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Lo sfruttamento del femminismo come strategia di marketing non è un fenomeno recente, ma continua a produrre e a inventare nuovi modelli a cui uniformarsi: che creano a loro volta degli stereotipi che influiscono concretamente sulla vita delle donne, ma anche degli uomini. Quello più vicino in ordine di tempo della donna-che-ama-i-libri è forse uno dei più interessanti e paradossali da raccontare. Il primo “furto” di un tema femminista – o almeno quello di cui si ha notizia – avvenne a New York nel 1929. Siamo al tempo della cosiddetta “prima ondata femminista” (quella, per capirci, che deriva dall’emancipazionismo suffragista ottocentesco) e l’American tabacco company ingaggiò un celebre pubblicitario, Edward Bernays, perché trovasse un modo di vendere le sigarette alle donne: alla fine degli anni Venti le donne che fumavano erano molto poche, era “sconveniente” lo facessero in pubblico e non era dignitoso lo facessero nemmeno in privato («Le donne che fumano sono una minaccia per il paese», aveva scritto il New York Times nel 1901). Bernays sfruttò allora il crescente desiderio di indipendenza delle donne a proprio vantaggio diffondendo la voce che durante la tradizionale marcia di Pasqua del 1929 un gruppo di suffragette avrebbe inscenato una particolare protesta e chiamò dei fotografi. Durante il corteo, dieci donne scelte da Bernays (tra cui la sua segretaria) tirarono fuori i loro pacchetti e si accesero una sigaretta, ribattezzata per l’occasione “torcia della libertà”. Le immagini, immediatamente associate all’idea di indipendenza femminile, furono riprese dai principali giornali del tempo. Il New York Times uscì ad esempio con questo titolo: “Gruppo di ragazze accende delle sigarette come gesto di libertà”. Da lì in poi partì una specifica campagna pubblicitaria e se nel 1923 le donne compravano solo il 5 per cento delle sigarette vendute, nel 1935 la quota era più che triplicata. Laurie Penny – giornalista britannica che collabora tra l’altro con il Guardian e che è molto attenta alle questioni di genere – ha raccontato la storia di Bernays qualche settimana fa in un articolo tradotto su Internazionale, commentando: «Quella fu probabilmente la prima volta che ci rubarono il femminismo per venderci qualcosa di cui non avevamo bisogno. Ma non sarebbe stata l’ultima». | Donne-che-amano-i-libri, per venderglieli. Tutta la comunicazione che convince le donne di essere speciali se "leggono" è un ennesimo esempio di una lunga storia di sfruttamento che si finge liberazione. |
Il leader rivoluzionario cubano Fidel Castro era notoriamente appassionato di sigari, di baseball, dei suoi interminabili discorsi e di gelato: una volta, raccontò lo scrittore e suo caro amico Gabriel García Màrquez, riuscì a divorare 18 palline dopo un già generoso pranzo della domenica. Questa sua fissazione gastronomica non è solo un aneddoto divertente ma ha letteralmente plasmato la storia economica e le abitudini sociali di Cuba, in una lunga storia che tiene insieme sperimentazioni zootecniche, architetti modernisti, ragazze che diventano guerrigliere e capsule di veleno in un frappè. Nel 1959 Fidel Castro e i suoi presero il potere deponendo il dittatore Fulgencio Batista e si asserragliarono nell’Hotel Habana Libre, che diventò il quartier generale dei rivoluzionari mentre Castro si riforniva quotidianamente al suo bar per i frappè, come racconta il sito Atlas Obscura. I rapporti con i vicini Stati Uniti precipitarono rapidamente: nell’ottobre del 1960 furono vietate quasi tutte le esportazioni a Cuba tranne quelle mediche e alimentari e iniziò un embargo economico che dura tuttora, ammorbidito dalla presidenza Obama e nuovamente rafforzato da quella di Trump. | A Cuba poteva mancare tutto, ma non il gelato. Fidel Castro ne era golosissimo e dopo l'embargo statunitense decise di farselo da solo, tra nuove mucche tropicali e una gelateria simile a un'astronave. |
Il ministro dei Trasporti Graziano Delrio ha deciso con un’ordinanza di differire ad un’altra data gli scioperi del settore aereo che erano previsti per sabato 23 luglio. Nella nota diffusa dal ministero giovedì 21 luglio si legge che “Il provvedimento si è reso necessario ed urgente allo scopo di evitare un pregiudizio grave ed irreparabile al diritto di libera circolazione costituzionalmente garantito”. Tutti i voli previsti sabato 23 saranno perciò regolari. Gli scioperi erano stati proclamati a livello nazionale e locale, e avrebbero coinvolto i dipendenti di Alitalia, Meridiana, Enav e delle società di handling di alcuni aeroporti. | Gli scioperi degli aerei di sabato 23 luglio sono stati rinviati. Lo ha deciso il ministro dei Trasporti Graziano Delrio con un'ordinanza. |
Dario Fo è morto giovedì 13 ottobre all’ospedale Sacco di Milano, dove – come ha scritto il Corriere della Sera – era ricoverato da 12 giorni per problemi respiratori. Fo, che aveva 90 anni ed era nato a Sangiano, in provincia di Varese, nel corso della sua vita era stato moltissime cose: scrittore, drammaturgo e regista, attore e scenografo, attivista politico e pittore, e nel 1997 aveva vinto il premio Nobel per la letteratura. Fo vinse il Nobel per la letteratura – in modo inaspettato – con la motivazione: «Perché, seguendo la tradizione dei giullari medievali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi». La notizia della vincita del premio arrivò a Fo mentre si trovava in automobile con la cantante e showgirl Ambra Angiolini per girare una puntata di Milano/Roma, un programma di interviste registrate in macchina sull’autostrada che collega le due città. | La morte di Dario Fo. Lo scrittore, drammaturgo, regista e moltissime cose insieme aveva 90 anni, nel 1997 aveva vinto il premio Nobel per la Letteratura. |
Domenica sera il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha illustrato il piano del governo per la cosiddetta “fase 2” della gestione dell’epidemia da coronavirus. Le misure illustrate da Conte entreranno in vigore dal 4 maggio e resteranno valide fino al 17 maggio. Complessivamente sono misure puntuali che attenuano e regolano maggiormente alcune delle limitazioni in vigore fino a ora, senza che siano state annunciate strategie o programmi più strutturati su grandi settori (la scuola in particolare, su cui Conte ha risposto poi alla domanda di un giornalista alludendo al lavoro che si sta facendo per riaprire a settembre) o sulla gestione della crisi sanitaria. Nessun accenno a nuove e più strutturate gestioni del contagio, né al “contact tracing” o alla app Immuni, né a un più organizzato e profondo coordinamento di tamponi e raccolta dati tra le Regioni. Né articolazioni sulle diverse situazioni locali e regionali all’interno del Paese, di cui si era assai parlato nei giorni scorsi. | Gli annunci di Conte sulla “Fase 2”. Sono stati molto più limitati e cauti di quanto ci si aspettasse: alcune attenuazioni, nessun progetto sulla scuola né sulla gestione sanitaria. |
Una delle cose che molti hanno imparato lavorando da casa è che tenere in ordine l’ambiente di lavoro aiuta a mantenere anche un certo ordine mentale. Il principale “ambiente di lavoro” per molti è un computer, e anche quello andrebbe pulito periodicamente. Non solo dalla polvere e dalla sporcizia dovuti all’uso (o al fatto che ci facciamo colazione sopra, o che ogni tanto ci passeggia sopra un gatto), ma anche dai file che negli anni si accumulano nella memoria interna. Whitson Gordon, un giornalista americano che si occupa di tecnologia e di come farla durare, ha scritto alcuni articoli su come fare entrambe le cose. Pulire un computer dallo sporco La cosa principale da procurarsi prima di iniziare con le pulizie è un panno in microfibra, perché è morbido, delicato e ha una carica elettrostatica che attrae la polvere. Va bene una qualsiasi pezzuola per gli occhiali di quelle che molti hanno in casa, ma chi non ne ha una può comprare queste di Eco-Fused che avevamo provato e che sono abbastanza grandi per un computer portatile. Oltre alla pezzuola, possono tornare utili anche uno spray ad aria compressa, un cotton fioc e dell’alcol isopropilico. La cosa fondamentale da sapere è che, a prescindere dallo stato di sporcizia del computer, non bisogna mai e poi mai spruzzarci o versarci sopra sostanze liquide. Prima di iniziare, è sempre meglio spegnere il computer e staccarlo dall’alimentatore o da altri cavi. | Come pulire un computer, dentro e fuori. Cioè come pulirlo dalla polvere e dallo sporco, ma anche liberarlo dai vecchi file accumulati che finiscono col rallentarlo. |
Le previsioni meteo per domani, lunedì 7 maggio, dicono che in tutta Italia il tempo del pomeriggio sarà migliore di quello della mattina. Al Nord la giornata inizierà con molte nuvole su Alpi e Prealpi centro-occidentali, regioni del Nord-Ovest e Appennini, con anche qualche pioggia. Nelle altre zone non sarà comunque sereno: il cielo sarà coperto da «spesse velature». Dall’ora di pranzo le nuvole si diraderanno gradualmente. Per il Centro e il Sud Italia il meteo prevede nuvole soprattutto sulle regioni tirreniche e adriatiche con temporali diffusi; anche qui nella seconda parte della giornata le cose andranno meglio, e verso sera la pioggia si attenuerà. Le temperature minime resteranno generalmente stazionarie, mentre le massime sono in calo nelle zone alpine e prealpine e in parte del Sud Italia. | Le previsioni meteo per domani, lunedì 7 maggio. La giornata sarà divisa in due parti, così così al mattino e bello nel pomeriggio. |
Dopo un discorso in Senato insolitamente duro, ieri il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato le sue dimissioni, sancendo così la fine del suo governo. Poco dopo l’annuncio, Conte ha formalmente comunicato la sua decisione al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che tra oggi e domani svolgerà le consultazioni per verificare se esiste la possibilità di una nuova maggioranza in Parlamento: incontrerà i partiti più grandi solo domani (qui trovate il calendario dettagliato). Ma come siamo arrivati fino a qui e quali sono adesso gli scenari più probabili? Promemoria: l’Italia è una Repubblica parlamentare: gli italiani eleggono il Parlamento, non il governo; ed è il Parlamento che decide di dare la propria fiducia a questo o quel governo. Si va a votare alla fine della legislatura – ma questa finirà soltanto nel 2023 – o quando il Parlamento non è più in grado di esprimere una maggioranza a sostegno di un governo. Durante le consultazioni il presidente della Repubblica cercherà di capire se esiste quindi una maggioranza in Parlamento; a questo scopo, dopo un primo giro di consultazioni, potrebbe anche decidere di dare più tempo ai partiti, oppure affidare a chi ricopre una carica istituzionale – per esempio il presidente della Camera Roberto Fico – il compito di proseguire le consultazioni. Questi sono tutti gli scenari possibili. | Che cosa può succedere adesso. Ecco tutti gli scenari possibili, ora che si è aperta ufficialmente la crisi di governo. |
Molti giornali hanno pubblicato oggi la notizia dell’avvenuta decifrazione del manoscritto Voynich, un misterioso codice illustrato che si ritiene risalga al Quindicesimo secolo, compilato con un sistema di scrittura che da decenni tiene impegnati storici, linguisti e semplici appassionati. Anche i media italiani hanno ripreso la notizia, dandole ampio spazio con titoli categorici come: “Decifrato il manoscritto Voynich” (Repubblica), “Decifrato ‘Voynich’, il manoscritto più misterioso” (HuffPost), “Manoscritto Voynich: svelato il codice più misterioso della storia scritto da 400 monache” (Fanpage) e “Craccato il codice più misterioso dei manoscritti” (ANSA). Il problema è che Gerard Cheshire – l’autore della ricerche che sostiene di avere decifrato il manoscritto – è già stato ampiamente criticato, con grandi dubbi circa le sue dichiarazioni e il metodo stesso con cui ha svolto i suoi studi. Il codice, insomma, non è stato “craccato” come si è letto in giro. Il manoscritto, datato tra il 1404 e il 1438, fu acquistato nel 1912 da Wilfrid Voynich – un mercante di libri rari inglese di origini polacche – dal Nobile collegio gesuita di Villa Mondragone, un paese vicino a Frascati (Roma). Oltre a usare un sistema di scrittura ignoto, il codice presenta numerose illustrazioni, con piante, strani oggetti, donne nude e simboli dello zodiaco. Attualmente fa parte della Beinecke Library dell’Università di Yale (Stati Uniti) e Giacomo Papi ne aveva raccontato più estesamente la storia qui sul Post. | No, il manoscritto Voynich non è stato decifrato. Un altro studioso sostiene di esserci riuscito e sta ricevendo molte attenzioni dai giornali, ma storici e linguisti dicono che è aria fritta e che il mistero rimane. |
Il 7 luglio la Corte di Cassazione ha revocato la condanna a 10 anni per concorso esterno in associazione mafiosa a Bruno Contrada, ex capo della squadra mobile di Palermo e poi alto dirigente dei servizi segreti. Contrada era stato condannato in via definitiva nel 2007 a 10 anni di carcere per aver favorito la mafia siciliana tra la fine degli anni Settanta e gli anni Ottanta. La Cassazione ha deciso che Contrada non può essere punito perché il reato di cui veniva accusato – concorso esterno in associazione mafiosa – all’epoca «non era sufficientemente chiaro» nella legislazione italiana. Negli ultimi giorni si è parlato del fatto che la revoca della condanna di Contrada potrebbe portare a una simile sentenza anche per quanto riguarda Marcello Dell’Utri, uno dei fondatori di Forza Italia, che ha 73 anni e al momento si trova in carcere a Rebibbia. Ne ha scritto su Repubblica Attilio Bolzoni, parlando di quelle che per il momento sono solo ipotesi. Sono però ipotesi che si basano sul fatto che il reato di “concorso esterno in associazione mafiosa” è una questione molto complicata. Bisognerà aspettare che la Corte di Cassazione pubblichi le motivazioni della sentenza sul caso Contrada. Il reato di “concorso esterno in associazione mafiosa” non esiste nel codice penale. Deriva infatti dalla “fusione” di due diversi reati: l’associazione per delinquere di tipo mafioso, articolo 416 bis, e l’articolo 110, che prevede il concorso di persone in altri reati. Per questa ragione, il suo utilizzo da parte dei magistrati anti-mafia è stato spesso discusso da numerosi giuristi. Come ha scritto Giovanni Bianconi sul Corriere della Sera, il «reato di concorso esterno in associazione mafiosa è diventato concretamente applicabile in Italia solo dopo il 5 ottobre 1994». Su Repubblica, Bolzoni ha spiegato che «i giudici della Cassazione hanno ritenuto provate le collusioni del braccio destro di Berlusconi [Dell’Utri] solo dal 1977 al 1992», quindi fino a due anni prima che il reato diventasse “concretamente applicabile”, per usare le parole di Bianconi. | La sentenza Contrada riguarda Dell’Utri? in parte sì, perché in entrambi i casi si parla della complicata questione del “concorso esterno in associazione mafiosa”, scrive Attilio Bolzoni su Repubblica. |
Due uomini afghani, Mamur e Zar Jan, ritenuti responsabili della morte della giornalista del Corriere della Sera Maria Grazia Cutuli, sono stati condannati a 24 anni di carcere dal tribunale di Roma. Cutuli era stata uccisa il 19 novembre del 2001 insieme all’inviato di El Mundo Julio Fuentes e a due corrispondenti dell’agenzia Reuters, l’australiano Harry Burton e l’afghano Azizullah Haidari, quando il loro convoglio venne attaccato dai talebani a circa 90 chilometri da Kabul, in Afghanistan. Reza Khan, ritenuto il capo del gruppo che uccise i quattro giornalisti, è stato condannato a morte in Afghanistan e ucciso nel 2007. Anche i due fratelli Jan, Mamur e Zar, sono già stati condannati in Afghanistan a 16 e 18 anni. Al momento sono detenuti in Afghanistan. | I due afghani responsabili della morte della giornalista Maria Grazia Cutuli sono stati condannati a 24 anni di carcere. |
Sta proseguendo il dibattito sulla riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES), una questione che divide la maggioranza parlamentare e minaccia la stabilità del governo. Il capo del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio continua a chiedere di rinviare la decisione finale sulla riforma, che nelle prossime settimane dovrebbe essere definitivamente approvata dai capi di stato e di governo dell’eurozona, mentre il PD sostiene che la riforma sia utile per il nostro paese e rimandarne l’approvazione sarebbe un danno per il paese. Non sempre però la politica si esprime con grande chiarezza su quali sarebbero i vantaggi e, soprattutto, i problemi della riforma del MES. Nell’ultimo post in proposito sul Blog delle Stelle, firmato da Luigi Di Maio, per esempio, non viene citata una sola ragione concreta per dire no alla riforma. Non c’è molto da stupirsi, visto che è una materia molto complessa e piena di aspetti tecnici difficili da spiegare (fino a poco tempo fa, inoltre, sia il Movimento 5 Stelle che la Lega, l’altro grande partito contrario alla riforma, avevano seguito e approvato insieme i vari passaggi della riforma). | La riforma del MES non prevede la ristrutturazione automatica del debito. E già che ci siamo, cosa vuol dire "ristrutturare il debito"?. |
Oggi i giornali sono pieni di ipotesi, voci e “retroscena” su come le elezioni abbiano influenzato i rapporti tra Matteo Renzi e Denis Verdini, senatore e leader di ALA, un piccolo gruppo parlamentare composto da fuoriusciti da Forza Italia, che da circa un anno appoggia esternamente il governo, in particolare durante i voti sulla riforma della Costituzione. È difficile ricostruire in maniera affidabile a che punto siano i rapporti, visto che in questi giorni sono state fatte pochissime dichiarazioni pubbliche. Alcuni giornali parlano di “rottura” tra Verdini e Renzi, altri parlano di cambiamento nei rapporti di forza, altri ancora di un finto litigio, un complotto, per attirare voti di sinistra ai ballottaggi. Di fatto, però, stando a quanto scrivono i giornali in questi giorni, sembra che per ora cambierà poco, almeno per le prossime settimane. Anche per una ragione: molto dell’alleanza presunta e dei progetti di Renzi di spostare il PD verso rapporti con elettori e politici di centro piuttosto che con quelli più a sinistra, è esistito finora soprattutto nelle costruzioni e nelle sintesi dei giornali. Lo stesso “partito delle Nazione” – il presunto nuovo partito trasversale che è stato rappresentato come un progetto renziano – non è stato finora altro che una sintesi giornalistica senza nessuna legittimazione concreta. Sostenuto in sostanza solo appunto dall’appoggio esterno di ALA ad alcuni voti parlamentari e da un’impressione generale di un progetto politico renziano più “moderato” di quelli dei leader del PD che lo precedevano. Ma mai finora sono stati messi in discussione la natura e il futuro del PD, se non da ipotesi giornalistiche tese ad allarmare gli elettori più di sinistra. Ipotesi rese più efficaci dalla rappresentazione – non priva di argomenti fondati – di Denis Verdini come di un diabolico e concreto trafficante dell’opportunità politica e personale. Ma la volatilità di questo spauracchio – “il partito della Nazione” – si è rivelata palesemente già in un paio di passaggi dell’articolo di oggi di Repubblica, per esempio, che ora lo danno improvvisamente per seppellito a favore del suo opposto. In realtà, Renzi pensa a uno schema Ulivo dal 17 aprile scorso. Lo hanno spaventato i 15 milioni e 800 mila italiani che sono andati alle urne per il referendum contro le trivelle. In quel dato, insufficiente per il quorum, Palazzo Chigi ha letto un voto anti-premier. «Dobbiamo ricompattarci a sinistra, altrimenti sulla riforma costituzionale andiamo a sbattere», disse quella sera il premier ai suoi collaboratori. | Che si dice di Renzi e Verdini? c'è un contrordine a cui partecipano giornali e coinvolti: invece del "Partito della Nazione" ora si torna a evocare addirittura l'Ulivo. Molte chiacchiere, per ora. |
Fra le migliori foto di animali diffuse questa settimana sulle agenzie fotografiche trovano spazio diversi orsi polari, piccoli e grandi, e alcune specie di uccelli. C’è ad esempio un pinguino di Humboldt appena nato – e col pelo piuttosto arruffato – fra le mani di una veterinaria del Blair Drummond Safari Park di Stirling, nel Regno Unito, dove da due anni non nascevano esemplari di questa specie. Tra le altre foto della raccolta ce n’è una di un piccolo di giaguaro nato da poco a San Pietroburgo, e un’altra di un orso polare che osserva il pupazzo di una bambina dietro il vetro della sua vasca. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Weekly Beasts. Giaguari grandi quanto una ciotola, scoiattoli assetati e gorilla annoiati, fra le migliori foto di animali della settimana. |
Oggi, venerdì 28 giugno, il gruppo americano Nine Inch Nails ha pubblicato su Youtube il video di un nuovo pezzo intitolato “Came Back Haunted”. La canzone sarà presente in Hesitation Marks, il nuovo disco della band che uscirà il 3 settembre 2013. Il video è stato diretto dal regista americano David Lynch, che aveva già collaborato con il capo della band Trent Reznor per la colonna sonora del film Strade Perdute, nel 1997. Attenzione: la visione del video è sconsigliata a chi soffre di attacchi epilettici. | Il nuovo video dei Nine Inch Nails, diretto da David Lynch. Il pezzo si chiama "Came Back Haunted" e farà parte del nuovo disco, che uscirà il 3 settembre. |
La vicenda della cessione di TIM, la società conosciuta fino a due anni fa come Telecom Italia, cioè la principale azienda di telecomunicazioni in Italia, ha avuto negli ultimi giorni un colpo di scena. Ieri sera la Cassa Depositi e Prestiti (CDP), cioè la società finanziaria del ministero dell’Economia, ha annunciato che nella prossima settimana raccoglierà fino al 5 per cento delle azioni di TIM. Secondo gli analisti l’ingresso di un’azienda istituzionale come CDP fra gli azionisti accelera il processo che dovrebbe portare allo scorporo della rete telefonica dalla società principale, una misura che da diversi anni viene suggerita a TIM per gestire meglio la rete, uno dei suoi asset più preziosi (nonché strategico per gli interessi nazionali). Si era capito che stava iniziando una nuova fase all’inizio di marzo, quando il fondo di investimenti Elliott – già famoso in Italia per avere prestato 303 milioni di euro all’imprenditore cinese Yonghong Li e avergli permesso di fatto di acquistare il Milan – ha acquistato rapidamente circa il 5 per cento delle azioni e proposto un cambio ai vertici dell’azienda, controllata al 23,94 per cento dalla società francese Vivendi. | C’è un colpo di scena nel caso TIM. La Cassa Depositi e Prestiti, cioè il governo, ha annunciato che sta per acquistare il 5 per cento delle azioni, con uno scopo ben preciso. |
Il 18 febbraio è uscito per l’editore Orecchio Acerbo il libro per bambini Piccola Orsa dell’illustratrice britannica Jo Weaver. Protagoniste delle storia sono una madre e una figlia, un’orsa maggiore e un’orsa minore: al risveglio dal letargo invernale la mamma insegna alla piccola come si vive nella foresta e chi la abita. Insieme madre e figlia pescano, nuotano, giocano ed esplorano fino al ritorno dell’autunno. Il progetto iniziale del libro non prevedeva la presenza di un cucciolo, ha raccontato Jo Weaver al Guardian: la storia originale riguardava un orso e la sua relazione con l’ambiente naturale, e solo dopo l’autrice ha deciso di renderlo meno solitario aggiungendo un piccolo. | Sei pagine da “Piccola orsa”. Orecchio Acerbo ha pubblicato la storia illustrata di due orse, madre e figlia, che dopo la fine dell'inverno esplorano insieme la foresta. |
Per la prima volta nella storia dell’uomo, mercoledì 12 novembre qualcosa costruito sulla Terra atterrerà su una cometa. Centinaia di ricercatori della missione Rosetta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) osserveranno con apprensione l’esito della manovra, il frutto di oltre dieci anni di duro lavoro per compiere a 510 milioni di chilometri da noi qualcosa mai tentato prima: fare posare sulla superficie turbolenta di una cometa il lander Philae, un cubo di un metro per lato con una massa di 100 chilogrammi e pieno di strumentazioni per analizzare le caratteristiche di uno dei corpi celesti osservati fino dall’antichità. La cometa scelta dall’ESA si chiama 67P/Churyumov-Gerasimenko (67P/C–G) ed è grande circa 3,5 chilometri per 4 chilometri nei punti di massima estensione. Fu scoperta nel 1969 e dopo qualche traversia, nei primi anni Duemila fu selezionata come obiettivo per la missione di Rosetta, la sonda spaziale che negli ultimi dieci anni ha viaggiato per miliardi di chilometri per raggiungerla, portandosi dietro il lander Philae, che sarà il protagonista dell’atterraggio. Rosetta deve il suo nome alla stele di Rosetta, la lastra di pietra che permise agli archeologi di decifrare i geroglifici degli antichi egizi. L’ESA ha deciso di chiamarla così perché confida che la sonda possa essere una sorta di stele del nostro tempo: un mezzo per rendere comprensibili i meccanismi che portano alla formazione dei pianeti in generale, e più in particolare ai fenomeni che resero possibile la formazione del nostro sistema solare per come lo conosciamo oggi. | Rosetta, guida alla missione sulla cometa. Per la prima volta nella storia dell’uomo qualcosa costruito sulla Terra atterrerà su una cometa per studiarla: grazie alla missione Rosetta, a 510 milioni di chilometri da qui. |
Martedì 9 ottobre c’è stata la cerimonia di consegna degli American Music Awards, i premi musicali americani fondati nel 1973 dal conduttore radiofonico e televisivo Dick Clark dopo che il canale tv ABC aveva perso i diritti di trasmissione dei Grammy Awards (la cosa più vicina al nostro Festival di Sanremo). Sono una specie di Grammy alternativi, meno importanti ma comunque abbastanza spettacolari e pieni di persone da fotografare: a questo giro c’erano Dua Lipa, Jennifer Lopez, Ciara, Rita Ora, Lenny Kravits, Post Malone e Mariah Carey. Quest’anno il premio più importante, quello di artista dell’anno, è stato vinto da Taylor Swift, che ne ha vinti anche altri tre: per il miglior tour, come miglior artista femminile pop-rock e per il miglior disco per reputation. È diventata così l’artista femminile ad aver vinto più premi nella storia degli American Music Awards. L’altra grande premiata della serata è stata Camila Cabello, che ha vinto un premio come migliore nuova artista dell’anno e tre per il singolo “Havana”: migliore collaborazione (con Young Thug), miglior video e miglior canzone pop-rock. | Chi ha vinto gli American Music Awards. Soprattutto Taylor Swift e Camila Cabello, ma le foto più belle della serata sono merito anche di Jennifer Lopez, Rita Ora, Lenny Kravitz e Mariah Carey. |
Il 6 agosto del 1994, vent’anni fa, morì nella sua casa di Lampedusa Domenico Modugno, uno dei più famosi cantautori italiani di sempre. Per chi ha voglia di riascoltarlo, queste sono le canzoni che Luca Sofri, il peraltro direttore del Post, scelse per il libro Playlist, la musica è cambiata. Domenico Modugno (1928, Polignano a mare – 1994, Lampedusa) Una grandezza devastata dal successo di “volare, oh, oh”, recuperabile nell’eleganza e nella generosità dell’uomo e in alcuni passaggi delle sue altre canzoni, quelle meno da pizzeria. Ci sarebbe la macchia di “Piange il telefono”, che ha sfinito una generazione: ma ricordiamoci almeno che era la traduzione di una cosa francese. | 7 canzoni di Domenico Modugno. Morì il 6 agosto del 1994: una playlist da riascoltare e un po' di belle foto. |
Domenica 13 gennaio a Los Angeles si è svolta la settantesima cerimonia di consegna dei Golden Globes, i premi televisivi e cinematografici assegnati dalla Hollywood Foreign Press Association, l’organizzazione che raccoglie i giornalisti che rappresentano il cinema statunitense al di fuori degli Stati Uniti. L’evento è stato trasmesso da NBC ed è stato presentato da Tina Fey (30 Rock) e da Amy Poehler (Parks and Recreation). Il maggior numero di premi è stato vinto dal musical Les Misérables, ma anche Argo di Ben Affleck e Django Unchained di Quentin Tarantino se la sono cavata bene. Il Golden Globe per la carriera è stato assegnato all’attrice Jodie Foster, che ha tenuto un discorso molto personale alludendo anche alla propria omosessualità, tema dibattuto da tempo (video). Tra gli altri momenti notevoli della serata c’è stata la consegna di uno dei premi, per il film Lincoln, da parte dell’ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton (video), accolto con grandi e lunghi applausi dagli attori e registi che partecipavano alla cerimonia. Vi raccontiamo, per immagini, tutti i premi e i vincitori della serata. | Chi ha vinto i Golden Globes. Argo scelto come miglior film, il più premiato è stato Les Misérables ma se l'è cavata bene anche Django Unchained di Tarantino. |
Ha aperto alla New York Public Library Sinatra: An American Icon, una mostra sul celebre cantante americano Frank Sinatra, morto a 82 anni nel 1998. La mostra sarà aperta fino al 4 settembre 2015 e, come racconta il sito della New York Public Library, contiene «foto mai viste, oggetti personali e di famiglia, lettere private, stampe e ovviamente molta musica». La mostra è a ingresso gratuito ed è stata organizzata in collaborazione col museo Grammy di Los Angeles e con la stessa famiglia di Sinatra: è il motivo per cui la maggior parte degli oggetti della mostra non è mai stata esposta prima d’ora. Sinatra era nato il 12 dicembre del 1915 (quest’anno ricorrerà dunque il centenario della sua nascita) ed è stato uno dei più famosi cantanti nella storia della musica leggera: nel corso della sua carriera ha reso celebri decine di standard jazz dell’epoca, e la sua voce è tuttora una delle più apprezzate e riconoscibili. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | La mostra su Frank Sinatra a New York. Ci sono lettere e oggetti personali mai esposti prima, la mostra è gratuita e aperta fino al 4 settembre. |
Un paio di Nike fatte a mano del raro modello “Moon Shoe” del 1972, disegnato dal co-fondatore dell’azienda Bill Bowerman, è stato venduto all’asta da Sotheby’s per 437.500 dollari, circa 393mila euro, ben al di sopra della stima più alta di 160 mila dollari, pari a 142mila euro. Le Nike sono state comprate dal collezionista canadese Miles Nadal. Sono particolarmente preziose: il modello venne creato per le qualificazioni delle Olimpiadi nel 1972 e questo è uno delle 12 paia realizzate e l’unico mai indossato. La scorsa settimana Nadal si era offerto di comprare tutte le 100 sneakers offerte all’asta da Sotheby’s e dal rivenditore di scarpe Stadium Goods, che avevano acconsentito – per un costo complessivo di 850mila dollari (circa 760mila euro) – a patto di vendere comunque all’asta pubblica le Nike “Moon Shoe”. Nadal ha intenzione di esporre le scarpe insieme alla sua collezione di auto nel suo museo privato a Toronto, in Canada. | Un paio di rare sneaker Nike è stato venduto all’asta per 437 mila dollari. |
Nel pomeriggio sono state annunciate le nomination per la 91ª edizione degli Oscar, i più importanti premi di cinema al mondo. Nella categoria più importante, quella per il miglior film, sono stati candidati A Star is Born, BlacKkKlansman, Black Panther, Bohemian Rapsody, La favorita, Green Book, Roma e Vice. Qui avanti trovate le cose minime da sapere sui film candidati, molti dei quali si sono presi alcune altre importanti nomination. Ci sono anche i trailer e la data d’uscita italiana, se siete tra quelli che vogliono arrivare preparati alla cerimonia, che quest’anno sarà il 24 febbraio. | Gli 8 candidati all’Oscar per il Miglior film. Sei sono già usciti in Italia e due – "La favorita" e "Green Book" – usciranno prima della fine di gennaio. |
La tomba più famosa del mondo forse ospitava due persone, e la scoperta potrebbe fare luce su uno dei più grandi misteri di sempre: cosa ne è stato di una splendida regina che governò l’antico Egitto. Giovedì 17 marzo il ministro delle Antichità egiziano Mamdouh al Damati ha annunciato che le analisi con i radar condotte nella tomba di Tutankhamon potrebbero aver rivelato la presenza di due nuove stanze nel mausoleo del faraone. Secondo al Damati le analisi avrebbero rilevato l’esistenza di materiale metallico e biologico che indicherebbero la presenza di oggetti funebri all’interno delle stanze. «Potrebbe trattarsi della scoperta del secolo», ha detto al Damati ai giornalisti, «è molto importante per la storia dell’Egitto, e per la storia del mondo». Le stanze potrebbero essere appartenute al re o alla regina, ha detto al Damati, che ha poi aggiunto che alla fine di marzo saranno condotte ulteriori analisi per determinare la dimensione delle stanze lo spessore dei muri. Quello che si stanno chiedendo molti egittologi è se nella tomba non sia seppellita anche la regina egizia Nefertiti, che si dice fosse la matrigna di Tutankhamon. Da quando lo scorso agosto l’archeologo inglese Nicholas Reeves aveva detto che il sepolcro di Nefertiti si sarebbe potuto trovare all’interno della tomba di Tutankhamon, il mondo dell’archeologia è elettrizzato all’idea di portare alla luce un’altra scoperta storica in Egitto. | Le nuove stanze nella tomba di Tutankhamon. Sono state scoperte grazie a delle ricerche con i radar e potrebbero contenere la tomba della regina Nefertiti, la matrigna di Tutankhamon. |
Giovanni Toti, presidente della Liguria ed ex coordinatore di Forza Italia, ha presentato oggi il simbolo di “Cambiamo!” il movimento politico «per cambiare il centrodestra» che era stato annunciato il 7 agosto, quando era iniziata l’attuale crisi di governo. Il nuovo movimento di Toti, che prima di entrare in politica era stato direttore di Studio Aperto e del TG4, è considerato vicino alla Lega di Matteo Salvini. Il simbolo – che in una sua prima versione era «un sole arancione che guarda al futuro» ora è un cerchio per metà azzurro e per metà arancione, con all’interno un tricolore stilizzato e con la scritta “Cambiamo con Toti”. Su Facebook, Toti ha scritto: «Potrete sceglierlo già alle prossime elezioni per cambiare insieme a noi. Prima si vota meglio è!». | Giovanni Toti ha presentato il simbolo di “Cambiamo”, il suo nuovo partito. |
Venerdì 7 febbraio, durante la puntata delle Invasioni barbariche su La7, è andata in onda un’intervista con Carlo Gabardini, attore e autore televisivo noto soprattutto per il personaggio di Olmo Ghesizzi in Camera Café. Durante l’intervista si è parlato del coming out di Gabardini, con una lettera pubblicata su Repubblica lo scorso 31 ottobre (in seguito al suicidio di un ragazzo romano di 21 anni più volte maltrattato in quanto gay) e del videomonologo pubblicato su YouTube per il progetto “Le cose cambiano” (in cui però non si parla di omosessualità, diciamo, ma di marmellata e Nutella). Gabardini è rimasto in studio per parte dell’intervista a Belen Rodriguez. | Carlo Gabardini alle “Invasioni Barbariche”. Ha parlato del suo coming out e del famoso video sulla Nutella, e ha poi partecipato all'intervista di Belen Rodriguez. |
Sabato sera Blue Origin, la compagnia spaziale del fondatore e CEO di Amazon Jeff Bezos, ha concluso l’asta per un posto da passeggero sul viaggio inaugurale dell’astronave New Shepard, che dovrebbe compiere un breve volo a 100 chilometri di altitudine: per ottenere il posto il vincitore dell’asta ha pagato 28 milioni di dollari (circa 23 milioni di euro). L’asta era cominciata online alcuni giorni fa e il vincitore è stato annunciato in una piccola cerimonia, anche se Blue Origin ha fatto sapere che la sua identità verrà rivelata solo nelle prossime settimane. Secondo l’azienda, più di 7.500 persone in 159 paesi hanno partecipato all’asta, i cui proventi saranno versati alla fondazione di promozione della cultura scientifica Club for the Future, di proprietà della stessa Blue Origin. | 28 milioni di dollari per un volo spaziale con Jeff Bezos. Li ha spesi il vincitore sconosciuto dell'asta per il primo volo con equipaggio della Blue Origin, di proprietà del fondatore di Amazon. |
È morto a 93 anni l’imprenditore Giordano Zucchi, ex presidente del gruppo tessile Zucchi-Bassetti. La società Zucchi venne fondata nel 1929 da Vincenzo Zucchi, padre di Giordano, per produrre lenzuola e tovaglie. Nel giro di pochi anni divenne una delle aziende italiane più importanti nella produzione di biancheria per la casa e nel 1986 acquistò per 20 miliardi di lire la sua principale concorrente, Bassetti, dal gruppo Marzotto. Nel 2014, in seguito ad alcuni anni di crisi economica, il pacchetto di maggioranza del gruppo passò al calciatore della Juventus Gianluigi Buffon, che era diventato azionista nel 2009, e nel 2016 la società venne ceduta al fondo francese di private equity Astrance Capital. | È morto Giordano Zucchi, ex presidente del gruppo tessile Zucchi-Bassetti. |
Non ci pare che manchino gli elementi che mostrano non solo la drammaticità della crisi politica italiana, ma il suo aver perduto ogni senso del ridicolo e ogni misura di dignità adulta. Un giorno sì e uno sì si rinnovano occasioni di riflessione sul paradosso di un governo che la maggioranza del paese ritiene inadatto a governare e nessuno riesce a far spostare, o sul navigare alla deriva del suddetto governo, o sull’abbrutimento di una classe politica fatta nella sua maggioranza di singoli inetti che trascinano quotidianamente le proprie esistenze indifferenti al proprio ruolo. La gestione politica dell’Italia oggi non è solo un disastro, è un asilo. Come dimostra ancora non tanto la sconfitta di ieri alla Camera della maggioranza – può accadere, è la politica – ma le reazioni infantili successive, con accuse a questa o quell’assenza, conti di pallottoliere, sghignazzi dall’altra parte, pretese che sia stato un caso, eccetera. La ciliegina sulla torta di questo scenario è la strada prevalente ormai presa dalle considerazioni su come uscirne, quella che di fatto cerca di addomesticare Berlusconi come fosse un animale uscito dalla gabbia o un bambino capriccioso, avendo rinunciato a ogni altro progetto. Un numero crescente di analisti e commentatori orienta ormai le proprie proposte allo psicanalitico: dalle richieste di dimissioni degli editorialisti del Corriere della Sera che spiegano al PresdelCons che la sua uscita sarà onorevole e gli farà fare una bella figura, a Michele Serra che oggi su Repubblica cerca di capire cosa ci sia nella testa di Berlusconi a tenerlo attaccato a una scelta che paghiamo tutti (“gli pare inverosimile che qualcuno non lo ami”), a Giancarlo Loquenzi che in tv qualche giorno fa è arrivato a rivendicare, come se fosse una cosa normale, che “più gli si chiede di dimettersi, più lui non lo farà”. | Domatori di Berlusconi. L'Italia che tratta il proprio PresdelCons come un animale da addomesticare, o un bambino capriccioso da calmare. |
Questa domanda è stata pubblicata originariamente su Quora, un social network basato su un sistema di domande e risposte e a cui partecipano esperti e addetti. La risposta è stata fornita da Marcus Geduld, docente e scrittore. I libri sono macchine costruite apposta per stimolare le vostre emozioni (non tutti i libri, certo, ma buona parte dei romanzi e della saggistica). Gli autori passano la vita a studiare il modo migliore per suscitare emozioni, manipolarle e trasferire poi tutta questa conoscenza nelle loro opere. Lo fanno addirittura con una semplice frase. Chi insegna scrittura invita spesso i suoi studenti a inserire un gancio in ogni frase che induca i lettori a proseguire con la successiva. | Perché leggere un libro ci coinvolge così tanto. C'entrano la bravura degli autori, certo, ma soprattutto la nostra indole e la capacità del nostro cervello di immaginare e simulare il comportamento degli altri. |
Il paradosso di questi anni di rimescolamenti politici e partitici è la permanenza in vita di partiti-zombie, superati dagli eventi ma non dalla burocrazia. È il caso della Margherita e dei Democratici di Sinistra, per esempio, ufficialmente sciolti nel 2007 ma che continuano ad avere sedi, dipendenti, organi ufficiali e rimborsi elettorali, in funzione delle elezioni politiche del 2006. Oppure di Forza Italia e Alleanza Nazionale, anch’essi sciolti nel 2008 in seguito alla costituzione del Popolo della Libertà. Le ragioni per cui questi partiti-zombie vengono tenuti in piedi sono essenzialmente due. La prima è tenere lo spazio occupato: evitare che qualcuno possa intestarsi quegli stessi simboli e nomi, lucrando elettoralmente sulla loro vasta notorietà. È la stessa ragione per cui questi simboli vengono depositati a ogni elezione, per poi non essere utilizzati: per evitare che lo facciano degli altri. La seconda ragione è la più importante: questi partiti sono titolari di veri e propri patrimoni finanziari e immobiliari. Dai rimborsi elettorali alle sedi di partito, ogni anno questi partiti incassano e spendono quantità di denaro non irrisorie: un’attività che va controllata e amministrata. Logicamente, questi patrimoni sarebbero dovuti diventare i patrimoni dei nuovi partiti: DS e Margherita avrebbero dovuto trasferire i loro patrimoni al PD, PdL e AN avrebbero dovuto fare lo stesso nei confronti del PdL. Non è andata così, per reciproche diffidenze e prudenze, e quindi i partiti che non ci sono più in realtà ci sono ancora. | La guerra degli ex AN sul Secolo d’Italia. Gli ex esponenti di AN si contendono il patrimonio del loro vecchio partito: in gioco c'è anche il ripianamento dei debiti del quotidiano. |
Lo spread, la differenza tra il rendimento dei titoli di stato italiani e quelli tedeschi, ha raggiunto oggi pomeriggio i 290 punti, il livello più alto dallo scorso dicembre quando si era abbassato grazie al compromesso tra governo e Commissione Europea sulla legge di bilancio. Già ieri si era arrivati a 281. Significa che sui mercati finanziari internazionali è aumentata la preoccupazione che in futuro il governo italiano non possa o non voglia rimborsare ai creditori il denaro che hanno prestato all’Italia: alcuni degli investitori stranieri che avevano comprato titoli di debito italiano hanno iniziato a venderli. Secondo due rapporti di Unicredit e Monte dei Paschi di Siena, è successo per via delle dichiarazioni di ieri del vicepresidente del Consiglio e ministro dell’Interno Matteo Salvini, secondo cui con la prossima legge di bilancio si potrebbe sforare il rapporto deficit/PIL del 3 per cento – parametro imposto dai trattati europei – e aumentare il debito pubblico fino al 140 per cento del PIL. «Se qualcuno a Bruxelles si lamenta ce ne faremo una ragione», ha aggiunto nel corso di un comizio. | Lo spread ha raggiunto i 290 punti: era da dicembre che non era così alto. |
Il sito per comprare e scambiare criptovalute Bithumb ha subito un furto informatico per un valore dell’equivalente di circa 27 milioni di euro. Bithumb è il sesto sito di exchange più grande al mondo per volume d’affari, secondo il sito Coinmarketcap, ed è il secondo a essere stato colpito da un furto informatico negli ultimi dieci giorni, dopo quello di circa 35 milioni di euro dal sito Coinrail. Secondo il sito CoinDesk Korea, a essere rubati sono stati i ripple (XRP), una delle principali criptovalute. Bithumb ha detto che provvederà a rimborsare i propri clienti, aggiungendo che le valute rubate erano conservate in modo sicuro in portafogli virtuali non direttamente connessi a internet. Questo però avrebbe reso impossibile il furto, e la giustificazione è stata quindi commentata con scetticismo dagli esperti. Secondo il sito sudcoreano Yonhap, il furto è avvenuto grazie a una mail inviata dagli hacker agli utenti del sito, che conteneva un link che se cliccato era in grado di sottrarre le informazioni di sicurezza degli account. | C’è stato un furto di criptovalute per circa 27 milioni di euro al sito di exchange Bithumb. |
A Firenze, per la prima volta, quest’anno il 1° maggio funzionerà l’ATAF, sarà aperto Palazzo Vecchio (per gli Uffizi, gestiti dallo Stato, dovremo ancora aspettare…), sarà concessa libertà ai negozi del centro storico – e solo a loro – di tenere aperto se lo vorranno. Una città come Firenze non chiude. Può piacere o meno, ma è così. Ci hanno criticato in tanti, ma io penso che il primo maggio sia la festa del lavoro. La festa di chi il lavoro ce l’ha, di chi il lavoro lo sta perdendo perché cassaintegrato, la festa di chi il lavoro ce l’ha oggi ma domani non si sa. | “Una città come Firenze non chiude”. Un seccato Matteo Renzi risponde a tutti, conferma la scelta per il Primo Maggio e la spiega sul Post. |
Stamattina a molti sarà capitato di notare un freddo particolarmente pungente e un po’ di brina sul cruscotto dell’auto, quando sono usciti per andare al lavoro (al Post qualcuno è arrivato a temere il congelamento delle dita, ma esagerava). Si sono trovati in una situazione simile anche nel Regno Unito, dove stamattina le temperature erano sotto lo zero, ma le condizioni atmosferiche hanno reso tutto molto fotogenico: due fotografi di Getty Images hanno scattato belle foto della nebbiolina che si alza, della brina che sembra neve e dei laghi che si ghiacciano per le prime volte, con il rosso e l’arancio dell’alba che sfumano quello che ci sta intorno. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | L’arrivo del freddo, fotografato. Non eravate soli a tremare, stamattina quando siete usciti di casa: ma nel Regno Unito era un freddo molto fotogenico. |
Il Tribunale del Riesame ha revocato gli arresti domiciliari a Mimmo Lucano, il sindaco di Riace arrestato il 2 ottobre per le accuse di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e illeciti nell’affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti. Lucano ha comunque ricevuto il cosiddetto divieto di dimora, una misura più tenue degli arresti domiciliari che però gli impedirà di vivere a Riace. Il Tribunale del Riesame ha modificato anche la misura cautelare che era stata imposta alla compagna di Lucano, Lemlem Tesfahun: il divieto di dimora a Riace è stato sostituito con l’obbligo di firma (Tesfahun dovrà quindi presentarsi ogni giorno a una certa ora da un ufficiale di polizia giudiziaria, ma potrà tornare a vivere a Riace). L’arresto di Lucano era stato molto discusso e commentato, perché il piccolo comune calabrese di cui è sindaco era stato raccontato negli ultimi anni come un modello per l’accoglienza dei migranti. A Riace, che era un paese ormai semideserto, nelle case abbandonate del centro oggi vivono stabilmente centinaia di rifugiati in una specie di sistema di accoglienza diffuso. Per avviare il progetto Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), ricorda il Sole 24 Ore, «sono stati utilizzati immobili abbandonati, costruiti tra agli anni ‘30 e ’60, recuperati con fondi dell’Unione europea e progetti della Regione Calabria». Attorno ai richiedenti sono nati anche posti di lavoro che hanno riqualificato il paese: botteghe artigiane e ristoranti hanno riaperto, sono stati avviati asili, scuole multilingue, orti biologici; le case sono state ristrutturate ed è stato rifatto, tra le altre cose, tutto l’impianto di illuminazione del paese. Ora, per decisione del ministero dell’Interno, i migranti di Riace saranno trasferiti altrove. | Sono stati revocati gli arresti domiciliari a Mimmo Lucano, sindaco di Riace. Ma gli è stato imposto il divieto di dimora, dovrà quindi lasciare la sua città. |
Il Foglio pubblica oggi una seconda serie di risposte alla domanda “Come può risollevarsi il Cav?”, raccolte tra opinionisti e commentatori sul tema della possibile sopravvivenza politica di Silvio Berlusconi. L’idea è ispirata a una simile iniziativa del New York Times dedicata a Barack Obama. Qui una sintesi del primo giro, ecco i pareri di oggi. Elezioni anticipate Berlusconi ha due buone ragioni per andare alle elezioni anticipate. La prima è che le campagne elettorali sono le cose che gli vengono meglio. La seconda è che la maggioranza uscita dalle ultime elezioni non esiste più, con la rottura dei finiani e lo sgretolamento di altre parti dell’appoggio al governo. Piero Sansonetti, appena nominato direttore del quotidiano Calabria Ora | Altri consigli a Berlusconi. Il Foglio chiede a chiunque idee per "risollevare il Cav", ma prevale la rassegnazione alla fine. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 18.887 nuovi casi di contagio da coronavirus e 564 morti a causa del COVID-19. I ricoverati attualmente sono 33.845 (170 in più rispetto a ieri), di cui 3.454 nei reparti di terapia intensiva (63 in meno di ieri) e 30.391 negli altri reparti (233 in più di ieri). Sono stati analizzati in tutto 163.550 tamponi. È risultato positivo l’11,5% per cento dei tamponi di cui è stato comunicato il referto. Ieri i contagi registrati erano stati 21.052 e i morti 662. !function(){"use strict";window.addEventListener("message",(function(a){if(void 0!==a.data["datawrapper-height"])for(var e in a.data["datawrapper-height"]){var t=document.getElementById("datawrapper-chart-"+e)||document.querySelector("iframe[src*='"+e+"']");t&&(t.style.height=a.data["datawrapper-height"][e]+"px")}}))}(); | I dati sul coronavirus di oggi, domenica 6 dicembre. |
La sindaca di Roma Virginia Raggi è stata assolta dall’accusa di falso nel processo di primo grado in cui era imputata per la storia della nomina di Renato Marra – fratello dell’ex braccio destro di Raggi, Raffaele – alla direzione del Dipartimento turismo. Il giudice ha stabilito che «il fatto non costituisce reato». L’assoluzione di Raggi è importante soprattutto perché in caso di condanna, secondo quanto prevede il codice etico del Movimento 5 Stelle, si sarebbe dovuta dimettere da sindaco e si sarebbero dovute organizzare nuove elezioni. I pm avevano chiesto una condanna 10 mesi per Raggi; la procura attenderà le motivazioni della sentenza per decidere se ricorrere in appello. Il processo contro Raggi era iniziato lo scorso giugno con la formula del giudizio immediato richiesto dalla sindaca (il giudizio immediato serve essenzialmente ad accorciare i tempi del processo). Raggi era accusata dai magistrati di aver dichiarato il falso al responsabile anticorruzione del comune di Roma in occasione del trasferimento di Renato Marra dalla polizia municipale alla direzione del Dipartimento turismo, con un conseguente cospicuo aumento di stipendio. All’epoca, il braccio destro e principale consigliere della sindaca era il fratello di Renato, Raffale Marra, successivamente accusato di corruzione e arrestato per una vicenda precedente che non ha a che fare con la sindaca Raggi. | Virginia Raggi è stata assolta. La sindaca di Roma era accusata di falso per la storia della nomina di Renato Marra, ma il tribunale ha deciso che «il fatto non costituisce reato»: significa che non dovrà dimettersi. |
È entrato in vigore a fine giugno il D.Lgs. 81/2015, il quarto dei decreti applicativi che fanno parte del cosiddetto “Jobs Act”, la legge delega per la riforma del lavoro approvata dal Parlamento all’inizio di dicembre 2014. Questo decreto, decisamente il più corposo varato finora all’interno della delega, modifica sia il codice civile che diverse leggi sul lavoro abrogando due interi decreti e numerosi altri articoli. Riscrive infatti la disciplina di molti contratti di lavoro – per esempio la collaborazione a progetto, la somministrazione, il lavoro a chiamata, il lavoro accessorio, l’apprendistato, il part-time – dando alcune indicazioni precise ma contemporaneamente lasciando aperte molte possibilità di deroga ai contratti collettivi nazionali. | Come funzionano i contratti di lavoro col Jobs Act. Cosa prevede l'importante decreto della riforma del lavoro che cambia collaborazioni, contratti a progetto, lavori part-time e il resto. |
Harry J. Klee è un ricercatore dell’Università della Florida e si è messo in testa di trovare il modo di rendere più gustosi e saporiti i pomodori che di solito compriamo al supermercato. È convinto che il luogo comune sulla frutta e la verdura che non hanno più il sapore di una volta abbia qualche fondamento, e che sia quindi necessario rimediare (il pomodoro tecnicamente è un frutto, ma la legge degli Stati Uniti ha stabilito oltre un secolo fa che rientri nell’insieme delle cose che chiamiamo verdura). Insieme con i suoi collaboratori presso l’Istituto per l’innovazione delle piante in Florida, Klee da anni affetta pomodori coltivati negli orti e nelle serre, li inserisce nelle provette e ne studia i composti chimici che fanno in modo che un pomodoro sappia, per l’appunto, di pomodoro. Al New York Times ha spiegato di essere “fiducioso al 98 per cento di poter creare un pomodoro con gusto sostanzialmente migliore rispetto agli attuali”. Se tutto andrà per il verso giusto, entro quattro-cinque anni i semi delle nuove piante più saporite potranno essere consegnati ai coltivatori e dopo un paio di anni i primi pomodori potranno essere messi in vendita. | Il gusto dei pomodori. Un ricercatore americano lavora assiduamente per individuare cosa lo determini e come conservarlo nelle produzioni industriali. |
La VI sezione penale della Cassazione ha deciso di confermare definitivamente la non colpevolezza di Silvio Berlusconi nel processo Ruby. La Cassazione (dopo quasi dieci ore di camera di consiglio) ha quindi rifiutato il ricorso della Procura generale di Milano che aveva chiesto l’annullamento dell’assoluzione. Berlusconi era stato condannato in primo grado per concussione e prostituzione minorile, ma assolto in appello. Entro novanta giorni si conosceranno le motivazioni della decisione. Le accuse contro Berlusconi e i processi Silvio Berlusconi era accusato di avere avuto rapporti sessuali a pagamento con una minorenne marocchina, Karima el Marough, “Ruby”, benché fosse consapevole che era minorenne, e anche di aver chiamato tra il 27 e il 28 maggio del 2010 la Questura di Milano abusando della sua qualità di presidente del Consiglio per indurre il capo di Gabinetto, Pietro Ostuni, ad affidare la ragazza – trattenuta per un sospetto furto – a Nicole Minetti, all’epoca consigliera regionale del PdL in Lombardia e sua amica personale. | L’assoluzione di Silvio Berlusconi. La Cassazione ha confermato la sentenza di appello del "caso Ruby", respingendo il ricorso della procura di Milano, Berlusconi ha ringraziato "i leader politici di tutto il mondo". |
Dopo mesi di grandi difficoltà, l’azienda produttrice di automobili elettriche Tesla ha registrato un trimestre positivo con un guadagno di 311,5 milioni di dollari, il terzo trimestre positivo nella sua storia iniziata circa 15 anni fa. Il risultato è dovuto in primo luogo al maggior numero di auto vendute, grazie alle modifiche apportate al sistema di produzione. Per Elon Musk, il CEO della società, è un risultato importante perché dimostra la sostenibilità dei suoi progetti legati alle automobili elettriche. In una lettera agli investitori, Musk ha scritto che secondo le previsioni anche l’ultimo trimestre del 2018 sarà positivo. I ricavi nel trimestre terminato a settembre sono stati pari a 6,8 miliardi di dollari, con una produzione complessiva di 80mila automobili, oltre il 60 per cento delle quali erano Model 3. Le difficoltà di produzione, che non consentivano di soddisfare la domanda, sono in fase di risoluzione e i nuovi dati hanno portato nuovo ottimismo sulla possibilità di Tesla di sostenersi e proseguire con la progettazione di nuovi modelli. | Tesla ha guadagnato 311 milioni di dollari nel suo ultimo trimestre, non succedeva da due anni. |
Un sito molto popolare utilizzato per condividere online i dati sulla propria attività fisica rivela, con un alto livello di dettaglio, la posizione e gli spostamenti di migliaia di soldati impegnati in alcune delle più pericolose zone di guerra del mondo, e potrebbe mettere a rischio la loro sicurezza. Strava.com dà la possibilità ai suoi iscritti di condividere i dati sulle corse (a piedi o in bicicletta) raccolti dai loro dispositivi per lo sport: tracker che di solito comprendono un rilevatore GPS per ricostruire il percorso seguito durante ogni sessione. I dati raccolti dal sito vengono poi inseriti in forma anonima su una mappa, dove sono “illuminati” e resi evidenti i percorsi più seguiti. Nelle grandi città la mappa è un groviglio di strade in evidenza, mentre in zone desertiche come quelle del Medio Oriente è quasi completamente scura, fatta eccezione per le aree intorno alle basi militari dove sono attivi dei soldati, per lo più statunitensi. La “Global Heat Map” di Strava | I tracker per lo sport mostrano informazioni sensibili sulle basi militari nel mondo. Mettendo su una mappa i dati sulle attività dei soldati statunitensi, per esempio, si scoprono cose che dovrebbero restare segrete. |
Per la famosa azienda di abbigliamento americana Ralph Lauren le cose non vanno bene da anni: i profitti diminuiscono e le vendite rallentano, in un periodo in cui il settore della moda è stato cambiato radicalmente dalle società di e-commerce e dai rivenditori che portano rapidamente le ultime novità delle sfilate nei negozi. Martedì 7 giugno il nuovo CEO di Ralph Lauren Stefan Larsson ha presentato agli investitori un ampio piano per rimettere in sesto l’azienda. La strategia di Larsson prevede profondi cambiamenti in ogni settore dell’azienda, che fu fondata quasi 50 anni fa: verranno chiusi 50 negozi, circa il dieci per cento del totale; l’azienda sarà riorganizzata così da risparmiare fino a 220 milioni di dollari ogni anno, e saranno tagliati circa mille posti di lavoro. Saranno adottate nuove misure per ridurre il tempo di produzione dei vestiti e contenere il numero eccessivo di scorte di magazzino, spesso finite a prezzo scontato negli outlet. Con il nuovo piano, Ralph Lauren si concentrerà soprattutto su tre delle sue collezioni più vendute; la più elegante Ralph Lauren, quella di abbigliamento maschile “casual” – Polo Ralph Lauren – e la linea femminile, Lauren Ralph Lauren. Altre linee, come per esempio Polo Sport, e settori come quello dell’arredamento e dei profumi, non avranno un ruolo centrale nella nuova strategia. «Il mio obiettivo è concentrarmi su quello che ci ha reso grandi», ha detto Larsson. Secondo Mark Cohen, direttore degli studi sulla vendita al dettaglio della Columbia Business School, limitare le collezioni potrebbe rafforzare il legame con i clienti. «Ralph Lauren ha perso tempo con molti business secondari e ha preso una serie di strade che non si sono rivelate azzeccate», ha detto Cohen. | Come cambia Ralph Lauren. Va male da anni, ora ha deciso di concentrarsi sulle tre linee di abbigliamento principali e accelerare la produzione dei vestiti. |
Paolo Sorrentino è regista, sceneggiatore e scrittore. Da oggi ha 50 anni e negli ultimi venti ha scritto due libri, girato due serie tv e diretto otto film: nella maggior parte dei suoi film ha raccontato personaggi di fantasia, ma quando ha scelto storie vere ha puntato a bersagli grossi, come Giulio Andreotti e Silvio Berlusconi. Il suo film più noto, in Italia e nel mondo, ha vinto l’Oscar per il miglior film straniero; il suo lavoro più recente è The New Pope, una sorta di secondo atto dopo The Young Pope, la sua prima serie tv. Paolo Sorrentino è nato a Napoli, nel quartiere Arenella, e quando aveva 16 anni morirono entrambi i suoi genitori: «Per colpa di una stufa», raccontò qualche anno fa, «avvelenati dal monossido di carbonio» in una casa in cui non era andato insieme a loro perché per la prima volta il padre gli aveva dato il permesso di andare a seguire in trasferta una partita del Napoli di Diego Armando Maradona. Dei genitori Sorrentino disse: «Mamma era solare, accogliente, divertente. Radiosa. Papà era poco napoletano. Zitto, introverso, mai una parola; con lampi di ironia che ci rendevano felici. Toni Servillo me lo ricorda, con il suo rigore e le sue fiammate di ilarità irresistibile». | Le parole e le scene di Paolo Sorrentino. Cose di vita, film, serie tv e libri, raccolte insieme oggi che compie cinquant'anni. |
A Motta di Livenza, in provincia di Treviso, 10 persone hanno preso la tubercolosi, la malattia infettiva molto diffusa e pericolosa fino alla metà del Novecento e oggi molto più rara nei paesi sviluppati. Le persone che si sono ammalate sono due maestre e otto bambini della scuola primaria del comune: sono state contagiate da un’insegnante in cui il batterio della turbercolosi era latente da trent’anni. Tutte le persone che si sono ammalate stanno seguendo una cura e stanno rispondendo bene ai trattamenti. Tutti i bambini della scuola primaria sono stati sottoposti al test di Mantoux per rilevare i batteri della tubercolosi e anche gli studenti delle scuole medie vi saranno sottoposti. Il 20 maggio poi il test sarà ripetuto su tutte le persone risultate negative finora. L’epidemiologo Giovanni Rezza dell’Istituto Superiore di Sanità, massimo esperto di tubercolosi in Italia, ha detto che questo contagio è un caso «eccezionale». ANSA/CENTIMETRI | In provincia di Treviso ci sono dieci casi di tubercolosi. |
È iniziato ieri il festival del cinema di Cannes, con la cerimonia di apertura e la proiezione del primo dei film in concorso, I morti non muoiono di Jim Jarmush e con un sacco di attori famosi: Bill Murray, Adam Driver, Tilda Swinton, Chloë Sevigny, Steve Buscemi, Danny Glover, Selena Gomez e Iggy Pop. Oggi c’è stato il photocall per il film, che è ambientato in una piccola cittadina dove alcuni zombie iniziano a dare problemi, con molti degli attori elencati prima presenti a farsi fotografare. In serata si sono visti anche Elle Fanning, Julianne Moore e Carla Bruni. È stato anche il giorno della presentazione di altri due film in concorso: Les Misérables, diretto da Ladj LY, e Bacurau, di Kleber Mendonça Filho e Juliano Dornelles. Il primo parla di un agente, Stephan, che si unisce alla brigata anti criminalità di Montfermeil, in un quartiere alla periferia di Parigi: viene messo in gruppo con due poliziotti che usano spesso metodi violenti e durante un arresto un drone filma tutte le loro azioni. Il secondo di quello che succede dopo la morte di una matriarca locale a Bacurau, nelle regioni interne del Brasile conosciute come sertão, a partire dal fatto che la loro piccola città scompare dalle mappe. | Le foto di mercoledì a Cannes. C'erano Elle Fanning, Julianne Moore, Carla Bruni, Tilda Swinton e Bill Murray. |
30 anni fa, il 25 giugno 1982, venne proiettato per la prima volta nei cinema americani Blade Runner, un film basato su un romanzo di Philip K. Dick – ammirato e popolare autore di fantascienza – che sarebbe entrato, malgrado un iniziale insuccesso commerciale, non solo nella storia del cinema successivo ma anche in quello che si chiama “immaginario collettivo” e nei linguaggi di gran parte del mondo occidentale e non solo. La data fu scelta dal produttore Alan Ladd jr., i cui precedenti successi Guerre Stellari e Alien erano entrambi usciti il 25 maggio. Il film è ambientato a Los Angeles nell’anno 2019. La tecnologia ha permesso la creazione di esseri analoghi agli umani, detti ‘replicanti’, destinati all’utilizzo come schiavi, dotati di capacità intellettuali e forza fisica estremamente superiori alla norma, ma con una longevità limitata a pochi anni. Sei replicanti del modello più evoluto (tre femmine e tre maschi), capitanati da Roy Batty, sono fuggiti dalle colonie extramondo e, giunti furtivamente a Los Angeles, hanno cercato di introdursi nella fabbrica dove sono stati prodotti, la Tyrell Corporation, nella speranza di riuscire a modificare la loro imminente “data di termine”. Due di loro sono stati catturati, mentre gli altri quattro sono fuggiti. Il poliziotto Rick Deckard, già agente dell’unità speciale Blade Runner, viene forzatamente richiamato in servizio dal capitano Bryant per “ritirare” i quattro replicanti. (sintesi da Wikipedia) | I 30 anni di Blade Runner. Il 25 giugno 1982 per la prima volta gli spettatori americani sentirono dire "I've seen things you people wouldn't believe...". |
Mesi fa avevamo spiegato l’invasione di cicale che si sarebbe verificata in primavera negli Stati Uniti: a miliardi escono dal terreno dopo aver passato 17 anni sotto terra. Non sono cicale come quelle che vivono intorno al mar Mediterraneo: nella classificazione scientifica degli esseri viventi rientrano nel genere Magicicada e vivono solo nell’est del Nord America. La loro più peculiare caratteristica è appunto il fatto che passino anni e anni in uno stadio giovanile (in gergo tecnico, quello di “ninfa”) prima di uscire dal terreno e vivere come adulte solo quattro, cinque o sei settimane, giusto per riprodursi. Quel momento è arrivato ed è per questo che nella raccolta di animali di questa settimana, tra gli altri, troverete la muta di una cicala a Takoma Park, nel Maryland, e altre loro apparizioni più sfortunate. Insieme a struzzi, piccolissimi scoiattoli, numerosi volatili e un panda che ha l’aria di annoiarsi un po’. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Weekly Beasts. Cicale zombie, struzzi e panda a ciondoloni, tra gli animali fotogenici della settimana. |
L’Agenzia Trasporti Milanesi (ATM), la società che gestisce il trasporto pubblico di Milano, ha fatto sapere che da oggi è disponibile una rete WiFi gratuita nella stazione della metropolitana Duomo, e che presto lo sarà in altre stazioni. ATM ha spiegato che è la prima sperimentazione di un progetto più ampio da realizzare insieme a Fastweb: l’obiettivo è coprire tutta la rete della metropolitana di Milano (quattro linee, 113 stazioni) con una connessione Internet gratuita. Già nel mese di marzo ATM prevede di poter attivare la rete nella stazione di San Babila (M1), e ad aprile in quella di Cadorna (M1 e M2). Verrà attivata una sperimentazione anche sui mezzi di trasporto di superficie. | ATM sta mettendo il WiFi gratuito nella metropolitana di Milano. Da oggi è disponibile nella stazione Duomo, ma l'obiettivo è coprire tutte e 113 le stazioni. |
Il giudice per le indagini preliminari di Napoli, Tommaso Perrella, ha deciso di archiviare le indagini nei confronti di cinque persone denunciate per diffamazione da Tiziana Catone, trentunenne che lo scorso 13 settembre si era suicidata apparentemente per via della diffusione online di alcuni video privati che aveva girato durante dei rapporti sessuali con un uomo. La richiesta di archiviazione era stata fatta nel novembre del 2016 dal pubblico ministero Alessandro Milita e dal procuratore aggiunto Fausto Zuccarelli: secondo loro non c’erano i presupposti per proseguire. Il giudice per le indagini preliminari ha dunque accolto l’istanza della procura, ma ha disposto ulteriori indagini per verificare eventuali responsabilità di Facebook Italia. L’indagine era partita dopo che Tiziana Cantone aveva presentato un esposto contro quattro persone per diffamazione: a questi quattro uomini la stessa Cantone, tra dicembre 2014 e gennaio 2015, aveva mandato via Whatsapp delle fotografie in cui appariva in costume da bagno o a seno nudo e dei video di atti sessuali. Anche se durante gli atti ripresi nei video Cantone era consenziente, non aveva acconsentito alla loro diffusione online. Durante l’indagine, ai quattro uomini denunciati da Cantone si era aggiunto il padre di uno di loro: a lui era infatti intestata l’utenza telefonica alla quale erano arrivate le immagini. | Le accuse contro le persone indagate per il suicidio di Tiziana Cantone sono state archiviate. Il giudice per le indagini preliminari ha accolto la richiesta della procura e ha stabilito che vengano fatte nuove indagini per verificare eventuali responsabilità di Facebook. |
Da qualche tempo le notizie sull’economia spagnola sono piuttosto buone. C’è chi ha parlato di “miracolo spagnolo”, chi ha spiegato che la “Spagna ha voltato pagina” (è il titolo di una recente relazione del Fondo Monetario Internazionale sul paese) e chi comunque suggerisce cautela perché il potenziale di crescita va misurato sul lungo termine e la Spagna «non è ancora fuori dai guai». Sta di fatto, però, che l’esistenza di una ripresa economica è innegabile. Dopo una grave crisi economica e finanziaria iniziata nel 2008 e nove trimestri di seguito in negativo, la Spagna è uscita dalla recessione nell’ottobre del 2013. I dati positivi da allora sono arrivati lenti ma costanti. L’Istituto nazionale di Statistica giovedì 23 ottobre ha detto che tra luglio e settembre (terzo trimestre 2014) il tasso di disoccupazione è sceso di circa un punto, passando dal 24,5 al 23,7 per cento (un anno fa era al 25,7). Circa 195.200 persone hanno trovato un lavoro, mentre 5,4 milioni sono invece ancora disoccupate. Si tratta comunque di una cifra molto elevata (seconda solo a quella della Grecia, dove la disoccupazione supera il 26 per cento), ma si tratta anche del dato più basso degli ultimi tre anni in Spagna. | La Spagna va sempre meglio. La disoccupazione è diminuita ancora ed è ai minimi da tre anni, ma il mercato del lavoro resta frammentato e "precario". |
Il 24 luglio del 2010 migliaia di persone in tutto il mondo hanno registrato un video che rappresentasse un pezzo della loro vita e lo hanno caricato su YouTube per partecipare a Life in a Day, un esperimento cinematografico prodotto da Ridley Scott. Il risultato è stato un documentario di 90 minuti – scelti tra circa 4.500 ore di filmati provenienti da 196 Paesi – diretto dal regista Kevin Macdonald che mostra molte cose divertenti, commoventi, semplicemente ordinarie accadute in un singolo giorno sulla Terra. Il documentario è stato presentato al Sundance Film Festival a gennaio 2011 ed è stato trasmesso in streaming su YouTube. Da allora è stato proiettato in altre rassegne cinematografiche internazionali – come il Festival del cinema di Berlino o lo SXSW di Austin – e nelle sale dei cinema di tutto il mondo, Italia compresa. Dal 31 ottobre si può guardare interamente anche su YouTube, con sottotitoli in 25 lingue diverse. | Life in a Day, in versione integrale. Il documentario di Ridley Scott composto dalla selezione delle migliaia di video registrati tutti il 24 luglio 2010. |
Il Tribunale di Roma ha respinto il ricorso presentato da un avvocato vicino al Partito Democratico sulla validità della candidatura di Virginia Raggi, che il 18 giugno è stata eletta sindaca di Roma col Movimento 5 Stelle. Il ricorso contestava la validità del cosiddetto “contratto” firmato da Raggi e da diversi altri candidati del Movimento 5 Stelle con la società Casaleggio Associati, in cui la sindaca si impegnava sostanzialmente a seguire le indicazioni di Beppe Grillo e del suo staff nell’amministrazione della città (che fra le altre cose possono decidere di farle pagare una penale da 150mila nel caso contestino un “danno di immagine” al partito). I giudici hanno stabilito che il “contratto” firmato da Raggi non rientra fra i casi di ineleggibilità previsti dalla legge e che in ogni caso il ricorrente – l’avvocato Venerando Monello, esperto di diritto amministrativo – non è “titolare di un interesse ad agire”. Tecnicamente il ricorso di Monello si basava sul fatto che a suo dire il contratto non rispettava l’articolo 67 della Costituzione (“Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato”): firmando un contratto con una società privata come la Casaleggio Associati, sosteneva Monello, Raggi si impegnava a rappresentarne in qualche modo gli interessi, cedendo parte della propria libertà di voto. Molti esperti dubitano in effetti che un giudice possa mai riconoscere a Grillo il diritto di citare in giudizio il sindaco o un consigliere del comune di Roma per non aver rispettato le sue indicazioni: ma era altrettanto improbabile che un tribunale decidesse arbitrariamente di far cadere una giunta regolarmente eletta perché votata da migliaia di cittadini e in carica da pochi mesi. Monello è stato anche condannato a pagare 13.794 euro di spese processuali. | La decisione del Tribunale di Roma sul “contratto” di Virginia Raggi. Martedì è stato respinto un ricorso che ne contestava la legittimità, sostenendo che non rientra fra i casi di ineleggibilità previsti dalla legge. |
Secondo gli ultimi dati diffusi dall’INPS il numero di voucher, uno strumento che permette di pagare piccoli incarichi lavorativi, è cresciuto del 32 per cento nei primi dieci mesi del 2016. È un incremento che arriva dopo un altro aumento nei primi dieci mesi del 2015, quando il numero di voucher era cresciuto del 67 per cento rispetto allo stesso periodo del 2014. Questi numeri hanno generato molta preoccupazione: in molti pensano che l’aumento dei voucher implichi una crescente precarizzazione del mondo del lavoro in Italia. | Cosa sono i voucher? perché si parla tanto dei "buoni lavoro" e perché li usiamo duecento volte più di dieci anni fa. |
La statua Forever Marilyn, realizzata dall’artista americano Seward Johnson, è stata smantellata e nei prossimi giorni verrà trasferita da Chicago, in Illinois, a Palm Springs, in California. La statua è alta otto metri, è realizzata in alluminio e acciaio inossidabile e raffigura Marilyn Monroe in una celebre scena del film Quando la moglie è in vacanza, del 1955. Era stata inaugurata a Chicago lo scorso luglio. Seward Johnson è nato nel 1930 in New Jersey ed è famoso soprattutto per le sue statue in bronzo di persone comuni impegnate nelle loro attività quotidiane. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le foto della statua di Marilyn Monroe smantellata a Chicago. È alta otto metri e realizzata dall'artista Seward Johnson: ora verrà esposta in California. |
Google ha annunciato che entro pochi giorni sarà possibile inviare messaggi dal suo servizio di posta Gmail a qualsiasi persona iscritta a Google+, il suo social network, senza la necessità di conoscerne l’indirizzo email. In altre parole, qualunque iscritto a Google+ potrà scrivere un’email a chiunque segua su Google+, anche se quello non lo segue, e anche se non conosce il suo indirizzo email. L’opzione che permette di ricevere email dai propri iscritti di Google+ sarà attiva di default per tutti, ma potrà essere comunque disattivata o modificata. La scelta di renderla predefinita è stata molto criticata online, perché almeno inizialmente il nuovo sistema potrebbe causare fraintendimenti ed errori da parte degli iscritti meno esperti a Gmail, con la conseguente diffusione del loro indirizzo email, che in molti preferiscono mantenere privato. | Chiunque potrà scriverti su Gmail da Google+. Che cos'è e come si disattiva la nuova opzione che permette a ogni iscritto al social network di inviare un messaggio di posta, anche senza conoscere l'email del destinatario. |
Il 9 febbraio è iniziata la 67esima edizione della Berlinale, cioè il festival del cinema di Berlino, uno dei più importanti del mondo, che finirà il prossimo 19 febbraio. I film presentati ogni anno sono circa 400: verranno assegnati diversi premi in varie categorie, ma il più importante – l’Orso d’oro per il miglior film – sarà assegnato da una giuria presieduta dal regista Paul Verhoeven e composta dalla produttrice Dora Bouchoucha Fourati, dall’artista Olafur Eliasson, dalle attrici Maggie Gyllenhaal e Julia Jentsch e dai registi Diego Luna e Wang Quan’an. Il festival si è aperto il 9 febbraio con la proiezione di Django, un film francese diretto da Étienne Comar sulla vita del musicista jazz Django Reinhardt. | I primi giorni della Berlinale. Le foto di chi è passato dal festival del cinema di Berlino in questi giorni, da Richard Gere a Sienna Miller e Maggie Gyllenhaal. |
Se state leggendo questo articolo, probabilmente rientrate in una precisa fattispecie di persone. Probabilmente non siete in vacanza in qualche città all’estero, né in qualche località balneare. Non state facendo i turisti né vi state riposando in spiaggia. Siete rimasti in città, e piove a dirotto. Oppure state lavorando, e fate uno di quei lavori che non può interrompersi mai e quindi richiede la presenza costante di qualcuno. Però non fate i medici, né gli autisti della metropolitana, né i piloti di aerei: se no avreste gli occhi da un’altra parte e non sareste qui a leggere il Post. D’altronde le cose sono più complicate di così. Potreste essere in spiaggia e leggere questo articolo col vostro smartphone o con l’iPad. Oppure potreste essere in vacanza da qualche parte all’estero, solo che – anche lì – piove a dirotto e quindi siete bloccati in albergo (ci dispiace, in quel caso). Fatto sta che qualcuno c’è, dall’altra parte (noi vi vediamo, lo sapete) e quindi questi consigli sono per voi: la consueta selezione delle cose migliori che abbiamo pubblicato questa settimana, e di quelle che vi sono piaciute di più. Gli articoli più letti sul Post questa settimana sono stati: | Sunday Post. Cose da leggere per chi sta in spiaggia (ma anche per chi passerà Ferragosto a lavorare, mentre gli altri sono in giro a divertirsi). |
I discorsi sugli insulti, le minacce e le aggressioni su Internet sono ricorrenti da mesi in molte parti del mondo, con articoli che interpretano il fenomeno da diversi punti di vista e in diversi modi, offrendo soluzioni e proposte di diverso tipo. C’è una questione però che viene spesso messa da parte, o comunque non trattata con la stessa attenzione: quando il soggetto preso di mira è una donna, l’offesa o la minaccia hanno immediatamente una declinazione di genere. L’occasione del conflitto politico o d’opinione viene colta spesso per esprimere odio misogino e sessista. Un esempio recente e italiano per capire di cosa parliamo: nei commenti al noto post di Beppe Grillo contro la giornalista dell’Unità Maria Novella Oppo – attaccata perché politicamente ostile al Movimento 5 Stelle – si trovavano epiteti come “cessa”, “baldracca”, “racchia”, “ammoscia cazzi”, “cagna”, “zoccola”, “carta da culo”, “troia”, “succhia cazzi” e così via. Il tema – di cui giornaliste e femministe di tutto il mondo si occupano da tempo con insistenza – è stato recentemente riproposto dalla giornalista statunitense Amanda Hess in un lungo e discusso articolo sul Pacific Standard intitolato: “Perché le donne non sono le benvenute su Internet”. La tesi di fondo la esprime nelle prime cinque righe: | Internet è un brutto posto per le donne? un lungo articolo racconta cosa succede a «qualsiasi donna con una connessione a Internet», con conseguenze più gravi di quanto si pensi, e senza che possano fare molto. |
Tra venerdì 20 luglio e sabato 21 in tutti i paesi musulmani del mondo è iniziato il Ramadan, che finirà intorno al 19 agosto. Il Ramadan è un mese sacro per i musulmani, il mese del digiuno, e rispettarlo è uno dei “cinque pilastri dell’Islam”: i precetti fondamentali e obbligatori per ogni musulmano. È un mese di purificazione, per alcuni aspetti simile alla Quaresima per la religione cristiana. In tutto il mondo si calcola che siano 1 miliardo e 200 milioni i fedeli musulmani che saranno coinvolti dal Ramadan. Che cos’è Ramadan, in arabo, significa “mese torrido”. Secondo la tradizione, il mese di Ramadan è un mese propizio per le rivelazioni di Allah all’umanità, ed è proprio in questo mese che Maometto, il principale profeta dell’Islam, avrebbe ricevuto la rivelazione dei primi versetti del Corano, il libro sacro dell’Islam. | È iniziato il Ramadan. Che cos'è, quanto dura, cosa comporta e perché non inizia per tutti nello stesso giorno. |
L’apertura della prima pagina del Foglio di giovedì è occupata da una riflessione del condirettore Alessandro Giuli sulle squinternate cronache giornalistiche di queste settimane su discoteche ed ecstasy – cronache che registrano da altrettante settimane un gran subbuglio e irritazione da parte dei lettori meno anziani, soprattutto su internet – a cui Giuli mescola propri pensieri più ambiziosi sui temi in questione. Non penso d’essere la persona più adatta a scrivere di droga, ma di sacrifici umani me ne intendo. E questa che scorre sembra appunto l’estate delle discoteche fatali, delle metanfetamine fulminanti che lasciano stecchiti giovani e meno giovani candidati alla morte acerba. Morte da sballo, dicono in modo retrò gli analogici memorialisti di stagioni perdute, quelle dell’avvento lisergico che illuse e poi sterminò gli ultimi conati immateriali di fine Sessanta (secolo scorso), un esperimento destinato ad altri approdi, nelle premesse, ma annegato nel sincretismo new age, nella contestazione politica, nel grande riflusso di tanti piccoli proto Lebowsky. Mondi lontanissimi, sopravvissuti per lo più nel sottofondo musicale autobiografico degli ultimi baby boomers. | L’estate delle discoteche fatali. Alessandro Giuli dà voce sul Foglio ai tanti scorati dalle cronache giornalistiche sull'ecstasy, e cerca riflessioni più alte. |
Il canale televisivo statunitense Discovery Channel ha mandato in onda domenica sera un documentario intitolato “Eaten Alive”, in cui – come suggerisce il titolo “Mangiato vivo” – un naturalista ha tentato di farsi mangiare e digerire vivo da un anaconda. Nel documentario, Paul Rosolie indossa una speciale tuta progettata per resistere alla forza di stritolamento dell’anaconda e ai liquidi gastrici del suo stomaco, poi, coperto di sangue di maiale, cerca di farsi inghiottire dall’anaconda. Come mostra questo estratto dal documentario, tuttavia, la forza dell’anaconda si è dimostrata superiore alle aspettative e Rosolie ha dovuto chiedere alla sua squadra di intervenire e liberarlo quando si è reso conto che la tuta iniziava a rompersi in alcuni punti. Rosolie è uscito indenne dall’esperimento, il video che ha girato con una telecamera posta sull’elmetto della sua speciale tuta mostra comunque il momento in cui l’anaconda apre la bocca per inghiottire la sua testa, e fa una certa impressione. | Il video del naturalista che prova a farsi ingoiare da un anaconda. Con una tuta speciale, ma le cose non sono andate per il verso giusto e l'esperimento è stato sospeso. |
Il primo fronte contro la nomina a ministro di Aldo Brancher è stato prevedibilmente quello dell’opposizione, che è rapidamente saltata su due argomenti che basterebbero da soli a mettere in difficoltà la maggioranza di un paese onesto. Primo: un altro ministro? E la promessa di soli dodici ministri dov’è finita? Secondo: un ministro così nei guai con la giustizia? Non sarà che la nomina gli consente di evitare di farsi processare? A questi si aggiunge un terzo – coi tempi che corrono, buttiamo altri soldi? – che Repubblica segnala oggi in bocca a Enrico Letta: «Se anche Bossi è contrario alla nomina di Brancher, qual è logica con la quale è stato fatto un ministero che costerà un milione di euro?» | Ma chi ce l’ha messo? la nomina di Aldo Brancher a ministro è giudicata un imbroglio dall'opposizione e un mistero nella maggioranza. |
L’Unione Europea non limiterà l’utilizzo dei social network ai maggiori di 16 anni, come era stato inizialmente ipotizzato nel corso dei negoziati sulle nuove regole per la protezione dei dati personali online tra Parlamento europeo e Consiglio dell’UE. Tra ieri e oggi la notizia era stata ripresa da molti giornali con toni piuttosto allarmistici: “L’Unione europea vieta Facebook ai minori di 16 anni”, hanno titolato per esempio la Stampa e lo Huffington Post. Il limite di età di fatto avrebbe complicato l’iscrizione da parte di milioni di adolescenti a social network come Facebook, Instagram e Twitter. La proposta, poi modificata, prevedeva che fosse necessario un esplicito consenso da parte dei genitori dei minori di 16 anni, che doveva essere registrato dalle aziende intenzionate a raccogliere dati sui loro figli per fornire i loro servizi. L’opzione avrebbe richiesto diversi passaggi burocratici, non molto chiari, e avrebbe portato alla sospensione di moltissimi account da parte dei social network in attesa di mettersi in regola. Per questo motivo la proposta era stata osteggiata e contestata dalle principali aziende di Internet. | No, l’UE non vieterà i social network ai minori di 16 anni. Al contrario di quanto molti hanno scritto ieri, ogni stato membro potrà decidere se mantenere l'attuale limite di 13 anni o alzarlo. |
Care amiche, cari amici che il 15 maggio avete votato Partito Democratico. Che avete deciso, in 170.000, che fosse questo il modo migliore per sostenere la candidatura di Giuliano Pisapia a Sindaco. | Boeri lancia il modello Milano per il PD. Ma non quel modello Milano: l'altro. |
I pinguini non volano. Tra le foto di questa settimana ce n’è però una in cui sembra che lo facciano e il merito è un po’ del fotografo e un po’ dell’evidentemente pulitissima acqua del parco acquatico di Toshima Ward, a Tokyo. I pinguini – quelli che non stanno nel parco acquatico – non hanno nemmeno mai visto un orso polare, ma questa è un’altra storia. Tra le foto di questa settimana ci sono diversi uccelli, fra cui un falco pescatore “da pesca”, fotografato in Cina, un gufo reale con un pulcino in bocca, un cavaliere d’Italia fotografato a Cuneo e un pulcino dell’Oregon che è in primo piano, osservato con particolare attenzione da un gatto sullo sfondo. Purtroppo non siamo in grado di dirvi come sia finita, poi. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Weekly beasts. Pinguini volanti, grovigli di pitoni e pulcini in pericolo, fra le migliori foto di animali della settimana. |
Alle 11 di mattina del 12 luglio del 2016 due treni lanciati quasi alla loro massima velocità si scontrarono uno contro l’altro lungo la linea ferroviaria Bari-Barletta, vicino alla stazione di Andria. Delle ottanta persone a bordo, 23 morirono nell’incidente e altre 57 furono ferite. Fu il più grave incidente ferroviario mai avvenuto in Puglia e uno dei più gravi avvenuti in Italia dopo gli anni Novanta. Al momento dell’incidente, i due treni, entrambi gestiti dalla società privata Ferrotramviaria Spa, che gestisce i treni locali nella zona a Nord di Bari, si trovavano lungo un tratto di ferrovia a binario unico, a circa metà del loro percorso. Un treno proveniva da Nord, dalla stazione di Corato, l’altro era in arrivo da Sud, da quella di Andria. Il sistema per evitare incidenti sulla linea a binario unico era rudimentale, ma utilizzato da molto tempo e considerato affidabile. In sostanza si basava sul lavoro dei capistazione delle varie stazioni, che dovevano chiamare la stazione successiva, ottenere una conferma che la linea fosse libera e quindi autorizzare un convoglio a partire. | Il disastro ferroviario di Andria, tre anni fa. La mattina del 12 luglio del 2016, 23 persone morirono quando due treni lanciati a tutta velocità si scontrarono uno contro l'altro nel più grave incidente ferroviario mai avvenuto in Puglia. |
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) italiana – quella che siamo abituati a chiamare “Antitrust” – ha avviato sei istruttorie nei confronti di Google, Apple e Dropbox, per presunte violazioni della Direttiva sui diritti dei consumatori e per la presenza di clausole potenzialmente vessatorie nella gestione dei loro servizi cloud, per conservare online i propri file. Per quanto riguarda i servizi Drive (Google) e iCloud (Apple), l’AGCM ha segnalato la mancanza di indicazioni chiare e adeguate sull’attività di “raccolta e utilizzo a fini commerciali dei dati forniti dall’utente”, rilevando un “possibile indebito condizionamento nei confronti dei consumatori” che non potrebbero esprimere se consentire o meno l’utilizzo di quelle informazioni. Per Dropbox ci sono presunte violazioni simili, con ulteriori carenze nella comunicazione delle pratiche per recedere dal contratto e per esercitare il diritto di ripensamento. | L’Antitrust ha avviato sei istruttorie nei confronti di Google, Apple e Dropbox per i loro servizi cloud. |
Da poco più di una settimana anche in Italia sono in vendita gli assistenti per la casa di Amazon: dei “cosi” a cui si possono dare ordini vocali di diverso tipo per ottenere riposte o – se accoppiati con altri dispositivi – fargli fare cose come spegnere la luce. In molti li chiamano Alexa, che tecnicamente è la parola d’ordine per attivarli, anche se il nome dei dispositivi è Echo. Ce ne sono quattro modelli che hanno prezzi diversi – il più economico, Echo Dot, costa 60 euro ora che la promozione di lancio è finita, il più costoso Echo Plus ne costa 150 – e diverse caratteristiche tecniche. La redazione del Post ha testato un Echo Dot per scoprire cosa sa fare per ora e cosa no e capire a chi può servire. Echo Dot, le basi Ha una forma cilindrica smussata; è alto 4 centimetri e ha un diametro di circa 10. C’è in tre colori: antracite (cioè grigio scuro), grigio mélange (un po’ meno scuro) e grigio chiaro. Nella scatola in cui si riceve c’è anche il trasformatore per attaccarlo alla corrente: non ha una batteria interna, funziona solo se collegato a una presa. Da tutta la superficie laterale escono i suoni emessi dal suo altoparlante; ci sono anche le entrate per il trasformatore e per collegarlo a un eventuale altro altoparlante, con un cavo stereo da 3,5 millimetri. Diciamo subito che secondo un redattore che ha un Google Home Mini, il più economico degli assistenti per la casa di Google, l’Echo Dot ha un altoparlante migliore. | Abbiamo provato Echo Dot. Per prima cosa – ovviamente – gli abbiamo chiesto di abbaiare, ma ci sono anche cose più utili che può fare l'assistente per la casa di Amazon. |
La scorsa settimana è uscito negli Stati Uniti Steve Jobs, l’atteso film con la sceneggiatura di Aaron Sorkin e diretto da Danny Boyle sulla vita del famoso imprenditore e cofondatore di Apple (interpretato da Michael Fassbender), e non è andato benissimo: nel primo fine settimana ha incassato 7,3 milioni di dollari, poco più di quanto incassò nel suo primo weekend il criticato Jobs, altro film biografico sul fondatore di Apple con Ashton Kutcher nel ruolo del protagonista. Gli incassi dell’anteprima – due weekend fa e solo in alcune sale – erano andati bene, ma nel primo weekend vero il film ha ottenuto risultati deludenti. In attesa che Steve Jobs esca in Italia il 21 gennaio 2016 può essere interessante leggere – senza spoiler – cosa ne dicono i critici cinematografici e quelli che l’hanno già visto. Su IMDB, un sito che aggrega recensioni di utenti, il film su Steve Jobs ha oggi un voto da buon film ma non da capolavoro: 7,6. Su Rotten Tomatoes, che aggrega voti di critici e pubblico, il film ha ottenuto valutazioni positive dall’85 per cento dei recensori, su Metacritic, infine, ha un punteggio molto alto nel dato riferito ai critici cinematografici (81, che indica “universal acclaim”) ma uno più basso nel punteggio dato dal pubblico (6,8 su 10). La lettura delle recensioni uscite sui maggiori giornali anglosassoni offre qualche possibile spiegazione a questa apparente disparità nel gradimento dei critici e in quello del pubblico: per esempio quasi tutti sottolineano quanto Steve Jobs sia un film impegnativo per lo spettatore, ricco di dialoghi serratissimi e salti temporali, povero di “spiegoni” e dialoghi messi lì solo per renderlo più facile da seguire e chiarire al pubblico cosa sta succedendo. | Cosa si dice dello “Steve Jobs” con Michael Fassbender. Senza spoiler: è andato male nel primo weekend negli Stati Uniti, ma alla maggior parte dei critici è piaciuto ("un'iniezione intracardiaca di adrenalina"). |
L’elenco delle persone che valeva la pena fotografare questa settimana inizia con Boris Johnson che mangia il gelato, la regina Elisabetta tra i campi di grano e il grande photobomb di Brad Pitt a Margot Robbie, durante il photocall di C’era una volta a… Hollywood. Per gli appassionati della serie tv La casa di carta ci sono Ursula Corbero, Alvaro Morte e Pedro Alonso, prima di rivederli nella terza stagione la settimana prossima. Poi Beyoncé e la figlia Ivy Blue, ma anche Donald Glover, alla prima di Il re leone. E infine tra gli spalti del torneo di Wimbledon si sono visti David Beckham, che attira le attenzioni delle signore che ha intorno, e le ex tenniste Billie Jean King e Martina Navratilova che si danno il pugno dopo che la loro presenza è stata annunciata al resto del pubblico (conoscete un modo migliore per dire “darsi il pugno” in italiano?). Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Celebripost. Il photobomb di Brad Pitt, la regina Elisabetta II tra le spighe di grano, Beyoncé e David Beckham che fa David Beckham, tra quelli da fotografare in settimana. |
Giovedì primo gennaio è uscito in Italia “The Imitation Game”, un film che racconta la vita del matematico inglese Alan Turing e dei suoi successi nel decrittare i codici usati dalle forze armate naziste durante la Seconda guerra mondiale. Il film racconta anche degli anni successivi alla guerra: per esempio del periodo durante il quale Turing fu condannato per atti osceni dopo avere ammesso di intrattenere relazioni omosessuali. Il film è diretto da Morten Tyldum e interpretato da Benedict Cumberbatch, nel ruolo di Turing, e da Keira Knightley, che interpreta Joan Clarke, un’analista e amica di Turing. Al centro del film c’è uno degli avvenimenti più salienti nella vita di Turing: il suo lavoro alla Scuola di crittografia di Bletchey Park, a Londra. Qui Turing, insieme a molti altri matematici, campioni di scacchi e analisti dell’intelligence, si occupò per gran parte della guerra di decrittare i messaggi in codice delle Potenze dell’Asse. Le informazioni ottenute dalle decrittazioni si chiamavano collettivamente “Ultra” (che stava per “ultra segreto”). Turing è però famoso per un altro nome in particolare: “Enigma”. | “The Imitation Game”, la storia vera. Il nuovo film con Benedict Cumberbatch racconta la storia del matematico Alan Turing e degli altri analisti che durante la Seconda guerra mondiale decifrarono i codici segreti dei nazisti. |
Il nuovo coronavirus (2019-nCoV), come la maggior parte dei nuovi virus che hanno avuto grande diffusione negli ultimi anni, si è trasmesso alle persone da un qualche animale. I pipistrelli sono gli animali da cui più di frequente avviene il cosiddetto spillover, cioè il passaggio di un patogeno da una specie a un’altra, e gli scienziati hanno già ipotizzato che anche il nuovo coronavirus arrivi dai pipistrelli per via della somiglianza tra il suo codice genetico e quello di altri coronavirus già noti. Tuttavia è probabile che il virus si sia trasmesso a un’altra specie prima di arrivare alle persone, e secondo due scienziati cinesi si tratterebbe di una specie di pangolini. A gennaio un gruppo di ricerca di Pechino aveva ipotizzato che lo spillover del nuovo coronavirus fosse avvenuto con una specie di serpenti, ma quell’ipotesi è stata scartata da altri scienziati. L’ipotesi dei pangolini – non ancora verificata dalla comunità scientifica, dato che lo studio che ne parla non è ancora stato pubblicato – è stata avanzata invece da Shen Yongyi e Xiao Lihua dell’Università agricola di Canton, sulla base di un confronto genetico tra il virus negli umani e altri coronavirus in questi animali, dopo aver testato più di mille campioni di materiale biologico legato ad animali selvatici. | Il nuovo coronavirus potrebbe esserci arrivato dai pangolini. Due ricercatori cinesi che hanno analizzato il codice genetico del 2019-nCoV hanno visto che è molto simile ai coronavirus che colpiscono gli strani mammiferi ricoperti di scaglie. |
Tra celebrazioni internazionali seguite da fans appassionati e semplici ammiratori della musica dei Queen, ricorrono oggi i vent’anni dalla morte di Freddie Mercury, leader e cantante della band e suo emblema spettacolare per il quarto di secolo di attività appena raccontato in un libro illustrato. Al Post, con cerimonia altrettanto rituale, partecipiamo all’anniversario con la lista di canzoni dei Queen (e di Mercury solista) scelta da Luca Sofri, peraltro direttore del Post, nel suo libro Playlist. Queen (1971-1995, Londra, Inghilterra) Poi a un certo punto Freddie Mercury è morto, malato di Aids, e qualsiasi valutazione sensata dei Queen ha ceduto il passo alla mitizzazione del loro frontman e dei suoi travestimenti. Ma erano bravi, molto bravi; dopo, insopportabilmente barocco-decadenti. | Le migliori 12 canzoni dei Queen. E di Freddie Mercury da solo, che è morto vent'anni fa, leaping through the skies like a tiger. |
Salvatore Caiata, presidente del Potenza Calcio e candidato per il Movimento 5 Stelle alla Camera in Basilicata, è stato escluso dal M5S perché si è scoperto essere indagato a Siena per riciclaggio. Lo ha scritto il leader del M5S Luigi Di Maio su Facebook, specificando che Caiata non aveva informato nessuno nel Movimento dell’indagine a suo carico. Enrico De Martino, legale di Caiata, ha detto all’ANSA che lui e il suo assistito sapevano dell’indagine dal 2016. (function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0];if(d.getElementById(id))return;js=d.createElement(s);js.id=id;js.src='https://connect.facebook.net/en_US/sdk.js#xfbml=1&version=v2.12';fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}(document,'script','facebook-jssdk')); | Il presidente del Potenza Calcio Salvatore Caiata, indagato per riciclaggio, è stato escluso dal M5S. |
Nel progetto fotografico Hope il fotografo inglese Sebastian Palmer ha raccontato le storie di alcune persone che ha conosciuto occupando abusivamente un appartamento di un edificio a San Paolo, in Brasile. Palmer ha spiegato di aver voluto mostrare «la loro forza ad andare avanti e la loro instancabile speranza», nonostante le difficoltà di una situazione precaria. Per farlo Palmer ha usato un accostamento di due immagini: una di oggetti trovati vicino al protagonista delle foto o che gli appartenevano, e un’altra con il ritratto dell’occupante. Ogni anno decine di migliaia di persone arrivano a San Paolo in cerca di una vita migliore: molti sono analfabeti o quasi, come molte delle persone fotografate; hanno pochi soldi e non possono permettersi di pagare un affitto. Quelli che non riescono a trovare lavoro sono la maggioranza; quelli che ci riescono spesso sono sottopagati e lavorano sette giorni su sette. | Gli occupanti di San Paolo e le loro cose. Ritratti e storie delle persone che vivono nelle case occupate, nelle fotografie di Sebastian Palmer. |
Quando la polizia interviene in un luogo dove è successo o sta succedendo qualcosa (un delitto, un incidente, un crollo, una strage, un omicidio, un incendio, una manifestazione di protesta, una maratona) quel luogo viene solitamente delimitato – non solo nei film americani – da nastri che stabiliscono un confine, una barriera netta tra noi e ciò che è successo e che possiamo conoscere soltanto attraverso la cronaca dei fatti. Stando alle Harris Industries californiane, il maggiore produttore americano di nastri di sicurezza, i nastri si usano dal 1962. In inglese possono chiamarsi a seconda delle situazioni in cui vengono usati “caution tape”, “warning tape”, “police tape” o “construction tape” – e in italiano solo “nastri di sicurezza” – richiamano la nostra attenzione, con le loro alternanze di colori, ci avvertono di un pericolo e ci vietano di oltrepassare un limite che oltre ad essere fisico riguarda anche la nostra curiosità e il desiderio di vedere “cosa c’è oltre”. A meno di non avere un distintivo in tasca, e saper fare quell’elegante gesto che scosta il nastro mentre ci si passa sotto, oplà: «Callaghan, omicidi». Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Scene del crimine. Album fotografico del nastro protagonista dei luoghi dove non possiamo entrare, e dove è successo qualcosa di brutto. |
Tra i migliori spot della settimana ce n’è uno in cui vi identificherete per forza: chi non ha mai fatto finta di fare surf tra gli squali quando invece era su un canottino in piscina? Ci sono poi intense sfide tra coinquilini per chi sarà il primo a farsi la doccia (anche le vostre sembrano duelli da Far West?). C’è uno spot di sensibilizzazione sui rischi della guida imprudente che non si capisce di che cosa parli fino alla fine, e forse è proprio questa la cosa che lo rende così efficace. E infine ce n’è uno un po’ lungo ma che merita di essere visto tutto: racconta di come i grandi cambiamenti e quello che ci rende felici siano fatti anche di piccole cose, come una palestra dove andare senza sentirci osservati e giudicati. | I migliori spot della settimana. Scelti tra quelli che non avete visto sulla televisione italiana, con le sfide per chi fa la doccia per primo e le piccole cose che ci rendono felici. |
Halloween si festeggia nella notte tra il 31 ottobre e l’1 novembre: è una festa anglosassone che in Italia è arrivata solo da alcuni anni, tra le polemiche di chi non vorrebbe che si copiassero tradizioni altrui e la felicità dei bambini che possono passare una sera travestiti da zombie, streghe e fantasmi. La tradizione prevede che i bambini mascherati vadano in giro a chiedere dolcetti minacciando, se non dovessero ottenerli, eventuali ritorsioni sono forma di scherzetti: quella cosa che in inglese si dice “trick or treat?”. Halloween è quindi una festività “americana”, profana e in nessun modo riconosciuta in Italia, dove è invece festa – dal punto di vista religioso e civile – il primo novembre, il giorno di Ognissanti. Tra le altre cose Halloween è anche la festa delle zucche (questo più in America che in Italia): deriva tutto da una vecchia tradizione irlandese per la quale si scavavano e decoravano rape. Gli irlandesi arrivati negli Stati Uniti nell’Ottocento scoprirono però che lì le rape erano molto piccole, e le sostituirono con le zucche. Halloween da qualche anno è diventata una festività internazionale e non solo per bambini: la sfruttano i locali per organizzare serate a tema, i festaioli per fare feste, i prodotti per farsi pubblicità, i cinema, i parchi di divertimenti, i ristoranti e ogni tipo di luogo d’aggregazione per fare un po’ di soldi in più per una sera. A prescindere da tutto questo, la festa di Halloween ha però una storia interessante, che inizia, secondo alcuni, in Italia, o nella Roma antica. Qualcuno la collega infatti a una festa dedicata a Pomona, la dea romana di semi e frutti, o alla “festa dei defunti” nota come Parentalia. È però più probabile che l’origine di Halloween stia nella festa celtica dello Samhain, che significa “fine dell’estate”. L’ipotesi secondo cui Halloween deriva dallo Samhain sarebbe confermata dal fatto che, secondo l’antico calendario celtico, l’inizio del nuovo anno era proprio il 31 ottobre. È anche probabile che la festività cristiana di Ognissanti sia stata fissata l’1 novembre (nell’840, da papa Gregorio IV) proprio per cercare una continuità tra la festa cristiana e il rito pagano, così come in molti altri casi di date di festività del cristianesimo. | Halloween: cos’è e da dove arriva. Questa notte è quella delle zucche, dei dolcetti, degli scherzetti e di una vecchia festa pagana che ha saputo restare al passo con i tempi. |
Dopo la vittoria del No al referendum costituzionale, Matteo Renzi ha detto che lunedì riunirà il Consiglio dei ministri per l’ultima volta e poi andrà al Quirinale per dimettersi da capo del governo. La fine del governo Renzi, nato circa 1.000 giorni fa, apre una fase di grande incertezza per l’Italia sia dal punto di vista politico che dal punto di vista economico: cercare di prevedere cosa accadrà è impossibile, ma qualcosa sappiamo. Come da prassi, il presidente della Repubblica accetterà le dimissioni del governo Renzi e gli chiederà di restare in carica dimissionario per occuparsi dei cosiddetti “affari correnti” fino all’insediamento del nuovo governo. Poi il presidente inizierà le consultazioni per capire se in Parlamento esista una maggioranza di deputati e senatori interessata a sostenere un nuovo governo, ed eventualmente chi possa guidarlo: Sergio Mattarella vedrà i leader di partito e i capi dei gruppi parlamentari, e poi prenderà una decisione. Potrebbe decidere a quel punto di affidare a qualcuno l’incarico di formare un governo, se una parte maggioritaria del Parlamento dovesse manifestare questa intenzione, oppure sciogliere le camere, porre fine alla legislatura e indire le elezioni anticipate. | E adesso che succede? quali sono i punti fermi in mezzo a tonnellate di scenari, ipotesi, retroscena, dopo la vittoria del No al referendum. |
Il 28 febbraio 2012 una troupe di CorriereTV a Chianocco (Torino) riprese il confronto tra un manifestante e un carabiniere, col primo a provocare e irridere il secondo, che restava impassibile. Il manifestante si chiama Marco Bruno e nel video – che circolò moltissimo online e in tv – si rivolge al carabiniere chiamandolo “pecorella”. Un anno e mezzo dopo un articolo di Wu Ming su Internazionale racconta – in prima persona – che cosa è successo dopo a Marco Bruno. Mi chiamo Marco Bruno, sono nato a Torino il 19 gennaio del 1984. La mia famiglia ha origini calabresi. Mio papà è di Cicala, vicino a Catanzaro. Sono cresciuto ad Avigliana, in val di Susa, e adesso vivo a Giaveno, in Borgata Dalmassi, con la mia compagna Arianna e nostro figlio Pietro, che quand’è iniziata tutta ’sta storia aveva un anno e mezzo, mentre io ne avevo ventisette e Arianna trenta compiuti da poco. | La versione di Marco Bruno. Lo conosce tutta Italia da quando disse "pecorella" a un poliziotto, l'anno scorso: ora racconta cosa gli dispiace e cosa è stato ingiusto, e tutta la storia intorno. |
A molte persone capita di pensare che il proprio telefono le ascolti: in giro per internet si trovano molti racconti di utenti dei social network che poco dopo aver parlato con qualcuno di un certo prodotto – una Redbull, un profumo o un paio di scarpe – hanno visto comparire su Facebook o Instagram un annuncio pubblicitario di quell’oggetto. Un duo di artisti di New York ha raccolto testimonianze di questo tipo in un progetto video sponsorizzato da Mozilla, la fondazione che sviluppa il browser Firefox: guardandolo viene spontaneo chiedersi se i racconti che contiene siano frutto di paranoie e un diffuso debole per le teorie cospiratorie, ma anche se i sospetti sui gestori dei servizi digitali non siano fondati. Facebook ha sempre negato di ascoltare i propri utenti tramite i microfoni dei telefoni. Ha ammesso che i messaggi privati scambiati attraverso Messenger vengono analizzati da un algoritmo per rilevare eventuali contenuti proibiti dalle sue linee guida, come immagini pedopornografiche, ma ha detto che le conversazioni private non vengono “lette” per indirizzare con maggiore precisione le pubblicità che vediamo, anche se molte persone hanno l’impressione che non sia così. | Un ripasso su chi ha i nostri dati online, in vista di Biennale Democrazia. Durante il festival torinese, dal 27 al 31 marzo, si parlerà tre le altre cose di come Google e Facebook usano le informazioni che gli diamo su di noi. |
Tumblr, la popolare piattaforma di “microblog” di proprietà di Yahoo, rimuoverà tutti i contenuti pornografici e “per adulti” a partire dal 17 dicembre. La decisione è stata annunciata oggi dalla società ed è la più concreta azione intrapresa per limitare una delle più diffuse modalità di utilizzo della piattaforma. A metà novembre, l’app di Tumblr era stata rimossa dallo store di Apple per la presenza di materiale pedopornografico, ma la decisione di oggi ha scopi molto maggiori rispetto alla sola rimozione di materiale pedopornografico. Dal 17 dicembre saranno vietate tutte le foto, le illustrazioni, le gif e i video con contenuto pornografico, con nudi e quelli in cui si vedono donne con i capezzoli scoperti. Saranno escluse dal divieto le immagini artistiche (a meno che non mostrino atti sessuali), le immagine a scopo di protesta politica, le foto di bambini appena nati e le foto di donne che allattano al seno. I gestori dei profili che contengono foto vietate riceveranno nei prossimi giorni delle mail di avvertimento sulla cancellazione dei loro contenuti, ma i loro profili rimarranno accessibili. | Tumblr rimuoverà tutti i contenuti pornografici e “per adulti” a partire dal 17 dicembre. |
Con l’inizio dell’estate milioni di persone si preparano a fare i conti con il caldo, e con temperature più alte nei grandi centri urbani rispetto a quelle delle periferie e delle aree rurali. La differenza si fa notare soprattutto di notte ed è dovuta all’effetto “isola di calore” (o “isola urbana di calore”), che comporta un microclima più caldo nelle aree cittadine rispetto alle zone circostanti delle periferie e delle campagne. Il fenomeno è studiato da tempo e sta assumendo una maggiore rilevanza anche a causa della crisi climatica, con l’aumento della temperatura media globale ed eventi climatici sempre più estremi. Partiamo da Londra Uno dei primi a studiare scientificamente la differenza di temperatura tra il centro delle città e le campagne fu Luke Howard, un chimico britannico appassionato di meteorologia vissuto tra il Diciottesimo e il Diciannovesimo secolo. Oltre ad avere proposto un sistema di nomenclatura delle nuvole, in parte impiegato ancora oggi, Howard prese nota per decenni delle temperature in varie zone di Londra, raccogliendo una mole di dati che si rivelò fondamentale per i suoi studi sulla meteorologia, tanto da essere considerato uno dei padri di questa disciplina. | Perché in città fa più caldo. Che cosa sono le "isole di calore" e quali soluzioni ci sono per renderle più vivibili, soprattutto d'estate. |
Giovedì inizia a Pescara il “Festival delle Letterature“, a cui il Post partecipa per il terzo anno con l’organizzazione e la gestione di un cospicuo numero di incontri e dibattiti sull’attualità, il cambiamento e l’aria che tira. Luca Sofri, peraltro direttore del Post, cura e conduce infatti una sezione intitolata “Un grande paese”, che ha preso in due anni una dimensione estesa e rilevante quanto quella originaria più dedicata alle “letterature” e ha reso questi giorni di Pescara un’occasione ricchissima di riflessioni sul cambiamento italiano – o sul non cambiamento italiano – nella politica, nei media, nella cultura, nella società, in linea con le curiosità e le attenzioni quotidiane del Post. A “Un grande paese” hanno partecipato gli anni passati Alessandro Baricco, Giovanni Floris, Concita De Gregorio, Corrado Formigli, Carlo Bonini, Marco Imarisio, Makkox, Daria Bignardi, Riccardo Luna, Giuseppe Cruciani, Gipi, Mattia Feltri e altri ancora. Quest’anno a discutere con Luca Sofri ci saranno Enrico Mentana, Beppe Severgnini, Francesco Piccolo, Massimo Mantellini, e – nel giorno di apertura – il ministro della Cultura Dario Franceschini. Una nuova sezione è stata introdotta al festival da quest’anno, sempre curata da Luca Sofri con la partecipazione di TIM che ne trasmetterà in diretta streaming gli eventi. È dedicata al racconto del cambiamento e al cambiamento nel raccontare. Ospiterà la presentazione dei libri di Marino Sinibaldi (su presente e futuro della cultura e dei libri) e di Massimo Mantellini (su storie e questioni di internet). E un incontro su temi molto attuali e interessanti per il Post e chi lo legge, dedicato infatti alle proposte nuove regolamentazioni sulla diffamazione e in generale sull’informazione online e non: regolamentazioni che pongono la questione dell’affidabilità dell’informazione, professionale e non, e sulla sua qualità e responsabilità. Se ne discuterà con Anna Masera (già responsabile del sito della Stampa e oggi responsabile della comunicazione della Camera), Andrea Iannuzzi (direttore dei quotidiani del gruppo Espresso), Arianna Ciccone (fondatrice del Festival del Giornalismo di Perugia) e Franco Vazio (avvocato e deputato PD in Commissione Giustizia). | Il festival di Pescara. Cominciano giovedì il Festival delle Letterature e la sua sezione "Un grande paese" curata dal direttore del Post. |
L’Agenzia europea delle sostanze chimiche (ECHA) ha deciso di non classificare il glifosato come sostanza cancerogena, dando nuovi elementi a sostegno delle aziende che lo utilizzano all’interno dei loro erbicidi. Secondo l’ECHA “le prove scientifiche a oggi disponibili non raggiungono i criteri per classificare il glifosato come cancerogeno, agente mutageno o tossico per la riproduzione”. La decisione dell’Agenzia sta facendo molto discutere perché il glifosato è da anni al centro di un ampio dibattito tra scienziati, organismi di controllo e aziende, che a seconda dei casi ne sostengono la pericolosità o meno. Le conclusioni dell’ECHA potranno essere utilizzate dall’Unione Europea per stabilire se rinnovare o meno i permessi per l’utilizzo del glifosato negli erbicidi, come richiesto da molte aziende, a cominciare dalla multinazionale statunitense Monsanto che lo impiega nel “Roundup”, uno dei suoi prodotti più venduti contro le piante infestanti nei campi coltivati. Da dove arriva il glifosato Fino al 2001 Monsanto deteneva il brevetto di produzione del glifosato. Scaduta l’esclusiva, la sostanza chimica è stata utilizzata da numerose altre aziende, facendola diventare la più ricorrente negli erbicidi venduti in Europa. Il composto chimico fu scoperto una prima volta negli anni Cinquanta in Svizzera, ma senza che ne fosse data notizia: 20 anni dopo fu riscoperto da Monsanto nell’ambito di ricerche sui sistemi per ridurre il calcare nell’acqua. L’azienda notò altre proprietà del glifosato negli anni seguenti, mettendolo infine in produzione nei suoi erbicidi, approvati per l’utilizzo nei campi da circa 130 paesi nel mondo, compresi quelli dell’Unione Europea. | Il glifosato non è cancerogeno, secondo l’ECHA. L'Agenzia europea delle sostanze chimiche dice che non ci sono prove scientifiche per dire altrimenti, anche se l'OMS invita a più cautele nell'utilizzo dell'erbicida. |
La casa editrice britannica Phaidon ha da poco pubblicato il libro People of the Twenty-First Century, un’enorme raccolta di fotografie scattate per le strade di New York, Amsterdam, Parigi, Shanghai e molte altre città da Hans Eijkelboom, fotografo e artista olandese. Eijkelboom ha iniziato a lavorare al progetto nel 1992 nella sua città natale di Arnhem, e da allora ha continuato per oltre 20 anni, accumulando oltre seimila ritratti di persone viste per strada e accomunate da uno stesso indumento, acconciatura o atteggiamento. «Funziona così – spiega Eijkelboom – Vado semplicemente in giro nel centro della città, dove ci sono molte persone. Cammino per 10, 15 minuti. Qualcosa nella folla mi incuriosisce o mi colpisce, e decido che sarà il tema del giorno. A quel punto inizio a fotografare per due ore. Molte volte va male: non vedo niente e allora per quel giorno non fotografo niente». I particolari che gli interessano vanno dai vestiti – una pelliccia, una maglietta rosa, un borsello – a una tipologia di persone – uomini sui pattini a rotelle a petto nudo – a un atteggiamento frequente – coppie mano nella mano. | Tanti tipi con la stessa maglietta. Il progetto di Hans Eijkelboom che per più di 20 anni ha fotografato le persone che in uno stesso giorno e in una stessa città indossavano uno stesso vestito. |
Tra gli animali protagonisti della raccolta di questa settimana ci sono cammelli e pinguini, rappresentati in due foto ciascuno. I primi ci mostrano come possono essere buffi, se fotografati con un primo piano, e sgraziati, quando sono appena nati; i secondi invece si fanno ammirare dall’alto mentre sembrano in formazione, o da bambini dietro il vetro della vasca mentre nuotano con metà corpo fuori dall’acqua. Per continuare ci sono giraffe che sembrano ancora più alte del solito, un cucciolo di leone marino che dorme beato sulla madre, un ghepardo che si tuffa nel fiume Talek e una megattera vicino al vecchio porto di Montreal. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Weekly Beasts. Pinguini aggraziati e cammelli un po' meno, nelle foto bestiali della settimana. |
Oggi Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera racconta le due chiacchiere che ha fatto con Renzi, in macchina, dopo la direzione del PD: si parla anche di chi si è opposto all’idea di dare allo stesso Renzi l’incarico di formare il governo. La direzione del Pd è finita, Matteo Renzi esce dall’ingresso laterale per evitare i cronisti, si imbatte comunque in una selva di telecamere, vorrebbe andare a piedi al Vittoriano – «quant’è? Un quarto d’ora, no?» – ma i reporter lo inseguono – «per cortesia, vi ho detto che non parlo!» -, il suo portavoce Marco Agnoletti ferma al volo un taxi, davanti sale il senatore toscano Andrea Marcucci, il sindaco si mette dietro. Il tempo di fare inversione e imboccare via del Tritone, e sul telefonino arriva la chiamata che aspettava: «Ciao segretario». È Bersani. | In taxi con Renzi. Aldo Cazzullo raccoglie le opinioni e i pensieri del candidato all'incarico che non lo è più. |
È cominciato il riconteggio delle schede elettorali relative alle ultime elezioni regionali in Piemonte. Questo era stato disposto dal TAR in relazione al ricorso presentato riguardo le liste “Al centro con Scanderebech” e la lista “Consumatori con Cota”. La prima era accusata di aver utilizzato il nome di Scanderebech, presidente del consiglio regionale con l’UdC, allo scopo di non raccogliere le firme, salvo poi che Scanderebech è uscito dall’UdC e ha sostenuto Cota. La terza era quella dei “Consumatori per Cota”, con una simile motivazione relativa all’aggiramento della raccolta delle firme. Il TAR ha disposto che i 14 mila voti ricevuti dalle due liste siano ricontati e verificati. Al fine del dirimere la legittimità dell’elezione di Cota sarà fondamentale capire quante schede portano la sola indicazione del voto alla lista e su quante invece l’indicazione di voto per il governatore della Lega è esplicito. Ad Asti il riconteggio è stato ultimato, e soltanto il 13 per cento delle schede contestate porta l’indicazione del voto per Roberto Cota. Se la tendenza fosse confermata per tutte le schede in questione, le schede direttamente attribuibili a Cota sarebbero più o meno duemila, a fronte di un vantaggio totale su Mercedes Bresso di novemila schede: insomma, dicono gli avvocati di Bresso, la vittoria di Cota dovrebbe essere annullata. | Comincia il riconteggio delle schede in Piemonte. Ad Asti solo il 13 per cento delle schede contestate porta l'indicazione del voto per Cota: il nodo è sempre quello dell'estensione automatica al candidato presidente. |
Per rendere più rapido l’aggiornamento del proprio indice di pagine web e offrire risultati in tempo reale, Google si dà alla caffeina. Il motore di ricerca ha da poco annunciato il completamento di Caffeine, il suo nuovo sistema per indicizzare le pagine che si trovano sul Web. La novità fa aumentare del 50% la presenza di contenuti freschi nelle pagine dei risultati rispetto alla precedente versione di Google. In pratica, i post e le notizie più recenti rientreranno con più rapidità nell’elenco dei link proposto dal motore di ricerca. Fino a qualche tempo fa, le ricerche su Google avvenivano sostanzialmente in differita: tu cercavi una cosa e il motore di ricerca ti offriva i link più pertinenti che aveva raccolto nel corso degli ultimi giorni. Lo sterminato indice di Google funzionava un po’ come quello al fondo di un libro e veniva aggiornato periodicamente come avviene per le nuove edizioni dei volumi. Ora le cose stanno iniziando a cambiare e anche grazie a Caffeine l’indice sarà aggiornato con più frequenza, così da offrire i link verso le pagine prodotte online negli ultimi minuti. | Il motore di Google accelera. Il motore di ricerca cambia il modo in cui gestisce il suo indice per offrire risultati più recenti e in meno tempo. |
Quali sono gli edifici più brutti del mondo? I curatori del sito VirtualTourist hanno rivolto questa domanda ai loro utenti, chiedendo di segnalare le peggiori architetture che avevano incontrato durante i loro viaggi. Hanno poi contato i voti e pubblicato la lista dei dieci finalisti. Non sono esperti di architettura ad aver scelto i dieci edifici, e la lista non pretende certo di mettere tutti d’accordo, ma se si può dibattere sulla bruttezza del Van Gogh Museum di Amsterdam, o della sede del Whitney Museum of American Art di New York, è difficile escludere dai dieci il M2 di Tokyo. C’è anche qualcosa di italiano, al quinto posto. 1. Sheffield Hallam University; Sheffield, Gran Bretagna Inizialmente costruito per essere la sede del Centro Nazionale di Musica Popolare, fu chiuso un anno dopo l’inaugurazione e venduto alla Sheffield Hallam University. | I dieci edifici più brutti del mondo. Una classifica aperta a obiezioni e integrazioni, con un palazzo italiano al quinto posto. |
Dopo essere stata rifiutata per nove anni da diverse case editrici, Eimear McBride, autrice di A girl is a half-formed thing, è stata da poco premiata con il Beileys Women’s Prize, uno dei più prestigiosi premi letterari del Regno Unito per donne: per Eimear McBride si trattava del primo romanzo, che molti editori avevano ritenuto troppo impegnativo o complicato e che una piccola casa editrice indipendente aveva infine deciso di pubblicare (non è ancora stato tradotto in italiano). Il suo caso è comunque piuttosto comune: anche Gertrude Stein, William Burroughs, JK Rowling e molti altri scrittori e scrittrici i cui romanzi hanno avuto nel tempo un enorme successo, hanno ricevuto inizialmente brutali lettere di rifiuto da parte degli editori. Il Telegraph ne ha raccolte alcune: | Le lettere di rifiuto a 11 grandi scrittori. Nabokov, Melville, Orwell, Plath, Hemingway e molti altri: li ha raccolti il Telegraph dopo la recente vittoria di un premio letterario di una scrittrice pluri-rifiutata. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 210 casi di contagio da coronavirus e 34 morti, secondo i dati diffusi martedì dalla Protezione Civile. Le persone attualmente ricoverate in terapia intensiva sono 177, 30 in meno rispetto a ieri. Le persone testate con tampone a oggi sono 2.891.846, 27.762 più di ieri. I nuovi pazienti “guariti o dimessi” sono 1.516, per un totale di 178.526. In Lombardia sono stati registrati 143 nuovi casi di contagio. Il bilancio lombardo continua a essere di gran lunga il peggiore d’Italia e ammonta complessivamente a 92.060 casi di contagio e 16.466 morti. Le altre regioni con il maggior incremento del numero dei casi confermati sono Piemonte (+29), Emilia-Romagna (+13) e Lazio (+9). In sei regioni non sono stati registrati nuovi casi di contagio: Campania, Puglia, Valle d’Aosta, Calabria, Molise, Basilicata e nelle province autonome di Trento e Bolzano. | Le notizie di martedì sul coronavirus in Italia. Sono stati confermati 210 nuovi casi e 34 decessi. I ricoverati in terapia intensiva scendono a 177. |
Dopo le scosse di terremoto di ieri, questa notte all’1:04 c’è stata una scossa di magnitudo 3.7, la più intensa delle ultime ore, tra la provincia di Ferrara e di Modena, con epicentro a pochi chilometri di distanza da Bondeno, Sant’Agostino e Finale Emilia. La nuova scossa non ha causato particolari danni a cose né a persone. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Reuters, un’altra scossa di magnitudo 3.6 era stata registrata alle 00:22 nell’area tra Vigarano Mainarda, Mirabello, Poggio Renatico e Bondeno, in provincia di Ferrara. (Le foto del terremoto in Emilia) | Terremoto in Emilia, il giorno dopo. Nella notte ci sono state altre scosse con magnitudo fino a 3.7, le persone sfollate sono circa tremila e i morti sette. |
Oggi, 16 maggio, scade il termine per chiedere di non pagare il canone RAI. Il termine, inizialmente fissato per il 30 aprile, era stato posticipato con un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate. Il canone RAI da quest’anno si pagherà nella bolletta della luce, nella quale i gestori della rete aggiungeranno automaticamente una quota supplementare: in totale 100 euro l’anno. Solo per il 2016 il primo addebito del canone sarà inserito nella prima fattura elettrica successiva al 1 luglio 2016 e sarà pari a 70 euro. Nelle bollette successive, a partire da agosto, saranno distribuiti i restanti 30 euro. Dal 2017, invece, scatterà la versione definitiva: il canone sarà teoricamente distribuito in 10 rate da 10 euro l’una. Poiché generalmente le fatture elettriche non sono mensili ma bimestrali o trimestrali, nella fattura elettrica sarà addebitata la somma delle rate mensili del canone scadute prima della scadenza della fattura stessa. Se la fattura è bimestrale le rate del canone addebitate saranno due (e la fattura sarà quindi maggiorata di 20 euro); se la fattura è trimestrale, le rate addebitate saranno tre. In ogni fattura saranno addebitate le rate mensili scadute, insomma. Le domiciliazioni bancarie del pagamento della fattura elettrica sono automaticamente estese all’importo del canone. | Canone RAI: oggi è l’ultimo giorno per richiedere l’esenzione. Chi non ha un televisore, tra gli altri, può chiedere di non pagarlo direttamente su internet. |
Che siano diurni o notturni, tagli e ustioni sono sempre dolorosi, in compenso secondo una nuova ricerca guariscono molto più rapidamente se ce li si procura di giorno e non di notte. Le cellule che aiutano a far guarire le ferite sono più attive nelle ore diurne e hanno uno stretto legame con i ritmi circadiani, il nostro “orologio interno”. Lo studio offre nuovi elementi su come si organizza l’organismo quando deve rimarginare una ferita, inoltre ipotizza che i pazienti sottoposti a chirurgia potrebbero guarire più rapidamente se operati in particolari momenti del giorno. I ricercatori sanno da tempo che il nostro organismo è regolato da un orologio interno: la scoperta dei ritmi circadiani è per esempio valsa il Nobel per la medicina proprio quest’anno ai suoi autori. Inizialmente si pensava che questo meccanismo fosse regolato unicamente dal nucleo soprachiasmatico, un’area del cervello che riceve stimolazioni soprattutto dagli occhi. Studi successivi hanno però dimostrato che le cellule in altre parti del corpo possiedono un loro orologio e sono in grado di regolarsi autonomamente, senza ricevere segnali dal cervello. Non è ancora chiaro come riescano a farlo, anche perché il meccanismo sembra funzionare solo con alcuni tipi di cellule e non con altri. | Le ferite procurate di giorno guariscono più in fretta. Lo ha notato un gruppo di ricercatori osservando l'orologio interno dei fibroblasti, le cellule che fanno rimarginare tagli e ustioni. |
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