source
stringlengths
2
27k
target
stringlengths
19
1.08k
"Kezmarske Hut" è un cubo di grandi dimensioni che sembra essere stato messo lì da una mano gigantesca, progettato dallo studio di architettura ceco Atelier 8000 in seguito ad un concorso internazionale per la progettazione di un rifugio situato nell'alta montagna Tatra della Slovacchia. Atelier 8000 ha proposto un volume cubico ruotato su uno dei suoi angoli. Noto come ‘capanna Kezmarske', la struttura è destinata ad essere una abitazione sostenibile per gli avventurieri d'alta quota durante tutte le stagioni dell'anno, in grado di gestirsi autonomamente per quanto riguarda il consumo di energia. Questa struttura futuristica degna di "2001 Odissea nello spazio" è stata progettata per il Tatra, una catena montuosa tra la Polonia e la Slovacchia, la più alta dei Carpazi. Apparentemente caduto dal cielo, l'edificio ricorda un masso del paesaggio, con i bordi spigolosi e un alto picco che riprende le montagne circostanti. Le facciate del cubo sono suddivise in pannelli quadrati di materiali riflettenti, prevalentemente in alluminio, vetro e materiale fotovoltaico. Da qualsiasi punto di vista, tre delle facce della forma sono visibili, fornendo così una lettura leggibile con toni di luce / ombra distinti. La strategia formale mira a produrre leggerezza visiva, inducendo una sensazione di disorientamento all'interno della struttura.
Sembra un giocattolo gettato sulla neve ma in realtà si tratta di un rifugio di montagna che sorgerà nella parte più alta dei Carpazi, per gli scalatori più avventurosi.
Nel corso della giornata di martedì Google ha presentato al mondo tutti i dispositivi ai quali ha lavorato nel corso degli ultimi mesi. Il centro del palcoscenico se lo sono giustamente preso gli smartphone Pixel 3 e Pixel 3 XL che vedranno la luce anche in Italia, ma in realtà l'altra metà dei prodotti annunciati nelle scorse ore — lo smart display Home Hub e il tablet Pixel Slate — almeno per il momento non arriverà da noi. È un peccato perché si tratta di dispositivi decisamente interessanti, ma probabilmente i tempi non sono ancora maturi per la loro espansione globale. Google Home Hub funziona come un mix tra un tablet, uno speaker intelligente e una cornice digitale per fotografie. Basato su un display da 7 pollici e su un sistema operativo creato appositamente da Google, si controlla con il touchscreen o con la voce ed è animato dall'Assistente Google. Può visualizzare in modo intuitivo risposte e contenuti relativi alle richieste fattegli, come una panoramica sul programma della giornata, il meteo per i prossimi giorni, gli appuntamenti in calendario, le schede sui locali migliori delle zone richieste e le informazioni sul traffico per le destinazioni impostate. Non solo: ricette, video da YouTube, e un'interfaccia di controllo su tutti gli accessori di domotica della casa sono immediatamente accessibili, insieme a tutte le app che gli sviluppatori di terze parti vorranno creare per il dispositivo (la piattaforma è simile a quella messa a disposizione per Google Home, con l'aggiunta di un'interfaccia a schede semplice da programmare). Pixel Slate è forse ancora più intrigante, perché non è un semplice tablet da 12,3 pollici convertibile, ma il primo tentativo di Google di realizzare una tavoletta basata sul sistema operativo Chrome OS — a differenza del Pixel C del 2015 che era basato su Android. La scelta del software, che da anni ormai popola i laptop di Google e di altri produttori, mette il dispositivo da subito al servizio della produttività, mentre l'aggiunta del supporto allo schermo touch lo rende utilizzabile anche da chi preferisce sfruttarlo come tablet. In effetti Slate è venduto come una semplice tavoletta e la tastiera che fa anche da cover è opzionale, ma l'accessorio, che permette di reclinare lo schermo a diverse angolazioni, è essenziale per tirare fuori il meglio dal dispositivo. Mosso da processori tipicamente destinati al mondo pc (si va dal meno potente Intel Celeron a quelli della gamma Core) mantiene comunque a disposizione tutte le app del mondo Android, che sullo schermo si possono ridimensionare come finestre. Così configurato e dotato di un display di alta qualità e doppi altoparlanti frontali, il dispositivo sembra guardare direttamente in faccia il Surface Go di Microsoft e l'iPad Pro di Apple.
Nella giornata di martedì Google ha lanciato due telefoni molto interessanti, ma i veri prodotti inediti presentati dalla casa di Mountain View nel corso del suo evento non vedranno la luce in Italia, almeno per il momento. Si tratta dello smart display Home Hub e del tablet convertibile Pixel Slate.
È stato avvistato da alcuni ragazzi al centro commerciale il Lingotto di Torino. Mateo Petean, scomparso il 19 gennatio da casa, sta bene e ora si trova col papà. "Che sollievo, è stato un incubo, grazie, grazie a voi giornalisti"ha detto papà Ariel al telefono con Fanpage. La scomparsa risale a tre giorni fa, quando Mateo è uscito di casa per andare a scuola, ma in aula, al il liceo scientifico Levi, non è mai arrivato. Il suo telefono è stato trovato nella buca delle lettere avvolto in un foglio di carta. Prima di allontanarsi ha preso da mangiare, da bere e una coperta. Secondo i familiari potrebbe avere deciso di fuggire perché in difficoltà con gli studi. Non ha portato con sé i documenti. I familiari ritengono che non abbia qualcuno a cui chiedere appoggio e ospitalità. Il padre ha sporto denuncia al commissariato di Polizia Mirafiori e ha contattato la redazione di ‘Chi l'ha visto?'. "La sera esco – ha raccontato il padre Ariel a TorinoToday – e lo cerco nei parchi. Gli faccio un appello a tornare a casa: tutto si può sistemare, cerchiamo di trovare una soluzione, una via d'uscita a tutto. Anche la mamma, che vive in Argentina, è disperata e vuole venire qui a cercarlo ma non può per via del coronavirus".
“Che sollievo, è stato un incubo, grazie, grazie a voi giornalisti”ha detto papà Ariel al telefono con Fanpage. Ariel, papà di Mateo Petean, diciassette anni, scomparso da Torino, martedì 19 gennaio ha annunciato di averlo ritrovato grazie alla segnalazione di alcuni ragazzi. Mateo si era allontanato da casa portando con sé uno zaino e una coperta.
E’ uno dei pilastri di Hollywood e, da sempre, garanzia di qualità. Appena sentiamo il nome di Morgan Freeman legato ad un film, possiamo stare certi che sarà sempre grandioso. L’attore compie 80 anni il 1° giugno e il suo lunghissimo curriculum conta più di 86 film per il grande schermo e 20 tra serie e film tv. Premio Oscar per “Million Dollar Baby”, tra le pellicole più belle che ha girato ci sono “Le ali della libertà”, “Gli spietati”, “Seven”, “Amistad”, “Una settimana da Dio”, fino alla saga di “Batman”, diretta da Nolan e al bellissimo “Invictus – L’invincibile”, dove interpreta uno straordinario Nelson Mandela. L’attore è nato a Memphis, in Tennessee e ha debuttato a teatro a soli 8 anni. Presto si trasferisce dai nonni a Charleston e già a 12 anni vince una competizione statale di recitazione, che gli consentì di recitare in un programma radiofonico di Nashville. Successivamente, s’iscrive alla Jackson State University, ma la lascia poco dopo e viene assunto come meccanico dalla U.S. Air Force. Purtroppo il suo sogno di diventare pilota sfuma e, nei primi anni ’60, Freeman si trasferisce a Los Angeles dove lavora come impiegato della trascrizione al Los Angeles Community College. Nel frattempo, però, prende lezioni private di recitazione. Nel 1964, vola a New York dove lavora come ballerino all’Esposizione Universale e poi si trasferisce a San Francisco, entrando nel gruppo musicale Opera Ring. Nello stesso anno, debutta come comparsa nel film “L’uomo del banco dei pegni”, di Sidney Lumet. Dopo vari lavori a Broadway, Freeman continua a lavorare anche al cinema ma in film di scarso seguito come “Che cosa hai fatto quando siamo rimasti al buio”(1968), di Hy Averback e “Una fattoria a New York City”(1971), di Edward Mann. Nel frattempo, sposa Jeanette Adair Bradshaw, che gli darài figli Alphonse e Saifoulaye e, nel 1978, porta a casa una nomination ai Tony Awards per lo spettacolo “The Mighty Gents” che gli da tantissima visibilità. Nel 1979, è con Denzel Washington in “Coriolanus” e l’anno dopo è sul set di “Brubaker”, con Robert Redford. Nel 1981, gira “Uno scomodo testimone”, con William Hurt e Sigourney Weaver, seguito da “Harry & Son”(1984), per la regia di Paul Newman e “Lotta per la vita”(1987), con Jerry Lewis. Nello stesso anno, riceve la nomination all’Oscar come Miglior attore non protagonista per il film “Street Smart – Per le strade di New York”, di Jerry Schatzberg e nel 1989, bissa la nomination per il film “A spasso con Daisy”, diretto da Bruce Beresford, che però gli fa vincere il Golden Globe e l’Orso d’Argento. Freeman ormai è uno dei punti fermi di Hollywood e gira, a ruota, “Glory – Uomini di gloria”(1989), di Edward Zwick; “Il falò delle vanità”(1990), di Brian De Palma; “Robin Hood – Principe dei ladri”(1991), di Kevin Reynolds e “Gli spietati”(1992), di Clint Eastwood. Nel 1993, esordisce alla regia col profondo “Bopha!”, con Danny Glover e Malcolm McDowell e l’anno dopo è nel cast del cult “Le ali della libertà”, di Frank Darabont, che gli frutterà un’altra candidatura agli Oscar come Miglior attore. Nel 1995, è in un altro cult, “Seven”, accanto a Brad Pitt e, nel 1997, viene diretto da Spielberg nel commovente “Amistad”. Dopo il disaster movie “Deep Impact”(1998), lo vediamo in “Under Suspicion”(2000), con Gene Hackman e Monica Bellucci e nella commedia “Una settimana da Dio”, con Jim Carrey. La consacrazione definitiva arriva nel 2004, con il film “Million Dollar Baby”, diretto da Clint Eastwood, in cui Freeman interpreta il ruolo dell’ex pugile Eddie “Scrap-Iron” Duopris. L’attore, finalmente, porta a casa l’Oscar come Miglior attore non protagonista. Nel 2005, invece, inizia la sua avventura con Nolan in “Batman Begins”, seguito da “Il cavaliere oscuro”(2008) e “Il cavaliere oscuro – Il ritorno”(2012), in cui interpreta il ruolo di Lucius Fox.
Quando c’è lui, il film non può essere che grandioso. Morgan Freeman, 80 anni il 1° giugno, è garanzia di qualità e, ad oggi, ne ha girati circa 86, più 20 tra serie e film tv. Pilastro assoluto di Hollywoow, l’attore ha portato a casa il premio Oscar per “Million Dollar baby”, ma tra i suoi film più belli ci sono anche “Le ali della libertà”, “A spasso con Sally”, “Seven”, “Amistad”, “Una settimana da Dio”, la saga di “Batman”, di Nolan e “Invictus – L’invincibile”.
I talentuosi fratellini Mizzone sono tornati a conquistare il web con il loro amore per la tradizione musicale bluegrass, vera spina dorsale della musica tradizionale statunitense nonchè branca della più conosciuta musica country. Dopo avere incantato il mondo con la loro versione di How Mountain Girls Can Love, ecco che questo eccezionale mini-trio è tornato con un nuovo brano tratto dalla tradizione bluegrass: Dueling Banjos. In realtà, come si può vedere dal video realizzato dai tre, qui si tratta di un vero e proprio duello musicale tra il banjo del piccolo Jonny e la chitarra del fratello maggiore Tommy, il tutto accompagnato dal violino di Robbie.
I fratellini Mizzone tornano ad affascinare il web con le loro interpretazioni dei più grandi classici della tradizione bluegrass: questa volta assistiamo ad un duello tra il banjo di Jonny e la chitarra di Tommy.
L'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha deciso di sospendere l'uso dell'idrossiclorochina nel trattamento dei pazienti contagiati dal coronavirus SARS-CoV-2. Il medicinale potrà tuttavia essere ancora somministrato ai pazienti coinvolti nella sperimentazione clinica. La decisione della sospensione, resa nota attraverso un comunicato stampa pubblicato sul sito ufficiale dell'agenzia, è stata presa in seguito alle preoccupazioni crescenti sulla sicurezza e l'efficacia del farmaco, un antimalarico di vecchio corso utilizzato anche per il trattamento di patologie autoimmuni, alla stregua dell'artrite reumatoide, del lupus eritematoso sistemico e della porfiria cutanea tardiva. L'annuncio dell'AIFA arriva a poche ore di distanza da quello del direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) Tedros Adhanom Ghebreyesus, che aveva comunicato lo stop dei test con idrossiclorochina sui pazienti contagiati dal coronavirus. In precedenza scienziati brasiliani dell'Università dello Stato di Amazonas e della Fundacao de Medicina Tropical Doutor Heitor Vieira Dourado avevano interrotto improvvisamente uno studio clinico con la clorochina (da cui deriva l'idrossiclorochina), per l'impennata nel tasso di mortalità e nelle aritmie cardiache riscontrate nei pazienti trattati con l'antimalarico. È inoltre di queste ore l'abrogazione del governo francese alle disposizioni che permettevano ai medici transalpini di prescrivere l'idrossiclorochina per combattere la COVID-19 (l'infezione causata dal coronavirus SARS-CoV-2) in ospedale. In pratica, è stata sospesa anche in Francia. Il repentino dietrofront delle istituzioni sanitarie nell'uso dell'idrossiclorochina è legato soprattutto ai risultati dello studio “Hydroxychloroquine or chloroquine with or without a macrolide for treatment of COVID-19: a multinational registry analysis”, pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica The Lancet. Nell'indagine, coordinata da scienziati della Scuola di Medicina dell'Università di Harvard, sono stati coinvolti circa centomila pazienti positivi al SARS-CoV-2, dei quali quindicimila sono stati trattati con idrossiclorochina e clorochina, da soli o in combinazione con un antibiotico macrolide come l'azitromicina. Dall'analisi dei dati è emerso che i farmaci antimalarici non solo non offrivano benefici clinici ai pazienti trattati rispetto a quelli non trattati, ma sono stati associati anche a un aumento di aritmie ventricolari e tasso di mortalità superiore. Sulla scorta di questi risultati, da confermare perché si è trattato di un semplice studio di osservazione, per quanto ampio, l'AIFA ha dunque deciso di sospendere “l’autorizzazione all’utilizzo di idrossiclorochina per il trattamento dell’infezione da SARS-CoV-2, al di fuori degli studi clinici, sia in ambito ospedaliero che in ambito domiciliare. Tale utilizzo viene conseguentemente escluso dalla rimborsabilità”. L'AIFA aggiunge inoltre di non aver mai autorizzato la somministrazione dell'idrossiclorochina a scopo preventivo, cosa che invece è avvenuta in diversi casi. Tra i più eclatanti vi è quello del presidente americano Donald Trump, tra i primi a elogiare l'idrossiclorochina (in combinazione con l'azitromicina) come possibile “game changer” nella lotta al coronavirus. Recentemente ha annunciato di aver assunto il mix di farmaci per una settimana a scopo preventivo, sollevando aspre polemiche nella comunità scientifica, proprio a causa degli effetti collaterali da non sottovalutare legati all'antimalarico.
Dopo l’annuncio del direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) Tedros Adhanom Ghebreyesus sulla sospensione dell’uso dell’idrossiclorochina contro il coronavirus, anche l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha deciso di sospendere la somministrazione del farmaco. I risultati di alcuni studi gettano un’ombra su sicurezza ed efficacia dell’antimalarico.
La fascia gialla è ormai imminente per la Sicilia, che ha raggiunto i dati da zona gialla, e cioè ha superato la soglia del 10% di terapie intensive occupato (10,2%) e quella del 15% dei posti letti in area medica (17%). In termini assoluti, le rianimazioni occupate da pazienti Covid sono 77, mentre i posti letto complessivi (dati Agenas) sono 762: Il terzo parametro che viene considerato per il passaggio dal bianco al giallo è l'incidenza: per restare nella fascia di rischio più basso una Regione non deve superare i 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti. Con i 1.229 nuovi contagi nelle ultime 24 ore la Sicilia è la Regione italiana con più casi, e supera abbondantemente la soglia di incidenza dei 50 casi ogni centomila abitanti (oltre 140 casi). Scendendo nel dettaglio provinciale Palermo è la città che ha fatto registrare più positivi (324), seguita da Messina (225), Agrigento (150), Catania (129), Enna (93), Trapani (89), Caltanissetta (82), Ragusa (72), Siracusa (65). Questo significa che con il prossimo monitoraggio Iss, venerdì, l'isola sarà classificata zona gialla e le nuove norme entreranno in vigore da lunedì 23. A meno che non subentrino sorprese rispetto al numero dei posti letto in rianimazione disponibili, già saliti dai 730 di una settimana fa alle 762 di oggi. Oppure potrebbe diminuire drasticamente il numero dei ricoveri. In effetti pare che la Regione Sicilia stia tentando di evitare in tutti i modi la fascia gialla. Una delibera, firmata da Mario La Rocca, direttore del dipartimento regionale per la pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute, datata 13 agosto, di cui dà conto LiveSicilia mostra come la Regione stia cercando proprio di svuotare i reparti, anche quelli Covid, in quella che sembra ormai una corsa contro il tempo. Nel documento, che è stato inviato a LiveSicilia, si legge: "L’attuale quadro epidemiologico mostra un rapido incremento dei casi di infezione da Sars cov2, nonostante l’enorme impegno profuso nella campagna vaccinale e nell’attività di contact tracing da parte degli operatori del sistema sanitario regionale”. La Rocca quindi sottolinea la "necessità di garantire la massima appropriatezza nella scelta del setting assistenziale, assicurare un corretto turnover dei soggetti ricoverati per non sovraccaricare le strutture di degenza e garantendo nel contempo la massima sicurezza per i pazienti". In pratica nella circolare vengono indicati alcuni parametri, che consentirebbero le dimissioni anche di malati Covid, secondo i criteri stabiliti dall'Agenas e cioè: Ma una volta fuori dall'ospedale chi si occuperà del malato Covid? Nello stesso documento viene richiamato il ruolo delle Usca, che dovranno prendere in carico il paziente, assicurando:
La Sicilia ha ormai numeri da zona gialla, avendo superato la soglia del 10% di terapie intensive occupato (10,2%) e quella del 15% dei posti letti in area medica (17%). Per questo la Regione Sicilia sta cercando di svuotare i reparti, anche quelli Covid, con una delibera del direttore della dipartimento regionale per la pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute La Rocca.
Carla Bruni compirà 53 anni il prossimo dicembre ma, nonostante l'avanzare dell'età e il ritiro dalle passerelle, continua a essere un'indiscussa icona di stile. Ne ha dato prova anche nelle ultime ore: dopo aver documentato sui social il suo ultimo cambio look, ha lanciato la moda da seguire in autunno in fatto di capelli. Siamo sempre stati abituati a vederla con la chioma naturale in castano ma, sarà perché aveva voglia di rinnovarsi o perché voleva dire addio a una nuance un po' troppo piatta, ma la cosa certa è che ha aggiunto dei tocchi iper luminosi che di sicuro faranno impazzire tutte le ossessionate dagli hair trend di stagione. Dimenticate il castano piatto e spento, l'hair trend di stagione è più luminoso che mai e a dimostrarlo è Carla Bruni. Nelle ultime ore si è rivolta alla sua parrucchiera parigina Marionanee e al termine della "seduta" ha sfoggiato un'acconciatura da urlo. L'ex modella ed ex première dame ha rinnovato la sua immagine autunnale, optando per un balayage sfumato sui toni del miele e cannella. Si chiama cinnamon balayage, a contraddistinguerlo sono le radici leggermente più scure, delle nuance più calde sulle lunghezze e le punte chiare in golden brown. L'effetto ombre che si viene a creare sulla chioma è luminoso e d'impatto, perfetto per aggiungere un tocco di luce alle grigie giornate autunnali. La Bruni ha portato i capelli leggermente ondulati, con la riga centrale e la frangia aperta a tendina, così da dare un senso di leggerezza all'hair look, completando il tutto con un maglione verde a collo alto di Bella Jones. In quante si ispireranno a lei per essere super trendy nell'autunno 2020? La couleur de l’espoir 💚 Green for hope 🍀 Il colore della speranza Photo par Éric Guillemain @2bmanagement Hair @marion.anee Makeup @sweetmayia Style @johannafath
Carla Bruni ha cambiato look e ora sfoggia il colore di capelli perfetto per l’autunno 2020. Stanca del castano spento e piatto, ha provato il cinnamon balayage, un effetto sfumato sui toni del miele e cannella che aggiunge un tocco iper luminoso alla chioma.
Sembra proprio che Aida Yespica ami i glitter, le paillettes e i look glamour, infatti durante le diverse puntate del Grande Fratello Vip 2 ha sfoggiato diversi minidress e top dal decoro lucente. Aida punta tutto sulla sensualità e sullo sparkling mood indossando abiti super aderenti che sottolineano le sue forme perfette aggiungendo un tocco glamour con il tessuto brillante. C'è poco spazio nel guardaroba della Yespica per pantaloni e vestiti essenziali: per le prime serate in Tv Aida vuole sempre essere scintillante! La showgirl è entrata nella Casa del Grande Fratello Vip 2 con una canotta lucente abbinata a pantaloni skinny, ha detto poi addio ai jeans per indossare solo abiti corti alternati a un paio di longress con maxi scollatura sul seno, uno in total black, l'altro color cipria con sensuali cut che lasciavano la schiena completamente nuda. Poi è apparsa dinanzi alle telecamere con una t-shirt argento abbinata a gonna mini e con abito bianco impreziosito da tagli incrostati di cristalli sul seno.
Sembra proprio che Aida Yespica abbia una passione incontenibile per le paillettes, forse per questo nelle puntata del Grande Fratello Vip indossa sempre abiti simili, tutti ricoperti con lucenti paillettes. Ecco tutti i look di Aida Yespica al GF Vip 2.
L'impatto dell'asteroide che 66 milioni di anni fa provocò l'estinzione dei dinosauri non aviani (e di molti altri gruppi di animali) generò un'onda di tsunami alta 1,5 chilometri, che si propagò all'impressionante velocità di 143 chilometri orari. A seguito della prima, catastrofica onda, ne seguirono altre alte centinaia (e decine) di metri che squassarono l'intero pianeta Terra. Le onde più piccole che giunsero nei luoghi più distanti avevano un'altezza stimata di 4 metri. A calcolare per la prima volta la portata degli tsunami provocati da Chicxlub, asteroide di 14 chilometri che si schiantò tra terra e mare dove ora c'è la Penisola dello Yucatan (Messico), è stato un team di ricerca americano guidato da ricercatori del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università del Michigan, che hanno collaborato con i colleghi dell'Istituto di Tecnologia del Massachusetts, dell'Università di Princeton e di altri atenei. In base alle simulazioni condotte al supercomputer dagli scienziati, coordinati dalla dottoressa Molly M. Range, l'asteroide generò un cratere con un diametro di 180 chilometri e una profondità di 1,5 chilometri, che negli istanti immediatamente successivi all'impatto rimase senz'acqua. Subito dopo, tuttavia, l'acqua dell'Atlantico vi ricadde all'interno con grande velocità, ed esattamente come avviene quando gettiamo acqua in un catino con violenza, essa vi è riuscita, dando vita alle colossali ondate di tsunami in sequenza. Fu un evento così drammatico che sprigionò un'energia stimata tra le 2.500 e le 29mila volte superiore a quella dello tsunami che, nel 2004, portò morte e devastazione nell'Oceano Indiano, uccidendo circa 225mila persone in diversi Paesi. Per comprendere la differenza basti fare un paragone con la più grande onda registrata in tempi moderni nell'emisfero australe, con un'altezza pari a 23,8 metri. Nulla rispetto al muro d'acqua di 1,5 chilometri che contribuì all'estinzione di massa del Cretaceo-Paleocene (o evento K-T), che determinò la scomparsa del 75 percento delle specie terrestri e marine.
Ricercatori americani hanno dimostrato che Chicxulub, l’asteroide di 14 chilometri che 66 milioni di anni fa cadde nel Golfo del Messico provocando l’estinzione dei dinosauri, dopo l’impatto generò un primo tsunami alto 1,5 chilometri. Fu seguito da altre catastrofiche onde che attraversarono tutto il pianeta. Nel suo insieme l’evento determinò la scomparsa del 75% delle specie terrestri e marine.
In questi giorni uscirà una nuova biografia di Paul McCartney, firmata dal giornalista Tom Doyle. Nel corso delle interviste rilasciate a Doyle e che andranno a comporre il libro, il cantante dei Fab Four si è raccontato, rivelando anche particolari inediti del suo vissuto. Particolarmente toccante la parte in cui confida la spirale depressiva in cui è caduto, nel periodo seguito alla fine dell'avventura con i Beatles. Erano gli anni 70 e dieci anni dopo John Lennon sarebbe stato assassinato. Per venirne fuori è stato provvidenziale il sostegno di Linda, la moglie. La donna è scomparsa nel 1998 a causa di un tumore. McCartney ha parole di grande gratitudine per lei: "E' stata Linda a salvarmi" Intanto, l'artista ha precisato che non smetterà mai di fare musica. I fan di certo ne saranno entusiasti. Intervistato dalla stazione radiofonica WXRT Chicago, ha parlato del suo nuovo singolo "New", che anticipa l'omonimo album di inediti. La sua nuova fatica discografica conterrà 12 tracce. La data prevista per la pubblicazione è il 15 ottobre. Paul McCartney ha dichiarato:
Il cantante dei Beatles, intervistato da WXRT Chicago, ha parlato del suo nuovo singolo “New” e dell’album di inediti che arriverà ad ottobre. Ha rassicurato i fan, affermando che non ha nessuna intenzione di smettere di fare musica. In questi giorni uscirà anche una nuova biografia, in cui McCartney racconta il sostegno ricevuto dalla moglie, durante un periodo di depressione.
Il 2009 si chiuderà all’insegna dell’amore. Sono molte, infatti, i vip che nel corso di quest’anno hanno trovato il compagno giusto e che convoleranno addirittura a nozze. L’ultima notizia, in ordine di tempo, riguarda il presunto matrimonio vip, per il momento non ancora confermato, tra Riccardo Scamarcio e Valeria Golino che, dopo 4 anni di fidanzamento, potrebbero convolare a nozze entro la fine dell’anno. Matrimonio shock, invece, per l’ex-Take That Robbie Williams che a dicembre dovrebbe sposare a Las Vegas la sua fidanzata Ayda Field con la quale è fidanzato da circa tre anni. Nozze che si preannunciano all’insegna della stravaganza, a partire dalla torta a forma di roulette e dei piatti che ricordano delle fiches. Matrimonio con sorpresa, verrebbe voglia di dire, visto che i due sposini hanno organizzato una specie di “concorso” tra gli ospiti. Il premio in palio? Video e foto inediti di Robbie e Ayda. Nozze certe, sempre per la fine dell’anno, anche per Penelope Cruz e Javier Barden che dopo un bel tira e molla e vari amori hanno deciso finalmente a dirsi di sì. Sul matrimonio per il momento c’è il massimo riservo, si sa solo che Penolope abbia scelto come stilista per il suo abito da sposa niente di meno che Nicolas Ghesquiere della maison Belenciaga. Amori duraturi che stanno per essere consolidati nel sacro vincolo del matrimonio, sperando che non arrivi qualcuno contrario alle nozze nel momento fatidico dello scambio degli anelli, essendo tutti molto corteggiati e desiderati nel mondo dello showbiz.
Nozze alle porte per diversi Vip, tra i quali Riccardo Scamarcio, Robbie Williams e Penelope Cruz. Ecco come il gossip segue i fiori d’arancio delle Star.
Lo fanno tutti, quindi non poteva non farlo lui, Francesco Gabbani, ovvero uno dei protagonisti del 2017 musicale italiano, e non solo, vista l'esperienza all'Eurovision Song Contest. Il vincitore dell'ultima edizione del Festival di Sanremo, con il tormentone "Occidentali's Karma", seguito dall'altro successo, estivo, questa volta, "Tra le granite e le granate", fino all'ultimo "Pachidermi e Pappagalli", infatti, pubblicherà una special edition di "Magellano" (Bmg Rights Management), il suo ultimo album certificato oro, che sarà disponibile anche su tutte le piattaforme di digital download e streaming a partire dal 17 novembre. L'edizione sarà composta da un doppio cd che oltre all'edizione originale di "Magellano", avrà anche un CD live dal titolo "Sudore, fiato, cuore", che Gabbani ha registrato durante l'ultimo tour estivo in cui si è esibito davanti a centinaia di migliaia di spettatori. Un'avventura cominciata il 19 giugno da Verona e conclusosi il 30 settembre dopo 44 concerti complessivi in giro per l'Italia. La tracklist di questo unirà pezzi nuovi e vecchi successi, che daranno modo a chi non ha approfondito la storia di gabbani, di addentrarsi anche in canzoni pubblicate negli anni precedenti: “Magellano”, “Software”, “Tra le granite e le granate”, “Occidentali’s Karma”, “A moment of silence”, “Clandestino”, “Eternamente ora”, “Susanna”, “Immenso”, “Spogliarmi”, “Amen”, “Vengo anch’io”, “La mia versione dei ricordi”, “Il Vento si alzerà”, “Foglie al gelo”, “Pachidermi e pappagalli”.
Nuova uscita per Francesco Gabbani che ripubblica “Magellano” in un’edizione che avrà anche un live. Il cantante, inoltre, dà appuntamento ai fan a Firenze a gennaio 2018 per un concerto evento in un palazzetto.
Durante il mese di dicembre 2014 una ragazza indiana di 26 anni ha denunciato di esser stata violentata da un autista di Uber. Secondo quanto riportato dalla stampa locale, la giovane sarebbe stata violentata tornando da un evento a Vasant Vihar, sud della capitale New Delhi. In seguito alla denuncia della 26enne, le autorità di New Delhi hanno deciso di bloccare il servizio di taxi con autista privato. A mesi di distanza da questo caso, i vertici di Uber insieme agli sviluppatori dell'app per smartphone hanno pensato di introdurre un pulsante antipanico all’interno dell’applicazione. I creatori di questo innovativo servizio hanno infatti annunciato che a partire dalla giornata di domani l'app Uber in India verrà aggiornata con l'introduzione di questo nuovo pulsante che consentirà in pochi secondi di contattare le autorità locali.
I vertici di Uber insieme agli sviluppatori dell’applicazione per smartphone hanno deciso di introdurre un pulsante antipanico all’interno dell’applicazione per prevenire gli stupri ed altre emergenze.
Il regista Simon Curtis (“Marylin”) dirige la grandissima Helen Mirren, premio Oscar per “The Queen”, nel drammatico “Woman in Gold”. Prodotta da Origin Pictures, 2nd District Filmproduktion, BBC Filme e The Weinstein Company, la pellicola è basata sull’incredibile storia vera di Maria Altmann, una donna sopravvissuta all’Olocausto che, assieme al suo avvocato, ha lottato contro il governo austriaco per più di 10 anni, per riportare a casa un quadro di Gustav Klimt, appartenuto ad una sua carissima zia, portato via dai nazisti agli albori della Seconda guerra mondiale. Il film è stato presentato, in anteprima, all’ultima edizione del Festival di Berlino, dov’è stato applauditissimo. La sceneggiatura è stata scritta da Alex Kaye Campbell e, accanto alla grande Mirren, vedremo anche altre star del calibro di Ryan Reynolds, Daniel Bruhl e Katie Holmes. Il film arriverà nelle nostre sale a partire dal 15 ottobre. Maria Altmann è una donna ebrea fuggita da Vienna poco dopo l'arrivo dei nazisti che saccheggiando la sua abitazione trafugarono un prezioso quadro di Gustav Klimt, la “Donna in Oro”, in seguito restituito al governo austriaco. Cinquanta anni dopo la coraggiosa donna decide di sfidare le integerrime autorità austriache con l'aiuto di Randol Schoenberg, un giovane avvocato, per chiedere che le venga restituito ciò che era suo.
Il premio Oscar Helen Mirren è Maria Altmann, una donna ebrea fugiita da Vienna dopo l’arrivo nei nazisti, che le portarono via un prezioso quadro di Gustav Klimt. 50 anni dopo, la donna lotterà contro il governo austriaco per riavere ciò che le appartiene.
Phil Collins, uno dei più importanti musicisti britannici ha detto in un'intervista alla BBC in cui promuoveva il prossimo e ultimo tour dei Genesis che ormai riesce a stento a mantenere tra le mani una bacchetta per suonare la sua batteria. Il musicista e cantante, infatti, ha avuto non pochi problemi di salute in questi ultimi anni, e a seguito di un'operazione gli sono stati intaccati i nervi al punto da rendergli difficoltoso suonare la batteria, ma che l'hanno anche costretto a esibirsi seduto durante i concerti fatti negli ultimi anni. Collins, che ha 70 anni, ha spiegato di sentirsi frustrato a causa di queste difficoltà e del dolore. "Sono un po' provato fisicamente, il che è molto frustrante perché mi piacerebbe suonare sul palco" ha detto il cantante durante l'intervista alla BBC in cui parlava del ritorno di una delle band che ha scritto pagine importanti della musica mondiale. Collins fu sottoposto a un'operazione nel 2009 e successivamente nel 2015, e fu proprio durante quest'ultima che ebbe problemi ai nervi, a cui si aggiunge anche il diabete di cui soffre. "Riesco a malapena a tenere la bacchetta della batteria con questa mano, quindi ci sono alcuni problemi fisici che mi creano qualche problema" ha continuato Collins alla BBC.
Phil Collins, uno dei più importanti musicisti britannici ha detto in un’intervista alla BBC in cui promuoveva il prossimo e ultimo tour dei Genesis che ormai riesce a stento a mantenere tra le mani una bacchetta per suonare la sua batteria a causa di problemi fisici di cui soffre da anni, ormai.
La TV via cavo sia avvicina all' Apple TV. Nonostante le parole di Steve Jobs riportate all' interno della sua biografia ufficiale firmata da Walter Isaacson ed il gran numero di indiscrezioni avessero chiaramente lasciato intendere l' imminente introduzione di un TV da parte dell' azienda di Cupertino, in molti sono rimasti delusi dalla sua mancata presentazione nel corso degli ultimi eventi e stando alle più recenti voci di corridoio, l' attesa potrebbe essere ancora piuttosto lunga. A quanto pare, prima di un eventuale lancio della tanto chiacchierata iTV (è questo il nome più accreditato secondo i rumor), Apple avrebbe deciso di catalizzare l' attenzione sul suo set-top-box, ossia l' Apple TV, donandogli un nuovo appeal grazie all' introduzione di nuove funzionalità software (vedi l' interfaccia completamente ridisegnata) e harware (come la compatibilità con i filmati a 1080p). E' secondo questa linea che si pone l' ultima indiscrezione emersa nelle scorse ore dalla rete secondo cui Apple sarebbe pronta a concludere un accordo con Time Warner Cable, uno dei principali distributori di contenuti televisivi statunitensi, per introdurre i suoi canali su Apple TV.
L’ azienda di Cupertino lavora per introdurre nuovi contenuti televisivi all’ interno di AppleTV per rendere la sua offerta sempre più interessante.
Kaia Gerber è la meravigliosa figlia di Cindy Crawford e, nonostante abbia solo 15 anni, pare che abbia già le idee chiare in fatto di carriera: vuole ripercorrere le orme della mamma. Già qualche tempo fa, aveva debuttato nel mondo della moda, diventando testimonial Miu Miu ma, questa volta, ha dimostrato davvero di avere tutte le carte in regola per calcare le passerelle più ambite al mondo. Approfittando delle vacanze di Natale, Kaia si sta godendo un breve soggiorno a Miami, in Florida, in compagnia della famiglia e, tra le acque cristalline della città, è apparsa più in forma che mai. Ha indossato dei bikini striminziti che hanno esaltato la sua silhouette magra e perfetta, lasciando i fan senza parole. La cosa che tutti non hanno potuto fare a meno di notare è però l’incredibile somiglianza: la 15enne è praticamene identica alla mamma e, con molte probabilità, diventerà una delle modelle più desiderate nei prossimi anni proprio come lei. Certo, è ancora giovanissima ma sono moltissimi quelli che hanno già notato e apprezzato il suo potenziale. 12/25/16: Kaia at the beach in Miami. – #kaiagerber A post shared by Kaia Updates (@kaiagerberdaily) on Dec 26, 2016 at 12:51pm PST
Kaia Gerber, la meravigliosa figlia di Cindy Crawford, si sta godendo una vacanza a Miami in compagnia della famiglia e, per l’occasione, si è mostrata in bikini. La 15enne è apparsa così in forma da “rubare la scena” alla mamma.
Anche per Rihanna è tempo di vacanze. La bella cantante si gode il sole di Montecarlo. RiRi si è ormai lasciata alle spalle la polemica sulle foto che la ritraevano mentre fuma marijuana e i fischi degli spettatori del Roskilde Festival, contrariati per il ritardo con il quale è comparsa sul palco. La sexy artista ha incastonato dei diamanti tra i denti ed è partita per le vacanze. Arrivata a Montecarlo, però, ha attirato subito l'attenzione dei paparazzi. Rihanna si trovava in albergo pronta per raggiungere un lussuosissimo yacht. All'ultimo minuto, però, ci ha ripensato, attuando un repentino cambio di programma. La cantante ha preferito andare a fare shopping e poco le è importato che addosso avesse solo un costume intero. Ha preso la pochette ed è uscita dall'albergo. Inutile dire che quel costume sgambato ha messo perfettamente in risalto le sue forme, il sodo lato B e le bellissime gambe. Obiettivo della star, sembra fossero un paio di scarpe con un tacco vertiginoso, acquistate le quali si è affrettata a dirigersi verso lo yacht che la stava aspettando.
La cantante, che sta trascorrendo le vacanze a Montecarlo, decide di fare un giro di shopping con addosso solo un costume da bagno sgambato, che mette in risalto il suo perfetto Lato B e le gambe slanciate.
Nell'inchiesta sulla gestione del cimitero comunale di Sezze, finito sotto alla lente d'ingrandimento degli inquirenti per il business di loculi, rivendita dei fiori per i defunti e spostamento delle salme senza autorizzazione, emerge una nuova accusa nei confronti di Fausto Castaldi, l'ex custode già destinatario a marzo scorso di un'ordinanza di custodia cautelare insieme ad altre dieci persone. Come riporta Latina Today il giudice delle indagini preliminari del Tribunale ha infatti rigettato la richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero e ha disposto ulteriori accertamenti sulla vicenda della salma scomparsa dal cimitero, dov'è stato trovato un ossario abusivo, con casse e resti di salme, feretri in legno e zinco, cumuli di ossa e e altro materiale utilizzato per la sepoltura. I cari del defunto infatti non avendo più notizie su dove si trovasse si sono rivolti alle forze dell'ordine e hanno sporto denuncia e il giudice ha iscritto Castaldi nel registro degli indagati. Un parente che si è recato al loculo dove la salma si trovava tumulata e si è accorto che al suo posto c'era un'altra persona. Recatosi negli uffici non gli è stata data alcuna informazione per poi venire a conoscenza che il defunto era stato spostato e messo in una cassettina per un presunto cedimento della cappella.
Il giudice del Tribunale di Latina ha respinto la richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero sulla vicenda della salma scomparsa nel cimitero di Sezze, ha iscritto il nome dell’ex custode Fausto Castaldi nel registro degli indagati dell’inchiesta Omnia 2 e ha disposto ulteriori accertamenti.
Un appuntamento ormai fisso per i buongustai della nostra penisola: il Cous Cous Fest che anche quest'anno sbarca a San Vito Lo Capo celebrando sapori unici, musica e soprattutto la convivialità. Il Cous Cous è un piatto dai sapori esotici che ingloba tante culture che per 10 giorni si incontrano nella cittadina siciliana. Questa pietanza tramandata dagli Arabi, è così celebre poichè in ogni territorio in cui è approdata ha subito delle influenze legate ai gusti ed alle tradizioni locali diventando così il piatto tipico di località molto diverse e distanti. Ma la particolarità di questa piatto è il suo carattere conviviale, infatti secondo la tradizione è servito in un unico piatto rotondo dal quale tutti possono attingere. Il cous cous fest è una manifestazione che si ripete dal 1998 e che quest'anno celebra il suo diciottesimo compleanno, con un’edizione d’eccezione e grandi ospiti. La festa si snoda tra le strade ed i vicoli di San Vito Lo Capo portando i visitatori a scoprire le tante versioni di questa prelibatezza, d quella a base di pesce o di carne alle più curiose varianti dei paesi esteri. Dal 18 al 27 settembre c'è, quindi, un motivo in più per visitare San Vito Lo Capo, che alle sue splendide spiagge ed al mare cristallino aggiunge la magia di sapori esotici e deliziosi, diventando uno dei luoghi ideali per trascorrere le vacanze nel mese di settembre in Italia. La città sarà invasa da chef provenienti da tutto il mondo che si sfidano tra loro per decretare il miglior cous cous, con spettacoli di musica ed interpreti famosi che animeranno il piccolo borgo marinaro, che, assaporando il protagonista del festival. Non mancheranno i momenti di approfondimento con gli appuntamenti di Café le cous cous, il talk show del festival, laboratori culinari, e seminari e la sera tanto divertimento. I 10 paesi in gara quest'anno saranno: Marocco, Tunisia, Senegal, Israele, Palestina, Italia, Francia, USA, Mauritius e Brasile. I piatti saranno votati da una giuria tecnica, che quest'anno vedrà la straordinaria partecipazione dello chef stellato Claudio Sadler. Programma ed appuntamenti Ticket e costi Come arrivare al Cous Cous Fest I segreti del Cous Cous La maggior parte degli appuntamenti del Cous Cous fest di San Vito Lo Capo si ripetono ogni anno, ma sempre con alcune novità. Per il 2015 andranno in scena due gare: il Campionato italiano di Cous Cous e la Cous Cous World Championship. Ogni competizione avrà la sua giuria che valuterà le varie interpretazioni del Couscous.Per quest'anno la giuria tecnica sarà presieduta dallo Chef Due stelle Michelin, Claudio Sadler, mentre l'altra parte sarà formata da una giuria popolare a cui potrà partecipare il pubblico pagando semplicemente un Ticket. Il Campionato italiano di Cous Cous Bia si terrà dal 19 al 20 settembre e proclamerà il miglior chef italiano di Cous cous tra i migliori 6 di tutta la penisola. Il Cous Cous World Championship si terrà dal 23 al 26 settembre e porterà in tavola i cous cous provenienti dai 10 paesi partecipanti. Dopo aver gustato questo mix di sapori e culture verrà proclamato il paese vincitore. Al centro dell'evento sarà allestito il villaggio gastronomico, dove saranno presenti numerosi stand per permettere a tutti di gustare più di 30 ricette diverse di cous cous. La scelta potrebbe essere difficile, se a questo si aggiungono anche i deliziosi cannoli, cascatelle o biscotti alle mandorle. Ma oltre a mangiare in questi stand si potrà ance imparare, infatti, per tutta la durata del festival si terranno corsi e laboratori di cucina. Le strade di San Vito Lo Capo saranno un trionfo di sapori. In particolare in Via Regina Margherita apre la Ca del Cous Cous dal mondo, dove si potranno assaporare le ricette con ingredienti esotici. La casa del Cous cous di San Vito Lo Capo sarà aperta, invece, in via Venza, qui i visitatori potranno assaporare non solo il cous cous, ma anche alcuni piatti della tradizione gastronomica locale come le busiate con pesto alla trapanese. Per gustare i sapori del Mediterraneo sara aperta in piazza Marinella la casa del cous cous del Mediterraneo. Ma non finisce qui, in spiaggia verrà allestita una tenda araba, la Al Waha, dove, anche qui si potrà gustare il cous cous in riva al mare coperti dalla magica atmosfera di una tenda berbera. Ogni sera, la festa non si fermerà, ma continua con le note di importanti artisti che allieteranno e serate siciliane. Tutte le sere il Cous Cous Fest regalerà un concerto gratuito: in particolare, 19 settembre – Caparezza, 22 settembre – Elio e le Storie Tese, 23 settembre – Vinicio Capossela, 24 settembre – Marracash . Per conoscere il programma completo si può visitare il sito ufficiale dell'evento (couscousfest).
Quest’anno il Cous cous Fest festeggia i suoi 18 anni ed allunga la sua durata a dieci giorni. Dal 18 al 27 settembre protagonista indiscusso a San Vito Lo Capo sarà il Cous cous, cibo ricco di storia e di cultura. Il tutto in una splendida cornice che con il suo mare cristallino e le sue splendide spiagge diventa la location ideale per prolungare un altro le vacanze estive.
Tra lunedì 21 e martedì 22 settembre un gruppo di 270 globicefali – conosciuti anche come “balene pilota” – si è arenato lungo la costa della Tasmania occidentale, in Australia. A causa dello spiaggiamento 90 esemplari sono già morti, mentre in 25 sono stati salvati dai soccorritori giunti sul posto. Questi grandi cetacei, che raggiungono i 7 metri di lunghezza per 3 tonnellate di peso, possono sopravvivere fino a 3 – 4 giorni dopo lo spiaggiamento, per questo decine di volontari stanno facendo il possibile per provare a salvare gli esemplari ancora vivi. Come sottolineato alla BBC dal dottor Kris Carlyon, biologo della fauna selvatica specializzato in mammiferi marini, si stanno coordinando i soccorsi per aiutare con priorità gli animali che hanno maggiori probabilità di farcela. Quelli troppo grandi, pesanti e spiaggiatisi nelle zone meno accessibili sono quelli più a rischio, proprio perché risulta molto difficile imbragarli e trascinarli in acque più profonde. A differenza degli spiaggiamenti di massa avvenuti in passato, tuttavia, in questo caso una parte degli animali non è finita direttamente sulla spiaggia, ma è semi-sommersa in acque basse. In questa situazione i cetacei hanno maggiori probabilità di sopravvivere; sul bagnasciuga normalmente muoiono per soffocamento, a causa del loro stesso peso, mentre così riescono a respirare meglio e la pelle resta costantemente fresca e bagnata. La maggior parte degli animali è concentrata a Macquarie Harbour, a circa 200 chilometri di distanza a nord-ovest di Hobart, la capitale della Tasmania, mentre una trentina di globicefali si trova a Ocean Beach. Alcuni purtroppo sono in aree molto difficili da raggiungere. Come indicato, i 60 volontari impegnati nei soccorsi hanno già portato in salvo 25 esemplari, anche con l'aiuto di imbarcazioni per impedire che tornino di nuovo verso la spiaggia; è uno dei rischi maggiori nei casi di spiaggiamento. I soccorritori stanno indossando pesanti mute da sub e si alternano per evitare l'ipotermia, a causa dell'acqua gelata. Le autorità stanno chiedendo ai cittadini di tenersi lontani dall'area dell'incidente, poiché c'è già un numero sufficiente di soccorritori. Gli spiaggiamenti di massa sono ancora oggi uno dei grandi misteri della biologia. È noto che in questa parte del mondo avvengono con una maggiore frequenza: tra le possibili cause vi sono la peculiare geografia dei fondali, caratterizzati da acque molto basse; le maree e l'inseguimento da parte dei predatori. Una delle ipotesi più probabili è che il gruppo possa seguire un leader malato o ferito, che si trascina verso riva. Questi animali sono infatti animali estremamente sociali. Gli scienziati pensano anche a un coinvolgimento delle attività solari in grado di influenzare il campo magnetico terrestre (che influenza le migrazioni di molti animali), l'uso dei sonar militari e le perforazioni per l'estrazione di gas, che si ritiene siano responsabili della morte di centinaia di zifidi, un gruppo di cetacei che vive in acque profonde.
In Tasmania, uno Stato insulare dell’Australia, è corsa contro il tempo per salvare un grande gruppo (pod) di globicefali che si è spiaggiato lungo la costa occidentale. Dei 270 esemplari arenati in 90 sono già deceduti, mentre in 25 sono stati salvati dai soccorritori. Si sta facendo il possibile per aiutare i cetacei superstiti.
Aveva dato il via alla nuova edizione 2015 de "Le Iene Show" con un sensuale abito che metteva in mostra quelli che lei stessa in diretta ha definito "mutandoni della nonna", poi ha scelto un sexy style, molto simile a quello di Belén al matrimonio della Canalis, indossando un lungo vestito rosso con gonna trasparente, ora opta invece per un casto total black. Ilary Blasi, lo sappiamo bene, ama giocare con la moda e sperimentare con look molto differenti tra loro, infatti per la terza puntata dell'edizione 2015 de "Le Iene Show" la conduttricce cambia ancora stile e lascia a casa i lunghi abiti trasparenti per sfoggiare un completo nero con pantaloni in pelle. Ilary Blasi ha condotto la terza puntata de "Le Iene Show", andata in onda il 19 febbraio 2015 su Italia 1, indossando un total look in nero composto da abiti firmati dal marchio Gioffrè. La showgirl indossa un top corto, con girocollo a maniche lunghe, che lascia intravedere il reggiseno. Alla shirt in nero abbina un paio di pantaloni in pelle a zampa d'elefante con vita molto alta. L'outfit è senza dubbio molto chic ma bisogna ammettere che il pantalone non dona particolarmente al fisico della Blasi e rovina il punto vita non esaltandolo.
Per la terza puntata del 2015 de “Le Iene Show” Ilary Blasi lascia a casa i lunghi abiti in chiffon e sceglie un look total black con pantaloni a vita alta in pelle che non le donano. Ecco l’outfit della showgirl.
Alcuni Vip hanno una qualità davvero incredibile: dimenticare in fretta e furia gli amori passati. Dopo la rottura con Elisabetta Canalis avvenuta il 22 giugno scorso attraverso un comunicato stampa congiunto, George Clooney non ha aspettato molto prima di trovare una degna sostituta. Si era molto discusso sulla presunta liaison con Stacy Keibler, ma a quanto pare il chiacchiericcio era fondatissimo. C'è però di più. Stando infatti alle ultime indiscrezioni, sembra proprio che i due piccioncini abbiano iniziato a frequentarsi agli inizi di luglio, quindi pochi giorni dopo l'addio all'ex velina mora. Una fonte vicina a Stacy ha così commentato l'indiscrezione: "Sembrava un'avventura, ma invece è qualcosa di serio". Quindi è proprio vero, George Clooney sta con Stacy Keibler! Ma l'ex fidanzato di Elisabetta Canalis non ha perso tempo e ha presentato la sua nuova fiamma addirittura ai suoi genitori, Nick e Nina come conferma la fonte: "George ha detto a Stacy che lui non è abituato a presentare le sue donne alla famiglia". Che sia la volta buona? Per il momento non è dato saperlo,ma i due piccioncini sono stati pizzicati insieme al Film Festival di Toronto e per loro c'è stato un red carpet separato. E così, dopo tanto parlare, Stacy è uscita allo scoperto anche se, forse, è stata costretta a mantenersi a distanza di sicurezza dal suo George Clooney. Il red carpet in occasione del Toronto Film Festival ha visto sfilare separatamente i due piccioncini ma subito dopo, in occasione della festa organizzata all’hotel Ritz-Carlton, la coppia è stata vista allontanarsi a tarda notte dal party mano nella mano. Ma una domanda a questo punto sorge spontanea: come mai Clooney non ha calpestato il tappeto rosso insieme alla sua nuova fidanzata? Sull’argomento i tabloid inglesi stanno già ricamando. Secondo le ultime ipotesi George potrebbe essere in imbarazzo insieme alla wrestler, troppo diversa rispetto alla sofisticata Elisabetta Canalis.
George Clooney e Stacy Keibler sono stati avvistati al Toronto Film Festival. Prima uscita semi-pubblica quindi per i due piccioncini che hanno però calpestato il red carpet separatamente.
Chi non vorrebbe passare una notte incantata sotto le stelle, nell'intimità di una camera d'hotel? Il cielo in una stanza non è solo un evergreen della canzone italiana, è anche un'esperienza da vivere in prima persona nella confortevole suite di un resort. A Erbusco, nella suggestiva cornice del Lago d'Iseo, si trova la soluzione ideale per un weekend romantico in Italia. Immerso in un parco secolare tra le colline e i vigneti della Franciacorta si trova L'Albereta Relais & Chateaux, antica villa padronale trasformata in resort di lusso. L'hotel presenta 57 camere, ma il fiore all'occhiello è sicuramente la Cabriolet Suite che offre un'emozione senza paragoni, quella di dormire a cielo aperto. Il balcone regala una vista mozzafiato sui vigneti e sul Lago d'Iseo, ma la vera sorpresa si trova sopra la nostra testa. Basta premere un pulsante e come per magia il soffitto si aprirà, rivelando il meraviglioso spettacolo del cielo stellato. Naturalmente il periodo più gettonato per prenotare la suite è quello in prossimità della notte di San Lorenzo. La suggestione del 10 agosto ispira numerosi ospiti che approfittano dello sciame delle Perseidi per affidare alle stelle i propri desideri.
I sogni diventano realtà nell’incantevole Cabriolet Suite del Resort L’Albereta, affacciato sul Lago d’Iseo. Il tetto apribile della stanza rivela la magnifica vista del cielo stellato per una notte romantica e indimenticabile.
Il programma Amici non crea solo giovani talenti ma anche relazioni amorose. La storia tra Emma Marrone e Stefano De Martino è ormai nota, ma tra i due è spuntato il terzo incomodo, Valerio Scanu. Sul web in queste ore sono spuntate delle foto del vincitore del Festival di Sanremo 2010 e la vincitrice di Amici 9, in cui si scambiano un bacio quasi innocente. L’immagine, però non è recente, risalirebbe al periodo natalizio. In quel periodo il ragazzo frequentava molto la scuola per preparare il suo brano sanremese. Pare che sia lo stesso periodo in cui Stefano ha avuto un ritorno di fiamma con la sua ex fidanzata. La fine del talent show e le dichiarazioni rilasciate sia da Emma, che da Stefano, facevano ipotizzare a una separazione e qualcuno forse sperava in questa nuova coppia talentuosa costituita dai due cantanti. Il ballerino pur avendo dichiarato: “Emma è stata il mio punto di riferimento durante il programma, provo affetto per lei, ma non saprei definire se è amore quello che ci unisce”, pare che abbia trascorso la Pasqua in Puglia, con la famiglia della cantante salentina. Quale sarà la verità e quale coppia resisterà alla tempesta del gossip lo scopriremo con il tempo. Intanto Emma a Tv Sorrisi e Canzoni ha parlato soltanto della sua carriera e del suo sogno di andare a Sanremo e ha aggiunto: ‘Oggi ho 25 anni, una maturità diversa, uno spirito più sereno. La musica non deve farmi uscire di casa, la musica è la mia vita. Ho capito che nessuno ti regala niente. Devo rimanere con i piedi per terra e fare le cose un passo alla volta. Cominciare dalle briciole della torta, non tuffar mici dentro, perché le indigestioni fanno male'.
Una foto sul web fa ipotizzare una love story tra Emma Marrone e Valerio Scanu, ma Stefano De Martino passa la Pasqua con la cantante.
"Ho deciso di ricandidarmi a sindaco di Roma". È l'annuncio della sindaca Virginia Raggi, in video conferenza rivolgendosi alla maggioranza grillina in Campidoglio. "Non ci sto ad apparecchiare la tavola per far mangiare quelli di prima" spiega la prima cittadina. Il Movimento Cinque Stelle ha accolto con entusiasmo la sua decisione, che era già nell'aria da tempo. "Sono convinta che dobbiamo andare avanti, ha detto Raggi, le sue parole sono verità" scrive su Facebook il consigliere M5S del Comune di Roma, Paolo Ferrara. La notizia era già stata anticipata da ‘Il Foglio'. "Non ci sto ad apparecchiare la tavola per far mangiare quelli di prima. Sono convinta che dobbiamo andare avanti". La sindaca ha fatto il suo annuncio ai consiglieri in video conferenza, spiegando di averne parlato "con la sua famiglia e con i vertici del Movimento". A sostenerla il ministro degli Esteri grillino Luigi di Maio e, tra gli altri, Beppe Grillo e Alessandro Di Battista. Una candidatura che tanti romani si aspettavano e che arriva prima dei candidati di centrodestra e centrosinistra che nel 2021 si contenderanno il Campidoglio. Il prossimo step vedrà esprimersi gli elettori grillini sulla piattaforma Rousseau.
La sindaca di Roma Virginia Raggi ha annunciato che si ricandiderà alle prossime elezioni comunali 2021, con l’appoggio di Luigi Di Maio, Beppe Grillo e Alessandro Di Battista. La prima cittadina ha reso nota la sua decisione in video conferenza davanti ai consiglieri. Ora la scelta sarà sottoposta agli elettori sulla piattaforma Rousseau.
La notizia ci aveva lasciato di stucco: Iker Casillas tradisce Sara Carbonero con Luciana Salazar, che per chi non lo ricordasse è la modella sudamericana che aveva promesso dimostrarsi nuda nel caso in cui l’Argentina avesse vinto il mondiale. Casillas ha subito smentito le voci, diffuse dal quotidiano Paparazzi, arrivando a querelarli per diffamazione. E sembra che anche la stessa Luciana abbia dichiarato di non aver mai passato quella notte di passione con il portiere della Nazionale spagnola. Sarebbe davvero un brutto colpo per tutti i fan della coppia che hanno sospirato davanti al bacio in diretta tra Casillas e la Carbonero subito dopo la vittoria della Spagna ai Mondiali 2010. E sicuramente un brutto colpo per la stessa Sara, che dopo il Mondiale è diventata giornalista di Mediaset Premium. Non si hanno notizie su come la Carbonero abbia reagito allo scoop di ‘Paparazzi'. Che sia stata la stessa Luciana a diffondere la notizia per poi smentirla subito dopo, giusto per approfittare del successo ottenuto dopo i Mondiali dall'amata coppietta spagnola? Anche perché ‘Paparazzi' è proprio la rivista che la mise in copertina quando annunciò di volersi spogliare per l'Argentina in caso di vittoria ai Mondiali…. La vicenda ricorda un pò quella che ha visto come protagonisti Marika Fruscio e Pippo Inzaghi: lei (praticamente sconosciuta al pubblico) giurava di essere la sua amante, lui, felicemente fidanzato, negava categoriacamente anche solo di conoscerla. Ora Marika balla Waka Waka nelle trasmissioni sportive, sfila a Ciao Darwin e posa per il calendario 2011 di For Men Magazine.
Il giornale Paparazzi accusa Casillas di aver tradito la Carbonero durante una partita in Argentina con Luciana Salazar. I due presunti amanti smentiscono.
E’ prevista per il 2012 l’uscita di “Bop Decameron”, la nuovissima creatura di Woody Allen. Dopo pochissime settimane dalla presentazione al Festival di Cannes del suo nuovo film “Midnight in Paris”, storia romantica, imbevuta di umorismo, sentimenti e vivacità, ambientata in una Parigi fluttuante con, fra gli altri, Adrien Brody, Marion Cotillard, Owen Wilson e la first lady francese Carla Bruni, il regista newyorkese si è rimesso immediatamente al lavoro per continuare a deliziare il palato di tutti i “commediofili” del pianeta. Fino ad ora sulla trama di “Bop Decameron” solo poche indiscrezioni, pare che si tratterà di un film costituito da quattro episodi incentrati sulle avventure di diversi turisti americani nella capitale italiana, ma, ad incuriosire, per il momento, basta l’internazionalità del cast, che prevede attori tutti italiani, navigati e non, al fianco di star intercontinentali come Penelope Cruz, fresca di partecipazione al successo de “I pirati dei Caraibi – Oltre i confini del mare”, Jesse Eisenberg, candidato quest’anno all’Oscar come miglior attore protagonista per l’incarnazione del celebre inventore di Facebook Mark Zuckerberg nel film “The social Network “ di David Fincher, Ellen Page, nota per aver prestato il suo volto alla protagonista di “Juno” e all’architetto Arianna nel film “Inception” di Christopher Nolan, e lo stesso regista Allen, che si ripromette di cominciare le riprese a Roma entro il mese di luglio.
Sarà nelle sale nel 2012 “Bop Decameron”, il prossimo film di Woody Allen, ambientato in Italia.
In queste ore Twitter ha lanciato all'interno della sua app una novità visibile a un numero ristretto di persone: un pulsante attraverso il quale gli utenti possono esprimere disapprovazione per i tweet nei quali si imbattono. Si tratta in effetti di un progetto di ricerca del quale il gruppo ha spiegato a grandi linee il funzionamento, ma che utenti e osservatori hanno scambiato per un tasto Non mi piace che tutti potranno usare per manifestare il proprio disaccordo con le idee espresse dagli altri utenti sul social. Il modo in cui gli sviluppatori di Twitter hanno introdotto la novità in effetti è ambiguo. Il nuovo tasto si presenta in tre modi diversi in modo casuale, a seconda dell'utente scelto per partecipare al progetto: alcune versioni della nuova interfaccia mostreranno tra le opzioni relative ai tweet letti una freccia verso l'alto o verso il basso; altre manterrano il classico cuore affiancandogli però una freccia verso il basso e altre ancora mostreranno due pollici verso l'alto o verso il basso — in stile emoji. Non stupisce che gli utenti che si sono trovati di fronte a questa novità abbiano pensato a un tasto "Non mi piace" contrapposto al classico cuore con il quale mostrare apprezzamento per i cinguettii altrui. Come hanno spiegato i gestori del social però, il pulsante serve a un progetto di ricerca interno. Gli ingegneri di Twitter vogliono farsi un'idea della tipologia di contenuti e risposte che gli iscritti al social ritengono più interessanti della media. Il pulsante ideato serve insomma a far partecipare gli utenti a quello che è a tutti gli effetti un sondaggio su vasta scala sui contenuti pubblicati all'interno della piattaforma: contrassegnando con il nuovo tasto i tweet ritenuti inutili, gli algoritmi di Twitter inizieranno a farsi un'idea più precisa di cosa gli utenti considerino spam o perdita di tempo all'interno del social. Non è chiaro cosa Twitter desideri fare con queste informazioni, ma un'ipotesi potrebbe essere un sistema di valutazione automatica che dia da solo priorità alle risposte considerate più rilevanti all'interno di una conversazione pubblica. Quel che è chiaro è la posizione del social sulla natura della novità: Twitter ha specificato letteralmente che "Non è un pulsante Non mi piace", che i voti negativi restano visibili solo alla persona che li ha espressi e che queste opinioni non influenzano direttamente la posizione dei tweet tra le risposte di un utente (come avviene invece su piattaforme come Reddit). Chiarendo la natura accademica della nuova funzione il profilo ufficiale di supporto agli utenti dell'app ha però anche aggiunto un sibillino "per il momento", lasciando aperta la possibilità che il pulsante si trasformi in futuro in qualcosa di più; considerati i commenti che si stanno sviluppando al riguardo, è possibile che gli sviluppatori stiano ascoltando le opinioni che stanno circolando online sul pulsante.
Alcuni utenti si sono trovati all’interno del social un nuovo pulsante che da molti è stato scambiato per un tasto Non mi piace da usare per manifestare il proprio disaccordo con le idee espresse dagli altri utenti sul social. Le cose stanno in modo leggermente diverso, come spiegato direttamente da Twitter.
Continuano i dissapori all'Isola dei famosi 2018. Alessia Mancini è ancora risentita perché Elena Morali e Rosa Perrotta, nel corso dell'ultima diretta, hanno sminuito la sua carriera (e anche il percorso artistico di Nino Formicola). Le due naufraghe sostengono che la Mancini ormai faccia solo le televendite mentre decanta una carriera ventennale in tv. Alessia Mancini si è confidata con Amaurys Perez e gli ha spiegato di non avere piacere a dividere una ricompensa con Elena Morali e Rosa Perrotta: "Forse tu pensavi che io avessi chiarito con loro. A me nessuno è venuto a dire niente. Visto come sono andate le cose in puntata, se devo pensare di togliermi una ricompensa per darla a loro no. Per voi, invece, lo farei volentieri e con il sorriso. Per quanto riguarda tutto ciò che c'è qua, loro hanno tutto il diritto di essere ricompensate. Per il resto no". Quindi ha concluso: "Arrivati a questo punto, io non ho avuto nessuna persona che si sia avvicinata per dirmi ‘Mi dispiace, scusa, forse ho esagerato'. Da Nino Formicola sono andate a dire ‘Scusaci se abbiamo messo in dubbio la tua carriera e se ti abbiamo offeso'. Da me non è venuto nessuno, allora se devo fare una rinuncia per qualcuno che con me si comporta in questo modo, non la faccio. A loro non interessa chiarire, hanno detto che io devo fare il primo passo. Io tempo fa l'ho già fatto il primo passo con Rosa, poi le cose sono andate come sono andate. Per me la partita può anche chiudersi qua, io le rispetto per quello che fanno qui, dividiamo le cose perché non toglierei mai il cibo dalla bocca di nessuno però non posso dire ‘Non vedo l'ora di avere la ricompensa e dividerla anche con loro'. Sarei incoerente".
All’Isola dei famosi 2018, Alessia Mancini non cambia idea su Rosa Perrotta e Elena Morali. La naufraga si aspettava delle scuse che non sono mai arrivate.
È primavera, le giornate si allungano, sono più tiepide e serene. Con la bella stagione arriva anche il week end di Pasqua durante il quale è piacevole concedersi una piccola fuga di tre giorni alla scoperta dei capoluoghi italiani. Firenze è una di queste mete, ecco cosa fare a Pasqua nella rinomata città toscana. Scoppio del Carro Musei: aperture straordinarie Gite fuori porta nel Chianti fiorentino Un evento imperdibile, il giorno della Pasqua, è la cerimonia dello scoppio del Carro. Il variopinto corteo storico inizia il suo percorso alle ore 10 circa da via il Prato, luogo di ricovero del Brindellone e prosegue fino a piazza Duomo passando da Palazzo Vecchio per il saluto alle autorità. Trainato da buoi, il maestoso Carro fa il suo ingresso nella piazza alle ore 11 circa dove, durante la messa, l’Arcivescovo di Firenze dall’altare della cattedrale di Santa Maria del Fiore accende la Colombina di cartapesta che, collegata ad un filo, vola fino al Brindellone per incendiarlo grazie ad un meccanismo esplosivo, creando così uno spettacolo pirotecnico unico e lasciando letteralmente a bocca aperta i turisti presenti ed i fiorentini in trepidante attesa di sapere se la Colombina è ritornata all’altare. Secondo l'antica tradizione è buon auguro che questa completi il tragitto senza fermarsi, infatti, il suo ritorno all’altare auspica un anno positivo per la città ed i suoi cittadini. Per le festività pasquali molti musei fiorentini rimangono aperti. Tra questi la galleria degli Uffizi, la galleria dell’Accademia e il giardino di Boboli. Aperto anche il museo di Palazzo Vecchio, il museo del Novecento, la meravigliosa chiesa di Santa Maria Novella, il museo del Bigallo, le Cappelle Medicee, il museo Davanzati ed il Bargello. Il grande Museo dell’Opera del Duomo invece sarà chiuso il giorno di Pasqua e riaprirà il giorno di Pasquetta. Per informazioni su orari, ingresso e biglietti consultare i siti di riferimento ma attenzione alle code… Durante le festività la città è letteralmente presa d'assalto.
Il week end di Pasqua è il momento ideale per un breve viaggio alla scoperta delle più belle città d’Italia. Meta ambita è Firenze, ecco cosa offre il capoluogo toscano durante le festività pasquali.
“Schindler's List – La lista di Schindler”, uscito nel 1993, è stato il film che ha permesso a Steven Spielberg di consacrarsi nell'olimpo del cinema, vincendo sette Oscar, tra cui il premio per il Miglior film e per la Migliore regia. Basato sul romanzo omonimo di Thomas Keneally, il film racconta la storia vera di Oskar Schindler (Liam Neeson), l'imprenditore tedesco che riuscì a salvare i 1200 dipendenti ebrei dallo sterminio nazista. Realizzato interamente in bianco e nero, ad eccezione di quattro celeberrime scene (su tutte, quella della bimba col cappotto rosso), il film costò 25 milioni di dollari e riuscì ad incassarne 321 in tutto il mondo, Parte di questi incassi furono utilizzati da Steven Spielberg per creare la Survivors of the Shoah Visual History Foundation, un organizzazione no-profit, tuttora operante, per la collezione audio-video delle testimonianze di circa 52.000 sopravvissuti. Ecco, allora, 5 cose che probabilmente non sapevate. Non tutti sanno che il titolo originale del film ha un doppio significato. In inglese, infatti, il termine “List” è tradotto come lista, quindi “La lista di Schindler”, ma in lingua yiddish significa “trucco”, quindi “Il trucco di Schindler”. Steven Spielberg non ha voluto alcun compenso per girare il film. Il grande regista ha rifiutato lo stipendio perché ha detto che si sarebbe trattato di “soldi di sangue. Il re Mida di Hollywood accettò anche di apparire in un breve cameo nel film: nei panni di un ebreo che attraversa il campo alla fine della pellicola. Inizialmente, il film fu offerto a Martin Scorsese, ma il regista rifiutò asserendo che si trattasse di una pellicola che doveva essere diretta da un regista ebreo. La persona che depone il fiore rosso sulla lapide della vera tomba di Oskar Schindler a Gerusalemme, nell'ultima scena, è lo stesso Liam Neeson e non, come si pensava, Steven Spielberg.
Il capolavoro assoluto di Steven Spielberg film racconta la storia vera di Oskar Schindler (Liam Neeson), l’imprenditore tedesco che riuscì a salvare i 1200 dipendenti ebrei dallo sterminio nazista. Il successo fu clamoroso e l’Academy lo premiò con 7 Oscar. Ma siete sicuri di sapere tutto?
UPDATE 14.30 – Maggioranza assoluta a David Cameron. Il partito conservatore ha già ottenuto 326 seggi alla Camera dei Comuni, cioè la maggioranza assoluta dell'assemblea. I risultati non sono ancora definitivi ma Cameron, che a questo punto può solo ulteriormente incrementare il bottino, ha già i numeri per formare il governo da solo. “Ho visto la regina e formerò un nuovo governo”, ha detto parlando di fronte a Downing Street. A proposito del futuro della Gran Bretagna in Europa Cameron ha annunciato che ci sarà un referendum. Intanto il successo dei conservatori ha provocato dimissioni a catena. Hanno lasciato i loro partiti Ed Miliband, Nick Clegg e Nigel Farage. Miliband ha annunciato le sue dimissioni da leader del Labour: “La Gran Bretagna ha bisogno di un partito laburista forte ed è tempo che qualcun altro assuma la sua leadership”, ha dichiarato in conferenza stampa. Miliband si è detto molto dispiaciuto per la sconfitta e ha affermato di aver fatto tutto il possibile. Nick Clegg ha annunciato le sue dimissioni da leader dei libdem. Anche lui lo ha dichiarato in conferenza stampa dopo la debacle del suo partito. Clegg ha affermato che la responsabilità per la sconfitta ricade su di lui e che i libdem pagano il prezzo di essere stati al governo. Infine anche Nigel Farage ha annunciato le sue dimissioni da leader dell'Ukip. In conferenza stampa Farage ha inoltre aggiunto che si prenderà l'estate per riposarsi e riflettere se ricandidarsi come leader del partito euroscettico a settembre. Ha quindi sottolineato di aver mantenuto la promessa di dimettersi fatta nei mesi scorsi nel caso in cui non fosse entrato nella Camera dei Comuni e ha detto anche che il partito non ha commesso nessun errore ma è stato penalizzato dal sistema elettorale. Lo spoglio non è ancora terminato ma il risultato del voto in Gran Bretagna è ormai chiaro. Ha vinto il partito conservatore del premier uscente David Cameron, che soddisfatto ha già rilasciato prime dichiarazioni. “Questa è stata chiaramente una notte molto positiva per i conservatori”, ha detto Cameron affermando di voler “governare per tutti” i sudditi di Sua Maestà. Il leader conservatore ha annunciato che è sua intenzione mantenere unita la Gran Bretagna ma, allo stesso tempo, attuando il più rapidamente possibile la devoluzione della Scozia. “Voglio che la ripresa economica raggiunta tutti nel nostro Paese”, ha aggiunto ancora Cameron. È poi arrivato anche il commento del leader Labour Ed Miliband, che ha parlato di una “notte difficile e deludente” senza nascondere la tristezza per il risultato delle urne che vede arretrare il suo partito rispetto al 2010. Miliband si è anche detto preoccupato dalla “crescita del nazionalismo in Scozia che ci ha travolto”. “Ciò che unisce è molto di più di quanto ci divide”, ha scritto su Twitter ringraziando gli iscritti e i sostenitori.
Smentiti i sondaggi in Gran Bretagna. Vincono i conservatori guidati dal premier uscente David Cameron. Male i laburisti con Ed Miliband che parla di una “notte deludente”. Si dimettono i leader dei partiti sconfitti.
Paleontologi del Museo di Storia Naturale di Houston hanno dimostrato che il tirannosauro (Tyrannosaurus rex) era ricoperto di squame e non aveva penne, come un tipico rettile. La scoperta smentisce una delle teorie più discusse – ma generalmente accettata – su questi dinosauri teropodi, entrata di prepotenza circa venti anni fa nella storia della paleontologia e che ne ha letteralmente sconquassato le fondamenta. Ma non solo quelle. Se ricordate il primo Jurassic Park di Steven Spielberg, uscito nel 1993, tutti i predatori bipedi come i velociraptor (che in realtà erano deinonici) presentavano la classica forma lacertiforme con pelle totalmente squamata, mentre già nel terzo capitolo del 2001 si vedono spuntare le prime penne sulla loro testa. Si trattava proprio del riflesso di questa nuova teoria delle penne, legata alla scoperta di fossili con prove incontrovertibili della loro presenza. Sebbene sia acclarato che anche i parenti più antichi dei tirannosauridi le avessero, a quanto parte il maestoso Tyrannosaurus rex del Cretaceo ne era privo, oppure, come suggeriscono gli studiosi coordinati dal professor Robert Bakker, avrebbe potuto averne poche e probabilmente solo sul dorso. In pratica, si ritorna al profilo classico del T.rex, quello di pubblico dominio e reso celebre proprio dal blockbuster americano, che contrasta con quello di ‘pollo gigantesco' ipotizzato negli ultimi due decenni. I paleontologi hanno dimostrato l'assenza di penne dall'analisi di alcuni preziosi reperti fossili recuperati nella formazione geologica di Hell Creek (Montana) ed esposti al Museo di Storia Naturale di Houston. Si tratta delle impronte della pelle che un tirannosauro – chiamato dai ricercatori Wyrex – ha lasciato su alcune rocce, la “fotografia” di parti del bacino, della coda e del collo. Dall'analisi è emersa chiaramente l'assenza di penne o piume e una tipica formazione squamosa da rettile, come si può osservare dalle immagini che accompagnano l'articolo. Sebbene questi fossili non siano esplicativi dell'intera silhouette dell'enorme predatore, i ricercatori sono convinti che avesse perso le penne per una questione di taglia e termoregolazione corporea, facendo un parallelismo con gli attuali grandi mammiferi – come gli elefanti o gli ippopotami – che sono quasi privi di peli, anche se non del tutto. In realtà grandi tirannosauridi con piume, come lo Yutyrannus trovato in Cina, sono noti ai paleontologi, dunque per risolvere definitivamente questo enigma sarà necessario recuperare altre prove ed evidenze dai fossili. I dettagli dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Biology Letters.
Dall’analisi di fossili recuperati in Montana i paleontologi hanno scoperto che il Tyrannosaurus rex aveva le squame e non le penne, come un tipico rettile. Il dettaglio riscrive l’aspetto di questo temibile predatore vissuto nel Creatceo.
Troppo forte questo Milan anche per la Lazio di Maurizio Sarri. Il club biancoceleste aveva affidato in estate la guida tecnica della squadra all'ex tecnico di Napoli, Chelsea e Juventus sperando di trovare con il gioco quella continuità organizzativa mostrata negli anni con Simone Inzaghi. È ancora presto per parlare di deragliamento, specie dopo tre giornate. Ma la sconfitta di San Siro dovrà far riflettere il tecnico toscano. C'è ancora da lavorare, questo è chiaro, anche perché al momento non c'è ancora ombra del famoso Sarrismo. Le prime due gare di campionato contro Empoli e Spezia, sembrano aver dato alla Lazio la fiducia di cui aveva bisogno la squadra. Gioco spumeggiante, armonico, tipico della filosofia dell'allenatore di Stia. Ma è bastato incontrare un avversario più tecnico, con maggiori individualità e con un gruppo e un allenatore già rodati, per annullare completamente ogni iniziativa di gioco di questa Lazio. "Mi sono sembrati anche più in forma di noi" ha dichiarato Sarri al termine della gara ammettendo la superiorità dei rossoneri. Troppo scarichi Immobile, Milinkovic-Savic e Luis Alberto per cercare di raddrizzare una gara che fin da subito era sembrata difficile da giocare per la Lazio. "Abbiamo sofferto l’aggressività su Milinkovic e Luis Alberto perché abbiamo fatto poco movimento senza palla" ha dichiarato Sarri senza troppi giri di parole. Nemmeno un'intuizione avrebbe potuto dare una sterzata alla partita.
La Lazio è uscita sconfitta dal ‘Meazza’ dopo il cocente ko contro il Milan. Il 2-0 dei rossoneri ai biancocelesti, ha fatto compiere un passo indietro importante alla squadra di Sarri. Non c’è ancora ombra del famoso Sarrismo che ha reso grande il tecnico toscano e lo stesso allenatore ex Napoli e Juve lo riconosce: “Avremmo perso anche cambiando undici giocatori”.
Dopo l'accoglimento dei ricorsi della difesa di Sabrina Misseri e Cosima Serrano di settembre, nonostante le richieste del procuratore generale che le due donne restino in carcere, delle novità sul caso Sarah Scazzi tornano a riempire le pagine di cronaca italiana. Il giorno 10 ottobre si è aperta l'udienza preliminare per l'omicidio di Scazzi e la Corte di Cassazione la quale, a sorpresa, sembra aver dato ragione alla difesa delle due donne, affermando che "c'è insussistenza del quadro di gravità indiziaria in ordine ai delitti di concorso, in omicidio volontario e sequestro di persona" per il delitto della povera Sarah Scazzi. Insomma, non ci sarebbero "gravi indizi" ai danni di Cosima Serrano e Sabrina Misseri. Restano però dei gravi indizi che confermano il reato di occultamento di cadavere e quindi le due donne restano in carcere. Secondo i giudici della Corte di Cassazione le ordinanze principali che accusano le due donne si contraddicono: per quanto riguarda Sabrina in un'ordinanza la si accusa di aver ucciso la giovane Sarah Scazzi in concorso col padre, nell'altra si accusa la giovane Misseri di averla uccisa con la madre Cosima. E' chiaro che su questi due provvedimenti bisogna far chiarezza e specificare quale debba restare valida. Ancora, sussistono delle incongruenze nelle ordinanze di custodia cautelare prese in esame dalla Corte: in una si accusa Sabrina di aver soffocato Sarah Scazzi in casa Misseri, in altre nel garage e nella vettura di Cosima Serrano. Anche la posizione di Cosima Serrano e le accuse a suo carico sembrano mancare di prove certe: secondo la Corte di Cassazione, infatti "l'asserito contributo all'uccisione della nipote non è stato in alcun modo specificato". Insomma, sembra proprio che i giudici della Corte abbiano velatamente criticato le indagini svolte dalla Procura di Taranto: non è logicamente possibile che restino in piedi due provvedimenti del genere, in cui Sabrina è l’assassina della cugina Sarah Scazzi con il padre Michele Misseri complice, e l'altra in cui avrebbe ucciso Sara grazie alla complicità della madre Cosima Serrano. Complicità il cui genere ancora che non è stato chiarito, se materiale o morale. Tutto da rifare, insomma: per i giudici della Corte di Cassazione c'era la necessità, così come la difesa di Sabrina Misseri e Cosima Serrano aveva richiesto, di fare una "valutazione critica delle diverse dichiarazioni rese da Michele Misseri"; valutazione che non c'è stata, anzi, lo zio-mostro ha fornito così tante versioni del delitto che risulta un testimone non attendibile. La sua non attendibilità trova conferma anche nelle sue dichiarazioni di qualche giorno fa: Non potrò mai perdonarmi di avere distrutto la vita a due donne innocenti. Non le posso più chiamare moglie e figlia dopo quello che ho fatto loro. I giudici devono credermi La Corte di Cassazione chiede anche di far luce sull'accusa di sequestro di persona per il delitto Sarah Scazzi, visto che è "necessaria una più organica ricostruzione dell'accaduto". Non è chiaro dove sia avvenuto il delitto, nè cosa le due donne abbiano fatto tra le 14 e le 14.42 del 26 agosto 2010, minuti in cui si è consumato il delitto: gli inquirenti hanno ricostruito minuziosamente i movimenti di Sabrina Misseri e Cosima Serrano nelle ore precedenti alle 14 ma non quello che le due donne hanno fatto in quei 42 minuti.
La Cassazione ha accolto parzialmente alcuni ricorsi dei legali di Sabrina Misseri e Cosima Serrano, per i quali non ci sarebbero gravi indizi di colpevolezza per i reati di concorso, in omicidio volontario e sequestro di persona. Le due donne restano in carcere per il reato di soppressione e occultamento di cadavere.
Domenica 23 maggio, le partite dei playoff di Serie C in TV. La Lega Pro ha sorteggiato gli accoppiamenti per il primo turno della fase Nazionale della post-regular season della terza serie professionistica italiana e ci sono tanti incontri davvero molto di grande spessore: Pro Vercelli-Sudtirol, AlbinoLeffe-Modena, Feralpisalò-Bari, Matelica-Renate e Palermo-Avellino. In questa fase le squadre si sfideranno in doppio confronto e accederanno al secondo turno quelle che avranno ottenuto il maggior punteggio. In caso di parità di punteggio dopo la gara di ritorno, andranno avanti i club che avranno conseguito una migliore differenza reti nelle due gare. In caso di ulteriore parità passerà il turno la squadra "testa di serie" (Renate, Avellino, Südtirol, Modena, Bari). Non sono previsti tempi supplementari e rigori. Le cinque squadre che passeranno il turno si uniranno ad Alessandria, Padova e Catanzaro, che si sono classificate come seconde nei loro rispettivi gironi, per disputare i quarti di finale. Anche in questa occasioni si giocherà sempre su 180′, ovvero con gare di andata e ritorno. Palermo-Avellino sarà visibile in diretta TV su Sky, in modalità Pay-per-view al costo di 4.99 euro, e in streaming su Eleven Sports, attraverso l’applicazione dedicata e scaricabile tramite Smart TV. La gara sarà visibile anche su Youtube. La compagine rosanero del tecnico Filippi ha pescato un avversario piuttosto ostico come l’Avellino di Braglia dopo aver eliminato il Teramo e la Juve Stabia: la gara d’andata è in programma oggi domenica 23 maggio allo stadio “Renzo Barbera” alle ore 17:30 mentre il ritorno si disputerà mercoledì 26 maggio al Partenio-Lombardi. Feralpisalò-Bari sarà trasmessa in diretta TV su Sky e in streaming su Eleven Sports. La sfida tra la squadra di Stefano Vecchi e quella di Gaetano Auteri si potrà vedere in pay-per-view su Sky, al canale 253 del satellitare. La gara sarà visibile anche in streaming, sulla piattaforma Eleven Sports, alla quale è necessario aver sottoscritto un abbonamento. Il club di Bolzano ha eliminato la Virtus Verona nel turno precedente mentre i baresi hanno avuto la meglio sul Foggia nel derby pugliese.
Le partite dei Playoff di Serie C in TV oggi, domenica 23 maggio 2021, e in diretta streaming. Si gioca il primo turno della fase Nazionale post-regular season della Lega Pro: in campo Pro Vercelli-Sudtirol, AlbinoLeffe-Modena, Feralpisalò-Bari, Matelica-Renate e Palermo-Avellino. Tutte le informazioni su come e dove vedere le partite.
Cambia il costo dello sport su NOW, il servizio di streaming che trasmette i contenuti di Sky. In seguito alla nuova distribuzione dei diritti tv, che ha visto la pay-tv controllata da Comcast cedere 7 partite su 10 per ogni turno di Serie A a Dazn, il prezzo del Pass Sport su NOW, necessario per poter fruire dei contenuti sportivi visibili su Sky, sarà dimezzato a partire dal prossimo 1° luglio. In attesa di scoprire ufficialmente come cambieranno i costi dell'abbonamento sul satellite, la sostanziale diminuzione del prezzo per il pacchetto dello sport del servizio di streaming di Sky fornisce un'indicazione sul costo che l'azienda fondata da Rupert Murdoch proporrà a chi vorrà abbonarsi. Finora, infatti, il costo mensile del servizio era di 29,99 euro, mentre tra 30 giorni passerà a 14,99 euro. Si tratta di una scelta necessaria per non rischiare di perdere i propri clienti, già scossi dal cambiamento epocale che riguarderà il modo di guardare il campionato italiano nella prossima stagione. Chi è già in possesso di un abbonamento al Pass Sport vedrà aggiornarsi automaticamente il costo del servizio a partire dal prossimo 1 luglio, al momento del rinnovo dell'offerta.
NOW, il servizio di streaming che trasmette i contenuti di Sky, dimezza il suo prezzo mensile a partire dal prossimo 1° luglio. Si passerà dai 29,99 euro previsti finora a 14,99 euro. Su NOW saranno visibili 3 partite per ogni giornata della Serie A, 121 delle 137 sfide di Champions League ed Europa League, Conference League e Serie B per intero.
2039. Il mondo umano è completamente destrutturato e in mano alla tecnologia più svariata, i videogame di questo presente sono talmente interattivi da mescolare realtà e mondo cibernetico. Society è una creatura stile Sims che però coinvolge persone reali, che vengono controllate dai giocatori in tutte le loro azioni, Slayer invece è più accattivante, a turno i condannati a morte delle prigioni sono chiamati a compiere delle missioni di vera guerriglia, sempre controllati da chi possiede il gioco e in quel momento ha i comandi, fino al raggiungimento di 30 battaglie. Chi riuscirà a raggiungere la fine in vita, avrà in dono la libertà. Crudele in effetti, un mix fra un reality show di pessimo gusto e mortal kombat, ma con i soliti risvolti drammatici. L'unico soldato che ha raggiunto già 27 battaglie, è l'idolo delle masse Kable (Gerard Butler) che grazie a un virus riuscirà a comunicare con il suo comandante virtuale Simon (Logan Lerman, Mr Percy Jackson) per mettere fine al bagno di sangue svenduto alle masse. Un unico cattivo in questo mondo di burattini e manovratori di fili, il miliardario Ken Castle (un perfido Michael C. Hall, altro che Dexter), ormai ottenebrato dal potere e dal denaro non ha intenzione di arrestare la sua furia da voyeur distruttivo. Il film ha superato molte peripezie, è stato censurato per il linguaggio scurrile e osceno, per le sequenze di sesso esplicito e per la violenza cruda. Come se in qualunque videogioco non ci fossero risvolti simili, ma la cosa davvero importante è che per le riprese abbia fatto capolino un sistema di cineprese speciale, che permette di sviluppare una grafica digitale e rendere al meglio la tecnologia virtuale del futuro. Se vi ha impressionato il trailer di Tron Legacy è perchè in fondo siete tipi da Gamer, ormai le grafiche dei giochi, anche online, sono talmente sofisticate da non bastare più. Questa pellicola concede uno sguardo nel possibile futuro, uno sguardo un po' retorico, ma coinvolgente in molti passaggi. Mark Neveldine e Brian Taylor, produttori di Crank hanno talmente voluto il progetto da scriverlo, sceneggiarlo e farci anche il caffè. Se non lo analizzate troppo vi piacerà.
In un mondo simile ad un grande videogioco il soldato Kable combatte per la libertà.
Nell'Italia in zona bianca c'è ancora un settore che non ha una data certa per le riaperture: le discoteche. Con l'aumento dei contagi dovuti principalmente alla crescita della variante Delta, molto più contagiosa di quella inglese e che sta diventando dominante anche nel nostro Paese, i gestori delle discoteche ancora non sanno quando potranno riaprire i battenti e quali regole dovranno seguire. Anche se gli esperti continuano a richiamare alla prudenza, dicendo di evitare il più possibile gli assembramenti, molti proprietari dei locali parlano di un possibile fallimento totale del settore se non si sblocca la situazione. Anche all'estero la decisione di aprire o meno le discoteche è a macchia di leopardo. Intanto, però, c'è chi non rispetta le regole: nella notte tra sabato e domenica oltre 500 persone stavano ballando nella sala interna di uno storico locale a Brescia, la discoteca Paradiso, senza rispettare le norme per il contrasto della diffusione del Covid-19. A scoprirlo sono stati gli uomini della questura di Brescia che hanno messo i sigilli alla discoteca per cinque giorni. Per il titolare del locale è scattata la sanzione amministrativa per aver permesso l’attività da ballo dentro al suo locale.
A Brescia in 500 persone ballavano all’interno di uno storico locale senza rispettare le norme per il contrasto della diffusione del Covid-19. Alcuni non indossavano nemmeno la mascherina. Alla discoteca sono stati messi i sigilli per cinque giorni e per il proprietario è scattata la sanzione amministrativa.
Anche il mondo della musica si mette dalla parte di Rihanna per quanto riguarda problemi della giovane star delle Barbados con il suo ex, decisamente violento, Chris Brown. A quanto pare la casa discografica di Timbaland avrebbe scelto di eliminare dall'album del celebre produttore hip-hop il brano in cui compariva anche l'ex di Rihanna. La canzone in questione, registrata da Chris Brown qualche tempo fa, si intitolava The One I Love, ma ora improvvisamente Timbaland ha deciso di toglierla dal suo nuovo album. Stando a un portavoce dell'artista non sarebbe una decisione presa per cercare di ostacolare Chris Brown, ma una scelta fatta di comune accordo dai due rapper dal momento che entrambi in questo momento preferiscono concentrarsi sui propri progetti solisti, eppure vista la situazione di Chris Brown al momento il tutto sembra abbastanza sospetto. The One I Love, inizialmente era intitolata Maniac e vedeva la collaborazione del rapper D.O.E. Solo quando anche Chris Brown si è unito al progetto il titolo è stato cambiato. Inutilmente dal momento che ora la canzone è stata appunto eliminata. Timbaland continua a sostenere, però, che Chris Brown sia ancora suo amico e che tutto ciò non abbia a che vedere con le sue vicende personali. Eppure il tutto sembra un po' troppo un'astuta mossa commerciale fatta per togliere di mezzo la collaborazione importante con uno dei rapper che ora come ora insieme a Kanye West non è esattamente dei più ben visti sulla scena musicale. Sia Shock Value II di Timbaland che Graffiti di Chris Brown usciranno il prossimo 8 dicembre. Valentina
Niente più canzone con Chris Brown sull’album di Timbaland ma il produttore hip-hop nega che questo abbia a che fare con i guai dell’ex di Rihanna. Sarà vero?
Cosa ci aspettiamo dal 2021 per quanto riguarda le tendenze beauty? Il 2020 è stato un anno strano ma ha lanciato e visto tornare alcuni trend che saranno in voga anche l'anno prossimo, quindi se quest'anno non avete avuto occasioni per indossare eye liner fluo o capelli dall'effetto wet niente paura: saranno estremamente trendy anche il prossimo anno! Abbiamo selezionato le 5 tendenze più belle e facili da riproporre a casa tua per avere un look trendy e glamour anche nel 2021. Scopri nella gallery i make up e hair style da copiare dalle star e i prodotti da utilizzare per ricrearli! Il make up fluo è stato uno dei protagonisti del 2020, concentrato principalmente sullo sguardo con ombretti dai colori pop e eyeliner grafici dalle tonalità sgargianti e vivaci. Lo aveva rivelato Manuele Mameli nella nostra intervista e non si era affatto sbagliato "L’eye-liner colorato (di qualsiasi colore purchè sia acceso) sarà sicuramente il must dell’estate 2020, nel colore che si preferisce". Nel 2020 lo abbiamo visto declinato nelle tonalità elettriche del blu e vibranti del fucsia, mentre l'anno prossimo lo vedremo sicuramente nel giallo accesso, uno dei colori dell'anno scelti da Pantone per il 2021. È uno dei make up evergreen, e anche per il 2021 sarà tra i look più gettonati da sfoggiare in svariate occasioni, da quelle più formali agli eventi lavorativi, fino alla serata con le amiche. Un trucco semplice ed essenziale che esalta la bellezza naturale di ogni donna, con fondotinta impalpabili per uniformare l'incarnato e renderlo luminoso, ombretti delicati nei toni della terra per dare profondità allo sguardo e rossetti nude oppure gloss luminosi e delicati per le labbra. In questo 2020 il rossetto è stato messo un po' da parte, nascosto dietro le mascherine. Anche con i dispositivi di protezione c'è chi non ha abbandonato il trucco labbra, applicando rossetti resistenti e a lunga durata. Il 2021 vedrà protagonista il rossetto rosso, brillante e vivace. Potrai scegliere tra i finish luminosi o glossy ma anche quelli opachi e ad effetto velluto. Ricorda di applicarlo dopo aver delineato le tue labbra con una matita in modo da rendere il trucco più preciso e a lunga tenuta. Per quanto riguarda i capelli nel 2021 saranno ancora in voga gli effetti naturali, morbidi e sinuosi con le onde spettinate. Un look facilissimo da ricreare a casa con una piastra o un ferro per capelli e che si adatta alle chiome di media lunghezza e ai capelli più lunghi, dando un tocco glamour al tuo hair look. Crea le onde dall'altezza delle orecche raggiungendo a poco a poco la punta dei tuoi capelli per un effetto ancora più naturale, e una volta che la ciocca si sarà raffreddata pettinala con un pettine a denti larghi.
Quali saranno le tendenze beauty che abbiamo conosciuto nel 2020 e che saranno ancora di moda nel 2021? Dagli eyeliner fluo alle onde morbide tra i capelli, passando per labbra rosse e capelli effetto wet: ecco 5 look che potrete ricreare anche l’anno prossimo e tutti i prodotti per realizzarli a casa vostra.
"Non è necessario un tornio costoso e grande saldatore per creare qualcosa di stupefacente", racconta Colin Furze che da semplice idraulico è diventato una sorta di MacGyver di youtube con una serie di invenzioni al suo attivo davvero incredibili. Colin Furze non è un ingegnere né uno scienziato, lui è un ex idraulico con tante idee, soprattutto quando si tratta di dar vita ad invenzioni record direttamente da casa propria. In molti lo ricorderanno per l'Ejector Bed, il letto che ti butta fuori dal letto grazie ad un dispositivo personalizzato che utilizza aria compressa per lanciare il malcapitato "dormiglione" giù dal materasso; sono inoltre di Colin Furze anche altre invenzioni come lo scooter lanciafiamme, il go kart a getto e il passeggino più veloce del mondo che ha anche vinto il Guinness World Record. Ma con HomeMade Colin Furze, che conta oltre due milioni di iscritti sul suo canale, ha superato ogni aspettativa.
Si chiama Hoverbike ed è la prima bicicletta in grado di volare che potete anche realizzare a casa vostra come ha fatto Colin Furze che da idraulico è diventato un eccentrico inventore.
La diffusione virale della disinformazione è una piaga legata a doppio filo con l'avvento di social network e piattaforme di condivisione online, che negli ultimi anni stanno cercando di limitare il fenomeno adottando politiche di moderazione dei contenuti più restrittive. L'ultimo caso è quello della propaganda no-vax, che sull'onda dell'emotività di molti utenti della Rete si diffonde presso piattaforme come Facebook e YouTube con la velocità di pochi clic. Per arginare questo genere di contenuti proprio l'azienda di proprietà di Google ha annunciato in queste ore che intende vietare sulle proprie pagine la pubblicazione di qualunque tipo di contenuto di stampo antivaccinista, irrigidendo la propria posizione su una decisione già presa in passato per i vaccini anti Covid. In effetti YouTube ha iniziato a muoversi contro la disinformazione a tema coronavirus da più di un anno. La piattaforma si è inizialmente adoperata per arginare la diffusione e la pubblicazione di video contenenti bufale sul trattamento, la natura e la gravità della malattia; da ottobre in poi – quando si è iniziato a parlare di vaccini – ha applicato lo stesso criterio anche ai movimenti no-vax che avevano già iniziato a prendere di mira i preparati in lavorazione presso Pfizer, Moderna e le altre aziende attive nel settore. La decisione presa in queste ore, si legge nel blog di YouTube che annuncia la novità, estende le politiche di moderazione a "tutti i vaccini approvati e giudicati sicuri dalle autorità locali e dall'OMS": a essere protetti dalla disinformazione su YouTube non saranno più dunque solo i preparati pensati per prevenide il coronavirus, ma anche tutti quelli relativi alle altre malattie.
Non solo Covid: YouTube ha annunciato che vieterà sulla sua piattaforma la pubblicazione di fake news relative a tutti i vaccini approvati dall’OMS, anche quelli relativi alle altre malattie. La misura amplia il raggio di azione delle norme in vigore fino a oggi, che colpivano la disinformazione legata alla pandemia di coronavirus.
Per Amedeo Barbato le cose potrebbero mettersi davvero male. Dal momento in cui è andata in onda la sua scelta a “Uomini e Donne”, lui e Sophia Galazzo non fanno che prendersi critiche. Li si accusa di star fingendo di stare insieme, solo al fine di incrementare la popolarità di entrambi. Ad allontanarli, e l’hanno confermato loro stessi, sarebbero stati i colpi di testa dell’ex tronista che non ha ancora le idee sufficientemente chiare rispetto ai suoi sentimenti per Sophia. A remare contro Amedeo ci sono una serie di cose scoperte sui social. Intanto, l’ex tronista avrebbe rivisto la sua ex fidanzata Serena e, pochi giorni dopo, ha aggiunto Fabiola Cimminella su Facebook, sebbene lei fosse stata tra le sue corteggiatrici. Con quello che è accaduto poche ore fa, però, Amedeo rischia grosso. Qualche giorno fa, l’ex tronista aveva pubblicato la foto di un piatto di sushi, e aggiunto di essere a cena con un amico. Oggi, invece, la sua ex Serena lascia intendere che quella sera fossero insieme. Per provarlo, ha pubblicato su Instagram una foto molto simile a quella postata da Amedeo, scatto in cui compaiono gli stessi oggetti che c’erano nell’immagine messa in rete dall’ex tronista.
Serena, ex fidanzata di Amedeo Barbato, lo smaschera sui social. I due avrebbero cenato insieme. A provarlo le foto che entrambi hanno postato su Instagram.
ÁPH80 è una serie di case mobili realizzate dallo studio di architettura spagnolo Abaton. Dalla combinazione di vari moduli base si può costruire una dimora che si adatta comodamente al retro di un camion ma che in realtà è una perfetta casa di lusso. Nonostante misuri soli 27 mq (9×3 la versione base), ha tutto ciò che necessiti ad un'abitazione ideale per due persone: un soggiorno-cucina, un bagno completo e una camera matrimoniale, per un'altezza di 3,5 metri. Le proporzioni ottenute sono il risultato di uno studio approfondito da parte della squadra di architetti, che sono riusciti a ideare una costruzione semplice ma robusta fatta di materiali scelti per garantire benessere, equilibrio ambientale e semplicità. La maggior parte dei materiali utilizzati possono essere riciclati e soddisfano inoltre i criteri di sostenibilità richiesti oggi a tutte le case moderne. La grande vetrata garantisce inoltre una grande quantità di luce in tutta la casa e permette di godere a pieno del paesaggio in cui si è scelto di vivere. La "casa portatile" può essere costruita in tempi brevi, meno di sei settimane, assemblata in un giorno, trasportata su strada e il suo prezzo parte da 32.000 €. La struttura della costruzione è in legno massello e all'interno sono stati usati pannelli di legno di abete spagnolo tinto di bianco. L'esterno è ricoperto di cemento grigio su tavole di legno. La facciata è ventilata con 12 centimetri di isolamento termico intorno all'edificio. ÁPH80 non è il primo esempio di casa trasportabile. Già Builder Mark Thomas realizzò le prime case in miniatura su ruote dopo il crollo finanziario. E la casa portatile è solo l'ultima tendenza sviluppata per contrastare il problema di carenza di alloggi in Gran Bretagna o per fronteggiare la crisi economica fornendo case a basso costo. Infatti l'idea, già popolare in Olanda, è stata proposta come soluzione ideale per case popolari o temporanee in caso di catastrofi.
Lo studio Abaton ha sviluppato un’abitazione facilmente trasportabile su strada, pronta per essere posizionata ovunque e ideale per una coppia che ama viaggiare.
Pignoramento presso terzi Il creditore per recuperare quanto dovuto dal debitore ha la possibilità di a) pignorare i beni del debitore b) pignorare i crediti che il debitore vanta verso un altro soggetto (terzo). In caso di pignoramento presso il terzo, il debitore ha una doppia veste 1) di debitore verso il creditore che ha iniziato l'esecuzione e 2) di creditore perso un diverso soggetto (estraneo all'esecuzione) che ha dei debiti verso presso il terzo debitore del debitore esecutato Da quanto detto risulta evidente che il terzo pignorato (inquanto terzo) è estraneo al procedimento esecutivo intrapreso dal creditore contro il debitore e si trova coinvolto in detto pignoramtno solo perché è a sua volta debitore del debitore pignorato. La sostanziale posizione di terzo non esclude che anche il terzo (pignorato) possa avere l'esigenza di doversi proteggere dal procedimento esecutivo, infatti, il terzo potrebbe non avere nessun debito verso il debitore esecutato come potrebbe avere un debito importo minore rispetto al credito per il quale sta aggendo il creditore. Il legislatore è consapevole di questa situazione è ha deciso di fornire al terzo pignorato una voce da spendere nel processo esecutivo, infatti, il terzo ha la possibilità di fare una dichiarazione con la quale quantifica o disconosce l'esistenza del suo debito verso il debitore esecutato, come, in alcune ipotesi, ha anche la possibilità di adire ai rimedi dell'opposizione all'esecuzione. L'art. 548 cod. proc. civ. – nella formulazione introdotta con il d.lgs. 19 febbraio 1998, n. 51 (Istituzione del giudice unico di primo grado) – prevedeva che se il terzo pignorato non compariva all'udienza stabilita ai sensi dell'art. 543 cod. proc. civ. o, comparendo, rifiutava di fare la dichiarazione, o se intorno alla stessa sorgevano contestazioni, il giudice, su istanza di parte, provvedeva all'istruzione della causa a norma del libro secondo del codice di rito. Tale previsione, peraltro, differiva da quella del '42 solo per l'eliminazione del riferimento all'ufficio del pretore, soppresso con il citato d.lgs. n. 51 del 1998, e, di conseguenza, alla necessità di assegnare un termine perentorio per riassumere il giudizio davanti al tribunale, nel caso in cui la causa eccedesse i limiti della competenza pretorile.
Cassazione 2.7.2019 n 17663 Nel pignoramento presso terzi l’ordinanza di assegnazione determina l’automatica acquisizione in capo al terzo della veste di parte del processo esecutivo; perciò se propone l’opposizione egli è già nell’ambito di applicazione dell’art 617 comma 2 cpc. L’impugnazione ex art. 548 comma 2 e 549 cpc dell’ordinanza pronunciata per la mancata dichiarazione del terzo e quella sulle contestazioni sorte sulla dichiarazione, si propone ex art. 617 comma 2 cpc.
Ormai non passa settimana senza che Lady Gaga ci sveli un pezzetto del suo "Artpop", il suo prossimo album che uscirà l'11 novembre. Se qualche giorno fa abbiamo potuto ascoltare "Aura", tratto sempre dall'ultimo album della popstar e colonna sonora dell'ultimo film di Robert Rodriguez, di cui faceva, praticamente, da secondo trailer, e aveva annunciato "Venus" come prossimo singolo dell'album, oggi è la volta di ascoltare un'anteprima di "Do What U Want", il pezzo che vede un "featuring" con R. Kelly (e che potete vedere scrollando sotto). L'occasione per ascoltarne trenta secondi è la pubblicità delle cuffie marcate Beats (in collaborazione con il rivenditore al dettaglio di elettronica Best Buy). Il brano intero uscirà il 21 ottobre, intanto la cantante sulla sua pagina Facebook spiega come sia contenta per l'entusiasmo che si sta scatenando attorno all'album: "Mi viene da piangere a guardare la vostra eccitazione per la nuova musica, significa molto per me, questa musica è la mia vita".
In attesa dell’uscita di “Artpop” Lady Gaga svela in una pubblicità 30 secondi, “Do What U Want” brano compreso nell’album e per cui s’è avvalsa della collaborazione di R. Kelly. “Artpop” uscirà l’11 novembre.
Nelle ultime 24 ore nel Lazio si sono registrati 1.243 nuovi contagi di coronavirus su oltre 11.000 tamponi processati, e in tutto 23.000 test tenendo conto degli antigenici. Lo rende noto l'assessorato alla Sanità della Regione Lazio nel bollettino di oggi – domenica 17 gennaio – che quotidianamente fornisce gli aggiornamenti sull'andamento dell'epidemia. Ieri i nuovi contagi erano stati 128. A Roma si sono registrati 534 casi, ieri erano stati 600. Il rapporto tra tamponi e positivi è del 11% (5% considerando i test antigenici). I nuovi decessi sono stati 21. In tutto i casi attualmente positivi nella Regione Lazio sono 77.510. Scende lievemente il numero dei ricoverati, 2766, ma aumentano i pazienti in terapia intensiva, saliti a 296. Il numero dei decessi dall'inizio della pandemia ha raggiunto quota 4.399 mentre i guariti sono 107.734 e il numero dei casi totali 189.643. Asl Roma 1: 189 Asl Roma 2: 251 Asl Roma 3: 94 Asl Roma 4: 68 Asl Roma 5: 79 Asl Roma 6: 219
Il bollettino di oggi della Regione Lazio rende noto che si sono registrati 1.243 casi positivi al coronavirus su circa 23.000 tamponi e 21 decessi. Il rapporto tra tamponi e positivi è al 11%. Seicento i nuovi casi di contagio di Covid a Roma città. Diminuiscono leggermente i numeri dei pazienti ospedalizzati e in terapia intensiva.
Il peccato e la vergogna è uno dei punti forti del palinsesto Mediaset di quest'anno. E a giudicare dai primi risultati gli addetti ai lavori ci hanno visto bene ad aver puntato su due attori di tutto rispetto: il supermacho Gabriel Garko e la mediterranea Manuela Arcuri. Una coppia bollente sotto tutti i punti di vista; una coppia che fa sognare ad occhi aperti per bellezza e bravura. Dopo il boom di ascolti della fiction “l'Orgoglio e il rispetto”, i cui protagonisti erano sempre loro, era quasi scontata la riconferma per entrambi gli attori. Messi da parte i turbamenti sentimentali Gabriel Garko tornato single si è dato anima e corpo al lavoro e i risultati sono ottimi. Mercoledì sera è andata in onda la prima puntata della fiction che è sembrata da subito molto intrigante. Gran parte del merito degli ascolti è da attribuire alla scena di sesso tra Gabriel Garko e Manuela Arcuri, i quali si sono subito lanciati in scene spinte che hanno fatto alzare lo share in maniera vorticosa. Niente da fare per la concorrente Rai che, nel frattempo, mandava in onda una versione rivisitata de I Promessi Sposi: la passione e il sesso offerti da Mediaset hanno stravinto sulla cultura, almeno per stavolta. La scena che ha tenuto gli spttatori incollati alla tv è stata una: il momento di passione tra i protagonisti. Usciti dall'acqua dopo un romantico bagno insieme Gabriel Garko e Manuela Arcuri si sono gettati in terra lasciandosi travolgere da una passione senza freni. "Avendo già lavorato con Garko nella serie L’onore e il rispetto sono riuscita grazie alla complicità professionale creatasi tra noi a superare ogni imbarazzo" ha dichiarato lei in una recente intervista. E a giudicare dall'alto tasso erotico del momento non deve essere stato facile i due girare scene hot senza senza imbarazzi. Ma nonstante ciò il risultato è stato ottimo.
Boom di ascolti per Canale5 grazie alla fiction Il Peccato e la vergogna, trainata dalle scene hot tra i due bellissimi protagonisti.
Secondo il dizionario della lingua inglese Collins, la parola dell'anno è "Lockdown". Il boom registrato nel suo uso durante la pandemia da Coronavirus, certifica il prestigioso vocabolario d'inglese, la rende la parola dell'anno. Secondo il dizionario, la parola "lockdown" significa "l'imposizione di stringenti restrizioni ai viaggi, alle interazioni sociali e all'accesso ai luoghi pubblici" e nel 2020, causa la diffusione planetaria del virus, con i suoi effetti devastanti su salute delle persone, economia e società, attualmente questa "parola racchiude un'esperienza condivisa da miliardi di persone". Come dargli torto. Per capire il significato di questa parola, bisogna spiegare che in inglese nasce dall'unione di due termini inglesi, "lock" e "down", crasi che genera un'unica parola. Lockdown, in inglese, si scrive di filato, senza interruzioni. In italiano i termini più adatti per tradurlo sono "isolamento", "blocco". Nel caso in cui venga usato come un verbo ("to lockdown") il modo più appropriato per tradurlo nella nostra lingua è "blindare", "bloccare".
Secondo il prestigioso dizionario Collins, la parola dell’anno è “lockdown”. Non esattamente qualcosa di inaspettato. Secondo quanto certificano gli esperti che elaborano il famoso vocabolario di lingua inglese, nel 2020, a causa della pandemia da Coronavirus, questa parola è stata condivisa da miliardi di persone.
Jovanotti continua a tenere i fan aggiornati sui lavori del proprio disco. Nei giorni scorsi ha annunciato una delle novità più importanti per questo nuovo lavoro, ovvero l'arrivo alla produzione di Rick Rubin, uno dei produttori più noti della Storia della musica mondiale, che prenderà, momentaneamente, il posto di Michele Canova, che aveva lavorato agli ultimi album del cantante di Cortona. Il nuovo album di Lorenzo uscirà il prossimo 1 dicembre, seguendo di due anni "Lorenzo 2015 Cc", a sua volta un lavoro lungo e complesso, con tante canzoni al suo interno, tante collaborazioni e anche, ovviamente, tante influenze. Oggi Jovanotti ha promesso di dare a breve qualche informazione nuova in più, al suo pubblico, visto che c'è "tanta carne a cuocere per i prossimi mesi": "Il disco dovremmo riuscire a finirlo per la seconda metà di ottobre, la consegna alla casa discografica è fissata per il 20 quindi siamo nei tempi e rispettoso della tradizione di consegnare il ‘compito' al suono della campanella – ha spiegato il cantante -. Questo album è una grande avventura e in tour celebreremo lo spirito che ci unisce da una vita e che sempre di più ha la forma di un'amicizia radunata intorno alla musica". Poi Jova si è soffermato sui live e l'energia che gli danno, partendo dal concerto di Ligabue a Firenze, in cui era tra il pubblico: "Sto passando qualche giorno a casa prima di ripartire per andare a mixare l’album e l’altra sera sono stato al concerto di Ligabue a Firenze e mentre me lo godevo avevo una voglia micidiale di essere lì al suo posto, era il richiamo della foresta. Quando prima dell’inizio del concerto sono passato nei camerini e nel backstage a fare due chiacchiere con Luciano e a salutare la sua gente sentivo proprio che ci siamo quasi, tra poco tocca a noi. L’odore dei camerini ‘a me mi' fa girare la testa, e questa voglia è tutta benzina buona a progettare lo spettacolo, a inventarci qualcosa che vi faccia impazzire".
L’1 dicembre prossimo uscirà il nuovo album di Jovanotti, che continua a tenere aggiornati i fan sul proseguimento dei lavori, soffermandosi, questa volta, sulla sua voglia di live, oltre che su alcuni aspetti più tecnici.
var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 1023) { document.getElementById('widget-banner-5').id = 'div-banner-2'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-2"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-5').style.display = 'none'; } Il fascino grezzo e contemporaneo del cemento trova una nuova forma di espressione in una lampada da terra dal tratto essenziale, che disegna una torcia fiammeggiante da afferrare e spostare con facilità. Naturale evoluzione del precedente modello a sospensione, Aplomb affronta nuove sfide progettuali. var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) { document.getElementById('widget-banner-6').id = 'div-banner-3'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-3"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-6').style.display = 'none'; } var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 768) { document.getElementById('widget-banner-7').id = 'div-banner-3'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-3"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-7').style.display = 'none'; } La linea elegante del corpo che contiene la fonte di luce resta concettualmente invariata, mentre le proporzioni sono state completamente ridisegnate per renderla ancora più slanciata. Ne risulta un volume pieno e tondeggiante se visto di fronte, leggermente schiacciato se osservato di lato. Lo stelo bianco sostiene il corpo dalla forte presenza materica, ottenuto colando in un particolare stampo un cemento dallo speciale amalgama, ingentilito al tocco da uno strato di finish trasparente. Il fascio luminoso è intenso e diretto verso l'alto, completamente schermato alla vista dalla forma che contiene la sorgente luminosa. La ricchezza materica del cemento traduce il linguaggio espressivo dell'architettura moderna in una lampada da interni di grande semplicità formale: fulcro assoluto del progetto è il dialogo tra luce e materiale, a sottolineare la purezza del segno e dello stile. Utilizzabile da sola o in composizioni multiple di qualsiasi dimensione, Aplomb da terra è disponibile in tre finiture cromatiche che ne esaltano la personalità, incontrando stili diversi. Passando dal grigio del cemento grezzo, che conferisce profondità ai volumi, all’eleganza minimalista del bianco e ad un marrone caldo e intenso, Aplombè adatta a tutti gli spazi, domestici o collettivi, e riesce a valorizzare l'ambiente circostante per contrasto o per sintonia con la matericità del cemento. Continua a leggere su Fanpage.it var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; document.getElementById('widget-banner-8').id = 'div-banner-6'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-6"); }); }); Tendenze 5 CONDIVISIONI commenta condividi chiudi Il fascino grezzo e contemporaneo del cemento trova una nuova forma di espressione in una lampada da terra dal tratto essenziale, che disegna una torcia fiammeggiante da afferrare e spostare con facilità. Naturale evoluzione del precedente modello a sospensione, Aplomb affronta nuove sfide progettuali.
La nuova creazione disegnata da Paolo Lucidi e Luca Pevere.
Amadeus è intervenuto a RTL per parlare del prossimo Festival di Sanremo alternando considerazione sulle canzoni e rispondendo a domande su quello che sarà il prossimo Sanremo. Per ora sono confermate le date dal 2 al 6 marzo quando i 26 Big si contenderanno la gara musicale più importante del Paese, in una competizione che il conduttore e direttore artistico ha costruito in base alle canzoni arrivate e non con uno schema prefissato: "Avendo iniziato con la radio, la musica è la cosa fondamentale, da giovane mi entusiasmava la musica e Sanremo è proprio la canzone in gara. Quando ho ascoltato tutti i brani non mi sono detto che dovevo fare un Sanremo rivoluzionario, sono arrivate le canzoni e ho capito che c'erano cose fortissime in un mondo giovane, nuovo". Amadeus ha rinnovato l'idea che il Festival debba guardare al futuro e non al passato, rischiando e sposando una visione che cerchi di essere quanto più contemporanea possibile: "Ascolto tantissima radio e tanta musica, ho figli di 23 e 12 anni, e così ho capito che c'era un mondo emergente ma già conosciuto al grande pubblico e secondo me Sanremo deve guardare avanti non indietro. È come una rinascita musicale, dobbiamo proporre cose che saranno i Celentano, Bindi, Jannacci e il pubblico ascolterà bellissime canzoni" Un Sanremo che mescola i giovani ai tanti nomi che hanno già calcato quel palco: "Mi lascio guidare dalle emozioni, non faccio composizioni di artisti ad hoc, per esempio i brani di gente come Orietta Berti , Ermal Meta, Francesco Renga, Alisa, Malika Ayane mi hanno emozionato, le loro canzoni mi sono piaciute e hanno fatto parte di questa grande lista di 26 canzoni, forse la più lunga di sempre, quindi non pensate di andare a letto prima delle 2 di notte". Il conduttore ha anche parlato di ciò che farà Achille Lauro: "Sanremo è bello perché si fanno mille nomi, ci sono i desideri, le probabilità e le invenzioni. Lauro farà cinque quadri artistici che faranno percorso tra musica e tempo, in questi giorni abbiamo fatto riunioni con lui e sono state proposte cinque idee fortissime che sono momenti di vero e proprio spettacolo. Lui è un artista completo dal punto di vista musical e della rappresentazione scenica". Il conduttore ha anche risposto alla possibilità di vedere Emma Marrone e Alessandra Amoroso su quel palco, dopo che le due artiste hanno aperto alla possibilità: "Emma e Alessandra sono due artiste fantastiche, anzi, con Emma facemmo il picco quando uscimmo dall'Ariston e io l'accompagnai al palco di Piazza Colombo, anche perché storicamente mai un conduttore uscito dall'Ariston, forse solo Fazio per inaugurare la statua di Mike Bongiorno. Io le stimo molto, vediamo strada facendo cosa accadrà ma non è escluso che ci siano. Questo Sanremo è affollato di grandi artisti ecco perché dico che faremo tardi. È un'ipotesi, sarei onorato della loro presenza ma ad oggi non ne abbiamo ancora parlato". Poche esclusive per Amadeus che ribadisce Elodie, ma non fa nomi su quelli che potrebbero essere gli ospiti del 2021, ma ammette il desiderio ABBA e promette una nuova reunion: "Gli Abba rientrano nei desideri, anche l'anno scorso ho fatto incontro con altri nomi ma o perché non erano in Italia o per problemi di budget certe cose non sono andate a buon fine; ma magari ci fossero gli ABBA, ne ho anche altri, vediamo se alcuni si concretizzeranno. Sto pensando anche a una nuova reunion, come successe l'anno scorso coi Ricchi e Poveri. Spero di portarne a casa un'altra".
Amadeus è intervenuto a RTL per parlare del prossimo Festival di Sanremo alternando considerazione sulle canzoni e rispondendo a domande su quello che succederà nonostante la pandemia. Il conduttore ha parlato della composizione dei Big, degli ospiti, di Lauro ed Elodie, ma anche di un’altra reiunion.
Il Grande Fratello 11 ha aperto i battenti nel migliore dei modi. Il reality show, infatti, ha già permesso ai telespettatori di gustarsi le prime immagini sexy delle gieffine. Norma Silvestri a nudo e Guendalina Tavassi hot sono riuscite a catalizzare su di sé l’attenzione del pubblico televisivo. Oltre alla parentesi dal retrogusto erotico, stamane, i concorrenti del Grande Fratello si sono cimentati in una prova di forza caratteriale e a spuntarla è stata proprio Cristina Nadia Alberto. Durante la colazione la redattrice milanese ed il bel calciatore si sono trovati a discutere insieme agli altri concorrenti sulla divisione dei biscotti quando, all’improvviso, Pietro si è lamentato del disordine lasciato in giro per casa. Dopo i primi botta e risposta il senese si è subito reso conto che il discorso poteva degenerare in un litigio e ha tentato invano di giustificare le sue recriminazioni a Cristina che, però, non è riuscita ad evitare un’aggressione verbale nei confronti del calciatore ed alla fine ha sbottato quasi urlando: “L'ho capito, lo condivido, ma non ti devi giustificare!”. Dopo poco è intervenuto nella discussione anche Giuliano Cimetti stizzito dalle parole di Cristina. La gieffina, infatti, aveva accusato gli uomini di essere più disordinati delle donne: “Non portate mai via i rotolini della carta igienica finita e sono convinta che non lo fa una donna!”. Le affermazioni della gieffina hanno innervosito il gigolò della casa che ha tentato invano di difendere la categoria. Fortunatamente il litigio non è andato oltre, limitandosi ad essere un semplice momento chiarificatore per discutere delle regole di una sana e pacifica convivenza.
Cristina Nadia Alberto discute prima con Pietro Titone e poi con Giuliano Cimetti sul disordine lasciato nella casa del Grande Fratello 11.
Ancora insieme al fidanzato Luigi Mario Favoloso, Nina Moric ha postato su Instagram uno scatto destinato a far discutere. Taggando il fidanzato al quale sembrerebbe essersi legata in maniera particolare dopo la rottura di qualche mese fa, gli chiede di portarla a letto perché “il bere avrebbe vinto anche in questa occasione”. La didascalia in questione accompagna uno scatto sexy che ha sollevato non poche polemiche: Nina è stata fotografata sul pavimento del bagno, con i piedi sollevati sul bordo della vasca e senza slip. Le parti intime sono state sapientemente pixellate ma l’effetto d’insieme resta comunque di grande impatto, soprattutto considerato il fatto che il corpo della modella è coperto solo da un asciugamano che riesce a censurare pochissimo. Divertita, Nina scrive: Il bere trionfa sempre sul male.. Mi sa che stasera ha trionfato! @lmfavoloso portami a letto!! Ovviamente scherzo la foto è fatta di proposito nel bagno della mia tata!
La modella croata Nina Moric posta sul suo profilo Instagram una foto in cui è senza slip, distesa sul pavimento del bagno. L’ex di Fabrizio Corona punta a provocare ma, dopo le critiche ricevute, ha rimosso lo scatto.
L'atteso arrivo alla Croisette di Jean-Luc Godard si trasforma in un forfait. Era già circolata la voce e appena è arrivato il suo messaggio ermetico Liberation lo ha immediatamente pubblicato : "Con il festival andrò fino alla morte ma non farò un passo di più". Immensa delusione della stampa quindi per questo grande francese, autore di Fino all'ultimo respiro, film che ha segnato la nascita della Nouvelle Vague, e nonostante l'assenza, la proiezione del suo Film Socialisme è stata molto applaudita.
Il maestro della Nouvelle Vague decide di non presenziare la proiezione del suo nuovo film.
Francesca Cioffi sta dando spesso modo di far parlare di se e stavolta ci è riuscita sfruttando "al meglio" le sue radici. Dopo il gossip sulla falsità del suo matrimonio data la partecipazione a Uomini e Donne nel 2013, la concorrente partenopea, ignara di quanto sta succedendo fuori, sta proseguendo il suo cammino all'interno della casa del Grande Fratello 13 e ha deciso di avvicinarsi ad alcune concorrenti. In particolare, parlando con Mia e Diletta ha pensato bene di improvvisare delle simpatiche lezioni di dialetto napoletano.
Francesca Cioffi si lancia in esilaranti lezioni di dialetto napoletano e catalizza subito l’attenzione. Peccato che la modalità d’insegnamento sfiori i limiti del trash e faccia spettacolo già solo per la cadenza marcata…
Chiara Schober ha 19 anni e fino a poco tempo fa pesava poco più di 22 kg: i suoi problemi legati all'alimentazione sono peggiorati con la scomparsa della nonna e Chiara ha cominciato a mangiare solamente un frutto al giorno, diventando così anoressica. I problemi alimentari erano iniziati con un senso di colpa piuttosto strano: "Ho cominciato a sentirmi in colpa quando mangiavo senza avere realmente fame e quindi ho iniziato a mangiare sempre meno, dal momento che non volevo mangiare soltanto per il gusto di farlo", ha rivelato la giovane al The Sun. Chiara aveva al suo fianco la nonna, che la aiutava a combattere questo delicato momento, ma con la sua scomparsa la situazione è peggiorata: "quando mia nonna morì avevo il cuore spezzato, lei mi aveva aiutato a stare un po' meglio, ma quando l'ho persa il mio peso ha ricominciato a scendere".
Chiara era arrivata a pesare 22 kg: dopo la morte della nonna non mangiava più e stava distruggendo il suo corpo. Poi ha incontrato l’amore e oggi la giovane ragazza sta finalmente bene.
C'è qualcosa che non torna nella presentazione di Francesca Cioffi, nuova concorrente del Grande Fratello 13 che ha fatto il suo ingresso nella casa durante la diretta della prima puntata. Colorita, con la risposta pronta e profondamente partenopea, Francesca si è detta fidanzata da 3 anni e in procinto di sposarsi. Le nozze dovrebbero celebrarsi a giugno e sarebbe proprio questo il motivo che l'avrebbe spinta a partecipare al reality. La Cioffi, come molte ragazze della sua età, sogna un matrimonio da favola, un evento che potrebbe organizzare al meglio se riuscisse a portare a casa il montepremi messo in palio dal Gf. Una specie di "favola moderna" quella raccontava dalla nuova gieffina nella quale, però, c'è qualcosa che non torna.
Francesca Cioffi, una delle concorrenti del Grande Fratello 13, si dice fidanzata da 3 anni e in procinto di sposarsi. Nel 2013, però, corteggiava Alessandro Pess a Uomini e Donne.
Dopo aver confermato la rottura con Teresanna Pugliese, Francesco Monte si è rifugiato a Miami per concedersi una vacanza che gli consentisse di staccare da tutto il resto. Da quel momento in poi, le voci secondo cui il ragazzo si sarebbe rifugiato negli Stati Uniti con Jessica Cerniglia sono diventate sempre più prepotenti, avallate anche dagli status postati su Facebook da parte di Massimo, quell'amico di Jessica arrivato a Uomini e Donne per confermare la notte tra la Cerniglia e Francesco. In questi giorni, l'uomo scrive proprio da Miami, località in cui si troverebbe anche Jessica e sono moltissimi quelli che hanno associato questo viaggio a quello dell'ex tronista, quasi come se i due si fossero ritagliati una romantica vacanza all'estero lontani dai paparazzi.
L’ex tronista Francesco Monte chiarisce il gossip secondo cui sarebbe a Miami con Jessica Cerniglia. La giovane lo avrebbe infatti seguito al fine di alimentare le voci relative alla loro storia…
Bel gesto di Francesco Monte e Giulia Salemi che, in accordo con alcuni gruppi di fan, hanno deciso di devolvere in beneficenza una somma raccolta qualche mese fa e che sarebbe dovuta servire a mandare loro un aereo quando erano ancora ospiti della Casa del Grande Fratello Vip 2018. Sono stati loro stessi a raccontare su Instagram quanto è accaduto. Giulia e Francesco hanno fatto sapere di avere riconvertito una somma che, nelle intenzioni iniziali, sarebbe dovuta servire a mandare loro un aereo nella Casa del GF Vip 2018. Con il supporto di quanti li sostengono, hanno deciso di utilizzare quella somma raccolta qualche mese fa per fare beneficenza. Sarà donata a un’associazione di Taranto che da anni si occupa dei bambini ammalati di cancro.
Bel gesto di Francesco Monte e Giulia Salemi che, in accordo con alcuni gruppi di fan, hanno deciso di donare in beneficenza la somma raccolta mentre ancora si trovavano nella Casa del Grande Fratello Vip 2018. Sarebbe dovuta servire a mandare ai due un aereo, invece è stata impiegata per alleviare le sofferenze dei bambini malati di tumore.
Un nuovo scandalo rischia di colpire Facebook e il suo sempre più critico ingresso in Borsa. Mentre il titolo precipitava a Wall Street Bloomberg ha reso nota la notizia di una class action degli utenti contro la piattaforma per violazione e tracciamento dei dati degli iscritti. Contemporaneamente sul social network e sul Nasdaq, che si è occupato della IPO, è piovuta la furia degli investitori per i ritardi nel lancio delle quotazioni e per gli errori nella prenotazione e nell'assegnazione delle azioni. I guai per Facebook però non sono affatto finiti. È appena giunta la notizia di un'altra azione legale contro il sito di Zuckerberg e questa volta la situazione potrebbe essere gravissima.
Neanche il tempo di sbarcare a Wall Street e il gigante di Menlo Park viene investito da una seconda azione legale, questa volta promossa dagli investitori. Le accuse per il ritardo nell’avvio nelle quotazioni e le informazioni tenute segrete sullo stato dell’azienda. Gli azionisti principali sapevano che il titolo sarebbe caduto.
È morto Alessandro Galli, il motociclista di 34 anni, residente a Brugnano, che nella notte tra il 7 e l'8 ottobre ha avuto un incidente a Luisago, in provincia di Como. Secondo la ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Cantù giunti sul posto, l'uomo avrebbe perso il controllo della sua Kawasaki 1000 sbattendo violentemente contro il marciapiede. Nonostante i soccorsi tempestivi e il trasporto d'urgenza all'ospedale Sant'Anna di San Fermo della Battaglia, l'uomo è stato dichiarato morto poco dopo. I medici e i paramedici intervenuti sul luogo dell'incidente avevano compreso subito che le condizioni del 34enne erano disperate. Sul corpo di Galli è stata disposta l'autopsia. Ancora ignote infatti le cause che hanno portato il 34enne a perdere il controllo della propria moto, andando a sbattere contro il marciapiede.
Tragico incidente la scorsa notte in provincia di Como, a Luisago. Un motociclista di 34 anni, Alessandro Galli, è morto dopo aver perso il controllo del mezzo. Il forte schianto contro il marciapiede ha reso inutile ogni tentativo di rianimazione da parte dei medici del 118 intervenuti sul posto, che l’avevano trasportato in condizioni già molto critiche all’ospedale più vicino.
La vincitrice per la critica è lei: Nina Zilli. L’esecuzione impeccabile ed elegante della ventisettenne amante della musica nera americana conquista il Premio della Critica “Mia Martini” e quello di Assomusica per il miglior live. La sua canzone, un tango moderno, ha rubato il titolo al film di Truffaut L’uomo che amava le donne. Ti chiami Maria Chiara Fraschetti. Da dove viene il tuo nome d’arte? E’ un omaggio a Nina Simone. Il titolo della tua canzone è un omaggio al grande regista francese Truffaut, come mai? Ho adorato il film L’uomo che amava le donne, che raccontava di un uomo che riusciva a far sentire amate le donne, ma poi alla fine, proprio perché amava tutte questo finiva per non valere più niente. Nina, quali sono i tuoi sogni? Si continua! Sempre e come ho sempre fatto! C’è il mio disco uscito ieri da promuovere e poi il tour. Orgogliosa del premio?
La frizzante piacentina, impeccabilmente abbigliata sale, ieri sera, sul palco dell’Ariston già vincitrice.
L'uscita del nuovo album del Re Del Pop è messa in discussione, perchè i familiari dicono che quello che canta è un impostore. Il disco è stato impostato per avviare una miniera d'oro di vendite natalizie. Ma i parenti, furiosi, del compianto Michael Jackson affermano che quello che canta su alcuni dei brani in realtà non è MJ. Le loro obiezioni potrebbero ritardare l'uscita del CD – il primo con materiale inedito dopo la sua morte avvenuta nel giugno dell'anno scorso. La disputa potrebbe complicare un affare da oltre 140 milioni di euro tra il gigante musicale Sony e i detentori del patrimonio del cantante. Roger Friedman, esperto della carriera musicale di Michael Jackson, ha detto i membri della famiglia sono particolarmente infelici in merito a diverse canzoni registrate nel 2007 dagli amici della popstar. Essi sostengono che le tracce non comprendono la sua voce. Si pensa che i figli di Michael – che attualmente sono sotto la custodia della nonna Katherine, protagonista dell'ennesima polemica economica – siano stati coinvolti nel caso. Ai bambini è stato, infatti, chiesto se il loro padre si trovava insieme agli amici nel New Jersey, dove sarebbero stati registrati i brani. Ad un audiologo legale è stato inoltre chiesto di verificare se le voci sono quelle del cantante.
Il nuovo album del Re Del Pop è messo in discussione, perchè i familiari dicono che quella che canta è un impostore.
Belen, ancora lei. Bistrattata, massacrata, condotta all'inferno senza possibilità di recupero; oppure amata e lodata, eletta a dea dell'Olimpo delle celebrità, l'importante è che si parli di lei. Protagonista del gossip più becero, marcata a uomo da fotografi che ne tracciano ogni spostamento: è facile coglierla in pieno relax sulla spiaggia nudisti a Formentera, altrettanto sapere dove fa la spesa o chi sono le sue amiche. Poi arrivano quei giorni in cui Belen è ben contenta di stare davanti a un obiettivo, non uno qualunque ma quello di Douglas Kirkland, il fotografo di Marilyn. Con la sua macchina ha catturato la diva per eccellenza e Belen non vuole essere da meno. Lungi dall'aver perso il suo smalto malgrado i 78 anni, Kirkland esalta la bellezza della Rodriguez, rendendola sexy, perfetta e scrutandone anche quell'aspetto da bambina. Le foto scattate per GQ Italia, in edicola da oggi, hanno avuto come location la splendida Los Angeles, dove l'argentina ha giocato davanti all'obiettivo con la città alle spalle e si è rilassata in piscina con un bikini rosso acceso. E' sexy e sa di esserlo, ma vuole di più e dichiara: "Non voglio apparire sorridente, voglio essere una stronza sexy", ma Douglas Kirkland controbatte: "E' una bellissima bambina", quel qualcosa in più che non ti aspetti. Belen e il sesso, quello con Stefano oggi che la loro storia ha 2 mesi: Sto con una persona solo se mi piace da quel punto di vista. E' il sesso che determina l'amore. Non viceversa. Se non funziona non mi innamoro. Se funziona mi fidanzo per 4 anni.
Si alza la temperatura a Los Angeles dove Belen è protagonista degli scatti di Douglas Kirkland per Gq Italia. Sexy e spregiudicata la Rodriguez fa la diva, proprio come Marilyn Monroe.
Il presidente della FIGC e neo membro del comitato esecutivo dell'Uefa Gabriele Gravina si è offerto di far da mediatore tra la Juventus e la stessa Uefa per mettere fine al braccio di ferro nato in seno alla vicenda Superlega. Il numero uno della Federcalcio italiana ha infatti sottolineato che questo duro scontro tra il governo del calcio europeo e gli unici tre club rimasti a difendere il nuovo torneo, tra i quali insieme a Barcellona e Real Madrid c'è anche la società bianconera, potrebbe ledere a tutto il calcio italiano e non soltanto ai piemontesi. "Io mi auguro e auspico che questa controversia possa essere sanata nel più breve tempo possibile – ha infatti detto Gravina ospite della trasmissione "Radio Anch’io Lo Sport" di RadioRai –: siamo un po’ tutti stanchi di questo braccio di ferro tra l’UEFA e questi tre club. Io spero di poter essere mediatore tra la Juventus e la UEFA: non fa bene al calcio internazionale, al calcio italiano, alla Juventus. Questo muro contro muro non fa bene al mondo dello sport".
Il presidente della Figc Gabriele Gravina si offre per fare il mediatore tra la Juventus e la Uefa nel braccio di ferro nato intorno alla Superlega, ma ricorda ad Agnelli e al club bianconero che chi non rispetta le regole Uefa non sarà ammesso al campionato: “Questo muro contro muro non fa bene al calcio italiano e al mondo dello sport”.
In occasione delle partite di Europa League, Pizza Hut lancia la campagna "12th Player Club" che invita gli appassionati di calcio, bloccati a casa a causa della pandemia globale, ad entrare nello spirito sportivo con la nuova scatola per pizza che rende l'asporto più facile e divertente. Il ‘Foosball Pizza Box' è la nuova scatola per pizze creata dallo studio di design Ogilvy per Pizza Hut che trasforma una confezione di cartone di uso comune in un originale biliardino per rendere le serate a casa con gli amici un'esperienza di cibo e gioco unica e gioiosa.
Il ‘Foosball Pizza Box’ è la nuova scatola per pizze creata dallo studio di design Ogilvy per Pizza Hut che trasforma una confezione di cartone di uso comune in un originale biliardino per un’esperienza d’asporto ancora più divertente. L’innovativo packaging è stato creato in occasione delle partite di Europa League.
Creata una macchina rivoluzionaria in grado di tenere in vita un fegato fuori dal corpo umano per una settimana. Fino ad oggi la sopravvivenza del fondamentale organo era limitata a poche ore dopo l'asportazione dalla sua sede naturale. Ma il macchinario, basato su una tecnologia di perfusione avanzatissima, non si limita solamente a prolungare la durata della conservazione di un fegato; esso può infatti persino riparare il tessuto epatico danneggiato, rendendo possibile il recupero di organi che fino ad oggi erano considerati perduti e non utilizzabili nei trapianti. A mettere a punto il macchinario è stato un team di scienziati svizzeri di vari istituti, tra i quali l'Ospedale Universitario di Zurigo, il Politecnico federale di Zurigo (meglio noto con l'acronimo ETH di Eidgenössische Technische Hochschule Zürich), Wyss e università della maggiore città svizzera. Come indicato, la macchina si basa su una tecnologia di perfusione all'avanguardia estremamente complessa, in grado di replicare in modo efficace una parte consistente delle funzioni fisiologiche umane. È proprio grazie alle sue straordinarie capacità che questo macchinario è in grado di ripristinare la funzionalità di organi danneggiati e considerati irrecuperabili.
Ricercatori di vari istituti di Zurigo (Svizzera) hanno creato un rivoluzionario macchinario in grado di tenere in vita un fegato fuori dal corpo umano per una settimana. È inoltre in grado di riparare gli organi danneggiati. Si tratta di un dispositivo che può abbattere le liste di attesa per i trapianti, aumentando in numero sensibile la disponibilità di fegati estratti da cadaveri.
Quattro mesi di scandali, foto esclusive, dichiarazioni ai giornali, ospitate televisive, serate nei locali. E ancora tanto merchandising con la farfallina bene in vista e scatti con gli abiti del suo marchio d'abbigliamento. Tutto sembra sia stato studiato al minimo dettaglio, come se fosse un piano diabolico dove, da un punto di vista economico e strategico, ci sarebbe solo da fare un inchino dei più teatrali e poi chapeau. Cosa vi dicevamo il 27 aprile su Belen, Stefano e la regia di Fabrizio Corona, quando notammo che stranamente un portale nato proprio pochi giorni prima del grande inciucio tra il ballerino di Amici e la soubrette argentina, possedeva i primi scatti della coppia più ambita del gossip? Scarcella e Corona. Saltava all'occhio quel Mirko Scarcella, giovanotto che ricorda nel look e nei tratti somatici il bel Fabrizio, come proprietario del portale secondo Whois, il database di ricerca dei domini più importante del web. Come dei moderni Sherlock Holmes cercammo sul web tracce che potessero ricondurre ad un eventuale collegamento con il fotografo catanese e trovammo un video su Youtube registrato e caricato sul channel di Scarcella, dove appariva proprio lui, Fabrizio in persona. Appena la notizia cominciò a circolare, il video Youtube che dimostrava il legame tra i due, fu improvvisamente rimosso. Poi nulla più. Tranne il fatto che Social Channel continuava a lanciare scoop in esclusiva e che la coppia Belen-Stefano continuava a fare pubblicità a quel marchio, persino quando ci fu il famoso incidente, quel simbolo del teschio era in bella vista nelle foto apparse mentre l'ambulanza soccorreva i due malcapitati.
Ancora una volta Fabrizio Corona appare in un tag con Mirko Scarcella e quel Social Channel che ha lanciato più di un’esclusiva su Belen e Stefano in questi quattro mesi.
Uno dei problemi più grossi del condominio è la quantificazione del compenso dell'amministratore. Certo, non si tratta dell'unico problema, ma altre questioni possono dirsi risolte, basta pensare – al problema relativo alla durata dell'incarico dell'amministratore, il quale è stato creato dal legislatore con una norma poco chiara, – alla problematica relativa alla redazione del rendiconto del condominio la quale è stata risolta con norme specifiche dopo la riforma del condominio, – invece, la questione relativa agli anticipi dell'amministratore è stata risolta dalla giurisprudenza, – così come è stata risolta dalla giurisprudenza anche la questione relativa alla ripartizione delle spese tra vecchio e nuovo proprietario). L'incarico dell'amministratore di condominio è assimilabile al mandato, (l'art. 1703 c.c. definisce il contratto di mandato come "il contratto col quale una parte si obbliga a compiere uno o più atti giuridici per conto dell'altra") al momento risulta irrilevante sapere se l'assimilazione dell'incarico di amministratore è diretta o è solo una assimilazione indiretta per analogia ad una figura simile. Il contratto di amministratore di condominio, di solito, non è gratuito (anche potendolo essere, soprattutto nelle ipotesi in cui il condominio è amministrato da uno dei proprietari) del resto l'onerosità del contratto di amministratore del condominio è conforme ad un'altra disposizione del codice civile in materia di mandato, ci si riferisce all'art. 1709 c.c. il quale dispone che "Il mandato si presume oneroso. La misura del compenso, se non è stabilita dalle parti, è determinata in base alle tariffe professionali o agli usi; in mancanza è determinata dal giudice".
La Cassazione del 30.09.2013 n.22313 interviene sull’onorario dell’amministratore di condominio e ribadisce che al momento della nomina si determina il quantum dovuto ed eventuali altre somme non sono dovute (art. 1129 c.c.)
Tanti applausi alla prima per la stampa del nuovo film di Paul Thomas Anderson – geniale director di film come “Boogie Nights”, “Magnolia” con Tom Cruise, “Il petroliere” con Daniel Day-Lewis – intitolato “The Master”. La pellicola è una delle più attese e misteriose di questo Festival, per il tema trattato, cioè la nascita delle sette religiose negli Stati Uniti degli anni ’50, ma anche per le polemiche suscitate dal dubbio riferimento a Scientology, l’organizzazione seguiti da molti grandi attori di Hollywood. I bookmakers lo danno già per favorito alla vittoria finale e, addirittura, il sito Hollywood Reporter, lo candida direttamente all’Oscar 2013.
Il regista Paul Thomas Anderson porta a Venezia il suo “The Master”, incentrato sulla nascita delle sette religiose negli USA degli anni ’50, con riferimenti, neanche tanto velati, a Scientology.
Tra chiusure e riaperture i musei lavorano per presentare opere, mostre, idee al pubblico anche in streaming. Per un'istituzione come il MAXXI di Roma, da sempre attento a integrare all'attività espositiva l'incontro e la discussione, questo è stata la naturale prosecuzione di un lavoro che è nel Dna del museo. È nato così il ciclo di incontri MAXXI live, dove artisti, architetti, scrittori, autori hanno dialogato con le opere esposte nella mostra senzamargine, che presenta le acquisizioni della collezione del museo fatte per il decennale del MAXXI. Tra gli ingressi nella collazione del museo dedicato all'arte contemporaneo, un gruppo di foto Luigi Ghirri, tra le più significative dell'autore di Viaggio in Italia che, scomparso nel 1992, continua con le sue immagini a influenzare l'immagine collettiva che abbiamo del nostro paese e in particolare dell'Emilia Romagna. A confrontarsi con l'opera di Ghirri in mostra Vasco Brondi, scrittore e musicista già Luci della Centrale Elettrica, anche lui emiliano che nelle sue canzoni si è confrontato con il racconto della stessa provincia e dello stesso paesaggio, tanto che viene da chiedersi se senza le foto di Ghirri avrebbe mai raccontato della "gigantesca scritta Coop". "Ha dato un'importanza ad alcune immagini che sembravano normali sembravano, senza peso. Lui e i CCCP hanno non per niente anche collaborato, sono secondo me gli artisti che hanno reso l'Emilia qualcosa di modesto e leggendario allo stesso tempo", spiega Brondi a Fanpage. Poetica, immagini parole che l'artista spiega come gli hanno dato il coraggio "di raccontare quei luoghi", i suoi luoghi. "I CCCP cantavano ‘non a Berlino non a Londra ma a Carpi', ecco Ghirri faceva la stessa cosa: non è importante andare a New York a fotografare o andare a fotografare chissà quale opera d'arte, bastava il mercatino dell'antiquariato a 2 chilometri, in quelli che chiamava i suoi viaggi domenicali minimi. Ecco questo per me è stato un grande insegnamento capire che il posto dove ero andava benissimo, che le canzoni potevo ambientarle lì, parlando dei miei quattro amici e del chilometro quadrato di città in cui vivevo, questa consapevolezza sicuramente la devo anche a Ghirri". Poeti, musicisti, artisti della sua stessa provincia a cui Brondi ha dedicato uno spettacolo di parole e musica, dove ha fatto dialogare Lucio Dalla, Pier Vittorio Tondelli, Gianni Celati, Pier Vittorio Tondelli, Cesare Zavattini, Giorgio Bassani con lo sfondo ovviamente delle foto di Luigi Ghirri. Ma quell'Emilia non esiste più: "L'Emilia è un posto che è cambiato. Si è arricchita, si è impoverita, è arrivata la mafia c'è la Lega. È un posto diverso da quello che ha fotografato lui, ma credo che Ghirri avesse questa grande forza che hanno i grandi artisti di andare al di là del momentaneo ,al di là della attualità al di là della superficie delle cose, per andare a toccare una profondità diversa". Per Brondi quelle immagini non sono il racconto dell'Emilia degli anni '80 o '90, quando sono state scattate è in fondo solo un incidente avendo colto "un sentimento eterno in quella terra", immutabile perché come diceva Zavattini ‘la malinconia è originaria del Po altrove si tratta di imitazione'.
In occasione della mostra senzamargine in corso al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Vasco Brondi ha dialogato con l’opera di Luigi Ghirri, le cui foto acquiste dalla collezione permanente del museo sono ora esposte. “Grazie a lui e ai CCCP ho capito che non serviva andare a New York per raccontare una storia nelle mie canzoni, che il posto dove stavo andava benissimo”.
Escono da una prima data, quella di ieri al Circolo degli Artisti di Roma andata sold out, al pari della seconda che terranno nello stesso locale, questa sera e il loro "Glamour" era senza dubbio uno degli album più attesi della stagione. Parliamo de I Cani, la band di Niccolò Contessa, arrivata al secondo disco che ha già diviso la critica, come successo fin dal suo esordio. Nel 2010, infatti, cominciò a girare in rete una canzone che si chiamava "I pariolini di 18 anni" che diventò un tormentone in rete e svelò questo ragazzo romano che decise, appena cominciato a raggiungere un minimo di visibilità, di non mostrare il viso. Una scelta che ne ha caratterizzato gli inizi, assieme al suo elettro pop che ha fatto innamorare e storcere il naso allo stesso modo. Qualche settimane fa, per 42 Records, è uscito "Glamour" appunto, che è entrato nella top 50 della classifica Fimi. Oggi, dopo l'uscita del video del primo singolo "Non c'è niente di twee", arriva il secondo video "Storia di un artista", pezzo dedicato alla vita dell'artista Piero Manzoni. In una spiegazione track by track dell'album, Contessa ne spiega la nascita così: "Due anni fa eravamo a Milano per suonare e, non so come, finii a leggere su internet una testimonianza sulla morte di Piero Manzoni scritta da un suo amico. Non mi interessa quanto fosse veritiera quella storia (non sono un giornalista né uno storico) ma mi colpì molto. A livello musicale volevo fare un pezzo che suonasse “inglese”, ma ancora non mi è troppo chiaro né cosa volessi dire né se ci sia riuscito o meno".
È il fenomeno indie del momento e di questi ultimi album, con un esordio che ha fatto molto parlare e un secondo album, “Glamour”, non da meno. Oggi, I Cani, il progetto di Niccolò Contessa, escono con il secondo video, dedicato all’artista Piero Manzoni.
Niente da fare: per quanti sforzi si facciano l’Italia è sempre più un paese di corporazioni interessate a tutelare il proprio orticello anche se questo significa bloccare quasi ogni prospettiva di sviluppo Così l’Italia resta il paese in cui un pugno di “grandi vecchi” (quasi sempre uomini) guadagnano centinaia di migliaia di euro l’anno (se non milioni) più di quelle che sono le medie europee per le funzioni che svolgono (sommando spesso una molteplicità di incarichi che moltiplicano le loro entrate e riducono le possibilità di carriera di altri funzionari e manager altrettanto o anche più meritevoli di ricoprire tali incarichi) e contemporaneamente il paese in cui la retribuzione media (al 2009, ultimo anno disponibile) dei dipendenti in aziende con almeno 10 dipendenti è pari a 23.406 euro lordi, dodicesima tra i sedici paesi che quell’anno costituivano Eurolandia, superata tra i PIIGS da Irlanda, Grecia, Spagna e davanti solo al piccolo Portogallo. Una contraddizione solo apparente che si spiega benissimo, purtroppo, con due fenomeni del tutto complementari: da una parte l’aver puntato su settori maturi e non aver mai saputo favorire né un’apertura alla concorrenza che consentisse di migliorare costantemente i risultati delle aziende interessate né un processo di aggregazione che portasse alla nascita di “campioni nazionali” in grado di reggere il confronto coi principali concorrenti esteri (valga un esempio per tutti: lo scorso anno il gruppo Fiat, che ormai comprende anche l’americana Chrysler, ha raggiungo gli 1,7 miliardi di euro di utile netto su 59,6 miliardi di euro di fatturato, mentre la tedesca Volkswagen ha segnato 15,8 miliardi di euro di utile netto su un giro d’affari di 159 miliardi di euro. Quale dei due gruppi pensate che da qui a 20 anni potrà eventualmente acquisire l’altro?). Dall’altra parte il “nero” è sempre più diffuso non solo per motivi di elusione/evasione fiscale (al riguardo non posso che commentare con molta amarezza l’ennesimo “nulla di fatto” sul fronte del calo della pressione fiscale che pure era parso a portata di mano appena la scorsa settimana e che invece sta lasciando posto alle consuete dispute pre-elettorali su come “spartire” il “futuro tesoretto” fiscale, se e quando ci sarà), ma semplicemente perché per molti è il solo modo di riuscire a raggiungere una soglia di reddito minima per pagare costi fissi sempre più alti legati sostanzialmente al tenore di vita. Così la crescita resta due volte sconosciuta, sia alle statistiche ufficiali sia nelle tasche degli italiani o almeno della maggioranza di essi, certamente non alla gerontocrazia che è al momento saldamente al vertice della piramide sociale ed economica italiana. Che servirebbe per uscire da questa situazione che conviene a chi dispone di un patrimonio consistente e di un reddito sufficientemente sicuro, ma ingessa la società e lega l’economia a schemi sempre più superati e fa aumentare ogni giorno il rischio di un definitivo depauperamento di interi settori economici da quelli più tradizionali (per la mancanza o l’insufficienza dei capitali necessari a competere in modo efficiente) a quelli più innovativi (per la carenza di finanziamenti o misure di sostegno alla ricerca e all’innovazione tecnologica)? Servirebbe una rivoluzione culturale che svecchiasse il paese sia negli uomini sia nelle idee, portando al centro da un lato le competenze e dunque l’importanza di una formazione approfondita, aggiornata e costante in tutti i settori, dall’altro svincolando il credito a concetti di garanzia patrimoniale superati dall’attuale organizzazione economico-sociale (che senso ha limitarsi quasi esclusivamente a offrire mutui e finanziamenti a lunga durata a chi può portare a garanzia un reddito da lavoro dipendente se poi il “posto fisso” è sempre più un miraggio e si esalta a parole l’imprenditorialità, di fatto sfruttando ampiamente forme di “auto impiego” come mezzo per abbattere compensi e relativi oneri fiscali più che per acquisire competenze?), elaborando finalmente una nuova politica industriale (ed energetica) e per l'innovazione e più in generale sostenendo senza se e senza ma la libera concorrenza in tutti i settori come autentica forza motrice del rinnovamento. Si dirà: nelle condizioni attuali un “Far West” privo di leggi e garanzie è l’ultima cosa che serve all’economia italiana. Sbagliato: primo perché liberalizzare non vuol dire farlo senza regole ma dare in modo a tutti, in base a una serie di norme e requisiti che regolano ogni singola attività, di svolgere tale attività senza ingiustificate barriere all’ingresso che tutelano solo rendite di posizione e non offrono alcuna garanzia della qualità ed “equità” nella fornitura del servizio o nella produzione e distribuzione del bene; secondo perché dopo oltre 15 anni di mancata crescita (legata all’azione congiunta di leader vecchi legati a vecchi schemi e incapaci di guardare avanti e molteplici e potenti lobby intenzionate a salvaguardare solo le proprie rendite e del tutto disinteressate del “bene comune”) dovrebbe essere ormai evidente a tutti che stiamo scivolando ogni giorno più in basso in ogni classifica, mettendo a rischio il futuro nostro e dei nostri figli. E senza futuro ogni discussione sulla bontà di un modello o dell'altro è mera teoria che non ci aiuta a pagare i conti alla fine del mese.
L’Italia non cresce, le retribuzioni medie restano al palo, solo un pugno di grandi vecchi vede crescere la propria ricchezza sempre di più. Per ripartire occorre svecchiare e liberalizzare l’economia e la società.
Grazie alla performance di Antony and the Johnsons lo spettatore dello show di Givenchy viene immerso in un'atmosfera coinvolgete. Un enorme garage è la cornice della sfilata, la cui passerella è illuminata dalla bellezza di top model come Bianca Balti. Riccardo Tisci disegna per la maison francese una collezione Autunno/Inverno 2013-14 che mescola stili diversi, crea un mix and match di fantasie romantiche e capi street, accosta immagini religiose alle stampe di celebri personaggi Disney. Il designer raccoglie i simboli dell'epoca moderna e li contamina con dettagli retrò, sulla passerella sfila una donna punk che non rinuncia alla sensualità di tessuti leggeri e trasparenti, che sceglie capi ricoperti di dolci fantasie fiorate o sfoggia con orgoglio maxi felpe su cui troneggia l'immagine di Bambi.
Riccaro Tisci disegna per Givenchy un caos di fantasie, profana immagini religiose mescolandole con stampe dei cartoon Disney, facendo sfilare in passerela una donna punk neo-romantica. La performance musciale di Antony and the Johnsons e la bellezza di Bianca Balti rendono unico il fashion show della collezione A/I 2013-14.
Debutto in grande stile nel “tempio” italiano del jazz per Raphael Gualazzi, il giovane cantante, pianista e compositore “scoperto” l’anno scorso da Caterina Caselli ed entrato a far parte della Sugar. L’artista si esibirà domani, 29 settembre, nel prestigioso Blue Note di Milano. Nato a Urbino nel 1981, Raphael si diploma in Pianoforte al Conservatorio Rossini di Pesaro; in seguito fa suo uno stile poliedrico, che unisce la tecnica Rag-time dei primi del Novecento a blues, soul e Jazz, nelle forme più tradizionali. Ma il giovane musicista subisce anche le influenze di artisti dei nostri giorni, come Jamiroquai e Ben Harper. Gualazzi ha già alle spalle un album, Love Outside The Window, uscito nel 2005 – undici tracce inedite, composte e arrangiate da lui, e tre rivisitazioni di successi come Summertime, Georgia on my mind e Besame mucho. Ha poi partecipato a svariati festival, sia in Italia che all’estero, e l’inverno scorso si è esibito negli Stati Uniti – in Vermont e New Hampshire – nell’ambito del progetto “The History & Mystery of Jazz”. Tornando al concerto di domani, sul palco del Blue Note l’artista sarà accompagnato da un gruppo di musicisti, formato da Christian Marini alla batteria, Manuele Montanari al basso e contrabbasso, Giuseppe Conte alla chitarra, Luigi Faggi alla tromba, Giacomo Pietrucci al sax contralto e Massimo Valentini al sax baritono. In scaletta, oltre ai grandi classici che interpreta abitualmente, anche i brani contenuti nel nuovo EP, Raphael Gualazzi, disponibile da oggi nei principali store digitali. Cinque i pezzi del nuovo lavoro, di cui quattro scritti interamente da lui; il quinto è invece Don’t stop dei Fleetwood Mac , celebre pezzo della storica band anni Settanta.
Il giovane cantante, pianista e compositore, scoperto l’anno scorso da Caterina Caselli, si esibirà nel prestigioso locale, considerato il “tempio” italiano del jazz.
Il cugino di George Michael, il cantante morto il giorno di Natale a causa di un arresto cardiaco, Andros Georgiou ha parlato alla BBC spiegando che la popstar, negli ultimi tempi, era tornato nel tunnel delle droghe e che probabilmente è stato proprio quello a ucciderlo. Nonostante le autorità abbiano dichiarato la morte di Michael "difficili da spiegare ma non sospette", il cugino ha spiegato che il cantante aveva ricominciato a utilizzare droghe pesanti, ma nega che possa essersi suicidato, come riferito da alcune voci girate nei giorni scorsi. Georgiou ha spiegato come Michael preferisse il crack, la sua preferita, negando, però, che abbia fatto uso di eroina: "Credo che ne prendesse troppa, mescolata con antidepressivi e altre droghe di cui era dipendente, più l'alcol" ha spiegato alla conduttrice, aggiungendo: "Credo che a quel punto il suo cuore abbia semplicemente smesso di battere". Il cantante aveva avuto problemi di droghe in passato, ma è noto come abbia cercato di disintossicarsi e lo conferma lo stesso cugino il quale, però, parlando con persone che lo avevano incontrato negli ultimi tempi, ha cominciato a sospettare che "fosse stato portato dalla parte oscura": "Credo che abbia avuto pensieri suicidi anche perché la sua mente era abbastanza confusa – ha continuato l'uomo che con il cugino ha collaborato nel periodo di maggiore successo negli anni '90 -, ma non credo che possa essersi suicidato". Nei giorni scorsi la Polizia ha controllato i proprietari di tutte le auto che hanno parcheggiato nei pressi della casa del cantante per capire se tra loro fosse possibile trovare qualche notizia ulteriore sulla morte dell'uomo. Su Facebook, poi, sempre Georgiou era intervenuto per parlare dell'ultimo compagno di Michael Fadi Fawad, uno dei personaggi più chiacchierati di questi giorni. L'uomo infatti, subito dopo la morte del compagno ha spiegato di essere stato tutto il tempo con lui, ma che quella notte era rimasto a dormire in auto, fuori dalla casa del cantante quindi e nei giorni scorsi le sue parole sono state passate al setaccio per cercare eventuali incongruenze, anche perché una delle piste seguite dalle Forze dell'Ordine era quella della ricerca di eventuali pusher della popstar. E così, con un post di due giorni fa l'uomo ha spiegato di essere tornato sui tweet di Fawad e "più leggo e più trovo cose su Fadi che non mi fanno più stare zitto. Non è vero che era con YOG (nomignolo con cui era noto George Michael) 24 ore al giorno, non hanno mai vissuto assieme, lui viveva, infatti, in una delle case di Regents Park. E anche se fosse vero, perché non erano assieme la vigilia di Natale? E perché dormì in auto? Troppe domande emergono. Ogni giorno che passa mi arrabbio sempre di più a causa delle bugie che leggo, spero che nessuno guadagni neanche un centesimo dalla sua morte e ogni centesimo dovrebbe andare dritto in una delle organizzazioni benefiche di Yog che ora sapete quanto abbia aiutato".
In un programma della BBC il cugino di George Michael ha dichiarato che il cantante sarebbe tornato, negli ultimi tempi, a far uso di droghe pesanti, pur negando il suicidio. E in un post su Facebook accusa l’ultimo compagno del cugino Fadi Fawad.
Siamo abituati a panchine pubbliche anonime e spesso scomode. In molte città italiane le panchine pubbliche sono addirittura un miraggio. Eppure una panchina lungo la strada, in un parco, su un belvedere o altrove ha sempre un preciso significato, un segnale da dare, quello di fermarsi e godersi il momento, il contesto, sé stessi, rallentando il ritmo quotidiano. Così, partendo da una riflessione sul ruolo delle panchine pubbliche, l'artista argentino Pablo Reinoso ha ideato la serie di "Spaghetti Benches", panchine simili a spaghetti che si srotolano sul pavimento o sulla parete, perfette sia per gli esterni delle nostre città che per gli interni architettonici. "Spaghetti Benches" è la serie di panchine pubbliche a forma di spaghetti realizzate da Pablo Reinoso. Partendo dal concetto di panchina pubblica e attraversando le varie culture, l'artista argentino supera il design anonimo delle solite panchine per creare qualcosa fuori dal tempo e fuori moda. Introdotte per la prima volta nel 2006, le creazioni di Reinoso oggi trovano il loro posto nei luoghi più diversi. Le prime panchine sono state realizzate in legno e sembrano elementi naturali che da sempre fanno parte dei luoghi in cui si installano. Le panchine di Pablo Reinoso non sono solo oggetti ma il materiale supera la funzione e "diventano di rami che crescono e si arrampicano.", spiega l'artista, "Questa libertà si esprime in un movimento che sposa l'architettura, vaga per i locali".
Perfette per gli interni di musei e gallerie d’arte ma anche per gli esterni delle città, le panchine realizzate dall’artista argentino Pablo Reinoso hanno un design unico al mondo. Simili a spaghetti che si srotolano sul pavimento o su una parete, le Spaghetti Benches decorano case, monumenti, strade, parchi e molto altro ancora.
Damasco e la Siria continuano ad essere lo sfondo di una guerriglia urbana senza interruzioni. Negli ultimi giorni le violenze sono state sempre più protagoniste mentre si rincorrevano le notizie di una eventuale fuga di Assad in Russia. Nella sola giornata di ieri, secondo l’Osservatorio siriano dei diritti umani, sono state uccise almeno altre 100 persone che si aggiungono alle tante altre vittime degli ultimissimi giorni. In mezzo a questi sono tanti i civili caduti soprattutto tra Damasco e Homs sotto i colpi delle forze di sicurezza fedeli al regime di Assad. “Washington condanna nei termini più forti possibili l’escalation di violenza in Siria” Hillary Clinton L’esercito di Assad, dopo gli ultimi giorni di resistenza dei ribelli, ha ripreso il controllo della periferia di Damasco e, secondo una fonte degli attivisti, ha rioccupato i sobborghi e iniziato a compiere arresti casa per casa. Interventi contro gli scontri e le violenze siriane arrivano da più parti politiche: il segretario di Stato americano Hillary Clinton ha chiesto all’Onu di intervenire per mettere fine a quelli che sono definiti “violenti e brutali attacchi” sui manifestanti da parte del regime. Lo stesso ha fatto il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, che ha espresso “sdegno di fronte alle atrocità e alla repressione commesse dal regime siriano”. Il regime siriano però, da parte sua, fa sapere che continuerà a “difendersi” contro il terrorismo ribadendo appunto che quanto sta avvenendo è responsabilità di “gruppi armati terroristici”.
In Siria continuano a morire civili mentre l’esercito torna a controllare le periferie. Mentre il regime di Assad non sembra intenzionato a cedere restano senza conferme le voci di una sua fuga all’estero. Oggi, intanto, si terrà la riunione del Consiglio di Sicurezza Onu in cui si discuterà del piano della Lega Araba per porre fine alle violenze.
Probabilmente Kanye West non avrebbe mai pensato, che un giorno qualcuno lo avrebbe paragonato a John Lennon. E il paragone, non è arrivato da un tizio qualunque, bensì da una persona che Lennon lo conosceva bene. Stiamo parlando di Paul McCartney. I due si sono ritrovati a trascorrere dei pomeriggi insieme per via di una collaborazione. L'ex membro dei Beatles ha spiegato che il marito di Kim Kardashian lavora nello stesso modo in cui era solito fare l'artista di Imagine. "Quando scrivevo con John, lui se ne stava seduto vicino a me con la chitarra. Da lì era tutto un "ping pong" di versi fino a che non avevamo la canzone completa. Con Kanye succede la stessa cosa". Come ha spiegato al The Sun, McCartney inizialmente non era favorevole all'idea di lavorare con il rapper. I due hanno raggiunto un accordo, tutto ciò che avrebbero prodotto sarebbe stato cestinato se Paul non fosse stato pienamente soddisfatto del risultato. "Kanye West ha un talento incredibile ma è un personaggio controverso. Poteva rischiare di essere stravagante. Se non fosse andata come speravamo, ce lo saremmo detti in faccia, ci saremmo stretti la mano e saremmo andati via". Ai due artisti, però, è bastato parlarsi per trovare subito un punto di incontro:
Intervistato dal The Sun, l’ex Beatles ha raccontato come all’inizio avesse qualche pregiudizio all’idea di collaborare con Kanye West. Poi, però, lavorando con lui ha riconosciuto nei suoi gesti, gli stessi di John Lennon.
Mercoledì 2 dicembre c’è stata la finalissima di X-factor e il trionfatore è stato Marco Mengoni. Ma chi ha vinto la prima edizione della versione italiana del talent show? In molti fanno fatica a ricordare il nome. No, non è stata Giusy Ferreri come molti pensano ma un gruppo. Antonio Maggio, Raffaele Simone, Antonio Ancora e Michele Cortese meglio conosciuti come gli Aram Quartet. Sono le classiche persone che si sono messe in gioco arrivando così tanto in alto dove non si potrebbe arrivare, ma sono la prova di come un talent show possa essere una grande illusione. Gli Aram Quartet, sono un po’ svaniti nel nulla dopo la partecipazione al talent show, “travolti” anche dal grande successo ottenuto da Giusy Ferreri che invece era arrivata seconda. Dopo la partecipazione ad X Factor il gruppo salentino debutta con il singolo Chi (Who) scritto per loro a quattro mani da Morgan e Gaudi. Nel 2009 il primo album inedito dal titolo Il pericolo di essere liberi, disco anticipato dal primo singolo estratto intitolato Il pericolo è il mio mestiere. Dopo il fallimento del primo singolo Chi (WHO), ci hanno provato con un cd con onorità decisamente più adatte a ragazzi giovani rispetto ai gusti troppo ricercati e poco entusiasmanti di Morgan. E per il 2010? Il gruppo salentino al momento non ha un disco in cantiere, ma come il loro mentore Morgan potrebbe sorprenderci…in positivo! In bocca al lupo!
Gli Aram Quartet dopo aver vinto la prima edizione di X Factor non hanno avuto quel successo sperato: sono stati sempre un passo indietro la più popolare Giusy Ferreri senza riuscire mai ad arrivare alla fama tanto desiderata.
Il tè verde è una tipologia di tè composto da foglie di Camelia Sinensis, un arbusto sempreverde che può arrivare fino ai 2 metri di altezza coltivata principalmente in Oriente (Cina, Giappone e India). Il monaco giapponese Elisai diceva: “il tè è una medicina miracolosa per il mantenimento della salute. Ha inoltre il potere straordinario di allungare la vita”. Nella lavorazione del tè verde le foglie non vengono fatte fermentare, quindi non si ossidano, favorendo così la naturale conservazione del colore di appartenenza. Dopo la raccolta, le foglie destinate alla produzione dei tè verdi vengono sottoposte a calore per evitare che possano avviare il processo ossidativo, successivamente lavorate in varie forme e poi essiccate. Il processo di lavorazione è ciò che differenzia il tè verde dal tè nero, infatti provengono dalla stessa pianta ma, nel caso del tè nero le foglie vengono fatte fermentare. Il tè verde contiene il 50% in meno di caffeina rispetto a quello nero ma ha maggiori proprietà antiossidanti. Il tè verde ha notevoli effetti benefici sulla nostra salute e sono evidenze che, negli ultimi anni, sono studiate dai ricercatori scientifici secondo i quali chi beve regolarmente tè verde corre minor rischi di avere tumori o malattie cardiache. Ecco quali sono i principali effetti del tè verde sulla nostra salute: Antiossidante: Il tè verde ha un grande potere antiossidante soprattutto grazie alle catechine, flavonoidi antiossidanti contenuti nel tè verde che aumentano l’effetto termogenico, rallentano l’invecchiamento cutaneo, prevengono l’insorgenza di malattie cardiovascolari (fanno quindi bene al cuore) e permettono di abbassare il rischio di ictus e regolano la pressione del sangue. È indicato per chi fa sport perché le sue proprietà antiossidanti aiutano la massa muscolare a riprendersi più velocemente dopo lo sforzo fisico. Toccasana per lo stomaco: il tè verde favorisce il processo digestivo, rendendolo adatto a chi soffre di cattiva digestione, ritenzione idrica o reflusso e ha una leggera azione astringente. Per vedere dei risultati bisogna berne in grande quantità, almeno 3 o 5 tazze al giorno, lontano dai pasti e ciò senza problemi, dato che la concentrazione di teina è davvero limitata. Previene i tumori: il tè verde aiuterebbe a prevenire i tumori di colon, vescica, ovaie, prostata, seno, pelle e stomaco, soprattutto grazie all'alto contenuto di polifenoli, potenti antiossidanti che impediscono alle cellule tumorali di proliferare. Fa dimagrire: il tè verde ha proprietà dimagranti perché ricco di acido gallico, caffeina e teina e bisogna assumerne dalle due alle cinque tazze al giorno perché brucia i grassi e accelera il metabolismo grazie alla teobromina e alla teofilina che agiscono sulla mobilitazione dei grassi localizzati nel tessuto adiposo e riducono la ritenzione idrica. Inoltre è stato testato l'effetto del tè verde decaffeinato sulla diminuzione del girovita e del peso. Previene il diabete: consumare regolarmente tè verde aiuta anche a prevenire il diabete, soprattutto grazie ad alcune catechine che rendono stabili i livelli di zucchero nel sangue e garantiscono un buon funzionamento del pancreas che regola i livelli di insulina nel sangue. Azione lenitiva e antibatterica: il tè verde è utile soprattutto per combattere carie e problemi dentali, infatti, alcune sostanze contenute in esso, contrastano i batteri che attaccano il cavo orale.
Il tè verde è conosciuto come bevanda, ma sono in pochi a sapere che sono tantissimi i suoi benefici per la salute e per la bellezza: antiossidante, sgonfiante, drenante e non solo. Vediamo insieme le proprietà e i benefici che il tè verde può apportare al nostro organismo e come inserirlo nella nostra beauty routine!
Roberto Cavalli ha disegnato gli abiti del World Tour di Laura Pausini, che partirà il 22 dicembre 2011 dal Forum di Assago di Milano, e avrà date in tutte le più importanti città del mondo. Il tour segue il lancio del nuovo album ‘Inedito’, che ha già scalato le chart internazionali. Riguardo la collaborazione tra la casa di moda fiorentina e la cantante lo stilista ha dichiarato: “Ho sempre ammirato la passione, la grinta e l'energia di Laura. Una donna di grande personalità, capace di trasmettere emozioni forti con la potenza della sua voce. Laura è come la mia moda: energica, vibrante e positiva… ed è per questo che sono stato molto felice di aver realizzato gli abiti per questo suo importante ritorno discografico". “Laura è come la mia moda: energica, vibrante e positiva!” Roberto Cavalli L'ispirazione che ha portato alla realizzazione degli abiti proviene dalla cantante e dalla sua musica così passionale. Cavalli spiega: "Quando ci siamo incontrati ho voluto che lei stessa mi raccontasse come sarebbe stato il suo show, le emozioni che stava provando e che voleva trasmettere attraverso le sue canzoni. Poi ho iniziato a pensare come potevo tradurle con la mia moda. Il risultato è strepitoso, lo vedrete!". Ogni outfit realizzato per la Pausini si associa perfettamente alle performance dello show dal vivo. Cavalli ha infatti realizzato i suoi disegni per integrarli con gli effetti scenici: "Il concerto si compone di diversi momenti, si passa dall'energia del rock ai pezzi più melodici. E’ uno show in cui Laura mostra tutte le sue sfaccettature: la sua grinta e la sua energia, ma anche l'animo più introspettivo e fragile. Gli abiti che ho realizzato sono un tutt'uno con la spettacolo: ogni cambio d’abito corrisponde ad un cambio della scenografia…un insieme armonico sorprendente”. Gli abiti realizzati per l'occasione sono di forte impatto scenico grazie all'utilizzo di colori come il bronzo, l'oro e l'argento e di materiali rock come metallo, pelle di pitone, frange e dettagli in cristalli Swarovsky. Rigoroso e ricco il top corazza con ricamo body concept anatomico nei toni del gold anticato abbinato a pantaloni spalmati d’oro. Grintoso il completo costituito dai pantaloni e gilet per cui esperte mani artigiane hanno sapientemente incrostato aree ricamate su pitoni, cocco e parti in nappa trattenute da infilature da cui si sviluppano lunghe frange in suede. Di grande effetto anche il look composto da giacca nera con revers a lancia in raso abbinato ad un jumpsuit in lurex nero con ricamo in pavè di luce in cristalli Swarovsky color nero. Lucente il completo color ghiaccio con canotta e pantalone palazzo, abbinati alla giacca ricoperta di paillettes e cristalli che creano la classica fantasia animalier della Maison fiorentina, mentre sul davanti una cascata gioiello di Swarowsky impreziosisce la scollatura.
Fanpage vi mostra in anteprima i disegni degli abiti realizzati da Roberto Cavalli per il prossimo World Tour di Laura Pausini.
Domenica sera il campo ha espresso il suo verdetto: dall'ultima giornata di Serie A sono uscite qualificate alla prossima Champions League la Juventus ed il Milan, che hanno vinto le rispettive partite contro Bologna ed Atalanta, mentre è rimasto fuori il Napoli, fermato in casa dal Verona. Un pareggio fatale ai colori azzurri ed alle casse di Aurelio De Laurentiis, che dovrà rinunciare ad una cinquantina di milioni (minimo) garantiti dalla partecipazione alla massima competizione organizzata dall'UEFA. Già, l'UEFA. Ovvero l'ente presieduto da quell'Alexander Ceferin che l'ha giurata al suo ex amico Andrea Agnelli, nonché a Florentino Perez e Joan Laporta, ovvero ai boss di Juve, Real e Barcellona: farà loro pagare caramente la ‘ribellione' finita male della Superlega. E non è una minaccia velleitaria da concretizzarsi poi con passi formali, è un fatto già in fieri. L'apertura lo scorso 12 maggio di un'indagine nei confronti dei 3 club che non hanno fatto alcun passo indietro rispetto al progetto – rimandandolo semplicemente a tempi migliori a differenza delle altre 9 società fondatrici che ne sono uscite definitivamente – è con molta probabilità il biglietto da visita di una pesante sanzione, nell'ordine dell'esclusione dalle coppe europee per uno o due anni. Lo dice la storia dei procedimenti aperti a Nyon, quasi sempre conclusi con l'irrogazione di una pena, e – quanto alla durezza di questa pena – lo dice il precedente comunicato UEFA del 7 maggio, che nel ‘perdonare' Inter, Milan e gli altri 7 club ‘pentiti' li ha bacchettati con multe e trattenute sui ricavi di una stagione di coppe. La logica conclusione è che Juventus, Real Madrid e Barcellona non riceveranno una sanzione pecuniaria, ma un'altra ben più pesante. La sentenza dovrebbe arrivare dopo la finale di Champions League di sabato prossimo, per non guastare il clima positivo della vigilia dell'appuntamento di punta del calcio europeo per club. In caso di esclusione dalla Champions dei 3 club in questione, i loro posti verrebbero presi dal Napoli per la Serie A e da Real Sociedad e Betis Siviglia per la Liga. Tuttavia, se anche l'organo disciplinare dell'UEFA irrogasse la massina pena, questo non significherebbe automaticamente un'assenza della Juventus dalla massima competizione europea del prossimo anno. Perché ovviamente la società bianconera farebbe subito ricorso al TAS di Losanna, chiedendo di adottare "misure cautelari" che – in attesa del verdetto – salvaguardino i diritti juventini: ovvero molto probabilmente ci sarebbe una sospensione della pena da parte del Tribunale Arbitrale, visti i tempi stretti per stilare le iscrizioni alla prossima Champions League. Un'eventuale verdetto avverso alla Juve sarebbe quindi applicabile all'edizione 2022/23. In quel caso la Juventus potrebbe portare il contenzioso fuori dall'alveo del diritto sportivo, ovvero davanti all'Unione Europea, invocando la tutela della libera concorrenza contro il monopolio dell'UEFA. Un'avvisaglia in tal senso è già arrivata dalla Spagna, dove un giudice madrileno ha chiesto alla Corte di Giustizia dell'UE se vi sia un abuso di posizione dominante da parte di Ceferin e compagnia nell'organizzazione delle manifestazioni sportive per club.
Domenica sera la Juventus ha conquistato la Champions League sul campo a spese del Napoli, ma è in corso un’indagine da parte dell’UEFA che potrebbe portare ad irrogare una sanzione molto pesante nei confronti del club bianconero: l’esclusione per uno o due anni dalle prossime coppe europee. Ecco cosa accadrebbe a quel punto.
Si è aperto il sipario sulla XXXII edizione del Cersaie, il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno, ancora più internazionale, ancora più ricco di contenuti, ancora più attrattivo per l’ampio pubblico – italiano ed estero – di operatori professionali, giornalisti e consumatori. Le tendenze che emergono dalle collezioni dei sanitari mostrano il desiderio di stupire tramite un utilizzo particolare e soprattutto originale di forme e linee: sempre e comunque estreme, create per stupire. Tale tendenza si ricollega alla ricerca di essenzialità e di semplicità, un filo conduttore riscontrabile anche in altri ambiti: la sala da bagno viene proposto come regno del relax e del wellness, luogo di bellezza da vivere con piacere, molto più di un ambiente di servizio.
In occasione del Cersaie 2014 vi mostreremo le nuove tendenze dell’arredobagno attraverso una selezione di docce che vorrete sicuramente in casa vostra.
Metà stagione non è mai tempo di sentenze definitive, anche dopo una partita a senso unico come Inter-Juve. Ma se davvero la storia di questo campionato finirà per rivelarsi diversa rispetto a quella degli ultimi nove, a fine anno penseremo al 2-0 di San Siro come uno dei momenti in cui si è percepito nitidamente il vento del cambiamento al vertice della Serie A. Paradossalmente il risultato, seppur eclatante, è stato l'aspetto meno importante lasciato in dote da Inter-Juve. Perché ha restituito una Juventus vulnerabile e disorientata come si era visto molto raramente, quasi mai, negli ultimi dieci anni. La difesa, ad esempio. Le fondamenta su cui la Juventus ha costruito i propri successi, uno Scudetto dopo l'altro. L'immagine dall'alto dello schieramento della Juve in occasione del gol del 2-0 è la fotografia più fedele del disagio che sta vivendo in questo momento la squadra di Pirlo: sfilacciata, mal disposta in campo, priva delle giuste distanze. La Juve che ha saputo fare della difesa in trincea un proprio punto di forza oggi è una squadra attaccabile, che sia in campo aperto o negli ultimi 16 metri. Non è colpa solo di Bonucci e Chiellini, che evidentemente non sono più gli stessi di qualche anno fa e vivono una condizione di difficoltà a cui non erano abituati. Nella fase difensiva c'è grossa responsabilità anche da parte del centrocampo, forse il problema più grande della Juventus senza né capo né coda vista contro l'Inter. Da Rabiot a Ramsey, passando per Bentancur, in mezzo al campo la Juve è parsa quasi inadeguata per l'occasione, sovrastata senza appello da Barella, Brozovic e Vidal. Incapace allo stesso tempo sia di difendersi che di costruire, come se faticasse a reggere i ritmi imposti dagli avversari. E poi doveva succedere. Per la prima volta è venuta fuori la mancanza un uomo forte in panchina e l'inesperienza di Pirlo ha rappresentato un fattore. Prima è stato imbrigliato da Conte sul piano gara, poi si è rivelato incapace di trovare alternative in corsa per cambiare l'inerzia della partita. La Juve è stata dominata e quasi non ha offerto alcun tipo di reazione, in un misto tra impotenza e rassegnazione, che stonano con la resilienza e la cifra tecnica messe in campo solo 10 giorni fa contro il Milan.
Inter-Juventus non ha emesso sentenze definitive su questo campionato, ma ha evidentemente messo in discussione tutto quello che abbiamo visto negli ultimi 10 anni. Soffia vento di cambiamento sulla posizione di predominio della Juve: da tempo non si vedevano i bianconeri così attaccabili e dominati come avvenuto contro l’Inter.
Che inquinamento e sigarette facciano male, non è un mistero, ma che per le donne incinta possano essere più pericolosi i fumi del traffico rispetto a quelli del tabacco è una novità a cui sono giunti i ricercatori dell'Università della Florida (UF) e che è stata pubblicata pochi giorni fa sul Journal of Epidemiology & Community Health. Gli studiosi hanno confrontato dati di nascita e stime sull'inquinamento divulgate dall'Environmental Protection Agency (EPA), rilevando in tal modo la stretta correlazione tra presenza di agenti inquinanti e aumento del rischio alla nascita per disturbi causati da ipertensione delle madri. In questo modo è stato possibile monitorare 22mila donne e conoscerne la reazione soprattutto a due dei quattro principali agenti inquinanti: il monossido di carbonio e biossido di zolfo, che vanno a comporre rispettivamente il particolato fine e grossolano. Si tratta da particelle di dimensioni inferiori a 2,5 e 10 micrometri, che non solo entrano nei polmoni, ma riescono anche ad introdursi nella circolazione sanguigna. Si tratta di un pericolo ben noto e che è già è stato individuato come causa dell'aumento del rischio di infarti nelle aree inquinate. I danni tuttavia impattano sulla vita del feto in maniera molto più incisiva di quanto si pensasse, tanto più che, come osserva il dott. Xiaohui Xu, professore di epidemiologia della UF, Lo sviluppo fetale è molto sensibile ai fattori ambientali. Ecco perché abbiamo voluto condurre questa ricerca. L’ipertensione in particolare è associata a un’aumentata morbilità e mortalità, e causa di molti problemi per la madre e il feto, tra cui il parto pretermine.
L’esposizione agli agenti inquinanti aumenta il rischio di ipertensione per le donne incinta, una condizione che è associata a un’aumentata morbilità e mortalità del feto.
Sul sito del Ministero della Salute è stata pubblicata un'allerta alimentare relativa all’immediato richiamo dagli scaffali dei supermercati di un lotto di farro in scatola “I Cotti al Vapore” a marchio Conad perché “il lotto indicato contiene soia invece che farro. Il prodotto in questione è venduto in confezioni da 3×150 grammi con il numero di lotto LE2G327 e il Tmc 31/12/2024 (codice EAN: 8003170062511). Il farro richiamato è stato prodotto per Conad dall’azienda Globus Konzervipari zrt nello stabilimento di Monostorpalyi ut 92 a Debrecen, in Ungheria. Come già accaduto per i precedenti richiami, la precauzione rivolta ai soggetti allergici alla soia è chiaramente quella di non consumare il lotto oggetto di richiamo e restituirlo al punto vendita d’acquisto. Giusto precisare che il prodotto in questione è sicuro per i consumatori che non soffrono di allergia alla soia. Tuttavia va detto che l’autorità, in questo caso il Ministero della Salute, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti. "Coloro che fossero in possesso di una confezione appartenente al suddetto lotto sono invitati a riportarla in qualsiasi punto di vendita Conad, che provvederà alla sostituzione o al rimborso" si legge nell'avviso dell'allerta alimentare.
Il ministero della Salute ha diffuso l’immediato richiamo dagli scaffali dei negozi di un lotto di farro in scatola “I Cotti al Vapore” a marchio CONAD perché “il lotto indicato contiene soia invece che farro. Si tratta di un prodotto dell’azienda Globus Konzervipari zrt nello stabilimento di Monostorpalyi ut 92 a Debrecen, in Ungheria. Massima attenzione per chi ne è allergico.
Roberto Mancini ha individuato nell'eccessiva imprecisione la causa della mancata vittoria dell'Italia contro la Bulgaria nel match valido per le qualificazioni ai Mondiali. Sulla stessa lunghezza d'onda anche capitan Bonucci, che però è stato bersagliato sui social proprio a causa di un calcio di punizione a dir poco preciso. Il difensore ha deciso di battere nel finale di gara un calcio piazzato da ottima posizione, il risultato però è stato pessimo. Chance importante per la Nazionale nei minuti finali della sfida contro la Bulgaria. Una percussione di Emerson bloccata con un fallo da un difensore avversario, ha permesso agli azzurri di giovare di una punizione dal limite. Un'opportunità preziosa che però lo specialista Insigne, già sostituito, non ha potuto sfruttare. Sul pallone inizialmente si è portato Verratti, con Raspadori che ha provato ad assumersi la responsabilità della battuta. Niente da fare però per tutti, visto che Bonucci ha preso il pallone intenzionato a tirare. Dopo una finta di Berardi, ecco la rincorsa e la conclusione. Il risultato? Un tiro pessimo che è finito svariati metri sopra la porta difesa dall'estremo difensore bulgaro. Mani nei capelli da parte di diversi calciatori italiani, consapevoli di aver sciupato una opportunità importante, con Bonucci che dopo essersi rammaricato è tornato rapidamente in difesa. A quel punto come spesso accade l'episodio è diventato virale sui social e non sono mancati i commenti ironici che hanno preso di mira Bonucci, non propriamente uno specialista sui calci piazzati. Da chi ha puntato il dito contro Mancini per avergli impedito di battere, fino a chi ha parlato di una conclusione alla "mai dire gol", la celebre trasmissione satirica sul calcio. Pioggia di tweet per Bonucci che forse la prossima volta ci penserà su due volte prima di tirare una punizione.
Leonardo Bonucci in occasione del finale di gara del match tra Italia e Bulgaria, valido per le qualificazioni mondiali e finito 1-1, si è reso protagonista di un tentativo su calcio di punizione. Il difensore non proprio una specialista, ha spedito il pallone in curva. La sua battuta è stata da dimenticare, e non sono mancati gli sfottò sui social.
Se l'oro, lo scintillio dei gioielli e tutto ciò che è prezioso vi affascina allora è lo stile gold quello che dovete scegliere per le decorazioni del Natale 2011! Le sorprese non finiscono mai in quanto a decorazioni natalizie. L'ulimo must americano per gli addobbi dell'abete casalingo sono i gioielli d'oro. Si, avete capito bene! Le stelle di Hollywood utilizzano gioielli in oro per le decorazioni natalizie. Collier, orecchini, anelli e orologi dorati abbelliscono i rami verdi delle star. Non abbiate paura, se quello che volete è un Natale gold sono in vendita finti gioielli dorati per l'albero di Natale da sosituire alle preziosità. In questo modo tutti possiamo seguire l'originale trend dell' "albero gioiello". Oro non vuol dire solo gioielli. Per un Natale gold la vostra scelta potrà ricadere anche su glitter, stelle, palline lucenti e rami dorati. L'oro è un classico del Natale ed il 2011 non vuole rinunciare ad un must intramontabili, per tale motivo i negozi si popolano di opulente decorazioni dorate per alberi, centro tavola e presepi. Le maxi stelle glitterate con intarsio in oro non possono mancare tra le decorazioni casalinghe. Palline lucenti nelle tonalità del giallo, del bronzo e dell'oro faranno risplendere i vostri verdi abeti. Maxi fiocchi di neve, rami a cascata, spighe e piccoli alberelli-statuetta in total gold troneggiano nei reparti casa dei maggior store mondiali. L'oro è scintillante, facile da abbinare, può essere declinato in centinaia di modi ed utilizzato nelle maniere più disparate e con i materiali più svariati. La scelta che va per la maggiore nel Natale 2011 è oro in tutte le salse: per centro tavola, per l'albero, per le decorazioni della casa e così via.
Gold Style per un Natale opulento e ricco di scintillio. L’ultima moda in fatto di decorazioni: le star scelgono i gioielli per l’albero.
Gemma Galgani sembra essere riuscita a conquistare il cuore di Marco Firpo. La loro amicizia, infatti, è ormai condita da intensi attimi di passione. La dama del Trono Over di ‘Uomini e Donne‘ ha rilasciato un'intervista al settimanale ‘Oggi', nella quale ha affermato di volersi prendere tutto il tempo necessario per conoscerlo meglio. Riguardo al suo ex compagno Giorgio Manetti, invece, ha chiarito di non essere più innamorata di lui: "Non più. Con lui sono stata una guerriera: ho difeso il rapporto contro tutto. Non sono fiera della modalità con cui è finita". Gemma Galgani ha anche sottolineato il rapporto conflittuale con Tina Cipollari: "Siamo nemiche. C'è un astio che continua da anni e lei ha assoldato un esercito intero contro di me". Ha spiegato, poi, di non essere interessata a lavorare nel mondo dello spettacolo: "Ho ricevuto proposte in passato ma ho sempre declinato. Preferisco strappare i biglietti per il talento altrui che venderli per me. Non recito mai, nemmeno nella vita, nemmeno in tv. Sono sincera. Il mio unico motore sono le emozioni".
Intervistata da ‘Oggi’, la dama del Trono Over di ‘Uomini e Donne’ ha parlato del rapporto conflittuale con Gemma Galgani e della fine dell’amore con Giorgio Manetti. Ora ha intenzione di dedicarsi solo a Marco Firpo.
Massimo Adriatici resta agli arresti domiciliari. Questa la decisione del giudice per le indagini preliminari dopo l'interrogatorio di garanzia all'indagato della durata di circa tre ore. Il gip ha accolto la richiesta del pubblico ministero, comunicando il pericolo che Adriatici possa reiterare il reato di cui è accusato. Stando a quanto riportato dall'agenzia Ansa, l'assessore non si trova più nella sua abitazione: sarebbe stato portato in un luogo segreto, come richiesto dai suoi avvocati difensori, dopo che su alcuni social sono apparse le immagini della sua abitazione. Nell'interrogatorio effettuato alla presenza del gip, Massimo Adriatici avrebbe sostanzialmente confermato la sua versione, ricordando di essere stato aggredito da Youns El Boussettaoui mentre era al telefono con le forze dell'ordine, come si evince da un video pubblicato in queste ore. In merito al colpo di pistola che si è rivelato fatale per il 39enne di origini marocchine, l'assessore di Voghera avrebbe poi sottolineato ancora una volta che questo sarebbe partito per errore. Dopo l'interrogatorio nessuno ha rilasciato dichiarazioni ufficiali: i legali e l'assessore hanno lasciato il tribunale senza fermarsi a parlare con i tanti cronisti presenti.
Resta ai domiciliari l’assessore alla Sicurezza del comune di Voghera Massimo Adriatici, accusato di aver sparato e ucciso Youns El Boussettaoui. Il gip ha quindi accolto le richieste del pubblico ministero che chiedeva la conferma dell’arresto per il pericolo di inquinamento prove e per la reiterazione del reato.
Un’operazione di politica territoriale e non un favore al clan dei Casalesi. La sponsorizzazione di un progetto imprenditoriale e non il riciclaggio dei soldi della famiglia Schiavone. Anzi, neppure questo: un incontro conviviale per finalità elettorali. Lui, Nicola Cosentino, all’epoca dell’inchiesta e della richiesta di arresto potentissimo coordinatore di Forza Italia in Campania e sottosegretario all’Economia dell’ultimo Governo Berlusconi, si era sempre difeso così: “Non ho aiutato mafiosi, volevo dare lavoro ai miei concittadini”. La Corte di Appello di Napoli, smentendo i colleghi del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, gli ha creduto. E lo ha assolto, a quattro anni dalla condanna di primo grado, dall’accusa di essere stato il mediatore tra Unicredit Roma e l’impresa Vian, che avrebbe dovuto realizzare un centro commerciale a Casal di Principe. Seconda assoluzione, dopo quella per l’inchiesta sulla cassaforte di famiglia, l’Aversana Petroli, che, se sarà confermata dalla Cassazione, ridimensionerà e non di poco l’habitus da politico-criminale emerso dalle inchieste (tre quelle più importati) della Dda partenopea. Inchieste che lo hanno comunque estromesso per sempre dalla vita politica campana. Assolto per non aver commesso il fatto, cioè per non aver mediato gli interessi di Vian nel corso dell’incontro con il direttore di Unicredit, documentato da foto e mai smentito da Cosentino, ma al quale aveva sempre attribuito un’altra finalità. L’ex sottosegretario, difeso dagli avvocati Stefano Montone e Agostino De Caro, che ha scontato una condanna per corruzione (commessa in carcere durate la detenzione per la vicenda Aversana Petroli), era stato arrestato il 15 marzo del 2013, quando aveva perso l’immunità parlamentare (per due volte la Camera aveva negato l’autorizzazione all’arresto). A suo carico, ancora il processo per concorso esterno, in relazione alle infiltrazioni della camorra casalese nel comparto dei rifiuti, nello specifico nel consorzio di bacino Ce4 e nella Ecoquattro dei fratelli Orsi. Condannato a nove anni in primo grado, è in attesa del processo di appello, non ancora iniziato. L’ordinanza di custodia cautelare era stata emessa a novembre del 2009, undici anni fa. Doveva essere come il Jambo della vicina Trentola, più grande e più moderno. Come il Borgo Antico di San Cipriano, con i suoi stucchi falsi e le colonne simil-ioniche, marchio d’autore dell’architettura postmoderna dell’agro aversano. Un centro commerciale di cui non si sentiva affatto il bisogno ma che serviva eccome: per dispensare promesse di posti di lavoro in cambio di voto certi, per far camminare spedite le società di servizi degli amici degli amici, ovviamente per riciclare un po’ di soldi. E non poteva che chiamarsi “Il Principe”, richiamo al toponimo del paese e alla sua pretesa nobiliare, vera o leggendaria che sia. Principe come Casale, principe come Stanislao Corvino, figlio del re di Ungheria che si vuole esiliato nelle campagne paludose dei Mazzoni per stroncarne le pretese di successione al trono. E’ a mezza strada tra il 2007 e il 2008 quando il progetto prende forma. I terreni, a uso agricolo sono pronti per l’uso: centomila metri quadri a ridosso di Villa di Briano. Ha raccontato Nicola Schiavone, figlio del capo dei Casalesi conosciuto come Sandokan, camorrista lui stesso, ergastolano e ora collaboratore di giustizia, che il cambio di destinazione d’uso era avvenuto qualche anno prima, tra il 2002 e il 2003, quando a occuparsi di piani e permessi urbanistici c’erano “a livello politico Nicola Consentino, il quale, con l'appoggio di Giuseppe Russo e di Francesco Schiavone si adoperò per l'approvazione di un nuovo piano regolatore generale che prevedeva una enorme superficie e cubatura al servizio del nuovo centro commerciale, oltre 100mila metri quadrati». Il tutto, con la collaborazione di dirigenti e tecnici comunali. Un mostro urbanistico, la sfacciata esibizione della grandeure casalese, a tal punto macroscopico da danneggiare “i bisogni abitativi della popolazione che, in molti casi, aveva bisogno di surplus di ubatura o di sanatorie per volumi in più realizzati abusivamente”. Un mostro di cui si sarebbe avvantaggiata anche la famiglia di Nicola Cosentino, proprietaria di terreni il cui valore così si accresceva in maniera smisurata. Tra il 2007 e il 2008, dunque, il progetto si avvia alla realizzazione. Il costruttore è stato individuato: Nicola Di Caterino, cognato dell’allora sindaco Cipriano Cristiano. Che però non ha un centesimo. Lui ( e chi per lui) si attiva per cercare finanziatori ma le banche nicchiano. In principio fanno da garanti Giovanni Cosentino (fratello dell’ex parlamentare di Forza Ialia) e Gaetano Santarpia, ex esattore di Aversa. Poi dal cilindro spunta il coniglio: Unicredit Roma. Il funzionario incaricato della pratica (un affidamento di 6 milioni di euro) nega il nulla osta per mancanza di solidità della ditta, la Vian costruzioni, poi l’imprenditore procura una falsa fidejussione Mps (pagata un milione e duecentomila euro) e il finanziamento si sblocca dopo una visita di Nicola Cosentino e Luigi Cesaro alla sede di Unicredit. Il centro commerciale costruendo (e mai più realizzato) era la merce di scambio per la campagna elettorale di Cipriano Cristiano e di un altro consigliere comunale: posti di lavoro in cambio di voti. Cristiano nella successiva campagna elettorale fu effettivamente riconfermato (la sua amministrazione è stata sciolta nel 2010 per le inadempienze nella raccolta dei rifiuti).
La Corte d’Appello di Napoli ha assolto “per non aver commesso il fatto” l’ex sottosegretario all’Economia, Nicola Cosentino, nel processo cosiddetto “Il Principe e la Scheda Ballerina”, in cui l’ex coordinatore campano di Forza Italia era accusato del reato di tentato impiego di capitali illeciti con l’aggravante mafiosa, in relazione alla costruzione a Casal di Principe di un centro commerciale voluto dal clan dei Casalesi, ma mai costruito.
Il nome della cittadina di Corinaldo di sicuro vi dirà qualcosa. Probabilmente lo associate alla tragedia che purtroppo è avvenuta l'anno scorso in una discoteca della zona. Durante la notte dell'8 dicembre, infatti, un dj set di Sfera Ebasta si è trasformato in una tragedia. Prima dell'arrivo dell'artista, alcune persone avrebbero spruzzato nella sala dello spray al peperoncino, causando un fuggi fuggi di persone. La balaustra posta sulla rampa d'emergenza ha ceduto al peso della gente, facendo precipitare molte di persone. 6 persone hanno perso la vita e 56 sono rimaste ferite. Questa tragedia ha di fatto sconvolto la tranquillità del borgo marchigiano che viene spesso ricordato solo per questa vicenda. Nella speranza che riesca a lasciarsi alle spalle questo brutto episodio, il borgo in realtà vanta un prezioso patrimonio ed un incantevole centro storico annoverato anche tra i borghi più belli d'Italia. Corinaldo è uno dei borghi più belli d'Italia e anche Bandiera Arancione del Tourng Club. Un luogo che conserva un grande fascino con i suoi palazzi storici circondati dalle mura medievali. Uno dei luoghi più affascinanti del borgo, in provincia di Ancona, è la "Piaggia con il pozzo", una scalinata, detta anche le Cento Scale, che sale fino alla Piazza del Terreno. Ogni anno sui gradini di questa scala viene rievocata la caduta del sacco di farina nel pozzo. Lungo la Piaggia c'è un piccolo vicolo che conduce alla casa di Scuretto, luogo a cui è legata una storia particolare. Gaetano, detto Scuretto, era un calzolaio con una grande passione per il vino. Il figlio, che viveva in America, mandava al padre dei soldi, credendo di finanziare la costruzione di una casa. Il giovane, insospettivo, chiese al padre di mandare delle foto della costruzione. Il padre, per nascondere le sue spese in alcol, fece costruire solo la facciata e si fece ritrarre affacciato alla finestra. Il figlio non cascò nell'inganno e non mandò più denaro. Per questo motivo dell'edificio è rimasta solo la facciata che è diventata uno dei simboli di Corinaldo. Corinaldo è ricordato anche per essere il paese natio di santa Maria Goretti, morta a soli 12 anni. Nel 1950 è stata canonizzata dalla chiesa cattolica. A solo un chilometro di distanza dal centro del borgo si trova la sua casa natale, mentre sulla sommità è stato edificato il Santuario diocesano dedicato proprio alla Santa. Durante tutto l'anno il borgo di Corinaldo si anima con tante feste ed eventi interessanti. Una rievocazione storica che attira tanti curiosi è la Festa della Polenta nel pozzo, evento che deriva da una leggenda che ha come protagonista un contadino che durante l'assedio del 1500, mentre si riposava sulla lunga scala del paese, fece scivolare nel pozzo un sacco contente mais e farina, che divenne polenta. Un evento quasi miracoloso per il periodo difficile che stava attraversando la città.
Corinaldo è un bellissimo borgo delle Marche che fa parte dei borghi più belli d’Italia. Il paese è celebre per tanti aspetti: è la città natale di Santa Maria Goretti, custodisce bellezze artistiche ed architettoniche, ma anche perché ogni anno vengono organizzate feste, tra le più originali d’Italia.
Emma Marrone tramite facebook tranquillizza i suoi fan dichiarando che il rapporto fra lei e Stefano non è in crisi e va a gonfie vele. Emma così smentisce subito le dichiarazioni di Federica Scaramella, ex fidanzata di Stefano. La Scaramella nell'intervista fatta pochi giorni fa aveva lasciato perplessi i fan della coppia nata ad Amici dicendo “Stefano, lasciami stare, non mi corteggiare più come hai fatto fino a poco tempo fa“. Emma molto indispettita da queste frasi non ha fatto attendere la sua risposta e tramite il famoso social network ha scritto un messaggio “Ragazzi, non preoccupatevi. Stefano ed io stiamo benissimo”. Inoltre la cantante vincitrice della scorsa edizione di Amici ha rincarato la dose andando contro la Scaramella "Purtroppo c’è gente che per avere un po’ di notorietà, sarebbe disposta a tutto".
Emma Marrone tramite facebook smentisce le dichiarazioni di Federica Scaramella e tranquilizza i fan dicendo che non c’è nessuna crisi tra lei e stefano.
C'è una vera e propria "guerra" in corso tra Gabriele Muccino e il fratello minore Silvio, consumatasi nelle scorse ore sul profilo Twitter del regista di "L'ultimo bacio" e "La ricerca della felicità". Tra i fratelli, in realtà, non corre buon sangue già da parecchio tempo. A quanto pare, i due non si parlerebbero da parecchio tempo, tanto che già un anno fa Gabriele accusò Silvio di essere stato manipolato dalla sua compagna (nonché stretta collaboratrice) Carla Vangelista, con la quale ha scritto il romanzo "Parlami d'amore" e la sceneggiatura del successivo "Un altro mondo". Ieri Muccino senior è tornato a sfogarsi contro il fratello con una serie di tweet, nei quali ha criticato pesantemente il suo rapporto con la Vangelista e il loro film di prossima uscita "Le leggi del desiderio". Successivamente, Gabriele si è pentito di quanto scritto e ha eliminato i tweet dal suo account. Ecco quanto riportato dal regista sul social network: Fa un film su chi manipola le coscienze! E chi meglio di lui, manipolato da 10 anni, conosce il tema che racconta! Il riferimento è proprio al film "Le leggi del desiderio". Subito dopo, Gabriele ha rincarato la dose, andando nello specifico e puntando il dito contro il legame, a suo dire malsano, che ad oggi lega il fratello alla Vangelista: Il tuo film è di una signora che ti gestisce, come un ventriloquo il suo pupazzo, da un tempo ormai irreversibilmente lontano Sono 7 anni che non mi parli senza ragione. Nelle interviste che rilasci, non mentire o millantare più. La famiglia è sacra. Eri un grande attore e un grandissimo fratello. Ora i tuoi occhi sono opachi… è forse ora di guardarsi allo specchio. Nessuna risposta da parte di Silvio, che alle accuse di un anno fa si difese con una lunga replica all'agenzia di stampa Adnkronos, in cui raccontava di gravi episodi accaduti nella loro famiglia. Ecco come prosegue lo sfogo di Gabriele, facendo riferimento a quell'episodio:
Il regista di “L’ultimo bacio” si sfoga in una lunga serie di tweet contro il fratello accusandolo di essere manipolato dalla compagna Carla Vangelista, poi decide di cancellare i “cinguettii”. Quella tra i due è una faida che dura ormai da anni.
Mark Langridge non voleva figli, ma le sue amiche lesbiche le hanno chiesto di dar loro una mano per avere una gravidanza, così decise di donare il suo sperma. Ora, il L'uomo ha dichiarato di non potersi permettere tali pagamenti, ai quali si aggiungeranno fino a £ 8000 prima che entrambe le bambini raggiungano l'età adulta. Il 47enne, proveniente dall'Essex, ha avuto un relazione stabile con il compagno Shaun Keeble, di 37 anni, per 17 anni. "Io e Shaun non eravamo interessati ad avere figli nostri" ha detto. "Quando ci è stata suggerita l'idea di donare sperma, abbiamo pensato che fosse una cosa bella da fare. Ma gli ultimi mesi sono stati un incubo". Mark, inoltre, ha rivelato di sentirsi come se fosse "la vittima di un ricatto". Langridge e Keeble incontrarono le donne in una discoteca gay a Southend nel 1997 e divennero buoni amici.
L’uomo ha donato lo sperma a una coppia di donne per far loro un “atto di gentilezza”: lo Stato ora gli chiede gli assegni di mantenimento delle due figlie nate nel 1998 e nel 2000.