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Ciro Esposito, il tifoso del Napoli di 30 anni rimasto ferito lo scorso 3 maggio durante gli scontri a Roma prima della finale di Coppa Italia, è morto nelle prime ore di mercoledì 25 giugno al policlinico Gemelli, dove era ricoverato da quasi due mesi. Il direttore del centro di rianimazione dell’ospedale romano, Massimo Antonelli, ha spiegato che Esposito è morto “per insufficienza multiorganica non rispondente alle terapie mediche e di supporto alle funzioni vitali”. Nella giornata di martedì 24 giugno diversi giornali avevano dato la notizia della morte di Esposito, smentita nella serata con comunicati in cui si parlava comunque di un peggioramento delle sue condizioni di salute. Nelle ultime settimane Esposito era stato sottoposto a diverse operazioni chirurgiche per la cura delle gravi ferite riportate durante gli scontri tra ultras del Napoli con ultras della Roma. Mentre si trovava nei pressi dello stadio Olimpico, poche ore prima della partita, Esposito era stato ferito da alcuni colpi di pistola durante una rissa tra tifosi. La persona accusata di avere sparato è l’ultras romanista Daniele De Santis, arrestato poco dopo i fatti dell’Olimpico e ora ricoverato all’ospedale Umberto I di Roma per una infezione a una gamba. Nei prossimi giorni potrebbe essere disposto il suo trasferimento in un carcere attrezzato con un centro medico. | Ciro Esposito è morto. Il tifoso ferito a Roma durante gli scontri prima di Napoli-Fiorentina era ricoverato da due mesi al policlinico Gemelli. |
Il 3 novembre in Australia è stata aperta la mostra Sculpture by the Sea: 109 installazioni artistiche lungo la costa che collega la spiaggia di Bondi a quella di Tamarama, a Sydney. Gli artisti che hanno esposto le loro opere sono quasi tutti australiani e 25 provengono da altre parti del mondo come l’inglese Anthony Caro e i cinesi Chen Wen Ling e Wang Shugang. La mostra è alla sua 15esima edizione. L’idea di realizzare una grande esibizione di arte all’aperto, lungo la spiaggia, è di David Handley, un avvocato che rimase affascinato dalla «potenza e dalla magnificenza» della scultura mentre si aggirava con degli amici tra le rovine di un parco in una piccola città boema. All’epoca – era l’inizio degli anni Novanta – viveva a Praga, ma una volta ritornato in Australia decise di concretizzare la sua idea di un’esibizione di sculture all’aperto a Sydney. La prima edizione partì con un budget molto ridotto e si basò esclusivamente sul lavoro dei volontari. Ottenne ben presto il sostegno del comune di Sydney e venne visitata da circa 25mila persone. Da allora la fama della mostra è cresciuta sempre di più e dal 2005 un evento simile viene organizzato anche lungo la spiaggia di Cottesloe, vicino a Perth, nell’Australia occidentale. Nel 2009 Aarhus, in Danimarca, ha ospitato la prima mostra di Sculpture by the Sea in Europa. | Le sculture sulla spiaggia australiana. Le foto delle installazioni sul lungomare di Sydney nell'annuale mostra iniziata giovedì. |
Negli anni ’80 Karl Muller, ingegnere svizzero, passeggiando sul terreno argilloso delle risaie della Corea, ebbe un’intuizione intercontinentale: riscoprire il segreto dei Masai, che camminano sulla sabbia e sono costretti a mantenersi in equilibrio ad ogni passo. Secondo gli studi di Muller camminare su un terreno morbido ed elastico migliora la postura, rilassa i muscoli e aiuta la circolazione. L’idea di Muller fu realizzata per la prima volta in Svizzera, dove le Mbt (Masai Barefoot Technology) sono in commercio dal 1996. Negli ultimi anni l’idea di una suola curva, con presunti effetti rimodellanti su glutei e cosce ha conquistato i produttori di scarpe di tutto il mondo e la storia dei masai ne è diventato il familiare ed efficace veicolo di comunicazione . È nata così la moda delle “toning shoes“, letteralmente “scarpe tonificanti”. Negli ultimi anni c’è stato un vero e proprio boom, e le bizzarre scarpe da estimatori sono diventate presenti in tutti i negozi e imitate da moltissimi produttori: nel 2010 le vendite dei modelli dei marchi più famosi (Reebok, Skechers, Puma, New Balance, ma anche l’italiana Fila) sono aumentate del 400 per cento. Con un guadagno non indifferente, se consideriamo che il prezzo medio di un paio di scarpe basculanti si agira intorno ai 100-150 euro. | La crisi delle scarpe Masai. Dopo il boom degli anni scorsi ora crescono i dubbi sull'efficacia delle "scarpe basculanti" e le vendite calano. |
La legge elettorale con cui si è votato lo scorso 4 marzo, il Rosatellum, prevedeva una serie di misure a favore della parità di genere. Le regole per le candidature dicevano che ogni partito o coalizione non potesse avere più del 60 per cento di candidati dello stesso genere all’uninominale e più del 60 per cento di capilista dello stesso genere nella parte proporzionale (in entrambi i casi il criterio era nazionale alla Camera e regionale al Senato). Infine, i candidati nelle liste plurinominali dovevano essere alternati per genere. I partiti hanno sostanzialmente rispettato i limiti minimi imposti dalla legge attribuendo la quota del 60 per cento al genere maschile e quella del 40 al genere femminile, e non sono andati oltre. YouTrend, analizzando le candidature, aveva spiegato che nei collegi uninominali, considerando entrambe le camere, «le quattro coalizioni non potevano candidare meno di 552 donne (il massimo era di 840)». In totale ne erano state candidate 580. Le donne capolista dei sette principali partiti (PD, M5S, Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, + Europa e Liberi e Uguali) erano in totale 266: e il minimo legale era 245. | Il prossimo Parlamento sarà quello con il maggior numero di donne di sempre. Le "quote rosa" del Rosatellum erano state aggirate con le pluricandidature, ma il nuovo Parlamento avrà circa il 35 per cento di parlamentari donne. |
Facebook è un servizio gratuito, e come molti altri servizi gratuiti online, si finanzia principalmente grazie alla pubblicità. Ogni giorno il social network mostra centinaia di milioni di inserzioni pubblicitarie ai propri iscritti, ma anche se genera grandi numeri il sistema fatica a produrre ricavi adeguati. Per Facebook la scarsa resa della pubblicità è un problema che dura da anni e che negli ultimi tempi, specialmente da quando è quotato in borsa, spaventa gli investitori alla ricerca di qualche certezza in più sul futuro del social network e sulla sostenibilità del suo progetto. Quelli di Facebook si sono dati molto da fare nell’ultimo periodo per studiare nuovi sistemi che rendano più redditizia la pubblicità. E su queste soluzioni si discute da settimane, con preoccupazioni più o meno fondate sui loro effetti sul lato della privacy degli iscritti. Per fare ordine, i responsabili di Facebook hanno pubblicato una nota in cui vengono spiegati con concetti semplici come funzionano i nuovi sistemi per la pubblicità. Una buona idea non solo per sapere come funzionerà d’ora in poi la pubblicità sul social network, ma anche per capire quali dei nostri dati saranno ceduti ad altre società per rendere più efficaci i loro annunci pubblicitari. | Come Facebook vende i nostri dati. La società ha spiegato - con brutale semplicità - come funzionano i nuovi sistemi per la pubblicità e la raccolta delle informazioni sugli utenti. |
La Guardia di Finanza di Roma ha confiscato il patrimonio di Luigi Lusi, l’ex tesoriere e parlamentare del partito La Margherita quando era segretario Francesco Rutelli, che era stato condannato in via definitiva nel 2017 per appropriazione indebita. Lusi sta attualmente scontando una pena di sette anni nel carcere di Avezzano per essersi appropriato di fondi pubblici destinati al partito attraverso un complesso sistema di false fatturazioni, realizzato attraverso alcune società a lui riconducibili. Il patrimonio sequestrato dalla Guardia di Finanza su ordinanza della Corte di Appello di Roma ammonta a circa 9,2 milioni di euro. Il Mattino scrive che si tratta di «quote sociali e l’intero patrimonio aziendale di una società di capitali; una villa a Genzano di Roma del valore di circa 4,1 milioni di euro; 6 appartamenti, un box e un terreno a Roma e in provincia de L’Aquila, per un valore complessivo di circa 3,7 milioni di euro; conti correnti, polizze assicurative e fondi d’investimento per circa 1,3 milioni di euro». Lusi era stato arrestato nel 2012 con la moglie e due commercialisti. | È stato confiscato il patrimonio dell’ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi, per oltre 9 milioni di euro. |
La fotografa statunitense Heidi Levine ha vinto la prima edizione del premio Anja Niedringhaus Courage in Photojournalism, creato dalla International Women’s Media Foundation (IWMF) in ricordo di Anja Niedringhaus, fotografa tedesca di Associated Press uccisa il 4 aprile del 2014 in Afghanistan. La direttrice dell’IWMF, Elisa Lees Muñoz, ha detto che il premio «celebra il coraggio delle fotogiornaliste che rischiano la vita per documentare guerre e conflitti, mostrando allo stesso tempo momenti di umanità». Levine lavora in zone di guerra da più di 30 anni: il premio le è stato attribuito soprattutto per le fotografie scattate la scorsa estate nella Striscia di Gaza. Levine ritirerà il premio durante una cerimonia a Berlino, in Germania, il prossimo 25 giugno. Attenzione, alcune foto sono un po’ forti | Le fotografie da Gaza di Heidi Levine. La fotografa statunitense ha vinto il premio dedicato alla collega tedesca Anja Niedringhaus, uccisa lo scorso aprile in Afghanistan. |
Venerdì scorso la Corte Costituzionale ha reso pubblica la sua decisione di dichiarare illegittima una parte della riforma della pubblica amministrazione, la cosiddetta “riforma Madia”, dal nome del ministro per la Semplificazione e l’amministrazione pubblica Marianna Madia. Si tratta di una decisione importante, perché cancella alcune significative riforme volute dal governo e perché coinvolge, indirettamente, l’esito del referendum costituzionale del 4 dicembre. Il governo sostiene che la bocciatura è dovuta a una parte della Costituzione, il Titolo V, che sarà modificata dalla riforma: se vinceranno i “Sì”, sostiene il governo, episodi simili in futuro non si ripeteranno. Secondo i critici del governo, invece, la bocciatura è dovuta al modo frettoloso e approssimativo con cui è stata scritta la riforma Madia. La Corte Costituzionale ha espresso il suo parere in seguito a un ricorso del Veneto contro la legge numero 124 del 2015, cioè la “riforma Madia”. Si tratta di una “legge delega”, ossia di una legge approvata dal Parlamento che fissa una serie di “paletti” entro i quali il governo può legiferare liberamente tramite i cosiddetti “decreti legislativi”. In genere le leggi delega vengono utilizzate per realizzare ampie riforme su materie molto tecniche, che sarebbero difficili da regolare approvando e discutendo ogni singolo provvedimento con la normale procedura parlamentare. I decreti legislativi sono immediatamente efficaci e non devono essere confermati da un voto parlamentare (il voto con cui si approva la legge delega “copre” tutti i successivi decreti legislativi). La Corte Costituzionale è l’organo deputato, in caso qualcuno vi faccia appello, a controllare che i decreti legislativi rispettino effettivamente i paletti fissati dalla legge delega. | Cosa è successo alla riforma Madia. Secondo il governo la Corte Costituzionale ne ha bocciato un pezzo per colpa del famoso Titolo V, che sarà cambiato dalla riforma, ma non tutti sono d'accordo. |
L’agenzia di stampa e fotografica Associated Press, una delle più importanti del mondo, ha costruito sul suo sito una raccolta di alcune immagini di fotogiornalismo “storiche” tratte dal suo sterminato archivio, mettendo insieme fotografie davvero celeberrime e “iconiche” – come le ha battezzate AP – con altre meno famose ma molto rappresentative di momenti della storia dell’ultimo secolo. Ne abbiamo scelte trenta, e dall’inizio alla fine ci siamo accorti che spesso bellezza e tragedia arrivano dal cielo. – Tutti i Pulitzer dei fotografi Associated Press | La storia, fotografata. Trenta leggendarie foto dall'archivio di Associated Press (dove si vede che gran parte della storia dell'ultimo secolo è venuta dal cielo). |
Da oggi, 23 febbraio, all’11 marzo la galleria Expowall di Milano ospiterà una mostra sul fotografo italiano Alessandro Rota, intitolata “Fotografie di Guerra | Fotografie di un Progetto di Pace”: raccoglie le immagini che Rota ha realizzato negli ultimi anni in luoghi di conflitto e quelle del reportage realizzato in Senegal nel dicembre 2016. Alessandro Rota è nato nel 1988, vive a Milano ed è un fotografo freelance. Negli ultimi anni ha lavorato in zone di conflitto come Iraq, Afghanistan, Sud Sudan e Somalia e le sue fotografie sono state pubblicate su diversi giornali internazionali, compreso il Guardian. Le foto del reportage commissionato da Expowall sono invece fotografie “di pace”: raccontano il lavoro della onlus Yungar per la pace e mostrano i progetti di sviluppo realizzati in villaggi intorno a Fimela, nella regione del Sinè-Saloum. Qui la onlus aiuta gli abitanti locali in diversi modi, con corsi di alfabetizzazione e con aiuti economici, nell’agricoltura e nell’assistenza medica. | Fotografie tra guerra e pace. Quelle che il fotografo italiano Alessandro Rota ha scattato negli ultimi anni tra Iraq, Sud Sudan, Somalia, Senegal e Afghanistan, in mostra a Milano. |
“Ruota della fortuna per il compleanno di Google” è il doodle di oggi di Google che prende il posto del solito logo del motore di ricerca. Il doodle permette di giocare a una ruota della fortuna per festeggiare il diciannovesimo compleanno di Google. A seconda del simbolo che esce giocando alla ruota della fortuna si aprono altri giochi (tra cui tris, solitario) e link a vecchi doodle di Google, sia pubblicati per compleanni passati dell’azienda, sia dedicati ad altri anniversari (ma c’è anche un esercizio di respirazione). Il compleanno di Google | Cos’è la “Ruota della fortuna per il compleanno di Google”. Google compie 19 anni e li festeggia con un doodle che permette di giocare alla ruota della fortuna. |
Oggi pomeriggio la Commissione giustizia del Senato ha eletto Nitto Palma, del Popolo della Libertà, come presidente. Nitto Francesco Palma, 63 anni, è un ex magistrato che è stato sostituto procuratore della Repubblica al Tribunale di Roma. È stato sottosegretario agli Interni nell’ultimo governo Berlusconi e poi, il 27 luglio 2011, nominato piuttosto a sorpresa come ministro della Giustizia in sostituzione di Angelino Alfano, diventato nel frattempo segretario del PdL. La nomina del presidente della Commissione giustizia del Senato è stata oggetto di polemiche all’interno dei partiti che formano la maggioranza, in particolare tra PD e PdL. Alcuni esponenti del PD, infatti, tra cui il senatore Corradino Mineo, si erano opposti alla candidatura di Palma, che nelle due votazioni di ieri non ha ottenuto i 14 voti necessari per essere eletto. Il PdL aveva risposto dicendo che non eleggere Palma avrebbe aperto una grave crisi nella maggioranza. A partire dalla terza votazione, che si è tenuta oggi alle 15, non era più necessario il quorum della maggioranza assoluta dei membri della Commissione e veniva eletto chi riceveva il maggior numero di voti. | Nitto Palma è stato eletto alla Commissione giustizia del Senato. Era il candidato del PdL e ieri sul suo nome c'erano state diverse polemiche. |
La maggior parte delle persone che valeva la pena fotografare questa settimana era divisa tra Berlino e New York: in Germania per il festival del cinema, dove si sono visti tra gli altri John Goodman, Nick Cave, Uma Thurman e Aaron Paul; a New York invece per la settimana della moda, con l’immancabile direttrice dell’edizione americana di Vogue Anna Wintour insieme alle attrici Lupita Nyong’o e Naomi Watts, e la stilista Diane von Furstenberg. Vicino a Mosca, invece, non ci sono solo le olimpiadi invernali di Sochi ma anche due astronauti – tra cui l’italiana Samantha Cristoforetti – al centro di addestramento per cosmonauti di Star City, per prepararsi al viaggio che faranno nel novembre 2014: raggiungeranno a bordo di una Soyuz la Stazione spaziale internazionale dove resteranno per circa sei-sette mesi. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Celebripost. Tanti eventi pieni di persone che valeva la pena fotografare, questa settimana, tra cui le sfilate di New York e il festival del cinema di Berlino. |
Il guasto informatico che ha causato la cancellazione di centinaia di voli di British Airways alla fine di maggio, lasciando bloccati almeno 75mila passeggeri, è stato causato da un tecnico che ha scollegato per sbaglio un alimentatore di corrente elettrica da un centro dati di British Airways nei pressi dell’aeroporto di Heathrow, poco distante da Londra. Non è però ancora chiaro come una sola persona sia riuscita a bloccare buona parte dei sistemi informatici di British Airways, che sta conducendo diverse indagini interne per capirci qualcosa di più. Il disservizio tra il 27 e il 29 maggio ha portato alla cancellazione di molti voli da Londra e non solo, con un danno stimato intorno ai 100 milioni di euro per la compagnia aerea. Willie Walsh, l’amministratore delegato di International Airlines Group, la holding che ha la proprietà di British Airways e di Iberia, ha spiegato che il tecnico era stato autorizzato dalla sicurezza della compagnia aerea a lavorare nel centro dati, ma non “a fare ciò che ha fatto”. Secondo la ricostruzione, ancora parziale, durante una manutenzione il tecnico ha scollegato temporaneamente un alimentatore sovraccaricando altri sistemi, che sono andati in blocco e hanno richiesto numerosi interventi manuali per essere riavviati e riportati in rete. Il centro dati gestisce molte informazioni sullo stato dei voli, i loro orari e il loro smistamento nei vari aeroporti serviti da British Airways, da qui il blocco di buona parte del traffico della compagnia aerea. Walsh ha confermato che è in corso un’indagine indipendente sull’episodio, sia per capire come una sola persona abbia potuto causare un danno così grave, sia per verificare che cosa sia andato storto nell’attivazione dei sistemi di backup. | Un tizio ha staccato la spina sbagliata e quindi 75mila persone hanno perso l’aereo. Il guasto che a fine maggio ha portato alla cancellazione di centinaia di voli di British Airways aveva una motivazione semplice. |
Da ieri si parla sui giornali e sui social network dell’approvazione da parte del consiglio comunale di Verona di una mozione della Lega con cui saranno finanziate associazioni cattoliche che portano avanti iniziative contro le interruzioni volontarie di gravidanza. Uno degli aspetti di cui si è discusso di più è che tra i 21 consiglieri comunali che hanno votato a favore della mozione c’è stata anche la capogruppo del Partito Democratico Carla Padovani. Padovani, che ha detto di aver votato «secondo coscienza» e in passato aveva già preso posizione contro le unioni civili tra persone dello stesso sesso, è stata criticata duramente da molti politici del PD, compreso il segretario Maurizio Martina: gli altri consiglieri comunali del partito ne hanno chiesto le dimissioni. La mozione, sottoscritta anche dal sindaco Federico Sboarina, era già stata presentata lo scorso luglio: anche allora se ne era parlato a livello nazionale, non solo per i suoi contenuti ma anche perché il consigliere Andrea Bacciga, eletto con la lista Battiti per Verona di Sboarina, appena entrato nell’aula del consiglio aveva rivolto il saluto romano alle attiviste femministe che assistevano alla seduta. Rispetto al testo presentato a luglio, quello approvato contiene alcune modifiche, ma nella sostanza è rimasto lo stesso. A settembre la discussione era stata rimandata, come aveva spiegato Giulia Siviero sul suo blog sul Post, per via di alcune divergenze di opinione sulla questione all’interno della maggioranza del consiglio, che però sono state risolte. | Cosa ha deciso Verona sull’aborto. Il consiglio comunale ha approvato una mozione per finanziare le associazioni cattoliche che si oppongono all'interruzione di gravidanza, provocando proteste. |
Oggi è il World Art Day (WAD), giornata celebrata per la prima volta nel 2012 e nata su iniziativa della International Association of Art per far conoscere e promuovere il patrimonio artistico mondiale. La data del 15 aprile è stata scelta perché coincide con il giorno in cui nacque Leonardo da Vinci, nel 1452. In occasione del WAD, Google ha pubblicato alcune informazioni sulle opere d’arte più viste e condivise attraverso Google Art Project, un progetto molto ambizioso per raccogliere e mostrare online i dipinti e i monumenti conservati nei vari musei in giro per il mondo. Queste sono le dieci opere più popolari tra le oltre 40mila ospitate su Google Art Project. | I quadri più visti su Google Art Project. È quella gara dove ci sono Botticelli, Bruegel e Manet, e vince (di molto) Van Gogh. |
Ieri il Presidente della Repubblica ha celebrato i 200 anni di una delle istituzioni universitarie più importanti del nostro Paese, la Scuola Normale Superiore di Pisa. Si è misurato, fra l’altro, con gli echi (molto vividi nei manifestanti che l’hanno accolto) del dibattito attuale sull’Università. Prendo lo spunto, ora che la riforma dorme in Senato i sonni della sessione di bilancio, per qualche riflessione orientativa destinata soprattutto a chi si chiede, dall’esterno, che cosa stia succedendo. La mobilitazione attuale. La mobilitazione autunnale dei nostri Atenei assomiglia a un rito che più o meno fatalmente si esaurisce con l’accendersi dei termosifoni. Quest’anno però c’è qualcosa di oggettivamente nuovo: non assistiamo soltanto a marce di studenti, ad assemblee gremite, a occupazioni più o meno estemporanee, ma un movimento organizzato e per la prima volta ben coordinato a livello nazionale, la Rete 29 aprile, sta dando un’inusitata concretezza alla protesta: sta cioè seriamente mettendo in forse la cosiddetta “offerta didattica” di molti Atenei tramite la semplice rinuncia dei suoi aderenti (tutti ricercatori) ai carichi didattici che, da contratto, non pertengono loro. Questa coraggiosa protesta ha così svelato quanto importanti siano i ricercatori nel funzionamento dell’Università attuale, e ha contestualmente offerto l’occasione di denunciare – con più forza e senno del solito – i mali del sistema che la riforma attualmente in discussione alla Camera non affronta o, spesso, peggiora. Soprattutto, docenti, ricercatori e studenti si sono trovati uniti nella denuncia di quello che è il problema di fondo, ovvero la mancanza di adeguate risorse finanziarie, una mancanza aggravata l’anno scorso dai tagli del ministro Tremonti, così ingenti (secondo varie stime, circa un miliardo e mezzo di euro) da porre diversi atenei in una posizione di oggettiva difficoltà per quanto riguarda la mera sussistenza. E tutto questo ha contribuito a risvegliare almeno parzialmente le coscienze e lo spirito critico di una classe, quella dei docenti universitari, che sempre più stava affondando nelle proprie contraddizioni e nella disistima del mondo esterno. | L’Università italiana, spiegata bene. Dai concorsi mafiosi alla genesi della riforma Gelmini alle proposte concrete "per cambiare le carte in tavola". |
Stamattina l’ISTAT ha pubblicato i nuovi dati sul lavoro che si riferiscono a marzo. Le nuove rilevazioni hanno registrato un tasso di disoccupazione del 10,2 per cento, in calo di 0,4 punti rispetto a febbraio e di 0,8 rispetto a marzo 2018. In particolare il tasso di disoccupazione fra i 15 e 24 anni è sceso al 30,2 per cento, il dato più basso dall’ottobre 2011. Anche l’occupazione è tornata a crescere dopo un periodo di stallo: a marzo il numero degli occupati è cresciuto di 60mila rispetto a febbraio (un aumento dello 0,3 per cento) e di 114mila unità su marzo 2018 (0,5 per cento). Sono dati molto buoni che probabilmente il governo userà per sostenere l’efficacia delle proprie misure economiche. | A marzo il tasso di disoccupazione in Italia è stato del 10,2 per cento, in calo di 0,8 punti rispetto all’anno scorso. |
Prima dell’udienza programmata per oggi al Tribunale di Milano in cui si doveva discutere il ricorso fatto dai commissari dell’ex ILVA di Taranto contro la decisione della multinazionale ArcelorMittal di rescindere il contratto che la obbliga ad acquistare l’acciaieria entro due anni, le due parti hanno trovato un accordo per provare a rinegoziare il contratto. L’accordo prevede che la negoziazione duri al massimo fino al 31 gennaio, e che l’udienza sul ricorso venga posticipata al 7 febbraio. L’accordo riguarda la modifica del contratto originario di affitto, la vendita degli stabilimenti e il rilancio dell’acciaieria. ArcelorMittal Italia ha spiegato in una nota che il progetto «prevede investimenti in tecnologia verde da realizzarsi anche attraverso una nuova società finanziata da investitori pubblici e privati». Le trattative erano iniziate lo scorso novembre quando ArcelorMittal aveva annunciato la sua intenzione di abbandonare l’ex ILVA, che un anno prima si era impegnata ad acquistare entro il 2021. La multinazionale indiana aveva motivato la sua decisione dicendo che il mercato dell’acciaio sia talmente peggiorato nell’ultimo anno che proseguire l’attività rappresenterebbe una perdita troppo grossa. Inoltre, ha anche detto di non poter rispettare le richieste fatte dalla magistratura di Taranto per migliorare la sicurezza dell’impianto e di non poter rispettare il contratto di acquisto senza lo scudo penale per i suoi manager (rimosso in seguito a una complicata vicenda politica). | ArcelorMittal e i commissari dell’ex ILVA hanno raggiunto un accordo per provare a rinegoziare il contratto di affitto. |
Alle 23.30 del 15 maggio, la Corte d’Assise di Trapani ha condannato all’ergastolo Vincenzo Virga e Vito Mazzara, accusati di essere il mandante e l’esecutore dell’omicidio di Mauro Rostagno, il sociologo e giornalista ucciso a Lenzi di Valderice, in Sicilia, il 26 settembre 1988. Mauro Rostagno è stato ucciso dalla mafia. La Corte d’Assise di Trapani ha condannato all’ergastolo il boss trapanese Vincenzo Virga e il sicario della famiglia mafiosa Vito Mazzara, accusati di essere rispettivamente il mandante e l’esecutore dell’omicidio di Mauro Rostagno, il sociologo e giornalista ucciso in contrada Lenzi, a Valderice (Trapani) il 26 settembre 1988. Inflitta anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. | Le condanne per l’omicidio Rostagno. La Corte d’Assise di Trapani ha condannato all’ergastolo il boss trapanese Vincenzo Virga e il sicario della famiglia mafiosa Vito Mazzara. |
Quattro donne hanno accusato di stupro e aggressione sessuale il regista canadese Paul Haggis, premio Oscar nel 2006 per Crash. Lo scorso 15 dicembre Haleigh Breest, agente pubblicitaria che lavora nel cinema, aveva denunciato in sede civile Haggis per una presunta violenza avvenuta nel 2013 quando lei aveva 26 anni. Quello stesso giorno Haggis aveva presentato una contro-denuncia sostenendo che Breest volesse ricattarlo e “guadagnare” milioni di dollari. Dopo questo primo fatto, altre tre donne hanno denunciato Haggis presso un tribunale civile per aver subito molestie e in un caso per aver subito violenza sessuale dal regista. Una donna, un’agente pubblicitaria che lavorava con Haggis in un programma televisivo negli anni Novanta, ha detto di essere stata aggredita nel 1996, durante una riunione: sostiene di essere stata costretta a fare sesso orale e poi di essere stata stuprata. La seconda donna sarebbe stata aggredita nel 2008: lui avrebbe tentato di baciarla con la forza, ma poi lei sarebbe riuscita a scappare. La terza donna, infine, avrebbe incontrato Haggis durante un festival del cinema nel 2015: ha detto che il regista avrebbe tentato di baciarla con la forza e poi di seguirla e raggiungerla mentre lei cercava di scappare su un taxi. | Il regista Paul Haggis è stato accusato da quattro donne di stupro e aggressione sessuale. |
La società Revlon comprerà l’azienda di cosmetici e profumi Elizabeth Arden per 870 milioni di dollari, equivalenti a circa 767 milioni di euro. Negli scorsi mesi sembrava che sarebbe stata Revlon a essere venduta, invece l’azienda ha scelto di unirsi a un altro marchio del settore in crisi per aumentare la sua offerta di prodotti. Le vendite di Elizabeth Arden infatti stanno scendendo a causa del generale declino delle vendite di profumi: negli ultimi due anni ha perso circa 400 milioni di dollari (più di 350 milioni di euro) nonostante la strategia di collaborare con alcuni personaggi famosi – recentemente Taylor Swift e gli One Direction, in passato Britney Spears ed Elizabeth Taylor – per la realizzazione di nuovi profumi. I prodotti di punta di Elizabeth Arden sono quelli per la cura della pelle, in particolare antirughe; il prodotto più noto dell’azienda è la crema Eight Hour, prodotta a partire dal 1930. Con l’acquisizione di Elizabeth Arden, Revlon – che è specializzata invece nelle tinte per capelli e in ombretti, rossetti e smalti – potrà espandersi nel settore di cosmetici di lusso e più in generale in giro per il mondo, dopo che due anni fa aveva dovuto lasciare la Cina per tagliare i costi. | Revlon comprerà Elizabeth Arden. Entrambe le aziende sono in crisi da tempo, come altri produttori di cosmetici e profumi. |
Ticketone, la società che vende i biglietti per la maggior parte dei concerti e degli eventi in Italia, è stata multata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) per un milione di euro, per non aver preso misure sufficienti per contrastare il fenomeno del bagarinaggio online, il cosiddetto secondary ticketing. Altre quattro società, che però fanno direttamente bagarinaggio online – non hanno cioè i diritti sulla vendita, come Ticketone, ma rivendono a prezzi maggiorati biglietti comprati su Ticketone – sono state multate per un totale di 700mila euro: sono Seatwave, Viagogo Ticketbis, e Mywayticket. Le cinque società erano state oggette di altrettante istruttorie aperte dall’AGCM lo scorso ottobre, per indagare sulla regolarità della vendita dei biglietti per alcuni importanti concerti tenuti in Italia, tra cui quelli degli One Direction, dei Foo Fighters, dei Red Hot Chili Peppers, di Bruce Springsteen, di Renato Zero, di Adele, di David Gilmour, dei Coldplay, degli U2 e di Ed Sheeran. Il problema, con Ticketone, era che i biglietti di molti di questi concerti finivano molto velocemente, a volte nel giro di pochi minuti. L’istruttoria dell’AGCM aveva lo scopo di verificare se «avesse agito con la diligenza propria del suo ruolo di esclusivista per le vendite on line e degli specifici obblighi contrattuali ad esso collegati». Le indagini hanno stabilito che «malgrado fosse tenuto contrattualmente ad predisporre misure antibagarinaggio», gli strumenti adottati da Ticketone non sono stati sufficienti per evitare che una grande quantità dei biglietti venisse comprata dai siti di secondary ticketing, con acquisti automatizzati e di più biglietti alla volta. Nello specifico, Ticketone ha violato l’art. 20, comma 2 del Codice del Consumo, una serie di norme che tutelano i consumatori approvate dal governo nel 2005. | Le multe per il bagarinaggio online. L'AGCM ha sanzionato Ticketone per un milione di euro per non aver adottato precauzioni sufficienti a prevenirlo, e quattro siti di secondary ticketing sono stati multati per scarsa trasparenza. |
Paolo Sorrentino è regista, sceneggiatore e scrittore. Ha 49 anni e negli ultimi 20 ha scritto due libri e diretto otto lungometraggi: compresi uno, diviso in due parti, su Silvio Berlusconi; uno su Giulio Andreotti e uno, La grande bellezza, che finora è l’unico Oscar per il miglior film straniero che l’Italia ha vinto in questo secolo, e uno dei film più rilevanti del decennio appena finito. Quello nuovo, di decennio, inizierà invece con The New Pope, la serie tv Sky Original che proseguirà il racconto che nel 2016 fu fatto con The Young Pope. Con The Young Pope, Sorrentino si era fatto apprezzare per le sue capacità e qualità in ogni aspetto della regia, ma anche per un’altra abilità grazie al quale si era già distinto in precedenza: la scrittura. O, più in generale, la sua capacità nel pensare e far dire ai suoi personaggi discorsi che si fanno ricordare o frasi a effetto, di quelle da segnarsi a parte o imparare più o meno a memoria, per tirarle fuori al momento opportuno. Ne abbiamo raccolte alcune. | 20 citazioni notevoli di Paolo Sorrentino. Tra cui alcune cose che ha fatto dire a Jep Gambardella, Tony Pisapia, al suo Giulio Andreotti e ai Papi di "The New Pope", dal 10 gennaio su Sky. |
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 10.497 nuovi casi positivi da coronavirus e 603 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 25.186 (242 in meno di ieri), di cui 2.487 nei reparti di terapia intensiva (57 in meno di ieri) e 22.699 negli altri reparti (185 in meno di ieri). Sono stati analizzati 135.388 tamponi molecolari e 118.682 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 7 per cento, quella dei test antigenici dello 0,8 per cento. Nella giornata di lunedì i contagi registrati erano stati 8.824 e i morti 377. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Sicilia (1.641), Lazio (1.100), Emilia-Romagna (1.034), Veneto (957) e Lombardia (930). | I dati sul coronavirus in Italia di oggi, martedì 19 gennaio. |
Gli Stati Uniti hanno catturato e ucciso Osama bin Laden grazie a un lungo lavoro di intelligence che ha coinvolto principalmente la CIA e grazie alla preparazione degli US Navy Seals, le forze speciali che hanno condotto l’operazione sul campo ad Abbottabad dove il terrorista si nascondeva da alcuni anni. Parte del merito per il successo dell’iniziativa spetta però anche alla National Geospatial-Intelligence Agency (NGA), un’agenzia governativa poco conosciuta che ha fornito immagini satellitari e accurate ricostruzioni al computer del complesso abitato da bin Laden in Pakistan. Lo stesso presidente Barack Obama fino a un paio di anni fa non aveva idea di che cosa fosse la NGA, come racconta Marc Ambinder su National Journal. Nel maggio del 2009, Obama decise di concedersi un hamburger in un fastfood di Washington. La visita era stata organizzata per tempo e il presidente aveva stretto le mani dei dipendenti e dei clienti davanti alle telecamere e alcuni giornalisti. | Quelli che spiavano bin Laden dall’alto. Nella caccia a bin Laden è stato determinante il lavoro di un'agenzia governativa di cui due anni fa Obama non conosceva l'esistenza. |
Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Walter Ricciardi, ha annunciato le proprie dimissioni dall’incarico: non sarà più a guida dell’Istituto a partire dall’inizio del prossimo anno. Ricciardi ha comunicato le sue intenzioni con una lettera alla ministra della Sanità, Giulia Grillo, dicendo di aver rinunciato agli ultimi sei mesi del suo mandato e di voler tornare a insegnare presso l’Università Cattolica di Roma. Ricciardi era stato nominato circa quatto anni e mezzo fa dall’allora ministra della Sanità, Beatrice Lorenzin, diventando uno dei suoi principali consiglieri per le politiche sanitarie. Ricciardi negli ultimi mesi non aveva condiviso le posizioni del nuovo governo sui vaccini e sulle politiche per limitare l’assistenza sanitaria ai migranti. Ora l’Istituto sarà commissariato per l’ordinaria amministrazione, in attesa della scelta del suo prossimo presidente. Presidente @WRicciardi lascia guida @istsupsan: oggi l'Ente è solido e stimato a livello mondiale, posso tornare ai miei impegni accademici e a dedicarmi maggiormente a rappresentare modello di #sanitàpubblica italiano nelle sedi internazionali https://t.co/DPnQrGZJmj pic.twitter.com/E9iNlUTKvS | A fine anno Walter Ricciardi si dimetterà da presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. |
Tra scettici ed entusiasti, è in corso una discussione tra gli esperti di tecnologia sulla prospettiva di un mondo virtuale – o «un incubo distopico» – in cui faremo tutto Lo ha deciso una giudice della California, nell'ambito del processo tra Apple ed Epic Games | Il popolo del web non esiste. Michele Serra contro l'"assurda scorciatoia mediatica" abusata da ogni quotidiano. |
La Commissione Europea ha presentato oggi, dopo cinque anni di indagini, una serie di accuse contro la società statunitense Google per avere violato le leggi antitrust dell’Unione Europea. La notizia era stata anticipata ieri notte dal Wall Street Journal, che ne aveva già dato conto due settimane fa. Margrethe Vestager, responsabile dell’antitrust europea, ha deciso di presentare formalmente le accuse dopo essersi consultata con il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, e ha ufficializzato la sua decisione nella mattina di mercoledì. Shopping Nei confronti di Google la Commissione ha presentato uno “Statement of Objections”, un documento preliminare nel quale si spiega che l’azienda con il suo motore di ricerca ha penalizzato la concorrenza, ottenendo una posizione dominante sul mercato. L’accusa è principalmente legata ai sistemi per la ricerca di prodotti da acquistare online: secondo la Commissione agli utenti non viene data la possibilità di ottenere sempre i risultati più rilevanti, perché Google favorisce i suoi a scapito di quelli forniti da altri servizi. Per l’antitrust europea il mercato delle ricerche generiche online deve essere differenziato da quello per la comparazione dei prezzi dei prodotti che si possono acquistare su Internet, nel quale Google ha moltissimi concorrenti. | Cosa contesta l’Unione Europea a Google. L'antitrust ha accusato oggi il motore di ricerca di favorire il suo servizio per lo shopping a danno della concorrenza e ha confermato di stare valutando altre accuse anche su Android. |
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto – annunciato nella serata di sabato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dal ministro delle Finanze Roberto Gualtieri – che riguarda «criteri di formazione e di riparto del Fondo di solidarietà comunale 2020». Il decreto è composto da 11 articoli e riguarda lo stanziamento di nuovi fondi per aiutare le persone che si trovano in maggior difficoltà a causa delle restrizioni imposte per l’epidemia da coronavirus. Le risorse messe a disposizione dal governo saranno distribuite tra tutti i comuni italiani in base alla loro popolazione e all’indice di povertà. Il decreto e i suoi allegati si possono leggere qui. | Il testo del decreto sui nuovi fondi per i comuni italiani. Quelli di cui hanno parlato sabato sera il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dal ministro delle Finanze Roberto Gualtieri. |
La Commissione tributaria centrale italiana ha deciso nei giorni scorsi di estinguere alcuni giudizi relativi alla società di calcio del Napoli e nei confronti di due ex giocatori, Antonio Careca e Ricardo Alemao, che erano stati accusati di evasione fiscale. Si tratta della conferma di una sentenza della Commissione tributaria regionale di Napoli che era stata emessa nel 1994, in cui vennero appunto assolti la società e i due calciatori. Nella vicenda, iniziata nel 1989, era stato coinvolto anche Diego Armando Maradona, dopo una serie di verifiche fiscali fatte dalla guardia di Finanza su alcuni soldi pagati da società straniere, che all’epoca gestivano i diritti d’immagine dei calciatori. Ieri, dopo che la notizia della decisione della Commissione tributaria centrale ha iniziato a circolare (anche se non è ancora stata pubblicata ufficialmente), Angelo Pisani, l’avvocato di Diego Armando Maradona, condannato a risarcire l’Agenzia delle entrate di circa 40 milioni di euro per evasione fiscale, ha detto che la decisione d’annullamento degli accertamenti fiscali fatti alla fine degli anni Ottanta riguardava anche Maradona: «è finalmente libero dall’incubo del fisco» ha detto l’avvocato, «e ha dato mandato di agire in giudizio nei confronti dell’Agenzia delle Entrate» per ottenere un risarcimento. | I guai di Maradona col fisco. Ieri il suo avvocato ha detto che i suoi problemi con l'Agenzia delle entrate sono risolti, ma è stato smentito: è una vecchia storia, iniziata più di 20 anni fa. |
Da oltre una settimana Festa mobile, il romanzo autobiografico scritto da Ernest Hemingway sulla sua vita a Parigi negli anni Venti, è al primo posto della classifica di Amazon dei libri più venduti in Francia, mentre i librai ne stanno vendendo 500 copie al giorno anziché le ordinarie dieci. Questo perché dopo gli attentati a Parigi del 13 novembre il libro è diventato – grazie all’intervista a una signora parigina, come abbiamo raccontato qui – un modo per rendere omaggio alle persone uccise e ferite, e una sorta di rivendicazione degli ideali dei parigini, la libertà, l’individualismo, il piacere e la gioia per la vita. Festa mobile racconta gli inizi letterari di Hemingway e della sua vita insieme agli altri artisti e scrittori negli anni Venti a Parigi, che all’epoca era uno dei più importanti centri culturali al mondo, tant’è che vi compaiono personalità diventate poi celebri: John Dos Passos, F. Scott Fitzgerald, James Joyce, Ezra Pound e Gertrude Stein. Hemingway commenta la loro opera e il loro carattere, racconta aneddoti su di loro, ne descrive gli appartamenti, i caffè e i ristoranti in cui si incontrano. Hemingway iniziò a scriverlo nel 1956 quando scoprì alcuni quaderni di appunti in due valigie che aveva lasciato nelle cantine dell’hotel Ritz di Parigi. Dopo la sua morte, nel 1961, la sua quarta moglie Mary Hemingway riprese in mano i manoscritti e li fece pubblicare nel 1964. | Un pezzetto di “Festa mobile”. Il libro di Ernest Hemingway che leggono tutti dopo gli attentati a Parigi: qui discute di letteratura e della "generazione perduta" con Gertrude Stein. |
Dal 17 giugno all’11 settembre il palazzo Ragione Fotografia a Milano ospita una mostra dedicata allo statunitense William Klein, uno dei fotografi più importanti del Novecento, considerato tra i fondatori della fotografia di strada. La mostra – che si intitola William Klein: il mondo a modo suo – raccoglie 150 opere provenienti dal suo archivio personale ed estratti di film che ha diretto. È suddivisa in nove sezioni: le prime opere, perlopiù lavori astratti con figure geometriche e contrasti di colori; quelle dedicate alla fotografia di strada a New York, Roma, Mosca, Tokyo e Parigi; una dedicata alla moda; una ai cosiddetti Contatti dipinti, che uniscono fotografia e pittura; e l’ultima ai film, con la proiezione di un filmato di mezz’ora con estratti dei lavori che ha diretto. Klein nacque a New York nel 1928 da una famiglia ebrea di origine ungherese. A 20 anni si trasferì a Parigi dove iniziò a lavorare come pittore e a realizzare le prime fotografie astratte; a Milano vennero allestite le sue due prime retrospettive, realizzate insieme all’architetto Angelo Mangiarotti. Nel 1954 ritornò a New York e ne fotografò i quartieri e gli abitanti con umorismo e riflettendone la vitalità rompendo le tradizionali regole della composizione fotografica, con immagini in movimento, a volte sfocate, con l’utilizzo del grandangolo e della luce naturale. Pubblicò poi le fotografie nel libro New York, per cui ricevette il prestigioso premio Nadar nel 1957. Negli anni successivi Klein fotografò molte città in giro per il mondo tra cui Roma, dove fu invitato da Federico Fellini per fargli da assistente per Le notti di Cabiria. | La mostra di William Klein, che cambiò la fotografia di strada. Immagini esposte a Milano che raccontano Roma e New York negli anni Cinquanta, e un nuovo modo di trattare la moda. |
Una nuova scoperta archeologica sembra fornire nuovi indizi su come fu costruita la Piramide di Cheope, la più grande e antica delle tre piramidi di Giza nei pressi del Cairo (Egitto), circa 4.500 anni fa. Un gruppo di archeologi dell’Istituto Francese di Archeologia Orientale e dell’Università di Liverpool ha trovato le tracce di una rampa in un’antica cava, utilizzata dagli egizi per ricavare il materiale utilizzato per le loro costruzioni. La scoperta sembra confermare le teorie più diffuse sulle pratiche costruttive, secondo le quali gli egizi utilizzavano grandi rampe per spostare i blocchi di pietra verso l’alto mentre realizzavano le piramidi. La cava si trova nel sito archeologico di Hetnub, a sud-est di Amarna e a quasi 300 chilometri a sud di Giza. Esplorando la zona per studiarne le iscrizioni, i ricercatori hanno notato la presenza di una rampa contornata da gradini e costellata da tracce di fori, probabilmente utilizzati per conficcarvi pali di legno. Secondo la loro ricostruzione, la rampa poteva essere utilizzata per spostare i blocchi di pietra, consentendo agli operai di muoverli con maggiore facilità potendovi lavorare intorno e non solo nella direzione di spostamento. | Ci sono nuovi indizi su come furono costruite le piramidi. La scoperta di una rampa offre qualche elemento in più su come facessero gli antichi egizi a spostare e sollevare grandi blocchi di pietra. |
In Thailandia fa caldo e negli zoo si preparano cocktail analcolici per gli scimpanzé, che poi li bevono da soli direttamente dalla bottiglia. Altre scimmie, in Germania, preferiscono raccogliere margherite. È proprio arrivata la primavera: c’è chi esce dalla crisalide e chi salta dai rami come gli scoiattoli di Kiev, oppure in mezzo un prato, come fa un agnello tedesco. Tra le foto di animali più belle di questa settimana ci sono poi tipi molto fotogenici e che sembrano aver scelto quale sia il loro profilo migliore: per il cucciolo di orango e il fenicottero rosso è quello sinistro, per il licaone e la lucertola coccodrillo è senz’altro quello destro. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Weekly Beasts. Farfalle appena uscite dalla crisalide, scimpanzé che bevono dalla bottiglia e una generale consapevolezza di primavera, tra le foto di animali più belle della settimana. |
Nel numero di gennaio dei Cahiers du Cinéma, una delle più autorevoli riviste di cinema al mondo, sono elencati i dieci film più attesi dell’anno secondo la redazione. La rivista è molto rispettata ed è nota tra le altre cose per le sue scelte particolarmente raffinate e intellettuali (qualcuno dice “snob”): nelle prime 20 posizioni della loro lista dei 100 migliori film di sempre non c’è nessun film uscito dopo gli anni Sessanta, per esempio, e tra tutti e 100 i film scelti solo 6 sono usciti dagli anni Ottanta in poi. Questo approccio si vede anche in questa lista: molti dei film scelti tra quelli che usciranno nel 2016 sono di registi poco conosciuti – alcuni non esistono nemmeno su Wikipedia nella loro lingua madre – e non americani, di quelli che molto probabilmente sarà difficile vedere in Italia. Alcuni saranno sicuramente distribuiti, comunque: tra questi ci sono Sully, il film di Clint Eastwood sul famoso ammaraggio sul fiume Hudson, a New York, del volo US Airways 1549 pilotato da Chesley B. “Sully” Sullenberger (interpretato da Tom Hanks) nel 2009, uno con Robert Pattinson ambientato in Amazzonia e i prossimi film di Xavier Dolan, di Jeff Nichols e di Pedro Almodóvar. | I 12 film più attesi del 2016 secondo i Cahiers du Cinéma. L'autorevole rivista francese ha scelto il prossimo di Clint Eastwood e quello di Xavier Dolan, insieme ad altri molto meno conosciuti. |
Il 18 maggio 2012, un anno fa, Facebook si quotò in borsa. La sua offerta pubblica iniziale (IPO), ovvero l’offerta al pubblico per la prima volta delle sue azioni, fu un evento attesissimo e circondato da molte aspettative: i più ottimisti dicevano che il valore della società sarebbe stato “maggiore di quello di Google”. Il prezzo iniziale di collocamento delle azioni di Facebook fu di 38 dollari: ci fu un iniziale picco di 40 dollari ad azione, dopo di che il prezzo cominciò a calare, raggiungendo il minimo quattro mesi più tardi a 18 dollari. Oggi un’azione di Facebook vale circa 26 dollari e il prezzo si è più o meno stabilizzato intorno a quel valore, oltre il 30 per cento in meno di quello dell’offerta pubblica iniziale. | Facebook in Borsa, un anno dopo. Dopo le difficoltà iniziali, il prezzo si è stabilizzato: ma la quotazione ha cambiato qualcosa nel modo di pensare della società, dicono gli esperti. |
Introspective è un progetto realizzato dall’illustratore e fotografo americano Daniel Zvereff, che ha fotografato l’Islanda, il Canada, la Norvegia e altri paesi artici utilizzando vecchie Kodak Aerochrome 120, una pellicola sensibile agli infrarossi. Era originariamente utilizzata dai soldati per le foto aeree: permetteva di ricavare informazioni sulla vegetazione, sulla composizione del suolo e di individuare i soldati nascosti con le mimetiche nelle zone di guerra. La pellicola rende le diverse sfumature del verde in viola e rosa acceso, e il marrone in azzurro: i paesaggi fotografati da Zvereff assumono colori surreali, dove il ghiaccio, il cielo, le fronde degli alberi sono magenta, porpora e blu. Zvereff ha pubblicato online le foto del suo viaggio, accompagnandole con racconti e disegni tratti dal suo diario. Inizialmente Zvereff voleva andare solo nell’Artico, ma col tempo ha aggiunto nuove tappe al suo viaggio – avvenuto nell’estate 2013 – finendo anche in Russia, Islanda, Spagna e Kenya. Ha spiegato che «l’Artico sarà di fatto la prossima frontiera per cercare nuove risorse naturali, e il clima più mite la trasformerà per sempre. Mi sembrava appropriato fotografare la sua incredibile bellezza naturale utilizzando una pellicola che non esiste più». La Kodak Aerochrome infatti non è più in produzione, a Zvereff sono rimasti pochi rullini che ha comprato su eBay per cento dollari l’uno, e che progetta di utilizzare in un prossimo viaggio nei paesi nordici. | Il mondo, colorato. Un artista americano ha fotografato Islanda, Russia, Groenlandia e Kenya con una pellicola sensibile agli infrarossi, che trasforma i colori. |
Bernardo Caprotti, presidente della catena di supermercati Esselunga, è stato accusato dalla procura di Milano di ricettazione per aver acquistato delle registrazioni telefoniche illegali in cui si sentivano parlare alcuni dirigenti e dipendenti di COOP, una società concorrente di Esselunga. Secondo i magistrati di Milano, Caprotti cedette le intercettazioni al direttore del quotidiano Libero, Maurizio Belpietro, e al cronista Gianluigi Nuzzi, sempre di Libero, che a loro volta le usarono in una campagna «diffamatoria» contro COOP. Belpietro e Nuzzi sono accusati di calunnia. La vicenda al momento è ancora poco chiara. Secondo Repubblica la storia è cominciata nel 2008 quando la società COOP Lombardia iniziò lavorare con l’agenzia di investigazioni private SIS. Non è chiaro quale fosse il progetto affidato a SIS, ma a quanto pare nello stesso anno il rapporto di lavoro tra COOP e SIS venne interrotto. Secondo Repubblica, i dirigenti di SIS non ricevettero alcun pagamento per i loro servizi. | Le accuse contro Bernardo Caprotti. La procura di Milano accusa il presidente di Esselunga di avere comprato delle intercettazioni illegali per permettere al quotidiano Libero di attaccare COOP. |
Lunedì 30 novembre, l’amministratore delegato del gruppo bancario Unicredit, Jean Pierre Mustier, ha comunicato la sua decisione di lasciare il proprio incarico alla fine del mandato in corso, che scade ad aprile 2021. Mustier, 59enne francese con un passato da paracadutista nell’esercito e 33 anni di carriera bancaria alle spalle, di cui la maggior parte passati nella banca parigina Société Générale, è alla guida di Unicredit dall’estate 2016. Mustier ha attribuito la scelta di lasciare la sua posizione a una differenza di vedute sorta negli ultimi mesi col Consiglio di amministrazione di Unicredit, sostenendo che la strategia quadriennale da lui proposta un anno fa, soprannominata Piano Team 23, non sia più in linea con l’attuale visione del CdA. | Cosa sta succedendo a Unicredit. Da giorni si fanno ipotesi sui motivi delle dimissioni di Pierre Mustier da amministratore delegato della banca, ma non ci sono certezze. |
Il presidente della Camera lo aveva annunciato qualche giorno fa, in un’intervista esclusiva ad Annozero. I finiani vorrebbero privatizzare la RAI: per “dare un futuro all’azienda e ai suoi dipendenti”, per ”far incassare allo Stato dai 4 ai 5 miliardi di euro”, per ”eliminare il canone”, “per garantire una maggiore concorrenza e una più ampia pluralità”. La proposta in passato è stata sostenuta da politici vari schieramenti politici, sia a destra che a sinistra, ma è finita sempre nel nulla. Ora se ne torna a parlare grazie alla proposta dei finiani, i cui principi sono stati estesi in una bozza di legge presentata alla Camera, pubblicata sul sito di Libertiamo e descritta ieri da Italo Bocchino e Benedetto Della Vedova. In sostanza i finiani propongono di vendere l’intero capitale della RAI in mano allo Stato entro il 2011: la televisione pubblica si finanzierebbe con gli spot e con l’introduzione di una tassa sugli spot. Il servizio pubblico sarebbe affidato alle emittenti private, attraverso la stipula di concessioni ad hoc. Lo spiega la Stampa. | Il piano dei finiani per privatizzare la RAI. In cosa consiste la proposta presentata ieri da Bocchino e Della Vedova, e criticata anche dentro Futuro e Libertà. |
Il 28 settembre scorso il ministro dell’economia del Brasile Guido Mantega ha dichiarato che sarebbe in corso una «guerra internazionale delle valute». Nonostante in molti, come il segretario del tesoro degli Stati Uniti Timothy Geithner e il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi, abbiano negato la veridicità dell’affermazione di Mantega, la discussione è continuata e questa settimana l’Economist ha dedicato la sua copertina all’argomento. Per fare chiarezza sulla questione, Foreign Policy ha tentato di spiegare cosa accade durante una guerra delle valute. Innanzitutto, per Foreign Policy c’è un solo modo per capire se si tratti effettivamente di una guerra delle valute o meno: qualcuno deve dirlo. Lo scontro è infatti più politico che economico, e la stessa azione di denunciare una guerra è un atto di guerra. Detto questo, non è insolito che le nazioni intervengano sul valore della propria moneta per aumentare la forza dei propri prodotti all’estero, combattere l’inflazione o la disoccupazione. | Cos’è la guerra delle valute? se ne parla da settimane: Foreign Policy e l'Economist provano a fare chiarezza. |
L’editoria scolastica vale un quarto del mercato editoriale italiano. In termini di fatturato significa circa 600 milioni di euro annuo contro i quasi 3 del mercato editoriale complessivo (il 2014 registrerà un fatturato lievemente minore del 2013, l’ultimo ufficiale che fu di 2,6 miliardi di euro). È una grande industria che ha caratteristiche e problemi specifici, ma che rimangono sconosciuti perché nessuno, a partire da autori ed editori scolastici, ha molto interesse a raccontarla. Mentre nel resto del business dei libri i successi si annunciano ed esagerano nella speranza di creare un effetto emulazione, nel mondo dei libri scolastici – dove le vendite sono dettate da meccanismi diversi – prevale il pudore. L’idea che fare libri per gli studenti sia un’attività a scopo di lucro a molti non piace, anche perché suona in conflitto con l’articolo 34 della Costituzione, quello che dice: «La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso». Tra i mezzi con cui si intende rendere effettivo il diritto, i libri di testo non sono citati. Il mercato è enorme, ma non ha potenziali di crescite maggiori perché il numero degli studenti rimane sostanzialmente stabile. A settembre – dice il ministero dell’Istruzione – nelle scuole italiane, materne escluse, si sono iscritti 6.861.718 di studenti divisi in 326.599 classi gestite da 817.291 docenti. Arrotondando significa quasi 7 milioni e mezzo di lettori potenziali, che formano l’unica categoria di lettori al mondo obbligata ad acquistare i libri, più ancora che a studiarli. Nel 2013 il ministero ha abbassato del 10 per cento il tetto massimo di spesa per ogni tipo di classe, e anche se in alcune scuole viene superato, i prezzi sono rimasti stabili da allora. Così si va dai 117 euro annui per alunno della seconda media ai 382 del terzo anno del liceo classico (qui vedete i tetti di spesa per ogni classe). Sono cifre consistenti, ma anche quasi sempre inferiori al costo di un caffè al giorno. Altre novità sono arrivate nel 2014 con l’abolizione dell’obbligo di adottare libri di carta (ma pochissimi insegnanti hanno rinunciato a farlo), la fine del blocco di cinque anni per le nuove edizioni (che infatti sono state subito pubblicate) e l’obbligo di affiancare a ogni libro anche un’edizione digitale. Per gli editori è un grosso investimento – Zanichelli nel 2014 ha investito sul digitale 5 milioni di euro –, che al momento rimane solo un costo: non influisce sui tetti di prezzi consentiti, e la percentuale degli studenti che effettivamente scarica la versione digitale è ancora sotto il 5 per cento. | Il business dei libri di scuola. L'editoria scolastica è un quarto del mercato dei libri in Italia, ma funziona in modi del tutto diversi da quella che si rivolge alle librerie. |
Domenica 26 maggio, tra le 8 e le 22, i cittadini di Bologna voteranno in un referendum sul finanziamento alle scuole dell’infanzia, la cosiddetta scuola materna per i bambini da 3 a 6 anni. A livello locale, il sistema di scuole dell’infanzia bolognesi ha alcune caratteristiche particolari, ma il dibattito sul referendum riguarda indirettamente anche le leggi e i sistemi di gestione delle scuole a livello nazionale, e nelle ultime settimane è stato dirottato da un confronto politico-ideologico che si è assai allontanato dalla questione della qualità dell’offerta scolastica. Il quesito L’unico quesito del referendum dice: | Il referendum sulle scuole a Bologna. Domenica si vota per decidere sul finanziamento alle scuole materne private: una questione che riguarda bambini di Bologna e politica nazionale. |
Il 16 luglio Maggie Poukkula, una ragazza statunitense di 19 anni, ha pubblicato sul suo profilo Twitter la foto di una foto che ha trovato tra le pagine di un vecchio libro che apparteneva a suo padre. La foto ritrovata, che in realtà è una striscia di 3 fotografie, mostra Kurt Cobain e Krist Novoselic, i due membri originali dei Nirvana, durante un concerto in quello che si intuisce essere una casa privata. Maggie Poukkula ha twittato la foto scrivendo: «Una foto di mio padre e Kurt Cobain che suonano insieme tanti anni fa». Poco dopo – ha ricostruito il Guardian – un altro utente di Twitter le ha risposto dicendole che si trattava del primo concerto dei Nirvana, risalente al marzo del 1987, e chiedendo a Poukkula se avesse altre foto. Pictures of my dad and Kurt Cobain playing together back in the day???? pic.twitter.com/y7lXh6acVn | Le foto ritrovate del primo concerto dei Nirvana. Una ragazza statunitense le ha trovate in un vecchio libro del padre e le ha pubblicate su Twitter: furono scattate in un seminterrato vicino a Seattle, nel 1987. |
La Commissione Europea ha inviato una lettera all’Italia per commentare il Progetto di documento programmatico di bilancio (PDPB), il documento presentato dal governo italiano per delineare il contenuto della legge di bilancio del 2020. Ha chiesto ulteriori chiarimenti entro domani, mercoledì 23 ottobre, facendo particolare riferimento al rischio che l’Italia non proceda a ridurre il debito nazionale come prevedono le regole europee sui bilanci dei paesi membri. Nella lettera i due commissari uscenti Pierre Moscovici e Valdis Dombrovskis scrivono che le previsioni di spese e di entrate del governo italiano non rispettano a sufficienza il cosiddetto Obiettivo di medio termine (OMT), uno dei parametri più stringenti delle regole di bilancio europee (in sostanza, l’Italia è accusata di non ridurre il deficit – corretto per il ciclo economico – abbastanza in fretta). L’Italia non è comunque l’unico paese europeo ad avere ricevuto raccomandazioni simili, che sono arrivate anche a Francia, Belgio, Spagna e Portogallo. | La Commissione Europea ha chiesto chiarimenti all’Italia sulla mancata riduzione del debito. |
È possibile che in questo periodo a causa dei saldi siate entrati in più negozi del solito, frugando tra una pila di magliette e l’altra, oppure che in vacanza abbiate fatto acquisti in un grande supermercato invece che all’alimentari dietro casa chiuso per ferie. Che la vostra frequentazione con i negozi sia più o meno cambiata in questo periodo, quel che è certo è che comprare qualcosa è un’esperienza che facciamo più o meno tutti e più o meno quotidianamente, senza fare troppo caso alla vetrina del negozio o al grande magazzino in cui ci infiliamo. Sfogliando queste foto di vecchie botteghe italiane vi sorprenderete a ritrovare insegne in cui vi imbattete ancora oggi, per esempio la boutique Brusadelli a Milano o la Profumeria inglese di Firenze. O magari negozi dall’aspetto moderno ma aperti da più di un secolo, di cui siete clienti voi quanto lo furono – forse – i vostri bisnonni, come il pastificio Defilippis di Torino. Ci sono poi grandi magazzini lussuosi come la Rinascente, affollati dalla classe media di ora come allora, intenta ad acquistare giocattoli e regali di Natale. Qualcuno si intenerirà a ritrovare i banchi con la merce sfusa, qualcun altro a scorgere tra gli scaffali la marca di cioccolato che beve ancora, qualcuno potrebbe addirittura riconoscere le persone delle foto: quel cliente che comprava sempre lo stesso formaggio, o quella commessa che quella volta consigliò proprio l’abito giusto. | Vecchie botteghe italiane. Foto in bianco e nero di negozi scomparsi, grandi magazzini che frequentiamo ancora e insegne secolari che quasi non notiamo più. |
La casa editrice italiana Newton Compton ha annunciato di aver raggiunto l’accordo con l’editore inglese Head of Zeus per la pubblicazione e la commercializzazione in lingua inglese di alcuni autori italiani. I libri tradotti saranno disponibili in formato ebook, print on demand – cioè stampati su richiesta del cliente – e audio, e saranno venduti online. A partire dal 2016 saranno tradotti 10 titoli tutti di “narrativa di genere” – romanzi thriller, rosa, gialli e horror – e tra gli autori dei libri che verranno pubblicati ci sono, tra gli altri, Anna Premoli vincitrice nel 2012 del Premio Bancarella per Ti prego lasciati odiare, Sara Tessa autrice del bestseller L’uragano in un batter d’ali e l’autore di romanzi storici Andrea Frediani. I libri, che saranno prodotti dalla collaborazione tra Head of Zeus e Newton Compton, usciranno con un nuovo marchio editoriale: Aria. Newton Compton si è distinta da sempre per le sue politiche dei prezzi molto bassi sia per gli ebook che per i libri fisici, tuttavia per le nuove pubblicazioni ancora non si sono prese decisioni a questo proposito. Molte case editrici italiane stanno cercando il modo di allargare il proprio mercato e di esportare titoli all’estero, attratte dagli straordinari successi all’estero dei libri di Elena Ferrante pubblicato da Europa editions, la casa editrice inglese dell’italiana E/O, e più recentemente di Sette lezioni di fisica Carlo Rovelli. Il mercato editoriale in lingua inglese è il più grande del mondo, ma per gli editori stranieri è difficile e costoso entrare in un mercato dove c’è una competizione altissima e che è storicamente poco aperto alle traduzioni. Newton Compton – che ha sede a Roma ed è guidata da Raffaello Avanzini, figlio del fondatore Vittorio – ha deciso una strategia graduale e piuttosto prudente: non aprirà una sede in Inghilterra, ma si appoggerà per traduzioni, commercializzazione e distribuzione alla casa editrice Head of Zeus, un piccolo editore nato nel 2012, specializzato nelle pubblicazioni digitali e vincitore l’anno scorso del premio Digital Business of the Year dalla rivista editoriale inglese The Bookseller. | La strategia di Newton Compton per entrare nel mercato dei libri in inglese. Dal 2016 alcuni dei suoi autori saranno tradotti e pubblicati in inglese grazie a un accordo con la casa editrice britannica Head of Zeus: un modo per risparmiare e ridurre i rischi. |
Il Leone d'oro è andato a “L'événement” di Audrey Diwan, mentre Paolo Sorrentino ha vinto il Gran premio della giuria È considerata la prima scrittrice, la prima storica e una delle prime femministe della storia: Google la celebra con un doodle | Roberto Saviano incontra Bono. I due si sono visti alla vigilia del concerto degli U2 a Torino, Saviano ne scrive su Repubblica. |
Martedì 6 maggio oltre un milione di alunni di seconda e quinta elementare (scuola primaria) hanno risposto al questionario di italiano delle prove INVALSI, l’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione. Il giorno seguente gli stessi studenti hanno sostenuto la prova di matematica, mentre per la prossima settimana sono in programma i test per le scuole secondarie. A fronte di frequenti critiche nei confronti delle prove INVALSI da parte degli insegnanti e dei sindacati, Andrea Gavosto, economista e studioso dei problemi della scuola, e direttore della Fondazione Giovanni Agnelli, spiega mercoledì sulla Stampa a che cosa servono e perché sono “uno dei pilastri su cui fondare la valutazione e il miglioramento delle scuole italiane”. Tornano come ogni anno le prove Invalsi nelle scuole. E tornano dubbi e polemiche: sigle sindacali sul piede di guerra, insegnanti scettici e poco coinvolti, famiglie spaesate che avrebbero il diritto di capire meglio a che cosa servono davvero questi test che riguardano II e V elementare, III media e II superiore (quest’anno non ci sono più in I media). Ed è soprattutto alle famiglie, ma anche a molti insegnanti, che si dovrebbero indirizzare parole di chiarimento. | A cosa servono le prove INVALSI. Da martedì milioni di studenti sono alle prese con i discussi test per la valutazione del sistema dell'istruzione in Italia, spiegati da Andrea Gavosto sulla Stampa. |
Come era stato ampiamente anticipato, la prima giornata del nuovo Parlamento si è conclusa senza che Camera e Senato siano riusciti a eleggere i loro rispettivi presidenti. La maggior parte dei deputati e senatori, a partire da quelli del PD e del PdL, hanno votato scheda bianca. Solamente il M5S ha votato, come aveva preannunciato, i propri candidati al Senato (Luis Alberto Orellana) e alla Camera (Roberto Fico). Le votazioni in calendario per domani nelle due aule saranno quindi determinanti per l’elezione dei due presidenti. Il resoconto completo della giornata si può leggere qui, di seguito invece le foto più belle e significative arrivate oggi dalla Camera e dal Senato: molte facce nuove, grandi sorrisi complici anche tra i “vecchi”, qualche bizzarria. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Le foto del nuovo Parlamento. Le immagini della giornata alla Camera e al Senato: clima allegro sia tra i nuovi che tra i vecchi, molti sorrisi e qualche faccia perplessa. |
Lifeline è un film lungo poco più di mezz’ora diretto da Armando Bo, che nel 2015 vinse l’Oscar come sceneggiatore di Birdman, e interpretato da Olivia Munn, che tra le altre cose è stata Sloan Sabbith in The Newsroom e Psylocke in X-Men: Apocalisse. È un interessante e ben girato thriller ambientato a Shanghai: parla di un uomo che si sveglia e scopre che la sua ragazza non c’è più. Resta solo il suo cellulare. Ci sono combattimenti, inseguimenti, spari e gente che viene uccisa. Per come è girato e per il ruolo nella tecnologia della trama, potrebbe ricordare a un episodio di Black Mirror, la serie tv distopica sulle tecnologie del futuro. Ci sono però due differenze: la prima è che Lifeline è molto ottimista sul futuro delle tecnologie; la seconda è che Lifeline è una lunga pubblicità per Snapdragon 820, un processore per smartphone di Qualcomm, una società statunitense di telecomunicazioni (semplificando molto, un processore è il motore di uno smartphone). Lifeline è su YouTube da un paio di mesi ed è stato visto più di 500mila volte. Il New York Times ha scritto che contando anche le visioni su altre siti o social network si arriva a circa 20 milioni. | Un film che è una pubblicità. Si chiama "Lifeline", dura mezz'ora ed è diretto da un premio Oscar: sembra un film ma è una lunga pubblicità, e toccherà abituarsi. |
Typographica è un sito web che si occupa di tipografia, grafica e font, curato da un esperto americano del settore che si chiama Stephen Coles, autore tra l’altro della guida The anatomy of types. In questi giorni Typographica ha pubblicato una raccolta di nuovi caratteri tipografici che ha scelto come “I nostri font preferiti del 2013“, lista che è al suo ottavo anno: sono 54, disegnati in decine di diversi paesi del mondo, in un tempo in cui ormai la creazione di font è diffusissima tra grafici, art director, grandi aziende e piccole società indipendenti: “la democratizzazione del mercato dei font”, la chiama Typographica. | I migliori font del 2013. Almeno secondo il sito Typographica, che li sceglie da otto anni: dai sobri ai barocchi, dai classici ai più arditi. |
Martedì i 182 migranti a bordo della nave Ocean Viking, gestita dalle ong SOS Mediterranee e Medici Senza Frontiere, sono sbarcati a Messina dopo che domenica la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese aveva acconsentito allo sbarco. I migranti erano stati soccorsi all’inizio della settimana scorsa, e avevano trascorso quasi una settimana in mare: tra di loro ci sono 14 bambini, tra cui una neonata. Ieri a Malta i ministri dell’Interno di Italia, Malta, Francia e Germania si sono messi d’accordo su un piano per modificare la gestione dei migranti che arrivano in Europa dopo essere stati soccorsi in mare: non si conoscono ancora tutti i dettagli, ma si sa che prevede un meccanismo di ricollocamento automatico in altri paesi dell’Unione europea dei migranti che arrivano in Italia e a Malta dopo essere stati soccorsi in alto mare. | I 182 migranti a bordo della nave Ocean Viking sono sbarcati a Messina. |
Air Italy è stata messa in liquidazione martedì 11 febbraio, con una decisione dell’assemblea dei soci. Tutti gli aerei della compagnia rimarranno fermi già a partire dall’11 febbraio, e dal 25 febbraio la società non garantirà più nessun volo. Fino ad allora i voli già prenotati verranno operati da altre compagnie negli orari prestabiliti, ma si potrà comunque rinunciare al viaggio e richiedere un rimborso. Dopo il 25 febbraio non ci saranno voli alternativi e i biglietti verranno integralmente rimborsati. Cosa succede, nel dettaglio | Cosa succede a chi ha prenotato un volo con Air Italy. La compagnia è stata messa in liquidazione e a partire dal 25 febbraio cesserà tutte le operazioni: fino ad allora saranno garantiti i voli già prenotati, ma verranno operati da altre compagnie. |
Il Consiglio dei ministri ha approvato il cosiddetto decreto Sostegni bis, chiamato ufficialmente “Decreto Imprese Lavoro Professioni”, un provvedimento che prevede nuovi finanziamenti a sostegno di aziende e lavoratori maggiormente colpiti dalla pandemia da coronavirus. Il decreto legge, finanziato con uno scostamento di bilancio di circa 40 miliardi di euro, si aggiunge al primo decreto Sostegni da 32 miliardi, approvato dal governo a fine marzo e diventato ufficialmente legge dopo l’approvazione della Camera avvenuta il 19 maggio. Per quanto riguarda i ristori economici a sostegno di aziende e partite IVA, il governo ha stanziato in tutto 15,4 miliardi di euro a fondo perduto, di cui 8 miliardi erogati dall’Agenzia delle Entrate in base alla perdita di fatturato tra il 2020 e il 2019. Come già nel precedente decreto Sostegni, il contributo non potrà superare i 150mila euro. In alternativa, si potrà scegliere di ottenere un contributo calcolato sulla differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021 e quello dal 1° aprile 2019 al 31 marzo 2020. | Il governo ha approvato il decreto Sostegni bis. Prevede nuovi finanziamenti a sostegno di aziende e lavoratori colpiti dalla pandemia, per un totale di 40 miliardi di euro. |
Tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana c’è Michelle Obama, intenta a lavorare il suo orto nei giardini della Casa Bianca, mentre Patti Smith è in Vaticano, in attesa dell’udienza generale di papa Francesco. Sempre alla Casa Bianca sono stati ospiti diversi cantanti per una serie di concerti dedicati ai diversi generi della musica americana. Questa settimana c’erano Queen Latifah e Booker T. Jones. Poi la foto di un giudice in Guatemala, non quello che pensate voi, ma uno guatemalteco, impegnato nel processo per genocidio contro l’ex dittatore José Efraín Ríos Montt. E c’è anche l’immancabile sindaco di Londra, con i suoi capelli tagliati e pettinati in modo non proprio perfetto, i gioielli di Gina Lollobrigida e una foto del presidente ad interim del Venezuela, Nicolas Maduro, con un volto molto concentrato e un cappello di paglia sfilacciato in testa. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie. | Giudici e cantanti. First lady nell'orto, cantanti alla Casa Bianca e altri in Vaticano, tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana. |
La storia di Giulio Regeni, il dottorando italiano di Cambridge trovato morto lo scorso 3 febbraio al Cairo, in Egitto, è il tema della puntata di stasera del programma televisivo Presa diretta su Raitre. Col passare dei mesi le attenzioni dei media italiani e internazionali sul caso di Giulio Regeni sono calate, e ricostruire a che punto siamo arrivati può essere complicato. In sostanza, non ci sono grossissime novità: secondo i giornali, le autorità italiane e quelle egiziane non hanno fatto progressi o arresti significativi. Di recente un articolo molto informato di Reuters ha fatto il punto sulla complessiva lentezza delle indagini, causata secondo loro dalla volontà delle autorità egiziane di ostacolarle. Regeni, che aveva 28 anni ed era scomparso il 25 gennaio, era stato trovato morto ai primi di febbraio a lato di un’autostrada nella periferia occidentale del Cairo. Regeni si trovava in Egitto per una tesi sui sindacati egiziani: in passato non aveva mai avuto problemi con la legge o legami con associazioni radicali. Diverse fonti hanno detto che sul suo corpo sono state trovate tracce di tortura. Le prime ricostruzioni della polizia del Cairo sulla morte di Regeni parlavano di un incidente stradale. Nelle settimane successive il governo egiziano aveva dato un’altra versione dei fatti, sostenendo che Regeni fosse stato ucciso da una banda di rapinatori che prendeva di mira gli stranieri. | Giulio Regeni, a che punto sono le indagini. Cosa sappiamo sul caso del dottorando italiano trovato morto al Cairo, di cui stasera si occupa Presa Diretta. |
L’11 maggio 2014, il giorno della festa della mamma, il rapper americano Eminem ha diffuso su YouTube il video di Headlights, il suo ultimo singolo estratto dal disco “The Marshall Mathers LP 2”, uscito il 5 novembre 2013. Il video è diretto dal famoso regista americano Spike Lee. Nella canzone Eminem si scusa con la madre, Debbie Mathers, per aver parlato male di lei in molte sue canzoni. Il video racconta alcuni momenti difficili del loro rapporto e la loro riconciliazione finale. Nella canzone Eminem canta con Nate Ruess, il cantante dei Fun. | “Headlights”, la canzone di Eminem dedicata alla mamma. Il video è stato diffuso il giorno della festa della mamma ed è diretto da Spike Lee. |
Oggi esce in edicola con il Corriere della Sera un libro scritto da Fiorenza Sarzanini e Marco Imarisio, due dei cronisti italiani che in queste settimane hanno seguito di più e meglio il naufragio della Costa Concordia. Il libro è disponibile da oggi solo a Milano e da domani in tutta Italia, costa 2,80 euro (oltre al prezzo del quotidiano). E si può comprare anche in formato ebook, in regalo per gli abbonati all’edizione digitale del Corriere della Sera e a 2,80 euro per tutti gli altri. Il Post pubblica alcuni estratti del libro. Il naufragio della Costa Concordia è un monumento alla stupidità umana. Verrà l’inchiesta, come è giusto che sia, a stabilire e dividere le responsabilità, a trovare i colpevoli evidenti e quelli che non sono ancora apparsi in pubblico. Mai come in questo disastro, però, tutto è apparso chiaro fin da subito. Non ci sono guasti meccanici, non ci sono eventi naturali. | L’instant book sulla Costa Concordia. "Un monumento alla stupidità umana", scrivono Marco Imarisio e Fiorenza Sarzanini in un libro che esce oggi col Corriere della Sera. |
Le commissioni di Camera e Senato stanno concludendo l’analisi della manovra economica del governo, che domani o dopodomani sarà esaminata in aula. I tempi sono molto stretti e hanno portato alla rapida analisi di decine di emendamenti, quasi tutti respinti. La Commissione della Camera ne ha risparmiato uno che potrebbe, almeno nelle speranze dei suoi firmatari, incentivare l’uso nella pubblica amministrazione del cosiddetto software libero, al posto dei programmi con costose licenze d’uso. L’emendamento era stato presentato dal deputato radicale Marco Beltrandi insieme con altri cinque deputati e modifica il “Codice dell’amministrazione digitale”, legge n. 82 del 7 marzo 2005. Introduce poche parole, che cambiano però notevolmente il senso della norma che regola l’acquisto dei software per la pubblica amministrazione. Il comma 1d da | Il software libero nella manovra. Uno dei pochi emendamenti approvati dalle commissioni invita la pubblica amministrazione a usare software privo di licenze chiuse. |
Il Corriere della Sera di domenica dedica un’intera pagina a una riflessione di Dario Di Vico sui cambiamenti che stanno avvenendo a Milano, e nella percezione di Milano, intorno all’anno di Expo. Dalle guglie del Duomo a quelle dell’Unicredit tower. Un’intera pagina sul Financial Times per descrivere il «Milan’s makeover», la trasformazione della città che ospita l’Expo. L’autrice e corrispondente del giornale, Rachel Sanderson, racconta la realtà di una città che grazie ai progetti di Porta Nuova e Citylife sta cambiando il suo skyline e si sta dando una nuova identità. L’architettura, dunque, come metafora di un ritrovato dinamismo. Aprono musei, bar, coffee shop, ristoranti di qualità e scandiscono con la loro attività un processo grazie al quale Milano non è più la Cenerentola del cosiddetto fashion quartet ma riduce le distanze che la separano dai tre grandi centri della moda mondiale ovvero Parigi, Londra e New York. «È bello poter raccontare ai newyorchesi che vengono in Italia che a Milano ci sono tante cose nuove da vedere» dichiara Susy Gariboldi, un’anglo-americana che ha sposato un italiano e vive al nono piano del Bosco Verticale, le torri residenziali disegnate dallo studio Boeri per il complesso di Porta Nuova. | È cambiata Milano? lo chiede in giro Dario Di Vico del Corriere, a partire dal più vistoso segno di cambiamento di una città: le sue architetture. |
Negli ultimi cinque anni si è tornato a parlare tanto di femminismo. Il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza, le differenze salariali tra uomini e donne, le imposte sugli assorbenti, le molestie sessuali sul luogo di lavoro e il fenomeno dei femminicidi sono i temi più importanti di cui si stanno occupando le attiviste femministe, che più in generale hanno riportato nel discorso pubblico una questione importante: non c’è ancora una totale parità tra uomini e donne. Insieme agli hashtag sui social, alle manifestazioni e alle influenze su cinema e serie tv, questa nuova ondata di femminismo ha portato alla pubblicazione di molti libri sul tema: alcuni accademici e molto specialistici, altri di divulgazione, pensati per bambine, ragazze, giovani donne, ma anche uomini che vorrebbero saperne di più su questioni su cui hanno avuto poche occasioni di riflettere. Da oggi in libreria ce n’è uno nuovo particolarmente adatto per chi in questi anni si è accorto delle battaglie femministe solo da lontano: si intitola Le ragazze stanno bene e lo hanno scritto Giulia Cuter e Giulia Perona, autrici del podcast di racconti Senza Rossetto, nato nel 2016 per celebrare i 70 anni del voto alle donne in Italia. | Da dove cominciare con il femminismo. Un nuovo libro spiega in modo chiaro perché negli ultimi anni siamo tornati a parlarne molto a chi pensava che fossimo già pari. |
Sarah Goldsmith ha dedicato un articolo su Slate alla storia delle graffette, uno degli oggetti più comuni negli uffici di tutto il mondo: è stato inventato nel 1899 ed è uno dei pochi oggetti di uso quotidiano che dalla sua invenzione non si è mai evoluto. Un fatto abbastanza sorprendente soprattutto perché il Novecento è stato uno dei secoli che ha cambiato più profondamente gli oggetti che ci circondano, sottolinea Goldsmith, che si chiede anche come sia stato possibile che la graffetta abbia trovato immediatamente la sua forma definitiva. Quando ancora non era stata inventata la graffetta, per tenere insieme i fogli si usavano gli spilli di ferro, diventati molto economici nell’Ottocento grazie alla rivoluzione industriale. Goldsmith cita un passaggio del celebre La ricchezza delle nazioni del filosofo ed economista scozzese Adam Smith in cui la fabbricazione degli spilli è l’esempio perfetto di ottimizzazione della produzione, grazie alla divisione del lavoro tra gli operai e alle catene di montaggio. Alla fine dell’Ottocento una scatola di spilli costava soltanto 40 centesimi, cosa che faceva degli spilli lo strumento perfetto da usare per tenere insieme i fogli. | La storia della graffetta. Uno degli oggetti più comuni negli uffici di tutto il mondo è nato grazie alla rivoluzione industriale, e da allora non è cambiato quasi per niente. |
Con una lettera aperta, i calciatori e lo staff tecnico della Roma hanno deciso di rinunciare a quattro mesi del proprio stipendio per aiutare la società a mantenere i conti in ordine durante la pandemia da coronavirus. Il monte ingaggi della squadra è di circa 110 milioni di euro: significa che in totale i calciatori, l’allenatore Paulo Fonseca e i suoi collaboratori rinunceranno a circa 44 milioni di euro. Il comunicato spiega inoltre che atleti, allenatori e staff «hanno anche concordato di pagare collettivamente la differenza economica per garantire che ogni dipendente interessato dagli ammortizzatori sociali messi a disposizione dal Governo continui a percepire il proprio stipendio netto». I calciatori dell'#ASRoma hanno scritto una lettera al CEO del Club per esprimere la volontà di rinunciare a quattro mesi di stipendio nell'attuale stagione sportiva, al fine di aiutare il Club durante la crisi scaturita dall'epidemia da Covid-19 pic.twitter.com/VEHfVKKPac | I calciatori della Roma hanno deciso di rinunciare a quattro mesi del proprio stipendio. |
Giovedì la Fondazione Luigi Einaudi, una onlus che si occupa di ricerca su politica ed economia, ha pubblicato i verbali di cinque riunioni del Comitato tecnico scientifico, un organismo che consiglia il governo su questioni sanitarie, che contengono parte delle raccomandazioni alla base dei decreti del presidente del Consiglio (DPCM) che hanno imposto le restrizioni per l’epidemia da coronavirus. I verbali non erano pubblici, ma ad aprile la fondazione Einaudi aveva chiesto al governo che li diffondesse per spiegare il processo che aveva portato alle inedite misure di lockdown: dopo settimane di tira e molla legale, mercoledì il governo ha acconsentito che venissero resi pubblici. Dal contenuto della maggior parte dei verbali delle riunioni non è emerso niente di particolarmente inatteso o sorprendente: in generale, contengono raccomandazioni che sono poi state seguite dal governo nel decidere quali misure imporre per contenere l’epidemia. C’è però un’eccezione, intorno a cui si sta discutendo: i verbali diffusi non contengono raccomandazioni esplicite del Comitato perché venisse disposto il lockdown nazionale, che fu deciso dal governo il 9 marzo dopo che inizialmente era stato applicato soltanto in Lombardia e in altre 14 province. Ne è nata una polemica, con accuse al governo di aver preso la decisione del lockdown nazionale senza una raccomandazione del Comitato, e addirittura “contro” i suoi consigli. | Cosa c’è nei verbali del Comitato tecnico scientifico diffusi dal governo. Contengono le raccomandazioni alla base dei decreti sul lockdown, e hanno provocato una discussione sull'origine della decisione di estenderlo a tutta Italia. |
Sono stati diffusi i dati relativi ai risultati aziendali di Facebook nell’ultimo trimestre finanziario del 2015: sono molto positivi, soprattutto per quanto riguarda la crescita delle attività principali. L’azienda cofondata da Mark Zuckerberg ha prodotto ricavi per 5,8 miliardi di dollari, molto di più dei 3,9 miliardi riferiti allo stesso periodo nell’anno precedente. Considerando il 2015 per intero, Facebook ha avuto ricavi per 17,93 miliardi di dollari, con un utile pari a 3,69 miliardi di dollari: c’è stato un aumento del 44 per cento rispetto al 2014. Mediamente, negli ultimi tre mesi 1,04 miliardi di persone ha utilizzato Facebook almeno una volta al giorno, il 17 per cento in più rispetto all’anno precedente. Di questi, 934 milioni hanno utilizzato il social network effettuando almeno un accesso giornaliero da dispositivo mobile, rispetto allo stesso periodo nel 2014 si tratta di una crescita del 25 per cento circa. L’incremento dei ricavi è dovuto soprattutto al sistema utilizzato da Facebook per la pubblicità sul social network che, dopo qualche difficoltà nei primi anni, è stato concentrato per offrire annunci più rilevanti e soprattutto più adatti per i dispositivi mobili. Le pubblicità che invitano a installare nuove applicazioni sono tra le più apprezzate, e tra le più redditizie per Facebook. In media, per ogni utente la società ha guadagnato 13,54 dollari, rispetto ai 9 dollari dello stesso trimestre del 2014. | Facebook è andato benissimo nel 2015. Il social network ha ricavato 17,93 miliardi di dollari, il 44 per cento in più rispetto al 2014: ogni giorno si collegano in media 1,04 miliardi di persone. |
Nunzia De Girolamo ha annunciato con una nota di essersi dimessa da ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Mi dimetto da Ministro. L’ho deciso per la mia dignità: è la cosa più importante che ho e la voglio salvaguardare a qualunque costo. Ho deciso di lasciare un ministero e di lasciare un governo perché la mia dignità vale più di tutto questo ed è stata offesa da chi sa che non ho fatto nulla e avrebbe dovuto spiegare perché era suo dovere prima morale e poi politico. Non posso restare in un governo che non ha difeso la mia onorabilità. | Nunzia De Girolamo si è dimessa. Ha annunciato le dimissioni da ministro dell'Agricoltura dicendo di non poter "restare in un governo che non ha difeso la mia onorabilità". |
Come ampiamente atteso, il Senato ha respinto l’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno Matteo Salvini per il caso della nave Diciotti. Anche se le votazioni rimarranno aperte fino alle 19, alle ore 13 una maggioranza di 232 senatori aveva già votato no all’autorizzazione, salvando così Salvini dal processo. Nel suo intervento prima del voto, Salvini ha ringraziato il Movimento 5 Stelle per il sostegno: «Ringrazio il Movimento 5 stelle. Queste cose si fanno in due». Salvini era accusato di sequestro di persona per aver costretto la nave Diciotti della marina militare italiana a rimanere per cinque giorni nel porto di Catania, in agosto, senza far sbarcare nessuna delle 177 persone recuperate dalla nave, migranti partiti dalla Libia tra cui c’erano anche donne, malati e minorenni. Salvini aveva impedito il loro sbarco fino a che altri paesi europei avevano assicurato che si sarebbero fatti carico della loro accoglienza. | Le foto di oggi al Senato. Quando il Senato ha respinto l'autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini per il caso della nave Diciotti. |
Una troupe del programma Nemo di RaiDue è stata aggredita martedì mentre stava girando un servizio a Ostia sul cosiddetto “clan Spada”. Il giornalista Daniele Piervincenzi e il suo cameraman sono stati aggrediti da Roberto Spada, fratello di Carmine Spada, condannato in primo grado nel giugno 2016 per estorsione con l’aggravante del metodo mafioso. La pagina Facebook di Nemo ha pubblicato il video dell’aggressione, che lo stesso Spada ha ammesso di aver commesso in un post su Facebook. (function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0];if(d.getElementById(id))return;js=d.createElement(s);js.id=id;js.src='https://connect.facebook.net/en_US/sdk.js#xfbml=1&version=v2.11';fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}(document,'script','facebook-jssdk')); | Il video del giornalista picchiato mentre faceva domande su CasaPound e la mafia a Ostia. Un uomo ha rotto il naso con una testata a Daniele Piervincenzi, che stava girando un servizio per il programma Nemo di RaiDue. |
La Lega Nord ha ottenuto un successo notevole alle elezioni regionali e amministrative del 31 maggio e del 1 giugno, risollevandosi da una difficile crisi negli ultimi anni che secondo diversi analisti avrebbe potuto portare alla sua fine. Sul Corriere di oggi, Dario Di Vico spiega come ha fatto il suo segretario, Matteo Salvini, a raggiungere questo risultato e che cosa manca ancora al suo partito. Matteo Salvini è riuscito nell’operazione che si era prefisso e che aveva preparato accuratamente mettendo in mostra in questi mesi di campagna elettorale, pressoché permanente, una straordinaria vitalità. La Lega è tornata a contare consensi in doppia cifra percentuale in molte situazioni e ora aggiunge all’alto rating elettorale raggiunto il controllo di due Regioni-chiave come Lombardia e Veneto. E, soprattutto, appare come il soggetto forte di una possibile e rinnovata coalizione di centrodestra che punti a sfidare in campo aperto Matteo Renzi. Si può, dunque, già parlare di un forzaleghismo che cambia verso e diventa legaforzismo? | Cos’è QUESTA Lega. Dario Di Vico descrive cosa ha di nuovo, cosa ha di vecchio, e cosa non ha il partito che Salvini ha tirato fuori dalla sua crisi peggiore. |
Il dj e conduttore radiofonico Luca De Gennaro – oggi conduce con Massimo Oldani il programma “Black Or White” su Radio Capital – ha scritto sulla sua pagina Facebook un lungo intervento sull’utilità dell’uscita dei “singoli” musicali nell’era dello streaming e di internet. Il “singolo” è la canzone lanciata dalla casa di produzione per sponsorizzare l’album in uscita. Negli anni passati il singolo anticipava l’uscita dell’album e serviva a indirizzare i dj delle radio e far parlare la stampa e i fan. Venerdì scorso è uscito il tanto atteso nuovo album di David Bowie, “Blackstar”. Lo abbiamo ascoltato con attenzione e da domani (lunedì) nel mio programma su Radio Capital (che si chiama Whatever e va in onda ogni sera alle 21) comincerò a trasmettere due canzoni che mi sembra siano le più adatte per chi ascolta quel programma e quella radio: sono le ultime due dell’album: “Dollar Days” e “I can’t give everything away”. Nessuna delle due è un “singolo”. L’album è stato anticipato da due canzoni uscite prima: “Blackstar” e poi “Lazarus”, entrambe accompagnate da video molto belli e che ho programmato entrambe alla radio. Questa premessa per spiegare come, nella logica delle cose, chi programma musica alla radio potrebbe ragionare e comportarsi: se esce un “singolo”, una canzone unica, che anticipa un album, o trasmetti quella o niente. Ma dal momento in cui un intero album è sul mercato, e tutto il mondo lo può ascoltare, acquistandolo su iTunes ma anche semplicemente e in tempo reale in streaming (alle nove di mattina del giorno di uscita avevo già ascoltato quello di Bowie due volte di seguito), che senso ha rimanere ancora attaccati ad un concetto decisamente obsoleto come quello dei “singoli” indicati dalle case discografiche come titoli che, da quell’album, devono andare in onda alla radio, per forza quelli e non altri? | I singoli hanno ancora senso? di questi tempi non più, scrive Luca De Gennaro, dj e conduttore di Radio Capital. |
Anche quest’anno Anthony Oliver Scott, il capo dei critici cinematografici del New York Times, ha messo insieme la classifica dei 10 migliori film usciti nel 2014. Come è già successo altre volte la classifica comprende più di dieci film, poiché Scott ne ha inseriti tre a pari merito all’ottava posizione: questi tre film hanno però in comune il tema, ovvero i disturbi e le difficoltà che un artista uomo si trova ad affrontare con, a seconda del film, le donne, l’ambizione e “un mondo che non li capisce”. Il film al primo posto in classifica, Boyhood di Richard Linklater, ha colpito così tanto Scott da fargli scrivere nella motivazione della scelta: “In 15 anni di recensioni cinematografiche non posso pensare a nessun altro film che mi abbia colpito quanto Boyhood. E non solo per quanto mi ha commosso — mi commuovo spesso — ma per il modo in cui ha fatto crollare il mio impulso critico, insieme alla mia capacità di tracciare il confine tra l’arte e la vita”. Dentro ogni foto, informazioni e date di uscita su ogni film. | I film dell’anno secondo il New York Times. Il migliore è Boyhood, con una recensione entusiasta come poche; molti però devono ancora uscire in Italia. |
Nella terza giornata del Festival del cinema di Cannes sono stati presentati due film in concorso. Il primo è The Lobster, diretto dal regista greco Yorgos Lanthimos e interpretato da Colin Farrell, Rachel Weisz, Léa Seydoux, John C. Reilly e Ariane Labed: in un mondo futuro i single vengono arrestati e portati in un hotel dove sono costretti a trovare un partner con cui accoppiarsi; se questo non succede vengono trasformati in animali e abbandonati nei boschi. Il secondo film in concorso è Son of Saul di László Nemes, ambientato nel campo di concentramento di Auschwitz durante la Seconda guerra mondiale. Stasera, invece, verrà proiettato fuori concorso il nuovo film di Woody Allen, Irrational Man, con protagonisti Joaquin Phoenix, Emma Stone e Jamie Blackley. Per la sezione Un Certain Regard saranno presentati Mu-roe-han (The shameless) del regista coreano Oh Seung-Uk e il film islandese Hrutar, diretto da Grímur Hákonarson, mentre per la sezione parallela a quella ufficiale del festival, la Quinzaine des réalisateurs, saranno presentati Trois Souvenirs de ma Jeunesse del regista francese Arnaud Desplechin e il colombiano El abrazo de la serpiente, diretto da Ciro Guerra. | Il terzo giorno del Festival di Cannes. È arrivato Woody Allen con Emma Stone, ma ci sono anche Colin Farrell, Rachel Weisz e Léa Seydoux: le foto più belle. |
Da oggi e fino al 15 febbraio tutti i libri pubblicati da Adelphi sono scontati del 25 per cento, in tutte le librerie online e nella grande maggioranza di quelle fisiche. Adelphi ha una grande schiera di appassionati, non solo del genere dei libri che pubblica ma anche della casa editrice in sé, della sua storia e della grafica delle copertine e dei caratteri, fino ad arrivare a un certo feticismo. Perciò in questi giorni si possono trovare molte liste di selezione dei libri del catalogo di Adelphi, fatti da bookblogger. Ne abbiamo fatta una anche noi, per chi è nell’imbarazzo della scelta ma vorrebbe approfittare degli sconti. Anche le liste che avevamo fatto l’anno scorso restano valide, se questa non vi ispirasse. | Tutti i libri di Adelphi sono scontati del 25 per cento. Una selezione di 17 romanzi e saggi per chi ha l'imbarazzo della scelta: c'è tempo fino al 15 febbraio. |
Tirrenia, la compagnia di navigazione italiana con debiti da 520 milioni di euro e una flotta disastrata, è stata venduta agli armatori della “Compagnia italiana di navigazione” per 380 milioni di euro, duecento in contanti e il resto a rate, con un accordo comunicato due giorni fa. I nuovi proprietari consociati nella CIN sono Vincenzo Onorato, presidente di Moby Lines, Gianluigi Aponte di Grandi Navi Veloci e Emanuele Grimaldi di Grimaldi Lines. La vendita ha scatenato le proteste della Regione Sardegna, che aveva cercato di opporsi alla privatizzazione di Tirrenia per scongiurare l’aumento dei prezzi dei traghetti – che era già avvenuto in percentuali irragionevoli quest’anno – ma che è rimasta tagliata fuori dalle trattative. «È uno schiaffo per la Sardegna», si legge nel comunicato di oggi della giunta regionale. La chiusura della trattativa era stata inizialmente prevista per venerdì prossimo a Roma, durante un vertice a cui avrebbe dovuto partecipare anche la regione Sardegna. Invece tutto si è concluso lunedì pomeriggio all’insaputa del presidente e della giunta, che ora promettono di ricorrere davanti alla Corte Costituzionale e all’Unione Europea, e di protestare contro il governo (e il loro stesso partito, il PdL): il ministro dei Trasporti Matteoli è oggi indicato sui quotidiani sardi come il maggiore responsabile della scelta. «Non ci fermeremo né di fronte a contratti né davanti a una convenzione per la continuità territoriale nella quale non ci riconosciamo assolutamente», hanno scritto in un comunicato congiunto il governatore Ugo Cappellacci e l’assessore ai trasporti Christian Solinas, che quest’anno avevano avviato un servizio pubblico di traghetti affidato a due navi. «Il nostro standard è e rimane quello della Flotta Sarda, con cui ci siamo opposti all’arroganza degli armatori e ai loro soprusi. Con le nostre navi, abbiamo agito spinti da una sacrosanta legittima difesa, e ora di fronte a questi nuovi attacchi, la reazione sarà altrettanto forte. Chi oggi pensa di aver messo in cassaforte un risultato a discapito del Popolo Sardo, domani dovrà leccarsi le ferite». Ma oggi durante il consiglio regionale Cappellacci dovrà rispondere agli attacchi dell’opposizione di centrosinistra, che accusa la giunta di ingenuità e debolezza. «Oggi a questa maggioranza chiediamo quella prova di orgoglio autonomistico su cui invece ha sempre tentennato fino ad aver paura di rovesciare i tavoli romani», ha detto il consigliere del PD Gianvalerio Sanna. | Perché i sardi contestano la vendita di Tirrenia. L'hanno comprata gli armatori della Compagnia italiana di navigazione, e in Sardegna si sentono esclusi e ingannati. |
Essere una donna single nel 1938 significava automaticamente essere una-donna-alla-ricerca-di-un-marito. Una rivista statunitense del 1938, Click-Photo Parade, si preoccupava quindi di dare alle donne senza un marito dei suggerimenti in occasione del loro primo appuntamento. Attraverso una serie di foto (anche piuttosto ridicole) il giornale spiegava come era bene comportarsi in presenza di un uomo in varie situazioni. Le virtù da mettere in mostra avevano principalmente a che fare con la misura, la dissimulazione, la lusinga, dando per scontate una serie di caratteristiche naturalmente attribuite a una donna (frivolezza, emotività e così via). Dentro ogni immagine, le didascalie con i consigli tradotti in italiano: | Consigli per una ragazza single del 1938. Una rivista pubblicò una serie di fotografie e consigli – adeguati ai tempi, diciamo – su come comportarsi al primo appuntamento. |
David Beckham Il sito americano Flavorwire ha raccolto e pubblicato i passaporti di alcuni personaggi famosi, da Walt Disney a una sedicenne Whitney Houston, a Francis e Zelda Fitzgerald. Come sottolinea Flavorwire i passaporti raccontano qualcosa delle persone a cui appartengono: quanto e quando hanno viaggiato e in quali paesi, oltre banalmente a quanto sono venuti bene in foto. Abbiamo allargato la loro raccolta, soprattutto grazie al sito Passport-Collector, dedicato a chi colleziona, acquista e scambia passaporti: il più costoso è quello di Marilyn Monroe, venduto all’asta per 115 mila dollari, seguito da quello di James Joyce venduto a 97 mila dollari e da quello di Albert Einstein per 90 mila dollari. | Passaporti famosi. Raccolta di documenti illustri: Marilyn Monroe, James Joyce, Joseph Ratzinger, un adolescente David Beckham e altri. |
Il 12 marzo scorso la nave-piattaforma giapponese Chikyu – ancorata a sud dell’isola di Honshū, in Giappone – ha concluso con successo la prima estrazione di gas naturale da depositi di idrati di metano presenti al di sotto del fondale marino, nella fossa di Nankai. Il Giappone – che è uno dei maggiori importatori mondiali di petrolio, carbone e gas naturale – ha investito negli ultimi dieci anni circa 700 milioni di dollari in programmi di ricerca sugli idrati di metano, ritenuti da molti studiosi una fonte di energia potenzialmente vantaggiosa sia per l’abbondanza di riserve non ancora utilizzate sia in termini di potere energetico rispetto al petrolio e al carbone. L’Atlantic ha provato a immaginare uno scenario futuro in cui i combustibili fossili siano ancora la principale fonte energetica del pianeta: prima di spiegare perché, però, bisogna capire che cosa sono proprio gli idrati di metano. Cosa sono gli idrati di metano Gli idrati di metano sono dei solidi cristallini che hanno un aspetto simile al ghiaccio ma sono composti da molecole di gas “ingabbiate” in molecole di acqua (sono altamente infiammabili ma non esplodono, e per questo motivo a volte vengono definiti “ghiaccio che brucia”). Come tutti i combustibili fossili sviluppatisi in milioni di anni, gli idrati di metano rientrano nelle fonti di energia non rinnovabile. Si formano in seguito alla decomposizione e sedimentazione di sostanze organiche – plancton, fanghi, liquami – in condizioni di alta pressione e temperature vicine allo zero: proprio le condizioni riscontrabili nei fondali oceanici. L’attività dei batteri produce bolle di gas metano che non hanno il tempo di risalire in superficie attraverso le sedimentazioni porose: incontrano subito l’alta pressione e le basse temperature, e si combinano con le molecole d’acqua rimanendo intrappolate in queste strutture reticolate che tutte insieme formano delle spesse lastre di ghiaccio. Lungo le dorsali oceaniche, in corrispondenza dei margini delle placche, queste sedimentazioni possono estendersi fino a qualche centinaio di metri sotto i fondali. | E se il petrolio non finisse mai? secondo l’Atlantic dovremmo iniziare a porci questo problema (e intanto arriva l’idrato di metano, il "ghiaccio che brucia", che costa meno delle rinnovabili). |
La compagnia aerea tedesca Lufthansa ha inviato una lettera al ministero dello Sviluppo economico e alle Ferrovie dello Stato proponendosi come partner commerciale per Alitalia, in alternativa alla compagnia statunitense Delta. Al contrario di Delta, però, Lufthansa non avrebbe offerto un ingresso nel capitale azionario della nuova società ma una partnership commerciale. L’invio della lettera – ma non il suo contenuto – è stato confermato dal ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli. Un portavoce di Lufthansa ha detto ad ANSA: «Non vogliamo esprimerci su illazioni su chi ha avuto contatti con chi, quando ci sono stati, che lettera è stata scritta. Abbiamo sempre detto che il mercato italiano per noi ha un grande significato, è uno dei più importanti mercati stranieri. Abbiamo pure sempre sottolineato che abbiamo interesse ad un’Alitalia ristrutturata e anche in passato abbiamo detto che ci potremmo immaginare anche un partenariato commerciale». Alitalia è in crisi profonda da oltre un decennio, e al momento sopravvive solo grazie a un prestito ponte da 900 milioni di euro che ha ricevuto dal governo all’inizio del 2018. Il prestito, che doveva durare pochi mesi, è stato prorogato più volte e poi trasformato in un prestito senza scadenza (sotto esame della Commissione Europea perché sospettato di essere un aiuto di stato illegale). Il governo sta lavorando a un piano di salvataggio nel quale la compagnia dovrebbe essere rilevata da Atlantia (la società della famiglia Benetton concessionaria delle autostrade italiane) e Ferrovie dello Stato, mentre Delta dovrebbe avere una quota di minoranza. | Lufthansa ha inviato al governo una proposta di partnership commerciale con Alitalia. |
C’è un altro carabiniere indagato nel nuovo filone dell’inchiesta sulla morte di Stefano Cucchi, il 31enne romano morto nel 2009 pochi giorni dopo essere stato arrestato per spaccio di droga. Nell’inchiesta, ora è indagato per falso anche il maggiore Luciano Soligo, che nel 2009 era comandante della compagnia Talenti Montesacro, oltre a Massimiliano Colombo, comandante della stazione di Tor Sapienza, una delle caserme dove Cucchi venne detenuto dopo l’arresto, e Francesco Di Sano, un altro dei militari in servizio nella stazione. La stazione di Tor Sapienza dipendeva dalla compagnia Talenti Montesacro. Oggi Carlo Bonini su Repubblica ha ricostruito tutta la storia dell’insabbiamento, e pubblicato i nomi di chi – secondo gli elementi raccolti – diede l’ordine di falsificare le carte per far sparire ogni riferimento alle reali condizioni di Stefano Cucchi la notte in cui, dopo il pestaggio, venne trasferito dalla caserma di Tor Sapienza all’ospedale Sandro Pertini, dove Cucchi morì. | C’è un altro carabiniere indagato per falso nel caso Cucchi. |
In un lungo articolo sul Foglio, il giornalista Salvatore Merlo scrive che internet non c’entra con la morte di Tiziana Cantone, la donna di 31 anni originaria di Napoli che lo scorso 13 settembre si è suicidata, apparentemente per le conseguenze della diffusione online di video privati che aveva girato durante rapporti sessuali con alcuni uomini. Secondo Merlo, il vero problema è la tendenza recente ad attaccare personalmente i propri avversari, sia quelli quotidiani sia quelli politici, legittimando gli insulti nei loro confronti. Solo in un secondo momento questa tendenza si trasferisce su internet, scrive Merlo: l’esempio migliore è che viene diffusa soprattutto su altri media “tradizionali” come giornali e tv. Dello stesso tema si è occupato anche il giornalista gallese Jon Ronson nel suo libro I giustizieri della rete (di cui qui trovate un estratto del secondo capitolo). La gogna in Italia è una cultura. Uno stile. Un metodo. Un clima morale. Ieri hanno messo alla gogna la povera Tiziana Cantone, ma già oggi su internet impiccano per i piedi e mettono alla berlina un imbecille qualsiasi che l’aveva a sua volta messa alla gogna. Poi tutti, schiumando rabbia, chiedono che vengano fatti i nomi e pubblicate le foto (forse anche gli indirizzi per andarli a prendere sotto casa?) degli indagati dalla procura di Napoli, cioè i quattro uomini sospettati di aver diffuso le immagini di Tiziana, la ragazza che si è suicidata il 12 settembre perché non ha retto l’indecente e vigliacca marea di frizzi, lazzi e giudizi che le venivano scagliati addosso come pietre della lapidazione. | Tiziana Cantone e la “cultura della gogna”. Sul Foglio, Salvatore Merlo scrive che nel caso della donna di Napoli internet ha fatto da amplificatore a una tendenza che ormai troviamo ovunque. |
L’inizio del processo di appello a Totò Riina per la strage del Rapido 904, in cui il 23 dicembre 1984 una bomba uccise 16 persone a bordo di un treno Napoli-Milano, è stato rinviato a causa del pensionamento del presidente della Corte, Salvatore Giardina, che si ritirerà dalla magistratura per raggiunti limiti di età il prossimo ottobre. Riina, accusato di essere il mandante della strage, è l’unico imputato. Il boss mafioso era stato assolto in primo grado, ma la procura ha fatto appello contro la decisione del tribunale. Non appena sarà scelto un nuovo giudice, il processo d’appello dovrà sostanzialmente ricominciare da zero. Bisognerà rifare gran parte del lavoro svolto durante il primo grado: questo però non ha nulla a che fare con il pensionamento di Giardina, come invece molti giornali sembrano suggerire. Infatti secondo il terzo comma bis dell’articolo 630 del codice di procedura penale, introdotto in seguito alla riforma della giustizia Orlando, quando il pubblico ministero fa appello contro una sentenza di assoluzione in primo grado, il giudice è obbligato a disporre il “rinnovo dell’istruzione dibattimentale”. Cioè, in sostanza, bisogna acquisire nuovamente tutte le prove e le testimonianze già fornite nel corso del processo di primo grado e quindi rifare gran parte del processo. | Il processo per la strage del rapido 904 dovrà essere rifatto, ma non perché il giudice è andato in pensione. |
Venerdì primo maggio è infine cominciata Expo 2015, dopo anni di discussioni, notizie, inchieste e polemiche. L’esposizione universale organizzata a Milano sarà aperta fino al 31 ottobre 2015. Cos’è l’EXPO Milano 2015? Una grande esposizione a tema: “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, quindi si parla di cibo, in senso molto largo. Secondo le previsioni, circa 20 milioni di persone provenienti da tutto il mondo visiteranno l’EXPO: ma sono previsioni. Finora sono stati venduti circa 10 milioni di biglietti. | Expo 2015, come sono fatti i padiglioni. Le informazioni su biglietti, orari e ingressi e soprattutto le foto delle architetture dei diversi paesi, spesso notevoli. |
Marvin Gaye, nel 1984, era uno dei musicisti soul più importanti di sempre e aveva appena pubblicato un album di grandissimo successo, “Midnight Love”, col quale si era riposizionato negli anni Ottanta dopo i suoi grandi successi di vent’anni prima; nonostante questo era molto depresso e da qualche mese era tornato a vivere con i suoi genitori. Marvin Gaye morì il primo aprile 1984, un giorno prima del suo quarantacinquesimo compleanno: suo padre, Marvin Gay senior (il figlio aveva aggiunto una “e” al cognome di famiglia), gli sparò nel petto due volte dopo un litigio le cui ragioni ebbero probabilmente a che fare con la complessa relazione tra Gaye e suo padre, spesso geloso del successo del figlio, e col periodo di depressione, paranoia e dipendenza da droghe che Marvin Gaye stava passando. | Marvin Gaye, ucciso da suo padre. Uno dei più importanti musicisti soul di sempre morì 30 anni fa, e molto male. |
Nel 1987, l’anno in cui uscì il suo primo disco, Terence Trent D’Arby aveva venticinque anni e fu già paragonato, per somiglianze artistiche e vocali, ad alcuni grandi musicisti come Prince, Michael Jackson e Sam Cooke. Introducing the Hardline According to Terence Trent D’Arby – col suo elegante e originale titolo – fu un enorme successo: venne molto apprezzato dalla critica, si disse che aveva venduto un milione di copie solo nei primi tre giorni e poi più di dieci milioni in tutto il mondo. Vinse dischi di platino negli Stati Uniti – lui è di Manhattan – in Canada e nel Regno Unito. Lui fu sulle copertine di mezzo mondo, col suo fascino e i dreadlocks, e il nome aristocratico, derivante da un apostrofo artificiosamente aggiunto al cognome del suo patrigno. Il successo di D’Arby però si ridimensionò molto velocemente, deludendo le aspettative di molti, e le sue. Fece altri tre dischi in otto anni, di risultati sempre calanti e imparagonabili a quel primo, malgrado qualche singolo di discreta programmazione radiofonica. Ma dieci anni dopo l’uscita – e l’enorme successo – di Introducing the Hardline, D’Arby lasciò l’America per l’Europa, cambiò nome e si ritirò temporaneamente dalle scene, lasciando quella che sarebbe potuta diventare una grande carriera musicale. Il settimanale inglese New Statesman lo ha intervistato a Milano, dove vive da tempo, per raccontare di nuovo cosa successe. Terence Trent D’Arby (il nome vero era Terence Trent Howard) è nato a New York nel 1962. Non conobbe mai il padre biologico e venne cresciuto dalla madre e dal patrigno, un vescovo pentecostale. Con la famiglia viaggiò per diversi stati prima di stabilirsi definitivamente in Florida. Era considerato un pugile molto promettente ma a diciott’anni decise di iscriversi all’Università, da cui si ritirò dopo un anno per arruolarsi nell’esercito. Nel 1983 venne congedato con disonore mentre era di stanza in Germania (nel vecchio reggimento di Elvis Presley) per essersi allontanato dalla base senza aver chiesto alcun permesso. I suoi genitori, per motivi legati alla loro grande religiosità, gli avevano impedito di ascoltare musica pop in casa e la sua prima esperienza canora fu quella con il coro di studenti della sua scuola. Mentre era in Germania con l’esercito, D’Arby lavorò con il gruppo dei The Touch, con cui nel 1984 pubblicò l’album Love One Time. Dopo essere stato congedato si trasferì a Londra, dove cominciò a lavorare a Introducing the Hardline. Il disco, una raccolta di brani rock, pop e rhythm and blues, che allora si mostrò molto originale proprio per la capacità di modernizzazione pop di alcuni andamenti molto soul, uscì prima in Inghilterra, nel luglio del 1987, e in autunno negli Stati Uniti. In pochi giorni entrò nelle prime dieci posizioni delle classifiche degli album più venduti in Regno Unito, Stati Uniti, Svizzera, Austria, Olanda, Australia e Norvegia e in un paio di giorni ne vennero vendute più di un milione di copie. Introducing the Hardline fece ottenere a D’Arby quattro nomination ai Grammy del 1988 e il premio come miglior performance maschile R&B. Dall’uscita dell’album molti musicisti famosi elogiarono il lavoro di D’Arby e lui stesso ritenne di definire il suo album il più importante nella storia della musica pop dopo Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band dei Beatles. | La storia di Terence Trent D’Arby. Nel 1987 fece un disco memorabile e un successo mondiale, poi qualcosa andò storto e decise di sparire: a Milano. |
È morto a 82 anni il fotografo britannico Robert Freeman, noto per essere stato l’autore delle fotografie di copertina di molti dischi dei Beatles. Freeman era nato nel 1936 e aveva iniziato lavorando come fotogiornalista per il Sunday Times. Per i Beatles iniziò a collaborare nel 1963, realizzando la foto del disco With the Beatles e poi anche quelle di Beatles For Sale, Help! e Rubber Soul. Freeman scattò ovviamente anche foto che non divennero copertine di dischi: tra gli altri a John Coltrane, Mohammed Ali, Andy Warhol e Charlton Heston. È famosa anche la sua foto a John Lennon e al pupazzo di un panda. Robert Freeman, long time photographer of The Beatles, has passed away – he created some of the most iconic images of the band, featured on the album covers of With The Beatles, A Hard Day's Night, Beatles For Sale, Help! and Rubber Soul. pic.twitter.com/W1upi05JCn | È morto Robert Freeman, fotografo di molte copertine di dischi dei Beatles. |
Nell’Italia che è quasi tutta in zona gialla, da oggi in molti comuni sono entrate in vigore misure restrittive più stringenti per contenere la diffusione del contagio da coronavirus. Si chiamano “zone rosse locali” e sono tornate dopo qualche mese in cui il ministero della Salute e le regioni avevano preferito provvedimenti su scala regionale classificati con i colori giallo, arancione e rosso. Al momento le zone rosse locali si trovano in Umbria, Alto Adige, Abruzzo, Molise, Toscana e Sicilia. La possibilità di provare a contenere il virus nel caso di una situazione particolarmente critica in un territorio circoscritto è prevista fin dall’inizio dell’epidemia, ed è stata utilizzata in più occasioni soprattutto durante la prima ondata. L’Istituto superiore di sanità la considera una delle strategie più efficaci per contrastare la diffusione delle varianti del coronavirus, soprattutto le più note, cioè quelle chiamate “inglese”, “brasiliana” e “sudafricana”. | Sono tornate le zone rosse locali. Vengono decise dalle singole regioni, e servono a limitare la velocità di circolazione delle varianti del coronavirus. |
Gli animali sono da sempre presenti nelle riviste di moda, dove compaiono su pubblicità e servizi fotografici: i cani sono tantissimi, seguiti da animali più esotici come tigri, pappagalli, scimmie, leopardi e cammelli. Il sito Fashionista ha raccolto alcuni tra i casi recenti più famosi – Cara Delevingne con un gufo sul guanto per Mulberry, Julianne Moore con due cuccioli di leone per Bulgari, le pantere dei gioielli Cartier – e chiesto il motivo di un tale successo a giornalisti ed esperti. Un altro aspetto di cui si parla sempre sono le implicazioni etiche dell’utilizzo degli animali nelle campagne pubblicitarie, contestato da animalisti e attivisti come un vero sfruttamento. Secondo Joshua Katcher, autore del libro Fashion and Animals e professore di moda alla Parsons School of Design di New York, gli uomini sono e saranno sempre affascinati da «sesso, morte, cose occulte – e animali. Quando gli animali vengono messi su riviste e pubblicità di moda, si attiva un’area primordiale del cervello di ciascuno di noi». Katcher aggiunge che gli animali vengono utilizzati nel mondo della moda almeno dall’inizio dell’Ottocento. | La moda fatta con gli animali. Sono da sempre impiegati nelle pubblicità di vestiti e accessori, soprattutto quelli di lusso: dal pony di Cara Delevingne ai cuccioli di leone di Julianne Moore. |
L’Associazione Italiana Editori (AIE) ha diffuso i dati sulle presenze alla seconda edizione di Tempo di libri, la fiera dell’editoria di Milano: nei quattro giorni della manifestazione, da giovedì 8 marzo a lunedì 12 marzo, sono stati venduti 97.240 biglietti, il 60 per cento in più rispetto alla prima edizione, che era andata così così. Per fare un confronto: l’anno scorso al Salone del libro di Torino, una fiera con una storia ormai trentennale e che l’anno scorso ha avuto particolare successo proprio per la sfida che si era creata con Milano, sono stati venduti 165mila biglietti; nel 2016 erano stati 127mila. Tra le persone che hanno visitato Tempo di libri quest’anno c’erano 16mila bambini e ragazzi che sono andati alla fiera insieme alle loro classi e 2.500 giornalisti e blogger che sono entrati con l’accredito stampa. | Alla seconda edizione di Tempo di libri sono stati venduti 97.240 biglietti. |
Martedì primo giugno la tv pubblica tedesca ZDF ha trasmesso un servizio sulla strage del 23 maggio, quando la caduta di una cabina della funivia tra Stresa e il monte Mottarone ha causato la morte di 14 persone. In particolare, il servizio – trasmesso in prima serata dal programma d’inchieste Frontal 21 – si concentra sui cosiddetti “forchettoni” che, non essendo stati rimossi, avrebbero impedito il funzionamento dei freni d’emergenza. Il servizio di ZDF mostra alcune immagini che sembrerebbero provare il fatto che già nel 2014 i forchettoni fossero presenti. Le immagini – che sono state fatte avere alla Procura di Verbania – furono girate da un videoamatore svizzero che, dice ZDF, lo fece per interesse tecnico. I forchettoni (chiamati così, in italiano, anche nel servizio di ZDF) sono strumenti usati per impedire l’attivazione dei freni di emergenza durante operazioni straordinarie di manutenzione. Ma vanno tolti quando la funivia è in servizio. Se i freni di emergenza fossero stati in funzione il 23 maggio, dopo la rottura della fune che la trainava la cabina si sarebbe fermata lungo l’impianto, cosa che avrebbe diminuito di molto la gravità dell’incidente. | Perché si parla di un servizio di ZDF sulla strage del Mottarone. L'emittente tedesca ha mostrato alcune immagini che sembrano provare che i cosiddetti “forchettoni” fossero già impiegati nel 2014 con la funivia in servizio. |
Ieri è scaduto il termine fissato dall’ENAC, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, entro cui la compagnia aerea Alitalia doveva acquisire definitivamente la compagnia siciliana low cost WindJet che è a rischio fallimento. L’operazione di integrazione tra le due compagnie aeree è iniziata ad aprile, ma si è complicata dopo che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha posto alcune condizioni ad Alitalia. L’ENAC ha convocato per oggi i dirigenti della WindJet: dovranno garantire, nel periodo che ci sarà tra la stipula dell’accordo e la sua entrata in vigore, un piano operativo sicuro, senza cancellazioni e ritardi dei voli. L’accordo, probabilmente, ci sarà. L’ENAC, mettendo da parte l’ultimatum imposto per ieri, ha concesso ancora qualche giorno di tempo alle due compagnie per definire l’accordo. Secondo Vito Riggio, il presidente dell’ENAC, WindJet non avrebbe le risorse finanziarie sufficienti per continuare la propria attività e pagare i fornitori. L’ENAC, infatti, ha il compito di sorvegliare che una compagnia aerea venda biglietti senza ritrovarsi in condizioni finanziarie negative, che potrebbero impedire la partenza degli aerei in futuro. | Alitalia compra WindJet? in caso contrario, l'ENAC toglierà la licenza di volo alla compagnia low cost, vicina al fallimento. |
Il musicista britannico Ozzy Osbourne è stato ricoverato in ospedale per complicazioni dovute all’influenza. La notizia è stata confermata su Twitter dalla moglie Sharon Osbourne, che ha spiegato che i dottori ritengono che «sia il modo migliore per farlo guarire il più velocemente possibile». La scorsa settimana Osbourne, che ha 70 anni, aveva posticipato il suo tour “No More Tours2” in Europa e in Regno Unito su decisione dei medici. As some of you may have heard, Ozzy was admitted to hospital following some complications from the flu. His doctors feel this is the best way to get him on a quicker road to recovery. Thanks to everyone for their concern and love. | Il musicista Ozzy Osbourne è stato ricoverato in ospedale per complicazioni dovute all’influenza. |
Il 4 maggio il direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli ha convocato una riunione dei giornalisti del quotidiano e ha presentato le sue idee per il futuro del giornale, contenute nel piano editoriale per il 2012 e il 2013. Nel suo discorso, pubblicato integralmente da Prima Comunicazione, de Bortoli ha difeso la linea editoriale tenuta negli ultimi anni e ha parlato di un maggior impegno su internet (“il giornale sarà in prospettiva più snello, in relazione alla progressiva migrazione delle notizie sul web”). Nei prossimi giorni dovrebbe arrivare la nomina del nuovo consiglio di amministrazione di Rcs MediaGroup e del nuovo amministratore delegato. De Bortoli, 58 anni, è stato direttore del Corriere della Sera dal 1997 al 2003 e nuovamente a partire dal 2009. Buongiorno e grazie a tutti. Prima di entrare nel vivo del programma di questa mattina, io devo ringraziare per la sua presenza il nuovo presidente del gruppo Angelo Provasoli, al quale va il nostro più sincero augurio di buon lavoro. Conosco Provasoli dai tempi dell’amministrazione controllata, quando era presidente della Quotidiani. Se siamo qui oggi lo dobbiamo anche a lui. Un grazie di cuore per essere qui con noi a Piergaetano Marchetti, che negli anni in cui ha presieduto il gruppo ha sempre dimostrato verso il Corriere vicinanza e affetto, garantendone l’assoluta autonomia e indipendenza. Sono felice che resti con noi, come presidente della Fondazione, che grazie a lui ha consolidato e rafforzato il proprio ruolo di primaria istituzione culturale del nostro Paese. Un ringraziamento e un augurio vanno anche all’amministratore delegato uscente Antonello Perricone. Sono presenti e li ringrazio, soprattutto per il lavoro straordinario che ci hanno costantemente assicurato, il nostro direttore generale Giulio Lattanzi, grazie Giulio, il direttore della divisione Corriere Luca Traverso, il chief digital officer Alceo Rapagna. | Ferruccio De Bortoli fa un bilancio. E annuncia come sarà il Corriere della Sera prossimo, molto più digitale: il testo integrale del discorso ai suoi giornalisti, a pochi giorni dal rinnovo del consiglio di amministrazione di RCS. |
Oggi il Consiglio dei Ministri ha adottato una serie di misure urgenti per affrontare la questione del terremoto in Emilia e nelle regioni vicine stabilendo una giornata di lutto nazionale per lunedì 4 giugno ed estendendo lo stato di emergenza alle province di Reggio Emilia e Rovigo, ma senza nominare alcun commissario straordinario. I compiti di commissario per la ricostruzione sono stati invece affidati al presidente della Regione mentre ai sindaci dei comuni colpiti dal sisma sono state date le funzioni di vice commissari. Il governo ha inoltre approvato un decreto ministeriale per rinviare i versamenti fiscali e i contributi a settembre e un decreto legge per trovare risorse immediate per il soccorso e rendere più semplice la situazione delle popolazioni coinvolte dalle conseguenze del terremoto. Nel decreto si stabilisce: | Cosa fa il governo sul terremoto. Saranno reperiti 2 miliardi e mezzo di euro entro il 2014: 500 milioni tramite l'aumento delle accise sulla benzina e il resto grazie alla "spending review". |
Negli ultimi giorni diversi giornali hanno parlato del divieto che il comune di Codroipo, in provincia di Udine, avrebbe imposto all’asilo nido comunale sull’uso di giocattoli, strumenti musicali e altri prodotti che facciano riferimento a “diverse culture”. Questo “divieto” era stato da molti riassunto come una proibizione all’uso di bambolotti di pelle scura. Come hanno scoperto diversi giornalisti, tra cui il factchecker David Puente, in realtà le cose sono andate diversamente: il comune infatti non ha vietato nulla in maniera esplicita. Quello che ha fatto è stato modificare il nuovo regolamento dell’asilo nido eliminando l’ipotesi di utilizzare giocattoli e strumenti didattici provenienti da altre culture. La decisione di inserire questo obbligo era stata presa dai tecnici comunali per venire incontro alle esigenze dei numerosi figli di genitori stranieri, inserendo nel regolamento un articolo che rendesse obbligatoria «la presenza di materiali ludico-didattici che fanno riferimento alle diverse culture» nell’asilo nido. | Nella scuola di Codroipo non sono stati “vietati i bambolotti neri”. Il Consiglio comunale ha eliminato dal regolamento dell'asilo nido l'obbligo di avere giocattoli che facessero riferimento alle "culture di provenienza" dei bambini. |
Jane Birkin, che oggi compie settant’anni, è un’attrice e cantante britannica che ha vissuto in Francia per decenni. Iniziò a recitare nella Londra degli anni Sessanta (la cosiddetta “Swinging London”), divenne famosa grazie a una parte in un film di Michelangelo Antonioni, negli anni Settanta fece parlare di sé con la sua relazione con Serge Gainsbourg, con il quale canto una canzone famosissima e controversa. A lei è anche stata dedicata una delle borse più famose e costose di sempre: la Birkin di Hermès. Jane Birkin è nata il 14 dicembre 1946 a Marylebone, nel centro di Londra, a nord di Oxford Street. Le fu dato anche un secondo nome che però non ha mai usato: Mallory. La sua famiglia era da tempo piuttosto ricca – “alta borghesia”, si sarebbe detto qualche decennio fa – grazie all’industria tessile, nella quale i suoi genitori però non lavoravano: la madre, Judy Gamble, era attrice e cantante e si faceva chiamare Judy Campbell. Il padre – David Birkin – arrivava da una Guerra mondiale in cui era stato comandante della Marina, coinvolto anche in complicate questioni di spionaggio. Jane nacque un anno dopo il fratello Andrew, che da ragazzo lavorò come trovarobe nella produzione di 2001: Odissea nello spazio ed è poi diventato sceneggiatore. Jane crebbe a Londra e studiò sull’isola di Wight – a sud di Southampton – ma se andò prima che lì iniziasse a svolgersi il famoso grande evento musicale (quello della canzone dei Dik Dik, che la adattarono da una versione francese). | Jane Birkin, attrice, borsa, etc. Foto, video, canzoni e storie su una donna che compie oggi settant'anni e ne ha fatte parecchie. |
Domani, alle quattro del pomeriggio Apple farà un annuncio «che non dimenticherete mai». La società ha da poco pubblicato un misterioso messaggio sulla homepage del proprio sito web, invitando utenti e appassionati a collegarsi martedì per un annuncio «entusiasmante» che interessa iTunes, il programma per gestire le proprie librerie video e musicali e per acquistare canzoni e film direttamente online. Difficile dire se si tratterà di qualcosa di veramente epocale, ma le ipotesi su quanto sarà presentato non mancano. Apple non ha dato nessuna informazione aggiuntiva sull’annuncio di domani, ma dovrebbe trattarsi di qualcosa di grosso, almeno a sufficienza da giustificare un annuncio del genere su una pagina visitata ogni giorno da milioni di persone in tutto il mondo. Secondo AppleInsider, sito web solitamente bene informato sulle indiscrezioni che interessano la società, Apple potrebbe presentare domani un nuovo sistema per la sincronizzazione e l’ascolto delle proprie canzoni in streaming attraverso iTunes. | La novità per iTunes che «non dimenticherete mai». Apple dice che domani ci saranno grandi novità per il suo programma per scaricare musica e film. |
Domenica 21 giugno il primo ministro greco Alexis Tsipras ha fatto una nuova proposta ai paesi dell’Unione Europea per cercare di chiudere un accordo entro la fine del mese ed evitare così la bancarotta della Grecia. Lunedì 22 giugno, dopo la riunione dei ministri dell’Economia degli stati membri dell’area euro (Eurogruppo), le nuove proposte del governo greco sono state definite “ampie ed esaurienti”, e sono stati generalmente positivi anche i commenti dei vari leader europei: mercoledì sera ci sarà una nuova riunione dell’Eurogruppo (la terza in una settimana) e giovedì un nuovo incontro politico. Finora la Grecia ha sempre considerato eccessive le richieste delle istituzioni internazionali, e le istituzioni internazionali hanno sempre considerato insufficienti gli impegni della Grecia. Cosa è cambiato dunque nell’ultima proposta di accordo? In un primo momento non erano stati forniti molti dettagli, ma nella serata di ieri ha cominciato a circolare l’elenco delle proposte ai creditori. Si tratta di un documento di 21 punti in cui si specifica che è il «risultato di difficili negoziati per raggiungere un accordo che non pregiudichi i diritti del lavoro e che non metta in crisi la coesione sociale, ma che dia una prospettiva e sia una valida soluzione per l’economia greca senza colpire i redditi bassi e i medi». | Quali sono le nuove proposte della Grecia. Dall'aumento dell'età pensionabile alla privatizzazione di porti e aeroporti, i punti che rendono più vicino un accordo tra il governo di Tsipras e i creditori internazionali. |
Lunedì l’indice Ftse Mib della Borsa di Milano, il principale listino di contrattazioni in Italia, ha chiuso con un calo dell’11,17 per cento, dopo aver toccato un minimo del 12 per cento in concomitanza con l’interruzione delle contrattazioni a Wall Street. È la peggior giornata della Borsa italiana dal 24 giugno 2016, giorno successivo al referendum su Brexit, quando chiuse al -12,46 per cento. I titoli peggiori sono stati i petroliferi, con Eni che ha chiuso in calo del 20,8 per cento, Saipem del 21,5 per cento e Tenaris del 21,38 per cento. L’andamento negativo della Borsa risente delle misure restrittive adottate dal governo per impedire la diffusione del coronavirus, oltre che della decisione dell’Arabia Saudita di aumentare la produzione di petrolio per danneggiare Russia e Stati Uniti. | La Borsa italiana ha chiuso in calo dell’11,17 per cento, il peggior risultato dai tempi del referendum su Brexit. |
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