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Quando il sistema sanitario nazionale è stato colto alla sprovvista dall’epidemia da coronavirus cominciata lo scorso febbraio, i medici di famiglia sono stati la categoria che più delle altre ha dovuto arrangiarsi da sola per fronteggiare l’emergenza. Da allora sono cambiate tante cose, e all’esperienza maturata dalla medicina territoriale si è aggiunta un’efficienza enormemente superiore della macchina sanitaria che gli sta intorno. In vista dell’autunno, e di una possibile “seconda ondata di contagi”, i medici di famiglia come il resto del sistema sanitario saranno più pronti e attrezzati. Nonostante siano passati sei mesi, però, ci sono grosse questioni che ancora non sono state risolte, e soprattutto c’è una preoccupazione che paradossalmente, nella fase più acuta dell’epidemia, era secondaria: la normale influenza, con i suoi sintomi in parte analoghi a quelli della COVID-19.
Come andrà per i medici di famiglia, in autunno? siamo andati a vedere cosa è migliorato e cosa no rispetto a tutte le cose che non avevano funzionato in primavera, e oggi il coronavirus non è l'unica preoccupazione.
Il banchiere e uomo d’affari Guido Roberto Vitale è morto a 81 anni. Negli anni Settanta aveva fondato con Carlo De Benedetti – noto imprenditore, presidente onorario di Gedi, editore di Repubblica – la banca Euromobiliare. In seguito aveva fondato nel 1992 la Vitale Borghesi & C., una società di consulenza finanziaria che era stata acquistata nel 1998 dalla banca statunitense Lazard. Dal 1997 al 2001 era stato presidente di Lazard Italia per poi fondare una nuova società di consulenza, la Vitale&Co (originariamente Vitale & Associati), di cui oltre che fondatore era stato anche presidente. Tra gli altri incarichi, dal 2003 al 2005 fu anche presidente di RCS, uno dei principali gruppi editoriali italiani.
È morto il banchiere Guido Roberto Vitale, aveva 81 anni.
Lorenzo Bini Smaghi si è dimesso dal comitato esecutivo della Banca Centrale Europea. La sua posizione era da tempo al centro di un conflitto diplomatico tra Italia e Francia, e da ieri il suo nome è molto circolato come possibile ministro di un eventuale governo Monti. Il comunicato ufficiale della Banca Centrale Europea dice che dal primo gennaio 2012 Bini Smaghi lavorerà Centro per gli Affari Internazionali dell’università di Harvard. Il comitato della BCE è composto da sei membri, compreso il presidente della BCE. L’ultimo presidente della BCE era stato il francese Jean-Claude Trichet. Oggi il presidente è Mario Draghi, e questo aveva creato una situazione insolita, per quanto formalmente non irregolare: tra i sei massimi dirigenti della Banca Centrale Europea c’erano sono due italiani e nessun francese. La Francia chiedeva da tempo che Bini Smaghi si dimettesse per fare spazio a un suo rappresentante nel comitato esecutivo della BCE. Di fatto, però, non aveva nessun potere concreto per rimpiazzare Bini Smaghi o costringerlo a fare un passo indietro. E questo per le stesse ragioni evocate da Bini Smaghi nel suo rifiuto di dimettersi: la Banca Centrale Europea è un istituto autonomo dalle istituzioni politiche nazionali. Per questa ragione, Bini Smaghi considerava inopportune le pressioni ricevute e non considerava dovuto un suo passo indietro sulla base di quanto richiesto dai governi di questo o quel paese, pratica che a suo parere avrebbe minato l’autonomia della BCE.
Bini Smaghi lascia la BCE. L'economista italiano si è dimesso dal comitato esecutivo, risolvendo il conflitto diplomatico con la Francia e forse preparandosi a qualcos'altro.
«Manca un senso e non va a parare da nessuna parte. Dapprima pensai fosse una debolezza del film. Ma è possibile anche che sia il suo messaggio». Lo scrisse uno dei più grandi e matti critici cinematografici americani, Roger Ebert, del film Il grande freddo. Che era uscito nei cinema americani trent’anni fa, il 28 settembre 1983, e poi occupò uno spazio discreto ma solido nella cultura cinematografica americana e non solo. Il grande freddo è un film di Lawrence Kasdan, che allora aveva già scritto come autore cose come i due seguiti di Guerre Stellari, I predatori dell’arca perduta, Chiamami aquila, ed era stato regista di Brivido caldo. Era un protagonista di un rinnovamento di facce e nomi del cinema hollywoodiano degli anni Ottanta, quello eterogeneo di Harrison Ford, John Belushi, Glenn Close, Jeff Goldblum, Steve Martin, William Hurt, Mickey Rourke, Kathleen Turner, Kevin Kline, tra gli altri. La maggior parte di questi fu il nuovo star system di quel decennio, ma scomparve dalle prime file abbastanza rapidamente. Alcuni di loro furono arruolati insieme per Il grande freddo: Goldblum, Kline, Hurt, Close, e poi anche Tom Berenger, Meg Tilly, e in un ruolo diventato notissimo nella storia del cinema, Kevin Costner (fa il morto: le scene in cui compariva da vivo furono escluse dal montaggio, quindi non lo si vede mai).
I 30 anni del Grande Freddo. Allora fu un film molto bello che parlava di amicizie, fallimenti e consolazioni: oggi è datato, o è ancora bello? (date un'occhiata).
Tra le migliori foto di animali della settimana ce ne sono diverse che hanno per protagonisti dei panda: ci sono due dei tre cuccioli di panda nati lo scorso 29 luglio al Chimelong Safari Park di Guangzhou, nel sud della Cina, che vengono misurati dai veterinari del parco e c’è il cucciolo di panda Bao Bao mentre si dondola su un ramo nel National Zoo di Washington, Stati Uniti. Ci sono poi due animali in contesti decisamente strani rispetto a quelli in cui siamo abituati a vederli: un gatto nero sul prato del Camp Nou di Barcellona durante la partita di calcio tra Barcellona ed Elche ed una capra nella stazione della metropolitana di Vauxhall, a Londra, durante un servizio fotografico commissionato dalla società di trasporti londinese per spingere le persone ad usare di più la metro. (E sì, il titolo di questo post è un sabotaggio SEO). Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Bestiality. Panda appesi ad un albero, giraffe curiose ed un gatto nero in un campo di calcio, tra le migliori foto di animali della settimana.
Al termine del secondo giro di consultazioni – seguite alle elezioni politiche del 4 marzo – il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha detto che attenderà alcuni giorni prima di far sapere quali passi intende intraprendere per uscire dallo “stallo che si registra”. Ieri infatti il secondo giro di consultazioni è andato a vuoto e le forze politiche non sono riuscite ad accordarsi per formare una maggioranza in Parlamento. Oggi Mattarella ha ricevuto i presidenti di Camera e Senato e il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano. Al termine degli incontri ha tenuto un brevissimo discorso. «Emerge con evidenza che il confronto tra i partiti politici per dar vita in parlamento a una maggioranza non ha fatto progressi», ha detto Mattarella, che ha aggiunto: «Ho fatto presente alle varie forze politiche la necessità per il nostro paese di avere un governo nel pieno delle sue funzioni».
Mattarella prende tempo. Il presidente della Repubblica ha detto che «il confronto tra i partiti politici non ha fatto progressi» e si prenderà alcuni giorni per decidere cosa fare.
“Heavenly Bodies: Fashion and the Catholic Imagination“, la mostra dedicata all’abbigliamento della Chiesa cattolica e alle reciproche influenze con quello secolare, è la più visitata della storia del Met Costume Institute di New York, il più importante museo di moda al mondo. Il Costume Institute organizza solo una mostra all’anno, da maggio a ottobre, che viene inaugurata con l’ormai celebre Met Gala. Da maggio “Heavenly Bodies” è stata visitata da più di un milione di persone. È anche la terza mostra più popolare del Met, il Metropolitan Museum, dopo “Mona Lisa” del 1963, in cui era esposto il celebre dipinto di Leonardo da Vinci, e “Treasures of Tutankhamun”, del 1978, dedicata all’arte egiziana, la più visitata di sempre con 1.360.957 persone. “Heavenly Bodies” è anche la mostra più vasta mai organizzata sia dal Costume Institute sia dal Met – occupa 25 gallerie per un totale di oltre 5.500 metri quadrati in due spazi espositivi – e raccoglie un totale di 150 abiti completi di accessori: creazioni delle maggiori aziende di moda e circa 40 tra vesti, mantelli, copricapi e tiare prestati dalla sagrestia della cappella Sistina in Vaticano. È il risultato di un lavoro enorme iniziato nel 2016, fatto di molti viaggi tra il Vaticano e New York e di una grande opera di convincimento di Andrew Bolton, il curatore del Costume Institute. Si potrà visitare fino all’8 ottobre, ma è probabile che venga prolungata.
La mostra sulla moda del Vaticano è un grosso successo. È la più visitata di sempre tra quelle del Costume Institute di New York, resterà aperta fino all'8 ottobre.
Sono circolate online oggi due nuove canzoni inedite della 29enne nota cantante Lana Del Rey, intitolate “Big Eyes” e “I Can Fly”. Le due canzoni, che sono scritte dalla stessa Del Rey, saranno presenti nella colonna sonora del film Big Eyes del noto regista Tim Burton, che uscirà in Italia l’1 gennaio 2015 e sarà incentrato sulla storia della pittrice statunitense Margaret Keane. Il magazine online Stereogum suggerisce che le due canzoni ricordano molte di quelle presenti sull’ultimo disco della cantante, Ultraviolence, uscito nel giugno del 2014.
Due nuove canzoni di Lana Del Rey. Si intitolano "Big Eyes" e "I Can Fly", saranno presenti nella colonna sonora del nuovo film di Tim Burton.
Intorno all’una della notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007, sulla linea 5 dell’acciaieria di Torino della ditta ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni, un getto di olio bollente in pressione investì un gruppo di otto operai dell’azienda. Nel corso del mese successivo morirono sette di loro: Antonio Schiavone, Giuseppe Demasi (il più giovane, 26 anni), Angelo Laurino, Roberto Scola, Rosario Rodinò, Rocco Marzo e Bruno Santino. Degli operai coinvolti nell’incidente, l’unico superstite e testimone oculare si chiama Antonio Boccuzzi: al momento dell’incidente aveva 34 anni, lavorava nella Thyssen da 13 ed era un sindacalista della UILM. Alle successive elezioni del 2008 venne candidato con il Partito Democratico e attualmente è deputato. Il suo ruolo è stato centrale nella denuncia delle colpe dell’azienda.
Il rogo alla ThyssenKrupp, 5 anni fa. La storia di uno dei più gravi incidenti sul lavoro in Italia: da pochi giorni è cominciato il processo di appello.
Amazon Prime Video è un servizio attivo in Italia da quasi un anno ed è uno dei modi più interessanti – e meno cari – per vedere legalmente serie tv e film in streaming. È un’estensione di Amazon Prime, il programma di Amazon per ricevere consegne in un giorno, che costa 19,99 euro l’anno. Iscrivendosi ad Amazon Prime (c’è un mese di prova gratuito) ci si iscrive automaticamente e senza costi aggiuntivi anche ad Amazon Prime Video. Insomma: magari non lo sapete, ma se siete iscritti a Prime avete anche Prime Video, e sul quale ci sono cose a sufficienza per dimenticarvi della vostra vita sociale per molti weekend. Abbiamo già parlato dei film più interessanti del catalogo, ma ci sono anche molte serie tv, se avete finito quelle degli altri e cercate qualcosa di nuovo.
Su Amazon Prime Video ci sono anche belle serie tv. Soprattutto "American Gods" e "Fleabag", ma anche altre serie che hanno vinto premi importanti e di cui si è parlato molto bene.
Oggi sono 50 anni dalla morte di Ungaretti. Come tutti gli studenti svogliati e un po’ bestie, non mi appassionavo tanto alla poesia, ma Ungaretti sovvertì questa pigrizia, e certi brandelli di versi a cui mi appassionai un sacco di tempo fa mi suonano ancora una meraviglia. Li incollo qui da una vecchia trascrizione ingenua, per altri tuttora ingenui e sentimentali. Anche questa notte passerà (Noia)
Brandelli di Ungaretti. Morì oggi 50 anni fa, fu un grande poeta per tutti e persino per certi liceali svogliati e bestie.
Guardando le migliori (secondo noi, s’intende) foto di animali di questa settimana, noterete: l’ormai famosa anatra mandarina di Central Park, ormai ospite-quasi fisso di questa rubrica, alcune anatre russe molto meno famose, e un uomo con le sue oche. La gallery inizia con una nutria: se non vi piacciono i roditori passate subito a quella successiva. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Weekly Beasts. Anatre normali e anatre speciali, roditori pelosi e poliziotti a dorso di cammello, fra le migliori foto di animali della settimana.
Il Vajont è un torrente. Nasce in Friuli e affluisce nel Piave subito dopo il confine regionale in Veneto, a nord di Belluno, di fronte a Longarone: dove la stretta valle tra le rocce si apre nella più larga e urbanizzata valle del Piave. Qui, tra il 1957 e il 1960, fu costruita la più diga alta al mondo, allora: il progetto era di ottenere energia idroelettrica da una rete di bacini che coinvolgeva oltre al Piave e al Vajont altri fiumi dell’area. Durante i lavori del Vajont, in uno di questi altri bacini, poco più a est, nel 1959 cadde una gigantesca frana che fece traboccare il bacino della diga di Pontesei, uccidendo il suo sorvegliante. I primi riempimenti dell’invaso furono avviati a quote successive nel 1960, di fatto trascurando diversi allarmi sui rischi di frane, e alcune frane reali senza conseguenze negli stessi mesi: «La situazione è del tutto tranquillizzante, essendosi riscontrati soltanto degli spostamenti assolutamente irrilevanti», diceva la richiesta di portare il livello dell’invaso a quota 700 metri. I successivi test di tenuta furono condotti tra molte preoccupazioni degli abitanti dei paesi a valle della diga e timori scientificamente esposti da parte di molti esperti.
Il disastro del Vajont. Il 9 ottobre del 1963 causò quasi 2 mila morti: è una storia indimenticabile di sventatezza umana rispetto alle fragilità idrogeologiche.
Il 536 non fu un grande anno, soprattutto per gli europei e gli asiatici. Una fitta nebbia oscurò per mesi il Sole, facendolo apparire luminoso quanto la Luna, almeno secondo le cronache del tempo. L’estate fu gelida: la prima di un decennio che sarebbe diventato il più freddo degli ultimi 2.300 anni. I cinesi videro cadere la neve nell’estate del 536, le coltivazioni resero pochissimo e milioni di persone dovettero fare i conti con una grave carestia. In molte regioni europee iniziò a scarseggiare il pane, con carenze alimentari che si protrassero per anni. Cinque anni dopo, nel 541, la peste bubbonica si diffuse dall’Egitto all’Impero Bizantino, causando la morte di oltre 25 milioni di persone. A distanza di quasi 15 secoli, non sappiamo ancora di preciso che cosa causò il repentino cambiamento climatico iniziato nel 536, ma una nuova ricerca da poco pubblicata sulla rivista Antiquity offre nuovi elementi a conferma della teoria più condivisa su cosa accadde nel 536, “il peggior anno in cui essere in vita” nella storia, secondo il medievalista Michael McCormick, tra gli autori della nuova ricerca.
Il peggior anno in cui essere vivi. Nel 536 non ci fu l'estate in Europa e in buona parte dell'Asia, con un gran freddo che si protrasse per quasi un decennio.
A 26mila anni luce da noi, un piccolo gruppo di stelle conduce un’esistenza piuttosto precaria: orbita ad alta velocità intorno a un buco nero supermassiccio, che esercita un’enorme attrazione gravitazionale nei loro confronti. L’osservazione di una di queste stelle ha permesso a un gruppo internazionale di ricercatori di verificare gli effetti previsti da Albert Einsten nella sua teoria della relatività generale, la prima verifica mai eseguita nei pressi di un buco nero di questo tipo. Il loro lavoro conferma ancora una volta la solidità delle teorie formulate da Einstein più di un secolo fa, e potrà aiutarci a comprendere meglio come funzionano le forze e i fenomeni che regolano l’Universo. Le osservazioni sono state effettuate grazie al Very Large Telescope (VLT) dell’European Southern Observatory (ESO) in Cile, utilizzando gli strumenti GRAVITY, SINFONI e NACO che aiutano VLT a vedere nell’infrarosso, la parte della luce con lunghezza d’onda più lunga di quella visibile e che quindi non possiamo vedere con i nostri occhi. I ricercatori hanno tenuto traccia della stella S2 nel suo passaggio ravvicinato al buco nero, a una distanza di meno di 20 miliardi di chilometri, molto ridotta in termini astronomici. L’osservazione è stata effettuata nel maggio del 2018, quando S2 si muoveva a una velocità superiore ai 25 milioni di chilometri orari, il tre per cento circa della velocità della luce.
Einstein aveva ragione, di nuovo. Un buco nero e una stella hanno dato nuove conferme sui fenomeni della relatività generale.
Tra i tanti messaggi che circolano sui social media e su WhatsApp a tema coronavirus – tutti da prendere con una certa dose di diffidenza – ce n’è uno che sconsiglia in questo periodo di assumere anti-infiammatori e anti-piretici come l’ibuprofene o l’aspirina, perché favorirebbero le forme gravi di COVID-19, la malattia causata dal coronavirus. In realtà il messaggio dà una serie di informazioni false o estrapolate dal loro contesto ma che in un primo momento potrebbero sembrare verosimili, dato che sul tema si sono espresse anche fonti autorevoli come il ministro della Salute francese. Innanzitutto, il messaggio attribuisce il testo al professor Walter Pascale dell’ospedale Galeazzi di Milano, ma come ha ricostruito Open contattando l’ospedale, Pascale non ha mai scritto né detto quelle cose. Inoltre non è vero che c’è «un annuncio» del ministero della Salute né che chi assume farmaci anti-ipertensivi (quelli che nel messaggio vengono chiamati “antiECA”) è più esposto all’infezione da coronavirus: lo ha specificato anche l’Associazione Italiana del Farmaco (AIFA), che ha raccomandato quindi di non modificare eventuali terapie con questi tipi di farmaci.
Ibuprofene e coronavirus. Circolano messaggi che dicono cose infondate, ed è bene consultare il proprio medico prima di assumere farmaci anti-infiammatori.
All’inizio dello scorso marzo, i principali quotidiani nazionali si erano occupati del caso di una donna di Padova – chiamata con il nome di fantasia Giulia per tutelare la sua privacy – che si era rivolta a “22 ospedali diversi” prima di riuscire a fissare una visita per una interruzione di gravidanza. A distanza di quasi due mesi, carabinieri e magistratura hanno verificato che non ci furono reati o irregolarità da parte del personale sanitario coinvolto, e che le stesse notizie su Giulia non erano state riportate correttamente. Il tema è tornato di attualità in seguito alla conclusione delle indagini col giudizio che non ci siano stati reati, e da due giorni politici e commentatori stanno discutendo se si tratti o meno di una smentita alla versione iniziale della storia (oggi ne scrive anche Massimo Gramellini sulla sua rubrica “Caffè”, in prima pagina sul Corriere della Sera, come aveva già fatto quando erano circolate le prime informazioni sul caso di Padova). La fonte della notizia per buona parte di giornali era stato un articolo del Gazzettino pubblicato lo scorso primo marzo e intitolato: “«Sa, qui sono tutti obiettori»: in 23 ospedali per riuscire ad abortire”. Il pezzo faceva riferimento all’esperienza di Giulia e alla collaborazione offerta dalla CGIL Veneto a cui si era rivolta per avere assistenza nel 2015, ma non era molto chiaro se i virgolettati fossero stati raccolti direttamente da chi aveva scritto l’articolo o da qualcuno del sindacato:
La storia dell’interruzione volontaria di gravidanza di “Giulia”. A marzo si era parlato di una donna di Padova che aveva chiamato 23 ospedali per un aborto, ora le indagini dicono una cosa diversa.
Siccome ci è nota e familiare la sensazione di smarrimento di quando si torna dal quieto isolamento delle vacanze e si cerca di rimettersi in pari col resto del mondo, notizie comprese, da qualche estate abbiamo inaugurato questa lista per chi è stato in giro ad agosto e torna oggi alla città, alla nazione, al lavoro, a studiare. Che cosa vi siete persi quest’ultima settimana: le notizie ma anche le cose di cui si è discusso e qualche storia che vi consigliamo. Coi link per approfondire quello che vi interessa di più. Prego. Il volo MH370 Il pezzo d’ala di un aereo trovato mercoledì 9 luglio sull’isola di La Réunion, nell’Oceano Indiano a est del Madagascar, apparteneva al volo MH370 di Malaysian Airlines scomparso l’8 marzo del 2014 mentre era in volo dal Kuala Lumpur a Pechino con a bordo 239 persone. Lo ha detto il primo ministro della Malesia. Per il momento però non sappiamo altro sul perché l’aereo sia caduto e non sia stato trovato prima.
Cosa vi siete persi. Riassunto delle notizie della settimana scorsa, per chi è tornato oggi dalle vacanze.
Qual è la scusa più usata per lasciarsi? I continenti sono davvero fatti come li vediamo sulle cartine? Quanti modi di fare il caffè esistono? Lo scioglimento dei ghiacci lascerà a mollo quali città? David McCandless ha deciso di dare a queste, e molte altre, domande una serie di risposte visive realizzando infografiche molto creative e interessanti. Sono state raccolte in un libro, “Information is Beautiful”, pubblicato in Italia da Rizzoli. Questo libro è nato come un’esplorazione. Sommerso dalle informazioni, ero alla ricerca di un modo che mi consentisse di aggregarle e comprenderle meglio. Perché non visivamente? In un certo senso, oggi viviamo tutti nella dimensione del visivo. Ogni giorno, ogni ora, forse addirittura ogni minuto, guardiamo e assorbiamo informazioni attraverso il web. Siamo costantemente nella rete, a volte ci restiamo intrappolati. Forse quello di cui abbiamo bisogno sono schemi colorati e ben fatti – e, si spera, anche utili – che ci aiutino a navigare: una sorta di moderno atlante. Ma è possibile che un libro con il testo ridotto all’osso, pieno zeppo di diagrammi, mappe e grafici, sia anche leggibile e appassionante? Può essere divertente? Si può scherzare con i grafici? In ogni caso, ho deciso di provarci.
Visualizzate le vostre idee. Le fantasiose infografiche dal libro Information is Beautiful ci dicono chi inquina di più, chi finirà a mollo e quanti modi ci sono di fare il caffè.
È la seconda giornata di votazioni per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica, anche oggi sono previsti due scrutini: le novità rispetto a ieri sono il ritiro della candidatura di Franco Marini, la scelta del PD e di SEL di sostenere Romano Prodi, la decisione di Scelta Civica e (forse) del PdL di votare Annamaria Cancellieri. Le fotografie dalla Camera mostrano, come ieri, molti abbracci di Pier Luigi Bersani: stavolta però non ad Alfano bensì a due deputati di centrosinistra, Tabacci e Berretta, e a Pierferdinando Casini. Le votazioni si possono seguire sul liveblog del Post, e in diretta streaming qui. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto di oggi alla Camera. Anche oggi molti abbracci di Bersani, e facce perplesse di Boldrini e Grasso durante il secondo giorno di votazioni per il nuovo presidente della Repubblica.
Nella notte tra il 14 e il 15 maggio si è costituito a Vibo Valentia, in Calabria, l’uomo che l’11 maggio aveva ucciso due persone e ne aveva ferite altre tre in alcune sparatorie. L’uomo si chiama Francesco Olivieri, ha 32 anni e si è costituito presso un carcere: da lì è stato prelevato dai carabinieri che lo hanno portato nella caserma in cui è stato interrogato. Il 14 maggio l’auto di Olivieri era stata ritrovata dai carabinieri nelle campagne vicino a Vibo Valentia, ma non avevano trovato il fucile da lui usato per compiere gli omicidi. Al momento non è noto il movente.
Si è costituito l’uomo che l’11 maggio ha ucciso due persone nell’area di Vibo Valentia.
La cinquantunesima edizione della Barcolana, una delle più importanti regate veliche internazionali e da due anni la più affollata al mondo, si è conclusa domenica a Trieste con la regata principale. In una giornata senza vento che ha costretto gli organizzatori a ridurre il percorso, la regata è stata vinta in quasi due ore dall’imbarcazione Way of Life dello skipper sloveno Gasper Vincec — olimpionico nel finn ad Atene 2004 e Pechino 2008 — alla guida di un equipaggio sloveno, croato e italiano. La bonaccia ha premiato le imbarcazioni più piccole facendo rimanere indietro alcune delle favorite ed escludendone altre che non sono riuscite a superare la linea di partenza nei 60 minuti messi a disposizione. Per la regata di domenica ci sono state comunque 2.015 iscrizioni: l’anno scorso furono 2.689 mentre nel 2017, quando la Barcolana divenne la regata più grande del mondo, furono 2.101. La Barcolana è organizzata dalla Società velica di Barcola e Grignano, l’associazione che la ideò cinquantuno anni fa come semplice competizione fra circoli triestini. Da allora la regata — il cui nome completo è Regata Coppa d’Autunno Barcolana, poiché si svolge tradizionalmente la seconda domenica di ottobre — si è ingrandita fino ad ospitare alcuni dei migliori equipaggi del mondo, come nel 1992, quando venne vinta dal Moro di Venezia, l’imbarcazione italiana che nello stesso anno vinse la Louis Vuitton Cup e sfidò America³ in Coppa America.
Le foto della Barcolana, ancora la regata più affollata al mondo. In una giornata senza vento 2.015 barche a vela hanno riempito il golfo di Trieste, come capita ogni seconda domenica di ottobre dal 1969.
È morto a New York, a 84 anni, Arthur Mitchell, uno dei primi ballerini di danza classica afroamericani e fondatore della prima compagnia afroamericana di balletto, il Dance Theatre of Harlem. Per la sua bravura e per il suo ruolo di pioniere aveva ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il MacArthur Fellow e la National Medal of Arts, la più alta onorificenza statunitense consegnata agli artisti. Nato nel quartiere nero di Harlem, a New York, il 27 marzo del 1934, iniziò a lavorare a 12 anni per mantenere la famiglia dopo che il padre era stato incarcerato. Venne ammesso alla High School of Performing Arts, iniziò a studiare danza classica e ottenne una borsa di studio alla prestigiosa School of American Ballet. Dal 1954 iniziò a esibirsi a Broadway e nel 1955 divenne il primo afroamericano a ballare con il New York City Ballet, la compagnia di balletto di New York, nelle coreografie del celebre George Balanchine. Divenne primo ballerino e danzò nei principali balletti della compagnia, tra cui lo Schiaccianoci, Sogno di una notte di mezza estate e Agon. Nel 1968, dopo l’assassinio di Martin Luther King, Jr., ritornò a Harlem e fondò il Dance Theatre of Harlem per promuovere la danza tra i bambini neri e dare loro un’opportunità di riscatto: nel tempo la scuola ha formato danzatori, tecnici, musicisti, costumisti e coreografi di successo che hanno allargato i confini della danza classica, rinnovandola.
È morto Arthur Mitchell, uno dei primi ballerini di danza classica neri.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 2.072 casi positivi da coronavirus e 7 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 1.350 (58 in più di ieri), di cui 162 nei reparti di terapia intensiva (6 in più di ieri) e 1.188 negli altri reparti (52 in più di ieri). Sono stati analizzati 47.225 tamponi molecolari e 41.864 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 4,32 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,07 per cento. Nella giornata di domenica i contagi registrati erano stati 3.126 e i morti 3. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lazio (434), Sicilia (300), Veneto (238), Emilia-Romagna (219), Lombardia (208).
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, lunedì 19 luglio.
Nella maggior parte dei casi non è possibile sapere con precisione il momento in cui una specie animale si è definitivamente estinta, cioè il momento in cui l’ultimo esemplare di quella specie è morto. Quando si tratta di un piccolo mammifero o un piccolo anfibio solitamente passano anni prima che l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) ne dichiari estinta la specie: deve passare parecchio tempo dall’ultimo avvistamento perché si possa presumere con certezza che non ci siano altri esemplari in circolazione. Per i rinoceronti bianchi settentrionali, una sottospecie di rinoceronti, è invece molto probabile che sapremo precisamente la data e anche l’ora dell’estinzione: non sono animali che si possano nascondere facilmente e sappiamo che ne sono rimasti solo due, Najin e Fatu. Najin e Fatu hanno rispettivamente 31 e 20 anni e sono madre e figlia. Sono nate e cresciute entrambe nello zoo di Dvůr Králové, nel nord dell’attuale Repubblica Ceca, e dal 2009 vivono all’Ol Pejeta Conservancy, una riserva naturale protetta in Kenya, poco lontano dall’Equatore. Fino a tre anni fa insieme a loro c’era anche Sudan, l’ultimo maschio della loro sottospecie: la sua morte ha avuto un certo rilievo mediatico perché ha ulteriormente diminuito le probabilità, già molto scarse, di impedire l’estinzione dei rinoceronti bianchi settentrionali.
Cosa fai tutto il giorno quando la tua specie si è estinta. Non è la trama di un romanzo postapocalittico ma la condizione in cui si trovano Najin e Fatu, le ultime due rinoceronti bianche settentrionali.
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera. La prima newsletter, inviata il 15 ottobre scorso, è online per tutti qui: e qui ce ne sono alcune altre accessibili a tutti. Per ricevere le successive gli abbonati devono indicarlo nella propria pagina account. Qui c’è scritto cosa ne pensa chi la riceve: invece qui sotto, online sul Post per gli abbonati, c’è ogni giorno la parte centrale della newsletter, quella – dicevamo – sulla canzone. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone dei Cranberries. È inutile discutere ancora, resterai speciale per me, ma ora non ce la faccio più, ma proprio più.
La presenza degli stranieri sul territorio italiano per periodi di non breve durata è regolata attraverso vari tipi di “permessi di soggiorno”, da quelli turistici a quelli rilasciati durante le procedure di adozione. I permessi vengono assegnati in forme diverse valutando parametri tra cui il reddito, gli anni di residenza in Italia e le ragioni che giustificano la richiesta. Il fatto di essere nati sul territorio italiano, però, non compare tra questi criteri: per questo anche chi è nato o cresciuto in Italia ma non ha la cittadinanza ha bisogno comunque di un permesso, che normalmente chiedono per lui i suoi genitori o tutori fino a quando diventa maggiorenne. Questo sistema fa sì per esempio che ragazzi nati in Italia da genitori stranieri che si iscrivono all’università si possano trovare nella stessa condizione formale dei loro coetanei stranieri appena arrivati per studiare in Italia: con un permesso di soggiorno per motivi di studio. Per chi non è cittadino, il tipo di permesso che garantisce più diritti è il permesso UE per soggiornanti di lungo periodo, che dal 2007 ha sostituito la carta di soggiorno. Per ottenerlo bisogna rispondere a una serie di requisiti: essere residenti in Italia da almeno 5 anni, conoscere l’italiano e dimostrarlo attraverso un test, vivere in un’abitazione che l’ASL consideri idonea dal punto di vista igienico-sanitario, e avere un certo reddito, che non deve essere inferiore all’importo annuo dell'”assegno sociale” (una somma che lo stato eroga su domanda ed è dedicata ai cittadini in condizioni economiche disagiate, con redditi inferiori a determinate soglie previste dalla legge).
Come funzionano i permessi di soggiorno. Ne esistono diversi tipi e regolano la vita di molti italiani di fatto ma senza cittadinanza.
Arrivare negli Stati Uniti, saltare su un’auto e seguire la strada dritta all’infinito, senza preoccuparsene, fermandosi a fare benzina e scorta di viveri e a riposare in un motel di sera, e poi ripartire dopo una colazione a base di uova. È un viaggio vagheggiato da molti ma messo in pratica da pochi: gli altri possono aiutare la fantasia con film, videoclip e progetti fotografici, come quello di John Margolies (1969-2008) che dalla metà degli anni Settanta ai primi decenni del Duemila ritrasse l’America affacciata sulle strade, con le rocambolesche stazioni di servizio e le insegne kitsch, e i luoghi allestiti per il divertimento dei suoi viaggiatori: resort, spiagge, piscine, sale giochi e parchi divertimento. Nel tempo Margolies creò un archivio di 11.710 fotografie a colori; dal 2007 vennero acquistate in momenti successivi dalla Library of Congress, la biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, che le ha infine digitalizzate e rese disponibili al pubblico. Sfogliare queste immagini è anche un affascinante viaggio nel tempo che racconta un momento storico degli Stati Uniti, quello del benessere successivo alla Seconda guerra mondiale e del predominio dell’automobile: le immagini documentano posti che ora non ci sono più, abbandonati per l’emergere di nuove mete turistiche.
On the road con John Margolies. Per 40 anni John Margolies ha percorso in auto gli Stati Uniti e fotografato quel che vedeva: insegne, attrazioni improbabili, motel e parchi divertimento.
Per sapere con un grado accettabile di certezza se una persona sia stata infettata o meno dal coronavirus, da diverse settimane è disponibile un test in laboratorio, eseguito decine di migliaia di volte al giorno negli istituti di ricerca di tutto il mondo. Dopo avere perfezionato il test, gli esperti di virologia hanno iniziato a discutere su quali persone sottoporre alle analisi. È qui che sono iniziati i problemi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’agenzia dell’ONU che si occupa di salute, raccomanda di fare il test a «qualsiasi persona che potrebbe aver contratto l’infezione da coronavirus». È una definizione netta e larga, che si scontra con le difficoltà quotidiane del personale sanitario e gli approcci diversi delle autorità sanitarie locali. In Italia esistono infatti almeno tre orientamenti diversi per stabilire se una persona debba fare o meno il test; e ci sono regioni, come la Lombardia, che non stanno riuscendo a rispettare l’orientamento che hanno scelto.
A chi stiamo facendo il tampone? la risposta più onesta è che dipende da dove abitiamo, ed è un problema.
La settimana scorsa il governo ha fatto nuovamente marcia indietro sui biglietti dei cinema. L’aumento di un euro per ogni biglietto è stato prima annunciato, poi ritirato, poi di nuovo introdotto e poi, stavolta, pare definitivamente annullato. Se la misura alleggerisce il prezzo del biglietto per gli spettatori, la decisione priva di ulteriori risorse l’industria cinematografica, messa già in grande difficoltà dal taglio al Fondo Unico per lo Spettacolo, il cosiddetto FUS. Da qui la decisione del governo di rimpolpare il FUS aumentando le tasse sui carburanti – “di uno o due centesimi”, ha detto Gianni Letta. La questione è delicata per tre ragioni. La prima ragione è il fatto che, con questo gesto, il governo ha fatto una di quelle cose che si vanta di non aver mai fatto e di non voler mai fare: aumentare le tasse, anzi, come dicono loro, “mettere le mani nelle tasche degli italiani” (per questo i giornali di destra hanno tentato di ribaltare la questione, scrivendo che in Italia le tasse aumentano per colpa di Nanni Moretti e degli attori di sinistra). La seconda ragione è che quanto sta accadendo negli ultimi mesi in Nordafrica e Medio Oriente può portare a un sensibile aumento dei prezzi del greggio, e la caduta del regime di Gheddafi può compromettere i vantaggiosi accordi negoziati dall’ENI in Libia. La terza ragione è che in Italia il prezzo della benzina è una specie di matrioska: un po’ come col prezzo delle sigarette, negli anni i governi lo hanno utilizzato per grattare qualche risorsa in più da destinare agli scopi più disparati. Vediamo di capire meglio come funziona.
Come diavolo funziona il prezzo della benzina? una guida per capire come si arriva alle cifre dei distributori, tra balzelli assurdi e nuovi aumenti promossi dal governo.
Il cantante statunitense Bruce Springsteen ha annunciato l’uscita del suo nuovo disco, a cinque anni dal suo ultimo lavoro in studio. Si chiamerà Western Stars e uscirà ufficialmente il 14 giugno: sarà composto da 13 canzoni che, ha detto Springsteen, si ispirano al pop californiano degli anni Sessanta e Settanta. «Questo disco è un ritorno alle mie registrazioni soliste con canzoni ispirate ai personaggi e arrangiamenti orchestrali, cinematografici», ha detto Springsteen. Il primo singolo dell’album, “Hello Sunshine”, è stato pubblicato giovedì su YouTube.
Il 14 giugno uscirà un nuovo disco di Bruce Springsteen, “Western Stars”.
Per aiutare i bambini affetti da autismo a migliorare la loro capacità di stabilire un contatto visivo con le altre persone, Samsung ha realizzato un’applicazione per smartphone che si chiama “Look at Me”. L’app è stata sviluppata da un gruppo di ricerca composto da medici e docenti dell’ospedale universitario nazionale di Bundang di Seul e del dipartimento di psicologia dell’Università di Yonsei, entrambi in Corea del Sud. Attraverso una serie di giochi ed esercizi che sfruttano la fotocamera dello smartphone Look at Me stimola la curiosità dei bambini autistici, cercando di farli uscire almeno per qualche minuto dal ritiro interiore in cui di solito vivono. L’applicazione per ora è disponibile in coreano ed è ancora in fase di sperimentazione, ma i primi test realizzati dal gruppo di ricerca hanno dato risultati incoraggianti. I ricercatori spiegano che Look at Me è stata fatta utilizzare per circa due mesi a 20 bambini affetti da autismo, e che nel 60 per cento dei casi sono stati rilevati miglioramenti nella capacità dei bambini di instaurare un contatto visivo con le persone che parlano con loro. In molti casi, infatti, chi soffre di autismo evita di interagire con il prossimo e, anche se magari sta ascoltando ciò che gli viene detto, non guarda mai in faccia il proprio interlocutore.
L’app di Samsung per i bambini autistici. Si chiama "Look at Me", serve per aiutarli a stabilire un contatto visivo con gli altri ed è l'ultima di una serie di applicazioni per aiutare chi è affetto da autismo.
Ieri pomeriggio un elicottero privato è precipitato nel fiume Tevere all’altezza della Riserva Naturale Tevere-Farfa, nel comune di Nazzano, in provincia di Roma e vicino alla provincia di Rieti. Oggi i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno individuato la posizione dell’elicottero. Secondo alcuni giornali al momento dell’incidente si trovavano a bordo due persone, un uomo e una donna. Secondo il racconto di un testimone, l’elicottero si sarebbe scontrato con i fili dell’alta tensione prima di precipitare nel fiume. ???? #Roma, elicottero precipitato nel Tevere a Nazzano Romano: pianificato l’intervento dei #sommozzatori #vigilidelfuoco con il sistema SIACS, fondamentale per immersioni lunghe. Prosegue la ricerca del pilota disperso [#11luglio 8:30] pic.twitter.com/RunChyigDf
Ieri un elicottero è precipitato nel Tevere a nord di Roma.
Sulla prima pagina di Repubblica di oggi, venerdì 8 settembre, c’è un articolo in cui si anticipa che il ministro della Giustizia Andrea Orlando presenterà un decreto legislativo sulle intercettazioni in cui si prevede che nei provvedimenti dei magistrati non ci siano più citazioni integrali, cioè tra virgolette, delle conversazioni intercettate o di parti di esse, ma solo dei riassunti del contenuto. Si dice poi che sarà vietata anche la sola trascrizione di ascolti che riguardano persone casualmente coinvolte nelle indagini e che i colloqui tra un avvocato e il suo assistito non dovranno essere riportati nemmeno nei verbali della polizia. Su Repubblica c’è la foto della prima pagina dello schema del decreto legislativo e si dice che il documento è stato «inviato in gran segreto ai più importanti procuratori italiani». Il decreto legislativo deriva dalla delega contenuta nella legge sulla riforma del processo penale approvata lo scorso giugno e in vigore dal 3 agosto. La legge stabiliva una delega per il governo che, dal momento dell’entrata in vigore, avrebbe avuto tre mesi di tempo per modificare alcuni aspetti del funzionamento delle intercettazioni telefoniche. La delega fissava alcuni “paletti” entro i quali decidere, che si possono leggere nei commi dall’82 all’85 del testo della legge e in cui si faceva soprattutto riferimento alla pubblicazione di intercettazioni ritenute irrilevanti ai fini delle indagini. Il decreto sembra però andare oltre i limiti stabiliti nella delega, poiché non riguarda solamente la garanzia della privacy delle registrazioni di chi finisce casualmente in un’indagine, ma è un vero intervento sull’uso stesso delle intercettazioni. Repubblica si chiede quindi se non si tratti di un “eccesso di delega” e scrive:
I piani del governo sulle intercettazioni. Repubblica anticipa il contenuto di un decreto legislativo in arrivo: sarà vietato riportare i virgolettati integrali, solo riassunti.
Dopo essersi occupato di Facebook, il Wall Street Journal prosegue la propria inchiesta sulla privacy online concentrandosi stavolta su MySpace, che un tempo – prima che fosse gioco, partita, incontro – fu il rivale di Facebook. Secondo il giornale statunitense, alcune applicazioni di MySpace consentirebbero agli inserzionisti pubblicitari di ottenere informazioni precise sull’identità degli utenti che cliccano sulle pubblicità. Questa pratica era stata messa in evidenza una prima volta in un’altra inchiesta del Wall Street Journal pubblicata nel mese di maggio, che aveva indotto numerose associazioni a tutela della privacy a richiedere al social network un trattamento più trasparente dei dati personali dei propri iscritti. MySpace aveva confermato di essere al lavoro per rivedere in parte il sistema di funzionamento della sua piattaforma per la pubblicità, tutelando così maggiormente la privacy dei propri iscritti.
Violazioni della privacy, tocca a MySpace. Secondo un'inchiesta del Wall Street Journal, il social network rende identificabile l'identità degli utenti che cliccano sulle pubblicità.
Oggi Warner Bros ha diffuso il secondo trailer ufficiale del film Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato, diretto, prodotto e sceneggiato da Peter Jackson. Il film è il prequel della trilogia del Signore degli anelli, che fu sempre diretto dallo stesso regista e racconta la parte iniziale del libro Lo Hobbit di J. R. R. Tolkien. Il film uscirà negli Stati Uniti il prossimo 14 dicembre e il giorno primo in Italia. Sarà la prima parte della triologia di prequel.
Il secondo trailer ufficiale di Lo Hobbit. Sarà nei cinema a metà dicembre.
Sergio Chiamparino è presidente della regione Piemonte dal 9 giugno 2014; è stato candidato da una coalizione di centrosinistra – Chiamparino è del PD – ed eletto con il 47 per cento dei voti. Nonostante la netta vittoria – i suoi principali avversari ottennero poco più del 20 per cento – l’elezione di Chiamparino è stata messa in discussione da una storia di presunte firme false raccolte per presentare la sua lista: “Chiamparino Presidente”. La presunta irregolarità di queste firme è stata denunciata il 10 luglio da Patrizia Borgarello, consigliera provinciale della Lega Nord, che lo scorso luglio 2014 ha presentato ricorso al TAR del Piemonte. La questione, stando a quanto dice lo stesso Chiamparino, potrebbe portare presto a nuove elezioni regionali; e sarebbe la seconda volta in breve tempo, visto che anche il predecessore di Chiamparino, Roberto Cota, si era dimesso perché condannato per l’irregolarità delle sue firme. Il ricorso presentato da Borgarello contesta varie anomalie ai documenti con cui era stata presentata la lista “Chiamparino Presidente”: firme fatte con la stessa calligrafia, troppe firme raccolte in un lasso di tempo troppo breve, firme senza il necessario accompagnamento del numero della carta d’identità.
In Piemonte si vota di nuovo? il presidente Sergio Chiamparino, la cui lista è accusata di irregolarità nella raccolta delle firme, dice di volersi dimettere: ma non ha ancora deciso quando.
Sono stati assegnati i premi della 70esima edizione del Festival del cinema di Cannes: The Square del regista svedese Ruben Ostlund ha vinto la Palma d’oro, il premio più importante. The Square è stato descritto come una satira sul mondo dell’arte e il protagonista è un curatore museale che sta preparando una mostra chiamata “The Square”. Sofia Coppola è stata premiata come Miglior regista. Diane Kruger ha vinto il premio per la Miglior attrice e Joaquin Phoenix quello per il Miglior attore. Il film Jeune femme di Léonor Serraille ha vinto la Camera d’or, il premio per la miglior opera prima tra tutti i film in competizione (e quindi non solo quelli del concorso ufficiale). Nicole Kidman ha vinto un premio speciale creato per la 70esima edizione del Festival. Il presidente della giuria principale – quella che tra le altre cose ha assegnato la Palma d’oro – era il regista spagnolo Pedro Almodovar, mentre gli altri membri erano i registi Maren Ade, Park Chan-Wook e Paolo Sorrentino, gli attori Jessica Chastain, Agnés Jaoui, Fan Bingbing e Will Smith e il compositore Gabriel Yared. Nell’edizione del 2016 la Palma d’oro – il premio più importante – fu assegnata al film Io, Daniel Blake del regista britannico Ken Loach. Il Gran Premio della giuria fu invece assegnato a È solo la fine del mondo del regista canadese Xavier Dolan.
Chi ha vinto a Cannes. Tutti i premi e le foto: "The Square" ha vinto la Palma d'oro, Joaquin Phoenix il premio per il Miglior attore e Sofia Coppola quello per la Miglior regia.
Alle 19,20 di questa sera c’è stata una collisione tra due Frecciarossa all’ingresso della stazione Termini di Roma. La Polizia ferroviaria ha fatto sapere che ci sono sei persone lievemente ferite tra il personale dei due treni che sono state trasportate in ambulanza in ospedale. Secondo le prime ricostruzioni il treno che percorreva il binario 5 in entrata a Roma Termini è uscito dai binari a velocità ridotta (circa 30 chilometri orari) e alcune carrozze hanno toccato un altro Frecciarossa che stava a sua volta arrivando in stazione. Uno dei due treni proveniva da Milano, l’altro da Napoli. Nessun vagone si è rovesciato, ha sottolineato un portavoce di Ferrovie dello Stato presente alla stazione Termini, quindi non si dovrebbe parlare di un vero e proprio deragliamento.
La collisione tra due Frecciarossa a Roma Termini. I due treni stavano entrando alla stazione di Roma: ci sono sei persone lievemente ferite.
La scrittrice americana Ursula K. Le Guin, una delle più famose autrici di romanzi di fantascienza e fantasy di sempre, conosciuta per libri come La mano sinistra delle tenebre e I reietti dell’altro pianeta, è morta lunedì 22 gennaio a Portland, in Oregon (Stati Uniti). Ursula K. Le Guin (la K. sta per Kroeber, ma era conosciuta così) aveva 88 anni, e scrisse i suoi romanzi più famosi negli anni Settanta, applicanto alla fantascienza e al fantasy le sue convinzioni femministe e radicali. La notizia della morte di Le Guin è stata confermata dal figlio Theo Downes-Le Guin, che ha detto che stava male da tempo. Diversi romanzi di Le Guin vinsero i più importanti premi per la letteratura di fantascienza, come il premio Hugo e il premio Nebula, vinti sia per La mano sinistra delle tenebre che per I reietti dell’altro pianeta, usciti rispettivamente nel 1969 e nel 1974. Tra i suoi lavori più famosi ci sono anche Il mondo della foresta e I romanzi di Earthsea, un ciclo fantasy per giovani adulti con protagonista un mago.
È morta la scrittrice di fantascienza Ursula K. Le Guin. Aveva 88 anni ed è stata una delle più importanti di sempre, applicando femminismo e anarchismo al genere negli anni Settanta.
Le indagini sulla morte di Willy Monteiro Duarte, il ragazzo ucciso poco meno di due settimane fa a Colleferro, stanno andando avanti: da alcuni giorni il capo d’imputazione nei confronti dei principali sospettati – i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia – è passato da omicidio preterintenzionale a omicidio volontario, con l’aggravante dei futili motivi. La nuova accusa, formulata dalla procura di Velletri, è arrivata in seguito ai primi risultati dell’autopsia, che ha rilevato «colpi assestati e non casuali» sul corpo del ragazzo. I fratelli Bianchi e Pincarelli si trovano in carcere a Rebibbia, mentre per Belleggia sono stati disposti gli arresti domiciliari. Willy Monteiro Duarte aveva 21 anni ed era nato a Roma da una famiglia capoverdiana: è morto nella notte tra il 5 e il 6 settembre, a Colleferro, vicino a Roma, durante il trasferimento in ospedale a seguito di una violenta rissa. Subito dopo la sua morte sono state arrestate quattro persone, tutti ragazzi tra i 22 e i 26 anni residenti ad Artena, il paese in cui Monteiro Duarte lavorava. Le circostanze in cui sarebbe avvenuta la rissa sono però ancora poco chiare, anche a causa delle testimonianze contraddittorie rese dagli imputati.
Le indagini sulla morte di Willy Monteiro Duarte. Le quattro persone accusate dell'omicidio del 21enne di Colleferro stanno negando tutto, secondo i giornali, ma è emerso che i fratelli Bianchi avevano ricevuto diverse altre accuse in passato.
Fino a un certo punto, quando si faceva un film, si faceva un film. Poi si è iniziato a fare blockbuster, cioè film – di solito estivi – che puntavano a incassare tanti soldi e far parlare di sé il più possibile. Poi è stato il turno dei sequel, e quando si è iniziato a fare i sequel dei sequel sono iniziate le trilogie. Oggi pare che le trilogie siano passate di moda e chi ne ha la possibilità prova sempre più spesso a creare “universi cinematografici”: immensi contesti spazio-temporali in cui ambientare tante storie tra loro collegate. Il più famoso è l’universo cinematografico della Marvel (che in inglese è abbreviato in MCU) ma c’è anche quello della DC Comics (quello con Batman e Superman); sta diventando famoso quello dei film su Star Wars e in questi giorni si parlerà di quello degli X-Men, ora che è uscito X-Men: Apocalisse. Le trilogie sono insiemi di tre film e vengono usate per storie troppo lunghe, che non starebbero in un solo film (ok, questa la sapevate). Quando le storie sono così grandi da non poter stare nemmeno in una trilogia arrivano i franchise. Lo sono per esempio Jurassic Park, Pirati dei Caraibi, Indiana Jones o Matrix: storie che hanno quasi sempre gli stessi protagonisti e, soprattutto, un inizio, uno svolgimento e una fine. I franchise sono trilogie espanse: sono composti da tre o più film e quelli più grandi e importanti esistono anche fuori dai film. Per capire tutto quello che succede nel mondo in cui sono ambientati i film di Matrix non basta guardare i film: ci sono cortometraggi, film animati e videogiochi che sono parte integrante della storia. Aggiungono elementi utili per capire meglio i film, completano le storie raccontando cose che nei film non ci sono.
Abituiamoci a sentir parlare di “universi” nel cinema. Il più famoso è quello dei film Marvel, ma non è l'unico: cosa sono, come funzionano e a cosa servono.
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, ci si iscrive qui. Su Netflix c'è una nuova serie in quattro puntate - tratta da un podcast che ha qualche anno - che si chiama Song Exploder. Racconta insieme ai musicisti la storia di singole canzoni, e io ho visto solo quella sulla carta più attraente, per ora, dedicata a Losing my religion dei REM. Dura meno di mezz'ora ed è una pacchia, per quelli come me che non capiscono niente di musica, ma immagino anche per gli altri. Dreams dei Fleetwood Mac è tornata di moda per via di un tormentone online nato da un video di skateboard. Il 23 ottobre esce un disco nuovo dei Mountain Goats, quelli di questa canzone qui. Chiacchiere sentimentali: sono all'estero per la prima volta nel 2020, ed è una sensazione, benché il massimo che sia riuscito a raggiungere è Lugano. "Ti sei bruciato un record per andare solo a Lugano", ha commentato Francesco Costa che è con me: ma abbiamo molti amici Lugano. Che c'entra?, direte voi. Niente, mi sono solo ricordato di una newsletter che scrissi quasi un anno fa da Amsterdam, in un'altra vita, dannazione. Dai. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone di Simen Mitlid. Che è norvegese, e lo paragonano un po' a Sufjan Stevens e un po' a Bon Iver.
Nella notte tra il 6 e il 7 novembre molte persone negli Stati Uniti hanno ricevuto SMS che erano stati inviati loro il giorno di San Valentino (14 febbraio) e che non avevano mai ricevuto. Stando alle numerose segnalazioni sui social network, gli autori di quei messaggi non avevano idea che non fossero mai stati recapitati, e non avevano provato a inviarli nuovamente e a distanza di così tanti mesi dal primo invio. I principali operatori telefonici statunitensi hanno detto di stare studiando le cause del disguido tecnico, ma finora non ci sono state spiegazioni molto dettagliate o convincenti. Come racconta il sito di tecnologia The Verge, il problema ha riguardato sia gli iPhone sia gli smartphone Android, collegati a tutti i principali operatori statunitensi come AT&T, Sprint, Verizon e T-Mobile, e altre compagnie telefoniche locali. Non è chiaro quante persone siano state coinvolte nel disservizio, ma in poche ore su Twitter e Facebook sono circolate decine di segnalazioni, da utenti che vivono in diverse parti degli Stati Uniti e che sono clienti di operatori telefonici diversi tra loro.
Il mistero degli SMS di San Valentino consegnati ieri. Decine di persone negli Stati Uniti hanno trovato sui loro smartphone messaggi dello scorso febbraio che non gli erano mai stati consegnati, e non si capisce perché.
I Fleet Foxes hanno messo online oggi il primo video del loro nuovo disco “Helplessness Blues”, dopo aver anticipato due mesi fa la title-track. La canzone del video diretto da Sean Pecknold si chiama “Grown Ocean” ed è l’ultima del disco: il loro cantante Robin Pecknold (Sean è suo fratello) dice che è uno dei pezzi che mostrano di più le influenze country del nuovo disco. I Fleet Foxes sono una band di Seattle il cui primo LP – si chiamava Fleet Foxes – fu celebrato nel 2008 come il migliore dell’anno da molte riviste e siti musicali (e arrivò al trezo posto nelle classifiche britanniche di vendita): presentano la musica del nuovo disco come “un mix di folk rock, traditional folk e psychedelic pop” ispirato in particolare da Astral Weeks di Van Morrison. Dice Pecknold che il titolo del disco – “Il blues dell’impotenza” – ha due ragioni.
Il nuovo video dei Fleet Foxes, “Grown Ocean”. Il nuovo disco è "un mix di folk rock, traditional folk e psychedelic pop", dicono: ispirato a Van Morrison.
Franco Esposito, parroco di Poggioreale, ha scritto su Facebook un post per commentare l’evasione di Robert Lisowski dal carcere di Napoli, la prima negli oltre cento anni di storia della prigione. Domenica mattina Lisowski si era calato da uno dei muri di recinzione con una corda fatta di lenzuola annodate, riuscendo ad allontanarsi senza essere visto: è stato catturato dopo un giorno nel centro di Napoli. Esposito ha scritto: «È scappato un detenuto da Poggioreale. Embè? Perché stupirsi davanti ad una evasione dal carcere, è la cosa più naturale che possa accadere. Quello che è innaturale è tenere rinchiuse delle persone in una situazione disumana e degradante. Con questo non sto assolutamente giustificando l’evasione di un pericoloso criminale (questo almeno secondo gli organi di informazione) ma vorrei spostare l’attenzione sul fatto che carceri come quello di Poggioreale non hanno certamente i requisiti per essere rieducativi e non servono certo al reinserimento della persona detenuta nel tessuto sociale. Allora mi domando se il carcere non è questo, qual è il suo compito a cosa serve?»
Il parroco di Poggioreale non si stupisce che le persone evadano. Ma che le persone vengano tenute rinchiuse «in una situazione disumana e degradante».
Oggi è il primo aprile, il tempo è bello e l’inverno sembra definitivamente alle spalle: queste sono le tredici cose più lette sul Post di questa settimana, per leggere qualcosa prima della gita fuori porta. – Chi è Andrea Stramaccioni Il 26 marzo l’Inter ha esonerato il suo allenatore Claudio Ranieri e lo ha sostituito con Andrea Stramaccioni, 36 anni, fino ad allora allenatore della Primavera. Oggi pomeriggio l’Inter giocherà contro il Genoa: sarà la prima partita del nuovo allenatore, il diciottesimo nei 17 anni di presidenza di Massimo Moratti.
Sunday Post. Le 13 cose più lette sul Post di questa settimana, dall'IKEA al nuovo allenatore dell'Inter.
Le due grandi catene di supermercati britannici Sainsbury’s e ASDA hanno annunciato di aver trovato un accordo per la fusione delle due società, che farà nascere il più grande gruppo britannico della grande distribuzione. La nuova società sarà controllata al 58 per cento da Sainsibury’s e al 42 per cento da Walmart, il grande gruppo statunitense che acquistò ASDA nel 1999. Anche se tecnicamente si parla di una fusione, per molti versi sembra che Sainsbury’s abbia comprato ASDA: oltre al 42 per cento delle azioni della nuova società, Walmart riceverà anche 3 miliardi di sterline, circa 3,41 miliardi di euro. Il CEO di Sainsbury’s Mike Coupe ha promesso che l’accordo non porterà alla chiusura di nessun negozio e al taglio di nessun posto di lavoro.
Le due grandi catene di supermercati britannici Sainsbury’s e ASDA si uniranno.
La seduta di oggi alla Camera è stata molto agitata (e non è ancora finita). I lavori prevedono la discussione della legge di bilancio e il tempo a disposizione del governo è pochissimo: dev’essere approvata entro il 31 dicembre. Sebbene i governi precedenti siano quasi sempre riusciti a far approvare la legge durante la prima metà di dicembre, stavolta le lunghe trattative prima tra Lega e Movimento 5 Stelle e poi tra governo e Commissione europea hanno allungato molto i tempi. Il risultato è che al Senato la legge è stata votata con mozione di fiducia senza essere discussa, né in commissione né in aula, e il governo intende fare lo stesso alla Camera, dove ieri la commissione Bilancio aveva dato mandato al relatore di portare la legge in aula senza discutere nessuno dei circa 350 emendamenti presentati; la decisione era passata grazie al voto della maggioranza, mentre Partito Democratico e Forza Italia avevano votato contro. Nel tardo pomeriggio, alla Camera, è comunque iniziata una discussione generale sulla manovra.
Le agitate foto di ieri alla Camera. C'è stata l'ennesima discussione della legge di bilancio tra urla, bandiere, insulti e lanci di fascicoli.
Il weekend prima di quello di Natale sono usciti nei cinema tre film statunitensi molto importanti: il nuovo thriller di Spielberg, con Tom Hanks protagonista e una sceneggiatura scritta dai fratelli Coen (Il ponte delle spie), la nuova commedia di Woody Allen, con Emma Stone e Joaquin Phoenix nel cast (Irrational Man), e poi – forse ne avete sentito parlare – il settimo capitolo di una saga di fantascienza: Star Wars – Il risveglio della forza. Capita di rado che tre film così importanti e attesi arrivino nei cinema lo stesso giorno: ma è successo, il 16 dicembre. Di almeno due su tre si dice che valga sicuramente la pena vederli, del terzo – quello di Allen – non si è parlato benissimo, ma è comunque un film di Woody Allen: a qualcuno piacerà a prescindere, qualcuno andrà a vederlo fosse anche solo per poterlo criticare. La scelta non manca. Se non dovesse piacere la commedia di uno dei più bravi registi di commedia della storia del cinema, il thriller di uno dei migliori registi degli ultimi decenni o il nuovo film di quella che è forse la migliore saga di fantascienza del cinema ci sono anche altre due opzioni: Natale col boss e Vacanze ai Caraibi – Il film di Natale, due cinepanettoni usciti anche loro il 16 dicembre.
Stasera cinema? decisamente sì: ci sono i nuovi film di Spielberg, Woody Allen, e poi quello della saga di fantascienza di cui forse avete sentito parlare.
Cinque anni fa, il 6 luglio 2016, in Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti uscì Pokémon Go, il primo videogioco per smartphone dedicato ai Pokémon. Il gioco, che in Italia arrivò il 15 luglio, sfruttava la realtà aumentata e permetteva ai suoi tanti giocatori di girare per il mondo reale a caccia di quegli strani animaletti noti come Pokémon. In parte perché si basava sul più grande media franchise al mondo e in parte perché permetteva di giocare all’aperto, il gioco fu da subito un grandissimo successo e un rilevante fenomeno culturale che Niantic, la società californiana che l’ha sviluppato, continua a cavalcare con grande profitto. Perché sì, moltissime persone continuano a giocarci. Ciononostante, Niantic – che già prima di Pokémon Go si era dedicata con buon successo alla realtà aumentata videoludica – sta guardando oltre, nei videogiochi ma non solo. Per provare a raccogliere i frutti di qualcosa che iniziò a seminare ormai vent’anni fa.
Dove vuole andare l’azienda di Pokémon Go. A cinque anni dall'uscita del suo più grande successo, Niantic ha in serbo diversi altri giochi in realtà aumentata, e non solo.
Massimo Coppola, direttore editoriale della casa editrice indipendente ISBN, ha pubblicato sul sito di ISBN una lunga spiegazione della situazione economica della casa editrice. Nei giorni scorsi diverse persone hanno attaccato Coppola sui social network per il fatto che da mesi ISBN ha sospeso i pagamenti nei confronti di autori e traduttori con cui aveva collaborato: anche alcuni giornali, come Wired, si sono occupati della questione. Coppola ha ammesso che ISBN ha avuto gravi guai economici: fra le altre cose non pubblica nuovi libri dall’ottobre del 2014, ha licenziato tutti i suoi dipendenti e da quattro mesi ha smesso di pagare i debiti accumulati negli ultimi anni. Coppola ha aggiunto che ad oggi ISBN deve soldi a «una quarantina di persone». Si è anche difeso spiegando che fino al 2013 ISBN aveva pagato il «95 per cento» dei propri collaboratori, e che ancora adesso sta cercando di pagare i debiti rimanenti. ISBN è stata fondata a Milano da Luca Formenton, Massimo Coppola e Giacomo Papi (fra le altre cose blogger del Post). Dal 2004 al 2014 ha pubblicato circa trecento libri ed è considerata una delle migliori case editrici indipendenti in Italia.
Il caso ISBN, spiegato da ISBN. Il direttore editoriale Massimo Coppola ha pubblicato una lunga risposta alle critiche sui molti debiti della casa editrice coi suoi collaboratori.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati comunicati dal ministero della Salute 845 nuovi casi di contagio da coronavirus, per un totale di 256.118 casi dall’inizio della pandemia (la Sardegna ha comunicato di aver eliminato dal totale di ieri 5 casi in provincia di Nuoro poiché duplicati). I morti totali registrati sono 35.418, 6 in più rispetto a ieri. Le persone attualmente ricoverate per la COVID-19 nei reparti di terapia intensiva sono 68 (2 più di ieri) e quelle in altri reparti 883 (17 in più di ieri). Le persone testate nelle ultime 24 ore sono state 49.662, per un totale dall’inizio dell’epidemia di 4.600.949 e 7.790.596 tamponi effettuati. – Leggi anche: 14 cose che forse non faremo più
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, giovedì 20 agosto.
Da qualche anno a Sydney, in Australia, in occasione del Natale vengono montate alcune notevoli installazioni luminose in diverse parti della città. Uno degli spettacoli più notevoli è quello della cattedrale di Saint Mary, sulla cui facciata vengono proiettate immagini di diverso tipo (fiori, disegni geometrici, immagini sacre) con l’accompagnamento di musiche ed effetti sonori. La cattedrale di Saint Mary, costruita nel 1821 in stile gotico, è famosa per essere stata la prima chiesa cattolica in Australia. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Lo spettacolo delle luci di Natale a Sydney. Le proiezioni colorate sulla facciata della cattedrale di Saint Mary, in occasione del Natale.
Aggiornamento di domenica 22 marzo: il CEO di Starbucks Howard Schultz ha detto che i dipendenti di Starbucks non saranno più incoraggiati a scrivere Race Together sui bicchieri da caffè dei clienti, una delle principali iniziative dell’omonima campagna contro il razzismo. Schultz ha comunque detto che sono in programma altre iniziative della campagna Race Together. ***
La campagna contro il razzismo di Starbucks. La catena di caffetterie è stata molto criticata per l'iniziativa "Race Together" negli Stati Uniti, organizzata per incoraggiare il dibattito sulle discriminazioni mentre si aspetta il caffè in fila.
Un nuovo EP dei Foo Fighters è stato diffuso gratuitamente e a sorpresa, nella notte fra domenica e lunedì. EP è l’acronimo di Extended Play, ed è un disco breve, con poche canzoni: una via di mezzo fra un singolo e un disco Long Play, LP. L’EP dei Foo Fighters si intitola Saint Cecilia: può essere scaricato gratuitamente qui in diversi formati, mentre qui lo si può ascoltare su Spotify (e più sotto tramite YouTube). Saint Cecilia contiene cinque canzoni, quattro hard rock e un “lento”. Il nome dell’EP è dovuto al fatto che per registrarlo i Foo Fighters hanno adattato un piccolo hotel di Austin in Texas – il Saint Cecilia Hotel – in uno studio di registrazione, su offerta del capo dell’hotel stesso. Dave Grohl ha raccontato estesamente la genesi del disco con una lunga lettera. Nella prefazione a questa lettera, scritta in un momento successivo, Grohl ha detto che dopo gli attentati di Parigi Saint Cecilia «ha acquisito un tono completamente diverso» e ha detto che i Foo Fighters torneranno «a celebrare la vita e l’amore» nei posti colpiti (in seguito agli attacchi di Parigi avevano annullato le date rimanenti del loro tour europeo).
I Foo Fighters hanno pubblicato un nuovo EP, gratis. Lo hanno fatto a sorpresa, si chiama "Santa Cecilia" e ha cinque canzoni.
Fino al 4 marzo 2018 a Palazzo Reale, a Milano, sarà in corso la mostra Memoria, sulla carriera di James Nachtwey, uno dei più importanti fotografi di guerra contemporanei. Raccoglie duecento immagini divise in 17 sezioni sui suoi ultimi 35 anni di lavoro: fotografie che ha scattato a Gaza, El Salvador, Indonesia, Giappone, Romania, Somalia, Sudan, Iraq, Afghanistan, Filippine, sul genocidio in Ruanda e il giorno dell’attentato dell’11 settembre negli Stati Uniti, fino alla crisi dei migranti in Europa.
La guerra fotografata da James Nachtwey. È tra i più importanti fotografi ad aver raccontato i conflitti degli ultimi 35 anni: i suoi reportage saranno in mostra a Milano fino al 4 marzo.
Instagram ha annunciato di aver introdotto due nuovi strumenti per moderare i commenti della sua applicazione: uno specifico per i commenti offensivi e uno, più generico, per i commenti spam (quelli non significativi, postati solo per generare interazioni e che spesso sono scritti automaticamente da appositi programmi). Entrambi i filtri elimineranno direttamente i messaggi che violano le norme di Instagram. La differenza tra i due è che il secondo, quello progettato per combattere lo spam, sarà automatico e abilitato in nove lingue – tra le quali non c’è ancora l’italiano – mentre quello contro i commenti offensivi, che deve essere capace di rilevare maggiori sfumature del linguaggio ed è quindi più complesso, sarà inizialmente disponibile solo in inglese e si potrà disattivare dalle impostazioni. Entrambi i filtri funzioneranno nei commenti alle foto e ai video, anche quelli in diretta, e Instagram ha fatto sapere di voler estendere le lingue supportate. Instagram aveva già introdotto degli strumenti per moderare i commenti e limitare lo spam nella sua applicazione, ma a differenza dei servizi attuali i due nuovi si basano sull’intelligenza artificiale e in particolare sul machine learning, la capacità di alcuni programmi di “apprendere”: in questo modo i nuovi strumenti dovrebbero migliorare nel tempo e diventare sempre più efficaci nella moderazione dei commenti.
Instagram ha dei nuovi strumenti per moderare i commenti. Sono due, disponibili in diverse lingue, e si basano sull'intelligenza artificiale.
Mercoledì 16 ottobre i leader dei parlamentari repubblicani e democratici statunitensi hanno annunciato di aver trovato un accordo tra i due partiti per interrompere lo shutdown, la chiusura di buona parte delle attività governative dovuta alla mancata approvazione della legge finanziaria. Verrà anche alzato il limite massimo del debito americano, una questione che era arrivata molto vicina alla scadenza indicata come critica dal dipartimento del Tesoro e che avrebbe reso molto più difficile finanziarsi per il governo degli Stati Uniti. Le due diverse questioni si erano legate nei giorni scorsi nelle intense trattative politiche tra le due parti. In sostanza, l’accordo è un compromesso che dà qualche altro mese di tempo: i Repubblicani rinunciano temporaneamente alle loro richieste di bloccare la riforma sanitaria e ottenere grossi tagli alla spesa pubblica, mentre continua a mancare un vero e proprio piano per la riorganizzazione della spesa. Il leader dei democratici in Senato Harry Reid ha detto che lo “storico” accordo darà il tempo di lavorarci, ma dalla rielezione di Obama non si è mai riusciti a concordare un piano finanziario che andasse oltre pochi mesi.
L’accordo sullo shutdown e il tetto del debito. È stato raggiunto oggi: dà tempo fino ai primi mesi del 2014, rinvia il problema, ma è una sconfitta per i repubblicani.
È in corso un’indagine giudiziaria per capire se l’Italia avesse un piano pandemico quando è stata colpita dalla pandemia da coronavirus: cioè se negli anni precedenti al 2020 fosse stato predisposto un documento che indicasse la strategia sanitaria da adottare nell’eventualità di una pandemia, e quando fosse stato aggiornato l’ultima volta. L’obiettivo dei magistrati è ricostruire le responsabilità e le decisioni prese nella gestione dell’epidemia, soprattutto nella sua fase iniziale. «È importante per le valutazioni che la procura sta facendo nell’ambito dell’indagine sull’ospedale di Alzano e sulla gestione dell’epidemia nella Bergamasca», ha detto all’ANSA il capo della procura di Bergamo, Antonio Chiappani. – Leggi anche: Il disastro in Val Seriana
L’Italia aveva un piano pandemico? sembra che non fosse aggiornato da anni, se non per la data: lo diceva anche l'OMS, ma poi ha cancellato un rapporto e ora impedisce ai ricercatori di collaborare con le indagini.
La sera del 30 aprile si è tenuta a Washington l’annuale cena dei giornalisti corrispondenti dalla Casa Bianca, una specie di evento mondano in cui il presidente degli Stati Uniti incontra i giornalisti e diversi altri ospiti importanti. Tra quelli fotografati all’arrivo alla Casa Bianca ci sono molte celebrities: tra gli altri hanno partecipato gli attori Morgan Freeman, Will Smith e Helen Mirren (con un tatuaggio in ricordo di Prince), le modelle Emily Ratajkowski, Christy Turlington e Kendall Jenner, la cantante Aretha Franklin e il dj Steve Aoki. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Gli invitati famosi alla cena dei corrispondenti. Non solo giornalistici e politici, ma anche attori, cantanti e modelle: Morgan Freeman, Helen Mirren, Emily Ratajkowski e Aretha Franklin, tra gli altri.
Roma, 20 marzo 1979. L’uccisione di Mino Pecorelli. Avvocato molisano di 51 anni, avviato alla carriera giornalistica da Fiorentino Sullo, (uomo politico di Avellino, sicuramente il più intelligente e sensibile ministro dell’Istruzione della Democrazia cristiana), Mino Pecorelli è affascinato dai segreti del potere, ma non cerca ricchezza per sé. Dirige un piccolo settimanale, OP – Osservatorio Politico di «notizie riservate», in cui parla di massoneria, di segreti vaticani, di banche e banchieri e molto spesso di Giulio Andreotti. Pecorelli sembra sapere molto di più sul rapimento e sull’uccisione di Moro di quanto si sappia ufficialmente, o perlomeno allude. Il 20 marzo, nel centro di Roma, quattro colpi sparati da una raffinata pistola francese lo uccidono mentre è al volante della sua Citroen e sta uscendo dalla redazione, dove sta preparando «lo scoop della vita». Dicono che lo sapesse anche lui, che il vero scoop cui stava lavorando fosse il suo assassinio. Venticinque anni dopo, la Corte d’assise d’appello di Perugia condannerà Giulio Andreotti, per l’omicidio volontario di Mino Pecorelli, a 24 anni di carcere indicandolo come capo di una banda che comprende mafiosi e i dirigenti della banda della Magliana, la più potente organizzazione della malavita romana, con la consulenza del magistrato Claudio Vitalone. Un anno dopo, la Corte di cassazione dichiarerà nullo tutto il processo, e proclamerà libero e definitivamente assolto Andreotti, senza obbligo di sottoporsi a nuovo procedimento. Roma-Palermo, primavera 1980. Andreotti e Bontate, un colloquio «molto franco». Il presidente del Consiglio Giulio Andreotti ha dei problemi in Sicilia. Casa sua, granaio delle sue tessere. Sa che Cosa Nostra ha cominciato una guerra intestina e ha brutte idee per la testa. Il suo serbatoio di voti personali si aspetta molto da lui, in particolare che metta un freno a Piersanti Mattarella, il presidente della Regione. Il giovane figlio di Bernardo Mattarella, che era stato uno dei capisaldi del potere democristianomafioso dell’isola fin dai tempi della guerra, ha «idee sue», si è messo in testa di lavare il nome della famiglia e di non accondiscendere più a mafia e corruzione. Cosa Nostra gli chiede pressantemente di fare qualcosa per fermarlo. Andreotti non prende impegni. Cosa Nostra, non avendo avuto rassicurazioni, uccide Piersanti Mattarella e lo fa nella maniera più plateale: un killer si avvicina alla sua macchina, nel centro di Palermo, mentre si reca alla messa, il 6 gennaio, e lo crivella di colpi di pistola. Dal momento che la mafia ufficialmente non esiste e Cosa Nostra neppure, l’omicidio Mattarella è etichettato genericamente come «terrorismo». I maggiorenti democristiani a Roma chiedono a Salvo Lima, l’uomo di Andreotti in Sicilia: «Salvo, ma chi ha ucciso Piersanti?». E lui risponde, senza emozione: «Sapete, i patti vanno rispettati». Si atteggia a vecchio saggio, con i capelli bianchi. Dodici anni dopo sarà anche lui sull’asfalto. Ma è Cosa Nostra a non essere soddisfatta di come si muove Andreotti. Lo convoca in Sicilia, terreno suo. Giulio Andreotti è costretto a salire, da solo e senza scorta, su un aereo privato dei cugini Ignazio e Nino Salvo, i suoi grandi elettori, e a viaggiare in incognito da Roma all’aeroporto di Trapani- Birgi. Qui viene preso in consegna dagli stessi cugini che lo fanno accomodare su un’Alfa blindata dai vetri scuri (quella che avevano commissionato a Milano), e lo portano a Palermo, in una villa (nemmeno finita di costruire, di proprietà della famiglia Inzerillo, i noti trafficanti di droga) in via Pitrè, una traversa di via Regione Siciliana. C’è pure un vecchio pozzo, nella proprietà, che la leggenda vuole fosse usato dai famosi Beati Paoli. Il presidente del Consiglio è trattato come un ostaggio: diversi uomini di Cosa Nostra, incaricati di aprire e chiudere il cancello di lamiera compatta, lo vedono mentre scende dall’Alfa, vestito di blu, circospetto e quando, dopo un’ora di «summit», deve ripartire. Dentro la casa ci sono Stefano Bontate, Mimmo Teresi, Salvo Lima e altri boss mafiosi. Andreotti capisce di essere in una prigione, non molto dissimile da quella che ospitò Aldo Moro. A differenza delle Brigate rosse,che con Moro erano state cinicamente d eferenti, i capi di Cosa Nostra sono aggressivi e offensivi. Stefano Bontate lo assale: «Lei non ci deve venire a dire come noi gestiamo il nostro territorio, ha capito? Lei ci deve fare un grande favore: accetti i nostri voti, altrimenti glieli facciamo mancare, e con quelli della Sicilia, anche quelli della Calabria e di tutto il Sud. E così si troverà a chiedere voti al Nord, dove votano tutti comunista. Ci pensi, presidente». Poi lo accompagnano alla porta. Andreotti torna a Roma. Di raccontare quello che gli è successo alla polizia, ai carabinieri, a un magistrato – per esempio il colloquio avuto con i mandanti del delitto Mattarella – non gli passa proprio per la testa. Ammazzare nel sonno le Brigate rosse è più facile che denunciare i vertici di Cosa Nostra. Di ammazzarli davvero non se ne parla neppure.
Quattro torbide storie su Andreotti. Tra le molte raccontate da Enrico Deaglio nella sua cronologia di storia italiana, Patria.
Facebook ha concordato con l’Agenzia delle Entrate il pagamento di 100 milioni di euro, cifra che servirà per chiudere un contenzioso avviato in seguito alle indagini fiscali sulla società statunitense svolte dalla Guardia di Finanza, con il coordinamento della procura di Milano. Dagli accertamenti era emerso il mancato versamento di imposte per svariati milioni di euro tra il 2010 e il 2016. La cifra concordata corrisponde al totale delle imposte che non furono versate, con l’aggiunta di alcune sanzioni decise in seguito all’inchiesta. L’Agenzia delle Entrate ha comunque rivisto in parte le contestazioni iniziali, senza che questo influisse sull’accordo finale o portasse ad “alcuna riduzione degli importi contestati”. L’iniziativa rientra nella serie di attività che l’Agenzia delle Entrate ha avviato per verificare eventuali mancanze, da parte delle grandi aziende statunitensi di Internet, nel pagamento delle imposte in Italia.
Facebook pagherà 100 milioni di euro all’Agenzia delle Entrate.
L’editore Laterza ha pubblicato il libro Splendor. Storia (inconsueta) del cinema italiano di Steve Della Casa, critico cinematografico, che conduce da vent’anni il programma radiofonico Hollywood Party su Radio Tre, è stato direttore del Torino Film Festival dal 1999 al 2002 e dal 2008 è direttore artistico del Roma Fiction Fest. Il libro è una specie di storia “sentimentale” del cinema italiano, dagli inizi fino a oggi, attraverso le impressioni dell’autore, dettagli e aneddoti sui protagonisti “minori” del cinema italiano, e brani in cui registi e attori espongono i loro ricordi. In questo estratto Steve Della Casa si occupa della commedia all’italiana degli anni ’60. ***
“Il cinema italiano non è mai stato un’industria”. Una "storia sentimentale" nel nuovo libro di Steve Della Casa, e il capitolo sulla commedia all'italiana.
Dopo ogni puntata di X Factor riproponiamo tutte le canzoni originali delle cover cantate dai concorrenti del programma. Quest’anno X Factor va in onda su SkyUno, ieri è stata trasmessa la sesta puntata, che andrà in onda in replica – e in chiaro – domenica alle 19 su Cielo. Qui gli episodi precedenti. Garbage, The world is not enough
X Factor, le canzoni vere. Le cover della sesta puntata, dagli AC/DC a Elton John, Tina Turner e gli Animals.
Da ieri i giornali parlano di un presunto caso di malasanità a Reggio Calabria, nel cui pronto soccorso alcuni pazienti con infortuni a braccia e gambe sarebbero stati medicati con fasciature di fortuna utilizzando pezzi di cartone invece del gesso. Il primario del pronto soccorso ha smentito questa ricostruzione, e così ha fatto – con una versione un po’ diversa – il direttore responsabile dell’ospedale, mentre i rappresentanti sindacali dei medici, da cui erano partite le segnalazioni, hanno ribadito le accuse. È allarme all'ospedale di #ReggioCalabria, dove l'attrezzatura medica c'è ma è inaccessibile dopo le 20 e costringe alle cure con con garze e pezzi di cartone, come denunciato in queste immagini ⬇️ pic.twitter.com/89mQAe5AB5
Cosa si sa dei cartoni al posto dei gessi a Reggio Calabria. Da ieri si parla di un presunto caso di malasanità al pronto soccorso locale, ma i responsabili dell'ospedale hanno smentito.
A Villongo, in provincia di Bergamo, è stato registrato un nuovo caso di meningite, il terzo in poche settimane: lunedì è stato ricoverato un uomo di 36 anni che aveva contratto il batterio meningococco C, dopo che era successo lo stesso ad altre due ragazze, una delle quali era morta a inizio mese. È stata avviata la procedura per somministrare gratuitamente il vaccino a tutti gli abitanti tra i 18 e i 50 anni, ma il direttore generale dell’Agenzia di tutela della salute locale, Massimo Giupponi, ha assicurato che non si tratta di un’epidemia.
C’è stato un nuovo caso di meningite a Villongo, in provincia di Bergamo, il terzo in poche settimane.
Microsoft ha annunciato di voler rimuovere dall’atmosfera l’equivalente della quantità di anidride carbonica (CO2) che ha emesso a partire dalla sua fondazione, nel 1975, entro il 2050. E prima, per il 2030, vuole che il suo bilancio di emissioni di CO2 nette (cioè la quantità emessa meno quella assorbita) sia negativo: cioè si sta impegnando a rimuovere dall’atmosfera più anidride carbonica – il principale gas responsabile dell’effetto serra e quindi del cambiamento climatico – di quella che produce, direttamente o indirettamente, entro i prossimi dieci anni. Il piano di Microsoft per avere emissioni di anidride carbonica nette negative entro il 2030 (Microsoft)
Microsoft vuole rimuovere tutta l’anidride carbonica che ha prodotto dal 1975. È un piano molto ambizioso, sfaccettato e costoso.
Nino Amadore sul Sole 24 Ore di oggi racconta della prossima possibile “stabilizzazione”, cioè assunzione a tempo indeterminato, di quasi 20mila lavoratori precari della regione Sicilia. Senza concorso pubblico e a ridosso delle prossime elezioni regionali, che si terranno alla fine di ottobre. L’ultima parola sulla faccenda dovrebbe toccare al Parlamento. C’è chi sostiene siano ventimila. Chi invece si ferma a un più moderato, se così si può dire, 18.947. E chi invece butta lì un numero che è una via di mezzo: 19.945. Sono i precari degli enti locali siciliani che, a normativa invariata, a partire dal primo gennaio del 2013 potrebbero rimanere senza lavoro. Ecco perché premono per una sistemazione o una proroga. L’ennesima.
La Sicilia vuole assumere 20mila precari. Senza concorso e a ridosso delle elezioni, racconta il Sole 24 Ore.
Il Corriere della Sera ha pubblicato un’intervista del giornalista Aldo Cazzullo al famoso direttore d’orchestra italiano Riccardo Muti. Muti ha parlato del suo rapporto con il tenore italiano Luciano Pavarotti, di alcuni aspetti dell’opera contemporanea e di Claudio Abbado, di cui ha detto: «lui mi stimava, io lo stimavo». Rispondendo a una domanda di Cazzullo sul cantante Andrea Bocelli e sul pianista Giovanni Allevi, Muti ha detto: «Ognuno deve fare il suo mestiere. Io ho molto rispetto per le canzonette, per il pop. Ma è appunto un altro mestiere»
Cosa ha detto Riccardo Muti sulle “canzonette” di Bocelli e Allevi. Dice di avere rispetto per il pop, ma che quello di Bocelli e Allevi è un altro mestiere rispetto al suo.
La Settimana della Moda di Milano si è conclusa lunedì 28 settembre e a Parigi è già iniziata la Semaine de la Mode, in programma quest’anno dal 29 settembre al 7 ottobre. Intanto, il sito Business of Fashion ha fatto un bilancio sulle sfilate milanesi, chiedendosi se la settimana della moda milanese sia tornata ad essere competitiva con le altre maggiori del mondo e se stia veramente vivendo un momento nuovo, come molti hanno scritto sui giornali nei giorni scorsi. Negli ultimi anni, infatti, la moda italiana (soprattutto le maison storiche) era accusata dai critici di non essere più abbastanza creativa, mentre nelle altre città come New York, Londra e Parigi, veniva dato più spazio a nuove idee e a nuovi designer. Per anni, alla città è mancato quel tipo di giovane design che fioriva a New York e Londra. E intanto le grandi aziende del lusso che sfilavano a Milano si mostravano creativamente conservatrici – alcuni direbbero stagnanti – rispetto alle loro controparti in altre capitali della moda, affidandosi alla potenza commerciale dei loro brand per attirare attenzioni a ogni stagione.
Milano va meglio, dicono tutti. Business of Fashion ha raccolto un po' di pareri concordi sul fatto che la nuova gestione e il ricambio degli stilisti abbiano restituito importanza alle sfilate milanesi.
Negli ultimi giorni non c’è stato solo il festival del cinema di Cannes tra gli eventi mondani a cui fotografare facce note dello spettacolo. Per questo, oltre a quelli passati di lì – Matt Damon, Spike Lee, Andie Macdowell, Jane Birkin e Charlotte Gainsbourg, tra gli altri – nella raccolta trovate anche Jennifer Lawrence, Cara Delevingne e Giorgio Armani alle sfilate di Parigi, Monica Bellucci a una cena organizzata dal presidente francese Emmanuel Macron, Ringo Starr che festeggia il suo 81esimo compleanno e Vivienne Westwood che manifesta in occasione del 50esimo compleanno di Julian Assange. Poi Mark Zuckerberg e Tim Cook alla Company Sun Valley Conference, un evento meno mondano in cui si incontrano alcuni dei più ricchi e potenti uomini d’affari del mondo nei settori dei media, della finanza, della tecnologia e della politica. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Chi è passato a Cannes e Jennifer Lawrence, Ringo Starr e Joshua Jackson, tra quelli che valeva la pena fotografare in settimana.
Lunedì Facebook ha annunciato che d’ora in poi rimuoverà i video cosiddetti “deepfake”, cioè quelli manipolati attraverso l’intelligenza artificiale, e in generale tutti i contenuti modificati in modo ingannevole per diffondere notizie false. Non saranno invece rimossi i video dove la manipolazione è evidente e realizzata con intento satirico o parodico. La nuova strategia, ha spiegato Facebook sul suo blog, è accompagnata dagli sforzi per rintracciare e fermare gli autori dei deepfake: il mese scorso, per esempio, aveva identificato e rimosso un gruppo di account che usavano l’intelligenza artificiale per produrre foto ingannevoli. Reuters ha scritto che le nuove regole sono state approvate per limitare il diffondersi di notizie false durante la campagna elettorale statunitense, che si concluderà con le elezioni presidenziali, il 3 novembre del 2020.
Facebook rimuoverà i “deepfake”, cioè i video manipolati con l’intelligenza artificiale.
È dal 1970 che ogni anno il 22 aprile si celebra la Giornata della Terra, una ricorrenza internazionale istituita per fare informazione sullo stato dell’ambiente, su come inquinare meno e preservare gli ecosistemi. Sono infatti passati decenni da quando gli scienziati hanno capito che le attività umane stavano cambiando gli equilibri climatici e ambientali del pianeta, con conseguenze gravi per molte specie animali e in primo luogo proprio per le persone. Per chi ancora non avesse del tutto chiaro di cosa stiamo parlando (non c’è nulla di male, sono argomenti complessi) abbiamo messo insieme 10 domande e risposte da cui cominciare, con la possibilità di approfondire cliccando sui link nel testo. Partendo proprio dalle basi.
Il cambiamento climatico, le basi. 10 domande e 10 risposte per chi ha ancora dubbi sul più grosso problema del pianeta, oggi che è la Giornata della Terra.
Nelle ultime settimane il valore del titolo in borsa di GameStop, una catena americana di negozi di videogiochi quotata al New York Stock Exchange, è aumentato di oltre il 275 per cento grazie all’azione più o meno coordinata di un gruppo di utenti del social network Reddit, che ha fatto perdere miliardi di dollari a fondi di investimento americani famosi e rispettati e ha sorpreso tutti i principali osservatori del mondo della finanza. L’enorme crescita delle azioni di GameStop è cominciata a gennaio ed è avvenuta grazie a investitori amatoriali che si sono organizzati su Reddit con meme, emoji, dirette sulla piattaforma di streaming Discord e in generale con un atteggiamento più simile a quello dei troll di internet che a quello degli investitori finanziari. Questi investitori, riuniti sul canale Reddit r/wallstreetbets, che ha 2,7 milioni di utenti, si sono organizzati in maniera spesso caotica per comprare azioni di GameStop o convincere più persone possibili a farlo, portando il valore delle sue azioni da circa 4 dollari a metà del 2020 a 147 dollari alla chiusura delle contrattazioni il 26 gennaio. Soltanto martedì, il valore delle azioni è aumentato di quasi il 100 per cento.
Lo straordinario successo in borsa di GameStop, grazie a Reddit. La catena di negozi di videogiochi statunitense è in crisi ma sta battendo ogni record: c’entrano gli acquisti coordinati attraverso il social network.
Apple ha diffuso un nuovo aggiornamento per iOS, il sistema operativo usato da iPhone, iPad e iPod. L’aggiornamento è il 9.2.1 ed è molto utile: è consigliabile installarlo il prima possibile perché riguarda una falla di sicurezza di iOS segnalata due anni fa dalla compagnia di sicurezza informatica Skycure. La falla riguarda la possibilità che qualcuno possa rubare le credenziali di accesso ad alcuni siti (username e password) di un utente quando questo si collega a una finta rete wireless aperta. Prima dell’aggiornamento, i sistemi iOS prevedevano che qualora un dispositivo si collegasse a un Wi-Fi pubblico, comparisse talvolta automaticamente una finestra per accedervi: un esempio di queste finestre sono quelle dei Wi-Fi degli alberghi o degli aeroporti. Safari – l’app per la navigazione installata di default sui dispositivi Apple – inviava automaticamente a queste finestre dei cookie, file che servono a tenere traccia delle proprie attività su un sito in modo da rendere più semplice il suo utilizzo. Attraverso i cookie è possibile ottenere le credenziali di accesso di un utente e quindi loggarsi al suo posto su vari siti. In pratica un malintenzionato con un finto accesso Wi-Fi poteva ingannare iOS, che avrebbe mostrato sul dispositivo la finestra tipica dei Wi-Fi pubblici e inviato i cookie di Safari. Il problema è stato risolto dal nuovo aggiornamento, che prevede l’invio di un cookie specifico solo per i Wi-Fi pubblici, dal quale non è possibile risalire ad altri dati dell’utente.
Vi conviene fare l’ultimo aggiornamento iOS. Sistema una pericolosa falla di sicurezza che rendeva possibile – persino facile – farsi rubare dei file collegandosi a una rete Wi-Fi aperta.
Tra le cose per cui l’attore Bill Murray è meno noto, c’è il fatto che sia investitore e comproprietario di diverse squadre di baseball delle serie minori americane. Per questa ragione, la federazione della Minor League lo ha nominato nella “Hall of Fame” (una sorta di introduzione a vita in un pantheon sportivo, tipica degli sport americani). E lui ha tenuto un discorso di ringraziamento commosso e sbilenco fatto di ricordi e battute.
Bill Murray sul suo amore per il baseball. Il discorso con cui ha accettato l'introduzione nella "Hall of Fame" della Minor League.
Nel suo ultimo trimestre Facebook ha superato le aspettative degli analisti producendo ricavi per 16,9 miliardi di dollari, superiori alle previsioni di 16,45 miliardi di dollari circolate nelle ultime settimane. L’azienda ha ora circa 1,59 miliardi di persone che giornalmente accedono al suo social network. Negli Stati Uniti e in Europa, Facebook non ha sostanzialmente guadagnato nuovi utenti, mentre ha migliorato nell’Asia-Pacifico e nel resto del mondo. Le notizie sui ricavi oltre le aspettative è arrivata a poche ore di distanza dalla conferma di una multa, patteggiata con il governo degli Stati Uniti, da 5 miliardi di dollari per il caso Cambridge Analytica e per la violazione delle leggi statunitensi sulla privacy.
Facebook ha chiuso il suo ultimo trimestre con ricavi oltre le aspettative.
Malgrado una certa semplificazione giornalistica e nonostante dichiarazioni poco chiare («Abbiamo abolito i politici dalle province», Matteo Renzi durante una conferenza stampa in aprile), la riforma delle province convertita in legge lo scorso aprile dalla Camera (si trattava del cosiddetto “Disegno di legge Delrio”, il numero 1542-B) non prevede un’abolizione, ma una sostituzione con nuovi enti che continueranno a occuparsi di edilizia scolastica, tutela e valorizzazione dell’ambiente, trasporti, strade provinciali e per i quali (a differenza di prima) non ci saranno più elezioni dirette. Tra le modifiche sostanziali della riforma c’è infatti la modalità di elezione delle varie cariche: il presidente, i rappresentanti delle assemblee e del consiglio verranno infatti votati dai sindaci e dai consiglieri comunali della provincia stessa. Gli eletti (sempre sindaci e consiglieri) non percepiranno alcuna indennità. (Cosa succede ora con le province?)
Il voto per le province. Come avrete notato, non sono state abolite: solo che ora i rappresentanti non sono più eletti direttamente, e quindi le elezioni sono in corso senza che ce ne siamo accorti.
Un editoriale di Maurizio Belpietro pubblicato questa mattina su Libero sta moderatamente agitando la giornata politica, reduce dal torpore degli ultimi due giorni. L’articolo si intitola “Su Gianfranco iniziano a girare strane storie…”. Il direttore di Libero vi racconta due storie che gli sono state riferite da “persone di cui ho accertato identità e professione”, mette le mani avanti dicendo che “toccherà ad altri accertare i fatti” e parte col racconto. La prima storia riferita da Belpietro è ambientata ad Andria, in Puglia. Secondo il direttore di Libero “qualcuno avrebbe progettato un brutto scherzo contro il presidente della Camera” e si sarebbe rivolto a un criminale promettendogli 200 mila euro in cambio del “ferimento di Fini”: l’autore dell’agguato avrebbe la garanzia del silenzio sui mandanti e “l’impegno di attribuire l’organizzazione dell’agguato ad ambienti vicini a Berlusconi, così da far ricadere la colpa sul presidente del Consiglio”. La seconda storia invece è ambientata a Modena, in Emilia Romagna. Il protagonista stavolta è una donna, una prostituta, il cui nome e numero di telefono “compaiono su un sito in cui decine di professioniste di tutta Italia offrono i loro servigi”. Questa dice di essere nipote di un vecchio camerata e di avere avuto dei rapporti sessuali con Gianfranco Fini, in cambio dei quali “avrebbe ricevuto mille euro in contanti”.
La storia dell’attentato a Fini. Cosa sappiamo del surreale articolo di Belpietro che ha già portato all'apertura di due inchieste giudiziarie.
I contagi totali da coronavirus registrati ufficialmente dall’inizio dell’epidemia in Italia, secondo i dati diffusi oggi dalla Protezione Civile, sono 223.885: ci sono 789 casi registrati in più di ieri. I morti totali invece sono 31.610, un incremento di 242 rispetto a ieri. I nuovi pazienti “guariti o dimessi” sono 4.917, per un totale di 120.205. Le persone attualmente ricoverate in terapia intensiva sono 808, 47 in meno di ieri. Si registrano 4.370 attualmente positivi in meno, per un totale di 72.070. I tamponi totali processati a oggi sono 2.875.680, 68.176 più di ieri. In Lombardia, la regione più colpita, i casi registrati nelle ultime 24 ore sono 299, e i morti 115. Le persone al momento in terapia intensiva sono 276, 21 in meno rispetto a ieri. I “guariti o dimessi” sono 40.962, 2.394 in più di ieri. Nella provincia di Milano i casi totali di contagio sono 21.966 (più 66 rispetto a ieri), con un incremento di 30 unità nella città capoluogo.
Le notizie di venerdì sul coronavirus in Italia. I casi rilevati in totale sono 789 in più di ieri e i morti sono 242. I ricoverati in terapia intensiva scendono a 808.
La sfortuna dei film di fantascienza – spesso, ma non sempre, ambientati nel futuro – è che per ambientarli tocca usare posti, edifici e paesaggi che già esistono. Poi si gioca di luci, effetti speciali e tagli d’inquadratura per far sembrare lontano – nello spazio o nel tempo – qualcosa che invece non ha molto di fantascientifico. Pensando a questa cosa abbiamo raccolto alcuni famosi e notevoli esempi di posti di questo mondo usati dal cinema di fantascienza degli ultimi anni e decenni per ambientare cose che in realtà hanno poco a che fare con il qui e ora: l’Islanda torna spesso buona per girare le scene ambientate in lontani pianeti ghiacciati raggiungibili sono con viaggi interstellari, per esempio. Se serve una città, invece, quella più usata è Los Angeles: Hollywood è proprio lì e torna quindi comodo non allontanarsi troppo. Tra le tante location ce n’è anche una italiana: la Villa del Balbianello, a Lenno, a un’ora e mezza di macchina da Milano. Nel mondo del cinema è invece sul pianeta Naboo in un film di Star Wars. Le abbiamo raccolte nelle pagine qui avanti: prima c’è il luogo nel film, poi quello stesso luogo nella realtà.
I posti veri dei film di fantascienza. Una stazione della metropolitana in disuso, una montagna, un ghiacciaio o una villa sul lago di Como usata per una scena di Star Wars.
È stato diffuso il trailer di Boulevard, l’ultimo film recitato dal celebre attore e comico statunitense Robin Williams, morto l’11 agosto 2014 (quest’estate uscirà anche Absolutely Anything, un film britannico in cui Williams doppia la voce di un cane). Williams è il protagonista del film: un uomo di mezza età con un matrimonio insoddisfacente, e che a un certo punto della sua vita incontra un ragazzo gay con cui fa amicizia. Il film è diretto dal regista Dito Montiel, finora noto per film d’azione americani come Fighting e Empire State. Il Guardian ha scritto che del film si parla molto bene: i critici lo hanno paragonato ad altri film in cui Williams recita parti drammatiche, come One Hour Photo e Will Hunting – Genio ribelle. Boulevard uscirà negli Stati Uniti il 10 luglio, mentre non è ancora nota la sua data di uscita in Italia. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Il trailer dell’ultimo film con Robin Williams, “Boulevard”. Non è un film comico e i critici per adesso ne parlano bene: negli Stati Uniti uscirà il 10 luglio.
Peter Copping ha lasciato un garofano rosso su ogni sedia prima della sua sfilata al Prince George Ballroom: un gesto romantico che riflette la collezione sontuosamente femminile che ha presentato per Oscar de la Renta. Narciso Rodriguez ha creato una poesia con pochi sicuri movimenti della sua mano da stilista: con un occhio per la semplicità e la precisione, ha tirato fuori dal cilindro vestiti che hanno catturato l’immaginazione. Michael Kors ha esteso la sua visione del lusso americanissimo con una collezione traboccante di ricami, pizzo e cenni di esuberanza del vecchio mondo. Jack McCoulough e Lazaro Hernandez hanno presentato un’abbagliante sfilata di Proenza Schouler, piena di idee e coraggio. E poi c’era Kanye West.
Il meglio della settimana della moda di New York. Talenti, idee, stile. E Kanye West. Le cose che hanno colpito il premio Pulitzer Robin Givhan, sul Washington Post.
Nello stesso anno in cui si faceva l’Italia, dall’altra parte dell’Oceano altri eventi storici contribuivano alla formazione degli Stati Uniti odierni. E quindi in questi giorni sono state organizzate numerose manifestazioni e commemorazioni per ricordare la Guerra di Secessione americana, che iniziò il 12 aprile di un secolo e mezzo fa, nel 1861. Il primo colpo di mortaio a Fort Sumter, nel South Carolina, diede ufficialmente inizio al confronto militare tra le forze della Confederazione, che si erano dichiarate indipendenti, e le truppe dell’Unione che si opponevano alla secessione degli stati del Sud. South Carolina, Mississippi, Florida, Alabama, Georgia, Louisiana, Texas, Virginia, Arkansas, Tennessee e North Carolina avevano deciso tra il 1860 e il 1861 di staccarsi dal resto degli Stati Uniti dopo decenni di attriti e contrasti sulla loro volontà di mantenere la schiavitù, progressivamente abolita negli altri stati, e per motivi economici legati a dazi e tariffe commerciali. Parte del contrasto era dovuta alla differenza delle economie tra Nord e Sud: gli stati settentrionali si erano industrializzati e nelle aree rurali c’erano piccoli latifondisti che non usavano più gli schiavi, mentre al Sud il sistema economico era ancora basato sulle grandi piantagioni che richiedevano molte persone per essere gestite.
I 150 anni della Guerra Civile americana. Oggi gli americani ricordano l'inizio della Guerra di Secessione, uno dei primi conflitti a essere fotografati.
Il sito del settimanale L’Espresso ha pubblicato venerdì un articolo in cui sostiene che l’inclinazione della Autorità Antitrust – che deve giudicare sulla correttezza dell’acquisizione di RCS Libri da parte di Mondadori – sarebbe di chiedere a Mondadori di escludere dalla suddetta acquisizione le case editrici Bompiani e Marsilio appartenenti al gruppo. Si tratta solo di un’ipotesi data come fondata dall’Espresso (“la linea che filtra in queste ore”), e priva per ora di fondamenti ufficiali, ma coerente con voci che erano circolate nelle settimane scorse sull’indisponibilità dell’Antitrust ad accettare l’operazione così come era stata annunciata. Ed è un’ipotesi che confonderebbe assai la situazione dell’editore Bompiani, dopo che la sua responsabile Elisabetta Sgarbi aveva lasciato per fondare una casa editrice propria in conseguenza della cessione a Mondadori. L’Antitrust sembra orientata a impedire al gruppo Mondadori, dopo l’acquisto di Rcs Libri, di mantenere il controllo di due importanti case editrici tra quelle incluse nel pacchetto: la Bompiani e la Marsilio. La loro quota di mercato eccederebbe la soglia consentita dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm). Non c’è ancora una posizione ufficiale, l’istruttoria non è conclusa. Solo entro la settimana prossima l’Autorità (il cui portavoce Giovanni Valentini non commenta indiscrezioni) dovrebbe trasmettere il documento all’Agcom, l’omologa delle comunicazioni. Ma la linea che filtra in queste ore imporrebbe alla Mondadori di cedere il controllo dei due marchi. Il che significa: il brand, il catalogo, i dipendenti, i contratti in essere.
Mondadori dovrà cedere Bompiani e Marsilio? è quello che sostiene un'anticipazione dell'Espresso sul giudizio dell'antitrust riguardo all'acquisizione del gruppo RCS LIbri.
Nel corso del dibattito in Senato sul cosiddetto “ddl Cirinnà” sulle unioni civili, i senatori contrari alla legge hanno sostenuto che tra le altre cose le norme proposte mettono a rischio quella che definiscono la “famiglia naturale”. Come avviene spesso in questi casi, durante la discussione alcuni senatori si sono lasciati andare, improvvisando parte dei loro interventi, mentre altri hanno dimostrato di avere qualche problema con la pronuncia delle parole inglesi “stepchild adoption” e in altri casi con quella di parole italiane. Il ddl Cirinnà è diviso in due capi: il primo capo, all’articolo 1, introduce nell’ordinamento italiano l’istituto dell’unione civile tra persone dello stesso sesso «quale specifica formazione sociale, ai sensi dell’articolo 2 della Costituzione». Il testo stabilisce la netta separazione semantica tra “nuove” unioni e matrimonio, secondo le richieste di diversi cattolici del PD: cancella ogni riferimento al matrimonio e di conseguenza qualsiasi riferimento all’articolo 29 della Costituzione. La nuova legge introdurrà di fatto un nuovo istituto di diritto di famiglia, distinto dal matrimonio. Negli articoli successivi si disciplinano le modalità per la costituzione delle unioni civili e si spiegano le cause di impedimento, si definiscono diritti e doveri derivanti dall’unione, si estendono le disposizioni in materia di diritti successori dei coniugi, si stabilisce lo scioglimento dell’unione. Nell’articolo 5 si parla di stepchild adoption, cioè la possibilità di adottare il figlio del partner. Viene esclusa l’applicabilità dell’istituto dell’adozione legittimante: per le coppie dello stesso sesso unite civilmente non sarà possibile, quindi, adottare bambini che non siano già figli dell’altro o altra componente della coppia.
Le difficoltà dei senatori a dire “stepchild adoption”. Durante il dibattito in Senato sul disegno di legge sulle unioni civili alcuni hanno avuto problemi con la pronuncia dell'inglese, e dell'italiano.
Rita Levi Montalcini è stata una delle più importanti scienziate del Novecento, ricevette il premio Nobel per la medicina nel 1986 e fu senatrice a vita dal 2001 fino alla sua morte, nel 2012. Se i suoi meriti scientifici sono enormi, come testimonia il premio Nobel, la sua personalità era altrettanto nota e peculiare: Levi Montalcini era famosa per una grandissima dedizione al lavoro, una lucidità altrettanto grande anche negli ultimi anni della sua vita, l’eleganza austera nei comportamenti e nel modo di vestirsi (era nota anche per disegnarsi i vestiti da sola). Parte della sua vita, gli anni successivi al premio Nobel, è raccontata dal film Rita Levi-Montalcini, prodotto dalla Rai, diretto da Alberto Negrin e che andrà in onda per la prima volta giovedì sera su Rai Uno alle 21.25. Rita Levi Montalcini era nata in una ricca famiglia ebraica di Torino e il suo maestro negli studi medici era stato Giuseppe Levi, il padre della scrittrice Natalia Ginzburg (è uno dei protagonisti del suo celebre romanzo Lessico famigliare) che fu anche maestro dell’altro premio Nobel per la medicina italiano, Renato Dulbecco, morto anche lui nel 2012. Rita Levi Montalcini era legatissima alla sua sorella gemella, Paola, che era una pittrice ed è morta nel 2000, e aveva anche lei uno spiccato talento artistico: per molti anni disegnò di persona e manualmente le illustrazioni dei suoi articoli scientifici.
La vita di Rita Levi Montalcini. È stata una delle più importanti scienziate del Novecento, ricevette il premio Nobel per la Medicina e continuò a lavorare fino alla sua morte a 103 anni.
Tra le cose più viste sul Post questa settimana ci sono le pubblicità di Pornbhub, uno dei siti per adulti più visitati al mondo, che hanno la curiosa caratteristica di non avere assolutamente nulla di porno (o meglio: c’è, ma serve un certo sforzo di fantasia). Poi tutti i premi e le foto più belle del festival di Cannes che è terminato sabato 24 maggio. Sempre a proposito di foto, ci sono quelle bellissime dei “cacciatori” di miele del Nepal e quelle di decine di poster sovietici, dalla Rivoluzione di Ottobre alla Guerra Fredda. Questa settimana abbiamo anche spiegato cosa si può fare davvero con le stampanti 3D (con cui negli Stati Uniti, secondo un importante politico italiano, si fanno “case” e “dentiere”). Infine, per prepararsi ai mondiali di calcio e fare bella figura con gli amici, abbiamo parlato della classifica dei calciatori che hanno fatto più gol ai mondiali (tra i primi venti, tre sono italiani). – Le nuove pubblicità di Pornhub Come promuovere un sito porno senza mostrare o parlare del porno? Un famoso sito di video ha indetto un concorso per scegliere il suo “direttore creativo”: i risultati non sono niente male e si possono votare online
Sunday Post. Pubblicità del porno senza porno, cacciatori di miele e un po' di cose per prepararsi ai mondiali di calcio, tra le cose più lette sul Post questa settimana.
In questi giorni tra dichiarazioni sui giornali e su Facebook si sta parlando moltissimo del cosiddetto “bonus cultura“, il buono da 500 euro da spendere in prodotti culturali istituito dal governo di Matteo Renzi per tutti i 18enni italiani. La discussione sembra essersi conclusa dopo la rassicurazione del ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli sul fatto che il bonus cultura sarà attivo anche nel 2018 e nel 2019, cioè per i nati nel 2000 e nel 2001: il ministro ha però fatto capire che nei prossimi anni i progetti di diffusione della cultura tra i giovani potrebbero avere altre forme, e che potrebbe scomparire il buono da 500 euro. Tutto è cominciato dopo che il 15 giugno il Consiglio di Stato, l’organo di secondo grado della giustizia amministrativa, ha stabilito che per poter finanziare il bonus per i diciottenni del 2018 e del 2019 sarebbe servita una legge apposita. Infatti nell’ultima legge di bilancio, quella del governo Gentiloni, la proroga dell’iniziativa non era stata prevista nel modo corretto dal punto di vista giuridico, sebbene i fondi per finanziarla fossero stati conteggiati e siano disponibili.
Come è stato usato il “bonus cultura” per i 18enni. Il nuovo ministro Bonisoli lo ha molto criticato dicendo che molti soldi sono stati spesi male, i numeri però sembrano indicare il contrario.
Come abbiamo già fatto per gli account di Twitter internazionali, abbiamo messo insieme la classifica degli account italiani più seguiti. Rispetto all’anno scorso, abbiamo deciso di escludere Papa Francesco, in quanto argentino, e tale Bruno Ierullo, misterioso stilista italo canadese, che ha più di 3 milioni di follower ma rimane sconosciuto in Italia, e la cui notorietà, almeno qui, si limita appunto al suo essere molto seguito su Twitter. Al netto di tutto questo, le prime posizioni della nuova classifica rimangono uguali all’anno scorso. Jovanotti si è però fatto superare dalla Juventus, che continua comunque ad avere meno follower del Milan. Sono cresciuti molto Repubblica e Sky Tg24 (il Corriere della Sera invece rimane indietro). Miguel Bosè continua a presidiare la parte finale della classifica. I primi a essere stati esclusi sono invece Luciano Ligabue e Le Iene. (la classifica è aggiornata al 10 ottobre)
Gli account italiani più seguiti su Twitter. C'è sempre molto calcio, ma la prima posizione è di un altro sport e Miguel Bosè continua ad andare forte.
Lunedì sera il governo ha approvato la bozza di disegno di legge che contiene la legge di bilancio – il documento che stabilisce entrate e spese dello Stato per l’anno successivo – insieme al decreto fiscale, che contiene il condono fortemente voluto dalla Lega. Poco prima di mezzanotte i documenti sono stati inviati alla Commissione Europea per una valutazione e saranno resi pubblici nei prossimi giorni, quando saranno inviati alle camere per l’esame del Parlamento. In tutto la manovra dovrebbe costare 36,4 miliardi di euro, di cui circa 21 arriveranno da nuovo debito, 7 da tagli e risparmi e altri 8 da aumenti di entrate, cioè soprattutto nuove tasse. Per il momento il governo ha fornito un elenco sintetico dei 24 punti contenuti nella legge: mancano ancora molti dettagli su come funzioneranno i vari provvedimenti. Nell’attesa del testo completo, ecco gli interventi principali che saranno introdotti con la legge.
Cosa c’è nella manovra. Il governo ha approvato la bozza della legge di bilancio per il 2019, che contiene il condono fiscale, il cosiddetto "reddito di cittadinanza" e la "quota 100" per i pensionati.
Oggi l’indice principale della borsa di Tokyo è cresciuto del 3,8 per cento, raggiungendo i livelli più alti dall’agosto del 2008. Il motivo di tanto entusiasmo del mercato finanziario è dovuto a un grande piano della Banca centrale del Giappone per rilanciare l’economia del paese, un tentativo molto ardito di porre fine a molti anni di scarsa crescita economica per la terza potenza economica mondiale. Giovedì 4 aprile la Banca del Giappone (BoJ) ha presentato un piano per pompare un’enorme liquidità nel sistema finanziario, per rilanciare la spesa e la concessione del credito in un’economia che ha sofferto per vent’anni di scarsissima crescita. La banca centrale ha detto di voler raddoppiare la quantità di moneta e di voler ottenere un’inflazione del 2 per cento nell’arco di circa due anni. Haruhiko Kuroda, il governatore della Banca del Giappone, è in carica dal 20 marzo 2013 e ha annunciato il piano dopo aver presieduto la sua prima riunione sulle politiche monetarie della BoJ.
La Banca del Giappone fa sul serio. Il nuovo governatore ha annunciato un enorme piano per immettere liquidità nell'economia: la borsa ha reagito con entusiasmo, ma ci sono dei rischi.
Facebook ha annunciato Facebook Pay, un nuovo sistema di pagamento che potrà essere utilizzato attraverso l’applicazione del suo social network, Messenger, Instagram e WhatsApp per fare acquisti e scambiarsi piccole somme di denaro. L’iniziativa rientra nel piano di riorganizzazione di alcuni servizi forniti dall’azienda, ma è separata da Libra, l’ambizioso progetto del CEO di Facebook, Mark Zuckerberg, per creare una valuta digitale propria che finora ha incontrato forti opposizioni da parte di numerosi governi, spingendo alcune grandi aziende come Visa e Mastercard a sfilarsi. Facebook Pay sarà disponibile negli Stati Uniti a partire da questa settimana, mentre non è ancora chiaro quando il servizio sarà esteso al resto del mondo. Inizialmente il sistema sarà disponibile attraverso l’applicazione principale di Facebook e sulla app di Messenger, nelle quali si potranno indicare i dettagli della propria carta di credito per attivare il servizio. L’azienda ha detto che in un secondo momento le stesse opzioni saranno estese a Instagram e a WhatsApp.
Il nuovo Facebook Pay. È un sistema per scambiarsi denaro e fare acquisti che funzionerà su tutte le app di Facebook, comprese Instagram e WhatsApp.
Il magazine musicale inglese NME ha messo insieme un elenco di 28 famose copertine della storia della musica, e le ha accostate ai luoghi dove sono state scattate le fotografie di copertina. Ci sono molti pezzi di strade – fra cui la celebre Abbey Road dell’omonimo disco dei Beatles e la piccola via di Soho di What’s The Story (Morning Glory)? degli Oasis – e alcuni edifici particolari e oggi molto riconoscibili, proprio grazie alle copertine: è il caso ad esempio della centrale elettrica di Battersea, vicino Londra, apparsa sulla copertina di Animals dei Pink Floyd, o ancora del murale accanto al quale Elliott Smith si fece fotografare per Figure 8, il suo quinto disco. Altri ancora, invece, non esistono più: come la casa dove passò la sua infanzia Eminem, ritratta sul suo terzo disco e secondo NME «misteriosamente bruciata in un incendio» a fine 2013. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
I luoghi di famose copertine dei dischi. Le strisce pedonali di Abbey Road, la centrale elettrica di "Animals" e la casa di Eminem da piccolo, tra le altre scelte da NME.
Il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, si candiderà per un seggio della Camera dei Deputati nelle elezioni suppletive di Siena che si terranno in autunno. Lo ha fatto sapere martedì sera il PD di Siena ai giornali. Il seggio uninominale di Siena è vacante dal novembre 2020, quando l’allora deputato del PD Pier Carlo Padoan si era dimesso per entrare nel consiglio di amministrazione di Unicredit. «C’è una missione nazionale: dobbiamo vincere per dare un messaggio forte alla Toscana e al paese e per avere un segretario in Parlamento», ha detto Letta al PD di Siena, secondo ANSA. Letta è già stato deputato dal 2001 al 2015. Da settimane circolava la notizia di una sua possibile candidatura a Siena: l’obiettivo, scrivono i giornali, è quello di gestire in maniera più ravvicinata i gruppi parlamentari del partito.
Il segretario del PD Enrico Letta si candiderà per un seggio alla Camera nelle elezioni suppletive di Siena.
Fino al primo maggio 2016 il MoMA di New York, uno dei più importanti musei di arte moderna e contemporanea del mondo, esporrà circa 50 opere di Jackson Pollock, il celebre pittore dell’Espressionismo astratto americano. La mostra Jackson Pollock: A Collection Survey, 1934–1954 esibisce i lavori realizzati da Pollock negli anni Trenta e Quaranta, quando si dedicava all’arte figurativa con immagini metaforiche basate su temi mitici e primordiali, e quelli degli anni Quaranta e Cinquanta, quando iniziò a dipingere stendendo le tele sul pavimento del suo studio e sviluppando quella che venne in seguito definita la tecnica del dripping (in italiano sgocciolatura): Pollock si serviva di pennelli induriti, bastoncini o anche siringhe da cucina e versava o faceva colare il colore sulla tela. Tra i dipinti in mostra c’è One: Number 31, 1950, uno dei dipinti più famosi e grandi di Pollock, ma anche litografie e serigrafie meno conosciute realizzate con diversi materiali e tecniche, che sottolineano la sperimentazione e l’enfasi sul processo che hanno contraddistinto il suo stile. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le opere di Jackson Pollock esposte al MoMA. Se capitate a New York entro maggio vale la pena farci un salto, altrimenti ci sono queste foto.
Se in un articolo di tennis, nella biografia di un bassista o in una storia su un falegname vi può capitare di leggere della “regola delle 10mila ore” – la regola che dice che per eccellere in un’attività servono 10mila ore di pratica – è perché nel 2008 il sociologo e giornalista canadese Malcolm Gladwell ne parlò in un libro. La regola sembrava avere una certa autorevolezza, un po’ perché probabilmente si diventa bravi a fare qualsiasi cosa, facendola per 10mila ore, e un po’ perché Gladwell, che era già allora molto popolare nel mondo anglosassone, si era basato in parte su certe conclusioni di un serio studio accademico del 1993. Ci sono due brutte notizie: la prima è che già anni fa l’autore di quello studio criticò Gladwell per aver banalizzato e traviato le sue conclusioni; la seconda è che nel frattempo sono usciti altri studi che smentiscono quello del 1993. Il più recente, che come quello del 1993 è stato fatto su un gruppo di violinisti, è stato pubblicato questa settimana su Royal Society Open Science. Per chi va di fretta, la notizia è che la regola delle 10mila ore – cioè 90 minuti al giorno per vent’anni o 8 ore al giorno per tre anni e mezzo – è una balla. Per chi ha un po’ più di tempo, ma comunque meno di 10 minuti, vale la pena raccontare la storia dall’inizio.
La regola delle 10mila ore è una balla. Un nuovo studio ha smentito ancora la tesi resa popolare da un libro di grande successo: per eccellere in qualcosa l'allenamento conta, ma non basta.
In occasione della prima puntata di X Factor abbiamo fatto un pezzo mettendo in fila tutte le canzoni originali delle cover cantate dai concorrenti del programma. Il risultato ci è piaciuto, e abbiamo deciso di farne un appuntamento fisso. Qui tutti gli episodi precedenti. Ieri è andata in onda la finale di X Factor — per la cronaca: ha vinto Nathalie Giannitrapani — e questa è quindi l’ultima raccolta di originali dei pezzi cantati in puntata. Ieri tante manche, tra cui un medley di Elvis.
X Factor, le canzoni vere (ultimo episodio). Dodicesima raccolta di originali, con po' di tutto: Elvis, Rita Pavone, Ligabue, Janis Joplin e pure Imagine.
La rivista Bloomberg Businessweek ha dedicato l’articolo di copertina del suo ultimo numero a una misteriosa società fondata nel 2010 nella Silicon Valley – la famosa zona nei pressi di San Francisco, in California, dove hanno sede moltissime start up e società di tecnologia – e che da allora si sta occupando di un unico progetto: costruire un’automobile volante, come quelle che si vedono da decenni nei film e libri di fantascienza. A rendere misteriosa la società, che si chiama Zee.Aero, contribuiscono diversi fattori: il fatto che ai suoi dipendenti sia vietato parlare coi giornalisti, un sito scarno e un po’ criptico – “stiamo progettando, costruendo e sperimentando un modo migliore di andare dal punto A al punto B” – ma soprattutto il coinvolgimento di Larry Page, uno dei due co-fondatori di Google, che ha fondato e finanzia Zee.Aero ma che non ne ha mai parlato pubblicamente. La pagina principale dello scarno sito di Zee.Aero
Quelli che vogliono fare le auto volanti. Ci stanno lavorando diverse società: una di queste è molto più avanti delle altre ed è finanziata da Larry Page, il cofondatore di Google.