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Nat King Cole morì di cancro cinquant’anni fa, il 15 febbraio 1965. Queste sono sei sue canzoni che Luca Sofri, il peraltro direttore del Post, ha scelto per il libro Playlist, la musica è cambiata. Nat King Cole (1919, Montgomery, Alabama – 1965, Santa Monica, California) Il crooner numero uno: cantante da piano bar, pianista jazz, rubacuori e voce da leggenda. Impossibile per una ragazza guardarlo cantare senza sbattere gli occhioni. A quattro anni già cantava “Yes, we have no bananas”, poi fu pianista jazz, poi star mondiale che se la batteva con Sinatra e Dean Martin. Gli toccò una vita in cui i jazzisti lo consideravano un traditore, i critici pop uno snob, i neri un servo dei bianchi e i bianchi un sovversivo nero. Ma le ragazze sbattevano gli occhioni a milioni. Fumava assai: morì di cancro al polmone a neanche 46 anni. | Sei canzoni di Nat King Cole. Da riascoltare oggi che sono passati cinquant'anni dalla morte di uno dei più grandi crooner di sempre. |
Andy Ventura è un grafico di Frascati, vicino a Roma: dalla sua pagina Facebook e dal suo blog, Ventura condivide raccolte di immagini e vignette. Una delle raccolte che ha avuto più successo, al punto da diventare un libro, è “Canzoni disegnate così come sono scritte”: in queste illustrazioni Ventura tralascia metafore e simbolismi di alcune famose canzoni italiane per rappresentare il letterale significato delle loro parole. Succede quindi che Battisti sia davvero “seduto in quel caffè”, che il “triangolo” di Renato Zero abbia a che fare con un’automobile che non funziona più o che quei “quattro ragazzi” di Notte prima degli esami abbiano davvero un “pianoforte sulla spalla”. Andy Ventura presenta il suo libro ad Aprilia – in provincia di Latina – il 4 luglio, e a Reggio Calabria, l’11 e il 12 luglio. | Canzoni disegnate così come sono scritte. Lucio Battisti seduto in una tazzina di caffè e Jovanotti che mastica "gomme al gusto di bicicletta". |
“Un apparato oligarchico di eletti e nominati” è la formula di oggi per definire il PdL, sul Secolo d’Italia che sarebbe organo di una sua corrente: ma la distanza della corrente nei confronti del partito stesso non è una novità. La formula sta però dentro un commento di Luciano Lanna, che del Secolo è condirettore assieme a Flavia Perina: e quel commento è dedicato con toni severi e polemici al sindaco di Roma Gianni Alemanno, che finora era stato ai margini della guerra tra gli ex di AN, pur mostrando di stare dall’altra parte rispetto ai finiani. La colpa di Alemanno, per Lanna, è di avere alzato il tono della sua complicità con gli “ex colonnelli” oggi fedeli a Silvio Berlusconi, attaccando anche lui Fabio Granata. Il titolo del commento è: “Ma Alemanno pensa di stare ancora dentro al Msi-Dn?” | Il Secolo contro Alemanno. L'ex giornale di AN risponde per le rime al sindaco di Roma che ha tracciato una riga per terra. |
Un ciuccio, resti di Cotton fioc, un guanto da giardino e un piatto di plastica sono alcuni tra i rifiuti fotografati da Dan Kitwood per la serie Plastic Waste – The Modern Day Scourge Of The Ocean. Sono stati raccolti sulla riva dell’estuario del Tamigi a Rainham, nel Kent, un luogo molto importante per l’alimentazione di uccelli selvatici e marini, come i trampolieri. Al tempo stesso è il luogo di deposito di tonnellate di rifiuti: secondo una previsione del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP), mantenendo gli attuali tassi di inquinamento da qui al 2050 la massa di plastica in mare supererà quella dei pesci. Oltre all’enorme quantità di plastica che si riversa negli oceani – si stima che la media annuale sia di otto milioni di tonnellate – uno dei problemi più gravi è la sua decomposizione, che può impiegare centinaia di anni: passa per varie fasi in cui si scompone in microplastiche, che possono essere ingerite dagli animali e arrivare anche negli alimenti che mangiamo. Nel dicembre del 2017, durante il meeting di Nairobi dell’Assemblea ambientale dell’ONU, il Regno Unito e gli altri paesi che ne fanno parte hanno aderito a 13 risoluzioni per ridurre l’inquinamento, una delle quali prevede l’impegno a eliminare i rifiuti marini e le microplastiche in mare. | La plastica raccolta dal Tamigi. Cotton fioc, guanti, cannucce e altri rifiuti abbandonati e recuperati prima che finissero in mare insieme ad altre tonnellate, ogni anno. |
Tra i mammiferi, i marsupiali sono animali interessantissimi, probabilmente perché insoliti per la maggior parte delle persone: vivono solo in Oceania e nell’America del Sud. Si distinguono ovviamente per la caratteristica a cui devono il loro nome, la tasca addominale in cui i loro cuccioli finiscono di svilupparsi una volta partoriti, ma anche per altri aspetti. I koala ad esempio profumano, e quasi non bevono. I canguri rossi fanno più fatica quando si spostano lentamente, invece che quando vanno veloci. I vombati invece fanno la cacca a cubetti. Quest’ultimo fenomeno fino a poco tempo fa era piuttosto misterioso, ma un nuovo articolo uscito sulla rivista scientifica Soft Matter (pubblica ricerche di ogni genere sui materiali fluidi) offre una spiegazione convincente. Per chi non ne ha mai visto uno, i vombati sono un genere di animali – ne esistono diverse specie – che somigliano a grosse marmotte. Si spostano appoggiando tutte e quattro le zampe a terra, hanno una coda molto corta e in media, da adulti, sono lunghi un metro. Sono animali notturni e si cibano di graminacee, erbe, corteccia e radici, che, una volta attraversato il loro intestino escono fuori in un formato squadrato. Per quanto ne sappiamo sono gli unici animali al mondo ad avere questa capacità. | C’è un’ipotesi su come i vombati facciano la cacca a cubetti. Un nuovo studio sugli intestini di questi tozzi marsupiali australiani ha spiegato qualcosa sulla strana forma delle loro feci. |
Il parlamento britannico ha discusso lunedì 6 marzo il contenuto di una petizione che ha raccolto oltre 150mila firme e che chiede di rendere illegale per le aziende del Regno Unito obbligare le dipendenti donne a indossare scarpe con il tacco. La petizione era partita da una protesta di Nicola Thorp, una receptionist di Londra che due anni fa si era rifiutata di portare i tacchi sul lavoro, e che per questo era stata licenziata. Thorp aveva denunciato quello che era successo e ne era nata una campagna online che si è conclusa con la raccolta firme che ha vincolato il parlamento a discutere la possibilità di fare una legge apposita. Per ora non è stato deciso niente di significativo, ma diversi parlamentari britannici hanno sostenuto la petizione. La ministra per le Donne e per l’uguaglianza, Caroline Dinenage, ha chiesto ai datori di lavoro di rivedere i propri dress code, e che vengano rinnovati in quei casi in cui corrispondano ancora a «dubbi obblighi lavorativi da anni Settanta». Sono solo le donne a essere obbligate a indossare i tacchi sul posto di lavoro, ma in realtà fino a un po’ di tempo fa i tacchi erano un accessorio anche e soprattutto maschile: tanto che tra il 2015 e il 2016 il Bata Shoe Museum di Toronto, in Canada, ha dedicato ai tacchi nelle scarpe per uomini la mostra “Standing Tall”. Tra le prime testimonianze che ci sono arrivate riguardo all’utilizzo dei tacchi c’è quella degli attori di teatro greci o romani, che li usavano quando volevano apparire più alti. In quel caso i tacchi erano però praticamente dei costumi: tra i primi che sappiamo con certezza che li usarono per motivi pratici ci furono i cavalieri persiani, che sfruttavano una protuberanza sulla parte posteriore delle proprie calzature per potersi reggere stabilmente sulle staffe, e rimanere fermi mentre tiravano le frecce dai propri archi. Alla fine del Cinquecento, lo scià persiano Abbas il Grande, che disponeva della più grande cavalleria al mondo, inviò dei suoi emissari in Russia, in Germania e in Spagna per cercare di stringere un’alleanza contro l’impero ottomano. Tra le aristocrazie europee ci fu un periodo di forte fascinazione verso gli oggetti, l’arte e la cultura persiani, e fu probabilmente in questo momento che i tacchi vennero adottati fuori dal Medio Oriente. A facilitare la diffusione dello stile persiano contribuirono anche i commerci con l’Asia, che nel Seicento furono attivi come mai prima. | Quand’è che gli uomini hanno smesso di portare i tacchi? perché li portavano eccome, soprattutto per ostentare una vita agiata; poi arrivò l'Illuminismo, più o meno. |
A settembre uscirà in Italia Cars 3, il prossimo film della Pixar, la più importante e apprezzata casa di produzione di film di animazione al mondo, di proprietà di Disney. Come ha scritto Christopher Orr sull’Atlantic «potreste ricordarvi che il primo, uscito nel 2006, fu giudicato il peggiore fatto fino a quel momento dalla Pixar» – il cui primo film fu Toy Story, del 1995 – e che «Cars 2, uscito cinque anni dopo fu giudicato persino peggiore». Tim Grierson e Will Leitch di Vulture hanno scritto che «il film mostra che nemmeno la Pixar può superare il problema di fondo dei sequel: puoi fare tutto più grande, ma raramente riesci a replicare quello che nell’originale era nuovo e affascinante». Nel caso di Cars 2 e Cars 3 l’originale era sì «nuovo e affascinante», ma di certo meno di altri film del periodo d’oro della Pixar, che secondo Orr è iniziato con Toy Story ed è andato avanti fino a WALL•E, Up e, forse, Toy Story 3, che sempre secondo Orr «è sì un sequel, ma è un grande sequel», pensato come giusta conclusione di una ragionata trilogia. Il fatto è che ora la Pixar sta facendo molti sequel. Troppi, secondo Orr: oltre a Cars 3 ha da poco realizzato Alla ricerca di Dory (cioè “Alla ricerca di Nemo 2”) e nei prossimi due anni farà anche Gli incredibili 2 e Toy Story 4. Da qui al 2019 l’unico film nuovo-nuovo della Pixar sarà infatti Coco, che uscirà a fine anno. La tesi di Orr, in breve, è: la Pixar non ha più la grande fantasia che le aveva permesso di fare film innovativi e apprezzatissimi perché, tra le altre cose, proponevano sempre qualcosa di nuovo. È diventata pigra e si sta accontentando di vivere sfruttando i successi passati, adattandosi alla moda generale di riprendere, proseguire, citare vecchi film e fare saghe cinematografiche. Nel frattempo ci sono altre società che fanno film d’animazione che stanno guadagnando terreno: come Laika, che ha fatto Coraline e la porta magica e Kubo e la spada magica (in entrambi i casi “magica” è stato aggiunto nella traduzione italiana), e soprattutto come i Walt Disney Animation Studios, che hanno infilato una serie di successi tra cui Frozen, Big Hero 6, Zootropolis e Oceania. C’entra anche il fatto che dal 2006 la Pixar sia diventata della Disney: ora ci arriviamo. | Ci siamo persi pure la Pixar? ha fatto e ha in programma diversi sequel, e sembra aver finito un po' le idee: secondo l'Atlantic è cominciato tutto quando l'ha comprata Disney. |
Xicc++, una nuova particella subatomica, è stata rilevata dal Large Hadron Collider (LHC), l’acceleratore più grande e potente realizzato dal CERN e che si trova nel sottosuolo di Ginevra in Svizzera. La nuova scoperta aiuterà i ricercatori ad approfondire le loro conoscenze sull’interazione forte, cioè la forza che tiene insieme i nuclei degli atomi. L’esistenza della nuova particella era già stata teorizzata dai modelli matematici, ma non era stato ancora possibile rilevarne strumentalmente la presenza. La prima osservazione di Xicc++ è stata annunciata oggi durante una conferenza organizzata a Venezia. La ricerca che ha portato a questo importante risultato è stata effettuata dai responsabili dell’esperimento LHCb presso il CERN, sotto la guida di Patrick Spradlin dell’Università di Glasgow (Regno Unito). Xicc++ è un barione, cioè una particella subatomica costituita a sua volta da tre particelle più piccole, i quark. Semplificando molto, quasi tutto ciò di cui siamo fatti e che ci sta intorno è costituito da barioni (i più conosciuti sono neutroni e protoni). I ricercatori sanno però che esistono sei tipi diversi di quark (tra pesanti e leggeri), che teoricamente si possono combinare tra loro in molti modi per portare alla formazione di vari barioni: quelli che erano stati osservati finora erano tutti costituiti da tre quark, ma non più di uno pesante. | Il CERN ha beccato una nuova particella. È un barione che non era mai stato osservato prima: a cosa serve e soprattutto cosa diavolo è un barione. |
Dopo 18 anni è stato terminato il nuovo centro congressi all’Eur di Roma, progettato dall’architetto Massimiliano Fuksas. L’opera è stata soprannominata la “Nuvola” perché è un grande parallelepipedo di acciaio e vetro, al cui interno si trova una sala-auditorium costituita da un contenitore a forma di nuvola ricoperto da una membrana di fibra di vetro e silicone, che sembra galleggiare nella teca. Il prossimo 19 luglio l’opera sarà presentata alla stampa italiana e internazionale, mentre l’inaugurazione sarà il prossimo ottobre. Sergio Rizzo ha raccontato sul Corriere della Sera come è andata e cosa pensa Fuksas: Sostiene Massimiliano Fuksas che chiamarla «Nuvola» è assolutamente banale, anche se dicono che proprio a quello assomiglia. Quella gigantesca Cosa lattiginosa di materiale plastico trasparente alla luce e dalla forma apparentemente indefinita, che abita sospeso lì dentro, evoca per lui altre suggestioni. Una Cosa arrivata da chissà quale altro mondo e rinchiusa in una immensa prigione terrestre, trasparente anch’essa, perché tutti la vedano da fuori. | Il nuovo centro congressi di Roma è finito. Dopo 18 anni di lentezze e costi aggiuntivi: l'opera è stata soprannominata la “Nuvola” ed è stata progettata dall’architetto Massimiliano Fuksas. |
Alle otto e un quarto del mattino del 6 agosto 1945 un aereo militare degli Stati Uniti sganciò sulla città di Hiroshima la bomba atomica che chiuse di fatto la Seconda Guerra Mondiale e uccise sul colpo almeno sessantamila giapponesi, e le valutazioni sulle vittime delle radiazioni portano i conteggi dei morti tra i centomila e i duecentomila. Stamattina, come ogni anno, si è svolta a Hiroshima una cerimonia per ricordare quella strage, avvenuta 66 anni fa. È intervenuto il primo ministro giapponese Naoto Kan. Oggi Hiroshima, che si trova all’estremità meridionale di Honshu, l’isola maggiore del Giappone, ha oltre un milione di abitanti. La cerimonia si svolge davanti a un edificio che è raccontato da 66 anni in milioni di immagini ed è divenuto il simbolo della strage e di tutto quello che ha significato e ancora significa, oggi, noto come “la cupola della bomba atomica” (Genbaku Dōmu). | La cupola di Hiroshima. Cos'era l'edificio che diventò il simbolo della distruzione atomica e di molto altro. |
Il traditore, il nuovo film di Marco Bellocchio sulla vita del boss mafioso Tommaso Buscetta, è stato scelto come candidato italiano all’Oscar per il miglior film in lingua straniera. Il traditore era stato presentato al Festival di Cannes e successivamente distribuito al cinema a maggio, ottenendo buoni incassi. Il protagonista del film è Pierfrancesco Favino; nel cast ci sono anche Maria Fernanda Cândido e Luigi Lo Cascio. Il traditore è stato scelto da una commissione dell’ANICA (l’Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Multimediali) composta da giornalisti, produttori, distributori e addetti ai lavori. Così come in Italia, un processo simile c’è stato in decine di altri paesi, che hanno presentato o presenteranno allo stesso modo un film. Alcuni membri dell’Academy (l’associazione che assegna gli Oscar) sceglieranno la lista delle cinque nomination finali, che verrà annunciata il 13 gennaio. La cerimonia di premiazione degli Oscar sarà il 9 febbraio a Los Angeles. | “Il traditore” è il candidato italiano all’Oscar per il miglior film straniero. |
La senatrice del Partito Democratico Monica Cirinnà in un’intervista a Repubblica ha annunciato di volersi candidare alle primarie del centrosinistra per scegliere il candidato sindaco di Roma, «se ci saranno». Cirinnà ha spiegato di averlo annunciato ora a causa dell’immobilismo del suo partito: «stanno tutti fermi, dicono fino alle regionali, ma poi verranno i giorni per attutire i colpi e i contraccolpi, poi quelli della riflessione, infine chissà che altro». Alla successiva domanda dell’intervistatrice – la giornalista Giovanna Vitale – Cirinnà ha riposto così: Ha avvertito il suo partito? “Sono una donna libera e come tale intendo correre alle primarie, se ci saranno, per mettere al servizio di Roma 20 anni trascorsi in consiglio comunale e 7 in Senato. Io non cerco poltrone né uno stipendio. Trovo anzi pericolosa la spasmodica caccia fatta nelle segrete stanze al candidato magico, che qualcuno chiama di prima fascia, ritenendo possa essere l’unto dal Signore”. | Monica Cirinnà si vuole candidare a sindaca di Roma. La senatrice del PD ha annunciato che parteciperà alle eventuali primarie del centrosinistra e ha aggiunto qualche critica al suo partito. |
Il dress code del matrimonio del principe Harry e Meghan Markle prevedeva uniformi e completi per gli uomini, e “abiti da giorno con cappello” per le donne, che è il motivo per cui ogni invitata ne aveva uno. Si è visto un po’ di tutto, da semplici velette che cadevano sugli occhi a ingombranti copricapi con elaborate decorazioni floreali. Tra quelli giudicati più eleganti c’era quello di Lady Kitty Spencer, cugina di Harry e nipote della principessa Diana, mentre tra i più vistosi c’era quello di Camilla, duchessa di Cornovaglia e moglie del principe Carlo. Hanno scelto cappelli con decorazioni floreali sia Kate Middleton che la regina, ma anche Oprah Winfrey. Le principesse Eugenia e Beatrice di York invece ne indossavano due decisamente normali, specie se messi a confronto con quelli che indossarono al matrimonio di William e Kate. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Cappelli, cappellini e copricapi. Ogni invitata al matrimonio reale doveva indossarne uno, e potete immaginare com'è andata. |
L’inserto di cultura del sabato di Repubblica è aperto oggi da un servizio dedicato ai romanzi a fumetti (“Si chiamano graphic novel, sembrano fumetti ma hanno l’ambizione di occupare lo spazio del romanzo”), il cui ruolo e successo negli ultimi dieci anni è raccontato da un articolo di Benedetta Tobagi (sullo stesso tema, si veda anche qui). Per l’occasione, Repubblica ha anche chiesto (per la prima volta, ci pare) un testo a Gipi, illustratore fisso delle pagine culturali del giornale: il quale descrive le storie che ascolta e che ha voglia di raccontare. È così che ho iniziato a disegnare storie a fumetti. C’erano storie intorno a me, che mi sembrava “importante” dover raccontare. Il cinema mi sembrava allora un regno talmente lontano e inarrivabile, per me che stavo alla periferia della periferia (che poi è una condizione mentale, mica un posto preciso) da doverlo scartare a priori. C’era la scrittura, ma per raccontare solo con le parole, dio sa quante forme e vocaboli e cultura in più mi sarebbero stati necessari. Avevo questa cosa per le mani, però. Questo vizio rimastomi da quando ero bambino, quella spinta che mi faceva stendere sul pavimento di casa, mento sul foglio, lapis, mentre fuori, per strada rimbalzavano i palloni. Quel vizio lo avevo ancora: quello del disegno. | Gipi su come ha cominciato a essere Gipi. Repubblica gli chiede di raccontare cos'è un graphic novel. |
Tra le molte storie importanti e non chiare che si affollano intorno alla storia maggiore delle stragi di Capaci e via D’Amelio in cui vennero uccisi i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ha assunto col tempo una notevole importanza e ha generato molte ipotesi un’intervista che Paolo Borsellino fece per la rete televisiva francese Canal+ nella sua casa a Palermo il 21 maggio 1992: due giorni prima che fosse ucciso Giovanni Falcone e due mesi prima che fosse ucciso lo stesso Borsellino. L’intervista, che venne diffusa pubblicamente per intero solo molti anni dopo, ha una strana e interessante genesi. Gli autori sono Jean Pierre Moscardo e Fabrizio Calvi, due giornalisti (il secondo è nato in Italia, ma è un giornalista noto e di lunga carriera in Francia) che avevano chiesto di parlare con Paolo Borsellino per avere informazioni sulle indagini nei confronti di Vittorio Mangano e sui suoi rapporti con Marcello Dell’Utri e Silvio Berlusconi. Mangano, nelle ricostruzioni successive di diverse inchieste e nella sentenza che ha condannato Vittorio Dell’Utri confermata nel 2014, è il mafioso che visse tra il 1974 e il 1976 nella villa di Berlusconi come garante e controllore dell’accordo di “protezione” che la mafia siciliana aveva estorto (stando alla sentenza) a Berlusconi grazie al tramite di Dell’Utri (che è stato condannato per questo a sette anni di carcere). Ma nel 1992 tutto questo non si sapeva, e in Italia era del tutto ignorato pubblicamente (lo stesso Dell’Utri allora compariva solo occasionalmente nelle cronache di finanza dei quotidiani come capo della concessionaria Publitalia e pochi conoscevano il suo nome: Berlusconi non faceva ancora politica, ma l’imprenditore, ed era noto soltanto per le reti televisive e la proprietà del Milan). | L’intervista a Paolo Borsellino di Canal+. Fu registrata due giorni prima della strage di Capaci e due mesi prima di quella di via D'Amelio in cui morì Borsellino stesso. |
Apple Watch e i nuovi iPhone 6 e iPhone 6 Plus sono stati presentati da Apple nel corso di un evento speciale organizzato a Cupertino, vicino a San Francisco (California). L’annuncio del primo smartwatch prodotto dalla società era molto atteso, ed era stato ampiamente anticipato nelle ultime settimane, anche se si erano solo viste in anteprima immagini non ufficiali dei nuovi iPhone. I nuovi modelli di iPhone presentati da Apple sono due: iPhone 6, il più piccolo, ha uno schermo da 4,7 pollici, mentre iPhone 6 Plus è più grande con uno schermo da 5,5 pollici. Il design è diverso da quello di iPhone 5s e ricorda maggiormente le forme meno spigolose di iPad mini. Saranno entrambi disponibili a partire da metà settembre negli Stati Uniti e in seguito nel resto del mondo, in tempo per Natale. | Apple Watch e i nuovi iPhone 6. Che cosa fanno, come sono fatti e quanto costano i primi smartwatch di Apple e i nuovi iPhone con schermi più grandi, raccontato per immagini. |
La sesta e ultima stagione di House of Cards – la serie tv di Netflix – verrà completata nel 2018 dopo che le riprese erano state sospese a causa delle accuse nei confronti di Kevin Spacey, che interpretava il personaggio principale Frank Underwood. Netflix ha detto che la storia sarà però incentrata sul personaggio di Claire Underwood, ovvero la moglie di Frank Underwood, interpretata da Robing Wright. | La sesta stagione di “House of Cards” si farà e la protagonista sarà Robin Wright. |
I produttori cinesi di smartphone, come Huawei e Xiaomi, continuano a crescere in Europa a scapito di grandi aziende come Samsung e Apple. Secondo l’ultima indagine di mercato realizzata dalla società di analisi Canalys, nel 2018 uno smartphone su tre venduto in Europa era di un marchio cinese. La sola Huawei, dicono le stime, avrebbe raggiunto negli ultimi mesi del 2018 una quota di mercato del 23 per cento, con una crescita annua complessiva intorno al 55 per cento. Xiaomi, altro produttore cinese, ha fatto registrare una crescita annua del 62 per cento, anche se la sua quota di mercato continua a essere contenuta e intorno al 6 per cento. Sia Huawei sia Xiaomi vendono smartphone di qualità, ma a prezzi più vantaggiosi rispetto a molti modelli venduti da Samsung e agli iPhone di Apple. | Gli smartphone cinesi vanno forte in Europa. Soprattutto Huawei e Xiaomi, che insieme alla fine del 2018 hanno venduto più di Samsung e Apple, secondo una nuova analisi di mercato. |
Uno degli effetti collaterali della chemioterapia nella cura dei tumori è l’alterazione durante il periodo di applicazione – in alcuni casi la perdita – della capacità di sentire i sapori: secondo uno studio pubblicato nel 2009 sul Journal of Supportive Oncology più di due terzi delle persone sottoposte a chemioterapia riscontrano una riduzione o una perdita della capacità di sentire i sapori o una costante sensazione di metallico in bocca. Un altro studio uscito nel 2010 su The Oncologist conferma al 70 per cento questa percentuale. Non è un aspetto così secondario considerando la quantità di volte che mangiamo e l’importanza sociale del cibo, oltre all’enorme stress fisico e psicologico complessivo del periodo in cui le persone si sottopongono alla chemioterapia. In alcuni casi i sintomi sono ancora più difficili da sopportare: nausea, perdita dell’olfatto, bocca piagata o perennemente secca, che può portare a un senso di soffocamento. Negli ultimi anni ci sono sempre più fondazioni e centri che studiano il cibo adatto alle persone malate. Una ricerca della britannica Durham University si concentra per esempio sugli effetti duraturi del cancro alla testa e al collo su tutti gli aspetti alimentari collegati; Mamma Help, un gruppo ceco che si occupa di cancro al seno, ha creato una birra adatta per le pazienti sottoposte a chemio: è a base di mele (per contrastare il sapore metallico) ed è ricca in potassio e vitamina B. Non è alcolica ma permette di rivivere il rito sociale di bersi una birra insieme, ha un buon sapore e contiene qualche sostanza nutritiva in più. In Regno Unito è nata un’associazione, Life Kitchen, che cerca di far ritrovare ai pazienti la voglia di mangiare offrendo lezioni di cucina gratuite. I piatti sono il risultato degli esperimenti empirici del fondatore, Ryan Riley, e delle ricerche scientifiche condotte dal professore Barry Smith, fondatore del Centre for the Study of the Senses della University of London. | Il problema del gusto durante la chemioterapia. Molti pazienti provano nausea coi cibi e un forte sapore metallico: diversi recenti studi hanno provato a trovare delle soluzioni. |
La Corte di Giustizia europea ha ufficialmente respinto un ricorso della multinazionale dolciaria Nestlé per riconoscere la forma delle barrette di wafer Kit Kat come marchio registrato. Da una decina d’anni Nestlé sta portando avanti una battaglia legale per avere l’esclusiva sulla tipica forma di Kit Kat, quattro barrette di wafer a sezione trapezoidale attaccate tra loro, ma già lo scorso aprile la Corte di Giustizia si era espressa contro la registrazione, confermata poi mercoledì. La Corte di Giustizia europea ha stabilito che la forma di Kit Kat non è abbastanza conosciuta e riconoscibile in Belgio, Irlanda, Portogallo e Grecia. Secondo la Corte di Giustizia, Nestlé avrebbe dovuto provarne la riconoscibilità in tutti i principali paesi europei – ci è riuscita per dieci, tra cui l’Italia – per ottenerne l’esclusiva. La tesi di Nestlé, secondo la quale questo è un criterio troppo rigido, è stata respinta. La forma è già registrata in Sudafrica, Canada e Australia, e inizialmente era stata riconosciuta anche dall’ufficio per i brevetti europeo, prima che venisse contestato nel 2007 da Cadbury, azienda dolciaria britannica del gruppo Mondelēz. | La Corte di Giustizia europea ha respinto un ricorso di Nestlé per riconoscere la forma dei Kit Kat come marchio registrato. |
Oggi, 11 maggio 2011, è il trentesimo anniversario della morte di Bob Marley, di cui il Post pubblica la personalissima scelta di canzoni contenuta in Playlist, il libro antologia di Luca Sofri, il peraltro direttore del Post. Bob Marley (1945, St. Ann, Giamaica – 1981, Miami, Florida) Bob Marley si faceva una quantità formidabile di canne e adorava giocare a pallone: tre anni prima di un memorabile concerto a San Siro si era ferito un piede durante una partita. Da quella ferita si sviluppò un tumore maligno che avrebbe richiesto un’amputazione: lui si rifiutò, per motivi religiosi, e finì per morirne. Aveva 36 anni. Anni prima gli avevano sparato, a casa sua in Giamaica. Disse di sapere chi era stato, ma di averlo perdonato. Al suo funerale parteciparono assieme il primo ministro e il leader dell’opposizione. Sta sepolto con la sua chitarra Gibson, una bibbia e un po’ di marijuana. Hai visto mai. | Le migliori dieci canzoni di Bob Marley. State passando tutto il trentennale a sentire reggae a palla e, eccetera?. |
Sul Corriere della Sera Gian Antonio Stella ha annunciato che il Ministero dei Beni Culturali è entrato in possesso della Reggia di Carditello, in provincia di Caserta, un posto bellissimo che aveva attraversato molti travagli negli scorsi decenni. Erano anni che la magnifica residenza settecentesca progettata come reggia di caccia per Carlo di Borbone da Francesco Collecini, braccio destro di Luigi Vanvitelli, e trasformata poi da Ferdinando IV in una villa delle delizie al centro di una tenuta modello di 2.070 ettari bagnati dalle acque dei Regi Lagni, pareva avviata a diventare un rudere. Come fosse nell’epoca d’oro, possiamo immaginarlo: campi e vigne e frutteti a perdita d’occhio. Quando ci passò Wolfgang Goethe restò incantato spiegando che bisognava andare di lì «per comprendere cosa vuol dire vegetazione e perché si coltiva la terra. (…) La regione è totalmente piana e la campagna intensamente e diligentemente coltivata come l’aiuola di un giardino». | La storia della Reggia di Carditello. Gian Antonio Stella racconta le vicissitudini della bellissima tenuta di Caserta che il Ministero dei Beni Culturali ha riottenuto e vuole ristrutturare. |
Con “canale di Sicilia” si fa riferimento comunemente al tratto di mar Mediterraneo compreso tra la Tunisia e la costa occidentale della Sicilia, quella che ospita Trapani: è largo circa 150 chilometri e al centro ci sono l’isola di Pantelleria e quella di Lampedusa. In questi giorni quella zona di mare è oggetto di numerosi viaggi di migranti che tentano di raggiungere l’Italia dall’Africa e la Guardia Costiera salva ogni giorno centinaia di persone. Un’altra rotta molto frequentata dalle barche dei migranti è quella tra la Libia e la Sicilia. Nelle prime ore di lunedì almeno 9 persone sono morte nel naufragio di un barcone di migranti a circa 80 miglia dalle coste della Libia: ma l’organizzazione Save The Children dice che i migranti morti annegati potrebbero essere addirittura 400, basandosi sul racconto di alcuni testimoni. Oggi la polizia ha arrestato 15 migranti sbarcati mercoledì notte in Sicilia con l’accusa di aver buttato in mare altri 12 migranti perché cristiani, sono accusati di omicidio plurimo, aggravato dall’odio religioso. Intanto quattro migranti sbarcati stamattina a Trapani dicono di essere partiti in 45 da Tripoli e che i loro 41 compagni di viaggio sono annegati. | Un giorno come un altro in Sicilia. Quattro migranti sono sbarcati a Trapani e dicono che 41 loro compagni sono annegati; altri 15 sono stati arrestati a Palermo, accusati di aver gettato in mare 12 persone. |
Aggiornamento della mattina dopo, per completezza: Dice una nota dell’ufficio stampa di palazzo Chigi: «Predomina stamane su molti quotidiani il festival delle ricostruzioni di pura, scatenata, libera fantasia. Neanche una dettagliata conferenza stampa a tarda ora è bastata a placare l’attribuzione di frasi virgolettate che il presidente Berlusconi nei confronti di tutti e di tutto non ha mai pronunciato» 23,00: nessun commento da Fini che però terrà una conferenza stampa domani in un orario ancora da precisare. Circolano delle parole che avrebbe detto privatamente sul fatto che non sia Berlusconi a decidere quello che succederà. | “Viene meno la fiducia del PdL nei confronti di Fini”. Terminato l'Ufficio di Presidenza: Fini prepara una risposta. |
Hudson Yards è un nuovo complesso di edifici costruito a New York lungo il fiume Hudson, in prossimità di un deposito ferroviario sulla costa occidentale di Manhattan, a un chilometro dal Lincoln Tunnel che collega Manhattan al New Jersey. Si trova nel quartiere di Chelsea, caratterizzato da edifici bassi rispetto ad altre zone della città, da gallerie d’arte e dal Chelsea Market, uno dei più famosi mercati gastronomici di Manhattan. Accanto a Hudson Yards c’è la High Line, il parco e percorso pedonale costruito su una ferrovia sopraelevata in disuso. Hudson Yards è stato costruito in sei anni ed è il più grande progetto edilizio privato degli Stati Uniti con diverse destinazioni d’uso. Secondo i promotori del progetto, Hudson Yards è una riqualificazione ambiziosa di una porzione di Manhattan lungo il fiume Hudson e potrà diventare uno dei simboli della città più conosciuti nel mondo: è stato costruito principalmente da due società, Related e Oxford Property Group, ed è costato 15 miliardi di dollari, più 5,6 di contributo pubblico. La proposta iniziale era di costruire uno stadio, ma successivamente gli ideatori hanno preferito una struttura più eterogenea e flessibile. | Il nuovo complesso di Hudson Yards a Manhattan. Il nuovo progetto immobiliare e commerciale di New York che sta facendo discutere. |
Più di 160 amministratori delegati e manager di grandi aziende americane con sede a New York hanno firmato una lettera aperta inviata all’amministrazione di Donald Trump per chiedere l’inizio formale delle procedure di transizione, cioè il passaggio di consegne tra il presidente uscente e quello appena eletto, Joe Biden. Tra gli imprenditori e i manager firmatari, ci sono David M. Solomon, il ceo di Goldman Sachs, una delle più importanti banche del paese; Laurence D. Fink, il ceo di Blackrock, la più grande società d’investimenti del mondo, e gli amministratori delegati di Mastercard, Visa, della casa editrice Condé Nast e molti altri. Alcuni dei firmatari sono anche noti per aver fatto in passato donazioni al Partito repubblicano. | 160 manager e imprenditori americani hanno chiesto a Trump di riconoscere la vittoria di Biden. |
Alessandro Michele è dal 21 gennaio il nuovo direttore creativo di Gucci. La notizia, arrivata esattamente due giorni dopo la sfilata uomo per l’autunno/inverno 2015/16 a Milano che aveva visto uscire sulla passerella lo stesso Michele accompagnato dal team creativo di Gucci, è stata molto commentata e discussa nel mondo della moda e delle sue economie, per diverse ragioni che raccontano i loro contesti particolari. Gucci è uno dei più grandi brand mondiali nell’abbigliamento e negli accessori. Nel dicembre 2014 François-Henri Pinault, capo di Kering, la holding francese che controlla Gucci (oltre a Bottega Veneta, Brioni, Yves Saint Laurent, Alexander McQueen, Boucheron, Stella McCartney e Sergio Rossi) aveva comunicato che la direttrice creativa in carica, Frida Giannini, e l’amministratore delegato Patrizio di Marco avrebbero lasciato i loro rispettivi ruoli e che Frida Giannini avrebbe mantenuto il suo ruolo a capo del gruppo creativo di Gucci fino a marzo 2015, presentando così le collezioni uomo e donna per il prossimo inverno. A gennaio, però, un paio di settimane prima della sfilata maschile, Giannini ha lasciato l’incarico anticipatamente senza che siano stati spiegati i motivi di questa decisione. | Cosa è successo in Gucci. Guida alla nomina del nuovo direttore creativo Alessandro Michele e al perché nel mondo della moda se ne parla tanto da dieci giorni. |
La Federal Reserve, la banca centrale degli Stati Uniti, ha abbassato i tassi di interesse di un quarto di punto portandoli a un intervallo tra il 2 e il 2,25 per cento dal 2,25-2,50 per cento che era stato deciso lo scorso dicembre. Non accadeva dal 2008 che i tassi di interesse venissero abbassati. La decisione della FED di abbassare i tassi è stata presa per provare a favorire la crescita, «contro i rischi al ribasso derivanti dalla debole crescita globale e dalle incertezze sul piano commerciale», ha detto in conferenza stampa il presidente Jerome Powell, che ha invitato a vedere la riduzione come una decisione presa «a metà di un ciclo» di politica monetaria, e non come l’apertura di una fase nuova. Nel 2015 la ex presidente della FED Janet Yellen aveva deciso di avviare l’aumento dei tassi per riportarli a un livello normale, finita la crisi economica. I tassi di interesse bassi, come quelli in vigore a partire dalla fine della crisi, si riflettono sulle banche che prendono denaro a prestito dalla banca centrale e sugli interessi che le banche applicano ai loro clienti: prendere denaro a prestito è più conveniente, c’è più denaro in circolo e quindi l’economia si riprende più rapidamente. Il problema è che tenere tassi bassi troppo a lungo rischia di generare delle “bolle speculative”, poiché con tassi molto bassi gli operatori del mercato cercano investimenti sempre più rischiosi per ottenere un buon rendimento. Inoltre rischia di privare una banca centrale di strumenti con cui stimolare l’economia se il paese viene colpito da una recessione. | La Federal Reserve ha abbassato i tassi di interesse, per la prima volta in 11 anni. |
Lo scrittore Emanuele Trevi ha vinto l’edizione 2021 del Premio Strega, uno dei più importanti premi letterari italiani, con il suo romanzo Due vite (Neri Pozza). Trevi ha ottenuto 187 voti dalla giuria presieduta da Sandro Veronesi, vincitore della scorsa edizione. Al secondo posto con 135 voti è arrivata Donatella Di Pietrantonio con Borgo Sud (Einaudi), seguita da Edith Bruck con Il pane perduto (La Nave di Teseo, 123 voti), autrice che aveva vinto il Premio Strega Giovani. Giulia Caminito ha ottenuto il quarto posto con L’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani, 78 voti) e Andrea Bajani è arrivato quinto con Il libro delle case (Feltrinelli, 66 voti). | Emanuele Trevi ha vinto il Premio Strega con “Due vite”. |
L’editoria italiana è una lista di cognomi, una specie di elenco telefonico: Baldini & Castoldi, Bollati & Boringhieri, Bompiani, Cairo, Carocci, Castelvecchi, De Agostini, Donzelli, Garzanti, Giunti, Guanda (che in verità si chiamava Guandalini), Einaudi, Fabbri, Fanucci, Feltrinelli, Hoepli, Laterza, Longanesi, Mondadori, Passigli, Salani, Sellerio, Sonzogno, Rizzoli, Vallecchi, Vallardi, Zingarelli e Zanichelli. Dare il proprio cognome alla propria casa editrice è una scelta di praticità e vanità, che dura nel tempo perché quasi sempre i cognomi rimangono anche quando le case editrici passano di proprietà, come è successo a Mondadori e Rizzoli. C’è una sola famiglia dell’editoria italiana che – per indole e strategia – ha scelto da sempre di apparire il meno possibile. Al di fuori del mondo dei libri in pochi hanno sentito nominare i Mauri, e i loro soci alleati, gli Spagnol. Invece, dopo la fusione Mondadori-Rizzoli, il Gruppo GeMS – Gruppo editoriale Mauri-Spagnol, appunto – è diventato il secondo editore italiano, un acronimo quasi ignoto nella cui pancia sopravvivono molti dei cognomi editoriali del Novecento: Garzanti, Longanesi, Bollati Boringhieri, Salani, Vallardi, a cui vanno aggiunte altre case editrici come Tea, Corbaccio, La Coccinella, Ponte alle Grazie, Nord, oltre al 49 per cento di Chiarelettere. Se poi si considera anche distribuzione, ingrosso, promozione, vendita online e di libri usati, la Scuola per librai e Il Libraio, inteso come rivista, l’importanza della famiglia Mauri è ancora maggiore. Il gruppo si basa su un’architettura complicata e flessibile, unica nel suo genere – «una piattaforma», dice il presidente e amministratore delegato di GeMs e vice presidente di Messaggerie Italiane Stefano Mauri – che copre ogni fase del processo editoriale, per sfruttare i vantaggi di scala dell’editoria industriale senza perdere in velocità e attenzione. «Abbiamo cercato di conservare dinamiche da editore indipendente, con Pro Libro, Geamco, e GeMs, cioè il reparto commerciale, una società di gestione contabile e i servizi di holding a fare da collettore», dice Mauri, «Ma abbiamo lavorato perché la parte editoriale rimanesse autonoma e separata, cioè totalmente dedicata al libro. L’aspetto centrale, quello che per me fa differenza, è la continuità. L’azienda diretta da un manager fa scelte di medio-breve periodo e, se quotata, privilegia spesso il brevissimo. L’azienda diretta dagli azionisti ha più agio a orientarsi sul medio e lungo periodo. Questo vale per noi come per Sellerio o e/o». Ogni casa editrice di GeMS ha un direttore editoriale dedicato e un amministratore delegato che segue anche altre due o tre case editrici. «Abbiamo messo in piedi procedure di budgeting e controllo semplificate», dice Mauri, «per essere veloci nelle decisioni e avere una buona circolazione dei flussi informali di informazione. È un cambiamento organizzativo che abbiamo deciso nel 1999, dopo la morte di Mario Spagnol, che aveva guidato la casa editrice come una sorta di teocrazia, ma lui era indiscutibilmente il Maestro e se un dio c’è, la teocrazia va benissimo». Mario Spagnol è l’uomo che, dopo una vita in Bompiani, Feltrinelli e Rizzoli, nel 1979 diventò direttore editoriale e socio di Longanesi, appena acquisita dai Mauri, e incominciò a costruire un grande gruppo editoriale sulla base di Messaggerie, che era allora ed è tutt’ora il più grande distributore italiano di libri (l’altro grande distributore italiano è Mondadori, che dopo la fusione con Rizzoli ha raggiunto più o meno le dimensioni di Messaggerie Libri). Luigi Spagnol, figlio di Mario, è oggi vicepresidente di GeMS e presidente di Salani e Vallardi. | Che cos’è GeMS, il secondo editore italiano. È nel gruppo Messaggerie, il più grande distributore di libri in Italia, e ha molte case editrici, tra cui Guanda, Garzanti, Salani e Longanesi. |
È uscita nelle sale italiane la prima parte del settimo capitolo di Harry Potter (Harry Potter e i doni della morte), la famosa conclusione spezzata in due un po’ per problemi di spazio e un po’ per moltiplicare i risultati al botteghino. Per chi si fosse deciso solo ora a lasciarsi coinvolgere dall’entusiasmo collettivo, proviamo a creare una piccola guida utile a districarsi tra termini “tecnici” e trascorsi narrativi. Come tutte le favole, anche Harry Potter ridotto all’essenziale non esprime la ricchezza narrativa di cui può vantarsi: questo articolo serve a ricapitolare, i libri e i film sapranno aggiungere la componente di fascino. Prima di tutto un po’ di basi | Piccola guida a Harry Potter. Per chi si è perso i primi sei film (o vuole solo rinfrescarsi la memoria). |
Google ha diffuso – come da tradizione – l’elenco dei temi più popolari sul suo motore di ricerca. “Un anno di ricerche su Google” mostra con diverse liste le cose che sono circolate di più online attraverso Google durante il 2015, senza essere necessariamente le più cercate in assoluto da parte degli utenti. Dal 2014 la lista non si chiama più Zeitgeist, termine con il quale veniva identificato il riassunto di fine anno fatto da Google: la parola è composta dai termini tedeschi “Zeit” (“tempo”) e “geist” (“spirito”). Tra le parole di tendenza nel 2015 su scala globale ci sono stati l’ex giocatore NBA Lamar Odom, che si è risvegliato dopo essere stato trovato privo di conoscenza nel Nevada lo scorso ottobre, gli attentati di Parigi del 13 novembre scorso e quello precedente alla redazione di Charlie Hebdo, e American Sniper, uno dei film più discussi dell’anno. | Il 2015 visto da Google. Dagli attentati di Parigi al nuovo Star Wars, da Pino Daniele a Expo e "50 sfumature di grigio", le cose più di tendenza sul motore di ricerca. |
La cantante americana Lady Gaga ha annullato le ultime dieci date del suo tour europeo per dei problemi fisici: soffre infatti di fibromialgia, una sindrome che provoca dolori ai muscoli e ai tendini. Nel suo comunicato, la cantante ha detto di essere molto dispiaciuta, e che chi aveva comprato un biglietto per le date di Londra, Manchester, Zurigo, Colonia, Stoccolma, Copenhagen, Parigi e Berlino potrà ottenere un rimborso. Pochi giorni fa Lady Gaga aveva fatto un concerto a Milano. pic.twitter.com/w5mTZsSb0X | La cantante Lady Gaga ha annullato le ultime dieci date del suo tour europeo per problemi di salute. |
Nelle ultime ore sono stati resi noti alcuni importanti sviluppi nelle indagini su quanto avvenuto domenica mattina ad Ardea, in provincia di Roma, quando un uomo ha ucciso a colpi d’arma da fuoco due bambini e un anziano. In particolare è emerso che l’uomo non aveva ricevuto un Tso (Trattamento sanitario obbligatorio), come riportato inizialmente sui media, che probabilmente non erano state sporte denunce a suo carico e che non sembrano esserci notizie di rapporti di alcun tipo con il padre dei bambini uccisi. L’uomo, che si chiamava Andrea Pignani, aveva 35 anni ed era ingegnere informatico e disoccupato. Era uscito di casa verso le 11 impugnando una pistola, sparando inizialmente contro un uomo che trasportava tronchi d’albero con una carriola, che era riuscito a sfuggire ai colpi. | Le novità sugli omicidi di Ardea. Il 35enne che domenica ha ucciso due bambini e un anziano non era stato sottoposto a Tso, e le indagini ora si concentrano sulla pistola. |
Come ogni anno il sito The Verge – che si occupa soprattutto di cultura, tecnologia e scienza – ha scritto la classifica dei migliori videogiochi dell’anno; dopo averne scelti 11 nel 2016, quest’anno ne ha scelti 15. La redazione del sito ha scritto che è successo perché il 2017 è stato particolarmente buono e anche tra un decennio guarderemo a quest’anno come a «uno dei migliori anni per i nuovi videogiochi»: perché sono usciti nuovi giochi di saghe storiche (Zelda, Mario e Resident Evil) ma anche cose nuove-nuove che si sono fatte notare e apprezzare, come Horizon Zero Dawn e Cuphead. Nella lista c’è un po’ di tutto: cose per PC e console, giochi per smartphone che per averli bastano due euro e trenta secondi, giochi che potete iniziare gratis, ora, online, ma che poi finireste a non fare nient’altro per i prossimi tre giorni. | I 15 videogiochi più belli del 2017. Ci sono giochi per console con mondi immensi da esplorare, giochi di sparare ovunque e poi quelle maledette graffette. |
Cesare Romiti, manager italiano a lungo amministratore delegato di Fiat e poi presidente di RCS, è morto a 97 anni. È stato uno dei più importanti manager italiani del Novecento, spesso ricordato per la sua opposizione ai sindacati negli anni Ottanta. Era malato da tempo. Romiti nacque a Roma nel 1923. Era il secondo di tre fratelli e figlio di un impiegato delle Poste. Studiò ragioneria e poi economia, si laureò nel 1945 e dopo avere svolto incarichi importanti in diverse banche e aziende, tra cui Alitalia, divenne amministratore delegato di Fiat nel 1976 con il sostegno del banchiere Enrico Cuccia. Romiti arrivò a Torino durante una gravissima crisi petrolifera, iniziando a lavorare in Fiat come amministratore delegato a fianco di Umberto Agnelli e di Carlo De Benedetti, che dopo cento giorni lasciò il suo incarico. | È morto Cesare Romiti. Aveva 97 anni ed era stato uno dei più importanti manager italiani del Novecento. |
Per ora è solo una decisione presa e comunicata, e le norme devono ancora essere definite e attuate: ma i presidenti di Camera e Senato hanno convenuto ieri assieme al ministro del Welfare Fornero gli interventi sul sistema pensionistico privilegiato dei parlamentari che genera cospicui costi per lo Stato ed è stato sempre più criticato dagli elettori negli ultimi anni. I dettagli del progetto sono questi. 1. il nuovo sistema entrerà in vigore dal 1 gennaio 2012, a differenza di quanto era stato annunciato nei giorni scorsi, e riguarderà anche i parlamentari attualmente in carica, “pro rata”, ovvero in proporzione al tempo su cui si attua, misto tra contributivo e retributivo. | I nuovi vitalizi dei parlamentari. Potrebbe essere la volta buona: Fini e Schifani hanno deciso che le pensioni di deputati e senatori dal 2012 saranno calcolate in base ai contributi versati. |
Questa settimana esce Mortdecai, diretto da David Koepp (sceneggiatore, tra gli altri, di Jurassic Park e Carlito’s Way), con Johnny Depp, Gwyneth Paltrow, Paul Bettany, Ewan McGregor e Olivia Munn: è la storia di Charlie Mortdecai, un bizzarro mercante d’arte che deve gestire diverse situazioni problematiche con sua moglie, i servizi segreti inglesi, un terrorista internazionale e un gruppo di russi molto arrabbiati. Il settimo figlio, diretto da Sergej Bodrov, è l’adattamento del romanzo fantasy L’apprendista del mago di Joseph Delaney, sulla storia di un anziano stregone che decide di ingaggiare un apprendista e sceglie il giovane figlio di un contadino, Thomas Ward. Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza, del regista svedese Roy Andersson, è il film vincitore del Leone d’oro al festival del cinema di Venezia del 2014, sulla storia di un viaggio di due venditori ambulanti di travestimenti e articoli per le feste. Escono infine Noi e la Giulia, di Edoardo Leo, che racconta di tre quarantenni insoddisfatti che decidono di aprire un agriturismo tra mille imprevisti e il film tedesco Il segreto del suo volto, sulla storia di una sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz col volto sfigurato che torna a Berlino alla ricerca di suo marito. | I film del weekend. L'ultimo film con Johnny Depp e quello col titolo lunghissimo che ha vinto il Leone d'oro all'ultimo festival di Venezia: tutti i trailer. |
Renato Bialetti è morto stanotte a 93 anni ad Ascona, in Svizzera. Era figlio di Alfonso Bialetti, che nel 1933 inventò la famosa moka. Tra la fine degli anni Trenta e l’inizio degli anni Quaranta l’intera produzione delle caffettiere Bialetti era limitata a circa mille pezzi all’anno. Negli anni Cinquanta Renato Bialetti, che era sopravvissuto ai campi di concentramento tedeschi, prese in mano l’azienda e decise di investire molto sulla pubblicità – prima a livello locale e poi internazionale – rendendo la moka famosa in tutto il mondo. In Italia la moka Bialetti divenne famosa soprattutto grazie a Carosello e in particolare grazie allo spot dell’omino con i baffi: lo disegnò il fumettista Paul Campani, ispirandosi proprio a Renato Bialetti. Oltre a rivoluzionare il marketing dell’azienda, Renato Bialetti ne ripensò anche l’intero assetto industriale per adeguarlo alle nuove necessità produttive. La Bialetti arrivò a produrre 18 mila pezzi al giorno, che portavano la produzione annua a circa 4 milioni (si stima che dagli anni Cinquanta fino a oggi siano state vendute più di 300 milioni di caffettiere). Nel 1986 Bialetti vendette l’azienda di famiglia, che ora – dopo alcune fusioni e passaggi di proprietà – si chiama Bialetti Industrie ed è una società quotata in borsa dal 2007. Parlando della morte di Bialetti, La Stampa ha riportato un aneddoto, da lui raccontato nel 2013, in occasione degli 80 anni della moka. Riguarda un incontro tra Bialetti e l’imprenditore e armatore greco Aristotele Onassis: | È morto Renato Bialetti. Suo padre inventò la moka negli anni Trenta e lui, dagli anni Cinquanta, la rese famosa in tutto il mondo: era fatto come l'omino coi baffi di Carosello. |
L’equipaggio della nave Sea Watch 3, che batte bandiera olandese e appartiene alla ong tedesca Sea Watch, ha fatto sapere di aver soccorso 52 migranti che si trovavano su un gommone al largo della Libia. Le persone, ha spiegato l’account Twitter di Sea Watch, erano state avvistate questa mattina da un aereo di ricognizione. Un tweet di Sea Watch spiega anche che «la cosiddetta guardia costiera libica» aveva detto che avrebbe provveduto al soccorso ma che così non è stato e quindi l’equipaggio della nave ha «proceduto al salvataggio come il diritto internazionale impone». Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha commentato la notizia dicendo ad alcuni giornalisti che il soccorso è avvenuto «non rispettando le indicazioni della Guardia costiera libica» e che si tratta quindi «dell’ennesimo atto di pirateria di un’organizzazione fuorilegge». Salvini, con parole non particolarmente diverse da quelle pronunciate in passato per situazioni simili, ha detto: «Se vogliono venire in Italia evidentemente non vogliono salvare vite ma infrangere la legge» e ha aggiunto che, secondo lui, «è evidente il collegamento tra scafisti e alcune ong». | La nave Sea Watch 3 ha soccorso 52 migranti al largo della Libia. Ha detto di aver agito «come il diritto internazionale impone», dopo che la «cosiddetta guardia costiera libica» non aveva fatto niente. |
Il venerdì di ogni settimana gli utenti di Twitter trovano sulla propria pagina decine di tweet contrassegnati dalla hashtag #FF, che invitano a iscriversi, per le ragioni o i meriti più vari, agli account di altri utenti del social network. La doppia F sta per «Follow Friday» che, in una traduzione approssimativa, potrebbe suonare come «il venerdì delle persone da seguire» o «le persone da seguire del venerdì». Consigliare di seguire utenti interessanti è un’abitudine consolidata su Twitter, ma la tradizione di farlo di venerdì è nata nel gennaio del 2009, come raccontava Mashable, da un’idea di Micah Baldwin (@micah) che consigliava ai suoi contatti di seguire altri due utenti. La hashtag #followfriday gli venne suggerita poco dopo, e già dal primo giorno diventò trending topic su Twitter. | Che cos’è il Follow Friday. E chi lo ha inventato, il giorno dei consigli su chi seguire su Twitter. |
Nell’intervallo del Super Bowl tra Kansas City Chiefs e San Francisco 49ers si è tenuto il tradizionale spettacolo di un quarto d’ora, quest’anno curato dall’agenzia Roc Nation del rapper Jay-Z, partner artistico della NFL presente all’Hard Rock Stadium di Miami con la moglie Beyoncé. Sul palco si sono esibite Shakira e Jennifer Lopez, due artiste latine scelte per rappresentare la grande influenza culturale ispanica di Miami. Insieme a loro si sono esibiti brevemente anche la figlia di Lopez, Emme Rodriguez, e il cantante colombiano J Balvin. Guarda anche: I migliori spot del Super Bowl 2020 | Lo show del Super Bowl con Shakira e Jennifer Lopez. Il tradizionale spettacolo dell'intervallo è stato curato dal rapper Jay-Z, partner artistico della NFL, presente a Miami con la moglie Beyoncé. |
From the basement è un progetto del produttore musicale inglese Nigel Godrich, che negli ultimi cinque anni ha invitato le migliori band in circolazione a esibirsi in uno scantinato, un basement appunto, senza pubblico né presentazioni. Le esibizioni sono state tutte registrate e poi pubblicate con dei podcast video. Dal 2006 ci sono passati tra gli altri Sonic Youth, The Fall, Iggy and the Stooges, Fleet Foxes, Beck, White Stripes. A giugno invece è stata di nuovo la volta dei Radiohead, che hanno suonato otto brani del loro ultimo disco, The King of Limbs. Il video ufficiale dell’esibizione è stato pubblicato ieri (ne circolavano già alcune versioni tratte dalla BBC, che ha trasmesso il concerto integralmente il 1 luglio) e resterà disponibile su Youtube per un periodo limitato. | I Radiohead, From the Basement. Hanno suonato otto canzoni del loro ultimo album in uno scantinato. |
Da qualche settimana, i profili social di Stranger Things – la serie tv di Netflix, la cui seconda stagione sarà online dal 27 ottobre – stanno condividendo, una alla settimana, delle locandine promozionali ispirate a quelle di famosi film degli anni Settanta o Ottanta. Stranger Things è ambientata negli anni Ottanta e nella serie ci sono moltissimi richiami all’estetica degli anni Ottanta: oltre che grazie a costumi e ambientazioni, sono molto evidenti anche per alcune scelte tecniche di ripresa come luci e obiettivi usati, per i titoli di testa – un chiaro riferimento alle copertine dei libri di Stephen King – e per la colonna sonora piena di canzoni di quegli anni. Qui sotto ci sono le locandine pubblicate finora: prima c’è quella di Stranger Things, poi quella originale del film a cui è ispirata (nel caso vogliate provare a indovinarle). La prime immagini è stata pubblicata da Netflix il 22 settembre. | Le locandine di “Stranger Things 2” ispirate ai film anni Ottanta. Le hanno pubblicate nelle ultime settimane i profili social della serie tv di Netflix: quante ne indovinate?. |
Cosa sarà è la serie di incontri online sull’”autunno che ci aspetta” organizzata dal festival Pensavo Peccioli, che avrebbe dovuto tenersi lo scorso marzo ed è stato rinviato a causa del coronavirus. Il Post è partner del progetto e ospiterà le dirette delle conversazioni in streaming ogni giorno: giovedì alle 18,30 Luca Sofri intervista Luca Bizzarri. | Cosa sarà, con Luca Bizzarri. Un appuntamento del festival online di cui il Post è partner, che durerà per tutto maggio con un ospite al giorno. |
Ci sono ancora 19 persone ricercate dopo essere evase dal carcere di Foggia lunedì mattina, in seguito alle proteste che hanno coinvolto decine di carceri in tutta Italia per il timore del contagio da coronavirus (SARS-CoV-2) e per le misure restrittive decise dalle autorità carcerarie per contenere il diffondersi del virus. Nel corso delle proteste alcuni detenuti avevano divelto un cancello che separa il carcere dalla strada ed erano riusciti a scappare, rubando auto e furgoni. Martedì pomeriggio si contavano 22 persone ancora ricercate, finché tre detenuti evasi non si sono costituiti al comando dei carabinieri di San Giovanni Rotondo. Questi ultimi tre, scrive La Gazzetta del Mezzogiorno, sono Andrea Quitadamo, Francesco Notarangelo e Bartolomeo Pio Notarangelo, tutti ritenuti legati a clan mafiosi del Gargano. | 19 persone sono ancora ricercate dopo essere evase dal carcere di Foggia. |
Twitter ha rinnovato la sua versione web, con un nuovo sito che è stato ampiamente semplificato rispetto al precedente. Come avviene spesso in questi casi, le modifiche sono state introdotte per un numero limitato di utenti e saranno estese a tutti gli altri nelle prossime settimane. La principale differenza è la scomparsa dell’impostazione a tre colonne, che per alcuni creava confusione, con una versione a due sole colonne molto più ordinata e pulita. Twitter ha aggiunto diversi accorgimenti per inviare facilmente i messaggi, comprese nuove scorciatoie da tastiera che possono essere attivate senza l’utilizzo del mouse. C’è anche un tasto vistoso per inserire con più facilità gli emoji, mentre nella colonna di destra sono raccolte informazioni sugli hashtag più utilizzati nella giornata e la classica sezione con i suggerimenti su chi seguire. | Il sito di Twitter ha una nuova grafica. La versione web passa da tre a due colonne, con nuove scorciatoie da tastiera e un sistema più semplice per inserire gli emoji. |
Ci sono tante foto da non perdere, nella raccolta delle persone da fotografare della settimana: Jim Belushi che fa yoga, la statua di cera di Tom Hardy, due giovani attori, la prima ministra neozelandese scalza, tentativi non riusciti di accarezzare un gatto e un ritratto della sorridente Lupita Nyong’o. E ancora: Meryl Streep e Greta Gerwig che si salutano felici come due che non si vedono da un po’ e Jean-Claude Juncker che fa i dispetti a Guy Verhofstadt. Ma sono belle anche tutte le altre in mezzo. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Celebripost. I coniugi Trump prima del Super Bowl, Jean-Claude Juncker che fa i dispetti e una statua di cera, tra quelli da fotografare in settimana. |
Nel novembre del 2013 un enorme iceberg si è separato dal ghiacciaio Pine Island e ha iniziato un lungo viaggio verso il mare di Amundsen, un tratto di mare dell’Oceano Antartico nella regione occidentale dell’Antartide (quella che si trova sul cosiddetto emisfero occidentale della Terra, a sud delle Americhe). L’iceberg, che è stato chiamato B31, ha una estensione di circa 660 chilometri quadrati, pari a circa tre volte la superficie dell’Isola d’Elba. Secondo i ricercatori della NASA, che lo stanno tenendo sotto controllo con i satelliti, nelle prossime settimane B31 sarà trasportato ulteriormente al largo dalle correnti del mare Antartico, e si teme che proseguendo alla deriva possa creare delle complicazioni per il traffico marittimo. Nell’emisfero australe sta inoltre per iniziare la stagione fredda con il lungo e buio inverno antartico, che renderà molto difficile il monitoraggio degli spostamenti dell’iceberg. | L’enorme iceberg in Antartide. È grande come tre volte l'Isola d'Elba e si è staccato da un ghiacciaio a novembre: ora si muove a singhiozzo. |
Mentre si discute ancora della possibilità che Denis Verdini dia le dimissioni da coordinatore del PdL – ieri Italo Bocchino ha detto al Post che “sarà costretto a dimettersi” – altre due persone coinvolte a vario titolo nell’inchiesta su Flavio Carboni e la sua organizzazione – qui e qui le puntate precedenti – hanno fatto un passo indietro, lasciando gli incarichi che ricoprivano prima che i dettagli sull’inchiesta venissero fuori. È il caso di Ernesto Sica, assessore regionale campano, che le intercettazioni e i verbali dell’inchiesta hanno raccontato aver partecipato attivamente a un tentativo di screditare l’allora candidato del PdL Stefano Caldoro, oggi presidente della Campania. Per quanto la cosa possa sembrare sorprendente – un politico futuro assessore del PdL vuole distruggere la carriera del candidato futuro governatore del PdL? – è sufficiente ricordarsi in quale contesto maturò la candidatura di Caldoro per comprendere il quadro della situazione: fino a poche settimane prima la presentazione delle liste il candidato naturale del PdL era Nicola Cosentino, allora già coinvolto in diverse inchieste su suoi presunti rapporti con la camorra. Carboni e i suoi lavoravano perché la sua candidatura andasse a buon fine, quando la situazione di Cosentino si fa politicamente insostenibile: due richieste di autorizzazione a procedere contro di lui da parte della magistratura, Fini che dice che la sua candidatura “non è nel novero delle cose possibili”. Il PdL cambia cavallo puntando su Caldoro e allora – secondo la procura – Carboni, Lombardi e lo stesso Sica tentano di farlo fuori, mettendo in giro voci su false accuse fatte a Caldoro da pentiti di camorra e su suoi presunti rapporti con transessuali. Caldoro vincerà le elezioni, Sica sarà nominato assessore (secondo molti per volontà diretta di Berlusconi), ieri è arrivato l’epilogo del loro rapporto: e Repubblica racconta che rimettendo il suo mandato nelle mani del governatore della Campania Sica gli abbia detto: “Guarda che io sono il più fesso, lì in mezzo”. | In attesa di Verdini. I giornali raccontano le dimissioni di un magistrato e di un assessore regionale, in relazione all'inchiesta sulla lobby di Flavio Carboni. |
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera. La prima newsletter, inviata il 15 ottobre scorso, è online per tutti qui. Per ricevere le successive gli abbonati devono indicarlo nella propria pagina account. Qui c’è scritto cosa ne pensa chi la riceve: online sul Post c’è ogni giorno la parte centrale della newsletter, quella – dicevamo – sulla canzone. I may know the word Natalie Merchant non ha i fans: ha proprio i perdutamente innamorati. In Playlist l’avevo messa così, parlando della sua ex band, i 10,000 Maniacs. Come quelle donne che dicono di trovare più belli John Malkovich, Harvey Keitel e Steven Tyler di Brad Pitt e Robert Redford, ci sono uomini che sostengono che la donna dei loro sogni non sia Nicole Kidman ma Natalie Merchant, la cantante dei 10,000 Maniacs (pronuncia: tentàusan mèniacs) prima di mettersi in proprio con risultati altrettanto egregi. Erano sei, bravi; Robert Buck è morto nel 2000, a 42 anni. Tra i risultati egregi ci sarebbe da attingere moltissimo (per esempio). Lei è dello stato di New York e ora ha 56 anni: aveva un nonno italiano che si chiamava Mercante prima di arrivare in America. Questa è la prima canzone che scrisse dopo aver lasciato i 10,000 Maniacs nel 1993: doveva andare nella colonna sonora di Philadelphia (quella dove c’è il pezzo molto bello di Neil Young; quello più famoso di Springsteen non è memorabile), poi non se ne fece niente. Parla di non fare, di non farcela a fare, di sapere cosa si dovrebbe fare e non farlo. Nel 2015 lei registrò di nuovo tutto quel primo disco con arrangiamenti diversi, e con la sua voce che aveva vent’anni di più: questa è l’originale, quelle sotto le versioni del 2015, ma non chiedetemi quale preferisca. Nel 2014 siamo andati a vederla al Barbican a Londra con Emilia che aveva dieci anni, e si è un po’ addormentata: che è poi il senso di questa newsletter. | Una canzone di Natalie Merchant. Questa parla di non fare, di non farcela a fare, di sapere cosa si dovrebbe fare e non farlo. |
Poco prima delle cinque di mattina di sabato 20 dicembre, il Senato ha approvato con un voto di fiducia il cosiddetto “maxiemendamento” alla legge di Stabilità proposto dal governo guidato da Matteo Renzi. Il documento è stato approvato con 162 sì e 37 no, alla fine di una riunione cominciata la mattina del giorno precedente. Il Movimento 5 Stelle non ha partecipato al voto, mentre i senatori di Forza Italia sono usciti dall’aula. Il provvedimento ora dovrà passare alla Camera per l’approvazione definitiva. Il “maxiemendamento” approvato nella notte è un documento che contiene alcune modifiche alla legge di Stabilità. La novità più importante riguarda i dipendenti delle province che da giovedì hanno iniziato una protesta contro i tagli agli enti locali, che a detta loro avrebbero potuto portare a diversi licenziamenti tra gli stessi dipendenti: secondo il governo, il “maxiemendamento” eliminerà questo rischio. Il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, ha detto che martedì incontrerà i sindacati per spiegare il nuovo meccanismo. | Il “maxiemendamento” alla legge di Stabilità è stato approvato al Senato. Con un voto di fiducia alle cinque di mattina: dovrebbe risolvere la questione dei dipendenti delle province e bloccare la TASI per il 2015. |
Il giornalista di Vox Max Fisher ha scritto un lungo articolo in cui ha messo in fila una serie di situazioni e meccanismi sull’umiliazione pubblica online – tema già molto dibattuto in questi anni – resi evidenti negli ultimi giorni dal caso di Walter Palmer, il dentista americano che ha ucciso un leone molto famoso in Zimbabwe. Dopo che la notizia è stata pubblicata dai giornali di tutto il mondo, Palmer è stato preso di mira da migliaia di utenti online, insultato e minacciato: e queste minacce hanno avuto poi diverse conseguenze concrete. La tesi di Fisher è che la vicenda mostra in modo esemplare come l’indignazione collettiva e le campagne di odio online abbiano passato il segno: una notizia diventa virale, una massa di utenti online fa gruppo ed esprime un giudizio sommario ma molto netto, prendendo di mira il protagonista della storia con tutti i mezzi possibili e rovinandogli la vita. È successo altre volte in passato, probabilmente capiterà di nuovo. Secondo Fisher, però, è arrivato il momento di preoccuparsene e prendere posizione. Il caso Palmer Il New York Times ha raccontato che «dopo che le autorità dello Zimbabwe hanno identificato Walter Palmer come il cacciatore del leone Cecil [una specie di simbolo dello Zimbabew], gli attivisti animalisti hanno usato i motori di ricerca per trovare informazioni su di lui e i social media per diffondere le informazioni sul suo studio e la sua famiglia, innescando una rabbia abbastanza forte da distruggere la vita digitale del Dr. Palmer». | Non è che stiamo esagerando, col tizio che ha ucciso il leone? il fatto che un dentista del Minnesota ci stia particolarmente antipatico, scrive Vox, non dovrebbe farci giustificare i linciaggi online. |
Il 21 marzo 1999 ci fu la 71ª edizione degli Oscar. Il premio per il miglior film andò a Shakespeare in Love, smentendo tutti quelli che per mesi avevano puntato su Salvate il soldato Ryan, diretto da Steven Spielberg. Il nome di Harvey Weinstein fu pronunciato svariate volte e in Italia ne parlammo molto perché fu la serata di Roberto Benigni e di La vita è bella. Nel marzo 1999 i giornali italiani parlavano di Kosovo e Abdullah Ocalan e al governo c’era Massimo D’Alema. Ungheria, Polonia e Repubblica Ceca erano appena entrate nella NATO, in Venezuela era diventato presidente Hugo Chávez e negli Stati Uniti Bill Clinton era da poco riuscito a evitare l’impeachment per la storia di Monica Lewinsky. Il Festival di Sanremo l’avevano presentato Fabio Fazio, Laetitia Casta e Renato Dulbecco: l’aveva vinto Anna Oxa con “Senza pietà” e la nuova proposta dell’anno era stato Alex Britti. In America la canzone più ascoltata era “Believe” di Cher. Se la ricordano quasi tutti. | Gli Oscar di vent’anni fa. Il miglior film fu "Shakespeare in Love" e il nome di Harvey Weinstein fu fatto più volte, ma per l'Italia fu soprattutto la serata di Roberto Benigni e "La vita è bella". |
Mercoledì il centrodestra ha annunciato di aver trovato un accordo sulla persona da candidare alle elezioni amministrative a Roma, che si terranno tra il 15 settembre e il 15 ottobre: sarà Enrico Michetti, avvocato 55enne, molto noto in città per i suoi interventi sull’emittente locale Radio Radio. Michetti sarà candidato in “ticket” con Simonetta Matone, magistrata 68enne che ha già lavorato in diversi ministeri: Matone, che era citata tra i nomi considerati dal centrodestra, sarà ufficialmente candidata come prosindaca (un’assessora che possa fare le veci del sindaco) e non vicesindaca. La scelta è ricaduta su Michetti dopo che per settimane Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia avevano faticato da un lato a mettersi d’accordo, soprattutto a causa dei nuovi equilibri all’interno del centrodestra, che vedono il partito di Giorgia Meloni sempre più influente, ma anche a causa delle difficoltà di trovare persone adatte al ruolo, con possibilità di vittoria e anche disposte a candidarsi. Da molto tempo infatti governare Roma è considerata da molti una specie di impresa impossibile, e che può facilmente metter fine a una carriera politica. Alla fine sia a Roma che a Torino il centrodestra ha deciso di candidare personalità esterne alla politica, come chiedeva da tempo il leader leghista Matteo Salvini: a Torino il candidato sarà l’imprenditore Paolo Damilano. | Da dove salta fuori Enrico Michetti. L'avvocato candidato a sindaco di Roma per il centrodestra è un personaggio noto in città, soprattutto per i suoi interventi controversi in una radio locale. |
Il campo della medicina è tra i più dinamici e articolati della ricerca: pratiche seguite da milioni di medici, in tutto il mondo, possono diventare obsolete o essere profondamente contraddette da nuovi studi. È un fenomeno che è diventato più frequente negli ultimi anni, soprattutto grazie all’accelerazione e ai progressi della ricerca in numerosi campi, come ha da poco dimostrato una nuova analisi comparativa scoprendo che ci sono almeno 400 pratiche mediche molto diffuse contraddette da ricerche più recenti. Lo studio è stato realizzato da Diana Herrera-Perez dell’Oregon Health and Science University (Stati Uniti) in collaborazione con diversi altri ricercatori. L’analisi ha preso in considerazione più di 3mila studi pubblicati tra il 2003 e il 2017 sulle riviste scientifiche Lancet e JAMA, e tra il 2011 e il 2017 sul New England Journal of Medicine. I ricercatori hanno notato che in più di un caso su dieci gli studi presentavano conclusioni all’opposto di quelle seguite dai medici nella loro pratica quotidiana, e basate su precedenti studi. | 10 miti in medicina da sfatare. Un'analisi ha trovato quasi 400 pratiche seguite da milioni di medici contraddette dalle ricerche più recenti, da quelle sulle allergie agli omega-3. |
Popcorn Time era un software e sito web che permetteva di vedere film in streaming istantaneamente tramite BitTorrent, uno dei più diffusi sistemi per condividere file online e ritenuto tra le principali cause della pirateria online. Popcorn Time ha chiuso nelle ultime ore: era già successo in passato che il sito andasse offline per diverse ore, ma questa volta si tratta proprio di una chiusura. Popcorn Time, creato nel marzo 2014, ha sempre avuto molti problemi di copyright legati al servizio che offriva: per intenderci, era stata definito il “Netflix dei pirati” perché offriva un servizio e un’interfaccia simili a quelli di Netflix – servizio a pagamento per vedere film in streaming, in Italia disponibile dal 22 ottobre – ma lo faceva gratis e senza i necessari permessi di chi deteneva i diritti dei film che trasmetteva. La chiusura di Popcorn Time – il cui sito al momento non esiste più, nemmeno su domini diversi da quello originale – è stata comunicata alcune ore fa dal profilo ufficiale Twitter di Popcorn Time: «questo è probabilmente il nostro ultimo messaggio, per favore sostenete il nostro progetto legale: Butter. Grazie di tutto». | Popcorn Time ha chiuso. Il sito web che permetteva di vedere film in streaming ha annunciato su Twitter la sua chiusura: nel frattempo è nato "Butter", la versione legale di Popcorn Time. |
Mercoledì 29 aprile sarà inaugurata presso il Museo di Roma in Trastevere la mostra World Press Photo 2015, che raccoglie le foto vincitrici del più importante premio mondiale di fotogiornalismo, assegnato lo scorso febbraio. Per questa edizione le immagini sottoposte alla giuria del concorso sono state 97.912, inviate da 5.692 fotografi professionisti provenienti da 131 nazioni, e sono stati premiati 41 fotografi (tra cui 9 italiani) di 17 diverse nazionalità. L’edizione di quest’anno è stata vinta dal fotografo danese Mads Nissen, per una fotografia che ritrae un momento di intimità di una coppia gay, a San Pietroburgo. La mostra è promossa dall’assessorato alla Cultura e al Turismo di Roma in collaborazione con Contrasto e la World Press Photo Foundation di Amsterdam e sarà aperta al pubblico fino al 22 maggio. Le foto in mostra sono raccolte in un libro edito da Contrasto. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | I vincitori del World Press Photo 2015 in mostra. Le foto vincitrici del più importante premio mondiale di fotogiornalismo esposte al Museo di Roma in Trastevere, fino al 22 maggio. |
Giovedì 1 maggio è stato diffuso il trailer dell’undicesimo videogioco di Call of Duty, una famosa saga di videogiochi di guerra per consolle e PC. Sarà intitolato Call of Duty: Advanced Warfare e uscirà il 4 novembre 2014. Un fatto notevole: il video sembra suggerire che il cattivo del gioco avrà le sembianze e la voce del celebre attore americano Kevin Spacey, che di recente ha ottenuto un nuovo successo interpretando il protagonista della serie televisiva House of Cards (e i toni di Spacey nel trailer sono molto da House of Cards). Il primo videogioco della saga Call of Duty è stato pubblicato nell’ottobre del 2003 dalla grossa azienda americana di videogiochi Activision, che tuttora ne detiene i diritti. | Il trailer del nuovo “Call of Duty” (con Kevin Spacey). Nella nuova versione del famoso videogioco di guerra il cattivo sarà una specie di Frank Underwood?. |
Michael Novak è un filosofo americano, cattolico, molto stimato e di grande carriera accademica e saggistica. Ha 80 anni, ha studiato alla Pontificia Università Gregoriana a Roma e a Harvard ed è stato tra le altre cose ambasciatore americano alla Commissione per i Diritti Umani dell’ONU, in un percorso di collaborazioni politiche che lo ha portato a lavorare con Robert Kennedy e con Ronald Reagan, tra gli altri, e più di recente a elogiare i Tea Party, sempre dentro un pensiero molto legato alla religione. E oggi è un forte avversario di Obama e critica il suo progetto di intervento militare in Siria. Anche per questo le obiezioni di base “storica” che oggi fa (in un’intervista di Paolo Mastrolilli sulla Stampa) a chi dice – soprattutto dentro la Chiesa Cattolica – che nessuna guerra ha mai risolto niente, sono interessanti, e danno delle risposte a quella domanda che di nuovo in questi giorni si legge molto spesso: “Le guerre hanno mai risolto niente?”. Cosa pensa dell’iniziativa del Papa di pregare e digiunare per la pace? «È giusta, è quello che un fedele si aspetta dal Papa. I papi hanno una missione diversa da quella dei presidenti. Non ho obiezioni neanche sullo strumento del digiuno». | Cosa risolvono le guerre. Per gli americani, hanno eliminato la schiavitù, sconfitto i nazisti, battuto il comunismo, spiega il filosofo cattolico Michael Novak. |
Cosa sarà è la serie di incontri online sull’”autunno che ci aspetta” organizzata dal festival Pensavo Peccioli, che avrebbe dovuto tenersi lo scorso marzo ed è stato rinviato a causa del coronavirus. Il Post è partner del progetto e ospiterà le dirette delle conversazioni in streaming ogni giorno: lunedì alle 18,30 Luca Sofri intervista Lucia Annunziata. | Cosa sarà, con Lucia Annunziata. Un appuntamento del festival online di cui il Post è partner, che durerà per tutto maggio con un ospite al giorno. |
Vent’anni fa – l’8 marzo 1996, per essere precisi – usciva nei cinema americani Fargo, il sesto film dei fratelli Coen. Fargo è uno dei più recenti, famosi e meglio riusciti esempi di film che sono diventati delle serie tv: l’ultima puntata della seconda stagione di Fargo, la serie, è andata in onda in Italia su Sky Atlantic pochi giorni fa e la terza stagione arriverà nel 2017. La storia recente è piena di altri esempi di serie tv tratte, ispirate o in qualche modo collegate a dei film. Ci sono film bellissimi diventati serie tv pessime (è il caso di Casablanca), film flop che sono diventati serie tv di successo (Buffy l’ammazzavampiri, per esempio) e casi – più rari, in realtà – in cui sia film che serie tv sono andati benissimo: Fargo, M*A*S*H e Saranno famosi. Abbiamo raccolto 15 casi di film diventati serie tv e dentro c’è un po’ di tutto: dal meglio al peggio. Dentro ogni immagine, curiosità e cose da sapere sul film e sulla serie tv | 15 film che sono diventati serie tv. "Fargo" è uno dei casi riusciti meglio, ma ci sono molti altri esempi (come la disastrosa serie tratta da "Minority Report" e quella da "Il mio grosso grasso matrimonio greco"). |
Leslie Jones fu un fotografo americano, nato nel 1886 a Boston, in Massachusetts. Dopo essersi appassionato alla fotografia da bambino, cominciò a lavorare in fabbrica e a fare il fotografo freelance nel tempo libero, per guadagnare qualcosa in più. Nel 1917 perse due dita mentre lavorava e decise di fare il fotografo a tempo pieno: venne assunto dal Boston Evening Herald-Traveler, dove lavorò per 39 anni. Jones fotografò di tutto, dallo sport alla cronaca nera, ma fu particolarmente prolifico nel documentare gli incidenti stradali (a proposito: forse non dovremmo chiamarli “incidenti”) per le strade di Boston negli anni Trenta. Le foto di Jones sono state raccolte e catalogate dalla Boston Public Library, e una delle persone che si è occupata dell’archiviazione ha aperto un sito nel quale vengono mostrate e spiegate alcune delle fotografie di Jones. Ce ne sono di bizzarre e comiche, altre molto meno. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Vecchie foto di incidenti stradali. Le fotografie scattate da un fotogiornalista di Boston negli anni Trenta, alcune comiche altre molto meno. |
La demagogica campagna lanciata la settimana scorsa dalla copertina dell’Espresso (e ripresa da giornali e telegiornali in cerca di ascolti) sugli arresti domiciliari di Angelo Balducci, è stata un ennesimo episodio di travisamento del senso e dei termini della custodia cautelare nel diritto. Oggi sul Sole 24 Ore Valerio Onida interviene a provare di nuovo a spiegare gli abusi e le storture che questo tipo di lettura può generare, raccontando di altre simili reazioni a una recente sentenza della Corte Costituzionale. Valerio Onida è Presidente Emerito della Corte Costituzionale e uno dei più illustri giuristi italiani. In materia di custodia cautelare in carcere valgono, e dovrebbero sempre valere, elementari principi di civiltà giuridica, tante volte affermati dalla giurisprudenza della Corte costituzionale e da quella della Corte europea dei diritti dell’uomo, a tutela del diritto fondamentale alla libertà personale. L’accusato in attesa di giudizio si presume non colpevole, e dunque misure restrittive, specie personali, possono essere adottate nei suoi confronti a condizione che non solo sussistano gravi indizi del reato, ma anche che sussistano specifiche esigenze cautelari, come quelle derivanti dal pericolo di reiterazione del reato, dal pericolo di fuga o dal pericolo d’inquinamento delle prove. Le condizioni che legittimano la misura restrittiva devono di norma essere accertate in concreto, e le misure adottate devono essere proporzionate e ristrette al minimo indispensabile per fronteggiare in concreto le riscontrate esigenze cautelari. | La custodia cautelare spiegata da Valerio Onida. Il Presidente Emerito della Corte Costituzionale prova a rimettere in riga le letture sbagliate sul carcere preventivo. |
In prima pagina sul Corriere della Sera di venerdì Ernesto Galli Della Loggia espone una chiara e sintetica ricostruzione di che cosa è successo negli ultimi decenni a due imprese statali come Poste e Ferrovie, i cui funzionamenti – e malfunzionamenti – molti italiani attribuiscono ancora allo Stato, mentre lo Stato ne ha mantenuto solo la proprietà. Galli Della Loggia non è forse altrettanto chiaro nello spiegare se le gestioni private debbano essere ritenute colpevoli di un disservizio o legittimate a trascurarlo. Agli occhi di molte generazioni di italiani, per un secolo e più, Poste e Ferrovie non sono state dei servizi pubblici come tanti altri. Hanno rappresentato un simbolo — oltre che di molte vicende della propria vita, della propria vicenda personale — in un certo senso del loro stesso Paese e dello Stato italiano in quanto tale. E gli Stati, come si sa, sono tenuti insieme anche dai simboli. Tra gli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso Poste e Ferrovie divennero però il simbolo del fallimento di quello Stato. Il quale, riconosciutosi incapace di gestire entrambe senza trasformarle in ricettacolo del più esasperato clientelismo politico-sindacale e della più desolante inefficienza, decise di affidarne il servizio a due società per azioni (quindi di diritto privato), conservandone però l’intera proprietà. E stipulando con questi appositi contratti, con relativo esborso di fondi o di commissioni, volti a garantire le esigenze essenziali di natura collettiva legate alle loro tradizionali prestazioni. Per ulteriori risorse, se la vedessero loro. Insomma gettò via l’acqua sporca della gestione sperando di conservare il bambino, vale a dire il servizio pubblico. | Come funzionano Poste e Ferrovie. Ernesto Galli Della Loggia lo spiega sul Corriere agli italiani che ancora pensano se ne occupi lo Stato. |
Beppe Viola morì ad appena 43 anni per una emorragia cerebrale, negli studi Rai di Milano: era un giornalista e commentatore sportivo molto popolare e amato, dallo stile e intelligenza assai più originali e riconoscibili di quelli di molti colleghi. Era anche scrittore e autore teatrale e di canzoni, che collaborò spesso con Enzo Jannacci di cui era amico fin da quando erano bambini. Domenica Jannacci ha dato un’intervista al Corriere della Sera che ha offeso la figlia di Beppe Viola, Marina: che ha spiegato perché e tutta la storia sul suo blog. Sono già le undici e un quarto, ma ho fatto tutto, o quasi: letti (tranne il mio), messo in ordine, mi sono pesata (aumentata di mezzo chilo), fatta la doccia, incremata, vestita. In onore del mio nuovo amico (il mezzo chilo) mi sono addirittura messa la gonna, così che anche lui si può far notare in giro. La palestra per oggi può aspettare, ci sono cose più importanti da fare. Come sputtanare un amico, per esempio. Amico, poi, per dire. Dopo il mio caffé stamattina ho sentito Serena che mi fa, “Hai visto il Corriere?” Io non lo leggo proprio, il Corriere e lei neanche. Ma qualcuno le ha detto dell’articolo uscito oggi: intervista al grande Enzo Jannacci, che parla del libro (coccodrillo?) appena uscito di suo figlio, e della sua genialità. E dei suoi amici, appunto. Quelli andati e quelli ancora qui. Delle sue canzoni, e tra le altre cose, del suo regalo a Mario Monicelli, che invece l’Enzo il regalo lo ha ricevuto lui quella volta lì. Da mio padre. Apro una lunga parentesi. Erano gli anni del dopoguerra. Milano era in parte macerie e in parte ancora periferia, soprattutto in zona Undici, dove c’è la via Lomellina che incrocia la via Sismondi e in fondo a sinistra c’è anche Piazza Adigrat. | In difesa di Beppe Viola. Fu un formidabile giornalista e scrittore, e coautore di molte cose di Jannacci: che però si dimentica sempre di citarlo, protesta la figlia Marina sul suo blog. |
Le città non sono mai state così di moda. Fanno discutere e dividono, ma quelle che hanno successo sono sempre al centro dell’attenzione. Il nostro è un secolo dominato dalle città. Tra la fine del 2007 e l’inizio del 2008, la popolazione urbana ha raggiunto i 3,3 miliardi di individui, superando la popolazione rurale per la prima volta nella storia del genere umano. Secondo le stime dell’ONU, le città cresceranno fino al 2050, quando ospiteranno 5 miliardi di individui. Ma proprio oggi che il genere umano non è mai stato così urbanizzato, un numero crescente di economisti, urbanisti e politici ha iniziato a mettere in dubbio questo rapporto. Le città, sostengono, stanno diventando motori di diseguaglianza e prosciugando le risorse delle periferie dimenticate stanno generando contro di loro potenti reazioni politiche populiste. Non è da molto che in Italia il dibattito viene raccontato sotto quest’aspetto, oltre che nella tradizionale dinamica Nord-Sud. Fabrizio Barca, economista e ministro della Coesione territoriale durante il governo Monti nel 2012, è stato tra i più autorevoli a parlare in modo preoccupato del crescente divario tra la parte più dinamica del paese, costituita soprattutto da grandi città, e le “aree interne“, quelle zone situate soprattutto lungo la dorsale appenninica e l’arco alpino, lontane dai centri di riferimento e sempre più isolate. Più di recente, il ministro per il Sud ed esperto di coesione territoriale Giuseppe Provenzano ha espresso in termini molto netti la questione, sostenendo che la capacità attrattiva di grandi città come Milano scavi «fossati sempre più profondi» con il resto del paese, attirando investimenti e talenti, ma faticando poi a restituire altrettanto al resto del paese. | Il problema di Milano e delle altre. Le grandi città attirano investimenti e persone di talento, ma è vero che così facendo si stanno lasciando indietro tutto il resto?. |
A metà luglio 2010, era il 16, quelli di Instagram pubblicarono la loro prima fotografia. All’epoca l’applicazione, ancora in fase di test, si chiamava Codename (“nome in codice”) e ci sarebbero voluti altre tre mesi di lavoro prima del suo lancio sull’App Store, il negozio online di Apple per acquistare le applicazioni per iPhone. L’immagine, che mostra un cane fotografato dall’alto, fu messa online da Kevin Systrom, il CEO e cofondatore di Instagram. | La prima foto su Instagram. Fu pubblicata il 16 luglio 2010, e c'è un cane, ovvio. |
Venerdì 25 settembre è stata inaugurata al Palazzo Ducale di Genova la mostra “Dagli Impressionisti a Picasso”, che raccoglie 52 quadri provenienti dal Detroit Institute of Arts, il più importante museo della città di Detroit e uno dei più importanti musei americani (fu il primo ad esporre negli Stati Uniti i quadri delle avanguardie artistiche europee di fine Ottocento e inizio Novecento). È la prima volta che le principali opere del Detroit Institute of Arts si spostano in blocco: e sul perché lo fanno c’è anche una storia che riguarda i problemi economici della città. Il biglietto per la mostra costa 13 euro ma sono previste diverse riduzioni. La mostra si concluderà il 10 aprile 2016. Cosa c’è dentro la mostra L’esposizione racconta un percorso “ideale” dello sviluppo dei più importanti movimenti artistici europei del XIX e del XX secolo. La nascita del movimento dell’Impressionismo è rappresentata dai ritratti di Gustave Colbert (“Bagnante addormentata presso un ruscello”), dallo studio dei colori di Claude Monet (“Gladioli”) e dalla rappresentazione dei paesaggi agresti di Camille Pissarro (“Sentiero”). Ci sono anche tre opere di Pierre Auguste Renoir tra cui “Donna in poltrona”, esposto in occasione della prima mostra sull’Impressionismo nel 1874. La parte dedicata a Edgar Degas comprende cinque quadri che racchiudono i suoi temi ricorrenti più importanti: il ritratto, i cavalli e le ballerine. Un altro spazio monografico è dedicato a Paul Cézanne e ai suoi soggetti principali: la figura umana, il paesaggio provenzale (con una delle ultime versioni di “Montagna Sainte Victoire”) e la natura morta (“Bagnanti”). | I migliori quadri del “Detroit Institute of Arts” sono in mostra a Genova. È la prima volta che uno dei più importanti musei americani esporta i suoi quadri migliori, fra cui celebri opere di Picasso e Van Gogh: c'entra la difficile situazione economica della città. |
Vine, l’applicazione di Twitter per pubblicare e condividere video che durano pochi secondi, ha aggiunto una nuova funzione per inviarsi messaggi privati che si chiama “Messaggi Vine” (“Vine Messages”, o VM). Fino a ora l’app permetteva solamente di rendere visibili a tutti i propri video, e molti suoi iscritti chiedevano da tempo la possibilità di inviarne di privati a una persona o a un gruppo di amici. Per creare un VM basta selezionare l’icona della casetta in alto a sinistra, e dal menu che compare la voce “Messaggi”. Nella schermata successiva si tocca l’icona della videocamera e si registra il video, a cui si può poi aggiungere una didascalia. Infine si sceglie il destinatario del messaggio dall’elenco dei propri amici su Vine, dalla propria rubrica sullo smartphone e si fa “Invia”. I messaggi possono essere mandati a una sola persona o a un gruppo di persone (ma in conversazioni separate, sempre uno a uno), e si possono scrivere anche iscritti a Vine che non si seguono a vicenda: in questo caso la conversazione è isolata in una sezione “Altro” dove sono mostrati i messaggi da utenti esterni alla propria rete di amici sull’applicazione. Chi non vuole ricevere messaggi dagli sconosciuti può disattivare la sezione “Altro” nelle impostazioni dell’applicazione. | I messaggi privati su Vine. Com'è fatta e come si usa la nuova funzione dell'applicazione di Twitter per condividere video che durano pochi secondi. |
La scorsa settimana il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato una proposta di legge per riabilitare quei soldati italiani fucilati all’interno dei suoi attuali confini durante la Prima guerra mondiale, per ordine dei tribunali militari straordinari. La notizia ha fatto riemergere l’annosa questione della “restituzione dell’onore” ai tanti militari italiani condannati con processi sommari – o direttamente senza processo – tra il 1915 e il 1918, chiesta da tempo da storici, intellettuali, parlamentari e amministratori locali per rimediare a un trattamento ritenuto iniquo e troppo duro nei confronti dei soldati, che spesso si rifiutarono semplicemente di eseguire ordini sconsiderati dei superiori. La proposta di legge del Friuli Venezia Giulia istituisce anche una “Giornata regionale della restituzione dell’onore” ogni 1° luglio, in ricordo della fucilazione di quattro alpini – Basilio Matiz, Silvio Gaetano Ortis, Giovanni Battista Coradazzi e Angelo Primo Massaro – avvenuta a Cercivento, nella Carnia, nel 1916. I quattro furono condannati a morte dopo un breve processo sommario per essersi rifiutati di eseguire l’ordine di conquistare la cresta di una collina in pieno giorno, un’impresa praticamente suicida visto che si trovavano nei pressi del fronte nemico, sul passo di Monte Croce Carnico. Uno di loro non era nemmeno coinvolto e fu scelto probabilmente in modo casuale. Ma quella dei “fucilati di Cercivento” è solo una delle tante storie di soldati italiani vittime della spietatezza dell’alta gerarchia militare di quell’epoca. | La “riabilitazione” dei soldati italiani fucilati durante la Prima guerra mondiale. A centinaia furono condannati a morte sommariamente, il Friuli Venezia Giulia si occupa per la prima volta di come ricordarli. |
Il nuovo disco di Jovanotti, “Lorenzo 2015 cc”, esce oggi e contiene trenta nuove canzoni, tra cui il singolo “Sabato”, uscito a dicembre, ed è stato registrato in parte a Cortona – la città di Jovanotti –, in parte a Milano e in parte all’Electric Lady Studios di New York con la collaborazione di Money Mark (che ha lavorato con i Beastie Boys), Daru Jones (batterista del gruppo di Jack White) e il tastierista Alex Alessandroni. Alla registrazione del disco hanno partecipato anche il sassofonista e vibrafonista camerunense Manu Dibango (per la canzone “Musica”), il gruppo afrobeat statunitense Antibalas (per “Melagioco”), il chitarrista del Niger Bombino (“Si alza il vento“) e il musicista britannico-sudanese Sinkane (“All the people”). “Lorenzo 2015 cc” si può acquistare su iTunes e su Amazon e nei negozi di musica, Jovanotti lo presenta in una conferenza stampa da Milano alle 12: sul Post potete seguire la diretta streaming. | Jovanotti presenta il suo nuovo disco, in diretta. "Lorenzo 2015 cc" esce oggi: lo streaming della conferenza stampa. |
Per oggi, mercoledì 10 giugno, è stato indetto a Roma uno sciopero del personale di ATAC, l’azienda che gestisce i servizi di trasporto pubblico. Lo sciopero è stato indetto dai sindacati Orsa e Fast Confsal. Lo sciopero durerà quattro ore – dalle 11,30 alle 15,30 – e riguarderà le linee della metro, i tram, gli autobus, i filobus e le linee ferroviarie Roma-Viterbo, Termini-Giardinetti e Roma-Lido: tutti servizi gestiti da ATAC. Al momento le linee della metro A e C sono chiuse mentre la metro B è attiva ma con possibili riduzioni di corse. È previsto servizio regolare per i bus Cotral e i bus di Roma Tpl. Per quanto riguarda le linee della metropolitana, potrebbero essere necessari anche 90 minuti dalla fine dello sciopero prima che il servizio riprenda regolarmente a causa dei tempi di riattivazione dei treni. | Lo sciopero dei mezzi pubblici ATAC di oggi: tutte le informazioni per chi deve spostarsi a Roma. Durerà quattro ore e coinvolgerà tutti i servizi di trasporto gestiti da ATAC: le cose da sapere. |
Tra una settimana i cristiani celebrano la Pasqua e quindi oggi, secondo il calendario liturgico cattolico, è la Domenica delle Palme. Comincia la settimana santa in cui si ricordano la passione di Gesù e la sua resurrezione. La Domenica delle Palme cade durante la Quaresima, che termina il giovedì prima di Pasqua quando inizia il “Triduo Pasquale”. Il Triduo è collocato quindi tra la fine della Quaresima – il periodo di 44 giorni che inizia con il mercoledì delle ceneri – e il Tempo pasquale, che va dalla domenica di Pasqua al giorno di Pentecoste: ovvero il cinquantesimo giorno dopo la Pasqua che celebra la discesa dello Spirito Santo e la conseguente nascita della Chiesa con la nuova legge donata da Dio. La Domenica delle Palme è anche detta della Passione del Signore ed è osservata dai cattolici, dagli ortodossi e dai protestanti. | Che cos’è la Domenica delle Palme. E altre informazioni utili su Pasqua, Quaresima e fasi lunari. |
Il sito Bored Panda ha pubblicato una serie di foto realizzate da un gruppo di amici – si fanno chiamare Ž999, questa è la loro pagina su Facebook – per attirare l’attenzione sulle pessime condizioni in cui si trovano le strade della loro città, Kaunas, in Lituania. Le fotografie, realizzate dai fotografi professionisti Arturas Artiusenka e Eurika Balciute, sono state riprese da molti siti e riviste, in Lituania e non solo, perché mostrano in maniera divertente e scanzonata lo stato di degrado reale del luogo in cui questi ragazzi vivono: le foto giocano sull’idea che le buche su queste strade siano così grandi da essere scambiate per piscine in cui fare un tuffo o addirittura laghi in cui pescare. Il gruppo tiene molto a specificare che nessuna delle foto è stata fatta per offendere le autorità, ma solo per “ridere dell’assurdità della situazione” ed esprimere un’opinione originale su una questione per loro molto importante. La sicurezza stradale, infatti, è un grosso problema in Lituania: nel 2013 i media locali si lamentavano che il paese fosse al primo posto in Europa per morti causate da incidenti stradali, con un tasso di 100 morti per un milione di abitanti: quasi il doppio della media europea. | La grave questione delle buche sulle strade della Lituania. Raccontata in modo originale e divertente da un gruppo di ragazzi, che si sono fotografati in situazioni surreali. |
Dallo scorso venerdì centinaia di migliaia di computer in tutto il mondo sono stati infettati da WannaCry, un virus informatico (di tipo “ransomware”, ci arriviamo) che cripta le informazioni sul proprio computer rendendole inaccessibili e chiedendo il pagamento di oltre 300 dollari per sbloccarle. Il malware si è diffuso molto rapidamente perché sfrutta una falla di sicurezza nel sistema di condivisione dei file di Windows, che ha permesso a WannaCry di infettare migliaia di computer senza il permesso da parte dei loro utenti. Il problema di sicurezza era noto a Microsoft, che aveva diffuso già a marzo gli aggiornamenti necessari per impedire che qualche malware la potesse sfruttare, ma non tutti aggiornano con frequenza i loro computer e questo ha permesso a WannaCry di infettarne molti (soprattutto nelle aziende, dove gli aggiornamenti richiedono più tempo e pianificazioni). Microsoft dice che l’attacco non riguarda Windows 10, la versione più recente del suo sistema operativo, ma è comunque sempre raccomandata qualche precauzione. La prima cosa da fare contro WannaCry Se utilizzate Windows verificate di avere installato gli aggiornamenti di sicurezza più recenti: Microsoft di solito diffonde un aggiornamento di questo tipo ogni mese, mettendo al riparo il suo sistema operativo dalle ultime falle scoperte. Per verificare di avere il computer aggiornato andate su “Start” > “Impostazioni” > “Aggiornamento di sicurezza” > “Windows Update” (il percorso può variare a seconda della versione di Windows, se non lo trovate, potate usare la funzione “Cerca” scrivendo “Windows Update”). | Cosa fare contro WannaCry, il virus che ha infettato i pc in mezzo mondo. Qualche facile dritta per stare al sicuro e non avere rimpianti. |
Il 28 aprile del 1969 uscì il primo disco dei Chicago, “Chicago Transit Authority”, come si faceva chiamare allora la band stessa, nata un paio d’anni prima. Fu un successone americano, con record di vendite e un premio Grammy. Loro si presentavano come una “rock and roll band coi fiati”, e con questa trovata proseguirono a stravendere dischi con cifre da primato per molto tempo, pur annacquandola molto con più semplici ballate sentimentali con pochi fiati. Queste sono le loro sette canzoni scelte da Luca Sofri, peraltro direttore del Post, nel suo libro Playlist, La musica è cambiata. Chicago (1967, Chicago, Illinois) C’è stata un’età d’oro delle vocette, in cui potevi metter su dei coretti un po’ sdolcinati ed entrare nella storia del rock. Quel tempo finì con gli anni Settanta, che richiesero al rock durezza e purezza, rendendo fuori moda e invisi alla critica “seria” gente come i Bee Gees e i Chicago (che in più pretendevano di fare un grande uso di fiati). I Bee Gees avrebbero poi visto riconosciuta la loro grandezza, mentre i Chicago sono rimasti un’americanata melensa, agli occhi della storia. Agli occhi delle classifiche di vendita, però, si dà il caso che siano tra i dieci artisti che hanno venduto di più nella storia della musica statunitense, aspettando quindici anni a mettere le facce sulle copertine dei loro dischi (trenta, a questo punto) e senza che nessuno si ricordi il nome di uno solo di loro (il cantante di cognome faceva Cetera, figuriamoci). Sono di quelli che, alla radio, non smetteranno mai di metterli. | Mezzo secolo e 7 canzoni dei Chicago. Band di potente funk bianco e fiati e ottoni, poi travolta da mielosità imbattibili, aveva pubblicato il suo primo disco oggi, nel 1969. |
Adam Schlesinger, musicista tra i fondatori della band americana Fountains Of Wayne, è morto mercoledì dopo essere stato ricoverato per complicazioni legate alla COVID-19, la malattia provocata dal nuovo coronavirus. Schlesinger aveva 52 anni e oltre a essere noto per aver fatto parte dei Fountains Of Wayne aveva avuto successo come autore di canzoni per serie tv, musical e per il cinema. In carriera aveva vinto tre Emmy, un Grammy ed era stato nominato agli Oscar e ai Golden Globe. | È morto a 52 anni Adam Schlesinger, musicista e cantante dei Fountains Of Wayne: era ammalato di COVID-19. |
La scorsa settimana in centinaia di città del mondo si sono tenute le tradizionali parate a sostegno dei diritti delle persone GLBT (gay, lesbiche, bisessuali, transessuali), note come Gay Pride. Alle due manifestazioni più grandi organizzate negli Stati Uniti, quelle di New York e San Francisco, c’era parte del cast di Orange Is The New Black (la serie tv di Netflix che racconta la vita di un gruppo di detenute in un carcere americano), con tanto di carro sponsorizzato da Netflix. A New York hanno sfilato Danielle Brooks, Yael Stone, Dascha Polanco, Samira Wiley, Matt McGorry e Laverne Cox, su un carro con l’enorme scritta “Litchfield Correctional Facility Break Out the Pride”, mentre a San Francisco si è vista Lea DeLaria. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Il cast di “Orange Is The New Black” al Gay pride. Quello di New York e quello di San Francisco, con tanto di carro sponsorizzato da Netflix. |
Microsoft Corporation – la grande società di informatica chiamata comunemente Microsoft – ha raggiunto un accordo per comprare LinkedIn per 26,2 miliardi di dollari (23,2 miliardi di euro): è stato comunicato nel primo pomeriggio (ora italiana) del 13 giugno. Microsoft pagherà 196 dollari per ogni azione di LinkedIn, che è un social network che permette di creare e gestire contatti professionali. LinkedIn offre la maggior parte dei suoi servizi gratuitamente, ma ha anche alcune opzioni a pagamento che permettono di avere maggiori informazioni sulla propria rete e migliori possibilità di cercare e offrire lavoro. Microsoft to acquire LinkedIn. https://t.co/ijfD6gZmiB pic.twitter.com/ChUbNT0eSX | Microsoft si compra LinkedIn. Pagherà 196 dollari per ogni azione del social network per cercare lavoro, 26,2 miliardi di dollari in tutto. |
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Una decina di persone, quasi tutte donne, aspettano sulle sedie allestite per la presentazione di L’estate fredda, il dodicesimo romanzo di Gianrico Carofiglio, già un’ora prima dell’inizio. Non hanno fatto male ad arrivare in anticipo: tolta la prima fila, riservata a blogger e giornalisti, c’è posto a sedere per sole trenta persone nella Feltrinelli del quartiere Appio, a Roma. Un pubblico di appassionati, non semplici lettori, come capita con gli scrittori di bestseller. Carofiglio lo è e i suoi romanzi sono anche molto tradotti all’estero, in più di 28 lingue – una è lo swahili, e lo scrittore racconta spesso che il suo Testimone inconsapevole è l’unico libro italiano tradotto in questa lingua insieme a Pinocchio. È noto soprattutto per i quattro cosiddetti “gialli giudiziari” con protagonista l’avvocato Guido Guerrieri, per essere stato per tanti anni pubblico ministero antimafia e poi senatore del Partito Democratico dal 2008 al 2013. Ha scritto però anche raccolte di racconti – se ne può leggere uno qui, dal recente Passeggeri notturni – e tre saggi divulgativi sull’uso delle parole: L’arte del dubbio sugli interrogatori processuali, e La manomissione delle parole e Con parole precise, più generali e molto legati al linguaggio della politica. «È alto, è alto» spiega una ragazza venuta con la madre agli altri primi arrivati. «Io li ho letti tutti» dice invece una donna che si è seduta temporaneamente in un posto riservato, pronta ad alzarsi «quando arrivano quelli belli». Poi aggiunge: «Non ho letto quello che ha fatto col fratello, Francesco Carofiglio». E spiega alla signora che le sta di fianco: «Io li prendo al supermercato, c’è l’offerta del 15 per cento». Quando arriva l’ora della presentazione tutte le sedie sono occupate e ci sono moltissime persone in piedi, tra gli scaffali di dischi e di libri che circondano la radura in cui sono state disposte le sedie. | Le cose sono complicate. Un pomeriggio con Gianrico Carofiglio e le sue dubbiose certezze, in una libreria romana. |
La Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionali le norme previste in un decreto legge del governo Monti che prescrivevano le lire che erano ancora in circolazione nel 2011. In sostanza il decreto legge impediva il cambio delle lire in euro come era invece previsto precedentemente, in questo modo lo Stato risparmiò circa un miliardo e 300 milioni di euro che avrebbe altrimenti dovuto dare a coloro che detenevano ancora delle lire. Con la bocciatura del decreto legge del governo Monti, è possibile – per chi ancora le detiene – cambiare le proprie lire in euro. La legge precedente alla modifica del 2011 però prevedeva comunque una scadenza, fissata per il 28 febbraio 2012: questo vuol dire che solo chi aveva fatto richiesta fino a quella data può oggi convertire le proprie lire in euro. Se avete ritrovato delle vecchie banconote dopo il 2012 non c’è niente da fare. | Come funziona il cambio lira-euro. La Corte Costituzionale ha bocciato un decreto legge del governo Monti, ora chi aveva fatto domanda può cambiare le sue vecchie lire. |
Secondo il sito di Bloomberg, il governo Draghi avrebbe intenzione di abbandonare il progetto di creare una rete unica in fibra ottica a banda ultralarga proposto da Telecom Italia (TIM), che prevederebbe di convogliare la gestione delle linee di TIM e delle reti di Open Fiber (controllata dallo stato tramite Cassa depositi e prestiti) in un’unica società di nome AccessCo, di cui TIM dovrebbe assumere il controllo. Il piano, che godeva dell’appoggio del governo precedente guidato da Giuseppe Conte, darebbe di fatto a TIM un monopolio sulla gestione della rete a banda larga. Proprio la necessità di evitare la creazione di un nuovo monopolio sarebbe una delle ragioni principali che avrebbero spinto il governo Draghi ad abbandonare il progetto, stando alle fonti interne riportate da Bloomberg. | Il governo avrebbe intenzione di abbandonare il progetto di rete unica a banda larga, ha scritto Bloomberg. |
Quando parliamo di animali in pericolo o in via di estinzione, pensiamo per lo più a specie rare come panda, tigri o pangolini, di cui sono rimasti talmente pochi esemplari che non è possibile non notarne la diminuzione. Più raramente ci vengono in mente gli insetti, di cui in realtà è in corso una diminuzione sempre più consistente, ma al contempo difficile da notare a causa della loro abbondanza. Di recente ne ha parlato il New York Times in un lungo articolo in cui questo fenomeno viene descritto come “un’apocalisse”, causata da vari fattori come l’aumento dell’uso dei pesticidi in agricoltura, la deforestazione e il cambiamento climatico. Per anni però questo tema è stata ignorato: lo stiamo iniziando a conoscere solo ora solo grazie al lavoro di alcuni studiosi amatoriali. Nell’articolo Brooke Jarvis racconta di aver incontrato una delle persone che per prime si sono appassionate a questo tema, e che hanno condotto indagini per saperne di più. Sune Boye Riis è un insegnante danese di scienze e matematica che un giorno, andando in bici con suo figlio, ha iniziato a pensare a come in quel momento mancasse qualcosa rispetto al passato: era estate, stava andando veloce e non gli era finito in bocca nemmeno un insetto. Riis ha iniziato a chiedersi se quella mancanza fosse normale, o se ci fosse stato effettivamente un qualche cambiamento rispetto ai suoi ricordi del passato, quando mangiare involontariamente degli insetti andando in bici era normale, e quando nelle giornate estive il parabrezza della macchina si riempiva di decine di carcasse di insetti. | Tempi duri per gli insetti. Il mondo ci sembra pieno, ma alcuni studiosi amatoriali hanno scoperto che ce ne sono molti meno di prima: il New York Times ha parlato di "apocalisse degli insetti". |
Il referendum “sulle trivelle” si svolgerà nei seggi di tutta Italia il 17 aprile.”Sulle trivelle” è tra virgolette perché benché sia così che il referendum ha finito per essere descritto, le trivelle in realtà c’entrano molto poco. Il referendum è stato convocato per decidere se abrogare una norma che attualmente permette di estendere le concessioni per estrarre gas o petrolio da piattaforme offshore entro 12 miglia dalla costa, fino all’esaurimento del giacimento. Il referendum, non era mai successo nella storia d’Italia, è stato richiesto dalle regioni invece che – come di solito avviene – tramite una raccolta di firme tra i cittadini. La domanda del referendum chiede agli italiani se vogliono abrogare la parte di una legge che permette a chi ha ottenuto concessioni per estrarre gas o petrolio da piattaforme offshore entro 12 miglia dalla costa di rinnovare la concessione fino all’esaurimento del giacimento. Il quesito del referendum dice: | Referendum trivelle, che cosa succede il 17 aprile. Che le trivelle c'entrano poco, ma soprattutto su cosa si vota, come e perché. |
L’Italia è il terzo paese al mondo per contagi confermati del coronavirus (SARS-CoV-2): secondo gli ultimi dati della Protezione Civile comunicati martedì, i contagi sono in tutto 283, una cifra che considera anche le 7 persone morte e che avevano contratto il virus (tutte già malate e con condizioni di salute precarie) e una persona guarita, il ricercatore rimpatriato da Wuhan. Vista la quantità di casi, molti paesi stanno adottando misure restrittive verso l’Italia per cercare di contenere il contagio: alcuni hanno interrotti i voli da e verso l’Italia, altri hanno previsto la quarantena per chi presenti sintomi all’arrivo. Irlanda, Grecia, Serbia, Bosnia e Israele hanno sconsigliato ai loro cittadini di andare in Italia; la Grecia ha vietato le gite scolastiche nel nostro paese. | Le restrizioni ai viaggi da e verso l’Italia per il coronavirus. C'è chi ha invitato i propri cittadini a evitare il territorio italiano e chi ha interrotto il traffico aereo: una breve guida. |
21,00: Berlusconi insiste, sprezzante della realtà e dei documenti fatti circolare finora dal suo governo: “Non c’e’ nessun accenno alle province nel decreto” della manovra economica ha assicurato Berlusconi. | Fateci sapere quando avete finito. Governo in stato di ebbrezza: l'abolizione delle piccole province sparisce e riappare ormai ogni due ore (ultima versione: sparita). |
Nella quarta giornata della 74esima Mostra del Cinema di Venezia, quella di sabato, George Clooney è arrivato al Lido accompagnato da Matt Damon e Julianne Moore, protagonisti di Suburbicon, film noir diretto dallo stesso Clooney la cui sceneggiatura è stata scritta dai fratelli Joel ed Ethan Coen. A Julianne Moore è stato dato inoltre il premio Franca Sozzani, istituito in memoria della storica direttrice di Vogue Italia morta lo scorso dicembre a 66 anni. Dopo Suburbicon, il secondo film in concorso della giornata è La Villa, diretto dal regista francese Robert Guediguian. Della sezione Fuori Concorso, invece, sabato sono stati presentati The Private Life of a Modern Woman di James Toback, con Sienna Miller e Alec Baldwin; Brawl in Cell Block 99 di Craig Zahler, in cui recita Vince Vaughn, e il film tratto dall’autobiografia di Valentina Cortese Diva!, diretto da Francesco Patierno con Barbra Bobulova, Carolina Crescentini e Isabella Ferrari. Sabato sera, c’è stato spazio per poche cose che non fossero Clooney e la moglie Amal Alamuddin, che hanno monopolizzato le attenzioni dei fotografi. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le foto del quarto giorno a Venezia. Questi due hanno monopolizzato le attenzioni dei fotografi, ma c'erano anche Julianne Moore, Matt Damon e molte attrici italiane. |
Il musicista statunitense Moby ha cancellato tutte le presentazioni del suo nuovo libro Then It Fell Apart dopo che Natalie Portman aveva contestato un passaggio che la riguardava. Then It Fell Apart è la seconda autobiografia pubblicata da Moby e tra le altre cose contiene un passaggio in cui Moby racconta di quando, circa 20 anni fa, ebbe quella che lui definisce una breve relazione sentimentale con Natalie Portman (che allora aveva 18 anni, anche se il libro dice che ne aveva 20). Moby ha descritto la relazione discendo che Portman aveva flirtato con lui dopo un suo concerto e che da quel momento si erano frequentati per alcune settimane. Dopo la pubblicazione del libro, Portman ha però raccontato in un’intervista alla rivista Harper’s Bazaar che dal suo punto di vista non c’era mai stata nessuna vera relazione e che lei si ricordava solo di “un uomo molto più vecchio che si comportava in modo un po’ inquietante”. Dopo aver provato a difendere la sua versione del racconto con alcune foto scattate all’epoca, Moby ha diffuso diverse scuse nei confronti di Portman, dicendo che avrebbe dovuto farle leggere prima i passaggi che la riguardavano. | Moby ha cancellato tutte le presentazioni del suo nuovo libro, dopo che Natalie Portman aveva contestato un passaggio che la riguardava. |
Venerdì 1 febbraio 2013, Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi hanno tenuto insieme il primo comizio della campagna elettorale, al teatro Obihall di Firenze, in vista delle elezioni del 24 e 25 febbraio: si è trattato del primo incontro pubblico dopo le primarie del centrosinistra, vinte da Bersani al ballottaggio. Il sindaco di Firenze ha confermato quanto aveva detto dopo la sconfitta al ballottaggio: «Io non farò certo una guerriglia che indebolisce lo schieramento. Abituatevi». Per quanto riguarda gli avversari, invece, Renzi ha detto che non bisogna sottovalutare Berlusconi: chi lo fa «commette un errore». Bersani, dopo aver ringraziato Renzi, è tornato a parlare dell’IMU (Imposta Municipale Unica) sulla prima casa, spiegando che bisognerebbe modificarla, in modo da renderla «più progressiva» e ha ribadito l’importanza di estendere il diritto alla cittadinanza ai figli degli immigrati, riprendendo un esempio fatto da Renzi sul caso del calciatore italiano Mario Balotelli, che ha dovuto aspettare i 18 anni. | Bersani e Renzi a Firenze. Il video e le foto del primo comizio tenuto insieme dai due sfidanti delle primarie. |
Tesla, l’azienda statunitense di Elon Musk che produce automobili elettriche, ha superato le aspettative degli analisti finanziari nel suo ultimo trimestre. La società ha prodotto ricavi per 3,41 miliardi di dollari e ha fatto registrare perdite per 710 milioni di dollari, una quantità consistente di denaro ma inferiore alle aspettative. Tesla continua comunque a essere in perdita e i dati sono all’incirca in linea con quelli del trimestre precedente, nel quale i ricavi prodotti furono 3,3 miliardi di dollari a fronte di 675 milioni di dollari di perdite. Musk ritiene che Tesla possa andare in attivo entro poco tempo, complice la soluzione di alcuni problemi che hanno rallentato la produzione della Model 3, la prima automobile elettrica prodotta da Tesla per il mercato di massa. Per essere in attivo la società dovrà essere in grado di produrre almeno 5mila Model 3 alla settimana entro la seconda metà del 2018. | Tesla va meglio del previsto, ma continua a perdere molto denaro. Nell'ultimo trimestre ha perso 710 milioni di dollari, e la produzione non è ancora veloce come dovrebbe. |
Instagram ha aggiunto una nuova funzione per offuscare fotografie impressionanti, con contenuti forti ed espliciti, che non violano le linee guida per la pubblicazione ma che potrebbero comunque disturbare alcuni dei suoi iscritti. Quando si consulta la timeline dell’applicazione, o si utilizza la sua sezione per cercare nuovi contenuti, Instagram può aggiungere un filtro temporaneo per sfocare le immagini più controverse; il filtro può essere rimosso toccando la fotografia. La nuova funzione è stata annunciata da poche ore e potrebbero essere necessari alcuni giorni prima che sia messa a disposizione di tutti. | Instagram ora offusca le immagini forti e impressionanti. E ha aggiunto la verifica in due passaggi per chi vuole rendere più sicuro il proprio account. |
Tra le foto di animali migliori della settimana ce ne sono parecchie in tema “ultimo” o “primo” dell’anno. Ad esempio, la foto insospettabilmente romantica di un gregge di capre davanti al tramonto del 31 dicembre vicino a Lahore, in Pakistan. Oppure le foto della Cleveland Hunt, una delle più antiche cacce alla volpe che si tiene ogni primo gennaio in Inghilterra (le cacce alla volpe sono severamente limitate in tutto il paese dal 2005, ma possono ancora svolgersi se rispettano condizioni molto precise). E non si possono non citare i cani poliziotto di New York, di pattuglia anche la sera di capodanno. Ma la foto migliore è probabilmente quella di Tsunami, un orango dello zoo di Kuala Lumpur, in Malesia, che guarda con un’espressione estasiata un vassoio di frutta sistemato dagli inservienti dello zoo per celebrare il suo undicesimo compleanno. E c’è anche una foto di Bei Bei, il cucciolo dello zoo nazionale di Washington: probabilmente uno dei panda più famosi al mondo, e da tempo affezionata presenza tra gli animali preferiti del Post. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | L’imbarazzo della scelta. Greggi di capre davanti all'ultimo tramonto del 2015, cani sotto la neve e famosi tennisti che accarezzano koala tra le foto di animali più belle della settimana. |
Valentino ha presentato la sua collezione per la primavera/estate 2020 domenica, durante la Settimana della moda di Parigi, e anche questa volta il lavoro del direttore creativo Pierpaolo Piccioli ha ottenuto l’ammirazione della critica. Piccioli – che ha preso il posto del fondatore Valentino Garavani prima insieme a Maria Grazia Chiuri, ora a Dior, poi da solo dal luglio 2016 – ha infilato un successo dopo l’altro, disegnando collezioni sempre diverse e originali, caratterizzate da eleganza, freschezza e una raffinatezza sartoriale che si avvicina alla haute couture, l’alta moda. È anche la cifra di questa collezione, che si è aperta con la rivisitazione di un capo e di un tessuto semplicissimi, la camicia bianca di cotone, che viene reinventata in abiti dai tagli eleganti, pieni di pieghe, applicazioni di piume, arricciamenti: «Volevo lavorare su qualcosa di universale, tornare all’origine della forma e del volume – ha spiegato Piccioli – Così ho lavorato sull’idea della camicia bianca, ma con una sensibilità da alta moda». Il bianco è stato l’unico colore indossato dalle prime venti modelle, spezzato soltanto dall’oro degli orecchini – enormi e spesso portati solo all’orecchio destro – dei bracciali, dei ciondoli ai sandali e del trucco brillante sulle palpebre. | L’apprezzatissima sfilata di Valentino a Parigi. Disegnata dal direttore creativo Pierpaolo Piccioli, che negli ultimi anni sembra non sbagliarne una. |
L’Agenzia delle Entrate ha detto che lo “Spesometro 2017”, il sistema online usato dai commercialisti per inviare i dati sulle fatture, potrà essere usato fino al 5 ottobre senza incorrere in sanzioni. La decisione è stata presa su insistenze del Consiglio nazionale dei commercialisti, che aveva protestato per i ritardi causati dall’inaccessibilità del sito, che è stato messo offline venerdì scorso per sistemare alcuni problemi tecnici e tornerà operativo solo a partire da domani mattina, anche se non pienamente. La precedente scadenza era prevista per il 28 settembre. Agenzia delle entrate comunica che il servizio web ‘Fatture e Corrispettivi’, temporaneamente sospeso dalla serata del 22 settembre scorso, sarà nuovamente disponibile agli utenti entro domani, martedì 26, a valle di alcuni interventi correttivi effettuati da Sogei, che gestisce il sistema informativo dell’Anagrafe Tributaria. Il servizio web per l’invio dei dati delle fatture sarà quindi ripristinato, con l’eccezione di alcune funzionalità sulle quali sono in corso ancora interventi da parte di Sogei volti a ripristinare al più presto il servizio completo. In particolare non sono ancora attive le seguenti funzionalità: modifica dei dati fattura attraverso interfaccia web; la visualizzazione delle notifiche di esito delle sole fatture elettroniche, delle comunicazioni trimestrali IVA e quelle relative ai corrispettivi; la precompilazione dei dati all’interno della funzionalità di generazione dati fattura. Si ricorda, in proposito, che sono comunque sempre stati attivi tutti gli altri canali di trasmissione dei dati attraverso software gestionali. In considerazione dei disagi sopravvenuti, con provvedimento del direttore di Agenzia delle entrate in corso di emanazione, saranno ritenute tempestive le comunicazioni relative ai dati delle fatture presentate entro il 5 ottobre 2017. Inoltre, gli uffici dell’Agenzia, ove riscontrino obiettive difficoltà per i contribuenti, valuteranno la possibilità di non applicare le sanzioni per meri errori materiali e/o nel caso in cui l’adempimento sia stato effettuato dopo il 5 ottobre, ma entro i 15 giorni dall’originaria scadenza. | L’Agenzia delle Entrate ha prorogato al 5 ottobre la possibilità di usare il cosiddetto “Spesometro 2017”. |
Dalle 5 di stamattina ci sono ritardi e cancellazioni lungo la linea ferroviaria tra Roma e Firenze a causa di un guasto tecnico tra Settebagni e Capena (Roma), provocato da un incendio. Trenitalia ha comunicato che i treni ad alta velocità, a media e lunga percorrenza e quelli regionali da e per Roma hanno ritardi fino a 120 minuti e che alcuni sono stati cancellati. Tutti i treni cancellati o con forti ritardi sono indicati sul sito di Trenitalia qui. | Ci sono treni cancellati e altri in ritardo fino a 120 minuti lungo la tratta Roma-Firenze. |
Il Nobel per la Letteratura è stato vinto da Patrick Modiano. — — — | Chi vincerà il Nobel per la Letteratura? si saprà oggi alle 13, intanto ci sono le previsioni di esperti e bookmakers (senza guardare: chi ha vinto l'anno scorso?). |
Da un paio di giorni si è tornati a parlare dell’assegnazione del premio Nobel per la Letteratura a Bob Dylan, che da quando è stato ufficialmente indicato dall’Accademia svedese come il vincitore del premio di quest’anno non ha commentato la notizia e non ha risposto ai messaggi dell’Accademia. Giovedì il sito ufficiale di Bob Dylan ha promosso una nuova raccolta di suoi testi come scritti dal “vincitore del premio Nobel per la Letteratura”, lasciando intuire che Dylan avesse in qualche misura “accettato” il Nobel, venerdì tuttavia la frase è sparita dal sito di Dylan, e questo ha alimentato le voci sulle ragioni dell’indifferenza di Dylan nei confronti del premio. Dylan, che è probabilmente il più famoso e apprezzato cantautore del Novecento, è conosciuto tra le altre cose per la sua proverbiale riservatezza. Oltre a dare poche interviste, e a rimanere sempre il più possibile lontano dalle occasioni pubbliche, è famoso per parlare molto poco ai concerti. Dylan è stato annunciato come il vincitore del Nobel una settimana fa esatta, il 14 ottobre, ma finora non ne ha mai parlato in pubblico né si è messo in contatto con l’Accademia svedese. L’unico segnale che Dylan e il suo staff hanno effettivamente saputo del Nobel è un sobrio post sulla sua pagina Facebook ufficiale, che annunciava la vittoria e ne riportava la motivazione (“per avere creato nuove espressioni poetiche nella grande tradizione della canzone americana”). | Ultime dal Nobel a Dylan. Lui continua ad ignorare la cosa, ieri il suo sito ufficiale ha promosso un suo nuovo libro come scritto dal "vincitore del premio Nobel per la Letteratura", poi però ha cancellato la frase. |
L’ipotesi che la rottura tra Fini e Berlusconi non abbia solo una portata politica e storica notevole – di fatto è il fallimento del progetto Popolo della Libertà – ma anche possibili conseguenze sulla stabilità della maggioranza di governo si fa da tempo. Ma ieri, quando hanno cominciato a circolare i numeri attribuiti alla corrente finiana per la formazione dei nuovi gruppi parlamentari alla Camera e al Senato, si sono cominciati a fare i conti: perché quei numeri appaiono sostanziosi. Ferme restando le dichiarazioni ripetute di fedeltà alla maggioranza e all’appoggio al governo da parte dei dissidenti: ma è anche vero che fino a ieri erano nel PdL e ora sembrano essere definitivamente fuori. Le cose cambiano. Oggi ne scrive il Corriere della Sera. Alessandro Trocino fornisce i dati e Andrea Garibaldi fa i conti. | I conti della serva. Cosa cambia nella maggioranza se si toglie trentaquattro?. |
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