source
stringlengths 2
10.4k
| target
stringlengths 10
369
|
---|---|
Domenica, è stato annunciato il ritorno sul mercato del Nokia 3310, una nuova versione del telefono cellulare dei primi anni Duemila, uno dei prodotti più famosi di Nokia, famosissimo per essere estremamente economico e resistente. Il nuovo 3310 sarà prodotto da HMD Global, una società finlandese che nel 2016 ha acquistato da Microsoft tutte le licenze per produrre i telefoni cellulari Nokia (la divisione telefono cellulari di Nokia, in grave crisi, era stata a sua volta acquistata da Microsoft nel 2014). Il primo Nokia 3310 fu messo in commercio nel settembre del 2000 e ne furono venduti circa 130 milioni nei cinque anni in cui fu tenuto in commercio. Here it is! Nokia 3310 new and old. #Nokia3310 pic.twitter.com/VkYMIFGJAv | Con i nuovi Nokia 3310 si potrà giocare anche a Snake, naturalmente. La società finlandese che ha comprato il marchio di telefonini ha presentato una nuova versione del famoso cellulare dei primi anni Duemila, per nostalgici. |
Un problema al sistema di raffreddamento rischia di compromettere il funzionamento di uno degli strumenti principali di GOES-17, un costoso satellite messo in orbita dagli Stati Uniti a inizio marzo. GOES-17 è gestito dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), l’agenzia statunitense che si occupa degli studi meteorologici e oceanici. I tecnici NOAA sono al lavoro da settimane per capire il problema, ma per ora non sono riusciti a trovare una valida soluzione. Il satellite fa parte di un progetto molto ambizioso da 11 miliardi di dollari per il lancio di quattro satelliti, realizzati per analizzare il meteo, creare modelli di previsione e sui cambiamenti del clima. GOES-17 utilizza diversi sensori su varie onde radio per rilevare la distribuzione dei venti, la quantità di piogge e la forma delle nuvole ad alta definizione. Parte degli strumenti deve essere mantenuta a -213 °C per funzionare correttamente, ma il satellite si scalda nel periodo in cui è esposto direttamente al Sole, rendendoli inutilizzabili. I tecnici sospettano che il problema sia di tipo meccanico e potrebbe quindi essere complicato da risolvere. L’inconveniente avrà conseguenze anche per i lanci dei restanti satelliti NOAA in programma, che saranno revisionati per evitare brutte sorprese. Il lancio del prossimo satellite è in programma per il 2020. | Un problema tecnico sta rendendo inutilizzabile un costoso nuovo satellite degli Stati Uniti per l’osservazione della Terra. |
Come la maggior parte degli uccelli, i piccioni hanno un’ottima vista e possono essere addestrati per riconoscere la presenza o meno di tumori al seno – benigni o maligni – nelle mammografie e nelle immagini delle biopsie. Almeno queste sono le conclusioni di un gruppo di ricercatori della University of Iowa, Stati Uniti, che insieme ai colleghi di altre università hanno sperimentato le capacità diagnostiche dei piccioni, dandone poi conto in uno studio pubblicato di recente sulla rivista scientifica PLOS One. Questi uccelli non sostituiranno radiologi e patologi, ma potrebbero essere utilizzati in altri ambiti per approfondire le conoscenze su come funziona l’apparato visivo negli animali, noi compresi. La ricerca è stata condotta su 16 piccioni, che in precedenza avevano già partecipato ad altri test sulle loro capacità visive. A ogni segnalazione corretta, i ricercatori hanno dato del cibo agli animali come rinforzo positivo per il loro comportamento, mentre nel caso di una segnalazione errata non gli hanno dato nulla. Il test è stato eseguito inserendo un piccione per volta in una particolare scatola dotata su un lato di uno schermo, dove sono state mostrate le immagini delle mammografie o delle biopsie. I ricercatori hanno poi insegnato ai piccioni a toccare con il becco un rettangolo blu quando vedevano un tumore benigno e a beccarne uno giallo quando ne identificavano uno maligno. | I piccioni sono ottimi radiologi. I ricercatori li hanno addestrati a riconoscere tumori benigni e maligni ottenendo risultati notevoli (ma non entreranno in radiologia). |
Kim Kardashian-West ha vinto una causa per 2,7 milioni di dollari (circa 2,4 milioni di euro) contro la filiale statunitense dell’azienda di abbigliamento britannico Missguided, che usava il suo nome e la sua immagine per vendere repliche dei vestiti che indossava, spesso taggandola anche su Instagram. Missguided dovrà anche smettere di usare simboli e oggetti evidentemente riconducibili a Kardashian per «vendere, farsi pubblicità e distribuire i suoi prodotti». Per dare un’idea di come funzionava: a febbraio Kardashian aveva pubblicato una foto su Instagram con un abito dorato realizzato dal marito, il musicista e stilista Kanye West; poche ore dopo Missguided aveva pubblicato la foto di un abito simile, indossato da una modella che ricordava Kardashian. | Kim Kardashian ha vinto una causa di 2,4 milioni di euro contro un’azienda che usava la sua immagine per vendere vestiti. |
La Corte d’Appello di Milano ha assolto tutti gli imputati nel processo per le presunte tangenti che Eni avrebbe pagato al ministro dell’Energia algerino in cambio di concessioni per lo sfruttamento di giacimenti petroliferi nel paese. La Corte ha deciso di assolvere tutti gli imputati perché il fatto non sussiste. È stata confermata l’assoluzione decisa in primo grado per l’ex amministratore delegato di Eni Paolo Scaroni, per l’ex manager di Eni Antonio Vella e per Eni stessa, mentre è stata ribaltata la condanna nei confronti di Saipem, una società di cui Eni è la principale azionista, e per diversi suoi manager, tra cui l’ex presidente e amministratore delegato Pietro Tali, l’ex direttore operativo in Algeria Pietro Varone e l’ex direttore finanziario Alessandro Bernini. Sono stati assolti anche i tre imputati algerini, tra cui Farid Bedjaoui, considerato uno degli intermediari della presunta tangente. La Corte ha anche revocato la confisca di 197 milioni di dollari a carico di Saipem. | La Corte d’Appello di Milano ha assolto tutti gli imputati nel processo per le presunte tangenti di Eni in Algeria. |
Alla periferia di Parigi c’è un uomo che abita con 88 pitoni; saranno probabilmente in grado di mostrare il loro affetto in qualche modo, ma dovendo scegliere forse è meglio un cucciolo di giaguaro, o un cane della prateria, che almeno non ti prendono le misure mentre dormi. Alle Canarie il combattimento di galli è legale, e nonostante le critiche di ambientalisti e animalisti, esistono ancora ventiquattro associazioni, dette galleras, che sostengono la pratica e la promuovono, organizzando gli incontri. | Gli animali e noi. Uomini che guardano i galli combattere, uomini che salvano gli idrosauri e uomini che allevano i pitoni nelle migliori foto di animali di questa settimana. |
Circa 3,2 milioni di persone otterranno i rimborsi garantiti dal programma “Cashback di Natale”, per un totale di 222.668.781 euro. Lo ha fatto sapere la presidenza del Consiglio ai giornali. In tutto si sono registrati al programma Cashback – che garantisce un rimborso del 10 per cento sugli acquisti con metodi elettronici nei negozi fisici – 5.870.063 persone, che hanno effettuato 63.218.228 pagamenti in formato elettronico registrati tramite l’app di stato Io. L’iniziativa è stata finanziata con 4,7 miliardi di euro fino al 2022. Il programma Cashback è stato pensato per favorire sia i pagamenti elettronici sia gli acquisti fatti di persona, senza coinvolgere le piattaforme di e-commerce. Molti osservatori hanno sottolineato una contraddizione nella comunicazione del governo, soprattutto per il secondo elemento: da un lato il governo ha esortato i cittadini a evitare gli assembramenti a causa della pandemia da coronavirus e dall’altro ha promosso incentivi economici per fare acquisti nei negozi. Ma nelle ultime settimane si è discusso anche dell’efficacia stessa del programma, che è stata messa in dubbio da più di un commentatore. | Circa 3,2 milioni di persone otterranno i rimborsi garantiti dal “Cashback di Natale”, per un totale di 222 milioni di euro. |
Nel tribunali britannici i giornalisti potranno usare Twitter per fare una cronaca in diretta dei processi attraverso il Web. Il Lord Chief Justice of England and Wales, il primo responsabile della magistratura, ha deciso che email e social network potranno essere utilizzati nel corso delle udienze, fatta eccezione per i processi in cui le notizie diffuse online potrebbero influenzare le versioni fornite in aula dai testimoni. Giornalisti e agenzie di stampa potranno ottenere particolari accrediti per comunicare via Internet, spiega il Guardian, ma i permessi saranno concessi sulla base dei singoli casi e a discrezione dei giudici che seguiranno i diversi casi. Secondo il Lord Judge, la soluzione migliore potrebbe essere quella di permettere l’uso di smartphone e portatili ai soli giornalisti, escludendo i semplici cittadini che potrebbero interferire con i casi in esame presso le Corti. | Raccontare un processo su Twitter. In Gran Bretagna i giornalisti potranno fare la cronaca di quello che avviene in aula usando smartphone e portatili. |
Da giovedì 27 agosto su Instagram – il popolare social network di condivisione di fotografie e video – è possibile pubblicare fotografie e video anche verticali o orizzontali, e non obbligatoriamente con un formato quadrato. La nuova versione dell’applicazione prevede infatti che dopo aver selezionato una foto o un video dalla libreria del proprio cellulare o tablet si possa scegliere la modalità di visualizzazione. Dopo la condivisione, la foto o il video sarà visibile in formato verticale o orizzontale nel feed; nella griglia del proprio profilo, invece, le foto condivise in formato verticale o orizzontale saranno visibili come un quadrato centrato. Il caricamento automatico delle foto sarà sempre quadrato. | Ora Instagram accetta foto rettangolari. Sia orizzontali che verticali, e lo stesso vale per i video (che si potranno vedere anche a schermo intero, e avranno gli stessi filtri delle foto). |
Il Parlamento europeo ha votato oggi sulla richiesta di immunità presentata dall’ex parlamentare europeo Luigi de Magistris, attuale sindaco di Napoli dell’Italia dei Valori, in quattro diversi processi per diffamazione. In tre casi, la richiesta di immunità è stata respinta, seguendo l’indicazione della Commissione affari legali del Parlamento europeo. Luigi de Magistris si era già avvalso dell’immunità parlamentare in altri quattro casi (qui un commento di Filippo Facci). Il Parlamento ha rifiutato l’immunità per tre processi, uno a Cosenza, uno a Milano e uno a Lamezia Terme. Due cause per diffamazione gli sono state intentate da Enza Bruno Bossio (imprenditrice calabrese, moglie del consigliere regionale Nicola Adamo e attuale membro della Direzione nazionale del PD) e da Giancarlo Pittelli (avvocato e parlamentare ex PdL, oggi parte del movimento Grande Sud di Micciché) per quanto De Magistris ha scritto nel libro Assalto al Pm. Storia di un cattivo magistrato in cui ricostruisce la storia di diverse inchieste che lo hanno reso celebre negli ultimi anni, tra cui “Why Not”, “Shock”, “Toghe Lucane” e “Poseidone”. Il libro è stato pubblicato a Milano nel 2010, quando De Magistris era parlamentare europeo. Una terza causa, sempre per diffamazione, è stata intentata da Antonio Saladino per un’intervista pubblicata sul Fatto Quotidiano il 9 marzo 2011, in cui Saladino era definito “il principale indagato in Why Not”. | De Magistris e l’immunità parlamentare. Oggi il Parlamento europeo ha rifiutato di concederla al sindaco di Napoli in tre cause per diffamazione. |
La foto di un vulcano colpito da un fulmine durante un’eruzione, scattata dal messicano Sergio Tapiro Velasco, ha vinto il premio Travel Photographer of the Year, il concorso dedicato ai viaggi e alla natura organizzato ogni anno da National Geographic Travel. La foto si intitola The Power of Nature ed è stata scattata a circa 12 chilometri dal Volcán de Colima, uno dei vulcani più attivi in Messico, dopo che Velasco ha osservato la sua attività per quasi un mese: grazie alla foto ha vinto un viaggio di 10 giorni per due persone alle Galapagos con National Geographic Expeditions e 2500 dollari. | Le foto vincitrici del concorso di viaggi e natura del National Geographic. Il premio più importante l'ha vinto la foto di un vulcano in eruzione colpito da un fulmine, ma sono tutte bellissime. |
È morta l’attrice statunitense Peggy Lipton: aveva 72 anni ed era malata da tempo. Lo hanno fatto sapere le figlie, Kidada e Rashida Jones (anche lei famosa attrice). Peggy Lipton aveva recitato in due serie tv molto popolari negli Stati Uniti e nel mondo: The Mod Squad (che in Italia è nota come I ragazzi di Greer), andata in onda alla fine degli anni Sessanta e Twin Peaks, la famosissima serie tv ideata da David Lynch negli anni Novanta. Negli anni Settanta, Lipton aveva sposato il produttore musicale Quincy Jones, da cui aveva avuto due figlie. I due si erano poi separati nel 1989. | È morta Peggy Lipton, Norma Jennings di “Twin Peaks”. |
Nella notte Tesla ha presentato un nuovo modello di automobile elettrica chiamato Cybertruck, un pick-up concepito per essere estremamente resistente e con un’autonomia superiore a quella che di norma hanno i veicoli elettrici. Il telaio dell’auto è fatto con un particolare tipo di acciaio inossidabile, che dovrebbe essere 30 volte più resistente del normale, mentre i vetri sono realizzati con un materiale chiamato Armor Glass, che non si dovrebbe infrangere in caso di impatto con oggetti esterni. Durante la presentazione del Cybertruck, Elon Musk, CEO di Tesla, ha chiesto a un collaboratore di salire sul palco e dimostrare la resistenza della scocca della macchina prendendola a martellate. Ha anche mostrato alcune immagini dell’auto colpita con proiettili di calibro .9 millimetri e rimasta integra. C’è stato però un imbarazzante fallimento al momento del test della resistenza dei vetri: Musk ha chiesto al suo collaboratore di lanciare un oggetto metallico della grandezza di una pallina da baseball contro i finestrini, ma invece di resistere all’impatto i vetri si sono frantumati. Dopo il lancio Musk ha sorriso e ha detto «forse questo è stato troppo forte», e così è stato fatto un secondo lancio contro un altro vetro, e anche questo si è frantumato. «C’è ancora spazio per fare miglioramenti», ha detto Musk subito dopo. | Tesla ha presentato un pick-up, ma c’è stato un guaio. È elettrico e costruito con materiali molto resistenti, ma la prova dei vetri durante la presentazione non è andata molto bene. |
Da circa un mese e mezzo virologi, epidemiologi, medici e ricercatori stanno studiando l’epidemia da coronavirus (SARS-CoV-2) per comprendere le caratteristiche del virus e il modo in cui si sta diffondendo, elementi importanti per adottare nuove strategie per rallentarne la diffusione e per sviluppare farmaci, vaccini e trattamenti per ridurre la sua letalità. In poche settimane dalla scoperta del virus a inizio gennaio, per esempio, è stato possibile ottenere la sequenza genetica del coronavirus, in modo da rendere più semplice la sua identificazione con i test. Ogni giorno i ricercatori scoprono qualcosa di nuovo sul virus che sta cambiando le abitudini di centinaia di milioni di persone in tutto il mondo, ma molto resta ancora da scoprire e da capire. Dopo essere guariti si diventa immuni dal nuovo coronavirus? Dopo un’infezione virale, il sistema immunitario di solito conserva un ricordo della minaccia che l’aveva causata, impedendo al virus di farci ammalare nuovamente. Sappiamo però che alcuni coronavirus, come quelli che causano il comune raffreddore, non portano a una completa immunizzazione nel lungo periodo: il sistema immunitario sembra dimenticarsene e deve quindi imparare a riconoscere da capo la minaccia, nel caso in cui si ripresenti. A oggi non è chiaro se questo valga anche per l’attuale coronavirus: se così fosse potrebbe essere più complicato sviluppare un vaccino, o potrebbe essere necessario ripetere la vaccinazione stagionalmente, come avviene con l’influenza. | Cosa non sappiamo ancora di questa epidemia. In due mesi e mezzo virologi, epidemiologi e ricercatori hanno scoperto molte cose sul coronavirus, ma alcune importanti domande sono ancora senza risposta. |
Aggiornamento: Il 14 febbraio il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato un’ordinanza che prevede che gli impianti sciistici di tutta Italia rimarranno chiusi fino al 5 marzo. La decisione del rinvio è arrivata in seguito al parere contrario da parte del Comitato tecnico scientifico (CTS) che aveva sconsigliato al governo di riaprire le piste anche nelle aree gialle a causa della preoccupante diffusione delle varianti del coronavirus. *** | Come e quando riapriranno gli impianti sciistici. Lunedì scade il divieto e in alcune regioni si potrebbe tornare a sciare, ma il Comitato tecnico scientifico del governo è contrario. |
Una collaborazione internazionale di 17 grandi giornali – che comprende Washington Post (Stati Uniti), Guardian (Regno Unito) e Le Monde (Francia) – ha pubblicato i primi dettagli di un’ampia inchiesta svolta su NSO, una discussa azienda israeliana che fornisce ai governi sistemi per spiare le attività sugli smartphone di terroristi e altri criminali. Secondo gli autori dell’indagine, i sistemi di NSO negli ultimi anni sarebbero stati utilizzati per scopi più ampi e per spiare giornalisti, attivisti per i diritti umani e dirigenti d’azienda. Sarebbero state inoltre spiate alcune persone legate al giornalista Jamal Khashoggi, per il cui omicidio avvenuto nel 2018 è sospettato il regime saudita. L’inchiesta (“Pegasus Project”) è stata condotta grazie a una collaborazione tra l’organizzazione per la tutela dei diritti umani Amnesty International e Forbidden Stories, un’iniziativa giornalistica senza scopo di lucro con sede a Parigi. Nei mesi scorsi le due organizzazioni erano entrate in possesso di una lista di 50mila numeri di telefono di paesi nei quali i governi effettuano spesso attività di sorveglianza delle comunicazioni, utilizzando anche i sistemi sviluppati da NSO. Per fornire i propri servizi in un dato paese, l’azienda deve ricevere un permesso dal governo israeliano, ma una volta consegnati i software ai paesi che ne fanno richiesta NSO ha un limitato controllo su scopi e modalità di utilizzo. | L’inchiesta sugli smartphone di giornalisti e attivisti spiati dai governi. Sono coinvolte decine di paesi che utilizzano un potente software sviluppato in Israele per spiare terroristi e criminali, secondo i documenti analizzati da diversi giornali internazionali. |
Il film La scuola cattolica, tratto da un romanzo di Edoardo Albinati e presentato in questi giorni alla Mostra del cinema di Venezia, racconta uno dei fatti di cronaca più sconvolgenti della storia d’Italia degli anni Settanta. Avvenne tra il 29 e il 30 settembre 1975, a San Felice Circeo, sul litorale laziale, a poco più di 100 chilometri da Roma. Due ragazze furono seviziate, picchiate e violentate per 30 ore di seguito. Una di loro morì, l’altra si salvò fingendosi morta. Rosaria Loepez, 19 anni, e Donatella Colasanti, 17, abitavano nel quartiere della Montagnola, a Roma. Un sabato pomeriggio conobbero due ragazzi, Gianni Guido e Angelo Izzo. Iniziarono a frequentarli, ogni tanto li raggiungevano al Fungo dell’Eur, il grande serbatoio dell’acqua con un ristorante al 14esimo piano. Sotto il Fungo si davano in quegli anni appuntamento giovani neofascisti romani. Izzo e Guido avevano 20 e 19 anni, avevano frequentato insieme il liceo classico all’istituto privato San Leone Magno, nel quartiere Trieste. Si definivano fascisti senza però essere particolarmente impegnati politicamente. Racconterà anni più tardi Angelo Izzo nel corso di un’intervista: «Eravamo guerrieri, quindi stupravamo, rapinavamo, rubavamo. Questo, come la nostra mentalità, aveva anche lo scopo di legarci tra noi, personaggi dell’ambiente pariolino». | Cosa accadde nella villa del Circeo. La storia di uno dei delitti più noti e violenti degli anni Settanta, al centro del film tratto da “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati. |
Il 20 ottobre è uscito nei cinema il film Piuma, diretto da Roan Johnson, che racconta la storia di un ragazzo e una ragazza che poco prima dell’esame di maturità decidono di diventare genitori, dopo che lei è rimasta incinta per sbaglio. Il film, presentato allo scorso festival del cinema di Venezia, si intitola Piuma perché è così che i due protagonisti scelgono di chiamare la loro bambina, con «una parola che nei momenti brutti la fa volare su questo casino che è il mondo». Nel secondo trailer di Piuma la voce fuori campo di Ferro, uno dei due protagonisti, usa come metafora della situazione raccontata nel film una storia diventata molto famosa, quella delle paperelle di plastica che nel 1992 finirono in mezzo all’Oceano Pacifico dopo che il container che le conteneva cadde da una nave cargo. La storia delle paperelle – che non è esattamente come la racconta Ferro, perché la nave non naufragò e le paperelle vere e proprie erano solo 7.200 – fu raccontata molto bene dallo scrittore americano Donovan Hohn, prima in un lungo articolo pubblicato nel 2007 sulla rivista Harper’s Magazine, poi dopo due anni di ricerche in un libro uscito nel 2011, Moby-Duck. Tra le persone che Hohn intervistò ci fu Curtis Ebbesmeyer, uno degli oceanografi di Seattle che ricostruirono la storia delle paperelle partendo dalle segnalazioni delle persone a cui capitava di trovarne sulle spiagge dell’oceano Pacifico e riuscendo poi a scoprire le coordinate del punto in cui il container che conteneva le paperelle era caduto in acqua e i percorsi che avevano fatto per arrivare fino in Europa, Australia e Sudamerica. | La leggendaria storia delle paperelle nell’oceano. Caddero da una nave cargo durante una tempesta, per anni vennero ritrovate sulle spiagge di mezzo mondo: se ne riparla per via di un film. |
Nicola Zingaretti ha vinto le primarie del Partito Democratico e sarà quindi il nuovo segretario del partito. Zingaretti era considerato il candidato favorito e il più di sinistra dei tre, ma non tanto per le idee che ha presentato – non così diverse da quelle dei suoi avversari – bensì per i suoi rapporti di amicizia e alleanza politica con molti dirigenti fuoriusciti dal PD, e a questo congresso è stato sostenuto anche da numerosi dirigenti considerati appartenenti all’ala moderata del partito, come Dario Franceschini, Marco Minniti e Paolo Gentiloni. Ex segretario della Sinistra Giovanile e fratello dell’attore Luca Zingaretti, Nicola Zingaretti dal 2013 è presidente del Lazio: è stato anche presidente della provincia di Roma, deputato al Parlamento Europeo e segretario regionale del PD in Lazio. Ha avuto già una lunga carriera politica – già dieci anni fa era accostato a potenziali ruoli di leadership nazionale – ma fino a un certo punto della sua carriera non aveva avuto una particolare notorietà fuori dal Lazio. Negli anni si è costruito la fama di leader che riesce a vincere in condizioni avverse. Zingaretti è nato a Roma, ha 53 anni, è sposato, ha due figlie e ha cominciato a fare politica nel movimento pacifista e subito dopo nella federazione giovanile del Partito Comunista Italiano. Nel 2011, sull’Espresso, Marco Damilano ne ha parlato così: «Può dire di conoscere zio Walter (Veltroni) e zio Massimo (D’Alema) meglio di chiunque altro, li ha frequentati fin da piccolo. Lui che è l’ultimo esemplare di una specie estinta con il terremoto degli anni Novanta, il dirigente iscritto fin dai banchi della scuola alla direzione del partito, come Berlinguer o D’Alema. Famiglia popolare e comunista, la mamma votò no nell’89 al cambio del nome del Pci. Scoperto da Goffredo Bettini che lo nomina capo della Fgci romana (la Federazione giovanile comunista italiana, ndr) e amico per la pelle di Nichi Vendola, al punto di sponsorizzarne la prima candidatura alla Camera nell’87 (finì male) e poi di occuparne la stessa stanza alle Botteghe Oscure nella Fgci nazionale. Primo segretario della Sinistra giovanile (nel 1991, ndr), l’organizzazione dei pulcini Pds nata dalle ceneri della vecchia gioventù comunista, responsabile Esteri della Quercia nella stagione dalemiana (…) Un curriculum da figlio prediletto del partito». Lui stesso, di sé, ha detto: «Sai quando cammini sul bagnasciuga, tu non te l’aspetti, l’acqua arriva, e ti ritrovi tutto bagnato? Ecco, per me la politica è stata una cosa così. Non l’ho mai scelta, mi ci sono trovato in mezzo, zuppo». | Breve storia di Nicola Zingaretti. Che cosa ha fatto, fin qui, il nuovo segretario del Partito Democratico. |
Le associazioni che si occupano di commercio elettronico in Europa hanno deciso di fare fronte comune per contrastare una nuova proposta di direttiva [pdf] del Parlamento europeo, che intende cambiare alcune delle norme che regolano la vendita dei prodotti online. Le nuove regole, dicono le associazioni di categoria, farebbero aumentare i costi di spedizione portandoli oltre i 15 miliardi di Euro, dai 5,7 miliardi attuali. Per come è scritto ora, l’articolo 22A della proposta obbliga di fatto i proprietari dei siti di ecommerce a consegnare i loro prodotti in tutti gli Stati membri dell’Unione. | L’Unione Europea vuole limitare l’ecommerce? una serie di nuove regole complica la vita a chi vuole vendere online, grande o piccolo. |
Come ogni dicembre, YouTube ha pubblicato il suo “Rewind”, cioè la raccolta dei video più popolari dell’anno appena passato: c’è quella italiana e c’è quella mondiale, e sono utili per fare il punto di quanto si è distanti dal mondo di YouTube, cioè in un certo senso quanto si è distanti dal mondo degli adolescenti, che sono i maggiori fruitori di YouTube. Vi accorgerete che ci sono personaggi popolarissimi di cui non avete mai sentito parlare, anche se la classifica italiana è molto più conservatrice di quella mondiale, se non altro perché la metà dei video arriva direttamente dalla televisione. | I video di YouTube più popolari del 2019. Per fare un bilancio di quanto ci si è persi di quel mondo lì (ed eventualmente decidere se sia un bene o un male). |
Un articolo del New York Times che denunciava la diffusione di contenuti che mostrano abusi sessuali, che ritraggono minori o di revenge porn (cioè i video privati diffusi senza consenso, spesso come forma di vendetta contro ex partner) su Pornhub, uno dei più visitati siti di porno in streaming al mondo, ha provocato un grande sommovimento nel settore e una drastica revisione delle linee guida del sito. Con effetto immediato, Pornhub ha vietato il caricamento di video agli account non verificati – cioè praticamente quelli diversi dalle case di produzione e dagli attori – e ha rimosso la funzione dei download, che permetteva di scaricare i video. L’articolo, uscito la settimana scorsa, raccontava tante storie di giovani donne (e anche di qualche giovane uomo) i cui video privati sono stati caricati senza il loro consenso su Pornhub, dove spesso sono rimasti per anni nonostante i vari tentativi di ottenerne la rimozione. In molti casi i video non riguardavano atti sessuali, ma abusi, violenze e anche stupri. L’autore dell’articolo, Nicholas Kristof, uno dei più famosi ed esperti giornalisti del New York Times, ha raccontato per la prima volta (una delle prime, almeno) su un giornale importante un fenomeno in realtà noto da anni alla maggior parte delle persone che frequentano Pornhub o altri siti porno che si basano sui video caricati dagli utenti: la quantità di video evidentemente diffusi senza il consenso delle persone coinvolte, e di quelli che ritraggono o dicono di ritrarre minori. | Un articolo del New York Times ha stravolto Pornhub. Il più noto sito porno al mondo ha cambiato radicalmente il sistema di caricamento dei video per limitare i contenuti pedopornografici e di abusi, dopo un'inchiesta del giornale. |
L’ex senatore del Popolo della Libertà Sergio De Gregorio è stato arrestato insieme ad altre 8 persone nel corso di un’operazione condotta dalla Squadra Mobile della polizia e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Repubblica scrive che le persone coinvolte nell’inchiesta sono accusate di «estorsione a proprietari dei locali del centro di Roma, riciclaggio e autoriciclaggio di denaro». È stato inoltre ordinato il sequestro preventivo delle quote sociali, dei conti correnti e del complesso aziendale dei beni facenti parti del patrimonio aziendale di alcune società e circa 480mila euro. De Gregorio, che ha 59 anni, era stato eletto senatore una prima volta nel 2006 con l’Italia dei Valori, per poi passare al centrodestra contribuendo alla caduta del governo Prodi II nel 2007. Per quei fatti l’allora capo del centrodestra, Silvio Berlusconi, venne condannato a tre anni di reclusione dal tribunale di Napoli per corruzione: secondo l’accusa Berlusconi avrebbe pagato 3 milioni di euro a De Gregorio per lasciare l’Italia dei Valori. Il reato era però poi andato in prescrizione. | È stato arrestato l’ex senatore del centrodestra Sergio De Gregorio. |
Due operai sono morti questa mattina a Crotone per il crollo di un muro nel cantiere dove lavoravano. Nello stesso incidente, una persona è stata ferita. L’incidente è avvenuto in un cantiere su viale Magna Grecia, una strada che costeggia il mare e che porta in direzione del sito archeologico di Capo Colonna. Le due persone morte sono un italiano e un ucraino. | Due operai sono morti per il crollo di un muro in un cantiere a Crotone. |
Tra i temi principali discussi dal Consiglio dei Ministri del 6 aprile 2013 c’è quello della TARES, la nuova imposta sulla gestione dei rifiuti e dei servizi introdotta dalla legge n. 214 del 2011. Le nuove misure sulla TARES, che il governo ha adottato, saranno poi discusse dal Parlamento e potranno essere modificate nei prossimi mesi: la nuova imposta è stata discussa anche nei giorni scorsi dai ministri dell’Economia e dello Sviluppo, Vittorio Grilli e Corrado Passera, insieme ai rappresentanti degli enti locali, per capire quali potrebbero essere le modalità migliori per evitare un eccessivo carico fiscale per famiglie e imprese. Che cos’è la TARES La TARES (Tariffa Rifiuti e Servizi) è un nuovo tributo introdotto dal governo con il decreto legge n. 201 del 2011, quello che Mario Monti definì “salva Italia”. La TARES è entrata in vigore il primo gennaio 2013, anche se la prima rata è stata posticipata e non ancora pagata: consiste in un’imposta che si basa sulla superficie degli immobili. Grazie alla sua riscossione, i comuni dovranno coprire per intero i costi del servizio della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Fino all’anno scorso, il prelievo sulla tassa dei rifiuti copriva invece il 70-80 per cento dei costi, compensati dai trasferimenti statali. Con la TARES i comuni dovranno anche pagare i costi di altri servizi, come le spese per l’illuminazione pubblica, per la polizia municipale, per il personale degli uffici amministrativi. Fino all’anno scorso alcuni comuni (circa il 20 per cento del totale) avevano già la possibilità di coprire l’intero costo del servizio tramite la TIA (la tariffa di igiene ambientale). | Che cos’è la TARES. Cosa prevede e come funziona la nuova imposta sui rifiuti che si dovrà pagare dal 2013, compresa una discussa maggiorazione a fine anno. |
Il fotografo Andreas Rentz dell’agenzia Getty Images ha scattato molte belle foto in bianco e nero della settimana della moda di Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. La Dubai Fashion Forward – come si chiama ufficialmente la settimana della moda – è alla sua sesta edizione, è iniziata giovedì 22 ottobre e si concluderà domenica 25. I primi tre giorni stilisti di Dubai e di altri paesi mediorientali presentano le loro collezioni per la primavera estate 2016 al Madinat Jumeirah, un lussuoso hotel a cinque stelle, mentre nell’ultimo giorno gli eventi si sposteranno al Dubai Design District (d3), un enorme complesso edilizio costruito appositamente come quartiere generale del design. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le foto della moda a Dubai. Begli scatti in bianco e nero della settimana di sfilate negli Emirati Arabi, arrivata alla sesta edizione. |
Si sono tenute in molte città italiane le manifestazioni per lo sciopero generale della scuola indetto dai sindacati contro il disegno di legge di riforma della scuola del governo Renzi, “La buona scuola”. Ci sono stati cortei a Milano, Aosta, Catania, Palermo, Roma, Bari e Genova. Altri ancora sono stati organizzati dai Cobas in città come Torino, Bologna, Firenze, Cagliari e Catania. Si protesta, in particolare, contro il piano assunzioni dei docenti, contro il nuovo finanziamento previsto per gli istituiti, contro il troppo potere ai dirigenti, e contro la diversificazione degli stipendi degli insegnanti prevista dai bonus. In piazza sono andati insegnanti, studenti e personale amministrativo. A Roma ci sono Susanna Camusso, Stefano Fassina, Pippo Civati, Nichi Vendola: secondo la CGIL erano presenti oltre centomila persone. La ministra della Scuola Stefania Giannini ha definito la protesta «una battaglia politica, al di là dei contenuti». Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le foto dello sciopero generale della scuola. Da Roma, Milano, Aosta, Palermo e molte altre città, contro "La buona scuola". |
Il Parlamento Europeo ha approvato una nuova direttiva sui servizi televisivi che obbligherà le televisioni e i servizi di contenuti in streaming – come Netflix – a cambiare alcune loro pratiche. La direttiva prende spunto da una proposta avanzata dalla Commissione Europea nel 2016 ed è stata scritta e approvata con una maggioranza molto ampia, che va dal centrodestra al centrosinistra. Le nuove misure erano già state concordate con il Consiglio della UE, che dovrebbe adottarle a breve: entreranno in vigore il ventesimo giorno dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale, e gli stati avranno 21 mesi per recepirle. Le due misure che avranno un impatto maggiore riguardano la liberalizzazione delle pubblicità per le televisioni e una quota obbligatoria di prodotti europei che dovrà essere rispettata dai servizi audiovisivi on-demand, cioè di piattaforme come Netflix e Amazon Prime Video. | Avremo ancora più pubblicità in prima serata. Merito di una nuova direttiva sulle tv approvata dal Parlamento Europeo, che fra le altre cose obbligherà Netflix ad avere un catalogo più europeo. |
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, pubblicata qui sul Post l’indomani, ci si iscrive qui. Rolling Stone italiano ha un'intervista con uno dei fratelli La Bionda, leggendario e innovativo duo di produttori/musicisti degli anni Settanta, quelli di One for you one for me e 1 2 3 4 gimme some more. In questi giorni di inni nazionali da competizione sportiva, recupero la fantastica storia del fantastico inno russo, malgrado gli sia andata storta, stavolta. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Una canzone di Paolo Nutini. Imparata dalla radio, malgrado tutto. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 8.085 casi positivi da coronavirus e 201 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 15.501 (771 in meno di ieri), di cui 1.893 nei reparti di terapia intensiva (99 in meno di ieri) e 13.608 negli altri reparti (672 in meno di ieri). Sono stati analizzati 162.764 tamponi molecolari e 124.262 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 4,7 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,4 per cento. Nella giornata di mercoledì i contagi registrati erano stati 7.852 e i morti 262. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (1.396), Campania (1.110), Piemonte (706), Lazio (654) e Toscana (651). | I dati sul coronavirus in Italia di oggi, giovedì 13 maggio. |
Oggi, lunedì 27 gennaio, è stato diffuso il trailer di A Long Way Down, il film tratto dall’omonimo romanzo di Nick Hornby (pubblicato in Italia da Guanda nel 2005 col titolo “Non buttiamoci giù”). Nel film recitano, fra gli altri, Pierce Brosnan e Aaron Paul. Il film uscirà nei cinema inglesi il 21 marzo. | Il trailer di “Non buttiamoci giù”. Uscirà nei cinema inglesi il 21 marzo. |
Le polemiche sui processi di produzione degli alimenti lavorati industrialmente vanno avanti da tempo, e determinati cibi vengono attaccati con più regolarità di altri. Tra questi le crocchette di pollo dei fast-food, ottenute — come gli hot-dog e certi cibi congelati — attraverso la separazione meccanica della carne. Se negli Stati Uniti crocchette e alimenti simili sono molto diffusi, in Italia li identifichiamo principalmente nei McNuggets di McDonald’s, che da tempo gira voce siano composti da scarti dell’animale come ossa, occhi e intestino. L’argomento è tornato attuale perché da qualche giorno, in rete, sta girando una fotografia commentata così: | Insomma, come sono fatti i McNuggets? un'inquietante fotografia ha riacceso il dibattito sulla lavorazione industriale degli scarti del pollo. |
Il più grande collezionista di oggetti di Hello Kitty, la gattina di otto anni inventata dall’azienda giapponese Sanrio, è un poliziotto giapponese in pensione. Si chiama Masao Gunji e per la sua collezione di 5.169 oggetti ha ricevuto in primavera il titolo del Guinness World Record. Masao vive a Yotsukaido insieme a sua moglie e conserva la sua collezione in una casa che ha i muri esterni colorati di rosa. Ha iniziato a collezionare oggetti di Hello Kitty 35 anni fa. Spiega Masao che l’espressione della gattina è la ragione della sua passione per il personaggio. «Quando sono triste mi sembra che anche lei sia un po’ triste come me, e quando sono felice mi sembra sia felice anche lei. Hello Kitty mi solleva sempre il morale quando sono giù». | La casa del più grande collezionista di Hello Kitty è fatta così. Si chiama Masao Gunji, è un ex poliziotto giapponese e ha vinto il Guinness World Record. |
Il “Bosco Verticale” – i due nuovi grattacieli di 111 metri e 78 metri che si trovano a Milano nel quartiere Isola, vicino alla stazione Porta Garibaldi – ha vinto il prestigioso premio “International Highrise Award” assegnato ogni due anni al grattacielo più innovativo del mondo. Il “Bosco Verticale”, progettato dallo studio di Stefano Boeri, si è conteso il premio finale con altri quattro grattacieli: il De Rotterdam di Rotterdam (Paesi Bassi), lo One Central Park di Sydney (Australia), il Renaissance Barcelona Fira Hote di Barcellona (Spagna) e lo Sliced Porosity Block di Chengdu (Cina). Il premio, considerato tra i più prestigiosi di questo genere a livello internazionale, è organizzato dalla città di Francoforte sul Meno, dal Museo Tedesco dell’Architettura (DAM, la sigla in tedesco) e dalla DekaBank di Francoforte: il vincitore viene scelto da una giuria “multidisciplinare” che valuta i progetti per il loro design e la loro tecnologia innovativa, oltre che per la capacità di integrarsi nell’ambiente urbano circostante. | Il Bosco Verticale di Milano ha vinto l’“International Highrise Award”. I due grattacieli con gli alberi progettati da Stefano Boeri hanno ottenuto un importante premio di architettura a Francoforte. |
Gap è uno dei marchi di abbigliamento più popolari negli Stati Uniti (oltre mille negozi) ed è ormai molto diffuso anche in Asia e Europa (oltre trecento negozi). L’azienda ha deciso qualche giorno fa di dare una rinfrescata alla propria immagine presentando un nuovo logo, che sta facendo molto parlare in rete in questi giorni. Il vecchio logo era un quadrato blu con la scritta Gap “graziata”, e la sua essenzialità lo aveva reso una delle icone dell’abbigliamento americano più note e riconoscibili. Nel nuovo logo, invece, il quadrato blu che prima faceva da sfondo è diventato un piccolo quadratino piazzato in alto a destra sulla P di Gap, e il font graziato (Spire) è stato sostituito con l’Helvetica. Prima: * Dopo: | Ma quant’è brutto il nuovo logo di Gap? la povertà dell'operazione di restyling del marchio di abbigliamento ha fatto infuriare fan e professionisti del design. |
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ritiene che un vaccino contro il coronavirus sarà disponibile entro metà ottobre, nonostante la realtà sia molto diversa e le stesse aziende farmaceutiche non abbiano ancora elementi per fare previsioni certe su tempi ed esiti delle sperimentazioni. Queste incertezze sono diventate ancora più evidenti negli ultimi giorni, in seguito alla diffusione di nuovi dettagli sui test clinici in corso, pubblicati da Pfizer e Moderna, impegnate nello sviluppo di vaccini ritenuti tra i più promettenti. È molto raro che a uno stadio iniziale delle sperimentazioni un’azienda farmaceutica fornisca informazioni sui progetti che ha elaborato per valutare sicurezza ed efficacia di un proprio prodotto. Pfizer e Moderna hanno deciso di farlo in seguito alle forti pressioni ricevute negli Stati Uniti dalla comunità scientifica e da molti osservatori, preoccupati dal fatto che i tempi della sperimentazione potessero essere sfruttati a fini politici e forzati per portare a qualche risultato prima delle elezioni presidenziali, che si terranno il prossimo 3 novembre. | Trump ha fretta sul vaccino, i produttori no. Pfizer e Moderna hanno pubblicato i dettagli sulle sperimentazioni, ed è piuttosto difficile che il vaccino arrivi prima delle elezioni del nuovo presidente. |
Ogni minuto, nel mondo, muoiono almeno cento persone. In Italia, in media, nel 2017 è morta una persona ogni minuto e 14 secondi. Ognuno di questi decessi è stato causa di sofferenza per qualcuno e di lavoro e profitto per qualcun altro. Negli Stati Uniti il settore delle imprese funebri vale 16 miliardi di dollari l’anno e, secondo dati più o meno aggiornati e precisi, vale tra i 2 e i 3,5 miliardi di euro in paesi come Germania, Francia, Regno Unito e Italia. In Italia ci sono più di seimila imprese di pompe funebri, quasi tutte con meno di dieci dipendenti, una su due aperta dopo la liberalizzazione del 1998. Nel 2017 in Italia sono morte 10,6 persone ogni mille abitanti; nel 2050 si stima che il quoziente di mortalità arriverà al 13,7 per mille. E ci sono previsioni simili anche per gran parte del resto del mondo. Tutto questo per dire con i numeri quello che di certo dice anche qualche proverbio e qualcuno seduto in qualche bar: il lavoro che riguarda cosa succede dopo la morte di una persona è sempre esistita e, a quanto pare, più si andrà avanti e più lavoro ci sarà. Ma non è vera quella storia per cui sia un settore che non conosce crisi, come ha raccontato l’Economist: l’approccio di molte persone alla morte e ai funerali sta cambiando e il settore delle imprese funebri potrebbe trovarsi sempre più in difficoltà. È uno di quei casi in cui o ci si adatta o si rischia di chiudere: perché «le norme sociali stanno cambiando e la competizione e la tecnologia stanno scombussolando un business che non voleva cambiare e che si approfittava della situazione», e perché «i familiari dei defunti sono più informati e non vogliono più pagare, senza fare domande, quello che viene detto loro di pagare». | I funerali stanno cambiando. Non è vero che sia un settore che non conosce crisi: il lavoro non manca, ma ci sono sempre più alternative e non tutte le imprese sono pronte. |
I marchi di abbigliamento sportivo North Face e Patagonia da luglio boicotteranno Facebook, ritirando la pubblicità dei loro prodotti dal social network. Le due aziende hanno aderito alla campagna Stop Hate For Profits che combatte contro la diffusione di contenuti razzisti, violenti o disinformativi sulle piattaforme social. North Face nei giorni scorsi aveva comunicato che avrebbe sospeso la pubblicità su Facebook «fino a quando non saranno messe in atto politiche più restrittive per impedire» la circolazione di questo tipo di contenuti, e ora anche Patagonia ha deciso di fare lo stesso, dicendo che il suo boicottaggio andrà avanti «almeno fino alla fine di luglio». Patagonia is proud to join the Stop Hate for Profit campaign. We will pull all ads on Facebook and Instagram, effective immediately, through at least the end of July, pending meaningful action from the social media giant. | North Face e Patagonia boicotteranno Facebook. |
La storia dell’hip hop, che come genere musicale e movimento culturale è stato tra i più rilevanti e influenti degli ultimi 40 anni, non ha una data di nascita certa, perché i momenti rilevanti furono molti. Per individuare una data significativa, però, si considera spesso l’11 agosto del 1973: quella sera dj Kool Herc organizzò al 1520 di Sedgwick Avenue – nel povero e malfamato distretto del Bronx, a New York – quella che per molti versi fu la prima festa hip hop. Come sempre in questi casi, definire quel giorno “la data di nascita” di un intero genere è una forzatura: niente nasce di punto in bianco, e le cose sono sempre molto più fluide e sfaccettate di come ci piace semplificarle. La festa però segnò un prima e un dopo e per un genere allora appena nato, fatto ancora in modo molto rudimentale, senza parti cantate e con strumenti – mixer e piatti per i vinili – spesso messi insieme come si riusciva. Per questo motivo Google ha scelto l’11 agosto, data della storica festa, per ricordare la storia dell’hip hop e più in generale quel periodo ricchissimo di storie e cultura. Oggi nella pagina principale del motore di ricerca, il famoso logo di Google è sostituito un articolato doodle: un giochino che permette di usare la piattaforma di mixing tipica dei primi dj di hip hop. Leggi anche: La storia dell’hip hop | Il doodle di Google per celebrare la storia dell’hip hop. È un articolato simulatore di una postazione da dj, simile a quelle usate nei primi anni Settanta quando nacque l'hip hop. |
In una rubrica dedicata ai consigli su computer e tecnologica, J. D. Biersdorfer del New York Times ha spiegato che converrebbe fare non solo una copia di backup dei propri file, ma anche un backup del backup. La premessa di tutta la questione è: avete salvato una copia di scorta – cioè il cosiddetto backup – di tutte quelle foto, di tutti quegli appunti per il romanzo che un bel giorno scriverete e tutte quelle importantissime cose che sapete solo voi, vero? Se sì, bene ma non benissimo: il New York Times consiglia di fare anche una copia di scorta della copia di scorta, un backup del backup. Se no, prendete una chiavetta USB o un disco esterno (dipende da quanti file avete da salvare) e fate un primo backup. Ecco, ora anche voi siete pronti per preoccuparvi del fatto che anche quel disco esterno o quella chiavetta USB non sono per sempre: potrebbero rompersi, perdersi, eccetera eccetera. Riprendendo la lunghissima questione iniziata con lo stracitato Quis custodiet ipsos custodes? (la frase latina che significa «chi sorveglierà i sorveglianti stessi?») Biersdorfer consiglia di fare così, per fare il backup del backup. | Avete fatto il backup dei dati? E il backup del backup? il New York Times dice che dovreste e spiega i modi migliori per farlo: poi non dite che non vi avevamo avvisati. |
Il 20 agosto è uscito Blonde, l’ultimo disco del cantante americano Frank Ocean, considerato uno dei più talentuosi e promettenti musicisti R&B in circolazione. Per questo, e soprattutto perché Ocean non faceva un disco dal 2012, l’uscita di Blonde è stata anticipata da una grande attesa tra gli appassionati e sui giornali specializzati, che gli hanno dedicato attenzioni paragonabili quest’anno probabilmente solo a quelle per Lemonade di Beyoncé, The Life of Pablo di Kanye West e Views di Drake. Il disco è piaciuto molto ai critici e se ne parla come uno dei migliori dell’anno. Blonde è uscito inizialmente solo sul servizio di streaming Apple Music, e tuttora non è disponibile su Spotify o Google Play: si può però acquistare su iTunes. Frank Ocean per principianti Ocean è nato nel 1987 a Los Angeles, e è si trasferito a New Orleans con la famiglia a cinque anni. Da ragazzo si è appassionato alla musica e ha cominciato a cantare, finché nel 2005 è tornato a vivere a Los Angeles, dopo che l’uragano Katrina aveva distrutto New Orleans. In poco tempo Ocean si era fatto conoscere nel giro della musica hip hop di Los Angeles, e tra il 2009 e il 2011 si era fatto un nome tra gli addetti ai lavori. In quegli anni ha scritto alcune canzoni per gli Odd Future, un collettivo hip hop di Los Angeles, e all’inizio del 2011 ha diffuso online il suo primo mixtape, Nostalgia, Ultra, che è stato apprezzato dalla critica ma ascoltato quasi solo da loro. Con quel mixtape però Ocean era stato notato dalle persone giuste: nei mesi successivi aveva collaborato con Beyoncé, John Legend, Kanye West e Jay Z: è Ocean a cantare la prima strofa di “No Church in the Wild”, per esempio. Per la metà del 2011 Ocean, che non aveva neanche 24 anni, era già considerato come uno dei più promettenti cantanti hip hop in circolazione: ad agosto era arrivato sulla copertina di Fader, una delle più importanti riviste specializzate americane. | Chi è Frank Ocean, e perché se ne parla. È appena uscito “Blonde”, il secondo disco di uno dei cantanti più talentuosi in circolazione, e sta piacendo parecchio. |
Ora, forse, non si farà più la Panda. Perché di una Panda si trattava – “tutto questo per una Panda”. Alla fine hanno perso tutti. Gli operai, come sempre, molto prima dello spoglio. Molto prima di Marchionne, che ha perso pure lui – molto meno, però. Lo si capiva al cambio turno, ai cancelli, quando intimiditi in tanti raccontavano sottovoce di andare a votare o di aver votato senza possibilità di scelta – e proprio scegliere significa votare. Hanno perso i giovani e hanno perso i “vecchi”. Leggo sull’Unità di ieri l’orgoglio di Maria Capasso, di trentuno anni, che rivendica il suo NO. Leggo le analisi del Sole 24 Ore sullo strappo generazionale a Pomigliano, che schematico scrive: i giovani, con la famiglia alle spalle, per il NO; i “vecchi”, con la famiglia sulle spalle, per il SÌ. Le cose, il giorno e la notte del referendum, all’ingresso 2 del “Gianbattista Vico”, erano un po’ più complicate. Sono complicate sempre le cose, in questo nostro Paese, tra vecchi e giovani. Ma una cosa, alle dieci di sera, era chiara: alla fine hanno perso tutti, ché tutti e due avevano ragione. Il giovane trentenne che ha votato SÌ pensando ai suoi tre figli piccoli e alla moglie a casa e il signore sessantenne che ha votato NO, rivendicando la dignità operaia. Prestando volti e rabbie alle telecamere, il primo gli diceva – tanto a te che te ne frega? Tu ora vai in pensione… E l’altro – vergognati, pensa alle lotte che ho fatto per permettere a giovani come te di entrare in fabbrica… E altri, ancora – Sei sicuro, tu, con queste condizioni di lavoro, che godrai della pensione? E molti – Vedete come ci hanno ridotto? Alla guerra tra i poveri… E pochi – Smettetela, non litigate davanti ai giornalisti… Chi ha vinto, poi, non si capisce nemmeno dall’esito del voto. Non si capisce, ed è forse la cosa che può importare meno. Provate a pensarci un momento. Facciamo dieci minuti – è troppo? Pensate a cosa sono dieci minuti nella vostra giornata. E poi provate a pensare di lavorare sette ore e mezza su linee meccanizzate concedendovi solo tre pause – ovviamente, «per riportare il sistema produttivo dello stabilimento Giambattista Vico alle migliori condizioni degli standard internazionali di competitività». Prima erano due pause di venti minuti, ora tre pause di dieci. Dieci minuti – o il cesso o la sigaretta – è troppo? | Pomigliano ai cancelli. I torti e le ragioni, ma visti da lì: e la politica che non c'era, nei giorni del referendum. |
La Festa della Repubblica italiana viene celebrata ogni anno il 2 giugno, in occasione dell’anniversario del referendum con il quale, tra il 2 e il 3 giugno 1946, gli italiani votarono per scegliere la forma istituzionale dello Stato tra repubblica e monarchia, dopo la fine del regime fascista a lungo appoggiato dalla famiglia regnante. I risultati ufficiali di quel voto, che per la prima volta nella storia italiana avvenne a suffragio universale, furono annunciati il 18 giugno 1946: 12.718.641 di italiani avevano votato a favore della repubblica, 10.718.502 a favore della monarchia e 1.498.136 avevano votato scheda bianca o nulla. In seguito a questi risultati, il 18 giugno 1946, la Corte di Cassazione proclamò ufficialmente la nascita della Repubblica Italiana. Ma la Festa della Repubblica fu fissata più tardi nel giorno del referendum, nel quale la repubblica era stata scelta dalla maggioranza degli italiani. Nel nord Italia la repubblica vinse in quasi tutti i centri urbani principali, mentre al sud il voto fu quasi ovunque prevalente per la monarchia (a Napoli 900 mila voti per la monarchia contro neppure 250 mila per la repubblica; a Palermo quasi 600 mila contro 380 mila); a Roma i voti per la monarchia furono più di quelli per la repubblica, di poco (circa 30 mila schede). | Perché la Festa della Repubblica è proprio il 2 giugno. In ricordo del referendum tenuto nel 1946 tra repubblica e monarchia, il più importante della storia d'Italia (ma a un certo punto spostammo la festa). |
Amazon invierà in orbita migliaia di satelliti per fornire Internet a banda larga in tutto il mondo. Il piano, che prende il nome di “Progetto Kuiper”, prevede il lancio di 3.236 satelliti per far arrivare Internet anche in aree remote, dove le connessioni ad alta velocità sono rare. Il progetto affianca quello di altre aziende che vogliono rendere accessibile Internet in ogni punto del pianeta grazie all’uso di satelliti. Uno dei più ambiziosi è quello di SpaceX, la società di Elon Musk, che prevede la costruzione di una gigantesca costellazione di 12mila satelliti nei prossimi anni. Amazon ha detto in un comunicato che «Il “Progetto Kuiper” è una nuova iniziativa per lanciare nell’orbita terrestre bassa (LEO) satelliti che forniranno connessioni a banda larga, a bassa latenza e ad alta velocità, a comunità non servite o non servite abbastanza in tutto il mondo. Si tratta di un progetto a lungo termine che prevede di servire decine di milioni di persone che non dispongono dell’accesso a Internet a banda larga. Non vediamo l’ora di collaborare a questa iniziativa con le aziende che condividono con noi questa visione». Il nome del progetto si ispira a quello di Gerard Kuiper, un astronomo di origini olandesi che sostenne che alcune comete provenivano da una zona del Sistema Solare oltre Nettuno, un’area ora nota come “fascia di Kuiper“. | Amazon manderà in orbita più di 3mila satelliti per fornire Internet a banda larga in tutto il mondo. |
Due fenomeni politici che hanno caratterizzato fin qui la campagna elettorale in vista delle elezioni europee – i moltissimi e duri comizi di Matteo Salvini e le contestazioni e proteste che incontra ovunque vada – convergono oggi a Milano, dove la Lega ha organizzato una grande manifestazione in Piazza Duomo e dove si terrà anche una contro-manifestazione organizzata da associazioni di sinistra e gruppi antifascisti. Alla manifestazione della Lega, che inizierà con un corteo partito da Porta Venezia, parteciperanno anche alcuni leader europei dell’estrema destra: non ci saranno però quelli della FPO, il partito austriaco di estrema destra, che sta affrontando un grave scandalo sui suoi rapporti con la Russia che ha già portato alle dimissioni del vicecancelliere Heinz-Christian Strache, grande alleato dello stesso Salvini, anche lui molto discusso per via dei suoi rapporti con la Russia. Come se non bastasse già tutto questo, sempre a Milano oggi pomeriggio è previsto un comizio del leader di Forza Nuova. E piove parecchio. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Un pomeriggio a Milano. La manifestazione della Lega e dei sovranisti europei, la contro-manifestazione degli antifascisti, gli striscioni contro Salvini e la pioggia, fotografati. |
Dalle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio molti esponenti del Movimento 5 Stelle, incluso Beppe Grillo, hanno detto più volte di essere la prima forza politica del paese per numero di voti. In pratica hanno sostenuto di aver preso più voti di tutti alla Camera, il cui risultato del voto viene considerato indicativo dei rapporti di forza tra partiti (alla Camera votano infatti tutti i cittadini maggiorenni, nei limiti stabiliti dalla legge, mentre al Senato vota solo chi ha più di 25 anni). Il concetto è stato ribadito oggi dopo le consultazioni da Vito Crimi e Roberta Lombardi, capigruppo del M5S in Parlamento, e da un comunicato pubblicato sul blog di Beppe Grillo, dove si legge: | Il M5S è stato il partito più votato? dicono così da giorni, l'ultima volta oggi al Quirinale, ma non è vero. |
A settembre la casa editrice Corraini ha distribuito in Italia Inside the rainbow, un libro pubblicato dalla casa editrice inglese Redstone Press che raccoglie 250 illustrazioni di libri per bambini realizzate in Unione Sovietica tra gli anni Venti e Trenta. Le immagini sono particolarmente belle e accompagnate da traduzioni in inglese di poesie, storie e altri scritti dei testimoni della Rivoluzione russa. Come spiega lo scrittore inglese Philip Pullman nell’introduzione al volume: | I libri per bambini dell’Unione Sovietica. 10 illustrazioni da un libro che raccoglie immagini, testi e poesie degli anni Venti e Trenta, da poco distribuito da Corraini. |
Oggi nella sede romana della fondazione FareFuturo è stato presentato il simbolo di Futuro e Libertà, il partito nato dalla scissione dei finiani dal Popolo della Libertà. All’interno del simbolo campeggia il nome del leader Gianfranco Fini, con una scritta bianca su sfondo azzurro. Nella parte inferiore, colorata di verde, compare invece il nome del partito. Infine, l’immancabile tricolore fa capolino nella parte inferiore destra. «Questo simbolo è anche nei suoi colori la speranza dell’Italia» hanno spiegato i finiani durante la presentazione. Il nuovo segno di riconoscimento di Futuro e Libertà sarà utilizzato a partire dalla convention di Perugia prevista per il 6 e 7 novembre che sancirà la nascita del nuovo partito. Sul sito di Generazione Italia impazzano già lodi e critiche, soprattutto alla vistosa presenza del nome di Fini. | Oplà, il simbolo di Futuro e Libertà. Luminoso e splendente, un po' "supermercato", già criticata la vistosa presenza del nome di Fini. |
Non erano molti, gli animali da fotografare in settimana, ma alcuni abbastanza insoliti: come una volpe argentata, molto meno comune della variante rossa, un casuario e una gazzella dama, che è la più longeva degli zoo del mondo. Ma valeva la pena fotografare anche l’espressione di questo scimpanzé davanti a un piccolo visitatore, e una tartaruga sotto un’onda. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Weekly Beasts. Una volpe argentata, un casuario e una gazzella dama, tra gli animali fotogenici della settimana. |
Mercoledì, con l’apertura del testamento di Bernardo Caprotti, il fondatore di Esselunga morto venerdì scorso all’età di 90 anni, è stato definito il nuovo assetto proprietario di Supermarkets italiani, la holding che possiede Esselunga, una delle più grandi società che si occupano di grande distribuzione organizzata in Italia. La quota di controllo, pari a quasi il 70 per cento di tutte le azioni, è stata assegnata alla seconda moglie di Bernardo Caprotti, Giulia Albera, e alla loro figlia, Marina Sylva. Il restante 30 per cento è stato diviso tra i figli avuti da Caprotti con la prima moglie, Giuseppe e Violetta. L’apertura del testamento era molto attesa perché dalla distribuzione delle quote sarebbe dipeso molto del futuro di Esselunga, che con circa 7 miliardi di euro di fatturato è la seconda società di grande distribuzione in Italia, dietro soltanto a COOP. Fondata alla fine degli anni Cinquanta, Esselunga è sempre stata guidata da Bernardo Caprotti, tranne una breve parentesi tra la fine degli anni Novanta e i primi anni Duemila, quando Bernardo passò la guida al figlio Giuseppe prima di riprendersela in modo piuttosto brusco. | Di chi è adesso Esselunga. È stato aperto il testamento del fondatore Bernardo Caprotti, morto una settimana fa: la quota di controllo è stata assegnata alla sua seconda moglie e a loro figlia. |
Il cantante e produttore statunitense R. Kelly è stato arrestato giovedì sera a Chicago con accuse che comprendono pedopornografia, adescamento di una minorenne e intralcio della Giustizia. La notizia è stata data dall’ufficio del procuratore di Chicago, che ha detto che venerdì verranno date maggiori informazioni sul caso. R. Kelly, che ha 52 anni e si chiama Robert Kelly, era già stato arrestato a febbraio con l’accusa di aver abusato sessualmente di quattro donne, tre delle quali minorenni all’epoca dei fatti. Lui si è dichiarato non colpevole ed è in attesa dell’inizio del processo. | Il cantante R. Kelly è stato arrestato. Con accuse di pedopornografia, adescamento di una minorenne e intralcio della giustizia. |
Ivanka Trump scalza con un foulard in testa, le unghie di Billie Eilish ai Brit Awards, Sigourney Weaver al primo giorno della Berlinale e Ornella Muti che balla all’Opera di Vienna sono alcune delle foto della raccolta delle persone che valeva la pena fotografare in settimana. A fare da contorno c’è la settimana della moda di Milano, rappresentata a seguire dagli stilisti Alberta Ferretti, Alessandro Michele e Jean-Charles de Castelbajac e dalla modella Bella Hadid mentre qualche giorni prima a Londra si erano visti i Beckham in prima fila. Poi valeva la pena fotografare il regista Bong Joon-ho con il presidente della Corea del Sud Moon Jae-in, Mel Gibson e la sua barba, Harry Styles, Justin Trudeau e Chris Pratt. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Celebripost. Ivanka Trump scalza con un foulard in testa, la barba di Mel Gibson e le unghie di Billie Eilish, tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana. |
Il 24 gennaio è stato diffuso online il primo trailer di Inside Llewyn Davis, il nuovo film diretto e sceneggiato dai fratelli Coen dopo Il Grinta del 2010. Il film è liberamente ispirato alla vita del cantante Dave van Ronk, attivo a New York negli anni Sessanta e considerato il fondatore della scena folk newyorchese: il titolo è infatti un omaggio a “Inside Dave Van Ronk”, uno degli album più famosi del musicista. Protagonisti del film, che uscirà nelle sale statunitensi l’8 febbraio 2013, Oscar Isaac, che interpreta il giovane cantautore, Carey Mulligan, Justin Timberlake e John Goodman. | Il primo trailer di Inside Llewyn Davis. Cioè il nuovo film dei fratelli Coen, a tre anni dal Grinta: esce a febbraio negli Stati Uniti. |
Fra aprile e giugno del 2019 il PIL italiano non è cresciuto rispetto al trimestre precedente. Lo ha fatto sapere l’ISTAT in una nota. Rispetto allo stesso periodo del 2018, inoltre, l’economia si è contratta dello 0,1 per cento. Repubblica fa notare che i dati sono leggermente peggiori di quelli che ci si attendeva. Da tempo l’Italia è in un periodo di stagnazione economica, che la rende uno dei paesi che cresce di meno nell’intera Unione Europea. Alcune settimane fa la Commissione aveva stimato che nel 2020 l’Italia avrà una crescita un filo più robusta: sarà intorno allo 0,7 per cento, ma comunque uno dei livelli più bassi dell’intera Unione. | Fra aprile e giugno del 2019 il PIL italiano non è cresciuto rispetto al periodo precedente. |
Apple ha diffuso alcune immagini che mostrano come cambierà piazza Liberty a Milano, nell’ambito del progetto per la realizzazione del primo Apple Store nel centro della città. Il negozio occuperà gli spazi del cinema Apollo, che ha chiuso a inizio anno dopo quasi 60 anni di attività, dal 2005 come multisala. Nel sito di presentazione del progetto, quelli di Apple scrivono di essere “incredibilmente felici di essere nel centro di Milano, città che da secoli unisce creatività e innovazione”. | Come sarà il nuovo Apple Store a Milano. La centrale piazza Liberty, a pochi metri dal Duomo, ospiterà una grande fontana con anfiteatro aperto a tutti. |
A due mesi dal lancio le cose non sembrano andare molto bene per Ping, il social network musicale integrato in iTunes lanciato da Apple a inizio settembre durante un evento di cui era stato il protagonista. A pochi giorni dalla presentazione, la società aveva annunciato con orgoglio l’iscrizione del milionesimo utente, a detta di Apple a dimostrazione del successo dell’iniziativa. L’entusiasmo iniziale sembra essersi però molto smorzato, almeno stando allo scarso interesse dimostrato dagli utenti e dagli stessi artisti, che avrebbero dovuto costituire il principale incentivo per indurre gli appassionati di musica a iscriversi a Ping. In sessanta giorni Ping ha raccolto le adesioni di duemila artisti, che hanno deciso di condividere i loro gusti musicali sul social network e di interagire – con intensità diverse e spesso con poco seguito – con gli altri utenti iscritti al portale. Il numero di cantanti e di band che hanno deciso di iscriversi è molto basso, specie se confrontato con la partecipazione degli artisti su un altro social network come MySpace, che da tempo cerca di sfruttare il più possibile la passione per la musica dei suoi utenti. Forte di un numero molto più alto di iscritti, MySpace ha più di otto milioni di artisti che sul portale condividono i loro gusti e le anteprime della loro musica. | Ping fa fatica, si direbbe. A due mesi dal debutto, il social network musicale di Apple non decolla e ha un basso numero di iscritti. |
L’Italia ha accettato il monitoraggio del Fondo Monetario Internazionale, stando a quanto riporta questa mattina Reuters e quanto era stato anticipato ieri sera da varie fonti di stampa. La Commissione Europea e il Fondo Monetario Internazionale terranno quindi sotto controllo le riforme proposte dal Governo e il raggiungimento degli obiettivi economici da parte dell’Italia e si esprimeranno a riguardo, nell’ambito di una “sorveglianza rafforzata”. Rimane per ora esclusa l’ipotesi che l’Italia usufruisca della precautionary credit line, la linea di credito precauzionale che il Fondo Monetario mette a disposizione dei paesi vulnerabili: un prestito, in sostanza, che ieri Christine Lagarde avrebbe offerto al governo italiano (44 miliardi di euro e il doppio tra un anno, a fronte dell’attuazione delle riforme). L’Italia è il paese a cui i leader mondiali riuniti al G20 di Cannes guardano con più preoccupazione dopo la Grecia, racconta oggi il Wall Street Journal, anche perché sarebbe il primo a essere colpito da un eventuale e tutt’altro che improbabile collasso dell’economia greca. Oggi la situazione italiana sarà al centro dei colloqui di Cannes. Già adesso l’Italia sta avendo grandi difficoltà nel farsi prestare denaro a interessi ragionevoli, e il prestito del Fondo Monetario le consentirebbe di tirare il fiato per un po’. A prezzo di un’umiliazione internazionale, spiega però il Corriere della Sera. | L’Italia sorvegliata dal FMI. Il governo ha accettato il monitoraggio rafforzato del Fondo Monetario, dice Reuters: il prestito internazionale per il momento è escluso, ma se n'è parlato. |
Nella quinta giornata della 74esima Mostra del Cinema di Venezia, domenica, un’altra coppia di grandi attori non più giovani ha ricevuto molta attenzione, dopo Jane Fonda e Robert Redford: la britannica Helen Mirren e il canadese Donald Sutherland, gli interpreti di Ella & John di Paolo Virzì, che uscirà in Italia a gennaio. È stato il primo film italiano in concorso a essere proiettato. In programma c’è anche la prima di un altro film in concorso: Ex Libris. The New York Public Library di Frederick Wiseman, un documentario sulla biblioteca pubblica di New York. Tra i film fuori concorso è stato proiettato Vittoria e Abdul di Stephen Frears, con Judi Dench che interpreta la regina Vittoria. Dopo la proiezione del film, Frears è stato premiato con il premio Jaeger-LeCoultre per i suoi numerosi successi cinematografici, come Le relazioni pericolose, The Queen e Philomena (sempre con Judi Dench). Un altro film presentato fuori concorso è stato The Private Life of a Modern Woman con Sienna Miller. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le foto del quinto giorno a Venezia. C'erano tra gli altri Helen Mirren e Donald Sutherland insieme al regista del loro film, Paolo Virzì. |
Giovedì la Stampa ha dedicato il suo titolo di apertura alla questione degli F-35, il costoso programma di aeronautica militare che è già stato diverse volte al centro delle cronache italiane. Ci sono tre motivi principali per cui si è tornato a parlarne: le conclusioni dei deputati del Partito Democratico nella commissione Difesa della Camera, la promessa da parte del governo di un risparmio di alcuni miliardi nel settore militare e alcune dichiarazioni del ministro della Difesa Roberta Pinotti, che durante la trasmissione Le Invasioni Barbariche ha spiegato che «oggi noi abbiamo sospeso, diciamo, il pagamento delle tranches», in attesa del termine dell’indagine conoscitiva del Parlamento sui programmi della difesa. Pinotti ha comunque aggiunto che «è sbagliato parlare solo degli F-35» perché è necessaria una revisione complessiva dei programmi della difesa. Pochi giorni prima, in una intervista con SkyTg24, aveva detto che il programma sugli F-35 aveva bisogno di una «razionalizzazione». Le posizioni del governo e dei quattro ministri della difesa che si sono succeduti negli ultimi tre anni sono state piuttosto diverse: a febbraio 2012 Giampaolo Di Paola, il ministro della Difesa del governo Monti già capo di stato maggiore tra il 2004 e il 2008, fece calare la commessa italiana da 131 aerei a 90; il ministro Mauro nel successivo governo Letta sembrò suggerire, a giugno del 2013, che si potesse tornare a comprarne 131. Da parte sua, Matteo Renzi ha detto questa settimana che nel settore della difesa sono possibili risparmi per circa tre miliardi, anche se non è chiaro quanto di questa cifra debba provenire dal programma sugli F-35 e quanto invece da altre iniziative come la vendita di alcune caserme (stimate in quasi quattrocento). | Perché si riparla di F-35. Il governo ha sospeso i pagamenti, il ministro della Difesa sembra volerli ridurre, i deputati del PD nella commissione Difesa hanno scritto un documento molto critico. |
Ogni anno in primavera le principali tv statunitensi presentano i programmi per la stagione successiva: sono eventi pensati soprattutto per gli inserzionisti pubblicitari, ma ricevono parecchia attenzione anche dai giornali e dal pubblico perché permettono di conoscere quali serie tv sono state rinnovate per nuove stagioni e quali invece sono state cancellate. Altri annunci di questo tipo vengono invece fatti da Netflix o Amazon già durante l’anno, magari a qualche settimana di distanza dopo la diffusione di una certa serie. Abbiamo messo insieme un elenco delle più famose che sono finite da poco o che lo faranno a breve; magari perché non hanno avuto il successo che speravano – Seven Seconds – oppure perché hanno esaurito il materiale su cui si basavano, come Una serie di sfortunati eventi. E poi, certo, fra qualche mese andrà in onda l’ultima stagione di Game of Thrones. | Le serie tv che finiscono tra poco o sono state cancellate. Sarà l'ultima stagione per Transparent, House of Cards e Last Man on Earth, tra le altre. |
Il GGG – Il Grande Gigante Gentile è un film del 2016 Steven Spielberg, che verrà trasmesso stasera su Canale 5 per la prima volta in chiaro. Il titolo originale del film è The BFG (cioè “Big Friendly Giant”) ed è stato prodotto e distribuito dalla Walt Disney e dalla Amblin Entertainment. La storia è tratta da un libro del 1982 del famoso scrittore per bambini britannico Roald Dahl, e parla di un’amicizia tra un gigante (grande e gentile) e una bambina. Il gigante è interpretato da Mark Rylance, che gli ha dato le movenze, le espressioni del viso e la voce originale. Rylance aveva già recitato per Spielberg in Il ponte delle spie, grazie al quale aveva vinto l’Oscar come Miglior attore non protagonista; nel caso di Il GGG ha recitato grazie alla tecnica del performance capture, quella usata per creare personaggi come Gollum del Signore degli anelli o come le scimmie di L’alba del pianeta delle scimmie e dei suoi seguiti. La bambina, il cui nome è Sophie, è interpretata da interpretata da Ruby Barnhill, che è nata nel 2004: Il Grande Gigante Gentile è stato il suo primo ruolo. | Le cose da sapere su “Il GGG – Il Grande Gigante Gentile”. La trama, il cast e tutte le altre cose da sapere sul film di Steven Spielberg, che sarà trasmesso in prima TV stasera su Canale 5. |
Oggi, giovedì 3 novembre, Monica Vitti compie 80 anni. È nata a Roma con il nome di Maria Luisa Ceciarelli ed è una attrice italiana, una delle più apprezzate all’estero. Ha lavorato per il cinema, il teatro e per la televisione e ha anche lavorato come doppiatrice in alcuni film (Monica Vitti ha una voce speciale). Ha debuttato a 14 anni nel film La Nemica di Dario Niccodemi e in seguito ha lavorato più volte per Michelangelo Antonioni. Nel 1968 Mario Monicelli la avvia alla carriera nella commedia con La ragazza con la pistola. Negli anni Settanta ha recitato in molte commedie italiane insieme ad Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman e Nino Manfredi, e ha lavorato all’estero con registi stranieri come lo spagnolo Luis Buñuel, l’ungherese Miklós Jancsó e il francese André Cayatte. Nel 1990 ha diretto Scandalo segreto e ha scritto due libri in cui racconta la sua vita: Sette sottane e Il letto è una rosa. Ha vinto molti premi, tra cui tre Nastri d’argento, cinque David di Donatello e un Leone d’oro alla carriera. Per festeggiare i suoi ottant’anni il festival del film di Roma ha organizzato le ha dedicato una mostra fotografica, Monica e il Cinema. L’avventura di una grande attrice. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Gli 80 anni di Monica Vitti. Il racconto e le foto - bellissime - di una gran carriera. |
Mercoledì 17 maggio il Senato ha approvato con 195 voti favorevoli, 8 contrari e 34 astenuti un disegno di legge che introduce nel nostro ordinamento il reato di tortura. Il testo (di iniziativa parlamentare, a prima firma di Luigi Manconi del PD, e risultato dell’unificazione di altri cinque disegni di legge) era arrivato in commissione Giustizia del Senato il 22 luglio del 2013, era stato approvato dal Senato nel 2014, successivamente alla Camera con delle modifiche (aprile del 2015) e a distanza di due anni, tra promesse di approvazione e rinvii, di nuovo al Senato e sempre con delle modifiche. Il ddl passerà ora alla Camera per una quarta lettura. Il testo approvato in questi giorni è diverso da quello iniziale proposto dal senatore del PD Luigi Manconi, che da molti anni si occupa della violenza delle forze di polizia e della tutela dei diritti delle persone detenute. Manconi ha detto che «è un testo stravolto» e lui stesso non ha partecipato al voto. Con il nuovo testo si contestualizza quello che fa scattare la pena: viene introdotto il termine «reiterate violenze», l’agire «con crudeltà» e il «verificabile trauma psichico». L’introduzione del reato di tortura nel nostro codice penale è un provvedimento atteso da tempo e molto discusso. L’Italia ha ratificato nel 1989 la convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura, ma non si è dotata di una legge specifica che riguardi gli agenti di polizia e altri pubblici ufficiali. Il Codice penale prevede, all’articolo 608, limiti per le “misure di rigore” che le forze di polizia possono attuare nei confronti delle persone che si trovano in stato di fermo e arresto, ma non ci sono molti riferimenti a tutele e garanzie. Altri tre articoli (581, 582 e 612) sono invece dedicati ai comuni cittadini che procurano ad altre persone minacce, lesioni, danni fisici o psichici e prevedono pene fino a un massimo di 3 anni, ma non si applicano per i pubblici ufficiali e le forze di polizia. Il codice penale non identifica reati specifici per azioni di questo tipo, compiute da chi è pubblico ufficiale, con abuso di autorità verso i singoli cittadini privati. | Il Senato ha finalmente approvato una legge sul reato di tortura, solo che non va bene. Il testo, che ora deve tornare alla Camera, è stato definito «stravolto» e «impresentabile» dalle associazioni umanitarie. |
Dalla fine della scorsa settimana i giornali italiani dedicano ampio spazio al cosiddetto “caso Cancellieri”, la vicenda che riguarda il ministro della Giustizia e un suo interessamento nei confronti della famiglia Ligresti. L’intervento in estate di Cancellieri avrebbe contribuito alla scarcerazione di Giulia Maria Ligresti. Diversi esponenti politici di opposizione hanno richiesto le dimissioni del ministro, che dice invece di avere agito seguendo i doveri imposti dal suo mandato e di essere pronto a riferire in Parlamento per chiarire ogni dubbio. Per chi era distratto o vuole recuperare, di seguito tutte le cose da sapere. 1. Giulia Maria Ligresti era sotto custodia cautelare in carcere (quella che chiamiamo carcerazione preventiva, in attesa di giudizio) da metà luglio, nell’ambito delle indagini della procura di Torino su Fondiaria-SAI, che avevano portato ad altre sei misure di custodia cautelare. La vicenda riguarda il finanziere e imprenditore Salvatore Ligresti, padre di Giulia Maria, altri due suoi figli e tre ex dirigenti della società. L’accusa per tutti era di false comunicazioni sociali e riguardava il bilancio del 2010 di FonSAI: secondo l’accusa avrebbero nascosto la mancanza di circa 600 milioni di euro delle riserve assicurative della società. Per i pm avrebbero comunicato notizie false sul bilancio dell’azienda per evitare conseguenze negative per il titolo in borsa. | Il caso Cancellieri in 5 punti. Guida minima – per chi era distratto e vuole mettersi in pari – su quello che è successo negli ultimi giorni al ministro della Giustizia. |
I dirigenti del PD che la settimana scorsa hanno incontrato una delegazione del Movimento 5 Stelle per discutere della riforma della legge elettorale – Matteo Renzi, Debora Serracchiani, Alessandra Moretti e Roberto Speranza – hanno scritto una lettera aperta ai rappresentanti del M5S. Nella lettera il PD spiega che la proposta di legge elettorale del M5S ha “quattro limiti invalicabili”, a partire dal rischio dell’ingovernabilità dovuto ai meccanismi con cui si propone di eleggere i parlamentari. Tuttavia il PD conferma la sua disponibilità al dialogo con il M5S per quanto riguarda le riforme istituzionali, come ha già fatto con altri partiti come Forza Italia, che resta comunque il principale interlocutore sulle riforme. Gentili onorevoli Di Maio, Toninelli, Brescia e Buccarella, | La lettera del PD al M5S sulla legge elettorale. E la lettera di risposta del M5S al PD: ci sarà un nuovo incontro, anche sulle riforme istituzionali. |
Domenica durante l’assemblea del partito +Europa la senatrice Emma Bonino ha annunciato con toni molto polemici di voler lasciare il partito da lei stessa fondato nel 2017. «Io non voglio più far parte di questo partito» ha detto Bonino, «visto che faccio parte degli incompetenti e degli ignoranti». «Me ne vado a testa alta prima che mi facciate fuori voi» ha detto Bonino, aggiungendo che il suo seggio al Senato «è a disposizione, perché la vostra cupidigia è senza limiti» e parlando di «congresso farsa deciso a tavolino» e con «credenziali da epurazione». Dopo, il segretario Benedetto Della Vedova, che è anche sottosegretario agli Esteri del governo Draghi, si è dimesso, esprimendo solidarietà verso Bonino. Dentro a +Europa è in corso una specie di regolamento dei conti tra due fazioni, maturato in seguito a scontri e tensioni che vanno avanti da tempo e che hanno varie motivazioni, anche politiche ma soprattutto legate alla leadership e alla gestione del partito. A provocare la crisi di domenica è stato in particolare uno scontro sulle regole del congresso che dovrebbe rinnovare la segreteria del partito. Le accuse ricordano per molti versi quelle che erano emerse l’ultima volta, nel congresso del 2019, quando una parte del partito sostenne che a eleggere Della Vedova fossero stati “pullman” di iscritti fasulli. | Che cosa succede dentro a +Europa. Emma Bonino vuole andarsene e il segretario si è dimesso, dopo un regolamento di conti interno con accuse di iscrizioni fasulle e di epurazioni. |
Questa mattina, durante la trasmissione Omnibus su La7, il parlamentare del PdL Guido Crosetto ha abbandonato lo studio dicendo cose che, secondo molti, preludono un suo prossimo abbandono del Popolo della Libertà. Crosetto, già molto critico nei confronti del suo partito durante l’ultimo governo Berlusconi (e in particolare delle scelte economiche di Tremonti), si era candidato alle primarie del PdL quasi un mese fa, ma ieri le aveva definite «una farsa». Durante il suo intervento di questa mattina, Crosetto ha spiegato che aveva accettato l’invito alla trasmissione, ieri, senza sapere che cosa sarebbe successo al vertice del Popolo della Libertà con Silvio Berlusconi, nel tardo pomeriggio di ieri. Dopo il vertice, Crosetto ha lasciato capire che per lui ed altri esponenti del PdL è arrivato il momento di «gesti importanti», che però non ha voluto annunciare durante la trasmissione. Infine, è sembrato commuoversi e ha richiamato i «sacrifici» che ha fatto negli anni del suo impegno politico. | Crosetto se ne va da Omnibus. Questa mattina, annunciando «gesti importanti» insieme ad altri esponenti del PdL (video). |
Billy Graham, probabilmente il più famoso e influente predicatore battista americano, è morto a 99 anni. Graham è stato un consigliere spirituale per molti presidenti degli Stati Uniti, da Harry Truman a Barack Obama; in particolare collaborò molto con Dwight D. Eisenhower, Lyndon B. Johnson e Richard Nixon. Era contrario alla segregazione razziale e negli anni Cinquanta fece parte del movimento per i diritti civili, ma fu contestato per le sue idee maschiliste (ed era noto per non voler stare da solo con nessun’altra donna a parte sua moglie). Nel 1953, durante un comizio a Chattanooga, in Tennessee, rimosse i cordoni con cui gli organizzatori avevano diviso il pubblico tra bianchi e afroamericani e disse ai primi: «Siamo stati orgogliosi e abbiamo pensato di essere migliori di ogni altra razza, ogni altro popolo. Signore e signori, finiremo all’inferno per questo nostro orgoglio». Nel 1957 invitò Martin Luther King, che era a sua volta un religioso battista, a predicare con lui a New York; nel 1963 pagò una cauzione per farlo uscire di prigione. | È morto a 99 anni Billy Graham, il più famoso predicatore americano. |
Tutti conoscono quella brutta sensazione di imbarazzo che si prova quando, parlando di un film o di una serie tv, si nomina una certa attrice o un certo attore molto famoso che viene poi pronunciato in modo completamente diverso dal proprio interlocutore, spesso con sguardo di rimprovero. Sbagliarsi sulle pronunce è comune, un po’ perché nomi e cognomi di personaggi famosi vengono detti in modo sbagliato anche da critici, presentatori e altri addetti ai lavori, un po’ perché alcuni nomi li vediamo più spesso scritti e dopo un po’ il nostro cervello si convince di saperli ripetere anche se non è così. Abbiamo messo insieme una lista di attori e attrici stranieri i cui nomi sono spesso pronunciati male, per aiutarvi a diventare i più sgamati in tutte le conversazioni sul cinema. Richard Gere | 15 attori di cui probabilmente pronunciate male il nome. Quanto balbettate quando dovete parlare di “Jake Gyllenhaal”? E su Steve Buscemi pensate di essere tranquilli? Sbagliato. |
La Indesit Company, società italiana produttrice di elettronica ed elettrodomestici, ha presentato martedì 4 giugno un “piano di salvaguardia e razionalizzazione dell’assetto di Indesit Company in Italia” che prevede complessivamente la perdita del posto di lavoro per 1425 dipendenti degli stabilimenti di Fabriano, Comunanza (Ascoli Piceno) e Caserta. Indesit si trova in difficoltà a causa della crisi economica e negli ultimi mesi ha fatto ricorso più volte alla cassa integrazione. Su Repubblica di oggi c’è un reportage di Jenner Meletti da Fabriano, in provincia di Ancona, che racconta alcune storie intorno alla crisi industriale. Cominciava qui, quella fetta di Italia felice che confinava con il nord delle industrie e il Sud senza fabbriche. Dalla Fabriano delle lavatrici si scendeva ad Ascoli e Fermo che producevano scarpe per mezzo mondo. Piena occupazione, stipendi per ex contadini e braccianti che avevano lasciato terre troppo magre. «Qui abbiamo sempre vissuto — dice il sindaco Giancarlo Sagramola — di pane e frigoriferi, pane e lavatrici. Qui tutti, compreso mio padre, lavoravano “nel bianco”». Il «bianco» è quello delle lavatrici, delle cappe, dei frigoriferi, dei forni e dei piani di cottura. Adesso, quella che era «l’isola felice — dice Andrea Cocco della Fim Cisl — rischia di trasformarsi in un deserto che fa paura». | La crisi della Indesit. Jenner Meletti racconta su Repubblica le reazioni all'annuncio di 1425 licenziamenti in Italia da parte dell'industria di elettrodomestici. |
Il museo delle cere Madame Tussauds di Las Vegas si è scusato per aver permesso ai propri visitatori di scattare fotografie in pose “inappropriate” con la statua della cantante americana Nicki Minaj. La statua era stata inaugurata al museo il 4 agosto: raffigura Minaj in una delle pose tipiche del suo video per la canzone “Anaconda”, uno dei video musicali più di successo del 2014. Minaj viene raffigurata carponi, su una specie di podio e con un costume molto simile a quello utilizzato nel video. Pochi giorni dopo la sua inaugurazione, però, alcuni visitatori del museo hanno pubblicato sui social network alcune foto che li raffigurano mentre posano assieme alla statua in atteggiamenti sessuali. | Le scuse del museo Madame Tussauds per le foto inappropriate con la statua di Nicki Minaj. Negli ultimi giorni diverse persone si erano fatte fotografare in pose sessualmente esplicite accanto alla statua, che ora verrà sorvegliata con più accuratezza. |
Anche papà mi ha detto / “Ragazzo, quella tipa con cui fai lo scemo / non è adatta a te” | Il grande libro del rock (e non solo) – 28 marzo. Le storie del rock di oggi raccontate da Massimo Cotto: Arthur Big Boy Crudup, W. C. Handy. |
Con oltre 120 milioni di vaccinazioni contro il coronavirus effettuate in giro per il mondo, sta tornando di attualità il tema dei cosiddetti “passaporti di immunità”, documenti per attestare di avere ricevuto il vaccino o di essere immuni dopo l’infezione virale e di conseguenza di poter viaggiare più facilmente all’estero. La quantità di vaccini somministrati rispetto alla popolazione mondiale – oltre 7 miliardi di persone – è ancora molto bassa, ma il confronto sulle certificazioni sta comunque tenendo impegnati governi, istituzioni sanitarie e alcune grandi aziende, soprattutto nel settore delle tecnologie digitali. Nonostante sia sostenuto da diverse organizzazioni e abbia avuto qualche analogo in passato, l’idea del passaporto di immunità non convince tutti sia per motivi pratici sia per i rischi legati alla tutela della privacy e delle fasce più deboli e povere della popolazione. Il confronto ricorda in parte quello emerso alla fine della primavera del 2020 dopo la prima ondata della pandemia in diversi paesi, quando si iniziò a ipotizzare l’impiego di “patenti di immunità” per facilitare la circolazione dei guariti dalla COVID-19. | Il “passaporto di immunità” ha senso? un documento standard per dimostrare di essere negativi al coronavirus o vaccinati potrebbe facilitare i viaggi, ma l'idea non convince tutti. |
Da quando la crisi innescata dalla pandemia da coronavirus ha iniziato ad essere misurata e quantificata, in certi contesti anglofoni si è cominciato a usare la parola Shecession, unione di “she” e “recession”, per indicare come siano state le donne ad averne subito (e a subirne tuttora) in modo prevalente gli effetti sociali ed economici. Si è parlato anche di “crisi di genere”, e nel mezzo della prima ondata, l’OCSE ha utilizzato l’espressione “donne su tutti i fronti”. Ci sono molti studi e ricerche che hanno mostrato come la Shecession sia una questione globale, ma in Italia la notizia ha ricevuto una certa attenzione soprattutto nelle ultime settimane, dopo la pubblicazione dei dati dell’ISTAT sul lavoro delle donne. I numeri, riferiti al mese di dicembre 2020, sono eclatanti e hanno occupato per qualche giorno le pagine dei giornali, ma non sono nuovi. Ne abbiamo parlato con alcune esperte che collaborano con InGenere, rivista che si occupa di questioni economiche e sociali da una prospettiva, per l’appunto, di genere. | Il lavoro delle donne. La crisi causata dalla pandemia è una "crisi di genere": perché? E quali sono i problemi strutturali dell'occupazione femminile in Italia?. |
John Nash, che è morto domenica a 86 anni in un incidente stradale, è stato uno dei più bravi matematici del Novecento: ha rivoluzionato la Teoria dei giochi – cioè la scienza matematica che studia le reazioni e le decisioni di una persona durante situazioni di scelta o pericolo – e aveva una mente originale e brillante, sebbene tormentata: poco dopo avere iniziato la sua carriera accademica gli fu diagnosticata infatti una forma di schizofrenia, da cui riuscì a uscirne solo molti anni dopo. Divenne famoso perlopiù per il suo ritratto in A Beautiful Mind, un film del 2001 di Ron Howard che vinse quattro Oscar. Nella sua carriera ha vinto fra le altre cose un premio Nobel per l’economia nel 1994, un trionfo dal punto di vista intellettuale ma anche personale. Circa quarant’anni prima aveva pubblicato una tesi di 27 pagine sulla Teoria dei giochi che sarebbe diventato uno dei lavori più famosi nel campo. Ancora nel periodo più avanzato della sua carriera, le sue idee hanno influenzato lo studio dell’economia, delle relazioni internazionali, della politica e della biologia: più o meno ogni campo del sapere. Nash, ad esempio, teorizzò quello che viene chiamato “l’equilibrio di Nash”, smentendo le precedenti teorie secondo cui fondamentalmente quando due parti sono in contrasto, il vantaggio di una si traduce in uno svantaggio del suo avversario: l’equilibrio di Nash introduce l’idea del “vantaggio equilibrato”, ed è applicabile in numerosi campi (esempio: se due superpotenze si accordassero per spartirsi il mondo, entrambe trarrebbero beneficio). | Storie su John Nash. Il grande matematico morto domenica aveva avuto una vita notevole e contraddittoria, complicata dalla schizofrenia. |
La ministra dei Trasporti Paola De Micheli ha firmato un decreto attuativo per rendere obbligatori i sistemi anti-abbandono sui seggiolini per auto per i bambini fino ai 4 anni. I dispositivi anti-abbandono servono per evitare che i bambini possano essere accidentalmente dimenticati in auto, come sporadicamente succede (in Italia gli abbandoni accidentali in auto causano meno di un morto all’anno). Il ministero ha fatto sapere che potrebbero essere introdotte agevolazioni fiscali per rendere meno oneroso l’acquisto dei dispositivi anti-abbandono, che in alcuni casi sono compatibili con seggiolini già in commercio. | È stato firmato il decreto attuativo per rendere obbligatori i sistemi anti-abbandono sui seggiolini per auto. |
Domenica 2 marzo si terrà a Los Angeles la premiazione per l’86esima edizione degli Academy Awards, cioè i premi Oscar. Le nomination per il premio al miglior film, il più importante, sono dieci: 12 anni schiavo, Philomena, American Hustle, Her, Nebraska, Captain Phillips, Dallas Buyers Club, Gravity, The Wolf of Wall Street. I film con più candidature sono American Hustle e Gravity (10 a testa), seguiti da 12 anni schiavo (9), Dallas Buyers Club, Nebraska e Captain Phillips (6), The Wolf of Wall Street e Her (5), Philomena (4). Moltissimi commentatori hanno descritto in più occasioni le qualità di ciascun film, dalle ottime recitazioni degli attori, alla regia, all’importanza dei temi trattati. Slate ha invece messo insieme alcuni dei motivi per cui i film candidati all’Oscar sono stati considerati da alcuni critici, per altri versi, dei brutti film. Scrive Slate: «Se vi sentite soli a causa del vostro odio, per esempio, verso Captain Phillips o Gravity o Her, non fatelo: ci sono un sacco di persone là fuori, anche critici e scrittori professionisti, che li odiano esattamente come voi». Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Parlar male dei film candidati all’Oscar. Se vi sentite soli perché siete gli unici a detestare The Wolf of Wall Street o Gravity, non è il caso: ci sono un sacco di critici a cui non sono piaciuti, scrive Slate. |
Qualcuno ha preso in giro il fatto che contenessero la stessa citazione di Saint Exupery, altri hanno sottolineato le ricerche di ispirazione comuni e le differenze: ma il discorso di Veltroni al Lingotto del 27 giugno 2007 è stato di nuovo citato nelle ultime 24 ore, in riferimento a quello di Fini di domenica. E malgrado la sua portata concreta si sia esaurita sciaguratamente il giorno dopo le elezioni del 2008, il suo valore retorico e visionario tiene quel discorso ricorrente nella discussione politica. Non ci fossimo cascati già una volta, e si diventa cinici, e risentiti, sarebbe ancora notevole. Fare un’Italia nuova. E’ questa la ragione, la missione, il senso del Partito democratico. Riunire l’Italia, farla sentire di nuovo una grande nazione, cosciente e orgogliosa di sé. Unire gli italiani, unire ciò che oggi viene contrapposto: Nord e Sud, giovani e anziani, operai e lavoratori autonomi. Ridare speranza ai nuovi italiani, ai ragazzi di questo Paese convinti, per la prima volta dal dopoguerra, che il futuro faccia paura, che il loro destino sia l’insicurezza sociale e personale. Per questo nasce il Partito democratico. Che si chiamerà così. A indicare un’identità che si definisce con la più grande conquista del Novecento: la coscienza che le comunità umane possono esistere e convivere solo con la libertà individuale e collettiva, con la piena libertà delle idee e la libertà di intraprendere. Con la libertà intrecciata alla giustizia sociale e all’irrinunciabile tensione all’uguaglianza degli individui, che oggi vuol dire garanzia delle stesse opportunità per ognuno. Il Partito democratico, il partito di chi crede che la crescita economica e l’equa ripartizione della ricchezza non siano obiettivi in conflitto, e che senza l’una non vi potrà essere l’altra. Il Partito democratico, il partito dell’innovazione, del cambiamento realistico e radicale, della sfida ai conservatorismi, di destra e di sinistra, che paralizzano il nostro Paese. Il Partito democratico, il partito che dovrà dare l’ultima spallata a quel muro che per troppo tempo ha resistito e che ha ostacolato la piena irruzione della soggettività femminile nella decisione politica e nella vita del Paese. La rivoluzione delle donne ha affermato in tutte le culture politiche il principio del riconoscimento della differenza di genere come elemento costitutivo di una democrazia moderna. E’ questa esperienza che dovrà essere decisiva, fin dal momento della fondazione del nostro partito. Il Partito democratico, un partito che nasce dalla confluenza di grandi storie politiche, culturali, umane. Che nasce avendo dentro di sé l’eredità di quelle formazioni che hanno restituito la libertà agli italiani, di quelle donne e di quegli uomini che hanno pagato con il carcere e con la propria vita il sogno di dare ad altri la libertà perduta. Quelle formazioni che hanno fatto crescere l’Italia e gli italiani, che hanno portato il nostro Paese a trasformarsi da una comunità sconfitta a una delle nazioni che siedono a pieno titolo al tavolo dei grandi della Terra: quanta strada è stata fatta, da quando Alcide De Gasperi, alla Conferenza di Pace di Parigi, si rivolgeva al mondo che lo ascoltava dicendo: “Tutto, tranne la vostra personale cortesia, è contro di me”. Quelle formazioni che hanno combattuto il terrorismo e l’hanno sconfitto. Ma il Partito Democratico non è la pura conclusione di un cammino. Se lo fosse, o se si raccontasse così, inchioderebbe se stesso al passato. Invece, ciò di cui l’Italia ha bisogno è un partito del nuovo millennio. Una forza del cambiamento, libera da ideologismi, libera dall’obbligo di apparire, di volta in volta, moderata o estremista per legittimare o cancellare la propria storia. Un partito che non nasce dal nulla, e insieme un partito del tutto nuovo. E’ quello a cui ha pensato, a cui ha lavorato, per cui si è speso con coerenza e determinazione il fondatore dell’Ulivo, Romano Prodi. Il Partito democratico, un partito aperto che si propone, perché vuole e ne ha bisogno, di affascinare quei milioni di italiani che credono nei valori dell’innovazione, del talento, del merito, delle pari opportunità. Quei milioni di italiani che nelle imprese, negli uffici e nelle fabbriche dove lavorano, nelle scuole dove insegnano, sentono di voler fare qualcosa per il loro Paese, per i loro figli. Quei milioni di italiani che si impegnano nel volontariato, che fanno vivere esperienze quotidiane e concrete di solidarietà. Quei milioni di italiani che trovano la politica chiusa, e che se provano ad avvicinarsi ad essa è più facile che si imbattano nella richiesta di aderire ad una corrente o ad un gruppo di potere, piuttosto che a un’idea, ad un progetto. Sono convinto che il 14 ottobre sarà un giorno importante per la democrazia italiana. Nasce, in forma nuova, un partito nuovo. Nasce consentendo a chiunque creda in questo progetto di iscriversi, naturalmente e direttamente, e di candidarsi. Associazioni e gruppi, comitati e movimenti, singole persone potranno, nello stesso momento, formare un nuovo partito e decidere gli organi dirigenti e il leader nazionale. E’ un fatto mai accaduto prima. E’ stato sempre più facile che nuovi partiti nascessero da scissioni o da proiezioni personali di leader carismatici. Nel Partito democratico ognuno sarà e dovrà essere, fin dal primo momento, alla stessa stregua dell’altro. Per questo abbiamo voluto il principio “una testa, un voto”. Ds e Margherita, e per primi Piero Fassino e Francesco Rutelli che hanno saputo guidarli all’appuntamento decisivo, insieme a Romano Prodi che non ha mai smesso di crederci e di lavorare per questo, hanno avuto l’enorme merito di cogliere quella che era davvero l’ultima occasione, hanno avuto il grande coraggio di accettare la sfida. Di mettere in gioco se stessi, con una generosità che non ha precedenti in una lunga storia politica abituata alle separazioni più che agli incontri, alla valutazione del tornaconto di parte più che degli interessi generali. Le forze politiche che hanno deciso con i loro congressi di andare oltre se stesse, hanno compiuto una scelta che resterà nella storia politica del Paese. Il mio pensiero, in questo momento, è rivolto al coraggio e alla passione politica di tanti italiani che in questi anni hanno tenuto vive le idee della sinistra e dei democratici. Unire le culture e le forze riformiste del nostro Paese. Superare la parzialità e l’insufficienza di ognuna di esse, di ognuno di noi. Dar vita a una forza plurale attraverso non il semplice accostamento, ma una creazione nuova. Far nascere, finalmente, il Partito democratico, la grande forza riformista che l’Italia non ha mai avuto. | Quella volta del Lingotto. Travolto dalla sua sconfitta, il discorso di Veltroni del 2007 riaffiora periodicamente nel dibattito politico: anche ieri a proposito dell'intervento di Fini. |
Lisa Brennan-Jobs, la figlia che Steve Jobs ebbe con Chrisann Brennan e che per diversi anni non ha riconosciuto come sua, ha scritto un libro in cui racconta molte cose sul suo rapporto con il padre, un uomo geniale ma spesso descritto come freddo, aspro, insopportabile e, in certi casi, disumano. Il libro si intitola Small Fry (vuol dire “pesce piccolo”) ed è edito da Grove. In Italia è edito da Rizzoli, si intitola Pesciolino e uscirà il 4 settembre, in contemporanea con l’uscita statunitense. Brennan-Jobs, che ha 40 anni e collabora con diverse riviste statunitensi, ha parlato del libro, del padre e del loro rapporto per un articolo del New York Times scritto da Nellie Bowles. Brennan-Jobs ha detto che, sebbene suo padre l’abbia maltrattata e fosse pieno di difetti, lei lo ha compreso e perdonato; per questo vorrebbe lo facessero anche i lettori, anche se le cose raccontate nel suo libro rischiano di scatenare reazioni opposte. Bowels ha scritto che lo stile di Brennan-Jobs è «preciso e letterario». E ha aggiunto: | Sta per uscire la biografia di Lisa, la figlia Steve Jobs. Lei dice di averlo perdonato – lui non la riconobbe, poi ebbero un rapporto complicato – ma il libro è pieno di aneddoti su quanto lui fosse freddo e strano. |
Il 16 ottobre uscirà per BAO Publishing Dimentica il mio nome, il quinto libro di Zerocalcare, che parla di infanzia, del capire da dove si viene veramente e dove si va, e anche di morte. Zerocalcare l’aveva annunciato a luglio in un post sul suo blog. Zerocalcare è un disegnatore romano e ha 30 anni. Ha collaborato con Liberazione, il settimanale Carta, i mensili XL di Repubblica e Canemucco. Ha pubblicato sull’antologia del fumetto indipendente Sherwood Comix e su Smemoranda. Ha una striscia fissa su Internazionale, collabora con Wired e dal 2011 pubblica storie sul suo blog. Ha pubblicato il suo primo libro, che si chiama La profezia dell’armadillo, a dicembre del 2011 con l’aiuto di Makkox. Il libro poi è stato riedito da BAO Publishing, che ha pubblicato anche, Un polpo alla gola, Ogni maledetto lunedì su due e Dodici. Il 13 settembre 2014 Zerocalcare ha vinto il premio “satira politica di Forte dei Marmi” nella categoria “Disegno satirico”. | Il nuovo librone di Zerocalcare. Le prime tavole di "Dimentica il mio nome", che è lungo 240 pagine e parla di infanzia, del capire da dove si viene e anche di morte. |
Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri un decreto legge contenente norme di semplificazione e sburocratizzazione, riforme a costo zero volte a rilanciare la crescita economica. Mario Monti aveva annunciato questo decreto la settimana scorsa, presentando quello sulle liberalizzazioni, e lo ha descritto rapidamente ieri nel corso di una conferenza stampa. Valore legale del titolo di studio Il governo ha discusso molto dell’abolizione del valore legale del titolo di studio, cioè del fatto che una laurea produca di per sé determinati effetti giuridici, per esempio nell’accesso a un concorso, indipendentemente dal modo e dal luogo e dal tema con cui è stata conseguita: la prevalenza del “pezzo di carta”, si può dire semplificando, rispetto all’indagine sull’effettiva competenza di chi lo ha conseguito. Nel governo esistono posizioni diverse a riguardo, da quella favorevole all’abolizione del presidente Monti a quelle più sfumate dei ministri Patroni Griffi e Cancellieri. E quindi il governo alla fine ha optato per una soluzione intermedia, di compromesso, basata sull’apertura di una consultazione online da sottoporre agli italiani. In ogni caso il Corriere della Sera dice che non c’è ancora totale chiarezza sul tema – si leggono diverse ipotesi, anche sui giornali di oggi – perché si attende di leggere il testo ufficiale del decreto. Se ne parlerà ancora nei prossimi giorni. | Le semplificazioni in 6 punti. Che cosa c'è nel decreto varato ieri dal governo su pubblica amministrazione, imprese, università, "agenda digitale" e liberalizzazioni (ancora). |
Cinque donne hanno accusato di abusi di potere e di comportamenti inappropriati l’attore americano James Franco, protagonista del film di prossima uscita The Disaster Artist, dopo che il giorno successivo ai Golden Globe due attrici, Ally Sheedy e Violet Paley, lo avevano già accusato su Twitter. Le cinque donne hanno parlato con il Los Angeles Times: Natalie Chmiel e Hilary Dusome hanno raccontato che durante delle riprese per la scuola di recitazione di Franco, chiamata Studio 4, Franco lasciò il set infuriato quando le due si rifiutarono di recitare in topless. Sarah Tither-Kaplan ha invece raccontato che durante le riprese di un film per il quale si era accordata per delle scene di nudo, e per il quale Franco stava mimando del sesso orale, l’attore rimosse una protezione in plastica che l’attrice indossava sulla sua vagina. «Percepii un abuso di potere, c’era una cultura dello sfruttamento delle donne non famose, e le donne erano viste come intercambiabili». L’avvocato di Franco ha negato questa ricostruzione, mentre la direttrice del casting del film ha detto che non ci fu alcuna lamentela da parte delle attrici. Tither-Kaplan ha detto che Franco si scusò per il suo comportamento. | Ci sono nuove accuse di abusi di potere e comportamenti inappropriati contro l’attore James Franco. |
Il 2019 è stato un grande anno per The Walt Disney Company, la società più nota come Disney. Come aveva fatto notare Quartz, il 2019 è stato l’anno in cui Disney «è passata dall’essere una grande e potente società all’essere un incredibile e teoricamente inevitabile monolito culturale», e lo ha fatto «dominando ai botteghini, registrando un fatturato da record, comprando una casa di produzione rivale e lanciando un servizio di streaming pensato per contendersi con Netflix il futuro dell’intrattenimento». Il 2019 è stato l’anno in cui Disney ha raccolto gran parte di quel che aveva seminato nel decennio precedente, tra le altre cose investendo miliardi di dollari per prendersi la Marvel e la LucasFilm (e con essa ogni storia nella Galassia di Star Wars). Già alla fine del 2019, quando il nuovo coronavirus era ancora qualcosa di poco chiaro che sembrava poter coinvolgere solo la Cina, Quartz aveva scritto che «se il 2019 era stato il miglior anno di sempre per Disney, il 2020 sarebbe stata la sua grande sfida»: l’anno in cui la società avrebbe dovuto dimostrare di essere in grado di continuare la sua notevole crescita e mantenere le sue tante promesse. Sono bastati un paio di mesi per capire che questo 2020 sarà un anno molto più difficile del previsto, anche per Disney. | Che tempi sono per Disney. Senza cinema, sport, crociere e parchi a tema, una delle più grandi società del mondo è stata colpita dall'epidemia più delle altre. |
Emerging Talents è un festival dedicato ai nuovi fotografi; è arrivato alla quarta edizione, in corso al Macro di Roma con mostre, incontri e workshop fino al 17 dicembre, curati dall’Associazione Culturale PhotoTales. Il festival presenta dodici mostre di giovani fotografi, ispirate a un tema che per quest’anno è “Presente, Passato, Futuro”. I fotografi vengono da tutto il mondo e, a parte quattro italiani, è la prima volta che sono esposti in Italia. Tra i tanti progetti c’è This is not real life, della polacca Dominika Gesicka, sulla città norvegese di Longyearbyen, quella che si trova più a nord nel mondo; Ice Fisher del kirghizo Aleksey Kondratyev, sui pescatori kazaki avvolti nei teli di plastica per ripararsi dal freddo (lo abbiamo pubblicato anche sul Post); e The United States of Vietnam, del catanese Simone Sapienza, sull’attuale situazione sociale ed economica del paese e sul suo rapporto con gli Stati Uniti. | Un festival sui nuovi fotografi da tenere d’occhio. In corso al Macro di Roma fino al 17 dicembre: 12 mostre di autori da tutto il mondo, tra pescatori kazaki, giovani vietnamiti e la città più a nord del mondo. |
La Camera dei Deputati ha respinto la richiesta di arresto presentata dalla procura di Napoli nei confronti di Marco Milanese, approvando la relazione della maggioranza nella Giunta delle autorizzazioni. I voti favorevoli alla relazione sono stati 312, i contrari sono stati 305 (ma Enrico Letta ha detto che il suo voto non è stato conteggiato, e c’erano due assenti). Di seguito il racconto dei lavori della mattinata. *** | La Camera salva Marco Milanese. Respinta la richiesta di arresto del deputato PdL con 6 voti di scarto. |
Lo scrittore italiano Antonio Dikele Distefano ha intervistato per Esse Magazine, rivista online dedicata alla musica rap, il cantante Mahmood, vincitore del Festival di Sanremo. Nel corso dell’intervista, Dikele Distefano, che è figlio di genitori angolani, ha parlato con Mahmood di diversi argomenti, tra cui le sue influenze musicali, il suo percorso e i suoi progetti futuri. A un certo punto si è soffermato su un tema di cui si è parlato molto negli ultimi giorni: quello della sua origine e dei pregiudizi di chi crede che un figlio di immigrati non sia un cittadino italiano fino in fondo. «Quanto è difficile spiegare a questo paese che sei italiano?» ha chiesto Dikele Distefano. Mahmood, che in realtà si chiama Alessandro Mahmoud ed è nato a Milano (nello specifico a Gratosoglio) da madre italiana e padre egiziano, ha risposto così: «Più di quello che pensavo: ragazzi, sono nato al Mangiagalli di Milano […] Non è che noi dobbiamo spiegare che siamo italiani, è che deve cambiare un pensiero, un meccanismo, che non viene dalla nostra generazione». | «Quanto è difficile spiegare a questo paese che sei italiano?». Lo ha chiesto in un'intervista lo scrittore Antonio Dikele Distefano, italiano di origini angolane, a Mahmood, vincitore di Sanremo. |
Il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli è risultato negativo al coronavirus. Mercoledì non aveva partecipato alla quotidiana conferenza stampa di aggiornamenti della Protezione Civile dopo aver manifestato alcuni sintomi influenzali ed era circolata la notizia – non confermata – che fosse risultato positivo al coronavirus. Giovedì, la Protezione Civile ha diffuso un comunicato per confermare la negatività di Borrelli, che continuerà comunque a lavorare da casa fino a quando saranno passati i sintomi influenzali che aveva manifestato ieri. | Il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli è risultato negativo al coronavirus. |
Dopo mesi di ipotesi e indiscrezioni i piani di Swisscom, il principale operatore telefonico svizzero, sono chiari: la società vuole ottenere il completo controllo di Fastweb. Swisscom possiede già l’82% delle azioni dell’operatore italiano e mira all’intero capitale di Fastweb e al conseguente addio della società dalla Borsa di Piazza Affari. L’offerta di Swisscom è pari a 250 milioni di euro: dunque per il 17,9% delle azioni ancora sul mercato la cifra per ogni azione è pari a 18 euro. La proposta della società supera del 40% i valori medi delle azioni Fastweb degli ultimi sei mesi, ma è comunque molto distante dai 47 euro pagati per ogni azione da Swisscom nel corso della precedente acquisizione di titoli azionari nel 2003. Quando Fastweb arrivò sul mercato attraverso e.Biscom, il valore delle azioni era pari a 160 euro. Tutto merito della bolla speculativa della new economy, che si sarebbe poi sgonfiata riportando i valori dei pacchetti azionari verso cifre molto più basse. | Fastweb diventa svizzera. Swisscom vuole ottenere il completo controllo della società italiana, che lascerà la Borsa. |
Sabato 2 maggio sono state pubblicate sul sul sito del governo le risposte a una serie di dubbi relativi al decreto del presidente del Consiglio (DPCM) del 26 aprile, quello che dà avvio alla cosiddetta “Fase 2” e che introdurrà alcuni allentamenti delle misure restrittive sugli spostamenti a partire da lunedì 4 maggio. Riportiamo per intero il testo di domande e risposte, che sono divise nelle seguenti sezioni: LE NOVITÀ DEL DPCM DEL 26 APRILE | Le risposte del governo sulla “Fase 2”. Chiariscono i dubbi sull'attività motoria e sulle passeggiate, su chi sono i "congiunti" e sulle attività che potranno riaprire a partire da lunedì 4 maggio. |
Il Saggiatore ha pubblicato un nuovo libro di Marco Imarisio, giornalista e inviato del Corriere della Sera, Italia ventunesimo secolo. Volti e storie dagli anni dell’abisso. Il libro raccoglie articoli scritti da Imarisio negli ultimi quindici anni sul Corriere della Sera e sull’Europeo, che ha pubblicato nel 2012 l’articolo che segue: racconta la storia dell’Eternit di Casale Monferrato, dei suoi operai e del modo in cui morivano. *** | La malapolvere. La storia dell’Eternit di Casale Monferrato, dei suoi operai e di come morivano, dall’ultimo libro di Marco Imarisio. |
Se vi è capitato di trovarvi all’estero con uno smartphone e cercare di collegarvi a internet in una piazza o in un parco, vi siete probabilmente resi conto del gran numero di reti wireless libere, cioè utilizzabili senza che sia necessario conoscere e inserire alcuna password. Allo stesso modo, avrete notato la quantità di bar, ristoranti e caffetterie che rende disponibile gratuitamente la connessione a internet ai propri clienti. Se la stessa cosa non succede in Italia, è a causa di un cavillo contenuto in una norma anti terrorismo approvata ormai cinque anni fa. Nel 2005, all’indomani degli attentati terroristici a Londra, il parlamento italiano approvò il cosiddetto decreto Pisanu: una serie di norme che avrebbero dovuto permettere alle forze dell’ordine di prevenire e individuare eventuali minacce all’Italia. Una di queste norme stabilisce che qualsiasi soggetto fornisce al pubblico un accesso a internet (una biblioteca, un internet point, un bar ma anche un privato cittadino) è obbligato a registrarsi in questura come fornitore del servizio e richiedere un documento di riconoscimento a ogni utente che accede alla rete. In sintesi: in Italia chiunque lascia una rete wireless aperta dovrebbe registrarsi in questura e richiedere un documento a chiunque accede a quella rete. La norma ha di fatto ucciso la diffusione delle connessioni wireless in Italia, sia dal punto di vista dell’offerta del servizio che da quello della sua domanda. Alle imprese non restavano che due strade: la prima, quella percorsa per esempio da McDonald’s, era offrire la connessione wireless ai propri clienti previa una lunga e articolata procedura di registrazione; la seconda, quella percorsa da privati e piccole attività commerciali, era lasciare la connessione aperta e confidare nella scarsa frequenza dei controlli. | Cosa blocca il wifi pubblico in Italia. Dal 2005, una legge impedisce la diffusione delle reti wireless aperte: ora in parlamento qualcuno sta tentando di abolirla. |
Una delle principali notizie di ieri – e quindi sulle prime pagine dei giornali di oggi – riguarda il presidente della Sicilia Rosario Crocetta e una conversazione telefonica pubblicata dall’Espresso fra lui e il suo medico Matteo Tutino in cui viene nominata Lucia Borsellino. La maggior parte dei titoli contiene la parola “è giallo”, perché tutta la storia si basa su una frase che non è chiaro se sia stata pronunciata: secondo la Procura di Palermo la frase non risulta agli atti, mentre l’Espresso ha riconfermato la sua versione. Con tutti i dubbi e le incertezze del caso, l’intera storia è esemplare di molti meccanismi mediatici e politici italiani. I personaggi della storia Rosario Crocetta è il presidente della Sicilia: era stato candidato dal Partito Democratico e dall’UdC, ha governato per un periodo con il sostegno esterno del Movimento 5 Stelle (il cosiddetto “modello Crocetta”) ed è stato negli ultimi mesi al centro di una situazione politica molto complicata, tra critiche del suo stesso partito e vari rimpasti di giunta. Crocetta è nato a Gela l’8 febbraio del 1951, ha un diploma da perito chimico, ha fatto l’impiegato all’ENI e ha cominciato a fare politica da giovane nel Partito Comunista Italiano. Crocetta è stato due volte sindaco di Gela, entrambe quando militava in un partito comunista: è sempre stato molto attivo contro la mafia ed è sotto scorta dal 2003, dopo la notizia di un attentato mafioso sventato ai suoi danni. | L’assurdo caso Crocetta, dall’inizio. Il presidente della Sicilia si è "autosospeso" (forse) per una frase che gli è stata detta al telefono (forse) ed è stata intercettata dalla procura di Palermo (forse). |
Tra le foto che sono circolate di più questa settimana – oltre a quelle di Ben Affleck e Jennifer Lopez, per chi ne è estimatore – c’è quella del presidente Emmanuel Macron ricoperto di ghirlande floreali (una tradizione in segno di benvenuto) durante la sua visita nella Polinesia francese: non tante come si potrebbe pensare da questo video, le cui immagini non sono autentiche, ma comunque abbastanza da essere notevoli e meritarsi un posto in questa raccolta. Tra le altre persone che valeva la pena fotografare e di cui si è parlato molto nei giorni scorsi ci sono le atlete Simone Biles e Federica Pellegrini, e si può continuare con uno dei fondatori dell’app di servizi finanziari Robinhood, Vladimir Tenev, il giorno della sua quotazione in borsa, Boris Johnson e alcuni problemi con un ombrello, i Måneskin in Campidoglio, Matt Damon a una prima di La ragazza di Stillwater ed Emily Blunt e Dwayne Johnson a quella di Jungle Cruise. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Celebripost. Emily Blunt, i Måneskin, Matt Damon e Hilary Duff, tra le persone fotografate nei giorni scorsi. |
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un decreto ministeriale che definisce i criteri di monitoraggio sulla base dei quali le regioni saranno valutate nel processo di allentamento delle restrizioni che avrà inizio il 4 maggio. I principali fattori che andranno monitorati nei prossimi mesi ― e sulla base dei quali si valuteranno misure più o meno restrittive per le singole regioni ― sono il grado di tenuta del sistema sanitario, il monitoraggio dei cittadini con obbligo di quarantena, il tracciamento dei contatti, un’adeguata e tempestiva esecuzione dei tamponi, il raccordo tra assistenza sanitaria primaria e ricovero ospedaliero e un corretto aggiornamento dei dati nei sistemi informatici impiegati per l’emergenza in corso. | Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un decreto che regola il monitoraggio delle regioni nella fase 2. |
Da poco più di un mese in Italia si può acquistare un assistente per la casa – cioè Google Home o Google Home Mini – ma per chi vorrebbe avere una casa un po’ più “smart”, come si dice, cioè con un maggior numero di oggetti connessi a una rete wifi e controllabili con uno smartphone, ci sono varie possibilità. Fino al 13 maggio alcuni dei prodotti con cui potete rendere più “smart” la vostra casa sono scontati su Amazon, quindi abbiamo messo insieme una piccola lista di segnalazioni che potrebbero esservi utili: gli oggetti in offerta invece li trovate qui. Lampadine connesse | Cosa comprare per avere una casa un po’ più “smart”. Otto cose che si possono connettere al wifi o controllare tramite Bluetooth per gestire meglio la propria casa (o per divertirsi). |
Kathleen Eloise Rockwell, nota come “Klondike Kate“, era una ballerina e attrice di varietà famosissima negli anni della corsa all’oro del Klondike, tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento. Ogni anno in Minnesota si tiene un concorso per scegliere la donna che la impersonerà per i giorni del Saint Paul Winter Carnival (una serie di feste e celebrazioni che si tengono a gennaio per il carnevale della città di Saint Paul, la capitale del Minnesota, appunto), come madrina della festa. Angela Lansbury se ne frega dei suoi 87 anni, ed è in tournée in Australia con lo spettacolo A spasso con Daisy. Anche Vivienne Westwood porta con disinvoltura la sua età, e ha passato una settimana impegnativa sulle passerelle di Milano. Alberto e Charlene di Monaco sono stati a Roma dal Papa: ne è circolata una foto un po’ meno inquietante di quella dell’incontro tra Benedetto XVI e Renata Polverini, ma non del tutto naturale (e il velo delle donne era molto simile, ma di un altro colore). In altre parti del mondo Mike Tyson strizza l’occhio mentre firma autografi, Bill Clinton viene molto applaudito ed Emma Stone è sempre molto bella, anche se la preferiamo con i capelli rossi. | Celebripost. Snoop Dogg, il Papa, Emma Stone e una gran stilista, non necessariamente tutti insieme, tra quelli che valeva la pena fotografare questa settimana. |
Martedì 24 aprile uscirà nei cinema italiani la prima parte di Loro, il film di Paolo Sorrentino sull’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: si chiamerà Loro 1 per distinguerla dalla seconda parte, Loro 2, che invece uscirà il 10 maggio. Del film si sa molto poco, perché la produzione ha scelto di non diffondere molte immagini o informazioni, e ha mantenuto il segreto sulla maggior parte dei dettagli. Qui di seguito abbiamo comunque raccolto il poco che si sa, per chi vuole andare al cinema con un minimo di contesto. Il protagonista, che interpreta Berlusconi, è Toni Servillo, attore napoletano tra i più famosi e apprezzati del cinema italiano contemporaneo, già protagonista della maggior parte dei film di Sorrentino: La grande bellezza, Il divo, Le conseguenze dell’amore e L’uomo in più. Si conoscono i nomi degli altri attori del cast (eccetto sorprese), ma di pochi si conosce il ruolo: Elena Sofia Ricci, tra i protagonisti della fiction I Cesaroni, interpreterà Veronica Lario, ex moglie di Berlusconi. Secondo i giornali inizialmente Ornella Muti era stata contattata per il ruolo, che però avrebbe rifiutato. | Quello che sappiamo di “Loro”, il film di Paolo Sorrentino su Silvio Berlusconi. Oltre agli attori, c'è qualche ipotesi sulla trama, per chi vuole andare al cinema con un minimo di contesto. |
Nel 1967 William Podlich, un professore dell’Arizona State University, prese due anni di aspettativa per andare a insegnare allo Higher Teachers College di Kabul, in Afghanistan, come parte di un progetto dell’UNESCO, l’organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa di istruzione, scienza e cultura. Podlich, che insegnò al college in qualità di “esperto sui principi dell’istruzione”, si trasferì insieme alla moglie Margaret e alle figlie Peg e Jan, che erano due adolescenti e frequentarono la scuola superiore all’American International School di Kabul, aperta ai figli degli americani e degli altri stranieri che vivevano e lavoravano in Afghanistan. Podlich era anche un appassionato di fotografia e durante il suo soggiorno, dal 1967 al 1968, scattò numerose fotografie a colori che raccontavano la vita della sua famiglia e quella quotidiana degli abitanti di Kabul e dei dintorni. Le immagini mostrano un paese molto diverso da quello – povero, devastato dalla guerra e dall’estremismo islamico – a cui siamo abituati. Ci sono scene di mercati, automobili e autobus occidentali, ragazzine che tornano da scuola a volto scoperto. | L’Afghanistan negli anni Sessanta. Le fotografie scattate da un professore americano che insegnò per due anni a Kabul mostrano un paese molto diverso da quello a cui siamo abituati. |
Lucio Dalla è morto oggi a causa di un arresto cardiaco. Il cantante era a Montreux (in Svizzera), dicono il Resto del Carlino e l’ANSA, ed è stato trovato senza vita nella sua stanza d’albergo. Il suo agente ha confermato la notizia al Post. Domenica prossima avrebbe compiuto 69 anni. – Un po’ di canzoni di Lucio Dalla | Lucio Dalla è morto. Ha avuto un infarto mentre si trovava in Svizzera ed è stato trovato nella sua stanza d'albergo. |
Il presidente statunitense Barack Obama ha nominato Elizabeth Warren, docente all’università di Harvard, storica critica di Wall Street, come supervisore e sua consigliera nella creazione di una nuova agenzia governativa a difesa dei consumatori nei loro rapporti con banche e istituti finanziari. Obama ha detto che la creazione di questa agenzia è un’idea di Warren, e quindi la cosa migliore è far sì che sia lei stessa “l’architetto” del progetto, insieme al ministro del tesoro Timothy Geithner. La nuova agenzia, il Bureau of Consumer Financial Protection, è stata istituita dalla riforma finanziaria approvata dal congresso lo scorso luglio e servirà quindi a difendere i cittadini statunitensi soprattutto dalle attività poco trasparenti delle banche e delle società creditizie: avrà un budget di 400 milioni di dollari e disciplinerà argomenti delicati come la stesura dei contratti per le carte di credito e altri prodotti finanziari. | Farete i conti con Elizabeth Warren. Obama ha affidato la costruzione di un'agenzia per la difesa dei consumatori a una giurista da sempre dalla-parte-dei-cittadini. |
Subsets and Splits
No community queries yet
The top public SQL queries from the community will appear here once available.