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Sabato 28 maggio intorno alle 4.30 del mattino in via della Magliana a Roma, a pochi metri da un’auto incendiata e distrutta, è stato trovato il corpo semi-carbonizzato di Sara Di Pietrantonio, una studentessa di Economia di 22 anni. Dopo una notte di indagini e interrogatori la polizia ha fermato Vincenzo Paduano, 27 anni, guardia giurata, ex fidanzato della ragazza e sospettato di omicidio; il capo della squadra mobile di Roma ha detto che ha confessato. Nella notte tra sabato e domenica scorsa i vigili del fuoco sono intervenuti in via della Magliana avvisati da alcuni abitanti della zona e automobilisti di passaggio, che avevano segnalato la presenza di un’auto in fiamme. Arrivati sul posto hanno trovato anche un secondo focolaio poco lontano, tra i cespugli del parcheggio di un ristorante: era il corpo di una donna. Sono arrivati la polizia, la scientifica e il magistrato di turno con il medico legale; la madre della ragazza, Concetta Raccuia, e lo zio. Raccuia stava cercando la figlia: alle 3.20 le era arrivato un messaggio sul cellulare con cui Sara Di Pietrantonio diceva di stare tranquilla e che sarebbe subito rientrata in casa. Dopo un’ora, non vedendola di ritorno, Raccuia ha avvisato la polizia e ha chiamato il fratello per andare a cercare la figlia: erano fuori da pochi minuti quando non lontano da casa hanno visto l’auto in fiamme circondata dai pompieri. L’auto era una Toyota Aygo che quella sera la madre aveva prestato alla figlia. | La ragazza uccisa e bruciata a Roma. La storia di cronaca che da domenica occupa le pagine dei giornali: è stato fermato l'ex fidanzato, che ha confessato. |
È in corso in queste ore a Milano la 46esima edizione della Stramilano, la corsa cittadina che comprende una mezza maratona, una competizione breve per i bambini e un’altra corsa di lunghezza intermedia. Come ogni anno (la Stramilano si svolge in primavera dal 1972), sono state previste delle modifiche alla circolazione dei mezzi pubblici di superficie (autobus e tram), la chiusura di una stazione della metropolitana e di diverse strade e piazze, per consentire il passaggio degli atleti nel centro della città. Alle 9 sono partiti da piazza Duomo i primi atleti, quelli iscritti al percorso di dieci chilometri; alle 10, sempre da piazza Duomo, sono partiti gli iscritti alla Stramilanina, la corsa per i più piccoli, di 5 chilometri. Alle 10.30 è iniziata da piazza Castello la cosiddetta “Stramilano agonistica” (la mezza maratona, lunga circa 21 chilometri). L’arrivo per le prime due corse è previsto all’arena civica Gianni Brera, mentre la mezza maratona si concluderà al Castello Sforzesco. | Le informazioni utili sulla Stramilano: le strade chiuse e la circolazione dei mezzi pubblici. Ci sono modifiche ai percorsi di autobus e tram e strade e piazze chiuse al traffico: le cose da sapere. |
Se avete frequentato un’università, vi sarà capitato a un certo punto di dover scrivere una lettera a un/una vostro/a professore/essa e di doverla iniziare, come vi era stato detto da qualcuno più sgamato, con la pomposa e polverosa forma “Chiarissimo professore”; sicuramente avete dovuto farlo scrivere nella copertina della tesi di laurea. Probabilmente, però, la bocca a questo genere di cose l’avevate fatta quando vi era arrivata la prima lettera dall’università firmata dal Magnifico Rettore. Anche se ne ignoriamo l’esistenza, sono rimasti in uso svariati appellativi onorifici. Ci sono per esempio gli ordini al merito della Repubblica italiana (i commendatori, i cavalieri), ci sono i titoli ecclesiastici (solo il papa ne ha almeno tre) e poi ci sono gli Onorevoli e le Eccellenze, anche se questi di fatto non dovete usarli per forza. Non siamo ai livelli dei titoli raccolti in vita da Kim Jong il (il “Caro Leader, perfetta incarnazione dell’apparenza che dovrebbe avere un leader”), ma ci sono diverse cose buffe nella loro vetustà. | Sua Amplissima Eccellenza Imperiale. Lista di titoli e appellativi d'onore che esistono ancora oggi (se avete frequentato un'università, di sicuro ne avete usato qualcuno). |
In una delle pause pubblicitarie del Super Bowl del 1992 andò in onda una delle più note pubblicità della Pepsi: due ragazzi di campagna vedono arrivare una Lamborghini da cui scende una donna bellissima – Cindy Crawford – che “sfila” verso un distributore automatico e beve – in modo molto sensuale – una Pepsi. I due ragazzi si guardano e uno dice: «Quella è una nuova fantastica lattina della Pepsi o cosa?», disinteressandosi della donna. Il concetto è semplice: nel 1992 essere più interessante di Cindy Crawford voleva dire essere, in pratica, essere più interessante di qualsiasi cosa. Nel 1992 Crawford si era da poco sposata con Richard Gere, aveva 26 anni ed era già una delle modelle più famose e meglio pagate al mondo. Oggi Crawford compie 50 anni: ha smesso di sfilare da anni ma continua a essere molto famosa e fotografata. Dal 1992 a oggi Crawford ha divorziato da Gere, è stata la prima persona famosa a posare nuda per Playboy e sempre Playboy l’ha messa al quinto posto nella classifica delle donne più sexy del ventesimo secolo. | Cindy Crawford ha 50 anni, già. Non sfila più da anni ma è ancora famosissima: per la sua carriera, per una pubblicità della Pepsi, per la sua copertina su Playboy e poi, certo, per quel neo. |
La storia di Fini e della casa di Montecarlo si sta trasformando in una specie di incontro tra due pugili che non vanno mai al tappeto: la mattina il Giornale pubblica il risultato delle indagini del giorno prima, poi Fini risponde, il giorno dopo si ricomincia da capo, un round dopo l’altro. La cosa va avanti ormai da più di due settimane e non sembra essere sul punto di finire, anche perché la storia si va arricchendo di particolari a ogni round. Eravamo rimasti a ieri, e alla pubblicazione da parte del Giornale di due nuovi elementi. Il primo era una ricevuta di un mobilificio romano che mostrava l’acquisto di una cucina a nome “Tulliani”. Il secondo era un’intervista a un ex dipendente di quel mobilificio, Davide Russo, sosteneva di aver visto più volte Gianfranco Fini ed Elisabetta Tulliani nel mobilificio e dice che tutti i dipendenti erano a conoscenza che quei mobili sarebbero stati destinati a una non meglio specificata “casa a Montecarlo”. Quello che rende bizzarra la testimonianza di Russo è il fatto che questo si sia licenziato pur di raccontare i fatti al Giornale, visto che il mobilificio ha imposto il silenzio ai suoi dipendenti. Già ieri Benedetto Della Vedova affermava che la cucina riportata nella ricevuta era troppo grande per entrare nella casa di Montecarlo (sebbene l’esatta metratura della casa di Montecarlo non sia nota: chi parla di 45 metri quadri e chi di 70, per una casa composta da salone, due camere, cucina, bagno e balcone), altri sostengono che quella cucina serviva per la casa di Fini e Tulliani a Roma. | Prossimo round. Fini dice la cucina serviva per la casa di Roma, il Giornale tira fuori un altro testimone che dice di averlo visto nella casa di Montecarlo. |
Uno sciopero del trasporto pubblico a Roma è previsto per martedì 12 settembre: riguarderà la società dei trasporti Atac e le reti periferiche di COTRAL e Roma Tpl. La genesi dello sciopero è stata complicata, perché alcuni giorni fa il comune di Roma – dopo un incontro con i rappresentanti sindacali dell’azienda di trasporti – aveva annunciato la decisione «di “congelare” le procedure già avviate per la proclamazione di uno sciopero rinviando il confronto alla riunione già convocata per lunedì». Poco dopo però la CGIL aveva smentito il comune di Roma dicendo che lo sciopero non era stato rimandato. Alcuni sindacati hanno invece deciso revocare lo sciopero dopo un incontro con alcuni rappresentanti del comune incentrato sul concordato preventivo di Atac, una procedura attivata dall’azienda, indebitata per 1,35 miliardi di euro, per continuare l’attività. Lo sciopero del personale di Atac, indetto dai sindacati Orsa Tpl e Faisa Confail, durerà 4 ore: dalle ore 8.30 alle ore 12.30. Non sarà garantito il servizio di bus, filobus, tram, metropolitane e delle ferrovie regionali Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Civitacastellana-Viterbo. | Sciopero dei mezzi pubblici del 12 settembre a Roma: gli orari e le cose da sapere. Coinvolgerà, con modalità e durate diverse, sia la rete Atac che quelle periferiche di Roma Tpl e COTRAL. |
Nella mattinata di mercoledì il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha affidato alla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati un “mandato esplorativo” per cercare una maggioranza parlamentare in grado di dare la fiducia a un nuovo governo. Non si tratta di un vero incarico di formazione del governo: Casellati avrà il compito di sostituirsi al presidente della Repubblica nello svolgere le consultazioni e i negoziati tra le forze politiche, e dovrà riferire i risultati entro venerdì. È la seconda donna nella storia della Repubblica a ricevere un mandato esplorativo: la prima fu l’allora presidente della Camera Nilde Iotti, nel 1987. Casellati era stata eletta presidente del Senato il 24 marzo scorso grazie a un accordo tra la coalizione di centrodestra e il Movimento 5 Stelle, che aveva portato anche all’elezione di Roberto Fico a presidente della Camera. L’accordo sui nomi era stato raggiunto quando Silvio Berlusconi e Forza Italia avevano accettato di rinunciare al loro candidato iniziale, Paolo Romani, che il Movimento 5 Stelle non voleva votare. Nonostante quell’intesa, fin qui centrodestra e Movimento 5 Stelle non sono riusciti a mettersi d’accordo anche per formare un governo. | Chi è Maria Elisabetta Alberti Casellati. La prima donna presidente del Senato ha 71 anni ed è in Forza Italia dalla nascita del partito: le è stato affidato un "mandato esplorativo". |
Secondo fonti d’intelligence consultate dal Wall Street Journal, il governo russo ha utilizzato il software antivirus Kaspersky per cercare segretamente file riservati del governo degli Stati Uniti sui computer in giro per il mondo, modificando il famoso programma per renderlo uno strumento di spionaggio. “Considerato ciò che faceva il software, Kaspersky era a conoscenza della situazione”, ha spiegato una delle fonti al WSJ: dopo avere eseguito la periodica scansione dei file sui computer in cerca di virus, il programma inviava informazioni e dati sull’eventuale presenza di documenti rilevanti e riconducibili al governo degli Stati Uniti. La società russa Kaspersky Lab è da tempo al centro di indagini e sospetti sulla sua vicinanza al governo della Russia: in un precedente articolo, il WSJ aveva raccontato di una perdita di dati segreti da parte della NSA in cui era coinvolta Kaspersky, avvenuta nel 2015, e di alcune segnalazioni dell’intelligence di Israele su attività sospette da parte del software antivirus. Il mese scorso il Dipartimento della Sicurezza Interna degli Stati Uniti ha messo al bando l’utilizzo dei prodotti e dei servizi di Kaspersky per tutte le agenzie pubbliche e i ministeri statunitensi. Kaspersky ha negato qualsiasi coinvolgimento con il governo russo e si è detta disponibile a collaborare con le autorità degli Stati Uniti. | L’antivirus Kaspersky è stato usato dal governo russo per spiare le attività degli Stati Uniti, dice il WSJ. |
Un’indagine interna condotta da Google ha scoperto che durante la loro mappatura delle reti wireless aperte in giro per le città, i macchinari di Street View registravano anche le pagine sulle quali stavano navigando le persone connesse a quelle reti, le email che stavano inviando, i video che stavano guardando. L’indagine era stata richiesta da un’agenzia tedesca per la protezione dei dati, che aveva avanzato il sospetto che quel genere di rivelazione potesse violare la privacy dei cittadini. In effetti la violazione c’è ed è bella grossa, ma Google ha detto che si è trattato di un errore – un effetto collaterale involontario, di cui non erano a conoscenza – e ha annunciato che correggerà immediatamente il malfunzionamento. Inoltre hanno assicurato che l’errore si verificava soltanto con le reti wireless aperte e le connessioni non criptate, quindi chiunque abbia effettuato operazioni su siti con alti livelli di protezione – l’homebanking, per esempio – non ha subito alcun “furto” di dati. | Ehm, abbiamo sbirciato nei vostri browser. Gli aggeggi di Street View non mappavano solo le reti wireless, ma anche i pc di chi vi era collegato. |
Oggi Angelino Alfano, Pier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini, rispettivamente i leader di PdL, PD e UdC, si sono incontrati per un vertice di maggioranza e si sono occupati delle tanto invocate riforme. Raggiunto l’accordo sulle riforme a termine del vertice di maggioranza nel quale si è deciso di incardinare parallelamente la riforma della Costituzione e la legge elettorale. Al vertice durato circa due ore hanno preso parte i leader di Pdl, Pd e Udc Angelino Alfano, Pier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini. La riunione si è svolta nell’ufficio di Silvio Berlusconi al piano aula, noto come «Corea». Al termine del vertice si è convenuto appunto sulla necessita di incardinare parallelamente la riforma della Costituzione e la legge elettorale. L’accordo sulla revisione della Costituzione prevede: la riduzione del numero dei parlamentari, la revisione dell’età per l’elettorato attivo e passivo, il rafforzamento dell’esecutivo e dei poteri del premier in Parlamento, l’avvio del superamento del bicameralismo perfetto. Per ciò che attiene la revisione della legge elettorale l’intesa prevede: la restituzione ai cittadini del potere di scelta dei parlamentari, un sistema non più fondato sull’obbligo di coalizione, l’indicazione del candidato premier, una soglia di sbarramento e il diritto di tribuna. | Che si sono detti Alfano, Bersani e Casini. Nel vertice di maggioranza di oggi si è parlato di Costituzione e di legge elettorale, alla ricerca di "un percorso condiviso". |
Mentre a Torino è in corso il processo sul controverso trattamento “Stamina” – che secondo i suoi ideatori sarebbe stato a base di cellule staminali e in grado di curare malattie gravi e invalidanti per le quali non esistono cure – il Senato ha concluso la sua indagine conoscitiva sulla vicenda. Come spiega la staminologa e senatrice a vita Elena Cattaneo, che segue da tempo il caso, la fine dell’indagine è il primo passo verso la creazione di nuove norme per evitare che in futuro si possano ripetere vicende come quella di Stamina. Cattaneo ricorda comunque che le regole per evitare che la vicenda Stamina proseguisse per anni esistevano già e che semmai è mancata la capacità di utilizzarle in modo appropriato, anche a causa di una mancata volontà da parte della magistratura di “approfondire i minimi presupposti medico-scientifici, ma anche di accertare i requisiti regolatori già presenti nelle norme italiane”. Davide Vannoni, il fondatore di Stamina, il suo più stretto collaboratore Mario Andolina e molte altre persone coinvolte nella vicenda hanno chiesto durante il processo di Torino di patteggiare la pena. Dall’esito dell’indagine conoscitiva, dalle audizioni dei Nas e dell’Aifa ma anche di altri soggetti, dal lavoro prezioso di alcune testate giornalistiche e di alcuni mezzi televisivi ma anche dagli interventi dell’attuale ministro della Salute, emerge chiaramente quel che Stamina non è. Non è un metodo, non è una terapia, non è una cura, non è compassione, non è un testo tecnico-scientifico, non è una sperimentazione clinica, non è una preparazione di staminali e tantomeno di staminali convertite in neuroni. È invece l’affascinamento per una parola vuota che è la storpiatura di una parola vera, che è stata irresponsabilmente tradotta nell’iniezione intratecale in adulti e bambini. È una vicenda che ha investito il potere esecutivo, legislativo, giudiziario, coinvolgendo i media, la comunità scientifica, che si è intrecciata con la sensibilità dei cittadini, ingenerando false aspettative di aiuto nei confronti di persone colpite da malattie attualmente inguaribili e sulle quali la ricerca mondiale continua il suo serio lavoro. Stamina è anche un tentativo di frode brevettuale, un tentativo di frode commerciale, l’abuso dello stato di malattia, il tradimento del senso d’umanità. | Stamina non si deve ripetere. Mentre il processo per il controverso trattamento continua, la staminologa e senatrice a vita Elena Cattaneo chiede "come sia potuta succedere una simile follia". |
In Senato oggi è stato il giorno dell’approvazione della mozione di fiducia sul ddl Cirinnà, che introduce le unioni civili per la prima volta in Italia. Prima di diventare legge, il ddl dovrà ora passare alla Camera, dove però i numeri della maggioranza sono molto più solidi che al Senato. Per questo molte facce di oggi mostrano sollievo – fra i senatori che hanno appoggiato la legge – oppure una certa rassegnazione, fra chi l’ha osteggiata. La più abbracciata di tutti è prevedibilmente Monica Cirinnà, la senatrice del PD che ha ideato il disegno di legge. Ma oggi in aula c’erano anche importanti senatori a vita come l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e l’ex presidente del Consiglio Mario Monti. Fra le foto più bizzarre, ce n’è una di Calderoli che mostra uno strano cartellone pro LGBT e quella di alcuni fiori disegnati su un foglio e lasciati in regalo alla vicepresidente del Senato Valeria Fedeli. Hanno votato a favore in 173, i contrari sono stati 71. Il maxi-emendamento di fatto riscrive la legge, estendendo alle coppie omosessuali tutti i diritti del matrimonio civile ma eliminando i riferimenti alla stepchild adoption (senza impedire però che i tribunali possano deciderla caso per caso) e l’obbligo di fedeltà, saltati in seguito all’accordo fra PD e NCD per sveltire l’approvazione della legge. | Le foto di giovedì in Senato. Gli abbracci a Monica Cirinnà, le facce lunghe di chi ha votato contro e i disegnini regalati alla vicepresidente del Senato. |
Il World Press Photo of the Year è considerato il più importante premio fotogiornalistico al mondo, e viene organizzato dalla fondazione olandese World Press Photo dal 1955. Il riconoscimento principale, quello di Press Photo of the Year, è assegnato alla foto che «non solo è la sintesi fotogiornalistica dell’anno, ma raffigura un evento o una situazione di grande rilievo giornalistico raccontandoli in un modo che dimostra sensibilità visiva e creatività», spiega il sito della fondazione. La giuria internazionale, che cambia a ogni edizione, oltre al Press Photo of the Year, conferisce tre premi in nove categorie: Arte e intrattenimento, Natura, Spot News, Attualità, Persone nelle News, Vita quotidiana, Ritratti, News, Sport. Quest’anno la giuria, presieduta da Aidan Sullivan, era da composta Monica Allende, Patrick Baz, Nicole Becker, Al Bello, Daniel Beltrà, Nina Berman, Pablo Corral Vega, Manoocher Deghati, W.H.Hunt, Koyo Kouoh, Dana Lixemberg, Andrei Polikanov, Sophie Stafford, Ami Vitale, e l’italiana Renata Ferri (blogger sul Post). I quindici giurati effettuano insieme una prima selezione delle foto, nove di loro scelgono i vincitori. Il premio per la Press Photo of the Year è di 10.000 euro, i premi di categoria sono di 1.500 euro per ciascuna foto o serie di foto. Il vincitore dell’edizione 2012 è il fotografo spagnolo Samuel Aranda, per la sua foto scattata il 15 ottobre 2011 a Sanaa, in Yemen, a una donna che stringe e sostiene un uomo rimasto ferito durante gli scontri avvenuti durante una manifestazione contro il presidente Ali Abdullah Saleh. | I vincitori del World Press Photo 2012. Tutte le foto scelte oggi ad Amsterdam dal più importante premio mondiale di fotogiornalismo. |
La sera di sabato 4 gennaio, il vice ministro dell’Economia Stefano Fassina ha presentato al presidente del Consiglio Enrico Letta le sue dimissioni irrevocabili. Il motivo, ha spiegato lo stesso Fassina, risiede in una “dichiarazione” fatta dal segretario del PD Matteo Renzi circa un’ora prima. Durante la conferenza stampa al termine della riunione della segreteria del PD, Renzi aveva infatti risposto con una battuta al giornalista che gli aveva fatto una domanda sul rimpasto e sul viceministro dell’Economia: dopo che il giornalista aveva pronunciato il nome di Fassina, Renzi lo ha interrotto domandando: “Chi?”. | Le dimissioni di Fassina. Il viceministro dell'Economia le ha annunciate dopo che Matteo Renzi ha risposto "chi?" a un giornalista che lo aveva citato. |
Nella lista delle nomination ai premi Oscar del 2012 appaiono un nome e un titolo in italiano, tra i candidati al premio per il miglior cortometraggio animato. Il nome è quello di Enrico Casarosa, fumettista, illustratore, story artist e ora regista di La Luna, l’ultimo degli splendidi corti che precedono i film Pixar. La Luna parla di un bambino che una notte, per la prima volta, viene portato a lavorare col padre e il nonno e scopre, con meraviglia, di cosa si occupano i suoi familiari. La Luna era stato pensato e realizzato per precedere la proiezione di Cars 2, uscito nei cinema quest’estate, ma è stato poi rimandato al 2012 e sarà proiettato prima di Brave, il nuovo lungometraggio Pixar su una giovane principessa guerriera. | La Luna, il cortometraggio candidato all’Oscar realizzato da un italiano. Si chiama Enrico Casarosa, fa lo story artist e ha diretto uno di quei bellissimi corti che precedono i film Pixar. |
Negli ultimi due anni Facebook ha dovuto fare i conti con diversi grandi problemi – dalle interferenze della Russia nelle elezioni statunitensi allo scandalo Cambridge Analytica – che hanno fatto dubitare molti utenti della loro sicurezza. Inoltre, circolano sempre più analisi e riflessioni secondo cui i social network, e quindi soprattutto Facebook, hanno avuto un grande ruolo nella radicalizzazione politica e nella grande diffusione di idee intolleranti, complottiste e razziste in molte parti del mondo. Il risultato è che da qualche mese Facebook fatica ad attrarre nuovi utenti, in particolare negli Stati Uniti, e addirittura ne perde in Europa. Il fenomeno riguarda soprattutto i più giovani che si cancellano o non si iscrivono affatto, preferendo canali di comunicazione meno aggressivi come Instagram. Ma cancellarsi da Facebook può avere anche significati più profondi, che vanno al di là della semplice preferenza per un social network piuttosto che per un altro. È quello che sostiene un filosofo, S. Matthew Liao, che in un articolo pubblicato sul New York Times si chiede se esista un dovere morale di cancellarsi da Facebook. | Abbiamo il dovere morale di lasciare Facebook? se lo chiede un filosofo sul New York Times, considerando tutti problemi che ha causato negli ultimi anni alle persone e alle democrazie. |
Il decreto approvato dal governo nella notte tra sabato e domenica con le nuove misure per contenere la diffusione del coronavirus (SARS-CoV-2) impone rigide ed estese restrizioni agli spostamenti per gli abitanti della Lombardia e di altre 14 province italiane e sospensioni alle attività commerciali e agli eventi in tutto il territorio nazionale. Il governo e la Protezioni Civile hanno insistito sul fatto che il contenimento del coronavirus, la cui diffusione secondo gli esperti sta avvicinando il sistema sanitario lombardo al collasso e che si teme possa fare lo stesso in altre regioni italiane, richieda sacrifici e impegno da parte di tutti, e un generale cambiamento temporaneo negli stili di vita. I contagi da coronavirus infatti non sono una questione individuale, ma collettiva: anche se si rientra in una delle fasce considerate “non a rischio”, che in larga parte presentano sintomi lievi se contagiate, la possibilità di trasmettere il virus a qualcun altro di più esposto è reale e concreta. | Quali comportamenti seguire per contenere il coronavirus. Per evitare che il contagio si diffonda c'è bisogno dell'impegno di tutti, e di cambiare un po' lo stile di vita. |
MTV ha annunciato le nomination per l’edizione 2016 dei VMA (Video Music Awards), una cerimonia seguita più che per i premi, per le cose che succedono prima, dopo e attorno alla serata (ricordate il litigio di Nicki Minaj e Taylor Swift dell’anno scorso? E l’esibizione di Miley Cyrus e Robin Thicke del 2013? E il famoso episodio tra Kanye West e Taylor Swift nel 2009?). La cerimonia di quest’anno sarà il 28 agosto: Beyoncé e Adele hanno ricevuto più nomination di tutti, rispettivamente 11 e 8. VIDEO OF THE YEAR | Le nomination per i VMA (Video Music Awards). E Beyoncé ne ha ricevute 11, seguita da Adele, che ne ha 8. |
Lunedì una nave australiana ha captato alcuni segnali in mare compatibili con quelli dei trasmettitori delle scatole nere degli aeroplani, che si attivano quando sprofondano in acqua. I segnali sono stati rilevati nel tratto di Oceano Indiano dove da settimane si cercano i rottami del volo MH370 di Malaysia Airlines, scomparso l’8 marzo scorso mentre aveva 239 persone a bordo ed era in viaggio da Kuala Lumpur (Malesia) a Pechino (Cina). La notizia è stata confermata dal maresciallo dell’aria australiano Angus Houston, a capo del coordinamento per le ricerche in mare del Boeing 777, che ha definito la scoperta come “l’indizio più promettente” trovato fino a ora. Trovare il punto esatto in cui si trovano le scatole nere non è semplice. I segnali a ultrasuoni che inviano possono viaggiare per diversi chilometri in acqua, dove però subiscono deviazioni a seconda delle correnti di acqua più calda o più fredda che incontrano. I microfoni trainati dalle navi hanno una buona sensibilità, ma indicano aree abbastanza generiche entro le quali è poi necessari stringere il campo. Le variabili a cui sono soggetti i segnali di questo tipo – “ping” – sono esposte in questa spiegazione grafica (cliccare sull’immagine per ingrandire). | Come si “sente” un ping. Una grafica del Washington Post sul segnale a cui si sono dedicate da ieri le ricerche del volo MH370. |
Enrico Stefano, vicepresidente vicario dell’Assemblea Capitolina, il consiglio comunale di Roma, si è dimesso dal suo incarico. Lo ha annunciato lui stesso, pubblicando su Facebook la lettera di dimissioni che aveva mandato questa mattina alla sindaca di Roma Virginia Raggi: non ha chiarito le motivazioni delle dimissioni, dicendo che lo farà «a mente fredda», ma i giornali parlano di crescenti difficoltà a svolgere il suo incarico. Da quando a marzo era stato arrestato il presidente del consiglio comunale Marcello De Vito, accusato di corruzione, Stefano, del M5S, era diventato di fatto il presidente dell’Assemblea Capitolina, ma con un grosso “ma”. De Vito, infatti, non si è mai dimesso dal suo incarico di presidente e l’Assemblea non lo ha sfiduciato: Stefano aveva quindi gli incarichi del presidente senza averne di fatto i pieni poteri. Tra le altre cose, scrivono i giornali, non poteva nominare un suo staff. | Si è dimesso Enrico Stefano, vicepresidente vicario del consiglio comunale di Roma. |
A Lucca c’è chi giura che le connessioni e i contatti tra il gotha dell’estrema destra italiana e la città siano strettissimi. Che i contatti tra alcuni ambienti cittadini e Roberto Fiore (ambiguo e romanzesco personaggio, fondatore di Forza Nuova, già parlamentare europeo) siano continui e proficui. Che si punti su Lucca e certi suoi patrimoni per garantire la rinascita in Italia di una Nuova Destra che possa finalmente raccogliere nostalgici e giovanissimi fascisti. Effettivamente l’incredibile storia dei Bulldog, il branco lucchese, pubblicata dal Post la scorsa settimana, ha suscitato molte reazioni. Stupore, indignazione, incredulità. Com’è possibile che poche decine di ragazzotti riescano, per anni, a compiere nefandezze di ogni genere e a farla franca? Com’è possibile che chi amministra la collettività cittadina, ma anche chi ha cura delle sue anime non abbia espresso, in tutto questo tempo, una condanna? | Violenze fasciste a Lucca, rinviata la prima udienza. L'accusa vuole acquisire nuovi materiali contro il gruppo dei "Bulldog": ecco la cronologia delle aggressioni. |
Lunedì sera i membri del nuovo governo, guidato dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, hanno giurato al Quirinale di fronte al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e sono entrati formalmente in carica. Poi Gentiloni ha incontrato Matteo Renzi a Palazzo Chigi, l’edificio che ospita il governo, per il passaggio di consegne. Domani il governo si presenterà alla Camera per ottenere il voto di fiducia, poi sarà la volta del Senato; entro mercoledì sera, scrive Repubblica, dovrebbero essersi concluse entrambe le votazioni e già giovedì Gentiloni potrebbe partecipare al Consiglio europeo, che riunisce tutti i capi di stato o di governo dei paesi membri dell’Unione Europea. Intanto è già cominciato e terminato il primo Consiglio dei ministri del nuovo governo. Il nuovo governo è formato da 18 ministri: Marco Minniti agli Interni, Angelino Alfano agli Esteri, Pier Carlo Padoan all’Economia, Andrea Orlando alla Giustizia, Roberta Pinotti alla Difesa, Graziano Delrio alle Infrastrutture, Carlo Calenda allo Sviluppo economico, Valeria Fedeli all’Istruzione, Giuliano Poletti al Lavoro, Dario Franceschini ai Beni culturali, Maurizio Martina alle Politiche agricole, Luca Lotti allo Sport, Claudio De Vincenti alla Coesione territoriale e Sud, Beatrice Lorenzin alla Salute, Marianna Madia alla Pubblica Amministrazione, Anna Finocchiaro ai Rapporti con il Parlamento, Enrico Costa agli Affari regionali, Gianluca Galletti all’Ambiente. Maria Elena Boschi sottosegretario alla presidenza del Consiglio. | Le foto del giuramento del governo Gentiloni. La cerimonia si è tenuta questa sera al Quirinale, seguita dal passaggio delle consegne con Matteo Renzi a Palazzo Chigi. |
Francisco Costa e Italo Zucchelli hanno lasciato la direzione creativa di Calvin Klein, che ha deciso di unificare le linee uomo e donna sotto la direzione di un unico stilista. La notizia è stata data dall’azienda martedì pomeriggio: non è stato ancora annunciato chi prenderà il posto di Costa e Zucchelli e fino ad allora le prossime collezioni saranno disegnate dall’intero team creativo di Calvin Klein. Le collezioni non saranno presentate alle prossime settimane della moda – a giugno quella maschile e a settembre quella femminile – ma verranno mostrate soltanto alla stampa e ai buyers, cioè i compratori. Costa, ex assistente di Tom Ford a Gucci, era a Calvin Klein dal 2001 e dirigeva la linea donna dal 2003, dopo il ritiro di Calvin Klein, fondatore del marchio; Zucchelli, che in precedenza aveva lavorato da Jil Sander, era direttore creativo della linea maschile dal 2004 (del suo lavoro, apprezzato per aver innovato Calvin Klein pur mantenendo i tratti tipici di minimalismo e sensualità, avevamo scritto qui). Da mesi gli addetti ai lavori scrivono che il loro posto sarà preso dal belga Raf Simons, che a ottobre 2015 si è dimesso dalla direzione artistica di Christian Dior. Lo stile minimalista di Simons si adatterebbe bene, secondo gli esperti, alla tradizione di Calvin Klein. | Francisco Costa e Italo Zucchelli lasciano Calvin Klein. Dopo aver diretto rispettivamente la linea uomo e donna per più di dieci anni: ora verranno dirette da un unico stilista. |
Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Napul’e di Pino Daniele suonata (e cantata) allo stadio San Paolo di Napoli. In un video del 2010 pubblicato su YouTube. |
Al Moscone Center di San Francisco, California (Stati Uniti), Apple ha presentato le sue ultime novità nel corso di un evento speciale, che apre la sua Worldwide Developers Conference (WWDC), la serie di appuntamenti dedicata a chi realizza programmi e applicazioni per iPad, iPhone e Mac. Come sempre, la presentazione di apertura del WWDC è stata tenuta dall’amministratore delegato di Apple, Tim Cook, insieme con alcuni altri dirigenti. L’evento era particolarmente atteso perché Apple non aveva sostanzialmente presentato nulla di nuovo dall’autunno dello scorso anno. Nel corso della presentazione, è stato annunciato iOS 7, la nuova versione del sistema operativo per iPhone, iPod e iPad, alcune anteprime del nuovo Mac OS X Mavericks, il sistema operativo dei Mac, e il servizio iTunes Radio, per ascoltare la musica in streaming attraverso iTunes, di cui si è parlato molto in questi giorni. Vi raccontiamo per immagini le novità di Apple. | Il nuovo iOS 7, e tutto il resto. Le novità e le immagini dalla presentazione di Apple, dal nuovo sistema operativo per iPhone ai MacBook Air passando per iTunes Radio. |
A giugno Marco Bizzarri, amministratore delegato dell’azienda di moda Gucci, disse che l’obiettivo di vendite del 2020 sarebbe stato di 10 miliardi di euro, vicino a quello delle due aziende di moda più importanti al mondo: Chanel, che nel 2017 aveva venduto per 8,6 miliardi di euro, e Louis Vuitton, che nel 2018 aveva superato i 10 miliardi di vendite (LVMH, il gruppo del lusso che la controlla, non fornisce dati più precisi). È un risultato a portata di mano ma che pochi anni fa, prima dell’arrivo di Bizzarri nel gennaio 2015, sarebbe stato inimmaginabile: Gucci era un’antica e prestigiosa azienda di moda fiorentina che negli anni Novanta era stata sul punto della bancarotta, aveva ritrovato il successo sotto la direzione creativa dello stilista Tom Ford, dal 1994 al 2004, per poi stagnare in anni di crisi e incertezze sotto quella della stilista Alessandra Facchinetti e poi di Frida Giannini. Le cose vennero ribaltate dall’arrivo di Bizzarri, che ebbe l’intuizione di scegliere come nuovo direttore creativo l’allora sconosciuto Alessandro Michele: aveva iniziato a disegnare gli accessori da Fendi ed era arrivato a Gucci nel 2002, dove aveva ricoperto lo stesso ruolo prima di diventare uno stretto collaboratore di Giannini. Michele disegnò in pochissimo tempo la collezione donna per la primavera/estate di quell’anno, stravolgendo l’estetica di Gucci e lanciando uno stile inconfondibile, imitatissimo e che è diventato dominante nel mondo della moda: un accostamento di stili di epoche e gusti lontanissimi, coloratissimo, eccessivo, che si ferma sempre un filo prima dell’accozzaglia e del kitsch, in un momento in cui il gusto dominante era quello sobrio e raffinato della stilista Phoebe Philo di Céline. | La strategia che ha portato Gucci al successo. È tra le poche aziende di moda in grado di tradurre la visione bizzarra del direttore creativo in prodotti accessibili e che vendono tanto. |
A causa dei tagli previsti da numerosi stati, in Europa si spenderà meno per la difesa e la differenza rispetto alle capacità militari degli Stati Uniti si farà ancora più evidente. La previsione è del Wall Street Journal che ha da poco esaminato la situazione europea rilevando una tendenza alla riduzione delle spese per la difesa da parte di numerosi paesi come Francia, Germania, Spagna e Italia. Anche la Gran Bretagna, lo stato europeo che investe più risorse nella difesa, dovrebbe ridurre il budget previsto per i militari nel tentativo di contenere le spese e mettere a posto i conti riducendo l’indebitamento. Nel breve periodo, le ristrettezze economiche non dovrebbero influire sull’impegno europeo in Afghanistan, dove 40mila soldati, principalmente dall’Europa, si trovano al fronte con 78mila statunitensi. «Non c’è stata alcuna indicazione sul fatto che i governi vogliano ridurre la loro propria presenza in Afghanistan per ragioni economiche» ha detto Ivo Daalder, ambasciatore degli Stati Uniti presso la NATO, che guida gli sforzi militari nei territori afgani. | Come i paesi europei risparmiano sulla difesa. I tagli di bilancio per affrontare la crisi riguardano anche gli eserciti e la NATO inizia a preoccuparsi. |
Domenica scorsa è iniziata una polemica pubblica intorno a una cosa detta dallo stilista Domenica Dolce (fondatore del marchio Dolce&Gabbana insieme a Domenico Dolce) sulle coppie gay e i figli. Dolce aveva difeso la famiglia tradizionale in un’intervista al settimanale Panorama uscita due giorni prima, e il cantante Elton John aveva commentato severamente quella risposta e annunciato di voler boicottare i prodotti di Dolce&Gabbana. Come osate chiamare i miei bellissimi bambini “sintetici”. E vergognatevi di alzare le vostre piccole dita per giudicare la FIVET [la tecnica di fecondazione assistita che prevede la fecondazione dell’ovulo fuori dal corpo della donna e il successivo trasferimento dell’embrione nell’utero] – un miracolo che ha permesso a una moltitudine di persone amorevoli, sia etero che gay, di realizzare il proprio sogno di avere dei figli. Le vostre idee arcaiche non sono al passo coi tempi, esattamente come i vostri vestiti. Non vestirò mai più Dolce & Gabbana. #BoycottDolceGabbana | La questione Dolce e Gabbana passerà? no, spiega il New York Times, che però nota come i direttori dei giornali di moda non vogliano rischiare di esporsi sulle critiche alle famiglie gay di Stefano Gabbana, grande inserzionista. |
Enrico Deaglio, giornalista e scrittore che si è occupato molto di mafia e si è occupato molto dei percorsi politici di Silvio Berlusconi, riassume su Repubblica la storia di Marcello Dell’Utri: o meglio, le due storie: quella raccontata dalle sentenze che lo hanno condannato, e quella che lo circondava nei momenti di maggior successo politico e sociale a Milano. Sei anni fa, in una nota pizzeria di Milano, mi accadde di incontrare Marcello Dell’Utri. Sedeva a un tavolo, coperto da due muscolosi guardaspalle. Mi guardò in cagnesco. Poi si alzò, inforcò i Rayban neri, si abbottonò il doppiopetto rigato marrone e, giunto davanti al mio tavolo, si tolse gli occhiali con un ampio gesto e fece, a voce alta: “Eccomi, sono la sua vittima. Ma se mi conoscesse meglio, non scriverebbe quello che scrive”. Mise gli occhiali nel taschino, con una stanghetta fuori: “Comunque, complimenti; lei scrive molto bene” e se ne uscì, teatralmente. II brusio del locale era improvvisamente cessato, il cameriere era sbiancato, come quando nel saloon entra lo Straniero e mormora: “Dite al Condor che lo sto cercando”. | La leggenda di Dell’Utri. Passava per raffinato bibliofilo e insediava la mafia a Milano, racconta Enrico Deaglio, che lo conobbe una volta, in una pizzeria. |
Le intense piogge degli ultimi giorni hanno causato frane, smottamenti e inondazioni in un’ampia area dello Spezzino, in Liguria, e in parte della Lunigiana, in Toscana. Secondo le autorità locali, al momento si contano sei morti e diverse persone disperse. Sul confine tra le due regioni sono caduti 500 millimetri di pioggia in poche ore, la principale causa degli straripamenti dei fiumi e dei torrenti. Il primo segnale Ieri verso le 13 una frana ha invaso un tratto dell’autostrada A12 tra Carrodano e Borghetto Vara, travolgendo un’autocisterna in transito in quel momento. Sono state necessarie 6 ore per liberare l’autista dalle lamiere, è ferito ma non rischia di morire. Lo stesso fronte di frana ha anche interessato una porzione dell’Aurelia. | Le alluvioni in Liguria e Toscana. Un punto della situazione paese per paese: fino a ora i morti accertati sono sei. |
La commissione Affari Sociali della Camera ha completato l’analisi di un provvedimento che sta generando molte discussioni online e che, se approvato definitivamente dal Parlamento, darebbe la facoltà ai comuni di istituire una tassa per i possessori di cani e di gatti. L’esame della proposta è stato completato lo scorso marzo e il testo deve essere esaminato ora da altre commissioni competenti, che potranno dare un loro parere prima della discussione in aula alla Camera. I tempi e il destino del nuovo provvedimento non sono ancora chiari, ma la nuova diffusione della notizia da parte delle agenzie di stampa e dei giornali ha ri-messo in allerta chi possiede animali domestici. Con qualche semplificazione: dire che “il governo tassa cani e gatti”, come si legge molto sui social network, è infatti scorretto. Il provvedimento in questione ha iniziato il proprio percorso parlamentare oltre tre anni fa, nell’aprile del 2009, su proposta di due deputati del Popolo della Libertà, Jole Santelli e Fiorella Rubino Ceccacci. Il testo, spiega l’ANSA, è composto da 39 articoli e tra le varie cose prevede la creazione di una sorta di anagrafe degli “animali d’affezione”, l’obbligo di segnalare al servizio veterinario pubblico gli animali feriti trovati e anche l’istituzione di cimiteri per gli animali. Nella proposta sono elencati anche diversi obblighi per i comuni, che devono impegnarsi a prevenire e contrastare il randagismo. La “tassa” servirebbe quindi per finanziare questo tipo di attività. | Com’è davvero la storia della tassa su cani e gatti. Si discute molto online di una proposta di legge sui possessori di "animali d'affezione". |
Circola da molti anni una leggenda metropolitana secondo cui gli eschimesi abbiano un numero altissimo di parole per definire la neve: ogni tanto se ne riparla, la si smentisce o la si avvalora. Secondo un accurato articolo del sito americano MentalFloss ci sono tre possibili teorie sulla questione, molto diverse tra loro: e dipende molto da che significato diamo al termine “parola”. Innanzitutto bisogna sapere che non esiste un’unica lingua eschimese: il termine “eschimese” comprende generalmente le popolazioni Inuit e Yupik che abitano tra Alaska, Canada, Groenlandia e Siberia. Queste popolazioni parlano molte varietà di lingue diverse, tre delle quali possono considerarsi le principali: la lingua yupik dell’Alaska centrale, il groenlandese (o kalaallisut) e l’inuktitut dell’Alaska. Inoltre ci sono molti dialetti diversi in ogni regione; insomma, per ogni lingua c’è un numero diverso di parole che possono significare “neve”. | Quante parole hanno gli eschimesi per dire “neve”? davvero sono moltissime, come dice una popolare leggenda metropolitana? Dipende anche da cosa intendiamo per "parola". |
In questi mesi, molti convalescenti dalla COVID-19, la malattia causata dal coronavirus, hanno segnalato difficoltà a dormire, nei casi più gravi con protratti periodi di insonnia che hanno reso più difficile e lento il loro recupero. Medici e ricercatori sono al lavoro per comprendere meglio questo aspetto della malattia, meno urgente ed evidente rispetto ad altri, ma altrettanto importante per favorire un completo recupero. I disturbi del sonno sono stati rilevati in diversi ospedali in giro per il mondo. All’inizio i medici avevano ipotizzato che le cause fossero per lo più gli stati d’ansia, legati alle preoccupazioni per la malattia e più in generale per la pandemia e il cambiamento delle proprie abitudini di vita. Una ricerca pubblicata nel Regno Unito, per esempio, aveva rilevato che circa tre quarti della popolazione avesse cambiato le proprie abitudini legate al sonno, riducendo il numero di ore dormite. | L’importanza del sonno nella pandemia. Può aiutare a contrastare gli effetti del coronavirus, ma molti convalescenti da COVID-19 segnalano di non riuscire a dormire. |
Vi sarà capitato di leggere sulle cerniere dei vostri pantaloni o delle vostre giacche la sigla YKK. E forse non ci avete mai fatto caso ma la potreste trovare anche sulle zip di zaini, astucci e portafogli, indipendentemente dalla ditta che li produce. YKK (Yoshida Kogyo Kabushikikaisha) è una ditta giapponese che produce cerniere dal 1934, lo stesso periodo in cui le zip vennero impiegate nell’industria della moda prendendo il posto dei bottoni, nonostante fossero state inventate quasi ottant’anni prima. Oggi le zip vengono prodotte in tutto il mondo con una marcata diversificazione geografica: le aziende europee si occupano soprattutto di quelle per i vestiti e gli accessori di lusso, mentre la maggior parte viene realizzata in Asia, con la YKK e la rivale cinese SBS che si spartiscono il mercato. La storia delle cerniere iniziò nel 1851, quando l’inventore Elias Howe depositò il brevetto di una “chiusura automatica e continua per vestiti”. Howe era già celebre per un’altra invenzione importante, quella della macchina da cucire, ed è forse per questo che non commercializzò anche questa nuova idea. Ci pensò molti anni dopo un altro inventore, Whitcomb Judson, che nel 1893 presentò alla fiera mondiale di Chicago un progetto molto simile a quello di Howe. Il disegno sul brevetto di Judson raffigurava una chiusura per le scarpe, ma nel testo di accompagnamento si prevedeva già un suo utilizzo per altri oggetti come guanti, corsetti, lettere e borse. Essendo il primo ad averlo messo sul mercato, Judson è considerato l’inventore della zip. | Da dove vengono le zip. Perché su quasi tutte ci trovate scritto YKK? Per cosa vennero brevettate? E cosa fu la "battaglia delle patte"?. |
H&M, l’azienda svedese di abbigliamento fast fashion (cioè che produce e vende capi molto economici e molto alla moda), aprirà un nuovo marchio, chiamato Arket, che «offrirà prodotti contemporanei ed essenziali per uomini, donne, bambini e per la casa», spiega l’azienda. I negozi venderanno prodotti di Arket e una selezione di altri marchi che non vengono realizzati da H&M, e ospiteranno all’interno anche una caffetteria con cucina nordica. Ulrika Bernhardtz, direttrice creativa di Arket, ha spiegato alla rivista di moda Business of Fashion che «il DNA del marchio è l’essere senza tempo, la freschezza, la qualità e il calore. L’essere senza tempo indica lo stile che non insegue le mode del momento. La freschezza è la sua controparte: essere sempre rilevanti e al passo coi tempi. La qualità non si riferisce solo ai prodotti ma anche a come vengono realizzati. Il calore si riferisce all’essere generosi e personali». Tradotto: Arket proporrà capi classici e di buona qualità, realizzati con maggiore attenzione all’ambiente. | H&M ha una nuova marca, si chiama Arket. Il primo negozio aprirà a Londra in estate: venderà capi classici e di qualità e dentro ci sarà anche un bar. |
Esattamente 40 anni fa, il 20 giugno del 1975, venne proiettato per la prima volta “Lo squalo“, un thriller del regista statunitense Steven Spielberg divenuto uno dei più famosi e citati film nella storia del cinema. Fu il film che lanciò definitivamente la carriera di Spielberg come grande regista hollywoodiano e fu anche il primo grande blockbuster ad uscire all’inizio dell’estate, un periodo che fino ad allora era riservato ai film di serie B. “Lo squalo” racconta la storia di un poliziotto di una località turistica balneare, interpretato da Roy Scheider, e della sua caccia a un grande squalo bianco. Nelle sue ricerche, il poliziotto è accompagnato da un pescatore professionista, Robert Shaw, e da un oceanografo, Richard Dreyfuss. Una delle cose più riconoscibili del film è il tema musicale realizzato da John Williams che accompagna tutti i momenti in cui viene suggerita la presenza dello squalo. Una delle grandi idee di Spielberg, infatti, fu di mostrare il meno possibile il principale antagonista del film. Secondo una delle tante storie che si raccontano sul film, Spielberg accettò di girare “Lo squalo” solo dopo che gli fu concessa la possibilità di non mostrare mai l’animale per tutta la prima ora del film: nella prima scena, per esempio, la presenza dello squalo è soltanto suggerita quando si vede una ragazza nuotare di notte e venire improvvisamente trascinata sott’acqua. | “Lo squalo”, 40 anni fa. Fu proiettato per la prima volta il 20 giugno del 1975: fece diventare un «re» del cinema l'allora giovane regista di talento Steven Spielberg. |
Dopo una lunga riunione organizzata domenica 7 gennaio a Villa San Martino – la residenza di Silvio Berlusconi ad Arcore (Milano) – Forza Italia ha ufficializzato la formazione di una coalizione con Lega, Fratelli d’Italia e “quarto Polo” in vista delle prossime elezioni politiche e delle regionali, il 4 marzo. Oltre a Berlusconi, all’incontro c’erano Matteo Salvini (Lega) e Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia), che hanno confermato l’impegno per presentarsi con un programma comune, con l’obiettivo di raggiungere insieme il 40 per cento circa dei voti necessario per garantirsi una maggioranza in Parlamento e potere governare. Per ora non sono state date molte notizie sul programma dell’intesa, a parte un elenco dei punti comuni diffuso al termine dell’incontro, senza dettagli su modi e tempi per realizzarli: | Cosa hanno deciso nel centrodestra. Berlusconi, Salvini e Meloni hanno sancito che si presenteranno alleati alle prossime elezioni politiche e regionali: e che vogliono abolire la legge Fornero. |
Stamattina il Parlamento Europeo ha approvato in via definitiva un regolamento che obbligherà tutti i produttori di auto a inserire nuovi dispositivi di sicurezza per ridurre la mortalità degli incidenti stradali. Nel testo, già concordato in via informale con il Consiglio dell’UE – dove siedono i rappresentanti dei governi nazionali – viene stabilito che a partire dal maggio 2022 in tutti i nuovi modelli dovranno essere installati una serie di dispositivi di sicurezza realizzati negli ultimi anni, come il sistema di frenata d’emergenza per ostacoli, il rilevatore di disattenzione e stanchezza del conducente, il sistema di emergenza di mantenimento della corsia, il dispositivo di blocco dell’accensione con rilevatore di alcol, e una specie di “scatola nera” per gli incidenti. L’obbligo entrerà in vigore per tutti i veicoli, a prescindere dall’anno in cui sono stati progettati, nel 2024. | I dispositivi di sicurezza che diventeranno obbligatori sulle auto europee. Parliamo di sistemi di frenata di emergenza e di controllo della velocità: sono stati approvati oggi in via definitiva e dovranno essere inseriti su tutti i nuovi modelli a partire dal 2022. |
Il Cinema2day, l’iniziativa del ministero dei Beni culturali in collaborazione con produttori, distributori ed esercenti cinematografici, che prevede la possibilità di andare al cinema una volta al mese pagando solo 2 euro, è stata prorogata per altri tre mesi. L’iniziativa era iniziata a settembre e doveva concludersi l’8 febbraio: oggi, con un tweet, il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini ha annunciato che continuerà anche a marzo, aprile e maggio. I prossimi Cinema2day si terranno sempre il secondo mercoledì di ogni mese, le prossime date quindi saranno l’8 marzo, il 12 aprile e il 10 maggio. Prorogato per tre mesi #cinema2day! L'8/3, il 12/4 e il 10/5 ancora al cinema con 2 euro. Grazie a distributori, produttori, esercenti. pic.twitter.com/i2z3Vvp6UG | Il Cinema2day è stato prorogato per tre mesi. L'iniziativa che permette di andare al cinema pagando 2 euro una volta al mese continuerà fino a maggio. |
A Milano un agente e due impiegati della polizia municipale sono stati arrestati perché avrebbero permesso a una serie di persone di non pagare le multe ricevute per infrazioni del codice della strada, o di pagare un importo minore di quanto previsto anche dopo la scadenza dei termini entro i quali sono meno onerose, in cambio di denaro, cene al ristorante o altri benefici. Formalmente le accuse sono di accesso abusivo a sistema informatico, frode informatica ai danni della pubblica amministrazione, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale e corruzione. Infatti per non far pagare le multe i tre arrestati avevano utilizzato scorrettamente il software che la polizia municipale usa per riscuotere i pagamenti delle contravvenzioni. Le indagini erano cominciate dopo una denuncia presentata a gennaio 2018 ai carabinieri di Rozzano. Si stima che i danni per il comune di Milano siano pari a più di 31mila euro. | A Milano un agente e due impiegati della polizia municipale sono stati arrestati perché avrebbero accettato denaro per cancellare delle multe. |
Martedì Intesa Sanpaolo ha acquisito il controllo di Ubi Banca, gruppo bancario nato nel 2007 dalla fusione tra Banche Popolari Unite e Banca Lombarda. Non è stata un’operazione consensuale, ma il risultato di una lunga scalata portata avanti da Intesa Sanpaolo nonostante l’opposizione di Ubi Banca, cominciata a febbraio e passata attraverso segnalazioni alla Consob, all’Antitrust e al giudice civile. I grandi soci industriali di Ubi avevano definito l’operazione «ostile e inaccettabile» e conveniente «solo per Intesa Sanpaolo». Alla fine però Intesa è riuscita a raggiungere il 71,9 per cento delle azioni di Ubi Banca, attraverso un’offerta pubblica di acquisto e scambio (Opas), cioè un’operazione con cui una società chiede agli azionisti di un’altra di vendere le proprie azioni. La quota raggiunta da Intesa supera il 50 per cento più una delle azioni, che consente l’acquisizione, e anche il 66,6 per cento, che garantisce il controllo dell’assemblea straordinaria che ufficializzerà il nuovo assetto societario. | Intesa Sanpaolo ha preso il controllo di Ubi Banca. Dopo una scalata molto contestata dagli azionisti di Ubi: il nuovo gruppo bancario sarà il settimo della zona euro per ricavi. |
La Food and Drug Administration (FDA), l’agenzia governativa statunitense che si occupa di farmaci, ha concesso un’autorizzazione di emergenza per il vaccino contro il coronavirus sviluppato dall’azienda di biotecnologie tedesca BioNTech con la multinazionale del farmaco Pfizer. È il primo grande organismo di controllo sui farmaci ad autorizzare un vaccino per rallentare la pandemia in Occidente, dopo l’autorizzazione della scorsa settimana da parte del Regno Unito, e porterà alla diffusione delle prime dosi negli Stati Uniti già a partire dai prossimi giorni. Emergenza Un’autorizzazione di emergenza rende possibile la distribuzione di un vaccino o di un farmaco prima che abbia completato tutti i processi necessari per l’approvazione vera e propria, che sarà eventualmente concessa nei prossimi mesi dalla FDA. La procedura accelerata è prevista da numerose autorità di controllo dei farmaci e dovrebbe essere seguita a breve anche nell’Unione Europea, dove sono in corso le analisi sui dati raccolti da Pfizer-BioNTech. | Gli Stati Uniti hanno autorizzato il vaccino di Pfizer-BioNTech. La Food and Drug Administration ha dato parere favorevole al suo impiego per rallentare la pandemia da coronavirus, le prime dosi saranno distribuite a breve. |
Da circa dieci giorni centinaia di migranti sono bloccati a Ventimiglia, in Liguria, senza poter attraversare il confine con la Francia. In circa 170 dormono sulla scogliera che affaccia sul mare, vicino al posto di confine, mentre altre centinaia si trovano nella stazione ferroviaria di Ventimiglia, dove è stata adibita una struttura apposita per l’accoglienza. Tutta la questione è iniziata a causa dei respingimenti sistematici di migranti clandestini che le autorità francesi hanno cominciato a compiere sul confine. L’iniziativa francese è stata molto criticata in Italia, ma anche poco raccontata e spiegata sui principali siti di news. Le cose sono piuttosto complicate e riguardano anche gli accordi europei sul tema dell’immigrazione. Che cosa è successo, in pratica Circa dieci giorni fa la polizia francese ha iniziato ad applicare dei controlli sistematici sulle persone che varcano il confine tra Italia e Francia. Chiunque viene stato trovato senza documenti che lo autorizzano a circolare nell’Unione Europea viene fermato. In diversi casi la polizia francese è stata in grado di dimostrare che i clandestini arrivavano dall’Italia, e quindi ha potuto respingerli in territorio italiano: per esempio quando li ha trovati in possesso di un biglietto ferroviario o di uno scontrino stampato in Italia, oppure semplicemente quando li ha visti nel momento di attraversamento della frontiera. In questi casi, la Francia è autorizzata a compiere i respingimenti. | Cosa sta succedendo a Ventimiglia, spiegato. La Francia può bloccare gli immigrati provenienti dall'Italia? L'Italia sta rispettando tutti gli accordi internazionali? E se c'è infrazione, qualcuno paga?. |
Venerdì 4 novembre, oltre allo sciopero dei lavoratori di Poste italiane, ci sarà un piccolo sciopero degli insegnanti e del personale Ata (assistenti tecnico-amministrativi). Lo sciopero della scuola è stato indetto da due sindacati minori, la Confederazione Unitaria di base (CUB) e l’Unione Sindacale Italiana AIT (USI-AIT), e ha aderito anche il Sindacato Generale di Base (SGB). Lo sciopero – che riguarda anche altri settori – è stato organizzato per protestare contro alcune condizioni contrattuali dei lavoratori della scuola, tra cui il fatto che gli stipendi fermi dal 2007, l’innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni e alcune delle norme introdotte dalla legge 107 del 2015 (la cosiddetta riforma “Buona scuola”). In particolare le richieste scritte sui volantini di CUB Scuola Università Ricerca sono: «aumenti contrattuali veri per giungere a un salario dignitoso»; abrogazione della riforma “Buona scuola”, cancellazione dell’articolo 24 del decreto legge 201 del 6 dicembre 2011, cioè la cosiddetta “riforma Fornero” sul sistema pensionistico per cui l’età minima per la pensione di vecchiaia è 66 anni e 7 mesi; «finanziamento effettivo della spesa sociale per un welfare di qualità» e «democrazia nei luoghi di lavoro per contrastare le politiche di capitolazione dei sindacati di regime». Il SGB in particolare è contro «gli abusi dei dirigenti scolastici in merito a bonus e chiamata diretta», le discriminazioni tra gli insegnanti, «l’aumento spropositato di carichi di lavoro per il personale Ata» e i fondi pensione integrativi. Chiede «il diritto alla sicurezza dei locali scolastici» e «significativi incrementi stipendiali e di posti in organico». | Lo sciopero della scuola di venerdì 4 novembre. È stato indetto da piccoli sindacati per protestare contro alcune condizioni contrattuali di insegnanti e personale Ata. |
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha annunciato di aver comminato una multa da 3,6 milioni di euro ad ATAC, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico a Roma, a causa dei disservizi subiti dai pendolari lungo le linee ferroviarie suburbane gestite dalla società. In particolare, l’autorità ha accusato ATAC di aver dato false informazioni ai suoi clienti sui collegamenti ferroviari Roma-Lido di Ostia, Roma-Civita Castellana-Viterno e Roma-Giarinetti-Pantano (che l’autorità definisce le tratte pendolari più frequentate del paese). L’orario ufficiale, scrive l’autorità, mostra corse numerose e frequenti, mentre in realtà numerosi convogli vengono soppressi ogni settimana, mentre molti altri subiscono gravi ritardi. Secondo l’autorità, che ha iniziato l’indagine su ATAC l’anno scorso, «nel corso del procedimento sono emerse la persistenza e la significatività del fenomeno relativo alla mancata effettuazione di molte corse programmate, dal 2010 ad oggi, che nella maggior parte del periodo ha raggiunto un’incidenza ben superiore a quella considerata fisiologica». | ATAC ha ricevuto una multa da 3,6 milioni di euro per i disservizi ai pendolari. |
I Radiohead hanno suonato una nuova canzone durante il loro concerto al First Midwest Bank Amphitheater di Chicago. La canzone si chiama “Full stop” e ne è uscito su YouTube un video registrato da uno spettatore. È la terza canzone nuova che i Radiohead presentano dall’inizio del tour di King of Limbs: a febbraio avevano suonato altri due inediti, “Identikit” e “Cut a hole” a Miami. | Full stop, la nuova canzone dei Radiohead. L'hanno suonata il 10 giugno a Chicago. |
Questa settimane l’ISTAT ha pubblicato gli ultimi dati sulla pressione fiscale del 2014, dicendo che rispetto al 2013 è passata dal 43,4 per cento del PIL al 43,5 per cento. Si tratta di un aumento molto contenuto, ma che comunque è in contrasto con le previsioni del governo, che aveva stimato un calo della pressione fiscale al 43,3 per cento. Dopo la pubblicazione dei dati dell’ISTAT, il governo ha pubblicato una nota sostenendo che in realtà, tenendo conto del bonus 80 euro, la pressione fiscale nel 2014 è scesa al 43,1 per cento. In un certo senso hanno ragione sia l’ISTAT che il governo. Il famoso bonus da 80 euro è un provvedimento annunciato dal governo Renzi nel marzo 2014, poche settimane dopo il suo insediamento. In base a questo provvedimento, i lavoratori dipendenti che guadagnano meno di 26 mila euro l’anno ricevono un bonus da 80 euro al mese (una misura prorogata anche nel 2015). Per finanziare il provvedimento degli 80 euro il governo ha alzato alcune tasse – in particolare quelle sul risparmio detenuto in forma diversa dai titoli di stato – che però ne hanno coperto soltanto una parte del costo. La parte restante è stata finanziata con un aumento della spesa pubblica. | Quante tasse abbiamo pagato nel 2014? l'ISTAT dice più che nel 2013, il governo sostiene il contrario, se si conta anche il bonus da 80 euro: una breve guida. |
Nel tardo pomeriggio di mercoledì 20 novembre ci sono stati degli scontri tra forze dell’ordine e centinaia di manifestanti del Movimento per la casa e No Tav a Roma, nei pressi di Campo de’ Fiori. I primi incidenti, con scambio di cariche, lanci di lacrimogeni e bombe carta, ci sono stati poco prima che iniziasse il vertice in programma a Palazzo Madama, sede del Senato, tra il primo ministro Enrico Letta e il presidente francese François Hollande. L’incontro ha avuto come tema principale la linea dell’alta velocità Torino-Lione. Fino ad ora risultano 10 persone ferite: sette poliziotti, un manifestante, un cameraman e un militante della sezione romana del Partito Democratico di via dei Giubbonari. Un’ottantina di manifestanti, scrive il Corriere, si è diretta poco dopo le 16 verso la sede nazionale del Partito Democratico in via Sant’Andrea delle Fratte, con l’obiettivo di protestare contro la bocciatura della mozione di sfiducia votata oggi alla Camera nei confronti del ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri. Dopo alcune cariche di alleggerimento da parte della polizia, i manifestanti si sono diretti verso la sede del Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica), in via delle Mercede. Poi hanno raggiunto Campo de’ Fiori, dove era già cominciato il sit-in dei No Tav, a cui si sono aggiunti anche gli appartenenti al Movimento per la casa. Gli scontri più violenti si sono verificati quando una parte dei manifestanti si è diretta – senza essere autorizzata – verso via dei Giubbonari, dove si trova una storica sede del PD. Dopo parecchia tensione, le autorità hanno autorizzato i manifestanti a sfilare fino al Circo Massimo, dove il corteo si è sciolto. | Le foto degli scontri a Roma. Vicino a Campo de' Fiori, tra manifestanti del Movimento per la casa e No Tav e forze di sicurezza: ci sono 10 feriti. |
Angus Deaton, economista scozzese e professore all’università di Princeton, ha vinto lunedì il premio Nobel per l’Economia 2015 “per la sua analisi dei consumi, della povertà e dello stato sociale” (no, non è proprio il Nobel, che per l’Economia non esiste, ma il Premio della Banca di Svezia per le scienze economiche in memoria di Alfred Nobel: lo si chiama così per capirsi). Deaton ha pubblicato quest’anno in Italia il suo libro “La grande fuga” (editore Il Mulino, traduzione di Paola Palminiello), e lo racconterà in una lezione a Bologna il prossimo 7 novembre. Questo è l’inizio del primo capitolo. ***** | “La grande fuga” di Angus Deaton. Come comincia il primo capitolo del libro del nuovo Premio Nobel per l'Economia, che lo presenterà a Bologna il 7 novembre. |
In un’intervista a Sky TG 24, Luigi Di Maio ha detto che, dopo la grave sconfitta subita in Umbria, il Movimento 5 Stelle non deve più allearsi con il PD a livello locale. Secondo Di Maio il Movimento deve ripartire «da zero» sui territori e partecipare alle prossime elezioni «senza aspettative». Per quanto riguarda l’alleanza con il PD: «Non ha funzionato, non è più praticabile» | Di Maio dice che il Movimento non farà più alleanze locali con il PD. In un'intervista ha spiegato che è un esperimento che «non ha funzionato» e che secondo lui non dovrebbe essere riproposto. |
Il 27 settembre uscirà in Italia, in contemporanea mondiale, l’autobiografia di Bruce Springsteen: sarà intitolata Born to Run, come una delle sue canzoni più famose, e sarà pubblicata da Mondandori. Negli Stati Uniti, nel Regno Unito, Canada, Australia e India sarà invece pubblicata dalla casa editrice Simon & Schuster in edizione cartacea, ebook e audiobook. La copertina del libro | Bruce Springsteen pubblicherà un’autobiografia. Si intitolerà "Born to Run", uscirà in contemporanea mondiale il 27 settembre, in Italia sarà pubblicata da Mondadori. |
Con una sentenza sul caso di un migrante al quale era stata respinta la richiesta di protezione umanitaria, la Corte di Cassazione ha stabilito che le norme restrittive introdotte dal cosiddetto “decreto sicurezza” voluto dal ministro dell’Interno non possono essere applicate alle domande presentate prima del 5 ottobre, cioè la data di approvazione del decreto. Tra le altre cose, infatti, il decreto ha cancellato i permessi di soggiorno umanitari, una delle tre forme di protezione che potevano essere accordate ai richiedenti asilo (insieme all’asilo politico vero e proprio e alla protezione sussidiaria). La protezione umanitaria durava per due anni e dava accesso al lavoro, alle prestazioni sociali e all’edilizia popolare. Al suo posto il decreto ha introdotto una serie di permessi speciali (per protezione sociale, per ragioni di salute, per calamità naturale nel paese d’origine), della durata massima di un anno. Repubblica scrive che “ora è prevedibile una pioggia di ricorsi” perché “la maggior parte delle domande che sono state esaminate (e respinte) in questi mesi dalle Commissioni d’asilo sono state tutte presentate prima di ottobre”. | Le norme sulla protezione umanitaria introdotte dal “decreto sicurezza” non sono retroattive, dice la Cassazione. |
Sabato 4 ottobre è stato presentato in anteprima mondiale al New York Film Festival Inherent Vice, il nuovo film di Paul Thomas Anderson (Boogie Nights, Magnolia, The Master) tratto dall’omonimo romanzo del 2009 di Thomas Pynchon, pubblicato in Italia con il titolo Vizio di forma. Alla prima era presente tutto il cast del film – davvero notevole – da Joaquin Phoenix a Reese Witherspoon, da Benicio del Toro a Jena Malone e Owen Wilson. Il film, ambientato negli anni Sessanta, racconta la storia di un investigatore privato tossicodipendente, Larry “Doc” Sportello, che si vede chiedere aiuto da una sua ex e viene di conseguenza coinvolto in una strana storia insieme a una serie di personaggi bizzarri. Inherent Vice uscirà negli Stati Uniti (dove è stato vietato ai minori di 17 anni non accompagnati) il prossimo 12 dicembre, mentre la distribuzione in Italia è prevista per febbraio 2015. Il trailer del film | Le foto della prima di “Inherent Vice”. Il nuovo film di Paul Thomas Anderson, che uscirà negli Stati Uniti a dicembre, con un cast notevole. |
Lunedì un murale in vinile lungo 140 metri e alto uno è stato affisso sulle impalcature della sede di Google a New York, nel quartiere di Chelsea. Il murale è stato disegnato in una settimana dai designer Mark Miller e Dave Franzese dello studio grafico Dark Igloo e raffigura personaggi legati al passato di Chelsea: dal maggiore Thomas Clark, che nel Settecento diede nome al quartiere, allo scrittore Jack Kerouac che negli anni Cinquanta scrisse il romanzo autobiografico Sulla Strada nel Chelsea Hotel. L’edificio si trova al 111 di Eighth Avenue, un tempo era la sede dell’autorità portuale della città ed è stato acquistato da Google nel dicembre 2010. Una legge di New York prevede controlli periodici alle facciate degli edifici con più di sei piani, per questo è stata costruita un’impalcatura che Google ha voluto decorare con un murale per rendere omaggio alla storia del quartiere. Il portavoce di Google Jordan Newman ha spiegato la scelta di affidare il progetto a Miller e Franzese dicendo che «Nelle loro opere c’è sempre questo tocco fantasioso incredibile, ed è qualcosa a cui aspira anche Google». L’impalcatura e il murale resteranno in piedi fino a fine maggio e dal 12 aprile il sito ChelseaIllustrated, realizzato da Google e da Dark Igloo, pubblicherà foto e video dell’opera e informazioni sulla storia del quartiere. | Il murale per la sede di Google a New York. È lungo 140 metri e raffigura personaggi importanti di Chelsea: dal maggiore Thomas Clark che diede nome al quartiere allo scrittore Jack Kerouac. |
Oggi Claudio Cerasa sul Foglio, descrive – in modo sarcastico ma verosimile – che cosa pensano in questa fase politica diverse aree del Partito Democratico. Per ogni area c’è un’associazione con un esponente del partito: c’è il “veltroniano”, il “prodiano”, il “renziano”, “il lettiano”, “il bersaniano”, “il dalemiano”, “il bindiano”. Quello che vi proponiamo in questa pagina è un ritratto, o se volete un’istantanea, di ciò che in questo momento si muove nelle menti e nelle teste di tutte le più significative categorie politiche presenti nel Partito democratico. Insomma: un piccolo catalogo e una piccola enciclopedia di quello che oggi si intende quando sui giornali sentite nominare termini misteriosi, oscuri e spesso indecifrabili come “il veltroniano”, “il renziano”, “il lettiano”, “il dalemiano”, il “bersaniano” , il “bindiano”, il “prodiano”, e così via. Termini che spesso fotografano la semplice appartenenza di questo o quel politico a una determinata corrente di un partito; ma termini che ormai indicano qualcosa di più di una banale militanza correntizia, e che giorno dopo giorno, primarie dopo primarie, scontro dopo scontro, candidatura dopo candidatura, sono diventati sinonimi di alcune vere e proprie categorie dello spirito del mondo democratico. Categorie tutte diverse, e ognuna con le sue inclinazioni, i suoi tic, i suoi tormenti, i suoi legami e le sue simpatie e le sue antipatie ma che oggi non si possono non conoscere se si vuole capire meglio cosa si muove e cosa succede sotto la pellaccia del più grande partito della sinistra italiana. | Catalogo del PD. Claudio Cerasa ha compilato un'enciclopedia sarcastica e verosimile su quello che oggi gira nelle teste di veltroniani, dalemiani, lettiani, prodiani, eccetera. |
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato – definita comunemente autorità antitrust – ha avviato un procedimento per pratica commerciale scorretta nei confronti di Tripadvisor, popolare sito di recensioni di ristoranti, alberghi e mete turistiche. L’istruttoria, dice l’autorità, servirà a verificare se Tripadvisor adotti “misure idonee a prevenire e limitare il rischio di pubblicazione di false recensioni, sia sotto il profilo informativo che relativamente alle procedure di registrazione”. L’istruttoria è stata avviata “alla luce delle numerose segnalazioni pervenute da parte di consumatori, di proprietari di strutture turistiche (alberghi, ristoranti e altri luoghi di ritrovo) e dell’Associazione Unione Nazionale Consumatori”. Lo scorso 19 maggio l’autorità aveva avviato un’altra istruttoria nei confronti di Booking ed Expedia, due siti per prenotazioni e recensioni di alberghi, sulla base delle segnalazioni di Federalberghi, del gruppo Antitrust del Nucleo Speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza e AICA, l’Associazione Italiana Confindustria Alberghi. L’istruttoria in questo caso serve a verificare “se le agenzie turistiche on line limitino, attraverso gli accordi con le strutture alberghiere, la concorrenza sul prezzo e sulle condizioni di prenotazione tra i diversi canali di vendita, ostacolando la possibilità per i consumatori di trovare sul mercato offerte più convenienti”: si sostiene insomma che questi siti rendano più complicato trovare prezzi migliori. | Perché l’Antitrust indaga su Tripadvisor. Per "pratica commerciale scorretta", dopo le segnalazioni dei proprietari di alberghi e ristoranti; intanto sono sotto indagine anche Expedia e Booking. |
L’azienda Just Eat, che si occupa della consegna di cibo a domicilio, ha raggiunto un accordo con i sindacati per il contratto collettivo aziendale dei suoi rider, che nel corso del 2021 verranno inquadrati come lavoratori dipendenti. Just Eat aveva già annunciato l’assunzione dei rider – che comincerà da Monza, in Lombardia – ma doveva ancora stipulare il contratto collettivo con i sindacati delle categorie dei trasporti, Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uil Trasporti. È il primo contratto collettivo aziendale per i rider in Italia. – Leggi anche: Da marzo Just Eat assumerà i primi rider con contratti da dipendenti | Just Eat ha raggiunto un accordo con i sindacati per il primo contratto collettivo aziendale dei rider in Italia. |
Nonostante in molte regioni sia iniziato il coinvolgimento della popolazione nella campagna vaccinale, ci sono ancora poche informazioni su come verrà gestita la somministrazione alle fasce d’età più numerose, soprattutto quelle sotto i 60 anni. Fino a poche settimane fa, per esempio, sembrava che potesse esserci un’unica piattaforma informatica nazionale sviluppata da Poste, ma al momento solo quattro regioni si sono affidate al sistema centralizzato. Già ora la programmazione è piuttosto complessa, e lo sarà ancora di più nelle prossime settimane. Questo dipende dagli stessi motivi per cui nell’ultimo anno è stato difficile capire e spiegare la gestione dell’emergenza sanitaria: l’autonomia regionale rende tutto più frammentato. Gli obiettivi iniziali A metà dicembre, quando era stata presentata la campagna vaccinale, il commissario straordinario per l’emergenza coronavirus Domenico Arcuri aveva parlato della possibilità di avere a disposizione un’app sviluppata da Poste ed Eni. Arcuri aveva detto che l’app sarebbe stata nazionale, un po’ come successo per Immuni, e che avrebbe permesso di tracciare tutte le dosi di vaccino dalla prenotazione fino alla somministrazione. Uno degli obiettivi per cui era stata pensata l’app era la raccolta di dati e informazioni da inviare in tempo reale al ministero della Salute, che ha il compito di valutare gli effetti della campagna vaccinale. | Cosa sappiamo della piattaforma per i vaccini di Poste. Non è un'app, ma un sistema per gestire le prenotazioni: finora però lo hanno scelto solo quattro regioni. |
In prima pagina sulla Stampa di mercoledì, Cesare Martinetti commenta il crescente numero di sentenze di tribunale che generano estese indignazioni e proteste, spesso comprensibili ma basate su sensazioni e percezioni dell’opinione pubblica che sono molto superficiali rispetto all’approfondimento e alla competenza attribuibili ai giudici che abbiano indagato e valutato a fondo i casi. L’opinione di Martinetti è che “nel nostro Paese è caduto il riconoscimento del potere costituito, sia esso politico, scientifico o, come in questo caso, giudiziario”. Viviamo sull’orlo dell’indignazione permanente. «Vergognosa» la sentenza dell’Aquila. «Sconvolgenti» le assoluzioni dei boss della camorra nel processo Saviano. Non parliamo di quelle del caso Cucchi. Va da sé che i parenti delle vittime del terremoto hanno il sacrosanto diritto di chiedere giustizia. È ovvio che ci sembra incomprensibile una sentenza che condanna l’avvocato che per conto dei boss ha proferito miserabili minacce contro uno scrittore e assolve i mandanti. Siamo con il cuore, e non soltanto, accanto alla signora Ilaria che per amore del fratello morto in carcere e con un vivo sentimento di coraggio civile sta battendosi per una causa che dev’essere di tutti. Ciò detto, però, c’è qualcosa che non va in tutte queste indignazioni che si rivolgono contro giudici legittimi che – salvo prova contraria – hanno pronunciato sentenze legittime in legge e coscienza. Questo qualcosa è che nel nostro Paese è caduto il riconoscimento del potere costituito, sia esso politico, scientifico o, come in questo caso, giudiziario. C’è una domanda di giustizia sommaria. O arriva la sentenza sull’onda di un’accusa costruita sull’indignazione popolare e mediatica, rapida e senza appello, o si castigano in modo esemplare gli imputati del caso anche se ricoprivano nella vicenda un ruolo marginale o subalterno, o è «Vergogna, vergogna, vergogna». | La vera ingiustizia. Troppa indignazione spontanea e disinformata contro le sentenze di assoluzione è causata da "un impasto oscuro e impunito", scrive Cesare Martinetti sulla Stampa. |
La pagina ufficiale della Casa Bianca su Facebook ha pubblicato una lettera indirizzata al presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, da Gavin Nore, un ragazzo di 15 anni cui era stato diagnosticato un tumore poi curato grazie a un trapianto di cellule staminali. Nore spiega di avere conosciuto Obama durante la sua campagna elettorale del 2007 e che per caso (non gli era ancora stato diagnosticato nulla) gli chiese se fosse intenzionato a proseguire la ricerca sulle cellule staminali, uno degli ambiti più promettenti per lo sviluppo di terapie per i tumori e per un’ampia serie di altre malattie. All’epoca negli Stati Uniti erano in vigore diverse restrizioni sulla ricerca in questo campo, che implica in alcuni casi l’utilizzo di cellule derivate da embrioni, cioè da ovuli fecondati in una prima fase di sviluppo e che potenzialmente potrebbero diventare un feto. Obama promise di proseguire e migliorare le condizioni per i ricercatori, e così fece nel 2009 approvando alcune regole che rimossero i divieti sull’utilizzo degli embrioni nella ricerca in particolari circostanze. La lettera di Gavin Nore: | La lettera a Obama di un ragazzo curato con le staminali. Nel 2007 aveva chiesto al futuro presidente di sostenere la ricerca sulle cellule staminali, che sei anni dopo gli ha permesso di curare un linfoma. |
Attraverso la sua nuova società S4 Capital, Martin Sorrell ha acquisito MediaMonks, azienda dei Paesi Bassi specializzata nel marketing, battendo l’offerta di WPP plc, una delle più importanti multinazionali di pubblicità e marketing portata al successo internazionale proprio da Sorrell e lasciata a fine aprile. S4 Capital ha annunciato di avere speso 300 milioni di euro per l’acquisizione di MediaMonks, che possiede circa 750 dipendenti in 11 uffici, con un fatturato annuo intorno ai 110 milioni di euro. Sorrell ora rischia un contenzioso legale con WPP, perché la sua ex azienda aveva già da tempo in programma l’acquisizione di MediaMonks. Sorrell si era personalmente interessato all’affare nell’autunno scorso, quando era ancora a capo di WPP. L’uomo più potente della pubblicità mondiale non lo è più | Martin Sorrell ha acquisito l’azienda di marketing MediaMonks, battendo WPP. |
Su Netflix è disponibile da oggi, giovedì 4 luglio, la terza attesa stagione di Stranger Things. Se siete fra quelli che la stavano aspettando, vi sarete accorti che Netflix la sta promuovendo già da un pezzo: ha diffuso due trailer di quasi tre minuti ciascuno, alcuni video promozionali e ha lanciato delle collaborazioni con H&M e con Nike. La trovata pubblicitaria più originale è quella fatta insieme a Coca-Cola, che in occasione dell’uscita della nuova stagione ha collaborato con Netflix per riproporre sul mercato in edizione limitata la New Coke, un gusto nuovo della bevanda che uscì nel 1985 (l’anno in cui è ambientato Stranger Things 3, peraltro). In ogni caso, anche tra i più sfegatati, potrebbe esserci qualcuno che non si ricorda tutto-tutto delle stagioni precedenti: l’ultima è uscita quasi due anni fa. Quindi ecco il ripasso. | Dove eravamo rimasti con “Stranger Things”. È arrivata la terza stagione e quindi serve il canonico riassuntone, a due anni dalla seconda. |
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia | La Sicilia e i fondi europei. L'Unione Europea ha sospeso il pagamento dei rimborsi per irregolarità e scarsi controlli: Gian Antonio Stella mette insieme qualche dato sulla "disastrosa performance" della regione. |
Se gli adolescenti fossero dei pianeti, il loro sole sarebbero gli smartphone. Se non stiamo mandando faccine stupide su Snapchat ai nostri amici o emoticon a forma di cuore a qualcuno che ci piace, sfogliamo immagini su Instagram e controlliamo gli ultimi tweet dei nostri personaggi preferiti. Appena torniamo da scuola scriviamo ai nostri amici che abbiamo salutato soltanto un’ora prima: anche quando non stiamo facendo niente, stiamo controllando il telefono. Dice un rapporto di Common Sense Media (un’organizzazione non profit di San Francisco che promuove un utilizzo sicuro della tecnologia per i minori, ndt) che ogni giorno gli adolescenti americani passano circa nove ore sui social media per divertimento: che è più tempo di quello che passiamo dormendo. Il 78 per cento di noi ha un telefono, e quasi tutti usiamo qualche tipo di social media. Sembra che chi non sia sempre connesso ai social o non mandi messaggi in continuazione sia del tutto tagliato fuori dalle conversazioni del giorno dopo a scuola. I miei genitori mi prendono in giro per quanto uso il mio smartphone. Quando sono a casa, ce l’ho sempre in mano e lo tengo vicino anche a tavola. Mi dicono sempre che non potrei sopravvivere senza il mio telefono, e io rispondo che non è vero. O è vero, mi sono chiesta un giorno? | Una settimana senza smartphone, a sedici anni. Il racconto di una ragazza americana, anche un po' troppo matura, su quello che ci si perde e quello che ci si guadagna. |
Avevamo scritto delle intenzioni dei finiani per il prossimo futuro, e del fatto che – secondo Flavia Perina – i temi da tenere d’occhio fossero essenzialmente due: la legge sul testamento biologico e la legge sulla cittadinanza. Ma la “corrente berlusconiana” del PDL non vuole stare a guardare e quindi ieri Michela Brambilla – leader dei “promotori della libertà”, nonché ministro del turismo – ha giocato la sua mossa, diffondendo improvvidamente i risultati di alcuni sondaggi sull’immigrazione forniti da Piepoli. Se ne occupa, non senza diffuse critiche, il Secolo (che già due settimane fa aveva riservato simile trattamento a un altro ministro del governo, Maria Stella Gelmini). Vediamo le cifre esibite: Silvio Berlusconi è il politico preferito dagli immigrati, ovviamente. Lo certificano i sondaggisti di Piepoli, dividendo gli intervistati tra regolari e clandestini. Tra i primi il premier può contare su un 42% di preferenze, tra i secondi sul 39%. Seguono, ma molto distaccati dal leader, Bersani, Casini, Di Pietro, Bossi, che ha solo il 4% ma comunque ce l’ha. […] Il dato è lampante: se gli immigrati sono così favorevoli al nostro premier, perché diffidare di loro come virtuali buoni cittadini? Non sarebbe meglio affrettare l’iter di integrazione? Lo fanno presente Fabio Granata e Flavia Perina: «Le parole del ministro Brambilla sulla ampia predisposizione dei migranti a votare Berlusconi, rappresentano una sorprendente conferma di quanto da anni sostenuto in modo lungimirante da Gianfranco Fini: promuovere politiche nuove sulla cittadinanza rappresenta oltre che un investimento sulla nuova Italia, anche un investimento politico in termini di consenso da parte di tanti uomini e donne provenienti da altri Paesi ma che amano e vogliono scegliere l’Italia». | Per il Secolo la Brambilla dà i numeri. Il ministro del turismo esibisce sondaggi sugli immigrati, che però danno ragione a Fini. |
Negli Stati Uniti ci sono circa 100mila cavalli selvaggi. La maggior parte vive nelle grandi aree poco abitate del West – in Nevada, Utah, Oregon, Arizona e anche in parte della California – e sono apprezzati da molti degli abitanti di quelle zone, anche perché fanno molto ambiente West. Ed è proprio per via di quello che fu il West degli Stati Uniti che ce ne sono così tanti: a quei tempi erano il principale mezzo di locomozione ed erano molto allevati, poi hanno iniziato a essere meno utili ma sono stati in grado di continuare riprodursi allo stato brado, senza controllo. Ora che sono così tanti stanno però cominciando a creare qualche disagio e la loro gestione genera spese rilevanti e crescenti: il governo sta quindi prendendo in considerazione l’ipotesi di ucciderne alcuni, ma non tutti sono d’accordo. La maggior parte dei cavalli selvaggi degli Stati Uniti sono mustang: una razza il cui nome deriva da una parola messicana che significa “non domati” e sono, per farla breve, i cavalli del Far West. Il motivo per cui sono così tanti è semplice: chi abita in quelle terre non ha più interesse ad addomesticarli e non ci sono predatori in grado di cacciarli e ucciderli. Si stima che negli ultimi anni il numero di cavalli allo stato brado sia aumentato di circa il 20 per cento ogni anno e le mandrie – composte da decine ma anche migliaia di cavalli – sono quindi diventate sempre di più. Secondo il Bureau of Land Management (BLM), l’ente governativo che si occupa degli animali allo stato brado negli Stati Uniti, i cavalli (e gli asini, ma sono pochi) davvero allo stato brado sono circa 73mila e quelli che vivono in delle strutture recintate create dal governo – ma che non sono “usati” dall’uomo e di fatto sono liberi – sono almeno 46mila. | I cavalli del West sono diventati un problema. Negli Stati Uniti, da quando non sono più usati dall'uomo, la loro popolazione è cresciuta moltissimo e ora si pensa a come ridurla. |
Gli apolidi sono le persone che nessuno stato riconosce come propri cittadini: ciò significa che non godono di una serie di diritti né possono partecipare completamente alla vita sociale e politica del paese in cui, di fatto, vivono. Secondo le stime dell’UNHCR (l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati) gli apolidi nel mondo sarebbero circa 10 milioni, ma è difficile avere un quadro preciso, in parte per la natura stessa del fenomeno (che tende a non essere rappresentato nei dati anagrafici) in parte perché solo 78 stati nel mondo hanno comunicato i dati relativi alle persone apolidi sul proprio territorio. Per migliorare la condizione di queste persone, nel 1954 è stata approvata la Convenzione relativa allo Status degli Apolidi che, oltre a definire chi rientra all’interno della categoria, ha stabilito una serie di doveri e diritti fondamentali che gli stati contraenti devono garantire loro. La parola apolide è di origine greca ed è composta dal prefisso privativo a, che significa senza, e dalla parola pólis, città. La condizione di apolide può dipendere da varie ragioni: in seguito a migrazioni o espatri, per esempio, è possibile perdere la cittadinanza del paese di origine senza avere nel frattempo ottenuto quella del nuovo paese in cui si risiede. Ma nella maggioranza dei casi gli apolidi di persone che non hanno mai lasciato il paese nel quale sono nate: in questi casi essere apolidi deriva da leggi precise, spesso discriminatorie nei confronti di alcune minoranze, come nel caso dei Rohingya in Birmania. I Rohingya sono una popolazione poverissima proveniente dal Bangladesh, ma che vive in Birmania da molte generazioni. Considerati una delle minoranze più perseguitate al mondo, sono musulmani che vivono in un paese a maggioranza buddista, e sono poco meno di un milione in un paese da 50 milioni di abitanti. La maggior parte di loro vive nello Stato di Rakhine, dove dal 2012 si sono verificati molti scontri violenti con la maggioranza buddista. Nel 1982, la giunta militare allora al potere li privò della cittadinanza birmana, accusandoli di essere immigrati dal Bangladesh dopo il 1823, anno in cui la Birmania perse l’indipendenza e divenne una colonia britannica. I Rohingya sostengono invece di essere discendenti dei mercanti musulmani arrivati in Birmania via mare durante il medioevo. Senza la cittadinanza birmana, i Rohingya non possono votare e subiscono limitazioni nell’accesso all’istruzione – motivo per cui molti di loro hanno soltanto un’istruzione religiosa, a volte di tipo fondamentalista – alla sanità e al possesso di terreni. | Cosa significa essere apolidi. Nel mondo ci sono circa 10 milioni di persone che nessuno stato riconosce come propri cittadini, e la loro è spesso una vita complicata. |
Si parla molto e da giorni del cosiddetto caso Luttazzi, a sua volta replica di polemiche che si erano già succedute più volte negli ultimi anni. In breve, Luttazzi è accusato di aver copiato battute di diversi comici americani e inglesi, a volte traducendo la frase o il monologo originale parola per parola, a volte modificandoli per adattarli ai tempi comici dell’italiano o alla nostra cultura. Luttazzi ha risposto spiegando che non si tratta di plagi ma di omaggi, un meccanismo che fa parte della comicità da secoli. Senza voler entrare nel merito della questione — sul Post lo ha già fatto Marco Simoni, qui — abbiamo invece deciso di concentrarci su un altro punto: chi sono i comici da cui Luttazzi ha attinto? Il blog My voice ha pubblicato la lista di tutte le battute a cui si è ispirato Luttazzi, per ora circa 250. I comici che appaiono sulla lista sono molti, tra cui i già famosissimi Woody Allen, Steve Martin, David Letterman e i Monty Python. Abbiamo scelto di passare in rassegna quelli più citati da Luttazzi e quelli che sono meno conosciuti al pubblico italiano. Perché se tutta la polemica si è fatta ormai piuttosto noiosa — chi doveva farsi un’idea se l’è fatta e difficilmente la cambierà — è vero che questo gran casino a qualcosa è servito: la riscoperta di grandi autori di satira. | “Grazie a Luttazzi ho scoperto…”. Le polemiche sulle battute copiate hanno avuto un effetto collaterale positivo: molti stanno scoprendo i pilastri della comicità americana. |
Alla luce del sole, un film che racconta la vita del sacerdote italiano Giuseppe “Pino” Puglisi, andrà in onda questa sera alle 21.05. Il film è uscito nel 2005, e la parte di Puglisi è interpretata da Luca Zingaretti. Puglisi era un sacerdote della Chiesa cattolica che fu ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993 a Palermo, per via del suo impegno anti-mafioso. Da allora è diventato una specie di simbolo dell’antimafia: è stato ricordato con decine di articoli e libri, eventi pubblici, un film – Alla luce del sole – e una miniserie televisiva, Brancaccio. Il 25 maggio 2013 Puglisi è anche stato proclamato beato dalla Chiesa cattolica. Puglisi era nato a Palermo nel 1937. Divenne sacerdote a 23 anni, nel 1960: nel corso della sua carriera, lavorò molto nei dintorni di Palermo, sia nelle parrocchie che nella diocesi. Fu assistente spirituale del gruppo della FUCI (Federazione universitaria cattolica italiana) di Palermo, pro-rettore del seminario di Palermo, e parroco di Godrano – un paese vicino Palermo – dal 1970 al 1978. Nel 1990 fu nominato parroco di San Graviano, una parrocchia del quartiere palermitano di Brancaccio, pesantemente controllato da Cosa Nostra, la mafia siciliana. Nei tre anni trascorsi a Brancaccio, Puglisi predicò spesso contro la mafia e si dedicò a riorganizzare l’oratorio locale per i bambini, ricevendo in cambio avvertimenti e minacce dai mafiosi. Repubblica ha scritto che durante una delle sue ultime prediche, Puglisi si rivolse direttamente ai mafiosi: «Parliamone, spieghiamoci, vorrei conoscervi e sapere i motivi che vi spingono a ostacolare chi tenta di aiutare ed educare i vostri bambini alla legalità, al rispetto reciproco, ai valori della cultura e dello studio». | Chi era Pino Puglisi. Era un sacerdote siciliano ucciso dalla mafia nel 1993: stasera su Rai3 va in onda un film sulla sua vita intitolato "Alla luce del sole". |
Tra le facce della settimana ce ne sono alcune semisconosciute, ma con storie interessanti. C’è Richard Harris, ad esempio, un ex venditore di stampe antiche di Chicago che colleziona opere d’arte sulla morte e ora le espone a Londra. C’è il kenyota Malik Obama, fratellastro dell’attuale presidente degli Stati Uniti, fotografato nel villaggio di Kogelo in Kenya (non assomiglia molto a Barack, però). Ci sono poi guerrigliere della FARC, ma olandesi e in trasferta a Cuba, cantanti e chef francesi e principesse ugandesi. Tra quelli che riconoscerete più facilmente, invece, ci sono tre dei “fantastici cinque“, il principe Carlo e i suoi occhiali da sole, Hillary Clinton e Julia Gillard che prendono un tè molto formale per il vertice annuale tra i loro paesi, e i Coldplay. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Celebri, ma non troppo. Tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana principesse ugandesi, collezionisti di morte, fratellastri di Obama e tre dei "fantastici cinque". |
Dropbox ha indicato il prezzo di 21 dollari per le sue azioni, in vista del suo debutto in borsa di oggi, nel NASDAQ. La società ha quindi una capitalizzazione stimata intorno agli 8,3 miliardi di dollari, inferiore alle precedenti stime sul valore potenziale dell’azienda intorno ai 10 miliardi di dollari. Il prezzo delle azioni è comunque superiore all’intervallo inizialmente indicato tra i 16 e i 18 dollari, poi spostato a 18 – 20 dollari. L’aumento è dovuto all’alta domanda per le azioni e al successo della presentazione della società tra diversi investitori istituzionali, come grandi banche e fondi di investimento. Dropbox ha già raccolto circa 750 milioni di dollari nella prima fase della sua offerta pubblica iniziale. La sua quotazione in borsa è una delle più attese di tutto il 2018, sia per le dimensioni della società – con circa 500 milioni di utenti e un fatturato nel 2017 da 1 miliardo di dollari – sia per capire come si muovono gli investimenti sulle grandi aziende della Silicon Valley che cautamente stanno valutando di quotarsi. | Oggi è il primo giorno in borsa per Dropbox. |
È morta a 95 anni la giornalista e scrittrice Elda Lanza, nota per essere stata la “prima presentatrice della televisione italiana“. Rai News spiega che Lanza in Rai «lavorò in programmi sperimentali» e che «il primo fu “Per lei signora” con la regia di Franco Enriquez, dove intratteneva il pubblico con argomenti vari e diversi, discutendo di moda, costume e galateo». Ma Lanza si fece notare e conoscere anche come autrice di libri gialli come Niente lacrime per la signorina Olga, Il matto affogato e Il venditore di cappelli. | È morta Elda Lanza, considerata la prima presentatrice della televisione italiana. |
Il 4 gennaio è morto il cantante scozzese Gerry Rafferty. Aveva 63 anni, era malato da tempo ed era noto soprattutto per Baker Street, celeberrima canzone del 1978. Il suo ultimo album risaliva al 2000, ma un anno fa ne aveva annunciato uno nuovo. Luca Sofri aveva scritto della sua storia e della sua malattia un mese fa su Vanity Fair. La settimana scorsa, mentre Gerry Rafferty entrava in ospedale, i Midnight Juggernauts – giovane band australiana assai moderna e di culto – erano in tournée a divertire il loro pubblico anche con una cover di “Baker Street”, scritta da Rafferty e uscita nel 1978 nel suo disco “City to city”. | L’uomo di Baker Street. Il 4 gennaio è morto Gerry Rafferty, autore di una celeberrima canzone degli anni Settanta. |
C’è stato un terremoto di magnitudo 3.9 in provincia di Barletta-Andria-Trani, in Puglia. Il terremoto è avvenuto alle 10.13 e secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l’epicentro è stato a 4 chilometri a sud-est di Barletta, con ipocentro a una profondità di 34 chilometri. In diverse scuole della provincia gli studenti sono stati fatti uscire dagli edifici in via precauzionale, e a Trani è è stato registrato il crollo di un pezzo del timpano della facciata della chiesa di San Domenico, ma non ci sono stati feriti. Il terremoto è stato avvertito a anche in altre zone della Puglia, e a Bari alcuni edifici pubblici sono stati evacuati dopo la scossa. | C’è stato un terremoto di magnitudo 3.9 in provincia di Barletta-Andria-Trani, in Puglia. |
João Gilberto, considerato tra i padri del genere musicale della bossa nova, è morto il 6 luglio 2019 a Rio de Janeiro, in Brasile, aveva 88 anni. Gilberto era da tempo malato, ha fatto sapere suo figlio in un post su Facebook. Nato nel 1931 nella città nord-orientale di Bahia, Gilberto aveva iniziato a cantare e a suonare intorno ai 18 anni. Nei tardi anni Cinquanta, pubblicò il disco Chega de Saudade, con il quale avrebbe iniziato a influenzare la musica brasiliana e a definire la bossa nova, genere che trae origine dalla samba e con influenze col jazz moderno. Il suo successo influenzò diversi altri compositori, musicisti e cantanti brasiliani. Gilberto non compariva in pubblico da diversi anni a causa delle difficoltà dovute a una forma di demenza senile. | È morto João Gilberto, tra i più importanti musicisti di bossa nova. |
Secondo le stime dell’ISTAT, l’Istituto nazionale di statistica, il PIL italiano nel primo trimestre 2020 è calato del 4,7 per cento rispetto al trimestre precedente e del 4,8 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019. La flessione del PIL è la più alta mai registrata dall’inizio dell’osservazione dell’istituto effettuata nel primo trimestre del 1995. Per l’ISTAT si tratta di «una contrazione di entità eccezionale indotta dagli effetti economici dell’emergenza sanitaria e dalle misure di contenimento». Stima preliminare del Pil (I trim 2020) #istat #statistichevisual https://t.co/vHnp6PdKEi pic.twitter.com/8zhlDPJEkj | Secondo l’ISTAT il PIL italiano è sceso del 4,7 per cento nel primo trimestre del 2020 rispetto al trimestre precedente: è la peggior flessione dal 1995. |
A oltre 370 anni luce da noi, intorno a una stella piuttosto giovane, sta nascendo un nuovo pianeta: un gruppo di ricercatori è riuscito a fotografarlo. L’immagine è una delle testimonianze più accurate della formazione di un pianeta esterno al nostro sistema solare (cioè un esopianeta) finora raccolte: è stata realizzata grazie alla collaborazione tra il Max Planck Institute in Germania e il Very Large Telescope in Cile dell’European Southern Observatory (ESO). Anche se in passato erano state svolte osservazioni e tentativi analoghi, i ricercatori dicono che la nuova fotografia è la “prima immagine confermata di un pianeta appena nato”. Il suo studio ci consentirà di scoprire nuove cose su come si formano i pianeti, e sui processi che portarono alla formazione della Terra 4,5 miliardi di anni fa. Nell’immagine dell’ESO (qui sotto) il pianeta è visibile come un cerchio molto luminoso, in basso a destra rispetto al centro oscurato dell’immagine dove si trova invece la stella. L’area è scura per la presenza del “coronografo”, una soluzione che viene applicata durante l’osservazione tramite il telescopio per bloccare l’enorme quantità di luce prodotta dalla stella: in sua assenza sarebbe impossibile osservare ciò che le sta intorno e con una luminosità molto più debole. PDS 70 – la stella nana intorno alla quale si sta formando il pianeta – è molto giovane in termini astronomici: ha circa 5,4 milioni di anni. | Questo è un pianeta appena nato. È la prima immagine confermata di un nuovo pianeta: a 370 anni luce da noi, si sta formando intorno alla sua stella. |
C’è un diffuso stigma sociale verso l’abitudine di andare a dormire con le calze: c’è chi lo ritiene poco igienico, chi lo giudica antiestetico, e ci sono detti popolari che lo sconsigliano per i motivi più vari. Ma in realtà chi ha provato ad analizzare la questione dal punto di vista scientifico ha concluso che indossare le calze può aiutare a dormire meglio, per varie ragioni, tutte che ruotano intorno all’importanza di tenere i piedi al caldo. La nostra temperatura corporea normalmente si aggira tra i 36 e i 37 °C, con significative variazioni da persona a persona. Nella notte, però, questo valore si abbassa fino a un grado o un grado e mezzo: questa diminuzione è un processo importante del sonno, e tra le altre cose è stato scoperto che a una maggiore velocità nel raffreddamento del corpo corrisponde una maggiore velocità nell’addormentarsi. | Dormire con le calze aiuta il sonno? è una tesi più che mai divisiva, ma la scienza sembra dare ragione a chi preferisce indossarle. |
VICE News ha pubblicato il video di una bella intervista con Renald Luzier, il vignettista che si firma Luz, sopravvissuto alla strage nella sede del giornale satirico Charlie Hebdo del 7 gennaio, nella quale sono state uccise 12 persone da due fanatici islamisti uccisi in una successiva operazione della polizia francese. Luz racconta come andarono le cose il giorno dell’attentato, i colleghi e amici morti davanti ai suoi occhi, l’idea dietro la prima pagina del numero di Charlie Hebdo pubblicato la settimana dopo, con un suo disegno di Maometto e le reazioni che ha suscitato. Luz spiega anche di essere diventato inconsapevolmente, e involontariamente, un’icona della libertà di espressione e contro il fanatismo religioso. | L’intervista con Luz di Charlie Hebdo. Il disegnatore ha raccontato a Vice cosa vide il giorno dell'assalto alla sede del settimanale e la famosa copertina con Maometto pubblicata qualche giorno dopo. |
Ieri i ministri delle finanze dei paesi membri del G20, riuniti a Mosca, hanno emesso un comunicato in cui affermano di non volere abbassare il valore delle loro monete per ottenere vantaggi competitivi. I partecipanti hanno anche ribadito che l’unico obbiettivo della loro politica monetaria è la stabilità dei prezzi e la crescita economica. Secondo il Financial Times il comunicato aveva un «linguaggio duro». Il titolo più diffuso sui giornali per spiegare il comunicato è stato: «Evitata la guerra delle valute». Ma di cosa si tratta e cosa c’entra l’Europa? Tutta la faccenda è cominciata in Giappone, con la rielezione di Shinzo Abe alla carica di primo ministro. Nel corso della campagna elettorale, Abe aveva promesso che avrebbe spinto la Banca Centrale del Giappone a fare quello che, secondo lui, hanno già fatto la Federal Reserve e la Banca Centrale Europea: stampare molta moneta. Per fare questo ha promesso che avrebbe fissato un obbiettivo di inflazione annua tra il 2 e il 3%. Visto che il mandato del presidente della BoJ scadrà ad aprile e Abe dovrà nominare il successore, tutti i principali analisti erano concordi che avrebbe portato a termine il suo obbiettivo. | Che cos’è la “guerra delle valute”. Dopo il G20 di Mosca sembra che non ne scoppierà una nuova: perché dovrebbe fare paura e perché non tutti sono d'accordo che sia una cosa cattiva. |
Ai Golden Globe, i premi americani per il cinema e le serie tv consegnati ieri a Beverly Hills, c’erano come al solito tutti i personaggi del momento a Hollywood – a parte l’elefante nella stanza – e come ogni anno i fotografi si sono dati da fare a fotografarli sul red carpet. C’erano vincitori e protagonisti, come Nicole Kidman e Gary Oldman, nuove celebrità come Millie Bobby Brown, le star delle serie tv, da Christina Hendricks a Lena Headey, le solite vecchie glorie, da Tom Hanks a Meryl Streep, e quelli che prenderanno forse il loro posto, come Emma Stone e Jude Law. Questo è il consueto album di figurine, ancora più ipnotico da sfogliare perché tutti gli attori erano vestiti di nero. Qui invece trovate i vincitori, le foto più belle, una sintesi della serata e i momenti migliori. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Golden Globe, le foto dal red carpet. Il solito album di figurine con effetto ipnotico: c'erano tutti – a parte l'elefante nella stanza – e tutti in nero. |
I nuovi sistemi operativi iOS 14 e macOS Big Sur sono stati presentati ieri sera da Apple, nel corso di un evento trasmesso in streaming dalla sua sede di Cupertino in California per aprire il WWDC2020, la serie di conferenze che l’azienda organizza annualmente per aggiornare chi sviluppa e produce le applicazioni sulle sue ultime novità. A differenza degli scorsi anni, Apple ha scelto di tenere l’evento senza pubblico per ridurre i rischi di contagio legati alla pandemia, e nei prossimi giorni continuerà a diffondere le sessioni di lavoro per gli sviluppatori in streaming, senza incontri di persona. Oltre alle novità sui sistemi operativi, Apple ha confermato che tornerà a produrre computer con processori realizzati dai suoi ingegneri, e non più esternamente da Intel (uno dei più grandi produttori al mondo di microchip). I nuovi sistemi operativi saranno disponibili dall’autunno. iOS 14 Come ogni anno, l’attesa più grande riguardava iOS, il sistema operativo che fa funzionare gli iPhone. La versione 14 non presenta moltissime novità dal punto di vista del funzionamento o della grafica, ma introduce un nuovo sistema per organizzare automaticamente le applicazioni, riducendo il numero di schermate con app che ci si dimentica spesso di avere. La novità più rilevante riguarda la possibilità di aggiungere widget, con anteprime dei contenuti delle applicazioni, direttamente nella schermata iniziale dello smartphone, un po’ come avviene da tempo su Android. | I nuovi iOS 14 e macOS Big Sur. Come sono fatti i nuovi sistemi operativi per gli iPhone, dove cambieranno un po' le schermate delle app, per iPad e Mac presentati da Apple. |
Martedì, l’assemblea straordinaria dei soci della compagnia aerea Air Italy ha annunciato che la società è stata messa in liquidazione in bonis, «a causa delle persistenti e strutturali condizioni di difficoltà del mercato». La liquidazione in bonis, si legge in una lettera inviata dal presidente di Air Italy Roberto Spada ai dipendenti prevede la nomina di due liquidatori che «avranno il mandato di far fronte a tutte le passività sin qui maturate e fra queste, ovviamente, quelle maturate e che matureranno verso i dipendenti». A partire da oggi è in atto il fermo tecnico dei voli, anche se ci sarà un periodo di transizione che permetterà di garantire i voli per le prossime settimane. Tutti i voli previsti fino al 25 febbraio, incluse alcune prime partenze del mattino del 26 febbraio, saranno regolarmente operativi negli stessi orari previsti, ma verranno operati da aerei di altre compagnie. Per i voli che prevedono una partenza prima del 25 febbraio e un ritorno dopo il 25 febbraio, invece, i voli di andata già prenotati saranno operativi negli orari prestabiliti, mentre per quelli di ritorno ai passeggeri verrà offerta un’opzione di viaggio sul primo aereo disponibile di un’altra compagnia. I voli con andata e ritorno dopo il 25 febbraio saranno invece integralmente rimborsati. | Air Italy è stata messa in liquidazione. Lo ha deciso oggi l'assemblea dei soci, a causa della grave crisi finanziaria della compagnia: saranno garantiti i voli solo fino al 25 febbraio. |
È online e si può scaricare gratuitamente l’ebook “100 luoghi da visitare in città”, una guida di Milano creata apposta per Expo dal Touring Club Italiano – l’associazione no profit che si occupa di turismo, cultura e ambiente – in collaborazione con l’assessorato al Turismo del Comune di Milano. L’ebook è stato creato per i turisti, italiani e non, che vanno a scoprire Milano: sono stati scelti i cento luoghi ritenuti più significativi, divisi per tipologia (chiese, palazzi, parchi, musei…) e organizzati in schede da dove si può vedere la localizzazione del posto su Google Maps e si può accedere al sito dell’ATM per vedere con che mezzi arrivarci. Per scaricare l’ebook basta registrarsi sul sito o accedere con il profilo di un social network (Facebook, Twitter, Google Plus). Ci sono anche dieci domande: le soluzioni si trovano dentro l’ebook. | L’ebook “100 luoghi da visitare in città”. Si può scaricare gratis dal sito del Touring Club Italiano e raccoglie i posti più significativi di Milano. |
Roberto Saviano su Repubblica commenta il guaio degli autobus ieri a Napoli – la circolazione si è fermata per mancanza di gasolio, a fronte del mancato pagamento dei fornitori – e sostiene che la città sia il simbolo di un paese che «sembra accontentarsi del culto della “bella giornata”». Saviano critica anche il sindaco della città, Luigi De Magistris, col quale nelle scorse settimane c’era stato uno scambio piuttosto polemico. Ieri De Magistris aveva dato in serata la sua versione sul problema col gasolio. Era inevitabile che accadesse ed è accaduto. Napoli è in una situazione di stallo. Napoli è sull’orlo del fallimento. Le risorse iniziano a mancare. La mancanza di gasolio ferma i bus. | “Napoli è sull’orlo del fallimento”. Roberto Saviano commenta il guaio degli autobus di ieri e una città che «sembra accontentarsi del culto della "bella giornata"». |
A causa di lavori di manutenzione programmati da tempo, 11 fermate della linea A della metro di Roma rimarranno chiuse da oggi, martedì 20 agosto, fino al 25 agosto. Verrà quindi interrotto il servizio in tutte le fermate tra Termini e Battistini – praticamente in tutto il centro storico di Roma – mentre la circolazione proseguirà regolare tra Termini e Anagnina. In mancanza della metro sarà attivo un servizio di bus sostitutivi della linea MA6. Nelle notti tra il 23 e il 24 agosto e tra il 24 e il 25 agosto le ultime corse della linea A da Termini a Anagnina saranno alle ore 23.30 anziché all’1.30, e dalle 23.30 in poi saranno attivi i bus sostitutivi su tutta la linea. Si tratta della terza fase dei lavori che sono andati avanti per tutto agosto per la messa in sicurezza della linea, in seguito ai guasti che negli scorsi mesi avevano riguardato le scale mobili di diverse stazioni. Nella prima fase, tra il 4 e il 13 agosto, è stato chiuso il tratto tra Termini e Anagnina, mentre nella seconda, tra il 14 e il 19 agosto, erano state chiuse le fermate tra Ottaviano e San Giovanni. ATAC, l’azienda dei trasporti di Roma, scrive che la circolazione riprenderà regolarmente su tutta la linea a partire dal 26 agosto. | 11 fermate della linea A della metro di Roma rimarranno chiuse fino al 25 agosto per lavori di manutenzione. Si tratta dell'ultima fase dei lavori per la messa in sicurezza delle stazioni, dopo i guasti degli ultimi mesi. |
Quando ero ragazzo Robert Redford andava con Paul Newman e Paul Newman andava con Robert Redford: per via di Butch Cassidy e della Stangata. Quando ero ragazzo Jack Lemmon andava con Walter Matthau e Walter Matthau con Jack Lemmon: per via di Prima pagina e di Non per soldi ma per denaro. Da ragazzi era bello pensare a queste coppie di amici, i personaggi nei film e gli attori che recitavano insieme. Quando ero ragazzo, Donald Sutherland andava con Elliott Gould: per via di MASH e di SPYS e di Piccoli Omicidi. Il capolavoro vero era solo il primo, ma ero ragazzo. Loro due erano simpaticissimi. Poi vidi Sutherland in quella parte in Animal House dove mostra di passaggio il sedere nudo, e insomma da ragazzo Donald Sutherland per me era un attore comico, molto divertente. Poi scoprii il resto, delle cose che faceva Donald Sutherland, e lui stesso ne fece tantissime ancora. I suoi personaggi seri, i suoi personaggi cattivi, fino al più recente – il presidente Snow di Hunger Games – che lo ha reso notissimo di nuovo a mia figlia dodicenne, che però ne ha opinioni del tutto diverse da quelle che avevo io alle sue età: non è simpatico, è serio e cattivo. In mezzo, per un breve periodo ha rischiato di essere soppiantato in popolarità da suo figlio Kiefer, ma ha spietatamente rimesso le cose in chiaro rapidamente. Ha fatto più di cento film, ne ha fatti di famosi con i registi italiani Bertolucci, Fellini e Tornatore (lui è canadese, ma non lo sa quasi nessuno), ed è probabilmente il più grande attore di tutti i tempi a non avere ricevuto mai neanche una nomination all’Oscar. Per me è ancora molto simpatico. Ha compiuto 80 anni il 17 luglio 2015. | Il simpatico Donald Sutherland. Generazioni che ne conoscono i personaggi esilaranti e generazioni che lo sanno serio e cattivo: oggi compie 80 anni. |
Buone notizie: è in aumento il numero di rinoceronti indiani, una tigre bianca ha avuto due cuccioli, una coppia di panda giganti si è stabilita nello zoo di Edimburgo – ci resterà per dieci anni, in affitto dalla Cina – e pare che i coccodrilli prosperino vicino alle centrali nucleari. Se la passano comunque meglio gli animali a cui è stato permesso di festeggiare il giorno del Ringraziamento, tra cui dei maleducatissimi lemuri e due cuccioli di grizzly di 11 mesi. Le buone notizie non sembrano però essere arrivate a Charlie, un cane con una faccia triste che più triste non si può. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Il Ringraziamento dei lemuri. Nelle più belle foto di bestie di questa settimana ci sono primati che festeggiano, cuccioli di coccodrillo e il cane più triste del mondo. |
Apple ha acquisito Drive.ai, una startup che progetta sistemi per la guida autonoma dei veicoli con una valutazione intorno ai 200 milioni di dollari. La società, verso la quale avevano mostrato interesse diverse altre aziende, ha terminato le attività un paio di settimane fa e decine di suoi ingegneri e dipendenti sono state assunte da Apple. Il costo dell’acquisizione non è stato rivelato, ma Drive.ai era in difficoltà e alla ricerca di un acquirente da diversi mesi. L’operazione conferma l’interesse di Apple per i sistemi a guida autonoma, sui quali non ha mai fornito particolari dettagli. Negli scorsi anni si era parlato di un impegno più aggressivo e diretto da parte di Apple nel settore, ma l’azienda ha poi rivisto i propri piani e non è chiaro a quali nuovi progetti stia lavorando. | Apple ha acquisito Drive.ai, una startup per i sistemi di guida autonoma dei veicoli. |
I fenicotteri non nascono rosa: è dura da accettare, lo sappiamo, ma è così. Detto questo, è difficile che rimarrete delusi vedendo quello che compare nella settimanale raccolta del Post delle migliori foto di animali. Anzi, forse ne vorrete uno in casa (poi crescono però, tenetene conto). Tra gli altri, c’è anche anche Larry, il gatto di Downing Street 10 seduto davanti alla porta di casa a fare la guardia, e Maucho, un leone cileno fotografato insieme a uno dei suoi cuccioli, e Kathy, un ippopotamo di 31 anni che mastica insalata con la bocca aperta, fregandosene delle vetuste etichette di noi umani. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Weekly Beasts. Gatti serafici di fronte a case che lo sono un po' meno, nelle foto di animali più belle della settimana, e destabilizzanti scoperte sui fenicotteri. |
Due osservazioni prima di entrare nel merito. Innanzi tutto, come il Ministro Nitto Palma ha sottolineato, i dati testé indicati meritano riflessione ed analisi, perché non sono solo numeri, ma sono cifre a partire dalle quali possono scaturire diverse ipotesi di soluzione. Il Ministro ha descritto una situazione attraverso alcuni dati: ad esempio, ha messo in rilievo che solo quest’anno nelle carceri vi sono stati 47 suicidi, anzi lei ha parlato di 50 suicidi (evidentemente i miei dati sono fermi a qualche settimana fa), e che gli atti di violenza su 10.000 detenuti raggiungono ormai una percentuale superiore al 10 per cento rispetto al 2 per cento degli Stati Uniti o di altri Paesi europei. Noi radicali riteniamo che la situazione drammatica delle carceri rappresenti l’epifenomeno più macroscopico e più evidente di un malfunzionamento dell’impianto e dell’amministrazione della giustizia. Ad esempio, la situazione della scelta del carcere (lei ha posto il problema della custodia cautelare e del suo eccessivo utilizzo). Salto il profilo dell’eccessiva durata dei procedimenti civili e penali: l’Italia ha riportato dalla Corte europea dei diritti dell’uomo 1.095 condanne rispetto alle 278 della Francia, alle 54 della Germania e alle 11 della Spagna. Possiamo aggiungere altri dati come quelli relativi alla cosiddetta legge Pinto e così via. Alla fine, però, quello che interessa i cittadini è la sicurezza, la quale si basa su un sistema efficiente e giusto. Noi, però, non siamo di fronte a questo tipo di sistema. I milioni di processi pendenti, che evidentemente coinvolgono le vittime, le famiglie, gli imputati e gli avvocati, fanno sì che milioni di italiani abbiano a che fare con quello che è un pilastro essenziale in qualunque ordinamento democratico di ogni società. L’amministrazione della giustizia non è un settore come gli altri, ma è quello su cui si fonda la credibilità istituzionale, lo Stato di diritto, il rapporto dei cittadini con la legge, e quindi i loro comportamenti. In questo coacervo della giustizia, ad esempio, rimangono ignoti gli autori dei furti nella misura del 97,4 per cento, e per quanto riguarda omicidi, rapine, estorsioni e sequestri di persona, la percentuale media degli autori che rimane impunita supera l’80 per cento. Non c’è da stupirsi se poi un cittadino abbia, rispetto all’intero apparato della giustizia, una qualche resistenza, per non dire diffidenza. Né mi trattengo qui sul problema ancora più gigantesco dell’amministrazione della giustizia civile. Il punto reale è che la giustizia civile sostanzialmente nel nostro Paese non esiste più: perché non ci si fa più ricorso, perché è troppo lunga, troppo lenta, troppo cara, troppo dispendiosa, e perché alla fine non si viene a capo di nulla. Tanto è vero che noi abbiamo nel nostro Paese, in generale, circa 180 mila prescrizioni all’anno. 180 mila prescrizioni all’anno non rappresentano una vera e propria amnistia non regolamentata e di cui giova solo chi ha gli avvocati più bravi, gli avvocati migliori? Non è, semmai, un dato di censo cui stiamo assistendo drammaticamente nel nostro Paese? | A cominciare dalle carceri. Emma Bonino spiega perché l'amnistia non è una pezza ma l'inizio di un progetto, che non riguarda solo i detenuti. |
Il 6 febbraio 2015 la casa d’aste francese Artcurial organizzerà a Parigi la “Retromobile 2015”: un’asta durante cui saranno vendute le macchine d’epoca trovate lo scorso novembre in una rimessa agricola a Échiré, vicino Poitiers, nell’ovest della Francia. Si tratta di una collezione privata appartenuta al proprietario di una società di trasporti francese, Roger Baillon, che da metà degli anni Cinquanta ai primi anni Sessanta acquistò decine di macchine. Poi a causa di problemi finanziari, Baillon fu costretto a vendere alcune vetture e lasciò le altre abbandonate, senza alcuna manutenzione. I figli di Baillon, dopo aver ritrovato le macchine, hanno deciso di venderle all’asta. Il catalogo online della casa d’aste mostra tra i primi 60 articoli le macchine d’epoca, con un costo di partenza che si aggira tra gli 800 euro e svariati milioni di euro. Le foto sono invece state scattate a un’anteprima dell’asta: le macchine sono già in esposizione, pronte per essere battute. Tra i pezzi più pregiati della collezione c’è una Ferrari California appartenuta all’attore francese Alain Delon. | Le nuove foto delle auto d’epoca ritrovate in Francia. Sono state trovate lo scorso novembre in campagna, saranno vendute all'asta il 6 febbraio. |
Čeladná è una città della Repubblica Ceca con poco più di duemila abitanti, vicino al confine con Slovacchia e Polonia. La sua principale attrattiva è il Centro di Riabilitazione dei Monti Beschidi, che prende il nome dalla catena dei Carpazi, in cui si trova. Il centro offre soggiorni rilassanti, terme e terapie di vario tipo: per esempio la crioterapia (in cui si entra in una stanza in cui la temperatura è di -120 gradi centigradi) o una strana “piramide guaritrice” (una struttura di ossa e legna che quelli del centro dicono possa avere proprietà curative). Ma il Centro è noto soprattutto per la sua Villa Mátma: una casa di un paio di stanze con un bagno, una doccia, un comodo letto, una poltrona, un po’ di attrezzi e strumenti per fare attività fisica e nemmeno una finestra. Villa Mátma è infatti il luogo dell’esperienza di terapie tmou, nome ceco per “terapia oscura”: prevede che per almeno sette giorni si resti totalmente al buio. La terapia oscura costa duemila corone ceche al giorno, circa 600 euro a settimana, e va fatta in solitaria. Il centro di Čeladná e la terapia oscura sono gestite da Andrew Alois Urbiš, uno psicologo di 71 anni che si dice appassionato di medicina cinese, feng shui, tao-jin, omeopatia e “terapia celtica“, e che dopo la laurea in psicologia presa in Cecoslovacchia ha studiato in Cina e Nuova Zelanda. Il sito del centro presenta la terapia oscura parlando dei monaci tibetani che arrivano a passare sette settimane in silenzio e in completa oscurità. In Occidente l’idea di usare il buio come terapia prese un po’ di spazio negli anni Sessanta in Germania, quando l’antropologo Holger Kalweit teorizzò la Dunkeltherapie. Il sito del Centro di Riabilitazione dei Monti Beschidi dice che la terapia oscura aiuta a curare i «malanni dovuti a certi stili di vita» e parla tra le altre cose di disturbi metabolici e tumori. Più in generale, la terapia è descritta come utile per stimolare i sensi e la creatività e per «rigenerare la psiche». | C’è chi paga per stare una settimana al buio. Un giornalista dell'Atlantic ha provato un centro di riabilitazione in Repubblica Ceca gestito da un bizzarro psicologo. |
Di Thor Heyerdahl, celebre esploratore e antropologo norvegese, nato cento anni fa, il 6 ottobre 1914, viene principalmente ricordato il motivo per cui ottenne fama mondiale: la traversata a bordo della zattera “Kon-Tiki” nel 1947. Fu un lungo viaggio su una grande zattera dal Perù alla Polinesia, durato 101 giorni, ideato da Heyerdahl nel tentativo di avvalorare una sua ipotesi contraria alle teorie scientifiche allora e tuttora dominanti. In pratica, Heyerdahl voleva dimostrare che in tempi antichi la Polinesia fosse stata abitata da popoli provenienti dal Perù e dalle terre degli Incas, piuttosto che da immigrazioni giunte dall’Asia, ipotesi prevalente ancora oggi. Quindi compì quel viaggio a bordo del “Kon-Tiki”, una zattera di circa 20 metri fatta con tronchi di balsa, costruita imitando le capacità e le disponibilità delle civiltà precolombiane presenti anche nei territori dell’odierno Perù. Thor Heyerdahl partì con altre cinque persone a bordo (quattro norvegesi e uno svedese) il 28 aprile 1947 da Callao, in Perù. Arrivarono nell’arcipelago di Tuamotu, nella Polinesia francese, dopo 101 giorni. Heyerdahl lavorò a sostenere la sua ipotesi per gran parte della vita, e il successo del viaggio del Kon-Tiki – che prendeva il nome dalla divinità che una leggenda ripresa da Heyerdahl voleva avere ispirato la migrazione sudamericana – fu fondamentale per darle attenzione presso la comunità scientifica, malgrado la convinzione degli studiosi resti quella della colonizzazione da Ovest, e malgrado in molti abbiano attaccato e deriso la ricostruzione di Heyerdahl. Ma il viaggio fu anche una storia di grande fama popolare – e questo, secondo lo stesso Heyerdahl, svilì parte della sua credibilità scientifica – e ne vennero un libro, un documentario e un film tutti di grande successo: oltre che la costruzione di un museo a Oslo che ospita la zattera originale. | Thor Heyerdahl e la storia del Kon-Tiki. 100 anni fa nacque il grande esploratore norvegese famoso per aver navigato dal Perù alla Polinesia su una zattera, per avvalorare una sua ipotesi scientifica. |
In un articolo pubblicato oggi, il Corriere della Sera racconta come funziona e raccoglie i dati sull’istituto della “messa alla prova”, la possibilità che viene offerta a chi ha commesso un reato di estinguerlo completamente senza andare in carcere e mantenendo la fedina penale pulita. Per farlo, bisogna concordare un percorso di riabilitazione con il giudice, tramite studio o lavoro. Se al termine del periodo di prova il giudice è soddisfatto, il reato è estinto. La messa alla prova esiste dal 1988 per i minorenni e nel 2014 è stata estesa ai maggiorenni, ma con molti limiti per loro. Il reato che hanno commesso non deve prevedere una condanna superiore a 4 anni e possono farne richiesta una sola volta nella vita. Nel 2017 più di diecimila persone hanno fatto ricorso alla “messa alla prova”. Il 2 maggio scorso, a Monopoli, un diciassettenne spinse giù da una scogliera un uomo di 77 anni che battè la testa e morì annegato. «Un atto scriteriato e senza movente» disse il suo avvocato. Ora la Giustizia ha messo alla prova quel ragazzo: se per i prossimi tre anni lavorerà di giorno in una struttura per anziani, se studierà la sera in una scuola alberghiera, se avrà buoni voti, se farà sport regolarmente e se seguirà corsi di legalità, estinguerà il reato che ha commesso. Niente più processo, quindi niente rischio di condanna e di carcere, nessuna traccia nel certificato penale. Avrà, dunque, la sua seconda chance. Si chiama, appunto, messa alla prova. Tecnicamente è un intervento che sospende un procedimento penale in corso. Fu voluto per i minorenni con un decreto del 1988 e per i maggiorenni da un provvedimento del 2014. Di fatto è un patto fra la persona sotto accusa e lo Stato. Funziona così: tu Stato sospendi il processo e concordi assieme a me un percorso di recupero e di consapevolezza che io mi impegno a seguire fino in fondo. Se riesco a superare ogni passaggio e arrivare alla fine con valutazioni positive tu, Stato, ti «dimentichi» del mio processo e del mio reato e lasci pulita la mia fedina penale. | Come funziona la “messa alla prova” in Italia? il Corriere spiega e raccoglie gli ultimi dati sulla "seconda possibilità", l'istituto per chi ha commesso un reato e vuole estinguerlo comportandosi bene. |
Da qualche tempo nei talk show e sui giornali gli attacchi tra i partiti e i leader politici si sono arricchiti di una nuova frase ricorrente, di un nuovo tormentone, che si potrebbe sintetizzare con le parole «Allora Bibbiano?». Molti sostenitori del governo Conte e in generale gruppi politici di destra, infatti, hanno preso a rispondere a ogni genere di obiezione e critica alla Lega e al Movimento 5 Stelle ripetendo questo tormentone – una variante del già noto «E allora il PD?» – facendo riferimento all’indagine sui presunti abusi su minori a Bibbiano, paese in provincia di Reggio Emilia, e sul coinvolgimento del sindaco locale del Partito Democratico, peraltro già ampiamente ridimensionato. Nonostante questo, per fare uno degli esempi più recenti, persino il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio ha definito il Partito Democratico «il partito di Bibbiano». Ne ha scritto Nadia Ferrigo sulla Stampa. «Allora Bibbiano?» La «guerriglia culturale» invocata da VoxNews.info, l’autodefinitosi «quotidiano sovranista» Il Primato Nazionale e da una nebulosa galassia di decine di pagine Facebook dai nomi più o meno evocativi, ha un nuovo tormentone: l’inchiesta sui presunti abusi su minori in provincia di Reggio Emilia. Ne parlano centinaia di post e articoli, condivisi e commentati migliaia di volte sui social: nulla aggiungono, se non notizie false e un minestrone di pregiudizi e luoghi comuni che vanno dai «risultati della campagna Lgbt per distruggere la famiglia naturale e diffondere la teoria gender» a una «ideologia aberrante che mira alla disgregazione totale della famiglia nel nome del gender, del femminismo, della famiglia arcobaleno, dei diritti/capricci». Colpevole è il Partito Democratico, che con «la complicità dei media» vuole mettere a tacere la vicenda. Una squallida speculazione, con argomenti che nulla hanno a che fare con l’inchiesta di Reggio Emilia. | “Allora Bibbiano?”. È il nuovo tormentone dei sostenitori del governo e in generale di gruppi e pagine Facebook di estrema destra, racconta la Stampa. |
È uscita la nuova canzone dei Coldplay, Every Teardrop Is A Waterfall. A partire da questa mattina è stata trasmessa dalle radio del Regno Unito, caricata su YouTube e sul sito della band, e disponibile all’acquisto su iTunes. Sul sito si può leggere anche il testo della canzone. Every Teardrop Is A Waterfall esce come singolo e ancora non è chiaro se sarà compresa nel prossimo disco, la cui uscita è prevista entro il 2011. I Coldplay suoneranno in Italia il 9 giugno all’Heineken Jammin’ Festival. | Il nuovo singolo dei Coldplay. Si chiama Every Teardrop Is A Waterfall e si può già comprare e ascoltare online. |
Ieri a New York, Nokia ha presentato il suo nuovo e promettente Lumia 920, uno smartphone con funzionalità particolarmente avanzate con cui spera di fare concorrenza in maniera più efficace agli iPhone di Apple e ai telefoni che usano Android, come quelli di Samsung. Nel corso della presentazione, i responsabili di Nokia hanno dato una dimostrazione del sistema “PureView”, che serve per fare fotografie evitando che risultino mosse o troppo scure anche in difficili condizioni di luce. Il sistema sfrutta una serie di minuscoli ammortizzatori montati sulle lenti della fotocamera del telefono, che assecondano e di conseguenza cancellano i movimenti che involontariamente facciamo con le mani mentre scattiamo le foto. PureView non serve solamente per le fotografie, ma anche per girare video in alta definizione meno traballanti. Per dimostrarlo, quelli di Nokia ieri hanno mostrato un video in cui due amici si riprendono mentre vanno in bicicletta. Il filmato era diviso in due: da una parte c’era la resa senza sistema di stabilizzazione dell’immagine, nell’altra lo stesso video con la stabilizzazione attivata. Il problema è che il video non era stato realizzato con un Lumia 920, ma apparentemente con una fotocamera professionale, come hanno notato su The Verge grazie a un riflesso sul percorso dei due amici in bicicletta. | Il video poco sincero del Lumia 920. Nokia si è scusata per un video promozionale che mostra come il suo nuovo smartphone fa riprese meno traballanti, ma che era stato girato con una fotocamera professionale. |
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, pubblicata qui sul Post l’indomani, ci si iscrive qui. C'è una specie di talk show online che si sono inventati negli Stati Uniti l'anno scorso che si chiama Verzuz, in cui si confrontano due musicisti ascoltando le rispettive canzoni, cantandole e parlandone: la puntata di tre giorni fa ha fatto molto notizia perché c'erano gli Earth Wind and Fire e gli Isley Brothers, per un totale di quasi 400 anni in cinque, ma piuttosto in forma. Qui è dov'è Harvest for the world. (il video su YouTube di rapina ha un milione e mezzo di visualizzazioni in due giorni) Il mio condominio ha deciso di fare dei lavori impacchettando la casa, con questa luce di primavera e di questi tempi reclusi: il mio scoramento nell'osservare oggi gli agili signori che disponevano i ponteggi raggiungendo le mie finestre è stato attenuato solo dalla allegra memoria di quella canzone degli Housemartins dedicata ai muratori, Build. Slow, slow, quick, quick, quick, It's wall to wall and brick to brick, They work so fast it makes you sick, It's build Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo. | Una canzone di Crosby, Stills, Nash e Young. Donne d'altri e coincidenze. |
La Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza d’appello che condannava a sette anni di reclusione Marcello Dell’Utri per concorso esterno in associazione mafiosa. Questo significa che il processo si deve rifare: a Palermo, ma davanti ad altri giudici. Oggi era stato il procuratore generale d’udienza e della difesa del senatore Dell’Utri a chiedere l’annullamento e i giudici hanno accolto in serata le sue argomentazioni. Tre ore di camera di consiglio poi il verdetto: la Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza d’appello di condanna a sette anni di reclusione per il senatore del Pdl Marcello Dell’Utri per concorso esterno in associazione mafiosa. Il processo di secondo grado dovrà essere rifatto a Palermo davanti ad altri giudici. | Il processo Dell’Utri si deve rifare. Lo ha deciso la Corte di Cassazione, che ha annullato la condanna a sette anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. |
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