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Avengers: Endgame è senza dubbio il film del mese, e probabilmente quello dell’anno, e forse quello che farà gli incassi più alti nella storia del cinema. Abbiamo già parlato di cosa bisogna sapere prima di vederlo, di come ne parlano i critici, di cosa potrebbe essere utile sapere dopo averlo visto e di dove andrà la Marvel da qui in poi. Ma prima di Avengers: Endgame la Marvel ha fatto altri 21 film, tutti parte dello stesso Universo cinematografico: compongono la cosiddetta “Saga dell’Infinito”, che si conclude con Endgame, e iniziarono più di dieci anni fa con il primo Iron Man. Tutto questo parlare di Marvel, Hulk, Iron Man, Capitan America e compagnia bella potrebbe aver fatto venire voglia a molti di rivedere uno o tutti i film che hanno preceduto Endgame. Ne parliamo qui di seguito, dedicando qualche riga a ognuno e dicendo dove si possono trovare in streaming: così sapete come riprendere al volo quelli che avete voglia di rivedere. Il tutto senza nemmeno uno spoiler su Endgame, che magari non siete tra quei tre milioni di italiani che già l’hanno visto.
Tutti i film Marvel prima di “Endgame”. In ordine: con i riassunti, i trailer e le cose da sapere per guardarli in streaming.
L’associazione Luca Coscioni, che promuove e sostiene campagne per la libertà di cura e di ricerca scientifica, ha diffuso un video in cui 70 persone chiedono che il Parlamento italiano si occupi della proposta di legge di iniziativa popolare sulla legalizzazione dell’eutanasia e sul testamento biologico, depositata nel settembre 2013 dall’Associazione e dal comitato EutanaSiaLegale. Nel video ci sono tra gli altri Maurizio Costanzo, Marianna Aprile, Corrado Augias, Luca Barbarossa, Marco Bellocchio, Emma Bonino, Marco Cappato, Rosanna D’Antona, Filippo Facci, Vittorio Feltri, Corrado Fortuna, Filomena Gallo, Giulia Innocenzi, Selvaggia Lucarelli, Marco Maccarini, Mara Maionchi, Neri Marcorè, Gianni Miraglia, Aldo Nove, Paolo Mieli, Marco Pannella, Rocco Papaleo, David Parenzo, Platinette, Roberto Saviano, Michelangelo Tagliaferri, Umberto Veronesi, Alessio Viola, Mina Welby.
Lo spot per la proposta di legge sul testamento biologico e l’eutanasia. Chiede che il Parlamento discuta la proposta di iniziativa popolare depositata nel 2013.
Il 6 ottobre saranno messe all’asta 257 polaroid scattate in Italia e in Russia dal grande regista russo Andrej Tarkovskij. Tarkovskij ha scattato la maggior parte delle foto mentre era impegnato a girare il film Nostalghia (1983), che racconta di un poeta sovietico che si trova in Italia per studiare la vita di un compositore russo: ci sono fotografie della Toscana, di amici, parenti, cani e paesaggi che danno un’idea del punto di vista e dello stile di Tarkovskij. La vendita è organizzata dalla casa d’aste Bonhams di Londra: le fotografie saranno divise in 29 gruppi con circa 9-10 immagini ciascuno. Si stima che ogni lotto sarà venduto a un prezzo tra le 20mila e le 37mila sterline (cioè da più di 23mila euro a più di 43mila). Daria Chernenko, capo del dipartimento artistico russo della Bonhams, ha spiegato al Guardian che le polaroid all’asta sono molto personali. Amici e parenti ricordano che Tarkovskij girava sempre con la macchina fotografica in mano, suo figlio ha raccontato che portava con sé ovunque andasse l’intera collezione di immagini: Tarkovskij conservava solo quelle che lo soddisfacevano appieno e bruciava le altre.
Le polaroid di Tarkovskij all’asta. Le scattò in Toscana e in Russia durante le riprese di "Nostalghia": ritraggono amici e parenti in un'atmosfera simile a quella dei suoi film.
Dei tanti modi in cui un artista può decidere di “colpire” un pubblico, presentare oggetti di uso comune fuori scala è uno dei più frequenti, e nonostante questo – cioè nonostante la ripetizione seriale, diciamo – anche uno dei più efficaci, spiazzanti e immediati. Che si tratti di una paperella di gomma gigante in giro per i porti dell’Asia o di un’enorme sedia, è affascinante il fatto che alla fine si tratti sempre di una paperella di gomma e di una sedia. O di un tavolo, o di una sdraio: oggetti che in teoria qualcuno potrebbe anche usare. Il discorso non vale per tutti, ovviamente, come mostrano alcune delle foto raccolte di seguito: pistole, neonati, uova e Marilyn Monroe (tutti rigorosamente giganteschi). Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Oggetti fuori scala. Uova, sedie, paperelle, pistole, bambini, Marilyn Monroe: album fotografico di cose molto più grandi di quanto dovrebbero essere.
Il 20 novembre è stato assegnato a Londra il Mercury Prize, il premio assegnato ogni anno al miglior disco di un artista britannico o irlandese. Lo ha vinto At Least For Now, lil primo disco di Benjamin Clementine, cantante, musicista e poeta franco-britannico che ha dedicato il premio alle persone morte durante gli attentati di Parigi di venerdì 13 novembre. Il Mercury Prize, che l’anno scorso era stato vinto dagli Young Fathers, è di solito assegnato ad artisti ed etichette indipendenti, e magari non famosissimi all’estero. I finalisti candidati alla vittoria del Mercury Prize erano 12, scelti a partire da una lista iniziale di 298 dischi. Clementine ha 26 anni ed è nato a Londra. A 19 anni – dopo aver passato un periodo vivendo da senzatetto a Camden Town, un quartiere di Londra – si trasferì a Parigi, suonando e dormendo per strada. Suonando per strada Clementine riuscì a guadagnare quanto gli serviva per soggiornare in un ostello e, sempre mentre suonava per strada, un agente discografico si accorse di lui e gli permise così di iniziare la sua carriera discografica. At Least For Now è stato pubblicato nel marzo 2015. Nel ricevere il premio, Clementine ha detto: «Non so bene cosa dire. Grazie davvero. Mi piacerebbe ringraziare la musica. Vorrei dedicare tutto questo alle persone di Parigi».
Il cantante Benjamin Clementine ha vinto il Mercury Prize. L'importante premio musicale al miglior disco britannico dell'anno è stato assegnato a "At least for now", uscito a marzo.
Per promuovere il film Star Wars: Il risveglio della Forza, che in Italia uscirà nei cinema il 16 dicembre, Disney ha organizzato martedì 20 ottobre un evento pubblicitario sulla Grande muraglia cinese, riempiendone un tratto con 500 stormtrooper (i soldati dell’esercito imperiale) e lasciando che per alcune ore i fan di Star Wars potessero fare foto e selfie con l’installazione. Disney non ha ancora comunicato una data di uscita del film in Cina, e non è sicuro che ce ne sarà una: gli altri film della saga sono stati proiettati in Cina con grande ritardo rispetto al resto del mondo e spesso solo per eventi particolari e festival. Come ha scritto Hollywood Reporter, tuttavia, Star Wars: Il risveglio della Forza sarà almeno disponibile in Cina grazie a un popolare servizio di streaming, dopo un accordo promosso da Disney. In a first-ever event of its kind, 500 stormtroopers were stationed on the Great Wall to celebrate #TheForceAwakens! pic.twitter.com/E27fUNxdAo
500 stormtrooper sulla Grande muraglia cinese. Un evento organizzato da Disney per promuovere il film "Star Wars: Il risveglio della Forza".
Il 24 e il 25 febbraio, oltre che per il rinnovo del parlamento, si voterà anche in tre regioni: Lombardia, Lazio e Molise. Nessuna di queste tre legislature regionali è giunta al termine previsto del suo mandato. In Lombardia e Lazio le giunte sono cadute e i consigli regionali sono stati sciolti in conseguenza di diversi scandali giudiziari. In Molise le elezioni sono state invalidate a causa dei vizi di forma che sono stati trovati nelle firme con cui nel 2011 l’attuale governatore di centrodestra, Michele Iorio, presentò la sua lista (è la seconda volta che accade in una decina di anni). Lombardia Il consiglio regionale della Lombardia si è sciolto a fine ottobre dopo molti mesi di polemiche. In particolare diversi membri della giunta Lombarda, tra cui anche lo stesso governatore, Roberto Formigoni, sono stati indagati ed uno, Roberto Zambetti, è stato arrestato. Formigoni ha resistito alle richieste di dimissioni fino a che la Lega, i cui voti erano necessari per ottenere la maggioranza nel consiglio regionale, non ha chiesto di andare a votare in primavera. Dopo lo scioglimento del consiglio regionale una quarantina di consiglieri sono stati indagati per un uso improprio dei rimborsi elettorali.
Le tre regioni in cui si vota. La Lombardia, coi montiani in subbuglio, il Lazio, e il Molise, dove il centrosinistra presenta un ex candidato di Forza Italia.
Apple ha da poco confermato che l’iPad 2, la nuova versione del suo tablet, sarà in vendita in Italia a partire dal prossimo 25 marzo e ha comunicato i prezzi suggeriti al pubblico: quelli per la versione WiFi sono 20 euro più bassi di quelli della versione precedente, quelli della versione WiFi + 3G sono uguali a quelli del modello precedente. L’iPad2 è stato presentato all’inizio di marzo e offre, tra le novità, due videocamere per scattare fotografie e girare video, un processore più potente e nuovi sensori per l’orientamento. Il design è lievemente cambiato rispetto alla prima generazione, e il tablet è più sottile e leggero. I prezzi
I prezzi dell’iPad 2 in Italia. Apple ha comunicato quanto costeranno i suoi nuovi tablet, in vendita dal 25 marzo.
Clemente Mastella, ex ministro del Lavoro ed ex ministro della Giustizia, ha annunciato domenica le sue dimissioni da sindaco di Benevento, unico capoluogo di provincia in Campania guidato dal centrodestra. Le dimissioni sono arrivate dopo numerose crisi attraversate dalla maggioranza che appoggiava Mastella, che tra le altre cose avevano portato a defezioni di consiglieri dissidenti. Secondo alcuni giornali, tra cui il Fatto Quotidiano, Mastella avrebbe l’intenzione di ricandidarsi a sindaco di Benevento a capo di una lista di centrodestra formata solo da suoi “fedelissimi”. Mastella era stato eletto nel 2016 battendo il candidato del PD, Raffaele Del Vecchio, e la candidata del Movimento 5 Stelle, Marianna Farese.
Clemente Mastella si è dimesso da sindaco di Benevento.
È morta la stilista e scrittrice Marina Ripa di Meana, considerata una celebrità sin da giovane. Aveva 76 anni era da tempo malata di tumore. Ripa di Meana, che è nata Marina Elide Punturieri, ha iniziato la sua carriera come stilista, ha avuto diverse relazioni con uomini importanti dell’aristocrazia romana – fra cui Alessandro Lante della Rovere e Carlo Ripa di Meana – ma è diventata celebre soprattutto grazie alle sue apparizioni televisive in più ruoli. Nella sua carriera ha anche scritto una decina di libri, molti dei quali autobiografici. Più di recente era diventata un’attivista per i diritti degli animali. A maggio aveva parlato pubblicamente della sua malattia, di cui soffriva da 16 anni, in una trasmissione tv ospite da Barbara d’Urso. Poche ore dopo la morte è stato diffuso dal TG5 un video di Marina Ripa di Meana registrato qualche giorno prima nella sua casa di Roma per Radio Radicale durante il quale Maria Antonietta Farina Coscioni (fondatrice con il marito dell’Associazione Luca Coscioni) ha letto una lettera con le sue ultime volontà e in sua presenza: «Dopo Natale le mie condizioni di salute sono precipitate. Il respiro, la parola, il mangiare, alzarmi: tutto, ormai, mi è difficile, mi procura dolore insopportabile: il tumore ormai si è impossessato del mio corpo. Ma non della mia mente, della mia coscienza. Ho chiamato Maria Antonietta Farina Coscioni, persona di cui mi fido e stimo per la sua storia personale, per comunicarle che il momento della fine è davvero giunto. Le ho chiesto di parlarle, lei è venuta. Le ho manifestato l’idea del suicidio assistito in Svizzera. Lei mi ha detto che potevo percorrere la via italiana delle cure palliative con la sedazione profonda. Io che ho viaggiato con la mente e con il corpo per tutta la mia vita, non sapevo, non conoscevo questa via».
È morta Marina Ripa di Meana. Stilista, scrittrice e personaggio televisivo, aveva 76 anni: prima di morire ha spiegato in un video di voler ricorrere alla sedazione profonda.
Venerdì 29 marzo è iniziata a Mosca la settimana della moda, che proseguirà fino a giovedì 4 aprile (anche se il grosso delle sfilate finirà oggi). Durante queste giornate decine di stilisti russi – insieme ad alcuni marchi stranieri, come l’italiano Pal Zileri o quello del britannico Ozwald Boateng – presenteranno le loro collezioni per l’autunno e l’inverno. La settimana della moda, arrivata alla 26esima edizione, è sponsorizzata da Mercedes Benz. Per quanto possano sembrare un soggetto noioso, le fotografie di moda possono essere facilmente apprezzate anche da persone estranee al settore o completamente disinteressate ai vestiti: i fotografi si trovano a lavorare in set perfettamente allestiti, con colori brillanti, luci precisamente calcolate, scenografie originali. Purché ci si concentri soprattutto su quello che sta attorno alle passerelle, cioè su quello che di solito viene mostrato meno.
La moda a Mosca. Le fotografie più belle dalla settimana della moda in Russia, passerelle escluse.
In un momento in cui si discute moltissimo della crisi delle élite, dell’ascesa del populismo e dell’incapacità della classe intellettuale di mantenere il secolare ruolo di guida, è uscito per Feltrinelli Il censimento dei radical chic, il nuovo libro dello scrittore Giacomo Papi, che affronta questi temi in modo umoristico ma calzante. Il libro immagina un’Italia trascinata dalla rabbia della gente comune, manipolata da un astuto primo ministro che ne sfrutta le paure e le passioni, e incattivita verso gli intellettuali, visti come parassiti che la vogliono incantare. Il clima nazionale porta all’uccisione di uno di loro, il professor Giovanni Prospero, colpevole di aver citato Spinoza in un talk show. Il governo ne approfitta per istituire un “registro degli intellettuali”, per proteggerli e schedarli, e lancia una campagna di semplificazione della lingua e del pensiero, con nuove grammatiche, ministeri dell’Ignoranza e censori. Di seguito potete leggere i capitoli 11 e 21, mentre il primo lo trovate qui.
Il censimento dei radical chic. Il nuovo libro di Giacomo Papi immagina, con umorismo e tempismo, un'Italia dove gli intellettuali sono perseguitati e schedati.
Il governo interverrà sui titolari di partite IVA modificando alcuni dei regimi di tassazione agevolata introdotti dal precedente governo, accusati di aver generato distorsioni e occasioni di elusione fiscale. Il risultato sarà un aumento delle tasse sui lavoratori autonomi e un aumento degli obblighi, in particolare per coloro che dichiarano le cifre più alte. Le anticipazioni di questo intervento hanno causato immediatamente discussioni e polemiche, con accuse provenienti in particolare dal centrodestra, che ha tra le sue priorità gli interessi dei lavoratori autonomi e dei possessori di partite IVA. Anche il Movimento 5 Stelle ha chiesto di moderare gli interventi su questa categoria e, anche se il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha assicurato che la legge di bilancio «non sarà cambiata», sembra che nei prossimi giorni possa essere introdotta qualche modifica.
Il governo toccherà le partite IVA, e non tutti sono contenti. Niente estensione della flat tax, e saranno corrette alcune distorsioni create dall'ultima legge di bilancio: secondo alcuni però forse esagerando.
Alcune città, negli ultimi anni, hanno scelto di installare dei cestini della spazzatura “intelligenti”, dotati cioè di sensori che monitorano il volume dei rifiuti e dunque il livello di riempimento. L’informazione viene trasmessa istantaneamente alla centrale operativa avvisando quando e se è il momento di fare la raccolta dei rifiuti. Diverse analisi, ha scritto il Wall Street Journal, hanno dimostrato che lo svuotamento dei cestini prima che siano pieni rende la raccolta più efficiente e meno dispersiva e in Italia con i cestini intelligenti sta facendo degli esperimenti anche Milano. Manuel Maestrini, fondatore e direttore di NordSense, azienda californiana che produce sensori intelligenti per bidoni della spazzatura, ha spiegato che la loro tecnologia riduce i costi di raccolta e le emissioni del 50 per cento: «Ci vogliono circa 30 secondi per svuotare un cestino che non è pieno. Se invece il cestino trabocca ci vuole molto di più». Il tempo e i costi, inoltre, aumentano quando la spazzatura viene scaricata per terra, accanto al cestino perché quel cestino non è stato svuotato. I mezzi per la raccolta, inoltre, possono pianificare l’itinerario andando direttamente ai bidoni che devono essere effettivamente svuotati, evitando tappe inutili che comportano sprechi di tempo, di risorse e il traffico. Per Maestrini, affrontare il problema dell’insufficienza di spazio per i rifiuti aggiungendo altri cassonetti non fa che aumentare il problema, con una specie di «effetto a catena».
Che cosa sono i cestini per rifiuti “intelligenti”? hanno sensori per capire quando sono pieni e ottimizzare la raccolta della spazzatura: li stanno sperimentando diverse città del mondo, anche in Italia.
Nelle ultime ore sta circolando moltissimo su internet il video dell’intervento del deputato del M5S Mattia Fantinati al meeting di Rimini del movimento cattolico Comunione e Liberazione. Era la prima volta che un esponente del Movimento era stato invitato all’incontro, dove vengono ospitati ogni anno importanti politici sia di destra che di sinistra, e la decisione di accettarlo era stata molto contestata dai sostenitori del M5S. Il discorso di Fantinati – che si definisce cattolico – è stato molto severo e critico nei confronti di CL, ma anche molto apprezzato perché riassume buona parte delle accuse che il movimento riceve da tempo: di essere, per esempio, soprattutto una lobby di potere interessata a controllare sanità, scuole private cattoliche, università e appalti pubblici. Mattia Fantinati – che prima di questo discorso non si era fatto particolarmente notare sui media – ha 40 anni, è nato a Nogara ed è cresciuto a Verona, dove vive. Si è laureato in Ingegneria gestionale a Brescia e poi ha seguito corsi di specializzazione sia in Italia (alla Bocconi) che all’estero (all’Università di Pechino e alla London School of Economics di Londra), soprattutto in ambito economico. «Di esperienza ne ho fatta parecchia», scrive sul suo sito, «sia all’interno di aziende e multinazionali italiane che straniere, specializzandomi nel settore delle energie rinnovabili, prima di biomasse e poi di impianti fotovoltaici». Dal 2010 al 2014 è stato consigliere dell’Ordine degli Ingegneri di Verona.
Chi è Mattia Fantinati, il deputato M5S che ha criticato Comunione e Liberazione. Il deputato diventato famoso per il discorso contro CL al meeting di CL ha 40 anni ed è un ingegnere veronese.
Il mar Adriatico al largo della costa dell’Emilia-Romagna ha fondali bassi e raramente si alzano onde che superano i tre metri: non è il posto ideale per praticare il surf, ma potrebbe esserlo per produrre energia. Il sole, il vento e la stessa acqua del mare sono le tre fonti al centro del progetto chiamato “Agnes”, che punta a realizzare due parchi eolici, uno fotovoltaico e un impianto di elettrolizzazione per la produzione di idrogeno. Tutto questo in mezzo al mare a una distanza dalla costa che rende poco visibili le turbine eoliche e i pannelli solari. Agnes è stato pensato a Ravenna, dove fin dal dopoguerra il porto e la zona industriale hanno vissuto una significativa espansione grazie all’insediamento di aziende petrolchimiche, soprattutto l’allora ANIC, l’Azienda Nazionale Idrogenazione Combustibili controllata dall’Eni. Percorrendo via Baiona, una delle strade che costeggiano l’area industriale e conducono al porto, si notano impianti di ogni tipo: tra i tanti, ci sono il petrolchimico Enichem, l’Alma petroli, la Versalis. Sono in una posizione privilegiata, collegati a uno dei porti più importanti del mare Adriatico per il traffico delle merci.
L’ambizioso progetto per produrre energia in mare, a Ravenna. Prevede la costruzione di due parchi eolici, uno fotovoltaico e di centrali per produrre idrogeno dall'acqua salata.
Adriano Sofri si trova in questi giorni a Parigi e sul monumento de la République – dove sono stati lasciati fiori, candele e messaggi per le persone uccise e ferite negli attentati di venerdì – ha trovato un foglio con su scritto “books not bombs”, “libri non bombe”. Ha fatto allora un po’ di giri nelle librerie della città per parlare con i librai e sentire cosa ne pensano di quella frase, e ha raccontato cosa ha scoperto su Repubblica. C’è chi ha tenuto il negozio chiuso perché «ci sono dei giorni così, e specialmente dei giorni dopo», chi cita la pericolosità di libri come il Mein Kampf di Hitler, chi parla di una civiltà che ama i libri contrapposta a un’altra che usa le bombe per distruggerla; e infine chi spiega che «Il libro può proteggerti solo quando abbia una rilegatura solida, e stia nella tasca interna, proprio all’altezza del cuore». «Parigi. Sul monumento della République c’è un foglio su cui qualcuno ha scritto “BOOKS NOT BOMBS”, “Libri non bombe”, e benché l’idea vada da sé, sono due giorni che ci penso su. Penso a tre variazioni. 1: Libri non bombe. 2: Bombe non libri. 3: Libri e bombe (o il suo risvolto, Né libri né bombe, che accantoniamo). E siccome sono a Parigi, e a Parigi vale la pena anche solo per le sue librerie, vado dai librai. Del resto, non avevo scelta: interpellare fabbricanti e commercianti di bombe è troppo complicato. È il secondo di tre giorni di lutto, e molte librerie sono chiuse. A Rue de l’Odéon “Le coupe papier” ha messo sulla sua vetrina antiquaria una pagina scritta a mano, con una grafia ammirevole (traduzione mia): “La libreria resterà chiusa oggi. Vogliate scusarmene, ci sono dei giorni così, e specialmente dei giorni dopo”. Poco più avanti è aperta “Amélie Sourget”, e la giovane signora cui chiedo che cosa pensi del motto è gentilmente interdetta. Naturalmente, dice, io vivo di libri, e di bombe si muore. Esistono anche libri cattivi? Certo. E bombe buone? Non so, forse necessarie. Spicca in vetrina una prima versione (1791) di Thomas Paine, Théorie et pratique des droits de l’homme. Paine abitava di fronte, come ricorda la lapide che lo dichiara «inglese di nascita, americano d’adozione, francese per decreto”, e lo cita: “Quando le opinioni sono libere, la forza della verità finisce sempre per prevalere”. Là sotto c’è la libreria Guénégaud, specializzata in caccia, manieri e castelli e storia locale, sono il primo del giorno e non sono nemmeno un cliente. Il signore che mi riceve è decisamente all’altezza delle tradizioni custodite dai suoi scaffali, e si sbriga: “Tanto i libri non li legge più nessuno, qualche vecchio come lei e me. E le bombe sono mera gesticolazione”. Se vendessi bombe invece che libri, dice, gli affari andrebbero a gonfie vele. Certo che i libri possono essere pericolosi, dice, e fa un elenco in cui il Mein Kampf è surclassato da Stalin e Mao e Fidel. Direi che non diffidi delle bombe, quanto dei bersagli troppo lontani, dal momento che “i terroristi sono francesi, li abbiamo in casa”».
I libri e le bombe a Parigi. Adriano Sofri ha fatto un giro nelle librerie della città dopo aver visto un foglio con scritto "books not bombs", lasciato per ricordare i morti negli attentati.
La sonda Cassini e il suo viaggio sono raccontati oggi anche nel doodle di Google. Nella pagina principale del motore di ricerca, al posto del classico logo, c’è una breve animazione che mostra la sonda Cassini mentre inizia il suo viaggio nello spazio compreso tra Saturno e i suoi anelli più interni, per analizzarne le caratteristiche, scattare fotografie e inviare nuovi dati verso la Terra. La sonda Cassini si trova a oltre 1,7 miliardi di chilometri di distanza da noi e oggi è entrata nella fase finale della sua missione, con le prime manovre per avvicinarsi sempre di più a Saturno, fino a polverizzarsi entrando nell’atmosfera del pianeta. Il lancio dalla Terra della sonda Cassini risale all’ottobre del 1997, quando iniziò il suo viaggio verso Saturno, terminato nel 2004. Da allora, orbita intorno al pianeta, compiendo manovre di vario tipo per visitare i suoi dintorni e le sue numerose lune. La sonda si chiama così in onore dell’astronomo italiano Gian Domenico Cassini, che a fine Seicento fu tra i primi studiosi di Saturno. È grande più o meno quanto un minibus ed è tra le sonde più ingombranti mai lanciate nella storia delle esplorazioni spaziali. I dati che ha raccolto negli anni ci hanno permesso di analizzare la polvere interstellare, scoprire un oceano sotto Encelado, la sesta luna del pianeta per dimensioni, e fare nuove ipotesi sul fatto che possa ospitare alcune forme di vita. Cassini ha inoltre scattato immagini molto dettagliate e suggestive di Saturno, dei suoi anelli e delle sue lune.
La sonda Cassini e il doodle di Google. Per ricordare l'inizio della sua ultima avventura intorno a Saturno, con l'esplorazione dello spazio tra il pianeta e i suoi anelli.
Stanley Gibbons, una società inglese che tratta antiquariato e materiale per collezionisti, in particolare francobolli, ha annunciato la pubblicazione di un indice delle 30 prime edizioni di libri pubblicati nel ‘900 con il valore più alto. Il termine “Index”, che viene dal linguaggio della borsa, in questo caso ha la funzione di fornire un prezzo di riferimento in base a cui stabilire il prezzo di ogni altra prima edizione. Il libro del ‘900 con il prezzo più alto, secondo la classifica di Stanley Gibbons, è la prima edizione di The Great Gatsby di Francis Scott Fitzgerald del 1925: 246.636 sterline, che equivalgono a poco meno di 350mila euro. Al secondo e terzo posto della classifica ci sono le prime edizioni di The Hobbit di J.R.R. Tolkien del 1937, valutata 65.420 sterline, circa 92mila euro, e Ulysses di James Joyce del 1922, stimata 24.557 sterline, poco meno di 35mila euro. Il dato più interessante dell’index di Stanley Gibbons è che il valore dei 30 titoli valutati è quasi raddoppiato negli ultimi dieci anni e si è addirittura moltiplicato per 7 negli ultimi 15. Sommando tutti i prezzi stimati di queste prime edizioni, il valore complessivo oggi ammonta a circa 560.451 sterline (circa 792mila euro), mentre cinque anni fa era di 312.276 sterline (441mila euro), e all’inizio degli anni 2000 era di 78.497 sterline, appena 111mila euro. Il valore di alcuni titoli sembra cresciuto molto grazie ai film: oltre a Lo Hobbit e al Grande Gatsby, anche Casino Royale di Ian Fleming – il romanzo del 1953 in cui compare il personaggio di James Bond per la prima volta – è passato da circa 15mila sterline a 24mila (in euro, da 21mila a 34mila). Ma il libro che ha acquisito più per valore è The animal farm (La fattoria degli animali) di George Orwell del 1946, che è passato dalle appena 200 sterline (280 euro) del 2002, alle più di 5mila (7mila euro) attuali. L’unico saggio che compare nell’indice dei trenta titoli è The General Theory of Employment, Interest, and Money (Teoria generale dell’occupazione, dell’interesse e della moneta) dell’economista inglese John Maynard Keynes del 1936, il cui valore è aumentato di circa nove volte dal 2000 a oggi, passando da 720 sterline a 6820 (circa 9650 euro).
Le prime edizioni di libri del ‘900 che valgono di più. Le ha valutate una società inglese: ci sono Tolkien, Fitzgerald e Joyce, ma in Italia la situazione è molto diversa.
Lunedì 28 dicembre a Milano è iniziato un blocco parziale del traffico privato che durerà fino a mercoledì 30, deciso dal comune per via degli alti livelli di inquinamento dell’aria. Negli ultimi giorni la concentrazione di PM10 (tra i principali agenti inquinanti atmosferici) per metro cubo consentita per legge è stata superata in diverse città italiane, soprattutto a causa delle condizioni atmosferiche: da mesi in gran parte dell’Italia non piove in maniera significativa, la temperatura è più alta della media stagionale e non ci sono venti forti. A Milano il blocco è previsto dalle 10 e fino alle 16: circoleranno i mezzi pubblici (il biglietto da una singola corsa sarà valido senza limiti per l’intera giornata) e le macchine dei servizi di car sharing. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto di Milano senza macchine. Immagini del primo giorno di blocco del traffico, con strade deserte e gente a piedi o in bici.
Il 21 giugno ricorre – oltre che il solstizio d’estate, ma questo lo sapete – la seconda Giornata internazionale dello yoga, che è stata istituita nel dicembre 2014 dall’ONU su richiesta di Narendra Modi, il primo ministro indiano. Oggi e nei giorni scorsi in tante città del mondo sono stati organizzati grandissimi raduni in cui centinaia di persone si sono incontrate per fare yoga: soprattutto in India, dove ha partecipato lo stesso Modi, ma anche in Cina, Nepal, Afghanistan e Australia. Anche a New York centinaia di persone si sono riunite a Times Square per fare yoga, ma in occasione del solstizio d’estate. Le foto mostrano persone concentrate allineate sui loro tappetini, in posizioni rilassanti o più complicate per mantenere l’equilibrio, in un notevole ordine geometrico quando vengono fotografate dall’alto. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
È la giornata internazionale dello yoga. Le foto dei molti affollati raduni organizzati in questi giorni per praticare lo yoga in tante città del mondo.
I Daft Punk, duo francese di musica elettronica tra i più influenti e celebrati degli ultimi trent’anni, si sono sciolti. Lo hanno annunciato con un video su YouTube che contiene una famosa scena muta del loro film del 2006 Electroma, in cui è stata inclusa una grafica con la scritta “1993-2021”, con riferimento all’anno di formazione del duo. La notizia dello scioglimento è stata confermata da un loro rappresentante a Pitchfork, senza però ulteriori spiegazioni. I Daft Punk erano Guy-Manuel de Homem-Christo e Thomas Bangalter, due dj e produttori parigini che per tutta la carriera hanno nascosto i propri volti dietro a due maschere da robot. Sono stati uno dei gruppi più importanti della musica pop ed elettronica contemporanea, attraversando varie fasi di successo globale fin dal primo disco Homework del 1997, che conteneva canzoni come “Around the World”, per arrivare all’ultimo e acclamatissimo Random Access Memories del 2013, che includeva tra le altre “Get Lucky”, una delle canzoni di maggiore successo dello scorso decennio.
I Daft Punk si sono sciolti. Il duo francese di musica elettronica è stato tra i più influenti e celebrati degli ultimi trent'anni.
È uscito giovedì per Marsilio il libro Novantatré di Mattia Feltri, scrittore e giornalista della Stampa, con una prefazione di Giuliano Ferrara. Feltri seguì all’epoca le vicende dell’inchiesta giudiziaria detta “Tangentopoli” come cronista del giornale Bergamo oggi: poi nel 2003, a dieci anni di distanza dai fatti, pubblicò quotidianamente sul Foglio un diario che descriveva giorno per giorno gli avvenimenti di dieci anni prima alla luce di quanto era emerso nel frattempo e con il distacco che la distanza temporale gli consentiva. Adesso ha raccolto nel libro buona parte di quegli articoli, che formano un racconto del quale sono protagonisti politici, magistrati, giornalisti e la gente comune, un racconto che mette in luce le contraddizioni di quella vicenda, in cui i buoni e i cattivi non sono sempre dalla stessa parte. E a leggerlo con un ulteriore decennio di distanza la storia è ancora più avvincente e sembra ancora più una storia, bene o male che sia. Questo è l’inizio del libro. ***
Il giorno dell’avviso di garanzia a Craxi. È il giorno da cui comincia l'avvincente racconto di "Novantatré", il libro di Mattia Feltri sulle inchieste di Tangentopoli.
La New York Public Library – la biblioteca di New York, una delle più famose al mondo – ha messo a disposizione online uno sconfinato archivio digitale di immagini di dominio pubblico. Tra le tantissime cose che si possono trovare nell’archivio ci sono anche delle cartoline del Giappone di cento anni fa, raccolte dal sito My Modern Met. Le cartoline sono colorate a mano e mostrano soprattutto Tokyo e Yokohama, con fiori, alberi di ciliegio e persone in abiti tradizionali. Molte delle cartoline risalgono agli anni tra il 1907 e il 1922, prima del grande terremoto nella regione del Kanto del 1923. Il terremoto, di magnitudo 7.9, interessò Tokyo, il porto di Yokohama, e le prefetture circostanti di Chiba, Kanagawa, e Shizuoka: si stima che ci furono tra i 100mila e 142mila morti e 37mila dispersi. Fu così intenso che spostò in avanti di quasi due metri la grande statua del Buddha di Kamakura, che pesa 93 tonnellate
Cartoline dal Giappone di cent’anni fa. Fiori di ciliegio, abiti tradizionali e immagini di come pensiamo al Giappone ancora oggi, in vecchie foto colorate a mano.
Attorno alla mezzanotte di martedì, all’aeroporto militare di Ciampino, vicino a Roma, è atterrato l’aereo di stato che trasportava le salme dell’ambasciatore italiano in Congo Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci. Attanasio e Iacovacci sono stati uccisi durante un attacco compiuto lunedì da alcuni uomini armati contro un convoglio dell’ONU che stava viaggiando da Goma a Rutshuru, nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo. Negli ultimi anni l’area del parco nazionale di Virunga, la vasta riserva naturale in cui passa la strada dove è stato compiuto l’attacco, è stata obiettivo di diverse milizie armate che hanno ucciso più di 200 persone. La Procura di Roma ha aperto un’indagine per chiarire l’accaduto, mentre il ministero degli Esteri ha chiesto l’inizio di un’inchiesta ONU per chiarire su quali basi la strada su cui è avvenuto l’attacco fosse ritenuta sicura dall’ONU.
I corpi di Luca Attanasio e Vittorio Iacovacci sono stati riportati in Italia. Ad attenderli all'aeroporto di Ciampino c'erano il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il ministro degli Esteri, Luigi di Maio.
Si è svolta martedì sera la cerimonia di consegna della 58 esima edizione dei David di Donatello, i più importanti premi del cinema italiano, assegnati ogni anno dall’Accademia del cinema italiano. I film protagonisti della serata sono stati Il capitale umano di Paolo Virzì, che ha vinto sette premi – tra cui miglior film, miglior sceneggiatura, miglior attrice protagonista (Valeria Bruni Tedeschi) e miglior attore e attrice non protagonista (Valeria Golino e Fabrizio Gifuni) – e La grande bellezza di Paolo Sorrentino, che ne ha vinti nove, tra cui quello per la miglior regia e per il miglior attore protagonista, andato a Toni Servillo. Pif (Pierfrancesco Diliberto) ha vinto il premio per il miglior regista esordiente per La mafia uccide solo d’estate, Philomena di Stephen Frears è stato scelto come miglior film dell’Unione Europea e Grand Budapest Hotel come miglior film straniero. Hanno ricevuto un premio speciale anche il regista Marco Bellocchio, il produttore Andrea Occhipinti – proprietario di Lucky Red – il regista e sceneggiatore Carlo Mazzacurati (che è morto nel gennaio 2014: l’ha ritirato per lui il produttore Angelo Barbagallo) e Sophia Loren per la sua interpretazione in La voce umana del figlio Edoardo Ponti, che le ha anche consegnato il premio. Loren si è particolarmente commossa e ha definito la premiazione «il più bel momento della mia vita». Qui la lista completa dei candidati e dei vincitori.
Chi ha vinto i David di Donatello. "Il capitale umano" e "La grande bellezza" si sono spartiti quasi tutto, Pif è stato scelto come miglior regista esordiente: le foto della serata.
Per circa 24 ore molti siti di news hanno celebrato il software Microsoft Paint, annunciandone l’imminente morte a causa della decisione di Microsoft di non mantenerlo più all’interno del nuovo Windows 10. Ma come confermato dalla stessa Microsoft oggi, le notizie sulla morte di Paint erano esagerate: lo storico programma per la grafica, molto essenziale (e per molti inutile), continuerà a esistere, anche se Microsoft non gli dedicherà più le attenzioni di un tempo avendone realizzato un’evoluzione che si chiama Paint 3D. I post sui social network e l’attenzione con cui è stata trattata la notizia, prima che fosse smentita da Microsoft, raccontano molto del nostro rapporto con i prodotti tecnologici e più in generale con tutte le cose con cui abbiamo avuto a che fare per lungo tempo. Nel caso del software, le rapide evoluzioni hanno portato alla rapida scomparsa di programmi che abbiamo usato per anni, o alla loro fine in minuscole nicchie, ignorate ai più. Da Winamp a Napster, passando per MSN Messenger, abbiamo messo insieme un breve elenco dei programmi perduti e dimenticati. Molti dati per morti esistono ancora, un po’ come il redivivo Paint. Lotus 1-2-3 Prima che Microsoft Excel si affermasse e diventasse il foglio di calcolo per definizione, Lotus 1-2-3 ebbe una certa popolarità tra gli anni Ottanta e la prima metà dei Novanta. Fu sicuramente tra i software di maggiore successo dell’epoca per i personal computer, e in molti casi era venduto direttamente insieme ai PC di IBM, che poi acquisì Lotus Software. L’azienda fu però poco rapida nel rispondere alle evoluzioni proposte da Microsoft con l’adozione di un’interfaccia grafica più ricca e semplice da usare, le ultime versioni di Lotus 1-2-3 arrivarono tardi quando ormai la concorrenza aveva preso il sopravvento. I prodotti Lotus continuarono a esistere per molti anni, poi nel 2013 IBM decise di pensionarli.
Che fine hanno fatto i software di una volta. Da Winamp a MSN Messenger, i programmi che non ci sono più o che esistono ancora all'insaputa di molti.
Mar Cerdà è una illustratrice di Barcellona specializzata in diorami dipinti ad acquerello. In passato Cerdà ha lavorato nel cinema e nella direzione artistica ed è anche molto esperta di scenografie. In un suo recente progetto ha realizzato scenografie in miniatura di alcuni dei più famosi film di Wes Anderson. Nei suoi diorami, Cerdà ha riprodotto nei minimi dettagli i set dei film di Wes Anderson, un regista statunitense molto apprezzato – da alcuni quasi idolatrato – per i suoi film e il suo stile decisamente riconoscibile e originale, caratterizzato per esempio da una grande passione per le inquadrature simmetriche. Nella sua carriera Anderson ha finora diretto otto film, l’ultimo dei quali – Grand Budapest Hotel – ha ricevuto la nomination come miglior film agli Oscar del 2014. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
I set dei film di Wes Anderson, piccolissimi. Li ha fatti e dipinti ad acquerello un'illustratrice di Barcellona, appassionata di diorami.
Paul McCartney, di vite, ne ha avute almeno due. Una con i Beatles e una dopo: con i Wings (la band fondata con la prima moglie nel 1971), la fase da solista, l’invecchiamento placido. Nonostante tutto, i dischi che sono andati bene e quelli che no, i decenni di dietrologie sulla sua morte e un po’ di sfortune matrimoniali, è arrivato fin qui egregiamente e senza mai sbracare. Questo è quello che ne scriveva nel suo libro Playlist, la musica è cambiata Luca Sofri, peraltro direttore del Post, scegliendo le sue canzoni preferite del periodo post Beatles. Paul McCartney (1942, Liverpool, Inghilterra) Il più grande autore pop di tutti i tempi, come sanno anche gli Stones. Sempre un po’ troppo perfettino e che gli andavano tutte bene: ma in vecchiaia ha cominciato ad avere sfortune in amore. Anche sempre un po’ troppo leggero, ma la leggerezza è un dono. Ha fatto qualche cosa mediocre, ma probabilmente perché tutte quelle fantastiche le aveva già fatte.
Paul McCartney e i Wings. Le migliori canzoni dell'era post Beatles di uno che è tutto il contrario di morto.
Nel suo nuovo libro, Asinara, il fotografo Marco Delogu ha raccolto una serie di 25 foto scattate in notturna sull’omonima isola sarda, che dagli anni trenta dell’800 a oggi è stata utilizzata prima come lazzaretto, poi come carcere di massima sicurezza (nel quale tra gli altri, furono incarcerati il brigatista Raffaele Cutolo e Salvatore Riina) e che dal 1997 è diventata un Parco Nazionale. Le foto sono tutte scattate con un leggero effetto mosso, che vuole restituire il rapporto contraddittorio tra la bellezza del posto (lo scrittore Edoardo Albinati, che ha scritto l’introduzione del libro, parla di “una sperimentazione del sublime”) e il dolore della sua storia. Delogu ha realizzato la serie fotografica quest’estate, trascorrendo un periodo all’Asinara insieme alla moglie e al loro figlio di 11 mesi, in un isolamento da internet e cellulare che descrive come “meraviglioso”, adatto a scoprire l’isola di giorno (i suoi edifici abbandonati e i cavalli e gli asini selvatici che la abitano) e poi fotografarla di notte con la luna di agosto. Il fotografo racconta così la sua prima nottata di lavoro:
Foto mosse dall’Asinara. La bellezza dell'isola sarda nelle foto notturne di Marco Delogu.
La formazione del nuovo governo sta incontrando alcune difficoltà perché, secondo le più diffuse interpretazioni giornalistiche, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarebbe poco convinto del ministro dell’Economia indicato da Movimento 5 Stelle e Lega, su cui Matteo Salvini ha invece particolarmente insistito negli ultimi giorni: si tratta di Paolo Savona, professore di economia, ex ministro del governo Ciampi ed ex presidente o consigliere d’amministrazione di parecchie delle più grandi banche e società italiane (qui trovate la breve biografia che abbiamo scritto su di lui). Savona è contrario all’euro e all’Unione Europea, e ha l’abitudine di paragonare la Germania di Angela Merkel a quella di Adolf Hitler: tutte ragioni che spingerebbero il presidente della Repubblica a essere scettico nei suoi confronti (si tenga presente che è il presidente della Repubblica a nominare i ministri, su proposta del presidente del Consiglio). Le idee di Savona sono molto conosciute perché lui stesso si impegna molto a diffonderle. La sua pagina Wikipedia segnala più di 30 libri di cui Savona è stato autore o a cui ha collaborato, mentre su Internet è facile recuperare decine di interviste che ha dato negli ultimi anni. Giornali e agenzie citano spesso la sua autobiografia, Come un incubo e come un sogno, che uscirà nei prossimi giorni per Rubettino. È da questo testo che è stata tratta una delle sue frasi più citate in questi giorni, quella in cui paragona l’atteggiamento della Germania di oggi a quello dei nazisti.
Cosa pensa Paolo Savona. Dai tedeschi nazisti ai russi pacifisti, passando per gli italiani servi: una raccolta di frasi del controverso professore che la Lega vorrebbe ministro dell'Economia.
Fino a trent’anni fa “Ron Howard” era solo la risposta alla domanda “come si chiama quello che fa Richie Cunningham in Happy Days?”. Aveva venticinque anni ed era il protagonista di uno dei telefilm più popolari del mondo (quello in cui c’era anche “Fonzie”) e quasi tutti lo identificavano totalmente con quel personaggio, malgrado una rilevante parte in American Graffiti, non tanto diversa (aveva cominciato a fare film da quando era bambino, complici i due genitori attori). Poi, nei suoi secondi trent’anni, Ron Howard ottenne invece successi ancora maggiori diventando uno dei più importanti registi di filmoni americani di cassetta, vincendo anche un Oscar nel 2002 con A beautiful mind (che vinse anche come miglior film): Splash, Cocoon, Apollo 13 (nomination all’Oscar come miglior film), EdTV, Il Grinch, Il codice Da Vinci, Frost/Nixon (nomination all’Oscar per film e regista), Rush, tra gli altri. Film molto diversi tra loro ma con un tratto coerente di grande professionalità e maniera. Il 1° marzo 2014 ha compiuto 60 anni.
I 30 più 30 anni di Ron Howard. La prima metà della sua vita si concluse con Happy Days, la seconda lo portò a diverse serate da Oscar: oggi compie 60 anni.
«Siamo molto contenti per la poetessa, che è una grandissima poetessa, e perché questo premio arriva un po’ anche a noi, non lo avremmo mai immaginato» dice Raimondo Di Maio. Di Maio è proprietario della libreria indipendente napoletana Dante & Descartes ed editore di Averno, uno dei due libri usciti in Italia scritti dalla poetessa statunitense Louise Glück, che ha vinto il premio Nobel per la letteratura del 2020. Averno è la decima raccolta di poesie di Glück, per un totale di 12, ed è una riscrittura del mito di Proserpina, la figlia della dea Cerere, rapita dal dio Plutone che la trascinò con sé negli Inferi. Secondo gli antichi romani, uno degli accessi agli Inferi si trovava nell’Averno, ora un lago vulcanico nel comune di Pozzuoli, non lontano dal sito archeologico di Cuma, la cui fama sopravvive in nomi turistici come quello del bar “Caronte”.
La casa editrice napoletana che ha pubblicato Louise Glück. "Dante & Descartes" nacque come libreria 40 anni fa: da allora ha pubblicato 300 libri, tra cui quello dell'autrice premio Nobel.
La viabilità autostradale e il traffico intorno a Genova sono condizionati dal crollo del ponte Morandi, il viadotto che collegava l’autostrada A10 Genova-Ventimiglia con l’autostrada A7 Genova-Milano (detta “dei Giovi” o “Serravalle”) e l’autostrada A12, che una volta completata dovrebbe arrivare fino a Roma ma ora si interrompe a sud di Livorno. La tratta non sarà riaperta a breve, evidentemente: chi aveva intenzione di passare da quelle parti dovrà seguire un percorso alternativo. Per come è strutturata la rete autostradale italiana, crollo del ponte Morandi è un problema principalmente per chi dalla Francia, e dalla cosiddetta riviera di ponente ligure, deve viaggiare verso il sud Italia, oppure in direzione opposta: il percorso più diretto sarebbe quello che passa da Genova e scende passando Firenze, ma è interrotto poco prima di Genova. Ci sono problemi anche per chi deve arrivare al porto di Genova, oppure dal porto deve andare verso nord; e dovrà deviare il suo percorso anche chi dalla riviera di ponente deve andare all’aeroporto di Genova. Ci sono meno problemi per chi – da Milano o dal nord Italia – deve viaggiare verso sud: bisogna evitare l’autostrada A26 (Genova-Gravellona Toce) e usare la A7. – chi arriva da Savona ed è diretto a Genova o Livorno può utilizzare la A26 Genova-Gravellona Toce, successivamente la D26 Diramazione Predosa Bettole e poi la A7 Milano-Genova in direzione Genova, aggirando il ponte crollato;
Il traffico per Genova in macchina. Che strade fare se dovete passare da quelle parti, ora che è crollato il ponte Morandi sulla A10.
Venerdì 12 giugno, durante un incontro del ritiro mondiale dei sacerdoti tenuto a Roma, Papa Francesco ha proposto che la Chiesa cristiana cattolica e quella ortodossa calcolino la Pasqua nello stesso modo, festeggiandola così lo stesso giorno (cosa che avviene solo di rado). Il Papa ha aggiunto che la Chiesa cattolica è disposta a rinunciare al proprio metodo di calcolo della Pasqua, che prevede che si festeggi la domenica successiva al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera. Anche la Chiesa ortodossa festeggia la Pasqua la domenica successiva alla prima luna nuova piena, ma seguendo un calendario diverso. Quest’anno, per esempio, la Pasqua cattolica si è festeggiata il 5 aprile, mentre quella ortodossa il 12 aprile. La prossima volta in cui la Pasqua sarà festeggiata da cattolici e ortodossi nello stesso giorno avverrà il 16 aprile 2017. Della questione se ne parla da decenni – se non da secoli – perché nonostante i metodi simili capita quasi sempre che gli ortodossi festeggino la Pasqua in un giorno diverso dai cattolici: gli ortodossi calcolano infatti la Pasqua basandosi sul calendario giuliano, in uso fino al 1582 anche all’interno della Chiesa cattolica, al posto che su quello gregoriano in uso in tutto l’Occidente. Per spiegare la bizzarra attuale situazione – cattolici e ortodossi leggono praticamente gli stessi testi, e hanno credenze molto simili: quella della Pasqua è solo una questione di ricorrenze – il Papa ha anche raccontato una specie di barzelletta, in cui ha immaginato che un fedele chieda a un altro: «quando resuscita il tuo Cristo? Il mio oggi, il tuo la settimana prossima?».
Papa Francesco e la data della Pasqua. Il Papa ha proposto di festeggiarla nello stesso giorno dei cristiani ortodossi: è una discussione che va avanti da decenni.
Suona un po’ noioso dirlo, ma i fatti sono questi: c’è un fertile settore della cultura italiana che, invisibile in patria – almeno alle istituzioni e ai media – miete successi di primo piano all’estero. Fumetti. La (buona) notizia È così che è andata alla 38esima edizione del Festival Internazionale di Fumetto di Angoulême, il più importante al mondo, che ha visto proprio un italiano portare a casa il premio principale: Manuele Fior ha ricevuto dal Ministro della Cultura francese, Frédéric Mitterrand, il tradizionale Fauve d’Oro per il Miglior Fumetto, attribuitogli per lo struggente graphic novel Cinquemila chilometri al secondo, (pubblicato dall’editore svizzero Atrabile, e disponibile in Italia per Coconino Press).
L’Italia del fumetto vince al festival di Angoulême. Pur nel disinteresse nazionale, gli autori italiani riscuotono successi al più importante festival di settore.
Questa settimana due diversi gruppi di ricercatori hanno annunciato di avere rilevato per la prima volta la presenza di vapore acqueo nell’atmosfera di un pianeta con temperature che potrebbero essere simili a quella della Terra. Gli studi sono stati condotti indipendentemente dall’Università di Montréal e dalla University College di Londra, e pubblicati rispettivamente il 10 settembre sul sito arXiv e l’11 settembre su Nature Astronomy. Attraverso lo studio dei dati raccolti dal telescopio spaziale Hubble, i ricercatori sono riusciti a calcolare la presenza di molecole di vapore d’acqua nell’atmosfera del pianeta K2-18b. La scoperta è stata fatta osservando come la luce della stella di K2-18 si modificasse attraversando l’atmosfera del pianeta, e da ciò hanno dedotto che tra il 20 e il 50 per cento di questa sia composta di vapore acqueo. K2-18b è un esopianeta – ovvero esterno al nostro Sistema solare – e si trova a circa 111 anni luce dalla Terra. Ha una massa stimata circa 8 volte maggiore di quella della Terra e orbita attorno alla stella nana rossa K2-18 a una distanza tale da rendere la sua temperatura simile a quella della Terra. In passato i ricercatori avevano scoperto la presenza di molecole di acqua anche nell’atmosfera di altri esopianeti gassosi, ma questa è la prima volta che viene scoperta su un pianeta che ha una temperatura che permetterebbe la presenza di forme di vita. «Questo è il solo pianeta che conosciamo al di fuori del Sistema solare che ha la giusta temperatura per permettere la presenza di acqua, che ha un’atmosfera e dove c’è l’acqua, cosa che lo rende il miglior candidato in fatto di abitabilità», ha detto Angelos Tsiaras, uno degli autori dello studio pubblicato dalla University College.
Per la prima volta è stata scoperta la presenza di vapore acqueo nell’atmosfera di un esopianeta con una temperatura simile a quella della Terra.
Da meno di un mese nei supermercati italiani sono in vendita i Nutella Biscuits, cioè i nuovi biscotti dell’azienda dolciaria piemontese Ferrero, che hanno generato attenzioni e commenti probabilmente mai visti per un nuovo prodotto alimentare italiano da molto tempo. Quella di Ferrero è stata un’operazione commerciale imponente e forse inedita, che ha previsto anni di sperimentazioni e una campagna promozionale massiccia. Apparentemente, i risultati hanno ripagato gli investimenti: i primi dati non ufficiali sulle vendite descrivono un grande successo e sui social network i Nutella Biscuits sono da settimane un grande tema di discussione. L’introduzione sul mercato dei Nutella Biscuits è stata accompagnata da grandi discussioni e numerosissime segnalazioni riguardo alla loro scarsa reperibilità nei supermercati. I social network si sono affollati di foto di scaffali vuoti, oppure di avvisi che fissavano un limite massimo di confezioni acquistabili. Quantificare questo fenomeno è molto difficile, ma Repubblica ha pubblicato alcuni dati raccolti dalla società di ricerche di mercato IRI, secondo la quale dal 4 novembre – il primo giorno di vendita – a oggi sono state vendute 2,6 milioni di confezioni di Nutella Biscuits. 27mila nella prima settimana, più di un milione nella seconda e un milione e mezzo nella terza. Secondo Angelo Massaro, amministratore delegato di IRI, i problemi di rifornimento dei supermercati dipendono dal fatto che la produzione non riesce a stare al passo della grande richiesta, aggiungendo però che non si può sapere quanto a lungo la domanda si manterrà a questi livelli.
Vi sarete accorti di questi Nutella Biscuits. I nuovi biscotti di Ferrero stanno avendo un gran successo: sono in vendita da meno di un mese, ma arrivano da molto lontano.
Il Metropolitan Opera House di New York (MET), la più grande organizzazione di musica classica degli Stati Uniti e una delle più importanti del mondo, ha sospeso il famoso direttore d’orchestra James Levine, accusato di molestie da tre diverse persone. Levine, che ha 74 anni e del MET è anche direttore artistico emerito, è stato accusato da tre uomini di averli molestati diverse decine di anni fa, quando erano studenti di musica in istituzioni dove Levine insegnava. Gli uomini hanno raccontato episodi successi quando avevano tra i 16 e i 17 anni, e quando Levine ne aveva circa 25. Le storie dei tre uomini che hanno accusato Levine sono state raccontata dal New York Times, che ha informato il MET prima di pubblicare l’articolo. Il MET ha sospeso Levine temporaneamente e ha incaricato uno studio legale di condurre un’indagine indipendente.
Il Metropolitan Opera House di New York ha sospeso il famoso direttore d’orchestra James Levine, accusato di molestie.
Claude Debussy, grande compositore francese, è il protagonista del doodle di Google di oggi. Al posto del classico logo, nella pagina principale del motore di ricerca c’è un’animazione che mostra una città di notte, illuminata dalla Luna. La scena è accompagnata dal Chiaro di Luna, Clair de Lune, uno dei pezzi per pianoforte più belli e famosi di Debussy.
Claude Debussy, compositore. Il compositore francese del Clair de Lune è il protagonista del doodle di Google per ricordare i 151 anni della sua nascita.
A distanza di quasi 11 mesi dal primo annuncio ufficiale, Apple ha reso disponibile anche in Italia il suo servizio iTunes Match. L’opzione, che permette di sincronizzare la propria musica online, era disponibile già da diversi mesi in alcuni paesi a partire dagli Stati Uniti, ma nel nostro non era stata ancora attivata a causa delle trattative che si sono prolungate più del previsto con la SIAE. Il servizio costa 24,99 euro all’anno e consente di salvare online, così da averle sempre a disposizione, fino a 25mila canzoni. Come si attiva Per attivare iTunes Match è sufficiente avviare iTunes e selezionare dalla colonna a sinistra l’iTunes Store. Nella pagina principale del negozio per acquistare la musica online c’è, sulla destra, un link che consente di accedere alla nuova sezione di iTunes Match. Cliccandoci sopra, si arriva a una pagina dove vengono spiegate le funzioni principali del servizio. È sufficiente cliccare su “Abbonati per 24,99 euro all’anno” per attivare l’abbonamento. La transazione avviene attraverso il proprio account di iTunes, cui solitamente è collegata la propria carta di credito. Il rinnovo è automatico dopo un anno, ma è sufficiente disdire entro 24 ore dalla scadenza dei primi 365 giorni per non rinnovarlo se non lo si desidera.
Come funziona iTunes Match. Le cose da sapere sul servizio di sincronizzazione per la musica di Apple, da oggi disponibile anche in Italia.
È morta Mariasilvia Spolato, attivista dei diritti LGBT e considerata la prima donna a dichiarare pubblicamente la propria omosessualità, durante una manifestazione femminista a Roma, l’8 marzo del 1972. La notizia è stata data oggi ma Spolato è morta il 31 ottobre a Bolzano, a 83 anni. Spolato era nata nel 1935 a Padova, dove si era anche laureata in Matematica a pieni voti; poi si era poi trasferita a Milano per insegnare e aveva preso parte ai movimenti dei diritti civili del ’68. Divenne famosa in tutta Italia quando Panorama pubblicò una foto che la ritraeva alla manifestazione del 1972, mentre reggeva un cartello con scritto “Liberazione omosessuale”. Per questo fu licenziata dalla scuola, in quanto “indegna” per l’insegnamento, e rinnegata dalla famiglia. Divenne una senzatetto, si spostò in varie città italiane e si fermò infine a Bolzano. Dopo una grave infezione a una gamba fu ricoverata nella casa di riposo Villa Armonia, dove ha passato gli ultimi anni della sua vita.
È morta Mariasilvia Spolato, la prima donna italiana a dichiararsi pubblicamente lesbica.
Christopher Oldstone-Moore è professore di storia alla Wright State University e in un suo recente libro – intitolato Of Beards and Men – ha studiato le ragioni evolutive per cui gli uomini hanno la barba. Oldstone-Moore ha riassunto le conclusioni del suo saggio in un lungo articolo pubblicato sul New Republic, nel quale ha spiegato che pensare alla barba degli uomini come a una caratteristica fisica ereditata dai primati non ha senso: gli scimpanzé, il parente più prossimo all’uomo, hanno peli su tutto il corpo tranne proprio che intorno alla bocca, dove cresce la barba: e in ogni caso resterebbe da spiegare perché la maggior parte delle donne non ce l’ha. La ragione del perché l’uomo ha perso i peli dalla maggior parte del corpo ma li ha mantenuti sul viso va spiegata, dice Oldstone-Moore, con la teoria della selezione sessuale: il meccanismo che assieme alla selezione naturale interviene sull’evoluzione delle specie, e che fu studiata da Darwin nell’Ottocento. La selezione naturale è il fenomeno che regola l’evoluzione delle specie: i tratti genetici favorevoli alla sopravvivenza e alla procreazione vengono premiati rispetto a quelli che non lo sono, e di conseguenza nel tempo gli individui di una specie con caratteristiche genetiche di questo tipo aumentano. Nello studiare i meccanismi dell’evoluzione, tuttavia, Darwin capì che, ai fini di assicurarsi maggiori possibilità di riprodursi, gli esemplari di una specie sviluppano diverse caratteristiche sessuali secondarie – penne più colorate, corna più grosse – per due diversi motivi: attrarre un maggior numero di esemplari di sesso opposto e spaventare e sopraffare gli altri individui dello stesso sesso. Secondo Darwin la barba agisce in questo senso per gli uomini, e ipotizzò che attraesse le donne. Come scrive Oldstone-Moore: «In breve: gli uomini oggi hanno la barba perché alle nostre antenate donne piaceva».
Perché gli uomini hanno la barba. C'entrano le scimmie, direte voi: ma loro hanno peli ovunque tranne che intorno alla bocca. La spiegazione breve è che piaceva alle nostre antenate donne.
La settimana scorsa Mark V. Hurd ha dato le dimissioni da CEO e presidente di Hewlett Packard, la nota azienda di information technology che assembla e produce computer fissi, laptop, stampanti e un sacco di altra roba. La notizia ha sorpreso i mercati e gli osservatori, che fino a quel momento conoscevano Hurd esclusivamente per i suoi ottimi risultati ottenuti da amministratore delegato di HP: ma da diverso tempo Hurd era coinvolto in una storia romanzesca che aveva portato l’azienda da aprire un’inchiesta interna. Una cosa alla volta, però. L’uomo che ha asciugato HP Mark Hurd, scrive il New York Times, è “l’uomo noto per aver trasformato HP nella più grande azienda tecnologica statunitense”, grazie a una severa disciplina fiscale e un accurato controllo delle spese. Sotto la guida di Hurd, HP è dal 2007 l’azienda che vende più computer al mondo, dal 2006 l’azienda che vende più portatili. Controlla oltre la metà del mercato delle stampanti, sia laser che a getto d’inchiostro. Risultati che si sono tradotti in forti guadagni per l’azienda, ottenuti anche grazie a una serie di tagli piuttosto ingenti: ha licenziato 15 mila lavoratori poco dopo essere diventato CEO, ha ridotto le dimensioni del dipartimento IT da 19 mila a 8 mila impiegati, ha ridotto il numero di software utilizzati dagli impiegati da 6000 a 1500. La crisi è stata appena un venticello: le vendite sono scese solo del 5 per cento durante la fase peggiore della recessione, mentre i profitti continuavano comunque a crescere. Gli affari andavano molto bene quando, alla fine di giugno, l’avvocato di una collaboratrice esterna contatta l’azienda accusando Hurd di aver molestato sessualmente la propria assistita.
La storia delle dimissioni del capo di HP. Hurd aveva rilanciato la più grande azienda americana di computer: se n'è andato con un sacco di soldi a causa di un'ex attrice porno.
Domenica 27 dicembre in Europa inizierà la somministrazione del vaccino contro il coronavirus e negli ultimi giorni si è parlato molto della “catena del freddo”, cioè della necessità di conservare e trasportare le dosi a -70 °C, tenendole a quella temperatura fino a poco prima della somministrazione. I vaccini saranno stoccati in grandi quantità nei cosiddetti ultra-frigoriferi, su cui da tempo c’è grande attenzione, ma dovranno poi essere spostati in piccole quantità nei molti punti vaccinali che saranno messi in piedi nei vari paesi. Sarà una fase essenziale del trasporto dei vaccini contro il coronavirus, che saranno distribuiti su una scala molto grande, che richiede un’organizzazione impegnativa. Le dosi, infatti, devono poter arrivare in tutto il mondo, anche nei luoghi più difficili da raggiungere senza il rischio che il vaccino possa deperire. Anche in quelli dove non ci sono frigoriferi o dove l’energia elettrica scarseggia. Nel catalogo dell’OMS che mostra i prodotti testati e certificati per poter essere usati in fase del trasporto dei vaccini ci sono anche quelli di un’azienda italiana: Gio’Style.
Per i vaccini serviranno anche le borse frigo, diciamo. In alcuni casi serviranno frigoriferi passivi che mantengano i -70 °C e resistano agli urti: in Italia c'è un'azienda che li produce.
La procura di Milano ha chiuso l’inchiesta nei confronti di Alessandro Garlaschi, l’autista dell’ATM accusato di avere ucciso Jessica Faoro lo scorso 7 febbraio a Milano, in un appartamento di via Brioschi. A Garlaschi è stato contestato l’omicidio aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi, il vilipendio di cadavere per aver bruciato una parte del corpo della ragazza assassinata, secondo gli atti, con 85 coltellate. Garlaschi è accusato anche di sostituzione di persona per aver presentato la moglie (che risulta estranea all’indagine) come sua sorella. Garlaschi, davanti agli inquirenti e agli investigatori, avrebbe detto di ricordare solo di aver colpito la donna con tre lievi coltellate dopo una lite. La storia di Jessica Faoro l’avevamo raccontata qui.
La procura di Milano ha chiuso l’inchiesta sull’omicidio di Jessica Faoro.
Chanel ha presentato la sua collezione cruise 2018, cioè quella di metà stagione dedicata agli abiti per i viaggi e le vacanze, che come al solito è stata allestita al Grand Palais di Parigi in un’ambientazione scenografica. La collezione era ispirata al mondo nautico e la passerella terminava nella replica di un transatlantico lungo 90 metri chiamato “La Pausa”, come la casa di villeggiatura nella Riviera francese di Coco Chanel, la fondatrice del marchio. E come per tutte le sfilate di Chanel, c’erano le modelle del momento in passerella, tra cui le sorelle Gigi e Bella Hadid, e nel pubblico attrici, ex modelle e personaggi famosi: Steve McQueen, Kristen Stewart, Margot Robbie e Lily-Rose Depp. Le modelle indossavano baschetti, abiti ricoperti di righe marinaresche, colori tenui, molto bianco e cappelli di paglia, perfetti per una vacanza in Costa Azzurra, oltre ai tipici vestitini e tailleur con gonna in tweed di Chanel, indossati però su calze bianche, che da tempo non si usavano più. In sottofondo musicale, come in un vero porto, versi di gabbiani e rumori di corde scricchiolanti.
Chanel ha costruito un transatlantico per la sua sfilata. Per la collezione dedicata alle vacanze e ispirata alla Riviera francese: c'erano Gigi e Bella Hadid, Kristen Stewart e Margot Robbie.
Martedì intorno a mezzogiorno il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è dimesso. La crisi di governo è stata quindi ufficialmente aperta: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella inizierà mercoledì pomeriggio le consultazioni con cui chiederà ai partiti se sono disposti a sostenere un nuovo governo, e guidato da chi. Le consultazioni seguiranno questo calendario, diffuso martedì sera dalla presidenza della Repubblica: Mercoledì 27 gennaio ore 17:00 Presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati ore 18:00 Presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico
La presidenza della Repubblica ha comunicato il calendario delle consultazioni.
I giornalisti del Corriere Alessandra Coppola e Andrea Galli hanno incontrato Eyas Hasoun, il padre della bambina Raghad morta in mare pochi giorni fa mentre insieme alla famiglia cercava di raggiungere le coste italiane a bordo di un’imbarcazione guidata dagli scafisti. Raghad era malata di diabete, e per questo Hasoun e la moglie si erano portati dietro per la traversata del Mediterraneo due zaini, ognuno contenente delle dosi di insulina. Lo zaino di Hasoun si era bagnato prima dell’inizio del viaggio e il contenuto era diventato inutilizzabile. Gli scafisti avevano poi gettato a mare lo zaino della moglie, nonostante le continue richieste contrarie della famiglia di Raghad. Raghad è morta al quinto giorno di viaggio. Hasoun aveva raccontato quello che era successo una volta sbarcato in Italia. Sabato sono stati arrestati tre scafisti egiziani che erano a bordo della barca e sono stati accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Eyas Hasoun è un uomo robusto di cinquant’anni, siriano della città di Aleppo, dove aveva un grande negozio di distribuzione di farmaci. Raghad, la quartogenita delle sue sei figlie, era una bimba esile di undici anni, appassionata di disegni e scrittura, malata di una grave forma di diabete che aveva iniziato a minarle il pancreas. Per una notte, la notte dell’agonia, su un barcone nel Mediterraneo, in uno spazio lungo una decina di metri, largo cinque e popolato da 320 immigrati, Raghad ha tenuto con la sua mano destra un dito di Eyas. «Si stava spegnendo… Mormorava “papà, papà” e non aggiungeva nessuna parola. Non ne aveva la forza ma in realtà non ce n’era bisogno: “papà” significa che sta a te occuparti di tutto, risolvere i problemi qualunque essi siano, proteggere la tua bambina sacrificandoti se necessario. Io non l’ho fatto. E questa colpa mi rimarrà addosso per l’intera esistenza. Insieme alla scelta di partire verso la Sicilia.
Il racconto del padre di Raghad, la bambina morta in mare. Eyas Hasoun ha spiegato al Corriere come è morta sua figlia, rimasta senza insulina durante una traversata dall'Egitto alla Sicilia.
Google, Bing e Yahoo hanno avviato un progetto in comune per rendere più semplice la vita a chi gestisce i siti web e vuole essere sicuro che i motori di ricerca trovino facilmente i propri contenuti. L’iniziativa si chiama didascalicamente Schema e offre risorse e consigli per migliorare le pagine, aggiungendo gli elementi (ovvero i “tag”) necessari per rendere più accurati i risultati dei motori di ricerca. I vantaggi di avere regole chiare e in comune sono molti, come spiegano su Schema.org.
Google, Bing e Yahoo si mettono d’accordo. I motori di ricerca hanno avviato il progetto Schema.org per rendere i siti più amichevoli con i loro sistemi.
Olimpia Zagnoli è una delle illustratrici italiane contemporanee di maggior successo in tutto il mondo: nata a Reggio Emilia nel 1984, vive e lavora a Milano e collabora con importanti giornali e riviste internazionali, come il New Yorker, il Guardian e il Washington Post, e italiani come Internazionale e La Repubblica. Il suo stile è molto riconoscibile: linee curve e colori saturi, in contrasto tra loro. Giovedì 25 maggio verrà inaugurata la mostra a lei dedicata How to eat spaghetti like a lady, curata da Chiara Pozzi, che sarà visitabile fino al 30 luglio nella galleria Antonio Colombo Arte Contemporanea, in via Solferino a Milano. Zagnoli ha preso spunto per le illustrazioni di How to eat spaghetti like a lady nell’omonima serie di fotografie di Alfred Eisenstaedt pubblicata nel 1942 sulla rivista americana Life, in cui una ragazza mostra passo passo come arrotolare e mangiare gli spaghetti con buone maniere. Settantacinque anni dopo, Zagnoli ribalta quell’immagine di compostezza, disegnando donne intente a mangiare spaghetti in modi originali e personali, a volte acrobatici altre volte spiritosi, ma comunque lontani dal comportamento ideale di una ragazza beneducata.
Spaghetti liberi, le illustrazioni di Olimpia Zagnoli. A letto, al contrario, in modo acrobatico e mai educato, come si vede nella mostra della famosa disegnatrice italiana, a Milano fino al 30 luglio.
Il Castello di Sammezzano si trova vicino a Leccio, in provincia di Firenze: è tra i principali esempi di arte orientalista in Italia ma è in stato di abbandono da vent’anni. Le sue origini non sono certe – secondo alcuni venne costruito nel IX secolo e ospitò Carlo Magno – ma quello che si sa di sicuro è che nel 1605 il cavaliere Ferdinando Odoardo Ximenes d’Aragona lo acquistò dal Granduca di Toscana Ferdinando I, che lo trasformò in una villa con giardini. Nell’Ottocento la villa venne ereditata dal marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes, architetto, botanico, bibliofilo, e politico: partecipò ai moti del ’48, fu consigliere della Comunità di Firenze nel 1860, e dal 1864 al 1867 deputato del Regno d’Italia. Ferdinando Panciatichi era anche un appassionato di arte araba e decise di ristrutturare la villa in stile moresco, ispirandosi per l’esterno al Taj Mahal, e per l’interno alla Alhambra di Granada. Si dedicò ai lavori per quarant’anni, dal 1853 e il 1889, e fece costruire anche un parco di 185 ettari, tuttora uno dei più estesi d’Italia, e che conserva anche il maggior numero di sequoie giganti: 57 esemplari, alti più di 35 metri.
Un castello abbandonato da vent’anni. Le foto del bellissimo Castello di Sammezzano, uno dei principali esempi di arte orientalista in Italia, vicino a Firenze.
Giovedì 14 maggio è uscito al cinema Il racconto dei racconti, il nuovo film di Matteo Garrone, famoso per avere diretto Gomorra. Il racconto dei racconti è in concorso al Festival di Cannes, è il primo film in lingua inglese di Garrone ed è stato realizzato grazie a una produzione italiana, inglese e francese. Nonostante la lingua inglese e la produzione internazionale, il film è molto legato all’Italia: è ispirato a Lo cunto de li cunti, una raccolta di fiabe del Seicento scritte in napoletano da Giambattista Basile, ed è stato girato in Italia – tra Puglia, Toscana, Sicilia e Lazio – in luoghi molto suggestivi e in certi casi poco conosciuti. Tra i luoghi scelti per le ambientazioni del Racconto dei racconti – che si basa su tre fiabe della raccolta di Basile: La regina, La pulce e Le due vecchie – ci sono il castello di Donnafugata e le Gole dell’Alcantara in Sicilia, dove è ambientata La regina. Alcune scene delle Due Vecchie sono state girate nel Lazio, nel Bosco del Sasseto, mentre lo spettacolare castello del re interpretato da Vincent Cassel è quello di Roccascalegna, in Abruzzo. Il castello dove vive il re della Pulce è Castel del Monte, mentre l’orco dello stesso episodio vive negli insediamenti rupestri di Gravina di Petruscio, a Mottola, in Puglia. La scena dell’inseguimento tra l’orco e la principessa è stata girata nelle Vie Cave in provincia di Grosseto, in Toscana.
I luoghi dove è stato girato “Il racconto dei racconti”. Le riprese del nuovo film di Matteo Garrone sono state fatte in bellissimi castelli, boschi e posti speciali di Puglia, Toscana, Sicilia e Lazio, per lo più poco conosciuti.
Durante i mesi di lockdown i social network si sono riempiti di foto di pane fatto in casa, una moda che si è diffusa in tantissimi paesi e che – in Italia – ha anche prodotto una temporanea scarsità di lievito e farina nei negozi. Con più tempo a disposizione e un bel po’ di noia da scacciare, in tantissimi si sono dedicati alla panificazione, trovandola un modo per distrarsi e rilassarsi usando un po’ le mani. Qualcuno è passato addirittura all’uso del cosiddetto lievito madre, che rispetto a quello industriale comporta ulteriori complicazioni e lavoro, ma maggiori soddisfazioni. Ora, dice però l’Economist, è ora di smetterla con farina e lievito, e di dedicarsi ad altro. Se è comprensibile cosa abbia portato molti ad appassionarsi al pane fatto in casa, dice l’Economist, ora che le cose stanno tornando alla normalità è arrivato il momento di riconoscere che ci sono modi migliori di usare il proprio tempo.
Ok, ora basta col pane fatto in casa. Lo dice anche l'Economist: il lockdown è finito e il vostro tempo vale più di così.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 6.619 casi positivi da coronavirus e 18 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 2.013 (89 in più di ieri), di cui 201 nei reparti di terapia intensiva (7 in più di ieri) e 1.812 negli altri reparti (82 in più di ieri). Sono stati analizzati 110.121 tamponi molecolari e 137.365 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 5,45 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,45 per cento. Nella giornata di giovedì i contagi registrati erano stati 6.165 e i morti 19. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Veneto (1.046), Lazio (845), Sicilia (724), Toscana (720), Lombardia (678).
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, venerdì 30 luglio.
Venerdì 12 gennaio ci sarà uno sciopero dei mezzi pubblici a Roma che riguarderà i dipendenti di ATAC e Roma Tpl, le principali aziende di trasporto pubblico della città. Lo sciopero potrebbe causare qualche disagio per un tempo di 24 ore a chi dovrà spostarsi a Roma e nelle sue vicinanze: sono coinvolti gli autobus, i tram, le linee della metropolitana e le tratte regionali delle ferrovie Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Civitacastellana-Viterbo. Lo sciopero di ATAC è stato indetto dalle sigle sindacali Orsa, Faisa Confail e Usb, mentre quello di Roma Tpl da Fast e Usb. Usb (Unione Sindacale di Base) ha spiegato le sue ragioni in un comunicato, dicendo che l’agitazione è una forma di protesta contro «l’accordo sottoscritto da Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Faisa Cisal il 27 novembre 2017». Secondo Usb, «la messa all’asta degli immobili di proprietà al miglior offerente, senza nemmeno modificarne la destinazione d’uso, non contribuirà al risanamento del debito, mentre l’inserimento delle 39 ore aumenterà lo stress psicofisico del personale operativo, aggravandone le già precarie condizioni lavorative». Qui potete leggere il comunicato dei sindacati per intero.
Il 12 gennaio a Roma ci sarà uno sciopero dei mezzi pubblici. Coinvolgerà i mezzi pubblici di ATAC e Roma Tpl per 24 ore: tutte le cose da sapere.
Luigi Di Maio, ministro degli Esteri ed ex capo politico del Movimento 5 Stelle, ha scritto una lettera al Foglio in cui ha chiesto pubblicamente scusa per gli attacchi che nel 2016 il suo partito aveva rivolto a Simone Uggetti, ex sindaco di Lodi, del PD. Nel maggio del 2016 Uggetti era stato arrestato nell’ambito di un’inchiesta sugli appalti di due piscine comunali; era poi stato condannato in primo grado a a 10 mesi di carcere, con l’accusa di turbativa d’asta. Il 25 maggio, però, la Corte d’Appello di Milano lo ha assolto perché “il fatto non sussiste”.
Luigi Di Maio si è scusato per gli attacchi del M5S all’ex sindaco di Lodi. Li ha definiti «grotteschi e disdicevoli», alla luce dell'assoluzione in appello di Simone Uggetti.
L’Economist di questa settimana pubblica una riflessione – a proposito di arte e plagio – sulla recente questione che ha coinvolto l’artista britannico Anish Kapoor e la città cinese di Karamay, nella regione di Xinjiang, nella Cina nord-occidentale. Kapoor – che ha 61 anni ed è stato famoso negli ultimi anni soprattutto per la torre realizzata per le Olimpiadi di Londra – ha accusato le autorità di Karamay di plagio dopo l’inaugurazione di un’opera molto simile alla famosa “Cloud Gate” di Chicago: una sua creazione nota anche come “big bean” per la forma simile a un enorme fagiolo. L’aspetto delle due installazioni è praticamente uguale, come l’acciaio inox con cui sono realizzate, ed entrambe riflettono il panorama e lo skyline allargato delle città alla stessa maniera. Kapoor aveva detto alla BBC «sembra che oggi in Cina sia permesso rubare la creatività altrui», annunciando azioni legali. Il Cloud Gate – che si trova esposto all’aperto nel Millennium Park di Chicago – è diventato uno dei simboli della città, tanto da spingere l’artista britannico di origini indiane a chiedere l’appoggio del sindaco di Chicago Rahm Emanuel attraverso una lettera aperta. Anche se non siete stati a Chicago, forse avete visto il Big Bean nel film Source Code del 2011, con Jake Gyllenhaal, e in altri girati negli ultimi anni in città.
Il fagiolone di Chicago copiato in Cina. La città di Karamay è stata accusata di aver plagiato il famoso Cloud Gate di Anish Kapoor.
Oggi pomeriggio alle 19 (le 10 del mattino in California) presso il Moscone Center di San Francisco, Apple presenta le sue ultime novità nel tradizionale keynote di apertura della Worldwide Developers Conference (WWDC), la serie di incontri per gli sviluppatori dei prodotti della società. La presentazione di oggi è particolarmente attesa da appassionati e investitori perché darà indicazioni concrete sui piani di Apple per la seconda metà di quest’anno. L’ultimo keynote della società risale allo scorso marzo, quando fu presentato il nuovo iPad, e da allora si sono diffuse molte voci sui prodotti che potrebbero essere presentati. Lo stesso amministratore delegato di Apple, Tim Cook, ha annunciato nei giorni scorsi di avere molte cose in serbo per i prossimi mesi. Tra le voci che circolano, e che abbiamo provato a riassumere e mettere insieme, ci sono quelle sul nuovo iOS, su Mac OS X e sul rinnovo di buona parte dei Mac. All’interno del Moscone Center nei giorni scorsi sono stati montati diversi cartelloni e striscioni che annunciano l’arrivo di iOS 6, una nuova versione del sistema operativo che fa funzionare i dispositivi mobili Apple: iPhone, iPad e iPod Touch. L’attuale versione di iOS, la 5, fu annunciata un anno fa al WWDC nel corso dell’ultima presentazione tenuta da Steve Jobs. Da allora Apple ha apportato alcuni aggiornamenti al sistema, introducendo sui nuovi iPhone 4S l’assistente automatico Siri, ma non ha modificato molto nella sostanza il proprio sistema operativo.
Che cosa presenta oggi Apple. Guida alle voci che circolano sulle novità che saranno annunciate a San Francisco dal nuovo iOS 6 ai Mac rinnovati, più varie ed eventuali.
Google ha annunciato un’importante ristrutturazione aziendale che comprende una nuova dirigenza per la divisione che si occupa specificamente del motore di ricerca, il suo principale business, e soprattutto la nascita di una nuova società che farà da “ombrello” per tutti i suoi siti e servizi. La società si chiamerà Alphabet e Google sarà la sua più grande società controllata: i fondatori di Google, Larry Page e Sergey Brin, saranno rispettivamente CEO e presidente di Alphabet. Il nuovo CEO di Google sarà invece Sundar Pichai, che oggi è il responsabile di prodotto. Le azioni di Google sono cresciute di valore di oltre il 5 per cento dopo l’annuncio. Insomma, mentre prima la società Google comprendeva il motore di ricerca e molti altri progetti, anche in settori molto diversi, oggi questi settori avranno una loro specifica dirigenza e saranno separati dal motore di ricerca: e tutte le società saranno controllate da Alphabet. Con la nuova struttura aziendale, quindi, alcune unità di Google – come Google X, per esempio, oppure Nest, o i suoi progetti sanitari, o quelli sulle automobili, eccetera – saranno gestite direttamente da Alphabet e separatamente dal motore di ricerca; ognuna di queste società avrà un suo CEO. “Alphabet” diventerà anche il nome della società della quale sarà possibile comprare e vendere azioni in borsa, sostituendo quelle di Google (note sui mercati con la sigla GOOG). Allo stesso modo, i risultati finanziari di Google saranno diffusi separatamente da quelli generali di Alphabet, che comprenderanno quelli di Google insieme a quelli di tutte le altre società controllate.
Google diventerà “Alphabet”. Non il motore di ricerca, che rimarrà Google: ma la società "ombrello" che controllerà il motore di ricerca e tutti gli altri progetti.
Può capitare a tutti di provare fastidio per piccoli comportamenti di altre persone, per esempio quando si viene interrotti nel mezzo di un discorso, o se ci viene rivolta una battuta sarcastica che per qualche motivo tocca una nostra debolezza, o ancora se sui mezzi pubblici qualcuno evita palesemente di sedersi vicino a noi. Questi comportamenti hanno un nome tecnico – “microaggressioni” – e se sono ripetuti sul lungo periodo possono provocare danni psicologici molto seri, anche se spesso possono sembrare comportamenti normali e innocui. Cosa sono Distinguere una microaggressione e dargli una definizione precisa è complicato, perché dipende molto dalla percezione di ognuno. Il termine fu introdotto per la prima volta negli anni Settanta dallo psichiatra americano Chester Pierce, ma in Italia se ne discute solo da pochi anni.
Cosa sono le microaggressioni. Ci sono comportamenti che possono sembrare innocenti ma nel lungo periodo possono causare danni psicologici piuttosto seri: è bene quindi saperli riconoscere.
Nella sua rubrica quotidiana su Repubblica, martedì 7 febbraio, Michele Serra smonta gli abusi demagogici compiuti nei confronti delle parole “popolo e popolare”, usate dai politici per definire di solito quella parte di popolo che li sostiene e ignorare quelle parti di popolo che li avversano (quando qualcuno vince un’elezione o un referendum dice sempre che sia “una grande vittoria popolare” e mai “una grande sconfitta popolare”, per esempio). Lady Gaga contro Trump è uno scontro pop. Milioni di americani contro milioni di americani. Questo non dobbiamo dimenticarlo; perché la più subdola e abile delle mosse dei cosiddetti populisti è fare credere che il popolo sia un ingrediente solo della loro sbobba, e non anche della sbobba democratica. Noi che abbiamo Lady Gaga (e Woody Guthrie, This land is your land) siamo popolarissimi, ed è l’ora di rivendicarlo. Ci sono casalinghe del Nebraska e carpentieri del Minnesota che detestano Trump quanto un gallerista di Manhattan. I dem hanno avuto due milioni di voti più dei trumpisti. I dem sono più popolari dei populisti: lo dice l’aritmetica.
Da che parte sta il popolo. Da tutte, ricorda Michele Serra, perché nessun popolo ha una sola opinione, e chi dice il contrario inganna il popolo.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati comunicati dal ministero della Salute 162 nuovi casi di contagio da coronavirus, per un totale di 243.506. I morti totali registrati sono 34.997, 13 in più rispetto a ieri. Le persone attualmente ricoverate per la COVID-19 nei reparti di terapia intensiva sono 57 (ieri erano 60) e quelle in altri reparti sono 797 (ieri erano 777); le persone testate nelle ultime 24 ore sono state 28.392, per un totale di circa 3,6 milioni. In Lombardia sono stati registrati 63 nuovi casi di contagio per un totale di più di 95mila casi, e i dati lombardi continuano comunque a essere i peggiori in Italia: le altre regioni con il maggior incremento del numero di casi confermati oggi sono Veneto (21), Lazio (20) e Emilia-Romagna (18). Ci sono sei regioni senza nemmeno un nuovo caso: Valle d’Aosta, Molise, Basilicata, Puglia, Sicilia e Marche, oltre alla provincia autonoma di Trento.
Le notizie di mercoledì sul coronavirus in Italia. Sono stati registrati 162 nuovi casi di contagio e 13 morti. I ricoverati nei reparti di terapia intensiva scendono a 57.
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che YouTube e altre piattaforme online non devono essere ritenute automaticamente responsabili di eventuali violazioni del copyright compiute tramite la pubblicazione da parte degli utenti di video o contenuti protetti da diritti, a patto che rispettino certe condizioni. La sentenza di martedì arriva dopo che un tribunale tedesco aveva sottoposto alla Corte di Giustizia Europea due casi in particolare: la causa intentata a Google e a YouTube – che è controllata da Google – dal produttore musicale tedesco Frank Peterson per la condivisione, da parte di alcuni utenti di YouTube nel 2008, di diversi brani musicali di cui aveva i diritti, e quella intentata al provider di internet Cyando dall’editore Elsevier per contenuti caricati da altri utenti della piattaforma nel 2013 senza il suo permesso. I giudici hanno sostenuto che «di principio» non sono gli operatori delle piattaforme online a trasmettere «in prima persona contenuti protetti da copyright che vengono condivisi illegalmente dagli utenti di quelle piattaforme» e che dunque le piattaforme non possono essere ritenute responsabili. L’esenzione decade tuttavia se queste, venute a conoscenza di una violazione del copyright, «si astengono dal rimuoverla o dal bloccarne l’accesso rapidamente», e se non mettono a disposizione gli strumenti tecnologici adeguati per segnalare ed eliminare le violazioni.
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che piattaforme online come YouTube non sono automaticamente responsabili delle violazioni del copyright commesse dai loro utenti.
La multinazionale farmaceutica Bayer ha raggiunto un accordo per vendere all’azienda statunitense Elanco la sua divisione Animal Health, che si occupa di prodotti per la salute degli animali. Bayer ha spiegato in una nota che Animal Health è stata valutata 7,6 miliardi di dollari: 5,3 miliardi saranno pagati in contanti, 2,3 saranno pagati in azioni di Elanco. La vendita sarà finalizzata nel 2020.
La multinazionale farmaceutica Bayer venderà alla statunitense Elanco la sua divisione Animal Health per 7,6 miliardi di dollari.
InSight, il lander della NASA che dallo scorso novembre si trova su Marte, ha rilevato il primo probabile terremoto marziano mai registrato nella storia dell’esplorazione del pianeta. La scossa, rilevata da uno dei suoi strumenti principali, è stata troppo debole per fornire informazioni utili sulla composizione rocciosa di Marte, ma ha permesso ai ricercatori di verificare il funzionamento della sonda e dà speranze sulla possibilità di rilevare nuovi terremoti nei prossimi mesi. La NASA è al lavoro per confermare i dati ed escludere che si sia trattato di una falsa rilevazione causata dal vento marziano o da qualche movimento inatteso del lander. (Un lander è un robot che atterra e resta fisso in un punto di un pianeta, al contrario di un rover che è invece libero di muoversi sulla sua superficie.)
Questo è il primo terremoto marziano mai sentito (forse). Lo ha rilevato il robot InSight sul suolo del pianeta, ora i ricercatori della NASA stanno cercando conferme per escludere altre cause.
Carl Reinhold August Wunderlich era un medico piuttosto meticoloso, come sapevano bene i suoi colleghi dell’ospedale universitario di Lipsia, in Germania. Assistendo i suoi pazienti intorno alla metà dell’Ottocento, in un periodo storico in cui la scienza medica era ancora piuttosto incerta, fu tra i primi a intuire che la febbre non fosse di per sé una malattia, ma un sintomo. Introdusse l’uso delle cartelle cliniche e della periodica rilevazione della temperatura dei pazienti, con termometri più precisi, per tenere traccia dell’evoluzione dei loro sintomi. Sulla base di 25mila misurazioni, Wunderlich concluse che la temperatura ideale del corpo umano fosse 37 °C, indicando un valore che sarebbe stato poi riconosciuto universalmente, diventando il punto di riferimento per stabilire se un paziente abbia la febbre. A distanza di un secolo e mezzo dal lavoro di Wunderlich, e degli studi seguenti sul tema, un gruppo di ricercatori sostiene di avere scoperto un sensibile cambiamento nella nostra temperatura corporea: siamo meno caldi di oltre mezzo grado Celsius. La nuova ricerca, pubblicata sulla rivista eLife e basata su dati raccolti negli Stati Uniti, ha ricevuto molte attenzioni in ambito medico, ma non tutti sono convinti delle sue conclusioni.
Stiamo diventando meno caldi? la nostra temperatura corporea media potrebbe non essere più 37 °C, dice un nuova ricerca che però non sta convincendo tutti.
Il Festival di Internazionale a Ferrara si apre venerdì 30 settembre con il consueto ricco programma e la calata in una città già meravigliosa di suo di migliaia di persone interessate a capire come va il mondo e amanti di un gran bel settimanale, col quale il Post condivide ambizioni, interessi, e pezzi del suo percorso. Quest’anno abbiamo organizzato con Internazionale due appuntamenti del Post – venerdì e sabato – che abbiamo chiamato “Il Tg del Post“, la cui idea è raccontare ai visitatori del Festival che cosa sia successo nel mondo mentre loro sciamavano da un evento ferrarese all’altro: una specie di news per aperitivo, che poi ci siamo accorti essere un po’ il concetto del telegiornale, ma dal vivo. Se ne occuperanno Luca Sofri, Francesco Costa, Arianna Cavallo e Giulia Balducci del Post, assieme a ospiti e amici invitati all’uopo. Nel bel Chiostro piccolo di san Paolo, alle 18,30 venerdì e alle 19 sabato.
Il Post a Ferrara. Alla festa di Internazionale, venerdì, sabato e domenica: ci vediamo lì.
Google e Asus metteranno sul mercato Chromebit: un piccolo computer, poco più grande di una normale penna USB, che permette di trasformare qualunque schermo in un computer. Chromebit è una versione portatile – molto portatile – dei Chromebook, i computer laptop che Google ha prodotto insieme con Asus, Samsung e altri fabbricanti di hardware. Si tratta di computer venduti a prezzi contenuti che servono principalmente per l’utilizzo di internet e poco più, come lascia intuire il nome (Chrome è il nome del browser di Google). Ma lo stesso browser di Google è ormai ricco di funzioni, e i servizi di Google permettono di fare al suo interno molte delle operazioni più consuete (scrivere un documento di testo, ascoltare la musica, guardare un video, navigare su internet). Chromebit si connette a internet tramite WiFi o Bluetooth, è dotato di una memoria flash da 16 gigabyte a stato solido, ha 2 gigabyte di memoria RAM e un ingresso USB. Chromebit si connette con un ingresso HDMI e permette di usare un qualsiasi schermo, quindi anche quello di una televisione, per navigare su internet e usare altre applicazioni di Google. Chromebit è molto simile a un altro strumento di Google, Chromecast, che permette di trasmettere video dal proprio smartphone, tablet o pc a un televisore ad alta definizione. Chromebit dovrebbe costare meno di 100 dollari, è particolarmente utile per chi vuole riutilizzare un vecchio computer diventato troppo lento o per chi vuole utilizzare la propria tv come monitor per navigare su internet. Inoltre potrebbe essere molto utile nelle scuole e nei paesi in via di sviluppo, come computer a basso costo.
La penna di Google per trasformare qualsiasi schermo in un pc. Si chiama Chromebit, è prodotta insieme ad Asus, costa poco e può essere molto utile.
Giovedì è stato diffuso il primo trailer di Cats, il film di Tom Hooper ispirato dall’omonimo celeberrimo musical di Andrew Lloyd Webber, che uscirà nei cinema prima di Natale. Era piuttosto atteso: sia per la fama del musical, che rimase in cartellone a Broadway per 18 anni, dal 1982 al 2000; e sia per il cast, nel quale compaiono Judi Dench, Ian McKellen, James Corden, Taylor Swift, Idris Elba e Jennifer Hudson. Ma da ieri sui social network si sta parlando moltissimo del film per un altro motivo: i personaggi – tutti gatti, nella storia – sono rappresentati in un modo inaspettato, che in tantissimi hanno trovato inquietante e addirittura ridicolo. Cats è un musical che parla di una comunità di gatti di strada. È ispirato alle stravaganti poesie sui gatti di T.S. Eliot, importante poeta novecentesco premio Nobel per la letteratura nel 1948, raccolte in Il libro dei gatti tuttofare, e non ha una vera e propria trama, o meglio, ha una trama molto scarna. A Broadway, gli attori indossano dei costumi e sono truccati con baffi e orecchie finte, in modo da ricordare dei gatti: una scelta stilistica in linea con i canoni del musical e del teatro, e che non ha mai disturbato nessuno in tutti questi anni. Ma da ieri si è scoperto che la stessa soluzione applicata al cinema ha effetti piuttosto disturbanti sul pubblico, almeno su quello dei social network.
Il commentatissimo trailer del film “Cats”. In tantissimi su Twitter si stanno dicendo inquietati e sconcertati dalla soluzione adottata per trasformare gli attori nei gatti protagonisti del musical.
In una famosa vignetta della striscia a fumetti online xkcd intitolata Duty Calls, una persona chiede al proprio partner di venire a letto, mentre lui se ne sta seduto da solo davanti al computer. «Non posso. È una cosa importante», risponde l’uomo, mentre batte furiosamente sulla tastiera. «Cosa?», chiede la donna. «Qualcuno ha torto su internet», ribatte lui. La frustrazione notturna dell’uomo della vignetta è il mio lavoro principale. Lavoro a Snopes, un sito di fact-checking che si occupa di passare in rassegna le bufale, sfatare luoghi comuni e smascherare i bugiardi. Qualche settimana fa, per esempio, siamo stati alle prese con un rigonfiamento misterioso comparso sulla schiena di Hillary Clinton che è risultato essere lo scatolotto di un microfono (e non un defibrillatore, come avevano detto alcune persone). È una vocazione nobile e meritevole, ma è anche una fatica di Sisifo. Su internet, per quanti fatti si riesca a mettere in ordine, c’è sempre qualcuno che si sbaglia. Ogni giorno, la battaglia contro gli errori inizia con le email. A Snopes – che è sostenuto interamente dalle pubblicità – il nostro staff, composto da una dozzina tra giornalisti e redattori, si mette a leggere il migliaio di messaggi che si sono accumulati durante la notte, per capire cosa vogliono sapere i nostri lettori quella mattina. Purtroppo questa attività comporta una buona dose di veleno, razzismo e rabbia. Un nostro esperto che lavora da Boston ci aiuta a separare il grano (le domande reali a cui potremmo dare una risposta) dalla zizzania offensiva. Nel mondo reale (dove ci avventuriamo raramente durante il periodo elettorale, se non per indagare sull’ennesima voce su Pokémon Go), le nostre interazioni con i lettori del sito sono sempre positive. Ma nel mondo virtuale, la comunicazione anonima incoraggia i nostri lettori delusi a trattarci come se fossimo agenti di qualsiasi cosa li turbi quel giorno. Chi scrive questi messaggi, che spesso vengono rimandati in continuazione, pensa di smascherarci: siamo dei complici del governo, della lobby delle grandi case farmaceutiche, del Dipartimento della Difesa e di qualsiasi altra importante e presumibilmente losca organizzazione. Avete perso ogni credibilità!, ci dicono. Queste persone non prendono mai in considerazione che la verità sia scritta sul nostro sito: siamo completamente indipendenti.
La giornata di una fact-checker. La caporedattrice di un importante sito che smonta le bufale racconta com'è il suo lavoro, tra messaggi d'odio e ricerche minuziose.
Dal 12 al 14 gennaio la Scuola di scrittura Belleville di Milano presenterà i corsi 2021 con tre giorni di incontri in diretta streaming. Per partecipare basta prenotarsi su BellevilleOnline. Martedì 12 gennaio, 19.30 SCRIVERE DI NOTTE – SCRITTURA L’obiettivo del corso è insegnare le tecniche della narrazione e guidare le allieve e gli allievi nella stesura di un testo che potrà essere presentato a editori e agenti letterari. Il corso è strutturato in tre moduli progressivi: nel primo modulo, Fondamenti, gli scrittori Federico Baccomo e Marco Rossari parleranno di trama, personaggi, ambientazione, punto di vista, dialogo, lingua e stile. Nel modulo Progetto, affidato agli scrittori Marcello Fois e Simona Vinci, le allieve e gli allievi si dedicheranno a esercizi di scrittura e cominceranno a dar forma a un loro progetto (romanzo, raccolta di racconti, racconto lungo). Nel modulo Laboratorio ciascun allievo scriverà la sua storia e lavorerà al testo per affinarlo a livello sia strutturale che stilistico sotto la guida di Marilena Rossi e Benedetta Bolis, editor rispettivamente di Mondadori e di Rizzoli.
Tornano gli Open Days della Scuola Belleville. Dal 12 al 14 gennaio saranno presentati i corsi di scrittura ed editing in diretta streaming.
Da oggi, lunedì primo aprile, a giovedì 4 in molti cinema di tutta Italia i biglietti costeranno solo 3 euro: sono i CinemaDays organizzati da ANEC, ANEM e ANICA, le associazioni dei gestori dei cinema e degli industriali cinematografici, con il ministero per i Beni e le Attività Culturali. Questo è il sito dell’iniziativa, dove si può trovare l’elenco dei cinema aderenti in ogni città. Anche le proiezioni in 3D costeranno 3 euro a differenza degli anni scorsi, mentre quelle nelle sale IMAX costeranno 5 euro. Tra le altre cose CinemaDays serve ad aumentare le presenze al cinema in un periodo dell’anno (aprile-ottobre) in cui escono pochi film di richiamo rispetto ai mesi invernali. Tra i film in sala in questo periodo, che quindi si potranno vedere spendendo poco, ci sono: Dumbo, che non ha bisogno di presentazioni; Bentornato presidente! con Claudio Bisio; il fantastico Border del regista svedese di origine iraniane Ali Abbasi, che sta piacendo molto; Una giusta causa, sulla storia della giudice della Corte Suprema americana Ruth Bader Ginsburg; e in alcuni cinema ancora Green Book e Captain Marvel.
Da oggi a giovedì ci sono i CinemaDays, quei giorni in cui andare al cinema costa 3 euro.
Lunedì alle 13.30 RFI (Rete Ferroviaria Italiana) ha sospeso il traffico tra Lodi e Piacenza, sulla linea Milano-Bologna, per un controllo sanitario alla stazione di Casalpusterlengo, in provincia di Lodi. Casalpusterlengo è uno dei comuni del lodigiano della cosiddetta “zona rossa”, dove sono stati individuati i primi casi di contagio da coronavirus (SARS-CoV-2). Per ora non si hanno ulteriori informazioni sul motivo del controllo sanitario, ma intanto Trenitalia ha comunicato che ha attivato il numero verde 800892021 per chiedere informazioni, e ha messo a disposizione un servizio di bus sostitutivi tra Lodi e Piacenza.
I disagi alla circolazione dei treni causati dai controlli per il coronavirus. Alle 13.30 è stata sospesa la tratta ferroviaria tra Lodi e Piacenza, causando grandi ritardi e parecchie cancellazioni.
La decisione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella di opporsi alla nomina a ministro dell’Economia di Paolo Savona, economista noto per aver teorizzato un piano per fare uscire l’Italia dall’euro e che era stato scelto da Lega e Movimento 5 Stelle, ha avuto come conseguenza uno scontro secondo molti senza precedenti tra un presidente della Repubblica e una maggioranza parlamentare. Il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte ha rimesso l’incarico, dopo il colloquio in cui ha presentato la sua lista dei ministri a Mattarella, che poco dopo ha spiegato che l’unico problema era proprio Savona e M5S e Lega si sono rifiutati di proporre una nomina alternativa scelta da loro. Fin da quando era emersa l’opposizione di Mattarella a Savona come ministro dell’Economia, giornalisti e opinionisti avevano discusso della sua legittimità, opportunità e perfino costituzionalità. A proposito di quest’ultimo aspetto, per togliersi subito il dente, la Costituzione dice all’articolo 92:
Cosa dice la Costituzione sulla nomina dei ministri. Cioè di cosa parleremo per un po', riguardo allo scontro tra Mattarella e Lega-M5S su Paolo Savona: ci sono dei precedenti.
Azzimarsi vuol dire “acconciarsi”, “farsi belli”, “sistemarsi per bene”. Chi è azzimato è più che ricercato, nel curare perlopiù il proprio aspetto o il proprio abbigliamento. Sinonimi o quasi sinonimi dell’aggettivo sono agghindato e lisciato, per il quale è frequente l’abbinamento ad azzimato proprio perché si percepisce la non piena corrispondenza fra il significato dell’uno e quello dell’altro: Considera, amico mio, che l’avvocato Tancredi, comecchè sia un caro giovane, azzimato, lisciato e cascante di vezzi, è un giureconsulto che sa a memoria il Codice civile, quello di procedura e il criminale come li avesse composti egli stesso (Apologia di Camillo Marcolini contro alcune pretensioni pecuniarie dell’Eccellentissimo Signor Avvocato Torquato Tancredi, Fossombrone [PU], Tipografia Monacelli, 1870, p. 54).
Cosa vuol dire “azzimato”. Indica chi cura il proprio aspetto ed è quasi sinonimo di "agghindato".
Quando si è piccoli si usa molto la bocca per imparare a conoscere il mondo: lo fanno i bambini e lo fanno i cuccioli di altre specie. Nelle foto di animali di questa settimana ci sono ad esempio un minuscolo cucciolo di panda che prova a farsi sentire, quattro cuccioli di lepre polacchi che sembrano baciarsi, un passero ungherese che spalanca il becco per mangiare il pasto previsto nel centro di recupero per animali dove è stato accolto e cinque cuccioli di lupo allattati dalla madre. C’è anche un piccolo elefante, che invece di mettere alla prova la propria cavità orale studia il mondo (una videocamera, in particolare) con la proboscide. Gli adulti hanno cose più importanti da fare: il falco Rufus tiene lontani i piccioni dagli spalti di Wimbledon, la capra mascotte Shenkin aspetta il principe Carlo e pecore e cavalli si mettono in mostra a una fiera. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Weekly Beasts. Grandi sbadigli, morsi affettuosi e altre fauci spalancate, nelle foto di animali più belle di questa settimana.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati comunicati dal ministero della Salute 169 nuovi casi di contagio da coronavirus, per un totale di 243.230. I morti totali registrati sono 34.967, 13 in più rispetto a ieri. Le persone attualmente ricoverate per la COVID-19 nei reparti di terapia intensiva sono 65 (ieri erano 68) e quelle in altri reparti sono 768 (ieri erano 776); le persone testate nelle ultime 24 ore sono state 14.006, per un totale di circa 3,5 milioni. In Lombardia sono stati registrati 94 nuovi casi di contagio, per un totale di più di 95mila casi totali, e i dati lombardi continuano a essere di gran lunga i peggiori in Italia: le altre regioni con il maggior incremento del numero di casi confermati oggi sono Lazio (24), Emilia-Romagna (18) Veneto (6), Piemonte (6) e la provincia autonoma di Bolzano (7). Ci sono nove regioni senza nemmeno un nuovo caso: Valle d’Aosta, Molise, Basilicata, Marche, Puglia, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Umbria, Calabria e la provincia autonoma di Trento.
Le notizie di lunedì sul coronavirus in Italia. Sono stati registrati 169 nuovi casi di contagio e 13 morti. I pazienti ricoverati in terapia intensiva scendono a 65.
Oggi compie 70 anni anni Bruce Springsteen: cantautore e chitarrista statunitense, noto anche per il soprannome The Boss, per la sua collaborazione con la E Street Band e per i suoi concerti, sempre molto lunghi e partecipati. Queste sono le sue migliori 18 canzoni secondo il peraltro direttore del Post Luca Sofri, che le aveva scelte per il suo libro Playlist, La musica è cambiata. Bruce Springsteen (1949, Freehold, New Jersey) Il vero mito del rock americano, capace ancor più di Dylan di raccogliere a ogni giro una generazione nuova e nuovi fans, facendo sempre praticamente le stesse cose. Ma per quanto la lista delle sue canzoni leggendarie possa essere sterminata, non ne ha mai messa una al primo posto della classifica americana.
Bruce Springsteen ha 70 anni. E queste sono le sue 18 migliori canzoni secondo il direttore del Post.
C’è stato un momento, il 19 maggio, in cui aprendo i principali siti d’informazione italiana si trovavano una dopo l’altra due notizie: la prima riguardava l’inchiesta sulle scommesse clandestine nelle partite di Lega Pro e Serie D, la seconda riguardava l’inchiesta sull’asta che nel 2014 ha assegnato i diritti tv per le partite di Serie A dal 2015 al 2018. Partendo da questa seconda inchiesta – e arrivando poi a parlare anche della prima – il giornalista Fulvio Paglialunga ha scritto per la rivista online Ultimo Uomo un’approfondita analisi sulla situazione del calcio italiano, che per sopravvivere dipende direttamente dai finanziamenti che riceve dalla vendita dei diritti tv che, scrive Paglialunga, in Italia «sono una questione politica più che economica». Al centro della politica del calcio italiano c’è – secondo Ultimo Uomo – Claudio Lotito, e sembra che proprio da alcune sue dichiarazioni sia partita l’indagine dell’Antitrust sui diritti tv per le partite di Serie A. Secondo Paglialunga l’indagine finirà per riguardare soprattutto Infront, la società che gestisce la compravendita dei diritti televisivi in Italia e che nell’articolo è definita «l’advisor che in realtà sembra essere il padrone del calcio italiano» e che ha «un potere quasi totale sul calcio italiano perché garantisce i proventi dei diritti tv per tutte le squadre e per quasi tutte (sedici, in modo diretto o indiretto) anche quelli derivanti da accordi commerciali».
Nel calcio italiano comanda Infront? la rivista Ultimo Uomo spiega i meccanismi con cui il calcio italiano gestisce i diritti tv, la questione su cui indaga l'Antitrust.
Il Leone d'oro è andato a “L'événement” di Audrey Diwan, mentre Paolo Sorrentino ha vinto il Gran premio della giuria È considerata la prima scrittrice, la prima storica e una delle prime femministe della storia: Google la celebra con un doodle
Per Raimon Panikkar. Lo scrittore Beppe Sebaste ricorda e racconta il teologo spagnolo morto tre giorni fa.
Ignazio Scaravilli, un medico catanese scomparso lo scorso gennaio in Libia e su cui la procura di Roma aveva aperto un’indagine per sequestro di persona, è stato liberato ed è tornato in Italia. Scaravilli, che ha 68 anni ed è un chirurgo ortopedico specializzato in interventi sulla mano, era partito prima di Natale per operare a Tripoli. Lo scorso febbraio era stato citato nel discorso di insediamento di Sergio Mattarella da presidente della Repubblica. Da giorni circolavano voci sui giornali riguardo la sua imminente liberazione, che però è stata confermata dal ministero degli Esteri soltanto domenica. Ignazio Scaravilli è libero ed è rientrato da Tripoli in Italia: lo ha riferito un portavoce dell’autoproclamato governo libico. «Ha appena lasciato il paese su un volo speciale», ha detto verso le 19:30 Jamal Zubia, direttore del Dipartimento media stranieri dell’esecutivo. La Farnesina ha espresso «soddisfazione» e ha fatto sapere che il 68enne catanese sta bene ed è rientrato con un volo di Stato, accompagnato dal capo dell’Unità di crisi, Claudio Taffuri.
Ignazio Scaravilli è stato liberato. Il medico italiano sequestrato in Libia a gennaio è tornato in Italia.
Uber, la società di mobilità nota soprattutto per il suo servizio a metà tra i taxi e il noleggio di auto con autista, ha annunciato che licenzierà 400 persone, un terzo di chi lavora nel settore marketing dell’azienda, per tagliare i costi del personale. A maggio Uber si era quotata in borsa con una valutazione di 82,4 miliardi di dollari, ma nel primo giorno di quotazione a Wall Street le azioni avevano perso il 7,6 per cento, risultato che è stato considerato come un segnale di scarso interesse dei mercati per Uber, che al momento lavora in perdita. Meno di un mese dopo la quotazione, la società aveva annunciato che avrebbe avuto perdite per un miliardo di dollari nei primi tre mesi dell’anno. Da allora l’amministratore delegato Dara Khosrowshahi ha fatto alcuni cambiamenti alla struttura della società. I licenziamenti annunciati ieri avverranno in vari uffici di Uber nel mondo: in totale l’azienda ha 25mila dipendenti, di cui la metà negli Stati Uniti.
Uber licenzierà 400 persone nel suo settore marketing in vari paesi.
Ci sono giornate e giornate, per il lavoro di analisi e scelta delle foto di agenzia, al Post: lo abbiamo raccontato altre volte, certi giorni sono infestati dal football americano, altri da ospiti di Porta a Porta, ma quasi tutti hanno una grandissima ricchezza di visioni del mondo e storie raccontate solo guardandole. E ogni giorno ci sono storie diverse e storie uguali, ma anche storie uguali che sembrano storie diverse. Ieri, giovedì è stata una giornata di gran cieli, sullo sfondo di soggetti i più vari. Sarà l’autunno, sarà chissà cosa, diversi fotografi si sono fatti ispirare in lontani posti del mondo, dai cieli: un altro settore in cui le scelte della natura hanno ancora una rilevanza notevole e difficilmente governabile. D’altronde, i fotografi lo sanno, poche cose sono importanti in una gran foto come un gran sfondo. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
I cieli di ieri. Per i fotografi in mezzo mondo è stata una giornata di sfondi romantici e spettacolari, giovedì.
Lunedì mattina, nel corso della sua ultima conferenza stampa da presidente della regione Lombardia, Roberto Maroni ha detto che non si candiderà alle elezioni regionali del prossimo 4 marzo. Maroni ha detto che la sua decisione è dovuta a “valutazioni personali”, ma ha escluso che le motivazioni abbiano a che fare con la sua salute, come aveva scritto alcuni giornali negli ultimi giorni. Maroni ha però detto che intende continuare a fare politica e che se gli sarà chiesto si candiderà alle elezioni politiche. Ha anche detto che il candidato del centrodestra alla regione è già stato deciso e che il nome sarà rivelato a breve. Secondo i giornali, il candidato scelto è l’ex sindaco di Varese Attilio Fontana, della Lega Nord (ieri circolava anche il nome dell’ex ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini, di Forza Italia). Maroni ha ribadito più volta la sua intenzione a continuare ad impegnarsi in politica e ha sottolineato la sua lunga esperienza di governo – in passato è stato diverse volte ministro, occupando anche uno degli incarichi più delicati, quello di ministro dell’Interno. Non è chiaro come mai Maroni abbia preso la decisione di non ricandidarsi a un’elezione che in molti davano per scontato che avrebbe vinto. Secondo alcuni potrebbe avere a che fare con le sue vicende processuali. Attualmente Maroni è sotto processo a Milano per le presunte pressioni che avrebbe esercitato per far assumere una sua collaboratrice. Altri invece citano la volontà di Maroni di fare parte di un futuro e ipotetico governo di centrodestra dopo le prossime elezioni.
Roberto Maroni non si ricandiderà alla presidenza della Lombardia. Per "motivi personali", ha spiegato: secondo i giornali il candidato del centrodestra alle regionali sarà l'ex sindaco di Varese Attilio Fontana.
Tantissimi utenti di Facebook, messi davanti all’alternativa tra creare un account su un nuovo sito – che si tratti di Airbnb o Glovo, di Instagram o Spotify – e accedervi attraverso Facebook hanno scelto la seconda opzione, per fare prima e non doversi ricordare una nuova password. Dopo la storia di Cambridge Analytica – la società legata ad alcuni dei più stretti collaboratori del presidente degli Stati Uniti Donald Trump che ha fatto un uso scorretto di dati prelevati da Facebook attraverso un’applicazione che si poteva utilizzare con il Facebook Login – potreste essere preoccupati per i vostri dati online e in particolare per le app a cui avete dato accesso a questi dati, magari senza pensarci troppo. Abbiamo messo insieme una breve guida per controllare a quali app avete dato l’accesso ai vostri dati presenti su Facebook (e a quali di questi), eliminare quelle che non volete più che vi accedano e segnalare quelle di cui per qualche ragione non vi fidate. È possibile che le cose cambino prossimamente – l’amministratore delegato di Facebook Mark Zuckerberg ha detto che l’azienda lavorerà per rendere tutto più trasparente – ma nel frattempo potete fare così.
Come controllare a quali applicazioni abbiamo dato i nostri dati su Facebook. Breve guida per modificare le proprie impostazioni sulle app che si usano con il Facebook Login, oppure eliminarne alcune.
Larry Page, co-fondatore di Google insieme a Sergey Brin, sarà il nuovo amministratore delegato dell’azienda al posto di Eric Schmidt, amministratore delegato negli ultimi dieci anni, che resterà comunque all’interno di Google nel ruolo di presidente esecutivo. La notizia è stata diffusa ieri sera e ha colto di sorpresa tutti gli osservatori del settore, che non si aspettavano a breve una simile svolta. Eric Schmidt l’ha spiegata sinteticamente su Twitter, scrivendo che “non è più necessaria la supervisione giorno per giorno di un adulto”. Schmidt infatti era stato scelto dieci anni fa da Brin e Page per dare a una società delle dimensioni e delle potenzialità di Google un volto affidabile e rassicurante, dato che i due fondatori di Google avevano poco più di vent’anni. Ora la situazione è del tutto diversa: il motore di ricerca è diventato un colosso e Page e Brin hanno l’età e l’esperienza per condurre le sue attività.
Perché Google ha cambiato amministratore delegato? perché i due fondatori sono in grado di gestirla autonomamente, dice il New York Times, e non vogliono diventi come Microsoft.
I Pokémon stanno per tornare di moda: succederà dalla seconda metà di luglio quando sarà disponibile anche in Italia Pokémon Go, il nuovo videogioco per smartphone che permette di catturare Pokémon sfruttando la realtà aumentata e che, dove è già disponibile, è in testa alle classifiche delle app più scaricate. Il principio del nuovo gioco è lo stesso del primo, che uscì 20 anni fa per Game Boy: bisogna catturare degli strani animaletti chiamati Pokémon e farli combattere con quelli degli avversari. La sintesi è: una ventina d’anni fa era pieno di bambini che guardavano lo schermo (non ancora a colori) del loro Game Boy per giocare ai Pokémon, 10-15 anni fa era pieno di bambini e ragazzini che continuavano a giocare ai Pokémon – su altri dispositivi, o con le carte da gioco – e a guardarli in tv, nella serie animata a loro dedicata; tra qualche settimana potrebbe essere pieno di bambini, ragazzi – e ex bambini e ragazzi ora adulti – che girano per le strade a caccia di Snorlax, Pikachu o Geodude. Se siete di quelle generazioni che, per una ragione o l’altra, non hanno avuto a che fare con i Pokémon, è il caso di imparare qualcosa, o fare un veloce ripasso. Cosa sono i Pokémon? Li chiamiamo animaletti ma non sono animali, per cominciare. Il loro sito ufficiale spiega che sono «creature di varie forme e dimensioni che [in un mondo immaginario molto simile a quello vero] vivono nella natura insieme agli esseri umani. La maggior parte dei Pokémon non parla ed è in grado di pronunciare solo il proprio nome». Il nome Pokémon deriva invece dalle parole inglesi “pocket monsters”, mostri tascabili. L’accento sulla E fu messo per evitare che gli anglofoni non pronunciassero quella lettera. Alcuni Pokémon ricordano – nel nome e nell’aspetto – dei veri animali, altri ricordano animali di fantasia (per esempio i draghi) o preistorici, altri sono proprio inventati.
Ma i Pokémon, cosa sono? e quanti sono? Cosa fanno? Chi li ha inventati? Da quando esistono? E perché ora se ne parla?.
La Corte Costituzionale – il massimo organo giuridico del paese, che ha il compito di garantire il rispetto della Costituzione italiana – ha annunciato che dal 2 giugno, giorno della Festa della Repubblica, inaugurerà un podcast, intitolato La Libreria dei Podcast della Corte costituzionale. La Libreria, si legge nel comunicato della Corte, «è composta di vari “scaffali”, dedicati sia alla vita e all’attività della Corte costituzionale sia a temi e a momenti cruciali della nostra storia repubblicana, raccontati attraverso la lente della Costituzione e della giurisprudenza costituzionale». I podcast usciranno ogni venerdì e avranno una durata di circa 20 minuti. Ogni puntata sarà realizzata da un diverso giudice della Corte Costituzionale: nella prima puntata, dal titolo “La Costituzione e la Repubblica”, ci sarà la presidente Marta Cartabia.
La Corte Costituzionale farà un podcast settimanale.
Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 875 nuovi casi di contagio da coronavirus, ha detto questa sera la Protezione Civile, e 153 nuovi morti. Il numero dei nuovi contagi accertati è in linea con quello dell’ultima settimana, mentre i decessi non erano così bassi dallo scorso 9 marzo. In totale, quindi, il bilancio ufficiale dall’inizio dell’epidemia è di 224.760 casi accertati e 31.763 morti. Le persone attualmente ricoverate in terapia intensiva sono 775, 33 in meno di ieri. I tamponi totali processati a oggi sono 294.4859, 69.179 più di ieri. La Lombardia ha fatto registrare 399 dei casi di contagio delle ultime ore, e 39 decessi, molti meno di quelli segnalati negli ultimi due giorni, quando erano stati rispettivamente 115 e 111, che però includevano probabilmente anche persone morte nei giorni precedenti. Il bilancio nella regione continua a essere in ogni caso di gran lunga il peggiore d’Italia, e ammonta complessivamente a 84.518 casi di contagio e 15.450 morti. Nella provincia di Milano i nuovi casi di contagio accertati sono stati 75, di cui 34 nella città capoluogo. In numeri assoluti, dopo la Lombardia, le regioni che hanno registrato più contagi nelle ultime 24 ore sono stati il Piemonte con 137, l’Emilia-Romagna con 72, la Liguria con 51.
Le notizie di sabato sul coronavirus in Italia. Sono stati registrati 875 nuovi casi di contagio e 153 nuovi decessi, 39 dei quali in Lombardia.
Tra le persone da fotografare ogni settimana ce ne sono alcune che si ripetono spesso: un po’ perché sono quelle di cui si parla di più nell’ultimo periodo, come Meghan Markle e il principe Harry, un po’ perché ovunque vadano sono fotografate tantissimo, come Justin Trudeau, oppure perché fanno spesso delle facce buffe, ed è il caso di Theresa May. Tra quelli che si vedono meno invece ci sono Geri Halliwell (a San Siro), Pete Souza (cioè l’ex fotografo di Obama) ed Helena Bonham Carter. Ah, per quelli che la stanno aspettando: ieri c’è stata la prima della seconda stagione di The Handmaid’s Tale. E poi, in questa lista, trovate Pharrell Williams, Jane Fonda e Charlize Theron in bianco e nero e due reunion: quella di Steven Bauer, Michelle Pfeiffer, Brian De Palma e Al Pacino per Scarface, e quella dei Bon Jovi.
Celebripost. I Bon Jovi, Helena Bonham Carter, Al Pacino e una Spice Girl a San Siro, tra quelli che valeva la pena fotografare questa settimana.
Nel settembre del 1954 l’attrice statunitense Marilyn Monroe si trovava a New York impegnata nelle riprese del film Quando la moglie è in vacanza diretto da Billy Wilder (sarebbe poi uscito al cinema l’anno successivo). Si tratta di uno dei suoi film più celebri, specialmente per la scena in cui la gonna del vestito bianco che indossa si solleva al passaggio di un treno della metropolitana, mentre lei si trova sopra a una griglia di areazione. In occasione del sessantesimo anniversario di quella ripresa cinematografica, il magazine online Flavorwire ha scelto dieci scene di film memorabili della storia del cinema, e per ciascuna di queste ha raccontato storie e curiosità. Per dirne una: alcune delle scene scelte non erano presenti nella sceneggiatura originale del film. Sono venute fuori un po’ per caso. Dentro ciascuna foto, la storia di quella scena:
Le storie dietro 10 scene memorabili. Da quella in cui il vestito di Marilyn Monroe si solleva al passaggio della metropolitana a quella di De Niro davanti allo specchio in Taxi Driver.
Twitter introdurrà nuove misure per regolamentare il finanziamento e la pubblicazione degli annunci elettorali sulla sua piattaforma in vista delle elezioni del Parlamento Europeo, che si terranno dal 23 al 26 maggio nei 27 paesi dell’Unione Europea. Le nuove regole sono state annunciate martedì dalla società e, così come era successo per le elezioni di metà mandato negli Stati Uniti, tutti i gruppi politici e i singoli candidati che vorranno fare campagna elettorale su Twitter saranno costretti a registrarsi e ad aver un profilo certificato. Le nuove misure sono state pensate per proteggere le elezioni europee dalle interferenze straniere ed entreranno in vigore a partire dall’11 marzo, dieci settimane prima delle elezioni. Twitter ha anche annunciato di aver ampliato il proprio database di annunci pubblici, chiamato Centro di trasparenza globale, per mostrare tutti gli annunci pubblicitari di partiti o candidati alle elezioni europee, fornendo informazioni su chi li sponsorizza, quanto denaro è stato usato per finanziarli e quali sono le caratteristiche degli utenti a cui sono indirizzati. Nelle scorse settimane anche Facebook e Google avevano aumentato i livelli di trasparenza dei loro servizi in vista delle prossime campagne elettorali.
Le nuove misure di Twitter in vista delle elezioni europee. Tutti i candidati e i partiti dovranno registrarsi per poter pubblicare annunci elettorali, come era già successo per le elezioni di metà mandato americane.
Negli ultimi giorni si è tornati a discutere molto di net neutrality, letteralmente “neutralità della rete”, un concetto che ha alla sua base un principio abbastanza semplice: tutto il traffico su Internet deve essere trattato allo stesso modo, senza corsie preferenziali. Il confronto sul tema è stato rilanciato da alcune indiscrezioni di stampa e dalle dichiarazioni di Tom Wheeler – il presidente della Federal Communications Commission (FCC), l’agenzia governativa indipendente che regola il sistema delle comunicazioni negli Stati Uniti – secondo cui potrebbero essere decise nuove regole per permettere alle società che forniscono le connessioni online (provider) di trattare in modo diverso le cose che circolano sulle loro reti, favorendo il passaggio più veloce di alcune. Se questa impostazione dovesse essere confermata, verrebbe meno una delle caratteristiche fondamentali di Internet, che nel bene e nel male hanno garantito la sua libertà: la “neutralità”. Da dove arriva Per comprendere il concetto di net neutrality occorre fare qualche passo indietro e arrivare alla seconda metà dell’Ottocento. All’epoca naturalmente Internet non esisteva, ma c’era comunque la necessità di garantire il passaggio delle informazioni senza particolari limitazioni e discriminazioni attraverso mezzi di comunicazione emergenti come il telegrafo. Negli Stati Uniti si iniziò a parlare in modo esteso di neutralità delle reti in quel periodo, stabilendo una regola base: tutto il traffico su un determinato mezzo di trasmissione (o di trasporto) deve essere trattato allo stesso modo.
Che cos’è la “net neutrality”. Negli Stati Uniti se ne parla molto di nuovo e ci sono grandi preoccupazioni per alcune regole che minacciano il principio alla base della gestione del traffico online: ovvero?.
Papa Benedetto XVI ha annunciato che il 28 febbraio alle 20 lascerà il pontificato. La notizia delle dimissioni del papa è stata ripresa dai media di tutto il mondo e sta facendo molto discutere, anche se negli ultimi anni diversi esperti e vaticanisti avevano ipotizzato che Joseph Ratzinger fosse intenzionato a dimettersi. Di seguito la cronaca della giornata dalle notizie più recenti in poi. Qui trovate il video del momento in cui Benedetto XVI ha annunciato la volontà di dimettersi, qui le foto del Concistoro dove è stato fatto l’annuncio, qui le cose essenziali da sapere sulla notizia del giorno. 16:30 – L’album con le foto scelte dal Post sul pontificato di Benedetto XVI, che oggi ha annunciato di volersi dimettere da pontefice alle 20 del prossimo 28 febbraio.
Le dimissioni del Papa. Benedetto XVI ha annunciato che il 28 febbraio prossimo lascerà: "le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte" – IN BREVE - Video - FOTO.
HBO ha diffuso il primo vero trailer della sesta stagione di Game of Thrones, dopo diversi brevi teaser. La sesta stagione di Game of Thrones – Trono di Spade in Italia – sarà trasmessa dal 24 aprile negli Stati Uniti: in Italia Sky Atlantic trasmetterà ogni puntata in lingua originale in contemporanea, nella notte. Con la quinta stagione gli sceneggiatori della serie hanno esaurito la trama sviluppata finora dallo scrittore americano George R. R. Martin nella sua saga Le Cronache del ghiaccio e del fuoco: la sesta stagione racconterà quindi una storia originale, frutto delle decisioni degli sceneggiatori che ne hanno discusso con lo stesso Martin. Il trailer diffuso martedì sera è pieno di cose interessanti, per gli spettatori della serie: le abbiamo analizzate un po’, anche per ripassare dove eravamo rimasti. Ovviamente da qui in avanti è pieno di spoiler per chi non è in pari con la serie. Dentro ogni immagine, una spiegazione della scena e qualche ipotesi su cosa ci dice della sesta stagione:
Il nuovo trailer di Game of Thrones, spiegato bene. Cosa possiamo capire della sesta stagione della serie guardando bene il primo trailer diffuso da HBO.
A febbraio 2017 il governo del Bangladesh ha approvato la riforma del Citizenship Act, la legge sulla cittadinanza nella quale vengono introdotte delle limitazioni per due categorie di persone: chi è cittadino bengalese ma è nato fuori dal Bangladesh e chi possiede la doppia cittadinanza. Ne scrive sul New York Times la scrittrice britannico-bengalese Tahmima Anam, mostrando molta preoccupazione per una riforma che secondo lei e altri (come il giudice del tribunale inglese Najrul Islam Khasru) renderà le persone con doppia cittadinanza dei cittadini di seconda categoria. Fino ad ora, il Bangladesh non ha avuto alcun tipo di restrizione rispetto alla doppia cittadinanza. In seguito all’approvazione della legge, invece, le persone con la doppia cittadinanza non potranno più far parte di organizzazioni politiche, lavorare come funzionari pubblici o candidarsi alle elezioni. Inoltre i loro figli, per avere a loro volta la cittadinanza bengalese, dovranno portare a termine una serie di formalità complicate e piene di passaggi burocratici che, se non rispettate, impediranno l’acquisizione della cittadinanza bengalese.
Brutte novità per chi ha la doppia cittadinanza bengalese. Il governo ha approvato una legge per limitarne i diritti e che darà allo stato il potere di revocare quella del Bangladesh, in modo abbastanza arbitrario.
The Founder è un film diretto da John Lee Hancock, scritto da Peter Siegel e con Michael Keaton, che uscirà in Italia il prossimo gennaio: racconta la storia vera di Ray Kroc, l’imprenditore statunitense di origine cecoslovacca che di fatto fondò la catena di fast food McDonald’s, nata originariamente dall’idea dei fratelli Richard e Maurice McDonald, che prima dell’arrivo di Kroc erano riusciti ad aprire otto ristoranti in tutti gli Stati Uniti e che poi vennero estromessi dalla società. Il trailer italiano in esclusiva sul Post:
Il trailer italiano di “The Founder”. Il film con Michael Keaton che racconta la storia vera e rocambolesca del venditore di frullatori che fondò McDonald's.
Federico Mauro, multimedia designer e art director (quello degli “Occhiali famosi“), ha pubblicato sul suo sito un nuovo progetto, realizzando dei poster che mostrano stavolta le scarpe di famosi personaggi del cinema, della musica e della cultura. Ci sono quindi le classiche scarpette di Cenerentola e di Dorothy Gale del Mago di Oz, lo stivalone da cowboy di Clint Eastwood, la scarpetta rossa del Papa, il famoso mocassino di pelle di Michael Jackson e diverse scarpe da ginnastica: da quelle di Forrest Gump alle mitiche Nike autoallaccianti di Marty McFly di Ritorno al futuro.
Scarpe famose. Nei poster realizzati da Federico Mauro: da Cenerentola a Marty McFly.
Rihanna, la popolare cantante originaria delle isole Barbados, ha diffuso oggi il suo nuovo disco Anti. È l’ottavo disco di Rihanna ed era molto atteso: dal 2005 al 2012 aveva fatto uscire quasi un disco all’anno, dopo Unapologetic (2012) invece si era fermata. È stato possibile scaricare gratuitamente Anti per le prime 24 ore da quando è uscito. Anti rimarrà disponibile per l’ascolto in streaming in esclusiva Tidal, il portale per la musica in streaming di Jay-Z per una settimana, poi arriverà anche sulle altre piattaforme come Spotify e Apple Music. Il 29 gennaio uscirà la versione deluxe dell’album con 19 tracce: ci sono anche “Good Night Gotham”, “Pose” e “Sex With Me”. Gift to my navy!!! #ANTI Download with code: ANTI https://t.co/Pa0juya50t @samsungmobileus pic.twitter.com/5ffWm48v39
È uscito il nuovo disco di Rihanna, “Anti”. Si può scaricare gratuitamente, ma solo per oggi e c'è un numero limitato di download.