source
stringlengths
2
10.4k
target
stringlengths
10
369
Il ministero degli Esteri della Danimarca ha scelto Casper Klynge come primo ambasciatore del paese nella Silicon Valley, in California. Già lo scorso gennaio il ministro degli Esteri aveva parlato della necessità di avere rapporti più diretti e strutturati con le grandi società tecnologiche californiane e nelle scorse settimane ha scelto Klynge per trasferirsi con la famiglia a Palo Alto, in California: Klynge, che non ha esperienza di lavoro in grandi società tecnologiche, è un diplomatico danese che è stato ambasciatore a Cipro, in Indonesia, a Timor Est e in Papua Nuova Guinea. Il suo primo obbiettivo, ha raccontato Politico, sarà quello di creare una rete di contatti che comprenda grandi aziende, università e altre organizzazioni: successivamente cercherà di lavorare a progetti più specifici. La Danimarca è uno dei paesi europei che si è dimostrato più aperto all’industria tecnologica ed è al primo posto del Digital Economy and Society Index dell’Unione Europea.
La Danimarca avrà un ambasciatore nella Silicon Valley. È stato nominato dal ministero degli Esteri per migliorare le relazioni con le grandi società tecnologiche californiane.
Ellie Goulding, cantante pop inglese, e Nicole Kidman, attrice australiana saranno a Sanremo come ospiti internazionali della seconda serata di Sanremo 2016, il Festival della Canzone Italiana che quest’anno è alla 66esima edizione. Sanremo 2016 è iniziato il 9 febbraio e si concluderà sabato 13, quando ci sarà la puntata finale e sarà annunciato il vincitore. Gli ospiti internazionali di ieri erano Elton John e Maître Gims. Goulding è diventata molto famosa nel 2010, quando pubblicò una cover della canzone Your Song di Elton John, che è arrivata seconda in classifica nel Regno Unito e che Goulding ha cantato al matrimonio tra il Principe William e Kate Middleton. Ellie Goulding è nata Hereford, un piccolo paese in Inghilterra al confine con il Galles, nel 1986. La famiglia di Goulding si trasferì molto presto a Kington, un altro paesino della stessa regione dell’Inghilterra; Goulding iniziò a suonare il clarinetto e la chitarra e durante gli anni del liceo recitò in diverse recite scolastiche. Ha studiato all’Università di Kent, dove ha continuato ad esibirsi in pubblico e dove venne notata dall’agente discografico Jamie Lillywhite, che la convinse a lasciare gli studi per intraprendere la carriera professionale.
Che cosa ha fatto Ellie Goulding, fin qui. La popolare cantante pop inglese è fra gli ospiti internazionali della seconda serata di Sanremo 2016.
È morto anche il figlio più grande della donna detenuta nel carcere di Rebibbia, a Roma, che ieri aveva spinto i due figli giù dalle scale: la più piccola, di sei mesi, era morta subito, mentre il più grande, di due anni, era stato ricoverato in condizioni molto gravi all’ospedale Bambin Gesù. La donna è una tedesca di 33 anni ed era stata arrestata per spaccio il 28 agosto a Roma, perché aveva con sé 14 grammi di marijuana. Aveva già manifestato problemi psichici, ora si trova nell’infermeria del carcere sotto stretta sorveglianza. I magistrati che si occupano del caso stanno cercando di rintracciare il padre dei bambini per chiedere il consenso di espiantare gli organi. Intanto il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha sospeso la direttrice della sezione femminile del carcere, Ida Del Grosso, della sua vice Gabriella Pedote, e del vicecomandante del reparto di Polizia penitenziaria, Antonella Proietti.
È morto anche il figlio più grande della detenuta che aveva spinto i due figli giù dalle scale a Rebibbia.
Paolo Scaroni, amministratore delegato dell’ENI, è indagato dalla procura di Milano per corruzione internazionale in una vicenda che riguarda una serie di appalti ottenuti dal gruppo in Algeria. Dopo la pubblicazione della notizia nel pomeriggio di oggi, il titolo di ENI ha perso molto in borsa, chiudendo a -4,62 per cento. La Guardia di Finanza ha perquisito una delle abitazioni di Scaroni, oltre agli uffici di ENI e della sua controllata SAIPEM nei pressi di Milano. L’indagine per cui è indagato Scaroni è collegata a quella che ha portato alle dimissioni dei dirigenti di SAIPEM a dicembre 2012. Per ottenere la partecipazione a due progetti in collaborazione con la compagnia petrolifera di stato algerina Sonatrach, ENI e SAIPEM avrebbero pagato circa 197 milioni di tangenti a esponenti del governo algerino, dirigenti di Sonatrach e all’intermediario dell’operazione. I due progetti, MLE e Medgaz, hanno un valore complessivo di circa 11 miliardi di dollari.
L’amministratore delegato dell’ENI è indagato. Paolo Scaroni, uno dei più importanti manager italiani, è coinvolto in un'indagine per una storia di tangenti in Algeria.
Tutti gli anni, dopo l’annuncio delle nomination degli Oscar, il sito britannico The Shiznit realizza una serie di poster finti di alcuni dei film candidati alle varie categorie (di solito parte da quelli che ne hanno ricevute di più). I poster descrivono in maniera “onesta” il contenuto del film, prendendo in giro la trama o gli attori del cast: cambiano i titoli, i sottotitoli e le frasi di commento, mentre restano invariate le immagini, i colori e i caratteri originali. Ne parlano insomma come faremmo noi con i nostri amici dopo aver visto il film, spiegando quello che c’è davvero senza tutta la parte affascinante, intrigante e poetica tipica delle locandine. Le abbiamo tradotte in italiano, ma alcune funzionano meglio in inglese. Le altre locandine fatte da The Shiznit sono qui. O magari vi interessa rivedere i poster onesti realizzati dal sito nel 2017, nel 2016 (The Martian diventò “Un’altra missione per salvare Matt Damon”) e nel 2015 (Boyhood diventò “La pubertà in timelapse”).
I poster “onesti” dei film candidati agli Oscar 2018. Locandine che dicono da subito quello che molti pensano o penseranno sui film degli Oscar di quest'anno.
Nei prossimi dieci anni, la popolazione in età lavorativa dell’India, tra i 15 e i 64 anni, crescerà di 125 milioni di persone. Nella decade successiva, se ne aggiungeranno altre 103 milioni. In qualche momento durante questo lungo periodo di tempo, dicono le previsioni demografiche, la forza-lavoro indiana supererà quella cinese intorno all’enorme numero di un miliardo di persone. L’economia ha sempre avuto un rapporto difficile con la variabile demografica. Intorno agli anni Sessanta, la crescita incontrollata della popolazione era vista come una disgrazia, più o meno come nelle idee dell’inglese Robert Malthus, che notò come, se le risorse alimentari crescono in progressione aritmetica (1, 2, 3, 4…) e la popolazione in progressione geometrica (1, 2, 4, 8…) si arriverà molto presto alla catastrofe.
Cento milioni di posti di lavoro. L'Economist spiega perché l'India sta sprecando la grande opportunità del suo "dividendo demografico".
Giovedì 2 marzo si è tenuta a Los Angeles la prima mondiale di La Bella e la Bestia, il remake dell’omonimo film di animazione Disney del 1991 basato su una fiaba della scrittrice francese Jeanne-Marie Leprince de Beaumont. Alla prima erano presenti molti attori del cast: i protagonisti Emma Watson e Dan Stevens, che interpretano rispettivamente Belle e la Bestia, l’attore Luke e la cantante Celine Dion, che canta una canzone della colonna sonora, oltre a John Legend – che duetta con Ariana Grande nella famosa ballata Beuaty and the Beast, cantata nella versione originale da Angela Lansbury – e ospiti come Javier Bardem e Matt Damon. Sembra che Emma Watson, decisamente la più fotografata, per girare questo film abbia rifiutato il ruolo di protagonista di La La Land. In Italia, La Bella e la Bestia uscirà nei cinema il 16 marzo. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto della prima di “La Bella e la Bestia”, con Emma Watson. C'erano ovviamente i protagonisti Emma Watson e Dan Stevens, oltre a diversi altri: in Italia il film uscirà il 16 marzo.
Da lunedì 16 aprile è possibile scaricare dal sito dell’Agenzia delle Entrate il nuovo 730 precompilato del 2018, un sistema che permette a lavoratori dipendenti e pensionati di pagare le tasse in maniera più semplice. Si potrà modificare e inviare da mercoledì 2 maggio. Le “persone fisiche” (per esempio i lavoratori autonomi) continueranno invece a usare il modello Redditi Persone Fisiche (Uni.Co), nome con cui è conosciuto il “modello di dichiarazione unificato compensativo”: il modello precompilato Redditi è disponibile sempre da lunedì 16, e si può inviare da giovedì 10 maggio. Qui trovate tutte le date e scadenze.
730 precompilato, le cose da sapere. Si può scaricare dal 16 aprile e modificare dal 2 maggio: le informazioni utili.
È uscita la canzone di Natale di Radio Deejay di quest’anno: si chiama “Eccolo qua il Natale”, l’ha scritta Cesare Cremonini, ed è già in vendita su iTunes. Il ricavato andrà a Dynamo Camp, che organizza campi di terapia ricreativa per bambini affetti da patologie gravi o croniche. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
La nuova canzone di Natale di Radio Deejay. Si chiama "Eccolo qua il Natale", ed è stata scritta da Cesare Cremonini.
Willem Dafoe, che oggi compie 60 anni, ha recitato in quasi un centinaio di film ed è difficile se non impossibile ricordarne uno in cui non abbia interpretato un ruolo da cattivo, con quella faccia segnata dalle rughe e il ghigno un po’ inquietante. Dafoe è nato ad Appleton, nel Wisconsin. Iniziò a recitare da adolescente e debuttò al cinema nel 1981 con Michael Cimino nel film I cancelli del cielo. Poi recitò in Platoon, film di Oliver Stone del 1986 in cui interpretò il sergente Elias Grodin, uno dei suoi pochissimi ruoli positivi (il sergente Grodin nel film si sacrifica per difendere i suoi uomini), e per cui ricevette la nomination agli Oscar come miglior attore non protagonista. Da allora ha recitato in decine di film diversissimi, da L’ultima tentazione di Cristo di Martin Scorsese a Cuore selvaggio di David Lynch fino alle sue collaborazioni più recenti con Lars Von Trier e Wes Anderson. Uno dei suoi ultimi ruoli è stato quello di Pier Paolo Pasolini nel film Pasolini di Abel Ferrara, girato in Italia. In Italia Dafoe ha una casa da una decina di anni e ha sposato la regista italiana Giada Colagrande. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
I 60 anni di Willem Dafoe. Le foto di uno dei "cattivi" più famosi del cinema: e non poteva essere altrimenti, con quella faccia lì.
Negli ultimi giorni Apple ha iniziato a rimuovere dai suoi account sui social network buona parte dei riferimenti ad iTunes, il suo famoso programma per ascoltare musica, scaricare film e gestire i podcast su Mac e PC Windows. Secondo molti siti di tecnologia, la cancellazione dei contenuti è un’ulteriore conferma alle informazioni che circolano ormai da mesi sull’imminente fine di iTunes, o per meglio dire di un suo “spacchettamento” in singole applicazioni dedicate alla musica, ai podcast e alla televisione. L’annuncio di questo cambiamento, che segnerebbe la fine di iTunes per come lo hanno conosciuto molti utenti negli ultimi 18 anni, potrebbe arrivare lunedì 3 giugno da Apple. Domani inizierà infatti la Worldwide Developers Conference (WWDC), la serie di conferenze organizzata ogni anno dall’azienda per presentare le sue ultime novità e aggiornare gli sviluppatori (quelli che producono programmi e applicazioni).
La notizia sulla morte di iTunes è alquanto esagerata. Dopo 18 anni, Apple trasformerà il suo programma più famoso, dividendolo in applicazioni più piccole, per mettere un po' d'ordine.
Benché siano tra gli animali più grandi al mondo, gli elefanti hanno paura di insetti per loro minuscoli come le api. Quando ronzano nei loro paraggi, gli elefanti si agitano, scrollano la testa e le orecchie, alzano un gran polverone per allontanarle e barriscono impauriti. È una reazione nota da tempo ai ricercatori e, negli ultimi anni, è diventata una buona risorsa per salvare la vita degli elefanti in Africa e impedire che siano uccisi da contadini e proprietari terrieri, per tenerli lontani dai loro raccolti. Il pungiglione delle api non può penetrare più di tanto nella pelle spessa e coriacea degli elefanti, ma molti pachidermi nella loro vita sperimentano la sensazione poco piacevole di essere circondati da sciami di migliaia di api, talvolta molto aggressive. In pochi minuti un elefante può essere punto centinaia di volte e in aree molto sensibili, come la proboscide, gli occhi e la bocca, dove la pelle è più morbida e sensibile. Per questo motivo, non appena si accorgono della presenza di qualche ape, gli elefanti s’innervosiscono e si agitano.
La paura per le api salverà gli elefanti. Un'idea che funziona: usare le api come deterrente per proteggere i raccolti dagli elefanti, al posto di costosi recinti elettrificati o dei cacciatori.
In passato, ho raccontato apertamente di non essere una grande fan di iTunes, il software per la musica di Apple una volta considerato rivoluzionario. Lo dico in maniera un po’ esagerata, ma credo che iTunes si sia trasformato in un incubo per la gestione dei contenuti multimediali, con il suo stile sconclusionato e un menù complicato che prova a “organizzare” i miei contenuti in modi che non ho mai voluto. Ma se da una parte ogni tanto mi fa rimpiangere i giorni delle mie ordinate raccolte di CD, in qualche modo oggi ho un rinnovato rispetto per il programma e per quello che riesce a fare per Apple. Dopo la diffusione della relazione sui profitti di Apple della settimana scorsa, è difficile negare il fatto che con iTunes la società abbia trovato un’incredibile gallina dalle uova d’oro. Apple ha comunicato che nell’ultimo trimestre il suo settore dei “servizi” – quello che la maggior parte delle persone chiama “le cose controllate da iTunes” – ha ottenuto 6 miliardi di dollari ed è cresciuto del 19 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Fino a oggi, quest’anno il settore “servizi” ha fatto guadagnare ad Apple ben 23 miliardi di dollari: dei risultati impressionanti. Il CEO di Apple Tim Cook, inoltre, ha detto che la società prevede che entro la fine del 2017 il settore avrà ottenuto ricavi pari a quelli di una delle 100 maggiori aziende americane nell’elenco della rivista Fortune. Può sembrare un’affermazione azzardata, ma Northwestern Mutual – che occupa la centesima posizione nella lista di Fortune – ha ricavi annuali per 28 miliardi di dollari. Se si pensa poi a iTunes e alle società che il settore servizi di Apple è riuscito a mettere sotto sopra, le parole di Cook risultano in realtà piuttosto credibili. C’è un motivo se iTunes è diventato un gigante in espansione nel campo dei software: compete con moltissime società. Si occupa di musica, certamente, ma anche di film, software (sotto forma di app), e anche dell’iCloud. Calcolare quanto Apple guadagni in tutti questi campi è un po’ difficile. Ma anche senza conoscere esattamente i ricavi della società nel settore della vendita e del noleggio dei film, per esempio, vale la pena ricordare che Blockbuster aveva ricavi per 6 miliardi di dollari all’anno. Per fare un confronto più attuale, in tutto il 2015 i ricavi di Netflix sono stati di 6,78 miliardi di dollari. L’attenzione sui servizi sembra rappresentare un cambiamento nel modo in cui Apple considera i suoi prodotti. Apple è famosa per controllare sia l’hardware che i software di iPhone, iPad e Mac. Gli hardware sono sempre stati l’elemento principale della società, ma con il calo delle vendite di telefoni, tablet e computer, le cose stanno incominciando a ribaltarsi. Se diminuisce il numero di persone che prevede di correre a comprare un nuovo telefono ogni anno – cioè la tendenza dell’ultimo anno circa – allora Apple deve continuare a guadagnare grazie ai telefoni che ha già venduto. Questo non significa che Apple dovrebbe accantonare completamente il settore degli hardware – che non sembra una cosa possibile – ma aiuta a spiegare un cambiamento che i clienti potrebbero aver già notato. Pensate, per esempio, alle voci riguardo al programma di Apple sulle auto (non ancora confermato, ma ritenuto ampiamente verosimile). Secondo alcuni resoconti Apple sarebbe più che altro interessata a sviluppare software per le auto: una differenza drastica rispetto ad anni di resoconti che dicevano che avremmo visto un’auto di Apple, o iCar, progettata e prodotta dalla società stessa. Quello sulle auto sarebbe però un grosso investimento che non porterebbe guadagni nemmeno vicini a quelli a cui Apple è abituata, all’inizio perlomeno. Probabilmente, Apple produrrebbe solo uno o due modelli, per competere con società come Tesla. Non è un paragone perfettamente calzante, ma l’anno scorso Tesla ha avuto ricavi per soli 4 miliardi di dollari, meno di quanto Apple guadagna con gli iPad.
Il futuro di Apple sono i servizi? fino a qualche anno fa il punto di forza della società erano i dispositivi, il calo delle vendite sembra aver cambiato un po' le cose.
Oggi alle 15 il presidente del Consiglio incaricato, Enrico Letta, si è recato al Quirinale, dove ha incontrato il presidente della Repubblica e ha sciolto la riserva, accettando di formare il governo. Circa due ore dopo l’incontro, alle 17.20, Letta ha comunicato la lista dei ministri che comporranno il suo governo, che propone per la nomina al Capo dello Stato. Domani alle 11.30 i membri del governo presteranno giuramento e probabilmente terranno il loro primo Consiglio dei ministri. Nel governo di Enrico Letta ci sono 21 ministri, diciotto dei quali per la prima volta, e nei prossimi giorni verranno indicati viceministri e sottosegretari. Angelino Alfano, che sarà il ministro dell’Interno, ricoprirà anche la carica di vicepresidente del Consiglio. Le donne del governo Letta sono sette e per la prima volta ci sarà una persona nera, Cécile Kyenge al ministero per l’Integrazione. I ministri con portafoglio sono 13, mentre quelli senza portafoglio sono otto. Cliccando sulle foto potete leggere le storie dei membri del nuovo governo.
Tutti i ministri del governo Letta. I nomi, i volti e le storie dei ministri presentati da Enrico Letta poco dopo le 17: il giuramento domenica mattina alle 11.30.
Il Dow Jones Industrial Average, il nome completo di quello che viene più frequentemente indicato come Dow Jones, fu creato il 26 maggio 1896 – 125 anni fa – da Charles Dow, primo direttore del Wall Street Journal, e dallo statistico Edward Jones, con l’intento di aiutare i lettori del giornale a comprendere i movimenti del mercato azionario. Da allora, è uno degli indici borsistici più importanti al mondo, perché misura in maniera sintetica l’andamento dei prezzi di alcune fra le più grandi e solide società quotate in borsa negli Stati Uniti. In questi 125 anni, l’indice ha attraversato 25 recessioni (cioè quei periodi in cui l’economia produce meno di quanto potrebbe), crescendo comunque a un tasso medio del 7,69 per cento l’anno. !function(){"use strict";window.addEventListener("message",(function(e){if(void 0!==e.data["datawrapper-height"]){var t=document.querySelectorAll("iframe");for(var a in e.data["datawrapper-height"])for(var r=0;r
Che cos’è il Dow Jones. Uno degli indici borsistici più importanti al mondo ha 125 anni: fa ancora la stessa cosa, ma è cambiato completamente.
Questa notte attorno alle 3 si è conclusa l’approvazione dei quaranta articoli e dei molti emendamenti del disegno di legge sulle riforme costituzionali, proposto dalla maggioranza del governo. Il voto finale sul disegno di legge è previsto attorno ai primi giorni di marzo: poi, per la sua approvazione definitiva, il disegno di legge dovrà essere approvato con lo stesso testo ancora una volta in Senato e una alla Camera. Appena finito a @Montecitorio: approvati tutti gli articoli della #riformacostituzionale. Voto finale a marzo. pic.twitter.com/lkoRfGnCtR
Un’altra notte alla Camera. Alle 3 del mattino si sono conclusi i lavori sul disegno di legge costituzionale, senza le opposizioni: l'approvazione definitiva è prevista per i primi di marzo.
Dopo le dimissioni di Tony Faddell – il fondatore di Nest, una società che produce termostati intelligenti di proprietà di Google – il futuro dell’azienda e del settore delle case intelligenti in generale non sembra così roseo. Nest doveva essere la società che ci avrebbe guidato verso la rivoluzione delle case intelligenti, e la decisione di Google di comprarla per 3,2 miliardi di dollari nel 2014 sembrava sensata: Google gestiva già gran parte delle nostre vite online, e l’acquisizione di Nest avrebbe dato alla società la possibilità di fare altrettanto con le nostre vite offline (o, più precisamente, avrebbe dovuto rendere la nostra vita offline parte di quella online). Il carismatico Fadell sembrava essere il giusto pioniere di questo settore vista la sua esperienza nello sviluppo dei prodotti Apple, che avrebbe potuto sfruttare a favore della visione più aperta di Google. Nest, però, ha dimostrato di non essere esattamente il portabandiera ideale: la società è stata lenta nell’introdurre nuovi prodotti sul mercato, e anche quando ci è riuscita non sempre le cose sono andate bene. Il suo rilevatore di fumo – Nest Protect – ha evidenziato presto problemi che hanno costretto la società a disattivare la sua funzione più innovativa, cioè la possibilità di bloccare l’allarme agitando una mano sotto il rilevatore (una caratteristica affascinante soprattutto per le persone che non sanno cucinare, o perlomeno per chi fa un sacco di fumo in cucina). La società ha dovuto rispondere anche a dei reclami per il software difettoso del suo termostato, che – come ha raccontato il New York Times – aveva lasciato diverse persone al freddo. Quest’anno, poi, Nest ha annunciato che avrebbe smesso di sostenere Revolv, un hub per le case intelligenti che aveva comprato nel 2014 insieme all’omonima società che lo produce.
È ancora troppo presto per le “case intelligenti”? i prodotti per collegare a internet i pezzi delle nostre case sono sempre di più, ma il settore ha ancora dei problemi.
Questa settimana, gli utenti di Reddit hanno avuto un’opportunità molto interessante: due capi della tribù Masai, un popolo seminomade del Kenya occidentale, hanno accettato di fare un “Ask Me Anything” (AMA), una di quelle sessioni su Reddit in cui una persona decide di rispondere a domande di ogni tipo da parte degli utenti collegati. Gli utenti hanno fatto le solite domande: pratiche religiose, alimentazione, in che modo le persone del villaggio si divertono. E poi – ovviamente – qualcuno ha chiesto ai capi Masai di descrivere il «tipo di porno che preferiscono su internet». «Non ci credono e non sanno cosa sia», ha risposto la persona che faceva da mediatore tra i Masai e gli utenti sovreccitati. «Non sanno cosa sia la pornografia, né ci pensano. Chiedono se in America è normale». A quel punto, gli utenti di Reddit che partecipavano all’AMA si sono scatenati: era il loro momento di gloria e – in quella che potrebbe essere stata la situazone-più-Reddit-di-sempre – sono giunti alla conclusione di aver introdotto il concetto di pornografia su internet a una cultura che non lo conosceva. In realtà, le cose sono più complicate di così e, a essere sinceri, anche più affascinanti. Il capo della tribù Joseph e il suo assistente Leshan, infatti, aveva già visto del porno su internet grazie alla connessione dati dei loro cellulari, che è diventata una cosa molto importante persino nella loro comunità lontana e scollegata. Per quanto possano sembrare distanti dal mondo moderno – non hanno accesso all’acqua corrente né all’elettricità, e molte delle domande dell’AMA hanno riguardato abitudini come bere il sangue delle capre e circoncisioni senza anestetici – in realtà i Masai hanno sempre più accesso a forum come Reddit. Come ha detto Adam Schiller, il volontario 24enne che ha organizzato l’AMA: «immaginate di avere il porno prima dell’elettricità».
Anche i Masai del Kenya conoscono il porno su internet. E usano i cellulari normalmente, a differenza di quello che credevano alcuni sovraeccitati utenti di Reddit.
Alla vigilia del suo cinquantasettesimo compleanno, il famoso scrittore norvegese Jo Nesbø (si pronuncia Iuniesbù) è venuto in Italia, a Milano, per presentare il suo nuovo thriller Sete, l’undicesimo della serie dell’ispettore Harry Hole (si pronuncia Arrihula). Alle ore 21 di lunedì 27 marzo si trovava al Teatro Elfo Puccini di Corso Buenos Aires con lo scrittore Carlo Lucarelli per l’anteprima di Tempo di libri, la fiera del libro di Milano che si terrà dal 19 al 23 aprile. Alle 14:30 del giorno successivo è stato portato alla libreria Gogol & Co. di via Savona per un incontro riservato con alcuni blogger organizzato dalla casa editrice Einaudi, dopodiché – intorno alle 18 – si è spostato alla Libreria Mondadori di piazza del Duomo per firmare le copie dei suoi libri. Nesbø è uno degli autori di thriller più venduti del mondo, soprattutto grazie al personaggio di Harry Hole, un poliziotto di Oslo che assomiglia a quelli degli hard boiled americani: è un imperterrito tabagista, generalmente alcolizzato di bourbon Jim Bean – anche se in Sete, paradossalmente, ha smesso di bere – e occasionalmente drogato, utilizza metodi rudi, ha imparato dall’FBI come usare le armi e, quasi sempre, è impegnato a dare la caccia a un serial killer che fa strage di donne. «Ma mi sono accorto», ha detto Nesbø parlando con Lucarelli sul palco dell’Elfo «che nella serie sono morte molte più persone, non dico che a Oslo, ma in tutta la Norvegia nel periodo considerato».
Il lancio di Nesbø. Il giallista norvegese è stato a Milano per presentare “Sete”, ha parlato della Scandinavia e di quando aspettava una chiamata di Scorsese ed è arrivata.
Nell’agosto del 2016 un fulmine uccise 323 renne su una collina nel parco nazionale Hardangervidda, in Norvegia. Le renne si erano avvicinate sulle pendici di una collina per tenersi al caldo, poi un fulmine cadde tra loro e uccise quasi tutto il branco: la scarica si trasmise tramite l’umidità della terra e raggiunse tutti gli animali. Le foto della collina coperta di renne morte – scattate alcuni giorni dopo, quando le guardie del parco arrivarono in quel punto – furono riprese da tutti i giornali del mondo e arrivarono anche a Sam Steyaert, un ricercatore universitario che decise di sfruttare l’occasione per rispondere a una domanda. Cosa succede quando 300 renne muoiono tutte insieme nello stesso posto? Agenzia per l’ambiente della Norvegia, Flickr.
Vi ricordate questa foto? fu scattata due anni fa in Norvegia, dove un fulmine uccise 323 renne: un gruppo di ricercatori ha studiato gli effetti di tutte quelle carcasse sull'ecosistema.
Intorno alle 19.45 di domenica 17 aprile un oleodotto sotterraneo che va da Busalla, che si trova nell’entroterra della Liguria a circa 30 chilometri da Genova, fino al porto di Multedo si è guastato all’altezza di Fegino causando uno sversamento di decine di migliaia di litri di petrolio, che hanno raggiunto il torrente Polcevera, che sfocia a Genova. L’oleodotto è gestito dalla società Iplom che possiede le raffinerie di Busalla: sullo sversamento è stata aperta un’indagine per disastro ambientale colposo ma dalle prime notizie sembra che per circa 20 minuti la fuoriuscita non sia stata interrotta perché i tecnici che sorvegliavano il funzionamento dell’oleodotto non hanno capito immediatamente cosa stesse succedendo. Su cosa abbia causato il guasto non ci sono informazioni precise, anche la Iplom dice di non averlo ancora capito ma di essere al lavoro per farlo e per aiutare con le operazioni di contenimento e bonifica della zona. Lo sversamento è avvenuto mentre l’oleodotto veniva usato per caricare del petrolio su una nave ormeggiata nel porto di Multedo e i tecnici Iplom hanno detto di aver interrotto il flusso appena notato il calo di pressione nell’impianto dovuto alla fuoriuscita. Il Secolo XIX ha raccontato quello che si sa per ora dell’incidente:
Lo sversamento del petrolio vicino a Genova. È avvenuto tra domenica e lunedì: si sta cercando di contenere la perdita e capire cosa l'abbia causata.
Il Movimento 5 Stelle ha annunciato oggi l’espulsione dei senatori Gregorio De Falco, l’ex comandante della capitaneria di porto di Livorno durante l’incidente della Costa Concordia, e Saverio De Bonis. Sono stati espulsi anche gli eurodeputati Marco Valli e Giulia Moi. L’espulsione è stata comunicata sul blog del Movimento dopo essere stata decisa dal collegio dei probiviri, un organo del partito scelto dal garante del Movimento, Beppe Grillo. De Falco e Bonis erano sotto indagine da parte dei probiviri per non aver seguito la linea del partito nella votazione sul “decreto sicurezza”: De Falco aveva votato contro, mentre De Bonis non aveva partecipato al voto. De Falco aveva votato contro la linea del partito anche in una precedente occasione, durante un voto in Commissione ambiente sul condono a Ischia.
Il Movimento 5 Stelle ha espulso due senatori e due europarlamentari. Tra cui l'ex comandante della capitaneria di porto di Livorno Gregorio De Falco, che aveva votato contro il "decreto sicurezza".
Domenica 23 settembre, dal palco della manifestazione organizzata dal presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani a Fiuggi, Silvio Berlusconi ha parlato dell’attuale situazione politica: ha criticato il progetto di legge di bilancio del governo, ha ribadito l’unità del centrodestra, ha contestato il Movimento 5 Stelle, ha letto un documento per rilanciare il suo partito, Forza Italia, e infine ha dichiarato che si candiderà alle prossime elezioni europee del 2019: «Questa mattina mi sono alzato, mi sono guardato nello specchio, ho visto un signore della mia età e mi sono detto: ma guarda che scherzo che mi sta, che ci sta giocando la vita. Noi eravamo scesi in campo nel ’94 per salvare l’Italia dal pericolo comunista. E noi l’abbiamo salvata. Venticinque anni dopo l’Italia si trova di fronte a un altro pericolo ancora più grave di quello delle vecchie sinistre perché a tutti i loro difetti si aggiunge l’ignoranza, l’incompetenza, l’ispirazione continua all’invidia e all’odio sociale.
Berlusconi ha detto che si candiderà alle europee. «Anch'io sarò con voi in campo alle prossime elezioni per salvare anch'io il paese che amo».
Nella raccolta di bestie fotogeniche della settimana si mangia, si cerca di sfuggire al caldo e ci si fa coccolare dalla mamma. Nel primo gruppo: due storni che si schizzano l’acqua e due macachi sbracatissimi all’ombra. Nel secondo gruppo: una leonessa carnivora, un gorilla che compie 45 anni, uno struzzo con il becco pieno di insalata e delle oche golose di alghe. Nel terzo gruppo: un piccolo di rinoceronte allattato, un puledrino con una protesi alla zampa e un panda di un giorno, uno sgorbietto rosa che la madre gigantesca tiene in bocca con delicatezza. Il gatto Larry, quello di Downing Street, insegue sornione un piccione, anche tra le foche ci sono i terzi incomodi e i pipistrelli hanno un modo facile per non saperne niente del mondo. L’atteggiamento giusto però è sempre lo stesso: la soddisfatta serenità dell’alpaca.
Weekly Beasts. Tori appesi, leonesse fameliche, gatti beffardi e un avvoltoio che si avvicina.
La crisi dell’euro sta mettendo a dura prova da almeno un paio di anni molti paesi dell’Unione Europea, che stanno cercando – spesso con sacrifici e misure di austerità impopolari – una via per rimettere in sesto i loro conti pubblici ed evitare il fallimento. Mai come negli ultimi anni analisti, esperti e giornalisti si sono dati da fare per raccontare la crisi e i suoi effetti: abbiamo preso dimestichezza con il significato di termini come recessione, spread e default, imparando che se le cose non vanno bene ad Atene e Madrid possono esserci guai seri anche per l’Italia (o gli Stati Uniti, o la Cina). Ai fotografi è spettato il compito di raccontare per immagini questi complicati anni di crisi. In certi casi le cose sono semplici, come quando si devono mostrare le manifestazioni in piazza – dalla Spagna alla Grecia passando per il Portogallo – o i visi tesi, a volte imperscrutabili, dei leader europei durante i loro incontri. Ci sono però circostanze più complicate, soprattutto riguardo le fotografie destinate a illustrare gli articoli di analisi e spiegazione delle dinamiche economiche. Non potendo utilizzare immagini di cronaca né sempre le abusate foto degli operatori di borsa, giornali e mezzi di comunicazione sono andati alla ricerca di foto adatte a illustrare concetti astratti. Ai fotografi è spettato il compito di soddisfare questa domanda.
Altre vittime della crisi: i fotografi. Il duro lavoro creativo di chi non sa più cosa inventare per illustrare gli articoli di economia, dai soldatini ai maiali.
La mia domanda Per gran parte della mia vita ho posseduto molto poco. Dopo aver lasciato il college, per quasi dieci anni ho vagato per località sperdute dell’Asia in scarpe da ginnastica e jeans sdruciti, con tantissimo tempo a disposizione e niente denaro. Le città che frequentavo erano ricolme di ricchezze medievali, le terre che attraversavo erano governate da antiche tradizioni agricole. Quando mi capitava di toccare un oggetto, questo era quasi sempre fatto di legno, fibre naturali o pietra. Mangiavo con le mani, percorrevo a piedi valli di montagna, dormivo ovunque. Portavo con me pochissime cose: un sacco a pelo, un cambio d’abiti, un coltellino tascabile e alcune macchine fotografiche. Vivendo a contatto con la terra sperimentavo quell’immediatezza che si rivela quando viene rimossa la barriera della tecnologia. Pativo il freddo, più sovente il caldo, mi ritrovavo bagnato fradicio, ero mangiato vivo dagli insetti, e mi sintonizzavo con il ritmo dei giorni e delle stagioni. Il tempo non mi mancava.
Che cosa vuole la tecnologia? in anteprima cinque pagine del nuovo libro di Kevin Kelly, fondatore di Wired.
Le autorità di Montecarlo giudicano “congruo” il valore dell’appartamento di Boulevard Princesse Charlotte ereditato da Alleanza Nazionale e poi venduto alla società offshore Printemps Ltd, quello al centro della storia di Fini e della casa di Montecarlo. Il giudizio sul prezzo della casa è contenuto nei documenti trasmessi dal Principato alla procura di Roma, che da due mesi indaga sulla compravendita della casa in seguito a una denuncia presentata da due esponenti della Destra. “Il dato”, riferisce l’ANSA, “sarà ora analizzato dal procuratore Giovanni Ferrara e dall’aggiunto Pierfilippo Laviani, titolari degli accertamenti avviati, contro ignoti, per truffa aggravata, con altri documenti arrivati da Montecarlo previa rogatoria internazionale”.
La casa di Montecarlo venduta a un prezzo “congruo”. Lo dice il principato di Monaco alla procura di Roma: l'archiviazione è dietro l'angolo.
Amazon vuole creare un sistema in abbonamento per gli ebook, che consenta ai lettori di pagare una quota mensile o annuale per poter accedere al suo catalogo di libri in formato elettronico. I responsabili della società avrebbero già avviato i primi contatti con gli editori, dicono sul Wall Street Journal, e avrebbero in mente un modello che ricorda quelli dei servizi in abbonamento per la visione dei film via cavo o tramite Internet come Netflix negli Stati Uniti. Al momento gli editori non sembrano però essere entusiasti all’idea di mettere in piedi un simile sistema. Temono che questo possa sminuire il valore dei libri e che possano peggiorare i loro rapporti con i venditori tradizionali. Nonostante le obiezioni, Amazon sembra essere comunque determinata a provare questa strada, che potrebbe fruttare molto alla società grazie al suo sistema di lettori digitali come Kindle e del suo primo atteso tablet, che dovrebbe arrivare sul mercato in tempo per il periodo degli acquisti natalizi.
I libri in abbonamento su Amazon. È allo studio un sistema di abbonamento per la lettura degli ebook, scrive il Wall Street Journal, ma gli editori non sono entusiasti, diciamo.
Si discute molto nelle ultime settimane di accordi fiscali con la Svizzera. Regno Unito e Austria hanno già sottoscritto accordi per tassare i capitali esportati illegalmente, mentre il parlamento tedesco ha da poco bocciato un accordo simile, che era stato sottoscritto dal governo pochi mesi fa. Se ne discute anche in Italia e sembra che un accordo potrebbe essere raggiunto prima della fine dell’anno: se ne è parlato anche nel confronto televisivo di mercoledì sera tra Bersani e Renzi (e parlandone il segretario del PD ha usato un bizzarro proverbio su piccioni e tacchini). In Svizzera i depositi bancari godono di una fiscalità molto vantaggiosa e a chi deposita soldi in banca è garantito, dal 1934, il segreto bancario. Il segreto bancario è simile al segreto professionale a cui medici e avvocati sono tenuti nei confronti dei loro clienti, soltanto che vale per una banca nei confronti di chi deposita denaro nelle sue casse. Per questi motivi la Svizzera ha attirato negli anni miliardi di capitali da tutto il mondo ed diventata è la terza piazza finanziaria dopo Stati Uniti e Regno Unito. Secondo la gran parte delle stime circa il 90% di questi capitali sono arrivati in Svizzera illegalmente, cioè aggirando le leggi fiscali sulle esportazioni di capitali.
Che cosa sono gli accordi fiscali con la Svizzera. Riguardano i capitali esportati illegalmente: a che punto è quello con l'Italia, e perché quello tra Svizzera e Germania è stato bocciato dal parlamento tedesco.
Il No ha vinto al referendum costituzionale di domenica 4 dicembre con il 59,11 per cento dei voti, contro il 40,89 per cento dei voti ottenuti dal Sì: il presidente del Consiglio Matteo Renzi si dimetterà lunedì dal suo incarico. L’affluenza è stata del 65,47 per cento, pari a quasi 33 milioni e 244mila elettori: al referendum sulle trivelle dello scorso aprile votò il 31,19 per cento degli elettori italiani, mentre alle europee del 2014 votò il 57,22 per cento. Al referendum costituzionale hanno votato anche circa 1 milione 246mila elettori all’estero, il 30,74 per cento degli aventi diritto: tra questi il Sì ha vinto con il 64,70 per cento dei voti. In totale i No sono stati oltre 19 milioni 419mila, mentre i Sì sono stati circa 13 milioni 432mila: lo scarto è stato di quasi sei milioni di voti. Il No ha vinto in quasi tutte le regioni italiane, con l’eccezione di Emilia-Romagna, dove il Sì ha preso il 50,39 per cento, Toscana, dove ha preso il 52,51 per cento, e Trentino Alto Adige, dove ha preso il 53,87 per cento. La regione in cui il No ha ottenuto più voti, in percentuale, è stata la Sardegna, con il 72,22 per cento, seguita dalla Sicilia con il 71,58 per cento, e dalla Campania con il 68,52 per cento. Nelle regioni in cui ha perso, i risultati migliori per il Sì sono arrivati in Umbria, dove ha preso il 48,83 per cento, nelle Marche, con il 44,95 per cento, in Lombardia, con il 44,51 per cento, in Piemonte, con il 43,53 per cento, e in Valle d’Aosta, con il 43,25 per cento.
I risultati del referendum costituzionale, in ordine. Di quanti voti ha vinto il No e chi ha vinto all'estero, nelle varie regioni e nelle grandi città.
In occasione della Festa della Donna, martedì 8 marzo, gli operatori telefonici TIM e Vodafone offrono a tutti i loro clienti – uomini e donne – una giornata di navigazione online gratuita. I termini delle promozioni sono lievemente differenti, ma di base consentono di utilizzare la connessione mobile del proprio smartphone per un giorno senza influire sui GB che si hanno mensilmente a disposizione. Nel caso di Vodafone l’offerta si attiva in automatico per tutti, nel caso di TIM è necessario fare richiesta. TIM Per la Festa della Donna, TIM offre ai suoi clienti un giorno di navigazione su Internet gratuita (cioè senza intaccare il proprio monte di gigabyte a disposizione). La promozione può essere attivata attraverso il sito dell’operatore telefonico o tramite l’applicazione MyTIM Mobile. L’offerta per l’8 marzo è valida tra il 7 e il 9 marzo e offre nel complesso 24 ore di navigazione gratuita nel giorno successivo a quello di attivazione.
TIM e Vodafone regalano Internet per l’8 marzo. Per la Festa della Donna i clienti – anche gli uomini – potranno navigare gratuitamente senza consumare i GB previsti dai loro contratti.
Il 10 maggio uscirà negli Stati Uniti il penultimo volume di The Complete Peanuts, la raccolta in cui per la prima volta sono pubblicate tutte le strisce realizzate da Charles M. Schulz nella sua carriera. Il penultimo volume, il venticinquesimo, contiene le strisce dei Peanuts uscite dal 1 gennaio 1999 al 13 febbraio 2000, giorno successivo alla morte di Schulz, e una prefazione scritta dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama: Come milioni di americani, sono cresciuto con i Peanuts. Ma non li ho mai abbandonati. Ovunque ho vissuto, ovunque ho viaggiato, ogni mattina ho potuto trovare quelle tre o quattro vignette sul giornale. E Charlie, Snoopy, Linus, Lucy, Franklin e tutti quanti mi hanno riportato all’infanzia. È questo che rendeva Charles Schulz così bravo: trattava l’infanzia con tutta la dolce e significativa complessità che merita. Dava voce a tutte le sue gioie e a tutte le sue ansie, uno spettro di emozioni che vanno dall’inizio di una nuova stagione del baseball al sofferto “Augh” che arriva con la sconfitta in una partita importante. Indagava le emozioni dei ragazzini che dimentichiamo troppo spesso fino a che non ci viene ricordato che le abbiamo provate anche noi, un tempo. Speranza. Incertezza. L’acuto dolore di un amore non corrisposto. L’esplorazione di sé e di cosa significhi essere diversi. La confortevole consapevolezza che andrà tutto a posto, anche se il parere di Lucy non è buonissimo. Per decenni, i Peanuts sono stati la nostra coperta di Linus. Questo ne fa un tesoro per l’America. Nella sua striscia finale, Schulz si chiese come avrebbe mai potuto dimenticare la banda dei Peanuts. Grazie a una straordinaria serie di libri che raccolgono tutte le strisce dei Peanuts, noialtri non li dimenticheremo: e possiamo condividere il nostro amore per loro con i nostri figli e nipoti per i decenni a venire.
La prefazione di Barack Obama all’ultima raccolta dei Peanuts. Dove ha scritto, tra le altre cose, che «non sono mai cresciuto troppo per smettere di leggerli».
Netflix ha diffuso su YouTube un altro trailer della seconda stagione di House of Cards, la serie tv che racconta la storia di Frank Underwood, interpretato da Kevin Spacey, un politico che vuole vendicarsi del presidente degli Stati Uniti per non aver ottenuto la nomina a Segretario di Stato. Netflix diffonderà tutti insieme gli episodi – come era già accaduto per la prima stagione – il prossimo 14 febbraio. Il 13 dicembre era stato diffuso un altro trailer della seconda stagione.
Il nuovo trailer della seconda stagione di House of Cards. Sarà disponibile su Netflix dal 14 febbraio, tutta in una volta.
A fine agosto andrà in onda il settimo episodio della settima stagione di Game of Thrones, l’ultimo prima dell’ottava, e ultima. C’è quindi tutto il tempo per scegliere, comprare e regalare (ma anche regalarsi va benissimo) libri, oggetti, gadget o anche spade da centinaia di euro che abbiano a che fare con Game of Thrones. Con la debole scusa di doverlo fare per voi, ci siamo fatti un giro su internet per scegliere alcuni dei prodotti più utili, bizzarri o interessanti: ce n’è più o meno per tutti i gusti, e anche per tutti i portafogli. Se ancor prima dei soldi da spendere il vostro problema sono gli spoiler da evitare, non ne troverete sui primi tre episodi della settima stagione, e anche quando si parla di cose sensibili sulla sesta stagione, sarete debitamente avvisati. Se i soldi proprio non sono un problema, potete anche programmare un viaggio nelle location di Game of Thrones, che vanno dall’Islanda al Marocco.
Volete comprare il trono di “Game of Thrones”? non si può, purtroppo: ma se siete fan della serie (o ne conoscete) potete comprare una montagna di oggettini, magliette, giochi in scatola, libri, mappe e anche spade.
Lyme è una piccola città di 2.400 abitanti nel Connecticut (Stati Uniti), senza una storia particolarmente interessante: sarebbe rimasta piuttosto anonima se non fosse stato per un anomalo e misterioso aumento di casi di artrite, soprattutto tra i bambini, avvenuto a metà degli anni Settanta. Lo studio di quella strana epidemia portò alla scoperta di una malattia, che venne chiamata con il nome della città dove tutto era cominciato: malattia di Lyme. Da allora i ricercatori hanno scoperto che è la malattia causata da un batterio (Borrelia burgdorferi) che infetta le zecche, che poi la trasmettono agli esseri umani e agli animali, e che può avere esiti invalidanti. A oggi non esiste un vaccino per prevenirla negli umani, nonostante in passato un vaccino esistesse eccome, e fu poi dismesso in seguito ad alcune lezioni legali. Ora un nuovo vaccino potrebbe cambiare le cose riducendo i casi d’infezione, in crescita soprattutto negli Stati Uniti e in parte dell’Europa. Che cos’è la malattia di Lyme La malattia di Lyme è causata da un batterio spiraliforme che colonizza l’apparato digerente delle zecche. Quando una zecca si attacca alla pelle di un animale, e la incide per succhiare il sangue, il batterio entra nella circolazione sanguigna dell’ospite avviando l’infezione. In media negli esseri umani tre pazienti su quattro segnalano tra i primi sintomi una pustola rossastra, di solito in corrispondenza del punto in cui si è stati morsi dalla zecca. La macchia può comparire pochi giorni dopo il morso, o manifestarsi tardivamente nei sei mesi successivi, portando a un eritema. Le zecche mordono nel loro stadio intermedio (ninfe), quando sono ancora piuttosto piccole e non sempre facili d identificare: per questo alcuni non si rendono conto di averne una addosso e di essere stati morsi.
Riproveremo un vaccino contro la malattia di Lyme. L'unico esistente fu ritirato 17 anni fa dopo una serie di cause legali: ora un'azienda farmaceutica sta provando a introdurne uno nuovo, ma i problemi non mancano.
La società giapponese Bandai, che produce giochi, ha annunciato che il 28 luglio prossimo farà uscire per la prima volta negli Stati Uniti una versione a colori del Tamagotchi, chiamata “Tamagotchi ON” e uscita in Giappone lo scorso novembre. Se siete dei “millennials”, cioè tutti quelli nati tra il 1981 e il 1996, probabilmente non avete bisogno di spiegazioni: il Tamagotchi negli anni Novanta era molto diffuso tra i bambini e gli adolescenti di tutto il mondo. Per tutti gli altri, il Tamagotchi è un gioco portatile creato da Bandai che uscì per la prima volta nel 1996 in Giappone e nel 1997 nel resto del mondo, la cui attività principale consiste nel prendersi cura di un animaletto alieno durante tutto il suo ciclo di vita. La prima versione del Tamagotchi era un piccolo dispositivo a forma di uovo, con uno schermo in bianco e nero dal classico “effetto pixelato” di quegli anni e tre tasti, che servivano a interagire con l’animaletto e prendersene cura, poiché l’animaletto alieno andava nutrito, pulito, ci si doveva giocare e poteva anche morire: aveva insomma tutte le caratteristiche di un vero animale domestico. Il nome “Tamagotchi” è una combinazione tra la parola giapponese per dire uovo (tamago) e la parola inglese watch, guardare.
Sta tornando il Tamagotchi. Negli Stati Uniti uscirà una nuova versione del gioco portatile che ebbe un gran successo negli anni Novanta.
La libreria online IBS ha pubblicato la classifica dei libri di poesia più venduti sul suo sito nell’ultimo anno, dal primo marzo 2017 al primo marzo 2018. I dati – che quindi sono parziali: solo quelli venduti da IBS online – sono stati raccolti in occasione della Giornata mondiale della poesia, che è il 21 marzo ed è stata istituita dall’UNESCO nel 1999. Al primo posto c’è Poesie, prose e diari del poeta Sandro Penna, di cui l’anno scorso ricorrevano i 40 anni dalla morte, seguito da una raccolta dello youtuber Francesco Sole, e da Milk and honey, della 25enne indo-canadese Rupi Kaur, diventata famosa su Instagram. Ci sono anche molti classici, da Omero e Ariosto a Petrarca e Montale, probabilmente spinti dalle scuole, e la poetessa Wisława Szymborska, premio Nobel per la letteratura nel 1996, che ha ottenuto una piccola fama dopo la morte, nel 2012. Abbiamo scelto alcuni versi per ciascuno dei primi dieci libri della classifica.
I libri di poesia più venduti su IBS nell’ultimo anno. Tra cui alcuni classici, poeti novecenteschi che magari conoscete e due giovani diventati famosi grazie ai social network.
Da due giorni è disponibile su Netflix Casting JonBenet, un film della documentarista australiana Kitty Green ispirato a un caso di cronaca nera locale avvenuto nel 1996 nel Colorado, negli Stati Uniti. Il caso è piuttosto noto negli Stati Uniti – l’uccisione di JonBenét Ramsey, una bambina di 6 anni che faceva la reginetta di bellezza – ma il documentario in questione sta ricevendo molte attenzioni perché girato con una tecnica particolare e molto lontana dai “soliti” documentari del genere. Fra gli altri, il film è stato recensito molto positivamente dal Guardian, che lo ha giudicato brillante e originale e non è riuscito a inquadrarlo in un unico genere, dato che contiene elementi crime, satirici e tragici e a tratti assomiglia a un dramma di teatro dell’avanguardia. La scelta più originale di Green riguarda la modalità narrativa, già utilizzata dalla regista nel corto del 2015 The Face of Ukraine: Casting Oksana Baiuldel. Nel film non è presente una voce narrante che guidi lo spettatore nell’interpretazione di ciò che vede e ascolta, né viene mostrata alcuna immagine di archivio legata all’evento. I personaggi sono gli abitanti di Boulder, la città nel Colorado dove Ramsey viveva, ripresi mentre partecipano a un finto casting per scegliere gli attori che interpreteranno i personaggi di un ipotetico film sulla storia dell’omicidio. Così facendo, Green ha raccolto gli aneddoti, i ricordi e le sensazioni degli abitanti della città, concentrandosi più sugli effetti che la vicenda ha avuto e ha sulle persone della comunità, piuttosto che sul caso di omicidio, che resta irrisolto.
Un documentario “crime” diverso dagli altri. È uscito da due giorni su Netflix, racconta una vecchia storia americana di cronaca nera con una tecnica particolare, e senza ricostruire il crimine di cui parla.
Ci sarà una quarta stagione di Skam Italia, la serie tv di TIMVision che parla di un gruppo di liceali romani. Le nuove puntate saranno distribuite nel 2020 sia su TIMVision che su Netflix, la più importante piattaforma di streaming al mondo, che ha collaborato alla produzione di questa stagione di Skam Italia e che dal gennaio 2020 offrirà ai suoi abbonati italiani anche le prime tre stagioni della serie. Le prime stagioni di Skam Italia avevano avuto un discreto successo e la cancellazione della serie aveva causato proteste tra i fan. La notizia della nuova stagione era stata data per prima dalla Stampa. Skam Italia è il remake italiano di una omonima serie norvegese, scritta e diretta da Ludovico Bessegato. Le prime tre stagioni hanno varie particolarità: ogni episodio è composto da tanti piccoli video, mai più lunghi di un paio di minuti, che venivano messi online giorno dopo giorno e dopo sette giorni formavano un intero episodio. Inoltre i protagonisti della serie avevano propri profili Instagram basati sul personaggio, dove la narrazione della storia continuava.
Ci sarà una nuova stagione di “Skam Italia”, la quarta.
Sotheby’s metterà all’asta a Londra le prime edizioni di alcuni dei più famosi libri per bambini con le note dei loro autori per sostenere la House of Illustration, un’associazione no profit dedicata agli illustratori emergenti. L’asta – che si terrà lunedì 8 dicembre alla sede di Londra di Sotheby’s – comprenderà 38 lotti composti da pezzi unici: gli autori infatti hanno commentato alcuni loro vecchi lavori, aggiungendo note a margine del testo e spiegando i processi creativi dietro l’invenzione dei loro personaggi. In molti casi hanno anche aggiunto illustrazioni e spiegazioni degli errori che hanno fatto lungo la strada. Tra i trentaquattro autori e illustratori ci sono Michael Bond, Raymond Briggs, Quentin Blake, Lauren Child, Terry Gilliam, Judith Kerr, Paula Rego & Gerald Scarfe. La House of Illustration ha aperto quest’anno a King’s Cross, a Londra: è una galleria che educa alle illustrazioni in tutte le sue forme, dalla pubblicità, ai libri illustrati, alle vignette politiche.
Un’asta di grandi libri per bambini. 38 libri commentati e illustrati dagli autori saranno venduti per sostenere la House of Illustration, un'associazione dedicata agli artisti emergenti.
Il 25 maggio del 1977 uscì al cinema “Guerre Stellari” (“Star Wars”), primo film di una saga che nel corso degli anni si è arricchita di altri cinque episodi e che in 35 anni si è guadagnata milioni e milioni di affezionati fan in tutto il mondo. Si stima che tutti e sei i film della serie creata da George Lucas abbiano generato un volume di affari intorno ai 4,49 miliardi di dollari. Il marchio Star Wars è stato associato a centinaia di diversi prodotti, dalle collezioni di DVD ai libri, passando per una serie infinita di giocattoli, gadget e oggetti da collezione. Complici i periodici rilanci al cinema la saga continua a riscuotere grande successo, anche online dove vengono spesso pubblicate parodie e meme sul tema. In occasione dei 35 anni dalla prima uscita al cinema, abbiamo messo insieme cinque meme che illustrano efficacemente il fenomeno, con l’aiuto di Know Your Meme.
5 meme su Star Wars. A 35 anni dall'uscita del primo film della saga, Guerre Stellari è molto presente online.
Di Scajola e della sua posizione nell’inchiesta sui grandi eventi si sanno un bel po’ di cose: abbastanza da aver costretto l’ormai ex ministro a lasciare il suo incarico di governo nel giro di qualche giorno e da aver convinto il governo a prendere le distanze. Il coinvolgimento nell’inchiesta di Denis Verdini, indagato dalle procure di Roma e Firenze, sembra essere in questa fase come minimo meno plateale, come minimo: di certo non abbastanza da far traballare la sua poltrona di deputato e coordinatore nazionale del PDL e di certo tutte ancora da dimostrare le sue eventuali responsabilità penali. Pochi minuti fa però le agenzie di stampa hanno battuto una dichiarazione di Berlusconi che mette Verdini e Scajola nello stesso calderone, e li definisce “casi personali e isolati che non hanno nulla a che vedere né con l’attività di governo né con quella del partito”. Poche le possibilità che dica di essere stato frainteso, visto che le parole sarebbero scritte nere su bianco sul prossimo ennesimo libro di Bruno Vespa, in uscita a fine mese (ma non ne scriveva solo a Natale?). E può darsi che l’autore o l’editore abbiano voluto far circolare in anticipo una frase che fa notizia (qui sul Post, persino). Di seguito, comunque, il lancio dell’Ansa.
Berlusconi scarica Verdini? "Il suo e quello di Scajola sono casi isolati e personali, non hanno a che vedere con l'attività del governo e del partito". Ma il Cavaliere smentisce.
Il parco di Richmond a Londra – nella zona sudovest della città – è grande quasi mille ettari e originariamente era una riserva di caccia. Adesso è un parco pubblico e una riserva naturale ed è stato nominato sito di particolare interesse scientifico. Nel parco vivono oltre 300 cervi e 350 daini. E oggi, anche nel parco, è iniziato l’autunno. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Il primo giorno d’autunno a Richmond Park. Le bellissime foto da uno dei più celebri parchi di Londra.
Questa notte c’è stata la 91ª edizione degli Oscar: il premio per il miglior film è andato a Green Book, diretto da Peter Farrelly. In Green Book recitano Viggo Mortensen e Mahershala Ali: è tratto da una storia vera e parla dell’amicizia tra un buttafuori/autista italoamericano e il pianista Don Shirley, che deve fare un tour nel sud degli Stati Uniti negli anni Sessanta. Il titolo fa riferimento alle guide turistiche per i neri americani durante la segregazione. Il favorito era considerato Roma, ma si diceva da giorni che sarebbero potute esserci sorprese, perché non c’era un film considerato nettamente in vantaggio sugli altri. Infatti Bohemian Rhapsody ha vinto quattro Oscar, e Black Panther, Roma e Green Book ne hanno vinti tre a testa.
Gli Oscar per chi va di fretta. "Green Book" ha vinto il premio per il miglior film e Alfonso Cuarón quello per la regia; Rami Malek è il miglior attore e Olivia Colman è la miglior attrice.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 3.995 casi positivi da coronavirus e 72 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 10.571 (347 in meno di ieri), di cui 1.410 nei reparti di terapia intensiva (20 in meno di ieri) e 9.161 negli altri reparti (327 in meno di ieri). Sono stati analizzati 110.028 tamponi molecolari e 69.363 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 3,5 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,2 per cento. Nella giornata di sabato i contagi registrati erano stati 4.714 e i morti 125. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (711), Campania (628), Lazio (413), Toscana (382), Emilia-Romagna (299).
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, domenica 23 maggio.
Un gruppo di hacker ha pubblicato su Internet un elenco di 4,6 milioni di numeri di telefono, ciascuno abbinato al corrispondente username, appartenenti agli utenti della popolare app di messaggistica Snapchat (quella in cui i messaggi inviati si cancellano automaticamente dopo essere stati visualizzati). La lista è apparsa venerdì 27 dicembre sul sito snapchatDB.info, poi chiuso per il troppo traffico: gli hacker hanno oscurato le ultime due cifre di tutti i numeri di telefono, per evitare il rischio di spam e stalking. Il furto di dati è avvenuto dopo le segnalazioni di un gruppo di hacker australiano chiamato “Gibson Security”, che dice di aver informato la società di Snapchat riguardo alcune falle nel loro sistema di sicurezza e nel modo in cui le informazioni personali degli utenti erano protette, a partire dallo scorso agosto. Snapchat non aveva mai risposto alle loro segnalazioni, perciò la vigilia di Natale la “Gibson Security” ha pubblicato sul suo sito un post in cui divulgava i codici per accedere ad alcune interfacce di programmazione di Snapchat ed entrare così potenzialmente in possesso dei dati degli utenti. A questo punto Snapchat aveva risposto sul suo sito con un breve post in cui ammetteva che in teoria era possibile ricavare un database degli utenti, con tanto di nome e numero, utilizzando la funzione “Trova Amici”, con cui si può arrivare al nome di un utente partendo dal suo numero di cellulare. Snapchat, comunque, assicurava di aver migliorato il suo sistema di sicurezza per rendere questo procedimento più difficile.
Il furto di dati a Snapchat. Un gruppo di hacker ha diffuso 4,6 milioni di numeri di telefono degli iscritti alla popolare app per mandarsi messaggi che spariscono dopo pochi secondi.
Il 17 dicembre 1999 uscì in alcune sale statunitensi il terzo film di un regista che si stava costruendo una fama di giovane prodigio del cinema hollywoodiano, e a ragione. Paul Thomas Anderson girò Magnolia avendo dimostrato il suo enorme talento con il film Boogie Nights, e aveva avuto praticamente carta bianca per replicarne il successo, mettendo insieme una lunghissima storia a incastro con un cast sterminato e pieno di attori famosi. L’aveva chiamata Magnolia, un titolo che gli ronzava in testa da anni, e ci aveva messo dentro un sacco di cose ambiziose. Non funzionarono tutte, e il film non fu un grande successo commerciale, ma nei vent’anni che sono passati dalla sua uscita è diventato, come si dice, un “film di culto”, un po’ per quello che ha fatto dopo Anderson (Il Petroliere, The Master), un po’ per gli attori, un po’ per la colonna sonora e un po’ perché era un gran film. Magnolia racconta le storie intrecciate di una serie di personaggi che vivono a Los Angeles, perlopiù incentrate sul lutto, sulla sofferenza, sulla malattia, sulle frustrazioni. Il racconto corale e l’ambientazione ricorda un po’ America oggi di Robert Altman, così come il gusto per le coincidenze: il film è aperto da tre aneddoti di fatalità inspiegabili, partendo da quella diventata celebre del sommozzatore – interpretato da Patton Oswald – che viene pescato in un lago da un Canadair è lasciato cadere su un bosco in fiamme.
I vent’anni di “Magnolia”. Aveva un cast incredibile e una scena che è rimasta, ma da allora Paul Thomas Anderson si è pentito di una cosa.
Questa settimana tra le persone da fotografare c’erano alcuni dei protagonisti della vicenda Brexit e di quello che è successo dopo: per esempio Jean-Claude Juncker che scherza (più o meno) con Nigel Farage e Boris Johnson che dice che non si candida per guidare i conservatori britannici. Tra i politici, però, valeva la pena immortalare anche l’unico momento goffo (fin qui) di Justin Trudeau e le difficoltà di Michelle Obama alle prese con il vento. Gli attori erano alle prime dei vari film, come al solito: i più divertiti erano Zac Efron e Adam DeVine, mentre Samuel L. Jackson ha tutta l’aria di chi ormai ne ha viste troppe e Margot Robbie di chi sa come mettersi in posa. Per chi ha già nostalgia di Game of Thrones: Sansa Stark. Per quelli invece nostalgici dei vecchi calciatori: Andriy Shevchenko, a Wimbledon (che è sempre una buona occasione per scattare belle foto). Tanti cantanti erano ai Bet Award, o al festival di Glastonbury: c’è chi ha trovato il tempo anche di altri concerti, come Beyoncé e Chris Martin. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Michelle Obama alle prese col vento, i dispetti di Juncker a Farage e Beyoncé che fa Beyoncé, tra quelli che valeva la pena fotografare questa settimana.
Il New York Times ha un’apprezzata rubrica di articoli di viaggio intitolata 36 hours: propone itinerari culturali, e non solo, per conoscere una città in 36 ore, cioè nel tempo di un weekend lungo. Qualcosa di simile lo fanno anche le più diffuse guide turistiche, come quelle di Lonely Planet, che nei loro primi capitoli elencano selezioni di posti da vedere assolutamente se si fa una vacanza di una settimana, dieci, quindici o venti giorni. Per la maggior parte delle destinazioni, molte scelte corrispondono a una rinuncia: non si può vedere tutto. Ci sono alcuni posti in cui però, avendo una settimana di tempo a disposizione, si può avere la sensazione di non essersi persi nulla. Sia perché sono grandi più o meno quanto il Trentino-Alto Adige, sia perché sono comode per gli spostamenti in treno, le Fiandre, la regione del Belgio in cui non si parla francese, sono uno di questi. Le principali città delle Fiandre, in Belgio (VISITFLANDERS – Ente del Turismo delle Fiandre)
Le Fiandre si visitano in una settimana. Da Bruxelles le cinque città d'arte fiamminghe si raggiungono tutte in meno di un'ora di treno, o quasi.
In Calabria e in diverse regioni del Piemonte è stata dichiarata l’allerta rossa per il maltempo per la giornata di domenica e in Liguria l’allerta rossa – dichiarata già sabato mattina – è stata estesa a tutta la giornata di domenica nell’area di Genova e nelle regioni di Ponente. In Calabria l’allerta rossa è stata dichiarata in tutta la regione per i rischi collegati alle forti piogge attese per tutta la giornata di domenica. In Piemonte l’allerta rossa riguarda invece l’area alpina tra la Val Sesia e la Val di Susa e le Valli Tanaro, Belbo e Bormida, in provincia di Cuneo. A Torino il Po è in piena ma non dovrebbe esondare: l’amministrazione comunale ha comunque consigliato a chi abita nelle zone a rischio di allagamento di adottare «misure di salvaguardia dei beni mobili dei locali maggiormente esposti» e di evitare di stare nei locali seminterrati.
In Calabria e in diverse parti della Liguria e del Piemonte è stata dichiarata l’allerta rossa per il maltempo.
La società Segway ha annunciato che dal prossimo 15 luglio cesserà la produzione dell’omonimo mezzo di trasporto individuale a due ruote. La decisione è stata presa dopo i numerosi e gravi incidenti stradali, anche mortali, in cui il veicolo era stato coinvolto. Il modello Segway PT, sul mercato dai primi anni Duemila, è diventato molto popolare negli ultimi anni fra i turisti e adottato anche dalle forze dell’ordine di molti paesi: avrebbe dovuto, nelle intenzioni dell’azienda produttrice, rivoluzionare il trasporto personale, soprattutto in città. La sua diffusione però non è mai diventata capillare e il Segway PT lo scorso anno ha rappresentato solo l’1,5% delle entrate dell’azienda, che negli ultimi anni è entrata nel mercato degli scooter.
Il Segway non verrà più prodotto. La decisione è stata presa a causa dei numerosi e gravi incidenti stradali in cui il veicolo era stato coinvolto, oltre che a causa delle scarse vendite.
Una scena non nuova – quella dell’aula della Camera dei Deputati durante i lavori con pochissimi deputati – è stata rappresentata ieri in maniera più impressionante che mai: l’aula era quasi completamente vuota – non più di venti deputati presenti -, e stava tenendosi la seduta con il ministro degli Esteri su un tema molto delicato. E le foto di quella scena hanno colpito chiunque le abbia viste. Oggi ne scrive sul Corriere della Sera, in prima pagina, Pierluigi Battista.
La foto della Camera vuota. Oggi ne scrive sul Corriere Pierluigi Battista, spiegando "la centralità del cappuccino" e un'"insensibilità politica e morale senza limiti".
In occasione dei due giorni di discussione in Parlamento erano state indette varie manifestazioni antigovernative a Roma: per questa ragione tutta l’area attorno a Montecitorio, Palazzo Madama e Quirinale era stata transennata e blindata. Un corteo era promosso da FIOM, centri sociali, Action, Unione Inquilini, Rifondazione Comunista e Partito Comunista dei lavoratori. In mezzo anche un gruppo che si autodefinisce “Brigate Monicelli per la liberazione” e alcuni comitati di terremotati aquilani e militanti campani anti-discariche. A questo corteo si è unita una grande manifestazione di studenti universitari. I due cortei hanno sfilato pacificamente e si sono riuniti poco dopo mezzogiorno nei pressi di Montecitorio. A quel punto però sono cominciati gli scontri tra forze dell’ordine e piccoli gruppi di manifestanti, soprattutto quelli appartenenti ai centri sociali. Molti scontri attorno al Senato, dove una bomba carta è stata lanciata vicino a Ottaviano Del Turco. Diverse altre bombe carta sono state lanciate contro le forze dell’ordine che avevano transennato la zona. Scontri a vicolo del Grottino, a due passi da via del Corso, dove un gruppo di persone con caschi e scudi ha assaltato tre furgoni della Guardia di Finanza. Qui ancora lanci di pietre e bastoni, assalti con mazze e bombe carta. Le forze dell’ordine hanno risposto con delle cariche e lanciando dei lacrimogeni. Alcuni sassi sono stati tirati anche contro giornalisti e semplici passanti. Il resto sono bancomat e vetrine sfondate, camionette della finanza e automobili bruciate. In piazza del Popolo c’è un grosso incendio. Ci sono quaranta feriti, tra cui tre carabinieri. Dieci persone sono state arrestate. Adesso la situazione sembra tornata tranquilla.
La guerriglia a Roma, foto e video. Scontri, incendi e lanci di bombe carta: ci sono quaranta feriti.
Joanne Woodward compie oggi novant’anni; e anche se sono ormai più di quindici anni che non recita, e i non appassionati di film di qualche decennio fa potrebbero non conoscerla, ha avuto una carriera lunga e notevole. È stata candidata quattro volte all’Oscar come miglior attrice, in quattro diversi decenni, ed è anche stata parte – insieme a Paul Newman – di una delle più famose e longeve coppie di Hollywood. Il suo film più famoso, quello per il quale ha vinto il suo unico Oscar, è La donna dai tre volti, del 1957. Woodward è nata a Thomasville, in Georgia, nel sud-est degli Stati Uniti, il 27 febbraio 1930: il suo nome completo è Joanne Gignilliat Trimmier. “Joanne” perché la madre era una grande appassionata di cinema, in particolar modo dell’attrice Joan Crawford. “Gignilliat Trimmier” per via dei legami dei genitori con gli ugonotti, i protestanti francesi. Molte sue biografie citano un aneddoto secondo il quale, quando aveva nove anni ed era ad Atlanta con la madre per la maestosa anteprima di Via col vento, riuscì ad arrivare fin dentro la limousine in cui viaggiavano l’attrice Vivien Leigh e suo marito Laurence Olivier, con il quale diversi decenni più tardi avrebbe lavorato per Come Back, Little Sheba.
Joanne Woodward ha 90 anni. È stata candidata all'Oscar in quattro diversi decenni – uno lo ha vinto – e insieme a Paul Newman ha formato una delle coppie più famose di Hollywood.
Truth, una iniziativa per disincentivare il fumo tra gli adolescenti negli Stati Uniti finanziata dall’organizzazione no profit American Legacy Foundation, ha realizzato una nuova campagna pubblicitaria contro il fumo intitolata It’s a Trap (“È una trappola”), che ha come protagonisti diversi meme e personaggi famosi di YouTuber. Lo spot è disponibile da alcuni giorni su YouTube e sarà trasmesso domenica 30 agosto nel corso degli MTV’s Music Awards, con l’obiettivo di raggiungere soprattutto il pubblico giovane cui è indirizzato. Nel video vengono spiegati i rischi legati al fumo, anche quello occasionale. Il titolo “It’s a Trap” – oltre a richiamare una delle frasi più famose e citate della saga di Star Wars, poi diventata un meme – è stato scelto per ricordare che in molti casi si inizia a fumare da ragazzi pensando sia un’abitudine passeggera, e non una dipendenza. Tra i personaggi che hanno partecipato ci sono: Rclbeauty101 (Rachel Levin), che ha un canale molto famoso in cui racconta cose della sua vita in modo sarcastico; Nigahiga (Ryan Higa), conosciuto per i suoi video in lip-sync, e Jerry Purpdrank, famoso per i suoi Vine. E c’è anche un unicorno che vomita un arcobaleno, un meme classico di Internet.
La campagna anti-fumo con i meme e gli YouTuber. Si intitola "It's a Trap" – come una famosa citazione di Star Wars – e ha come protagonisti gattini e unicorni che vomitano arcobaleni.
Cloverfield è un film di fantascienza del 2008 – un monster movie, a voler esser precisi – diretto da Matt Reeves e co-prodotto da J.J. Abrams, ideatore di Lost e regista di Star Wars: Il risveglio della Forza. Da qualche ora è online il primo trailer di 10 Cloverfield Lane, il sequel di Cloverfield diretto da Dan Trachtenberg e prodotto anche in questo caso da J.J. Abrams. Il film uscirà negli Stati Uniti nel marzo 2016. Non si sapeva che un sequel di Cloverfield fosse in lavorazione: le notizie sull’esistenza del film, il suo trailer e la data d’uscita sono arrivate tutte insieme. Il film parlerà di una ragazza (l’attrice Mary Elizabeth Winstead) che dopo un incidente stradale perde conoscenza e si risveglia in una sorta di bunker sotterraneo in cui un uomo (interpretato dall’attore John Goodman) le spiega che un attacco nucleare ha ucciso quasi tutti gli esseri umani. La ragazza vorrà comunque provare a uscire dal bunker.
Uscirà un sequel di “Cloverfield”. Si chiama "10 Cloverfield Lane", c'è un trailer: uscirà a marzo negli Stati Uniti e fino a poche ore fa non si sapeva nemmeno della sua esistenza.
Uno dei concetti fondamentali della teoria macroeconomica moderna – sviluppata dal grande Milton Friedman, l’importante economista americano vincitore del Premio Nobel per l’economia nel 1976 e morto nel 2006 – probabilmente è sbagliato, e potrebbe essere accantonato. Sarebbe un cambiamento con grandi implicazioni per il modo in cui pensiamo alle politiche economiche e alla finanza. Il concetto si chiama “teoria del reddito permanente“, fu teorizzato da Milton per la prima volta nel 1957 e ha ancora oggi un’influenza enorme nel settore economico. La teoria dice che il consumo delle persone non dipende tanto da quanto guadagnano oggi, ma piuttosto da quanto si aspettano di guadagnare nel corso della vita. Secondo Friedman, se entriamo in possesso di una grande quantità di denaro in modo inaspettato e isolato, non correremo a spenderlo tutto, ma lo depositeremo in banca, perché sappiamo che l’episodio non si ripeterà. Se invece otteniamo un aumento di stipendio, potremmo iniziare a spendere di più ogni mese, in quanto l’aumento è un segnale che la nostra capacità di produrre reddito è cresciuta nel lungo periodo. Questa supposizione sul comportamento umano ha implicazioni enormi dal punto di vista delle politiche economiche. La teoria di Friedman, considerata vera per anni, implicava che l’efficacia di uno stimolo fiscale era probabilmente molto minore rispetto a quanto gli economisti ritenevano prima del 1957. Se il governo prova a incoraggiare la spesa offrendo degli assegni ai cittadini, le persone si limiteranno a depositare quei soldi in banca, invece di uscire a spenderli. La teoria di Friedman è importante anche per la finanza. Molte teorie accademiche si basano sulla teoria del reddito permanente. Stando all’idea di Friedman, i consumatori vogliono livellare il loro consumo e non amano i cali. Sulla carta, quindi, le persone saranno disposte a spendere molto per pacchetti finanziari in grado di portare benefici durante i periodi di recessione, perché consentirebbero loro di evitare di tirare la cinghia. La teoria è dominante al punto tale da essere la base di quasi tutte le moderne teorie macroeconomiche, che recepiscono l’idea di Friedman con una formula chiamata “equazione di Eulero sul consumo”, che negli ultimi decenni è apparsa nella stragrande maggioranza dei macro-modelli accademici, usati da molti capi delle banche centrali per determinare i tassi di interesse.
C’è un problema con un’importante teoria di Milton Friedman. Per decenni è stata alla base di molte politiche economiche, per prevedere come le persone gestiscono un guadagno inatteso: ma forse il grande economista si sbagliava.
Per il Natale di otto anni fa scrissi questa cosa per una bella rivista che si chiamava Donna e che ora non c’è più. È il più efficace consiglio di Natale che abbia mai dato, e il modo migliore che so per fare un regalo del primo natale del Post. Auguri. A Natale, mi chiamano i parenti. Ogni anno. Che c’è di strano, direte voi. È che non mi fanno gli auguri. Si dimenticano. Mi hanno chiamato solo per un motivo. Sanno che scrivo di musica e hanno un sacco di regali da fare. Mi consigli dei cd da regalare?, dicono. Se esito, se mi diffondo in alternative, si seccano. Vogliono andare a colpo sicuro, entrare nel negozio con un foglietto e i nomi. Quest’anno mi sono preparato. Dirò “Is a woman” dei Lambchop ai più anziani, e “Unplugged” di Lauryn Hill ai più giovani. Risolto. Ma non è di questo che volevo parlare. Volevo parlare del fatto che qualche volta, dopo Natale, qualcuno mi chiama per ringraziare. Un ottimo consiglio, dicono, è stato molto apprezzato. Bene: nove anni fa mi richiamarono tutti. Tutti: mia madre, le mie tre zie, mio fratello, mia cugina, la mia matrigna, quattro amici, il mio ex professore di storia dell’arte. Un successone. Che avevo fatto? Gli avevo raccontato una storia. La storia è questa. Gavin Bryars è un musicista contemporaneo non facile da etichettare. Nei negozi quando ce l’hanno lo mettono a volte nel reparto classica, a volte in quello jazz, a volte nelle colonne sonore, a volte dove capita. Ha fatto musiche per opere teatrali, per film, per programmi tv, opere classiche a se stanti, progetti d’avanguardia. Una volta stava girando per Londra con un registratore in cerca di suoni per un programma della BBC. Si imbattè in un barbone forse ubriaco che trascinava ripetitivamente tra i pochi denti una canzoncina. Non era proprio una canzoncina. Una specie di canto religioso: diceva “Il sangue di Gesù non mi ha mai tradito finora”, e lo ridiceva, e lo ridiceva. Bryars si portò a casa il suo nastro e lo tenne lì. Ogni tanto lo riascoltava e ci pensava su. “Jesus blood never failed me yet” fu pubblicato nel 1993. Dura settantatrè minuti. Per settantatrè minuti si ripete circa centocinquanta volte la stessa strofa sottratta quella notte alla voce del barbone londinese, campionata e ripetuta per tutta l’opera e accompagnata da un arrangiamento orchestrale sempre più denso, che parte da pochi archi e si arricchisce man mano di altri strumenti, cori, e infine una seconda voce solista che chiude la composizione sottobraccio al barbone. Una voce straordinaria, e la più associabile a quella di un barbone ubriaco, avrà pensato Bryars prima di telefonare a Tom Waits. Il disco è straordinario, unico, notturno, struggente. E natalizio. Quando spiego loro di cosa è fatto, i parenti sorridono. Diffidano. Sai che noia, vorrebbero dire. Come voi adesso. Non hai niente di più normale? Poi lo ascoltano, e sorridono ancora. Alcuni fingono di addormentarsi, per prendermi in giro. Dopo lo riascoltano, e ancora. Poi, una sera che mi hanno invitato a cena, glielo trovo accanto allo stereo. Mi affaccio alla cucina dove il padrone di casa sta lavorando con un mestolo e una pentola, e il grembiule attorno alla vita, e glielo sventolo davanti agli occhi. Sorridono ancora. L’hanno comprato; dopo lunghe ricerche, perché non è facile da trovare.
Non mi ha mai tradito. Il solito vecchio regalo di Natale del direttore del Post.
Il Corriere della Sera ha pubblicato la risposta del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a una lettera di Fausto Bertinotti, ex presidente della Camera e capo di Rifondazione Comunista, che era stata pubblicata ieri dallo stesso Corriere. Bertinotti aveva accusato Napolitano di avere abusato delle proprie funzioni, invitando il Parlamento a non togliere il proprio sostegno a un governo in cui il «capitalismo finanziario globale» non è messo in discussione, e nel quale esiste un «vincolo esterno dell’Europa leale, che limita la nostra sovranità». Gentile Direttore,
Napolitano e «una delle più dannose patologie italiane». La lettera del presidente della Repubblica in risposta a Fausto Bertinotti, secondo cui sta abusando dei propri poteri per difendere il governo.
Piero Tosi, uno dei più celebri costumisti della storia del cinema, è morto a 92 anni. Tosi era nato a Sesto Fiorentino e nella sua carriera aveva lavorato a molti film di Luchino Visconti – Bellissima, Senso, Rocco e i suoi fratelli, Le notti bianche, Il portiere di notte e Il Gattopardo – e aveva collaborato con Vittorio De Sica, Mauro Bolognini, Federico Fellini, Franco Zeffirelli e Pier Paolo Pasolini. Era stato nominato a sei Oscar senza mai vincerne uno, ma nel 2013 gli era stato consegnato l’Oscar alla carriera. Su Repubblica, Leonetta Bentivoglio ha scritto di lui: Forse meglio di chiunque altro, nel cinema del Novecento, Tosi ha sancito il rinnovamento del costume, traducendolo in chiave del personaggio: più che contenitore o decorazione, l’abito in lui diventa specchio, sottolineatura e complemento di un carattere.
È morto il costumista Piero Tosi.
Mentre il mondo è travolto dalle immagini dei mondiali e dai suoni di Shakira e della sua canzone ufficiale, in Gran Bretagna – dove quando si tratta di canzonette mantengono un’indipendenza e una qualità superiore – le classifiche dei singoli sono occupate da diverse canzoni ispirate al calcio e ai mondiali. E al primo posto arrivano il rapper Dizzee Rascal e l’attore televisivo James Corden, che hanno dedicato al’impegno della nazionale inglese una cover di “Shout” dei Tears for Fears. https://www.youtube.com/watch?v=07K_kHV7BXk Intanto, riassume la BBC, in classifica sono diversi entrati altri singoli legati al calcio, visto che non esiste a questi mondiali un inno ufficiale della nazionale inglese. Uno è “Three Lions” di David Baddiel, Frank Skinner e i Lightning Seeds, che accompagnò per gli inglesi gli europei del 1996. In classifica ce n’è anche una versione di Robbie Williams. Poi ci sono “World in Motion”, che fu l’unico numero uno dei New Order nel 1990 quando fu la canzone ufficiale della nazionale ai mondiali, e una cover di “If I can dream” di Elvis Presley incisa dall’ex allenatore della nazionale Terry Venables.
A parte Shakira. Al primo posto nelle classifiche inglesi arriva la cover di "Shout" dei Tears for Fears dedicata da Dizzie Rascal alla nazionale.
In un colloquio pubblicato su Repubblica di oggi – simile a un altro pubblicato sul Corriere – Matteo Salvini ha risposto ad alcune domande sul risultato del suo partito in Sardegna dove ha vinto il centrodestra ma la Lega ha ottenuto solo l’11 per cento ed è stata superata dal PD. Salvini ha commentato anche il risultato del Movimento 5 Stelle, che in Sardegna ha preso meno del 10 per cento, e quando il giornalista gli ha chiesto se questi dati avrebbero messo a rischio il governo, Salvini ha risposto «andremo avanti», anche nonostante a livello locale l’alleanza con il centrodestra di Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni funzioni. A quel punto, dice Repubblica, parlando del contesto nazionale Salvini ha detto molto chiaramente: «Io col vecchio centrodestra non tornerò mai, questo deve essere chiaro. Governiamo insieme nelle regioni, nei comuni. Ma finisce lì»
Salvini dice che non tornerà mai col vecchio centrodestra. A livello locale l'alleanza funziona ma su quello nazionale "giocano con altri schemi", dice.
Da qualche giorno è uscita la traduzione italiana della raccolta di racconti che contiene “Cat Person”, la seconda cosa più letta sul sito del New Yorker nel 2017 (dopo il primo articolo di Ronan Farrow sulle accuse a Harvey Weinstein) nonostante fosse stata pubblicata online l’11 dicembre. Nel mondo della cultura se ne è parlato come del primo racconto «virale», cioè diffusosi tantissimo tra le persone attraverso i social network. Grazie a “Cat Person” la sua autrice, la 38enne Kristen Roupenian, ha ottenuto un contratto da almeno un milione di dollari per scrivere due libri, la raccolta di racconti da poco pubblicata e un romanzo: una somma molto alta in generale, e ancor di più se si considera che Roupenian prima di “Cat Person” non aveva pubblicato nulla. Cos’è “Cat Person” e perché ha avuto successo Per chi non avesse sentito parlare di “Cat Person”, prima di tutto bisogna dire che non c’entra nulla con i gatti (anche se a un certo punto vengono nominati due gatti). Parla di un appuntamento e di un’esperienza sessuale molto deludenti per la giovane donna protagonista. A grandi linee le cose vanno così: la ventenne Margot conosce il 34enne Robert mentre lavora come cassiera nel bar di un cinema, c’è un piccolo flirt e, dopo alcune settimane di frequenti scambi di messaggi, un appuntamento. L’appuntamento non va molto bene perché Robert non si rivela all’altezza dell’immagine che Margot si era fatta di lui, oltre a mostrarsi piuttosto insicuro anche nei contatti fisici. Senza dire proprio come finisce, Margot e Robert fanno sesso: durante i preliminari lei si rende conto che non le piacerà, ma non se ne va prima del rapporto vero e proprio solo per l’imbarazzo che comporterebbe.
Cosa si dice della raccolta di racconti pagata più di un milione di dollari. Quella che contiene il racconto virale "Cat Person", e che ora è uscita in italiano.
Un quarantaduenne magro, capelli ricci e neri, camicia e jeans larghi, scarpe da ginnastica. Il suo studio è una piccola stanza che ricorda la camera di un ragazzino: pareti con appese locandine di vecchi film e fotografie, una scrivania piena di memorabilia del cinema, tra cui un manoscritto di Herbert Spencer con la partitura della colonna sonora de I predatori dell’arca perduta di John Williams. E un Oscar, suo. Michael Giacchino è così presentato dal New Yorker: è il compositore delle colonne sonore di Lost, dei film di J.J. Abrams Mission Impossible: III e Star Trek, e di una manciata degli ultimi Pixar, tra cui spicca Up, film per cui ha vinto l’Oscar quest’anno. Giacchino — che aveva i nonni siciliani e abruzzesi — è cresciuto a Edgewater Park nel New Jersey, una piccola cittadina a venti chilometri da Philadelphia. Al contrario dei suoi coetanei, da ragazzino si buttò sulla musica classica, tenendosi sempre lontano da tutto ciò che fosse simile al rock.
Michael Giacchino, la musica dell’isola di Lost. Il compositore che ha vinto l'Oscar per Up raccontato sul New Yorker.
Nelle continue scaramucce tra le autorità sanitarie e gli scettici dei vaccini, metto a segno questa dalla parte delle forze a favore delle vaccinazioni. Una donna canadese che si era rifiutata di far vaccinare i suoi figli contro la pertosse ha cambiato idea ora che tutti i suoi figli hanno preso la malattia. Sì, Tara Hills è rimasta costretta a casa a Ottawa, in Canada, per più di una settimana con i suoi bambini malati e con il rimorso per essersi rifiutata di farli vaccinare contro questa malattia molto contagiosa per via aerea. La pertosse causa colpi di tosse violenti e incontrollabili ed è soprattutto conosciuta per il rumore che fanno le persone che ne sono affette quando cercano di recuperare il fiato. In alcuni casi può rivelarsi mortale, specialmente tra i bambini che hanno meno di un anno, dicono i Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie statunitensi.
La famiglia che ha cambiato idea sui vaccini. Una coppia canadese non voleva vaccinare i suoi figli, poi si sono ammalati tutti e 7 di pertosse: insieme.
Come Woody Allen non c’è nessuno. Ci sono quelli – pochi, illustri, ammirati – che sono tra “i più” della loro categoria. Ci sono anche quelli – rarissimi – che sono “il più” della loro categoria. E poi ci sono quelli che non hanno la categoria. Cosa vorreste mai dire di Woody Allen, che è “il più grande comico ebreo”? “Il migliore battutista di tutti i tempi”? Woody Allen è il numero uno nella categoria di Woody Allen, il creatore di Woody Allen in quanto categoria monoesemplare. Woody Allen ha messo dentro la cultura del Novecento, con ricadute ancora nel secolo successivo, un’enorme quantità di immagini, riflessioni, battute, nonché se stesso in quanto personaggio. Ha identificato se stesso col personaggio inventato, e il personaggio inventato con se stesso. Ha fatto sì che in una quantità di occasioni quotidiane pensiamo alle cose di Woody Allen o persino facciamo e diciamo le cose di Woody Allen senza accorgercene o magari senza neanche saperlo. Producendo una ricchissima quantità di storie e situazioni tutte con una incredibile coerenza: quanto puoi far ridere, facendo sempre la stessa parte, o avendo sempre lo stesso senso dell’umorismo? Lui tanto.
Grazie al cielo che c’era Woody Allen. Per fortuna che c'è stato, in questi ottant'anni compiuti oggi: il numero uno nella categoria di se stesso.
I mirtilli fanno benissimo alla memoria, le bacche di açai sono ricche di antiossidanti, il succo di melagrana aiuta ad abbassare la pressione sanguigna, la barbabietola fa bene al cuore e il cacao aiuta a prevenire i problemi cardiovascolari, o almeno queste sono le convinzioni dei consumatori dei cosiddetti “superfood”, che considerano alcuni alimenti migliori di altri per via delle loro presunte qualità nutrizionali superiori. Il termine esiste nel mondo anglosassone da decenni, ma solo negli ultimi anni si è diffuso ampiamente arrivando anche in Italia, dove basta fare una ricerca su Google per scoprire che migliaia di siti se ne occupano in continuazione, con consigli e suggerimenti per vivere meglio. In realtà, dietro al concetto di “superfood” ci sono spesso convinzioni scientifiche sbagliate, leggende metropolitane e nel complesso l’idea che esistano alimenti migliori di altri e che possano rimettere a posto una dieta squilibrata. Come vedremo, la chiave per una buona alimentazione è naturalmente ben diversa e prevede di mangiare nel modo più vario possibile, senza fare favoritismi e imbottirsi a tutti i costi di mirtilli.
Il “superfood” non esiste. Mirtilli, bacche di goji, semi di chia, quinoa e compagnia sono ottimi alimenti, ma non sono migliori degli altri.
Dal Newark Liberty International Airport, l’aeroporto internazionale di Newark, nel New Jersey, partono ogni giorni circa 400 voli della United Airlines, una delle più grandi compagnie aeree statunitensi. Quegli aerei trasportano in tutto più di 33mila piatti. Il numero di carrelli per il cibo caricati su ogni aereo varia a seconda della grandezza: sugli aerei più grandi ce ne stanno fino a 125, su quelli piccoli ce ne sono una decina. Gli addetti caricano l’aereo un’ora prima della partenza per evitare di doversi mischiare ai passeggeri. Quando un aereo atterra, si fa lo stesso processo al contrario. I carrelli vengono svuotati e li si fa passare attraverso una postazione di lavaggio, mentre i piatti e gli utensili ricevono una decisa strofinata in un macchinario industriale.
Presente e futuro del cibo sugli aerei. Negli ultimi anni i pasti in volo sono molto migliorati (no?), ma l'alta quota continua a essere un problema per il sapore.
Decine di migliaia di persone, compresi scienziati e astronomi, martedì hanno raggiunto il nord-est dell’Australia per osservare un’eclissi totale di Sole. Il fenomeno è iniziato alle 05.45 del mattino e ha raggiunto il suo massimo intorno alle 06.38 di mercoledì (le 21.38 di martedì in Italia). I meteorologi avevano previsto un cielo nuvoloso, ma il passaggio della Luna tra il Sole e la Terra è stato osservato molto bene: il buio al culmine dell’eclissi è durato poco più di due minuti. L’eclissi ha proiettato la sua ombra per circa 150 chilometri di larghezza, proprio nella zona settentrionale dell’Australia, spostandosi poi sempre più verso nord-est, prima di raggiungere la zona meridionale dell’Oceano Pacifico. Come suggerisce il nome, una eclissi è definita totale quando il Sole viene oscurato completamente, fenomeno che a seconda della posizione relativa della Luna e dell’osservatore può durare da alcuni secondi a circa sette minuti. La totalità del fenomeno è visibile in un’area ristretta della superficie terrestre, mentre ai suoi margini è visibile un’eclissi di tipo parziale. L’eclissi rende di solito facilmente osservabile la corona solare, la parte più esterna dell’atmosfera della nostra stella e anche per questo motivo il fenomeno viene osservato con grande interesse da astronomi e ricercatori.
L’eclissi solare totale in Australia. Le grandi foto del Sole oscurato per alcuni minuti dal passaggio della Luna.
Gianluca Neri ha recuperato l’annuncio attraverso il quale sono state assunte le oramai famigerate hostess. Come si vede, l’impegno era qualificato come “Incontro – dibattito con capo di stato estero”, e a ragazze e ragazzi sono andati 80 euro netti: sì, anche ai ragazzi, perché l’annuncio era per 1000 donne e 200 uomini. Hanno però risposto solamente in 159 maschi, mentre ci sono state quindici richieste femminili in eccesso.
Come sono state reclutate le hostess per Gheddafi. L'incontro era definito come un "dibattito", e ai partecipanti – c'erano anche dei maschi – è spettato un compenso di 80 euro.
È morto a 55 anni Alessandro Pansa, vicepresidente di Feltrinelli e figlio del giornalista e scrittore Giampaolo Pansa. Insegnava all’università Luiss di Roma e dal 2013 al 2014 era stato amministratore delegato di Finmeccanica. Nato a Mortara, in provincia di Pavia, il 22 giugno del 1962, si era laureato in Economia Politica all’università Bocconi; dopo aver lavorato nel Credito Italiano SpA al Servizio Studi Economia e Pianificazione, nel 1992 passò a Euromobiliare, per cui coordinò molte operazioni sul mercato azionario per importanti aziende italiane. Nel 2005 fu nominato presidente di Ansaldo per cui curò, l’anno dopo, la quotazione in borsa.
È morto Alessandro Pansa, vicepresidente di Feltrinelli e figlio del giornalista Giampaolo Pansa. Era stato amministratore delegato di Finmeccanica e insegnava all'università Luiss di Roma.
Nei giorni scorsi Google, l’azienda del più utilizzato motore di ricerca al mondo, ha ricevuto da un gruppo di regolatori europei per la privacy, noto come Article 29 Working Party, una serie di indicazioni per adeguare le sue attuali politiche della privacy alle linee guida imposte dalle autorità europee. È una storia che va avanti da più di due anni, e cioè da quando nel marzo del 2012 Google implementò nuove regole per la gestione dei dati personali: in sostanza, Google uniformò le norme sulla privacy dei suoi vari servizi, introducendo tra le altre cose la possibilità che le informazioni dei singoli utenti siano condivise tra servizi diversi (tra quello di posta Gmail e quello per vedere i video YouTube, per esempio). Ad aprile 2013, le autorità per la difesa della privacy di sei diversi paesi europei – Francia, Germania, Regno Unito, Italia, Spagna e Paesi Bassi – hanno avviato una serie di indagini accusando Google di non rispettare le regole sulla protezione dei dati personali dei propri utenti. A gennaio scorso la Commission National de l’Informatique et des Libertés (CNIL), cioè le autorità francesi incaricate dall’Unione Europea di svolgere le indagini nel 2013, hanno multato Google di 150 mila euro per il mancato adeguamento delle regole sulla privacy alle norme nazionali. Un portavoce di Google, Al Verney, ha spiegato che in questi mesi l’azienda si è resa disponibile a spiegare le regole e a discuterne con le autorità europee e anche con i vari regolatori di altri paesi che non hanno partecipato all’azione legale congiunta. A marzo scorso Google ha apportato alcune modifiche alle politiche della privacy, permettendo di accedere alle policy specifiche dei diversi servizi tramite i link presenti nel documento principale che riunisce le norme fin dal 2012.
Google e le regole europee sulla privacy. L'azienda statunitense ha ricevuto una serie di nuove indicazioni per adeguare alle norme europee le proprie regole di raccolta dei dati personali: una lunga storia.
Il 12 gennaio il presidente del consiglio Paolo Gentiloni ha firmato – dal Policlinico Gemelli di Roma in cui è ancora ricoverato – l’approvazione dei nuovi LEA, i livelli essenziali di assistenza, che comprendono anche un nuovo Piano nazionale sui vaccini. I LEA sono l’insieme dei servizi e delle attività che i cittadini possono ottenere tramite il Servizio sanitario gratuito: sono cioè le prestazioni che tutte le regioni devono fornire gratuitamente (o quasi) e uniformemente, perché considerate indispensabili. La list dei LEA non veniva aggiornata dal 2001: alcuni servizi erano diventati poco utili o obsoleti (e sono stati quindi tolti), molti altri sono stati aggiunti perché nel frattempo si sono rivelati importanti. Le principali novità sono per i servizi che riguardano i vaccini – che saranno gratuiti, tutti quanti, anche se facoltativi – i tumori, la celiachia, l’autismo, la procreazione assistita e il trattamento di malattie rare, invalidanti o croniche. Oltre che da Gentiloni il documento sui nuovi LEA è stato firmato dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin – che ne ha parlato con diversi giornali – e dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.
Cos’ha deciso il governo sui vaccini. Li ha resi gratuiti, tutti quanti, aggiornando inoltre l'elenco delle prestazioni sanitarie essenziali che andranno garantite in tutte le regioni.
Lunedì 9 novembre l’azienda farmaceutica statunitense Pfizer ha annunciato che il suo vaccino sperimentale contro il coronavirus, sviluppato dalla tedesca BioNTech, si è rivelato molto più efficace del previsto nell’ultima fase (su 3) di test su esseri umani, ancora in corso e da completare. La notizia è stata accolta con interesse dai ricercatori, ha portato a grande ottimismo tra gli investitori in Borsa e ha spinto istituzioni sanitarie e governi ad annunciare nuove prenotazioni per l’acquisto di milioni di dosi del vaccino. La notizia sui progressi e i risultati raggiunti è sicuramente positiva, ma i tempi per avere un vaccino saranno ancora relativamente lunghi e saranno legati alle procedure di autorizzazione da parte delle autorità sanitarie, alla capacità di Pfizer di produrre materialmente i vaccini e al tempismo dei governi nell’acquistarli e distribuirli. Oltre a Pfizer, diverse altre aziende stanno sviluppando vaccini contro il coronavirus, impiegando tecniche diverse e che dovrebbero portare a qualche risultato da qui alla prossima primavera.
Cosa succede ora col vaccino contro il coronavirus. Dopo l'annuncio di lunedì di Pfizer: quali sono i tempi, che cos'è un'autorizzazione di emergenza e chi sta prenotando milioni di dosi.
La procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio per Tiziano Renzi e Laura Bovoli, genitori di Matteo Renzi, in un processo per false fatture. Secondo l’accusa, le aziende della famiglia Renzi avrebbero emesso fatture per lavori mai svolti, ricevendo così un incasso illegittimo di 200 mila euro. Anche per l’allora titolare della società che pagò la fattura è stato chiesto il rinvio a giudizio. Il caso riguardo uno studio fattibilità per verificare la possibilità di creare un punto ristoro vicino a un centro commerciale. Lo studio, però, non sarebbe mai stato fatto e la fattura sarebbe servita a coprire altri incarichi che Tiziano Renzi avrebbe svolto per la società committente. Ora spetterà ai giudici decidere se accogliere la richiesta di rinvio a giudizio e fare quindi iniziare il processo.
La procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio per Tiziano Renzi e Laura Bovoli, genitori di Matteo Renzi, per un caso di false fatture.
L’8 giugno 1976 il magistrato Francesco Coco fu assassinato dalle Brigate Rosse a Genova insieme ai due agenti della sua scorta, il poliziotto Giovanni Saponara e il carabiniere Antioco Deiana. L’omicidio, il primo di un magistrato condotto dalle BR, ebbe un grande impatto sull’opinione pubblica e fu considerato la dimostrazione delle capacità dei brigatisti nell’organizzare attentati contro chi era ritenuto un ostacolo alla loro lotta armata rivoluzionaria per il comunismo. Negli anni seguenti, gruppi armati delle Brigate Rosse avrebbero commesso diversi altri omicidi, compreso quello del presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro. Perché Francesco Coco Francesco Coco era nato a Terralba, un comune in provincia di Oristano, in Sardegna, il 12 dicembre del 1908. Aveva studiato legge ed era diventato giudice istruttore a Nuoro negli anni Trenta. Era poi diventato sostituto procuratore generale della Corte d’Appello di Cagliari, dove si era occupato in più occasioni di sequestri di persona e del fenomeno del banditismo. Dopo un trasferimento in Liguria, negli anni Sessanta e Settanta Coco fu procuratore a Genova.
L’assassinio di Francesco Coco. La storia del magistrato che venne ucciso a Genova dalle Brigate Rosse durante il processo al “nucleo storico” del gruppo terrorista.
Una delle molte città in cui si andrà a votare il prossimo 5 giugno per scegliere un nuovo sindaco e un nuovo consiglio comunale è Trieste. Come anche a Torino, Napoli, Bologna e Cagliari, il sindaco uscente, che a Trieste è Roberto Cosolini, si presenta per un secondo mandato. I candidati e i sondaggi I candidati sindaco a Trieste sono undici. Roberto Cosolini si ripresenta come il candidato del centrosinistra ed è appoggiato da PD, SEL, Verdi, UDC e PSI. Nel 2011 la sinistra si era presentata compatta a sostegno di Cosolini; ora invece una lista di SEL sostiene il sindaco uscente. Il capogruppo di SEL Marino Sossi si è candidato in modo autonomo con la lista Sì-Sinistra per Trieste, espressione di Sinistra Italiana: ha 68 anni ed è il candidato più anziano. Il presidente del consiglio comunale Iztok Furlanic si presenta infine con Sinistra unita, unione dei due partiti comunisti PCDI e PRC.
Guida alle elezioni di Trieste. Il sindaco uscente Cosolini si ricandida con il centrosinistra, i sondaggi sono equilibrati: e la questione di cui si discute di più è la Ferriera.
La serie di fotografie Close to me evoca momenti e situazioni vissuti da Samuele Pellecchia, che ha scattato le foto. Le immagini sono scattate soprattutto in momenti di vita personale – dai viaggi in giro per il mondo, agli incontri, ai luoghi che attraversa – e sono tutte in bianco e nero: ritraggono situazioni a metà tra immagini private prese da un archivio personale e immagini pubbliche nate con lo scopo di documentare un fatto e raccontare una situazione. Il racconto “evoca” e le immagini, anche non a fuoco e mosse, diventano un documento emotivo di un viaggio personale. Close to me è un esempio della cosiddetta documentary intimacy photography – “fotografia documentaria intima” – un genere che ha le sue radici nei racconti fotografici dei grandi Nan Goldin e Larry Clark, che per primi hanno mostrato al mondo momenti intimi delle proprie vite con lo scopo di pubblicarle su giornali ed esporle in gallerie (un’immagine molto famosa è quella di Nan Goldin con l’occhio nero).
“Close to me”. Le fotografie di Samuele Pellecchia, che mescolano momenti di vita personale alla documentazione fotogiornalistica di fatti e notizie.
Il sito Flavorwire ha messo insieme una lista di 10 film tratti o ispirati da articoli usciti su giornali e riviste. L’occasione era il 38esimo anniversario, il 7 giugno, della pubblicazione sul New York Magazine di “The Tribal Rites of the New Saturday Night”, l’articolo che raccontava la storia da cui venne tratto il famosissimo musical con John Travolta “La febbre del sabato sera”. Partendo da quella lista abbiamo cercato altri film che sono stati tratti da articoli di giornale e abbiamo scoperto alcune cose insaspettate: voi lo sapevate che “Fast and Furious” è tratto da una storia vera? e “Top gun”? Certo, tratto da un articolo non significa sempre “tratto da una storia vera”: Freddy Krueger, per esempio, non esiste davvero. (Dentro a ogni foto trama del film e autore, titolo e link all’articolo da cui sono tratti)
16 film tratti da articoli di giornale. "Top Gun", per esempio, ma anche "Paura e delirio a Las Vegas" e "Into the Wild": anche se non significa che siano tutti per forza tratti da una storia vera.
Tra le cose più viste sul Post questa settimana c’è il video dell’anonimo banchetto che a New York ha venduto a poche decine di dollari delle opere di Banksy valutate diverse decine di migliaia. Poi poetiche foto di autunno, foto di animali e per non distrarci troppo: la legge di stabilità in 20 punti. Ha avuto molto successo anche l’elenco dei 10 migliori film di fantascienza di sempre secondo il Guardian. Infine, se ve lo siete perso, dovete dedicare qualche minuto al video del confronto molto teso tra Fabio Fazio e Renato Brunetta a Che tempo che fa. – L’autunno delle biciclette Le foto più belle di gente che attraversa la neve, che cade, che guada, che combatte, che scoiattola, pedalando.
Sunday Post. La legge di stabilità, lo scherzo di Banksy e i 10 migliori film di fantascienza di sempre tra le cose più viste sul Post questa settimana.
La scorsa settimana Google ha presentato il suo nuovo social network Google+. Il servizio può essere utilizzato da chi ha un account registrato con il motore di ricerca ed è per ora in fase sperimentale, questo significa che per poterci entrare dentro occorre ottenere un invito da parte di qualcuno che lo sta già provando. Benché molte funzionalità siano ancora limitate o passibili di miglioramenti, negli ultimi giorni in molti hanno iniziato a immaginare quale impatto potrà avere Google+ sui tanti social network che esistono da tempo online, a cominciare da Facebook. Prendendo spunto da un articolo di Kit Eaton di FastCompany, abbiamo provato a dare una prima risposta, con un breve elenco delle conseguenze che Google+ potrebbe avere sulla concorrenza. Facebook È naturalmente uno degli obiettivi principali di Google, e basta pensare ai suoi oltre 600 milioni di iscritti per comprenderne il motivo. Buona parte delle funzionalità di Google+ ricalcano quelle già messe a disposizione da Facebook. Viene quindi da chiedersi perché mai uno dovrebbe mettersi a usare il social network del motore di ricerca al posto di quello di Zuckerberg.
L’agguerrita concorrenza di Google+. Come il nuovo social network cercherà di complicare la vita a Facebook, Foursquare e agli altri social qualcosa.
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia
A Brescia c’è un processo, per strage. E non è che riveli bazzeccole, spiega Benedetta Tobagi su Repubblica.
Il romanzo The Vegetarian di Han Kang (Corea del Sud) ha vinto l’edizione 2016 del Man Booker International Prize, il più importante premio letterario dedicato alla narrativa tradotta in inglese del Regno Unito. Tra i candidati finalisti c’era anche The Story of the Lost Child di Elena Ferrante, traduzione del libro Storia della bambina perduta. Han Kang e Deborah Smith, che ha tradotto il libro in inglese, si divideranno il premio di 50mila sterline (equivalente a quasi 65mila euro). Gli autori e i traduttori delle altre opere finaliste riceveranno ognuno un premio di 1.000 sterline (circa 1.200 euro). Inizialmente i libri candidati al premio erano 155.
“The Vegetarian” di Han Kang ha vinto il Man Booker International Prize 2016. È il più importante premio letterario inglese per la narrativa tradotta, metà del premio andrà alla traduttrice Deborah Smith.
Venerdì 28 febbraio Antonio Gentile, senatore del Nuovo Centrodestra (fu eletto al Senato per la prima volta nel 2001, con Forza Italia), è stato nominato sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti nel governo Renzi. Antonio Gentile è fratello di Pino Gentile, che è assessore regionale in Calabria, e zio di Katia Gentile, che è stata vicesindaco di Cosenza. Da diversi giorni il senatore Antonio Gentile – anche detto Tonino – è protagonista di una storia che ha coinvolto uno dei principali quotidiani calabresi, L’Ora della Calabria. Il giornale che sarebbe dovuto andare in stampa mercoledì 19 febbraio conteneva un articolo su un’indagine della procura di Cosenza per abuso d’ufficio, falso ideologico e associazione a delinquere a carico del figlio del senatore Gentile (Andrea, un avvocato che lavorava anche come consulente per l’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza). Il giornale non è invece stato pubblicato e – in una conferenza stampa tenuta nel pomeriggio di mercoledì 19 – il direttore Luciano Regolo ha detto di aver subito, martedì sera, delle pressioni da parte del proprietario della tipografia perché il giornale non andasse in stampa con l’articolo sul figlio di Gentile. Il proprietario della tipografia, Umberto De Rose, ha invece sostenuto che il giornale non sia andato in stampa per un problema tecnico alle rotative.
La telefonata sul sottosegretario Gentile e sul giornale calabrese “censurato”. La settimana scorsa un quotidiano calabrese non è uscito in edicola perché, dice il direttore, conteneva un articolo “sgradito” al neo sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti.
Giovedì mattina decine di persone sono state arrestate in tutta Italia in seguito a un’indagine contro la ‘ndrangheta della procura antimafia di Catanzaro. L’indagine, chiamata “basso profilo”, ha portato all’arresto di 13 persone, mentre per altre 35 sono stati disposti gli arresti domiciliari: sono tutte accusate a vario titolo di riciclaggio, turbativa d’asta, intestazione fittizia di beni ed associazione mafiosa. Secondo quanto riferisce Repubblica, è indagato anche il segretario nazionale dell’UDC (Unione di Centro), Lorenzo Cesa, la cui casa è stata perquisita giovedì mattina. L’accusa per Cesa, scrive La7, sarebbe di associazione per delinquere. Cesa ha detto di ritenersi totalmente estraneo e ha annunciato le sue dimissioni dalla segreteria del partito. Sono stati invece disposti gli arresti domiciliari per l’assessore al Bilancio della Calabria, Francesco Talarico, anche lui membro dell’UDC.
Il segretario dell’UDC Lorenzo Cesa si è dimesso dopo essere stato indagato nell’ambito di un’operazione contro la ‘ndrangheta.
Il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio ha incontrato l’ambasciatore francese a Roma, Christian Masset, a una settimana dal suo rientro in Italia. Masset era stato richiamato a Parigi dal governo francese dopo l’incontro di Di Maio e Alessandro Di Battista, leader del Movimento 5 Stelle, con la fazione più estremista del movimento dei “gilet gialli”, che dichiara di volere la guerra civile in Francia e chiede che l’esercito prenda il controllo del paese. In una nota, l’ambasciatore francese ha ribadito la volontà del suo paese di «lavorare con l’Italia su tutte le tematiche nel quadro del rispetto reciproco e della volontà di cooperare». L’incontro, avvenuto su richiesta di Di Maio, è il primo tra un rappresentante del governo italiano e l’ambasciatore. La settimana scorsa, appena dopo il suo rientro, Masset aveva incontrato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Quirinale.
Luigi Di Maio ha incontrato Christian Masset, l’ambasciatore francese a Roma.
Diego Bianchi, cioè Zoro, è stato all’Aquila in occasione del quinto anniversario dal terremoto del 2009, a parlare con gli abitanti, a vedere come va avanti la ricostruzione e a paragonare le immagini con quelle delle altre volte in cui ci era stato (nel 2010 e nel 2012). Il video è stato trasmesso durante la puntata di Gazebo di giovedì 10 aprile, su Raitre.
Zoro all’Aquila, cinque anni dopo. Diego Bianchi è andato di nuovo a vedere a che punto è la ricostruzione e a parlare con gli abitanti.
I primi vaccini contro l’attuale coronavirus (SARS-CoV-2) potrebbero essere disponibili tra la fine di quest’anno e i primi mesi del 2021, ma non è detto che siano i più efficaci. Per questo motivo, numerosi centri di ricerca stanno continuando a lavorare allo sviluppo di altre soluzioni, che arriveranno in ritardo rispetto alla concorrenza ma che potrebbero offrire migliori livelli di protezione contro la COVID-19 e a prezzi più bassi. A oggi i vaccini in fase di test sugli esseri umani sono circa 35, mentre ce ne sono altri 88 ancora in fase di produzione e di analisi in laboratorio sugli animali: molti di questi non saranno pronti prima della fine del 2021. Carl Zimmer, apprezzato divulgatore e giornalista scientifico del New York Times, ha consultato i centri di ricerca e le aziende dove si stanno sviluppando i vaccini che arriveranno in un secondo momento, cercando di capire se e quali vantaggi potrebbero portare rispetto alle prime soluzioni dei prossimi mesi. Questi vaccini arriveranno quando milioni di persone avranno già ricevuto le dosi di quelli della prima ondata, che devono comunque ancora dimostrare di offrire una protezione sufficiente contro il coronavirus.
I vaccini contro il coronavirus che arriveranno dopo saranno migliori? decine di centri di ricerca sono in ritardo rispetto a chi ha già avviato i test su esseri umani, ma sono convinti di poter offrire soluzioni più efficaci.
Sabato mattina, l’ex parlamentare e fondatore di Possibile Pippo Civati ha annunciato l’interruzione della sua campagna elettorale per le elezioni europee, dopo che era stata scoperta la presenza di candidati sostenuti dall’estrema destra tra quelli della sua lista, il movimento ambientalista Europa Verde. Civati ha scritto che i «valori costituzionali e l’antifascismo per me vengono prima di tutto» e che quindi sospenderà «ogni attività della campagna elettorale». La notizia della vicinanza tra alcuni candidati di Europa Verde e l’estrema destra era stata data venerdì da un articolo di Luciano Capone sul Foglio. Capone aveva scritto che Europa Verde – un’alleanza tra Possibile e i Verdi – si era a sua volta alleata per le elezioni europee con «il movimento ambientalista di estrema destra “Fronte verde”, fondato e presieduto da Vincenzo Galizia: ex leader della sezione giovanile del Movimento sociale – Fiamma tricolore, ex dirigente del Mis di Pino Rauti e già alleato di Roberto Fiore (Forza nuova)».
I candidati di estrema destra nelle liste dei Verdi. Li ha scoperti "il Foglio": Pippo Civati, che era candidato con Europa Verde, ha deciso di sospendere la campagna elettorale.
Oggi, domenica 16 giugno, è il Bloomsday, la data in cui si festeggia lo scrittore irlandese James Joyce. Il 16 giugno del 1904 è infatti il giorno in cui si svolge l’intera trama dell’Ulisse, il suo romanzo più famoso. La festa prende il nome dal protagonista del romanzo, Leopold Bloom, le cui avventure di sole ventiquattro ore sono raccontate in oltre mille pagine. A Dublino, la città in cui Joyce è nato e in cui è ambientato il romanzo, ogni anno il Bloomsday viene festeggiato con letture pubbliche e spettacoli. Molti per l’occasione si vestono in stile edoardiano e ripercorrono le peregrinazioni di Bloom attraverso la città: attori e musicisti organizzano al James Joyce Centre di Dublino le rappresentazioni di diverse scene raccontate nel libro. Inoltre, nei pub della città si serve rigorosamente la «colazione alla Bloom»: salsicce, pudding e pancetta. Anche i familiari di Joyce, ha detto il pronipote Bob Joyce, partecipano alla colazione, che inizia la mattina alle 8 e prosegue su più turni.
Il Bloomsday. Il 16 giugno è il giorno in cui si svolge l’intera trama dell’Ulisse di Joyce: in molte città si organizzano rappresentazioni, letture pubbliche e colazioni a base di salsicce, pudding e pancetta.
Molti economisti e politici, spesso anche italiani, sostengono che il programma di aiuti ricevuti dalla Grecia in questi ultimi anni non è servito ad aiutare il popolo greco. Il denaro dato alla Grecia sarebbe invece finito alle banche tedesche e francesi che negli anni precedenti alla crisi avevano prestato denaro al governo greco. Questa settimana su lavoce.info gli economisti Nicola Borri e Pietro Reichlin hanno messo insieme un po’ di dati e numeri per dimostrare che le cose sono andate in maniera un po’ diversa. La storia in breve La Grecia è entrata in crisi nel 2009 e nel maggio del 2010 la cosiddetta “troika”, un gruppo di rappresentanti della Commissione Europea, della BCE e del Fondo Monetario Internazionale, ha deciso di concedere al paese un prestito da 110 miliardi di euro. Nel frattempo si era scoperto che i governi greci avevano truccato i conti pubblici e si erano fatti prestare molti più soldi di quelli che sarebbero stati poi in grado di ripagare. Che le Grecia fosse un paese traballante non era un segreto. Ma negli anni precedenti alla crisi, diverse banche – soprattutto francesi e tedesche – avevano prestato moltissimi soldi al paese nella convinzione che un modo per riavere indietro il denaro si sarebbe comunque trovato. Secondo una storia che si sente ripetere spesso, il primo piano di aiuti sarebbe stato approvato soltanto per salvare queste banche, e quei soldi non sarebbero mai arrivati davvero al popolo greco.
A chi sono andati i soldi per la Grecia. Si sente dire spesso che sono serviti solo a salvare le banche francesi e tedesche, ma non è andata proprio così: la voce.info ha fatto due conti.
Si è svolta oggi a Macerata la manifestazione antifascista organizzata in seguito all’attentato fatto da Luca Traini, il neofascista che il 3 febbraio sparò dalla sua auto a diverse persone africane. La manifestazione di oggi era stata in forse per alcuni giorni, perché il sindaco di Macerata – Romano Carancini del Partito Democratico – aveva chiesto di annullare tutte le manifestazioni in programma per evitare «divisioni o possibili violenze». Nella serata del 9 febbraio la Questura di Macerata ha però deciso di autorizzare la manifestazione, che oggi si è quindi regolarmente svolta. Alla manifestazione hanno aderito diverse associazioni di sinistra; altre hanno preferito manifestare a Bologna, o a Milano. Secondo gli organizzatori, hanno partecipato almeno ventimila persone. Il PD non ha aderito alla manifestazione, e ha fatto sapere che nei prossimi giorni organizzerà un corteo antifascista a Roma. Si stima che al corteo, che è stato aperto da uno striscione con scritto “Movimenti contro ogni fascismo e razzismo”, abbiano partecipato circa 10mila persone.
Le foto della manifestazione antifascista a Macerata. Hanno partecipato in ventimila, nonostante il sindaco avesse chiesto di rimandare ogni corteo.
L’emittente statunitense via cavo HBO ha diffuso un poster per la quinta stagione della popolare serie televisiva Game of Thrones (Il trono di spade nella versione italiana), che verrà trasmessa negli Stati Uniti a partire dal 12 aprile (qui c’è il trailer). Nel poster si vede il personaggio di Tyrion Lannister di spalle, sulla prua di una nave, mentre nel cielo vola uno dei tre draghi di Daenerys Targaryen. (l’immagine si ingrandisce con un clic)
Il poster e i nuovi video per la quinta stagione di Game of Thrones. Inizia il 12 aprile: c'è un'immagine di Tyrion Lannister con uno dei draghi di Daenerys Targaryen, e una scena con Jon Snow e una con Brienne.
Domenica e lunedì moltissimi italiani saranno chiamati a votare per il governo del loro comune o della loro provincia. Al comune e alla provincia si vota con sistemi elettorali, che sono a loro volta diversi da quelli con cui si eleggono il Parlamento italiano e quello europeo. Quindi è bene fare un ripassino generale. Dove si vota, intanto Per la provincia, si vota a Vercelli, Mantova, Pavia, Treviso, Gorizia, Trieste, Ravenna, Lucca, Macerata, Campobasso e Reggio Calabria. Per il comune, si vota a Novara, Torino, Milano, Varese, Rovigo, Pordenone, Trieste, Savona, Bologna, Ravenna, Rimini, Grosseto, Siena, Fermo, Latina, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno, Barletta, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria, Ragusa, Cagliari, Carbonia, Iglesias e Olbia. Abbiamo raccontato le elezioni più interessanti qui e qui.
Come si vota alle amministrative. Le cose da sapere in vista del weekend elettorale: per esempio che a questo giro ci sono le preferenze.
Nel 2006 i croati Olinka Vištica e Dražen Grubišić, per affrontare la fine della loro storia d’amore, decisero di creare una mostra itinerante esponendo oggetti e cimeli del periodo della loro vita passato insieme. La mostra fece diverse tappe – tra cui Berlino, San Francisco, Singapore, Cape Town e Istanbul – durante le quali i due cominciarono a raccogliere decine di oggetti donati da persone che volevano liberarsi dei ricordi delle loro relazioni finite: gli oggetti diventarono così tanti da spingere Vištica e Grubišić a creare un vero museo con una collezione permanente. Il Museum of Broken Relationships – probabilmente il luogo più triste del mondo – si trova in un elegante edificio di Zagabria, in Croazia, e oggi ospita oltre mille oggetti legati alla fine di una storia d’amore, ciascuno accompagnato da un’etichetta che ne racconta la storia: indumenti intimi, album di matrimonio, chiavi, orsetti di peluche, sex toys e persino un’ascia (usata da un uomo per distruggere tutti i mobili di casa dopo aver scoperto il tradimento di sua moglie). Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Il museo delle relazioni finite. Si trova a Zagabria ed è probabilmente il posto più triste del mondo.
Nella primavera del 1845 lo scrittore francese Gustave Flaubert accompagnò la sorella Caroline nel suo viaggio di nozze, che prevedeva anche un soggiorno a Genova. Lo scrittore rimase particolarmente colpito dalla città e da alcune opere d’arte, come “Le tentazioni di sant’Antonio Abate”, opera attribuita a Pieter Brueghel il Giovane, che pare gli ispirò l’omonimo romanzo. Nel suo libro di memorie di viaggio, Notes de voyages, Flaubert scrisse anche una delle più celebri descrizioni del monumento simbolo di Genova: «Presto il porto appare e si vede la bella città assisa ai piedi della montagna. Il faro della Lanterna, come un minareto, dona all’insieme qualche cosa di orientale, e si pensa a Costantinopoli». La Lanterna è il faro più alto del Mediterraneo e il secondo in Europa grazie ai suoi 77 metri di altezza. Collocata nel quartiere di Sampierdarena, a Ponente del porto antico della città, sul promontorio di Capo Faro, è una torre su due ordini di sezione quadrata con terrazza alla sommità di ciascun ordine. La configurazione attuale risale al 1543, ma fin dal XII secolo esisteva in quel luogo una torre simile, prima torre di guardia divenuta poi faro.
Il restauro in quota della Croce di San Giorgio sulla Lanterna di Genova. Appesi con le corde a 40 metri da terra, i restauratori hanno utilizzato tecniche alpinistiche per salvaguardare il simbolo della città.
Facebook ha annunciato una collaborazione con EssilorLuxottica, la società nata nel 2018 dalla fusione della più grande azienda produttrice di occhiali, l’italiana Luxottica, con la più grande produttrice di lenti, la francese Essilor. Insieme, nel 2021, produrranno un paio di smart glasses, cioè degli occhiali simili a smartphone indossabili, con le informazioni e le immagini proiettate sulle lenti. Un primo esempio di smart glasses furono i Google Glass, in vendita dal 2014. Mark Zuckerberg, il fondatore e amministratore delegato di Facebook, ha dato la notizia durante un livestreaming su Facebook, dicendo che «al momento non posso entrare nei dettagli del prodotto ma sono il prossimo passo lungo la strada degli occhiali per la realtà aumentata. E sono anche molto belli».
Facebook e EssilorLuxottica faranno degli smart glasses insieme.
Marco Imarisio spiega sul Corriere della Sera come si è arrivati agli scontri di ieri in Val di Susa, ricordando che i violenti non erano semplici infiltrati, ma «invitati, chiamati a gran voce dalle realtà antagoniste» della zona di Torino, da sempre molto attive sul fronte dei No Tav. Le bombe di ammoniaca non servono a riconquistare il cantiere presidiato dagli «invasori». Sono una dichiarazione di intenti, piuttosto. Servono solo a sfregiare e deturpare i volti degli odiati poliziotti. Alla maggioranza dei manifestanti, pietoso eufemismo definirli così, che hanno fatto una vergognosa caccia all’uomo in divisa, dell’Alta velocità in Val Susa non importa nulla. È tutta gente che ha risposto presente all’appello. È sbagliato parlare di infiltrazioni dei black bloc. Ieri c’erano semmai degli invitati, chiamati a gran voce dalle realtà antagoniste di Torino che costituiscono da sempre la spina dorsale del movimento No Tav.
In Val di Susa i violenti erano invitati. Marco Imarisio riflette sulle ambiguità all'interno del movimento No TAV, che tollera i metodi dell'area anarco insurrezionalista.
Facebook ha aggiunto al suo Messenger – l’applicazione che serve per scambiarsi messaggi su smartphone e tablet tramite il social network – una nuova opzione che permette di inviare piccole somme di denaro ai propri contatti. Il nuovo sistema era stato identificato nel codice dell’applicazione già a ottobre 2014, ma finora non era stato messo a disposizione degli utenti. Alle classiche icone per aggiungere foto, emoticon, registrazioni vocali e altri elementi nelle proprie conversazioni, ne è stata aggiunta una nuova con il simbolo del dollaro. Toccandola si accede a una nuova sezione che permette di indicare l’importo da inviare al proprio amico. Al primo invio di denaro l’applicazione chiede di inserire il numero di una propria carta di debito, che sarà utilizzata per la transazione. Chi riceve il denaro deve semplicemente aprire Facebook Messenger, indicare la prima volta la carta di debito su cui intende fare arrivare i soldi e infine accettare il denaro inviato dal suo amico.
Potremo scambiarci soldi su Facebook. Su Messenger – l'applicazione per i messaggi – è stata aggiunta un'opzione per inviare soldi ai propri amici, senza commissioni: per ora solo per gli americani.
Il giornalista Gad Lerner è stato pesantemente insultato da decine di militanti della Lega durante l’annuale raduno del partito in programma oggi a Pontida, in provincia di Bergamo. Secondo la testimonianza del giornalista di Repubblica Matteo Pucciarelli, Lerner è stato «ricoperto di insulti, grida e improperi» e successivamente «accerchiato» da alcuni militanti. Gli addetti alla sicurezza della Lega lo hanno poi dovuto scortare fino all’area riservata ai giornalisti, aggiunge Pucciarelli. Il Fatto Quotidiano ha pubblicato un video che sembra confermare la versione di Pucciarelli: si vedono vari gruppi di militanti che urlano diversi insulti a Lerner, fra cui «bastardo, comunista del cazzo, buffone, non sei italiano, tagliati la barba, scemo, pezzo di merda, figlio di puttana». Qualcuno ha anche urlato «ebreo», usandolo come un insulto. Nel video si vedono anche alcune persone, probabilmente del servizio di sicurezza, tenere a distanza i militanti.
Il video dei militanti della Lega che insultano Gad Lerner a Pontida. Decine di militanti del partito di Matteo Salvini gli hanno urlato di tutto, e il servizio di sicurezza l'ha dovuto scortare al sicuro.