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Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.193 casi positivi da coronavirus e 57 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 4.664 (48 in meno di ieri), di cui 547 nei reparti di terapia intensiva (1 La storia di uno dei delitti più noti e violenti degli anni Settanta, al centro del film tratto da “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati
La politica sentimentale nel PdL. Il Secolo spiega perché il dibattito politico nel PdL si muove su parole "tribali": riconoscenza, tradimento, gratitudine, prostituzione.
Il 6 maggio 2009, ore 3:32, a un mese esatto dal terremoto de L’Aquila, le radio italiane hanno trasmesso per la prima volta la canzone Domani 21/04.2009: riadattamento del pezzo (quasi) omonimo scritto nel 2003 da Marco Pagani, figlia dell’impegno di 56 artisti italiani radunati sotto il nome di “Artisti per l’Abruzzo” con l’obiettivo di raccogliere fondi per la ricostruzione della città. La canzone ha incassato oltre un milione di euro, che gli artisti hanno versato al ministero dei beni culturali. A distanza di oltre sei mesi dal versamento, e nonostante la trasparenza richiesta fin dall’inizio dai promotori del progetto, si è persa traccia della somma, inizialmente destinata alla ricostruzione del Conservatorio «Alfredo Casella» e del Teatro Stabile d’Abruzzo de L’Aquila. E quindi oggi il supergruppo si riunisce di nuovo, stavolta per firmare una lettera rivolta al ministro Bondi, pubblicata da La Stampa: I riflettori dei media si stanno spegnendo e la questione della ricostruzione pare avviata verso un cammino di politicizzazione che mette a rischio la coesione del Paese intero nei confronti di un dramma che ci riguarda tutti. La nostra iniziativa è stata una goccia nel mare del denaro raccolto per far partire la ricostruzione de L’Aquila ma ci rendiamo conto del suo valore simbolico e per questo Le scriviamo, senza nessuna volontà polemica e senza nessun tono inquisitorio, ma con la decisa intenzione di esigere una risposta chiara da Lei o dai funzionari incaricati di gestire il denaro raccolto nel fondo del ministero per la ricostruzioni dei luoghi della cultura a L’Aquila.
Dove sono finiti i soldi dei cantanti per L’Aquila. Jovanotti e gli altri scrivono al ministro Bondi per chiedere che fine hanno fatto i fondi raccolti con la canzone "Domani 21/04.2009".
Dalla fine dello scorso aprile ogni giorno nelle acque al largo della Louisiana il petrolio affiora dal sottosuolo in corrispondenza della falla causata dall’inabissamento della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon della BP. L’equivalente di decine di migliaia di barili di petrolio è stato già disperso in mare, e l’America e il mondo aspettano con sfinita pazienza che la perdita sia arginata e arrestata Ma qualcuno comincia a fare l’ipotesi che questo momento possa addirittura non arrivare, e che la falla continui a espellere petrolio in mare per mesi e forse anni. Per esempio, che cosa potrebbe accadere se il resto del pozzo danneggiato si incrinasse aumentando le dimensioni dell’attuale falla? La domanda viene accuratamente evitata dai responsabili della società petrolifera, ma ignorare il peggiore degli scenari possibili potrebbe rivelarsi controproducente per la soluzione del problema.
E se invece va avanti per anni? alcuni esperti temono il peggiore dei casi: il collasso della struttura danneggiata e il petrolio che continua a uscire fino a chissà quando.
Lo scrittore dominicano Junot Díaz, che ad aprile aveva raccontato per la prima volta di quando venne stuprato a otto anni, è stato accusato di comportamenti inopportuni e aggressivi da tre donne nel mondo dell’editoria, scrive il sito The Cut. Zinzi Clemmons, autrice del romanzo What We Lose, ha raccontato su Twitter che lui tentò forzatamente di baciarla a un workshop a cui lei l’aveva invitato quando era una studentessa: «Avevo 26 anni e lui cercò il momento giusto per mettermi all’angolo e baciarmi contro la mia volontà. Non sono decisamente l’unica con cui l’ha fatto, e non voglio più restare in silenzio».
Lo scrittore Junot Díaz è stato accusato di comportamenti inopportuni da alcune donne.
Mercoledì, il Parlamento ha approvato definitivamente la riforma del processo penale, un provvedimento che era stato annunciato per la prima volta tre anni fa, nell’agosto del 2014. La riforma, formata da un unico articolo con 95 commi, interviene su una serie di aspetti per cercare di rendere più rapidi i processi penali, più trasparenti alcune procedure di indagine e più severe le pene per certi reati. La riforma è stata aspramente criticata sia dai magistrati che dagli avvocati penalisti. Sul Corriere della Sera, il giornalista ed esperto di cronaca giudiziaria Luigi Ferrarella l’ha definita «un compromesso al ribasso». Prescrizione La maturazione della prescrizione sarà interrotta per 18 mesi dopo la sentenza di primo grado e per altri 18 mesi dopo quella d’appello. Significa che un processo per un reato che andrebbe in prescrizione dopo 10 anni, potrebbe in effetti durarne fino a 13, poiché il conteggio si ferma un anno e mezzo dopo ciascuno dei primi due gradi di giudizio, lasciando più tempo per la conclusione del processo. Inoltre, viene aumentato il tempo necessario per maturare la prescrizione per il reato di corruzione, mentre nei casi di abuso su minore si inizierà a calcolarla soltanto dal momento in cui la vittima compie 18 anni.
Come cambia il processo penale. La riforma approvata dal Parlamento allunga i tempi di prescrizione e punisce più severamente la corruzione, ma non piace né ai giudici né agli avvocati.
I piccioni non godono di buona fama, però poi c’è sempre qualcuno che dà loro del becchime in piazza; nei deserti ci sono i rituali cammelli; gli umani socializzano con le mucche, e le mucche socializzano con gli umani; un cucciolo di leopardo mette le cose in chiaro ancora prima di compiere due mesi; tigri più navigate si mettono più placidamente in posa, e un coccodrillo fa la parte del coccodrillo. Anche questa settimana, stupende foto di animali, liberi e non, domestici e non, sempre un po’ animali dentro. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Weekly Beasts. Le foto più belle della settimana di animali che nuotano, ruggiscono, leccano, svolazzano (più o meno come fa un piccione).
Marco Pannella, uno dei più importanti politici italiani degli ultimi sessant’anni, è morto oggi a 86 anni: era da tempo malato di cancro e da diverse settimane le sue condizioni erano peggiorate parecchio. Pannella è stato un personaggio unico nella politica italiana per impegno, carattere e idee: sostenitore da sempre dei diritti civili, è stato negli anni sia direttore di due giornali di estrema sinistra – Lotta continua e Liberazione – che sostenitore del primo governo Berlusconi nel 1994, tra moltissime altre cose. In questa sua prefazione a un libro del 1973 (Underground a pugno chiuso! di Andrea Valcarenghi), ripubblicata oggi sul sito di IL, c’è un racconto di chi fosse: un po’ lo si legge nelle cose che dice, un po’ nel modo in cui le dice, ma aiuta a capire chi sia stato, almeno fino al 1973. Carissimo Andrea,
«Cosa vuoi da me?». Una prefazione di Marco Pannella a un libro del 1973, che racconta molto di chi fosse: per quello che dice e per come lo dice.
Il prossimo 31 gennaio a New York sarà inaugurata la mostra Capa in Color, curata da Cynthia Young, che celebra il famoso fotogiornalista nato in Ungheria nel 1913. Conosciuto soprattutto per aver raccontato le principali guerre del Novecento, lavorò sempre con l’idea di poter catturare il famoso “momento decisivo”, quell’istante unico che diventa racconto utilizzando la fotografia come strumento di documentazione e registrazione (come avvenne per la controversa immagine del 1936 del soldato dell’esercito repubblicano spagnolo colpito a morte da un proiettile). Robert Capa alla nascita si chiamava Endre Ernő Friedmann: all’inizio della sua carriera decise di darsi un nome d’arte, cosa che secondo il suo punto di vista avrebbe reso le sue fotografie più accattivanti, e scelse “Robert Capa”, che suonava come un nome americano. Anche se Capa è conosciuto soprattutto per le fotografie in bianco e nero, utilizzò anche le pellicole a colori. Nel 1938, mentre si stava occupando della guerra sino-giapponese scrisse ad un amico a New York facendo richiesta per 12 rullini Kodachrome e per le istruzioni su come usarli. Anche successivamente, durante la Seconda guerra mondiale portava con sé due macchine fotografiche di cui una caricata con una pellicola a colori. Alcune immagini furono pubblicate su Illustrated e Collier’s. Fu necessario però attendere qualche anno perché il colore fosse utilizzato estesamente nell’informazione e nelle riviste. Capa intensificò la produzione di queste fotografie tra gli anni ’40 e il 1954 e – anche se molte di queste immagini furono pubblicate – la maggior parte restò negli archivi.
Robert Capa a colori. Una mostra a New York racconta la produzione meno conosciuta del fotografo noto soprattutto per le sue immagini in bianco e nero (e che non si chiamava Robert Capa).
Wikipedia viene spesso citata come la dimostrazione più riuscita e lampante delle potenzialità della Rete e della condivisione della conoscenza. Il luogo in cui la cosiddetta «intelligenza collettiva» si materializza senza dover ricorrere a ulteriori spiegazioni, quindi il luogo in cui il sapere è democratico per eccellenza. Eppure secondo alcune ricerche congiunte effettuate da Nazioni Unite e Università di Maastricht, anche Wikipedia soffrirebbe di uno dei problemi più comuni presenti nelle comunità offline: la scarsa presenza delle donne. Ad oggi soltanto il tredici percento degli autori di Wikipedia è costituito da donne e secondo il direttore della Wikimedia Foundation, Sue Gardner, la cosa si riflette molto nella qualità generale dei contenuti pubblicati. Se si prende la pagina dedicata a una serie tv tipicamente preferita dal pubblico femminile come Sex and The City, per esempio, si troveranno soltanto dei brevi riassunti di ogni episodio. Se invece si prende una serie tipicamente molto apprezzata dagli uomini come I Sopranos si troveranno paragrafi e paragrafi che raccontano ogni episodio nei minimi dettagli. «Ognuno porta il suo pezzetto di informazione sul tavolo», spiega al New York Times Sue Gardner, «ma se le donne non sono al tavolo nessuno può beneficiare del loro pezzetto». Per questo il suo obiettivo è portare al venticinque percento entro il 2015 la percentuale di donne che contribuiscono regolarmente alle voci dell’enciclopedia.
Wikipedia è maschia? solo il 13% degli autori di Wikipedia è composto da donne.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 1.820 casi positivi da coronavirus e 82 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 7.515 (137 in meno di ieri), di cui 1.033 nei reparti di terapia intensiva (28 in meno di ieri) e 6.482 negli altri reparti (109 in meno di ieri). Sono stati analizzati 49.688 tamponi molecolari e 37.289 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 3,6 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,1 per cento. Nella giornata di domenica i contagi registrati erano stati 2.949 e i morti 44. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Campania (284), Sicilia (258), Lazio (251), Emilia-Romagna (188) e Toscana (147).
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, lunedì 31 maggio.
India e Russia hanno vinto entrambe la medaglia d’oro alle Olimpiadi degli scacchi dopo che ai due scacchisti indiani si era interrotta la connessione a Internet durante l’ultimo round delle finali, perdendo così la possibilità di giocare. Le Olimpiadi degli scacchi – che non hanno nulla a che fare con le Olimpiadi sportive – sono un importante evento biennale organizzato dalla FIDE, la federazione internazionale degli scacchi, e a causa della pandemia da coronavirus l’edizione di quest’anno, che era iniziata a luglio, è stata la prima a essere organizzata online, con regole stabilite per avere partite relativamente veloci, nelle quali ha particolare importanza il tempo di gioco. A questa edizione delle Olimpiadi degli scacchi hanno partecipato le squadre di 163 paesi, ognuna composta da più giocatori.
Le Olimpiadi degli scacchi sono finite prima per colpa di internet. A causa della pandemia si sono disputate online e dopo un problema di connessione la vittoria è stata assegnata a pari merito a India e Russia.
Da oggi e fino al 12 marzo si svolgerà la prima edizione del festival di fotografia di Brescia (Brescia Photo Festival), con l’inaugurazione di mostre, incontri con fotografi, workshop e proiezioni di documentari che hanno come tema fotografico le persone (People), con grande spazio al fotogiornalismo. Tra le mostre consigliate – che continuano tutte oltre la durata del festival – ci sono quella di Steve McCurry, tre mostre dedicate all’agenzia Magnum, una di Uliano Lucas e un’altra di Caio Mario Garrubba. E poi incontri con Gianni Berengo Gardin, Uliano Lucas e Franco Fontana, tra gli altri. Qui trovate il programma completo. Steve McCurry. Leggere (museo di Santa Giulia, fino al 3 settembre), presenta, in prima mondiale, circa 70 fotografie del fotografo statunitense – probabilmente il più noto fotografo contemporaneo – che ritraggono persone da tutto il mondo mentre leggono e che sono state raccolte anche nell’omonimo libro. Le fotografie saranno accompagnate da una serie di citazioni di brani letterari scelti da Roberto Cotroneo.
Grandi fotografi e fotografie, a Brescia. Fino al 12 marzo ci sarà la prima edizione del nuovo festival di fotografia, con mostre di Steve McCurry, Uliano Lucas, Caio Mario Garrubba e importanti fotografi di Magnum.
Alice Munro ha vinto il Nobel per la Letteratura come “maestra del racconto contemporaneo”. Munro è nata a Wingham, in Canada, il 10 luglio del 1931. È stata insignita per tre volte con il premio del Govern General’s Award, il più importante premio letterario canadese. La maggior parte dei suoi racconti sono ambientati nel Southwestern Ontario. È considerata tra le più importanti scrittrici viventi e si è fatta soprattutto conoscere per i racconti che attraverso la vita quotidiana analizzano i rapporti e le relazioni personali.
Alice Munro ha vinto il Nobel per la Letteratura 2013. Il riconoscimento alla scrittrice "maestra del racconto contemporaneo".
Nell’ultima settimana sono stati annunciati i vincitori dei premi Nobel per il 2014, uno dei riconoscimenti più importanti al mondo per la ricerca, la letteratura e chi è impegnato nella promozione della pace. Il premio fu istituto seguendo il testamento di Alfred Nobel e fu consegnato per la prima volta nel 1901. Da allora decine di persone hanno ricevuto il Nobel e tra queste ci sono anche 20 italiani. Sei di loro hanno ricevuto il premio per la Letteratura, da Giosuè Carducci nel 1906 a Dario Fo nel 1997, da Grazia Deledda a Eugenio Montale. Nel campo della Medicina i premiati sono stati sei, compresi grandi ricercatori come Rita Levi-Montalcini e Renato Dulbecco, ma anche Camillo Golgi, scopritore dell’apparato cellulare che studiamo ancora oggi a scuola. Ci sono stati cinque italiani premiati col Nobel per la Fisica, mentre un solo Nobel per la Chimica è stato assegnato a un italiano. Tra i premiati ce n’è stato anche uno per la Pace: è successo ai primi del Novecento. Il Nobel più recente assegnato a un italiano è stato quello al genetista Mario Capecchi nel 2007.
Gli italiani che hanno vinto il Nobel. Da Camillo Golgi a Rita Levi-Montalcini, passando per l'unico che ha vinto quello per la Pace: sono 20 e hanno fatto grandi cose (il più recente lo ricordate?).
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia
Matteo, facce Tarzan. La ricca rassegna stampa di oggi sul sindaco di Firenze: ognuno dice la sua.
Sono stati annunciati i romanzi finalisti all’edizione 2021 del Premio Strega, il più rilevante premio letterario italiano. Dopo l’eccezione dell’anno scorso, sono tornati a essere una «cinquina», come vengono abitualmente chiamati, e sono: Il libro delle case di Andrea Bajani, pubblicato da Feltrinelli; Il pane perduto di Edith Bruck, pubblicato dalla Nave di Teseo; L’acqua del lago non è mai dolce di Giulia Caminito, pubblicato da Bompiani; Borgo Sud di Donatella Di Pietrantonio, pubblicato da Einaudi; Due vite di Emanuele Trevi, pubblicato da Neri Pozza. L’annuncio dei finalisti – trasmesso su RaiPlay – è avvenuto nel Teatro Romano di Benevento, sede dell’azienda produttrice di liquore che finanzia e dà il nome al premio, invece che a Casa Bellonci, l’appartamento di Roma che apparteneva a Goffredo e Maria Bellonci, i fondatori del riconoscimento letterario.
I libri in finale al Premio Strega. Nella cosiddetta "cinquina" ci sono due scrittori e tre scrittrici, tre romanzi e due libri autobiografici.
Questa sera su Rai3 è andato in onda “Steinbeck, Furore”, un programma in cui lo scrittore Alessandro Baricco ha letto in diretta alcuni passi del romanzo Furore scritto dall’americano John Steinbeck e pubblicato nel 1939 con il titolo The Grapes of Wrath. Baricco, che con questo programma è tornato su Rai3 dopo vent’anni, è stato accompagnato da una selezione musicale di Francesco Bianconi dei Baustelle: l’evento ha riproposto la lettura tenuta nel periodo del Salone del libro di Torino lo scorso maggio, e anche in questo caso si è svolta nello spazio MRF di Torino Mirafiori. È stato organizzato per la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione, che cade il 3 ottobre e che l’anno scorso era stata commemorata con la messa in onda del documentario Fuocoammare. La copertina originale di Furore, del 1939
Un po’ di cose su “Furore”, letto da Baricco su Rai3. Il romanzo di John Steinbeck uscì nel 1939, parla di povertà e migranti ed è uno dei più famosi della narrativa americana.
Va bene, c’è la crisi e in molti probabilmente hanno deciso di spendere qualche soldo in meno per i regali da mettere sotto l’albero di Natale, che tanto vale il pensiero. Eppure, anche durante le feste di quest’anno migliaia di persone hanno ricevuto in dono uno smartphone e probabilmente non sanno bene che farsene. Tra impostazioni iniziali da scegliere e ginnastica da fare con le dita sul touchscreen anche i più volenterosi potrebbero perdere le speranze: per loro e per chi medita un prematuro abbandono del suo nuovo smartphone, qui al Post abbiamo deciso – come lo scorso anno – di mettere insieme una guida minima. Mele, androidi, more e finestre In pochi anni i produttori di telefoni cellulari hanno realizzato un’infinità di modelli di smartphone. Ci sono quindi molte marche diverse e sistemi operativi diversi, ma le funzionalità essenziali sono sostanzialmente simili tra i vari dispositivi. BlackBerry e iPhone funzionano con sistemi operativi studiati appositamente per loro, mentre gli altri smartphone sono in genere basati su Android o Windows Phone, due tipi di sistemi operativi “jolly” che possono andare bene anche su dispositivi molto diversi tra loro e che vengono adattati dai produttori di telefonini per i loro prodotti. Alcuni pensano che i primi, più chiusi, siano maggiormente affidabili perché hardware e software progrediscono di pari passo, altri ritengono che siano meglio i secondi (specialmente Android) perché permettono una maggiore apertura e più possibilità di sperimentare. Per chi inizia da zero, appartenere a una delle due famiglie non cambia molto.
Ti hanno regalato uno smartphone? guida minima per i nuovi possessori di iPhone, Androidi, Windows Phone e compagnia.
La maggioranza rischia di perdere un altro seggio al Senato, dopo che la giunta per le elezioni ha proposto di annullare l’elezione di Matteo Salvini in Calabria. Anche se il Senato dovesse confermare come probabile la decisione della giunta, la maggioranza formata da Lega e Movimento 5 Stelle rimarrebbe in realtà invariata per via di una decisione analoga che dovrebbe sostituire un senatore del Partito Democratico con uno della Lega, in Emilia Romagna. La decisione di annullare l’elezione di Salvini è arrivata dopo una richiesta di riconteggio dei voti da parte di Fulvia Caligiuri, che era candidata con Forza Italia nella circoscrizione di Reggio Calabria, come Salvini. Secondo Caligiuri, nel conteggio dei voti dopo le elezioni dello scorso anno si sarebbero verificate numerose irregolarità che ne hanno compromesso l’esito. La giunta per le elezioni – la cui composizione rispecchia quella dell’aula – le ha dato ragione, stabilendo che 2.916 voti assegnati a Lega e Fratelli d’Italia in realtà sarebbero spettati a Forza Italia. Per questo motivo la giunta ha chiesto al Senato di annullare l’elezione di Salvini e di assegnare il seggio a Caligiuri.
La maggioranza rischia di perdere un altro seggio al Senato. Dopo la decisione della giunta per le elezioni di annullare l'elezione di Matteo Salvini in Calabria: ma lo recupererebbe per una questione analoga in Emilia Romagna.
Margrethe Vestager si sta preparando per il suo secondo mandato consecutivo da Commissaria per la Concorrenza dell’Unione Europea, una rarità nel contesto delle istituzioni europee dove di solito buona parte degli incarichi è assegnata a nuovi politici al momento del rinnovo della Commissione. Con il suo modo di fare cortese, a tratti un po’ spiccio, negli ultimi cinque anni Vestager non ha risparmiato critiche e multe miliardarie ad alcune delle più grandi aziende tecnologiche statunitensi, guadagnandosi il rispetto di buona parte dei politici europei e i timori di aziende potenti come Google, Apple e Facebook. Nei prossimi cinque anni, la Commissaria avrà ancora più poteri e potrebbe condizionare come pochi altri l’evoluzione di uno dei settori più ricchi dell’economia mondiale, che di fatto determina la nostra capacità di informarci ed essere informati. Cinquantuno anni, danese e appartenente al partito social-liberale di centro “Sinistra Radicale”, Vestager si è fatta conoscere nei suoi anni da Commissaria per la Concorrenza grazie alle multe miliardarie. I provvedimenti nei confronti di Google per abuso di posizione dominante e danni alla libera concorrenza hanno raggiunto un totale di oltre 8 miliardi di euro, mentre Apple ha ricevuto una multa da circa 13 miliardi di euro con l’accusa di avere aggirato il pagamento delle tasse in Europa. Entrambe le società hanno fatto ricorso, chiedendo una revisione delle multe da parte dei giudici europei.
La donna più temuta dalle grandi piattaforme. Come si sta preparando Margrethe Vestager al suo secondo mandato da Commissaria europea alla Concorrenza, dopo avere inflitto multe per miliardi di euro a Google, Apple e gli altri.
Venerdì 8 novembre è iniziato il Roma Film Festival, uno dei più importanti festival cinematografici italiani. Saranno presentati 18 film in concorso e 26 fuori concorso. Il festival terminerà il 17 novembre, mentre il 16 verrà assegnato il Marc’Aurelio d’oro, il premio al miglior film in concorso. Qui il programma della manifestazione. Tra le foto notevoli ci sono soprattutto Scarlett Johansson e Joaquin Phoenix, entrambi con molti capelli. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto del Roma Film Festival. Soprattutto Scarlett Johansson e Joaquin Phoenix, entrambi con molti capelli.
Tra le cose più lette sul Post questa settimana c’è parecchio sull’elezione del Presidente della Repubblica: dall’elezione di Napolitano alle dimissioni di Bersani, passando per quello che disse Stefano Rodotà di Beppe Grillo l’anno scorso. Ma se siete stufi di politica ci sono anche molte cose con cui distrarvi: foto incredibili di palazzi di Hong Kong, un curioso esperimento fatto da un ritrattista formato al FBI per una campagna pubblicitaria e le foto che hanno vinto il premio Pulitzer. – Napolitano è stato rieletto A larghissima maggioranza, nella sesta votazione: la ricandidatura del presidente uscente è stata chiesta da PD, PdL e Scelta Civica. Qui potete leggere la sua storia, che anche prima di ieri è stata parecchio intensa.
Sunday Post. L'elezioni di Napolitano, le dimissioni di Bersani, video di facce che cambiano con la luce e incredibili palazzi di Hong Kong, tra le cose più lette sul Post questa settimana.
La sonda Solar Orbiter dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha iniziato da qualche ora il suo viaggio verso il Sole. Grande più o meno quanto un SUV, il satellite è stato lanciato da Cape Canaveral in Florida (Stati Uniti) poco dopo la mezzanotte (in Italia erano le 6 del mattino di lunedì) a bordo di un razzo Atlas V fornito dalla NASA, che collabora con l’ESA per diversi scopi della nuova missione. Solar Orbiter raggiungerà il Sole tra un paio di anni e offrirà immagini mai viste della nostra unica stella, dando l’opportunità ai ricercatori di studiare soprattutto le caratteristiche dei poli solari, aree ancora poco conosciute. Perché i poli del Sole Solar Orbiter non è la prima sonda a essere inviata verso il Sole, ma le missioni condotte finora si sono concentrate soprattutto sulla sua parte equatoriale, compiendo orbite grossomodo sullo stesso piano di quelle seguite dalla Terra e dagli altri pianeti del sistema solare. La nuova sonda percorrerà orbite a una diversa angolazione, rendendo quindi possibile l’osservazione dei due poli del Sole. Sono aree poco esplorate e scarsamente visibili dalla Terra, perché il nostro pianeta orbita mantenendosi più o meno al livello dell’equatore solare (la parte centrale della stella).
È iniziato il viaggio di Solar Orbiter verso il Sole. La sonda si avvicinerà alla nostra unica stella per esplorare i suoi poli per la prima volta, protetta da un ingegnoso scudo termico per non finire arrosto.
Da oggi, mercoledì primo settembre, cambiano alcune regole sul Green Pass, ovvero il certificato che attesta di aver ricevuto almeno una dose di un vaccino contro il coronavirus, di essere risultati negativi a un test nelle 48 ore precedenti o di essere guariti dalla COVID-19 da meno di sei mesi. Dallo scorso 6 agosto era già obbligatorio mostrare il Green Pass per accedere a una serie di luoghi dove c’è un elevato rischio di assembramenti e di una trasmissione più facile del coronavirus, come le sale interne dei ristoranti, i cinema e le palestre: da oggi invece diventa obbligatorio esibirlo sui trasporti a lunga percorrenza, mentre verrà richiesto sia al personale scolastico che agli studenti universitari.
Cosa cambia da oggi col Green Pass. Diventa obbligatorio su aerei e treni a lunga percorrenza, e verrà richiesto al personale scolastico e agli universitari.
La letteratura è una delle principali fonti d’ispirazione del cinema e, come ogni anno, anche nel 2018 usciranno diversi film tratti o ispirati a libri di ogni tipo. Abbiamo messo insieme i più interessanti, senza fare troppo gli snob e pensando che non tutti, non sempre, leggono mattoni russi dell’Ottocento. Comunque no, state tranquilli, quest’anno non esce nessun film tratto da I fratelli Karamazov. Per quanto riguarda invece quel costante dibattito su cosa sia meglio, tra film e libro, sposiamo la linea di Alfred Hitchcock, che nel 1962 disse a François Truffaut: «Probabilmente conoscete la storia di quelle due capre che mangiano la pellicola di un film tratto da un romanzo di grande successo. A un certo punto una capra dice all’altra: “per me, era meglio il libro”»
I libri che diventeranno film nel 2018. Per leggerli prima di guardarli: si inizia con "Chiamami col tuo nome" e si arriva fino al postapocalittico "Macchine mortali".
Negli ultimi anni, come è noto, il mercato dei film e delle serie tv è radicalmente cambiato: succede sempre più spesso, infatti, che grandi produzioni preferiscano portare i loro prodotti sui servizi di streaming, piuttosto che al cinema o su qualche network televisivo tradizionale. È stato un cambiamento guidato soprattutto dal miglioramento tecnologico, che ha permesso a milioni di persone di godere di streaming fluidi e ad alta definizione, equiparabili alle riproduzioni di un dvd o di un blu-ray. Molti esperti e addetti ai lavori si chiedono se stia per accadere lo stesso all’industria dei videogiochi. Se lo è chiesto per esempio il Financial Times, provando a immaginare quale potrebbe essere il futuro delle console. Le due console più importanti sul mercato – PlayStation 4 e Xbox One, prodotte rispettivamente da Sony e Microsoft – sono uscite cinque anni fa, un tempo piuttosto lungo per il ciclo di vita dei dispostitivi tecnologici di oggi, e le prossime versioni potrebbero essere molto diverse da quelle che conosciamo oggi. A ottobre per esempio Microsoft ha annunciato di stare lavorando a un nuovo progetto, chiamato xCloud, che permetterà di giocare ai titoli di Xbox in streaming su smartphone e tablet, senza quindi il bisogno di possedere una console.
Il futuro dei videogiochi. Passerà più dagli streaming che dalle console, scrive il Financial Times, e questo potrebbe cambiare – o uccidere – il mercato delle console.
In Piemonte si dovrebbero ricontare parte dei voti delle ultime elezioni regionali, ma mancano i soldi. Regione e comuni non hanno un loro capitolo di bilancio apposito, i tribunali non hanno una loro autonomia di spesa e da Roma al momento tutto tace. Insomma, nonostante la sentenza del Tar abbia stabilito a fine luglio che le schede di due liste collegate all’attuale presidente della regione, Roberto Cota, dovessero essere contate in tempi brevi la fase operativa non è ancora scattata. Il problema era già stato sollevato a inizio agosto dall’ex presidente del Piemonte, Mercedes Bresso, che da dopo le elezioni in regione vinte per novemila voti dal suo avversario politico si è battuta per un riconteggio delle schede. Su Repubblica di oggi, Lorenza Pleuteri si occupa della vicenda:
In Piemonte mancano i soldi per ricontare i voti. Nonostante gli sforzi del presidente del tribunale di Torino, non ci sono le risorse e le operazioni sono ferme.
Ad agosto le esportazioni della Cina sono diminuite dell’1 per cento su base annua, contro un’aspettativa di crescita del 2 per cento da parte degli analisti. Le esportazioni sono diminuite anche rispetto al mese di luglio, quando era stato registrato un aumento del 3,3 per cento rispetto all’anno precedente. Anche le importazioni ad agosto sono diminuite, per il quarto mese consecutivo, ma meno del previsto: il calo è stato del 5,6 per cento, contro una diminuzione prevista del 6 per cento. A influire sulla contrazione delle esportazioni della Cina è stata in particolare la cosiddetta guerra commerciale con gli Stati Uniti: a causa dei dazi imposti da Trump negli scorsi mesi su molti prodotti cinesi, le esportazioni della Cina verso gli Stati Uniti sono diminuite del 16 per cento su base annua, e contemporaneamente anche le importazioni dagli Stati Unti si sono contratte del 22 per cento.
Ad agosto le esportazioni della Cina sono diminuite dell’1 per cento su base annua.
Una donna di 59 anni, impiegata dell’ufficio tecnico del Comune di Zandobbio, in provincia di Bergamo, è stata trovata morta giovedì verso le 14 nel suo ufficio. Secondo Repubblica, sul corpo della donna, che si chiamava Bruna Caligari, sono state notate alcune ferite al petto e al collo, «forse provocate da una forbice»; «i colleghi degli altri uffici non hanno sentito rumori sospetti, ma solo un tonfo». I carabinieri di Bergamo e Trescore Balneario stanno indagando sull’accaduto.
Una donna è stata trovata morta negli uffici del Comune di Zandobbio (Bergamo).
La scorsa settimana, dopo anni di grande attesa tra gli addetti ai lavori e gli appassionati, è uscito Cyberpunk 2077, un videogioco di azione a mondo aperto (cioè senza un percorso e una storia definita) con un’ambientazione fantascientifica. È già diventato uno dei titoli più commentati di quest’anno: sia per i contenuti e le dimensioni colossali del gioco, sia per i grossi problemi e difetti della versione distribuita sulle console PlayStation 4 e l’Xbox One. Il primo trailer di Cyberpunk 2077 uscì ben sette anni fa, e in tutto questo tempo intorno al gioco erano cresciute grandissime aspettative, aumentate dopo i molti premi vinti dal videogioco al più importante evento annuale del settore, l’E3 di Los Angeles del 2018. Il gioco è prodotto dalla casa polacca CD Projekt Red, conosciuta principalmente per il fantasy The Witcher: è una società apprezzatissima, ma molto piccola rispetto a quelle che normalmente sviluppano i “giochi dell’anno”. CD Projekt Red, che peraltro è in parte finanziata dal governo polacco, ha avuto grossi problemi nella produzione del gioco, che hanno costretto a ripetuti rinvii dell’uscita: in ultimo la pandemia da coronavirus, che ha causato l’ultimo posticipo da ottobre a dicembre.
La tumultuosa uscita di “Cyberpunk 2077”. Un atteso videogioco di ruolo di fantascienza è stato pubblicato con errori e problemi da sistemare, che stanno influenzando i giudizi.
Il Corriere della Sera he raccolto sette interviste nelle quali si parla di seconde generazioni. Le intervistate sono principalmente donne e tra i temi più ricorrenti c’è il continuo confronto e sforzo di adattamento tra le tradizioni dei genitori e le abitudini dei giovani cresciuti in Italia. Samarkanda Abou El Kher, una delle donne intervistate, fa una precisazione interessante sulla grande differenza esistente – e spesso ignorata – tra la cultura araba e la religione islamica, dicendo che «ad esempio, in Egitto, la nostra cultura è molto patriarcale. Il ruolo della donna è frutto di questa cultura, non della religione in sé. E questa è una lotta che noi ragazze musulmane dobbiamo portare avanti. Portare il velo non è in contrapposizione a questa lotta: noi stiamo effettivamente combattendo la misoginia delle nostre culture di provenienza». Che cosa pensano le ragazze e i ragazzi della nuova generazione di italiani? Che cosa sperano, quali modelli hanno, come immaginano il futuro? E soprattutto: come riescono a conciliare la cultura dei genitori con usi, costumi e regole del Paese in cui sono cresciuti? La cronaca nera riferisce di vicende drammatiche: veli imposti con la forza, matrimoni che diventano incubi, botte e segregazione. La quotidianità, spesso, è più leggera, quasi sempre meno violenta. Lo scontro generazionale, però, esiste. Ed è particolarmente duro per le ragazze, che devono contrastare mentalità arcaiche e maschiliste a volte derivanti da un’interpretazione retrograda dell’Islam. «Siamo costretti a mediare tra il mondo famigliare e la società», dice Esraa Abou El Naga. Sono giovani gravati da grandi responsabilità. Pratiche: accompagnare la mamma dal medico e fare da interprete, per esempio, parlare con gli insegnanti del fratello minore. Sociali: aiutare gli ex immigrati ora cittadini italiani a «integrarsi», senza abbandonare le proprie origini. È la questione più difficile del Millennio. E non possono affrontarla da soli. La scuola ha un ruolo centrale, primo spazio in cui si manifesta la «diversità» e la necessità di una mediazione. Ma serve poi il contributo di tutti. Queste sono le testimonianze di alcuni ragazzi di seconda generazione
Cosa dicono i nuovi italiani. Sette interviste raccolte dal Corriere della Sera: alcuni giovani di seconda generazione e una ex preside raccontano come si vive in Italia essendo figli di stranieri.
Entro fine anno, Banca Carige chiuderà 45 filiali nell’ambito di una riorganizzazione interna piuttosto pesante. A Genova, dove la banca ha la sua sede storica, saranno chiuse 11 agenzie, a Savona la chiusura interesserà 6 filiali. Nelle altre regioni è prevista la chiusura di diverse altre filiali, con il taglio di 7 agenzie in Lombardia, 4 nel Lazio e 5 in Sicilia. Nell’operazione saranno interessati circa 150 dipendenti, che potranno o scegliere un pensionamento anticipato con “quota 100”, oppure trovare accordi con la banca.
Banca Carige chiuderà 45 filiali in Italia entro fine anno.
Tra le cose più viste sul Post questa settimana ci sono due grafici che mostrano quanto (poco) cresce l’Italia rispetto agli altri paesi (questa settimana l’ISTAT ha detto che forse siamo di nuovo in recessione). Poi le foto vincitrici del concorso di Traveler, la rivista di viaggi del National Geographic, quelle di Chantal Biya, la first lady del Camerun (con dei capelli semplicemente perfetti) e infine quelle dell moschee colorate dell’Iran. Ma questa settimana si è continuato a combattere a Gaza e sono venuti fuori le responsabilità e gli errori dell’esercito israeliano nell’attacco alla scuola nel campo profughi di Jabalya, nel nord della Striscia di Gaza. Sempre da Gaza arrivano le foto di Marco Longari, un bravo fotografo che nel 2012 è stato premiato da Time come miglior fotografo di news del mondo. – Quanto cresce l’Italia rispetto agli altri? Due grafici mostrano in modo efficace – e preoccupante – come siamo messi
Sunday Post. L'epidemia di ebola, la (poca) crescita dell'economia italiana e i 10 migliori documentari di sempre, tra le cose più viste sul Post questa settimana.
L’artista e writer inglese Banksy – probabilmente il più noto street artist al mondo, anche per via del fatto che non se ne conosce l’identità – ha passato il mese di ottobre a New York per il suo progetto Better Out Than In, che prevedeva la realizzazione di un’opera al giorno (un disegno, un’installazione e altre iniziative) in varie zone della città. Banksy ha documentato il suo lavoro a New York su un sito, accompagnando le foto a video, audio, spiegazioni e commenti. Tra le altre cose Banksy ha anche allestito un banchetto a Central Park, dove alcune sue grafiche sono state vendute a soli 60 dollari: ha raccolto in tutto 420 dollari per opere dal valore stimato attorno ai 200 mila dollari. L’ultima opera sono sei lettere gonfiabili che compongono la parola “BANKSY” attaccate al muro di un edificio nel Queens, che un gruppo di ragazzi ha tentato di portare via. Sul suo sito, sotto la foto del suo ultimo lavoro, Banksy ha scritto: «E questo è tutto. Grazie per la vostra pazienza. È stato divertente. Salvate 5 Pointz. Ciao». 5 Pointz è un ex complesso industriale che si trova a Long Island City, a poca distanza dal luogo dell’ultima opera di Banksy, e dal 1993 è uno dei luoghi dove artisti di tutto il mondo possono disegnare graffiti legalmente: nel 2011 il proprietario della struttura ha annunciato però di volerla chiudere entro la fine di quest’anno, scatenando una grande opposizione degli artisti della zona.
Tutto Banksy a New York. Le foto di tutte le opere realizzate dal più famoso street artist al mondo per il progetto Better Out Than In, che si è concluso ieri.
Giovedì 30 gennaio il Corriere della Sera ha pubblicato in prima pagina un commento del giurista Michele Ainis che fa un bilancio complessivo sulla nuova legge elettorale: in particolare sulle ultime modifiche, che non sono ancora ufficiali ma su cui si è trovato un accordo politico tra PD, NCD e FI. Nel complesso, Ainis la definisce “commestibile”, tranne per una cosa: le candidature multiple, la possibilità cioè di candidare la stessa persona in diversi collegi, inserite sembra su richiesta di NCD. Mollichine. Dopo il nuovo accordo sulla legge elettorale, la soglia per intascare il premio passa dal 35% al 37%: due molliche in più. Il premio stesso si riduce dal 53% al 52%: una mollica in meno. Mentre lo sbarramento per i piccoli partiti scende dal 5% al 4,5%: e fa mezza mollica. Quanti speravano d’addentare una pagnotta finiranno per mordersi la lingua. Intendiamoci: meglio una briciola di pane che restare a digiuno. Più in generale, meglio un passetto avanti che due passi all’indietro.
Legge elettorale, cosa va e cosa non va. Non è perfetta ma è il meglio che si poteva ottenere, scrive il costituzionalista Michele Ainis sul Corriere: tranne per una cosa "sicuramente incostituzionale".
Da anni i Paesi Bassi sono noti e celebrati come un “paradiso delle biciclette” e un paese pieno di città “a misura di ciclista”. È effettivamente vero: nei Paesi Bassi ci sono più biciclette che abitanti e ognuno di loro percorre in media quasi mille chilometri l’anno, in gran parte sugli oltre 30mila chilometri di piste ciclabili del paese. Nei Paesi Bassi ci sono pochi incidenti, peraltro, meno che in molti altri paesi in cui le biciclette si usano molto meno. Si potrebbe pensare che sia sempre andata così: che gli olandesi siano in qualche modo naturalmente portati a voler e saper usare le biciclette. Ma ovviamente non è così: meno di cinquant’anni fa gli olandesi avevano grandi problemi dovuti al traffico e un grave problema di ciclisti morti sulle strade. Li risolsero. Nella prima metà del Novecento nei Paesi Bassi successe quello che successe in molte altre parti del mondo industrializzato: si diffusero le biciclette, insieme alle automobili, prima nelle città e poi nelle campagne. Il paese tra l’altro si prestava bene all’uso delle biciclette: pianeggiante, senza distanze eccessive tra un posto e l’altro e senza che, per la maggior parte dell’anno, le temperature fossero particolarmente rigide. Allora non serviva pensare a infrastrutture specifiche per le biciclette, visto che le bici erano molte più delle auto; anzi, si pensa che la necessità di avere strade migliori su cui far andare le biciclette fu un incentivo alla diffusione delle automobili, che si trovarono strade migliori su cui viaggiare.
Quando gli olandesi cambiarono le strade. Come hanno fatto i Paesi Bassi a diventare il paese in cui più si va in bicicletta, e quello in cui meno si muore facendolo: c'è un prima e un dopo.
Dal 18 luglio al 31 agosto si terrà nella Real Academia de Bellas Artes de San Fernando a Madrid, in Spagna, la mostra Eugeni Forcano. Atrapar la vida, dedicata al fotografo catalano Eugeni Forcano i Andreu. Forcano era nato a Canet del Mar (Barcellona) nel 1926, ed è considerato tra i più importanti fotogiornalisti degli anni post-bellici e del franchismo. Ha ricevuto molti premi, tra cui la medaglia d’oro al valore artistico del Comune di Barcellona e, nel 2012, il Premio nazionale di fotografia, consegnato dal ministero della Cultura spagnolo ai fotografi che hanno contribuito ad arricchire il patrimonio culturale del paese. La mostra è organizzata dal ministero della Cultura spagnolo nell’ambito di PhotoEspaña, un importante festival internazionale di fotografia che si tiene in Spagna. Espone 150 fotografie: da quelle più famose in bianco e nero a quelle sperimentali realizzate tra il 1980 e il 1995, incentrate sull’utilizzo della luce e del colore. Le immagini in bianco e nero risalgono agli anni tra il 1960 e il 1974, e riflettono i temi fondamentali del suo lavoro: lo sviluppo di Barcellona, la vita contadina, i gitani, le feste, le varie forme della dittatura, la vita di strada. Forcano riesce a cogliere una scena precisa per mostrare la storia della Spagna dell’epoca, in immagini che tengono sempre conto della dimensione umana e della struttura sociale in cui è inserita.
Le fotografie di Eugeni Forcano. Una mostra a Madrid espone i lavori di uno dei più importanti fotografi spagnoli del Dopoguerra, tra la vecchia Barcellona e la vita di campagna.
TIMVision, la piattaforma di film e serie tv in streaming di Tim, ha cancellato la produzione di nuove stagioni di Skam Italia, una serie molto popolare tra gli adolescenti che parla di un gruppo di liceali romani. Il regista e sceneggiatore Ludovico Bessegato lo ha annunciato con una storia su Instagram e in un’intervista sulla Stampa (paywall). Il messaggio con cui Ludovico Bessegato ha preannunciato la cancellazione di “Skam Italia” su Instagram
La serie tv di TIMVision “Skam Italia” è stata cancellata.
Stasera Joe Jackson suona all’Auditorium Parco della Musica di Roma per la sua terza e ultima data in Italia (dopo Gorizia e Milano). Queste sono le sue canzoni che Luca Sofri, peraltro direttore del Post, aveva scelto per il suo libro Playlist, per quelli che vanno a sentirlo e per quelli che non ci possono andare. Joe Jackson (1954, Burton-upon-Trent, Inghilterra) Inglese fattosi newyorkese, sempre in cerca d’altro. Prima curioso del punk con un debole reggae, poi semplicemente rocchettaro sanguigno, poi americanizzato con interessi jazz e retrò, fino a colonne sonore e composizioni orchestrali, salvo infine rientrare su vecchie passioni rock. Straordinario creatore di pop con il pianoforte e di malinconia notturna, ed elegantone da sempre fin sopra alle copertine dei dischi.
12 canzoni di Joe Jackson. Scelte dal direttore del Post, per chi stasera va a sentirlo a Roma e per chi non ci può andare.
È morto a Roma, a 82 anni, Stefano Delle Chiaie, politico di estrema destra e fondatore dell’organizzazione neofascista Avanguardia Nazionale. Delle Chiaie era nato a Caserta il 13 settembre del 1936 e fra tre giorni avrebbe compiuto 83 anni. Aderì al MSI (Movimento Sociale Italiano) a 14 anni; a 20 anni ne uscì per seguire Pino Rauti in Centro Studi Ordine Nuovo e nel 1960 fondò Avanguardia Nazionale, poi sciolta nel 1976 per effetto della legge Scelba, che nel 1952 aveva introdotto il reato di apologia del fascismo. Nel 1982 venne accusato di aver preso parte alla strage di piazza Fontana e nel 1989 fu assolto «per non aver commesso il fatto»; la sentenza fu confermata in appello nel 1991, quando fu prosciolto anche dall’accusa di associazione eversiva. Venne indagato anche per aver partecipato alla strage alla stazione ferroviaria di Bologna nel 1980, e venne assolto per «insufficienza di prove». Delle Chiaie fu a lungo latitante: lasciò l’Italia nel 1970 dopo essere stato chiamato a testimoniare nel processo per la strage di piazza Fontana e visse in vari paesi del Sudamerica fino al 1976, quando fu arrestato a Caracas, in Venezuela.
È morto il neofascista Stefano Delle Chiaie, accusato e poi prosciolto per le stragi di Bologna e di piazza Fontana.
Huang Guangyu dovrà passare i prossimi 14 anni della propria vita in carcere. Huang ha 41 anni e non è un dissidente politico cinese malvisto dal regime, ma uno degli uomini più ricchi dell’intero paese asiatico. La seconda Corte di Pechino ha condannato il miliardario per truffa a insider trading e ha inoltre richiesto il pagamento di una multa da 88 milioni di dollari, riferisce Bloomberg. Huang era a capo della seconda più importante catena di rivendita di elettrodomestici in Cina, la Gome Electrical Appliances Holding Ltd., e con investimenti e operazioni finanziarie aveva raccolto in breve tempo circa 6,3 miliardi di dollari, diventando uno degli uomini d’affari più in vista del paese. Era considerato un modello dei nuovi self-made-men cinesi, quelli nati e cresciuti nella nuova fase del regime ormai aperto al capitalismo.
Era l’uomo più ricco della Cina, condannato a 14 anni. Huang Guangyu sconterà la pena per aver corrotto alcuni funzionari di Pechino nella sua attività di imprenditore.
L’ufficio del Segretario di stato dello Stato di Washington (Stati Uniti) ha annunciato martedì 17 luglio che attraverso la sua pagina Facebook sarà possibile accedere ad una applicazione per registrarsi al voto. Lo Stato di Washington permette ai suoi cittadini di registrarsi alle elezioni online già dal 2008, attraverso una pagina apposita del suo sito. Oltre a Washington, che ha dichiarato che in quattro anni il sistema ha gestito oltre 475mila richieste di registrazione o di cambio di indirizzo, altri 12 stati degli USA permettono la registrazione online o hanno approvato leggi che la permetteranno nel prossimo futuro. Il primo è stato l’Arizona, nel 2003.
Registrarsi per il voto, su Facebook. Lo stato di Washington sarà il primo stato a permettere ai cittadini statunitensi di iscriversi nelle liste elettorali con un'applicazione sul social network.
Il 24 agosto, l’attore Jim Carrey ha pubblicato sul suo sito ufficiale un video in cui rivolge un’appassionata dichiarazione d’amore all’attrice Emma Stone. La dichiarazione è una dichiarazione vera, o almeno lo sembra, ed è stata oggetto di varie discussioni e riflessioni online.
La dichiarazione d’amore di Jim Carrey a Emma Stone. Dopo la pubblicazione online di un video piuttosto bizzarro, in molti si chiedono se Jim Carrey ha sbroccato o ha semplicemente esagerato.
In questi giorni il consiglio più frequente per evitare l’ulteriore diffusione del coronavirus è lavarsi le mani: a lungo e per bene, come prescrive l’Organizzazione mondiale della sanità. C’è un altro comportamento che possiamo adottare per ridurre ancora le possibilità di contrarre il coronavirus, e rimediare ai momenti della giornata in cui le nostre mani sono inevitabilmente sporche: smettere di toccarci la faccia con le mani. Lo facciamo continuamente, per mille ragioni: togliere un bruscolino dall’occhio, grattare la fronte, assumere una posa riflessiva, accarezzare la barba o le sopracciglia. Uno studio del 2015 citato dal Washington Post ha scoperto che in media tocchiamo la nostra faccia più di venti volte all’ora, e il 44 per cento delle volte il contatto riguarda gli occhi, il naso e la bocca: cioè i punti principali in cui il virus entra nel nostro corpo, dato che si diffonde per via aerea.
Come smettere di toccarsi la faccia. È uno dei modi più facili con cui si diffonde il coronavirus: per smettere serve un certo sforzo di volontà, ma ci sono alcuni trucchi.
La 36enne Francesca Businarolo del Movimento 5 Stelle è stata eletta presidente della Commissione Giustizia della Camera al posto di Giulia Sarti, altra deputata del M5S che si era dimessa dall’incarico per via dello scandalo sui mancati rimborsi al fondo parlamentari per il microcredito. A favore di Businarolo hanno votato sia la Lega che il Movimento 5 Stelle. Sarti, che era stata accusata dalla trasmissione tv Le Iene di non aver versato al fondo (istituito dal M5S) quanto avrebbe dovuto, si era difesa accusando il suo ex fidanzato dei mancati versamenti: martedì 26 febbraio però la procura di Rimini aveva chiesto l’archiviazione della denuncia, accusando di fatto Sarti di essere stata responsabile dei mancati versamenti e di aver denunciato il suo ex fidanzato per salvarsi la reputazione.
Francesca Businarolo del M5S è stata eletta presidente della Commissione Giustizia della Camera al posto di Giulia Sarti.
Rispetto ad altre sostanze stupefacenti usate a scopo ricreativo – alcol incluso – la marijuana è probabilmente ancora più sicura di quanto fosse stato immaginato finora; inoltre è probabile che attualmente i ricercatori stiano sottostimando i rischi che comporta il consumo di alcolici, almeno stando a una recente ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Science Reports, che fa parte della più famosa Nature. I ricercatori hanno provato a quantificare il rischio di morte legato all’uso di diverse sostanze molto diffuse e in questo modo hanno scoperto che, per quanto riguarda l’uso individuale, l’alcol è la sostanza cui è associabile il più alto tasso di mortalità, seguito dall’eroina e dalla cocaina. E che cosa c’è invece al fondo della lista? La cannabis. Lo studio stima che sia 114 volte meno mortale dell’alcol: il calcolo è stato effettuato confrontando le dosi letali di ogni sostanza con le quantità che sono normalmente assunte da una persona che ne fa uso. La marijuana è inoltre l’unica sostanza stupefacente tra quelle prese in considerazione nella ricerca a comportare un rischio di morte molto basso tra i suoi utilizzatori. I ricercatori hanno determinato il rischio di mortalità attraverso il rapporto tra la quantità mediamente utilizzata di quella sostanza e la sua “dose letale”: non solo la marijuana è finita in fondo alla lista – che comprende anche il tabacco – ma ci è finita con un distacco tale da risultare l’unica sostanza classificata “a basso rischio di mortalità”.
La marijuana è più sicura dell’alcol. Una ricerca lo conferma una volta per tutte: ci sono molti – ma MOLTI – più rischi associati ad alcolici e tabacco, su cui dovrebbero concentrarsi quelli che fanno le leggi.
La quinta sezione della Corte Penale di Milano ha deciso che Abdel Majid Touil, il giovane marocchino arrestato a maggio a Milano perché sospettato di aver avuto un ruolo nell’attentato al Museo del Bardo di Tunisi del 18 marzo, non sarà estradato in Tunisia: questo perché in Tunisia vige la pena di morte. Sempre oggi la Corte di Appello di Milano ha revocato la misura cautelare nei confronti di Touil: questo vuol dire è stata disposta la sua scarcerazione. Da subito erano emerse diverse incongruenze nelle accuse della Tunisia contro Touil: per esempio per ora non ci sono prove che Touil sia tornato in Tunisia o in Libia – dove si sono addestrati gli autori dell’attacco – dopo essere arrivato in Italia il 17 febbraio; inoltre Touil ha sempre usato il suo vero nome, ha vissuto con la famiglia e sua madre ha persino fatto denuncia di smarrimento del passaporto, permettendo così alla polizia italiana di individuarlo. No all’estradizione per Abdel Majid Touil, il 22enne marocchino arrestato lo scorso 20 maggio, accusato di essere legato alla strage del Museo del Bardo del 18 marzo. Lo ha deciso mercoledì mattina la quinta Sezione Penale di Milano perché la convenzione di estradizione Italia-Tunisia «non prevede alcun meccanismo di conversione della pena di morte in altra sanzione detentiva». Secondo la legge italiana, l’estradizione viene negata quando nell’altro Paese la persona arrestata rischia la pena di morte. La Corte di appello, come ha spiegato con un comunicato il presidente Giovanni Canzio, ha automaticamente revocato la misura cautelare, disponendo la scarcerazione di Touil. Adesso però il giovane potrebbe rischiare l’espulsione: dovrebbe essere rimpatriato nel suo Paese d’origine, il Marocco, in quanto irregolare in Italia.
Abdel Majid Touil non sarà estradato. Il 22enne marocchino arrestato a Milano per la strage al Museo del Bardo – nonostante dubbi e incongruenze – non tornerà in Tunisia ed è stato scarcerato.
La nuova console di gioco PlayStation 5 è stata presentata definitivamente nella notte tra mercoledì e giovedì con un evento online organizzato da Sony. Come anticipato nei mesi scorsi, la quinta generazione di PlayStation sarà disponibile in due versioni, con lettore blu-ray e senza. La prima costerà 499 euro mentre la seconda 399; il prezzo consigliato per i nuovi controller DualSense compatibili è di 69,99 euro. Negli Stati Uniti, in Asia e in Australia sarà in vendita dal 12 novembre, in Europa si potrà acquistare dal 19 dello stesso mese. Si potrà prenotare già a partire da oggi dai rivenditori autorizzati fino ad esaurimento scorte, anche in Italia. Qui le dimensioni e le specifiche tecniche della nuova console.
La PlayStation 5 sarà in vendita in Europa dal 19 novembre.
Dario Di Vico riflette sul Corriere sulle reazioni che generano gli altissimi stipendi dei calciatori, a partire dal caso di Zlatan Ibrahimovic, appena passato dal Milan al Paris St. Germain. Nell’anno IV della Grande Crisi è quasi scontato indignarsi per il superstipendio che il signor Zlatan Ibrahimovic percepirà dal suo nuovo club, il Paris Saint Germain. I 16,2 milioni di euro l’anno di ingaggio fanno a pugni con l’etica e persino con il buon senso. Del resto una corrente di pensiero piuttosto ampia sostiene che proprio la pessima distribuzione del reddito sia una delle cause della mancata ripartenza delle economie occidentali. Quindi non ci resta che consegnare Ibra al Fisco transalpino e vedere che cosa ne esce fuori, fino a che punto i Befera parigini si spingeranno a tassarlo in nome dell’égalité e fino a dove i suoi datori di lavoro, la Qatar Investments, si faranno carico delle imposte pur di non contrariare l’irascibile Zlatan. Siccome però considero l’indignazione un sentimento quanto meno parziale, varrà la pena affrontare il caso Ibra-Psg anche da un altro punto di vista. La domanda clou potrebbe essere questa: se il calciatore svedese con il suo lavoro creasse valore e ricchezza attorno a sé e questo surplus si spalmasse su un consistente numero di persone perché dovremmo indignarci davanti al suo super emolumento? Anzi, dovremmo ringraziare il nuovo Re Mida cresciuto nei sobborghi di Malmoe.
I soldi di Ibrahimovic. Quella del calcio è una non industria, scrive Dario Di Vico, dove tre squadre possono ignorare le leggi del mercato e le altre staranno sempre peggio.
Una estesa discussione, che ha coinvolto anche diversi esponenti politici, è cresciuta di nuovo nelle ultime settimane intorno al tema degli animali selvaggi e pericolosi ma anche in pericolo in alcune regioni italiane. Intorno a cosa fare di un’orsa catturata in Trentino ci sono state manifestazioni e proteste. Su Repubblica di sabato, invece, Jenner Meletti ha raccontato le preoccupazioni e i problemi degli allevatori delle malghe con un altro orso, in Veneto. I camion sono già pronti. Via tutti dalle malghe: vacche e manze, pecore, asini e uomini. Via anche i cani, che tanto non servono a nulla. Da quando su queste montagne è arrivato l’orso, stanno sempre accanto alla casa, tremano e non seguono più le vacche al pascolo. Malga di Campo Mandriolo, altezza metri 1.709, al confine con il Trentino. «Andiamo via subito — dicono Fabio e Modesto Spiller dell’azienda agricola La Ferrata — anche se dovremmo restare fino al 30 settembre. L’orso mi ha distrutto la mandria. Dal 21 giugno ad oggi ha ucciso 8 vacche e un vitello. Ne ha ferite altre due, che poi ho dovuto abbattere. Mi restano altre 58 vacche e una ventina di vitelli, ma non so dove siano. L’orso non fa male solo alle mucche che colpisce. Crea il panico e le bestie terrorizzate scappano nei boschi, cadono nei dirupi».
Il problema dell’orso M4 in Veneto. Repubblica racconta la storia di un orso chiamato M4 che nelle Alpi venete ha ucciso 23 vacche da giugno ad oggi: gli allevatori chiedono che venga ucciso.
Il brutto tempo e le nevicate che da una settimana interessano l’Italia hanno causato numerosi problemi in tutto il paese. Le temperature sono molto basse nel Nord Italia, mentre i problemi maggiori oggi sono nel centro del paese (in particolare Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo) dove ci sono state intense nevicate. Lungo la strade molti mezzi sono rimasti bloccati, a volte per ore o per tutta la notte, a causa della neve, che Autostrade per l’Italia segnala presente in gran parte della propria rete, dal nordest alla Campania. I treni (che circolano secondo il “Piano neve”, che prevede una riduzione di un centinaio di treni a media e lunga percorrenza) subiscono molti ritardi o vengono cancellati. Un giornalista della Stampa, Niccolò Zancan, si è messo in viaggio in auto da Torino a Roma e sta tenendo un liveblog della sua esperienza. Sono stati rinviati eventi e manifestazioni sportive. Sei prefetture di tutta Italia – Bologna, Venezia, Siena, Frosinone, L’Aquila e Roma – hanno chiesto l’intervento di uomini e mezzi dell’Esercito. Almeno quattro persone sono morte tra ieri e oggi per cause riconducibili al freddo.
L’inverno, ultime notizie. La situazione dalla Valle d'Aosta alla Campania tra grande freddo, blocchi dei trasporti e interventi dell'Esercito.
Da circa un anno, i principali produttori di smartphone e tablet come Samsung e Apple si fanno una stretta concorrenza sul sistema LTE, la tecnologia che serve per navigare su Internet tramite rete mobile a una velocità molto superiore rispetto agli ormai classici sistemi 3G. La competizione non riguarda naturalmente solo i produttori di smartphone e tablet, ma anche gli operatori telefonici che vendono i servizi, che stanno facendo enormi investimenti per aggiornare le loro reti e installare nuove antenne in grado di portare 4G/LTE ai loro clienti. A un anno di distanza dalla sua pubblicazione, aggiorniamo la guida del Post al 4G con le ultime informazioni e dettagli, soprattutto su modalità e offerte per usare la nuova rete in Italia. Che cos’è LTE Long Term Evolution (LTE) è la quarta e più recente generazione tecnologica per la trasmissione dei dati sulle reti cellulari, in questo senso può quindi essere definita come una delle varietà possibili del 4G (sigla che sta per quarta generazione). Al momento è ritenuta la più rilevante e la più affidabile, motivo per il quale i principali operatori e produttori di telefoni cellulari la stanno adottando: soprattutto negli Stati Uniti, in Giappone e in diversi paesi europei, Italia compresa (a scapito di un’altra tecnologia di cui si è parlato in questi anni, il WIMAX). Inizialmente, è bene ricordarlo, LTE non era considerata una soluzione 4G vera e propria, ma più una sorta di tecnologia di transizione in attesa di nuovi standard. Poi le cose sono andate diversamente, anche a causa di forti pressioni sulle organizzazioni che si occupano di definire gli standard per le telecomunicazioni, e LTE è diventata la soluzione più rilevante del 4G.
Guida completa a LTE (il 4G, cioè). Che cos'è, come funziona e quali sono le offerte per andare in rete più velocemente, su foni e tavolette.
Il politico e attivista Marco Cappato, accusato di avere aiutato a suicidarsi Fabiano Antoniani, più noto come dj Fabo, è stato assolto dalla Corte d’Assise di Milano perché il «fatto non sussiste». La Corte ha ripreso la sentenza della Corte Costituzionale dello scorso settembre, che aveva stabilito – esprimendosi proprio sul caso di Cappato – che a determinate condizioni non era punibile ai sensi dell’articolo 580 del codice penale (norma che si occupa di assistenza e istigazione al suicidio) «chi agevola l’esecuzione del proposito di suicidio, autonomamente e liberamente formatosi, di un paziente». – Leggi anche: Cosa cambia dopo la sentenza della Corte Costituzionale su Marco Cappato
Marco Cappato è stato assolto. Era imputato per avere aiutato il suicidio di Fabiano Antoniani, noto come dj Fabo; la Corte d'Assise di Milano ha detto che il «fatto non sussiste».
Venice Backstage è un progetto di Insula, la società pubblica del Comune di Venezia che si occupa della manutenzione urbana ed edilizia della città, per far conoscere il complicato funzionamento di uno dei luoghi più visitati del nostro paese. I responsabili dell’iniziativa hanno da poco realizzato il documentario “Come funziona Venezia?” per raccontare come funzionano le maree in laguna, le caratteristiche dei rii che percorrono la città, la complicata manutenzione delle sponde e delle fondamenta dei palazzi, a mollo da secoli.
Come funziona Venezia? venice Backstage racconta la complessa gestione di una delle città più conosciute e visitate al mondo.
Oggi, 50 anni fa, uscì Lola dei Kinks, che divenne la loro cosa più famosa di sempre, e che ha diverse storie intorno. Un concerto in una specie di soffitta di due dei Madness, un quartetto d'archi, e pure una cover di Life on Mars. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone di Ivano Fossati. «Lui è proprio un poeta, vero?».
La scorsa settimana una proposta di Carlo Calenda, leader di Azione e candidato sindaco a Roma, ha generato una lunga discussione su giornali e social network intorno all’offerta museale della capitale. In un video dalla piazza romana del Campidoglio, Calenda ha criticato l’allestimento dei Musei Capitolini che si trovano proprio nei palazzi che affacciano sulla piazza. La sua proposta è stata di accorpare le collezioni di arte antica della città per creare un unico grande museo, più facile da fruire per visitatori e turisti, stravolgendo l’allestimento dei Musei Capitolini. Seppur presentata come soluzione logica e pragmatica, e nonostante sia stata sostenuta anche tra studiosi di storia dell’arte, ci sono diversi esperti ed esperte in disaccordo, con ragioni più concrete che riguardano i problemi tecnici e altre più concettuali, legate alla convinzione che l’approccio proposto da Calenda sia perlopiù superato. Nel video, Calenda dice che i Musei Capitolini sono «di concezione vecchia» perché mettono insieme «tante cose differenti» senza spiegarle a chi visita le collezioni. Tra i maggiori e più importanti istituti museali appartenenti al comune, i Musei Capitolini furono creati nel 1471 da papa Sisto IV per donare alcune opere al popolo romano. Oggi conservano una gran quantità di statue e quadri importantissimi come la Buona ventura di Caravaggio, ma la maggior parte delle collezioni riguarda Roma e la sua storia.
I problemi di un ipotetico “museo unico” della Roma antica. Carlo Calenda propone di crearlo al posto dei Musei Capitolini, ma oltre agli ostacoli tecnici ci sono anche delle resistenze di concetto.
Il 26 dicembre, in parte dell’Australia e in molti paesi dell’Asia, tra cui Sri Lanka, Indonesia, India e Arabia Saudita, è stato possibile vedere un’eclissi anulare di Sole. A differenza dell’eclissi totale, l’eclissi anulare si verifica durante il novilunio quando la Luna, che si trova alla massima distanza dalla Terra, non riesce a oscurare completamente il disco del Sole: per questo attorno alla Luna si forma una sorta di anello luminoso. Il fenomeno è durato circa 3 minuti e 40 secondi. La prossima eclissi totale sarà il 14 dicembre 2020 e sarà visibile nel sud del Cile e dell’Argentina, nell’Africa sud-occidentale e in Antartide.
Le foto dell’eclissi anulare di Sole. Che si è vista il 26 dicembre in Australia e in Asia: succede quando attorno alla Luna si forma una sorta di anello luminoso.
Beppe Sala, sindaco di Milano, tornerà a ricoprire il suo incarico dopo alcuni giorni di “autosospensione”, seguita alla notizia di un’indagine sul suo conto della procura di Milano. Sala ha scritto su Facebook che non ha voluto dare una risposta «normale e scontata» a quella notizia e che non è normale che il sindaco di Milano apprenda di un’indagine dalla stampa. «Ho scelto una via diversa, irrituale. Ho deciso di autosospendermi poiché su un punto non si può transigere: un professionista, un uomo d’azienda e, tanto più, un amministratore pubblico hanno nell’integrità morale l’elemento insostituibile della propria credibilità. Ne va della dignità personale e della concreta possibilità di agire nell’esclusivo interesse dei cittadini». Sala ha aggiunto però di aver parlato con la procura, che ringrazia, e di aver fatto verifiche con i suoi legali che «hanno chiarito sufficientemente il merito dell’indagine e l’inesistenza di altri capi di imputazione». E per questo torna a fare il sindaco. Giuseppe Sala aveva deciso di autosospendersi dalla carica di sindaco di Milano cinque giorni fa, dopo aver saputo sui giornali di essere stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura generale nell’ambito dell’inchiesta sulla cosiddetta “Piastra dei servizi”, un pacchetto di lavori preparatori per Expo 2015. Secondo diversi giornali, i reati che riguarderebbero Sala, ex commissario unico di Expo, sarebbero concorso in falso ideologico e falso materiale. L’autosospensione è prevista dal regolamento del comune ed è valida quando viene formalizzata con il Prefetto: l’autosospensione porta a una rinuncia da parte del sindaco ai suoi poteri, che passano al vicesindaco, ha una durata limitata nel tempo e permette di evitare lo scioglimento del Consiglio comunale (che viene invece causato dalle dimissioni del sindaco).
Beppe Sala si è disautosospeso. Il sindaco di Milano ha scritto su Facebook che torna a fare il sindaco di Milano, anche se l'indagine resta.
È capitato a tutti almeno una volta di avere una bottiglia di birra fresca (anche se non è quella la temperatura a cui dovreste berla) e di non trovare l’apribottiglie da nessuna parte: perché ce l’ha il vicino a cui l’avete prestato o perché si è rotto o perché è sotto il divano o perché nella casa al mare che avete affittato non c’è. In genere interviene il vostro amico fumatore e se ne occupa con l’accendino, ma se non avete neanche quello ci sono un po’ di tecniche alternative per riuscire a togliere il tappo. Alcune sono utili davvero – l’anello, il cucchiaio, il moschettone, la penna – altre servono prevalentemente a impressionare chi vi sta guardando, ma forse è meglio evitare strumenti con cui non si ha dimestichezza (sconsigliamo la sega a motore, insomma). In ogni caso si impara che avendo chiaro come funziona una leva, si può aprire una bottiglia di birra con qualsiasi cosa.
28 modi per aprire una bottiglia di birra senza apribottiglie. Arriva la stagione in cui conoscerli può farvi comodo, per salvare una serata o fare i bulli con gli amici.
«C’è qualcosa di grande all’orizzonte per Fiat Chrysler», ha scritto il New York Times in un articolo pubblicato il 22 agosto. Dopo anni di indizi e indiscrezioni, la famiglia Agnelli sembra aver deciso di vendere la società, probabilmente prima dividendola nelle sue singole parti per poi fondere ciò che resta con un altro grande gruppo automobilistico: lo danno per scontato praticamente tutti i giornali internazionali. Nell’articolo del New York Times, come in tutti gli altri numerosi articoli usciti in questi giorni, non ci sono dichiarazioni ufficiali della famiglia Agnelli, ma giornalisti, esperti dell’industria e fonti interne alla società sembrano tutti confermare la decisione della famiglia Agnelli e dell’amministratore di FCA, Sergio Marchionne: la società sarà venduta. L’obiettivo sarebbe concludere l’operazione prima del 2019, quando Marchionne terminerà il suo contratto con la società. L’ipotesi di spezzettare FCA e poi venderla è in giro da almeno un paio d’anni: da tempo la famiglia Agnelli, e in particolare il capofamiglia, John Elkann, parla della sua intenzione di diversificare il patrimonio familiare, senza vincolarsi a un settore rischioso come quello dell’automobile. Questa settimana l’idea della vendita è tornata improvvisamente di attualità quando il presidente del gruppo automobilistico cinese Great Wall Motors ha detto di aver parlato con FCA dell’acquisizione dell’intero gruppo o di una sua parte. In particolare i cinesi erano interessati al marchio Jeep, che ha sede negli Stati Uniti, produce soprattutto SUV ed è la parte più redditizia dell’azienda. FCA ha subito smentito l’esistenza di trattative con Great Wall Motors. A sua volta la società cinese ha specificato che i contatti sono stati soltanto indiretti e ha precisato che comunque l’operazione sarà molto complicata.
Fiat-Chrysler sarà venduta? i giornali di mezzo mondo lo danno per scontato, così come esperti e fonti interne alla società: la famiglia Agnelli vorrebbe dividerla e venderla pezzo a pezzo.
Giovedì Alphabet, la società che controlla Google, ha ricevuto l’autorizzazione della Commissione Europea all’acquisizione, per 2,1 miliardi di dollari (circa 1,8 miliardi di euro), di Fitbit, l’azienda produttrice di smartwatch, specializzata soprattutto in dispositivi che rilevano l’attività fisica. L’autorizzazione all’acquisizione è arrivata dopo che Alphabet aveva concordato con la Commissione alcune restrizioni sull’utilizzo dei dati relativi alla salute dei clienti. A novembre del 2019 Alphabet aveva infatti annunciato che avrebbe acquistato il produttore di smartwatch, ma lo scorso agosto la Commissione Europea aveva avviato un’indagine per esaminare la proposta. Margrethe Vestager, Commissaria europea alla Concorrenza, aveva spiegato che l’utilizzo di dispositivi come gli smartwatch nei prossimi anni sarebbe stato sempre più diffuso, e pertanto sarebbero cresciuta non solo la quantità di dati accumulati dai dispositivi, ma anche, di conseguenza, le notizie sullo stile di vita e sullo stato di salute di chi li usa. Vestager aveva detto quindi che l’indagine della Commissione Europea mirava ad «assicurare che la gestione da parte di Google dei dati raccolti attraverso i dispositivi mobili in seguito all’acquisizione non turbi la competitività di mercato».
La Commissione Europea ha autorizzato Google ad acquisire Fitbit.
La Marvel ha diffuso il secondo teaser trailer di Avengers: Age of Ultron, il sequel del film del 2012 The Avengers, con come protagonisti un gruppo di supereroi formato da Capitan America, Iron Man e Hulk, fra gli altri. Come il primo film, Avengers: Age of Ultron è stato scritto e diretto dal noto regista e autore televisivo americano Joss Whedon (è stato l’autore delle serie televisive Buffy l’ammazzavampiri e Firefly). Il film uscirà il 22 aprile 2015 in Italia, prima della distribuzione americana, che avverrà il 1 maggio. Il primo trailer ufficiale italiano era uscito a ottobre.
Il nuovo trailer di “Avengers: Age of Ultron”. Il nuovo filmone di supereroi, combattimenti e devastazioni uscirà in Italia il 22 aprile 2015.
La tradizione italiana del presepe ogni anno è arricchita da nuovi personaggi, notoriamente a Napoli, ma anche in giro su internet. Tra i personaggi che invece fanno parte del presepe fin da quando San Francesco se lo inventò nel 1223, oltre a Maria, Giuseppe e a Gesù bambino, ci sono i due animali incaricati di tener calda la mangiatoia in cui dorme il neonato: il bue e l’asinello. Nessuno dei Vangeli però cita i due animali, come lo stesso papa Benedetto XVI ha fatto notare nel suo libro del 2012 L’infanzia di Gesù: il bue e l’asinello sono arrivati nella tradizione cattolica da uno dei vangeli apocrifi, famosi per contenere molti aneddoti sull’infanzia di Gesù, e prima ancora da un errore di trascrizione dall’ebraico al greco e da lì in latino. L’unico testo che cita un bue e un asino vicino alla mangiatoia (citata dal Vangelo di Luca) in cui fu sistemato Gesù appena nato è il “Vangelo dello pseudo-Matteo“, un vangelo apocrifo, cioè non riconosciuto dalla Chiesa. Fu scritto in latino tra l’Ottavo e il Nono secolo; non è molto originale dato che in gran parte riprende quanto scritto in altri due vangeli apocrifi, il “Protovangelo di Giacomo” e il “Vangelo dell’infanzia di Tommaso”. Nella parte in cui è descritta la nascita di Gesù, il testo è però un po’ diverso da queste sue fonti. Il capitolo 14 infatti dice:
Anche il bue e l’asinello sono una bufala. Nessuno dei Vangeli li cita: ci sono in un testo apocrifo, il cui autore ha tradotto male un passaggio della Bibbia.
Per celebrare i 50 anni del “Wilderness Act”, una legge degli Stati Uniti che ha permesso di identificare e regolamentare la tutela delle aree selvatiche, lo Smithsonian’s National Museum of Natural History ha organizzato a Washington la mostra fotografica “Wilderness Forever: 50 Years of Protecting America’s Wild Places” dove sono esposte molte spettacolari fotografie che mostrano la bellezza dei paesaggi e della fauna americana. Le 50 immagini sono state selezionate da una giuria tra le oltre 5mila inviate da fotografi professionisti e amatoriali che hanno aderito al progetto. In 50 anni il “WIlderness Act” ha permesso di identificare e definire 758 diversi posti in giro per gli Stati Uniti con particolari tutele per la bellezza del loro paesaggio, o per le specie viventi che li popolano. Nel complesso si tratta di circa 440mila chilometri quadrati in 44 stati.
10 foto selvagge dagli Stati Uniti. Raccolte per celebrare in una mostra a Washington i 50 anni di una legge per la protezione dell'ambiente.
Nell’ambito dello sciopero generale dei trasporti di venerdì 12 dicembre – proclamato da CGIL e UIL contro il Jobs Act approvato dal governo Renzi – quello relativo ai dipendenti delle ferrovie è stato indetto, precettato e poi solo ridimensionato. Nelle ore scorse il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi ha infatti deciso di ritirare l’ordinanza di “precettazione” contro lo sciopero di questa categoria di lavoratori – cosa che avrebbe comportato la sospensione dello sciopero stesso – a seguito di una riduzione da otto a sette ore decisa dai sindacati. La decisione di Maurizio Lupi Maurizio Lupi aveva deciso di precettare lo sciopero dei dipendenti delle ferrovie dopo una segnalazione della Commissione di garanzia e sciopero, autorità amministrativa indipendente istituita nel 1990 che si occupa, tra l’altro, di tutelare i diritti delle persone coinvolte dagli scioperi. Sul proprio sito, la Commissione di garanzia e sciopero aveva spiegato di aver richiesto al ministero dei Trasporti la precettazione dello sciopero del 12 dicembre perché secondo la Commissione stessa non era possibile organizzare più di uno sciopero per lo stesso settore nel giro di dieci giorni (un accordo fra sindacati e Commissione del 2004 indica in maniera generica un intervallo minimo di dieci giorni fra uno sciopero e un altro). L’11 novembre il sindacato CAT aveva già indetto uno sciopero del personale addetto alla circolazione dei treni a partire dalle 21 del 13 dicembre e fino alle 21 del giorno seguente per protestare contro il Jobs Act del governo Renzi; successivamente, si erano uniti allo sciopero altri due sindacati dei ferrovieri, lo USB e il CUB, che ne avevano proclamato uno simile per otto ore, dalle 9 alle 17 del 14 dicembre. A tutto questo si era aggiunto lo sciopero generale, con il risultato di tre scioperi consecutivi a partire da oggi per lo stesso settore.
Cosa significa “precettare” i lavoratori? maurizio Lupi, ministro dei Trasporti, lo aveva deciso per lo sciopero di oggi dei lavoratori delle ferrovie: poi ha cambiato idea.
Negli ultimi mesi, mentre si è parlato di crisi greca, sono diventati di uso comune sui giornali molte parole che normalmente sono note solo a chi lavora in finanza o studia economia. Alcuni di questi termini significano cose molto precise, ma vengono confuse con altre. Grexit È un termine giornalistico usato per definire l’uscita della Grecia dai paesi che adottano l’euro. È formato dall’unione tra la parola “Grecia” e la parola “exit”. Un gioco di parole simile era stato fatto anche per “Greferendum”.
Dizionario della crisi in Grecia. Cosa vogliono dire default, haircut, ESM, ELA, bailout e tutte le altre parole che la crisi greca ci ha fatto diventare familiari.
Un’indagine interna del Tribunale per i minorenni di Bologna, quello che si è occupato anche dei casi dell’inchiesta di Bibbiano, ha mostrato che su 100 richieste di affidamento presentate dai servizi sociali della Val d’Enza il tribunale ne aveva accolte solo 15, smentendo l’ipotesi di una connivenza dei giudici nel presunto “sistema Bibbiano”. I risultati dell’indagine interna sono stati riferiti a metà settembre dal presidente del Tribunale Giuseppe Spadaro durante una riunione con i nuovi dirigenti dei servizi sociali della Val d’Enza e sono stati riportati mercoledì dai giornali. Queste novità smontano alcune delle ipotesi e tesi avanzate da giornali e politici dopo l’inizio dell’indagine sugli affidamenti a Bibbiano, ma non riguardano il merito dei casi di affidamento al centro dell’indagine “Angeli e Demoni”, che è ancora in corso. L’indagine “Angeli e Demoni” era iniziata nel 2018 e lo scorso 27 giugno aveva portato ad arresti e misure cautelari per diverse persone collegate ai servizi sociali dell’Unione Val d’Enza, un consorzio di sette comuni che condividono la gestione di molti servizi. Secondo i pubblici ministeri di Reggio Emilia, gli psicologi e gli assistenti sociali coinvolti nell’indagine volevano guadagnare sfruttando l’affidamento dei bambini: a questo scopo avrebbero falsificato documenti e manipolato le dichiarazioni dei bambini in modo che emergessero situazioni di abusi e violenze in famiglia – che in realtà non sarebbero mai avvenute – tali da giustificare il loro affido ad altri nuclei familiari. I casi su cui si indagava inizialmente erano 9, ma la procura aveva detto di voler rivedere altre decine di casi.
Il caso Bibbiano si sgonfia un po’. Un'indagine interna del Tribunale dei minorenni di Bologna ha mostrato che non c'era nessuno strapotere dei servizi sociali e che i giudici si opponevano spesso alle loro richieste.
Aggiornamento delle 21.30: a Genova, dove in tutto ci sono 110 sfollati, ha smesso di piovere. Circolano notizie contraddittorie riguardo il disperso, un uomo di 67 anni che si trovava a bordo della sua macchina a Mignanego, a nord di Genova: i vigili urbani hanno detto di avere ritrovato il suo corpo, cosa che non risulta ai vigili del fuoco. Intanto, è ripresa la circolazione dei treni per Torino e Milano, mentre fra Albenga e Ventimiglia è attivo un servizio di bus sostitutivi. Ad Alessandria, in Piemonte, dove il sindaco ha definito l’alluvione «una catastrofe», sono attualmente sfollate circa 100 persone. ***
Nuovi guai per il maltempo, nel nord Italia. È tornato a piovere parecchio e ci sono disagi in particolare in Liguria (dove c'è un disperso) e Piemonte: a Milano è di nuovo esondato il Seveso.
La regina Elisabetta II del Regno Unito ha concesso la grazia postuma ad Alan Turing, lo scienziato britannico vissuto nella prima metà del Novecento e ritenuto uno dei più importanti studiosi e sperimentatori nel campo della matematica applicata e della prima informatica. Turing era stato condannato per essere omosessuale nel 1952: all’epoca nel Regno Unito l’omosessualità era un crimine punito con il carcere o la castrazione chimica. La grazia è stata annunciata dal ministro della Giustizia, Chris Grayling, che in precedenza aveva inoltrato la richiesta alla regina. Lo scorso anno il governo conservatore di David Cameron aveva negato la grazia a Turing. Il ministro della Giustizia dell’epoca, Tom McNally, aveva spiegato in Parlamento che nel 2009 il primo ministro laburista Gordon Brown aveva formulato “scuse inequivocabili” nei confronti di Turing, ritenute più che sufficienti per il caso. Aveva poi aggiunto che il matematico avrebbe dovuto sapere di avere violato le leggi vigenti all’epoca.
Alan Turing è stato graziato. Il più ammirato precursore dell'informatica e genio della crittografia ha ricevuto la grazia postuma dalla regina Elisabetta II: era stato condannato nel 1952 perché omosessuale.
Intervistato dai giornalisti alla Camera, a margine di una giornata politicamente piuttosto agitata, il segretario del PdL Angelino Alfano ha sostanzialmente archiviato le primarie del PdL dando per fatta la decisione di Silvio Berlusconi di candidarsi alle elezioni. «Le primarie non ci saranno più perché non c’è bisogno di una successione, c’è Berlusconi in campo. Berlusconi vuole tornare in campo da protagonista: è il detentore del titolo e ha il diritto di difenderlo. L’astensione di oggi è il segno evidente di un nostro disagio per come stanno andando le cose nel nostro paese. Noi abbiamo sempre detto che non vogliamo far precipitare il paese con un esercizio provvisorio: la legge di stabilità non è a repentaglio. Domani alle 10.30 mi recherò dal presidente della Repubblica a riferire della situazione»
Alfano dice che Berlusconi si ricandida. «Le primarie non ci saranno più perché non c'è bisogno di una successione, c'è Berlusconi in campo».
Oltre che uno dei momenti cinematografici più importanti dell’anno, i Golden Globes sono un evento anche per il mondo della moda: decine e decine di celebrità si mettono in posa sul red carpet per farsi fotografare, e gli abiti che hanno scelto, con scarpe, borsette e gioielli abbinati, sono al centro dei commenti di giornalisti, critici e pubblico. Ogni rivista ha già stilato le sue classifiche personali dei meglio e peggio vestiti che sono spesso basate su gusti personali e scarsa autorevolezza, molti altri – anche il prestigioso Vogue – chiedono ai lettori di votare il preferito. In generale hanno prevalso i colori chiari: è per esempio bianco l’abito di Louis Vuitton scelto da Alicia Vikandero di The Danish Girl, probabilmente quello più apprezzato di tutti, e anche quelli di Elizabeth Kennedy scelto da Laverne Cox di Orange Is The New Black e di Jane Fonda in Yves Saint Laurent, mentre Cate Blanchett indossava un vestito di Givenchy in seta rosa pallido. Jennifer Lawrence era, come al solito, in Dior, rosso, Jennifer Lopez aveva un Giambattista Valli color mostarda e Jaimie Alexander indossava un abito di Genny con una scollatura fino all’ombelico.
I Golden Globes della moda. C'erano soprattutto abiti dai colori chiari, pizzi, paillettes e uno di cui si parla parecchio per dove è stato comprato.
I gruppi automobilistici FCA, proprietario di Fiat e Chrysler, e PSA, che controlla Peugeot, Citroën e Opel, hanno annunciato che la holding che nascerà dalla loro fusione si chiamerà Stellantis. Nel comunicato diffuso dai due gruppi si legge che il nome, che “verrà utilizzato esclusivamente a livello di gruppo, come Corporate Brand”, deriva dal verbo latino stello che significa “essere illuminato di stelle” e “trae ispirazione da questo nuovo e ambizioso allineamento di marchi automobilistici leggendari e di forti culture aziendali che, unendosi, creeranno uno dei nuovi leader nella prossima era della mobilità, preservando al contempo sia il valore eccezionale dell’insieme sia i valori delle singole parti costituenti». Il logo della holding verrà presentato prossimamente. La fusione tra i due gruppi, annunciata ufficialmente lo scorso dicembre, dovrebbe concludersi entro la fine del 2020 e creerebbe il quarto più grande gruppo automobilistico al mondo dopo Volkswagen, Toyota e il gruppo formato da Renault, Nissan e Mitsubishi.
La holding che nascerà dalla fusione di FCA e PSA si chiamerà Stellantis.
C’è un rito collettivo che coinvolge centinaia di milioni di persone in giro per il mondo: mettere in carica il proprio smartphone prima di andare a dormire. Da qualche anno i nostri cellulari hanno magnifici e luminosissimi schermi, fotocamere ad alta risoluzione, antenne per spremere fino all’ultimo dato le reti cellulari e wifi, processori sempre più veloci, sensori di movimento, antenne per ricevere il segnale GPS e batterie che non ce la fanno, a stare dietro a tutte queste cose. Il problema è comune sia ai telefoni meno cari che a quelli più costosi e famosi: dopo una mezza giornata di utilizzo medio, nemmeno intensivo, l’icona della batteria diventa rossa o inizia a lampeggiare, e il telefono segnala di essere disperatamente in riserva. Mentre processori, schermi, sensori, ricevitori e altri chip si sono rapidamente evoluti, e continuano a farlo, la tecnologia delle batterie è cambiata pochissimo, dimostrando ogni giorno le proprie inadeguatezze. Anche se ci siamo rassegnati a ricaricare giornalmente i nostri smartphone, alcuni dei più grandi produttori di dispositivi elettronici come Apple e Samsung sanno che il primo che risolverà il problema delle batterie avrà conquistato una posizione di grande vantaggio sulla concorrenza. E per questo motivo ogni anno sono spese centinaia di milioni di dollari per trovare una soluzione, anche se come spiega il New York Times per ora non si sono registrati grandissimi progressi.
La stramaledetta batteria scarica. È il problema di tutti i grandi produttori di aggeggi elettronici, che da anni cercano soluzioni senza ottenere risultati: il primo che la troverà avrà enormi vantaggi sugli altri.
Sabato prossimo il programma 60 Minutes delle rete televisiva australiana Channel 9 trasmetterà il video del primo incontro tra Rebekah Aversano e Richard Norris. Norris è l’uomo sul quale nel marzo del 2012 è stato trapiantato il viso del fratello morto di Rebekah, Joshua Aversano. Joshua Aversano aveva 21 anni, era originario del Maryland, Stati Uniti, ed è morto tre anni fa dopo essere stato investito mentre attraversava la strada. La famiglia aveva deciso di donare il suo viso, che è stato trapiantato su Richard Norris, rimasto completamente sfigurato a causa di un incidente con un fucile da caccia nel 1997 quando aveva 22 anni. Norris aveva la faccia distrutta e decine di operazioni chirurgiche avevano avuto risultati limitati: aveva iniziato a soffrire di grave depressione e aveva tentato il suicidio. L’uomo aveva dunque scelto, pur avendo stabilito i medici che avrebbe avuto il 50 per cento di possibilità di sopravvivere, di sottoporsi a un complicato trapianto completo di faccia. L’operazione è avvenuta nel marzo del 2012, è durata 36 ore e ha coinvolto denti, mascella, muscoli della lingua e nervi.
La faccia del fratello morto, viva. Un programma tv australiano ha fatto incontrare una donna con l'uomo a cui è stata trapiantata la faccia di suo fratello, morto in un incidente.
La procura di Palermo ha aperto un’inchiesta sulla morte di un migrante minorenne non accompagnato, avvenuta il 5 ottobre dopo che il ragazzo era sbarcato d’urgenza dalla nave Allegra, dov’era tenuto in isolamento a causa delle misure di contenimento del coronavirus: la legge prevede che chi chiede protezione internazionale resti in isolamento per 14 giorni a partire dal suo arrivo nel paese. Il ragazzo si chiamava Abou, aveva 15 anni e veniva dalla Costa d’Avorio. L’inchiesta è stata aperta in seguito alla denuncia della sociologa Alessandra Puccio, nominata sua tutrice dal tribunale dei minori. Oggi, mercoledì, verrà eseguita l’autopsia. La ONG spagnola Open Arms ha ricostruito la storia del ragazzo dal momento in cui lo aveva soccorso, il 10 settembre, mentre si trovava su una nave insieme ad altri migranti. Secondo il medico di Emergency a bordo di Open Arms, «Abou non riportava sintomi particolari, se non una forte denutrizione, comune alla maggior parte delle persone che erano sulla sua barca». Il 17 settembre aveva iniziato ad avere febbre e un forte dolore lombare, gli era stato fatto il test per il coronavirus ed era risultato negativo; i medici lo avevano reidratato con una flebo, gli avevano somministrato il paracetamolo e una terapia antibiotica sospettando una infezione alle vie urinarie. Al momento di lasciare l’ambulatorio, la febbre gli era scesa.
La storia del migrante 15enne morto a Palermo. Era stato soccorso dalla ONG Open Arms, le sue condizioni si erano aggravate durante l'isolamento sulla nave Allegra.
Martedì 17 giugno la Phillips Collection – un famoso museo d’arte di Washigton DC – ha fatto sapere di aver scoperto un dipinto del grande pittore spagnolo Pablo Picasso sotto la superficie di un altro suo dipinto molto noto, la Chambre bleue (“La stanza blu”, in italiano). Il dipinto scoperto sotto la Chambre bleue è il ritratto a mezzobusto di un uomo con la testa appoggiata alla sua mano destra. È stato comprensibilmente dipinto prima della Chambre, che risale al 1901; all’epoca Picasso aveva 20 anni e lavorava in uno studio a Parigi, nel quartiere di Montmartre. Ai tempi, ha raccontato una curatrice della Phillips ad Associated Press, Picasso era spesso costretto a realizzare un dipinto sopra a un altro poiché non poteva permettersi di comprare nuove tele. Il dipinto fa parte della Phillips Collection dal 1927. Già nel 1954 un collaboratore del fondatore del museo Duncan Phillips aveva segnalato che sotto la superficie potesse esserci un secondo dipinto. Negli anni Novanta la Phillips prestò il dipinto alla National Gallery of Art di Washington DC, la quale lo esaminò con alcuni macchinari a infrarossi: fu confermato che sotto alla Chambre c’era un altro dipinto, ma solo nel 2008 la Phillips riuscì a ricavarne un’immagine nitida.
C’è un Picasso sotto un Picasso. Un museo di Washington DC ha pubblicato le immagini di un altro quadro del grande pittore spagnolo, dipinto sotto la "stanza blu".
Il Box Office Mojo è da anni il sito più importante e più ripreso per quanto riguarda il cinema e i soldi che ci girano attorno, e si occupa soprattutto di incassi dei film. Incrociando i dati di tutti i film degli ultimi decenni, Box Office Mojo ha fatto una classifica che mostra quali attori hanno recitato nei film che, nel complesso, hanno guadagnato di più. Funziona così: si prende un attore, si guardano tutti i film in cui ha recitato (anche da non protagonista), si sommano gli incassi di tutti quei film e si mettono in ordine i risultati. Per alcuni anni il primo in classifica era stato Samuel L. Jackson: i 68 film in cui risulta aver recitato hanno guadagnato in tutto circa quattro miliardi e mezzo di euro (4 miliardi e 629 milioni di dollari). Da un paio di giorni Samuel L. Jackson è stato superato da Harrison Ford, che è andato al primo posto grazie agli incassi di Star Wars: Il risveglio della Forza. Aver interpretato – tra gli altri – sia Han Solo che Indiana Jones – ha di certo aiutato. In classifica ci sono anche Tom Hanks – il suo film che ha incassato di più è Toy Story 3, in cui dà la voce a Woody –, Johnny Depp e, forse in modo un po’ inatteso, Gary Oldman e Michael Caine.
I 10 attori i cui film hanno fatto più soldi. Fino a un po' di tempo fa il primo era Samuel L. Jackson, ma ora è stato superato da Harrison Ford (indovinate perché).
BlaBlaCar è il più famoso e utilizzato servizio europeo di carpooling, cioè condivisione di automobili private. Per usarlo basta iscriversi e offrire o cercare un passaggio verso la destinazione desiderata. Chi offre un passaggio indica nell’annuncio il numero di posti disponibili che ha in auto e la cifra che ogni partecipante dovrà spendere: la cifra è un rimborso spese chilometrico basato su parametri inferiori a quelli stabiliti dall’ACI, quindi non permette di guadagnare sui viaggi. A differenza di altri servizi di trasporti come Uber, per ora BlaBlaCar non ha avuto particolari problemi con le leggi dei paesi in cui è attivo. Mentre i trasporti privati all’interno delle città sono molto regolamentati, per quanto riguarda gli spostamenti su grandi distanze non ci sono particolari regole da seguire: e chi offre un passaggio su BlaBlaCar non lo fa per lavoro.
Un po’ di cifre su BlaBlaCar in estate. Quanto sono aumentati i viaggi verso il mare col carpooling? Qual è la città in cui si va di più partendo da Milano? E i viaggi verso Expo?.
Oggi si è tenuta al Circo Massimo a Roma una manifestazione di cattolici conservatori chiamata Family Day contro il disegno di legge Cirinnà, attualmente in discussione al Senato, che prevede l’introduzione delle unioni civili per le coppie omosessuali. L’espressione Family Day – per quanto fuorviante – è in uso già da alcuni anni nel dibattito politico italiano: fa riferimento a una prima, enorme manifestazione di piazza di cattolici conservatori che nel 2007 protestò – con successo – contro il disegno di legge del governo Prodi sulle unioni civili, e a una successiva manifestazione nell’estate 2015 che ne riprendeva lo spirito, quella volta per criticare il ddl Cirinnà, allora appena proposto. Il primo Family Day Ad oggi l’Italia è uno dei pochi paesi dell’Europa occidentale a non prevedere forme di riconoscimento delle coppie omosessuali nel proprio ordinamento. I primi tentativi di introdurre un riconoscimento di questo tipo iniziarono negli anni Novanta e nei primi anni Duemila: nel 2005 i Democratici di Sinistra (DS) presentarono i cosiddetti Patti civili di solidarietà (PACS), che prevedevano l’introduzione di alcuni diritti per le coppie conviventi eterosessuali e omosessuali, come ad esempio la reversibilità della pensione. Il governo di centrodestra – allora molto legato ai vertici della Chiesa cattolica – decise di non occuparsi della questione.
Gli altri “Family Day”. In Italia si sono tenute altre due manifestazioni simili, oltre a quella di oggi a Roma: una ebbe molto successo – riguardava la discussione sui DICO – l'altra no.
Sabato 15 settembre un intenso temporale ha causato una serie di allagamenti e alluvioni in alcune località dell’Isola di Lipari, nell’arcipelago delle isole Eolie in Sicilia. Tra le nove del mattino e mezzogiorno sono caduti 82 millimetri di pioggia, con un picco di 70 millimetri in due ore che ha portato diversi corsi d’acqua a gonfiarsi in pochissimo tempo e a straripare, con serie conseguenze per le aree abitate dove si sono allagati negozi, abitazioni e scantinati. Secondo le autorità l’alluvione, che non ha causato né morti né feriti, ha prodotto danni a cose e strutture per almeno 30 milioni di euro. Nei momenti più critici di sabato, molte strade nella zona di Lipari città si sono trasformate in torrenti. A Canneto, che si trova nel centro dell’isola sulla costa est, alcuni motorini e altri rifiuti sono stati trascinati in mare. In altre zone i torrenti ingrossati dalle forti piogge hanno anche travolto automobili e altri mezzi. Sempre nella mattina di sabato, il cortile della scuola media Santa Lucia di Lipari si è allagato, ma le lezioni sono comunque proseguite normalmente dopo il trasferimento di alcune classi che si trovavano al pian terreno al primo piano dell’edificio che ospita la scuola.
Lipari, due giorni dopo l’alluvione. Sull'isola delle Eolie la situazione sta tornando alla normalità e molte strade sono state ripulite, ma ci sono danni per almeno 30 milioni di euro.
La Festa della Liberazione si celebra ogni anno il 25 aprile: è dedicata al ricordo per la fine del nazifascismo, nelle ultime fasi della Seconda guerra mondiale. L’occupazione tedesca e fascista in Italia non terminò in un solo giorno: si considera però il 25 aprile come data simbolo, perché quel giorno del 1945 coincise con l’inizio della ritirata da parte dei soldati della Germania nazista e di quelli fascisti della repubblica di Salò dalle città di Torino e di Milano, dopo che la popolazione si era ribellata e i partigiani avevano organizzato un piano coordinato per riprendere le città. La scelta della data del 25 aprile come “festa della Liberazione” (o come “anniversario della Liberazione d’Italia”) fu fatta poco meno di un anno dopo, il 22 aprile del 1946, quando il governo italiano provvisorio – il primo guidato da Alcide De Gasperi e l’ultimo del Regno d’Italia – stabilì con un decreto che il 25 aprile dovesse essere “festa nazionale”. La data fu fissata in modo definitivo con la legge n. 269 del maggio 1949, presentata da De Gasperi in Senato nel settembre 1948. Da allora, il 25 aprile è un giorno festivo, come le domeniche, il primo maggio, il giorno di Natale e da alcuni anni la festa della Repubblica, che ricorre il 2 giugno. La guerra in Italia non finì il 25 aprile 1945, comunque: continuò ancora per qualche giorno, fino agli inizi di maggio.
Festa della Liberazione, perché è oggi. In questo giorno, nel 1945, i soldati nazisti e fascisti si ritirarono da Torino e Milano e non solo.
Sir James Dyson, il fondatore e proprietario dell’azienda britannica Dyson famosa soprattutto per i suoi aspirapolvere ciclonici, ha rinunciato al suo ambizioso progetto per sviluppare e produrre automobili elettriche. Ha dato la notizia ai suoi dipendenti attraverso un’email, che è poi finita nelle redazioni di diversi siti di tecnologia. Dyson ha spiegato che la rinuncia è derivata dall’impossibilità di trovare un acquirente interessato al progetto. Un paio di anni fa, Dyson aveva sorpreso molti analisti e investitori annunciando di volere mettere in vendita un’automobile elettrica, diversa da quelle già in circolazione. Alla fine di agosto dello scorso anno aveva esposto un piano con investimenti per oltre 2,5 miliardi di sterline (2,8 miliardi di euro) in diversi ambiti di ricerca, compreso quello per i veicoli elettrici. In molti all’epoca si erano chiesti se Dyson avesse risorse, di personale ed economiche, sufficienti per portare avanti un progetto su una scala così grande, e che tiene impegnati da decenni alcuni dei più grandi produttori di automobili al mondo.
Dyson ha rinunciato a produrre auto elettriche. Il famoso progettista di aspirapolvere ha chiuso il progetto spiegando di non vedere come "il prodotto possa essere commercializzato in un modo sostenibile”.
19,40 – Repubblica ha messo online gli appunti a verbale della Capitaneria di Porto della notte del naufragio. 18.06 – Stando alle ultime stime i dispersi sono 26, compresi i corpi ritrovati sulla Costa Concordia ieri, ma ancora da identificare.
Costa Concordia, le colpe e i dispersi. La nave è poco stabile e si è nuovamente mossa, rallentando le ricerche a bordo, il comandante Schettino è a casa, agli arresti domiciliari (liveblog).
Marcello Dell’Utri ha ottenuto l’annullamento di una condanna per via di un errore nella sua richiesta di estradizione. Dell’Utri si trova al momento agli arresti domiciliare dopo essere stato condannato a sette anni nel 2014 per concorso esterno in associazione mafiosa, ma non dovrà scontare le condanne per bancarotta e frode fiscale. Come spiega Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera, Dell’Ultri è stato prosciolto per via di un errore legato alla sua richiesta di estrazione dal Libano, dove si trovava al momento della condanna. Ferrarella ha scritto: Il Libano il 23 maggio 2014 concesse all’Italia l’estradizione di Dell’Utri in relazione alla condanna palermitana definitiva del 9 maggio 2014 per concorso esterno in associazione mafiosa, e la convenzione del 1970 prevede il principio di specialità, cioè il divieto per l’Italia di processare l’estradato per fatti anteriori e diversi: per essi si può procedere solo se prima viene chiesta la cosiddetta estradizione suppletiva, cioè una estensione anche a quei fatti. I pm di Milano, invece, il 22 novembre 2015 chiesero il rinvio a giudizio di Dell’Utri per frode fiscale e bancarotta senza prima aver mai chiesto al Libano l’allargamento dell’estradizione anche a questi reati, in ipotesi commessi dal 2005 al 2013 e dunque prima di quella concessa dal Libano nel 2014 per la condanna per mafia.
Marcello Dell’Utri sconterà quattro anni in meno di arresto per via di un errore nella sua richiesta di estradizione.
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, ci si iscrive qui. Io avevo appena compiuto tredici anni quando Rino Gaetano cantò Gianna a Sanremo. Anna Oxa ne aveva sedici, ma lei era proprio lì: fu un'edizione piuttosto memorabile, malgrado abbia vinto una delle canzoni meno memorabili dei Matia Bazar. Oxa seconda, Gaetano terzo.. Comunque, io e mio fratello comprammo il 45 giri di Gianna, che a tredici anni sembrava divertente, ma poi capimmo che non era la sua cosa migliore. Le cose migliori di Rino Gaetano sono tre, se chiedete a me: la giustamente celebrata Ma il cielo è sempre più blu, Sfiorivano le viole, e la sua bellissima versione di A mano a mano di Cocciante. Oggi avrebbe compiuto 70 anni, Rino Gaetano, non fosse andato a sbattere in un camion a Roma quando ne aveva soltanto 30. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone di David Guetta. È lo spariglio del giovedì più spariglioso da un anno a questa parte, già.
Nel Dodicesimo secolo a Siponto – una frazione di Manfredonia, in Puglia – fu costruita una chiesa romanica, la basilica di Santa Maria Maggiore di Siponto. Di quella chiesa restano oggi praticamente solo le fondamenta, che sono vicine a una più recente chiesa medioevale. Da qualche settimana Edoardo Tresoldi, artista di 28 anni, ha però terminato a Siponto il progetto “Dove l’arte ricostruisce il tempo”. Insieme a un gruppo di persone – età media 25 anni – Tresoldi ha ricostruito la struttura della basilica di Siponto utilizzando 4.500 metri di rete elettrosaldata zincata: rete metallica, per capirci. La basilica di rete metallica è alta 14 metri e pesa in tutto circa sette tonnellate. È una struttura permanente: per realizzarla ci sono voluti circa cinque mesi e il progetto, commissionato dal ministero del Turismo, è costato 900mila euro. La struttura in rete metallica di Tresoldi fa parte del Parco archeologico di Siponto, che esiste da alcune settimane ed è stato realizzato con una spesa complessiva di 3,5 milioni di euro. Parlando del progetto ha detto: «Nella prima fase di realizzazione sono stati necessari alcuni test e studi, una ricerca sui materiali e sulle attrezzature. La parte più importante per me consiste nell’assemblaggio sul posto: è indispensabile una grande organizzazione in modo tale che sul cantiere ci sia la possibilità di modificare tutto quello che è possibile, rimpicciolendo alcune parti e ingrandendone altre in base a intuizioni a cui si giunge lavorando». Tresoldi ha iniziato a lavorare nel cinema come pittore di scena; dal 2013 si è invece specializzato nella realizzazione di sculture e strutture in rete metallica.
La basilica di rete metallica di Siponto, in Puglia. È alta 14 metri, pesa circa 7 tonnellate: l'ha realizzata Edoardo Tresoldi, vale la pena di vederla (almeno in foto).
Dorina Bianchi è una senatrice dell’UdC, già senatrice del Partito Democratico, candidata per il centrodestra a sindaco di Crotone. Due giorni fa a Crotone era arrivato Silvio Berlusconi, che durante un comizio aveva fatto la nota dichiarazione secondo cui quelli di sinistra non si lavano. Aveva detto anche delle altre cose, però, e una di queste sta ancora avendo conseguenze.
Il guaio di Dorina Bianchi. Cosa ha combinato la senatrice dell'UdC candidata a sindaco di Crotone e scaricata da Casini a pochi giorni dal voto.
L’American Automobile Association ha stimato che negli ultimi cinque anni negli Stati Uniti circa 16 milioni di autisti hanno subito danni ai loro veicoli per via delle buche stradali e si calcola che in India muoiano circa 3mila persone ogni anno in incidenti dovuti alle buche nelle strade. Per l’Italia ci sono dati meno chiari e aggiornati ma l’ISTAT, l’Istituto Nazionale di Statistica, ha calcolato che nel 2014 ci sono stati 1.769 incidenti stradali causati da buche. A prescindere dai dati, le buche stradali sono un problema comune ed evidente a chiunque guidi un’auto o una moto, ovunque: l’11 giugno l’Economist ha dedicato un articolo alle buche stradali, scrivendo che sono «un flagello sia per gli stati ricchi che per quelli poveri». Il problema delle buche stradali è particolarmente pressante a Roma, dove la questione è tra le più discusse in campagna elettorale. Il candidato sindaco del PD, Roberto Giachetti, ha proposto di istituire un numero da chiamare per una sorta di pronto-intervento-buche; Virginia Raggi, candidata del Movimento 5 Stelle, ha risposto dicendo che «per tappare le buche serve ripristinare un servizio serio, bisogna rifare il manto d’asfalto in modo decoroso. Se il sottostrato continua a essere sottile la buca si riaprirà». L’articolo dell’Economist presenta le soluzioni che si stanno studiando per rimediare al problema: alcune riguardano una specie di pronto intervento “alla Giachetti”, altre hanno a che fare con un nuovo modo di fare le strade, “alla Raggi”.
La scienza vuole salvarci dalle buche per strada. Se ne stanno occupando diversi studiosi e le soluzioni teoriche non mancano: il problema è metterle in pratica.
Chester Bennington, il cantante del gruppo rock dei Linkin Park, si è suicidato: la notizia è stata data per prima dal sito TMZ, solitamente molto affidabile per quanto riguarda lo show business americano. La morte di Bennington è stata poi confermata da un coroner della contea di Los Angeles, che ha confermato che la polizia la sta trattando come un «apparente suicidio». Bennington aveva 41 anni. Il suo corpo è stato ritrovato questa mattina intorno alle 9 (ora locale) in una casa di Palos Verdes Estates, a sud di Los Angeles. Bennington aveva raggiunto il successo con i Linkin Park all’inizio degli anni Duemila, soprattutto con i dischi Hybrid Theory (2000), Meteora (2003) e Minutes to Midnigt (2007), suonando una versione più accessibile e trasversale di nu metal, genere musicale che mischia il metal con il rap e il grunge: il loro ultimo disco, nel quale canta Bennington, si chiama One More Light ed è uscito a maggio. Bennington era nato il 20 marzo 1976 a Phoenix, in Arizona, e aveva avuto un’adolescenza complicata, in cui era stato dipendente dalle droghe. Negli anni aveva anche raccontato di avere subito molestie sessuali fin dai sette anni da parte di un ragazzo più grande, continuate fino a quando ne aveva 13. Cominciò a cantare all’inizio degli anni Novanta con i Sean Dowdell and His Friends?, e poi con i Grey Daze, due band locali con cui registrò alcuni EP. Nel 1999 ottenne un provino per diventare il cantante degli Hybrid Theory, una band che si era formata pochi anni prima a Los Angeles: fu scelto e nel 2000 registrò il primo disco del gruppo, che nel frattempo aveva cambiato il nome in Linkin Park. Il disco, Hybrid Theory, ebbe un grandissimo successo, vendendo quasi 5 milioni di copie in un anno: i singoli “One Step Closer”, “Crawling”, “Papercut” e “In the End” diventarono subito molto famosi, e i loro video diventarono molto popolari su MTV. Fin dal primo disco, Bennington fece la voce principale, mentre Mike Shinoda, un altro membro della band, faceva le parti rappate.
È morto Chester Bennington, cantante dei Linkin Park. Secondo diverse fonti si è ucciso: aveva 41 anni, ed era diventato famoso con la sua band negli anni Duemila.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 13.720 nuovi casi di contagio da coronavirus e 528 morti a causa del COVID-19. I ricoverati attualmente sono 33.906 (61 in più rispetto a ieri), di cui 3.382 nei reparti di terapia intensiva (72 in meno di ieri) e 30.524 negli altri reparti (133 in più di ieri). Sono stati analizzati in tutto 111.217 tamponi. È risultato positivo il 12,3 per cento dei tamponi di cui è stato comunicato il referto. Ieri i contagi registrati erano stati 18.887 e i morti 564.
I dati sul coronavirus di oggi, lunedì 7 dicembre.
Jonathan Lanman è un antropologo e fa ricerca sui non credenti. In un recente articolo su New Scientist, Lanman – a differenza di chi vede l’ateismo come prodotto della razionalità e di crescenti livelli d’istruzione – propone la tesi che l’ateismo sia irrazionale tanto quanto la religiosità. Partendo dal presupposto che l’esistenza di credi religiosi sia universale e allo stesso tempo colpito dalla crescente popolarità dell’ateismo, Lanman ha condotto ricerche tra gruppi di non credenti in Scandinavia e Nord America. Sulla base di questi studi, Lanman fa una distinzione fondamentale tra il ‘non-teismo’, ovvero il non credere nell’esistenza di un agente soprannaturale, e l’‘ateismo forte’, cioè l’essere moralmente contrari a valori e credi religiosi. Il non-teismo – apparentemente caratteristico della Svezia e della Danimarca – sarebbe legato alla relativa “sicurezza esistenziale” garantita dalle numerose politiche di welfare e dalla mancanza di grosse minacce di natura economica e sociale in Scandinavia.
L’ateismo difensivo. Uno studio su New Scientist distingue tra chi è privo di fede e chi se ne sente assediato.
Tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana ci sono due attori “un po’ trasformati” per i ruoli che interpreteranno nei loro nuovi film: Matthew McConaughey visibilmente ingrassato e con pochi capelli sul set di “Gold” e Renée Zellweger con il pancione sul set di “Bridget Jones Baby”. A Parigi si sono viste un sacco di celebrities per la tradizionale Settimana della moda: Jared Leto, Kanye West e Chiara Ferragni molto divertiti alla festa per il 95esimo anniversario di Vogue, Vanessa Paradis con sua figlia Lily Rose Depp alla sfilata di Chanel e Conchita Wurst alla sfilata di Kaviar Gauche. Infine, a Los Angeles c’è stata la prima della serie tv “American Horror Story: Hotel”, dove si sono visti Chloe Sevigny, Wes Bentley e Lady Gaga in un elegantissimo abito rosso. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Matthew McConaughey e Renée Zellweger sui set dei loro nuovi film e le celebrities alle sfilate di Parigi, tra quelli che valeva la pena fotografare questa settimana.
Da giovedì 5 novembre è uscito in Italia Snoopy & Friends – Il film dei Peanuts, un nuovo film dedicato ai Peanuts, la striscia quotidiana di fumetti disegnata quasi ogni giorno e per quasi cinquant’anni da Charles M. Schulz, morto nel 2000. Nelle sue strisce a fumetti Schulz ha creato e rappresentato Charlie Brown, il suo saggio amico Linus e sua sorella Lucy, l’uccellino Woodstock e Snoopy, un pigro e fantasiosissimo cane beagle (chiamato anche “bracchetto”). Negli anni Schultz ha creato numerosi personaggi di un mondo in cui gli adulti non compaiono mai e i problemi quotidiani dei bambini diventano alle volte metafore di vita. Snoopy & Friends è nato da un’idea di Craig, figlio di Charles M. Schulz. Craig propose a suo figlio Bryan, sceneggiatore, di scrivere storia e testi del film. Per la regia fu scelto Steve Martino, il regista di L’era glaciale 4 – Continenti alla deriva e di Ortone e il mondo dei Chi, film d’animazione del 2008, tratto da un omonimo libro illustrato. Gli Schultz hanno spiegato di aver scelto Martino proprio per aver apprezzato il modo in cui ha trasformato quel libro in un film.
Bisogna vederlo, questo film dei Peanuts? è in 3D ed è il primo realizzato dopo la morte di Schultz: va bene sia per i bambini che per gli adulti, ma più per i primi.
Lunedì 2 ottobre il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legislativo – quindi su delega del Parlamento – che ha lo scopo di promuovere il cinema italiano ed europeo sulle televisioni italiane: di fatto, lo fa obbligando le televisioni private e la Rai a trasmettere un certo numero di film e di fiction italiane ed europee. Il decreto, quindi, interviene sulla programmazione non solo della televisione pubblica ma anche di quelle private, ed è stato per questo criticato dalle emittenti: Rai, Mediaset, Sky, Discovery, La7, Viacom, Fox, Disney e De Agostini hanno scritto in una lettera al ministro della Cultura che il decreto «risulta costituire di fatto una nuova imposizione insostenibile a danno dei maggiori operatori televisivi nazionali». Ad attirare le critiche c’è anche il fatto che il decreto si applica anche a Netflix e Amazon Video, due servizi di streaming di film e serie tv online: aziende private, americane e con funzionamenti molto distanti da quelli delle tv tradizionali italiane. La nuova legge sul cinema prevede che dal 2019 aumenti gradualmente la quota minima giornaliera di programmazione dedicata a «film, fiction e programmi» di produzione europea: nel 2019 dovrà raggiungere il 55 per cento (per il 2018 era già stata fissata al 50 per cento), nel 2020 il 60 per cento. Le percentuali si intendono sul totale della programmazione giornaliera, esclusa la pubblicità, le televendite, i quiz, i telegiornali e lo sport. Di questi programmi europei, almeno un terzo dovrà essere italiano; per la Rai, invece, dovrà esserlo almeno la metà. Nella prima serata, tra le 18 e le 23, tutte le reti dovranno trasmettere almeno una volta a settimana un film, una fiction, un documentario o un film di animazione italiani. La Rai dovrà trasmetterne almeno due. Aumentano anche le percentuali di ricavi che le reti dovranno obbligatoriamente investire in film, fiction e programmi di produzione europea: il 18,5 per cento nel 2019, il 20 per cento nel 2020 per la Rai, e il 12,5 per cento nel 2019 e il 15 per cento nel 2020 per le altre reti. Di questi, è prevista una quota minima da investire nella produzione di film italiani: per la Rai si va dal 4 per cento del 2018 al 5 per cento del 2019, mentre per le altre emittenti si va dal 3,5 per cento nel 2018 al 4 per cento del 2020.
Le nuove “quote” per il cinema italiano in tv. Dal 2019 tutte le tv – ma anche Netflix e Amazon Video – saranno obbligate a trasmettere o produrre più film, fiction e programmi italiani.
Avengers: Infinity War è l’ultimo film della Marvel, e uscirà il 25 aprile nei cinema italiani. È il 19esimo film del Marvel Cinematic Universe, cioè il ciclo di film di supereroi ambientati nello stesso universo iniziato nel 2008 con Iron Man: da allora sono successe un sacco di cose e sono stati introdotti moltissimi personaggi di cui è spesso complicato ricordarsi i precedenti. In Avengers: Infinity War ce ne saranno ben 76 (SETTANTASEI), per due ore e quaranta di film: sentite un’improvvisa voglia di ripassare, vero? Siamo qui per questo. Abbiamo messo insieme dei sintetici riassunti delle principali cose da sapere, per evitare che passiate la prima metà del film a fare domande ai vicini, e la seconda metà a rinunciare a capirci qualcosa.
Per vedere il nuovo Avengers bisogna ripassare alcune cose. Domani esce "Infinity War", che ha dentro quasi OTTANTA personaggi e tira le fila di un sacco di storie intraviste nei precedenti film Marvel.
Se nelle ultime settimane vi è passata davanti la parola normcore – anche in Italia – e non avete capito bene di cosa si stesse parlando, è possibile che vi sia utile un articolo scritto qualche tempo fa da Fiona Duncan sul New York Magazine. Duncan è stata la prima a descrivere il significato di normcore, raccontando di aver notato una nuova tendenza nel modo di vestire di molti ragazzi di New York: «A un certo punto la scorsa estate, passeggiando a Soho, mi sono resa conto che, guardandoli di spalle, non riuscivo più a distinguere tra i turisti, gli americani medi di mezz’età e i giovani artisti newyorkesi. Tutti indossavano jeans slavati, comode scarpe da ginnastica e felpe di pile da montagna e sembrava che avessero appena finito un giro turistico con la guida»
Come ti vesti? Normcore. Il New York Times si è chiesto se vestirsi "normali" – con i jeans slavati e un maglione qualsiasi, per esempio – può davvero essere una moda.
Mercoledì i CEO delle quattro più grandi società del settore tecnologico degli Stati Uniti – che peraltro sono anche le quattro più grandi società in generale – testimonieranno davanti alla commissione della Camera del Congresso che si occupa di antitrust, cioè di monopoli e concorrenza. Mark Zuckerberg di Facebook, Tim Cook di Apple, Jeff Bezos di Amazon e Sundar Pichai di Alphabet (la società che controlla Google) dovranno rispondere alle domande dei deputati statunitensi che da mesi indagano sulla vecchia e diffusa accusa che queste società abbiano raggiunto una posizione dominante sul mercato, e di fatto di monopolio, sfuggendo alle leggi sulla concorrenza. È una testimonianza molto attesa e che secondo i giornali americani potrebbe segnare l’inizio di un nuovo approccio nella regolamentazione del settore tecnologico, di internet e dei social network negli Stati Uniti. Tranne che per Bezos, non è la prima volta che i CEO testimoniano davanti al congresso: ma non l’avevano mai fatto tutti insieme. Non saranno fisicamente presenti al Congresso, per via dell’epidemia da coronavirus, ma interverranno in videoconferenza e saranno interrogati tutti insieme.
Le grandi società di tecnologia al Congresso statunitense. Dopo una lunga indagine, oggi i CEO di Apple, Amazon, Facebook e Google saranno interrogati per stabilire se hanno violato le leggi su monopolio e concorrenza.
La grande bellezza, il film italiano di Paolo Sorrentino, ha vinto l’Oscar al miglior film straniero nell’edizione 2014 dei premi assegnati domenica sera. Dopo aver ricevuto il premio, sul palco insieme al protagonista Toni Servillo e al produttore Nicola Giuliano, Paolo Sorrentino ha ringraziato le sue “sources of inspiration: Federico Fellini, Talking Heads, Martin Scorsese e Diego Armando Maradona”, Roma, Napoli e la sua famiglia. L’ultimo film italiano candidato all’Oscar era stato La bestia nel cuore di Cristina Comencini, nel 2006, mentre l’ultimo a vincerlo era stato La vita è bella di Roberto Benigni, nel 1999.
“La grande bellezza”, l’Oscar e il backstage. Le foto e il video del regista Paolo Sorrentino che ha ringraziato "Federico Fellini, i Talking Heads, Martin Scorsese e Diego Armando Maradona".
Scarlett Johansson, celebre attrice statunitense 30enne, ha formato un gruppo musicale di sole donne chiamatoThe Singles assieme a membri di alcune band famose (per questa ragione The Singles è stato definito un “supergruppo”). Johansson fa la cantante, mentre nella band ci sono anche la bassista Este Haim delle HAIM, la chitarrista Holly Miranda dei Jealous Girlfriends e le cantanti Julia Haltigan e Kendra Morris. The Singles ha già pubblicato una canzone, “Candy”, prodotta dal chitarrista dei TV on the Radio Dave Sitek. Johansson ha spiegato a Rolling Stone che «l’idea è quella di scrivere musica dance molto molto pop, che sia eseguita da ragazze». Johansson ha anche citato come riferimenti di The Singles gruppi musicali pop e rock di sole donne come le Bangles e le Go-Go’s, oltre alla cantante canadese Grimes: «vorrei che fossimo come queste band: molto pop, ma in maniera un po’ ironica». Non è chiaro se a “Candy” seguirà un intero disco di canzoni.
La band di sole donne con Scarlett Johansson (e la loro prima canzone). Si chiamano "The Singles", ci sono Este Haim delle HAIM e Holly Miranda dei Jealous Girlfriends: Johansson canta, come aveva già fatto in un disco solista del 2008.
In aeroporto o sulla strada verso un’altra riunione importante. I fast food sono dappertutto e non si possono evitare. Persino gli chef più famosi che cucinano i piatti più apprezzati al mondo cedono ogni tanto all’irrefrenabile voglia di andarci a mangiare. Abbiamo chiesto loro dove vanno quando vogliono concedersi uno sfizio. Insieme ad alcune risposte prevedibili, ci sono state delle sorprese, e alcune esclusioni notevoli (vero, McDonald’s?). — Vineet Bhatia (Indego by Vineet, Dubai): Pret a Manger, una catena britannica che fa panini ed è presente anche a Dubai e nelle grandi città degli Stati Uniti, Cina e Francia. «Il cibo è sempre fresco e la scelta è buona. È facile, è buono e il personale è sempre sorridente. Mi piace la piadina con l’anatra e la salsa hoisin e il panino con pollo e avocado».
I migliori fast food del mondo, scelti dagli chef. Ci sono catene internazionali conosciute anche da noi e scelte più inusuali: le ha messe insieme Bloomberg.