena. È una strategia molto rischiosa puntare esclusivamente sulla vaccinazione senza screening sistematici e interventi di sistema su aerazione, ventilazione e gestione trasporti", il quale ha anche aggiunto che "l'ipotesi di abbandono delle mascherine anche se tutti sono vaccinati in classe non poggia su alcuna evidenza scientifica", riferendosi ad alcune dichiarazioni del Ministro Bianchi, il quale ha poi a sua volta spiegato che si tratta di un obiettivo ma che al momento non se ne parla sulla base dell'attuale situazione epidemiologica.
Anche se da Ministero dell’Istruzione e Associazione dei presidi non arrivano numeri precisi sulla situazione Covid nelle scuole, a pochi giorni dall’avvio dell’anno scolastico sono già centinaia le classi in quarantena e tornate in Dad da un angolo all’altro dell’Italia: ecco cosa sta succedendo.
Contagi in lieve aumento ma curva del contagio da Coronavirus che appare stabile in Campania. Resta però ancora da decidere la zona in cui la Campania si ritroverà da domenica 6 dicembre. Si attende nelle prossime ore l'ultima parola del Ministro della Salute, Roberto Speranza. Ieri la firma del nuovo DPCM, che entra in vigore da oggi venerdì 4 dicembre e durerà fino a venerdì 15 gennaio 2021. Piccolo "mistero" intanto attorno alla zona rossa in Campania. Ufficialmente, ieri giovedì 3 dicembre è scaduto il DPCM (firmato lo scorso 3 novembre) e la zona rossa sancita lo scorso 15 novembre e prorogata dal 29 dello stesso mese fino alla giornata di ieri. Ma la Campania "resta" zona rossa almeno fino a domenica, quando entreranno in vigore i nuovi cambi di colore, che verranno ufficializzati nelle prossime ore. Tuttavia, la Confcommercio e la Confesercenti regionale, per evitare che qualcuno fraintendesse i silenzi di ministero della Salute e della Regione Campania, ha specificato che "i negozi dovranno continuare a restare chiusi" e che bisognerà attendere il report dell"Istituto Superiore di Sanità. Stesso avvertimento anche per quanto riguarda gli spostamenti.
La situazione dell’emergenza Covid in Campania. Contagi in lieve aumento, ma curva dei contagi che appare stabile. Preoccupa l’elevato numero di morti quotidiani in regione. Intanto, da oggi entra in vigore il nuovo DPCM che sarà in vigore fino al 15 gennaio 2021. Nelle prossime ore la decisione sulla proroga della zona rossa in Campania.
Le esplosioni poi la nube di polvere. Domenica all'alba, una demolizione controllata ha sgretolato il viadotto Cerqueta, uno dei primi costruiti sulla A24 Roma-L'Aquila. Verrà sostituito da una nuova struttura a campata unica in acciaio. Sarà uno dei tredici viadotti della prima tratta antisismica adeguata alla normativa del 2018. La spettacolare demolizione è stata ripresa dal drone della società Strada dei Parchi. All'alba di domenica 26 settembre, le cariche esplosive hanno fatto brillare l'ormai antico viadotto. Le macerie sono della carreggiata est in direzione Teramo, tra le uscite di Tornimparte e L'Aquila ovest. Il viadotto attraversava un ripido pendio roccioso, situato proprio nel territorio del piccolo comune di Tornimparte, poco distante dal capoluogo abruzzese. L'intervento fa parte del piano di messa in sicurezza dell'autostrada dei Parchi nei punti più colpiti dai terremoti degli scorsi anni. L'arteria che collega Roma all'Abruzzo è interessata da un ampio progetto di ammodernamento, eseguito dalla società Strada dei Parchi, concessionaria della A24 e della A25 Torano-Pescara.
La viabilità sulla A24 è stata interrotta per tre ore domenica 26 settembre. All’alba il viadotto Cerqueta è stato demolito con microcariche esplosive. Al suo postò verrà costruito uno dei tredici viadotti che comporranno la nuova tratta antisismica dell’autostrada dei Parchi, che collega Roma all’Abruzzo. Servono 6 miliardi di investimenti.
C'è una nuova offerta promozionale per provare gratuitamente Amazon Music Unlimited: il colosso dell'e-commerce ha lanciato infatti il suo servizio di streaming musicale, disponibile nella versione base con l'abbonamento Amazon Prime e nella versione avanzata scegliendo un abbonamento individuale, Family o Echo. Come fare a provare il servizio gratis per 3 mesi? Non ci crederai, ma ti basta acquistare un libro o un altro prodotto eleggibile per ascoltare musica gratis e senza pubblicità per 90 giorni. Oltre al periodo di prova gratuito di 30 giorni per testare il servizio e ascoltare tutta la musica che vuoi offline e senza pubblicità, Amazon ha lanciato una nuova offerta che prevede la possibilità di avere Music Unlimited gratis per 3 mesi. Ecco come fare: Quali sono i prodotti eleggibili? Tutti i libri venduti e spediti da Amazon, per esempio: potresti approfittare degli sconti del 25% sui libri Einaudi e su quelli pubblicati da Bompiani, oltre alle promozioni sul catalogo BUR e sui libri a tema Star Wars. Leggi anche: 101 libri da leggere assolutamente nella vita Una volta acquistato il libro che avrai scelto, non ti resterà che attendere la mail con le istruzioni per attivare i 3 mesi di prova, dopodichè sarai libero di ascoltare tutta la musica che vuoi per 3 mesi, senza interruzioni pubblicitarie e con la modalità offline. Amazon ha lanciato la promozione per provare gratuitamente il servizio Music Unlimited con l'acquisto di un prodotto venduto e spedito direttamente da Amazon. Ecco i termini e le condizioni dell'offerta:
Amazon ha lanciato una nuova offerta per il Music Unlimited, il servizio di streaming musicale senza interruzioni pubblicitarie e con più di 50 milioni di brani. Come fare per avere Amazon Music Unlimited gratis per 3 mesi? Basta acquistare un prodotto eleggibile, come ad esempio un libro. Ecco le istruzioni passo passo per avere Amazon Music Unlimited gratis per 3 mesi.
Sarah Nile è entrata da pochi giorni nella casa del Grande Fratello 10 e già ha iniziato a portare scompiglio tra i componenti maschili del famoso reality. Primo fra tutti a subire il fascino della sua prorompente fisicità è il salumiere Mauro Marin, l'elemento di disturbo in assoluto degli altri concorrenti e soprattutto di Massimo Scattarella, a causa della forte attrazione per la bellissima Veronica Ciardi. A ben vedere le immagini degli ultimi giorni, sembra che Sarah sia riuscita a mettere da parte la sexy cubista e a conquistare le attenzioni di Mauro, che si è proposto per farle un massaggio hot. Distesi sul letto, lei quasi nuda e lui sudato per l'emozione, hanno trascorso dei piacevoli momenti, grazie alle mani del ragazzo sulla sua schiena perfetta, che le hanno donato il giusto relax dopo i tanti sforzi per entrare nella casa. Le donne cominciano già a guardarla con occhio vigile, forse perchè sentono che la ex coniglietta di Playboy sta invadendo il loro territorio.
Sarah Nile e Mauro Marin sono i protagonisti di un massaggio bollente nella casa del Grande Fratello 10.
Enzo Cannavale è morto quest'oggi all'età di 83 anni. L'attore napoletano, nato a Castellammare di Stabia nel 1928, aveva interpretato nella sua carriera teatrale e cinematografica diversi personaggi, che andavano dalla macchietta da cabaret all'illustre coprotagonista. Il personaggio che il cinema gli aveva assegnato era certamente quello del caratteristica, abile a recitare al fianco di Franco Lechner, nel ruolo di Bombolo, o di Nanni Loy. Dal b-movie alla commedia di alto profilo, Cannavale riusciva a rappresentare alla perfezione il ruolo che era chiamato a svolgere. Cannavale aveva lavorato, del resto, con attori e registi estremamente diversi tra loro. Eduardo De Filippo a teatro, Vincenzo Salemme, Luciano De Crescenzo, Massimo Troisi, Bud Spencer, Marco Ferreri, la Wertmuller e, ovviamente, Nanni Loy. Nella sua carriera anche un prestigioso riconoscimento: il Nastro d'Argento al migliore attore non protagonista per "32 dicembre" di Luciano De Crescenzo. ENZO CANNAVALE IN "32 DICEMBRE":
Enzo Cannavale è morto oggi, 18 marzo 2011, all’età di 83 anni. Nella sua carriera si ricordano interpretazioni per film e registi estremamente diversi tra loro.
Qin Ling è mamma e nonna, viene dalla Cina, ha 50 anni, ma nessuno lo direbbe mai. Sfoggia un corpo perfetto ed un viso raggiante e luminoso, senza neppure una ruga. In occasione del suo compleanno, una delle figlie le ha regalato un servizio fotografico e, orgogliosa dei risultati raggiunti, ha poi postato le foto sul web. In moltissimi, colpiti dall’incredibile aspetto della donna, hanno cominciato a chiederle quale fosse il suo segreto di eterna giovinezza e la risposta è stata particolarmente bizzarra. Qin ha infatti dichiarato di non aver mai usato creme miracolose, regimi alimentari rigorosi o strani rituali per mantenersi così in forma, ma i suoi “trucchi” sono ben altri. Dorme nuda almeno una volta alla settimana, visto che la cosa aiuterebbe a dormire meglio e a bruciare i grassi, fa ogni giorno un bagno caldo ed utilizza una maschera viso fatta in casa con cetriolo, yogurt e miele. Ha cominciato questi strani rituali di bellezza dopo aver divorziato dal suo ex marito ed essere diventata una mamma single.
Si chiama Qin Ling ed è una donna cinese di 50 anni, anche se nessuno lo direbbe. E’ nonna ma, nonostante ciò, ha un corpo perfetto ed un viso senza neppure una ruga.
È cresciuta dentro alla bottega del padre apprendendo, giorno dopo giorno, la sensibile e delicata arte della costruzione delle fisarmoniche: dal primo all'ultimo pezzo, vite dopo vite, legnetto dopo legnetto, incastro dopo incastro. Francesca Gallo è un'artigiana, un'artista, appassionata di storia, musicista, scrittrice, attrice e la lista potrebbe allungarsi ancora per molto. Lei però, preferisce essere inserita nella categoria degli artigiani: "quelle persone che hanno fatto dell'intelligenza delle proprie mani una professione per raccontare il territorio in cui vivono", spiega Francesca.ù Da dieci anni costruisce fisarmoniche nella sua bottega di Treviso ereditata dal padre dopo molti anni di attività. Il marchio Galliano la precede in fama e raffinatezza, per quanti non s'intendano del settore. La sua bottega odora di legno, di metallo, luccica grazie alle migliaia di viti e micro-bulloni perfettamente custoditi in barattolini di vetro lungo la parete del laboratorio. Stelle appese al muro che finiscono per incastrarsi dolcemente su quegli attrezzi rudimentali, cacciaviti, avvitatori, scalpelli, morse, fermi e in attesa che un artigiano, Francesca Gallo, sia capace di dargli vita. "La continuità di una bottega artigiana", spiega Francesca, "si fonda sulla capacità o meno di tramandare alle nuove generazioni la destrezza e l'intelligenza della mani. Si dice spesso, mi affido nelle tue mani, quando siamo in difficoltà. Ecco, è analogo il processo secondo cui resta in vita una bottega quando racconta il proprio territorio e le proprie tradizioni tramandando l'utilizzo delle mani". L'artigiano non ha scampo dalla sua terra, "l'industria può andare via se le circostanze sono avverse, un artigiano invece non può farlo perché i suoi manufatti sono legati alla territorialità".
Francesca Gallo è l’unica in Italia a costruire fisarmoniche interamente a mano. Da Treviso il suo messaggio: “L’artigianato è l’ultimo baluardo a rendere unico il nostro Paese in tutto il mondo. Le nostre mani producono arte ed unicità, impariamo a svilupparne l’intelligenza”.
Laghi variopinti, paesaggi con colori sgargianti e campi da favola, ci sono alcuni posti del mondo dove la natura è stata particolarmente generosa e la vita sembra scorrere a colori. Questi luoghi non hanno bisogno di effetti o di filtri fotografici ma a renderli speciali ci ha pensato madre natura, che dalla Cina, alla Francia passando per l'Africa, ha lanciato la sua polvere variopinta creando dei luoghi unici al mondo. Altri luoghi sono stati colorati grazie alla mano dell'uomo, creando delle piccole città multicolor che mettono di buon umore e fanno bene all'anima. Ecco i posti più colorati del mondo da poter visitare. [Foto di nonuou] In estate la Provenza si colora di viola brillante. I campi di lavanda sembrano inondare i campi creando dei paesaggi mozzafiato. [Foto di 2benny] I colori di questa splendida isola campana sono opera dell'uomo, che ha dipinto le case di colori sgargianti che si si tuffano nel riflesso del mare. Una leggenda racconta che la policromia caratteristica di questa zona sia dovuta al fatto che i pescatori volessero vedere la propria casa anche mentre erano in mare aperto. [Foto di Mario Carvajal] E' chiamato il fiume dei 5 colori, infatti la sua acqua i dipinge delle sfumature del rosso, sembrando un fiume di lava. In realtà il colore è dovuto ad una pianta che mette le sue radici nel suo fondo sabbioso. Un viaggio in Senegal fa scoprire tanti luoghi magici, anche un lago che sembra completamente rosa. Il colore è dato da alcuni batteri che a contatto con l'acqua salata producono un particolare pigmento rosso che rende le acque rosa e fucsia.
La natura regala dei colori che neanche la mano di un esperto pittore riuscirebbe a realizzare. Ecco i posti più colorati del mondo che dovete raggiungete almeno una volta nella vita.
Quattordici date per il primo tour dei Måneskin, la band finalista dell'ultima edizione di X Factor, nonché una delle più chiacchierate e tutti sold out in pochi secondi. Certo, non stiamo parlando di palazzetti, ma per chi segue le cose musicali questo assalto al biglietto è una notizia. Sono tanti, infatti, i fan che si sono riversati sulla pagina ufficiale della band per lamentare la mancanza di biglietti a poche ore, se non minuti, dalla messa in vendita. Una manna per i promoter, senza dubbio, e per la band, che pur non avendo vinto l'edizione del talent – è stato Lorenzo Licitra ad aggiudicarselo – è stata una delle più discusse durante la messa in onda, sia per l'atteggiamento rock che per il cantante Damiano. Migliaia di biglietti venduti e l'ovvio, a questo punto, aumento delle date disponibili. I Måneskin, quindi, hanno raddoppiato le date di Bologna il 15 marzo, di Milano il 21 marzo e di Roma il 6 aprile, annunciandone anche di nuove, per cui la band suonerà anche a Livorno l’8 marzo al The Cage Club e il 26 marzo a Bassano del Grappa al Liv Club. Intanto nei commenti sulla pagina Facebook della band c'è ci scrive: "Ore 10.00 biglietti disponibili. Dieci e un secondo, terminati. Il posto è troppo piccolo è ovvio che finiscono immediatamente. La prossima volta i palazzetti ragà!", ma la maggior parte dei fan lamenta la possibile mano dei bagarini, problema: "mio marito era lì pronto alle dieci per l'acquisto di Milano, ma tempo di leggere e selezionare e i biglietti erano esauriti…mi passa la voglia così" o "Impossibile acquistare i biglietti. Alle 10 e 1 minuto sembravano già terminati. Nemmeno Madonna. Impossibile. Mi puzza troppo questa cosa". Insomma, da una parte c'è una delle band più popolari che X Factor ricordi, dall'altra l'ombra di qualche malfunzionamento (qualcuno, tra i commenti soleva lo spettro bagrinaggio) di cui non vi è, al momento, alcuna conferma, anzi la società che organizza il tour del gruppo, nelle comunicazioni, ci tiene a sottolineare che "l’organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati non presenti nei nostri comunicati ufficiali". Giovanissimi, i Måneskin hanno conquistato fin dalle prime battute del programma gran parte dei favori del pubblico e delle attenzioni della stampa. Arrivati in finale, il gruppo è entrato subito in classifica con l'Ep d'esordio "Chosen", da cui prende il nome anche il singolo inedito, il cui video ha superato i 2 milioni di visualizzazioni ed è stato certificato disco d'oro. La band ha esordito in diciannovesima posizione, in attesa di vedere se questa settimana sono riusciti, anche sull'onda dell'annuncio del tour a recuperare qualche posizione.
Un tour andato completamente sold out in pochi secondi: quattordici date esaurite per i Måneskin, la band finalista dell’ultima edizione di X Factor, che ha aggiunto nuovi live.
La gigantesca e verde cometa ribattezzata ‘Incredibile Hulk' si sta avvicinando alla Terra, il 7 agosto infatti raggiungere la sua distanza minima a noi. Lo spettacolo nel cielo nell'emisfero nord si protrarrà fino all'8 agosto, mentre nell'emisfero sud, per quanto ci saranno meno possibilità di vederla, il passaggio sarà visibile prima dell'alba del 15 agosto. Ma cos'è la cometa Incredibile Hulk? La cometa ‘Increbile Hulk'. Il suo primo nome (quello vero) è C / 2017 S3, ma è stata ribattezzata ‘Incredibile Hulk' per il suo colore verde acceso ed è stata scoperta lo scorso 23 settembre 2017 dai telescopi Pan STARRS che si trovano nelle Hawaii. La sua ‘esplosione' registrata lo scorso giugno e successivamente a luglio l'ha resa molto celebre, ma anche non è chiaro cosa l'abbia causata. Le dimensioni delle nuvole delle sue polveri di gas superano le dimensioni di Giovani e il suo passaggio potrebbe farla apparire come un gigantesco fulmine. L'astronomo austriaco Michael Jäger spiega che “La nube di gas attorno al nucleo della cometa è di circa 4 minuti d’arco. Ciò significa che l’atmosfera della cometa è di 260.000 km di diametro, quasi il doppio rispetto al pianeta Giove. Queste dimensioni lo rendono un bersaglio relativamente facile per i telescopi “casalinghi””, insomma si potrebbe vedere anche ad occhio nudo. Le teorie dei ricercatori russi. Secondo i ricercatori russi non dobbiamo preoccuparci della cometa Increbile Hulk che passerà vicino alla Terra, a 113,4 milioni di chilometri di distanza, gli unici effetti che potrebbero esserci riguardano eventuali disturbi elettromagnetici all'atmosfera terrestre. Il suo perielio, quindi la minima distanza dal Sole, sarà il prossimo 16 agosto. Nell'emisfero nord potrebbe essere visibile il 7 e l'8 agosto, mentre nell'emisfero sud, dove sarà più complicato osservarla, lo spettacolo potrebbe comparire prima dell'alba del 15 agosto.
Si sta avvicinando la cometa Incredibile Hulk diventata famosa per il suo colore verde acceso e per le sue gigantesche dimensioni. Scoperta nel 2017, adesso si prepara a raggiungere il punto minimo di distanza dalla Terra. Ecco quando e come vederla e quali sono i rischi del suo passaggio vicino a noi.
Non è la prima volta che Paul McCartney parla dello scioglimento dei Beatles, della separazione della band avvenuta nell'aprile del 1970, consegnando alla storia l'ultimo iconico album registrato assieme "Let it be": forse però è la prima volta che il cantante si toglie qualche sassolino dalla scarpa, indicando il defunto John Lennon come l'autore della disputa che portò alla divisione del gruppo, con alle spalle la figura ingombrante della moglie Yoko Ono, con cui l'artista inglese aveva cominciato a esibirsi nella Plastic Ono Band. Il bassista della band, in un'intervista radio pubblicata su BBC Radio 4, è tornato sull'argomento affermando: "Non ho istigato alla separazione. Non sono io quella persona, eh no. Un giorno John è entrato nella stanza e ha detto che avrebbe lasciato i Beatles. Mi sembra questa l'istigazione alla scissione o no?". In un'intervista rilasciata alla BBC Radio 4, l'ex bassista dei Beatles Paul McCartney si è lasciato andare ai ricordi, maneggiando con cura il patrimonio artistico dei Beatles, ma anche incalzando le domande dell'host radiofonico, che più volte ha cercato di ripercorrere gli ultimi momenti della band di Abbey Road, fino allo storico concerto sul tetto di Saville Raw 3, sede allora della Apple Corps. Il cantautore britannico ha raccontato gli ultimi due anni del gruppo, il 1969 e il 1970, che accompagnarono l'uscita dell'ultimo progetto discografico "Let it be", tra non poche polemiche: a testimoniare le intense vicende della band la docuserie "Get Back", in uscita il giorno del Ringraziamento su Disney+, che avrebbe registrato l'ultimo lavoro. Le riprese non sono mai state pubblicate a causa dei malintesi all'interno della band. McCartney ha rivelato, dopo esser stato accusato per anni dello scioglimento della band, di "non essere stato la causa della fine dei Beatles", ma che anzi a mettere la parola fine alla formazione di Abbey Road ci abbia pensato il compianto John Lennon, a causa di scelte e atteggiamenti che hanno allontanato i vari membri: dalla decisione di separarsi dallo storico manager Allen Klein alla voglia di dedicarsi alla carriera da solista da parte dello stesso Lennon.
A oltre 50 anni di distanza dalla separazione dei Beatles, coincisa con l’uscita dell’ultimo progetto discografico “Let it be”, l’ex bassista della band di Abbey Road è ritornato sugli ultimi eventi che hanno accompagnato la fine del gruppo, e sulla polemica di essere indicato come l’artefice principale della separazione: “Johnny arrivò un giorno e disse che voleva lasciare i Beatles”.
I patch sono una delle tendenze del momento in fatto di skincare: da quelli idratanti ai patch da applicare nel contorno occhi per contrastare le occhiaie i cerotti più gettonati sono quelli anti rughe, da applicare sia nel contorno occhi per un effetto più disteso e combattere la zampe di gallina, ma anche sul viso per rimpolpare e avere un incarnato più pieno e compatto. Basta applicarli sul viso o sul contorno occhi per ottenere immediatamente un effetto più disteso cancellando i primi segni del tempo e prevenendo la comparsa delle prime rughe. I patch spopolano anche tra le star che li indossano prima del red carpet e di eventi importanti, da Lady Gaga a Gwyneth Paltrow. I cerotti antirughe sono generalmente monouso realizzati in cellulosa o silicone e imbevuti di sostanze ricche di principi attivi antirughe e distensivi, in grado di stimolare la produzione di collagene e rendere la pelle più tonica e compatta, distendendo le rughe in modo del tutto naturale e poco invadente. Un rimedio facile, veloce e pratico da utilizzare invece di ricorrere alla chirurgia per cancellare i primi segni del tempo. I patch anti rughe infatti agiscono applicandoli semplicemente sul viso e lasciandoli in posa: in alcuni casi bastano pochi minuti, mentre in altri è necessario lasciarli agire per tutta la notte. I cerotti antirughe sono sagomati per adattarsi perfettamente alla zona nella quale devono essere applicati, dal contorno occhi a quello labbra, fino alle linee nasolabiali, al collo e al décolleté.
I cerotti antirughe sono una tra le tendenze skincare del momento: patch da applicare nel contorno occhi ma anche sulla fronte, sulla linee naso labiali, su collo e décolleté per combattere le linee di espressione e i segni del tempo, ottenendo una pelle più compatta e distesa con effetto immediato.
Qualche giorno fa ha fatto la sua apparizione sulle agenzie di stampa la proposta del ministro Dario Francheschini di una "Netflix della cultura". Siccome finora non c'è traccia di un ragionamento articolato in cosa consista realmente questa piattaforma, dobbiamo affidarci alle parole del titolare del MiBact rilasciate a Massimo Gramellini su Rai3: Stiamo ragionando sulla creazione di una piattaforma italiana che consenta di offrire a tutto il mondo la cultura italiana a pagamento, una sorta di Netflix della cultura, che può servire in questa fase di emergenza per offrire i contenuti culturali con un’altra modalità, ma sono convinto che l’offerta online continuerà anche dopo: per esempio, ci sarà chi vorrà seguire la prima della Scala in teatro e chi preferirà farlo, pagando, restando a casa. In queste settimane di lockdown si è capita fino in fondo la potenzialità enorme del web per la diffusione dei contenuti culturali, c’è stato un esplodere di creatività, ed è proprio questa la base di partenza per sviluppare un progetto più strutturato. Di quest'idea – che in teoria non contiene nessun dato negativo – chiunque si occupi di cultura conosce gli aspetti che la rendono poco più di un placebo per il mondo dello spettacolo e dell'arte. Nel senso che è chiaro – siamo sicuri lo sappiano anche al ministero ai Beni culturali e del Turismo – che nessuna fruizione televisiva potrà mai sostituire l'esperienza condivisa, dal vivo, dell'espressione teatrale musicale e lirica, per non parlare dei musei e siti archeologici. Motivo per cui ben vengano anche le petizioni per portare più teatro in tivù, anche se a nostro avviso il problema resterà come fare in modo che le persone stiano meno davanti alla tivù e vadano di più nei teatri. E, in questa fase di crisi, sostenere gli artisti, le maestranze, i tecnici e i lavoratori del comparto culturale. L'esperienza dal vivo della cultura è insostituibile, innanzitutto, per ragioni artistiche e sociali (il gesto teatrale, ad esempio, è per sua natura il luogo dell'irripetibile, del condiviso, della comunità che si specchia in sé attraverso la scena), ma anche per ragioni economiche, perché nessun teatro (dai "finanziatissimi" nazionali ed enti lirici alle piccole sale di periferia) può trovare una dimensione di sostenibilità economica riducendo se stesso a puro studio di registrazione per contenuti televisivi. Naturalmente, in questo momento, il comparto è alla canna del gas e gli andrebbe bene qualsiasi prospettiva – persino quella di trasformarsi in un "service" – pur di ricominciare, ma è chiaro che a lungo termine la "Netflix della cultura" può essere immaginata soltanto come uno strumento complementare e non sostitutivo. Insomma, che il virus permanga o meno bisogna escogitare un modo innovativo (forse dovrà essere persino geniale) per continuare a fare cultura come l'abbiamo sempre fatta, non relegando quel mondo dietro uno schermo. Altrimenti varrebbe la pena cominciare a pensare di far senza. Oltretutto questo strumento non ha alcuna possibilità di essere, per le stesse ragioni appena espresse, nemmeno un "ponte" in attesa di un vaccino che ci restituisca alla normalità. Non vorremmo, dunque, che con l'espressione "Netflix della cultura" si enfatizzi troppo quello che in realtà potrebbe al più essere un utile strumento di diffusione di contenuti da erogare per chi non può permetterselo o vive in luoghi e città prive di sale o teatri. Cioè svolgere né più né meno il ruolo di servizio pubblico generalmente affidato alla Rai. E con questo siamo al punto. Difatti la nostra "Netflix della cultura" esiste già e si chiama Rai. La nostra azienda televisiva e radiofonica di Stato, per chi la conosce o ci ha lavorato, è da sempre per potenzialità tecnologiche, materiali d'archivi, storia, competenze, la più grande azienda culturale del nostro Paese. A cui è già affidata la responsabilità di svolgere il servizio pubblico che la piattaforma a cui sta lavorando il ministro dovrebbe usurpargli. Ruolo che dovrebbe svolgere molto meglio, più intensamente e con maggior creatività e trasparenza di quanto non abbia fatto negli ultimi anni, ma che difatti è suo. E lo è tal punto che noi cittadini siamo già "abbonati" a questa straordinaria piattaforma, non a caso le paghiamo un canone in bolletta più o meno pari, se non più alto, di quello che eroghiamo liberamente a Netflix.
La proposta lanciata dal ministro Dario Franceschini di una “Netflix della cultura” non può essere immaginata come uno strumento credibile per rispondere alla crisi del mondo dell’arte e dello spettacolo dal vivo, né in prospettiva, né come strumento-ponte. E se proprio volessimo costruire una piattaforma di contenuti culturali perché non rivoltare la Rai come un calzino e farla entrare finalmente nel terzo millennio?
Alessio Bernabei mette a tacere le voci che lo vorrebbero tra i prossimi protagonisti dell'Isola dei Famosi, spiegando che non parteciperà al programma per un motivo molto semplice: la musica. Bernabei, che da due anni ha dato il la alla sua carriera solista, dopo il secondo posto ad Amici assieme ai Dear Jack, da cui si è allontanato nel settembre del 2015, infatti, ha voluto dissipare qualunque dubbio riguardo al suo futuro, e in un tweet ha scritto in maniera molto chiara: "Isola dei famosi? No grazie, voglio fare musica. E così sarà per sempre". Niente da fare, insomma per quei fan che speravano di vedere il suo volto su qualche isola lontana a lottare, perennemente in costume, per un pugno di riso. Il nome di Bernabei non era proprio di quelli impossibili, dal momento che negli ultimi anni sono tanti i musicisti che hanno cercato di rilanciare la propria immagine in televisione e L'isola dei famosi è stato uno di quei programmi che ha permesso a qualcuno di guadagnare uno spazio tale da tornare discograficamente in maniera importante. L'esempio di Marco Carta, ma soprattutto di Valerio Scanu è eclatante, sebbene il cantante sardo, anch'egli ex allievo della scuola di Maria De Filippi, ha costruito scientemente una seconda carriera che oggi lo ha portato a condurre un programma su Rai 4, Kudos. Ma Bernabei per adesso non ne vuole sapere, anzi. Il cantante, infatti, nei giorni scorsi ha anche postato foto che lo ritraevano in studio di registrazione assieme a due autori conosciuti nell'ambiente, ovvero Pietro Romitelli e Davide Simonetta, a formare un trio che l'ex Dear Jack ha immortalato in una foto postata su Instagram, lo stesso social che ha utilizzato per comunicare ai suoi fan che era tornato a scrivere. Lo scorso giugno il cantante era uscito con il nuovo singolo estivo "Non è il Sudamerica".
Alessio Bernabei non parteciperà all’Isola dei Famosi, come spiega su Instagram, perché la sua vita è la musica e non la tv.
Il Masters 1000 di Roma, ovvero il torneo di tennis italiano più prestigioso, si gioca dal 9 al 16 maggio, sui campi in terra rossa del Foro Italico. Tutti a caccia di Novak Djokovic, campione in carica dopo la finale vinta nella scorsa edizione sull'argentino Schwartzman. L'altro grande favorito per la vittoria finale è Rafa Nadal che detiene il record di vittorie, ben 9. Occhi puntati sugli italiani e su Matteo Berrettini reduce dalla finale del Masters Madrid. Il montepremi degli Internazionali d'Italia, eccezion fatta curiosamente per la finale, risente degli effetti della crisi pandemica con una riduzione notevole rispetto alle ultime edizioni. Ecco tutto quello che bisogna sapere sul prize money e sui premi riservati ai giocatori, dalle qualificazioni fino alla finale, con tanto di punti che porteranno a casa turno dopo turno. C'è una buona notizia per il vincitore del Masters 1000 di Roma. Il premio riservato al tennista che porterà a casa il trofeo infatti è superiore a quello della scorsa stagione. Una situazione "curiosa" in considerazione dei tagli legati ai prize-money a causa della pandemia. Se negli Internazionali d'Italia 2020, Novak Djokovic ha guadagnato 205.200 euro, il vincitore dell'edizione 2021 incasserà 245.085 euro con un aumento dunque di poco meno del 20%.
Il Masters 1000 di Roma è in programma sui campi del Foro Italico fino al 16 maggio, ha un montepremi di 2.082.960 euro. Il premio riservato al vincitore dell’edizione 2021, è superiore rispetto a quello vinto da Novak Djokovic nel 2020 dopo il trionfo in finale su Schwartzman. Ecco tutti i premi dell’ATP Roma, e quanto vinceranno i giocatori turno per turno fino all’ultimo atto.
Si sa, quando arriva la bella stagione, col caldo, non c’è nulla di meglio di una birra per rinfrescare le gole arse dalla calura estiva. I consumi lo testimoniano: il 63% della birra venduta durante l’anno viene acquistato durante il periodo primavera – estate e il 57% degli italiani indica la birra come la bevanda estiva preferita, dopo l’acqua. Se l’idea di sdraiarci in spiaggia con una bottiglia di birra in mano ci sembra un sogno, il terzo produttore mondiale di vetro per alimenti, Verallia, però, ci mette in guardia dalla pigrizia o dalla disattenzione che ci potrebbe far abbandonare sulla sabbia o in mare le bottiglie utilizzate. L’Azienda, che da anni è in prima linea nell’impegno per il riciclo del vetro con i suoi due impianti di lavorazione di rottame post utilizzo, ha deciso di sensibilizzare i tanti consumatori estivi di birra rispetto a quello che può trasformarsi in un vero e proprio problema ambientale che ogni anno, soprattutto in occasione dei tradizionali falò di ferragosto, si ripropone invariato sulle nostre coste. “Dobbiamo sempre ricordarci che il vetro, essendo un materiale eterno, se disperso nella natura, vi rimarrà per secoli”. A prendere posizione è Alessia Cappellin, Responsabile Marketing di Verallia. “Tutti amiamo andare al mare e portare i nostri bambini in spiaggia. Una birra ghiacciata può sembrare il giusto contorno a una giornata di sole, ma per mantener intatto il nostro patrimonio costiero dobbiamo tutti fare la nostra parte e assicurarci di non abbandonare rifiuti alle nostre spalle. Chiunque lasci la propria bottiglia in spiaggia pensa che un sol contenitore sia innocuo, ma basta pensare a quante bottiglie di birra vengano consumate in spiaggia nella sola notte del 14 agosto lungo le nostre coste per avere la reale dimensione del problema. La cosa migliore è senza dubbio conferire le bottiglie vuote alla raccolta differenziata, in modo da aiutare il riciclo, ma il vetro è un materiale dalle vite infinite e esistono altri modi creativi per utilizzare una bottiglia vuota”.
Sdraiarci in spiaggia con una bottiglia di birra in mano è un sogno per molti ma, per evitare di abbandonare sulla sabbia o in mare le bottiglie vuote, ecco tante idee di riciclo creativo.
Ciao a tutti! Sono Ginny, l'astrologa ufficiale di Fanpage.it e anche oggi vi racconto che cosa prevedono le stelle per il nostro oroscopo della settimana che va da lunedì 4 a domenica 10 maggio 2020. Sarà una settimana tanto attesa, lo sappiamo, avremo la Luna piena con la sua esplosione di energie e di istinti il 7 di maggio mentre Mercurio, pianeta del pensiero, andrà a sollecitare favorevolmente sia Giove sia Plutone. Questa conformazione astrale prevede quindi una grande voglia di trovare nuove soluzioni con ottimismo e attenzione. Ecco qui anche per questa domenica l'oroscopo della settimana di Fanpage.it. Aspettando la Luna piena e confidando in un Mercurio, pianeta del pensiero, accorto ma ottimista e propositivo, guardiamo alle previsioni astrali segno per segno. Come sempre non dimentichiamoci di giocare con il voto che l'astrologa Ginny ha deciso di assegnare a ciascun segno zodiacale! Sei così ottimista Ariete anche in questa settimana che ti porti la borsa mare con la settimana enigmistica, la crema solare e il cappellone di paglia anche in balcone. Praticamente se l'estate non viene all'Ariete sarà l'Ariete ad andare all'estate. Ah, e non dimenticare l'ombrellino di carta nel bicchiere della spremuta… attira sicuramente l'attenzione del vicino! Voto 9 per l'ottimismo che non si scoraggia Mi piaci così, Torone, saggio ma autoritario. Ci si dimentichi della tua voglia di cucinare per il palazzo intero e soprattutto della tua abitudine a prendere ogni cosa con leggerezza e un giro di mazurca perché tu questa settimana sei pronto a mostrare il tuo lato da comandante della scialuppa meglio del Capitan Findus contro i pirati. Voto 7 ma ti prego un sorrisino fammelo che se no ci rimango male. Siete adorabili Gemellini. Siete voi che tirate su il morale in ogni situazione e che siete pronti a guardare al lato positivo della cosa. Ad esempio il fatto che probabilmente questa prova costume sarà molto meno da performance delle altre e di quanto vi sareste aspettati. Questo è un ottimo motivo per divertirvi e soprattutto per continuare a brindare serenamente. No? Voto 9 purché mi invitiate ai vostri house party in video chat.
L’oroscopo della settimana per le giornate che vanno da lunedì 4 a domenica 10 di Maggio 2020. I pianeti non cambiano segno in questa settimana (tranne la Luna, come è ovvio, che sarà Luna piena il 7 maggio). Inoltre Mercurio in Toro solleciterà favorevolmente il pensiero cauto e ottimista mentre Marte e Venere in segni di aria saranno creativi e socievoli, pur rispettando le regole. Pronti a leggere le vostre previsioni astrali nell’oroscopo della settimana?
Il primo personaggio vicino alla coppia a commentare l’annuncio della crisi tra Anna Tatangelo e Gigi D’Alessio è stato Claudio, figlio del cantante. Si tratta del primogenito dell’artista, tanto dal matrimonio con Carmela Barbato. Noto alle cronache mondane per avere avuto flirt più o meno importanti con una serie di donne famose – la storia d’amore più lunga è stata quella con Cristina Buccino – Claudio si dice sorpreso dalla decisione dei due di allontanarsi. Intercettato dal settimanale DiPiù, sembra non avere ancora metabolizzato la sorpresa: Mi dispiace, mi dispiace tantissimo… Anzi, la grande crisi tra mio padre Gigi e Anna è stato anche per me un fulmine a ciel sereno, un dolore che mi ha spiazzato…Probabilmente non avevo capito. Il fatto è che io viva la vita lontano da loro mi ha portato a non vedere certe cose. Come tantissimi altri, anche lui spera in una riappacificazione: “Sì, me lo auguro, magari tutto rientra e allora questo periodo sarà solo un brutto ricordo”. D’Alessio e la Tatangelo hanno rilasciato un comunicato stampa all’Ansa per rendere pubblica la loro crisi. Hanno redatto poche parole, quelle sufficienti a comunicare a quanti li seguono questo cambiamento improvviso e nemmeno troppo inaspettato, visto che si parlava da tempo di una crisi tra loro. Sono tantissimi quelli che in queste ore s’interrogano alla ricerca delle motivazioni che avrebbero spinto i due a lasciarsi, I più sono propensi a credere che la decisione di chiudere la loro storia dipenda dalla Tatangelo. In realtà, Gigi e Anna non hanno rilasciato alcuna intervista ufficiale per spiegare i motivi della crisi. Entrambi si sono chiusi in un ostinato silenzio dal momento in cui hanno reso noto il momento difficile attuale.
Claudio, figlio di Gigi D’Alessio, commenta l’annuncio della crisi con Anna Tatangelo: “Un fulmine a ciel sereno, non lo avevo capito”.
Ambra Angiolini torna a parlare della sua rottura con Francesco Renga. Un momento doloroso che oggi si è lasciata alle spalle, grazie a un nuovo amore e soprattutto alla consapevolezza di aver superato il peggio cercando di far soffrire il meno possibile i loro figli Jolanda e Leonardo. L'attrice e conduttrice si racconta in un'intervista a "Gioia", che è una vera e propria, lucidissima, autoanalisi : C’è gente che mi dice ancora: che bel coraggio che hai avuto. Ma quale coraggio? La vita è andata in una direzione, ho provato a fermarla, non ci sono riuscita, non ci siamo riusciti, alla fine abbiamo cercato di trasformare al meglio una strada sulla quale è esplosa una mina: puoi rimetterla a posto, si può fare. Parlandone con le altre – siamo in tante nella mia situazione – siamo riuscite a scongiurare una serie di errori con i figli. Ho ben presente che noi famiglie separate rappresentiamo pur sempre un costume diverso dalla maggioranza: è come andare a una festa di carnevale vestiti da Pokemon e sentirsi in dovere di dare delle spiegazioni ad Arlecchino, perché lui è una maschera storica. Fuori di metafora: una famiglia non finisce perché non sei “vestito” come gli altri, la famiglia diventa un’altra cosa, ma ha sempre a che fare con le emozioni e l’amore. Annunciata ufficialmente nel 2015, la rottura con Renga dopo oltre dieci anni di vita insieme è stato un momento doloroso e traumatico. Oggi, appianate le divergenze, tra Ambra e il suo ex c'è un rapporto bellissimo, anche per amore dei figli: "Se lasciassi spazio al risentimento, al rancore, vivrei in un mondo di macerie: ce ne sono già tante in giro, io non ci voglio più vivere in quella roba lì, tantomeno voglio vederci vivere i ragazzi. Poi non c’è un ca**o da fare: mi piace di più amare". E l'amore, puntualmente, è arrivato: oggi Ambra è felicemente legata a Lorenzo Quaglia, vecchio amico dai tempi di Non è la Rai e oggi amorevole compagno in una nuova vita che non lascia spazio ai rimpianti.
Ambra torna a parlare della sua separazione dolorosa da Francesco Renga, superata grazie al nuovo amore con Lorenzo Quaglia ma soprattutto alla consapevolezza di non aver fatto soffrire troppo i figli.
di Stefano Iannaccone e Carmine Gazzanni Un mancato rinnovo contrattuale, in piena pandemia, per una struttura collegata al Ministero della Salute. Un licenziamento mascherato che tradisce la promessa di stabilizzazione ventilata nei mesi scorsi. Senza nemmeno una proroga in questa fase. Una decisione che “regala” un inizio 2021 da incubo per decine di famiglie. E sorprende ancora di più, perché non è relativa a un’azienda privata in difficoltà, ma riguarda l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), particolarmente sotto i riflettori in questi mesi, proprio per le funzioni che svolge: è un ente pubblico, non economico, che opera sotto la vigilanza del Ministero guidato da Roberto Speranza. Quello che è stato più sotto pressione nel 2020, a causa della Covid-19. L’Agenas, infatti, viene sempre citata come fonte per il computo totale dei posti letto e delle terapie intensive disponibili in Italia. I sindacati hanno così promosso una protesta: il 4 gennaio hanno convocato un presidio di fronte alla sede del Ministero, mentre il 22 gennaio è stato annunciato uno sciopero. “Un’azione estrema per evitare il disastro di un’emorragia di competenze e il dramma dei licenziamenti”, scrivono, in una nota congiunta, i segretari regionali Giancarlo Cenciarelli (Fp Cgil Roma), Roberto Chierchia (Cisl Fp Lazio) e Sandro Bernardini (Uil Fpl Roma e Lazio). Cenciarelli aggiunge a Fanpage.it: “Viene un dubbio che si voglia puntare, per alcune tipologie di lavoro, su una flessibilità ulteriore. Sarebbe una scelta pessima”. Perché, come se non bastasse, l’Agenas negli ultimi mesi ha pubblicato avvisi per la selezione di vari profili e assegnato consulenze, a conferma che il lavoro non manca. Mai come in questo periodo, probabilmente. “L’aspetto più incredibile è che in una Legge di Bilancio, con tante risorse disperse in mille rivoli, non ci sia stato spazio per stabilizzare settanta lavoratori precari”, dice a Fanpage.it la senatrice di Forza Italia, Maria Rizzotti, che ha presentato un’interrogazione al Senato, rivolgendola a Speranza e alla ministra della Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, parte in causa visto che sono lavoratori del settore pubblico. “Parliamo – evidenzia la parlamentare azzurra – di professionisti che svolgono funzioni importanti nell’agenzia da almeno dieci anni. Quindi oltre all’esperienza hanno acquisito competenze preziose che andrebbero valorizzate, ancora di più in questo periodo”. E invece cosa succede? “Un ministro come Speranza, che dovrebbe tutelare i precari, non dice nulla sul mancato rinnovo contrattuale di settanta lavoratori. Ed è scandaloso che i vertici dell’Agenas non abbiano speso una parola in difesa di professionalità che da anni svolgono il loro lavoro in modo egregio”, chiosa Rizzotti. C'è da dire, peraltro, che nel complicato rapporto di lavoro con l’agenzia, i precari avevano ottenuto, nel 2019, un piccolo risultato: i loro contratti di collaborazione continuativa si erano tramutati in contratti a tempo determinato. E alla scadenza, nei mesi scorsi, hanno ottenuto una proroga fino al 31 dicembre. Solo che all’avvicinarsi di questa data non c’è stata la stabilizzazione: anzi è arrivato l’annuncio del mancato rinnovo. I sindacati Fp Cgil Roma, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma e Lazio hanno lanciato un affondo congiunto: “Non c’è logica organizzativa, né rispetto per le competenze e per il lavoro altamente qualificato che, anche a dispetto delle condizioni contrattuali, questi lavoratori stanno svolgendo all’interno di una agenzia pubblica strategica come l’Agenas”. “L’indifferenza del dg Domenico Mantoan, così come l’inerzia del Ministero della Salute, sono imbarazzanti e preoccupanti”, hanno dichiarato Cenciarelli, Chierchia e Bernardini, leader regionali delle tre sigle. Anche perché nel frattempo i contratti di consulenza e collaborazione, come detto, non mancano: nel 2020 – secondo i dati riportati nella sezione "amministrazione trasparente" se ne contano ben 39 (si viaggia in media attorno alle 30/40mila euro di retribuzione), tutti firmati con "delibera del direttore", di cui 27 direttamente riguardanti la Direzione generale. Parliamo di incarichi certamente fondamentali dato che, nella stragrande maggioranza dei casi, hanno per oggetto questioni legate al Covid-19. Resta, però, la domanda: è mai possibile che nessuno dei precari avrebbe potuto assolvere al ruolo per cui è stato necessario prevedere un nuovo consulente? Dubbi leciti, rivolti direttamente all'Agenzia da Fanpage.it, ma senza che sia giunta alcuna risposta. Ma quali sono i compiti dell’Agenas? L’Agenzia “si configura come organo tecnico-scientifico del Sistema sanitario nazionale (Ssn) e svolge attività di ricerca e di supporto nei confronti del Ministro della Salute, delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e Bolzano”, si legge sul sito ufficiale. L’Agenas è quindi il “punto di raccordo tra il livello centrale, regionale e aziendale”, in quanto “assicura il proprio supporto tecnico-operativo alle Regioni e alle singole aziende sanitarie in ambito organizzativo, gestionale, economico, finanziario e contabile, in tema di efficacia degli interventi sanitari, nonché di qualità, sicurezza e umanizzazione delle cure”.
L’Agenzia ha deciso di non prorogare i contratti in scadenza il 31 dicembre. Proprio mentre i compiti stanno aumentando, a causa della pandemia. E nonostante abbia assunto collaboratori negli ultimi mesi. I sindacati si mobilitano: presidio il 4 gennaio. Mentre Speranza non risponde a un’interrogazione.
Dopo il primo video de le Iene in cui Nando confessa di aver tradito Margherita, ritroviamo il pometino in un mercato mentre si fa placidamente insultare dalle signore che fanno la spesa. Una volta appresa la portata del suo consenso popolare, Nando ammette al suo carnefice: “sto un po’ acciaccatello. Dopo tante stron…e che ho detto voglio cercare di recuperare. Non sono stanco, a me piace andare in tv.". L'ex concorrente del Grande Fratello 11, insomma, non intende gettare la spugna e ritirarsi a vita privata. Alla domanda se si senta più pentito di aver tradito Margherita o di averlo confessato in tv, Nando Colelli dimostra di non aver recepito bene la lezione: “mi sono pentito di averlo detto a voi, perchè finchè non lo dicevo a voi, nessuno poteva sapere la verità”. E recidivo dichiara: “sono contento che la gente mi acclama, non voglio finire nel dimenticatoio […] tra fare pace con Margherita ed essere protagonista di un cinepanettone scelgo il cinepanettone, perchè è stato sempre il sogno mio”. Potrete ammirare la serietà stupefacente con cui si rende impopolare nel nostro video gf11. Riguardo le affermazioni offensive nei confronti dei gay, Nando si giustifica tirando fuori l’episodio che da bambino lo vide protagonista di un tentativo di molestie, prendendo la palla al balzo che gli passa Pietro Titone in occasione di una puntata di Mattino Cinque in cui Nando chiede scusa ai gay e a Margherita. Seguono i buoni propositi riguardo l’uso del denaro che sta guadagnando, utilizzato per pagare i debiti che la famiglia ha dovuto sostenere a causa del suo vizio per i videopoker.
Dopo lo scandalo suscitato dall’intervista di Nando Colelli a Le Iene, in cui ammetteva di aver tradito Margherita Zanatta, l’ex concorrente del Grande Fratello 11 si lamenta del fatto che il lavoro comincia a calare, e lancia un appello a che ciò non avvenga, continuando però imperterrito a commettere gli stessi errori d’immagine.
Dal libro al cinema. Ormai si fa davvero fatica a contare tutte le saghe letterarie sbarcate sul grande schermo. E mentre il pubblico aspetta con impazienza di rivedere Bella ed Edward in Eclipse, penultimo capitolo della Twilight Saga, ecco arrivare Aiuto Vampiro, primo film tratto da una serie di dodici libri scritti da Darren O’Shaughnessy, in arte Darren Shan, come il protagonista di questa saga che è solo l’ennesimo tentativo della Warner Bros, dopo il recente Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo: il ladro di fulmini, di aprire un franchise seriale di origine letteraria capace di ottenere lo stesso successo avuto in questi ultimi anni da Harry Potter, che con l’episodio ‘I doni della morte’ si avvia alla conclusione. E siccome ultimamente il soggetto più in voga al cinema sembra essere proprio il vampiro, perché non approfittare della scia positiva, devono aver pensato alla Warner quando ha deciso di commissionare al regista Paul Weitz (fratello del Chris che ha diretto New Moon) e allo sceneggiatore Brian Helgeland (Mystic River, L.A. Confidential) la trasposizione dei primi tre libri (Il circo degli orrori, L’assistente del vampiro e Tunnel di sangue) di questa nuova saga vampiresca adolescenziale che ha per protagonista il sedicenne Darren Shaw (Chris Massoglia), un adolescente americano come tanti, studente modello e bravo ragazzo con una vita che procede tranquilla e talvolta noiosa tra scuola, famiglia e amici. Questa normalità verrà rivoluzionata quando una sera, assieme al suo migliore amico Steve, scappa di casa per assistere ad un freak show itinerante che ha fatto tappa nella città di Baton Rouge. Tra creature fantastiche e paurose come licantropi, uomini serpente e donne barbute (un’inedita Salma Hayek) c’è Larten Crepsley (John C. Reilly), un vampiro ammaestratore di ragni velenosi come Madame Octa, una tarantola di cui Darren subirà il fascino fino ad arrivare al punto di rubarla. Ma quando l’aracnide punge Steve, per Darren l’unico modo di salvare l’amico è accettare un patto diabolico con Larten, che ha scelto proprio lui come aiutante vampiro. Nella sua nuova condizione di non morto, Darren si unisce al circo degli orrori per aiutare Larten a fronteggiare un'imminente e sanguinosa battaglia tra due fazioni vampiresche nemiche.
Esce oggi Aiuto Vampiro, la saga su Darren Shaw succhiasangue freak e ironico che sfida il bel Edward Cullen di Twilight.
Checco Zalone in Che bella Giornata per la seconda settimana di fila continua ad essere campione di incassi in Italia, con 2,8 milioni guadagnati nella sola giornata di ieri si attesta sulla cifra record di 27 milioni euro totali , risultato che di certo non stupisce. La comicità semplice e ruspante del comico pugliese ha fatto da subito breccia nel cuore degli italiani regalando a Checco Zalone e al suo Che bella giornata il record di incassi già dalla prima settimana di programmazione al cinema, a questo punto e lecito aspettarsi che alla fine di questo week end la pellicola raggiungerà i 30 milioni. Il risultato di questa settimana va guardato anche nell'ottica delle altre due commedie in uscita in questo week end, la corazzata Stiller De Niro, con il Vi presento i nostri, ed il Paul Giamatti di La versione di Barney, contro Zalone hanno dovuto accontentarsi del secondo e terzo posto sul podio delle pellicole più viste nelle sale italiane. Che bella Giornata racconta le vicende dell'ingenuo Checco security in discoteca che si ritrova per il rischio attentati a lavorare per la sicurezza del Duomo di Milano. Presto però la personalità e l'intelletto di Checco diventeranno la vera minaccia al patrimonio artistico Milanese. Ma nella vita del povero Checco piomberà la bella Farah, studentessa francese di architettura che gli farà perdere la testa. Purtroppo Farah non è quello che dice di essere, nella realtà è una donna araba in cerca di vendetta e Checco si dimostra perfetto per darle un inconsapevole aiuto per il suo scopo. Ma forse saranno proprio quegli aspetti della personalità di Checco che lo rendono perfetto per il suo scopo a cambiare qualcosa nell'animo di Farah.
Checco Zalone in Che bella giornata si conferma campione di incassi in Italia, prospettando un incasso record per il week end.
Qualcuno potrebbe cogliere al volo, nel giorno della ricorrenza della morte di Eduardo De Filippo, un trentennale che amplifica ancora di più la fama e lo spessore del grande drammaturgo napoletano, l'occasione per tentare la fortuna e giocare al Lotto dei numeri che con la sua vita avessero avuto a che fare. Sarebbe un gesto sintomatico dello spirito stesso dei lavori eduardiani, che in molti casi hanno tirato in ballo la sorte e le relazioni che l'uomo con essa legava. La vita di De Filippi, è presto detto, non potrebbe mai e poi mai essere sintetizzata in un numero, né in una serie, per quanto lunghissima, di cifre. Eppure esistono alcune cifre ricorrenti, inesorabilmente evocative di aneddoti, esperienze e carriera di Eduardo De Filippo. Venti come gli anni di Eduardo, che al tempo concludeva il servizio di leva, dove tra l'altro era stato incaricato di organizzare alcuni spettacoli per la compagnia. E' stata esattamente questa esperienza a stimolare, definitivamente in Eduardo la consapevolezza di se stesso: da questo momento Eduardo decide che il teatro è la sua vita ed è in quest'anno che nasce la prima, vera commedia, scritta da Eduardo, dal titolo "Farmacia di turno" E' l'anno spartiacque della carriera di Eduardo, oltre che di suo fratello: avviene infatti il definitivo litigio con Peppino De Filippo e il conseguente scioglimento scioglimento definitivo della compagnia dopo la messa in scena di "Napoli Milionaria". Negli anni successivi i rapporti tra i due non si saneranno mai, a dispetto di molti tentativi di incontro. Addirittura, morto Peppino, Eduardo non partecipò alle esequie e qualche giorno dopo, sul palco, ammise di sentire la sua mancanza sulla scena, come compagno, ma non come fratello La cifra ricorre molto nella vita di Eduardo. Riguarda naturalmente la triade che lo vede protagonista sul palco, insieme a suo fratello Peppino e alla sorella Titina, ma riguarda anche i tre fratellastri, che suo padre Eduardo Scarpetta concepì con la vera moglie Domenico, Maria e Vincenzo. Anche le donne della sua vita furono tre: l'americana Dorothy Pennington, che sposò nel 1928, Thea Prandi, madre dei suoi figli Luisa e Luca, sposata il 2 gennaio del '56; infine Isabella Quarantotti, sposata nel 1977. Gli spettacoli teatrali che Eduardo ha portato sul palco, nel corso di tutta la sua carriera. Il numero complessivo delle regole, di fatto, non è quasi quantificabile, tanto fitta e instancabile è stata l'attività artistica di De Filippo. Basterebbe pensare che poco più di quindici giorni dopo aver subito un'operazione al cuore e l'impianto di un pacemaker, Eduardo andò in scena, senza pausa. Era il 1974. Altrettanto fitta è la produzione cinematografica di Eduardo, per quanto la sua carriera sia sempre stata associata al palcoscenico teatrale, così come quella di Totò lo fu per il cinema. Quarantadue è il numero di film al cinema ai quali ha preso parte, compresi quelli nei quali si è occupato della regia come dell'interpretazione. I numeri magici suggeriti in sogno dal padre defunto di Don Ferdinando, con i quali il protagonista della commedia "Io non ti pago", interamente incentrata sui numeri e sul rapporto che l'uomo intesse con essi tramite il gioco, vince la quaterna di quattro milioni delle vecchie lire.
Il 31 ottobre del 1984, esattamente trent’anni fa, moriva Eduardo De Filippo. Ecco alcuni numeri della sua vita, le date più significative di una carriera.
Kim Kardashian è una delle star più seguite sui social, tanto da essere diventata la regina dei selfie, ma negli ultimi giorni qualcosa è cambiato. Tutti i fan più incalliti avranno sicuramente notato che, dopo aver subito la terribile rapina a Parigi, la diva americana si è presa una pausa da Instagram, Twitter e Snapchat. Tutti sapevano che stava partecipando alla Paris Fashion Week, il giorno prima era apparsa con un nude look molto sexy alla sfilata di Balmain e a quella di Balenciaga la mattina precedente a quella nottata da incubo, ma la cosa assurda è che proprio da quel momento non ha pubblicato più nulla. Considerando che ha sempre documentato con foto e post ogni momento della sua quotidianità, il "silenzio" di Kim Kardashian è decisamente sorprendente. Sarà perché deve ancora superare lo shock subito o perché ha capito che deve fare una differenza tra vita privata e professionale, ma è certo che gli oltre 84 milioni di followers aspettano con ansia il suo ritorno. L'ultimo post che ha condiviso? Una foto in cui mostra un dettaglio dell'incredibile look sfoggiato alla sua ultima apparizione pubblica alla sfilata Balenciaga, sotto al quale molti followers hanno commentato "Ci manchi". Details A post shared by Kim Kardashian West (@kimkardashian) on Oct 2, 2016 at 10:27am PDT E' inutile girarci intorno, Kim Kardashian riesce a guadagnare cifre incredibili proprio grazie ai selfie e ai post generici che pubblica in continuazione su Instagram, Twitter e Snapchat. Le sue entrate, inoltre, aumentano in caso di sponsor o di contratti con le aziende che pubblicizza. Il silenzio improvviso non può fare a meno di pesare sulle sue finanza, si stima che la Kardashian arriverà a perdere 800.000 dollari al mese se continuerà a non pubblicare nulla sui suoi profili. Allo stesso tempo, però, visto che la sua assenza sta suscitando un incredibile clamore, Kim sa bene che il primo post che pubblicherà dopo la rapina le farà guadagnare moltissimo sia in termini economici che in numero di seguaci. A questo punto, non resta che aspettare il "grande" ritorno della regina dei social, di sicuro sarà in gran stile.
Dopo aver subito la terribile rapina a Parigi il 3 ottobre, Kim Kardashian si è presa una pausa dai social. E’ proprio da quella notte da incubo che non pubblica nulla su Instagram, Snapchat e Twitter.
Le Unità di protezione dei popoli (Ypg), forze curdo-siriane con cui si era arruolato come volontario in Siria Lorenzo Orsetti, ucciso dallo Stato Islamico in battaglia, hanno diffuso nel pomeriggio la lettera-testamento del fiorentino a sua volta rilanciata sui social network da altri combattenti italiani. La lettera – una consuetudine per tutti i miliziani – si apre con la frase: "Ciao, se state leggendo questo messaggio significa che non sono più in questo mondo". Lorenzo Orsetti prosegue poi con parole di speranza e coraggio, ma anche con molta ironia: "Beh, non rattristatevi più di tanto, mi sta bene così. Non ho rimpianti, sono morto facendo quello che ritenevo più giusto, difendendo i più deboli e rimanendo fedele ai miei ideali di giustizia, eguaglianza e libertà".
Il testamento del combattente italiano arruolato nelle YPG: “Me ne sono andato con il sorriso sulle labbra. Non avrei potuto chiedere di meglio. Vi auguro tutto il bene possibile e spero che anche voi un giorno (se non l’avete già fatto) decidiate di dare la vita per il prossimo, perché solo così si cambia il mondo”.
Le previsioni del meteo a Roma da lunedì 27 settembre a domenica 3 ottobre registrano tempo bello e soleggiato o leggermente nuvoloso, con massime che arriveranno a toccare i 30 centigradi. La settimana che sta per iniziare sarà ancora all'insegna di un quadro meterologico stabile e delle temperature al di sopra della media stagionale, un autunno che si apre con valori decisamenti miti e gradevoli. Come annunciano gli esperti de IlMeteo.it infatti, l'alta pressione ancora presente sul nostro Paese, verrà ulteriormente intensificata da venti caldi. Non fatevi ingannare da una domenica che pare piuttosto incerta, da domani le nubi si apriranno, lasciando nuovamente il posto al sole. Lunedì dobbiamo attenderci un breve e transitorio passaggio di una perturbazione e potrebbe piovere anche sulla Capitale, ma si tratta di un fenomeno di debole intensità, mentre saranno assenti per la restante parte della settimana. Tempo bello anche nel prossimo weekend. La situazione potrebbe cambiare, con un conseguente ritorno del maltempo e un calo delle temperature a partire dalla prima settimana di ottobre. Domani, lunedì 27 settmbre, le previsioni del meteo a Roma registrano cielo nuvoloso con isolati temporali e possibili deboli precipitazioni, con temperature che oscilleranno tra minime di 20 e massime di 29 centigradi. Nel dettaglio nel Lazio avremo nubi sparse di notte e al mattino, cielo poco nuvoloso nel corso del pomeriggio e di sera. Miglioramento in vista nel weekend. Nel resto del Lazio si attendono pioggia alternata a schiarite su Viterbo e su Rieti, cielo poco nuvoloso su Latina e sereno su Frosinone.
Sole e caldo e temperature al di sopra della media stagionale, fino a massime di 30 centigradi. Sono le previsioni del meteo a Roma per la settimana che va da lunedì 27 settembre a domenica 3 ottobre. Il quadro meterologico resterà stabile, con deboli precipitazioni solo nella giornata di lunedì.
Da dove arriva il guadagno di un musicista? Se da anni è assodato che le vendite degli album da sole non bastano a permettere una sopravvivenza tranquilla, è anche vero che da un po' di tempo le etichette discografiche (ma anche gli artisti a solo) stanno imparando a far fruttare il rapporto tra artisti e fan, un connubio che in questi anni in cui ci si sciacqua la bocca di 2.0 si sta facendo sempre più forte. A far capire quanto forte sia questo legame ci ha pensato la Nielsen che in uno studio presentato al South by Southwest ha stimato che questo rapporto possa fruttare tra i 450 milioni dollari e i 2,6 miliardi di dollari. Una cifra non indifferente in tempi di magra. Sono due le modalità maggiormente remunerative di questo legame. Del primo, ormai, se ne parla da tempo ed è il crowdfunding, ovvero la modalità che su diverse piattaforme (Kickstarter, Indiegogo o le italiane Musicraiser o Produzioni dal Basso) permette ai fan di finanziare direttamente alcuni progetti (cd, video, ristampe su vinili o, finanche, interi tour) dei propri artisti preferiti con diverse somme prestabilite che danno diverse ricompense. Da tempo nell'occhio del ciclone – c'è chi critica progetti di artisti che non avrebbero bisogno di questo tipo di finanziamento – il crowdfunding è ormai una pratica ben oliata che ha permesso la nascita di progetti interessanti ed è stata usata anche da artisti famosi, da David Lynch a Amanda Palmer, fino ai nostrani Gianni Maroccolo e Claudio Rocchi o dalla Tannen Records che ristamperà il catalogo dei CSI in vinile. Il secondo metodo è quello che Billboard definisce "direct-to-fan" che prevede tutta una serie di metodologie varie, dal merchandising collettivo ai pass del backstage, fino alla vendita diretta di musica e tutto ciò che gira attorno agli artisti, senza passare per alcun intermediario. Ciò che è fondamentale, però, è la base fan e il rapporto che una band è riuscita a instaurare nel corso del tempo. Per parlare ai propri fan, infatti, è fondamentale saperlo costruire il rapporto, non ci si può inventare nulla. Lo sa bene la Palmer che del rapporto col suo pubblico ne ha fatto un ingranaggio fondamentale della propria musica.
Se è vero che l’industria musicale è in crisi è anche vero che i fan continuano ad essere i maggiori finanziatori del mercato. In uno studio è stato calcolato che l’economia che il rapporto diretto tra fan e artisti genera varia dai 450 milioni ai 2,6 miliardi di dollari.
Gli scienziati hanno svilppato un nuovo farmaco innovativo che è in grado di raddoppiare la sopravvivenza libera da progressione in soggetti che soffrono di cancro al pancreas. Il trattamento però non funziona su tutti quanti, ma solo su chi ha particolari alterazioni del DNA, vediamo quali e come funziona il medicinale. Pancreas e DNA. Gli scienziati italiani del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS hanno partecipato allo studio POLO presentato American Society of Clinical Oncology – ASCO che mette in luce il potenziale di un nuovo farmaco in grado di dimezzare la progressione del cancro al pancreas. Ma non è valido su tutti. Gli esperti hanno infatti preso in considerazione i pazienti con mutazione dei geni BRCA1 e/o BRCA2 (gBRCAm). Lo studio e gli effetti. In Fase III, lo studi ha suddiviso i partecipanti in due gruppi, tutti sottoposti per almeno 16 settimane a chemioterapia, con la mutazione genetica dei geni BRCA1 e/o BRCA2 (gBRCAm) e che non hanno avuto progressione della malattia, adenocarcinoma del pancreas. Ad un gruppo è stato somministrato il farmaco, olaparib, ad un altro il placebo. I dati raccolti hanno dimostrato, come spiegano gli scienziati, “un incremento significativo e clinicamente rilevante della sopravvivenza nei pazienti con gBRCAm che hanno ricevuto olaparib invece del placebo dopo chemioterapia, ottenendo una sopravvivenza media liberi da progressione di malattia di 7,4 vs. 3,8 mesi”, questo significa che il rischio di progressione si è ridotto del 47%, quindi si è praticamente dimezzato. A 2 anni di distanza, era libero da progressione il 22.1% dei soggetti con olaparib, percentuale che scendeva al 9,6% per quelli trattati con placebo. Va detto che l’olaparib è risultato tollerabile ai pazienti. Come funziona. Come dicevamo, i pazienti partecipanti allo studio erano tutti portatori della mutazione dei geni BRCA1 e/o BRCA2 (gBRCAm), questo perché circa il 7,5% dei malati di tumore del pancreas ha queste mutazioni, sia perché su di essere riesce ad intervenire il farmaco. Come spiegano gli scienziati, il farmaco “funziona bloccando l’azione di un enzima che ripara il DNA, la proteina PARP, impedendo così il riparo dei danni provocati al DNA dalla chemioterapia precedente con derivati del platino”.
Gli scienziati italiani sono riusciti a dimostrare l’efficacia di un farmaco contro il cancro del pancreas che è in grado di dimezzare la progressione della malattia, ma solo in alcuni casi, quelli cioè in cui il paziente ha una mutazione dei geni i BRCA1 e/o BRCA2 (gBRCAm). Vediamo cosa c’è da sapere e come funziona.
“Avengers: Age of Ultron” uscirà nelle sale italiane il 1° maggio 2015 e tutti gli attori sono sul set a girare le ultime scene. Negli ultimi giorni, però, si sono riuniti per una causa che sta facendo commuovere la rete. Le star sono state chiamate a raccolta da una ragazza, figlia di un uomo malato di cancro e in fase terminale, per esaudire l’ultimo desiderio dell’uomo, grandissimo fan degli eroi Marvel. Il signore in questione è Stratford Caldecott, professore di Oxford, da sempre appassionato dei fumetti e dei film degli amati supereroi.
Gli attori, intenti a girare “Avengers: Age of Ultron”, si sono uniti a sostegno di un loro fan malato di cancro, postando su Twitter delle loro foto con un cartello recante il nome del proprio personaggio e quello dell’uomo.
A impreziosire la quinta e ultima serata del Festival di Sanremo 2020, in onda sabato 8 febbraio, arrivano i Gente de Zona, duo cubano formato da Alexander Delgado e Randy Malcom. I due artisti si propongono di divertire con la loro musica, trasmettendo sempre un messaggio positivo. Amano combinare il trascinante ritmo del reggaeton con il mambo e la timba, ovvero la salsa cubana. Il gruppo Gente de Zona si è formano nel 2000 a L'Avana. Inizialmente, era composto da Alexander Delgado, Jacob Forever e, dal 2005, anche da Nando Pro e Michel Delgado. Dal 2013, Alexander Delgado canta in coppia con Randy Malcom. I Gente de Zona, seppure con formazioni diverse, sono attivi da ben 20 anni. La svolta, tuttavia, è avvenuta nel 2014 quando il duo ha collaborato con Enrique Iglesias nella canzone ‘Bailando', guadagnandosi la notorietà internazionale. Ma cosa faranno i Gente de Zona al Festival di Sanremo 2020? Secondo le prime informazioni trapelate, faranno ballare la platea del Teatro Ariston e gli spettatori che seguono la kermesse canora da casa, eseguendo un medley di alcuni dei loro successi, da La Gozadera a Bailando. La loro performance sarà accompagnata dal corpo di ballo della Rai. I Gente de Zona, dopo la collaborazione con Enrique Iglesias, hanno affiancato tantissimi altri artisti del panorama internazionale. Hanno lavorato tra gli altri con Marc Anthony, Jennifer Lopez, Kylie Minogue, Chino y Nacho, Juan Magan, Pitbull, Jesse & Joy e Fanny Lu. In un'intervista rilasciata a Fanpage.it, Alexander Delgado e Randy Malcom hanno parlato delle collaborazioni con gli artisti italiani Laura Pausini e Il Volo:
Ospiti della quinta e ultima puntata del Festival di Sanremo 2020, i Gente de Zona. I cubani Alexander Delgado e Randy Malcom eseguiranno un medley dei loro più grandi successi, tra cui “Bailando” e “La Gozadera”. Raggiunta la fama internazionale collaborando con Enrique Iglesias nel brano ‘Bailando’, hanno lavorato anche con Laura Pausini e Il Volo.
Se credavate di aver visto tutto con Kate e Pippa Middleton, vi sbagliavate. L’eleganza della Duchessa di Cambridge e l’avvenenza di sua sorella, balzata agli onori della cronaca rosa per il suo lato b da urlo, sono nulla a confronto della cugina che… non sapevano di avere. Si chiama Katrina Darling, ed è la cugina di secondo grado di Kate e Pippa, una parentela alla larga che risale alle nonne, sorelle tra loro. Ma al di la di sciorinare tutto l’albero genealogico della dolce mogliettina del Principe William, quel che rende singolare la cugina è il suo mestiere, Katrina Darling è una spogliarellista di Burlesque. Pizzi, piume e trasparenze mixati sapientemente con i colori dei suoi capelli, in ogni suo show brillanti in modo diverso. Dal rosa shocking al biondo platino, la Darling ha infuocato i palcoscenici dei club notturni più hot del Regno Unito, fino al salto di qualità oltreoceano. Sì perché grazie alla fama raggiunta anche per la parentela reale Katrina si esibirà al Wip Club di Soho, il quartiere dei divertimenti di New York.
Lingerie sexy, spogliarelli, capezzoli e lato b in bella vista. E’ Katrina Darling, una sensuale spogliarellista di burlesque che sta spopolando in Uk e in America, soprattutto perché è la cugina di Kate e Pippa Middleton.
Guendalina Tavassi sta cercando di riprendersi dal trauma fisico e psicologico dell’aggressione subita. Raggiunta da Fanpage.it l’ex gieffina ha confermato di essere rimasta vittima del brutto episodio come aveva denunciato la figlia sui social: lo scatto di un occhio tumefatto, pubblicato e presto rimosso da Instagram, che è bastato per far scattare l’allarme attorno alla notizia. Per fortuna al suo fianco c’è Federico Perna, il compagno che in questi giorni difficili le sta dimostrando amore e supporto: “La cosa che amo più di te è che non perdi mai il sorriso. Per me, anche così, rimani sempre la più bella del mondo”, scrive il giovane imprenditore a corredo di uno scatto insieme, pubblicato nelle Instagram Stories nelle ore dopo l'aggressione. Guendalina ha ancora l'occhio nero, ma sta bene, ora che lo spavento sembra essere passato. L'ex moglie di Guglielmo D'Aponte ha spiegato a Fanpage.it di essersi mossa per vie legali e che, nelle ore seguenti all'aggressione si è premurata di sporgere denuncia alla polizia. Ancora scossa dalla brutta nottata di domenica 12 settembre, l'influencer ha spiegato di non voler fare il nome del suo aggressore: "Ho vissuto momenti migliori, m davvero non posso parlare fin quando non avrò concluso con denunce, querele, non posso dire dove è successo, chi è stato, non posso dire nulla". A lanciare l'allarme era stata la figlia, Gaia Nicolini, che aveva pubblicato sul suo profilo Instagram le immagini di Guendalina e del suo occhio tumefatto. "Ridurre mia madre così che schifo, vergogna, sono senza parole", scriveva la ragazza poco prima che lo scatto venisse rimosso. Appena pochi giorni prima era stata presa di mira da vandali che le avevano causato danni la macchina.
Al fianco di Guendalina Tavassi c’è Federico Perna, il fidanzato con il quale l’ex gieffina è uscita allo scoperto negli scorsi mesi. L’imprenditore ha postato uno scatto di Guendalina con l’occhio tumefatto, dimostrandole tutto il suo supporto dopo l’aggressione subita. Dalle immagini sembra che l’influencer stia meglio, superato lo spavento. Nel frattempo, nessun messaggio social invece è arrivato da parte dell’ex marito Umberto D’Aponte.
Gli italiani colpiti da malattie reumatiche sono circa 5 milioni d'ogni fascia di età, ma solo uno su due sa che è possibile prevenirle e pochi conoscono i fattori di rischio. La conferma arriva dalla Società italiana di reumatologia (Sir) che in questi giorni ha pubblicato un sondaggio rientrante nella campagna di informazione #Reumadays il cui obiettivo è appunto informaci sulle cause e le conseguenze di queste malattie che, in totale, sono più di 150. Ma cosa sono? Malattie reumatiche. Quando parliamo di malattie reumatiche ci riferiamo a patologie caratterizzate dall'infiammazione delle articolazioni, ma anche dei legamenti, delle ossa, dei tendini e dei muscoli. Per fare qualche esempio, sono malattie reumatiche l'artrite reumatoide, il lupus eritematoso sistemico, la sclerodermia, le spondiloartropatie, la polimiosite e la dermatomiosite e la sindrome di Sjögren. Cause delle malattie reumatiche. Le cause di queste malattie reumatiche sono collegate a fattori genetici, ma anche ambientali, come lo stile di vita. Come spiega Mauro Galeazzi, presidente nazionale della Società italiana di reumatologia (Sir), “vanno seguite scrupolosamente alcune regole del benessere a partire dal controllo del peso corporeo. Anche le sigarette devono essere eliminate perché, oltre il cancro e i disturbi cardiovascolari, favoriscono anche l'insorgenza di patologie autoimmuni sistemiche. Si calcola che, in una persona geneticamente predisposta, il fumo aumenta di ben 15 volte il rischio di artrite reumatoide”. Gli esperti suggeriscono anche di ridurre le quantità di sale, preferire una sana alimentazione, fare esercizio fisico ed evitare l'eccesso di esposizione al sole. Insomma, l'umido e il freddo non c'entrano nulla, come pensano invece 7 italiani su 10. Sintomi delle malattie reumatiche. I sintomi delle malattie reumatiche di solito riguardano le zone colpite e si manifestano con dolore, gonfiore, rigidità, difficoltà a respirare, febbre e insufficienza renale. Diagnosi e cura. La diagnosi viene eseguita con esami del sangue o delle urine, ma anche risonanza magnetica, radiografie e TAC a seconda dei casi. Quanto alla cura, esistono farmaci che aiutano a migliorare i sintomi, ma fondamentale è modificare il proprio stile di vita aggiungendo alimentazione sana, riposo e attività fisica regolare.
Cinque sono i milioni di italiani colpiti da malattie reumatiche e per quanto queste 150 (circa) condizioni siano diffuse, in pochi ne conosciamo le cause: ecco cause, sintomi e trattamenti disponibili.
Una delle più belle viste del Monte Fuji si potrà ammirare dalla nuova torre di osservazione Fujiyama – King of Coasters Sky Deck che sarà realizzata al centro le terrificanti montagne russe da record del Fuji-Q Highland a Yamanashi, il parco divertimenti più spaventoso del Giappone. Questa torre, alta circa 55 metri, è semplicemente travolgente, e puoi trascurare il bellissimo crinale che si estende a sinistra e a destra fino alla gonna. è l'unica struttura da cui è possibile vedere il mare lussureggiante di alberi sottostanti, il magnifico Monte Fuji e l'infinito cielo blu.Se sali qui, puoi goderti la magnifica vista del Monte Fuji a tuo piacimento. Fujiyama – King of Coasters Sky Deck è stata progettata come torre di ispezione delle montagne russe del Fuji-Q Highland. La struttura serve infatti per rendere le ispezioni quotidiane più agevoli in modo da permettere ai tecnici dio fermarsi a metà del percorso per la manutenzione e trasportare parti di ricambio. Durante le ispezioni lo staff aveva potuto ammirare l'incredibile vista del Monte Fuji e attrezzature contemporaneamente utilizzando l'ascensore all'interno della torre, che consentirà l'ispezione di livello superiore. Così si è pensato di voler estende anche ad un numero maggiore di persone questa vista speciale. Quindi è stato aperto l'ultimo piano come osservatorio e creato la "Fujiyama – King of Coasters Tower".
Una nuova torre d’osservazione sta per essere realizzata nel parco Fuji-Q Highland a Yamanashi, vicino a Tokyo. Si tratta di una particolare struttura alta 55 metri costruita al centro delle montagne russe del parco, conosciute come le più terrificanti del paese. Da qui si potrà godere di una delle migliori viste del Monte Fuji innevato.
Documenti dimenticati incautamente in un pub inglese, non sono fotocopie rilegate di uno studente universitario, ma udite udite, si tratta dell'ultima stesura della sceneggiatura del nuovo film di Harry Potter.
Notizia vera o ennesimo lacio pubblicitario, si torna a parlare di Harry Potter e questa volta con una notizia da 007.
Sono state ufficializzate le date del Heineken Jammin' Festival 2011: la kermesse musicale si svolgerà dal 9 all’11 giugno, anche per l'edizione di quest'anno al Parco San Giuliano di Venezia. Tre giorni a ritmo di rock nei quali si esibiranno i più grandi nomi della musica internazionale. Il passato di questo festival parla piuttosto chiaro: dal 1998 ad oggi si sono avvicendati sul palco nomi storici quali Eurythmics, Garbage, Muse, Oasis, Guns ‘N Roses e Red Hot Chili Peppers… nomi di grosso spessore insomma. Ecco perché l'Heineken Jammin' Festival rappresenta una tra le rassegne musicali più attese non solo in Italia, ma anche in Europa. Per quanto concerne i gruppi e gli artisti presenti non sono ancora arrivate conferme ufficiale. Ad ogni modo, stando a i rumors che circolano in rete negli ultimi giorni, dovrebbe essere quasi certa la presenza di Iron Maiden e Linkin Park. Entrambi avranno la possibilità di promuovere i loro ultimi album in studio, rispettivamente The Final Frontier e A Thousand Sun. Buone possibilità di vedere anche Red Hot Chili Peppers, il cui nuovo disco dovrebbe essere pronto proprio per l'estate, Pink, che ha appena rilasciato il nuovo singolo “Fuckin’ Perfect“, tratto dal dal best of uscito lo scorso anno, e Foo Fighters, anch'essi a lavoro per una nuova uscita discografica che dovrebbe avvenire nei prossimi mesi. Difficile, invece, vedere i Muse, che in quel periodo saranno sicuramente impegnati in studio per il seguito di The Resistance, sicuramente tra gli album più attesi del 2011. Per quanto riguarda le star italiane la speranza dei fan è di vedere a Meste, Vasco Rossi, il cui nuovo disco esce a Marzo. Litfiba e Lacuna Coil sono le band nostrane che potrebbe esserci, e rappresenterebbero nomi di grande calibro per una rassegna molto attesa. La band capitanata da Piero Pelù e Ghigo Renzulli ha rivisto il ritorno della sua "coppia d'oro" dopo anni transitori e piuttosto deludenti, e quella dei Litfiba potrebbe rappresentare una delle esibizioni più attese. I Lacuna Coil, spesso infamati ingiustamente come "la copia italiana" degli Evanescence, sono in realtà nati ben prima della band guidata da Amy Lee, ottenendo successi e consensi soprattutto fuori dallo stivale.
E’ partito anche l’HJF Contest, l’ambito concorso per gruppi emergenti i cui vincitori saranno premiati con la partecipazione al festival con la possibilità di suonare al fianco degli artisti più affermati.
Sulla scia di "Amici", il fortunato programma di Maria De Filippi che decise di investire in maniera importante sul talent, anche la Rai provò a portare in Italia un format dove il talento di ragazzi perlopiù sconosciuti potesse solleticare l'attenzione dei telespettatori, mescolando la gara al reality. Si decise, quindi, di puntare su X-Factor, un talent nato in Inghilterra da un'idea di Simon Cowell, che ha dato i natali al fenomeno One Direction (ma da lì sono usciti anche Leona Lewis, Olly Murs e le Little Mix). Era il 2008 e con la supervisione dei 3 giudici Simona Ventura, Morgan e Mara Maionchi, partì l'avventura italiana del talent. Col tempo X Factor darà alla discografia alcuni nomi importanti, ma come successo anche per Amici, non tutti i partecipanti – vincitori e non – sono riusciti ad avere il successo sperato o, quantomeno, a mantenere alta l'attenzione su di sé. Non è facile, infatti, non solo gestire la popolarità, ma anche confermarsi dopo la pubblicità data dal prime time e superare il pregiudizio nato da chi vi partecipa. Un boomerang che se da un lato dà molta popolarità, dall'altro copre quella fama con un velo di negatività. Come tutte le prime edizioni – nonostante l'esperienza del talent Mediaset – anche quella fu una prova generale per capire come funzionava la trasmissione e a farne le spese sono stati, ovviamente, i concorrenti che vi parteciparono. Vinsero gli Aram Quartet, la band di Morgan che si sciolse dopo poco dando il via alla carriera solista di Antonio Maggio, che qualche anno dopo avrebbe vinto Sanremo 2013 nella categorie delle Nuove proposte. Ma fu l'anno di Giusy Ferreri che pur non vincendo ed entrando a gara in corsa riuscì ad attirare l'attenzione dei giudici e delle major al punto da diventare lei l'artista più apprezzata di quell'anno e uno dei nomi di cui ancora oggi ci si ricorda. Assieme a loro, nella squadra di Mara Maionchi, però, c'era un ragazzo napoletano dal volto pulito e dalla bella voce, dato da qualcuno come possibile vincitore: Tony Maiello. Il viso e la voce pulita, si sa, sono fattori importanti in tv e anche nella musica. Ma Maiello non vinse, arrivando quarto. Mara Maionchi decise così di metterlo sotto contratto con la propria etichetta, la "Non ho l'età", che gli pubblicò il primo Ep "Ama calma". L'album non ebbe il successo sperato e la Maionchi decise di provare la strada di Sanremo, mandando il ragazzo a competere tra le Nuove proposte con il brano "Il linguaggio della resa". Maiello riuscì nell'impresa di vincere il festival e probabilmente pensò che quello potesse essere un primo passo verso una carriera piena di soddisfazioni. Ma la realtà è più dura del previsto: "Capitavano giorni in cui nemmeno mi riconoscevo allo specchio, è stato un brutto periodo che non auguro a nessuno" dichiarerà a Fanpage.it, dopo aver deciso di rescindere il contrasto che lo legava alla Maionchi e al marito Andrea Salerno a causa di un progetto che non era decollato e per questo motivo, disse "decisi di star fermo, da solo e sentire nuovi stimoli. Scelsi di cambiare area senza la protezione che mi davano Mara e Andrea". Una fine un po' traumatica che se non lo portò a una depressione fu quantomeno, come la definì lui stesso, una perdizione, da cui, però, si riprese nel 2012, quando firmò con l'etichetta indipendente "Rosso al tramonto" con cui pubblicò il singolo "Chi ha inventato i sentimenti". Ma Maiello tentò (e tenta tutt'ora) anche di intraprendere una vita artistica parallela di autore che lo porterà a scrivere, tra gli altri, per Marco Mengoni, per cui ha scritto "Avessi un altro modo", incluso in "Pronto a correre" e presentato in precedenza a Sanremo, dove fu scartata. Maiello fu anche in giuria al 56° Zecchino d'oro.
Tony Maiello partecipò alla prima edizione di X Factor dove arrivò quarto, prima di vincere, però, un sanremo nelle “Nuove proposte”, senza, però, ottenere il successo atteso. Nel frattempo ha scritto per Marco Mengoni e sta registrando un nuovo album.
La riappacificazione tra Jonàs Berami e Rama Lila Giustini non è andata a buon fine. Nonostante il viaggio a Ibiza di lei dove sembra che i due si siano rivisti, l’ex tronista non sarebbe tornato sui suoi passi. Pare che la colpa della rottura con Rama sia proprio da attribuire a Jonàs, mentre la Giustini se ne è sempre detta ancora innamorata. Recentemente, aveva dichiarato che l’ex tronista l’aveva fatta profondamente soffrire: nel corso della loro storia l’avrebbe aspramente criticata fino al momento in cui da parte dell’attore spagnolo non sarebbero rimaste che freddezza e indifferenza. Intervistata dal settimanale “Vip”, Rama rivela che le cose non sarebbero cambiate. Non ci sarebbe possibilità alcuna di tornare con Jonàs, indipendentemente dai sentimenti che la giovane ha investito in questa storia d’amore: No, non ne voglio parlare. E non credo ci possano essere altre possibilità per noi. Dipende da come è finita la nostra storia, che rimane però solo un fatto privato. Il suo obiettivo attuale resta quello di terminare gli studi e lasciare l’Italia il prima possibile. La popolarità l’avrebbe stufata. Rama sogna di ricominciare da zero e, magari, dimenticare finalmente Berami, colpevole di averla fatta soffrire: Vorrei finire l’università e poi andare via dall’Italia. Non posso lamentarmi, ma il successo non è sempre bello e io sono stufa di essere considerata solo la “Rama Lila di U&D”. Ho bisogno di non stare più al centro dell’attenzione, per ricominciare solo da me stessa. Ho due obiettivi importanti. Prima di tutto vorrei laurearmi in comunicazione d’impresa, alla “Iulm” di Milano. E poi, vorrei diventare “brand manager”, creare e portare avanti un marchio di moda tutto mio attraverso il social network. Sto studiando già una “capsule collection” da lanciare presto.
Non ci sarebbe possibilità di riappacificazione per Rama Lila Giustini e Jonàs Berami. Lo dichiara l’ex corteggiatrice che si dice stufa della vita che sta conducendo: intende finire gli studi e lasciare l’Italia.
Non esiste una definizione E' possibile, in modo indiretto, desumere una definizione di regolamento di condominio leggendo l'art. 1138 c.c. il quale afferma che il regolamento deve contenere le norme per l’uso delle cose comuni e la ripartizione delle spese, secondo i diritti e gli obblighi spettanti a ciascun condomino, nonché le norme per la tutela del decoro dell’edificio e quelle relative all’amministrazione. Il rapporto tra regolamento di condominio e codice civile è il seguente, il regolamento è il primo elemento a cui fare riferimento per regolare la vita del condominio, se manca il regolamento interviene il codice civile. Il regolamento di condominio può essere approvato dall’assemblea o essere redatto dall’originario proprietario e fatto approvate dall’acquirente al momento dell’acquisto dell’immobile, oppure, gli acquirenti possono dare un incarico, all'originale proprietario di redigere il regolamento di condominio. Quanto alla formazione dei regolamenti di condominio, è opportuno distinguere tra regolamenti di natura assembleare, [l'art. 1138 c.c. prevede che ogni proprietario può redigere un regolamento e, poi, portarlo in assemblea per farlo approvare (l’assemblea può approvare il regolamento con le maggioranze previste dal 1136 comma II c.c.) il regolamento deve essere allegato al registro dei verbali di assemblea]. Può anche capitare che l’assemblea non approvi il regolamento o resti inerte, in questi casi il singolo proprietario può ricorrere all’Autorità Giudiziaria chiedendo di redigere il regolamento di condominio. Il regolamento assembleare può anche essere approvato all’unanimità (come può essere approvato solo a maggioranza) la differenza tra le due ipotesi è data dalla possibilità di introdurre delle limitazioni ai beni comuni o alle unità immobiliari, solo con i regolamenti assembleari adottati con il consenso di tutti i proprietari possono essere introdotte tali limitazioni alla proprietà (comune o privata). // L’altro metodo per la redazione del regolamento è quello non assembleare, il costruttore dell’edificio o l’originario ed unico proprietario redige il regolamento che farà approvare da tutti gli acquirenti (con una apposita clausola) nel contratto di vendita dell’unità immobiliare. E’ anche possibile che il costruttore dell’edificio o l’originario proprietario si faccia delegare dagli acquirenti relativamente alla redazione del regolamento di condominio. In questo tipo di regolamento sono spesso presenti limitazioni ai diritti dei proprietari.
La Cass. del 31.07.2014 n. 17493 ha stabilito che nella nota di trascrizione del regolamento di condominio c.d. contrattuale non basta indicare in modo generico solo il regolamento il medesimo, ma occorre indicare le clausole dello stesso che limitano i diritti dei condomini sui beni condominiali o sui beni di proprietà esclusiva, poiché si tratta di servitù reciproche, costituite con il regolamento e, quindi, è necessaria una loro trascrizione specifica ed autonoma.
Il Chelsea si gode Romelu Lukaku. L'Inghilterra intera è impazzita nel giorno del secondo debutto stagionale dell'attaccante belga con la maglia del Blues. Contro l'Arsenal, nel derby londinese, l'ex bomber dell'Inter è stato protagonista di una gara stratosferica. Immediatamente ripagato l'enorme investimento del club da oltre 100 milioni di euro che ha messo a segno un colpo a dir poco sensazionale. La stampa inglese ha esaltato Lukaku, Tuchel invece si è concentrato sull'approccio alla gara da parte del giocatore: "All'inizio faceva un po' fatica a toccare il pallone. Poi si è integrato molto bene. Ha già dimostrato il suo valore per la squadra. Si è relazionato molto bene con Mason Mount e Kai Havertz in attacco e ha dato qualcosa al gioco che non avevamo". Lo stesso Lukaku ai microfoni di Sky Sport UK ha poi definito "dominante" la sua prestazione. "Cerco di migliorare ogni volta. Ho molta strada da fare ma oggi è stato bello vincere". Il belga è stato straripante in campo mettendo a ferro e fuoco la difesa dei Gunners. Tanto da far sorprendere anche l'ex stella del Norwich, oggi commentatore tv, Chris Sutton, che l'ha esaltato sottolineando l'enorme differenza vista in campo con il difensore dell'Arsenal Pablo Mari. Sutton è rimasto colpito da Lukaku. "Questo è il motivo per cui il Chelsea ha pagato i soldi", ha scritto in una colonna per MailSport. Con Romelu Lukaku in campo, la squadra di Thomas Tuchel ora sembra essere la principale pretendente per il titolo di Premier League. In 14′ ha fatto stropicciare gli occhi al pubblico presente sugli spalti segnando un gol al termine di una prestazione perfetta. Difesa dell'Arsenal a dir poco al tappeto con Pablo Mari completamente nel pallone: "L'ha bullizzato e l'ha fatto sembrare un bambino dodicenne". Sutton ha rincarato la dose: "Ha fatto il prepotente con Pablo Mari tanto che sembrava che Lukaku stesse giocando contro un dodicenne – ha detto – Era come quando porti un giocatore di una squadra giovanile nell'allenamento della prima squadra, anche se Mari non si è aiutato cercando di combattere il suo avversario ogni volta che andavano in punta di piedi".
Romelu Lukaku è stato il grande protagonista della sfida tra Chelsea e Arsenal che ha visto i Blues battere i Gunners nel derby londinese. L’attaccante belga è stato protagonista con un gol e una prestazione sontuosa che ha fatto letteralmente impazzire i media inglesi che hanno sottolineato il suo modo di mettere al tappeto uno dei difensori dell’Arsenal: “L’ha bullizzato”.
La prima Fashion Week del 2021, dedicata all'uomo, si apre nell'incertezza legata alla pandemia. Dal 15 al 19 gennaio i brand presenteranno gli abiti delle collezioni maschili Autunno/Inverno 2021-22, che arriveranno nei negozi alla fine della prossima estate. Una Settimana della Moda in versione phygital, cioé in compresenza di contenuti digitali e fisici: per ragioni di sicurezza però i primi prevarranno sui secondi. Le sfilate fisiche infatti inizialmente avrebbero dovuto essere cinque, poi sono scese a quattro e infine a tre: Etro, Fendi e K-Way. Dolce&Gabbana ha infatti annullato l'evento in programma per il pomeriggio del 16 gennaio. Alla settimana della moda maschile saranno presenti (virtualmente) 40 brand, di cui 10 al loro debutto sulle passerelle milanesi: K-Way, Solid Homme, Dima Leu (vincitore del concorso Who's next 2020), Vaderetro, Dalpaos, Dhruv Kapoor, Tokyo James, Lagos Space Programme, Bloke, Nick Fouquet- Federico Curradi. Tra i grandi assenti spiccano i nomi di Giorgio Armani, Versace e Missoni: queste case di moda hanno scelto infatti di presentare le loro collezioni menswear insieme a quelle femminili, a febbraio. Si sono sfilati dal calendario ufficiale anche Bottega Veneta e Gucci, senza specificare la data di presentazioni delle collezioni invernali. Gucci in particolare dallo scorso autunno ha scelto di presentare le sue collezioni tramite il progetto Overture, una miniserie diretta da Alessandro Michele e dal regista Gus Van Sant. Il calendario ufficiale di Camera Moda, presentato all'inizio di gennaio, prevedeva quattro sfilate fisiche: Etro, Fendi, K-Way e Dolce&Gabbana. Dalla rosa degli eventi in presenza si era già sfilato il brand Solid Homme, ma all'ultimo minuto un'altra cancellazione ha modificato il programma ufficiale di Camera Moda, quella di Dolce&Gabbana. "Sono venute a mancare le condizioni indispensabili per realizzare la nostra sfilata", spiegano i due designer in un comunicato, riferendosi alla nuova ondata della pandemia in corso. Per limitare ogni rischio di contagio, Etro ha fatto sapere che sfilerà a porte chiuse nell'atelier di Via Tortona, così come Fendi in Via Solari e K-Way in via dell'Aprica, sede del nuovo spazio espositivo BasicVillage. Per tutti e tre i brand quindi modelle in carne ed ossa in passerella, ma niente pubblico. Oltre alle sfilate sul sito sarà possibile vedere video, interviste e approfondimenti su argomenti di grande attualità, come sostenibilità ed inclusione. Quest'anno le sfilate maschili si svolgeranno in concomitanza con il Fashion Film Festival Milano, organizzato da Costanza Cavalli Etro e trasmesso dal 13 al 19 gennaio sulla piattaforma digitale di Camera moda. La selezione del Festival di quest'anno prevede più di 200 fashion film provenienti da 60 paesi, che verranno votati da una giuria (tra cui spiccano i nomi di Paolo Roversi, Anna Dello Russo e Margherita Missoni) e dal pubblico. La Milano Fashion Week maschile si aprirà con Ermenegildo Zegna, che presenterà la sua collezione venerdì 15 gennaio alle ore 15:00. Sabato 16 gennaio sarà la volta di Church's (alle ore 11:30) e della sfilata di Fendi, prevista per le ore 14. Chiude la giornata di sabato Iceberg, alle ore 18. Domenica 17 gennaio sono previste le sfilate di Etro (alle 12) poi di Msgm, Prada e Tod's. Sarà l'occasione di vedere all'opera la co-direzione creativa di Miuccia Prada e Raf Simons per le collezioni maschili Autunno/Inverno 2021-22. Alle 18 appuntamento con la sfilata di K-Way, che chiude la giornata di domenica. Si riparte lunedì 18 con Paura di Danilo Paura per chiudere la kermesse martedì 19 gennaio. Tutti i contenuti digitali e le sfilate dei brand si potranno seguire in streaming sulla piattaforma digitale di Camera Nazionale della Moda Italiana. Venerdì 15 gennaio 15:00 ERMENEGILDO ZEGNA 16:00 LAGOS SPACE PROGRAMME 17:00 NICK FOUQUET – FEDERICO CURRADI Sabato 16 gennaio
La settimana della moda maschile quest’anno sarà in versione phygital (cioé in parte fisica in parte digitale) con solo tre sfilate a porte chiuse. Dolce&Gabbana ha annullato lo show per i rischi sanitari e il resto dei brand ecco come vedere tutti i contenuti, le collezioni e gli approfondimenti.
I Maneskin continuano ad avere enorme visibilità anche all'estero. La band romana, infatti, comincia a muoversi a tutti gli effetti come una band globale, anche a giustificazione dei numeri che stanno ottenendo. Cinquantadue milioni di ascoltatori mensili su Spotify, con "Beggin'" battuta nella Global Chart solo da "Stay" della coppia d'oro Kid Laroi e Justin Bieber, i Maneskin sono ormai un fenomeno mondiale, anche a distanza di due mesi dalla vittoria dell'Eurovision Song Contest che non solo hanno riportato in Italia dopo 20 anni, ma riiuscendo ad andare oltre il semplice successo di "Zitti e buoni", la canzone con cui si sono affermati prima al Festival di Sanremo e poi sul palco di Rotterdam. A permettere alla band di restare nei radar anche dei media stranieri, infatti, sono arrivati il successo di "I wanna be your slave", canzone – in inglese – contenuta nel loro secondo e ultimo album pubblicato "Teatro d'ira Vol. 1", ma anche e soprattutto grazie a "Beggin'", cover del successo dei The Four Seasons, che fa parte del loro primo Ep, "Chosen", del 2017. E dal 2017 sono passati quattro anni che per loro sono tantissimi. I Maneskin appena usciti da X Factor, infatti, sono diversi da quelli che si stanno affermando in questi mesi, lo spiegarono loro stessi anche in un'intervista a Fanpage.it, dicendo che i live gli avevano fatto capire che bisognava cambiare qualcosa, musicalmente e essere più essenziali. Lo hanno ribadito anche in un'intervista a Billboard Usa che gli ha dedicato un ritratto. Alla rivista, che dà il nome anche alle classifiche ufficiali d'Oltreoceano, infatti, la band ribadisce che non ha intenzione di promuovere ulteriormente "Beggin'", ma che si concentrerà più su "Slave" di cui, tra l'altro, è uscito il videoclip ufficiale da qualche giorno, raggiungendo i 25 milioni di visualizzazioni. È una scelta comprensibile, sia perché, appunto, quella cover nasceva strettamente dal programma, poi perché è un suono che probabilmente non sentono più completamente loro. certo, è anche la loro canzone più ascoltata e per questo la spingeranno soprattutto nelle radio Usa.
I Maneskin continuano ad avere enorme visibilità anche all’estero. La band romana, infatti, comincia a muoversi a tutti gli effetti come una band globale e a dedicargli un ritratto è Billboard Usa a cui la band spiega perché punta più su “I wanna be your slave” che su “Beggin'” la loro canzone più ascoltata.
Belen Rodriguez ha partecipato al Pitti Immagine Uomo per annunciare il lancio della prima collezione maschile di Imperfect, il marchio di moda con cui collabora. Dopo la sfilata della collezione femminile a Milano e il successo di vendite dei capi primaverili, il creatore del marchio Fabio Castelli ha voluto proporre anche una linea di abbigliamento dedicata all'uomo. All'evento di lancio, nello stand di Fred Mello, altro brand di Castelli, Belen è arrivata insieme al compagno Stefano. Raggiunta dai nostri microfoni la showgirl mostra come sempre la sua umiltà affermando di non essere una vera stilista: "Gli stilisti sono quelli che hanno studiato", dice.
Anche Belen Rodriguez è arrivata al Pitti di Firenze per annunciare il lancio della nuova collezione maschile del brand Imperfect. Ecco cosa la showgirl ha raccontato ai nostri micorofoni sulla sua carriera nel mondo della moda e sui progetti futuri in Tv.
Silvio Berlusconi non è più il Presidente del Consiglio. Dopo un breve ma intenso colloquio con il Capo dello Stato Giorgio Napolitano, il Cavaliere ha rassegnato le dimissioni, come del resto aveva annunciato all'indomani del primo voto sul rendiconto di bilancio alla Camera dei Deputati. Un riscontro che aveva evidenziato come il Governo Berlusconi IV non possedesse più i numeri per andare avanti, a causa di defezioni ed abbandoni tra i banchi del Popolo della Libertà (mentre la pattuglia leghista non ha mai fatto mancare l'appoggio garantito all'inizio della legislatura). Insomma, un atto obbligato e giunto al termine di una giornata intensa ed impegnativa, caratterizzata dall'approvazione alla Camera della legge di stabilità (contenente le misure fortemente volute dall'Unione Europea) e da un lungo pranzo di lavoro con Mario Monti, che con ogni probabilità gia domani sera potrebbe ricevere l'incarico di formare un nuovo Governo.
Al termine del colloquio con il Capo dello Stato, Silvio Berlusconi ha rassegnato le dimissioni dalla carica di Presidente del Consiglio.
L'annuncio dell'uscita della nova versione del Re Leone, film d'animazione Disney del 1994 che rientra in un'operazione di remake che la casa di produzione sta facendo di alcuni dei suoi classici, rileggendoli in chiave live action, riportandoli a standard visivi più vicini alle nuove generazioni. Pochi giorni fa è uscito il primo trailer di questa nuova versione del film che narra le vicende amletiche di Simba, Mufasa, Sarabi, Scar, Timon e Pumbaa, tra gli altri. Un trailer che svela poche immagini ma che dà già l'idea di una enorme somiglianza – talvolta identicità completa – con il vecchio film, uno dei maggiori successi di casa Disney. Successo che sarà rinnovato nelle voci, ovviamente, sia quelle americane – che prevedono, tra gli altri Donald Glover (Simba), Beyoncé (Nala), Seth Rogen (Pumbaa), e James Earl Jones che doppierà ancora una volta Mufasa – che quelle italiane, con Luca Ward che prenderà in carico la responsabilità dio doppiare Mufasa, la cui voce, per la prima volta, era quella di Vittorio Gassman. Una piccola rivoluzione che non sarà tale nelle musiche, ma che comunque porterà a qualche cambiamento. La colonna sonora, infatti, è uno dei punti forti del film d'animazione, e nella memoria collettiva è ben presente "Il cerchio della vita" ("Circle of life"), ovvero il brano che dà il via al film e che parte con un canto Zulu che fa da sottofondo al raduno degli animali che corrono a dare il benvenuto proprio a Simba. Inizialmente la colonna sonora fu creata da uno dei massimi artisti di questo campo, ovvero Hans Zimmer che ha creato le musiche anche di film come "I pirati dei Caraibi", "Il cavaliere oscuro", "Il Gladiatore", assieme a Elton John e Tim Rice che hanno scritto alcune delle canzoni del film, e pare che, nonostante l'annuncio del ritiro, e il suo tour d'addio, Sir Elton John abbia comunque rimesso mano alle canzoni (comprese "I Just Can't Wait to be King" e "Hakuna Matata") e probabilmente uscirà qualche novità in coppia con Beyoncé e Tim Roth, che potrebbero lavorare alle musiche che ascolteremo sui titoli di coda.
Il ritorno del Re Leone, capolavoro Disney, è stato annunciato ufficialmente e con lui una serie di novità oltre al primo trailer ufficiale che conferma che per quello che si è visto non cambierà molto. E non cambierà neanche il tema musicale iniziale, quella “Circle of Life” cantata, nella versione italiana, da Ivana Spagna e con un’intro in Zulu.
È stato travolto da un'auto che poi si è data alla fuga. Così è morto Italo Grandi, un 85enne di Cremona. Stando a quanto è stato ricostruito dalla forze dell'ordine, nel primo pomeriggio di oggi martedì 28 settembre Italo era in sella alla sua bicicletta lungo la strada provinciale 83 in località Ca' dell'Ora, nel comune di Scandolara Ripa d'Oglio, quando è stato investito da un'auto che sopraggiungeva in quel momento. L'automobilista subito dopo lo scontro si è dato alla fuga.
Nel pomeriggio di oggi martedì 28 settembre un ciclista di 85 anni è stato rimasto vittima di un incidente stradale mentre stava percorrendo la strada provinciale nel comune di Scandolara Ripa d’Oglio, nel Cremonese. Stando alle prime informazioni, l’anziano è stato travolto da un automobilista che si è poi dato alla fuga.
La NASA ha pubblicato sul proprio sito ufficiale l'immagine di una spettacolare ‘duna blu' fotografata su Marte, un elemento che contrasta con il caratteristico colore rosso-arancio del quarto pianeta del Sistema solare. Benché suggestiva, si tratta in realtà di una fotografia in falsi colori, ottenuti in post-produzione per esaltare il contrasto della duna e renderla ben visibile rispetto al paesaggio circostante. Il colore originale, infatti, è più tendente al grigio che al turchese, ed è dovuto a un materiale più fine e con composizione diversa rispetto a quello delle altre dune sullo sfondo. L'immagine è stata scattata lo scorso 24 gennaio dal Mars Reconnaissance Orbiter (MRO), la sonda della NASA lanciata il 12 agosto del 2005 dalla Cape Canaveral Air Force Station. Si tratta dell'orbiter con la più potente fotocamera mai inviata su un altro pianeta, l'HiRISE (High Resolution Imaging Science Experiment), pesante 65 chilogrammi e costata la bellezza di 40 milioni di dollari. Un super occhio elettronico che ha una risoluzione di 0,3 metri per pixel; non a caso è stata capace di immortalare agevolmente i rover Curiosity e Opportunity che si spostano sulla superficie del Pianeta Rosso (quest'ultimo in grande difficoltà a causa di una violentissima tempesta di polvere). Quando la HiRISE si aziona cattura tre distinte immagini di Marte, che con la tecnologia a infrarossi sono regolate su tre colori (rosso, verde e blu). Le immagini vengono fuse per esaltare il contrasto, e lavorando in post produzione su luci e colori si può ottenere un risultato spettacolare (ma falsato) come quello della duna blu. La duna si trova nel cuore del cratere Lyot, dove la maggior parte delle dune sono barcane (a mezzaluna arcuata) o trasversali. Gli scienziati non sanno perché la duna blu abbia una forma così astratta e particolare; molto probabilmente dipende dal materiale fine e dalla sua composizione chimica.
Grazie alla fotocamera HiRISE da 40 milioni di dollari equipaggiata sulla sonda Mars Reconnaissance Orbiter, gli scienziati della NASA hanno immortalato una meravigliosa ‘duna blu’ nel cratere Lyot. Il colore è in realtà il risultato della post produzione per esaltare il contrasto della duna, più tendente al grigio.
Si parla nelle ultime ore di un'ipotetica partecipazione di Elisabetta Gregoraci al Grande Fratello Vip 2018, ‘bloccata', dal disaccordo del suo ex marito Flavio Briatore, che le avrebbe impedito di accettare la proposta di Mediaset. Un’indiscrezione rivelata dal settimanale Chi, che avrebbe messo in luce l'incidenza del noto imprenditore sulla volontà della showgirl, che da diversi mesi non partecipa al mondo televisivo. Successivamente, come riportato anche dal Corriere della Sera, è apparsa questa motivazione: “Briatore vorrebbe tutelare la privacy del figlio che hanno avuto insieme, anche se questo cozza con l’esibizione della vita privata che spesso trapela dall’uso disinvolto che entrambi fanno dei social network”. È il settimanale Visto ad aver stabilito un contatto con Flavio Briatore per chiedergli spiegazioni sull'indiscrezione trapelata sul noto settimanale di gossip. Una smentita a gran voce, che depisterebbe i più curiosi dalla linea del disaccordo e la orienterebbe di nuovo verso una valutazione che starebbe ancora spettando solo ad Elisabetta Gregoraci. L'imprenditore, infatti, si è così espresso: “Non è vero che ho vietato il Gf a Eli e non credo voglia farlo. Mai chiesto a me nella maniera più assoluta. Non capisco certe voci. Lei non me ne ha mai parlato”.
Si vocifera di una partecipazione di Elisabetta Gregoraci al Grande Fratello Vip 2018 e di un dietro front dovuto al disaccordo dell’ex marito Flavio Briatore. Ed è proprio lui a smentire sulle pagine del settimanale Visto, specificando che non si è mai espresso sull’argomento, sebbene supponga che la sua ex non sia intenzionata a partecipare.
var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 1023) { document.getElementById('widget-banner-5').id = 'div-banner-2'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-2"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-5').style.display = 'none'; } var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 768) { document.getElementById('widget-banner-6').id = 'div-banner-3'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-3"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-6').style.display = 'none'; } Il cinema non risparmia nemmeno gli scoiattoli. Abbiamo visto vari film dove la natura si ribella all’uomo, reo di averla trattata male o sfruttata (vedi “Promised Land” con Matt Damon), ma stavolta il regista russo Timur Bekmambetov tocca il limite del demenziale. Il regista ha girato un film intitolato semplicemente “Squirrels”(“Scoiattoli”) in cui le delicate creaturine – animate in CGI – attaccano gli umani dopo essere rimaste senza cibo a causa loro. E’ stato definito un eco-vengeance (film sulla vendetta dell’ecosistema) ma stando alle prime immagini del teaser trailer, noi lo definiremmo in un altro modo che, per il momento, preferiamo non condividervi. Continua a leggere su Fanpage.it var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; document.getElementById('widget-banner-7').id = 'div-banner-6'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-6"); }); }); Anteprime Attualità Curiosità 13 CONDIVISIONI commenta condividi chiudi
Gli scoiattoli non ne possono più dello sfruttamento e del non rispetto degli umani, così iniziano ad attaccarli e divorarli perchè rimasti senza cibo. E’ quanto accade nel nuovo film di Timur Bekmambetov. A voi i commenti.
L'anno scorso la stella Kic 8462852, che si trova tra la costellazione del Cigno del Dragone, aveva mostrato un calo di luminosità pari al 22%. L'astronomo Jason Wright ipotizzò che tale anomalia potesse spiegarsi con una struttura artificiale: una sfera di Dyson. Lo scienziato non era in preda al delirio, si tratta infatti di un potenziale indicatore della presenza di civiltà avanzate nel remoto universo. Nel 1960 Nikolaj Kardashev stilò una classifica delle civiltà sulla base del modo in cui sarebbero state in grado di sfruttare l'energia: Tipo I. Civiltà in grado di gestire l'energia di un intero pianeta. Verosimilmente il proprio. Tipo II. Civiltà in grado di gestire l'energia del proprio sistema solare. Tipo III. Civiltà in grado di gestire l'energia della propria galassia. Vale a dire di tutti I corpi che ne fanno parte. Noi siamo ancora una civiltà di tipo zero. Non solo stiamo per esaurire le risorse fossili, ancora non ci è ben chiaro come soddisfare il nostro intero fabbisogno attraverso quelle rinnovabili. Oltre a questo non si è ancora realizzata la pace perpetua di Kant, tantomeno l'utopica civiltà di Star Trek. Sarebbe indispensabile infatti che tutta l'umanità si unisse in un solo governo perché si possa arrivare a coordinare la gestione delle risorse dell'intero Pianeta. Un anno prima che Kardashev formulasse la sua scala Freeman Dyson descriveva una struttura sferica, del raggio di una unità astronomica, avvolgente un'intera stella. Aveva ideato così la sfera che porta il suo nome. Una civiltà in grado di inglobare una stella in questo modo lo farebbe allo scopo di carpirne in maniera estremamente efficiente l'energia. Come sarebbe una civiltà aliena visibile da noi? E' il quesito a cui dovrebbe rispondere la scala di Kardashev: potrebbero esistere migliaia di civiltà paragonabili alla nostra o molto più avanzate, ma non al punto da raggiungere il primo o il secondo livello della scala; questo perché, se ancora non abbiamo ricevuto segnali, una risposta plausibile al paradosso di Fermi sarebbe che sono troppo lontane per farli giungere a noi. Se invece delle civiltà aliene estremamente remote arrivassero al livello II ce ne potremmo accorgere grazie a strutture come quella prevista da Dyson. La variazione di luminosità che ne conseguirebbe potrebbe essere infatti rilevata dalle nostre sonde spaziali. Ecco perché l'ipotesi di Wright era legittima.
Dopo quasi un anno esatto il cosiddetto mistero della stella Kic 8462852 torna a far parlare di sé nelle agenzie di stampa. Una civiltà aliena sta sfruttando quell’astro? Esistono spiegazioni più plausibili.
Il messaggio postato su Facebook in cui Sinead O'Connor annunciava il tentativo di suicidio – non è la prima volta che succede – è solo l'apice di una situazione che va avanti da molto tempo. Una situazione che ha a che fare con i problemi di salute che affliggono da anni la cantante irlandese e che hanno avuto importanti ripercussioni sulla sua vita personale, allontanando la famiglia e i figli. 451 parole per avvisare il mondo intero che stava per cedere a un'overdose e per spiegare quali erano stati i motivi che l'avevano portata a un gesto così estremo. Guardando al passato della cantante che negli anni '90 fece scandalo per aver strappato in diretta tv la foto di Papa Giovanni Paolo XXIII – evento che provocò non pochi problemi alla sua carriera musicale – non sorprende che la malattia e le sue conseguenze potessero crearle problemi, ma forse in pochi immaginavano che potesse arrivare a un post di quel livello: Questa settimana mi ha distrutta (…). Non c'è altro modo per ottenere rispetto. Non sono a casa, ma in un hotel da qualche parte in Irlanda, registrata sotto un nome falso. In un'intervista rilasciata a Sky nel 2014, aveva già accostato la difficoltà della malattia alla morte: Quando ammetti che sei quella che potrebbe essere percepita, a torto, come malata mentale, sai che rischi di essere trattata uno schifo quindi non lo dici a nessuno ed è il motivo per cui la gente muore. Sinead O'Connor soffre di depressione e bipolarismo e non ha mai nascosto questi problemi, parlandone spesso anche in pubblico. Per la seconda volta in pochi anni la cantante, a causa dei suoi problemi, ha cancellato un tour: successe nel 2012 quando contemporaneamente alle scuse coi fan chiuse anche l'account Twitter, spiegando che lo faceva per stare un po' fuori dallo showbiz ed è successo un'altra volta la scorsa estate, quando in una nota si spiegava che la O'Connor non poteva viaggiare più: Soffre di un esaurimento dovuto a ripetuti e non risolti problemi di salute e le è stato richiesto, dal medico, di fermare qualsiasi tipo di attività. A causa di ciò, è completamente impossibilitata a viaggiare ed esibirsi. Pochi giorni dopo, sempre con un post su Facebook, spiegò, però, che il motivo reale era la scoperta, nel marzo scorso, di una malattia grave del figlio e tutto quello che ne conseguiva come madre: Come ogni madre, sono stata all'erta giorno e notte, ogni giorno e ogni notte da quando ho saputo della malattia. Studiando e imparando tutto ciò che posso in modo da poter aiutare non solo quello malato, ma anche gli altri ragazzi che sono colpiti dalla situazione.
Con una serie di lunghi post su Facebook Sinead O’Connor ha spiegato la sua versione della lotta contro la famiglia e l’ex marito, per la custodia del figlio piccolo, che l’avrebbero portata al post in cui annunciata il tentato suicidio.
L'amoxicillina, facente parte della famiglia delle penicilline semisintetiche, è uno degli antibiotici più prescritti al mondo e in Italia, dove si trova nella “top five” dei principi attivi più venduti, assieme a colecalciferolo, pantoprazolo, atorvastatina e simvastatina. Le ragioni di un simile successo risiede nell'ampio spettro d'azione e nella biodisponibilità del medicinale; in altri termini, esso è efficace contro un vasto gruppo di infezioni e viene assorbito velocemente quando somministrato per via orale. A questi dettagli va aggiunta la notevole sicurezza e tollerabilità dell'amoxicillina, benché si stimi che il 30 percento dei pazienti manifesti una qualche forma di effetto indesiderato (che nella maggior parte dei casi si risolve spontaneamente). Prima di approfondire controindicazioni ed effetti collaterali scopriamo a cosa serve e qual è il meccanismo d'azione del medicinale. Cos'è l'amoxicillina e come agisce Come indicato, l'amoxicillina è un potente antibiotico battericida utilizzato per contrastare – e talvolta prevenire – molteplici infezioni; fra le altre vi sono polmoniti, infezioni della pelle, salmonellosi, faringiti, otiti, tonsilliti, infiammazioni dentali, actinomicosi, cistiti batteriche, clamidia, setticemie, endocarditi, malattia di Lyme e persino antrace. La ragione di un così ampio ventaglio d'azione risiede nell'estrema efficacia nell'uccidere i batteri, attraverso l'inibizione della sintesi del peptidoglicano, l'elemento alla base della parete cellulare dei microorganismi. Poiché l'amoxicillina fa parte della classe degli antibiotici Beta-lattamici, che può essere bloccata dagli enzimi beta-lattamasi, il farmaco viene spesso prodotto in associazione a un inibitore di questi enzimi, come l'acido clavulanico. Il famoso antibiotico Augmentin, commercializzato dalla casa farmaceutica britannica GlaxoSmithKline, è composto da amoxicillina associata all'acido clavulanico. Effetti indesiderati dell'amoxicillina Gli effetti collaterali più comuni legati all'assunzione dell'amoxicillina sono legati all'ipersensibilità verso il medicinale; essa può determinare la comparsa di reazioni allergiche più o meno serie che spaziano da eruzioni cutanee di varie forme – come l'eritema multiforme – al raro shock anafilattico. Rash cutanei e altre lievi reazioni allergiche di norma si ripristinano spontaneamente al termine della terapia (che può durare da alcuni giorni a un paio di settimane in base alla prescrizione medica), ma per i soggetti ipersensibili è prevista la sostituzione dell'amoxicillina con un altro antibiotico. Più rara la comparsa di fenomeni gastrointestinali alla stregua di diarrea, nausea, vomito, gastriti e dolori addominali. In alcuni casi possono manifestarsi anche piastrinopenia (o trombocitopenia), ovvero una riduzione nel numero delle piastrine; anemia, la riduzione dell'emoglobina; leucopenia, la riduzione dei globuli bianchi e neutropenia, la riduzione dei granulociti neutrofili. Tra gli altri effetti collaterali noti vi sono ittero, stomatite, dermatite esfoliativa, emicrania, insonnia, vasculite (l'infiammazione dei vasi sanguigni), vertigini e alcuni disturbi a carico del tratto urogenitale. Come indicato, l'amoxicillina è un farmaco efficace e ampiamente tollerato, tuttavia, poiché viene prescritto a un numero elevatissimo di pazienti, c'è di conseguenza anche un alto numero di segnalazioni di eventi avversi. Controindicazioni dell'amoxicillina
Efficace contro un vastissimo gruppo di infezioni di origine batterica, l’amoxicillina è uno degli antibiotici più prescritti in Italia e nel mondo. Viene spesso prodotto in associazione all’acido clavulanico che ne favorisce l’azione battericida. Ben tollerato e sicuro, come tutti i farmaci presenta una lista di effetti collaterali e controindicazioni; ecco quali sono.
Nei confronti dei cinque carabinieri coinvolti nella morte di Stefano Cucchi, avvenuta all'ospedale Sandro Pertini di Roma il 22 ottobre del 2009, la Procura di Roma ha chiesto questa mattina il rinvio a giudizio: nei confronti dei tre militari che arrestarono il geometra una settimana prima, e ritenuti responsabili delle percosse, l'accusa è quella di omicidio preterintenzionale. Ad altri due carabinieri sono stati contestati i reati di calunnia e falso. Il procuratore Giuseppe Pignatone e il sostituto Giovanni Musarò hanno configurato l'ipotesi di omicidio preterintenzionale nei confronti di Alessio Di Bernardo, Raffaele D'Alessandro e Francesco Tedesco, all'epoca dei fatti in servizio presso il Comando Stazione di Roma Appia. I tre procedettero all'arresto di Stefano Cucchi in flagranza di reato per detenzione di sostanze stupefacenti. Tedesco è accusato anche di falso. Roberto Mandolini, comandante Interinale della medesima stazione della capitale, è accusato di calunnia e falso così come Vincenzo Nicolardi, anche quest'ultimo militare dell'Arma. Ai tre carabinieri accusati di omicidio preterintenzionale è contestato anche il reato di abuso di autorità per aver sottoposto Cucchi "a misure di rigore non consentite dalla legge". L'inchiesta bis sulla morte del geometra romano è stata conclusa il mese scorso. La Procura di Roma scrisse nell'avviso di chiusura dell'indagine che Stefano Cucchi venne percosso dai tre carabinieri che lo avevano tratto in arresto con "schiaffi, pugni e calci". Violenze che causarono "una rovinosa caduta con impatto al suolo in regione sacrale" che "unitamente alla condotta omissiva dei sanitari che avevano in cura Cucchi presso la struttura protetta dell'ospedale Sandro Pertini, ne determinavano la morte". La posizione dei cinque carabinieri indagati si aggrava quindi in modo significativo, dal momento che a Di Bernardo, D'Alessandro e Tedesco nel primo filone di inchiesta erano addebitate solo le lesioni personali.
La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per i cinque militari che parteciparono all’arresto di Stefano Cucchi: tre sono accusati di omicidio preterintenzionale, altri due di calunnia e falso.
Il vaccino anti COVID di AstraZeneca ha un'efficacia minima nel prevenire i casi lievi e moderati dell'infezione scatenata dalla variante sudafricana del coronavirus SARS-CoV-2. Lo dimostrano i dati preliminari di uno studio del Wits Vaccines and Infectious Diseases Analytics (VIDA) dell'Università del Witwatersrand (Johannesburg), che sta sperimentando in Sudafrica il vaccino AZD1222 (noto anche con il nome di ChAdOx1) messo a punto dalla casa biofarmaceutica britannico-svedese, in stretta collaborazione con lo Jenner Institute dell'Università di Oxford e con l'azienda di biotecnologie italiana Advent-Irbm di Pomezia. Mancano ancora indicazioni sulla protezione contro la forma grave della COVID-19, la malattia provocata dal patogeno emerso in Cina. A causa di questi dati poco rassicuranti, il governo sudafricano ha deciso di sospendere temporaneamente la campagna vaccinale contro il coronavirus, che sarebbe dovuta partire a breve proprio grazie al vaccino di Oxford (con un milione di dosi). Il ministro della Salute Zweli Mkhize ha dichiarato che il programma vaccinale con l'AZD1222 sarà tenuto in pausa fin quando non verrà fatta definitiva chiarezza sull'efficacia del farmaco, mentre sono stati stipulati accordi con altre case produttrici. L'indagine condotta dagli scienziati dell'istituto VIDA ha coinvolto circa 2mila volontari sudafricani con un'età media di 31 anni; proprio a causa della giovane età dei partecipanti, generalmente legata a infezioni asintomatiche o comunque lievi (sebbene non manchino casi severi e anche letali), non è stato possibile stabilire se il vaccino di AstraZeneca protegga anche dalla forma grave della COVID-19 innescata dalla variante sudafricana, nota col nome di 501.V2 o B.1.351. “In questo studio non è stato possibile valutare la protezione contro malattie di grado moderato-grave, ospedalizzazione o morte, poiché la popolazione target era a basso rischio”, hanno dichiarato gli scienziati dell'Università del Witwatersrand in un comunicato stampa. In basi ai risultati dello studio, la protezione contro la forma moderata sarebbe di appena il 22 percento, dunque insoddisfacente (la ricerca deve essere ancora revisionata fra pari e i risultati pubblicati su una rivista scientifica). I creatori del vaccino sono tuttavia fiduciosi che l'AZD1222 possa proteggere dalla forma grave dell'infezione: “Potremmo non ridurre il numero totale di casi, ma c'è ancora protezione contro morti, ricoveri e malattie gravi”, ha dichiarato alla BBC la professoressa Sarah Gilbert, ricercatrice capo presso l'Oxford Vaccine Group. A rassicurare gli scienziati ci sono anche i recenti risultati sul vaccino Ad26.COV2.S di Johnson & Johnson, che si basa su una tecnologia analoga a quello di AstraZeneca. In Sudafrica ha dimostrato un'efficacia del 57 percento nel proteggere dall'infezione, ma risulta sensibilmente superiore contro la forma grave e mortale della patologia. Queste indicazioni preliminari suggeriscono che la trasmissione del coronavirus potrebbe continuare a verificarsi anche nelle popolazioni vaccinate e in chi è stato infettato dal ceppo originale (o magari da un'altra variante), tuttavia si dovrebbero contenere in modo significativo i casi gravi e mortali. “Questo studio conferma che il coronavirus pandemico troverà modi per continuare a diffondersi nelle popolazioni vaccinate, come previsto, ma, considerando i risultati promettenti di altri studi condotti in Sudafrica, come quelli che utilizzano un vettore virale simile, i vaccini potrebbero continuare ad allentare la pressione sui sistemi sanitari prevenendo le malattie gravi”, ha dichiarato il professor Andrew Pollard, docente di Infezione e Immunità pediatrica e a capo della sperimentazione del vaccino di Oxford. Gli scienziati sono comunque già a lavoro su un vaccino aggiornato progettato per contrastare anche la diffusione della variante sudafricana; dovrebbe essere pronto entro il prossimo autunno.
Uno studio preliminare condotto in Sudafrica con duemila partecipanti ha dimostrato che il vaccino anti COVID “AZD1222” di AstraZeneca-Oxford-Irbm ha un’efficacia “minima” nel proteggere dalle forme lievi e moderate dell’infezione da coronavirus provocata dalla variante sudafricana. I dati devono ancora essere confermati e mancano ancora indicazioni sull’efficacia contro la forma grave.
Ci sono credenze e rituali che pensavamo relegati ormai ad epoche remote o al mondo delle leggende, culti misteriosi e insoliti così lontani dalla cultura occidentale da farli apparire spesso ai nostri occhi come pratiche macabre e bizzarre (basti pensare al rito cosiddetto del "baby dropping ritual" in India, dove i neonati vengono lanciati da un'altezza di 15 metri su di un materasso, cerimonia che secondo chi la pratica rafforzerebbe i bambini o ancora ai riti vudù ancora molto diffusi tra gli afroamericani). Se credevamo che i sacrifici umani fossero antiche e barbare cerimonie propiziatorie degli aztechi o degli egizi evidentemente ci sbagliavamo. In Messico, infatti, si sta estendendo sempre più, soprattutto tra le fasce più povere e disagiate della popolazione, il culto della "Santa Muerte" o Niña Blanca (bambina bianca) come la chiamano affettuosamente i suoi devoti. Questa tradizione unisce pratiche cattoliche con antiche credenze funerarie del popolo Azteco, in un misto di religione, fede, spiritualità e stregoneria diventato simbolo di potere e di rivalsa delle classi povere contro le classi dominanti, trascendendo dunque la spiritualità ed assumendo una grande portata sociologica. La "Santa Muerte" (uno scheletro vestito da Madonna) è infatti la santa dei disperati, di chi aspira ad un mondo migliore attraversando un confine proibito e spesso dedicandosi ad attività criminose, permettendo così a tutti, non importa in che modo, di "aprirsi" le porte del paradiso. Per questo motivo è diventata la "protettrice" dei criminali ed in particolare dei narcotrafficanti, i quali uccidono finanche in onore della "Santa" affinchè li protegga dalla polizia, dall'esercito e da chi osteggia i loro traffici. Basta una ricerca veloce su internet per notare quanto ormai la "Santa Muerte" si stia radicando nella cultura messicana: si moltiplicano le chiese, gli altari, le piccole cappelle, siti internet ed addirittura le radio a lei dedicate così come si moltiplicano le frange estremiste di questo culto con ritrovamenti di teste umane, di corpi dissanguati o senza arti. Proprio negli ultimi giorni ci giunge dal Messico la notizia di altre due persone uccise con il rituale del sacrificio umano e dell'arresto di David Romo (il personaggio che qualche anno fa si autoproclamò vescovo supremo di questa setta) il quale, legato ad un’organizzazione di estorsori sfruttava il seguito popolare traendone vantaggi economici.
Si diffonde sempre di più in Messico il culto della “Santa Muerte”, mentre la cronaca segnala una serie di omicidi sospetti e probabilmente ad essa collegati.
La maggior parte dei viaggiatori capisce che il proprio aereo è arrivato a destinazione soltanto quando sente il velivolo scendere di quota. In realtà può capitare che vi troviate a girare in tondo in prossimità dell'aeroporto prima che si liberi una pista in cui atterrare. Per il turista può essere l'occasione per vedere la città dall'alto e pregustare la vacanza. Per il comandante, invece, può essere un contrattempo piuttosto noioso e forse, per passare il tempo, deciderà di disegnare qualcosa nel cielo. Il pilota di un aereo privato in volo sui cieli della Florida ha disegnato, con la rotta del suo velivolo, un pene dai tratti essenziali e inequivocabili. Così come se ne vedono nei bagni pubblici, per intenderci.
Il disegno è stato creato tracciando il volo su Flightradar24. Proprio di fronte al pene, un’ellisse dalla forma lunga e schiacciata.
Al largo delle coste californiane, in un'area limitrofa alla spettacolare Baia di Monterey, gli equipaggi di due imbarcazioni di whale watching hanno filmato dai droni uno straordinario scontro tra ‘titani', la lotta disperata di una madre di balena grigia contro un pod di ben 12 orche, che per un'ora intera hanno provato – invano – a strapparle il piccolo per affogarlo e divorarlo. Per chi ha assistito alla scena e conosce gli esiti di questi drammatici eventi si è trattato di un caso davvero eccezionale, dato che quasi sempre i gruppi di intelligentissimi odontoceti riescono nella loro impresa di caccia. Basti pensare che negli ultimi venti anni i responsabili della società Monterey Bay Whale Watch hanno assistito a un tale evento soltanto un paio di volte, ed è la prima in assoluto che riescono a documentarlo. Nella stessa zona sono stati registrati altri sei attacchi in dodici giorni, tutti con esito fatale per i piccoli e tutti compiuti dallo stesso pod di orche transienti. Si tratta di un gruppo famigliare capitanato dalla matriarca Emma, che spesso viene visto attendere il passaggio delle madri con i balenotteri. Quell'area è infatti ricca di profondi canyon, ed è il luogo ideale dove isolare i grandi misticeti, impegnati nella consueta migrazione tra le acque artiche e quelle californiane. Nell'ultimo scontro, tuttavia, le orche hanno trovato ‘pane per i propri denti', una madre estremamente tenace che ha fatto il possibile per salvare la vita al proprio figlio. Nel video si può osservare come essa cerchi disperatamente di sollevarlo sul proprio dorso e tenerlo oltre la superficie dell'acqua, rimanendo senza respirare per lunghi minuti pur di allontanarlo dai ripetuti attacchi delle orche. Normalmente la tecnica di questi delfinidi prevede di separare i piccoli dalle madri e poi di affogarli, prima di mangiarli. Secondo alcuni per la madre non sarebbe stata la prima battaglia, e l'esperienza l'avrebbe aiutata ad affinare la tecnica di difesa. Nonostante l'esito positivo dello scontro – dopo un'ora madre e piccolo sono stati visti allontanarsi senza problemi – non è chiaro il motivo per cui le orche abbiano desistito. Forse stavano semplicemente insegnando a cacciare ai propri piccoli, dato che avevano divorato da poco un altro balenottero di balena grigia.
Nelle acque dell’Oceano Pacifico una mamma di balena grigia è riuscita a salvare il suo piccolo dall’attacco di un pod di orche, tenendolo sollevato sul dorso e trattenendo il respiro per lunghi minuti. La spettacolare sequenza è stata registrata da operatori di whale watching.
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Il nuovo disco esce il 16 aprile. Si tratta del secondo capitolo di una trilogia musicale, a cui l’artista ha dato il via a ottobre, con “Attraversami il cuore”.
Dopo una lunga attesa finalmente è stata mostrata a Parigi, durante la settimana dell'Haute Couture, la collezione creata da Christian Lacroix per Schiaparelli, maison storica fondata dall'italiana Elsa Schiaparelli nel 1934, oggi rilanciata da Diego Della Valle. I 18 look presentati reinterpretano e si ispirano al celebre stile della designer, Lacroix ha ripreso le immagini surreali di "Schiap" proponendo una capsule collection che vuole indagare l'aspetto funzionale degli abiti dell'epoca.
Nel primo giorno della Settimana dell’Alta Moda parigina è stata presentata la prima collezione della maison Schiaparelli, riportata in vita da Della Valle. Christian Lacroix firma i capi ispirati allo stile della celebre designer italiana.
Non c'è solo il mercato dei piloti a tenere banco in vista della prossima stagione di Formula 1. Novità importanti anche per quanto concerne la Safety Car, con una sorpresa all'orizzonte. La "macchina di sicurezza" potrebbe non essere più un'esclusiva dalle Mercedes, ma sembra destinata ad essere affiancata dall'Aston Martin che dovrebbe fornire i mezzi per 12 dei 23 Gran Premi previsti nel Circus. La Safety Car è una presenza costante degli appuntamenti del Mondiale di Formula 1 e non solo. Si tratta della macchina di sicurezza, ovvero della vettura, guidata da un pilota o da un membro dell’organizzazione della gara che esce sul tracciato quando c’è bisogno di raggruppare, ricompattare e rallentare le vetture in pista, magari in occasione di incidenti o di altre situazioni impreviste. Dal 1996 la Mercedes fornice la Safety Car, che è dunque unica nel modello in tutti i GP e non come in precedenza diversa da circuito a circuito.
Novità importanti in Formula 1 nella prossima stagione anche per la Safety Car. La “macchina di sicurezza” potrebbe non essere più un’esclusiva dalle Mercedes, ma sembra destinata ad essere affiancata dall’Aston Martin che dovrebbe fornire anche i mezzi medici per 12 dei 23 Gran Premi previsti nel Circus.
Dopo il Cyberbunker progettato per accogliere il Cybertruck di Tesla e resistere all'Apocalisse, arriva lo smartphone che ricorda l'iconica autovettura presentata da Elon Musk nel 2019. Si chiama appunto Cyberphone e si basa su iPhone 11 Pro e 11 Pro Max ma l'esterno ricorda il Tesla Cybertruck. Lo smartphone progettato studio di elettronica di lusso russo Caviar è caratterizzato da una custodia in titanio super resistente ispirata al rivoluzionario veicolo elettrico. Cyberphone è un iPhone 11 Pro e 11 Pro Max modificato nello stile Tesla Cybertruck. Il design dello smartphone presentato dallo studio di elettronica di lusso russo Caviar si ispira al nuovo concetto di veicolo elettrico introdotto da Elon Musk, il CEO di Tesla, il 21 novembre 2019 presso il Tesla Design Center di Hawthorne, California. Cyberphone è infatti caratterizzato da un corpo in titanio che resiste a qualsiasi impatto meccanico esterno. Persino lo schermo, la cover posteriore e i laterali sono ricoperti da piastre metalliche. La protezione per lo schermo in titanio è pieghevole e può essere ruotata verso il basso e intorno alla parte posteriore per diventare un comodo supporto. La custodia di titanio inoltre migliora la funzionalità dello smartphone, senza intaccarne le prestazioni.
Lo studio di elettronica di lusso russo Caviar ha portato il design “cyber” sul loro ultimo smartphone, si chiama Cyberphone perché è un iPhone 11 Pro che si ispira al Cybertruck, il veicolo presentato lo scorso anno dal CEO di Tesla Elon Musk e che rivoluziona il mondo delle autovetture elettriche.
L'eclettico cantante inglese Robbie Williams è diventato recentemente padre della dolcissima Theodora Rose, nata nel 2012 dalla sua relazione con l'attrice Ayda Field. La popstar, che ha risposto alle provocazioni di Liam Gallagher qualche giorno fa, ha lanciato una vera "bomba" durante un'intervista ad un noto magazine australiano riportata dal quotidiano The Sun pochissime ore fa. E' noto a tutti che Williams abbia trascorso in clinica diverso tempo per disintossicarsi da alcolici e farmaci ed ha ammesso di aver fatto uso di eroina e cocaina nel corso della sua vita. In virtù del suo difficile percorso e per aver superato un inferno tale, si è detto pronto a qualsiasi evenienza affinché la piccola Theodora, che oggi ha 9 mesi e chiama vezzosamente "Teddy", non debba vivere le sue stesse esperienze: Non credo che Teddy abbia preso da me. Toccando ferro, con tanto amore e un po' di fortuna, non dovrà attraversare l'inferno che ho vissuto io. Se sfortunatamente dovessero andare così le cose, saprò cosa fare. Mi accerterò che abbia le migliori droghe in circolazione e per farlo, sarei disposto a drogarmi con lei.
Robbie Williams ha dichiarato che provvederà lui stesso ad acquistare droghe per sua figlia quando crescerà, qualora ne cercasse, così da assicurarsi che sia della miglior qualità che si trovi in circolazione.
Luigi De Magistris e Stefano Caldoro in Prefettura a Napoli Apocalisse di rifiuti a Napoli, città sommersa e nessun posto dove conferire la spazzatura raccolta. Fallisce così il proposito del neo-sindaco Luigi De Magistris, che la settimana scorsa aveva previsto che il piano di raccolta concordato con Regione e provincia avrebbe permesso di liberare la città dall'immondizia entro martedì. Vertice d'emergenza convocato in Prefettura a cui hanno preso parte il Governatore Stefano Caldoro e l'ex-pm, coadiuvati dai rispettivi assessori all'Ambiente, Tommaso Sodano e Giovanni Romano. Nel comunicato stampa diramato dal sindaco e dal vice, si legge: “Questa notte, su mia richiesta, si terrà un vertice straordinario alla Prefettura di Napoli che vedrà coinvolti tutti i soggetti istituzionali locali: un vertice dal quale non mi allontanerò senza aver avuto la certezza che gli impegni presi nei giorni scorsi vengano rispettati da tutti”. Seguitando con la lettura si apprende che la soluzione trovata con l'accordo Comune, Regione, Provincia e Prefettura – grazie al quale Napoli sarebbe stata liberata in cinque giorni – è fallito a causa di responsabilità non imputabili al primo cittadino: “A rendere impossibile l'obiettivo stabilito, anche quanto avvenuto durante la raccolta dei rifiuti nella zona del centro storico cittadino dove si sono registrati fatti inquietanti che hanno impedito la raccolta dei rifiuti e che sono stati già segnalati alle forze dell' ordine”. Sarà prevista la sorveglianza degli autocompattatori da parte delle forze dell'ordine per evitare questi “episodi inquietanti” non meglio specificati, ma che forse si riferiscono alla protesta dei lavoratori di Lavajet – che ieri si erano rifiutati di effettuare la raccolta nel centro storico perché senza stipendio da mesi. “La verità è che questa amministrazione sta rimuovendo incrostazioni ventennali determinando risposte ai sabotaggi. La situazione è drammatica ma siamo determinati ad operare senza alcun tentennamento, per questo sono stati rinviati tutti gli appuntamenti che avrebbero costretto il sindaco a lasciare Napoli”. Nonostante la gravità e la solennità dell'incontro, all'uscita dalla Prefettura di Napoli, nessuna delle cariche istituzionali si ferma per discutere delle importanti precisione prese. Nota di colore, Luigi De Magistris e Tommaso Sodano si allontanano in un'auto con lampeggiante, soltanto per fermarsi a pochi metri dalla Prefettura – in piazza Trieste e Trento, proprio alle spalle di un autocompattatore di Lavajet intento a raccogliere i rifiuti ammassati in strada. Coincidenza curiosa, prima del vertice a Napoli non girava nemmeno un mezzo adibito alla raccolta dell'immondizia, ma dopo l'uscita di sindaco e governatore le strade si sono riempite di autocompattatori. Che sia stata trovata una soluzione per superare lo stallo creato dalle ordinanze dei sindaci di Caivano e Acerra che vietano di sversare i rifiuti di Napoli sul loro territorio? La giornata di lunedì è stata particolarmente dura. Il nuovo presidente di Asia, Raphael Rossi – ex-dirigente di Amiat Torino licenziato per aver denunciato corruzione e spreco di denaro pubblico – ha spiegato molto bene che la colpa della nuova emergenza rifiuti non è di Asia: “Come è noto, ma è meglio chiarirlo, lo smaltimento non è compito né di Asìa né del Comune di Napoli. Sono la Provincia, la Prefettura e la Regione a occuparsi di dove si portano i rifiuti. C’è una società apposita provinciale, la Sapna, che gestisce lo smaltimento e che al punto di vista economico incassa i soldi dai Comuni di cui smaltisce i rifiuti e li paga agli impianti e ai siti dove li smaltisce. Non siamo noi ad avere scelto adesso Caivano ed Acerra, per capirci.”
Fallita la sfida di Luigi De Magistris: la città di Napoli è ancora piena di rifiuti. Raccolta straordinaria dopo il vertice notturno in Prefettura con il Governatore Stefano Caldoro e gli assessori all’ambiente, Tommaso Sodano e Giovanni Romano. Intanto, la Procura di Milano indaga su un peculato da 50 milioni di euro.
La prima serata del Festival di Sanremo ha sancito l'eliminazione della Oxa e della Tatangelo. L'attuale compagna di Gigi D'Alessio nonché mamma del piccolo Andrea ha manifestato la sua delusione al settimanale Oggi: "Fortunatamente non era la giuria da casa, se fosse stato così ci sarei rimasta veramente male. Grande dispiacere però grande soddisfazione, perchè il mio passaggio ha conquistato il picco di share". Ma Anna Tatangelo mamma di Andrea non si ferma qua e al Tgcom svela i retroscena del brano cantato sul palco dell'Ariston: "E' ovvio che tutto nasce da una rabbia che mi porto avanti da quando avevo 16 anni. Qualcosa mi è rimasta dentro da allora, il ragazzo con cui stavo mi aveva tradita" e poi, rispondendo sulla domanda, ammette di non aver più incontrato il fedifrago: "No ed è stato un bene per lui che non mi abbia incontrata". Nonostante l'eliminazione arrivata al primo turno, Anna Tatangelo è stata premiata dagli ascolti tv: Sanremo 2011 conquista 17mln di telespettatori. La cantante ancora non si dà per vinta e spera di essere ripescata per dimostrare il suo valore come artista e non solo come giudice di X Factor 4.
Anna Tatangelo svela al Tgcom i retroscena del brano cantato sul palco dell’Ariston mettendo a nudo la sua vita da adolescente tormentata a causa di un tradimento.
Cosa faresti se ti imponessero di lavorare gratis per due mesi mentre i tuoi colleghi continuano a guadagnare? Non è fantascienza, ma quello che accade alle donne in Europa, colpa del cosiddetto gender pay gap, il "divario salariale di genere". Per questo il Parlamento europeo ha votato oggi una risoluzione che chiede alla Commissione misure vincolanti per contrastarlo. La proposta ha raccolto il consenso bipartisan di tutte le forze, a eccezione della Lega e alcuni eurodeputati dell’est Europa che l’hanno bocciata. Secondo l’Eurostat il divario retributivo in Europa è in media del 16 per cento, aumenta nel caso delle pensioni (37 per cento) e sale ancora se si prende in considerazione il tasso d’occupazione (40 per cento). Il dato italiano si ferma al 4 per cento, ma è un numero che non deve farci sorridere. La percentuale deve essere letta in controluce con l’accesso al mondo del lavoro, dove registriamo uno dei tassi più bassi d’Europa, con il nostro 53% ci fermiamo ben 15 punti sotto la media europea. Peggio di noi fa solamente la Grecia con il 49 per cento. Statistiche che dimostrano che il divario salariale deve essere affrontato alla radice, migliorando il welfare e le politiche sull'istruzione. La Commissione europea al momento del suo insediamento ha promesso che avrebbe presentato un piano per affrontare la disuguaglianza di genere entro marzo 2020. Gli eurodeputati chiedono che sia "ambizioso" e nel testo approvato denunciano “l’urgente necessità di promuovere la parità tra uomini e donne a tutti i livelli del processo decisionale” insieme a sottolineare i legami tra la retribuzione e la violenza sulle donne: “Il rischio di povertà e la minore autonomia finanziaria rende più difficile sottrarsi a una relazione violenta”. Motivi che non sono stati sufficienti a incontrare il favore della Lega, secondo la parlamentare europea Elena Lizzi “L’uguaglianza tra uomini e donne è un valore fondamentale dell’Unione europea, secondo solo ai diritti umani, ma non può essere certo risolto con l’intervento della Commissione europea sui salari”.
Le donne in Europa guadagnano in media il 16 per cento in meno degli uomini. Approvata a Bruxelles una risoluzione sulla differenza nelle retribuzioni a seconda del genere che chiede misure vincolanti per contrastare il problema. Conservatori e liberali rifiutano la proposta di sanzioni a chi non rispetta le norme. Picierno, Pd: “Le promesse non bastano”.
Alla fine pensateci bene: non è la cosa più facile che un ragazzo e una ragazza che si incontrano all'evento musicale più celebre della storia, dove per giorni decine di migliaia di giovani hanno ascoltato alcuni dei più grandi musicisti la storia abbia contemplato, all'insegna dell'amore libero, il consumo di droga e il divertimento; insomme non è scontato chequel ragazzo e quella ragazza finiscano per innamorarsi e stare insieme tutta la vita, o comunque credere che il luogo e la situazione del loro incontrano rendano legittimo il tentativo di vivere un'intera vita insieme? Se la risposta è "sì", ed appare quasi certo che quella sia, allora sappiate che è accaduto davvero, che la coppia simbolo di Woodstock, quella che campeggia sulla copertina dell'album raccolta di quei gloriosi concerti, oggi sia ancora una coppia. Non un afflato effimero, dettato dal coinvolgimento nell'atmosfera del summer of love, ma qualcosa di più, che dura da 46 anni.
Sono passati 46 anni dall’evento che ha segnato la storia della musica, restando un simbolo assoluto. La coppia in primo piano della raccolto di Woodstock, avvolta da una coperta e da un abbraccio, ha pubblicato su Facebook una foto in cui dimostra che quell’amore nato tra i prati e all’insegna del summer of love non è stato effimero, ma dura ancora oggi.
Non smette di stupire la venere nera del tennis. Le prestazioni di Venus Williams non passano inosservate e non solo per i meriti di sport. Dal look sempre ricercato e stravagante, la tennista utilizza la "terra rossa" come una passerella sfoggiando di volta in volta mise poco ginniche ma molto hot. All'open del Roland Garros Venus non poteva tradire il suo stile ed ha così indossato un succinto vestitino di pizzo con corsetto e gonnellina trasparenti e delle mutandine color pelle, per agevolare il nude effect. La statunitense ha sconfitto la svizzera Patty Schnyder, ma il match è passato in secondo piano e gli obiettivi dei fotografi sono stati tutti per il suo sexy "baby doll" . D'altronde Venus anche agli Internazionali di Roma aveva fatto gridare allo scandalo i malpensanti, che avevano scambiato i suoi mutandoni color carne per un nudo integrale. L'attenzione degli spettatori a Roma si divideva tra l'abbigliamento sexy di Venus e il fascino della serba Ana Ivanovic. Venus giura di indossare per la gara solo abiti comodi e trendy, qualcosa che sia elegante e leggero allo stesso tempo. Effettivamente più leggero si un velo trasparente non c'è nulla!
Nel match d’apertura del torneo, Venus ritorna a stupire con una sexy mise che favorisce l’illusione ottica del “sotto il vestito niente”
La pigrizia diventa spesso un ostacolo insormontabile che ci impedisce di raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati: quella voglia di non fare nulla che ci assale anche quando siamo in realtà pieni di impegni. All'inizio la pigrizia può anche farci sentire sollevati ma, con il passare del tempo diventa frustrante e può essere fonte di stress. Scopriamo allora come vincere la pigrizia e superare questo aspetto poco piacevole del nostro carattere. Le persone pigre sono quelle alle quali devi chiedere di continuo di fare una cosa ottenendo di solito due risultati: o non lo fanno oppure lo fanno male e oltretutto sbuffando. La pigrizia è quindi il tratto distintivo di quelle persone che fanno in maniera spontanea solo poche cose nella vita mentre, per il resto, sono quasi ferme e lasciano quasi sempre agli altri le decisioni da prendere e soprattutto evitano di agire. Dietro la pigrizia si possono però nascondere delle difficoltà che però con un minimo sforzo si può provare a superare. Nella vita di ogni persona possono capitare quei periodi di cambiamenti o di nuovi inizi, a volte difficili da affrontare: chi è pigro tende però a rimandare e a procrastinare fino a non agire. Oppure capita di cominciare a mettere in pratica il nostro progetto ma poi all'improvviso veniamo meno perché vorremmo vedere i risultati in tempi brevi: questa aspettativa rende il tutto più frustrante facendoci sentire stanchi, inoltre porta a pensare che non ne valga la pena di sforzarsi poi tanto. La pigrizia diventa quindi un blocco che non ci fa vivere attivamente e agisce come un muro di gomma sul quale rimbalzano i rimproveri, l'entusiasmo i doveri. I pigri vivono l'azione come qualcosa di rischioso, da evitare anche perché ha paura di essere deluso. Ciò lo porta a rifugiarsi nell'abitudine che è più rassicurante ma che lo rende immobile. C'è poi chi si dà tanto nel lavoro ma poi è pigro in tutto il resto oppure la pigrizia diventa un modo di rifiutare la vita che si sta svolgendo. L'errore è quello di concepirsi come pigri, perché ciò ci imbriglia in questa immagine che poi diventa difficile da sradicare: un'energia inespressa che può tramutarsi in un vero e proprio disagio. Per staccarsi dalla pigrizia bisogna seguire dei preziosi consigli che ci aiuteranno pian piano a perdere questa abitudine che può, con il tempo diventare pericolosa. Il primo passo per vincere la pigrizia è farsi da soli la diagnosi. In che modo? Vi basterà fare una valutazione di ciò che avete voglia di fare nell'arco della giornata. Vi renderete conto che è davvero poco. Un limite dei pigri è che spesso si compiacciono del proprio "non far niente" al quale spesso si attribuisce una maggiore attività mentale. In realtà ciò non serve a niente in quanto il pensiero senza l'azione ha valore nullo, inoltre il riposo è una condizione che si conquista dopo aver agito. Cercate piuttosto di capire cos'è che vi blocca, trovare la causa è importante per superare la pigrizia. Per combattere l'inattività dedicatevi a qualcosa di concreto: svolgete un lavoro manuale e portatelo a termine. Non importa il risultato finale ma aver agito su qualcosa di reale, che sia la creta o un lavoro di bricolage, è importante confrontarsi con qualcosa che è possibile verificare in modo concreto. Vincete la pigrizia anche con lo sport: per iniziare andrà bene anche un allenamento di 15 minuti al giorno da svolgere al mattino: vi farà sentire attivi per il resto della giornata.
La pigrizia è qualcosa che ci blocca e che spesso ci impedisce di portare a termine anche impegni importanti. Scopriamo come combatterla per ritrovare la giusta carica e riprendere ad agire.
La Spagna ha vinto i Mondiali 2010 grazie ad un piccolo grande eroe: Andres Iniesta, centrocampista 26 enne del Barcellona che ha segnato la rete decisiva nella finale con l'Olanda. Mentre dopo la vittoria il capitano spagnolo Casillas ha baciato Sara Carbonero in un misto di gioia e tenerezza, il suo compagno di squadra ha fatto una dedica speciale. Il suo primo pensiero dopo il gol decisivo in finale è stato quello di togliersi la maglia ufficiale della Spagna e mostrare una t shirt che indossava sotto. La maglia “da festeggiamento” recitava “Dani Jarque siempre con nosotros” (Dani Jarque sempre con noi) ed è, chiaramente, una dedica speciale. Dani Jarque infatti era un difensore dell'Espanyol, seconda squadra di Barcellona, che a 26 anni fu stroncato da un infarto mentre era a telefono con la sua ragazza. Lo spiacevole episodio è accaduto ad Agosto dello scorso anno mentre la squadra di Dani era in ritiro a Coverciano. Prima che un avversario per Iniesta Dani era un amico con il quale era cresciuto nelle giovanili della Nazionale. E oltre alla maglia anche il primo pensiero dopo la vittoria è andato al suo vecchio amico: “Ho pensato a Dani e alla mia famiglia– ha detto subito dopo la partita Iniesta- è incredibile il modo in cui abbiamo vinto. È il successo del lavoro e non vedo l'ora di tornare in Spagna per farlo con tutta la popolazione”. E di sicuro festeggerà con la famiglia, con la fidanzata e con tutti quelli che lo erigeranno a eroe del Mondiale 2010. Lui ha vinto una Coppa del Mondo ma ha perso un amico che porta sempre nel cuore e chissà che non si farà un tatuaggio portafortuna come Federico Marchetti in onore di uno dei suoi migliori amici scomparso tragicamente. Intanto a Iniesta vanno i complimenti per la vittoria e per la sensibilità dimostrata dopo il goal e dopo la partita: un uomo prima che un calciatore!
L’uomo che ha dato la vittoria alla Spagna ha una dedica speciale: a Dani Jarque, amico scomparso un anno fa.
Le senatrici Elena Fattori e Paola Nugnes, ex M5s ora passate in Sinistra italiana, presenteranno un'interrogazione parlamentare al ministro della Salute Roberto Speranza, per chiedere al governo di esprimersi sui casi gravi che si sono verificati negli ultimi giorni, in soggetti che erano stati vaccinati contro il Covid con il siero di AstraZeneca. "Fare gli Open Day con AstraZeneca e con Johnson&Johnson, con una grande partecipazione di giovani desiderosi di tornare alla vita normale, suscita qualche perplessità scientifica, visto che l'Aifa raccomanda di usare questi vaccini con gli over 60 – ha detto Fattori, membro delle commissioni Agricoltura e Diritti umani del Senato, contattata da Fanpage.it – Abbiamo chiesto pertanto al ministro di valutare l'opportunità di offrire questo vaccino alle classi di età non consigliate dall'Agenzia italiana del farmaco, alla luce anche dei casi di Genova". L'interrogazione prende avvio anche dall'intervista alla professoressa Valeria Poli, che dalle pagine di Fanpage.it ha lanciato l'allarme sugli Open Day indetti dalle Regioni per immunizzare anche le fasce di popolazione che non rientrano ancora nelle fasce d'età vaccinabili, in base al livello d'avanzamento della campagna vaccinale. Il dubbio sottolineato dalla professoressa Poli è che i rischi delle vaccinazioni superino i benefici, soprattutto quando si parla di giovani: "I vaccini sono tutti efficaci, ma non sono tutti uguali. Ci sono quelli che vanno bene per gli ultrasessantenni e quelli che vanno bene per i giovani", ha affermato. Nella fascia 20-55 anni è infatti più probabile che si manifesti la VITT, trombosi venosa trombocitopenica indotta da vaccino, una particolare patologia che si è verificata solo con i vaccini AstraZeneca e J&J, e non con i vaccini a mRNA come Pfizer o Moderna. Secondo la professoressa Poli (che con Fattori ha anche scritto un libro, ‘Prove tecniche di estinzione') "Il rapporto rischio-beneficio rispetto ai potenziali effetti del Covid fino alla morte per delle persone sopra i 60 anni è molto a vantaggio del vaccino", perché questa particolare trombosi, che non ha nulla a che vedere con quella legata alla pillola, ha meno frequenza in questa fascia d'età. "Quella tra i 40 e i 60 anni è una fascia un po' grigia", mentre "Per i 18-40enni sani, senza altre patologie, ci sarebbe invece un rischio veramente risibile di riportare grossi danni dal Covid, se si ammalassero", ha spiegato Poli. E il 25-30% dei soggetti in cui si manifesta la VITT rischia anche la morte. "È vero che si tratta di casi rari, ma sono pur sempre persone, spesso molto giovani, in cui si riscontrano effetti avversi molto gravi, che invece non avrebbero con l'infezione da Covid – ha detto Fattori – Io ho voluto dar voce a esponenti di alto livello del mondo scientifico, non certo no vax, che chiedono che i vaccini a vettore adenovirale vengano utilizzati solo per gli over 60. Tra l'altro ci sono tanti cittadini in questa fascia d'età che devono ancora essere vaccinati". In una lettera-appello, rilanciata dall'Associazione Coscioni, la professoressa Poli, insieme ad altri scienziati, ha infatti sottolineato l'urgenza di destinare i vaccini AstraZeneca e J&J agli over 60, permettendo così ai più giovani di vaccinarsi con gli altri sieri a disposizione, per non esporre i ragazzi a inutili rischi. Il ministro è chiamato domani a rispondere a queste sollecitazioni. Speranza proprio ieri sera ha ribadito l'utilità di tutti i vaccini: "Ci sono dei rarissimi casi che sono stati riscontrati di natura avversa e li stiamo continuando a studiare, ma non può essere messo in discussione un effetto che è positivo", ha detto a diMartedì su La7. "Abbiamo la certezza che il vaccino funzioni e che sia efficace e sicuro. Ho molta fiducia nell'Ema e nell'Aifa, che sono le due agenzie di riferimento", ha detto ancora il ministro. "Il messaggio di fondo è che i vaccini sono e restano l'arma fondamentale che abbiamo per chiudere questa stagione così drammatica". Premesso che:
Le senatrici Fattori e Nugnes hanno presentato un’interrogazione al ministro Speranza per chiedere di bloccare, o almeno di riparametrare, gli Open Day organizzati dalle Regioni, per vaccinare con AstraZeneca e Johnson&Johnson anche i più giovani. Fattori a Fanpage.it: “Una parte del mondo scientifico chiede di destinare i vaccini a vettore adenovirale agli over 60. Tra l’altro ci sono tanti cittadini in questa fascia d’età che devono ancora essere vaccinati”.
Periodo ricchissimo e fortunato per Matt Damon, attore americano che – partito come esempio di belloccio perbene e poco interessante – è diventato negli ultimi anni uno dei più versatili interpreti americani. Dopo aver conquistato la nomination ai Golden Globes per The Informant di Steven Soderbergh e a Globe e Oscar per Invictus di Clint Eastwood, Damon si trova ovviamente il carnet pieno d’impegni. Così può accadere che si trovi in giro per il mondo a promuovere Green Zone, il nuovo film di Paul Greengrass (autore del bellissimo United 93 e di Bourne Ultimatum) ambientato durante i primi tempi della guerra in Iraq, quando i militari americani pensavano di poter trovare ancora le armi di distruzione di massa. E può accadere che, nel frattempo, arrivi la notizia che sarà guest-star di una delle serie più divertenti e amate d’America, 30 Rock, esilarante dietro le quinte della vita e del lavoro in una trasmissione tv in stile Zelig (e ispirata al mitico Saturday Night Live). La serie, creata, scritta e interpretata da Tina Fey, si basa su una parodia surreale al limite della demenzialità con cui però sa mettere alla berlina la futilità del mondo televisivo: 5 Golden Globes e 9 Emmy, questo è il bottino dello show che può vantare – come emblema della propria riuscita – un parterre infinito di guest star che proprio Matt Damon va a suggellare essendo “in cima alla mia lista di ‘preferiti' come guest”. E di fronte alla verve irresistibile dell’autrice, nemmeno Damon ha potuto far nulla.
Mentre sta per uscire in Italia Green Zone, che lo vede protagonista, l’attore americano sarà ospite della divertentissima serie 30 Rock.
Sandro Tonali è uno dei protagonisti della bella vittoria del Milan in casa dell'Atalanta. Il centrocampista rossonero ha firmato l'ennesima bella prestazione di questo inizio di stagione al Gewiss Stadium e ha realizzato il suo primo gol su azione in Serie A, il secondo stagionale dopo quello segnato al Cagliari. Il numero 8 del Diavolo ha firmato la rete del 2-0 dopo aver recuperato un pallone dai piedi di Freuler e ha insaccato alle spalle di Musso con grande freddezza ma, oltre alla marcatura, la prova del classe 2000 è stata ottima ed è evidente la sua crescita gara dopo gara. Dopo le critiche dello scorso anno Tonali è tornato quel calciatore ammirato al Brescia e sta acquisendo ancora più consapevolezza nei suoi mezzi e nelle sue qualità. Il centrocampista rossonero si è così espresso a DAZN nel post-partita: "Dopo il secondo goal c'è stata un po' di paura, ma tempo di ricominciare la partita che già era finita. È durata poco". È stato uno dei migliori questa sera a Bergamo e sulla prestazione della squadra Tonali ha affermato: "Siamo andati forte. Dopo aver usato tantissime energie in Champions League, non ce lo aspettavamo. Abbiamo dato tutto quello che potevamo e siamo soddisfatti della vittoria". Lo scorso anno non aveva trovato mai la via della rete mentre in questa stagione sono già due in poche partite e l'ex calciatore del Brescia ha parlato così del suo rapporto con il gol: "Entrambi mi hanno soddisfatto. Il primo era il primo, quello di oggi me lo porterò dentro per sempre".
Sandro Tonali si sta prendendo il Milan. Il centrocampista classe 2000 è uno degli uomini più importanti della squadra di Pioli e stasera ha trovato il primo gol su azione in Serie A. Sugli obiettivi del club rossonero quest’anno non ha dubbi: “Scudetto? È l’unico obiettivo che ha il Milan quest’anno”.
È stata una settimana particolare per la musica italiana, con l'uscita del nuovo singolo di Tiziano Ferro "Accetto Miracoli", e la notizia dei problemi di salute di Emma Marrone. E proprio loro due sono tra i protagonisti di questa settimana radiofonica che li vede ai primi posti dei passaggi delle radio italiane. In testa, però, c'è un pezzo uscito da qualche settimana che è riuscito ad arrampicarsi in testa scalzando Ed Sheeran. Parliamo di "Barrio", l'ultima canzone di Mahmood, prodotta da Charlie Charles e Dardust, che ha riportato il vincitore dell'ultima edizione del Festival di Sanremo – vinta con "Soldi" – in testa alla preferenze delle radio italiane, dopo esserne stato protagonista all'inizio dell'anno con la canzone che si è imposta sul palco dell'Ariston. Se al secondo posto sale Avicii con "Heaven", il podio è completato proprio dal cantante di Latina che dopo aver osato un po' – per il suo pubblico, almeno – con "Buona (Cattiva) sorte", il primo singolo estratto da "Accetto miracoli" – il nuovo album che sarà pubblicato il prossimo 22 novembre – ha pubblicato la canzone che dà il titolo a questo prossimo lavoro, che porta anche la firma di Giordana Angi, sua collaboratrice già da qualche anno e seconda classificata nell'ultima edizione di Amici. Meno "timbalandiana", questa canzone rimette il cantante nel solco delle sue cose più amate, una ballad che ha come protagonista la sua inconfondibile voce e il pianoforte. Il brano ha quasi un paio di milioni di visualizzazioni su Youtube, mentre su Spotify ha raggiunto il milione di stream in pochi giorni, come ha segnalato lo stesso Ferro su Instagram.
È stata una settimana particolare per la musica italiana, con l’uscita del nuovo singolo di Tiziano Ferro “Accetto Miracoli”, e la notizia dei problemi di salute di Emma Marrone. E proprio loro due sono tra i protagonisti di questa settimana radiofonica, assieme al vincitore dell’ultimo Sanremo Mahmood.
Guerriglia marketing (dall'inglese Guerrilla Marketing) il termine è uscito dal sottobosco grazie al pubblicitario statunitense Jay Conrad Levinson nel 1984 nel suo libro omonimo per indicare una forma di promozione pubblicitaria non convenzionale e a basso costo ottenuta attraverso l'utilizzo creativo di mezzi e strumenti aggressivi che fanno leva sull'immaginario e sui meccanismi psicologici degli utenti finali, ma per capirne la nascita dobbiamo fare un passo più indietro. Se il termine Guerrilla Marketing è qualcosa che avete sentito solo di recente, sappiate che si tratta di una forma di comunicazione che possiamo far risalire agli anni ’70. Il che significa che potete fare affidamento su almeno 30 anni di studi, sperimentazioni e sviluppo. Fino agli anni ’70 la comunicazione era fatta di grossi budget, grandi campagne e jingle accattivanti. Chi faceva marketing era a caccia dei profitti e poteva trovare nuovi clienti a milioni. La comunicazione si concentrava nel dire al consumatore qualcosa che prima non sapeva: i pubblicitari davano per scontato che bisognasse educare il mercato. Questa è la definizione e la storia di questa forma di pubblicità creativa, una forma di marketing che esce dagli schemi tradizionali, con lo scopo di raggiungere il consumatore nei momenti e nei luoghi in cui le sue difese nei confronti dei messaggi pubblicitari sono abbassate, in poche parole quando meno se lo aspetta. E così installazioni urbane che colpiscono per l'originalità e il messaggio, muri, tombini, bagni, mezzi di trasporto tutto può essere la base per una campagna di guerrilla marketing è ottenere il massimo della visibilità a prezzi veramente bassi.
Un insieme di tecniche di comunicazione non convenzionale che consente di ottenere il massimo della visibilità con il minimo degli investimenti.
Andate su Google Immagini e immettete nella stringa di ricerca "Francesca Fioretti". Tra le tante foto che ritraggono l'ex gieffina in compagnia del suo compagno ai tempi del Grande Fratello 9, il dolcissimo Ferdi Berisa, o in posa per qualche servizio fotografico, ecco quella incriminata: la foto di una ragazza distesa su un letto, nuda, con un perfetto lato B in vista. "Quella lì non sono io!" ci tiene a precisare la bella Francesca ad amici e parenti. Certo, guardando bene, le altre foto che la ritraggono con il seno in bella vista nella casa del GF o in posa con della lingerie sexy non sono certo da bacchettona… Ma il problema per Francesca non è tanto la foto di nudo, quanto il fatto che quel lato B non le appartiene. E infatti dopo la rottura con il gelosissimo vincitore della nona edizione del Grande Fratello, Francesca Fioretti ammette di non disdegnare l'idea di mettersi in posa senza veli per un calendario… In un'intervista al TgCom ha infatti dichiarato che a 24 anni non intende precludersi nulla, anche perché va fiera del proprio corpo. "Un calendario? Non ho mai detto di no" ha dichiarato Francesca "Sto solo aspettando la proposta giusta. Se la proposta arriva da un giornale che mi interessa potrei farlo.". Dopo gli splendidi risultati del servizio hot per FHM non dubitiamo che le proposte arriveranno… Insomma, aspettiamo di vedere il suo vero lato B.
Francesca Fioretti si dissocia da una delle immagini che girano sul web in cui apparirebbe distesa su un letto completamente nuda: quella in foto non è lei.
La polvere si alzerà dalle strade di Calitri e dei paesi limitrofi e lo farà per la gente che ballerà e la calpesterà, sulle note della musica di Vinicio Capossela e dei suoi amici, di corsa per ascoltare le storie di teatranti e scrittori o semplicemente per visitare un pezzo d'Italia stupendo e sconosciuto. Un po' meno sconosciuto da tre anni a questa parte, da quando, cioè, il cantastorie ha deciso di creare un festival che ha messo le radici proprio in quella alta Irpinia a cui è da sempre legato, le cui storie attraversano la sua discografia e da qualche mese sono diventate un vero e proprio album (e un libro, "Il Paese dei Coppoloni), che completa sempre più quel discorso cominciato con lo Sponz Festival. La Polvere anche è una parte di quel "Canzoni della cupa", la parte estiva, quella che il cantante sta portando in tour in queste settimane e che vedrà nella serata finale dello Sponz Festival – che si terrà dal 22 al 28 agosto – l'unica data campana del suo spettacolo, quella che fa anche da tema a questa quarta edizione, avvalendosi della collaborazione attiva dei comuni di Calitri, comune capofila del progetto, Sant’Andrea di Conza, Conza, Andretta, Cairano, Bisaccia e Sant’Angelo dei Lombardi. Chi tiene POLVERE spara – scrive il direttore artistico Vinicio Capossela – è un modo di dire calitrano – che in paese significa “chi ha qualcosa da dire lo dica, chi ha qualche mezzo lo usi!”, anche se è un mezzo povero come la POLVERE. È un invito al fuoco d’artificio, a tirare fuori quello che abbiamo dentro. Un invito a non subire le cose, ma a farle. Un invito all’azione e alla speranza. Ma anche un invito alla festa. La festa antica, dionisiaca, sponzante. La festa che dissipa e consuma, per ricordarci che non bisogna avere paura di vivere, ma bisogna impiegare tutto il dono della vita affinché quando Thanatos arriva con la sua falce, non le resti niente da prendere. La polvere come movimento e vita e come "insurrezione che si oppone all’oblìo" che caratterizzerà questa edizione 2016 che sarà inaugurata sui binari della stazione di Conza, dove proprio il 22 agosto, il treno storico riattivato dalla Fondazione FS per l’occasione, effettuerà la prima corsa sulla Avellino-Rocchetta, sospesa ormai dal 2010. Un'apertura parziale – che però permetterà di spostarsi durante tutta la durata dello Sponz e che sarà accolto da alcune bande che suoneranno “Franceschina la calitrana” – che è anche un gesto simbolico forte, che dà l'idea di come la cultura possa essere un tassello della rinascita economica di territori che vivono anni drammatici seguiti al terremoto dell'80. Anche quest'anno Capossela ha voluto riunire un gruppo di personaggi nazionali e internazionali che porteranno la propria arte in quei luoghi belli e poco conosciuti. Ci sarà Ascanio Celestini che inaugurerà la partenza del convoglio con “Letture di 3^ classe” da Gianni Rodari e Giustino Fortunato, mentre il 25 agosto arriva alla stazione di Calitri il cantautore Micah P. Hinson, una delle voci più amate del folk rock americano. La polvere, inoltre, sarà alzata anche da Paolo Rumiz, che con Capossela raccontò questa terra sulle pagine di Repubblica qualche anno fa, e che questa volta invece presenterà il libro "Appia", ma ci saranno anche i migranti raccontati da Domenico Quirico nel suo ultimo libro “Esodo” e dal poeta siriano Khaled Alnassiry nella raccolta “Ho creduto a ogni cosa”. Il 24 agosto sarà la volta di Mimmo Borrelli e del suo spettacolo/monologo “La Voce del Vulcano” a cui seguirà l'omaggio a Carlo Gesualdo con il concerto de “La consorteria delle tenebre” dedicato alla polvere delle macerie e dei “tremamenti” della terra e il canto anarchico di Alessio Lega. Non poteva mancare, ovviamente, John Fante, autore tra l'altro di "Chiedi alla polvere" che sarà ricordato, assieme al figli Dan, scomparso nel 2015, lunedì 22 agosto con un incontro animato dal poeta Vincenzo Costantino Cinaski, Victoria Fante e dallo stesso Vinicio Capossela. E poi naturalmente ci sarà la polvere da alzare ballando fino a “sponzarsi come baccalà”: quella di dinamite che arriva da Guča, Serbia, con l’esplosiva banda di ottoni “Arizona Dream”, protagonista di un concerto all’alba di martedì 23 agosto sulla suggestiva rupe di Cairano, e poi attiva a fomentare la dissipazione nell’arco di tutto il festival; quella che verrà sollevata venerdì 26 agosto nella “grande notte del ballodromo”, la sponza-notte dove, per dieci ore consecutive, si alterneranno sul palco orchestre “tradizionali” come la Banda della Posta e Tonuccio e i Pink Folk; e altre che rinnovano la tradizione della musica da ballo come gli straordinari Extraliscio guidati da Mirco Mariani el’Orchestrina di Molto Agevole di Enrico Gabrielli. Attesissimo, ovviamente, l'ormai immancabile concertone finale di Capossela che farà da apertura a una notte che gli organizzatori definiscono "incendiaria", grazie all'ensemble dei Diables de l’Onyar, diavoli dalla Catalogna che animeranno le grotte e i vicoli del paese vecchio fino all’alba, mentre domenica 28 la chiusura è affidata al violoncellista Mario Brunello tra le arcate a cielo aperto dell’Abbazia del Goleto di Sant’Angelo dei Lombardi.
Torna per il quarto anno lo Sponz Festival, la settimana di musica che Vinicio Capossela organizza nella sua Irpinia e che quest’anno avrà come tema “la polvere” e un sacco di ospiti nazionali e internazionali.
Social network: ecco il nuovo modo degli artisti di comunicare con il pubblico. Molti tra loro oggi scelgono Twitter per aggiornare i fan, in 140 battute, su concerti, album o semplicemente per esprimere sensazioni e stadi d’animo. Panorama ha stilato una classifica dei quindici cantanti italiani più amati sul popolare social network, in base al numero di followers, i seguaci di ciascun artista. In quindicesima posizione c’è Max Pezzali: il cantautore romano, impegnato sino a fine agosto con il Terraferrema Tour in giro per l’Italia, ha raggiunto 6.341 followers; prima di lui troviamo due delle band più amate del nostro Paese – al quattordicesimo posto i Subsonica, con 7.420 followers, e al tredicesimo i Negramaro, con 7.624. In dodicesima posizione figura Gigi D’Alessio, con ben 11.275 followers, preceduto da Cesare Cremonini, all’undicesimo posto, che vanta 11.797 seguaci. Sempre amatissimo Vasco Rossi, al decimo posto con 16.594 followers: nonostante i problemi alla schiena e l’annuncio del ritiro dalle scene, a breve il Blasco tornerà in scena con Questa storia qua, il docu-film sulla sua vita diretto da Alessandro Paris e Sibylle Righetti, che sarà presentato al Festival del Cinema di Venezia il 5 settembre e dal 7 sarà nelle sale per due settimane. Al nono posto figura Carmen Consoli, con 18.781 followers, preceduta dalla band più irriverente dello scenario italiano, Elio e le Storie Tese, che vantano un profilo Twitter aggiornato e seguito da 28.248 utenti. Settima Elisa, con 35.796 followers, che è tornata sul social network dopo un mese di assenza, per dare il suo saluto ad Amy Winehouse. Sesta Alessandra Amoroso, in giro per la Penisola fino ai primi giorni di settembre con il suo tour estivo. Entrando nella parte “calda” della classifica, in quinta posizione troviamo Giusy Ferreri – 40.894 followers – che, a sorpresa, supera vari colleghi ben più noti, con un profilo completo e aggiornato. Al quarto posto Fabri Fibra – 44.269 followers –, che il 15 novembre tornerà a farsi sentire, pubblicando il primo Best Of della sua carriera.
Panorama ha stilato la chart dei cantanti più seguiti sul popolare social network, in base al numero di followers di ciascun artista. In classifica anche Vasco Rossi, Jovanotti e tanti altri.
Io non so se esistano le parole per scrivere del dolore che attraversa il corpo e il cuore di Rosaria Costa, la vedova dell'agente Vito Schifani morto nella strage di Capaci e che abbiamo conosciuto tutti per lo straziante urlo con cui al funerale del marito urlò alla mafia di "mettersi in ginocchio" per implorare perdono. Un appello che risuonò per la forza e per la sincerità con cui venne sbattuto in faccia a Cosa Nostra. E le mafie, tutte, rimangono smutandate di fronte alla verità dei giusti, sempre. Pensate a Rosaria, a quel dolore che si porta dentro da quel giorno, pensate a suo figlio Emanuele che nella vita ha scelto anche lui di indossare la divisa, capitano della Guardia di Finanza, pensateli con una famiglia decapitata dalla violenza mafiosa. Bene, qualche giorno fa Rosaria ha aperto il giornale e ha scoperto che suo fratello Giuseppe Costa è stato arrestato con l'accusa di essere un mafioso al servizio del clan, ha dovuto leggere le parole del boss Francesco Bonanno che dice ai suoi «di Costa possiamo fidarci si è comportato bene, ha preso le distanze da sua sorella» come se l'appestata fosse lei. Rosaria Costa aveva chiesto ai mafiosi di pentirsi e invece i mafiosi hanno brigato per portarle via il fratello. «Da ieri per me è morto», ha solo avuto la forza di dire ai giornali. Eppure gli schizzi sono arrivati e non sono solo gli schizzi alla credibilità (che chi conosce Rosaria sa che non potrebbe mai essere messa in discussione) ma è quella persistente sensazione che le mafie ti capitano nella vita nei modi e dagli ingressi meno attesi, come una malattia appiccicaticcia che non si stacca mai di dosso e che riesce a logorarti anno dopo anno, affetto dopo affetto, passo dopo passo.
Qualche giorno fa Rosaria Schifani, vedova di un agente di scorta morto con Falcone, ha aperto il giornale e ha scoperto che suo fratello Giuseppe Costa è stato arrestato con l’accusa di essere un mafioso al servizio del clan, ha dovuto leggere le parole del boss Francesco Bonanno che dice ai suoi «di Costa possiamo fidarci si è comportato bene, ha preso le distanze da sua sorella» come se l’appestata fosse lei.
New entry a Uomini e Donne. Dopo l'esclusione di Laura Lella da parte di Maria de Filippi, gli autori hanno cercato la sostituta perfetta. Candidate alla successione al trono erano Ramona Amodeo (ex corteggiatrice di Gionatan Giannotti) e Lucia Rossitto (ex corteggiatrice di Federico Mastrostefano). Quest'ultima aveva scritto proprio ieri sulla sua pagina di Facebook "Da domani mi cancello da facebook"; un indizio che sembrava dare per certa la notiza che sarebbe stata lei la prossima tronista del programma di Maria (i tronisti infatti non possono accedere al social network durante tutta la loro permanenza al programma). Ma ecco la comunicazione ufficiale: sarà Ramona Amodeo ad affiancare Monica Pisano sul trono rosa e a ricevere le attenzioni di tanti bei corteggiatori… La giovanissima (19 anni) napoletana, solare, furba e amante della moda, aveva lasciato il segno nel periodo in cui partecipò come corteggiatrice a Uomini e Donne. Piaceva al pubblico in studio, piaceva al pubblico a casa, piaceva a ben 3 tronisti (Christian, Carmine e Gionatan)! Su internet non si è mai smesso di parlarne: blog, forum e fan club a lei dedicati non si contano. Certo il nomignolo che le è stato affibbiato, "l'urlatrice", non sembra promettere puntate tranquille… Aspettiamo con ansia di conoscerla!
Lucia Rossitto o Ramona Amodeo? Dopo anticipazioni, dubbi, scoop e rivelazioni, ecco la notizia: la prossima tronista di Uomini e Donne è Ramona Amodeo.
L'arancia è il frutto del Citrus Sinensis, l'arancio, un albero da frutto che appartiene alla famiglia delle Rutaceae, della quale fanno parte anche il pompelmo, il mandarino, il cedro e il limone, agrumi accomunati tra loro anche dal gusto agro o acidulo. L'arancia è il frutto che caratterizza l'autunno e l'inverno, è possibile trovarla da ottobre/novembre e fino a primavera inoltrata. Oltre ad essere succose e molto gustose, le arance sono ricche di proprietà nutritive e benefiche: ricche di vitamina C, fonte di fibre, minerali, acidi organici e contengono poche calorie, solo 47 Kcal per 100 grammi di prodotto, anche per questo sono alleate della dieta. Scopriamo allora quali sono i benefici che questo prezioso agrume apporta al nostro organismo, come consumarlo e se ci sono delle controindicazioni. L'arancio è originario della Cina ed è giunto in Europa solo nel XIV secolo, grazie alle navi portoghesi. La sua pianta può raggiungere un'altezza di 10/12 metri, ha foglie verdi allungate e fiori bianchi. Il frutto si presenta con una scorza ruvida (il pericarpo), mentre la parte interna (endocarpo) è composta da una parte polpasa suddivisa in spicchi e che può essere più o meno succosa in base alla varietà a cui appartiene. Le arance si dividono in due grandi gruppi: Le arance sono un'importante fonte di minerali e vitamine, contengono soprattutto vitamina C: basta mangiare 2 o 3 arance al giorno per soddisfare il fabbisogno giornaliero di questa vitamina che rafforza il sistema immunitario, svolge un'azione antiossidante e favorisce l'assorbimento di ferro contenuto nei cibi vegetali, aiutando anche in caso di anemia. Notevole anche il contenuto di vitamina A, benefica per gli occhi e per la pelle, e delle vitamine del gruppo B. Ma vediamo nello specifico tutte le sue proprietà. Ricche di vitamina C che rafforza il sistema immunitario e svolge un'azione antiossidante: la vitamina C si rivela quindi uno degli elementi principali e più benefici contenuti nelle arance, una vitamina dalla tante proprietà che aiuta a rafforzare il sistema immunitario proteggendo l'organismo dall'attacco di virus e batteri, soprattutto durante l'inverno, prevenendo raffreddori e malanni di stagione. Inoltre previene l'invecchiamento combattendo l'attività dannosa dei radicali liberi, grazie all'azione antiossidante. Per usufruire di queste importanti proprietà bisognerebbe mangiare anche un po' della parte bianca che si trova sotto la scorza: essa contiene la rutina, sostanza che favorisce l'assimilazione della vitamina C da parte dell'organismo. Aiutano a rinforzare le ossa e a protegge i capillari: insieme alla vitamina C i bioflavonoidi contribuiscono alla ricostruzione del collagene del tessuto connettivo: aiutano quindi a rinforzare le ossa e i denti, oltre a legamenti, tendini e cartilagini. Inoltre agiscono anche sui vasi sanguigni grazie a un flavonoide, l'esperidina, favorendone l'elasticità e riducendo l'ipertensione e la fragilità capillare e migliorando il flusso venoso: in questo modo è possibile evitare il ristagno di sangue che può causare l'insorgenza della cellulite. Svolgono un'azione lassativa e proteggono il colon: le arance contengono pectina, una sostanza che ha proprità lassative, utili in caso di stitichezza, e che aiuta a proteggere la mucosa del colon in quanto ne dimunuisce l'esposizione alle sostanze tossiche, evitando ristagni dannosi. Inoltre, i terpeni, contribuiscono alla prevenzione dei tumori del colon e del retto, ma le proprietà anticancro dell'arancia riguardano anche altre tipologie di tumori come quello della pelle, dei polmoni, del seno e dello stomaco. Il contenuto di fibre, oltre a migliorare la funzionalità intestinale, apporta benefici anche a chi soffre di diabete in quanto tengono basso l'indice glicemico, regolando l'assorbimento di zuccheri da parte dell'organismo. Aiutano a migliorare la vista e svolgono un'azione antinfiammatoria: le arance contengono anche vitamina A utile per la salute degli occhi e della pelle, oltre a proteggere il nostro corpo dalle infezioni. Le arance rosse poi sono ricche di antocianine, elementi che aiutano a contrastare in modo efficace le infiammazioni. Utili per la salute del cuore: il consumo di arance fa bene anche alla salute del cuore. grazie alla buona quantità di potassio che apporta benefici all'apparato cardiovascolare controllando la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa. Le arance rosse in particolare aiutano a prevenire l'angina e in generale le malattie cardiovascolari, oltre a reumatismi, cefalea, bronchite, gengivite e ipertensione.
Oltre ad essere succosa e nutriente l’arancia è un frutto dalle tante proprietà benefiche per l’organismo, grazie soprattutto alla vitamina C che svolge un’azione antiossidante e aiuta a rafforzare il sistema immunitario. Scopriamo tutti i benefici di questo prezioso agrume e come consumarlo.
Alla Camera dei deputati c'è un testo base sulla cannabis. Dopo un anno di mediazione, a partire dalle tre proposte del deputato di +Europa, il radicale Riccardo Magi, del Movimento 5 Stelle e della Lega, si è arrivati a un testo unico presentato dal relatore presidente della commissione Giustizia a Montecitorio, il pentastellato Mario Perantoni. Il testo è già frutto di una mediazione tra le diverse voci, richieste e visioni dei partiti che compongono la maggioranza, ma anche tra coloro che hanno presentato proposte di legge in materia. La prossima settimana il testo potrebbe approdare in commissione, poi verrà fissato il termine per presentare gli emendamenti. La legge prevede da un lato la depenalizzazione, dall'altro l'inasprimento per alcuni reati. Insomma, un testo base che mette d'accordo Lega, radicali e 5 Stelle. Nei cinque articoli è previsto che sia possibile coltivare fino a quattro piantine femmina, non viene più punita – in sostanza – la coltivazione domestica per uso personale: "Sono consentite a persone maggiorenni la coltivazione e la detenzione per uso personale di non oltre quattro femmine di cannabis, idonee e finalizzate alla produzione di sostanza stupefacente e del prodotto da esse ottenuto". Allo stesso tempo, però, vengono inasprite le pene per chi vende sostanze stupefacenti ai minorenni.
Depositato alla Camera dei deputati il testo base sulla cannabis, che prevede la depenalizzazione della coltivazione in casa per uso personale fino a quattro piantine femmina. Allo stesso tempo verrebbero inaspriti alcuni reati, come lo spaccio ai minorenni. Il testo, presentato dal relatore pentastellato Perantoni, potrebbe approdare in commissione Giustizia la prossima settimana.
L'evoluzione di Cixi, da star di youtube al quarto posto ad X Factor 6, esperienza che ha lanciato la 16enne in una dimensione completamente nuova, "quasi traumatica perché hanno scassato la mia macchina e hanno rubato tutto". Ci scherza Cixi, su questo successo che l'ha travolta in pieno, che l'ha posizionata dritta al quarto posto della classifica iTunes con il suo Ep "Non sono l'unica" che contiene, oltre al singolo inedito scritto da Bungaro e Chiodo, anche You've got the love dei Florence + The Machine, Turning Tables di Adele, Sing it back dei Moloko e Right to be wrong di Joss Stone. Ma non pensa solo alla carriera, Eleonora Bosio (questo il suo vero nome), perché pare che sia innamorata di un uomo ma, putroppo, l'amore non è corrisposto. E' un sentimento che Cixi ha tenuto dentro per tutto questo tempo, durante le puntate di X Factor e che lascia presagire che si tratti proprio di qualcuno che ha partecipato al programma. "Ma è un amore platonico" – ci tiene a precisare – "gli ho anche dedicato la canzone di Adele "Turning Tables". E' un amore segreto e solo lui sa la verità". Che si sia innamorata proprio del suo pigmalione, Elio? UPDATE 14/12/12 ORE 10.43 – Con l'aria simpatica e allegra che la contraddistingue, Cixi ci svela l'identità segreta del suo amore: si chiama Alex, ma qualcosa in comune con Elio ce l'ha: i baffi!
La quarta classificata ad X Factor 6 rivela di avere un amore segreto, covato proprio durante X Factor 6: che sia il suo pigmalione Elio?
Quella tra Leicester e Napoli è stata una delle sfide più emozionanti del giovedì di Europa League. Gli uomini di Spalletti sono stati bravi a rialzare la testa, acciuffando un pareggio prezioso dopo essere stati sotto di due gol, grazie alla doppietta di Victor Osimhen. A rovinare quella che è stata una bella serata di calcio, ci hanno pensato alcuni tifosi, protagonisti di scontri in tribuna che hanno costretto steward e forze dell'ordine agli straordinari. 12 i sostenitori partenopei fermati. Quando il match tra la formazione inglese e quella italiana si è concluso si è scatenato il putiferio sugli spalti, con una serie di incidenti sulle tribune. La delusione dei tifosi di casa, e l'entusiasmo di quelli ospiti per un risultato positivo ottenuto in rimonta hanno probabilmente contribuito ad infiammare gli animi sugli spalti del King Power Stadium. I sostenitori delle due compagini infatti dopo essersi lanciati addosso anche alcune bottigliette di plastica, si sono affrontati, utilizzando anche cinture, mazze e altri oggetti come "armi" improvvisate. A quel punto sono intervenuti, oltre agli steward, gli agenti di polizia che hanno formato un cordone per impedire ulteriori confronti.
In occasione del match tra il Leicester e il Napoli di Europa League, violenti scontri tra i tifosi sugli spalti del King Power Stadium. Dopo il fischio finale, gli steward e le forze dell’ordine sono stati costretti agli straordinari per placare la furia dei sostenitori delle due squadre entrati in rotta di collisione. 12 arresti tra i sostenitori azzurri.
Le extension sono delle ciocche di capelli artificiali utilizzate per infoltire e per allungare la chioma. Ne esistono di diverse varietà, da quelle con cheratina a quelle con le clip, fino ad arrivare a quelle sintetiche e a differenziarle è il fatto che appaiono più o meno naturali una volta applicate. Tutte, però, necessitano di una manutenzione adeguata per durare a lungo e per mantenere l'originale morbidezza e luminosità. In molti casi chi le indossa lamenta di vederle rovinate dopo pochi mesi, è perché non ha seguito le istruzioni fornite dall'hairstylist, commettendo dei terribili errori. Per evitare che succeda, basta mettere in atto una serie di semplici precauzioni. Le extension in cheratina sono le preferite dalle fashion addicted perché sono le più naturali, visto che si fondono al di sotto della radice del capello con una pallina di cheratina. Quando c'è troppa ricrescita, inoltre, basta togliere le ciocche e riposizionarle. Possono essere applicate solo dal parrucchiere ma è possibile seguire degli accorgimenti ben precisi per farle durare a lungo. Essendo la variante di extension più delicata, va trattata con dei prodotti specifici. Per lavare l'intera chioma, infatti, è consigliabile scegliere shampoo e balsamo di alta qualità nutriente, evitando i detergenti per bambini, gli anti-forfora o i prodotti contenenti solfati e silicone che potrebbero indebolire la colla. Sarebbe bene servirsi anche di un balsamo e di maschera, capace di rendere la chioma più lucente e morbida, facendo bene attenzione ad applicarla con delicatezza. Il tutto va sciacquato con acqua tiepida e non con acqua calda che rischia di rovinare le ciocche artificiali. Le extension di capelli con cheratina vanno asciugate normalmente ma è necessario evitare di puntare l'asciugacapelli o la piastra direttamente sulle graffette delle ciocche poiché potrebbero rovinarsi. Per quanto riguarda lo spazzolamento, sarebbe bene scegliere spazzole con setole morbide, cominciando dalle punte e procedendo gradualmente verso l'alto fino a raggiungere il cuoio capelluto. Da evitare assolutamente anche le tinture e i prodotti troppo aggressivi. Le extension a clip sono quelle che possono essere applicate e rimosse a proprio piacimento grazie a dei micro fermagli da fissare all'attaccatura dei capelli. Anche se all'apparenza sono quelle più semplici da conservare, in verità richiedono una manutenzione molto particolare fin dal loro lavaggio. Le extension a clip devono essere rimosse quando si fa lo shampoo e vanno lavate a parte con dei prodotti specifici per i capelli artificiali. Prima di farlo, sarebbe bene spazzolarle con delle spazzole apposite e, se sono troppo aggrovigliate, si può puntare su degli spray speciali, l'importante è non usare la forza. Non bisogna lavarle con troppa frequenza, è preferibile farlo solo quando hanno perso lucentezza e morbidezza oppure quando si sono sporcate con sebo, lacca e olio, generando cattivi odori. Lo shampoo va distribuito dall'alto vero il basso, risciacquando con dell'acqua tiepida, mentre il balsamo va lasciato ad agire per almeno 5 minuti prima del risciacquo. Che siano ricce o lisce, non importa, il procedimento per asciugarle è lo stesso. Una volta terminato lo shampoo è necessario non strofinarle e non avvolgerle nell'asciugamano, bisogna invece spremere delicatamente l’acqua in eccesso e tamponare delicatamente con un asciugamano asciutto. Il consiglio è non usare phon e piastre ma lasciarle asciugare naturalmente. Attenzione, inoltre, alle extension di capelli ricci: non vanno mai piastrate, finiscono per rovinarsi in modo irreversibile. Dopo aver lavato e asciugato le extension, è fondamentale applicare uno spray specifico per procedere con la spazzolatura. Bisogna cominciare dalla parte superiore, proseguendo gradualmente verso il basso, rimuovendo con cura e calma i possibili nodi. Se si fa fatica a eliminarli, non bisogna usare la forza ma continuare con delicatezza, evitando così di danneggiare le ciocche. A questo punto, possono essere riposte e conservate a temperatura ambiente.
Le extension sono delle ciocche di capelli artificiali utilizzate per infoltire e per allungare la chioma, ne esistono di diverse varietà ma tutte vanno curate con attenzione per durare il più a lungo possibile. Ecco quali sono i consigli da seguire e gli errori da evitare per far sì che non si danneggino col passare del tempo.
"Quando Sotirio arriva a Roma nel 1884, ritrova nella città eterna tutta la bellezza classica che ben conosce della sua Grecia. Qui, nella cornice più suggestiva e romantica ai piedi di Piazza di Spagna, decide di aprire i suoi negozi. Perché solo qui ritrova il luogo perfetto per esprimere al meglio la sua arte, che fa della bellezza la sua filosofia fondante". Creatività e bellezza che da 130 anni hanno attratto capi di stato, imperatori e celebrities: da Tyron Power e Linda Christian che qui hanno scelto le loro fedi nuziali, al flusso continuo di star nel negozio simbolo del marchio, in via Condotti 10, Roma. Nel 1905, lo storico negozio apriva al pubblico con una grande vetrina centrale, e due coppie di vetrine ai lati, che permettevano alle creazioni del marchio di ricevere tutta l’attenzione possibile dai passanti, attirati dai luccichii della preziosa gioielleria esposta. A completare la facciata, l’insegna Art Nouveau “Old Curiosity Shop – Napoli, Lucerna, St Moritz Bad” e la scritta “S. Bulgari”, che nel 1933 grazie a Florestano di Fausto, architetto di fama mondiale, diviene solo BVLGARI, in ottone, con la V che richiama l’epigrafia dell’Antica Roma e l’architettura italiana di quel tempo.Dal 1934 la facciata del negozio Bulgari non ha più cambiato aspetto. Quest’anno, per celebrare i 130 anni del marchio, si assiste a una trasformazione e ristrutturazione del negozio affidate all’intervento dell’architetto Peter Marino. L'eccentrico archistar, noto già per i suoi lussuosi ambienti nei negozi di Chanel e Louis Vuitton, ha cercato di ritrovare lo spirito dell'originale, ispirandosi proprio a Florestano Di Fausto.
L’archistar del luxury retail Peter Marino trasforma lo storico negozio romano di Bulgari per celebrare i 130 anni del marchio.
Sulla spiaggia sotto l'ombrellone, o nelle ore meno calde, nel giardino o sulla terrazza in una sera d'estate, immaginate di stare seduti su una sedia a sdraio che inizia a cullarvi in un dondolio rilassante. Non è nessun "Sogno di una notte di mezza estate" ma quello che può accadere se decidete di portare a casa vostra una Folding Rocking Chair, la prima sedia a sdraio che dondola progettata dal designer inglese Richard Ward.
Sedia a dondolo e sedia a sdraio tutto in uno, è la rivoluzionaria Folding Rocking Chair, disegnata da Richard Ward, per momenti di totale benessere.
L'astronauta italiana dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) Samantha Cristoforetti sarà comandante della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Sarà la prima donna europea al comando del laboratorio orbitante. La Cristoforetti, alla sua seconda esperienza dopo la missione "Futura" (ISS Expedition 42/43) tenutasi tra il 2014 e il 2015, partirà dalla base della NASA di Cape Canaveral (Florida) nella primavera del prossimo anno. Sarà accompagna dagli astronauti Kjell Lindgren e Bob Hines dell'agenzia aerospaziale americana e partirà (per la prima volta) a bordo di una navetta privata, la Crew Dragon di SpaceX, la società del magnate sudafricano naturalizzato americano Elon Musk. “Tornare sulla Stazione Spaziale Internazionale per rappresentare l’Europa è di per sé un onore. Sono orgogliosa della mia nomina al ruolo di comandante e non vedo l’ora di attingere all’esperienza che ho acquisito nello Spazio e sulla Terra per guidare la squadra di colleghi in orbita”, ha dichiarato l'astronauta in un comunicato stampa dell'Agenzia Spaziale Europea. “La nomina di Samantha al ruolo di comandante della Stazione Spaziale Internazionale è un'ispirazione per un'intera generazione che sta attualmente si sta candidando per unirsi al corpo degli astronauti dell'ESA. Non vedo l'ora di incontrare i candidati finalisti e colgo l'occasione per incoraggiare ancora una volta le donne a candidarsi”, ha affermato il Direttore Generale dell'ESA Josef Aschbacher, riferendosi al programma di arruolamento attualmente in corso. L'astronauta italiana si sta addestrando da tempo per la sua nuova missione presso il Centro Astronauti Europeo dell'Esa (EAC) di Colonia, in Germania, sebbene non ne siano ancora stati elencati nel dettaglio gli obiettivi, così come il nome e il logo. Sicuramente sarà coinvolta in esperimenti che abbracciano biologia, scienze dei materiali, fisiologia e molte altre materie, come già avvenuto durante i 200 giorni della sua precedente esperienza "fra le stelle". Ad oggi sono state annunciate solo le anticipazioni di tre dei principali esperimenti di cui sarà protagonista: in uno sarà coinvolta una speciale stampante 3D in grado di stampare metalli, che verrà installata presso il laboratorio Columbus; in un altro sarà sfruttato lo strumento “Bartolomeo” per analizzare l'impatto degli elettroni sui sistemi di navigazione satellitare e comunicazione; infine verrà studiato l'uso dell'alga spirulina per lo sviluppo di sistemi di supporto vitale per gli astronauti. Samantha Cristoforetti sarà il secondo astronauta italiano ad avere l'onere e l'onore di comandare la Stazione Spaziale Internazionale. Il 2 ottobre del 2019 spettò infatti a Luca Parmitano, che prese le redini del laboratorio orbitante dopo il passaggio di consegne col cosmonauta russo Alexei Ovchinin. “Essere il comandante delle persone più allenate e competenti dentro e fuori la Terra può intimorire”, commentò l'astronauta di Paternò. “Mi vedo come un facilitatore, il mio obiettivo sarà quello di mettere tutti nella condizione di lavorare al meglio delle loro capacità. Alla fine, però, sono responsabile della sicurezza dell'equipaggio e della Stazione e del successo complessivo della missione”, aggiunse Parmitano in seguito alla sua nomina, che sarà un sicuro punto di riferimento per la prima comandante europea dell'ISS. La Cristoforetti fu selezionata nel corpo astronauti dell'ESA durante la campagna di reclutamento del 2008/2009 e la sua nomina a comandante è considerata un esempio virtuoso del percorso possibile all'interno dell'agenzia europea. “Samantha si è unita a noi poco più di dieci anni fa come recluta altamente capace. Ora è una veterana del volo spaziale che assume un ruolo di primo piano”, ha dichiarato il direttore dell'esplorazione umana e robotica dell'ESA David Parker. “Come molti dei nostri astronauti attivi – ha aggiunto il dirigente – Samantha bilancia una carriera impegnativa con la crescita di una famiglia. Affronta entrambe queste sfide con il forte sostegno dell'ESA ed è stata un esempio per tutti coloro che potrebbero prendere in considerazione una carriera come astronauta per proporsi e candidarsi. Sono lieto di vedere le capacità, l'esperienza e il duro lavoro di Samantha riconosciuti attraverso la sua nomina alla posizione di comandante della Stazione Spaziale Internazionale. Non ho dubbi che continuerà a ispirarci ad abbracciare la sfida, a massimizzare le nostre capacità e a migliorare la nostra conoscenza nello spazio o sulla Terra”. Non resta che attendere il decollo della Crew Dragon la prossima primavera.
Samantha Cristoforetti sarà comandante della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) in seno alla missione “Expedition 68”, che partirà nella primavera del 2022 da Cape Canaveral. L’astronauta italiana giungerà sul laboratorio orbitante a bordo della navetta Crew Dragon di SpaceX, la compagnia aerospaziale privata di Elon Musk.
La bellezza e la perfezione dell’arte greca e romana, questo è il filo conduttore del calendario 2011 di Pirelli, a cura del fotografo Karl Lagerfeld. L’eccentrico artista tedesco ha messo da parte l’erotismo e la malizia che ne hanno contraddistinto la storia, raccontata nel documentario sul calendario Pirelli, per dare spazio alla forma e alla linea. Ossessionato ultimamente dalla forma fisica, avendo perso quasi 50 Kg con una dieta su misura, Lagerfeld ha immortalato i suoi modelli vestiti come le divinità greche più importanti, Atena, Zeus, Hera e Artemide. La bellezza non ha sesso e infatti ai modelli è stato dato un tratto androgino, tipico delle sculture greche e romane poi. La musa ispiratrice di Karl è stato il modello Baptiste Giabiconi, scoperto in una palestra a Marsiglia e portato in passerella nonostante non fosse nei suoi piani, infatti Baptiste ha sempre detto che nella sua vita gli sarebbe piaciuto fare il pizzaiolo.
Il calendario Pirelli 2011 curato da Karl Lagerfeld è dedicato alla mitologia greca e vede la partecipazione dell’attrice americana Julienne Moore.
Nella quarta serata, Sanremo 2011, Luca Barbarossa e Raquel del Rosario con Fino in fondo, sono stati penalizzati dalla tempistica e da una lampante carenza organizzativa, che ha visto spesso la rassegna canora in balia della disorganizzazione. Il cantante romano e la bella spagnola, avrebbero dovuto duettare, nel penultimo appuntamento del Festival di Sanremo 2011, con l'attore Neri Marcorè, che con la sua vervè aveva preparato uno sketch di "accompagnamento" al pezzo. In realtà però il tutto, non è "arrivato" come si suol dire al pubblico a causa, del "taglio" imposto dai "padroni di casa" Morandi e company, che hanno impedito così allo stesso Marcorè di rendere al meglio. Il cantautore romano, così con quello stile che l'ha sempre contraddistinto, ha voluto sottolineare con un sottilissimo velo di polemica il tutto durante l'intervista per le Radio e Tv private: "Sono un produttore indipendente dal lontano 1999 – ha ricordato Barbarossa – e negli anni sono diventato sempre più ‘indi’. Mi dà una grande libertà espressiva e, poi, oggi le major mi negherebbero anche il minimo indispensabile, vista la crisi. Così, invece, ho prodotto un lavoro impegnativo, di 23 brani: 3 cover, 4 inediti e 16 brani del mio repertorio, con grandi ospiti internazionali, come Raquel, e italiani, come Neri Marcorè, che ieri sera abbiamo invitato sul palco. Non si è sentita la sua battuta finale, rivolta a me e al maestro Fio Zanotti: ‘Che Dio perdoni il vostro guardaroba’. Per via dei tempi ristretti hanno chiuso prima l’audio, ma la scaletta ‘disorganizzata’ mi diverte di più, c’è spazio per l’improvvisazione, lo spettacolo deve avere una parte imprevista".
Luca Barbarossa e Raquel Del Rosario, spiegano la scelta di duettare con Neri Marcorè: “spettacolo” penalizzato da una certa disorganizzazione generale.
All’interno della Casa del ‘Grande Fratello Vip’, i famosi sono in vena di confessioni. Proprio nelle ultime ore, Antonella Mosetti ha raccontato all’amica Alessia Macari le circostanze entro le quali nacque il suo rapporto con Stefano Bettarini. I due hanno già raccontato di aver avuto un flirt risalente a diversi anni fa, quando entrambi erano giovanissimi. La showgirl ha approfondito la questione, raccontando all’amica il momento in cui conobbe l’ex marito di Simona Ventura e, abbagliata dalla sua bellezza, decise di sedurlo per svariati motivi: Sai che non mi ricordo come ci siamo conosciuti? Mi pare che ci incontrammo in aeroporto. Io facevo ‘Quelli che il calcio’ e da Milano tornavo a Roma. Lui, da ‘Buona Domenica’, tornava a Milano. È una bella persona. Me lo feci scappare perché ero in una situazione terribile. Avevo beccato delle foto brutte che mi avevano fatto. C’entrava il mio ex e non parlo di Aldo Montano, ma di un altro. Dopo aver visto queste foto shock, sono tornata a Roma. Mentre quel rapporto finiva, dentro di me pensavo: “Ah sì? Te la faccio pagare” ed è arrivato Stefano. Potevo farmelo scappare? La Mosetti ha precisato che tra loro non c’è mai stato un rapporto davvero importante e che nessuno dei due si sarebbe innamorato dell’altro. Sarebbe stato proprio Bettarini, tra le altre cose, a permetterle di conoscere Aldo Montano, lo schermidore che sarebbe diventato uno degli uomini più importanti nella vita di Antonella.
Nella Casa del ‘Grande Fratello Vip’, Antonella Mosetti racconta ad Alessia Macari i dettagli del suo rapporto con Stefano Bettarini: “Lo conobbi in aeroporto. La storia con il mio ex stava finendo e volevo fargliela pagare”.
Con il quarto appuntamento di Italia Sì viene completata la lista dei dieci artisti che si sfideranno nella finale di Sanremo Giovani, per giocarsi l'approdo al Festival di Sanremo 2020. Nel corso della trasmissione condotta da Marco Liorni sono stati infatti votati dalla Giuria demoscopica e dalla Commissione musicale presieduta dal direttore artistico Amadeus e composta da Claudio Fasulo, Leonardo De Amicis, Massimo Martelli e Gian Marco Mazzi i secondi 5 finalisti, che sono Avincola con Un rider, Eugenio in via di Gioia con Tsunami, Jefeo con Un due tre stella, Réclame con Il viaggio di ritorno, Shari con Stella. Nella seconda semifinale di "Sanremo Giovani a Italia sì", andata in onda sempre su Rai1 lo scorso sabato 23 novembre, erano invece stati selezionati Fadi con Due noi, Fasma con Per sentirmi vivo, Leo Gassmann con Va bene così, Marco Sentieri con Billy Blu e Thomas con Ne 80.
Nella puntata di Italia sì del 7 dicembre è stata completata la lista dei dieci finalisti che si sfideranno per conquistare l’accesso al Festival di Sanremo 2020 tra le Nuove Proposte Avincola, Eugenio in via di Gioia, Jefeo, Réclame e Shari i 5 finalisti. L’epilogo il 19 dicembre prossimo, in prima serata su Rai1, con la conduzione di Amadeus.