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La carriera di Francesco Paolantoni, 60 anni il 3 marzo, è un viaggio a 360 gradi nell’arte. Tanto teatro, cinema, televisione, radio, il comico napoletano è riuscito ad imporsi in tutti i campi dello spettacolo, sempre con successo. Finora, ha girato 15 pellicole per il grande schermo e preso parte a circa 11 spettacoli teatrali, anche se il grande pubblico lo ha amato soprattutto grazie alla trasmissione “Mai dire gol”, dove Paolantoni ha dato vita ad esilaranti personaggi, tra cui Robertino, Ruggero De Lollis e il nonno multimediale. Paolantoni è nato a Napoli il 3 marzo 1956 e, già verso i 20 anni, si appassiona al teatro e s’iscrive alla Scuola d’Arte Drammatica del Circolo Artistico della sua città. Successivamente, lavora in compagnie nazionale, per oltre un decennio. La svolta arriva nel 1986, quando l’attore ha 30 anni. Paolantoni debutta allo Zelig di Milano con lo spettacolo “Fame, saranno nessuno”, con Stefano Sarcinelli. In seguito, sarà negli spettacoli “La gente vuole ridere” e “…e fuori nevica”, con Vincenzo Salemme. Nel 1987 anche il mondo della televisione si accorge del suo innato talento e Paolantoni entra a far parte del cast della trasmissione cult “Indietro tutta!”, con Renzo Arbore, dove interpreta Cupido appeso al soffitto. Nello stesso periodo, partecipa anche alle trasmissioni “Fate il vostro gioco”, “Tirami su”, “Telemeno” e “Sportacus”, dove lavora con i suoi amici Giobbe Covatta ed Enzo Iacchetti. L’esordio al cinema avviene nel 1992, con il film “Fatalità”, di Nini Grassia, accanto a Nino D’Angelo e Nina Soldano e prosegue con “L’amore molesto”(1995) di Mario Martone e “Hotel Paura”(1996) di Renato De Maria, accanto a Sergio Castellitto. Sempre nel 1996, entra nel cast della trasmissione che gli ha regalato la fama: “Mai dire gol”. Qui, il comico napoletano, da sfogo a tutto il suo talento e da vita ai personaggi di Ruggero De Lollis, il mitico Robertino col tormentone “Ho vinto qualche cosa?” e il nonno virtuale a livello multimediale. L’anno dopo è ancora nel cast e propone altri personaggi: Gino Ramaglia, il pizzaiolo Ciro “Ciairo” Boccia, il Mago Spacca, Gianluco Lippo (nipote di Claudio Lippi) e il nipote di Galliani. Dal 1996 al 2000 porta a teatro lo spettacolo “The School Of The Art of The Lollis”. Nel 1998 lo vediamo anche nella trasmissione “La posta del cuore”, condotta da Sabina Guzzanti e poi è ospite fisso di “Quelli che il calcio”, con Fabio Fazio. Nel 1999 è il protagonista della commedia “Baci e abbracci” di Paolo Virzì e prende parte anche a “Tutti gli uomini del deficiente” per la regia di Paolo Costella e al drammatico “Terra bruciata”, di Fabio Segatori, con Raoul Bova, Giancarlo Giannini e Bianca Guaccero.
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Francesco Paolantoni è un artista a tutto tondo. Reso popolare dai personaggi di Robertino, il nonno multimediale, Ruggero De Lollis e tanti altri di “Mai dire gol”, l’attore napoletano, 60 anni il 3 marzo, ha una solida base teatrale, ha girato 15 film per il grande schermo, tante fiction e ha lavorato tantissimo in televisione e anche in radio.
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Per combattere la COVID-19, l'infezione provocata dal coronavirus SARS-CoV-2, sono in sviluppo molteplici farmaci e vaccini di nuova concezione nei laboratori di tutto il mondo, alcuni dei quali si stanno dimostrando molto efficaci nelle terapie sperimentali e negli studi clinici. Il primo medicinale appositamente progettato contro il patogeno emerso in Cina ad essere approvato (in uso d'emergenza dalla Food and Drug Administration americana) è stato l’anticorpo monoclonale della casa farmaceutica di Eli Lilly LY-CoV555 – nome commerciale bamlanivimab – che ha dimostrato di abbattere il tasso di ricovero nei pazienti trattati precocemente. Naturalmente l'arsenale di medicinali in sperimentazione o già sul campo si basa su un variegato ventaglio di tecnologie, e tra le più promettenti figurano quelle basate sull'acido ribonucleico RNA. Per fare un esempio, il vaccino candidato “BNT162” messo a punto dal colosso farmaceutico Pfizer e dalla società di biotecnologie BioNTech è proprio un vaccino a RNA, o meglio a mRNA, che sta per RNA messaggero. Ma come funziona esattamente questa tecnologia? A spiegarlo in modo semplice e chiaro è l'immunologo, docente e divulgatore scientifico Roberto Burioni, che ha pubblicato un articolo ad hoc sul proprio sito “anti bufale” Medical Facts. Innanzitutto lo scienziato ha dettagliato il significato dei termini in gioco e spiegato come funziona il processo di produzione di proteine nel nostro organismo, intimamente connesso al ruolo degli acidi nucleici DNA ed RNA (il primo termine è l'acronimo di acido desossiribonucleico, il secondo, come indicato, di acido ribonucleico). Burioni ha indicato che per produrre/sintetizzare le proteine, fondamentali alla nostra sopravvivenza, le cellule sfruttano le informazioni contenute nel DNA di una molecola chiamata mRNA o RNA messaggero, appunto, avvalendosi di un enzima chiamato RNA polimerasi. L'RNA si chiama messaggero perché porta il “progetto” delle proteine (le informazioni per produrle) a organuli chiamati ribosomi, che sono i veri artefici della sintesi proteica. Questa premessa è fondamentale per capire come agisce una vaccino a mRNA, come quello di Pfizer. Come specificato da Burioni, “i vaccini tradizionali sono spesso basati su proteine virali, che vengono prodotte in laboratorio in grandi quantità, raccolte, purificate e poi ‘imbottigliate' e iniettate nel paziente per indurre una risposta immunitaria”. Il BNT162 si basa su un processo più affascinante e in qualche modo più elegante e raffinato di questo, dato che invece di passare per la somministrazione diretta delle proteine virali del SARS-CoV-2, spinge il nostro organismo a produrle per “presentarle” al sistema immunitario, che così le riconosce come estranee e le distrugge, sviluppando l'agognata immunità. Come avviene questo processo? Semplicemente, attraverso l'iniezione diretta nelle cellule di RNA messaggero contenente le informazioni delle proteine del coronavirus, e più nello specifico quelle della proteina S o Spike, sfruttata dal patogeno per legarsi alle cellule umane, rompere la parete cellulare, riversare all'interno l'RNA virale e dare il via alla replicazione, che determina l'infezione chiamata COVID-19. Somministrando l'mRNA, spiega Burioni, i ribosomi “credono che sia un ordine che arriva dal DNA”, pertanto iniziano a sintetizzare la proteina che, una volta in circolo, innesca la reazione immunitaria, determinando la produzione degli anticorpi neutralizzanti. La soluzione sembra essere particolarmente efficace, come mostrano gli studi clinici condotti sino ad oggi sul vaccino di Pfizer, e anche sicura, al netto di effetti collaterali lievi come dolore al sito dell'iniezione, febbre, mal di testa e via discorrendo, che del resto emergono anche dopo un comune vaccino antinfluenzale.
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Nella lotta contro il coronavirus SARS-CoV-2 responsabile della pandemia di COVID-19 risultano molto promettenti i farmaci a RNA, come il vaccino candidato “BNT162” a mRNA sviluppato dalla casa farmaceutica Pfizer e da BioNTech. Speranze si nutrono anche per i cocktail di RNA interferenti (siRNA), in grado di silenziare i geni del patogeno e distruggerlo. Ecco come funzionano.
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Quando tra pochi decenni saremo ben nove miliardi di individui a doverci dividere il pianeta e le risorse, forse impareremo quanto vale davvero l'acqua; per il momento, tuttavia, fortunatamente c'è chi ha già iniziato a pensare a noi in questo senso ed è, naturalmente, la scienza. Menti virtuose al servizio di quello che potrebbe risolvere un problema che, altrimenti, rischia di essere grave ben oltre ogni drammatica previsione; alla ricerca di un modo per non incappare, un giorno, in un'emergenza idrica globale che i nostri comportamenti e l'imprevedibilità meteorologica potrebbero scatenare. Il London Science Museum ospiterà, a partire da questi giorni e per i prossimi mesi, una mostra davvero singolare: il suo titolo è Water Wars e ad essere esposte saranno le nuove invenzioni messe a punto da ricercatori internazionali in grado di recuperare risorse idriche in situazioni che, fino a poco tempo fa, ci potevano sembrare inimmaginabili. Un esempio? Avete mai pensato a quanta acqua sarebbe possibile ricavare dai banchi di nebbia? In effetti, queste tecnologie, in via sperimentale e non ancora perfezionate, vengono già utilizzate in alcuni paesi in via di sviluppo: reti a ridosso di complessi rocciosi frequentemente avvolti dalla foschia si impregnano di goccioline che vengono poi recuperate grazie a sistemi di tubi, in alcune zone del Perù, ad esempio. L'idea è quella di rendere ancora più preciso questo meccanismo, con l'ausilio di tessuti particolari che ottimizzerebbero la resa; nel frattempo, in Cile, nel 2012 verrà inaugurata un'intera torre preposta allo scopo di appropriarsi del vapore acqueo presente nelle brume. Ma a Londra non c'è solo questo: ci sono delle serre progettate dall'ingegnere britannico Charlie Paton in grado di sfruttare l'evaporazione dell'acqua salata, consentendo così di ampliare notevolmente la risposta alle esigenze delle coltivazioni. C'è Peter Hoff, olandese, con le sue waterbox, vasi che sfruttano la tecnologia per intrappolare acqua ed umidità, rilasciandola a poco a poco, consentendo così alla pianta di sopravvivere alla siccità e costringendola ad allungare le proprie radici verso il basso, in profondità. Tutte invenzioni che, per il momento comportano, tuttavia, dei costi non indifferenti, ma siamo appena all'inizio: è auspicabile, in un futuro che sia abbastanza vicino, una produzione su larga scala che renda queste strumentazioni accessibili per chi coltiva.
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Una mostra a Londra dal significativo titolo di Water Wars illustra quali potrebbero essere le tecnologie del futuro per far fronte alla crisi idrica, continuando così a coltivare per una popolazione in continua crescita.
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Il decreto Rilancio, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, prevede l’introduzione del Reddito di emergenza, la misura messa in campo per le famiglie in difficoltà in seguito alla crisi economica causata dall’epidemia di Coronavirus Covid-19. L'importo della misura (art.82 contenuto nel Capo II del Titolo III) ammonta da un minimo di 400 e può arrivare a 800 euro, erogati sia per il mese di aprile che per il mese di maggio. Il Reddito di emergenza spetta a chi non ha beneficiato di altri incentivi economici previsti dal precedente decreto economico, a chi non usufruisce del reddito di cittadinanza o della Naspi, agli ex lavoratori in nero e ai disoccupati a cui non viene più erogata la Naspi. Le domande dovranno essere presentate entro il 31 luglio attraverso il sito Inps o recandosi al Caf. Vediamo chi ha diritto al Reddito di emergenza, a quanto ammonta e come presentare la domanda. Il reddito di emergenza è una misura che viene erogata per un arco di tempo di due mesi. Con lo slittamento della scadenza per presentare la domanda al 31 luglio, in alcuni casi possono allungarsi anche i tempi entro cui il bonus sarà erogato, ovviamente per quanto riguarda le domande arrivate dopo giugno. Chi ha fatto domanda durante il mese di maggio, dovrebbe ricevere il bonus nei mesi di maggio e giugno; chi ha invece inoltrato la richiesta a giugno potrà ricevere il sussidio durante i mesi di giugno e luglio, stando a quanto dichiarato dall'Inps. Da ciò potrebbe derivare che, se la domanda viene inoltrata durante il mese di luglio, il rem verrà erogato nei mesi di luglio e agosto. Per il momento l'Inps ha dichiarato di aver effettuato circa 67mila pagamenti, stando ai dati aggiornati al 10 giugno. Non tutti i nuclei familiari possono accedere al Rem; ecco a chi spetta il Reddito di emergenza in base ai seguenti requisiti: La domanda per il Reddito di emergenza può essere presentata entro e non oltre il 31 luglio; dopo tale scadenza, non sarà possibile inoltrare il modulo (a meno che non ci siano variazioni comunicate dal Ministero). Per poter fare domanda sarà necessario munirsi di una DSU aggiornata. La domanda per il Reddito di emergenza va inoltrata sul sito dell'Inps, che ha reso disponibile il modulo dedicato per effettuare la richiesta. Per autenticarsi e avviare la procedura per richiedere il Rem è possibile autenticarsi con PIN Inps, Spid, CIE (Carta d'Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi). Una volta effettuata l'autenticazione, sarà possibile consultare il manuale con tutte le indicazioni per compilare la richiesta senza sbagliare. Il rem verrà erogato dall'istituto di previdenza, ma è possibile richiedere il reddito di emergenza anche attraverso i Caf o gli istituti di patronato. C'è tempo fino al 31 luglio per inoltrare la domanda. Ecco spiegato passo passo come si compila il modulo per richiedere il Reddito di emergenza: Viene escluso dal Reddito di Emergenza: In caso di mancato possesso dei requisiti, emerso in seguito a controlli successivi, il sussidio viene subito revocato e si potrà prevedere la restituzione di quanto ricevuto oltre a eventuali sanzioni.
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Il Reddito di emergenza (Rem) è una misura contenuta nel decreto Rilancio per aiutare le famiglie in difficoltà. Consiste in un sussidio da 400 euro, che può arrivare fino a 840 euro, e viene erogato per due mesi. Per ottenerlo bisogna soddisfare una serie di requisiti e compilare il modulo sul sito Inps; non può richiederlo chi usufruisce già del Reddito di cittadinanza. Vediamo come funziona il Rem, a chi spetta, e come fare la domanda sul sito Inps e quando arriverà agli aventi diritto.
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I revisori dei conti bloccano la spesa del Comune di Napoli per il prossimo triennio 2021-23, che sarà vincolata alla copertura del disavanzo da 2,5 miliardi di euro. Se non si saldano i debiti, si potranno fare solo le spese ordinarie, gli acquisti essenziali, pagare le condanne arrivate per sentenza e saldare debiti che altrimenti provocherebbero danni gravi e certi al Municipio. È quanto prevede il collegio nella relazione, firmata il 2 settembre scorso, allegata al rendiconto di bilancio 2020 della giunta De Magistris, che ha certificato al 31 dicembre 2020 un passivo di 2miliardi e 465 milioni di euro. Il prossimo sindaco, quindi, dovrà vedersela con il problema del blocco della spesa non essenziale, a meno di un netto miglioramento delle entrate o di altri interventi da Roma, con prestiti o trasferimenti di risorse, che possano consentire di azzerare il disavanzo più velocemente. Il collegio dei revisori – Costantino Sessa presidente, Domenico Carozza e Antonio Daniele componenti – dà l'ok al documento contabile, esprimendo “giudizio positivo per l’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2020, previa immediata applicazione delle maggiori quote di disavanzo al bilancio di previsione esercizi 2021-2023 per il ripristino del pareggio di bilancio”. Ma sottolinea anche che “tenuto conto della situazione finanziaria e nelle more della copertura del disavanzo, mediante l’applicazione al bilancio di previsione esercizi 2021/2023, l’Ente potrà assumere impegni e pagare spese per servizi, espressamente previsti per legge o ordinate da provvedimenti giurisdizionali esecutivi o la cui mancata assunzione e/o pagamento comporterebbe danni gravi e certi al Comune”. La vendita delle case popolari resta ferma al palo. Anche se rimane ad oggi la leva principale del piano di risanamento. Il Comune prevede infatti nel bilancio 2021-23 di incassare per quest'anno 55 milioni di euro. I revisori però evidenziano "significativi ritardi accumulati nel conseguimento degli obiettivi contenuti nel piano di dismissioni immobiliari, con evidenti ripercussioni sull’assorbimento della quota annuale del disavanzo complessivo. I revisori quindi raccomandano “alla struttura dedicata alla gestione del patrimonio immobiliare e al relativo piano di dismissione, quale leva fondamentale di risanamento finanziario, di effettuare una attenta revisione e rimodulazione dello stesso, in considerazione della crisi emergenziale sanitaria ed economica da covid-19, fornendo dettagliate indicazioni in merito alle unità immobiliari maggiormente alienabili, con prudenziale iscrizione in bilancio”. Ma anche scarsi risultati nella riscossione delle tasse e nella lotta all'evasione. Il collegio evidenzia il “basso grado (%) di riscossione in conto competenza ed in conto residui delle entrate tributarie (Titolo I) e extra-tributarie (Titolo III). Tale criticità si evidenzia soprattutto nella riscossione dei tributi evasi ed elusi, pari allo 0,9% delle somme accertate nel 2020”. Per quanto riguarda le “entrate in termini di efficienza nella fase di accertamento e riscossione”, il collegio “rileva che non sono stati conseguiti i risultati attesi e che in particolare le entrate per il recupero dell’evasione sono state le seguenti”. Nella lotta all'evasione, per esempio, su 72milioni di euro accertati di recupero tra Imu-Ici, Tarsu-Tares, Cosap-Tosap e altri tributi, sono stati riscossi solo 697mila euro. Infine, il “ripetuto ricorso all’utilizzo di fondi vincolati di cassa per il pagamento di spese correnti” e la “assenza di corrispondenza fra posizioni debitorie e creditorie fra il Comune e gli organismi partecipati. Infatti dall’analisi ricognitiva, allegata al rendiconto, figura un discordanza negativa (netta) di euro – 85.090.392,00”.
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I revisori dei Conti danno parere positivo al rendiconto 2020 del Comune di Napoli, l’ultimo bilancio della giunta de Magistris, ma certificano un disavanzo di 2,5 miliardi di euro e bloccano la spesa nel bilancio di previsione 2021-23 fino alla copertura dei debiti: si potranno fare solo spese ordinarie e essenziali.
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Un anno, l'ultimo, quello che celebra i 50 anni dei Pooh, uno dei gruppi più importanti del Paese che sta passando questo 2016 a celebrare una carriera che li ha resi un punto di riferimento, grazie a una serie di album e canzoni che sono pietre miliari: da ‘Piccola Katy' a ‘Uomini soli', passando per ‘Pensiero', ‘Dammi solo un minuto', ‘Noi due nel mondo e nell'anima' fino ad ‘Amici per sempre', canzone che dà il titolo allo speciale che andrà in onda questa sera su Rai Uno che si aggiunge all'annuncio delle nuove date del tour che prima doveva toccare solo gli stadi di tre città, oltre all'Arena di Verona, e oggi, invece, si allarga ai palasport a partire da ottobre, con le prime date annunciate. Da Rai Uno a Rai Uno e da Carlo Conti a Carlo Conti. I Pooh, ospiti dell'ultima edizione del Festival, tornano su Rai Uno, in prima serata per uno speciale dedicato completamente a loro e condotto proprio da Conti. Per i 50 anni il gruppo proporrà uno spettacolo che li vedrà sempre nella formazione a 5 (Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian, Stefano D’Orazio e Riccardo Fogli) che si arricchirà anche di vari ospiti come Emma, i Modà, Patty Pravo e Rocco Hunt con cui duetteranno. Insieme a noi ci saranno Emma Marrone, i Modà, Rocco Hunt e Patty Pravo, con cui duetteremo per la prima volta in formazione al completo! Sarà una serata ricca di emozioni, in cui ripercorreremo attraverso aneddoti, immagini e canzoni la nostra carriera e la nostra lunghissima amicizia. Vi aspettiamo!
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I Pooh hanno annunciato un tour nei palazzetti italiani che partirà a ottobre da Eboli e che li vedrà impegnati nelle principali città italiane. Questa sera, poi, la band celebrerà i propri 50 anni con uno speciale su Rai Uno condotto da Carlo Conti con Emma, Modà e Rocco Hunt tra gli ospiti.
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In queste ore, Bryan Singer si è trovato a dover contrastare delle pesanti accuse di molestie sessuali. Ad accusare il regista di "X-Men – Giorni di un futuro passato" è Michael Egan, che all'epoca dei fatti contestati era minorenne. Il sito TMZ ha raccolto ulteriori dettagli sulla vicenda. Egan avrebbe dichiarato di essersi lamentato più volte con il Dipartimento di Polizia di Los Angeles, denunciando di essere stato sodomizzato in diverse feste tenutesi a Hollywood. Sua madre, nel 2000, si rivolse anche agli agenti dell'FBI. L'uomo ha aggiunto che lui e altri minorenni, venivano passati da uno all'altro come fossero "pezzi di carne" e il regista Bryan Singer non sarebbe stato l'unico a partecipare a questi festini. In passato aveva già fatto causa a due uomini da cui fu molestato nel corso di quelle feste. Tra loro non figura Bryan Singer. L'attuale avvocato di Egan, Jeff Herman, non si spiega perché il precedente legale non abbia fatto causa anche al regista. La casa in cui sarebbero avvenute queste feste era di proprietà di Suge Knight, che l'ha venduta a Marc Collins-Rector. Secondo quanto raccontato dall'uomo, durante le feste, facevano ubriacare i minori, molestandoli poi sessualmente. In un caso, Collins-Rector lo avrebbe anche minacciato, mettendogli in bocca la canna di una pistola. Il suo avvocato ha dichiarato: "I potenti di Hollywood hanno usato la loro autorità per sfruttare sessualmente i bambini."
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Nel corso di una conferenza stampa, riportata da TMZ, Michael Egan ha raccontato nei dettagli, ciò che accadeva nelle feste hollywoodiane dove dice di essere stato molestato sessualmente dal regista Bryan Singer. L’avvocato del regista definisce le sue parole “assurde e diffamatorie”.
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E' sempre una delle mete più richieste per le vacanze estive, poiché continua a offrire dei paesaggi da cartolina abbinati a delle spiagge stupende: la Puglia è a due passi, e offre tutto e anche di più di quello che si può desiderare da qualsiasi località di villeggiatura. Non c'è bisogno di farsi 15 ore di aereo per volare su una spiaggia incontaminata: la riviera Adriatica raggiunge qui il suo apice, tanto è vero che le località di mare in Puglia sono spesso insignite delle bandiere blu. Sono molte le località da visitare nella regione pugliese, anche perché quelle sulla costa sono quasi tutte delle stazioni balneari. Non solo, ma si tratta per la maggior parte di borghi con interessantissimi centri storici, il cui interesse quindi va oltre quello per le vacanze al mare. Senza dubbio il Salento rimane tra le mete più visitate. Complice anche la pubblicità che i salentini fanno della loro terra in tutta Italia, fieri e protettivi nei confronti di questa porzione di territorio. E numerosi sono i cittadini illustri, soprattutto i cantanti. La città bianca di Ostuni, la punta del tacco di Santa Maria di Leuca e le spiagge di Gallipoli sono alcuni degli emblemi più famosi del Salento: ed essendo i più rinomati sono anche i più costosi. Ma non preoccupatevi perché basta consultare una qualsiasi cartina e una breve ricerca su internet per trovare nei dintorni gli innumerevoli centri sul mare che offrono alloggi e alberghi a prezzi meno cari. Stesso dicasi per il Gargano, il cui promontorio è il punto più esposto di una terra che offre delle bellezze naturali indescrivibili. Da Peschici a Vieste è tutto un percorso fatto di grotte marine, parchi e spiagge dalla sabbia finissima. Per non parlare della possibilità di prendere un traghetto per le isole Tremiti o addirittura passare una giornata su una spiaggia della Croazia. Questo pezzo di Italia offre innumerevoli opzioni: chi ama il nostro paese sa benissimo che non c'è luogo migliore dove poter passare le proprie ferie d'agosto.
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Le spiagge bianche, le grotte marine, i borghi storici… la regione pugliese offre questo e altro a chi decide di passare le vacanze estive in queste terre tra le più belle d’Italia.
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Uber continua a far discutere e ad attirare a sé diverse critiche e proteste. A poche ore dal divieto di utilizzare il servizio in Spagna, l'azienda ha subito un altro enorme colpo: due città della California, Los Angeles e San Francisco, hanno fatto causa ad Uber per le politiche in contrasto con le leggi dello stato. In particolare, il servizio avrebbe fuorviato i suoi utenti in merito ai controlli sui singoli autisti, operato in aeroporti senza il permesso e utilizzato un tariffario non autorizzato dallo stato. Una causa che si va a sommare a quella dell'Oregon e al divieto di operare su suolo nazionale di Tailandia, India e della sopracitata Spagna. "Uber ha rifiutato di adeguarsi alle leggi della California che proteggono i consumatori da frodi e danni" hanno spiegato i giudici George Gascón e Jackie Lacey "Queste aziende possono essere innovative nei servizi offerti ai consumatori anche senza ignorare le leggi che proteggono gli interessi dei cittadini". Secondo Gascón e Lacey, Uber fa credere che i controlli sugli autisti siano rigorosi, ma è stato dimostrato che la reale situazione è ben diversa: l'azienda non prevede l'identificazione tramite impronte digitali (per evitare il passaggio della patente) e permette di diventare autisti anche ai condannati. .
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Due città della California, Los Angeles e San Francisco, hanno fatto causa ad Uber per le politiche in contrasto con le leggi dello stato. Il servizio avrebbe fuorviato i suoi utenti in merito ai controlli sui singoli autisti, operato in aeroporti senza il permesso e utilizzato un tariffario non autorizzato dalle autorità.
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Maria De Filippi chiede: "Com è andata l'esterna?" e Monica Pisano risponde "benino!", questo è il commento alla bellissima esterna organizzata da Nicola Foderaro per la tronista. Iniziata male, questo senza dubbio, ma trasformata in una favola, con tanto di castello per cenare e vestiti eleganti, vino bianco con del buon cibo, insomma tutto perfetto a parte lo stato d'animo dei protagonisti. Monica era ancora molto arrabbiata per l' atteggiamento insicuro mostrato in studio e anche per l'assiduità con la quale cura la sua fanpage. Forse per questo motivo Nicola si è cancellato da Facebook, per dimostrarle che il suo essere contento del consenso popolare non può essere più importante dei suoi sentimenti per lei. Chiacchiere intime, sguardi intensi e poi un caldo abbraccio….e allora perchè "benino"? A molti sembra che la tronista sia di nuovo cotta di Emiliano Vannoli, altri invece che sia una strategia per fargliela pagare e tutti sono d'accordo che la scelta più sensata sia il romantico Nicola.
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Esterna molto romantica per Monica Pisano e Nicola Foderaro, sebbene l’insicurezza di quest’ultimo crei non pochi problemi alla coppia.
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Emma Raducanu ha vinto gli US Open femminili. La tennista inglese ha riscritto la storia del tennis. A soli 18 anni Raducanu conquista il primo Slam della sua carriera, e lo ha vinto da qualificata. La giovanissima tennista ha dovuto superare infatti le qualificazioni per giocare a New York e da numero 150 WTA ha trionfato nell'ultimo Major del 2021. Raducanu ha battuto in finale in due set la canadese Fernandez. Una finale molto più equilibrata che il 6-4 6-3 può far immaginare. Raducanu e Fernandez hanno dato vita a una partita bellissima, piena di colpi vincenti. L'inglese e la canadese hanno mostrato una varietà eccezionale, Raducanu si è dimostrata più pronta, ha servito meglio nei momenti importanti e ha colto il break che ha deciso il primo set nel decimo gioco. Dopo aver subito il 6-4 Fernandez ha provato a reagire e nel terzo gioco del secondo set ha ottenuto il break, che però non è riuscita a confermare. La britannica ha vinto quattro giochi di fila e sul 5-2 si è procurata il primo matchpoint, che non è riuscita a sfruttare, non concretizza nemmeno il secondo, va a servire, trema un po', poi cade, si fa male al ginocchio, perde un po' di sangue, il match viene sospeso per il medical time out, poi ricomincia e chiude 6-4 6-3.
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Un torneo incredibile ha giocato Emma Raducanu, che dopo aver superato le Qualificazioni ha vinto gli US Open. E ha conquistato lo Slam americano senza perdere nemmeno un set. Raducanu, che compirà 19 anni il prossimo mese di novembre, in finale ha battuto con il punteggio di 6-4 6-3 la canadese Leylah Fernandez.
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Spesso la fine coincide con un inizio. É ciò che è accaduto ad un Boeing 727 del 1965, che, recuperato dall'aereopoorto in disuso di San Jose, è stato trasformato in una suite di un hotel esclusivo. Buone notizie dunque per gli appassionati di volo: il vecchio jumbo jet destinato allo sfascio è stato recuperato dal suo tragico destino e per 300 dollari a notte gli ospiti potranno fingersi piloti per l'intero soggiorno. Il 727 Fuselage Home è parte del complesso Costa Verde, che si trova ai margini del Parco Nazionale di Manuel Antonia, in Costa Rica. Il Boeing è stato originariamente acquistato da Joanne Ussary per $ 2,000.00 a cui si è aggiunto il costo del trasporto di $ 4,000.00, che ha previsto lo smontaggio in pezzi e la collocazione su un promontorio alto 50 metri sulla giungla da cui si gode di un panorama mozzafiato, e di ristrutturazioni di $ 24.000,00. "Sono stato ispirato da un articolo del Forbes Magazine su una società che offre soggiorno a prova di uragano attraverso l'uso di vecchi Boeing 727! Sono stato colpito da tale idea e abbiamo trovato nuovi modi per introdurre la comodità e il lusso in questo pezzo ‘molto prosaico' di rottame in alluminio".
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Il 727 Fuselage Home è un albergo di lusso ricavato da un Boeing 727 del 1965 disperso nella giungla del Costa Rica.
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Tra i "Sacri Monti", il sito più celebre e visitato dai pellegrini è il Santuario di Oropa, dedicato alla Madonna Nera. Il Santuario si trova tra le montagne biellesi ed è il punto finale di un percorso che attraversa 19 cappelle dedicate alla Vergine, che formano appunto il percorso sacro. Il complesso è stato inserito nel Patrimonio Mondiale dell'Umanità dell'Unesco e il territorio è stato dichiarato "Riserva Naturale Speciale Sacro Monte di Oropa". Il cammino di Oropa è percorso da tanti pellegrini che vogliono raggiungere il Santuario, ma è diventato anche un tragitto prescelto dagli escursionisti che vogliono mettersi alla prova. Il percorso sacro parte da Roppolo e continuo lungo un tragitto che conduce al sacro monte di Oropa dove si trova l'omonimo Santuario. Il pellegrini che si mettono in marcia dovranno affrontare tre giorni di cammino circondati dai fantastici paesaggi del Biellese. Secondo la tradizione, che però non ha ancora nessun riscontro storico, l'edificio è stato costruito nel IV secolo per volontà di Sant'Eusebio. Secondo gli studiosi, invece, il Santuario risale al 1200. La statua della Madonna Nera a cui è dedicato il Santuario, si trova all'interno dell'edificio e richiama pellegrini e fedeli fin dal 1300. In questi anni alla Statua della Vergine sono stati attributi diversi miracoli diventando così una delle mete religiose più visitate dai credenti. Nel corso degli anni, il Santuario di Oropa, ha subito diverse modifiche e ha aggiunto diversi parti che lo hanno trasformato nella maestosa costruzione di oggi, che può accogliere tantissimi fedeli. Il Santuario è composto dal Chiostro, dalla Basilica Antica, dalla Basilica Nuova, il Museo dei Tesori, l'Appartamento Reale dei Savoia, il Sacro Monte, l'Osservatorio Meteorosismico, la Biblioteca ed gli edifici laterali con oltre 300 camere dove possono essere ospitati i pellegrini. La Basilica Nuova è stata chiusa al pubblico nel 2017 in via cautelativa per motivi di sicurezza a seguito del distacco di una lastra di marmo nelle pareti interne della Chiesa. Dopo anni di restauro, verrà riaperta al pubblico proprio quest'anno, anche perchè il 2020 è l'anno in cui verrà celebrata la Quinta Centenaria dell'Incoronazione della Madonna Nera. La cerimonia si svolgerà domenica 30 agosto 2020 proseguendo una tradizione che risale al 1620. In quell'anno gli abitanti posero sul capo della Vergine Nera una corona in segno di riconoscenza. Tra le opere da segnalare all'interno del santuario, innanzitutto, c'è la statua gotica della Madonna Nera, già menzionata in precedenza, che risale al 1300. Nel Santuario sono presenti 12 cappelle, costruite tra il 600 e il 700, tutte dedicate alla vita della Madonna, con all'interno delle statue a grandezza naturale. Il Giardino Botanico è visitabile da Maggio a Settembre. Quest'area è Oasi del WWF che protegge e valorizza la flora alpina.
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Per i suoi tesori e la sua bellezza, il Santuario di Oropa è sicuramente uno dei gioielli che vale la pena visitare in Piemonte. Il Santuario, dedicato alla Madonna Nera, è un luogo di pace immerso nel verde, dove trascorrere qualche ora lontani dal caos e dallo stress della vita di tutti i giorni.
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"Un giorno ha preso l'acido che usavamo per sgorgare i tubi della pescheria, ‘guarda che ti do', ha detto versandomelo sul viso". Filomena è stata trasportata in ospedale in codice rosso mentre la faccia che i suoi figli amavano le scivolava via e gli occhi si trasformavano in due fessure bianche. ‘Mamma, riesci a vedermi?!', le chiedeva suo figlio tra le lacrime mentre dolori lancinanti le ricordavano che quello non era un sogno, ma il momento in cui la sua vita cambiava per sempre. Questo, per Filomena Lamberti è stato il prezzo per la fine di un matrimonio che felice non lo era stato mai. Esattamente, quel tentativo di affrancarsi dal compagno di 38 anni di vita le è costato l'accorciamento di un braccio, ridotto dall'acido a un tizzone bruciato e una catena di interventi chirurgici che le hanno consentito di ricostruire in parte il suo aspetto. Lui, Vittorio Giordano, il carnefice, ha patteggiato una pena di 18mesi di reclusione per lesioni personali. "Ai giudici il mio ex marito ha presentato una lettera di scuse, all'interno della richiesta di patteggiamento – dice Filomena a Fanpage.it – peccato che qualche tempo dopo abbia dichiarato davanti alle telecamere che lo rifarebbe". Le telecamere a cui Filomena, oggi 59enne dal volto segnato di sopravvissuta, fa riferimento, sono quelle del Le Iene, che lo scorso maggio intervistarono un Giordano tutt'altro che pentito. Arrabbiato, invelenito, se possibile, con quella donna a cui ha stravolto la vita e l'identità, Vittorio oggi conduce una vita da ‘nullatenente' (così ha dichiarato l'ex titolare della pescheria che ha scontato 18 mesi senza versare risarcimenti) mentre Filomena si arrangia con la pensione per tirare avanti. "Vivo in una delle case della IACP (Istituto Autonomo Case Popolari) a Salerno, dove mi aiutano i miei figli, arrivare a fine mese è dura". L'INPS le ha riconosciuto una pensione di 280 euro per l'invalidità scaturita dalle lesioni, ma non è sufficiente a finanziare i dolorosi e necessari interventi chirurgici cui dovrebbe ancora sottoporsi. "Si potrebbe fare molto di più (si riferisce al suo aspetto, ndr.), ma dovrei sottopormi a operazioni costose all'estero e non ne ho la possibilità".
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“Per quasi trentotto anni ho sopportato violenze e angherie, poi ho deciso di dire basta: lui mi ha sfregiata con l’acido”. Dal 2012 Filomena Lamberti, 60enne mamma di Salerno, entra ed esce dagli ospedali per interventi ricostruttivi. “La mia vita è sempre più dura, ma me la tengo stretta: è troppo preziosa”.
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Un team di ricerca angloamericano coordinato da studiosi dell'Istituto Babraham di Cambridge ha scoperto un meccanismo che spinge le cellule tumorali a cannibalizzarsi fra loro, un processo noto da oltre un secolo ma che oggi, grazie al nuovo studio, potrebbe rappresentare una base per lo sviluppo di nuove terapie contro i tumori. Conosciuto col termine greco di “entosis”, il cannibalismo cellulare – che prevede l'inglobamento e la digestione di una cellula ad opera di un'altra – è un processo non comune fra le cellule sane, a differenza di quanto avviene in quelle tumorali. Osservando con peculiari tecniche microscopiche colture di cellule epiteliali malate, ritenute essere responsabili dell'80 percento dei tumori nell'essere umano, i ricercatori si sono accorti che il cannibalismo veniva innescato dalla divisione cellulare, ovvero dalla mitosi, attraverso la quale da una singola cellula eucariotica ‘madre' se ne generano due figlie, geneticamente identiche fra loro. Poiché tale processo risulta “impazzito” nelle patologie tumorali, il fatto che si attivi il cannibalismo potrebbe rappresentare una sorta di meccanismo di difesa contro il cancro, un potenziale bersaglio da ‘incentivare' attraverso farmaci ad hoc. In parole semplici, i ricercatori pensano che si potrebbero spingere le cellule sane a divorare quelle malate. Gli studiosi, coordinati dal professor Jo Durgan, si sono accorti che il cannibalismo viene inoltre favorito quando i legami tra le cellule epiteliali in divisione si indeboliscono (normalmente esse sono saldamente ancorate alla matrice extracellulare); non è un caso che tra i più efficaci farmaci antitumorali vi siano proprio quelli che ‘aggrediscono' i legami tra le cellule. Alla luce di questi interessanti risultati, Durgan e colleghi ritengono che l'entosis possa in qualche modo aiutare a prevenire o a rallentare lo sviluppo dei tumori, sebbene ad oggi non sia ancora chiaro il vero ruolo del cannibalismo scaturito da queste patologie. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica eLife.
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Il fenomeno, conosciuto col termine greco “entosis” e noto da un centinaio di anni nelle cellule tumorali, potrebbe essere sfruttato per sviluppare terapie avveniristiche contro il cancro, spingendo le cellule sane a ‘divorare’ quelle malate.
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Oggi al convegno "Meno tasse per crescere" di Confcommercio a Roma è intervenuto il ministro dell’Economia Giovanni Tria con un messaggio molto chiaro: "Ho giurato nell’esclusivo interesse della nazione e non di altri e non ho giurato solo io”. Questo per accompagnare l'annuncio della nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza che va "al di là delle etichette" (e delle pressioni del M5S, facendo riferimento alla vicenda che ha coinvolto Rocco Casalino, portavoce di Luigi Di Maio) e che verrà presentata domani al Consiglio dei ministri. Lì sara inserito il deficit concordato che, sebbene il Movimento 5 Stelle spinga per farlo salire fino a oltrepassare il 2% di deficit, il ministro Tria si è detto fermo nella decisione di restare intorno all’1,8% di deficit, massimo l’1,9% in modo da rispettare i parametri europei. Si conferma quindi l’idea del governo di "proseguire sul sentiero di discesa del debito per conservare la fiducia degli investitori, ma anche dei risparmiatori, perché dobbiamo difendere i risparmi degli italiani dall'aumento dei tassi" ha infatti spiegato Tria. Secondo Confcommercio e le stime elaborate però, la crescita rallenta e la manovra rischia di pesare molto sui conti pubblici: il 2018 potrebbe concludersi con un aumento del PIL pari all’1,1% e nel 2019 invece dell’1%. I consumi, poi, potrebbero crescere questiono dell’0,9% ma il prossimo anno dello 0,8%, presupponendo che non avvenga l’utilizzo di clausole di salvaguardia. "La prima parte della manovra è impedire l'aumento della pressione fiscale, semplificare gli sconti per ridurre la pressione fiscale. Inoltre bisogna tenere in conto la congiuntura economica e cioè come tenere in ordine i conti pubblici ma al tempo stesso evitare manovre restrittive". Parlando della manovra, ha specificato che l'intenzione è di partire dalle imprese per poi, negli anni, arrivare ad affrontare il problema dell'imposta sul reddito delle persone fisiche (l’Irpef). Ha ribadito che sarà presente anche il reddito di cittadinanza, come già confermato dal vicepresidente del Consiglio Luigi di Maio, e che la misura è volta ad aiutare a gestire le conseguenze sociali dei processi di trasformazione pubblica. Ha cercato inoltre di tranquillizzare la platea: "Il primo problema da affrontare a questo punto è impedire l'aumento dell'Iva. Poi si entra in quello che si può fare ancora per ridurre la pressione fiscale e su questo ci stiamo muovendo”. Infine le parole del ministro “Ovviamente ognuno può avere la sua visione, ma in scienza e coscienza, come si dice, bisogna cercare di interpretare bene questo mandato” sono servite ad accompagnare l'idea che questa manovra non dovrà portare con sé alcun dubbio di sostenibilità del debito perché si cercherà di portare avanti le misure con gradualità, consapevolezza e cercando di non mettere a rischio la stabilità finanziaria. Durante il convegno Tria ha anche parlato della legge Fornero, visto che il M5S ha dichiarato che la revisione della riforma delle pensioni Fornero, il reddito di cittadinanza e le pensioni di cittadinanza sono condizioni imprescindibili, senza la quale non approveranno la manovra.
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“Il primo problema da affrontare è impedire l’aumento dell’Iva. Poi si entra in quello che si può fare ancora per ridurre la pressione fiscale e su questo ci stiamo muovendo” sono alcune delle parole pronunciate oggi dal ministro dell’Economia e delle Finanze Giovanno Tria al congresso “meno tasse per crescere” organizzato da Confcommercio stamattina a Roma.
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Il cimitero dei militari della Rsi a Nettuno è stato profanato per mano di ignoti. Nella notte scorsa, tra giovedì e venerdì, hanno fatto irruzione all'interno del Campo della Memoria, portando via due bare e, armati di strumenti da scasso, hanno mandato in frantumi alcune lastre di marmo poste a chiusura dei fornetti. Ad accorgersi per primo del grave atto compiuto e a dare l'allerme è stato il custode del cimitero, che ha chiesto l'intervento urgente dei carabinieri. Sul posto ricevuta la segnalazione, sono intervenuti i militari della Compagnia di Anzio e del Nucleo Investigativo di Frascati, che hanno fatto un sopralluogo sul posto constatando il danno e che indagano sul caso. I carabinieri hanno cercato di capire se ci siano testimoni dell'evento, se i residenti nelle ore precedenti all'accaduto si siano accorti di movimenti strani e se ci siano telecamere di sorveglianza che possano aver immortalato veicoli sospetti nei pressi del cimitero. Le indagini sono in corso e al momento non si esclude alcuna pista.
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Due feretri rubati e tre tombe rotte è il bilancio della profanazione nel Campo della Memoria, il cimitero militare di Nettuno, compiuta nella notte per mano di ignoti. I carabinieri indagano per risalire ai responsabili, al momento non si esclude alcuna pista. Il cimitero era già stato profanato nel 2013.
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30 anni fa, un apparente innocuo bambolotto di nome Chucky lasciava il segno (e una scia di sangue) nella storia del cinema horror americano. Il primo film dedicato al malvagio giocattolo, reincarnazione di uno spietato serial killer, uscì nel 1988 e venne seguito da altri sei capitoli, che però persero via via il proprio mordente. Hollywood però crede ancora nel potenziale della storia e, a distanza di appena due anni dall'ultimo film della saga "Il culto di Chucky", i produttori di "IT" hanno deciso di ripartire da zero e dare vita a un reboot. "La bambola assassina" uscirà in anteprima mondiale nelle sale italiane il 19 giugno, per la distribuzione di Midnight Factory. Il film è diretto da Lars Klevberg (già alle prese con l'horror in "Polaroid") e racconta la storia di un ragazzino di nome Andy, cui la madre single Karen regala per il suo compleanno una bambola "Buddi", giocattolo ipertecnologico che nasconde un'anima a dir poco malvagia. Il cast comprende Aubrey Plaza (Karen Barclay), Brian Tyree Henry (Detective Mike Norris), , Tim Matheson (Henry Kaslan) e il giovanissimo Gabriel Bateman, che prende il posto di Alex Vincent nei panni di Andy Barclay. Tyler Burton Smith ha curato la sceneggiatura, basata liberamente sui personaggi creati da Don Mancini.
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Il bambolotto più letale e spaventoso di sempre torna in un reboot delle celebre saga: “La bambola assassina” arriva nelle sale italiane a giugno, in anteprima mondiale. Chicca curiosa per il popolo nerd: Chucky è doppiato nella versione originale da Mark Hamill, il Luke Skywalker di Star Wars.
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Sembra che in un futuro non troppo lontano i sistemi di traduzione in tempo reale diventeranno realtà. È quanto emerge dalle proposte sempre più concrete di aziende come Skype e Google, da sempre impegnate nel creare prodotti in grado di avvicinare tra loro gli utenti separati da lunghe distanze e barriere linguistiche. È proprio l'azienda di Mountain View che, Secondo il The New York Times, sarebbe al lavoro su un software di traduzione simultanea che andrà ad aggiungersi all'ormai famosa applicazione per la traduzione presente sia in versione web che sotto forma di app per smartphone e tablet. Secondo il giornale americano, Google pubblicherà un aggiornamento del suo popolare Translate che lo renderà in grado di "ascoltare" il discorso di una persona, capire di che lingua si tratta e trasformare il tutto in un testo tradotto nella nostra lingua. Una funzione, sottolineano, già in parte presente nell'attuale versione del software, ma che diventerà molto più performante e, soprattutto, senza ritardi. Secondo Google la traduzione sarà praticamente perfetta e istantanea, permettendo di parlare senza interruzioni con chiunque nel mondo. Il Times ha inoltre rivelato che Google sarebbe al lavoro su un'applicazione in grado di riconoscere la segnaletica stradale straniera e "tradurla" nella nostra lingua.
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Google sarebbe al lavoro su un software di traduzione in tempo reale da inserire nella popolare applicazione Translate. Grazie a questo aggiornamento, il software sarà in grado di “ascoltare” il discorso di una persona, capire di che lingua si tratta e trasformare il tutto in un testo tradotto nella nostra lingua.
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Un imprenditore senza scrupoli si è fatto largo tra i banchi del pesce dei mercati di Latina e Cisterna con minacce ed estorsioni. Vantava amicizie influenti e "protezione mafiosa". per costringere i suoi concorrenti a scelte svantaggiose o addirittura a chiudere l'attività. All'alba è finito in manette, insieme ad altre due persone, per tentata estorsione e atti di illecita concorrenza, aggravati dal metodo mafioso. È in corso in queste ore l’operazione Octopus della Polizia di Stato, che già all'alba di oggi ha portato all’esecuzione di 3 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili dei delitti di tentata estorsione ed atti di illecita concorrenza. Ai reati viene contestata l'aggravante del metodo mafioso. L'operazione è scattata all'alba di oggi tra il capoluogo pontino e Cisterna. Una delle tre ordinanze coinvolge un noto imprenditore della zona, il quale, secondo gli investigatori, ha tentato di raggiungere una posizione di supremazia economica a svantaggio degli altri concorrenti che operano nei mercati del pesce di Latina e Cisterna. Nella brama di raggiungere il monopolio della vendita, ha costretto i suoi "rivali" nel commercio del pesce a fare scelte economicamente svantaggiose. Sbandierando una presunta "protezione mafiosa", avrebbe usato sistematicamente metodi violenti, minacce e tentate estorsioni, con l'obiettivo di vessare gli altri commercianti. In seguito alle minacce, alcuni sarebbero stati costretti a chiudere l’attività e abbandonare il banco del pesce.
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Ancora in corso l’operazione Octopus della Polizia di Stato: già emanate tre ordinanze di custodia cautelare per tentata estorsione e atti di illecita concorrenza, aggravati dal metodo mafioso. Al centro delle indagini un imprenditore che con minacce ed estorsioni ha tentato di ottenere il monopolio dei banchi del pesce di Latina e Cisterna.
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Contestazioni tra banca e cliente relative alla gestione del conto corrente Quando si possiede un conto corrente i rapporti tra banca e cliente possono diventare decisamente poco piacevoli e non ci si riferisce solo al saldo negativo del conto corrente, ma anche ad altri aspetti. Un primo filone di contestazioni tra banca e cliente (ma tra gli stesi clienti) riguarda, da un lato, l'utilizzo del conto quando questo è cointestato tra più persone e, dall'altro, la titolarità (o proprietà) delle somme depositate sul conto quando questo è cointestato. Questo tipo di attriti potrebbe sembrare di scarso rilievo, (del resto non necessariamente il conto si apre cointestato), ma, in realtà, si tratta di situazioni che si verificano sistematicamente non tanto (e non solo) quanto il conto nasce cointestato ab origine, (cioè già al momento della sua apertura), ma, soprattutto, quando il conto diventa cointestato in un momento successivo alla sua apertura per un evento successivo (basta pensare alla morte del titolare del conto e al subentro degli eredi). Sussistono, poi, tutte una serie infinite di contestazioni tra banca e cliente relative alla quantificazione del dare / avere del conto a cui si aggiungono gli oneri reciproci di contestazione dei documenti contabili relativi al conto corrente. L'elemento che attiva il diritto di contestazione (e per forza di cose la prova essenziale in materia di conto corrente) è l'estratto conto, che può essere finale, ma anche periodico se contiene tutti gli elementi dell'estratto conto finale. In tema di prova del credito fornita da un istituto bancario, va distinto l'estratto di saldaconto (che consiste in una dichiarazione unilaterale di un funzionario della banca creditrice accompagnata dalla certificazione della sua conformità alle scritture contabili e da un'attestazione di verità e liquidità del credito), dall'ordinario estratto conto, che è funzionale a certificare le movimentazioni debitorie e creditorie intervenute dall'ultimo saldo, con le condizioni attive e passive praticate dalla banca. Mentre il saldaconto riveste efficacia probatoria nel solo procedimento per decreto ingiuntivo eventualmente instaurato dall'istituto, l'estratto conto, trascorso il debito periodo di tempo dalla sua comunicazione al correntista, assume carattere di incontestabilità ed è, conseguentemente, idoneo a fungere da prova anche nel successivo giudizio contenzioso instaurato dal cliente."
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La Cassazione del 19.10.2016 n. 21092 ha stabilito che in materia di la prova del credito fornita da un istituto bancario, va distinto l’estratto di saldaconto dall’ordinario estratto conto. Mentre il saldaconto riveste efficacia probatoria nel solo procedimento per decreto ingiuntivo eventualmente instaurato dalla banca, l’estratto conto, trascorso il debito periodo di tempo dalla sua comunicazione al correntista, assume carattere di incontestabilità ed è idoneo a fungere da prova anche nel successivo giudizio contenzioso instaurato dal cliente.
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Il processo in corso a Taranto per l’omicidio ad Avetrana di Sarah Scazzi è entrato ormai nella sua fase finale e si è arricchito oggi della sua 23esima udienza durante la quale vi è stata la deposizione dell’avvocato Vito Russo, ex legale di Sabrina Misseri e accusato di favoreggiamento personale nei confronti della sua ex assistita e intralcio alla giustizia. Il legale, come aveva fatto già in precedenza, ha ribadito di non aver mai distrutto i verbali di indagini difensive riguardanti Ivano Russo, il ragazzo “conteso” dalla giovane Sarah e da sua cugina Sabrina: secondo l’accusa il legale avrebbe strappato una sua dichiarazione non favorevole a Sabrina per poi sostituirla con un altro verbale. Al contrario l’avvocato Russo si è detto “meravigliato” del fatto che lo stesso Ivano lo abbia accusato di aver tentato di intimidirlo per avere delle dichiarazioni favorevoli nei confronti di quella che era la sua assistita all’epoca (e ancora oggi principale imputata nel processo insieme alla madre Cosima).
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Alla sbarra, nella 23esima udienza del processo per l’omicidio di Sarah Scazzi, il fratello e il nipote di Misseri (che si sono avvalsi della facoltà di non rispondere) e l’ex legale di Sabrina, Vito Russo. Quest’ultimo: “Mai tentato di intimidire Ivano”.
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Kevin Prince Boateng è uno di quei papà che davvero non riesce a trattenere la gioia e l'emozione, il classico duro dal cuore tenero che si è sciolto letteralmente da quando è nato il suo primo figlio, Maddox Prince. E allora twitta e posta compulsivamente foto e pensieri, come dargli torto e come biasimarlo: ecco il suo ultimo scatto che mostra la testolina del piccolo Maddox al petto di mamma Melissa Satta, l'espressione della gioia. Il piccolino ha mangiato da poco, come racconta lo stesso papà Boa su twitter. Una gioia condivisa da tantissimi fan, amici di sempre e familiari e anche il Milan ha voluto congratularsi con il suo ex centrocampista:
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La prima foto di Maddox tra le braccia della neomamma Melissa Satta, lo scatto è di papà Kevin Prince Boateng.
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Laura Lella non è molto sicura dell'attrazione e dell'interesse di Emiliano Vannoli nei suoi confronti, anche se i rapporti con la tronista Monica sono diventati più contenuti. In effetti da quando la parrucchiera romana ha deciso di prendere le distanze da lui e cercare di conoscere anche altri corteggiatori, gli equilibri nello studio di Uomini e Donne si sono incrinati. Tra queste new entry sta avanzando a vista d'occhio il corteggiatore Nicola Foderaro , che con la sua simpatia e la sua grande proprietà di linguaggio, è riuscito a catalizzare l'attenzione di pubblico e opinionisti. Laura in questa situazione ha tentato un ulteriore approccio con Emiliano e l'ha portato in discoteca, chiedendogli di farglielo capire se è intenzionato a rifiutarla. Lui non si è proprio smosso e ha affermato che non ha ancora le idee chiare, altrimenti l'avrebbe reso noto. Ma Emiliano avrà capito che il trono non finisce a giugno?
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Laura Lella ha paura di un rifiuto di Emiliano Vannoli e a poco tempo dalla scelta finale cerca conferme.
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Il vacuum addominale, conosciuto anche come stomach vacuum, è un esercizio di respirazione ventrale molto profonda che vi permetterà di potenziare al meglio i vostri muscoli addominali: il risultato è una pancia piatta, senza fatica e senza rischi. Si tratta di una tecnica utilizzata principalmente nello yoga , un esercizio adatto a tutti, che si esegue praticando la respirazione diaframmatica, e che prevede una "aspirazione dello stomaco". Un allenamento che è possibile fare a casa, in ufficio, in spiaggia: basterà eseguire l'esercizio nel modo giusto, per avere i primi risultati in poco tempo: una tecnica da abbinare ovviamente ad un corretto regime alimentare, così da dimagrire con la respirazione e avere addominali più forti e belli. Ma ecco cos'è lo stomach vacuum, come eseguirlo e quali sono i benefici. Lo stomach vacuum è un esercizio molto utilizzato nello yoga, ma anche nel pilates e nelle arti marziali: tutte discipline in cui si lavora molto sulla fascia addominale. Durante l'esecuzione bisogna inalare l'aria gonfiando la pancia, espirando poi lentamente e contraendo i muscoli addominali con forza. Questo tipo di respirazione ventrale risulta molto efficace per ottenere una pancia piatta e soda, in quanto lavora direttamente sul traverso addominale, il muscolo che si trova sulla parte più interna della parete addominale e che mantiene stabile la zona lombare, oltre a lavorare in modo stretto con il diaframma: per questo il vacuum addominale si basa sulla respirazione. In pratica il diaframma si rilassa e i polmoni si riempiono d'aria, la pancia si gonfia e le viscere vengono spinte in avanti. Durante la fase di espirazione, i muscoli dell'addome si contraggono verso dal basso verso l'alto così da sollevare il diaframma. Oltre ad eliminare la fastidiosa pancetta, il vacuum addominale aiuta a risolvere anche problemi di postura. Prima di cominciare con l'esercizio, è importante individuare il muscolo interessato, cioè il traverso dell'addome: contraete i muscoli addominali, tirando l'ombelico verso l'interno, con questo movimento andrete a contrarre proprio il traverso, che andrete poi a sollecitare con lo stomach vacuum. Svolgete l'esercizio sempre lontano dai pasti, alternandolo ad altri esercizi per addominali. Per eseguirlo partite dalla posizione eretta, appoggiate le mani sui fianchi, divaricate leggermente le gambe e tenetele flesse. Eseguite ora la respirazione diaframmatica: inspirate gonfiando la pancia, durante la fase di espirazione, tirate la pancia e l'ombelico verso l'interno e mantenete la contrazione per almeno 5-10 secondi. Durante questa fase avvertirete un appiattimento della zona lombare. Eseguite inizialmente dalle 6 alle 8 ripetizioni per arrivare poi a 10-15 ripetizioni al giorno. Eseguitelo con costanza per ottenere risultati in poco tempo. La tecnica del vacuum addominale potrebbe risultare difficile all'inizio. Chi comincia può quindi avvicinarsi all'esercizio in due modi diversi: il primo consiste nello sdraiarsi con la schiena a terra, appoggiate poi le mani sulla pancia, inspirate gonfiando la pancia ed espirate tirando l'ombelico verso l'interno. In alternativa potete eseguire una partenza in quadrupedia: assumete la posizione da quadrupede, inspirate rilasciando la pancia verso il pavimento. Nella fase di espirazione, spingete la pancia all'interno tenendo ferma la zona lombare. Oltre ad avere addominali scolpiti e ventre piatto, lo stomach vacuum apporta anche altri benefici. Questo esercizio di respirazione svolge un'azione antistress in quanto aiuta a ossigenare corpo e mente rilassando il sistema nervoso autonomo, che coordina la respirazione, la digestione, la circolazione e il tratto intestinale. Questa tecnica è consigliata anche in caso di colite e gonfiore addominale. Per ottenere ottimi risultati, è importante seguire una dieta sana ed eseguire almeno una sessione giornaliera di 10 respiri: in poche settimane avrete addome piatto e pancia sgonfia.
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Lo stomach vacuum, o vacuum addominale, è una tecnica di respirazione per avere un ventre piatto e addominali forti. Un semplice esercizio adatto a tutti, per allenare i muscoli dell’addome e non solo!
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Silvia Toffanin non ha alcun rapporto con i social network. Non utilizza alcun profilo personale e, quando qualche scatto compare in rete, è perché a condividerlo è la pagina Instagram di Verissimo, la trasmissione del sabato pomeriggio che conduce da anni con successo su Canale 5. Intervistata da Tv Sorrisi e Canzoni, la presentatrice si schiera sa favore di quei genitori che non amano condividere informazioni private, o peggio ancora foto, dei propri figli con gli altri utenti: “Sono molto protettiva nei confronti della mia vita privata. Da mamma le dico che non pubblicherò mai una foto dei miei figli sui social”. La Toffanin si prepara a un’altra stagione di grande successo su Canale 5. Tornerà a breve in onda con la nuova edizione di Verissimo. Già nelle prime puntate la compagna di Piersilvio Berlusconi dovrebbe ospitare in studio personaggi stellari, si parla addirittura della possibilità di avere nel suo salotto la neo sposa Chiara Ferragni, moglie di Fedez. Nessuna anticipazione da parte sua, solo la fedeltà storica a una trasmissione che le ha regalato il successo e nel cui studio si sente a casa: “Dopo tanti anni ‘Verissimo' è ormai come un vestito fatto su misura per me. A chi mi chiede: sempre e solo ‘Verissimo'?, rispondo: ‘Sì, perché qui mi sento a casa'”.
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Silvia Toffanin si schiera a favore di quei genitori che non amano condividere sui social le immagini dei propri figli. “Sono molto protettiva” fa sapere la conduttrice di Verissimo “da mamma le dico che non pubblicherò mai una foto dei miei figli sui social”. La donna ha due figli nati dalla relazione con Piersilvio Berlusconi.
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Ieri sera si è dato inizio alla seconda edizione del Grande Fratello Vip, in onda ogni lunedì in prima serata su Canale 5, e come al solito le concorrenti hanno sfoggiato i loro look più originali e sopra le righe nella speranza di farsi notare. Serena Grandi ha indossato una pelliccia rosa shocking, Giulia De Lellis degli stivali cuissardes, il modello di moda quest’autunno, Carmen Di Pietro un abito da sera ricoperto di paillettes: insomma, se ne sono viste davvero di tutti i colori. Chi sarà la più fashion del reality? L'unica cosa certa è che le soubrette italiane non hanno ben presente il concetto di semplicità. Simona Izzo è stata la prima delle concorrenti a varcare la fatidica porta rossa e ha puntato su un look abbastanza sobrio ma un po' troppo da "cerimonia". L'attrice ha infatti indossato un lungo abito da sera nero con la scollatura a fascia e leggermente trasparente all'altezza delle caviglie, completando il tutto con dei sandali gioiello dal tacco basso e con una stola dorata con dei brillantini applicati. Cecilia Rodriguez è entrata nella casa del Grande Fratello con il fratello Jeremiah e si è fatta notare per il suo look esuberante. La sorella di Belén ha scelto infatti un mini abito nero di paillettes e con le frange che brillava a ogni suo movimento. Per completare il tutto ha scelto dei décolleté dal tacco a spillo di Christian Louboutin e ha tenuto i capelli sciolti. Giulia De Lellis è entusiasta di partecipare al Grande Fratello Vip e per l'ingresso nella casa ha scelto un look trendy e glamour. La corteggiatrice di "Uomini e Donne" ha infatti indossato un abito sottoveste molto corto e con la scollatura vertiginosa, completando il tutto con degli stivali cuissardes spuntati, un collarino nero e delle treccine. Carmen Di Pietro ha puntato su qualcosa di decisamente esuberante per il suo ingresso nella casa del GF Vip. E' infatti arrivata fuori la porta rossa con un lungo abito nero ricoperto di paillettes con una scollatura profonda che ha messo in risalto il seno prorompente e una gonna a sirena con dei dettagli in tulle. Ha poi legato i capelli in un'acconciatura raccolta, trasformandosi in una vera e propria diva. Ivana Mrazova è una delle due modelle entrate a sorpresa nella casa del GF Vip e ha puntato tutto su un look sexy con un abito nero e aderente dalle trasparenze audaci sulla silhouette, tacchi a spillo e capelli sciolti. Anche se in pochi la ricordano, nel 2012 è stata una delle vallette di Sanremo, precisamente durante l'edizione condotta da Gianni Morandi e Rocco Papaleo. E' nata nel 1992, viene dalla Repubblica Ceca e si è trasferita in Italia a 15 anni per lavorare nel mondo della moda. Carla Cruz è la seconda concorrente quasi sconosciuta ed entrata a sorpresa nella casa del GF Vip. Ha 24 anni, arriva dall’Ecuador e non ha esperienze significative alle spalle. L'unico motivo per cui il pubblico dovrebbe conoscerla? E' la fidanzata dello chef Simone Rugiati, il presentatore di "Cuochi e Fiamme", e ha affiancato Belén Rodriguez nell’edizione 2016 di "Tù sì que vales". Per l'ingresso in casa ha scelto un vestito di Elisabetta Franchi, un modello verde brillantinato con uno scollo monospalla e una gonna dal taglio irregolare che lasciava completamente in mostra le gambe. Serena Grandi era una delle più attese della serata e non ha deluso le aspettative: per l'ingresso nella casa ha puntato su un look decisamente esuberante. E' infatti arrivata alla porta rossa con un lungo abito in velluto nero ma la cosa particolare è che ha completato il tutto con una pelliccia rosa shocking, che l'ha aiutata a non passare inosservata.
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Ieri sera è partita la nuova edizione del Grande Fratello Vip e le concorrenti hanno colto l’occasione per sfoggiare i loro look più originali. Tra paillettes, lustrini, frange e pellicce rosa shocking, le soubrette italiane si sono distinte tutte per esuberanza.
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Uscirà il 4 febbreaio 2011 nelle sale italiane I fantastici viaggi di Gulliver, film del 2010 di Rob Letterman con lo spassosissimo attore comico americano Jack Black. Il film è una rivisitazione in chiave moderna del libro del 1726 dello scrittore irlandese Jonathan Swift: un'opera di fantasia che fu pubblicata come romanzo per bambini ma che in realtà era una feroce satira della società del tempo. Dall'avvento del cinema e della televisione ne sono state realizzate numerose trasposizioni, e molte di queste si sono concentrate solo sulla prima parte del libro, quella che vede il protagonista, Lemuel Gulliver, approdare sull'isola di Lilliput abitata da esseri umani non più alti di un dito. Anche questo film si concentra sull'avventura del protagonista tra i lillipuziani, ma lo fa attualizzandolo ai nostri tempi: se nel ‘700 Gulliver era un medico, oggi è uno scrittore in cerca di un articolo fantastico che lo faccia risaltare agli occhi della sua redattrice capo, di cui è innamorata. Quando gli viene commissionato un articolo sul triangolo delle Bermuda, il suo viaggio verso le isole lo catapulterà, a causa di una tempesta, sull'isola di Lilliput. Di fronte ai minuscoli abitanti dell'isola, coglierà l'occasione per riscattarsi dalla sua mediocrità e spacciarsi per il presidente degli Stai Uniti, diventando così il loro eroe. Fino a quando non verrà scoperto dal generale Edward che lo sfiderà a duello con un mega robot e lo metterà in ridicolo davanti a tutti. Bandito dall'isola, Gulliver dovrà darsi da fare per riconquistarsi la fiducia degli abitanti. Il film vede di nuovo un brillante Jack Black ritornare ai ruoli comici che hanno costruito la sua carriera: nonostante ciò la sua performance è stata accolta con critiche negative e addirittura candidata ai Razzie Awards 2011. In generale il film non ha ricevuto recensioni positive dalla critica specializzata americana. Come verrà accolto in Italia? In attesa di scopirlo, potete vedere un'anteprima de I fantastici viaggi di Gulliver nel video youtube del trailer italiano del film.
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Jack Black è il protagonista di questa versione moderna del libro di Jonathan Swift: Lemuel Gulliver è uno scrittore che finisce sull’isola di Lilliput e diventa l’eroe dei suoi minuscoli abitanti.
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E' morto Ed Lauter all'età di 74 anni, stroncato da una rara forma di tumore. Era uno dei caratteristi più bravi di Hollywood e la sua carriera si è estesa lungo il corso di ben 50 anni di lavoro, tanti i suoi lavori, da "Quella sporca ultima meta" a "King Kong", da "E.R." a "X Files", ha recitato in oltre 200 produzioni tra film e serie tv. Lauter aveva scoperto di avere un tumore nel mese di maggio, una forma rara, un mesotelioma comunemente causato da una lunga esposizione all'amianto. Significativi i suoi ultimi due film, "Di nuovo in gioco" con Clint Eastwood, con le musiche di Marco Beltrami e per la regia di Robert Lorenz, e "The Artist" nel 2011, di Michael Hazanavicius, vincitore di cinque premi Oscar nel 2012.
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Muore all’età di 74 anni uno dei caratteristi più bravi di Hollywood, ha recitato in più di 200 tra film e serie tv, da “The Artist” a “E.R.”, da “Quella sporca ultima meta” a “X Files”.
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E' finita la storia d'amore tra Rudolf Mernone e Ilenia Pastorelli. Tra i due protagonisti del Grande Fratello numerosi tira e molla tanto da lasciar credere che già nel giugno scorso la rottura fosse definitiva. Durante l'estate i due romani ci hanno riprovato, ma a quanto pare qualcosa è andato storto tanto da sancire una separazione senza ripensamenti. Rudolf ed Ilenia hanno trascorso le vacanze di Natale e Capodanno divisi, lei sulla neve a Cortina e lui in Sicilia, dove una calda Catania lo ha accolto con decine di corteggiatrici pronte a tutto da quando hanno saputo che è di nuovo single. La conferma ufficiale arriva dalle pagine Facebook dei due ex, la Pastorelli ha chiesto il massimo riserbo sulla vicenda: Sì, io e Rudolf ci siamo lasciati, ma per il momento vorrei che restassero fatti privati tra me e lui. A confermare l'accaduto anche il rugbista che su Facebook assicura di essere rimasto in ottimi rapporti con la sua ex fidanzata: Si fanno delle scelte e le storie si interrompono, questo non significa che non ci vogliamo più bene o altro.. anzi rimane comunque una bellissima storia, intensa, con i suoi alti e bassi.. Ora dobbiamo pensare un po' a noi stessi tutti e due, forse è stato quello che avremmo dovuto fare appena usciti dalla casa.
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Si sgretola anche una delle coppie più solide dell’ultima edizione del Grande Fratello. Storia al capolinea tra Rudolf Mernone e Ilenia Pastorelli, questa volta per sempre.
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Giulia Salemi e Francesco Monte si sono lasciati. La rottura è stata ormai confermata da entrambi. La sofferenza dell'ex gieffina è evidente e sembra avvalorare l'ipotesi che non sia stata sua l'idea di prendere strade separate. In queste ore, il settimanale ‘Spy', ha svelato i dettagli della fine della relazione. Ma andiamo con ordine. Dopo aver annunciato la rottura con Francesco Monte, Giulia Salemi è ricomparsa sui social con il viso visibilmente provato. La showgirl ha spiegato che ce la sta mettendo tutta per riprendere in mano la sua vita: "Ciao amici, è proprio vero che la vita ogni giorno ci mette davanti a delle sfide. A volte, anche se fa male ed è dura e difficile, bisogna trovare la forza, la grinta di combattere e rialzarsi, sia per se stessi che per le persone che ci stanno accanto. […] Ho bisogno di riprendere in mano la mia vita, non si può scappare dai problemi e dalle responsabilità". Secondo quanto riporta il settimanale ‘Spy', oggi Francesco Monte e Giulia Salemi sarebbero quasi due estrani. A prendere la decisione di mettere la parola fine sarebbe stato l'ex tronista di ‘Uomini e Donne', che non si sarebbe più sentito sicuro dei sentimenti che provava per la sua fidanzata: I motivi della rottura sono riconducibili alla volontà di Francesco, che ha perso la sicurezza nei suoi sentimenti, la sicurezza che Giulia possa essere la donna giusta con cui fermarsi e costruire un progetto a lungo termine. Una storia che si ripete per l’ex tronista, che aveva già manifestato un comportamento simile con l’ultima sua ex Paola Di Benedetto, conosciuta a L’isola Dei Famosi". Ai più attenti, non sarà sfuggito che le foto più recenti della coppia recano lo sponsor nella didascalia. Dunque, come conferma anche Spy, i due sarebbero costretti a rispettare gli accordi presi con vari sponsor e potrebbero continuare a comparire immagini di coppia anche nelle prossime settimane. Inoltre, Monte sarebbe stato avvistato con un'altra donna in discoteca: "Il crollo è avvenuto la scorsa settimana a Milano, quando Monte, che dopo il Gf Vip ha sempre dormito a casa di Giulia, questa volta ha scelto di separarsi dalla fidanzata. C’è chi dice che il ragazzo fosse in discoteca e non da solo: di certo, se fosse vero, non era con Giulia. E nonostante i due abbiano postato sui social una tenera immagine mentre si mostravano con una maschera colorata in faccia e commenti divertiti (ma senza accenni d’amore) la crisi, la rottura, l’addio erano già in atto". Infine, il settimanale Spy descrive Giulia Salemi come "inconsolabile" (e il video dello sfogo sembra confermarlo, vedi in alto). Francesco Monte, invece, dopo la rottura sarebbe concentratissimo sulla sua carriera mentre nei suoi pensieri aleggerebbe ancora il fantasma della sua ex fidanzata Cecilia Rodriguez:
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‘Spy’ pubblica i dettagli della rottura tra Giulia Salemi e Francesco Monte. Secondo quanto riporta il settimanale, in questi giorni la showgirl sarebbe “in lacrime e inconsolabile”. L’ex tronista di ‘Uomini e Donne’, invece, si starebbe concentrando sul lavoro. Alcuni sostengono che Monte non abbia ancora “cancellato dal suo cuore i fantasmi del passato con Cecilia Rodriguez”.
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Arriva la bozza del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute, relativo al periodo 5-11 luglio, con i dati aggiornati sulla pandemia in Italia che saranno presentati oggi. Si evidenzia un'impennata dell'Rt e una crescita anche dell'incidenza, rispettivamente a 0,91 (0,66 la scorsa settimana) e a 19 casi su 100 mila abitanti (dati di ieri contro 11 casi su 100mila 7 giorni fa). "Aumenta l'incidenza settimanale a livello nazionale con evidenza di aumento dei casi diagnosticati" in quasi tutte le Regioni, con il quadro generale della trasmissione dell'infezione da SARS-CoV-2 che "torna a peggiorare nel Paese con quasi tutte le Regioni/PPAA classificate a rischio epidemico moderato". Si legge nella bozza del report settimanale. "La trasmissibilità sui soli casi sintomatici – sottolinea il documento – aumenta rispetto alla settimana precedente, sebbene sotto la soglia epidemica, espressione di un aumento della circolazione virale principalmente in soggetti giovani e più frequentemente asintomatici". "La circolazione della variante Delta è in aumento anche in Italia. Questa variante sta portando ad un aumento dei casi in altri paesi con alta copertura vaccinale, pertanto è opportuno realizzare un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi". "È prioritario – sottolinea ancora il documento – raggiungere una elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione in tutti gli eleggibili, con particolare riguardo alle persone a rischio di malattia grave, nonché per ridurre la circolazione virale e l'eventuale recrudescenza di casi sintomatici sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità. Sulla base dei dati e delle previsioni ECDC, della presenza di focolai causati dalla variante virale delta in Italia e delle attuali coperture vaccinali, è opportuno mantenere elevata l'attenzione, così come applicare e rispettare le misure necessarie per evitare un aumento della circolazione virale". Nessuna Regione supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è 2%, con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 187 (06/07/2021) a 157 (13/07/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale rimane al 2%. Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 1.271 (06/07/2021) a 1.128 (13/07/2021).
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Secondo la bozza del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute, in queste ore all’esame della cabina di regia, solo due Regioni italiane sono a rischio basso: Provincia Autonoma di Trento e Valle D’Aosta. Tutte le altre 19 sono classificate a rischio moderato. Il monitoraggio riguarda la settimana 5-11 luglio.
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Belén Rodriguez sta affrontando la sua seconda gravidanza, aspetta una figlia dal nuovo fidanzato Antonino Spinalbese, l'uomo che con la sua dolcezza e con la sua gentilezza le ha permesso di lasciarsi definitivamente alle spalle la storia con Stefano De Martino. Oggi è all'ottavo mese della dolce attesa e, oltre ad essere meravigliosa e raggiante, vanta anche un pancione sempre più grosso. Non può fare a meno di metterlo in mostra, piuttosto che mascherarlo, lo esalta con look premaman super trendy. Anche in versione futura mamma l'argentina non ha alcuna intenzione di rinunciare al lusso e a dimostrarlo è il nuovo accessorio griffato sfoggiato su Instagram. Chi ha detto che una donna incinta deve rinunciare alla passione per la moda? Negli ultimi mesi Belén ha dimostrato che si può essere trendy e glamour anche in versione premaman. Tubini aderenti, minidress colorati, tacchi a spillo: la showgirl non ha assolutamente stravolto il suo stile a causa del pancione che cresce giorno dopo giorno. Nelle ultime ore ha ancora una volta sorpreso i fan, apparendo splendida e fashion con indosso un minidress a fantasia variopinta di Topshop, un modello col corpetto accollato e stretto e la gonna dal taglio asimmetrico leggermente svasata. Per completare il tutto ha scelto il capo must-have del momento, la giacca oversize, declinata in una versione doppiopetto color tabacco (è firmata Zara).
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Belén Rodriguez ha un pancione sempre più grande ed evidente e sui social non perde occasione per metterlo in mostra. In gravidanza non ha rinunciato allo stile e alla passione per il lusso e il suo ultimo look premaman con minidress e borsa griffata lo dimostra.
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Un blackout totale che potrebbe durare anche per giorni. Il Libano è al Buio: la rete elettrica è stata completamente bloccata dopo che i due impianti principali del Paese hanno esaurito il combustibile. Senza l'attività delle due centrali di Al Zahrani e Deir Amar, la produzione nazionale di energia a livello nazionale non è in grado di soddisfare il fabbisogno dei cittadini. La compagnia elettrica statale libanese sta conducendo diverse manovre per ricostruire la rete elettrica la cui attività è diminuita di 200 megawatt. Tutte le operazioni vengono portate avanti manualmente in attesa del centro di controllo nazionale, distrutto dall'esplosione del porto di Beirut avvenuta il 4 agosto del 2020. L'intero Paese era già rimasto al buio per alcuni minuti durante il voto di fiducia del Parlamento al nuovo governo del premier Najib Miqati. I parlamentari si riunivano da tempo presso la sala del teatro Unesco per evitare le proteste popolare nei pressi della sede dell'emiciclo di Place de l'Eitoile. Il Libano è da tempo in crisi per un collasso economico che ha portato a una lunga e prolungata penuria dei servizi essenziali: tra questi, le provviste di carburante e l'elettricità. Per assicurarsi rifornimenti, i cittadini da mesi si sottopongono a lunghe file presso le stazioni di servizio e generatori privati che presto però esauriscono le scorte. Le riserve hanno toccato punti critici lo scorso settembre, quando la situazione era già problematica per molti impianti di rifornimento. La rete ha subito da allora diversi blackout totali di cui sette solo lo scorso mese. Il governo libanese ha firmato un accordo con l'Iraq lo scorso luglio per assicurare la produzione di olio combustibile per la produzione di almeno 500 megawatt. Troppo poco, comunque, per mantenere il sistema di un intero Paese. Il Libano, a corto di liquidità, deve pagare all'Iraq 1 milione di tonnellate di olio combustibile pesante all'anno in beni e servizi. Il governo ha decretato il default finanziario nel marzo del 2020. Il sistema bancario è al collasso e la moneta locale ha perso il 92% del suo valore rispetto al dollaro in quasi due anni. Il potere d'acquisto di piccoli e medi risparmiatori, oltre che dei lavoratori pubblici, è crollato. I prezzi delle merci (in particolare quelli di beni utili ai servizi di prima necessità) sono invece schizzati alle stelle con un aumento del 120%. La crisi diffusa su tutti i settori libanesi ha portato alla carenza generale di carburante: l'importazione di gasolio infatti sarebbe garantita dagli anticipi del Tesoro versati dalla Banca del Libano. L'istituzione però è ormai al collasso e per questo sta ritardando l'apertura di linee di credito destinate all'approvigionamento di carburante. Questo ha portato la società elettrica nazionale a razionare la produzione fino a poter garantire solo 2-3 ore di elettricità al giorno.
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Blackout in tutto in Libano: il Paese è al buio e potrebbe restarci ancora per giorni. La produzione di energia elettrica è messa a dura prova da mesi per via delle carenti risorse di carburante. Alla base dei disagi, la crisi economica che da mesi ha messo in ginocchio aziende, ospedali, risparmiatori e lavoratori libanesi.
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Andreas Muller si è raccontato sul settimanale ‘Gente'. Il vincitore di ‘Amici 2017‘ ha parlato del rapporto speciale che lo lega al fratello Daniel. Fu lui a spingerlo a ballare: "Da piccolo si ammalò di meningite e da allora non è più stato lo stesso. Quando ero un bambino mi vergognavo di lui. Avrei voluto che guarisse, ma malgrado i viaggi della speranza che mia madre ha compiuto in tutta Italia per sottoporlo al parere di vari medici e specialisti, Daniel non è mai migliorato. All’inizio volevo disegnare. Fu proprio Daniel a dirmi che avrei dovuto ballare, me lo ripeteva mille volte e alla fine gliel’ho data vinta. Mi allenavo tutto il giorno e poi lavoravo, davo lezioni di danza per potermi permettere la retta della scuola e andare avanti". Andreas Muller è tornato con la mente a un periodo buio della sua vita, durante il quale si era lasciato un po' andare: "Non mi sono nascosto, ho ammesso anche che c’è stato un momento in cui mi stavo perdendo: ero diventato un vandalo, uscivo, bevevo. Poi, una voce interiore si è fatta largo dentro di me dicendomi che potevo farcela, che potevo realizzare qualcosa di bello, risorgere". Il ballerino ha ribadito l'affetto che lo lega alla fidanzata Maria Elena Gasparini: "È un legame fortissimo, sopravvissuto a tanti scossoni e diventato solido con il tempo".
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“Una voce interiore mi ha detto che potevo farcela, realizzare qualcosa di bello e risorgere”: con queste parole, Andreas Muller ha parlato di come ha affrontato un periodo buio del passato, in cui ha rischiato di “perdersi”. Sullo sfondo, il legame speciale con il fratello Daniel. È grazie a lui, che ha iniziato a ballare.
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Lo striscione come avvertimento. Gigio Donnarumma sperava di non dover mai ascoltare il popolo di San Siro fischiargli contro. In quello stadio che lo ha amato per sei anni con la maglia del Milan e che mai si sarebbe aspettato un ‘tradimento' così crudele da parte del portiere campano. L'estremo difensore azzurro invece, entrato in campo in vista del riscaldamento per la semifinale di Nations League tra Italia e Spagna, è stato però accolto inizialmente proprio da qualche fischio, anche se San Siro era semivuoto. Fischi arrivati probabilmente solo da parte di alcuni sostenitori rossoneri presenti allo stadio che non gli hanno perdonato il passaggio al PSG. Da premettere però che i portieri dell'Italia hanno effettuato il riscaldamento nella porta che si trova sotto la Curva Nord (settore riservato al tifo organizzato nerazzurro durante le gare casalinghe dell'Inter) mentre la maggior parte dei tifosi del Milan si concentra nella Sud che è invece la curva del tifo rossonero. Alla lettura delle formazioni poi, i fischi contro il portiere azzurro sono però diventati più forti e si sono sentiti chiaramente. Ma la risposta di San Siro è stata esemplare con gli applausi da parte del resto dello stadio che hanno coperto i fischi iniziali nei confronti del portiere campano. Nonostante questo, i fischi si sono poi comunque ripetuti quando Donnarumma ha toccato la prima palla della sua partita e ogni volta che gli viene consegnata la sfera dai compagni di squadra. Anche in questo caso, i fischi però sono sempre seguiti dagli applausi del resto dello stadio che si sentono nitidamente anche in tv. In effetti la storia di Donnarumma è stato un tormentone di inizio estate prima che il portiere partisse per gli Europei giocati e poi vinti dall'Italia. L'estremo difensore di Castellammare di Stabia si era infatti liberato a parametro zero non accettando il rinnovo contrattuale a determinate cifre da parte di Maldini e Massara. "Donnarumma a Milano non sarai mai più il benvenuto. Uomo di m…". È stato inequivocabile lo striscione della Curva Sud del Milan esposto su un ponte vicino all'albergo del ritiro dell'Italia a Milano. I fischi iniziali erano dunque attesi nonostante Donnarumma, con le sue parate, sia stato in grado di generare una gioia immensa per l'Italia intera respingendo i rigori di Rashford e Saka nella finale degli Europei vinta contro l'Inghilterra a Wembely venendo poi nominato come miglior giocatore degli Europei. Donnarumma in cuor suo sperava di non dover mai ascoltare quei fischi e anche alla vigilia della gara contro la Spagna, in conferenza stampa, a tal proposito, aveva espresso il suo pensiero: "Sarò sempre un tifoso del Milan – avevo detto – Ma se succedesse una cosa del genere mi dispiacerebbe. Non c'è nessun problema. Sono lì per giocare e sono sicuro che andrà tutto alla grande".
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Gigio Donnarumma è stato fischiato al suo ingresso in campo a ‘San Siro’ pochi minuti prima della semifinale di Nations League tra Italia e Spagna. I tifosi del Milan non gli hanno mai perdonato il passaggio al PSG lasciando il club rossonero a parametro zero e rifiutando le proposte di Maldini e Massara. Esemplare il gesto del resto dello stadio che ha coperto quei fischi in applausi per l’estremo difensore azzurro.
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Lady Diana è una delle principesse più amate della storia e, nonostante abbia perso tragicamente la vita più di 20 anni fa, è rimasta nel cuore di tutti. Ha sempre vantato un sorriso dolcissimo, uno stile glamour e una gentilezza d'altri tempi, non a caso è stata capace di ribellarsi alle rigide etichette della Royal Family proprio con la sua bontà. Oggi è emerso un nuovo dettaglio che la renderà ancora più apprezzata: è lei la reale più bella di tutti i tempi. A rivelarlo, un team di medici della clinica Harley Steet di Londra, secondo i quali non avrebbe rivali quando si parla di forma del viso ideale, proporzioni del naso perfette e delineazione delle sopracciglia. È stata condotta un'analisi approfondita dei volti delle Royals più famose e, prendendo come riferimento i canoni della Sezione Aurea, i risultati sono stati chiari.
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Lady Diana è morta da oltre 20 anni ma è rimasta nel cuore di tutti. Oggi è emerso anche che è lei la Royal più bella di tutti i tempi e a rivelarlo è stato uno studio britannico. La principessa non avrebbe rivali in fatto di splendore, ha superato addirittura anche Meghan e Kate.
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Ma chi è Coez? Forse qualcuno, in queste settimane, se lo sarà chiesto, soprattutto mentre canticchiava "La musica non c'è", ultimo singolo del rapper romano (ma originario di Nocera Inferiore) che è da settembre uno dei singoli più scaricato e ascoltato in streaming, stando a quanto si legge tra le righe delle classifiche dei singoli della FIMI. A domandarsi le origini di Silvano Albanese – vero nome di Coez – probabilmente è chi non è vicinissimo al mondo indipendente o a quello del rap, in cui si muove da anni, ormai. Tra pop e rap, in quel territorio che da tempo esplora e definisce assieme a colleghi come Ghemon, Mecna, Willie Peyote o Frah Quintale e che lo ha portato a pubblicare tre album, con il secondo "Niente che non va" a dargli una bella visibilità e "Faccio un casino" a lanciarlo (definitivamente?) in un mondo che vede un pubblico molto più esteso: "Sono tante le cose che mi piacciono e per me la forzatura sarebbe non seguirle tutte. Oggi non mi piacerebbe essere un artista troppo etichettabile perché mi piacciono troppe cose" disse ai microfoni di Fanpage.it. Uscito il 5 maggio, il disco è stato certificato oro, con i due singoli estratti ("Faccio un casino" e "La musica non c'è", appunto) platino, più qualcun altro oro ("Le luci della città" e "E Yo Mamma") e un incremento in classifica che è corrisposto all'introduzione dello streaming nel conteggio anche degli album. Pur non essendoci ancora numeri ufficiali, da quando è avvenuto questo cambiamento, alcuni artisti hanno scalato le classifiche e Coez è, probabilmente, il caso più importante, visto che la settimana scorsa per la terza settimana consecutiva ha stazionato sul podio (terza posizione, perdendone una rispetto alla precedente). Appena uscito, l'album aveva esordito in terza posizione, prima di scendere in undicesima e uscire dalla top 20; poi a luglio, rivoluzione, e balzo di 30 posizioni, prima dell'esplosione poche settimane dopo. Lo stesso artista ha commentato così su Facebook: "Un disco uscito circa 6 mesi fa oggi è secondo in Fimi, ed è il mio, ed è Faccio Un Casino! Non so da quanto non succedeva una cosa del genere, un po’ è l’avvento del digitale, un po’ è la forza che hanno le canzoni, al di la dei generi, della moda, della spinta mediatica, in qualche modo mi sento di aver preso parte ad un piccolo miracolo discografico, e ne avete preso parte anche voi". Il video de "La musica non c'è" invece è uscito il 26 settembre ed subito diventato un piccolo culto, fino a andare al di là ddi quella espressione. Ad oggi, il singolo ha oltre 10 milioni di stream su Spotify, il video oltre 12 milioni, è primo nella classifica FIMI, seconda tra i pezzi indipendenti più trasmessi dalle radio italiane (22° generale, cosa che visto il gradimento è abbastanza inspiegabile). Numeri di tutto rispetto per l'album che segna il ritorno a una dimensione ancora più indipendente, dopo due uscite con Carosello. La canzone è una di quelle che Coez ha scritto assieme a Niccolò Contessa (noto col moniker I Cani) che ha anche co-prodotto "Faccio un casino" e lo stesso cantante ne ricorda così la gestazione: "L’11 luglio 2016 compivo 33 anni e quel giorno direi che mi sono fatto veramente il miglior regalo di sempre. Io e Contessa abbiamo lavorato a questa canzone per circa sei ore e dopo una sola giornata era pronta per il mix. Una delle mie canzoni preferite del disco" (abbiamo le prove del fatto che l'autore la considerava "una mina" nel momento in cui l'ha scritta, come dimostra questo post su Facebook). Giocato sui giochi di parole tipici di un certo rap, la canzone descrive l'amore del protagonista per una ragazza, un amore che probabilmente non è più: "Mi metti in crisi e in questo testo. Non ti riesco a disegnare, vorrei portarti al mare, anzi portarti il mare (…) E non è facile trovarsi mai, oh mai, oh mai, e tu mi dici meglio se ora vai, ormai è tardi". Tra i commenti al video della canzone, ma anche sul profilo Instagram di Coez (come mostra Deejay) in tanti si stanno chiedendo chi sia la protagonista del video girato dagli Younuts. Come si legge dalle info del video il suo nome su Instagram è she.s.lola, ma non ci sono tantissime informazioni a riguardo: "Sappiamo poi che collabora come fotografa con la serata trap romana ‘Culture', dove – si legge sul profilo Facebook del party – ‘Gli Artwork di ogni evento saranno delle foto concettuali di Lola realizzate in pellicola'" scrive sempre Deejay che sottolinea come sia anche apparsa nel video de "Le luci della città".
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È uno degli artisti del momento Coez, rapper romano che con l’album “Faccio un casino” e il singolo “La musica non c’è” staziona da settimane in testa alle classifiche di gradimento.
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Praticare attività fisica con una certa regolarità fa bene alla salute, è il segreto per combattere la sedentarietà e per sentirsi meglio sia col corpo che con la mente. Concedersi delle lunghe camminate, ad esempio, è stato considerato a lungo il trucco perfetto per rimanere in linea ma ad oggi è stato scoperto che potrebbe non essere così efficace come si crede. A sostenerlo è stato uno studio condotto presso la Brigham Young University e pubblicato sul Journal of Obesity, secondo il quale chi vuole dimagrire dovrebbe puntare su un altro tipo di allenamento. In particolare, sono stati tenuti sotto controllo 120 studenti, a ognuno di loro è stato chiesto di fare tra i 10.000 e i 15.000 passi per 6 giorni a settimana e i risultati sono stati chiari: al termine del periodo preso in considerazione, in media tutti avevano riportato un aumento di peso di circa 1,5 chili.
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Abbiamo sempre pensato che camminare a lungo fosse il rimedio ideale per perdere peso, anche se gradualmente, ma la verità potrebbe essere diversa. Passeggiare, infatti, permette di dire addio alla sedentarietà ma non avrebbe alcun effetto su un possibile dimagrimento.
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Grande attesa per la visione delle prime immagini del film L'Immortale di Marco D'Amore, che uscirà al cinema nelle sale italiane il 5 dicembre 2019, ma finalmente potrete vedere il trailer de L'Immortale il 12 novembre 2019 in esclusiva su Fanpage.it. L'opera prima di Marco D'Amore, come regista, segna in qualche modo il ritorno di Ciro Di Marzio, personaggio reso celebre da Gomorra, serie originale Sky prodotta da Cattleya e Fandango in collaborazione con Beta Film. L'immortale è una produzione Cattleya con Vision Distribution in collaborazione con Sky, Tim Vision e Beta Film e uscirà nelle sale distribuito da Vision Distribution. Chi pensa che ne L'Immortale troverà parole come sequel, prequel o spin off, sbaglia di grosso, perché questo film è concepito dalle sue prime battute come un nuovo capitolo, che si integra completamente in Gomorra e fa da ponte tra la quarta e la quinta stagione. Un progetto crossmediale, nel passaggio dalla tv al cinema, attraverso il quale, per la prima volta in assoluto nella storia della serialità, un film a sé stante diventa anche un segmento del racconto a cavallo tra le due stagioni di una serie tv. Il trailer de L'Immortale parte con il corpo di Ciro Di Marzio che sta affondando nelle acque scure del Golfo di Napoli, sprofondando sempre di più negli abissi marini e nei suoi stessi ricordi. I suoni attutiti dall’acqua si confondono con le urla della gente in fuga: è il 1980, la terra trema, il palazzo crolla, ma sotto le macerie si sente il pianto di un neonato ancora vivo. Dieci anni più tardi, ritroviamo quel neonato ormai cresciuto, mentre sopravvive come può alle strade di Napoli, figlio di nessuno. Ricordi vividi di un’educazione criminale che l’hanno reso ciò che è: Ciro Di Marzio, l’Immortale appunto.
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Grande attesa per la visione delle prime immagini del film L’Immortale di Marco D’Amore, che uscirà nelle sale italiane il 5 dicembre 2019, ma finalmente potrete vedere il trailer de L’Immortale il 12 novembre 2019 in esclusiva su Fanpage.it. L’opera prima, come regista, di Marco D’Amore, segna in qualche modo il ritorno di Ciro Di Marzio, personaggio reso celebre da Gomorra. Un film concepito dalle sue prime battute come un nuovo capitolo, quindi non un sequel, né un prequel e nemmeno uno spin off della serie Sky, che però farà da ponte tra la quarta e la quinta stagione.
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Sono passate appena 3 settimane dall'inizio della free-agency NBA (2 agosto), la data oltrepassata la quale come succede puntualmente ogni anno inizia la rivoluzione di mezza lega, con mosse evidentemente già studiate a tavolino prima (benché la pratica di raggiungere i free agents prima dell'effettivo inizio del mercato, il cd. tampering, sia assolutamente illecita e severamente punita) che ridisegnano gli equilibri tra le 30 franchigie di Eastern e Western Conference. Nonostante le tantissime mosse potenzialmente ancora attuabili (alcune delle quali con conseguenze devastanti, vedi possibili cessioni di Damian Lillard e in minor misura Ben Simmons) si può già stilare una mini-classifica di quelle che sono le squadre finora mossesi meglio per rinforzarsi puntando ai migliori giocatori disponibili sul mercato. La squadra di Pat Riley era una di quelle (assieme a Mavericks, Raptors) che nell'estate 2020 si era messa nelle condizioni di puntare, in caso di mancata estensione, al sogno proibito Giannis Antetokounmpo, dato in uscita in caso di fallimento del progetto Bucks sfociato poi nell'anello di pochi mesi fa. A differenza di texani e canadesi però, gli Heat sono usciti alla grande dalla delusione per il mancato approdo del greco, mettendo le mani sul free agent più ambito e pronto all'uso di tutti, la point-guard Kyle Lowry. Il rischio, puntando su un giocatore avanti con l'età, esiste. Come esiste in generale la possibilità che un roster molto avanti con l'età resti ingabbiato in una mediocrità potenzialmente pericolosissima visto che non sarà poi facile muovere giocatori attempati e titolari di accordi plurimilionari. Eppure, con un gruppo di rabbiosi giocatori di esperienza come Lowry, Jimmy Butler, PJ Tucker, Markieff Morris, e i più giovani Bam Adebayo, Tyler Herro e Duncan Robinson questa Miami piace. Certo, la timeline è praticamente brevissima (1-2 anni), ma la spesa potrebbe davvero valere la resa. Sulla carta, in attesa di capire se la conferma al minimo di Oladipo possa rappresentare un bel jolly da giocare da marzo/aprile in poi, squadra promossa a pieni voti. Il GM Arturas Karnisovas non ha paura di cambiare, questo è poco ma sicuro. Nel giro di 6 mesi ha infatti totalmente rivoluzionato il roster di una Chicago da troppi anni ferma e senza ambizioni, portando prima Nikola Vucevic dai Magic nella scorsa deadline e mettendo le mani su due dei più ambiti assets disponibili, con DeMar DeRozan e Lonzo Ball accordatisi per più anni nella città del vento. In più, scippare Alex Caruso ai Los Angeles Lakers a prezzi decisamente in linea con quanto visto negli ultimi anni (triennale da 37 milioni) offre alla squadra un'identità difensiva di altissimo livello. No, non sono certo da anello. Ma per un roster abituato a guardare la postseason dal divano di casa è ora di puntare senza mezzi termini a giocare i Playoffs e togliersi qualche soddisfazione. Come annunciato da più parti, Natale è il giorno buono per rivedere finalmente in campo Klay Thompson. Nell'attesa del grande rientro però Bob Myers non è rimasto passivo, provando compatibilmente con la situazione salariale della squadra (abbondantemente sopra il cap) a portare giocatori funzionali in grado di allungare una panchina troppo povera di soluzioni nelle ultime due annate. Benissimo, anche a livello ambientale, il ritorno di Andre Iguodala. Promosso a pieni voti l'innesto di Otto Porter, difensore dalle lunghissime leve e tiratore solidissimo, intrigante la firma di Nemanja Bjelica. In più, per garantirsi un futuro oltre i Big 3, la conferma di James Wiseman unita ai nuovi ingressi in squadra di Jonathan Kuminga e Moses Moody compone, assieme al sempre più utile Andrew Wiggins, un quartetto di "risorse" di tutto rispetto. Dovevano tornare contender, e se Klay dimostrasse di essere anche solo al 70% di quanto ammirato fino a due anni fa, torneranno davvero ad esserlo. Intendiamoci, qui il rischio preso è bello grosso. Eppure, a dispetto della tanta negatività per un fit tecnico tutto da trovare tra le due star LeBron James e Anthony Davis e il nuovo arrivato Russell Westbrook, la trade per portare in California Mr. Tripla Doppia resta una mossa che aggiunge al duo più forte della lega un sicuro Hall of Famer e giocatore ancora oggi, a 33 anni, in grado di cambiare da solo le sorti di un team almeno in stagione regolare. Se Westbrook riuscisse già solo a reggere la baracca in piedi fino a marzo/aprile per concedere al Re e al Monociglio un oculato riposo in ottica Playoffs, l'esperimento estivo sarà più che riuscito. Confermare inoltre il giovane più interessante (Talen Horton Tucker) liberandosi di quello meno continuo di tutti (Kyle Kuzma) e di un giocatore dimostratosi molto meno competitivo di quanto non lasciassero intendere gli anni precedenti (Montrezl Harrell) non è un brutto modo di completare il roster dei nuovi Big 3. Anthony, Ariza, Monk, Nunn, Ellington e Howard non sono il quarto possibile violino, ma giocatori reduci da annate tutto sommato positive o conclamati specialisti. Vero è che conterà quanto il contorno aprirà il campo attorno all'asse portante del team, ma quando puoi contare su fenomeni del genere non è dai gregari che dipenderà la tua stagione e firmare giocatori decisamente rispettabili seppur con notevole chilometraggio non era scontato.
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A tre settimane dall’inizio della free agency NBA, al via il 2 agosto, scopriamo le squadre che si sono mosse meglio finora, elevando il loro status rispetto alla stagione precedente e accaparrandosi i migliori giocatori disponibili sul mercato. Tra ritorni in grande stile e piacevoli conferme.
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Tra qualche giorno sarà presentata la prima relazione sulla spending review. Quella della revisione della spesa pubblica rappresenta uno snodo fondamentale per recuperare quattrini preziosi e ridurre il debito del Paese. Le difficoltà, però, non mancano di certo. Venerdì scorso, come riporta un articolo di Antonella Baccaro su Corriere.it, da un incontro sul tema tra il Presidente del Consiglio Mario Monti e il Ministro per i rapporti col Parlamento Pietro Giarda, sarebbero venuti fuori diversi problemi, tra cui le resistenze di molti dicasteri, che non intendono intaccare i propri apparati. Spesa senza precedenti nella storia della Repubblica- Giarda, incaricato del risanamento, ha innanzitutto posto l'accento sui tagli varati negli scorsi 3 anni, i cui effetti sono previsti nel 2012 e 2013. Parliamo di interventi come il blocco degli stipendi degli statali, la riduzione della spesa sanitaria, la riduzione degli acquisti di beni e servizi, il taglio a programmi di finanziamenti di enti esterni alle amministrazioni pubbliche. Si tratta di tagli che, dal 2009 al 2013, mantengono l'esborso pubblico su livelli pressoché costanti: 727 miliardi di euro (al netto degli interessi). Un livello che, per Giarda, non ha precedenti "nella storia della Repubblica". Ministeri titubanti- Le difficoltà nelle operazioni di razionalizzazione della spesa pubblica riguardano principalmente i rapporti con i vari dicasteri, contrari a subire altre sforbiciate. I ministeri della Giustizia, dell'Interno, dell'Istruzione, della Difesa e degli Esteri sono stati i primi a presentare dati ed analisi. Da parte loro, però, è arrivato un netto rifiuto a un'altra decurtazione di risorse, già ridotte all'osso. Ma siamo sicuri che le spese non possano essere razionalizzate? Il problema, per Monti, andrebbe però visto da una prospettiva più generale. Per il Presidente del Consiglio è necessario porsi un obiettivo preciso ed ambizioso. Come risparmiare 20-25 miliardi di euro. Colpire dove si deve- Ecco quindi che diventerebbe necessario cambiare filosofia, colpendo ciò che effettivamente va colpito: la sovrapposizione dei sistemi informatici diversi tra ministeri, comuni, regioni; gli altissimi affitti che le amministrazioni pubbliche pagano, nonostante l'enormità di immobili statali sfitti; gli enti come le Comunità montane, le Autorità di bacino e i Consorzi vari, che non solo spendono fior di quattrini pubblici, ma che spesso ingolfano il procedimento amministrativo. Si potrebbe poi spingere per degli accordi quadro nel settore sanitario, così da uniformare su tutto il territorio nazionale il costo dei beni che vengono acquistati.
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Il Presidente del Consiglio vorrebbe ricavare 20-25 miliardi dalla revisione della spesa pubblica. Ma i ministeri non sembrano disposti a subire ulteriori decurtazioni di risorse.
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Con l'ultimo Dpcm approvato dal governo bar e ristoranti sono costretti a chiudere alle 18. Ma ciò non accade a Sutri, dove il sindaco Vittorio Sgarbi sfida il Governo annunciando che nella sua città in provincia di Viterbo, definita "Sgarbistan", le attività di ristorazione continuano a restare aperte fino alle ore 22, mentre bar e pasticcerie fino alle 20. Una linea, insomma, che segue la scia di quanto già stabilito dalla Provincia autonoma di Trento, dove le chiusure sono posticipate alle 22. Il tutto sempre "nel pieno rispetto delle norme vigenti" in merito al contrasto del coronavirus. Il critico d'arte motiva così la propria decisione: "Ho deciso nell’ambito delle ulteriori misure urgenti per la prevenzione e gestione della emergenza epidemiologica da Covid 2019, di condividere la linea rigorosa del Presidente della Provincia di Trento anche in riferimento agli articoli 4 e 5 della legge costituzionale del 18 ottobre 2001, emanando una ordinanza corrispondente a quella dell’articolo 40 e 41 dell’ordinanza presidenziale". Nello specifico, il primo cittadino di Sutri ha dato le seguenti indicazioni: "Le attività degli esercizi di ristorazione sono consentite dalle ore 5 fino alle ore 20 per i bar, le gelaterie e le pasticcerie e fino alle ore 22 per i ristoranti. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di 4 persone, salvo che siano tutti conviventi" e "dalle ore 18 la consumazione di pasti e bevande è consentita solo al tavolo con assegnazione di posti a sedere; L’ordinanza sindacale non si discosta dal comma 2 dell’articolo 12 del Dpcm del 24 ottobre". E il comunicato si conclude con lo stile tipico del controverso politico: "Nello Sgarbistan è il sindaco a dettare legge".
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Il critico d’arte e sindaco di Sutri Vittorio Sgarbi ha emanato un’ordinanza che consente ai ristoranti di restare aperti fino alle 22 e a bar e pasticcerie fino alle 20, in contrasto con quanto stabilito dall’ultimo Dpcm del Governo che prevede la chiusura dei locali alle 18. Sgarbi in questo modo si accoda all’analoga decisione già presa dalla Provincia autonoma di Trento.
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L’attesa è finita. “La Torre Nera”, pellicola tratta dalla serie di libri del maestro del brivido, Stephen King, e diretta da Nikolaj Arcel, sta per arrivare nelle sale di tutto il mondo. Protagonisti d’eccezione, Idris Elba e il premio Oscar Matthew MacConaughey, coadiuvati dal piccolo Tom Taylor. Per chi non conoscesse affatto la storia, King nei suoi 8 libri (pubblicati tra 1982 e 2012) racconta le vicende del pistolero Roland Deschain che, in una terra semi decaduta, chiamata Medio-Mondo, tenterà di raggiungere la “Torre Nera”, un luogo in cui tempo e spazio s’incontrano e che fa da ponte verso altri mondi. Ma il malvagio Walter Padick, un oscuro stregone, ha il suo stesso obiettivo, e quindi Roland dovrà fare di tutto per anticiparlo. Arcel, con gli sceneggiatori Anders Thomas Jensen e Akiva Goldsman, non riprende la storia dal primo libro, ma riporta tutto al mondo contemporaneo, iniziando dalla parte centrale dei fatti raccontati da King e girando quasi un sequel della sua intera saga. Il film, infatti, parte dal sogno di Jake (Taylor), un ragazzino di New York che è tormentato da visioni di un pistolero, di un uomo in nero e di una torre nera, fino a quando si ritroverà catapultato in una dimensione parallela (il Medio-Mondo) dove conoscerà Roland (Elba) e Walter Padick (McConaughey). Nel cast, ci sono anche Katheryn Winnick, Abby Lee, Nicholas Hamilton, Claudia Kim e Jackie Earle Haley e la pellicola sarà nelle nostre sale a partire dal prossimo 10 agosto. Il Pistolero Roland Deschain è condannato ad un’eterna battaglia contro Walter O’Dim, conosciuto come l’Uomo in Nero, per impedire il crollo della Torre Nera, che tiene uniti tutti i mondi esistenti. La posta in gioco è il destino dell’universo: il bene e il male si scontreranno in una battaglia decisiva e solo Roland potrà difendere la Torre dall’Uomo in Nero. Gli attori che formano il cast sono: Idris Elba (Roland Deschain/Il pistolero), Katheryn Winnick (Laurie Chambers), Matthew McConaughey (L’uomo in nero), Claudia Kim (Arra Champignon), Jackie Earle Haley (Sayre), Abbey Lee (Tirana), Nicholas Hamilton (Lucas Hanson), Alex McGregor (Susan Delgado), Fran Kranz (Pimili), Jose Zuniga (Il dottor Hotchkiss), Tom Taylor (Jake Chambers), Michael Barbieri (Timmy) e Karl Thaning (il padre di Jake). 1. Il progetto di una trasposizione dei libri di King era partito già nel 2007, per mano di J.J. Abrams e Damon Lindelof, ma poi la produzione di “Lost” li ha tenuti impegnati a lungo e quindi la Universal ne acquistò i diritti. La regia passò a Ron Howard, ma subentrò la Warner Bros. e solo nel luglio 2015 fu ingaggiato Nikolaj Arcel. 2. Inizialmente, gli attori considerati per il ruolo di Roland Deschain sono stati Javier Bardem, Viggo Mortensen e Russell Crowe. 3. Nel film, non sono presenti i due co-protagonisti che compaiono nel secondo libro della saga, Eddie e Susannah ma, probabilmente, saranno introdotti nei potenziali sequel. 4. Le riprese del film si sono tenute in Sudafrica e a New York.
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La famosa serie di libri di Stephen King sbarca al cinema con Idris Elba e Matthew McConaughey. Il regista Nikolaj Arcel, però, riporta la storia al mondo contemporaneo, iniziando dal centro della storia e partendo dal sogno di Jake (Tom Taylor), un ragazzino tormentato da visioni di un pistolero, di un uomo in nero e di una torre nera, che sarà catapultato in una dimensione parallela, chiamata Medio-Mondo, dove conoscerà davvero quei personaggi e le loro vicende.
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Matteo Tagliarol ha un grande passato sportivo alle spalle, ma non vuole mollare un presente meno ricco di soddisfazioni e che tuttavia gli piace da morire: tirare di spada in pedana. Il trevigiano classe 1983 ama visceralmente la scherma e vorrebbe continuare la sua carriera agonistica anche nella prossima stagione, ma non è in grado di sostenere le spese necessarie: ecco dunque il suo appello social per una raccolta fondi che gli permetta di andare avanti. Tagliarol ha vissuto la massima notorietà nel 2008, quando trionfò nel concorso individuale di spada alle Olimpiadi di Pechino, vincendo anche il bronzo a squadre nella stessa edizione. Quell'anno il suo volto divenne familiare agli italiani grazie anche alla partecipazione al reality show "La talpa". Lo schermidore veneto ha ottenuto tutti i suoi risultati più importanti nel finire di quel decennio: argento nella spada a squadre ai Mondiali di San Pietroburgo nel 2007 ed ancora argento – stavolta individuale – in quelli successivi ad Antalya del 2009. Inoltre la vittoria nella Coppa del Mondo assoluta nel 2008 ed ancora altre medaglie agli Europei. Insomma il suo nome è scolpito a fuoco nella storia dello sport italiano. E pazienza se nel decennio successivo non sono arrivate medaglie: Tagliarol non ha mai mollato e non vuole farlo neanche adesso, in nome del più puro spirito sportivo. Ecco dunque l'appello su Facebook, in cui spiega: "Aiutami a raccogliere fondi per la mia nuova stagione schermistica. Ogni anno ci sono da pagare: – trasferte (viaggi, cibo, hotel) – iscrizioni gare – cure mediche e fisioterapiche – staff". La cifra richiesta è di 10mila euro, somma necessaria per coprire le spese di una stagione agonistica. Il trevigiano oggi è numero 83 del ranking mondiale, settimo degli italiani, e non vuole smettere di inseguire i sogni, che sono la sostanza dello sport e della vita: "Ah, le Olimpiadi! Finalmente dopo tanto tempo riesco ad apprezzare veramente cosa sono e cosa hanno dato alla mia vita – ha scritto lo scorso 2 agosto, durante i Giochi olimpici di Tokyo – Sono veramente grato per il percorso e anche per il risultato. Per la prima volta dopo tanto tempo è stato anche bello seguire da casa senza provare dolore per la mancata convocazione o per un infortunio inaspettato. Grazie Olimpiadi, speriamo di rivederci almeno una volta ma anche se non fosse, sarete sempre nel mio cuore". Nel 2024 Tagliariol avrà 41 anni, ma chiudendo gli occhi si vede in pedana a Parigi…
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Matteo Tagliarol non è un nome di poco conto nella storia dello sport italiano: il 38enne schermidore trevigiano ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Pechino nel 2008 ed è stato anche argento ai Mondiali. Poi il lento declino, ma la voglia di inseguire i suoi sogni non lo ha mai abbandonato: “Aiutatemi a raccogliere fondi”.
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"WhatApp regala 1000 GB di internet!", oppure, "Whatsapp offers 1000GB Free Internet!", è questo il messaggio che si sta diffondendo a macchia d'olio nelle chat di WhatsApp degli utenti di tutto il mondo. Un messaggio apparentemente innocuo accompagnato però da un link sul quale si viene spinti a cliccare per riscattare l'ambito premio, che sarebbe messo a disposizione per festeggiare il decimo anniversario della piattaforma per i messaggi gratis. Chiaramente, nulla di tutto ciò e vero, ma anzi si tratta di un tentativo di phishing comunque riuscito male, perché già dall'indirizzo inserito nel messaggio è facile capire che WhatsApp non sia assolutamente il mittente ufficiale. A dare l'allarme su questa ulteriore truffa su WhatsApp sono gli esperti di sicurezza di ESET, che non solo hanno dimostrato l'origine truffaldina del messaggio, ma sono andati avanti fino a riuscire a capire quale sia lo scopo di questo tentativo di phishing, basato chiaramente sul concetto di "catena di Sant’Antonio". Cliccando il link contenuto nel messaggio, cosa piuttosto comune tra gli utenti meno attenti, si viene reindirizzati ad una landing page contenente il logo di WhatsApp, nella quale viene ribadito il motivo dell'ipotetico "regalo": festeggiare il decimo anniversario della piattaforma. Ad aumentare la fretta degli utenti ad aderire all'offerta, ci pensa poi un contatore di colore giallo sul quale viene segnato il numero di persone che avranno ancora modo di ritirare l'incredibile regalo. Ma non è tutto. Portata al termine la procedura, e quindi per vincere i 1000 GB (fasulli), sarà necessario anche rispondere ad un sondaggio e condividere quanto appena fatto con almeno 30 amici della rubrica, facendo nascere così la tanto amata catena di Sant’Antonio. Chiaramente, alla fine di tutta la procedura i 1000 GB di internet non arriveranno, ma sono comunque esclusi eventuali pericoli relativi ai dati personali e ai dispositivi degli utenti caduti nel tranello. Gli esperti di ESET rassicurano che l'unico scopo di questa truffa su WhatsApp sia quello di indirizzare più traffico possibile verso una pagina web, e monetizzare tramite click e visualizzazione.
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A dare l’allarme su questa ulteriore truffa su WhatsApp sono gli esperti di sicurezza di ESET, che non solo hanno dimostrato l’origine truffaldina del messaggio, ma sono andati avanti fino a riuscire a capire quale sia lo scopo di questo tentativo di phishing, basato chiaramente sul concetto di “catena di Sant’Antonio”.
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Era stata trovata positiva al Covid che in rapido tempo l'aveva costretta al ricovero in terapia intensiva. Il tutto, dopo aver dato alla luce due gemelli. La grande paura vissuta da Luciana De Rosa e dal marito si è però risolta con un lieto fine. I due piccoli sono venuti al mondo a novembre, poco prima che la loro mamma venisse trasportata d'urgenza nel reparto di Rianimazione.
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Una donna di 43 anni, Luciana De Rosa, ha dato alla luce i suoi due gemellini lo scorso 6 novembre prima di essere trasportata d’urgenza in terapia intensiva. Il Covid le aveva procurato una polmonite interstiziale che ha rischiato di portarla via. Dopo 18 giorni di cure, però, i medici sono riusciti a salvarla. Ora potrà trascorrere il suo primo Natale insieme ai piccoli.
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Mentre in Libia continuano gli scontri violenti, con le truppe leali a colonnello Gheddafi che stanno lanciando diverse controffensive sulle città controllate dai ribelli, la comunità internazionale tenta di trovare una soluzione condivisa per risolvere la crisi libica. Dopo l'nvito alla calma del ministro Maroni agli Stati Uniti, oggi a parlare della Libia, dove ormai la rivolta ha assunto i contorni di una vera e propria guerra civile, è stato il ministro degli Esteri Franco Frattini. Il ministro Frattini, in collegamento telefonico ad "Uno Mattina", ha spiegato in che modo l'Italia potrebbe essere coinvolta direttamente sul fronte libico nel caso la comunità internazionale decidesse per la chiusura dello spazio aereo libico del paese nordafricano: "E' molto difficile pensare ad aerei militari italiani coinvolti sul terreno libico, ma la nostra lealtà euroatlantica ci fa dire che le basi militari, il supporto logistico, non potremmo negarlo". Frattini ha confermato che ormai ci troviamo di fronte ad una tragedia, una situazione da "guerra civile", auspicando una rapida risoluzione della crisi pur ammenttendo che la guerra in corso "non possiamo fermarla domani, se non facendo la guerra e la guerra non è un videogioco, la guerra è una cosa seria". La chiusura dello spazio aereo, ha continuato Frattini, "significa che ci sono aerei che sorvolano impedendo ad altri aerei di alzarsi in volo". Poi ha precisato che in questo caso se gli aerei libici dovessero continuare a volare "bisognerebbe sparare, quindi l'unica cosa seria da fare è considerare come oggettivamente paesi come l'Italia possono contribuire" confermando quindi he l'Italia metterà a disposizione le sue basi,"con la condizione che vi sia un quadro di legittimità internazionale, una risoluzione del consiglio di sicurezza Onu, su cui i paesi membri stanno già lavorando e una risoluzione della Nato".
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Il ministro degli Esteri Franco Frattini, in un intervento televisivo, ha spiegato che nell’eventualità di un intervento militare internazionale per risolvere la crisi libica, l’Italia potrebbe partecipare direttamente alle azioni militari.
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Tom Cruise potrebbe essere il protagonista del primo film realizzato, interamente o solo in parte, nello spazio. Jim Bridenstine, amministratore della Nasa, ha annunciato via Twitter la collaborazione con il celebre divo americano allo scopo di realizzare il primo film dall’ISS, la Stazione spaziale internazionale. “Nasa è lieta di annunciare la collaborazione con Tom Cruise per un film da girare a bordo della Stazione spaziale. Abbiamo bisogno di forme di comunicazione popolari per ispirare una nuova generazione di ingegneri e scienziati per trasformare in realtà gli ambiziosi piani della Nasa” si legge nel tweet pubblicato qualche ora fa che ufficializza la collaborazione tra la Nasa e Tom Cruise. Per il momento, il trasporto degli astronauti sull’ISS è garantito solo dalla Russia ma da qualche anno SpaceX di Elon Musk e Boeing lavora per estendere tale possibilità agli Stati Uniti. La prima missione americana umana con il Crew Dragon sarebbe prevista per la fine di questo mese. Restano ancora sconosciuti i dettagli del primo film girato da Tom Cruise nello spazio. Non dovrebbe trattarsi di un nuovo capitolo della saga Mission: Impossible, questa volta interamente girato nello spazio, ma di un progetto indipendente i cui dettagli l’attore starebbe discutendo con il sudafricano Elon Musk e con la NASA.
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Tom Cruise potrebbe essere il primo attore protagonista di un film girato a bordo dell’ISS, la Stazione spaziale internazionale. Lo ha annunciato in un tweet Jim Bridenstine, amministratore della Nasa, che ha reso nota la collaborazione con il divo di “Mission: Impossibile” e i piani dell’agenzia a proposito della realizzazione di un film da girare nello spazio.
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In Perù, primo Paese al mondo per mortalità pro capite da Covid-19, continua l'emergenza sanitaria. Anche se in fase calante, con una diminuzione del numero dei contagi e dei decessi, il Paese si trova ancora ad affrontare la seconda ondata della pandemia, alle prese con un sistema sanitario sempre più sotto pressione, soprattutto per quanto riguarda le terapie intensive, ed una campagna di vaccinazione che, nonostante gli sforzi delle autorità locali, non riesce a decollare a causa della mancanza di dosi. È quanto ha raccontato a Fanpage.it Francesco Segoni, capo missione di Medici senza Frontiere nel Paese del Sudamerica, che è diventata col tempo una delle regioni che più hanno sofferto dall'inizio dell'epidemia. "La situazione generale è che da circa un mese c'è stata una inversione della curva epidemiologica e il numero complessivo dei contagi è in calo, così come anche quello dei morti – ha spiegato Segoni -. Ma non mancano le differenze a livello regionale. Per esempio in questo momento il Sud del Paese è in controtendenza e ci sono stati degli aumenti delle infezioni. La cosa positiva è che con il calo del numero dei nuovi contagi c'è stata anche una minor tensione sul sistema sanitario in generale, anche se rimane alta la pressione sulle terapie intensive, perché ci sono pochi letti disponibili e i tempi di degenza in questo reparto sono molto più lunghi. Possiamo dire che le TI sono piene al 95% a livello nazionale". Il team di Medici senza Frontiere lavora in due zone in Perù, la prima è sulla costa, a Huacho, a circa 140 km a Nord di Lima, la seconda è a Cusco, nella regione delle Ande, in appoggio agli ospedali locali, ma non direttamente in terapia intensiva quanto in unità intermedie di ossigenazione a metà tra la TI e la corsia Covid. "La maggior parte dei pazienti che arriva in terapia intensiva – ha continuato Segoni – restano gli anziani, ma ultimamente, probabilmente anche a causa della circolazione di nuove varianti, come quella andina, di cui sappiamo ancora poco, vediamo sempre più giovani in reparto, minori di 40 anni". A ciò si aggiunga una situazione sociale altrettanto difficile: "C'è la storia di una paziente che abbiamo avuto e che sfortunatamente è morta di Covid, ma che è anche illustrativa di quello che succede qui. I servizi che Msf offrono sono gratuiti ma questa persona prima di entrare nel nostro reparto aveva passato un periodo di degenza in un ospedale del sistema nazionale. Quando si è verificato il decesso la famiglia non ha avuto il permesso di recuperare la salma finché non avesse saldato tutti i conti della sanità. È stato difficile vedere questa famiglia che non solo di fronte al lutto doveva soffrire, ma doveva prima risolvere un problema economico".
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In Perù, primo paese al mondo per mortalità pro capite da Covid-19, continua l’emergenza sanitaria. Nonostante nelle ultime settimane si stia registrando un calo di nuovi casi e di decessi resta alta la pressione sul sistema sanitario. L’appello di Medici senza Frontiere a Fanpage.it: “Mancano le dosi di vaccini, chi è messo meglio intervenga subito”.
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Ha partecipato a X Factor per farsi conoscere un pò di più perché è sempre stata descritta come ‘antipatica' dalla stampa, ma Anna Tatangelo a X Factor si è scontrata con il pubblico che nonostante ne abbia visto anche l'aspetto più umano non riesce ancora ad apprezzarla. Per spiegare i suoi problemi di immagine, la Tatangelo si è sfogata sulle pagine di Grazia: "In passato sono stata molto attaccata dalla stampa per via della mia storia con Gigi. Mi sono chiusa e molti hanno scambiato questo atteggiamento per alterigia" ha dichiarato, sostenendo che solo il suo atteggiamento da ‘dura' è riuscito a salvarla "Ho cominciato a cantare a 15 davanti a milioni di persone. Da otto anni vivo con le luci puntate addosso. Se non fossi tosta, non sarei qui". L'arrivo di Anna Tatangelo a X Factor al posto di Morgan ha scatenato tante polemiche ma lei non è affatto pentita della scelta fatta: "Io sono una che si tormenta sempre per le scelte che fa, ma non questa volta. Vada come vada. Da quando è nato mio figlio Andrea tutto il resto mi pare relativo". "Su di me hanno scritto e detto di tutto. Mentre accadeva non mi accorgevo di essere così ferita: ero troppo occupata a vivere il momento. Ma adesso che tutto è passato mi accorgo che sì, mi hanno sempre giudicata e mai assolta. E mi hanno fatto del male" continua la Tatangelo, prendendosela ancora una volta con la stampa che l'ha criticata per aver mandato in pezzi il matrimonio di Gigi D'Alessio "Tutti pensano che io e Gigi abbiamo cominciato ad amarci di nascosto. Ma non è così. Non abbiamo dovuto modificare niente semplicemente perché siamo sempre stati una coppia, io non sono mai stata una ‘rovina famiglie'". Sul braccio Anna ha un tatuaggio: è una chiave di violino e rappresenta la musica. Sulla schiena è impresso il nome di suo figlio mentre sull'inguine c'è un disegno di gatto Silvestro. "Gigi ha Titti…" spiega maliziosa lei. Poi, interrogata sul suo stile hot, con tacco 12 perenne e viso truccatissimo, la cantante si difende: "Come la menano con ‘sta storia del trucco. Dicono che non vado nemmeno in bagno senza rimmel. Non è vero. Quella che appare in pubblico è un'altra Anna: sicura, grintosa, truccata e taccata. Io ho imparato a tenere divisi la mia persona e il mio personaggio". Due aspetti che secondo la cantante non potranno mai coincidere: "Se Achille avesse detto che era il tallone il suo lato debole l'avrebbero fatto fuori subito" spiega Anna. Poco prima dell'inizio del talent show che li ospita come giudici, Elio e Anna Tatangelo si sono scontrati duramente perché il leader de Le Storie Tese sosteneva che Anna dimostrasse 40 anni: "Dicono che ho 23 anni ma non li dimostro. E' vero: non sono mai andata a ballare, lavoro da sempre, ho desiderato e fatto una famiglia. Ma chi mi trova vecchia non sa una cosa: che sto andando indietro. Come Benjamin Button, quello del film con Brad Pitt. E' nato vecchio e, crescendo, è tornato prima giovane e poi bambino". Tutto merito del piccolo Andrea: "Da quando è nato ho deciso che posso essere più leggera e felice: praticamente una ragazza…".
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Anna Tatangelo si apre nel corso di un’intervista uscita sull’ultimo numero di Grazia e rivela la parte più dolce e “giovane” del suo carattere.
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Un tempo Napoli era strapiena di piccoli opifici artigianali; c'era una zona – alle spalle di piazza Carlo III – che era definita «la zona dei guantai», perché lì sorgevano numerose botteghe di guanti fatti a mano. Crisi, guerra dei prezzi e tante altre vicende hanno portato al progressivo fallimento delle botteghe, alcune delle quali, però, dietro la serranda abbassata hanno continuato a cucire e tagliare tessuti, ma per un altro mercato: quello illegale, remunerativo ma ovviamente pericoloso e illecito. E gestito dalla camorra. Non stupisce, quindi, che in una vasta operazione del Comando provinciale della Guardia di Finanza a Napoli nella rete dei militari siano stati sequestrati oltre mezzo milione tra capi di abbigliamento, accessori ed etichette contraffatti, 17 tra opifici e depositi clandestini e 873 macchinari allocati tra città e provincia. Borse, tute, maglie, felpe, cinture, zaini: l'indagine ha preso le mosse dall'individuazione di laboratori irregolari di produzione, assemblaggio e confezionamento dei capi d'abbigliamento falsi e dalla successiva scoperta di siti di approvvigionamento di capi neutri, ovvero privi di marchio, sui quali venivano apposti i loghi e le etichette contraffatte di noti brand (fra cui Louis Vuitton, Chanel, Lacoste, Fendi, Gucci, Armani, Adidas, Colmar), anche questi ultimi realizzati in stamperie clandestine. Gli opifici erano organizzati con macchinari (plotter tipografici, termopresse a caldo e macchine da cucire professionali) e persone in grado di seguire tutti gli step economici, dalla produzione alla commercializzazione della merce falsa, quest'ultima destinata sia alla vendita diretta agli acquirenti sia sulle bancarelle all'interno del mercato della Maddalena, in zona Ferrovia, cuore pulsante della città e del mercato del "pezzotto". In azione i Baschi Verdi del gruppo Pronto Impiego. 22 le persone facenti parte di una strutturata organizzazione dedita alla contraffazione marchi denunciate. Sedi della ‘filiera del falso' a Secondigliano, Pendino, Vasto, Pianura ed i comuni di Giugliano in Campania e Casalnuovo di Napoli. Non solo falsificazione, ma anche furto di energia elettrica: durante gli accertamenti, è stato riscontrato, che due laboratori clandestini si approvvigionavano di energia elettrica attraverso allacci abusivi alla rete pubblica realizzati con il sistema del by-pass, che permetteva di utilizzare l'elettricità senza far rilevare il consumo dai contatori. Il controvalore sul mercato della merce sequestrata ammonta a circa 6 milioni di euro. Si legge nella nota della Guardia di Finanza:
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Sequestrato oltre mezzo milione tra capi di abbigliamento, accessori ed etichette contraffatti per un valore di 6 milioni. Chiusi 17 tra opifici e depositi clandestini e sotto sigilli 873 macchinari per realizzare i “pezzotti”. I laboratori clandestini si approvvigionavano di energia elettrica attraverso allacci abusivi alla rete pubblica realizzati con il sistema del by-pass, che permetteva di utilizzare l’elettricità senza far rilevare il consumo dai contatori.
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Guardando queste immagini, non ci si può fare a meno di chiedersi: ma Sara Tommasi ci è o ci fa? Va bene la confusione, il concedere versioni per poi ritrattarle subito dopo e passi perfino per il film hard che ha assicurato di aver girato sotto l'effetto di stupefacenti. Quando il discorso si approfondisce e Sara comincia a parlare a ruota libera, però, la situazione s'ingarbuglia. Perché, checché se ne dica e oltre agli appelli redatti in sua difesa, questa ragazza non riesce a convincere proprio tutti. Certo, che sia confusa è evidente ma l'ultima intervista che la vede protagonista comincia a far nascere qualche dubbio rispetto alle sue condizioni di salute. L'occasione di guardare l'ultimo tassello di vita dell' "enigmatica Sara" arriva grazie al servizio realizzato da ViviRomatelevision. La ragazza viene intercettata all'interno di un ristorante e, quasi con nonchalance, si concede alla curiosità dell'intervistatore. La chiacchierata parte un po' in sordina. Sara risponde a monosillabi, quando lo fa, tanto che la sua vocina è quasi impossibile da udire. Testa bassa e sguardo assente -quasi una replica di quanto accaduto durante la serata degli insulti in discoteca – la Tommasi sembra quasi non esserci, accontentandosi di fare da contorno. Esplode solo dopo qualche minuto quando, ricordandosi dal nulla di un discorso che sembra starle particolarmente a cuore, racconta la sua personalissima versione dell'immacolata concezione, punto cardine della credenza cattolica. Lo stesso che, quasi inconsapevolmente, Sara demolisce senza pietà. La Vergine Maria non è l'unica a fare le spese del suo pensiero. Subito dopo, tocca all'ormai scarcerato Lele Mora, quell'ex agente dei vip che – racconta Sara – le dovrebbe dei soldi e che, per utilizzare le sue stesse parole, meriterebbe esclusivamente una lettera minatoria o addirittura una simpatica visita da parte di un killer. Parole forti le sue ed è proprio questo che accende la scintilla.
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Dalla Vergine Maria a Fabrizio Corona passando per i soldi che le dovrebbe Lele Mora, Sara Tommasi torna a infilare un altro anello al suo raccoglitore di “successi”, un’intervista all’interno della quale l’unico filo conduttore e la sua evidente confusione. O forse, la sua furbizia.
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Al sontuoso Opening Gala che ha inaugurato il Nuovo Teatro dell'Opera di Firenze, il 10 maggio 2014, c'erano davvero tutti, anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano accompagnato sia dal premier Matteo Renzi, sia dal ministro del Mibac Dario Franceschini. All'inaugurazione il direttore Zubin Mehta ha dato il benvenuto ai fiorentini e al pubblico di tutto il mondo con uno spettacolo in cui opera e balletto si sono alternati compenetrandosi, l'Otello di Verdi/Gregory Kunde con La Valse di Maurice Ravel coreografata da Davide Bombana e interpretata dai danzatori di Maggiodanza. La nuova struttura ospitante, che va a sostituire definitivamente il Teatro Comunale di Firenze come sede del Maggio Musicale, è stato pensato come un ampio complesso culturale di livello europeo, il Parco della Musica e della Cultura appunto, all’interno del quale sono inseriti i volumi imponenti degli auditorium e dei servizi connessi con le importanti preesistenze (Leopolda) sino a costituire una nuova centralità urbana dedicata alle attività culturali e musicali, dando allo stesso tempo risposta a un programma funzionale e simbolico complesso. Dopo aver ricevuto una sovvenzione di 150 milioni di euro per il 150° anniversario della Repubblica Italiana nel 2011, l'Opera House era in grado di avere la sua inaugurazione in onore di quella celebrazione, ma la cattiva gestione locale dei fondi e la crisi economica globale hanno causato notevoli ritardi al completamento. Il Nuovo Teatro dell'Opera di Firenze è realizzato su di una parte della città, finora marginale della città, chiamata oggi ad ospitare importanti e prestigiose istituzioni pubbliche, che separa la Firenze “verde” dalla Firenze storica e centrale. É il più all'avanguardia d'Europa con tre sale che possono funzionare simultaneamente: la Sala Grande ha una capienza di 1800 posti, l'Auditorium di 1000 posti e l'Anfiteatro sul tetto di 2000 posti all'aperto che si apre su un panorama mozzafiato della città. "Nel nuovo progetto ci siamo sistematicamente adoperati per superare la falsa dialettica tra antico e nuovo, tra classico e moderno, nella convinzione che l’architettura possa riconquistare il confronto con il contesto e con la storia al di la dei linguaggi, attraverso la capacità di ricontestualizzazione operata attraverso i materiali, i colori, le trame. Il marmo cipollino che riveste le volumetrie del nuovo complesso teatrale; il cotto smaltato della grande “lanterna urbana” della torre scenica; l’oro utilizzato per le pareti curvate del grande e monumentale Foyer sono tutti materiali, trame, colori appartenenti alla tradizione storica dell’architettura medicea", spiegano gli architetti Arlotti, Beccu, Desideri e Raimondo di ABDR architetti associati che si sono occupati della progettazione del Parco della Musica e della Cultura. Attraverso una sequenza graduale di giardini sopraelevati, piazze e terrazzi, lo studio romano ABDR è riuscito a creare un superlativo elemento di congiunzione tra le diverse parti della città. Il principio progettuale è ispirato a una chiarezza architettonica: una sorta di ampio basamento, una zoccolatura inclinata dove sono inserite le due grandi sale da musica e l’enigmatico volume della torre delle scene. La forma delle sale è concepita come in uno strumento musicale nell’obiettivo di assicurare la migliore risposta acustica. Altro aspetto unico del nuovo Teatro Lirico di Firenze è dato dalla flessibilità dimensionale del palco in grado di ospitare rappresentazioni teatrali con profondità di scena doppia rispetto alle dimensioni consentite dai tradizionali teatri italiani ed europei.
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Il Nuovo Teatro dell’Opera di Firenze debutta con un grand Opening Gala ma i lavori di completamento non vedono ancora la fine.
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Chiara Ferragni è in quarantena da circa tre settimane come tutti gli italiani, sta passando le giornate in compagnia del marito Fedez, del figlio Leone e del suocero, che ha deciso di trasferirsi a casa Ferragnez per aiutare la coppia in cucina. Nonostante non sia stato semplice per lei abituarsi a questa "nuova" quotidianità, ci ha tenuto più volte a ribadire che si tratta di un sacrificio necessario per ridurre al minimo il rischio contagio. Certo, è da tempo che non indossa abiti di paillettes, tacchi a spillo e accessori originali, ma è riuscita lo stesso a non rinunciare alla sua passione per la moda. Passa le giornate tra le mura domestiche ma trova sempre il modo di sorprendere i fan con dei look trendy. Ieri, ad esempio, ha puntato tutto su dei pantaloni della tuta di Areyouami, abbinati a un paio di calzettoni di lana di Calzedonia e a un maglione che si rivelerà perfetto per la quarantena. Si tratta di un modello in cachemire grigio firmato The Mark & Lingua Franca da 380 dollari, ovvero circa 345 euro, la cui particolarità sta nella scritta cucita sul petto che recita "Wish you were here", il titolo della canzone dei Pink Floyd che in italiano viene tradotto con "Vorrei tu fossi qui". In quante vorrebbero inviare un messaggio simile attraverso un semplice outfit alla persona che più gli manca in questo periodo di isolamento?
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Chiara Ferragni sta passando la quarantena in casa con Fedez e il figlio Leone e, nonostante non esca da circa tre settimane, non ha rinunciato alla passione per la moda. Nelle ultime ore, ad esempio, ha sfoggiato un maglione trendy e griffato perfetto per questo periodo di isolamento.
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Il Grande Fratello Vip 6 sta entrando nel vivo e puntata dopo puntata sono sempre più intime le rivelazioni dei vipponi rinchiusi nella nota casa di Cinecittà. Ieri sera, in occasione della terza diretta del reality, è stata Raffaella Fico ad aprirsi con Alfonso Signorini. Dopo aver rivisto alcune vecchie immagini del suo primo GF, ha spiegato di essere molto cambiata e maturata rispetto ad allora, sopratutto perché è diventata mamma. Ha parlato del grande amore per Mario Balotelli, dal quale ha avuto la figlia Pia, ma ha definito quella vecchia relazione "troppo affollata". Ad oggi, però, ha perdonato il calciatore per tutti gli errori che ha commesso e si gode la sua nuova storia romantica con Piero Neri. Per questo momento intimo e commovente Raffaella Fico ha sfoggiato un look trendy ma allo stesso tempo sensuale. Dopo l'abito di pizzo che le lasciava la schiena nuda e il total black della scorsa settimana, per la terza puntata ha preferito osare in fatto di colori. Ha infatti indossato una jumpsuit variopinta, un modello con i pantaloni palazzo molto ampi (tanto da dare l'idea di essere una gonna) e con un corpetto scollatissimo con le spalline doppie. A completare il tutto, dei décolleté nude con il tacco a spillo, un make-up marcato e i ricci vaporosi tenuti sciolti.
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Ieri sera è andata in onda la terza puntata del Grande Fratello Vip 6 e Raffaella Fico ha parlato per la prima volta della suo grande amore (ormai finito) per Mario Balotelli. Per l’occasione ha dato il meglio di lei in fatto di look, presentandosi in diretta con una coloratissima jumpsuit scollata.
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I ribelli libici si preparano per l'ultimo attacco al Raìs, probabilmente quello decisivo. L'obiettivo è Sirte, la città natale di Muammar Gheddafi ed ultima roccaforte di un regime con l'acqua alla gola. Fonti militari hanno riferito all'agenzia di stampa Ansa che "l'attacco ormai è imminente". Ieri i comandanti delle milizie ribelli di Misurata avevano ottenuto da Mustafa Abdul Jalil, presidente del Consiglio nazionale di transizione, l'autorizzazione ad attaccare appena l'avessero ritenuto opportuno. E i gerarchi hanno chiamato a gran raccolta i propri combattenti. Un'adunata che sta continuando anche in queste ore: sull'autostrada Misurata-Sirte sfrecciano in continuazione pickup armati zeppi di uomini. Sono migliaia. Sui pickup ci sono missili Grad, cannoncini e mitragliatrici. Si va a Sirte per l'ultima battaglia. Le milizie dei rivoltosi sono quasi a Isha, l'ultima città di un certo rilievo prima di Sirte da cui dista circa 100 chilometri. Un gerarca dei ribelli fa sapere che "il fronte dei gheddafiani è a circa 45 km da qui" e che da Misurata e dalle altre città della Libia continuano ad arrivare uomini. SCONTRI A BANI WALID- Se la battaglia di Sirte è imminente, quella per il controllo di Bani Walid è già scattata. Le truppe armate di Muammar Gheddafi non hanno infatti accolto l'ultimatum dei ribelli, che per tutta risposta hanno iniziato ad occupare delle postazioni nella parte settentrionale della città. Scontri a fuoco e numerose esplosioni si sono registrati nella zona periferica. La Bbc ha parlato di numerose ambulanze giunte sul luogo.
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Fonti militari vicine ai ribelli hanno rivelato che l’attacco alla roccaforte di Gheddafi è imminente. Intanto di Muammar Gheddafi nessuna traccia.
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Basta spendere soldi per bombardare la Libia. E' questo quello che ha chiesto il Ministro dell'Interno Roberto Maroni durante il primo congresso della Uil-polizia. La Lega si smarca dal Pdl e torna a fare la voce grossa su una questione che da sempre divide l'esecutivo. "Spero si ponga fine alla guerra e ai bombardamenti. Solo con un governo, qualunque esso sia, si può gestire il fenomeno immigrazione altrimenti continueremo ad avere immigrati, immigrati, immigrati"- ha dichiarato Maroni. E il problema, per il ministro, è proprio la stretta connessione tra i bombardamenti e i flussi migratori verso il nostro Paese, perché "finché continuano i bombardamenti arriveranno profughi che vanno assistiti". A suffragio delle sue considerazioni Maroni ha anche voluto richiamare quanto accaduto ieri negli Stati Uniti, dove la Camera ha bocciato la richiesta di Obama di ottenere nuovi fondi per l’offensiva in Libia. Maroni ha voluto sottolineare che "il governo italiano e quelli europei dovrebbero fare lo stesso e mettere i soldi per sviluppare la democrazia, non per le bombe". Insomma la Lega sulla missione in Libia ha le idee chiare. E chissà che proprio sulla questione libica non si giochi la sopravvivenza dell'attuale maggioranza di governo. A qualche cronista che lo stuzzicava sul futuro dell'esecutivo, Maroni ha risposto di non avere la sfera di cristallo. Poi ha aggiunto: "io lavoro e se a un certo punto salta tutto vorrà dire che lasceremo quello che abbiamo fatto a quelli che verranno dopo di noi". Della serie "tutto può succedere".
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Il Ministro Maroni è intervenuto sulla questione libica sottolineando la necessità di porre fine ai bombardamenti, sia per risparmiare soldi pubblici sia per porre fine ai flussi migratori verso la nostra penisola.
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Si avvicina la primavera e stare in forma è il pensiero fisso di ogni donna. Non sempre però riusciamo a seguire una dieta e a fare sport e, allora, come fare? Come essere in forma senza diete né sport? Non esistono formule magiche ma, con un po' di impegno possiamo raggiungere ottimi risultati seguendo dei semplici consigli, senza sottoporre il nostro fisico a inutili stress. Vediamo come fare! Vediamo quali sono le regole da seguire per stare in forma e mangiare bene senza diete drastiche ma stando attente alla salute senza troppe rinunce e sacrifici.
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Dieta e palestra non sono il tuo forte? Puoi mantenerti in forma anche senza soffrire la fame. Ecco cinque buone abitudini per restare in forma anche senza dieta.
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Le ricerche di Google rappresentano da sempre un interessante fenomeno sociologico. Non l'atto della ricerca in sé, ma ciò che le molte richieste inviate ogni giorno in tutto il mondo vanno a creare all'interno del database di Google. Una serie di dati che poi danno vita all'ormai famoso sistema di autocompletamento, da sempre al centro di scherzi e immagini satiriche. Eppure un pizzico di verità c'è, perché quelle frasi rappresentano le più cercate e, in teoria, devono aiutarci a completare più velocemente la ricerca. La funzione diventa un vero e proprio studio sociologico quando all'interno del campo di ricerca vengono inserite frasi relative all'età di una persona, per esempio "Ho 11 anni". A questo punto dalle fredde pagine del motore di ricerca spuntano fuori paure, dilemmi, preoccupazioni, ossessioni e fissazioni degli umani legate alle varie epoche della nostra vita. Una curiosità che ha ispirato anche Marius Budin per il suo video Life Through Google's Eyes, che analizza le varie età di una persona attraverso gli autocompletamenti di Google. Facciamo qualche esempio. Scrivendo "Ho 11 anni" Google ci suggerisce "sono vergine", "sono innamorata" e "il mio ragazzo mi tocca", classiche preoccupazioni da adolescenza. A 22 anni cominciano i problemi più seri: "non ho mai lavorato", "perdo capelli" e "voglio un figlio". Inserendo "Ho 33 anni" il motore di ricerca sottolinea l'ansia di chi non vede uno sbocco, soprattutto dal punto di vista lavorativo: "contributi", "non trovo lavoro", "quando vado in pensione?". A 44 anni si torna sul versante femminile: "sono sola", "sono incinta" e "non mi vengono le mestruazioni". Infine, scrivendo "Ho 55 anni" Google si divide tra "cerco lavoro" e "quando posso andare in pensione?". L'utilizzo di questa funzione si rivela illuminante anche nel caso dello studio dei pregiudizi. Per capire di cosa stiamo parlando basta cominciare a scrivere "Le donne non dovrebbero" su Google, le risposte sono da medioevo: "ridere in pubblico", "essere educate", "lavorare", "leggere", "uscire", etc. "Gli uomini non dovrebbero", invece, non mostra risultati suggeriti. Se scriviamo "Le donne devono" Google ci suggerisce "morire", "essere sottomesse" e "stare in cucina". Gli uomini, invece, devono "venire", "fare il primo passo" e "depilarsi".
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“Ho 11 anni e sono incinta”, “Ho 33 anni e non trovo lavoro”, “Ho 44 anni e sono sola”. I suggerimenti di Google, basati su ricerche realmente effettuate in precedenza da altri utenti, sono in grado di mostrare paure, dilemmi, preoccupazioni, ossessioni e fissazioni degli umani legate alle varie epoche della nostra vita.
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Un team di ricerca dell'Università del Texas e del Dipartimento americano Veterans Affairs (VA) avrebbe scoperto le ragioni per cui l'aspirina può avere un'azione preventiva contro il cancro, come già dimostrato da svariati altri studi condotti in passato con questo farmaco. Secondo gli studiosi, coordinati dal professor Leonard Lichtenberger, l'effetto preventivo dell'acido acetilsalicilico (il nome tecnico dell'aspirina) non sarebbe da ricondurre alle sue proprietà antiinfiammatorie, come sottolineato nelle altre ricerche, bensì dalla reazione con le piastrine presenti nel sangue. Com'è noto, le piastrine, oltre che nella coagulazione del sangue, giocano un ruolo nella formazione di nuovi vasi sanguigni, ad esempio in seguito a una ferita che necessita la ridistribuzione del flusso sanguigno. Questa azione delle piastrine contribuisce anche all'accrescimento dei tumori, ed è qui che entrerebbe in gioco l'aspirina. In un esperimento condotto su modelli murini, l'aspirina è riuscita a bloccare l'interazione tra le cellule tumorali e le piastrine disattivando uno specifico enzima chiamato COX-1, ciò si è tradotto nella riduzione di piastrine in circolo e, di conseguenza, nella diminuzione della loro attività legata alla crescita del tumore. Gli studiosi si sono resi conto che l'azione protettiva diventava ancora più forte utilizzando una tipologia differente di aspirina, chiamata Aspirina-PC/PL2200. Questo farmaco, modificato con una molecola della lecitina di soia, è stato messo a punto dalla società farmaceutica PLX Pharma per venire incontro ai pazienti che hanno problemi gastrointestinali col comune acido acetilsalicilico. Secondo l'autore principale dello studio, che ha una partecipazione finanziaria nella società farmaceutica, la nuova tipologia di aspirina potrebbe essere particolarmente efficace contro il tumore del colon-retto. Per il passaggio alla fase clinica sarà necessario fare ulteriori indagini, tenendo sempre presenti gli effetti collaterali, come la perdita d'udito, dell'aspirina in caso di emorragie e problemi cardiaci. I dettagli sulla rivista scientifica Cancer Prevention Research.
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In un test sui topi l’aspirina è riuscita a bloccare l’interazione tra cellule tumorali e piastrine, disattivando un enzima chiamato COX-1. Ciò ha ridotto il numero di piastrine in circolo e di conseguenza la loro attività nella proliferazione del tumore.
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Come ampiamente previsto, la variante Delta sta determinando la crescita dei contagi in diversi Paesi europei: nel Regno Unito, in Spagna, in Olanda e in diverse zone della Francia e del Portogallo l'aumento dei casi si accompagna anche alla risalita delle ospedalizzazioni e degli ingressi in terapia intensiva, seppur in maniera minore rispetto alle precedenti ondate (con buona probabilità per effetto della diffusione dei vaccini). Pochi giorni fa, l'ISS ha annunciato che la Delta è dominante anche in Italia e l'ultimo monitoraggio evidenzia la crescita dell'indice Rt (ufficialmente a 0,91, dato che peraltro si riferisce a settimane fa, mentre è ragionevole ipotizzare che Rt sia già sopra uno). L’arrivo di una nuova ondata della Covid-19, dunque, è una certezza, un fatto con cui l’intera Europa è chiamata a fare i conti, in piena stagione estiva e dunque con l’aumento sensibile della mobilità tra le nazioni e delle occasioni di socialità. Contrariamente a quanto accaduto a settembre / ottobre, quando il governo fece poco o nulla per arginare la devastante seconda ondata, stavolta le nostre istituzioni politiche e sanitarie sembrano aver capito almeno in parte che occorre sfruttare il più possibile il vantaggio determinato dalla possibilità di vedere cosa sta accadendo nei Paesi europei colpiti dalla Delta. Una variante che fa paura, non soltanto per le sue caratteristiche intrinseche (una maggiore contagiosità, la capacità di penetrare la prima difesa dei vaccini, rendendo meno efficace la copertura di chi ha fatto una sola dose tanto di Pfizer e Moderna quanto di Astrazeneca), ma anche perché rischia di essere una mazzata decisiva per il racconto del Paese che riparte e che si lascia definitivamente alle spalle l’incubo Covid-19. Non è finita finché non è finita, insomma, e la Delta rischia di ricordarcelo in modo drammatico. Perché fingere di non vedere cosa sta arrivando non cambierà di certo le cose in meglio. La discussione sul green pass a cui stiamo assistendo in questi giorni, però, non sembra tener conto del decorso ineluttabile della Delta, ma rimanda più all'equivoco mai chiarito della "convivenza" con il virus, frase che ci sentiamo ripetere da mesi, ma che significa poco o nulla. È una sorta di specchietto per le allodole, il miraggio di una vita normale in cui la Covid-19 diventa un'influenza innocua, che magari comporta qualche seccatura o fastidio (come indossare le mascherine al chiuso) ma tutto sommato non incide sulla nostra quotidianità. Ed è anche la linea su cui spingono praticamente tutte le forze politiche, le Regioni e i gruppi di interesse per chiedere la fine delle restrizioni e delle misure di contenimento giudicate invasive per la sfera individuale e penalizzanti per le attività economiche. Del resto, si ragiona, il progredire della campagna vaccinale garantisce ampi margini di manovra, perché riduce in modo sensibile ospedalizzazioni e decessi, rendendo gravose le limitazioni soprattutto per chi si è già immunizzato. Il correlato è di grande effetto: perché insomma io, che ho sempre rispettato le regole e mi sono vaccinato, dovrei pagare per colpa dei no-vax che non hanno voluto vaccinarsi o per preservare soggetti che comunque non rischiano molto in caso di infezione, come i giovanissimi? Il problema è che le cose non sono così semplici, anzi. E dovremmo guardarci intorno. Nei giorni scorsi si è molto parlato della svolta impressa da Boris Johnson nel Regno Unito, che potremmo tradurre in modo grossolano (ma corretto) con l'eliminazione di ogni tipo di restrizione e di controllo (addirittura i casi positivi registrati nelle scuole non saranno neanche registrati come "contatti"), in modo da lasciare che l'infezione si propaghi tra i non vaccinati, nella speranza/valutazione che la Covid-19 non provochi danni gravi tra i giovani e che il sistema sanitario sia in grado di reggere la risalita delle ospedalizzazioni causate dalla Delta, che il governo stima sia molto contenuta grazie alla copertura vaccinale. In buona sostanza, siamo di fronte a una versione riveduta e corretta della strategia "iniziale" UK , che prevede il raggiungimento dell'immunità di comunità per il tramite delle infezioni della popolazione giovane non vaccinata, confidando nell'esiguità dei casi gravi garantita dai vaccini e dando per scontato che possano esserci nuovi decessi. Una strategia fortemente avversata dalla stragrande maggioranza della comunità scientifica internazionale, che ne rileva non solo le fallacie e i rischi sul piano scientifico, ma anche l'inadeguatezza su quello etico. Come ha avuto modo di spiegare l’epidemiologa Deepti Gurdasani, il governo Johnson ha “scelto una strategia immorale, che prevede che milioni di giovani si infettino velocemente in modo da diventare immuni prima dell’inverno; la tesi è che l’immunità tramite infezione sia più semplice e veloce della vaccinazione, ma ciò comporterà lasciare una giovane generazione con disabilità croniche”, a causa degli effetti della Long Covid e non solo. La lettera inviata a Lancet e sottoscritta da centinaia di scienziati è ancora più chiara ed elenca tutte le ragioni per cui l’infezione di massa sia una scelta tragica, che potrebbe avere conseguenze catastrofiche. In primo luogo, scrivono gli scienziati, non mitigare la trasmissione della Delta comporterà l’infezione di milioni di persone, lasciando centinaia di migliaia di individui, anche giovani, con disabilità croniche o comunque esponendole a forme severe della malattia. Peraltro, alti tassi di trasmissione nelle scuole determineranno chiusure e isolamenti, pregiudicando davvero la formazione e l’apprendimento degli studenti. Tutto ciò comporterà la crescita della pressione sul sistema sanitario, considerando anche che i primi studi mostrano che la correlazione fra casi e ospedalizzazioni è ancora forte; in generale, l’aumento inevitabile delle ospedalizzazioni causa Covid si tradurrà in una maggiore difficoltà di accesso agli altri servizi medici, aggravando il carico di lavoro degli operatori sanitari, già provati da mesi e mesi di sacrifici e privazioni. Il problema centrale è però costituito dal fatto che una strategia di questo tipo sembra fornire il terreno di coltura migliore per l’emergere di nuove varianti, potenzialmente anche resistenti al vaccino, finendo col mettere tutti a rischio, vaccinati e no. Senza contare il fatto che la diffusione di nuove varianti rappresenta di per se un problema per le nazioni più povere, che hanno un accesso limitato ai vaccini. Insomma, l’ennesimo atto egoistico e intollerabile da parte di un Paese avanzato, con conseguenze potenzialmente devastanti per le altre comunità. Ecco, per quanto non ci faccia piacere metterla in questi termini, diremmo che “convivere” con la variante Delta al momento significa tutto questo. Accettare il pericolo di collasso del sistema sanitario, centinaia di morti al giorno e danni permanenti sulle generazioni future.
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La frase “dobbiamo convivere con il virus” non significa nient’altro che accettare migliaia di contagi, ospedalizzazioni e morti. Il problema è che la variante Delta e l’aumento della mobilità dovuta ai mesi estivi dovrebbero costringere le istituzioni italiane a rivedere i piani nel breve e medio periodo: ma andare fino in fondo, ovvero limitare davvero la variante e contrastare una nuova ondata, comporterebbe decisioni dure, decise e impopolari. Che nessuno prenderà, ancora una volta.
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George Leonard ha una sola grande paura: sparire dalla scena. E così, tra un'ospitata e l'altra da Barbara D'Urso in compangia della sua farfallina, Carmela Gualtieri, e le serate nei locali (anche dopo l'incidente è tornato a lavorare in discoteca), il Principe del Grande Fratello 10 si è preso un impegno un pò fuori dal comune: rispondere alla posta del cuore sulla pagine di Visto. La rubrica si chiama "Il principe delle donne" e il buon George si trova a dover rispondere a ragazzi e ragazze in crisi con i loro partner o in cerca dell'anima gemella. L'ex gieffino dà grandi pacche sulle spalle e consigli a tutti ("sento che hai bisogno d'amore e questo mi fa sorridere perché anch'io ero come te", "sorridi e vai avanti, amico", "vedrai che il principe azzurro arriverà presto", "il vero amore è come un fantasma: tutti ne parlano ma pochi lo hanno veduto", "volere è potere", "Parola di Principe: cadrà ai tuoi piedi. Punto"). Ma tra le varie letterine ce n'è una un pò particolare… "Caro George, nello scorso numero di Visto, Lisa Tusa, ex corteggiatrice del tronista di Uomini e Donne Luca Dorigo, ha detto di aver avuto una relazione con te prima che tu entrassi nella casa del Grande Fratello 10. E che tu, all'improvviso, sia scomparso nel nulla senza darla alcuna spiegazione (…)". Il Principe ha risposto al messaggio assicurando di non aver mai nemmeno conosciuto la Tusa. "Premesso che detesto parlar di gente che pur di avere cinque minuti di notorietà è pronta ad inventarsi qualunque fandonia, ti assicuro che quella signora proprio non la conosco. Non l'ho mai vista in vita mia, tanto che l'ho querelata per diffamazione. Detto ciò, su questa squallida storia preferisco davvero calare un velo pietoso. Perché dare spago a certi individui che cercano di farsi pubblicità alle spalle di chi lavora mi sembra davvero una cosa indecente".
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George Leonard nega di aver mai conosciuto l’ex corteggiatrice di Luca Dorigo, che sostiene invece di aver avuto una relazione con lui prima che entrasse nella casa del GF.
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La famosa attrice Nicole Kidman e il marito il cantante country neozelandese Keith Urban hanno annunciato la nascita della loro figlia venuta al mondo grazie ad una madre surrogata. La nascita della bambina fino a questo momento è stata tenuta in gran segreto, infatti la piccola Faith Margeret è nata lo scorso 28 dicembre in un ospedale di Nashville, nel Tennessee dove la coppia risiede. Probabilmente Nicole prima di dare il lieto annuncio ha voluto attendere l'esito dei Golden Globe, ma la nascita della figlia non gli ha portato molta fortuna professionale visto che la Kidman è stata battuta da Natalie Portman. La Kidman ha ricorso alla madre surrogata probabilmente per i suo problemi d'infertilità. La madre surrogata mette a disposizione solo l'utero e di solito le uova e gli spermatozoi sono della coppia committente, per questo motivo nel comunicato fatto per annunciare la nascita della loro figlia ha tenuto a precisare "Faith Margeret è figlia biologica di Keith e Nicole".
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Nicole Kidman e il marito Keith Urban in un comunicato hanno annunciato la nascita della loro seconda figlia Faith Margeret venuta alla luce grazie ad una madre surrogata.
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Un altro giovane esemplare di capodoglio è stato trovato spiaggiato in Sicilia, a pochi giorni di distanza da quello rinvenuto sulla spiaggia di Lascari, tra Cefalù e Buonfornello. Lo ha annunciato Greenpeace, che assieme all'associazione The Blue Dream Project ha appena avviato la campagna “Mayday Sos Plastica”, volta a documentare lo stato di salute dei nostri mari e a sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema dell'inquinamento causato dai rifiuti plastici, spesso responsabili della morte dei maestosi cetacei, ma anche di uccelli marini, tartarughe e moltissimi altri animali. Cause da determinare. La carcassa del secondo capodoglio si è arenata sulla spiaggia di Acqua dei Corsari, innanzi a via Messina Marine lungo la costa orientale di Palermo. L'equipaggio di una barca a vela l'aveva già avvistata domenica scorsa, al largo del golfo del capoluogo siciliano, indicandone la presenza alle autorità competenti. Le cause della morte verranno determinate dall'esame necroscopico, ma tutto lascia pensare che all'interno del suo stomaco verranno trovate ingenti quantità di plastica. Nell'altro giovane esemplare spiaggiato a Cefalù, lungo circa sette metri (i capodogli maschi adulti arrivano a 18 metri), i veterinari hanno trovato sacchi, reti e buste che probabilmente non gli hanno lasciato scampo. I capodogli, del resto, scambiano i rifiuti plastici per calamari, le loro prede preferite, e ne ingurgitano in grandi quantità fino a quando il loro apparato digerente non viene completamente ostruito. La morte, atroce, spesso sopraggiunge per denutrizione e disidratazione, accompagnata da dolori lancinanti.
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A pochi giorni dallo spiaggiamento di un giovane esemplare di 7 metri rinvenuto nei pressi di Cefalù, un altro capodoglio si è arenato lungo la costa siciliana. Anche in questo caso si tratta di un esemplare immaturo. Ancora non sono note le cause del decesso, ma è probabile che anche nel suo stomaco vengano trovate ingenti quantità di plastica. Greenpeace lancia l’allarme sullo stato di salute dei nostri mari, sempre più inquinati dai rifiuti plastici.
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Chi l'ha detto che per essere all'altezza di una copertina bisogna essere giovani e perfette? Se fino a qualche tempo fa per le pubblicità si sceglievano modelle impeccabili e giovanissime, da qualche tempo i brand beauty hanno diretto la loro attenzione sulle grandi donne del passato, icone della moda e attrici famose. Ma come mai i marchi di cosmetica hanno scelto proprio donne di altri tempi invece che le it girl del momento? Vuoi per emulare il tempo passato, vuoi per l'animo vintage delle collezioni make up, la scelta è stata fatta prima di tutto per dimostrare che la bellezza non ha età, e che si può essere perfette e meravigliose anche con qualche ruga in più. Le testimonial da cover infatti, non hanno nulla da invidiare alle giovanissime: anche loro sono raggianti e, se vogliamo dirla tutta, molto più "umane". Le donne scelte per le campagne pubblicitarie dimostrano così di non temere il passare del tempo, mettendo in mostra tutta la loro bellezza e mostrando con fierezza rughe e piccoli difetti. La differenza con le giovani star di oggi c'è e si vede: da un lato c'è chi la bellezza la incarna in tutto il suo essere, dall'altro chi cerca di raggiungerla con tutti i mezzi a disposizione, chirurgia e filler compresi. Donne come Jessica Lange, Jane Fonda e Charlotte Rampling, sono così viste come comuni mortali e non come dive di altri tempi, e forse è proprio questo il motivo che ha portato i brand alla scelta delle testimonials: la perfezione non esiste, ma la bellezza pura che può essere esaltata con il make up si.
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Chi l’ha detto che per essere la star di una pubblicità bisogna essere giovani e belle? I brand beauty dimostrano il contrario scegliendo testimonial over 60: da Marc Jacobs che sceglie Jessica Lange a L’Oréal che punta su Jane Fonda, ecco i volti che stanno rivoluzionando il mondo della pubblicità.
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Un celebre detto dice che al cuore non si comanda, ed è quello che deve aver pensato anche Francesca De André nel riallacciare il suo rapporto con Giorgio Tambellini, lo stesso uomo che l'aveva tradita durante la sua permanenza al Grande Fratello. Sebbene durante il reality show di Canale 5 la nipote di Faber aveva mostrato un certo interesse per il modello napoletano, Gennaro Lillio, tanto da iniziare una relazione una volta fuori dalla casa più spiata d'Italia, qualcosa deve essere andato storto. Tra i due, infatti, la passione si è spenta dopo poco, nonostante tra le mura di Cinecittà sembrava che il feeling fosse davvero forte. Francesca De Andrè a quanto pare è tornata sui suoi passi, concedendo una nuova opportunità al suo ex. Dopo aver tanto sofferto per le dichiarazioni, piuttosto dure, di Giorgio Tambellini che l'aveva tradita e non era più sicuro di amarla, la bella ventinovenne deve essere stata riconquistata dall'imprenditore che, già qualche settimana fa, le aveva dichiarato il suo amore.
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Francesca De André e Giorgio Tambellini sembra che siano tornati insieme, almeno secondo quanto riporta il settimanale Oggi. I due, dopo una crisi che aveva portato la nipote di Faber ad iniziare una relazione con il gieffino Gennaro Lillio, sembra che si siano rappacificati. L’annuncio ufficiale avverrà nel salotto di Barbara D’Urso, a Domenica Live, nella prima puntata del 21 settembre.
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Un uomo di 60 anni è morto per un morso di serpente nel distretto indiano di Mahisagar, nello stato di Gujarat, ma non prima di aver ucciso lo stesso rettile con un morso, ha spiegato lunedì un funzionario del villaggio. L'incidente è avvenuto sabato pomeriggio nel villaggio di Ajanwa a Santrampur tehsil, ha detto il capo del villaggio, a più di 120 chilometri dal Vadodara di Gujarat. "Parvat Gala Baria era in piedi nei pressi di un campo, vicino a un punto in cui il mais veniva caricato su un camion, un serpente è scivolato fuori e mentre altri scappavano, lui ha cominciato a sostenere di aver catturato i serpenti in precedenza", ha detto il capo del villaggio.
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I fatti sono avvenuti sabato in un villaggio indiano. La vittima, 60enne, stava raccogliendo mais nei pressi di un campo quando il serpente è stato avvistato. “Ne ho già catturati altri in passato” avrebbe affermato, prima di afferrarlo…
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Rancore partecipa a Sanremo 2020 con “Eden”, canzone nata da una collaborazione con Dardust che ha convinto il pubblico e la giuria del Festival. “Il pezzo viene da uno studio. Il mondo che ci circonda nasconde grandi misteri. Scrivere significa aprire queste matrioske e scoprire cosa nasconde il mondo. Ogni frase che scrivo nasconde più significati, ognuno può leggerci qualcosa di diverso” racconta il rapper nell’intervista rilasciata a Fanpage.it “È nata da una visione, immaginando questa mela che si stacca e ripercorre tutta l’umanità. Sono diventato un detective del tempo, cercando i posti in cui questa mela è andata, dalla testa di Newton alle mele piene di cianuro, alla mela di Magritte fino ad arrivare a oggi. In questo momento ci siamo ritrovati una mela tra le mani e dobbiamo capire che scelta fare”. Rancore non ha scritto “Eden” per il Festival di Sanremo. Il brano è nato da un’ispirazione e solo dopo essere stato ultimato, è stato proposto per la competizione canora in onda su Rai1: “Le canzoni devono essere scritte perché vuoi raccontare delle cose, non devono essere scritte per andare a Sanremo. La canzone nasce da una collaborazione con Dardust, dopo due sole sessioni in studio avevamo già l’embrione di ‘Eden’. Quando ci siamo resi conto che pesava, abbiamo deciso di portarla su un palco così grande”. Un contenuto del quale è orgoglioso: Non lo so, ma anche se ci fosse non gli darei importanza. Conosco il contenuto che porto, so che il mio è un codice. Avendo costruito un rap così ermetico, mi proteggo anche da chi pensa che un rapper non possa andare a Sanremo o da chi pensa che il rap è tutto sbagliato. Cerco di mantenere la mia identità.
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Rancore racconta a Fanpage.it com’è nata “Eden”, canzone portata sul palco di Sanremo 2020. Il rapper estende la riflessione all’apertura manifestata dal concorso al rap, stile musicale considerato secondario fino a qualche anno fa: “Sanremo lo costruiscono quelli che ci vanno. La musica cambia e Sanremo cambia con essa”.
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Le estrazioni del Lotto, Superenalotto e 10eLotto di oggi, giovedì 28 gennaio 2021, in diretta testuale su Fanpage.it dalle ore 20 fino alle ore 21.30. Per il concorso n.12 del SuperEnalotto per il 28/1/2021 il jackpot vola a 98 milioni e 200mila euro, in attesa di un fortunato vincitore. I numeri vincenti del Lotto e 10eLotto e i simboli fortunati del Simbolotto di oggi arriveranno entro le ore 21.30 di stasera: ricarica la pagina per seguire le estrazioni del Lotto in diretta. Ecco i numeri del Lotto estratti oggi su tutte le ruote: Bari: 52, 41, 5, 39, 51 Cagliari: 84, 3, 32, 41, 45 Firenze: 79, 53, 77, 47, 38 Genova: 22, 87, 63, 24, 88 Milano: 29, 80, 4, 2, 28 Napoli: 81, 38, 82, 17, 89 Palermo: 62, 81, 58, 60, 33 Roma: 68, 26, 66, 27, 28 Torino: 43, 67, 42, 30, 7 Venezia: 11, 17, 57, 83, 4 Nazionale: 61, 37, 69, 26, 82 L'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli comunica i numeri vincenti delle estrazioni del Lotto di oggi, giovedì 28 gennaio 2021. In provincia di Milano è stata realizzata la vincita più alta di sempre al 10eLotto, di ben 5,6 milioni di euro. La verifica dell'eventuale vincita della schedina può essere effettuata online sul sito di Lottomatica. Combinazione vincente SuperEnalotto: 44 – 29 – 46 – 18 – 53 – 40 Numero Jolly: 67 Numero Superstar: 39 Jackpot: 98.200.000€ Sale a 98 milioni e 200 mila euro il jackpot in palio per l'estrazione del SuperEnalotto di giovedì 28 gennaio 2021. Il montepremi spetta a chi indovina tutti e sei i numeri vincenti, ma anche con 5 numeri e il numero Jolly si può vincere una somma interessante. Un fortunato vincitore manca dallo scorso 7 luglio, nessuno ha indovinato la sestina fortunata nell'ultimo concorso di martedì scorso. Quote del Superenalotto e vincite dell'estrazione di oggi sul sito di Sisal, organizzatore del concorso.
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I numeri vincenti del Lotto, 10eLotto e SuperEnalotto di giovedì 28 gennaio 2021: le estrazioni in diretta su Fanpage.it. 98 milioni e 200 mila euro il jackpot del Superenalotto in palio per chi indovina i 6 numeri fortunati, le estrazioni di Lotto e 10eLotto di oggi saranno completate entro le ore 21.30.
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Ha inaugurato il 1 giugno 2016 la nuova meta imperdibile per gli appassionati di vino: si tratta della Cité du Vin a Bordeaux, un'intera città dedicata alla cultura del nettare degli dei. Dopo tre anni di lavori, la struttura progettata dallo studio Xtu (lo stesso che ad Expo aveva firmato il padiglione Francia), apre in grande stile una delle realtà più complete riguardo la cultura del vino: ad essere rappresentati all'interno della Cité du Vin ci saranno 80 importanti territori del pianeta, compresa l'Italia. Quella che è stata già soprannominata come la “Guggenheim del vino”, celebra il vino in tutte le sfaccettature. Bordeaux con la Citè du Vin si inserisce così tra le mete preferite dell'enoturismo ed eno-business dedicando al vino come patrimonio un sito di ricreazione culturale. Non esiste un altro posto al mondo con un tale approccio alla cultura del vino. All'interno della Cité du Vin si potranno vivere esperienze coinvolgenti e sensoriali con mostre permanenti, temporanee, laboratori, negozi e molto altro ancora. Accanto al mondo dei parchi a tema e musei, senza sposare tutti elementi tradizionali del vino La Cité è un luogo unico che esprime l'anima del vino in tutte le sue sfaccettature scultoree nel paesaggio del vino, nel cuore di aziende vinicole, mitologico e vino sacro, il vino ispiratore di arte, il vino collegamento tra i popoli, il divertimento e il vino condivisione … La missione de La Citè du Vin è migliorare e trasmettere come molti questo patrimonio culturale universale e vivere ciò che è il vino.
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È stata soprannominata la “Guggenheim del vino” e ha la forma di un decanter la Cité du Vin, un incredibile posto a Bordeaux tutto destinato alla cultura del vino.
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Ormai quella dei fenicotteri rosa è diventata una vera e propria mania, forse possiamo parlare anche di ossessione! Dovunque ti giri, nelle vetrine delle vie dello shopping, nei mercatini, sulle bacheche dei social network, indosso a celebrities o a gente comune, spunta un puntino rosa, che a ben vedere è un fenicottero. Persino sulle unghie le più ardite sfoggiano una manicure esotica. In realtà la "flamingo mania" non è del tutto nuova, già la scorsa estate i dolci animali rosa spopolavano nelle piscine dei vip in versione gonfiabile o nelle collezioni di moda dei grandi brand e dei marchi low cost. Quest'estate la moda continua e spopola letteralmente. I fenicotteri rosa sono in ogni dove! Non solo in piscina con i maxi gonfiabili, anche nel guardaroba il rosa dei fenicotteri è di casa. La figura del tenero animale che dorme su una sola zampa spunta su costumi due pezzi con volant, lunghe gonne a ruota e persino su giacche in denim. Non è tutto! Flamingo dipinti o stampati decorano scarpe da ginnastica in tela o ciabatte da mare, su cappellini con visiera e su bijou luminosi. Se volete seguire la tendenza il nostro consiglio è: evitate la "sovrappopolazione" di fenicotteri nel look. Data la particolarità del capo o dell'accessorio in questione, meglio scegliere un solo pezzo a tema, da abbinare eventualmente ad altri capi o accessori più neutri e basic, magari a fondo unico e senza fantasia. Per seguire il must estivo è possibile anche sceglie una shirt o una bag a tracolla dipinta con la tonalità del momento, il millenial pink, ovvero quel rosa a metà tra il pastello e lo shocking che ricorda il manto di un fenicottero.
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Fenicotteri rosa, stanno (o lo sono già) diventando una vera e propria mania! I dolci animaletti rosa spunta su abiti, orecchini, sneakers, ciabatte e borse ma non solo. I flamingo entrano anche in casa con oggetti di design quali lampade, cuscini, lenzuola e così via. Ecco la “tendenza flamingo” e i pezzi più originali da avere in quest’estate 2017.
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Ci sono persone che attribuiscono al cuscino tutta la qualità del proprio riposo. C'è chi lo preferisce alto e duro, chi invece basso e morbido, chi vuole un grande cuscino, chi si accontenta di uno piccolo, c'è chi dorme con tre cuscini e a chi ne basta uno, chi ha il proprio cuscino, quello dell'infanzia, che porta con sé anche in viaggio e chi ama avere un cuscino sempre nuovo, ma in ogni caso il cuscino è un elemento fondamentale per un buon sonno. Il cuscino infatti non è solo un rettangolo di stoffa riempito di materiale morbido ma è un oggetto che ci accompagna per un terzo della nostra vita perché, si sa, spendiamo in media circa un terzo della nostra vita dormendo. La scelta del giusto cuscino è quindi di vitale importanza ma non per forza deve seguire le sole regole della funzionalità: dormire su un cuscino divertente o creativo può far iniziare la giornata con il sorriso.
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Alto, basso, grande, piccolo, tondo o quadrato, un buon cuscino è fondamentale per un dolce sonno ma il riposo può essere ancor più sereno con questa selezione dei più originali e divertenti cuscini che abbiate mai visto.
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Notifica del dispositivo o del testo integrale dell'ordinanza per il decorso del termine per l'opposizione agli atti esecutivi Si pone la questione se, ai fini del decoroso del termine di decadenza di venti giorni per proporre tempestiva opposizione agli atti esecutivi, ai sensi dell'art. 617 cod. proc. civ., sia sufficiente una comunicazione in forma semplificata dell'ordinanza non contenente il testo integrale dell'ordinanza dichiarativa dell'incompetenza, ma soltanto il suo dispositivo, o se sia necessaria la comunicazione integrale del testo dell'ordinanza, al fine di mettere il destinatario in condizioni di valutare, sulla base della lettura della motivazione del provvedimento, se proporre o meno opposizione. Le conseguenze derivanti dall'applicazione delle due tesi sono evidenti: se il termine per l'opposizione decorre dalla comunicazione semplificata, la parte interessata all'opposizione sarebbe privata della possibilità di conoscere le motivazioni e di espletare il suo diritto di difesa. Dall'altro lato se il termine per l'opposizione decorre dalla conoscenza integrale dell'ordinanza si darebbe rilevanza all' inerzia della parte nel prendere conoscenza integrale del provvedimento, inoltre, il decorso del termine – di fatto – dipenderebbe della volontaria condotta della parte onerata, la quale dovrebbe decidersi di accedere alla cancelleria per estrarre copia. La questione posta va risolta sulla duplice premessa delle peculiarità della struttura del processo esecutivo e dei rimedi ad esso interni ed esclusivi: l'uno non comportando mai l'adozione di provvedimenti decisori e gli altri non potendo in alcun caso definirsi impugnazioni in senso stretto. Il giudizio di contestazione degli atti esecutivi sotto il profilo formale o – quando previsto – di opportunità, non è quindi un giudizio di impugnazione in senso stretto, perché la causa di cognizione, in cui si risolve ogni opposizione agli atti esecutivi, insorge solo quando quell'atto ne è reso oggetto. La stessa struttura e natura del processo di esecuzione esige che la sequenza ordinamentale sia agile e finalizzata appunto senza formalità non necessarie al soddisfacimento del diritto azionato e consacrato nel titolo, salvo beninteso il diritto del debitore alla regolarità formale del processo, quando questa susciti un suo particolare interesse. È ormai consolidato nella giurisprudenza di questa Corte di legittimità il principio della sufficienza, ai fini della decorrenza del termine di decadenza previsto dall'art. 617 cod. proc. civ., della conoscenza anche solo di fatto dell'atto da opporre. risultando così superata la più rigorosa precedente impostazione sulla necessità della conoscenza legale.
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La Cassazione del 13.2.2018 n. 3430 ha affermato che ai fini del decorso del termine per proporre opposizione agli atti esecutivi ex 617 cpc, quando la comunicazione del provvedimento del giudice dell’esecuzione sia avvenuta in imperfetta ottemperanza all’art. 45 disp. att. cpc., come nel caso in cui essa sia stata non integrale, la relativa nullità è sanabile per raggiungimento dello scopo, anche ai fini del decorso del termine per la proposizione dell’opposizione agli atti esecutivi, in tal caso è onere del destinatario attivarsi per prendere piena conoscenza dell’atto e valutare se proporre opposizione ex art. 617 cpc nel rispetto del relativo complessivo termine.
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Via libera al vaccino Pfizer-BioNTech anche da parte dell'Oms. Il farmaco che stiamo già utilizzando in Italia e nel resto d'Europa, ha ricevuto la convalida all'uso d'emergenza dell'Organizzazione mondiale della sanità: si apre così la strada ai Paesi di tutto il mondo per approvarne più rapidamente l'importazione e la distribuzione. Un passaggio fondamentale, annunciato dalla stessa Oms, che ha pubblicato una nota con un commento della dottoressa Mariangela Simao, direttrice responsabile dell'accesso ai farmaci e vaccini dell'Organizzazione mondiale della Sanità: "Questo è un passo molto positivo per garantire l'accesso globale ai vaccini Covid-19". La dottoressa, però, ci ha tenuto a sottolineare "la necessità di uno sforzo ancora maggiore a livello globale per ottenere una fornitura di vaccino sufficiente a soddisfare le esigenze delle popolazioni di tutto il mondo". L'Oms e le altre agenzie partner "lavorano giorno e notte – ha assicurato Simao – per valutare altri vaccini che hanno raggiunto gli standard di sicurezza ed efficacia". Nessuna paura, ha continuato la dottoressa, anzi: "Incoraggiamo un numero ancora maggiore di sviluppatori a farsi avanti per la revisione e la valutazione". In questo momento "è di vitale importanza che ci assicuriamo la fornitura critica necessaria per servire tutti i Paesi del mondo e per arginare la pandemia". L'annuncio, oltre che con un comunicato ufficiale, è arrivato anche su Twitter, con l'account ufficiale dell'Organizzazione mondiale della sanità che ha scritto: "Il vaccino anticovid Pfizer-BioNTech è diventato oggi il primo a ricevere la convalida dell'Oms per l'uso d'emergenza dall'inizio dell'epidemia", sottolineando che "l'equo accesso globale ai vaccini è fondamentale per combattere la pandemia". Poi una rassicurazione ai più scettici: "Gli esperti di tutto il mondo hanno esaminato i dati sulla sicurezza, l'efficacia e la qualità del vaccino e hanno scoperto che soddisfa tutti i criteri".
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L’Organizzazione mondiale della sanità ha dato l’ok all’uso d’emergenza al vaccino Pfizer-BioNTech, quello che stiamo già somministrando in Italia, in Europa e non solo. Mariangela Simao, direttrice responsabile dell’accesso ai farmaci e vaccini dell’Oms, ha commentato: “Questo è un passo molto positivo per garantire l’accesso globale ai vaccini Covid-19”.
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Due anni fa la storia della dottoressa spagnola Lina Alvarez aveva fatto molto discutere in Spagna e non solo. Lina aveva 62 anni quando ha partorito il suo terzo figlio, una bambina a cui ha dato il suo stesso nome. Nonostante l’età avanzata desiderava fortemente diventare di nuovo mamma – il medico spagnolo aveva già due figli di 29 e 10 anni – e per questo aveva fatto ricorso all’inseminazione artificiale. E a quanto pare, per riuscire a diventare di nuovo mamma, Alvarez avrebbe mentito ai medici riguardo la sua età. È lei stessa ad aver spiegato quanto accaduto al tabloid britannico Mirror. Ai medici la donna avrebbe raccontato di avere 50 anni invece di 62 e così sarebbe riuscita a ottenere il trattamento e diventare di nuovo mamma.
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Il medico Lina Alvarez ha fatto parlare di sé due anni fa quando, all’età di 62 anni, ha avuto una bambina in Spagna attraverso l’inseminazione artificiale. Solo dopo del tempo ha raccontato come ci è riuscita: ai medici avrebbe fatto credere di avere 50 anni.
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Se c'è una cosa che Sandra Bullock deve avere certamente imparato da film d'azione tipo Speed ai quali ha preso parte, è come intervenire tempestivamente, e senza troppi indugi, in caso di situazioni di emergenza, specie se per fatti medici o di salute. Se serviva un saggio che dimostrasse la lezione appresa, l'attrice lo ha certamente fornito in questi giorni, quando proprio mentre si trovava sul set, per girare il prossimo film di cui è protagonista, ha soccorso una persona, uno degli operatori che probabilmente è collassato a causa del caldo rovente di New Orleans, notizia riportata dal giornale Tmz. L'intervento repentino della Bullock è stato a dir poco salvifico, non nei termini per i quali l'operatore fosse seriamente a rischio, ma perché Sandra, con la sua tempestività, è addirittura riuscita ad arrivare prima degli altri nei soccorsi, dimostrando peraltro un senso di umanità molto forte.
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Durante le riprese del suo ultimo film l’attrice si è precipitata prima di tutti a soccorrere una donna sentitasi male, forse a causa del caldo. Il suo partner sul set, Billy Bob Thorton, rimane in disparte mentre lei è al centro delle operazioni.
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Ecco uno di quei film che faranno la gioia dei fan dei film americani demenziali e pruriginosi. Sulla scia di “Io vengo ogni giorno” e di “Quel momento imbarazzante”, con Zac Efron, prossimamente nelle nostre sale, questo “Comportamenti molto… cattivi” ("Behaving Badly"), diretto da Tim Garrick, promette scintille e battute politicamente molto scorrette. Basato sul romanzo autobiografico “While I’m Dead Feed the Dog”, di Ric Browde, la pellicola ha come protagonisti Nat Wolff e la stellina, amatissima dai teenagers, Selena Gomez. Naturalmente, già dal trailer, ci possiamo fare un’idea molto chiara dei contenuti: il “travaglio” della prima volta, la classica “donna matura” intenta a svezzare i giovanotti e lo sfigato di turno che vuole conquistare la più carina della scuola. Aggiungeteci poi, uno stuolo di amici sgangherati e qualche scema surreale e il gioco è fatto. Curiosi di vederlo al cinema? Beh, dovrete aspettare solo fino al prossimo 4 settembre. Il sedicenne Rick Stevens è alle prime armi in materia di sesso, e non ha avuto alcuna esperienza prima d’ora, se non “con se stesso”. Il suo desiderio più grande è quello di conquistare il cuore di Nina Pennington, la ragazzapiù bella e desiderata della scuola che, neanche a dirlo, lo ritiene uno sfigato che segue le lezioni di latino. Rick, però, è pronto a tutto pur di riuscirci, ma si ritroverà coinvolto in una serie di avvenimenti del tutto fuori dagli schemi, che lo allontaneranno sempre di più dalla sua ambiziosa meta. Ma si sa, chi la dura, la vince.
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Il giovane Rick non ha alcuna esperienza in materia sessuale, ma il suo sogno più grande è quello di conquistare la più bella ed ambita ragazza della scuola, la giovane e sensuale Selena Gomez. Ovviamente, i surreali e pruriginosi imprevisti sono dietro l’angolo.
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Il grande giorno è arrivato, tra poche ore Filippa Lagerback e Daniele Bossari pronunceranno finalmente il fatidico sì dopo ben 17 anni di fidanzamento. La proposta è arrivata in diretta tv al Grande Fratello Vip qualche mese fa e, anche se questa data sembrava essere lontanissima, oggi tutto diventerà realtà. La presentatrice di origini svedesi non sta nella pelle e sembra essere prontissima per la cerimonia. Ieri sera non solo ha organizzato una cena con gli amici più stretti, è anche stata raggiunta da Enzo Miccio per provare l'abito bianco per l'ultima volta. Tra qualche ora Filippa Lagerback e Daniele Bossari convoleranno a nozze, dando vita a una meravigliosa cerimonia a tema "Alice nel Paese delle Meraviglie" nel complesso Ville Ponti di Varase. I personaggi del mondo dello spettacolo invitati saranno pochissimi, gli sposi hanno deciso di puntare tutto su un ricevimento intimo ma, nonostante ciò, l'emozione si sta cominciando far sentire. Già ieri la presentatrice di "Che tempo che fa" aveva fatto le prime prove indossando un abito di raso bianco sui social ma solo in serata è stata raggiunta da Enzo Miccio. E' proprio lui che firmerà il look per il grande giorno della Lagerback e probabilmente voleva assicurarsi che non ci fossero ritocchi da fare all'ultimo momento. Naturalmente il wedding planner non ha potuto fare a meno di documentare tutto sui social, dove ha postato una foto in cui tiene tra le mani i capi (coperti con un panno bianco) che indosserà la festeggiata e al suo fianco c'è Filippa con un'espressione impaurita e felice. Nella didascalia Miccio ha scritto: "L’abito della sposa è pronto, la scenografia avanza e l’emozione è tanta…". Insomma, a questo punto tutto sembra essere pronto, non resta che aspettare le prime foto delle nozze da sogno.
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Filippa Lagerback e Daniele Bossari si sposeranno tra qualche ora e sembrano essere prontissimi. La presentatrice svedese è stata raggiunta da Enzo Miccio, che ha disegnato il suo look da matrimonio, e ha provato per l’ultima volta l’abito da sposa.
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Non si placano le polemiche dopo il duro scontro tra Sandro Bondi ed Italo Bocchino andato in scena negli studi di Ballarò, nel giorno in cui la Camera dei Deputati respingeva la mozione di sfiducia al Governo Berlusconi IV. Come mostrato eloquentemente dalle immagini che vi proponiamo, tra il Ministro della Cultura e il capogruppo di Futuro e Libertà erano volate parole grosse, proprio a testimonianza della grande tensione visssuta qualche ora prima, con la "sorprendente" bocciatura della mozione presentata proprio da Fli (assieme ad Udc e collegata a quella di PD – Idv), determinata anche dalla defezione dell'ultima ora di due parlamentari di Fli. A poche ore di distanza, a tornare sulla questione è stato il Ministro Bondi, il quale, in una lunga ed articolata intervista al Giornale, non ha lesinato frecciate e critiche al suo ex compagno di partito, ma soprattutto ha chiarito il suo punto di vista sulla imminente discussione della mozione di sfiducia individuale nei suoi confronti. "La mozione di sfiducia individuale presentata contro di me è il segno più eloquente dell’incattivimento della lotta politica in Italia. È un atto abnorme, ingiustificato, pretestuoso e, siccome non sono cinico, umanamente dirompente. […] Casini è invece l’erede di una cultura che rispetta le persone ed è favorevole ad una politica non facinorosa, per cui non credo che possa votare questa mozione. […] Per quanto riguarda Pompei, al prossimo Consiglio dei ministri porterò un provvedimento che istituisce una sovrintendenza speciale di Pompei, con alla guida un sovrintendente con poteri speciali. Tutti i provvedimenti che ho proposto vanno nella direzione di favorire il sostegno della cultura non solo da parte dello Stato, ma anche dal mecenatismo della società civile, dei privati e degli enti locali. […] Il caso di Bocchino è diverso. Il suo ruolo è stato nefasto nel Pdl. Ritengo che lo sia anche all’interno del gruppo di Fli, se un galantuomo come Moffa ne ha chiesto le dimissioni dopo aver ascoltato il suo intervento alla Camera. Credo che il discorso sguaiato e volgare che ha pronunciato abbia convinto molti a non seguire le indicazioni del suo gruppo. Credo perciò che renda anche un pessimo servizio a Fini. […] Inoltre, sul piano dei comportamenti morali, non credo di poter subire lezioni da parte di persone come Bocchino, il quale mi ha più volte chiamato nel corso di questi due anni di governo con tono arrogante e minaccioso, a lui congeniale, per chiedere che il ministero dei Beni culturali finanziasse soggetti cinematografici, alcuni dei quali prodotti da società appartenenti alla sua famiglia; ricordo perfettamente che in alcune occasioni, specie all’inizio del mio incarico, il suo tono fu arrogante, perfino impositivo. Ricordo in particolare che, in una occasione, mi telefonò da New York e giunse ad urlarmi al telefono cercando di intimidirmi."
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Dopo la lite andata in onda a Ballarò, continua il duello verbale tra il Ministro della Cultura ed il capogruppo di Futuro e Libertà.
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L'olio di cactus, conosciuto anche come olio di fico d'India, è un prezioso olio essenziale molto utilizzato nei trattamenti antiage. L'olio di cactus si estrae dalla spremitura a freddo dei semi di Opuntia ficus (fico d'India), pianta succulenta molto diffusa nel bacino del Mediterraneo. Il fico d'India è una pianta originaria del Messico e introdotta in Europa dagli esploratori: la troviamo come pianta spontanea in alcune regioni del sud Italia come Puglia, Calabria, Sicilia ma anche in Sardegna. Per gli Aztechi il fico d'India era una pianta sacra, mentre le donne marocchine utilizzano le sue foglie per purificare la pelle e donare luminosità ai capelli. L'olio di cactus è ricco di acidi grassi essenziali che donano a questo unguento proprietà antiossidanti, rallentando il processo d'invecchiamento della pelle, oltre a proprietà ristrutturanti, rassodanti, antinfiammatorie e cicatrizzanti. Ecco tutti i benefici dell'olio di cactus e come utilizzarlo al meglio per la salute e la bellezza di pelle, unghie e capelli. L'olio di cactus è ricchissimo di acidi grassi polinsaturi: 69% di Omega 6, e ne contiene una quantità maggiore rispetto al più noto olio di argan. Inoltre contiene polifenoli, steroli, vitamina E e acido linoleico. Queste sostanze donano all'olio di cactus proprietà ristrutturanti, rigeneranti, rassodanti, inoltre è in grado di rallentare l'invecchiamento cutaneo, attenuando anche borse e occhiaie, oltre a prevenire la formazione delle rughe: svolge infatti un'azione antiossidante contrastando l'azione dannosa dei radicali liberi. Questo prezioso olio essenziale riduce l'infiammazione che distrugge il collagene, donando così elasticità alla pelle rilassata: se utilizzato con costanza, l'olio di cactus aiuta anche a prevenire la formazione di macchie cutanee causate anche da inquinamento e agenti atmosferici: contribuisce inoltre a lenire e idratare la pelle arrossata e squamata. L'olio di cactus aiuta anche a prevenire la comparsa della cellulite: può essere applicato puro per la realizzazione di massaggi linfodrenanti. L'olio di fico d'India è un toccasana anche contro acne e brufoli: svolge infatti un'azione antisettica, antinfiammatoria e cicatrizzante, oltre ad agire come seboregolatore. Il suo potere nutritivo, invece, aiuta a donare lucentezza e forza ai capelli secchi e sfibrati e a rinforzare la struttura cheratinica delle unghie fragili. L'olio di catus puro è un vero e proprio elisir di lunga vita che può essere utilizzato su tutti i tipi di pelle: è leggero e fresco, inoltre non unge e si assorbe rapidamente. Può essere utilizzato puro mattina e sera su viso, contorno occhi e attorno alle labbra: efficace anche come siero antietà, utilizzato sotto l'abituale crema viso. Applicato puro sulla pelle grassa, regolarizza la produzione di sebo, mentre sulla pelle secca nutre in profondità. Come anticellulite potete applicare l'olio di cactus su cosce e glutei, meglio se subito dopo la doccia, in quanto penetra ancora più rapidamente. L'olio di cactus va applicato una sola volta al giorno: la sua azione resta infatti inalterata fino a quando non viene rimosso con acqua e sapone.Potete poi applicarlo puro sulle lunghezze per rendere la chioma più forte, oltre a prevenire la formazione delle doppie punte. Per fortificare le unghie, applicate poche gocce dell'olio di cactus direttamente sulle unghie, massaggiate, lasciate agire per 10 minuti e risciacquate. L'olio di cactus può essere utilizzato anche diluito, ad esempio aggiunto alla normale crema idratante. Per donare nutrimento e lucentezza ai capelli secchi e sfibrati, invece, inseritene poche gocce all'interno dello shampoo o del balsamo.
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Conoscete l’olio di cactus? Si tratta di un unguento che si ricava dalla spremitura a freddo dei semi del fico d’India. Un olio molto efficace come antiage, ottimo anche per la cura e la bellezza di pelle e capelli: grazie alle sue proprietà antiossidanti, cicatrizzanti, rigeneranti. Ecco tutti i suoi benefici e come utilizzarlo.
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Lotto, SuperEnalotto e 10eLotto, i numeri dell'estrazione di oggi, sabato 27 febbraio 2021, in diretta su Fanpage.it. Dopo le ore 20 saranno comunicati i numeri del Lotto di oggi e la combinazione fortunata del SuperEnalotto: il concorso n.25 del 27/2/2021 di questa sera mette in palio un jackpot da 113,9 milioni di euro. Terminato il periodo dei ritardi delle estrazioni del Lotto, tutti i numeri arriveranno entro le 20.30 di questa sera: aggiorna questa pagina per seguire in diretta le estrazioni del Lotto, 10eLotto e SuperEnalotto di oggi. Anche le quote del Superenalotto verranno comunicate sul sito di Sisal una volta conclusa l'estrazione di oggi. Durante l'ultima estrazione nessuno ha centrato il 6 nè il 5+1, ma sono stati indovinati 6 "5" da circa 32mila euro. Ecco i numeri del Lotto estratti oggi su tutte le ruote: Bari: 17 – 75 – 30 – 79 – 64 Cagliari: 85 – 30 – 22 – 73 – 55 Firenze: 44 – 75 – 83 – 32 – 26 Genova: 14 – 47 – 72 – 89 – 82 Milano: 37 – 20 – 87 – 78 – 38 Napoli: 56 – 39 – 72 – 21 – 50 Palermo: 45 – 64 – 6 – 38 – 17 Roma: 13 – 47 – 43 – 39 – 10 Torino: 63 – 34 – 60 – 64 – 58 Venezia: 1 – 7 – 4 – 65 – 44 Nazionale: 34 – 72 – 32 – 89 – 73 L'estrazione del Lotto di oggi, sabato 27 febbraio 2021, è l'ultima della settimana. L'appuntamento con la lotteria più antica d'Italia torna il prossimo martedì. Sul sito di Lottomatica è disponibile la verifica dell'eventuale vincita per la schedina. L'archivio delle estrazioni del Lotto Combinazione vincente SuperEnalotto: 42 – 86 – 10 – 72 – 37 – 69 Numero Jolly: 85 Numero Superstar: 2 Jackpot: 113.900.000€ Per l'estrazione del Superenalotto di oggi 27 febbraio il montepremi continua a salire e arriva alla cifra di 113,9 milioni di euro. Anche nell'ultima estrazione di giovedì scorso nessun giocatore ha indovinato i numeri vincenti per il concorso a premi che offre il jackpot più alto d'Europa. Quote del Superenalotto e vincite dell'estrazione di oggi sul sito di Sisal.
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I numeri dell’estrazione di Lotto, 10eLotto e SuperEnalotto di sabato 27 febbraio 2021 in diretta su Fanpage.it dalle 20 di stasera. Sale a 113,9 milioni di euro il jackpot in palio per chi indovina la sestina fortunata, alle 20 verranno estratti i numeri del Lotto oggi e la combinazione vincente del 10eLotto e Simbolotto.
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A quasi un anno dall'omicidio di Sarah Scazzi, si continua a deridere la verità, ad offenderla, oltraggiarla: il 26 agosto scorso, nel piccolo centro di Avetrana, la mano violenta di qualcuno ha chissà in quale brutale modo ucciso una ragazzina di quindici anni senza che ancora si conosca il come e il perché. Tutto ruota attorno alla famiglia Misseri, a quella villa di via Deledda, diventata meta ora di pellegrinaggio ora di offese. Da quel maledetto 26 agosto le indagini sono state ostacolate dai componenti della famiglia, in primis Michele Misseri che dal giorno dell'arresto (la notte tra il 6 e il 7 ottobre) ha raccontato agli inquirenti otto versioni assolutamente diverse tra loro, nell'ultima delle quali si è di nuovo accusato quale autore del delitto. Eppure in carcere restano ad oggi Cosima Serrano e Sabrina Misseri, rispettivamente madre e figlia, accusate di aver sequestrato e ucciso la piccola Sarah. Michele è invece ritenuto responsabile dell'occultamento del cadavere, gettato in un pozzo a contrada Mosca, nei pressi di Avetrana. Dovrà rispondere di soppressione di cadavere in concorso con la moglie Cosima, la figlia Sabrina, ma anche di Carmine Misseri e Cosimo Cosma, rispettivamente suo fratello e nipote. I pm di Taranto, Pietro Argentino e Mariano Buccoliero, hanno depositato le richieste di rinvio a giudizio, che coinvolgono 13 delle 15 persone raggiunte, lo scorso 1° luglio, dall'avviso di conclusione delle indagini preliminari, per aver in qualche modo nascosto la verità, lasciando che la piccola Sarah pagasse per tutti. I pm sono convinti che ad uccidere Sarah sia stata Sabrina, la quale, vittima della sua stessa gelosia, ha strangolato la cuginetta a morte, colpevole di aver ricevuto piccole attenzioni da Ivano Russo, il ragazzo del quale era innamorata. Sabrina e la madre, Cosima Serrano, sono accusate di in omicidio, sequestro di persona e soppressione di cadavere. E dopo le sue otto versioni, tutte discordanti tra loro, dopo aver a lungo parlato di quanto accaduto lo scorso 26 agosto, oggi Michele Misseri ha deciso di trincerarsi nel silenzio come confermato dal suo avvocato, Armando Amendolito, il quale, qualche giorno fa, ha depositato la rinuncia all'interrogatorio.
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Michele Misseri ha rinunciato all’interrogatorio di qualche giorno fa, a seguito della notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Intanto i pm Pietro Argentino e Mariano Buccoliero credono nella colpevolezza di Cosima Serrano e Sabrina Misseri, rispettivamente mamma e figlia, accusate di aver ucciso la piccola Sarah, punita per le attenzioni rivolte ad Ivano Russo.
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È quanto emerge dagli ultimi dati raccolti dalla Fondazione Gimbe, think thank di politica sanitaria che svolge attività indipendenti di ricerca, che ci sono stati illustrati dalla ricercatrice Renata Gili. Il dato nazionale: nell’ultima settimana, dal 23-29 settembre, in Italia sono stati effettuati 652.379 tamponi (+3,2% rispetto alla settimana precedente), di cui 394.396 casi testati (+2,4% rispetto alla settimana precedente), per una media rispettivamente di 93.197 tamponi al giorno e 56.342 casi testati al giorno. Un trend che indica, nel complesso, un aumento costante del numero di tamponi effettuati e della capacità di conoscerne il risultato in temi relativamente brevi. I numeri della Campania: in Campania, sempre nell'ultima settimana, sono stati effettuati 42.077 tamponi (-1,8% rispetto alla settimana precedente), di cui 33.197 casi testati (-6,5% rispetto alla settimana precedente), per una media rispettivamente di 6.011 tamponi al giorno e 4.742 casi testati al giorno. I dati indicano dunque un trend in discesa rispetto al numero di tamponi effettuati. La Campania si attesta così a 572 casi testati per 100.000 abitanti, rispetto ad una media nazionale di 653, collocandosi al 15° posto in Italia in un range che varia dai 919 del Lazio ai 363 delle Marche. Con il 5,4% di positivi su casi testati, la Campania si colloca seconda in Italia preceduta dalla Liguria (6,4%) rispetto ad una media nazionale del 3,1%.
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I dati del Gimbe: con il 5,4% di positivi su casi testati, la Campania si colloca seconda in Italia per numero di contagiati in rapporto al numero di tamponi effettuati, preceduta solo dalla Liguria (6,4%) rispetto ad una media nazionale del 3,1%. Crescono anche i ricoveri: in 45 giorni (15 agosto-30 settembre) sono più che decuplicati, passando da 35 a 453.
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La diretta della puntata numero 14 del Grande Fratello 10 è lunga e gli autori decidono di tenere a lungo in forse l'espulsione di Massimo Scattarella per la questione bestemmia. Una punizione ulteriore per la sua colpa? Alessia Marcuzzi, busta in mano, decide che è arrivato il momento e lo interpella. "Cosa ha significato e cosa significa questa esperienza per te?". Massimo ci prova, e dichiara di aver finalmente trovato degli amici in quella casa, è quella la sua vittoria: "Ho già vinto". In mano alcuni regali portafortuna dei suoi nuovi amici, tra i quali spicca un… rosario. Poco appropriato ma ci sta. Massimo snocciola quelli che per lui sono i suoi valori: l'amicizia, l'amore ("Sono innamorato dell'amore"), la famiglia. Si scusa ancora con gli italiani per quello che ha fatto, tentando per l'ultima volta di giustificarsi, ma poi abbassa la testa sconsolato durante la lettura (interminabile) del verdetto: "Il Grande Fratello ha deciso che Massimo è squalificato". Nonostante i pianti inconsolabili delle ragazze e i visi esterrefatti dei ragazzi la decisione è presa. In fondo ci sono dei precedenti (Mirko Sozio del GF 8 e Guido Genovesi del GF 5), e per coerenza gli autori hanno deciso di squalificare anche il buon Massimo. Peccato, il suo riavvicinamento con Veronica sembrava promettere bene…
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Squalifica e tante lacrime per Massimo Scattarella, il body builder del GF 10 che ha dovuto abbandonare la casa a causa di una bestemmia scappata durante una discussione con Veronica.
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Fin dai primi del ‘600, con l'arrivo del gran caldo estivo, i nobili napoletani per tradizione si sono dedicati agli "Spassi di Posillipo", ovvero all'organizzazione di giornate musicali in collina, spostando dal loro palazzo nobiliare in centro alle bellissime ville di villeggiatura l'esecuzione dei concerti di musica per "porre fine agli affanni". Numerosi i compositori che hanno omaggiato Posillipo con brani o raccolte. Anche citando solo i più conosciuti, il repertorio è vasto e assortito: dalle "Delizie di Posillipo boscarecce e marittime", con autori del calibro di Trabaci, Sabini e Gesualdo, ad Alessandro Scarlatti con "La Serenata Marittima per il passaggio a Posillipo, per arrivare alle "Nuits d’été à Pausilippe" di Donizetti, al Listz delle "Réminiscences sur Les Nuits d’été à Pausilippe, Napoli" e al notturno di Martucci "Una notte d’estate a Posilippo". Con la rassegna "Nuits d’été à Pausilippe" Françoise Vidonne prova anche quest'anno a ricreare l'atmosfera dello "spasso", offrendo alla città un festival di musica da camera di buon livello, con giovani musicisti italiani e stranieri e un repertorio tarato, non a caso, sulla reminiscenza delle melodie e dei temi che da Posillipo sono stati storicamente ispirati. Un'occasione anche per valorizzare siti di straordinaria bellezza come il Teatro antico della Villa Imperiale, che nel 2012 ha ospitato il festival e, quest'anno, la Villa Doria d'Angri. I concerti avranno inizio tutti al tramonto, a partire dalle 19.30, in una cornice a dir poco suggestiva e prevederanno un misto di musica napoletana e francese, a sancire lo scambio interculturale fortemente voluto dal direttore artistico. I nomi di punta dell'edizione 2013 sono quelli di Chiara Skerath e Zhu Xiao-Mei. Nata in Svizzera, Chiara Skerat è un soprano lirico leggero di primo piano. Vanta studi musicali a Louvain in Belgio e poi al Conservatorio Superiore di Parigi e all’Universität für darstellende di Vienna. Vincitrice di numerosi e prestigiosi premi internazionali ("Belvedere", "Marmande"), ha debuttato all'opera nella parte di Despina nel “Cosi fan tutte” di Mozart al Stadttheater di Berna e ha interpretato la parte di Barberina all’Opera Royal de Wallonie sotto la direzione di Christian Zacharias. Accompagnata da Michael Guido nel recital di melodie da camera “la Sirèna del Posillipo”, la Skerat, il 30 giugno, canterà brani di Donizetti, Bizet, Bellini, Fauré, Tosti, Guercia, Chausson, Dvorak. Zhu Xiao-Mei si esibirà ad apertura di festival, il 29 giugno, con un recital pianistico dal titolo “Les Baricades mistérieuses”. Doloroso il suo percorso artistico, durante il quale, nella Cina comunista, Zhu porta il peso di una grave colpa: essere di famiglia borghese e possedere un pianoforte. Quando Mao lancia la rivoluzione culturale, nel 1966, studenti e insegnanti del Conservatorio vengono "rieducati", oppure uccisi. Xiao-Mei rischia la morte nell'inferno dei campi di lavoro. Nel 1980, grazie a Isaac Stern, ottiene una borsa di studio per gli Stati Uniti, dove per mantenersi è costretta a lavorare come domestica; in casa c'è un pianoforte, ma non può toccarlo se non per spolverarlo. Finalmente, nel 1984, approda in Francia con il primo concerto. Il successo, da lì, è inaspettatamente grande. A Villa Doria d'Angri la pianista cinese suonerà un repertorio che va da D. Scarlatti a Mozart, passando per Bach e Couperin. Di seguito il programma completo di "Nuits d’été à Pausilippe". SABATO 29 GIUGNO 2013, ore 19.30 Recital pianistico “les Baricades mistérieuses” ZHU XIAO MEI, piano Musiche di Domenico Scarlatti, François Couperin, Bach, Mozart DOMENICA 30 GIUGNO 2013, ore 19.30 Recital CHIARA SKERATH “La Sirena del Posillipo” CHIARA SKERATH, soprano MICHAEL GUIDO, piano Musiche di Donizetti, Bizet, Bellini, Fauré, Tosti, Guercia, Chausson, Dvorak
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Con la rassegna “Nuits d’été à Pausilippe” rinascono gli “spassi”, giornate musicali nelle quali i nobili napoletani, per “porre fine agli affanni”, spostavano i concerti dal palazzo nobiliare alle loro bellissime ville in collina.
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In inverno un manto infinito di neve che risplende sotto i raggi del sole ed in estate una distesa di verde che accompagna scampagnate e passeggiate all'aria aperta. Questo è il Trentino Alto Adige, una regione che incanta i visitatori per i suoi panorami mozzafiato e la bellezza delle sue montagne. Il Trentino è situato all'estremità settentrionale dell'Italia, al confine con l'Austria e la Svizzera, comprendendo alcune delle cime più suggestive d'Europa: le Dolomiti della Val di Fassa, del Brenta, della Val Gardena, della Val di Fiemme. Il panorama che si può scorgere dalle sue montagne non ha uguali: maestose vette, boschi, ampie vallate, corsi d’acqua, laghi, paesini incantevoli ed i mille colori della natura, fanno innamorare tutti i visitatori. Gli amanti della neve trovano in una vacanza in montagna in Trentino il luogo ideale, infatti, la regione comprende un vasto comprensorio sciistico con centinaia di chilometri di piste. Tra le località più rinomate ricordiamo Madonna di Campiglio, Canazei, Moena, San Martino di Castrozza, frequentatissime sia d’inverno che d'estate per una vacanza all'insegna della natura, dello sport e del divertimento. Ma la regione mostra tutto il suo incanto anche in estate, infatti, il Trentino Alto Adige è il luogo ideale per passeggiate ed escursioni in ambienti incontaminati come nei sentieri del Parco Nazionale dello Stelvio, tra i boschi della Val di Fassa o tra i laghi di alta quota.
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Racchiuso tra le Dolomiti, è una destinazione ideale per gli appassionati di sci, snowboard, ma anche trekking e per chi ama i paesaggi emozionanti. E’ il Trentino Alto Adige, una regione di cui innamorarsi al primo sguardo.
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Il portale scandalistico "Dagospia" rivela di un Mario Balotelli davvero furioso con Raffaella Fico, dopo la sua ospitata a "Domenica Live" nei salotti di Barbara d'Urso. Un malumore che SuperMario avrebbe manifestato per l'immagine completamente deviata che si da ai media di lui e del suo approccio con sua figlia Pia.
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Sarebbe Raffaella Fico a negare la possibilità a Super Mario di vedere sua figlia Pia, secondo alcuni “spifferi” raccolti e rilanciati dal portale Dagospia.
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Aperti per la prima volta in occasione del Canary Wharf’s Ice Sculpturing Festival il mese scorso, in una piazza pubblica di Londra, Canary Wharf, due chioschi unici di vendita al dettaglio, progettati dallo studio londinese Make Architects, hanno conquistato il pubblico della manifestazione.
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Il progetto si basa sul concetto di origami giapponesi, ma anzichè essere costruito in carta, la struttura è riprodotta in metallo per creare una costruzione compatta e robusta che può ospitare venditori ambulanti: una scatola scultorea quando è chiusa che si trasforma una volta aperta, con pieghe e cerniere in pannelli di alluminio che consentono loro di espandersi e contrarsi come un ventaglio. La struttura ripiegata è costituita infatti da pannelli di alluminio incernierati che si irradiano da un asse centrale e sono trattati con un rivestimento resistente alla polvere.
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Oxymoron: la scrivania 2.0 è multifunzionale
Sean Affleck dello studio Make ha dichiarato: "La nostra soluzione per il moderno chiosco da strada è una scatola rettangolare scultorea distintiva che si trasforma quando si apre e rivela la sua funzione. Il design è anche efficiente e funzionale con caratteristiche di facile manutenzione e durabilità contro gli atti vandalici ed a prova di graffiti. Gli elementi interni possono essere modificati per soddisfare le esigenze dei singoli fornitori".
Un sistema di contrappesi controllato da un argano solleva la parte anteriore del chiosco verso l'alto dalla base per creare un'apertura che rivela l'interno. La sezione piegata forma una tettoia che protegge l'interno e chiunque si fermi davanti al banco. Lo spazio interno, di misura 1,95 per 3 metri, è rivestito con una pelle multistrato e una una membrana impermeabile, mentre un ulteriore strato di rivestimento crea un'intercapedine isolante per ridurre l'impatto del sola sull'abitacolo. La struttura portatile estremamente leggera è stato testata e prefabbricata off-site da Entech Environmental Technology Ltd, per poi essere trasportata a Canary Wharf via camion e installata lì con una semplice operazione di pre-assemblaggio. I chioschi sono stati creati per svolgere molteplici funzioni in luoghi diversi: sono stati progettati per essere utilizzati ovunque e per una moltitudine di scopi, da servire il caffè, a punti di informazione, per un posto per i DJ in occasione di eventi.
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Aperti per la prima volta in occasione del Canary Wharf’s Ice Sculpturing Festival il mese scorso, in una piazza pubblica di Londra, Canary Wharf, due chioschi unici di vendita al dettaglio, progettati dallo studio londinese Make Architects, hanno conquistato il pubblico della manifestazione. Il progetto si basa sul concetto di origami giapponesi, ma anzichè essere costruito in carta, la struttura è riprodotta in metallo per creare una costruzione compatta e robusta che può ospitare venditori ambulanti: una scatola scultorea quando è chiusa che si trasforma una volta aperta, con pieghe e cerniere in pannelli di alluminio che consentono loro di espandersi e contrarsi come un ventaglio. La struttura ripiegata è costituita infatti da pannelli di alluminio incernierati che si irradiano da un asse centrale e sono trattati con un rivestimento resistente alla polvere. Sean Affleck dello studio Make ha dichiarato: "La nostra soluzione per il moderno chiosco da strada è una scatola rettangolare scultorea distintiva che si trasforma quando si apre e rivela la sua funzione. Il design è anche efficiente e funzionale con caratteristiche di facile manutenzione e durabilità contro gli atti vandalici ed a prova di graffiti. Gli elementi interni possono essere modificati per soddisfare le esigenze dei singoli fornitori". Un sistema di contrappesi controllato da un argano solleva la parte anteriore del chiosco verso l'alto dalla base per creare un'apertura che rivela l'interno. La sezione piegata forma una tettoia che protegge l'interno e chiunque si fermi davanti al banco. Lo spazio interno, di misura 1,95 per 3 metri, è rivestito con una pelle multistrato e una una membrana impermeabile, mentre un ulteriore strato di rivestimento crea un'intercapedine isolante per ridurre l'impatto del sola sull'abitacolo.
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Lo studio Make Architects ha realizzato chioschi da strada che si aprono come giganteschi origami di carta giapponese.
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La cessione del contratto di locazione e la sub locazione Il contratto di locazione (ad uso commerciale) può essere ceduto volontariamente tramite la cessione del contratto (in generale) oppure può essere oggetto di una sublocazione. La cessione del contratto (è un istituto espressamente regolato dal codice civile), mentre la sub locazione non è espressamente regolata, ma è un istituto (atipico) comunemente ammesso e riconosciuto (ed in alcune ipotesi è richiamato dal legislatore ex 36 legge 1978/392). La cessione del contratto di locazione può essere volontaria oppure può essere legale (nel senso che è presunta dal legislatore se si verificano alcuni eventi). Un esempio di cessione legale (non volontaira) del contratto di locazione è prevista in caso di cessione dell'azienda. Infatti, l'art. 2558 cc prevede che se non è pattuito diversamente, l'acquirente dell'azienda subentra nei contratti stipulati per l'esercizio dell'azienda stessa che non abbiano carattere personale. Un'altra ipotesi di cessione della locazione o sub locazione legale è previsto dall'art. 36 della legge 27 luglio 1978 n 392 (Sublocazione e cessione del contratto di locazione) Il conduttore può sublocare l'immobile o cedere il contratto di locazione anche senza il consenso del locatore, purché venga insieme ceduta o locata l'azienda, dandone comunicazione al locatore mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento. La differenza evidente tra l'art. 36 della legge 392/1978 e l'art. 2558 cc è data dalla presenza nella prima ipotesi anche della sublocazione come istituto autonomo dalla cessione e come istituto ammesso dall'ordinamento. La cessione volontaria del contratto o la sublocazione presuppone un contratto (accordo), mentre la cessione o la sublocazione è un effetto legale della cessione dell'azienda, cioè manca un contratto di cessione della locazione o di sub locazione, ma sussiste solo un contratto di cessione di azienda, che determina la cessione della locazione o la sublocazione.
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Cassazione 19.7.2019 n 19525 Nella sublocazione il contratto di sublocazione è dipendente dal contratto di locazione tra il locatore originario ed il conduttore. Resta la qualità di conduttore in capo al conduttore originario, il conduttore originario conserva la legittimazione attiva e passiva. Nella cessione il cessionario subentra al conduttore (cedente) nella posizione che aveva nel contratto di locazione. Comunicata al locatore la cessione, unico conduttore è il cessionario legittimato attivamente e passivamente.
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Il ddl Zan contro l'omofobia dovrà aspettare ancora prima di vedere la luce. Durante la conferenza dei capigruppo di ieri, la prima dopo la pausa estiva, non è stata decisa alcuna calendarizzazione del provvedimento, la cui discussione è stata posticipata. Dopo che il ddl è stato fermo per quasi 9 mesi prima di approdare in Aula, complice l'ostruzionismo del presidente leghista della commissione Giustizia Andrea Ostellari, i senatori si sono espressi all'unanimità sul calendario. Tutto rimandato quindi, sicuramente non prima le amministrative del 3 e 4 ottobre. Ora la priorità è la campagna elettorale, ma il Parlamento è anche impegnato con la conversione in legge del decreto sul green pass e con la riforma del processo civile e penale. Se anche dovesse arrivare la tanto attesa calendarizzazione e il testo del ddl Zan dovesse essere modificato, come chiesto anche da Italia viva – la cui posizione si distacca dal resto della maggioranza, Pd, M5s e Leu – per via del bicameralismo perfetto dovrebbe tornare alla Camera, per poi tornare nuovamente in Senato, allungando così inevitabilmente l'iter, con il rischio di non arrivare all'approvazione entro l'anno. All'inizio del 2022 il Parlamento in seduta comune sarà poi chiamato a votare il prossimo Presidente della Repubblica, visto che il mandato di Mattarella dovrebbe terminare il 31 gennaio 2022. Insomma la strada per l'approvazione della legge è piena di incognite. "Io penso che sia una decisione saggia", ha commentato all'Adnkronos Monica Cirinnà, senatrice del Pd, da sempre in prima linea a sostegno della legge. "Penso che sia una decisione saggia ma non legata al merito della questione dei contenuti del ddl. Ed è una scelta saggia per due ragioni. La prima è che il Senato in questo momento è ingolfato. Io sono in commissione Giustizia e siamo al lavoro sulle due riforme della giustizia legate ai fondi del Pnrr che vanno inseriti nella legge di bilancio e la sessione di bilancio inizia al Senato il 15 ottobre quindi dobbiamo chiudere rapidamente le due riforme". "Questo è un governo di emergenza, sostenuto da motivi economici e sanitari, quindi credo che sia un atto di responsabilità di tutti lavorare per ottenere i fondi del Pnrr. Credo sia giusto in questo caso fare un passo di lato anche da parte di senatori, come me, che sono impegnati a tempo pieno sullo Zan", ha aggiunto. "E poi la seconda ragione è che nell'acuirsi della campagna elettorale, le posizione ideologiche si fanno più nette – ha spiegato ancora Cirinnà – e questo finirebbe per stritolare un testo che si occupa di crimini d'odio contro le persone. È un rischio che non voglio correre. Finirebbe per esserci un confronto mosso da ragioni diverse, slegate dal merito del testo. Mentre dopo la campagna elettorale ognuno potrà lavorare in modo più ragionevole". D'accordo sullo slittamento anche Forza Italia: "Il rinvio a dopo le amministrative del ddl Zan è dovuto a comprensibili esigenze manifestate dal governo, di approvare a settembre al Senato i provvedimenti sul green pass e sulla giustizia. Ma la responsabilità politica di questo nuovo rinvio è anche di chi a luglio, giunto finalmente in Aula il provvedimento superando l'ostruzionismo in Commissione, ha messo in difficoltà la maggioranza con emendamenti non concordati e con un'apertura a chi ha sinora dimostrato, con centinaia di audizioni e di emendamenti, di voler solo affossare la legge", ha dichiarato il vice presidente del gruppo di Fi alla Camera Elio Vito. "Sanno che è una norma impopolare, perché altrimenti non l'avrebbero accantonata", ha detto all'Adnkronos il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri. "Avevano detto che era urgente urgentissimo, ora hanno capito che è un argomento, per come è posto il testo, controproducente anche per i suoi armigeri e sostenitori". "Se avessero ritenuto che fosse una cosa condivisa nel paese e portatrice di consensi per la sinistra – ha aggiunto Gasparri – avrebbe preteso la immediata discussione, come hanno sempre proclamato e invocato Letta, Cirinnà e compagnia. Ma sanno che la legge, nelle parti sulla scuola, sulle norme penali, sulla confusionaria possibilità di una scelta di appartenenza di genere, non c'entra niente con la giusta punizione aggravata di chi fa violenze con motivi futili e abietti o di discriminazione".
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Il Senato tornerà a discutere del ddl Zan per il contrasto dell’omofobia dopo le prossime elezioni amministrative. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo. Secondo la senatrice Cirinnà è una decisione giusta, sia perché ad ottobre ci sarà la legge di Bilancio, sia perché “nell’acuirsi della campagna elettorale, le posizione ideologiche si fanno più nette e questo finirebbe per stritolare un testo che si occupa di crimini d’odio contro le persone”.
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Per la prima volta da quando vengono monitorate, cioè da venti anni, quest’anno in Italia l’ammontare delle tredicesime diminuirà considerevolmente. Lo ha calcolato uno studio che annualmente Adusbef e Federcosumatori realizzano per capire qual è l’andamento dei consumi e degli introiti delle famiglie e dei lavoratori. Per il 2011 dunque il monte tredicesime sarà pari a 35 miliardi di euro, ottocento milioni di euro in meno rispetto all’anno scorso che equivale ad una diminuzione del 2,2%. Ad avere meno tredicesime sarà il settore dei dipendenti privati con un -3,10%, seguito da quello dei pensionati (-1,92%) e dei dipendenti pubblici (-1,07%). Ad aggravare maggiormente la situazione il costo della vita che, tra aumento dell’Iva e inflazione record, rosica quasi tutto l’ammontare della tredicesima di lavoratori e pensionati. Le due associazioni dei consumatori hanno lanciato un appello al nuovo Governo Monti affinché si astenga dal varare altri provvedimenti che vadano ad intaccare il potere di acquisto delle classi più deboli, come un’ulteriore aumento dell’Iva, o la reintroduzione dell’Ici sulla prima casa. Secondo lo stesso studio, infatti, quasi l’80% della tredicesima sarà assorbita quest’anno dalle varie scadenze fiscali come bolli, rate, canoni e assicurazioni per non parlare delle spese ordinarie che ormai sono arrivate alle stelle.
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Uno studio delle associazioni dei consumatori rivela come quest’anno, per la prima volta da quando sono monitorate, l’ammontare complessivo delle tredicesime per pensionati e lavoratori diminuirà.
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Se c'è una piacevole meta del turismo estivo che risulta essere quasi inevitabile per quanto è gettonata, questa è sicuramente la Spagna. Spesso è la prima meta estera che si visita, sia per la vicinanza, sia perchè è molto economica ma soprattutto perchè non manca il divertimento, la "fiesta" tipica che caratterizza questa nazione e i suoi abitanti. Ebbene la Spagna per quest'estate 2010 presenta un ampio ventaglio di possibilità. Il turismo in Spagna è prevalentemente "playero" ovvero in spiaggia, ebbene scopriamo insieme le fantastiche spiagge che offre. La Costa Brava, che si estende da Barcellona fino ai confini con la Francia, è una delle mete più attrattive del turismo balneare, con le sue scogliere e spiagge mozzafiato è una delle mete preferite dai surfisti, la movida notturna è assicurata, ma potrete anche entrare in contatto con arte e cultura ad esempio visitando la città di Figueres, sede del Museo Fondazione Dalì, dedicato al genio indiscusso dell'arte surrealista contemporanea. Se oltre al mare e all'arte vorrete alternare la cultura, visitate Barcellona, imperdibile e singolare capitale catalana. Non lontano dalla costa, spostandosi in nave o in aereo si potranno visitare le vicine Isole Baleari: Ibiza con la sua vita notturna trasgressiva, eccentrica ed esagerata sarà l'ideale per chi ama godere della notte e un pò meno del giorno. Formentera si presenta più rilassata e tranquilla, ma il mare cristallino e i fondali bassi saranno da brivido.
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La Spagna non smette mai di stupire: mare, sole, spiagge, cultura, arte… questo ed altro se la sceglierete come destinazione per le vostre vacanze.
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Ha usato un “oggetto sconosciuto” per fare sesso con due donne che non avevano idea del suo handicap. Carlos Delacruz, 35 anni, aggressore sessuale privo del pene, ora risulta iscritto nel registro dei molestatori per aver ingannato due donne durante i rapporti sessuali. Come riporta il Mirror, entrambe le vittime, con cui l’uomo ha avuto una relazione in tempi diversi – una per quasi tre anni e l'altra per nove mesi – si sono lamentate di aver provato “dolore estremo” durante il rapporto sessuale seguito da sanguinamento, tanto da fermarlo. Stando a quanto accertato dalla Corte di Edimburgo, Delacruz, originario di Banknock, in Scozia, aveva sempre rifiutato di farsi vedere nudo e di farsi toccare, e a letto si era sempre “esibito” a luci spente. Le due donne (la cui identità non è stata rivelata per ragioni legali) hanno testimoniato di essere rimaste "scioccate" dalla scoperta che Delacruz non avesse il pene e nei rapporti sessuali utilizzasse un oggetto sconosciuto senza il loro consenso, fingendo che fosse l’organo genitale. Accuse che il 35enne non ha potuto far altro che ammettere. Secondo la ricostruzione del procuratore Kirsten Cockburn, l’uomo “l'imputato avrebbe avuto una relazione con una dal maggio 2013 e gennaio 2016”, solo in un’occasione la donna si sarebbe accorta che Delacruz nascondeva qualcosa: “L’imputato le ha voltato le spalle e in quel momento la vittima ha provato a toccargli il pene sentendo come un involucro” ha detto Cockburn. La relazione è finita nel gennaio 2016 con la donna che ha informato la polizia a maggio di quell'anno dopo aver appreso che Delacruz “le aveva mentito e non aveva il pene”.
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Carlos Delacruz, 35enne scozzese ha avuto una relazione con entrambe le donne in due diversi periodi- una per quasi tre anni e l’altra per nove mesi. Non si faceva mai fatto toccare durante i rapporti sessuali che consumava a luci spente. Alla fine però è stato scoperto e denunciato.
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Non esiste momento più bello per una Miss dell'incoronazione. Dopo le foto della prima serata di Miss Universo 2011, ieri, durante la 60esima edizione del concorso di bellezza più importante del mondo, è stata eletta la vincitrice. A sbaragliare la concorrenza è stata Leila Lopes. La reginetta ha scritto una pagina di storia del suo Paese, l'Angola che per la prima volta nella storia assiste al trionfo di una sua connazionale. La 25 enne ha battuto le oltre 90 sfidanti, aggiudicandosi la corona tanto ambita. Purtroppo per la nostra rappresentante, Elisa Torrini, c'è stato poco da fare. Leila, infatti, ha messo a tacere la bellezza delle rivali anche grazie al suo carattere vincente e al suo fascino che non aveva niente da invidiare alle altre aspiranti reginette di bellezza. Al termine di Miss Universo 2011 quattro erano le Miss in gara per lo scettro: le rappresentanti di Ucraina, Filippine, Cina e Brasile. Leila Lopes ha ricevuto la coroncina da Miss Universo 2010. Stiamo ovviamente parlando della messicana Jimena Navarrete. E a differenza di molte sue colleghe, la nuova reginetta di bellezza è fiera di se stessa e del suo corpo tanto da ammettere, durante la finale, di non voler cambiare nulla. Come darle torto? In fondo Leila è alta 1,79 e ha un sorriso da mille e una notte. Eppure sotto quel fascino irresistibile si nasconde una donna capace di incantare la giuria anche per il suo cervello: "Sono molto timida. Mi considero una donna dotata di bellezza interiore. Ho appreso molti principi meravigliosi dalla mia famiglia, e conto di seguirli per il resto della mia vita". Non è un caso che la nuova Miss Universo 2011 sia una studentessa di business management.
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La 60esima edizione di Miss Universo ha incoronato la sua vincitrice. Stiamo ovviamente parlando di Leila Lopes, rappresentate dell’Angolia che ha sbaragliato la concorrenza portandosi a casa il tanto ambito titolo.
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Il prossimo 11 novembre arriverà nelle sale italiane la commedia argentina a episodi “Storie Pazzesche” (“Relatos Salvajes”), diretta da Damiàn Szifron. La pellicola è stata presentata, in concorso, al Festival di Cannes 2014 ed è stata una delle poche sorprese, apprezzata anche dalla critica. Il film, quarto lungometraggio di Szifron è un curioso mix di commedia e thriller, totalmente folle, che vi farà ridere e riflettere allo stesso tempo, con i protagonisti che, portati al culmine massimo della follia, perderanno irrimediabilmente il controllo. La pellicola è stata prodotta dalla El Deseo di Pedro e Agustín Almodóvar, fortemente convinti del potenziale successo della stessa, ed è uscita lo scorso il 14 agosto in Argentina, registrando ottimi incassi e recensioni. Un film diverso da tutti quelli che siamo abituati a vedere a Natale e un’ottima alternativa ai classici cinepanettoni. Le ineguaglianze, l’ingiustizia e le pressioni del mondo in cui viviamo generano stress e depressione in molte persone. Alcune, però, esplodono. Questo film parla proprio di loro. Vulnerabili di fronte a una realtà che cambia continuamente, che all’improvviso può diventare imprevedibile, i protagonisti degli episodi oltrepassano il sottile confine tra civiltà e barbarie. Il tradimento di un marito, il ritorno a un passato sepolto e la violenza che si insinua negli incontri di tutti i giorni, portano alla follia i personaggi del film, che si abbandonano all’innegabile piacere della perdita del controllo.
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Pedro Almodóvar presente e produce questa esilarante commedia ad episodi, presentata in concorso all’ultimo Festival di Cannes dov’è stata molto apprezzata dalla critica. I protagonisti sono persone “normali” che, portate al culmine massimo della follia, perderanno irrimediabilmente il controllo.
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A un certo punto della sua carriera Bob Dylan stava per abbandonare per sempre il palco. Schiacciato da una fama che lo voleva portavoce di una protesta che non si sentiva di rappresentare, in buio creativo, si rese conto, durante un tour in cui faceva da spalla a Tom Petty, che non riusciva più a mettere né cuore, né testa in quello che cantava. In quel momento fu sul punto di mollare tutto. Poi ci fu la svolta: in un attimo di pausa del tour con Petty, fece qualche data assieme ai Grateful Dead. Era perso nel vuoto, aveva deciso che sarebbero stati gli ultimi concerti e mentre vagava per le strade di San Rafael, in California, entrò in un locale dove suonavano jazz e qualcosa cambiò: gli bastò ascoltare il cantante dar corpo ad alcuni standard. Sul palco, prima dei Grateful, salì un altro cantautore e quel mini tour fu un'ottima esperienza. Quando tornò ad aprire Petty tutto sembrava andare per il meglio, come ha raccontato pure nella sua autobiografia "Chronicles. Vol. 1". Fu il palco di Locarno, però, il luogo che ci ha consegnato il Dylan di oggi. In Svizzera, davanti a 30 mila persone, il cantautore si bloccò; per qualche minuto, racconta, non gli uscì la voce e tutto sembrava perso, finché pensò che non aveva nulla da perdere e così cominciò a cantare: "Convinto di non avere niente da perdere e di non aver bisogno di prendere nessuna precauzione, ricorsi a qualche altro meccanismo per dare la carica alle tecniche che non stavano funzionando (…) Adesso l'energia mi veniva da cento angoli diversi completamente imprevedibili (..) Se mai avessi voluto una nuova motivazione, ora l'avevo". Decise, in quel preciso istante, che non si sarebbe fermato. Mai. Chiese al suo agente di chiudergli 200 date per l'anno successivo, dando il via a quello che oggi conosciamo come il "Never Ending Tour", un tour perenne con cui Dylan porta in giro per il mondo la propria musica. È sul palco che il cantautore abbraccia il proprio pubblico e forse proprio per questo non sente più il bisogno di parlargli tramite i giornali. Le interviste sono sempre più rade, ma pochi giorni fa, dopo tre anni di silenzio, il musicista di Duluth ha deciso di volerne concederne una a Robert Love di AARP Magazine, una delle riviste più note d'America, che ha come target un pubblico over 50: "L'ultima volta che ho rilasciato un'intervista il tipo voleva parlare di tutto tranne che della musica. La gente si è comportata così, con me, sin dagli anni 60: mi facevano domande come se le volessero porre a medici, psichiatri, professori o politici. Perché? Perché mi chiedete queste cose?". Bob Dylan presenta "Shadows in the Night": "Canzoni contro i vizi moderni" Lo ha fatto per lanciare il suo prossimo album, il 36° in studio, "Shadows in the Night", che uscirà il 3 febbraio per la Sony, in cui Dylan rilegge 10 standard della musica americana con una band composta da 5 persone: "Da tempo volevo fare un disco come questo ma non ho mai avuto il coraggio di avvicinarmi ad arrangiamenti complessi per 30 elementi e adattarli per una band di cinque" ha dichiarato; ma oggi quel momento è arrivato. Il confronto con Frank Sinatra sarà una delle zavorre che dovrà portarsi sulle spalle visto che tutte le canzoni scelte da Dylan, infatti, sono state rifatte dal cantante italo americano, ma pare che questa cosa non gli faccia molta paura: "Quando cominci a lavorare su queste canzoni – dice – Frank deve essere nella tua testa. È la montagna che devi scalare. Ed è complesso trovare una canzone che non abbia fatto. La gente parla sempre di Frank. Ha un'abilità di entrare dentro la canzone in un modo incredibilmente confidenziale". Dylan torna a distanza di 3 anni da "Tempest", un album che ha ricevuto critiche molto positive, che si sommano ai successi ottenuti anche dai lavori precedenti (ad eccezione delle cover natalizie) usciti in questi ultimi anni, che coronano una carriera che ha visto molti più alti che bassi. Ma il confronto con questi standard non gli crea molti problemi, sono canzoni che conosce a menadito e che ha ritenuto giusto riportare al suo pubblico. Canzoni che sicuramente piaceranno al suo pubblico over 50, ma, dice, anche a quello più giovane e il motivo è semplice: "Queste sono canzoni di grande valore. La vita della gente, oggi, è piena di vizi. Ambizione, avidità, egoismo hanno tutte a che fare con il vizio. Presto o tardi dovrai confrontarti con loro o non sopravviverai. Non vediamo la gente distrutta dal vizio, ma ne vediamo solo il lato glamour. Vediamo la distruzione della vita umana. Queste canzoni sono tutto tranne questo". Quanto piaceranno, comunque, ce lo diranno le vendite (tra l'altro pare che l'album sarà regalato a 50 mila abbonati del magazine), perché è inutile fingere che a un artista non freghi quanto vende, benché, continua Dylan, la fine del business degli album non è affar suo: "Ovviamente spero che venda, mi piacerebbe che la gente possa ascoltarlo. Ma il modo in cui la gente ascolta la musica è cambiato e spero abbiano l'opportunità di ascoltare tutte le canzoni e non solo alcune". Le canzoni dell'album (prodotto dallo stesso Dylan sotto il nome di Jack Frost) sono state registrate tutte in presa diretta "in una sola take, due al massimo. Niente sovraincisioni, niente cabina voce, niente cuffie, niente tracce separate: è stato mixato più o meno come è stato inciso" ha detto il cantante e il capo della Columbia, la sua etichetta ha aggiunto che "non ci sono archi, i soliti fiati, cori o altri espedienti che spesso caratterizzano gli album di ballate standard. Bob ha trovato un modo di dare nuova vita a queste canzoni e renderle contemporanee".
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Bob Dylan torna a concedere un’intervista dopo 3 anni di silenzio e lo fa per un magazine per over 50, in occasione dell’uscita, il 3 febbraio, di “Shadows in the Night”, 36° album in studio , in cui affronta 10 standard incisi anche da Frank Sinatra.
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Dopo lo scandalo provocato dal suo ultimo video, nel quale appare nei panni di una suora blasfema e sadomaso, l'eccentrica Lady Gaga torna ancora a far parlare di se e questa volta per una notizia "scottante". Stando ad alcune indiscrezioni pare infatti che Lady Gaga sarebbe intenzionata a posare nuda per la più nota rivista maschile di sempre, Playboy. Molti potrebbero sostenere che non sarebbe poi una gran cosa, visto che la cantante ha mostrato già e ripetutamente le proprie grazie, ma per Playboy potrebbe trattarsi di un nudo integrale, cosa che sino ad oggi non si è ancora visto. Come detto la notizia non è stata ancora confermata ma stando sempre ai soliti ben informati pare che non tutti siano d'accordo con la scelta(presunta) della cantante. Contrario innanzitutto il suo stesso staff, secondo il quale Playboy sarebbe una rivista troppo patinata per un'artista "graffiante" come lei, che ha costruito la sua carriera sull'eccesso e su un'esagerazione che forse non si adatta allo stile di una rivista così patinata. Come conciliare, infatti, il suo look assurdo ed eccentrico, il suo aspetto eccessivo e il suo fisico androgeno con la bellezza morbida e rassicurante che da sempre ha contrassegnato lo stile di Playboy. Per il momento comunque non c'è ancora nulla di certo, staremo a vedere nei prossimi giorni se Lady Gaga ci sarà o no in copertina.
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Lady Gaga sta pensando di posare nuda per Playboy, ma lo staff della cantante non pare d’accordo.
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Katie Page è una giovane donna del Colorado che, dopo un matrimonio fallito quando aveva circa trenta anni, ha deciso di trasformare la sua vita. Ha cambiato lavoro e ha comprato una nuova casa ma questo non è stato sufficiente a renderla felice. Una svolta vera è arrivata quando Katie – a raccontare la sua storia sono i media locali – ha ricevuto un invito dalla parrocchia del suo quartiere per partecipare a un incontro sul tema dell’affidamento di bambini abbandonati. Un invito che ha spinto la giovane donna a ragionare sulla possibilità di prendersi cura di un bambino senza genitori. Nel 2015 le hanno quindi chiesto di occuparsi di un bambino di pochi giorni abbandonato in ospedale. Il piccolo, che ancora non aveva un nome, era nato da una tossicodipendente e il suo organismo era stato esposto ai danni della droga. Katie lo ha accolto in casa e lo ha chiamato Grayson: per gli 11 mesi successivi si è occupato di lui mentre gli assistenti sociali hanno cercato i genitori biologici e alla fine, dopo mesi di ricerche infruttuose, la donna ha ufficialmente adottato il bambino.
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La storia a lieto fine di due bambini concepiti in circostanze difficili e ritrovatisi grazie a una donna che desiderava diventare mamma. Katie Page, del Colorado, ha adottato prima Grayson e poi Hannah e a un certo punto ha scoperto che i suoi figli erano davvero fratelli. Ora la donna desidera adottare anche il terzo fratellino dei suoi bambini.
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Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto contenente le misure economiche per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Un provvedimento, denominato decreto Cura Italia, che ha lo scopo di potenziare il sistema sanitario nazionale e sostenere le famiglie, i lavoratori e le imprese italiane colpite dall’emergenza da Covid-19. Con un investimento immediato da 25 miliardi di euro e flussi per 350 miliardi, tanto da portare il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a parlare di una "manovra poderosa". Tra le misure principali ci sono i finanziamenti aggiuntivi per il sistema sanitario, gli incentivi per la produzione e la fornitura di dispositivi medici come, per esempio, le mascherine, la possibilità per la Protezione Civile di requisire presidi sanitari e beni, come gli alberghi, per fronteggiare l’epidemia. Ma anche tanti interventi in favore di famiglie, lavoratori e imprese. Il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, ha spiegato che il decreto si basa su 5 assi principali: il sistema sanitario (3,5 miliardi), il sostegno all’occupazione e ai lavoratori (10 miliardi), la liquidità del sistema del credito, la sospensione degli obblighi di versamento, il sostegno aggiuntivo a tutti gli altri settori colpiti. A quello di marzo seguirà anche un decreto di aprile, come assicurato dal governo. Andiamo a vedere le principali misure previste dal provvedimento varato oggi. Tra le misure principali del decreto ci sono quelle riguardanti il sostegno ai lavoratori. Partiamo dai datori di lavoro che riducono la loro attività a causa dell'emergenza: potranno presentare domanda per la concessione del trattamento ordinario di integrazione salariale o per l’accesso all’assegno ordinario dal 23 febbraio e per un massimo di nove settimane. Si prevedono nuove disposizioni per la cassa integrazione in deroga, così come vengono estesi i permessi retribuiti, con 12 giornate in più tra marzo e aprile. Per partite Iva, co.co.co, lavoratori del settore agricolo, del turismo e dello spettacolo per marzo si prevede un indennizzo di 600 euro. Sospesi inoltre i versamenti dei contributi per i lavoratori domestici in scadenza fino al 31 maggio. Viene anche istituto il Fondo per il reddito di ultima istanza per il sostegno al reddito di lavoratori dipendenti e autonomi. Non mancheranno, inoltre, misure di sostegno al lavoro agile e all'acquisto del materiale necessario per metterlo in pratica. Tra le misure di sostegno alle famiglie ci sono quelle riguardanti i genitori lavoratori del settore privato che hanno figli con non più di 12 anni. Per loro si prevede il congedo con l’indennità al 50% della retribuzione, per un totale di 15 giorni. Si prevede poi la possibilità di ricorrere al bonus baby sitter, per coloro i quali abbiano i loro figli a casa con la chiusura della scuola e non possano badare a loro dovendo continuare a lavorare: il bonus massimo è di 600 euro, che sale a mille per gli operatori sanitari e la polizia, con uno stanziamento da 30 milioni. Per il mondo della sanità ci sono molte novità, a partire dai finanziamenti aggiuntivi per il personale. Si prevede un fondo per la produzione e la fornitura dei dispositivi medici, come le mascherine, ma anche la possibilità di autorizzare la produzione di mascherine chirurgiche per chi voglia convertire la propria azienda. La Protezione Civile, poi, avrà il potere di requisire strutture mediche e beni per l’emergenza sanitaria. Si prevede anche l’arruolamento di medici e infermieri militari, insieme al potenziamento delle strutture della sanità militare. Un’altra misura servirà invece a permettere la permanenza in servizio del personale sanitario oltre i limiti attualmente previsti. Si prevede anche che la laurea magistrale in Medicina possa abilitare direttamente all'esercizio della professione: è sufficiente l'idoneità del tirocinio. Nel decreto vengono inserite anche misure a sostegno della liquidità attraverso il sistema bancario. Si prevedono interventi per il fondo centrale di garanzia delle Pmi e, più in generale, misure di sostegno alle imprese. Altra novità riguarda i mutui, con l’estensione per nove mesi del Fondo solidarietà mutui prima casa, il cosiddetto Fondo Gasparrini: viene esteso ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti che hanno subito un calo del fatturato superiore al 33% rispetto all’ultimo trimestre. Si rinviano i versamenti alla Pa e dei contributi e dei premi assicurativi che scadono il 16 marzo: slitta tutto al 20 marzo. C’è poi il rinvio dei pagamenti delle ritenute e dei contributi previdenziali, assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria: in questo caso la nuova data sarà quella del 31 maggio, con la possibilità di pagare con un’unica soluzione o in cinque rate mensili a partire proprio da maggio. Vengono sospesi anche i versamenti degli adempimenti fiscali in scadenza tra l’8 marzo e il 31 maggio. Rinviati inoltre i versamenti riguardanti le cartelle affidate all’agente di riscossione. Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti con reddito inferiore ai 40mila euro, per loro si prevede un premio – per il mese di marzo – pari a 100 euro da rapportare al numero di giorni di lavoro svolti in sede. Ancora, per le aziende che effettuano la sanificazione delle sedi si introduce un credito d’imposta al 50% per le spese effettuate in tal senso, mentre per i negozianti viene previsto un credito d’imposta al 60% sul canone di locazione. Il decreto interviene anche su molti altri settori come, per esempio, quello della giustizia, con il rinvio di tutte le udienze, sia dei procedimenti civili che penali, a una data successiva al 15 aprile. Vengono sospesi anche i termini per gli atti dei procedimenti, come quelli per la fase delle indagini preliminari. Il governo stanzia anche 20 milioni di euro per la ristrutturazione e la sistemazione delle carceri danneggiate. Per quanto riguarda i cittadini che hanno acquistato biglietti di cinema, teatro e musei, avranno diritto a un rimborso che consisterà in un voucher di pari importo rispetto a quanto speso e da utilizzare nell’arco di un anno. Vengono anche istituiti due fondi per lo spettacolo e per il cinema per un totale di 130 milioni di euro.
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Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto, denominato ‘Cura Italia’, che ha l’obiettivo di aiutare l’economia italiana a fronteggiare l’emergenza Coronavirus, sostenendo lavoratori, famiglie e imprese con uno stanziamento da 25 miliardi di euro. Andiamo a vedere quali sono le misure principali del decreto, dalla sanità al mondo del lavoro.
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