source
stringlengths 2
27k
| target
stringlengths 19
1.08k
|
---|---|
Le estrazioni del Lotto, SuperEnalotto e 10eLotto di oggi, sabato 3 ottobre, in diretta su Fanpage.it: appena comunicati i numeri vincenti per le tre lotterie, le quote e le vincite delle estrazioni di oggi. Il jackpot del SuperEnalotto sale oggi a 55,8 milioni di euro, in costante crescita rispetto all'ultima estrazione. Ecco tutti i risultati: i numeri estratti per il Lotto e il 10eLotto, la sestina vincente di stasera e i simboli fortunati del Simbolotto. Ecco i numeri del Lotto estratti oggi su tutte le ruote: Bari: 40 – 30 – 77 – 81 – 51 Cagliari: 87 – 17 – 62 – 70 – 86 Firenze: 25 – 23 – 35 – 16 – 58 Genova: 74 – 59 – 40 – 37 – 16 Milano: 73 – 39 – 57 – 36 – 25 Napoli: 72 – 6 – 50 – 77 – 68 Palermo: 58 – 63 – 65 – 54 – 38 Roma: 58 – 67 – 20 – 84 – 13 Torino: 88 – 45 – 51 – 66 – 77 Venezia: 82 – 62 – 60 – 58 – 24 Nazionale: 62 – 26 – 9 – 2 – 68 L'estrazione del Lotto di oggi è l'ultima della settimana; il gioco a premi più antico d'Italia tornerà il prossimo martedì. I numeri estratti sulle 11 ruote concorrono a creare diverse combinazioni, a cui sono abbinati premi di importo variabile. Su Lottomatica è possibile verificare se la propria schedina è vincente e seguire l'estrazione del Simbolotto abbinata alla ruota di Roma. Combinazione vincente SuperEnalotto: 28 – 86 – 19 – 41 – 17 – 49 Numero Jolly: 25 Numero Superstar: 88 Jackpot: 55.800.000€ L'estrazione del SuperEnalotto di questo sabato offre un montepremi di 55,8 milioni per il fortunato giocatore che centrerà i 6 numeri vincenti. Si tratta di un jackpot che non viene vinto dalla scorsa estate e che continua a crescere costantemente. Quote del SuperEnalotto e relative vincite sul sito di Sisal e su superenalotto.com. Si è svolta ieri l'estrazione di Eurojackpot, la lotteria europea.
|
I numeri vincenti delle estrazioni del Lotto, SuperEnalotto e 10eLotto di sabato 24 ottobre 2020, con le quote e le vincite delle tre lotterie più ambite d’Italia. Il montepremi in palio per chi centra i 6 numeri del SuperEnalotto di questa sera è di 55,8 milioni, ma vediamo anche tutti i numeri estratti sulle ruote del Lotto e la combinazione fortunata del 10eLotto serale.
|
Siamo abituati a vederla sempre sorridente Michelle Hunziker, dimenticando forse che anche lei può avere momenti di cedimento e che può renderli pubblici, cercando una parola di conforto dai suoi fan. della sua allegria ne ha fatto un marchio di fabbrica, così come del suo sorriso, sempre là, sempre pronto a mettere a proprio agio i telespettatori, ma oggi la showgirl ha voluto condividere un pensiero con i propri fan. Sul suo profilo Instahgram, infatti, la tedesca ha scritto Ed è proprio vero che al dolore del cuore non ci si abitua mai…le batoste arrivano sempre in qualche modo e quando meno te le aspetti. Vale per tutti senza distinzione. Ma ha voluto anche dare un messaggio di speranza, spiegando come nonostante ‘le batoste' arrivino senza che ce ne accorgiamo, col tempo si impara anche a fronteggiarle meglio, sminuirne l'importanza. È l'esperienza a dare una mano quando tutto sembra crollarti addosso. L'unica cosa che cambia è che con il tempo impari a rialzarti prima,gli dai meno importanza,meno energia…guardi avanti e se ti giri c'è SEMPRE qualcosa o qualcuno di meraviglioso intorno a te per il quale andare avanti con determinazione e forza. E lo ribadisce spiegando quale sia per lei il significato di ‘felicità'. Una felicità che è nei bei momenti, quelli quotidiani, nei piccoli gesti, quelli che aiutano a guardare la vita con positività e non abbattersi mai: La felicità per me è il modo in cui affronti la vita nella totalità del suo cammino. Stà nel sorriso pieno e sdentato di un bebè,nel vento che ti accarezza la faccia dolcemente mentre sorseggi un aperitivo in riva al mare in buona compagnia, nel ricordo di un'espressione buffa di un amico che ti fà sorridere,nel latte caldo con i biscotti prima di andare a letto….andiamo avanti tutti con forza ed energia! Vi voglio bene mich. Ed è proprio vero che al dolore del cuore non ci si abitua mai…le batoste arrivano sempre in qualche modo e quando meno te le aspetti. Vale per tutti senza distinzione. L'unica cosa che cambia è che con il tempo impari a rialzarti prima,gli dai meno importanza,meno energia…guardi avanti e se ti giri c'è SEMPRE qualcosa o qualcuno di meraviglioso intorno a te per il quale andare avanti con determinazione e forza. La felicità per me è il modo in cui affronti la vita nella totalità del suo cammino. Stà nel sorriso pieno e sdentato di un bebè,nel vento che ti accarezza la faccia dolcemente mentre sorseggi un aperitivo in riva al mare in buona compagnia, nel ricordo di un'espressione buffa di un amico che ti fà sorridere,nel latte caldo con i biscotti prima di andare a letto….andiamo avanti tutti con forza ed energia! Vi voglio bene mich
|
Con un post su Instagram, oggi Michelle Hunziker si è sfogata con i propri fan, parlando di batoste, di esperienza e del significato di speranza.
|
La NASA ha annunciato da tempo che nei prossimi anni riporterà l'uomo sulla Luna, o più nello specifico, la prima donna e la prima persona nera nella storia. Questa missione, a oltre 50 anni dall'Apollo 11, fa parte di un programma più ampio – chiamato Artemis – che ha l'obiettivo di realizzare basi stabili sul satellite della Terra e rappresentare un trampolino di lancio per la futura esplorazione del Pianeta Rosso, Marte. Ma per conquistare questi ambiziosi traguardi è necessario trovare un punto ideale dove costruire le basi, che sicuramente dovrà coinvolgere le fonti di acqua ghiacciata rilevate da diverse missioni orbitali condotte negli ultimi anni. L'acqua può infatti fornire acqua potabile agli astronauti, ma anche essere in idrogeno e ossigeno, trasformandosi in propellente per le navicelle, ossigeno da respirare e molto altro ancora. Com'è noto il peso è una componente significativa del costo dei lanci dei razzi, pertanto trovare e sfruttare le risorse lunari cambierebbe radicalmente la sostenibilità delle missioni. Ma dove allunare, dunque? Il luogo ideale sarà probabilmente determinato dal VIPER, un rover che sarà lanciato nel 2023 con l'obiettivo di andare a caccia di ghiaccio sulla Luna, proprio dove si ritiene vi siano depositi del prezioso elemento. La NASA ha appena annunciato che il VIPER, acronimo di Volatiles Investigating Polar Exploration Rover, raggiungerà il cratere Nobile, sito nei pressi del Polo Sud della Luna. Il rover sarà lanciato a bordo di un Falcon Heavy di SpaceX, la compagnia aerospaziale privata di Elon Musk, e raggiungerà la regolite lunare a bordo del lander Griffin, costruito dalla società Astrobotic di Pittsburgh. Il costo dell'intera missione è stimato in 660 milioni di dollari (433,5 milioni per ricerca, sviluppo e operatività, più 226,5 milioni per il lavoro di Astrobotic e il lancio), ma come indicato, se avrà successo, giocherà un ruolo cruciale nella storia dell'esplorazione spaziale. “Scegliere un sito di atterraggio per VIPER è una decisione emozionante e importante per tutti noi”, ha dichiarato il dottor Daniel Andrews, a capo della missione presso l'Ames Research Center della NASA. “Sono stati dedicati anni di studio per valutare la regione polare che VIPER esplorerà. VIPER sta entrando in un territorio inesplorato per testare ipotesi e rivelare informazioni critiche per la futura esplorazione umana dello spazio”, ha aggiunto lo scienziato. Come indicato dalla NASA c'erano in ballo quattro differenti siti, di cui tre erano all'esterno del cratere Haworth. Tutti sono stati considerati particolarmente validi per andare a caccia di ghiaccio, tuttavia alla fine si è deciso di puntare sul Nobile. I tempi della missione saranno piuttosto ristretti; il VIPER, infatti, opererà in alcune delle aree più fredde del Sistema solare, dunque avrà solo un centinaio di giorni di autonomia per misurare e analizzare i composti che avrà sotto le ruote. Utilizzerà un trapano in grado di raccogliere campioni a un metro di profondità e tre spettrometri per caratterizzarli. Il rover invierà i dati direttamente sulla Terra, senza bisogno di una sonda a fare da intermediaria, come avviene ad esempio con Marte.
|
Nel 2023 il rover VIPER della NASA sarà lanciato a bordo di un razzo Falcon Heavy di SpaceX verso il cratere Nobile della Luna, dove grazie a un trapano e a tre spettrometri andrà a caccia di acqua ghiacciata. Si tratta di una missione fondamentale del programma Artemis, che prevede la futura costruzione di basi lunari e la necessità di recuperare acqua direttamente sul posto.
|
[youtube|normal|center]http://http://www.youtube.com/watch?v=3ss3-zLJ-mQ Antonella Elia è tornata…quella di sempre! La nuova naufraga de L'Isola dei famosi 2012, dopo essere approdata solo giovedì scorso a Cayo Paloma, si è già scontrata con un compagno di viaggio, cioè "il gladiatore" Max Bertolani. L'uomo aveva concesso alla soubrette di dormire una notte al suo posto, quello più vicino all'uscita della capanna: Antonella Elia aveva anche spostato le sue cose per segnare il terreno, ma il giorno dopo Max le ha chiesto di poter riavere il suo posto, ricevendo dalla naufraga un secco "no". Il gladiatore si è così ripreso il suo giaciglio, facendo arrabbiare la Elia che con una risata provocatoria l'ha affrontato e offeso, ricevendo a sua volta da Bertolani parole non proprio carine. Max Bertolani rivendica il maggior tempo passato sull'Isola rispetto all'Elia, ma alla donna non gliene importa niente e una volta visto che la sua roba è stata spostata dal gladiatore per ristabilire la distribuzione dei posti in capanna, la situazione precipita. La soubrette alza il tono della voce ed entra nell'improvvisata dimora dei naufraghi, prendendo la sua roba e dando uno schiaffettino in testa all'uomo durante lo scontro verbale con lui. Max Bertolani rimane sospeso di fronte al gesto e prende ad apostrofare la compagna d'avventura con epiteti pungenti, ai quali Antonella Elia non tarda a rispondere, soprattutto in riferimento alla parola "matta".
|
I due hanno uno scontro verbale sull’Isola dei famosi 2012 per la sistemazione in capanna.
|
Immaginatevi Jake La Motta e Rocky, provateve a ricordarveli per i loro profili sul ring, la postura assunta da chi li interpretava. Poi coordinateli tutti e due a colori (Toro Scatenato era in bianco e nero), invecchiateli di qualche decennio, e vi troverete davanti una scena che presto potrete vedere al cinema. Più nello specifico dal 16 gennaio, quando Sylvester Stallone e Robert De Niro saranno nelle sale sotto le spoglie, rispettivamente, di Henry “Razor” Sharp e Billy “The Kid” McDonnen, due pugili di Pittsburgh finiti sotto i riflettori dell’intera nazione a causa della loro accanita rivalità. La pellicola si chiama "Il Grande Match" e sarà nelle sale a partire dal 16 gennaio del 2014, diretta da Peter Segal, narrerà di una rivalità spentasi a causa del ritiro improvviso di uno dei rivali, essenziale per la carriera dell'altro, che si riaccende grazie al profitto che gli agenti dei due vedono nella fiamma ravvivata del loro astio.
|
I due attori protagonisti de “Il Grande Match”, pellicola nella quale interpretano due ex pugili attempati che si ritrovano sul ring. Da gennaio nelle sale italiane.
|
Divisione totale, divisione parziale e divisione incompleta La divisione è lo strumento predisposto dal legislatore per mettere fine alla comunione. Di solito la divisione è totale, cioè giunge alla suddivisione completa di tutti i beni compresi nella comunione. Può capitare che la divisione sia parziale o incompleta, nel senso che vengono divisi (sono oggetto della divisione) solo una parte di beni compresi nella comunione, di conseguenza, alcuni beni (in origine compresi nella comunione) vengono attribuiti in proprietà esclusiva altri beni (in origine compresi nella comunione) restano in comune e indivisi. La divisione parziale o incompleta (che ha come altra faccia della domanda la comunione parziale) non è una situazione anomala, ma potrebbe derivare (in modo del tutto lecito) Il conguaglio nella divisione è lo strumento predisposto dal legislatore per eliminare i disequilibri che possono verificarsi al momento dell'attribuzione dei singoli beni. Infatti, non tutti i beni hanno lo stesso valore e può capitare che il valore dei beni attribuiti può non corrispondere (in eccesso o in difetto) al valore della quota astratta (o ideale) che dovrebbe percepire ogni condividente. In questa situazione per evitare il verificarsi di sperequazioni tra condividenti il legislatore ha previsto l'obbligo di versare dei conguagli in denaro a carico di chi ha ricevuto più del dovuto a favore di chi ha ricevuto meno del dovuto. La condanna al pagamento del conguaglio non presuppone una domanda della parte, ma la condanna al pagamento del conguaglio essendo una conseguenza (effetto) necessario derivante dalla necessità di completare la divisione, per questo motivo la Cassazione del 22.3.2018 n. 7181 ha affermato che la determinazione del conguaglio in denaro prescinde dalla domanda di parte, ma concernendo l’attuazione del progetto divisionale, il giudice deve procedere d’ufficio alla quantificazione del conguaglio, alla rivalutazione del conguaglio e al pagamento dello stesso conguaglio. Trattandosi di un debito di un condividente e di un corrispondente credito a favore di un altro condividente la Cassazione del 5.12.2017 n. 29094 ha stabilito che in sede di divisione l’obbligo di pagare gli interessi sul conguaglio decorre, quale conseguenza dell’effetto dichiarativo della divisione – non dal momento della domanda di divisione, ma dalla pronuncia giudiziale di divisione (anche perché il conguaglio deriva ed è conseguenza della divisione e non della domanda di divisione). Oltre l'aspetto giuridico il conguaglio presenta anche problematiche tributarie relative alla tassazione.
|
Cassazione 23.11.2018 n. 30477 E’ erroneo quanto statuito dal giudice di appello il quale, solo perché alcuni beni erano ancora rimasti in comunione, ha negato il diritto dell’attrice ad un corrispettivo in denaro (a titolo di conguaglio)
|
Sta finendo in polemica il concerto di Elettra Lamborghini tenutosi ieri sera al Praja di Gallipoli, una delle discoteche più frequentate della zona. Gli assembramenti sono inevitabili in circostanze come queste, come mostrano i numerosi video pubblicati da chi era presente ieri, ed è praticamente impossibile far rispettare le norme sul distanziamento sociale. In un momento storico in cui la curva dei contagi da coronavirus rischia di salire, tantissimi sul web stanno stigmatizzando quello che si vede nelle immagini. È un'estate difficile e piena di controsensi per chi gestisce e lavora nei club e nelle discoteche, ma se da un lato c'è chi come Gigi D'Agostino annulla gli impegni e le serate per cercare di dare un segnale, c'è anche chi continua a lavorare provando a rispettare con enorme difficoltà, come si evince dalle foto e dai video, le norme.
|
Il concerto di Elettra Lamborghini tenutosi ieri sera al Praja di Gallipoli ha dimostrato che, nonostante il lavoro di tutti vada sempre tutelato, c’è un grande problema con il rispetto delle norme basilari in uno stato di emergenza. Gli assembramenti sono inevitabili e il distanziamento è una chimera. I video, postati sui social, bersagliati di critiche.
|
Da due giorni la stampa e la strada non riesce a parlare di altro, in qualsiasi modo, attraverso ogni sfumatura possibile, senza confine alcuno: Mario Balotelli è inesorabilmente al centro di una polemica pubblica di dimensioni spropositate, legata ovviamente alla sconfitta contro l'Uruguay che ha eliminato l'Italia dal Mondiale e che probabilmente nasconde alcune liti interne allo spogliatoio azzurro nelle quali super Mario è presumibilmente immischiato, in combutta con i senatori della squadra. Fatto sta che l'opinione pubblica continua a dividersi sulla sua persona, tra chi lo ritiene l'unico o il principale colpevole del fallimento della spedizione italiana in Brasile, e chi invece ne difende l'innocenza, affermando non sia altro che una vittima contro cui è molto comodo e facile per chiunque scagliarsi. Qualunque sia la verità è fuori da ogni dubbio che nella prima schiera ci sia Ana Laura Ribas, che tramite il suo account Twitter commenta molti fatti di quotidianità a modo suo e non si è tirata indietro dal dire cosa ne pensasse della condotta di Mario Balotelli, in generale come negli ultimi tempi, durante il ritiro in nazionale. L'invettiva lanciata a Mario è piuttosto pesante e fa riferimento anche a quel messaggio scritto ieri su Twitter dal campione azzurro, che avrà fatto arrabbiare molti, visti i toni di certo poco concilianti in seguito alle polemiche scatenatesi a posteriori della disfatta con l'Uruguay: "Non importa se sei bianco, verde, giallo o nero. Se manchi di rispetto a chi ti sostiene, crede in te, sei una cacca. E tu l'hai fatto". Prevedibilmente è una frase forte, che attira e stimola al commento molti follower, tra chi concorda e chi invece si trova in disaccordo con lei. Alla fine Ana Laura dà anche una spiegazione di ciò che ha detto, facendo capire come ad interessarle non fosse la prestazione calcistica: "Lui non è colpevole del fallimento della nazionale, ma del suo comportamento poco rispettoso". Nn importa se sei bianco,verde,giallo o nero.Se manchi di rispetto chi ti sostieni,credi in te,sei una cacca.E tu l'hai fatto @FinallyMario
|
“Se manchi di rispetto a chi crede in te e ti sostiene, non importa se sei bianco, verde, giallo o nero”. Il messaggio della Ribas su Twitter non contempla le mezze misure e lei specifica pure che non si tratta del fallimento calcistico, di cui non è colpevole, ma del suo modo di fare.
|
Francesco Monte ha mal digerito certe affermazioni di Rachida nel corso delle ultime settimane a "L'Isola dei Famosi". Ci sarà davvero da divertirsi quando la ex Masterchef sarà presente in studio per fronteggiare i malumori del fidanzato di Cecilia Rodriguez, che ovviamente non ha gradito gli epiteti che la cuoca di origini marocchine ha indirizzato alla sua compagna. "Testa di zingara", e ancora "voce di un trans" e "tette rifatte", il campionario è pieno e anche ieri sera Francesco Monte è arrivato allo scontro con la figlia di Rachida: "Mi vergognerei di una madre che insulta così" ha detto. Ai punti a perdere è stata proprio Rachida, che aveva fatto una buona impressione iniziale, poi però ha cominciato a perdere le staffe ed il pubblico non ha apprezzato. Oggi Francesco Monte ritorna sull'affaire Rachida attraverso le telecamere di Mattino Cinque. Il napoletano ha dichiarato: Se l'è presa parecchio con lei ma se l'è presa con chiunque. E' crollata psicologicamente. Conosciamo Cecilia Rodriguez per essere abbastanza focosa, a mezzo social sono state le polemiche che è riuscita a creare, su tutte ci ricordiamo di quella a distanza con Selvaggia Lucarelli. Ciononostante, le parole e i toni che Rachida ha utilizzato, Monte li considera esagerati. Cecilia non ha mai fatto nulla. Di carattere, ha un'indole molto tranquilla. Già è difficile vederla nelle condizioni in cui l'abbiamo vista. Significa che è arrivata ad un limite dove si sono toccati dei discorsi che magari si potevano dire in una maniera diversa. Se vuoi dire ad una persona che ti sta antipatica e che ha scompensato gli equilibri, puoi dirlo in una maniera più adatta, con un linguaggio più adatto.
|
Francesco Monte ha mal digerito certe affermazioni di Rachida nel corso delle ultime settimane a “L’Isola dei Famosi” e a Mattino Cinque ribadisce: “Sono state usate parole troppo forti”.
|
“If you want peace of soul, come to Montreux“, diceva Freddie Mercury quando parlava della città di Montreux dove aveva deciso di trasferirsi nel 1991 e molte delle sue canzoni sono state ispirate da questo piccolo tesoro nascosto tra le montagne svizzere e il Lago Lemano: "It’s all so beautiful, Like a landscape painting in the sky, yeah. Mountains are zooming higher, mmm. Little doves scream and cry. My world is spinning and spinning and spinning. It’s unbelievable. Sends me reeling. Am I dreaming. Am I dreaming. Oooh it’s bliss.", cantava in "A Winter’s Tale". Il piccolo luogo paradisiaco che si estende da Lutry a Villeneuve nel Canton Vaud, a solo un'ora da Ginevra, ha da sempre attratto alcune delle personalità più note della storia nel mondo dell'arte, del cinema e della musica, da Jean-Jacques Rousseau a Lord Byron, da Ernest Hemingway a Victor Hugo a Charlie Chaplin. Si tratta di Montreux Riviera, soprannominata "La riviera svizzera" grazie al suo microclima ideale e al paesaggio mozzafiato, incastonato tra il lago e le montagne. La regione, e in particolare le rive del lago, furono abitate sin dal 4000 aC o prima. Nel corso dei secoli i Celti, gli Elvezi e i Romani, si sono successi a Montreux Riviera fino alla conquista bernese del 1536, allontanata poi dalla rivoluzione vodese del 1798. Durante il XVIII secolo Montreux Riviera ha vissuto la sua età d'oro con l'arrivo del turismo, la costruzione dei primi grandi alberghi e l'arrivo della ferrovia nel 1861, persino il leggendario Orient Express si è fermato qui. Oggi Montreux Riviera è conosciuta nel mondo intero come la "Perla del Lago di Ginevra" che offre vari mete da esplorare per gli appassionati del design e della natura. Ne abbiamo selezionate dieci particolarmente suggestive: Con le sua case opulente, le strade acciottolate e le antiche murature, Montreux è famosa per la sua bellezza paesaggistica, gli edifici Belle Epoque, banchine fiorite e il vicoli intimi e ripidi del centro storico. La città è facilmente raggiungibile dall'Italia i treno e con un unico biglietto: lo Swiss Travel Pass che copre la rete di trasporti pubblici più fitta del mondo. In poco più di 3 ore si raggiunge la "Perla del Lago di Ginevra" da Milano. Lo Swiss Travel System propone a chi arriva dall’estero la possibilità di esplorare destinazioni, montagne, laghi e oltre 500 musei con un unico biglietto e per diversi giorni. Montreux è conosciuta nel mondo intero non solo per la sua bellezza paesaggistica ma anche per il suo legame con la musica. D'estate ogni anno si svolge il Montreux Jazz Festival e il Septembre Musical. Molte canzoni sono state ispirate da Montreux come "Smoke on the Water" dei Deep Purple basata sull'incendio del casinò di Montreux al quale il gruppo ha assistito. Il Casino Barrière de Montreux ospita i leggendari "Mountain Studios" che hanno visto passare artisti come David Bowie, The Rolling Stones, Led Zeppelin e i Queen che qui fissarono il proprio studio di registrazione in uno dei periodi più importanti nella vita di questa leggendaria band, tra il 1978 e il 1995. Grazie al suo centro storico costellato di negozi, le sue banchine e i tradizionali mercati pubblici, la piccola cittadina di Vevey, chiusa anche lei tra il lago e le montagne, è caratterizzata da un'atmosfera mondana e sontuosa con una vasta gamma di musei offerti che rendono la città un importante centro culturale. La città è inoltre conosciuta per la sua vocazione industriale: qui sorge l'impero Nestlé, che rappresenta il più grande gruppo alimentare del mondo; e come importante centro dell'industria del cioccolato: qui è stata fondata la prima fabbrica di cioccolato in Svizzera da François-Louis Cailler nel 1819. Il cioccolato al latte è stato scoperto proprio a Vevey per la prima volta, nel 1875. Oggi la città è un luogo piacevole dove passeggiare sul lungo lago che attira i visitatori con importanti attrazioni come la scultura di Charlie Chaplin, che qui ha deciso di trascorrere gli ultimi anni della sua vita, e un'enorme scultura a forma di forchetta fissata nelle acque di fronte il museo Alimentarium. Uno dei luoghi più suggestivi di Montreux Riviera è rappresentato dai vigneti di Lavaux, riconosciuti come sito patrimonio culturale dell'UNESCO dal 2007, e comprende il territorio che va da Lutry a Corsier-sur-Vevey, plasmato da mani umane dall'XI secolo. Le sponde vertiginose del Lago di Ginevra tra Montreux e Losanna offrono uno dei più bei panorami nel mondo che accoglie una ricca gamma di vini prodotti. Il vigneto principale è quello bianco di Chasselas, il vitigno principe della regione. Chi visita la zona può passeggiare amabilmente tra i vigneti, attraverso sentieri naturali e 10.000 terrazze, che disegnano piccoli borghi vitivinicoli, offrendo un patrimonio architettonico, paesaggistico e enologico unico al mondo. Lavaux è soprannominata la "Terra dei Tre Soli": il primo è quello che brilla nel cielo, il secondo è quello si riflette sulle acque del Lago di Ginevra e il terzo proviene dal calore accumulato entro i 400 km di pareti delle terrazze. Queste condizioni sono la ragione per cui il vino di questi territori è così eccezionale. I vigneti di Lavaux si estendono per 830 ettari, circondati da 400 chilometri di muro e caratterizzate da 10.000 terrazze distribuite. Il territorio è definito da 40 livelli di vigneti che precipitano vertiginosamente nelle acque azzurre di Lago di Ginevra che fanno di Lavaux uno dei vigneti più spettacolari nel mondo. I vigneti sono stati creati per la prima volta dai monaci cistercensi nell'XI secolo che hanno modellato il terreno in un meticoloso lavoro di terrazzamenti, contenuti da muri a secco oggi vincolati, e che generazioni di viticoltori hanno portato avanti. L'area che oggi possiamo ammirare è il risultato di quasi 1.000 anni di storia che hanno portato alla creazione di una delle regioni vinicole più grandi della Svizzera. "Lavaux è un ottimo esempio di un paesaggio che trasmette una storia di abitazione e il tipo di tradizionale insediamento umano e occupazione di terreni rappresentativi di una cultura. Per questi motivi, Lavaux è eccezionale ed è stato inserito nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità paesaggio dall'UNESCO nel 2007", ha dichiarato la giuria UNESCO. Alla zona si arriva a bordo di tipici treni su ruote e panoramici (Lavaux Express e Lavaux-Panoramic) che, partendo da Chexbres, offrono una vista magnifica dei ripidi vigneti e del paesaggio circostante unico al mondo.
|
Anche la fuga può diventare un sogno. Così iniziare ad esplorare, pur solo con la mente un nuovo territorio, neppure così lontano dall’Italia, può rendere il desiderio di tornare a viaggiare presto più reale. E la nostra attenzione è rivolta a Montreux Riviera, soprannominata “La riviera svizzera”, che tra vigneti unici al mondo, architetture moderniste e castelli medievali costituisce un tesoro da esplorare il prima possibile.
|
C'è stato un momento in cui il nome di Stromae era dappertutto, in Italia e all'estero, nel suo Belgio, luogo di nascita, in Francia, dove era esploso grazie alle canzoni cantate in francese, negli Usa dove il fenomeno belga era arrivato con i complimenti di gente come Kanye West e Will.I.Am e da lì espandendosi a macchia d'olio. Nel nostro Paese il cantante belga era diventato un vero e proprio fenomeno, inizialmente con il singolo "Alors on dance", primo vero successo di Stromae, che dietro una base dance raccontava di chi usava il ballo e il canto per fuggire ai problemi quotidiani. Caratteristica che farà parte anche del suo secondo lavoro "Racine Carrée", in cui ancora di più il cantante – da alcuni definiti un nuovo Brel – faceva attenzione ai testi, senza perdere il gusto per il ritmo e le provocazioni: canzoni come "Papaoutai", "Formidable" o "Tous les mêmes" sono diventate vero e propri inni, che gli hanno permesso di sfondare anche in Italia, diventando uno degli ospiti più attesi del festival di Sanremo 2014, ma anche di Che tempo che fa di Fabio Fazio, e risultando il primo francofono a finire in testa alla classifica degli album più venduti d'Italia. Nel 2015, poi, fu costretto a cancellare il tour a causa di problemi di salute e da quel momento il nome dell'artista francese è pian piano scomparso. Nonostante qualche collaborazione sporadica – ultimamente pare molto attivo con in quelle coi rapper francesi – in questi anni ha cominciato pian piano a farsi spazio la voce che lo voleva prendersi una pausa dalla musica, finché in un intervista del 2016 al mensile francese Les Inrockuptibles dichiarò di voler tornare a lavorare in maniera più ragionevoli: "Non è una vacanza, ma il ritmo è molto più sano, prendo più distanze. È un piacere tornare a lavorare a ritmi più ragionevoli, non mi manca niente di quello che facevo prima, a parte gli incontri umani. Non ho più voglia di cantare, ma non smetto di fare musica. Ho voglia di scrivere, di comporre, ma un po' più nell'ombra. Continuare il lavoro che ho fatto già per me, ma farlo per gli altri. sarà la linea per i prossimi anni".
|
Dopo il successo straordinario di canzoni come “Alors on dance”, “Formidable” e “Papaoutai”, il cantante belga Stromae si è allontanato un po’ dalle scene, prendendosi una pausa e ritmi più lenti: “Ero stremato, ora mi regalo il diritto di non sapere se e quando uscirà il prossimo disco”
|
Non provate a comprare la riedizione di "Definitely Maybe". No, non siamo noi a consigliarvelo, ma direttamente uno degli autori di quello che è consideìrato uno dei capolavori del brit pop anni '90. Su Twitter, infatti, è Liam Gallagher a sconsigliare ai suoi follower e ai fan degli Oasis l'acquisto della riedizione che sarà fatta in occasione dei 20 anni dall'uscita del disco. È molto esplicito Liam che scrive (rigorosamente in maiuscolo): "HOW CAN YOU REMASTER SOMETHING THATS ALREADY BEING MASTERED.DONT BUY INTO IT.LET IT BE LG X" ("Come puoi rimasterizzare qualcosa che è già stato masterizzato. Non compratelo. Lasciate perdere. LG") Dichiarazione, quella di Liam, che viene pochi giorni dopo che il Daily Mail aveva riportato il rifiuto di Noel di tornare a suonare col fratello, anche in vista dell'anniversario (c'erano voci di reunion che giravano da tempo) e nonostante l'offerta, pare, di 6 milioni di sterline. Ma le schermaglie tra i fratelli – marchio di fabbrica della band, fino a quell'agosto del 2009 quando una lite dietro il palco parigino del Rock en Seine mise fine alla band – continuano periodicamente. Pochi giorni fa lo stesso Liam aveva twittato "Sarò io, in quanto Liam Gallagher a gettare la spugna, non certi roadie degli anni '80" facendo probabilmente riferimento alla carriera di roadie del fratello negli anni '80, appunto. Una querelle senza fine quella tra i Gallagher e una vita movimentata quella di Liam che pochi giorni fa ha messo fine al rapporto dei suoi Beady Eye con Scott Rodger, loro (ex) manager, il quale in un comunicato ha fatto capire che il loro percorso, dopo l'ultimo album era finito e che ora i BE erano pronti a camminare sulle proprie gambe.
|
Gli Oasis sono sempre più lontani da una reunion, soprattutto dopo il tweet di Liam Gallagher che consiglia ai fan di non comprare l’edizione speciale di “Definitely Maybe” fatta per i 20 anni dall’uscita dell’album.
|
Sta recuperando lentamente dopo essere sopravvissuto miracolosamente a un orribile incendio doloso. Phoenix è un puledro sicuramente fortunato. Ha solo tre mesi ed è quasi morto quando è stato dato alle fiamme in quello che le autorità britanniche hanno definito un "barbaro atto di crudeltà" il mese scorso. L'animale è stato trovato moribondo su una strada nel Kent dopo essere fuggito da una stalla ad Ash, West Kingsdown, dove si sospetta che i balordi abbiano appiccato il fuoco. È stato portato al Redwings Horse Sanctuary a Hapton, nel Norfolk, dove ora si sta riprendendo. Nicola Knight, responsabile delle comunicazioni di Redwings, ha dichiarato: "Siamo ancora agli inizi, ma clinicamente Phoenix sembra essere molto forte … è un vero tesoro, il nostro team veterinario è davvero colpito. Va d'accordo con la sua nuova ‘mamma adottiva' Mildred e ogni giorno sembra stare meglio e divertirsi di più". Il cavallo è stato completamente bendato per prevenire possibili infezioni legate alle ustioni, con le medicazioni che devono essere cambiate ogni due giorni. Per tirarlo su di morale mentre si riprende, lo staff ha decorato le sue bende con disegni per bambini: da superman, passando per le coccinelle e gli arcobaleni. Phoenix ha ancora bisogno di cure 24 ore su 24, compresi esami del sangue giornalieri, e i veterinari stanno valutando degli innesti cutanei. Il Redwings ha sottolineato come il cavalluccio sia stato inondato di regali da quando la sua storia è venuta alla luce. "La gente lo ha preso davvero preso a cuore. Vorremmo ringraziare tutti, significa davvero molto per noi".
|
Il povero animale, appena 3 mesi di vita, è stato dato alle fiamme da ignoti mentre si trovava in una stalla ad Ash, West Kingsdown, in Regno Unito. Il suo corpo è stato orribilmente segnato dalle ustioni, ma è miracolosamente riuscito a sopravvivere. Ora si sta riprendendo presso una struttura nel Norfolk. E la sua storia ha commosso tutti.
|
Dopo la riproposizione di Benigni che canta Via con Me, ecco un altro artista che si è cimentato nell'esibizione del brano di Paolo Conte, che da il nome alla trasmissione cult condotta da Fabio Fazio e Roberto Saviano. Stavolta è toccato a Luca Zingaretti, protagonista della serie TV "Il Commissario Montalbano" che ha reinterpretato a "Vieni via con me" il famoso brano riproponendolo in una chiave decisamente particolare: l'attore romano, infatti, non è certo un cantante, ed ha quindi interpretato il pezzo sullo stile già imposto da Benigni, svolgendo una sorta di "recitazione canora", stavolta però accompagnata da un sottofondo musicale supportato unicamente da uno xilofono. L'esibizione è stata preceduta da un lungo monologo dell'artista romano, che ha letto "l'elenco dei perché con la cultura si mangia", scritto ed ideato da Andrea Camilleri, scrittore appunto della serie di gialli dedicati a Montalbano, da cui poi è stata tratta la famosa serie televisiva. Nonostante l'esibizione canora non sia stata qualitativamente eccezionale, l'elenco è stato comunque piacevole ed ha rappresentato l'ennesima comparsata di qualità ad una trasmissione che sta ricevendo sempre più consensi dalla critica e dal pubblico, con l'ultima puntata scandita soprattutto dall'esilarante esibizione ironica di Guzzanti a Vieni via con me.
|
Luca Zingaretti, ricalcando le orme di Benigni, ha riproposto a “Vieni via con me” il brano di Paolo Conte, chiamato appunto “Via Con Me (It’s Wonderful)”.
|
Quentin Tarantino presenta un film ispirato ai classici del kung fu, scritto e pensato dai due dei suoi collaboratori più stretti, RZA e Eli Roth. Robert “Bobby” Fitzgerald Diggs, più noto appunto, come RZA, leader dei Wu-tang clan è al suo esordio come regista e co-sceneggiatore di questa pellicola, in cui lo ritroviamo anche in veste di protagonista, accanto a un cast stellare, tra cui spiccano Russel Crowe, nel ruolo di Jack Knife, e Lucy Liu, in quello di Madame Blossom. Il film si dipana tra diverse storie di guerrieri, assassini e di un eroe che vive nell'ombra, il protagonista, tutti mossi dallo stesso obbiettivo, ossia un immenso carico d'oro di proprietà dell'Imperatore. Se i più non conoscono la storia di RZA, rimarranno di certo sorpresi nell'apprendere che il regista è a capo di una delle band più importanti del panorama hip-hop degli ultimi venti anni e questo lo intuiamo nel vedere il suo nome anche dietro la composizione della colonna sonora del film. RZA arriva quindi a esaudire uno dei suoi sogni nel cassetto, realizzando un film che unisce lunghe sequenze d’arti marziali, eseguite da alcuni maestri di queste discipline, a una storia d'amore, arrivando ad affrontare persino il tema del buddhismo, rischiando però di perdere di vista l'omogeneità della pellicola, che ne risulta fortemente discontinua. Se il film è presentato da Tarantino in persona è perchè RZA, dopo averlo conosciuto sul set di “Kill Bill” di cui curava le musiche, gli chiese di essere suo mentore nel cammino verso la sua prima regia e così, dopo 6 anni, il rapper ha sfornato un film diretto con uno stile molto simile a quello del re del pulp, ma che non riesce ad amalgamare i tanti generi per i quali vorrebbe essere un tributo.
|
Il leader dei Wu-tang clan esordisce alla regia con un film di forte matrice tarantiniana, ispirato ai grandi classici del kung fu.
|
Decapitato all'interno del ventre di sua madre da un medico “di alto livello” del NHS che ha staccato il suo corpicino dalla testa durante il parto. La madre è stata poi costretta a sottoporsi a un taglio cesareo per rimuovere la testa, che è stata poi ricucita in modo che potesse dirgli addio. Una storia assolutamente terrificante quella raccontata oggi dal Sun. Secondo quanto stabilito dal tribunale, la dottoressa Vaishnavy Laxman, specialista di 41 anni, avrebbe dovuto fare in modo che la donna, trentenne, partorisse con un cesareo di emergenza al Ninewells Hospital di Dundee, in Scozia, mentre il bambino era in posizione podalica. Ma avrebbe deciso di fare venire il piccolo al mondo in modo naturale. Per questo motivo la dottoressa ha suggerito alla mamma di spingere mentre tirava le gambe del neonato. Un’azione sicuramente avventata in quanto gli arti inferiori, le braccia e il busto del piccolo si sarebbero staccate, lasciando la testa ancora nel ventre della madre, ha stabilito l’inchiesta. In questi giorni si è aperto il processo nei confronti della Laxman presso il Medical Practitioners Tribunal Service di Manchester. Anche la madre della giovanissima vittima (l’identità della donna non è stata rivelata) era presente. La donna ha sostenuto che le era detto che il suo bimbo sarebbe venuto al mondo con parto cesareo e che non era stata informata della decisione del medico di cambiare la procedura. "L'unico sollievo dal dolore che mi è stato dato è stato uno spray sulla lingua. Mi è stato detto che avrebbe allentato la mia cervice, ma non sono stata sedata. Ero dolorante”, ha ricordato. Era stata la stessa ginecologa a dare la triste notizia alla donna. “Sono cose che possono capitare, ti perdono” le avrebbe detto inizialmente senza sapere cosa era accaduto. "È andata via ma ho iniziato a urlare quando ho scoperto tutto, ero sconvolta” ricorda. “Non è neanche nato, è stato decapitato” dice affranta.
|
La donna è stata poi costretta a sottoporsi a parto cesareo per rimuovere la testolina che è stata poi ricucita sul corpo per il funerale del piccolo. Un incidente scioccante avvenuto al Ninewells Hospital, a Dundee, in Scozia. La dottoressa Vaishnavy Laxman ne dovrà ora rispondere: “Sono molto dispiaciuta”.
|
Seconda medaglia di giornata per l'Italia alle Paralimpiadi di Tokyo. A conquistarla Giulia Terzi ancora una volta nel nuoto. La classe 1995 lombarda ha vinto l'argento nella prova dei 400 metri stile libero S7, bissando dunque il premio incassato nella 4×50 mista. Soddisfazione enorme per la Terzi che ha lottato alla pari con le campionesse americane, regalando così alla nostra delegazione la 20a medaglia complessiva. Superlativa Giulia Terzi che ha portato all'Italia l'ennesima medaglia dal nuoto. L'atleta azzurra che soffre di una scogliosi congenita rara con coinvolgimento midollare e deficit di forza alle gambe, soprattutto, e alle braccia, ha chiuso la sua prova al secondo posto alle spalle della campionessa americana McKenzie e davanti all'altra atleta a stelle e strisce Gaffney. E la Terzi nel finale ha lottato in maniera superlativa sfiorando anche il colpaccio. Per lei si tratta del secondo argento in queste Paralimpiadi di Tokyo, e l'orgoglio è immenso. Si chiude così per lei un'annata a dir poco particolare, in cui ha dovuto superare anche dei problemi fisici gravi e il Covid. Queste le sue dichiarazioni al termine della gara dei 400 stile libero ai microfoni di Rai Sport: "C’ho sperato fino alla fine, ho dato il massimo e ho provato anche a vincere. Sono contenta, siamo state appiccicate fino alla fine. Tutto molto divertente, le americane sono fortissime e condividerle le gare con loro è stupendo, c’è tanta adrenalina. Per me è stato un anno complicato, prima per il Covid poi per un intervento. Sono stata 52 giorni ferma". Niente però ha potuto fermare la sua fame di risultati, per una medaglia dal sapore davvero speciale.
|
Giulia Terzi ha vinto la seconda medaglia di giornata per l’Italia alle Paralimpiadi di Tokyo. La nuotatrice azzurra ha vinto l’argento nella prova dei 400 metri stile libero categoria S7. Soddisfazione enorme per la milanese che ha lottato alla pari contro le americane, dopo aver battuto nei mesi scorsi anche il Covid.
|
La campagna vaccinale in Italia subirà una nuova accelerazione. A partire da giovedì prossimo, 3 giugno, Regioni e Province autonome avranno la facoltà di aprire le vaccinazioni a tutte le classi d'età seguendo il Piano vaccinale. Ad annunciarlo oggi il commissario per l'emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo durante la visita in Umbria, spiegando anche che potranno essere utilizzati "tutti i punti di somministrazione, anche quelli aziendali. C'è un però: le dosi saranno 20milioni ed è chiaro che le Regioni devono regolarsi ed evitare la rincorsa a chiederne di più. Grazie all'intervento del presidente del Consiglio siamo riusciti a ottenere questo, che non è tantissimo ma era comunque impensabile anche nelle previsioni più rosee di 2-3 mesi fa". Figliuolo ha aggiunto: "Dobbiamo continuare insieme e do atto alla Regione Umbria come a tutte le Regioni e Province autonome di aver proceduto con coerenza". Secondo il commissario "è molto probabile che da inizio prossima settimana anche l'Aifa darà il via libera ai vaccini dai 12 ai 15 anni, circa 2,3 milioni di ragazzi, che erano già stati previsti a marzo nel Piano".
|
A partire da giovedì prossimo, 3 giugno, Regioni e Province autonome avranno la facoltà di aprire le vaccinazioni a tutte le classi d’età, anche ai più giovani. La prossima settimana, inolre, l’Aifa darà il via libera ai vaccini dai 12 ai 15 anni. Palù: “Con le varianti anche i bambini si infettano e possono essere una via di trasmissione quindi possono essere un importante serbatoio”.
|
Amazon finisce nuovamente nel mirino dell'UE. Non a causa delle attività finanziarie ma per via degli accordi stipulati con le case editrici, accordi che, ipotizza la Commissione europea, sarebbero subordinati a clausole che violano le regole sulla concorrenza imposte dall'UE e di conseguenza costituirebbero abuso di posizione dominante. Per questo la Commissione – in particolare la commissaria Margrethe Vestager – ha aperto un'indagine antitrust sull'azienda americana, con particolare attenzione per il settore degli ebook, dove Amazon è il più grande distributore a livello europeo. Nel mirino è finita la clausola che obbliga le case editrici ad informare ed offrire al colosso dell'e-commerce contratti uguali o più vantaggiosi di quelli offerti alla concorrenza. Secondo la Commissione, questo accordo potrebbe impedire lo sviluppo di un mercato più funzionale e, di fatto, svantaggiare tutti i consumatori. Bruxelles ha già bollato come illegale questa tipologia di clausole; al termine di un'indagine riguardante il sito Booking.com, indagato proprio perché costringeva gli alberghi a sottostare a questa clausola, aveva definito illecita questa pratica.
|
Amazon finisce nuovamente nel mirino dell’UE. Non a causa delle attività finanziarie ma per via degli accordi stipulati con le case editrici, accordi che, ipotizza la Commissione europea, sarebbero subordinati a clausole che violano le regole sulla concorrenza imposte dall’UE e di conseguenza costituirebbero abuso di posizione dominante.
|
Alla fine Andrew Wiggins ha ceduto – dopo settimane di pressioni della dirigenza dei Golden State Warriors, ma anche dei suoi compagni – ed ha accettato di ricevere la vaccinazione anti Covid. In questo modo il 26enne canadese, prima scelta assoluta del draft NBA nel 2014, potrà giocare le partite casalinghe della sua squadra, visto che per entrare nel Chase Center, l'arena dei Warriors a San Francisco, è appunto richiesto di essere vaccinati, chiunque tu sia, come previsto da un'ordinanza della città della California. Una decisione sofferta a dire poco, dopo che il giocatore si era vista respinta la richiesta di esenzione dal vaccino per asseriti – e ritenuti pretestuosi – motivi religiosi: a quel punto la scelta era tra restare senza immunità e giocare solo le gare in trasferta, rinunciando di fatto a metà del suo stipendio annuale (oltre 27 milioni di euro per il 2021/22) , oppure sottoporsi all'iniezione. Ha dunque prevalso il portafogli, come peraltro fa capire senza giri di parole lo stesso giocatore ex Minnesota Timberwolves. "Le uniche opzioni erano farsi vaccinare o non giocare nella NBA – ha dichiarato Wiggins – È stata una decisione difficile. Si spera che funzioni a lungo termine e da qui a 10 anni io sia ancora in salute. È bello giocare, ma farsi vaccinare sarà qualcosa che rimarrà nella mia mente per molto tempo. Non è qualcosa che volevo fare, ma sono stato costretto a farlo".
|
Andrew Wiggins ha salvato la sua stagione NBA e le chance di fare strada nei playoff dei Golden State Warriors, accettando di farsi inoculare il vaccino anti Covid. Il 26enne cestista canadese sembrava fermissimo sulla sua posizione, poi ha pensato ai soldi che avrebbe perso: più di 10 milioni.
|
Si è tenuto lo scorso 22 gennaio al Vox Club di Nonantola (Modena), a distanza di 30 anni dal loro tour che li portò in tutti gli stadi italiani, il concerto di Lucio Dalla e Francesco De Gregori. Trent’anni fa i due cantautori chiamarono il loro tour “Banana Republic” riprendendo un po’ le vicende politiche di quegli anni. Fu un successo clamoroso e a distanza di molti anni hanno deciso di dare inizio ad un nuovo tour chiamandolo “Work In Progress” Inizialmente si parlava di una sola data di ricongiungimento tra i due, quella di qualche sera fa a Modena, mentre, in questi giorni è arrivata la conferma che la tappa del 22 gennaio sarà seguita da altri live. “Work in Progress” sarà a Milano dal 5 al 9 maggio al Teatro degli Arcilmboldi e dal 19 al 23 maggio a Roma al Gran Teatro. Oltre al tour potrebbe esserci anche un album come trent’anni fa che pubblicarono “Ma come fanno i marinai” che, poi, diventò anche un dvd. A riportare la notizia sul presunto album dei due è stata Marinella Venegoni giornalista d La Stampa che sul suo blog ha parlato del tour “Work in Progress” e dell’album dei cantautori.
|
Lucio Dalla e Francesco De Gregori saranno ancora insieme per le date del tour “Work in Progress”, al quale potrebbe seguire un album.
|
Il terribile massacro di un gruppo famigliare allargato è emerso da una tomba di circa 5mila anni, scoperta nei pressi del villaggio di Koszyce, in Polonia. Dall'analisi genetica dei resti delle vittime della strage gli scienziati hanno ottenuto nuove e preziose informazioni sulla cultura delle Anfore Globulari (Kugelamphoren), un gruppo vissuto tra il 3400 e il 2800 avanti Cristo nell'Europa Centrale. La cultura era caratterizzata dalla realizzazione di anfore di forma globulare (che differivano da quelle delle culture precedenti a forma di imbuto) e dall'allevamento intensivo di bestiame, in particolar modo maiali. La strage. I 15 scheletri adagiati nella tomba appartenevano in larga parte a donne e bambini; gli scienziati che hanno condotto le analisi, infatti, hanno trovato soltanto due uomini, uno sulla cinquantina e un ragazzo di venti. Chi ha seppellito i corpi conosceva bene le relazioni famigliari dei defunti, che comunque erano tutti imparentati fra loro. Le madri erano adagiate al fianco dei figli, così come fratelli e fratellastri. Gli scienziati ipotizzano che furono tutti massacrati mentre gli uomini del gruppo erano fuori a combattere, o magari a coltivare o a commerciare. Non lo scopriremo mai. Sappiamo solo che le vittime furono assalite e uccise con devastanti colpi alla testa, probabilmente con asce e martelli da battaglia di pietra. Dai reperti e dagli ornamenti trovati nella tomba gli archeologi hanno determinato che si trattava di membri della cultura delle Anfore Globulari, ma chi li ha uccisi? E perché?
|
Dall’analisi genetica condotta sui resti di 15 scheletri gli archeologi delle università di Copenaghen e Aarhus (Danimarca) hanno rivelato nuove informazioni sulla cultura delle Anfore Globulari, che si diffuse migliaia di anni fa nell’Europa Centrale. I resti indicano che le persone furono tutte uccise con potenti colpi alla testa, molto probabilmente da membri della cultura della Ceramica Cordata che occuparono il loro territorio.
|
Si è concluso in tragedia il Natale di Rihanna, volata alle Barbados per trascorrere le vacanze invernali insieme alla sua famiglia. È morto il cugino Tavon Kaiseen Alleyne, 21 anni. La tragedia si è verificata intorno alle 19 del 26 dicembre, in zona St Michael, a Bridgetown. Pare che il giovane stesse camminando nei pressi della sua abitazione quando è stato raggiunto da diversi colpi di arma da fuoco. I soccorsi sono stati immediatamente allertati ma il giovane è deceduto poco dopo il ricovero. Rihanna si trovava alle Barbados quando il cugino è morto. Avevano trascorso insieme il Natale, scattandosi numerosi selfie poi pubblicati sula pagina Instagram della popstar. Incredula e addolorata, la cantante ha scritto un post sui social in cui dice addio allo sfortunato Tavon, insieme al quale si era divertita fino a pochissime ore prima, e lancia un appello contro la violenza a mano armata: Riposa in pace, cugino. Non posso credere che solo la scorsa notte ci stavamo stringendo in un abbraccio. Non avrei mai pensato che sarebbe stata l'ultima volta che avrei sentito il calore del tuo corpo. Ti voglio bene. RIP cousin… can't believe it was just last night that I held you in my arms! never thought that would be the last time I felt the warmth in your body!!! Love you always man! 😢🙏🏿❤ #endgunviolence A post shared by badgalriri (@badgalriri) on Dec 26, 2017 at 7:16pm PST
|
È stato ucciso a colpi di arma da fuoco Tavon Kaiseen Alleyne, cugino 21enne di Rihanna. Il giovane è stato assassinato mentre passeggiava nei pressi della sua abitazione. Distrutta la popstar: erano stati insieme fino a poche ore prima.
|
Era iniziata come una storia tra le tante di quest’edizione del Grande Fratello 11, ed invece Francesca e Matteo stanno rischiando di ritrovarsi coniugati come un verbo al futuro prossimo. A dirlo è proprio Francesca, durante una conversazione con Sheila. La gossippara, si sa, ha un dono naturale nel far aprire le persone, estorcendo segreti e verità anche ai propri nemici nel gioco. Ma stavolta riesce persino nell’intento autolesionistico di dar visibilità ad una sua diretta concorrente: infatti Francesca Giaccari, Sheila e David sono i nominati di questa settimana. Sheila, purtroppo per lei, non sa proprio fare a meno di fare il suo mestiere, e così commenta dei gesti d’intesa tra Francesca e Matteo, esaltandone la passionalità. Francesca Giaccari non aspettava altro che un imput per parlare della sua storia, e si dimostra immediatamente cosparsa di ogni sorriso, da quello più soddisfatto, a quello più adolescenziale, da quello maturo a quello spensierato. Una compilation di sorrisi parlando del suo Matteo, che dipinge come ciò che ha sempre sognato, come l’uomo perfetto, perfettamente in equilibrio tra la forza delle proprie esperienze e la spontaneità dei bambini. Lodandone finanche le doti più legate alla virilità, Francesca si fa cogliere da un moto di trasporto tale che comincia persino a parlare di matrimonio, e dopo aver pronunciato le testuali parole: “io questo me lo sposo”, non arretra di un millimetro sulle proprie intenzioni, motivando il parolone con mille altre paroline. Matteo Casnici è ogni cosa, si fida di lui, e soprattutto sa con esattezza che nei momenti difficili, non è uomo da perdersi d’animo, e troverebbe sempre e comunque le risorse per ripartire insieme. E dire che era iniziata come una storia tra le tante di quest’edizione del Grande Fratello 11, da quando vedevamo Francesca Giaccari del Gf11 interessata a Matteo solo tra le chiacchiere con le amiche, passando per varie fasi intermedie necessarie, gli sguardi, l’intesa, i caratteri a confronto, il bacio, e finendo nei fatti recenti, quando abbiamo preso atto della prima notte d’amore tra Francesca Giaccari e Matteo, arrivata in maniera molto meno elaborata delle altre coppie, in piena naturalezza. Mai un litigio, mai uno screzio, forse perché i due sanno come rispettare la libertà dell’altro. Solo una piccola ombra sul profumo dei fiori d’arancio: perchè questo profumo invade la bocca di Francesca proprio ora che è in nomination? A voi l’ardua sentenza, e vi forniamo in video gf11 gli elementi per fornire un verdetto.
|
La storia d’amore tra Francesca Giaccari e Matteo Casnici sta diventando sempre più seria, stando a quanto racconta proprio Francesca a Sheila, e si sta evolvendo fino al punto da far pronunciare alla bella salentina la fatidica parola: matrimonio.
|
L'uomo e la donna, sono come cane e gatto: diversi nella maggior parte delle cose. Le differenze sono così tante, che anche l'aspettativa di vita è diversa a seconda dei sessi. Una recente ricerca della Monash University, pubblicata sulla rivista “Current Biology”, ha svelato perché il sesso femminile sia più longevo rispetto a quello maschile. Le donne infatti vivono in media 5/7 anni di più degli sfortunati uomini. Creme, diete, palestre e giornate di shopping però non c’entrano. Le cause sono rintracciabili addirittura nel DNA, e sono comuni a tutte le specie. L’intelligenza nelle donne aumenta, e vivono più a lungo. Quindi, sesso debole a chi?! La spiegazione di questo affascinante mistero che ci accompagna da milioni di anni, dipende dalla mutazione di particolari geni, che si occupano della trasformazione di grassi e zuccheri in energia nelle cellule. Gli scienziati, utilizzando i moscerini della frutta, hanno dimostrato che queste mutazioni non hanno nessun effetto nocivo sulle femmine, mentre, al contrario, incidono negativamente sull’invecchiamento precoce e sull’aspettativa di vita media dei maschi. “Curiosamente, queste stesse mutazioni non hanno effetti sui modelli di invecchiamento delle femmine. Essi riguardano solo i maschi", ha detto il dottor Dowling, responsabile della ricerca. "Tutti gli animali possiedono mitocondri, e la tendenza delle femmine di sopravvivere agli uomini è comune a molte specie diverse. I nostri risultati suggeriscono quindi che le mutazioni mitocondriali che abbiamo scoperto causano un invecchiamento più veloce nel genere maschile di tutto il regno animale.”
|
Un recente studio ha svelato perchè le donne vivono più a lungo degli uomini. Dna e mitocondri sono i responsabili di questo fenomeno, che è stato a lungo uno dei grandi misteri della diversità tra i sessi.
|
La Juventus è finita sotto la lente di ingrandimento della Consob, l'organo di controllo statale sulle società quotate in Borsa. Il motivo? Cercare di fare luce sulle plusvalenze che da sempre rientrano nel bilancio stagionale. Le ultime cifre arrivano attorno ai 30 milioni di euro, ma nel recente passato avevano toccato addirittura la cifra ‘record' di 166 milioni. A evidenziare la notizia è stato ‘MilanoFinanza' che ha pubblicato ciò che appare scritto in una postilla del documento di bilancio, che parla di una verifica ispettiva datata 12 luglio 2021 con cui richiede di poter avere la documentazione relativa ai ricavati dalla gestione dei calciatori. In parole povere, la Consob cerca di capire come mai in quella stagione le plusvalenze sono state molto ridotte rispetto al trend molto più alto. Con lettera in data 12 luglio 2021, la Consob ha avviato nei confronti della Società una verifica ispettiva, attualmente in corso, avente ad oggetto l’acquisizione, da parte dell’Autorità, di documentazione ed elementi informativi relativi ai proventi derivanti dalla gestione dei diritti dei calciatori Un campanello d'allarme per tutti i club, non soltanto la Juventus, perché la voce ‘plusvalenza' nel 2020 nel calcio di Serie A aveva toccato il 20% del fatturato complessivo, con una quota che aveva toccato i 700 milioni di euro d'affari. Dunque, adesso si cerca di fare chiarezza su uno dei temi da sempre più discussi e controversi e che è spesso stato indicato quale principale escamotage per gonfiare i bilanci dei vari esercizi.
|
La Consob (organo di controllo statale sulle società quotate in Borsa) ha avviato una verifica ispettiva nei confronti della Juventus per acquisire la documentazione necessaria a far luce sulle plusvalenze della stagione 2020/2021. Lo si legge in una postilla del documento dell’ultimo bilancio bianconero.
|
Misura 500 metri di diametro il telescopio che sta per essere completato nella provincia di Guizhou, nel sud-ovest della Cina. Si chiama FAST che sta per "Five-hundred-meter Aperture Spherical Telescope" e che potremmo tradurre come "Telescopio Sferico di Cinquecento metri di Apertura": è il più grande radiotelescopio del mondo. Ci sono voluti cinque anni per realizzare FAST ed è così grande che per eguagliarlo bisognerebbe mettere assieme trenta campi da calcio. È composto da oltre 4.500 pannelli triangolari che rivestono il riflettore capace di captare i segnali provenienti da tutto l'universo.
|
Misura quanto 30 campi da calcio e per costruirlo sono state evacuate 9110 persone, è il telescopio più grande al mondo e avrà il compito di rilevare presenze extraterrestri.
|
L'estate è tempo di Festival e rassegne musicali, di quelle che riescono a mettere sullo stesso palco artisti molto diversi tra loro, ma che trovano senso in una cornice di premi, come capiterà, ad esempio per i Wind Music Awards, ovvero i premi della musica italiana che tornano il 5 e 6 giugno per una doppia serata in cui provenienti da background diversi saliranno sul palco dell'Arena di Verona, per fare il punto della situazione. Un punto che ha a che fare, chiaramente, con la musica da radio e da classifica, ma che vedrà esibirsi anche artisti meno "mainstream" ma con un pubblico molto forte, soprattutto per quanto riguarda l'ambiente del rap che sarà rappresentato da artisti come Rocco Hunt, Guè Pequeno e Marracash, ma anche da Ghali e Sfera Ebbasta, tra gli altri. I primi artisti annunciati per calcare il palco scaligero ed essere premiati per i loro successi discografici sono: Alessandra Amoroso, Biagio Antonacci, Benji & Fede, Loredana Bertè, Boomdabash, Michele Bravi, Briga, Francesco De Gregori, Elisa, Elodie, Emma, Fabri Fibra, Francesco Gabbani, Ghali, Giorgia, Raphael Gualazzi, Rocco Hunt, Il Pagante, Il Volo, J-Ax & Fedez, Ligabue, Litfiba, Lowlow, Fiorella Mannoia, Marracash e Guè Pequeno, Ermal Meta, Modà, Fabrizio Moro, Gianna Nannini, Nek, Max Pezzal, Gabri Ponte, Pooh, Eros Ramazzotti, Francesco Renga, Fabio Rovazzi, Sfera Ebbasta, Sergio Sylvestre, Thegiornalisti, Renato Zero, Zucchero La serata premierà quegli artisti che hanno ottenuto successi discografici certificati dalla FIMI, ma da quest'anno sarà introdotto anche un "Premio live" che è "basato su certificazioni SIAE, in collaborazione con ASSOMUSICA, verrà introdotto per la prima volta proprio quest’anno e verrà consegnato a tutti gli artisti che si sono contraddistinti per i risultati rilevanti ottenuti in termini di numero di spettatori presenti ai loro concerti (nel periodo maggio 2016/maggio 2017)".
|
Il 5 e 6 giugno prossimo all’Arena di Verona saranno consegnati i Wind Music Awards, i premi della musica italiana di cui sono stati annunciati i primi vincitori, che saliranno sul palco scaligero.
|
Dopo 7 mesi di reclusione, Sabrina Misseri deve restare ancora in carcere. L'ha deciso la Prima sezione penale della Corte di Cassazione che ha respinto il primo dei ricorsi (12 novembre 2010) presentati dai legali di Sabrina Misseri contro l'ordinanza del Tribunale della Liberta' di Taranto. Una notizia che Sabrina, in carcere per l'omicidio per la cugina quindicenne, Sarah Scazzi, non avrebbe accolto con favore. Chi l'ha vista nelle ore successive alla diffusione della notizia dei tg hanno raccontato di una ragazza visibilmente scossa, che non faceva altro che piangere. Un particolare rilevante però non era stato menzionato: sebbene il primo ricorso è stato giudicato "inammissibile" dalla Corte, in realtà la notizia vera sarebbe che la Corte ha annullato con rinvio il secondo ricorso contro l'ordinanza del Tribunale della Libertà emessa il 18 gennaio scorso. Fuor di burocratese, questo vuol dire che la difesa di Sabrina Misseri, chiamata in correità dal padre Michele Misseri per l'omicidio di Sarah, ha fatto un enorme passo in avanti. Il ricorso contro l'ordinanza del 18 gennaio prevedeva la negazione degli arresti domiciliari a Sabrina; a detta della difesa tale annullamento sembrerebbe rappresentare uno spiraglio per la ragazza, e per la sua libertà, sebbene le porte del carcere restino chiuse. Ad ogni modo, ci sono stati momenti di panico; così ha commentato la vicenda l'avvocato Nicola Marseglia che assiste la ragazza: "Sabrina non aveva capito niente perchè le tv nazionali avevano detto in maniera semplicistica che erano stati rigettati i ricorsi. Invece la Cassazione ha rimesso in gioco la decisione del Tribunale dell'appello del 18 gennaio scorso".
|
Novità per quanto riguarda l’omicidio di Sarah Scazzi: la Cassazione ha respinto la richiesta di scarcerazione per Sabrina Misseri ma, in riferimento ad un altro provvedimento, a detta dei legali ci sarebbero degli spiragli per la cugina della ragazza uccisa ad Avetrana.
|
Anche la cantante Gloria Estefan, 63 anni, è risultata positiva al coronavirus. Lo ha svelato, solo dopo essere guarita, con un video pubblicato sulla sua pagina Instagram. La cantante è risultata positiva al tampone lo scorso novembre. Adesso sta bene, è guarita ed è risultata essere negativa al doppio tampone. La Estefan ha scoperto di essere positiva al Covid circa 10 giorni dopo avere cenato all’aperto in un ristorante di Miami. Ha specificato di avere seguito tutte le norme previste per ridurre al minimo i rischi di contagio ma nel corso della cena in questione sarebbe stata avvicinata da un fan senza mascherina. La persona in questione le si sarebbe avvicinata per parlarle mentre cenava con tre familiari. L’artista ritiene che il contagio possa essersi verificato proprio in quel frangente. Nel video condiviso sui social, la cantante racconta: “Sono stata molto fortunata. Volevo solo condividere con voi che sono stata in quarantena. Un giorno sono uscita e ho incontrato una persona senza mascherina. Ho perfino trattenuto il respiro ma deve essere accaduto qualcosa in quel frangente”. Si sarebbe resa conto di essere stata contagiata dopo avere perso il senso del gusto a distanza di qualche giorno da quell’incontro, a inizio novembre. Una volta risultata positiva al tampone, la cantante è rimasta in isolamento per due settimane al secondo piano di casa sua. Per fortuna, l’infezione l’ha colpita in forma lieve. Solo un po’ di tosse e la perdita temporanea di gusto e olfatto sono stati i sintomi sperimentati. “Il problema più grande era la paura”, ha concluso l’artista che ha invitato quanti la seguono a rispettare i protocolli di sicurezza previsti per scongiurare il rischio di un eventuale contagio.
|
Anche la cantante Gloria Estefan si è ammalata di Covid-19. Lo ha svelato oggi, una volta guarita e tornata negativa al tampone. “Sto bene”, ha spiegato l’artista che ha sperimentato una forma lieve di infezione. Unico sintomo una leggera tosse e la perdita del gusto e dell’olfatto, già recuperati.
|
Vertice nella notte tra il Governo e le Regioni sulle possibili nuovi misure che saranno introdotte dal prossimo 7 gennaio, alla scadenza del decreto di Natale varato lo scorso 18 dicembre. Da quanto è emerso, riguardo ai nuovi provvedimenti, sarà fatto un ulteriore passaggio di Governo. Per l'esecutivo erano presenti i ministri per le Autonomie e per la Salute, Francesco Boccia e Roberto Speranza. Tra i governatori hanno partecipato alla riunione Toti, Zaia, Bonaccini e Toma. Sul tavolo c'era in particolare l'ipotesi di nuove restrizioni nel weekend, quello del 9 e 10 gennaio, in cui dopo due giorni di zona gialla per tutta Italia è possibile che ritorni per tutte le Regioni una zona arancione, con bar e ristoranti chiusi, divieto di uscire dal proprio Comune, e un possibile coprifuoco alle 20. Ma stando alle prime dichiarazioni del ministro della Salute Speranza si parla anche di una zona rossa, come quella adottata in questi giorni per i festivi e prefestivi, concedendo a chi vive nei piccoli Comuni di spostarsi. "Valutiamo l'ipotesi per il prossimo fine settimana di applicare le misure da zona rossa per i festivi e prefestivi, con la salvaguardia dei Comuni più piccoli per gli spostamenti. Dopo aver raccolto i contributi dei presidenti domani si tireranno le somme con il Governo". Quindi per i Comuni sotto i 5mila abitanti saranno comunque possibili gli spostamenti entro i 30 km, ad eccezione del Capoluogo di provincia, come è avvenuto durante le vacanze di Natale. Si valuta anche di modificare i parametri per la classificazione delle fasce di rischio: "Stiamo facendo fare un approfondimento ai tecnici in modo da abbassare le soglie dell'Rt per accedere in zona rossa o arancione. Misura che incide sul modello della zonizzazione". L'ipotesi è di far scattare la zona arancione con un Rt a 1, e la zona rossa con un indice di trasmissione a 1,25.
|
Al termine del vertice Regioni-Governo il ministro della Salute Speranza ha anticipato la nuova stretta anti Covid in arrivo: “Valutiamo l’ipotesi per il prossimo fine settimana di applicare le misure da zona rossa per i festivi e prefestivi, con la salvaguardia dei Comuni più piccoli per gli spostamenti”.
|
Il camminatore desolato Eli (Denzel Washington) percorre la landa desolata che una volta era l’America in uno scenario post apocalittico, 30 anni dopo l’ultima guerra. Cosa deve fare? Trovare e proteggere un libro che sembra racchiuda il destino e la salvezza dell’umanità rimasta e il futuro della stessa. Lo affiancheranno nel viaggio Gary Oldman, Mila Kunis (Max Payne) e Tom Waits. Il film è già uscito negli Stati Uniti il 16 gennaio scorso ed ha riscosso un enorme successo di pubblico. I registi fratelli coltelli Hughes li ricorderete sicuramente in particolare per un film di successo: La vera storia di Jack lo squartatore in cui brillava un ottimo Johnny Depp. Da tempo varie immagini solcano i mari internettiani, che ritraggono uno sporco e malconcio Washington aggirarsi tra lande desertiche distrutte dopo un’esplosione solare. Gary Oldman è stato ingaggiato per il ruolo da cattivo, dopo il troppo buono in Batman e il bello, ma effimero in Harry Potter. Sembra decollare anche la carriera sempre più affermata d’attore di Tom Waits, splendido in Parnassus-L’uomo che voleva ingannare il diavolo, che ci delizierà con un nuovo personaggio misterioso: l’Ingegnere. Da disprezzare come al solito, e mi darete ragione, chi ha l’ingrato lavoro di tradurre i titoli dei film nella nostra lingua, alcuni hanno senso solo in lingua originale, questo è uno di quei casi. Ma questa è tutta un’altra storia, ci gusteremo questo film tanto atteso e nel frattempo ci faremo bastare il trailer. Ambra Zamuner
|
Dal 26 febbraio nei cinema, Codice: Genesi è il nuovo lavoro dei fratelli Hughes che portano sul grande schermo“The book of Eli” sceneggiatura originale modellata grazie a Denzel Washington.
|
La campagna vaccinale non segue più il criterio delle fasce d'età ormai da alcune settimane, ma diverse categorie che erano state indicate come prioritarie ancora non hanno ricevuto il vaccino contro il Covid. A lanciare l'allarme, ancora una volta, è il generale Figliuolo, oggi in visita al centro dell'ospedale Spallanzani di Roma. L'obiettivo è continuare a vaccinare prima la popolazione con un'età più elevata, perché resta più esposta a potenziali rischi se dovesse contrarre il virus. Nonostante i contagi giornalieri siano crollati, in ospedale continuano ad arrivare persone con il Covid e ogni giorno ci sono nuove vittime. Il commissario straordinario all'emergenza ha inviato un messaggio chiaro alle Regioni: "Ho appena firmato una lettera per dire loro di continuare in maniera attiva a cercare gli over 60". Ancora una volta il generale Figliuolo chiede ai governatori attenzione massima alle fasce d'età più anziane, come già aveva fatto in passato dopo le fughe in avanti delle singole Regioni. Stavolta, però, la platea è ancora più ridotta: "All'appello ad oggi mancano 2,8 milioni di over 60". Il numero assoluto è ancora altissimo, ma in calo rispetto alle scorse settimane. Il punto, però, è che quasi tre milioni di persone vanno cercate, trovate e in certi casi convinte a ricevere il vaccino contro il Covid. Il caso AstraZeneca, con la gestione da parte delle istituzioni che ha creato ancora più confusione, potrebbe aver influenzato negativamente gli over 60 ancora indecisi, nonostante il vaccino sia ritenuto sicuro per tutte le fasce d'età, con i rari casi di reazione avversa azzerati oltre i sessant'anni.
|
Il generale Figliuolo ha inviato una lettera alle Regioni in cui invita i governatori a non perdere di vista l’obiettivo di vaccinare prima possibile tutta la popolazione over 60. Secondo il commissario straordinario all’emergenza mancano ancora circa 2,8 milioni di ultrasessantenni da vaccinare contro il Covid. Alcuni “rinunciano per libera scelta”, altri “non possono essere raggiunti”.
|
I giovani cinefili del festival del cinema di Giffoni Valle Piana hanno accolto con enorme calore l'attore, regista e giornalista Pif, all'anagrafe Pierfrancesco Diliberto. Il suo arrivo ha inaugurato la serie di interviste a volti noti del cinema, che i ragazzi del noto festival incontreranno fino alla chiusura, prevista per domenica 28 luglio 2014. Accolto come una star, Pif ha improvvisato un ingresso alla Benigni (quel "talentoso ragazzo toscano", come l'ha simpaticamente appellato sul palco). "Mi sembra di stare a Hollywood, per un attimo mi sono sentito davvero Richard Gere, tant'è che lui non verrà più", così il "testimone" di Mtv ha esordito prima di concedersi alle domande dei precoci cinefili, che poco prima avevano visto il suo film La mafia uccide solo d'estate. Si è parlato di mafia, di eroi, di rabbia da non reprimere e di realtà criminose da combattere, in un dibattito molto acceso e sentito, sviluppato nel nome della lotta contro un'omertà ormai fastidiosa.
|
Pif, all’anagrafe Pierfrancesco Diliberto, ha aperto il festival del cinema di Giffoni Valle Piana e una folla di giovani cinefili è accorsa per intervistarlo dopo aver visto “La mafia uccide solo d’estate”.
|
È morto John McCain, il senatore repubblicano Usa che aveva corso (e perso) contro Obama nel 2008, si è spento questa notte dopo lunga battaglia contro il cancro. Repubblicano, veterano della guerra del Vietnam non ha mai nascosto le sue antipatie per Trump votando contro la riforma sanitaria che avrebbe cancellato l'Obamacare, ovvero quella messa in piedi dal suo predecessore. Quella scena, di lui in piedi nonostante le cicatrice sull'arcata sopraccigliare dovuta alla prima operazione per il tumore al cervello, che va in aula e la percorre per andare a votare contro Trump ha segnato l'immaginario di molti americani, repubblicani e non, che hanno visto in quel gesto l'ultima zampata del leone combattente per gli Stati Uniti liberi da influenze russe. Già un anno fa le sue condizioni iniziarono ad aggravarsi tanto da costringerlo a ritirarsi dalla scena pubblica. Aveva un glioblastoma, tumore al cervello incurabile. "Con la sua consueta forza di volontà ha deciso di smettere le cure" aveva fatto sapere la moglie Cindy già giovedì scorso. Trump ha twittato le sue condoglianze ben conscio della volontà di McCain che ha più volte ribadito di non volerlo al suo funerale. Discendete di una famiglia di militari, al suo nonno è dedicata un cacciatorpediniere, è considerato un vero e proprio eroe di guerra. Durante la guerra in Vietnam il suo aereo fu abbattuto dalla contraerea. Durante l'espulsione d'emergenza si ruppe entrambe le braccia ed una gamba, venne recuperato da una folla inferocita, che cercò di linciarlo, rompendogli una spalla con il calcio di un fucile e ferendolo a colpi di baionetta alla caviglia ed all'inguine. Dopo che la folla gli strappò via l'equipaggiamento e l'uniforme da pilota, venne fatto prigioniero e trasportato a bordo di un camion fino alla prigione di Hoa Lo. È rimasto prigioniero dei vietcong per 6 anni, due dei quali trascorsi in isolamento, subendo le più atroci torture, venendo picchiato ogni due ore e subendo la rottura di costole e dell'altra gamba e perdendo dei denti per le percosse. Tentò il suicidio in carcere ma le guardie lo impedirono. Nel corso della prigionia perse 23 chili, perse parte della mobilità delle braccia (non gli era più possibile sollevare al di sopra della testa) e i suoi capelli diventarono grigi. Al suo rientro in patria fu accolto come un eroe per non aver rivelato alcun segreto al nemico. È stato decorato con: la Silver Star Medal, il Legion of Merit, la Bronze Star Medal, la Navy Commendation Medal e il Purple Heart.
|
John McCain è morto, se ne va dopo una lunga lotta contro il cancro. Il senatore repubblicano ha detto: “Non voglio Trump al mio funerale”
|
Il celebre Telescopio Spaziale Hubble ha catturato una straordinaria immagine cosmica che ricorda da vicino un volto spettrale. Si tratta di due galassie di simili dimensioni che si stanno fondendo tra loro, e che a causa delle forze gravitazionali in gioco hanno modellato i flussi di gas e polveri che le circondano in questa curiosa quanto affascinante silhouette. Benché la fotografia sia stata scattata lo scorso 19 giugno attraverso la fotocamera per la luce visibile Advanced Camera for Surveys, gli scienziati della NASA e dell'ESA che gestiscono il telescopio hanno deciso di pubblicarla solo adesso per celebrare Halloween, una festa particolarmente sentita negli Stati Uniti e che negli ultimi anni ha preso piede anche dalle nostre parti. Come indicato, il volto spettrale deriva dalla fusione di due galassie, un sistema che prende il nome di Arp-Madore 2026-424. Scoperto e classificato nel 1987 dal dagli astronomi Halton Arp e Barry Madore, che lo hanno inserito nel “Catalogue of Southern Peculiar Galaxies and Associations”, il sistema si trova a ben 704 milioni di anni luce dalla Terra. Ciò significa che lo spettacolo che stiamo osservando adesso è in realtà un'immagine di come appariva centinaia di milioni di anni fa. Poiché secondo gli scienziati simili strutture di gas hanno vita relativamente breve (dal punto di vista squisitamente astronomico), è molto probabile che oggi il volto spettrale non esista più. A rendere particolarmente suggestivo il sistema, oltre alla forma che per effetto della pareidolia ci ricorda quella di un volto, è il fatto che a collidere sono due galassie di dimensioni simili. È molto più facile osservare la fusione tra galassie di dimensioni sensibilmente diverse, come ad esempio quella che fra un paio di miliardi di anni coinvolgerà la Via Lattea e la Grande Nube di Magellano, una galassia nana e satellite della nostra. L'anello di gas e polveri che “scolpisce” i contorni del volto e del naso è inoltre diventato una florida fucina di produzione stellare, dove stanno nascendo numerosi nuovi astri e dunque sistemi.
|
Attraverso l’Advanced Camera for Surveys del Telescopio Spaziale Hubble è stata catturata la spettacolare immagine di un volto spettrale nello spazio profondo. Si tratta di due galassie che si stanno fondendo l’una con l’altra, a oltre 700 milioni di anni luce dal nostro pianeta. Le turbolente interazioni gravitazionali hanno modellato gas e polveri dando vita alla spettacolare silhouette. NAS ed ESA l’hanno pubblicata adesso per celebrare Halloween.
|
La bella ex gieffina e isolana sta vivendo una grandissima storia d'amore con il giovane imprenditore Umberto D'Aponte, che ha definito "l'uomo della sua vita". L'intervista rilasciata a Eva Tremila, in cui raccontava di essere stata contattata dalla redazione di Uomini e Donne e di essere in trattativa per partecipare come tronista, sarebbe quindi non vera. In quell'occasione aveva bollato Umberto come una semplice conoscenza, ma sabato scorso alla trasmissione Tv "Le amiche del sabato" ha raccontato decisamente un'altra versione dei fatti: l'amore è così grande che le nozze sono imminenti. Il matrimonio di Guendalina e Umberto celebrato il prossimo 6 aprile – Le nozze sono state fissate in tutta fretta per il prossimo 6 aprile, e la notizia è stata confermata anche dallo staff che gestisce la pagina facebook della Tavassi: Questo stato è una comunicazione ufficiale per smentire le voci di Guendalina Tavassi sul trono di Uomini e Donne e confermare invece il suo imminente matrimonio. Quindi possiamo solo augurargli il meglio!
|
E’ fissato per il prossimo 6 aprile il matrimonio della ex gieffina e isolana Guendalina Tavassi con il giovane imprenditore napoletano Umberto D’Aponte. La sua partecipazione a Uomini e Donne come tronista è già un lontano ricordo.
|
La notizia potrebbe deludere i tanti fan inglesi di David Bowie, morto per un cancro al fegato l'11 gennaio a 69 anni. Il Duca Bianco riceverà infatti l'ultimo saluto a New York, la città di adozione del cantante che ospiterà i suoi funerali e ne accoglierà le spoglie. Tramonta così la speranza di vedere Bowie sepolto nella nativa Inghilterra, magari proprio a Brixton, sobborgo londinese che gli aveva dato i natali l'8 gennaio 1947. Tra le star attese alle esequie, Mick Jagger, Paul McCartney e Bono Vox. Lo rivelano fonti della stampa inglese, secondo le quali la famiglia avrebbe deciso che sarà la Grande Mela l'ultima dimora dell'artista. Bowie viveva a New York da circa vent'anni ed è proprio lì che si è spento lunedì, dopo la lotta alla malattia. Al suo fianco, la moglie Iman, sposata nel 1992 e da cui aveva avuto la figlia Alexandria. L'artista aveva inoltre un altro figlio, l'affermato regista cinematografico Duncan Jones (noto anche come Zowie Bowie), nato dal precedente matrimonio con Angela Barnett. Resta ancora il massimo riserbo su data e luogo dei funerali.
|
Il cantante non riposerà nella nativa Brixton ma i funerali si terranno nella Grande Mela, dove Bowie si era trasferito da anni e dove si è spento lo scorso 11 gennaio. I colleghi e amici si preparano intanto a un grande tributo musicale che si terrà al Carnegie Hall il 13 marzo.
|
Emanuele Melillo, l'autista del minibus dell'Atc precipitato giovedì mattina a Capri, sulla strada di Marina Grande. Il 33enne, quindi, secondo i primi esiti dell'autopsia, sarebbe morto a seguito delle ferite riportate nella caduta e non per un malore che potrebbe averlo colpito in precedenza. “Dagli accertamenti eseguiti oggi – ha affermato l'avvocato Giovanna Cacciapuoti, legale della famiglia – è emerso che le cause del decesso sarebbero riconducibili a ‘lesioni multiple agli organi toraco-addominali'. Al momento, quindi, sembrerebbe escluso che il decesso sia stato causato da un malore o da una patologia”. Secondo quanto appreso, il personale sanitario avrebbe infatti cercato di rianimare il giovane che sarebbe stato ancora in vita subito dopo l'incidente. Purtroppo, però, nonostante gli sforzi, Emanuele, padre di una bimba di 8 anni e con un altro figlio in arrivo, non ce l'ha fatta e sarebbe deceduto dopo circa 30 minuti. Non è ancora esclusa però che possa esserci stato comunque un malore. L'autista potrebbe essersi sentito male poco prima, aver cercato quindi di accostare il mezzo al marciapiedi, senza riuscirci e si sarebbe ferito mortalmente poi nella caduta nel dirupo di una decina di metri. “Ad ogni modo – continua la penalista – bisogna attendere l'esito degli esami istologici al cuore e al cervello, e di quello tossicologico, per avere un quadro più chiaro”. Tra le altre piste sulle quali si indaga c'è quella del guasto meccanico e del cedimento della barriera della strada. L'incarico per l'autopsia è stato conferito in mattinata al medico legale Marta Moccia, negli uffici della Procura di Napoli. Le operazioni peritali, alla presenza del consulente di parte dottor Francesco Paciolla, sono iniziate intorno alle 13, nel Secondo Policlinico di Napoli, e si sono concluse intorno alle 15. Il sostituto procuratore di Napoli Domenico Musto si è pronunciato contro l'istanza di cremazione della salma che, a questo punto, non verrà restituita alla famiglia per la tumulazione e resterà sotto custodia nel Secondo Policlinico in attesa di eventuali ulteriori approfondimenti che, al momento, non possono essere esclusi. La relazione del consulente nominato dalla Procura verrà consegnata entro 60 giorni.
|
Emanuele Melillo, l’autista del minibus dell’Atc precipitato giovedì mattina a Capri, sulla strada di Marina Grande. Il 33enne, quindi, secondo i primi esiti dell’autopsia, sarebbe morto a seguito delle ferite riportate nella caduta e non per un malore che potrebbe averlo colpito in precedenza. I primi esiti dell’autopsia, si attendono altri esami.
|
Non ci sono più le vip di una volta. Ve le immaginate Sofia Loren e Anita Ekberg, star della dolcevita, alle prese con la pulizia dei fornelli? No, perché sono state proprio loro stesse a condizionare il pensiero del pubblico attraverso una vita glamour e patinata alla quale le attuali stelle dello spettacolo hanno volentieri rinunciato, almeno in apparenza. E’ così’ che, capitanate da Elena Santarelli che per prima ha mostrato una tra le foto più particolari del suo album Twitter, le donne più belle dello spettacolo hanno fatto a gara per mostrarsi su Twitter e Facebook nei panni di casalinghe e, per di più, felici di esserlo. La bellissima soubrette compagna di Bernardo Corradi si mostra alle prese con una sessione di pulizia che la vede impegnata a spolverare un bancone dall’aria nemmeno tanto malmessa. In diretta da Montreal, località in cui gioca il padre del suo bambino, la showgirl si uniforma a una qualsiasi donna comune, abituata alle faccende domestiche tanto da divertirsi a condividere tale momento – che per qualcuna potrebbe risultare noioso – con i suoi followers. La seconda “desperate housewives” della nostra lista è Melita Toniolo, star del Grande Fratello che dopo essersi divertita a commentare la foto dell’amica Elena, risponde postando sempre su Twitter un’immagine che la mostra intenta a rendere brillante e libero da ogni residuo il piatto della sua lussuosa doccia. Come poteva mancare, trattandosi di un argomento così glamour, l’antidiva per volontà Laura Torrisi? La bellissima attrice, una casalinga da manuale, si mostra intenta a curare l’orto antistante casa sua con tanto di capelli legati alla maniera “caciarona” e abiti da lavoro.
|
I tempi cambiano e insieme a essi lo fanno anche gli stili di vita delle star dello spettacolo, sempre più casalinghe e meno star. Da Elena Santarelli a Melita Toniolo, passando per Alessandra Amoroso e Virginia Raffaele, ecco come le stelle dello show business vivono il loro rapporto con le faccende domestiche.
|
La street art è un termine generico che definisce le forme di arte visiva realizzate in luoghi pubblici, di solito opere d'arte non autorizzate eseguite al di fuori del contesto di luoghi d'arte tradizionali. Negli ultimi anni c'è stato un crescente interesse in questa forma effimera e virale d'arte che sta segnando ambienti urbani di tutto il mondo, e ha sviluppato una sub-cultura fiorente. Con sfumature anti-capitaliste e ribelli, la street art è una forma democratica di arte pubblica popolare che può includere opere d'arte tradizionali graffiti, stencil graffiti, sticker art, wheatpasting and street poster art, video projection, art intervention, guerrilla art, flash mobbing e le installazioni di strada. Considerata da molti un atto vandalico, per altri è un efficace strumento di comunicazione del dissenso e delle preoccupazioni politiche: gli street artist scelgono le strade come loro galleria e agiscono allo scopo di comunicare direttamente con il pubblico, senza sottostare ai limiti percepiti nel mondo dell'arte ufficiale. Gli artisti di strada non aspirano a cambiare la definizione di opera d'arte, ma piuttosto a mettere in discussione l'ambiente esistente con una propria lingua. Oggi sempre più spesso molte città del mondo riconoscono la legittimità di tale espressione artistica che è diventata uno strumento per abbellire e riqualificare le periferie urbane. Domenica 25 maggio, dalle 10 alle 23 a Casoria, un muro lungo 125 metri, composto da 36 facciate che misurano ognuna circa 3,35 metri di base per 2,07 metri di altezza, sarà trasformato nel primo spazio interamente dedicato alla street art della provincia di Napoli: “WONDERWALL – Casoria Street Style”. Casoria, in passato il centro più industrializzato del sud Italia, oggi è caratterizzata da molte aree industriali ormai dismesse e tali rovine dell'età moderna sono diventate eco mostri grigi e opprimenti che inquinano, non solo il territorio, ma anche lo spazio visivo. Il 25 maggio vedrà proprio la trasformazione delle mura di cinta di una delle aree industriali dismesse. Tutti gli artisti, grafici, pittori e designer che parteciperanno (inviando le proprie opere entro il 10 maggio all’indirizzo di posta elettronica: HYPERLINK "mailto:[email protected]"[email protected].) prenderanno parte ad una grande opera collettiva di riappropriazione di spazi e luoghi abbandonati a cui daranno nuova vita. WONDERWALL – Casoria Street Style è una vera e propria "chiamata alle arti”, un concorso per tutti gli artisti della Campania che renderanno possibile la trasformazione delle facciate del muro della ex-fabbrica Rhodiotoce attraverso un progetto di decoro urbano ed educazione alla condivisione di spazi comuni promosso dal Comune di Casoria. Figure di spicco del mondo della cultura come Kamilia Kard, artista e curatrice d'arte; Domenico Esposito, critico d'arte, Antonio Manfredi, direttore Museo CAM di Casoria, Luigi Console, visual designer, Antonio Perna, direttore SUDLAB di Portici e molti altri, valuteranno le opere più valide che verranno realizzate il 25 maggio. Già tanti i writer che hanno dato la loro adesione: DIASUHT, LDK, PSA, Ciro, Zoe, Raze, Skor, UNS, a3mila, Hardcore, Jorit, Mandragora, Korvo, SFA, ZSE, XT, Zhod, Tasto. Durante la giornata vari dj della scena partenopea si alterneranno in console per creare l’atmosfera giusta e rendere lo scenario ancora più coinvolgente. In programma anche un rap battle hosted dai Sangue Mostro e la semifinale del Freestyle Session Italia, a cura della UnS Crew, con Mike BreakStarr Espinoza in console.
|
“WONDERWALL – Casoria Street Style” è un evento che animerà la provincia di Napoli il 25 maggio con un’intera giornata dedicata alla streert art e alla cultura hip hop.
|
Non si era mai visto un grattacielo così come l'Asian Cobra Tower che, come suggerisce il nome, è il primo edificio al mondo con la forma di un serpente. Probabilmente il motivo per il quale non si è mai costruito una torre così bizzarra è perché i serpenti suscitano sempre sensazioni contrastanti nelle persone, specialmente in Occidente. Ma in Giappone se si sa del "serpente" a qualcuno è un complimento. In Cina i serpenti sono considerati come dei draghi e sono simbolo di saggezza e vita eterna. Costruire dunque una torre con la forma di un serpente secondo l'architetto russo Vasily Klyukin sarà un qualcosa che porterà positività in qualsiasi città.
|
In Oriente il serpente è simbolo di saggezza e vita eterna e da oggi è anche la forma di un grattacielo, placcato in oro, che impreziosirà qualsiasi città asiatica pronta a costruirlo.
|
Lorenzo Pellegrini è il leader indiscusso della Roma di José Mourinho. L'inizio di stagione è da incorniciare per il calciatore giallorosso con 5 reti e 3 assist in 6 partite ufficiali tra Serie A e Conference League: secondo quanto riportato da Opta Pellegrini è l'unico centrocampista nei top campionati europei ad aver già segnato 5 reti complessive in tutte le competizioni. Brilla la Magica e la stella del suo capitano, che è ripartito in maniera straordinaria dopo la mancata partecipazione a EURO 2020 a causa di un infortunio: adesso il calciatore classe 1996 è al centro delle trattative per il rinnovo del contratto e nell'ambiente giallorosso c'è grande curiosità nel capire come si evolverà la situazione nei prossimi giorni nonostante Mou ieri sera abbia fatto trapelare un certo ottimismo ("Mi ha detto che firmerà nei prossimi giorni, questo darà più forza nel rapporto con i tifosi"). Sempre sulla crescita del suo capitano lo Special One ha affermato:“Cresciamo tutti insieme. Pellegrini è un giocatore di qualità con potenziale enorme". Intanto ieri sera Pellegrini ha dato vita ad un vero e proprio show nel primo turno del girone della Conference con una doppietta che ha permesso alla Roma di rimettere sulla strada giusta una partita che era iniziata con il vantaggio del CSKA Sofia: la rete del 3-1 è stata piuttosto semplice, seppur fortunata, per un calciatore del suo livello ma il pareggio è una vera perla. Stop e tiro di controbalzo sul secondo palo dal limite dell'area: bella l'idea e fantastica l'esecuzione. Lollo è l'uomo da cui passa la manovra offensiva del club giallorosso e il suo ruolo nel 4-2-3-1 è quello di "punta" nel triangolo centrale con Veretout e Cristante: gli stessi interpreti dello scorso anno ma con nuove idee da sviluppare.
|
La Roma applaude Lorenzo Pellegrini, che in questo inizio di stagione sta incarnando al meglio le vesti di capitano e leader della sua squadra. Il centrocampista giallorosso l’unico nei top campionati europei ad aver già segnato 5 reti complessive in tutte le competizioni e ora si attendono novità sulla trattative per il rinnovo del contratto.
|
Amici, amanti, nemici e di nuovo amici, questo è l'iter che hanno attraversato due dei protagonisti del Grande Fratello 10, il vincitore assoluto Mauro Marin e l'ex coniglietta di Playboy Sarah Nile. Al ragazzo, durante la reclusione, non piaceva che il suo oggetto del desiderio volgesse molte più attenzioni alla sua amica del cuore, Veronica Ciardi, che a lui, e ha sempre cercato di far capire al pubblico che la relazione tra le ragazze era un bluff, infatti, le ha definite donne da provetta. Le liti tra i tre hanno animato la casa del reality show e anche i salotti televisivi, dopo la conclusione del programma, sopratutto quello di Pomeriggio Cinque, dove hanno cercato più volte di riconciliarsi senza successo. Nulla è servito a far appianare le loro divergenze, così i due hanno percorso strade diverse. Adesso Mauro Marin flirta con Valentina Melis, la giornalista che assistito e poi soccorso i suoi malori, invece, Sarah Nile in bikini ha inaugurato la stagione estiva a Milano Marittima, ma sulla copertina della rivista ‘Visto' di questa settimana, Mauro e Sarah depongono, finalmente, le armi. I due hanno fatto pace, anche se il loro incontro non è partito nel migliore dei modi. Lei ha esordito affermando: “Non ti svelerò mai i miei segreti più intimi né la mia strategia di gioco in tv. E non mi provocare altrimenti…” Lui ha ribattuto: “Ti farò ammettere che è un bluff, se Veronica ci rimane male pazienza”. Tra battibecchi, recriminazioni e incomprensioni, i due sono riusciti a chiarirsi con calma e Sarah ha concluso: “Più che domandarsi scusa l'importante è comprendersi”. Tutto bene quel che finisce bene, speriamo che Valentina non sia gelosa.
|
Mauro Marin e Sarah Nile dopo le liti e i battibecchi fanno pace sul settimanale Visto e promettono di trovare un nuovo modo per volersi bene.
|
L'Oktoberfest di Monaco questa volta ha un sapore speciale. Infatti, con il 2010 il festival della birra più famoso in Europa festeggia un importante anniversario: 200 anni dalla fondazione della Theresienwiese, l'immenso prato dove si svolge questa incredibile manifestazione. L'Oktoberfest affonda le sue radici nel lontano 1810, quando il principe Ludwig coinvolse tutta la nazione per i festeggiamenti delle sue nozze con Teresa di Sassonia-Hildburghausen. Quest'anno il festival della birra è stato inaugurato il 18 Settembre con la tradizionale cerimonia di apertura: il sindaco della città spillerà la prima birra tra l'entusiasmo generale della folla. Si concluderà il 4 Ottobre dopo due settimane di divertimenti nel lunapark montato appositamente per l'occasione e nei coloratissimi stand dedicati alle sei birre prodotte tradizionalmente a Monaco e nei quali si possono gustare le specialità tipiche bavaresi. Si tratta di un evento di risonanza internazionale che attrae ogni anno nella città più importante della Baviera migliaia di visitatori da tutto il mondo, desiderosi di respirare l'area festosa di questa incredibile manifestazione culturale ed eno-gastronomica. Kim Kardashian è all'Oktoberfest 2010! La bella statunitense non poteva perdersi il festival della birra più famoso al mondo. In tono con l'atmosfera della festa tedesca, Kim Kardashian ha indossato il tradizionale abito bavarese, come si vede dalle foto che vi proponiamo in galleria diffuse dalla stessa diva 29enne sul suo profilo Twitter e accompagnate dal commento: "Sono diretta all'Oktoberfest con indosso il mio nuovo dirndl!".
|
L’Oktoberfest di Monaco festeggia nel 2010 l’anniversario dei 200 anni dalla creazione del Theresienwiese, il parco dove si svolge il festival della birra più amato al mondo.
|
var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth;
if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 1023) {
document.getElementById('widget-banner-5').id = 'div-banner-2';
window._fpcmp.push(function (gdpr) {
googletag.cmd.push(function () {
googletag.display("div-banner-2");
});
});
} else {
document.getElementById('widget-banner-5').style.display = 'none';
}
Come è consuetudine nel periodo natalizio, le vetrine dei grandi magazzini si arricchiscono delle più splendide decorazioni. Personaggi e oggetti animati, scene magiche, mondi interattivi, universi incantevoli, ideati e creati da talentuosi artisti e designer, sono ogni anno una fonte di meraviglia per bambini ed adulti. E quest'edizione 2013 vede le Galeries Lafayette e Printemps affrontarsi nel creare le vetrine natalizie più bella che promettono di stupire proprio tutti.
var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth;
if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) {
document.getElementById('widget-banner-6').id = 'div-banner-3';
window._fpcmp.push(function (gdpr) {
googletag.cmd.push(function () {
googletag.display("div-banner-3");
});
});
} else {
document.getElementById('widget-banner-6').style.display = 'none';
}
var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth;
if(windowWidth >= 768) {
document.getElementById('widget-banner-7').id = 'div-banner-3';
window._fpcmp.push(function (gdpr) {
googletag.cmd.push(function () {
googletag.display("div-banner-3");
});
});
} else {
document.getElementById('widget-banner-7').style.display = 'none';
}
Leggi anche
WAF 2013: ecco i migliori progetti di architettura del mondo
Alle Galeries Lafayette è tempo di favole con ‘C'era una volta il Natale…prima del dodicesimo rintocco della mezzanotte': cinque delle sue vetrine su rue de la Chaussée d'Antin sono decorate con scene ispirate al nuovo film La Bella e la Bestia di Christophe Gans con Vincent Cassel e Léa Seydoux, in uscita nella sale a febbraio 2014. Le vetrine di Natale mostrano diverse ambientazioni del film, mentre un displays interattivo in facciata consente ai passanti di entrare con la fantasia nella zona segreta della Bestia. Le altre vetrine del negozio raffigurano invece i viaggi di Lilly the Doll e Martin Teddy Bear. Lungo la strada, Lilly e Martin incontrano centinaia di personaggi animati, tra cui topi adorabili vestiti Marc Jacobs che utilizzano una rete per catturare una stella cadente, e scimmie in cappello a cilindro oscillante penzoloni su grandi orologi da tasca. Le stravaganti vetrine invitano così l'immaginazione a guardare il Natale con gli occhi di un bambino.
Ma non è l'unica decorazione natalizia a stupire nei Magazzini Lafayette: l'albero di Natale, per la prima volta sospeso sotto la cupola di vetro del negozio, riempe di magia l'atrio centrale. Creato in collaborazione con Swatch per celebrare il 30° anniversario, l'albero alto 18 metri è decorata con circa 3 km di luci scintillanti. Come un orologio svizzero, sessanta personaggi animati, tra cui topi, conigli, scimmie e pecore, danzano e volteggiano intorno al villaggio situato alla base dell'albero ogni ora. Un albero unico e spettacolare che, come ogni anno a Lafayette, non delude e conquista.
var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth;
if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) {
document.getElementById('widget-banner-8').id = 'div-banner-5';
window._fpcmp.push(function (gdpr) {
googletag.cmd.push(function () {
googletag.display("div-banner-5");
});
});
} else {
document.getElementById('widget-banner-8').style.display = 'none';
}
var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth;
if(windowWidth >= 768) {
document.getElementById('widget-banner-9').id = 'div-banner-5';
window._fpcmp.push(function (gdpr) {
googletag.cmd.push(function () {
googletag.display("div-banner-5");
});
});
} else {
document.getElementById('widget-banner-9').style.display = 'none';
}
Con ‘Noel, Obsession Joyful di Prada', il Natale ai magazzini Printemps prende forma in undici vetrine su boulevard Haussmann, dove tradizione e originalità si mescolano per un Natale davvero eccezionale. I migliori designer e stilisti sono invitati a partecipare alla creazione della scenografia e le deorazioni si superano a vicenda nella magia e nella fantasia anno dopo anno. Dopo Dior e Chanel, quest'anno le decorazioni natalizie sono affidate alla Maison Prada. Due dei famosi simboli di Prada – il motivo a scacchi e l'orsacchiotto – sono esposti in un nuovo ed originale concetto. Insieme, Prada e Printemps e la partecipazione di Gwyneth Paltrow madrina dell'inaugurazione, ricreano la magia del Natale attraverso ricche scene luminose e colorate che raccontano storie diverse. La slitta di Babbo Natale, guidata da renne, scivola invece lungo la facciata di Printemps sotto una pioggia di stelle e fiocchi di neve. I passanti restano incantati e affascinati: impossibile non prendersi il tempo per contemplare questo spettacolo.
Printemps Christmas Decorations Inauguration In Paris Credito– Pascal Le Segretain
Continua a leggere su Fanpage.it
var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth;
document.getElementById('widget-banner-10').id = 'div-banner-6';
window._fpcmp.push(function (gdpr) {
googletag.cmd.push(function () {
googletag.display("div-banner-6");
});
});
Social
144
CONDIVISIONI
commenta
condividi
chiudi
Come è consuetudine nel periodo natalizio, le vetrine dei grandi magazzini si arricchiscono delle più splendide decorazioni. Personaggi e oggetti animati, scene magiche, mondi interattivi, universi incantevoli, ideati e creati da talentuosi artisti e designer, sono ogni anno una fonte di meraviglia per bambini ed adulti. E quest'edizione 2013 vede le Galeries Lafayette e Printemps affrontarsi nel creare le vetrine natalizie più bella che promettono di stupire proprio tutti.
Leggi anche
WAF 2013: ecco i migliori progetti di architettura del mondo
Alle Galeries Lafayette è tempo di favole con ‘C'era una volta il Natale…prima del dodicesimo rintocco della mezzanotte': cinque delle sue vetrine su rue de la Chaussée d'Antin sono decorate con scene ispirate al nuovo film La Bella e la Bestia di Christophe Gans con Vincent Cassel e Léa Seydoux, in uscita nella sale a febbraio 2014. Le vetrine di Natale mostrano diverse ambientazioni del film, mentre un displays interattivo in facciata consente ai passanti di entrare con la fantasia nella zona segreta della Bestia. Le altre vetrine del negozio raffigurano invece i viaggi di Lilly the Doll e Martin Teddy Bear. Lungo la strada, Lilly e Martin incontrano centinaia di personaggi animati, tra cui topi adorabili vestiti Marc Jacobs che utilizzano una rete per catturare una stella cadente, e scimmie in cappello a cilindro oscillante penzoloni su grandi orologi da tasca. Le stravaganti vetrine invitano così l'immaginazione a guardare il Natale con gli occhi di un bambino.
Ma non è l'unica decorazione natalizia a stupire nei Magazzini Lafayette: l'albero di Natale, per la prima volta sospeso sotto la cupola di vetro del negozio, riempe di magia l'atrio centrale. Creato in collaborazione con Swatch per celebrare il 30° anniversario, l'albero alto 18 metri è decorata con circa 3 km di luci scintillanti. Come un orologio svizzero, sessanta personaggi animati, tra cui topi, conigli, scimmie e pecore, danzano e volteggiano intorno al villaggio situato alla base dell'albero ogni ora. Un albero unico e spettacolare che, come ogni anno a Lafayette, non delude e conquista.
var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth;
if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) {
document.getElementById('widget-banner-8').id = 'div-banner-5';
window._fpcmp.push(function (gdpr) {
googletag.cmd.push(function () {
googletag.display("div-banner-5");
});
});
} else {
document.getElementById('widget-banner-8').style.display = 'none';
}
var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth;
if(windowWidth >= 768) {
document.getElementById('widget-banner-9').id = 'div-banner-5';
window._fpcmp.push(function (gdpr) {
googletag.cmd.push(function () {
googletag.display("div-banner-5");
});
});
} else {
document.getElementById('widget-banner-9').style.display = 'none';
}
Con ‘Noel, Obsession Joyful di Prada', il Natale ai magazzini Printemps prende forma in undici vetrine su boulevard Haussmann, dove tradizione e originalità si mescolano per un Natale davvero eccezionale. I migliori designer e stilisti sono invitati a partecipare alla creazione della scenografia e le deorazioni si superano a vicenda nella magia e nella fantasia anno dopo anno. Dopo Dior e Chanel, quest'anno le decorazioni natalizie sono affidate alla Maison Prada. Due dei famosi simboli di Prada – il motivo a scacchi e l'orsacchiotto – sono esposti in un nuovo ed originale concetto. Insieme, Prada e Printemps e la partecipazione di Gwyneth Paltrow madrina dell'inaugurazione, ricreano la magia del Natale attraverso ricche scene luminose e colorate che raccontano storie diverse. La slitta di Babbo Natale, guidata da renne, scivola invece lungo la facciata di Printemps sotto una pioggia di stelle e fiocchi di neve. I passanti restano incantati e affascinati: impossibile non prendersi il tempo per contemplare questo spettacolo.
Printemps Christmas Decorations Inauguration In Paris Credito– Pascal Le Segretain
Continua a leggere su Fanpage.it
var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth;
document.getElementById('widget-banner-10').id = 'div-banner-6';
window._fpcmp.push(function (gdpr) {
googletag.cmd.push(function () {
googletag.display("div-banner-6");
});
});
Social
144
CONDIVISIONI
commenta
condividi
chiudi
Alle Galeries Lafayette è tempo di favole con ‘C'era una volta il Natale…prima del dodicesimo rintocco della mezzanotte': cinque delle sue vetrine su rue de la Chaussée d'Antin sono decorate con scene ispirate al nuovo film La Bella e la Bestia di Christophe Gans con Vincent Cassel e Léa Seydoux, in uscita nella sale a febbraio 2014. Le vetrine di Natale mostrano diverse ambientazioni del film, mentre un displays interattivo in facciata consente ai passanti di entrare con la fantasia nella zona segreta della Bestia. Le altre vetrine del negozio raffigurano invece i viaggi di Lilly the Doll e Martin Teddy Bear. Lungo la strada, Lilly e Martin incontrano centinaia di personaggi animati, tra cui topi adorabili vestiti Marc Jacobs che utilizzano una rete per catturare una stella cadente, e scimmie in cappello a cilindro oscillante penzoloni su grandi orologi da tasca. Le stravaganti vetrine invitano così l'immaginazione a guardare il Natale con gli occhi di un bambino. Ma non è l'unica decorazione natalizia a stupire nei Magazzini Lafayette: l'albero di Natale, per la prima volta sospeso sotto la cupola di vetro del negozio, riempe di magia l'atrio centrale. Creato in collaborazione con Swatch per celebrare il 30° anniversario, l'albero alto 18 metri è decorata con circa 3 km di luci scintillanti. Come un orologio svizzero, sessanta personaggi animati, tra cui topi, conigli, scimmie e pecore, danzano e volteggiano intorno al villaggio situato alla base dell'albero ogni ora. Un albero unico e spettacolare che, come ogni anno a Lafayette, non delude e conquista. Con ‘Noel, Obsession Joyful di Prada', il Natale ai magazzini Printemps prende forma in undici vetrine su boulevard Haussmann, dove tradizione e originalità si mescolano per un Natale davvero eccezionale. I migliori designer e stilisti sono invitati a partecipare alla creazione della scenografia e le deorazioni si superano a vicenda nella magia e nella fantasia anno dopo anno.
|
Come ogni Natale, le vetrine dei più importanti magazzini si trasformano in piccoli mondi di incantevole sogno per trascinare tutti nella magia delle Feste.
|
Sarà perché l'inverno e l'inizio del prossimo anno si avvicinano o perché semplicemente si ha voglia di cambiamenti, ma negli ultimi tempi sono moltissime le star che hanno deciso di stravolgere completamente il loro look. L'ultima che si è mostrata con un taglio di capelli inedito è Cristina Chiabotto. L'ex Miss Italia ha detto addio ai suoi capelli biondi e alla fila centrale per dare spazio a qualcosa di molto più glamour: un caschetto castano scuro con tanto di frangia. E' stata lei stessa a dare la notizia e a postare le prime foto. In una delle didascalie ha scritto: "E finalmente dopo un mese di cappelli e turbanti SORPRESAAA!!! Ecco il mio nuovo e bellissimo look". Dopo qualche giorno, ha poi sfoggiato il nuovo taglio di capelli a "Un'emozione, dal 1897", l'evento organizzato allo Juventus Stadium, insieme alle oltre 100 persone, tra cui i calciatori Higuain ed Evra, con cui non ha potuto fare a meno di scattarsi un selfie.
|
Cristina Chiabotto ha cambiato look. L’ex Miss Italia ha detto addio ai capelli biondi e alla fila centrale per dare spazio a qualcosa di molto più glamour: un caschetto castano con tanto di frangia lisci e folta.
|
Il governatore Patrick Quinn dell'Illinois ha fatto la cosa giusta firmando, ieri, la petizione che abolisce la pena di morte dall’ordinamento del suo Stato. Dal 1977, il sistema di giustizia penale dell'Illinois ha erroneamente condannato a morte almeno 20 persone. Il governatore Quinn ha coraggiosamente messo da parte il suo sostegno personale di lunga data favoritogli dalla pena di morte, per garantire che lo Stato di Chicago non commetta più tali orrori. L'Illinois si unisce così ad altri 15 Stati degli USA (quelli di New York e del New Jersey hanno abolito la pena di morte nel 2007, il New Mexico nel 2009), al Distretto di Columbia e alla maggior parte delle nazioni moderne nel respingere la barbarie e l'assurdità della pena di morte. Quinn, 62 anni, membro del Partito Democratico (Democratic Party), non solo ha dichiarato che il sistema del suo stato per quanto riguarda l'applicazione della pena capitale era "intrinsecamente imperfetto", ma, dopo due mesi di consultazioni e di dibattiti con pubblici ministeri, giudici, vittime di reati, leader religiosi e cittadini, ha concluso che: “Considerato che la nostra esperienza ha mostrato che non c’è modo di concepire un sistema di pena di morte perfetto, libero dalle molteplici falle che possono portare a detenzioni errate o trattamenti discriminatori (sulla base di circostanza economiche, geografiche o di razza), ho concluso che la miglior decisione sia quella di abolire la pena di morte”. Il governatore Quinn ha aggiunto di non "aver trovato alcuna prova credibile che la pena di morte abbia un effetto deterrente sul reato di omicidio." Allo stesso tempo, ha commutato le sentenze di 15 uomini nel braccio della morte in ergastolo senza condizionale. C'è da dire che già l'ex governatore repubblicano, George Ryan, aveva definito il sistema “deteriorato” e aveva annunciato una moratoria delle esecuzioni, mettendo fine di fatto allo strumento della pena di morte. Prima di concludere il suo mandato, Ryan aveva commutato le sentenze di 167 criminali in ergastolo e ne aveva graziati quattro, esortando a diffondere la riforma. L'Illinois ha eseguito condanne a morte su 12 uomini dal 1977, quando la pena di morte è stata reintrodotta. L'ultima esecuzione fu quella di Andrea Kokoraleis, il 17 marzo 1999. Al momento, la durata media del soggiorno nel braccio della morte aveva 13 anni. L'iniziativa del governatore Quinn ha avuto risonanza anche a Roma, dove la Comunità di Sant’Egidio ha accompagnato da vicino l'azione del Illinois Coalition Against the Death Penalty. Per celebrare l’abolizione della pena di morte in Illinois con un particolare evento e l’illuminazione del Colosseo, simbolo globale della lotta alla pena di morte per una giustizia in grado di rispettare la vita umana.
|
L’Illinois si unisce così ad altri 15 Stati degli USA, e alla maggior parte delle nazioni moderne nel respingere la barbarie e l’assurdità della pena capitale.
|
Gli anni '90 sono stati gli anni gloriosi delle boy band, dai Backstreet's Back ai Five, gli anni del pop delle mitiche Gery, Emma, Mel B, Mel C e Victoria (le Space Girls!!), gli anni delle zeppe, dei ciucci al collo e delle treccine di fili colorati nei capelli. E ripensando a quel periodo in molti adesso staranno sorridendo e provando una sensazione di malinconia che prende la bocca dello stomaco. Perché bisogna essere onesti: gli anni '90 sono stati anni gioiosi, in tv trasmettevano Beverly Hills 90210 e tutte le ragazzine si erano innamorate sul grande schermo di Leonardo Di Caprio in Titanic.
|
Dal Game Boy alle Buffalo, dal lettore CD al Tamagotchi, ecco gli oggetti cult degli anni ’90 che non possiamo dimenticare.
|
Novembre è agli sgoccioli, il 2014 è quasi finito e già iniziano le previsioni Oibhò, ma non doveva essere il 2015 l’anno della svolta? Secondo il governo sì, tanto che l’ultima versione del Def parla di una variazione del Pil del +0,6% l’anno venturo e del +1,0% nel 2016. Ma già lo scorso anno il Def preparato dal governo Letta parlava di una variazione del Pil entro la fine di quest’anno del +1,0% che l’ex premier giudicava “veramente a portata di mano” e abbiamo visto come è andata. La stessa Banca d’Italia, pur più prudente del governo, nelle proiezioni contenute nel Bollettino Economico del gennaio 2014 segnalava “un punto di svolta dell’attività alla fine del 2013” che avrebbe portato quest’anno a “una moderata ripresa dell’attività economica (nel 2014, ndr), che accelererebbe, sia pur in misura contenuta, l’anno prossimo” (ossia il 2015, ndr) e quindi “dopo essersi ridotto dell’1,8% nel 2013, il Pil crescerebbe dello 0,7% quest’anno e dell’1,0% nel 2015”. Mentre l’Istat lo scorso febbraio segnalava una “variazione acquisita per il 2014” pari a zero. La recessione “lunga” ha tratto in inganno anche la Commissione Ue, che il 25 febbraio scorso parlava di una possibile crescita del Pil dello 0,6% nel 2014 (stima che ritoccava marginalmente al ribasso il +0,7% atteso dalla Commissione Ue esattamente dodici mesi or sono, nel novembre 2013). Si noti che la stessa Commissione Ue a inizio novembre ha dichiarato di attendersi un calo del Pil italiano a fine anno dello 0,4% e di un rimbalzino (+0,6%) l’anno venturo. Sul perché l’Italia non riesca più a crescere (neppure dopo aver incorporato in parte il “sommerso”, come fatto quest’anno per recepire la direttiva europea Sec 2010) si è detto e scritto più volte dentro e fuori l’Italia. Il Fondo monetario mondiale ci sta dicendo di fare più riforme e tagliare le tasse da anni, l’Ocse ha fatto eco ancora di recente invitando Italia (e Francia) a badare più alle riforme che alla rigida osservanza di criteri meramente contabili, da quasi tre anni io stesso suggerisco di riformare lavoro, credito e fisco. Al netto della propaganda pro o contro i singoli provvedimenti, di riforme strutturali in Italia se ne sono viste finora poche per non dire nessuna. E quelle poche appaiono non prive di zone d’ombra e compromessi che ne faranno slittare in avanti negli anni l’impatto positivo. E’ il prezzo di vivere in una democrazia, indubbiamente. Ma è anche il costo di aver supinamente accettato il progressivo imbarbarimento dei nostri costumi economici e sociali. Un paese che è rimasto fermo, culturalmente parlando (dove per cultura si intenda la capacità di “interpretare” correttamente la realtà che ci circonda, scorgere le giuste correlazioni causali, interrogarsi su quali rimedi possano essere posti in essere per affrontare i problemi, valutare quali costi debbano essere affrontati e come possano essere ripartiti, oltre ai vantaggi che dalle soluzioni adottate deriveranno), agli anni Ottanta-Novanta, nei migliori dei casi, è un paese destinato a diventare sempre più marginale in un mondo che proprio dagli anni Novanta è mutato radicalmente, con l’emergere di nuovi protagonisti in ambito mondiale tanto in termini geopolitici quanto tecnologici. Finché i giornali continueranno a pensare di guadagnare lettori innovando “la veste grafica” quando il loro pubblico ormai è costantemente aggiornato dal flusso di notizie che passano dai social media e vengono “lette” da dispositivi mobili individuali; finché terranno banco sui media mainstream solo le crisi di aziende che vanno da Meridiana ad Alitalia, dall’Ast a Fiat; finché il “made in Italy” cercherà di difendere i suoi elevati margini di profitto facendo produrre l’80% o il 90% della sua produzione all’estero; finché le aziende italiane resteranno strangolate da un fisco che tra imposte dirette e indirette, accise, addizionali e quant’altro è ormai socio di maggioranza de facto di ogni piccola o media impresa italiana (ma non di chi le tasse evade, italiano o straniero che sia); finché corruzione dilagante, criminalità arrogante, burocrazia ottesa sarà la quotidianità dell’Italia e i suoi giovani (e meno giovani) talenti costituiranno virtuose eccezioni alla regola, sia che decidano di emigrare all’estero per veder valorizzate le proprie competenze sia che trovino una propria nicchia di mercato in Italia.
|
Come a ogni fine anno, ci risiamo col balletto delle cifre in merito alla ripresa “ventura” dell’economia italiana. Peccato che poi la ripresa non si veda. Dipenderà forse dal fatto che non stiamo adottando alcuna vera riforma per voltare pagina?
|
Inizio settimana caratterizzata dall'alta volatilità dei mercati finanziari che in apertura registrano impennate seguite da repentini ribassi. Tutte le Borse europee hanno iniziato con leggeri rialzi compresa Piazza Affari per poi perdere, male invece è partito lo spread che rispetto alla chiusura di venerdì è in salita oltre i 530 punti. I rendimenti dei nostri Btp decennali continuano a viaggiare sopra la soglia del 7%, considerata molto pericolosa per le casse dell'Italia, che dovrà rifinanziare i debiti con interessi molto onerosi. Il differenziale tra i nostri Titoli di Stato decennali e quelli tedeschi risente ancora della tensione politica tra i Paesi europei dopo le esternazioni del Premier inglese, David Cameron, sul futuro assetto fiscale dell'Unione Europea. L'indice FTSE MIB della Borsa di Milano sconta ancora il negativo giudizio su Unicredit, che dopo il tracollo della settimana scorsa continua a perdere punti nella giornata decisiva per la sua ricapitalizzazione costretta anche ad una sospensione per eccesso di ribasso. Dal punto di vista dei Titoli di stato sarà una settimana interessante con il Tesoro che, tra giovedì e venerdì, cercherà di collocare Titoli per un valore complessivo tra i sedici e i venti miliardi di euro, e con l'asta per i titoli spagnoli. I mercati restano in attesa dei risultati così come delle decisioni politiche prese in campo europeo. Quella iniziata oggi, infatti, sarà una settimana cruciale anche per il futuro economico e fiscale del continente con gli incontri bilaterali tra Francia e Germania di oggi e quello tra Monti e la Merkel mercoledì prossimo, dopo l'appuntamento già avvenuto tra il nostro Premier e Sarkozy. Sul piatto della bilancia la Tobin tax ma anche la bozza di accordo sulle misure fiscali dell'Unione Europea.
|
Borse europee altalenanti in avvio di seduta, con Piazza Affari che resiste all’ennesimo ribasso di Unicredit. Parte male lo spread in decisa risalita rispetto alla chiusura di venerdì.
|
Il malore di Jonás Berami che avrebbe rischiato di far saltare la registrazione di Uomini e Donne di questa sera apre la strada a una serie di illazioni. Raffaella Mennoia, autrice di Uomini e Donne, ha annunciato in un post su Facebook che nella puntata che sarà registrata domani il pubblico assisterà a un inaspettato colpo di scena. Sul web si sono sprecate le ipotesi: c’è chi dice che in studio potrebbe tornare qualche personaggio particolarmente noto agli affezionati di U&D e chi dice, purtroppo, che la novità in questione riguarderebbe Jonás. Il Juan della soap opera “Il segreto” è stato dato per rinunciatario. Secondo il pubblico, infatti, Jonás lascerà il trono proprio nella puntata di domani, pare per problemi di salute.
|
Raffaella Mennoia, autrice di Uomini e Donne, annuncia un colpo di scena. Nella registrazione di questa sera accadrà qualcosa d’inaspettato e potrebbe trattarsi dell’abbandono di Jonás Berami.
|
Dopo 10 anni di carriera Fred De Palma sembra aver compreso l'evoluzione della propria musica in maniera quasi spirituale, allontanando tutte le scorie negative del passato e abbracciando una nuova cultura, quella reggaeton con "Unico", il suo nuovo disco uscito. Un progetto che definisce "apripista" per un genere musicale che l'Italia guarda ancora con diffidenza, tranne nei mesi estivi. L'obiettivo di Fred De Palma sembra essere proprio questo: slegare il reggaeton dal periodo estivo, un processo che nelle altri latitudini del mondo sembra essere riuscito con molto successo (chiedere a Bad Bunny e al suo 2020). "Unico" ha la pretesa di essere un disco italiano, con featuring italiani, tranne per il giovanissimo Juanfran, stella spagnola classe 2003, e Anitta con cui ha registrato "Paloma" e "Un altro ballo". Senza dimenticarsi il successo di "Ti raggiungerò". "Pa la cultura" non è solo un singolo, ma è l'obiettivo finale di "Unico", il manifesto (per adesso) più importante del reggaeton italiano. Con quanta pressione stai vivendo l'uscita di Unico? Potrebbe essere il disco più importante della tua carriera. So che la pressione è una cosa che non posso controllare, quindi da anni cerco di non affliggermi. L'unica cosa che riesco a controllare è ciò che ho fatto con la mia musica, il viaggio che ho voluto raccontare. Questo è ciò che mi interessa. C'è stato un momento preciso, durante la tua vita precedente da artista hip hop, in cui è scattato qualcosa, come se ti fossi accorto che non era più quello il tuo viaggio? Il motivo principale per cui ho iniziato a fare reggaeton è stata la ricerca di nuovi stimoli. Io nel rap ho fatto qualsiasi cosa, dal freestyle agli extrabeat e i singoli, fino al cantautorato hip hop. Sono arrivato al punto di poter continuare su quella strada anche senza grande difficoltà, vista la fanbase molto importante che mi ero costruito. Però tutto ciò non mi rispecchiava più e questa cosa l'ho sentita di più quando ho cominciato ad ascoltare il reggaeton, a scoprirne la cultura. Ho avuto subito voglia di provarci e la scintilla è scattata proprio a cavallo di questi due momenti. Il reggaeton mi ha dato una strada che avrei percorso per primo in Italia, o almeno per primo in italiano. Il primo, l'unico. Qualcosa che ritorna nella narrazione del tuo nuovo progetto e che si lega tantissimo alla crescita della cultura reggaeton in Italia. Qual è l'obiettivo di Unico? Io il reggaeton lo sto facendo perché mi piace, ma non solo. Voglio aprire una strada, anche alternativa alla musica che sta arrivando in Italia. "Pa la cultura" è il manifesto del disco, ma l'ambizione del disco è aprire una scena reggaeton nel nostro Paese. Questo disco è una mossa pionieristica, sperando che in futuro ci siano altri artisti a volersi lanciare nel reggaeton. Nella prima traccia "Mondo", canti che il reggaeton ti ha salvato la vita: in che modo?
|
Dopo il primo tentativo con “Uebe”, Fred De Palma ha pubblicato il primo, vero e proprio, manifesto del reggaeton in Italia con “Unico”, un progetto con cui si lascia indietro il passato rap e cerca di aprire una nuova pista nella musica italiana, un genere che si sta pian piano spogliando di tutti i pregiudizi “estivi” del pubblico.
|
Qualcuno li ha già soprannominati la versione giapponese di Harry e Meghan, perché come loro hanno una storia d’amore davvero tormentata e chiacchierata e come loro hanno deciso di trasferirsi negli States. Stiamo parlando della principessa Mako e del suo quasi marito, l'avvocato Kei Komuro. Dopo alcuni anni di fidanzamento convoleranno finalmente a nozze e andranno via dal Giappone, pronti a cominciare una vita insieme, finalmente liberi dalle dicerie e dalle cattiverie che da sempre li hanno tormentati. La principessa Mako è la figlia principe ereditario Fumihito. La 30enne sposerà una persona comune senza alcun titolo nobiliare (nonché ex compagno di scuola). Lei e Kei Komuro si erano conosciuti nel 2012, quando frequentavano l'International Christian University di Tokyo. Si erano fidanzati ufficialmente nel 2017 e si sarebbero dovuti sposare l'anno successivo. Quel matrimonio, però, non è mai stato celebrato nel 2018, per questioni economiche. Erano infatti emersi problemi finanziari a carico della madre di lui, forse a causa di un prestito mai restituito e la famiglia reale aveva preferito fare chiarezza e rimandare il tutto. La verità è che la famiglia reale non ha mai visto di buon occhio l'uomo, ritenuto non all'altezza sia per la provenienza sociale che per l'aspetto fisico. L'ultimo episodio risale a pochi giorni fa, quando è atterrato a Tokyo, prima dell'annuncio del matrimonio. Komuro è stato molto criticato per via dei capelli legati in una coda di cavallo. Nel Paese l’aspetto esteriore e il modo di presentarsi sono elementi cruciali per valutare una persona e la pettinatura non è affatto piaciuta, riaccendendo le polemiche. Questo è solo uno dei tanti esempi di pressione che la coppia ha dovuto subire nel tempo, dal fidanzamento in poi. C'è da dire, però, che l’uomo ha portato dalla sua parte diversi sostenitori, che sono rimasti impressionati dalla tenacia con cui ha sopportato tutto questo. A onor del vero, neppure la principessa si è salvata da questo clima pesante. Ha sviluppato un disturbo da stress post-traumatico proprio per la continua esposizione mediatica e l’ossessione nei confronti della propria vita privata. Come lei, anche la zia, l'imperatrice Masako: cadde in depressione a causa della continua pressione da parte di chi voleva che partorisse un erede maschio, che ad oggi in effetti non è ancora arrivato. Proprio per questo è in corso una discussione accesissima sulla possibilità di cambiare la legge attualmente in vigore, che consente solo ai figli maschi di salire al trono e diventare imperatori.
|
Sembra una fiaba: la principessa c’è e il lieto fine pure. Si tratta della principessa giapponese Mako, che sposerà contro il volere del popolo e della famiglia reale un suo ex compagno di studi. Kei Komuro non fa parte di una famiglia nobile, non possiede titoli, lavora come avvocato. Per lui la principessa ha deciso di rinunciare a tutto.
|
La notizia è di quelle che probabilmente farà storcere il naso a tanti: nell'ultima puntata del reality show "Al passo con i Kardashian" la prezzemolina d'America neo mamma Kim Kardashian ha servito ai suoi familiari della "placenta". Il tutto è accaduto quando la bella compagna di Kayne West, che ha dato alla luce North West lo scorso 16 giugno, era ancora incinta. Dopo aver scoperto il sesso della piccola in diretta tv, aveva dichiarato di essere seriamente intenzionata a cibarsi della propria placenta subito dopo il parto. Nella puntata 8×13 del reality show della famiglia più paparazzata degli States, dal titolo "The Kardashian Chainsaw Massacre", si nota la bellissima Kim Kardashian che, ancora incinta, ha voluto fare un test per dar vita alla sua "folle" idea di mandar giù la placenta: ovviamente con lei in quest'avventura c'era l'intera famiglia al completo. Tra tutti sua sorella Kourtney è sembrata più propensa all'idea e ha servito al resto dei familiari della "pseudo" placenta, senza informarli prima di cosa stessero mangiando. "Non giudicate prima di assaggiarlo" è stato l'avvertimento di Kourtney e al termine del pasto mandato giù con smorfie e un certo disgusto, con una certa fierezza Kim ha annunciato loro: "Ok, dalle vostre facce capisco che non vi è piaciuto il sapore della placenta".
|
Nell’ultima puntata del reality show “Al passo con i Kardashian” trasmessa negli States, la prezzemolina d’America e neo mamma super chiacchierata Kim Kardashian ha servito ai suoi familiari della “placenta”.
|
San Valentino non è per forza sinonimo di cena a lume di candela. Le città italiane offrono un'infinità di spunti per trascorrere la festa degli innamorati in maniera originale e alternativa. Wimdu, la più grande piattaforma europea di prenotazione di appartamenti privati, suggerisce cinque località dove passare una mini vacanza fuori dagli schemi. Si tratta delle città più prenotate per il weekend di San Valentino: Roma, Venezia, Firenze, Siracusa e Genova. In queste cinque mete ogni coppia è sicura di trovare attrazioni meravigliose ma anche di risparmiare, dato che una notte fuori costa meno di una cena. Rivivere le emozioni della Dolce Vita è possibile nella Città Eterna, dove i sogni più evanescenti prendono forma a bordo di una Fiat 500 che ci catapulta in una full immersion nei favolosi anni Sessanta. Il tour della Capitale è perfetto per una coppia che ama le atmosfere vintage. Tutto a Roma è impregnato di storia e sbirciare nel suo glorioso passato significa addentrarsi nella sua anima più nascosta. Non si contano le attrazioni romantiche: dal Gianicolo al Colosseo, dalla Chiesa di Santa Sabina al Giardino degli Aranci, senza contare il portone di Piazza dei Cavalieri di Malta e la vista di San Pietro attraverso il famoso buco della serratura. Senza ombra di dubbio Venezia è una delle città più romantiche del mondo. Al di là dei classici itinerari come Piazza San Marco o le calli, la Serenissima offre numerosi gioielli da scoprire. Come la Giudecca, l'isola più estesa della città lagunare. Frequentata soprattutto da artisti e veneziani, rappresenta l'anima più autentica di Venezia ed è una meraviglia da ammirare al tramonto, regalando sensazioni di struggente nostalgia. La culla del Rinascimento ha visto nascere immortali storie d'amore, come quella di Dante e Beatrice. Ma Firenze è in grado di soddisfare anche le voglie del palato. Per un San Valentino all'insegna della buona cucina si può optare per il Mercato Centrale nel quartiere di San Lorenzo dove una guida esperta svelerà i segreti delle ricette toscane: dalla ribollita alla pappa al pomodoro, dalla trippa al lampredotto. La città siciliana è tra le regine dell'ospitalità in Italia. E conquista tutti con il suo fascino romantico grazie alla leggenda mitologica legata ad Ortigia, la piccolissima isola unita alla città attraverso un ponte. Qui, presso la mitica Fonte di Aretusa con i suoi papiri, è possibile scoprire la mitica storia d'amore tra la ninfa e il giovane Alfeo.
|
Quali sono le mete ideali per un San Valentino alternativo? La piattaforma di appartamenti Wimdu ha selezionato 5 città italiane dove passare una festa degli innamorati diversa dal solito.
|
Ieri sera la diretta del Grande Fratello 11 ha mantenuto le promesse, riservando ai telespettatori numerose sorprese e colpi di scena. Il sipario si alza con Alessia Marcuzzi che annuncia al pubblico televisivo e ai ragazzi presenti nel loft la decisione presa dagli autori del reality show targato Endemol: "E' stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso", per poi aggiungere poche ma sentite parole sul comportamento degli inquilini: "Offuscare quanto di buono è stato fatto in questi anni nel programma, fra amori nati, alcune addirittura sposate e rapporti ricongiunti dopo anni di silenzio". Ma poco dopo ecco che la padrona di casa svela che ormai si è giunti al limite tanto che: "L"editore del programma ha ritenuto di dover intervenire direttamente con una decisione che non ha precedenti nella storia del Grande Fratello". Persino Alfonso Signorini tuona nello studio televisivo contro: "l’arroganza, l’ignoranza e la maleducazione", ammettendo a gran voce: "È la prima volta che di fronte a certe scene a cui assisto mi viene voglia di alzarmi ed andarmene". Alla fine, Alessia Marcuzzi legge il comunicato ufficiale del Grande Fratello 11: Pietro Titone, Massimo e Matteo espulsi per bestemmia. Il Pitbull non prende bene la decisione e si scaglia contro gli autori: "Non funziona così… Non ho parole… Non funziona così… Mannaggia… Veramente, vabbeh… dai… io gliela spacco la Casa…mi hanno dato solo il cioccolatino…", ma la polemica viene subito messa a tacere dalla padrona di casa. La puntata prosegue poi tra alti e bassi. Davide Baroncini è di nuovo al centro dell'attenzione per il suo rapporto con Olivia Lechner, Guendalina Tavassi interviene nella discussione e basta questo a scatenare una lite furiosa durante la diretta. Ma non sarà l'unico confronto della puntata, perché anche Pietro Titone e Giuliano Cimetti si affronteranno a muso duro, tanto da costringere Alfonso Signorini a intervenire. La tredicesima puntata resterà nella storia non solo per l'espulsione contemporanea di tre inquilini ma anche per l'ingresso di sei nuovi gieffini. Il primo a varcare la porta rossa è Biagio D'Anelli ballerino. Il ragazzo si trova sulla passerella con uno sfidante, quando Guendalina Tavassi annuncia, dietro suggerimento di Alessia Marcuzzi, di preferire il prestante fidanzato di Simona Salvemini. Ma, poco dopo, anche Jimmy Barba sarà coinvolto nel gioco durante l'ingresso di Roberto Manfredini ballerino. I due, infatti, si sfideranno a colpi di danza e, nonostante il predominio dell'italo- inglese, il giovane inquilino varcherà la porta rossa. Poi è il turno di due concorrenti femminili dalla bellezza straordinaria. Stiamo ovviamente parlando di Erinela Bitri albanese, trasferitasi in Italia venti anni fa insieme alla sua famiglia, e di Valentina Costanzo barista. Mancano, però, ancora due concorrenti per completare la lista dei fortunati prescelti. Alessia Marcuzzi non è più nella pelle e, rivolgendosi alle persone presenti vicino alla passerella, annuncia il nome della quinta inquilina. Si tratta di Rosalba Maggiulli stilista. La concorrente è un bomba pronta ad esplodere da un momento all'altro e vive il Grande Fratello 11 come la miccia che potrebbe portare alla sua detonazione. L'ultimo a varcare la porta rossa è il vincitore del casting online. Per la prima volta, il pubblico da casa ha l'opportunità di scegliere il suo preferito e dona a Nathan Lelli muratore la chance di conquistare il montepremi finale.
|
Durante la tredicesima puntata del Grande Fratello 11, Pietro Titone, Matteo Casnici e Massimo Scattarella vengono eliminati, mentre sei nuovi concorrenti hanno l’opportunità di varcare la porta rossa.
|
Guenda Goria è finalmente tornata sui social dopo l'operazione alla quale si è sottoposta nella giornata di ieri. Ricoverata per endometriosi, l'attrice ha raccontato le sofferenze della sua patologia e ha mostrato, poi, i segni dell'operazione subita in queste ore. Un messaggio importante per tutte quelle donne che in anni di difficoltà e di grattacapi per capire cosa nascondevano dolori e malesseri hanno trovato una risposta nell'esperienza di qualcuno di più noto, che ha deciso di raccontare il suo privato. L'attrice mostra le foto dell'intervento e sul ventre scoperto si vedono le medicazioni nei punti specifici toccati dall'operazione. Accanto agli scatti, Goria ringrazia per il sostegno di questi giorni e conferma la felicità di aver aiutato con le sue parole chi, in questi anni, aveva affrontato le sue stesse difficoltà: Vi annuncio con gioia che l’intervento è andato molto bene. Ora mi sto riprendendo pian piano. Grazie di cuore al professor Candiani che mi ha operata e a tutta l’ equipe del San Raffaele. In questi giorni mi avete dato tanto affetto e ho sentito la vicinanza di tantissime donne come me. Grazie. Ma la gioia più grande è stato sapere che, grazie al mio post, alcune di voi si sono rispecchiate nei miei sintomi e hanno deciso di fare delle analisi approfondite e hanno scoperto di soffrire di ENDOMETRIOSI. Ho superato il mio primo giorno di scuola, adesso ho un gran desiderio di vita! Nel precedente post, pubblicato nella serata di domenica, l'ex gieffina non aveva nascosto il timore di dover affrontare un intervento che, nonostante stesse aspettando da tempo, l'aveva gettata in uno stato di agitazione. Eppure, vinta l'indecisione di condividere questo momento così intimo e delicato su una vetrina così come i social, amplificatori di ogni cosa, ma l'intento è sempre stato quello di aiutare quante più donne possibili.
|
Guenda Goria è tornata a scrivere sui social dopo l’intervento al quale si è sottoposta nella giornata di ieri. L’attrice, ricoverata per endometriosi, ha scritto un post per ringraziare coloro che l’hanno sostenuta in questi giorni, mostrando le foto dopo l’operazione con le medicazioni sul ventre: “Ho superato il mio primo giorno di scuola, adesso ho un gran desiderio di vita” afferma su Instagram.
|
Da qualche giorno ormai era chiaro che ci fosse qualcosa di poco chiaro nel dibattito a mezzo social che sta accompagnando le proteste che stanno avvenendo a Hong Kong. Centinaia di messaggi estremamente simili uno con l'altro hanno rimbalzato per giorni tra i profili di account sospetti, fino a sollevare il dubbio che le critiche ai movimenti di opposizione al governo di Hong Kong apparse in massa su Twitter e Facebook rappresentassero il risultato di una singola operazione concertata da un unico soggetto. Ebbene in queste ore la stessa accusa è arrivata in queste ore dalle stesse piattaforme sulle quali questi messaggi sono circolati: Twitter e Facebook, che hanno deciso di prendere provvedimenti contro gli utenti e le reti di account risultati fasulli che nelle ultime ore si sono attivati per cercare di controllare il dibattito online sulla delicata questione. Twitter ha annunciato di aver sospeso 936 account creati in Cina con il preciso scopo di "alimentare la discordia e delegittimare le posizioni politiche dei protestanti". Secondo il social network si è trattato di un'operazione coordinata ed effettuata con il supporto di apparati statali, composta da un gran numero di profili suddivisi in gruppi progettati per dare diffusione a messaggi di commento negativi e relativi alle proteste. Dal momento che l'uso di Twitter in Cina è bloccato dal governo, gli account sono stati creati parzialmente utilizzando servizi di VPN, ma anche da indirizzi inspiegabilmente sbloccati. Sulla base di questi sospetti il social ha annunciato di aver bloccato sul nascere una rete più estesa di circa 200.000 account pronta ad amplificare ulteriormente l'operazione.
|
I due social hanno annunciato in questi giorni di aver disattivato numerosi account fasulli, creati in Cina e progettati per diffondere e amplificare voci critiche sulle proteste che stanno avvenendo a Hong Kong. I messaggi diffusi equiparavano in alcuni casi i protestanti a scarafaggi o a terroristi.
|
Oggi è stata la volta a Venezia di "Noi credevamo", la nuova opera cinematografica di Mario Martone, di cui vi proponiamo il trailer. Si tratta del terzo film italiano a passare in concorso alla Mostra del Cinema. Il pubblico del Festival del Cinema di Venezia ha applaudito la prima proiezione del film storico, che ripercorre le vicende del Risorgimento italiano attraverso la vita di tre ragazzi del sud affiliati alla Giovine Italia di Giuseppe Mazzini. Tra i maggiori interpreti di "Noi credevamo" ricordiamo Luigi Lo Cascio, Toni Servillo, Francesca Inaudi, Michele Riondino, Anna Bonaiuto, Luca Barbareschi. Il kolossal di Martone che si compone di ben quattro episodi ha conquistato il pubblico della Mostra del Cinema di Venezia presentando le pagine scure del processo risorgimentale del nostro Paese. Dopo la proiezione in anteprima della pellicola, il regista ha commentato: "Fare un Paese è un processo doloroso. Abbiamo cercato di raccontarlo, anche perché la stragrande maggioranza di noi non sa nulla su come è nata l'Italia ma sa tutto su come sono nati gli Stati Uniti grazie ai film western". Fernanda Pica
|
Oggi il pubblico del Festival del Cinema di Venezia ha accolto “Noi credevamo”, il nuovo kolossal di Martone con una pioggia di applausi.
|
var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth;
if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 1023) {
document.getElementById('widget-banner-5').id = 'div-banner-2';
window._fpcmp.push(function (gdpr) {
googletag.cmd.push(function () {
googletag.display("div-banner-2");
});
});
} else {
document.getElementById('widget-banner-5').style.display = 'none';
}
Da quando aveva 9 anni Line Rainville guardava sognante Star Trek in francese con il padre. Ogni settimana attendeva con ansia che arrivasse il mrtedì, alle sette di sera, per guardare un episodio della sua serie preferita. Oggi, all'età di 51 anni, la donna, assistente sociale in Quebec, ha deciso di ricreare nel seminterrato della sua casa parti dell'Enterprise di Star Trek.
var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth;
if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) {
document.getElementById('widget-banner-6').id = 'div-banner-3';
window._fpcmp.push(function (gdpr) {
googletag.cmd.push(function () {
googletag.display("div-banner-3");
});
});
} else {
document.getElementById('widget-banner-6').style.display = 'none';
}
Photo by Line Rainville
var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth;
if(windowWidth >= 768) {
document.getElementById('widget-banner-7').id = 'div-banner-3';
window._fpcmp.push(function (gdpr) {
googletag.cmd.push(function () {
googletag.display("div-banner-3");
});
});
} else {
document.getElementById('widget-banner-7').style.display = 'none';
}
Il ponte dell'Enterprise, la sala del teletrasporto, la sala ricreativa, la piattaforma di osservazione ed i quarti di Spock, tutto è stato realizzato con una ristrutturazione costata alla fan canadese 30000 dollari, ma adesso Line ha realizzato il suo sogno. Rainville ha speso più di un anno a perfezionare la sua suite di Star Trek, assicurando che le sue camere sono venuti più vicino all'originale possibile.
Leggi anche
La casa sull'albero a forma di albero è il sogno di chi vuole vivere immerso nella natura
Photo by: Line Rainville Un designer che ha consultato non aveva mai visto la serie, ma le diede alcune idee: Rainville ha realizzato da sola i mobili per le stazioni sul ponte Enterprise, e ha girato molto prima di trovare i giusti tessuti che ricreassero il set. Ha perlustrato eBay per i pulsanti del pannello di replica durante la ricerca per la giusta tonalità di rosso per la vernice. E "In alcuni punti, ho preso così tanto tempo per scoprire l'elemento preciso che era diventata un'ossessione", dice Rainville CNET.
Photo by Line Rainville ‘Ho apprezzato Star Trek perché era ambientato nello spazio, in mondi sconosciuti e stranieri che spesso finivano per essere più amichevoli del previsto. Mi è piaciuto conoscere Vulcaniani e vedere le interazioni tra i vari personaggi'. Da ragazza avrebbe desiderato tanto che il suo amato Capitano Kirk la portasse a bordo della sua navicella."Tutto in una volta ero a bordo dell'Enterprise. L'illusione era diventata la mia ricompensa", e Line Rainville può così ogni giorno teletrasportassi nei ricordi della sua infanzia.
var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth;
if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) {
document.getElementById('widget-banner-8').id = 'div-banner-5';
window._fpcmp.push(function (gdpr) {
googletag.cmd.push(function () {
googletag.display("div-banner-5");
});
});
} else {
document.getElementById('widget-banner-8').style.display = 'none';
}
Photo by Line Rainville
Continua a leggere su Fanpage.it
var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth;
document.getElementById('widget-banner-9').id = 'div-banner-6';
window._fpcmp.push(function (gdpr) {
googletag.cmd.push(function () {
googletag.display("div-banner-6");
});
});
News
149
CONDIVISIONI
commenta
condividi
chiudi
Da quando aveva 9 anni Line Rainville guardava sognante Star Trek in francese con il padre. Ogni settimana attendeva con ansia che arrivasse il mrtedì, alle sette di sera, per guardare un episodio della sua serie preferita. Oggi, all'età di 51 anni, la donna, assistente sociale in Quebec, ha deciso di ricreare nel seminterrato della sua casa parti dell'Enterprise di Star Trek. Il ponte dell'Enterprise, la sala del teletrasporto, la sala ricreativa, la piattaforma di osservazione ed i quarti di Spock, tutto è stato realizzato con una ristrutturazione costata alla fan canadese 30000 dollari, ma adesso Line ha realizzato il suo sogno. Rainville ha speso più di un anno a perfezionare la sua suite di Star Trek, assicurando che le sue camere sono venuti più vicino all'originale possibile. Un designer che ha consultato non aveva mai visto la serie, ma le diede alcune idee: Rainville ha realizzato da sola i mobili per le stazioni sul ponte Enterprise, e ha girato molto prima di trovare i giusti tessuti che ricreassero il set. Ha perlustrato eBay per i pulsanti del pannello di replica durante la ricerca per la giusta tonalità di rosso per la vernice. E "In alcuni punti, ho preso così tanto tempo per scoprire l'elemento preciso che era diventata un'ossessione", dice Rainville CNET.
|
La canadese Line Rainville ha ristrutturato per 30000 dollari il suo seminterrato nella perfetta copia della navicella di Star Trek.
|
In occasione del terzo compleanno del principino Louis, mamma Kate Middleton ha condiviso una foto del bambino scattata nel suo primo giorno all'asilo. Si tratta di un'abitudine consolidata, quella della duchessa, che ha una passione di vecchia data per la fotografia: è solita immortalare i momenti più importanti della sua vita familiare, soprattutto quando si tratta dei suoi tre figli. Prima di Louis, lo aveva fatto anche con George e con Charlotte, che oggi hanno rispettivamente 7 e 5 anni. Rispetto al fratello e alla sorella maggiori, il piccolo di casa è apparso il più disinvolto di tutti, nel suo look. Il principino Louis frequenta la Willcocks Nursery School. Nel primo giorno di scuola Kate Middleton gli ha scattato una foto in sella alla bicicletta Frog. Nello scatto il bambino è sorridente e felice, ha lo zainetto sulle spalle e sembra un qualunque bambino di 3 anni. Per lui la mamma ha scelto un abbigliamento decisamente comodo e molto casual: scarpe Adidas (44 euro), bermuda, pullover blu e camicetta a righe. Proprio di blu era vestito anche George, il giorno del suo ingresso alla Westacre di Anmer Hall, nel Norfolk, una scuola che segue il metodo Montessori, che punta a stimolare la creatività dei bambini in modo molto libero. Per il primogenito di casa cappottino trapuntato di John Lewis rivestito con trama tartan all'interno. Elegantissima era invece la secondogenita Charlotte, per il suo ingresso a scuola: cappottino rosso firmato Amaia Kids e scarpe abbinate dello stesso brand (rispettivamente 137 e 50 euro), con zainetto e sciarpa rosa. La piccola era stata prima iscritta alla Willocks Nursery, per poi passare nel 2020 alla Thomas’s Battersea School di Londra, assieme al fratellino George. E probabilmente anche Louis li raggiungerà lì, una volta finito l’asilo.
|
Kate Middleton è una grande appassionata di fotografia e, come di tradizione, ha immortalato il figlio Louis nel suo primo giorno di asilo. Lo stesso aveva fatto anche con George e Charlotte. Mettendo a confronto le foto si può notare che il piccolo di casa ha un look più casual rispetto agli altri due.
|
Angelina Jolie vittima dell'ennesimo scandalo che rischia di danneggiare la sua immagine di compagna e madre modello. Certo avevamo già visto la Jolie nuda nei suoi film, non sono le sue forme senza veli a fare scalpore. Ma sembra che gli 8 scatti pubblicati da Star Magazine che risalgono al '99 ritraggano più che altro un'Angelina non proprio "lucida". Nuda, con uno scotch nero che le ricopre i capezzoli,un guinzaglio al collo e una sigaretta in bocca, Angelina sarebbe stata immortalata da un ex compagno con il quale era solita assumere eroina per movimentare le serate. Un duro colpo per l'attrice dopo la pubblicazione della biografia shock di Angelina Jolie non autorizzata, scritta dal biografo Andrew Morton. Star Magazine sostiene, fin dalla copertina, che le foto pubblicate potrebbero causare una rottura tra Angelina e Brad Pitt. Strano, ci viene da pensare, perché mai il suo compagno non dovrebbe essere a conoscenza di quanto Angy ami le pratiche sadomaso a letto? Come potrebbe lasciarla solo perché l'ennesima rivista si diverte a ribadire che in passato la Jolie non disdegnava droghe e nottate folli? Se lo sappiamo noi dovrebbe esserne al corrente anche il padre dei 6 figlio di Angelina… Siamo sicuri che questo scandalo si riassorbirà presto e che si perderà come lacrime nella pioggia.
|
Star Magazine ha pubblicato alcune foto mai viste di Angelina Jolie nuda.
|
EGITTO – Bur Said è una città nata intorno al porto che serviva per ospitare le navi dirette alla costruzione del canale di Suez. È stato lì che mercoledì 1 Febbraio è accaduto l’impensabile. Una partita di calcio tra la squadra di casa, el-Masry, e la squadra ospite, la cairota el-Ahli, si è trasformata in una carneficina. Al termine del terzo fischio dell’arbitro i tifosi di Bur Said hanno invaso il campo. Ne è seguita una battaglia che ha provocato settantadue morti e più di mille feriti. Il paese si è fermato, incredulo. Il giorno dopo è stata convocata una riunione d’emergenza del Parlamento per discutere l’accaduto, mentre i manifestanti si sono radunati al di fuori per protestare. La gente ha guardato il dibattito in diretta a casa propria o sugli schermi dei bar al Cairo e in altre città. Molti sono convinti che la responsabilità vada attribuita alla negligenza del ministero dell’interno e delle forze di sicurezza. Altri invece affermano che l’evento è stato pianificato e realizzato per dare una lezione agli ultras dell’Ahli, il braccio “armato” della rivoluzione. Erano stati loro, insieme ad altri gruppi di ultras, a proteggere i manifestanti riuniti a piazza Tahrir quando, all’inizio della rivoluzione, la polizia o la baltagya, i “teppisti” pro-Mubarak, l’avevano ripetutamente assalita. Come era avvenuto in occasione della carica su Tahrir da parte delle truppe cammellate quasi esattamente un anno fa. I manifestanti avevano poca esperienza nel confronto violento con le forze del regime. Gli ultras, al contrario, erano stati coinvolti, già dal 2007, in numerosi episodi di guerriglia urbana contro la polizia. La reazione ai fatti di Bur Said è stata immediata. Il giorno successivo la piazza è stata nuovamente occupata, mentre nelle vicinanze i manifestanti hanno cominciato ad assediare il ministero dell’Interno. Giovedì scorso ero con alcuni amici italiani in via Mansour, all’imboccatura della strada che conduce al ministero dell’interno. Un cordone di polizia fronteggiava i manifestanti, impedendo loro di passare. Gli ultras sono arrivati correndo, tenendo in alto le bandiere dei rispettivi gruppi. Il corteo si è aperto, lasciandoli passare, ed è cominciato lo scontro con la polizia. Da allora la fisionomia del conflitto con le forze di sicurezza ha assunto forme simili a quella degli scontri di novembre e dicembre, quando decine di manifestanti erano morti soffocati dai gas lacrimogeni o a causa delle ferite ricevute. E come allora, gli scontri non si sono limitati al Cairo, ma si sono estesi rapidamente ad altri centri del paese. Dopo cinque giorni sono dodici i dimostranti che hanno perso la vita, a Suez e al Cairo. Il ministero della Salute sostiene che i feriti sono più di 2500. Il calcio che si intreccia con la politica – Da tempo gli ultras egiziani erano divenuti un attore rilevante sulla scena politica egiziana, e i giornali locali ormai dedicano al fenomeno interi editoriali e analisi. E tuttavia loro ancora sfuggono ai media e non rilasciano interviste, secondo alcuni per proteggere il carattere collettivo che li caratterizza. In altre parole, non vogliono star mediatiche individuali, ma preferiscono apparire sempre e solo come un’identità collettiva. Questa è la loro forza. A noi italiani può apparire strano che gli ultras possano giocare un ruolo tanto rilevante nella vita politica di un paese. Per comprendere questo, è necessario capire la natura dell’attivismo politico egiziano che ha portato alla rivoluzione del 25 gennaio 2010 e che oggi ne difende gli obiettivi. Si tratta di un nuovo tipo di attivismo, che potremmo definire “politica dei network”: un agire politico fluido, dove i partiti e le vecchie ideologie faticano a trovare un loro spazio. Dietro le manifestazioni si muove invece una rete di variegati attori politici: movimenti di protesta con legami deboli, semmai organizzati il giorno prima attraverso una pagina Facebook o una serie di tweets, gruppi di attivisti, associazioni civili, organizzazioni sindacali e studentesche, organizzazioni politiche come i Socialisti Rivoluzionari, bloggers e net-attivisti. Un esempio tra i più importanti è il movimento “6 Aprile”, detto anche “il partito di Facebook”: nato nel 2008 con l’obiettivo di sostenere uno sciopero di lavoratori nella città industriale di el-Mahalla el-Kubra, è ancora oggi uno degli attori più popolari delle proteste. Non a caso il suo leader, Ahmed Maher, è stato ferito l’altro ieri durante gli scontri. Le reti (network, appunto) di attivisti sono costituite per lo più da giovani, ma non solo, e sono percorse da diverse correnti politiche: se l’attivismo di sinistra appare quello più visibile, non mancano giovani islamisti o elementi con posizioni più a destra. La loro azione politica non si basa tanto sulla struttura o l’ideologia delle organizzazioni che ne fanno parte, ma sulla capacità di mobilitarsi in modo flessibile intorno a obiettivi comuni coordinando competenze diverse. Un ruolo decisivo all'interno dei movimenti – È questa fluidità che permette agli ultras di giocare il proprio ruolo all’interno dei movimenti. La loro competenza? Sono il braccio armato della rivoluzione: sono loro che intervengono a proteggere i manifestanti quando ce n’è bisogno. In comune con gli altri attivisti hanno la giovane età e il forte disagio sociale di fronte a un regime corrotto le cui politiche negli ultimi anni non hanno fatto altro che allargare la forbice tra ricchi e poveri. Gli obiettivi dei manifestanti sono sempre gli stessi: costringere la giunta militare guidata dal Maresciallo Mohamed Hussein Tantawi ad abbandonare definitivamente il controllo sulla vita politica del paese. Dopo la caduta di Hosni Mubarak, l’11 febbraio 2010, la giunta militare ha continuato a detenere un potere enorme. Il governo in carica è ancora quello nominato da Tantawi. I tribunali militari hanno proseguito regolarmente ad arrestare attivisti. La censura dell’informazione, mi diceva pochi giorni fa un giornalista del quotidiano el-Shourouq, è a volte ancora più feroce di quella dell’epoca precedente alla rivoluzione. Il periodo di transizione verso le elezioni presidenziali è stato più volte rinviato, e solo le manifestazioni di novembre a Tahrir hanno costretto i militari a dare finalmente una data ufficiale, fissata al giugno 2012. Ma i manifestanti non si fidano: le reali intenzioni della giunta appaiono ancora oggi poco chiare. Se sono veramente intenzionati a portare il paese verso una reale democrazia, è ancora tutto da vedere. I guardiani della Rivoluzione – Da qui l’atmosfera di mobilitazione permanente in Egitto. I movimenti di protesta che hanno realizzato la “rivoluzione di gennaio” si sono trasformati in guardiani di quella rivoluzione. Il loro approccio alla politica parte dal basso: ricostruire la società egiziana e il futuro Egitto attraverso un coinvolgimento diretto, in prima persona, senza contare sulla mediazione di nessuno, a cominciare dai partiti che ora siedono nel Parlamento uscito dalle ultime elezioni. Gli attivisti non si fidano della “via istituzionale” rappresentata dal Parlamento. Fratelli musulmani e Salafiti, i partiti che sono usciti vincenti alle ultime elezioni, appaiono aver scelto un approccio più attendista e una strada di compromesso con la giunta militare. Ma il Parlamento, sostengono i manifestanti, non ha in questo contesto politico sufficienti poteri formali per portare avanti la transizione. Soprattutto, la rivoluzione non l’hanno fatta le forze politiche che hanno vinto le elezioni, ma quelle stesse persone che ancora oggi continuano a scendere in piazza. E per questo intendono continuare a proteggerne gli obiettivi.
|
I fatti di Bur Said e il legame inestricabile fra il “mondo” degli ultras egiziani e la politica. E con la nascita di un nuovo tipo di attivismo, la politica dei network: uno spazio dove i partiti e le vecchie ideologie faticano a trovare spazio.
|
La risposta del giocatore del Manchester City Mario Balotelli agli insulti di Shopie Reade non si è fatta attendere molto. La bella ragazza inglese aveva insultato Balotelli con un messaggio su Twitter accusandolo di tradimento, di tutta risposta il calciatore ha rilasciato alcune dichiarazioni pubblicate sul giornale The Sun ”L’ho incontrata una volta. Mi ha bombardato di messaggi, ho dovuto bloccare il suo numero. È un piccolo personaggio superficiale, non vorrei mai avere una relazione con lei. La sera del “tradimento” i miei amici sono arrivati con una loro amica, una ragazza che già conoscevo e molto più interessante di Sophie”. Non è andato sul leggero Supermario che smentisce di avere avuto una relazione con un "piccolo personaggio superficiale" incontrato una sola volta. Il calciatore mostra di non avere peli sulla lingua e rincara la dose “Ora che la popolarità che doveva al Grande Fratello è in declino sta cercando di far parlare di sé. Ha bisogno di soldi? Perché non me l’ha detto invece di sbattermi in prima pagina? Forse sono così stupido che avrei potuto anche darle dei soldi. Che tristezza. Penso ai genitori di questo genere di ragazze“.
|
Mario Balotelli il calciatore del Manchester City sulla rivista The Sun risponde a Sophie Reade che lo aveva accusato di tradimento insultandolo su Twitter.
|
Nel 90% dei casi l'alitosi è dovuto a cause del cavo orale, come cibo, cellule morte della mucosa orale e reazioni chimiche di batteri presenti soprattutto sulla lingua, che non ci permettono di avere un alito fresco. Spesso l'alito cattivo ci colpisce nei momenti meno opportuni: una cena importante, in colloquio di lavoro o un in incontro romantico. Cosa fare per prevenirlo e per avere l'alito fresco? Ecco tutti i consigli da seguire, i cibi da evitare e i rimedi naturali per avere sempre un alito fresco. La cosa più importante per avere l'alito fresco e l'igiene orale: sembra una banalità ma non sempre è così scontata. Lavarsi i denti dopo ogni pasto è fondamentale sia per prevenire l'alito cattivo causato dai rimasugli di cibo, sia per proteggere i denti che devono essere spazzolati per almeno 2 minuti concentrandoti soprattutto nelle zone vicino alle gengive e passate lo spazzolino anche sulla lingua, dove si annidano i batteri. Se l'alitosi vi colpisce spesso provate ad utilizzare anche un colluttorio rinfrescante ad azione antibatterica. Anche la secchezza della bocca può provocare l'alito cattivo: quando il cavo orale non è sufficientemente idratato l'alito può diventare cattivo e pesante. È importante quindi bere abbondante acqua durante la giornata, meglio se fresca e naturale per evitare di rovinare lo smalto dei denti. Un altro consiglio è quello di non saltare i pasti: anche se la dieta ti sembrerà non collegata all'alito, se salti i pasti lo stomaco lavora a vuoto, liberando i succhi gastrici che possono provocare l'alito cattivo. Anche il fumo è causa di alito cattivo perché la nicotina asciuga la bocca favorendo l'aumento dei batteri all'interno del cavo orale. È importante anche fare controlli periodici dal dentista sia per liberare i denti dal tartaro ma anche perché il dentista potrebbe scoprire una causa diversa rispetto ai motivi di alitosi più comuni. Ci sono una serie di alimenti che mettono a rischio la freschezza del nostro alito in primis aglio, cipolla e cibi piccanti ma, tra gli alimenti no troviamo anche: bevande acide e gassate, caffè, bevande alcoliche, latticini e cibi ricchi di zucchero. Meglio aumentare il consumo di frutta e verdura oltre a bere tanta acqua per, contribuire, anche con l'alimentazione a combattere l'alito cattivo e avere una bocca più fresca. Per combattere l'alitosi, quando non ci sono particolari problematiche, si può ricorrere a dei semplici rimedi naturali per avere sempre l'alito fresco, anche nei momenti di "emergenza". Prezzemolo: se l'alito cattivo colpisce improvvisamente o dopo aver mangiato pietanze a base di aglio o cipolla, potete provare a masticare qualche foglia di prezzemolo per eliminare i cattivi odori. Basteranno pochi minuti! Menta piperita: se vuoi contrastare la comparsa dell'alito cattivo prova a preparare una tisana a base di menta. Ti aiuterà ad avere l'alito fresco per tutta la giornata. Frutti di cardamomo: se non hai a portata di mano lo spazzolino puoi procurarti in erboristeria dei semi di cardamomo da mangiare come se fossero caramelle. Tienili in bocca per 15 minuti per avere un alito fresco e leggero. Salvia: alleata del cavo orale è perfetta per contrastare l'alitosi. Assicurati di avere delle foglie fresche e strofina la parte più in rilievo della foglia per strofinare denti e gengive. Gli oli essenziali contenuti ti permetteranno di avere un alito più fresco.
|
Avere sempre l’alito fresco è ciò che tutti desiderano ma non sempre è così e, spesso, può capitare di ritrovarci con l’alito cattivo, magari proprio nei momenti meno opportuni. Esistono dei comportamenti da seguire e altri da evitare, oltre ai rimedi naturali, per sconfiggere questo fastidioso problema. Vediamo quali sono!
|
L'efferato delitto di una ricca donna d’affari di 58 anni trovata morta in Thailandia sembra essere stato risolto nel giro di poche settimane. Per la morte di Wannee Jiracharoenying è stato arrestato un uomo di 39 anni, che avrebbe ammesso le sue responsabilità. L’assassino avrebbe torturato e fatto a pezzi la donna, per poi nascondere i suoi resti all’interno di un freezer in casa. L'omicidio di Wannee Jiracharoenying è avvenuto il 18 ottobre scorso a Chiang Mai, nel nord della Thailandia: secondo quanto ricostruito, la vittima era stata vista in un tempio che era solita frequentare, poi nessuno aveva più avuto sue notizie. Fino a quando i vicini avevano dato l'allarme e la polizia aveva fatto la macabra scoperta nel freezer di casa.
|
È stata torturata, uccisa e infine fatta a pezzi e i suoi resti sono stati nascosti all’interno di un freezer. L’efferato delitto in Thailandia di una ricca donna d’affari di 58 anni è stato risolto dopo poche settimane: il presunto assassino, un 39enne, è stato fermato dalla polizia. Aveva prelevato milioni dal conto della vittima.
|
La terra trema in Giappone, con due scosse di tremenda entità. La prima, più lieve, di 7.9 gradi Richter. La seconda, violentissima, di 8,8 gradi Richter. Uno tsunami con onde di dieci metri potrebbe abbattersi sulle coste di Giappone, Russia e Filippine. Particolarmente colpita la capitale, Tokyo, con interi edifici in fiamme e l'edificio della Borsa devastato. Nonostante la grave entità, non si registrano crolli diffusi di edifici. I grattacieli hanno oscillato, ma le strutture antisismiche hanno resistito. La popolazione è scesa in strada subito dopo la prima scossa, in cerca di un riparo e fuggendo dai palazzi. Le autorità giapponesi hanno lanciato l'allerta tsunami, l'agenzia meteorologica prevede l'arrivo di onde di oltre 10 metri di altezza. Sarebbe lo tsunami più violento degli ultimi anni. In Siberia e alle isole Marianne, l'allerta è massima per l'arrivo di onde anomale. Il premier giapponese, Naoto Kan, ha convocato una riunione di emergenza. Le prime onde si stanno abbattendo sulle coste giapponesi e cominciano a trascinare con sé veicoli e case. GUARDA LE FOTO GUARDA I VIDEO ESCLUSIVI ASCOLTA IL SUONO DEL TERREMOTO Earthquakes off the east coast of Honshu, Japan – Friday March 11, 2011 by Micah Frank Tokyo è distante 500 km dall'epicentro del sisma, generatosi nelle acque dell'oceano Pacifico a circa 10 km di profondità e a 130 km dalla prefettura settentrionale di Miyagi. Ci sarebbero anche sei incendi scoppiati in città dopo le scosse. La prima onda abbattutasi sul Giappone ha raggiunto il metro di altezza. Numerose auto sono state sommerse. Le forze di autodifesa sono state allertate. La situazione continua ad evolvere. Numerosi i feriti, ma per ora c'è la conferma di 32 morti. Tra loro, un uomo rimasto schiacciato sotto il crollo della propria abitazione. Disneyland Tokyo è invasa dalle onde dello Tsunami. La scossa è stata avvertita pure a Pechino. Timori per le due centrali nucleari presenti nella zona del sisma. Raffinerie e cisterne sono in fiamme.
|
Due scosse di 7.9 e 8.8 gradi Richter, onde di 10 metri si stanno abbatendo sulle coste di Giappone, Russia e Filippine. Incendi e crolli a Tokyo, numerosi feriti. Le prime onde anomale stanno spazzando via auto e persone. Situazione drammatica.
|
Il suo nome in greco significa "bella città", e non a torto, dal momento che Gallipoli è proprio una di quelle perle del Salento di cui gli abitanti vanno fieri e una di quelle più apprezzate da chi va in vacanza al mare in Puglia. A partire dalla città stessa, il cui centro storico è addirittura racchiuso in un'isola collegata alla terraferma da un ponte seicentesco ad archi. Ma a Gallipoli, come nel Salento in generale, ci si va soprattutto per le bellezze naturalistiche: in particolare gli amanti delle vacanze al mare troveranno di che essere felici, dal momento che la località è contornata da spiagge tra le più belle della Puglia, con mare turchese e sabbie bianche finissime. Da fare invidia alle Maldive, insomma, e invece come al solito siamo in Italia, paese capace di offrirci paesaggi naturali tra i più belli di questo mondo. La baia di Gallipoli parte a sud da Punta Pizzo per chiudersi a nord con il Lido Conchiglie. Il litorale basso e sabbioso rende l'arenile un luogo di forte richiamo per i turisti, che affollano le spiagge della città in estate. La zona diventa la classica località turistica assiepata di gente, quasi come una Rimini del sud, per cui vi sarà molto difficile trovare delle spiagge non affollate. Ma con un po' di pazienza e spirito di esplorazione vi capiterà anche di imbattervi in qualche caletta un po' più appartata: il golfo di Gallipoli è infatti inframmezzato da scogliere che racchiudono al loro interno piccoli angoli di paradiso affacciati sul mar Ionio. Il Lido Conchiglie, da cui parte il golfo, si trova a 8 km dal centro città, ed è un tratto di costa intervallato da rocce e sabbia: lì le spiagge sono tutte libere. A seguire, un paio di chilometri più a sud, troviamo Rivabella, una spiaggia che gode dell'ombra di una pineta e per questo si mantiene fresca. Qui abbiamo invece due stabilimenti balneari. Andando sempre in direzione di Gallipoli, la situazione volge a favore degli amanti della quiete e della solitudine: il litorale continua infatti a scogliera, e al suo interno vi si aprono una serie di calette ovviamente poco frequentate perché non di facile accesso. Gallipoli ospita il lido "Seno della purità". La spiaggia prende il nome dalla Chiesa di Santa Maria della Purità lì vicino, ed è quasi come un luogo di culto: è infatti la spiaggia tradizionale dei gallipolini, che ovviamente si riempie per le vacanze estive. Dopo alcuni chilometri di scogli sul lungomare troviamo la spiaggia sabbiosa del lido San Giovanni, anche questa molto frequentata. Uscendo da Gallipoli, e proseguendo per tre chilometri, ci imbattiamo nella famosa Baia Verde: la pineta, la sabbia bianca e il mare cristallino rendono questo tratto amatissimo dai turisti, che sono accolti da una serie di strutture ricettive ben organizzate. Stiamo quasi arrivando al termine del litorale. Punta della Suina è un tratto della costa che meraviglia per la sua bellezza: i più l'associano a qualche spiaggia esotica non lontana da quelle delle Maldive. Tutta questa zona, grazie a tratti di macchia mediterranea e le distese di pini di Aleppo, è stata inserita all'interno del Parco protetto di Punta Pizzo. L'omonima punta chiude il golfo di Gallipoli e si identifica per essere un lido alla moda: questa potrebbe essere un'ottima base di partenza per godere delle vostre vacanze nel Salento.
|
Da Punta Pizzo a Lido Conchiglie, ecco tutte le spiagge sulla baia di una delle città più affollate del sud Italia durante le vacanze estive. E ci sono anche le calette per gli amanti della tranquillità.
|
"E' inusuale che la sindrome di Tourette compaia in età adulta – spiega la dottoressa Selenia Greco, neuropsicologa che da anni si occupa di Tourette – ma è probabile che ci sia sempre stata e sia venuta fuori soltanto ora. E' una sindrome neurologica causata da un eccesso di dopamina nel cervello, le persone si ritrovano in un corpo che è difficile da controllare: è un po' l'opposto del Morbo di Parkinson, ma non è una malattia che intacca la capacità di ragionamento. Anzi". Eminem, Billie Eilish, Massimo d'Alema, si dice che anche Mozart fosse affetto da Sindrome di Tourette, che è spesso associata a personalità particolarmente spiccate e creative. Un po' come sembra esserlo anche Daniela, che ha scoperto la Tourette da pochi mesi e ha imparato a convivere con quel qualcosa che, dentro di lei, prende il controllo del suo corpo per brevi momenti, facendole fare e dire cose che spesso non sono adeguate al contesto. "Giro con una targhetta – racconta Daniela – in cui c'è scritto che ho la Tourette e mi scuso in anticipo se creo disagio a qualcuno. A volte mi vengono i tic alle gambe e cado da sola, per questo devo uscire con il girello". Nella sua stanza c'è una grande finestra e da lì entra il profumo del mare; alle pareti poster di Winona Rider e Johnny Depp quando erano una coppia simbolo degli anni '90, di Dana Scully e Fox Mulder agenti degli X Files, di Madonna. In giro, appoggiate ovunque in modo preciso e ordinato, una serie di piccole piantine decorative. "Per questo mi faccio chiamare Plantmom su Instagram – spiega Daniela ridendo – anche se voglio svelare un segreto: sono tutte finte perchè non ho assolutamente il pollice verde, mi muoiono tutte". A Lavagna, vicino Genova, è una splendida giornata. Mentre Daniela racconta la sua storia fatta di esami specialistici e neurologi, ogni tanto si interrompe per darsi qualche pugnetto sulle scapole, per fischiettare o per lanciare qualche imprecazione, sempre e rigorosamente in inglese: "Credo che questi insulti che lancio in inglese siano legati alla terribile esperienza che ho avuto a 14 anni in Inghilterra – spiega con gli occhi bassi – quando ho subito violenze sessuali per due settimane. Non ho avuto il coraggio di dirlo a nessuno, nemmeno ai miei, fino all'anno scorso. Vorrei che nessuno facesse questo mio stesso, terribile errore".
|
Daniela Giannoni ha scoperto a gennaio 2021 di avere la Sindrome di Tourette. Tutto è cominciato qualche mese prima, a ottobre 2020, quando si è accorta che le era venuto uno strano tic al naso, seguito da molti altri diversi. Da allora Daniela ha dovuto imparare a convivere con la Tourette, una sindrome in parte ancora misteriosa e per la quale non esiste una cura, una malattia che le impedisce di vivere una vita normale e che si somma a una sindrome da stress post traumatico, maturata dopo una orribile violenza sessuale subita durante un viaggio studio in Inghilterra. Oggi Daniela racconta la sua storia su Instagram, per “parlare non soltanto di Tourette, ma di tutto quello di cui sui social non si parla mai”.
|
Martedì 21 giugno Gigi D'Alessio chiuderà il suo Malaterra World Tour con un concerto allo Stadio San Paolo di Napoli. Un ritorno a casa per il cantante che torna sul luogo del delitto per la quarta volta nella sua carriera e lo fa, a 14 anni di distanza dall'ultima, con una consapevolezza diversa, una carriera ormai consolidata e un volto diventato simbolo della Regione che gli ha dato i natali. ‘Voglio godermela' ha detto ai microfoni di Fanpage.it qualche giorno fa, a sottolineare come quest'ultima data di un tour che lo ha portato in giro per il mondo, ambasciatore della canzone partenopea, sia soprattutto ‘un ritorno in famiglia'. E a quella famiglia regalerà una scaletta che mescola, ovviamente, brani tratti dal suo ultimo album ‘Malaterra' in cui ha rivisitato con alcuni ospiti canzoni del repertorio classico napoletano e una buona parte della sua carriera, con 31 canzoni in tutto che contemplano anche alcuni medley: ci saranno, quindi, ‘No dirgli mai', ‘Tu che ne sai', ‘Malaterra', ma anche ‘O Sarracino, ‘Annarè, ‘Cient'anne' e tante altre.
|
Il 21 giugno Gigi D’Alessio sarà per la quarta volta al San Paolo di Napoli per la tappa finale del suo Malaterra Tour: ecco la scaletta con tutte le canzoni che suonerà.
|
Il Neapolis Live Festival 2012 scalda i motori. Domani presso la Provincia di Salerno ci sarà la conferenza stampa di presentazione del 42° Giffoni, dove il festival è inserito. La collaborazione con il Film Festival, da oggi noto semplicemente come Giffoni Experience, è al suo primo anno dopo quindici edizioni dove sono state cambiate per tre volte location. La kermesse si svolgerà dal 14 al 24 luglio e saranno tanti gli artisti presenti nel cast con un programma ricchissimo, da Caparezza a Pino Daniele, da Patti Smith a Club Dogo. Fanpage, media partner ufficiale del Neapolis Live Festival 2012, vi porterà con le sue telecamere nell'incantevole cornice di Giffoni Valle Piana per mostrarvi l'atmosfera del backstage, le interviste in diretta dei protagonisti e le emozioni dei visitatori. Appuntamento al 14 luglio, giorno di debutto della manifestazione con il programma che prevede l'esibizione dei Bradipos IV e un ricco Dj Set a seguire. Conosciamo meglio una delle migliori band surf-garage in circolazione.
|
Fanpage, media partner ufficiale del Neapolis Live Festival 2012, vi porta a Giffoni per mostrarvi l’atmosfera e le emozioni di uno degli eventi più cool dell’anno.
|
Con le feste natalizie inizia anche il periodo del party e degli incontri con famigliari e amici che non vedi da tanto: una buona occasione per passare serenamente una serata accompagnata da una bottiglia di birra o da un bicchiere di vino. Ma attenzione alla dieta: se non volete mettere su troppi chili a causa dell'alcool, è bene controllarsi. Una ricerca inglese ha infatti svelato che durante le vacanze di Natale si tende a consumare più bibite alcoliche: la media è di 22 bottiglie di birra e ben 30 bicchieri di vino. Ciò significa che il nostro corpo assume le stesse calorie che assumerebbe dopo aver mangiato 200 monete di cioccolato: per smaltire, sarebbero necessarie ben 7 ore di jogging. Sembra un'esagerazione ma non lo è: oltre a provocare danni a fegato e a metterci in pericolo se dobbiamo guidare, l'alcol è uno dei principali nemici della silhouette perfetta.
|
Se pensi che per mantenere la linea durante le feste natalizie devi evitare solo le abbuffate ti sbagli di grosso: l’alcol è il peggior nemico della linea, e un bicchiere di vino contiene più calorie di una fetta di torta.
|
Ancora arresti di camorra, ancora infiltrazioni della malavita organizzata in politica. Tutto, a pochi giorni dalle elezioni amministrative 2011. In un blitz contro il clan camorristico dei Polverino a Quarto, finiscono in manette 40 appartenenti al sodalizio criminale che aveva messo in piedi un commercio di droga tra Italia e Spagna. Tra gli arrestati anche due candidati al consiglio comunale di Quarto nelle liste Pdl. Si tratta di Salvatore Camerlingo, cugino del boss di Secondigliano, Salvatore Licciardi, e Armando Chiaro – prontamente sospesi dal partito. Il Partito della Libertà di Quarto viene commissariato con la nomina del senatore Carlo Sarro come Garante per la Legalità del circolo della piccola cittadina a nord di Napoli. La giunta comunale è stata sciolta a seguito delle dimissioni del sindaco Sauro Secone, in vista dell'ipotesi dell'apertura di una discarica nel territorio comunale e delle dimissioni di alcuni consiglieri che, di fatto, avevano fatto venir meno il numero legale all'assemblea. L'accusa per il candidato Salvatore Camerlingo è di spaccio di droga e detenzione illegale di armi, mentre per Armando Chiaro c'è l'ipotesi di essere il “colletto bianco” degli affari sporchi del clan camorristico. In particolare, a Chiaro viene contestata l'accusa di intestazione fittizia di beni di provenienza illecita. Un prestanome, insomma, di alto profilo. L'operazione condotta dalla Dda di Napoli e diretta dai pm Antello Ardituro, Marco Del Gaudio e Maria Cristina Ribera riguarda capi di accusa che vanno dall'associazione per delinquere di stampo mafioso, al tentato omicidio, passando per usura, estorsioni, traffico e spaccio di droga, senza dimentica l'investimento dei proventi illeciti in attività imprenditoriali immobiliari, finanziarie e commerciali.
|
Ennesima operazione contro la camorra di Napoli che porta all’arresto di politici del Pdl. Siamo a Quarto, in vista delle elezioni comunali 2011: tra i 40 arresti tra le fila del clan Polverino spiccano i nomi di Armando Chiaro e Salvatore Camerlingo, già parente del boss Salvatore Licciardi di Secondigliano. Piero Grasso denuncia l’emergenza legalità in Campania.
|
Ci sono delle immagini che fanno nella storia e che restano impresse nella memoria dei tifosi e degli appassionati, e che non hanno bisogno del tempo o dell'effetto nostalgia per diventare leggendarie – anche se ovviamente a riguardare quelle immagini è chiaro si alimentano i ricordi e non si può essere certo indifferenti. La Formula 1 dal 1950 a oggi ha regolato immagini infinite, di momenti meravigliosi e anche molto tristi. L'immagine più iconica della storia della Formula 1 è quella che venne scattata all'Estoril in occasione del Gran Premio del Portogallo. Furono immortalati uno al fianco dell'altro: Ayrton Senna, Alain Prost, Nigel Mansell e Nelson Piquet. L'età dell'oro della Formula 1, anni meravigliosi e indimenticabili. Quella foto venne scattata per un buon motivo. Tutti e quattro i piloti erano in lizza per il titolo Mondiale. Quei quattro fenomeni erano divisi da otto punti, e avendo tutti la chance di vincere il titolo 1986 si decise di immortalarli tutti assieme. Un quartetto estremamente variegato. Da sinistra a destra si erano messi in posa Ayrton Senna, che guidava la Lotus griffata John Player e aveva una tuta scura, al suo fianco Alain Prost, campione in carica, in rosso McLaren e ancora con tanti ricci, poi c'erano i due piloti della Williams: il Leone Nigel Mansell con il suo baffo sorridente e la tuta rossa, e Nelson Piquet, quello che in quel momento si fregiava di più titoli (due), con una tuta chiara.
|
Il 21 settembre 1986 all’Estoril in occasione del Gran Premio del Portogallo è stata scattata una foto che fa parte della storia della Formula 1. Sono stati immortalati tutti assieme: Ayrton Senna (all’epoca guidava la Lotus), Alain Prost (McLaren), Nigel Mansell (Williams) e Nelson Piquet (Williams). La foto venne scattata perché tutti e quattro lottavano per il titolo a poche gare dalla fine, questa foto poi è diventata leggendaria.
|
Era da un po' che non si faceva sentire, dopo il successo di Murder on a Dancefloor di qualche anno fa, ecco che torna Sophie Ellis Bextor. La cantante inglese ha deciso finalmente di deliziare i fan con un ritorno molto atteso e previsto per la primavera di questo 2010. Dopo l'ultimo album del 2007, l'artista aveva deciso di prendersi una meritata pausa per occuparsi del suo secondo figlio, il piccolo Kit, avuto con Richard Jones, il chitarrista del gruppo The Feeling. Ma ora la Ellis Bextor è pronta a tornare. Si inizierà in quel di aprile con il nuovo singolo Bittersweet, al cui riguardo la cantante ha già anticipato alcune informazioni: "Il nuovo singolo si intitola Bittersweet. L'ho scritto ancora con quegli adorabili Freemasons. Parla di quando non riesci a resistere a qualcosa che sai esserti nocivo. Come quando guardi il Celebrity Big Brother". Altri collaboratori del brano sono due guru della musica pop come Richard "Biff" Stannard e Hannah Robinson. Per quanto riguarda il video che accompagnerà il brano, Sophie Ellis Bextor stessa ha rivelato all'inizio del mese che sarà girato in quel di Mosca. Ovviamente dopo la grande attesa, la cantante non deluderà i fan e quindi farà seguire al singolo anche un nuovo album, dove si troveranno delle collaborazioni con gli autori Cathy Dennis (già autrice di Can't Get You Outta My Head) e Calvin Harry (autore di I'm Not Alone). Sophie Ellis Bextor sembra essere entusiasta del nuovo album, tanto da aver scritto sulla propria pagina web per i fan: "E' stata una bella esperienza lavorare a questo album e non vedo davvero l'ora di poterlo condividere con tutti voi".
|
Sophie Ellis Bextor ha pronto il suo nuovo singolo Bittersweet, che uscirà ad aprile, seguito da un nuovo album dopo l’ultimo del 2007.
|
Gli aerei così come li conosciamo potrebbero essere presto solo un ricordo del passato. Quante volte ci è capitato di sentire lamentele, o forse stesso noi ne abbiamo fatte, riguardo lo spazio vitale su un velivolo: sedute strette, distanza dal vicino troppo ravvicinata, impossibilità di regolare il sediolino o di stendere le gambe. Insomma oggi è difficile trovare aerei comodi a meno che non si viaggi in prima classe business ad un costo esorbitante. Ma non temete, i tempi delle lamentele forse avranno vita breve: è in arrivo sul mercato una nuova tipologia di sedili a forma di baccelli disposti a nido d'ape dove, una volta all'interno, i passeggeri possono stare in posizione verticale o su una superficie piana. Air Lair è il nome del futuro aereo a baccelli, progettato dallo studio factorydesign, esperto in realizzazioni di sedili comfort da business class per diverse compagnie aeree come la British Airways. Il design del nuovo aereo è caratterizzato da postazioni singole a forma di pod poste su due livelli. Ogni baccello, oltre a regolare la seduta interna più ampia, può avere una propria illuminazione a soffitto che di notte regala giochi stellari o rilassanti, uno schermo in grado di proiettare film, singole postazioni per iPod e una schermatura trasparente per una maggiore privacy. La disposizione su due livelli dei baccelli garantisce inoltre il 30% in più di spazio per ogni passeggero (94 centimetri) rispetto ai sedili tradizionali.
|
Dimenticate i tradizionali posti a sedere sugli aerei, quei sedili scomodi e stretti: nell’aereo del futuro viaggeremo tutti in spaziose e comode capsule personalizzabili.
|
I contagi da Coronavirus sono in aumento in tutta Europa, tanto che diversi paesi stanno prendendo delle soluzioni drastiche nella speranza che i numeri tornino a scendere. Tra questi c'è la Gran Bretagna, dove Boris Johnson ha annunciato un nuovo lockdown a partire da giovedì 5 novembre fino al 2 dicembre. La Royal Family non è rimasta indifferente di fronte questa novità e, dopo aver comunicato che anche il principe William ha contratto il virus lo scorso aprile, è tornata ad attuare un "piano di salvataggio" per la regina Elisabetta II. Andrà nuovamente in isolamento a Windsor e con lei ci sarà anche il principe Filippo.
|
La Gran Bretagna ha annunciato il secondo lockdown e la Royal Family ha messo in atto ancora una volta un “piano di salvataggio” per la regina Elisabetta II. Secondo i tabloid, tornerà presto a Windsor e con lei ci sarà il marito, il principe Filippo.
|
“Farei 10 figli uno dietro l’altro”, così Michelle Hunziker aveva dato voce al suo desiderio di maternità solo pochi giorni fa, attraverso il suo profilo Facebook. La “Wonder mamma” della televisione italiana è reduce da due gravidanze arrivate a brevissima distanza l’una dall’altra, ma non ha mai nascosto di essere disposta a mettere in cantiere un quarto figlio. Niente tate o babysitter per le sue bambine, però. Michelle, intervistata da Vanity Fair, confessa che sarebbe il marito Tomaso Trussardi ad aiutarla, nel rispetto della parità tra i sessi. La conduttrice di “Striscia la notizia” e il noto imprenditore formano una tra le coppia più inossidabili dello spettacolo (sebbene siano stati dati per spacciati decine di volte) e hanno trovato un loro equilibrio, lo stesso che gli consentirà di allargare la loro famiglia fino a trovare la dimensione che sognano: Siamo i Brangelina italiani? Angelina Jolie e Brad Pitt sono un esempio. Se potessi fare tanti figli li farei. Ora come ora non sono incinta, dopo 18 mesi di gravidanza mi prendo una pausa, voglio godermi le due bambine più piccole, ma non è detto che penseremo a un altro figlio. Se Dio vuole. Sogno di tornare a teatro, ma ho due bebè con cui voglio stare tutto il giorno. Tomaso mi dà una mano, è premuroso. Ci diamo il cambio quando devo andare a Striscia e accompagna le bimbe anche all’asilo. Mi piacerebbe vedere più papà che accompagnano i propri figli. E quelli che vedo li adoro. La parità dei sessi parte proprio dalla quotidianità, dalla divisione dei compiti.
|
Non ha bisogno di babysitter Michelle Hunziker, ci pensa Tomaso Trussardi ad aiutarla. Lo confessa la conduttrice di “Striscia la notizia” che difende la parità tra i sessi e confessa che con il marito è abituata a dividere i compiti in casa.
|
Mancano solo due giorni all'anniversario della morte di Fabrizio De Andrè. L'11 gennaio del 1999 uno dei più grandi cantautori italiani morì a seguito dell'aggravarsi del carcinoma polmonare che gli era stato diagnosticato qualche mese prima. Quest'anno, quindi, sono 15 anni dalla sua morte e come per tutti i grandi l'appuntamento è ancora più sentito e non mancheranno commemorazioni e ricordi (come, tra l'altro, avviene ogni anno). Ma pare che in questo 2014 ce ne sarà uno particolare e che non mancherà di far discutere. Sta girando molto sui social, infatti, un volantino della sezione di Viterbo di CasaPound in cui ci si prepara a commemorare con una mostra fotografica quello che è definito dal gruppo di estrema destra "uno dei più grandi cantautori italiani con una mostra fotografica". Un omaggio che a qualcuno potrebbe far pensare a una provocazione per un autore che si definiva anarchico e il cui padre si era dato alla macchia per fuggire ai fascisti. E "fascisti del terzo millennio" è come si definiscono alcuni componenti proprio dell'organizzazione politica. E così, tra degustazioni di prodotti tipici su sottofondo delle note del cantautore di "Storia di un impiegato" e una "conversazione su De Andrè uomo, autore e poeta" CasaPound cerca cerca di celebrare un artista che era fuori dai comuni denominatori politici e che, mai, probabilmente, si sarebbe accostato ai fascisti del terzo millennio (né, probabilmente, a un suo opposto politico). Questo improvviso amore musicale per cantautori non propriamente vicini a posizioni di estrema destra aveva colto CasaPound già qualche anno fa, quando comparvero alcuni manifesti con la faccia di Rino Gaetano e la data di nascita e morte che furono affissi perché "piaceva", come scrissero nell'Ideodromo, là dove era citato proprio un De Andrè definito indirettamente uno pesante, quando nella spiegazione del perché Gaetano scrivevano: "I testi delle sue [di Rino Gaetano, ndr] canzoni colpiscono perché parlano di problemi sociali, di vita reale, attaccano i personaggi cult della nostra società (gli Agnelli, i Costanzo, gli onorevoli e i senatori, ecc.), ma lo fanno in modo leggere, scanzonato, irriverente e divertente, in un modo che lo differenzia dai vari Guccini e De André". Insomma la provocazione è dietro l'angolo e evidentemente i fascisti del terzo millennio hanno mollato un po' la leggerezza per darsi a qualcosa di più impegnato.
|
La sezione di Viterbo di CasaPound commemorerà Fabrizio De Andrè nel giorno del 15° anniversario della sua morte. Un ricordo che non mancherà di scatenare polemiche per l’iniziativa per il cantautore che si definiva anarchico.
|
Il terzo settore è sul piede di guerra. Una norma del maxiemendamento alla manovra, passata al Senato nella notte tra sabato e domenica, raddoppia l'Ires. Sostanzialmente l'aliquota per gli enti non profit e associazioni di volontariato salirà dal 12 al 24 per cento. Praticamente verranno equiparate ad aziende normali. Una mannaia per enti grandi come la Croce Rossa o strutture come il Cottolengo, per le quali fino ad ora erano garantite agevolazioni Ires, così come per "enti non commerciali, istituti di assistenza, sociale, fondazioni, enti ospedalieri e istituti d'istruzione senza scopo di lucro". Il terzo settore, che comprende anche piccole realtà che vivono grazie al 5 per mille, non riuscirà a offrire quei servizi che in molti casi agiscono dove lo Stato non riesce ad arrivare. Le tasse ora rischiano di stritolarle. Il taglio delle risorse imposto dal governo giallo-verde è la conseguenza diretta delle indicazioni sul rapporto deficit Pil richieste dall'Europa per approvare la legge di bilancio italiana. Il governo Conte ha scelto di dare la precedenza alle misure cardine della manovra, cioè reddito di cittadinanza e quota 100: in questo modo si è cercato di trovare le coperture necessarie per mantenere quelle promesse. Ma non sono solo le associazioni non profit a soffrire: piangono anche le fondazioni culturali e gli Ircss, cioè gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, come l'Humanitas e lo Ieo (Istituto europeo di oncologia) di Milano. Praticamente saranno costretti a offrire un servizio ridotto, quando non saranno costretti a chiudere i battenti, ben 68.449 associazioni e 6.220 fondazioni, stando all'ultimo censimento Istat del Terzo settore. "Penalizzare gli enti senza scopo di lucro, che hanno bilanci in pareggio e che non producono né distribuiscono utili, non va contro gli azionisti che non ci sono ma contro gli assistiti. Se la prendono con gli ultimi", tuona Franco Massi, presidente di Uneba nazionale che rappresenta oltre 900 enti in tutta Italia attivi nel settore sociosanitario, assistenziale ed educativo. "Per il Terzo settore il prezzo complessivo da pagare – in base a una prima stima – solo per il primo anno sarà di 118 milioni di euro" ha detto la Portavoce del Forum nazionale del Terzo settore Claudia Fiaschi. Soldi che le associazioni dovranno versare allo Stato. C'è poi la questione degli immobili. Rodolfo Masto, presidente dell’Istituto dei ciechi e dell’Unione Italiana Ciechi di Milano, ha spiegato che "Gli enti storici in generale ricevevano e ricevono tuttora lasciti, come per esempio appartamenti e case. Immobili che, attraverso i proventi della locazione, concorrono a finanziare le attività sociali degli enti. Con la tassazione avremo un aggravio fiscale. E pensare che al posto di un aggravio il settore si aspettava la detassazione delle donazioni, che in molti Paesi del mondo come gli Usa". "Raddoppiare l’Ires per le associazioni del Terzo Settore è l’ultima vergogna di questo governo. Una schiaffo a milioni di persone e all’Italia solidale che tutti i giorni creano valore condiviso, comunità, relazioni sociali contro la solitudine e la sofferenza. Salvini e Di Maio si riempiono la bocca ogni minuto della loro vuota propaganda ma queste scelte parlano per loro e definiscono la verità di un governo pericoloso e ingiusto per gli italiani", ha commentato il candidato alla segreteria del Partito democratico Maurizio Martina. Dura su Twitter anche Mara Carfagna (FI), vicepresidente della Camera: "L'Italia della solidarietà verso il prossimo è l'Italia migliore. Raddoppiare l'Ires sulle associazioni del Terzo Settore significa colpire il volontariato e penalizzare chi ha veramente bisogno: fare la cresta sulla solidarietà. E' l'ennesimo errore commesso da M5s Lega con questa Manovra che toglie a tutti per finanziare misure assistenziali".
|
L’universo del Terzo Settore, una costellazione di enti grandi e piccole realtà non profit, dovrà pagare un’aliquota sui redditi derivanti dalle loro attività raddoppiata al 24%, e non più al 12%. Questi enti saranno tassati come aziende normali. Si stima che solo per il primo anno le associazioni dovranno versare 118 milioni di euro allo Stato.
|
Proprio questo mese ricorrono gli 80 anni dalla scomparsa nell'Oceano Pacifico della grande aviatrice americana Amelia Earhart. Fin dal 1936 cominciò a pianificare il suo giro del mondo in aereo, mediante la rotta più lunga mai eseguita. A bordo del monoplano bimotore Lockheed Electra L10 c'era anche il suo navigatore Fred Noonan e altri due membri dell'equipaggio, Harry Manning e Paul Mantz. Il volo partì il 17 marzo 1937 da Oakland in California verso il Pacifico. Dopo vari problemi tecnici poterono ripartire il 2 luglio 1937 a mezzanotte. Erano diretti verso Howland nei pressi delle Nukumanu. Non arrivarono mai a destinazione. Ci rimane la loro ultima trasmissione conosciuta: Siamo sulla linea 157 337. Ripeteremo questo messaggio. Ripeteremo questo messaggio a 6210 kHz. Attendete. Sono tanti gli indizi che fanno pensare ad un disastro in mezzo all'oceano dovuto ai problemi tecnici riscontrati fin dall'inizio. Tuttavia nessun ritrovamento è stato ancora ufficialmente accertato. Così da allora sono tante le teorie alternative prodotte per spiegare la scomparsa di Amelia. Si va dall'attacco giapponese ad una fuga dalla notorietà, rifugiandosi in una delle tante isole del Pacifico. Oggi in occasione dell'ennesimo documentario, volto a spiegare cosa sarebbe successo realmente all'aviatrice americana, salta fuori una foto che mostrerebbe la stessa viva e vegeta dopo il 1937. Più o meno al centro dovremmo vedere Amelia seduta sulla banchina di un porto, mentre a destra si vedrebbe il suo navigatore che guarda verso la macchina fotografica; in fondo a destra invece si dovrebbe osservare l'aereo di Amelia. Le incongruenze nelle immagini. Il profilo della donna in foto può anche somigliare a quello della Earhart ma non offre abbastanza dettagli per stabilirlo con certezza; invece possiamo notare che i lineamenti dell'uomo non corrispondono affatto a quelli di Noonan, basti pensare alla base del setto nasale e alle orecchie; per quanto riguarda l'aereo che si vede in foto, anch'esso non corrisponde affatto al modello utilizzato da Amelia, il quale era dotato di due motori a elica. Nei tabloid che riportano la notizia si accenna a onor del vero ad un blogger giapponese il quale sostiene che la foto in realtà risale al 1935. Non lo si nomina mai e generalmente si evita di linkarlo. In questo modo sembra che la sua sia una ipotesi tra tante ugualmente valide. Non è proprio così. Siamo riusciti risalire a lui mediante un articolo del Washington Post.
|
Sono tante le leggende sorte attorno alla scomparsa in volo dell’aviatrice Amelia Earhart, avvenuta il 2 luglio 1937. Oggi a 80 anni dalla tragedia compare una foto che la immortalerebbe viva dopo l’incidente. Ecco perché si tratta di una bufala.
|
Nonostante la notizia della separazione, Barbara Donadio e Domenico Manfredi hanno dovuto prendere parte a un evento in Puglia insieme. È stata proprio l’ex protagonista del Grande Fratello 2015 ad annunciare la rottura sui social network solo pochi giorni fa mentre Manfredi, poche ore dopo l’annuncio, ha lasciato intendere di aver subito la decisione della sua ex compagna, accusandola velatamente di essersi montata la testa. Ieri, dopo diversi giorni di silenzio, i due si sono rivisti in pubblico per la prima volta ma il loro non è stato un incontro chiarificatore. I fan presenti all’evento hanno raccontato di una serata scandita dal palese imbarazzo tra i due e dal fatto che si siano tenuti rigorosamente lontani. “Non si sono nemmeno mai guardati, è stato imbarazzante” ha scritto qualcuno sui social mentre un’altra fonte presente al medesimo evento racconta che sarebbe stata Barbara a tenersi lontana dal suo ex, non guardando nemmeno una volta nella sua direzione. L’amore tra Barbara e Manfredi è nato nella Casa del Grande Fratello e sembrava destinato a durare a lungo. I due avevano perfino parlato di matrimonio mesi prima che l’ex gieffina annunciasse la loro separazione. I due si sono fatti la guerra sui social network per qualche giorno prima di decidere di intraprendere la strada del silenzio. È stato proprio l’ex calciatore che, dopo aver rivisto la sua ex, ha deciso di pubblicare un lungo sfogo sui social network, un messaggio che risale a qualche ora fa e in cui lascia intendere di essere stato l’unica “parte lesa” all’interno di questa storia e che, nel tentativo di non permettergli di raccontare la sua versione dei fatti, sarebbe stato bloccato dalla sua ex e da quelli che la aiutano a gestire i suoi profili social. Il motivo che li ha spinti a lasciarsi non è stato ancora reso noto e pare che i due non abbiano alcuna intenzione di approfondire l’argomento nelle settimane a venire. Grazie a tutti per essere venuti! :) City Moda • 03.04.16 #love #instadaily #instagood #summer #me #instagramhub #tbt #follow #cute #iphoneonly #photooftheday #igdaily #instamood #bestoftheday #iphonenesia #picoftheday #igers #girl #tweegram #beautiful #soccer #manfredi #gf14
|
Barbara Donadio e Domenico Manfredi del Grande Fratello 2015 hanno partecipato a un evento insieme, il primo dopo la notizia della loro separazione. I fan raccontano il loro incontro in pubblico: sarebbero stati imbarazzo e freddezza a scandire la serata.
|
La chiamiamo ecstasy ma il suo vero nome è MDMA, è una delle droghe più consumate, ha effetti stimolanti e allucinogeni e può essere pericolosa per la nostra salute. Ecco tutto quello che c'è da sapere sull'ecstasy, come agisce sul cervello e perché può essere dannosa. Ecstasy o MDMA. 3,4-metilenediossimetanfetamina questo è il nome scientifico dell'MDMA che tutti noi chiamiamo per lo più ecstasy o MD ed è una sostanza psicoattiva, una metanfetamina, che ha effetti eccitanti: in poche parole è una droga. L'MDMA si presenta sotto forma di pastiglie, ma in alcuni casi può essere disciolta in liquidi o fumata (anche se è raro). Come agisce sul cervello. Quando l’MDMA entra nel nostro corpo, influenza il nostro cervello rilasciando noradrenalina (detta ormone dello stress coinvolge le aree cerebrali dedicate all’attenzione e alle reazioni), dopamina (neurotrasmettitore che agisce sul nervo simpatico aumentando la pressione del sangue e la frequenza cardiaca) e, soprattutto, serotonina (neurotrasmettitore che influenza l’umore, il sonno, la sessualità e l’appetito) che, nel giro di 30-60 minuti dall’assunzione, ci portano in uno stato di euforia spiccato, accompagnato da generale benessere e felicità. In particolare, l’MDMA stimola l’empatia e i legami con le persone, altera la percezione del tempo e induce allucinazioni. L’effetto dura qualche ora (massimo 6 anche se a secondo delle persone può durare più o meno). Cosa succede quando l’effetto passa. Una volta finito l’effetto vero e proprio dell’ecstasy, nel nostro corpo restano residui che ci portano a vivere emozioni diverse nell’arco della settimana successiva: difficoltà a ricordare, ansia, tristezza, irritabilità e, in alcuni casi, depressione.
|
L’ecstasy, o MDMA, è una sostanza psicoattiva che agisce sull’umore di chi ne fa uso e stimola l’empatia. Ecco come influenza il nostro cervello e perché è pericolosa.
|
Restare a letto è sempre e comunque è una delle scelte più rilassanti e soddisfacenti. Ma sul letto progettato dall'azienda giapponese Sherry Sheng Lai SI è sicuramente molto più appagante. Sempre più spesso il letto viene usato infatti non solo per dormire ma anche per leggere, guardare un film, ascoltare musica e molto altro ancora. Così la Sherry Sheng Lai SI ha ideato un letto multifunzionale che contiene tutto ciò che serve per non alzarsi mai, se non strettamente necessario. Il letto della Sherry Sheng Lai SI è perfetto per le persone pigre, è così confortevole da non volerlo lasciare mai. Multifunzionale e super comodo, il letto della Sherry Sheng Lai SI comprende sia un letto king size che una chaise longue. È dotato di scompartimenti nascosti nella sua base per lo stoccaggio di oggetti e vestiti. La struttura dispone di altoparlanti incorporati per ascoltare la musica e collegarsi direttamente ai propri dispositivi. Prese USB sono collocate sui laterlai per caricare o collegare cellulare, asciugacapelli o altro. Se si desidera lavorare sul letto, un fianco dell'arredo ideato dalla Sherry Sheng Lai SI contiene un comodo tavolino di legno su cui poggiarsi coi propri documenti o col computer portatile. In vari punti del letto ci sono scaffali in cui poter riporre libri e riviste. Un'area contiene anche una cassaforte per oggetti di valore. Oltre ad avere un design accattivante, il letto della Sherry Sheng Lai SI è dotato anche di un sistema di illuminazione regolabile.
|
Si può lavorare, mangiare, ascoltare musica, leggere e guardare la televisione sul letto progettato dall’azienda Sherry Sheng Lai SI che ha tutto ciò che serve per non alzarsi mai.
|
Una delle più famose impalcature è sicuramente quella di Michelangelo per la costruzione della Cupola della Basilica di San Pietro in Vaticano. Ma nella storia sono tanti i ponteggi che sono riusciti a stupire l'occhio umano tanto da essere diventata un vero manifesto dei lavoratori la fotografia di Charles Ebbets che immortala degli operai in pausa pranzo su un'impalcatura in ferro di un grattacielo. Perché dietro ogni costruzione, che sia un semplice edifico o un monumento, c'è sempre una magistrale impalcatura, struttura indispensabile per la realizzazione di un'opera di architettura. Ce ne sono di tutti i tipi, da quelli in legno usati soprattutto anticamente, a quelli in acciaio o alluminio, ma quelli che stupiscono di più sono i ponteggi in bamboo ancora utilizzati in molti paesi asiatici dove gli operai sembrano volteggiare nel vuoto.
|
Dietro ogni edificio c’è sempre un’impalcatura e alcuni ponteggi possono essere vere e proprie opere d’arte: guardare per credere.
|
Quest’interessante commedia noir – che sfocia nel thriller – è la seconda opera del regista e sceneggiatore Luigi Sardiello, dopo l’esordio, avvenuto quattro anni fa con “Piede di Dio”. Il film è stato presentato in anteprima mondiale, come film d'apertura, al Festival di Annecy 2012, e in anteprima nazionale al Festival del cinema europeo di Lecce. Il protagonista principale è il divertente Antonio Catania , che negli ultimi due anni abbiamo avuto modo di apprezzare nelle commedie “La peggior settimana della mia vita” e “Il peggior Natale della mia vita”, di Alessandro Genovesi. Stavolta, Catania è un pasticciere dalla vita alquanto normale e “abitudinaria”, ma un evento improvviso porterà una botta di vita, di cui avrebbe fatto volentieri a meno! Il film sarà nelle sale a partire dal 31 ottobre. Achille Franzi è un uomo normale e onesto, dedito al proprio lavoro di pasticciere artigianale che ha imparato osservando da piccolo il padre. Tuttavia, la sua vita tranquilla prende una piega diversa quando casualmente assiste a un omicidio, commesso da un finanziere senza scrupoli. Da quel momento, per lui inizierà un viaggio che lo porterà a lasciare la sua amata terra, il Salento, per recarsi oltre i confini dell'Italia, dove un integerrimo commissario di polizia donna sta indagando su un fitto mistero, e ad essere sviato dall'incontro con una donna dal passato difficile, alla quale si affianca un altrettanto misterioso e viscido avvocato.
|
Antonio Catania è un tranquillo e onesto pasticciere, ma la sua vita verrà sconvolta da un evento improvviso che lo trascinerà in un vortice di cui avrebbe fatto volentieri a meno.
|
L'Italia è impegnata oggi a Torino nella finale per il terzo posto della Nations League contro il Belgio e gli azzurri non hanno alcuna intenzione di snobbare il match: il loro status appena acquisito di campioni d'Europa richiede massimo impegno contro ogni avversario, per legittimare il fresco titolo. Men che meno si può derubricare la gara contro De Bruyne e compagni come una qualsiasi amichevole, visto che parliamo della squadra numero uno del Ranking FIFA. La classifica per Nazionali è essa stessa un'ulteriore motivazione per vincere allo Juve Stadium. "Il nostro Ranking va consolidato, mentre il Belgio è primo e nel sorteggio per il Mondiale non avrà problemi – spiega il CT alla vigilia – Non saranno demotivati, ma avremo motivazioni diverse". E tuttavia comprensibilmente rispetto alla partita persa con la Spagna ci sarà un po' di turnover: "Qualcosa cambieremo. Per scegliere chi giocherà guarderò soprattutto le condizioni fisiche". In campo dal 1′ dovrebbero esserci Acerbi, Locatelli, Pellegrini, Berardi e Raspadori, che a San Siro erano in panchina. La conferenza di sabato sera – in cui Mancini era affiancato da Jorginho – ha vissuto un momento di imbarazzo proprio all'ultima domanda, quando un giornalista presente ha chiesto al CT: "In settimana il suo nome è uscito nell'inchiesta dei Pandora Papers, volevo chiedere se è possibile avere un commento su quello che abbiamo letto e sulla vicenda". La domanda si riferisce all'inchiesta giornalistica internazionale, in Italia diffusa dal settimanale L'Espresso, sulle società offshore in paradisi fiscali intestate a centinaia di nomi noti della politica, dello spettacolo, ma anche dello sport. Dalle carte sono spuntati anche Roberto Mancini e Gianluca Vialli. Mancini non se l'aspettava che la vicenda fosse tirata fuori in conferenza ed ha abbozzato un sorriso stiracchiato, mentre immediatamente è intervenuto in suo soccorso Paolo Corbi, responsabile della comunicazione della FIGC, rivolgendosi al giornalista: "Scusa, siamo alla vigilia di una partita, di una finale terzo e quarto posto di una competizione europea, quindi se vuoi parliamo di calcio, di altre cose non è questa la sede e il momento. Se hai l'altra domanda per Jorginho…". Al che Mancini ha provato a sdrammatizzare il momento con una battuta: "Magari domani non so se sarò in panchina, magari andrò a portare i soldi…". Poi lo scambio è proseguito tra l'addetto stampa federale e il giornalista: "Era solo perché ne abbiamo parlato in settimana…", "Ne avete parlato voi, noi no", "È difficile non parlarne quando si ha la possibilità", "Noi parliamo delle partite, ti capisco, ma noi preferiamo parlare di calcio". Ed a quel punto la conferenza si è chiusa con un'ultima risposta di Jorginho.
|
Oggi pomeriggio a Torino l’Italia di Roberto Mancini sarà impegnata nella finale per il terzo posto della Nations League contro il Belgio: è la sfida tra i campioni d’Europa e la squadra numero uno del Ranking mondiale. La conferenza stampa di vigilia ha vissuto un momento di grande difficoltà per il CT azzurro: “Non so se andrò in panchina…”.
|
Si allunga lo scandalo Bunga Bunga che ha coinvolto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e Ruby dopo le dichiarazioni della escort emiliana Nadia Macrì, che avrebbe più volte partecipato alle feste organizzate ad Arcore, delle quali ha raccontato di aver visto anche venti trente ragazze per volta, spesso ubriache e drogate, che si appartavano a gruppi col premier. La scalata di Nadia ad Arcore passa per un altro politico di primo piano, Renato Brunetta, conosciuto ad un convegno di Forza Italia. Nadia, attraverso Perla Genovesi, assistente del parlamentare Enrico Pianetta ma con una seconda vita da narcotrafficante. La giovane avvicinò Brunetta chiedendogli di aiutarla nella causa dell’affido di suo figlio, ed ebbe con lui una relazione. La storia fra i due non durò molto, e Nadia ci guadagnò solo vari regali, tra cui gioielli, ma questo le bastò per entrare nel giro delle escort di Arcore, introdotta come spesso avvenuto da Emilio Fede. La ragazza ha rilasciato tutte queste dichiarazioni alla procura di Palermo che sta aprendo un inchiesta per favoreggiamento della prostituzione, ma gli stessi magistrati ritengono il racconto della ragazza lacunoso, come se stesse accusando qualcuno per difendere qualcun altro. Certo Nadia non ha le prove di Patrizia D’Addario, ma sicuramente un occhiata in giro l’ha data e ha memorizzato, nomi e volti. Gli interessati rispondono furiosi alle dichiarazioni della escort, Brunetta afferma di non aver mai avuto una relazione con questa donna, ma conferma di averla conosciuta ad un convegno. «Queste dichiarazioni sono fuori dal la grazia di Dio. Ho incontrato quella persona quattro anni fa nel corso di un convegno e le ho indicato l’avvo cato Taormina. Non l’ho mai più vi sta né sentita. Ho già dato mandato al mio avvocato di tutelare la mia per sona con ogni mezzo », ha detto il ministro della funzione pubblica. Ancora più duro Emilio Fede «Non conosco que sta Nadia. Ormai sta diventando un gioco pericoloso. E ai magistrati vor rei dare un suggerimento: mettetele tutte in galera, anzi in manicomio». Dopo le dichiarazioni di Ruby Rubacuori, si aggiungono particolari intorno alle feste di Arcore, che quindi coinvolgono oltre al premier, anche altri personaggi del suo entourage di partito. Veniamo a conoscenza dunque di un mondo fatto di festini con prostitute e droga, in cui le guide dello stato si intrattengono in attività edonistiche, per Berlusconi meglio che essere gay, ma dipende dai punti di vista. Ed il suo è chiaro, tanto che la stessa Nadia Macrì ha vuotato il sacco parlando con gli inquirenti e rivelando alcuni dettagli intimi sugli incontri tra lei ed il Presidente del Consiglio: 5000€ da Berlusconi per sesso in vasca idromassaggio. Insomma il Cavaliere ha le idee chiare e le nuove accuse non fanno altro che soffiare sul fuoco alimentato da Ruby Rubacuori. Intanto altri uomini politici sono stati coinvolti nello scandalo ma Renato Brunetta ha smentito Nadia ed a smascherarlo ci ha pensato l'avvocato Taormina. L'uomo ha raccontato di come il ministro avesse preso a cuore la giovane escort e i suoi problemi di mamma. Nadia, infatti, aveva perso l'affidamento del suo bambino e da allora la sua vita si era trasformata in un ciclone dantesco. Brunetta le aveva promesso aiuto, mentre Silvio l'aveva aiutata, sì, economicamente ma in seguito, però, a rapporti di natura sessuale. Oggi l'escort Nadia Macrì parlerà ai giudici e al solo pensiero il Presidente del Consiglio già trema.
|
Lo scandalo del Bunga Bunga che ha coinvolto il premier Silvio Berlusconi e Ruby Rubacuori, si allarga e coinvolge anche il ministro Renato Brunetta e la escort emiliana Nadia Macrì.
|
"The Crow – Il Corvo", vent'anni dopo. La pellicola diventata tristemente nota per la morte di Brandon Lee sul set, nel ruolo di Eric Draven, musicista tornato sulla terra per vendicare la sua morte e quella della sua ragazza, realizzata nel 1994 ed ispirata dal geniale fumetto di James O'Barr, è pronta a tornare in un remake. Sarà ripresa proprio la storia di Eric Draven, il "Corvo" più famoso tra i quattro realizzati, ed a interpretarlo sarà Luke Evans, protagonista nelle sale con "Lo Hobbit – La desolazione di Smaug". Il suo nome è stato scelto tra una rosa di illustri colleghi, tra questi Bradley Cooper, Tom Hiddleston, Alexander Skarsgard e James McAvoy.
|
Vent’anni dopo ritorna il personaggio maledetto di Eric Draven, che uccise Brandon Lee sul set. Nel remake il nuovo “corvo” sarà Luke Evans de “Lo Hobbit – La desolazione di Smaug”.
|
I ricercatori di Yale sono riusciti a capire come catturare e salvare il famoso gatto di Schrödinger, il simbolo della sovrapposizione quantistica e dell'imprevedibilità, anticipando i suoi salti e agendo in tempo reale per salvarlo dalla fine proverbiale. Nel processo, gli scienziati sono riusciti a capovolgere anni di dogmi fondamentali nella fisica quantistica. Vediamo cosa hanno scoperto. Il salto del gatto di Schrödinger. Partiamo con il dire che nessun gatto è stato maltrattato per questo esperimento. Il gatto di Schrödinger è infatti l’emblema di un paradosso utilizzato per illustrare il principio di sovrapposizione della meccanica quantistica, cioè la possibilità per due stati opposti di esistere simultaneamente, e per l’imprevedibilità nella fisica quantistica. Il paradosso dice che se chiudiamo un gatto in una scatola con una fonte radioattiva e del veleno che viene attivato se un atomo della sostanza radioattiva decade, il gatto è sia vivo che morto finché qualcuno non apre la scatola: abbiamo dunque la sovrapposizione di due stati opposti. Ed è l’apertura della scatola che modifica lo stato quantico del gatto in modo casuale, costringendolo ad essere vivo o morto. Quando parliamo di ‘salto’ dunque, ci riferiamo ad un salto quantico, cioè il cambiamento dello stato. I gatti non c’entrano. Questo studio ovviamente non ha l’obiettivo di capire i gatti, ma si applica a piccoli oggetti come elettroni, molecole o atomi artificiali che contengono informazioni quantiche, come il qubit, per i quali il salto quantico rappresenta l’improvvisa transizione da uno stato all’altro. Nello sviluppo di computer quantistici, i ricercatori devono fare i conti con i salti qubit, che sono le manifestazioni degli errori di calcoli. Proprio per questo, i ricercatori volevano capire se fosse possibile prevedere questo salto e segnalarlo con un segnale d’avvertimento. L’esperimento. Per ottenere le loro risposte, i ricercatori hanno utilizzato un approccio speciale per monitorare indirettamente un atomo artificiale superconduttore con tre generatori di micro onde che irradiano l’atomo racchiuso in una cavità in 3D fatta di alluminio: questo permette di osservare l’atomo efficientemente. Così facendo, hanno visto che le radiazioni a microonde agitare l’atomo artificiale mentre questo veniva osservato: un po’ come riuscire a vedere all’interno della scatola del gatto senza aprirla. Il piccolo segnale quantico relativo ai salti, spiegano gli esperti, può essere amplificato e monitorato in tempo reale, questo ha permesso loro di vedere un’improvvisa assenza di fotoni e questa piccola assenza è il segnale che anticipa il salto quantico. “Il bell’effetto mostrato da questo esperimento è l'aumento della coerenza durante il salto, nonostante la sua osservazione”, hanno dichiarato gli scienziati di Yale, “Puoi sfruttare questo per non solo catturare il salto, ma anche invertirlo”.
|
Gli scienziati di Yale sono riusciti finalmente a prevedere i salti del gatto di Schrödinger e salvarlo: l’esperimento è riuscito infatti a trovare un segnale che indica il passaggio da uno stato all’altro, giungendo alla conclusione che il salto stesso è non solo prevedibile, ma anche invertibile.
|
Beyoncé deve far fronte alle critiche dei suoi fan per l'uso di photoshop, o almeno questo è quanto sostengono alcuni dei suoi follower sui social network. La cantante, infatti ha postato su Instagram e Tumblr degli scatti che la ritraggono in bikini mentre gioca a golf. Foto normali, quotidiane, che la ritraggono senza trucco, ma che fanno discutere i fan che si chiedono il perché dell'uso di Photoshop anche per foto del genere. La cantante, infatti, stando alle accuse avrebbe photoshoppato lo spazio fra le gambe: "Veramente @beyoncé? Noi tutti amiamo le tue cosce grandi. Non c'è alcuna ragione di photshoppare lo spazio tra le gambe" scrive un fan, mentre un'altro scrive che ha perso qualsiasi stima verso la cantante "È vergognosa!!!" scrive.
|
Beyoncé pubblica delle foto che la ritraggono mentre gioca a golf in bikini e i fan si scatenano. La critica è per l’uso, secondo loro, di photoshop, usato per correggere lo spazio tra le cosce.
|
Oltre quaranta milioni di visualizzazioni nelle prime 24 ore su Youtube non sono assolutamente un caso. E ne è convinta anche la protagonista, Rosé, membro delle Blackpink,, che debutta con il suo primo progetto da solista, ponendo basi ancora più forti sulla distribuzione della musica K-Pop in tutto il mondo, con il singolo "On the ground", pubblicato lo scorso 12 marzo. Insieme al singolo era stato pubblicato anche il brano "Gone", due canzoni quasi complementari, in grado di richiamare melodie soul che raccontano il prezzo del successo e dell'ambizione lavorativa, e del modo in cui hanno influito sulla cantante coreana di origini australiane. Proprio due giorni fa, la giovanissima cantante del gruppo K-pop, dopo la pubblicazione dei due singoli, che compongono il suo primo progetto solista "R", l'ha presentato nella notte anche al "Jimmy Fallon Tonight Show", una delle tappe fondamentali in questo momento per la distribuzione musicale sul piccolo schermo statunitense. Dopo Jennie con il singolo “SOLO” uscito nel 2018, Rosé è la seconda artista delle Blackpink a lanciarsi in un progetto solista, pochi mesi dopo la pubblicazione di "The Album", il secondo progetto del gruppo K-Pop in grado di attrarre sempre più appassionati nell'emisfero occidentale. Diversamente dalla sua collega Jennie, però, la cantante coreana di origini australiane ha deciso di pubblicare insieme i due singoli che fanno parte del progetto "R": "On the ground" e "Gone". Le due canzoni, oltre alla produzione del collaboratore delle Blackpink Teddy, ha visto la collaborazione degli autori Jorgen Odegard (autore anche di Justin Bieber) e Ojivolta (autore per Selena Gomez e Halsey). I due brani, che sembrano completare un ciclo di racconti in cui la popstar racconta il prezzo del successo nel suo lato personale, che l'ha lasciata talvolta sola e incompresa dal mondo nonostante i milioni di fan che la acclamavano, sono scritti in lingua inglese, una scelta fatta anche per poter arrivare a un pubblico più ampio, continuando sulla falsariga di ciò che è avvenuto col suo gruppo. La risposta del pubblico non si è fatta attendere, soprattutto dopo la pubblicazione del brano "On the Ground", che ha raccolto sotto al video ufficiale su Youtube più di 86 milioni di visualizzazioni in cinque giorni, battendo nel primo giorno il record di visualizzazioni per un artista K-pop nelle prime 24 ore. La ragazza ha collezionato 41,6 milioni di visualizzazioni, contro i 35 di Psy con "Gangnam Style". Ma l'Ep "R" potrebbe essere solo uno dei primi progetti solisti per le protagoniste del gruppo del momento, le Blackpink, che dopo la pubblicazione del loro secondo album in studio, stanno aumentando sempre di più la platea di pubblico in occidente. "The album", pubblicato lo scorso ottobre, ha raggiunto risultati incredibili, anche grazie alle collaborazioni con le superstar globali Selena Gomez e Cardi B. Proprio il brano con la cantante di "Positions", insieme al successo internazionale di "How you like that", sono diventati la copertina per la musica K-pop, oltre che negli Stati Uniti, anche in Europa. Un percorso raccontato anche in "Light up the sky", documentario Netflix che racconta la storia del gruppo femminile più famoso degli ultimi anni.
|
Ha pubblicato negli scorsi giorni i due singoli “Gone” e “On the ground”, brani contenuti nel suo primo progetto da solista “R”: solo pochi mesi fa scalava le classifiche internazionali insieme al suo gruppo, le Blackpink, con il loro secondo album ufficiale “The album”, con Ariana Grande e Cardi B. Rosè è il nuovo volto del K-Pop.
|
Belén Rodriguez sarà pure di origini argentine ma ormai spopola nel mondo dello spettacolo italiano, presentando programmi e apparendo sempre più spesso in tv. Sui social è seguitissima e ogni suo post riesce a fare scalpore, visto che incanta sempre tutti con la sua bellezza mozzafiato. Di recente ha rischiato di diventare protagonista di un incidente hot, indossando un abito davvero troppo scollato. Belén Rodriguez viene considerata un'indiscussa icona di stile e ogni volta che appare in pubblico o sui social riesce ad attirare l'attenzione dei fan. Ha una sensualità innata e la esalta con minidress che mettono in mostra il suo corpo da urlo. Di recente, però, pare che abbia un tantino esagerato, visto che ha rischiato di diventare protagonista di un incidente hot.
|
Belén Rodriguez è una delle donne più belle del mondo dello spettacolo e riesce a incantare tutti con i suoi look super sexy. Di recente, però, pare che abbia un tantino esagerato, visto che l’abito scollato l’ha messa a rischio incidente hot, rivelando il seno procace e facendole sfiorare il “fuori di seno”.
|
E' tempo di vacanze per tutti, ma soprattutto per i vip nostrani che continuano a scegliere mete gettonatissime per trascorrere le loro “ferie”. L'estate vip 2010 ancora una volta ha come punti fermi la riviera romagnola da una parte, quella toscana dall'altra senza dimenticare Capri e la Sardegna in Italia. Formentera e Miami le mete più vip all'estero. Ed è proprio sule spiagge di Forte dei Marmi (Toscana) che ritroviamo due vecchie conoscenze: Lapo Elkann con la compagna al seguito e il calciatore della Sampdoria Giampaolo Pazzini con la fidanzata meteorina. Entrambe le coppie sono state fotografate in spiaggia con un gruppo di amici mentre trasocrrevano piacevoli ore al mare tra scherzi, tuffi e tintarelle. Il più felice e sorridente è sembrato proprio il rampollo di casa Agnelli, supertatuato e atletico come sempre non perde mai la voglia di ridere e scherzare con la sua compagna. È cosa nota ai più che tra Lapo Elkann e Bianca c'è stato un ritorno di fiamma ed ora entrambi sembrano felici. Per quanto riguarda Pazzini invece, archiviata la fallimentare spedizione in Sudafrica per i Mondiali 2010 con l'Italia, il Pazzo ha scelto il Belpaese per ritemprarsi prima della ripresa degli allenamenti. Dopo e foto di Pazzini e Silvia Slitti a Marina di Pietrasanta ecco che il 26enne attaccante si è spostato di poco ed è stato avvistato dai paparazzi nuovamente in Toscana: stavolta a Forte dei Marmi. Anche in questo caso vacanze in compagnia di amici con tanto di foto ricordo: questo e altri scatti nella fotogallery.
|
L’erede degli Agnelli e l’attaccante azzurro sono tra i tanti ad aver scelto la Toscana per l’estate 2010. I due sono stati fotografati a Forte dei Marmi con le rispettive compagne.
|
Quando la fame si fa sentire spesso ricorriamo a cibi iper calorici e poco sani come snack dolci o salati ricchi di zuccheri a grassi. Per evitare di abbuffarsi e ingerire troppe calorie puoi scegliere alcuni spuntini e piatti principali a base di alimenti che ti renderanno sazia a lungo. Scopri i 10 alimenti perfetti per combattere la fame! 1. Mele: un frutto fresco e buonissimo, ottimo anche da portare in ufficio per uno spuntino veloce o da assumere mezz'ora prima dei pasti per mangiare di meno. Grazie all'elevata quantità di acqua e di fibre infatti, vi farà sentire immediatamente più sazie. 2.Uova: non è un caso che le colazioni continentali abbiano come alimento di base le uova. Se le consumi a colazione infatti ti sazieranno fino all'ora di pranzo permettondoti così ti tenerti alla larga da cibi troppo calorici. 3.Noci: ricche di grassi insaturi e fibre, sono perfette come spuntino per placare la fame. Attenzione però a non esagerare: ti renderanno sazia sì, ma se non riuscirai a contenerti da cibo dietetico si trasformerà in un alimento che in realtà ti fa ingrassare perché una tazzina da caffè contiene ben 160 calorie. 4. Acqua: indispensabile per mantenere idratato il corpo, è uno dei segreti utilizzati anche dalle modelle per tenere a bada il senso di fame. Bevendo acqua infatti può ingannare la vostra percezione della fame e rendervi sazie anche senza aver mangiato nulla. 5. Avocado: è un alleato di bellezza e salute ma è anche uno dei frutti che ti rendono più sazia. Se ne consumi metà dopo il pasto infatti potrai tranquillamente saltare la merenda o lo spuntino pomeridiano perché ti sentirai ancora sazia. 6. Peperoncino: è perfetto per chi ama i sapori forti ed è in grado di controllare l'appetito. Aggiungendo 1/4 di cucchiaino di peperoncino al tuo pasto principale, oltre a dargli sapore, ti renderà più piena. 7.Cioccolato: quando hai voglia di dolci, invece di puntare sugli snack confezionati mangia un quadratino di cioccolato fondente e non sentirti in colpa. Placherà la tua voglia di zuccheri, abbassando la pressione e protegge cuore e cervello
|
Evita di assumere calorie in eccesso con spuntini calorici: ti sveliamo il segreto per combattere la fame! Mele, avocado e uova ti renderanno sazia a lungo. Ecco 10 cibi da avere sempre a portata di mano per placare il senso di fame.
|
Le ragazze di Non è la Rai sono in crisi. Dopo l'addio di Antonella Mosetti a Aldo Montano fa capolino anche Miriana Trevisan tra le ex della squadra di Boncompagni a dichiarare la rottura con suo marito Pago. La bella showgirl aveva già accennato alla crisi qualche mese fa, a quanto pare impossibile da superare. Al settimanale Dipiù Miriana racconta: Siamo separati da settembre. In passato avevamo superato la crisi anche perché né io né lui avevamo pensieri per qualcun altro. Non le nego che ora sto meglio e ho accanto una persona, un uomo che mi è stato vicino, presente, e che mi sta aiutando a credere di nuovo nell' amore. Ma siamo solo agli inizi, è una storia fresca. Per scaramanzia, non mi va di parlarne molto, e, del resto, anche lui ha un figlio come me. La storia con il cantante Pacifico Settembre è arrivata al capolinea; i due hanno un bimbo insieme, Nicola di due anni, ma all'insaputa di Miriana anche Pago ha scelto un nuovo amore: Se è così, sono felice per lui. A me francamente non interessa, non mi ha detto nulla, faccia pure quello che vuole. D'altronde, siamo liberi: già da qualche mese non abitiamo più insieme nella nostra casa di Pavia. Nessun rancore ma la Trevisan non guarda più indietro. Con il suo ex marito un rapporto cordiale e amichevole per il bene del piccolo, ma ormai ognuno ha preso la sua strada: Io sono tornata nella mia città: Roma. Una mia amica mi ha prestato un piccolo appartamento dove mi sono trasferita con il bambino e l'ho anche iscritto all'asilo in zona. Però, sia chiaro, nonostante la fine del matrimonio, io e Pago siamo sereni, abbiamo mantenuto un buon rapporto proprio per il bene di nostro figlio. Insomma, ho voltato pagina … per sempre". La bella napoletana ha raccontato anche dei suoi nuovi interessi, il suo approccio alla scrittura grazie ai Social Network e il lavoro anche fuori dalla scuderia Mediaset: Tutto è cominciato meno di un anno fa proprio da Twitter. Mi sono iscritta per curiosità, per aprire una finestra sulla mia vita, e in breve ne sono stata "risucchiata", in senso positivo. Ho scoperto la felicità di avere tante persone che mi seguono sempre, che mi ascoltano, che sono interessate a ciò che dico: che poi, in fondo, il successo è questo […]non sono una scrittrice e non lo sarò mai. Sono una lettrice, piuttosto. Così, spesso parto da un'unica parola che mi emoziona e mi fa pensare; da lì prende forma un'idea e la metto nero su bianco.
|
La bella showgirl ha voltato pagina dopo il matrimonio con il cantante Pacifico Settembre. E’ tornata a Roma ed ha un nuovo amore di cui parla poco, ma è carica di progetti e propositi, ripartendo da Twitter e sognando Zelig.
|
Ieri sera si è tenuta al Beverly Hilton hotel, la 75esima edizione dei Golden Globe e, come succede a ogni evento mondano di questo calibro, il red carpet si è trasformato in una vera e propria passerella, anche se le celebrities hanno sfoggiato tutte dei look total black in segno di protesta per combattere i casi di molestia sul lavoro. Tra le più belle e raggianti della serata non potevano che esserci le star in dolce attesa, Eva Longoria, Miranda Kerr e America Ferrera, ma ad aver incantato il pubblico con il suo splendore è stata anche Alessandra Mastronardi, l'unica italiana che è riuscita a calcare il tappeto rosso per aver recitato nella seconda stagione di "Master of None", la serie tv prodotta da Netflix.
|
Alessandra Mastronardi è l’unica italiana che ieri ha preso parte ai Golden Globe. Per l’occasione l’attrice ha sfoggiato un elegantissimo look firmato Chanel, anche se ha puntato ancora una volta su un’acconciatura da “nonna”.
|
La paura dell’insolvenza dell’Italia preoccupa molto i cittadini italiani, l’Europa ma anche le banche italiane, che hanno deciso di appoggiare un’iniziativa partita da un privato cittadino, e alle prossime aste del 28 novembre e del 2 dicembre si sono impegnate a non far pagare alcuna commissione ai nostri concittadini che acquisteranno i Titoli di stato italiani. L’iniziativa era partita da un signore di nome Giuliano Melani che all’inizio della crisi dei nostri Btp aveva comprato una pagina del Corriere per invitare tutti gli italiani a seguire il suo esempio ricomprandosi il debito del nostro Paese. La proposta sembra essere stata apprezzata dalle banche che parteciperanno all’iniziativa con sconti per favorire gli acquisti. Saranno coinvolti tutti i maggiori istituti di credito italiani da Intesa Sanpaolo a Unicredit, da Mps a Ubi Banca. Ovviamente nello sconto non sono previste le spese di gestione una volta acquistato i Titoli che resteranno valide. In realtà non si sa fino a che punto l’idea possa servire visto che il rendimento dei nostri titoli continua a viaggiare intorno al 7% e anche oggi lo Spread tra i Btp e i Bund tedeschi si aggira intorno ai 500 punti, arrivando anche a toccare punte più alte nel corso della giornata. La preoccupazione che i nostri Btp non siano venduti non sembra coincidere con i risultati delle ultime aste dove le richieste sono state significativamente maggiori rispetto ai valori offerti. Certo sugli acquisti avrà pesato molto il rendimento molto sostanzioso che avrà allettato qualche investitore che poteva spendere, ma anche i massicci interventi della Bce per calmare i mercati. Il problema Titoli di Stato sembra, però, ben più complesso, se si pensa che lo spread tra i Bund tedeschi e gli altri Titoli dei Paesi europei continua a salire. I Bonos spagnoli sembrano quelli più attaccati insieme a Btp italiani, ma anche la Francia da qualche settimana è sotto il mirino degli investitori. Il tanto paventato contagio sembra già essere realtà se anche la Francia, fino a poco tempo fa considerata tra le migliori in termini economici, rischia il declassamento della tripla A da parte dell’agenzia di rating Fitch a causa del deficit di bilancio che ancora non è sotto controllo. Il pericolo in realtà incombe su tutti, anche l’asta sui Titoli tedeschi di oggi è andata molto male, con oltre il 35% dei Bund messi sul mercato dalla Germania che sono andati invenduti e secondo gli analisti le cose potevano andare anche peggio, se non fosse intervenuta la Banca Centrale tedesca con un massiccio acquisto. La Bundesbank avrebbe comprato oltre 2,3 miliardi di euro di Titoli decennali dei 3,4 piazzati sul mercato, ma ben poca cosa rispetto ai sei miliardi offerti. A pesare lo scarso rendimento, al di sotto del 2%, ma sicuramente un segnale non positivo per l’Europa. Altro segnale negativo è arrivato anche dalle Borse, oggi tutte in perdita con Piazza Affari a fare da maglia nera con un ribasso del 2,59%.
|
In un periodo di forte crisi per i Titoli di stato, con lo spread ancora alto e il 35% dei Bund tedeschi invenduti, l’associazione delle banche italiane propone un’iniziativa per le prossime due aste dei Titoli Italiani.
|
La passione tra i due attori Finita la storia con Sean Penn, la splendida attrice Scarlett Johansson avrebbe già trovato la maniera di consolarsi. Il merito? Tutto attribuito, stando alle recenti indiscrezioni, a Justin Timberlake, etichettato oggi come il nuovo amore della diva. I due si sono incontrati la scorsa notte nel prestigioso Club Kenmare, uno dei locali notturni meglio frequentati di New York. Justin, reduce dalla fine della storia con Jessica Biel – la bellissima attrice che è stata la sua compagna per moltissimi anni riuscendo a sostituire, nel cuore dei fan e dello stesso cantante, un’altra bellissima come Cameron Diaz – avrebbe avvicinato Scarlett per un saluto per poi trascorrere insieme a lei tutto il resto della serata. Il settimanale The Sun ha intervistato uno degli avventori del locale che, pur mantenendo la forma anonima, ha dichiarato: Erano molto in confidenza e intimi ed erano seduti vicini in un privè insieme a pochi altri amici. Ma li hanno guardati a malapena quando questi sono andati a ballare perché erano molto concentrati l'uno sull'altra. Il contatto fisico sembrava molto naturale per entrambi. Stando alle parole dell’uomo, dunque, il feeling stabilitosi tra i due sarebbe stato tanto forte da oscurare qualunque altra cosa che non fossero loro stessi. Scarlett, già reduce dal divorzio con Ryan Reynolds, fatica da anni a trovare un compagno che sia in grado di starle vicino e, dopo l’inaspettata e veloce rottura con Penn, Justin non sembrerebbe fare affatto al caso suo. Il divo – è ormai risaputo – gode della scomoda fama da playboy che lo accompagna da anni, rendendolo uno dei candidati peggiori in vista di un rapporto sentimentale importante.
|
Scarlett Johansson e Justin Timberlake avrebbero trascorso una notte di fuoco ad appena un mese dalla rottura del rapporto della diva hollywoodiana con Sean Penn. Ecco i dettagli del loro bollente incontro.
|
Subsets and Splits
No community queries yet
The top public SQL queries from the community will appear here once available.