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Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha firmato un decreto per vietare l’ingresso, il transito e la sosta nelle acque italiane della nave Eleonore, della ong Lifeline e battente bandiera tedesca. Sulla nave Eleonore ci sono 101 migranti soccorsi ieri al largo della Libia. Il comandante è Carl Peter Reisch, lo stesso che un anno fa fu trattenuto a Malta per mesi, processato e costretto a pagare una multa di 10mila euro a causa di un soccorso contestato. Repubblica scrive che «è quindi improbabile che per questa barca si apra la possibilità di approdare a Malta», e che la ong Lifeline ha già chiesto alla Germania di indicare un porto sicuro per far sbarcare i migranti a bordo. Yesterday, the vessel #Eleonore saved around 100 people in the #Mediterranean Sea. The rubber boat in distress was already deflating when the RHIB-crew arrived. The so-called Libyan Coastguard tried to intervene in the rescue. Eleonore is now heading north. The MMSI: 211 265 310 pic.twitter.com/A2czJ6Balq | Salvini ha vietato l’ingresso in Italia della nave Eleonore, che ha a bordo 101 migranti. |
Netflix ha cancellato The OA, una serie di fantascienza le cui prime due stagioni erano state pubblicate tra il 2016 e il 2019, e che aveva guadagnato un seguito molto appassionato per la sua trama intricata e originale, incentrata sulle esperienze pre-morte di un gruppo di adolescenti che potevano viaggiare tra vari universi paralleli. Lo ha annunciato su Instagram Brit Marling, la protagonista della serie che ne era anche creatrice e produttrice insieme a Zal Batmanglij. «Siamo incredibilmente orgogliosi dei 16 capitoli di The OA, e siamo grati a Brit e Zal per aver condiviso la loro ambiziosa visione e per averla realizzata attraverso le loro straordinarie capacità. Non vediamo l’ora di lavorare di nuovo con loro, in questa e magari in altre dimensioni» ha detto Cindy Holland, vice capo dei prodotti originali di Netflix. | Netflix ha cancellato la serie “The OA”. |
A oltre due mesi di distanza dal violento terremoto che ha colpito il Giappone settentrionale, causando una serie di onde anomale che si sono abbattute lungo la costa, le condizioni dell’impianto nucleare di Fukushima colpito dallo tsunami continuano a essere critiche. La TEPCO, la società energetica che ha in gestione la centrale, ha diffuso negli ultimi giorni alcuni aggiornamenti sullo stato dei reattori, rivelando che almeno tre dei sei reattori dell’impianto sono gravemente danneggiati. Fusione nei reattori Le barre di “combustibile” nucleare nei reattori 1, 2 e 3 sono rimaste esposte all’aria per un periodo di tempo tra le sei e le quattordici ore dopo le scosse di terremoto. Prive dei sistemi di raffreddamento, le barre hanno fatto reazione scaldandosi molto velocemente e fondendo in parte verso il fondo degli involucri in acciaio che contengono i reattori. I nuovi dettagli confermano l’avvenuta fusione a Fukushima e pongono nuovi interrogativi sulla sicurezza dell’impianto. | Intanto, a Fukushima. Le cose non vanno bene: tre reattori hanno subito gravi danni e ci sono 90mila tonnellate di acqua contaminata da smaltire. |
La storia infinita, uno dei romanzi fantastici diventato in breve tempo un classico della letteratura per ragazzi, fu pubblicato per la prima volta nel settembre del 1979 a Stoccarda, in Germania, dallo scrittore tedesco Michael Ende. In Italia La storia infinita fu pubblicata due anni dopo, da Longanesi, insieme a diverse altre versioni in giro per il mondo che contribuirono al successo del romanzo. A oggi, La storia infinita è stato tradotto in più di 40 lingue e ha venduto oltre 10 milioni di copie, complice anche il successo del film ispirato alla prima parte del libro, uscito al cinema nel 1984. Michael Ende aveva 50 anni quando completò e pubblicò La storia infinita: era nato a Garmisch-Partenkirchen in Baviera il 12 novembre 1929. Otto anni dopo, poco prima dell’inizio della Seconda guerra mondiale, aveva perso Willie, uno dei suoi più cari amici e compagni di giochi. Il carattere e il coraggio del suo amico furono, in seguito, l’ispirazione per la creazione di Bastiano, il protagonista del romanzo (Bastian, nel film). Dopo la guerra Ende scrisse alcuni libri per ragazzi, ma senza ottenere particolare successo. Le cose cambiarono nel 1979 con la pubblicazione della Storia infinita, che fece anche riscoprire alcuni lavori precedenti di Ende come Momo. Entrambi i libri furono adattati per il cinema, cosa che portò il loro autore ad avere ulteriore successo. Ende morì nel 1995 a causa di un cancro che gli era stato diagnosticato l’anno prima. | “La storia infinita”, a 37 anni dalla pubblicazione. Il romanzo del tedesco Michael Ende fu pubblicato nel settembre del 1979, e diventò in poco tempo un classico della letteratura per ragazzi. |
Oggi, lunedì 5 dicembre, l’Associazione Italiana Internet Provider (AIIP) ha acquistato uno spazio pubblicitario sul Sole 24 Ore per diffondere un proprio comunicato sulla concorrenza nei servizi di banda larga. L’appello è indirizzato alle principali istituzioni italiane, dal presidente del Consiglio all’Autorità garante nelle comunicazioni (AGCOM) e chiede che siano riviste le regole previste per le reti in fibra ottica di nuova generazione, le cosiddette NGAN che servono per trasmettere molti più dati e più velocemente sulla Rete. | L’appello dei provider all’AGCOM. Un annuncio a pagamento sul Sole 24 Ore chiede conto al governo di una questione importante sul futuro della Rete in Italia. |
Da ieri i giornali parlano di una proposta che sarebbe allo studio del governo per l’accorpamento di alcune festività, una delle tante misure per contrastare la crisi economica: attraverso l’aumento, in questo caso, dei giorni lavorativi. Non si tratta di una proposta nuova (se ne discusse circa un anno fa, durante il governo Berlusconi) e ha già suscitato numerose reazioni, quasi tutte negative. Che cosa si sa delle proposta Secondo i mezzi di informazione, l’esistenza di un progetto per la riduzione dei giorni festivi – a cui starebbero lavorando insieme i quattro ministeri dell’Economia, dello Sviluppo, della Funzione pubblica e del Lavoro – è stata svelata ieri dal sottosegretario all’Economia Gianfranco Polillo, 68 anni e un cospicuo curriculum di presenzialismo televisivo e dichiarazioni controverse. | Saranno soppressi dei giorni festivi? sulla questione di cui parlano da due giorni i quotidiani, la risposta è di due parole: sottosegretario e Polillo. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 15.204 nuovi casi positivi da coronavirus e 467 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 23.513 (214 in meno di ieri), di cui 2.352 nei reparti di terapia intensiva (20 in meno di ieri) e 21.161 negli altri reparti (194 in meno di ieri). Sono stati analizzati in totale 168.105 tamponi molecolari e 125.665 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 7,3 per cento, mentre quella dei test antigenici del 2,3 per cento. Nella giornata di martedì i contagi registrati erano stati 10.593 e i morti 541. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Veneto (2.385), Lombardia (2.293), Lazio (1.338), Puglia (1.233) e Campania (1.178). | I dati sul coronavirus in Italia di oggi, mercoledì 27 gennaio. |
Nell’ultima settimana in Italia si è confermato il calo dei nuovi contagi da coronavirus, è diminuita la pressione sui reparti di terapia intensiva e ci sono stati meno morti rispetto ai sette giorni precedenti. I dati sono piuttosto chiari e dicono che la curva della terza ondata dell’epidemia è in fase calante. Le misure restrittive introdotte dalla metà di febbraio fino alla scorsa settimana hanno contribuito ad evitare la trasmissione dei contagi e iniziano a vedersi anche gli effetti della campagna vaccinale, che negli ultimi giorni ha subìto un’accelerazione. Ma non in tutta Italia la situazione epidemiologica è sotto controllo: in alcune province i contagi rimangono alti, così come gli ingressi nei reparti di terapia intensiva. | I dati della settimana su coronavirus e vaccinazioni in Italia. I principali indicatori sono in calo e il ritmo delle vaccinazioni sta crescendo: i miglioramenti si notano quasi ovunque. |
A causa di un errore in una nuova porzione di codice delle pagine di Facebook, per alcune ore gli utenti hanno avuto la possibilità di accedere alle foto private degli altri iscritti, comprese (pare) quelle di Mark Zuckerberg, il cofondatore del social network. Il malfunzionamento è stato scoperto per caso e segnalato in un forum dedicato al body building: alcuni utenti si sono resi conto che una nuova funzione, creata per segnalare più foto inappropriate simultaneamente, apriva la strada alle immagini protette e rese private degli altri utenti. Se una fotografia veniva segnalata non adatta per il social network, perché a contenuto pornografico, il sistema dava la possibilità di “indicare altre fotografie da includere nella segnalazione” caricate nello stesso profilo. Il servizio non funzionava però correttamente e rendeva visibili anche le foto segnate come private dal proprietario del profilo. | Il bug delle foto private su Facebook. In cosa consiste il problema che per qualche tempo ha reso visibili gli album privati, compresi quelli di Mark Zuckerberg. |
Due ricercatrici in Israele sono riuscite a produrre datteri con semi risalenti a circa 2mila anni fa, ritrovati in alcuni siti archeologici dell’antica Giudea. Due millenni fa quei datteri erano considerati tra i più dolci e prelibati, descritti da diversi autori dell’epoca, compreso Plinio il Vecchio che nei suoi scritti ne aveva lodato le qualità. Il risultato, considerato una rarità nel suo genere, è stato ottenuto dalla gastroenterologa pediatrica Sarah Sallon del Centro ricerche per la medicina naturale dell’ospedale Hassad di Gerusalemme in collaborazione con Elaine Solowey, responsabile del Centro per l’agricoltura sostenibile presso l’Istituto Arava di Ketura, sempre in Israele. Le loro ricerche avevano raggiunto una certa notorietà a inizio anno, quando avevano pubblicato uno studio annunciando di essere riuscite a far germogliare una pianta di dattero da semi così antichi. | Questi datteri sono nati da semi di duemila anni fa. Grazie alla pazienza di alcune ricercatrici, sappiamo che sapore avevano questi frutti della Giudea lodati da molti autori dell'antichità. |
Qual è il paese che ha più cellulari per abitante? E qual è il rapporto, in numeri, tra telefonia mobile e rete fissa nei singoli paesi del mondo? Slate ha pubblicato un grafico interattivo che risponde a tutte queste domande. L’Italia è sì uno dei paesi a maggior concentrazione di telefonini, ma in realtà è solo al 19esimo posto nel mondo come numero di schede di cellulari attivate ogni cento abitanti. In Italia queste sono circa 149, un numero inferiore rispetto ad altri paesi come Finlandia, Maldive, Lituania, Russia, Libia o Macao, che è in cima a questa particolare classifica. Curiosi, inoltre, i dati di alcuni paesi come Irlanda, Olanda e Turchia, dove, a differenza della tendenza mondiale (accentuata nei paesi in via di sviluppo), da due anni scende il numero di telefonini. Per quanto riguarda, invece, il rapporto tra telefonini e numeri di rete fissa, è in Africa che si registra il divario più ampio. Questo primato appartiene alla Repubblica Democratica del Congo, con circa 281 telefonini ogni numero di rete fissa. (La mappa interattiva è navigabile e trascinabile, come su Google Maps.) | Qual è il paese con più cellulari? l'Italia è in buona posizione come cellulari per abitante, ma per altre statistiche è scavalcata da nazioni insospettabili (come la Libia): un grafico di Slate. |
Martedì 31 marzo, in occasione del settantesimo (presunto) anniversario della morte di Anne Frank, la ricercatrice Erika Prins, che lavora alla Casa Museo di Anne Frank, ha annunciato che la data della morte della bambina ebrea resa famosa dal suo diario sulle persecuzioni naziste deve essere anticipata di almeno un mese, in base a nuovi studi. Anne Frank era nata a Francoforte nel 1929 da una famiglia ebrea e si era presto dovuta trasferire in Olanda per sfuggire alle leggi antisemite introdotte dal regime di Adolf Hitler. Quando la Germania invase l’Olanda – e anche Amsterdam non fu più un posto sicuro – i Frank iniziarono una vita clandestina, insieme ad un’altra famiglia ebrea. Nel 1942 si trasferirono nel retro degli uffici del padre di Anne, in un appartamento nascosto dietro a una libreria scorrevole. Trascorsero così due anni, senza contatti con il mondo esterno, nella speranza che la guerra prima o poi finisse. Anne scrisse assiduamente sul suo diario fatti e pensieri di quella reclusione. Nel 1944 vennero scoperti e arrestati: Anne e sua sorella Margot Frank vennero deportate nel campo di concentramento di Bergen-Belsen, dove morirono di tifo – si riteneva finora – nel marzo del 1945, pochi giorni prima della liberazione da parte degli alleati. L’unico della famiglia che sopravvisse all’olocausto fu il padre Otto che, dopo la guerra, fece pubblicare il diario di Anne. | Quando morì Anne Frank. Una nuova ricerca dei curatori del suo museo ad Amsterdam ha anticipato di un mese quello che si riteneva finora il giorno della sua morte nel campo di concentramento. |
Quando entriamo in un negozio di abbigliamento solitamente non ci chiediamo da dove vengano i vestiti esposti su grucce e scaffali, ma c’è una figura professionale apposita che li sceglie e li acquista, il cosiddetto buyer. Decide quali capi comprare, in che quantità e che taglie, e nei negozi multimarca stabilisce anche quali marchi tenere e su quali nuovi stilisti puntare. Il lavoro del buyer consiste principalmente nell’assistere alle sfilate che ritiene più interessanti e alle presentazioni di abiti organizzate nelle case di moda per guardarli da vicino e toccarli. Solitamente i buyer hanno un budget prestabilito dal negozio e marche preferite o più adatte ai negozi per cui lavorano, ma molto dipende da cosa trovano di volta in volta. Hanno anche il compito di contrattare con le aziende i termini di pagamento e di consegna. | Chi sceglie i vestiti che troviamo nei negozi. Sono i cosiddetti buyer, che partecipano alle sfilate e decidono quali capi comprare, in che taglie e quantità. |
I mezzi di comunicazione si stanno occupando molto, in questi giorni, del cosiddetto forum di Cernobbio, un incontro internazionale organizzato da una società di consulenza (che si chiama European House-Ambrosetti) che si tiene ogni anno a Cernobbio, un paesino sul lago di Como. Tra gli ospiti di quest’anno ci sono il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, l’economista Nouriel Roubini, i ministri Corrado Passera e Vittorio Grilli, diversi politici e capi di stato esteri, manager, banchieri e il primo ministro Mario Monti, che chiuderà la manifestazione domani. L’evento, che si chiama ufficialmente Forum Villa d’Este, è un incontro internazionale su temi di economia e si tiene dal 1975. Quest’anno è seguito da circa ottocento giornalisti, tra cui il giornalista Riccardo Luna, che ha raccontato sul Post la sua prima esperienza al Forum. | Perché sono tutti a Cernobbio? il paese sul lago di Como è la sede di un incontro organizzato da una società di consulenza, in cui ogni anno c'è una sfilata di autorità politiche e economiche (foto). |
Yuge Zhou è un’artista cinese specializzata in video-collage: installazioni di video-arte formate da molti video diversi, girati più o meno nello stesso posto, messi uno accanto all’altro. Le installazioni di Yuge non passeranno per l’Italia nei prossimi mesi, ma intanto si possono vedere sul suo canale Vimeo. Di se stessa, lei racconta di essere diventata famosa a cinque anni grazie a una serie per bambini. Poi ha studiato pittura, si è specializzata in video-arte e da circa dieci anni vive a Chicago. Dice che le sue opere «nascono dal desidero di rendere le persone consapevoli del rapporto che hanno con quello che hanno intorno». Underground circuit è stato realizzato ispirandosi alle fotografie di Walker Evans, dopo aver girato centinaia di video nella metropolitana. | Gli strani video-collage di Yuge Zhou. Sono fatti da pezzi di tanti video messi insieme in modo originale: sono mostrati in video-installazioni di gente che gioca a beach volley, prende la metro e passa davanti ai palazzi. |
La società aeronautica statunitense Boeing ha annunciato una riduzione del personale negli Stati Uniti di 12mila posti di lavoro, di cui 6.770 attraverso licenziamenti, per tentare di uscire dalla crisi causata dall’epidemia da coronavirus. Altri 5.520 dipendenti statunitensi hanno deciso di lasciare volontariamente il proprio lavoro, dopo che l’azienda ha offerto loro alcuni incentivi economici. L’azienda ha dichiarato che prevede che ci saranno ancora, nei prossimi mesi, «migliaia di licenziamenti». Ad aprile Boeing aveva annunciato che avrebbe ridotto entro la fine del 2020 il 10 per cento della propria forza lavoro, su 145mila dipendenti nel mondo. | Boeing ha annunciato il taglio di 12mila posti di lavoro negli Stati Uniti. |
(fonte: Yahoo! Finanza) Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | La Borsa di Milano in diretta. Come vanno le cose a Piazza Affari oggi per l'indice azionario FTSE MIB (fonte: Yahoo! Finanza). |
Ci sono personaggi cinematografici (Ellen Ripley, Jack Sparrow, James Bond) che sono diventati quel che sono grazie a una cospicua presenza e un ragguardevole minutaggio, spesso in più di un film. Ce ne sono invece altri che sono riusciti a farsi notare, apprezzare e ricordare nonostante il loro poco tempo cinematografico. A volte sono gli antagonisti, altre sono figure comiche da poche battute e memorabili. In certi casi con ruoli comunque centrali ma comparendo pochissimo, in altri con personaggi effettivamente secondari, rimasti però per qualche motivo nell’immaginario collettivo: spesso per evidenti meriti degli attori e delle attrici che li interpretavano. Tra questi personaggi, alcuni li si vede poco e tardi, magari dopo un’ora e mezza di film. Altri, al contrario, arrivano piuttosto presto, fanno il loro e se ne vanno presto. Perché spesso non è questione di quantità, ma di qualità: in Jurassic Park, per dire, i dinosauri si vedono per 15 minuti su 127. Eppure. | Personaggi diventati memorabili in pochi minuti. Una lista di quelli a cui sono bastate poche scene di un film, per rimanere: per cattiveria, stranezza o spesso per puro talento attoriale. |
Secondo un articolo del Wall Street Journal – nella sua sezione dedicata alle attività imprenditoriali più inventive – si stanno diffondendo negli Stati Uniti società e brand che producono e vendono costumi da bagno “coprenti” – li chiamano “modest swimwear” – composti per esempio da pantaloni lunghi e una blusa a maniche corte, che ricordano un po’ la muta dei surfisti un po’ una rivisitazione moderna dei costumi pudichi di un secolo fa. L’idea può sembrare una stranezza di poco conto, ma in realtà fa parte di un nuovo business, rivolto in particolare alle esigenze delle religioni più conservatrici. Tra le varie aziende che se ne occupano da alcuni anni c’è HydroChic un marchio di costumi creato da Sara Wolf, nato in particolare per venire incontro alla domanda delle donne ebree ortodosse, che non possono scoprire braccia e gambe, neanche al mare. A Wolf l’idea è venuta vedendo delle donne ebree indossare sulle spiagge del New Jersey delle gonne in jeans lunghe fino alle caviglie, anche per andare in acqua. In giro per internet si trovano poi molti altri siti di e-commerce interamente dedicati alla vendita di costumi da bagno “molto interi”. Tra le sezioni di Undercover Waterwear, una start up fondata a Brooklyn da Rachel Tabbouche assieme con la madre e la sorella, si possono acquistare vari costumi di questo genere: tuniche, gonne e leggings da portare con maglie a maniche lunghe, tutti capi fatti con gli stessi materiali dei costumi tradizionali, che quindi si possono bagnare e asciugare velocemente. Il target di riferimento principale di questi siti sono ancora le donne ebree ortodosse (anche se alcuni stanno puntando anche al mercato delle taglie forti, che ha differenti richieste nella stessa direzione), ma costumi coprenti ci sono anche su siti rivolti a clienti musulmane come EastEssence, dove si possono trovare invece i burquini, costumi che devono coprire anche la testa. | I costumi da bagno molto interi e le religioni. Diversi brand di abbigliamento vecchi e nuovi stanno investendo sempre di più nel soddisfare la domanda di moda dei fedeli più integralisti. |
Berlusconi si è dimesso. Alle 9 di domani mattina, il Presidente della Repubblica avvierà le consultazioni per formare un nuovo governo. Il ruolo del Presidente della Repubblica nella formazione di un nuovo governo è descritto con poche parole dalla Costituzione, all’articolo 92: “Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri.” | Berlusconi si è dimesso. Dalle 21.41 non è più il PresdelCons. |
È morto ieri Donald Moffat, attore britannico naturalizzato statunitense. Aveva 87 anni e in più di cinquant’anni aveva recitato in televisione, al cinema e al teatro, dove era stato anche regista. Tra i suoi film più noti ci sono La cosa, il film di John Carpenter del 1982, e Uomini veri , il film di Philip Kaufman del 1983. La maggior parte dei suoi ruoli cinematografici sono stati da non protagonista. Rest easy Donald Moffat. One of the all-time great character actors. This scene-stealing line in 1982's The Thing will always be hilariously iconic. pic.twitter.com/mxTDDSdqPr | È morto l’attore Donald Moffat. |
Il canale televisivo statunitense AMC ha diffuso i primi due minuti del nono episodio della quinta stagione di Walking Dead, il primo che andrà in onda dopo la pausa di due mesi durante la quale la serie non è andata in onda. L’episodio sarà trasmesso negli Stati Uniti l’8 febbraio. Walking Dead va in onda dal 2010, parla di un ipotetico mondo invaso dagli zombie ed è una delle serie televisive più di successo degli ultimi anni: a ottobre del 2014 la serie è stata rinnovata per una sesta stagione. | I primi due minuti dei nuovi episodi di “Walking Dead”. Le nuove puntate saranno trasmesse a partire dall'8 febbraio dopo una pausa di due mesi (e la serie è già stata rinnovata per una sesta stagione). |
Negli ultimi giorni sono stati creati su Instagram diversi finti profili di importanti società come Amazon, Spotify, Nike, Foot Locker, Ryanair, Zara, Supreme o Ralph Lauren che offrono finti buoni sconti di vario tipo: un account Premium su Spotify, 50 euro da spendere su Amazon, 50 euro per comprare vestiti, eccetera. In cambio, questi finti profili chiedono che gli utenti li seguano – spesso la presunta promozione si rivolge per esempio alle prime migliaia di follower – e che inseriscano in una Storia di Instagram uno screenshot del profilo appena seguito con un tag di quella pagina, così che lo vedano anche tutti i loro follower. Uno di quelli che ha avuto più successo è stato un finto account di Spotify Italia che offriva due anni di abbonamento Premium – per un valore di 240 euro – ai primi 50mila follower. Ovviamente sono promozioni false, come si può capire facilmente dal fatto che il totale dei presunti abbonamenti regalati da Spotify – solo in Italia – sarebbe stato di circa 12 milioni di euro. Truffe del genere sono in realtà piuttosto frequenti, ma sembra siano aumentate notevolmente negli ultimi giorni, così come è aumentato il numero di persone che ci ha creduto. | Ovviamente non ci sono profili Instagram di grandi società che offrono buoni sconto a chi li segue e tagga nelle Storie. Negli ultimi giorni molti utenti hanno creduto alle truffe di finti account di Amazon, Spotify, Ryanair e di molti altri marchi. |
Sabato 10 agosto AllThingsD, rivista online di proprietà del Wall Street Journal che si occupa di tecnologia (e che di solito è molto ben informata sulle cose di Apple), ha scritto che secondo alcune sue fonti il prossimo modello di iPhone sarà presentato il 10 settembre. Secondo AllThingsD dovrebbe chiamarsi iPhone 5S ed essere una sorta di versione aggiornata dell’ultimo modello – un po’ la stessa cosa successa con iPhone 3 e 4, cui sono seguiti i modelli 3S e 4S. Il modello più recente sul mercato, iPhone 5, fu presentato poco meno di un anno fa, il 12 settembre 2012, e fu messo in vendita due giorni più tardi. Nell’ultimo trimestre Apple ha venduto più di 31 milioni di iPhone, dei quali circa la metà è un iPhone 5. AppleInsider ha scritto che questo non è considerato un buon risultato: il modello precedente, iPhone 4S, a un anno di distanza dal suo lancio, veniva ancora acquistato da circa tre persone su quattro che compravano un iPhone. Nonostante la concorrenza sempre maggiore di Samsung e in generale dei dispositivi che utilizzano Android – ultimamente negli Stati Uniti circa uno smartphone su due che viene acquistato usa Android – iPhone vende comunque ancora bene: nel penultimo trimestre Apple ha venduto 37,4 milioni di telefoni, circa 1,2 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2012. | Il nuovo iPhone arriva il 10 settembre? lo scrive AllThingsD, di solito ben informato, e mette in ordine anche le voci che girano sulle novità (impronte digitali, versione economica, eccetera). |
Una parte della minoranza del PD – cioè la parte che ha perso il congresso del 2013 – ha deciso negli ultimi giorni di abbandonare il partito, anche se non è ancora chiaro in quanti usciranno – e non sono ancora usciti, di fatto – e gli stessi leader della minoranza per il momento non hanno fatto dichiarazioni chiare su come intendono gestire la scissione (uno di loro, il presidente della Puglia Michele Emiliano, ha già annunciato che rimarrà all’interno del PD). Le ragioni della minoranza, ufficiali e ufficiose, sono abbastanza note. Oltre a queste domande, un’altra questione è: come avrebbe potuto fare l’ex segretario Matteo Renzi a far rientrare la scissione? E c’è ancora qualcosa che potrebbe spingere la minoranza a restare nel partito? La questione del congresso Per accontentare la minoranza, Renzi avrebbe dovuto rimandare il congresso che, per il momento, sembra che si concluderà tra aprile e maggio. Il congresso è il momento più importante della vita di un partito, quello in cui ne vengono eletti i dirigenti e che, nel caso del PD, si conclude con le elezioni primarie per la scelta del segretario. Renzi ha voluto anticiparlo rispetto alla data prevista, cioè l’autunno. La ragione ufficiale è perché con la sconfitta al referendum del 4 dicembre Renzi considera esaurito il mandato ottenuto con le primarie del 2013 e desidera ottenere un nuovo mandato politico dagli elettori del PD. Quella ufficiosa è che Renzi vuole che il congresso si tenga tra aprile e maggio, cioè prima delle elezioni amministrative di giugno e dei due referendum della CGIL, due appuntamenti elettorali che rischiano di andare molto male per il PD. | Cosa avrebbe potuto fare Renzi? l'ex segretario del PD poteva evitare la minacciata uscita dal partito di parte della minoranza? E può fare ancora qualcosa?. |
L’intervista di Matteo Renzi a Repubblica di stamattina non stupisce nella spietata perentorietà del suo attacco alle attuali classi dirigenti del Partito Democratico a cui appartiene: il sindaco di Firenze ha abituato a linguaggi e opinioni drastiche e indifferenti al conformismo e alle diplomazie. Però il comune sentire in una estesa parte del PD che sia lui l’unico “nuovo” con i numeri per guidare il partito e trovare consenso convincente ne viene rafforzato, per quanto lo stesso Renzi si premuri ancora – in modo sempre meno convincente – di insistere che la questione della leadership non riguardi lui. Cos’è, un’autocandidatura alla leadership del Pd? «Il mestiere di sindaco di Firenze mi diverte moltissimo, e qui voglio stare. Fossi stato a sentire D’Alema, Veltroni e Bersani mai sarei entrato a Palazzo Vecchio, macinato dalle primarie. Certo, appena apro bocca è sempre la stessa musica: il solito Renzi, l’ambizioso. E che ci vuoi fare, unifico il partito, c’ho tutti contro. Ma sai che c’è? Meglio un’accusa di arroganza che un processo per diserzione. La questione della leadership non riguarda me ma il tema esiste. Eccome». Chi riguarda allora? «Di nomi ne vedo parecchi. Fra la gente che viene dal territorio. Da scegliere con le primarie, ovunque». Chiamparino, Zingaretti, Vendola? «Sicuramente sì. Tre nomi che, con caratteristiche diverse, sono in grado di dire e dare qualcosa di nuovo al Pd. Lontani dal balletto di agosto al quale stiamo assistendo con scambio di lettere o cartoline fra i nostri dirigenti da un quotidiano all’altro. Litigando». Anche lei però aveva litigato con Zingaretti, accusandolo per la mancata candidatura alle regionali nel Lazio. «Abbiamo litigato, ci siamo chiariti davanti ad una bistecca alla fiorentina. Ma poi, chissenefrega della polemica, di qualche parola di troppo se poi in realtà sei sulla stessa lunghezza d’onda. Io penso che oggi Nicola sia fra quelli che nel Pd rappresentano le novità». | È lui o non è lui? matteo Renzi continua a ritirare la mano, ma il sasso di una sua candidatura a guidare il PD è già in volo. |
Mercoledì al Salone dell’auto di Los Angeles il gruppo automobilistico Fiat Chrysler Automobiles ha presentato la Fiat 124 Spider, una nuova decappottabile a due posti per il mercato europeo e nordamericano che riprende nel nome e nel design un modello prodotto dal 1966 al 1985 – prima a marchio Fiat e poi Pininfarina – esportato soprattutto negli Stati Uniti d’America. La struttura e la meccanica della Fiat 124 Spider sono basate su quelle della sportiva a due posti più venduta al mondo: la giapponese Mazda MX-5, conosciuta anche come “Miata” negli Stati Uniti ed “Eunos Roadster” o “Mazda Roadster” in Giappone. Da questa macchina la Fiat ha ripreso lo schema a motore anteriore e trazione posteriore e quello delle sospensioni indipendenti su entrambi gli assi – quadrilatero davanti e multilink dietro – che migliorano stabilità e tenuta di strada dell’auto assicurando una maggiore libertà di movimento delle singole ruote. La Fiat 124 Spider sarà costruita dalla Mazda nella sua fabbrica di Hiroshima, in Giappone, insieme alla MX-5, che è già in produzione da marzo di quest’anno e in Italia è in vendita da settembre a prezzi che partono da 25.300 euro. La commercializzazione della Fiat 124 Spider comincerà nell’estate 2016 in Europa, poco dopo negli Stati Uniti; secondo le previsioni degli analisti di IHS Automotive, Fiat ne venderà circa 12.000 unità l’anno, di cui 6.000 negli Stati Uniti d’America. | La nuova Fiat 124 Spider. Si chiama come una decappottabile degli anni Sessanta, è derivata da una giapponese e dovrebbe aiutare l'azienda soprattutto negli Stati Uniti. |
È così facile disprezzare il pavone. Se lo guardate mentre avanza vanitoso, cammina impettito, e si volta sfacciatamente per controllarsi il didietro, capirete perfettamente come si è guadagnato la reputazione del più insopportabile narcisista in natura. Chiedete a Jessica Yorzinski, ricercatrice sui pavoni alla Purdue University, che lo ha osservato nel suo momento di minor dignità: mentre sfoggiava tutte le sue qualità di maschio per la specie sbagliata. Davanti agli occhi di Yorzinski, un pavone ha fatto svolazzare le piume, ha chinato la testa e scatenato i suoi strilli impudichi mentre si dirigeva a squarciagola verso l’oggetto del suo desiderio (lo spettacolo conosciuto come “fare la ruota”), solo per scoprire che stava cercando di montare uno scoiattolo. «Per quel che ho visto io, la cosa non è mai andata a buon fine. Lo scoiattolo se la svigna sempre piuttosto rapidamente». | La vita disperata dei pavoni. I maschi dei pavoni per accoppiarsi devono inventarsi di tutto: fare la ruota, emettere ultrasuoni e fingere di avere avuto più compagne di quelle che hanno avuto davvero. |
Indivisibili – il nuovo film di Edoardo De Angelis, il regista di Mozzarella Stories e Perez – è nei cinema da oggi, e ci arriva qualche giorno dopo che Paolo Sorrentino ha detto che sarebbe dovuto essere il candidato italiano all’Oscar per il Miglior film straniero, al posto di Fuocoammare. Indivisibili parla di Dasy e Viola, due gemelle siamesi che vivono nella provincia di Caserta, hanno quasi 18 anni e per lavoro si esibiscono a festicciole e matrimoni. Sono bravissime e molto richieste, soprattutto per la loro particolare condizione (gran parte della gente che le invita crede, per esempio, che il loro essere unite per una parte del corpo porti fortuna). Daisy e Viola sono interpretate da Angela e Marianna Fontana, entrambe al loro primo film: sono davvero gemelle, ma non gemelle siamesi. Nel cast ci sono anche Peppe Servillo – cantante degli Avion Travel e fratello di Toni – e Antonia Truppo, che ha vinto un David di Donatello grazie a Lo chiamavano Jeeg Robot. Il trailer di Indivisibili mostra le ambientazioni del film – la periferia campana – e spiega il punto di svolta della storia: Dasy e Viola scoprono che ci sarebbe un modo per essere divise (sono unite tra la coscia e il bacino) ma devono però capire se è quello che vogliono davvero e, soprattutto, riuscire a farlo. Gran parte della loro famiglia vive infatti grazie ai soldi guadagnati con le loro esibizioni, che perderebbero ovviamente peculiarità se loro due diventassero “normali” e separate. | Cosa si dice di “Indivisibili”. È il nuovo film del regista italiano Edoardo De Angelis, e secondo Sorrentino doveva andare agli Oscar per l'Italia: parla di due gemelle siamesi ed è nei cinema da oggi. |
Gli organizzatori del Festival di Cannes, una delle più importanti rassegne cinematografiche al mondo, hanno scritto in un comunicato stampa che a causa della pandemia da coronavirus «è ovviamente difficile pensare che quest’anno il festival si possa tenere nella sua forma originale». Il Festival avrebbe dovuto tenersi a maggio, ma già a marzo era stato rimandato a data da destinarsi. Il comunicato stampa è arrivato due giorni dopo che il presidente francese Emmanuel Macron aveva esteso le restrizioni per il coronavirus fino all’11 maggio, vietando gli eventi pubblici fino ad almeno metà luglio. | Difficilmente il Festival di Cannes di quest’anno si potrà tenere «nella sua forma originale», dicono gli organizzatori. |
La sonda Cassini comincia oggi il suo viaggio attraverso gli anelli di Saturno, l’ultimo della sua missione durata circa 20 anni nello Spazio profondo, che si concluderà tra pochi mesi con un gran finale, tanto tragico quanto prezioso per la scienza planetaria. I responsabili della sonda Cassini hanno deciso di farle compiere una serie di passaggi ravvicinati a Saturno, il pianeta intorno al quale orbita da 13 anni: in seguito sarà attratta inesorabilmente dalla sua orbita e si polverizzerà entrando nell’atmosfera del pianeta. Durante quegli ultimi momenti, i sensori della sonda Cassini raccoglieranno dati importanti sulle caratteristiche atmosferiche di Saturno, che saranno inviati verso la Terra prima del silenzio radio. La sonda Cassini è stata lanciata nell’ottobre del 1997 e ha raggiunto Saturno nel 2004, dopo un viaggio molto lungo nello Spazio interplanetario. Ora si trova a circa 1,7 miliardi di chilometri da noi, e di recente ha scattato una foto al nostro pianeta, che appare come un minuscolo punto luminoso all’orizzonte. L’immagine è stata diffusa dalla NASA nell’ambito delle iniziative per la Giornata della Terra dello scorso 22 aprile. | La sonda Cassini parte per il suo ultimo viaggio. Dopo 20 anni nello Spazio profondo, sta per fare le ultime manovre che la porteranno a schiantarsi su Saturno, raccogliendo nuovi preziosi dati. |
Mercoledì 16 ottobre il governo americano è entrato nel quindicesimo giorno di shutdown, la chiusura di tutte le attività non essenziali, provocata dalla mancata approvazione della legge finanziaria da parte del Congresso. Ma in questi giorni c’è un’altra scadenza molto importante che riguarda le finanze pubbliche americane: il superamento del tetto del debito, che potrebbe avere conseguenze molto più gravi per l’intera economia mondiale. Cos’è il tetto del debito Alla base del problema del tetto del debito (debt ceiling) c’è il fatto che, dai primi del Novecento, la cifra massima dei soldi che il governo degli Stati Uniti può prendere in prestito per spenderli è fissata dalla legge. Dato che si tratta di una cifra assoluta – attualmente 16.699 miliardi di dollari – deve essere periodicamente alzata, poco prima di venire raggiunta, con una legge approvata dal Congresso. Dal 1960 a oggi, il Congresso è intervenuto 78 volte – oltre una volta all’anno – per intervenire sul tetto del debito, a volte alzandolo, altre rivedendo la definizione di “limite del debito”, altre ancora rimandando qualche scadenza. | Quindi gli Stati Uniti rischiano il default? oltre allo shutdown, c'è un'altra scadenza importante per i conti pubblici americani: senza il superamento del tetto del debito si rischiano guai seri. |
Da una fabbrica fatta di mattoni rossi e rimessa a nuovo vicino ai binari del treno ad Athens, in Georgia, Stati Uniti, Bertis Downs si occupa della vita postuma dei REM. Nel loro momento di massima attività, i REM avevano sette dipendenti in ufficio a tempo pieno; ora sono soltanto due, più Downs. Queste tre persone si occupano del fan club, della vendita delle magliette e dei diritti d’autore, e intanto si assicurano anche che gli ex membri dei REM possano seguire le loro nuove passioni, tra cui insegnare alla New York University (il cantante Michael Stipe), comporre concerti rock (il bassista Mike Mills) e partecipare a un festival della musica in Messico (il chitarrista Peter Buck). I REM si sono sciolti nel 2011 dopo 31 anni. Ma sono ancora necessariamente soci in affari e di questi affari si occupa Downs, un avvocato di 58 anni. Non è un lavoro faticoso. Se hai a disposizione un catalogo pieno di classici come quelli dei REM, gli assegni continueranno a entrare. Puoi mettere in vendita un lotto di magliette di un vecchio tour e le vedrai andare a ruba. | La strategia di mercato di una band sciolta. È uscito un cofanetto dei REM da 6 DVD, pensato soprattutto per i vecchi fan: ha più senso rivolgersi a loro o cercare nuovi fan con il vecchio materiale?. |
Il primo negozio italiano di Starbucks, la famosa catena internazionale di caffetterie, sarà inaugurato a Milano in piazza Cordusio il 6 settembre, e dal 7 settembre sarà aperto al pubblico. Nei mesi successivi apriranno altri negozi Starbucks a Milano, scrive l’Eco di Bergamo; uno di questi in zona Garibaldi di fronte a Eataly. L’Eco di Bergamo è un giornale informato su questa faccenda perché il partner di Starbucks in Italia è il grande gruppo imprenditoriale bergamasco Percassi. La caffetteria di piazza Cordusio sarà il primo locale di Starbucks in Italia e sarà di un tipo speciale, chiamato “roastery”: cioè una specie di torrefazione, più grande e arredato in modo più elegante del solito, nel quale verrà prodotto il caffè in modo che i clienti possano vedere le varie fasi della lavorazione. Per ora locali di Starbucks di questo tipo esistono solo a Seattle e Shanghai, e prossimamente anche a New York. | Il primo Starbucks in Italia aprirà a Milano il 6 settembre. |
Martedì il CEO di Facebook, Mark Zuckerberg, testimonierà davanti al Congresso degli Stati Uniti per spiegare il modo in cui il suo social network gestisce i dati degli utenti, alla luce del recente caso Cambridge Analytica e delle indagini sulle interferenze della Russia nella campagna elettorale per le presidenziali statunitensi del 2016 e in altre elezioni in giro per il mondo. Zuckerberg parlerà davanti a due Commissioni del Senato riunite insieme, giudiziaria e del commercio, a partire dalle 14:15 di Washington (le 20:15 in Italia), mentre mercoledì testimonierà davanti alla Commissione dell’energia e del commercio della Camera, a partire dalle 10 (le 16 in Italia). Entrambe le audizioni sono molto attese, anche perché finora Zuckerberg aveva preferito non comparire davanti al Congresso, inviando altri manager. L’approccio è cambiato nelle ultime settimane dopo le numerose critiche sulla gestione dei dati degli iscritti a Facebook, con Zuckerberg che si è assunto buona parte delle responsabilità. Zuckerberg a Washington In vista delle audizioni, lunedì Zuckerberg ha incontrato alcuni importanti politici a Washington e membri delle Commissioni davanti alle quali dovrà testimoniare. Tra la curiosità di chi lavora negli uffici e la calca di giornalisti e fotografi al loro esterno, Zuckerberg ha fatto visita al senatore democratico della Florida Bill Nelson, presidente della Commissione per il commercio. Zuckerberg non ha fatto dichiarazioni alla stampa, mentre Nelson ha detto di essere convinto che il CEO di Facebook abbia assunto “seriamente” il controllo della situazione, sostenendo che sia consapevole del fatto che potrebbero arrivare nuove leggi per normare in modo più severo la gestione dei dati degli utenti iscritti ai servizi online. | È il giorno di Mark Zuckerberg al Congresso. Oggi testimonierà davanti al Senato in un'attesa audizione sul caso Cambridge Analytica e le interferenze della Russia nelle elezioni presidenziali statunitensi. |
Alla vigilia dell’inizio delle votazioni per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica, nel tardo pomeriggio di mercoledì ha cominciato a circolare tra addetti ai lavori e giornalisti la notizia che tra i nomi fatti fino a quel momento la leadership del Partito Democratico e quella del Popolo della Libertà si erano accordati per proporre di votare Franco Marini, 80 anni, ex sindacalista, ex democristiano e leader del Partito Popolare, ex presidente del Senato e ora nel Partito Democratico, candidato ma sconfitto alle elezioni parlamentari di due mesi fa. Quando la scelta è divenuta ufficiale – nel momento in cui Pier Luigi Bersani e Silvio Berlusconi l’hanno annunciata alle riunioni dei rispettivi gruppi parlamentari, intorno alle 21,30 – il suo percorso era già divenuto complicato in seguito agli estesissimi dissensi che molti elettori del centrosinistra avevano manifestato su Internet, accusando Bersani di voler eleggere un uomo troppo associato a un’appartenenza alla “vecchia” politica – Marini fu anche candidato alla presidenza della Repubblica nel 1999 – in un momento di richiesta e promessa di cambiamento, e di aver scelto un candidato non particolarmente amato o popolare ma accettabile e accettato dal centrodestra. | Lo psicodramma Marini. La proposta di appoggiarlo da parte di Bersani ha diviso il PD in una tesa riunione, ieri sera, e i dissensi sono estesi anche tra gli altri partiti. |
Walt Disney Company ha ufficializzato giovedì l’acquisizione di buona parte di 21st Century Fox, la grande multinazionale di proprietà di Rupert Murdoch che, tra le altre cose, possiede la casa di produzione cinematografica 20th Century Fox, per circa 52,4 miliardi di dollari in azioni, l’equivalente di circa 44 miliardi di euro, a cui vanno aggiunti 13,7 miliardi di dollari di debiti di Fox, passati ora a Disney. È un accordo di dimensioni enormi, e molto importante per le conseguenze che avrà sull’industria dell’intrattenimento mondiale. L’accordo, nonostante sia già ufficializzato, dovrà probabilmente ottenere l’autorizzazione dalle autorità antitrust statunitensi. Disney già controlla, oltre alle sue storiche case di produzione cinematografiche, Pixar (che fa i film di animazione più di successo al mondo), Marvel (che fa i film sui supereroi come Iron Man e The Avengers) e Lucasfilm (che fa Star Wars). Poi controlla il network americano ABC (uno dei tre più grandi del paese insieme a NBC e CBS) e quello sportivo ESPN. Acquisendo 21st Century Fox, Disney ottiene inoltre il controllo dei Simpson, la serie animata televisiva più di successo degli ultimi trent’anni. Fox produce anche This is Us, Modern Family, American Horror Story, Homeland, e possiede il canale FX, che passeranno quindi a Disney. Con l’accordo è passata a Disney anche Endemol Shine, società che produce format televisivi diffusi in tutto il mondo come Il Grande Fratello e Masterchef. | Cosa c’è nell’accordo tra Disney e 21st Century Fox. Avrà conseguenze enormi nel settore dei media e dell'intrattenimento, e aumenta ulteriormente la lista di cosa che controlla Disney. |
Un reportage dalla cosiddetta “cracolandia” – quelle zone delle favelas brasiliane in cui la principale attività è la vendita, e di conseguenza il consumo, del crack – è il più recente lavoro di Felipe Dana, giovane fotografo brasiliano. Il reportage mostra le facce e racconta le storie dei consumatori di crack. Per realizzarlo Dana ha chiesto agli abitanti di queste favelas di posare davanti a uno sfondo bianco, illuminato da due piccole luci, inserito nel buio contesto delle favelas. Già nel 2012 Felipe Dana aveva scelto di fotografare i consumatori di crack delle favelas brasiliane. Il problema del consumo di crack in Brasile è grave: si stima che circa 1 milione di brasiliani facciano uso di crack. Felipe Dana, fotografo brasiliano nato nel 1985, si occupa di fotogiornalismo dal 2009, collaborando con Associated Press. È noto per aver documentato l’impatto sociale della Rio de Janeiro che si preparava ai Mondiali di calcio e che ancora si sta preparando alle Olimpiadi del 2016; ha ricevuto in questi anni importanti riconoscimenti per il suo lavoro: tra gli altri, il World Press Photo, il Pictures of the Year Latam (POY) e il China International Photo Competition (CHIPP). | Ritratti dalla “terra del crack”. Il reportage del fotografo brasiliano Felipe Dana da una delle cosiddette “cracolandia” brasiliane, le aree delle favelas in cui si vende e consuma crack. |
Durante una manifestazione contro l’Expo 2015 a Milano (inaugurata ufficialmente oggi) diverse persone – 300 su circa 20.000 partecipanti al corteo, scrivono i giornali – hanno dato fuoco parecchie macchine e una filiale di una banca, lanciato fumogeni, molotov e bombe carta, imbrattato muri e rotto vetrine della città, soprattutto nella zona di via De Amicis, via Carducci, piazza Resistenza Partigiana e nei pressi della stazione Cadorna. In piazza Sant’Ambrogio sono state lanciate bottiglie e oggetti contro la polizia, che ha usato idranti e gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti. Il corteo era partito intorno alle 15 da piazza XXIV Maggio, la polizia intorno alle 17:30 ha caricato il gruppo di manifestanti più violenti, che dopo essere scappati hanno abbandonato per strada mazze, maschere antigas e caschi. Non si sa ancora con certezza se ci sono feriti o arrestati, ma Repubblica dice che è stato arrestato almeno un manifestante. Il sindaco Giuliano Pisapia ha detto che bisogna «isolare, individuare, punire senza se e senza ma i delinquenti che stanno devastando Milano»; l’assessore Pierfrancesco Maran ha scritto su Twitter: «Milano non si tocca. Questi delinquenti senza argomenti e solo odio vanno arrestati e condannati a pagare i danni». | Le violenze di ieri a Milano. Alcune centinaia di persone hanno lanciato fumogeni, molotov e bombe carta, e dato fuoco alle macchine, durante un corteo in centro. |
Sul Corriere della Sera Luigi Ferrarella si occupa dei principali luoghi comuni intorno alla Giustizia in Italia, raccontando che cosa in realtà funziona nel nostro sistema giudiziario, talvolta con standard migliori rispetto a quelli della media europea. I problemi comunque non mancano: tempi molto lunghi per i processi civili, numeri non adeguati del personale e casi di inefficienza molto gravi in alcuni tribunali rispetto ad altri, dove invece le cose funzionano meglio. Ma nel complesso “qualcosa si muove” e si intravede qualche progresso. Verità, luoghi comuni e alibi incorporano tutti una quota comune. Non fa eccezione chi, come su queste pagine ieri il presidente dell’Associazione tra le banche estere in Italia, teme che gli istituti di credito in fuga da Londra dopo la Brexit non si spostino a Milano, come pure sarebbero tentati, a causa di «burocrazia, tassazione» e soprattutto «giustizia: in caso di delocalizzazione il Foro competente per tutte le questioni giuridiche sarebbe in Italia, e nessuno vuole venire a chiedere giustizia in Italia». | I numeri veri della Giustizia italiana. Luigi Ferrarella spiega sul Corriere che i guai sono complessi, e le colpe di tutti: pure nostre. |
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia | Il numero chiuso fa bene a tutti. Giovanni Sabbatucci si occupa sul Messaggero della polemica sui test di ammissione, chiedendosi perché non si possa "lasciare l’università a quelli che possono e che vogliono studiare sul serio". |
Bruno Ganz, attore svizzero diventato molto conosciuto per i suoi film in lingua tedesca e per il film La Caduta in cui interpretò Adolf Hitler, è morto oggi: aveva 77 anni. In oltre 50 anni di carriera, Ganz ha lavorato per il cinema e la televisione, collaborando con registi come Wim Wenders, che lo diresse in L’amico americano (1977), Il cielo sopra Berlino (1987) e Così lontano così vicino (1993). Figlio di madre italiana e di un operaio svizzero, Ganz debuttò al cinema nei primi anni Sessanta, facendosi notare anche in diverse rappresentazioni teatrali. Il suo nome iniziò a circolare molto alla fine degli anni Settanta quando avviò le prime collaborazioni con il regista tedesco Wim Wenders, sfociate poi nel successo internazionale del film Il cielo sopra Berlino. | È morto Bruno Ganz. Aveva 77 anni ed era soprattutto conosciuto per la sua lunga carriera e l'interpretazione di Adolf Hitler nel film "La caduta". |
Il giornale britannico Guardian ha visionato una bozza di un nuovo documento della Commissione europea in cui si parla di rinnovare i permessi per utilizzare i prodotti a base di glifosato, un potente erbicida. Lo scorso anno l’International Agency for Research on Cancer (IARC) – l’organismo dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) che svolge ricerche e prepara liste delle sostanze che in certe condizioni possono causare il cancro – aveva definitio il glifosato “probabilmente cancerogeno per gli esseri umani”. Nel nuovo documento si parla di un rinnovo di 15 anni, ma ci sono molti dubbi da parte dei ricercatori sulla decisione, che accusano la Commissione europea di non avere tenuto in considerazione le conclusioni cui era giunta la IARC nel 2015. Il glifosato è presente negli erbicidi più venduti in Europa, molti dei quali sono prodotti dalla multinazionale Monsanto, che fino al 2001 ne deteneva il brevetto di produzione. Il composto chimico fu scoperto una prima volta negli anni Cinquanta in Svizzera, ma senza che ne fosse data notizia: vent’anni dopo fu riscoperto da Monsanto nell’ambito di alcune ricerche sui sistemi per ridurre il calcare nell’acqua. In seguito l’azienda lo ha messo in produzione nei suoi erbicidi, approvati per l’utilizzo nei campi da 130 paesi nel mondo, compresi quelli dell’Unione Europea. L’erbicida è diventato molto diffuso in seguito all’introduzione di varietà di piante transgeniche resistenti al composto: in questo modo si possono diserbare i terreni senza causare danni alle piante coltivate. Secondo dati riferiti al 2012, il glifosato è uno degli erbicidi più utilizzati in ambito agricolo in Italia. | La Commissione europea e il glifosato. Ha preparato una legge per consentire l'utilizzo dell'erbicida per altri 15 anni, anche se è stato definito "probabilmente cancerogeno" dall'OMS. |
Nel luglio del 1949, in un paese a 40 chilometri a nord di Londra, l’azienda aeronautica britannica de Havilland presentò il suo primo aereo di linea, il Comet. Sembrava arrivare dal futuro, con la sua patina lucente, i quattro motori turbogetto inseriti nelle ali e gli ampi finestrini quadrati per i passeggeri, che per l’epoca erano una novità. Il Comet fu un aereo rivoluzionario, che introdusse novità importanti nel design degli aerei, riconosciute ancora oggi. C’era un unico problema: non era fatto per reggere voli di linea. (Topical Press Agency/Getty Images) | Il problematico predecessore degli aerei moderni. Il Comet fu il primo aereo di linea e negli anni Cinquanta sembrava arrivare dal futuro: poi cominciò a esplodere in volo. |
Negli ultimi giorni di novembre nei cinema italiani escono più di dieci nuovi film. Il film che sarà disponibile in più sale – e quello che si pensa guadagnerà di più – è Il viaggio di Arlo, il film d’animazione prodotto dalla Pixar: il protagonista è un dinosauro che si trova a vivere sulla Terra insieme a degli esseri umani, e a dover fare un viaggio con uno di loro. Un altro film che si pensa andrà molto bene è The Visit, il nuovo horror del regista di The Sixth Sense – Il sesto senso, film del 1999 con Bruce Willis. Da giovedì 26 novembre c’è anche A Bigger Splash, un film del regista italiano Luca Guadagnino: è ambientato a Pantelleria e ha un cast internazionale, con Ralph Fiennes e Tilda Swinton. Negli ultimi giorni sono usciti anche un film di cucina con Bradley Cooper, una commedia con Valerio Mastandrea (diretta da Gianni Zanasi) e la commedia Dio esiste e vive a Bruxelles. Il viaggio di Arlo È il secondo film Pixar del 2015, dopo Inside Out; il regista è Peter Schon, che nel 2009 ha diretto il corto d’animazione Parzialmente nuvoloso. Il protagonista è Arlo, un apatosauro (un dinosauro realmente esistito). La premessa è che circa 65 milioni di anni fa la Terra non sia stata colpita da alcun meteorite e i dinosauri non si siano estinti: nel mondo immaginato dal film, i dinosauri vivono sulla Terra insieme agli esseri umani: Arlo fa un viaggio con uno di loro, un bambino di nome Spot. Su IMDB il voto medio degli utenti è di 7,5 su 10, i giudizi dei critici cinematografici sono invece in genere un po’ più bassi. Su MyMovies Paola Casella scrive che «Il viaggio di Arlo non è il cartone animato più riuscito della Pixar, ma è certamente uno dei più insoliti». | Stasera cinema? sono usciti il nuovo della Pixar, un horror del regista di "Il sesto senso" e un paio di interessanti film italiani, tra le altre cose. |
«Vogliamo dire alla popolazione che i nuovi reggiani hanno tante facce diverse. A voi adesso sta partecipare, dire la vostra, impegnarvi nella comunità anche per cambiarla», dice l’assessora alla Città internazionale Serena Foracchia nella grande sala consiliare del municipio di Reggio Emilia. Qui, il 7 gennaio 1797, è nato il tricolore italiano. Dalle balconate bianche disegnate dal Bolognini, alcune signore nigeriane osservano timide la cerimonia con cui oggi diventeranno cittadine italiane. Nonostante si ripeta una volta al mese, non sembra un avvenimento rituale. L’assessora fa un’introduzione, ognuno fa il suo giuramento, poi ogni nuovo cittadino viene chiamato per nome, si alza e va a prendere una copia della Costituzione dalle sue mani. Si fanno le fotografie, si stringono le mani, e ogni nuovo cittadino viene salutato da un piccolo applauso. I bambini piccoli strillano nei corridoi del municipio o infilano la testa fra le balaustre del teatro per osservare la cerimonia. C’è chi è venuto in felpa e pantaloni da lavoro, chi con l’abito delle grandi occasioni, chi è solo e chi è accompagnato da tutta la famiglia, chi si fa i selfie con la bandiera sullo sfondo, chi è nervoso e emozionato, chi porta un mazzo di fiori con un nastro tricolore. In meno di un’ora vedo le fisionomie più diverse, e conto provenienze da Russia, Bulgaria, Nigeria, Cina, Bangladesh, Pakistan, Egitto. «Fate che sia un giorno di festa, ricordatelo, e raccontatelo ai vostri figli», dice l’assessora, e si emoziona quando una signora incinta le va incontro per ritirare il suo certificato. Fra queste persone, che in un certo senso oggi nascono di nuovo, ci sono i giovani delle seconde generazioni, sia quelli che hanno richiesto la cittadinanza quando sono diventati maggiorenni, sia quelli che l’hanno ottenuta attraverso altri iter. Isma Anwar ha vent’anni. Figlia di genitori pachistani del Punjab e arrivata in Italia da Gujirat quando ne aveva sei, oggi è diventata cittadina italiana. Un minuto dopo di lei, ha preso la cittadinanza anche il fratello maggiore; hanno un altro fratello e un’altra sorella, e su sei componenti della famiglia, sono gli ultimi ad ottenerla: «Siccome sono la più piccola, i miei fratelli ormai mi prendevano in giro, dicevano che la cittadinanza non volevano darmela, che mi avrebbero rimandato in Pakistan», scherza Anwar, con un sorriso malizioso e i grandi occhi neri. Prendendo il libriccino della Costituzione dalle mani dell’assessora Foracchia, poco fa, si vedeva che era molto emozionata. Suo padre è emigrato in Italia per lavorare, e dodici anni fa ha ottenuto i documenti necessari per portare la famiglia a Reggio Emilia, dove Anwar ha fatto tutte le scuole. Essendo la più piccola, è anche quella della famiglia che ha imparato più velocemente l’italiano. «In seguito sono tornata in Pakistan soltanto dieci anni dopo; da bambina, appena partita, mi mancava molto; poi mi sono abituata, e paradossalmente ho cominciato a sentirne la mancanza soltanto dopo esserci tornata da ragazza – io mi sentivo del tutto italiana, e quando sono arrivata lì mi sono stupita di sentirmi a casa; in un certo periodo non ho potuto viaggiare perché ho avuto un sacco di problemi con i documenti; per quasi un anno, mentre tutti in casa avevano il permesso di soggiorno, io ero una specie di clandestina, perché in qualche ufficio avevano sbagliato a scrivere il mio nome, e non combaciava più coi documenti pachistani. Poi per poter avviare la procedura per chiedere la cittadinanza, lo stato italiano chiede che fra i documenti si alleghi il certificato penale del paese d’origine, quindi sono dovuta tornare in Pakistan e far certificare che da zero a sei anni non avevo commesso alcun crimine!», dice ridendo. | Nuovi cittadini nella sala del Tricolore di Reggio Emilia. Dove una volta al mese si svolge la cerimonia di conferimento della cittadinanza nello stesso posto in cui 220 anni fa nasceva il tricolore. |
La compagnia aerea australiana Qantas ha completato un volo di prova di 19 ore e 19 minuti tra Londra e Sydney, con un aereo Boeing 787-9 Dreamliner che trasportava solo 40 persone, tra passeggeri, piloti e personale di bordo. Si è trattato di un esperimento della tratta commerciale più lunga di sempre. Il Boeing 787-9 Dreamliner era decollato giovedì mattina dal Regno Unito, ora locale, ed è poi atterrato a Sydney venerdì a ora di pranzo: «Abbiamo visto l’alba due volte» ha detto il direttore esecutivo di Qantas, Alan Joyce. Un 787-9 Dreamliner può trasportare fino a 300 persone, ma se al completo, tra passeggeri e valigie, non avrebbe potuto coprire una tratta così lunga senza fare rifornimento. Durante la prova, al momento dell’atterraggio aveva ancora carburante sufficiente per circa un’altra ora e 45 minuti. Il primo aereo a coprire questa tratta senza mai fermarsi fu un Boeing 747-400 nell’agosto del 1989, che però trasportava soltanto l’equipaggio; ora l’aereo è conservato in un museo. A ottobre, Qantas aveva completato un volo di prova di 19 ore da New York a Sydney, una tratta di 1.600 chilometri più breve. | La compagnia aerea australiana Qantas ha completato un volo di prova di 19 ore tra Londra e Sydney. |
Da circa tre anni nello stato insulare di Tonga, nell’oceano Pacifico meridionale, c’è una nuova isola che si è formata in seguito a un’eruzione vulcanica sottomarina. A differenza di altri isolotti, che si formano in questo modo e che spariscono in pochi mesi a causa dell’erosione dovuta alle piogge e ai moti ondosi, la nuova isola è ancora al suo posto e sta suscitando l’interesse di diversi scienziati. Lo scorso autunno è stata visitata da alcuni ricercatori della NASA, che la stanno tenendo sotto controllo per capire come si diffondono flora e fauna su un nuovo territorio. Lo studio di questi processi potrebbe fornire nuovi indizi su come si diffuse la vita sulla Terra, o su come andarono le cose su altri pianeti ora deserti come Marte. La nuova isola si è formata nel 2015 e si trova pizzicata tra altre due isole, alle quali è collegata da una grande distesa di materiale vulcanico solidificato, che potrebbe erodersi e scomparire nei prossimi anni. Non ha ancora un nome, e viene chiamata usando la combinazione dei nomi delle due isole vicine: Hunga Tonga–Hunga Ha’apai, anche se per praticità alcuni usano HTHH. L’isola non esiste sulle mappe e fa parte del gruppo molto ristretto di 3 isole sopravvissute per più di qualche mese dalla loro formazione negli ultimi 150 anni dalle parti di Tonga. | L’isola che non c’era. I ricercatori della NASA hanno visitato una nuova isola che si è formata tre anni fa a Tonga, trovandoci già piante e animali (e uno strano fango). |
Dino Boffo, giornalista, ex direttore di testate cattoliche come il quotidiano Avvenire e la rete televisiva Tv2000, ha annunciato che si candiderà alle elezioni per il Consiglio regionale del Veneto nella lista “Area Popolare” che sostiene il candidato governatore Flavio Tosi, sindaco di Verona uscito di recente dalla Lega Nord in rottura col leader del partito Matteo Salvini. Boffo, che era stato protagonista di due opposti incidenti giornalistici – una campagna calunniosa contro di lui da parte del quotidiano Il Giornale, e le sue scuse dopo avere annunciato in tv uno smentito esorcismo praticato da Papa Francesco – parla della sua scelta in un’intervista a Elisabetta Soglio sul Corriere della Sera. Dopo le vicende di Avvenire e di Sat, lei aveva deciso di togliersi dalla ribalta. Non teme che quel passato riaffiori? «Beh, sarebbe ironia della sorte: da quella vicenda è nata l’espressione “Metodo Boffo” riferita a un certo modo di far fuori gli avversari con strumenti impropri in modo da inibirli. Sarebbe singolare venisse ora riapplicato ancora su di me. La decisione di impegnarmi in politica segue la sentenza del Tribunale di Napoli che ha condannato l’autore dell’accesso abusivo al casellario giudiziario, grazie al quale si confezionò un anonimo dispositivo che mi indusse a volontarie dimissioni da direttore di Avvenire». Ha superato questa vicenda? «Sono libero e riconciliato rispetto a quanto crudelmente mi è successo e desideroso di andare avanti». Riconciliato anche rispetto alla Chiesa? «Ci sono momenti in cui la Chiesa la si serve anche col silenzio, ed è quello che per ora ho scelto di fare». Cosa pensa di Tosi? Lo conosceva già? «In realtà l’ho conosciuto ieri (giovedì, ndr ): prima l’ho seguito come cronista e mi avevano convinto lo stile, la sobrietà, le motivazioni che lo hanno portato in campo anche oltre Verona. L’ho incontrato e ho avuto la conferma che si tratta di una persona per bene e affidabile». Inizia un progetto, dunque? «Bisogna avere lo sguardo sui tempi medi e sarà decisivo questo prossimo triennio. Si chiude un ciclo di vent’anni, nel quale il centrodestra ha avuto la modulazione che ha avuto col fenomeno Berlusconi. Lui, per motivi anagrafici, è al tramonto e la Lega tira fuori la sua parte peggiore… ». | La candidatura di Dino Boffo in Veneto. «Andrò in giro a incontrare persone e spero di sentirmi dire “Rieccoti, mi ricordo di te”». |
Da ormai diverse settimane si parla del grande successo che stanno avendo, soprattutto in Giappone ma anche nel resto del mondo, le storie e i prodotti legati a Demon Slayer, il cui film è stato il più visto del 2020 in Giappone, e uno dei più visti al mondo, con quasi 300 milioni di euro di incassi. Ma ancor prima di essere un film Demon Slayer era stato un manga e un anime (cioè, semplificando un po’, un fumetto e una serie d’animazione) che parlano, a essere molto sintetici, di un ragazzo in lotta contro i demoni. Come ha scritto il Financial Times, il successo del film – e più in generale di ogni prodotto culturale legato a quella storia – sta facendo pensare a molti esperti che «i tempi sono ormai maturi per far diventare l’animazione giapponese un fenomeno davvero globale». E che, se questo dovesse succedere, la cosa potrebbe fare molto bene alle casse di Sony, la multinazionale giapponese che tra le altre cose controlla la casa di produzione che ha prodotto Demon Slayer, e che potrebbe usare manga e anime per «competere con Netflix e gli altri giganti dello streaming». | I piani di Sony per l’animazione giapponese fuori dal Giappone. Ne ha parlato il Financial Times, partendo dal grande successo del film "Demon Slayer", ma guardando anche al futuro. |
Stefano Andreoli è assieme ad Alessandro Bonino il fondatore di uno dei blog di maggior successo in Italia negli ultimi anni: quella raccolta di battute prodotte da una vasta comunità di collaboratori che si chiama Spinoza. Ieri Andreoli, col suo pseudonimo di Stark, ha lanciato sul social network Friendfeed una ricerca di “cose del mondo che non hanno un nome”, ricerca che ogni tanto prende qualche deriva “fuori tema” ma sta raccogliendo vivaci e creativi contributi. Noi al Post cerchiamo un modo per battezzare il clic sui touchscreen di iPhone e iPad, altrimenti finiremo a dire “tappare“. – i pirulli di plastica alle estremità dei lacci delle scarpe | Le cose che non hanno nome. Il fondatore del blog Spinoza ha lanciato una ricerca condivisa di cosi, sì, i cosi... |
Oggi in Italia si celebra la Festa della Repubblica: il 2 giugno del 1946 più di 28 milioni di italiani furono chiamati a votare per scegliere la forma di governo del paese dopo la fine del fascismo, e con circa 2 milioni di voti in più rispetto alla Monarchia scelsero appunto la Repubblica. Contemporaneamente, gli italiani votarono anche per eleggere i membri dell’Assemblea costituente: la Democrazia Cristiana ottenne la maggioranza relativa con 207 deputati sui 556 totali, seguiti dai socialisti e dai comunisti. La Festa della Repubblica esiste dal 1948, ma nel 1976 la parata militare che la caratterizzava fu annullata a causa del terremoto del Friuli Venezia Giulia. Dall’anno successivo, per più di vent’anni, fu una “festa mobile”: per non perdere un giorno lavorativo, infatti, fu deciso di festeggiarla ogni prima domenica di giugno. Nel 2000, su iniziativa del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, il secondo governo Amato ristabilì invece la data della Festa al 2 giugno, insieme alle celebrazioni ufficiali. | La storia della Festa della Repubblica. Nel 1946, 75 anni fa, gli italiani scelsero la nuova forma di governo attraverso il referendum istituzionale, dopo la fine del fascismo. |
È stato diffuso il secondo trailer di Hunger Games – Il canto della rivolta – Parte 2, il quarto e ultimo film della saga di Hunger Games, tratta dalla famosa saga di libri scritti da Suzanne Collins. Il film uscirà in Italia il 19 novembre. Il primo trailer era stato diffuso in giugno. Nel cast del nuovo film ci sono Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Woody Harrelson, Elizabeth Banks, Julianne Moore, Philip Seymour Hoffman, Stanley Tucci e Donald Sutherland, tra gli altri. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Il nuovo trailer italiano di “Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte 2”. Uscirà il 19 novembre e sarà l'ultimo film della nota saga cinematografica di fantascienza. |
Negli ultimi giorni i quotidiani italiani si sono occupati molto del caso di due paesi in provincia di Messina – Sinagra e Castell’Umberto – i cui i residenti hanno protestato molto per l’apertura di un centro di accoglienza sul loro territorio. Le proteste sono iniziate sabato mattina, e sono diventate particolarmente tese quando un gruppo di abitanti ha impedito che nel centro fosse trasportato un gruppo elettrogeno (la struttura non era allacciata alla linea elettrica). Da ieri sera la situazione sembra essere meno tesa, ma i sindaci della zona hanno comunque deciso di mantenere un “presidio permanente” davanti al centro per protestare contro la sua apertura. Le proteste nel messinese sono solo le ultime di questo tipo in ordine di tempo: qualche mese fa sui giornali trovò molto spazio il caso di Gorino, il paese in provincia di Ferrara dove gli abitanti respinsero un pullman di migranti con delle barricate, e in generale sono molti i sindaci che si lamentano di avere scarsa autonomia sulla gestione dell’accoglienza. Dove sta il problema? Le basi: non c’è più posto Secondo i dati contenuti nell’ultimo Rapporto sulla protezione internazionale in Italia (PDF), a ottobre 2016 erano presenti nelle varie strutture del territorio italiano circa 171mila persone. Da allora sono sbarcate in Italia più o meno altre 110mila persone, e si calcola che altre 100mila potrebbero arrivare da qui alla fine del 2017. In pochi riescono ad andare via, a causa dei controlli più severi al confine con la Francia e l’Austria. | Come si arriva alle barricate contro i migranti. Situazioni come quelle di Sinagra e Castell’Umberto derivano da un problema strutturale del sistema di accoglienza italiano. |
Se avete più di 15 anni e state leggendo questo articolo, forse non avrete sentito parlare di TikTok, un’applicazione che va molto forte soprattutto tra gli adolescenti. È tra le 50 app più scaricate in Italia e si stima che abbia circa 500 milioni di utenti in tutto il mondo, ma dovrebbe interessarvi per un altro motivo: fa cose che probabilmente un giorno faranno applicazioni che ci sono più familiari e che già siamo abituati a usare, come Instagram, Facebook e Twitter. E naturalmente interessa a chi ha avvistato il proprio figlio adolescente mentre fa strane mosse e canta in playback davanti alla fotocamera del suo smartphone. TikTok in poche parole TikTok è un’applicazione per girare e condividere brevi video con lo smartphone, con orientamento verticale come avviene per le Storie su Instagram, Snapchat, WhatsApp e Facebook (le “Storie” sono raccolte di video e foto che si cancellano automaticamente dopo 24 ore). Per vedere i video degli altri non è necessario iscriversi all’applicazione, è sufficiente scaricarla e avviarla. Si passa da un video all’altro scorrendo verticalmente e non in orizzontale come con le Storie sulle altre app. Si possono vedere video praticamente all’infinito, con una logica simile a quella dello zapping sulla televisione: durano pochi secondi e l’idea è che nella vertigine della lista si trovi sempre qualcosa di interessante, noioso o divertente. | L’app del momento, di cui non avete sentito parlare. È TikTok, usata da milioni di adolescenti, e non solo, in tutto il mondo: una breve guida per curiosi e genitori perplessi. |
È morto in un ospedale di Roma lo scrittore Ugo Riccarelli. Sul suo blog ne scrive il giornalista del Corriere della Sera Luca Mastrantonio. Si è appresa oggi la notizia della scomparsa di Ugo Ricarrelli, scrittore e uomo di cultura “emigrato al contrario”, dal nord al sud. Vincitore del premio Strega con Il dolore perfetto (Mondadori, 2004, qui un bello speciale di Scrittori per un anno), uomo di teatro, legato alla stagione politica e culturale di Walter Veltroni sindaco; Riccarelli era un uomo fragile e tenace, che alle traversie della malattia, anche per motivi personali, aveva dedicato pagine di impressionante autenticità. Una nuova crisi lo aveva costretto qualche giorno fa ad un ricovero, da cui non si è ripreso. Con l’ultimo romanzo, L’amore graffia il mondo (Mondadori, 2012), era nella cinquina finalista per il premio Campiello 2013. Ho avuto la fortuna di conoscerlo per un’intervista per una trasmissione di Radio24, Time out, dedicata ai ghost-writer, dove Riccarelli, che è stato scrittore-fantasma di Veltroni, raccontava di aver scritto la lettera al Papa per Veltroni. Della sconfitta politica si prendeva solo “l’1 per cento di responsabilità. Io e Diego Novelli scrivevamo i discorsi, ma la responsabilità era di Walter”. La vittoria allo Strega, dicevano i maligni, era stata facilitata dai rapporti con Veltroni. “Per come funziona lo Strega – raccontò – devo ringraziare la Mondadori”. La famiglia Berlusconi? “No, la casa editrice”. | La morte di Ugo Riccarelli. Era uno scrittore molto stimato, aveva 59 anni e aveva vinto il Premio Strega. |
David Murdock, 90 anni, è l’amministratore delegato della Dole Food Company, la più grande azienda produttrice di frutta e verdura del mondo. Murdock possiede il 40 per cento delle azioni della società – quotata al New York Stock Exchange di New York e valutata 1,5 miliardi dollari – e ha annunciato un’offerta per acquistare il restante 60 per cento, con un investimento di più di un miliardo di dollari. La storia della Dole Food Company La storia della Dole inizia con la creazione, nel 1851, della Castle&Cooke, e con la collaborazione della società con la Hawaiian Pineapple Company, società di cui era proprietario James Dole. In poco tempo, l’azienda divenne una delle più importanti delle Hawaii per la produzione di ananas, ma si occupava anche di trasporti, della produzione di zucchero e dell’imballaggio di frutti di mare. Gli affari aumentarono con la costruzione della prima piantagione di ananas sull’altopiano di Oahu, nelle Hawaii, e ancora di più dopo l’annessione con gli Stati Uniti, grazie alle agevolazioni doganali sulla vendita dei prodotti agricoli. | L’offerta per acquistare la Dole. L'ha fatta David Murdock, che ha già il 40 per cento delle azioni, e dal 1985 è la figura principale della più grande azienda del mondo produttrice di frutta e verdura. |
Il tempo migliore domani lo troverete al Nord, dove il cielo sarà sereno o poco nuvoloso tutto il giorno. Ci sarà anche un grande ritorno: da quanto tempo non leggevate di NEBBIA ALL’ALBA IN PIANURA PADANA? Nell’Italia centrale il tempo peggiore sarà lungo l’Adriatico, con piogge sulle coste abruzzesi. Altrove il cielo sarà coperto; non si escludono rovesci mattutini nel Lazio del sud e pomeridiani nella Toscana del sud e in Umbria. Il Sud: il meteo prevede «instabilità» su Molise e Gargano, piovaschi sparsi sulle altre regioni e piogge consistenti sull’Appennino. Le isole: in Sardegna ci saranno molte nuvole, rovesci e temporali che da est investiranno tutta la regione. In Sicilia il tempo sarà uniformemente brutto, senza appello. | Le previsioni meteo per giovedì 20 settembre. Bello al Nord, brutto al Sud e nebbia in Valpadana, finalmente. |
L’astronauta Cady Coleman lavora sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e per Dart Music International, una associazione non-profit di Austin (Texas) che promuove attività culturali legate alla musica, ha eseguito un concerto dalla Cupola, il modulo spaziale di osservazione della ISS che consente di avere una vista a 360 gradi della Terra, registrato in un video affascinante. Prima di suonare, Cady Coleman mostra un breve tour della Stazione Spaziale Internazionale, dove oggetti e astronauti galleggiano all’interno dei moduli in parziale assenza di gravità. La visita guidata termina nella Cupola, dove solitamente Cady si mette a suonare il flauto per rilassarsi senza disturbare il resto dell’equipaggio, impegnato nelle diverse missioni scientifiche o nella costruzione delle ultime parti della stazione. | La musica nelle stelle. L'astronauta Cady Coleman suona il flauto a 350 chilometri di distanza dalla Terra. |
A Roma sono state arrestate 15 persone accusate di traffico illecito di rifiuti. I carabinieri hanno anche sequestrato 25 autocarri per il trasporto di rifiuti e in totale 57 persone sono state indagate nell’ambito dell’operazione “Tellus”. Ha scritto Repubblica, che i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari (GIP) del Tribunale di Roma su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Gli indagati sono accusati tra le altre cose di traffico illecito di rifiuti, associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio, ricettazione di veicoli e truffa a danno delle assicurazioni, nonché simulazione di reato. | A Roma sono state arrestate 15 persone per traffico illecito di rifiuti. |
Il 26 novembre negli Stati Uniti si è festeggiato il Giorno del Ringraziamento, la festa in cui, per tradizione, si mangia il tacchino ripieno, che in inglese si chiama – anche prima di essere ripieno – “turkey”. Nel gergo dello spettacolo i “turkeys” sono però un’altra cosa: sono per esempio quei film che vanno male, molto peggio delle attese. Il sito Forbes ha fatto una lista dei 15 “turkeys” del 2015, i film flop dell’anno: quelli in cui il divario tra incassi e costi è stato più evidente. Usciranno altri film, in questo 2015, parte del loro guadagno potrebbe però arrivare nel 2016 (a differenza dei film di questa classifica). Sembra che i film flop si chiamino “turkeys” per un motivo ben preciso: sono un po’ come il tacchino “riscaldato” e avanzato che si mangia i giorni successivi alla festa del Ringraziamento. Prima era qualcosa di molto atteso: dopo è qualcosa di già visto, che dà noia. Quasi tutti i film della classifica di Forbes sono già usciti in Italia: alcuni – Un tuffo nel passato 2, per esempio – sono andati così male che dai cinema italiani non sono nemmeno passati. In classifica ci sono anche dei film che sono ancora nei cinema e avranno quindi modo di incassare ancora un po’ di soldi: non è una classifica definitiva, è però già molto attendibile. Un film fa gran parte dei suoi incassi negli Stati Uniti, nei primi 10-15 giorni dalla sua uscita. In molti casi è anzi già sufficiente il primo weekend nei cinema per capire come andrà un film. | I film che nel 2015 sono stati un flop. In inglese un film che va male nonostante le aspettative si chiama "turkey", tacchino: il Giorno del Ringraziamento è quindi quello giusto per questa classifica. |
Poco dopo le 10 di questa mattina c’è stato un incidente nella metropolitana di Roma, sulla linea B, nei pressi della fermata Eur Palasport in direzione Laurentina. L’edizione romana del Corriere della Sera riporta le dichiarazioni di Guido Improta, assessore ai Trasporti di Roma Capitale: «Ci sono 12 feriti ma nessuno è in codice rosso. Sicuramente c’è stato un errore umano». Improta ha detto che i due convogli – uno più vecchio e uno di nuova generazione – viaggiavano nella stessa direzione. Domenico Antonio Ientile, direttore sanitario dell’Ares 118, ha detto, scrive il Corriere della sera, che le persone soccorse sono state in tutto 21 e che «nessun paziente in condizioni critiche: si tratta di codici gialli e verde. I traumi più gravi sono le fratture di bacino e clavicola. Altri dovranno essere visitati, comunque, in ospedale. I feriti sono stati distribuiti nei pronto soccorso di tutta la città» L’azienda municipale dei trasporti (ATAC) ha scritto su Twitter che il servizio è sospeso tra le fermate Eur Magliana a Laurentina. Sembra che alcune persone siano rimaste incastrate tra le lamiere e che i pompieri siano riusciti a prestare loro soccorso. L’incidente sarebbe avvenuto per il tamponamento di due mezzi, a circa 25 metri dalla stazione Eur Palasport: sembra che il primo dei due fosse fermo e sia stato tamponato dal secondo, che procedeva a meno di 30 chilometri orari. «Probabilmente il treno che seguiva non ha rispettato le indicazioni luminose», ha spiegato l’assessore Improta. Il Tempo riporta le prime testimonianze di alcuni passeggeri e sul posto sono arrivate tre automediche e quattordici ambulanze, oltre a vigili del fuoco e polizia. ATAC ha attivato un servizio sostitutivo di autobus, che copre il tratto di metropolitana interrotto. | L’incidente di stamattina sulla metro B di Roma. Un tamponamento tra due mezzi: sono state soccorse 21 persone, non ci sono feriti gravi. |
Aggiornamento del 13 luglio: Niantic Labs – la società che ha sviluppato Pokémon Go e che fino al 2015 era di Google – ha reso disponibile il primo aggiornamento per Pokémon Go. Tra i problemi risolti c’è anche quello relativo all’accesso completo agli account Google degli utenti Apple. *** | Pokémon Go: i problemi con Google e con il consumo della batteria. L'applicazione ha alcuni problemi di compatibilità con Google (ma stanno rimediando) e sembra consumare parecchia batteria. |
L’azienda giapponese Sony ha annunciato che il nuovo modello della console per videogiochi PlayStation uscirà entro la fine del 2020, e si chiamerà PlayStation 5, come ampiamente previsto. Il sito americano Wired ha anticipato molte caratteristiche della console: tra gli altri, un nuovo controller che secondo Sony offre un’esperienza di gioco molto più «immersiva». | Entro la fine del 2020 uscirà la console per videogiochi PlayStation 5. |
Dodici nuove lune sono state scoperte in orbita intorno a Giove, portando a 79 il numero complessivo di satelliti naturali conosciuti del pianeta più grande del nostro sistema solare. I ricercatori le hanno scoperte mentre erano al lavoro per studiare i corpi celesti oltre Plutone, il pianeta nano in orbita nelle regioni periferiche del sistema solare. Le nuove lune aiuteranno gli astronomi a ricostruire meglio la storia di Giove e i meccanismi che lo portarono a formarsi, rendendolo il gigantesco pianeta che conosciamo oggi. Gli autori della scoperta sono un gruppo di astronomi della Carnegie Institution of Science, organizzazione statunitense a sostegno della ricerca scientifica, e hanno utilizzato il telescopio Victor M. Blanco presso l’osservatorio di Cerro Tololo in Cile. Due lune gioviane erano già state confermate a giugno dello scorso anno, mentre la conferma delle altre 10 – dopo la loro scoperta a marzo 2017 – ha richiesto un po’ più di tempo e nuove osservazioni. L’ambiente intorno a Giove è ricco di corpi celesti, quindi non è raro che periodicamente vengano scoperti e poi confermati nuovi satelliti naturali. | Sono state scoperte 12 nuove lune intorno a Giove. Una di queste va in orbita contromano e potrebbe aiutarci a capire come si formarono i pianeti del sistema solare. |
Il 20 settembre 2015 è morta a Barcellona Carmen Balcells, la più famosa e importante agente letteraria di autori spagnoli e latinoamericani. Tra gli anni Sessanta e Settanta Balcells, soprannominata La Mamá Grande da Gabriel García Márquez, mise in contatto autori sudamericani e lettori europei e statunitensi. Negli anni rappresentò, tra gli altri, Pablo Neruda, Isabel Allende e Mario Vargas Llosa e, fino alla loro morte, Jorge Luis Borges e Roberto Bolaño. Nel maggio 2014 Balcells si accordò con il più famoso agente letterario americano, Andrew Wylie, per unire le rispettive agenzie, dato che Balcells non aveva eredi. Sul sito di Studio il giornalista Giuliano Malatesta fa un profilo di Balcells ispirato dal recente documentario sulla sua vita realizzato dalla rete televisiva spagnola RTVE, La cláusula Balcells. Mario Vargas Llosa arrivò per la prima volta a Barcellona in nave un sabato estivo del 1958, che non aveva ancora trent’anni. Partito da Lima in una cabina di terza classe, aveva fatto scalo a Rio de Janeiro e Lisbona e diciotto giorni dopo si era ritrovato, non appena oltrepassata la statua dedicata a Cristoforo Colombo, a passeggiare lungo la Rambla, con in mano il libro che più lo aveva emozionato durante la traversata: Omaggio alla Catalogna di Orwell. Si fermò in città una notte soltanto, prima di ripartire per Madrid. Ma una decina di anni più tardi, quando Barcellona aveva preso il posto di Buenos Aires come capitale letteraria dell’America Latina, lo scrittore peruviano decise che era il giunto il momento di fare ritorno in quella città «bellissima e turbolenta». Non sarebbe stato da solo. | È grazie a lei che avete letto Garcia Márquez. Giuliano Malatesta racconta su Studio chi era Carmen Balcells, l'agente letteraria che ha reso famosi gli scrittori sudamericani in Europa. |
YouTube, la più grande piattaforma di video in streaming al mondo, ha chiuso quattro account collegati – non è chiaro se ufficialmente o indirettamente – al regime siriano del presidente Bashar al Assad: sono PresidencyCy, un profilo che promuoveva Assad; un profilo legato al ministero della Difesa; quello dell’agenzia di stampa nazionale SANA e del suo canale televisivo. Non è chiaro perché YouTube li abbia rimossi, ma la decisione sembrerebbe collegata a un servizio trasmesso da TomoNews US, un canale gestito da uno studio di animazione taiwanese, che aveva avanzato l’ipotesi che gli account avessero generato dei ricavi pubblicitari, nonostante le sanzioni imposte dagli Stati Uniti al regime siriano. Nel 2011 l’ex presidente statunitense Barack Obama aveva proibito alle aziende americane di fare affari con il governo di Assad. YouTube ha ammesso che gli account generavano ricavi, ma ha sostenuto che andassero a parti terze perché i contenuti non erano originali. Non ha fornito ulteriori spiegazioni. | YouTube ha chiuso quattro account collegati al regime del presidente siriano Bashar al Assad. |
Il 4 ottobre di 60 anni fa una sfera di metallo con un diametro poco superiore a quello di due palloni da basket aprì l’era delle esplorazioni spaziali. Lanciato da una base missilistica sovietica in Kazakistan, lo Sputnik 1 divenne il primo oggetto costruito dall’uomo a raggiungere l’orbita terrestre e a girare intorno al nostro pianeta. Nei giorni e nelle settimane seguenti, radioamatori da tutto il mondo captarono il suo segnale, altri riuscirono a osservarlo mentre passava in cielo a 29mila chilometri orari sulle loro teste. Nessuno di loro avrebbe immaginato che appena 12 anni dopo avrebbe assistito a un evento ancora più spettacolare, come la prima passeggiata sul suolo lunare. In quel momento non lo immaginavano nemmeno i politici e gli scienziati del nascente programma spaziale americano, che non poterono fare altro che prendere atto della superiorità dell’Unione Sovietica nella nascente “corsa allo Spazio”. Sputnik, satellite L’idea di sviluppare un satellite artificiale era stata valutata dall’Unione Sovietica a partire dal 1954, su proposta di Sergei Korolev, uno dei principali progettisti del programma missilistico sovietico, per proseguire lo studio e lo sviluppo dei missili intercontinentali di difesa e attacco nei confronti degli Stati Uniti, nell’ambito della Guerra Fredda. I piani furono accelerati quando il presidente statunitense, Dwight D. Eisenhower, annunciò nel 1955 che gli Stati Uniti avrebbero presto inviato in orbita un loro satellite. Il politburo del Partito Comunista, la massima assemblea dell’URSS, approvò la costruzione del satellite, ma il progetto era troppo ambizioso e avrebbe richiesto troppo tempo per essere realizzato. Alla fine del 1956 si decise quindi di abbandonare l’idea di inviare qualcosa di sofisticato in orbita, accontentandosi di un satellite che avesse la capacità di orbitare per qualche settimana e di trasmettere periodicamente un segnale radio verso la Terra. | Il lancio dello Sputnik, 60 anni fa. Il primo satellite artificiale costruito dall'uomo fu lanciato il 4 ottobre del 1957 dall'Unione Sovietica: aprì di fatto l'era spaziale e diede una mossa agli Stati Uniti. |
L’artista inglese noto come Banksy, diventato forse la maggior celebrità al mondo della “street art” (anche grazie alla segretezza sulla sua identità), ha pubblicato sul suo sito due nuove opere dedicate alle Olimpiadi di Londra. Nel primo disegno c’è un atleta che lancia un missile al posto del giavellotto, nel secondo un altro atleta che salta con l’asta per atterrare su un materasso vero. Non si conoscono ancora i luoghi dove sono state realizzate le opere. I due graffiti di Banksy sono stati scoperti dopo che la scorsa settimana, a Londra, sono stati arrestati alcuni artisti di strada. Tra loro c’era anche Darren Cullen, diventato famoso perché Adidas (uno dei principali sponsor dei Giochi) l’anno scorso gli aveva commissionato un graffito per pubblicizzare una nuova scarpa da calcio. A Cullen è stato ordinato di restare a un miglio di distanza da qualsiasi sede olimpica. A Londra sarebbe in corso un’azione preventiva della polizia metropolitana per evitare “disordini” e mantenere l’ordine pubblico durante le Olimpiadi, e gli artisti di strada sarebbero al centro di questa strategia. Oltre gli arresti, in questi mesi la città è stata “ripulita” con la cancellazione dai muri di molti graffiti. | Due nuovi Banksy per le Olimpiadi. L'artista inglese li ha pubblicati sul suo sito, mentre a Londra la polizia cerca di tenere lontani i graffiti dai Giochi. |
Il 4 dicembre del 1993, venti anni fa, il musicista e compositore Frank Zappa morì nella sua casa di Los Angeles per un cancro alla prostata. Aveva 53 anni, era considerato uno dei più grandi e fantasiosi innovatori della musica rock, e non solo rock. Nel suo libro Playlist Luca Sofri, peraltro direttore del Post, lo raccontò scegliendo queste canzoni. Frank Zappa è il caso definitivo di scollamento tra canonizzazione del genio e notorietà dell’opera. O forse semplicemente di legame tra genio e sregolatezza. Insomma, oltre ad avere un padre italiano e un monumento postumo a Vilnius, Lituania, era un musicista di talento e inventiva unici: ma era in un altro campionato, in cui giocava solo lui. | 10 canzoni di Frank Zappa. Che tutti sanno che era grandissimo, ma le canzoni le conoscono solo pochi cultori: morì oggi, venti anni fa. |
Il 23 ottobre 1992 uscì nei cinema americani Reservoir Dogs, conosciuto in Italia come Le Iene, il primo lungometraggio di Quentin Tarantino, che generò da subito molte discussioni intorno al regista e al suo modo di fare cinema. In Italia Le Iene venne vietato ai minori di 18 anni a causa della violenza di alcune scene – molti parlarono di violenza gratuita – e Tarantino venne anche accusato di plagio, ma in generale la critica ne parlò come di un film rivoluzionario. Le Iene, in realtà, venne proiettato per la prima volta il 21 gennaio 1992 al Sundance Film Festival e quest’anno è stato celebrato con diversi appuntamenti speciali. | 11 cose che forse non sapete su “Le Iene”. E che vale la pena leggersi, oggi che sono 25 anni dall'uscita nei cinema americani del primo lungometraggio di Quentin Tarantino. |
È stato inaugurato da pochi giorni il Messner Mountain Museum Corones, l’ultimo dei sei musei con cui l’alpinista italiano Reinhold Messner ha voluto celebrare la storia e il presente dell’alpinismo. Messner ha settant’anni ed è famoso per essere stato uno dei primi alpinisti a raggiungere la vetta dell’Everest, la più alta del mondo, senza l’ausilio di ossigeno; ed è stato anche il primo a raggiungere tutte le 14 vette che nel mondo superano gli 8mila metri di altitudine. Il Messner Mountain Museum Corones è visitabile tutti i giorni, dalle 10 alle 16, e si trova a 2.275 metri di altitudine, sulla vetta del Monte Plan de Corones, in provincia di Bolzano. Il Messner Mountain Museum Corones è stato progettato da Zaha Hadid, architetto britannico tra i più famosi e apprezzati al mondo. Occupa una superficie di circa mille metri quadrati, ma l’impatto visivo e l’impatto ambientale sono minimi: è stato infatti costruito con grande attenzione al contesto in cui si trova e solo una minima parte esce dalla montagna dentro cui è stato costruito. Hadid ha realizzato il progetto basandosi sulle indicazioni di Messner, che ha per esempio richiesto della ampie terrazze e delle grandi finestre da cui fosse possibile ammirare il paesaggio. «L’idea è che i visitatori possano scendere all’interno della montagna per esplorare le sue caverne e grotte, prima di emergere attraverso la parete sul lato opposto, sulla terrazza a strapiombo sulla valle e la sua spettacolare vista panoramica», ha detto Hadid. | Il nuovo Messner Mountain Museum, a Plan de Corones. È stato inaugurato da poco, l'ha progettato Zaha Hadid ed è l'ultimo dei sei musei voluti da Reinhold Messner per celebrare l'alpinismo. |
L’autore di romanzi sentimentali Antonio Dikele Distefano sta scrivendo una serie tv per Netflix, con i personaggi e l’ambientazione di uno dei suoi romanzi, Non ho mai avuto la mia età, uscito nel 2018. In un video pubblicato dall’account italiano di Netflix, lo stesso Distefano annuncia il progetto e racconta che la storia ha «preso un’altra strada rispetto a quella del romanzo», e che quindi ha deciso di scriverci una serie. Il protagonista della serie si chiama Zero, racconta Distefano, e ha il potere speciale di capire «la realtà delle cose, delle relazioni e delle persone che si nasconde sempre dietro le apparenze». Il 2020 sarà l’anno Zero. La prima serie di @AntonioDikele, un nuovo originale Netflix. #zero pic.twitter.com/4ui4UygnTS | Lo scrittore Antonio Dikele Distefano sta scrivendo una serie tv per Netflix, che uscirà nel 2020. |
Parlando coi giornalisti al Salone del Mobile di Milano, il leader del M5S Luigi Di Maio ha annunciato che si sta per concludere il lavoro sul cosiddetto “contratto di governo”, che il suo partito vuole proporre alla Lega e al Partito Democratico. In particolare, Di Maio ha spiegato che punta molto su una possibile alleanza con la Lega: «Credo fortemente nel fatto che con la Lega di Matteo Salvini si possa fare un buon lavoro per questo paese, possiamo fare cose molto importanti» | Di Maio dice che con la Lega si possono fare «cose molto importanti». Parlando coi giornalisti al Salone del Mobile, ha fatto intendere che punta molto su una eventuale alleanza fra M5S e Lega. |
La FAO (l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) ha aperto un sito internet per guidare i donatori su quali siano le giuste piantagioni con cui coltivare le aree degli stati africani colpite da allagamenti e altri disastri naturali. Gli aiuti agricoli sono un campo in continua crescita nel corso degli ultimi anni, a cui prendono parte tanto donatori quanto aziende private. «Quando c’è un’emergenza bisogna sapere immediatamente cosa deve essere piantato e cosa crescerà» ha detto un portavoce della FAO a Reuters. Lo strumento creato dalla FAO si chiama Crop Calendar, ha un database che copre 43 nazioni africane e contiene informazioni su più di 130 diverse colture, collocate in 283 aree “eco-agricole”. Gli utenti possono andare online, selezionare un paese, la specifica area agricola e il tipo di coltura che si vuole far crescere. Lo strumento risponde indicando i momenti in cui la coltura va piantata e poi raccolta. | Un sito internet per combattere la fame in Africa. L'ha creato la FAO, e indica quali piantagioni coltivare in quali zone. |
L’11 settembre 2012 uscirà Love This Giant, il disco di David Byrne e St. Vincent. I due si sono conosciuti nel 2009, e hanno cominciato a comporre le canzoni del disco mentre St. Vincent (che si chiama Annie Clark, in realtà), era in tour. Nel 2010 Byrne ha cantato durante un concerto di Clark al Lincoln Center e Clark ha collaborato al disco di Byrne Here Lies Love, uscito nello stesso anno. Da Love This Giant è stato tratto il singolo “Who” che si può già ascoltare online e si può scaricare gratuitamente sul sito del disco. Byrne e Clark presenteranno il disco in un tour che partirà il 15 settembre. | Who, la canzone di David Byrne e St. Vincent in streaming (e in download gratuito). È tratta dal loro disco in collaborazione Love This Giant, che uscirà a settembre. |
Il progetto Imago Tour – Sicily è un archivio digitale di fotografie che tentano di raccontare la Sicilia in modo diverso da quello delle classiche cartoline che la propongono sempre uguale a se stessa. L’idea è creare un mosaico di immagini che non corrispondano necessariamente a una visione oggettiva ma abbiano a che vedere con emozioni ed esperienze personali, con un punto di vista sul paesaggio che superi l’idea romantica del “bel panorama” attraverso le opere di fotografi professionisti e non, di siciliani e di viaggiatori, proposte attraverso un lavoro di ricerca e selezione curato da Graziella Russo, esperta di comunicazione e appassionata di fotografia. Graziella Russo racconta: | Un’altra Sicilia. Una raccolta di bellissime fotografie lontane dagli stereotipi e dall'idea del "bel panorama". |
Questa settimana la procura di Trani ha infine archiviato la sua inchiesta sul presunto legame tra vaccinazione trivalente (anti morbillo, parotite e rosolia) e autismo, nato da una delle più grandi frodi scientifiche dell’ultimo secolo e mai provato da ricerche e studi scientifici. Secondo il giudice per le indagini preliminari, Francesco Messina, durante il lavoro d’inchiesta non sono emersi elementi sui quali si potessero fondare ipotesi di reato. Nel 2016 la procura aveva riconosciuto l’inconsistenza del procedimento, ma non aveva archiviato anche in seguito all’opposizione dei genitori di alcuni bambini, che avevano presentato denuncia per accertare le cause dei sintomi dei loro figli in seguito alla somministrazione del vaccino. L’opposizione aveva reso necessari ulteriori approfondimenti e il lavoro di diversi consulenti, prima di poter procedere con l’archiviazione. In questi anni l’inchiesta aveva portato a numerose critiche nei confronti della procura di Trani, non solo per il tema e le sue implicazioni per la salute pubblica, ma anche per avere coinvolto Massimo Montinari, medico della polizia e sostenitore di un proprio “protocollo” per trattare l’autismo con l’omeopatia. Nel 2014 Montinari aveva partecipato a Trani al dibattito “Vaccini e autismo, tutto quello che c’è da sapere”, insieme a Michele Ruggiero, il pubblico ministero che in seguito avrebbe avviato l’inchiesta sulle vaccinazioni. Sulla sua pagina Facebook, Montinari aveva invitato “tutti i genitori dei bambini affetti da danno vaccinale ad inviare le proprie testimonianze ai pm”. In una intervista sulla Stampa, Ruggiero aveva detto di avere conosciuto Montinari al dibattito e che comunque era giusto indagare, considerato che “diverse sentenze del giudice del lavoro, competente per i risarcimenti, hanno accertato che esiste un nesso di ‘probabile causalità’”. | L’inchiesta a Trani sui vaccini è finita come doveva finire. Con un'archiviazione da parte della procura, che non ha trovato elementi per provare il presunto legame con l'autismo, una cosa nota da anni e da prima che iniziassero le indagini. |
Caro Marco, mi chiedevi della Fiat e della sinistra, quanto tempo fa? Qui le cose precipitano, e una settimana sembra un secolo – le questioni degli operai, del resto, sembrano sempre di “un secolo fa”. | Lettera su Mirafiori. Sui cancelli, sulla sinistra e sul suo mestiere. |
Lunedì 7 ottobre alle 11:30 del mattino sarà annunciato il premio Nobel per la medicina a Stoccolma. Come da tradizione, nei giorni seguenti saranno annunciati gli altri premi per la fisica, la chimica, la pace, l’economia e la letteratura. I premi Nobel sono considerati i più prestigiosi e importanti riconoscimenti attribuiti nel mondo e ogni anno attirano l’interesse dei media e dell’opinione pubblica. Nei giorni prima della loro assegnazione sono formulate previsioni e ipotesi su chi potranno essere i premiati e per quali motivazioni. *** | Chi vince i premi Nobel quest’anno? pace, letteratura, medicina, fisica, chimica ed economia: quali sono i nomi che circolano di più e le altre cose da sapere. |
Lemmy Kilmister, il cantante, bassista e fondatore della famosa band rock dei Motörhead, è morto il 28 dicembre a settant’anni. Su Facebook il gruppo ha scritto che Lemmy aveva scoperto di avere il cancro il 26 dicembre, due giorni prima di morire. Lemmy era un soprannome che aveva dai tempi della scuola: il suo vero nome era Ian Fraser Kilmister. Aveva fondato i Motörhead nel 1975 e ne era praticamente il simbolo, dal momento che negli anni era diventato il solo membro della band ad aver fatto sempre parte del gruppo. Da allora i Motörhead hanno pubblicato 23 dischi registrati in studio, vendendone più di 50 milioni di copie in tutto il mondo. Lemmy nacque il 24 dicembre 1945 a Stoke-on-Trent, nel nord-ovest dell’Inghilterra: suo padre, un parroco anglicano, lo abbandonò quando aveva tre mesi. Crebbe con sua madre in una città turistica del nord del Galles: a partire dai quindici anni cominciò a suonare il basso in alcuni gruppi locali, e nel 1968 lavorò come roadie per un tour di Jimi Hendrix. Il suo primo gruppo serio furono gli Hawkwind, una band progressive: già allora Lemmy era famoso per il suo carattere forte e per i suoi eccessi con la droga, motivo per cui fu allontanato dagli Hawkwind. Nel 1975 formò un trio chiamato Bastard: il suo agente però lo convinse a cambiare nome, e il gruppo scelse Motörhead. I Motörhead suonavano un rock’n’roll molto aggressivo e influenzato dal punk-rock, allora nel suo momento di maggiore popolarità, soprattutto in Inghilterra. Nelle sue interviste Lemmy ha sempre specificato che i Motörhead non facevano heavy metal, come altre band di quegli anni come i Black Sabbath e i Judas Priest, e anzi ha spiegato di non averlo mai amato come genere. | Lemmy dei Motörhead è morto. Il fondatore, cantante e bassista della famosa band rock aveva appena compiuto 70 anni, e aveva scoperto pochi giorni fa di avere il cancro. |
Scrivere testi lunghi usando la tastiera dello smartphone può essere un’operazione frustrante. Quando si scrive su un computer, se si ha un ripensamento o si fa un refuso basta usare il mouse o il touchpad per selezionare la parola o la frase indesiderata e cambiarla, ma sullo schermo touch degli smartphone bisogna selezionare le parole con precisione chirurgica, un’operazione che richiede spesso diversi tentativi prima di essere completata con successo. Negli ultimi giorni se ne sta parlando molto sui social network perché esiste una funzione della tastiera di iPhone e iPad che semplifica tutto questo, e molti utenti la stanno scoprendo solo ora nonostante esista già da alcuni anni. Alcuni di voi sicuramente la conosceranno già, altri sicuramente no. How come you guys never told me this iPhone trick? I feel duped. pic.twitter.com/2RfRhI4Y1X | Il trucco per muovere il cursore su iPhone che forse non conoscete. Avete usato la tastiera nel modo sbagliato, finora. |
Lo Studio Willy Rizzo di Parigi ha organizzato una mostra delle fotografie scattate ad Hollywood dal celebre fotografo e designer italo-francese Willy Rizzo, morto a Parigi il 25 febbraio 2013. Rizzo, nato a Napoli nel 1928, si trasferì in Francia con la madre negli anni Trenta e iniziò la sua carriera a Parigi nel 1945, fotografando personaggi famosi per Cine Mondial Movie, Point de Vue e Image du Monde. Nel 1947 l’agenzia inglese Blackstar lo inviò negli Stati Uniti, dove realizzò centinaia di ritratti dei divi di Hollywood, prima di tornare in Europa alla fine del 1948 per iniziare una collaborazione ventennale con la rivista Paris Match (per cui firmò la prima copertina, con una fotografia storica di Winston Churchill). Non soltanto fotografo di celebrità, Rizzo seguì e fotografò per Paris Match moltissimi eventi storici, tra cui il processo di Norimberga e la guerra francese in Indocina. Negli anni Cinquanta diventò il direttore artistico di Marie Claire, collaborò con le principali riviste di moda e fu l’ultimo fotografo a ritrarre Marilyn Monroe nel luglio del 1962, due settimane prima della morte dell’attrice. Negli anni Sessanta iniziò anche una proficua attività di designer, continuando però a dedicarsi alla fotografia. È possibile vedere le foto di Rizzo in mostra fino al prossimo 5 luglio. | Le fotografie di Willy Rizzo. I ritratti delle celebrità di Hollywood realizzati dal fotografo italo-francese morto l'anno scorso, in mostra a Parigi. |
Lunedì pomeriggio la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese François Hollande e il presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi si sono incontrati e hanno tenuto una conferenza stampa congiunta sulla nave militare Garibaldi, nelle acque dell’isola di Ventotene, in provincia di Latina. Il vertice è stato organizzato dall’Italia per rilanciare l’azione dell’Unione Europea dopo il voto su Brexit e la decisione del Regno Unito di uscirne: come hanno scritto molti analisti si è trattato soprattutto di un “segnale simbolico”, senza particolari decisioni concrete. Durante l’incontro i tre capi di stato hanno anche deposto dei fiori e reso omaggio alla tomba di Altiero Spinelli, uno degli intellettuali che scrisse il cosiddetto “Manifesto di Ventotene”, un documento per la promozione dell’unità europea, e che è considerato tra i padri fondatori dell’Unione Europea. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le foto di Renzi, Merkel e Hollande a Ventotene. È stato un incontro soprattutto simbolico per rilanciare l'immagine dell'Unione Europea dopo il referendum su Brexit. |
Si parla molto negli ultimi giorni del calendario Pirelli del 2017, che sarà simile a quello del 2016 e diverso da tutti i precedenti: è affidato al fotografo tedesco Peter Lindbergh che ha deciso di ritrarre anziché celebri modelle nude, un gruppo di attrici e una professoressa di scienze politiche di Mosca, tutte vestite e con un’età compresa tra i 27 e i 71 anni. Ogni anno la pubblicazione del calendario Pirelli, noto anche come The Cal, rappresenta un rituale unico nel rapporto tra promozione pubblicitaria, arte fotografica e morbosità dei media. Con l’edizione del 2016 c’è stata un’inversione di tendenza perché Annie Leibovitz aveva deciso di fotografare donne che avevano avuto successo nello sport, negli affari e nell’arte, come la tennista Serena Williams, la comica Amy Schumer (le uniche a posare in intimo), la cantante Patti Smith e la musicista Yoko Ono. The Cal 2016 è stato addirittura definito “femminista”, un aggettivo insolito per un calendario storicamente di donne nude. Lindbergh ha proseguito la strada aperta da Leibovitz, proponendo un tipo di bellezza e sensualità diverso da quello che compare di solito nelle fotografie di moda e cinema, anche se negli ultimi tempi sta cambiando il modo in cui le donne vengono rappresentate. Lindbergh ha spiegato che «Il mio Pirelli è un calendario non nudo, che spoglia l’anima delle attrici: quindi è più nudo del nudo. The Cal 2017 sarà un calendario sulla sensibilità, sull’emozione, non certo sui corpi perfetti». Le attrici fotografate da Lindbergh, quasi tutte completamente vestite, sono Nicole Kidman (che ha 49 anni), Penelope Cruz (42), Uma Thurman (46), Kate Winslet (40), Julianne Moore (55), Rooney Mara (31), Charlotte Rampling (70), Helen Mirren (71), Alicia Vikander (27), Zhang Ziyi (37), Robin Wright (50), Jessica Chastain (39), Lupita Nyong’o (33) e Lea Seydoux (31): la loro età media è 44 anni, molto più alta di quella comunemente associata alla bellezza femminile. Compare anche Anastasia Ignatova, una professoressa di teoria politica di Mosca che Lindbergh ha incontrato l’anno scorso. | Dal backstage del calendario Pirelli 2017. Punterà «sull’emozione, non certo sui corpi perfetti» ha detto il fotografo Peter Lindbergh, che ha ritratto tra le altre Uma Thurman, Robin Wright e Julianne Moore. |
Per i propri figli si fa di tutto: se sei un corvo arrivi a rubare i ciuffi della coda di un panda gigante per farci il nido, se sei un rospo attraversi la strada portandoli in groppa. È pieno di altri cuccioli nella raccolta bestiale di questa settimana: un elefantino perfettamente incorniciato dalle zampe di un elefante grande, un orso polare appoggiato al vetro dello zoo, un rinoceronte che corre e un soffice cammello bianco appena nato. Per fortuna c’è chi compensa tutto questo zucchero, come l’austera aquila reale e una lucertola che divora un insetto grande quanto lei. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Weekly Beasts. In marcia, come questo rospo e i suoi piccoli, protagonisti della raccolta con gli animali più fotogenici della settimana. |
Nella sera di lunedì 24 giugno è morto a Roma il senatore a vita Emilio Colombo, l’ultimo membro della Costituente ancora vivo. Nel corso della sua lunga carriera politica, Colombo ricoprì numerosi incarichi di governo, compreso quello di presidente del Consiglio, e fu presidente del Parlamento Europeo. Era stato nominato senatore a vita nel 2003 e aveva di recente presieduto l’elezione del nuovo presidente del Senato, poiché senatore più anziano dopo Giulio Andreotti, che per ragioni di salute non aveva partecipato all’attività in aula. È morto questa sera a Roma il senatore a vita Emilio Colombo, in passato presidente del Parlamento Europeo, presidente del Consiglio e più volte ministro. Aveva 93 anni ed era l’ultimo costituente ancora in vita. | Le foto di Emilio Colombo. Aveva 93 anni ed era l'ultimo membro della Costituente ancora vivo. |
Da un po’ di giorni si parla molto di The Hateful Eight, il nuovo film di Quentin Tarantino uscito negli Stati Uniti a dicembre e che in Italia arriverà a febbraio: è un film-di-Tarantino e, come al solito, se ne parla per motivi molto diversi: questa volta uno è che “è girato in 70 millimetri”, un formato di ripresa e proiezione molto costoso ma che dovrebbe offrire una qualità molto più alta di quella a cui siamo abituati. Di un’altra questione che ha a che fare con la tecnica cinematografica si parla invece da un paio di giorni: da quando il regista canadese Xavier Dolan ha scritto una lettera aperta a Netflix UK in cui ha criticato – molto – il fatto che Netflix avesse modificato il formato di una delle scene del suo film Mommy. In una scena di Mommy l’aspect ratio – il rapporto tra larghezza e lunghezza dell’immagine – mostrata era di 1:1 (un quadrato) e Netflix l’ha fatto diventare di 1.85:1 (un rettangolo, con il formato tipico dei film). «Avete cancellato la potenzialità emotiva di quella scena, disgregato il sentimento di oppressione sociale rappresentato da quel formato», ha detto Dolan. @NetflixUK @metrodomegroup @eOnefilms @LesFilmsSeville pic.twitter.com/U7MvgUtlcf | Forme e formati dei film sono importanti. Cosa sono i film "in 70 millimetri"? Cambia davvero qualcosa? E tra tutti i formati con cui sono disponibili ora, che differenza c'è? Cose che se le sapete, poi le notate. |
Il quadro “Nu Couché (Sur Le Côté Gauche)”, di Amedeo Modigliani, è stato venduto per 157 milioni di dollari (circa 132 milioni di euro) al termine di un’asta organizzata da Sotheby’s. Il quadro – dipinto nel 1917 – fa parte della serie di nudi commissionata a Modigliani dal commerciante d’arte francese Léopold Zborowski: ci si aspettava che potesse essere venduto a un prezzo ancora più alto, ma l’asta di lunedì non ha attirato molti acquirenti. Per il quadro è arrivata una sola offerta, fatta dalla stessa persona che già prima dell’asta aveva garantito a Sotheby’s che avrebbe pagato il prezzo minimo garantito che la casa d’aste aveva promesso al venditore del quadro. | “Nu Couché (Sur Le Côté Gauche)”, di Modigliani, è stato venduto per 157 milioni di dollari. |
Venerdì 2 dicembre è uscito il video del nuovo singolo di Fabio Rovazzi, “Tutto molto interessante”. Rovazzi è un cantante e comico italiano, diventato molto famoso quest’estate per la canzone “Andiamo a comandare”. Nel video della canzone – che in queste ore sta girando moltissimo sui social network – ci sono J-Ax e Fedez, che producono Rovazzi con la loro etichetta discografica Newtopia, ed Enrico Papi e Fabio De Luigi. Quest’ultimo nella prima parte del video interpreta un produttore discografico che vuole convincere Rovazzi a fare una nuova canzone dopo il successo di “Andiamo a comandare”. Nelle ultime ore Rovazzi è stato accusato di aver copiato questa scena dal recente video di un altro rapper italiano, Salmo. (Rovazzi spiegato ai principianti) | Rovazzi ha copiato il video di “Tutto molto interessante”? un rapper italiano dice che la scena iniziale ricorda un suo recente video: lui ha risposto che è "un cliché" usato da molti. |
L’articolo 1 della Costituzione italiana dice la cosa qui sotto. Come tutti sanno e come insegnano a scuola, la grandezza della Costituzione italiana sta molto nella sua semplicità e chiarezza, e nel fatto che ogni parola serva a dire una cosa deliberata e non una parola sia sprecata. Per questo è utile saperlo bene, e citarlo a proposito, l’articolo 1. Art. 1. L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. | Cosa dice la Costituzione sul popolo sovrano. L'articolo 1 dice che è sovrano con dei limiti, come dicono altri articoli: ed è meglio conoscerli e citarli tutti. |
Da mesi in tantissimi settori e ambiti diversi – tutti? – ci chiediamo cosa succederà quando avremo superato l’attuale crisi sanitaria ed economica, e molte discussioni girano attorno a una grande domanda: si tornerà alla “normalità”, dove per normalità si intende la situazione precedente alla pandemia da coronavirus? Oppure la normalità è cambiata per sempre? L’ultimo numero dell’Economist ha dedicato un editoriale al sistema economico dei più ricchi paesi del mondo, chiedendosi se tornerà quello che era prima e rispondendosi con un chiaro “no”. [La pandemia] ha condotto a una corsa disperata per mettere in atto politiche che solo un paio di mesi fa sarebbero apparse inimmaginabili o eretiche. Il risultato è che nell’economia sta avvenendo un profondo cambiamento, del tipo che capita solo una volta per generazione. | Attenzione ai soldi gratis. Gli stati si stanno indebitando più che mai, senza le conseguenze che ci sarebbero state prima della pandemia: secondo l'Economist è l'inizio di una nuova era economica, che ha opportunità e rischi. |
Una lingua, una materia, una lettura ostica è più che dire difficile o difficoltosa: è ardua, complessa, complicata. Un compito, un lavoro, un incarico ostico è un’incombenza dura, faticosa, gravosa, ingrata. A questi significati l’italiano dei secoli passati, specialmente quello letterario, ne aggiungeva un altro: bevande ostiche, o cibi dal sapore ostico, erano cibi e bevande sgradevoli, spiacevoli, disgustosi, ripugnanti al palato (perché, magari, particolarmente amari o aspri). «Malvagio, val falso, maligno & ostico», scrive nel Cinquecento un grammatico ferrarese, Francesco Alunno, nell’Indice finale della sua opera più impegnativa, un ponderoso vocabolario metodico in dieci libri: La fabrica del mondo […]. Nella quale si contengono tutte le voci di Dante, del Petrarca, del Boccaccio, & d’altri buoni autori […], in Vinegia, Con Privilegio del Sommo Pontefice Paolo III, della Sereniss. Signoria di Vinegia, & dello Illustriss. Duca di Ferrara, 1548). «Faccioti intender non ti sarò ostico» (Il sogno dil Caravia, s. l., Con Gratia, e’ Privilegio, 1549), e cioè “ti faccio capire che non ti sono nemico”, scrive in un poemetto, nello stesso secolo, il poeta e gioielliere veneziano Alessandro Caravia; l’origine di ostico è infatti il latino hosticus “ostile, nemico” (derivato di hostis, “nemico, avversario”), che significò anche “straniero”: chi ci è ostile, o l’estraneo che avvertiamo come tale (perché lo temiamo, ci destabilizza, ne abbiamo paura), non può farci evidentemente piacere. | Cosa vuol dire “ostico”. È qualcosa di complicato, arduo, più che difficile: una volta lo si diceva anche dei cibi e delle bevande. |
I sottosegretari e viceministri nominati dal Consiglio dei ministri – che si è riunito a partire dalle 10.30 di oggi – sono in tutto 44: è completata così la formazione del governo Renzi (che ha 62 componenti in tutto, contando anche i 16 ministri, Renzi e il sottosegretario Delrio). Tra i sottosegretari e viceministri ci sono nove donne e 35 uomini. Il più giovane è il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti che ha 31 anni. Nel governo Letta i sottosegretari e viceministri erano quaranta, di cui dieci donne. Diciassette persone hanno mantenuto l’incarico di sottosegretari che avevano nel governo precedente. | I sottosegretari del governo Renzi. Sono 35, e 9 viceministri: molti uomini (uno assai discusso), poche donne. |
Gli scienziati hanno sostenuto a lungo che l’epicentro del riscaldamento globale sia lontanissimo dal raggiungere l’umanità. Si trova nelle brulle zone del ghiacciato nord, dove bambini dalle gote rosse vanno in giro vestiti di pelliccia, dove in inverno il sole compare di rado e le temperature raggiungono decine di gradi sotto lo zero. Un posto del genere è la penisola Yamal, in Siberia: un desolato pezzo di terra che i suoi abitanti – i Nenets – hanno chiamato con un nome che si può tradurre come “le terre alla fine del mondo”. Probabilmente avete sentito parlare della voragine che si è aperta da quelle parti. È quella che è apparsa all’improvviso, lunga quasi 60 metri di diametro, e la cui storia è girata parecchio su Internet. Gli aggettivi più spesso utilizzati per descriverla sono stati “gigante”, “misteriosa” e “curiosa”. Gli scienziati, di conseguenza, apparivano “sconcertati” e la popolazione locale “confusa”. Alcuni hanno suggerito che fosse colpa degli alieni. Alcune persone che abitano nelle vicinanze hanno fatto circolare teorie riguardo “luci accecanti” e “corpi celesti”. | Una possibile spiegazione all’enorme buco in Siberia. Secondo alcuni scienziati è stato provocato dal rilascio di gas metano intrappolato nel permafrost, sciolto per il caldo (intanto se ne sono aperte altre due). |
Un giorno della prossima primavera, probabilmente a maggio, in quindici stati degli Stati Uniti miliardi di cicale emergeranno dal terreno, contemporaneamente, dopo aver passato 17 anni sotto terra. Non sono cicale come quelle che vivono intorno al mar Mediterraneo: nella classificazione scientifica degli esseri viventi rientrano nel genere Magicicada e vivono solo nell’est del Nord America. La loro più peculiare caratteristica è appunto il fatto che passino anni e anni in uno stadio giovanile (in gergo tecnico, quello di “ninfa”) prima di uscire dal terreno e vivere come adulte solo quattro, cinque o sei settimane, giusto per riprodursi. Esistono due grandi gruppi di Magicicada: alcune specie hanno un ciclo di vita di 13 anni, le altre di 17. Non significa che le cicale negli Stati Uniti ci siano solo ogni 13 e 17 anni: ci sono diverse popolazioni di cicale, distribuite in territori diversi, i cui cicli si sovrappongono. Queste popolazioni sono chiamate “nidiate”. | L’invasione delle cicale negli Stati Uniti. In primavera a miliardi emergeranno contemporaneamente dal terreno in cui hanno passato 17 anni, non si sa bene come. |
Stamina, il controverso “metodo” che – secondo i suoi promotori – è a base di cellule staminali e che sarebbe in grado di curare malattie gravi e invalidanti come la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) è oggetto di un’inchiesta cominciata domenica sul quotidiano la Stampa. Del trattamento si parla da mesi: la comunità scientifica nazionale e internazionale lo ha molto criticato, negli ultimi mesi ci sono state prima sentenze della magistratura per permettere ad alcuni pazienti di proseguire le trasfusioni, poi la decisione del ministero della Salute di fermare la sperimentazione sulla base degli esiti di una commissione di esperti (giudicata poi non imparziale dal TAR del Lazio), e poi accuse di plagio della documentazione scientifica fornita dai responsabili del trattamento e diversi rinvii a giudizio, tra cui uno chiesto a inizio dicembre per l’ideatore del trattamento Stamina, Davide Vannoni. In un primo articolo pubblicato sulla Stampa, il giornalista Paolo Colonnello ha ricostruito una delle fasi meno chiare dell’adozione del trattamento Stamina da parte dell’Ospedale di Brescia: cioè come abbia fatto il «misterioso preparato» del professor Davide Vannoni a passare dalle cliniche estetiche di San Marino e dai laboratori nei sottoscala di un call center, agli Spedali Civili di Brescia, che sono considerati un centro di eccellenza in Italia. Per capirlo, scrive Colonnello, si deve guardare la lista dei primi 12 pazienti trattati con Stamina a Brescia, tra cui ci sono anche due nomi piuttosto importanti: Luca Merlino, il direttore vicario della Sanità lombarda, e il cognato della direttrice Sanitaria dell’Ospedale, Ermanna Derelli. | Stamina, l’inchiesta della Stampa. Cosa c'è nei nuovi articoli della Stampa sul controverso trattamento ideato da Davide Vannoni, e soprattutto su come arrivò agli Spedali Civili di Brescia. |
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera. Il Guardian racconta dell'uscita con 27 anni di ritardo del terzo disco degli It's immaterial, che si resero noti nel secolo scorso per quella gradevole canzonetta che girò tanto, Driving away from home. Anche Noel Gallagher si è messo con quelli che protestano contro le "inutili mascherine". Un anno fa oggi era morto Ric Ocasek dei Cars. Un paio di mesi dopo avevamo citato qui questa. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Una canzone di Lucio Dalla. La più diversa delle canzoni di Dalla, non essendo peraltro una canzone di Dalla. |
Ieri il presidente ad interim della Valle d’Aosta Renzo Testolin ha deciso lo scioglimento anticipato del Consiglio regionale e ha indetto nuove elezioni per il prossimo 19 aprile. Testolin era stato nominato presidente ad interim dopo le dimissioni di Antonio Fosson, eletto nel 2018. Fosson si era dimesso a dicembre del 2019 perché indagato per scambio elettorale politico-mafioso nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla direzione distrettuale antimafia di Torino sul ruolo avuto dalla ‘ndrangheta nelle elezioni regionali 2018. La notizia dell’inchiesta era emersa durante l’udienza preliminare al tribunale di Torino di un procedimento nato in seguito a un’altra inchiesta sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Valle d’Aosta. Secondo il pubblico ministero Valerio Longi «il sodalizio mafioso di matrice ‘ndranghetista capeggiato dai fratelli Marco e Roberto Di Donato è riuscito a influenzare le elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale della Valle d’Aosta del 20 maggio 2018», e a «condizionare le scelte elettorali di una parte degli elettori». | Le elezioni regionali in Valle d’Aosta si terranno il prossimo 19 aprile. |
I funzionari del centro zoologico Ramat Gan di Tel Aviv, in Israele, hanno recentemente scoperto che la coppia di pinguini sudafricani formata da Suki e Chupchikoni, che credevano essere un maschio e una femmina, è in realtà formata da due pinguini femmine. I due pinguini, come tutti gli esemplari della loro specie, sono monogami. La scoperta è arrivata dopo un esame sul sangue di Chupchikoni: nessun funzionario del centro zoologico aveva dubitato fino a quel momento che Chupchikoni fosse un maschio, specialmente per il suo comportamento. Secondo quanto hanno raccontato i funzionari del centro al giornale israeliano Haaretz, Chupchikoni ha cambiato il proprio atteggiamento così bene da ingannare perfino gli esperti custodi della struttura. | I due pinguini lesbiche allo zoo di Tel Aviv. Tutti credevano che si trattasse di una coppia "convenzionale", ma il pinguino che faceva il maschio è in realtà una femmina. |
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