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Paolo Savona, economista indicato da Lega e M5S come nuovo ministro dell’Economia nell’eventuale nuovo governo a guida di Giuseppe Conte, ha diffuso un comunicato per cercare di chiarire alcune sue posizioni sull’Europa. Le idee di Savona sono molto conosciute perché lui stesso si impegna molto a diffonderle, e nei giorni scorsi avevano fatto molto discutere: sembra che lo stesso presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sia contrario alla sua nomina a ministro. Savona, fra le altre cose, è contrario all’euro e all’Unione Europea, e ha l’abitudine di paragonare la Germania di Angela Merkel a quella di Adolf Hitler. Il comunicato di oggi non cita mai l’euro ma contiene diverse indicazioni che potrebbero essere considerate “europeiste”: Savona scrive di volere una Banca Centrale Europea più forte, un Parlamento europeo con maggiori poteri legislativi, e un Consiglio europeo con compiti di vigilanza sulle istituzioni comunitarie. Savona scrive anche che il “contratto di governo” fra M5S e Lega rispecchia queste convinzioni. «Sintetizzo dicendo: voglio un’Europa diversa, più forte, ma più equa», conclude Savona.
Paolo Savona ha diffuso un comunicato in cui cerca di spiegare le sue posizioni sull’Europa.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 5.218 casi positivi da coronavirus e 218 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 11.394 (533 in meno di ieri), di cui 1.469 nei reparti di terapia intensiva (75 in meno di ieri) e 9.925 negli altri reparti (458 in meno di ieri). Sono stati analizzati 138.909 tamponi molecolari e 130.835 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 3,5 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,3 per cento. Nella giornata di giovedì i contagi registrati erano stati 5.741 e i morti 164. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (847), Campania (705), Sicilia (493), Lazio (471) ed Emilia-Romagna (412).
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, venerdì 21 maggio.
I resti di Caravaggio hanno raggiunto Porto Ercole (Grosseto) a bordo del Barbarossa, il brigantino di Cesare Previti, la scorsa domenica 4 luglio. (Che attacco meraviglioso! C’è bisogno di scrivere altro?) Le ossa sono state trasportate in una teca di vetro e rimarranno esposte per alcuni giorni a Forte Sella, non molto distante dal luogo in cui l’artista morì nel luglio del 1610. Il ritrovamento dei resti di Caravaggio ha richiesto un anno di lavoro e numerose ricerche basate sul DNA. Secondo i ricercatori, le ossa ritrovate nei pressi di Porto Ercole sono all’85% del pittore, ma la scoperta è molto discussa tra gli esperti. Tra Dna e altre analisi un’équipe a Ravenna avrebbe rinvenuto quali potrebbero essere le ossa del pittore sepolto in realtà alla rinfusa nella cripta della chiesa di Porto Sant’Ercole, l’approdo dove morì malato di malaria e stremato nel luglio 1610 mentre cercava di rientrare a Roma sperando nella benevolenza papale e perché gli togliessero una condanna pendente sul suo capo per omicidio.
Le stanche ossa di Caravaggio. I responsabili del ritrovamento all'Argentario sono certi che siano sue, ma storici ed esperti contestano la scoperta.
A partire dall’inizio di quest’anno, l’Uruguay ha deciso di intensificare la propria campagna contro il fumo, ma l’iniziativa non è piaciuta per niente alla Philip Morris. La grande multinazionale del tabacco ha deciso di protestare ufficialmente presso la Banca Mondiale, sostenendo che le nuove norme imposte ai produttori di tabacco dal paese sudamericano rischiano di compromettere seriamente gli affari della società. Quello tra Philip Morris e Uruguay è un piccolo contenzioso, ma potrebbe rivelarsi un caso emblematico nella lotta contro le multinazionali del tabacco, spiega Mac Margolis sul sito di Newsweek. Il piccolo Uruguay (176mila chilometri quadrati, una volta e mezza le dimensioni di Cuba), con una popolazione di 3,5 milioni di persone e un prodotto interno lordo di 44 miliardi, ha inasprito le norme sulla vendita delle sigarette. Il colosso internazionale del tabacco, con un mercato pari a 107 miliardi di dollari e legioni di avvocati e lobbisti ben pagati tra Berna e l’area di Washington, ha colpito ancora, depositando una protesta presso il Centro internazionale per le dispute sugli accordi commerciali della Banca Mondiale. Il campo di battaglia è minuscolo, pari alla dimensione di un pacchetto di sigarette. Ma il caso sta aprendo nuovi scenari sulla sovranità degli Stati, il libero commercio e la salute pubblica che potrebbero durare a lungo. E nonostante tutto questo, l’Uruguay è rimasto fermo sulle proprie posizioni, dimostrando di poter combattere contro i giganti.
La guerra dell’Uruguay contro le sigarette. Le nuove rigide regole contro il fumo non piacciono alle multinazionali del tabacco che protestano con la Banca Mondiale.
Il sito di tecnologia americano The Verge ha pubblicato la trascrizione di circa due ore di registrazioni audio di alcune riunioni in cui il CEO di Facebook Mark Zuckerberg parla con i dipendenti della sua azienda. Negli audio si sente Zuckerberg parlare tra le altre cose del governo statunitense, dei social network rivali e in generale dei problemi della sua società. Zuckerberg per esempio esprime preoccupazione sulla possibilità che a vincere le prossime elezioni presidenziali sia la senatrice Elizabeth Warren del Partito Democratico, nota critica dei privilegi delle grandi società americane: Zuckerberg dice di voler evitare un contenzioso con il governo, anche se pensa che alla fine vincerebbe. Nell’audio lo si sente poi parlare del fatto che gli investimenti di Facebook sulla sicurezza ammontano a più del fatturato intero di Twitter, e spiegare che le varie inchieste sulla difficile vita dei moderatori di Facebook sono «troppo melodrammatiche», pur insistendo sul fatto che quei lavoratori debbano ottenere il supporto necessario a fare il loro lavoro senza conseguenze sulla loro salute mentale.
The Verge ha pubblicato una registrazione audio riservata in cui Mark Zuckerberg parla di vari problemi di Facebook.
Roberto Formigoni è stato condannato a 990 euro di multa e 110 mila di risarcimento per aver diffamato i radicali. L’episodio risale al 2010: i radicali avevano accusato Formigoni di aver utilizzato firme false per presentare la sua lista per le elezioni regionali del 2010 e il presidente della Lombardia aveva risposto accusando i Radicali di averle manipolate per danneggiarlo. Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni è stato condannato dalla giudice Carmen D’Elia a 900 euro di multa e 110 mila euro di risarcimento per aver diffamato i Radicali della lista Bonino-Pannella, nelle persone del candidato alle elezioni regionali 2010 Marco Cappato e di Lorenzo Lipparini, tacciandoli di aver partecipato a una macchinazione finalizzata a escludere il centrodestra dalle elezioni regionali 2010. Il risarcimento è così costituito: 50mila euro a Marco Pannella come rappresentante della lista, 30 mila euro a testa ai due militanti. La sentenza è la conseguenza della reazione-boomerang di Formigoni un anno fa all’emergere (su input dei Radicali) di firme false nella presentazione della sua lista alle elezioni regionali 2010.
Formigoni condannato per diffamazione. Dovrà pagare 100 mila euro ai Radicali, che lui aveva accusato di aver manipolato le firme raccolte per presentare la sua lista alle regionali 2010.
Per la prima volta una mano bionica in grado di percepire stimoli tattili è stata sperimentata nel mondo reale, fuori da un laboratorio. La protesi è stata sviluppata da un gruppo di ricercatori italiani, tedeschi e svizzeri, con il coordinamento degli esperti di biorobotica della Scuola Universitaria Sant’Anna di Pisa. La mano bionica fa percepire a chi la indossa sensazioni simili a una mano vera, seppure con qualche limitazione, e può essere utilizzata per diverse ore grazie a uno zainetto contenente le batterie e il computer per gestirla. La protesi è un’evoluzione della mano bionica realizzata circa tre anni fa dallo stesso gruppo di lavoro, ma all’epoca il sistema per elaborarne i dati era troppo grande e ingombrante per poter essere portato fuori dai laboratori. L’arto artificiale ha una forma simile a quella di una mano vera, con le dita che si possono piegare su loro stesse e interagire tra loro per compiere movimenti. Sui polpastrelli artificiali sono stati collocati sensori che percepiscono la consistenza degli oggetti. Queste informazioni vengono poi inviate a un computer, che le traduce in segnali elettrici comprensibili dal nostro sistema nervoso. Una serie di elettrodi, impiantati nel braccio di chi la indossa, consente di mettere in comunicazione il computer con i nervi e di conseguenza con il cervello. Per muovere la mano, il sistema registra i movimenti dei muscoli del braccio e li traduce poi in impulsi elettrici per far chiudere o aprire le varie dita, anche in maniera indipendente, a seconda dei casi.
Come fa una mano bionica a “sentire”. Per la prima volta è stata sviluppata in Italia e impiantata su una donna: percepisce la consistenza degli oggetti e la comunica al cervello.
Quando si cerca un nuovo contratto per la linea Internet di casa, la prima cosa che si va a vedere è la velocità di download dei dati (o banda, come si chiama in gergo) proposta dalle varie compagnie. Negli ultimi anni le pubblicità si sono concentrate proprio su questo aspetto, proponendo velocità sempre maggiori per invogliare i potenziali clienti a sottoscrivere un abbonamento. Se 30 Megabit per secondo (Mbps) sono considerati come “banda larga”, dai 100 Mbps in su si parla di “banda ultra-larga”. Oggi 100 Mbps, 250 Mbps o 1 Gigabit per secondo (Gbps) sono le velocità più comuni che è possibile trovare nelle offerte delle varie compagnie: ma per un normale uso domestico di Internet serve davvero tutta questa banda? La risposta è no, nella maggior parte dei casi. È il risultato di uno studio condotto dal Wall Street Journal in collaborazione con le università di Princeton e Chicago, che ha analizzato l’utilizzo di Internet da parte di 53 suoi giornalisti. Lo studio si è concentrato sull’utilizzo medio che le famiglie statunitensi fanno di Internet, che non è molto diverso da quello italiano ed europeo. L’attività che ha richiesto l’uso della maggiore banda è stata la visualizzazione in streaming di video, film e serie tv: non sono state quindi considerate in questa ricerca le persone che utilizzano Internet per lavoro in maniera molto intensa e le persone che sono solite scaricare file molto pesanti. Nel 2018 secondo l’ISTAT la quota di famiglie con una connessione ad almeno 30 Megabit al secondo è stata il 73,7 per cento, in crescita rispetto al 70,2 per cento del 2017.
Ci serve Internet veloce, ma forse non così veloce. Cambia davvero qualcosa tra 30 e 1.000 Mb al secondo? Per l'uso che ne fanno le maggior parte delle persone no, scrive il Wall Street Journal.
È in vendita da oggi su iTunes (ed è già al numero uno) e sugli altri negozi online il primo singolo di Jovanotti dal suo nuovo disco “Ora”, che arriverà il 25 gennaio. Nel frattempo è anche online la nuova versione dello storico sito di Jovanotti, Soleluna. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Il nuovo video di Jovanotti. È uscito "Tutto l'amore che ho".
Questa mattina è arrivata nel porto commerciale di Augusta, in Sicilia, la nave Bettica della Marina Militare che trasportava i 446 migranti soccorsi ieri su un peschereccio a circa 80 miglia a sud est delle coste calabresi. Tra i migranti ci sono 59 bambini e 95 donne, provenienti, secondo fonti dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Iom), da Siria, Eritrea, Palestina e Sudan. Intanto sempre stamattina un gommone con a bordo 115 migranti è stato soccorso da un’imbarcazione della Guardia di Finanza a 40 miglia a nord della Libia, mentre in Parlamento il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha riferito sul naufragio nella notte tra sabato e domenica in cui si teme siano morti 850 migranti. #Augusta – Iniziato sbarco da nave Bettica #MarinaMilitare 446 #migranti soccorsi ieri. Tra loro 59 minori e 95 donne pic.twitter.com/PfuOfmv80F — Marina Militare (@ItalianNavy) 22 Aprile 2015
L’arrivo dei migranti nel porto di Augusta, in Sicilia. Le foto dello sbarco dei 446 migranti soccorsi ieri su un peschereccio a circa 80 miglia a sud-est della costa calabrese.
Dopo aver letto la notizia del furto di alcuni quadri conservarti presso il Musée d’Art Moderne lo scorso 21 maggio, Turbo Paul si è fregato le mani e ha rispolverato la frase del colonnello Kilgore di Apocalypse Now: «Mi piace l’odore del napalm al mattino». Turbo Paul è l’autore di due blog, Art Hostage e Stolen Vermeer, dedicati ai furti d’arte e alle indagini per ritrovare le opere trafugate dai musei di mezzo mondo. Il lavoro online di Turbo Paul non è solamente seguito dagli appassionati e dagli esperti d’arte, ma anche dalle forze di polizia che cercano di recuperare il maltolto ai musei, racconta Virginia Heffernan sul New York Times. Robert K. Wittman si è occupato per anni dei furti d’arte per l’FBI e ammette di leggere sempre Art Hostage, non solo per i suggerimenti e le idee offerte dal suo autore, ma «perché leggerlo è comunque divertente».
A caccia di ladri d’arte, col blog. Art Hostage è dedicato ai furti d'arte, è gestito da "Turbo Paul" ed è letto da guardie e ladri.
Come dicevamo la scorsa settimana, da tempo i distributori cinematografici italiani non puntano sul periodo estivo per le nuove uscite. Le novità di questa settimana sono ancora soltanto due. La prima è L’estate di Giacomo, un film italiano ambientato in Friuli che racconta del pomeriggio al fiume di due ragazzi che si conoscono da quando erano bambini: Giacomo, di diciotto anni, rimasto sordo da piccolo, e l’amica Stefania, di sedici anni. Il film è stato presentato lo scorso anno al festival di Locarno e ha ricevuto diverse recensioni positive. Tutt’altra atmosfera per l’altra uscita della settimana, La leggenda del cacciatore di vampiri, tratto dal libro “Abraham Lincoln: Vampire Hunter” di Seth Grahame-Smith (quello noto soprattutto per il romanzo “Orgoglio e pregiudizio e zombie” del 2009). Il protagonista del romanzo è Lincoln (nel senso del presidente degli Stati Uniti) che dopo aver scoperto che la morte della madre era stata provocata da un vampiro, decide di vendicarsi sulla categoria e diventare cacciatore di vampiri malvagi, in aggiunta al ruolo storicamente più rilevante. Tra gli sceneggiatori del film c’è Tim Burton, che l’ha anche prodotto.
I film del weekend. Sono solo due, "L'estate di Giacomo" e "La leggenda del cacciatore di vampiri": i trailer.
Per il decimo e ultimo giorno di concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, sono stati presentati due film: il primo, Good Kill di Andrew Niccol (con Ethan Hawke, January Jones e Zoe Kravitz, tra gli altri) parla di un uomo che pilota a distanza droni militari e mette in discussione il proprio ruolo quando comincia a rendersi conto delle conseguenze del proprio lavoro. Il secondo, The Postman’s White Nights di Andrej Koncalovski, racconta la vita in un villaggio russo collegato con il resto del mondo soltanto dalla barca del postino che ogni giorno attraversa il lago per consegnare la corrispondenza, e su quello che succede al postino quando la donna di cui è innamorato si trasferisce a vivere in città. Sono stati proiettati due film anche per la sezione Fuori concorso: The Sound and the Fury di James Franco (con James Franco, Seth Rogen, Jon Hamm) è ambientato ai primi del ‘900 e racconta, da quattro diverse prospettive, la storia della famiglia Compson, aristocratici del sud che hanno avuto sfortune economiche. Oltre a presentare il suo film, James Franco oggi ha anche ricevuto il premio Jaeger-Lecoultre Glory to the filmmaker 2014. L’altro film fuori concorso era Perez, di Edoardo De Angelis (con Luca Zingaretti e Marco D’Amore), su un avvocato d’ufficio a Napoli che si mette nei guai. Per la sezione Orizzonti, invece, c’erano Kreditis Limiti di Salomé Alexi, su una donna che negli anni dell’Unione Sovietica aveva vissuto una vita agiata e non riesce ad adattarsi ai cambiamenti della Georgia moderna, e finisce per indebitarsi senza più riuscire a venirne fuori, e Nabat di Elcin Musaoglu, su una donna e la sua vita in un villaggio lontano da tutto in Azerbaijan.
Le foto del decimo giorno a Venezia. James Franco con un look che vedete voi, molte belle ragazze, e Michael Bolton, per quelli a cui piace il genere.
Il film Dogman, diretto da Matteo Garrone, ha vinto il David di Donatello per il Miglior film. Dogman prende spunto da un noto delitto di fine anni Ottanta e il protagonista è Marcello Fonte. È un film crudo e cupo e per recensirlo si usarono le parole “western urbano”, per parlare dell’ambientazione e dell’approccio crudo ai fatti e alle scene; “essenzialità”, per parlare del lavoro di sottrazione di cose e parole fatto da Garrone; e “profondità”, in riferimento ai significati che, secondo molti, ci sono nella storia. Tutti gli altri premi sono qui.
“Dogman” ha vinto il David di Donatello per il miglior film.
Alla fine della scorsa settimana BlackBerry ha presentato Priv, un nuovo smartphone che utilizza il sistema operativo Android e non i classici sistemi operativi prodotti dalla stessa BlackBerry. Durante un’intervista il CEO dell’azienda, John Chen, ha provato a fare una breve dimostrazione del nuovo telefono, ma con qualche difficoltà: si è dimenticato il nome Android, per esempio, dicendo quindi più volte che Priv “funziona con Google” e non è riuscito a far funzionare il browser per navigare online. Chen è stato anche piuttosto generico sulle altre caratteristiche del telefono, ma ha comunque mostrato la tastiera a comparsa dello smartphone, che richiama i classici BlackBerry.
La maldestra dimostrazione del nuovo BlackBerry fatta dal CEO di BlackBerry. "Funziona con Google", ha detto l'amministratore delegato John Chen più volte perché non si ricordava il nome Android.
Tra le nomination agli Academy Awards 2015 annunciate ieri ci sono quelle per l’Oscar alla miglior canzone originale. Oltre alle colonne sonore, infatti, l’Academy premia anche le singole canzoni: si tratta dell’unica categoria dell’Academy a permettere più nomination per lo stesso film. Tra le cinque finaliste di quest’anno ci sono “Glory”, cantata da John Legend per il film Selma, e “Lost Stars”, cantata da Adame Levine dei Maroon 5 e scritta da Gregg Alexander, e che fa parte della colonna sonora di Begin Again. Glory da Selma, cantata da John Legend & Common
Le 5 canzoni candidate agli Oscar 2015. Una playlist per chi vuole ascoltarle: le cantano John Legend, Adam Levine e Rita Ora, tra gli altri.
La 93ª cerimonia di premiazione degli Oscar, inizialmente prevista per il 28 febbraio, è stata spostata al 25 aprile 2021 in conseguenza della pandemia da coronavirus e del suo impatto sull’industria cinematografica. Lo ha deciso l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, l’associazione che assegna gli Oscar. Secondo le nuove date, per poter essere candidato agli Oscar un film dovrà essere uscito tra l’1 gennaio 2020 e il 28 febbraio 2021. It's true! Next year's #Oscars will happen on April 25, 2021.
La cerimonia di premiazione degli Oscar 2021 è stata spostata al 25 aprile.
In questi giorni, per via della diffusione dei contagi da coronavirus, molte persone passano in casa più tempo del solito. Se siete tra quelle persone e se siete in cerca di passatempi di immediata fruizione, per dedicarvi un po’ alla lettura senza andare in libreria e senza bisogno di comprare un e-reader, potreste prendere in considerazione l’idea di provare una piattaforma di audiolibri. Per iniziare il periodo di prova su Audible o Storytel bastano uno smartphone e un paio di cuffie. Se scegliete Storytel e vi iscrivete da questo link, il periodo di prova è di 30 giorni anziché due settimane. Se invece non volete sottoscrivere un abbonamento, il programma di Radio Tre Ad Alta Voce ha registrato negli anni più di 200 audiolibri che si possono ascoltare gratuitamente andando sul loro sito. Il libro che sta uscendo in questi giorni in 25 puntate è Ma gli androidi sognano pecore elettriche? di Philip K. Dick.
16 nuovi audiolibri e podcast da ascoltare a marzo. Tra cui il romanzo americano più criticato degli ultimi tempi, un racconto surreale di David Foster Wallace e un sacco di cose sulla parità di genere.
Ieri, 25 settembre, l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si è sottoposto a un nuovo test per il coronavirus a distanza di dieci giorni dalle sue dimissioni dall’ospedale San Raffaele di Milano, dove era stato ricoverato per tenere sotto controllo l’infezione. Berlusconi è risultato ancora positivo, a distanza di circa tre settimane dal primo tampone positivo. Adnkronos scrive che Berlusconi «non avrebbe sintomi rilevanti, a quanto si apprende, a parte l’astenia», cioè una scarsità di forze ed energie. Berlusconi sta trascorrendo la quarantena nella sua casa di Villa San Martino, ad Arcore (Monza e Brianza).
Silvio Berlusconi risulta ancora positivo al coronavirus.
Da oggi Facebook Dating – la funzione di Facebook per trovare persone con cui avviare una relazione sentimentale – è disponibile in 20 paesi, compresi gli Stati Uniti. La funzione, che in Italia dovrebbe arrivare nel 2020, era stata annunciata nel 2018, quando Facebook aveva iniziato a testarla in Colombia. Per poter usare Facebook Dating bisogna avere almeno 18 anni e scegliere di attivare l’opzione che la riguarda. Chi sceglie di farlo può quindi creare un profilo separato da quello principale di Facebook e usarlo per iniziare a trovare persone tra quelle che sono iscritte a Facebook Dating. Facebook ha detto che agli utenti saranno forniti dei suggerimenti in base agli interessi comuni e alla vicinanza geografica e che il profilo di Facebook Dating potrà essere integrato con immagini dal proprio profilo Instagram. In Facebook Dating c’è anche un’opzione nota come “secret crush” (“cotta segreta”), che permette di dire a Facebook che si ha un interesse per una persona nella propria lista di amici; un interesse che verrà dichiarato all’altra persona solo se anche lei (o lui) farà lo stesso.
Da oggi Facebook Dating, la funzione per incontri di Facebook, è attiva in 20 paesi.
In un anno in cui i cinema sono stati più chiusi che aperti, l’unicità dell’esperienza in sala probabilmente è diventata in una certa misura più evidente anche alle persone che prima non davano molto peso alla differenza tra uno schermo cinematografico e quello di un televisore o di un computer. Oltre alle dimensioni delle immagini, quando si parla della nostalgia dei cinema si citano solitamente aspetti come il buio della sala, la peculiarità di un’esperienza di visione condivisa e collettiva, magari anche i popcorn. Molto più di rado, invece, si pensa al suono del cinema. I suoni di un film sono tante cose insieme: le musiche, i dialoghi e tutti gli altri rumori o effetti legati a quello che sta succedendo. Dietro a quello che sentiamo provenire dalle casse di una sala c’è un lungo percorso, che comincia con la registrazione o la creazione dei suoni e che prevede passaggi come l’editing, il montaggio e il mixaggio. Passaggi che corrispondono a tanti lavori diversi che, per decenni, agli Oscar sono stati premiati in due categorie diverse: l’Oscar per il miglior montaggio sonoro (“sound editing”) e l’Oscar per il miglior sonoro (“sound mixing”). In poche parole: uno per la scelta dei suoni che si sentono, e uno per come è stato scelto di farli sentire.
Come ascoltiamo i film. Siamo sempre meno esigenti sui suoni del cinema, e adesso tocca anche adattarsi alle casse dei nostri computer.
Dopo mesi di attesa e tentennamenti ti sei infine convinto e hai comprato lo smartphone costosissimo dei tuoi sogni, lo conservi in una custodia per non rovinarlo, eviti di graffiarlo e non lo fai provare a nessun altro. Poi un giorno scendi dal treno, imbocchi il sottopassaggio e ti rendi conto di non avere più in tasca il tuo preziosissimo telefono, che ormai sfreccia veloce verso la stazione successiva sul tavolino dello scompartimento dove stavi viaggiando. A volte un solo attimo di distrazione può costarti molto caro: e quelli che hanno inventato Zomm lo sanno molto bene. Zomm è un piccolo aggeggio elettronico nato per chi ha il terrore di dimenticare in giro il proprio telefono cellulare. Il gadget è grande quanto un portachiavi ed emette un suono quando il telefonino cui è collegato supera una certa distanza. Il principio di funzionamento è simile a quello degli allarmi che suonano quando viene strappato il laccetto che li tiene collegati a un oggetto, ma in questo caso il laccetto è invisibile e sfrutta le onde radio. https://www.youtube.com/watch?v=ejY4CVrNgrg In pratica, compri uno Zomm e lo colleghi al tuo telefono cellulare attraverso una normale connessione Bluetooth. Così facendo, i due dispositivi iniziano a dialogare e a cercarsi a vicenda. Se la distanza tra Zomm e smartphone supera i 9 metri, la connessione tra i due sistemi si perde e il piccolo gadget inizia a suonare per segnalare l’eccessivo allentamento del telefonino. Il sistema può rivelarsi utile per evitare di perdere il proprio telefono, nel nostro esempio del treno Zomm si sarebbe messo a suonare a pochi metri dallo scompartimento, sia per accorgersi del possibile furto dello smartphone da parte di qualche ladruncolo.
Il cellulare al guinzaglio. C'è un coso che serve ad avvisarvi se vi allontanate troppo dal vostro telefonino.
Ci sono diverse cose che non tornano nel curriculum di Giuseppe Conte, il 53enne avvocato civilista e insegnante di diritto che è stato indicato da Movimento 5 Stelle e Lega come presidente del Consiglio del futuro governo dopo gli incontri di lunedì pomeriggio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Di Giuseppe Conte non si sanno molte cose, e buona parte delle informazioni messe in fila dai giornali, sulle sue esperienze di studio e professionali, vengono da due curriculum disponibili online: il primo è stato redatto dallo stesso Conte e si trova sul sito dell’Associazione civilisti italiani, mentre il secondo è disponibile sul sito della Camera dei deputati ed è stato caricato nel 2013. Sul curriculum consegnato all’Associazione civilisti italiani si legge che Giuseppe Conte avrebbe “perfezionato” i suoi studi da giurista alla New York University nel 2008 e nel 2009. Un portavoce dell’università, Michelle Tsai, ha però detto al New York Times di non avere trovato traccia della presenza di Conte né come insegnante né ricercatore né come studente. Tsai ha escluso che Conte possa aver frequentato dei veri corsi offerti dalla New York University, e ha detto che al massimo potrebbe aver frequentato dei corsi di uno o due giorni, per i quali l’università non conserva documenti.
Le cose che non tornano nel curriculum di Giuseppe Conte. La New York University non ha tracce degli studi dichiarati dal futuro capo del governo, e ci sono dubbi anche su altre affermazioni.
Il 12 giugno scorso il governo italiano decise che 629 migranti soccorsi nel mar Mediterraneo sarebbero stati portati a Valencia con l’aiuto di due navi italiane, dopo che la Spagna aveva deciso di accoglierli. I migranti erano arrivati davanti alle coste italiane sulla nave Aquarius della ong SOS Méditerranée che li aveva raccolti in mare nei giorni precedenti, e che per due giorni aveva atteso invano un permesso per sbarcare in Sicilia. Del caso si stava parlando molto e quel 12 giugno, durante la presentazione di un libro a Milano, lo scrittore Edoardo Albinati – vincitore del premio Strega nel 2016 per La scuola cattolica – disse una frase per cui poi fu aspramente criticato su alcuni giornali e sui social network: «Sapete, sono arrivato a desiderare che morisse qualcuno, su quella nave. Ho desiderato che morisse un bambino sull’Aquarius».
Come nasce un pensiero infame. Edoardo Albinati ha scritto un libro sulle polemiche di quest'estate intorno a una sua frase, e sul paese intorno alle polemiche.
Lo storico e docente universitario Guido Crainz scrive oggi su Repubblica – allacciandosi a una discussione in corso da giorni sul quotidiano tra Giorgio Napolitano ed Eugenio Scalfari – della situazione del governo Renzi, sostenendo che ha fatto dei “passi importanti” ma ha perso spinta e forza quando ha smesso di fare strappi e “rottamare un generale modo di essere del Palazzo, non solo di alcuni vecchi dirigenti del proprio partito”. La discussione fra Giorgio Napolitano ed Eugenio Scalfari sulle riforme istituzionali ha fatto emergere in modo limpido due opposte posizioni, ciascuna con proprie ragioni ed argomentazioni, ed è un gran bene che vi sia stata. Così spesso non è, infatti, nello scontro fra le forze politiche e all’interno di esse, dove tendono a prevalere argomentazioni e opposizioni pretestuose (ben rappresentate dal mezzo milione di emendamenti dell’ideatore del Porcellum). E dove pesa la composizione del “Parlamento ingovernabile” espresso dal voto del 2013, che vide tre forze incompatibili fra loro attestarsi ciascuna attorno al 25%. Un’impasse pesante, frutto anche del profilo e della campagna elettorale povera di contenuti del Pd di Bersani: vincitore annunciato, nel crollo del berlusconismo, ma incapace di raccogliere la radicale richiesta di rinnovamento della politica che veniva dal Paese (e che confluì nell’inaspettato trionfo di Beppe Grillo). Dopo le elezioni avvenne anche di peggio e uscimmo da quel naufragio solo grazie al grande senso delle istituzioni di Giorgio Napolitano, che vincolò il suo impegno alla realizzazione delle riforme: vi fu così la breve esperienza di Enrico Letta e iniziò poi il governo Renzi.
Fa’ qualcosa di renziano!. Guido Crainz auspica su Repubblica che il governo Renzi ritrovi presto “la capacità di rinnovare” e torni a rottamare come un tempo.
Dalle 20 del 28 febbraio, Joseph Ratzinger non è più il Papa della Chiesa Cattolica e, come da tradizione secolare, il suo successore sarà scelto attraverso un Conclave, ovvero la riunione a porte chiuse di alcuni cardinali. Ma in questi giorni – prima di arrivare al Conclave vero e proprio – sono previsti diversi rituali, tutti codificati dalle varie “Costituzioni” che sono state via via emanate dai vari Papi. Ci sono alcune cerimonie simboliche, come la distruzione dell’Anello del Pescatore e la chiusura delle stanze papali, ed eventi più “pratici”, come le riunioni dei cardinali che precedono il Conclave oppure il passaggio di consegne tra le varie segreterie di stato e il Cardinale Camerlengo nella gestione degli affari correnti. La principale Costituzione Apostolica in vigore attualmente è la Universi Dominici Gregis, emanata da Giovanni Paolo II nel 1996, a cui si applicano due emendamenti voluti da Benedetto XVI. Il primo è il De aliquibus mutationibus in normis de electione romani pontificis, con il quale si stabilisce che tutte le votazioni devono essere compiute a maggioranza di due terzi – in precedenza, dopo la ventunesima votazione si poteva procedere a maggioranza assoluta. Il secondo è il Normas Nonnullas, con il quale si dà la facoltà ai cardinali riuniti nella Congregazione Generale di anticipare la data del Conclave, che prima non poteva situarsi prima di 15 giorni dall’inizio della Sede Vacante – il momento, cioè, in cui un Papa muore o si dimette.
Cosa succede prima del Conclave. Un sacco di cose: si spezzano anelli, si sigillano stanze e parecchi cardinali si riuniscono per decidere quando eleggere il prossimo Papa.
Da martedì 10 a giovedì 12 giugno al Convention Center di Los Angeles, in California, si è tenuto l’Electronic Entertainment Expo, comunemente chiamato E3, che è la fiera dei videogiochi più importante al mondo, e si tiene ogni anno dal 1995. L’edizione di quest’anno è stata meno ripresa dai media internazionali perché stavolta le due principali aziende leader del settore, Sony e Microsoft, non avevano nuove console da presentare (l’anno scorso Sony presentò la Playstation 4, e Microsoft aveva da poco presentato Xbox One). L’attenzione degli impallinati di videogame si è quindi concentrata sui giochi disponibili per le nuove piattaforme, e su altri accessori per giochi in 3D, e proprio per questo motivo diversi osservatori hanno trovato molto più divertente partecipare alla fiera e provare tutti i nuovi titoli. A oggi sono state venduti alcuni milioni di PS4 in più rispetto a Xbox One, ma molti ricordano che è un mercato molto equilibrato, e a volte basta un gioco azzeccato per contribuire ad aumentare le proprie vendite rispetto al concorrente: Sony metterà presto in commercio il thriller steampunk “The Order: 1886”, nuovi capitoli per le serie “Uncharted” e “LittleBigPlanet”, e alcuni nuovi promettenti giochi, creati da studi più piccoli, come “Entwined” e “No Man’s Sky”; per Xbox One saranno invece presto disponibili “Sunset Overdrive”, “Ori and the Blind Forest” e nuovi capitoli di “Halo”, “Forza Horizon” e “Crackdown”.
Le foto dell’E3, a Los Angeles. Album fotografico dalla fiera di videogiochi più importante al mondo: a giudicare dalle facce di chi li ha provati, i nuovi visori 3D non devono essere male.
Aggiornamento delle 12.30 Il sito delle primarie, Italia. Bene Comune, ha pubblicato la delibera con cui il Collegio dei Garanti ha stabilito le modalità di iscrizione per partecipare al ballottaggio di domenica 2 dicembre. Come era stato anticipato, potranno votare solo gli elettori in possesso del tagliando ottenuto al seggio al primo turno, e chi si era pregistrato online entro il 25 novembre e non aveva ancora completato la registrazione presso l’ufficio elettorale. Sono previste eccezioni, poche, per chi dimostrerà di non avere potuto votare domenica scorsa. Qui trovate il testo integrale della delibera. — — —
Per registrarsi al secondo turno delle primarie servirà la “giustificazione”? lo dicono ora organizzatori e garanti: e lo si potrà fare solo in un ufficio elettorale per ogni provincia.
Lucia Annunziata, direttrice dell’edizione italiana dello Huffington Post, ha pubblicato mercoledì sera un editoriale molto severo sulla giornata politica e sui metodi con cui è stata affrontata da Matteo Renzi ed Enrico Letta. Sappiamo ormai che né Matteo Renzi né Enrico Letta temono i moniti della Storia – il primo non si fa intimorire da precedenti sfortunati, il secondo ama le regole però le considera secondarie alle Istituzioni – ma forse entrambi dovrebbero in queste ore riflettere almeno sui moniti del ridicolo. Ridicolo è l’unico termine proprio per definire il clima di questo passaggio politico, sbracato nei modi, nello stile e nella sostanza. Una staffetta di governo, cioè un cambio al vertice del paese viene giocato fra due individui, che ne discutono faccia a faccia come se il loro posto fosse una questione personale, che ne discutono in sedi istituzionali come Palazzo Chigi ( uno ci va con la smart , segno di giovanilismo e semplicità da cui dovremmo farci affascinare come accade al presente (e futuro) ministro Franceschini che la fotografa?) per decidere tra loro come, quando , e se, passarsi di mano un potere per cui nessuno dei due è stato votato. Sullo sfondo la suprema assise di questa contesa fra i due, c’è la direzione di un partito, il Pd. Un solo partito che decide come e quale premier darsi? Abbiamo capito bene? Un partito, che esso stesso, ricordiamo bene, ha a malapena vinto le elezioni, come ammesso dai propri dirigenti. Un clima da ragazzi del muretto. Altro che Blair e Brown – si facciano sotto coloro che vogliono spiegarci le somiglianze tra i casi, e si ricordino del conto dei voti del Labour: Blair aveva vinto tre mandati mentre i voti su cui si regge il Pd attuale sarebbero invisibili senza premio di maggioranza. Nel frattempo circolano già liste di ministri – c’è bisogno di sottolineare quanto poco istituzionale questo sia? Anche se devo dire che se son quelle che si anticipano ( ma non ci posso credere) non si capisce nemmeno perché si dovrebbe cambiare governo.
Una cosa ridicola e sbracata. Lucia Annunziata critica la pessima giornata politica e i suoi due protagonisti, e propone di andare a votare rapidamente.
Unicredit ha deciso di vendere la sua intera quota di Mediobanca, pari all’8,4 per cento, per un valore di circa 800 milioni di euro. La decisione di vendere è stata presa all’unanimità dal Consiglio d’amministrazione presieduto da Jean Pierre Mustier, che ha spiegato che è «in linea con la strategia di cessione degli asset non strategici» e che «i ricavati della vendita saranno reinvestiti nello sviluppo delle attività dei propri clienti». Unicredit dovrebbe incassare tra i 785 e gli 805 milioni di euro. La vendita avverrà attraverso un accelerated bookbuilding, una procedura in cui quote societarie particolarmente importanti vengono cedute a investitori istituzionali e che viene chiusa velocemente, in un massimo di due giorni. La decisione, scrivono i giornali, è stata probabilmente presa anche in seguito all’acquisizione, a settembre, del 6,94 per cento del capitale di Mediobanca da parte di Leonardo Del Vecchio, presidente esecutivo di EssilorLuxottica, ora arrivata al 7,52 per cento.
Unicredit ha deciso di vendere la sua quota di Mediobanca, pari all’8,4 per cento.
L’ex tranviere di ATM Alessandro Garlaschi è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di Jessica Faoro, la 19enne uccisa a coltellate a Milano lo scorso 7 febbraio. La giudice dell’udienza preliminare Alessandra Cecchelli ha condannato Garlaschi per omicidio, vilipendio di cadavere (bruciò parti del corpo di Faoro) e sostituzione di persona, avendo sempre presentato sua moglie come sua sorella. La giudice Cecchelli ha anche stabilito che il padre e la madre di Faoro dovranno essere risarciti con 25mila euro ciascuno, suo fratello con 50mila euro e il Comune di Milano con 10mila euro. La storia di Faoro, dall’inizio, la potete leggere qui.
Alessandro Garlaschi è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di Jessica Faoro.
Da alcuni giorni su buona parte dei siti italiani, il Post compreso, viene mostrato un avviso circa l’utilizzo di “cookie” durante la navigazione, piccoli file che servono per tenere traccia delle proprie attività su un sito in modo da rendere più semplice il suo utilizzo, o per rilevare le attività svolte durante una visita online. Un nuovo regolamento per la tutela dei dati personali impone a tutti i siti di mostrare un avviso sulla presenza dei cookie, in modo da rendere più trasparenti le attività online (molti si sono lamentati dell’invadenza degli avvisi, ma è un’altra storia). L’avvocato ed esperto di diritto in tema di nuove tecnologie, Ernesto Belisario, ha raccolto le cose fondamentali da sapere sulla cosiddetta “cookie law”, cioè sulle nuove regole in materia di cookie stabilite dal Garante per la protezione dei dati personali con un provvedimento dell’8 maggio 2014 e che entra in vigore domani, 3 giugno 2015. Ogni cookie contiene diversi dati (come, ad esempio, il nome del server da cui proviene) e possono rimanere nel sistema per la durata di una sessione (cioè fino a che non si chiude il browser) o per periodi più lunghi. I cookie servono a rendere più veloce e rapida la navigazione (come quelli che usiamo per evitare di doverci autenticare alla nostra casella mail ogni volta che spegniamo e riaccendiamo il PC), a raccogliere informazioni statistiche sugli accessi al sito oppure a monitorare il comportamento degli utenti anche allo scopo di inviare loro pubblicità e servizi mirati e personalizzati.
Perché vedete tutti quegli avvisi sui “cookie”. Entro domani tutti i siti devono informare gli utenti su cosa viene registrato delle loro attività online: le cose da sapere della "cookie law".
Le due mozioni di sfiducia presentate nei confronti del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli sono state respinte dal Senato, dove Lega e Movimento 5 Stelle hanno la maggioranza. Le mozioni erano state presentate da Partito Democratico e da Forza Italia: quella del PD è stata respinta con 159 voti contro 102; quella di Forza Italia con 157 voti contrari e 110 favorevoli. L’opposizione aveva motivato le due mozioni di sfiducia parlando principalmente dell’inadeguatezza di Toninelli nella gestione dei lavori per la TAV Torino Lione.
Le mozioni di sfiducia nei confronti del ministro Toninelli sono state respinte dal Senato.
Shazam, l’app che permette di conoscere il titolo di una canzone facendola ascoltare al proprio smartphone, aggiorna periodicamente una classifica delle canzoni che i propri utenti cercano più spesso. Nella classifica dell’Italia, oggi al primo posto c’è “Be Mine” degli Ofenbach, che in tutto il mondo è stata cercata più di 3 milioni di volte. Nei primi dieci posti non c’è nessuna canzone in italiano: la prima in italiano è al 21esimo posto, “Partiti adesso” di Giusy Ferreri (133mila ricerche in totale). La canzone più cercata nel mondo la settimana scorsa invece è stata “Despacito” di Luis Fonsi e Daddy Yankee, che è entrata in classifica anche in Italia. 10. “You Don’t Know Me” – Jax Jones e RAYE
Le 10 canzoni più cercate su Shazam in Italia in questo momento. Fra Coldplay, Harry Styles e Imagine Dragons non ce n'è nemmeno una in italiano, e la più ascoltata al mondo qui è seconda.
È morto a Belluno il genetista Luigi Luca Cavalli-Sforza, importante studioso di genetica delle popolazioni e delle migrazioni dell’uomo, che nel corso della sua carriera accademica insegnò alle università di Parma, Pavia e Stanford, negli Stati Uniti. Aveva 96 anni. Cavalli-Sforza dedicò parte della sua carriera a smontare il concetto di “razza” e fu uno dei primi genetisti a indagare sul modo in cui i geni contengono tracce della storia dell’umanità, interessandosi anche di antropologia e linguistica. Spiegò i risultati dei suoi studi in una serie di libri divulgativi, primo fra tutti Geni, popoli e lingue, diversi dei quali ebbero grande successo.
È morto il genetista Luigi Luca Cavalli-Sforza, aveva 96 anni.
Sta per aprire a Torino un nuovo negozio di & Other Stories, il marchio lanciato nel 2013 dal gruppo di abbigliamento low cost svedese H&M; in Italia si trova già a Milano, Roma e Bologna. Quando venne fondato, & Other Stories doveva essere un’azienda di cosmetici di alto livello: era un settore di cui H&M non si era ancora occupato e aveva chiesto alla famosa truccatrice Lisa Butler di creare una serie di prodotti per una clientela un po’ ricercata. In breve ai trucchi vennero aggiunti vestiti e accessori: il primo negozio di & Other Stories aprì a Stoccolma, sede di H&M, seguito da altri paesi europei, come Danimarca, Regno Unito, Francia, Spagna, Italia, Belgio e Olanda. Nel 2014 il marchio è arrivato anche negli Stati Uniti, a New York, e progetta di espandersi in California in autunno. Ha anche un negozio online, che spedisce in Europa e negli Stati Uniti. Con & Other Stories, H&M ha cercato di ampliare la sua clientela rivolgendosi a persone interessate a vestiti dal design originale e alla moda, e che possono spendere un po’ di più. Per farlo non poteva inserire una nuova linea nei suoi negozi, perché la sua clientela è abituata a vestiti economici e molto casual: per questo ha creato un nuovo marchio che vende vestiti, scarpe, accessori, gioielli, intimo e cosmetici, tutti caratterizzati da uno stile ricercato a prezzi abbordabili. & Other Stories utilizza materiali e tessuti di una qualità più alta rispetto a quelli di H&M, e i suoi stilisti – che si trovano a Stoccolma e Parigi – disegnano collezioni che hanno una storia come punto di partenza (da qui il nome dell’azienda).
Cos’ha di speciale & Other Stories. È il marchio un po' più eccentrico e costoso di H&M, ma comunque abbordabile: in Italia c'è a Milano, Roma, Bologna e presto a Torino.
La nave Ocean Viking, gestita dalla ong SOS Mediterranée, dovrebbe sbarcare oggi a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento. SOS Mediterranée ha detto domenica di aver ricevuto dalle autorità italiane l’autorizzazione ad entrare in porto e fare sbarcare i 180 migranti che ha soccorso negli ultimi 10 giorni. BREAKING Relief on the #OceanViking as the ship has finally received instructions to proceed to Porto Empedocle, Sicily. The 180 survivors will be disembarked in the port tomorrow. (1/3) pic.twitter.com/csmZlrZEfx
I migranti sulla Ocean Viking potranno sbarcare oggi. La nave da soccorso della ong SOS Mediterranée ha ricevuto il permesso di attraccare a Porto Empedocle, dopo più di 10 giorni in mare con 180 persone a bordo.
A quanto si legge in rete molte persone che si svegliano ogni giorno grazie alla sveglia dell’iPhone si sono potute godere un’ora in più di sonno a causa di un malfunzionamento del telefono, che ha portato a una errata sincronizzazione con il ritorno dell’ora solare. Il cambio dell’ora è avvenuto tra sabato e domenica in buona parte dei paesi europei. Il problema riguarda gli iPhone con il sistema operativo iOS 4.1 impostati per far suonare una sveglia tutti i giorni a una determinata ora: le sveglie su cui sia stata attivata la modalità “ripeti”. In pratica, l’ora dello smartphone si è messa a posto automaticamente al passaggio da legale a solare, ma a causa di un malfunzionamento le sveglie sono rimaste con il vecchio orario e si sono così messe a suonare con un’ora di ritardo. Anche se si segnalano casi in cui le sveglie hanno invece suonato regolarmente.
La sveglia dell’iPhone in ritardo sull’ora solare. Qualcosa non ha funzionato e qualcuno ha dormito un'ora in più, ecco come risolvere il problema.
Martedì sera il Consiglio di Stato ha stabilito che le elezioni regionali in Piemonte del 2010 sono illegittime, e quindi si dovrà tornare a votare. Il Consiglio di Stato ha quindi respinto il ricorso d’appello presentato da Roberto Cota, presidente della regione, e dai consiglieri di maggioranza contro la sentenza del TAR del Piemonte di un mese fa, che aveva annullato le elezioni del 2010. La sentenza è esecutiva, e Cota non è più presidente del Piemonte. Il Piemonte torna alle urne in anticipo. Lo ha deciso il Consiglio di Stato respingendo il ricorso d’appello presentato dai legali di Roberto Cota, presidente della Regione, e dai consiglieri di maggioranza contro la sentenza emessa un mese fa del Tar che ha annullato le elezioni 2010.
In Piemonte si torna a votare. Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato dal presidente della regione Roberto Cota contro la sentenza del TAR che annullava le elezioni regionali del 2010.
Il lander InSight della NASA ha raggiunto con successo il suolo marziano. I ricercatori della NASA hanno vissuto i loro sei minuti e mezzo più complicati del 2018, se non della loro intera carriera. Poco prima delle nove di questa sera, infatti, hanno atteso con impazienza un segnale da Marte, un beep che ha viaggiato per 145 milioni di chilometri prima di raggiungere la Terra e confermare che il robot (lander) InSight era regolarmente atterrato sul suolo marziano, senza sfracellarsi al suolo. Atterrare interi su Marte è difficile e molti robot prima di InSight avevano fatto una brutta fine, per questo quei sei minuti e mezzo di discesa nell’atmosfera del pianeta erano cruciali: dopo aver percorso un tortuoso tragitto di mezzo miliardo di chilometri, il lander ha fatto tutto da solo, lasciando i ricercatori della NASA come semplici spettatori, in attesa di sapere se il frutto del loro lavoro di 10 anni fosse rimasto intero e pronto per farci scoprire nuove cose sulla storia di Marte.
InSight è su Marte. Il robot della NASA ha terminato il suo viaggio di mezzo miliardo di chilometri e ha superato la parte più difficile della sua missione: arrivare intero sul pianeta.
Uno sciopero nazionale che riguarda i trasporti pubblici locali è stato annunciato dall’organizzazione sindacale USB: sulle 24 ore di venerdì 24 gennaio. Lo sciopero riguarderà autobus, tram e metro delle principali città italiane, con modalità diverse. Milano Lo sciopero coinvolgerà i mezzi pubblici dell’Atm dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 al termine del servizio. Trenord invece funzionerà regolarmente.
Sciopero trasporto pubblico, gli orari nelle varie città. Il sindacato USB ha annunciato uno sciopero nazionale del trasporto pubblico locale di 24 ore, con modalità diverse a seconda delle città.
Sulla prima pagina del Corriere della Sera di sabato, Angelo Panebianco spiega perché Matteo Renzi «potrebbe impedire lo sfaldamento del Partito Democratico» e perché, invece, i suoi troppi errori gli stanno impedendo di rinnovare davvero la politica italiana: tra questi errori c’è la sua mancata volontà di «prendersi il partito» e di trasformarlo. Matteo Renzi avrebbe potuto essere – e potrebbe essere ancora, se commettesse meno errori – la novità della politica italiana. È l’unico che, sulla carta, possiede il carisma per riassorbire la sfida grillina, l’unico che potrebbe impedire lo sfaldamento del Partito democratico e la conseguente affermazione di un inedito bipolarismo fra i 5 Stelle e il centrodestra. È l’unico che potrebbe, per la prima volta nella sua storia ultrasecolare, dare una identità stabilmente riformista a una sinistra da sempre condizionata, quando non dominata, da correnti massimaliste. Le condizioni sono cambiate rispetto a quando, solo pochi mesi fa, Renzi sfidò Bersani nelle primarie. Allora il Pd era ancora un partito sicuro di sé, orgoglioso delle proprie radici, di una storia che risaliva alla Prima Repubblica.
Lo sbaglio di Renzi. Sta perdendo l'occasione di rinnovare il PD, dice Angelo Panebianco in prima pagina sul Corriere.
Batman v Superman: Dawn of Justice di Zach Snyder – il regista di 300, Watchman e L’uomo d’acciaio – è nei cinema italiani dal 23 marzo. Senza dire troppo le premesse del film sono piuttosto semplici: Batman e Superman non si stanno per niente simpatici e, anzi, combattono cercando di uccidersi. Batman/Bruce Wayne è interpretato da Ben Affleck, Superman/Clark Kent è invece interpretato da Henry Cavill (che era già stato Superman in L’uomo d’acciaio). Nel cast di Batman v Superman ci sono anche Jesse Eisenberg (che fa Lex Luthor, il cattivo), Amy Adams (che fa Lois Lane, la fidanzata di Superman), Jeremy Irons (che fa Alfred, il maggiordomo di Batman) e Gal Gadot (che fa Wonder Woman). Di Batman v Superman: Dawn of Justice (nel titolo c’è una “v” e non un “vs” perché Snyder ha spiegato che è un modo per far capire che non è solo un film uno-contro-l’altro) si parla moltissimo, da mesi. È il primo film non d’animazione in cui Batman, Superman e Wonder Woman compaiono insieme ed è il film che partendo dalle premesse di L’uomo d’acciaio amplia l’universo cinematografico della DC, quel mondo fittizio in cui si svolgeranno altri film tratti dai fumetti DC Comics. Succederà quindi quello che sta già succedendo da anni per i fumetti Marvel, in cui le avventure di Iron Man, Thor, Hulk e compagni avvengono nello stesso universo condiviso. Batman v Superman: Dawn of Justice è costato 250 milioni di dollari a cui, secondo Variety, ne vanno aggiunti circa 150 per il marketing. Sempre secondo Variety qualsiasi incasso totale inferiore agli 800 milioni di dollari sarebbe da considerarsi deludente.
Cosa si dice di “Batman v Superman”. È diretto da Zach Snyder ed è nei cinema dal 23 marzo: le recensioni dei critici che l'hanno visto (alcune sono proprio negative).
La settimana scorsa la carcassa di una balena grigia di circa 13 metri e pesante 31 tonnellate si è arenata nella spiaggia di San Onofre, in California, a metà strada fra Los Angeles e San Diego, causando moltissimi problemi. Per prima cosa la spiaggia di San Onofre è molto frequentata dai surfisti, e la presenza ingombrante della balena – e soprattutto l’odore che emanava – hanno tenuto alla larga molti di loro. Seconda cosa: come si sposta una carcassa di balena da 31 tonnellate? Il New York Times ha spiegato che esistono due modi per sbarazzarsi di una carcassa così pesante: ributtarla in mare e sperare che prenda il largo, o seppellirla sul posto. Il guaio è che alla spiaggia di San Onofre nessuno di questi due metodi era applicabile, spiega il New York Times: «le correnti oceaniche e i forti venti avrebbero rischiato di riportare a riva la carcassa, e la spiaggia in sé era troppo piccola per poter seppellire la balena sotto la sabbia». Lo Orange County Register, un giornale locale, ha fatto notare che in questi giorni nemmeno le condizioni climatiche erano favorevoli per far trascinare via la balena da una barca. Lasciarla sulla spiaggia non era un’opzione: ci sarebbero voluti mesi per far decomporre completamente la carne della balena.
Come hanno spostato una carcassa di balena da 13 metri in California. Buttarla a mare non si poteva, era troppo grande per seppellirla o spostarla, aspettare che si decomponesse PROPRIO NO.
Jony Ive, il famosissimo capo dei designer di Apple, lascerà l’azienda nei prossimi mesi dopo quasi trent’anni. Lo ha annunciato la stessa Apple, comunicando che Ive fonderà un suo studio di design con cui vuole portare avanti dei progetti personali, ma che allo stesso tempo il nuovo studio avrà Apple tra i principali clienti: la collaborazione tra Ive e Apple, quindi, continuerà. Il CEO di Apple Tim Cook ha detto: «Jony è unico nel mondo del design e il suo ruolo nella rinascita di Apple non può essere sottovalutato», e ha aggiunto che «Apple continuerà a beneficiare del talento di Jony lavorando direttamente con lui su progetti esclusivi». Jony Ive entrò a far parte di Apple nel 1992 ed ebbe un rapporto stretto e confidenziale con il cofondatore di Apple Steve Jobs, che tornò a guidare la compagnia nel 1997. Dalla fine degli anni Novanta in poi contribuì alla progettazione di tutti i prodotti più noti di Apple, a partire dall’iMac del 1998, passando per l’iPod e finendo con l’iPhone: è il principale artefice della caratteristica tipica degli oggetti di Apple, che uniscono funzionalità e bellezza nelle linee. Negli ultimi anni ha lavorato anche alla progettazione di Apple Park, la nuova sede della società.
Jony Ive lascerà Apple. Di cui è stato il capo dei designer per quasi trent'anni, aiutando Steve Jobs a farla diventare quello che è oggi.
Venerdì 9 dicembre il Conseil d’Etat, il più alto tribunale amministrativo francese, ha negato l’estradizione in Russia di Mukhtar Ablyazov, il banchiere e oppositore politico kazako marito di Alma Shalabayeva, la donna che nel 2013 venne illegittimamente estradata dalla polizia italiana in Kazakistan, e finì al centro di uno scandalo politico che coinvolse l’allora ministro dell’Interno Angelino Alfano. La decisione del Conseil d’Etat ha annullato l’autorizzazione all’estradizione firmata nel 2015 dall’ex primo ministro francese Manuel Valls, perché, dicono le motivazioni della sentenza, «aveva ragioni politiche». Ablyazov è stato quindi scarcerato dalla prigione di Fleury-Mérogis, a sud di Parigi, dove era detenuto: era detenuto in Francia dal luglio del 2013 (ad Aix en Provence, prima di Fleury-Mérogis). La scarcerazione di Ablyazov ha coinciso con un momento in cui in Italia si è tornati a parlare del caso Shalabayeva, per due motivi: dei nuovi documenti di un’inchiesta della procura di Perugia sui fatti che portarono all’estradizione della donna e di sua figlia Alua, e la nomina di Alfano a ministro degli Esteri, accolta con critiche e perplessità proprio per il suo ruolo nella gestione dell’arresto di Shalabayeva del 2013.
Si riparla del caso Shalabayeva. Ricordate la storia che agitò l'estate del 2013? Un'indagine appena conclusa ha sollevato nuovi sospetti sul ministero allora guidato da Alfano.
Nel fine settimana è circolato molto online un video di un commerciante laziale con toni entusiastici dell’Avigan (favipiravir), un farmaco antivirale disponibile in Giappone che avrebbe dato esiti positivi in una sperimentazione su pazienti affetti da coronavirus. Il video è stato in seguito ripreso da numerosi giornali e da alcune trasmissioni televisive, e non sono mancate polemiche nei confronti delle istituzioni che autorizzano i farmaci, con accuse di non essersi occupate della questione. In realtà l’Avigan è stato sperimentato su un numero ristretto di pazienti con esiti scientifici ancora incerti, e non è un medicinale tenuto segreto: è noto da tempo all’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), autorità che ha il compito di vigilare sulla sicurezza dei medicinali e di autorizzarne l’uso in Italia. Il video dal Giappone Cristiano Aresu ha 41 anni, lavora in un negozio di videogiochi a Roma e frequenta spesso il Giappone per lavoro. Nel pomeriggio di sabato 21 marzo, Aresu ha pubblicato su Facebook un video di circa tre minuti, nel quale mostra una piazza di Tokyo sostenendo che la popolazione sia tornata a condurre una vita normale, anche grazie all’impiego dell’Avigan per trattare i malati di COVID-19, la malattia causata dal coronavirus. Nel video dice che il farmaco “ha fatto rinascere il Giappone” e lo ha fatto “tornare a respirare”, aggiungendo poi che gli italiani dovrebbero chiedere “a gran voce” al governo di avere l’Avigan per risollevarsi come hanno fatto i giapponesi.
Cosa c’è di vero sull’Avigan contro il coronavirus. L'efficacia dell'antivirale – di cui si è discusso molto dopo un video sui social – è ancora oggetto di studio e sperimentazioni, come ha spiegato l'Agenzia Italiana del Farmaco.
È finita questa mattina l’occupazione del Teatro Valle, a Roma. Il teatro – che è uno dei più antichi della città – era stato occupato il 14 giugno del 2011, dopo che aveva sospeso le attività circa un mese prima: in questi anni di autogestione ha ospitato e organizzato moltissime iniziative culturali, anche se l’occupazione ha ricevuto anche molte critiche. L’occupazione è finita senza sgomberi, dopo un accordo tra gli occupanti e il comune di Roma. Il teatro sarà rilanciato dall’associazione Teatro di Roma ma prima sarà necessario fare un sopralluogo – il Messaggero parla di “quantificare i danni” – e fare dei necessari lavori di ristrutturazione. ROMA – Si chiudono lunedì 11 agosto, dopo tre anni di occupazione, i giorni del Valle autogestito. Alle 11, la consegna delle chiavi al Comune di Roma, parallelamente ad una conferenza stampa degli occupanti. Intanto, però, nel palazzo è black out: «Un’ora fa, mentre stiamo aspettando i funzionari del Comune di Roma e preparando la conferenza stampa che avevamo annunciato pubblicamente, invitando le istituzioni, è stata staccata la luce. Alla faccia della fiducia», scrivevano alle 9 su Facebook i gestori della pagina «Teatro Valle Occupato». Dopo giorni di tensione e divisioni sulla scelta di traslocare, gli occupanti hanno accettato domenica sera l’«ultimatum» dell’assessore capitolino alla Cultura Giovanna Marinelli. «Ragazzi convincetevi, a mezzanotte si esce»: l’annuncio della resa è arrivato alle 18.30 del 10 agosto. L’atmosfera era mesta, qualcuno piangeva, l’ala più dura degli attivisti ancora avrebbe voluto «resistere» ma molti lo dicevano sussurrando, non più a voce alta. Il 10 agosto non c’era più spazio per le incertezze. Ilenia Caleo, occupante della prima ora, dal palco è stata perentoria e ha dettato i tempi per la «liberazione» del teatro: «Dormiremo fuori, ma dobbiamo consegnarlo nel miglior modo possibile, lunedì».
È finita l’occupazione del Teatro Valle. Uno dei più antichi teatri di Roma era occupato dal 2011: ora dovrebbe essere rilanciato dal comune.
Mercoledì il Consiglio dei ministri ha discusso e varato un discusso decreto legislativo sulle energie rinnovabili. Una prima bozza di decreto, circolata nei giorni precedenti alla sua approvazione, era stata molto contestata: prevedeva infatti l’abrogazione degli incentivi del Conto Energia a partire dal 2014, nonostante fossero stati pianificati fino al 2020, e la sospensione di quelli per il fotovoltaico una volta raggiunti gli 8 megawatt di produzione, un tetto praticamente imminente. Inoltre, del testo facevano parte il taglio retroattivo del 30 per cento agli incentivi per l’eolico e l’introduzione del meccanismo delle aste al ribasso per i nuovi impianti oltre i 5 MW. Il nuovo testo varato dal governo modifica alcune di queste misure ma non ha in alcun modo placato le polemiche. Il tetto di 8 megawatt per il fotovoltaico è stato rimosso. In compenso però si è deciso che il terzo Conto energia, la legge che disciplina la distribuzione degli incentivi e che doveva restare in vigore fino al 2013, cesserà di avere effetti il 31 maggio del 2011. Da giugno in poi un nuovo Conto energia, ancora tutto da immaginare, decreterà la riduzione degli incentivi: ne farà parte, infatti, un tetto massimo di impianti allacciabili in un anno, definito volta per volta. Gli incentivi all’eolico e sulle biomasse sono tagliati del 22 per cento, rimane il limite di un megawatt per ogni impianto fotovoltaico, che non potrà superare il 10 per cento della superficie agricola di un terreno.
Il nuovo decreto sulle rinnovabili. Il governo ha modificato il testo contestato con uno ancora più contestato.
Il famoso regista statunitense David Lynch ha detto su Twitter che è tornato a collaborare con il canale televisivo Showtime per la realizzazione della terza stagione di Twin Peaks, una delle serie televisive più apprezzate e popolari di sempre. Nell’ottobre del 2014 Showtime aveva annunciato che avrebbe prodotto una nuova stagione di Twin Peaks – andato originariamente in onda fra il 1990 e il 1991 – e che David Lynch avrebbe scritto e diretto tutti gli episodi assieme al suo collaboratore storico Mark Frost. Nell’aprile del 2015, però, Lynch aveva scritto su Twitter che Showtime non gli aveva garantito soldi sufficienti per realizzare le nuove puntate, e che quindi aveva lasciato perdere. Sabato 16 maggio, invece, Lynch ha fatto sapere di avere cambiato idea. Nel frattempo Showtime ha twittato che è iniziato il processo di pre-produzione della serie: non è comunque ancora chiaro quanti episodi saranno girati e se la data annunciata da Showtime per la loro trasmissione – il 2016 – sarà rispettata.
David Lynch farà Twin Peaks, infine. Il regista statunitense ha cambiato idea e ha detto che tornerà a lavorare alla terza serie della celebre serie tv, prevista per il 2016.
Secondo i giornali le trattative tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle per la formazione di una nuova maggioranza sono bloccate sul nome di Giuseppe Conte. Per il Movimento 5 Stelle accettare l’ex presidente del Consiglio come nuovo presidente del Consiglio è la condizione necessaria per formare un nuovo governo con il Partito Democratico, ma sembra che il segretario del PD, Nicola Zingaretti, non voglia saperne, chiedendo «discontinuità» rispetto al passato. Non rimane più molto tempo per trattare: entro questa sera alle 19, scrivono giornali e agenzie, il presidente della Repubblica ha chiesto ai partiti di fargli sapere quali sono le loro intenzioni. Nel frattempo ha annunciato il calendario delle consultazioni: inizieranno domani alle 16 con i presidenti di Camera e Senato e proseguiranno mercoledì fino alle 19, quando il presidente incontrerà la delegazione del Movimento 5 Stelle (qui gli orari di tutti gli incontri).
Il Movimento 5 Stelle si è impuntato su Conte. Di Maio ha cambiato linea e chiede che Conte resti capo del governo, ma Zingaretti non vuole saperne: le trattative tra PD e M5S continuano.
Il 31 dicembre cesserà in tutto il mondo la produzione di Volkswagen T2, probabilmente il modello di pulmino più famoso di sempre, che nel tempo è diventato un simbolo della cultura hippie e on the road americana. Così come il pulmino ha moltissimi estimatori, anche le vecchie pubblicità con cui Volkswagen lo promosse negli anni Sessanta e Settanta sono apprezzate e collezionate in poster dagli appassionati. A partire dagli anni Sessanta Volkswagen divenne famosa per le sue campagne pubblicitarie, particolarmente innovative e di rottura rispetto all’epoca. Quella inventata nel 1959 da Helmut Krone e Julian Koenig per il Maggiolino, per esempio, ha fatto storia ed è considerata una delle migliori in assoluto del Ventesimo secolo (ne parlano anche Don Draper e colleghi in Mad Men): contribuì a costruire l’identità del marchio e dare impulso alle vendite. Lo stesso riuscirono a fare le pubblicità del T2, che prima di diventare il cosiddetto “pulmino hippie” era proposto dall’azienda come una station wagon economica. La parte superiore della pagina è solitamente dedicata a un disegno o una foto del pulmino, mentre la parte inferiore è accompagnata da uno slogan e un testo di tre colonne.
Le vecchie pubblicità del Volkswagen T2. Una raccolta delle bellissime immagini promozionali del pulmino più famoso del mondo, che dalla fine dell'anno non sarà più prodotto.
Le fasi di produzione di un libro hanno tempi e procedure abbastanza standard. Con una sola avvertenza: questo vale per tutti i libri del mondo, ma non per quelli di Bruno Vespa, che possono essere definiti a buon diritto i più veloci del mondo. Tra l’invio dell’ultimo capitolo da parte del popolare conduttore televisivo e l’uscita del libro – magicamente – trascorre soltanto una settimana. Per tutti gli altri – tranne ovviamente gli instant book – i tempi sono molto più dilatati perché la lavorazione di un libro ricapitola, secondo sequenze ben ordinate, tutti i modi di produzione possibile: quella “artistica” della scrittura, quelle artigianali dell’editing, della copertina e dell’impaginazione, della revisione e correzione del testo, e infine quella industriale della stampa e della confezione. Dal momento in cui un libro entra nel piano editoriale iniziano attività che rientrano nel cosiddetto terziario, cioè nei servizi. Quando un editore decide di fare un libro apre l’acquisizione, dove prende forma il conto economico del libro. L’acquisizione è l’atto ufficiale che guida tutte le fasi successive perché contiene le informazioni sui tempi e sui costi; sulla base delle indicazioni della redazione (numero di pagine, tipo di lavorazione, potenzialità di vendita), l’ufficio tecnico fa un preventivo di stampa, l’ufficio diritti tratta e chiude il contratto con l’autore, l’ufficio commerciale stima la prima tiratura e si occupa della distribuzione. Da quando un libro viene concepito a quando arriva in libreria passano almeno sei mesi, ma nella maggioranza dei casi almeno un anno.
Quanto tempo ci vuole per fare un libro. Quali sono e quanto durano i passaggi necessari, dall'inizio della scrittura all'arrivo in libreria.
Ieri a Roma due pacchi bomba sono esplosi presso le sedi delle ambasciate svizzera e cilena, causando il ferimento di un paio di impiegati. L’operazione è stata rivendicata dalla “Federazione Anarchica Informale”, che ha lasciato un messaggio vicino a uno dei pacchi bomba esplosi: «Abbiamo deciso di far sentire di nuovo la nostra voce con le parole e con i fatti. Distruggiamo il sistema di dominio. Viva la FAI, via l’Anarchia. Federazione Anarchica Informale cellula rivoluzionaria Lambros Fountas». Gli inquirenti stanno ora analizzando il materiale e sembra essere chiaro un legame con la Grecia. Lambros Fountas era un anarchico greco, rimasto ucciso nel corso di uno scontro con la polizia lo scorso 11 marzo ad Atene. Secondo le autorità del paese, Fountas era collegato a Lotta Rivoluzionaria, l’organizzazione maggiormente indiziata per l’attentato che lo scorso giugno ha causato la morte di uno degli assistenti del ministro dell’interno della Grecia.
Cos’è la “Federazione Anarchica Informale”. Hanno rivendicato le bombe di ieri a Roma, avevano già inviato pacchi esplosivi alle istituzioni italiane ed europee.
Hacking Team, un’azienda italiana specializzata in sicurezza informatica e che fornisce consulenza a molti governi in giro per il mondo, ha confermato la violazione dei suoi sistemi informatici avvenuta all’inizio della settimana con la pubblicazione di circa 400 GB di documenti con informazioni sulle attività della società, accusata da diverse organizzazioni per i diritti umani e la tutela della privacy di fornire i suoi servizi anche a regimi dittatoriali e violenti. In un comunicato pubblicato sul suo sito, Hacking Team dice che i software che permettevano ai governi di spiare attività illecite online sono stati compromessi: “terroristi, estorsori e altri possono sfruttare questa tecnologia a loro piacimento se ne hanno le capacità tecniche”. In pratica i programmi venduti in questi anni sono diventati inutilizzabili, e lo saranno ancora di più in seguito alla loro aggiunta nelle librerie dei programmi antivirus nei prossimi giorni.
Le ultime sull’attacco a Hacking Team. La discussa azienda italiana di sicurezza informatica ha confermato la violazione dei suoi sistemi: potrebbero venirne parecchi guai, per tutti.
L’organizzazione benefica britannica Global Legal Action Network ha avviato un’azione legale contro l’accordo tra governo italiano e Guardia costiera libica sulla gestione dei migranti nel Mediterraneo. La causa è stata presentata di fronte alla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo. È basata sulle testimonianze di 17 migranti sopravvissuti a un naufragio, che dopo essere stati raggiunti dalla Guardia costiera libica sono stati riportati in Libia proprio sulla base dell’accordo in questione. La Guardia costiera libica non esiste
Un’organizzazione benefica ha fatto causa contro l’accordo sui migranti tra governo italiano e Guardia costiera libica.
Martedì sera, il 7 maggio, a Legnano – in provincia di Milano – una donna di 38 anni ha lanciato dell’acido contro un uomo di 29 anni con cui aveva avuto una breve relazione, e che da tempo molestava e minacciava. La donna, Sara Antonella Del Mastro, si è poi costituita dai carabinieri ed è stata arrestata con l’accusa di lesioni personali; l’uomo, Giuseppe Morgante, è invece ricoverato all’ospedale di Niguarda in condizioni gravi, con ustioni sul torace, sul braccio sinistro e sul viso. Tre giorni prima dell’aggressione la donna era stata intervistata dal programma tv “Le Iene” proprio a causa delle sue molestie e del suo stalking ai danni di Morgante. L’aggressione con l’acido era stata inizialmente raccontata come accaduta dopo una lite tra Morgante e Del Mastro, ma poi si è capito che le cose erano andate diversamente. Del Mastro perseguitava da mesi Morgante, che poche settimane fa l’aveva denunciata per stalking: negli ultimi mesi aveva già avuto atteggiamenti violenti nei confronti di Morgante, lo aveva minacciato e sembra che l’aggressione con l’acido fosse stata pianificata. Questa è quindi una storia molto delicata, che coinvolge una persona con delle difficoltà psicologiche e il cui racconto è reso più complicato dal coinvolgimento delle “Iene”, programma noto per la superficialità e la spettacolarizzazione con cui si occupa di molti argomenti complessi.
L’aggressione con l’acido a Legnano. Una donna – già denunciata per stalking – ha ferito gravemente un uomo che perseguitava da mesi, tre giorni dopo averne parlato alle "Iene".
Mercoledì decine di studenti e precari hanno montato tende davanti al Pantheon a Roma per protestare contro il precariato, la crisi economica e le misure imposte dai governi per farvi fronte, prima tra tutte la riforma del lavoro del ministro Elsa Fornero. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto di Occupy Pantheon. Decine di studenti e precari a Roma hanno montato tende per protestare contro la crisi e la riforma del lavoro.
Dal 6 agosto è ripresa un’intensa attività vulcanica su Stromboli, l’isola che fa parte dell’arcipelago delle Eolie al nord della Sicilia. L’isola – che praticamente consiste in un unico vulcano alto più di 920 metri – è attualmente uno dei due centri vulcanici più attivi in Italia, oltre a quello dell’Etna. Repubblica scrive che sull’isola si sono verificate recentemente «una colata continua di lava che arriva fino al mare» ed «emissioni di pietre e gas che sollevano grandi nubi nere e grigie sulla sommità del vulcano». Sul posto sono arrivati anche gli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, mentre il sindaco del paese (sull’isola vivono circa 400 abitanti) ha vietato due giorni fa le escursioni sul vulcano.
L’eruzione dello Stromboli – foto e video. Da due giorni il vulcano delle Eolie è tornato a eruttare con forza, ci sono video e immagini notevoli.
Lo scrittore Paolo Di Paolo commenta oggi sulla Stampa il successo negli Stati Uniti dei libri di Elena Ferrante, scrittrice “che non esiste”, come spiega criticamente lo stesso Di Paolo: «La forza di Ferrante è, più che nei suoi libri, nel suo non esserci, la sua distanza abissale da tutto: nessuno l’ha mai vista, nessuno l’ha mai intervistata di persona, nessuno l’ha mai incrociata per caso, come perfino al vecchio eremita Salinger era accaduto al supermercato. Non se ne ha nemmeno una foto giovanile, come dell’altro grande solitario Thomas Pynchon». C’è sempre qualcosa di misterioso nella fortuna critica di un autore all’estero. Gli ostacoli sono tanti: la complessità stilistica, la traducibilità di un immaginario, di un orizzonte storico e culturale. A Elena Ferrante, la misteriosa autrice di L’amore molesto, è accaduto il miracolo che accade a pochissimi autori italiani: essere scoperta e celebrata in America. Sul mercato anglofono siamo di solito debolissimi, e semmai ci pensano gli americani stessi a spargere – quando serve – un po’ di italianità caricaturale sui loro romanzi (è il caso di Mangia prega ama di Elizabeth Gilbert, per esempio, o del Dan Brown in salsa vaticana). A entrare nel dibattito culturale sono riusciti forse solo Calvino e Umberto Eco (l’ultimo romanzo di Jeffrey Eugenides, La trama del matrimonio, chiama in causa il nostro professore già nelle prime pagine); se la sono cavata la Fallaci, Calasso, e più di recente Severgnini, Baricco e Saviano. Il nobile lavoro di Jonathan Galassi su Montale e poi su Leopardi fa eccezione.
Contro Elena Ferrante (o chi per lei). Sulla Stampa Paolo Di Paolo commenta il successo americano della scrittrice (o scrittore?) e critica l'insistenza sullo pseudonimo misterioso.
Domenica delle Palme, o Domenica della Passione del Signore, è il nome di una festa che nel 2014 è la domenica del 13 aprile: secondo il calendario liturgico cattolico, è infatti la domenica che segna l’inizio della Settimana Santa – gli ultimi giorni della vita di Gesù Cristo – e precede la domenica di Pasqua. È osservata dai cattolici, dagli ortodossi e dai protestanti, e cade durante la Quaresima, che termina giovedì, primo giorno del cosiddetto “Triduo Pasquale”. Cos’è il Triduo Il Triduo è quel periodo che cade tra la fine della Quaresima – i 44 giorni che iniziano con il mercoledì delle ceneri – e il Tempo pasquale, ossia quel periodo che va dalla domenica di Pasqua al giorno di Pentecoste, cinquanta giorni più tardi, e celebra la discesa dello Spirito Santo e la conseguente nascita della Chiesa con la nuova legge donata da Dio.
Domenica delle Palme, perché si chiama così. Non cade ogni anno nello stesso giorno: dipende dalla Pasqua, che a sua volta dipende dalle fasi lunari.
Se siete italiani, c’è il cinquanta per cento di possibilità che negli ultimi sette giorni abbiate mangiato almeno una volta del tonno in scatola. Secondo uno studio dell’istituto Doxa, realizzato lo scorso marzo, se siete in questo cinquanta per cento, c’è un ulteriore venticinque per cento di probabilità che lo abbiate mangiato tra le tre e le cinque volte negli ultimi sette giorni (chi scrive specifica qui di appartenere a questa seconda categoria). Nel 34 per cento dei casi, con quella scatoletta avete preparato una pasta al tonno, nel 18 per cento un’insalata. È normale, visto che siamo uno dei paesi con il più alto consumo annuale di tonno in scatola pro capite al mondo: 2,2 chilogrammi. In Europa soltanto gli spagnoli ci battono, con un consumo di 3,1 chili l’anno pro capite. Il tonno nel mondo Negli Stati Uniti del business del tonno si parla parecchio da almeno vent’anni anche se ne viene consumato molto meno che in Italia. E due settimane fa un lungo articolo del Washington Post ha raccontato la storia del lento declino del mercato del tonno negli Stati Uniti. Nel 2010 gli americani hanno mangiato in media 900 grammi di tonno in scatola: la stessa quota che ne consumavano quarant’anni fa. Dopo essere cresciuto ininterrottamente per più di sessant’anni, all’inizio degli anni Novanta il consumo di tonno in scatola ha cominciato a declinare. Dal record del 1989, quando gli americani ne mangiavano in media 1,7 chili all’anno, il consumo si è praticamente dimezzato. Il declino del tonno in scatola negli Stati Uniti è coinciso con alcune delle campagne ambientaliste più efficaci della storia recente.
Un mondo di tonno in scatola. Come funziona il mercato di un alimento universale che è in crisi negli Stati Uniti e consumatissimo in Italia: tra implicazioni ambientali e abitudini culturali.
La situazione sarà familiare a molti, se non a tutti: arrivi in un posto dove ci sono persone che non conosci, si fanno le presentazioni, tendi la mano a ciascuno dicendo il tuo nome, senti il nome della persona a cui hai stretto la mano, un attimo dopo non te lo ricordi più e cerchi con imbarazzo di carpirlo durante le conversazioni successive, oppure ti impegni in acrobazie linguistiche per evitare di chiederlo di nuovo. Olga Khazan, una giornalista dell’Atlantic, ha messo insieme una serie di ragioni per spiegare perché ci dimentichiamo con facilità i nomi delle persone che conosciamo, poche lettere semplici e familiari, addirittura pochi secondi dopo aver registrato l’informazione. 1) L’effetto prossimo-della-fila: quando veniamo presentati a un intero gruppo di gente che non conosciamo, scatta un meccanismo psicologico spiegato bene da Esther Inglis-Arkell su Gawker e che l’Atlantic sintetizza come “sentirsi come un bambino di 9 anni davanti alla giuria di un talent show”: siamo troppo concentrati sulla nostra performance, sul come appariremo, sull’impressione che faremo, per ricordarci anche i nomi di chi ci sta di fronte. Inoltre, quando stringiamo la mano a qualcuno siamo già concentrati sul prossimo.
Perché dimentichiamo i nomi delle persone? ci sono quattro ragioni ricorrenti – studi alla mano – che spiegano una cosa imbarazzante che capita a molti, se non a tutti (salvo Berlusconi).
Il presidente del Veneto Luca Zaia ha firmato un’ordinanza regionale con nuove misure per contenere il contagio da coronavirus, in vigore dal 14 aprile al 3 maggio 2020, che prevede alcune differenze rispetto al decreto del governo annunciato venerdì sera, che prolungava le misure restrittive fino al 3 maggio ma permetteva la riapertura di alcune attività, come le librerie, le cartolerie e i negozi di abbigliamento per neonati. L’ordinanza del Veneto prevede che le librerie riaprano solo due volte a settimana, e che per fare attività motoria si dovrà rimanere in “prossimità” della propria abitazione, ma non per forza entro 200 metri come prevedeva una precedente ordinanza regionale.
In Veneto sono state allentate lievemente alcune misure restrittive. È stato tolto il limite di 200 metri per fare attività motoria, tra le altre cose.
Nella carriera e nella vita di Wesley Snipes ci sono senza dubbio un prima e un dopo. Nel prima è un attore di successo, diventato famoso per la trilogia Blade nonché vincitore di una Coppa Volpi al Festival di Venezia come miglior attore per il film drammatico Complice la notte. Il dopo è tutto quello che segue alla sua condanna per evasione fiscale e ai circa due anni e mezzo che, tra la fine del 2010 e l’aprile del 2013, passò in carcere. Ora siamo in quella fase del dopo in cui il 58enne Snipes – che dopo il carcere è tornato a recitare (senza però che in molti se ne accorgessero) – ha in uscita un film di un certo livello (il seguito di Il principe cerca moglie, in arrivo a dicembre) e i giornali hanno colto l’occasione per tornare a parlare di lui o, come ha fatto di recente il Guardian, con lui. Snipes è nato nel 1962 a Orlando, in Florida, ed è cresciuto prima a New York, nel Bronx, e poi tra Florida e California. Tra l’altro studiando nella scuola newyorkese di Saranno famosi, il film del 1980 diventato anche una popolare serie tv. Il suo primo film – tra l’altro anche il primo film di Woody Harrelson – è la commedia sportiva sul football americano Una bionda per i Wildcats, del 1986. Snipes recitò poi in un episodio di Miami Vice e si fece notare nel video musicale di “Bad” nel quale, diretto da Martin Scorsese, è una sorta di nemesi di Michael Jackson. Dopodiché sembra che Snipes rifiutò una proposta di Spike Lee, che lo avrebbe voluto per un ruolo da non protagonista in Fa’ la cosa giusta, per recitare in un’altra commedia sportiva, questa volta sul baseball – Major League – La squadra più scassata della lega – e poi, di nuovo con Harrelson, nel film sul basket (ma non solo su quello) Chi non salta bianco è.
Che fine ha fatto Wesley Snipes. A fine anni Novanta sembrava lanciatissimo, poi è stato condannato per frode fiscale e ha fatto due anni e mezzo di carcere: a dicembre tornerà nel seguito di "Il principe cerca moglie".
Nelson Mandela, morto a Johannesburg giovedì 5 dicembre, trascorse 27 anni in prigione prima di essere scarcerato nel 1990. Durante quegli anni, diverse iniziative della comunità internazionale e dell’African National Congress produssero – tra le altre cose – una notevole quantità di stampe, manifesti e poster per promuovere la lotta anti-apartheid e richiedere la scarcerazione di Mandela. Anche in anni più recenti, dopo la sua liberazione, nuovi progetti e iniziative a scopo benefico hanno celebrato per immagini i suoi compleanni e il suo costante impegno umanitario. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
10 poster su Nelson Mandela. Scelti tra i moltissimi manifesti che negli anni sono stati prodotti per celebrarlo o per chiedere la sua liberazione.
Le fauci spalancante di un leone e quelle di un gorilla, un pangolino alla ricerca di cibo e vari animali sugli alberi – un babbuino, un puma e una civetta – sono tra le bestie fotografate bene questa settimana. Poi forse non conoscevate i capricorni del Giappone, fotografati sotto la neve allo zoo di Minot, in North Dakota, e un sifaka coronato, un lemure del Madagascar a rischio di estinzione di cui qualche mese fa è nata una femmina allo zoo di Besançon, in Francia. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Weekly Beasts. Fauci spalancate e animali in controluce, tra le bestie meglio fotografate dell'ultima settimana.
Nonostante le nuove misure di austerità approvate ieri dal Parlamento greco per ottenere il secondo prestito internazionale di 130 miliardi di euro, l’ipotesi di un fallimento per il paese non è affatto scongiurata. Il 20 marzo scadranno titoli di Stato emessi dalla Grecia per un valore di 14,5 miliardi di euro. Dopo l’approvazione della manovra quella data fa meno paura, ma ancora oggi, nonostante tutti i tagli alla spesa e i sacrifici, il governo spende molto di più di quanto guadagna in entrate fiscali. La situazione resta molto critica, e questi guai cominciano da lontano. La Grecia cresceva Fino a qualche anno fa nessuno o quasi pensava che la Grecia potesse ridursi in questa situazione. Dal 2000 al 2007 la Grecia sembrava una delle economie più in forma dell’eurozona. Il suo Prodotto Interno Lordo cresceva con punte anche del 6 per cento, come nel 2003. Soltanto nel 2005 c’era stato un piccolo rallentamento della crescita, quando il rapporto deficit/PIL era in espansione e c’era da pagare ancora il conto dell’organizzazione delle olimpiadi di Atene dell’anno prima. Tuttavia il PIL cresceva anche quell’anno (+2,8%) e una manovra finanziaria che, tra le altre cose, aveva alzato l’IVA dell’1 % (dal 18 al 19%) aveva portato nel 2006 il PIL a crescere di oltre 4 punti. Così, banche e altri fondi privati prestavano denaro in grande quantità alla Grecia e, a differenza di quanto accade oggi, a tassi molto ridotti. All’epoca le agenzie di rating davano al debito greco la valutazione “A”.
Da dove vengono i guai della Grecia. La storia della catastrofe economica di un paese che fino al 2007 cresceva come pochi in Europa, grazie anche a conti truccati e spese abnormi.
La giornalista Annalisa Cuzzocrea ha trovato e pubblicato su Repubblica il nuovo regolamento interno dei gruppi parlamentari del Movimento 5 Stelle. È molto diverso dal precedente e stabilisce con chiarezza che a decidere su quasi tutto è il capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio. Nel regolamento precedente, invece, si stabiliva che il massimo potere apparteneva all’assemblea dei parlamentari. Il vecchio regolamento conteneva anche alcune clausole per evitare la nascita di leadership personali, la più importante delle quali stabiliva una rotazione ogni tre mesi degli incarichi dei capigruppo; quella regola è stata significativamente modificata. La novità principale del regolamento riguarda proprio il ruolo di capogruppo, o presidente del gruppo, un incarico molto importante per la vita parlamentare di qualsiasi partito. I capigruppo, uno per la Camera e uno per il Senato, hanno il compito di mantenere la disciplina all’interno delle rappresentanze parlamentari, di assicurarsi che tutti i parlamentari siano presenti alle votazioni e che si esprimano secondo le indicazioni ricevute. I capigruppo dei vari partiti si incontrano tra di loro in apposite riunioni – la conferenza dei capigruppo – in cui vengono decisi i calendari dei lavori parlamentari e numerose altre questioni di procedura.
Il nuovo regolamento parlamentare del M5S. Lo ha raccontato Repubblica, è molto diverso da quello della scorsa legislatura e stabilisce chiaramente che comanda una persona sola.
Io sono Matteo Salvini. Intervista allo specchio – il libro al centro delle polemiche che hanno portato all’esclusione del suo editore, Altaforte, dal Salone del Libro di Torino – in questo momento è al primo posto della classifica generale dei libri più venduti su Amazon. Il libro, a cura della giornalista Chiara Giannini e con una prefazione di Maurizio Belpietro, non è ancora uscito in libreria ma si può pre-ordinare. Questo non significa che il libro stia vendendo migliaia di copie, sia chiaro: per quanto la classifica generale di Amazon non sia suscettibile di grandi movimenti con pochissime copie come accade invece con le sotto-categorie tematiche, i criteri con cui Amazon compila le sue classifiche non sono noti e sono tarati su una mole di venduto contenuta, per cui possono bastare decine o poche centinaia di ordini avvenuti in un lasso molto limitato di tempo per far entrare un libro in classifica, anche in posizioni rilevanti.
Il libro dell’editore Altaforte su Matteo Salvini è al primo posto della classifica dei libri più venduti su Amazon.
L’unica cosa prevedibile dei fratelli Coen è la loro imprevedibilità. Dopo una commedia nera ispirata al personaggio di Giobbe (A serious man) e l’esilarante parodia di una spystory (Burn after reading), Ethan e Joel hanno finito di girare il remake di un vecchio film con John Wayne, Il Grinta. Al posto di Wayne, un’icona della filmografia coeniana, Jeff Bridges, meglio conosciuto ai fan come il ben poco grintoso protagonista del Grande Lebowski. A dire il vero, True Grit (questo il titolo originale) non è il western che ti aspetteresti da John Wayne. Tanto per cominciare, del cosiddetto “Grinta” in originale non c’è traccia. La sublime ironia del titolo è proprio quella di attribuire tutto questo coraggio a un vecchio sceriffo bolso, ubriacone e mezzo cecato che Wayne non ebbe molti problemi a interpretare, visto che la forma non era quella di una volta (qualche anno prima gli era stato asportato un polmone e pare che per metterlo in sella ci volesse la carrucola). Su una classica vicenda di caccia all’uomo, il film – nonostante i tratti distintivi del genere (paesaggi mozzafiato, musica enfatica, qualche lungaggine) – provava ad aprire la strada al western crepuscolare ma si fermava a metà del guado. Mai così nella parte, John Wayne si guadagnò l’unico Oscar e il film ebbe un mediocre seguito dal sempre più incongruo titolo italiano, questa volta spagnoleggiante, Torna “El Grinta”.
Dal Duke al Dude, il nuovo film dei Coen in arrivo. È il remake di "El Grinta", il film del '69 con John Wayne. Al suo posto, Jeff Bridges.
Sveinn Andri Sveinsson, avvocato di DataCell, la società che gestisce i processi di finanziamento di Wikileaks in Islanda, ha dichiarato che il tribunale islandese di Reykjavik ha deciso oggi che le società di carte di credito americane Visa e Mastercard devono far riprendere entro due settimane i pagamenti e le donazioni dirette al sito di Julian Assange, dopo il blocco deciso nel dicembre 2010. La notizia è stata riportata dal Washington Post. Tramite la società Valitor, il partner locale di Visa e Mastercard, dovranno riprendere tutti i processi finanziari dei pagamenti e delle offerte gestite, per conto di Wikileaks, dalla società DataCell. Altrimenti il tribunale multerà le due società di 5mila dollari al giorno. Sveinsson ha detto: «Questo è un buon giorno per la libertà d’espressione», «se la Valitor deciderà di ricorrere in appello sarà per motivi politici e non legali».
Wikileaks ha vinto la causa contro Visa e Mastercard. Lo ha annunciato l'avvocato dell'azienda che gestisce i suoi pagamenti: le due società dovranno permettere di nuovo le donazioni al sito, interrotte a dicembre 2010.
È finito il festival di Cannes, ed è anche passato il cosiddetto royal wedding, quindi possiamo andare avanti con le solite altre persone da fotografare in settimana: solite tipo Taylor Swift, Jennifer Lopez e Dua Lipa ai Billboard Music Awards (le migliori foto della cerimonia le trovate qui). Donald Trump era in compagnia di Sylvester Stallone, Emmanuel Macron di Mark Zuckerberg, Vladimir Putin di Christine Lagarde e Angela Merkel di un altro robot. Chris Pratt era invece con un gigantesco dinosauro, per il photocall di Jurassic World – Il regno distrutto. Poi ci sono Stephen King e Margaret Atwood, un ritratto in bianco e nero di J.K. Simmons e il completo di Rod Stewart. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Mark Zuckerberg e Macron, Trump con Stallone, Chris Pratt con un dinosauro e poi Jodie Foster e Dua Lipa, tra le persone da fotografare in settimana.
Il premio Oscar al Miglior film d’animazione esiste dal 2002 e finora a scegliere i film candidati sono sempre stati i membri dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences che lavorano nel campo dell’animazione, esattamente come gli sceneggiatori scelgono i candidati ai premi per la Migliore sceneggiatura e i costumisti quelli per i Migliori costumi. L’unico premio per cui i candidati non vengono scelti da una particolare categoria di lavoratori del mondo del cinema è quello per il Miglior film, perché coinvolge tutte le competenze specifiche dei membri dell’Academy. Quest’anno però le cose saranno diverse: le regole che riguardano i film d’animazione sono state cambiate e qualunque membro dell’Academy, se vorrà, potrà partecipare alle votazioni sui candidati. Per questo, spiega un articolo di Vox del ricercatore Sam Summers, dai prossimi Oscar in avanti le nomination potrebbero essere assegnate in misura molto minore a film d’animazione stranieri o realizzati da piccole produzioni con un piccolo budget.
I prossimi Oscar potrebbero essere diversi, per i film di animazione. Una modifica nel regolamento potrebbe favorire i film più famosi e penalizzare quelli indipendenti, con serie conseguenze per il settore.
La Commission nationale de l’informatique et des libertés – la CNIL, che corrisponde in Francia a quello che in Italia è il garante per la privacy – ha diffidato Facebook per violazione della legge nazionale sulla protezione dei dati personali. Il social network avrà ora tre mesi di tempo per sistemare le questioni contestate dalla CNIL o richiedere una proroga di questo termine. Dopodiché, se Facebook non avrà fatto gli interventi richiesti, potranno essere stabilite delle sanzioni. Il documento della Commissione con le motivazioni della decisione è stato reso pubblico lunedì 8 febbraio e si basa su una premessa: pur essendo Facebook una società statunitense e pur avendo la propria sede principale europea in Irlanda, deve adeguarsi e rispettare la legge francese. Facebook in Francia conta oltre trenta milioni di utenti. L’indagine della CNIL era iniziata la scorsa primavera.
I nuovi problemi di Facebook con la privacy degli utenti in Francia. Il garante locale per la privacy dice che i dati personali vengono usati per scopi poco chiari e senza informare adeguatamente gli utenti.
Da sabato sui siti di Amazon di diversi paesi, tra cui l’Italia, sono scomparsi i prodotti di alcuni grossi venditori di tecnologia. Tra questi c’è Aukey, un marchio che vende soprattutto cuffie, caricatori, cavi e batterie portatili, noto per avere un ottimo rapporto qualità prezzo. A un utente che ha chiesto su Twitter dove fossero finiti i prodotti di Aukey, l’assistenza di Amazon ha risposto con una frase che sembra automatica e che rimanda alla pagina dell’azienda, dove però tutti i prodotti risultano non disponibili. Si sospetta che la sospensione dei venditori sia legata alla scoperta di una grossa truffa basata sulla compravendita di recensioni e divulgata la settimana scorsa da alcuni esperti del sito di sicurezza informatica SafetyDetectives. Al Post, Amazon ha detto di non avere niente da dire sul motivo del provvedimento, che è stato condiviso solo coi venditori coinvolti.
Perché su Amazon sono scomparsi alcuni grossi venditori. L'ipotesi è che fossero coinvolti in una estesa compravendita illegale di recensioni, scoperta da un sito di sicurezza informatica.
Dal pomeriggio di venerdì 14 febbraio, e per tutta la giornata di sabato, il presidente della Repubblica sta tenendo le consultazioni che dovrebbero portare all’affidamento dell’incarico di presidente del Consiglio a Matteo Renzi – non è ancora chiaro se già nella giornata di sabato o più tardi. Angelino Alfano del Nuovo Centrodestra, dopo il colloquio con Napolitano nel pomeriggio di sabato, ha detto che per la formazione di un nuovo governo «serve tempo» e «non bastano 48 ore», facendo capire che prima ci sarà bisogno di concordare un programma di massima: si è quindi indebolita l’ipotesi che Renzi possa presentare la lista dei ministri molto velocemente.
Renzi e il governo, cosa succede ora. Enrico Letta si è dimesso, le consultazioni di Napolitano si concluderanno oggi ma i tempi si allungano, dice Alfano: le cose da sapere.
Pinuccia Montanari, assessore ai rifiuti di Roma, si è dimessa dopo che la giunta ha bocciato il bilancio 2017 di AMA, l’azienda municipale che si occupa della raccolta dei rifiuti. Montanari, scrive il Messaggero, è considerata “vicinissima all’ad Lorenzo Bagnacani” e a Beppe Grillo. È la nona persona a lasciare la giunta di Virginia Raggi in due anni e mezzo. “Dopo undici mesi infatti i crediti contestati dal Comune alla sua municipalizzata dei rifiuti non hanno trovato una soluzione, nemmeno il Fondo di garanzia creato ad hoc dall’ad Lorenzo Bagnacani nel secondo bilancio”. Montanari – che si occupa da tempo di ambiente e del ciclo dei rifiuti, e tra il 2004 e il 2009 è stata assessore all’Ambiente di Reggio Emilia – ha giudicato «ingiustificata» la decisione della giunta. «Ritengo di fatto del tutto ingiustificata la bocciatura del bilancio che getta un’azienda che dà lavoro a oltre 11.000 romani in una situazione di precarietà che prelude a procedure fallimentari». La situazione dei rifiuti a Roma è precaria da anni e molto grave da qualche mese, con cumuli di spazzatura agli angoli di moltissime strade. A Roma solo il 40 per cento dei rifiuti viene differenziato, mentre il resto finisce in discarica (in altre città italiane, per esempio a Milano, la maggioranza dei rifiuti viene differenziata, mentre il resto viene smaltito dai termovalorizzatori).
Pinuccia Montanari, assessore ai rifiuti di Roma, si è dimessa.
L’estate sembra essere arrivata proprio per tutti, come si vede nelle foto di animali più belle della settimana: molti infatti cercano un po’ di fresco, come un piccolo orso polare che si tuffa in una vasca dello zoo di Hellabrunn a Monaco di Baviera, o un elefante che viene rinfrescato nel suo recinto allo zoo di Ústí nad Labem, in Repubblica Ceca. Altri animali, invece, ci ricordano che sono iniziati i Mondiali di calcio in Brasile: due giaguari “giocano” con un pallone da calcio (o con quello che ne rimane) allo zoo di Santa Fe a Medellin, in Colombia, e un gallo vestito coi colori verde-oro del Brasile posa fiero accanto a una riproduzione della coppa del Mondo davanti allo stadio Maracana di Rio de Janeiro. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Weekly Beasts. Un piccolo di elefante che si disseta, il tuffo di un orso polare e un gufo bagnato: le foto di animali più belle della settimana, piuttosto estive.
Venerdì l’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato un nuovo rapporto con i risultati delle indagini sulla prevalenza delle varianti del coronavirus in Italia: basandosi su un campione di 736 sequenziamenti, la stima è che la variante delta riguardi il 22,7 per cento dei casi di positività rilevati, mentre quella alfa (conosciuta in precedenza come “variante inglese”) è scesa al 57,8 per cento, dopo che nella precedente rilevazione si era attestata quasi al 90 per cento. L’indagine dell’ISS non ha rilevato casi di variante beta (identificata per la prima volta in Sudafrica), mentre per quella gamma (conosciuta anche come “variante brasiliana”) è stata attestata una diffusione all’11,8 per cento. Nell’ultima rilevazione, che risaliva a metà maggio, la variante delta era stata stimata all’1,1 per cento: nonostante l’indagine riguardi un numero di campioni relativamente piccolo, e potenzialmente influenzato dalla presenza di focolai in cui viene identificata una variante e di conseguenza indagati in modo più esteso, sembra chiaro che si stia diffondendo anche in Italia, come succede in molti altri paesi del mondo.
La variante delta è stimata al 22,7% in Italia. Lo dice l'ultimo rapporto dell'ISS che rileva la prevalenza delle varianti, ricordando l'importanza delle seconde dosi.
Netflix ha sorpreso investitori e analisti pubblicando dati molto migliori del previsto sul numero di nuovi iscritti nel suo ultimo trimestre, da luglio a settembre scorso. L’azienda statunitense, tra le più grandi al mondo a offrire e produrre contenuti in streaming in abbonamento, ha registrato 3,2 milioni di nuove iscrizioni a livello globale contro i 2 milioni inizialmente previsti per il suo terzo trimestre. Le cose sono andate bene anche negli Stati Uniti, dove Netflix ha raccolto 370mila nuovi abbonamenti, il 20 per cento in più circa dei 300mila previsti nei mesi scorsi. L’aumento sopra le aspettative degli iscritti, con 3,57 milioni di nuovi utenti in totale, ha portato Netflix a guadagnare fino al 20 per cento a Wall Street, segnando uno dei suoi più grandi rialzi in borsa di sempre.
Netflix va meglio del previsto. Con 3,57 milioni di nuovi iscritti ha superato le sue stesse previsioni e quelle degli analisti, ma ha ancora davanti enormi sfide.
Tra i disagi causati dalla neve che sta cadendo oggi in molte zone d’Italia ci sono, com’è facile immaginare, rallentamenti e ingorghi in strade e autostrade. In particolare nevica sul tratto tra Barberino e Roncobilaccio dell’autostrada A1 Bologna-Firenze: gli spalaneve stanno lavorando per rimuovere la neve dalle corsie, che sono state nel frattempo chiuse ai veicoli con una massa superiore alle 7,5 tonnellate. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto della neve sulla A1. Strade bianche e spalaneve sul famigerato tratto tra Roncobilaccio e Barberino del Mugello.
Martedì 2 luglio un razzo Proton-M russo è esploso poco dopo la partenza dal Cosmodoromo di Bajkonur in Kazakistan. A bordo trasportava tre satelliti di GLONASS, il sistema di navigazione satellitare russo concorrente dello statunitense GPS e del sistema di posizionamento europeo Galileo ancora in fase di realizzazione. La missione prevedeva che i tre satelliti fossero collocati in orbita poco dopo il lancio, ma le cose sono andate diversamente, come ha mostrato la televisione Rossyia 24, che trasmetteva in diretta da Bajkonur. A pochi secondi dalla partenza il Proton-M è uscito dalla rotta, si è piegato verso il basso e si è schiantato al suolo producendo una grande esplosione. Una commissione di inchiesta è stata incaricata di verificare le cause dell’incidente. Saranno necessari diversi giorni prima che sia diffusa una versione ufficiale di quanto accaduto.
Il disastro del razzo russo. Si è schiantato pochi secondi dopo il lancio in Kazakistan, distruggendo tre satelliti del sistema di navigazione satellitare GLONASS (video).
Il 27 ottobre si celebrerà in India la festa del Diwali, una delle più importanti festività induiste del paese in cui la tradizione vuole che per le strade e nelle case si accendano luci per festeggiare la vittoria del bene sul male. Diwali infatti vuol dire “fila di luci” e si celebra per ricordare le luci accese dal popolo di Ayodhya al ritorno dall’esilio di Rama, settima reincarnazione del dio Vishnu, quando venne incoronato re. La storia di Rama è raccontata in uno dei più celebri poemi epici indiani di sempre, il Ramayana, scritto tra il VI e il III secolo a.C. dal poeta Valmiki. Tutto il poema ruota intorno alla figura di Rama, che vive per 14 anni in esilio dalla sua città di cui sarebbe il sovrano legittimo, e a cui il demone Ravana rapisce la moglie Sita (che in realtà sarebbe Lakshmi, la divina consorte di Vishnu). Solo dopo aver sconfitto Ravana, Rama torna vittorioso a Ayodhyaa e reclama il trono che gli spetta di diritto.
La serie TV che cambiò l’India. "Ramayan" andò in onda tra il 1987 e il 1988, è tuttora tra le più popolari di sempre e ha contribuito alla rinascita del nazionalismo indù.
Oggi la Camera dei Deputati ha approvato con 469 voti favorevoli e 74 contrari (5 astenuti) la fiducia al governo sul cosiddetto “decreto milleproroghe”. Il “milleproroghe” è un decreto legge che il governo approva verso la fine dell’anno, per intervenire su tutta una serie di scadenze che è necessario rinviare. “Proroghe” viene da questo, e “mille” dalla quantità dei rinvii che nel corso del tempo ci sono finiti dentro, tanto da renderlo molto eterogeneo e difficile da esaminare nella sua interezza. Di qui le critiche al “milleproroghe” (o “decreto omnibus”) da parte della stampa e dell’opinione pubblica. E anche da parte del presidente della Repubblica Napolitano, che nel 2010 aveva inviato una lettera molto dura all’allora PresdelCons, Silvio Berlusconi, dopo un iter di approvazione del “milleproroghe” di quell’anno particolarmente travagliato. Il governo Monti ha detto che nel caso di quest’anno parlare di “milleproroghe” è inopportuno, visto che il testo di legge è molto più piccolo e leggero di quelli del recente passato. Il decreto legge è l’unico atto del governo che ha immediato valore legislativo, e per questo motivo può essere utilizzato solo in casi di necessità e urgenza. L’urgenza, nel caso del “milleproroghe”, è quella delle scadenze temporali da rimandare, che solitamente sono del 31 dicembre. Come tutti i decreti legge, il parlamento ha tempo 60 giorni per eventuali modifiche e per convertirlo in legge. Il voto di fiducia approvato dalla Camera ferma l’esame degli emendamenti, alcuni dei quali saranno probabilmente trasformati in ordini del giorno. Il voto sul testo vero e proprio del provvedimento sarà martedì prossimo. Poi inizierà l’esame del decreto al Senato.
Cosa c’è di nuovo nel “milleproroghe”. Il governo ha ottenuto la fiducia alla Camera, e nel decreto qualcosa è cambiato (su pensioni, sigarette e manifesti abusivi).
Aggiornamento delle 19.15: Sul blog di Beppe Grillo sono stati comunicati i risultati della consultazione online che doveva decidere se espellere dal Movimento 5 Stelle i deputati Massimo Artini e Paola Pinna, accusati di non aver restituito parte dello stipendio: ha votato a favore dell’espulsione il 69,8% (19.436 voti), ha votato contro l’espulsione il 30,2% (8.382 voti). I partecipanti alla consultazione in totale sono stati 27.818. ***
Il M5S ha espulso due deputati. Una consultazione online ha deciso che i due parlamentari accusati di non avere restituito parte dello stipendio non faranno più parte del Movimento 5 Stelle.
20,45 – «Non risultano, infine, anomalie da segnalare nè nei movimenti della Costa Concordia monitorati dagli esperti del Dipartimento di Scienze della Terra dell’università di Firenze, nè nei rilevamenti ambientali assicurati da Ispra e Arpat», ha comunicato il commissario per l’emergenza nella nota di stasera. 16,10 – Un incendio a bordo ha mandato alla deriva un’altra nave della Costa Crociere, la Costa Allegra.
Costa Concordia, le notizie di oggi. Stanotte sono stati svuotati i primi tre serbatoi di poppa, Clini dice che la rimozione della nave «è un problema ancora aperto».
È iniziata oggi la fase decisiva che porterà presto al passaggio di proprietà della Roma. L’azionista di maggioranza della società giallorossa, Unicredit, e la banca d’affari Rotschild, advisor per la transizione, hanno inviato ai potenziali acquirenti la vendor due diligence della società. La vendor due diligence è un rapporto commissionato dal venditore ma stilato da organismi indipendenti, che fornisce una valutazioni adeguate e precise riguardo lo stato della società. Nel caso della Roma, la parte contabile del rapporto è stata stilata da Deloitte & Touche, mentre della parte legale si sono occupati gli studi Grimaldi e Associati, e Carbonetti e Lovells. Nonostante Unicredit abbia ridotto a tre il numero di offerte ritenute credibili e affidabili, il rapporto è stato inviato a cinque potenziali acquirenti. I tre componenti della short list sarebbero il fondo sovrano arabo Aabar, un gruppo di investitori americani e l’imprenditore romano Angelucci. Gli altri due sarebbero Edoardo Longarini, imprenditore ed ex presidente della Ternana, e un gruppo di imprenditori russi.
Chi comprerà la Roma? unicredit oggi ha inviato la documentazione sulla società a cinque potenziali acquirenti: ci sono arabi, russi, americani e romani.
Mercoledì 22 giugno è cominciato ufficialmente il Festival di Glastonbury, il più importante festival musicale d’Europa che si tiene come ogni anno alla Worthy Farm di Pilton, in Inghilterra. Il programma dei primi due giorni di festival è tradizionalmente meno denso di quello dei giorni successivi, così che tutti i partecipanti possano sistemarsi nelle gigantesche aree attrezzate per il campeggio: ogni anno decine di migliaia arrivano da tutto il Regno Unito per il festival e quest’anno i primi spettatori sono già arrivati e hanno dovuto fare i conti con il fango causato dalle piogge dei giorni scorsi. Il fango non è una cosa inusuale al Glastonbury, che si tiene in aperta campagna. I concerti veri e propri cominceranno venerdì 24 giugno e proseguiranno fino a domenica, distribuiti su sei palchi principali e decine di altri palchi minori attrezzati per esibizioni e performance di vario genere: suoneranno, tra gli altri, Muse, Adele, Coldplay, Beck, Ellie Goulding e Two Door Cinema Club. La scaletta completa la trovate qui. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le prime foto dal Festival di Glastonbury. È iniziato il più famoso festival di musica d’Europa: i concerti importanti iniziano venerdì, ma i primi spettatori sono arrivati e hanno cominciato a fare i conti con il fango.
La scorsa settimana DC Comics ha diffuso le copertine alternative per alcuni suoi albi a fumetti che usciranno a giugno, disegnate per celebrare i 75 anni dalla creazione del noto “cattivo” Joker. DC è stata molto criticata per la copertina alternativa del 41esimo numero di Batgirl, un albo incentrato sulla versione femminile del personaggio di Batman: nonostante sia dichiaratamente ispirata a una vecchia storia su Joker e Batgirl, la copertina è stata giudicata sessista e di cattivo gusto. È stata molto criticata sui social network con l’hashtag #changethecover (“Cambiate quella copertina”), e DC ha deciso che non sarà stampata. La copertina è stata disegnata da Rafael Albuquerque – noto per aver creato la serie a fumetti American Vampire – e mostra Joker che tiene minacciosamente per le spalle Batgirl, sul cui volto sono state disegnate le ferite ai lati della bocca tipiche del personaggio di Joker.
La copertina ritirata di Batgirl. Era stata disegnata per celebrare un vecchio album che aveva come protagonista Joker, di cui la DC comics a giugno festeggerà i 75 anni: è stata ritirata dopo molte accuse di sessismo.
Negli ultimi sette giorni i casi di coronavirus registrati in Italia sono stati pressapoco gli stessi della settimana precedente: circa 242mila. La curva si è quindi stabilizzata, anche se su numeri altissimi e che stanno mandando in crisi il sistema sanitario, di nuovo. Perché l’epidemia torni sotto controllo dovranno ancora scendere drasticamente: il rallentamento dei nuovi casi è un primo passo. !function(){"use strict";window.addEventListener("message",(function(a){if(void 0!==a.data["datawrapper-height"])for(var e in a.data["datawrapper-height"]){var t=document.getElementById("datawrapper-chart-"+e)||document.querySelector("iframe[src*='"+e+"']");t&&(t.style.height=a.data["datawrapper-height"][e]+"px")}}))}();
I dati della settimana sul coronavirus in Italia. Per la prima volta da mesi i contagi rimangono pressoché stabili, ma ricoveri e decessi com'era prevedibile continuano a peggiorare.
Il negozio di abbigliamento americano Everlane, che vende solo online, ha lanciato l’iniziativa “Choose your price” (scegli il tuo prezzo), che permette ai clienti di scegliere il prezzo da pagare per alcuni articoli durante i saldi di fine stagione. Everlane è conosciuto soprattutto per la sua politica di trasparenza sulla provenienza e la produzione dei capi, e perché cerca di tenere i prezzi bassi tutto l’anno – grazie alla vendita sul sito – e di conseguenza non fa mai sconti. Per cinque giorni, dal 26 fino al 30 dicembre, nella sezione “Choose your price” del sito si possono pagare alcuni capi scegliendo tra tre prezzi diversi. Il prezzo più basso copre solo i costi di produzione e di spedizione, quello medio include anche il costo del personale di Everlane (70 dipendenti) e quello più alto “i costi di produzione, di spedizione, del personale e permette di investire per la crescita di Everlane”. Per esempio uno dei capi più venduti è un cappotto che a prezzo pieno costerebbe 250 dollari (circa 228,50 euro) e scontato a 110, 132 o 225 (grosso modo 100, 120 o 205 euro). Per poter acquistare è necessario registrarsi al sito, tramite email o profilo Facebook.
Paga quanto vuoi. Il negozio di abbigliamento Everlane permette ai clienti di comprare la merce in saldo scegliendo tra tre prezzi diversi, in una sorta di dilemma morale.
L’asta per EMI ha fatto oggi un ulteriore passo verso la sua conclusione: la banca internazionale Citigroup, che detiene le azioni della storica etichetta discografica britannica, ha scelto gli acquirenti. La sezione discografica della EMI sarà acquistata dalla Vivendi Universal Music Group al prezzo di 1,9 miliardi di dollari, mentre la parte editoriale sarà acquistata per 2,2 miliardi di dollari da una cordata guidata da Sony. L’accordo potrebbe essere annunciato già oggi, scrive il Wall Street Journal, o al massimo lunedì. L’esito dell’asta è in qualche modo sorprendente. Né la Universal né la Sony erano indicate come possibili vincitrici dell’asta messa in piedi da Citigroup lo scorso giugno, quando EMI è stata messa in vendita. Anche la cifra della cessione è inattesa: Citigroup aveva chiesto 4 miliardi di dollari ma la maggior parte degli analisti considerava probabile il raggiungimento di un accordo per una cifra inferiore. L’accordo complessivo sulla cessione di EMI arriverebbe invece a 4,1 miliardi di dollari. Prima di entrare in vigore ufficialmente dovrà essere revisionato e approvato dagli organismi di controllo.
EMI sarà venduta. E se la spartiscono Universal e Sony, così il business della musica perde un altro grande attore.
Magnus Carlsen è un ragazzo norvegese di vent’anni, con il mento prominente e l’aria da bambino. Compare sui cartelloni pubblicitari con espressione piuttosto minacciosa, testimonial della marca di abbigliamento olandese G-Star RAW. Anche se divide il ruolo con l’attrice Liv Tyler, Magnus non è un calciatore, né un modello, né una stella del cinema. Magnus Carlsen gioca a scacchi, ed è un “Grande Maestro” (il massimo riconoscimento possibile per uno scacchista) da quando aveva tredici anni. Per il New Yorker, D. T. Max ne ha scritto un lungo ritratto.
Il Grande Maestro e il computer. La storia di Magnus Carlsen, numero due del mondo degli scacchi rivoluzionato.
Nonostante un incontro ravvicinato con un ragno di certe dimensioni possa provocare disgusto e paura, sono passati trent’anni dall’ultima volta che in Australia una persona è morta a causa della puntura di un ragno (ma va detto che le reazioni di panico alla vista dei ragni hanno provocato feriti): è quello che spiega A Field Guide to Spiders of Australia, una nuova guida sui ragni australiani pubblicata dalla casa editrice CSIRO publishing. Nel libro sono mostrati oltre due terzi degli esemplari che sono stati catalogati scientificamente in Australia, con 1.350 fotografie a colori scattate molto da vicino. Nelle foto, scattate dagli autori della guida Robert Whyte e Greg Anderson e da fotografi come Jürgen Otto, ci sono ragni molto colorati e di forme diverse, alcune delle quali danno il nome al ragno stesso. Per esempio l’alien butt spider, il cui opistosoma – che è la parte posteriore del corpo dei ragni – ricorda vagamente il volto di un alieno, per come ce li immaginiamo dopo i primi film di fantascienza.
I ragni fotografati da vicino non sono così male. Le foto di una guida che potrebbe fare cambiare idea anche a chi ne ha paura o preferisce starne alla larga.
Ogni primavera le tv, i network e le società di streaming statunitensi presentano i loro piani per la stagione successiva, dicendo tra le altre cose quali serie intendono cancellare o far finire e quali invece rinnovare per almeno un’altra stagione. Ora, con società come Netflix e Amazon Prime, gli annunci vengono fatti anche in altri momenti dell’anno ma la primavera, maggio in particolare, resta il momento in cui fare il punto sulla maggior parte delle serie tv. Ormai le serie tv che vanno in onda sono centinaia: abbiamo scelto le più importanti e seguite, che sono state rinnovate nelle ultime settimane: per farvi felici con una buona notizia su una delle serie che seguite o per darvi l’ennesimo pretesto per iniziare una nuova serie, sapendo già che non è che poi la sospendono dopo una stagione.
Le serie tv che sono state rinnovate. Controllate se c'è la vostra preferita: "Westworld", "Silicon Valley", "The Handmaid's Tale", "Billions", "Speechless" e "Killing Eve" ci sono, tra le altre.
Dal 19 al 24 febbraio si tiene a Milano la Settimana della Moda, dedicata alle collezioni femminili autunno/inverno 2014-2015. È uno dei più importanti eventi di moda dell’anno, insieme alle sfilate di New York, Parigi e Londra. Tra le foto di questa edizione c’è una modella con una carta da gioco tra i capelli, molti occhiali da sole dalle bizzarre montature e celebrità tra il pubblico delle sfilate. Ma tra gli allestimenti di questi giorni a Milano si sono visti anche diagrammi impegnativi, per questi tempi di cambi di governo. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
La moda a Milano. Diagrammi impegnativi, occhiali da sole e una carta da gioco, tra le foto della settimana della moda che finisce oggi.
Il 30 giugno 2009 morì a 68 anni, per un cancro diagnosticato cinque giorni prima, Pina Bausch, una delle ballerine e coreografe più importanti di sempre. Nata in Germania il 27 luglio 1940, dopo il diploma si trasferì alla Juilliard School of Music di New York e iniziò a danzare con il New American Ballet. Diventata coreografa, nel 1973 fondò a Wuppertal il Tanztheater Wuppertal Pina Bausch (cambiando nome al già esistente corpo di ballo della città): col suo gruppo di danzatori-attori, con cui ottenne fin da subito un successo straordinario, Pina Bausch mise in scena spettacoli indimenticabili e difficilmente classificabili come semplice “balletti”. Dietro questi spettacoli c’era sempre un faticoso lavoro di ricerca e preparazione e un processo creativo che partiva dalle domande di Pina Bausch ai suoi “danzattori”, i quali dovevano trasformare le loro risposte, attraverso l’improvvisazione, in parole, movimenti, azioni. Pina Bausch ha ricevuto decine di riconoscimenti nell’arco della sua carriera e ha avuto stretti rapporti anche con il cinema: Federico Fellini, nel 1983, la scelse per interpretare una principessa non vedente nel suo film E la nave va; Pedro Almodovar utilizzò due sequenze tratte da due sue famose coreografie (Café Muller e Masurca Fogo) per aprire e chiudere il film Parla con lei; e infine Wim Wenders, che quando vide per la prima volta un suo spettacolo – nel 1985, alla Biennale di Venezia – rimase così colpito da cancellare i suoi impegni per assistere a tutte le altre performance della coreografa tedesca, di cui poi diventò grande amico. Wenders nel 2011 le ha dedicato il film-documentario in 3D, Pina.
Pina Bausch e il teatrodanza. Le foto e i video della grande ballerina e coreografa tedesca.
La raccolta bestiale della settimana si apre con un cane alla finestra perché anche lui, come voi, deve restare a casa e può uscire solo con il modulo di autocertificazione (l’ultimissimo lo trovate qui). Ma il mondo non è fatto solo di animali domestici e addomesticati: approfittano delle strade deserte scimmie a New Delhi, gabbiani a Auckland e un altro cane, sul bordo di un tetto affacciato sul panorama di Lima. Ricordate per qualche momento l’acqua gelata di un lago con un cigno, il profumo di un bosco dove si nascondono i cervi, le foglie brillanti degli alberi tra cui spiccano le egrette e una spiaggia sullo sfondo, sorvegliata da un piccolo gufo.
Weekly Beasts. Cani alla finestra, un istrice appena nato e un camaleonte dello Yemen tra le bestie da fotografare della settimana.
L’Armatix iP1 è probabilmente la prima pistola messa in commercio a richiedere un accessorio obbligatorio per funzionare: un orologio digitale nero. Al suo interno c’è un chip elettronico, che “sblocca” la pistola, una calibro .22, rendendola utilizzabile. Senza l’orologio, una luce sul manico rimane rossa e non è possibile sparare. È il primo modello commerciale di una cosiddetta “arma intelligente” (smart gun), che cioè usa la tecnologia per garantire che solo il proprietario possa utilizzarla. Come racconta il Washington Post, l’Armatix iP1 – prodotta da una società tedesca – è comparsa di recente in una grande armeria della California, il primo negozio a venderla in tutti gli Stati Uniti. Al di là del successo commerciale di questo primo modello, la sua comparsa «è vista come un punto di svolta negli sforzi per ridurre la violenza causata dalle armi, i suicidi e i ferimenti accidentali. Chi la promuove paragona le armi intelligenti agli air bag delle auto, un’aggiunta che trasforma il prodotto e che i proprietari di armi richiederanno. Ma i sostenitori del diritto a possedere armi si stanno già difendendo, chiedendo che cosa succede se la tecnologia non funziona proprio all’arrivo di un intruso».
Le armi “intelligenti”. È entrato in commercio negli Stati Uniti uno dei primi modelli in grado di sparare solo se impugnato dal suo proprietario: costa molto e fa discutere.