source
stringlengths
2
10.4k
target
stringlengths
10
369
Tra scettici ed entusiasti, è in corso una discussione tra gli esperti di tecnologia sulla prospettiva di un mondo virtuale – o «un incubo distopico» – in cui faremo tutto Lo ha deciso una giudice della California, nell'ambito del processo tra Apple ed Epic Games
Il wifi libero in Italia, per punti. Sandro Gilioli sull'Espresso tira le fila della questione decreto Pisanu.
Oggi pomeriggio il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio ha pubblicato sui social network la fotografia di un foglio di carta con un elenco di provvedimenti descritti come contenuti nella legge di bilancio per il 2019. Accanto a ogni voce è evidenziata in giallo una parola in stampatello: “FATTO”. Questa è la lista delle cose che sono entrate nella legge di bilancio. Sappiate che questo è solo l’inizio, sono sicuro che il 2019 sarà l’anno del cambiamento. Grazie a tutti voi che siete sempre stati al nostro fianco. Questo è un successo di tutti noi, di tutti gli italiani! pic.twitter.com/GQJdgtXtx5
Fatto? un piccolo fact-checking sul foglietto con cui Luigi Di Maio ha annunciato cosa è stato "fatto" con la legge di bilancio.
Stando alle previsioni del meteo, domani sarà una giornata prevalentemente soleggiata, con qualche nuvola solo in alcune regioni. Se volete fare una gita fuori porta e abitate al Nord, non dovreste avere problemi. Se invece abitate al Sud, potreste incappare anche in qualche pioggia, quindi meglio che vi attrezziate (non per forza con un ombrello inverso). Al Nord ci sarà cielo sereno su tutte le regioni fin dal mattino, con qualche nuvola occasionale solo tra pomeriggio e sera sul Triveneto.
Le previsioni meteo per domani, domenica 24 febbraio. Dove pioverà e dove ci sarà il sole, che alla fine è quello che importa veramente a tutti.
Buone feste è il messaggio d’auguri che Google da molti anni usa come criterio di ricerca legato a una serie di doodle (i disegni che rimpiazzano il logo) che compaiono sulla pagina del motore di ricerca per tutti i giorni del periodo intorno a Natale: e anche nel 2014, questa volta a cominciare già da martedì 23 in gran parte dei paesi del mondo (con l’eccezione della Russia, dei paesi del Nordafrica e di alcuni del Sudest asiatico). La formula generica e universale di Buone feste evita ogni riferimento religioso al periodo festivo. Già da alcuni anni si discute molto del progressivo spostamento dell’augurio tradizionale di “Buon Natale” verso il più neutro “Buone Feste”, capace di raggiungere tutti al di là di diverse culture e religioni. I doodle dei giorni di Natale sono una tradizione di Google da molti anni: nel 2013 ci fu una collezione di diversi disegni naif, e nel 2012 un gruppo di giocattoli in due puntate successive (per molti anni le “puntate” successive nei vari giorni festivi erano state fino a cinque). Tutti i doodle festivi hanno sempre avuto un’identità più legata ai giochi e alla stagione fredda, che alle tradizioni. Nel 2014, il doodle sulle “Buone feste” è un’immagine graficamente più infantile di quelle del 2013.
Buone feste da Google, primo giorno. La serie dei doodle festivi quest'anno è già iniziata, con slitta e renna (era meglio slitta e cavallo dell'anno scorso?).
George Soros, il multimiliardario ungherese naturalizzato statunitense, ha donato 18 miliardi di dollari alla sua Open Society Foundations, una delle più grandi donazioni mai effettuate nei confronti di una fondazione. Il trasferimento di denaro è avvenuto negli ultimi anni, ma solo ieri ne è stata data notizia. Open Society Foundations è ora la seconda più grande organizzazione filantropica dopo la Bill and Melinda Gates Foundation, fondata dall’ex CEO di Microsoft, Bill Gates, insieme con la moglie Melinda. L’obiettivo della Open Society Foundations è promuovere la democrazia e il rispetto dei diritti umani, con progetti e iniziative che coinvolgono circa 120 paesi in tutto il mondo. Soros, che ha 87 anni ed è uno dei finanziatori del Partito Democratico statunitense, è stato spesso criticato dai conservatori per le iniziative portate avanti dalla sua fondazione e accusato di ingerire negli affari dei governi. Come ha spiegato Bloomberg, sulla decisione di trasferire così tanto denaro ha influito la necessità di ridurre il carico fiscale imposto sui gestori degli hedge fund negli Stati Uniti.
George Soros ha donato 18 miliardi di dollari alla sua fondazione.
Nell’ultimo mese in Bulgaria sei persone si sono date fuoco, e tre sono morte. Uno di questi casi, scrive l’Economist, quello di Plamen Goranov, un fotografo amatoriale di 36 anni, ha avuto molte ripercussioni sull’opinione pubblica e il giorno dopo la sua morte è stato dichiarato lutto nazionale. Il suicidio di Goranov è arrivato dopo settimane di proteste per la pesante crisi economica e, in parte, anche per quella politica del paese. La Bulgaria ha il più alto livello di povertà in Europa: più del 22 per cento della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà. Dall’inizio dell’anno in Bulgaria ci sono state molte proteste contro la corruzione, contro la gestione dei servizi pubblici e soprattutto per l’alto tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile. Una delle caratteristiche notevoli della politica bulgara – oltre alle irregolarità che si registrano a ogni voto – è il fatto di essere profondamente sfavorevole ai governi in carica: dalla fine del comunismo a oggi nessun governo uscente è mai stato rieletto.
La Bulgaria e la crisi. Continuano le proteste contro la crisi che hanno già fatto dimettere il governo, nell'ultimo mese sei persone si sono date fuoco: si vota a maggio.
Lunedì a New York si è tenuto un incontro straordinario sul cambiamento climatico organizzata dalle Nazioni Unite, ma secondo la maggior parte degli osservatori l’incontro non ha portato a grandi risultati né a impegni concreti da parte dei paesi più industrializzati per ridurre la produzione di emissioni inquinanti. La Cina non ha fatto nessuna nuova promessa, mentre gli Stati Uniti non hanno fornito nessuna dichiarazione ufficiale, confermando il sostanziale disinteresse da parte del governo di Donald Trump. Altri paesi hanno annunciato qualche impegno aggiuntivo per anticipare la riduzione delle emissioni, rispetto a quanto deciso con l’Accordo di Parigi del 2015, il più importante patto per contrastare il cambiamento climatico sottoscritto da buona parte dei governi mondiali e dal quale Trump ha sottratto gli Stati Uniti. Presso il Palazzo di Vetro, la sede delle Nazioni Unite a New York, i leader hanno partecipato a incontri e a conferenze stampa, ma senza offrire grandi novità. Come hanno spiegato diversi inviati, era tangibile un diverso senso di urgenza tra i partecipanti agli incontri istituzionali e le manifestazioni organizzate all’esterno del Palazzo di Vetro per chiedere azioni concrete contro il riscaldamento globale.
Un’altra deludente riunione sul clima. Alle Nazioni Unite, i leader del mondo hanno fatto vaghe promesse; gli Stati Uniti nemmeno quelle.
Dopo giorni di discussioni e un confronto politico piuttosto acceso con l’opposizione e interno allo stesso Partito Democratico, il governo Renzi ha ottenuto che per ora sia messo da parte un provvedimento nella legge di stabilità che avrebbe introdotto un nuovo sistema di tassazione per chi affitta per brevi periodi la propria casa, la cosiddetta “tassa Airbnb”. Le nuove norme dovevano servire a regolamentare meglio un settore che in Italia si è espanso notevolmente negli ultimi anni, complice l’assenza di regole fiscali chiare sul modo in cui dichiarare i ricavi ottenuti con gli affitti temporanei di pochi giorni. I sostenitori del provvedimento dicono che norme più chiare aiuterebbero a eliminare un’area grigia nel sistema di tassazione, che può essere sfruttata per evadere i pagamenti allo Stato, mentre i contrari dicono che le regole attualmente in vigore sono già sufficienti per regolamentare il settore, dove Airbnb non ha praticamente concorrenti. La società statunitense Airbnb gestisce il più grande servizio al mondo per gli affitti temporanei. Attraverso il suo sito e la sua applicazione consente a chiunque di mettere in affitto una stanza, o un’intera abitazione, e di essere facilmente rintracciabile con un motore di ricerca geografico. Airbnb fornisce inoltre i sistemi necessari per ricevere i pagamenti dai propri clienti tramite carta di credito, e trattiene per sé una percentuale su ogni transazione come pagamento per i servizi offerti. I bassi costi e la sua semplicità d’uso hanno reso Airbnb un successo planetario, soprattutto per chi viaggia per turismo, con molte preoccupazioni da parte degli albergatori tradizionali che spesso non possono offrire le loro stanze a prezzi così bassi per via dei costi più alti che devono affrontare (a partire da quelli per il personale e delle imposte).
Perché si parla di una “tassa Airbnb”. Governo e parlamento litigano sull'introduzione di nuove regole per rendere più chiara la tassazione dei servizi per gli affitti a breve termine.
Il Memoriale per gli ebrei assassinati d’Europa di Berlino, più comunemente chiamato Memoriale dell’Olocausto o della Shoah, è una grande distesa di quasi tremila blocchi di calcestruzzo, alti da pochi centimetri a 4 metri, e si trova nel quartiere Mitte, poco lontano dalla Porta di Brandeburgo. È uno dei posti più visitati della città ed è stato inaugurato nel 2005: da allora alcune delle migliaia di persone che ci passano ogni giorno si scattano foto buffe o felici, considerate da molti poco opportune per un posto che ricorda il più grave genocidio del XX secolo. Con la diffusione dei selfie, questa pratica è aumentata moltissimo, così come le critiche. Lo scrittore satirico Shahak Shapira, che è israeliano e vive a Berlino, ha adottato un approccio particolare per denunciare quest’abitudine, con il sito Yolocaust. Ha pubblicato dodici di queste foto, prese dai social network come Instagram e Facebook o dalle app per incontri Tinder e Grindr, e le ha associate a dei fotomontaggi in cui al posto del Memoriale dell’Olocausto ha messo fotografie autentiche scattate ai campi di sterminio dove negli anni Quaranta morirono milioni di ebrei. Il nome Yolocaust è una fusione tra la parola Holocaust e la sigla YOLO che sta per “you only live once” (“si vive una volta sola”), spesso usata come hashtag nelle foto di persone che si divertono. Aprendo il sito si vedono le foto originali, con la didascalia che i loro autori hanno scritto (ad esempio, “Che posto incredibile”, abbinata alla foto di un giocoliere) e il numero di like che hanno ricevuto; passando sulle fotografie con il mouse o toccandole con un dito da smartphone, appaiono le immagini modificate.
Il sito che se la prende con chi si fa i selfie al Memoriale dell’Olocausto. Si chiama Yolocaust e vuole ridicolizzare con dei fotomontaggi chi si fa foto buffe nel famoso monumento di Berlino, ma qualcuno pensa sia eccessivo.
Durante le riprese di Full Metal Jacket, uno dei film di guerra più famosi di sempre, diretto da Stanley Kubrick, l’attore Matthew Modine ha scattato diverse foto sul set: sono belle e degne di nota perché raccontano un pezzo di storia e retroscena di un film famosissimo, dal punto di vista del suo attore principale. Modine interpretava infatti il soldato Joker, il protagonista, e durante i quasi due anni di riprese ha girato per il set con la sua Rolleiflex. Il film uscì nel 1987 e in occasione del trentesimo anniversario le foto di Modine sono state messe all’asta: una parte del ricavato sarà donato alla Purple Heart Foundation, un’associazione che aiuta i reduci di guerra statunitensi e le loro famiglie. Fino all’11 luglio si può partecipare all’asta online sul sito di Paddle8, ma le foto costano almeno 2mila dollari l’una (più di 1.700 euro). Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Foto dal set di “Full Metal Jacket”. Scattate direttamente dal suo protagonista, Matthew Modine: si possono comprare online, se siete disposti a spendere.
Il tribunale del riesame di Bologna ha revocato gli arresti domiciliari al sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti, e ha disposto per lui l’obbligo di dimora di notte nel suo comune di residenza, Albinea. Carletti si trovava agli arresti domiciliari dal 27 giugno scorso, per il suo coinvolgimento nell’inchiesta sulla gestione degli affidi di minorenni in provincia di Reggio Emilia. La Procura di Reggio Emilia gli contesta i reati di ufficio e falso ideologico: secondo i magistrati avrebbe affidato alcuni spazi comunali a un’associazione coinvolta nell’inchiesta in maniera non regolare. Il 19 settembre Carletti aveva presentato una querela per 147 fra post sui social network ed email che sarebbero a suo dire offensive o minatorie nei suoi confronti. Tra le persone denunciate c’era anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Sono stati revocati gli arresti domiciliari al sindaco di Bibbiano.
Il sito del Guardian ha diffuso oggi l’anteprima in streaming del nuovo disco di Leonard Cohen, che si chiama “Old ideas” ed è stata preceduta nelle settimane scorse da altre anticipazioni di canzoni online. Cohen, canadese, compie quest’anno 78 anni e “Old ideas” è il suo dodicesimo disco.
Il nuovo disco di Leonard Cohen, in streaming. Si chiama "Old ideas", esce tra una settimana e si può già ascoltare online.
Giulio Gallera, assessore al Welfare della Lombardia ed esponente di Forza Italia, ha partecipato mercoledì a un incontro online organizzato da Rcs Academy, la business school del gruppo Rcs, parlando tra le altre cose del ruolo degli ospedali privati durante l’epidemia da coronavirus. Gallera ha detto: «Gli ospedali privati vanno ringraziati perché hanno aperto le loro terapie intensive e le loro stanze lussuose ai pazienti ordinari». La frase di Gallera – già ampiamente preso di mira in diverse occasioni per la gestione dell’emergenza in Lombardia – è stata molto criticata da esponenti del governo nazionale e da membri dell’opposizione regionale. Jacopo Scandella, consigliere regionale lombardo del PD e candidato alla presidenza della commissione di inchiesta che dovrebbe valutare l’operato del governo regionale durante l’emergenza sanitaria, ha specificato su Facebook che i letti degli ospedali privati sono stati pagati dal servizio sanitario nazionale, «non regalati». Pierfrancesco Majorino, parlamentare europeo per il PD, ha criticato le espressioni «paziente ordinario» e «stanze lussuose», e ha aggiunto: «Non mi vergogno a dirlo. Io voglio che la sanità lombarda sia ribaltata».
Giulio Gallera dice che gli ospedali privati della Lombardia vanno ringraziati. «Hanno aperto le loro terapie intensive e le loro stanze lussuose ai pazienti ordinari», ha detto: ma lo hanno fatto con i soldi del servizio sanitario nazionale.
Michele Serra Sarebbe un colpo, sottrarlo a Repubblica, che pare il suo habitat naturale. Ma è soprattutto abitudine: i suoi commenti quotidiani ormai criticano implicitamente metà di quello che li circonda, lui vive a Milano, è pure interista, invecchiando diventa sempre più conservatore, il Corriere sembra la sua destinazione ideale.
Michele Serra e i commenti online. Continua, nella sua Amaca di oggi, la discussione iniziata qualche giorno fa sulla scarsa qualità generale dei commenti ai siti di news.
La Corte Costituzionale ha accolto in parte il ricorso del governo contro la legge regionale della Valle d’Aosta conosciuta come “anti-Dpcm” (la numero 11 del 9 dicembre 2020): la norma consentiva al presidente della regione di regolare autonomamente, e in deroga ai decreti nazionali, l’apertura di negozi, bar e ristoranti e, tra le altre cose, la libertà di movimento. La legge era già stata sospesa lo scorso 15 gennaio dai giudici della Corte Costituzionale che oggi ha emesso la sentenza: «Spetta allo Stato e non alle Regioni determinare le misure necessarie al contrasto della pandemia». Le motivazioni devono ancora essere depositate, ma l’ufficio stampa della Corte ha fatto sapere che «il ricorso è stato accolto, limitatamente alle disposizioni con le quali la legge impugnata ha introdotto misure di contrasto all’epidemia differenti da quelle previste dalla normativa statale». La Corte «ha ritenuto che il legislatore regionale, anche se dotato di autonomia speciale, non può invadere con una sua propria disciplina una materia avente ad oggetto la pandemia da COVID-19, diffusa a livello globale e perciò affidata interamente alla competenza legislativa esclusiva dello Stato, a titolo di profilassi internazionale».
La Corte Costituzionale ha accolto in parte il ricorso del governo contro la legge regionale della Valle d’Aosta conosciuta come “anti-Dpcm”.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 19.978 nuovi casi positivi da coronavirus e 483 morti a causa della COVID-19, la malattia causata dal virus. Attualmente i ricoverati sono 25.853 (47 in meno di ieri), di cui 2.593 nei reparti di terapia intensiva (6 in più di ieri). Sono stati analizzati in tutto 172.119 tamponi: è risultato positivo l’11,6 per cento dei tamponi di cui è stato comunicato il referto (-0,9 per cento rispetto a ieri). Venerdì i contagi registrati erano stati 17.533 e i morti 620.
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, sabato 9 gennaio.
Giovanni Lindo Ferretti, cantautore e scrittore famoso soprattutto come leader delle band CCCP e CSI, ha posato per l’ultimo numero della rivista DUST con una serie fotografica a metà tra arte e moda, ispirata liberamente alla pièce teatrale Affabulazione di Pier Paolo Pasolini. DUST è un bimestrale internazionale con base a Berlino, creato e diretto da una redazione tutta italiana, e si descrive come “A European magazine about fashion and its opposites”. La storia di copertina dell’ultimo numero è stata realizzata in collaborazione con Gucci, e ha come modello Giovanni Lindo Ferretti insieme a Silvia Calderoni, attrice della compagnia teatrale Motus: Pasolini, spiegano gli autori di DUST, è stato scelto per affrontare “un tema attuale, lo scontro generazionale tra le colpe dei padri e la forza dei figli, che spesso si traduce nella sopraffazione sociale e politica delle vecchie generazioni sulle nuove”. La storia di Affabulazione è quella di un padre borghese che si scopre profondamente turbato dalla vitale giovinezza del figlio, desiderata e allo stesso tempo avversata, che lo trascinerà in una successione di fabbricazioni, redenzioni e rivincite, il cui risultato, ribaltando il mito di Edipo, è l’uccisione del figlio da parte del padre: la voce di Sofocle, come un monito prima della tragedia avverte il padre che suo figlio non è un enigma da risolvere con la ragione ma un mistero a cui arrendersi.
Le foto di Giovanni Lindo Ferretti su DUST. Una rivista di moda e cultura lo ha vestito di Gucci per ricostruire la storia di "Affabulazione" di Pier Paolo Pasolini.
Il programma elettorale di Forza Italia in vista delle elezioni europee di maggio si articola in 12 punti: nonostante formalmente FI faccia parte del Partito Popolare Europeo, la famiglia politica che racchiude tutti i partiti di centro e di centrodestra europei, contraddice le linee guida del gruppo soprattutto per quanto riguarda la lotta alle cosiddette politiche di austerità. Il candidato di punta del partito è il suo fondatore ed ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che nonostante abbia recentemente subito un delicato intervento chirurgico, si è detto pronto a tornare a fare campagna elettorale fino alle elezioni. Di seguito trovate i 12 punti del programma di Forza Italia.
Il programma di Forza Italia per le elezioni europee 2019. Tutte le proposte e le promesse del partito in vista delle elezioni europee del 26 maggio.
Alla Villa Reale di Monza dal 30 ottobre al 6 aprile c’è una mostra dedicata a Steve McCurry. Americano e vincitore di premi prestigiosi – il Robert Capa Gold Medal e vari World Press Photo, tra gli altri – McCurry è considerato uno dei più importanti fotoreporter contemporanei: ha documentato l’invasione russa in Afghanistan e molte altre guerre, ha girato e fotografato molti paesi, soprattutto l’India. L’ultimo rullino di pellicola prodotto dalla Kodak nel 2010 è stato affidato a lui (ne è nato il progetto The last roll). Qualcuno lo paragona ad una popstar, per via della sua popolarità, e tutti hanno visto almeno una volta la “sua” ragazza dagli occhi verdi finita sulla copertina di un numero storico del National Geographic. Insomma McCurry è uno degli autori delle fotografie più familiari e riconoscibili dei giorni nostri. La mostra presenta immagini meno conosciute e tratte dai suoi lavori più recenti, ma anche i suoi famosi ritratti e foto dai reportage in Afghanistan e India, Birmania, Cambogia, Giappone, Brasile, Africa e Italia. All’esposizione sono presenti infine dei video in cui McCurry stesso racconta il suo lavoro e i suoi viaggi.
Le foto di Steve McCurry a Monza. È uno dei più grandi fotoreporter dei nostri tempi e c'è almeno una sua foto che avete visto tutti: le altre sono esposte a Villa Reale.
Negli ultimi giorni il governo di Paolo Gentiloni ha perso qualche pezzo e più in generale ha mostrato delle nuove fragilità: si sono dimessi sia il ministro agli Affari Regionali Enrico Costa che il sottosegretario al Lavoro Massimo Cassano, e la maggioranza non è riuscita a raccogliere i voti necessari per approvare la legge sullo ius soli, rinviata in autunno. Sia Costa sia Cassano facevano parte di Alternativa Popolare, il partito di centrodestra fondato dal ministro degli Esteri Angelino Alfano, e le loro dimissioni sono state inquadrate nelle più ampie manovre di avvicinamento a Forza Italia di una serie di senatori e deputati centristi in vista delle prossime elezioni politiche (Forza Italia è data da settimane in buona salute, e ha ottenuto dei buoni risultati alle ultime amministrative). Una delle domande che si sono fatti in molti, in questi giorni, è come e quanto potrà andare avanti il governo Gentiloni in queste condizioni e se rischia di perdere la maggioranza al Senato, dove già oggi governa grazie a poche decine di voti. La legislatura finirà in ogni caso nella primavera del 2018.
Quanto rischia il governo al Senato? facciamo un po' di conti, visti i vari movimenti e riposizionamenti in vista della fine della legislatura.
Rufus Wainwright è un cantautore canadese, nato a New York nel 1973, che ha guadagnato popolarità negli Stati Uniti presso una nicchia di pubblico sempre più estesa nei primi anni del Millennio, mescolando testi sentimentali e melodrammatici, arrangiamenti barocchi e teatrali, una voce notevole e una rivendicazione di temi romantici gay. Negli stessi anni Wainwright ha ottenuto discrete notorietà anche in molti altri paesi del mondo, e attenzioni e ammirazioni da parte di critici e appassionati di musica indipendente e originale (e stime e collaborazioni con diversi suoi colleghi musicisti), pur non raggiungendo mai le posizioni visibili delle classifiche di vendita o notorietà mainstream. Nel suo libro Playlist, la musica è cambiata, il peraltro direttore del Post Luca Sofri lo presentava così, scegliendo nove delle sue canzoni. Rufus Wainwright (1973, Rhinebeck, NewYork) Per raccontare Rufus Wainwright ci vorrebbero almeno tre pagine. Figlio di un celebrato cantautore folk, Loudon, e di una madre cantante anche lei (come Martha, sua sorella). Nato nello stato di New York, ma vissuto a lungo in Canada prima di tornare a Manhattan. Dichiaratamente gay e piuttosto fiero di esserlo da quando era ragazzino (e fu violentato a Londra a 14 anni). Gran musicista, soprattutto al pianoforte, e inventore di uno stile tutto suo, fatto di canzoni pop con un debole per l’opera e l’enfasi melodrammatica (una via di mezzo tra Billy Joel e Sarah Vaughan), adorato da molti suoi colleghi senza aver mai svoltato con le vendite, innamorato di citazioni colte e riferimenti religiosi. In estrema sintesi.
Nove belle canzoni di Rufus Wainwright. E un po' di cose da sapere sul teatrale cantautore canadese che stasera canta a Sanremo.
Oggi è il secondo e ultimo giorno in cui è possibile votare per il referendum costituzionale sulla riduzione di un terzo del numero dei parlamentari di Camera e Senato, oltre che per le elezioni regionali in Valle d’Aosta, Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia e per le elezioni suppletive del Senato in due collegi di Sardegna e Veneto. I seggi saranno aperti dalle 7 alle 15. Alle 23 di domenica sera è stata registrata un’affluenza del 39,40% per il referendum, con dati più alti nelle regioni dove si vota anche per il rinnovo del Consiglio: nelle Marche è stata del 47,56%, in Valle d’Aosta del 56,37%, in Liguria del 44,07%, in Veneto del 51,04%, in Puglia del 43,71%, in Campania del 42,80% e in Toscana del 48,29%.
Com’è andato il primo giorno di elezioni. L'affluenza al referendum è stata del 39,8 per cento, e più alta dove si votava anche per le regionali: oggi i seggi saranno aperti fino alle 15.
Durante le feste natalizie, l’albero addobbato è un po’ il centro della casa: tante famiglie lo decorano insieme, ospita i regali che si accumulano fino alla vigilia, e per tutto il periodo natalizio parte dell’atmosfera è data dalle sue lucine che si intravedono dalla strada dietro le finestre nelle case di sconosciuti. Ogni anno milioni di persone devono preoccuparsi di prepararlo – magari indecisi tra un abete vero o un albero finto (se voi ancora non avete capito quale sia meglio e volete portarvi avanti per l’anno prossimo, qui trovate un po’ di consigli) – e poi anche di cosa farsene una volta che le feste finiscono. Il fotografo Gareth Cattermole ha fatto un giro nella zona di Angel, a Londra, e ha fotografato gli alberi di Natale che sono già stati messi in strada vicino ai sacchi dell’immondizia, pronti per essere ritirati come comune spazzatura e riciclati. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
La fine del Natale, fotografata. Album di alberi abbandonati per strada, a Londra.
La fermata Centrale della linea M2 della metropolitana di Milano – la linea verde – resterà parzialmente chiusa dal 7 al 26 agosto per permettere i lavori di ristrutturazione del pavimento della banchina. La fermata non chiuderà mai completamente, perché i lavori saranno eseguiti prima su una banchina e poi sull’altra: dal 7 al 16 agosto non si fermeranno a Centrale i treni in direzione Cologno/Gessate e dal 17 al 26 quelli in direzione Abbiategrasso/Assago. Per tutto il periodo chiuderanno però i tunnel di collegamento tra la M2 e la M3, la linea gialla. Chi vorrà raggiungere Centrale tramite la M2 dovrà quindi scendere alla stazione successiva, Caiazzo o Gioia a seconda della direzione di viaggio, e riprendere la metro nella direzione inversa per una fermata. Secondo Atm, i lavori di ristrutturazione della fermata Centrale della M2 dureranno in tutto poco meno di 4 mesi e serviranno per un restyling della stazione, che però resterà chiusa solo il tempo necessario per rifare i pavimenti e installare un sistema di segnaletica Loges per le persone con disabilità visive.
La stazione Centrale della metropolitana M2 di Milano sarà parzialmente chiusa ad agosto. Dal 7 al 26, per permettere i lavori di restyling della stazione: le cose da sapere.
Il Portland Press Herald, un quotidiano della città statunitense di Portland, nel Maine, ha scritto che Google ha venduto la chiatta che era ormeggiata nella città. Lo scorso ottobre sui siti che si occupano di tecnologia si era parlato molto di alcuni grossi barconi anonimi che erano stati visti nei porti di due città americane, e che si era scoperto essere di proprietà di Google. Una di queste chiatte si trovava nel porto di San Francisco, un’altra in quello di Portland, nel Maine (da non confondersi con la più famosa Portland dello stato dell’Oregon). Per alcune settimane i media si erano chiesti quale fosse l’utilizzo a cui Google volesse destinare le imbarcazioni, che vennero soprannominate “Google barges”. Un’ipotesi era che si trattasse di un centro dati sperimentale, costruito sull’acqua per semplificare i sistemi di raffreddamento dei server, mentre secondo altri esperti poteva trattarsi di un negozio itinerante in cui Google avrebbe venduto i suoi Google Glass, gli occhiali che permettono di navigare su internet, di scattare fotografie e utilizzare altre applicazioni. Il sito di tecnologia IEEE Spectrum aveva pubblicato una lista di possibili (e bizzarri) utilizzi della chiatta, tra cui una “fabbrica di isole in 3D” e “l’hard disk più grande del mondo”. Un portavoce di Google aveva però spiegato qualche giorno dopo al sito TechCrunch che le chiatte sarebbero state «uno spazio interattivo dove la gente potrà conoscere le nuove tecnologie». Nonostante alcuni fossero rimasti un po’ delusi, tra gli appassionati di tecnologia c’erano comunque molte aspettative e fiducia nelle potenzialità di questo progetto di Google: il New York Daily News aveva pubblicato alcuni rendering di come sarebbe potuta apparire l’imbarcazione una volta terminata.
Google ha venduto una delle sue chiatte. Cioè quei grossi barconi di cui si era parlato qualche mese fa con molta curiosità: quella ormeggiata a Portland è stata venduta, l'altra è ancora al suo posto.
Giovedì 22 gennaio il governatore della Banca Centrale Europea (BCE), Mario Draghi, ha annunciato un piano per acquistare 60 miliardi di titoli di stato e di altro tipo ogni mese fino al 2016. Si tratta del famoso “quantitative easing” (QE, o “alleggerimento quantitativo”), l”intervento più atteso da parte della BCE dall’inizio della crisi finanziaria. In seguito all’annuncio di Draghi, le borse europee sono cresciute moltissimo, l’euro è sceso ai minimi storici e sono arrivate parecchie critiche dai politici e dalla stampa tedeschi. Le borse Venerdì 23 gennaio tutte le borse europee hanno chiuso in crescita: quelle che sono andate meglio sono state la borsa francese e quella tedesca, entrambe intorno al più 2 per cento. La borsa italiana ha chiuso con un risultato inferiore: più 0,24 per cento. L’indice regionale che riguarda tutta l’Europa, lo FTSEurofirst, ha chiuso venerdì a più 1,8 per cento, dopo aver chiuso giovedì a più 1,6 per cento (il guadagno più elevato dal 2011, quando cominciò la crisi in Grecia). Reuters scrive che le borse europee hanno raggiunto il loro valore massimo da sette anni a questa parte, cioè da quando nel 2008 è cominciata la crisi finanziaria negli Stati Uniti.
Come sta andando il piano della BCE. Nei primi giorni dopo l'annuncio di Mario Draghi le borse sono cresciute e l'euro è sceso ai minimi da più di dieci anni: ma i tedeschi si sono molto arrabbiati.
Il Giudice per le indagini preliminari Costantino De Robbio ha respinto la richiesta di archiviazione per la sindaca Virginia Raggi nell’ambito delle indagini sulla corruzione al comune di Roma, chiedendo alla procura di proseguire l’inchiesta. Le nuove indagini chieste dal Gip riguarderebbero il reato di abuso di ufficio, scrivono i giornali di oggi, e sarebbero state chieste a seguito della denuncia dell’architetto Francesco Sanvitto su presunte irregolarità nei passaggi amministrativi necessari per l’approvazione del progetto del nuovo stadio della Roma. Non c’è un’inchiesta sullo stadio della Roma
Il Gip ha respinto la richiesta di archiviazione per Virginia Raggi nelle indagini sulla corruzione al comune di Roma.
Forse l’avrete notato nei viaggi all’estero, ordinando una wiener schnitzel o un merluzzo al burro con patate: a centro o bordo piatto, occhieggia l’immancabile ciuffo verde e ricciuto. Avrete automaticamente scartato quella guarnizione plasticosa non interessandovi a cosa fosse, ma avreste potuto capire che era prezzemolo. Prezzemolo riccio (petroselinum crispum), per la precisione, la variante più usata nella cucina scandinava e francese e da lì arrivata negli Stati Uniti, che è diversa da quella comune in Italia, cioè il prezzemolo a foglia liscia (il comune petroselinum hortense e il più aromatico petroselinum crispum neapolitanum). Nel mondo sono anche conosciuti come prezzemolo francese e prezzemolo italiano e, dopo anni di predominio, il primo è stato spazzato via dal secondo. (Jan Haas/picture-alliance/dpa/AP Images)
La guerra dei prezzemoli. Per anni quello riccio francese si è infilato ovunque ma ora c'è la rivincita di quello italiano, più profumato, saporito e facile da lavorare.
Lo scrittore italiano Erri De Luca ha vinto il “Bad Sex in Fiction Award”, il premio che la rivista letteraria britannica Literary Review dedica ogni anno all’autore della peggiore scena di sesso in un romanzo. La vittoria di De Luca è stata annunciata nella sera di mercoledì 30 novembre, durante un evento organizzato presso il club In and Out di Londra, l’autore non era presente e il premio è stato consegnato a un rappresentante della sua casa editrice. De Luca ha detto in un’intervista al Il Libraio che «Sono lusingato. Si tratta di un’insperata pubblicità. Una trovata strepitosa, ringrazio la rivista…». Erri De Luca è stato premiato per la descrizione di una scena di sesso nel suo romanzo Il giorno prima della felicità, pubblicato in Italia nel 2009. In una descrizione piuttosto lunga di un rapporto sessuale, De Luca scrive:
Erri De Luca ha vinto il premio per la peggior scena di sesso in un romanzo. Lo scrittore italiano ha vinto il "Bad Sex in Fiction Award", assegnato dalla rivista britannica Literary Review per la descrizione di un rapporto sessuale in "Il giorno prima della felicità".
Lunedì 18 novembre a Modena almeno 7 mila persone hanno protestato in Piazza Grande contro l’evento elettorale tenuto in città dal leader della Lega Matteo Salvini a sostegno di Lucia Borgonzoni, candidata del centrodestra a presidente dell’Emilia-Romagna per le elezioni regionali del 26 gennaio 2020. La manifestazione di Modena, come quella di giovedì 14 novembre a Bologna, è stata organizzata in forma di flash mob. Nonostante la pioggia in piazza c’erano migliaia di persone “strette come sardine” – come da slogan dei promotori – a cantare “Bella ciao” o slogan come “Modena non si Lega”. I manifestanti si sono radunati poco prima delle 19, occupando non solo la piazza ma anche le traverse adiacenti e i portici. Inizialmente Salvini doveva parlare in centro, in via Gallucci, dove erano attese circa 3 mila persone, ma dopo il lancio della contro-manifestazione ha cambiato programma, scegliendo un ristorante fuori dal centro. Gli organizzatori e le organizzatrici della protesta avevano chiesto che durante il presidio non ci fosse “nessuna bandiera, nessun partito, nessun insulto”, e che i partecipanti esponessero solo cartelli con raffigurate delle sardine.
La protesta a Modena contro Salvini. C'erano circa 7 mila persone strette "come sardine" in Piazza Grande contro il comizio del capo della Lega.
Antonio Farnè, caporedattore tg regionale della Rai dell’Emilia-Romagna, si è dimesso dopo le polemiche sul servizio, andato in onda domenica 28 aprile, sul raduno fascista a Predappio nell’anniversario della morte di Benito Mussolini (a Predappio si trova la cripta in cui è sepolto). Il servizio, realizzato dal giornalista Paolo Pini e della durata di due minuti, era privo di contraddittorio, domande e commenti e si limitava a mostrare le immagini del raduno e riportare le opinioni di alcuni partecipanti, tra cui quelle di Mirco Santarelli dell’Associazione Arditi d’Italia, che definisce Mussolini «il più grande uomo storico che abbiamo avuto in Italia». Era stato molto contestato da parte della commissione di Vigilanza Rai, dalla direzione e dal comitato di redazione del Tgr e da vari politici. Il direttore del Tgr Alessandro Casarin ha affidato il ruolo di Farnè ad interim alla vicedirettrice del Tgr Ines Maggiolini.
Il caporedattore del Tgr dell’Emilia-Romagna si è dimesso per il servizio sui fascisti a Predappio.
È successo a Rebibbia, e del caso si stanno interessando i Garanti nazionali dei diritti dei detenuti e il ministero della Giustizia
Ancora tagli all’editoria, nel Milleproroghe. Il rifinanziamento del 5 per mille passa per la riduzione dei finanziamenti all'editoria di altri 50 milioni di euro.
Per secoli i cacciatori inuit hanno navigato nell’artico basandosi sul vento, sulla neve e sul cielo: oggi usano i GPS. Un tempo la popolazione aborigena dei Gurindji, che vive nel nord dell’Australia, aveva 28 varianti per indicare i punti cardinali: oggi, segnalano i linguisti, le nuove generazioni Gurindji ne usano soltanto quattro, spesso male. Una trasformazione simile è quella accaduta all’interno della popolazione andina degli Aymara: tradizionalmente, intendevano il tempo immaginando il passato di fronte, e il futuro alle spalle. Le nuove generazioni, sempre più influenzate dalla cultura spagnola, lo immaginano invece come gli Occidentali, al rovescio. Queste trasformazioni, portate dalla globalizzazione, sono diverse da quelle che prendiamo abitualmente in considerazione quando si parla dei cambiamenti che hanno interessato negli ultimi decenni molte popolazioni che prima del Novecento avevano molti meno contatti con il resto del mondo. Lo scienziato cognitivo Kensy Cooperrider, dell’università di Chicago, lo ha spiegato sul sito di approfondimento Aeon: non sono cambiamenti nelle abitudini, nel modo di vestirsi o in quello di mangiare. Sono trasformazioni nel modo stesso in cui queste popolazioni interpretano il mondo. Molti modi totalmente originali che le persone sparse per il mondo usavano per decifrare e approcciarsi alla realtà circostante stanno scomparendo, sostituiti da altri paradigmi che spesso coincidono con quelli occidentali. Il mondo sta effettivamente diventando più piccolo e un po’ meno vario.
Nel mondo c’è sempre meno “diversità cognitiva”? un professore dell'università di Chicago riflette sui casi in cui le differenze tra il modo di pensare delle varie popolazioni stanno scomparendo, chiedendosi se sia un problema.
Il giorno di Ferragosto, lunedì 15 agosto, tutti i musei e i siti archeologici pubblici italiani saranno aperti al pubblico. Si possono visitare alcuni dei più importanti siti che fanno parte del patrimonio culturale italiano: per esempio il museo degli Uffizi di Firenze, il Colosseo a Roma, i resti di Pompei, la Galleria dell’Accademia di Venezia e il Museo archeologico di Reggio Calabria. L’elenco completo delle strutture aperte e degli orari di apertura si trova sul sito del ministero dei beni culturali. L’apertura straordinaria, ha detto il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini presentando l’iniziativa, è “un’importante occasione per cittadini, famiglie e turisti di conoscere e visitare quello straordinario museo diffuso che è l’Italia”. Diversamente da quanto accade la prima domenica di ogni mese, in cui l’ingresso a musei e siti archeologici è gratuito, quella del giorno di Ferragosto è un’apertura di carattere straordinario: i musei saranno aperti ma si dovrà pagare il biglietto di ingresso come qualsiasi altro giorno. Per chi non vuole rinchiudersi in casa nonostante il caldo, l’iniziativa del ministero dei Beni culturali offre molte opzioni, distribuite su diverse regioni italiani.
I musei pubblici aperti a Ferragosto. Su iniziativa del ministero dei Beni culturali: le cose da sapere per non rinchiudersi in casa nonostante il caldo.
Dal 23 marzo Batman v Superman: Dawn of Justice è uscito finalmente nei cinema: si sapeva che sarebbe uscito dall’estate 2013, quando la Warner Bros annunciò che il regista Zach Snyder avrebbe fatto un nuovo film con Superman (dopo L’uomo d’acciaio, da lui diretto nel 2013). Circa un mese dopo quell’annuncio, Synder disse che nel film ci sarebbe stato anche Batman, insieme a Superman. Da allora fino a oggi sono arrivate via via informazioni sempre più dettagliate. C’è chi pensa sia un problema: un articolo del sito di cinema Little White Lies sostiene per esempio che l’intensa promozione dei film, fatta con mesi d’anticipo, stia rovinando il cinema e l’esperienza di chi va al cinema a vedere i film. Secondo Little White Lies la promozione crea aspettative troppo alte che quasi mai vengono poi soddisfatte e, nel farlo, rovina e anticipa troppe cose. «Qual è l’ultima volta in cui siete andati a vedere un film senza sapere niente di quel film?», chiede Tom Bond, autore dell’articolo. Tornando a Batman v Superman: Dawn of Justice: è da quasi tre anni – senza contare le varie ipotesi e voci di corridoio arrivate prima del 2013 – che ogni tanto esce qualche immagine, notizia o video sul film; sul Post ne abbiamo parlato per la prima volta nel maggio 2014, quando scrivemmo: “Il prossimo film con Batman e Superman si intitolerà Batman v Superman: Dawn of Justice”. Batman V Superman (che è costato 250 milioni di dollari, più 150 per il marketing) è l’esempio più attuale, ma ce ne sono molti altri: da Star Wars: il risveglio della Forza a Captain America: Civil War (che uscirà a maggio). Parliamo di film su cui, nei mesi prima che escano, si scoprono man mano sempre più cose: prima c’è l’annuncio dell’ufficialità (o della quasi-ufficialità) sul fatto che il film si farà, poi arrivano le notizie su chi saranno gli attori, sulla data d’uscita prevista, sul primo giorno di riprese, sulle prime – piccole e generiche – indiscrezioni sulla trama.
La promozione dei film sta rovinando i film? qual è l'ultima volta che siete andati a vedere un film senza saperne niente? C'è chi sostiene che questa cosa sia un problema.
Judith Glover è una designer, insegna presso il Royal Melbourne Institute of Technology nello stato di Victoria, in Australia, e probabilmente è la più competente progettista e conoscitrice al mondo di sex toys (letteralmente “giocattoli sessuali”), come vibratori, dildo e palline vaginali. Oltre ad averne studiato la storia, Glover da anni lavora per sviluppare, insieme ai suoi studenti, nuovi tipi di prodotti per la masturbazione che si differenzino dai modelli attuali e stereotipati, legati al mondo della pornografia e quasi sempre inventati dai maschi. Oltre a essere un’opportunità per superare certi luoghi comuni, le ricerche in questo campo sono l’occasione per guadagnare molti soldi, con prodotti che rispondono meglio alle esigenze dei clienti. Da dove arriva il vibratore Il primo vibratore elettromeccanico, quindi in grado di produrre autonomamente vibrazioni, fu ideato più di un secolo fa nell’Inghilterra vittoriana come “cura” per un insieme di disagi fisici, psicologici e psichiatrici all’epoca chiamato “isteria”. Si riteneva che fosse una malattia tipica delle donne (hysteron in greco significa utero): considerate inferiori agli uomini sul piano fisico ed emotivo, più deboli e disposte alla malattia, la maggior parte delle patologie di cui soffrivano era ricondotta a qualche forma di malfunzionamento degli organi genitali e dell’utero. Le donne che soffrivano di questa condizione si sottoponevano a sedute “mediche” nelle quali veniva praticato loro il “massaggio pelvico”. L’introduzione del vibratore rese più rapida la pratica, risolvendo alcune complicazioni durante le sedute.
La scuola di design dei vibratori. Come la più competente progettista al mondo di sex toys sta cercando di cambiarne forme e percezione culturale.
YouReporter ha pubblicato alcuni video girati la mattina del 16 aprile a Roma durante uno sgombero di un edificio occupato in zona Montagnola. L’edificio, che è di proprietà dell’Inarcassa (l’ente previdenziale per ingegneri e architetti), era stato occupato alcuni giorni fa da un gruppo appartenente al movimento per il diritto alla casa e al momento dello sgombero era presidiato da circa 200 persone. Durante lo sgombero ci sono stati diversi scontri tra la polizia e gli occupanti dell’edificio; secondo Repubblica otto persone sono state ferite. Uno dei video pubblicati mostra alcuni agenti manganellare e prendere a calci un manifestante a terra, tra due furgoni della polizia – il tutto a pochi giorni dagli scontri di domenica, sempre a Roma, e dopo che il capo della polizia aveva definito «un cretino da sanzionare» l’agente che era stato visto calpestare una ragazza.
Il manifestante picchiato dalla polizia a Roma. È successo oggi durante lo sgombero di un edificio occupato (video).
L’attrice statunitense Stockard Channing (nata Susan Antonia Williams Stockard) compie oggi 70 anni. È famosa soprattutto per aver interpretato Betty Rizzo, la ragazza ribelle e anticonformista del musical Grease: era il 1978 e Channing aveva 33 anni. L’altro ruolo per cui è più spesso ricordata è quello di Abigail Bartlet, la moglie del presidente statunitense Jed Bartlet nella serie tv West Wing, scritta da Aaron Sorkin. Nel 1994 è stata candidata agli Oscar e ai Golden Globe come migliore attrice protagonista per Sei gradi di separazione. Nel 2002 ha vinto due Emmy Awards: come migliore attrice non protagonista in una serie tv drammatica per il suo ruolo in West Wing, e come migliore attrice non protagonista per una miniserie per Matthew Shepard Story. È stata sposata e ha divorziato quattro volte: Channing è il nome del suo primo marito che ha continuato a utilizzare dopo il divorzio, insieme al cognome della sua famiglia, Stockard. Stockard Channing canta Look At Me , I’m Sandra Dee, in Grease
I 70 anni di Stockard Channing. Ne aveva 33 quando interpretò Betty Rizzo in Grease; poi è diventata la moglie del presidente degli Stati Uniti in West Wing ed è stata candidata all'Oscar.
Mercoledì il governo ha approvato un decreto legge che prolunga lo stato di emergenza per l’epidemia da coronavirus fino al 31 gennaio e irrigidisce gli obblighi sulle mascherine, che da oggi dovranno essere indossate ovunque all’aperto, tranne che quando si è davvero da soli, e in tutti i luoghi al chiuso diversi dalle proprie case. Rimangono alcune eccezioni, come i bar e i ristoranti, mentre negli uffici e nei luoghi di lavoro continuano a essere validi i protocolli precedenti, che dicono in sostanza che le mascherine vanno messe quando non è possibile rispettare la distanza di almeno un metro. Il decreto introduce l’obbligo di avere la mascherina sempre con sé, quindi ogni volta che si esce di casa. All’aperto e al chiuso, ha detto il governo presentando il decreto, si può evitare di indossarla soltanto quando «sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi». Cioè in sostanza la si deve mettere sempre tranne quando si è completamente da soli, o con le persone con cui si convive. Evidentemente, quindi, va tenuta per le strade dei centri abitati.
Quando sono obbligatorie le mascherine. Il governo ha esteso l'obbligo all'aperto e nei luoghi al chiuso quando non si è proprio da soli: ma sui luoghi di lavoro valgono le regole di prima.
Nikon Small World è un concorso fotografico sponsorizzato dalla Nikon e dedicato alle immagini ottenute attraverso un microscopio. Sono fotografie scattate di solito per ragioni di ricerca scientifica ma di cui il concorso vuole invece sottolineare la bellezza artistica. Il concorso esiste dal 1974 e ieri ha presentato i suoi vincitori per l’edizione del 2010 (quella del 2011 accoglie già le candidature, fino al 30 aprile): il nido di vespe al quarto posto è di un fotografo italiano di La Spezia, Riccardo Taiariol. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Il Dio delle piccole cose. Le immagini meravigliose che hanno vinto il concorso Nikon di microfotografia.
Alla fine del 2013 Microsoft acquistò per 9,5 miliardi di dollari Nokia, l’azienda finlandese produttrice di telefoni cellulari. Due anni e più di 25 mila licenziamenti dopo, Microsoft ha ammesso il fallimento dell’operazione. Nel suo ultimo bilancio trimestrale pubblicato una settimana fa, l’azienda proprietaria di Windows ha tagliato il valore di Nokia a 2 miliardi di dollari. Significa che appena due anni dopo l’operazione, Microsoft ha perso più del 70 per cento dei soldi spesi nell’acquisizione di Nokia. Il New York Times, che ha ricostruito la vicenda, l’ha definita «una lezione da 7,5 miliardi di dollari». L’acquisizione di Nokia doveva essere l’ultima e più importante eredità di Steve Ballmer, amministratore delegato uscente di Microsoft considerato eccentrico anche per gli standard della Silicon Valley. All’inizio del decennio Ballmer aveva deciso di intraprendere la strategia “prima il mobile”, cioè di concentrare gli sforzi dell’azienda negli smartphone, il settore che è tuttora in maggiore crescita nel comparto delle nuove tecnologie. Il piano era ambizioso e prevedeva la creazione di un unico sistema operativo Windows integrato che funzionasse su smartphone, tablet e PC.
La débâcle Nokia di Microsoft. Il New York Times racconta come l'avventura con gli smartphone abbia causato alla società che produce Windows la più grande perdita della sua storia.
Italia Viva, il partito di Matteo Renzi, ha proposto di cambiare il testo del disegno di legge Zan sull’omotransfobia, da mesi in discussione in Commissione giustizia al Senato e al centro di un acceso scontro politico, in modo da eliminare alcuni passaggi giudicati particolarmente divisivi, con l’obiettivo dichiarato di accelerarne l’approvazione. La Lega di Matteo Salvini è sembrata accogliere favorevolmente la proposta, mentre il deputato del Partito Democratico Alessandro Zan, primo firmatario del ddl, e altri politici e attivisti che sostengono la legge originale – già approvata alla Camera – accusano Italia Viva di volerla affossare, facendo ricominciare l’iter parlamentare. Concretamente, Italia Viva ha proposto un emendamento che avvicina il testo del ddl Zan a una proposta di legge contro l’omotransfobia che aveva presentato nella precedente legislatura il deputato Ivan Scalfarotto. La modifica più contestata interviene sull’articolo 1 della legge, quello che attualmente amplia la legge Mancino sulle aggravanti legate alle discriminazioni per razza, etnia e religione. Nella formulazione originale del ddl Zan, a queste si aggiungerebbero quelle fondate «sul sesso, sul genere, sull’orienta­mento sessuale, sull’identità di genere o sulla disabilità». Nella proposta di Italia Viva, invece, i motivi di discriminazione previsti sarebbero più semplicemente quelli «fondati sull’omofobia o sulla transfobia» e sulla disabilità.
Ora anche Italia Viva vuole cambiare il ddl Zan. Ha proposto un compromesso con la destra, ma secondo i promotori della legge contro l'omotransfobia ne modifica il senso.
In questi giorni i giornali brasiliani si stanno occupando molto della “battaglia delle biografie“, una polemica che è in corso nel paese su una legge che dà ampie possibilità alle persone di far ritirare dalle librerie o addirittura di bloccare la pubblicazione di testi biografici che non hanno ricevuto il loro consenso. La legge esiste dal 2003 e, come spiega Associated Press, permette di far ritirare le biografie – libri, ma anche film o documentari – che sono ritenute dagli interessati un danno al “buon nome o alla rispettabilità”. Secondo i critici, si tratta di una delle leggi più restrittive tra le nazioni democratiche, con potenziali effetti di censura anche su articoli giornalistici e programmi televisivi.
La “battaglia delle biografie” in Brasile. Si discute molto di una legge che ostacola la pubblicazione delle biografie non autorizzate: ma molti degli artisti più famosi del paese la difendono.
Il 5 aprile il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha firmato un decreto che abolisce la censura cinematografica in Italia. Il decreto attuativo, che segue la cosiddetta “Legge cinema” del 2016, istituisce infatti una nuova Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche, la quale potrà al massimo vietare la visione di certi film ai minori di 18 anni. Ma non potrà più, come in teoria era possibile fino ad ora, vietare a certi film di uscire nei cinema o imporre tagli o modifiche a determinate scene. Secondo Franceschini è stato «definitivamente superato quel sistema di controlli e interventi che consentiva ancora allo Stato di intervenire sulla libertà degli artisti». Va detto, tuttavia, che sebbene in passato la censura sia stata usata spesso – a volte nei confronti di film molto noti, facendo molto discutere – erano ormai passati diversi anni dall’ultimo, piccolo caso. Ed erano ormai passati più di vent’anni dall’ultimo caso importante, che nel 1998 riguardò il film Totò che visse due volte.
Cosa significa l’abolizione della censura cinematografica in Italia. Una nuova legge stabilisce che i film possano essere al massimo vietati ai minori, ma già da alcuni decenni i provvedimenti più severi erano rarissimi.
Nel 1969 Carolyn Davidson, una giovane studentessa d’arte dell’università di Portland, ebbe la fortuna di incontrare Phil Knight, giovane professore associato di contabilità e co-fondatore della Blue Ribbon Sports, una società che inizialmente si occupava di importare negli Stati Uniti le Onitsuka Tiger, le scarpe da basket giapponesi che spopolavano negli anni ’60. Carolyn era seduta nell’ingresso dell’edificio e si lamentava di non avere nemmeno i soldi per comperare i colori a olio. Knight sentì tutto e decise di offrirle un lavoro. Knight aveva deciso di diversificare i prodotti importati dal Giappone da quelli prodotti dalla Blue Ribbon Sport, così invitò la giovane studentessa a occuparsene per un compenso di 2 dollari l’ora. Nel 1971 Knight chiese alla ragazza di studiare qualche cosa che potesse valorizzare le nuove scarpe da calcio – il modello “Nike” – della Blue Ribbon e le rendesse “accattivanti”. Carolyn si inventò una dozzina di loghi, nessuno dei quali entusiasmò Knight, che scelse quello che considerava “il meno peggio, ma mi ci abituerò”. Appena sei anni dopo il nome Blue Ribbon venne abbandonato e tutti i prodotti assunsero il marchio Nike, che nel 1980 aveva conquistato il 50% del mercato americano delle scarpe sportive.
Storia del logo Nike. Lo "swoosh" fu disegnato nel 1971 da una studentessa di Portland e costò alla società 35 dollari.
Il 24 marzo il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legislativo che contiene le nuove regole per la distribuzione dei contributi diretti all’editoria, cioè i fondi con cui il governo finanzia alcune categorie di giornali. La novità più importante è che i fondi non potranno più essere ricevuto da «imprese editrici di organi d’informazione dei partiti, dei movimenti politici e sindacali». Tramite alcuni meccanismi, il nuovo sistema di distribuzione cercherà anche di incentivare il passaggio al digitale: per esempio potranno ricevere il finanziamento solo le imprese che pubblicheranno un’edizione digitale, oltre a quella cartacea, del loro periodico. Inoltre: Per quanto riguarda i criteri di calcolo dei contributi, come nell’attuale sistema, i contributi sono calcolati in parte come rimborso di costi e in parte in base al numero di copie vendute. Vengono riconosciuti in percentuale più alta i costi connessi all’edizione digitale, al fine di sostenere la transizione dalla carta al web. Si prevedono parametri diversi a seconda del numero di copie vendute e si introduce un limite massimo al contributo, che non potrà in ogni caso superare il 50% dei ricavi conseguiti nell’anno di riferimento.
Come cambiano i contributi pubblici ai giornali. Tra le novità principali: i giornali di partito e quelli dei movimenti politici non prenderanno più contributi diretti.
Rizzoli Lizard ha ripubblicato Pyongyang, il reportage a fumetti di Guy Delisle sulla Corea del Nord. Il libro, uscito per la prima volta nel 2004, racconta i due mesi passati da Delisle a Pyongyang nel 2001. A capo di una squadra di lavoro nordcoreana che si occupava della produzione di un cartone animato francese, Delisle era entrato in Corea del Nord con un permesso di lavoro e ha visto da vicino come funziona la burocrazia, la propaganda e il culto della personalità in uno stato totalitario. Il Post pubblicherà a puntate le prime 80 pagine del libro. Qui trovate le prime 22 e la prefazione di Antonio Ferrari.
Pyongyang, seconda puntata. Altre 20 tavole dell'acclamato graphic novel di Guy Delisle di cui Il Post pubblicherà una parte, a puntate.
Da giovedì 7 a domenica 10 novembre, a Torino si svolgerà la prima edizione del Festival della Tecnologia, una rassegna di più di 150 eventi organizzata dal Politecnico di Torino in occasione dei 160 anni dalla sua fondazione. Parteciperanno, tra gli altri, l’astronauta Samantha Cristoforetti, lo scrittore Alessandro Baricco e l’architetto Carlo Ratti. Inoltre ci sarà il premio Nobel per l’economia Joseph Stiglitz, docente alla Columbia University di New York: per i suoi meriti il Politecnico gli conferirà laurea ad honorem in Ingegneria Gestionale. Una laurea ad honorem sarà data anche a Cristoforetti: in Ingegneria Aerospaziale. Nei giorni del festival i laboratori e le aule del Politecnico saranno aperti al pubblico e ospiteranno molti degli eventi, ma tanti altri si svolgeranno in altri luoghi della città, come il Museo del cinema e il Circolo dei lettori. Il tema generale degli eventi è “Tecnologia e umanità. Tecnologia è umanità”: si parlerà soprattutto del rapporto tra tecnologia e società, non solo con il linguaggio tecnico degli addetti ai lavori.
Torino ha un nuovo festival, sulla tecnologia. Si terrà dal 7 al 10 novembre e ci saranno, tra gli altri, Samantha Cristoforetti, Alessandro Baricco e il premio Nobel Joseph Stiglitz.
La frase sibillina era riportata da Repubblica, senza ulteriori dettagli. Secondo Gianfranco Rotondi (tocca occuparsi di Rotondi) i cinque punti presentati da Berlusconi sono “una ribollita”. La cosa acquista una qualche rilevanza se si tiene conto che Rotondi nel governo è proprio il ministro per l’attuazione del programma, e quindi la materia lo riguarda, e soprattutto se si legge la successiva affermazione. «Preferisco le urne anche perché ho in serbo una sorpresina»
La “sorpresina” di Rotondi. Il ministro per l'attuazione del programma si lamenta di non essere stato invitato al vertice del PdL, e minaccia ritorsioni.
Robbie Wiliiams ha annunciato un disco di canzoni di Natale (ma solo a me sembra che invecchiando lui ed Eros Ramazzotti diventino la stessa persona?): ora, il disco di canzoni di Natale ormai equivale alla "raccolta di cover", per un cantante; è la sanzione finale che non hai più niente da dire. Ma una volta ne sono stato fan, e capitavano cose meno noiose e ripetitive. Per chiudere il cerchio, nel disco di canzoni di Natale di Tracey Thorn del 2012 ce n'era ancora una in cui lei faceva la differenza, ma una. Poi, in questa puntata quasi monografica, linko anche la foto di pochi giorni fa di Tracey Thorn con Michael Stipe: perché due insieme bravi così non si vedono spesso, e perché la sua didascalia è uguale alla mia, non originalissimi (ok, la loro foto molto meglio). Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone di Tracey Thorn. Robbie Wiliiams ha annunciato un disco di canzoni di Natale (ma solo a me sembra che invecchiando lui ed Eros Ramazzotti diventino la stessa persona?): ora, il disco di canzoni di Natale ormai equivale alla “raccolta di cover”, per un cantante; è la sanzione finale.
La procura di Pisa ha formalizzato le prime accuse nei confronti di un uomo di 37 anni, sospettato di avere appiccato il fuoco che portò al grande incendio sul Monte Serra alla fine dello scorso settembre. La persona accusata si chiama Giacomo Franceschi, è di Calci ed è un volontario del servizio antincendio boschivo. La notizia è stata diffusa dall’ANSA nella giornata di mercoledì 19 dicembre ed è stata in seguito “confermata da fonti investigative”, dice Repubblica. Giovedì 20 dicembre si terrà l’udienza per la convalida del fermo. La persona è stata identificata grazie ad alcune testimonianze raccolte dai carabinieri nel corso delle indagini. L’avvocato di Franceschi ha spiegato che il suo cliente ha risposto a tutte le domande del pubblico ministero, sostenendo che si trovasse nella zona per controllare la presenza di eventuali incendi, in una giornata secca e ventosa.
È stato fermato un sospettato per il grande incendio sul Monte Serra in provincia di Pisa a fine settembre.
Tra domenica notte e lunedì è terminato lo scrutinio delle elezioni provinciali a Trento e Bolzano. Il risultato è stata una vittoria per il centrodestra e una grave sconfitta per autonomisti e centrosinistra: è stato un risultato storico per le due province ma anche un voto interessante a livello nazionale, visto che è stato il primo da quando si è insediato il nuovo governo formato da Lega e Movimento 5 Stelle. I risultati ci dicono qualcosa in particolare della Lega e della grande crescita di consensi che secondo i sondaggi avrebbe avuto dal giorno delle elezioni di marzo a oggi. Com’è andata la Lega? Per gli equilibri politici nazionali, il risultato più atteso da queste elezioni era quello della Lega. Rispetto alle precedenti elezioni regionali, il partito guidato da Matteo Salvini ha ottenuto un recupero impressionante: a Trento ha quadruplicato i suoi voti e a Bolzano li ha quintuplicati. Ma il confronto con le elezioni provinciali del 2013 rischia di essere fuorviante: all’epoca si votò poco dopo lo scandalo sui rimborsi truccati che aveva portato alle dimissioni del fondatore del partito Umberto Bossi. In quel periodo la Lega ottenne il minimo storico in tutte le elezioni alle quali partecipò.
La Lega è stata sopravvalutata? i suoi risultati in Trentino Alto-Adige sono stati ottimi, ma hanno suscitato dubbi su quanto sia verosimile il 30 per cento nazionale che gli attribuiscono i sondaggi.
L’agonia del governo ha conosciuto ieri sera una nuova scadenza: lunedì, ha annunciato Italo Bocchino, Futuro e Libertà ritirerà i suoi quattro uomini all’interno del governo (il ministro Ronchi, il viceministro Urso e due sottosegretari). Un’altra crepa nel malconcio edificio si aprirà, in attesa della successiva, e chissà quando arriverà il benedetto crollo. Se però la lentezza della crisi della maggioranza è sfinente e fa sentire inermi, non è che l’opposizione stia prendendo iniziative particolarmente competitive per tornare minimamente al centro dell’azione. L’altroieri, mercoledì, Pier Luigi Bersani ha annunciato una raccolta di firme su una mozione di sfiducia al governo. Che non è sembrata una notizia di precipitosi rivolgimenti, ma piuttosto la segnalazione di un voler stare ancora alla finestra senza mostrarsi troppo pigri. Ma il risultato è che il PD sta sembrando dannatamente pigro: i suoi elettori vorrebbero probabilmente che facesse cadere questo governo, come ci si aspetta da un’opposizione.
E quindi? maniche o non maniche, che fa il PD rispetto alla crisi di governo? Dov'è questa mozione di sfiducia? Si aspetta la finanziaria, pare.
A che numero di caffè siete arrivati? Johann Sebastian Bach amava il caffè (mai sentita la sua Cantata?) anche Voltaire, Balzac e altre grandi menti. Però, al contrario di quanto si crede, non ottenevano molti benefici dal prodigioso consumo, che stimola la produttività soprattutto nelle persone il cui lavoro non richiede pensieri astratti o sottili. Come dimostrano alcuni studi, bere molto caffè (o altre bevande che contengono caffeina) migliora principalmente la memoria dichiarativa, il tipo usato dagli studenti durante gli esami per rispondere ai professori. Altri studi hanno evidenziato vantaggi nelle persone che definiamo “impulsive”, o che tendono a sacrificare la precisione in favore della rapidità. Ecco perché, quando parliamo di benefici del caffè sul nostro lavoro, dobbiamo pensare più che altro alla velocità. Oppure consideriamola una questione irrisolta. Siamo ancora distanti dal sapere con precisione quali processi chimici intervengono quando, per esempio, si scrive un post sugli effetti della caffeina nel nostro cervello in un mattino che, manco a dirlo, richiede parecchi caffè. Dove ho imparato queste cose? Da un libro di 224 pagine che, insieme al post che lo riassume, merita di essere letto d’un fiato. Cercando di non diventarne dipendenti come sta capitando a me. È del 97, ma rimane il testo più accessibile sull’argomento: scienza concentrata e molto comprensibile.
Cosa ci fa il caffè. Massimo Bernardi spiega quello che ha imparato sugli effetti della caffeina.
Diane Keaton, il suo nome vero è Diane Hall: e da ragazza, la chiamavano Annie. E queste sono cose che sa ogni suo fan, e ogni fan di Woody Allen, visto che il personaggio per cui vinse l’Oscar nel 1978 e probabilmente il suo ruolo più famoso si chiamava come lei, “Annie Hall”, ed era anche il titolo originale del film di Woody Allen noto da noi come Io e Annie. Era il suo terzo film con Woody Allen, dopo Provaci ancora Sam e Amore e Guerra. Prima aveva cominciato con una parte in Amanti ed altri estranei, nel 1970, ma il suo secondo film era già stato nientemeno che il Padrino, altro ruolo per cui è notissima: quello di Kay, la moglie di Michael Corleone calata ignara nella famiglia mafiosa italoamericana. È nata a Los Angeles, Diane Keaton, il 5 gennaio 1946: si è fatta amare e ammirare per quasi mezzo secolo ormai, una specie di Katherine Hepburn della generazione successiva. Eclettica, spiritosa ma capace anche di ruoli drammatici e commoventi, forte con fragilità, e con quella sensazione che danno le grandi attrici di essere i propri personaggi. Tra le tantissime cose memorabili che ha fatto poi ci sono ancora molti film (Manhattan su tutti) con Woody Allen – con cui aveva avuto a quel tempo una relazione – e poi Reds con Warren Beatty e Jack Nicholson e diverse commedie. Ha ricevuto tre nomination all’Oscar, ha avuto famose storie anche con Beatty e Al Pacino ma non si è mai sposata (ha adottato due bambini tra il 1996 e il 2001). E ha fatto altre mille cose, dal produrre film, a ristrutturare case, a scrivere, fotografare, e fare la testimonial di L’Oréal. Negli scorsi mesi ha recitato – nel ruolo di una suora – in The young Pope, una serie tv diretta dal regista italiano Paolo Sorrentino che andrà in onda nel 2016. Oggi compie settant’anni.
Diane Keaton a settant’anni. Li compie oggi, e ne ha fatte parecchie in tutto questo tempo, cominciando subito col botto quasi mezzo secolo fa.
Su Repubblica di giovedì, Concita De Gregorio ha raccontato il suo incontro con Filippo Nogarin, nel giorno in cui compiva 44 anni. Nogarin è del Movimento 5 Stelle e, dallo scorso giugno, è sindaco di una città che non aveva mai avuto un sindaco che non fosse di sinistra (il M5S ha vinto anche grazie alla crisi del PD cittadino e al sostegno ufficiale della Lega Nord e di Fratelli d’Italia-AN). Nogarin ha raccontato la sua storia personale, i suoi progetti per la città e le difficoltà politiche degli ultimi mesi. Sono passati tre mesi da quando il Movimento 5 Stelle ha vinto con il 19 per cento dei voti (al primo turno) il 60 per cento dei seggi in consiglio. Gli eterni onnipotenti del Pd locale dissolti, dimissionari, spariti. Il partito nato qui con Gramsci è morto 93 anni dopo con Yuri de Filicaia, 700 preferenze in una città di 170 mila abitanti, segretario oggi commissariato da una troika arrivata dal Pd fiorentino “ma i fiorentini annegano a riva, cosa vuoi che ci possano insegnare a noi di Livorno”, si sente dire alle assemblee. L’orgoglio labronico, quello è intatto. Semmai cresce, passato lo choc.
Le ultime dal sindaco di Livorno. Concita De Gregorio ha intervistato Filippo Nogarin del M5S, quello che ha schiantato il PD nella città del PD.
Nel 1902 l’illustratore britannico Henry Furniss scrisse una domanda sulla rivista Strand Magazine: «C’è un vaccino per scongiurare la febbre da autografo?». Nello stesso anno, l’avvocato newyorkese Adrian Joline pubblicò un libro intitolato Riflessioni di un collezionista di autografi, in cui scriveva: «Nessuno sarà mai affezionato ai miei cuccioli quanto lo sono io», riferendosi alla sua collezione di firme. Due anni prima, sul Wisconsin Weekly Advocate, un collezionista di New Orleans aveva detto che nella «caccia all’autografo, il fine giustifica sempre i mezzi, non importa quanto meschini siano». Sono solo alcuni esempi dell’intenso e curioso fanatismo per gli autografi che si diffuse in Inghilterra e negli Stati Uniti tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, raccontato in un recente articolo di History Today. I fanatici di quell’epoca non erano ossessionati solamente dalle firme e dai manoscritti di personaggi famosi, abitudine frequente almeno fino all’avvento dei selfie, ma anche da quelli di amici e parenti, perché avere una raccolta di firme per qualche motivo era diventato uno status symbol.
La mania degli autografi. Per un periodo tra Ottocento e Novecento, specialmente nel Regno Unito, ci fu un'ossessione per il collezionismo di firme: non solo quelle di gente famosa.
Il polpo è uno degli animali marini più prelibati e direttamente associati alla buona cucina, eppure non fa parte della normale dieta di nessuna popolazione al mondo. È un piatto tradizionale di molti paesi e regioni, dal Mediterraneo al Giappone, ma non è un pilastro dell’alimentazione umana e nella maggior parte dei paesi in cui è consumato è considerato una prelibatezza, più che un componente fondamentale dell’apporto proteico quotidiano, com’è per esempio il pesce per milioni di persone sulla Terra. Ma la richiesta di polpo per il consumo alimentare è in crescita: secondo la società di ricerche di mercato Technavio, aumenterà globalmente del 3 per cento nei prossimi quattro anni. La quantità di polpi pescati nel mondo aumentò di dieci volte nella seconda metà del Novecento, continuando a crescere fino al 2012 per poi cominciare a diminuire, assestandosi sulle circa 370mila tonnellate annue. Il polpo viene pescato con le cosiddette reti da posta, peraltro tra gli strumenti di pesca commerciale con il minore impatto ambientale: tutto il polpo che avete mangiato nella vostra vita arrivava da uno scoglio sul fondale del mare o dell’oceano, visto che l’uomo non è ancora riuscito ad allevarlo. Da decenni, però, ci sono diverse società e imprenditori che ci stanno provando, come ha raccontato di recente Time, e negli ultimi anni sembra che siano arrivati vicini a riuscirci. Qualcuno prevede che sarà possibile allevare i polpi nel giro di un paio d’anni, ma parallelamente è nato un dibattito su quanto sia una buona idea.
Allevare i polpi è una buona idea? siamo sempre più vicini a riuscirci, ma ci sono valide ragioni per non farlo a partire dalla più semplice: possiamo farne a meno.
Nel 2016 le emissioni di anidride carbonica prodotte dall’Unione Europea, derivanti dall’utilizzo di combustibili fossili, sono diminuite dello 0,4 per cento rispetto al 2015. In Italia la riduzione è stata ancora più marcata ed è stato raggiunto il -2,9 per cento, rendendo il nostro paese uno degli stati europei con i migliori risultati per quanto riguarda la minore produzione di anidride carbonica. I dati sulle emissioni sono stati raccolti da Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea, e mostrano come siano stati raggiunti progressi importanti per ridurre i principali inquinanti responsabili del riscaldamento globale, anche se resta ancora molto da fare.
In Italia abbiamo ridotto le emissioni di anidride carbonica meglio di altri. Secondo Eurostat la riduzione è stata del 2,9 per cento, quella europea dello 0,4 per cento, ma c'è ancora molto da fare.
Il 19 maggio scorso, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha approvato una risoluzione per avviare un’indagine indipendente sulla gestione dell’epidemia da coronavirus, con particolare attenzione a come il virus abbia avuto origine e si sia diffuso in Cina e nel resto del mondo. Le ricerche sulle origini della pandemia dureranno per mesi, ma secondo alcuni esperti potrebbero rivelarsi inconcludenti, con una possibilità piuttosto concreta di non scoprire mai in quali circostanze l’attuale coronavirus (SARS-CoV-2) si sia trasmesso agli esseri umani, causando poi milioni di contagi e centinaia di migliaia di morti. Virologi ed esperti ritengono che il virus sia naturale e che abbia avuto origine nei pipistrelli, trasmettendosi poi a noi attraverso almeno un passaggio intermedio in un’altra specie animale. Da mesi, però, teorie del complotto sostengono che l’attuale pandemia sia stata il frutto di un errore (in alcuni casi di un atto deliberato) in un laboratorio della Cina. A oggi non sono state trovate prove in tal senso e le analisi sul coronavirus sembrano indicare un’origine naturale, ma le teorie sulla sua produzione nei laboratori continuano a circolare e sono state citate esplicitamente dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, implicando una diretta e grave responsabilità da parte del governo cinese.
Sapremo mai da dove arriva il coronavirus? siamo certi che abbia contagiato l'uomo attraverso un animale, ma non sappiamo ancora quale e potremmo non scoprirlo mai.
Il Guardian ha raccolto in un recente articolo le perplessità di alcuni piccoli paesi dell’Eurozona – come Lituania e Lettonia – nei confronti di nuovi aiuti economici per la Grecia, ipotesi di cui ormai si discute da settimane. Alcuni di questi paesi si sono infatti lamentati che la Grecia stia già vivendo al di sopra delle proprie possibilità, e che loro stessi siano molto più poveri dei greci e abbiano superato la crisi senza richiedere cifre così elevate e applicando “semplicemente” le misure di austerità imposte dall’Unione Europea. Queste storie sono state tra le meno discusse nella crisi delle ultime settimane, ma contano parecchio: dietro la rigidità dei creditori internazionali della Grecia c’è secondo molti analisti anche il timore che un accordo “speciale” con il governo Tsipras porti molti altri paesi a non rispettare i patti e chiedere nuove condizioni. Jānis Reirs, ministro delle Finanze della Lettonia, ha detto di recente che «i lettoni non capiscono i greci». Valentinas Mazuronis, capo del partito laburista della Lituania, ha invece chiesto che «non un singolo centesimo» venga dato alla Grecia prima che alcune riforme siano approvate «per davvero».
Quelli che non vogliono dare soldi alla Grecia. Non c'è solo la Germania: i paesi più poveri che hanno applicato l'austerità – con successo – oggi dicono che la Grecia non merita le concessioni di cui si parla.
Prince, una delle più grandi pop star nella storia della musica, è morto giovedì 21 aprile a Paisley Park, la residenza-sede-studio che aveva fatto costruire a Chanhassen, vicino a Minneapolis nel Minnesota. Il vero nome era Prince Rogers Nelson. Aveva 57 anni ed era stato uno dei cantautori più importanti e popolari della musica statunitense e mondiale, frequentando generi diversi dal R’n’B al rock al pop, e declinando in modi vari e unici il suo genere di black music. La notizia della morte di Prince Alle 9,43 di giovedì mattina la polizia della contea ha ricevuto una chiamata che parlava di un uomo in stato di incoscienza, ed è arrivata a Paisley Park: il corpo di Prince si trovava in un ascensore e non è stato possibile rianimarlo. Il coroner lo ha dichiarato morto. La notizia è stata data per primo dal sito TMZ, che si occupa di spettacolo e gossip, citando fonti della polizia, e poco dopo confermata dall’agenzia AP che aveva parlato con un portavoce di Prince. Sempre secondo TMZ, sei giorni fa Prince era stato ricoverato per overdose e non per una forte influenza, come era stato dichiarato dal suo staff: la notizia non è ufficiale e si attendono conferme o smentite.
Sulla morte di Prince. Era un grandissimo musicista e un pezzo della storia culturale americana e occidentale degli scorsi decenni: di quelli che non ce ne sono simili.
Facebook ha annunciato di avere aggiunto nella sua versione di Singapore un’indicazione sulle notizie false in calce a un post di un suo utente, rispettando la nuova legge molto severa approvata dal governo per contrastare la disinformazione. L’etichetta riporta il testo: “Facebook è legalmente tenuta a dirvi che secondo il governo di Singapore questo post contiene false informazioni”. La correzione è stata aggiunta su espressa richiesta del governo, che venerdì aveva chiesto a Facebook di segnalare come false alcune informazioni pubblicate in un post del 23 novembre da Alex Tan, autore dello State Times Review, un blog spesso critico nei confronti del governo. Tan, che non vive a Singapore e dice di avere la cittadinanza australiana, si era rifiutato di eliminare il suo post, di conseguenza il governo aveva chiesto a Facebook di intervenire per etichettarlo come notizia falsa. Facebook collabora spesso con i governi per rimuovere contenuti o fornire indicazioni sulle identità dei suoi utenti, nel caso di particolari indagini per esempio legate alla sicurezza nazionale, ma per quanto riguarda notizie false e fact-check ricorre di solito a società indipendenti incaricate di svolgere le verifiche.
Facebook ha dovuto pubblicare una correzione a un post di un utente, per rispettare la severa legge di Singapore contro le notizie false.
Nel film del 1998 dei fratelli Coen Il grande Lebowski c’è una scena in cui il protagonista del film, Drugo, incontra Jackie Treehorn, un produttore dell’industria pornografica. Treehorn vive in una casa molto bella e grande – nel film si vedono il salotto e una parte del giardino – che esiste veramente: si trova a Los Angeles, a Beverly Crest, poco lontano da Beverly Hills. Il nome della casa è Sheats Goldstein Residence: è stata costruita tra il 1961 e il 1963 per Helen e Paul Sheats, nel 1972 è stata comprata da James Goldstein, milionario statunitense e grande appassionato di basket NBA. La casa è stata progettata da John Lautner, importante architetto statunitense che ha lavorato molto in California negli Sessanta e Settanta. Lautner è stato allievo di Frank Lloyd Wright, architetto – fra le altre cose – del museo Guggenheim di New York. Goldstein qualche settimana fa ha deciso di donare la casa al Los Angeles County Museum of Art nella speranza che venga trasformata in un museo dopo la sua morte.
La foto della casa di Jackie Treehorn del “Grande Lebowski”. È stata progettata da un importante architetto statunitense, allievo di Frank Lloyd Wright, e il suo proprietario ha deciso di donarla al Museo d'arte di Los Angeles.
Il disegnatore italiano Gipi (pseudonimo di Gianni Pacinotti) ha creato un gioco fantasy di carte, di cui ha curato le regole del gioco e realizzato i disegni. Il gioco di carte si chiama “Bruti” e sarà finanziato con una campagna di crowdfunding sul sito Ulule, che partirà da metà maggio. Gipi ha detto che se finanziato il gioco sarà stampato entro i primi di settembre, di modo da essere presentato alla Lucca Comics & Games, la più importante fiera del fumetto in Italia che si tiene ogni anno in ottobre. Gipi ha descritto “Bruti” al magazine online Fumettologica come «un gioco di combattimento molto veloce che può essere giocato facilmente da 2, 3 o 4 giocatori, anche senza esperienza di giochi da tavolo. L’intento del gioco è riprodurre la brutalità di un combattimento senza dover stare a impazzire dietro a numeri, statistiche, valori di forza, destrezza, eccetera». Al momento Gipi sta anche lavorato a due nuovi fumetti, intitolati La terra dei figli e Walker. A qualcuno sarà parso strano, se non spiazzante. E invece è tutto confermato: tra i nuovi progetti di Gipi ci sono non solo fumetti come La terra dei figli o Walker, ma anche un gioco. Un card game, per la precisione: un gioco di carte di combattimento – ambientato in un contesto fantasy medievale – il cui nome sarà Bruti. Gipi e la società francese La Bande Destinée (di Massimo Colella e Patrick Lemerle) hanno stretto una collaborazione per produrre il gioco, a partire da una campagna in crowdfunding la cui partenza dovrebbe essere tra circa un mese.
Gipi ha fatto un gioco di carte. Si chiamerà "Bruti", avrà un'ambientazione fantasy e potrà essere finanziato da maggio grazie a una raccolta fondi online.
Da qualche giorno circolano su Internet tre presunti nuovi trailer di The Hateful Eight, il nuovo film western di Quentin Tarantino, la cui uscita è prevista per gli ultimi mesi del 2015. Il film – nel cast, tra gli altri, ci sono Samuel L. Jackson, Kurt Russell, Michael Madsen, Channing Tatum e Tim Roth – sarà ambientato in Wyoming, alcuni anni dopo la guerra civile, combattuta negli Stati Uniti tra il 1861 e il 1865. Le riprese di The Hateful Eight sono iniziate nel 2015; è invece già dall’agosto 2014 che è disponibile online il primo teaser trailer del film. Il primo trailer del film – che nel 2014 era stato proiettato in alcuni cinema e poi diffuso illegalmente online, con una qualità video mediocre – è stato pubblicato alcuni giorni fa in alta definizione su Youtube dal canale dei Golden Trailer Awards, un premio cinematografico statunitense dedicato ai trailer. Qui c’è il trailer ufficiale di The Hateful Eight:
I finti trailer del nuovo film di Tarantino. Da giorni circolano online tre teaser di "The Hateful Eight", anche sulla stampa italiana: uno è autentico ma non è nuovo, gli altri due sono falsi.
Da stamattina circola con gran sollazzo di redazioni e navigatori online la notizia di una segretaria di un circolo del Partito Democratico del pisano che si sarebbe dimessa dalla sua carica dopo essere stata riconosciuta a “recitare” in un film porno. Ma mentre si affastellano battute sia a destra che a sinistra (“siamo pronti per governare!”), il PD provinciale di Pisa ha diffuso una risentita precisazione. La ragazza non è stata sospesa dal Pd Non è affatto vero né che il PD abbia discusso in nessuno dei suoi organismi della vicenda della ragazza di cui parlano oggi i giornali locali nelle Cronache di San Miniato, né che quella ragazza sia stata sospesa dal PD, a cui è tuttora regolarmente iscritta. In passato ha ricoperto anche l’incarico di segretaria di circolo e di membro della Segreteria Comunale del PD di San Miniato. Da alcuni mesi si è allontanata, senza che sia intervenuta nessuna rottura politica, per motivi personali, anche di studio: tra l’altro, anche se i giornali non hanno riportato questa notizia, si è laureata pochi giorni fa. Noi consideriamo sbagliato e anche un po’ disgustoso il clamore che si sta facendo su questa vicenda. Pensiamo che una giovane donna di venticinque anni, che non ha coinvolto altri che se stessa nelle proprie azioni e che deve risponderne solo a se stessa, abbia il diritto di essere lasciata in pace e semmai aiutata da persone amiche e solidali a riflettere sulle proprie scelte e sul loro senso. Per questo non interverremo oltre su questa vicenda, al di là di questa precisazione che era doverosa per ristabilire la verità dei fatti.
Il PD di Pisa interviene sul caso del film porno. "Non è stata sospesa" la segretaria di circolo che avrebbe recitato in un film porno, e il PD chiede rispetto.
Nelle ultime ore il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha reso pubbliche altre 4.368 email inviate e ricevute da Hillary Clinton nel corso del suo mandato da Segretario di Stato (in pratica l’equivalente del nostro ministro degli Esteri) tra il 2009 e il 2013. L’iniziativa rientra in una questione molto complicata per Clinton, la candidata Democratica data per favorita alle prossime elezioni presidenziali del 2016: in quei quattro anni ha usato il suo indirizzo privato di posta elettronica anche per le cose di lavoro e ha poi cancellato circa la metà di quelle email. Nel farlo, secondo la maggior parte dei giuristi, non ha violato nessuna legge, ma il fatto che alcune sue email non possano essere più recuperate ha sollevato molti dubbi: di solito la documentazione ufficiale delle attività dei funzionari del governo statunitense passa su account di posta delle amministrazioni ed è progressivamente resa pubblica. Volendo dimostrare di non avere nulla da nascondere, e soprattutto per ridurre i danni d’immagine e alla sua campagna elettorale, Clinton nelle ultime settimane ha messo a disposizione moltissime email tra quelle che non aveva cancellato. La diffusione online, in un formato facilmente ricercabile, sul sito del Dipartimento di Stato nelle ultime ore ha reso possibile l’analisi di alcune conversazioni di Clinton. Ci sono sia email di lavoro sia conversazioni private, spesso con alcuni dei consiglieri non ufficiali cui faceva riferimento per pareri (non sempre richiesti) su varie faccende legate alla diplomazia.
L’email ricevuta da Hillary Clinton sull’aggressione contro Berlusconi, nel 2009. Mostra di cosa si discuteva a Washington dopo l'attacco all'ex-PresdelCons in piazza Duomo a Milano.
I primi gruppi di visione collettiva della televisione, allora scatola magica e misteriosa, nascono ai tempi di Mike Bongiorno, come testimonia lo sfortunato professor Palumbo, alias Stefano Satta Flores in C’eravamo tanto amati. Da quel lontano 1955, il piccolo schermo è diventato un oggetto consueto e individuale, da godersi tra le quattro mura di casa, nella quiete solitaria o familiare. Negli ultimi anni soltanto due eccezioni hanno rotto questo isolazionismo televisivo: X Factor e Vieni via con me. Improvvisamente si riscopre il piacere antico e démodé dello stare insieme. Ci si ritrova in compagnia a guardare il giurato Morgan e la discografica Mara Maionchi. Ma se per X Factor il motore è il divertimento, per Vieni via con me si crea un clima diverso, incoraggiato dal format della trasmissione e dai conduttori. Ci sono il volto e la parola di Roberto Saviano, l’emblema della voglia di riscatto di una parte d’Italia. E c’è Fabio Fazio, gran sacerdote della bontà di sinistra. Di fronte al vuoto e all’orrore di un ventennio berlusconiano, di fronte al dilagare di una società becera, volgare, retriva, il popolo della sinistra è scosso, ha bisogno di vedere volti amici, di sentire parole incoraggianti. Ha bisogno di riscattarsi da una minorità politica e culturale frustrante. E se i partiti non hanno gli strumenti per raccogliere il grido di dolore di quella parte del paese che vuole cambiare la realtà, il compito tocca ai nuovi intellettuali pop. Fazio e Saviano, con un blitz, invadono le frequenze normalizzate della RAI e recitano il nuovo vangelo dell’Italia indignata, indecisa tra la fuga all’estero, verso lidi più democratici e moderni, e la resistenza in patria. Di fronte al clamoroso successo della trasmissione si avverte una reazione di sollievo. Una nuova Italia è possibile, un nuovo modello di cultura e di informazione è possibile. C’è un nuovo paradigma, si dice, che sostituisce l’incultura reazionaria e pubblicitaria del centrodestra. Eppure c’è qualcosa che non quadra. Sfilano sulla passerella televisiva gli eroi dell’antiberlusconismo, gli aedi dell’intellighenzia di sinistra. È confortante rivedere Dario Fo, Roberto Benigni, Paolo Rossi fondersi insieme in un abbraccio collettivo con Corrado Guzzanti e Milena Gabanelli. In fondo, è una preghiera laica quella che per quattro lunedì consecutivi si recita sugli schermi di Raitre. Il format prevede l’elenco, recitato come un rosario. Qualcuno comincia a instillare un dubbio. Che sia davvero una specie di messa, come scrive Aldo Grasso sul «Corriere della Sera»: «Vieni via con me è il calco di una cerimonia religiosa, di una messa, di una funzione liturgica. La proposta degli elenchi, di ogni tipo, su ogni argomento, assomiglia molto alle litanie: più che alla vertigine della lista, lo spettatore cede volentieri al fascino della supplica accorata, alla de-vozione popolare, alla lamentazione come unica fonte di speranza e di conforto, al mantra».
Un paese in cerca di guru. Il libro di Alessandro Trocino sulle ascese al successo di Saviano, Petrini, Camillleri, Mauro Corona, Allevi e Grillo.
Come l’anno scorso, anche quest’anno la Fiera del libro per ragazzi di Bologna si tiene interamente online. Dal 14 giugno fino al 17 è possibile partecipare a presentazioni ed eventi a distanza e visitare fino al 27 giugno la tradizionale Mostra degli Illustratori, sempre online. Ci saranno anche altre nove mostre online che invece rimarranno accessibili a tempo indeterminato: una di queste è Jackets Off, una raccolta delle più belle copertine di libri (non solo per ragazzi, italiane e straniere) realizzate negli ultimi quattro anni da venti dei più affermati designer e illustratori internazionali. Pubblichiamo venti delle oltre sessanta copertine della mostra, una per ognuno dei grafici selezionati. Le storie delle copertine in mostra sono raccontate dagli schizzi e dalle bozze grafiche fatte durante la progettazione, e dalle proposte scartate che hanno portato alla versione definitiva. Tra le copertine in mostra ci sono quelle di novità editoriali come l’ultimo romanzo di Kazuo Ishiguro, Klara e il sole, nell’edizione americana, ristampe di vecchi classici, come Jane Eyre e Il vecchio e il mare, e opere uniche nel loro genere come una rilegatura di fogli di mortadella.
Le più belle copertine di libri degli ultimi 4 anni. Italiane ma non solo, selezionate da una giuria di esperti per una mostra online della Fiera del libro per ragazzi di Bologna.
La Costituzione all’articolo 122 lo vieta senz’altro aggiungere e patteggiare. Non si può fare. Non si può essere consigliere regionale e deputato (o eurodeputato), o sindaco di una grande città. Antonello Caporale su Repubblica riassume ancora una volta – e si immagina ancora una volta inutilmente – le violazioni al divieto del doppio incarico tranquillamente legittimate dal parlamento italiano.
I dieci parlamentari fuorilegge. Eletti col doppio incarico malgrado la legge lo vieti, non si dimettono fino a che non saranno costretti: e sono tutti della maggioranza.
Instagram ha rinunciato alla funzione che inviava una notifica a un utente quando qualcuno faceva uno screenshot di una sua storia. La società aveva annunciato di essere al lavoro su questo sistema lo scorso febbraio, dicendo di avere avviato una prima serie di test con un numero ristretto di utenti, per poi estenderla a tutti in futuro. Agli utenti veniva mostrato un avviso nel quale si ricordava che dallo screenshot successivo gli autori delle storie avrebbero ricevuto una notifica, per avvisarli dell’avvenuta raccolta di un’immagine permanente di contenuti pensati per esistere al massimo per 24 ore e poi sparire. La decisione di Instagram aveva suscitato molte critiche da parte degli utenti, che spesso usano gli screenshot per condividere i contenuti di una storia o crearne di nuove partendo dalla storia di qualcun altro. Una funzione simile è disponibile da tempo su Snapchat, applicazione da cui Instagram ha spesso tratto ispirazione per sviluppare le sue nuove opzioni. Sulla base dei risultati dei test effettuati in questi mesi, i responsabili di Instagram sono arrivati alla conclusione che le notifiche sugli screenshot non fossero necessarie e ha abbandonato il progetto.
Instagram non invierà più notifiche quando si fanno screenshot di una storia. La funzione era stata annunciata a febbraio, ma dopo qualche mese di sperimentazione e diverse critiche è stata abbandonata.
Le persone morte dopo aver contratto il coronavirus in Italia sono aumentate di 474 nelle ultime 24 ore, secondo i dati diffusi sabato pomeriggio dalla Protezione Civile: ma il numero comprende anche 282 decessi avvenuti fuori dagli ospedali in tutto il mese di aprile che la Regione Lombardia ha comunicato soltanto oggi. Queste 282 persone si aggiungono quindi al bilancio di aprile, e non rientrano in quelli avvenuti nelle ultime 24 ore, che a questo punto diventano 192, il numero più basso dallo scorso 11 marzo. Per quanto riguarda i nuovi contagi accertati nelle ultime ore, sono stati 1.900, in linea con gli ultimi tre giorni. I ricoverati in terapia intensiva sono 39 in meno di ieri, mentre i tamponi elaborati nelle ultime 24 ore sono stati 55.412, un po’ meno degli ultimi giorni. Complessivamente, i contagi accertati da inizio epidemia sono 209.328, i decessi 28.710.
Le notizie di sabato sul coronavirus in Italia. I morti registrati sono stati 474, ma 282 risalgono ad aprile e sono stati comunicati solo oggi dalla Lombardia.
L’attrice Jane Russell è morta ieri nella sua casa di Santa Maria, in California, per una crisi respiratoria a 89 anni. Russell era celebre in tutto il mondo soprattutto per essere stata protagonista insieme a Marilyn Monroe di “Gli uomini preferiscono le bionde”, ma aveva avuto una robusta carriera hollywoodiana iniziata grazie a miliardario e regista Howard Hughes che l’aveva “scoperta” nel 1941 e lanciata con “Il mio corpo ti scalderà”. Replicando un personaggio di grande fascino che univa una bellezza “esplosiva” a una grande capacità umoristica e sarcastica, era poi stata con Robert Mitchum in “L’avventuriero di Macao” di Josef Von Sternberg, in “Gli implacabili” di Raoul Walsh con Clark Gable e in “Gli uomini preferiscono le bionde” di Hawks. Aveva sposato il suo compagno di liceo e futuro quarterback professionista, Bob Waterfield, con cui aveva adottato tre bambini conducendo una battaglia per rendere meno difficili le adozioni. Aveva poi divorziato e si era risposata altre due volte. https://www.youtube.com/watch?v=afh-CpLVyVA
È morta Jane Russell. Aveva 89 anni, era stata con Marilyn in "Gli uomini preferiscono le bionde" e con Robert Mitchum in "Macao".
Da qualche giorno – a causa dei guai dei trasporti pubblici a Roma e dello sciopero dei lavoratori del sito archeologico di Pompei di venerdì – in Italia si è tornati a discutere del diritto di sciopero e delle sue limitazioni. Parlando di quello che è successo a Pompei (un’assemblea sindacale, per la precisione, e non uno sciopero), il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha detto: «Nessuno mette in discussione il diritto all’assemblea sindacale o allo sciopero. Sono diritti sacrosanti. Ma c’è anche bisogno di buon senso e di ragionevolezza, di responsabilità e di rispetto». Roberto Alesse, presidente della Commissione dei garanzia degli scioperi, si è lamentato della situazione dicendo: «I lavoratori dei beni culturali vanno assoggettati alle norme che regolamentano il diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, come quelli dei trasporti, della sanità, dell’ambiente. Per astenersi dal lavoro devono ottenere il via libera dall’Autorità». Oggi i giornali annunciano – con molti condizionali – l’intenzione del governo di approvare a breve nuove norme che regolino gli scioperi. In Italia lo sciopero è un diritto riconosciuto dalla Costituzione ma, come ha ricordato Alesse, soggetto in certi ambiti a delle limitazioni.
Come funzionano gli scioperi in Italia. Cosa prevedono le norme – relativamente recenti – su un diritto riconosciuto dalla Costituzione ma che non vale proprio sempre e per tutti.
Negli ultimi anni stanno aprendo in Italia tante aziende che producono birra in modo artigianale, cioè in quantità inferiore e limitata nel tempo rispetto a quelle dei grandi marchi, con la possibilità di variare spesso la “ricetta” e quindi il tipo di birra da produrre. Nel 2004, in Italia, i birrifici erano poco più di una trentina; oggi il sito specializzato microbirrifici.org ne conta più di ottocento. Di conseguenza è sempre più frequente imbattersi in pub e locali che vendono birre prodotte artigianalmente, che presentano caratteristiche molto precise ma descritte a volte in modo un po’ astruso: soprattutto per chi è abituato ad ordinare “una media chiara” o semplicemente “una birra”. Per evitare imbarazzi CityLab – il magazine di urbanistica e abitudini cittadine dell’Atlantic – ha messo insieme una guida per ordinare una birra artigianale in quattro passaggi, comprensibili da chiunque, di modo da potersela cavare senza ricevere occhiatacce snob dagli amici più pratici. 1. Chiedete consiglio al barista o al cameriere Di solito chi lavora in un pub che serve birre artigianali la sa lunga sulle birre che vende il proprio locale, ed è la persona più indicata per capire quale birra potrebbe interessarci (non esiste una birra che metta d’accordo tutti: ciascuno ha i propri gusti). Chiedere consiglio a chi serve ai tavoli o al bancone è molto frequente, in casi del genere. Come spiega CityLab, però, «non vi state rivolgendo a un chiromante: più sarete specifici riguardo ai vostri gusti, e migliore sarà la raccomandazione che potrà fornirvi». Ecco tre cose che si possono menzionare per capire quale possa essere la miglior birra da ordinare:
Come ordinare una birra artigianale. Una guida in quattro passaggi per evitare imbarazzi, occhiatacce snob e frasi come "vorrei una media chiara".
Giovedì 11 giugno il Senato ha approvato il disegno di legge che introduce e disciplina nel codice penale il reato di omicidio stradale e anche quello di lesioni personali stradali. La legge prevede il carcere da otto a dodici anni per omicidio colposo commesso da un conducente in stato di ebbrezza; in caso di morte di più persone la pena può arrivare a essere triplicata, ma non può superare i diciotto anni; in caso di fuga la pena viene aumentata da un terzo alla metà. Nel caso di lesioni personali gravi, la pena è aumentata da un terzo alla metà; nel caso di lesioni personali gravissime, è aumentata dalla metà a due terzi. Luigi Manconi, rispettato sociologo, esperto di diritti umani e senatore del PD, ha spiegato sul Foglio perché non è d’accordo con la proposta di legge, che considera basata sulla “capacità di suggestione” e un esempio di “populismo penale”, visto che a giudicare dai dati oggi in Italia non c’è nessuna “emergenza” relativa agli incidenti stradali.
Contro il reato di omicidio stradale. Secondo Luigi Manconi è un pessimo esempio di "populismo penale", e i dati dicono che non c'è nessuna "emergenza" legata agli incidenti stradali.
Nella notte il regista Tinto Brass, che ha 86 anni ed è considerato il principale esponente del cinema erotico italiano, è stato ricoverato d’urgenza nell’ospedale Sant’Andrea di Roma. La moglie Caterina Varzi ha spiegato al Corriere della Sera: «Si trova in terapia intensiva, la prognosi è ancora riservata. Stanno facendo degli accertamenti, si tratta di un momento delicato e deve stare sotto osservazione. Fino all’ora di cena tutto bene, poi gli è salita la febbre e alla fine ho dovuto chiamare un’ambulanza perché stava male». Nel 2010 Tinto Brass era stato ricoverato d’urgenza per emorragia cerebrale. Sempre il Corriere scrive che stava lavorando a una nuova versione di Paprika, un suo film erotico degli anni Novanta.
Il regista Tinto Brass è stato ricoverato in ospedale.
Il 5 febbraio, al Beverly Hilton Hotel di Los Angeles, in California, c’è stato il pranzo ufficiale dei candidati agli Oscar, che verranno assegnati durante la cerimonia nella notte tra il 4 e il 5 marzo. Come ha scritto Associated Press, partecipare al pranzo – noto come Oscar Nominees Luncheon – è come «fare parte di un club esclusivo in cui ogni membro è un grande artista e grandissimo conoscitore e appassionato di cinema». Capita quindi di vedere «lo scenografo di La forma dell’acqua che chiacchiera con Mary J. Blige, che ha appena finito di scherzare con Gary Oldman». Il pranzo organizzato dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences è famoso soprattutto per la foto di gruppo tra tutti i nominati. O quasi tutti: la regista francese Agnès Varda, che ha 89 anni, non è potuta andare. L’artista e fotografo JR, che è nominato insieme a lei per il documentario Visages Villages, si è quindi portato un cartonato a grandezza naturale di Varda.
La foto di gruppo degli Oscar. Con tutti i nominati per la 90esima edizione: compresi Kobe Bryant e il cartonato della regista francese Agnès Varda.
Mentre qui sulla Terra ci affanniamo per l’acquisto degli ultimi regali, lassù nello Spazio, a 355 milioni di chilometri di distanza da noi, le sonde inviate dalla NASA su Marte continuano a raccogliere dati sul pianeta. Molte di queste informazioni sono invisibili ai non addetti ai lavori, in genere si tratta di enormi quantità di numeri e statistiche preziosi per i centri di ricerca, mentre altre sono più facilmente accessibili anche da chi non è esperto, come le immagini del tramonto marziano da poco diffuse dall’ente spaziale statunitense. Il video qui sotto è stato realizzato utilizzando le fotografie scattate in sequenza dal Mars Exploration Rover Opportunity nei giorni del 4 e del 5 novembre. La sonda automatica della NASA ha ripreso il cielo marziano al momento del tramonto. Il pallino bianco che si sposta verso il basso lungo la linea dell’orizzonte è il Sole, intento a terminare una giornata sul pianeta nel suo moto apparente. La sequenza è durata complessivamente 17 minuti, compressi dai tecnici della NASA in una simulazione che dura una trentina di secondi.
Tramonto marziano. A 355 milioni di chilometri da noi, la notte su Marte scende così (video).
L’aeroporto della Difesa a Pratica di Mare, una frazione del Comune di Pomezia, nel Lazio, è stato scelto come magazzino nazionale per conservare i vaccini contro il coronavirus e come punto di partenza per la loro distribuzione. La decisione è stata presa dal ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, e dal ministro della Salute, Roberto Speranza, in accordo con il Commissario straordinario all’emergenza, Domenico Arcuri. – Leggi anche: Cosa ha detto Speranza sul piano di vaccinazione dell’Italia
I vaccini contro il coronavirus saranno conservati nella base militare di Pratica di Mare, nel Lazio.
GT Advanced Technologies, società produttrice di schermi in vetro zaffiro e fornitrice di Apple, ha annunciato che farà fallimento e di avere avviato le pratiche per ottenere le tutele previste dalla legge fallimentare negli Stati Uniti (Chapter 11). L’annuncio è stata una sorpresa per diversi analisti, che appena un mese fa avevano parlato di grandi opportunità per la società, considerata una delle possibili fornitrici di schermi per gli Apple Watch, gli smartwatch che saranno messi in vendita nei primi mesi del 2015. Le azioni di GT lunedì hanno perso il 90 per cento del loro valore, arrivando a un minimo di 75 centesimi di dollaro. Il valore di mercato di GT è stato quasi di colpo azzerato, con una perdita di circa 1,5 miliardi di dollari. Ai primi di giugno era stato stimato intorno ai 2,8 miliardi di dollari, valutazione effettuata sulla base delle potenzialità degli schermi in vetro zaffiro, molto più resistenti ai graffi e agli urti degli schermi attualmente utilizzati sulla maggior parte degli smartphone. Gli analisti avevano attribuito un valore più alto a GT in previsione del fatto che i suoi schermi potessero far parte dei nuovi iPhone 6 e iPhone 6 Plus presentati da Apple a settembre, ma i due modelli hanno avuto poi schermi di altro tipo e a differenza delle previsioni non hanno protezioni in vetro zaffiro.
Come fallisce una società fornitrice di Apple. GT Advanced Technologies era stata valutata 2,8 miliardi di dollari, poi Apple ha deciso di non usare i suoi schermi per i nuovi iPhone.
Negli ultimi giorni la costa nord-orientale degli Stati Uniti è stata invasa da miliardi di cicale, riemerse per riprodursi dopo essere vissute per 17 anni nel sottosuolo. Un simile evento per gli entomologi è come andare a un parco divertimenti, mentre per chi ha il terrore degli insetti l’esperienza è più paragonabile a quella di un brutto sogno. Centinaia di milioni di persone in tutto il mondo temono gli insetti, e la maggior parte non sa spiegare razionalmente perché. I motivi dell’entomofobia (insettofobia) del resto sono diversi e molto soggettivi: derivano dalle abitudini culturali delle singole popolazioni combinate con le reazioni di tipo prettamente istintivo di ogni individuo, frutto di antichissimi retaggi evolutivi. Quasi tutti gli insetti, anche quelli all’apparenza più rivoltanti e terribili, sono per noi innocui e non costituiscono alcun tipo di pericolo. Vederli con calma, a debita distanza e attraverso lo schermo, può dare una mano anche ai più fifoni per conoscerli meglio, e magari temerli di meno. Api comprese. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Insetti. Foto di farfalle, locuste, formiche, sciami di api e altre bestie molto piccole, ora che inizia la bella stagione e le avremo sempre intorno.
Le code sono le protagoniste delle foto di animali di questa settimana: quella di una giraffa di due giorni al parco zoologico di Vincennes, fuori Parigi; quella di un cane a una fiera a Norimberga e quella di una balena franca australe in Brasile. Poi ci sono un po’ di umani, in mezzo agli animali: chi imbocca storni, chi pensa a trasferire orche e capre e chi a curare una giovane otaria. Sfogliando la gallery arriverete a un cavallo che lecca il cavalletto di un videogiornalista, passando per un panda su un’amaca e fermandovi ad osservare tutti i colori di un coleottero del rosmarino, per concludere con il goffo atterraggio di un cucciolo di leone dopo un salto. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Weekly Beasts. Tra le foto di animali della settimana ci sono code di ogni tipo, goffi atterraggi, cavalli selvaggi e un bucorvo abissino (e l'occasione di scoprire cos'è, se ancora non lo sapete).
Si sta svolgendo a Roma, all’hotel Parco dei Principi, l’assemblea nazionale del Partito Democratico – cioè una specie di parlamento interno al PD, e la riunione del partito a cui partecipano più componenti –. L’assemblea di oggi è importante perché è uno dei momenti più delicati nella storia del partito: la minoranza potrebbe decidere di lasciare il partito, questa volta per davvero. Nel corso dell’assemblea Matteo Renzi ha spiegato le sue dimissioni da segretario del partito, avviando così il processo che porterà al prossimo congresso per scegliere il suo successore.
L’assemblea nazionale del PD in diretta streaming. È uno dei momenti più delicati della storia del partito, per la possibile scissione della minoranza.
Martedì BuzzFeed News ha pubblicato un’inchiesta giornalistica sulla disinformazione prodotta in Italia dal Movimento 5 Stelle e sui legami del partito di Beppe Grillo con diversi siti di news che diffondono la propaganda del governo russo. L’inchiesta, che è stata realizzata dal giornalista italiano Alberto Nardelli, ex data editor del Guardian, e da Craig Silverman, esperto di meccanismi dell’informazione online, ha provato a ricostruire il funzionamento di questa rete, che non include solo il blog di Grillo e gli account social collegati – che presi da soli hanno già milioni di follower – ma anche una serie di altri siti che si presentano come “indipendenti” ma che di fatto sono controllati dal M5S. BuzzFeed ha scritto che «questi siti rigurgitano inesorabilmente le campagne del M5S, la sua disinformazione e i suoi attacchi ai rivali politici, in particolare al presidente del Consiglio di centrosinistra, Matteo Renzi», che è stato definito, tra le altre cose, un dittatore, un bugiardo e un “pappone di stato“. Per capire come funziona la macchina di propaganda del M5S bisogna partire dalla struttura che ne sta alla base, cioè dall’esteso network di siti e account social legati al partito. Non c’è solo il blog di Beppe Grillo, ma da lì si parte. Il blog si presenta curiosamente come “il primo magazine solo online”, ma non è un magazine e di certo non è “il primo solo online”: non ha niente a che fare con un organo di informazione, tantomeno indipendente. La pagina Facebook collegata ha quasi 2 milioni di follower, molti di più dei 911mila follower della pagina ufficiale del M5S, e i post che pubblica hanno lo stesso livello di interazioni di quelli dell’account del Corriere della Sera, ha scritto BuzzFeed. Se si vuole rimanere nella parte ufficiale della struttura, vanno aggiunti anche gli account Facebook e Twitter dei deputati e senatori del M5S, come Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista con i loro centinaia di migliaia di iscritti, e le molte pagine dei gruppi locali legati al M5S. Ci sono poi altre pagine Facebook affiliate o simpatizzanti che raggiungono decine o centinaia di migliaia di follower (come W Il M5S, 411mila iscritti, che rimette in circolazione materiale già pubblicato sulle piattaforme ufficiali) e altri tre siti molto popolari legati al M5S – TzeTze, La Cosa, e La Fucina – anch’essi controllati dalla Casaleggio Associati, società ora diretta da Davide Casaleggio, figlio di Gianroberto.
L’inchiesta di BuzzFeed sul M5S e internet. Il partito di Grillo è la principale fonte di disinformazione in Italia, sostiene un'inchiesta giornalistica, e molte sue notizie false arrivano direttamente dalla propaganda russa.
Alcune grandi multinazionali come Unilever e Nestlé stanno studiando come vendere i propri prodotti in contenitori riutilizzabili, il Parlamento Europeo sta preparando una direttiva per vietare l’uso di alcuni prodotti di plastica usa-e-getta, in Italia sono già stati banditi i cotton fioc con il bastoncino di plastica e saranno banditi i prodotti cosmetici contenenti le cosiddette microplastiche: nei prossimi anni si parlerà sempre di più di come ridurre il consumo di plastica. Uno dei modi più semplici per farlo è non acquistare acqua in bottiglie usa e getta, ma bere quella di rubinetto. In Italia bere acqua di rubinetto è un’abitudine poco diffusa: secondo i dati della Beverage Marketing Corporation, una società che raccoglie dati e produce analisi sul mercato delle bevande, l’Italia è il terzo paese al mondo per consumo di acqua in bottiglia pro capite, dopo il Messico e la Thailandia. Secondo l’istituto di ricerca Censis, l’80 per cento degli italiani beve almeno mezzo litro di acqua minerale al giorno e negli ultimi decenni il numero di persone con questa abitudine è aumentato. Nel 1995 erano 41 milioni gli italiani che bevevano acqua minerale almeno una volta al giorno, sono diventati 49 milioni nel 2016. Nella maggior parte dei casi c’entra il gusto: il 45 per cento di chi consuma acqua minerale la preferisce perché «è buona e piace», tanto che il 66 per cento ha un marchio preferito. Chi trova che l’acqua di rubinetto sia meno buona come sapore, ma vorrebbe essere più rispettoso dell’ambiente, potrebbe usare una caraffa filtrante (e un “gasatore” se si preferisce l’acqua frizzante): abbiamo messo insieme vantaggi e svantaggi del loro uso, qualche accortezza e un confronto tra quelle più vendute su Amazon, per sceglierne bene una.
A cosa servono le caraffe filtranti? solo a rendere più buona da bere l'acqua di rubinetto, ma ben vengano se ci fanno consumare meno bottiglie di plastica.
Dal giorno dell’elezione di papa Francesco sta circolando molto online un collage che mette a confronto due immagini molto eloquenti: piazza San Pietro nel 2005 durante l’elezione di papa Benedetto XVI e la stessa piazza il 13 marzo scorso, nel momento dell’annuncio del nuovo papa, con centinaia di schermi di smartphone e tablet illuminati mentre fotografavano il momento dell’uscita del nuovo pontefice sul balcone della basilica. L’accostamento delle due immagini è stato pubblicato sull’account Instagram del “Today Show”, il programma televisivo del mattino della NBC.
Perché il confronto fra le foto di piazza San Pietro è un po’ impreciso. La foto del 2013 è straordinaria ma l'accostamento a quella del 2005 è fuorviante: facevamo già allora un sacco di foto.
La compagnia aerea tedesca Air Berlin ha annunciato il più ampio piano di tagli ai posti di lavoro dei suoi 40 anni di attività. Il tentativo di salvare la società in difficoltà prevede anche il dimezzamento della flotta di Air Berlin, con 40 aerei che verranno noleggiati alla grande rivale Lufthansa e altri 35 destinati a un nuovo ramo aziendale turistico dal futuro incerto. Circa 1.200 degli 8.650 dipendenti di Air Berlin potrebbero essere licenziati; la compagnia principale della società resterà con soli 75 aerei a disposizione. Dall’accordo con Lufthansa, Air Berlin prevede di ottenere 1,2 miliardi di euro. Negli ultimi tre anni Air Berlin ha accumulato perdite nette per oltre un miliardo di euro. La società fatica a competere con Lufthansa e compagnie low-cost come Ryanair nonostante l’appoggio di Etihad, un compagnia aerea con sede ad Abu Dhabi che possiede il 29,2 per cento delle quote di Air Berlin. «Questa è la più ampia ristrutturazione nella storia di Air Berlin», ha detto durante una conference call il CEO di Air Berlin Stefan Pichler, subentrato a capo della società nel 2015. «Finora il nostro modello di business è stato troppo complicato. Tutte le ristrutturazioni del passato si sono fermate in superficie e hanno curato i sintomi dei problemi, ma non la causa». Il ridimensionamento avrà costi inferiori ai 100 milioni di euro e dovrebbe permettere ad Air Berlin di raggiungere il pareggio nel 2018, ha detto Pichler, aggiungendo poi di sentirsi «in dovere» di rimanere nella società durante questa fase. Dopo l’annuncio di giovedì, le azioni di Air Berlin hanno guadagnato il 6,5 per cento, riducendo il calo di quest’anno al 18 per cento e fissando il valore della società a 87,7 milioni di euro, mentre le azioni di Lufthansa hanno perso il 2,7 per cento in meno. Le due compagnie aeree hanno annunciato i loro piani mercoledì dopo la chiusura dei mercati.
Come cambia Air Berlin. Dopo le difficoltà degli ultimi anni la compagnia aerea tedesca ha annunciato grossi tagli al personale e un accordo con la concorrente Lufthansa.
Quattro anni fa l’entomologo e divulgatore canadese John Acorn scrisse per la rivista American Entomologist un articolo in cui raccontava di aver notato “un nuovo meme entomologico”: una costante riproposizione di quello che definì “l’aneddoto del parabrezza“. L’aneddoto prevede che qualcuno comunichi di aver notato, guidando su qualche strada, possibilmente d’estate, che gli insetti spiaccicati sul parabrezza sono molti meno rispetto a un tempo. L’osservazione del fenomeno è quindi interpretata come una piccola ma possibilmente significativa prova del fatto che ci siano meno insetti di prima: un fenomeno difficile da documentare eppure percepito da molti. L’aneddoto del parabrezza – o il “fenomeno del parabrezza“, secondo la voce che gli è stata dedicata su Wikipedia – continua a resistere e capita ancora che ogni tanto salti fuori in qualche racconto o articolo. Come si può facilmente intuire, non può essere considerato un test attendibile, ma ha comunque una storia interessante: a prescindere dalla sua eventuale attendibilità, poi, da anni si susseguono studi autorevoli che raccontano come in effetti gli insetti siano sempre meno, probabilmente a causa del riscaldamento globale e della costante estensione delle attività agricole e dell’uso degli insetticidi.
Avete notato anche voi meno insetti spiaccicati sul parabrezza? e se sì, dovremmo trarne delle conclusioni su come stanno cambiando – o diminuendo – gli insetti intorno a noi?.
In vista del primo turno delle elezioni presidenziali francesi, che si terrà domani in Francia, le autorità che devono sorvegliare lo svolgimento corretto delle elezioni hanno approntato un piano per assicurare il rispetto di una legge che vieta a chiunque di pubblicare prima delle 20 i risultati, parziali, ipotizzati statisticamente o definitivi, attraverso ogni mezzo di comunicazione pubblico, anche per via elettronica. La legge in questione esisteva anche prima di questa elezione. Quel che c’è questa volta di nuovo, come sottolinea il blog del quotidiano Le Monde, è che, a differenza delle ultime elezioni, i social network come Facebook (che in Francia ha circa 40 milioni di utenti) o social media come Twitter (circa 5 milioni) permettono una diffusione rapidissima delle indiscrezioni sugli exit poll e sui dati parziali, mettendo molto più a rischio la segretezza fino alla chiusura delle urne.
Le elezioni francesi, gli exit poll e Twitter. È un problema che riguarda sempre di più tutto il mondo: come contenere le anticipazioni su dati parziali nel tempo di internet.
Twitter ha di nuovo annunciato di voler migliorare il modo in cui si occupa di tweet e account molesti, che incitano all’odio e alla violenza. In una serie di tweet, il CEO della società, Jack Dorsey, ha ammesso che finora Twitter non ha ottenuto grandi risultati e che non può affrontare autonomamente il problema. Ha quindi annunciato che chiederà aiuti esterni per valutare la “salute” del social network e per ricevere proposte su come migliorarla, in modo da incentivare confronti civili e costruttivi. We’re committing Twitter to help increase the collective health, openness, and civility of public conversation, and to hold ourselves publicly accountable towards progress.
Twitter ora chiede aiuto e suggerimenti a tutti per migliorare e fermare troll e bot sul suo social network.
Una settimana fa, lunedì 1 settembre, è entrata in vigore una nuova legge che regolamenta l’utilizzo delle intercettazioni telefoniche da parte delle procure e dei tribunali italiani. La legge prende spunto dalla cosiddetta “riforma Orlando”, con la quale il Parlamento tra il 2016 e il 2017 aveva dato al governo la possibilità di legiferare sulle intercettazioni: un primo testo era stato effettivamente presentato ma era rimasto congelato – anche durante l’anno e mezzo del primo governo Conte, appoggiato da Lega e Movimento 5 Stelle – per poi riemergere soltanto di recente, con pesanti modifiche volute dall’attuale ministro alla Giustizia, Alfonso Bonafede. Il testo sulle intercettazioni della riforma Orlando cercava soprattutto di porre rimedio a uno dei problemi più urgenti sottolineati dagli esperti negli ultimi anni: cioè la pubblicazione sui giornali di intercettazioni coperte da segreto – cioè tutte, fino alla chiusura delle indagini – che al momento viene punita in maniera molto sporadica sia per i giornali che le pubblicano sia per le procure che le passano alla stampa. Lo scopo del testo rivisto da Bonafede è totalmente differente, e nonostante preveda nuove presunte garanzie per le persone intercettate, diversi commentatori ritengono che possa innescare una potenziale invasione nella privacy di moltissime persone estranee alle indagini.
La nuova discussa legge sulle intercettazioni. Era nata come un'appendice della "riforma Orlando", per limitarne la pubblicazione indiscriminata sui giornali, ma l'attuale ministro Bonafede l'ha stravolta attirandosi parecchie critiche.
Il settimanale Famiglia Cristiana ha pubblicato la foto di una lettera inviata da Marco Pannella, storico leader dei Radicali italiani e morto il 19 maggio, a Papa Francesco. La lettera è datata 22 aprile 2016 e secondo Famiglia Cristiana è stata consegnata al Papa dall’arcivescovo Vincenzo Paglia, attuale presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia e vecchio amico di Pannella. Nella lettera Pannella si complimenta con Papa Francesco per la sua visita al campo profughi di Lesbo e conclude scrivendogli: «TI VOGLIO BENE DAVVERO, TUO MARCO». Ecco la lettera scritta da #Pannella a #PapaFrancesco: "Amo il tuo Vangelo degli ultimi" https://t.co/roiD2sKZzk pic.twitter.com/t9x723nues
La lettera di Marco Pannella al Papa un mese prima di morire. Contiene molti complimenti per la visita a Lesbo del Papa, e si conclude con "TI VOGLIO BENE DAVVERO".
Il 30 e il 31 marzo 1944, 75 anni fa, con la guerra in corso e l’Italia del centro-nord occupata dai nazisti (c’era appena stata la strage delle Fosse Ardeatine), si riunì a Salerno il Consiglio nazionale del Partito Comunista Italiano, che era nato nel 1921 da una celebre scissione del Partito Socialista, era stato soppresso dal fascismo e stava uscendo da un lungo periodo di clandestinità dopo la caduta del regime fascista e l’armistizio del 1943. Le decisioni che il partito prese in quei giorni di accantonare l’opposizione alla monarchia e costituire un fronte unitario antifascista con altre forze politiche, per scelta del suo segretario Palmiro Togliatti, sono state chiamate “la svolta di Salerno” per la loro importanza nella sua successiva storia e nella storia d’Italia. Il PCI scelse così di partecipare al secondo governo provvisorio presieduto dal Maresciallo Pietro Badoglio, dando priorità alla sconfitta del fascismo e alla fine della Guerra Mondiale rispetto all’affermazione dell’identità storica e ideologica del partito. Palmiro Togliatti era rientrato in Italia qualche giorno prima dopo dieci anni trascorsi in Unione Sovietica. Cosa stava succedendo Il Maresciallo Pietro Badoglio – figura controversa cui sono attribuite grandi responsabilità nella disfatta di Caporetto nella Prima guerra mondiale – era capo di Stato maggiore dell’Esercito quando Benito Mussolini scelse di affiancare la Germania nella Seconda guerra mondiale. Si dimise dopo le prime sconfitte in battaglia riportate dall’Italia. Fu avvicinato da alcuni esponenti dell’antifascismo e gli venne affidato dal 25 luglio 1943 il governo provvisorio dell’Italia per gestire l’armistizio tra il Regno d’Italia e gli Alleati, dopo la caduta del regime fascista e l’arresto di Mussolini.
Quando cominciò a cambiare tutto, 75 anni fa a Salerno. Che cosa fu la "svolta" decisa da Togliatti nel 1944, che determinò cosa sarebbe diventata l'Italia dalla fine della guerra.
Il 31 marzo Twitter ha cambiato le icone predefinite che usa per i profili degli utenti che non hanno scelto una immagine per il loro account: non ci sono più gli ovetti. Al loro posto ci sono delle sagome di omini su uno sfondo grigio, senza alcuna indicazione di genere. Twitter ha spiegato che la nuova icona è volutamente noiosa e poco interessante: l’idea è che vedendola agli utenti venga voglia di sostituirla con una personalizzata. Hanno cercato un’icona che fosse «generica, universale, seria, priva di marchio, temporanea e aperta a tutti i tipi di persone». La testa è stata disegnata un po’ squadrata nella parte inferiore perché l’icona non fosse immediatamente intesa come maschile: di solito i simboli per indicare le donne sono uguali a quelli usati per gli uomini, con una qualche aggiunta, come la gonna per i bagni. Pensando una forma diversa dal solito, Twitter spera di aver creato un simbolo senza genere. L’evoluzione delle icone predefinite di Twitter negli anni (Twitter)
Twitter non ha più gli ovetti. Ha cambiato le icone predefinite per gli account senza immagine personalizzata: ora ci sono degli omini grigi e unisex.
La NASA ha lanciato nello Spazio la sonda Parker Solar Probe, che si dirigerà verso il Sole per studiare il vento solare, il flusso di particelle cariche emesso dalla parte più esterna della nostra stella che causa le aurore polari. La sonda è partita da Cape Canaveral, in Florida, su un razzo Delta-IV Heavy poco dopo le 3.30 (le 9.30 in Italia). Sarà l’oggetto costruito dall’umanità ad avvicinarsi di più al Sole: arriverà a 6,2 milioni di chilometri dalla sua superficie, che è molto vicino in termini astronomici. Sarà anche l’oggetto costruito dall’uomo a muoversi più velocemente nella storia: raggiungerà la velocità di 190 chilometri al secondo. 3-2-1… and we have liftoff of Parker #SolarProbe atop @ULAlaunch’s #DeltaIV Heavy rocket. Tune in as we broadcast our mission to “touch” the Sun: https://t.co/T3F4bqeATB pic.twitter.com/Ah4023Vfvn
Parker Solar Probe è stata lanciata. La sonda della NASA progettata per studiare il vento solare sarà la cosa costruita dall’uomo che si avvicinerà di più al Sole.
La modifica alla legge sulla legittima difesa approvata ieri alla Camera è diventata l’argomento del giorno: è su tutte le prime pagine di oggi, ne hanno parlato e scritto in tanti e quasi tutti, per ragioni opposte, lo hanno fatto per criticarla. Secondo il centrodestra, la nuova legge non amplia a sufficienza il diritto di chi vuole difendersi quando subisce un’aggressione in casa, mentre da sinistra la legge è stata accusata di essere stata fatta per raccogliere facile consenso sfruttando la paura. Ma in molti criticano ancora un altro aspetto della legge, perché sarebbe confusa e poco chiara: in particolare per la questione della legittima difesa permessa “in tempo di notte”. Anche Matteo Renzi, segretario del Partito Democratico, che ha proposto la legge, sembra pensarla così: oggi ha detto che è d’accordo con lo spirito della legge, allargare la possibilità di difendersi da soli, ma ha aggiunto che «questa norma è un pasticcio. Vista da fuori è incomprensibile». La questione della notte Nonostante sia stato scritto e ripetuto negli ultimi giorni, è falso che la nuova legge consentirà di difendersi soltanto di notte. Per capire perché e cosa cambia la nuova legge bisogna fare un passo indietro e spiegare come funziona oggi la legittima difesa all’interno del proprio domicilio, quella che viene modificata dalla parte più controversa della nuova legge.
Le critiche alla legge sulla legittima difesa. Non piace quasi a nessuno, ma in molti non l'hanno capita: la storia della difesa "legittima solo di notte", ad esempio, è falsa.
Oggi alle 9 del mattino c’è stato un terremoto di magnitudo 5.8 nei pressi di Medolla e Cavezzo, due comuni in provincia di Modena. La scossa, che si è verificata a una profondità di 10 chilometri, è la più intensa registrata dallo scorso 20 maggio, quando un terremoto di magnitudo 5.9 interessò numerosi paesi in una zona compresa tra le province di Ferrara e Modena. La scossa di oggi è stata seguita da un’altra serie di eventi sismici, alcuni particolarmente intensi e di poco superiori a magnitudo 5. I terremoti hanno causato nuovi danni agli edifici, in molti casi rimasti già lesionati dalle scosse dei giorni scorsi. Continua a leggere il riepilogo della giornata -> ***
Il terremoto di oggi. Alle nove c'è stata una scossa di magnitudo 5.8 nel modenese seguita da molti altri terremoti con magnitudo fino a 4.5, ci sono almeno 13 morti, più di dieci dispersi e migliaia di sfollati.
Feltrinelli ha pubblicato Onora il babbuino, il nuovo romanzo di Michele Dalai, scrittore ed editore di Baldini e Castoldi. Il libro è ambientato a Torino e racconta la storia di Cardo, figlio di un carabiniere che decide di vivere di espedienti, tra belle donne, gioco d’azzardo e droghe, protetto dalla sua gang e da una leonessa chiamata Kira. Di seguito il dodicesimo capitolo del libro, quando Cardo si presenta davanti allo stadio Combi per mostrare Kira al suo eroe Michel Platini, prima che la Juventus parta per Atene per giocare la finale della Coppa dei Campioni del 1983. ***
Platini, una leonessa e la Coppa dei Campioni. Un capitolo del nuovo libro di Michele Dalai, che racconta la storia di un criminale torinese di periferia.