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Dell’iPad si sono dette molte cose ed espresse opinioni di molti generi: una delle considerazioni più precoci era stata quella che avesse trovato un mercato nuovo in persone che per generazione o attitudine non avevano prima una grande assiduità o familiarità con le nuove tecnologie, e che fosse diventato anche uno status symbol, uscendo così dalla categoria di prodotti per geek o impallinati dei gadget tecnologici. Questo grazie alla sua immediatezza d’uso, al suo diventare presto di moda, alla gran mole di applicazioni accessibili e familiari, dai giochi ai giornali da sfogliare. Un campo in cui questo effetto ha avuto una sua precisa declinazione è stato quello dei politici italiani, spesso irrisi per la loro anacronistica sprovvedutezza con la modernità e la rete, e che sono però corsi a mettersi in pari con l’iPad, probabilmente per le ragioni di cui sopra (si era parlato anche di acquisti di massa per i parlamentari da parte dei gruppi). Il risultato accessorio è stato che questi mesi ci hanno abituato a veder nei prodotti Apple – iPad e iPhone – dei nuovi frequenti protagonisti delle immagini parlamentari di questi mesi. Ma non solo delle immagini, e qualcosa è forse cambiato nel passare del tempo annoiato del parlamentare in aula. Soprattutto di quelli della maggioranza.
Da quando c’è Apple in parlamento (Foto). Da alcuni mesi, iPad e iPhone sono divenuti protagonisti delle distrazioni in aula dei parlamentari.
Ieri sera, a chiusura della puntata di “Ballarò”, è andata in onda la quindicesima puntata del “Candidato”, una nuova serie tv con Filippo Timi, diretta da Ludovico Bessegato (regista e ideatore di Kubrick – Una Storia Porno). Nella serie, Timi interpreta Piero Zucca, un ex-postino che vince un po’ per caso le primarie di un grande partito e si trova ad essere candidato premier in campagna elettorale, affiancato da uno staff di esperti della comunicazione. Nel nuovo episodio si parla di come dovrebbe essere l’inno di un candidato (Indie? Hip-hop? Trascinante? La soluzione è sempre Ivana Spagna). “Il Candidato” è scritto da La Buoncostume (Carlo Bassetti, Simone Laudiero, Fabrizio Luisi e Pier Mauro Tamburini) e prodotto da Rosario Rinaldo.
La quindicesima puntata del “Candidato”, con Filippo Timi. Su come dovrebbe essere l'inno di un candidato (Indie? Hip-hop? Trascinante? La soluzione è sempre Ivana Spagna).
Oggi, venerdì 17 maggio, è in corso uno sciopero generale e nazionale dei trasporti, proclamato dall’Unione Sindacale di Base (USB): sono interessati il trasporto marittimo, quello pubblico locale e quello ferroviario, mentre per quello aereo è prevista una “astensione dal lavoro” di 24 ore per il 21 maggio. Tra i motivi dello sciopero c’è la volontà di protestare contro la precarietà e il «sistema degli appalti indiscriminati» e a favore della «riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario» e del diritto allo sciopero. Per oggi, venerdì 17 maggio, l’organizzazione sindacale USB Lavoro Privato ha proclamato uno sciopero generale nei trasporti a livello nazionale di 4 ore. A Milano possibili disagi dalle 18 alle 22: https://t.co/p5srh70Iit pic.twitter.com/yq7VlD0LB3
Lo sciopero dei trasporti di oggi. L'ha proclamato l'Unione Sindacale di Base e le modalità di adesione saranno diverse a seconda delle città: le cose da sapere.
Due anni e mezzo fa, quando andò online un ridisegno del Post e introducemmo alcune novità, decidemmo di dedicarci a una raccolta di foto che ci aveva tentato da tempo, consultando le offerte quotidiane delle agenzie fotografiche, e memori delle passioni infantili per gli album delle figurine: gli animali. L’intenzione era anche dare un taglio più interessante e originale all’attitudine della gran parte di siti internet di dedicarsi al mondo animale quasi soltanto attraverso foto di gattini, gli animali più familiari e conosciuti del mondo: tutte le altre bestie, protagoniste di immagini formidabili e di vite interessantissime, sembravano trascurate in favore di gatti e gattini che facevano presunte cose buffe o svenevoli. Chiamammo quelle prime raccolte “Weekly beasts”, cercando di fare gli spiritosi sul nome di un allora noto e innovativo sito americano di news, e ci infilammo dentro foto molto belle di pangolini, lemuri, lamprede, cicogne, tarsi delle Filippine, lorilenti, capibara e mucche. Nel tempo che è trascorso, da quelle raccolte settimanali sono passate immagini meravigliose anche a rivederle tutte insieme, come un album di figurine, e di cui abbiamo raccolto un’antologia qui, cercando di raccontare di più di ciascuna foto e dei suoi protagonisti. Rispettosi come siamo del mondo degli animali domestici, ritenemmo allora che fosse sufficientemente coperto dall’informazione tradizionale (“i nostri amici a quattro zampe”) senza che ci fosse bisogno del nostro coinvolgimento (poi ogni tanto qualche gattino si intrufola sul Post, sfuggendo ai controlli): e che ci fosse un affascinante e spesso ignoto mondo di bestie, là fuori, esaltato dalla bravura di molti fotografi. O magari siamo noi che stiamo troppo tempo chiusi davanti a questi monitor, senza vedere l’ombra di un tacchino.
Best of bestie. Le più belle foto di animali pubblicate quest'anno dal Post.
Alle 23, l’ora in cui hanno chiuso i seggi, sono stati diffusi gli exit poll delle elezioni regionali in Lombardia e in Lazio. Gli exit poll non prendono in considerazione voti scrutinati, ma interviste effettuate all’uscita dai seggi (o comunque a persone che hanno appena votato), solo parzialmente indicative e da prendere con molta cautela: sono sondaggi, e sondaggi a cui non tutti rispondono.
Gli exit poll delle elezioni regionali in Lombardia. Secondo il consorzio Opinio Italia per la Rai Attilio Fontana della Lega è davanti, come dicevano i sondaggi.
Trent’anni fa oggi, in Italia, veniva introdotto l’obbligo di utilizzare le moderne cinture di sicurezza nelle auto private. Qualcuno se lo ricorderà: le automobili vecchie non le avevano, o ne avevano una versione presto entrata in disuso. L’invenzione delle cinture che usiamo ancora oggi la dobbiamo a un ingegnere svedese che lavorava per la Volvo, e che le ideò nel 1959. Da quel momento in poi furono rapidamente adottate da tutti i produttori di auto, e da allora hanno probabilmente salvato milioni di vite. I produttori di automobili si posero il problema di introdurre un sistema di sicurezza in caso di incidenti solo con la diffusione delle auto su scala mondiale. Fino agli anni Cinquanta, però, l’unica misura era una cintura – detta “a due punti”, come quelle degli aeroplani – che si legava alla vita del guidatore e impediva che sbalzasse fuori in caso di incidente. Il suo utilizzo non era però coì diffuso – «le uniche persone che se la allacciavano regolarmente erano i piloti di auto da corsa», ricorda il sito di History Channel – e inoltre aveva un grosso difetto: in caso di urto o decelerazione improvvisa impediva effettivamente che il guidatore potesse sbalzare fuori, ma lo lasciava vulnerabile a violenti colpi contro il parabrezza, e potenziali danni agli organi interni causati dall’urto.
L’obbligo delle cinture di sicurezza ha trent’anni. L'Italia ci arrivò un po' in ritardo, ma ci arrivò: le moderne cinture erano state inventate trent'anni prima in Svezia.
Il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte ha accettato di formare un governo sostenuto da Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, e lo ha comunicato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Uscendo dal colloquio con Mattarella, Conte ha letto l’elenco dei ministri – concordato fra i due partiti – che giureranno domani alle 10, e poi andranno a chiedere il voto di fiducia alla Camera e al Senato. Del governo precedente, soltanto Alfonso Bonafede e Sergio Costa hanno conservato i loro incarichi; Luigi Di Maio e Riccardo Fraccaro hanno cambiato incarico mentre Lorenzo Fioramonti è stato promosso da viceministro a ministro. Dentro ogni foto trovate nomi e biografie dei ministri:
Chi sono i ministri del nuovo governo Conte. Tutte le facce e le storie, da Di Maio agli Esteri a Gualtieri all'Economia, da Lamorgese all'Interno a Provenzano al Sud.
È morta a New York la scrittrice statunitense Elizabeth Wurtzel, aveva 52 anni ed era malata di cancro al seno. Era diventata molto famosa con la pubblicazione, nel 1994, del memoir Prozac Nation (tradotto in italiano da Rizzoli con il titolo La felicità difficile), in cui raccontava la sua vita come studentessa a Harvard negli anni Ottanta, tra depressione, uso di droghe e sesso. Il libro ebbe recensioni discordanti ma aprì la strada a un genere tuttora molto diffuso, in cui l’autore racconta in prima persona la malattia, la depressione e la sofferenza. Come ha spiegato lo scrittore e suo amico David Samuels, Wurtzel inventò «una nuova forma che più o meno ha preso il posto della finzione letteraria: il memoir di un giovane di cui nessun ha mai sentito parlare prima».
È morta a 52 anni la scrittrice Elizabeth Wurtzel, famosa per “Prozac Nation”.
L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha messo quindici paesi dell’eurozona sotto osservazione per un possibile declassamento del debito. Oltre all’Italia, nella lista ci sono anche paesi con rating a tripla A come Francia, Austria, Olanda, Lussemburgo, Finlandia e Germania. Questa decisione implica di solito la possibilità di un declassamento entro 90 giorni, ma nella sua nota Standard & Poor’s ha detto che prevede di terminare la revisione dei rating «al più presto dopo il summit europeo in agenda per l’8 e il 9 dicembre». Gli altri paesi sotto osservazione sono Belgio, Estonia, Irlanda, Malta, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna. «Lo stress sistemico nell’eurozona si è intensificato nelle ultime settimane al punto da mettere sotto pressione il merito dell’intera Europa», dice l’agenzia di rating, che spiega di avere preso questa decisione a causa del peggioramento delle condizioni del credito nell’euro zona, dei tassi di interesse sempre più alti offerti all’acquisto dei titoli sovrani, dell’incapacità dei leader europei di trovare soluzioni incisive e condivise e per la minacciata – e ormai praticamente certa – recessione che ci aspetta l’anno prossimo.
La minaccia di Standard & Poor’s. L'annuncio del possibile declassamento di 15 paesi europei irrita l'UE, già molto spazientita con l'agenzia di rating.
Mercoledì 4 giugno il chitarrista e cantante americano Jack White, molto famoso soprattutto per aver suonato in gruppi come i White Stripes e i Raconteurs, ha diffuso su YouTube il video del suo ultimo singolo, “Lazaretto”. La canzone è tratta dal suo ultimo disco, Lazaretto, che uscira il 9 giugno nel Regno Unito.
Il nuovo video di Jack White. “Lazaretto”, il primo singolo estratto dal nuovo disco che uscirà il 9 giugno.
Oggi, 18 novembre 2013, Luigi Ferrarella scrive sul Corriere della Sera che il gip della Procura di Roma ha negato l’archiviazione di una denuncia di alcuni allevatori di mucche di Milano nei confronti di Agea, l’agenzia ministeriale per le erogazioni in agricoltura. Secondo la magistratura, infatti, Agea avrebbe modificato i criteri dell’algoritmo che assegna le quote latte (cioè i limiti alla produzione di latte pattuiti fra i paesi europei) ai singoli allevatori, aumentando l’età di produzione delle mucche fino a 82 anni. Ferrarella scrive che questo provvedimento avrebbe «gonfiato del 20 per cento il parco bovini da latte italiano», e che il gip crede che la modifica sia avvenuta «per espressa richiesta dei funzionari di Agea, con l’evidente fine di giustificare il dato in eccesso che aveva determinato le sanzioni». Per quanti anni una mucca produce latte? Chi risponde circa 8 anni, come i bambini sui libri di scuola, è fuori strada. Perché una mucca può fare latte sino a 82 anni. Parola di un algoritmo dei funzionari dell’Agea, l’Agenzia ministeriale per le erogazioni in agricoltura. Solo che ora questo algoritmo, assurdo ma valevole una montagna di soldi visto che in passato ha gonfiato del 20% il parco bovini da latte italiano, trova una embrionale censura per la prima volta in un provvedimento giudiziario: l’ordinanza con la quale un giudice respinge una richiesta di archiviazione formulata da un pm e ordina alla Procura di indagare i funzionari Agea per l’ipotesi di reato di falso in atto pubblico.
Ancora guai con le quote latte. Secondo la Procura di Roma un'agenzia ministeriale avrebbe truccato l'algoritmo che le assegna per «giustificare il dato che aveva determinato le sanzioni».
La tomba del filosofo tedesco Karl Marx a Londra è stata vandalizzata. I danni alla tomba sono stati scoperti lunedì dai responsabili del cimitero, che hanno parlato di un attacco deliberato. Ian Dungavell, capo esecutivo di Friends of Highgate Cemetery Trust, l’istituzione che gestisce il cimitero dove si trova la tomba, ha detto ad AFP che la lapide in marmo con i nomi di Marx e della sua famiglia è stata ripetutamente colpita con uno strumento metallico e che il nome di Karl Marx è stato parzialmente cancellato. Diversi segni sono visibili anche attorno alla data di morte della moglie, Jenny von Westphalen, e al nome del nipote di Marx, Harry Longuet, morto a soli quattro anni. La tomba è classificata tra i monumenti più importanti del Regno Unito.
La tomba del filosofo tedesco Karl Marx a Londra è stata vandalizzata.
L’ultimo episodio di Game of Thrones è stato il più denso, movimentato e costoso della serie. Si intitola “La Lunga Notte”, l’hanno scritto i due creatori della serie (David Benioff e D. B. Weiss) e l’ha diretto Miguel Sapochnik, regista degli episodi con la battaglia di Aspra Dimora e la battaglia dei Bastardi. Se c’erano dieci cose di cui parlare dopo il penultimo episodio, quello lento e di preparazione, figuratevi quante ce ne sono per l’ultimo, che dura più di ottanta minuti, la maggior parte occupati dalla più imponente scena di battaglia della storia della televisione. Quindi cominciamo, sempre tenendo conto che da qui in avanti ci sono spoiler grandi come giganti-zombie.
10 cose sul terzo episodio di “Game of Thrones”. Quello che non avete capito, quello che avete solo intuito e quello che volete rivedere, messo in ordine.
Fare una lista dei film più attesi dell’anno è difficile. Perché si parla di cose che per la maggior parte nessuno ha ancora visto, e perché c’è chi aspetta più i film d’azione, chi più i film d’autore e chi i film di chissà cos’altro. Abbiamo provato a mettere un po’ di tutto, tra le cose che probabilmente si faranno più apprezzare o vedere nel prossimo anno. (Un anno fa ci avevamo abbastanza preso, tra l’altro). “Attesi” vuol dire – di volta in volta – che se ne parlerà, che probabilmente incasseranno tanti soldi o che potrebbero piacere molto ai critici. Ci sono una cinquantina di film e quando possibile c’è già il trailer, così vi fate un’idea. Per gennaio ci sono le date di uscita italiana, così potete fare programmi. Da febbraio in poi ci sono invece le date di uscita negli Stati Uniti: spesso la data italiana non è ancora stata decisa. Tanto non è che dovete fare programmi ora per un film da vedere ad aprile, basta sapere che arriverà.
I film più attesi del 2019. Italiani e stranieri, nuovi e rifatti, d'azione o d'autore, con grandi attori o con grandi storie.
Da giorni i paesi europei e le istituzioni comunitarie sono state avvisate da alcune importanti case farmaceutiche che la fornitura di vaccini contro il coronavirus sarà più lenta del previsto, almeno nel breve-medio termine. Dopo i vari ritardi e riduzioni comunicati da Pfizer-BioNTech, l’azienda che produce il vaccino al momento più diffuso in Europa, due giorni fa anche l’azienda AstraZeneca ha fatto sapere che consegnerà molte meno dosi di quelle pattuite nel primo trimestre del 2021, a prescindere da quando arriverà l’approvazione dell’Agenzia europea del farmaco (EMA), prevista al momento per fine gennaio. L’annuncio di AstraZeneca è particolarmente problematico perché assieme all’Università di Oxford produce il vaccino più economico e facile da conservare fra quelli arrivati nelle ultime fasi di sviluppo, e su cui i paesi europei avevano fatto grandissimo affidamento. Ad agosto l’Unione Europea aveva ordinato 300 milioni di dosi del vaccino prodotto da AstraZeneca, di cui circa 80 milioni dovevano arrivare entro la fine di marzo 2021.
Cosa succede con le forniture di vaccini. Dopo Pfizer-BioNTech, anche AstraZeneca ha annunciato che da qui a marzo consegnerà meno dosi del previsto: e ora?.
La Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale la norma che prevede che a un bambino debba essere attribuito automaticamente il cognome paterno, anche quando i genitori vogliono fare una scelta diversa. La norma vale per le coppie sposate, mentre nel caso di coppie non sposate si usa automaticamente il cognome della madre, a meno che il padre riconosca il figlio. Secondo la legislazione vigente, l’unico modo per poter aggiungere il cognome della madre a quello del padre, oppure cambiarlo del tutto, è fare una richiesta al prefetto della propria provincia. È la normale procedura che si usa per cambiare cognome, utilizzata quando qualcuno ha un cognome considerato ridicolo o per qualche ragione offensivo: la decisione però è a discrezione del prefetto, e non dei genitori o di chi presenta domanda. È stata la Corte di appello di Genova a mettere in discussione la norma dopo che una coppia italo-brasiliana residente a Genova aveva chiesto di dare il doppio cognome al proprio figlio, nato nel 2012. Il bambino, che ha doppia cittadinanza, sui documenti ha due nomi diversi, dato che in Brasile si tiene sia il cognome del padre che quello della madre. Non si conoscono ancora le motivazioni della Corte Costituzionale: bisognerà aspettare che la sentenza sia depositata. Non è la prima volta che la Corte Costituzionale si occupa di un caso di questo tipo: nel 2006 una coppia milanese, Luigi Fazzo e Alessandra Cusan, aveva chiesto di dare alla propria figlia il doppio cognome. In quell’occasione i giudici della Corte Costituzionale avevano detto che sebbene l’assegnazione automatica del cognome paterno sia un «retaggio di una concezione patriarcale della famiglia», doveva essere il parlamento a fare una legge che cambiasse le cose. Sul caso si era pronunciata anche la Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, nel 2014. La Corte disse che l’assegnazione automatica del cognome paterno in Italia era una pratica «patriarcale» e «discriminatoria» e che l’Italia doveva fare una nuova legge al riguardo. Fu fatto un disegno di legge che però è ancora fermo al Senato. Alla fine Fazzo e Cusan diedero il doppio cognome ai propri tre figli attraverso la richiesta al prefetto, l’unico modo possibile per ora per dare il doppio cognome ai propri figli.
Dare automaticamente ai bambini il cognome del padre è incostituzionale. Lo ha detto la Corte Costituzionale esprimendosi sul caso del figlio di una coppia italo-brasiliana residente a Genova.
Fast & Furious 7, l’ultimo (per ora) dei sette film della serie Fast & Furious, sarà trasmesso questa sera su Canale 5, dalle 21.10. È la prima volta che Fast & Furious 7 viene trasmesso in chiaro ed arriva dopo che nelle ultime settimane Canale 5 ha trasmesso, sempre di lunedì, i sei precedenti film della saga. Fast & Furious è una saga cinematografica sulle corse clandestine di automobili, con protagonista l’attore americano Vin Diesel. Fast & Furious 7 è anche l’ultimo film a cui ha partecipato l’attore Paul Walker – uno dei più noti associati alla saga – morto durante le riprese il 30 novembre 2013 – e ha ottenuto incassi enormi in tutto il mondo. Per terminare le riprese di Furious 7 alcune scene originariamente scritte per Walker sono state girate da due dei suoi fratelli, e poi adattate digitalmente. Per capire al meglio la trama e i personaggi del settimo Fast & Furious è consigliabile aver visto i precedenti film della saga. Per chi non l’avesse fatto, o per chi vuole rinfrescarsi la memoria, qui sotto c’è una veloce sintesi dei primi cinque film e, poi, una altrettanto rapida del sesto.
6 cose da sapere su “Fast & Furious 7”. È l'ultimo episodio uscito al cinema della saga sulle corse clandestine di automobili e questa sera viene trasmesso per la prima volta in chiaro in televisione.
Il WWF, la famosa organizzazione internazionale ambientalista, ha pubblicato un lungo rapporto intitolato “Cemento Coast to Coast” riguardo lo stato di alcune coste marittime italiane, secondo loro rovinate dalla recente costruzione di edifici. Il WWF ha condotto una ricerca cartografica prendendo in esame il periodo che va dal 1988 a oggi, e ha individuato 312 strutture “dannose” costruite in 189 comuni: in particolare ha individuato 92 posti definiti “siti di interesse comunitario” interessati da costruzioni dannose (20 dei quali si trovano in Sardegna). Secondo il WWF, il 35,07 per cento delle strutture costruite nell’arco di tempo preso in considerazione rappresentano «nuove strutture ricettive turistiche». Alla fine del rapporto, l’organizzazione ha avanzato una serie di proposte per rimediare al problema – come il blocco delle concessioni demaniali e il ripristino di alcune aree dismesse – e compilato una scheda sulla situazione di ciascuna regione.
Le foto del WWF sulle coste italiane rovinate. La nota organizzazione ambientalista ha individuato 92 posti danneggiati negli ultimi anni da costruzioni ed edifici.
Fino all’11 maggio alla galleria di Officine Fotografiche di Milano si potrà visitare la mostra “Note Private. Storie di persone e musica”, con le foto che Chiara Mirelli ha scattato negli ultimi dieci anni a diversi cantanti italiani, tra cui Le Vibrazioni, Cosmo, Salmo, i Ministri, Levante, Malika Ayane e tanti altri. Nelle foto in mostra ci sono moltissimi ritratti – perlopiù in bianco e nero, che Mirelli privilegia e abbandona solo se sostituisce con colori forti e saturi – scattati in situazioni più o meno intime: non solo i concerti e le mani di è che nel pubblico, ma il momento in cui si torna nel camerino e ci si butta addosso un asciugamano; quando si lavora in sala di registrazione o si mangia qualcosa con il resto del gruppo.
Cantanti italiani fotografati da vicino. Le Vibrazioni, Cosmo, Levante, Malika Ayane, Fabri Fibra, i Ministri e gli altri fotografati da Chiara Mirelli, che da anni li segue non solo ai concerti: le sue foto sono ora in mostra a Milano.
Il 31 luglio è l’ultimo giorno disponibile per pagare la prima o unica rata della cosiddetta “rottamazione della cartella esattoriale”, cioè uno strumento fiscale che premia chi ha deciso di “rimettersi in pari” con i pagamenti delle tasse dovuti allo Stato. La scadenza per molti sarà anche il primo rapporto con l’Agenzia delle Entrate – Riscossione, l’ente pubblico che ha preso il posto di Equitalia come principale riscossore di tasse e tributi in Italia. Cos’è la rottamazione della cartella esattoriale È la possibilità (che ufficialmente si chiama Definizione agevolata), di saldare i propri debiti con l’Agenzia delle Entrate senza che siano applicate sanzioni o interessi di mora. La rottamazione è stata introdotta come opzione una tantum dall’ultima legge di stabilità del governo Renzi, lo scorso dicembre: si applica a qualunque tipo di cartella esattoriale emessa tra il 2000 e il 2016, incluse quelle relative a multe e ai pagamenti dovuti agli enti locali. Il termine ultimo per aderire alla rottamazione era il 21 aprile 2017: hanno aderito circa 800 mila persone e l’Agenzia delle Entrate si aspetta di superare l’obiettivo iniziale di 7,2 miliardi versati.
La scadenza dei pagamenti per la rottamazione delle cartelle esattoriali è il 31 luglio: le cose da sapere. Chi ha aderito ha tempo fino a fine mese per effettuare i versamenti, ma un po' di cose sono cambiate con la sostituzione di Equitalia.
Un sistema di intelligenza artificiale (“machine learning”) di Google ha permesso di scoprire un nuovo pianeta in un sistema solare diverso dal nostro, attraverso l’analisi dei dati forniti dal telescopio spaziale Kepler della NASA. Il nuovo pianeta è stato chiamato Kepler-90i e orbita intorno alla sua stella (Kepler-90) a 2.545 anni luce da noi, compiendo un giro completo ogni 14,4 giorni terrestri (la Terra impiega poco più di 365 giorni per ogni orbita completa intorno al Sole). Il sistema solare era noto da tempo ai ricercatori della NASA, ma le analisi condotte finora avevano reso possibile l’identificazione di 7 pianeti, mentre ora il sistema di Google è riuscito a scoprirne un ottavo. Il risultato è stato ottenuto sottoponendo all’intelligenza artificiale un grande set di dati sui pianeti scoperti finora dalla NASA grazie alle informazioni fornite da Kepler, in modo che il software imparasse autonomamente a trovarne di nuovi. Kepler-90i è più grande della Terra del 30 per cento circa, ma non ha un ambiente adatto alla vita, almeno per come la conosciamo. Il pianeta orbita così vicino alla sua stella di riferimento da avere una temperatura superficiale di oltre 400 °C, più o meno paragonabile a quella di Mercurio, il pianeta del nostro sistema solare più vicino al Sole.
Un’intelligenza artificiale ha aiutato la NASA a scoprire un nuovo pianeta. A 2.545 anni luce da noi, in un sistema solare dove i ricercatori erano riusciti a identificarne solo 7.
Questa settimana esce Lo Hobbit – La desolazione di Smaug, la seconda parte della trilogia, liberamente ispirata all’omonimo romanzo di Tolkien e diretta e prodotta da Peter Jackson: dopo essere scampati a un’imboscata degli orchi, Gandalf, Bilbo, Thorin e la compagnia di nani si rimette in viaggio verso la Montagna Solitaria, dove vive il terribile drago Smaug. Un fantastico via vai è la nuova commedia di Leonardo Pieraccioni, su un quarantenne che per un equivoco viene cacciato di casa dalla moglie e va a vivere in un appartamento con quattro studenti universitari. Still Life, diretto da Uberto Pasolini, racconta la storia di John May, un impiegato del Comune di Londra incaricato di trovare il parente più prossimo di coloro che sono morti in solitudine. Escono infine Molière in bicicletta, commedia francese con Maya Sansa, su due amici attori di teatro che decidono di mettere in scena “Il Misantropo” e il film d’animazione Il segreto di Babbo Natale, che racconta la storia di Bernard, un piccolo elfo inventore un po’ maldestro che sogna di poter lavorare per Babbo Natale.
I film del weekend. La seconda parte di Lo Hobbit, la nuova commedia di Leonardo Pieraccioni e un cartone animato natalizio, tra gli altri: tutti i trailer.
Un biologo marino si è chiesto: ma la marina britannica tiene traccia dei mostri che le sue navi avvistano in mare? Per avere risposta, racconta il Telegraph, il ricercatore ha inoltrato direttamente una richiesta alla Royal Navy tirando in ballo il Freedom of Information Act, l’insieme delle norme che stabilisce il diritto dei cittadini ad avere informazioni trasparenti dalle istituzioni. La riposta della marina di sua maestà non si è fatta attendere:
Mostro in mare!. Gli ufficiali della Royal Navy britannica non tengono traccia degli avvistamenti dei mostri marini, che forse non esistono come l'archivio.
Nel dicembre del 1994 Salvatore Buzzi – 59enne oggi al centro dell’inchiesta su una presunta associazione a delinquere romana che controllava appalti e finanziamenti pubblici con metodi mafiosi – diede una lunga intervista alla rivista Una città, che era nata tre anni prima a Forlì. L’intervista è totalmente slegata dall’inchiesta “Mondo di mezzo” di cui si sta parlando da giorni su tutti i quotidiani nazionali, ma è interessante perché rivela diverse cose sulla vita carceraria a Roma negli anni Ottanta e inizio anni Novanta, e perché racconta come è nata la cooperativa sociale “29 Giugno” di Buzzi che oggi è coinvolta nell’indagine. Nell’intervista Buzzi parlava dei diversi aspetti della vita di un detenuto in carcere: tra gli altri, i tempi in una giornata in cella, i rapporti coi reparti femminili, le difficoltà con le guardie carcerarie e il ruolo nelle carceri dei cosiddetti “pentiti” o “delatori”. Parlava anche delle differenze tra carcere penale (per le persone già condannate) e carcere giudiziario (per coloro che sono in attesa di giudizio). Nel carcere penale, spiegava Buzzi, c’era più libertà – le ore d’aria da quattro diventavano sei – e le celle erano aperte tutto il tempo, almeno quelle della stessa sezione. Il carcere più all’avanguardia a Roma negli anni Ottanta era Rebibbia, dove un detenuto poteva girare liberamente anche tra le diverse sezioni. Fu grazie a queste condizioni che Buzzi riuscì a realizzare la sua cooperativa sociale. Buzzi, insieme ad altri detenuti, riuscì a ottenere il permesso per organizzare un convegno: per quell’epoca, raccontava Buzzi, si trattava di un’idea rivoluzionaria, perché le associazioni di detenuti erano considerate associazioni a delinquere, mentre Buzzi progettava un’associazione lavorativa. Riuscì a realizzarla nel 1985 e a ottenere le prime commesse di lavoro dalla Provincia di Roma.
Il carcere secondo Salvatore Buzzi. Una vecchia e interessante intervista di una delle persone al centro dell'inchiesta di Roma, sulla vita in carcere negli anni Ottanta e la nascita della discussa cooperativa "29 Giugno".
I due pescherecci italiani di Mazara del Vallo (Sicilia) sequestrati martedì scorso da motovedette libiche e portati al porto di Ras al Hilal hanno lasciato la Libia. Il Distretto della pesca di Mazara del Vallo ha detto che i libici hanno sequestrato tutto il pesce che era stato pescato dai due equipaggi, nonostante solo una piccola parte del totale fosse stata raccolta in acque di competenza libica. Secondo il TgR Sicilia, la quantità di pesce sequestrato aveva un valore di 100mila euro. Il sequestro era avvenuto a circa 29 miglia dalla costa libica di fronte alla città di Derna: le motovedette libiche avevano cominciato a sparare senza preavviso e gli equipaggi dei due pescherecci erano stati costretti a seguire i libici verso le coste della Libia.
I due pescherecci italiani che erano stati sequestrati da motovedette libiche hanno lasciato la Libia.
Dopo 11 anni l’Agenzia Spaziale Europa (ESA) ha probabilmente scoperto dove andò a finire Beagle-2, il lander britannico progettato per atterrare sulla superficie di Marte il 25 dicembre 2003 e che poco prima di toccare il suolo marziano smise totalmente di comunicare con la Terra. Per anni i tecnici dell’agenzia spaziale britannica e dell’ESA si sono chiesti cosa accadde quel giorno e se Beagle-2 fosse effettivamente riuscito ad atterrare senza disintegrarsi. Ora grazie a una serie di fotografie ad alta risoluzione scattate dalla sonda Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) della NASA è stato possibile localizzare Beagle-2 sul suolo marziano e avere la conferma che undici anni fa atterrò regolarmente sul Pianeta, anche se non si fece mai sentire a causa di altri problemi tecnici. Scomparsa Beagle-2 faceva parte della missione spaziale Mars Express, organizzata dall’ESA per esplorare Marte e raccogliere dati e informazioni sul pianeta roccioso che, ipotizzano gli astronomi, un tempo aveva diverse cose in comune con la Terra. Il lander si separò dalla sonda Mars Express il 19 dicembre 2003 e dopo sei giorni sarebbe dovuto atterrare su Marte, frenato da una serie di paracadute e protetto da alcuni airbag al momento dell’impatto con il suolo. Fu fotografato dalla sonda mentre si preparava a raggiungere Marte, poi non se ne seppe più nulla. Si ipotizzò che avesse mancato completamente il pianeta, o che si fosse sfracellato sulla sua superficie o che si fosse incenerito durante la discesa mentre attraversava l’atmosfera marziana.
Abbiamo trovato Beagle-2, su Marte. Il lander britannico lanciato 11 anni fa smise di comunicare con la Terra, nessuno sapeva dove fosse finito: ora lo abbiamo visto in foto.
Su ordine della procura di Milano, la guardia di finanza ha arrestato sette persone accusate di associazione a delinquere, corruzione e turbativa d’asta: l’inchiesta riguarda alcuni presunti appalti pilotati per l’Expo 2015 di Milano e tra gli arrestati ci sono Angelo Paris, general manager di Expo, direttore acquisti e pianificazione dell’evento; Primo Greganti, l’ex funzionario del PCI famoso per essere stato coinvolto nelle inchieste di Tangentopoli degli anni Novanta; Luigi Grillo, ex senatore di Forza Italia e Gianstefano Frigerio, vecchio dirigente della DC milanese. Per le 18 di oggi è stato convocato un consiglio di amministrazione straordinario della società che sta organizzando l’Esposizione universale. Scrive Repubblica che le intercettazioni telefoniche “vengono definite «clamorose» dagli inquirenti” e mostrerebbero l’esistenza di una “cupola per condizionare gli appalti”, che prometteva “avanzamenti di carriera” grazie a “protezioni politiche” a manager e pubblici ufficiali. Secondo la procura nella sede sociale del circolo culturale Tommaso Moro si tenevano riunioni giornaliere “a cui partecipavano direttori generali di aziende ospedaliere, imprenditori, personaggi di rilievo politico”. In un’intercettazione agli atti Paris avrebbe detto “Vi do tutti gli appalti che volete, se favorite la mia carriera”. Sempre Repubblica:
Gli arresti per Expo. La guardia di finanza ha arrestato sette persone per un'inchiesta sugli appalti, tra cui il general manager Angelo Paris e Primo Greganti (quel Primo Greganti).
Da oggi è attivo in Italia Google Pay, la piattaforma che permette di gestire le carte di debito e credito dal proprio account Google. Con Google Pay si possono fare acquisti online e pagamenti da dispositivi mobili alle casse di tutti i negozi fisici che supportano la tecnologia contactless, come avviene già con Apple Pay. I sistemi contactless sono quelli che permettono di pagare avvicinando la carta – o lo smartphone, in questo caso – a un apposito lettore, senza bisogno di strisciare una banda magnetica e inserire un codice identificativo. L’app è compatibile con Android dalla versione 5.0 in su e con WearOS, il sistema operativo di Android per smartwatch; i dispositivi devono essere dotati di tecnologia NFC (Near Field Communication), un sistema che consente la trasmissione dei dati tra due dispositivi a pochi centimetri di distanza, una decina al massimo. Gli smartphone che sono compatibili con NFC possono quindi inviare e ricevere informazioni dai sensori ai lettori dei negozi.
Google Pay è arrivato in Italia. È un sistema per fare acquisti online, ma soprattutto per pagare alle casse dei negozi con il proprio smartphone.
Si vede proprio che è iniziata l’estate: tra le cose più lette di questa settimana ci sono consigli per le vacanze e le nuove tariffe ferroviarie. Altre cose vengono dagli Europei in corso in Polonia e Ucraina, ma si parla anche della nuova giunta comunale di Parma e le notizie dalle zone del terremoto continuano ad essere molto seguite. – Gli aggiornamenti sul terremoto Le notizie che accadono ogni giorno in Emilia, dalle nuove scosse alla ricostruzione, continuano ad essere molto seguite.
Sunday Post. Le 13 cose più lette sul Post di questa settimana, dalla nuova giunta di Parma alla guerra delle mappe sugli smartphone.
I Glasvegas sono una rock band scozzese che aveva ottenuto grandi apprezzamenti (e il secondo posto nelle classifiche inglesi) col suo primo disco nel 2008. Un nuovo disco, Euphoric Heartbreak, uscirà il 4 aprile ma intanto è stato messo in vendita online da qualche settimana il singolo “Euphoria, Take My Hand”, mentre un’altra canzone – “The world is yours” – è in download gratuito sul sito della band e la potete ascoltare qui.
Il nuovo disco dei Glasvegas. Esce il 4 aprile ma due canzoni sono già online.
Francesco Giavazzi, economista ed editorialista del Corriere della Sera, pubblica oggi in prima pagina un articolo dedicato più alla politica e in particolare a Venezia, città dove ha insegnato e con cui mantiene intensi rapporti. La ricostruzione di Giavazzi delle presunte manovre di imprenditoria, politica e classi dirigenti veneziane, per mantenere il modello di corruzione e spreco di soldi pubblici che aveva portato a una scandalosa inchiesta l’anno passato, è severissima. Le primarie del Partito democratico per il sindaco di Venezia sono la dimostrazione che in Italia il consenso politico continua a poter essere acquistato. Con la differenza che ora comprarlo costa non più di qualche spicciolo: quanto necessario per organizzare poche migliaia di cittadini e spedirli a votare alle primarie del Pd. Decapitate dall’inchiesta sul Mose, le imprese che negli scorsi vent’anni, grazie a leggi ad hoc, hanno sottratto ai contribuenti 2,3 miliardi di euro (cifra documentata in Corruzione a norma di legge, Rizzoli 2015) sono rapidamente risorte e stanno per vincere di nuovo.La politica sembra non aver capito nulla. O meglio: io spero che non abbia capito nulla perché la drammatica alternativa è che ancora una volta essa sia connivente, come lo fu in passato quando approvò le leggi che hanno consentito che il Mose si trasformasse in un «furto legale» ai danni dei contribuenti. Mentre Matteo Renzi commissariava i lavori in Laguna, le imprese che da quei lavori hanno lucrato i 2,3 miliardi si sono già spostate su un’altra partita: il grande porto off-shore che vogliono costruire con denaro pubblico in mezzo all’Adriatico. Costo previsto, poco più di 2 miliardi di euro. Per realizzare quell’inutile ma ricchissimo progetto serve una politica debole e un sindaco che non si opponga agli interessi delle imprese in campo. Un sindaco che nei fatti non impedisca il sacco di Venezia.
Il “sacco di Venezia”. L'economista Francesco Giavazzi chiama così sul Corriere le manovre di cui accusa politica e imprenditoria intorno all'elezione del nuovo sindaco dopo gli scandali del 2014.
Fino al 1o marzo i libri tascabili della casa editrice Einaudi sono scontati del 25 per cento in tutte le librerie e nei negozi online. Ogni anno le case editrici possono fare una campagna di sconti fino al 25 per cento per un mese – eccetto dicembre, che è il mese in cui si vedono più libri per via dei regali di Natale – in base alla legge Levi sui libri del 2011. Scelgono in genere i primi mesi dell’anno perché è uno di quei periodi in cui normalmente si vendono meno libri e che grazie agli sconti diventa uno dei periodi migliori per i lettori per recuperare letture rimandate. [Leggi anche: Tutti i libri di Adelphi sono scontati del 25 per cento]
Ci sono gli sconti sui tascabili Einaudi. 15 dritte per approfittarne, dal vasto catalogo che comprende "Infinite Jest" di David Foster Wallace, l'autobiografia di Agassi e moltissimi premi Nobel.
Lee Jae-yong, vicepresidente di Samsung Electronics e di fatto il capo di Samsung Group, il più grande produttore di smartphone Android al mondo, è stato arrestato a Seul, in Corea del Sud, con le accuse di corruzione, falsa testimonianza e appropriazione indebita. Lee era già indagato da tempo, nell’ambito di un’inchiesta giudiziaria avviata per un presunto versamento di 43 miliardi di won (35,6 milioni di euro) a Choi Soon-sil, una conoscenza di vecchia data della presidente Park Geun-hye, per avere l’appoggio del governo nel passaggio di potere all’interno dell’azienda. Park è sotto impeachment dal dicembre scorso con le accuse di corruzione e di avere ricevuto tangenti da diverse aziende sudcoreane. L’arresto di Lee è stato disposto nelle prime ore di venerdì (in Italia era la notte di giovedì) da un tribunale di Seul. Tra processo e formulazione della sentenza, il procedimento giudiziario potrebbe durare circa 18 mesi, cosa che renderà necessaria una riorganizzazione di parte della dirigenza di Samsung. La decisione dell’arresto si è resa necessaria perché – secondo i giudici – c’era il rischio che Lee potesse occultare o distruggere alcune prove, essenziali per ricostruire il presunto giro di tangenti e favori nei confronti di Park. I giudici hanno invece respinto la richiesta dell’accusa di arrestare anche il presidente di Samsung Electronics, Park Sang-Jin. Nei prossimi mesi è probabile che sarà lo stesso Park a rilevare alcune delle responsabilità di Lee nell’azienda.
Il capo di Samsung è stato arrestato. Lee Jae-yong è accusato di avere comprato con tangenti l'appoggio del governo sudcoreano per estendere il proprio controllo sull'azienda.
Nel 2018 soltanto negli Stati Uniti sono andate in onda quasi 500 diverse miniserie o serie tv, molte delle quali sono arrivate anche in Italia. Potreste pensare di non avere più spazio per seguirne di nuove, ma non è mai vero: certe serie si abbandonano e altre finiscono, lasciando così spazio per quelle nuove. Dopo averlo fatto con i film, abbiamo quindi messo insieme qualche decina di nuove serie tv in uscita quest’anno. Fino a marzo le abbiamo messe in ordine di uscita; da aprile in poi sono in ordine sparso, perché non hanno ancora una data di uscita. Abbiamo scelto le serie in base ai trailer (quando ci sono), alla storia che raccontano (che spesso è tratta da libri o fumetti) e alle persone che sono state scelte per farlo.
Le nuove serie tv del 2019. Le più attese e quelle di cui parleremo di più, o di cui già abbiamo iniziato a parlare.
Durante l’ultimo anno scolastico, condizionato fortemente dall’epidemia, l’apprendimento dell’italiano e della matematica è peggiorato sensibilmente rispetto al 2019, mentre il livello dell’inglese è rimasto ai livelli simili a quelli registrati prima dell’introduzione della didattica a distanza. Oltre al prevedibile peggioramento generale, è stato confermato lo storico squilibrio di apprendimento tra le aree del Nord del paese e le regioni del Sud, così come le difficoltà tra gli studenti che provengono da famiglie svantaggiate. Sono questi, in sintesi, i principali risultati delle ultime prove organizzate dall’INVALSI, l’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione, l’ente che valuta la qualità della scuola italiana e che prova a identificare, entro certi limiti, le cose che non vanno. Le prove sono vari test come la comprensione del testo, la risoluzione di problemi di matematica, l’apprendimento della lingua inglese; sono identiche in tutte le scuole italiane e diverse solo per grado: solitamente vengono fatte dagli studenti delle seconde e delle quinte della scuola primaria, delle terze medie, del secondo e dell’ultimo anno delle scuole superiori, anche se nel 2021 le seconde superiori sono state escluse. Negli ultimi mesi sono stati coinvolti 1,1 milioni di allievi della scuola primaria, 530mila studenti delle scuole medie e 475mila dell’ultimo anno delle superiori.
Gli studenti hanno imparato meno durante l’epidemia. I risultati delle prove INVALSI mostrano un peggioramento in italiano e in matematica, soprattutto alle superiori e nel Sud.
Negli ultimi anni sempre più zoo, parchi acquatici e centri studi specializzati di tutto il mondo si sono attrezzati per migliorare l’osservazione degli animali ospitati nelle loro strutture. Negli Stati Uniti, in Europa e in Cina molti centri hanno installato telecamere fisse per riprendere 24 ore su 24 i loro animali, sia a scopi di studio che a fini promozionali, permettendo cioè a chiunque di vedere in streaming quello che inquadrano e registrano le telecamere. Tra le riprese più note ci sono quelle fatte dalle cosiddette “pandacam”, particolarmente diffuse per seguire e osservare i panda giganti in Cina (ma anche negli Stati Uniti, come dimostra la nota “pandacam” dello zoo Smithsonian di Washington, negli Stati Uniti). Altri istituti, come l’Audobon Nature Institute di New Orleans, hanno cominciato a trasmettere le immagini in streaming di animali molto più bizzarri: per esempio dal sito dell’istituto è possibile vedere cosa fanno tutto il giorno delle formiche tagliafoglie o dei pinguni africani.
Le più belle webcam di animali. Pesci pagliaccio, giraffe, falchi pescatori, panda e formiche tagliaerba, tra le bestie che si possono vedere giorno e notte in streaming.
18.27 – Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi di San’Agata, ha detto di aver chiesto al suo omologo britannico “informazioni dettagliate” su quanto avvenuto ieri in Nigeria nel più breve tempo possibile “nelle prossime ore”. 16.04 – Un portavoce del primo ministro David Cameron ha dichiarato che il governo britannico non ha ricevuto alcuna protesta formale da parte del governo italiano e ha detto anche di non essere a conoscenza di alcuna richiesta di fermare l’attacco, né di alcun rimprovero ufficiale da parte di Monti, durante la telefonata tra Cameron e il primo ministro italiano di ieri.
L’Italia, il Regno Unito e gli ostaggi. Il punto della situazione sul caso Lamolinara, tra accuse e versioni discordanti.
L’editore Laterza ha pubblicato Un paese ben coltivato. Viaggio nell’Italia che torna alla terra e, forse, a se stessa, di Giorgio Boatti, giornalista e scrittore, autore di diversi libri dedicati alla storia contemporanea italiana. Nel libro Boatti racconta il suo viaggio da sud a nord in ricognizione nel mondo contadino in Italia, viaggio condotto visitando i posti dove le persone più diverse con le storie e le motivazioni più diverse hanno ridato vita a cascine e masserie, rilanciando aziende e conservando un pezzo di storia economica e sociale italiana in nuovi modi. ***
Un paese ben coltivato. Giorgio Boatti è andato in giro per campagne italiane, raccontando in un libro storie di un paese agricolo contemporaneo.
Lo sciopero dei dipendenti di ATAC, la società del trasporto pubblico del comune di Roma, che era previsto per oggi, è stato revocato. Lo sciopero sarebbe dovuto durare 24 ore e avrebbe dovuto riguardare tutta la rete di trasporto pubblico gestita da ATAC: bus, filobus, tram, metropolitane e ferrovie Roma-Lido, Roma-Civitacastellana-Viterbo e Termini-Centocelle. Era stato indetto dal Sindacato Lavoratori Mobilità (SLM FAST), che ha deciso di rinviarlo «a fronte dell’invito del prefetto di Roma, in merito a una serie di valutazioni contingenti, e per evitare nuovi blocchi». Lo sciopero sarebbe coinciso infatti con il blocco del traffico per le auto a benzina Euro2, deciso dal Comune di Roma per tenere sotto controllo i livelli di smog in città.
È stato revocato lo sciopero dei trasporti pubblici a Roma previsto per oggi.
Pur essendo un marchio italiano, Valentino non sfila alla Settimana della moda di Milano ma a quella di Parigi: è qui che domenica il direttore creativo Pierpaolo Piccioli ha presentato la collezione per la primavera/estate 2019. Piccioli è tra i pochi stilisti a non inseguire la moda dello streetwear – cioè lo “stile della strada”, fatto di abiti larghi, comodi, e sneaker abbinate con tutto – e la facile condivisione su Instagram con slogan e immagini “virali”. Da quando nel giugno 2016 è rimasto solo alla guida di Valentino – dopo che Maria Grazia Chiuri, la sua storica compagna nel lavoro, è stata nominata a capo di Dior – le sue collezioni sono state sempre apprezzate moltissimo dalla stampa e dagli intenditori, perché propongono una visione personale e originale, perché è in grado di costruire ogni volta un nuovo mondo in passerella e, cosa più importante, perché «fa abiti belli», come ha riassunto nel suo giudizio Tyler McCall su Fashionista. E questi sono stati particolarmente «femminili senza essere melensi, belli senza essere ricercati, intelligenti senza essere pretenziosi».
Gli abiti di Valentino, abiti e basta. È la forza delle collezioni del direttore creativo Pierpaolo Piccioli, come quella appena presentata per la prossima primavera.
Sabato 22 settembre si è svolto a Campovolo, un’enorme area verde vicina all’aeroporto di Reggio Emilia, il concerto “Italia loves Emilia”, organizzato per raccogliere fondi destinati alla ricostruzione di diversi tipi di scuole (musicali, primarie, medie) nei comuni più colpiti dai terremoti nelle province di Reggio, Modena, Bologna e Ferrara. All’evento, che è durato quasi quattro ore, erano presenti 150mila persone e quasi 1700 emiliani terremotati che non hanno pagato il biglietto. Durante il concerto si sono esibiti (soprattutto in duetti) tredici artisti: Biagio Antonacci, Claudio Baglioni, Elisa, Tiziano Ferro, Giorgia, Jovanotti, Ligabue, Litfiba, Fiorella Mannoia, Negramaro, Nomadi, Renato Zero, Zucchero. A “Italia loves Emilia” sono stati raccolti 3 milioni e 800 mila euro (un biglietto costava 25 euro) a cui si devono ancora aggiungere i ricavi dei biglietti dei treni speciali di Trenitalia, dell’asta delle chitarre firmate dagli artisti e gli incassi per la visione del concerto su Sky. Il presidente della regione Emilia Romagna Vasco Errani ha dichiarato: «Pubblicheremo online la destinazione di ogni centesimo. Il concerto di giugno a Bologna ci ha portato un milione e 500 mila euro, e abbiamo inaugurato qualche giorno fa i due reparti ospedalieri di Carpi e Mirandola che servivano. Anche qui sarà così. Non un euro deve essere sprecato, tutti devono andare ai comuni, e su questo ci mettiamo la faccia».
20 foto di “Italia loves Emilia”. Sabato a Campovolo un concertone con Zucchero, Jovanotti, Tiziano Ferro, Ligabue, Elisa e altri ha raccolto quasi 4 milioni di euro.
Mercoledì 6 gennaio, Apple ha annunciato di “aver creato e sostenuto 1,9 milioni di posti di lavoro negli Stati Uniti”. L’azienda ha inoltre rivelato di aver registrato una stagione festiva da record, con oltre 1,1 miliardi di dollari di introiti derivanti da acquisti di app e in-app in sole due settimane. Queste cifre sbalorditive sono state prontamente e ampiamente riportate dalla stampa. A differenza del dato relativo alla vendita di app, tuttavia, i numeri di Apple in termini di posti di lavoro sono un po’ vaghi. Apple ha davvero creato e sostenuto 1,9 milioni di posti di lavoro negli Stati Uniti? Sì e no. La cifra è reale, ma va presa in considerazione con una nota a margine che potrebbe gettare un’ombra sull’indiscutibile forza della recente ascesa di Apple come grande azienda che assume direttamente migliaia di lavoratori: o perlomeno ridimensionarla. Secondo il comunicato “nel corso degli anni, Apple ha stimolato un’incredibile crescita di posti di lavoro e creato nuove produzioni. I nostri prodotti e le nostre innovazioni hanno infatti portato alla creazione di quasi 2 milioni di posti di lavoro negli Stati Uniti – dai nostri ingegneri e rivenditori ai fornitori, produttori e sviluppatori di app.”
Apple ha creato quasi due milioni di posti di lavoro negli Stati Uniti? lo hanno scritto tutti, riprendendo un comunicato dell'azienda: ma non è esattamente come suona, a fare i conti togliendo baristi e idraulici.
Da diversi giorni i giornali in Francia discutono della mancata acquisizione del sito per la condivisione di video Dailymotion di proprietà francese da parte della società statunitense Yahoo: l’operazione è stata bloccata da Arnaud Montebourg, ministro del Rilancio industriale. Dailymotion, fondato nel 2005, ha avuto fino a poco tempo fa una forte partecipazione statale: nell’ottobre del 2009 lo Stato francese ha investito alcuni milioni di euro nella società attraverso il proprio Fondo strategico di investimento. A gennaio del 2011 è entrata nel capitale di Dailymotion – acquistandone il 49 per cento – France Télécom-Orange, una grande società di telefonia francese, che ne è diventata il proprietario unico nel gennaio del 2013. Lo Stato francese mantiene comunque il controllo di circa un quarto dell’azionariato di FT-Orange.
In Francia litigano su Dailymotion. Il sito per la condivisione dei video interessava a Yahoo, ma il suo acquisto è stato bloccato dal ministro per il Rilancio economico, tra enormi polemiche.
A inizio febbraio Emil Crepaz e suo padre stavano spalando la neve a Livinallongo, in provincia di Belluno, dopo l’ultima grande nevicata che ha portato quasi due metri di neve nel paese, quando hanno visto avvicinarsi a pochi metri dalle abitazioni un cervo, praticamente sommerso dalla neve. A Repubblica hanno raccontato che: «Avanzava a balzi, sempre più stanco. Tra un salto e l’altro si fermava nella neve a risposare. Il nostro vicino di casa, che è un cacciatore di buon cuore, ha portato un mucchio di fieno poco distante, ma il cervo è rimasto immobile finché è sceso il buio. L’abbiamo rivisto la mattina successiva mangiare i frutti di un sorbo. Sembrava in forma migliore, quindi è scomparso nel bosco dove il cacciatore, con le ciaspole ai piedi, porta ancora bucce di frutta e verdura»
Il cervo sommerso nella neve – foto. Si è avvicinato alle case di Livinallongo in provincia di Belluno dopo una grande nevicata.
Nelle ultime settimane le varie prime di Animali fantastici – I crimini di Grindelwald – il secondo dei cinque nuovi film ambientati nello stesso mondo delle storie di Harry Potter – sono l’occasione migliore per vedere attori e attrici fotografati bene. Questa settimana ai fan della saga farà piacere trovarci anche la scrittrice J.K. Rowling, che non si vede spesso a eventi di questo tipo, insieme a Johnny Depp, Jude Law e Eddie Redmayne. L’abbraccio tra Angela Merkel e Emmanuel Macron e quello tra Jane Fonda e Sam Waterston si giocano il premio di foto più tenera della settimana; mentre tra i più simpatici c’è il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che prova un simulatore di guida. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Johnny Depp, J.K. Rowling, Luigi Di Maio e Scarlett Johansson, tra chi valeva la pena fotografare in settimana.
La giornata parlamentare di mercoledì 29 gennaio sarà ricordata probabilmente come una delle più tese e agitate di questa legislatura, a causa dell’ostruzionismo molto agguerrito di una parte dell’opposizione e della decisione – senza precedenti – presa dalla presidenza della Camera per superare quell’ostruzionismo e garantire l’approvazione di un importante decreto. E di tutto quello di confuso che è successo dopo. Un minimo di contesto Mercoledì era l’ultimo giorno utile perché il Parlamento convertisse in legge il decreto che lo scorso 30 novembre ha abolito parte della seconda rata dell’IMU, già approvato dalla Camera lo scorso 9 gennaio. Senza il voto della Camera entro la mezzanotte, chi risiede in una casa di proprietà avrebbe dovuto pagare l’intera seconda rata dell’IMU, dato che il termine è formalmente scaduto il 16 gennaio (non era possibile fare un nuovo decreto legge). Il decreto legge non conteneva però soltanto le norme sull’IMU ma anche la contestata rivalutazione delle quote della Banca d’Italia – definita dal M5S “un saccheggio” – fino a 7,5 miliardi di euro. Le due cose sono collegate perché anche da questa “rivalutazione” vengono parte dei fondi che consentono di abolire l’IMU.
Cosa è successo mercoledì sera alla Camera. Un ostruzionismo senza precedenti fermato da una decisione senza precedenti, e poi cori, risse, insulti, spintoni, una gomitata.
La malattia provocata dal coronavirus ha ricevuto un nome l’11 febbraio, poche settimane dopo essere stata scoperta in Cina. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha deciso di chiamarla COVID-19, una sigla composta da diversi elementi: “CO” sta per “corona”, “VI” per virus e “D” per disease (“malattia” in inglese), mentre “19” serve per indicare l’anno di identificazione (la malattia è stata individuata alla fine del 2019). Il nome è stato scelto dall’OMS, l’agenzia dell’ONU che si occupa di sanità, sulla base di alcune linee guida stabilite nel 2015 per definire le malattie infettive (ciascuna malattia, dopo un periodo di studio, riceve poi un nome ufficiale in base a una classificazione gestita anch’essa dall’OMS).
Perché si chiama COVID-19. Il nome della malattia causata dal coronavirus SARS-CoV-2 è stato scelto con criteri precisi, stabiliti anni fa.
Negli ultimi giorni, fra le molte conseguenze che potrebbe avere la prima legge di bilancio del governo Conte, si è parlato anche della possibile sostituzione di uno dei più antichi concorsi a premi italiani: il Totocalcio, che esiste più o meno nella stessa forma da oltre settant’anni. Il Totocalcio è il gioco della cosiddetta “schedina”, un tempo popolarissimo e ora soppiantato dalle scommesse sportive: l’obiettivo è pronosticare correttamente l’esito finale di 14 partite (una volta erano 13, da cui l’espressione “fare tredici”). Tra le partite in questione ci sono le principali della Serie A di calcio, ma non solo. I pronostici vanno giocati segnando su un apposito foglietto se ciascuna partita verrà vinta dalla squadra di casa (segno 1), o dalla squadra che gioca in trasferta (segno 2) oppure se terminerà in pareggio (segno X). Il foglio va poi consegnato e convalidato in una ricevitoria. Il governo non ha chiarito esattamente cosa vuole farne – si parla in termini generici di “rilanciarlo” – ma da tempo il Totocalcio non esiste più nei termini in cui se lo ricordano gli impallinati di calcio con qualche anno in più.
Ma quindi esiste ancora il Totocalcio? ebbene sì, ma ora se ne riparla perché sembra che il governo voglia sostituirlo.
C’è stato un periodo in cui di Carla Bruni parlavano tutti, in Italia. Molti però ne parlavano con poca simpatia, perché suo malgrado raccolse su di sé diversi ed estesi rancori – contro la Francia, contro i ricchi, contro le donne, contro suo marito Nicolas Sarkozy – in un periodo in cui i risentimenti andavano forte. C’entrava la sua vita e la sua carriera, cominciata in Piemonte come figlia di una ricchissima famiglia, continuata a Parigi in un ambiente bohémien e progressista e poi culminata in un gran successo (prevedibile, per la sua bellezza) come modella e in un altro (più inatteso) come cantante di canzoncine smielate e un po’ belle e un po’ noiose. Ma c’entrava anche il fatto che lei, con le sue interviste, più che legittimamente, non si dimostrò mai smaniosa di riconquistare quelli che non le volevano troppo bene. Oggi compie 50 anni, sempre in Francia. Carla Bruni è nata a Torino in una famiglia di industriali che avevano persino un castello, a Castagneto Po: suo nonno aveva fondato CEAT, una delle più grandi aziende di gomma d’Italia. Quando aveva otto anni si trasferirono però tutti a Parigi, per timore delle Brigate Rosse: anche sua sorella maggiore, Valeria Bruni Tedeschi, che poi è diventata una delle più famose attrici italiane. Studiò in Svizzera, in Francia, poi a 19 anni mollò tutto per fare la modella: e fece bene, visto che negli anni Novanta diventò una delle più famose e pagate al mondo.
Carla Bruni ha 50 anni. E abbiamo parlato di lei come modella bellissima, come cantante occasionalmente brava e come première dame di Francia.
Martedì 1 aprile il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha iniziato la sua visita ufficiale a Londra, dove tra le altre cose ha incontrato il primo ministro britannico David Cameron. In seguito si è visto con il segretario del Partito Laburista Ed Miliband e ha partecipato con il sindaco di Londra Boris Johnson alla celebrazione per il 150esimo anniversario della visita di Giuseppe Garibaldi in città. Dopo l’incontro al 10 di Downing Street, la residenza del primo ministro del Regno Unito, Cameron e Renzi hanno tenuto una conferenza stampa. Cameron ha detto di essere “ansioso di collaborare con Matteo nel prossimo futuro”, dicendo di essere interessato alle “riforme ambiziose” che ha annunciato per l’Italia, sia sul piano delle istituzioni sia su quelle del lavoro per stimolare l’occupazione. Renzi ha ricordato che per quanto riguarda il problema della disoccupazione “c’è ancora molto da fare” e ha fatto un confronto tra i dati sul lavoro britannici e quelli italiani: “Nel 2011 il Regno Unito era all’11 per cento di disoccupazione e l’Italia era all’8,4 per cento; ora loro sono al 7 per cento e noi al 12,3 per cento”. Renzi ha detto che “in questi anni abbiamo perso troppa strada” e che è arrivato il momento di “rimettersi a correre”.
Le foto di Renzi a Londra. Ha incontrato Cameron e Miliband, ha scherzato sui Mondiali e ha festeggiato Garibaldi.
In seguito a un episodio della serie animata South Park in cui veniva ridicolizzata Scientology, i responsabili dell’organizzazione decisero di avviare una serie di indagini su Trey Parker e Matt Stone, i due ideatori del cartone animato. La notizia è stata diffusa da Mark “Marty” Rathbun, per più di 25 anni un membro molto attivo del gruppo a sfondo filosofico-religioso fondato nel 1954 dallo scrittore di fantascienza L. Ron Hubbard. Dopo aver ricoperto importanti incarichi, come quello di responsabile della divisione che supervisiona l’utilizzo dei marchi dell’organizzazione, nel 2004 Rathbun decise di lasciare Scientology in forte polemica con i suoi dirigenti. Da allora, l’ex membro del gruppo ha avviato diverse iniziative e un blog per raccontare come funziona Scientology, accusando i suoi responsabili di adottare spesso sistemi ai limiti della legalità per portare avanti il loro “culto”. Sul proprio blog, Rathbun ha pubblicato un documento che dice sia stato prodotto dall’Ufficio degli Affari Speciali (OSA), il dipartimento del gruppo che formalmente si occupa degli affari legali, ma che secondo i detrattori dell’organizzazione serve per condurre operazioni di spionaggio. L’OSA è accusata di fare “dead agenting”, una pratica spiegata dallo stesso Hubbard come sistema per attaccare e distruggere la credibilità dei detrattori di Scientology. Una specie di macchina-del-fango.
Scientology spiava gli autori di South Park? un ex seguace del gruppo religioso ha pubblicato dei documenti sulle ritorsioni seguite a un episodio andato in onda nel 2005.
Dopo le elezioni del 24 e 25 febbraio, il Movimento 5 Stelle è il primo partito italiano con il 25,55 per cento dei voti (ha preso circa 45 mila voti in più del PD, alla Camera): nel prossimo Parlamento, che si insedierà il 15 marzo, avrà 109 deputati e 54 senatori. Nessuno dei 163 eletti ha esperienze di politica nazionale, perché nel 2008, quando si tennero le scorse elezioni politiche, il M5S non esisteva (venne fondato nell’ottobre 2009) e uno dei prerequisiti per partecipare alle cosiddette “parlamentarie” del movimento, a dicembre 2012, era quello di non essere mai stato in Parlamento. Le liste dei candidati, infatti, sono state formate attraverso un voto online degli iscritti al M5S, operazione a cui hanno partecipato alcune decine di migliaia di persone. (Chi ha vinto le “parlamentarie” del M5S)
Chi sono i parlamentari del M5S. O almeno 50 di loro, nei video in cui si mostrano e presentano: in tutto saranno 109 deputati e 54 senatori.
Questa foto di Jennifer Lawrence agli Oscar è forse la migliore della settimana: va bene sia che vogliate festeggiare o dimenticare il risultato delle elezioni, sia per prepararvi al weekend. Va da sé che tutte le persone da fotografare erano quelle alla cerimonia degli Oscar: qui nelle foto più belle della serata, qui dal redcarpet, qui dal backstage e qui dalla festa che c’è stata dopo. Tra gli altri ritratti notevoli di questa settimana ci sono Putin tra i dolci, Boris Johnson tra i bambini e lo sguardo di Alexis Ohanian mentre guarda la moglie Serena Williams. Poi un po’ di donne per la festa della donna, a partire da Asia Argento e Rose McGowan alla marcia di Non Una Di Meno a Roma. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Jennifer Lawrence è la migliore della settimana ma ci sono anche Katy Perry, Vladimir Putin, Meghan Markle e Asia Argento.
Ieri pomeriggio è crollato un tratto delle mura di San Gimignano, la famosa cittadella medievale in provincia di Siena. Non ci sono stati danni a cose o persone. Il tratto crollato faceva parte della porzione orientale delle mura, e non era accessibile al pubblico. In tutto, secondo i vigili del fuoco, è crollato un tratto alto sei metri e lungo otto. Il crollo potrebbe essere dovuto al maltempo: secondo una fonte del Corriere della Sera, «durante i sopralluoghi dei vigili del fuoco e dei tecnici comunali sarebbe stato rinvenuto un avvallamento del terreno sovrastante le mura che sarebbe riconducibile alle piogge dei giorni scorsi».
È crollato un tratto delle mura di San Gimignano (Siena), non ci sono feriti.
Come già aveva fatto nel 2010 e nel 2011 (non nel 2012 perché era l’anno di lavorazione e uscita di Django Unchained: aveva da fare), Quentin Tarantino ha messo insieme una lista dei suoi dieci film preferiti del 2013, che è stata pubblicata su The Quentin Tarantino Archives. La lista contiene molti film che in Italia non sono stati distribuiti o usciranno nei prossimi mesi: è provvisoria, dato che l’anno non è ancora finito, è in ordine alfabetico e contiene film di generi molto diversi. Molti saranno sorpresi dalla presenza di The Lone Ranger, flop estivo di Disney. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
I 10 film preferiti da Tarantino nel 2013. La lista in ordine alfabetico: c'è Gravity e c'è anche The Lone Ranger, flop estivo di Disney.
Juul Labs, una delle più grandi aziende mondiali di sigarette elettroniche, ha confermato di aver sostituito il suo amministratore delegato dimissionario con K.C. Croswaite, un ex dirigente di Altria, una grande azienda di tabacco e sigarette “tradizionali”, che controlla il 35 per cento di Juul. La decisione di Juul, una società che si proponeva di cambiare il settore delle sigarette, di scegliere come amministratore delegato un dirigente di una vecchia e grande azienda di sigarette, è significativa, in particolare perché arrivata in un momento in cui Juul sta avendo diversi problemi per via dei misteriosi malesseri che hanno colpito centinaia di persone negli Stati Uniti e che sono stati ricondotti all’uso delle sigarette elettroniche (sebbene non a Juul nello specifico). In più, Juul sta avendo problemi anche per aver promosso i suoi prodotti violando le regole federali statunitensi. Due cose – i malesseri e i problemi legali – che renderanno molto difficile per Juul continuare a posizionarsi come una società nuova, che punta a cambiare radicalmente un intero settore.
K.C. Croswaite, un ex dirigente di Altria, sarà il nuovo amministratore delegato di Juul.
Sabato sera il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha presentato il decreto legge che attenua le misure restrittive a partire da lunedì 18 maggio, e che è stato accompagnato dalle linee guida generali da seguire per le attività commerciali per contenere l’epidemia da coronavirus. Queste regole sono il risultato di lunghe trattative con le regioni, avvenute venerdì: secondo i principali quotidiani, i governi regionali non erano d’accordo su molte delle stringenti proposte avanzate dall’INAIL nei giorni scorsi. Alla fine è stato prodotto un documento unico che elenca piuttosto sinteticamente le regole generali per bar e ristoranti, spiagge, hotel, negozi, mercati, uffici aperti al pubblico, parrucchieri, estetisti, palestre, piscine e musei.
Le regole sulla riapertura delle attività commerciali. Cosa dicono le linee guida generali approvate da governo e regioni, da applicare a partire da lunedì.
Marketplace, la piattaforma di Facebook per vendere e comprare cose con gli altri utenti, è disponibile anche per gli utenti italiani da ieri, anche se la sua introduzione sarà graduale e non tutti saranno in grado di usare la funzione nei primi giorni. Marketplace era stata introdotta nell’ottobre dello scorso anno per gli utenti negli Stati Uniti, in Australia, Regno Unito e Nuova Zelanda e – dopo qualche problema iniziale – era stata distribuita anche in Cile, Canada e Messico: da ieri, oltre che in Italia, Marketplace è disponibile in altri 16 paesi europei. Come funziona Marketplace Quando l’app di Facebook verrà aggiornata, l’icona di Marketplace comparirà nella barra delle notifiche (in basso nell’app per iOS, in alto in quella per Android, nel menù a sinistra se si è da desktop). Schiacciando sull’icona si accederà a un’area in cui saranno presentati degli annunci tarati sui propri interessi: l’algoritmo che gestisce la presentazione si basa sulle pagine a cui si è messo un “mi piace”, e sulle attività che si svolgono su Marketplace.
Marketplace di Facebook è arrivata in Italia. La piattaforma per comprare e vendere oggetti di qualunque tipo è disponibile in Europa da ieri: come funziona.
La notizia che la Goldman Sachs ha investito 500 milioni di dollari in Facebook insieme a un imprenditore russo, valutando la società intorno ai 50 miliardi di dollari, ha fatto crescere ancora di più le aspettative finanziarie sul social network guidato da Mark Zuckerberg. La società ha già attratto oltre 1,3 miliardi di dollari di investimenti e il suo valore stimato dagli analisti continua a crescere. Nel 2012 sarà probabilmente quotata in borsa. Eppure, scrive il Wall Street Journal, investire su Facebook alla lunga potrebbe non essere un grande affare. E non perché Facebook rischia di non produrre utili – ne produce, ne produrrà – bensì perché l’attuale valutazione è talmente alta da essere un picco troppo alto, dal quale si può solo scendere. Anche se Facebook dovesse continuare su questo margine di profitti, i nuovi investitori potrebbero ritrovarsi con poco o niente in mano. Nel gennaio del 1875, durante la corsa all’argento in Nevada, la Consolidated Virginia Mine raggiunse un valore complessivo di 75,6 milioni di dollari (che oggi sarebbero circa 1,5 miliardi di dollari). Quindici volte il totale guadagnato dall’azienda l’anno precedente. Nei quattro anni successivi, gli investitori guadagnarono circa 42 milioni di dollari in dividendi, e nonostante questo il valore delle azioni crollò a 3 dollari entro la fine del 1879. Gli azionisti che avevano investito nell’azienda nel 1870, quando le azioni valevano un dollaro, triplicarono i loro soldi. Quelli che erano arrivati più tardi furono spazzati via, anche se possedevano una quota di una fortuna potenzialmente immensa.
Facebook è una bolla? il Wall Street Journal spiega perché investire nella società di Mark Zuckerberg potrebbe non essere una grande idea.
Ida Zoccarato abita a Ponte di Brenta, un piccolo comune in provincia di Padova, è nata nel 1909 e nella sua lunga vita ha visto entrambe le guerre mondiali, l’epidemia di influenza spagnola del 1918 e quella da coronavirus. Il 24 maggio ha compiuto 112 anni. In un’intervista al Mattino di Padova, il figlio Pietro Nostran, che di anni ne ha 77, ha detto che la madre è una donna forte, nonostante l’età: lo scorso ottobre, dopo un infarto, è risultata positiva al coronavirus, ma è riuscita a guarire. Di recente è stata vaccinata e a 112 anni continua a mantenere molte abitudini, soprattutto a tavola: le piacciono il baccalà, la pancetta, il cotechino con la verza. Da qualche anno Zoccarato vive con il figlio perché a quell’età è molto difficile essere autonomi. «Io e mia sorella Eda di case di riposo non vogliamo sentir parlare: la mamma ha fatto così tanto per noi che il minimo è restituirle qualcosa, adesso», ha spiegato il figlio. Decine di migliaia di famiglie italiane sono nella stessa situazione. In Italia ci sono sempre più anziani e ce ne saranno sempre di più nei prossimi anni, con conseguenze che interessano l’economia, l’occupazione, la politica e la vita sociale delle persone: per assistere un numero sempre maggiore di anziani servono investimenti a lungo termine e disponibilità, non solo economiche, da parte delle famiglie.
Il futuro con gli anziani. Si prevede che tra vent'anni un italiano su tre avrà più di 65 anni, perciò serve pianificare, ripensare e investire nell'assistenza.
Il presidente uscente della Campania, Vincenzo De Luca, è stato rieletto nelle elezioni regionali. Lo scrutinio è ancora in corso, ma De Luca (con 5.444 sezioni scrutinate su 5.827) ha ottenuto il 69,61 per cento, mentre Stefano Caldoro di Forza Italia ha ottenuto circa il 17,83 per cento. Valeria Ciarambino del M5S avrebbe ottenuto invece l’10,01 per cento circa. – Leggi anche: I risultati delle elezioni, in diretta
In Campania ha vinto Vincenzo De Luca. Secondo i risultati ancora parziali avrebbe ottenuto più del triplo dei voti di Stefano Caldoro, candidato del centrodestra.
Amazon ha annunciato che il prossimo 31 agosto i Dash Button, i dispositivi a forma di bottone che permettevano di ordinare in modo istantaneo un prodotto specifico senza passare dal sito, smetteranno di funzionare in tutto il mondo. La decisione, che è stata confermata da un portavoce di Amazon al sito di tecnologia CNET, segue quella dello scorso febbraio di interrompere la vendita dei Dash Button: all’epoca, però, Amazon aveva detto che i dispositivi già venduti avrebbero potuto continuare a essere utilizzati. Da allora l’uso dei Dash Button è «notevolmente diminuito», ha detto il portavoce di Amazon, cosa che ha spinto la società a decidere di interromperne del tutto il funzionamento. Smetteranno di funzionare solamente i bottoni fisici, mentre si potranno continuare a usare i Dash Button virtuali e il servizio Amazon Dash Replenishment, che funziona solo su alcuni dispositivi (come spazzolini elettrici, lavastoviglie e stampanti) e che consente di ordinare automaticamente prodotti da Amazon quando le scorte sono in esaurimento.
Il 31 agosto smetteranno di funzionare i Dash Button di Amazon, i bottoni per ordinare direttamente un prodotto senza passare dal sito.
Il meme del momento negli Stati Uniti si chiama Texts from Hillary Clinton, è un tumblr e raccoglie delle immagini ottenute accoppiando una foto di Hillary Clinton con quelle di altre celebrità e politici americani, e inserendo delle battute. L’effetto comico è dato dall’espressione serissima di Hillary Clinton nella foto e dalla fama che la vuole particolarmente tosta, fredda e inflessibile. Il blog Playbook, sul sito Engage, ha contato che il tumblr ha raccolto finora 211.385 “mi piace”. Dato che “le persone che condividono materiale politico su Facebook hanno in media circa 300 amici su Facebook”, il link è apparso sulle pagine di più o meno 17 milioni di persone, un decimo di tutti gli iscritti al social network negli Stati Uniti. La foto di Hillary Clinton che ha dato inizio al meme è stata scattata il 18 ottobre 2011 su un C-17 partito da Malta verso Tripoli, in Libia: è di Kevin Lamarque, diffusa dall’agenzia Reuters. Il tumblr è stato creato da Adam Smith e Stacy Lambe. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Gli SMS di Hillary Clinton. Il meme del momento negli Stati Uniti mostra le tostissime pubbliche relazioni del segretario di stato.
Per far funzionare i padiglioni, le cucine, lo spettacolo serale dell’Albero della Vita e tutte le illuminazioni di Expo 2015 ci vuole moltissima energia: secondo Expo Spa – l’azienda che si occupa della realizzazione, organizzazione e gestione dell’Esposizione Universale – a fine giugno 2016, data di scadenza del contratto con la società di fornitura elettrica Gala, il costo totale sarà intorno ai 18,5 milioni di euro, per un consumo di 152 gigawattora (un gigawattora equivale a un milione di kWh). Come spiega il Giorno, i consumi maggiori non sono soltanto quelli delle attrazioni, come l’Albero della Vita o le installazioni multimediali di alcuni padiglioni o l’illuminazione dei lampioni a LED, ma soprattutto quelli di cucine e aria condizionata. La rete elettrica di Expo, costruita da Enel, permette di consumare un terzo in meno della classica struttura lineare delle città, dove – se c’è un guasto – va interrotta la fornitura a tutta la zona. C’è un anello esterno lungo il perimetro dell’Esposizione, e dieci cerchi interni: in questo modo, se c’è un guasto, si può intervenire senza staccare la corrente a tutta l’Esposizione.
Quanta energia consuma Expo. Il costo totale alla fine dell'Esposizione sarà circa 18,5 milioni di euro, scrive il Giorno, soprattutto per cucine e aria condizionata.
Martedì 24 gennaio Apple ha presentato i risultati economici del trimestre ottobre-dicembre 2011, con risultati spettacolari: circa 13 miliardi di dollari di profitti, più del PIL dell’Albania o dell’Islanda, su un totale di oltre 46 miliardi di dollari di ricavi. Nell’atmosfera piuttosto trionfante della presentazione dei risultati, i manager della società hanno detto che i ricavi sarebbero stati anche superiori, se le fabbriche che costruiscono i prodotti Apple avessero prodotto di più. Un lungo articolo di Charles Duhigg e David Barboza per il New York Times descrive le condizioni di lavoro nelle fabbriche cinesi che lavorano per Apple: la questione diventò sempre più rilevante dopo che emerse il caso dei numerosi suicidi alla Foxconn, una delle principali ditte fornitrici in Cina, all’inizio del 2010. Ma la società ha preso alcune contromisure, pubblicando rapporti e promettendo azioni concrete, e la strategia sembra aver funzionato almeno sul piano dell’immagine, dato che un sondaggio del New York Times dello scorso novembre ha mostrato che il 56% degli intervistati non associava nulla di negativo all’immagine della società (il 14% diceva che i prodotti sono troppo costosi), mentre solo il 2% ricordava le polemiche sulle condizioni dei lavoratori.
La vita nelle fabbriche degli iPhone. Il New York Times indaga sulle condizioni di lavoro nelle aziende fornitrici di prodotti elettronici, e sulle responsabilità e la mancata trasparenza di Apple.
Sulla Stampa Piero Negri presenta un nuovo libro che racconta di quando il grande trombettista jazz Chet Baker venne arrestato e tenuto in carcere per sedici mesi a Lucca, per possesso di droga (si trattava di un medicinale analgesico vietato in Italia, la storia era stata già raccontata anche in una precedente biografia di Baker). Il grande Chet che suona seduto sul davanzale della camera d’albergo. Che viene arrestato nella toilette di un’area di servizio, sulla strada per la Bussola di Focette. Henghel Gualdi che con il suo clarino e quattro accompagnatori improvvisa un concerto, la sera di Natale, sotto il carcere di Lucca, dove Chet Baker è rinchiuso, e viene subito interrotto dalle guardie. Le avventure e le disavventure di Chet Baker, tra i maggiori trombettisti jazz del secolo scorso, erano entrate da tempo nei racconti mirabolanti, magari un po’ romanzati, di chi ne era stato testimone, in quella parte di Toscana compresa tra Lucca e il mare della Versilia. Domenico Manzione, lucchese, magistrato ad Alba, a quei racconti ha aggiunto una ricerca negli archivi del tribunale locale e intorno ci ha costruito un libro, «Il mio amico Chet», appena pubblicato da Maria Pacini Fazzi Editore. «Un’idea nata quando un giorno un amico rievocò i tempi in cui i ragazzini come lui si trovavano sotto le mura per ascoltare il suono della tromba di Baker che usciva dalla cella nel carcere di San Giorgio – dice -. Il racconto mi fece venire la curiosità di vedere che cosa c’era nelle carte processuali, che ho interamente recuperato. A queste ho aggiunto la storia, verissima, dell’edicolante di Valdicastello che divenne amico del musicista detenuto, insaporita da una minima dose d’invenzione».
I sedici mesi di carcere a Lucca di Chet Baker. Un libro racconta di nuovo l'arresto per droga nel 1960 in un autogrill, e il processo.
Martedì una tempesta di neve ha colpito tutta la zona del nord est degli Stati Uniti, imbiancando le città in un periodo dell’anno in cui siamo meno abituati a vederle con la neve. Le scuole sono rimaste chiuse, migliaia di voli sono stati cancellati, 200mila abitazioni sono rimaste temporaneamente senza elettricità e la città di New York ha dichiarato la stato di emergenza, anche se alla fine tra pioggia e nevischio sono caduti circa 17 centimetri di neve (molti meno dei 50 previsti dai meteorologi). La situazione era più seria a nord e a ovest della città e nel New England: lungo il confine tra gli stati di New York e Pennsylvania sono caduti quasi 80 centimetri di neve. Nelle prossime ore la tempesta potrebbe portare a nuove nevicate e forti venti, ma di minore intensità rispetto a ieri. Le foto mostrano bene cosa succede in questi casi, tra chi si dà da fare per pulire le strade, chi si gode il caldo all’interno dei locali e chi ne approfitta per fare passeggiate più suggestive.
Un pezzo di Stati Uniti sotto la neve. Le fotografie scattate dopo la tempesta che martedì ha colpito il nord est degli Stati Uniti.
Il network americano HBO ha annunciato che l’attrice Meryl Streep farà parte della seconda stagione di Big Little Lies, la serie su tre madri di Monterey, in California, che l’anno scorso ottenne un gran successo di pubblico e di critica, e che ha vinto cinque Emmy e quattro Golden Globe. Le protagoniste della prima stagione erano Reese Witherspoon, Nicole Kidman, Shailene Woodley e Laura Dern. Streep interpreterà Mary Louis Wright, la madre di Perry Wright, il personaggio di Alexander Skarsgård. Per Streep, che è una delle attrici di Hollywood più di successo degli ultimi cinquant’anni, è la prima vera serie tv: ha fatto molte cose in televisione, la più importante delle quali è stata la miniserie di HBO Angels in America, uscita nel 2003.
Meryl Streep reciterà nella seconda stagione di “Big Little Lies”, la serie di HBO.
Il gelato moderno è quasi certamente un’invenzione italiana – derivata da dolci arabi e con una lunga tradizione anche in Cina – ma non è altrettanto chiaro chi sia stato il primo a pensare di servirlo in un cono. Il New York Times racconta che l’idea viene dagli Stati Uniti, per la precisione dalla Fiera Mondiale di St. Louis (Missouri) del 1904. Altri sostengono invece che il brevetto del cono gelato sia stato registrato nel 1903 da Italo Marchioni, un immigrato italiano residente a New York. Nel 1904, anno del centenario della liberazione di St. Louis dai francesi e della sua annessione agli Stati Uniti, la città fu scelta come sede per le Olimpiadi e per la Fiera Mondiale, una delle tappe dell’Esposizione universale. Negli Stati Uniti l’agricoltura attraversava una fase di grandi risultati, e la Fiera fu l’occasione perfetta per mostrare a 18 milioni di visitatori alcune recenti invenzioni (aeroplano, radio, telefono, film muto) e l’abbondanza di cibo prodotto, presentato in forme spettacolari: stando al New York Times, i turisti potevano ammirare torri di cereali, palazzi costruiti con il mais e almeno un paesaggio scolpito nel burro, «raffreddato fino alla gelida perfezione grazie a un sistema di refrigerazione meccanica».
Chi ha inventato il cono gelato? non è chiarissimo, le due tesi più credibili riguardano un pasticcere siriano nel 1904 e un immigrato italiano a New York un anno prima.
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, pubblicata qui sul Post l’indomani, ci si iscrive qui. 90 anni fa oggi nacque Sam Cooke, che cantò grandi canzoni (e una su tutte) e poi morì in una sera sbagliata. La citazione dei vari Lupin nella newsletter di ieri ha generato diverse risposte commosse e complici: come sanno gli esperti, il cartone di Lupin III ebbe alcune evoluzioni nella versione italiana (i nomi di Fujiko e Margot su tutti), ma la sigla "vera" per me è questa. Tra un mese esce un disco nuovo dei Tindersticks, che intanto hanno pubblicato una ansiogena canzone di undici minuti. È uscito il disco nuovo dei Rhye (su Spotify), e un nuovo singolo. Mi pare bello. Invece quello di Ani DiFranco - della quale parlammo qui - esce la settimana prossima, e c'è fuori questa canzone. Per l'archivio, non trascurerò di citare questa cover di It's a sin dei Pet Shop Boys fatta dai poco significativi Years & Years: ma non ce n'era bisogno. Il mio amico Giuseppe a cui piace la musica bella oggi mi ha passato questo valzer, bello, un po' Endrigo: il giochino delle webcam (il telecomando è in basso a sinistra) è molto "internet 2001" ma è ipnotico. Lui è Andrea Laszlo De Simone, che si era fatto notare soprattutto con questa (valzer, di nuovo). Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone di Francesco Guccini. Le alpi, si sa, sono un muro di sasso.
Chrissie Hynde è una musicista e cantante americana che è stata molto nota soprattutto negli anni Ottanta e Novanta con la band britannica dei Pretenders: ma da qualche settimana è molto attaccata e criticata per via di alcuni suoi commenti riguardo alle violenze sessuali sulle donne. In un’intervista al Sunday Times pubblicata alla fine di agosto in occasione della pubblicazione della sua autobiografia, Reckless, Hynde ha dichiarato che le donne che si vestono in modo “provocante” in qualche modo si prendono dei rischi e si mettono in pericolo da sole. «Se vado in giro vestita molto sobriamente e mi faccio i fatti miei e qualcuno mi aggredisce, allora dico che è colpa sua. Ma se provoco e me le cerco, allora stai tentando qualcuno che è già fuori: evita. Forza, è semplice buon senso… non mi pare di dire niente di scandaloso, no?»
Chrissie Hynde e le gogne online. La cantante dei Pretenders ha detto cose sgradevoli e sbagliate sulle violenze sessuali di cui è stata vittima: l'Atlantic si chiede però se si meriti gli attacchi che ha ricevuto.
Nelle ultime due settimane anche il mondo della moda è stato travolto dalla pandemia da coronavirus (SARS-CoV-2) e dalle sue conseguenze: i negozi di scarpe e abbigliamento hanno chiuso in Europa, negli Stati Uniti e in molti altri paesi, sono state cancellate le sfilate cruise (quelle di metà stagione, che si tengono in primavera) e quelle dell’abbigliamento maschile e di alta moda di Parigi, mentre è stata rimandata la sfilata con le collezioni maschili di Milano, che si aggiungerà alle sfilate per l’abbigliamento da donna di settembre. Alcun grandi marchi hanno fatto generose donazioni agli ospedali o riconvertito la loro produzione in gel disinfettanti e mascherine. Contemporaneamente però sono stati cancellati o ritardati molti ordini fatti alle fabbriche di abbigliamento, che si trovano perlopiù in Asia dove la manodopera è a buon mercato; parecchie si sono viste rifiutare anche il pagamento di merce già prodotta e spedita. La situazione è particolarmente difficile in India, Cambogia, Vietnam e Bangladesh, come hanno raccontato sia il sito di moda Business of Fashion sia il New York Times.
Le conseguenze dell’epidemia sulla moda stanno creando grandi problemi in Bangladesh. È il secondo esportatore di vestiti al mondo, ma le sue fabbriche rischiano di chiudere perché i marchi occidentali hanno annullato gli ordini.
Nel sempre più affollato mondo della serialità televisiva (e ormai nemmeno più televisiva), esiste da diversi anni una interessante nicchia: quella delle miniserie. Si tratta di serie che hanno due caratteristiche: durano pochi episodi, diciamo mai più di dieci, e hanno una sola stagione. Sono, in altre parole, l’anello mancante tra film e serie tv. Abbiamo scelto alcune tra le migliori e più interessanti miniserie, che quindi hanno il vantaggio di poter essere viste in poco tempo, confortati dal fatto che, almeno per ora, non ci sono seconde stagioni in arrivo. Proprio per questo abbiamo anche deciso di non includere serie antologiche o miniserie a cui sono poi state aggiunte seconde stagioni: quindi niente Big Little Lies o True Detective, per intenderci.
10 miniserie che vale la pena recuperare. Sono le serie tv con meno di 10 episodi e di una sola stagione: quelle che potete vedere in un weekend, insomma.
Secondo le agenzie di stampa Adnkronos e AGI, 19 deputati del Movimento 5 Stelle avrebbero scritto una lettera al capogruppo del Movimento alla Camera, Francesco D’Uva, per chiedere delle modifiche al decreto sicurezza, il decreto legge voluto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini e che impone una serie di nuove restrizioni su accoglienza e immigrazione; per esempio la cancellazione della protezione umanitaria, una delle tre forme di tutela che venivano concesse ai richiedenti asilo. Il decreto aveva già causato alcuni contrasti tra i parlamentari del Movimento durante il passaggio al Senato, dove è stato approvato all’inizio di novembre. Al voto di fiducia sulla conversione in legge del testo non avevano partecipato infatti cinque senatori del Movimento 5 Stelle: Gregorio De Falco, Paola Nugnes, Elena Fattori, Virginia La Mura, Matteo Mantero. Tutti e cinque al momento sono sotto indagine da parte del collegio dei probiviri del partito e ora rischiano l’espulsione.
Un gruppo di parlamentari del Movimento 5 Stelle ha scritto una lettera per chiedere di cambiare il decreto sicurezza.
Già da tempo le aziende di cosmetici vendono linee di prodotti per truccarsi in modo naturale e che prevedono sfumature che si adattano ai diversi colori di pelle, dalle carnagioni più chiare a quelle più scure. Christian Louboutin – uno dei più famosi stilisti di scarpe di lusso al mondo – ha fatto qualcosa di simile per la sua nuova Nude Collection, una linea di scarpe – le ballerine Solasofia, le décolleté Pigalle Folies, e le open-toe col tacco Senora – disponibile in sette diverse tonalità, dai 450 euro in su. Già nel 2013 Louboutin aveva disegnato una collezione di scarpe nude di cinque sfumature diverse, che si abbinavano al colore della pelle di chi le indossava. L’idea gli venne perché una sua dipendente gli fece notare che l’unica sfumatura di beige che Louboutin aveva utilizzato fino ad allora per lo stile nude non era quello della sua pelle, che era più scura. La nuova collezione per la primavera ha introdotto lo stile nude anche per le ballerine, con l’aggiunta di due tonalità, che sono in tutto sette e si chiamano, dalla più chiara alla più scura: Lea, Nue, Nats, Maya, Safki, Ada e Toudou.
Perché le nuove ballerine di Louboutin sono rivoluzionarie. Sono in sette tonalità diverse e permettono un effetto nudo anche alle donne con la carnagione più scura.
Da tempo anche le grandi catene di supermercati hanno le proprie app: servono per trovare informazioni sui negozi più vicini, scoprire sconti e altre promozioni, e sapere quanti punti si sono accumulati con le raccolte a premi. Tra tutte le app che abbiamo sugli smartphone però sono difficilmente tra le più usate, anche perché tutte queste cose si possono fare anche solo facendo una ricerca su Google o guardando il proprio conteggio dei punti sull’ultimo scontrino. Per rendere più utile e interessante la propria app il gruppo veneto Pam Panorama, che ha centinaia di supermercati e ipermercati in tutta Italia, ha quindi cercato di trasformare l’esperienza della spesa in un videogioco: la sua app Perte Plus si aggiunge alla tradizionale carta fedeltà per raccogliere i punti, rendendoli un obiettivo di giochi a quiz e missioni. Come funziona Perte Plus La app Perte Plus è una specie di versione digitale e arricchita di Carta Per Te, la carta fedeltà dei clienti di Pam Panorama. Si scarica gratuitamente sullo smartphone (qui da App Store per sistemi iOS e qui da Google Play per Android) e poi si associa alla propria Carta Per Te, se si è già clienti di Pam o Panorama. Se non si ha la carta, ci si può registrare direttamente dall’app e attivarne una. Tutti i punti già accumulati sulla carta durante i precedenti acquisti (un punto per ogni euro speso, su un gran numero di prodotti), utili a ottenere sconti sulla spesa, vengono caricati anche sulla app, da cui è più facile tenerne d’occhio il saldo. Altri punti si possono accumulare in due modi: partecipando ai giochi presenti nella app, che cambiano di mese in mese (quello di giugno è un quiz sulle piante, non semplicissimo a dirla tutta), oppure “completando missioni”, cioè raggiungendo soglie di acquisto, indicate di volta in volta dalla app, quando si fa la spesa.
Cosa se ne fa un supermercato di un’app coi giochi. Perte Plus di Pam Panorama cerca di rendere la spesa più divertente, trasformando le raccolte punti in giochi a premi.
Martedì 12 marzo nella basilica di San Pietro in Vaticano si terrà la messa “pro eligendo Romano Pontefice”, che darà formalmente inizio ai riti del Conclave per l’elezione del nuovo papa, resa necessaria dopo le dimissioni di Benedetto XVI. Nel pomeriggio, i 115 cardinali elettori che parteciperanno al Conclave sfileranno in processione per recarsi alla Cappella Sistina. Terranno un giuramento e successivamente scatterà l'”extra omnes” (“fuori tutti”), il momento in cui dovranno lasciare la Cappella tutte le persone che non votano per l’elezione del nuovo pontefice. La porta di accesso sarà chiusa e sigillata dall’interno e inizieranno le votazioni. Il blog CyberTeologia di Antonio Spadaro ha messo insieme un interessante elenco di siti e applicazioni per seguire il Conclave online, per capire quali sono le quotazioni dei papabili e per ricevere aggiornamenti sulle fumate che usciranno dalla Cappella Sistina per annunciare l’esito delle votazioni (fumata bianca: papa eletto, fumata nera: papa non eletto). Possiamo riassumere alcuni eventi e iniziative.
Come seguire il Conclave online. Guida minima a siti e applicazioni per gli aggiornamenti sui papabili e sull'elezione del nuovo papa.
Con un’ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, l’Italia ha vietato l’ingresso e il transito in Italia per chi, nei quattordici giorni precedenti al suo arrivo, ha soggiornato o è transitato in 13 paesi: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia ed Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana. Si tratta di paesi in cui secondo il ministero «la circolazione del virus è ancora elevata». L’ordinanza, firmata da Speranza dopo aver sentito il parere della ministra dei Trasporti De Micheli e della ministra dell’Interno Lamorgese, prevede anche la sospensione dei voli diretti e indiretti dai 13 paesi. «Nel mondo la pandemia è nella sua fase più acuta – ha spiegato Speranza – Non possiamo vanificare i sacrifici fatti dagli italiani in questi mesi. È per questo che abbiamo scelto la linea della massima prudenza». L’ordinanza integra in modo restrittivo la circolare emanata il 2 luglio che prevede l’isolamento domiciliare per 14 giorni per chi rientri dai paesi fuori dall’area Schengen.
L’Italia ha vietato l’ingresso a chi proviene da 13 paesi “a rischio”.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), cioè l’antitrust italiana, ha emesso una multa da 500mila euro nei confronti di TripAdvisor, il popolare servizio online per scrivere, votare e condividere recensioni su hotel, ristoranti, bar e altri locali. Secondo l’antitrust TripAdvisor promuove il suo servizio parlando di commenti autentici e veritieri lasciati dai suoi utenti, ma non ne verifica nel modo opportuno l’autenticità e la correttezza, rendendo quindi accessibili informazioni non veritiere e a volte inventate sui locali oggetto delle recensioni. L’iniziativa nei confronti di TripAdvisor, che ha sede negli Stati Uniti e una società controllata in Italia, è stata avviata in seguito alla segnalazione dell’Unione Nazionale Consumatori, di Federalberghi e di alcuni singoli gestori di locali. L’indagine è stata realizzata su un periodo di tempo molto ampio, che parte dal 2011. Le motivazioni che hanno portato alla multa sono spiegate in un lungo provvedimento dell’AGCM di 29 pagine, nel quale si spiega che TripAdvisor pubblicizza i propri servizi con messaggi promozionali nei quali parla esplicitamente dell’affidabilità e della genuinità delle recensioni. Il documento riporta alcuni esempi dei messaggi pubblicitari usati dall’azienda:
La multa dell’antitrust contro TripAdvisor. Il popolare servizio per recensire ristoranti, hotel e altri locali è stato multato con 500mila euro per avere promosso l'affidabilità di commenti su cui non può fare verifiche.
Dopo quattro mesi di ricerche nel lago di Xochimilco nei pressi di Città del Messico, un gruppo di ricerca della Universidad Nacional Autónoma de México (UNAM) non ha trovato un solo esemplare di axolotl, possibile indizio della sua estinzione in ambiente naturale. L’Ambystoma mexicanum, conosciuto con il più abbordabile nome axolotl, è una salamandra che compie il proprio intero ciclo vitale allo stadio di larva (neotenica) e che vive solamente in un ristretto numero di laghi nei pressi della capitale del Messico. È una specie ad altissimo rischio di estinzione e il fatto che non se ne trovino più esemplari in natura sta facendo temere il peggio a molti ricercatori. L’axolotl ha fattezze simili a quelle della salamandra, con corpo tozzo e la presenza di due ciuffi al lato del capo, all’altezza delle branchie. Può raggiungere i 30 centimetri di lunghezza, vive in acqua sui fondali di sabbia fine e si nasconde spesso tra le radici e le rocce per non farsi vedere dai predatori. Dalle popolazioni locali viene spesso chiamato “mostro d’acqua” ed è anche conosciuto con il nome di “pesce messicano che cammina”.
L’axolotl si è estinto? il "mostro d'acqua" del Messico, una salamandra che rigenera il suo corpo, non si trova più nell'unico lago in cui vive.
YouTube presto aggiornerà l’interfaccia per la visualizzazione dei video: la nuova grafica è già disponibile in versione beta, messa a disposizione di un ristretto numero di utenti perché possano provarla e dare opinioni sul suo funzionamento. Potete provare la nuova versione qui, registrandovi e rispondendo a qualche domanda. Con la nuova interfaccia si possono vedere anche i video ad altissima definizione (2160p o 4K), ovviamente se il vostro schermo è a bassa definizione potreste non notare alcuna differenza. Anche il design del player è stato modificato: la barra degli strumenti sarà trasparente, così quando passate il cursore sopra lo schermo la barra non impedisce di vedere anche la parte inferiore del video. Molti video disponibili oggi su YouTube sono pensati appositamente per la vecchia barra degli strumenti: quindi sono tagliati nella parte bassa affinché questa copra una parte nera della schermata e non un pezzo di immagine.
La nuova interfaccia di YouTube per i video in altissima definizione. È ancora in versione beta, ha la barra degli strumenti trasparente e permette di vedere i video in 4K.
Lo stilista italiano Riccardo Tisci è stato nominato nuovo direttore creativo di Burberry: inizierà ufficialmente il 12 marzo prendendo il posto dello stilista Christopher Bailey, che lascia Burberry dopo 17 anni in cui l’ha riportata al successo (e che ha appena presentato la sua ultima collezione per l’azienda, quella per l’autunno/inverno 2018/2019). La prima collezione di Tisci per Burberry sarà presentata a settembre 2018. Tisci è nato a Taranto, ha 43 anni e per 12 è stato direttore creativo del marchio francese Givenchy, in una delle collaborazioni di maggior successo della moda. Se n’è andato nel febbraio 2017 – le sue ultime collezioni per l’azienda sono state quella maschile per l’autunno/inverno 2017/2018 e quella femminile di alta moda per la primavera 2017 – e molti esperti erano convinti che sarebbe passato a Versace, vista l’amicizia e l’intesa artistica con la direttrice Donatella Versace.
Riccardo Tisci sarà il nuovo direttore creativo di Burberry. Ha 43 anni, è di Taranto, ha fatto la fortuna di Givenchy per 12 anni ed è grande amico di celebrities come Madonna e Rihanna.
Nell’ultimo weekend il film più visto nei cinema statunitensi è stato Jurassic Park: non un nuovo sequel, ma proprio il film di Steven Spielberg del 1993. Il secondo più visto, anch’esso diretto da Spielberg, è stato Lo squalo, uscito nel 1975. Le stime della società Comscore, riportate dal giornale specializzato Deadline, dicono che tra venerdì e domenica i due film hanno incassato rispettivamente 517mila e 516mila dollari: pochissimo. Gli incassi di Jurassic Park e dello Squalo sono un segno del fatto che i film di Spielberg piacciano sempre, anche con il passare dei decenni. Ma il fatto che basti mezzo milione di dollari di incassi per essere primo in classifica nel box office statunitense evidenzia la complicata situazione in cui si trova il mondo del cinema. Una situazione in graduale e lento miglioramento – nel weekend precedente il film più visto era stato L’uomo invisibile, con 383mila dollari di incassi – ma comunque lontanissima dalla normalità: nell’ultimo weekend gli incassi di tutti i cinema statunitensi non hanno superato i 4 milioni di dollari, mentre un anno fa erano stati superiori ai 200 milioni.
“Jurassic Park” è stato il film più visto del weekend nei cinema americani. Un dato che dice quanto piacciano ancora i film di Spielberg ma soprattutto quanta fatica stia facendo l'industria dei cinema a ripartire.
Oggi Carlo Bonini e Maria Elena Vincenzi hanno pubblicato su Repubblica il contenuto di una serie di conversazioni avvenute su WhatsApp che sembrano mostrare come l’inchiesta CONSIP sia stata manipolata per danneggiare Tiziano Renzi, il padre di Matteo Renzi. Le conversazioni risalgono allo scorso gennaio, quando i magistrati di Napoli furono costretti a trasferire l’indagine che riguardava il padre di Renzi alla procura di Roma. In quei giorni gli investigatori dei carabinieri che avevano lavorato per i magistrati di Napoli stavano preparando un’informativa da spedire a Roma, cioè un documento che riassumesse le indagini fino a quel momento. Il problema è che gli stessi investigatori sembrano conoscere poco la loro indagine. In particolare sembrano avere delle difficoltà a trovare collegamenti tra Tiziano Renzi e Alfredo Romeo, l’imprenditore napoletano che, secondo i magistrati di Napoli, avrebbe corrotto Renzi. Nelle chat si legge come il capo degli investigatori, il capitano Giampaolo Scafarto, oggi indagato per falso, chieda insistentemente ai suoi sottoposti di trovare tracce di un collegamento che, in teoria, avrebbe dovuto essere scontato. Alla fine gli investigatori trovano un’intercettazione in cui, scriveranno nell’informativa arrivata a Roma e poi finita in mano ai giornali, si sente Romeo parlare di un incontro con Renzi. Riascoltando l’intercettazione, però, i magistrati di Roma scoprono che a parlare non era Romeo ma un suo collaboratore, l’ex parlamentare Italo Bocchino: e non stavano parlando di Tiziano Renzi ma di suo figlio Matteo.
Le chat del capitano Scafarto. Repubblica ha pubblicato alcune conversazioni degli investigatori del caso CONSIP che sembrano mostrare che ci fu una manipolazione ai danni di Tiziano Renzi.
Nell’ambito della settimana della moda di Parigi, oggi c’è stata la sfilata per la collezione autunno/inverno di Chanel, disegnata dallo stilista tedesco Karl Lagerfeld. L’evento si è tenuto nel Grand Palais e per l’occasione è stato allestito un finto supermercato di Chanel: le modelle sfilavano in corsie affiancate da scaffali pieni di bottiglie, scatole di tè e biscotti Chanel. Alcune reggevano dei cestelli, altre spingevano i carrelli e si fermavano ogni tanto a leggere l’etichetta dei prodotti o a scegliere la frutta giusta. Alla sfilata ha partecipato anche la modella inglese Cara Delevingne, che ha accompagnato lo stilista in passerella. La settimana della moda di Parigi – uno degli eventi di moda più importanti all’anno – è iniziata lo scorso 25 febbraio e terminerà il 5 marzo.
La sfilata nel finto supermercato Chanel – foto. È stato allestito apposta: le modelle sfilavano spingendo carrelli tra scaffali pieni di bottiglie, pacchi di uova e prosciutti con il marchio della casa di moda.
È in libreria con puntualità natalizia (e già in classifica nella Narrativa Italiana) il nuovo romanzo di Giacomo Papi, giornalista e scrittore, ma anche blogger e collaboratore della pagina Libri del Post (che di lui aveva già parlato per i suoi precedenti libri): il libro si chiama I fratelli Kristmas ed è la storia di Luciano Kristmas, il fratello di Babbo Natale chiamato a rimpiazzarlo – ma con una propria sovversiva autonomia di pensiero rispetto al mandato – perché Babbo Natale è malato. Questo è il capitolo 7: Luciano Kristmas ed Efisio Fois, il Nano picchiatore – dopo essersi appena alzati in volo – iniziano a conoscersi e a consegnare i primi regali. * * *
I fratelli Kristmas, per un Natale sovversivo. Il nuovo romanzo di Giacomo Papi, per i regali dell'ultimo momento ma perfetti per l'occasione.
Aggiornamento delle ore 13.00 – La Camera ha approvato il DDl Boschi sulle riforme costituzionali con 357 sì e 125 no. ***
La Camera ha approvato le riforme costituzionali. I voti favorevoli sono stati 357, i contrari 125: la legge torna ora al Senato.
North Seymour è una piccola isola delle Galápagos, l’arcipelago diventato famoso soprattutto per le osservazioni e le descrizioni di Charles Darwin delle numerose specie endemiche che le abitano, che furono da ispirazione per elaborare la sua teoria dell’evoluzione. Ogni anno tra dicembre e gennaio, su questo piccolo pezzo di terra di appena 2 chilometri quadrati in mezzo al mare, centinaia di sule piediazzurri (Sula nebouxii excisa) si ritrovano per una cerimonia del corteggiamento caratteristica e buffa, di grande interesse per gli etologi che studiano il comportamento degli uccelli. Tra gli scogli delle spiagge di North Seymour, un esemplare maschio di sula piediazzurri si avvicina a una femmina, fissandola negli occhi. Poi, per attirare ulteriormente la sua attenzione, solleva molto lentamente una zampa, la riporta al suolo e solleva l’altra. Il rituale serve per mostrare alla futura compagna il caratteristico colore azzurro dei suoi piedi palmati: più è intenso e uniforme, più significa che il corteggiatore è in salute e potrà dare maggiori garanzie per proseguire la specie e badare ai piccoli. La femmina osserva, squadra il suo potenziale compagno e imita i suoi movimenti, mostrando a sua volta le zampe azzurre. Ma il rituale non è finito.
Dovete assolutamente sapere tutto su questi uccelli coi piedi azzurri. Le sule piediazzurri vivono alle Galápagos, creano legami molto stabili con i loro partner e vi abbiamo già detto che hanno i piedi azzurri?.
Il Moscow Mule è un famoso drink a base di vodka, ginger beer e lime. Nonostante il suo nome – “Moscow Mule” in inglese significa “mulo di Mosca” – non c’entra nulla con la Russia: fu inventato nel 1941, 75 anni fa, a Los Angeles, in California. Lo crearono John G. Martin, che due anni prima aveva acquisito per 14mila dollari l’allora piccola azienda di liquori Smirnoff, e Jack Morgan, gestore di un locale di Hollywood che chiuse nel 1987 ma che tra gli anni Quaranta e Cinquanta era frequentato da molti personaggi famosi, il Cock’n Bull. All’epoca la vodka non era molto popolare negli Stati Uniti, perché è un distillato di origine russa e quindi veniva associata all’Unione Sovietica, e Martin stava cercando un modo per pubblicizzarla. Morgan invece stava provando a rendere popolare la sua produzione di ginger beer. Ovviamente il riferimento a Mosca è dovuto alla presenza della vodka nel drink, mentre quello a un mulo vuole ricordare i suoi tipici calci: è una metafora per il gusto pungente della ginger beer. Il Moscow Mule ebbe successo e in poco tempo si diffuse in tutti gli Stati Uniti. William F. Harrah, proprietario di numerosi casinò a Reno, in Nevada, lo apprezzava così tanto che lo fece preparare e servire in tutti i suoi locali. Una particolarità del drink è che tradizionalmente viene servito in tazze di rame. Lo si fa per due ragioni: la prima è che il rame è un ottimo conduttore e la tazza si raffredda velocemente, la seconda è che si pensa, non su basi provate, che l’interazione tra il rame e il lime aggiunga qualcosa al gusto del cocktail. Le tazze originali di Smirnoff avevano un mulo impresso sul davanti e si possono ancora trovare su eBay, ad esempio. Secondo l’azienda produttrice di tazze di rame Moscow Copper, Martin e Morgan avrebbero scelto di usare questo tipo di tazze per il Moscow Mule dopo aver incontrato l’immigrata russa Sophie Berezinski, che le aveva importate dal suo paese. Smirnoff oggi non pubblicizza più il drink nelle tazze di rame come faceva in passato.
La storia del Moscow Mule. È un cocktail, non c'entra niente con la Russia (se non per la vodka) e ha avuto fortune alterne proprio a causa del suo nome: ora sembra essere tornato molto di moda.
L’1 settembre il relitto della Costa Concordia – la nave da crociera affondata la notte del 13 gennaio 2012 dopo aver toccato uno scoglio vicino all’isola del Giglio, in Toscana – è stato spostato nel luogo del porto di Genova in cui il suo scafo sarà smantellato. L’operazione si concluderà tra circa sei mesi e questo è l’ultimo spostamento del relitto: ora la nave si trova nel bacino di carenaggio numero 4, quello dedicato alle riparazioni (in questo caso allo smantellamento) delle navi. Nel luglio 2014 la Costa Concordia fu trasportata al porto di Genova e dal maggio 2015 si trovava nell’ex Superbacino di Genova, non lontano da dove si trova ora. Lo spostamento di oggi è stato breve ma ci è voluto molto tempo: la nave è stata spostata con una velocità media di poco più di un metro al minuto. Per trainarla ci sono voluti quattro rimorchiatori: lo spostamento è iniziato questa mattina ed è finito verso le 18. Al momento la nave pesa circa 114mila tonnellate e si pensa che si riuscirà a riciclare circa l’82 per cento dei suoi materiali. Nel naufragio della Costa Concordia morirono 32 persone e a maggio la Corte d’appello di Firenze ha confermato la condanna a 16 anni di reclusione per Francesco Schettino, ex comandante della Costa Concordia.
Le foto della Costa Concordia com’è ora. Oggi è stata spostata dall'ex Superbacino di Genova in cui si trovava, al luogo – non molto lontano – in cui sarà smantellato quel che ne rimane.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 11.212 nuovi casi positivi da coronavirus e 659 morti a causa della COVID-19, la malattia causata dal virus. Attualmente i ricoverati sono 26.211 (286 in meno rispetto a ieri), di cui 2.549 nei reparti di terapia intensiva (16 in meno di ieri) e 23.662 negli altri reparti (270 in meno di ieri). Sono stati analizzati in tutto 128.740 tamponi. È risultato positivo l’8,7 per cento dei tamponi di cui è stato comunicato il referto. Ieri i contagi registrati erano stati 8.585 e i morti 445.
I dati sul coronavirus di oggi, martedì 29 dicembre.
Domenica 24 febbraio si voterà in Sardegna per il rinnovo della giunta e del presidente della regione. Il favorito è il candidato di centrodestra Christian Solinas, leader del Partito Sardo d’Azione, eletto al Senato con la Lega alle ultime elezioni politiche. I sondaggi indicano che al secondo posto dovrebbe arrivare il candidato del centrosinistra, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, mentre Francesco Desogus del Movimento 5 Stelle dovrebbe arrivare terzo. Le elezioni in Sardegna potrebbero quindi diventare una specie di replica del voto in Abruzzo una settimana fa, con la vittoria del centrodestra e l’affermazione della Lega, un centrosinistra in recupero rispetto alle elezioni politiche e un Movimento 5 Stelle in forte calo. Secondo il principale sondaggio che circola nelle ultime settimane, realizzato da SWG e pubblicato dalla Nuova Sardegna due settimane fa, Solinas e il centrodestra dovrebbero ottenere tra il 33 e il 37 per cento (con la Lega intorno al 14 per cento). Il centrosinistra con Zedda dovrebbe raccogliere tra il 27 e il 33 per cento, mentre il Movimento 5 Stelle dovrebbe rimanere tra il 22 e il 26 per cento, cioè circa metà dei voti rispetto al 42 per cento ottenuto nell’isola alle elezioni politiche.
Dopo l’Abruzzo, tocca alla Sardegna. Si vota domenica 24, e i risultati potrebbero non cambiare molto.
Da due settimane è in corso una campagna di UNICEF incentrata sulla nota canzone “Imagine” di John Lennon e destinata a raccogliere fondi per iniziative a favore dei diritti dei bambini. UNICEF ha pubblicato un video interattivo in cui decine di cantanti e attori famosi cantano almeno un verso di “Imagine”: cliccando su ogni figura, nel video, si possono sentire pezzi più estesi della canzone cantati da quel dato personaggio. L’applicazione per iPhone “TouchCast” (che nel corso di dicembre dovrebbe essere resa disponibile anche per i sistemi Android) permette invece a ciascuno di filmarsi mentre canta “Imagine” e mischiare la propria parte a quella delle persone presente nei video: UNICEF ha promesso che ogni video condiviso con la propria parte vocale corrisponderà allo stanziamento di un dollaro dei propri finanziamenti a favore di programmi per la difesa dei diritti dei bambini. Il 31 gennaio 2014, inoltre, verrà diffusa una canzone che conterrà tutte le versioni postate dagli utenti mixata dal famoso DJ David Guetta. Nel video pubblicato da UNICEF sono presenti, fra gli altri, Katy Perry, will.i.am dei Black Eyed Peas, l’attore Idris Elba e il segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon, accompagnato da un coro.
La campagna dell’UNICEF con “Imagine”. Ognuno può registrarsi mentre canta la canzone di John Lennon e mischiarsi a gente famosa: servirà a finanziare programmi per i diritti dei bambini.
Negli ultimi giorni gli attori Rebecca Hall e Timothée Chalamet, membri del cast di A Rainy Day in New York, il film di Woody Allen che uscirà nel 2018, hanno detto che devolveranno i propri compensi per il film a organizzazioni che si occupano di contrastare le molestie sessuali. Non sono i primi attori a prendere posizione contro Allen da quando lo scorso ottobre si è cominciato a parlare delle accuse di violenze sessuali contro il produttore cinematografico Harvey Weinstein. Recentemente lo ha fatto anche Colin Firth, che ha detto al Guardian che non lavorerà più con Allen. Le decisioni di Hall, Chamelet, Firth e altri dipendono dalla vecchia questione delle accuse di violenze sessuali mosse contro Allen dalla figlia Dylan Farrow, di cui si parla a partire dagli anni Novanta e che da allora riemergono periodicamente quando si parla del regista, specialmente negli ultimi mesi. Allen non è mai stato incriminato formalmente di molestie sessuali: se ne parlò solo all’interno del processo per la custodia dei figli di Allen e dell’attrice Mia Farrow tra il 1992 e il 1993, alla fine del quale il giudice Elliott Wilk stabilì che le prove portate a sostegno dell’accusa di Dylan Farrow non erano sufficientemente credibili. Tutta la storia è abbastanza complessa, tra le altre cose per via della complicata struttura familiare di Allen e dei Farrow. Per via di alcune non comuni scelte di vita delle persone coinvolte, e ovviamente per la loro celebrità, è però da sempre oggetto di grandi attenzioni e supposizioni da parte di media e pubblico. Abbiamo messo i pezzi in ordine, per chi è arrivato fin qui con il dubbio di essersene perso qualcuno.
La storia delle accuse contro Woody Allen, dall’inizio. Comincia all'inizio degli anni Novanta, quando fu accusato di aver violentato sua figlia adottiva Dylan Farrow: questa settimana lui ha di nuovo negato tutto.
L’editore Baldini e Castoldi ha pubblicato il libro Indovina che Tiberio viene a cena, di Daniel Cuello, disegnatore argentino che vive in Italia da molti anni. Il personaggio protagonista, Tiberio appunto, nel libro viene presentato così dall’autore: Tiberio è in fuga, gli danno la caccia l’Interpol, Equitalia e sua moglie. Ma non lo troveranno mai perché da anni si rifugia in un vecchio cinema di periferia. E se anche dovessero cercarlo proprio da quelle parti, nessuno potrebbe riconoscerlo: ogni sera infatti, all’apertura dei botteghini, Tiberio si nasconde in un film diverso.
I travestimenti da cinema di Tiberio. Li ha ideati il disegnatore Daniel Cuello, e sono usciti nel libro Indovina che Tiberio viene a cena.
Venerdì sera Mario Draghi ha sciolto la riserva accettando l’incarico di presidente del Consiglio, e ha presentato la lista dei ministri: agli Esteri è stato riconfermato Luigi Di Maio del Movimento 5 Stelle, all’Interno Luciana Lamorgese, alla Salute Roberto Speranza. Il ministro dell’Economia sarà Daniele Franco, direttore generale della Banca D’Italia, mentre al Lavoro ci sarà Andrea Orlando del Partito Democratico e alla Giustizia la professoressa Marta Cartabia. Il leghista Giancarlo Giorgetti sarà ministro dello Sviluppo economico, mentre il sottosegretario alla presidenza del Consiglio sarà Roberto Garofoli, magistrato e già capo Gabinetto del Ministero dell’economia nel governo Renzi. Ministro degli Esteri: Luigi Di Maio (M5S) Ministra dell’Interno: Luciana Lamorgese Ministra della Giustizia: Marta Cartabia Ministro della Difesa: Lorenzo Guerini (PD) Ministro dell’Economia e delle finanze: Daniele Franco Ministro dello Sviluppo economico: Giancarlo Giorgetti (Lega) Ministro delle Politiche agricole: Stefano Patuanelli (M5S) Ministro della Transizione ecologica (ex ministero dell’Ambiente): Roberto Cingolani Ministro dei Trasporti e delle infrastrutture: Enrico Giovannini Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali: Andrea Orlando (PD) Ministro dell’Istruzione: Patrizio Bianchi Ministra dell’Università e della ricerca: Cristina Messa Ministro della Cultura: Dario Franceschini (PD) Ministro della Salute: Roberto Speranza (LeU) Ministro del Turismo (con portafoglio): Massimo Garavaglia (Lega)
Draghi ha presentato il suo governo. Di Maio, Lamorgese e Speranza sono stati riconfermati, all'Economia ci sarà Daniele Franco, Giancarlo Giorgetti allo Sviluppo economico.
La Banca centrale russa è intervenuta per salvare B&N Bank, la seconda banca privata più grande del paese, che nel suo bilancio ha un buco da 5 miliardi di euro. È una cifra di poco inferiore ai 5,9 miliardi di buco che ad agosto la banca centrale aveva scoperto nei bilanci di Otkritie Bank, la più grande banca privata del paese. Otkritie Bank è stata salvata e messa sotto amministrazione controllata da parte della banca centrale. Il problema delle due banche finite in crisi negli ultimi mesi sembrano essere i crediti deteriorati, cioè i prestiti che i clienti della banca non riescono più a restituire. I crediti deteriorati sono stati prodotti soprattutto dalla crisi economica degli ultimi anni, inasprita dalle sanzioni occidentali contro la Russia per l’aggressione contro l’Ucraina. Esperti di finanza russa e gli stessi funzionari della banca centrale hanno assicurato in questi giorni che le due crisi bancarie non sono un rischio per il sistema finanziario russo. Le banche pubbliche controllate dallo Stato e che costituiscono la parte principale del sistema finanziario russo sono considerate ancora solide. I problemi di bilancio e di crediti deteriorati sono soprattutto problemi di alcune istituzioni private, come B&N e Otkritie Bank.
La Russia ha salvato anche la seconda più grande banca privata del paese (dopo la più grande il mese scorso).
Lo scorso 19 settembre a Montréal, in Canada, è iniziato il tour mondiale della cantante statunitense Katy Perry. Ieri sera c’è stata la data al Madison Square Garden di New York, durante la quale è stata ripetuta la scaletta dello spettacolo che è articolato in cinque atti più un bis. Perry ha un abito diverso per ogni atto del concerto: durante il primo ha indossato un abito rosso luccicante, con stivali rossi alti fino al ginocchio come quelli delle ballerine che la accompagnano nelle coreografie. Il tour si intitola Witness e prende il nome dal quinto e ultimo disco di Perry, che è uscito questa estate e del quale si è parlato poco e male. Dopo Stati Uniti e Canada, in estate lo spettacolo arriverà in Europa, poi in Australia e terminerà in Nuova Zelanda alla fine di agosto. L’unica data italiana sarà all’Unipol Arena di Bologna, il 2 giugno 2018. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto di Katy Perry in concerto a New York. Vestita di rosso e molto luccicante per l'ottava data del suo tour "Witness".
L’ex segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani è stato ospite ieri a di Martedì, il talk show condotto da Giovanni Floris su La7. Bersani è da giorni al centro delle notizie politiche perché, insieme a un piccolo numero di altri dirigenti e membri storici del PD, sembra aver deciso di abbandonare il partito e fondarne uno nuovo. Nell’intervista di ieri, dopo che per giorni la sua posizione era rimasta ambigua – solo ieri uno del gruppetto di Bersani, il presidente della Puglia Michele Emiliano, aveva deciso di rimanere nel partito – Bersani ha detto con più chiarezza che non intende rinnovare la tessera del PD e partecipare al prossimo congresso per l’elezione del nuovo segretario dopo le dimissioni di Renzi.
Tutta l’intervista di Bersani a “di Martedì”. L'ex segretario del PD ha detto che non farà la tessera del PD e non parteciperà al prossimo congresso.
L’Archivio audiovisivo del Movimento operaio e democratico (Aamod) ha creato un’applicazione dedicata alla vita e alla storia politica di Enrico Berlinguer, il segretario del Partito Comunista Italiano dal 1972 al 1984, l’anno della sua morte.
L’applicazione di Berlinguer. Vita e opere del segretario più amato del Partito Comunista Italiano, su iPhone.